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Bioera

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 19, 2016

4498_10-k-afs_2016-04-19_b191b1e6-2f8a-42aa-8214-75172b5106f1.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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Ria Grant Thornton S.p.A. Corso Vercelli 40 20145 Milano

T 0039 (0) 2 3314809 F 0039 (0) 2 33104195 E [email protected] W www.ria-grantthornton.it

Italy

Relazione della Società di Revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39

Agli azionisti della Bioera S.p.A.

Relazione sul bilancio d'esercizio

Abbiamo svolto la revisione co S.p.A., costituito dalla situazione patrimoniale economico, dal conto economico complessivo, netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data, da una sintesi dei principi contabili significativi e dalle altre note esplicative. contabile dell'allegato bilancio d'esercizio della Società Bioera , patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2015, dal conto al dal prospetto delle variaz netto, dal rendiconto per redazione che fornisca

Responsabilità degli amministratori per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili una rappresentazione veritiera e corretta in conformità gli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05. i per la redazione del bilancio d'esercizio una gli Financial Standards imere un sulla base della

Responsabilità della società di revisione

E' nostra la responsabilità di espr revisione contabile. Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) elaborati ai sensi dell'art. 11, comma 3, del D.Lgs. 39/10. Tali principi richiedono il rispetto di principi etici, nonché la pianificazione e lo svolgimento della revisione contabile al fine di acquisire una ragionev d'esercizio non contenga errori significativi. ll'art. esprimere un giudizio sul bilancio d'esercizio ragionevole sicurezza che il bila revisione contabile. svolto ai direvisione comma Tali richiedono rispetto di nonché e ole sicurezza bilancio

La revisione contabile comporta lo svolgimento di procedure volte ad acquisire elementi probativi a supporto degli importi e delle infor procedure scelte dipendono dal giudizio professionale del revisore, inclusa la valutazione dei rischi di errori significativi nel bila non intenzionali. Nel interno relativo alla redazione del bilancio d'esercizio rappresentazione veritiera e corretta al fine di definire procedure di revisione appropriate alle circostanze, e non per La revisione contabile comprende altresì la valutazione dell'appropriatezza dei principi contabili adottati, della ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, nonché la valutazione de informazioni contenuti nel bilancio d'esercizio bilancio d'esercizio dovuti a frodi o a comportamenti o eventi . Nell'effettuare tali valutazioni del rischio, il revisore considera il controllo vo dell'impresa che fornisca una esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno dell'impresa. della presentazione del bilancio d'esercizio nel suo complesso. and each member obligate, are or omissions.ntabile variazioni del patrimonio La lo elementi mazioni d'esercizio. Le procedure professionale la dovuti hio, revisore rappresentazione e un sull'efficacia interno La la contabili dagli nel Riteniamo di acquisito cui il

Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Società di revisione ed organizzazione contabile

Sede Legale: Corso Vercelli n.40 - 20145 Milano Registro dei revisori legali n.157902 , già iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSO Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato Uffici:Ancona-Bari-Bologna-Firenze-Genova - Iscrizione al registro delle imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420 CONSOB al n. 49 Genova-Milano-Napoli-Padova-Palermo-Perugia-Pescara-Pordenone-Rimini-Roma-Torino-Trento R.E.A. provide and/or refers to one or more member firms, as the context requires.

Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to their clients and/or Ria Grant Thornton spa is a member firm of Gr Services are delivered by the member firms. Grant Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a separate legal entity. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member firms are not agents of, and do not obligate, one another and are not liable for one another's acts or omissions.

Giudizio

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio della situazione patrimoniale e finanziaria della Società Bioera S.p.A. del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso al tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05. fornisce una rappresentazione veritiera e corretta one onal veritiera al 31 dicembre 2015, del risultato economico e chiuso data, Reporting

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione governo societario e gli assetti proprietari e di alcune informazioni contenute nella relazione sul con il bilancio d'esercizio di

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia esprimere, come richiesto dalle sulla gestione e delle informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123 compete agli amminis al 31 dicembre 2015 relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerent bilancio d'esercizio della Bioera norme di legge, un giudizio sulla coerenza della relazione 123-bis, comma 4 del D.Lgs. 58/98, la cui responsabilità te amministratori della Bioera S.p.A., con il bilancio d'esercizio della Bioera 2015. A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni della S.p.A. al 31 dicembre 2015. Abbiamo le (SA Italia) n. 720B al fine di un giudizio sulla gestione societario e bis, D.Lgs. la della Bioera S.p.A. . informazioni relazione sul coerenti con il

19 aprile 2016

Ria Grant Thornton S.p.A.

Carla Angiolina Baccelli Socio

BILANCIO DI ESERCIZIO al 31 dicembre 2015

Prospetti contabili

  • situazione patrimoniale‐finanziaria
  • conto economico
  • conto economico complessivo
  • rendiconto finanziario
  • prospetto dei movimenti di patrimonio netto

Nota illustrativa

Situazione patrimoniale–finanziaria

(euro) note 31.12.2015 di cui parti
correlate
31.12.2014 di cui parti
correlate
Attività materiali 1 1.303.364 350.927
Attività immateriali 2 821 2.792
Partecipazioni 3 11.656.026 11.543.041
Attività finanziarie disponibili per la vendita 4 631.462 919.160
Crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti 10 1.473.425 1.473.425 808.200 808.200
Crediti e altre attività non correnti 5 61.544 79.094
Imposte anticipate 6 1.841.601 2.731.882
Attività non correnti 16.968.243 16.435.096
Crediti commerciali 7 87.527 81.061 17.945 7.625
Altre attività e crediti diversi correnti 8 179.432 153.420 297.781 246.282
Crediti tributari 9 237.588 628
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti 10 557.639 557.639 1.782.714 1.782.714
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 108.213 436.173
Attività correnti 1.170.399 2.535.241
TOTALE ATTIVITA' 18.138.642 18.970.337
Capitale 13.000.000 13.000.000
Riserve 725.155 2.716.268
Utili/(Perdite) a nuovo e dell'esercizio (54.100) (1.998.577)
Patrimonio netto 12 13.671.055 13.717.691
Debiti finanziari e altre passività finanziarie non correnti 14 2.108.207
Benefici per i dipendenti ‐ TFR 13 62.809 56.073
Passività non correnti 62.809 2.164.280
Debiti finanziari e altre passività finanziarie correnti 14 2.158.875 872.625
Debiti commerciali 15 1.220.365 71.549 961.087 49.360
Fondi correnti 16 396.328 1.018.631
Debiti tributari 17 132.939 67.772
Altre passività e debiti diversi correnti 18 496.271 125.529 168.251 84.260
Passività correnti 4.404.778 3.088.366
TOTALE PATRIMONIO E PASSIVITA' 18.138.642 18.970.337

Conto economico

(euro) note 2015 di cui parti
correlate:
2014 di cui parti
correlate:
Ricavi 19 3.791.441 3.115.441 938.239 827.444
Altri ricavi operativi 20 392.793 263.892 41.125
Ricavi 4.184.234 1.202.131
Costi perservizi e prestazioni 21 (2.597.228) (559.500) (2.361.284) (98.383)
Costi del personale 22 (438.303) (499.686)
Altri costi operativi 23 (628.307) (2.497.708)
Margine operativo lordo 520.396 (4.156.547)
Ammortamenti 1,2 (34.518) (42.190)
Risultato operativo 485.878 (4.198.737)
Proventi/(Oneri) finanziari netti 24 (108.913) (6.386) 150.845 66.468
Risultato ante imposte 376.965 (4.047.892)
Imposte sul reddito 25 (155.819) 821.020 2.056.779 913.300
Risultato netto 221.146 (1.991.113)

Conto economico complessivo

(euro) note 2015 di cui parti
2014
correlate:
di cui parti
correlate:
Risultato netto 221.146 (1.991.113)
Componenti del risultato complessivo
‐ riclassificabili in periodi successivi nel risultato dell'esercizio (268.473) (94.780)
‐ non riclassificabili in periodi successivi nel risultato dell'esercizio 690 (9.874)
Altre componenti di conto economico complessivo (267.783) (104.654)
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (46.637) (2.095.767)

Rendiconto finanziario

(euro) note 2015 2014
Risultato netto dell'esercizio 221.146 (1.991.113)
Altre componenti del conto economico complessivo (267.783) (104.654)
Ammortamento attività materiali 1 32.547 24.255
Ammortamento attività immateriali 2 1.971 17.935
Perdite di valore di attività materiali e immateriali 1 65.838
Plusvalenze da alienazione partecipazioni (87.794)
Perdite di valore di partecipazioni 3,4 548.897 2.012.190
Accantonamenti e trasferimenti ai fondi (incluso TFR) 13,16 50.855 33.733
Rilasci di fondi per rischi e oneri 16,20 (283.017) (176.565)
Interessi passivi verso istituti finanziari 24,14 22.298 38.834
Altri oneri/(proventi) finanziari netti 78.965 (193.055)
Imposte sul reddito 6 890.281 (1.183.175)
Flusso di circolante derivante dalla gestione corrente 1.361.998 (1.609.409)
Aumento crediti commerciali 7 (69.582) (11.695)
Aumento debiti commerciali 15 259.278 204.493
Variazione netta altre attività/passività 292.126 (18.684)
Utilizzi fondi (incluso TFR) 13,16 (383.917) (10.849)
Interessi passivi netti verso istituti finanziari pagati 14 (30.013) (43.698)
Altri oneri/(proventi) finanziari netti (pagati)/incassati (5.740) 193.055
Flusso monetario da attività operative 1.424.150 (1.296.787)
Investimenti in attività materiali 1 (240.822) (240.277)
Investimenti in attività immateriali 2 (8.000)
Investimenti in partecipazioni 3 (14.184) (190.412)
Disinvestimento in attività finanziarie disponibili per la vendita 1.499.762
Flusso di cassa da attività detenute per la negoziazione 807.447
Flusso monetario da attività di investimento (255.006) 1.868.520
Rimborso finanziamenti a medio‐lungo 14 (843.283) (843.284)
Altre variazioni dei debiti finanziari correnti 14 29.041 3.483
Incremento di crediti finanziari (correnti e non) (682.863) (831.338)
Distribuzione dividendi (360.002)
Arrotondamento all'unità di euro 1
Flusso monetario da attività di finanziamento (1.497.104) (2.031.141)
FLUSSO DI DISPONIBILITA' LIQUIDE DELL'ESERCIZIO (327.960) (1.459.408)
Disponibilità liquide iniziali 11 436.173 1.895.581
Flusso di disponibilità liquide dell'esercizio (327.960) (1.459.408)
DISPONIBILITA' LIQUIDE FINALI 11 108.213 436.173

Prospetto dei movimenti di patrimonio netto

(euro) capitale
sociale
emesso
riserva
legale
utili/(perdite) a
nuovo e
dell'esercizio
patrimonio
netto
Saldo al 1 gennaio 2015 13.000.000 2.716.268 (1.998.577) 13.717.691
Delibera Assemblea degli Azionisti del 25 maggio 2015 (1.991.113) 1.991.113
Arrotondamento all'unità di euro 1 1
Conto economico complessivo (46.637) (46.637)
Saldo al 31 dicembre 2015 13.000.000 725.155 (54.100) 13.671.055
(euro) capitale
sociale
emesso
riserva
legale
utili/(perdite)
portati a nuovo
e dell'esercizio
patrimonio
netto
Saldo al 1 gennaio 2014 13.000.000 2.716.268 457.192 16.173.460
Distribuzione dividendi (360.002) (360.002)
Conto economico complessivo (2.095.767) (2.095.767)

NOTA ILLUSTRATIVA

A. INFORMAZIONI GENERALI

Informazioni sulla società

Bioera S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento della Repubblica Italiana. La Società opera quale holding di partecipazioni. La sede legale della Società è a Milano (Italia), via Palestro 6.

La principale controllata è Ki Group S.p.A. (società quotata sul mercato AIM‐Italia, organizzato e gestito da Borsa Italiana) attiva, anche per il tramite delle proprie controllate, nel settore della produzione, distribuzione, commercializzazione e vendita al dettaglio di prodotti biologici e naturali per la salute e il benessere.

Bioera detiene inoltre: (i) una partecipazione del 40% in Visibilia S.r.l., concessionaria pubblicitaria attiva nella raccolta e gestione della pubblicità su quotidiani, emittenti televisive e radiofoniche private, periodici e web, nonché controllante Visibilia Editore S.p.A. (società quotata sul mercato AIM‐Italia, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.) a capo di un gruppo indipendente attivo nel settore della pubblicazione di periodici e altre opere editoriali e proprietaria delle testate Ville&Giardini, Ciak e PC Professional; (ii) indirettamente, una partecipazione del 30% in Unopiù S.p.A., azienda leader nell'arredamento per esterni, presente in Italia e nei principali paesi europei attraverso una rete di negozi gestiti direttamente e/o in franchising, che vanta un portafoglio di prodotti articolato in tre linee di business ‐ strutture, arredo, complementi ‐ in grado di proporre una collezione di arredi e strutture di copertura per l'outdoor ampiamente diversificata per tipologie, stili e materiali, con un'offerta basata su qualità e design made in Italy; (iii) ulteriori differenti partecipazioni di minoranza, sia direttamente che indirettamente attraverso la propria controllata Bioera Start Up Italia S.r.l..

Si segnala che Bioera S.p.A. è quotata sul MTA gestito da Borsa Italiana S.p.A. e che, in qualità di capogruppo, ha predisposto il bilancio consolidato del Gruppo Bioera al 31 dicembre 2015.

Pubblicazione del bilancio di esercizio

La pubblicazione del bilancio di Bioera S.p.A. per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 4 aprile 2016.

Si segnala, ai sensi del paragrafo 17 dello IAS 10, che gli azionisti della Società hanno il potere di rettificare il bilancio dopo la sua pubblicazione.

Conformità agli IFRS

Il bilancio di Bioera S.p.A. al 31 dicembre 2015 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) adottati dall'Unione Europea a tale data, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.

Base di presentazione

Il bilancio di esercizio è composto dalla situazione patrimoniale‐finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto dei movimenti del patrimonio netto e dalla nota illustrativa.

In particolare:

  • ‐ nella situazione patrimoniale‐finanziaria sono esposte separatamente le attività e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • ‐ nel conto economico l'analisi dei costi è effettuata in base alla natura degli stessi; vengono evidenziati gli aggregati "margine operativo lordo", che include tutte le componenti di ricavo e di costo, fatta eccezione per gli ammortamenti e le perdite di valore delle attività materiali e immateriali, le componenti della gestione finanziaria e le imposte sul reddito, e "risultato operativo", che include tutte le componenti di ricavo e di costo, fatta eccezione per le componenti della gestione finanziaria e le imposte sul reddito;
  • ‐ per il rendiconto finanziario viene utilizzato il metodo indiretto.

Con riferimento alla delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, si segnala che sono state inserite delle apposite sezioni atte a rappresentare i rapporti significativi con parti correlate, nonché delle apposite voci di conto economico al fine di evidenziare, laddove esistenti, le operazioni significative non ricorrenti effettuate nel normale svolgimento dell'attività.

Tutti i valori esposti nei prospetti contabili sono espressi in euro, mentre i valori esposti nelle note illustrative, laddove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro.

Continuità aziendale

Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015 è stato predisposto nel presupposto della continuità aziendale. Gli Amministratori, infatti, hanno valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dallo IAS 1 § 25) sulla continuità aziendale.

Gli Amministratori ritengono che i flussi economico‐finanziari previsti nei piani aziendali delle società del Gruppo, seppur soggetti all'incertezza dovuta alla natura previsionale degli stessi, siano ragionevoli e realizzabili nel prevedibile futuro e siano tali da permettere la gestione dell'attività in un equilibrio patrimoniale e finanziario proprio della continuità aziendale.

Si ritiene pertanto che quanto sopra descritto sia adeguato a mitigare il rischio di liquidità nel futuro prevedibile.

Variazioni di principi contabili

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati nella redazione del bilancio sono coerenti con quelli utilizzati per la redazione del bilancio dell'esercizio precedente, ad eccezione di quanto esposto nel paragrafo successivo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1 gennaio 2015

In data 13 giugno 2014, con Regolamento n. 634/2014, la Commissione Europea ha omologato l'interpretazione IFRIC 21 ‐ Tributi, pubblicata dallo IASB in data 20 maggio 2013. Tale interpretazione fornisce chiarimenti sul momento di rilevazione di una passività collegata a tributi (diversi dalle imposte sul reddito) imposti da un ente governativo per un'impresa che deve pagare tali tributi. Il principio affronta sia le passività per i tributi che rientrano nel campo di applicazione dello IAS 37 ‐ Accantonamenti, passività e attività potenziali, sia quelle per i tributi il cui timing ed importo sono certi. L'adozione di tale nuova interpretazione non ha comportato effetti sul bilancio della Società.

In data 18 dicembre 2014, con Regolamento n. 1361/2014, la Commissione Europea ha omologato alcuni miglioramenti ai principi contabili internazionali. Di seguito vengono citate le principali modifiche:

  • ‐ IFRS 3 Business combinations: scope exception for joint‐ventures. La modifica chiarisce che il paragrafo 2(a) dell'IFRS 3 esclude la formazione di tutti i tipi di joint arrangement, come definiti dall'IFRS 11, dall'ambito di applicazione dell'IFRS 3.
  • ‐ IFRS 13 Fair value measurement: scope of portfolio exception (par. 52). La modifica chiarisce che la portfolio exception inclusa nel paragrafo 52 dell'IFRS 13 si applica a tutti i contratti conclusi nell'ambito di applicazione dello IAS 39 (o IFRS 9) indipendentemente dal fatto che soddisfino la definizione di attività e passività finanziarie fornita dallo IAS 32.
  • ‐ IAS 40 Investment properties: interrelationship between IFRS 3 and IAS 40. La modifica chiarisce che l'IFRS 3 e lo IAS 40 non si escludono vicendevolmente e che, al fine di determinare se l'acquisto di una proprietà immobiliare rientri nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3, occorre far riferimento alle specifiche indicazioni fornite dall'IFRS 3; per determinare, invece, se l'acquisto in oggetto

rientri nell'ambito dello IAS 40 occorre far riferimento alle specifiche indicazioni dello IAS 40.

Le modifiche si applicano dal 1 gennaio 2015. L'adozione di tali miglioramenti non ha avuto effetti sul bilancio della Società.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società

Come richiesto dallo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) di seguito sono indicati i possibili impatti dei nuovi principi o delle nuove interpretazioni, omologati dall'Unione Europea, sul bilancio separato. Tali principi non sono stati applicati in via anticipata da Bioera S.p.A..

In data 17 dicembre 2014, con Regolamento n. 28/2015, la Commissione Europea ha omologato alcuni miglioramenti ai principi contabili internazionali. Di seguito vengono citate le principali modifiche:

  • ‐ IFRS 2 Share based payments: definition of vesting condition. Sono state apportate delle modifiche alle definizioni di "vesting condition" e di "market condition" ed aggiunte le ulteriori definizioni di "perfomance condition" e "service condition" (in precedenza incluse nella definizione di "vesting condition").
  • ‐ IFRS 3 Business combination: accounting for contingent consideration. La modifica chiarisce che una contingent consideration classificata come un'attività o una passività finanziaria deve essere misurata a fair value ad ogni data di chiusura dell'esercizio, le variazioni di fair value sono rilevate nel conto economico o tra gli elementi di conto economico complessivo sulla base dei requisiti dello IAS 39 (o IFRS 9).
  • ‐ IFRS 8 Operating segments: aggregation of operating segments. Le modifiche richiedono ad un'entità di dare informativa in merito alle valutazioni fatte dal management nell'applicazione dei criteri di aggregazione dei segmenti operativi, inclusa una descrizione dei segmenti operativi aggregati e degli indicatori economici considerati nel determinare se tali segmenti operativi abbiano "caratteristiche economiche simili".
  • ‐ IFRS 8 Operating segments: reconciliation of total of the reportable segments' assets to the entity's assets. Le modifiche chiariscono che la riconciliazione tra il totale delle attività dei segmenti operativi e il totale delle attività dell'entità deve essere presentata solo se il totale delle attività dei segmenti operativi viene regolarmente rivisto dal più alto livello decisionale operativo.
  • ‐ IFRS 13 Fair value measurement: short‐term receivables and payables. Sono state modificate le basis for conclusions al fine di chiarire che con l'emissione

dell'IFRS 13, e le conseguenti modifiche allo IAS 39 e all'IFRS 9, resta valida la possibilità di contabilizzare i crediti e debiti commerciali correnti senza rilevare gli effetti di un'attualizzazione, qualora tali effetti risultino non materiali.

  • ‐ IAS 16 Property, plant and equipment e IAS 38 Intangible assets: revaluation method, proportionate restatement of accumulated depreciation/amortization. Le modifiche hanno eliminato le incoerenze nella rilevazione dei fondi ammortamento quando un'attività materiale o immateriale è oggetto di rivalutazione. I nuovi requisiti chiariscono che il valore di carico lordo sia adeguato in misura consistente con la rivalutazione del valore di carico dell'attività e che il fondo ammortamento risulti pari alla differenza tra il valore di carico lordo e il valore di carico al netto delle perdite di valore contabilizzate.
  • ‐ IAS 24 Related parties disclosures: key management personnel. Si chiarisce che, nel caso in cui i servizi dei dirigenti con responsabilità strategiche siano forniti da un'entità (e non da una persona fisica), tale entità sia considerata una parte correlata.

Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1 febbraio 2015 o da data successiva. E' consentita un'applicazione anticipata. L'adozione di tali miglioramenti non avrà effetto sul bilancio della Società.

In data 17 dicembre 2014, con Regolamento n. 29/2015, la Commissione Europea ha omologato l'emendamento al principio contabile IAS 19 Defined benefit plans: employee contributions che propone di presentare le contribuzioni (relative solo al servizio prestato dal dipendente nell'esercizio) effettuate dai dipendenti o terze parti ai piani a benefici definiti a riduzione del service cost dell'esercizio in cui viene pagato tale contributo. La necessità di tale proposta è sorta con l'introduzione del nuovo IAS 19 (2011), ove si ritiene che tali contribuzioni siano da interpretare come parte di un post‐employment benefit, piuttosto che di un beneficio di breve periodo e, pertanto, che tale contribuzione debba essere spalmata sugli anni di servizio del dipendente.

Le modifiche si applicano al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1 febbraio 2015 o da data successiva. L'adozione di tale emendamento non avrà effetti sul bilancio della Società.

In data 23 novembre 2015, con Regolamento n. 2113/2015, la Commissione Europea ha omologato l'emendamento ai principi contabili IAS 16 Property, plant and equipment e IAS 41 Agriculture che richiede di contabilizzare gli alberi da frutto che daranno vita a raccolti annuali secondo i requisiti dello IAS 16 (piuttosto che dello IAS 41). Ciò significa che tali attività devono essere valutate al costo invece che al fair value al netto dei costi di vendita (è tuttavia consentito l'utilizzo del revaluation method proposto dallo IAS 16). I cambiamenti proposti sono ristretti agli alberi utilizzati per produrre stagionalmente frutti e non per essere venduti come living plants oppure soggetti ad un raccolto come prodotti agricoli. Tali alberi rientreranno nello scope dello IAS 16 anche durante la fase di maturazione biologica, vale a dire fino a che non saranno in grado di generare prodotti agricoli.

Le modifiche si applicano a partire dal 1 gennaio 2016, ma è consentita un'applicazione anticipata. L'applicazione di tale emendamento non avrà effetti sul bilancio della Società.

In data 24 novembre 2015, con Regolamento n. 2173/2015, la Commissione Europea ha omologato l'emendamento al principio contabile IFRS 11 Joint arrangements: accounting for acquisitions of interests in joint operations che riguarda la contabilizzazione dell'acquisizione di interessenze in una joint operation la cui attività costituisca un business nell'accezione prevista dall'IFRS 3. Le modifiche richiedono che per queste fattispecie si applichino i principi riportati dall'IFRS 3 relativi alla rilevazione degli effetti di una business combination.

Le modifiche si applicano a partire dal 1 gennaio 2016, ma è consentita un'applicazione anticipata. L'adozione di tale emendamento non avrà effetti sul bilancio della Società.

In data 2 dicembre 2015, con Regolamento n. 2231/2015, la Commissione Europea ha omologato alcuni emendamenti allo IAS 16 Property, plant and equipment e allo IAS 38 Intangible assets: clarification of acceptable methods of depreciation and amortisation. Le modifiche allo IAS 16 stabiliscono che i criteri di ammortamento determinati in base ai ricavi non sono appropriati in quanto, secondo l'emendamento, i ricavi generati da un'attività che include l'utilizzo dell'attività oggetto di ammortamento generalmente riflettono fattori diversi dal solo consumo dei benefici economici dell'attività stessa, requisito che viene, invece, richiesto per l'ammortamento. Le modifiche allo IAS 38 introducono una presunzione relativa, secondo cui un criterio di ammortamento basato sui ricavi è considerato di norma inappropriato per le medesime ragioni stabilite dalle modifiche introdotte dallo IAS 16. Nel caso delle attività intangibili questa presunzione può essere peraltro superata, ma solamente in limitate e specifiche circostanze.

Le modifiche si applicano a partire dal 1 gennaio 2016, ma è consentita un'applicazione anticipata. L'adozione di tali emendamenti non avrà effetti sul bilancio della Società.

In data 15 dicembre 2015, con Regolamento n. 2343/2015, la Commissione Europea ha omologato alcuni miglioramenti ai principi contabili internazionali. Di seguito vengono citate le principali modifiche:

‐ IFRS 5 Non‐current assets held for sale and discontinued operations. La modifica al principio introduce linee guida specifiche nel caso in cui un'entità riclassifichi un'attività (o un disposal group) dalla categoria held‐for‐sale alla categoria held‐for‐distribution (o viceversa), o quando vengano meno i requisiti di classificazione di un'attività come held‐ for‐distribution. Le modifiche definiscono che (i) per tali riclassifiche restano validi i medesimi criteri di classificazione e valutazione; (ii) le attività che non rispettano più i criteri di classificazione previsti per l'held‐for‐distribution dovrebbero essere trattate allo stesso modo di un'attività che cessi di essere classificata come held‐for‐sale;

  • ‐ IFRS 7 Financial instruments: disclosure. Le modifiche disciplinano l'introduzione di ulteriori linee guida per chiarire se un servicing contract costituisca un coinvolgimento residuo in un'attività trasferita ai fini dell'informativa richiesta in relazione alle attività trasferite. Inoltre, viene chiarito che l'informativa sulla compensazione di attività e passività finanziarie non è di norma esplicitamente richiesta per i bilanci intermedi, eccetto nel caso si tratti di un'informazione significativa;
  • ‐ IAS 19 Employee benefits. Il documento introduce delle modifiche allo IAS 19 al fine di chiarire che gli high quality corporate bonds utilizzati per determinare il tasso di sconto dei post‐employment benefits dovrebbero essere della stessa valuta utilizzata per il pagamento dei benefits. Le modifiche precisano che l'ampiezza del mercato degli high quality corporate bonds da considerare sia quello a livello di valuta e non di paese dell'entità oggetto di reporting;
  • ‐ IAS 34 Interim financial reporting. Il documento introduce delle modifiche al fine di chiarire i requisiti da rispettare nel caso in cui l'informativa richiesta è presentata nell'interim financial report, ma al di fuori dell'interim financial statements. La modifica precisa che tale informativa venga inclusa attraverso un cross‐reference dall'interim financial statements ad altre parti dell'interim financial report e che tale documento sia disponibile ai lettori del bilancio nella stessa modalità e con gli stessi tempi dell'interim financial statements.

Le modifiche si applicano dal 1 gennaio 2016, ma è consentita un'applicazione anticipata. L'adozione di tali miglioramenti non avrà effetti sul bilancio della Società.

In data 18 dicembre 2015, con regolamento n. 2406/2015, la Commissione Europea ha omologato l'emendamento allo IAS 1 Disclosure initiative. L'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci. Le modifiche apportate sono le seguenti:

  • materialità e aggregazione: viene chiarito che un'entità non deve oscurare informazioni aggregandole o disaggregandole e che le considerazioni relative alla materialità si applicano agli schemi di bilancio, note illustrative e specifici requisiti di informativa degli IFRS. Il documento precisa che le disclosures richieste specificamente dagli IFRS devono essere fornite solo se l'informazione è materiale;
  • prospetto della situazione patrimoniale‐finanziaria e prospetto di conto economico complessivo: si chiarisce che l'elenco delle voci specificate dallo IAS 1 per questi prospetti può essere disaggregato ed aggregato a seconda dei casi. Viene inoltre fornita una linea guida sull'uso dei subtotali all'interno dei prospetti;
  • presentazione degli elementi di other comprehensive income (OCI): si chiarisce che la quota di OCI di società collegate e joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto deve

essere presentata in aggregato in una singola voce, a sua volta suddivisa tra componenti suscettibili di future riclassifiche a conto economico o meno;

note illustrative: si chiarisce che le entità godono di flessibilità nel definire la struttura delle note illustrative e si fornisce una linea guida su come impostare un ordine sistematico delle note stesse, ad esempio: (i) dando preminenza a quelle che sono maggiormente rilevanti ai fini della comprensione della posizione patrimoniale e finanziaria (per esempio raggruppando informazioni su particolari attività); (ii) raggruppando elementi misurati secondo lo stesso criterio (ad esempio attività misurate al fair value); (iii) seguendo l'ordine degli elementi presentati nei prospetti.

Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio dal 1 gennaio 2016, ma è consentita un'applicazione anticipata. Si ritiene che l'adozione di tale emendamento non avrà effetti significativi sulle aggregazioni di informazioni attualmente utilizzate nel bilancio della Società.

In data 18 dicembre 2015, con regolamento n. 2441/2015, la Commissione Europea ha omologato l'emendamento allo IAS 27 Equity method in separate financial statements. Il documento introduce l'opzione di utilizzare nel bilancio separato di un'entità il metodo del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in società controllate, in società a controllo congiunto e in società collegate. Di conseguenza, a seguito dell'introduzione del cambiamento, un'entità potrà rilevare tali partecipazioni alternativamente:

  • ‐ al costo; o
  • ‐ secondo quanto previsto dallo IFRS 9 (o dallo IAS 39); o
  • ‐ utilizzando il metodo del patrimonio netto.

Le modifiche si applicano a partire dal 1 gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata. L'adozione di tale emendamento non avrà alcun effetto sul bilancio della Società in quanto la stessa valuta le proprie partecipazioni al costo,

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data del presente bilancio gli organi competenti non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

Il 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio "IFRS 14 Regulatory deferral accounts" che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("rate regulation activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità che già applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo standard richiede che l'effetto della rate regulation debba essere presentato separatamente dalle altre voci. Il principio si applica a partire dal 1 gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.

Il 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio "IFRS 15 Revenue from contracts with customers" che sostituirà i principi IAS 18 Revenue e IAS 11 Construction contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 Customer loyalty programmes, IFRIC 15 Agreements for the construction of real estate, IFRIC 18 Transfers of assets from customers e SIC‐31 Revenues: barter transactions involving advertising services. Il nuovo modello di riconoscimento dei ricavi di applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

  • ‐ l'identificazione del contratto con il cliente;
  • ‐ l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • ‐ la determinazione del prezzo;
  • ‐ l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • ‐ il riconoscimento del ricavo quando l'entità soddisfi una performance obligation.

Il principio si applica a partire dal 1 gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata.

Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 ‐ Strumenti finanziari. Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a "classificazione e valutazione", "impairment" e "hedge accounting" del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che inizino il 1 gennaio 2018 o successivamente. A seguito della crisi finanziaria del 2008, su istanza delle principali istituzioni finanziarie e politiche, lo IASB ha iniziato il progetto volto alla sostituzione dell'IFRS 9 ed ha proceduto per fasi. Nel 2009 lo IASB ha pubblicato la prima versione dell'IFRS 9 che trattava unicamente la "classificazione e valutazione" delle attività finanziarie; successivamente, nel 2010, sono stati pubblicati i criteri relativi alla classificazione e valutazione delle passività finanziarie e alla derecognition (quest'ultima tematica è stata trasposta inalterata dallo IAS 39). Nel 2013 l'IFRS 9 è stato modificato per includere il modello generale di hedge accounting. A seguito della pubblicazione attuale, che ricomprende anche l'"impairment", l'IFRS 9 è da considerarsi completato ad eccezione dei criteri riguardanti i macro hedging, sui quali lo IASB ha intrapreso un progetto autonomo. Il principio introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie, il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria designata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste variazioni siano dovute alla variazione del merito creditizio dell'emittente della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate nel prospetto delle "altre componenti di conto economico complessivo" e non più nel conto economico. Con riferimento al modello di "impairment", il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, che includano dati storici, attuali e prospettici. Il principio prevede che tale impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, a quelle valutate al fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali. Infine, il principio introduce un nuovo modello di hedge accounting allo scopo di adeguare i requisiti previsti dall'attuale IAS 39 che talvolta sono stati considerati troppo stringenti e non idonei a riflettere le politiche di risk management della società. Le principali novità del documento riguardano:

  • ‐ incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, includendo anche i rischi di attività/passività non finanziarie eleggibili per essere gestiti in hedge accounting;
  • ‐ cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting al fine di ridurre la volatilità del conto economico;
  • ‐ modifiche del test di efficacia mediante la sostituzione delle attuali modalità basate sul parametro dell'80‐125% con il principio della "relazione economica" tra voce coperta e strumento di copertura; inoltre, non sarà più richiesta una valutazione dell'efficacia retrospettica della relazione di copertura;
  • ‐ la maggior flessibilità delle nuove regole contabili è controbilanciata da richieste aggiuntive di informativa sulle attività di risk management della società.

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato l'emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or contribution of assets between an investor and its associate or joint venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10. Secondo quanto previsto dallo IAS 28, l'utile o la perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non‐monetary asset ad una joint‐venture o ad una collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima è limitato alla quota detenuta nella joint‐venture o nella collegata dagli altri investitori estranei alla transazione. Al contrario, il principio IFRS 10 prevede la rilevazione dell'intero utile o perdita nel caso di perdita del controllo di una società controllata, anche se l'entità continua a detenere una quota non di controllo nella stessa, includendo in tale fattispecie anche la cessione o conferimento di una società controllata ad una joint‐venture o ad una collegata. Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di un'attività o di una società controllata ad una joint‐venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipenda dal fatto che le attività o la società controllata cedute/conferite costituiscano o meno un business, nell'accezione prevista dal principio IFRS 3. Nel caso in cui le attività o la società controllata cedute/conferite rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Le modifiche si applicano a partire dal 1 gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.

In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Investment entities: applying the consolidation exception (amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28)", contenente modifiche relative a tematiche emerse a seguito dell'applicazione della consolidation exception concesse alle entità d'investimento. Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1 gennaio 2016 o da data successiva e ne è comunque concessa l'adozione anticipata.

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an arrangement contains a lease, SIC‐15 Operating leases: incentives e SIC‐27 Evaluating the substance of transactions involving the legal form of a lease. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rinvenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low‐value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai dodici mesi. Al contrario, lo standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio si applica a partire dal 1 gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata solo per le società che hanno applicato in via anticipata l'IFRS 15 Revenue from contracts with customers.

Incertezza nell'uso delle stime

La redazione dei prospetti contabili richiede l'effettuazione di stime ed assunzioni da parte del management che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento; pertanto, i risultati che verranno in seguito conseguiti potrebbero differire da tali stime.

In particolare le stime vengono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per ammortamenti, svalutazioni, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima.

Partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate, per le quali le stime sono utilizzate in maniera rilevante al fine di determinare eventuali svalutazioni e ripristini di valore o variazioni del fair value, sono state attentamente analizzate da parte del management della Società per individuare possibili elementi di impairment, anche alla luce del complesso scenario economico e finanziario mondiale. Dal test di impairment è emersa la necessità di svalutare le partecipazioni nelle controllate Bioera RE S.r.l. per Euro 0,2 milioni e Bioera Start Up Italia S.r.l. per Euro 0,1 milioni, mentre la stima del fair value al 31 dicembre 2015 delle attività finanziarie disponibili per la vendita ha comportato la rilevazione di un onere netto per Euro 0,3 milioni rilevato tra le altre componenti del conto economico complessivo al netto del relativo effetto fiscale.

Imposte anticipate

Al 31 dicembre 2015 il bilancio della Società evidenzia imposte anticipate relative a perdite fiscali riportabili a nuovo per Euro 0,6 milioni. In considerazione dell'adesione di Bioera S.p.A. al Consolidato Fiscale Nazionale assieme alle controllate Ki Group S.p.A., La Fonte della Vita S.r.l., Organic Oils Italia S.r.l., Bioera RE S.r.l., Bioera Outdoor Holding S.r.l. e Bioera Start Up Italia S.r.l., nell'effettuare l'iscrizione e la valutazione della recuperabilità di tali imposte anticipate sono stati presi in considerazione i budget ed i piani delle società del Gruppo, per i quali gli Amministratori ritengono che i redditi imponibili che si genereranno nei prossimi esercizi siano ragionevolmente realizzabili e tali da permettere la recuperabilità di tali valori. Non è tuttavia possibile escludere a priori che un ulteriore inasprimento della crisi finanziaria ed economica ancora in atto potrebbe mettere in discussione i tempi e le modalità previste nei piani aziendali per la recuperabilità di tali poste di bilancio. Le circostanze e gli eventi che potrebbero determinare tale eventualità saranno costantemente monitorate dal management della Società.

B. CRITERI DI VALUTAZIONE

Il bilancio è stato redatto in base al principio del costo ad eccezione delle attività finanziarie disponibili per la vendita e delle attività materiali costituite da opere d'arte, la cui valutazione è stata effettuata in base al fair value. Tale valore rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione nel mercato principale (o più vantaggioso) alla data di valutazione, alle correnti condizioni di mercato, indipendentemente dal fatto che quel prezzo sia osservabile direttamente o che venga stimato utilizzando un'altra tecnica di valutazione.

Attività materiali

Le attività materiali, iscrivibili in bilancio come attività se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad esse associati affluiranno all'impresa e se il loro costo può essere attendibilmente determinato, sono rilevate al costo storico e sono esposte in bilancio al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore.

In particolare il costo di un'attività materiale, acquistata da terzi o costruita in economia, è comprensivo degli oneri di diretta attribuzione ed include tutti i costi necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per il quale è stato acquisito. Se il pagamento per l'acquisto del bene è differito oltre i normali termini di dilazione del credito, il suo costo è rappresentato dal prezzo per contanti equivalente.

Il valore iniziale del bene viene incrementato del valore attuale degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene o di ripristino del sito in cui il bene è dislocato, allorquando esista un'obbligazione legale od implicita in tal senso. A fronte dell'onere capitalizzato verrà quindi rilevata una passività a titolo di fondo rischi.

Le spese di manutenzione e riparazione non vengono capitalizzate, ma rilevate nel conto economico dell'esercizio di competenza.

I costi sostenuti successivamente all'iscrizione iniziale ‐ migliorie, spese di ammodernamento o di ampliamento, ecc. ‐ sono iscritti nell'attivo se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad essi associati affluiranno all'impresa e se si sostanziano in attività identificabili o se riguardano spese finalizzate ad estendere la vita utile dei beni a cui si riferiscono oppure ad aumentarne la capacità produttiva o anche a migliorare la qualità dei prodotti da essi ottenuti. Qualora invece tali spese siano assimilabili ai costi di manutenzione verranno imputate a conto economico nel momento del sostenimento.

L'ammortamento, che inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso, è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene. La vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di beni è la seguente:

‐ altri beni: da 3 a 5 anni.

Le opere d'arte, avendo di norma una vita utile illimitata, non sono soggette ad ammortamento; la valutazione è effettuata al fair value alla chiusura di ciascun esercizio.

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo, che coincide con il maggiore tra il fair value del bene, al netto dei costi accessori di vendita, ed il suo valore d'uso. Nel definire il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima corrente di mercato del costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non generi flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico alla voce "perdita di valore delle attività materiali e immateriali".

Attività immateriali

Le attività immateriali, capitalizzabili solo se trattasi di attività identificabili che genereranno futuri benefici economici, sono inizialmente iscritte in bilancio al costo di acquisto, maggiorato di eventuali oneri accessori e di quei costi diretti necessari a predisporre l'attività al suo utilizzo. Tuttavia le attività acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono iscritte al fair value alla data di acquisizione.

Le attività generate internamente non sono rilevate come attività immateriali.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammontari complessivi degli ammortamenti, calcolati a quote costanti sulla base della vita utile stimata dell'attività, e delle perdite per riduzione di valore accumulati. Tuttavia se un'attività immateriale è caratterizzata da una vita utile indefinita essa non viene ammortizzata, ma sottoposta periodicamente ad un'analisi di congruità al fine di rilevare eventuali perdite di valore.

La vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di attività con vita utile definita è la seguente:

  • ‐ marchi: da 5 a 10 anni;
  • ‐ altre attività (software): 3 anni.

L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile all'uso, ossia quando è nella posizione e nella condizione necessaria perché sia in grado di operare nella maniera intesa dalla direzione aziendale.

Il valore contabile delle attività immateriali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Tale valore coincide con il maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, del bene ed il suo valore d'uso. Nel definire il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima corrente di mercato del costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non generi flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico alla voce "perdita di valore delle attività materiali e immateriali".

Perdite di valore ("impairment") delle attività materiali, immateriali e finanziarie

In corrispondenza di ogni bilancio d'esercizio si procede a rivedere il valore contabile delle proprie attività materiali, immateriali e finanziarie per verificare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Il valore recuperabile viene determinato per ciascuna attività laddove possibile, ovvero si effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari cui l'attività fa riferimento. In particolare il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso, dove per quest'ultimo i flussi di cassa sono stimati sulla base del valore attualizzato, ad un tasso specifico, dei flussi di cassa futuri riferibili all'attività ovvero all'unità generatrice di flussi finanziari cui appartiene.

Se l'ammontare recuperabile di un'attività (o di un'unità generatrice di flussi finanziari) è inferiore rispetto al relativo valore contabile, quest'ultimo è ridotto al minor valore recuperabile. La perdita di valore è rilevata nel conto economico immediatamente.

Successivamente, se la perdita di valore di un'attività viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore). Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

La Società ha proceduto ad effettuare il test di impairment sulla partecipazione in Bioera RE S.r.l..

Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate sono contabilizzate al costo.

Secondo l'IFRS 10, una società viene considerata controllata quanto l'investitore è esposto a rendimenti variabili (o detiene diritti su tali rendimenti) derivanti dal proprio rapporto con la società e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti, esercitando il proprio potere sulla società. Un investitore ha potere su un'entità oggetto di investimento quando detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti, ossia le attività che incidono in maniera significativa sui rendimenti dell'attività oggetto di investimento.

Una collegata è una società su cui la Società esercita un'influenza notevole, intesa quale potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata, senza averne il controllo o il controllo congiunto. Si suppone la presenza di influenza notevole laddove la Società possieda, direttamente o indirettamente, il 20% o una quota maggiore dei voti esercitabili nell'assemblea della partecipata, a meno che non possa essere chiaramente dimostrato il contrario.

Il valore contabile delle partecipazioni è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico eccede il valore presumibile di realizzo: in tal caso le partecipazioni vengono svalutate fino a riflettere quest'ultimo valore che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita dell'attività ed il suo valore d'uso.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al costo ‐ maggiorato degli oneri accessori all'acquisto ‐ che rappresenta il fair value del corrispettivo pagato. Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, vale a dire alla data in cui la Società ha assunto l'impegno di acquisto di tali attività. Successivamente all'iscrizione iniziale, le attività finanziarie sono valutate in relazione alla loro destinazione funzionale sulla base dello schema seguente.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Si tratta di attività finanziarie acquistate con lo scopo di ottenere un profitto dalle fluttuazioni a breve termine del prezzo. Dopo l'iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al fair value con imputazione a conto economico dell'utile o della perdita relativa.

In caso di titoli diffusamente negoziati nei mercati regolamentati, il fair value è determinato con riferimento alla quotazione di borsa alla data di chiusura dell'esercizio. Per gli investimenti per i quali non è disponibile una quotazione di mercato, il fair value è determinato in base al valore corrente di mercato di un altro strumento finanziario sostanzialmente analogo oppure è calcolato in base ai flussi finanziari attesi dalle attività nette sottostanti l'investimento, scontati ad un tasso che rifletta il rischio di credito della controparte.

Investimenti posseduti fino a scadenza

Sono attività finanziarie non derivate che prevedono pagamenti fissi o determinabili, con una scadenza fissa, che la Società ha la ferma intenzione e la capacità di mantenere fino alla scadenza.

Dopo l'iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse, che rappresenta il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto di eventuali sconti o premi, che vanno ripartiti lungo l'intero periodo di tempo intercorrente fino alla scadenza.

Finanziamenti attivi

Sono trattati contabilmente secondo quanto previsto per gli "investimenti posseduti fino a scadenza".

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Accoglie le attività finanziarie non rientranti nelle categorie precedenti. Comprende ad esempio titoli rappresentativi del capitale di rischio acquistati senza l'intento di rivenderli nel breve termine (c.d. partecipazioni in altre imprese) o titoli di stato a lungo termine acquistati per essere mantenuti durevolmente nel patrimonio aziendale, ma senza la volontà di conservarli fino a scadenza.

Dopo l'iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al fair value, secondo la metodologia descritta per le "attività finanziarie detenute per la negoziazione", con iscrizione degli utili o delle perdite tra le "altre componenti di conto economico complessivo", fintantoché esse non siano vendute o fino a che non si accerti che esse abbiano subito una perdita di valore: in questo caso gli utili o le perdite fino a quel momento accumulati a patrimonio netto sono imputati al conto economico.

Gli investimenti in strumenti rappresentativi del patrimonio netto che non hanno un prezzo di mercato quotato in un mercato attivo ed il cui fair value non può essere determinato in modo affidabile sono valutati al costo.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti commerciali e gli altri crediti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al fair value del corrispettivo ricevuto nel corso della transazione. Successivamente i crediti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, mentre i crediti senza scadenza fissa sono valutati al costo.

I crediti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi e la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, sono valutati al valore originario. Il fair value dei crediti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come provento finanziario sulla durata del credito fino a scadenza.

I crediti sono esposti in bilancio al netto degli accantonamenti per perdita di valore. Tali accantonamenti vengono effettuati quando esiste un'indicazione oggettiva (quale, ad esempio la probabilità di insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che la Società non sarà in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni di vendita originali. Il valore contabile del credito è ridotto mediante ricorso ad un apposito fondo. I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica la loro irrecuperabilità.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide comprendono il denaro in cassa ed i depositi bancari a vista e a breve termine, ossia con una scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi.

I mezzi equivalenti rappresentano temporanee eccedenze di disponibilità liquide investite in strumenti finanziari caratterizzati da rendimenti più elevati rispetto ai depositi bancari a vista (es. titoli pubblici) e prontamente liquidabili. Non comprendono gli investimenti temporanei in strumenti di capitale a causa della volatilità e variabilità dei loro valori.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti commerciali e gli altri debiti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al fair value del corrispettivo pagato nel corso della transazione. Successivamente i debiti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, mentre i debiti senza scadenza fissa sono valutati al costo.

I debiti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi e la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, sono valutati al valore originario. Il fair value dei debiti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come onere finanziario sulla durata del debito fino a scadenza.

Finanziamenti passivi

I finanziamenti passivi sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento.

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Conversione delle poste in valuta estera

Le transazioni in valuta estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le differenze cambio realizzate nel corso dell'esercizio, in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera, sono iscritte a conto economico.

Alla chiusura dell'esercizio, le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera ‐ costituite da denaro posseduto o da attività e passività da ricevere o pagare in ammontare di denaro fisso e determinabile ‐ sono riconvertite nella valuta funzionale di riferimento al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio, registrando a conto economico l'eventuale differenza cambio rilevata.

Le poste non monetarie espresse in valuta estera sono convertite nella moneta funzionale utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione, ovvero il cambio storico originario. Gli elementi non monetari iscritti al fair value sono invece convertiti utilizzando il tasso di cambio in essere alla data di determinazione di tale valore.

Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri, che accolgono passività di tempistica ed importo incerti, sono effettuati quando:

  • ‐ si è di fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • ‐ è probabile che sarà necessaria una fuoriuscita di risorse per adempiere all'obbligazione;
  • ‐ può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

L'importo iscritto come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione esistente alla data di chiusura del bilancio. Se l'effetto dell'attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che rifletta la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se opportuno, ai rischi specifici delle passività. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Le passività potenziali non sono invece rilevate in bilancio.

Benefici per i dipendenti

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a contributi definiti e programmi a benefici definiti.

Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa è limitata al versamento dei contributi pattuiti con i dipendenti ed è determinata sulla base dei contributi dovuti alla fine dell'esercizio, ridotti degli eventuali importi già corrisposti.

Nei programmi a benefici definiti, l'importo contabilizzato come passività (o attività) netta è determinato attraverso l'utilizzo della tecnica attuariale del "metodo della proiezione unitaria del credito" ed è pari a: (a) il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio; (b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali); (c) meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate; (d) dedotto il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano (se esistono) al di fuori delle quali le obbligazioni devono essere estinte direttamente. Gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla rimisurazione delle attività e delle passività, a seguito di variazioni delle ipotesi attuariali finanziarie e/o demografiche, ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli importi compresi negli interessi netti) sono iscritti tra le "altre componenti di conto economico complessivo" e riflessi direttamente negli "utili/(perdite) portati a nuovo", senza successiva riclassificazione tra le voci del "risultato netto".

Nei programmi a benefici definiti, il costo rilevato nel "risultato netto" è pari alla somma algebrica dei seguenti elementi: (a) il costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti; (b) gli interessi netti derivanti dall'incremento della passività conseguente al trascorrere del tempo; (c) il costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate; (d) l'effetto di eventuali riduzioni o estinzioni del programma.

Leasing

I contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente trasferiscono alla Società tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, comportano la rilevazione del valore del bene locato in contropartita di un debito finanziario verso il locatore per un importo pari al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing, utilizzando per il calcolo il tasso di interesse implicito del contratto. I canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi in modo da ottenere l'applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota capitale). Gli oneri finanziari sono addebitati a conto economico.

Il bene locato viene poi ammortizzato secondo criteri analoghi a quelli utilizzati per i beni di proprietà.

I contratti di leasing nei quali invece il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi e i benefici tipici della proprietà sono classificati come leasing operativi. I pagamenti relativi a tali contratti vengono addebitati a conto economico.

Ricavi

I ricavi sono valutati al valore corrente del corrispettivo ricevuto o spettante. I ricavi sono riconosciuti nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società ed il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile.

Prestazione di servizi

Il ricavo è rilevato con riferimento allo stadio di completamento dell'operazione alla data di chiusura del bilancio. Quando il risultato della prestazione di servizi non può essere attendibilmente stimato, i ricavi devono essere rilevati solo nella misura in cui i costi rilevati saranno recuperabili.

Lo stadio di completamento è determinato attraverso la valutazione del lavoro svolto oppure attraverso la proporzione tra i costi sostenuti ed i costi totali stimati.

Interessi

Sono rilevati per competenza con un criterio temporale, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Dividendi

Sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.

Oneri finanziari

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, costruzione o produzione di un bene materiale o immateriale, che richiede un rilevante periodo di tempo prima di essere disponibile per l'uso, vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso.

Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui essi sono sostenuti.

Costi di acquisto di beni e prestazioni di servizi

Sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza e si sostanziano in decrementi di benefici economici, che si manifestano sotto forma di flussi finanziari in uscita o di riduzione di valore di attività o di sostenimento di passività.

Imposte sul reddito (correnti, anticipate e differite)

Le imposte correnti sono determinate sulla base di una realistica previsione degli oneri di imposta da assolvere, in applicazione della normativa fiscale vigente e sono esposte nella voce "debiti tributari", al netto degli acconti versati.

Qualora gli acconti versati e gli eventuali crediti risultanti da precedenti esercizi risultino superiori alle imposte dovute, il credito netto verso l'Erario viene iscritto nella voce "crediti tributari".

Sulle differenze temporanee esistenti tra i valori delle attività e delle passività iscritte a bilancio ed i relativi valori fiscali, la Società rileva imposte differite o anticipate.

In particolare per tutte le differenze temporanee imponibili viene rilevata contabilmente una passività fiscale differita, a meno che tale passività derivi dalla rilevazione iniziale dell'avviamento. Tale passività è esposta in bilancio alla voce "imposte differite". Per tutte le differenze temporanee deducibili, invece, viene rilevata un'attività fiscale differita (imposta anticipata) nella misura in cui è probabile che sarà realizzato reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile. Anche in presenza di perdite fiscali o crediti di imposta riportati a nuovo viene rilevata un'attività fiscale differita nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro capiente. Tale attività è esposta in bilancio alla voce "imposte anticipate".

Il valore da riportare in bilancio per le imposte anticipate viene riesaminato ad ogni chiusura di esercizio e viene ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali possano rendersi disponibili in futuro in modo da permettere al credito di essere utilizzato.

Le attività e le passività fiscali differite devono essere calcolate con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base delle aliquote fiscali vigenti o di fatto vigenti alla data di chiusura del bilancio.

Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico come onere o come provento dell'esercizio. Tuttavia le imposte correnti e quelle differite devono essere addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto o nel prospetto del conto economico complessivo se relative a poste di bilancio iscritte direttamente in tali voci.

Cancellazione di un'attività finanziaria

La cancellazione di un'attività finanziaria avviene quando la Società non detiene più il controllo dei diritti contrattuali connessi all'attività e questo normalmente avviene quando i diritti specificati nel contratto sono esercitati o quando scadono o quando vengono trasferiti a terzi. Conseguentemente quando risulta che la Società ha mantenuto il controllo dei diritti contrattuali connessi all'attività, quest'ultima non può essere rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale‐finanziaria. Questo si verifica essenzialmente:

  • ‐ quando il cedente ha il diritto o l'obbligo di riacquistare l'attività ceduta;
  • ‐ quando il cedente mantiene nella sostanza tutti i rischi e i benefici;
  • ‐ quando il cedente fornisce garanzia per tutti i rischi relativi all'attività ceduta.

Al contrario, se il cessionario ha la capacità di ottenere i benefici dell'attività trasferita, ossia è libero di vendere o di impegnare l'intero valore equo dell'attività trasferita, il cedente deve rimuovere l'attività dal suo prospetto della situazione patrimoniale‐finanziaria.

In caso di cessione, la differenza tra il valore contabile dell'attività trasferita e la sommatoria dei corrispettivi ricevuti e qualsiasi rettifica precedente che rifletta il fair value di quell'attività, che è stata accumulata nel patrimonio netto, viene inclusa nel conto economico dell'esercizio.

C. INFORMAZIONI SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE ‐ FINANZIARIA

1. Attività materiali

La composizione ed i movimenti di sintesi delle attività materiali sono descritti nelle tabelle sottostanti.

1 gen 2015 acquisizioni / capitalizzazioni ammortamenti cessioni /
dismissioni
variazioni
fair value
31 dic 2015
Opere d'arte 270 1.028 (66) 1.232
Opere d'arte 270 1.028 (66) 1.232
Costo storico 143 29 172
Fondi ammortamento e svalutazione (68) (33) (101)
Altri beni 75 29 (33) 71
Immobilizzazioni in corso 6 (6)
Immobilizzazioni in corso 6 (6)
Costo storico 419 1.051 (66) 1.404
Fondi ammortamento e svalutazione (68) (33) (101)
Totale ‐ ATTIVITA' MATERIALI 351 1.051 (33) (66) 1.303
1 gen 2014 acquisizioni / capitalizzazioni ammortamenti cessioni /
dismissioni
variazioni
31 dic 2014
fair value
Opere d'arte 74 196 270
Opere d'arte 74 196 270
Costo storico 105 38 143
Fondi ammortamento e svalutazione (44) (24) (68)
Altri beni 61 38 (24) 75
Immobilizzazioni in corso 6 6
Immobilizzazioni in corso 6 6
Costo storico 179 240 419
Fondi ammortamento e svalutazione (44) (24) (68)
Totale ‐ ATTIVITA' MATERIALI 135 240 (24) 351

La principale variazione dell'esercizio è da attribuire alla voce "opere d'arte" che risente dell'intervenuto trasferimento in capo alla Società di opere d'arte, per l'ammontare complessivo di Euro 810 migliaia, a titolo di datio in solutum a estinzione del credito vantato dalla Società nei confronti di Biofood Holding S.r.l. per Euro 741 migliaia, oltre interessi maturati e non pagati; il valore di stima delle opere oggetto di conferimento risulta definito mediante perizia da parte di due professionisti incaricati della valutazione, ciascuno selezionato per specifica competenza. Per maggiori informazioni riguardo a tale operazione, effettuata con parte correlata, si rimanda alla nota n. 30.

La valutazione delle opere d'arte ‐ valutate al fair value ‐ al 31 dicembre 2015 ha comportato la rilevazione di una variazione negativa di fair value di Euro 66 migliaia, rilevata tra le componenti di conto economico complessivo, al netto del relativo effetto fiscale.

Il valore residuo della voce "altri beni" include opere e migliorie su beni di terzi per Euro 23 migliaia ‐ valore netto contabile residuo dei costi sostenuti nell'esercizio 2011 per attività di progettazione, direzione lavori, ristrutturazione, realizzazione impianti e fornitura arredi per la sede sociale di Milano ‐, mobili, arredi e dotazioni da ufficio per Euro 12 migliaia, autovetture per Euro 36 migliaia; non si evidenziano beni in leasing finanziario.

Nel corso dell'esercizio non sono stati individuati indicatori di impairment di natura endogena ed esogena che facciano ritenere necessaria l'attivazione del test di impairment.

2. Attività immateriali

La composizione ed i movimenti di sintesi dell'esercizio delle attività immateriali sono descritti nelle tabelle sottostanti.

1 gen 2015 acquisizioni /
capitalizzazioni
ammortamenti cessioni /
dismissioni 31 dic 2015
Costo storico 85 (57) 28
Fondi ammortamento e svalutazione (85) 57 (28)
Concessioni, licenze e marchi
Costo storico 64 64
Fondi ammortamento e svalutazione (61) (2) (63)
Altre immobilizzazioni 3 (2) 1
Costo storico 149 (57) 92
Fondi ammortamento e svalutazione (146) (2) 57 (91)
Totale ‐ ATTIVITA' IMMATERIALI 3 (2) 1
1 gen 2014 acquisizioni /
capitalizzazioni
ammortamenti cessioni /
dismissioni 31 dic 2014
Costo storico 77 8 85
Fondi ammortamento e svalutazione (77) (8) (85)
Concessioni, licenze e marchi 8 (8)
Costo storico 64 64
Fondi ammortamento e svalutazione (51) (10) (61)
Altre immobilizzazioni 13 (10) 3
Costo storico 141 8 149
Fondi ammortamento e svalutazione (128) (18) (146)
Totale ‐ ATTIVITA' IMMATERIALI 13 8 (18) 3

3. Partecipazioni

La voce accoglie partecipazioni in imprese controllate assimilabili ad investimenti duraturi operati prevalentemente per motivi strategici.

La composizione e l'analisi dei movimenti delle partecipazioni sono descritte nella tabella sottostante.

costo
storico
svalutazioni
cumulate
valore al
01.01.2015
acquisizioni /
sottoscrizioni
svalutazioni /
estinzioni
31.12.2015
Ki Group S.p.A. 10.786 10.786 14 10.800
Bioera RE S.r.l. 3.168 (2.431) 737 180 (198) 719
Bioera Start Up Italia S.r.l. 50 (40) 10 180 (63) 127
Bioera Outdoor Holding S.r.l. 10 10 10
Costo storico 14.014 374 14.388
Fondo svalutazione (2.471) (261) (2.732)
Totale ‐ PARTECIPAZIONI 11.543 374 (261) 11.656

Le "acquisizioni/sottoscrizioni" di periodo, pari a Euro 374 migliaia, si riferiscono alle seguenti operazioni:

  • Ki Group S.p.A., acquisto di azioni effettuato sul mercato per Euro 14 migliaia (pari allo 0,1% dell'attuale capitale sociale della controllata);
  • Bioera RE S.r.l., conversione di finanziamenti in conto copertura perdite per Euro 180 migliaia;
  • Bioera Start Up Italia S.r.l., conversione di finanziamenti in conto copertura perdite per Euro 180 migliaia.

La voce "svalutazioni/estinzioni" relativa alle società controllate accoglie rispettivamente:

  • ‐ per Euro 198 migliaia il valore della svalutazione della partecipazione in Bioera RE S.r.l. quale risultato del test di impairment successivamente descritto;
  • ‐ per Euro 63 migliaia il valore della svalutazione effettuata per allineare il valore di carico della partecipazione in Bioera Start Up Italia S.r.l. alla relativa quota di possesso del patrimonio netto, considerato per la fattispecie un buon indicatore del valore recuperabile.

La tabella sottostante mette in evidenza le principali informazioni relative alle società controllate con il relativo valore di carico (dati relativi ai bilanci al 31 dicembre 2015, approvati dai relativi organi amministrativi, redatti secondo principi contabili italiani):

patrimonio
netto ante
risultato
utile
(perdita)
dell'esercizio
patrimonio
netto totale
quota di
partecipazione
%
quota di
patrimonio
netto
valore di
carico
Ki Group S.p.A. ‐ Torino 2.061 2.068 4.129 74,6% 3.080 10.800
capitale sociale: euro 558.880
Bioera RE S.r.l. ‐ Perugia 197 (79) 118 99,9% 118 719
capitale sociale: euro 10.000
Bioera Start Up Italia S.r.l. ‐ Milano 193 (66) 127 100,0% 127 127
capitale sociale: euro 10.000
Bioera Outdoor Holding S.r.l. ‐ Milano 10 24 34 100,0% 34 10
capitale sociale: euro 10.000
11.656

Il maggior valore di iscrizione della società Ki Group S.p.A. rispetto al patrimonio netto è riconducibile alla presenza di un avviamento riconosciuto al momento dell'acquisizione.

Con riferimento alla controllata Bioera RE S.r.l. si evidenzia che il maggior valore di iscrizione della partecipazione rispetto alla corrispondente frazione di patrimonio netto (Euro 601 migliaia) incorpora plusvalori latenti derivanti dal ramo d'azienda oggetto di affitto e dal fabbricato di proprietà.

Come previsto dallo IAS 36, la Società procede annualmente alla verifica dell'esistenza di eventuali perdite di valore di quelle partecipazioni il cui valore contabile di iscrizione in bilancio sia superiore al valore contabile dell'attivo netto delle partecipate (impairment test). Tale test è stato quindi effettuato in relazione alla controllata Bioera RE S.r.l. confrontando il valore contabile della partecipazione con il relativo valore recuperabile. La determinazione di tale valore è stata eseguita attraverso l'utilizzo del c.d. metodo "discounted cash flow" che stima il valore d'uso di un'attività sulla base della attualizzazione dei futuri flussi di cassa ad un appropriato tasso, coincidente con il costo medio ponderato del capitale (WACC).

Con riferimento alla partecipazione in Ki Group S.p.A., infatti, gli Amministratori hanno considerato la presenza di un prezzo di mercato, quotato in un mercato attivo, tale per cui la capitalizzazione di Borsa della controllata risulta ampiamente superiore al valore del patrimonio netto della stessa, nonché, proporzionalmente alla quota posseduta, al valore di iscrizione della partecipazione nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015. Dal 1 gennaio 2016 alla data del 1 aprile 2016, il prezzo medio ponderato della azioni Ki Group è stato pari a 2,82 euro ad azione, superiore al prezzo medio ponderato di carico del portafoglio detenuto dalla Società (euro 2,59 ad azione). Sulla base di ciò gli Amministratori non hanno ad oggi riscontrato l'esistenza di alcun indicatore di impairment e, pertanto, non hanno ritenuto necessario procedere all'effettuazione di un impairment test.

Di seguito vengono evidenziati i principali parametri utilizzati nella determinazione del valore recuperabile della partecipazione in Bioera RE S.r.l..

E' da segnalare comunque che la determinazione del valore recuperabile della partecipazione in oggetto richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management, in particolare per quanto riguarda la determinazione del tasso di interesse (WACC) utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi, anche alla luce dell'elevata erraticità e variabilità dei tassi di riferimento dei mercati finanziari, generata dall'attuale scenario economico e finanziario internazionale. Conseguentemente non è da escludere che la dinamica futura di vari fattori, tra cui l'evoluzione del difficile contesto economico e finanziario globale, potrebbe richiedere una svalutazione del valore della partecipazione. Le circostanze e gli eventi che potrebbero determinare tale eventualità saranno costantemente monitorati dal management dalla Società.

Bioera RE S.r.l.

Per la proiezione dei flussi di cassa è stato considerato un arco temporale di 7 anni, corrispondente alla durata residua del contratto di affitto di ramo d'azienda in essere. Tale piano si basa su assunzioni ritenute dal management ragionevolmente realizzabili, come confermato dal fatto che ‐ ad eccezione degli impatti connessi a variabili esogene non controllabili ‐ i dati previsionali pregressi hanno avuto un sostanziale riscontro nella consuntivazione finale.

Quale terminal value è stato assunto il valore di mercato atteso del fabbricato di proprietà al termine del periodo di affitto (31 dicembre 2022).

Ai fini della stima del costo medio ponderato del capitale (WACC) sono state effettuate le seguenti ipotesi:

‐ costo del capitale proprio: 10,1%.

Ai fini del calcolo del costo dei mezzi propri si è utilizzato il Capital Asset Pricing Model.

Le principali ipotesi alla base dell'applicazione di tale modello sono le seguenti:

  • ‐ beta: 0,87;
  • ‐ tasso risk‐free: 1,44%;
  • ‐ premio per il rischio di mercato: 8,84%;
  • ‐ premio per il rischio addizionale: 1,0%.

In particolare, in linea con i dettami delle linee guida emesse dall'Organismo Italiano di Valutazione, si è fatto riferimento ad un approccio "unconditional" che tende a riflettere il rischio paese nel tasso risk free con le seguenti ipotesi:

risk free rate: assunto pari al tasso di un titolo governativo che rifletta il rischio paese (BTP decennale rilevato nell'asta del 28‐29 gennaio 2016);

  • beta: si tratta del valore specifico che esprime la rischiosità rispetto al mercato in funzione del business e del livello di indebitamento, assunto pari a 0,87 avendo a riferimento Damodaran ‐ gennaio 2016 ‐ Real Estate (general/diversified) ‐ Western Europe;
  • premio per il rischio di mercato: è stato assunto pari al premio per il rischio di mercato stimato per l'Italia al fine di esprimere il differenziale tra il rendimento atteso di un investimento in azioni rispetto a titoli governativi avendo a riferimento Damodaran ‐ gennaio 2016 ‐ Western Europe ‐ Italy;
  • premio per il rischio addizionale: è stato utilizzato al fine di esprimere il profilo di rischiosità specifico della controllata in relazione al differente grado di incertezza dei flussi di cassa attesi.

Con riferimento ai pesi dei mezzi propri e del debito è stata utilizzata la struttura finanziaria media da piano con un'incidenza del peso dell'equity pari al 100%.

Sulla base delle suddette ipotesi è stato determinato il tasso WACC del 10,1%.

Sulla base dell'impairment test effettuato, basato sul piano aziendale 2016‐2022, gli Amministratori hanno riscontrato un'ulteriore perdita di valore rispetto a quanto rilevato in fase di redazione della situazione infrannuale al 30 giugno 2015, procedendo all'appostazione di una svalutazione complessiva di periodo di Euro 198 migliaia.

Come richiesto dalle linee guida per gli impairment redatte dall'O.I.V., la Società ha effettuato un'analisi di sensitività del valore recuperabile della partecipazione in Bioera RE S.r.l., analizzando l'effetto di una variazione del tasso di sconto utilizzato per attualizzare i flussi di cassa attesi; tale analisi è stata effettuata al fine di analizzare gli effetti di un'eventuale maggiore volatilità dei flussi attesi ed in particolare entro che limiti, in termini di tasso di sconto equivalente, il mancato realizzo delle azioni di piano possa inficiare le risultanze del test di impairment. In particolare, l'analisi di sensitività effettuata mantenendo inalterate le ipotesi sottostanti ai piani aziendali e variando il WACC, ha evidenziato che un aumento di 100 punti base nel tasso di sconto determinerebbe un eccesso del valore contabile della partecipazione in Bioera RE S.r.l. pari a Euro 67 migliaia rispetto allo scenario considerato.

4. Attività finanziarie disponibili per la vendita

La posta include il valore di partecipazioni, né di controllo né di collegamento, possedute senza l'intento di rivenderle e/o effettuare trading e contabilizzate, in accordo con lo IAS 39, come "attività finanziarie available for sale".

1 gen 2015 acquisizioni /
sottoscrizioni
cessioni / dismissioni svalutazioni variazioni fair value 31 dic 2015
Essere Benessere S.p.A. in concordato preventivo
Visibilia S.r.l. 900 (292) 608
International Bar Holding S.r.l. in liquidazione 18 18
Medimarket S.r.l. 1 4 5
BioNature S.r.l. in liquidazione
BioNature Services in liquidazione
Totale ‐ ATTIVITA' FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA 919 (288) 631

Investimento in Visibilia S.r.l.

Ancorché: (i) l'investimento in Visibilia S.r.l. rappresenti una quota di partecipazione pari al 40,0% del capitale di quest'ultima, (ii) la Società abbia diritto ad una rappresentanza nel consiglio di amministrazione di Visibilia qualora costituito, e (iii) determinate deliberazioni non possano essere assunte dall'assemblea di Visibilia senza il voto favorevole della Società, gli Amministratori ritengono che la partecipazione non sia qualificabile come di "collegamento", in quanto la Società non esercita un'influenza significativa su Visibilia. La ragione di tale considerazione risiede nel fatto che la gestione operativa della partecipata è attualmente demandata ad un amministratore unico nominato dall'azionista di maggioranza assoluta di Visibilia (detenendone una quota di partecipazione pari al 54,0% del capitale sociale) e coincidente con lo stesso; tali considerazioni non muterebbero neanche nel caso in cui la Società chiedesse a Visibilia, avvalendosi del diritto previsto a proprio favore nell'accordo di investimento, di costituire un consiglio di amministrazione per la gestione della stessa: anche in tale circostanza, infatti, la gestione caratteristica e il controllo di Visibilia sarebbero riferiti all'attuale azionista di maggioranza che, ai sensi degli accordi attualmente in essere, avrebbe il diritto di nominare due amministratori su tre. Altresì, la Società non esercita alcuna influenza operativa su Visibilia, il cui business è talmente peculiare che tutta la gestione operativa è di assoluta ed esclusiva pertinenza dell'amministratore unico della stessa (nominato e coincidente con l'azionista di controllo), il quale, fatta eccezione per le limitate, sia per tipologia di attività che per importo di rilevanza, ipotesi in cui è necessario il preventivo consenso della Società, opera in assoluta autonomia per lo sviluppo del business e, soprattutto, per il conseguimento dei risultati economici della partecipata.

Con riferimento all'investimento in Visibilia S.r.l., tenuto conto del valore del titolo Visibilia Editore S.p.A. (società quotata sul mercato AIM‐Italia) al 31 dicembre 2015 e del fatto che Visibilia S.r.l. ne detiene, indirettamente, il 46,0% del capitale sociale costituendone per la stessa una significativa componente nella definizione dell'equity value, il fair value dell'investimento al 31 dicembre 2015 è stato rivisto, anche in considerazione del budget predisposto dalla stessa Visibilia per l'esercizio 2016 e dell'andamento del titolo Visibilia Editore, rilevando un onere di Euro 292 migliaia iscritto tra le componenti di conto economico complessivo al netto del relativo effetto fiscale.

5. Crediti e altre attività non correnti

31 dic 2015 31 dic 2014
Depositi cauzionali 24 24
Altri crediti ed attività non correnti 38 55
Totale ‐ CREDITI E ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI 62 79

6. Imposte anticipate

1 gen 2015 passaggi a
conto
economico
passaggi a
conto
economico
complessivo
variazioni di
patrimonio
netto
31 dic 2015
Imposte anticipate 2.732 (975) 85 1.842
Totale 2.732 (975) 85 1.842

La tabella sottostante dettaglia le differenze temporanee tra imponibile fiscale e reddito civilistico che hanno comportato la rilevazione di imposte anticipate.

31 dic 2015 31 dic 2014
Perdite fiscali 630 927
Accantonamenti a fondi tassati 677 1.608
Eccedenza rendimento nozionale (ACE) 528 174
Interessi passivi 22
Altre 7 1
Totale ‐ IMPOSTE ANTICIPATE 1.842 2.732

La voce "imposte anticipate" comprende Euro 630 migliaia relativi alle perdite fiscali degli anni 2011‐2015, al netto della parte utilizzata a fronte del contratto di consolidato fiscale in essere tra le principali società del Gruppo, Euro 677 migliaia relativi a fondi tassati e Euro 528 migliaia da ACE.

Bioera S.p.A. aderisce al Consolidato Fiscale Nazionale assieme alle controllate Ki Group S.p.A., La Fonte della Vita S.r.l., Organic Oils Italia S.r.l., Bioera RE S.r.l., Bioera Start Up Italia S.r.l. e Bioera Outdoor Holding S.r.l.. Nell'effettuare l'iscrizione e la valutazione della recuperabilità delle imposte anticipate, sono stati pertanto presi in considerazione i piani aziendali delle società del Gruppo. Sebbene questi ultimi presentino assunzioni e previsioni soggette all'incertezza connessa alla loro natura, gli Amministratori ritengono che i redditi imponibili previsti per i prossimi esercizi, ritenuti ragionevoli e realizzabili, siano tali da permettere l'iscrizione e la recuperabilità di tali valori.

Gli Amministratori, quindi, sebbene la Società sia in perdita fiscale ritengono sussistano evidenze convincenti che rendono probabile la disponibilità di redditi imponibili futuri, congiuntamente al principale indicatore di discontinuità rispetto al passato, rappresentato dall'imponibile fiscale positivo conseguito nel 2015 dal Gruppo. Tali elementi permettono di ritenere probabile la realizzazione dei redditi imponibili indicati nei succitati piani aziendali delle società del Gruppo, che quindi risultano sufficienti a consentire il conseguimento del beneficio relativo all'attività fiscale differita.

Si rileva inoltre che al 31 dicembre 2015 sono presenti imposte anticipate non stanziate a bilancio relativamente a perdite fiscali degli esercizi precedenti per un valore di Euro 1.303 migliaia. Tenuto conto di ciò si evidenzia che le perdite fiscali complessive al 31 dicembre 2015 ammontano a Euro 7.720 migliaia, in relazione alle quali sono state iscritte imposte anticipate solo per Euro 630 migliaia, corrispondenti a Euro 2.291 migliaia di perdite fiscali riportabili a nuovo.

Si segnala infine che a seguito della riduzione, a decorrenza dall'esercizio 2017, dell'aliquota fiscale dell'imposta sul reddito delle società italiane (IRES), dal 27,5% al 24,0%, si è provveduto a riallineare il valore delle imposte anticipate iscritte in bilancio che si prevede si riversino successivamente al 31 dicembre 2016. Infatti, in forza di quanto previsto dallo IAS 12 ‐ Imposte sul reddito, le attività e le passività fiscali differite devono essere calcolate alle aliquote fiscali che saranno applicabili nell'esercizio nel quale si prevede che le differenze temporanee tra il valore contabile e il valore fiscale di un'attività o una passività si riverseranno.

Tale riallineamento ha determinato la rilevazione di un componente negativo reddituale di Euro 77 migliaia, iscritto nella voce "imposte sul reddito" del conto economico.

Le imposte anticipate comprendono Euro 525 migliaia che verosimilmente si riverseranno oltre l'esercizio successivo.

31 dic 2015 31 dic 2014
Crediti verso clienti terzi 91 149
Crediti verso imprese controllate 64 8
Crediti verso imprese controllanti 2
Crediti verso società correlate 15
Fondo svalutazione crediti (84) (139)
Totale ‐ CREDITI COMMERCIALI 88 18

7. Crediti commerciali

I crediti commerciali sono non significativi.

In particolare i crediti verso clienti extra gruppo ammontano a Euro 91 migliaia e sono iscritti in bilancio per Euro 7 migliaia, al netto di un fondo svalutazione crediti pari a Euro 84 migliaia.

Per quanto riguarda l'ammontare dei crediti commerciali verso parti correlate si rimanda alla nota n. 30.

8. Altre attività e crediti diversi correnti

31 dic 2015 31 dic 2014
Anticipi a fornitori a debitori 2
Crediti verso personale dipendente 7 13
Crediti diversi verso parti correlate 153 246
Altre attività e crediti diversi correnti 19 37
Totale ‐ ALTRE ATTIVITA' E CREDITI DIVERSI CORRENTI 179 298

Per quanto riguarda l'ammontare dei crediti diversi verso parti correlate si rimanda alla nota n. 30.

9. Crediti tributari

31 dic 2015 31 dic 2014
Imposte dirette 2 1
Imposte indirette 236
Totale ‐ CREDITI TRIBUTARI 238 1

La voce "imposte indirette" si riferisce a crediti per I.V.A. già utilizzati in compensazione con il versamento di ritenute e contributi nel corso del primo trimestre 2016.

10. Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti e non correnti

31 dic 2015 31 dic 2014
Crediti finanziari verso società controllate 1.473 808
Totale ‐ CREDITI FINANZIARI E ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI 1.473 808
31 dic 2015 31 dic 2014
Crediti finanziari verso società controllate 301
Crediti finanziari verso società correlate 558 1.482

La voce presenta una diminuzione di Euro 560 migliaia sostanzialmente determinatosi a seguito:

  • ‐ dell'erogazione di finanziamenti a società controllate di nominali Euro 748 migliaia;
  • ‐ della rinuncia a crediti verso società controllate per complessivi nominali Euro 360 migliaia;

  • ‐ del rimborso di alcuni finanziamenti verso società controllate per nominali Euro 24 migliaia;

  • ‐ di una riduzione dei crediti finanziari verso altre parti correlate per Euro 924 migliaia.

In particolare, la voce "crediti finanziari verso società controllate" si riferisce:

  • ‐ per Euro 228 migliaia a finanziamenti infruttiferi concessi alla controllata Bioera RE S.r.l.. L'importo è classificato quale attività non corrente in considerazione della prevista tempistica di incasso risultante dai piani finanziari predisposti dalla controllata;
  • ‐ per Euro 205 migliaia a fronte di finanziamenti, dei quali Euro 9 migliaia erogati nel corso dell'esercizio 2015, infruttiferi concessi alla controllata Bioera Start Up Italia S.r.l.. L'importo è classificato quale attività non corrente in considerazione della prevista tempistica di incasso risultante dai piani finanziari predisposti dalla controllata;
  • ‐ per Euro 1.040 migliaia a fronte di finanziamenti, dei quali Euro 740 migliaia erogati nel corso dell'esercizio 2015, infruttiferi concessi alla controllata Bioera Outdoor Holding S.r.l.. L'importo è classificato quale attività non corrente in considerazione della prevista tempistica di incasso risultante dai piani finanziari predisposti dalla controllata.

La recuperabilità dei crediti finanziari verso le società controllate è stata analizzata dagli Amministratori contestualmente alle verifiche effettuate sulla recuperabilità dei valori di carico iscritti in bilancio con riferimento alle imprese controllate da Bioera S.p.A..

La voce "crediti finanziari verso società correlate" si riferisce per Euro 492 migliaia all'importo iscritto a titolo di earn‐out ad esito del lodo arbitrale instaurato dalla Società contro Biofood Holding S.r.l. con riferimento all'intervenuta cessione, nel maggio 2011, di una quota di partecipazione in International Bar Holding S.r.l..

Nel corso del primo semestre 2015, la Società ha incassato l'importo complessivo di Euro 818 migliaia di cui alla dilazione di pagamento concessa a Biofood Holding con riferimento all'originaria cessione della quota di partecipazione in International Bar Holding mediante compensazione a titolo di datio in solutum di opere d'arte da parte del soggetto debitore.

Per maggiori informazioni relative all'operazione di cessione della quota di partecipazione in International Bar Holding, agli eventi successivi ed alle valutazioni degli Amministratori, si rimanda alla nota n. 30.

31 dic 2015 31 dic 2014
Depositi bancari a vista 48 215
Depositi bancari vincolati 60 221
Totale ‐ DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 108 436

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

I depositi bancari a vista sono remunerati ad un tasso variabile.

Le disponibilità liquide non sono gravate da vincoli che ne limitino il pieno utilizzo ad eccezione dell'importo complessivo di Euro 60 migliaia di cui al conto corrente vincolato a favore del Commissario Giudiziario incaricato di sovrintendere alla procedura di Concordato Preventivo della Società.

Il fair value delle disponibilità liquide coincide, al 31 dicembre 2015, con il valore contabile delle stesse.

Si segnala che ai fini del rendiconto finanziario la voce "disponibilità liquide" coincide con la rispettiva voce della situazione patrimoniale‐finanziaria.

12. Patrimonio netto

Il capitale sociale della Società, interamente sottoscritto e versato, ammonta a Euro 13.000 migliaia ed è composto da n. 36.000.266 azioni ordinarie prive di valore nominale.

La voce "riserve", pari a Euro 725 migliaia, risulta composta unicamente dalla riserva legale.

In data 25 maggio 2015 l'assemblea degli Azionisti ha deliberato la copertura della perdita dell'esercizio 2014 pari a Euro 1.991 migliaia mediante utilizzo, per pari importo, della riserva legale.

Il decremento delle perdite a nuovo di Euro 47 migliaia evidenziato nel "prospetto delle variazioni di patrimonio netto" del 2015 si riferisce per Euro 221 migliaia all'utile dell'esercizio 2015, al netto di Euro 268 migliaia di componenti negative di conto economico complessivo iscritte tra i risultati portati a nuovo al netto del relativo effetto fiscale.

Il prospetto sottostante evidenzia, come previsto dall'art. 2427 del Codice Civile, la possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l'avvenuto utilizzo nei precedenti esercizi delle voci del patrimonio netto:

Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nel periodo 2013‐
2015
composizione importo possibilità di
utilizzazione
quota
disponibile
per copertura
perdite
per altre
ragioni
Capitale 13.000
Riserva legale 725 B 1.991
Perdite portate a nuovo (7) 4.047
Totale 13.718 1.991 4.047
Quota non distribuibile
Quota residua distribuibile

legenda: A‐ aumento di capitale, B‐ copertura perdite, C‐ distribuzione ai soci

Per una sintesi delle movimentazioni delle voci del periodo si rimanda al "prospetto dei movimenti di patrimonio netto" dell'esercizio 2015.

13. Benefici per i dipendenti ‐ TFR

La tabella sottostante evidenzia la movimentazione del fondo TFR (trattamento di fine rapporto) classificabile, secondo lo IAS 19, tra i "post‐employment benefits" del tipo "piani a benefici definiti":

Valore al 1 gennaio 2015 56
Costo dei benefici per i dipendenti 17
Liquidazioni (10)
Valore al 31 dicembre 2015 63

L'ammontare del costo del piano risulta così composto:

Totale 17
Actuarial gains/losses (1)
Interest cost 1
Current service cost 17

Informazioni relative al piano TFR ‐ trattamento di fine rapporto

La voce "TFR" riflette l'obbligazione residua in capo alla Società relativa all'indennità da riconoscere ai dipendenti al momento della cessazione del rapporto di lavoro. In presenza di specifiche condizioni, tale indennità può essere parzialmente anticipata al dipendente nel corso della vita lavorativa. Si tratta di un piano a benefici definiti non finanziati (unfunded).

Le valutazioni attuariali, alla base della determinazione della passività, sono state effettuate utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method).

Le principali assunzioni usate nella determinazione delle obbligazioni derivanti dal piano pensionistico "TFR" della Società sono le seguenti:

  • ‐ tasso di attualizzazione: 2,03% (1,49% al 31 dicembre 2014);
  • ‐ tasso di rotazione del personale: 3,0% (3,0% al 31 dicembre 2014);
  • ‐ tasso di inflazione: 1,5% (1,5% al 31 dicembre 2014).

In merito alla scelta del tasso di attualizzazione, si è deciso di prendere come indice di riferimento l'indice di benchmark iBoxx Corporate EUR con durata 10+ e rating AA.

Per il tasso di rotazione del personale sono state utilizzate probabilità di turnover coerenti con l'andamento storico del fenomeno.

Gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla rimisurazione della passività sono rilevati tra le "altre componenti di conto economico complessivo" ed iscritti nel patrimonio netto della Società alla voce "utili/(perdite) portati a nuovo", mentre la componente finanziaria è inserita a conto economico tra gli oneri finanziari di periodo. Gli utili attuariali dell'esercizio, pari a Euro 1 migliaia, comprendono utili per Euro 3 migliaia determinati da variazioni nelle ipotesi finanziarie e perdite per Euro 2 migliaia dovute a variazioni nelle ipotesi demografiche.

A completamento della determinazione delle obbligazioni sono state effettuate analisi di sensitività, relative ad ipotesi di cambiamento del tasso di attualizzazione dell'obbligazione, da cui è emerso che un incremento del parametro di mezzo punto percentuale determinerebbe una diminuzione della passività pari a Euro 3 migliaia, mentre un decremento del tasso di mezzo punto percentuale determinerebbe un incremento della passività pari a Euro 3 migliaia.

14. Debiti finanziari e altre passività finanziarie correnti e non correnti

La seguente tabella evidenzia la movimentazione dei debiti finanziari correnti e non correnti:

Incrementi/(Decrementi) debiti finanziari verso altri finanziatori 29
Incrementi/(Decrementi) debiti finanziari verso banche (851)

La variazione dei debiti finanziari verso banche è riconducibile al rimborso delle rate del finanziamento a medio‐lungo termine in scadenza nel corso dell'esercizio.

La tabella sottostante evidenzia la composizione dei debiti finanziari, nonché l'esposizione debitoria della Società suddivisa per tipologia di rapporto e per scadenza:

31 dic 2015 entro 12
mesi
oltre 12
mesi
oltre 5 anni
Finanziamenti a medio‐lungo termine 2.116 2.116
Debiti finanziari verso altri finanziatori 43 43
Totale ‐ DEBITI E ALTRE PASSIVITA' FINANZIARIE 2.159 2.159
31 dic 2014 entro 12
mesi
oltre 12
mesi
oltre 5 anni
Conti correnti bancari 1 1
Finanziamenti a medio‐lungo termine 2.966 858 2.108
Debiti verso altri finanziatori 14 14

Le caratteristiche dell'unico finanziamento a medio‐lungo termine concesso a Bioera S.p.A., il cui tasso medio di remunerazione nel corso dell'esercizio 2015 è stato pari allo 0,9%, sono riepilogate di seguito. I valori del debito residuo al 31 dicembre 2015 comprendono sia le quote a breve termine del finanziamento descritto per Euro 843 migliaia, sia le quote previste oltre l'esercizio successivo (Euro 1.265 migliaia) riclassificate nel bilancio tra le passività finanziarie correnti a seguito del mancato rispetto per due esercizi consecutivi dei covenants contrattualmente previsti, sia i ratei per interessi.

Finanziamento Monte dei Paschi di Siena

Finanziamento residuo di Euro 2.108 migliaia in quota capitale concesso da MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A. e Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ("MPS") in data 31 ottobre 2007 e riscadenziato in data 30 gennaio 2012, rimborsabile in rate semestrali posticipate costanti a partire dal mese di agosto 2013, salvo il caso che si verifichi un cambio di controllo in Biofood Italia S.r.l. o in Bioera. Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse variabile, parametrato all'euribor a 6 mesi maggiorato di un margine pari allo 0,8%. A garanzia del finanziamento è costituito pegno su una quota pari, alla data odierna, al 24,0% del capitale sociale della controllata Ki Group S.p.A., nonché il rispetto di specifici requisiti patrimoniali ed economici consolidati (covenants), il cui venir meno per 2 esercizi consecutivi potrebbe determinare l'obbligo in capo alla Società di rimborso anticipato dello stesso.

In ottemperanza alla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, di seguito si elencano le caratteristiche dei requisiti patrimoniali ed economici (covenants), basati sul bilancio consolidato del Gruppo Bioera:

‐ rapporto tra posizione finanziaria netta consolidata e patrimonio netto consolidato inferiore o uguale a 2;

‐ rapporto tra posizione finanziaria netta consolidata e EBITDA consolidato minore o uguale a 5.

Posizione finanziaria netta

Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB n. DEM/6064293/2006, del 28 luglio 2006, ed in conformità con la Raccomandazione dell'ESMA (European Security & Market Authority) ex‐ CESR (Committee of European Securities Regulators) del 10 febbraio 2005, si segnala che la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 è la seguente:

31 dic 2015 31 dic 2014
A. Cassa e banche attive 108 436
B. Altre disponibilità liquide ‐ ‐
C. Titoli detenuti per la negoziazione ‐ ‐
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 108 436
E. Crediti finanziari correnti 558 1.783
F. Debiti bancari correnti (1)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (2.116) (858)
H. Altri debiti finanziari correnti (43) (14)
I. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (2.159) (873)
J. Posizione finanziaria corrente netta (I) + (E) + (D) (1.493) 1.346
K. Debiti bancari non correnti (2.108)
L. Obbligazioni emesse ‐ ‐
M. Altri debiti non correnti ‐ ‐
N. Indebitamento Finanziario non corrente (K) + (L) ‐ (2.108)
O. Posizione finanziaria netta (J) + (N) (1.493) (762)

La posizione finanziaria netta presenta, rispetto all'esercizio 2014, un incremento dell'indebitamento di Euro 731 migliaia; tale incremento è stato determinato dai finanziamenti concessi alla controllata Bioera Outdoor Holding S.r.l. con riferimento all'operazione "Unopiù".

15. Debiti commerciali

La voce di bilancio presenta un incremento di Euro 259 migliaia rispetto al valore del 31 dicembre 2014; la composizione della voce è illustrata nella tabella sottostante:

31 dic 2015 31 dic 2014
Debiti verso fornitori terzi 1.149 912
Debiti verso società controllate 66 37
Debiti verso società controllanti 5
Debiti verso parti correlate 12
Totale ‐ DEBITI COMMERCIALI 1.220 961

Per i debiti commerciali verso parti correlate si rimanda alla nota n. 30.

I debiti commerciali, esclusivamente verso fornitori Italia, hanno scadenza media contrattuale di circa 30 giorni.

I debiti commerciali esposti in bilancio sono esigibili entro l'esercizio successivo e non sono assistiti da garanzie reali.

16. Fondi correnti

La composizione e la movimentazione dei fondi correnti sono evidenziate nella tabella sottostante:

1 gen 2015 accantonamenti utilizzi rilasci 31 dic 2015
Fondo rischi creditori contestati 802 (373) (127) 302
Fondo oneri Concordato Preventivo 217 (1) (156) 60
Altri fondi per rischi e oneri 34 34
Totale ‐ FONDI 1.019 34 (374) (283) 396

I fondi correnti sono riferiti, per Euro 302 migliaia, al valore di debiti che la Società ritiene di non dover pagare e intende pertanto contestare ("fondo rischi creditori contestati"); durante la procedura di concordato preventivo, infatti, sono emerse una serie di pretese creditorie (per lo più da parte di professionisti e sindaci), inserite dal Commissario Giudiziale quali crediti privilegiati, che la Società intende contestare. Vi sono inoltre crediti vantati da studi associati per attività rese ante concordato ai quali il Commissario Giudiziale ha attribuito in via prudenziale natura privilegiata, ma che la Società, sulla scorta di orientamento giurisprudenziale consolidato, ritiene debbano considerarsi crediti chirografari, da pagarsi quindi con la falcidia concordataria; vi sono, infine, ulteriori crediti per fatture pervenute dopo la predisposizione della Relazione ex art. 172 L.F. che pure la Società intende contestare nell'an e nel quantum, oltre che con riguardo alla natura dei crediti stessi (chirografaria). Si tratterà di contenziosi attivi e/o passivi a seconda della scelta della Società di attendere l'iniziativa dei professionisti finalizzata al riconoscimento del credito ovvero assumere essa stessa l'iniziativa di fare accertare l'inesistenza del credito (ovvero la sua natura chirografaria), con possibili profili risarcitori con riguardo alle posizioni di alcuni.

In tutte le posizioni sopra richiamate, la Società confida di far valere il proprio buon diritto; ad ogni modo si osserva che trattasi di posizioni già considerate nell'ambito della procedura di concordato, per le quali risultano appostati fondi rischi capienti.

Per maggiori informazioni con riferimento ai contenziosi in essere al 31 dicembre 2015, si rimanda alla nota n. 29.

17. Debiti tributari

31 dic 2015 31 dic 2014
Erario conto imposte indirette 18
Erario conto ritenute 133 50
Totale ‐ DEBITI TRIBUTARI 133 68

18. Altre passività e debiti diversi correnti

La composizione delle altre passività correnti è illustrata nella tabella sottostante:

31 dic 2015 31 dic 2014
Debiti verso il personale 38 46
Debiti verso istituti di previdenza 87 32
Debiti verso altri 245 6
Debiti verso società controllate per consolidato fiscale 126 84
Totale ‐ ALTRE PASSIVITA' E DEBITI DIVERSI CORRENTI 496 168

In particolare:

  • ‐ i debiti verso il personale si riferiscono a debiti per ferie maturate e non godute e mensilità differite;
  • ‐ i debiti verso istituti di previdenza si riferiscono ai contributi previdenziali e assicurativi liquidati e stanziati nell'esercizio, versati nei primi mesi del 2016;
  • ‐ nella voce "debiti verso altri" sono compresi Euro 204 migliaia di cui all'importo residuo con riferimento all'accordo raggiunto nel corso dell'esercizio con il dott. Fabrizio Fontanesi (vedi nota n. 29).

D. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

19. Ricavi

La composizione dei ricavi è descritta nella tabella sottostante:

2015 2014
Ricavi per servizi 698 64
Dividendi 3.093 786
Plusvalenze da cessione partecipazioni $\qquad \qquad \blacksquare$ 88
Totale - RICAVI 3.791 938

La voce pr stato deter resenta, ris rminato dal spetto all'es ll'incremen sercizio pre to di divide ecedente, u ndi e dei ric un incremen cavi per ser nto di Euro vizi. o 2.853 mig gliaia che è

In particola sostenuti d in forza de are, i ricavi dalla Societ ell'accordo d per servizi à con riferi di joint‐vent si riferiscon mento all'o ture sottosc no, per Eur operazione critto con gl o 664 migli "Unopiù", c li stessi. aia, al recu costi condiv pero di par visi con i co rte dei costi o‐investitori ii

Per quanto o riguarda l' 'ammontare e dei ricavi verso parti correlate s i rimanda a lla nota n. 3 30.

20. Altri ric cavi operat tivi

La compos sizione degl i altri ricavi operativi è è descritta n nella tabella sottostant e:

20
15
2
2014
Rilascio di f
fondi per risch
hi e oneri
283 176
Altri proven
nti
110 88
Totale ‐ ALT
TRI RICAVI OP
ERATIVI
393 264

21. Costi p per servizi e prestazion ni

La compos sizione dei c costi per ser rvizi e prest tazioni è de scritta nella a tabella sot ttostante:

2015 2014
Emolumenti Consiglio di Amministrazione 584 295
Emolumenti Collegio Sindacale 62 109
Compensi revisione legale dei conti 40 37
Consulenze amministrative, fiscali e contabili 156 96
Consulenze legali e notarili 411 410
Altre consulenze 569 560
Spese viaggi e trasferte 263 230
Costi sede, affitti e utenze 220 221
Spese di rappresentanza e omaggi 80 51
Altri costi per servizi 212 352
Totale - COSTI PER SERVIZI E PRESTAZIONI 2.597 2.361

La voce pr riconducib studio nel dell'Ammin "emolume resenta un bile ad un in corso dell' nistratore enti consiglio incremento cremento d 'anno (tra Delegato o di ammin o di Euro 2 dei costi rela cui il ricon con riferim istrazione") 236 migliaia ativi ai prog oscimento mento all' ). a rispetto a getti di inve di un bonu 'operazione ll'esercizio stimento re us di Euro e "Unopiù" 2014, esse ealizzati e/o 250 miglia ", iscritto enzialmente o oggetto di ia a favore alla voce eieeiee

Nella voce Euro 560 m e sono com migliaia (ved presi costi di nota n. 30 verso socie 0). età control late e altre e parti corre elate per u un totale di

22. Costi d del persona le

La compos sizione dei c costi del per rsonale è de escritta nell la tabella so ottostante:

2015 2014
Salari e stipendi 304 354
Oneri sociali 117 127
Benefici per i dipendenti 17 19
Totale - COSTI DEL PERSONALE 438 500

Si ricorda relativa ai componen che, come benefici pe nti di conto previsto d er i dipende economico dalle modifi nti è stata complessiv iche introd iscritta, al n vo". otte allo IA netto del re AS 19, la co elativo effet omponente tto fiscale, t e attuariale tra le "altre

La tabella s seguente ri porta il num mero dei dip pendenti rip partito per c categoria.

media
dell'esercizio 31.12.2015
al al
31.12.2014
Dirigenti 2,0 $\overline{2}$ 2
Quadri 1,5 $\overline{2}$
Impiegati 1,0 $\overline{2}$ $\overline{\phantom{a}}$
Totale 4,5

23. Altri co osti operati vi

La compos sizione della a voce "altri i costi opera ativi" è desc critta nella tabella sott tostante:

2015 2014
Minusvalenze da partecipazioni 310 2.018
IVA indetraibile 17 388
Altri oneri diversi di gestione 301 92
Totale - ALTRI COSTI OPERATIVI 628 2.498

Il decreme minusvalen dicembre 2 dell'investi ento della nze da par 2014 rileva imento in E voce rispet rtecipazioni va l'interve Essere Bene tto al valo . In partico enuta svalut ssere S.p.A. re dell'ese olare la vo tazione ‐ p .. rcizio prece ce "minusv er Euro 1.8 edente è d valenze da 800 migliaia da attribuir partecipaz a ‐ del valor re a minori ioni" al 31 re di carico i1o

24. Proven nti/(Oneri) f finanziari n etti

2015 2014
Interessi attivi su depositi bancari e da investimenti di liquidità 16
Interessi attivi su finanziamenti verso controllate e correlate 8 66
Oneri su finanziamenti a medio-lungo termine (22) (39)
Altri proventi/(oneri) finanziari (96) 108
Totale - PROVENTI FINANZIARI NETTI (109) 151

Per i prove enti finanzia ari verso pa rti correlate e, si rimand a alla nota n. 30.

25. Impost te sul reddi to

La tabella s sottostante e evidenzia l la composiz zione delle i imposte sul reddito:

20
15
2
2014
Proventi/(O
Oneri) da cons
solidato fiscal
e
821 913
Rilevazione
e imposte ant
icipate
(975) 1.143
Altre impos
ste e tasse
(2) 1
Totale ‐ IMP
POSTE SUL RE
EDDITO
(156) 2.057

La voce "ri e differite alla nota n levazione im alla nuova . 6. mposte ant aliquota IR icipate/diff RES (24%) in ferite" inclu n vigore da de il rialline l 2017. Per eamento de una maggi elle imposte iore analisi e anticipate si rimanda

La tabella s e le impos L'imponibi 377 miglia sottostante ste effettiv le relativo a ia. e illustra la r ve, tenuto alle imposte riconciliazio conto dell' e teoriche, one tra le im effetto del corrispond mposte teor le imposte ente al risu riche IRES e differite e ultato ante i ed IRAP (27, di quelle imposte, è ,5% e 3,9%) anticipate. pari a Euro ea).o

IRES IRAP totale
imposte % imposte % imposte %
Imposte correnti teoriche (104) 27,5% (15) $-0,4%$ (119) $-2,9%$
Variazioni permanenti in (aumento)/diminuzione (6) $-0,1%$ (73) $-1,8%$ (79) $-2,0%$
Costi e ricavi non rilevanti ai fini IRAP 99 2,4% 99 2,4%
Benefici non riportabili (46) $-1,1%$ (11) $-0,3%$ (57) $-1,4%$
Imposte effettive (156) $-3,8%$ $\bf{0}$ 0.0% (156) $-3,9%$

26. Altre c omponenti i di conto ec conomico c complessivo o

2015 2014
Attività fina
anziarie dispo
onibili per la v
vendita ‐ varia
azioni di fair v
value
(288) (131)
Immobilizz
azioni materi
iali ‐ variazion
ne di fair valu
e opere d'arte
e
(66)
Effetto fisc
ale
85
component
ti che saranno
o successivam
mente riclassifi
icate a conto e
economico
(269) (131)
Utile/(Perd
dita) attuariale
e relativa a pi
iani a benefic
ci definiti
1 (14)
Effetto fisc
ale
4
component
ti che non sara
anno successi
ivamente ricla
assificate a co
onto economic
co
1 (10)
Totale ‐ ALT
TRE COMPON
NENTI DI CONT
TO ECONOMIC
CO COMPLESS
SIVO
(268) (141)

E. ALT TRE INFO RMAZION NI

27. Dividen ndi distribu uiti

Nel corso d dell'esercizi io 2015 Bioe era S.p.A. n on ha distri ibuito divid endi.

28. Livelli gerarchici di valutazione del fair value

L'IFRS 13 richiede che le voci della situazione patrimoniale‐finanziaria che sono valutate al fair value siano classificate sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value; si distinguono i seguenti livelli:

  • livello 1: quotazioni (non rettificate) rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2015, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

livello 1 livello 2 livello 3 totale
Opere d'arte 1.232 1.232
Attività finanziarie disponibili per la vendita 631 631

Per quanto riguarda le tecniche di determinazione del fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita, inserite nel livello 3, si rimanda a quanto descritto alla nota n. 4.

Nel corso dell'esercizio 2015 non vi sono stati trasferimenti tra livelli.

Il valore contabile delle altre attività e passività (finanziarie, commerciali e diverse) della Società, a giudizio del management, rappresenta una ragionevole approssimazione del loro fair value.

29. Passività potenziali, impegni e garanzie

Procedimenti giudiziali

Con riferimento ai decreti ingiuntivi notificati alla Società tra il 2010 ed il 2011 per asseriti diritti di credito in virtù di prestazioni professionali rese e mai pagate (stanziate all'interno del "fondo rischi creditori contestati", vedi nota n. 16), si segnala che:

  • ‐ con sentenza del 20 maggio 2013, il Tribunale di Milano ha accolto l'opposizione spiegata dalla Società avverso il decreto ingiuntivo attivato da Mazars S.p.A. per complessivi Euro 27 migliaia, condannando Mazars alla rifusione delle spese di lite; Mazars ha proposto appello, e l'udienza per la precisazione delle conclusioni è stata rinviata al 21 giugno 2016. Il rischio di soccombenza può definirsi remoto;
  • ‐ nel mese di agosto 2015 è stato raggiunto un accordo transattivo con il dott. Fabrizio Fontanesi che ha previsto il pagamento, da parte della Società, della somma complessiva di

Euro 354 migliaia da pagarsi in rate mensili di Euro 30 migliaia cadauna dal mese di agosto 2015;

‐ nel mese di febbraio 2015 è stato raggiunto un accordo transattivo con il dott. Paride Barani che ha previsto il pagamento, da parte della Società, della somma di Euro 19 migliaia, oltre accessori e spese; l'accordo è stato ad oggi perfezionato e la vertenza definita.

In data 24 gennaio 2014 l'assemblea degli Azionisti della Società ha deliberato di esprimersi in senso favorevole all'avvio di un'azione di responsabilità contro gli organi sociali (amministratori e sindaci) in carica sino alla data del 4 maggio 2010, nonché contro la società di revisione Mazars S.p.A.. Nella predisposizione dell'atto di citazione, all'esito degli approfondimenti svolti, si è scelto di delimitare con esattezza l'estensione delle condotte generatrici di responsabilità e dei relativi pregiudizi economici, che sono stati precisamente individuati, ciò al fine di evitare, da un lato, di coinvolgere nell'azione soggetti che non avessero effettivamente e concretamente concorso a causare il danno, e dall'altro, di connotare l'azione come una critica "a tappeto" dell'intera attività gestoria posta in essere dai precedenti amministratori, con inevitabile perdita di efficacia dell'azione stessa nella sua portata generale, soprattutto in considerazione del fatto che la prassi giurisprudenziale scoraggia la proposizione di azioni di tale tipo. Le voci di danno richieste sono state, al pari delle condotte contestate ‐ e per le stesse motivazioni ‐ precisamente individuate. La causa è rinviata al 12 aprile 2016. Allo stato non è dato di formulare giudizi prognostici precisi: pare solo opportuno rammentare che, in virtù degli impegni assunti con la proposta di Concordato Preventivo, tutte le somme che dovessero essere riconosciute a credito della Società (dedotte le spese) saranno destinate ai creditori chirografari per incrementare la percentuale di soddisfacimento del loro credito.

In data 16 giugno 2014 è stato depositato ricorso presso il Tribunale di Torino al fine di sentir dichiarato esecutivo il lodo reso in data 1 luglio 2013 dall'Arbitro Unico Prof. Avv. Paolo Montalenti nel procedimento insorto tra la Società e Biofood Holding S.r.l. all'esito del quale la Società è stata riconosciuta creditrice di una somma pari a Euro 819 migliaia, oltre interessi; per maggiori informazioni sui rischi di tale procedimento, si rimanda a quanto riportato alla nota n. 30.

Contenzioso giuslavoristico

Non si evidenziano significativi accadimenti nel corso dell'esercizio.

Con riferimento al contenzioso in essere tra la Società e la dott.ssa Francesca Cesari, si segnala che nel mese di maggio 2015 la stessa è stata definitivamente transata senza alcun onere aggiuntivo a carico della Società.

Contenzioso tributario

Non si evidenziano significativi accadimenti nel corso dell'esercizio.

La Società ha in essere contenziosi tributari a fronte dei seguenti atti:

  • ‐ avviso di accertamento IRES in relazione al periodo d'imposta 2005, per complessivi Euro 3.618 migliaia, dei quali Euro 1.809 migliaia a titolo di maggiore imposta e Euro 1.809 a titolo di sanzioni;
  • ‐ avviso di accertamento IRAP in relazione al periodo d'imposta 2005, per complessivi Euro 414 migliaia, dei quali Euro 207 migliaia a titolo di maggiore imposta e Euro 207 migliaia a titolo di sanzioni;
  • ‐ cartella di pagamento emessa da Equitalia Nord S.p.A. a fronte dell'avviso di accertamento IRAP notificata in data 6 giugno 2012.

Le controversie in essere traggono tutte origine da una verifica della Guardia di Finanza che ha condotto alla notifica, nel febbraio 2011, di un processo verbale di constatazione ("PVC") nel quale veniva sollevato un rilievo per la presunta elusività di un'operazione posta in essere nel periodo d'imposta 2005 ad esito della quale la Società:

  • ‐ aveva acquisito il 30% della Lacote S.r.l. precedentemente detenuta da alcuni fondi lussemburghesi,
  • ‐ aveva ceduto ai medesimi fondi una partecipazione pari al 3% al capitale sociale della controllata International Bar Holding S.r.l.,
  • ‐ aveva acconsentito alla sottoscrizione da parte dei fondi di un aumento di capitale sociale di International Bar Holding ad essi riservato, per un ammontare complessivo pari al 7,56% del capitale sociale della controllata.

Alla base delle contestazioni mosse dall'Agenzia delle Entrate vi sono le modalità attraverso le quali la Società avrebbe consentito ai fondi l'acquisizione della partecipazione al capitale sociale di International Bar Holding che, nella ricostruzione dell'Agenzia, sarebbero ispirate alla "logica del risparmio di imposta"; più in dettaglio, secondo quanto emerge dagli avvisi di accertamento, l'aumento di capitale riservato ai fondi avrebbe sotteso la volontà della Società di trasferire ai fondi medesimi una partecipazione in International Bar Holding senza però generare la plusvalenza che sarebbe emersa in ipotesi di vendita diretta e che sarebbe stata integralmente assoggettata a tassazione in quanto priva dei requisiti per beneficiare del regime di participation exemption.

Secondo l'Agenzia, quindi, la Società avrebbe dovuto vendere ai fondi l'intera partecipazione rappresentativa del 10,56% del capitale sociale in International Bar Holding, e non già vendere solo una parte consentendo per il residuo ai fondi di acquisire la partecipazione mediante la sottoscrizione di un aumento di capitale; conseguentemente, omettendo di considerare tutte le motivazioni economiche poste alla base dell'operazione oggetto di contestazione, l'Agenzia ha determinato la plusvalenza fiscalmente imponibile che sarebbe sorta in capo alla Società qualora la stessa, anziché consentire la sottoscrizione di un aumento di capitale sociale, avesse ceduto direttamente la propria partecipazione in International Bar Holding, valorizzando quest'ultima sulla base del valore di sottoscrizione dell'aumento di capitale sociale da parte dei fondi; tale plusvalenza è stata assoggettata sia ad IRES che ad IRAP.

La Società ha rappresentato che l'avviso di accertamento IRAP non risulta essere stato notificato, avendone acquisito conoscenza solo ad esito della notifica della cartella di pagamento e della successiva istanza di accesso ai documenti amministrativi con la quale è stata richiesta copia sia dell'avviso di accertamento da cui è scaturita la citata cartella sia di tutta la documentazione relativa alla notifica; dall'esame di tale documentazione non è stato possibile individuare con esattezza a chi sia stato consegnato il plico postale. Tuttavia, poiché la Suprema Corte ha statuito che "l'omessa indicazione da parte dell'agente postale del compimento delle formalità previste dall'art. 7 comma 4 induce a ritenere, salvo querela di falso, che tale agente abbia consegnato la copia dell'atto da notificare personalmente al destinatario e che quest'ultimo ha sottoscritto l'avviso di ricevimento, a nulla rilevando che manchi nell'avviso di ricevimento stesso l'ulteriore specificazione 'personalmente al destinatario'", la Società ha presentato querela di falso per evitare che si possa ritenere che il plico postale sia stato consegnato a persona abilitata a riceverlo per conto della stessa; la domanda di querela di falso è stata accolta, nel mese di gennaio 2014, da parte del Tribunale di Reggio Emilia.

Con riferimento all'avviso di accertamento IRES, in data 21 novembre 2011 la Società aveva presentato istanza di accertamento con adesione, ma nonostante gli sforzi profusi il tentativo di chiudere la vertenza in via conciliativa non ha avuto esito positivo; conseguentemente, la Società ha proposto ricorso dinanzi alla Commissione Tributaria di Reggio Emilia contestando l'avviso di accertamento IRES per:

  • ‐ decadenza dell'Ufficio dal potere impositivo;
  • ‐ assenza dei requisiti legislativamente previsti per l'applicazione dell'art. 37‐bis D.P.R. n. 600/1973;
  • ‐ errata quantificazione dell'asserita plusvalenza realizzata dalla Società sulla base delle disposizioni recate dall'art. 9 D.P.R. n. 917/1986.

Con sentenza del 25 gennaio 2013, la Commissione Tributaria di Reggio Emilia ha ritenuto legittimo l'avviso di accertamento IRES ed ha respinto il ricorso presentato dalla Società che ha pertanto proposto appello avanti la Commissione Tributaria Regionale dell'Emilia Romagna, e ad oggi non è ancora stata fissata l'udienza di trattazione del merito.

Con riferimento alla cartella di pagamento e all'avviso di accertamento IRAP, la Società ha:

  • ‐ presentato istanza di sospensione della riscossione, che è stata rigettata il 30 agosto 2012 con dispositivo della Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia;
  • ‐ proposto tempestivo ricorso dinanzi alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia, eccependo l'illegittimità della pretesa erariale in ragione dell'omessa notifica dell'avviso di accertamento IRAP e, in via meramente subordinata e nel merito,

oltre che per i motivi di doglianza espressi con il ricorso avverso l'avviso di accertamento IRES, anche per la violazione della disciplina IRAP ratione temporis vigente.

Con decreto depositato il 19 settembre 2012, il ricorso in esame è stato riunito con il ricorso avverso l'avviso di accertamento IRES e, con sentenza del 25 gennaio 2013, la Commissione Tributaria di Reggio Emilia ha ritenuto legittimo l'avviso di accertamento IRAP ed ha respinto il ricorso presentato dalla Società; la Società ha pertanto proposto appello avanti la Commissione Tributaria Regionale dell'Emilia Romagna.

La Commissione Tributaria Regionale dell'Emilia Romagna, in data 14 gennaio 2014, ha disposto la sospensione del processo ex art. 39 del D.Lgs. n. 546/1992 a seguito dell'accoglimento, da parte del Tribunale di Reggio Emilia, della domanda avente ad oggetto la querela di falso, proposta dalla Società relativamente alla firma apposta sull'avviso di ricevimento afferente la notifica a mezzo posta dell'atto presupposto rappresentato dall'avviso di accertamento; i Giudici di appello hanno confermato la sospensione del processo fino al definitivo passaggio in giudicato della querela di falso presentata e vinta dalla Società.

Avverso la citata cartella di pagamento IRAP, la Società ha altresì proposto ricorso nei confronti di Equitalia Nord S.p.A. dinanzi alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano eccependo l'illegittimità della pretesa erariale in quanto:

  • ‐ l'agente della riscossione ha inteso assoggettare ad azioni esecutive la Società pur non avendo il diritto di esperirle, stante l'obbligatorietà del concordato per tutti i creditori anteriori;
  • ‐ si pone in contrasto con l'art. 90 D.P.R. n. 602/1972;
  • ‐ viola il dovere di buona fede cui deve essere improntata l'azione amministrativa;
  • ‐ si pone palesemente in contrasto con il principio di imparzialità di cui all'art. 97 della Costituzione, atteso che la circostanza che l'agente della riscossione abbia agito sia nei confronti del Concordato che nei confronti della Società ricorrente è idonea a dimostrare la natura vessatoria di detta condotta.

Contestualmente al ricorso dinanzi alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano, la Società ha altresì presentato istanza di sospensione della riscossione che è stata accordata; la Commissione Tributaria Provinciale di Milano, con ordinanza pronunciata il 14 febbraio 2014, ha nuovamente confermato la sospensione dell'esecuzione delle cartelle di pagamento sino alla sentenza definitiva relativa agli avvisi di accertamento, ragion per cui nessuna riscossione coattiva può, allo stato, essere avviata dall'Agenzia della Riscossione in danno della Società.

Con riferimento alla valutazione del rischio fiscale, la Società, considerati i pareri dei propri consulenti, pur tenendo conto della recente evoluzione della giurisprudenza in tema di elusione ed abuso del diritto, in particolare da parte della Corte di Cassazione, ritiene che sussistano validi motivi per ritenere illegittima la sentenza pronunciata dalla Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia lo scorso 25 gennaio 2013; per questi motivi, il rischio di soccombenza in un eventuale giudizio di secondo grado è ritenuto solo "possibile", e, pertanto, non sono stati appostati fondi per rischi e oneri a riguardo.

Impegni e garanzie

Al 31 dicembre la Società ha in essere impegni di carattere pluriennale per complessivi Euro 140 migliaia per l'impegno contrattuale relativo a fitti passivi; in particolare i canoni futuri dovuti sono così ripartiti:

  • ‐ entro un anno: Euro 105 migliaia;
  • ‐ tra uno e cinque anni: Euro 35 migliaia.

Le garanzie ricevute dalla Società si riferiscono a pegno su una quota di partecipazione pari al 80,44% del capitale sociale di International Bar Holding S.r.l. e fidejussioni rilasciate dalla controllante Biofood Italia S.r.l. quali garanzie del credito vantato nei confronti di Biofood Holding S.r.l. derivante dalla cessione delle quote di partecipazione oggetto di pegno; per maggiori informazioni si rimanda a quanto riportato alla nota n. 30.

Le garanzie concesse in relazione ai finanziamenti bancari sono descritte nella nota n. 14.

30. Informativa sulle parti correlate

Di seguito vengono illustrati i rapporti con le parti correlate della Società che comprendono:

  • ‐ società controllanti;
  • ‐ società controllate;
  • ‐ società correlate;
  • ‐ amministratori, sindaci, dirigenti con responsabilità strategiche e relativi familiari.

Le seguenti tabelle evidenziano i valori economici e patrimoniali relativi ai rapporti con le diverse categorie di parti correlate per gli esercizi 2015 e 2014:

2015 Biofood
Holding s.r.l.
società
controllate
società
controllanti
altre parti
correlate
Ricavi ‐ servizi 17 5
Ricavi ‐ dividendi 3.093
Costi perservizi e prestazioni ‐ emolumenti amministratori (526)
Costi perservizi e prestazioni ‐ altri costi perservizi e prestazioni (31) (3)
Proventi/(Oneri) finanziari netti 8 (14)
Imposte sul reddito ‐ proventi da consolidato fiscale 821
2014 Biofood
Holding s.r.l.
società
controllate
società
controllanti
altre parti
correlate
Ricavi ‐ servizi 41
Ricavi ‐ dividendi 786
Altri ricavi operativi 41
Costi perservizi e prestazioni ‐ altri costi perservizi e prestazioni (36) (62)
Proventi/(Oneri) finanziari netti 66
Imposte sul reddito ‐ proventi da consolidato fiscale 913
31.12.2015 Biofood
Holding s.r.l.
società
controllate
società
controllanti
altre parti
correlate
Crediti commerciali 64 9 8
Crediti finanziari e altre attività finanziarie 558 1.473
Altre attività e crediti diversi 153
Debiti commerciali (67) (5)
Crediti/(Debiti) da consolidato fiscale (126)
31.12.2014 Biofood
Holding s.r.l.
società
controllate
società
controllanti
altre parti
correlate
Crediti commerciali 8
Crediti finanziari e altre attività finanziarie 1.472 1.119
Altre attività e crediti diversi 8 46 72 120
Debiti commerciali (37) (12)
Crediti/(Debiti) da consolidato fiscale (84)

I rapporti con Biofood Holding S.r.l., società controllata dall'ing. Canio Giovanni Mazzaro, azionista di riferimento, amministratore delegato e direttore generale della Società, si limitano all'operazione di cessione, effettuata in data 3 maggio 2011, della partecipazione detenuta in International Bar Holding S.r.l. pari al 80,44% del capitale sociale di quest'ultima; per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel seguito.

I rapporti con società controllanti (Biofood Italia S.r.l. nello specifico), non inclusi nella tabella sopra riportata, si limitano alla fidejussione concessa a favore della Società a garanzia dell'eventuale obbligazione di Biofood Holding in caso di esito negativo per quest'ultima dell'impugnazione del lodo emesso in data 1 luglio 2013. Inoltre, gli emolumenti da corrispondere alla dott.ssa Santanchè e l'ing. Mazzaro per l'attività svolta quali componenti del consiglio di amministrazione della Società sono versati direttamente in favore di Biofood Italia in forza di accordo di reversibilità stipulato tra gli stessi e tale società (Euro 526 migliaia complessivi nell'esercizio 2015), iscritti alla voce "costi per servizi e prestazioni ‐ emolumenti amministratori" di cui alle tabelle soprariportate.

I restanti valori sopra esposti, dettagliati per società nelle tabelle seguenti, si riferiscono essenzialmente a rapporti di tipo commerciale, le cui transazioni sono effettuate a condizioni di mercato, crediti verso l'ing. Mazzaro per riaddebiti e/o anticipi note spese (Euro 150 migliaia al 31 dicembre 2015) e rapporti finanziari (concessione di finanziamenti) le cui caratteristiche sono state descritte nelle varie note illustrative alle voci di bilancio.

Rapporti verso società controllate

2015 2014
Ki Group S.p.A. 24
Organic Food Retail S.r.l. 17 17
totale ‐ Ricavi ‐ servizi 17 41
Ki Group S.p.A. 3.093 786
totale ‐ Ricavi ‐ dividendi 3.093 786
Ki Group S.p.A. 10
Organic Food Retail S.r.l. 31
totale ‐ Altri ricavi operativi 41
Ki Group S.p.A. (31) (28)
Organic Food Retail S.r.l. (8)
totale ‐ Costi perservizi e prestazioni (31) (36)
Ki Group S.p.A. (14)
totale ‐ Proventi/(Oneri) finanziari netti (14)
Ki Group S.p.A. 1.097 963
Bioera RE S.r.l. (100) (15)
Bioera Start Up Italia S.r.l. (2) (3)
La Fonte della Vita S.r.l. 4 10
Organic Oils Italia S.r.l. (187) (42)
Bioera Outdoor Holding S.r.l. 9
totale ‐ Imposte sul reddito ‐ proventi da consolidato fiscale 821 913
31.12.2015 31.12.2014
Organic Food Retail S.r.l. 62 8
Ki Group S.p.A. 2
totale ‐ Crediti commerciali 64 8
Bioera RE S.r.l. 228 410
Bioera Start Up Italia S.r.l. 205 408
Bioera Outdoor Holding S.r.l. 1.040 301
totale ‐ Crediti finanziari e altre attività finanziarie 1.473 1.119
Ki Group S.p.A. 14
Organic Food Retail S.r.l. 32
totale ‐ Altre attività e crediti diversi 46
Ki Group S.p.A. (67) (32)
Organic Food Retail S.r.l. (1)
Bioera Start Up Italia S.r.l. (4)
totale ‐ Debiti commerciali (67) (37)
Ki Group S.p.A. 38 (96)
Bioera RE S.r.l. (103) (5)
Bioera Start Up Italia S.r.l. (2) (3)
La Fonte della Vita S.r.l. 5 2
Organic Oils Italia S.r.l. (72) 18
Bioera Outdoor Holding S.r.l.
165
8

Per il commento ed il dettaglio della voce "crediti finanziari" si rimanda alla nota n. 10.

2015 2014
Palestro Consulting S.a.s. 2
Ambrosiana Finanziaria S.r.l. 3
totale ‐ Ricavi perservizi 5
Visibilia S.r.l. (3) (23)
Studio legale Labruna Mazziotti Segni (39)
totale ‐ Costi perservizi e prestazioni (3) (62)
31.12.2015 31.12.2014
M Consulting S.a.s. di Rosa Polosa & C. 58
Ing. Canio Giovanni Mazzaro 150 62
Dott. Michele Mario Mazzaro 3
totale ‐ Altre attività e crediti diversi 153 120

Rapporti verso società correlate

Biofood Holding S.r.l. in liquidazione (operazione International Bar Holding S.r.l.)

I rapporti con Biofood Holding S.r.l., società controllata dall'azionista di riferimento della Società, nonché Amministratore Delegato e Direttore Generale della stessa, si limitano all'operazione di cessione, avvenuta in data 3 maggio 2011, della partecipazione detenuta in International Bar Holding S.r.l., pari al 80,44% del capitale sociale di quest'ultima, in favore di Biofood Holding; il corrispettivo pattuito per tale cessione, pagabile entro maggio 2014, era stato pari al valore contabile al quale la stessa partecipazione era iscritta nel bilancio della Società chiuso al 31 dicembre 2010. L'operazione prevedeva altresì che l'eventuale plusvalore da cessione a terzi della partecipazione in International Bar Holding che Biofood Holding avesse eventualmente realizzato avrebbe dovuto essere retrocesso alla Società, al netto delle spese sostenute e di eventuali oneri fiscali. Per ulteriori informazioni, si rimanda al Documento Informativo depositato da Bioera S.p.A. in data 10 maggio 2011 ai sensi dell'art. 71 del Regolamento adottato con Delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni ed integrazioni e dell'articolo 5 del "Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate" adottato da CONSOB con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, e successive modificazioni ed integrazioni.

Successivamente, nel mese di gennaio 2012 è stato siglato un accordo tra la Società e International Bar Holding, da un lato, e un soggetto terzo (GF Immobiliare S.r.l.), dall'altro, in forza del quale quest'ultima si era impegnata a versare a International Bar Holding una somma pari a Euro 2.200 migliaia a fronte del trasferimento, da parte di quest'ultima, di una quota pari al 30% del capitale sociale di General Fruit S.r.l., nonché della rinuncia, da parte della Società e di International Bar Holding, ad alcune azioni giudiziarie nelle more intraprese contro soggetti riconducibili alla stessa GF Immobiliare; rispetto a tale operazione, è insorta una controversia tra la Società e Biofood Holding, essenzialmente connessa all'eventuale insorgenza del diritto della Società al pagamento da parte di Biofood Holding della componente di prezzo variabile (earn‐out) prevista dal contratto di cessione del 3 maggio 2011. In data 17 luglio 2012 si è costituito, in forza di compromesso sottoscritto tra le parti, un organo arbitrale nella persona del Prof. Avv. Paolo Montalenti, al quale è stato affidato l'incarico di dirimere la controversia secondo arbitrato rituale, con espressa autorizzazione a decidere eventualmente secondo equità; in data 1 luglio 2013 è stato deciso il lodo e l'Organo Arbitrale ha ritenuto che, ai sensi del contratto del 3 maggio 2011, la Società avesse maturato il diritto al pagamento della somma di Euro 819 migliaia, oltre interessi e rivalutazione, a titolo di earn‐out.

In data 11 febbraio 2014, è quindi pervenuta alla Società, da parte di Biofood Holding, una prima proposta per la definizione della relativa complessiva esposizione debitoria, successivamente sostituita da una nuova proposta ricevuta in data 11 aprile 2014 in cui il debitore ipotizzava il saldo del credito di nominali Euro 741 migliaia (oltre interessi) scaturente dalla cessione della partecipazione attraverso la cessione, con relativa compensazione, di azioni della controllata Ki Group S.p.A. detenute da Biofood Italia S.r.l. (società controllante Bioera), previo accollo del relativo debito, ad una valorizzazione da stabilirsi dalla Società stessa, mentre in relazione al credito di nominali Euro 819 migliaia (oltre interessi) scaturente dall'arbitrato concluso nel luglio 2013 Biofood Holding segnalava l'esistenza di vizi del lodo idonei a motivare un'impugnazione e la propria intenzione a procedere in tal senso.

In data 30 aprile 2014, gli Amministratori della Società hanno quindi esaminato la proposta ricevuta e, ad esito dell'ottenimento di uno specifico parere da parte di un professionista indipendente appositamente incaricato e del parere rilasciato dal Collegio Sindacale quale Presidio equivalente al Comitato Parti Correlate, hanno deliberato di accettare la proposta presentata da Biofood Holding, determinando in Euro 6,0 il valore da attribuire a ciascuna azione Ki Group offerta come strumento di datio in solutum; il valore attribuito a ciascuna azione Ki Group era stato liberamente determinato dagli Amministratori all'interno del range, da Euro 5,8 a Euro 6,5, attestato quale "valore congruo" dal professionista indipendente. Per maggiori informazioni, si rimanda alla "Nota illustrativa relativa ad operazione di minore rilevanza con parte correlata" pubblicata da Bioera S.p.A. in data 14 giugno 2014.

In data 20 maggio 2014, Biofood Holding, Biofood Italia e la Società hanno quindi sottoscritto un contratto per il trasferimento ed il pagamento del debito pecuniario da eseguirsi mediante trasferimento di n. 132.759 azioni complessive (oltre interessi maturati e maturandi dal 1 giugno 2014 alla data di esecuzione) ma in data 3 marzo 2015 la Società ha ricevuto comunicazione da Biofood Holding con la quale la stessa dava atto del fatto che nonostante al tempo della sottoscrizione di detto impegno confidasse che si potesse prontamente adempiere all'obbligazione assunta, e nonostante i molti sforzi profusi, doveva purtroppo comunicare che, per via dei rapporti in essere con l'istituto di credito presso cui sono custodite le azioni Ki Group oggetto dell'impegno, il trasferimento di dette azioni alla Società non era stato ancora effettuato e non si riteneva più possibile darvi seguito nei termini convenuti.

Sempre nelle comunicazione del 3 marzo 2015, Biofood Holding rammentava che al momento la stessa non aveva (e non era prevedibile potesse avere in futuro) disponibilità in misura sufficiente per ristorare la Società e adempiere alle proprie obbligazioni pur non volendo mancare agli impegni assunti, né cagionare danni alla Società riconoscendo comunque la sussistenza del debito nei confronti della stessa al suo originale valore, aumentato degli interessi maturati; veniva quindi sottoposta una ulteriore proposta, volta a definire in via ultimativa la posizione ancora esistente, consistente nel trasferimento a titolo di datio in solutum di opere d'arte e la differenza tra il valore periziato delle opere d'arte e il residuo debito saldato immediatamente in denaro.

Nella riunione del 23 marzo 2015, ad esito del parere rilasciato dal Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, gli Amministratori della Società hanno ritenuto di accettare la proposta presentata da Biofood Holding, che prevedeva quindi il trasferimento a titolo di datio in solutum di opere d'arte di proprietà della debitrice e il saldo della differenza tra il valore periziato delle opere d'arte ed il residuo debito immediatamente in denaro, a condizione che l'operazione stessa fosse integralmente gestita, in autonomia, da un amministratore indipendente della Società e fosse previsto un meccanismo automatico di liquidazione dei beni, senza la necessità di passare da una delibera del Consiglio di Amministrazione della Società, nel caso dovessero insorgere esigenze di natura finanziaria in capo alla Società stessa.

Il valore di stima totale delle opere oggetto di conferimento a titolo di dato in solutum per l'estinzione del credito vantato dalla Società nei confronti di Biofood Holding ammonta ad Euro 810 migliaia, così come desumibile dalle perizie dei due professionisti esterni incaricati della valutazione, ciascuno selezionato per specifica competenza. Alla data del 15 aprile 2015, data di conferimento a favore della Società delle opere e di sottoscrizione dell'atto di conferimento e del contratto avente ad oggetto il trasferimento a titolo di datio in solutum delle opere d'arte, la somma dovuta da Biofood Holding alla Società, comprensiva degli interessi, ammontava a Euro 818 migliaia; sulla base della proposta avanzata da Biofood Holding, pertanto, la differenza che la stessa ha riconosciuto alla Società a titolo di saldo è risultata pari a Euro 8 migliaia.

Con riferimento al credito scaturente dall'arbitrato concluso nel luglio 2013, in data 16 giugno 2014 è stata depositata presso il Tribunale di Torino istanza per la declaratoria di esecutorietà del lodo arbitrale deliberato in data 1 luglio 2013 al fine di sentirlo dichiarare esecutivo.

In data 21 luglio 2014 è stato notificato alla Società atto di citazione in appello nell'interesse di Biofood Holding, la quale ha proposto appello avverso il lodo arbitrale del luglio 2013 al fine di sentirlo dichiarare nullo, ai sensi e per gli effetti dell'art. 829, comma 3, Cod. Proc. Civ., per:

‐ manifesta violazione delle norme imperative e di ordine pubblico in tema di interpretazione secondo buona fede del contratto, segnatamente per non essere stato giudicato sulla base del tenore letterale e sostanziale della clausola in esame, pur essendo quest'ultima già di per sé ritenuta chiara ed unica circa la volontà negoziale ad essa sottesa;

‐ contrarietà alle norme di ordine pubblico economico poiché ci si troverebbe di fronte ad una norma che andrebbe a legittimare quanto vietato in tema di divieto di patto leonino, ossia l'aprioristica totale esclusione delle perdite.

In data 12 gennaio 2015 Biofood Holding significava alla Società la volontà di transigere la causa in oggetto alle seguenti condizioni:

  • ‐ pagamento da parte di Biofood Holding in favore della Società di Euro 500 migliaia oltre interessi legali da calcolarsi dalla sottoscrizione dell'accordo al saldo, da corrispondersi in 10 rate, con cadenza annuale, di importo pari a Euro 50 migliaia oltre interessi legali maturati sul capitale residuo;
  • ‐ rinuncia agli atti di cui al procedimento in oggetto da parte di Biofood Holding;
  • ‐ rinuncia espressa da parte della Società all'esecuzione del lodo emesso in data 1 luglio 2013 dall'Organo Arbitrale presieduto dal prof. Avv. Paolo Montalenti.

All'udienza del 16 gennaio 2015, in accoglimento della domanda delle parti, la Corte d'Appello di Torino ha rinviato la causa all'udienza del 27 marzo 2015, quando è stata nuovamente rinviata al 10 luglio 2015 e quindi al 30 settembre 2016; in data 24 febbraio 2016 l'udienza fissata per la precisazione delle conclusioni è stata anticipata al 20 maggio 2016.

Gli Amministratori della Società non hanno, al momento, valutato nel merito la proposta ricevuta.

Considerato il parere dei propri legali che qualifica come probabile il rischio di soccombenza della Società atteso il fatto che la Corte d'Appello ha ritenuto di poter indagare nel merito l'appello proposto, sulla base di autonome valutazioni, nonché sulla scorta dell'ipotesi di transazione presentata da Biofood Holding, gli Amministratori hanno ritenuto di confermare la propria valutazione di recuperabilità di tale credito in un importo pari al 60% di quanto complessivamente accertato dall'Arbitro Unico.

Si segnala, infine, che Biofood Italia S.r.l. (soggetto controllante Bioera), si è costituita irrevocabilmente e incondizionatamente fidejussore, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 1936 e ss. del Codice Civile, in favore della Società, a garanzia dell'eventuale obbligazione di Biofood Holding in caso di esito negativo per la stessa dell'impugnazione del lodo arbitrale.

Compensi ad Amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche

I prospetti seguenti evidenziano i benefici economici dell'esercizio degli Amministratori, dei dirigenti con responsabilità strategiche e dei componenti del Collegio Sindacale (importi espressi in unità di Euro):

nome e cognome carica periodo per
cui è stata
ricoperta la
carica
scadenza della carica compensi
fissi
compensi per la
partecipazione a compensi variabili non equity
comitati
benefici non
monetari
altri
compensi
TOTALE fair value
dei
compensi
equity
indennità di
fine carica o di
cessazione del
rapporto di
lavoro
bonus e altri partecipazione
incentivi agli utili
Daniela Garnero Santanchè Presidente 01.01-31.12 approvazione bilancio 2016
compensi nella società che redige il bilancio 144,000 144,000
compensi da controllate e collegate 247.500 247.500
totale 391.500 391.500
Davide Mantegazza Vice-Presidente 05.06-31.12 approvazione bilancio 2016
Consigliere 01.01-05.06
compensi nella società che redige il bilancio 11.250 3.000 14,250
compensi da controllate e collegate 8,400 2.000 10,400
totale 19,650 5,000 24,650
Canio Giovanni Mazzaro Amministratore Delegato 01.01-31.12 approvazione bilancio 2016
Direttore Generale 01.01-31.12 tempo indeterminato
compensi nella società che redige il bilancio 209.000 250.000 3,200 462.200 17.066
compensi da controllate e collegate 72.360 74,769 147.129
totale 281.360 $\bullet$ 250,000 77,969 609.329
Davide Ariel Segre Consigliere 01.01-31.12 approvazione bilancio 2016
compensi nella società che redige il bilancio
compensi da controllate e collegate
6.000 3.000 9,000
$\overline{\phantom{a}}$
totale 6,000 3,000 9,000
Michele Mario Mazzaro Consigliere 05.06-31.12 approvazione bilancio 2015
compensi nella società che redige il bilancio 3.433 572 4.005
compensi da controllate e collegate 18.500 18.500
totale 21.933 572 22.505
Antonio Segni Vice-Presidente 01.01-05.06
compensi nella società che redige il bilancio 18,000 500 18.500
compensi da controllate e collegate $\sim$
totale 18.000 500 18.500

Con riferim evidenzia (amministr componen carica di a Società; a complessiv attualment mento ai c che lo ste ratore deleg nte fissa tie mministrat titolo inform vamente m te vigenti e compensi c esso riveste gato) e di d ne conto si ore che de mativo è st maturata al non ancora corrisposti e il duplice dipendente ia della quo lla remuner ata indicata l 31 dicem a liquidata. all'Ing. Can e ruolo di della socie ota di emol razione ann a altresì la c mbre 2015 nio Giovann membro d età con man lumento di nua lorda d component in forza ni Mazzaro del consiglio nsione di "d competenz i cui alla ca e di trattam delle prev o da Bioera o di ammi direttore ge za dell'eser arica di diri mento di fin visioni gius a S.p.A., si inistrazione enerale". La rcizio per la gente della ne rapporto lavoristiche ieaaaoea,iopniee

Nel corso deliberato, l'assegnazi Euro 250 m con riferim della riunio , con il p ione di un migliaia, ten mento all'op one del 15 arere favo bonus a fa nuto conto perazione U maggio 20 revole del avore dell'a dell'elevat nopiù. 15, il Consi Collegio S amministrat a e comple iglio di Am Sindacale a tore delega essa attività ministrazion ai sensi de ato per l'im straordina ne di Bioer ell'art. 238 mporto com aria svolta d ra S.p.A. ha 89 cod.civ., mplessivo di dallo stesso

Si segnala S.p.A., allo comune d relazione c Unico della sito in com infine che i o stesso risu di Milano d con gli inve a controllat mune di Lon n virtù della ultano asse da utilizzars stitori finan ta Bioera R dra (Regno a carica di i egnate le d si anche pe nziari e di u E S.r.l. la d Unito). investor rel isponibilità er finalità un'auto azie isponibilità ator ricope ‐ a titolo g di busines endale, men ‐ sempre a rta presso l gratuito ‐ d s accomod ntre in qua a titolo grat la controllat di un immo dation e di lità di Amm tuito ‐ di un ta Ki Group obile sito in attività di ministratore n immobile

nome e cognome carica periodo per
cui è stata
ricoperta la
carica
scadenza carica compensi
fissi
compensi per la
partecipazione a compensi variabli non equity
comitati
benefici non
monetari
altri
compensi
TOTALE fair value
dei
compensi
equity
indennità di
fine carica o di
cessazione del
rapporto di
lavoro
bonus e altri partecipazione
incentivi agli utili
Massimo Gabelli Presidente 01.01-31.12 approvazione bilancio 2016
compensi nella società che redige il bilancio 31.200 31,200
compensi da controllate e collegate 3,900 3,900
totale 35.100 $\overline{\phantom{a}}$ 35.100
Emiliano Nitti Sindaco Effettivo 01.01-31.12 approvazione bilancio 2016
compensi nella società che redige il bilancio 15.600 15.600
compensi da controllate e collegate ٠ $\sim$
totale 15,600 15.600
Daniela Pasquarelli Sindaco Effettivo 01.01-31.12 approvazione bilancio 2016
compensi nella società che redige il bilancio 15,600 15,600
compensi da controllate e collegate 2.700 2.700
totale 18,300 $\overline{\phantom{a}}$ 18.300
Mario Cerliani Sindaco Supplente 01.01-31.12 approvazione bilancio 2016
compensi nella società che redige il bilancio ٠ $\sim$
compensi da controllate e collegate 2.872 2.872
totale 2.872 $\sim$ $\alpha$ ٠ × 2.872

Gli importi i sopra indic cati includo no eventua ali oneri e co ontributi int tegrativi, co ome previst ti per legge.

Si segnala l'approvaz che il Cons ione del bil siglio di Am ancio al 31 mministrazio dicembre 2 one e il Coll 2016. legio Sinda cale della S Società scad dranno con

31. Gestion ne del risch hio finanzia rio: obiettiv vi e criteri

Nell'eserciz io della sua a attività la So cietà è espo sta a rischi f inanziari e d i mercato ed d in particola are a:

  • ‐ var riazione dei tassi d'inte eresse;
  • ‐ liqu uidità;
  • ‐ ges stione del ca apitale;
  • ‐ cre dito.

La Società partecipate Società ha politiche a appropriat à opera co e in caso d a operato p l fine di min te politiche ome holdin di necessità per controll nimizzarne societarie d ng di parte à momenta are le varia i rischi attr di controllo ecipazioni, anee di liq abili finanzi raverso l'im e di portafo supportan quidità; in q arie prima piego di str oglio. do finanzia questo qua indicate at rumenti offe ariamente adro di rife ttivando le erti dal me le proprie erimento la opportune rcato o con neaeno,

La Società non ha stip pulato contr ratto deriva ati.

Gestione d del rischio ta asso d'inter resse

La Società 1,5 milioni non viene è caratteriz i; l'indebita coperto. zzata al 31 d mento, esc dicembre 2 lusivament 2015 da una e riconduci a posizione bile a finan finanziaria ziamenti a netta negat medio‐lung tiva di Euro go termine, Con riferim comporti, Euro 8 mig mento allo s al lordo de gliaia. stock del de elle tasse, u ebito al 31 un costo tra dicembre 2 ascurabile s 2015, si stim su base ann ma che una nua, appros a variazione ssimativam e di 50 bpts ente pari a s

Gestione d del rischio d i liquidità

rating
cre
ggiose;
è
po
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al
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olitica
della
di
avere
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accesso
Società,
qu
uindi,

Gestione d del capitale

L'obiettivo credito ba continui co (sempre en la tipologia o della Socie ncario a co ontatti con ntro i limiti a del busine età è quello ndizioni eco n tutte le is previsti pe ess e le part o di garanti onomicame stituzioni fi er le società icolari situa re un valido ente vantag inanziarie a à quotate) a azioni di me o rating cre ggiose; è po al fine di c ad esse nec ercato prese editizio al fi olitica della omunicare cessarie per enti. ne di avere Società, qu tutte le in r meglio co e accesso al uindi, avere nformazioni mprendere

Gestione d del rischio d i credito

La tabella s sottostante e evidenzia l la massima esposizione e della Soci età al rischi io di credito o:

31.12.2015 31.12.2014
Crediti commerciali 88 18
Altre attività e crediti diversi (esclusi risconti) 222 377
Crediti tributari 238 1
Crediti finanziari e altre attività finanziarie 2.031 2.591
Disponibilità liquide (esclusa cassa) 108 436
TOTALE 2.687 3.423

Si segnala che la Società ha ricevuto una fidejussione rilasciata dalla controllante Biofood Italia S.r.l. quale garanzia del credito vantato verso Biofood Holding S.r.l. derivante dalla cessione delle quote della società International Bar Holding S.r.l. oggetto di contenzioso (Euro 492 migliaia al 31 dicembre 2015, iscritti tra i "crediti finanziari e altre attività finanziarie" nella tabella sopra riportata.

32. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2015 non vi sono eventi ed operazioni significative non ricorrenti da segnalare.

33. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2015 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, ossia operazioni che per significatività, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo e tempistica dell'accadimento possano dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza dell'informazione in bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale o alla tutela degli azionisti di minoranza.

34. Eventi successivi al 31 dicembre 2015

Non si segnalano significativi eventi successivi al 31 dicembre 2015.

Accertamento fiscale Bioera S.p.A.

In data 22 marzo u.s. è stato elevato alla Società un Processo Verbale di Constatazione ("PVC") dall'Agenzia delle Entrate a seguito di una verifica fiscale avviata in data 13 gennaio 2016 ai fini delle imposte sui redditi, IVA e IRAP in relazione al periodo d'imposta 2012. A seguito di tale verifica, l'Ufficio ha ritenuto di non emettere rilievi sotto il profilo del controllo formale mentre sotto il profilo dei controlli sostanziali ha formalizzato rilievi per complessivi Euro 3,1 milioni tutti riguardanti unicamente l'IRES.

Premesso che il PVC rappresenta il documento conclusivo di un'indagine svolta e non costituisce, di per sé, una pretesa impositiva, gli Amministratori ritengono che i rilievi mossi dall'Ufficio nel PVC mostrino dei profili di criticità e certamente non possano ritenersi condivisibili prima facie. Per quanto sopra, la Società procederà a predisporre e presentare una memoria nel proprio interesse al fine di porre in evidenza all'Ufficio competente per l'emanazione dell'avviso di accertamento i profili di criticità del PVC.

35. Attività di direzione e coordinamento

Ai sensi dell'art. 2497‐bis, comma 4, del Codice Civile si precisa che la Società non è soggetta ad altrui attività di direzione e coordinamento.

36. Pubblicità dei corrispettivi di revisione

Ai sensi dell'art. 149‐duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB si allega una tabella riassuntiva dei corrispettivi della revisione contabile e di eventuali servizi diversi dalla revisione prestati dalla società Ria Grant Thornton S.p.A., cui è stato conferito l'incarico di effettuare la revisione contabile del bilancio della Società e del bilancio consolidato:

tipologia di servizi soggetto che ha erogato il servizio destinatario compensi
Revisione contabile Ria Grant Thornton S.p.A. Bioera S.p.A. 40
Servizi di attestazione
Servizi di consulenza fiscale
Altri servizi

La voce "revisione contabile" include i corrispettivi per le verifiche periodiche previste dall'art. 155 comma 1 lettera a) del T.U.F.. Tale importo è comprensivo delle spese ma non dell'IVA.

La tabella sottostante evidenzia i corrispettivi della revisione contabile e di eventuali servizi diversi dalla revisione prestati dalla società Ria Grant Thornton S.p.A., e dalle società di revisione ad essa collegate, nei confronti delle società controllate di Bioera S.p.A:

tipologia di servizi soggetto che ha erogato il servizio destinatario compensi
Revisione contabile Ria Grant Thornton S.p.A. controllate 107
Servizi di attestazione
Servizi di consulenza fiscale
Altri servizi

* * * * * * *

Per il Consiglio di Amministrazione

Dott.ssa Daniela Garnero Santanchè (Presidente)

Milano, 4 aprile 2016

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