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Biesse

Quarterly Report Oct 28, 2022

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Quarterly Report

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THINKFORWARD

RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30/09/2022

IL GRUPPO BIESSE 3
STRUTTURA DEL GRUPPO 3
PROFILO DEL GRUPPO 4
INTRODUZIONE 4
INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE 4
FINANCIAL HIGHLIGHTS 5
COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI SOCIALI 8
RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE 9
IL CONTESTO ECONOMICO 9
L'EVOLUZIONE DELLA GESTIONE 11
PRINCIPALI EVENTI 11
SINTESI DATI ECONOMICI 13
SINTESI DATI PATRIMONIALI 15
SEGMENT REPORTING 17

IL GRUPPO BIESSE

STRUTTURA DEL GRUPPO

Le società appartenenti al Gruppo Biesse rientranti all'interno dell'area di consolidamento sono le seguenti:

Note: i diversi colori rappresentano i sottogruppi della catena di controllo

PROFILO DEL GRUPPO

Biesse Group è una multinazionale leader nella tecnologia per la lavorazione di legno, vetro, pietra, plastica e metallo. Progetta, realizza e distribuisce macchine, sistemi integrati e software per i produttori di arredamenti, serramenti, componenti per l'edilizia, nautica ed aerospaziale. Investe circa il 3% del fatturato annuo in ricerca e sviluppo e vanta oltre 250 brevetti depositati. Opera attraverso 14 stabilimenti industriali, 34 filiali ed esporta l'80% della propria produzione. Annovera fra i suoi clienti i marchi più prestigiosi del design italiano ed internazionale. Fondata a Pesaro nel 1969 da Giancarlo Selci, è quotata dal Giugno 2001 al segmento Euronext Star di Borsa Italiana. Oggi conta più di 4.300 dipendenti distribuiti tra le principali aree produttive e distributive situate a Pesaro, Gradara, Padova, Villafranca (VR), Thiene (VI), Alzate Brianza (CO), Volvera (TO), Bangalore e le filiali/sedi di rappresentanza in Europa, Nord America, America Latina, Middle & Far East Asia, Oceania.

INTRODUZIONE

La relazione trimestrale consolidata del Gruppo Biesse al 30 settembre 2022, non sottoposta a revisione contabile, redatta ai sensi dell'art. 154-ter, comma 2, del Testo Unico della Finanza, è predisposta conformemente ai criteri di valutazione e di misurazione stabiliti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS).

I principi contabili ed i criteri di valutazione sono conformi a quelli del bilancio al 31/12/2021 ai quali si fa rinvio. In questa sede, inoltre, si evidenzia quanto segue:

  • la situazione trimestrale è stata predisposta secondo il criterio della separazione dei periodi in base al quale il periodo di riferimento è considerato come esercizio autonomo; in tale ottica il conto economico trimestrale riflette le componenti economiche di pertinenza del periodo nel rispetto del principio della competenza temporale;
  • le situazioni contabili a base del processo di consolidamento sono quelle predisposte dalle società controllate con riferimento al 30/09/2022, rettificate, ove necessario, per adeguarle ai principi contabili di Gruppo.

Rispetto al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021, l'area di consolidamento è cambiata a seguito della fusione della società controllata Bre.Ma. Brenna Macchine S.r.l., precedentemente controllata al 98%, nella controllante Biesse S.p.A. (con effetto a partire dal 01/01/2022) e dell'acquisto di un'ulteriore quota di partecipazione nella Montresor S.r.l. (tramite il quale la sua quota di controllo passa dal 60% al 100%) avvenuta nel corso del mese di febbraio 2022. Per maggiori dettagli in merito a tali operazioni si rimanda a quanto descritto nel paragrafo "Area di consolidamento" delle Note esplicative.

Si segnala inoltre che nel mese di maggio 2022 si è perfezionato l'acquisto del 40% residuo della partecipazione nella Movetro S.r.l.. Tale operazione non ha di fatto comportato una modifica nell'area di consolidamento in quanto la società veniva comunque consolidata al 100% in virtù del fatto che si considerava possibile l'esercizio dell'opzione put/call a valere sulla suddetta quota di minoranza.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Il Management utilizza alcuni indicatori di performance, che non sono identificati come misure contabili nell'ambito degli IFRS (NON-GAAP measures), per consentire una migliore valutazione dell'andamento del Gruppo. Il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri Gruppi e gli indicatori potrebbero non essere comparabili con quelli determinati da questi ultimi. Tali indicatori di performance, determinati in conformità a quanto stabilito dagli Orientamenti sugli indicatori di performance emessi dall'ESMA/2015/1415 e adottati dalla CONSOB con comunicazione n.92543 del 3 dicembre 2015, si riferiscono alla performance del periodo contabile oggetto del presente Resoconto Annuale di Gestione e dell'esercizio posto a confronto.

Gli indicatori di performance devono essere considerati come complementari e non sostituiscono le informazioni redatte secondo gli IFRS. Di seguito la descrizione dei principali indicatori adottati.

Valore Aggiunto: tale indicatore è definito come Utile (Perdita) dell'esercizio al lordo delle imposte sul reddito, degli oneri e proventi finanziari, delle perdite ed utili su cambi, degli ammortamenti di immobilizzazioni

materiali ed immateriali, delle svalutazioni di immobilizzazioni per impairment test, degli accantonamenti a fondi rischi ed oneri, dei costi e ricavi derivanti da operazioni considerate dalla Direzione di natura non ricorrente rispetto all'attività caratteristica del Gruppo, nonché dei costi del personale.

  • Margine Operativo Lordo Adjusted o EBITDA Adjusted (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization Adjusted): tale indicatore è definito come Utile (Perdita) dell'esercizio al lordo delle imposte sul reddito, degli oneri e proventi finanziari, delle perdite ed utili su cambi, degli ammortamenti di immobilizzazioni materiali ed immateriali, delle svalutazioni di immobilizzazioni per impairment test, degli accantonamenti a fondi rischi ed oneri, nonché dei costi e ricavi derivanti da operazioni considerate dalla Direzione di natura non ricorrente rispetto all'attività caratteristica del Gruppo.
  • Risultato Operativo Adjusted o EBIT Adjusted (Earnings Before Interest and Taxes Adjusted): tale indicatore è definito come Utile (Perdita) dell'esercizio al lordo delle imposte sul reddito, degli oneri e proventi finanziari, delle perdite ed utili su cambi, delle svalutazioni di immobilizzazioni per impairment test, nonchè dei costi e ricavi derivanti da operazioni considerate dalla Direzione di natura non ricorrente rispetto all'attività caratteristica del Gruppo.
  • Capitale Circolante Netto Operativo: tale indicatore è calcolato come somma di Rimanenze, Crediti commerciali e Attività contrattuali, al netto di Debiti commerciali e Passività contrattuali.
  • Capitale Circolante Netto: tale indicatore è calcolato come somma del Capitale Circolante Netto Operativo e delle Altre Attività e Passività Correnti inclusi i Fondi rischi e oneri a breve termine.
  • Capitale Investito Netto: tale indicatore è rappresentato dal totale delle Attività Correnti e Non Correnti, ad esclusione di quelle finanziarie, al netto delle Passività Correnti e Non Correnti, ad esclusione di quelle finanziarie.
  • Posizione Finanziaria Netta: tale indicatore è calcolato conformemente alle disposizioni contenute nella Comunicazione n. 5/21 del 29 aprile 2021 emesso da Consob che rimanda alle Raccomandazioni ESMA del 4 marzo 2021.
30 Settembre
2022
% su
ricavi
30 Settembre
2021
% su
ricavi
Delta %
Migliaia di euro
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 613.371 100,0% 526.993 100,0% 16,4%
EBITDA adjusted (1) 70.788 11,5% 61.895 11,7% 14,4%
EBIT adjusted (1) 42.591 6,9% 31.731 6,0% 34,2%
EBIT (1) 44.158 7,2% 44.551 8,5% (0,9)%
Risultato del periodo 24.801 4,0% 35.384 6,7% (29,9)%

FINANCIAL HIGHLIGHTS Dati economici

(1) grandezze riferite a livelli intermedi di risultato e ad aggregati patrimoniali e finanziari per le quali sono forniti nella Relazione sulla Gestione i criteri adottati per la loro determinazione

Dati patrimoniali

30 Settembre 31 Dicembre
2022 2021
Migliaia di euro
Capitale Investito Netto (1) 181.862 124.614
Patrimonio Netto 261.439 249.217
Posizione Finanziaria Netta 79.577 124.603
Capitale Circolante Netto Operativo (1) 44.552 (8.375)
Copertura Immobilizzazioni 1,25 1,16
Portafoglio ordini 371.865 378.213

(1) grandezze riferite a livelli intermedi di risultato e ad aggregati patrimoniali e finanziari per le quali sono forniti nella Relazione sulla Gestione i criteri adottati per la loro determinazione

Dati di struttura (*)

* sono inclusi nel dato i lavoratori interinali.

COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI SOCIALI

Consiglio di Amministrazione

Presidente Giancarlo Selci
Amministratore delegato Roberto Selci
Co-Amministratore Delegato Massimo Potenza
Consigliere non esecutivo Alessandra Baronciani
Consigliere indipendente (Lead Indipendent Director) Rossella Schiavini
Consigliere indipendente Ferruccio Borsani
Consigliere indipendente Federica Ricceri

Collegio Sindacale

Presidente Paolo De Mitri
Sindaco effettivo Giovanni Ciurlo
Sindaco effettivo Enrica Perusia
Sindaco supplente Silvia Muzi
Sindaco supplente Maurizio Gennari

Comitato per il Controllo e rischi - Comitato per la Remunerazione

Federica Ricceri Rossella Schiavini

Comitato per le operazioni con parti correlate

Ferruccio Borsani Rossella Schiavini

Società di Revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE

IL CONTESTO ECONOMICO

ANDAMENTO DELL'ECONOMIA MONDIALE

L'economia mondiale sta rallentando in un contesto in cui l'inflazione elevata, le condizioni finanziarie più tese e le perduranti strozzature dal lato dell'offerta incidono negativamente sull'attività. La guerra in Ucraina ha fatto aumentare i prezzi delle materie prime energetiche e provocato turbative lungo le catene mondiali di approvvigionamento alimentare, intensificando le pressioni inflazionistiche a livello internazionale e suscitando timori riguardo alla sicurezza delle forniture mondiali di prodotti alimentari. In Cina la ripresa economica, dopo i provvedimenti di chiusura attuati in primavera nelle maggiori province, ha recentemente segnato una battuta d'arresto. Ciò è dovuto all'indebolimento della domanda determinato dalle rigide misure di contenimento introdotte per far fronte ai focolai su piccola scala di coronavirus, ai tagli alla produzione in alcuni settori a maggiore intensità di utilizzo di energia e all'aggravarsi della recessione nel settore dell'edilizia residenziale. Il protratto allentamento, a partire dalla scorsa primavera, delle restrizioni legate alla pandemia nelle principali economie avanzate ha contribuito a sostenere i consumi nel settore dei viaggi e in quello ricettivo. Tuttavia, le pressioni inflazionistiche eccezionalmente forti, che hanno obbligato le banche centrali a inasprire la politica monetaria, gravano sul reddito disponibile e sul risparmio accumulato durante la pandemia. La produzione manifatturiera nelle economie avanzate ed emergenti è ulteriormente peggiorata ad agosto 2022. Andamenti analoghi si riscontrano anche nel settore dei servizi, soprattutto nelle economie avanzate. L'indice dell'attività relativo al PIL mondiale in termini reali (esclusa l'area dell'euro), basato su un'ampia gamma di indicatori, conferma le evidenze desunte dalle indagini e segnala una perdurante perdita di slancio dell'attività economica nel corso del mese di agosto. Tali andamenti sono in linea con la contrazione stimata nel secondo trimestre del 2022, con la crescita del PIL mondiale in termini reali (esclusa l'area dell'euro) al -0,6 per cento. Rispetto alle proiezioni di giugno, questo risultato più negativo riflette una crescita più debole di quanto precedentemente previsto in Cina, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti. Nell'insieme ci si attende che, quest'anno e il prossimo, l'economia mondiale si espanda a un ritmo lievemente inferiore alla propria media di lungo periodo, in presenza di un rallentamento dell'attività nelle economie sia avanzate sia emergenti.

AREA EURO

Dopo essere cresciuta nella prima metà dell'anno, l'attività economica nell'area dell'euro ha ristagnato nei mesi estivi, risentendo in particolare degli ulteriori forti rincari delle materie prime energetiche e dell'accresciuta incertezza connessa con il protrarsi della guerra in Ucraina. L'inflazione al consumo si è portata in settembre al 9,9 per cento soprattutto per effetto della crescita eccezionale dei prezzi dell'energia (40,7 per cento). Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha avviato la fase di rialzo dei tassi di riferimento, con due interventi consecutivi nelle riunioni di luglio e di settembre; in quella di luglio ha introdotto il nuovo strumento per la protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. In luglio la produzione industriale si è ridotta significativa-mente, per poi recuperare parzialmente in agosto. Secondo le proiezioni degli esperti della BCE pubblicate in settembre, il prodotto crescerà del 3,1 per cento quest'anno, dello 0,9 nel 2023 e dell'1,9 nel 2024. Rispetto allo scorso giugno le stime sono state riviste al rialzo per il 2022, a fronte di una dinamica dell'attività più favorevole delle attese nella prima parte dell'anno, e al ribasso per i due anni successivi, principalmente a causa delle tensioni nelle forniture di energia, del protrarsi di una sostenuta dinamica dei prezzi e del deterioramento della fiducia. In uno scenario avverso, che riflette l'eventualità di una completa interruzione dei flussi di gas dalla Russia, il PIL si contrarrebbe nella media del 2023.

STATI UNITI

Negli Stati Uniti il PIL in termini reali si è nuovamente contratto nel secondo trimestre del 2022, in un contesto in cui la spesa delle famiglie si è indebolita e gli investimenti sono diminuiti. L'aumento dei tassi sui mutui ipotecari e le forti pressioni dal lato dei costi hanno determinato un calo degli investimenti nell'edilizia residenziale, con la costruzione di nuove abitazioni che continua a diminuire. I consumi privati hanno segnato un rallentamento in presenza di un deterioramento del clima di fiducia dei consumatori e di un calo del reddito disponibile reale dovuto all'elevata inflazione. In prospettiva, l'espansione del PIL in termini reali dovrebbe diventare positiva a partire dal terzo trimestre, pur mantenendosi nel complesso modesta. L'inflazione complessiva è diminuita più del previsto a luglio, dopo l'accelerazione di giugno. A luglio, per

effetto della diminuzione dei prezzi dei beni energetici, l'inflazione al consumo complessiva sui dodici mesi è diminuita all'8,5 per cento, mentre l'inflazione di fondo è rimasta invariata al 5,9 per cento.

CINA

L'economia cinese ha recuperato a giugno 2022, ma a luglio la ripresa si è arrestata. L'attività economica ha subito una brusca contrazione nel secondo trimestre del 2022 per effetto delle rigide misure di contenimento attuate nell'ambito della strategia zero-COVID cinese, in risposta ai focolai emersi nelle maggiori province. Si prevede che l'economia torni a crescere nella seconda metà di quest'anno, nell'ipotesi di un maggiore sostegno da parte delle politiche e di un'incidenza limitata dei focolai di COVID-19. Di conseguenza, rispetto all'esercizio di giugno, le prospettive di crescita per la Cina sono state riviste nettamente al ribasso per quest'anno e in misura lievemente inferiore per il resto dell'orizzonte di proiezione. Le pressioni sui prezzi al consumo in Cina si mantengono tuttavia moderate.

GIAPPONE

In Giappone si è assistito a un nuovo avvio della ripresa dell'attività economica, sostenuta dalla riapertura dell'economia. Dopo una contrazione nel primo trimestre del 2022, la ripresa economica si è riavviata nel secondo trimestre, sostenuta da un recupero della domanda interna dopo l'allentamento delle restrizioni legate al COVID-19. L'economia dovrebbe mantenersi su un percorso di moderata ripresa. L'inflazione sui dodici mesi misurata sull'IPC quest'anno dovrebbe rimanere al di sopra dell'obiettivo del 2 per cento fissato dalla banca centrale giapponese, per poi scendere al di sotto successivamente.

REGNO UNITO

Nel Regno Unito lo slancio espansivo dovrebbe indebolirsi ulteriormente, giacché il calo del reddito disponibile delle famiglie grava sulla spesa per consumi. La crescita del PIL in termini reali ha subito un rallentamento nel secondo trimestre del 2022 e dovrebbe diminuire ulteriormente nei prossimi trimestri. Dato il brusco aumento dell'inflazione, che dovrebbe crescere ulteriormente, ci si aspetta che l'attività economica inizi a contrarsi al volgere dell'anno. Le condizioni nel mercato del lavoro restano tese, mentre pressioni salariali generalizzate accrescono il livello persistentemente elevato dell'inflazione interna. Anche gli elevati prezzi delle materie prime dovrebbero continuare a sospingere verso l'alto l'inflazione al consumo per il resto dell'anno.

ALTRE AREE EUROPEE

In Russia i dati recenti segnalano l'inizio di una recessione che probabilmente sarà meno grave rispetto alle attese precedenti. Nel secondo trimestre del 2022 il PIL in termini reali è diminuito del 5,8 per cento rispetto al trimestre precedente, suggerendo che la recessione prevista per quest'anno sarà probabilmente meno pronunciata rispetto a quanto indicato nelle proiezioni di giugno 2022 degli esperti dell'Eurosistema. Nondimeno, le proiezioni indicano un calo significativo dell'attività economica, perché sia la domanda interna sia il commercio internazionale risentono in misura crescente di sanzioni internazionali senza precedenti. Tali sanzioni hanno determinato un aumento dei prezzi all'importazione e turbative dal lato dell'offerta, fattori che esercitano pressioni al rialzo sull'inflazione. Tuttavia, parte di queste pressioni è stata di recente compensata da un rafforzamento del rublo e da una più debole domanda da parte dei consumatori.

ITALIA

In Italia la dinamica del PIL si è rafforzata nel secondo trimestre, in concomitanza con il miglioramento del quadro pandemico. Nel secondo trimestre il prodotto è aumentato dell'1,1 per cento sul periodo; è stato sostenuto dal ritorno alla crescita dei consumi delle famiglie, grazie anche al miglioramento della situazione epidemiologica, e dall'incremento degli investimenti. Nonostante il nuovo aumento delle esportazioni, l'interscambio con l'estero ha fornito un lieve contributo negativo. Dal lato dell'offerta, il valore aggiunto è salito in tutti i principali comparti, ad eccezione dell'agricoltura. Secondo il valore centrale desunto dai modelli della Banca d'Italia, si stima che nel terzo trimestre il PIL si sia marginalmente ridotto rispetto ai tre mesi precedenti, nonostante la tenuta del valore aggiunto nei servizi; vi avrebbero influito gli ulteriori incrementi dei costi energetici, il protrarsi di difficoltà di approvvigionamento nell'ambito delle catene globali del valore, seppure in parte attenuatesi rispetto ai mesi primaverili, e la perdurante incertezza sull'evoluzione e sugli effetti della guerra in Ucraina. Nello stesso periodo anche l'indicatore Ita-coin, che misura la dinamica del prodotto al netto delle componenti più erratiche, è diminuito, collocandosi su valori negativi per la prima volta dalla fine del 2020. Secondo le nostre proiezioni più aggiornate, nel complesso del 2022 il PIL aumenterebbe di poco più del 3 per cento.

L'EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Come noto, a partire dal mese di gennaio 2022, l'intensificarsi delle tensioni tra Russia e Ucraina che ha portato alla dichiarazione di guerra della Russia all'Ucraina e all'invasione del territorio ucraino da parte dell'esercito russo in data 24 febbraio, stanno continuando a creare importanti ripercussioni sui mercati internazionali, sia in termini di andamento dei mercati finanziari che sui prezzi delle commodities. Per il Gruppo Biesse, che opera in Russia attraverso la filiale commerciale di Mosca, il mercato russo rappresenta circa il 3% del fatturato. La fatturazione delle macchine avviene in Euro, di conseguenza la società è protetta dall'impatto di fluttuazione del Rublo.

Con riferimento agli impatti diretti del conflitto sul Gruppo, si segnala che al 30 settembre 2022 l'esposizione creditoria verso il mercato russo è pari ad Euro 1,6 milioni e le disponibilità liquide detenute in rubli sono pari ad un controvalore Euro di 4,9 milioni. Le giacenze di magazzino presso la controllata russa ammontano ad Euro 2,2 milioni al 30 settembre 2022.

Il Management ritiene che gli effetti delle sanzioni economiche verso Russia e Bielorussia, il perdurare delle tensioni geopolitiche ed i riflessi sugli approvvigionamenti energetici, continueranno a manifestarsi sull'evoluzione del business nella restante parte del 2022. L'evoluzione del conflitto bellico e i conseguenti impatti diretti ed indiretti che tale evoluzione possono comportare sulle performances economicofinanziarie della controllata russa, sono oggetto di continuo monitoraggio da parte del management aziendale, il quale ne ha tenuto conto nelle proprie valutazioni in merito alla recuperabilità dei crediti commerciali e delle giacenze di magazzino sopra indicati.

Dallo scoppio del conflitto bellico il Gruppo ha lavorato al fine di consentire il mantenimento dell'operatività ed il livello di occupazione della filiale commerciale. Al 30 settembre 2022, il portafoglio ordini verso il mercato russo è pari ad Euro 9 milioni, in linea rispetto al valore del 31.12.2021.

Il contesto di riferimento rimane quindi ad oggi caratterizzato da rilevanti incertezze dovute non soltanto alla diffusione di varianti del COVID-19, che hanno particolarmente influenzando il mercato cinese, ma anche all'evolversi del contesto geopolitico internazionale.

Alla fine del terzo trimestre 2022, il Gruppo consuntiva un ingresso ordini in rallentamento rispetto al terzo trimestre 2021 (-9,9%), mentre il portafoglio si attesta a € 371.865 mila, pressoché invariato rispetto a dicembre 2021.

Tale performance è stata resa possibile sia dalla situazione di mercato particolarmente positiva nei primi tre mesi dell'anno, che dalla capillare rete di distribuzione del Gruppo.

Il positivo andamento è anche riflesso nella performance economica (con ricavi e margini in crescita), mentre la performance finanziaria risente delle persistenti criticità sulla catena di approvvigionamento. In tale contesto, nei primi nove mesi del 2022, il Gruppo ha intrapreso una deliberata strategia volta a minimizzare gli impatti derivanti dalle incertezze relative alle forniture di materiali, dotandosi di una consistente copertura dei magazzini. I debiti commerciali registrano una leggera diminuzione principalmente derivante dalla rinegoziazione delle condizioni di pagamento con alcuni fornitori strategici. L'incremento dei crediti commerciali è quasi integralmente compensato dall'aumento delle passività contrattuali, in linea con il trend delle vendite del 2022.

Sulla base dello scenario fin qui descritto, il Gruppo proseguirà per la restante parte dell'esercizio 2022 nell'implementare con determinazione le azioni volte al contenimento dei costi, in particolar modo monitorando sia le dinamiche inflazionistiche che impattano sia sulle materie prime che sui costi dell'energia.

PRINCIPALI EVENTI

In data 21 dicembre 2021 con atto del Notaio Luisa Rossi la società controllata Bre.Ma. Brenna Macchine S.r.l. è stata incorporata in Biesse S.p.A e gli effetti contabili e fiscali di tale operazione partiranno dal 1° gennaio 2022, peraltro senza impatti sul bilancio consolidato.

In data 14 febbraio 2022 con atto del Notaio Luisa Rossi si è proceduto con l'acquisto del 40% del capitale sociale della controllata Montresor S.r.l. passando ad una quota di possesso pari al 100%. Il corrispettivo per l'acquisto della quota di partecipazione in oggetto è pari € 1.173 mila.

In data 27 aprile 2022, l'Assemblea di Biesse S.p.A., ha approvato:

  • il Bilancio di Esercizio al 31/12/2021 della capogruppo Biesse S.p.A. che si è chiuso con un utile netto di euro 2.141.702,48, il Bilancio Consolidato di Gruppo ed il Bilancio di Sostenibilità;
  • la destinazione dell'utile di esercizio 2021, deliberando la distribuzione di un dividendo lordo complessivo di euro 0,624 per azione, di cui euro 0,078 a valere sull'utile di esercizio ed euro 0,546 per azione a valere sulla riserva straordinaria di utili;
  • la Relazione sulla politica di remunerazione 2022 e sui compensi corrisposti nel 2021;
  • l'autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione di azioni proprie.

In data 19 maggio 2022 si è perfezionato l'acquisto del 40% residuo della partecipazione nella Movetro S.r.l.; società già consolidata al 100% in ragione della valutazione del possibile esercizio dell'opzione put/call a valere sulla suddetta quota di minoranza. Tale operazione è stata effettuata ad un prezzo sostanzialmente allineato alla valutazione dell'opzione put/call già rilevata nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2021.

Si segnala infine che in data 7 settembre 2022 con atto del Notaio Giuseppe Muraro si è proceduto alla vendita del terreno sito nel Comune di Thiene (VI).

PARTECIPAZIONE ALLA PAN-EUROPEAN SMALL MID CAP CONFERENCE

Biesse ha partecipato, in remoto, alla conference organizzata da J.P. Morgan-Cazenove riservata alle società Mid/Small Cap europee. In tale occasione l'Amministratore Delegato Roberto Selci ha illustrato i principali elementi caratteristici del Gruppo, gli obiettivi industriali a breve termine e gli impatti derivanti dai più recenti eventi in ambito internazionale.

PARTECIPAZIONE ALLA EURONEXT STAR CONFERENCE 2022

Biesse ha partecipato, in forma virtuale, alla conference organizzata da Borsa Italiana Euronext Star Conference 2022 riservata alle società del segmento Star. In questa occasione il management di Biesse ha così avuto l'opportunità di condividere con investitori e analisti italiani ed esteri le proprie strategie ed attività. In particolare, in relazione al conflitto in corso in Ucraina, il management ha precisato che il Gruppo ha una limitata esposizione nei paesi coinvolti nella guerra e/o raggiunti dalle sanzioni dell'UE, ossia Ucraina Russia e Bielorussia. Questi tre Paesi rappresentano insieme una percentuale estremamente limitata del portafoglio ordini di Gruppo (solo vendite). Nonostante non ci siano allo stato attuale impatti economici-finanziari tangibili, la Società monitora costantemente ogni evoluzione che possa avere potenziali effetti sul proprio business.

PARTECIPAZIONE ALLA 2022 ITALIAN EXCELLENCES CONFERENCE

Biesse ha partecipato all'evento svoltosi a Parigi lo scorso 12 Ottobre denominato 2022 Italian Excellences – Mid Corporate Conference. In tale occasione il Management della società ha incontrato la comunità finanziaria internazionale con la quale ha condiviso le proprie sensazioni sull'attuale contesto, commentando i risultati conseguiti.

SINTESI DATI ECONOMICI

Conto Economico al 30 settembre 2022 con evidenza delle componenti non ricorrenti

30 Settembre
2022
% su ricavi 30 Settembre
2021
% su ricavi DELTA %
migliaia di euro
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 613.371 100,0% 526.993 100,0% 16,4%
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti
39.986 6,5% 24.126 4,6% 65,7%
Altri Proventi 5.314 0,9% 3.924 0,7% 35,4%
Valore della produzione 658.670 107,4% 555.044 105,3% 18,7%
Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci (289.982) (47,3)% (238.906) (45,3)% 21,4%
Altre spese operative (112.946) (18,4)% (83.809) (15,9)% 34,8%
Costo del personale (184.955) (30,2)% (170.434) (32,3)% 8,5%
Ebitda adjusted 70.788 11,5% 61.895 11,7% 14,4%
Ammortamenti (24.358) (4,0)% (25.006) (4,7)% (2,6)%
Accantonamenti (3.839) (0,6)% (5.157) (1,0)% (25,6)%
Ebit adjusted 42.591 6,9% 31.731 6,0% 34,2%
Impairment e componenti non ricorrenti 1.568 0,3% 12.820 2,4% (87,8)%
Ebit 44.158 7,2% 44.551 8,5% (0,9)%
Proventi finanziari 729 0,1% 306 0,1% 138,1%
Oneri Finanziari (1.778) (0,3)% (2.365) (0,4)% (24,8)%
Proventi (oneri) netti su cambi (7.074) (1,2)% (1.359) (0,3)% -
Risultato ante imposte 36.035 5,9% 41.133 7,8% (12,4)%
Imposte sul reddito (11.234) (1,8)% (5.749) (1,1)% 95,4%
Risultato del periodo 24.801 4,0% 35.384 6,7% (29,9)%

I ricavi netti al 30 settembre 2022 sono pari a € 613.371 mila, in aumento (+16,4%) rispetto al dato dello stesso periodo 2021 (ricavi netti pari a € 526.993 mila). Tale incremento è da imputarsi, oltre che al positivo trend delle vendite, anche alla variazione dell'area di consolidamento che vede, rispetto al terzo trimestre 2021, l'ingresso della controllata Forvet S.p.A. acquisita a fine 2021.

Al 30 settembre 2022, il valore della produzione è pari a € 658.670 mila, in aumento del 18,7% rispetto a settembre 2021, quando il dato ammontava a € 555.044 mila. Al positivo contributo dato dalle vendite di periodo, si aggiunge inoltre l'incremento della produzione legata al magazzino, necessaria per fronteggiare le tensioni sugli approvvigionamenti riscontate nel corso dell'anno.

Di seguito si riporta il dettaglio delle incidenze percentuali dei costi calcolate sul valore della produzione.

30 Settembre 30 Settembre
2022 % 2021 %
migliaia di euro
Valore della produzione 658.670 100,0% 555.044 100,0%
Consumo materie prime e merci 289.982 44,0% 238.906 43,0%
Altre spese operative 112.946 17,1% 83.809 15,1%
Costi per servizi 101.105 15,3% 74.173 13,4%
Costi per godimento beni di terzi 3.388 0,5% 1.914 0,3%
Oneri diversi di gestione 8.453 1,3% 7.722 1,4%
Valore aggiunto 255.743 38,8% 232.329 41,9%

L'analisi delle incidenze percentuali dei consumi e delle altre spese operative, calcolate sul valore della produzione, anziché sui ricavi, evidenzia come l'assorbimento delle materie prime risulti in aumento (pari al 44,0% contro il 43,0% del 30 settembre 2021), per effetto dell'incremento dei costi delle materie prime registrato nel corso del 2022. Le altre spese operative aumentano in valore assoluto (€ 29.137 mila), incrementando anche il proprio peso percentuale rispetto al trimestre 2021 (dal 15,1% al 17,1%). Tale fenomeno è prevalentemente attribuibile alla voce costi per servizi, che passa da € 74.173 mila a € 101.105 mila, in aumento del 36,3%: la variazione è principalmente dovuta, tenuto anche conto della variazione dell'area di consolidamento che vede, rispetto al terzo trimestre 2021, l'ingresso della controllata Forvet S.p.A. acquisita a fine 2021, a maggiori costi per prestazioni di servizi alla produzione, tra cui lavorazioni esterne e trasporti su acquisiti (in aumento per € 6.573 mila), spese di consulenza (in aumento per € 2.707 mila), provvigioni passive e trasporti su vendite (in aumento per € 4.691 mila), costi legati alla partecipazione a fiere ed eventi (in aumento per € 2.585 mila). Ai predetti aumenti si aggiungono inoltre sia quelli relativi a viaggi e trasferte (in aumento per € 3.330 mila) che quelli relativi alle utenze (in aumento per € 2.661 mila) principalmente attribuibili all'incremento del costo dell'energia e del riscaldamento.

Il costo del personale al 30 settembre 2022 è pari ad € 184.955 mila e registra un incremento di valore di € 14.521 mila rispetto al dato del 2021 (€ 170.434 mila, +8,5%). In proposito, si evidenzia come tale fenomeno sia prevalentemente riconducibile all'effetto combinato dell'inflazionamento del costo del lavoro e di un minor ricorso ad ammortizzatori sociali e contributi statali. Tale incremento è da imputarsi anche alla variazione dell'area di consolidamento che vede, rispetto al terzo trimestre 2021, l'ingresso della controllata Forvet S.p.A. acquisita a fine 2021.

L'EBITDA adjusted al 30 settembre 2022 è positivo per € 70.788 mila (a fine settembre 2021 era positivo per € 61.895 mila), in crescita del 14,4%.

Gli ammortamenti registrano nel complesso una diminuzione pari al 2,6% (passando da € 25.006 mila al 30 settembre 2021 a € 24.358 mila al 30 settembre 2022): la componente relativa alle immobilizzazioni materiali (comprensive dei diritti d'uso) è in aumento di € 582 mila (+4,0%), mentre quella relativa alle immobilizzazioni immateriali diminuisce di € 1.230 mila (-12,4%).

La voce accantonamenti e impairment ammonta a € 3.839 mila ed include accantonamenti per € 3.562 mila (di cui, principalmente, € 1.856 mila per adeguamenti fondi rischi e oneri futuri e € 618 mila per l'adeguamento di stima del fondo garanzia prodotti), mentre le svalutazioni per impairment sono pari ad € 277 mila, relativi ad attività immateriali, tra cui costi di sviluppo.

I componenti non ricorrenti evidenziano un valore netto positivo pari a € 1.568 mila, rappresentato dal contributo a fondo perduto per COVID-19 ricevuto dalla controllata Biesse America Inc. per € 3.142 mila, parzialmente compensato da svalutazioni marchi per € 1.575 mila in conseguenza al progetto di rebranding del Gruppo, che porta alla ridefinizione dell'identità del Gruppo.

In riferimento alla gestione finanziaria si registrano oneri netti per € 1.049 mila, in diminuzione rispetto al dato 2021 (€ 2.059 mila).

Per quanto riguarda la gestione del rischio cambio, si registrano componenti negative nette per € 7.074 mila, in peggioramento rispetto al pari periodo dell'anno precedente (negativo per € 1.359 mila).

Il risultato prima delle imposte è quindi positivo per € 36.035 mila in diminuzione rispetto al dato del 2021 (pari a € 41.133 mila, risultato che era positivamente influenzato da € 12.820 mila di componenti non ricorrenti).

Il saldo delle componenti fiscali è negativo per complessivi € 11.234 mila. Tale saldo si determina per effetto dei seguenti elementi: IRES e altre imposte differite (negative per € 4.023 mila), IRAP (negativa per € 1.603 mila), accantonamenti per imposte sul reddito di società estere (negative per € 5.435 mila) e imposte relative a esercizi precedenti (negative per € 173 mila).

Si evidenzia un netto aumento del tax-rate rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente in quanto nel 2021 l'operazione di cessione della partecipazione detenuta nella Dongguan Korex Machinery Co. Ltd. (Korex), aveva generato una plusvalenza di € 17.814 mila fiscalmente non imponibile.

Il Gruppo consuntiva un risultato netto positivo pari a € 24.801 mila.

SINTESI DATI PATRIMONIALI

Stato patrimoniale al 30 settembre 2022

30 Settembre 31 Dicembre
2022 2021
migliaia di euro
Immateriali 90.686 97.989
Materiali 117.731 117.203
Finanziarie 4.041 4.578
Immobilizzazioni 212.459 219.770
Rimanenze 227.639 179.417
Crediti commerciali e attività contrattuali 139.688 125.962
Debiti commerciali (181.183) (186.660)
Passività contrattuali (141.593) (127.093)
Capitale Circolante Netto Operativo 44.552 (8.375)
Fondi relativi al personale (11.553) (13.318)
Fondi per rischi ed oneri (24.112) (24.850)
Altri debiti/crediti netti (55.107) (63.274)
Attività nette per imposte anticipate 15.623 14.660
Altre Attività/(Passività) Nette (75.149) (86.781)
Capitale Investito Netto 181.862 124.614
Capitale sociale 27.403 27.393
Risultato del periodo precedente e altre riserve 209.034 186.957
Risultato dell'esercizio 24.760 34.018
Patrimonio netto di terzi 242 849
Patrimonio Netto 261.439 249.217
Debiti finanziari verso banche e altri finanziatori 28.484 29.594
Altre attività finanziarie (7.157) (27.098)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (100.903) (127.099)
Indebitamento Finanziario Netto (79.577) (124.603)
Totale Fonti di Finanziamento 181.862 124.614

Il capitale investito netto è pari a € 181,8 milioni, in aumento rispetto a dicembre 2021 (€ 124,6 milioni).

Rispetto a dicembre 2021, le immobilizzazioni sono in calo, decremento derivante dal fatto che gli ammortamenti sono maggiori dei nuovi investimenti di periodo.

Il capitale circolante netto operativo aumenta di € 52,9 milioni rispetto a dicembre 2021 La variazione è dovuta principalmente all'incremento dei magazzini (pari a € 48.223 mila) più che altro riconducibile alla strategia volta a minimizzare gli impatti derivanti dalle persistenti criticità relative alla catena di approvvigionamento, mentre l'incremento dei crediti commerciali (pari € 13.727 mila) è quasi integralmente compensato dall'aumento delle passività contrattuali (pari a € 14.500 mila), fenomeni che confermano il positivo trend delle vendite del 2022, con un fatturato in crescita del 16,4%.

La voce debiti commerciali si riduce invece di € 5.477 rispetto al valore di dicembre 2021, effetto principalmente riconducibile ad una diminuzione dei giorni medi di pagamento.

Il patrimonio netto è pari a € 261,4 milioni (€ 249,2 milioni al 31 dicembre 2021).

Posizione finanziaria netta

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 30 Settembre Al 30 Giugno Al 31 Marzo Al 31 Dicembre Al 30 Settembre
2022 2022 2022 2021 2021
migliaia di euro
Attività finanziarie: 108.061 117.201 136.539 154.197 143.509
Attività finanziarie correnti 7.157 7.266 27.141 27.098 27.867
Disponibilità liquide 100.903 109.935 109.398 127.099 115.641
Debiti leasing a breve termine (7.983) (8.524) (7.194) (7.384) (6.628)
Debiti bancari e altri debiti finanziari a breve termine (4.761) (7.493) (5.826) (5.998) (5.539)
Posizione finanziaria netta a breve termine 95.317 101.183 123.520 140.815 131.343
Debiti leasing a medio/lungo termine (14.997) (15.508) (15.179) (15.320) (16.546)
Debiti bancari a medio/lungo termine (573) (525) (395) (680) (916)
Debiti commerciali e altri debiti a medio/lungo termine (171) (185) (285) (213) -
Posizione finanziaria netta a medio/lungo termine (15.740) (16.218) (15.859) (16.212) (17.462)
Posizione finanziaria netta totale 79.577 84.965 107.661 124.603 113.880

Nello schema di Posizione Finanziaria Netta (di seguito anche "PFN") al 30.09.2022, in applicazione delle nuove disposizioni contenute nella Comunicazione n. 5/21 del 29 aprile 2021 emessa da Consob che rimanda alle Raccomandazioni ESMA del 4 marzo 2021, sono stati ricompresi i debiti commerciali scadenti oltre l'esercizio. Ai fini comparativi si evidenzia che tali debiti al 30 settembre 2021, data in cui non erano ancora state applicate le disposizioni sopra citate, risultavano essere € 225 mila.

Ai fini di una migliore rappresentazione della Posizione Finanziaria Netta, è stato escluso dalle attività finanziarie il fair value attivo dei derivati in essere. Ai fini comparativi si segnala che il fair value attivo dei derivati al 30 settembre 2021 risultava essere pari a € 643 mila.

La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 30 settembre 2022 è positiva per € 79.577 mila, in diminuzione rispetto al dato del medesimo periodo dell'esercizio precedente (positiva per € 113.880 mila). Nel confronto con il fine anno 2021 l'indicatore diminuisce di € 45.026 mila, principalmente influenzato dalle dinamiche del capitale circolante netto, nonostante i buoni risultati ottenuti a livello di gestione operativa e dalla distribuzione di dividendi avvenuta nel corso del primo semestre 2022.

Per completezza d'informativa si precisa che, essendo fattispecie non disciplinata in modo specifico, all'interno della Posizione Finanziaria Netta non viene rappresentata la stima della passività per earn-out pari a 3 milioni di € correlata all'acquisizione di Forvet S.p.A. ed esigibile entro 12 mesi.

Alla data di approvazione della presente relazione, Biesse S.p.A. ha linee di credito pari a € 210,5 milioni, di cui € 85,5 milioni a revoca ed € 125 milioni committed con duration oltre i 12 mesi. Tutte le linee di credito per cassa, peraltro non utilizzate, sono chirografarie cioè esenti da garanzie reali e/o altri vincoli.

SEGMENT REPORTING

Ripartizione ricavi per segmento

30 Settembre
2022
% 30 Settembre
2021
% Var %
2022/2021
migliaia di euro
Segmento Macchine e Sistemi 556.824 90,8% 478.806 90,9% 16,3%
Segmento Meccatronica 80.977 13,2% 70.732 13,4% 14,5%
Elisioni Inter segmento (24.430) (4,0)% (22.545) (4,3)% 8,4%
Totale 613.371 100,0% 526.993 100,0% 16,4%

Ripartizione ricavi per area geografica

30 Settembre % 30 Settembre % Var %
2022/2021
2022 2021
migliaia di euro
Europa Occidentale 325.079 53,0% 264.859 50,3% 22,7%
Asia – Oceania 74.864 12,2% 69.069 13,1% 8,4%
Europa Orientale 82.261 13,4% 87.458 16,6% (5,9)%
Nord America 114.577 18,7% 90.950 17,3% 26,0%
Resto del Mondo 16.590 2,7% 14.658 2,8% 13,2%
Totale 613.371 100,0% 526.994 100,0% 16,4%

La ripartizione dei ricavi per segmento operativo evidenzia un sensibile incremento comune ad entrambi i segmenti. Macchine-Sistemi (che rappresenta il 90,8% del fatturato di gruppo) e Meccatronica registrano un aumento rispettivamente del 16,3% e del 14,5%, rispetto al terzo trimestre 2021.

Analizzando il fatturato per area geografica, l'incremento ha riguardato tutte le seguenti aree geografiche di riferimento: Europa Occidentale (22,7%), Asia-Oceania (8,4%), Nord America (26,0%) e Resto del Mondo (13,2%). L'Europa Orientale registra invece un lieve decremento (-5,9%).

Pesaro, 28 ottobre 2022 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Giancarlo Selci

ATTESTAZIONE AI SENSI DEL COMMA 2 ART. 154 BIS TUF

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Pierre Giorgio Sallier de La Tour

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