AGM Information • Mar 23, 2020
AGM Information
Open in ViewerOpens in native device viewer
RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2019
RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2019
I signori Azionisti sono convocati in Assemblea in sede straordinaria e ordinaria, presso gli uffici della società, in Viale Europa 4 (Ingresso Gate 1), 24040 Stezzano (Bergamo), il giorno 23 aprile 2020 alle ore 10.30, in unica convocazione, per deliberare sul seguente
Deliberazioni inerenti e conseguenti.
Deliberazioni ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, comma 6.
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei
Alla luce dell'attuale situazione di emergenza sanitaria, le informazioni contenute nel presente avviso potrebbero subire modifiche, aggiornamenti o integrazioni, le quali, fermo il rispetto delle applicabili disposizioni normative, potrebbero riguardare, a titolo esemplificativo e non esaustivo, la data, il luogo e/o l'orario dell'adunanza assembleare, ecc. Tali eventuali modifiche saranno tempestivamente comunicate al pubblico.
| Lettera del Presidente | 8 |
|---|---|
| Cariche sociali | 10 |
| Sintesi dei risultati del Gruppo | 12 |
| Relazione sulla gestione | 15 |
| Brembo e il mercato | 16 |
| Ricavi per area geografica e applicazione | 22 |
| Risultati consolidati di Brembo | 24 |
| Struttura del Gruppo | 30 |
| Brembo nel mondo | 32 |
| Andamento delle società di Brembo | 34 |
| Investimenti | 40 |
| Attività di ricerca e sviluppo | 42 |
| Politica di gestione dei rischi | 48 |
| Risorse umane e organizzazione | 56 |
| Ambiente, sicurezza e salute | 58 |
| Rapporti con parti correlate | 60 |
| Altre informazioni | 61 |
| Relazione sul Governo societario e gli Assetti Proprietari | 63 |
| Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario (DNF) | 63 |
| Prevedibile evoluzione della gestione | 64 |
| Informativa su proposta di dividendo di Brembo S.p.A. | 65 |
| Nota sull'andamento del titolo di Brembo S.p.A. | 66 |
| Palmares 2019 | 69 |
| Bilancio consolidato dell'esercizio 2019 | 79 |
|---|---|
| Prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2019 | 80 |
| Note illustrative al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 | 88 |
| Relazione della Società di revisione | 152 |
| Attestazione del Dirigente Preposto | 157 |
| Bilancio separato dell'esercizio 2019 | 159 |
| Prospetti contabili di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2019 | 160 |
| Note illustrative al Bilancio separato al 31 dicembre 2019 | 168 |
| Allegati al Bilancio separato | 216 |
| Relazione del Collegio Sindacale | 226 |
| Relazione della Società di revisione | 240 |
| Attestazione del Dirigente Preposto | 245 |
Signori Azionisti, il 2019 è stato un anno caratterizzato dalle crescenti incertezze che hanno pesato sul settore automotive su scala mondiale. Da una parte la sfida dei dazi tra Cina e Usa, che ha creato condizioni di grande instabilità sui mercati, dall'altra un mondo dell'auto ancora incerto sulla strada da prendere tra la carbon neutral mobility, con i nuovi modelli elettrici, ibridi, plug-in, e quella più tradizionale a benzina e diesel.
Malgrado un contesto macroeconomico globale particolarmente complesso e un mercato dell'automotive alquanto difficile, i risultati della gestione 2019 evidenziano la capacità dell'Azienda di gestire in maniera adeguata ed efficace le proprie strategie di lungo termine. Brembo ha registrato performance che, seppure in leggero calo rispetto ai risultati del 2018, restano superiori alla media del mercato di riferimento, riuscendo a mantenere buoni livelli di marginalità. Il Gruppo ha dimostrato, ancora una volta, di sapere perseguire i propri obiettivi di crescita attraverso mirati piani di investimento in tecnologia, processi, prodotti, infrastrutture e persone.
I ricavi netti consolidati del Gruppo Brembo ammontano a 2.591,7 milioni di euro, in calo dell'1,8% rispetto all'anno precedente, meno 1,3% se valutati a parità di perimetro. Il margine operativo lordo del 2019 ammonta a 515,2 milioni di euro, che rappresenta il 19,9% dei ricavi, e si confronta con 500,9 milioni del 2018, ossia il 19,0% dei ricavi, mentre l'utile netto è di 231,3 milioni di euro, in calo del 3,0% rispetto all'anno precedente. L'indebitamento finanziario netto ammonta a 346,2 milioni di euro.
Presenti in 14 Paesi di 3 continenti, oggi contiamo sull'impegno costante di oltre 10.800 collaboratori, 234 persone in più rispetto all'anno precedente.
Per quanto riguarda i segmenti di mercato in cui il Gruppo opera, le applicazioni per auto sono diminuite del 3,7% in conseguenza dei pesanti cali che hanno riguardato il mondo dei veicoli a quattro ruote. Tutti gli altri settori, invece, si presentano in crescita: +5,7% le applicazioni per motocicli, +1,7% i veicoli commerciali e +7,5% il settore delle competizioni.
A livello geografico, rispetto all'anno precedente, le vendite calano dell'1,1% in Italia, del 15,3% in Germania e dell'1,7% in Francia, mentre crescono del 3,2% nel Regno Unito.
Per quanto riguarda i Paesi asiatici, l'India cresce del 12,1%, la Cina del 2,8%, mentre il Giappone è in calo dell'8,0%. Le vendite in Nord America (USA, Canada e Messico) sono in aumento dello 0,5%, mentre il Sudamerica decresce del 13,9% in conseguenza della cessata attività industriale nell'impianto di Buenos Aires, cui seguirà la liquidazione della Società Brembo Argentina S.A., ma aumenta del 12,4% a parità di perimetro.
I settori di business dei motocicli, veicoli commerciali e le applicazioni per le competizioni registrano risultati in crescita grazie alla capacità del Gruppo di proporre ininterrottamente soluzioni innovative, appagando le richieste sempre più elevate dei clienti in termini di eccellenza, qualità e design.
Nel 2019 abbiamo inaugurato il nuovo plant di Nanchino, ad oggi l'unico stabilimento che produce pinze in alluminio in Cina, abbiamo ampliato la nostra presenza in India con il plant di Chennai e in Italia abbiamo realizzato il nuovo edificio R&D e Testing a Stezzano.
Tra i nuovi prodotti lanciati lo scorso anno, in prima fila troviamo la pinza Dyadema®, il modello più avanzato che Brembo abbia mai messo in produzione per le auto stradali. Ricordo anche la pinza Stylema® per moto, presentata all'ultimo Salone EICMA di Milano, e la pompa freno 19Rcs Corsa Corta che ci ha portato alla vittoria del Red Dot Award, uno dei più importanti concorsi di design al mondo.
Anche quest'anno, inoltre, Brembo presenta la propria "Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario", un rapporto dettagliato che descrive il modello aziendale dell'impresa, le strategie, le politiche, le azioni intraprese
e i risultati conseguiti dal Gruppo nel perseguire la propria crescita economica sostenibile. Tutto questo, tenendo in considerazione le aspettative degli stakeholder coinvolti e ricercando il miglioramento continuo degli impatti ambientali e sociali generati dalle proprie attività.
La recente diffusione a livello mondiale del Coronavirus ha colpito fortemente l'economia mondiale in ogni settore, richiedendo interventi straordinari.
Brembo continua a monitorare con la massima attenzione l'evolversi della situazione e, nonostante le grandi difficoltà create dal contesto non prevedibile, l'abilità nell'innovare, unita ad un'eccellenza produttiva unica nel settore e al lavoro quotidiano delle nostre persone al fianco dei nostri clienti, permetteranno a Brembo di mantenere il posizionamento competitivo e strategico su tutti i mercati in cui opera.
Senza sottovalutare minimamente quanto accade oggi nel mondo, consci che tutto ciò influenzerà i mercati in cui il Gruppo è presente, guardiamo con fiducia al futuro che ci attende. Sappiamo di poter contare più che mai sui nostri valori e sui nostri punti di forza, in particolare sulle persone che si impegnano quotidianamente con passione e professionalità.
Il Presidente Alberto Bombassei
L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. del 20 aprile 2017 ha confermato in 11 il numero dei componenti dell'Organo Amministrativo e nominato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2017-2019, ossia fino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2019.
Nel corso del mandato triennale, come comunicato al pubblico il 3 maggio 2019, il Consiglio di Amministrazione del 28 giugno 2019, a seguito delle dimissioni da parte dell'Ing. Andrea Abbati Marescotti dalla carica di Amministratore Delegato, con conseguente rinuncia a tutti i connessi poteri con effetto dal 1° luglio 2019, ha cooptato ai sensi dell'art. 2386 c.c. l'Ing. Daniele Schillaci quale Consigliere, nominato lo stesso quale Amministratore Delegato e a lui conferito i relativi poteri. Successivamente l'Assemblea Ordinaria del 29 luglio 2019 ha confermato tale nomina, sino alla scadenza del mandato dell'attuale Consiglio di Amministrazione, ossia fino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2019.
| Presidente | Alberto Bombassei (1) (8) |
|---|---|
| Vice Presidente Esecutivo | Matteo Tiraboschi (2) (8) |
| Amministratore Delegato | Daniele Schillaci (3) (8) |
| Consiglieri | Valerio Battista (4) (9) Cristina Bombassei (5) (8) Barbara Borra (4) Giovanni Canavotto (7) Laura Cioli (4) Nicoletta Giadrossi (4) (6) Umberto Nicodano (7) Gianfelice Rocca (4) |
| Collegio Sindacale(10) | |
| Presidente | Raffaella Pagani (6) |
| Sindaci effettivi | Alfredo Malguzzi Mario Tagliaferri |
| Sindaci supplenti | Myriam Amato (6) Marco Salvatore |
11
| Società di Revisione | EY S.p.A. (11) | |||
|---|---|---|---|---|
| Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari |
Andrea Pazzi (12) | |||
| Comitati | ||||
| Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (13) | Laura Cioli (Presidente) Barbara Borra Nicoletta Giadrossi |
|||
| Comitato Remunerazione e Nomine | Barbara Borra (Presidente) Nicoletta Giadrossi Umberto Nicodano |
|||
| Organismo di Vigilanza | Alessandro De Nicola (Presidente) (14) Laura Cioli Alessandra Ramorino (15) |
|||
| (1) Al Presidente spetta la rappresentanza legale della società, con attribuzione dei poteri di ordinaria amministrazione, salvo le limitazioni di legge. (2) Il Vice Presidente Esecutivo ha la rappresentanza legale della società; il Consiglio di Amministrazione gli ha attribuito specifici poteri per la gestione della società stessa. (3) All'Amministratore Delegato, Ing. Daniele Schillaci, sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri per la gestione della società nonché la delega ai sensi dell'art. 2381 c.c. in materia di sicurez za ed igiene sui luoghi di lavoro (ai sensi del D.Lgs. 81/2008, modificato dal D.Lgs. 106/2009) ed in tema di tutela ambientale e di gestione dei rifiuti. (4) Amministratori non esecutivi e indipendenti ai sensi dell'art. 148, comma 3, del TUF (come richiesto dagli artt. 147-ter, comma 4, e 147-quater del TUF medesimo) e dell'art. 2.2.3, comma 3, del Regolamento Borsa Italiana S.p.A. e del Codice di Autodisciplina di Brembo S.p.A. (art. 3.C.1). (5) Il Consigliere riveste anche la carica di Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi e di Chief CSR Officer. |
(6) Amministratore candidato proposto da un gruppo di azionisti di minoranza ed eletto da Assemblea/Sindaco eletto da lista di minoranza. (7) Amministratore non esecutivo. (8) Amministratori esecutivi. (9) Il Consigliere riveste anche la carica di Lead Independent Director. (10) Ricopre il ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ex art. 19 D.Lgs. 39/2010. (11) L'Assemblea degli Azionisti nella riunione del 23 aprile 2013 ha conferito l'incarico fino all'approvazione del Bilancio d'esercizio 2021. (12) Nominato dal Consiglio di Amministrazione del 5 marzo 2018; ai sensi dell'art. 27-bis dello Statuto. La nomina rimane valida sino alla scadenza del mandato dell'attuale Consiglio di Amministrazione, ossia sino all'As semblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2019. (13) Tale Comitato svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate. (14) Avvocato, Libero professionista, Senior Partner of Orrick Italian offices. (15) Chief Internal Audit Officer. |
Sede Sociale: CURNO (BG) – Via Brembo 25 Capitale Sociale: € 34.727.914,00 – Registro delle Imprese di Bergamo Codice fiscale e partita IVA n. 00222620163
Si ricorda che, a partire dal 1° gennaio 2019, il Gruppo ha adottato il nuovo principio IFRS 16 con metodo retrospettico modificato, opzione B, senza restatement dei contratti già in essere al 1° gennaio 2019 e non applicando il principio alle attività di "scarso valore" e a breve termine.
I dati al 31 dicembre 2019 includono i seguenti impatti derivanti dall'introduzione del nuovo principio contabile:
Si segnala inoltre che, a partire dal 30 giugno 2019, Brembo ha deciso di cessare la propria attività industriale nell'impianto di Buenos Aires, cui seguirà la liquidazione della società controllata Brembo Argentina S.A.
La decisione di Brembo è legata all'impossibilità di dare impulso a nuovi progetti a causa del forte calo del mercato automotive argentino e alle sue poco rassicuranti prospettive di ripresa, da cui consegue la decisione da parte dei principali produttori locali di rinunciare a progetti industriali e all'uscita di nuovi modelli. Pertanto, ai sensi del principio IFRS 5, le voci dell'attivo/passivo della società sono state riclassificate nelle voci "Attività/Passività derivanti da attività operative cessate" mentre le voci di Conto Economico alla voce "Risultato derivante da attività operative cessate".
Personale a fine periodo
(numero)
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | % 2019/2018 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.073.246 | 2.279.096 | 2.463.620 | 2.640.011 | 2.591.670 | -1,8% |
| Margine operativo lordo | 359.919 | 443.714 | 479.963 | 500.885 | 515.169 | 2,9% |
| % sui ricavi da contratti con clienti | 17,4% | 19,5% | 19,5% | 19,0% | 19,9% | |
| Margine operativo netto | 251.282 | 327.464 | 346.262 | 345.064 | 318.539 | -7,7% |
| % sui ricavi da contratti con clienti | 12,1% | 14,4% | 14,1% | 13,1% | 12,3% | |
| Risultato prima delle imposte | 243.499 | 312.208 | 335.537 | 325.357 | 307.691 | -5,4% |
| % sui ricavi da contratti con clienti | 11,7% | 13,7% | 13,6% | 12,3% | 11,9% | |
| Risultato netto di periodo | 183.962 | 240.632 | 263.428 | 238.349 | 231.301 | -3,0% |
| % sui ricavi da contratti con clienti | 8,9% | 10,6% | 10,7% | 9,0% | 8,9% | |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | % 2019/2018 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale netto investito (1) | 878.569 | 1.110.693 | 1.310.818 | 1.392.874 | 1.758.638 | 26,3% |
| Patrimonio netto | 687.547 | 882.310 | 1.064.437 | 1.228.822 | 1.388.015 | 13,0% |
| Indebitamento finanziario netto (1) | 160.688 | 195.677 | 218.597 | 136.911 | 346.189 | 152,9% |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | % 2019/2018 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Personale a fine periodo (n.) | 7.867 | 9.042 | 9.837 | 10.634 | 10.868 | 2,2% |
| Fatturato per dipendente | 263,5 | 252,1 | 250,4 | 248,3 | 238,5 | -3,9% |
| Investimenti netti | 154.103 | 260.751 | 356.241 | 285.575 | 247.336 | -13,4% |
| 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Margine operativo netto/Ricavi da contratti con clienti |
12,1% | 14,4% | 14,1% | 13,1% | 12,3% |
| Risultato prima delle imposte/Ricavi da contratti con clienti |
11,7% | 13,7% | 13,6% | 12,3% | 11,9% |
| Investimenti netti/Ricavi da contratti con clienti | 7,4% | 11,4% | 14,5% | 10,8% | 9,5% |
| Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto | 23,4% | 22,2% | 20,5% | 11,1% | 24,9% |
| Oneri finanziari netti rettificati(2)/Ricavi da contratti con clienti |
0,6% | 0,4% | 0,4% | 0,5% | 0,6% |
| Oneri finanziari netti rettificati(2)/Margine operativo netto |
4,9% | 3,0% | 2,7% | 4,0% | 4,5% |
| ROI | 28,6% | 29,5% | 26,4% | 24,8% | 18,1% |
| ROE | 27,0% | 27,5% | 25,2% | 19,7% | 17,3% |
Note:
ROI: Margine operativo netto/Capitale netto investito x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/giorni del periodo di rendicontazione).
ROE: Risultato prima degli interessi di terzi (depurato dal Risultato derivante da attività operative cessate)/Patrimonio netto x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/giorni del periodo di rendicontazione).
(1) Per la composizione di tali voci si rimanda al Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria contenuta nella presente Relazione sulla gestione. (2) La voce è stata depurata dal valore delle differenze cambio.
Relazione sulla gestione È la vera sfida: guardare a destinazioni inimmaginabili fino a ieri, nel pieno rispetto dell'uomo e dell'ambiente.
Per una corretta valutazione delle performance ottenute da Brembo nell'esercizio 2019, presentiamo una panoramica sul contesto macroeconomico a livello mondiale, con riferimento, in particolare, ai mercati in cui il Gruppo opera.
L'economia mondiale continua la sua crescita, sebbene con tassi inferiori rispetto alle stime di ottobre. L'FMI (Fondo Monetario Internazionale) ha stimato il PIL (Prodotto Interno Lordo) per il 2019 a +2,9%, in lieve diminuzione se raffrontato a quanto previsto a ottobre, e ha rivisto leggermente al ribasso lo stesso PIL, sia per il 2020 sia per il 2021 a +3,3% e +3,4%, ovvero 0,2 e 0,1 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di ottobre. Secondo quanto pubblicato nell'aggiornamento del WEO (World Economic Outlook) di gennaio 2020, edito dall'FMI, la ragione principale della revisione della crescita globale è riconducibile agli effetti negativi derivanti dall'incertezza che caratterizza le economie dei mercati emergenti e da alcune tensioni sociali. La "Fase Uno" dell'accordo commerciale stipulato di recente tra Stati Uniti e Cina ha invece portato a una stima più favorevole della crescita cinese nel 2020, attesa ora a +6,0% anziché +5,8% (dopo +6,1% nel 2019).
Con l'aggiornamento di gennaio, l'FMI ha rivisto al ribasso anche le stime di crescita per l'Eurozona, che ha segnato un +1,2% per la fine del 2019 e una stima di +1,3% per il 2020 (0,1% in meno rispetto alle previsioni dello scorso autunno), e di +1,4% per il 2021. Le proiezioni del WEO di ottobre 2019 per Francia e Italia restano sostanzialmente invariate, mentre sono state riviste al ribasso per il 2020 in Germania, dove l'attività manifatturiera si è contratta alla fine del 2019, e per la Spagna a causa del declino più marcato del previsto nel 2019 sia della domanda interna sia delle esportazioni. Nel Regno Unito la crescita dovrebbe stabilizzarsi all'1,4% nel 2020 e fermarsi all'1,5% nel 2021, invariato rispetto al WEO di ottobre. Le previsioni di crescita presumono un'uscita ordinata dall'Unione Europea a fine gennaio, seguita da una graduale transizione verso una nuova relazione economica. Nel terzo trimestre 2019 il PIL dell'area euro è aumentato in misura contenuta (+0,2% come nel secondo trimestre), mentre la produzione industriale ha continuato a diminuire, proseguendo la fase di debolezza avviatasi a inizio 2018. Il rallentamento dell'economia cinese e la debolezza del settore automobilistico europeo hanno pesato soprattutto sui produttori di beni strumentali e di beni intermedi, influendo in modo rilevante sull'economia tedesca. La produzione industriale ha mostrato cali congiunturali nell'ultimo trimestre 2019, anche se segnali di ripresa, seppure di entità modesta, dovrebbero concretizzarsi nel resto dell'orizzonte di previsione (+0,1% e +0,2% rispettivamente nel primo e secondo trimestre 2020). Il PIL nell'area euro è previsto in lieve accelerazione (+0,3%) in tutti e tre i trimestri dell'orizzonte di previsione. I primi segni di un allentamento della tensione nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, oltre a una maggiore certezza sulla Brexit, potrebbero rappresentare uno stimolo per la domanda. Gli investimenti fissi lordi, calati leggermente nel quarto trimestre (-0,1%), sono attesi a +0,3% e +0,4% nel primo e secondo trimestre del 2020, un profilo simile a quello della produzione industriale. Stando al dettaglio delle stime dell'FMI, la crescita dell'Italia è stata di +0,2% nel 2019, mentre quella stimata per il 2020 è di +0,5%, invariata rispetto alle stime di ottobre. La previsione risulta pressoché allineata con quanto esposto dal Governo Italiano nella nota di aggiornamento del DEF (Documento di Economia e Finanza) che stima un aumento del PIL di +0,1% per l'anno 2019 e di +0,4% per il 2020. Secondo la nota di aggiornamento del DEF, che riduce la crescita media stimata per quest'anno dello 0,3%, il rallentamento del commercio mondiale è causato dalle tensioni commerciali tra USA e Cina che continuano a generare incertezza anche tra le imprese italiane, comportando una riduzione delle esportazioni e degli investimenti. Questi fattori frenanti sono parzialmente attenuati dalla diminuzione del prezzo del petrolio e dalla sensibile riduzione dei rendimenti dei titoli di Stato, accompagnata da un
ridimensionamento dello spread nei confronti dei Bund tedeschi che incide favorevolmente sulla domanda interna attraverso il canale del credito e della ricchezza.
Per quanto riguarda la situazione americana, l'FMI rivede in leggero ribasso le stime di crescita negli Stati Uniti, dove nel 2019 il PIL si è assestato al 2,3% ed è destinato a diminuire al 2,0% nel 2020 e all'1,7% nel 2021, a causa sia della diminuzione degli investimenti dovuta all'intensificarsi delle tensioni con la Cina sia al rallentamento del settore manifatturiero statunitense. I consumi privati continueranno a costituire il driver principale per la crescita, incentivati da condizioni finanziarie favorevoli e dalla crescita della disponibilità economica dei nuclei familiari. Le aspettative di crescita degli Stati Uniti sono state confermate anche dalla Commissione Europea, i cui esperti prevedono tuttavia una possibile stima al ribasso dei tassi di crescita dovuta alla presenza di rischi sempre maggiori, quali un inasprimento delle tensioni commerciali e un rallentamento del mercato del lavoro.
Confermata la ripresa dell'economia giapponese, consolidando la crescita dell'intero paese attorno all'1,0% nel 2019. Secondo l'ultimo aggiornamento del WEO, per il 2020 è prevista una crescita dello 0,7%, 0,2% in più rispetto alle previsioni di ottobre. Per il 2021 è previsto invece un rallentamento della crescita dell'attività economica giapponese attorno allo 0,5%. La lettura preliminare del PMI (Purchasing Manager's Index) stilato da Markit/Nikkei ha invece segnato per il mese di dicembre una diminuzione a 48,9. Il trend negativo registrato nell'ultimo trimestre del 2019 è da ricondurre alla contrazione delle attività commerciali, alla diminuzione dei prezzi e alla crescita del rischio di deflazione.
L'economia dei Bric - Brasile, Russia, India, Cina - continua a crescere, sebbene in maniera minore rispetto alle stime di ottobre. L'economia cinese, infatti, subirà un rallentamento a causa della congiunta influenza di condizioni finanziarie più rigide e delle crescenti tensioni riguardanti le tariffe commerciali. La crescita in Cina si posiziona a +6,1% nel 2019 e +6,0% nel 2020, anche se la diffusione del Coronavirus potrebbe portare ad una contrazione del mercato cinese. Secondo le stime dell'FMI, nel 2020 l'economia indiana continuerà la sua crescita beneficiando del costo più basso del petrolio e di nuovi stimoli fiscali. Continua la ripresa dell'economia russa che cresce dell'1,1% nel 2019, mentre per quanto riguarda il 2020 viene stimato un PIL dell'1,9%. La crescita lieve è influenzata negativamente dalla scarsa crescita degli stipendi, dall'aumento delle tasse e dalla riduzione dei ricavi derivanti dalla vendita di petrolio. Il Brasile, grazie alla nuova riforma pensionistica e alla ripresa del settore minerario, ha registrato una crescita dell'1,2% nel 2019. Secondo quanto edito nell'aggiornamento del WEO di gennaio, la stima di crescita è stata rivista al rialzo per il 2020, attestandosi al +2,2%.
Per quanto concerne l'andamento delle materie prime, nell'ultima parte del 2019 il prezzo medio del petrolio è a 60,62 dollari al barile. Con l'ultimo aggiornamento del WEO pubblicato a gennaio, gli economisti dell'FMI hanno rivisto al ribasso la stima della media aritmetica delle quotazioni delle tre qualità di petrolio UK Brent, Dubai Fateh e West Texas Intermediate (WTI), prevedendo per la fine del 2020 un prezzo di 58,03 dollari al barile e di 55,31 per fine 2021.
Il dollaro americano ha aperto il 2019 in deprezzamento nei confronti dell'euro, toccando in data 10 gennaio il massimo dell'anno a quota 1,1535. Nei mesi successivi sul mercato si è vista una fase di volatilità, con un trend di apprezzamento della moneta statunitense, fino alla fine di maggio. Successivamente, la valuta ha avuto un deprezzamento, che l'ha portata in area 1,14, per poi invertire il trend ed avere un apprezzamento deciso sino al 30 settembre, minimo del 2019 a quota 1,0889. In seguito la moneta ha avuto un'inversione di tendenza, riportandosi a quota 1,12 dove, dopo una fase di volatilità in novembre, ha chiuso a 1,1234, prossimo alla media annua di 1,1196.
Per quanto riguarda le altre valute dei principali mercati in cui Brembo opera a livello commerciale ed industriale, la sterlina inglese ha aperto l'anno in deciso apprezzamento nei confronti della moneta unica fino alla fine di febbraio. In seguito, dopo una fase laterale in area 0,85-0,87, ha subito un forte e progressivo deprezzamento che l'ha portata a toccare il valore massimo di periodo (13 agosto) a quota 0,9283. Successivamente, la moneta ha avuto due forti e decise fasi di apprezzamento, che l'hanno portata prima attorno quota 0,88-0,89 e, in seguito, a toccare il minimo di periodo a 0,83415 (16 dicembre). Chiusura in deprezzamento a 0,8508, inferiore alla media di periodo di 0,8773.
Lo zloty polacco ha aperto il 2019 in leggero apprezzamento nei confronti dell'euro sino alla fine di gennaio, per poi invertire decisamente il trend portandosi attorno quota 4,34 nel mese successivo. In seguito, la moneta polacca ha subito due fasi di apprezzamento: la prima l'ha portata in area 4,28, mentre la seconda l'ha portata a toccare il minimo dell'anno a quota 4,2427 (1 luglio). Successivamente, la valuta ha avuto una forte e decisa fase di deprezzamento che l'ha condotta a toccare valori attorno ai massimi di periodo attorno al mese di agosto. In seguito, dopo una fase di breve apprezzamento la valuta ha toccato il massimo di periodo a quota 4,3915 (25 settembre). Successivamente ha avuto un forte e prolungato apprezzamento che l'ha portata attorno quota 4,26 ad inizio novembre. Chiusura d'anno a 4,2568, valore al di sotto della media annua di 4,2975.
La corona ceca ha aperto il 2019 con un deciso apprezzamento attorno a quota 25,55. La moneta ha poi subito un deprezzamento fino alla metà di febbraio, mentre successivamente la valuta ha avuto una fase volatile e laterale fino alla fine di maggio in area 25,60-25,85. La moneta ceca ha avuto poi un forte apprezzamento fino alla metà di luglio, andando a toccare valori prossimi ai minimi dell'anno. Successivamente vi è stata una fase di deciso e costante deprezzamento che ha portato la corona a toccare il valore massimo di periodo a quota 25,9190 (2 settembre). Da questo valore massimo la moneta ha avuto negli ultimi mesi del 2019 un apprezzamento progressivo, andando a chiudere ad un valore coincidente con il minimo di periodo a 25,4080, valore al di sotto della media annuale di 25,6697.
La corona svedese ha aperto il 2019 in apprezzamento sulla moneta unica, andando a toccare il valore minimo di periodo a 10,1855 (8 gennaio). Successivamente si è assistito ad un progressivo deprezzamento, che ha portato, in una prima fase, la moneta attorno a quota 10,60 e, poi, attorno a 10,80. Verso la metà di maggio la corona ha avuto un apprezzamento riportandosi in territorio 10,50 sino alla metà di luglio. Nei mesi successivi la valuta ha avuto un lieve deprezzamento seguito da una fase laterale, culminata con un nuovo deprezzamento, toccando il massimo di periodo a 10,9173 in data 9 ottobre. La moneta ha vissuto le fasi finali dell'anno in deciso e costante apprezzamento, chiudendo l'anno a 10,4468, inferiore alla media di periodo di 10,5867.
Ad Oriente lo yen giapponese ha aperto l'anno con un apprezzamento nei confronti della moneta unica, seguito da un progressivo deprezzamento che l'ha portato a toccare il massimo di periodo, in data 1 marzo, a quota 127,3500. Successivamente la valuta nipponica ha avuto una fase di costante apprezzamento andando a toccare in data 3 settembre il valore minimo di periodo a 116,0500. Nei mesi finali dell'anno si è assistito ad un nuovo trend di deprezzamento, che ha portato la valuta a chiudere a 121,9400, prossimo alla media di periodo di 122,0564.
Lo yuan/renminbi cinese ha aperto il 2019 con un trend di forte e deciso apprezzamento nei confronti dell'euro, andando a toccare, in data 26 aprile, il minimo di periodo a quota 7,4991. Successivamente, la moneta ha avuto una fase di deprezzamento che l'ha portata attorno a 7,80 per poi avere una fase di breve deprezzamento attorno a 7,60. In seguito, si è assistito ad un forte deprezzamento che l'ha portata al massimo di periodo, a quota 7,9519 (27 agosto). Negli ultimi mesi dell'anno vi è stato un trend laterale nel canale 7,75-7,90, che ha portato lo yuan a chiudere l'anno a 7,8205, superiore alla media di periodo pari a 7,7339.
La rupia indiana ha aperto l'anno con una fase di deprezzamento nei confronti della moneta unica, che l'ha portata a toccare il massimo di periodo, il 4 febbraio, a quota 82,1905. In seguito, la valuta ha avuto un forte e deciso deprezzamento che l'ha portata attorno a quota 77,00 verso inizio aprile, per poi affrontare una fase laterale sino fine giugno nel canale 77-79. Successivamente, la moneta indiana ha avuto un nuovo apprezzamento che l'ha portata a toccare il minimo di periodo a quota 76,2720 (1 agosto). Prontamente, dopo aver toccato tale limite, ha avuto un nuovo deprezzamento riportandosi in area 80, per poi subire un nuovo apprezzamento attorno fine settembre. Negli ultimi mesi dell'anno si è assistito ad una fase di lento e costante deprezzamento, che ha portato la rupia a chiudere il 2019 a 80,1870, superiore alla media di periodo, pari a 78,8501.
Nelle Americhe, il real brasiliano ha aperto il 2019 con un deciso apprezzamento nei confronti dell'euro, portandosi attorno a quota 4,20 verso la metà di febbraio. Successivamente, ha avuto una fase di progressivo e costante deprezzamento sino alla metà di maggio attorno a valori di 4,55. In seguito, si è assistito ad una nuova fase di apprezzamento molto forte, che ha portato il real al valore minimo di periodo a quota 4,1771 (25 luglio). Dopo questo limite inferiore la moneta si è riportata in territorio 4,60 attorno alla fine di agosto, per poi muoversi lateralmente nel canale 4,40-4,60. Verso inizio novembre si è assistito ad un nuovo deprezzamento che ha portato la valuta a toccare il massimo di periodo a quota 4,6915 (26 novembre).
18
Chiusura d'anno in apprezzamento a 4,5157, valore superiore alla media annua di 4,4135.
Il peso messicano ha aperto l'anno al valore massimo di periodo, il 2 gennaio, a quota 22,3941. In seguito, la valuta ha avuto un forte apprezzamento che l'ha portata attorno a 21,50. Dopo una fase laterale sino alla metà di marzo, la moneta ha avuto un nuovo apprezzamento che le ha permesso di portarsi attorno a 21,20 verso la fine di aprile, per poi subire un forte deprezzamento nel mese di giugno che l'ha fatta ritornare attorno a quota 22,20. Nei mesi successivi si è assistito ad un periodo di forte oscillazione del tasso di cambio. Attorno all'inizio di settembre si è notata una fase laterale attorno a quota 21,40, seguita da un nuovo apprezzamento verso la metà di novembre, seguito a sua volta da un deprezzamento attorno quota 21,60. Gli ultimi giorni dell'anno hanno fatto toccare al peso il valore minimo di periodo a quota 21,0016 (23 dicembre). Chiusura a 21,2202, di molto inferiore alla media di periodo pari a 21,5573.
Il peso argentino ha aperto il periodo su valori prossimi al minimo di periodo, toccato il 15 gennaio, a quota 42,2498. Successivamente, a fronte di tensioni economico-finanziarie presenti nel Paese, la moneta ha avuto una fase costante e progressiva di deprezzamento, con un picco attorno al mese di agosto che l'ha portata sopra quota 65,00. In seguito, dopo una breve fase laterale, si è assistito ad un nuovo deprezzamento, che ha portato il peso a chiudere l'anno al massimo di periodo di 67,2749, valore decisamente al di sopra della media di periodo di 53,8009.
Concludendo, il rublo russo ha aperto il 2019 al valore massimo di periodo, in data 2 gennaio, a quota 79,3589. Successivamente, la moneta ha avuto un costante e progressivo apprezzamento nei confronti della moneta unica, sino alla fine di luglio attorno a quota 70,00. In seguito, si è assistito ad un leggero deprezzamento, seguito da un immediato apprezzamento verso fine settembre. I mesi finali dell'anno sono stati caratterizzati da una fase laterale, che ha portato la moneta a toccare il minimo di periodo, in data 24 dicembre, a quota 68,7932, per poi concludere l'anno mantenendosi su un valore di 69,9563, inferiore alla media annua pari a 72,4593.
Brembo è leader mondiale e innovatore riconosciuto nella tecnologia degli impianti frenanti a disco per veicoli. Opera attualmente in 14 paesi di 3 continenti con propri insediamenti industriali e commerciali e con più di 10.800 dipendenti nel mondo. La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Częstochowa, Dąbrowa Górnicza, Niepołomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim), Cina (Nanchino, Langfang), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita. Il mercato di riferimento di Brembo è rappresentato dai principali costruttori mondiali di autovetture, motociclette e veicoli commerciali, oltre che dai produttori di vetture e moto da competizione. Grazie a una costante attenzione all'innovazione e allo sviluppo tecnologico e di processo, fattori da sempre alla base della filosofia Brembo, il Gruppo gode di una consolidata leadership internazionale nello studio, progettazione e produzione di sistemi frenanti ad alte prestazioni per una vasta gamma di veicoli stradali e da competizione, rivolgendosi sia al mercato del primo equipaggiamento sia al mercato del ricambio. Relativamente ai settori auto e veicoli commerciali, la gamma di prodotti Brembo comprende il disco freno, la pinza freno, il modulo lato ruota e, in modo progressivo, il sistema frenante completo, comprensivo dei servizi di ingegneria integrata che accompagnano lo sviluppo dei nuovi modelli dei clienti. Ai produttori di motociclette vengono forniti, oltre a dischi e pinze freno, anche pompe freno, ruote in leghe leggere e sistemi frenanti completi. Nel mercato del ricambio auto, l'offerta riguarda in particolare i dischi freno, ma è integrata anche da pastiglie, tamburi, ganasce, kit per freni a tamburo e componenti idraulici: una gamma ampia e affidabile che consente una copertura quasi totale del parco circolante automobilistico europeo.
Nel corso del 2019, Brembo ha consolidato ricavi netti pari a € 2.591.670 migliaia, in diminuzione dell'1,8% rispetto a € 2.640.011 migliaia del 2018.
Di seguito vengono forniti dati e informazioni a disposizione della società sull'andamento delle singole applicazioni e sui relativi mercati.
Il mercato dell'Europa Occidentale (EU15+EFTA) ha chiuso l'anno con una crescita delle immatricolazioni di autovetture dell'1,2% rispetto al 2018. Fra i principali mercati, fanno registrare un aumento delle vendite la Germania (+5,0%), la Francia (+1,9%) e l'Italia (+0,3%), mentre Spagna e Regno Unito segnano diminuzioni delle vendite rispettivamente del 4,8% e del 2,4%. Nell'Est Europa (EU 12) si è registrato un trend positivo nelle immatricolazioni di auto del 6,2% rispetto al 2018. Le immatricolazioni di veicoli leggeri in Russia, dopo due anni di chiusure positive, hanno mostrato un nuovo rallentamento, chiudendo il 2019 con una diminuzione delle vendite del 2,3% rispetto allo scorso anno.
Negli Stati Uniti, le vendite di veicoli leggeri nel 2019 sono diminuite complessivamente dell'1,4% rispetto al 2018. In Sudamerica rimane positivo per il secondo anno consecutivo il trend delle vendite in Brasile che chiude a +7,6%, mentre l'Argentina chiude il 2019 con una diminuzione complessiva delle vendite del 42,7%.
Nei mercati asiatici la Cina chiude negativamente il 2019, con le vendite di veicoli leggeri che registrano una diminuzione dell'8,3% rispetto al 2018, mantenendo tuttavia la sua posizione di primo mercato mondiale. Negativo anche l'andamento del mercato giapponese, che ha chiuso il 2019 con una diminuzione delle vendite dell'1,4%.
In questo contesto, nel 2019 Brembo ha realizzato vendite nette di applicazioni per auto per € 1.943.270 migliaia, pari al 75,0% del fatturato di Gruppo, in calo del 3,7% rispetto al 2018.
20
Europa, Stati Uniti e Giappone sono i tre più importanti mercati di riferimento per Brembo nel settore dei motocicli.
Nel 2019, in Europa - dove i principali mercati sono Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito - le immatricolazioni sono cresciute complessivamente del 7,5% rispetto al 2018. Tutti i principali mercati hanno chiuso il 2019 in crescita rispetto all'anno precedente. In termini di cilindrate, il target Brembo (cc>500) è cresciuto del 7,0% rispetto al 2018. Gli ATV (All Terrain Vehicles), quadricicli per ricreazione e lavoro, hanno subito invece una flessione del 23,0%.
Negli Stati Uniti le immatricolazioni di moto, scooter e ATV (All Terrain Vehicles - quadricicli per ricreazione e lavoro) nel 2019 sono complessivamente cresciute dello 0,8% rispetto al 2018. I soli ATV hanno avuto un aumento dell'1,8%, mentre le moto e gli scooter nel loro insieme hanno segnato un +0,4%.
Nel 2019, il mercato giapponese, considerando complessivamente le cilindrate sopra i 50cc, ha avuto un incremento pari al 3,5% rispetto all'anno precedente, mentre quello indiano, considerando moto e scooter, ha segnato un calo del 14,2%. Il mercato brasiliano ha visto una crescita complessiva delle immatricolazioni del 14,6% rispetto al 2018.
In questo scenario, i ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per motocicli nel 2019 sono stati pari a € 263.114 migliaia, in crescita del 5,7% rispetto a € 248.940 migliaia realizzati nel 2018.
Nel 2019 il mercato dei veicoli commerciali in Europa (EU+EFTA), mercato di riferimento per Brembo, ha fatto registrare una crescita delle immatricolazioni pari al 2,5%, facendo segnare il settimo anno consecutivo di crescita.
Le vendite di veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate) sono aumentate complessivamente in Europa del 2,8% rispetto all'analogo periodo del 2018. Tutti i principali mercati europei per volume di vendita hanno chiuso il 2019 in positivo rispetto all'anno precedente (Germania +6,9%, Francia +4,5%, Italia +3,4%, Regno Unito +2,4% e Spagna +0,3%). Nei paesi dell'Est Europa la crescita di questo segmento è stata del 2,8% rispetto al 2018.
Nel 2019 il segmento dei veicoli commerciali medi e pesanti (oltre le 3,5 tonnellate) in Europa ha fatto registrare una crescita dello 0,9% rispetto all'anno precedente. Tra i primi cinque mercati europei per volume di vendita si segnala una chiusura positiva dei mercati di Regno Unito (+9,5%), Germania (+4,2%), Francia (+1,5 %) e Spagna (+1,1%), mentre l'Italia ha fatto registrare un risultato negativo pari al 7,6%. Nel 2019, nei paesi dell'Est Europa le vendite di veicoli commerciali oltre le 3,5 tonnellate sono cresciute dello 0,9% rispetto l'anno precedente. Dalle vendite di applicazioni per questo segmento, nel corso del 2019 Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 259.545 migliaia, in aumento dell'1,7% rispetto a € 255.191 migliaia del 2018.
Nel settore delle competizioni, nel quale Brembo ha da anni un'indiscussa supremazia, il Gruppo è presente con tre marchi leader: Brembo Racing (impianti frenanti per auto e moto da competizione), AP Racing (impianti frenanti e frizioni per auto da competizione), Marchesini (ruote in magnesio e alluminio per motociclette da corsa).
Dalle vendite di applicazioni per questo segmento, nel corso del 2019 Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 125.473 migliaia, in aumento del 7,5% rispetto a € 116.696 migliaia del 2018.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | % | 31.12.2018 | % | Variazione | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 276.973 | 10,7% | 279.964 | 10,6% | (2.991) | -1,1% |
| Germania | 504.623 | 19,5% | 595.659 | 22,5% | (91.036) | -15,3% |
| Francia | 97.382 | 3,8% | 99.105 | 3,7% | (1.723) | -1,7% |
| Regno Unito | 214.071 | 8,3% | 207.336 | 7,8% | 6.735 | 3,2% |
| Altri paesi Europa | 307.244 | 11,9% | 284.060 | 10,8% | 23.184 | 8,2% |
| India | 93.619 | 3,6% | 83.504 | 3,2% | 10.115 | 12,1% |
| Cina | 312.164 | 12,0% | 303.603 | 11,5% | 8.561 | 2,8% |
| Giappone | 29.779 | 1,1% | 32.361 | 1,2% | (2.582) | -8,0% |
| Altri paesi Asia | 36.133 | 1,4% | 38.503 | 1,5% | (2.370) | -6,2% |
| Sud America (Argentina e Brasile) | 50.236 | 1,9% | 58.354 | 2,2% | (8.118) | -13,9% |
| Nord America (USA, Messico e Canada) | 648.682 | 25,0% | 645.247 | 24,5% | 3.435 | 0,5% |
| Altri paesi | 20.764 | 0,8% | 12.315 | 0,5% | 8.449 | 68,6% |
| Totale | 2.591.670 | 100,0% | 2.640.011 | 100,0% | (48.341) | -1,8% |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | % | 31.12.2018 | % | Variazione | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Autovetture | 1.943.270 | 75,0% | 2.018.391 | 76,5% | (75.121) | -3,7% |
| Motocicli | 263.114 | 10,2% | 248.940 | 9,4% | 14.174 | 5,7% |
| Veicoli Commerciali | 259.545 | 10,0% | 255.191 | 9,7% | 4.354 | 1,7% |
| Competizioni | 125.473 | 4,8% | 116.696 | 4,4% | 8.777 | 7,5% |
| Varie | 268 | 0,0% | 793 | 0,0% | (525) | -66,2% |
| Totale | 2.591.670 | 100,0% | 2.640.011 | 100,0% | (48.341) | -1,8% |
Ricavi netti per applicazione (percentuale)
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | Variazione | % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.591.670 | 2.640.011 | (48.341) | -1,8% |
| Costo del venduto, costi operativi e altri oneri/proventi netti (*) | (1.624.599) | (1.690.010) | 65.411 | -3,9% |
| Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria | 13.794 | 16.190 | (2.396) | -14,8% |
| Costi per il personale | (465.696) | (465.306) | (390) | 0,1% |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 515.169 | 500.885 | 14.284 | 2,9% |
| % sui ricavi da contratti con clienti | 19,9% | 19,0% | ||
| Ammortamenti e svalutazioni | (196.630) | (155.821) | (40.809) | 26,2% |
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 318.539 | 345.064 | (26.525) | -7,7% |
| % sui ricavi da contratti con clienti | 12,3% | 13,1% | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti e da partecipazioni | (10.848) | (19.707) | 8.859 | -45,0% |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 307.691 | 325.357 | (17.666) | -5,4% |
| % sui ricavi da contratti con clienti | 11,9% | 12,3% | ||
| Imposte | (68.208) | (83.881) | 15.673 | -18,7% |
| Risultato derivante dalle attività operative cessate | (6.422) | 0 | (6.422) | N/A |
| RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI | 233.061 | 241.476 | (8.415) | -3,5% |
| % sui ricavi da contratti con clienti | 9,0% | 9,1% | ||
| Interessi di terzi | (1.760) | (3.127) | 1.367 | -43,7% |
| RISULTATO NETTO | 231.301 | 238.349 | (7.048) | -3,0% |
| % sui ricavi da contratti con clienti | 8,9% | 9,0% | ||
| Risultato per azione base/diluito (in euro) | 0,71 | 0,73 |
(*) La voce è la somma delle seguenti voci del Conto economico consolidato "Altri ricavi e proventi", "Costi per progetti interni capitalizzati", "Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci" e "Altri costi operativi".
24
I ricavi netti realizzati da Brembo nel 2019 ammontano a € 2.591.670 migliaia, in calo dell'1,8% rispetto all'esercizio precedente (-1,3% prima della riclassifica dei valori della società Brembo Argentina S.A. nella voce Risultato derivante da attività operative cessate).
Il settore delle applicazioni per autovetture, da cui proviene il 75,0% dei ricavi del Gruppo, ha chiuso l'esercizio a -3,7% rispetto all'esercizio precedente (-3,1% prima della riclassifica di Brembo Argentina S.A.), in conseguenza della contrazione del mercato dei veicoli leggeri. In questo esercizio sono risultate invece positive le performance del settore delle applicazioni per veicoli commerciali (+1,7%), delle motociclette (+5,7%) e del settore delle competizioni (+7,5%).
A livello geografico, guardando all'Europa, la Germania ha registrato un calo del 15,3% rispetto al 2018. Tra gli altri paesi europei, rispetto allo scorso esercizio, solo il Regno Unito ha fatto segnare un risultato positivo (+3,2%), mentre Italia e Francia hanno segnato rispettivamente un calo dell'1,1% e dell'1,7%. In Nord America le vendite sono risultate sostanzialmente stabili (+0,5%), mentre il Sud America ha fatto registrare una flessione del 13,9% (un aumento del 12,4% a parità di criterio di riclassifica di Brembo Argentina S.A.). In Estremo Oriente, si sono registrate performance positive in Cina (+2,8%) e in India (+12,1%), mentre il Giappone è calato dell'8,0% rispetto all'anno precedente.
Il costo del venduto e gli altri costi operativi netti relativi al 2019 ammontano a € 1.624.599 migliaia, con un'incidenza del 62,7% sulle vendite, in calo rispetto al 64,0% dell'anno precedente. All'interno di questa voce i costi per progetti interni capitalizzati tra le attività immateriali ammontano a € 26.647 migliaia e si confrontano con € 25.339 migliaia del 2018.
I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 13.794 migliaia e sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (€ 16.190 migliaia nel 2018).
I costi per il personale nel 2019 ammontano a € 465.696 migliaia, con un'incidenza sui ricavi del 18,0% in leggero aumento rispetto all'esercizio precedente (17,6%). Il numero di dipendenti in forza al 31 dicembre 2019 è di 10.868 a fronte di 10.634 presenti al 31 dicembre 2018.
Il margine operativo lordo nell'anno è di € 515.169 migliaia, a fronte di € 500.885 migliaia dell'esercizio precedente, con un'incidenza sui ricavi del 19,9% (19,0% nel 2018).
Il margine operativo netto ammonta a € 318.539 migliaia (12,3% dei ricavi) rispetto a € 345.064 migliaia (13,1% dei ricavi) del 2018, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 196.630 migliaia, contro ammortamenti e svalutazioni del 2018 pari a € 155.821 migliaia.
Gli oneri finanziari netti sono pari a € 11.137 migliaia (€ 19.941 migliaia nel 2018), composti da differenze cambio nette positive per € 3.209 migliaia (€ 6.202 migliaia negative nel 2018) e da altri oneri finanziari netti pari a € 14.346 migliaia (€ 13.739 migliaia nel 2018).
I proventi finanziari netti da partecipazioni ammontano a € 289 migliaia (€ 234 migliaia nel 2018) e sono principalmente riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.
Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di € 307.691 migliaia, contro € 325.357 migliaia dell'esercizio precedente, in calo del 5,4%. La stima delle imposte risulta pari a € 68.208 migliaia, con un tax rate del 22,2% a fronte del 25,8% del 2018.
Il risultato derivante da attività operative cessate, negativo per € 6.422 migliaia, è riconducibile alla contribuzione della società Brembo Argentina S.A., riclassificata in tale voce a seguito alla decisione del Gruppo, presa in data 30 giugno 2019, di cessare la propria attività industriale nell'impianto di Buenos Aires cui seguirà la liquidazione della società.
Il risultato netto di Gruppo è pari a € 231.301 migliaia, in calo del 3,0% rispetto a € 238.349 migliaia del precedente esercizio.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali | 1.258.800 | 1.041.442 | 217.358 |
| Immobilizzazioni immateriali | 228.281 | 209.139 | 19.142 |
| Attività finanziarie nette | 50.227 | 47.754 | 2.473 |
| Altri crediti e passività non correnti | 58.046 | 62.597 | (4.551) |
| Capitale immobilizzato | 1.595.354 | 1.360.932 | 234.422 |
| 17,2% | |||
| Rimanenze | 342.203 | 342.037 | 166 |
| Crediti commerciali | 391.925 | 407.414 | (15.489) |
| Altri crediti e attività correnti | 95.870 | 72.132 | 23.738 |
| Passività correnti | (623.404) | (736.932) | 113.528 |
| Fondi per rischi e oneri/Imposte differite | (42.956) | (52.709) | 9.753 |
| Capitale di esercizio netto | 163.638 | 31.942 | 131.696 |
| 412,3% | |||
| Capitale netto investito derivante da attività operative cessate | (354) | 0 | (354) |
| CAPITALE NETTO INVESTITO | 1.758.638 | 1.392.874 | 365.764 |
| 26,3% | |||
| Patrimonio netto | 1.388.015 | 1.228.822 | 159.193 |
| T.F.R. e altri fondi per il personale | 25.584 | 27.141 | (1.557) |
| Indebitamento finanziario a m/l termine | 375.005 | 207.444 | 167.561 |
| Indebitamento finanziario netto a breve termine | (28.816) | (70.533) | 41.717 |
| Indebitamento finanziario netto | 346.189 | 136.911 | 209.278 |
| 152,9% | |||
| Indebitamento finanziario netto derivante da attività operative cessate | (1.150) | 0 | (1.150) |
| COPERTURA | 1.758.638 | 1.392.874 | 365.764 |
| 26,3% |
(in migliaia di euro)
La situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo deriva da riclassifiche apportate ai Prospetti contabili del Bilancio consolidato riportati nelle pagine seguenti. In particolare:
Il Capitale Netto Investito al 31 dicembre 2019 ammonta a € 1.758.638 migliaia, con un incremento di € 365.764 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018, quando era pari a € 1.392.874 migliaia.
L'Indebitamento finanziario netto del 2019 è pari a € 346.189 migliaia rispetto a € 136.911 migliaia al 31 dicembre 2018; l'incremento di € 209.278 migliaia registrato nell'esercizio è riconducibile principalmente ai seguenti aspetti:
Informazioni di dettaglio sulla configurazione della posizione finanziaria nelle sue componenti attive e passive sono contenute nelle Note illustrative al Bilancio consolidato.
(in milioni di euro)
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ALL'INIZIO DEL PERIODO (*) | (136.911) | (218.597) |
| Margine operativo netto | 318.539 | 345.064 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 196.630 | 155.821 |
| Margine operativo lordo | 515.169 | 500.885 |
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | (213.657) | (250.447) |
| di cui diritto di utilizzo beni in leasing | (38.165) | 0 |
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | (38.111) | (37.291) |
| Investimenti in immobilizzazioni finanziarie | (131) | (1.350) |
| Initial recognition IFRS 16 | (177.652) | 0 |
| Disinvestimenti | 4.432 | 2.163 |
| Investimenti netti | (425.119) | (286.925) |
| Variazioni rimanenze | (7.604) | (27.311) |
| Variazioni crediti commerciali | 14.558 | (30.666) |
| Variazioni debiti commerciali | (90.846) | 96.347 |
| Variazione di altre passività | (34.364) | 6.270 |
| Variazione crediti verso altri e altre attività | (6.884) | 6.881 |
| Riserva di conversione non allocata su specifiche voci | (1.037) | 2.162 |
| Variazioni del capitale circolante | (126.177) | 53.683 |
| Variazioni fondi per benefici dipendenti ed altri fondi | (2.363) | (4.975) |
| Flusso di cassa operativo | (38.490) | 262.668 |
| Proventi e oneri finanziari | (10.541) | (19.384) |
| Risultato derivante da attività operative cessate | (6.422) | 0 |
| Imposte correnti pagate | (65.961) | (77.602) |
| Dividendi pagati nel periodo ad azionisti di minoranza | (800) | (800) |
| Acquisto azioni proprie | (11.329) | 0 |
| (Proventi)/oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti | (3.714) | (5.110) |
| Dividendi pagati nel periodo | (71.541) | (71.541) |
| Flusso di cassa netto | (208.798) | 88.231 |
| Effetto delle variazioni dei cambi sulla posizione finanziaria netta | (480) | (6.545) |
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ALLA FINE DEL PERIODO (*) | (346.189) | (136.911) |
(*) si rimanda alla nota 13 delle Note illustrative del Bilancio consolidato per la riconciliazione con i dati di bilancio.
Allo scopo di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario del Gruppo Brembo, gli amministratori hanno individuato nei paragrafi precedenti alcuni Indicatori Alternativi di Performance ("IAP"). Tali indicatori rappresentano, inoltre, gli strumenti che facilitano gli amministratori stessi nell'individuare tendenze operative e nel prendere decisioni circa investimenti, allocazione di risorse ed altre decisioni operative.
Per una corretta interpretazione di tali IAP si evidenzia quanto segue:
Gli IAP sotto riportati sono stati selezionati e rappresentati nella Relazione sulla gestione in quanto il Gruppo ritiene che:
30
| Brembo S.p.A. | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 100% | Ap Racing Ltd. Coventry Regno Unito |
100% | Brembo Japan Co. Ltd. Tokyo Giappone |
100% | Brembo North America Inc. Wilmington, Delaware - USA |
| 100% | Brembo Czech S.r.o. Ostrava-Hrabová Repubblica Ceca |
100% | Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. Qingdao - Cina |
49% | 51% Brembo México S.A. de C.V. |
| 100% | Brembo Deutschland GmbH Leinfelden-Echterdingen - Germania |
100% | Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. Nanchino - Cina |
99,99% | Apodaca - Messico Brembo Do Brasil Ltda. |
| 100% | Brembo Poland Spolka Zo.o. Dąbrowa Górnicza - Polonia |
99,99% | Brembo Brake India Pvt. Ltd. Pune - India |
Betim - Brasile 1,38% |
|
| 100% | Brembo Scandinavia A.B. Göteborg Svezia |
60% | 40% Brembo (Nanjing) Automobile |
98,62% | Brembo Argentina S.A. Buenos Aires - Argentina |
| 100% | Brembo Russia Llc. Mosca Russia |
66% | Components Co. Ltd. Nanchino - Cina Brembo Huilian (Langfang) Brake |
||
| 100% | La.Cam (Lavorazioni Camune) S.r.l. Stezzano - Italia |
Systems Co. Ltd. Langfang - Cina Fuji Co. |
|||
| 68% | Corporación Upwards 98 S.A. Saragozza - Spagna |
1,20% | Shizuoka Giappone |
||
| 50% | Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. Stezzano - Italia |
||||
| Brembo SGL Carbon 100% Ceramic Brakes GmbH Meitingen - Germania |
|||||
| 30% | Innova Tecnologie S.r.l. In liquidazione Almenno San Bartolomeo - Italia |
||||
| 20% | Petroceramics S.p.A. Milano Italia |
||||
| 10% | International Sport Automobile S.A.R.L. Levallois Perret - Francia |
||||
| 3,29% | E-Novia S.p.A. Milano Italia |
Delibera Consob n. 11971 del 14 Maggio 1999. | Questo schema adempie agli obblighi informativi al pubblico ex art. 125 |
La società Brembo S.p.A. ha sede in Italia, a Curno (Bergamo).
| Ap Racing Ltd. | |
|---|---|
| Brembo Deutschland GmbH Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH |
|
| Brembo S.p.A. La.Cam S.r.l. Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. Petroceramics S.p.A. |
|
| Brembo North America Inc. | |
| Corporación Upwards '98 S.A. | |
| Brembo México S.A. de C.V. Brembo do Brasil Ltda. |
|
| 14 18 Paesi Siti nel mondo produttivi |
5 Centri Ricerca e Sviluppo |
Siti Produttivi Siti Commerciali Centro Ricerche e Sviluppo
33
I dati di seguito riportati sono stati estratti dalle situazioni contabili e/o dai progetti di Bilancio redatti dalle società in conformità agli IAS/IFRS e approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.
Attività: studio, progettazione, sviluppo, applicazione, produzione, montaggio, vendita di impianti frenanti, nonché fusioni in leghe leggere per settori diversi, tra i quali l'automobilistico e il motociclistico.
Il 2019 si è chiuso con ricavi netti pari a € 947.709 migliaia, in diminuzione dell'1,5% rispetto a € 961.679 migliaia del 2018. La voce "Altri ricavi e proventi" risulta pari a € 58.480 migliaia nel 2019 contro € 54.988 migliaia del 2018, mentre i costi di sviluppo capitalizzati nell'esercizio sono pari a € 21.087 migliaia. Il margine operativo lordo è passato da € 181.251 migliaia (18,8% sui ricavi) nel 2018 a € 161.481 migliaia (17,0% sui ricavi) nel 2019, mentre il margine operativo netto, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 56.902 migliaia, si è chiuso a € 104.579 migliaia rispetto a € 134.531 migliaia dell'esercizio precedente.
La gestione finanziaria registra oneri netti pari a € 1.764 migliaia che si confrontano con € 6.634 migliaia del 2018. I proventi da partecipazione, pari a € 101.528 migliaia, sono riconducibili principalmente alla distribuzione di dividendi da parte di alcune società controllate.
Nel periodo preso in esame la società ha realizzato un utile di € 179.153 migliaia, mentre nell'analogo periodo del 2018 l'utile era stato di € 114.106 migliaia.
Il numero degli addetti al 31 dicembre 2019 è pari a 3.142 unità, in diminuzione di 39 unità rispetto alle 3.181 unità presenti a fine esercizio 2018.
Coventry (Regno Unito)
Attività: produzione e vendita di impianti frenanti e frizioni per veicoli da competizione e da strada.
AP Racing è leader nel mercato della fornitura di freni e frizioni per auto e moto da competizione.
La società progetta, assembla e vende prodotti tecnologicamente all'avanguardia a livello mondiale per i principali team di Formula 1, GT, Touring e Rally. Inoltre, produce e vende freni e frizioni per il primo equipaggiamento di automobili di prestigiose case automobilistiche.
I ricavi netti realizzati nel 2019 sono pari a Gbp 50.129 migliaia (€ 57.140 migliaia) e si confrontano con Gbp 50.577 migliaia (€ 57.165 migliaia) del 2018. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Gbp 4.860 migliaia (€ 5.539 migliaia), a fronte di Gbp 4.701 migliaia (€ 5.314 migliaia) nel 2018.
Il personale in forza alla società al 31 dicembre 2019 è di 151 unità, in aumento di 11 unità rispetto a fine 2018.
Buenos Aires (Argentina)
Attività: produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.
La società ha sede a Buenos Aires (Argentina) ed è stata acquisita al 75% da Brembo nel 2011. In base all'accordo sottoscritto,
Brembo ha esercitato nel 2013 il diritto d'opzione di acquisto sul restante 25% e, pertanto, la società risulta ora posseduta interamente dal Gruppo Brembo. A partire dal 30 giugno 2019, Brembo ha deciso di cessare la propria attività industriale nell'impianto di Buenos Aires, cui seguirà la liquidazione della società. La decisione di Brembo è dovuta all'impossibilità di dare impulso a nuovi progetti dovuti alla caduta del mercato automotive argentino e alle sue poco rassicuranti prospettive di ripresa, nonché alle decisioni prese dai grandi produttori di rinunciare a progetti industriali o all'uscita di nuovi modelli. La cessazione dell'attività ha comportato la chiusura dei contratti di lavoro con i dipendenti e di tutti gli altri contratti aperti alla fine del semestre.
Il risultato negativo dell'attività dell'azienda del 2019, nonché l'ammontare di tutti i costi connessi alla dismissione, sono stati riclassificati nella voce di Conto economico "Risultato derivante da attività operative cessate" e sono pari a € 6.422 migliaia.
Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 32 delle Note illustrative.
Pune (India)
Attività: sviluppo, produzione e vendita di sistemi frenanti per motocicli.
La società ha sede a Pune (India) ed è stata costituita nel 2006 come joint venture al 50% fra Brembo S.p.A. e l'indiana Bosch Chassis Systems India Ltd. Dal 2008 la società è posseduta al 100% da Brembo S.p.A.
Nel 2019 la società ha registrato ricavi netti pari a Inr 8.543.321 migliaia (€ 108.349 migliaia), conseguendo un utile netto di Inr 946.937 migliaia (€ 12.009 migliaia); nel 2018 i ricavi netti erano stati pari a Inr 7.868.762 migliaia (€ 97.473 migliaia), con un utile netto di Inr 735.152 migliaia (€ 9.107 migliaia).
Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2019 è di 644 unità.
Ostrava-Hrabová (Repubblica Ceca)
Attività: fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto.
La società è stata costituita nel 2009 ed ha iniziato nel 2011 la propria attività produttiva che comprende la fusione, la lavorazione e il montaggio di pinze freno e altri componenti in alluminio.
Nel 2019 ha realizzato ricavi netti per Czk 5.933.423 migliaia (€ 231.145 migliaia) a fronte di ricavi netti per Czk 7.507.481 migliaia (€ 292.767 migliaia) nel 2018 ed ha chiuso con una perdita di Czk 14.044 migliaia (€ 547 migliaia), che si confronta con un utile di Czk 10.117 migliaia (€ 395 migliaia) registrato nel 2018. I dipendenti in forza al 31 dicembre 2019 sono 956, in diminuzione di 24 unità rispetto all'anno precedente.
Leinfelden – Echterdingen (Germania)
Attività: acquisto e rivendita di vetture, servizi tecnico-commerciali, nonché promozione della vendita di dischi freno per auto.
La società, costituita nel 2007 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., si occupa di acquistare vetture per l'effettuazione di test, di favorire e semplificare la comunicazione tra clienti tedeschi e Brembo nelle diverse fasi di impostazione e gestione dei progetti, nonché di promuovere la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il solo mercato del ricambio.
Al 31 dicembre 2019 i ricavi netti ammontano a € 2.045 migliaia (€ 1.975 migliaia nel 2018), con un utile netto di € 550 migliaia (€ 501 migliaia nel 2018).
La società al 31 dicembre 2019 ha 8 dipendenti, invariati rispetto alla stessa data dell'anno precedente.
Betim (Brasile)
Attività: produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.
La società ha sede a Betim, nello Stato del Minas Gerais, e si occupa di produzione e vendita di dischi freno per auto sul mercato sudamericano del primo equipaggiamento.
I ricavi netti del 2019 sono pari a Brl 216.028 migliaia (€ 48.947 migliaia), con un utile di Brl 15.475 migliaia (€ 3.506 migliaia); nel 2018 le vendite erano state pari a Brl 181.506 migliaia (€ 42.125 migliaia), con un utile di Brl 3.843 migliaia (€ 892 migliaia). Il personale in forza al 31 dicembre 2019 è di 232 unità, invariato rispetto alla stessa data dell'anno precedente.
Langfang (Cina)
Attività: fusione, produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.
Nel 2016 Brembo S.p.A. ha acquisito il 66% di Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. (già Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd.), società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani. Il restante 34% del capitale sociale continua ad essere detenuto dalla società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. che fa capo alla Municipalità delle città di Langfang. Il prezzo dell'operazione è stato pari a Cny 580.060 migliaia, equivalenti a circa € 79,6 milioni.
I ricavi netti realizzati nel 2019 sono pari a Cny 579.113 migliaia (€ 74.880 migliaia) e si confrontano con Cny 612.809 migliaia (€ 78.491 migliaia) del 2018. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Cny 39.781 migliaia (€ 5.144 migliaia), a fronte di Cny 67.979 migliaia (€ 8.707 migliaia) nel 2018.
I dipendenti in forza al 31 dicembre 2019 sono 637, in diminuzione di 33 unità rispetto a fine 2018.
Attività: commercializzazione di impianti frenanti per il settore delle competizioni e del primo equipaggiamento auto.
Brembo Japan Co. Ltd. è la società commerciale di Brembo che cura il mercato giapponese delle competizioni e garantisce, tramite l'ufficio di Tokyo, il primo supporto tecnico ai clienti OEM dell'area. Fornisce inoltre servizi alle altre società del Gruppo attive nel territorio.
I ricavi netti realizzati nel 2019 sono pari a Jpy 708.287 migliaia (€ 5.803 migliaia), contro Jpy 697.899 migliaia (€ 5.352 migliaia) del 2018. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Jpy 72.600 migliaia (€ 595 migliaia), contro quello del 2018 di Jpy 95.894 migliaia (€ 735 migliaia).
L'organico al 31 dicembre 2019 è di 18 unità, invariato rispetto a quello in forza a fine 2018.
Attività: fusione, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento e per il mercato del ricambio, nonché fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
La società, in seguito all'operazione di fusione con Brembo México Apodaca S.A. de C.V. avvenuta nel 2010, è ora controllata al 51% da Brembo North America Inc. e al 49% da Brembo S.p.A.
I ricavi netti del 2019 sono stati pari a Usd 278.760 migliaia (€ 248.982 migliaia), con un utile di periodo pari a Usd 21.019 migliaia (€ 18.774 migliaia).
Nel 2018 le vendite erano state pari a Usd 220.460 migliaia (€ 186.595 migliaia) con un utile pari a Usd 3.684 migliaia (€ 3.118 migliaia).
Al 31 dicembre 2019 il numero dei dipendenti è di 1.067, contro le 957 unità presenti a fine 2018.
Nanchino (Cina)
Attività: fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
La società, posseduta al 60% da Brembo S.p.A. e al 40% da Brembo Brake India Pvt. Ltd., è stata costituita nell'aprile 2016 e si occupa di fusione, lavorazione, assemblaggio e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
Al 31 dicembre 2019 la società ha realizzato ricavi netti pari a Cny 769.727 migliaia (€ 99.527 migliaia), rispetto a Cny 579.540 migliaia (€ 74.230 migliaia) a fine 2018.
L'utile conseguito al 31 dicembre 2019 è pari a Cny 9.766 migliaia (€ 1.263 migliaia). Nel 2018 la perdita era stata di Cny 22.043 migliaia (€ 2.823 migliaia).
Il numero dei dipendenti è passato da 303 nel 2018 a 306 al 31 dicembre 2019.
Nanchino (Cina)
Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento.
La società, risultante dalla joint venture di Brembo S.p.A. con il gruppo cinese Nanjing Automobile Corp., è stata costituita nel 2001 e il Gruppo Brembo ne ha acquisito il controllo nel 2008. Nel 2013 il Gruppo Brembo ha acquisito dal partner cinese Donghua Automotive Industrial Co. Ltd. il controllo totalitario della società.
Dal 1° luglio 2017 è effettiva la fusione per incorporazione in Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. di Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. L'operazione ha portato alla realizzazione di un polo industriale integrato, comprendente fonderia e lavorazione di dischi freno, destinati al mercato auto del primo equipaggiamento.
Le vendite nette della società ammontano al 31 dicembre 2019 a Cny 1.068.896 migliaia (€ 138.210 migliaia), con un utile di Cny 69.892 migliaia (€ 9.037 migliaia); nel 2018 le vendite erano state pari a Cny 1.241.966 migliaia (€ 159.077 migliaia), con un utile di Cny 81.793 migliaia (€ 10.476 migliaia).
Al 31 dicembre 2019 il numero dei dipendenti è di 583, rispetto alle 632 unità a fine 2018.
Wilmington-Delaware (Usa)
Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento e del ricambio, nonché di impianti frenanti per auto, moto e per il settore delle competizioni.
Brembo North America Inc. svolge la sua attività a Homer (Michigan), producendo e commercializzando dischi freno per il mercato del primo equipaggiamento e del ricambio, oltre a sistemi frenanti ad alte prestazioni per auto. Nel 2010 è stato aperto il Centro di Ricerca e Sviluppo presso la sede di Plymouth (Michigan) per lo sviluppo e la commercializzazione sul mercato USA di nuove soluzioni in termini di materiali e design.
I ricavi netti realizzati nel 2019 ammontano a Usd 399.220 migliaia (€ 356.575 migliaia); nell'esercizio precedente la società aveva conseguito ricavi netti per Usd 490.484 migliaia (€ 415.140 migliaia).
Il risultato netto al 31 dicembre 2019 evidenzia un utile di Usd 36.280 migliaia (€ 32.405 migliaia) a fronte di un utile di Usd 50.134 migliaia (€ 42.433 migliaia) registrato nel 2018.
Il personale alla fine del periodo è di 663 unità, 60 in meno rispetto alla fine del 2018.
Dąbrowa-Górnicza (Polonia)
Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno e sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
La società produce sistemi frenanti per il mercato di primo equipaggiamento auto e veicoli commerciali nello stabilimento di Częstochowa; nello stabilimento di Dąbrowa-Górnicza dispone, invece, di una fonderia per la produzione di dischi fusi in ghisa destinati ad essere lavorati nello stesso sito produttivo o da altre società del Gruppo; nel sito di Niepołomice lavora le campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Cina, Stati Uniti e nello stesso sito di Dąbrowa-Górnicza.
I ricavi netti realizzati nel 2019 ammontano a Pln 2.095.622 migliaia (€ 487.634 migliaia) contro Pln 2.137.006 migliaia (€ 501.577 migliaia) del 2018. L'utile netto al 31 dicembre 2019 è di Pln 248.414 migliaia (€ 57.804 migliaia) e si confronta con un utile di Pln 335.532 migliaia (€ 78.753 migliaia) conseguito nell'esercizio precedente.
Il personale a fine periodo è di 2.183 unità, rispetto alle 2.085 presenti alla fine del 2018.
Mosca (Russia)
La società, costituita nel 2014 con sede a Mosca e controllata al 100% da Brembo S.p.A., ha il fine di promuovere la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il solo mercato del ricambio.
I ricavi netti della società realizzati ammontano a Rub 50.020 migliaia (€ 690 migliaia) rispetto a Rub 50.151 migliaia (€ 677 migliaia) nel 2018; il risultato netto è di Rub 10.346 migliaia (€ 143 migliaia) che si confronta con Rub 19.219 migliaia (€ 260 migliaia) al 31 dicembre 2018.
A fine periodo l'organico della società è pari a 3 unità, invariato rispetto a fine 2018.
Göteborg (Svezia)
La società promuove la vendita di dischi freno per il settore automobilistico nel solo mercato del ricambio.
I ricavi netti realizzati nel periodo in esame sono pari a Sek 10.077 migliaia (€ 952 migliaia), con un utile netto di Sek 5.234 migliaia (€ 494 migliaia) e si confrontano rispettivamente con Sek 9.423 migliaia (€ 919 migliaia) e con un utile netto di Sek 4.566 migliaia (€ 445 migliaia) conseguiti nel 2018.
Il personale al 31 dicembre 2019 è di 1 unità, invariato rispetto alla stessa data dell'anno precedente.
Attività: vendita di dischi freno e tamburi freno per auto, distribuzione del kit ganasce e pastiglie.
La società svolge esclusivamente attività commerciale per il solo mercato del ricambio.
I ricavi netti delle vendite 2019 ammontano a € 28.964 migliaia, contro € 29.843 migliaia realizzati nel 2018. Il risultato netto evidenzia un utile di € 1.963 migliaia, a fronte di un utile di € 2.422 migliaia registrato nel 2018.
Il personale in forza al 31 dicembre 2019 è di 71 unità, invariato rispetto a fine 2018.
Attività: lavorazioni meccaniche di precisione, esecuzione di lavori di torneria, attività di componentistica meccanica
e attività affini, da eseguirsi in proprio o per conto terzi.
La società è stata costituita da Brembo S.p.A. nel 2010 e, nello stesso anno, ha affittato due aziende di un importante fornitore del Gruppo specializzate nella lavorazione di pistoni per pinze freno, in alluminio, acciaio e ghisa, destinati ai settori auto, moto e veicoli industriali e alla produzione di altra componentistica, tra cui minuteria metallica di alta precisione e ponti per pinze auto, oltre a supporti pinze in alluminio per il settore moto in gran parte destinate al Gruppo Brembo. Nel corso del 2012 la società ha acquisito i rami di azienda di entrambe le società. I ricavi netti delle vendite del 2019 sono pari a € 39.738 migliaia rispetto a € 44.209 migliaia del 2018, prevalentemente verso società del Gruppo Brembo. L'utile conseguito nel 2019 è di € 1.693 migliaia, contro un utile di € 1.414 migliaia a fine 2018. I dipendenti della società al 31 dicembre 2019 sono 173, contro i 180 dell'esercizio precedente.
Qingdao (Cina)
Attività: attività logistiche e di commercializzazione nel polo di sviluppo economico e tecnologico di Qingdao.
Costituita nel 2009 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., la società svolge attività logistiche e di commercializzazione all'interno del polo tecnologico di Qingdao per il solo mercato del ricambio.
Nel corso del 2019 ha realizzato ricavi per Cny 308.044 migliaia (€ 39.831 migliaia), che si confrontano con Cny 275.267 migliaia (€ 35.257 migliaia) realizzati nell'anno precedente. L'utile di Cny 9.830 migliaia (€ 1.271 migliaia) è in calo rispetto all'utile di Cny 10.627 migliaia (€ 1.361 migliaia) del 2018.
Al 31 dicembre 2019 la società ha 30 dipendenti, 3 in più rispetto alla stessa data del 2018.
Stezzano (Italia)
Attività: progettazione, sviluppo, produzione e vendita di dischi freno in carbonio ceramico.
A seguito degli accordi di joint venture del 2009 tra Brembo e SGL Group, la società è posseduta al 50% da Brembo S.p.A. e, a sua volta, controlla il 100% della società tedesca Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH. Entrambe le società svolgono attività di progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi frenanti in genere e, in particolare, di dischi freno in carbonio ceramico destinati al primo equipaggiamento di vetture ad altissime prestazioni, oltre ad attività di ricerca e sviluppo di nuovi materiali e nuove applicazioni.
Le vendite nette al 31 dicembre 2019 ammontano a € 54.518 migliaia (€ 55.888 migliaia al 31 dicembre 2018). Nell'esercizio registra un utile di € 24.836 migliaia che si confronta con un utile di € 24.079 migliaia del 2018.
I dipendenti della società al 31 dicembre 2018 sono 150, 6 in più rispetto a fine 2018.
Meitingen (Germania)
Attività: progettazione, sviluppo, produzione e vendita di dischi freno in carbonio ceramico.
La società è stata costituita nel 2001. Nel 2009, in applicazione dell'accordo di joint venture tra Brembo e SGL Group, la società Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. ha acquisito l'intero pacchetto azionario di questa società.
Le vendite nette del 2019 ammontano a € 134.155 migliaia, in aumento rispetto a € 133.606 migliaia dell'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2019 si registra un utile pari a € 19.640 migliaia, a fronte di un utile di € 22.973 migliaia nell'anno precedente. Il personale in forza al 31 dicembre 2019 è di 390 unità, contro le 398 a fine 2018.
Petroceramics S.p.A.
Milano (Italia)
Attività: ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di materiali ceramici tecnici e avanzati, per il trattamento di geomateriali e per le caratterizzazioni di ammassi rocciosi.
Brembo S.p.A. ha acquisito il 20% di questa società nel 2006 attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale.
I ricavi netti realizzati nel 2019 sono pari a € 2.965 migliaia, con un utile di € 1.351 migliaia. Nel 2018 la società aveva realizzato ricavi pari a € 2.664 migliaia, con un utile di € 1.080 migliaia.
Anche nel 2019 la politica di gestione degli investimenti di Brembo si è sviluppata in continuità con gli indirizzi seguiti fino ad oggi, mirando al rafforzamento della presenza del Gruppo non solo in Italia, ma anche e soprattutto sullo scenario internazionale.
Il totale degli investimenti netti sostenuti dal Gruppo nel corso del 2019 è stato pari a € 247.336 migliaia, di cui € 172.338 migliaia in immobilizzazioni materiali, € 38.111 migliaia in immobilizzazioni immateriali e € 36.887 migliaia in beni in leasing. Le quote più significative degli investimenti si sono concentrate in Italia (35,7%), Polonia (20,0%), Repubblica Ceca (14,6%), Nord America (16,9%) e Cina (8,5%).
In Italia continua l'attività sul nuovo edificio di Curno che ospiterà la nuova Carbon Factory. L'edificio nasce con l'obiettivo di verticalizzare progressivamente in un unico sito produttivo, confinante con le strutture dell'esistente polo Brembo, l'intero processo di sviluppo, lavorazione e produzione di manufatti grezzi per la realizzazione di dischi e pastiglie in carbonio utilizzati nel mondo delle competizioni. La Carbon Factory Brembo produrrà dischi e pastiglie semi-lavorati in carbonio-carbonio - diversi dai dischi in materiale carbo-ceramico destinati alle auto stradali super-performanti prodotti a Stezzano e in Germania - destinati ad equipaggiare le vetture e le moto dei team che competono in tutte le principali discipline motoristiche, a cominciare dalla Formula 1 e dalla MotoGP. L'edificio occupa una superficie di circa 7 mila metri quadrati, oltre a 10 mila metri quadrati destinati alle aree verdi, parcheggi e aree di logistica e stoccaggio contemplate dal progetto. Dopo la conclusione dei lavori edili nel precedente esercizio, nel corso del 2019 è avvenuta l'installazione dei primi impianti e la loro messa in funzione, mentre nel 2020 proseguirà l'installazione di ulteriori macchinari per un progressivo aumento della capacità produttiva.
Gli altri investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati dal Gruppo hanno riguardato prevalentemente acquisti di impianti, macchinari e attrezzature volti ad incrementare il livello di automazione della produzione e al costante miglioramento del mix e della qualità delle fabbriche.
Tra gli investimenti in immobilizzazioni immateriali, i costi di sviluppo sostenuti nel 2019 ammontano a € 26.628 migliaia e sono stati sostenuti dalla Capogruppo e dalla consociata americana.
L'evoluzione dei mezzi di trasporto guida le attività di R&D di Brembo, da sempre orientata alla ricerca del miglior sistema frenante pensato per i veicoli del futuro. Le linee guida sostenute dall'evoluzione dei veicoli sono principalmente l'elettrificazione, la guida autonoma, la riduzione delle emissioni e l'impatto ambientale, la connettività e l'economicità globale. Ogni singolo componente del sistema frenante – dalla pinza al disco, dalla pastiglia alla sospensione e alle unità di controllo – è complementare agli altri per l'ottimizzazione della funzione frenante, che in Brembo viene costantemente perfezionata, non solo in termini di pura prestazione, ma anche a livello di comfort, durata, estetica e sostenibilità ambientale.
Fin dal 2000 Brembo dedica specifiche attività di ricerca ai prodotti meccatronici, sempre più diffusi nel settore automotive, sviluppando competenze che da anni vengono applicate in sistemi quali Electric Parking Brake e Brake By Wire.
Poiché il mercato impone tempi di sviluppo sempre più ristretti, il Gruppo dedica grande impegno e risorse anche nel perfezionare metodologie di simulazione sempre più avanzate, in cui le nuove tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata trovano crescente applicazione, così come nel mettere a punto processi di sviluppo uniformi nei Centri Tecnici Brembo attivi in Italia, Polonia, Nord America, Cina e India.
Nel 2019 le attività di ricerca e sviluppo hanno riguardato principalmente gli aspetti descritti di seguito.
Per i dischi in ghisa si è consolidata la metodologia di simulazione per definire con maggiore accuratezza, e già in fase di progetto, i parametri che possono migliorare il comfort di un sistema frenante. Questa metodologia viene ora utilizzata per tutti i nuovi sviluppi, mettendo così a disposizione un database utile ad affinare ulteriormente il risultato del calcolo.
È proseguita inoltre la cooperazione tra vari enti per approfondire le metodologie di simulazione legate al comfort di sistema e alla fluidodinamica dei dischi considerando i flussi d'aria all'interno dell'intero lato ruota.
Secondo una precisa linea guida del mercato automotive, nonché di tutte le attività di sviluppo di Brembo, viene posta grande attenzione alle nuove soluzioni in grado di ridurre il peso del disco, poiché un minor peso si traduce in una diminuzione del consumo di carburante della vettura e del conseguente impatto ambientale (minor emissione di CO2). Per i dischi dei veicoli commerciali pesanti, sono proseguite le attività volte a migliorare le performance in questo segmento applicativo particolarmente interessante per Brembo. Si sono quindi intensificate le attività di ricerca con diversi clienti, non solo europei, per i quali inizieranno gli sviluppi applicativi da completare nel corso del prossimo biennio con l'acquisizione di ulteriori quote di mercato.
Nell'ambito delle applicazioni auto, dopo aver sviluppato con un primario cliente tedesco il concetto di disco leggero, che attualmente equipaggia l'intera piattaforma veicoli di riferimento, Brembo è stata scelta come fornitore di tale prodotto anche per la nuova generazione di veicoli di questa piattaforma. Al momento, si sta completando la fase di sviluppo applicativo per i nuovi modelli che debutteranno nel corso del 2020. L'introduzione del disco leggero - che permette una riduzione di peso fino al 15% rispetto a un disco convenzionale grazie alla combinazione di due diversi materiali (ghisa per la fascia frenante e una sottile lamiera di acciaio per la campana) - può essere estesa anche ad applicazioni pensate per veicoli ultra performanti, aumentando le dimensioni del disco e soprattutto ottimizzandone la geometria in funzione dell'efficienza fluidodinamica.
Il disco leggero è stato sviluppato con successo anche per altre importanti case automobilistiche che già oggi lo utilizzano per equipaggiare alcuni dei loro nuovi modelli.
Prosegue anche l'attività di sviluppo di prodotto e di processo del disco co-fuso volta alla riduzione della massa e all'ottimizzazione delle prestazioni - in particolare al miglioramento
dell'efficienza fluidodinamica e alla riduzione delle temperature di esercizio - grazie a una revisione delle geometrie di trascinamento e di ventilazione. Completata la delibera di concetto Brembo di questa soluzione, il nuovo disco è stato proposto ai potenziali clienti per futuri sviluppi applicativi.
Sono continuati, inoltre, la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni non convenzionali - che hanno portato anche al deposito di numerose domande di brevetto - da applicare ai dischi in ghisa o alla nuova generazione di dischi leggeri, attraverso lo studio di forme, materiali, tecnologie e trattamenti superficiali che possano soddisfare le esigenze dei veicoli a trazione ibrida ed elettrica di nuova generazione e la conquista di nuovi segmenti di mercato.
Queste nuove soluzioni, indirizzate a ridurre l'impatto ambientale (minore emissione di CO2, di polveri sottili e di "wheel dust"), nonché a migliorare l'aspetto estetico e la resistenza alla corrosione, hanno suscitato grande interesse presso i maggiori clienti di Brembo. Mentre con alcuni di questi proseguono gli sviluppi applicativi, nel corso del 2020 un importante cliente tedesco inizierà la produzione delle prime vetture equipaggiate con questa tipologia di disco.
Anche nel 2019 è proseguito il rafforzamento dei Centri Tecnici di Sviluppo negli USA e in Cina, che ha consentito a Brembo di acquisire importanti commesse nei mercati locali e di porsi sempre più come fornitore strategico di dischi freno presso i più grandi player mondiali.
Prosegue lo sviluppo di dischi moto in materiale composito per impieghi stradali, con la definizione del nuovo piano di prove sulla geometria individuata come definitiva a seguito del risultato positivo delle prove di prestazioni e resistenza al banco. Il piano di prove è concepito per portare a validazione il concetto disco/pinza/pastiglia. Sono in fase di definizione i contenuti per l'evoluzione dei componenti off road, sia per quanto riguarda le pinze sia per le pompe freno e frizione.
Il progetto delle nuove pompe a manubrio (oggetto di due brevetti Brembo) è attualmente in revisione per la richiesta di un importante cliente in merito alla riduzione del peso e degli ingombri del lato frizione: sono state realizzate due ulteriori varianti e sono ora in valutazione i costi per poter riproporre il progetto al cliente.
Il progetto di componenti con nuovo stile creato per il mercato indiano è entrato nella fase di applicazione: si sta progettando la pinza posteriore flottante mono pistone e si sta definendo il design della pinza anteriore a 4 pistoni in coerenza con il family feeling scelto per questa nuova gamma di prodotti.
Prosegue l'attività di sviluppo su veicolo del nuovo concetto di disco/campana a bassa propensione al judder (vibrazioni). Il progetto di pinza entry level di nuova concezione è nella seconda fase di sperimentazione e nel corso del 2020 verrà valutata la sua condivisione con i clienti indiani.
È in corso anche la fase due dello sviluppo di Brake By Wire per moto, che prevede un forte impegno per la messa a punto di nuove funzioni di sistema. Questa fase terminerà nel 2° semestre 2020 con la condivisione dello stato del progetto con il cliente. È in via di definizione il secondo piano di prove per dischi ad alte prestazioni con materiali innovativi. È stato individuato un nuovo concetto adottabile per il tema peso/prestazioni di dischi moto che verrà valutato nel corso del 2020.
Sempre nel corso del 2020 verrà evoluto il sistema di regolazione feeling/distanza delle pompe anteriori per approntare il concetto definitivo da immettere sul mercato e verrà definita la pianificazione della seconda fase di sviluppo delle pastiglie AFFIDA per applicazioni moto.
Per quanto riguarda il mondo delle competizioni, il progetto "impianto frenante Carbon/Carbon per applicazioni racing" (F1, LMP - Le Mans Prototype, IRL - Indy Racing League e Super Formula) comprende tre aree distinte le cui attività sono continuate nel corso del 2019 e proseguiranno anche negli anni a venire:
La preparazione del Tender F1 2021 ha coinvolto tutte le aree di sviluppo tecnico del Performance Group. Di fatto il Tender è stato vinto da Brembo, che avrebbe dovuto essere il fornitore dell'impianto frenante completo (quindi dischi e pastiglie, pinze, pompa tandem e Brake By Wire) per tutte le vetture dal 2021. Una successiva decisione della FIA ha modificato il regolamento 2021 cancellando l'esito del Tender e mantenendo lo stato attuale della competizione tecnica e fornitura.
All'inizio del 2019 è stato avviato un ambizioso progetto di Brake By Wire elettromeccanico, con attuazione idraulica e concetto di safety, derivato dall'esperienza in F1 con un importante cliente. Il progetto è entrato in fase sperimentale su veicolo a inizio giugno 2019 e, dopo un'estate di sperimentazione e messa a punto, è andato in gara su quattro vetture nel mese di novembre.
Sono in corso le ultime negoziazioni con un importante cliente per l'introduzione di tutto l'impianto frenante sulle loro prossime vetture GT, derivate da un modello stradale.
Per quanto riguarda la simulazione, continua la sperimentazione di nuove metodologie di calcolo per la parte strutturale e termica del disco, per il calcolo termoelastico e a fatica dello stesso, nonché per l'integrazione dello stesso calcolo all'interno del gruppo ruota cliente (ovvero calcoli meccanici e termici con CFD - Computational Fluid Dynamics).
La nuova metodologia di dimensionamento impianto da mappa di attrito è ormai consolidata e nel 2° semestre 2019 ci sono stati ulteriori sviluppi del concetto, sia sperimentali sia teorici. In campo motociclistico, nella classe Moto GP sono stati resi disponibili per tutti i clienti i nuovi impianti caratterizzati da una nuova pinza freno amplificata, con sistema antidrag. Nel mese di luglio 2019, inoltre, è stata introdotta sul mercato una nuova valvola per ridurre il knock-off dei pistoni in grado di migliorare alcune caratteristiche della vecchia valvola in utilizzo ormai da due anni.
In maniera analoga a quanto illustrato per la F1, sono stati confermati una serie di nuovi progetti riservati a un'importante casa motociclistica italiana impegnata nella conquista del mondiale in Moto GP. I progetti saranno coperti da un contratto di sviluppo con il costruttore e riguarderanno nuovi impianti per freno e frizione.
Sono stati realizzati anche i nuovi prototipi di frizione in carbonio e carbonio ceramico dalla consociata AP Racing per il 2020, sempre forniti in esclusiva a un team italiano nel mondo delle competizioni. Si tratta del quarto sviluppo frizione che viene progettato e testato in AP Racing e poi introdotto sul mercato sempre con lo stesso cliente.
A livello di sviluppi OE, è da segnalare il lavoro svolto con AP
Racing su impianti stradali dedicati a clienti OE con spiccate caratteristiche sportive. Il lavoro è iniziato dal dimensionamento e dalla simulazione termica dell'impianto e si è concluso con la messa in produzione del nuovo disco Carbo-Ceramico di Brembo (CCMR). Dopo McLaren Senna, altre vetture McLaren e di altri costruttori monteranno il nuovo disco CCMR.
Continua la proficua collaborazione con alcune università italiane, fra cui il Politecnico di Milano e l'Università di Padova, che si prefigge di raggiungere obiettivi importanti in diversi campi di sviluppo tecnico.
Da sottolineare anche la collaborazione con E-novia per gli sviluppi elettronici e per le sinergie di sviluppo che permetteranno ad entrambe le strutture di crescere nei prossimi anni. E-novia porterà sul mercato delle biciclette un impianto frenante con ABS che deriva dal concetto sviluppato e brevettato da Brembo Performance nel 2016. Nel 2019, inoltre, Brembo ha portato in pista impianti elettromeccanici dove la parte elettronica è stata sviluppata da E-novia su specifiche Brembo.
Per il progetto aeronautico, Brembo (certificata dall'EASA come Azienda qualificata per lo sviluppo e la progettazione di impianti frenanti completi e dall'ENAC per la produzione di ruote anteriori e posteriori) sta portando a termine positivamente la gestione di alcune commesse con i clienti, compatibilmente con la propria decisione di rifocalizzarsi integralmente sul proprio core business.
Grazie all'esperienza maturata negli anni, Brembo Friction è una realtà ormai consolidata in linea con la filosofia aziendale, costantemente proiettata al miglioramento continuo. I clienti oggi esigono materiali d'attrito sempre più flessibili e customizzati, con richieste che solo grazie al lavoro sinergico di Ricerca e Sviluppo con tutti gli altri reparti Brembo riescono a trovare una risposta specifica e reattiva. Pastiglie freno con caratteristiche di performance sempre più elevate, accoppiate sia a dischi carboceramici sia a dischi in ghisa, pensate per applicazioni con obiettivi sempre più sfidanti, necessitano di sviluppi estremamente sofisticati.
Ancora una volta l'OE accorda piena fiducia a Brembo Friction, la cui eccellenza è confermata dalle più esigenti case automobilistiche che ne scelgono le pastiglie per le loro applicazioni top di gamma. Tutti i principali mercati - quello europeo, molto esigente in termini di prestazioni, quello asiatico o americano, molto attenti al comfort, ma anche i più innovativi, come quelli delle pinze elettriche - possono oggi beneficiare del know-how acquisito da Brembo nel campo dei materiali di attrito Cu-free, cioè senza rame.
La continua spinta innovativa ha permesso lo sviluppo di
materiali d'attrito per dischi leggeri e con elevate resistenze termo-meccaniche, come quelli per il mercato tedesco, rivestiti in Si-Sic (silicio-carburo di silicio).
Dallo scorso anno sono sempre più utilizzati modelli statistici come DOE e Montecarlo - capaci di ottimizzare le formulazioni dei materiali d'attrito e identificare le materie prime che ne influenzano maggiormente le proprietà chimico-fisiche.
Lo sviluppo di materiali d'attrito environment friendly con un impatto ambientale sempre minore - si pensi, ad esempio, all'abbattimento delle emissioni di gas serra come la CO2 - riflette la spinta green della ricerca globale, in crescita costante. Progetti come AFFIDA e LIBRA nascono proprio dall'attenzione sempre maggiore di Brembo verso l'ambiente.
AFFIDA, naturale evoluzione del progetto COBRA (che faceva parte del progetto europeo Life+) sviluppato in collaborazione con l'Istituto Mario Negri, ha l'obiettivo di portare sul mercato OE la tecnologia innovativa già sviluppata da COBRA. Il progetto prevede lo studio di materiali a base cementizia in sostituzione dei leganti fenolici comunemente utilizzati in tutti i materiali d'attrito. I nuovi materiali dovranno essere equivalenti nelle prestazioni a quelli tradizionali, soddisfacendo gli elevati standard di performance richiesti anche dalle più severe applicazioni sportive, mantenendo al contempo basse emissioni di polveri sottili e basso impatto ambientale. Diverse case automobilistiche e motociclistiche stanno chiedendo di poter impiegare pastiglie AFFIDA negli sviluppi delle loro nuove applicazioni. La situazione attuale di pre-industrializzazione prototipale, con una pressa creata con tecnologia ad hoc, consentirebbe già oggi di far fronte alle richieste dei clienti. Lavorando sinergicamente con il singolo Marchio, sarebbe poi possibile ottimizzare ulteriormente il processo, al fine di garantire al prodotto performance e comfort ottimali. L'introduzione del legante cementizio si è dimostrata decisiva nell'abbattimento delle emissioni di sostanze volatili (VOC), con importanti ricadute positive sull'ambiente.
Il progetto LIBRA, che prosegue dal 2015, ha invece eliminato la piastrina in acciaio nelle pastiglie freno, sostituendola con materiali compositi ad alte prestazioni. I vantaggi sono evidenti: dall'aumento di leggerezza della pastiglia, con una conseguente riduzione di peso del sistema frenante complessivo, alla riduzione dei tempi di processo produttivo. Una delle maggiori aziende americane del settore automotive è oggi coinvolta nello sviluppo intensivo che ha portato a un crescente riconoscimento della competitività e dell'innovazione introdotte da LIBRA, tanto da richiedere di utilizzarne i pezzi nei suoi impianti di stazionamento. Già dalla fine del 2019, è stata installata una pressa totalmente dedicata alla produzione di queste pastiglie specifiche per prepararsi alla SOP (Start Of Production) del prodotto e alla sua messa in serie. Nuovo obiettivo da realizzare nel 2020 è quello di trasferire l'innovazione e la tecnologia di questo progetto, oggi impiegate per gli stazionamenti, anche alle pastiglie di servizio posteriori.
Nel 2019 è stato portato a termine anche il progetto ECOPADS, nato dai brillanti risultati ottenuti in precedenza con i progetti Europei LOWBRASIS e REBRAKE e frutto della consolidata collaborazione con l'Università di Trento e il KTH di Stoccolma. Obiettivi di ECOPADS, iniziato nel 2018, sono stati lo sviluppo e la produzione di materiali Cu-free tradizionali, ad alte prestazioni, ma con emissioni certificate ridotte.
In ambito Sistemi Auto e Veicoli Commerciali, l'obiettivo di contribuire alla riduzione dei consumi dei veicoli e delle conseguenti emissioni di CO2 e polveri sottili tramite l'impianto frenante, viene perseguito attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni. In particolare, l'utilizzo di metodologie volte a minimizzare la massa delle pinze a parità di prestazioni, il miglioramento della funzionalità della pinza mediante la definizione di nuove caratteristiche di accoppiamento fra guarnizione e pistone e l'ottimizzazione di un sistema di scorrimento pastiglia di nuovo concetto, continuano ad essere le principali aree di sviluppo.
Dopo aver consolidato le soluzioni tecniche su pinze fisse che hanno portato all'assegnazione, nel 1° semestre 2019, di una porzione di business relativa a una piattaforma di veicoli completamente elettrici realizzati da un importante costruttore tedesco, l'attenzione si rivolge ora allo studio e all'applicazione dei concetti sulle pinze flottanti per i veicoli commerciali. Nel 2020 verranno concluse le delibere di concetto e verranno proposti i prodotti ai clienti del Gruppo.
Le attività di miglioramento di prodotto e di processo proseguono in modo continuativo, così come la ricerca di soluzioni volte alla riduzione della massa, all'aumento delle prestazioni e al miglioramento dello stile. A questo proposito si è concluso lo sviluppo applicativo di una nuova pinza, studiata specificamente per autovetture ad alte prestazioni, il cui scopo è ridurre sensibilmente la temperatura di esercizio in pista, incrementando conseguentemente le prestazioni del sistema. La pinza, denominata Dyadema®, è entrata in produzione nel 2° semestre 2019. Già nel 2016 Brembo ha avviato una produzione, in piccola serie, di una pinza realizzata utilizzando la lega di alluminio allo stato tixotropico, cioè a una temperatura inferiore a quella di fusione. Questo processo, di cui Brembo ha depositato il brevetto, prende il nome di BSSM (Brembo Semi-Solid Metal casting) e, a parità di prestazioni, consente un risparmio di peso dal 5
al 10%, in relazione alla geometria della pinza. La delibera di questo concetto è attualmente in corso, mentre si prevede che l'inizio della produzione delle prime vetture avverrà a fine 2022. La conquista di nuovi segmenti di mercato viene perseguita anche attraverso lo studio di nuove tipologie di pinze freno. Di questa tipologia di pinze fa parte FLEXIRA, entrata in produzione alla fine dell'anno scorso per un importante e consolidato cliente tedesco ed attualmente in sviluppo con un importante costruttore statunitense.
È in pieno svolgimento la fase di promozione sui clienti del Gruppo dei primi prodotti meccatronici Brembo, ossia degli stazionamenti elettrici nelle varie configurazioni, già deliberati internamente, sia per autovetture sia per veicoli commerciali. Un importante cliente statunitense ha scelto Brembo come fornitore di una pinza con stazionamento elettrico integrato per veicolo elettrico, la cui produzione è già iniziata lo scorso anno. Sul fronte dei veicoli commerciali Brembo ha sviluppato, e sta tuttora sviluppando, soluzioni meccatroniche per lo stazionamento di veicoli fino a 7,5 tonnellate: la SOP di questi veicoli è avvenuta nel 2° semestre 2019 con un importante costruttore italiano.
Sui veicoli di nuova concezione con trazione elettrica, nei prossimi anni il sistema frenante subirà evoluzioni importanti, soprattutto per quanto attiene alla gestione della frenata e all'interfaccia con il veicolo. I sistemi Brake By Wire, da tempo allo studio in Brembo, hanno ormai raggiunto un elevato grado prestazionale e funzionale. La fase di industrializzazione e di pianificazione per un lancio in produzione è iniziata e potrà essere concretizzata non appena l'interesse di alcuni clienti sarà confermato a livello contrattuale.
L'evoluzione continua delle metodologie di simulazione è focalizzata sugli aspetti legati al comfort del sistema frenante e alla funzionalità della pinza. L'obiettivo attuale che si pone Brembo è quello di sviluppare la capacità di simulazione dell'ultimo componente del sistema frenante non ancora simulato: il materiale di attrito. In quest'ottica, la possibilità di usufruire del progetto Brembo Friction rappresenta un punto di forza per il Gruppo, che si può proporre come fornitore del sistema frenante completo. Lo sviluppo della metodologia per simulare la funzionalità della pinza, invece, ha come obiettivo l'impostazione in fase progettuale delle caratteristiche della pinza che ne influenzano la costanza di prestazione nel tempo ed il feeling pedale della vettura.
Infine, la crescita programmata dei Centri Tecnici di Sviluppo, destinati a supportare l'espansione di Brembo in Cina e negli USA, procede coerentemente con l'acquisizione di importanti commesse in questi due mercati.
Le attività di Advanced R&D monitorano costantemente l'evoluzione dei veicoli, che si può riassumere in alcune tendenze generali: elettrificazione, sistemi di assistenza alla guida (ADAS), guida autonoma, basso impatto ambientale, connettività. L'elevato livello d'integrazione porterà l'impianto frenante a dialogare con altri sistemi-veicolo quali, ad esempio, motori elettrici di trazione e nuovi concetti di sospensione/sterzo. Tale integrazione permetterà un incremento della sicurezza attiva e l'ottimizzazione di funzioni come la rigenerazione in frenata. Brembo prosegue lo sviluppo e l'evoluzione di un sistema Brake By Wire, la cui peculiarità sta nell'architettura cosiddetta "decentralizzata", dove ogni singolo lato ruota ha un proprio attuatore elettromeccanico per generare e controllare la forza frenante richiesta. Questa architettura si sta dimostrando la più adeguata per i futuri veicoli ad alto livello di guida autonoma, oltre a poter garantire un migliore controllo della dinamica veicolo anche per veicoli tradizionali.
Le funzioni garantite da un sistema Brake By Wire ottimizzano la rigenerazione di energia in frenata tramite i motori elettrici di trazione e il contenimento delle usure medie di tutto l'impianto frenante con risvolti positivi per l'impatto ambientale.
Meccatronica e integrazione di sistemi comportano lo sviluppo di nuovi componenti per i prodotti Brembo, tra cui sensori, meccanismi e motori elettrici. A questo scopo Brembo coordina un gruppo di aziende lombarde nel progetto finanziato "Inproves", con l'obiettivo di mettere a punto prototipi di motori a magneti permanenti "brushless" di elevatissime prestazioni, specificamente progettati per i freni del futuro. Nel corso del 2019 sono stati realizzati i primi prototipi di motori progettati da Brembo per i propri attuatori By Wire. Nel 2020, il progetto prevede la realizzazione di una linea di produzione prototipale di questi motori.
Brembo prosegue, inoltre, le attività di ricerca e sviluppo in collaborazione con università e centri di ricerca internazionali, con l'obiettivo di individuare sempre nuove soluzioni da applicare a dischi e pinze, sia in termini di nuovi materiali sia di nuove tecnologie e/o componenti meccanici. La necessità di alleggerire i prodotti porta la ricerca a valutare l'utilizzo di materiali non convenzionali, quali i tecnopolimeri o le leghe metalliche leggere rinforzate, per la realizzazione di componenti strutturali. Queste collaborazioni interessano anche le attività metodologiche legate allo sviluppo, con la definizione e l'utilizzo di strumenti di simulazione e di calcolo sempre più sofisticati.
Il progetto LowBraSys, finanziato dall'Unione Europea nel programma Horizon 2020 con l'obiettivo di dimostrarne la
possibilità di riduzione delle emissioni di particelle sottili, è terminato nel 1° trimestre 2019. Il tema sviluppato da questo progetto rappresenta un elemento cardine per la sostenibilità dei prodotti Brembo.
Il tema della riduzione delle emissioni dei sistemi di trasporto continua con altri progetti finanziati a livello europeo, tra cui il progetto MODALES (MOdify Drivers' behaviour to Adapt for Lower EmissionS) che vede la partecipazione di Brembo come partner di sviluppo.
Lo scopo del progetto MODALES è promuovere la comprensione della variabilità dovuta al comportamento dell'utente (guidatore) rispetto alle emissioni dei veicoli, da propulsori, freni e pneumatici. Si propone di modificare il comportamento degli utenti anche attraverso una formazione dedicata.
L'efficace gestione dei rischi è un fattore chiave nel mantenimento del valore del Gruppo nel tempo. A tal proposito, nel quadro del sistema di Corporate Governance, Brembo ha definito un Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi di Brembo (SCIR) conforme ai principi di cui all'art. 7 del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A. (di seguito "Codice di Autodisciplina") e, più in generale, alle best practices in ambito nazionale e internazionale.
Tale sistema costituisce l'insieme delle strutture organizzative, delle regole e delle procedure volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali nell'ambito del Gruppo, contribuendo ad una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi definiti dal Consiglio di Amministrazione e favorendo l'assunzione di decisioni consapevoli e coerenti con la propensione al rischio, nonché la diffusione di una corretta conoscenza dei rischi, della legalità e dei valori aziendali.
Il Consiglio di Amministrazione ha il compito di definire le linee di indirizzo dello SCIR, in modo che i principali rischi afferenti a Brembo S.p.A. e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione dell'impresa. Esso è consapevole che i processi di controllo non possono fornire assicurazioni assolute circa il raggiungimento degli obiettivi aziendali e la prevenzione dei rischi intrinseci all'attività d'impresa; ritiene, tuttavia, che lo SCIR possa ridurre e mitigare la probabilità e l'impatto di eventi di rischio connessi a decisioni errate, errori umani, frodi, violazioni di leggi, regolamenti e procedure aziendali, nonché accadimenti inattesi. Lo SCIR è pertanto soggetto a esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, nonché delle best practices esistenti in ambito nazionale e internazionale.
Il Consiglio di Amministrazione ha identificato1 gli altri principali comitati/funzioni aziendali rilevanti ai fini della gestione dei rischi, definendone i rispettivi compiti e responsabilità nell'ambito dello SCIR. Più in particolare:
Il monitoraggio dei rischi avviene con frequenza almeno mensile tramite riunioni in cui si analizzano i risultati, le opportunità e i rischi per tutte le Unità di Business e le aree geografiche in cui Brembo opera. In tale sede vengono inoltre definite le azioni ritenute necessarie per mitigare gli eventuali rischi. I principi generali di gestione dei rischi e gli organi a cui è affidata l'attività di valutazione e monitoraggio degli stessi sono contenuti nel Manuale di Corporate Governance, nella Politica e Procedura di Gestione dei Rischi, nel Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 e nello Schema di riferimento per la redazione dei documenti contabili (ex art. 154 bis del TUF) a cui si fa rinvio.
1 Si vedano in proposito i seguenti documenti pubblicati sul sito Internet Brembo nella sezione Investor Relations/Corporate Governance/Principi e Codici: "Manuale di Corporate Governance", "Modello di Organizzazione Gestione e Controllo", "Schema di Riferimento del Gruppo Brembo relativo alla redazione dei documenti contabili societari", "Linee Guida per il Sistema di Controllo e Gestione dei Rischi".
L'Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi dà piena esecuzione alle linee guida sulla gestione dei rischi basate su principi di prevenzione, economicità e miglioramento continuo approvate dal Consiglio di Amministrazione. Al fine di consentire all'organizzazione di definire le categorie di rischio su cui concentrare la propria attenzione, Brembo si è dotata di un modello di identificazione e classificazione dei rischi, partendo da classi di rischio suddivise per tipologia, in relazione al livello manageriale o alla funzione aziendale nella quale trovano origine o alla quale spettano il monitoraggio e la gestione.
La funzione Internal Audit verifica in forma sistematica l'efficacia e l'efficienza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi nel suo complesso, riferendo i risultati della sua attività al Presidente, al Vice Presidente Esecutivo, all'Amministratore Delegato, al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e all'Organismo di Vigilanza di Brembo S.p.A. per gli specifici rischi legati agli adempimenti del D.Lgs. n. 231/2001 e almeno una volta all'anno al Consiglio di Amministrazione.
Le famiglie di rischio di primo livello identificate sulla base della Politica di Gestione dei Rischi sono le seguenti:
Di seguito si riportano i principali rischi per Brembo, per ciascuna delle famiglie di rischio sopra elencate. L'ordine con il quale essi sono riportati non implica nessuna classificazione, né in termini di probabilità del loro verificarsi, né in termini di possibile impatto.
In relazione al footprint internazionale, Brembo è esposta al rischio paese, comunque mitigato dall'adozione di una politica di diversificazione dei business per prodotto e area geografica, tale da consentire il bilanciamento del rischio a livello di Gruppo. Inoltre, Brembo monitora costantemente l'evoluzione dei rischi (politico, economico/finanziario e di sicurezza) legati ai paesi il cui contesto politico-economico generale e il regime fiscale potrebbero in futuro rivelarsi instabili, al fine di adottare le eventuali misure atte a mitigarne i potenziali rischi.
Brembo è esposta a rischi legati all'evoluzione tecnologica, ossia allo sviluppo di prodotti concorrenti tecnicamente superiori in quanto basati su tecnologie innovative. Al fine di mantenere il vantaggio competitivo, Brembo investe ingenti risorse in attività di R&D, svolgendo attività di ricerca applicata e di base, sia su tecnologie esistenti sia su quelle di nuova applicazione come, ad esempio, la meccatronica. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla sezione "Attività di Ricerca e Sviluppo" della presente Relazione sulla gestione. Le innovazioni di prodotto e di processo, utilizzate o di possibile futura applicazione in produzione, sono brevettate per proteggere la leadership tecnologica del Gruppo.
Brembo è concentrata sui segmenti top di gamma del settore automotive e, a livello geografico, sviluppa la maggior parte del suo fatturato in Europa, Nord America e Cina. Al fine di ridurre il rischio di saturazione dei segmenti/mercati in cui opera, il Gruppo ha avviato da tempo una strategia di diversificazione verso altre aree geografiche e sta progressivamente ampliando la gamma dei suoi prodotti, rivolgendo la propria attenzione anche al settore di fascia media.
Gli investimenti effettuati in alcuni paesi possono essere influenzati da variazioni sostanziali del quadro normativo locale, da cui potrebbero derivare cambiamenti rispetto alle condizioni economiche esistenti al momento dell'investimento. Per questo, prima di compiere investimenti nei paesi esteri, Brembo valuta attentamente il rischio paese nel breve, medio e lungo periodo. In generale, le attività di Merger & Acquisition sono opportunamente coordinate sotto tutti i profili al fine di mitigare eventuali rischi d'investimento.
Brembo continua il suo percorso evolutivo finalizzato al rafforzamento del proprio Modello di Sostenibilità e all'adempimento dei requisiti normativi di «disclosure» di carattere non finanziario, introdotti con il D.Lgs. n. 254/2016. Avvalendosi del supporto di una società di consulenza specializzata, Brembo ha aggiornato la valutazione dei rischi in ambito sostenibilità, utilizzando criteri di valutazione allineati alla metodologia della gestione dei rischi di Gruppo.
Brembo gestisce i rischi legati al cambiamento climatico, così come l'incremento dei vincoli normativi in relazione alla ridu-
zione delle emissioni di gas a effetto serra e, più in generale, il crescente indirizzo da parte della società civile e del consumatore finale verso lo sviluppo di prodotti e processi industriali a minore impatto sull'ambiente. L'attenzione al tema del rischio inerente il cambiamento climatico è cresciuta ed è in corso un approfondimento delle metodologie di valutazione dei rischi ad esso connessi. L'utilizzo di risorse, come quelle idriche, è un tema di rischio gestito in tutti i siti produttivi, soprattutto in quelli localizzati in aree geografiche a scarsità idrica; lo stesso vale per i temi di rischio legati all'inquinamento di corpi idrici dovuti ad eventuali contaminazioni.
La sicurezza degli ambienti di lavoro è sempre un punto di attenzione prioritario, i cui rischi sono valutati ed indirizzati dalla funzione di competenza.
In Brembo, la supply chain è sempre più globale e strategica, pertanto ai fornitori è richiesto di operare nel rispetto degli standard di sostenibilità definiti dal Gruppo. Inoltre, considerando la presenza di potenziali temi di rischio all'interno della filiera di fornitura, in un'ottica di miglioramento continuo, Brembo pone in essere numerose attività finalizzate a promuovere la tutela dell'ambiente e a mantenere adeguate condizioni di lavoro presso tutti i suoi fornitori, in Italia e all'estero.
I principali rischi operativi inerenti alla natura del business sono quelli connessi alla supply chain, alla indisponibilità delle sedi produttive, alla commercializzazione del prodotto, all'information technology, alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente e, in misura minore, al quadro normativo vigente nei paesi in cui il Gruppo è presente.
Il rischio relativo alla supply chain si può concretizzare con la volatilità dei prezzi delle materie prime e con la dipendenza da fornitori strategici che, se dovessero interrompere improvvisamente i loro rapporti di fornitura, potrebbero mettere in difficoltà il processo produttivo e la capacità di evadere nei tempi previsti gli ordini verso i clienti. Per fronteggiare questo rischio, la Direzione Acquisti individua fornitori alternativi, prevedendo dei sostituti potenziali per le forniture giudicate strategiche (supplier risk management program). Il processo di selezione dei fornitori è stato rafforzato, includendo anche la valutazione della solidità finanziaria degli stessi, aspetto che nell'attuale congiuntura ha assunto un'importanza crescente. Con la diversificazione delle fonti può essere ridotto anche il rischio di aumento dei prezzi, che viene peraltro parzialmente neutralizzato con il trasferimento degli aumenti stessi sui prezzi di vendita.
Eventi naturali o accidentali (terremoti, incendi etc.), comportamenti dolosi (atti vandalici) o malfunzionamento degli impianti, possono causare danni agli assets, indisponibilità delle sedi produttive e discontinuità operativa delle medesime. Brembo ha quindi rafforzato il processo di mitigazione con la pianificazione di attività ingegneristiche di loss prevention sulla base di standard riconosciuti a livello internazionale, finalizzate ad eliminare i fattori predisponenti di rischio in termini di probabilità di accadimento, nonché ad implementare le protezioni volte a limitarne l'impatto, con il continuo consolidamento dell'attuale continuità operativa nelle sedi produttive del Gruppo.
Brembo considera di fondamentale importanza il rischio legato alla commercializzazione del prodotto, in termini di qualità, sicurezza e tracciabilità. Il Gruppo è impegnato da sempre nel mitigare il rischio con un robusto controllo qualità, con l'istituzione di una funzione worldwide "Assicurazione Qualità Fornitori", appositamente dedicata al controllo qualità componenti non conformi agli standard qualitativi Brembo, e con la continua ottimizzazione della Failure Mode & Effect Analysis (FMEA).
Brembo ritiene di importanza rilevante la continuità operativa dei sistemi IT ed ha implementato a tale riguardo delle misure di mitigazione dei rischi finalizzate a garantire la connettività della rete, la disponibilità dei dati e la sicurezza degli stessi, garantendo allo stesso tempo il trattamento di dati personali in relazione al regolamento europeo GDPR e alle normative nazionali applicabili nei singoli paesi membri UE. Questi temi stanno acquisendo ulteriore rilevanza, anche in considerazione dell'avviato processo di smart factory (Industry 4.0) da parte del Gruppo.
Il Gruppo è esposto ai rischi connessi alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente, che possono rientrare nella seguente casistica:
• insufficiente tutela della salute e della sicurezza dei collaboratori, che si può manifestare attraverso l'accadimento di gravi infortuni o di malattie professionali;
L'eventuale accadimento di tali fatti può determinare in capo a Brembo sanzioni di tipo penale e/o amministrativo o esborsi pecuniari, la cui entità potrebbe rivelarsi non trascurabile. Inoltre, in casi particolarmente critici, gli interventi degli enti pubblici preposti al controllo potrebbero determinare interferenze con le normali attività produttive, arrivando potenzialmente sino al fermo delle linee di produzione o alla chiusura del sito produttivo stesso. Brembo fa fronte a questa tipologia di rischi con una continuativa e sistematica attività di valutazione dei propri rischi specifici e con la conseguente riduzione ed eliminazione di quelli ritenuti non accettabili. Tutto ciò è organizzato all'interno di un Sistema di Gestione (che si rifà alle norme internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001 ed è certificato da parte di un ente terzo indipendente) che include sia gli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro sia gli aspetti ambientali.
Brembo pone quindi in essere tutte le attività che permettono di tenere sotto controllo e di gestire al meglio questi aspetti, nella più rigorosa osservanza della normativa vigente.
Le attività in essere comprendono, ad esempio, la definizione con revisione annuale di:
Pertanto, pur non potendo escludere in maniera assoluta che si possano generare incidenti di percorso, il Gruppo ha in essere regole e modalità sistematiche di gestione che consentono di minimizzare sia il numero degli incidenti sia i reali impatti che gli stessi possono determinare. Una chiara assegnazione delle responsabilità a tutti i livelli, la presenza di enti indipendenti di controllo interno che riferiscono al più alto vertice aziendale e l'applicazione dei più accreditati standard internazionali di gestione, sono la migliore garanzia dell'impegno dell'azienda nelle tematiche di salute, sicurezza sul lavoro e ambiente.
Le strategie di internazionalizzazione, in particolare lo sviluppo
del footprint industriale internazionale, hanno inoltre evidenziato la necessità di rafforzare il management operativo in grado di operare localmente e di comunicare efficacemente con le direzioni funzionali di Business Unit e Centrali, al fine di rendere il sistema qualità e la capacità dei processi produttivi sempre più efficiente ed efficace.
Brembo è esposta al rischio di non adeguarsi tempestivamente all'evoluzione di leggi e regolamenti di nuova emanazione nei settori e nei mercati in cui opera. Allo scopo di mitigare questo rischio, ogni funzione di compliance presidia continuativamente l'evoluzione normativa di riferimento avvalendosi, se necessario, di consulenti esterni, attraverso un costante aggiornamento e approfondimento legislativo.
Con riferimento al rischio di operare in violazione di norme di natura tributaria, ovvero in contrasto con i principi o con le finalità dell'ordinamento nelle giurisdizioni in cui il Gruppo opera, in coerenza con le linee guida definite nella Global Tax Strategy e nella Strategia Fiscale di Brembo S.p.A. e adottate nel 2019, Brembo persegue l'obiettivo di gestire proattivamente il rischio fiscale, assicurandone, per il tramite del Tax Control Framework - implementato nel corso del 2019 e pienamente applicabile a partire dal 2020 - la tempestiva rilevazione, la corretta misurazione e il controllo, con la finalità di contenerlo.
Per quanto concerne il rischio di compliance sui temi di Sicurezza dei Lavoratori e Tutela Ambientale, vista la complessità normativa in materia, la presenza di leggi e norme non sempre chiare, i tempi non certi e spesso anche non brevi per il rilascio di autorizzazioni e licenze, il Gruppo si avvale di funzioni dedicate quali la funzione Health & Safety e la Direzione Energy & Environment (vedi Rischi operativi - Ambiente, Sicurezza e Salute) finalizzate a gestirne le relative complessità.
Con riferimento agli altri rischi di compliance, si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari Brembo disponibile sul sito Internet di Brembo (www.brembo. com, sezione Company, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).
Tra i rischi correlati alla compliance si evidenzia sul rischio connesso a violazioni di normative nazionali, internazionali, di settore, comportamenti professionalmente scorretti e non conformi alla politica etica aziendale che espongono alla responsabilità amministrativa dell'ente minando altresì la reputazione del Gruppo sul mercato. Tale rischio si articola su tre livelli:
risalita della responsabilità alla Capogruppo per reati "231" commessi all'estero;
Il rischio ritenuto più significativo per il Gruppo, a livello teorico, riguarda l'ipotesi di cui al punto 2, per le seguenti ragioni:
La possibile risalita alla Capogruppo per reati commessi all'estero si considera remota in virtù dei criteri di collegamento previsti dal Codice Penale italiano, sebbene a livello teorico sia plausibile ipotizzare che un soggetto apicale/dipendente di Brembo S.p.A. operi all'estero nell'ambito delle mansioni svolte all'interno della Capogruppo o della controllata straniera. In tema di corruzione verso la Pubblica Amministrazione (PA), il Gruppo Brembo non detiene rapporti con la PA, data la natura del proprio business, salvo per la gestione di eventuali concessioni (ad es. di tipo edilizio), pertanto le occasioni di rischio-reato sono ritenute remote. Le azioni di mitigazione intraprese dal Gruppo si ritengono tali da ridurre significativamente l'esposizione alle ipotesi di rischio e sono volte a diffondere a livello globale una cultura di compliance mediante la definizione di specifici principi etici e di comportamento, in aggiunta al costante monitoraggio dell'evoluzione normativa, attuando quanto segue:
pio, il Codice Etico, il Codice Antibribery, le procedure gestionali rilevanti ai fini del D.Lgs. n. 231/2001, le matrici autorizzative, ecc.), con diffusione e applicazione a livello globale, volti a definire le linee guida etiche e di comportamento nella gestione dei rapporti con gli stakeholder, anche in funzione dell'applicazione extraterritoriale di alcune norme quali ad esempio FCPA (USA) e Bribery Act (UK);
Relativamente al contenzioso, la Direzione Legale e Societario monitora periodicamente l'andamento dei contenziosi potenziali o in essere e definisce la strategia da attuare e le più appropriate azioni di gestione degli stessi, coinvolgendo all'uopo le specifiche funzioni aziendali. In merito a tali rischi e agli effetti economici ad essi correlati vengono effettuati gli opportuni accertamenti o svalutazioni a cura della Direzione Amministrazione e Finanza.
Al fine di predisporre informazioni economiche e finanziarie di Gruppo accurate e affidabili, migliorando così il Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi, nonché la qualità, la tempestività e la raffrontabilità dei dati provenienti dalle diverse realtà consolidate, è stato implementato lo stesso programma informatico ERP (Enterprise Resource Planning) nella quasi totalità delle società del Gruppo.
Nell'esercizio della sua attività, il Gruppo Brembo è esposto a diversi rischi finanziari (financial risk) tra cui il rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito. La gestione di tali rischi
spetta all'area Tesoreria e Credito della Capogruppo che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta tutte le principali operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.
L'indebitamento finanziario del Gruppo è in parte regolato da tassi d'interesse variabili ed è pertanto esposto al rischio della loro fluttuazione. Per ridurre tale rischio il Gruppo ha stipulato alcuni contratti di finanziamento a tasso fisso a medio-lungo termine e specifici contratti di copertura (IRS) che, sommati alle passività per beni in leasing, rappresentano circa il 67% della posizione finanziaria lorda.
L'obiettivo perseguito è rendere certo l'onere finanziario relativo a una parte dell'indebitamento, godendo di tassi fissi sostenibili. La Tesoreria di Gruppo monitora costantemente l'andamento dei tassi al fine di valutare preventivamente l'eventuale necessità di interventi di modifica della struttura dell'indebitamento finanziario.
Operando sui mercati internazionali, Brembo è esposta al rischio di cambio. Su questo fronte, il Gruppo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie e si limita a coprire le posizioni nette in valuta utilizzando, in particolare e qualora ne ricorrano le opportunità, contratti forward (acquisti e vendite a termine) al fine di garantire una riduzione dell'esposizione al rischio di cambio.
Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nel corso del 2019 non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento dei prezzi delle materie prime.
Tale rischio si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo; per minimizzarlo, l'area Tesoreria e Credito pone in essere le seguenti principali attività:
• verifica costante dei fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre tempestivamente in essere le eventuali azioni necessarie (reperimento di linee di credito aggiuntive, aumenti di capitale sociale, ecc.);
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo a un'obbligazione; detto rischio è identificato con riguardo, in particolare, ai crediti commerciali. In tal senso si sottolinea che le controparti con le quali Brembo ha rapporti commerciali sono principalmente primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato. Il contesto macroeconomico attuale ha reso sempre più importante il continuo monitoraggio del credito, per cercare di anticipare situazioni di rischio di insolvenza e di ritardo nel rispetto dei termini di pagamento.
Al fine di minimizzare la volatilità e l'impatto finanziario di un eventuale evento dannoso, nell'ambito della Politica di Gestione dei Rischi, Brembo ha predisposto, come passo successivo alle sopraccitate azioni di mitigazione, il trasferimento dei rischi residui al mercato assicurativo, laddove assicurabili.
Nel corso degli anni, le mutate esigenze di Brembo hanno comportato un'importante e specifica personalizzazione delle coperture assicurative, che sono state ottimizzate con l'obiettivo di ridurre l'esposizione ai rischi intrinseci alla tipologia di attività svolta da Brembo. Tutte le società del Gruppo Brembo sono oggi assicurate contro i principali rischi ritenuti strategici quali: property all risks, responsabilità civile terzi, responsabilità civile prodotti, ritiro prodotti. Altre coperture assicurative sono state stipulate localmente, a tutela di specifiche esigenze dettate dalle legislazioni locali o da contratti collettivi di lavoro e/o da accordi o regolamenti aziendali.
L'attività di analisi e trasferimento assicurativo dei rischi gravanti sul Gruppo è svolta in collaborazione con un broker assicurativo di primario standing, il quale supporta tale attività tramite la propria organizzazione internazionale, occupandosi inoltre della compliance e della gestione dei programmi assicurativi del Gruppo a livello mondiale.
Con l'obiettivo di mantenere l'allineamento tra la struttura organizzativa e le necessità dei mercati, anche durante il 2019 il Gruppo ha realizzato numerosi cambiamenti organizzativi, rafforzando i propri presidi centrali, la presenza industriale e le realtà locali, sempre assicurando centralità all'innovazione tecnica dei prodotti e dei processi.
La novità principale è rappresentata dall'ingresso nel Gruppo il 1° luglio 2019 del nuovo CEO, Daniele Schillaci, con un'esperienza di oltre 25 anni nel settore automotive in ruoli di crescente complessità a livello internazionale, una forte visione strategica e una leadership maturata in contesti internazionali. Il nuovo CEO avrà la responsabilità di guidare il Gruppo nei prossimi anni, assicurandone l'ulteriore sviluppo.
Nelle realtà di Business, inoltre, sono stati effettuati cambiamenti al vertice della Divisione Sistemi, della BU Moto e della BU Aftermarket, determinatisi a seguito dell'uscita per pensionamento di due dei precedenti Chief Operating Officer. All'interno del Perfomance Group, nell'ambito della Direzione Tecnica, si è costituita l'area di Project & System Engineering, con l'obiettivo di rafforzare il presidio sulla gestione tecnica dei progetti e di garantire un approccio sistemico, completando così un'evoluzione già iniziata lo scorso anno. Il Performance Group ha inoltre istituito un nuovo ruolo Far East Hub Localization Project Manager che agirà in qualità di focal point in Cina per l'intera BU, con l'obiettivo di definire e implementare la strategia Far East Hub da un punto di vista trasversale.
I plant italiani del sito di Curno hanno visto la creazione del ruolo di Curno Site Industrial Director, l'insediamento di un nuovo Direttore di Stabilimento per la BU Moto, nonché l'integrazione delle due aree Logistiche degli stabilimenti della Divisione Sistemi di Curno e Mapello. Inoltre, al fine di incrementare il presidio sui rispettivi mercati, le Direzioni Commerciali sia della Divisione Dischi sia della Divisione Sistemi hanno rafforzato le proprie strutture.
Per quanto attiene alle Direzioni Centrali, il 2019 ha visto la creazione e l'evoluzione di nuove importanti figure quali il Chief Public Affairs and Institutional Relations Officer e il Chief Business Development Officer, nonché il Group Tax Manager. Nella seconda parte dell'anno, poi, si è verificato l'ingresso del nuovo Head of Risk Management. Nel primo semestre 2019 sono entrati a far parte del Gruppo anche il nuovo Chief Manufacturing Officer e, a suo riporto, il nuovo Head of Lean Manufacturing.
Per quanto concerne le Società del Gruppo, Brembo China ha dato il benvenuto ad un nuovo Direttore Commerciale afferente sia alla Divisioni Dischi sia alla Divisione Sistemi. Infine, è stato creato un Team di Progetto internazionale e interfunzionale finalizzato all'ampliamento del già esistente stabilimento di Ostrava in Repubblica Ceca.
Nell'anno appena concluso, Brembo ha investito le proprie energie nella progettazione, nella pianificazione e nell'erogazione di percorsi formativi per tutto il personale del Gruppo, concentrandosi su quelle conoscenze e competenze necessarie per essere sempre più in grado di anticipare le richieste del business, i trend di mercato, nonché i reali bisogni di organizzazione e persone. Tante sono le competenze, sia manageriali sia tecniche, su cui lavorare insieme ai nostri collaboratori in corsi promossi tramite un nuovo catalogo on-line, uno strumento flessibile e continuamente aggiornato, nato proprio per facilitare l'individuazione del corso dedicato a una competenza specifica o pensato per una specifica famiglia professionale. Tra le novità, si segnala come rilevante il percorso innovativo in materia di Diversity, con due differenti corsi: uno dedicato ai gestori di risorse e l'altro ai contributori individuali. Per veicolare in modo ancora più forte l'importanza della valorizzazione della diversità nella gestione delle proprie risorse e nella relazione tra pari, è stato deciso di rendere questi corsi parte integrante dei percorsi di Gestione dei Collaboratori (per leader) e di Sviluppo dell'Efficacia Personale (per collaboratori). Sempre per quanto riguarda i nostri leader si segnala l'ulteriore campagna formativa in materia di Enterprise Leadership.
Con il 2019 si è conclusa la HUB for Life Long Learning. Nata in primo luogo in risposta agli obblighi formativi contrattuali del settore metalmeccanico, nel triennio 2017 - 2019 questa importante iniziativa italiana ha portato in aula, per 24 ore, tutto
il personale dell'Azienda (uffici e stabilimenti), sia in un'ottica di reskilling e upskilling sia in un quadro più ampio di formazione continua. L'obiettivo, raggiunto, è stato quello di offrire competenze ampie e diversificate in un percorso di moduli e argomenti a difficoltà sempre crescente e differenziati per tipologia di plant. Ne sono esempio il Brembo Production System, le competenze dell'Industria 4.0, l'approfondimento su alcuni dei moduli dell'ERP aziendale e le logiche di programmazione. Un utile e necessario refresh su sicurezza e ambiente ha completato il percorso. Si segnala inoltre che il progetto formativo HUB for Life Long Learning si è classificato primo nell'area Mercati e Competitività della V edizione del premio "Adriano Olivetti - Eccellenza nella Formazione" istituito da AIF (Associazione Italiana Formatori).
Tra i progetti di formazione tecnico-specialistica che continuano a portare in aula persone di tutto il mondo, spicca la Manufacturing Academy, la vera e propria Academy Brembo in ambito Manufacturing, che ha al suo interno molteplici workshop focalizzati, in particolare, sui temi della Digital Factory. Nel corso del 2019, l'Academy ha lanciato nuovi moduli che si sviluppano al pari della ricerca. Ne sono un esempio la Computer Vision e l'Additive Manufacturing che, dopo il pilota erogato a fine anno, sono entrati a pieno titolo nell'Academy. Gestita da docenti interni e integrata da competenze del mondo universitario, la Manufacturing Academy è pensata per garantire al Gruppo uno scambio virtuoso e continuo con il mondo della ricerca e della formazione. Di pari passo procede con la sua diffusione globale anche un'altra Academy Brembo, quella dedicata all'R&D. Essa copre tutta la vita del sistema frenante, anche elettrico, e da alcuni anni è attiva anche presso le nostre sedi in Nord America, Cina e India.
La formazione fruibile in modalità e-learning sull'apposita piattaforma Brembo, invece, ha iniziato a diffondere, oltre alle competenze istituzionali per i neoassunti (Codice Etico, Data Classification & Protection e GDPR), anche nuovi corsi di formazione pensati per offrire competenze manageriali di base, pratiche e fruibili in lingua inglese. A fine anno è stato lanciato anche il pacchetto sull'Ambiente globale, nuovo sia nei contenuti sia nella diffusione.
Dopo il passaggio, nel 2018, alla ISO 9001:2015, che consente a Brembo Academy di certificare i prodotti della propria offerta formativa, a inizio 2019 è stato ottenuto anche l'accreditamento per i servizi formativi in Regione Lombardia.
Nel quadro più ampio del consolidato Sistema di Talent Management si segnala l'ulteriore incremento della diffusione dello strumento di gestione della prestazione individuale (in particolare "Brembo Yearly Interview" per gli impiegati), che ha raggiunto la percentuale di copertura dell'80% della popolazione Brembo in tutto il mondo, e il continuo consolidamento di strumenti e processi in materia di Succession Planning.
Formazione in E-Learning
brembo Manufacturing Academy
R&D Academy
oltre 250.000 ore di formazione mondo (fonte GRI 2019)
L'impegno di Brembo sui temi di sostenibilità ambientale e di sicurezza si conferma quale elemento sempre più strategico e imprescindibile per lo sviluppo del business del Gruppo.
Anche nel 2019, Brembo si è confermata azienda leader nel panorama italiano ed internazionale per la gestione delle tematiche ambientali. CDP (Carbon Disclosure Project) ha infatti aggiudicato una valutazione "A" ai due questionari Brembo, relativi al cambiamento climatico (Climate Change) e alla gestione della risorsa idrica (Water Security). Il riconoscimento ottenuto è frutto del programma di trasformazione verso un modello di business sempre più sostenibile che il Gruppo ha avviato negli ultimi anni, e consolidato nell'anno appena trascorso, grazie a una serie di iniziative e progetti finalizzati al progressivo coinvolgimento di tutte le persone Brembo, all'introduzione di strumenti di gestione e monitoraggio delle performance ambientali ed energetiche, oltre alla continua minimizzazione degli impatti generati dai processi produttivi.
In linea con gli Obiettivi delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (SDGs), nel 2019 è stato sviluppato un intenso programma, riassumibile nei seguenti punti:
• Nell'ultimo trimestre dell'anno è stato lanciato il programma formativo che ha inizialmente coinvolto il personale italiano di Brembo e che sarà successivamente esteso a quello delle consociate estere. Il corso fornisce informazioni e concetti per una corretta gestione dei temi ambientali, sia nello svolgimento delle attività professionali sia in quelle della vita privata.
• È stato completato lo sviluppo della piattaforma Brembo Energy Platform, strumento scelto da Brembo per avere una chiara visibilità dei dati di consumo di tutti gli stabilimenti. La piattaforma è ora pronta per la fase di rilascio nei plant del Gruppo.
• Le ipotesi di sostituzione di alcuni materiali primari con altri provenienti dalla filiera del recupero di rifiuti sono state validate e testate presso una delle fonderie di ghisa del Gruppo. Il passaggio ad una fase industriale è stato tuttavia rallentato a causa di una modifica legislativa, avvenuta nel corso dell'anno in Italia, relativa alla classificazione dell'End Of Waste.
• L'obiettivo 2019 del 2,34% - calcolato come percentuale di riduzione di consumi energetici rispetto all'anno precedente ottenuta grazie ad azioni di miglioramento - è stato raggiunto con un risultato finale di 4,87%. Questo risultato è stato ottenuto grazie ad una serie di interventi di miglioramento tra i quali merita di essere evidenziato il sistema di ottimizzazione del processo implementato nelle fonderie di ghisa, il cui contributo di miglioramento pesa circa l'80% del miglioramento totale. Inoltre, la quota di energia rinnovabile approvvigionata in Italia ha raggiunto il 75% del totale, percentuale che a livello di Gruppo sale al 31% rispetto al 21% dell'anno precedente.
Il 2019 conferma il trend di miglioramento degli ultimi anni degli indicatori infortunistici di Brembo (indice di frequenza e indice di gravità) considerati complessivamente. L'analisi sistematica delle cause che hanno determinato gli infortuni ha evidenziato, come fattore principale degli incidenti, la poca attenzione e comunque aspetti legati all'errato comportamento (71% dei casi). Da segnalare, in particolare, i significativi miglioramenti registrati dagli stabilimenti italiani e cinesi, che nel corso degli ultimi due anni hanno più che dimezzato il numero degli infortuni, mentre quattro plant del Gruppo non registrano eventi negativi da più di due anni.
Questi risultati sono il frutto, oltre che delle attività di miglioramento attuate dai singoli plant, anche di iniziative che hanno visto coinvolto nel 2019 l'intero Gruppo Brembo:
È stato dato forte impulso ad un'iniziativa volta a rendere più efficace l'individuazione e la rilevazione dei "Near Miss": la diffusione di metodi e strumenti comuni e un'attività di formazione capillare negli stabilimenti, ha permesso di quadruplicare, dal 2018 al 2019, il numero degli eventi rilevati, con conseguente attività preventiva volta alla eliminazione delle cause all'origine che potrebbero in futuro dare luogo ad incidenti veri e propri.
La campagna "I AM SAFETY" nei plant del Gruppo, la diffusione del training emozionale sui valori della Sicurezza e la redazione di un Booklet a compendio della Campagna di comunicazione distribuito ai dipendenti del Gruppo sono degli esempi di azioni intraprese nel corso del 2019.
Realizzazione di un workshop a livello mondiale, con la partecipazione di rappresentanti di diverse funzioni di tutte le fonderie di ghisa del Gruppo, al fine di identificare i rischi maggiori presenti all'interno dell'area dei forni fusori, di trovare soluzioni per la loro eliminazione, o mitigazione, e di standardizzare metodi e strumenti per la gestione delle emergenze.
Realizzazione di un workshop che ha coinvolto le tecnologie centrali e alcuni stabilimenti di lavorazione meccanica dei dischi per definire i criteri base e gli standard di sicurezza ("safety concept design") necessari a progettare e realizzare le future linee robotizzate.
Effettuazione di audit con lo scopo di verificare l'applicazione degli standard tecnici e comportamentali relativi ai processi di L.O.T.O. e l'osservanza dei 10 comportamenti salva vita all'interno degli stabilimenti produttivi.
Nel corso del 2019 sono state implementate le attività che hanno permesso di aggiornare l'attuale Sistema di Gestione ai principi definiti dalla ISO 45001. Le principali attività svolte hanno riguardato:
Nel corso dei primi mesi del 2020 i plant hanno iniziato ad implementare il nuovo Sistema, con l'obiettivo di raggiungere le nuove certificazioni del Sistema secondo la norma ISO 45001.
In ottemperanza a quanto previsto dal regolamento Consob adottato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, Brembo S.p.A. ha adottato la procedura che disciplina le operazioni con Parti Correlate. Tale procedura è stata approvata per la prima volta dal Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A. nella riunione del 12 novembre 2010, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi che svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate in quanto in possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni regolamentari sopra citate, ed è stata costantemente aggiornata in funzione delle disposizioni regolamentari di volta in volta vigenti, nonché adeguata alle prassi in essere. La procedura ha l'obiettivo di assicurare la piena trasparenza e la correttezza delle operazioni compiute con Parti Correlate. Il testo aggiornato della Procedura per Operazioni con Parti Correlate di Brembo S.p.A. è disponibile sul sito internet di Brembo (www.brembo. com, sezione Company, Corporate Governance, Documenti di Governance).
Brembo ha esaminato e valutato gli impatti del D.Lgs. 49/2019 che recepisce nell'ordinamento italiano le disposizioni della Direttiva UE 2017/828 ("c.d. Shareholders' Rights II") sulla materia delle parti correlate ed è in attesa delle disposizioni attuative che saranno emanate da Consob per introdurre le eventuali necessarie modifiche alla Procedura (riferimento normativo - D.Lgs. 49/2019, art.1).
Nel rimandare alle Note illustrative al Bilancio consolidato, che commentano in maniera estesa i rapporti intercorsi con le Parti Correlate, si segnala che nel corso dell'esercizio in esame non sono state effettuate transazioni atipiche o inusuali con tali parti e che le transazioni commerciali con Parti Correlate, anche al di fuori delle società del Gruppo, sono avvenute a condizioni rispondenti al valore normale di mercato. Le operazioni di finanziamento avvenute nel corso dell'esercizio con Parti Correlate sono evidenziate anch'esse nelle Note illustrative al Bilancio consolidato.
L'Assemblea degli azionisti del 18 aprile 2019 della Capogruppo Brembo S.p.A. ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, destinando l'utile dell'esercizio pari a € 114.106 migliaia come segue:
L'Assemblea straordinaria degli azionisti del 18 aprile 2019 ha inoltre deliberato quanto segue:
Sulla base di quanto comunicato al pubblico il 3 maggio 2019, il CdA del 28 giugno 2019, a seguito delle dimissioni da parte dell'Ing. Andrea Abbati Marescotti dalla carica di Amministratore Delegato, con conseguente rinuncia a tutti i connessi poteri, con effetto dal 1° luglio 2019 ha cooptato ai sensi dell'art. 2386 c.c. l'Ing. Daniele Schillaci quale Consigliere, nominato lo stesso quale Amministratore Delegato e a lui conferito i relativi poteri. L'Assemblea Ordinaria del 29 luglio 2019 ha confermato tale nomina, sino alla scadenza del mandato dell'attuale Consiglio di Amministrazione ossia fino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2019.
L'Assemblea degli Azionisti del 18 aprile 2019 ha approvato un nuovo piano di acquisto e vendita di azioni proprie con le finalità di:
Il numero massimo di azioni acquistabili è di 8.000.000 che, sommato alle 8.735.000 azioni proprie già in portafoglio pari al 2,616% del capitale sociale, rappresenta il 5,012% del capitale sociale della Società.
L'acquisto e la vendita di azioni proprie potranno essere effettuate fino ad un importo massimo di € 144 milioni:
L'autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie ha la durata di 18 mesi dalla data della delibera assembleare.
Nel corso dell'esercizio sono state acquistate, per un controvalore pari a € 11.329 migliaia, 1.300.000 azioni proprie che, sommate alle 8.735.000 azioni proprie già in portafoglio, rappresentano il 3,005% del capitale sociale della Società.
La società ha aderito al regime di opt-out di cui all'art. 70, comma 8 e all'art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti (delibera consiliare del 17 dicembre 2012), derogando agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
In adempimento a quanto previsto dagli artt. 36 e 39 del Regolamento Mercati (adottato con delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007 e successivamente modificato con delibera n. 16530 del 25 giugno 2008), il Gruppo Brembo ha individuato 6 società controllate, con sede in 4 paesi non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi del comma 2 del citato art. 36 e che pertanto rientrano nel perimetro di applicazione della norma.
Con riferimento a quanto sopra, si ritiene che i sistemi amministrativo-contabili e di reporting attualmente in essere nel Gruppo Brembo risultino idonei a far pervenire regolarmente alla Direzione e al Revisore della Capogruppo i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio consolidato. Per le società rientranti nel perimetro, la Capogruppo Brembo S.p.A. già dispone in via continuativa di copia dello Statuto, della composizione e della specifica dei poteri degli Organi Sociali.
Il prospetto di raccordo tra il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti della Capogruppo, e il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti Consolidati, mostra che al 31 dicembre 2019 il Patrimonio netto di Gruppo è superiore di € 739.343 migliaia a quello di Brembo S.p.A. e che il risultato netto consolidato, pari a € 231.301 migliaia, è superiore di € 52.148 migliaia a quello di Brembo S.p.A.
| (in migliaia di euro) | Utile netto 2019 |
Patrimonio Netto al 31.12.2019 |
Utile netto 2018 |
Patrimonio Netto al 31.12.2018 |
|---|---|---|---|---|
| Brembo S.p.A. | 179.153 | 617.820 | 114.106 | 522.267 |
| Rettifiche di consolidamento: | ||||
| Patrimonio netto delle società consolidate e attribuzione del risultato delle stesse |
143.137 | 1.062.542 | 158.369 | 999.862 |
| Avviamenti e altri plusvalori allocati | 0 | 50.864 | 0 | 50.599 |
| Eliminazione dividendi infragruppo | (97.023) | 0 | (42.075) | 0 |
| Valore di carico delle partecipazioni consolidate | 0 | (407.984) | 0 | (401.448) |
| Valutazione di partecipazioni in società collegate/JV valutate con il metodo del Patrimonio Netto |
3.984 | 19.811 | 5.326 | 16.226 |
| Eliminazione degli utili infragruppo | (300) | (6.537) | (434) | (6.073) |
| Altre rettifiche di consolidamento | 4.110 | 51.499 | 6.184 | 47.389 |
| Patrimonio Netto e risultato d'esercizio di spettanza di terzi | (1.760) | (30.852) | (3.127) | (29.742) |
| Totale rettifiche di consolidamento | 52.148 | 739.343 | 124.243 | 676.813 |
| Valori consolidati | 231.301 | 1.357.163 | 238.349 | 1.199.080 |
La Relazione sul Governo e gli Assetti Proprietari ai sensi dell'art. 123 bis del Testo Unico della Finanza di Brembo S.p.A. è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla gestione, pubblicata congiuntamente a quest'ultima e disponibile sul sito internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Company, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).
La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2019 ai sensi del D.Lgs. 254/2016 è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla gestione, pubblicata congiuntamente a quest'ultima e disponibile sul sito internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Sostenibilità, Report e Relazioni).
Stezzano, 9 marzo 2020
Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente Esecutivo
Matteo Tiraboschi
Brembo sta seguendo con molta attenzione gli sviluppi della diffusione del COVID-19 e sta adottando tutte le necessarie misure di prevenzione, controllo e contenimento della pandemia, presso tutti le proprie sedi a livello globale. In particolare nelle aree di Bergamo e di Brescia, tra le più colpite dalla pandemia di COVID-19 e dove gli stabilimenti italiani di Brembo hanno sede, in linea con le disposizioni straordinarie del Governo Italiano e data l'oggettiva impossibilità di operare con continuità (forza maggiore), l'azienda - con senso di responsabilità e d'accordo con le parti sociali coinvolte - ha disposto la sospensione delle attività produttive dal 16 al 29 marzo 2020.
A livello globale gli effetti del COVID-19 si sono manifestati esclusivamente in Cina sino allo scorso mese di febbraio, mentre l'Italia e l'Europa sono state raggiunte dalla pandemia tra la fine di febbraio e la prima metà di marzo. In Cina le attività produttive sono gradualmente ripartite, contrariamente a quanto sta accadendo in Italia e in Europa, dove si registra un forte rallentamento. La presenza globale del Gruppo e la diversificazione dei prodotti e dei segmenti di mercato hanno finora parzialmente mitigato gli effetti del COVID-19 sulle attività produttive a livello globale.
Sono di dominio pubblico i provvedimenti che sia i paesi europei sia gli Stati Uniti stanno prendendo in questi giorni per cercare di contenere il diffondersi dell'epidemia; gli effetti di tali misure potranno essere chiari solo nelle prossime settimane. Data la rapida evoluzione del fenomeno, è difficile esprimere previsioni quantitative circa gli impatti del COVID-19 sui risultati economico-finanziari del Gruppo, ma si presume saranno di entità significativa nei primi trimestri del 2020.
La società continua a monitorare con estrema attenzione l'evolversi degli avvenimenti, ed è pronta a gestire questa situazione con il massimo impegno e professionalità, con lo sguardo rivolto al futuro e l'orientamento al lungo periodo che da sempre la caratterizzano.
Il Consiglio di Amministrazione di Brembo, riunitosi in data 20 marzo 2020, ha preso atto del significativo cambiamento dello scenario economico globale avvenuto successivamente alla seduta Consiliare del 9 marzo a seguito del dilagare della pandemia da virus COVID-19.
Adottando un approccio prudenziale, al fine di sostenere la
solidità patrimoniale del Gruppo e contenere i futuri impatti economico-finanziari, il Consiglio ha deciso di sottoporre agli Azionisti la seguente proposta di destinazione dell'utile realizzato da Brembo S.p.A., stabilito in € 179.152.879,80:
Stezzano, 20 marzo 2020
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi
Il valore del titolo azionario rappresenta per una società quotata un indicatore importante per la credibilità e la reputazione. Per tale motivo, nel corso degli anni, il Gruppo ha posto particolare attenzione al capitale relazionale, al patrimonio di fiducia del brand/marchio e al posizionamento competitivo.
Il 2019 si è dimostrato un anno caratterizzato da una forte incertezza legata all'acuirsi delle tensioni commerciali internazionali e ai timori di un rallentamento della crescita economica globale che hanno spinto al ribasso il comparto dell'automotive. In questo contesto Brembo ha sottolineato il suo impegno a monitorare l'evolversi delle dinamiche del proprio settore di riferimento, garantendo la solidità dei suoi fondamentali e il dinamismo delle diverse operazioni a livello globale, restando cautamente ottimista per il futuro.
Il titolo Brembo ha chiuso il 2019 a € 11,06, con un incremento del 24,3% rispetto a inizio anno, toccando un massimo di periodo a € 11,88 il 23 aprile e un minimo di € 8,20 il 28 agosto. Nello stesso periodo l'indice FTSE MIB ha segnato un rialzo del 28,3% mentre l'indice della Componentistica Automobilistica Europea (BBG EMEA Automobiles Parts) ha segnato un rialzo dell'11,7%.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Capitale sociale (euro) | 34.727.914 | 34.727.914 |
| N. azioni ordinarie | 333.922.250 | 333.922.250 |
| Patrimonio netto (senza utile del periodo) (euro) | 438.667.185 | 408.160.135 |
| Utile netto del periodo (euro) | 179.152.880 | 114.106.469 |
| Prezzo di Borsa (euro) | ||
| Minimo | 8,20 | 8,84 |
| Massimo | 11,88 | 13,60 |
| Fine esercizio | 11,06 | 8,89 |
| Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro) | ||
| Minimo | 2.738 | 2.952 |
| Massimo | 3.967 | 4.541 |
| Fine esercizio | 3.693 | 2.969 |
| Dividendo lordo unitario | 0* | 0,22 |
Di seguito si riportano i principali dati relativi alle azioni di Brembo S.p.A., confrontati con quelli dell'esercizio precedente:
(*) da deliberare nell'Assemblea degli Azionisti convocata il 23 aprile 2020.
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sull'andamento del titolo e per le informazioni aziendali recenti si invita a visitare il sito internet di Brembo: www.brembo.com – sezione Investitori. Investor Relations Manager: Laura Panseri
Campionati "ruote scoperte"
| Formula 1 (pinze) | |
|---|---|
| Campionato Piloti | |
| Campionato Costruttori | |
| Formula E | |
| Campionato Piloti | Jean-Éric Vergne |
| Campionato Costruttori | DS Techeetah |
| Formula 2 | |
| Campionato Piloti | Nyck De Vries |
| Campionato Costruttori | ART Grand Prix |
| Formula 3 | |
| Campionato Piloti | Robert Schwartzman |
| Campionato Costruttori | Prema Theodore Racing |
| Super Formula | |
| Campionato Piloti | Nick Cassidy |
| Campionato Costruttori | Vantelin Team TOM'S |
| FIA F3 World Cup | |
| Campionato Piloti | Richard Verschoor - Art Grand Prix |
| Formula Student Championship | |
| Unimore - Università di Modena e Reggio Emilia | |
Campionati "ruote coperte"
| FIA World Endurance Championship | |
|---|---|
| LMP1 | Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Fernando Alonso - Toyota Gazoo Racing |
| LMP2 | Nicolas Lapierre, Pierre Thiriet, André Negrão - Signatech Alpine Matmut |
| GT PRO | Michael Christensen, Kévin Estre - Porsche 911 RSR |
| GT AM | Jörg Bergmeister, Patrick Lindsey, Egidio Perfetti - Porsche 911 RSR |
70
| 24 Ore di Le Mans | |
|---|---|
| LMP1 | Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Fernando Alonso - Toyota Gazoo Racing |
| LMP2 | Nicolas Lapierre, Pierre Thiriet, André Negrão - Signatech Alpine Matmut |
| GT PRO | Alessandro Pier Guidi, James Calado, Daniel Serra - Ferrari 488 GTE Evo - AF Corse |
| GT AM | Jörg Bergmeister, Patrick Lindsey, Egidio Perfetti - Porsche 911 RSR |
| FIA GT World Cup | |
| Campionato Piloti | Raffaele Marciello - Team GruppeM Racing |
| Blancpain GT World Challenge America | |
| Campionato Piloti | Toni Vilander - R. Ferri Motorsport, Ferrari 488 GT3 |
| IMSA WeatherTech SportsCar Championship | |
| Classe DPI | Dane Cameron, Juan Montoya - Team Penske, Acura ARX - 05 Dpi |
| Classe LMP2 | Matthew McMurry - PR1 Mathiasen Motorports |
| Classe GTLM | Earl Bamber, Laurens Vanthoor - Porsche Factory, Porsche 911RSR |
| Classe GT Daytona | Mario Farnbacher, Trent Hindman - Meyer Shank Racing w/ Curb - Agajanian - Acura NSX GT3 |
| SCORE International Overall (Trophy Truck) | |
| Campionato Piloti | Andy McMillin (McMillin Racing) |
| SCORE International Tecate SCORE Baja 1000 | |
| Campionato Piloti | Alan Ampudia - Ampudia Brothers Racing |
Campionati Rally
| WRC | |
|---|---|
| Campionato Costruttori | Hyundai Motorsport |
| WTCR | |
| Campionato Piloti | Norbert Michelisz - BRC Hyundai Racing Team |
Motomondiale
| MotoGP | |
|---|---|
| Campionato Piloti | Marc Márquez - #93 Repsol Honda Team |
| Campionato Team | Repsol Honda Team |
| Campionato Costruttori | Honda |
| Moto2 (pinze) | |
| Campionato Piloti | Álex Márquez - #73 Kalex |
| Campionato Team | Felxbox HP 40 |
| Campionato Costruttori | Kalex |
| Moto3 (pinze) | |
| Campionato Piloti | Lorenzo Dalla Porta - #48 Honda |
| Campionato Team | Leopard Racing |
| Campionato Costruttori | Honda |
| FIM Moto E | |
| Campionato Piloti | Matteo Ferrari |
| Campionato Team | Trentino Gresini |
Campionati Mondiali SBK
| WSBK World Superbike | ||
|---|---|---|
| -- | -- | ---------------------- |
| Campionato Piloti | Jonathan Rea - #33 Kawasaki Racing Team |
|---|---|
| Campionato Team | Kawasaki Racing Team WorldSBK |
| Campionato Costruttori | Kawasaki |
| Moto America Superbike | |
| Campionato Piloti | Cameron Beaubier - Yamaha YZF-R1M |
Campionato Off-Road
| Cooper Webb - Red Bull KTM Factory Racing |
|---|
| Jorge Prado - Red Bull KTM Factory Racing |
| Mattia Guadagnini - Husqvarna Team Maddii Racing |
| Toni Bou - Montesa - HRC |
| Toby Price - Red Bull KTM Factory Racing |
| Sam Sunderland |
| KTM |
Campionati Mondiali SBK
| World Superbike | |
|---|---|
| Campionato Piloti | Jonathan Rea |
| Campionato Team | Kawasaki Racing Team WorldSBK |
| Campionato Costruttori | Kawasaki |
| FIM Moto E | |
| Campionato Piloti | Matteo Ferrari |
| Campionato Team | Trentino Gresini |
La performance che dialoga con l'ambiente lascia immutato il proprio fascino. E acquisisce rilevanza, profondità, prestigio.
Campionati "ruote scoperte"
| Formula 1 (frizioni) | |
|---|---|
| Campionato Piloti | |
| Campionato Costruttori | |
| Indycar (frizioni) | |
| Campionato Piloti | Josef Newgarden - Penske Racing |
| Indy 500 (frizioni) | |
| Campionato Piloti | Simon Pagenaud - Penske Racing |
| Formula 3 (frizioni) | |
| Campionato Piloti | Robert Schwartzman |
| Campionato Costruttori | Prema Theodore Racing |
| NASCAR Xfiniti Series | |
| Campionato Piloti | Tyler Reddick - RCR |
| 24 Ore di Le Mans | ||||
|---|---|---|---|---|
| -- | -- | -- | -- | ------------------- |
| LMP1 (frizioni) | Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Fernando Alonso - Toyota Gazoo Racing |
|---|---|
| LMP2 (no frizioni) | Nicolas Lapierre, Pierre Thiriet, André Negrão - Signatech Alpine Matmut |
| GT AM (no frizioni) | Jörg Bergmeister, Patrick Lindsey, Egidio Perfetti - Porsche 911 RSR |
| IMSA | |
| DPI (frizioni) | Dane Cameron, Juan Montoya - Team Penske, Acura ARX - 05 Dpi |
| GTLM Class (no frizioni) | Earl Bamber, Laurens Vanthoor - Porsche Factory - Porsche 911RSR |
| ELMS | |
| LMP2 (no frizioni) | Paul Lafargue, Paul-Loup Chatin, Mémo Rojas - Idec Sport, Oreca 07 Gibson |
| Touring Car | |
| British | |
| Campionato Piloti | Colin Turkington - Team BMW |
| Campionato Costruttori | Halfords Yuasa Racing - Honda Civic |
| DTM | |
| Campionato Piloti (no frizioni) | René Rast - Audi Sport Team Rosberg |
| Australian V8 Supercar | |
| Campionato Piloti | Scott McLaughlin - Shell V-Power - Ford Falcon |
| Campionato Costruttori | Shell V-Power Racing Team - Ford Mustang |
| WTCR (frizioni) | |
| Campionato Piloti | Norbert Michelisz - BRC Hyundai Racing Team |
| Japanese Super GT | |
| Classe 500 (no frizioni) | |
| Campionato Piloti | Kazuya Oshima, Kenta Yamashita - WAKO'S 4CR LC500 |
| di cui con | di cui con | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Note | 31.12.2019 | parti correlate | 31.12.2018 | parti correlate | Variazione |
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | ||||||
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 1 | 1.064.307 | 1.041.337 | 22.970 | ||
| Diritto di utilizzo beni in leasing | 1 | 194.493 | 105 | 194.388 | ||
| Costi di sviluppo | 2 | 87.241 | 73.304 | 13.937 | ||
| Avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita | 2 | 83.883 | 82.722 | 1.161 | ||
| Altre attività immateriali | 2 | 57.157 | 53.113 | 4.044 | ||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 3 | 43.149 | 39.564 | 3.585 | ||
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) |
4 | 7.078 | 3.716 | 8.190 | 5.675 | (1.112) |
| Crediti e altre attività non correnti | 5 | 12.901 | 2.981 | 9.920 | ||
| Imposte anticipate | 6 | 54.617 | 62.711 | (8.094) | ||
| TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 1.604.826 | 1.364.027 | 240.799 | |||
| ATTIVITÀ CORRENTI | ||||||
| Rimanenze | 7 | 342.203 | 219 | 342.037 | 9 | 166 |
| Crediti commerciali | 8 | 391.925 | 2.094 | 407.414 | 1.970 | (15.489) |
| Altri crediti e attività correnti | 9 | 95.870 | 72.132 | 10 | 23.738 | |
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | 10 | 1.439 | 307 | 1.132 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | 304.793 | 345.117 | (40.324) | ||
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 1.136.230 | 1.167.007 | (30.777) | |||
| ATTIVITÀ DERIVANTI DA ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE |
1.435 | 0 | 1.435 | |||
| TOTALE ATTIVO | 2.742.491 | 2.531.034 | 211.457 |
| (in migliaia di euro) | Note | 31.12.2019 | di cui con parti correlate |
31.12.2018 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | ||||||
| Capitale sociale | 12 | 34.728 | 34.728 | 0 | ||
| Altre riserve | 12 | 107.325 | 108.784 | (1.459) | ||
| Utili / (perdite) portati a nuovo | 12 | 983.809 | 817.219 | 166.590 | ||
| Risultato netto di periodo | 12 | 231.301 | 238.349 | (7.048) | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | 1.357.163 | 1.199.080 | 158.083 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI | 30.852 | 29.742 | 1.110 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 1.388.015 | 1.228.822 | 159.193 | |||
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | ||||||
| Debiti verso banche non correnti | 13 | 196.558 | 205.872 | (9.314) | ||
| Passività per beni in leasing a lungo termine | 13 | 177.283 | 19 | 177.264 | ||
| Altre passività finanziarie non correnti e strumenti finanziari derivati |
13 | 1.164 | 1.553 | (389) | ||
| Altre passività non correnti | 14 | 9.472 | 3.782 | 3.095 | 6.377 | |
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 15 | 12.494 | 15.500 | (3.006) | ||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 16 | 25.584 | 2.633 | 27.141 | 4.445 | (1.557) |
| Imposte differite | 6 | 28.410 | 23.705 | 4.705 | ||
| TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI | 450.965 | 276.885 | 174.080 | |||
| PASSIVITÀ CORRENTI | ||||||
| Debiti verso banche correnti | 13 | 257.655 | 273.328 | (15.673) | ||
| Passività per beni in leasing a breve termine | 13 | 18.700 | 75 | 18.625 | ||
| Altre passività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati |
13 | 1.061 | 1.488 | (427) | ||
| Debiti commerciali | 17 | 473.996 | 8.223 | 566.737 | 28.201 | (92.741) |
| Debiti tributari | 18 | 6.135 | 6.003 | 132 | ||
| Fondi per rischi e oneri correnti | 15 | 2.052 | 13.504 | (11.452) | ||
| Altre passività correnti | 19 | 143.273 | 1.988 | 164.192 | 12.209 | (20.919) |
| TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI | 902.872 | 1.025.327 | (122.455) | |||
| PASSIVITÀ DERIVANTI DA ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE |
639 | 0 | 639 | |||
| TOTALE PASSIVO | 1.354.476 | 1.302.212 | 52.264 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 2.742.491 | 2.531.034 | 211.457 |
| (in migliaia di euro) | Note | 31.12.2019 | di cui con parti correlate |
31.12.2018 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 20 | 2.591.670 | 406 | 2.640.011 | 471 | (48.341) |
| Altri ricavi e proventi | 21 | 33.965 | 3.972 | 34.607 | 3.611 | (642) |
| Costi per progetti interni capitalizzati | 22 | 26.647 | 25.339 | 1.308 | ||
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | 23 | (1.214.623) | (53.126) | (1.262.994) | (93.974) | 48.371 |
| Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria | 24 | 13.794 | 16.190 | (2.396) | ||
| Altri costi operativi | 25 | (470.588) | (8.392) | (486.962) | (8.271) | 16.374 |
| Costi per il personale | 26 | (465.696) | (7.290) | (465.306) | (8.496) | (390) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 515.169 | 500.885 | 14.284 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | 27 | (196.630) | (155.821) | (40.809) | ||
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 318.539 | 345.064 | (26.525) | |||
| Proventi finanziari | 28 | 48.237 | 57.963 | (9.726) | ||
| Oneri finanziari | 28 | (59.374) | (77.904) | 18.530 | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti | 28 | (11.137) | 68 | (19.941) | 38 | 8.804 |
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 29 | 289 | 234 | 55 | ||
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 307.691 | 325.357 | (17.666) | |||
| Imposte | 30 | (68.208) | (83.881) | 15.673 | ||
| Risultato derivante dalle attività operative cessate | 32 | (6.422) | 0 | (6.422) | ||
| RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI | 233.061 | 241.476 | (8.415) | |||
| Interessi di terzi | (1.760) | (3.127) | 1.367 | |||
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 231.301 | 238.349 | (7.048) | |||
| RISULTATO PER AZIONE BASE/DILUITO (in euro) | 31 | 0,71 | 0,73 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | Variazione |
|---|---|---|---|
| RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI | 233.061 | 241.476 | (8.415) |
| Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo: |
|||
| Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti | 100 | (494) | 594 |
| Effetto fiscale | 81 | 70 | 11 |
| Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti relativo alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto |
(399) | (62) | (337) |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo |
(218) | (486) | 268 |
| Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo: |
|||
| Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati | (225) | 0 | (225) |
| Effetto fiscale | 54 | 0 | 54 |
| Variazione della riserva di conversione | 10.191 | (4.264) | 14.455 |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente | |||
| riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo | 10.020 | (4.264) | 14.284 |
| RISULTATO COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO | 242.863 | 236.726 | 6.137 |
| Quota di pertinenza: | |||
| - di terzi | 1.910 | 2.917 | (1.007) |
| - del Gruppo | 240.953 | 233.809 | 7.144 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO | 195.871 | 155.973 |
| Risultato prima delle imposte | 307.691 | 325.357 |
| Ammortamenti/Svalutazioni | 196.630 | 155.821 |
| Plusvalenze/Minusvalenze | (2.157) | (3.319) |
| Proventi e oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti | (3.984) | (5.326) |
| Componente finanziaria dei fondi a benefici definiti e debiti per il personale | 577 | 539 |
| Accantonamenti a fondi relativi al personale | 2.502 | 2.628 |
| Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi | (52) | (3.315) |
| Risultato derivante da attività operative cessate | (6.422) | 0 |
| Flusso monetario generato dalla gestione reddituale | 494.785 | 472.385 |
| Imposte correnti pagate | (65.961) | (77.602) |
| Utilizzi dei fondi relativi al personale | (4.813) | (4.288) |
| (Aumento) diminuzione delle attività a breve: | ||
| rimanenze | (7.604) | (27.311) |
| attività finanziarie | (5) | (55) |
| crediti commerciali | 14.558 | (30.666) |
| crediti verso altri e altre attività | (6.306) | 6.925 |
| Aumento (diminuzione) delle passività a breve: | ||
| debiti commerciali | (90.846) | 96.347 |
| debiti verso altri e altre passività | (26.374) | 9.225 |
| Effetto delle variazioni dei cambi sul capitale circolante | (814) | 2.630 |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa | 306.620 | 447.590 |
84
| (in migliaia di euro) 31.12.2019 |
31.12.2018 |
|---|---|
| Investimenti in immobilizzazioni: | |
| materiali (213.657) |
(250.447) |
| di cui diritto di utilizzo beni in leasing (38.165) |
0 |
| immateriali (38.111) |
(37.291) |
| finanziarie (partecipazioni) | (131) (1.350) |
| Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni | 6.589 5.482 |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento (245.310) |
(283.606) |
| Dividendi pagati nel periodo (71.541) |
(71.541) |
| Acquisto azioni proprie (11.329) |
0 |
| Dividendi pagati nel periodo ad azionisti di minoranza | (800) (800) |
| Variazione di fair value di strumenti derivati | (1.920) 814 |
| Nuovi contratti per beni in leasing | 38.167 0 |
| Rimborso passitivà per beni in leasing (24.436) |
0 |
| Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori 103.518 |
7.864 |
| Rimborso di mutui e finanziamenti a lungo termine (120.205) |
(56.555) |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento (88.546) |
(120.218) |
| Flusso monetario complessivo (27.236) |
43.766 |
| Effetto delle variazioni dei cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (76) (3.868) |
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO 168.559 |
195.871 |
| Altre riserve | ||||
|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale | Riserve | Riserva azioni proprie in portafoglio |
Utili / (perdite) portati a nuovo |
|
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 34.728 | 126.314 | (13.476) | 625.818 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 191.887 | |||
| Pagamento dividendi | ||||
| Componenti del risultato complessivo: | ||||
| Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti | (424) | |||
| Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti relativo alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto |
(62) | |||
| Variazione della riserva di conversione | (4.054) | |||
| Risultato netto del periodo | ||||
| Saldo al 1° gennaio 2019 | 34.728 | 122.260 | (13.476) | 817.219 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 166.808 | |||
| Pagamento dividendi | ||||
| Acquisto azioni proprie | (11.329) | |||
| Componenti del risultato complessivo: | ||||
| Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti | 181 | |||
| Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti relativo alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto |
(399) | |||
| Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati |
(171) | |||
| Variazione della riserva di conversione | 10.041 | |||
| Risultato netto del periodo | ||||
| Saldo al 31 dicembre 2019 | 34.728 | 132.130 | (24.805) | 983.809 |
86
| Patrimonio Netto | Patrimonio Netto di terzi |
Capitale e riserve di terzi |
Risultato di terzi | Patrimonio Netto di Gruppo |
Risultato netto di periodo |
|---|---|---|---|---|---|
| 1.064.437 | 27.625 | 23.153 | 4.472 | 1.036.812 | 263.428 |
| 0 | 0 | 4.472 | (4.472) | 0 | (191.887) |
| (72.341) | (800) | (800) | (71.541) | (71.541) | |
| (424) | 0 | (424) | |||
| (62) | 0 | (62) | |||
| (4.264) | (210) | (210) | (4.054) | ||
| 241.476 | 3.127 | 3.127 | 238.349 | 238.349 | |
| 1.228.822 | 29.742 | 26.615 | 3.127 | 1.199.080 | 238.349 |
| 0 | 3.127 | (3.127) | 0 | (166.808) | |
| (72.341) | (800) | (800) | (71.541) | (71.541) | |
| (11.329) | 0 | (11.329) | |||
| 181 | 0 | 181 | |||
| (399) | 0 | (399) | |||
| (171) | 0 | (171) | |||
| 10.191 | 150 | 150 | 10.041 | ||
| 233.061 | 1.760 | 1.760 | 231.301 | 231.301 | |
| 1.388.015 | 30.852 | 29.092 | 1.760 | 1.357.163 | 231.301 |
Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, il Gruppo Brembo svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.
La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali ed industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.
La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Częstochowa, Dąbrowa Górnicza, Niepołomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim), Cina (Nanchino, Langfang), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.
Il Bilancio consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2019 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2019, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).
Il Bilancio consolidato comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, il Conto economico consolidato, il Conto economico consolidato complessivo, il Rendiconto finanziario consolidato, le Variazioni di patrimonio netto consolidato e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.
In data 9 marzo 2020, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Bilancio consolidato e disposto che lo stesso sia messo a disposizione del pubblico e di Consob, con le modalità e nei termini previsti dalle disposizioni normative e dai regolamentari vigenti.
Il Bilancio consolidato è stato redatto sulla base dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2019, predisposti dai Consigli di Amministrazione o, qualora disponibili, dei bilanci approvati dalle Assemblee delle rispettive società consolidate opportunamente rettificati, ove necessario, per allinearli ai criteri di classificazione e ai principi contabili adottati dal Gruppo.
Il Bilancio consolidato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari del Gruppo, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.
Il periodo amministrativo e la data di chiusura per la predisposizione del Bilancio consolidato corrispondono a quelli del bilancio della Capogruppo e di tutte le società consolidate. Il Bilancio consolidato è presentato in euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A. e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato.
Il Bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente. Il Gruppo, quando applica un principio contabile o contabilizza una rettifica retroattivamente, o apporta una riclassifica alle voci del bilancio, presenta una colonna addizionale rappresentativa della situazione patrimoniale-finanziaria relativa all'inizio del primo esercizio comparativo.
Relativamente alla presentazione del bilancio, il Gruppo ha operato le seguenti scelte:
La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.
La predisposizione del bilancio in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.
Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la rilevazione delle imposte (inclusa la stima di eventuali passività fiscali correlate a contenziosi fiscali, in essere o probabili), le riduzioni di valore di attività non finanziarie e le ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei piani a benefici definiti. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per garanzia prodotto, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività, alla designazione dei contratti di leasing ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.
In particolare si evidenziano i seguenti elementi:
I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2019 ed omologati dall'Unione Europea.
Il Gruppo ha adottato l'IFRS 16 e l'IFRIC 23 per la prima volta. Di seguito sono descritti l'impatto e la natura delle modifiche a seguito dell'adozione di questi nuovi principi contabili.
L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce i principi IAS 17, IFRIC 4, SIC-15 e SIC-27. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello contabile simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari che erano disciplinati dallo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari relativamente ai contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed ai contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi o inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti dei canoni di affitto previsti dal contratto di leasing ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (il diritto d'uso). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing o un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Rimane sostanzialmente invariata la contabilizzazione prevista dall'IFRS 16 per i locatori che continueranno a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione previsto dallo IAS 17, distinguendo leasing operativi e leasing finanziari.
L'IFRS 16 è efficace a partire dagli esercizi che hanno avuto inizio dal 1° gennaio 2019 con piena applicazione retrospettica o modificata. Il Gruppo ha applicato il nuovo standard utilizzando il metodo retrospettico modificato, opzione B, senza restatement dei contratti già in essere al 1° gennaio 2019 e non applicando il principio alle attività di "scarso valore" e a breve termine.
Il dettaglio degli impatti dell'applicazione del nuovo principio sono indicati al paragrafo "Analisi delle singole voci" presente nelle Note illustrative.
La presente interpretazione chiarisce come applicare i requisiti relativi alla rilevazione e alla valutazione di cui allo IAS 12 quando vi sia incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito. In tal caso, l'entità deve rilevare e valutare la sua attività o passività fiscale corrente o differita applicando i requisiti di cui allo IAS 12 sulla base del reddito imponibile (perdita fiscale), dei valori ai fini fiscali, delle perdite fiscali non utilizzate, dei crediti di imposta non utilizzati e delle aliquote fiscali determinate applicando la presente interpretazione. In caso di incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito, la presente interpretazione tratta le seguenti questioni: a) se l'entità prende in considerazione i trattamenti fiscali incerti separatamente o congiuntamente; b) le ipotesi formulate dall'entità circa l'esito del controllo sui trattamenti fiscali da parte delle autorità fiscali; c) come l'entità determina il reddito imponibile (perdita fiscale), i valori ai fini fiscali, le perdite fiscali non utilizzate, i crediti di imposta non utilizzati e le aliquote d'imposta; e d) come l'entità tiene conto dei cambiamenti nei fatti e nelle circostanze. L'applicazione di tale interpretazione non ha avuto impatti né sul risultato, né sulla situazione patrimoniale finanziaria del Gruppo.
I seguenti nuovi principi e le seguenti modifiche efficaci dal 1° gennaio 2019 non hanno avuto alcun effetto sul Bilancio consolidato del Gruppo:
Altri principi o modifiche, ancora non omologati alla data di redazione del presente documento, sono infine riassunti nella tabella seguente:
| Descrizione | Omologato alla data del presente bilancio |
Data di efficacia prevista del principio |
|---|---|---|
| Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in September 2014) |
NO | Non definita |
| IFRS 17: Insurance Contracts (issued in May 2017) | NO | 1° gennaio 2021 |
| Amendments to IFRS 3 Business Combination (issued in October 2018) | NO | 1° gennaio 2020 |
| Amendments to IAS 1 Presentation of Financial statements: classification of Liabilities as current or non-current |
NO | Non definita |
Il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi, ma non ancora in vigore.
Il Bilancio consolidato comprende il bilancio al 31 dicembre 2019 di Brembo S.p.A., società Capogruppo, e i bilanci delle società delle quali Brembo S.p.A. detiene il controllo ai sensi dell'IFRS 10.
Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel Bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
L'utile (perdita) d'esercizio e ciascuna delle altre componenti di Conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza abbiano un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del Gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.
Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a Conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
L'elenco delle società controllate incluse nell'area di consolidamento, delle società collegate e joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto, comprensivo delle informazioni riguardanti la loro sede legale e la percentuale di capitale posseduto, è riportato al paragrafo "Informazioni sul Gruppo" delle presenti Note illustrative. Nel corso del 2019 non sono avvenute operazioni societarie che hanno avuto impatti sull'area di consolidamento del Gruppo.
A partire dal 30 giugno 2019, Brembo ha cessato la propria attività industriale nell'impianto di Buenos Aires cui seguirà la liquidazione della società controllata Brembo Argentina S.A. Pertanto, ai sensi del principio IFRS 5, le voci dell'attivo e del passivo della società sono state riclassificate alla voce "Attività/Passività derivanti da attività operative cessate", mentre le voci di Conto economico alla voce "Risultato derivante da attività operative cessate".
Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.
Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.
Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli assets ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza del Gruppo del fair value di attività, passività e
93
passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a Conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene riespressa in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9, deve essere rilevata nel Conto economico o nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dell'IFRS 9, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel Conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.
Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.
Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica individuale di perdita di valore (impairment).
Il Conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di Conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del Conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle Variazioni del patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.
La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel Conto economico e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.
Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.
Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel Conto economico.
All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel Conto economico.
I bilanci delle società del Gruppo incluse nel Bilancio consolidato sono espressi utilizzando la moneta del mercato primario in cui operano (moneta funzionale). Il Bilancio consolidato del Gruppo è presentato in euro, che è la moneta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A.
Alla data di chiusura del periodo, le attività e le passività delle imprese controllate, collegate e joint venture, la cui valuta funzionale è diversa dall'euro, sono convertite nella valuta di redazione dei conti consolidati di Gruppo al tasso di cambio in vigore a tale data. Le voci di Conto economico sono convertite al cambio medio del periodo (in quanto ritenuto rappresentativo della media dei cambi prevalenti alle date delle singole transazioni). Le differenze derivanti dall'adeguamento del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine periodo e le differenze derivanti dalla diversa metodologia usata per la conversione del risultato d'esercizio, sono contabilizzate in una specifica voce di patrimonio netto. In caso di successiva dismissione delle imprese estere consolidate, il valore cumulato delle differenze di conversione ad esse relativo viene rilevato a Conto economico.
Euro contro Valuta Al 31.12.2019 Medio 2019 Al 31.12.2018 Medio 2018 Dollaro statunitense 1,123400 1,119598 1,145000 1,181490 Yen giapponese 121,940000 122,056369 125,850000 130,409562 Corona svedese 10,446800 10,586660 10,254800 10,256743 Zloty polacco 4,256800 4,297528 4,301400 4,260575 Corona ceca 25,408000 25,669748 25,724000 25,643155 Peso messicano 21,220200 21,557279 22,492100 22,716019 Sterlina britannica 0,850800 0,877307 0,894530 0,884747 Real brasiliano 4,515700 4,413542 4,444000 4,308730 Rupia indiana 80,187000 78,850143 79,729800 80,727734 Peso argentino 67,274900 53,800925 43,159300 32,908882 Renminbi cinese 7,820500 7,733878 7,875100 7,807350 Rublo russo 69,956300 72,459337 79,715300 74,055072
Nella tabella sotto riportata sono indicati i cambi utilizzati per la conversione dei bilanci espressi in valuta diversa da quella funzionale del Gruppo (euro):
Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a Conto economico.
Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.
Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.
Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.
I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione che non hanno
condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.
L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene.
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Terreni | Indefinita |
| Fabbricati | 10 – 35 anni |
| Impianti e macchinari | 5 – 20 anni |
| Attrezzature industriali e commerciali | 2,5 – 10 anni |
| Altri beni | 4 – 10 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello contabile simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari che erano disciplinati dallo IAS 17. Il locatario rileva una passività a fronte dei pagamenti dei canoni di affitto previsti dal contratto di leasing ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (il diritto d'uso). I locatari devono contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari devono anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing o un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconosce generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività.
Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.
Il Gruppo riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:
L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. La vita utile viene riesaminata periodicamente.
Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se il Gruppo è in grado di dimostrare:
Le spese di ricerca sono imputate a Conto economico. Similmente, se la società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.
I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a Conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Costi di Sviluppo | 3 – 5 anni |
| Avviamento e altre immobilizzazioni a vita utile indefinita | Indefinita |
| Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno | 5 – 10 anni |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 3 – 5 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
L'avviamento, le attività immateriali a vita indefinita e i costi di sviluppo in corso sono sottoposti ad un sistematico test di impairment con cadenza almeno annuale e comunque qualora emergano indicatori di perdita di valore. Le attività materiali, nonché le attività immateriali oggetto di ammortamento sono sottoposte a un test di impairment qualora emergano indicatori di perdita di valore.
Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, ed il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore
d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività, o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flows ed il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale, a Conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.
Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato. Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.
Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.
Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.
Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.
La cassa ed i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento.
Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.
Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:
I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel Conto economico al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del Conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel Conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti".
Accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la società interessata ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati.
L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.
Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.
I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali una società effettua dei versamenti ad una società assicurativa o ad un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.
Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.
I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituiscono un'obbligazione futura per la società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano.
Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, il Gruppo utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali obiettive, e tra loro compatibili su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività
al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato, al netto del fair value delle attività al servizio del piano che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione. Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di Conto economico complessivo nell'esercizio in cui sono si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a Conto economico negli esercizi successivi. Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel Conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.
I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.
I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a Conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.
Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo.
Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.
Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al Conto economico, investimenti posseduti fino alla scadenza, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.
I finanziamenti e i crediti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel Conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel Conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.
Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel Conto economico. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.
Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale
di corrisponderli interamente e senza ritardi e (1) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (2) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.
Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.
Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati, nonché passività per beni in leasing.
I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel Conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel Conto economico.dipende dallo loro classificazione.
Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte del Gruppo, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel Conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.
Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività. I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel Conto economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti".
Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.
Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a Conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul Conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili). La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dall'IFRS 9 viene rilevata quale componente del Conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il Conto economico.
La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IFRS 9, viene invece contabilizzata direttamente a Conto economico.
I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono riconosciuti nel Conto economico per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento del controllo di merci o servizi al cliente. I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.
Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:
Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature e delle attività di studio e progettazione può avvenire con le seguenti modalità:
Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.
Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito ad una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto.
Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella situazione patrimoniale-finanziaria.
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.
La società Capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.
Il Gruppo classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte. La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata nella vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita. Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio. Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio in un'unica riga come Utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione.
Alla luce di tale definizione, per il Gruppo Brembo i settori operativi sono rappresentati da cinque Divisioni/Business Unit: Dischi, Sistemi, Moto, Performance Group, After Market.
Ogni Direttore di Divisione/Business Unit infatti risponde al vertice aziendale e mantiene con esso contatti periodici per discutere attività operative, risultati di bilancio, previsioni o piani.
Il Gruppo ha quindi aggregato ai fini della predisposizione dell'informativa di bilancio i settori operativi come segue:
I settori che compongono ciascuna aggregazione infatti sono similari per quanto riguarda i seguenti aspetti:
I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.
Alla luce di quanto richiesto dall'IFRS 8, con riguardo ai ricavi realizzati verso i maggiori clienti, definendo come cliente unico tutte le società che appartengono ad uno stesso Gruppo, nell'esercizio 2019 esistono tre clienti di Brembo le cui vendite sono superiori al 10% dei ricavi netti consolidati, sebbene considerando le singole case automobilistiche componenti i suddetti gruppi, nessuna di queste superi tale soglia.
| Totale | Dischi/Sistemi/Moto | After Market / Performance Group |
Interdivisionali | Non di settore | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
| Vendite | 2.646.536 | 2.678.684 | 2.244.010 | 2.325.955 | 399.347 | 354.231 | (3.334) | (3.002) | 6.513 | 1.500 |
| Abbuoni e sconti | (41.732) | (31.749) | (3.560) | (2.733) | (38.153) | (29.012) | 0 | 0 | (19) | (4) |
| Vendite nette | 2.604.804 | 2.646.935 | 2.240.450 | 2.323.222 | 361.194 | 325.219 | (3.334) | (3.002) | 6.494 | 1.496 |
| Costi di trasporto | 22.469 | 24.153 | 16.787 | 18.470 | 5.668 | 5.680 | 0 | 0 | 14 | 3 |
| Costi variabili di produzione |
1.601.412 | 1.662.987 | 1.363.045 | 1.457.780 | 234.516 | 204.876 | (3.334) | (3.002) | 7.185 | 3.333 |
| Margine di contribuzione |
980.923 | 959.795 | 860.618 | 846.972 | 121.010 | 114.663 | 0 | 0 | (705) | (1.840) |
| Costi fissi di produzione | 404.167 | 364.861 | 380.224 | 344.449 | 22.084 | 18.876 | 0 | 0 | 1.859 | 1.536 |
| Margine operativo lordo di produzione |
576.756 | 594.934 | 480.394 | 502.523 | 98.926 | 95.787 | 0 | 0 | (2.564) | (3.376) |
| Costi personale di BU | 191.729 | 172.858 | 122.047 | 109.134 | 50.152 | 47.647 | 0 | 0 | 19.530 | 16.077 |
| Margine operativo lordo di BU |
385.027 | 422.076 | 358.347 | 393.389 | 48.774 | 48.140 | 0 | 0 | (22.094) | (19.453) |
| Costi personale delle direzioni centrali |
104.225 | 93.735 | 76.926 | 69.844 | 12.278 | 11.707 | 0 | 0 | 15.021 | 12.184 |
| RISULTATO OPERATIVO | 280.802 | 328.341 | 281.421 | 323.545 | 36.496 | 36.433 | 0 | 0 | (37.115) | (31.637) |
| Costi e ricavi straordinari |
30.198 | 19.864 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 30.198 | 19.864 |
| Costi e ricavi finanziari | (12.994) | (20.772) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (12.994) | (20.772) |
| Proventi e oneri da partecipazioni |
14.064 | 16.406 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 14.064 | 16.406 |
| Costi e ricavi non operativi |
(10.801) | (18.482) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (10.801) | (18.482) |
| Risultato prima delle imposte |
301.269 | 325.357 | 281.421 | 323.545 | 36.496 | 36.433 | 0 | 0 | (16.648) | (34.621) |
| Imposte | (68.208) | (83.881) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (68.208) | (83.881) |
| Risultato prima degli interessi di terzi |
233.061 | 241.476 | 281.421 | 323.545 | 36.496 | 36.433 | 0 | 0 | (84.856) (118.502) | |
| Interessi di terzi | (1.760) | (3.127) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (1.760) | (3.127) |
| RISULTATO NETTO | 231.301 | 238.349 | 281.421 | 323.545 | 36.496 | 36.433 | 0 | 0 | (86.616) (121.629) |
La seguente tabella riporta i dati di settore relativi ai ricavi e ai risultati al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018:
Di seguito la riconciliazione tra i dati derivanti dai bilanci consolidati annuali e i dati sopraindicati:
| VENDITE NETTE | 2.604.804 | 2.646.935 |
|---|---|---|
| Altro | 4.261 | 256 |
| Riclassifica ricavi Brembo Argentina | 6.302 | 0 |
| Riaddebiti vari (nel Bilancio consolidato sono inclusi negli "Altri ricavi e proventi") | 3.606 | 2.149 |
| Effetto aggiustamento transazioni tra società consolidate | (25) | 138 |
| Plusvalenze per cessione attrezzature (nel Bilancio consolidato sono incluse in"Altri ricavi e proventi") |
2.592 | 3.807 |
| Differenze fra reportistica interna e bilancio su attività di sviluppo | 11.525 | 18.151 |
| Vendite per sfridi (nei dati di settore sono portati a riduzione dei "Costi variabili di produzione") |
(15.127) | (17.577) |
| RICAVI DA CONTRATTI CON CLIENTI | 2.591.670 | 2.640.011 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 318.539 | 345.064 |
| Differenze fra reportistica interna e bilancio su attività di sviluppo | (2.286) | 6.460 |
| Altre differenze fra reportistica interna e bilancio | 163 | (264) |
| Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria | (13.794) | (16.190) |
| Risarcimenti e sovvenzioni | (16.824) | (7.648) |
| Plus/minusvalenze per cessione cespiti (nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi non operativi") |
(629) | (364) |
| Differente classificazione delle spese bancarie (nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi finanziari") |
791 | 850 |
| Riclassifica Brembo Argentina | (5.337) | 0 |
| Altro | 179 | 433 |
| RISULTATO OPERATIVO | 280.802 | 328.341 |
La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla gestione.
| Totale | Dischi/Sistemi/Moto | After Market / Performance Group |
Interdivisionali | Non di settore | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
| Immobilizzazioni materiali | 1.258.800 | 1.041.442 | 1.156.099 | 980.727 | 69.931 | 38.927 | 5 | 5 | 32.765 | 21.783 |
| Immobilizzazioni immateriali | 141.040 | 135.835 | 116.272 | 111.952 | 18.374 | 17.988 | 0 | 0 | 6.394 | 5.895 |
| Immobilizzazioni finanziarie e altre attività/passività non correnti |
65.145 | 71.060 | 443 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 64.702 | 71.060 |
| (a) Totale immobilizzazioni | 1.464.985 | 1.248.337 | 1.272.814 1.092.679 | 88.305 | 56.915 | 5 | 5 | 103.861 | 98.738 | |
| Rimanenze | 342.254 | 341.797 | 254.803 | 255.337 | 92.241 | 86.460 | 0 | 0 | (4.790) | 0 |
| Attività correnti | 495.826 | 483.653 | 353.795 | 363.674 | 44.827 | 53.081 | (15.312) | (15.152) | 112.516 | 82.050 |
| Passività correnti | (631.815) | (740.799) | (416.045) | (503.325) | (87.489) | (89.245) | 15.312 | 15.152 | (143.593) | (163.381) |
| Fondi per rischi e oneri e altri fondi |
(33.699) | (41.982) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (33.699) | (41.982) |
| (b) Capitale Circolante Netto | 172.566 | 42.669 | 192.553 | 115.686 | 49.579 | 50.296 | 0 | 0 | (69.566) (123.313) | |
| CAPITALE OPERATIVO NETTO INVESTITO (a+b) |
1.637.551 | 1.291.006 | 1.465.367 1.208.365 | 137.884 | 107.211 | 5 | 5 | 34.295 | (24.575) | |
| Componenti extragestionali | 121.087 | 101.868 | 53 | 53 | 0 | 0 | 0 | (4) | 121.034 | 101.819 |
| CAPITALE NETTO INVESTITO 1.758.638 | 1.392.874 | 1.465.420 1.208.418 | 137.884 | 107.211 | 5 | 1 | 155.329 | 77.244 | ||
| Patrimonio netto di gruppo | 1.357.163 | 1.199.080 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1.357.163 1.199.080 | |
| Patrimonio netto di terzi | 30.852 | 29.742 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 30.852 | 29.742 |
| (d) Patrimonio netto | 1.388.015 | 1.228.822 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1.388.015 1.228.822 | |
| (e) Fondi relativi al personale | 25.584 | 27.141 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 25.584 | 27.141 |
| Indebitamento finanziario a medio/lungo termine |
375.005 | 207.444 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 375.005 | 207.444 |
| Indebitamento finanziario a breve termine |
(29.966) | (70.533) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (29.966) | (70.533) |
| (f) Indebitamento finanziario netto |
345.039 | 136.911 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 345.039 | 136.911 |
| (g) COPERTURA (d+e+f) | 1.758.638 | 1.392.874 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1.758.638 1.392.874 |
Le seguenti tabelle riportano i dati patrimoniali di settore al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018:
Relativamente ai principali dati non di settore si indica che:
Il Gruppo Brembo è esposto al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.
La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.
Il rischio di mercato si identifica nel rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.
Questo rischio deriva da strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare banche a breve, mutui, leasing, prestiti obbligazionari, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti tramite altri strumenti finanziari.
Brembo, al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo ad una parte dell'indebitamento, ha stipulato prevalentemente contratti di finanziamento a tasso fisso. Tuttavia, la società continua ad essere esposta al rischio di tasso di interesse dovuto alla fluttuazione dei tassi variabili.
È stata effettuata una "sensitivity analysis" nella quale sono stati considerati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di ±50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2019. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 683 migliaia (€ 879 migliaia al 31 dicembre 2018), al lordo degli effetti fiscali.
Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario lordo medio settimanale al fine di dare una rappresentazione il più possibile attendibile.
Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo è esposta al rischio di cambio.
Su questo fronte Brembo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).
Si riporta di seguito un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.
In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2019 e 2018, si è applicata ai cambi medi del 2019 e 2018 una variazione calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimere la volatilità relativa.
111
| 31.12.2019 | 31.12.2018 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | % variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
% variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
|
| EUR/CNY | 1,37% | (48,3) | 49,6 | 1,88% | (38,3) | 39,7 | |
| EUR/GBP | 2,36% | 10,4 | (10,9) | 1,02% | 0,2 | (0,2) | |
| EUR/JPY | 2,23% | (16,1) | 16,9 | 1,86% | 38,4 | (39,9) | |
| EUR/PLN | 0,78% | (5,7) | 5,8 | 1,41% | 5,7 | (5,9) | |
| EUR/SEK | 1,47% | 16,5 | (17,0) | 1,98% | 6,3 | (6,6) | |
| EUR/USD | 1,22% | 16,9 | (17,3) | 3,11% | (21,8) | 23,2 | |
| EUR/INR | 1,50% | 0,4 | (0,4) | 2,54% | 0,0 | 0,0 | |
| EUR/CZK | 0,49% | (0,3) | 0,3 | 0,85% | 0,5 | (0,5) | |
| EUR/CHF | 1,67% | 0,1 | (0,1) | 1,73% | 0,0 | 0,0 | |
| EUR/RUB | 2,61% | 0,0 | 0,0 | 4,14% | 8,5 | (9,3) | |
| PLN/CNY | 1,42% | 7,2 | (7,4) | 2,31% | 12,9 | (13,5) | |
| PLN/EUR | 0,77% | (73,5) | 74,7 | 1,42% | (535,4) | 550,8 | |
| PLN/GBP | 2,25% | 0,3 | (0,3) | 1,53% | 0,1 | (0,1) | |
| PLN/JPY | 2,62% | 0,8 | (0,9) | 3,11% | 1,2 | (1,3) | |
| PLN/USD | 1,67% | (2,7) | 2,8 | 4,42% | (19,7) | 21,5 | |
| PLN/CHF | 2,01% | 6,5 | (6,8) | 2,75% | 7,4 | (7,8) | |
| GBP/EUR | 2,35% | 39,8 | (41,7) | 1,02% | 13,2 | (13,5) | |
| GBP/USD | 2,62% | (5,8) | 6,1 | 3,62% | 5,3 | (5,7) | |
| GBP/AUD | 2,13% | (0,9) | 1,0 | 1,82% | (1,2) | 1,2 | |
| USD/CNY | 2,15% | (3,4) | 3,5 | 3,90% | (1,9) | 2,0 | |
| USD/EUR | 1,22% | 54,8 | (56,2) | 3,08% | (71,3) | 75,8 | |
| USD/MXN | 1,41% | 30,8 | (31,7) | 3,55% | 61,7 | (66,2) | |
| BRL/EUR | 3,07% | 15,1 | (16,0) | 5,74% | 20,6 | (23,2) | |
| BRL/JPY | 4,73% | 0,0 | 0,0 | 7,01% | 0,6 | (0,7) | |
| BRL/USD | 4,06% | 16,7 | (18,1) | 8,21% | (22,8) | 26,9 | |
| JPY/EUR | 2,23% | 5,1 | (5,3) | 1,84% | 2,7 | (2,8) | |
| JPY/USD | 1,46% | 0,9 | (1,0) | 2,10% | 0,4 | (0,4) | |
| CNY/EUR | 1,38% | 246,2 | (253,1) | 1,91% | 132,4 | (137,5) | |
| CNY/JPY | 3,41% | 4,9 | (5,2) | 2,49% | 0,0 | 0,0 | |
| CNY/USD | 2,15% | (100,5) | 104,9 | 3,91% | (52,7) | 57,0 | |
| INR/EUR | 1,49% | (11,2) | 11,6 | 2,50% | (0,4) | 0,4 | |
| INR/JPY | 2,37% | 35,2 | (36,9) | 3,48% | 34,9 | (37,4) | |
| INR/USD | 1,47% | (5,2) | 5,4 | 4,67% | (6,6) | 7,3 | |
| CZK/EUR | 0,49% | 15,6 | (15,7) | 0,85% | 57,2 | (58,2) | |
| CZK/GBP | 2,22% | (0,5) | 0,5 | 1,14% | (0,3) | 0,3 | |
| CZK/PLN | 0,53% | 4,6 | (4,7) | 0,81% | 2,5 | (2,6) | |
| CZK/USD | 1,40% | (0,4) | 0,4 | 3,89% | (15,9) | 17,2 | |
| ARS/BRL | 13,34% | 0,0 | 0,0 | 19,15% | 116,0 | (171,0) | |
| ARS/EUR | 15,82% | 0,0 | 0,0 | 23,31% | 135,6 | (218,1) | |
| ARS/USD | 16,85% | 0,0 | 0,0 | 26,05% | 58,3 | (99,3) |
Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2019 non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento prezzi delle materie prime.
Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo.
Al fine di minimizzare questo rischio, l'area Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:
Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti, altri debiti e strumenti derivati. Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati e al fair falue degli strumenti derivati passivi in essere.
Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2019 più lo spread relativo.
| (in migliaia di euro) | Valore contabile |
Flussi finanziari contrattuali |
Entro 1 anno | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie esclusi gli strumenti derivati: | |||||
| Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c | 136.234 | 136.234 | 136.234 | 0 | 0 |
| Debiti verso banche (mutui e prestiti obbligazionari) | 317.979 | 325.455 | 124.333 | 150.615 | 50.507 |
| Debiti verso altri finanziatori | 1.626 | 1.632 | 466 | 1.148 | 18 |
| Passività per beni in leasing | 195.983 | 195.983 | 18.700 | 62.646 | 114.637 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 483.984 | 483.984 | 483.984 | 0 | 0 |
| Passività finanziarie per strumenti derivati: | |||||
| Derivati | 599 | 599 | 599 | 0 | 0 |
| Totale | 1.136.405 | 1.143.887 | 764.316 | 214.409 | 165.162 |
Alcuni contratti di finanziamento del Gruppo richiedono il rispetto di alcuni covenants finanziari, che prevedono l'obbligo per il Gruppo di rispettare determinati livelli di indici finanziari.
In particolare sono presenti i seguenti covenant con relativa soglia da non superare:
La violazione dei ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.
Il valore di tali covenants è monitorato alla fine di ogni trimestre e al 31 dicembre 2019 tali quozienti risultano ampiamente rispettati dal Gruppo.
Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre al cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
In particolare, alla data del 31 dicembre 2019, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 74% del totale (totale linee di credito a disposizione € 529 milioni).
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio per il Gruppo è principalmente legato ai crediti commerciali. Le controparti con le quali il Gruppo ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Il Gruppo in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.
A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:
a) la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività del Gruppo:
| 31.12.2019 | 31.12.2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | livello 1 | livello 2 | livello 3 | livello 1 | livello 2 | livello 3 |
| Attività (passività) finanziarie valutate al fair value | ||||||
| Contratti a termine in valuta | 0 | (347) | 0 | 0 | (814) | 0 |
| Interest rate swap | 0 | (252) | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Derivato incorporato | 0 | 0 | 1.480 | 0 | 0 | 0 |
| Totale attività (passività) finanziarie valutate al fair value | 0 | (599) | 1.480 | 0 | (814) | 0 |
| Attività (passività) per le quali viene indicato il fair value | ||||||
| Debiti verso banche correnti e non correnti | 0 | (325.275) | 0 | 0 | (320.669) | 0 |
| Passività per beni in leasing correnti e non correnti | 0 | (195.983) | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | 0 | (1.439) | 0 | 0 | (2.193) | 0 |
| Totale attività (passività) per le quali viene indicato il fair value | 0 | (522.697) | 0 | 0 | (322.862) | 0 |
La movimentazione intervenuta nel livello 3 della gerarchia nel corso dell'esercizio è:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 |
|---|---|
| Valore Iniziale | 0 |
| Movimenti a conto economico | 1.480 |
| Valore Finale | 1.480 |
b) una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:
| Valore contabile | Fair value | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.788 | 1.657 | 1.788 | 1.657 | |
| Finanziamenti e crediti e passività finanziarie valutate a costo ammortizzato: |
|||||
| Attività finanziarie correnti e non correnti (esclusi strumenti derivati) | 5.249 | 6.840 | 5.249 | 6.840 | |
| Crediti commerciali | 391.925 | 407.414 | 391.925 | 407.414 | |
| Finanziamenti e crediti | 57.813 | 51.410 | 57.813 | 51.410 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 304.793 | 345.117 | 304.793 | 345.117 | |
| Debiti verso banche correnti e non correnti | (454.213) | (479.200) | (461.509) | (484.246) | |
| Passività per beni in leasing correnti e non correnti | (195.983) | (94) | (195.983) | (94) | |
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | (1.626) | (2.227) | (1.626) | (2.227) | |
| Debiti commerciali | (473.996) | (566.737) | (473.996) | (566.737) | |
| Altre passività correnti | (143.273) | (164.192) | (143.273) | (164.192) | |
| Altre passività non correnti | (9.472) | (3.095) | (9.472) | (3.095) | |
| Derivati | 881 | (814) | 881 | (814) | |
| Totale | (516.114) | (403.921) | (523.410) | (408.967) |
Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito. Nello specifico:
All'interno del Gruppo avvengono rapporti tra società controllanti, società controllate, società collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche ed altre parti correlate. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,523% del capitale sociale. Nel corso del 2019 Brembo non ha avuto rapporti con la propria controllante ad eccezione della distribuzione dividendi.
Si riportano di seguito le informazioni relative ai compensi di Amministratori e Sindaci di Brembo S.p.A. e delle altre società del Gruppo e le altre informazioni rilevanti:
| 31.12.2019 | 31.12.2018 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Amministratori | Sindaci | Amministratori | Sindaci | |
| Emolumenti e altri incentivi per la carica | 4.320 | 196 | 2.090 | 196 | |
| Partecipazione comitati e incarichi particolari | 155 | 0 | 155 | 0 | |
| Salari e altri incentivi | 4.956 | 0 | 6.627 | 0 |
La voce "Salari e altri incentivi" comprende la stima del costo di competenza 2019 del piano triennale 2019-2021 riservato al top management aziendale, i compensi quale stipendio per la funzione di dipendente e l'accantonamento per bonus non ancora corrisposti.
Di seguito è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi della Situazione patrimoniale-finanziaria e del Conto economico:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 31.12.2018 |
|||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Parti correlate | Parti correlate | |||||||||||
| a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria |
valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% | valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% |
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) |
7.078 | 3.716 | 0 | 0 | 3.716 | 52,5% | 8.190 | 5.675 | 0 | 0 | 5.675 | 69,3% |
| Rimanenze | 342.203 | 219 | 0 | 219 | 0 | 0,1% | 342.037 | 9 | 0 | 9 | 0 | 0,0% |
| Crediti commerciali | 391.925 | 2.094 | 14 | 2.005 | 75 | 0,5% | 407.414 | 1.970 | 6 | 1.891 | 73 | 0,5% |
| Altri crediti e attività correnti | 95.870 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 72.132 | 10 | 10 | 0 | 0 | 0,0% |
| Altre passività non correnti | (9.472) | (3.782) | (3.782) | 0 | 0 | 39,9% | (3.095) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (25.584) | (2.633) | (2.633) | 0 | 0 | 10,3% | (27.141) | (4.445) | (4.445) | 0 | 0 | 16,4% |
| Debiti commerciali | (473.996) | (8.223) | (1.267) | (6.624) | (332) | 1,7% | (566.737) | (28.201) | (4.291) | (23.592) | (318) | 5,0% |
| Altre passività correnti | (143.273) | (1.988) | (1.860) | (128) | 0 | 1,4% | (164.192) | (12.209) | (12.082) | (127) | 0 | 7,4% |
| 31.12.2019 | 31.12.2018 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Parti correlate | Parti correlate | |||||||||||
| b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci del Conto economico |
valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% | valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.591.670 | 406 | 0 | 396 | 10 | 0,0% | 2.640.011 | 471 | 1 | 465 | 5 | 0,0% |
| Altri ricavi e proventi | 33.965 | 3.972 | 21 | 3.778 | 173 | 11,7% | 34.607 | 3.611 | 20 | 3.420 | 171 | 10,4% |
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci |
(1.214.623) | (53.126) | (3) | (52.675) | (448) | 4,4% | (1.262.994) | (93.974) | (233) | (93.342) | (399) | 7,4% |
| Altri costi operativi | (470.588) | (8.392) | (5.383) | (1.770) | (1.239) | 1,8% | (486.962) | (8.271) | (6.323) | (830) | (1.118) | 1,7% |
| Costi per il personale | (465.696) | (7.290) | (7.284) | (6) | 0 | 1,6% | (465.306) | (8.496) | (8.495) | (1) | 0 | 1,8% |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (11.137) | 68 | 28 | (1) | 41 | -0,6% | (19.941) | 38 | 22 | 0 | 16 | -0,2% |
* nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.
Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizi e il trasferimento di immobilizzazioni tra le diverse società del Gruppo sono avvenute a prezzi rispondenti al valore normale di mercato. I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi ed organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficino di alcune forme di finanziamento accentrate. Dal 2008 è attivo un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader, mentre dal 2013 è attivo un ulteriore sistema di cash pooling, con valuta renmimbi cinese il cui pooler è la società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. e i cui partecipanti sono le società Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd., Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. e Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. Il cash pooling è interamente basato in Cina, con provider del servizio Citibank China.
I dati essenziali delle società appartenenti al Gruppo sono commentati nella Relazione sulla gestione al capitolo "Struttura del Gruppo e andamento delle società di Brembo".
| DENOMINAZIONE | SEDE | CAPITALE | QUOTA POSSEDUTA | DALLE SOCIETÀ DEL GRUPPO | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Brembo S.p.A. | Curno (BG) | Italia | Eur | 34.727.914 | ||
| AP Racing Ltd. | Coventry | Regno Unito | Gbp | 135.935 | 100% Brembo S.p.A. | |
| Brembo Deutschland GmbH | Leinfelden Echterdingen |
Germania | Eur | 25.000 | 100% Brembo S.p.A. | |
| Brembo North America Inc. | Wilmington, Delaware |
USA | Usd | 33.798.805 | 100% Brembo S.p.A. | |
| Brembo Czech S.r.o. | Ostrava-Hrabová | Repubblica Ceca | Czk | 605.850.000 | 100% Brembo S.p.A. | |
| La.Cam (Lavorazioni Camune) S.r.l. | Stezzano (BG) | Italia | Eur | 100.000 | 100% Brembo S.p.A. | |
| Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. | Qingdao | Cina | Cny | 1.365.700 | 100% Brembo S.p.A. | |
| Brembo Japan Co. Ltd. | Tokyo | Giappone | Jpy | 11.000.000 | 100% Brembo S.p.A. | |
| Brembo Poland Spolka Zo.o. | Dąbrowa Górnicza | Polonia | Pln | 144.879.500 | 100% Brembo S.p.A. | |
| Brembo Scandinavia A.B. | Göteborg | Svezia | Sek | 4.500.000 | 100% Brembo S.p.A. | |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 492.030.169 | 100% Brembo S.p.A. | |
| Brembo Russia Llc. | Mosca | Russia | Rub | 1.250.000 | 100% Brembo S.p.A. | |
| 98,62% Brembo S.p.A. | ||||||
| Brembo Argentina S.A. | Buenos Aires | Argentina | Ars | 62.802.000 | 1,38% Brembo do Brasil Ltda. | |
| 49% Brembo S.p.A. | ||||||
| Brembo México S.A. de C.V. | Apodaca | Messico | Usd | 20.428.836 | 51% Brembo North America Inc. | |
| Brembo (Nanjing) Automobile | 60% Brembo S.p.A. | |||||
| Components Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 235.194.060 | 40% Brembo Brake India Pvt. Ltd. | |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | Pune | India | Inr | 140.000.000 99,99% Brembo S.p.A. | ||
| Brembo do Brasil Ltda. | Betim | Brasile | Brl | 159.136.227 99,99% Brembo S.p.A. | ||
| Corporación Upwards '98 S.A. | Saragozza | Spagna | Eur | 498.043 | 68% Brembo S.p.A. | |
| Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. |
Langfang | Cina | Cny | 170.549.133 | 66% | Brembo S.p.A. |
| Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. | Stezzano (BG) | Italia | Eur | 4.000.000 | 50% | Brembo S.p.A. |
| Petroceramics S.p.A. | Milano | Italia | Eur | 123.750 | 20% | Brembo S.p.A. |
| Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH |
Meitingen | Germania | Eur | 25.000 | 100% | Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. |
Di seguito il dettaglio dei compensi alla Società di Revisione e ad altre società facenti parte del network ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento di Attuazione del D.Lgs. 24 febbraio 98 n. 58:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di revisione: | ||
| - alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 225 | 240 |
| - alle società controllate (servizi forniti dal network) | 422 | 401 |
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di verifica finalizzati all'emissione di un'attestazione: |
||
| - alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 81 | 56 |
| - alle società controllate (servizi forniti dal network) | 0 | 5 |
| Corrispettivi delle entità appartenenti al network della società di revisione per prestazione di servizi: |
||
| - altre prestazioni alle società controllate | 1 | 5 |
Non si segnalano impegni a carico del Gruppo alla data di chiusura del bilancio di esercizio 2019.
Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2019 la società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella Comunicazione stessa.
Con riferimento all'adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità delle erogazioni pubbliche, disciplinato dall'articolo 1 commi 125-129 della legge n. 124/2017 e successivamente integrato dal decreto legge 'sicurezza' (n. 113/2018) e dal decreto legge 'semplificazione' (n. 135/2018), che ha introdotto, a partire dai bilanci dell'esercizio 2018, una serie di obblighi di pubblicità e di trasparenza a carico dei soggetti che intrattengono rapporti economici con la Pubblica Amministrazione e alla luce dell'interpretazione effettuata da Assonime con la Circolare n. 5 del 22 febbraio 2019, si ritiene che la normativa non si applichi in casi di:
• sovvenzioni, contributi e vantaggi economici di qualunque genere i cui vantaggi sono accessibili a tutte le imprese che soddisfano determinate condizioni sulla base di criteri generali predeterminati (ad esempio misure previste da decreti ministeriali rivolti a specifici settori industriali e volte a finalizzare attività connesse a progetti di ricerca e sviluppo);
Considerando quanto sopra esposto, il Gruppo ha analizzato la propria situazione e ha ritenuto di esporre al presente paragrafo quanto ricevuto nel corso dell'esercizio 2019 in forma di contributi erogati dall'ente Finpiemonte S.p.A rientrante nel programma operativo regione Piemonte relativo al bando "Poli di Innovazione-Linea B. Agevolazioni per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, riservate alle imprese mai associate ai Poli" D.G.R. n. 81-3819 del 04/08/2016.
Si tratta del Progetto VRROBOTLINE, Piattaforma di Realtà Virtuale per l'addestramento degli operatori su linea robotizzata, per un importo complessivo pari a € 22 migliaia.
In data 5 febbraio 2020 è stata acquisita la quota di partecipazione del 20% nella società Infibra Technologies S.r.l. per un valore di € 800 migliaia. La Società ha per oggetto lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Non si segnalano altri fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2019 e fino alla data del 9 marzo 2020.
Alta tecnologia ideata per processi produttivi innovativi. Ma prima, un approccio responsabile e uno sguardo lungimirante.
I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati.
| (in migliaia di euro) | Terreni | Fabbricati | Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 30.711 | 289.384 | 1.065.152 | 211.914 | 48.797 | 226.781 | 1.872.739 |
| Fondo ammortamento | 0 | (95.446) | (630.358) | (175.259) | (35.250) | 0 | (936.313) |
| Fondo svalutazione | 0 | (577) | (1.866) | 0 | 0 | (386) | (2.829) |
| Consistenza al 1° gennaio 2018 | 30.711 | 193.361 | 432.928 | 36.655 | 13.547 | 226.395 | 933.597 |
| Variazioni: | |||||||
| Differenze di conversione | 308 | 1.182 | (1.194) | (257) | (70) | 847 | 816 |
| Riclassifiche | 0 | 81.362 | 92.084 | 4.576 | 6.873 | (194.108) | (9.213) |
| Acquisizioni | 282 | 27.929 | 120.745 | 17.899 | 8.206 | 75.386 | 250.447 |
| Alienazioni | 0 | (4) | (1.029) | (768) | (238) | (99) | (2.138) |
| Ammortamenti | 0 | (15.122) | (96.259) | (16.657) | (4.134) | 0 | (132.172) |
| Totale variazioni | 590 | 95.347 | 114.347 | 4.793 | 10.637 | (117.974) | 107.740 |
| Costo storico | 31.301 | 398.384 | 1.261.071 | 227.951 | 63.006 | 108.796 | 2.090.509 |
| Fondo ammortamento | 0 | (109.663) | (711.554) | (186.503) | (38.822) | 0 | (1.046.542) |
| Fondo svalutazione | 0 | (13) | (2.242) | 0 | 0 | (375) | (2.630) |
| Consistenza al 1° gennaio 2019 | 31.301 | 288.708 | 547.275 | 41.448 | 24.184 | 108.421 | 1.041.337 |
| Variazioni: | |||||||
| Differenze di conversione | 161 | 3.338 | 4.783 | 171 | 189 | 1.365 | 10.007 |
| Riclassifiche | 92 | 10.210 | 63.868 | 6.132 | 2.754 | (88.207) | (5.151) |
| Acquisizioni | 357 | 20.514 | 88.603 | 18.302 | 4.064 | 43.652 | 175.492 |
| Alienazioni | 0 | (58) | (1.117) | (501) | (30) | (1.448) | (3.154) |
| Altro | 0 | 0 | (651) | (29) | (3) | (1) | (684) |
| Ammortamenti | 0 | (18.309) | (110.219) | (19.243) | (5.508) | 0 | (153.279) |
| Perdita di valore | 0 | 0 | (136) | (19) | 0 | (106) | (261) |
| Totale variazioni | 610 | 15.695 | 45.131 | 4.813 | 1.466 | (44.745) | 22.970 |
| Costo storico | 31.911 | 433.396 | 1.406.365 | 250.247 | 68.480 | 63.986 | 2.254.385 |
| Fondo ammortamento | 0 | (128.980) | (811.555) | (203.968) | (42.830) | 0 | (1.187.333) |
| Fondo svalutazione | 0 | (13) | (2.404) | (18) | 0 | (310) | (2.745) |
| Consistenza al 31 dicembre 2019 | 31.911 | 304.403 | 592.406 | 46.261 | 25.650 | 63.676 | 1.064.307 |
Nel corso del 2019 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 175.492 migliaia, di cui € 43.652 migliaia relativi a immobilizzazioni in corso.
Come già in precedenza commentato nella Relazione sulla gestione, il Gruppo continua il programma di sviluppo internazionale a seguito del quale sono stati effettuati significativi investimenti in Italia, Polonia, Nord America e Cina. I decrementi netti per alienazioni sono stati pari a € 3.154 migliaia e si riferiscono al normale ciclo di sostituzione di macchinari non più utilizzabili nel processo produttivo.
Gli ammortamenti complessivi imputati nel corso del 2019 ammontano a € 153.279 migliaia (2018: € 132.172 migliaia).
I movimenti intervenuti nella voce Diritto di utilizzo beni in leasing sono riportati nella tabella seguente:
| (in migliaia di euro) | Terreni | Fabbricati | Altri beni | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 0 | 0 | 209 | 209 |
| Fondo ammortamento | 0 | 0 | (32) | (32) |
| Consistenza al 1° gennaio 2018 | 0 | 0 | 177 | 177 |
| Variazioni: | ||||
| Differenze di conversione | 0 | 0 | (4) | (4) |
| Ammortamenti | 0 | 0 | (68) | (68) |
| Totale variazioni | 0 | 0 | (72) | (72) |
| Costo storico | 0 | 0 | 204 | 204 |
| Fondo ammortamento | 0 | 0 | (99) | (99) |
| Consistenza al 1° gennaio 2019 | 0 | 0 | 105 | 105 |
| Variazioni: | ||||
| Differenze di conversione | 0 | (10) | 7 | (3) |
| Effetti prima applicazione IFRS 16 | 0 | 167.158 | 10.494 | 177.652 |
| Passaggio da beni in leasing a immobilizzazioni materiali | 222 | 0 | (15) | 207 |
| Nuovi contratti/Accensioni del periodo | 483 | 25.116 | 12.566 | 38.165 |
| Chiusura contratto di leasing | 0 | (1.465) | (20) | (1.485) |
| Altro | 0 | 0 | (4) | (4) |
| Ammortamenti | 0 | (14.229) | (5.915) | (20.144) |
| Totale variazioni | 705 | 176.570 | 17.113 | 194.388 |
| Costo storico | 705 | 190.548 | 23.119 | 214.372 |
| Fondo ammortamento | 0 | (13.978) | (5.901) | (19.879) |
| Consistenza al 31 dicembre 2019 | 705 | 176.570 | 17.218 | 194.493 |
Si rimanda alla nota 13 per informazioni relative all'impegno finanziario del Gruppo per i beni acquistati in leasing.
I movimenti intervenuti nella voce sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati.
| Costi di sviluppo |
Avviamento | Immobilizzazioni a vita utile indefinita |
Subtotale | Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno |
Altre immobilizzazioni immateriali |
Totale altre attività immateriali |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | A | B | A+B | C | D | C+D | ||
| Costo storico | 159.845 | 93.118 | 1.404 | 94.522 | 34.167 | 120.134 | 154.301 | 408.668 |
| Fondo ammortamento | (98.134) | 0 | 0 | 0 | (28.550) | (74.824) | (103.374) | (201.508) |
| Fondo svalutazione | (388) | (11.683) | (2) | (11.685) | (502) | 0 | (502) | (12.575) |
| Consistenza al 1° gennaio 2018 | 61.323 | 81.435 | 1.402 | 82.837 | 5.115 | 45.310 | 50.425 | 194.585 |
| Variazioni: | ||||||||
| Differenze di conversione | 162 | (111) | (4) | (115) | (11) | (228) | (239) | (192) |
| Riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 29 | 1.032 | 1.061 | 1.061 |
| Acquisizioni | 25.467 | 0 | 0 | 0 | 4.910 | 6.914 | 11.824 | 37.291 |
| Alienazioni | 0 | 0 | 0 | 0 | (25) | 0 | (25) | (25) |
| Ammortamenti | (10.323) | 0 | 0 | 0 | (1.249) | (8.097) | (9.346) | (19.669) |
| Perdita di valore | (3.325) | 0 | 0 | 0 | (587) | 0 | (587) | (3.912) |
| Totale Variazioni | 11.981 | (111) | (4) | (115) | 3.067 | (379) | 2.688 | 14.554 |
| Costo storico | 182.299 | 92.911 | 1.401 | 94.312 | 39.008 | 127.840 | 166.848 | 443.459 |
| Fondo ammortamento | (108.607) | 0 | 0 | 0 | (29.737) | (82.909) | (112.646) | (221.253) |
| Fondo svalutazione | (388) | (11.587) | (3) | (11.590) | (1.089) | 0 | (1.089) | (13.067) |
| Consistenza al 1° gennaio 2019 | 73.304 | 81.324 | 1.398 | 82.722 | 8.182 | 44.931 | 53.113 | 209.139 |
| Variazioni: | ||||||||
| Differenze di conversione | 144 | 1.158 | 3 | 1.161 | 3 | 242 | 245 | 1.550 |
| Riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 18 | 2.867 | 2.885 | 2.885 |
| Acquisizioni | 26.628 | 0 | 0 | 0 | 3.490 | 7.993 | 11.483 | 38.111 |
| Altro | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | (459) | (458) | (458) |
| Ammortamenti | (11.153) | 0 | 0 | 0 | (1.331) | (8.780) | (10.111) | (21.264) |
| Perdita di valore | (1.682) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (1.682) |
| Totale Variazioni | 13.937 | 1.158 | 3 | 1.161 | 2.181 | 1.863 | 4.044 | 19.142 |
| Costo storico | 209.139 | 94.665 | 1.404 | 96.069 | 42.542 | 138.436 | 180.978 | 486.186 |
| Fondo ammortamento | (119.828) | 0 | 0 | 0 | (31.090) | (91.642) | (122.732) | (242.560) |
| Fondo svalutazione | (2.070) | (12.183) | (3) | (12.186) | (1.089) | 0 | (1.089) | (15.345) |
| Consistenza al 31 dicembre 2019 | 87.241 | 82.482 | 1.401 | 83.883 | 10.363 | 46.794 | 57.157 | 228.281 |
La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia interne sia esterne, per un costo storico lordo di € 209.139 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2019 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte nei periodi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo; sono stati registrati ammortamenti per un ammontare di € 11.153 migliaia relativi ai costi di sviluppo per commesse relativamente alle quali il prodotto è in produzione.
Il valore lordo include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 46.970 migliaia. L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nella voce "Costi per progetti interni capitalizzati" nel corso dell'esercizio è pari a € 26.647 migliaia (2018: € 25.339 migliaia).
Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 1.682 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti principalmente dalla Capogruppo Brembo S.p.A. relativi a progetti che, per volontà del cliente o di Brembo, non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.
La voce avviamento deriva dalle seguenti business combination:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Dischi - Sistemi - Moto: | ||
| Brembo North America Inc. (Hayes Lemmerz) | 15.194 | 14.907 |
| Brembo México S.A. de C.V. (Hayes Lemmerz) | 925 | 907 |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | 895 | 889 |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | 8.212 | 8.259 |
| Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. | 43.049 | 42.751 |
| After Market - Performance Group: | ||
| Corporación Upwards '98 S.A. (Frenco S.A.) | 2.006 | 2.006 |
| Ap Racing Ltd. | 12.201 | 11.605 |
| Totale | 82.482 | 81.324 |
La differenza rispetto al 31 dicembre 2018 è imputabile alla variazione dei cambi di consolidamento.
Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, quest'ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.
Le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso delle altre unità generatrici di cassa sono relative al tasso di sconto e al tasso di crescita. In particolare, i calcoli utilizzano le proiezioni dei flussi finanziari per il periodo relativo al 2020-2022 dei business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi sono estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio-lungo termine stabile dell'1-1,5% (1-1,5% nel 2018) a seconda dei casi. Il tasso di sconto di Gruppo utilizzato (Group WACC) è pari all'7,29% (8,54% nel 2018) e riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi specifici dell'attività in oggetto. Dai test di impairment sopracitati non è emersa la necessità nell'esercizio di procedere ad alcuna svalutazione.
In caso di variazione del WACC da 7,29% a 7,79% o del tasso di crescita da 1,0% a 0,5% (oppure da 1,5% a 1,0%), nessun avviamento, precedentemente non svalutato, sarebbe stato oggetto di impairment.
In caso di riduzione dei volumi di vendita che, a seconda del mercato di appartenenza della CGU, sono state ipotizzate essere dal -5% al -20%, nessun avviamento, precedentemente non svalutato, sarebbe stato oggetto di impairment.
Le variazioni di WACC, tasso di crescita, volumi di vendita, sopra descritte, sono ritenute ragionevoli; in tal senso infatti, solo in caso di variazioni oltre soglie di ragionevolezza, si sarebbero evidenziati impairment.
La voce è costituita per € 1.030 migliaia dal marchio Villar di proprietà della controllata Corporación Upwards '98 S.A. e per la differenza, pari a € 371 migliaia, dal valore del marchio LF iscritto in Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd.
In merito alla metodologia di impairment test si rimanda a quanto indicato sopra con riferimento agli avviamenti. Dall'impairment test non è emersa necessità di svalutazione.
Le acquisizioni in "Altre attività immateriali" ammontano complessivamente a € 11.483 migliaia e si riferiscono per € 3.490 migliaia al deposito di specifici brevetti e marchi e per il residuo principalmente alla quota di investimento dell'anno relativa allo sviluppo di nuove funzionalità all'interno del Gruppo del nuovo sistema ERP (Enterprise Resource Planning), oltre che all'acquisizione di altri applicativi informatici.
In tale voce sono riportate le quote di patrimonio netto di spettanza del Gruppo relative alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto; nella tabella seguente si riepilogano i relativi movimenti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | Rivalutazioni/ Svalutazioni |
Dividendi | Altre variazioni | 31.12.2019 |
|---|---|---|---|---|---|
| Gruppo Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes | 38.829 | 13.794 | (10.000) | (399) | 42.224 |
| Petroceramics S.p.A. | 735 | 270 | (80) | 0 | 925 |
| Totale | 39.564 | 14.064 | (10.080) | (399) | 43.149 |
Si segnala che l'impatto a Conto economico delle partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto è suddiviso su due voci, "Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria", riconducibile al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB, e "Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni", riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.
Di seguito si riporta il dettaglio delle attività, passività, costi e ricavi relativi alle società a controllo congiunto e alle società collegate:
| Gruppo Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes | |||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | |
| Ricavi da contratti con clienti | 179.980 | 182.114 | |
| Altri ricavi e proventi | 2.765 | 2.292 | |
| Costi per progetti interni capitalizzati | 1.118 | 106 | |
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | (54.889) | (55.105) | |
| Altri costi operativi | (38.715) | (39.106) | |
| Costi per il personale | (42.344) | (40.354) | |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 47.915 | 49.947 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (9.482) | (5.880) | |
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 38.433 | 44.067 | |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (480) | (114) | |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 37.953 | 43.953 | |
| Imposte | (10.478) | (11.893) | |
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 27.476 | 32.060 | |
| % possesso | 50% | 50% | |
| Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento | 56 | 160 | |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 13.794 | 16.190 | |
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 48.852 | 46.818 | |
| Diritto di utilizzo beni in leasing | 17.146 | 0 | |
| Costi di sviluppo | 1.224 | 106 | |
| Altre attività immateriali | 467 | 413 | |
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari deri vati) |
131 | 131 | |
| Imposte anticipate | 2.488 | 2.317 | |
| TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 70.308 | 49.785 | |
| Rimanenze | 22.044 | 20.845 | |
| Crediti commerciali | 13.226 | 29.337 | |
| Altri crediti e attività correnti | 6.148 | 5.941 | |
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | 1 | 0 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 25.578 | 12.513 | |
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 66.997 | 68.636 | |
| TOTALE ATTIVO | 137.305 | 118.421 | |
| Capitale sociale | 4.000 | 4.000 | |
| Altre riserve | 25.962 | 21.883 | |
| Utili / (perdite) portati a nuovo | 25.594 | 18.411 | |
| Risultato netto di periodo | 27.476 | 32.060 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 83.032 | 76.354 |
127
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Passività per beni in leasing a lungo termine | 15.442 | 0 |
| Altre passività non correnti | 958 | 850 |
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 3.119 | 3.883 |
| Fondi per benefici ai dipendenti | 5.094 | 3.917 |
| TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI | 24.613 | 8.650 |
| Debiti verso banche correnti | 0 | 1.014 |
| Passività per beni in leasing a breve termine | 1.971 | 0 |
| Debiti commerciali | 16.065 | 20.206 |
| Debiti tributari | 3.011 | 4.109 |
| Altre passività correnti | 8.613 | 8.088 |
| TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI | 29.660 | 33.417 |
| TOTALE PASSIVO | 54.273 | 42.067 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 137.305 | 118.421 |
| % possesso | 50% | 50% |
| Avviamento | 1.033 | 1.033 |
| Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento | (325) | (381) |
| VALORE DI CARICO DELLA PARTECIPAZIONE DEL GRUPPO | 42.224 | 38.829 |
| Petroceramics S.p.A. | |||
|---|---|---|---|
| 31.12.2019 | 31.12.2018 | ||
| Ricavi da contratti con clienti | 2.965 | 2.664 | |
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 1.351 | 1.080 | |
| % possesso | 20% | 20% | |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 270 | 216 | |
| Totale attività correnti | 4.866 | 3.748 | |
| Totale attività non correnti | 493 | 588 | |
| Totale passività correnti | 523 | 477 | |
| Totale passività non correnti | 211 | 184 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 4.625 | 3.675 | |
| % possesso | 20% | 20% | |
| VALORE DI CARICO DELLA PARTECIPAZIONE DEL GRUPPO | 925 | 735 |
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Partecipazioni in altre imprese | 1.788 | 1.657 |
| Crediti verso collegate | 3.716 | 5.676 |
| Strumenti derivati | 712 | 0 |
| Altro | 862 | 857 |
| Totale | 7.078 | 8.190 |
La voce "Partecipazioni in altre imprese" comprende principalmente le partecipazioni del 10% nella società International Sport Automobile S.a.r.l., dell'1,20% nella società Fuji Co. e del 3,29% nella società E-novia S.p.A. La variazione di € 131 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018 si riferisce a quote di partecipazione della Capogruppo in fondi consortili destinati alla ricerca.
Nella voce "Crediti verso collegate" è compreso il credito derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, partecipata al 30% da Brembo S.p.A. L'importo del finanziamento di € 9 milioni nominale è ora iscritto per € 3.716 migliaia a seguito dell'accordo transattivo raggiunto nel 2016 con il socio di maggioranza di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. e con la stessa di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione e successivamente al rimborso di € 2.000 migliaia avvenuto nel corso del 2019 a seguito della cessione a terzi dell'immobile. Si ritiene che il recupero del valore residuo possa avvenire per un importo di € 1.786 migliaia mentre la parte residua risulta coperta da un fondo rischi.
La voce "Strumenti derivati" si riferisce al fair value di derivati attivi incorporati in contratti commerciali con clienti a copertura del rischio di cambio verso Jpy.
La voce "Altro" include depositi cauzionali infruttiferi per utenze e contratti di noleggio di autovetture.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Crediti verso altri | 12.589 | 2.886 |
| Crediti tributari | 278 | 61 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 34 | 34 |
| Totale | 12.901 | 2.981 |
Nella voce "Crediti verso altri" sono compresi principalmente i valori relativi a contributi riconosciuti a clienti per l'acquisizione di contratti pluriennali di fornitura esclusiva rilasciati a Conto economico coerentemente con il piano di fornitura ai clienti stessi.
I crediti tributari si riferiscono principalmente a imposte chieste a rimborso.
Il saldo netto tra le imposte anticipate e le imposte differite è così composto:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Imposte anticipate | 54.617 | 62.711 |
| Imposte differite | (28.410) | (23.705) |
| Totale | 26.207 | 39.006 |
Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente sulle differenze temporanee relative a plusvalenze a tassazione differita, altri elementi di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale, perdite fiscali pregresse e ad altre rettifiche di consolidamento.
Di seguito si riporta la movimentazione intervenuta nella voce nel corso dell'esercizio:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Saldo iniziale | 39.006 | 33.102 |
| Imposte differite generate | (5.113) | (401) |
| Imposte anticipate generate | 21.943 | 18.954 |
| Utilizzo imposte differite ed anticipate | (23.555) | (12.023) |
| Oscillazione cambi | 191 | (696) |
| Altri movimenti | (6.265) | 70 |
| Saldo finale | 26.207 | 39.006 |
| Attivo Passivo |
Netto | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 16.508 | 15.064 | 23.769 | 22.234 | (7.261) | (7.170) |
| Costi di sviluppo | 28 | 28 | 0 | 0 | 28 | 28 |
| Altre attività immateriali | 1 | 67 | 6.091 | 6.715 | (6.090) | (6.648) |
| Partecipazioni a patrimonio netto | 46 | 0 | 0 | 0 | 46 | 0 |
| Altre attività finanziarie | 6 | 829 | 140 | 76 | (134) | 753 |
| Crediti commerciali | 2.925 | 5.667 | 0 | 21 | 2.925 | 5.646 |
| Rimanenze | 11.520 | 10.245 | 0 | 49 | 11.520 | 10.196 |
| Altri crediti e attività correnti | 189 | 619 | 754 | 0 | (565) | 619 |
| Passività finanziarie | 60 | 0 | 0 | 0 | 60 | 0 |
| Altre passività finanziarie | 747 | 498 | 0 | 11 | 747 | 487 |
| Fondi per rischi e oneri | 3.264 | 3.244 | 0 | 0 | 3.264 | 3.244 |
| Fondi relativi al personale | 5.418 | 10.283 | 1.177 | 1.195 | 4.241 | 9.088 |
| Passività per beni in leasing a breve/lungo termine | 1.318 | 0 | 0 | 0 | 1.318 | 0 |
| Debiti commerciali | 451 | 166 | 0 | 0 | 451 | 166 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 10 | 160 | 0 | 0 | 10 | 160 |
| Altre passività | 12.655 | 15.719 | 1.792 | 1.772 | 10.863 | 13.947 |
| Altro | 7.269 | 7.847 | 4.165 | 1.376 | 3.104 | 6.471 |
| Perdite fiscali | 1.680 | 2.019 | 0 | 0 | 1.680 | 2.019 |
| Compensazione | (9.478) | (9.744) | (9.478) | (9.744) | 0 | 0 |
| Totale | 54.617 | 62.711 | 28.410 | 23.705 | 26.207 | 39.006 |
La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:
La rilevazione delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esistenza dei presupposti di recuperabilità futura delle stesse sulla base dei piani strategici aggiornati; in particolare, si evidenzia che la società controllata consolidata Brembo Poland Spolka Zo.o. risiede in una "zona economica speciale" e ha il diritto di dedurre dalle imposte correnti eventualmente dovute fino al 2026 una percentuale dei propri investimenti compresa tra il 25% e il 50%. Al 31 dicembre 2019, la società ha utilizzato tutto il credito esistente al 31 dicembre 2018 oltre al credito maturato nell'anno 2019.
La società Brembo Czech Sro. gode di due piani di incentivazione fiscale rispettivamente di Czk 132,6 milioni (scadenza 2021) e di Czk 63,78 milioni (scadenza 2029) su cui la società ha iscritto imposte anticipate per il valore complessivo che si prevede di recuperare in futuro.
Le società Brembo do Brasil Ltd. e Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd. hanno contabilizzato imposte anticipate sulle perdite dell'esercizio e dei precedenti, rispettivamente per € 925 migliaia e € 755 migliaia, valutando l'esistenza di presupposti di recuperabilità futura delle stesse sulla base di piani strategici aggiornati.
Si segnala che:
• le imposte anticipate non contabilizzate da Brembo do Brasil Ltda. sulle perdite pregresse illimitatamente riportabili (di Brl 133,10 milioni) ammontano a Brl 45,26 milioni;
Le rimanenze finali nette di magazzino, esposte al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Materie prime | 143.177 | 143.184 |
| Prodotti in corso di lavorazione | 68.010 | 68.501 |
| Prodotti finiti | 110.032 | 105.991 |
| Merci in viaggio | 20.984 | 24.361 |
| Totale | 342.203 | 342.037 |
La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino, determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo, è qui di seguito riportata:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | Oscillazione cambi | Riclassifiche | 31.12.2019 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione magazzino | 41.272 | 14.248 | (8.165) | 353 | 76 | 47.784 |
Il fondo obsolescenza magazzino, determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo, si è incrementato per effetto della maggiore svalutazione calcolata sulle merci risultate obsolete a seguito di un più veloce rinnovo delle gamme di prodotti.
Al 31 dicembre 2019 il saldo crediti verso clienti, confrontato con il saldo alla fine del precedente esercizio, è così composto:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 389.845 | 405.450 |
| Crediti verso collegate e joint venture | 2.080 | 1.964 |
| Totale | 391.925 | 407.414 |
Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto il Gruppo ha un portafoglio di clienti dislocato nelle varie aree geografiche di attività.
I crediti verso clienti sono espressi al netto del fondo svalutazione crediti pari a € 4.448 migliaia, così movimentato:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | Oscillazione cambi | Riclassifiche | 31.12.2019 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti | 4.269 | 1.820 | (1.676) | 37 | (2) | 4.448 |
La massima esposizione al rischio di credito per il Gruppo Brembo è rappresentata dal valore contabile del valore lordo delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con l'IFRS 9.
Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, tuttavia le controparti di Brembo sono le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Al fine di esprimere la qualità creditizia delle attività finanziarie, la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati. Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati quei clienti quotati ad una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Clienti quotati | 318.086 | 305.088 |
| Clienti non quotati | 78.287 | 106.595 |
| Totale | 396.373 | 411.683 |
Per quanto riguarda i crediti commerciali, che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce la seguente spaccatura per fasce di anzianità:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | Svalutazione 2019 | 31.12.2018 | Svalutazione 2018 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 293.047 | 0 | 285.848 | 0 |
| Scaduto fino a 30 gg | 7.983 | 0 | 2.585 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 9.661 | 0 | 11.382 | 0 |
| Scaduto da più di 60 gg | 7.395 | 1.930 | 5.273 | 1.478 |
| Totale | 318.086 | 1.930 | 305.088 | 1.478 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 7,3% | 5,8% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 23.109 | 17.762 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | Svalutazione 2019 | 31.12.2018 | Svalutazione 2018 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 69.450 | 30 | 97.388 | 0 |
| Scaduto fino a 30 gg | 2.346 | 2 | 2.726 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 2.706 | 65 | 1.848 | 0 |
| Scaduto da più di 60 gg | 3.785 | 2.421 | 4.633 | 2.791 |
| Totale | 78.287 | 2.518 | 106.595 | 2.791 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 8,1% | 6,0% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 6.349 | 6.416 |
Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito a inizio 2020.
Per quanto attiene invece la parte di scaduto verso clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata nei primi mesi dell'anno 2020.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Crediti tributari | 50.680 | 23.642 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 28.256 | 27.281 |
| Altri crediti | 16.934 | 21.209 |
| Totale | 95.870 | 72.132 |
Tra i "Crediti tributari" è compreso il credito rilevato dalla Capogruppo negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sul costo del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo complessivo di € 4.610 migliaia, oltre al credito d'imposta per ricerca e sviluppo calcolato ai sensi del D.M. del 27/05/2015 pari a € 12.536 migliaia.
Nei "Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito" sono inclusi principalmente i crediti IVA delle consociate di Polonia e Cina.
Negli "Altri crediti" sono principalmente inclusi anticipi a fornitori su beni e servizi e altri risconti attivi. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2018 è principalmente dovuto all'incasso di richieste di rimborsi assicurativi contabilizzati nell'esercizio precedente.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Strumenti derivati | 768 | 0 |
| Depositi cauzionali | 656 | 303 |
| Altri crediti | 15 | 4 |
| Totale | 1.439 | 307 |
La voce "Strumenti derivati" si riferisce al fair value di derivati attivi incorporati in contratti commerciali con clienti a copertura del rischio di cambio verso Jpy.
Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 304.587 | 344.985 |
| Denaro e valori in cassa | 206 | 132 |
| Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 304.793 | 345.117 |
| Debiti v/banche: c/c ordinari e anticipi valutari | (136.234) | (149.246) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti come indicati nel rendiconto finanziario | 168.559 | 195.871 |
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.
Si segnala che, ad integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 16.009 migliaia (nel 2018 € 14.867 migliaia).
Il Patrimonio Netto Consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2019 è aumentato di € 158.083 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018; le movimentazioni sono riportate nell'apposito prospetto di bilancio.
Il capitale sociale sottoscritto e versato dalla Capogruppo ammonta al 31 dicembre 2019 a € 34.728 migliaia diviso in 333.922.250 azioni ordinarie.
Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2019 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2018:
| (n. di azioni) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | 333.922.250 | 333.922.250 |
| Azioni proprie | (10.035.000) | (8.735.000) |
| Totale azioni in circolazione | 323.887.250 | 325.187.250 |
Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso dell'esercizio sono state acquistate, per un controvalore pari a € 11.329 migliaia, 1.300.000 azioni proprie che, sommate alle 8.735.000 azioni proprie già in portafoglio, rappresentano il 3,005% del capitale sociale della Società.
L'Assemblea degli azionisti del 18 aprile 2019 della Capogruppo Brembo S.p.A. ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, destinando l'utile dell'esercizio pari a € 114.106 migliaia come segue:
La variazione di tale voce è dovuta al pagamento di dividendi ad azionisti di minoranza, nonché all'effetto della variazione dei cambi di consolidamento.
La composizione di tale voce è la seguente:
| 31.12.2019 | 31.12.2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esigibili entro | Esigibili oltre | Esigibili entro | Esigibili oltre | |||||
| (in migliaia di euro) | l'anno | l'anno | Totale | l'anno | l'anno | Totale | ||
| Debiti verso banche: | ||||||||
| - c/c ordinario e c/anticipi | 136.234 | 0 | 136.234 | 149.246 | 0 | 149.246 | ||
| - mutui | 121.421 | 196.558 | 317.979 | 124.082 | 205.872 | 329.954 | ||
| Totale | 257.655 | 196.558 | 454.213 | 273.328 | 205.872 | 479.200 | ||
| Passività per beni in leasing | 18.700 | 177.283 | 195.983 | 75 | 19 | 94 | ||
| Debiti verso altri finanziatori | 462 | 1.164 | 1.626 | 674 | 1.553 | 2.227 | ||
| Strumenti finanziari derivati | 599 | 0 | 599 | 814 | 0 | 814 | ||
| Totale | 19.761 | 178.447 | 198.208 | 1.563 | 1.572 | 3.135 |
Nella tabella seguente diamo il dettaglio della composizione dei Debiti verso banche:
| (in migliaia di euro) | Importo al 31.12.2018 |
Importo al 31.12.2019 |
Quote scadenti entro l'esercizio successivo |
Quote scadenti tra 1 e 5 anni |
Quote scadenti oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| Debiti verso banche: | |||||
| Mutuo BNL (EUR 50 milioni) | 14.275 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 75 milioni) | 74.965 | 56.233 | 24.989 | 31.244 | 0 |
| Mutuo BNL (EUR 80 milioni) | 79.927 | 54.967 | 33.333 | 21.634 | 0 |
| Mutuo Mediobanca (EUR 130 milioni) | 84.893 | 44.964 | 39.967 | 4.997 | 0 |
| Mutuo BNL (EUR 100 milioni) | 0 | 99.889 | 35 | 49.873 | 49.981 |
| Mutuo UBI (USD 35 milioni) | 30.525 | 20.753 | 10.385 | 10.368 | 0 |
| Mutuo Banamex (USD 30 milioni) | 26.162 | 22.231 | 8.902 | 13.329 | 0 |
| Mutuo B.E.I. (EUR 30 milioni, Progetto Nuova Fonderia) | 11.431 | 7.620 | 3.810 | 3.810 | 0 |
| Mutuo Citi Nanjing (RMB 100 milioni) | 7.776 | 11.322 | 0 | 11.322 | 0 |
| Totale debiti verso banche | 329.954 | 317.979 | 121.421 | 146.577 | 49.981 |
Fra le operazioni più significative finalizzate nel corso del 2019, si segnala l'erogazione totale della linea di finanziamento a medio termine di € 100 milioni che Brembo S.p.A. ha contrattualizzato con BNL a fine del precedente esercizio.
Si segnala inoltre l'utilizzo della linea a medio termine con Citi Nanjing (totale linea Rmb 100 milioni) da parte di Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd.
Si segnala che esistono alcuni mutui che prevedono il rispetto di parametri finanziari (financial covenants). Alla data di chiusura del bilancio tutti i financial covenants risultano rispettati. Al 31 dicembre 2019 non esistono debiti finanziari assistiti da garanzie reali.
| 31.12.2019 | 31.12.2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale |
| Euro | 240.551 | 24.749 | 265.300 | 209.671 | 58.047 | 267.718 |
| Dollaro USA | 0 | 42.983 | 42.983 | 0 | 56.687 | 56.687 |
| Renmimbi Cinese | 0 | 11.322 | 11.322 | 0 | 7.776 | 7.776 |
| Totale | 240.551 | 79.054 | 319.605 | 209.671 | 122.510 | 332.181 |
La struttura del debito per tasso d'interesse annuo e valuta di indebitamento con riferimento ai mutui è la seguente:
Il tasso medio variabile dell'indebitamento di Gruppo è pari a 3,07%, mentre quello fisso è pari a 0,80%.
Il Gruppo Brembo ha acceso un IRS, stipulato direttamente dalla Capogruppo Brembo S.p.A., con un nozionale residuo al 31 dicembre 2019 di € 100 milioni, a copertura della variazione del rischio di interesse di uno specifico finanziamento in essere; detto IRS presenta le caratteristiche previste dai principi contabili ai fini dell'applicazione dell'hedge accounting (cash flow hedge).
La variazione di fair value al 31 dicembre 2019, pari a € 225 migliaia, è imputata quale componente del risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale, data la piena efficacia dello strumento.
Viene di seguito indicata la movimentazione della Riserva di Cash Flow Hedge, al lordo degli effetti fiscali.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 |
|---|---|
| Valore Iniziale | 0 |
| Rilasci riserva per fair value | 334 |
| Rilasci riserva per pagamenti/incassi differenziali | (109) |
| Valore Finale | 225 |
La composizione degli Altri debiti finanziari è evidenziata nella tabella seguente:
| (in migliaia di euro) | Importo al 31.12.2018 |
Importo al 31.12.2019 |
Quote scadenti entro l'esercizio successivo |
Quote scadenti tra 1 e 5 anni |
Quote scadenti oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| Altri debiti finanziari: | |||||
| Debiti verso altri finanziatori: | |||||
| Prestito Finlombarda MIUR | 35 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Prestito MIUR BBW | 553 | 188 | 188 | 0 | 0 |
| Mutuo Libra | 86 | 75 | 11 | 46 | 18 |
| Ministerio Industria España | 1.553 | 1.363 | 263 | 843 | 257 |
| Totale debiti verso altri finanziatori | 2.227 | 1.626 | 462 | 889 | 275 |
| Passività per beni in leasing | 94 | 195.983 | 18.700 | 62.646 | 114.637 |
| Totale altri debiti finanziari | 2.321 | 197.609 | 19.162 | 63.535 | 114.912 |
Relativamente alla valutazione delle Passività per beni in leasing, il Gruppo Brembo nel suo complesso ha utilizzato, in fase di prima applicazione del nuovo principio IFRS 16, un tasso medio ponderato di sconto del 2,82% (adottando il criterio dell'incremental borrowing rate) nell'attualizzazione dei flussi futuri dei leasing operativi.
La società Brembo Czech S.r.o. ha iscritto una passività per € 21.956 migliaia in seguito alla rinegoziazione nel corso del secondo semestre 2019 di un contratto di affitto immobiliare.
Per quanto riguarda i pagamenti relativi a periodi opzionali di rinnovo di beni in leasing non considerati nel calcolo delle passività al 31 dicembre 2019 si segnala la presenza di € 24.422 migliaia di rate non attualizzate relative esclusivamente ad immobili scadenti oltre 5 anni. Si segnala inoltre che la società Brembo Czech S.r.o. ha siglato nel corso del 2019 un contratto di affitto immobiliare, non ancora avviato, la cui passività futura stimata ammonta a € 22.899 migliaia.
Di seguito riportiamo la composizione della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019, pari a € 346.189 migliaia, e al 31 dicembre 2018 pari a € 136.911 migliaia, in base allo schema previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa | 206 | 132 |
| B | Altre disponibilità liquide | 304.587 | 344.985 |
| C | Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione | 768 | 0 |
| D | LIQUIDITÀ (A+B+C) | 305.561 | 345.117 |
| E | Crediti finanziari correnti | 671 | 307 |
| F | Debiti bancari correnti | 136.234 | 149.246 |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 121.421 | 124.082 |
| H | Altri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati | 19.761 | 1.563 |
| I | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) | 277.416 | 274.891 |
| J | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) | (28.816) | (70.533) |
| K | Debiti bancari non correnti | 196.558 | 205.872 |
| L | Obbligazioni emesse | 0 | 0 |
| M | Altri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati | 178.447 | 1.572 |
| N | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) | 375.005 | 207.444 |
| O | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) | 346.189 | 136.911 |
Le diverse componenti che hanno originato la variazione della posizione finanziaria netta nel presente esercizio sono indicate nel prospetto dei Flussi finanziari della Relazione sulla gestione.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Debiti verso istituti previdenziali | 1.087 | 0 |
| Debiti verso dipendenti | 5.997 | 1.380 |
| Altri debiti | 2.388 | 1.715 |
| Totale | 9.472 | 3.095 |
Nella voce "Debiti verso dipendenti", "Debiti verso istituti previdenziali" e "Altri debiti" è incusa la passività relativa al piano di incentivazione triennale 2019-2021 riservato al top management, liquidabile nel 2022.
La composizione di tale voce è la seguente:
| Oscillazione | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | cambi | Altro | 31.12.2019 |
| Fondi per rischi e oneri | 17.185 | 919 | (13.196) | (13) | (4) | 4.891 |
| Fondo garanzia prodotto | 11.819 | 3.985 | (5.044) | 39 | (1.144) | 9.655 |
| Totale | 29.004 | 4.904 | (18.240) | 26 | (1.148) | 14.546 |
| di cui a breve | 13.504 | 2.052 |
I fondi per rischi e oneri, pari complessivamente a € 14.546 migliaia, comprendono oltre al fondo garanzia prodotto, l'indennità suppletiva di clientela (in relazione al contratto di agenzia italiano) e la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere.
La voce "Utilizzi/Rilasci" comprende il pagamento per € 11.255 migliaia relativo all'adesione da parte di Brembo S.p.A. all'invito dell'Agenzia delle entrate al contraddittorio sull'esercizio 2014, già accantonato nel precedente esercizio.
La voce "Altro" è relativa alla riduzione dell'obbligazione per rischi coperti da polizza assicurativa, rilevati nel precedente esercizio in contropartita alla voce "Altri crediti e attività correnti".
Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a contribuzione definita o piani a benefici definiti.
Nel caso di piani a contribuzione definita, le società del Gruppo versano dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento dei contributi le società adempiono a tutti i loro obblighi.
Nei piani a contribuzione definita è presente un piano relativo a Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. riservato a circa 70 dipendenti in pre-pensionamento ai quali vengono garantite indennità mensili sino al raggiungimento della pensione.
I dipendenti della controllata inglese AP Racing Ltd. sono assistiti da un piano pensionistico aziendale (AP Racing pension schemes) che si compone di due sezioni: la prima, del tipo defined contribution, per i dipendenti assunti successivamente al 1° aprile 2001 e la seconda, del tipo defined benefit, per quelli già in forza alla data del 1° aprile 2001 (e precedentemente coperti dal fondo pensione AP Group). Si tratta di un piano a benefici definiti (funded) finanziato dai contributi versati dall'impresa e dai suoi partecipanti ad un fondo (trustee) giuridicamente distinto dall'impresa che eroga i benefici ai dipendenti.
Le società Brembo México S.A. de C.V., Brembo Japan Co. Ltd. e Brembo Brake India Pvt. Ltd. hanno in essere specifici piani pensionistici, classificabili tra i piani a benefici definiti, rivolti ai loro dipendenti.
I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono anche il "Trattamento di fine rapporto" delle società italiane del Gruppo, coerentemente con la normativa applicabile.
Il valore dei piani a benefici definiti è calcolato su base attuariale con il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". La voce altri fondi del personale rileva anche altri benefici ai dipendenti.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | Accantonamenti | Utilizzi/ Rilasci |
Oneri finanziari |
Oscillazione cambi |
Altro | 31.12.2019 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TFR | 19.104 | 0 | (1.433) | 333 | 0 | 751 | 18.755 |
| Piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine |
6.128 | 353 | (769) | 244 | 257 | (851) | 5.362 |
| Piani a contribuzione definita | 1.909 | 2.149 | (2.611) | 0 | 20 | 0 | 1.467 |
| Totale | 27.141 | 2.502 | (4.813) | 577 | 277 | (100) | 25.584 |
Le passività al 31 dicembre 2019 sono di seguito riportate:
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo México |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 | ||||
| A. Variazione delle obbligazioni a benefici definiti |
||||||||||
| 1. Obbligazioni a benefici definiti al termine del periodo precedente |
19.104 | 20.096 | 32.811 | 35.314 | 916 | 800 | 1.031 | 873 | 242 | 244 |
| 2. Costi previdenziali: | ||||||||||
| costi previdenziali correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | 169 | 163 | 140 | 109 | 44 | 3 |
| costi previdenziali pregressi | 0 | 0 | 0 | 426 | 0 | (17) | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 3. Oneri finanziari | 333 | 343 | 920 | 863 | 84 | 67 | 73 | 60 | 1 | 1 |
| 4. Flussi di cassa: | ||||||||||
| erogazioni da piani | 0 | 0 | (1.198) | (1.651) | 0 | 0 | (13) | (1) | 0 | 0 |
| erogazioni da parte del datore di lavoro |
(1.433) | (1.220) | 0 | 0 | (34) | (20) | (9) | (11) | (9) | (23) |
| Altri eventi significativi: | ||||||||||
| 6. Variazioni imputabili alla nuova valutazione: |
||||||||||
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi demografiche |
0 | 0 | (313) | (211) | 0 | (72) | 47 | 0 | 0 | 0 |
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie |
751 | (115) | 2.337 | (2.301) | 216 | (100) | 50 | 0 | 0 | 0 |
| effetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse dalla precedente valutazione non in liena con le ipotesi) |
0 | 0 | 16 | 635 | 63 | 54 | 89 | 33 | 0 | 0 |
| 7. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio |
0 | 0 | 1.678 | (264) | 58 | 41 | (11) | (32) | 8 | 17 |
| 8. Obbligazioni a benefici definiti a fine periodo |
18.755 | 19.104 | 36.251 | 32.811 | 1.472 | 916 | 1.397 | 1.031 | 286 | 242 |
| B. Variazione del fair value delle attività al servizio dei piani |
||||||||||
| 1. Fair value delle attività al servizio dei piani al termine del periodo |
||||||||||
| precedente | 0 | 0 | 28.587 | 31.663 | 0 | 0 | 285 | 203 | 0 | 0 |
| 2. Proventi finanziari | 0 | 0 | 810 | 780 | 0 | 0 | 24 | 15 | 0 | 0 |
| 3. Flussi di cassa: Totale contributi versati dal datore di lavoro: |
||||||||||
| - contributi da parte del datore di lavoro |
0 | 0 | 727 | 575 | 0 | 0 | 90 | 77 | 0 | 0 |
| - pagamenti erogati direttamente dal datore di lavoro |
1.438 | 1.221 | 0 | 0 | 34 | 20 | 9 | 11 | 0 | 0 |
| benefici erogati dal piano | 0 | 0 | (1.198) | (1.651) | 0 | 0 | (13) | (1) | 0 | 0 |
| benefici erogati dal datore di lavoro |
(1.438) | (1.221) | 0 | 0 | (34) | (20) | (9) | (11) | 0 | 0 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo México |
Piano Brembo Brake India |
Brembo Japan | Piano | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 | ||||
| spese amministrative su attività al servizio del piano |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (2) | (2) | 0 | 0 |
| imposte su attività al servizio del piano |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (1) | 0 | 0 | |
| 5. Variazioni imputabili alla nuova valutazione: |
||||||||||
| rendimento delle attività al servizio dei piani (esclusi proventi finanziari) |
0 | 0 | 3.260 | (2.553) | 0 | 0 | (1) | 0 | 0 | 0 |
| 6. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio |
0 | 0 | 1.480 | (227) | 0 | 0 | (4) | (7) | 0 | 0 |
| 7. Fair value delle attività al servizio dei piani a fine periodo |
0 | 0 | 33.666 | 28.587 | 0 | 0 | 378 | 285 | 0 | 0 |
| E. Importi inclusi nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria |
||||||||||
| 1. Piani per obbligazioni a benefici definiti |
18.755 | 19.104 | 36.251 | 32.811 | 1.472 | 916 | 1.397 | 1.031 | 286 | 242 |
| 2. Fair value delle attività al servizio dei piani |
0 | 0 | 33.666 | 28.587 | 0 | 0 | 378 | 285 | 0 | 0 |
| 3. Valore netto dei piani finanziati |
18.755 | 19.104 | 2.585 | 4.224 | 1.472 | 916 | 1.019 | 746 | 286 | 242 |
| 5. Valore netto delle passività/(attività) |
18.755 | 19.104 | 2.585 | 4.224 | 1.472 | 916 | 1.019 | 746 | 286 | 242 |
| F. Componenti dei costi previdenziali |
||||||||||
| 1. Costi previdenziali: | ||||||||||
| costi previdenziali correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | 169 | 163 | 140 | 109 | 44 | 3 |
| costi previdenziali pregressi | 0 | 0 | 0 | 426 | 0 | (17) | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale costi previdenziali | 0 | 0 | 0 | 426 | 169 | 146 | 140 | 109 | 44 | 3 |
| 2. Oneri finanziari netti: | ||||||||||
| oneri finanziari sui piani a benefici definiti |
333 | 343 | 920 | 863 | 84 | 67 | 73 | 60 | 1 | 1 |
| (proventi) finanziari sulle attività al servizio dei piani |
0 | 0 | (810) | (780) | 0 | 0 | (24) | (15) | 0 | 0 |
| Totale oneri finanziari netti | 333 | 343 | 110 | 83 | 84 | 67 | 49 | 45 | 1 | 1 |
| 3. Effetto della nuova valutazione sugli altri benefici a lungo termine |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 100 | 17 | 0 | 0 |
| 5. Costi dei piani a benefici definiti inclusi nel conto economico |
333 | 343 | 110 | 509 | 253 | 213 | 289 | 171 | 45 | 4 |
| 6. Rivalutazioni comprese nelle altre componenti del conto economico complessivo: |
||||||||||
| effetti dovuti alle variazioni delle ipotesi demografiche |
0 | 0 | (313) | (211) | 0 | (72) | 10 | 0 | 0 | 0 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo México |
Piano Brembo Brake India |
Brembo Japan | Piano | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 | ||||
| effetti dovuti alle variazioni delle ipotesi finanziarie |
751 | (115) | 2.337 | (2.301) | 216 | (100) | 25 | 0 | 0 | 0 |
| effetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse dalla precedente valutazione non in linea con le ipotesi) |
0 | 0 | 16 | 635 | 63 | 54 | 53 | 16 | 0 | 0 |
| rendimento delle attività al servizio del piano (esclusi proventi finanziari) |
0 | 0 | (3.260) | 2.553 | 0 | 0 | 2 | 2 | 0 | 0 |
| Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del conto economico complessivo |
751 | (115) | (1.220) | 676 | 279 | (118) | 90 | 18 | 0 | 0 |
| 7. Totale dei costi dei piani a benefici definiti inclusi nel conto economico e nelle altre componenti del conto economico complessivo |
1.084 | 228 | (1.110) | 1.185 | 532 | 95 | 379 | 189 | 45 | 4 |
| G. riconciliazione della passività (attività) netta dei piani a benefici definiti |
||||||||||
| 1. Passività (attività) nette del piano a benefici definiti |
19.104 | 20.096 | 4.224 | 3.651 | 916 | 800 | 746 | 670 | 242 | 244 |
| 2. Costi del piano a benefici definiti inclusi nel conto economico |
333 | 343 | 110 | 509 | 253 | 213 | 289 | 171 | 45 | 4 |
| 3. Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del conto economico complessivo |
751 | (115) | (1.220) | 676 | 279 | (118) | 90 | 18 | 0 | 0 |
| 5. Flussi di cassa: | ||||||||||
| contributi del datore di lavoro |
0 | 0 | (727) | (575) | 0 | 0 | (90) | (77) | 0 | 0 |
| benefici erogati direttamente dal datore di lavoro |
(1.433) | (1.220) | 0 | 0 | (34) | (20) | (9) | (11) | (9) | (23) |
| 7. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio |
0 | 0 | 198 | (37) | 58 | 41 | (7) | (25) | 8 | 17 |
| 8. Passività (attività) netta alla fine del periodo |
18.755 | 19.104 | 2.585 | 4.224 | 1.472 | 916 | 1.019 | 746 | 286 | 242 |
| H. Obbigazione a benefici definiti | ||||||||||
| 1. Obbigazione a benefici definiti in relazione allo status dei partecipanti al piano: |
||||||||||
| dipendenti in forza | 18.755 | 19.104 | 0 | 0 | 1.472 | 916 | 1.397 | 1.032 | 0 | 0 |
| ex dipendenti titolari di un diritto ad una prestazione differita |
0 | 0 | 20.689 | 18.727 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| pensionati | 0 | 0 | 15.562 | 14.084 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale | 18.755 | 19.104 | 36.251 | 32.811 | 1.472 | 916 | 1.397 | 1.032 | 0 | 0 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo México |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 | |||||
| I. | Attività al servizio dei piani | ||||||||||
| 1. Fair value delle attività: | |||||||||||
| disponibilità liquide | 0 | 0 | 10 | 8 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| azioni | 0 | 0 | 10.559 | 10.154 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| obbligazioni ed altri titoli di debito |
0 | 0 | 5.181 | 4.286 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| derivati | 0 | 0 | 10.194 | 8.502 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| fondi d'investimento | 0 | 0 | 7.722 | 5.639 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| attività presso società di assicurazioni |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 378 | 286 | 0 | 0 | |
| Totale | 0 | 0 | 33.666 | 28.589 | 0 | 0 | 378 | 286 | 0 | 0 | |
| 2. Fair value delle attività con prezzo su un mercato quotato: |
|||||||||||
| disponibilità liquide | 0 | 0 | 10 | 8 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| azioni | 0 | 0 | 10.559 | 10.154 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| obbligazioni ed altri titoli di debito |
0 | 0 | 5.181 | 4.286 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| derivati | 0 | 0 | 10.194 | 8.502 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| fondi d'investimento | 0 | 0 | 7.722 | 5.639 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Totale | 0 | 0 | 33.666 | 28.589 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| J. Principali ipotesi attuariali | |||||||||||
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare la passività |
|||||||||||
| 1. Tassi di sconto | 1,15% | 1,80% | 2,10% | 2,80% | 7,50% | 9,00% | 6,50% | 7,50% | 0,50% | 0,50% | |
| 2. Aumenti retributivi | N/A | 0,00% | N/A | N/A | 4,50% | 4,50% | 9,00% | 9,50% | N/A | N/A | |
| 3. Tasso di inflazione | N/A | 0,00% | 2,80% | 3,20% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| 4. Tasso di incremento retributivo atteso |
1,00% | 1,50% | 2,90% | 3,40% | 3,50% | 3,50% | 0,00% | 0,00% | 2,50% | 2,50% | |
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare il costo previdenziale |
|||||||||||
| 1. Tassi di sconto | 1,80% | 1,75% | 2,80% | 2,50% | 9,00% | 8,00% | 7,50% | 7,50% | 0,50% | N/A | |
| 2. Aumenti retributivi | N/A | 0,00% | N/A | N/A | 4,50% | 4,50% | 9,50% | 9,50% | N/A | N/A | |
| 3. Tasso di inflazione | N/A | 0,00% | 3,20% | 3,30% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | N/A | |
| 4. Tasso di incremento retributivo atteso |
1,50% | 1,50% | 3,40% | 3,30% | 3,50% | 3,50% | 0,00% | 0,00% | 2,50% | N/A |
Variando uniformemente il tasso di sconto di ± 25 punti base, la passività consolidata sarebbe risultata rispettivamente inferiore/superiore di circa € 2,4 milioni rispetto al valore centrale di passività pari a € 58,1 milioni.
La duration media dei piani è pari a 16,50 anni.
Al 31 dicembre 2019 i debiti commerciali risultano i seguenti:
| Totale | 473.996 | 566.737 |
|---|---|---|
| Debiti verso collegate e joint venture | 6.956 | 23.910 |
| Debiti verso fornitori | 467.040 | 542.827 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
In tale voce sono inclusi i debiti netti per imposte correnti delle varie società del Gruppo.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Debiti tributari | 6.135 | 6.003 |
Al 31 dicembre 2019 le altre passività correnti sono così costituite:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti | 9.653 | 9.940 |
| Debiti verso istituti previdenziali | 18.750 | 24.724 |
| Debiti verso dipendenti | 56.089 | 71.101 |
| Altri debiti | 58.781 | 58.427 |
| Totale | 143.273 | 164.192 |
La variazione nelle voci "Debiti verso dipendenti", "Debiti verso istituti previdenziali" e "Altri debiti" riguarda il pagamento del piano di incentivazione triennale 2016-2018 riservato al top management, liquidato nel mese di maggio 2019.
La voce "Altri debiti" include anche risconti passivi relativi a contributi pubblici ricevuti e rilasciati a Conto economico coerentemente ai relativi piani di ammortamento cui si riferiscono, oltre a risconti passivi per € 35.436 migliaia (€ 18.151 migliaia nel 2018) relativi a contributi ricevuti da clienti su attività di sviluppo di sistemi frenanti sospesi fino alla conclusione dell'attività di sviluppo e rilevati successivamente nel corso degli anni utili di vita del prodotto a cui tali contributi si riferiscono.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Ricavi per vendita di sistemi frenanti | 2.542.886 | 2.598.590 |
| Ricavi per attrezzature | 28.327 | 24.888 |
| Ricavi per attività di studio e progettazione | 19.326 | 15.379 |
| Ricavi per royalties | 1.131 | 1.154 |
| Totale | 2.591.670 | 2.640.011 |
La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla gestione.
Sono così costituiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Riaddebiti vari | 6.113 | 5.616 |
| Plusvalenze da alienazione cespiti | 2.472 | 4.718 |
| Contributi vari | 18.549 | 13.130 |
| Altri ricavi | 6.831 | 11.143 |
| Totale | 33.965 | 34.607 |
Nella voce "Contributi vari" sono contabilizzati contributi per progetti di ricerca e sviluppo per € 838 migliaia e un credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo calcolato ai sensi del D.M. del 27/05/2015 per € 15.927 migliaia.
Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo sostenuti nel corso dell'anno per € 26.647 migliaia (2018: € 25.339 migliaia).
| 1.146.629 116.365 |
|---|
| 31.12.2018 |
I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 13.794 migliaia e sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (nel 2018 € 16.190 migliaia).
I costi sono così ripartiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Trasporti | 60.126 | 68.000 |
| Manutenzioni, riparazioni e utenze | 148.886 | 145.640 |
| Lavorazioni esterne | 84.327 | 88.062 |
| Affitti | 24.009 | 45.296 |
| Altri costi operativi | 153.240 | 139.964 |
| Totale | 470.588 | 486.962 |
Il decremento della voce "Affitti" si riferisce all'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16.
La voce "Altri costi operativi" comprende principalmente costi per viaggi e trasferte, costi per la qualità, costi per assicurazioni, nonché spese per consulenze legali, tecniche e commerciali.
I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 332.101 | 325.513 |
| Oneri sociali | 75.098 | 73.734 |
| TFR e altri fondi relativi al personale | 13.799 | 12.462 |
| Altri costi | 44.698 | 53.597 |
| Totale | 465.696 | 465.306 |
Il numero medio e di fine anno degli addetti del Gruppo, ripartito per categorie, è stato:
| Dirigenti | Impiegati | Operai | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Media anno 2019 | 143 | 3.133 | 7.401 | 10.677 |
| Media anno 2018 | 138 | 3.012 | 7.235 | 10.385 |
| Variazioni | 5 | 121 | 166 | 292 |
| Totale 31.12.2019 | 145 | 3.115 | 7.608 | 10.868 |
| Totale 31.12.2018 | 139 | 3.114 | 7.381 | 10.634 |
| Variazioni | 6 | 1 | 227 | 234 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali: | ||
| Costi di sviluppo | 11.153 | 10.323 |
| Brevetti e utilizzo opere dell'ingegno | 1.011 | 941 |
| Concessioni, licenze e marchi | 320 | 308 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 8.780 | 8.097 |
| Totale | 21.264 | 19.669 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali: | ||
| Fabbricati | 18.309 | 15.122 |
| Impianti e macchinari | 110.219 | 96.259 |
| Attrezzature commerciali ed industriali | 19.243 | 16.657 |
| Altre immobilizzazioni materiali | 5.508 | 4.134 |
| Diritto di utilizzo beni in leasing | 20.144 | 68 |
| Totale | 173.423 | 132.240 |
| Perdite di valore: | ||
| Materiali | 261 | 0 |
| Immateriali | 1.682 | 3.912 |
| Totale | 1.943 | 3.912 |
| TOTALE AMMORTAMENTI E PERDITE DI VALORE | 196.630 | 155.821 |
Per il commento delle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Differenze cambio attive | 45.126 | 55.467 |
| Proventi finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale | 833 | 795 |
| Proventi finanziari | 2.278 | 1.701 |
| Altro | 0 | 0 |
| Totale proventi finanziari | 48.237 | 57.963 |
| Differenze cambio passive | (41.917) | (61.669) |
| Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale | (1.410) | (1.334) |
| Oneri finanziari relativi a beni in leasing | (5.010) | 0 |
| Oneri finanziari | (11.037) | (14.901) |
| Totale oneri finanziari | (59.374) | (77.904) |
| TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI | (11.137) | (19.941) |
Per l'analisi della voce si veda quanto indicato a commento della voce patrimoniale, alla precedente nota 3 delle presenti Note illustrative.
| Tale voce è così costituita: | ||
|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
| Imposte correnti | 62.977 | 76.997 |
| Imposte (anticipate) e differite | 6.725 | (6.530) |
| Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali | (1.494) | 13.414 |
| Totale | 68.208 | 83.881 |
Si riporta di seguito la riconciliazione del carico d'imposta teorico con l'effettivo:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Imposte sul reddito teoriche | 70.462 | 69.715 |
| Imposte relative ad esercizi precedenti e altre differenze | 5.273 | 17.320 |
| Effetto incentivi fiscali | (10.788) | (10.552) |
| Effetto correzione DTA | 892 | 0 |
| Effetto DTA non stanziate | (2.003) | (659) |
| Imposte correnti e differite (escluso IRAP) | 63.836 | 75.824 |
| IRAP corrente e differita | 4.372 | 8.057 |
| Totale | 68.208 | 83.881 |
Il tax rate effettivo del Gruppo è pari a 22,2%, a fronte di un tax rate teorico pari a 24,3% (31 dicembre 2018: effettivo 25,8% - teorico 23,9%).
Il calcolo del risultato base per azione al 31 dicembre 2019, pari a € 0,71 (31 dicembre 2018: € 0,73), è dato dal risultato economico del periodo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità Capogruppo, diviso la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nel 2019 pari a 324.691.266 (2018: 325.187.250). L'utile diluito per azione risulta pari all'utile base in quanto non sono in essere operazioni diluitive.
A partire dal 30 giugno 2019, Brembo ha cessato la propria attività industriale nell'impianto di Buenos Aires cui seguirà l'apertura della procedura di liquidazione della società controllata Brembo Argentina S.A. La decisione di Brembo è dovuta all'impossibilità di dare impulso a nuovi progetti dovuti alla caduta del mercato automotive argentino e alle sue poco rassicuranti prospettive di ripresa, nonché alle decisioni prese dai grandi produttori di rinunciare a progetti industriali o all'uscita di nuovi modelli.
Pertanto, ai sensi del principio IFRS 5, le voci dell'attivo e del passivo della società, al netto dei debiti intercompany, sono state riclassificate alla voce Attività/Passività derivanti da attività operative cessate, mentre le voci di Conto economico alla voce Risultato derivante da attività operative cessate, come sotto riportato:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 |
|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 6.302 |
| Altri ricavi e proventi | 314 |
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | (3.920) |
| Altri costi operativi | (1.605) |
| Costi per il personale | (6.214) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | (5.123) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (214) |
| MARGINE OPERATIVO NETTO | (5.337) |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (1.085) |
| RISULTATO DA ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE | (6.422) |
| Rimanenze | 140 |
| Crediti commerciali | 112 |
| Altri crediti e attività correnti | 33 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 1.150 |
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 1.435 |
| TOTALE ATTIVO | 1.435 |
| Fondi per rischi e oneri non correnti | (23) |
| TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI | (23) |
| Debiti commerciali | (317) |
| Altre passività correnti | (299) |
| TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI | (616) |
| TOTALE PASSIVO | (639) |
Stezzano, 9 marzo 2020
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi
EY S.p.A. Viale Papa Giovanni XXIII, 48 24121 Bergamo
Tel: +39 035 3592111 Fax: +39 035 3592550 ey.com
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/ 2014
Agli azionisti della Brembo S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Brembo (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre 2019, dal conto economico consolidato, dal conto economico consolidato complessivo, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative al bilancio consolidato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Brembo S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
EY S.p.A. Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904 P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997 A member firm of Ernst & Young Global Limited
Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:
| Aspetti chiave | Risposte di revisione |
|---|---|
| Valutazione dell'avviamento | |
| Le nostre procedure di revisione in risposta |
L'avviamento, iscritto tra le attività immateriali, ammonta al 31 dicembre 2019 ad Euro 82,5 milioni ed è stato allocato alle Cash Generating Unit (CGU) del Gruppo Dischi - Sistemi - Moto ed After Market - Performance Group.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna CGU, in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei loro flussi di cassa futuri, per il periodo del business plan di Gruppo, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale nonché alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile dell'avviamento abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.
L'informativa di bilancio relativa alla valutazione dell'avviamento è riportata nella nota illustrativa 2 "Immobilizzazioni immateriali (costi di sviluppo, avviamento e altre attività immateriali)", nonché nelle sezioni "Valutazioni discrezionali e stime contabili significative" e "Perdita di valore delle attività non finanziarie ("Impairment")".
all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo indipendente ed effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave, al fine di determinare i cambiamenti delle assunzioni che potrebbero impattare significativamente la valutazione del valore recuperabile.
Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio con riferimento a questi aspetti.
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Brembo S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
· siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli azionisti della Brembo S.p.A. ci ha conferito in data 23 aprile 2013 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2021.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/ 2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58
Gli amministratori della Brembo S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254
Gli amministratori della Brembo S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.
Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.
Bergamo, 23 marzo 2020
EY S.p.A.
Claudio Ferigo (Revisore Legale)
9 marzo 2020
Matteo Tiraboschi Andrea Pazzi
Vice Presidente Esecutivo Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Anticipare il futuro è inciso nel DNA Brembo. Come saper trasmettere energia ed emozioni, coinvolgimento e passione.
| di cui con | di cui con | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in euro) | Note | 31.12.2019 | parti correlate | 31.12.2018 | parti correlate | Variazione |
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | ||||||
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 1 | 200.522.506 | 184.903.798 | 15.618.708 | ||
| Diritto di utilizzo beni in leasing | 1 | 81.123.084 | 0 | 81.123.084 | ||
| Costi di sviluppo | 2 | 75.663.349 | 66.030.656 | 9.632.693 | ||
| Altre attività immateriali | 2 | 23.268.225 | 21.490.612 | 1.777.613 | ||
| Partecipazioni | 3 | 353.801.527 | 353.801.527 | 0 | ||
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) |
4 | 6.239.006 | 3.716.246 | 7.344.635 | 5.674.980 | (1.105.629) |
| Crediti e altre attività non correnti | 5 | 90.169 | 95.151 | (4.982) | ||
| Imposte anticipate | 6 | 11.027.377 | 15.722.119 | (4.694.742) | ||
| TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 751.735.243 | 649.388.498 | 102.346.745 | |||
| ATTIVITÀ CORRENTI | ||||||
| Rimanenze | 7 | 125.749.917 | 121.964.714 | 3.785.203 | ||
| Crediti commerciali | 8 | 184.940.636 | 82.381.161 | 220.923.957 | 99.336.716 | (35.983.321) |
| Altri crediti e attività correnti | 9 | 43.498.073 | 26.875.368 | 10.328 | 16.622.705 | |
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati |
10 | 49.816.260 | 48.983.909 | 40.395.848 | 40.331.293 | 9.420.412 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | 164.699.131 | 174.530.546 | (9.831.415) | ||
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 568.704.017 | 584.690.433 | (15.986.416) | |||
| TOTALE ATTIVO | 1.320.439.260 | 1.234.078.931 | 86.360.329 |
| (in euro) | Note | 31.12.2019 | di cui con parti correlate |
31.12.2018 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO | ||||||
| Capitale sociale | 12 | 34.727.914 | 34.727.914 | 0 | ||
| Altre riserve | 12 | 118.821.269 | 130.320.422 | (11.499.153) | ||
| Utili / (perdite) portati a nuovo | 12 | 285.118.001 | 243.111.799 | 42.006.202 | ||
| Risultato netto di periodo | 12 | 179.152.880 | 114.106.469 | 65.046.411 | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 617.820.064 | 522.266.604 | 95.553.460 | |||
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | ||||||
| Debiti verso banche non correnti | 13 | 157.729.012 | 156.119.643 | 1.609.369 | ||
| Passività per beni in leasing a lungo termine | 13 | 75.116.819 | 0 | 75.116.819 | ||
| Altre passività finanziarie non correnti e strumenti finanziari derivati |
13 | 63.699 | 262.691 | (198.992) | ||
| Altre passività non correnti | 14 | 5.527.162 | 2.150.935 | 0 | 5.527.162 | |
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 15 | 6.905.297 | 8.660.886 | (1.755.589) | ||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 16 | 18.351.267 | 48.863 | 18.673.520 | 221.073 | (322.253) |
| TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI | 263.693.256 | 183.716.740 | 79.976.516 | |||
| PASSIVITÀ CORRENTI | ||||||
| Debiti verso banche correnti | 13 | 100.210.375 | 103.095.976 | (2.885.601) | ||
| Passività per beni in leasing a breve termine | 13 | 6.956.780 | 0 | 6.956.780 | ||
| Altre passività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati |
13 | 40.609.071 | 39.810.962 | 87.776.017 | 86.551.162 | (47.166.946) |
| Debiti commerciali | 17 | 196.860.553 | 25.581.441 | 212.056.519 | 28.570.447 | (15.195.966) |
| Debiti tributari | 18 | 0 | 452.477 | (452.477) | ||
| Fondi per rischi e oneri correnti | 15 | 2.051.900 | 13.503.822 | (11.451.922) | ||
| Altre passività correnti | 19 | 92.237.261 | 1.987.322 | 111.210.776 | 11.926.287 | (18.973.515) |
| TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI | 438.925.940 | 528.095.587 | (89.169.647) | |||
| TOTALE PASSIVO | 702.619.196 | 711.812.327 | (9.193.131) | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 1.320.439.260 | 1.234.078.931 | 86.360.329 |
| (in euro) | Note | 31.12.2019 | di cui con parti correlate |
31.12.2018 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 20 | 947.708.941 | 156.734.871 | 961.679.047 | 181.291.145 | (13.970.106) |
| Altri ricavi e proventi | 21 | 58.480.135 | 36.783.640 | 54.987.824 | 35.795.344 | 3.492.311 |
| Costi per progetti interni capitalizzati | 22 | 21.086.691 | 21.325.318 | (238.627) | ||
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci |
23 | (432.684.933) | (113.957.633) | (417.933.987) | (107.045.020) | (14.750.946) |
| Altri costi operativi | 24 | (207.629.215) | (21.380.017) | (206.965.137) | (18.113.039) | (664.078) |
| Costi per il personale | 25 | (225.480.873) | (7.290.448) | (231.842.043) | (8.507.625) | 6.361.170 |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 161.480.746 | 181.251.022 | (19.770.276) | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | 26 | (56.901.847) | (46.720.080) | (10.181.767) | ||
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 104.578.899 | 134.530.942 | (29.952.043) | |||
| Proventi finanziari | 27 | 7.983.900 | 4.780.233 | 3.203.667 | ||
| Oneri finanziari | 27 | (9.748.393) | (11.414.442) | 1.666.049 | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti | 27 | (1.764.493) | 2.051.429 | (6.634.209) | 2.403.898 | 4.869.716 |
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 28 | 101.527.660 | 108.346.140 | 46.024.065 | 52.204.065 | 55.503.595 |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 204.342.066 | 173.920.798 | 30.421.268 | |||
| Imposte | 29 | (25.189.186) | (59.814.329) | 34.625.143 | ||
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 179.152.880 | 114.106.469 | 65.046.411 |
| (in euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | Variazione |
|---|---|---|---|
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 179.152.880 | 114.106.469 | 65.046.411 |
| Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo: |
|||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti | (735.621) | 112.240 | (847.861) |
| Effetto fiscale | 176.549 | (26.938) | 203.487 |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo |
(559.072) | 85.302 | (644.374) |
| Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo: |
|||
| Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati | (224.504) | 0 | (224.504) |
| Effetto fiscale | 53.881 | 0 | 53.881 |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo |
(170.623) | 0 | (170.623) |
| RISULTATO COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO | 178.423.185 | 114.191.771 | 64.231.414 |
| (in euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO (*) | 169.374.616 | 148.138.167 |
| Risultato prima delle imposte | 204.342.066 | 173.920.798 |
| Ammortamenti/Svalutazioni | 56.901.847 | 46.720.080 |
| Plusvalenze/Minusvalenze | (436.269) | (937.108) |
| Rivalutazioni/Svalutazioni di partecipazioni | 6.818.480 | 6.180.000 |
| Componente finanziaria dei fondi relativi a debiti per il personale | 326.251 | 335.520 |
| Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi | (600.217) | (8.191.897) |
| Flusso monetario generato dalla gestione reddituale | 267.352.158 | 218.027.393 |
| Imposte correnti pagate | (24.391.951) | (37.996.430) |
| Utilizzi dei fondi relativi al personale | (1.384.125) | (1.213.563) |
| (Aumento) diminuzione delle attività a breve: | ||
| rimanenze | (6.849.877) | (6.862.665) |
| attività finanziarie | 45.700 | 0 |
| crediti verso clienti e società del Gruppo | 36.020.297 | (42.224.391) |
| crediti verso altri e altre attività | (14.086.540) | (1.371.332) |
| Aumento (diminuzione) delle passività a breve: | ||
| debiti verso fornitori e società del Gruppo | (15.195.966) | 38.227.167 |
| debiti verso altri e altre passività | (19.080.848) | 19.613.521 |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa | 222.428.848 | 186.199.700 |
| (in euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Investimenti in immobilizzazioni: | ||
| immateriali | (29.801.177) | (32.741.144) |
| materiali | (48.938.257) | (51.579.029) |
| diritto di utilizzo beni in leasing | (6.000.083) | 0 |
| finanziarie (partecipazioni) | (6.530.849) | (8.991.395) |
| Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni immateriali e materiali | 2.308.095 | 2.789.290 |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento | (88.962.271) | (90.522.278) |
| Dividendi pagati nel periodo | (71.541.195) | (71.541.195) |
| Finanziamenti verso società del Gruppo e posizioni verso gli aderenti al sistema di tesoreria accentrata | (55.392.816) | 31.777.188 |
| Variazione valutazione fair value strumenti derivati | (1.207.655) | 814.397 |
| Nuovi contratti per beni di leasing | 6.000.083 | 0 |
| Rimborso passività per beni in leasing | (8.096.754) | 0 |
| Acquisto azioni proprie | (11.328.529) | 0 |
| Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori | 100.000.000 | 91.741 |
| Rimborso di mutui e altre passività a lungo termine | (98.461.651) | (35.583.104) |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento | (140.028.517) | (74.440.973) |
| Flusso monetario complessivo | (6.561.940) | 21.236.449 |
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO (*) | 162.812.676 | 169.374.616 |
(*) Si rimanda alla nota 11 delle Note illustrative del Bilancio separato per la riconciliazione con i dati di bilancio.
| Altre riserve | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in euro) | Capitale Sociale | Riserve | Riserva azioni proprie in portafoglio |
Utili / (Perdite) portati a nuovo |
Risultato di periodo |
Patrimonio Netto |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 34.727.914 | 143.796.319 | (13.475.897) | 165.083.650 | 149.484.042 | 479.616.028 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 77.942.847 | (77.942.847) | 0 | |||
| Pagamento dividendi | (71.541.195) | (71.541.195) | ||||
| Componenti del risultato complessivo: | ||||||
| Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti |
85.302 | 85.302 | ||||
| Risultato netto del periodo | 114.106.469 | 114.106.469 | ||||
| Saldo al 1° gennaio 2019 | 34.727.914 | 143.796.319 | (13.475.897) | 243.111.799 | 114.106.469 | 522.266.604 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 42.565.274 | (42.565.274) | 0 | |||
| Pagamento dividendi | (71.541.195) | (71.541.195) | ||||
| Acquisto azioni proprie | (11.328.529) | (11.328.529) | ||||
| Arrotondamenti | (1) | (1) | ||||
| Componenti del risultato complessivo: | ||||||
| Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti |
(559.072) | (559.072) | ||||
| Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati |
(170.623) | (170.623) | ||||
| Risultato netto del periodo | 179.152.880 | 179.152.880 | ||||
| Saldo al 31 dicembre 2019 | 34.727.914 | 143.625.695 | (24.804.426) | 285.118.001 | 179.152.880 | 617.820.064 |
Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, Brembo S.p.A. svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.
La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali ed industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.
Attualmente la produzione di Brembo S.p.A. è svolta in Italia negli stabilimenti di Curno, Mapello e Stezzano, dove sono situati anche gli uffici centrali di Gruppo.
Il Bilancio separato di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2019 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2019, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).
Il bilancio comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria, il Conto economico, il Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, le Variazioni di patrimonio netto e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.
Il progetto di Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 di Brembo S.p.A. è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione tenutosi il 9 marzo 2020. Il Bilancio d'esercizio è sottoposto all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti, che ha il potere di apportare le modifiche.
Il Bilancio separato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della Società, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.
Il bilancio della Società è presentato in euro, tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente.
Relativamente alla presentazione del bilancio, la Società ha operato le seguenti scelte:
La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.
La predisposizione del bilancio, in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime, e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.
Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la rilevazione delle imposte (inclusa la stima di eventuali passività fiscali correlate a contenziosi fiscali, in essere o probabili), le riduzioni di valore di attività non finanziarie, le ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei benefici ai dipendenti. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività, alla designazione dei contratti di leasing ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.
In particolare si evidenziano i seguenti elementi:
• Costi di sviluppo: la capitalizzazione iniziale dei costi è basata sul giudizio del management circa la fattibilità tecnica ed economica del progetto, solitamente quando il progetto stesso ha raggiunto una fase precisa del piano di sviluppo. Per determinare i valori da capitalizzare, si elaborano le previsioni dei flussi di cassa futuri attesi dal progetto, i tassi di sconto da applicare e i periodi di manifestazione dei benefici attesi. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 2 delle presenti Note illustrative.
I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2019 ed omologati dall'Unione Europea.
La Società ha adottato l'IFRS 16 e l'IFRIC 23 per la prima volta. Di seguito sono descritti l'impatto e la natura delle modifiche a seguito dell'adozione di questi nuovi principi contabili.
L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce i principi IAS 17, IFRIC 4, SIC-15 e SIC-27. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello contabile simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari che erano disciplinati dallo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari relativamente ai contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi o inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti dei canoni di affitto previsti dal contratto di leasing ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (il diritto d'uso). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri
del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Rimane sostanzialmente invariata la contabilizzazione prevista dall'IFRS 16 per i locatori che continueranno a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione previsto dallo IAS 17, distinguendo leasing operativi e leasing finanziari.
L'IFRS 16 è efficace a partire dagli esercizi che hanno avuto inizio dal 1° gennaio 2019 con piena applicazione retrospettica o modificata. La Società ha applicato il nuovo standard utilizzando il metodo retrospettico modificato, opzione B, senza restatement dei contratti già in essere al 1° gennaio 2019 e non applicando il principio alle attività di "scarso valore" e a breve termine.
Il dettaglio degli impatti dell'applicazione del nuovo principio sono indicati al paragrafo "Analisi delle singole voci" presenti nelle Note illustrative.
Si ricorda che, a partire dal 1° gennaio 2019, la Società ha adottato il nuovo principio IFRS 16 con metodo retrospettico modificato, opzione B, senza restatement dei contratti già in essere al 1° gennaio 2019 e non applicando il principio alle attività di "scarso valore" e a breve termine.
I dati al 31 dicembre 2019 includono i seguenti impatti derivanti dall'introduzione del nuovo principio contabile:
La presente interpretazione chiarisce come applicare i requisiti relativi alla rilevazione e alla valutazione di cui allo IAS 12 quando vi sia incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito. In tal caso, l'entità deve rilevare e valutare la sua attività o passività fiscale corrente o differita applicando i requisiti di cui allo IAS 12 sulla base del reddito imponibile (perdita fiscale), dei valori ai fini fiscali, delle perdite fiscali non utilizzate, dei crediti di imposta non utilizzati e delle aliquote fiscali determinate applicando la presente interpretazione. In caso di incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito, la presente interpretazione tratta le seguenti questioni: a) se l'entità prende in considerazione i trattamenti fiscali incerti separatamente o congiuntamente; b) le ipotesi formulate dall'entità circa l'esito del controllo sui trattamenti fiscali da parte delle autorità fiscali; c) come l'entità determina il reddito imponibile (perdita fiscale), i valori ai fini fiscali, le perdite fiscali non utilizzate, i crediti di imposta non utilizzati e le aliquote d'imposta; e d) come l'entità tiene conto dei cambiamenti nei fatti e nelle circostanze. L'applicazione di tale interpretazione non ha avuto impatti né sul risultato né sulla Situazione Patrimoniale Finanziaria della Società.
I seguenti nuovi principi e le seguenti modifiche efficaci dal 1° gennaio 2019 non hanno avuto alcun effetto sul Bilancio della Società:
Altri principi o modifiche, ancora non omologati alla data di redazione del presente documento, sono infine riassunti nella tabella seguente:
| Descrizione | Omologato alla data del presente bilancio |
Data di efficacia prevista del principio |
|---|---|---|
| Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in September 2014) |
NO | Non definita |
| IFRS 17: Insurance Contracts (issued in May 2017) | NO | 1° gennaio 2021 |
| Amendments to IFRS 3 Business Combination (issued in October 2018) | NO | 1° gennaio 2020 |
| Amendments to IAS 1 Presentation of Financial statements: classification of Liabilities as current or non-current |
NO | Non definita |
La Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi, ma non ancora in vigore.
Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.
Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.
Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli assets ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza della Società del fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a Conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene riespressa in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IFRS 9, deve essere rilevata nel Conto economico o nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dello IFRS 9, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto. L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto
e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel Conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore. La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.
Le partecipazioni sono oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel Conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a Conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.
All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel Conto economico.
Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a Conto economico.
Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.
173
Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.
Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.
I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione, che non hanno condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato, sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.
L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene.
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Terreni | Indefinita |
| Fabbricati | 10 – 35 anni |
| Impianti e macchinari | 5 – 10 anni |
| Attrezzature industriali e commerciali | 2,5 – 10 anni |
| Altri beni | 4 – 10 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello contabile simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari che erano disciplinati dallo IAS 17. Il locatario rileva una passività a fronte dei pagamenti dei canoni di affitto previsti dal contratto di leasing ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (il diritto d'uso). I locatari devono contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto
di utilizzo dell'attività. I locatari devono anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconosce generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività.
Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.
La Società riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:
L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale.
La vita utile viene riesaminata periodicamente.
Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se la Società è in grado di dimostrare:
Le spese di ricerca sono imputate a Conto economico. Similmente, se la Società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.
I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a Conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".
175
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Costi di Sviluppo | 3 – 5 anni |
| Avviamento e altre immobilizzazioni a vita utile indefinita | Indefinita |
| Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno | 5 – 10 anni |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 3 – 5 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
Le attività materiali, nonché le attività immateriali oggetto di ammortamento, sono sottoposte a un test di impairment qualora emergano indicatori di perdita di valore.
Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, ed il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flow ed il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale a Conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.
Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato. Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.
Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.
Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato
nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.
Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.
La cassa ed i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento.
Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.
Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.
Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:
I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel Conto economico d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del Conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel Conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi e oneri finanziari netti". Accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la Società ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati. L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.
Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.
177
I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali la Società effettua dei versamenti ad una società assicurativa o ad un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.
Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.
I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituiscono un'obbligazione futura per la Società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano.
Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, Brembo S.p.A. utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali, obiettive e tra loro compatibili, su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato al netto del fair value delle attività al servizio del piano che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione.
Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di Conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a Conto economico negli esercizi successivi.
Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel Conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.
I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.
I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a Conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.
La Società valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.
Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.
Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al Conto economico, investimenti posseduti fino alla scadenza, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.
I finanziamenti e crediti (categoria maggiormente rilevante per la Società) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel Conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel Conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.
Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la Società ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel Conto economico. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.
Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e:
Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), essa valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.
Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati, nonché passività per beni in leasing.
I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per la Società) sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel Conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel Conto economico.
Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di un perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte della Società, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel Conto economico d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.
I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel Conto economico alla voce "Proventi e oneri finanziari netti".
Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.
Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a Conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul Conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).
La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IFRS 9 viene rilevata quale componente del Conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il Conto economico.
La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IFRS 9, viene invece contabilizzata direttamente a Conto economico.
I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono riconosciuti nel Conto economico per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento del controllo di merci o servizi al cliente. I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.
Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:
Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature ai clienti può avvenire con le seguenti modalità:
Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.
Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nel paese dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito ad una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate
nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a Patrimonio netto sono imputate direttamente a Patrimonio netto.
Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella Situazione patrimoniale-finanziaria.
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.
La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.
Brembo S.p.A. è esposta al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.
La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanziaria, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.
Questo rischio si riferisce a strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare debiti verso banche, mutui, leasing, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti da strumenti finanziari derivati.
Brembo S.p.A., al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo ad una parte dell'indebitamento, ha stipulato prevalentemente contratti di finanziamento a tasso fisso. Tuttavia, la Società continua ad essere esposta al rischio di tasso interesse dovuto alla fluttuazione dei tassi variabili.
Si riporta di seguito una "sensitivity analysis" nella quale sono rappresentati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di +/-50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2019. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 68 migliaia (€ 298 migliaia al 31 dicembre 2018), al lordo degli effetti fiscali.
Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario lordo medio settimanale.
Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo S.p.A. è esposta al rischio di cambio.
Su questo fronte Brembo S.p.A. cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).
La copertura di eventuali posizioni nette in valuta non viene posta in essere in via sistematica. In particolare si interviene se i flussi netti da coprire sono rilevanti e quindi giustificano l'eventuale copertura finanziaria; vengono inoltre effettuate valutazioni sull'andamento storico e previsionale dei cambi oggetto di osservazione.
La Società ha le seguenti esposizioni valutarie: €/Usd, €/Sek, €/Pln, €/Jpy, €/Gbp, €/Cny, €/Czk, €/Chf, €/Inr.
È stata eseguita un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.
In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2018 e 2019, è stata applicata ai cambi medi del 2018 e 2019 una variazione percentuale calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimerne la relativa volatilità.
| 31.12.2019 | 31.12.2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | % variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
% variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
| EUR/USD | 1,22% | 16,6 | (17,0) | 3,11% | (31,7) | 33,8 |
| EUR/SEK | 1,47% | 16,5 | (17,0) | 1,98% | 6,3 | (6,6) |
| EUR/PLN | 0,78% | (5,7) | 5,8 | 1,41% | 5,4 | (5,6) |
| EUR/JPY | 2,23% | (16,1) | 16,9 | 1,86% | 38,4 | (39,9) |
| EUR/GBP | 2,36% | 10,4 | (10,9) | 1,02% | 0,2 | (0,2) |
| EUR/CNY | 1,37% | (48,3) | 49,6 | 1,88% | (38,3) | 39,8 |
| EUR/INR | 1,50% | 0,4 | (0,4) | 2,54% | 0,0 | 0,0 |
| EUR/CZK | 0,49% | (0,3) | 0,3 | 0,85% | 0,5 | (0,5) |
| EUR/CHF | 1,67% | 0,1 | (0,1) | 1,73% | (0,0) | 0,0 |
| EUR/RUB | 2,61% | 0,0 | 0,0 | 4,14% | 8,5 | (9,3) |
La Società è esposta alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2019, così come nel corso del 2018, non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento dei prezzi delle materie prime.
Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo S.p.A.
Al fine di minimizzare questo rischio, la funzione Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:
Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti finanziari, commerciali, altri debiti e strumenti derivati.
Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati e al fair value dei derivati passivi in essere.
Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2019 più lo spread relativo.
| (in migliaia di euro) | Valore contabile |
Flussi Finanziari Contrattuali |
Entro 1 anno | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie esclusi gli strumenti derivati: | |||||
| Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c | 1.886 | 1.886 | 1.886 | 0 | 0 |
| Debiti verso banche (mutui e prestiti obbligazionari) | 256.053 | 261.438 | 99.900 | 111.031 | 50.507 |
| Debiti verso altri finanziatori | 263 | 268 | 203 | 47 | 18 |
| Leasing finanziari | 82.074 | 82.074 | 6.957 | 23.002 | 52.115 |
| Altri debiti finanziari | 39.811 | 39.811 | 39.811 | 0 | 0 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 199.115 | 199.115 | 199.115 | 0 | 0 |
| Passività finanziarie per strumenti derivati: | |||||
| Derivati | 599 | 599 | 599 | 0 | 0 |
| Totale | 579.801 | 585.191 | 348.471 | 134.080 | 102.640 |
Alcuni contratti di finanziamento di Brembo S.p.A. richiedono il rispetto di alcuni covenants finanziari, che prevedono l'obbligo a livello consolidato di rispettare determinati livelli di indici finanziari.
In particolare sono presenti i seguenti covenants con relativa soglia da non superare:
La violazione dei ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.
Il valore di tali covenants è monitorato alla fine di ogni trimestre ed al 31 dicembre 2019 tali quozienti risultano ampiamente rispettati.
Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre che il cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo S.p.A. di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
In particolare, alla data del 31 dicembre 2019, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 99% (2018: 98%) del totale (totale linee di credito a disposizione € 237 milioni - nel 2018: € 237 milioni).
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio per Brembo S.p.A. è principalmente legato ai crediti commerciali.
Le controparti con le quali Brembo S.p.A. ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Brembo S.p.A. in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.
A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:
– la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività della Società:
| 31.12.2019 | 31.12.2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | livello 1 | livello 2 | livello 3 | livello 1 | livello 2 | livello 3 |
| Attività (passività) finanziarie valutate al fair value | ||||||
| Contratti a termine in valuta | 0 | (347) | 0 | 0 | (814) | 0 |
| Interest rate swap | 0 | (252) | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Derivato incorporato | 0 | 0 | 1.480 | 0 | 0 | 0 |
| Totale Attività (passività) finanziarie valutate al fair value | 0 | (599) | 1.480 | 0 | (814) | 0 |
| Attività (passività) per le quali viene indicato il fair value | ||||||
| Debiti verso banche correnti e non correnti | 0 | (261.993) | 0 | 0 | (242.544) | 0 |
| Passività per beni in leasing correnti e non correnti | 0 | (82.074) | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | 0 | (75) | 0 | 0 | (639) | 0 |
| Totale Attività (passività) per le quali viene indicato il fair value | 0 | (344.142) | 0 | 0 | (243.183) | 0 |
La movimentazione intervenuta nel livello 3 della gerarchia nel corso dell'esercizio è:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 |
|---|---|
| Saldo iniziale | - |
| Movimenti a Conto economico | 1.480 |
| Saldo finale | 1.480 |
– una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria della Società e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:
| Valore contabile | Fair value | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.788 | 1.657 | 1.788 | 1.657 | |
| Finanziamenti e crediti e passività finanziarie valutate a costo ammortizzato: |
|||||
| Attività finanziarie correnti e non correnti (esclusi strumenti derivati) | 52.787 | 46.084 | 52.787 | 46.084 | |
| Crediti commerciali | 184.941 | 220.924 | 184.941 | 220.924 | |
| Finanziamenti e crediti | 7.933 | 11.072 | 7.933 | 11.072 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 164.699 | 174.531 | 164.699 | 174.531 | |
| Debiti verso banche correnti e non correnti | (257.939) | (259.216) | (263.880) | (262.031) | |
| Passività per beni in leasing correnti e non correnti | (82.074) | 0 | (82.074) | 0 | |
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti (esclusi strumenti derivati) |
(40.074) | (87.225) | (40.074) | (87.225) | |
| Debiti commerciali | (196.861) | (212.057) | (196.861) | (212.057) | |
| Altre passività correnti | (92.237) | (111.211) | (92.237) | (111.211) | |
| Altre passività non correnti | (5.527) | 0 | (5.527) | 0 | |
| Derivati | 881 | (814) | 881 | (814) | |
| Totale | (261.683) | (216.255) | (267.624) | (219.070) |
Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito.
Nello specifico:
La Società ha rapporti con società controllanti, controllate, collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,523% del capitale sociale.
Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizio e il trasferimento di immobilizzazioni tra le parti correlate sono avvenute, come di consueto, a prezzi rispondenti al valore normale di mercato.
I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi ed organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali.
Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficiano di alcune forme di finanziamento accentrate.
Dal 2008 è stato attivato un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader e sette società partecipanti.
Nell'Allegato 5 è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi di Conto economico e Situazione patrimoniale-finanziaria.
Le informazioni relative ai compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche sono riportate nelle Note illustrative del Bilancio consolidato.
Non si segnalano impegni a carico della Società alla data di chiusura del bilancio di esercizio 2019.
Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2019 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella comunicazione stessa.
Con riferimento all'adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità delle erogazioni pubbliche, disciplinato dall'articolo 1, commi 125-129 della legge n. 124/2017 e successivamente integrato dal decreto legge 'sicurezza' (n. 113/2018) e dal decreto legge 'semplificazione' (n. 135/2018), che ha introdotto, a partire dai bilanci dell'esercizio 2018, una serie di obblighi di pubblicità e di trasparenza a carico dei soggetti che intrattengono rapporti economici con la Pubblica Amministrazione e alla luce dell'interpretazione effettuata da Assonime con la Circolare n. 5 del 22 febbraio 2019, si ritiene che la normativa non si applichi in casi di:
Considerando quanto sopra esposto, la Società ha analizzato la propria situazione e ha ritenuto di esporre al presente paragrafo soltanto quanto ricevuto nel corso dell'esercizio 2019 in forma di contributi erogati dall'ente Finpiemonte S.p.A. rientrante nel programma operativo regione Piemonte relativo al bando "Poli di Innovazione-Linea B. Agevolazioni per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, riservate alle imprese mai associate ai Poli" D.G.R. n. 81-3819 del 04/08/2016. Si tratta del Progetto VRROBOTLINE, Piattaforma di Realtà Virtuale per l'addestramento degli operatori su linea robotizzata, per un importo complessivo pari a € 22 migliaia.
In data 5 febbraio 2020 è stata acquisita la quota di partecipazione del 20% nella società Infibra Technologies S.r.l. per un valore di € 800 migliaia. La Società ha per oggetto lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Non si segnalano altri fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2019 e fino alla data del 9 marzo 2020.
I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati:
| Impianti e | Attrezzature industriali |
Immobilizzazioni in corso |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Terreni | Fabbricati | macchinari | e commerciali | Altri beni | e acconti | Totale |
| Costo storico | 20.786 | 74.112 | 283.140 | 147.209 | 23.280 | 8.285 | 556.812 |
| Fondo ammortamento | 0 | (41.389) | (204.050) | (128.942) | (19.394) | 0 | (393.775) |
| Consistenza al 1° gennaio 2018 | 20.786 | 32.723 | 79.090 | 18.267 | 3.886 | 8.285 | 163.037 |
| Variazioni: | |||||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 255 | 5.490 | 1.476 | 274 | (8.216) | (721) |
| Acquisizioni | 282 | 5.935 | 24.395 | 10.334 | 2.299 | 8.334 | 51.579 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (7) | (4.691) | (4.986) | (354) | 0 | (10.038) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 4 | 3.250 | 4.626 | 331 | 0 | 8.211 |
| Ammortamenti | 0 | (2.559) | (14.259) | (9.175) | (1.171) | 0 | (27.164) |
| Totale variazioni | 282 | 3.628 | 14.185 | 2.275 | 1.379 | 118 | 21.867 |
| Costo storico | 21.068 | 80.295 | 308.334 | 154.033 | 25.499 | 8.403 | 597.632 |
| Fondo ammortamento | 0 | (43.944) | (215.059) | (133.491) | (20.234) | 0 | (412.728) |
| Consistenza al 1° gennaio 2019 | 21.068 | 36.351 | 93.275 | 20.542 | 5.265 | 8.403 | 184.904 |
| Variazioni: | |||||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 812 | 4.899 | 1.354 | 93 | (7.384) | (226) |
| Acquisizioni | 41 | 3.819 | 23.145 | 9.208 | 1.438 | 11.287 | 48.938 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (16) | (6.319) | (2.041) | (272) | 0 | (8.648) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 5 | 4.676 | 1.839 | 259 | 0 | 6.779 |
| Ammortamenti | 0 | (2.599) | (16.814) | (10.334) | (1.331) | 0 | (31.078) |
| Perdita di valore | 0 | 0 | (128) | (18) | 0 | 0 | (146) |
| Totale variazioni | 41 | 2.021 | 9.459 | 8 | 187 | 3.903 | 15.619 |
| Costo storico | 21.109 | 84.910 | 330.059 | 162.554 | 26.758 | 12.306 | 637.696 |
| Fondo ammortamento | 0 | (46.538) | (227.197) | (141.986) | (21.306) | 0 | (437.027) |
| Fondo svalutazione | 0 | 0 | (128) | (18) | 0 | 0 | (146) |
| Consistenza al 31 dicembre 2019 | 21.109 | 38.372 | 102.734 | 20.550 | 5.452 | 12.306 | 200.523 |
Nel corso del 2019 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 48.938 migliaia, che hanno riguardato, in particolare, operazioni finalizzate principalmente all'acquisto di macchinari e alla realizzazione di attrezzature destinate al mantenimento degli impianti produttivi.
L'incremento della voce "Fabbricati" è dovuto prevalentemente alla realizzazione del nuovo sito per la produzione di dischi in carbonio a Curno.
I decrementi netti per alienazioni, pari a € 1.869 migliaia hanno principalmente riguardato la cessione di impianti e macchinari. Le plusvalenze complessivamente realizzate sono pari a € 583 migliaia, mentre le minusvalenze ammontano a € 147 migliaia.
Gli ammortamenti ammontano complessivamente a € 31.078 migliaia, in leggero aumento rispetto a quelli dell'esercizio precedente a causa del livello di investimenti degli ultimi esercizi (2018: € 27.164 migliaia).
Il dettaglio delle rivalutazioni effettuate ai sensi delle Leggi n. 72/83, n. 413/91, n. 342/00 e n.350/03 nonché dell'allocazione del disavanzo di fusione ex. Art. 2501 Codice Civile è fornito nell'Allegato 3.
I movimenti intervenuti nella voce Diritto di utilizzo beni in leasing sono riportati nella tabella seguente:
| (in migliaia di euro) | Fabbricati | Altri beni | Totale |
|---|---|---|---|
| Costo storico | 0 | 0 | 0 |
| Fondo ammortamento | 0 | 0 | 0 |
| Consistenza al 1° gennaio 2019 | 0 | 0 | 0 |
| Variazioni: | |||
| Effetti prima applicazione IFRS 16 | 78.987 | 3.355 | 82.342 |
| Nuovi contratti/Accensioni del periodo | 0 | 6.000 | 6.000 |
| Chiusura contratto di leasing costo storico |
0 | (11) | (11) |
| Chiusura contratto di leasing Fondo ammortamento |
0 | 7 | (7) |
| Ammortamenti | (5.054) | (2.161) | (7.215) |
| Totale variazioni | 73.933 | 7.190 | 81.123 |
| Costo storico | 78.987 | 9.344 | 88.331 |
| Fondo ammortamento | (5.054) | (2.154) | (7.208) |
| Consistenza al 31 dicembre 2019 | 73.933 | 7.190 | 81.123 |
Si rimanda alla nota 13 per informazioni relativamente all'impegno finanziario per i beni in leasing.
I movimenti intervenuti nelle attività immateriali sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati:
| Costi di sviluppo |
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno |
Altre immobilizzazioni immateriali |
Totale altre attività immateriali |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | A | B | (A+B) | ||
| Costo storico | 153.232 | 31.756 | 75.792 | 107.548 | 260.780 |
| Fondo ammortamento | (95.833) | (26.618) | (63.321) | (89.939) | (185.772) |
| Fondo svalutazione | (388) | (502) | 0 | (502) | (890) |
| Consistenza al 1° gennaio 2018 | 57.011 | 4.636 | 12.471 | 17.107 | 74.118 |
| Variazioni: | |||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 19 | 225 | 244 | 244 |
| Acquisizioni | 21.325 | 4.787 | 6.629 | 11.416 | 32.741 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (33) | 0 | (33) | (33) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 8 | 0 | 8 | 8 |
| Ammortamenti | (8.981) | (1.062) | (5.602) | (6.664) | (15.645) |
| Perdita di valore | (3.324) | (587) | 0 | (587) | (3.911) |
| Totale Variazioni | 9.020 | 3.132 | 1.252 | 4.384 | 13.404 |
| Costo storico | 171.233 | 36.529 | 82.646 | 119.175 | 290.408 |
| Fondo ammortamento | (104.814) | (27.672) | (68.923) | (96.595) | (201.409) |
| Fondo svalutazione | (388) | (1.089) | 0 | (1.089) | (1.477) |
| Consistenza al 1° gennaio 2019 | 66.031 | 7.768 | 13.723 | 21.491 | 87.522 |
| Variazioni: | |||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 0 | 70 | 70 | 70 |
| Acquisizioni | 21.087 | 3.369 | 5.345 | 8.714 | 29.801 |
| Altro | 0 | 1 | 0 | 1 | 1 |
| Ammortamenti | (9.772) | (1.146) | (5.862) | (7.008) | (16.780) |
| Perdita di valore | (1.683) | 0 | 0 | 0 | (1.683) |
| Totale Variazioni | 9.632 | 2.224 | (447) | 1.777 | 11.409 |
| Costo storico | 192.320 | 39.898 | 88.061 | 127.959 | 320.279 |
| Fondo ammortamento | (114.586) | (28.817) | (74.785) | (103.602) | (218.188) |
| Fondo svalutazione | (2.071) | (1.089) | 0 | (1.089) | (3.160) |
| Consistenza al 31 dicembre 2019 | 75.663 | 9.992 | 13.276 | 23.268 | 98.931 |
La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia per costi interni che esterni, per un importo originario di € 192.320 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2019 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte in esercizi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo. Sono stati registrati ammortamenti relativi alle commesse di sviluppo per prodotti in produzione pari a € 9.772 migliaia.
Il valore lordo dei costi include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 46.970 migliaia. L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nel corso dell'esercizio è pari a € 21.087 migliaia.
Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 1.683 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti e imputabili a progetti che per volontà del cliente o di Brembo S.p.A. non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.
La voce "Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno" s'incrementa per € 3.369 migliaia, sostenuti per l'acquisto di nuovi brevetti, di domande di deposito di brevetti nuovi o per il deposito in altri paesi di brevetti già esistenti oltre che per l'acquisto di diritti.
L'incremento nella voce "Altre immobilizzazioni immateriali" è principalmente imputabile ai costi sostenuti per l'acquisizione di software, l'implementazione dell'ERP, oltre che altri applicativi informatici.
Nella tabella seguente sono riportati i movimenti intervenuti nella voce "Partecipazioni", distinti tra imprese controllate, imprese collegate e joint venture:
| (in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| IMPRESE CONTROLLATE | 31.12.2018 | Acquisizioni e sottoscrizioni |
Vendita | Rivalutazioni/ Svalutazioni |
31.12.2019 |
| Ap Racing Ltd. | 30.720 | - | - | - | 30.720 |
| Brembo Argentina S.A. | - | 6.400 | - | (6.400) | - |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | 17.364 | - | - | - | 17.364 |
| Brembo Czech S.R.O. | 31.221 | - | - | - | 31.221 |
| Brembo Deutschland GmbH | 145 | - | - | - | 145 |
| Brembo Do Brasil Ltda. | 18.044 | - | - | - | 18.044 |
| Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. | 79.632 | - | - | - | 79.632 |
| Brembo Japan Co. Ltd. | 79 | - | - | - | 79 |
| Brembo México S.A. de C.V. | 12.579 | - | - | - | 12.579 |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | 68.255 | - | - | - | 68.255 |
| Brembo (Nanjing) Automobile Components Co. Ltd. | 19.284 | - | - | - | 19.284 |
| Brembo North America Inc. | 24.367 | - | - | - | 24.367 |
| Brembo Poland Spolka Zo.O. | 17.903 | - | - | - | 17.903 |
| Brembo Russia Llc. | 26 | - | - | - | 26 |
| Brembo Scandinavia A.B. | 557 | - | - | - | 557 |
| Corporación Upwards '98 S.A. | 4.648 | - | - | - | 4.648 |
| La.Cam (Lavorazioni Camune) S.r.l. | 4.100 | - | - | - | 4.100 |
| Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. | 135 | - | - | - | 135 |
| Totale | 329.059 | 6.400 | - | (6.400) | 329.059 |
| (in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| IMPRESE COLLEGATE | 31.12.2018 | Acquisizioni e sottoscrizioni |
Vendita | Rivalutazioni/ Svalutazioni |
31.12.2019 |
| Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. | 24.243 | - | - | - | 24.243 |
| Petroceramics S.p.A. | 500 | - | - | - | 500 |
| Totale | 24.743 | - | - | - | 24.743 |
Nel corso del 2019 sono stati effettuati versamenti per € 6.400 migliaia in Brembo Argentina S.A. al fine di dotare la società dei mezzi necessari per affrontare il processo di liquidazione deciso nel primo semestre 2019.
La partecipazione è stata interamente svalutata ed inoltre si è provveduto ad accantonare nel fondo rischi l'importo di € 418 migliaia che copre gli ulteriori costi di liquidazione ad oggi prevedibili.
Le partecipazioni sono state oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Nell'esercizio corrente, così come nel 2018, sono stati individuati indicatori di impairment con riferimento alle controllate Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd. e Brembo Do Brasil Ltda.
Per tali partecipazioni, le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso dell'unità generatrice di cassa sono relative al tasso di sconto e al tasso di crescita. In particolare, i calcoli utilizzano le proiezioni dei flussi finanziari per il periodo relativo al 2020-2022 dei business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi sono estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio/lungo termine stabile dell'1% (2018: 1%). Il tasso di sconto utilizzato è pari al 7,29% (WACC 2018: 8,54%) e riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi dell'attività in oggetto. Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, quest'ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.
Dai test di impairment sopracitati non è emersa la necessità nell'esercizio di procedere ad alcuna svalutazione. In caso di variazione del WACC da 7,29% a 7,79% o del tasso di crescita da 1,0% a 0,5% (oppure da 1,5% a 1,0%), nessuna partecipazione, precedentemente non svalutata, sarebbe stata oggetto di impairment.
In caso di riduzione dei volumi di vendita che, a seconda del mercato di appartenenza della CGU, sono state ipotizzate essere dal -5% al -20%, nessuna partecipazione, precedentemente non svalutata, sarebbe stata oggetto di impairment.
Le variazioni di WACC, tasso di crescita, volumi di vendita, sopra descritte, sono ritenute ragionevoli; in tal senso infatti, solo in caso di variazioni oltre soglie di ragionevolezza, si sarebbero evidenziati impairment.
La composizione delle altre attività finanziarie al 31 dicembre 2019 è di seguito riportata:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Partecipazioni in altre imprese | 1.788 | 1.657 |
| Crediti verso collegate/controllate | 3.716 | 5.676 |
| Strumenti derivati | 712 | 0 |
| Altro | 23 | 12 |
| Totale | 6.239 | 7.345 |
La voce "Partecipazioni in altre imprese" si è incrementata per effetto del versamento al Fondo 360 Polimi per € 123 migliaia e della sottoscrizione del 3% del Capitale Sociale della società MADE S.C.A R.L. per € 8 migliaia.
Nella voce "Crediti verso collegate/controllate" vi è compreso il credito derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, partecipata al 30% da Brembo S.p.A. L'importo del finanziamento di € 9.000 migliaia nominale, è ora iscritto per € 3.716 migliaia a seguito dell'accordo transattivo raggiunto nel 2016 con il socio di maggioranza di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A., e con la stessa Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione e al rimborso di € 2.000 migliaia avvenuta nel corso del 2019 a seguito della cessione a terzi dell'immobile.
Si ritiene che il recupero del valore residuo possa avvenire per un importo di € 1.786 migliaia mentre la parte residua risulta coperta da un fondo rischi.
Gli strumenti derivati si riferiscono alla quota a lungo termine dei derivati incorporati in contratti commerciali con clienti a copertura del rischio cambio verso Jpy.
| Totale | 90 | 95 |
|---|---|---|
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 34 | 34 |
| Crediti tributari | 56 | 61 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
Si tratta principalmente di crediti tributari chiesti a rimborso.
Al 31 dicembre 2019 il saldo delle imposte anticipate include il valore delle attività per imposte anticipate al netto delle imposte differite. Di seguito si riporta la composizione:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Imposte anticipate | 12.791 | 17.651 |
| Imposte differite | (1.764) | (1.929) |
| Totale | 11.027 | 15.722 |
La tabella sottostante riporta la movimentazione nel corso dell'esercizio:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Saldo iniziale | 15.722 | 16.525 |
| Accantonamento imposte differite | (77) | (96) |
| Accantonamento imposte anticipate | 3.849 | 3.715 |
| Utilizzo imposte differite ed anticipate | (8.697) | (4.395) |
| Altri movimenti | 230 | (27) |
| Saldo finale | 11.027 | 15.722 |
Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente per differenze temporanee su ammortamenti anticipati, su plusvalenze a tassazione differita, su altri elementi di costo e di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale e su altre differenze per applicazione dei principi contabili internazionali.
La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:
| Attivo | Passivo | Netto | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 0 | 0 | 543 | 712 | (543) | (712) |
| Altre attività finanziarie | 0 | 829 | 43 | 0 | (43) | 829 |
| Crediti verso clienti e verso società del Gruppo | 105 | 123 | 0 | 21 | 105 | 102 |
| Rimanenze | 8.183 | 7.328 | 0 | 0 | 8.183 | 7.328 |
| Passività finanziarie | 54 | 0 | 0 | 0 | 54 | 0 |
| Altre passività finanziarie | 59 | 105 | 0 | 0 | 59 | 105 |
| Fondi per rischi e oneri | 1.366 | 1.626 | 0 | 0 | 1.366 | 1.626 |
| Fondi relativi al personale | 2.990 | 7.606 | 1.178 | 1.196 | 1.812 | 6.410 |
| Altro | 34 | 34 | 0 | 0 | 34 | 34 |
| Totale | 12.791 | 17.651 | 1.764 | 1.929 | 11.027 | 15.722 |
Le rimanenze nette di magazzino, esposte in bilancio al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Materie prime | 36.675 | 33.611 |
| Prodotti in corso di lavorazione | 27.470 | 29.605 |
| Prodotti finiti | 55.212 | 49.429 |
| Merci in viaggio | 6.393 | 9.320 |
| Totale | 125.750 | 121.965 |
La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino, pari al 31 dicembre 2019 a € 29.330 migliaia, è qui di seguito riportata:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | 31.12.2019 |
|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione magazzino | 26.265 | 6.170 | (3.105) | 29.330 |
Il fondo obsolescenza magazzino è determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo.
Al 31 dicembre 2019 il saldo crediti verso clienti, al netto del relativo fondo svalutazione, confrontato con il periodo precedente, è così composto:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 102.574 | 121.593 |
| Crediti verso controllate | 80.287 | 97.406 |
| Crediti verso collegate e joint venture | 2.080 | 1.925 |
| Totale | 184.941 | 220.924 |
Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto la Società ha un portafoglio clienti ben diversificato con elevato standing creditizio.
Di seguito si riporta il dettaglio della movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dell'esercizio:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | 31.12.2019 |
|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti | 2.072 | 209 | (246) | 2.035 |
La massima esposizione al rischio di credito per Brembo S.p.A. è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con l'IFRS 9, e al lordo del relativo fondo.
Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, tuttavia le controparti di Brembo S.p.A. sono primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Al fine di esprimere la qualità creditizia la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati. Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati i clienti quotati ad una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Clienti quotati | 166.001 | 190.432 |
| Clienti non quotati | 20.975 | 32.564 |
| Totale | 186.976 | 222.996 |
Per quanto riguarda i crediti commerciali che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce il seguente dettaglio per fasce di anzianità.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | Svalutazione 2019 | 31.12.2018 | Svalutazione 2018 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 156.169 | 0 | 180.382 | 0 |
| Scaduto fino a 30 gg | 348 | 0 | 650 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 3.894 | 0 | 5.211 | 0 |
| Scaduto da più di 60 gg | 5.590 | 420 | 4.189 | 343 |
| Totale | 166.001 | 420 | 190.432 | 343 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 5,7% | 5,1% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 9.412 | 9.707 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | Svalutazione 2019 | 31.12.2018 | Svalutazione 2018 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 17.516 | 30 | 28.845 | 0 |
| Scaduto fino a 30 gg | 307 | 2 | 540 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 930 | 0 | 251 | 0 |
| Scaduto da più di 60 gg | 2.222 | 1.583 | 2.928 | 1.729 |
| Totale | 20.975 | 1.615 | 32.564 | 1.729 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 8,9% | 6,1% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 1.874 | 1.990 |
Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito, quindi non si ravvedono rischi di recuperabilità.
Per quanto attiene la quota dei crediti scaduti non svalutati, relativa ai clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata o in rientro nei primi mesi dell'anno 2020.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Crediti tributari | 35.599 | 15.837 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 1.286 | 109 |
| Altri crediti | 6.613 | 10.929 |
| Totale | 43.498 | 26.875 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Saldo Iniziale | 15.385 | 18.116 |
| Imposte correnti | (20.119) | (32.590) |
| Imposte correnti - anni precedenti | (145) | (15.193) |
| Pagamenti | 24.392 | 37.996 |
| Altri movimenti | 16.086 | 7.056 |
| Saldo Finale | 35.599 | 15.385 |
La variazione dei crediti tributari al netto dei debiti tributari (nota 18) è di seguito riportata:
Tra i crediti tributari è compreso il credito d'imposta per ricerca e sviluppo calcolato ai sensi del D.M. del 27.05.2015, che per l'anno 2019 è pari ad € 12.536 migliaia (2018: € 7.009 migliaia).
In tale voce vi è anche il credito rilevato negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sui costi del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo complessivo di € 4.610 migliaia.
I crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito sono rappresentati principalmente dal credito IVA (pari a € 1.014 migliaia) e per l'importo residuo di un credito chiesto a rimborso relativo ad anni precedenti.
I crediti verso altri si riducono in parte per l'incasso di richieste di rimborsi da compagnie di assicurazione contabilizzate nell'esercizio precedente.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Crediti verso società controllate e collegate | 48.984 | 40.331 |
| Strumenti derivati | 768 | 0 |
| Depositi cauzionali | 64 | 65 |
| Totale | 49.816 | 40.396 |
La voce "Crediti verso società controllate e collegate" è costituita da prestiti a società controllate e collegate, oltre agli eventuali crediti nei confronti delle società appartenenti al sistema di tesoreria accentrata, attivo dal 2008 che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader; in particolare è in essere un finanziamento a favore di Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd. per un importo pari a CNY 300.000 migliaia prorogato nel corso del 2019 per ulteriori 24 mesi.
Gli strumenti derivati si riferiscono alla quota a breve termine dei derivati incorporati in contratti commerciali con clienti a copertura del rischio cambio verso Usd e Jpy.
Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 164.642 | 174.471 |
| Denaro e valori in cassa | 57 | 60 |
| Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 164.699 | 174.531 |
| Debiti v/banche: c/c ordinari e anticipi valutari (*) | (1.886) | (5.156) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti come indicati nel Rendiconto finanziario | 162.813 | 169.375 |
* Si rimanda per il dettaglio alla nota 13.
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.
Si segnala che, ad integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 4.246 migliaia (nel 2018 € 5.133 migliaia).
Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2019 è pari a € 617.820 migliaia, in aumento di € 95.553 migliaia rispetto al 2018. Relativamente alle movimentazioni avvenute nel corso dell'esercizio si rimanda all'apposito prospetto di bilancio. Il dettaglio dell'origine, disponibilità e utilizzo delle poste di Patrimonio Netto è riportato all'Allegato 4.
Il capitale sociale sottoscritto e versato ammonta al 31 dicembre 2019 a € 34.728 migliaia diviso in 333.922.250 azioni ordinarie.
Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2019 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2018:
| (n. di azioni) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | 333.922.250 | 333.922.250 |
| Azioni proprie | (10.035.000) | (8.735.000) |
| Totale azioni in circolazione | 323.887.250 | 325.187.250 |
Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso del 2019 sono state acquistate 1.300.000 azioni ad un prezzo medio di € 8,71425 per un controvalore complessivo di € 11.329 migliaia. Alla data del 31 dicembre 2019 la Società detiene un totale di 10.035.000 azioni proprie, che rappresentano il 3,005% del capitale sociale per un valore complessivo di € 24.804 migliaia ad un prezzo medio ponderato di € 2,47179.
Si è provveduto a dar corso alla delibera dell'Assemblea del 18 aprile 2019 destinando l'utile dell'esercizio 2018, pari a € 114.106 migliaia come segue:
La composizione di tale voce è la seguente:
| 31.12.2019 | 31.12.2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale | Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale |
| Debiti verso banche: | ||||||
| - c/c ordinario e c/anticipi | 1.886 | 0 | 1.886 | 5.156 | 0 | 5.156 |
| - mutui | 98.324 | 157.729 | 256.053 | 97.940 | 156.120 | 254.060 |
| Totale | 100.210 | 157.729 | 257.939 | 103.096 | 156.120 | 259.216 |
| Debiti verso collegate e controllate | 39.811 | 0 | 39.811 | 86.551 | 0 | 86.551 |
| Passività per beni in leasing | 6.957 | 75.117 | 82.074 | 0 | 0 | 0 |
| Debiti verso altri finanziatori | 199 | 64 | 263 | 411 | 263 | 674 |
| Strumenti finanziari derivati | 599 | 0 | 599 | 814 | 0 | 814 |
| Totale | 47.566 | 75.181 | 122.747 | 87.776 | 263 | 88.039 |
Nei "Debiti verso collegate e controllate" sono comprese le posizioni a debito nei confronti dei partecipanti al sistema di tesoreria accentrata, complessivamente pari a € 39.811 migliaia.
Al 31 dicembre 2019 il dettaglio dei debiti verso banche è così composto:
| Quote scadenti | Quote | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo al | Importo al | entro l'esercizio | Quote scadenti | scadenti | ||
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2019 | successivo | tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni | |
| Debiti verso banche: | ||||||
| Mutuo BNL (EUR 50 milioni) | 14.275 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 75 milioni) | 74.965 | 56.233 | 24.989 | 31.244 | 0 | |
| Mutuo BNL (EUR 80 milioni) | 79.927 | 54.967 | 33.333 | 21.634 | 0 | |
| Mutuo Mediobanca (EUR 130 milioni) | 84.893 | 44.964 | 39.967 | 4.997 | 0 | |
| Mutuo BNL (100 milioni) | 0 | 99.889 | 35 | 49.873 | 49.981 | |
| Totale debiti verso banche | 254.060 | 256.053 | 98.324 | 107.748 | 49.981 |
Fra le operazioni più significative avvenute nel corso del 2019, si segnala l'erogazione della linea di finanziamento a medio termine di € 100.000 migliaia, precedentemente ottenuta da BNL nel novembre 2018.
Si segnala che, al 31 dicembre 2019, non sono presenti debiti finanziari assistiti da garanzie reali.
Relativamente ai covenants e al rispetto dei relativi parametri previsti da alcuni contratti di finanziamento, si rimanda a quanto indicato nel paragrafo sulla "Gestione dei rischi finanziari – rischio di liquidità".
La struttura del debito per tasso d'interesse annuo e valuta di indebitamento con riferimento ai mutui al 31 dicembre 2019 è il seguente:
| 31.12.2019 | 31.12.2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale | ||
| Euro verso terzi | 239.187 | 17.129 | 256.316 | 208.118 | 46.616 | 254.734 | ||
| Euro verso società controllate | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 239.187 | 17.129 | 256.316 | 208.118 | 46.616 | 254.734 |
Il tasso medio variabile dell'indebitamento della Società è pari a 1,00%, mentre quello fisso è pari a 0,78%.
La Società ha acceso un IRS con un nozionale residuo al 31 dicembre 2019 di € 100.000 migliaia, a copertura della variazione del rischio di interesse di uno specifico finanziamento in essere; detto IRS presenta le caratteristiche previste dai principi contabili ai fini dell'applicazione dell'hedge accounting (cash flow hedge).
Il derivato al 31 dicembre 2019 presenta un fair value negativo pari a € 225 migliaia, integralmente imputati a riserva di cash flow hedge al lordo degli effetti fiscali.
Viene di seguito indicata la movimentazione della Riseva di Cash Flow Hedge, al lordo degli effetti fiscali:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Valore Iniziale | 0 | 0 |
| Rilasci riserva per fair value | 334 | 0 |
| Rilasci riserva per pagamenti/incassi differenziali | (109) | 0 |
| Valore Finale | 225 | 0 |
La composizione degli "Altri debiti finanziari" è evidenziata nella tabella seguente:
| Quote scadenti | Quote | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Importo al 31.12.2018 |
Importo al 31.12.2019 |
entro l'esercizio successivo |
Quote scadenti tra 1 e 5 anni |
scadenti oltre 5 anni |
| Altri debiti finanziari: | |||||
| Debiti verso altri finanziatori: | |||||
| Prestito Finlombarda MIUR | 35 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Prestito MIUR BBW | 553 | 188 | 188 | 0 | 0 |
| Mutuo Libra | 86 | 75 | 11 | 46 | 18 |
| Totale debiti verso altri finanziatori | 674 | 263 | 199 | 46 | 18 |
| Passività per beni in leasing | 0 | 82.074 | 6.957 | 23.002 | 52.115 |
| Totale altri debiti finanziari | 674 | 82.337 | 7.156 | 23.048 | 52.133 |
Relativamente al principio IFRS 16, la Società ha utilizzato in fase di prima applicazione un tasso medio ponderato di sconto del 2,282% (utilizzando il criterio dell'incremental borrowing rate) nell'attualizzazione dei flussi futuri dei leasing operativi.
Per quanto riguarda i pagamenti relativi a periodi opzionali di rinnovo di beni in leasing non considerati nel calcolo delle passività al 31 dicembre 2019 si segnala la presenza di € 4.363 migliaia di rate non attualizzate relative esclusivamente ad immobili scadenti oltre 5 anni.
Di seguito riportiamo la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 pari a € 166.171 migliaia e al 31 dicembre 2018 pari a € 132.328 migliaia in base allo schema previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa | 57 | 60 |
| B | Altre disponibilità liquide | 164.642 | 174.471 |
| C | Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione | 768 | 0 |
| D | LIQUIDITÀ (A+B+C) | 165.467 | 174.531 |
| E | Crediti finanziari correnti | 49.048 | 40.396 |
| F | Debiti bancari correnti | 1.886 | 5.156 |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 98.324 | 97.940 |
| H | Altri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati | 47.566 | 87.776 |
| I | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) | 147.776 | 190.872 |
| J | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) | (66.739) | (24.055) |
| K | Debiti bancari non correnti | 157.729 | 156.120 |
| L | Obbligazioni emesse | 0 | 0 |
| M | Altri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati | 75.181 | 263 |
| N | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) | 232.910 | 156.383 |
| O | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) | 166.171 | 132.328 |
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Debiti verso istituti previdenziali | 1.087 | 0 |
| Debiti verso dipendenti | 3.856 | 0 |
| Altri debiti | 584 | 0 |
| Totale | 5.527 | 0 |
La voce comprende la passività relativa al piano di incentivazione triennale 2019-2021, riservato al top management, liquidabile nel 2022.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | Altro | 31.12.2019 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischi e oneri | 15.106 | 194 | (11.585) | 418 | 4.133 |
| Fondo per garanzia prodotto | 7.059 | 1.279 | (2.370) | (1.144) | 4.824 |
| Totale | 22.165 | 1.473 | (13.955) | (726) | 8.957 |
| di cui correnti | 13.504 | 2.052 |
I fondi per rischi e oneri, pari a € 8.957 migliaia, comprendono oltre al fondo garanzia prodotti, l'indennità suppletiva di clientela in relazione al contratto di agenzia italiano, nonché la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere. La voce "Utilizzi/Rilasci" comprende il pagamento per € 11.255 migliaia relativo all'adesione da parte della Società all'invito dell'Agenzia delle entrate al contraddittorio sull'esercizio 2014, già accantonato nel precedente esercizio. La voce "Altro" è relativa alla riduzione dell'obbligazione per rischi coperti da polizza assicurativa rilevati nel precedente esercizio in contropartita alla voce "Altri crediti e attività correnti" e l'accantonamento a copertura dei costi ad oggi prevedibili per la liquidazione di Brembo Argentina S.A.
La Società garantisce benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a benefici definiti.
I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono esclusivamente il "Fondo trattamento di fine rapporto", sino al 31 dicembre 2006, data dalla quale, alla luce della riforma occorsa, lo stesso è identificabile quale fondo a contribuzione definita.
Si riportano di seguito i movimenti della passività per TFR al 31 dicembre 2019:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | Oneri finanziari | (Utile)/Perdita attuariale |
31.12.2019 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto | 18.674 | 0 | (1.385) | 326 | 736 | 18.351 |
Come sopra indicato a partire dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, tra le quali la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR.
Nella seguente tabella riportiamo le descrizioni principali del trattamento di fine rapporto e la loro riconciliazione della passività rilevata nella Situazione patrimoniale-finanziaria, il costo rilevato a Conto economico, Conto economico complessivo e le principali ipotesi attuariali utilizzate:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | ||
|---|---|---|---|
| A. | Variazione delle obbligazioni a benefici definiti | ||
| 1. Obbligazioni a benefici definiti al termine del periodo precedente | 18.674 | 19.664 | |
| 3. Oneri finanziari | 326 | 336 | |
| 4. Flussi di cassa | |||
| Erogazioni da parte del datore di lavoro | (1.385) | (1.214) | |
| 6. Variazioni imputabili alla nuova valutazione | |||
| Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie | 736 | (112) | |
| 8. Obbligazioni a benefici definiti a fine periodo | 18.351 | 18.674 | |
| B. | Variazione del fair value delle attività al servizio dei piani | ||
| 3. Flussi di cassa | |||
| Totale contributi versati dal datore di lavoro | |||
| Pagamenti erogati direttamente dal datore di lavoro | 1.385 | 1.214 | |
| Benefici erogati dal datore di lavoro | (1.385) | (1.214) | |
| E. | Importi inclusi nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria | ||
| 1. Piani per obbligazioni a benefici definiti | 18.351 | 18.674 | |
| 3. Valore netto dei piani finanziati | 18.351 | 18.674 | |
| 5. Valore netto delle passività/(attività) | 18.351 | 18.674 | |
| F. | Componenti dei costi previdenziali | ||
| 2. Oneri finanziari netti | |||
| Oneri finanziari sui piani a benefici definiti | 326 | 336 | |
| Totale oneri finanziari netti | 326 | 336 | |
| 5. Costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico | 326 | 336 | |
| 6. Rivalutazioni comprese nelle altre componenti del Conto economico complessivo | |||
| Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie | 736 | (112) | |
| Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del Conto economico complessivo | 736 | (112) | |
| 7. Totale dei costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico e nelle altre componenti del Conto economico complessivo |
1.062 | 224 | |
| G. | Riconciliazione della passività (attività) netta dei piani a benefici definiti | ||
| 1. Passività (attività) nette del piano a benefici definiti | 18.674 | 19.664 | |
| 2. Costi del piano a benefici definiti inclusi nel Conto economico | 326 | 336 | |
| 3. Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del Conto economico complessivo | 736 | (112) | |
| 5. Flussi di cassa | |||
| Benefici erogati direttamente dal datore di lavoro | (1.385) | (1.214) | |
| 8. Passività (attività) netta alla fine del periodo | 18.351 | 18.674 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | |
|---|---|---|---|
| H. | Obbligazione a benefici definiti | ||
| 1. Obbligazione a benefici definiti in relazione allo status dei partecipanti al piano | |||
| Dipendenti in forza | 18.351 | 18.674 | |
| Totale | 18.351 | 18.674 | |
| J. | Principali ipotesi attuariali | ||
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare la passività | |||
| 1. Tasso di sconto | 1,15% | 1,80% | |
| 2. Tasso di incremento retributivo | N/A | N/A | |
| 3. Tasso di incremento delle pensioni | N/A | N/A | |
| 4. Tasso di inflazione | 1,00% | 1,50% | |
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per la determinazione del costo previdenziale | |||
| 1. Tasso di sconto | 1,80% | 1,75% | |
| 2. Tasso di incremento retributivo | N/A | N/A | |
| 3. Tasso di incremento delle pensioni | N/A | N/A | |
| 4. Tasso di inflazione | 1,50% | 1,50% | |
| K. | Analisi di sensitività | ||
| Tasso di attualizzazione | 0,90% | 1,55% | |
| Passività (attività) nette del Piano a benefici definiti | 18.907 | 19.240 | |
| Durata media ponderata della passività (in anni) | 12,08 | 12,00 | |
| Tasso di attualizzazione | 1,40% | 2,05% | |
| Passività (attività) nette del Piano a benefici definiti | 17.800 | 18.121 | |
| Durata media ponderata della passività (in anni) | 12,05 | 11,97 | |
| Al 31 dicembre 2019 i debiti commerciali risultano composti come segue: | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | |||
| Debiti verso fornitori | 172.161 | 184.508 | |||
| Debiti verso controllate | 17.814 | 14.676 | |||
| Debiti verso collegate e joint venture | 6.886 | 12.873 | |||
208
In tale voce sono inclusi i debiti per imposte correnti.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Debiti tributari | 0 | 452 |
Per la movimentazione della voce nel corso dell'esercizio si rimanda alla nota 9.
Al 31 dicembre 2019 le altre passività correnti sono così costituite:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti | 6.727 | 7.552 |
| Debiti verso istituti previdenziali | 14.487 | 19.877 |
| Debiti verso dipendenti | 31.260 | 47.287 |
| Altri debiti | 39.763 | 36.495 |
| Totale | 92.237 | 111.211 |
Nella voce "Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti" sono inclusi i debiti verso Erario per ritenute d'acconto principalmente su redditi da lavoro dipendente.
I debiti verso istituti previdenziali comprendono i contributi sulle retribuzioni dei dipendenti che sono stati versati a gennaio 2020, oltre agli stanziamenti di quote di contribuzione su retribuzioni differite e premi di risultato.
I debiti verso dipendenti sono rappresentati dal debito per retribuzioni di dicembre 2019, corrisposte a gennaio, dagli stanziamenti per ferie maturate non godute e premi di risultato.
La variazione nelle voci "Debiti verso dipendenti" e "Debiti verso Istituti previdenziali" riguarda il pagamento del piano di incentivazione triennale 2016-2018 riservato al top management, liquidato nel mese di maggio 2019.
La voce "Altri debiti" accoglie anche dei risconti passivi per € 35.436 migliaia (€ 18.151 migliaia nel 2018) relativi a contributi su attività di sviluppo di sistemi frenanti sospesi fino alla conclusione dell'attività di sviluppo e rilevati successivamente nel corso degli anni utili di vita del prodotto a cui tali contributi si riferiscono.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Ricavi lordi delle vendite di prodotti | 874.088 | 871.711 |
| Ricavi lordi per prestazioni | 110.154 | 116.024 |
| Abbuoni, sconti, resi | (36.533) | (26.056) |
| Totale | 947.709 | 961.679 |
La suddivisione per area geografica ed applicazione è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | Variazione | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 180.474 | 19,0% | 185.137 | 19,3% | (4.663) | -2,5% | |
| Germania | 196.673 | 20,8% | 194.522 | 20,2% | 2.151 | 1,1% | |
| Francia | 34.815 | 3,7% | 28.817 | 3,0% | 5.998 | 20,8% | |
| Regno Unito | 103.905 | 11,0% | 101.721 | 10,6% | 2.184 | 2,1% | |
| Altri paesi Europa | 257.227 | 27,1% | 260.490 | 27,1% | (3.263) | -1,3% | |
| India | 3.773 | 0,4% | 3.338 | 0,3% | 435 | 13,0% | |
| Cina | 16.447 | 1,7% | 16.677 | 1,7% | (230) | -1,4% | |
| Giappone | 20.612 | 2,2% | 24.699 | 2,6% | (4.087) | -16,5% | |
| Altri Paesi Asia | 13.166 | 1,4% | 9.965 | 1,0% | 3.201 | 32,1% | |
| Paesi Nafta (USA, Canada e Messico) | 118.409 | 12,5% | 133.150 | 13,8% | (14.741) | -11,1% | |
| Sud America (Argentina e Brasile) | 1.137 | 0,1% | 1.713 | 0,2% | (576) | -33,6% | |
| Altri paesi | 1.071 | 0,1% | 1.450 | 0,2% | (379) | -26,1% | |
| Ricavi netti per area geografica | 947.709 | 100,0% | 961.679 | 100,0% | (13.970) |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 | Variazione | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Auto | 627.724 | 66,2% | 646.037 | 67,2% | (18.313) | -2,8% |
| Moto | 140.094 | 14,8% | 139.055 | 14,5% | 1.039 | 0,7% |
| Corse | 66.287 | 7,0% | 58.051 | 6,0% | 8.236 | 14,2% |
| Veicoli Commerciali | 26.475 | 2,8% | 25.612 | 2,7% | 863 | 3,4% |
| Varie | 87.129 | 9,2% | 92.924 | 9,6% | (5.795) | -6,2% |
| Ricavi netti per applicazione | 947.709 | 100,0% | 961.679 | 100,0% | (13.970) |
Sono costituiti da:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Riaddebiti vari | 37.610 | 36.741 |
| Plusvalenze da alienazione cespiti | 583 | 956 |
| Contributi vari | 17.130 | 9.298 |
| Altri ricavi | 3.157 | 7.993 |
| Totale | 58.480 | 54.988 |
Nella voce "Riaddebiti vari" sono compresi riaddebiti alle società del gruppo come indicato nell'Allegato 5.
Nella voce "Contributi vari" sono contabilizzati contributi per la formazione del personale per un importo di € 355 migliaia, per progetti di ricerca e sviluppo per € 838 migliaia e un credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo per € 15.927 migliaia, mentre la parte restante si riferisce a contributi vari.
Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo per € 21.087 migliaia sostenuti nel corso dell'esercizio, che si confronta con € 21.325 migliaia nell'esercizio 2018.
La voce, che include anche l'effetto derivante dalla variazione delle rimanenze occorse nel corso degli esercizi presentati, è così composta:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti | 407.922 | 391.593 |
| Acquisto materiale di consumo | 24.763 | 26.341 |
| Totale | 432.685 | 417.934 |
I costi sono così ripartiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Trasporti | 15.667 | 16.692 |
| Manutenzioni, riparazioni e utenze | 37.089 | 37.157 |
| Lavorazioni esterne | 48.341 | 52.034 |
| Affitti | 10.271 | 17.044 |
| Altri costi operativi | 96.261 | 84.038 |
| Totale | 207.629 | 206.965 |
La voce "Altri costi operativi" comprende principalmente spese per consulenze legali, tecniche e commerciali, viaggi e trasferte, costi per la qualità, nonché costi per assicurazioni.
Il decremento della voce affitti è da ricondurre alla prima applicazione dell'IFRS 16.
I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 150.132 | 150.106 |
| Oneri sociali | 45.223 | 46.065 |
| TFR e altri fondi relativi al personale | 10.962 | 9.495 |
| Altri costi | 19.164 | 26.176 |
| Totale | 225.481 | 231.842 |
Il numero medio e di fine periodo degli addetti della Società, ripartito per categorie e confrontato con l'esercizio precedente, è stato:
| Dirigenti | Impiegati | Operai | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Media anno 2019 | 87 | 1.342 | 1.723 | 3.152 |
| Media anno 2018 | 80 | 1.307 | 1.762 | 3.149 |
| Variazioni | 7 | 35 | -39 | 3 |
| Totale 31.12.2019 | 89 | 1.337 | 1.716 | 3.142 |
| Totale 31.12.2018 | 80 | 1.336 | 1.765 | 3.181 |
| Variazioni | 9 | 1 | -49 | -39 |
La voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali: | ||
| Costi di sviluppo | 9.772 | 8.981 |
| Brevetti e utilizzo opere dell'ingegno | 1.010 | 942 |
| Concessioni, licenze e marchi | 136 | 120 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 5.862 | 5.602 |
| Totale | 16.780 | 15.645 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali: | ||
| Fabbricati | 2.599 | 2.559 |
| Fabbricati in leasing | 5.054 | 0 |
| Impianti e macchinari | 16.814 | 14.259 |
| Attrezzature commerciali ed industriali | 10.334 | 9.175 |
| Altre immobilizzazioni materiali | 1.331 | 1.171 |
| Altre immobilizzazioni materiali in leasing | 2.161 | 0 |
| Totale | 38.293 | 27.164 |
| Perdite di valore: | ||
| Materiali | 146 | 0 |
| Immateriali | 1.683 | 3.911 |
| Totale | 1.829 | 3.911 |
| TOTALE AMMORTAMENTI E PERDITE DI VALORE | 56.902 | 46.720 |
L'incremento dell'esercizio è da attribuire principalmente alla voce ammortamento diritto di utilizzo beni in leasing, in seguito alla prima applicazione dell'IFRS 16.
Per il commento alle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Differenze cambio attive | 4.969 | 2.134 |
| Proventi finanziari | 3.015 | 2.646 |
| Totale proventi finanziari | 7.984 | 4.780 |
| Differenze cambio passive | (4.510) | (4.543) |
| Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale | (326) | (336) |
| Oneri finanziari relativi a beni in leasing | (1.828) | 0 |
| Oneri finanziari | (3.084) | (6.535) |
| Totale oneri finanziari | (9.748) | (11.414) |
| TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI | (1.764) | (6.634) |
Nel 2018 nella voce "Oneri finanziari" erano inclusi € 4.091 migliaia relativi alla conciliazione fiscale.
La voce "Oneri finanziari relativi a beni in leasing" si è movimentata per effetto della prima applicazione dell'IFRS 16.
Nelle voci Differenze cambio attive e passive sono compresi gli effetti della gestione delle coperture su cambi poste in essere tramite contratti a termine (forwards). Per queste tipologie di contratti la Società non si avvale della facoltà di applicare l'hedge accounting previsto dall'IFRS 9, in quanto non vi è una designazione formale tra elemento coperto e strumento di copertura, ritenendo comunque che la rappresentazione dell'impatto economico e patrimoniale della strategia di copertura di questo rischio sia comunque assicurata.
La voce è rappresentata dai dividendi distribuiti nel corso del 2019 dalle società controllate Brembo Poland Spolka Zo.o., AP Racing Ltd., Corporación Upwards '98 S.A., Qingdao Brembo Trading Co. Ltd., Brembo North America Inc., Brembo Japan Co. Ltd. e Brembo Deutschland Gmbh complessivamente per € 98.247 migliaia e da quelli distribuiti dalle società collegate Brembo SGL Carbon Ceramics Brakes S.p.A. e Petroceramics S.p.A. per complessivi € 10.099 migliaia. Nel 2018 il valore complessivo dei dividendi incassati era stato pari a € 52.204 migliaia.
La voce accoglie inoltre la svalutazione della partecipazione in Brembo Argentina S.A., già precedentemente commentata nella nota 3 delle presenti Note illustrative e alla nota 15 con riferimento alla quota accantonata a copertura dei costi ad oggi prevedibili per la liquidazione della società.
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | 20.119 | 32.590 |
| Imposte (anticipate) e differite | 4.925 | 776 |
| Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali | 145 | 26.448 |
| Totale | 25.189 | 59.814 |
Di seguito riportiamo la riconciliazione del carico di imposta teorico con l'effettivo:
| 31.12.2019 | 31.12.2018 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | IRES | IRAP | IRES | IRAP | |
| Utile ante imposte | A | 204.342 | 204.342 | 173.921 | 173.921 |
| Differenza nella base imponibile tra IRES e IRAP | B | 121.906 | 176.715 | ||
| C = A +/- B | 204.342 | 326.248 | 173.921 | 350.636 | |
| Aliquota applicabile (%) | D | 24,00% | 3,90% | 24,00% | 3,90% |
| Imposte teoriche | E = D * C | 49.042 | 12.724 | 41.741 | 13.675 |
| Effetto sulle agevolazioni fiscali | F | (6.739) | (8.660) | (4.070) | (8.192) |
| Effetto fiscale sulle differenze permanenti: altri ricavi non tassati al netto dei costi indeducibili |
G | (21.421) | 98 | (10.247) | 459 |
| Effetto fiscale sulle differenze temporanee | H | 67 | 0 | 169 | 0 |
| Altre differenze temporanee | I | (5.074) | 82 | (475) | (470) |
| Carico d'imposta corrente registrato a Conto economico |
M = somma (E - I) | 15.875 | 4.244 | 27.118 | 5.472 |
| Imposte differite | (165) | 0 | (147) | 0 | |
| (Imposte anticipate) | 5.172 | (82) | 453 | 470 | |
| Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali | 151 | (6) | 23.163 | 3.285 | |
| Totale (anticipate) e differite | N | 5.158 | (88) | 23.469 | 3.755 |
| Carico d'imposta totale registrato a Conto economico | M+N | 21.033 | 4.156 | 50.587 | 9.227 |
L'aliquota fiscale effettiva del 2019 è pari a 12,3% (2018: 34,4%).
L'effetto fiscale sulle differenze permanenti è rappresentato principalmente dalla parte esente da imposte dei dividendi incassati ed in misura minore dalla svalutazione indeducibile della partecipazione in Brembo Argentina S.A.
Stezzano, 9 marzo 2020
Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi
Allegato 1
| DENOMINAZIONE | SEDE | CAPITALE | ||
|---|---|---|---|---|
| Ap Racing Ltd. | Coventry | Regno Unito | Gbp | 135.935 |
| Brembo Czech S.R.O. | Ostrava-Hrabová | Repubblica Ceca | Czk | 605.850.000 |
| Brembo Deutschland GmbH | Leinfelden-Echterdingen | Germania | Eur | 25.000 |
| Brembo Japan Co. Ltd. | Tokyo | Giappone | Jpy | 11.000.000 |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 492.030.169 |
| Brembo North America Inc. | Wilmington, Delaware | USA | Usd | 33.798.805 |
| Brembo Poland Spolka Zo.O. | Dąbrowa Górnizca | Polonia | Pln | 144.879.500 |
| Brembo Russia Llc. | Mosca | Russia | Rub | 1.250.000 |
| Brembo Scandinavia A.B. | Göteborg | Svezia | Sek | 4.500.000 |
| La.Cam (Lavorazioni Camune) Srl | Stezzano (BG) | Italia | Eur | 100.000 |
| Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. | Qingdao | Cina | Cny | 1.365.700 |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | Pune | India | Inr | 140.000.000 |
| Brembo Do Brasil Ltda. | Betim | Brasile | Brl | 159.136.227 |
| Brembo Argentina S.A. | Buenos Aires | Argentina | Ars | 62.802.000 |
| Corporación Upwards '98 S.A. | Saragozza | Spagna | Eur | 498.043 |
| Brembo Huilian (Langfang) Brake Systems Co. Ltd. | Langfang | Cina | Cny | 170.549.133 |
| Brembo (Nanjing) Automobile Components Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 235.194.060 |
| Brembo México S.A. de C.V. | Apodaca | Messico | Usd | 20.428.836 |
I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS.
| VALORE DI BILANCIO (euro) |
QUOTA POSSEDUTA DALLA SOCIETÀ |
CONTROVALORE IN EURO CAMBIO MEDIO 2019 |
RISULTATO D'ESERCIZIO | CONTROVALORE IN EURO CAMBIO 31.12.2019 |
PATRIMONIO NETTO |
|---|---|---|---|---|---|
| 30.719.578 | 100,00% | 5.539.168 | 4.859.551 | 27.818.332 | 23.667.836 |
| 31.221.692 | 100,00% | (547.116) | (14.044.326) | 60.374.062 | 1.533.984.150 |
| 145.000 | 100,00% | 549.700 | 549.700 | 1.478.385 | 1.478.385 |
| 78.953 | 100,00% | 594.805 | 72.599.716 | 3.877.012 | 472.763.098 |
| 68.255.134 | 100,00% | 9.037.091 | 69.891.757 | 98.905.812 | 773.492.916 |
| 24.366.972 | 100,00% | 32.404.550 | 36.280.070 | 214.032.768 | 240.444.410 |
| 17.902.583 | 100,00% | 57.803.843 | 248.413.632 | 371.359.708 | 1.580.804.004 |
| 25.636 | 100,00% | 142.783 | 10.345.972 | 956.155 | 66.889.053 |
| 557.400 | 100,00% | 494.443 | 5.234.495 | 1.319.794 | 13.787.618 |
| 4.100.000 | 100,00% | 1.692.595 | 1.692.595 | 10.216.219 | 10.216.219 |
| 134.998 | 100,00% | 1.271.039 | 9.830.057 | 7.665.002 | 59.944.143 |
| 17.364.178 | 99,99% | 12.009.330 | 946.937.419 | 55.646.125 | 4.462.095.849 |
| 18.044.494 | 99,99% | 3.506.149 | 15.474.538 | 14.889.665 | 67.237.255 |
| 98,62% | (6.520.873) | (350.829.013) | (212.827) | (14.317.898) | |
| 4.647.800 | 68,00% | 1.963.255 | 1.963.255 | 19.731.129 | 19.731.129 |
| 79.631.522 | 66,00% | 5.143.742 | 39.781.074 | 51.601.929 | 403.552.884 |
| 19.283.850 | 60,00% | 1.262.738 | 9.765.859 | 23.154.342 | 181.078.534 |
| 12.579.053 | 49,00% | 18.774.056 | 21.019.395 | 65.302.102 | 73.360.380 |
Allegato 2
| DENOMINAZIONE | SEDE | CAPITALE | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Brembo SGL Carbon Ceramics S.p.A. | Stezzano (BG) | Italia | Eur | 4.000.000 | ||
| Petroceramics S.p.A. | Milano | Italia | Eur | 123.750 |
I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS.
| (euro) | QUOTA POSSEDUTA DALLA SOCIETÀ | RISULTATO D'ESERCIZIO | PATRIMONIO NETTO |
|---|---|---|---|
| 24.242.684 | 50,00% | 24.835.568 | 55.216.349 |
| 500.000 | 20,00% | 1.351.259 | 4.624.913 |
Allegato 3
| (in euro) | Rivalutazioni | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Categorie di beni | Costo storico | Art.10 L.72/83 | Legge 413/91 e Art. 2425 C.C. |
Art. 2501 C.C. | Legge 342/00 e 350/03 |
Valore iscritto al 31.12.2019 |
| Immobilizzazioni immateriali: | ||||||
| Costi di sviluppo | 192.319.813 | 192.319.813 | ||||
| Brevetti | 22.212.711 | 3.282.081 | 25.494.792 | |||
| Marchio | 9.745.672 | 4.657.443 | 14.403.115 | |||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 88.060.369 | 775 | 88.061.144 | |||
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 0 | 0 | ||||
| Totale | 312.338.565 | 775 | 0 | 7.939.524 | 0 | 320.278.864 |
| Immobilizzazioni materiali: | ||||||
| Terreni | 21.108.867 | 21.108.867 | ||||
| Fabbricati | 82.812.571 | 354.205 | 1.743.267 | 84.910.043 | ||
| Impianti e macchinari | 326.842.557 | 810.721 | 2.405.322 | 330.058.600 | ||
| Attrezzature industriali e commerciali | 159.632.599 | 207.216 | 2.713.678 | 162.553.493 | ||
| Altri beni | 26.414.988 | 90.034 | 253.087 | 26.758.109 | ||
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 12.306.375 | 12.306.375 | ||||
| Totale | 629.117.957 | 1.462.176 | 1.743.267 | 5.372.087 | 0 | 637.695.487 |
| TOTALE IMMOBILIZZAZIONI | 941.456.522 | 1.462.951 | 1.743.267 | 13.311.611 | 0 | 957.974.351 |
| Rivalutazioni | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Categorie di beni | Fondo storico | Art.10 L.72/83 | Legge 413/91 e Art. 2425 C.C. |
Art. 2501 C.C. | Legge 342/00 e 350/03 |
Valore iscritto al 31.12.2019 |
| Immobilizzazioni immateriali: | ||||||
| Costi di sviluppo | 116.656.464 | 116.656.464 | ||||
| Brevetti | 22.650.781 | 22.650.781 | ||||
| Marchio | 7.255.589 | 7.255.589 | ||||
| Altre Immobilizzazioni immateriali | 74.784.456 | 74.784.456 | ||||
| Totale | 221.347.290 | 0 | 0 | 0 | 0 | 221.347.290 |
| Immobilizzazioni materiali: | ||||||
| Fabbricati | 46.520.830 | 17.626 | 46.538.456 | |||
| Impianti e macchinari | 232.936.524 | 810.721 | (6.422.113) | 227.325.132 | ||
| Attrezzature industriali e commerciali | 148.223.337 | 207.216 | (6.427.147) | 142.003.406 | ||
| Altri beni | 21.215.953 | 90.034 | 21.305.987 | |||
| Totale | 448.896.644 | 1.125.597 | 0 | 0 | (12.849.260) | 437.172.981 |
| Totale fondi | 670.243.934 | 1.125.597 | 0 | 0 | (12.849.260) | 658.520.271 |
| TOTALE GENERALE | 299.454.080 |
Allegato 4
(in euro)
| Natura e descrizione | Importo | Possibilità di utilizzo (*) | |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 34.727.914 | - | |
| Riserve di utili | 389.028.963 | ||
| di cui: | |||
| Riserva legale | 6.945.584 | B | |
| Riserva straordinaria | 77.475.897 | A,B,C | |
| Riserva ammortamenti anticipati tassata | 556.823 | A,B,C | |
| First Time Adoption (FTA) | 9.737.121 | A,B,C | |
| Riserva ex art.6 c.2 D.Lgs. 38/2005 | 304.303 | B | |
| Avanzo di fusione | 9.061.857 | A,B,C | |
| Riserva di hedging | (170.623) | B | |
| Utili a nuovo | 285.118.001 | A,B,C | |
| Riserve di capitale | 14.910.308 | ||
| di cui: | |||
| Sovraprezzo azioni (**) | 26.650.263 | A,B,C | |
| Riserva di rivalutazione | 12.966.123 | A,B,C | |
| Riserva azioni proprie in portafoglio | (24.804.426) | ||
| Fondo L. 46/82 | 98.348 | A,B,C | |
| Utile dell'esercizio 2019 | 179.152.880 | ||
| Totale | 617.820.064 | ||
| Quota non distribuibile del patrimonio netto al 31 dicembre 2019 | |||
| Costi di sviluppo non ammortizzati | |||
| Riserve non distribuibili | |||
| Vincolo per riserva azioni proprie in portafoglio | |||
| Totale non distribuibile | |||
| Residua quota distribuibile | |||
| Altre informazioni: esposizione analitica del patrimonio ex art. 109 del TU: |
Importo delle riserve di PN con vincolo fiscale 17.485.752
| Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi per altre ragioni |
||||
|---|---|---|---|---|
| Classificazione nel prospetto delle Variazioni di Patrimonio netto al 31 dicembre 2019 |
per copertura perdite |
per altre ragioni | Quota disponibile | |
| Capitale Sociale | - | |||
| Altre riserve | ||||
| Altre riserve | 77.475.897 | |||
| Altre riserve | 556.823 | |||
| Altre riserve | 9.737.121 | |||
| Altre riserve | 304.303 | |||
| Altre riserve | 9.061.857 | |||
| Altre riserve | (170.623) | |||
| Utili/(Perdite) portati a nuovo | 285.118.001 | |||
| Altre riserve | 26.650.263 | |||
| Altre riserve | 12.966.123 | |||
| Altre riserve | ||||
| Altre riserve | 98.348 | |||
| Risultato d'esercizio | 179.152.880 | |||
| Patrimonio netto | (1) | 600.950.993 | ||
| 75.663.349 | ||||
| 113.680 | ||||
| DETTAGLIO (*) Possibilità di utilizzo: |
24.804.426 | |||
| A : per aumento di capitale | (2) | 100.601.455 | ||
| B: per copertura perdite C: per distribuzione ai soci |
(1) - (2) | 500.346.538 | ||
| (**) La riserva per sovraprezzo azioni è distribuibile solo nel |
||||
| caso in cui la riserva legale | ||||
| raggiunga il quinto del capitale |
sociale
Allegato 5
| (in euro) | 31.12.2019 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PARTI CORRELATE | |||||||
| a) | Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria |
valore di bilancio | totale | altre* | società controllate, collegate e J.V. |
% | |
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) |
6.239.006 | 3.716.246 | 0 | 3.716.246 | 59,56 | ||
| Crediti commerciali | 184.940.636 | 82.381.161 | 14.235 | 82.366.926 | 44,54 | ||
| Altri crediti e attività correnti | 43.498.073 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | ||
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | 49.816.260 | 48.983.909 | 0 | 48.983.909 | 98,33 | ||
| Altre passività non correnti | (5.527.162) | (2.150.935) | (2.150.935) | 0 | 38,92 | ||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (18.351.267) | (48.863) | (48.863) | 0 | 0,27 | ||
| Altre passività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | (40.609.071) | (39.810.962) | 0 | (39.810.962) | 98,03 | ||
| Debiti commerciali | (196.860.553) | (25.581.441) | (881.301) | (24.700.140) | 12,99 | ||
| Altre passività correnti | (92.237.261) | (1.987.322) | (1.859.573) | (127.749) | 2,15 | ||
| (in euro) | 31.12.2019 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| PARTI CORRELATE | ||||||
| b) | Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci del Conto economico |
valore di bilancio | totale | altre* | società controllate, collegate e J.V. |
% |
| Ricavi da contratti con clienti | 947.708.941 | 156.734.871 | 0 | 156.734.871 | 16,54 | |
| Altri ricavi e proventi | 58.480.135 | 36.783.640 | 21.119 | 36.762.521 | 62,90 | |
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | (432.684.933) | (113.957.633) | (1.009) | (113.956.624) | 26,34 | |
| Altri costi operativi | (207.629.215) | (21.380.017) | (5.351.224) | (16.028.793) | 10,30 | |
| Costi per il personale | (225.480.873) | (7.290.448) | (7.283.621) | (6.827) | 3,23 | |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (1.764.493) | 2.051.429 | 27.856 | 2.023.573 | -116,26 | |
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 101.527.660 | 108.346.140 | 0 | 108.346.140 | 106,72 |
* nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.
| 31.12.2018 | ||||
|---|---|---|---|---|
| PARTI CORRELATE | ||||
| % | società controllate, collegate e J.V. |
altre* | totale | valore di bilancio |
| 5.674.980 77,27 |
0 | 5.674.980 | 7.344.635 | |
| 99.331.216 44,96 |
5.500 | 99.336.716 | 220.923.957 | |
| 0 0,04 |
10.328 | 10.328 | 26.875.368 | |
| 40.331.293 99,84 |
0 | 40.331.293 | 40.395.848 | |
| 0 0,00 |
0 | 0 | 0 | |
| 0 1,18 |
(221.073) | (221.073) | (18.673.520) | |
| 98,60 | (86.551.162) | 0 | (86.551.162) | (87.776.017) |
| 13,47 | (27.548.827) | (1.021.620) | (28.570.447) | (212.056.519) |
| (127.115) 10,72 |
(11.799.172) | (11.926.287) | (111.210.776) | |
| 31.12.2018 | |||
|---|---|---|---|
| PARTI CORRELATE | |||
| società controllate, collegate e J.V. |
altre* | totale | valore di bilancio |
| 181.291.145 | 0 | 181.291.145 | 961.679.047 |
| 35.774.953 | 20.391 | 35.795.344 | 54.987.824 |
| (107.041.415) | (3.605) | (107.045.020) | (417.933.987) |
| (12.638.940) | (5.474.099) | (18.113.039) | (206.965.137) |
| (12.972) | (8.494.653) | (8.507.625) | (231.842.043) |
| 2.382.239 | 21.659 | 2.403.898 | (6.634.209) |
| 52.204.065 | 0 | 52.204.065 | 46.024.065 |
Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea dei Soci di Brembo S.p.A. convocata per l'approvazione del Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58
Signori Azionisti,
con la presente Relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") e nel rispetto delle raccomandazioni fornite dalla CO.N.SO.B. (la "Consob") con Comunicazione n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti, il Collegio Sindacale riferisce sull'attività svolta nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 e sino alla data odierna, in conformità alla normativa di riferimento e tenuto anche conto delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (il "CNDCEC").
In via preliminare, rammentiamo che il Collegio Sindacale nominato il 20 aprile 2017 dall'Assemblea degli Azionisti di Brembo S.p.A. (di seguito, "Brembo"), che termina il proprio mandato con l'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2019 convocata per il 23 aprile 2020, è così composto1 :
Ai sensi dell'art. 144-quinduiesdecies del Regolamento Emittenti, l'elenco degli incarichi ricoperti dai componenti il Collegio Sindacale presso le società di cui al Libro V, Titolo V, capi V, VI e VII del cod. civ., è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet (www.consob.it). Si osserva che l'art. 144-quaterdecies del Regolamento Emittenti (obblighi di informativa alla Consob) prevede che chi riveste la carica di componente l'organo di controllo di un solo emittente non è soggetto agli obblighi di informativa previsti dal citato articolo, e in tale caso non è presente negli elenchi pubblicati dalla Consob. La Società riporta nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari i principali incarichi rivestiti dai componenti il Collegio Sindacale. Il Collegio dà atto in questa sede di aver verificato il rispetto, da parte di tutti i propri componenti, delle richiamate disposizioni regolamentari della Consob in tema di "limite al cumulo degli incarichi".
Avuto riguardo alle applicabili Norme di comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dal CNDCEC e, segnatamente, alla nuova norma Q.1.1. relativa all'autovalutazione del collegio (periodico processo interno di valutazione circa la ricorrenza e la permanenza dei requisiti di idoneità dei componenti e circa la correttezza e l'efficacia del proprio funzionamento), si dà atto che il Collegio ha consegnato la propria apposita relazione al
1 La nomina è avvenuta sulla base delle due liste depositate, rispettivamente, dal socio di maggioranza, Nuova FourB S.r.l., e da un raggruppamento di società di gestione del risparmio e di altri investitori istituzionali (titolari complessivamente dello 0,523 % circa del capitale sociale).
Consiglio di Amministrazione, che l'ha esaminata e ne ha preso atto nella riunione consiliare del 9 marzo 2020. In ossequio alla normativa applicabile, le analisi di tale natura del Collegio si sono incentrate sulla verifica della composizione dell'organo di controllo nell'ambito dell'attività di autovalutazione annuale degli organi sociali, e l'esito dell'ultima verifica, sulla base di dichiarazioni individuali dei sindaci, è riportato nella Relazione Governo e Assetti Proprietari 2019. Sono stati verificati i requisiti di indipendenza, per come individuata dall'articolo 148, comma 3, del TUF e dal Codice di Autodisciplina di Brembo, che fa propri quelli previsti dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A., di onorabilità e professionalità ex comma 4 dello stesso art. 148 del TUF, e il predetto "limite degli incarichi". Oltre a tali verifiche, sulla base delle attuali best practice, il Collegio ha tenuto conto anche dei seguenti elementi di autovalutazione: aggiornamento professionale dei suoi componenti, svolgimento delle riunioni, frequenza, durata e modalità di partecipazione, disponibilità di tempo, rapporti di fiducia e collaborazione tra i suoi componenti, flussi informativi tra i medesimi. Il Collegio, sotto la propria responsabilità, non ha riscontrato carenze in merito all'idoneità dei suoi componenti o all'adeguata composizione dell'organo e al suo funzionamento.
In ossequio al principio Q.1.6 ("Retribuzioni") delle predette Norme di comportamento, avuto riguardo alla scadenza naturale del proprio mandato, il Collegio ha reso al Consiglio di Amministrazione (che ne ha preso atto nella richiamata riunione consiliare del 9 marzo 2020), apposita relazione per consentire all'organo amministrativo il migliore apprezzamento della stessa al fine della formulazione all'Assemblea annuale degli Azionisti della proposta di remunerazione dell'Organo di controllo di prossima nomina.
Il Collegio Sindacale ha assolto i compiti di vigilanza prescritti dall'art. 2403 cod. civ. e dall'art. 149 del TUF e, altresì, svolto le funzioni di vigilanza previste dall'articolo 19 del D.Lgs. 39/2010 come modificato dal D.Lgs. 135/2016 (in vigore dal 5 agosto 2016), avuto riguardo alla sua identificazione quale Comitato per il Controllo Interno e per la Revisione Contabile, vigilando sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e, in particolare, sull'adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili adottati dalla Società e sul loro concreto funzionamento, nonché sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dalle disposizioni regolamentari vigenti in materia. Esso ha inoltre vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione incaricata della revisione legale.
Per lo svolgimento della suddetta attività di vigilanza sono stati acquisiti i necessari elementi informativi sia attraverso frequenti incontri con i responsabili delle competenti strutture aziendali, specie quelle di controllo, sia attraverso la partecipazione dei Sindaci alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, dei Comitati endo-consiliari istituiti ai sensi del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana, integralmente recepito da Brembo (il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità - che svolge anche la funzione di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate e i relativi compiti di cui alla Procedura delle Operazioni con Parti correlate adottata dalla Società ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di cui alla delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 - e il Comitato Remunerazione e Nomine), e dell'Organismo di Vigilanza istituito in attuazione del D.Lgs. 231/2001.
Il Collegio Sindacale:
mente, al fine di facilitare lo scambio e l'univocità di informazioni tra i soggetti con compiti rilevanti in materia di controlli interni e per meglio disporre delle risorse aziendali interessate;
– ha partecipato, altresì, agli approfondimenti organizzati dalla società a titolo d'Induction nell'ambito delle riunioni consiliari e focalizzati su tematiche, quali l'approfondimento del posizionamento strategico di mercato dell'azienda e dei nuovi trend di prodotto/processo/sviluppo produttivo/digital transformation o del settore automotive. Gli interventi sono stati tenuti dalle funzioni dirigenziali di riferimento delle diverse tematiche.
Ai sensi dell'art. 153 del TUF e dell'art. 2429, comma 2, cod. civ., tenuto conto delle raccomandazioni fornite da CONSOB, e sulla base delle principali evidenze acquisite nell'adempimento delle proprie funzioni, si riferisce quanto segue.
per valutare la permanenza dei requisiti dei propri componenti, prendendo atto delle differenti dichiarazioni rilasciate. Gli esiti di tali attività sono descritti nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari redatta ai sensi dell'articolo 123-bis del TUF.
2 Il 5 marzo 2019, il Consiglio di Amministrazione ha nominato il Dott. Andrea Pazzi, già Chief Administration and Finance Officer di Brembo S.p.A., Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari di Brembo, con efficacia ai fini delle attestazioni richieste con riferimento al bilancio d'esercizio e consolidato della Società chiuso al 31 dicembre 2017 e sino alla scadenza del mandato dell'attuale Consiglio di Amministrazione.
3 In merito all'incarico di revisione, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 23 aprile 2013, ha affidato, sulla base della proposta motivata presentata dal Collegio Sindacale, l'incarico di revisione legale dei conti, alla società di revisione EY S.p.A. per gli esercizi dal 2013 al 2021.
l'identificazione delle "Operazioni di Maggiore Rilevanza" sulla base dei dati del bilancio consolidato 2018 approvato dall'Assemblea dei Soci il 18 aprile 2019.
i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato, e consentono di condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra-annuali. Nello specifico, si segnala che alla data del 31 dicembre 2019 le società controllate a cui si applicano tali disposizioni sono quelle indicate da Brembo come rilevanti ai fini del sistema di controllo sull'informativa finanziaria.
dell'impianto generale del Modello 231, grazie a un sistema strutturato e organico di procedure e attività di controllo volto a prevenire e presidiare il rischio di commissione dei reati presupposto ex D.Lgs. 231/2001. Tale sistema è in costante aggiornamento, anche rispetto alle modifiche legislative intervenute nel corso del 2019, e attraverso le attività di assurance/monitoraggio di "Risk Assessment 231" svolte dalle funzioni Internal Audit e le azioni di diffusione e di formazione interna alla Società sul Modello 231, che proseguono in modo costante.
Remunerazione e Nomine e del Collegio Sindacale, sono illustrate nella Relazione sulle Remunerazioni 2020 e sui compensi corrisposti redatta ai sensi del nuovo art. 123-ter del TUF, disponibile sul sito internet di Brembo, la cui prima sezione sarà sottoposta all'esame e al voto vincolante dell'Assemblea dei Soci del 23 aprile 2020.
In merito al paragrafo concernente gli "aspetti chiave della revisione", la Società di Revisione ha ritenuto di considerare "aspetti significativi" la valutazione delle partecipazioni, relativamente al Bilancio separato, e la valutazione dell'avviamento, con riferimento al Bilancio consolidato.
La Società di Revisione ritiene, altresì, ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 39/2010, che la Relazione sulla gestione e le informazioni della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del TUF, siano coerenti con il Bilancio d'esercizio della Società e con il Bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2019.
È stata inoltre resa al Collegio dalla Società di Revisione, nella medesima predetta data, la relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010; come riportato nel giudizio sui Bilanci, questa relazione non contraddice gli stessi giudizi, ma riferisce su specifiche materie. Rileva qui menzionare che, oltre ai cc.dd. aspetti significativi segnalati quali "aspetti chiave della revisione", nelle predette relazioni sul Bilancio, separato e consolidato, la Società di Revisione evidenzia in questa relazione altri rischi significativi, ma non rilevanti: quelli inerenti il transfer pricing e il tema della revenue recognition. Dalla stessa non emergono carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di "governance".
Si rammenta che la relazione in parola integra, altresì, la dichiarazione della Società di Revisione sull'indipendenza, di cui all'art. 6, paragrafo 2, lettera a) del Regolamento (UE) n. 537/2014.
Infine, il Collegio ha preso atto della Relazione di trasparenza predisposta dalla Società di Revisione pubblicata sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 18 del D. Lgs. 39/2010.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di revisione: | ||
| - alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 225 | 240 |
| - alle società controllate (servizi forniti dal network) | 422 | 401 |
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di verifica finalizzati all'emissione di un'attestazione: |
||
| - alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 81 | 56 |
| - alle società controllate (servizi forniti dal network) | 0 | 5 |
| Corrispettivi delle entità appartenenti al network della società di revisione per prestazione di servizi: |
||
| - altre prestazioni alle società controllate | 1 | 5 |
Per quanto riguarda detti incarichi differenti da quelli di revisione (non appartenenti a quelli vietati ex art. 5, paragrafo 1 del Regolamento (UE) 537/2014) e il relativo corrispettivo, il Collegio Sindacale li ha ritenuti adeguati alla dimensione e alla complessità dei lavori effettuati e, quindi, compatibili con l'incarico di revisione legale, non risultando anomalie tali da incidere sui criteri d'indipendenza della Società di Revisione.
Il Collegio non si esime dal rilevare che alla data di chiusura della presente Relazione è in corso una imponente emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus COVID-19 (esploso già a dicembre 2019 in Cina), in considerazione della quale le Autorità italiane hanno emanato norme, riservandosi di elevare di tempo in tempo e ulteriormente i contenuti restrittivi delle stesse, che impongono forti limitazioni alla circolazione delle persone e divieti di assembramenti, divulgando altresì stringenti protocolli sanitari per la salvaguardia delle persone, segnatamente sui luoghi di lavoro.
Tale contesto, per quanto qui rileva, oltre ad imporre lo svolgimento in audio conferenza delle adunanze consiliari del 9 e 20 marzo 2020 - che, inter alia, hanno, la prima, come già rilevato, licenziato l'informazione finanziaria annuale 2019 e provveduto a convocare l'Assemblea dei Soci per il giorno 23 aprile 2020 e, la seconda, modificato la proposta in merito alla destinazione dell'utile dell'esercizio 2019 per come formulata il 9 marzo 2020 dall'organo amministrativo -, ha comportato che anche il Collegio Sindacale ha dovuto operare esclusivamente a mezzo di riunioni "da remoto" per quanto concerne i relativi incombenti (analogamente ha operato la Società di Revisione).
In data successiva all'adunanza consiliare del 9 marzo 2020, tra l'altro, a fronte del progressivo deterioramento della situazione, in particolar modo in Lombardia e nella zona di Bergamo, che ha comportato la chiusura degli esercizi commerciali aperti al pubblico, la Società, con l'obiettivo di proteggere la salute e la sicurezza dei propri lavoratori e dipendenti, in data 13 marzo 2020 ha comunicato la sospensione temporanea, dal 16 marzo al 22 marzo 2020, delle proprie attività produttive a Stezzano, Curno, Mapello e Sellero (per motivi di "forza maggiore", ex art. 1256 cod. civ.); chiusura poi prorogata sino al 29 marzo 2020. Le sedi estere del Gruppo, India, Stati Uniti, Regno Unito, Brasile, Polonia e Repubblica Ceca, allo stato pienamente operative, assicurano comunque la continuità produttiva di Brembo; quelle in Cina stanno rientrando a regime dopo la chiusura che ha interessato larga parte del paese in cui il virus pare essersi originato.
L'allargamento dei Paesi interessati dall'emergenza sanitaria, che ha gradualmente coinvolto rilevanti mercati di Brembo oltre a quello italiano, ha altresì comportato che il Consiglio di Amministrazione, nella seduta straordinaria del 20 marzo 2020, abbia assunto la decisione, "al fine di sostenere la solidità patrimoniale del Gruppo e contenere i futuri impatti economico-finanziari", di sospendere la proposta di deliberazione di distribuzione dei dividendi a valere sugli utili accertati al 31/12/2019, già approvata dall'organo amministrativo il 9 marzo 2020, e di proporre, quindi, di riportare "a nuovo" l'intero risultato, al netto della costituzione della riserva ex art. 6, comma 2, D.Lgs. 38/2005 (per Euro 1.125.037,09), modificando quindi la proposta formulata in data 9 marzo 2020.
È stato quindi emesso un apposito "comunicato stampa", nell'ambito del quale il Consiglio di Amministrazione ha evidenziato, inter alia, la difficoltà "di esprimere previsioni quantitative circa gli impatti del COVID-19 sui risultati economico-finanziari del Gruppo", data la rapida evoluzione del fenomeno, ma anche rilevando che "si presume saranno di entità significativa nei primi trimestri del 2020".
Il Consiglio d'Amministrazione, nella medesima, predetta adunanza, aderendo alle raccomandazioni emanate dall'ESMA (European Securities and Markets Authority) in data 11 marzo 2020, ha altresì integrato la Relazione Finanziaria 2019, licenziata in data 9 marzo 2020, includendo le informazioni sopra riportate e aggiungendo che informazioni più precise saranno rese note nelle successive relazioni periodiche.
Il Collegio Sindacale dà atto che ha avuto modo, in prossimità con l'emanazione della presente Relazione, di confrontarsi con il Revisore Contabile specificamente in merito alla valutazione al fair value delle attività e passività sociali, alla data di chiusura del Relazione Finanziaria 2019, in accordo con il principio contabile IFRS 13, avuto riguardo al richiamato, peculiare contesto venutosi a creare; il Collegio non ha acquisito elementi degni di evidenza in questa sede.
Quanto all'Assemblea annuale dei Soci, convocata per il giorno 23 aprile 2020, con formula di riserva espressa dallo stesso Organo amministrativo (in merito alla data di celebrazione, al luogo e/o all'orario dell'adunanza assembleare, ai termini per l'esercizio da parte degli azionisti dei diritti previsti dalla normativa vigente e applicabile, alle modalità di partecipazione alla seduta assembleare e/o alle modalità di tenuta della stessa), giuste le avvisaglie di norme speciali in corso di emanazione già presenti all'adunanza del 9 marzo 2020, il Collegio rileva che è stato successivamente emanato il D.L. 17 marzo 2020, n. 18 che contiene disposizioni straordinarie ordinate a consentire un generalizzato ricorso al maggior termine di approvazione dei bilanci d'esercizio delle società, sia per quelle quotate sia per quelle non quotate, così come forme di celebrazione delle assemblee dei soci, e di esercizio del voto da parte dei medesimi, adeguate al momento.
In merito, il Collegio evidenzia che il Consiglio di Amministrazione, nell'adunanza del 20 marzo 2020, in applicazione di dette disposizioni in materia di svolgimento delle assemblee di società con azioni quotate (cfr. art. 106 del citato decreto), ha statuito che l'intervento degli azionisti all'Assemblea si svolgerà esclusivamente mediante delega al Rappresentante Designato unico, individuato ai sensi dell'articolo 135-undecies del TUF.
Il Collegio opererà in stretto coordinamento con il Consiglio di Amministrazione, affinché l'Assemblea possa essere ordinatamente celebrata, e i diritti degli Azionisti regolarmente esercitati, nel rispetto di suddettedisposizioni.
Il Collegio assicura le sue migliori attenzioni all'evoluzione della situazione determinatasi, e ancora in evoluzione, a motivo della diffusione del virus COVID-10 e agli impatti sui risultati economico-finanziari del Gruppo.
Il Collegio, preso atto del Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, tenuto conto degli specifici compiti spettanti alla Società di Revisione in tema di controllo della contabilità e di verifica dell'attendibilità del bilancio di esercizio, non ha obiezioni da formulare in merito all'approvazione dello stesso e alla proposta deliberativa del Consiglio di Amministrazione relativa alla destinazione "a nuovo" del risultato di esercizio accertato al netto della destinazione dello stesso alla costituzione della riserva ex art. 6, comma 2, D.Lgs. 38/2005.
Il Collegio, infine, nel rammentare che con l'Assemblea annuale dei Soci giunge a naturale scadenza l'incarico riconosciutogli, ringrazia per la fiducia accordata.
Milano, Crema 23 marzo 2020
IL COLLEGIO SINDACALE
Dott.ssa Raffaella Pagani (Presidente)
Dott. Alfredo Malguzzi (Sindaco Effettivo)
Dott. Mario Tagliaferri (Sindaco Effettivo)
EY S.p.A. Viale Papa Giovanni XXIII, 48 24121 Bergamo
Tel: +39 035 3592111 Fax: +39 035 3592550 ey.com
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/ 2014
Agli azionisti della Brembo S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Brembo S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2019, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative al bilancio separato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
EY S.p.A. Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904 P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997
A member firm of Ernst & Young Global Limited
Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:
Aspetti chiave Risposte di revisione
Valutazione delle partecipazioni
Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture ammontano a Euro 353,8 milioni.
La Direzione valuta almeno annualmente la presenza di indicatori di impairment di ciascuna partecipazione, coerentemente con la propria strategia di gestione delle entità legali all'interno del Gruppo e, qualora si manifestino, assoggetta ad impairment test tali attività; in particolare, nell'esercizio sono state rilevate perdite di valore di Euro 6,4 milioni relative alla controllata Brembo Argentina S.A. per la quale è stato inoltre accantonato un fondo rischi pari a 0,4 milioni.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna partecipazione sono basate su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento all'identificazione di indicatori di impairment, alla previsione della loro redditività futura per il periodo del business plan di Gruppo, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile delle partecipazioni abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.
L'informativa di bilancio relativa alla valutazione delle partecipazioni è riportata nella nota illustrativa 3 "Partecipazioni", nonché nella sezione Principi contabili e criteri di valutazione all'interno del paragrafo "Partecipazioni in imprese controllate, collegate e joint venture".
Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, coerentemente con l'impairment test nel bilancio consolidato:
l'analisi della procedura e dei controlli chiave posti in essere dalla Società in merito all'identificazione di eventuali perdite di valore e alla valutazione delle partecipazioni, tenuto conto della procedura di impairment test approvata dal Consiglio di Amministrazione;
l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri;
la coerenza delle previsioni dei flussi di cassa futuri di ciascuna partecipazione con il business plan di Gruppo per il periodo 2020- 2022;
la valutazione delle previsioni rispetto all'accuratezza storica delle precedenti previsioni;
la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di attualizzazione.
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo indipendente ed effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave, al fine di determinare i cambiamenti delle assunzioni che potrebbero impattare significativamente la valutazione del valore recuperabile.
Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio con riferimento a questi aspetti.
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
· siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
· abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014
L'assemblea degli azionisti della Brembo S.p.A. ci ha conferito in data 23 aprile 2013 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2021.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/ 2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
243
Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58
Gli amministratori della Brembo S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio della Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254
Gli amministratori della Brembo S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.
Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.
Bergamo, 23 marzo 2020
EY S.p.A.
Claudio Ferigo (Revisore Legale)
9 marzo 2020
Matteo Tiraboschi Andrea Pazzi
Soprattutto per chi ha un pensiero responsabile nel guardare al domani come Brembo.
Su questo tema si dipana un racconto, che incrocia illustrazioni ed elementi testuali, ispirato all'arte moderna e contemporanea, dove emergono con nitidezza gli aspetti di innovazione, energia e dinamicità riconoscibili in Brembo, nel suo riflettere e nel suo agire.
L'impegno di Brembo nei confronti della sostenibilità è tangibile e concreto in ogni sua attività. Dall'innovazione tecnologica dei processi, al fine di ridurre i consumi e l'impatto ambientale, al riciclo e smaltimento, nel costante rispetto dell'ambiente, fino alla tutela del bene più prezioso, l'uomo. La cura dei rapporti umani, della qualità del lavoro e della vita stessa dai propri dipendenti, come l'aiuto di comunità svantaggiate sono un dogma per Brembo.
Il racconto ci descrive numeri, azioni, pensieri e strategie, dove il filo conduttore è, sempre, un pensiero responsabile.
Lo stile delle illustrazioni richiama immediatamente il Futurismo, facendone proprie le tematiche: velocità, dinamismo, forza, potenza, sintesi, macchina e tecnologia. Linee forti e dinamiche tagliano le immagini fondendo tra loro i soggetti che le compongono in un delicato ed elegante equilibrio geometrico.
La tecnologia, che procede inarrestabile nella sua evoluzione, pone ininterrottamente nuovi traguardi e nuove sfide, da affrontare e da vincere. I valori originali restano immutati, solidi e fermi, ma le sfide cambiano, adeguandosi alle esigenze di un mondo che progredisce rapidamente.
Il linguaggio futurista viene quindi reinterpretato in chiave contemporanea. La natura e l'uomo, gli elementi costanti nel racconto, non sono più antagonisti ma dialogano, diventando parte armonica di un tutto e, fondendosi in un unico messaggio, danno vita così ad una nuova visione di Futuro.
BREMBO S.p.A. Headquarters c/o Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso Viale Europa, 2 - 24040 Stezzano (BG) Italia Tel. +39 035 605.2111 - www.brembo.com E-mail: [email protected] - [email protected]
Progetto grafico: PoliedroStudio srl (Telgate, Bergamo) Illustrazioni: Alessandro Vairo (Brescia) Impaginazione e stampa: Secograf (San Giuliano Milanese)
Building tools?
Free accounts include 100 API calls/year for testing.
Have a question? We'll get back to you promptly.