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Biesse

Quarterly Report May 8, 2020

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RELAZIONE FINANZIARIA TRIMESTRALE AL 31/03/2020

BIESSE S.p.A.

RELAZIONE FINANZIARIA TRIMESTRALE AL 31/03/2020

SOMMARIO

IL GRUPPO BIESSE

Struttura del Gruppo pag. 3
Note esplicative pag. 4
Organi societari della capogruppo pag. 5
Financial Highlights pag. 6

RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE

La relazione sull'andamento della gestione pag. 9
Il contesto economico pag. 10
Principali eventi del trimestre pag. 12
Prospetti contabili pag. 13
Allegato pag. 19

STRUTTURA DEL GRUPPO

Le società appartenenti al Gruppo Biesse rientranti all'interno dell'area di consolidamento sono le seguenti:

Note: i diversi colori rappresentano i sottogruppi della catena di controllo

NOTE ESPLICATIVE

La relazione trimestrale consolidata del Gruppo Biesse al 31 Marzo 2020, non sottoposta a revisione contabile, redatta ai sensi dell'art. 154-ter, comma 2, del Testo Unico della Finanza, è predisposta conformemente ai criteri di valutazione e di misurazione stabiliti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS).

I principi contabili ed i criteri di valutazione sono conformi a quelli del bilancio al 31/12/2019 ai quali si fa rinvio. In questa sede, inoltre, si evidenzia quanto segue:

  • la situazione trimestrale è stata predisposta secondo il criterio della separazione dei periodi in base al quale il periodo di riferimento è considerato come esercizio autonomo; in tale ottica il conto economico trimestrale riflette le componenti economiche di pertinenza del periodo nel rispetto del principio della competenza temporale;
  • le situazioni contabili a base del processo di consolidamento sono quelle predisposte dalle società controllate con riferimento al 31/03/2020, rettificate, ove necessario, per adeguarle ai principi contabili di Gruppo;
  • alcune informazioni economiche nella presente relazione riportano indicatori intermedi di redditività tra i quali il margine operativo lordo (EBITDA). Tale indicatore è ritenuto dal management un importante parametro per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo in quanto non influenzato dagli effetti delle diverse metodologie di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e dalle caratteristiche del capitale impiegato, nonché dalle politiche di ammortamento. Si precisa però che tale indicatore non è identificato come misura contabile nell'ambito degli IFRS, pertanto il criterio di determinazione potrebbe non essere omogeneo rispetto a quanto indicato da altri Gruppi o Società.

Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2019, nell'area di consolidamento non si segnalano variazioni.

ORGANI SOCIETARI DELLA CAPOGRUPPO

Consiglio di Amministrazione
Presidente Giancarlo Selci
Amministratore delegato Roberto Selci
Consigliere esecutivo e Direttore Generale Stefano Porcellini
Consigliere esecutivo Alessandra Parpajola
Consigliere esecutivo Silvia Vanini
Consigliere indipendente (lead independent Director) Elisabetta Righini
Consigliere indipendente Giovanni Chiura
Consigliere indipendente Federica Palazzi
Collegio Sindacale
Presidente Paolo de Mitri
Sindaco effettivo Dario de Rosa
Sindaco effettivo Silvia Cecchini
Sindaco supplente Silvia Farina
Sindaco supplente Silvia Muzi

Organismo di Vigilanza

Giuseppe Carnesecchi (Presidente)

Domenico Ciccopiedi

Elena Grassetti

Società di revisione

Deloitte S.p.A.

FINANCIAL HIGHLIGHTS

Dati economici

31 Marzo % SU 31 Marzo % SU Delta %
2020 ricavi 2019 ricavi
Migliaia di euro
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 147.661 100,0% 169.182 100,0% (12,7)%
Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti (1) 62.752 42,5% 75.652 44,7% (17,1)%
Margine Operativo Lordo (EBITDA) prima degli eventi non
ricorrenti(1)
12.377 8,4% 18.901 11,2% (34,5)%
Risultato Operativo Netto (EBIT) prima degli eventi non
ricorrenti (1)
5.364 3,6% 10.674 6,3% (49,7)%
Risultato Operativo Netto (EBIT) (1) 5.322 3,6% 10.179 6,0% (47,7)%
Risultato dell'esercizio 2.117 1,4% 5.590 3,3% (62,1)%

Dati patrimoniali

31 Marzo 31 Dicembre
2020 2019
Migliaia di euro
Capitale Investito Netto (1) 243.937 237.285
Patrimonio Netto 219.273 218.675
Posizione Finanziaria Netta (1) 24.663 18.609
Capitale Circolante Netto Operativo (1) 72.016 72.262
Gearing (PFN/PN) 0,11 0,09
Copertura Immobilizzazioni 1,00 0,98
Portafoglio ordini 189.108 196.591

(1) grandezze riferite a livelli intermedi di risultato e ad aggregati patrimoniali e finanziari per le quali sono forniti nella Relazione sulla Gestione i criteri adottati per la loro determinazione

Cash flow

Migliaia di euro 31 marzo
2020
31 dicembre
2019
EBITDA (Risultato operativo lordo) 12.377 75.601
Variazione del capitale circolante netto (1.569) (24.329)
Variazione delle altre attività/passività operative (10.412) (8.452)
Cash flow operativo 396 42.820
Impieghi netti per investimenti (6.098) (50.337)
FTA IFRS 16 (23.524)
Cash flow della gestione ordinaria (5.703) (31.041)
Dividendi corrisposti 0 (13.149)
Effetto cambio su PFN (351) 188
Variazione dell'indebitamento finanziario netto (6.054) (44.001)

Dati di struttura

31 Marzo 31 Marzo
2020 2019
Numero dipendenti a fine periodo 4.168 4.470

I dati includono i lavoratori interinali

LA RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE

La crisi globale, susseguente al diffondersi dell'epidemia da Covid-19 al di fuori della Cina, ha manifestato i suoi effetti sulle attività del gruppo Biesse. Le misure di lock-down imposte progressivamente dal governo e adottate dalle amministrazioni locali dove operano le sedi del gruppo, hanno determinato una riduzione delle attività sia produttive, che commerciali. In particolare, a partire dalla seconda metà del mese di marzo tutti gli stabilimenti italiani hanno dovuto interrompere l'operatività, con conseguente riduzione dei volumi di produzione e di vendita. D'altronde nello stesso periodo anche buona parte dei mercati di riferimento (ad eccezione del Nord America, della Russia e del Sud America) hanno subito un brusco rallentamento dei flussi di merci e persone, con conseguente impatto sull'ingresso ordini e, di conseguenza, sui volumi di vendita.

Data questa generalizzata situazione di difficoltà, i ricavi del Gruppo Biesse del primo trimestre 2020 sono stati pari a € 147.661 mila, in diminuzione del 12,7% rispetto all'anno precedente. Il calo ha riguardato tutte le aree geografiche di riferimento, ed in particolare l'area Asia-Oceania (-16,8%), Europa Orientale (-14%) ed Europa Occidentale (-12,6%); le aree Nord America e Resto del Mondo sono scese del 9,8% e del 8,7% rispettivamente.

Per quanto riguarda la ripartizione dei ricavi per segmento, il calo è comune a tutte le divisioni anche se con andamenti diversi: la Divisione Legno, grazie al portafoglio ordini di fine anno, è riuscita a contenere la diminuzione al -7,1%. Andamento simile viene registrato dalla divisione Tooling (-6,5%). La Divisione Vetro/Pietra scende del 31,3% rispetto al pari periodo 2019 (che beneficiava di alcuni progetti Systems), mentre per le divisioni Meccatronica e Componenti il calo si attesta a -18,4% e -25,7% rispettivamente.

Il suesposto calo dei volumi si è riflettuto sulla redditività operativa di periodo, così come indicato dall'Ebitda, che, al lordo degli oneri non ricorrenti, si attesta a € 12.377 mila, in calo del 34,5%. Si evidenzia anche il peggioramento nell'esercizio in corso del Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti (EBIT) (€ 5.364 mila nel 2020 contro € 10.674 mila nel 2019) con un delta negativo di € 5.310 mila e un'incidenza sui ricavi che scende dal 6,3% al 3,6%.

Il portafoglio ordini risulta pari a circa € 189 milioni, in leggero calo rispetto a dicembre 2019 (-3,8%), con andamenti diversi tra le divisioni: la Divisione Legno e la Divisione Vetro/Pietra calano rispettivamente del 6,9% e del 3%, mentre la Divisione Meccatronica aumenta del 24,2% per effetto di ingresso ordini principalmente dalle aree Cina e Taiwan, e Turchia.

L'ingresso ordini segna un -24,7% rispetto al pari periodo 2019, con un calo più marcato per le divisioni Legno e Vetro/Pietra (rispettivamente -28,2% e -30,7%), mentre le divisioni Meccatronica e Tooling sono sostanzialmente in linea con il dato 2019.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale – finanziaria, il capitale circolante netto operativo è sostanzialmente stabile rispetto a dicembre 2019. Il calo della voce Crediti Commerciali e Attività Contrattuali, pari a € 15.186 mila è sostanzialmente bilanciato dal calo dei Debiti Commerciali (pari a € 9.558 mila) e delle Passività Contrattuali (€ 4.366 mila). Le rimanenze sono in leggero aumento, pari a € 1.017 mila (in particolare per la componente relativa a materie prime e semilavorati).

La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 31 marzo 2020 è negativa per € 24,7 milioni, in peggioramento di € 6 milioni rispetto al dato di dicembre 2019. La variazione è dovuta al normale assorbimento legato all'attività operativa e tiene conto della stagionalità del business.

IL CONTESTO ECONOMICO

Gli effetti della pandemia sull'economia globale

Nei primi tre mesi del 2020 gli effetti della pandemia di Covid-19 si sono riflessi soltanto in parte sull'attività produttiva e sulla domanda aggregata di tutte le economie; nel resto dell'anno l'impatto sarà più sostenuto e la riduzione del commercio internazionale sarà notevolmente impattata. Il peggioramento delle prospettive di crescita si è tradotto in una decisa caduta degli indici di borsa e in un brusco innalzamento della volatilità e dell'avversione al rischio. In tutti i principali paesi le autorità monetarie e fiscali hanno posto in essere forti misure espansive a sostegno dei redditi di famiglie e imprese, del credito all'economia e della liquidità sui mercati.

L'epidemia, che si è ufficialmente manifestata in Cina alla fine di gennaio, si è in poche settimane estesa a livello globale, con particolare intensità in Europa e negli Stati Uniti. La maggioranza dei paesi colpiti ha varato misure di contenimento stringenti.

Gli indicatori disponibili segnalano un deterioramento generalizzato dell'attività economica nelle economie avanzate, dopo un quarto trimestre segnato da andamenti differenziati. Nel comparto manifatturiero gli indici dei responsabili degli acquisti delle imprese (purchasing managers' index, PMI) hanno mostrato una prima flessione già a febbraio negli Stati Uniti e in Giappone e sono caduti a marzo in tutti i paesi, in misura eccezionalmente pronunciata nel settore dei servizi.

La contrazione del commercio internazionale già in atto nel quarto trimestre del 2019 (-0,2 per cento in ragione d'anno) si sarebbe accentuata all'inizio del 2020, risentendo del brusco calo dei flussi turistici e della riduzione degli scambi connessi con le catene di fornitura globali interessate dal parziale arresto della produzione in Cina.

Le previsioni del Fondo monetario internazionale (FMI) prefigurano una caduta del PIL mondiale del 3,0 per cento nell'anno in corso (6,4 punti percentuali al di sotto delle precedenti valutazioni. La contrazione sarebbe più pronunciata nei paesi avanzati, dove le misure di contenimento dell'epidemia sono finora state mediamente più ampie e stringenti. I rischi restano orientati al ribasso.

Area Euro

Dopo un avvio inizialmente più rapido in Italia, l'epidemia si è diffusa in tutti i paesi dell'area dell'euro.

Gli indicatori congiunturali segnalano le conseguenze del diffondersi e dell'acuirsi dell'epidemia. Evidenze sono desumibili dagli indici PMI: in febbraio le imprese manifatturiere dell'area hanno segnalato un deciso allungamento dei tempi di consegna, verosimilmente riconducibile a interruzioni nelle catene di distribuzione.

I dati riferiti al mese di marzo indicano che la diffusione dell'epidemia ha avuto ripercussioni sull'attività economica in un ampio numero di paesi. Secondo le inchieste della Commissione europea, l'Economic Sentiment Index (ESI), un indicatore composito di fiducia, è diminuito drasticamente nel complesso dell'area dell'euro. In Francia gli indici della fiducia di famiglie e imprese rilevati dall'INSEE sono scesi soprattutto nella componente prospettica. In Germania l'indicatore ZEW, che rileva la fiducia di circa 350 esperti di economia e finanza, è diminuito al livello più basso da dicembre del 2011. L'indicatore IFO, che misura la fiducia delle aziende in Germania sulla base di un sondaggio condotto su circa 7.000 imprese in diversi settori commerciali, si è portato sul livello più basso da luglio del 2009. Sempre in marzo, secondo i dati elaborati dalla Commissione europea, l'EEI, un indicatore composito che rileva le aspettative sull'occupazione delle imprese, ha segnato una forte flessione sia nella media dell'area (-10,9 punti) sia nei principali paesi (Francia -9,0; Germania -7,8; Italia -16,0 punti).

In linea con la caduta dell'attività e della domanda aggregata e con il timore di conseguenze permanenti sull'economia, le attese di inflazione si sono ridotte in modo marcato su tutti gli orizzonti. Il Consiglio direttivo della BCE ha allentato con decisione le condizioni monetarie e si è dichiarato pronto a ricorrere ancora a tutti i suoi strumenti e a fare tutto ciò che è necessario per sostenere l'economia.

Italia

Nel nostro paese la diffusione dell'epidemia dalla fine di febbraio e le misure adottate per farvi fronte hanno avuto significative ripercussioni sull'attività economica nel primo trimestre. Sulla base delle informazioni disponibili, la produzione industriale sarebbe scesa del 15 per cento in marzo e di circa il 6 nella media del primo trimestre; nei primi tre mesi del 2020 il PIL avrebbe registrato una caduta oggi valutabile attorno ai cinque punti percentuali. A tale flessione avrebbero contribuito in misura rilevante alcuni comparti dei servizi.

Il protrarsi delle misure di contenimento dell'epidemia comporterà verosimilmente una contrazione del prodotto anche nel secondo trimestre, che dovrebbe essere seguita da un recupero nella seconda parte dell'anno. I giudizi delle imprese sugli ordini esteri sono peggiorati in marzo. La diffusione del contagio si sta traducendo in un arresto dei flussi turistici internazionali, che contribuiscono per quasi un terzo all'elevato avanzo di parte corrente dell'Italia.

IL SETTORE DI RIFERIMENTO

UCIMU – SISTEMI PER PRODURRE

È marcato il calo dell'indice degli ordini raccolti dai costruttori italiani di macchine utensili nel primo trimestre 2020, periodo nel quale si registra una flessione dell'11% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Questo è quanto emerge dall'ultima rilevazione realizzata dal Centro Studi & Cultura di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l'associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione. Sul risultato complessivo pesa il crollo degli ordinativi raccolti dai costruttori sul mercato interno, scesi del 41,3% rispetto al periodo gennaio-marzo 2019.

Più contenuto è il decremento della raccolta ordini oltreconfine, sceso del 4,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, penalizzato dal rilevante calo registratosi nel mese di marzo, dopo due mesi positivi.

Per Massimo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: "il brusco calo della raccolta ordini del primo trimestre preoccupa moltissimo le imprese del settore anche perché il risultato negativo resta comunque calmierato dall'attività che le aziende hanno svolto nei mesi di gennaio e febbraio, prima cioè dell'emergenza Coronavirus, quando la spinta del piano Transizione 4.0 pareva aver intercettato il favore del manifatturiero italiano, lasciando presagire un 2020 sul livello del 2019".

"Purtroppo, invece, a fine febbraio e nel giro di pochi giorni, l'attività di raccolta commesse si è pressoché spenta, lasciando le imprese con pochi nuovi ordini come mai era accaduto prima. E, stando così le cose, la situazione per i costruttori italiani non può che peggiorare visto che le nostre fabbriche sono chiuse ormai da parecchie settimane, mentre molti dei nostri competitors - tedeschi in testa - continuano a lavorare e quindi possono rispondere positivamente alle richieste del mercato internazionale".

"Sul fronte estero la Cina, da sempre al vertice dei paesi di destinazione del nostro export, ha inizialmente interrotto tutte le trattative poiché colpita dall'emergenza per prima, bloccando, di fatto, molto del nostro lavoro. E ora che riparte, così come molti altri nostri paesi clienti la cui attività manifatturiera prosegue, rivolge le sue richieste di approvvigionamento a chi è aperto a scapito delle nostre aziende che rischiano, in poco tempo, di perdere importanti quote di mercato conquistate negli anni grazie a continui investimenti in innovazione, qualità e marketing".

"Questo scenario, di per sé già difficile, ora rischia di peggiorare in modo irreversibile se alle imprese italiane non verrà dato subito il via libera a riprendere la propria attività. Tutti noi imprenditori della macchina utensile sentiamo una doppia responsabilità - ha continuato il presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE - quella di garantire salute e sicurezza ai nostri collaboratori, ogni giorno, e quella di assicurare lavoro e dunque benessere a loro e alle loro famiglie anche nel futuro". Ci siamo attenuti costantemente alle direttive del governo, anche se sorpresi e delusi a riguardo dell'esclusione del nostro settore, che è di filiera con tutte le principali produzioni, anche quelle ritenute essenziali, dai codici Ateco indicati dal governo".

"Ora a più di quattro settimane dal lockdown, considerato che molte imprese stanno già operando secondo le misure definite dalle autorità di governo nel DPCM del 14 marzo, chiediamo che anche noi costruttori di macchine utensili, robot e automazione si possa riprendere la nostra attività seguendo gli stessi protocolli. Tutte le nostre imprese hanno investito risorse per rendere sicuri i luoghi di lavoro incrementando gli standard di sicurezza nelle nostre fabbriche che, è bene ricordarlo, non sono certo labour intensive".

PRINCIPALI EVENTI DEL TRIMESTRE

FIERE ED EVENTI NEL MONDO PER INCONTRARE I CLIENTI

Le fiere e gli eventi sono sempre stati al centro della strategia di marketing e comunicazione di Biesse Group, importanti occasioni di vicinanza con il territorio, in cui gli specialisti tecnici e commerciali incontrano il cliente e studiano le esigenze dello specifico mercato. È un'opportunità per conoscere l'azienda da vicino e per scoprire le novità tecnologiche, gli impianti, i software ed i servizi per automatizzare e digitalizzare la fabbrica.

Solitamente, durante l'anno il Gruppo gestisce direttamente dall'Headquarters, tramite le filiali e in collaborazione con i principali rivenditori, oltre 100 fiere ed eventi all'anno nei vari settori della lavorazione del legno, dei materiali tecnologici, del vetro, della pietra e del metallo.

DA EVENTI TRADIZIONALI AD APPUNTAMENTI DIGITALI

Nei primi mesi del 2020 si sono svolte le fiere Expobois a Lione e Indiawood a Bangalore, oltre ad eventi formativi presso l'Headquarters a Pesaro e altri eventi mirati nelle filiali.

In seguito alla diffusione in Italia e nel mondo del Covid-19, che ha causato la cancellazione o posticipazione delle fiere in programma, il Gruppo ha ripensato e messo in campo in maniera tempestiva nuove strategie per garantire la business continuity e per continuare a coltivare la relazione con i clienti, offrendo loro nuovi contenuti e nuove modalità di interazione con l'azienda, con gli specialisti e le tecnologie.

Il Gruppo ha messo a disposizione gratuitamente la funzionalità di video-assistenza, in genere prerogativa esclusiva di SOPHIA IOT, la piattaforma realizzata in collaborazione con Accenture che abilita i clienti a una vasta gamma di servizi per semplificare e razionalizzare la gestione del lavoro. Inoltre, ha rafforzato i progetti di formazione a distanza, ha attivato demo da remoto per permettere ai clienti di assistere a dimostrazioni tecnologiche direttamente da casa e ha lanciato il format "Tech Talk - Idee per ricominciare", webinar in diretta per approfondire tematiche di varia natura, da quelle specialistiche su una tecnologia a consigli e idee su come gestire la fase di emergenza e come poter cogliere ogni possibilità offerta dalla ripartenza, mettendo le competenze del Gruppo a servizio del cliente.

COLLABORARE ALLA LOTTA CONTRO COVID-19 SUPPORTANDO LA COMUNITÀ

Sin dall'inizio dell'emergenza sanitaria, il Gruppo ha istituito un Comitato di Direzione per monitorare lo scenario globale e intensificare le misure per garantire la sicurezza dei dipendenti, dei clienti e di tutte le persone che interagiscono con l'azienda. È stato avviato un importante programma di lavoro in smartworking, sono state predisposte misure operative, tra cui la collaborazione a distanza e l'incentivazione all'uso delle videoconferenze.

Il Gruppo ha siglato in accordo con le rappresentanze sindacali un protocollo di sicurezza degli ambienti di lavoro, in previsione della graduale ripartenza delle unità produttive. Il protocollo è stato presentato in videoconferenza alla presenza del Governatore delle Marche Luca Ceriscioli, che lo ha definito "punto di riferimento per l'intero Sistema imprenditoriale. Un grande contributo alla vita dell'azienda e di tutta la comunità".

Biesse Group ha erogato una donazione di 100.000 Euro che, insieme ad altri contributi di imprenditori locali coordinati da Confindustria Pesaro Urbino, ha permesso agli Ospedali Riuniti Marche Nord di acquistare centraline con sistema di misurazione dei parametri vitali, preziosa tecnologia per la gestione dei pazienti più critici. Ha inoltre coordinato una campagna di fundraising invitando le imprese locali a diffondere la raccolta fondi per poter raggiungere, insieme, ulteriori importanti traguardi a sostegno della sanità.

Ha donato dispositivi di protezione individuale, visiere interamente Made in Biesse: la struttura della visiera è stampata in 3D presso gli stabilimenti di Via della Meccanica e lo schermo protettivo trasparente è prodotto da Axxembla, unità del Gruppo che realizza strutture di protezione per la sicurezza delle macchine, grazie alla lavorazione effettuata sulla Rover A Plast FT, soluzione Biesse per la lavorazione dei materiali tecnologici.

PROSPETTI CONTABILI

Conto Economico relativo al 31 marzo 2020

31 Marzo
2020
% su ricavi 31 Marzo
2019
% su ricavi DELTA %
migliaia di euro
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
147.661 100,0% 169.182 100,0% (12,7)%
semilavorati e finiti (761) (0,5)% 12.379 7,3%
Altri Proventi 1.599 1,1% 1.471 0,9% 8,6%
Valore della produzione 148.498 100,6% 183.033 108,2% (18,9)%
Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci (58.690) (39,7)% (75.352) (44,5)% (22,1)%
Altre spese operative (27.056) (18,3)% (32.028) (18,9)% (15,5)%
Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti 62.752 42,5% 75.652 44,7% (17,1)%
Costo del personale (50.374) (34,1)% (56.752) (33,5)% (11,2)%
Margine operativo lordo prima degli eventi non ricorrenti 12.377 8,4% 18.901 11,2% (34,5)%
Ammortamenti (8.378) (5,7)% (7.985) (4,7)% 4,9%
Accantonamenti 1.364 0,9% (242) (0,1)%
Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti 5.364 3,6% 10.674 6,3% (49,7)%
Impairment e componenti non ricorrenti (42) (0,0)% (495) (0,3)% (91,4)%
Risultato operativo 5.322 3,6% 10.179 6,0% (47,7)%
Proventi finanziari 254 0,2% 83 0,0%
Oneri Finanziari (739) (0,5)% (642) (0,4)% 15,2%
Proventi e oneri su cambi (1.102) (0,7)% (1.243) (0,7)% (11,3)%
Risultato ante imposte 3.734 2,5% 8.378 5,0% (55,4)%
Imposte sul reddito (1.616) (1,1)% (2.788) (1,6)% (42,0)%
Risultato dell'esercizio 2.117 1,4% 5.590 3,3% (62,1)%

I ricavi netti al 31 marzo 2020 sono pari ad € 147.661 mila, in calo (-12,7%) rispetto al dato dello stesso periodo 2019 (ricavi netti pari ad € 169.182 mila).

Per quanto riguarda la ripartizione dei ricavi per segmento, il calo è comune a tutte le divisioni anche se con andamenti diversi: la Divisione Legno, grazie al portafoglio ordini di fine anno, è riuscita a contenere la diminuzione al -7,1%, passando da € 118.228 mila a € 109.864 mila. Andamento simile viene registrato dalla divisione Tooling (-6,5%,). La Divisione Vetro/Pietra scende del 31,3% rispetto al pari periodo 2019 (il valore passa da € 33.183 mila a € 22.795 mila), mentre le divisioni Meccatronica e Componenti il calo si attesta a - 18,4% e -25,7% rispettivamente.

Analizzando la divisione del fatturato per area, il calo ha riguardato tutte le aree geografiche di riferimento, ed in particolare l'area Asia-Oceania (-16,8%), Europa Orientale (-14%) ed Europa Occidentale (-12,6%); le aree Nord America e Resto del Mondo sono scese del 9,8% e del 8,7% rispettivamente.

Le rimanenze sono sostanzialmente stabili rispetto a dicembre 2019, in quanto il calo del magazzino prodotti finiti è compensato dall'incremento dei semilavorati e prodotti in corso di lavorazione.

Il valore della produzione del primo trimestre 2020 è pari ad € 148.498 mila, -18,9% rispetto a marzo 2019, quando il dato ammontava ad € 183.033 mila.

L'analisi delle incidenze percentuali dei consumi e delle altre spese operative, calcolata sul valore della produzione, anziché sui ricavi, evidenzia come l'assorbimento delle materie prime risulti in diminuzione (pari al 39,5 % contro il 41,2% del 31 marzo 2019), per effetto del diverso mix prodotto.

Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto per € 4.972 mila (-15,5%), ma per effetto del calo dei volumi, aumentano il proprio peso percentuale dal 17,5% al 18,2%. Tale andamento è in gran parte riferibile alla voce Costi per servizi, che passa da € 28.813 mila a € 24.287 mila, in calo del 15,7%: i principali scostamenti riguardano le provvigioni e trasporti su vendite (in calo del 19%, pari a € 972 mila, in quanto legati all'andamento decrescente del fatturato), i costi per viaggi e trasferte (risparmio di € 968 mila, -18,5%, per le restrizioni ai viaggi disposte dai governi) e i costi per fiere e comunicazione (diminuiti per € 761 mila, -35,4%, a seguito della cancellazione o spostamento di data, dovuti all'emergenza Covid-19, degli eventi in programma nel mese di marzo).

31 Marzo 96 31 Marzo
2020 2019 %
migliaia di euro
Valore della produzione 148.498 100,0% 183.033 100,0%
Consumo materie prime e merci 58.690 39,5% 75.352 41,2%
Altre spese operative 27.056 18,2% 32.028 17,5%
Costi per servizi 24.287 16,4% 28.813 15,7%
Costi per godimento beni di terzi 594 0,4% 1.047 0,6%
Oneri diversi di gestione 2.175 1,5% 2.168 1,2%
Valore aggiunto 62.752 42,3% 75.652 41,3%

Concludendo quindi, si sottolinea come, il valore aggiunto del primo trimestre del 2020 è pari ad € 62.752 mila, in calo del 17,1% rispetto al pari periodo del 2019 (€ 75.652 mila).

Il costo del personale al 31 marzo del 2020 è pari ad € 50.374 mila e registra un decremento di valore di € 6.378 mila rispetto al dato del 2019 (€ 56.752 mila, -11,2% sul pari periodo 2019). Il decremento è legato principalmente alla componente fissa di salari e stipendi (- € 5.924 mila, -10,9% sul pari periodo 2019). Ai primi segnali dell'emergenza Covid-19, il Gruppo ha attivato immediatamente un Comitato Direzionale Permanente per monitorare la situazione sanitaria e normativa, attuare tempestivamente tutte le misure di sicurezza necessarie e tenere tutti i dipendenti sempre informati sull'evolversi della situazione.

Al contempo, sono state avviate le procedure previste dalle normative locali per accedere alle diverse forme di ammortizzatori sociali e contributi statali, volti a tutelare il capitale umano dell'azienda: ciò al fine di preservare gli investimenti fatti in risorse umane, nel corso degli ultimi anni, mantenendo il necessario equilibrio economico e fronteggiare il difficile momento.

Il margine operativo lordo (EBITDA) al 31 marzo 2020 è positivo per € 12.377 mila (a fine marzo 2019 era positivo per € 18.901 mila), in calo del 34,5%.

Gli ammortamenti registrano nel complesso un aumento pari al 4,9% (passando da € 7.985 mila del 2019 a € 8.378 mila dell'anno in corso): la variazione è relativa ai diritti d'uso che passano da € 1.740 mila a € 2.130 mila, mentre gli ammortamenti di immobilizzazioni materiali e immateriali sono, nel complesso, invariate.

Gli accantonamenti hanno un saldo positivo pari a € 1.364 mila, mentre a fine marzo 2019 determinavano un onere pari ad € 242 mila. La variazione è legata principalmente a utilizzo di fondi rischi e ristrutturazione aziendale (€ 1.038 mila) e all'adeguamento del fondo garanzia prodotti all'andamento del fatturato (- € 469 mila).

In riferimento alla gestione finanziaria si registrano oneri netti per € 485 mila, in calo rispetto al dato 2019 (€ 559 mila).

Per quanto riguarda la gestione del rischio cambio, si registrano componenti negative per € 1.102 mila, in miglioramento rispetto al pari periodo dell'anno precedente (negativo per € 1.243 mila).

Il risultato prima delle imposte è quindi positivo per € 3.734 mila.

La stima del saldo delle componenti fiscali è negativa per complessivi € 1.616 mila. L'incidenza relativa alle imposte correnti è negativa per € 1.845 mila (IRES: € 1.035 mila, IRAP: € 287 mila; imposte giurisdizioni estere: € 546 mila; altre imposte: (-€ 23 mila), mentre l'incidenza relativa alle imposte differite è positiva e pari a € 229 mila.

Ne consegue che il risultato netto al 31 marzo 2020 è positivo per € 2.117 mila.

Posizione finanziaria netta al 31 marzo 2020

(Dati consolidati in migliaia di Euro) A 31 Marzo Al 31 Dicembre Al 30 Settembre Al 30 Giugno Al 31 Marzo
2020 2019 2019 2019 2019
migliaia di euro
Attività finanziarie: 79.314 88.714 69.519 84.115 88.714
Attività finanziarie correnti 3.652 2.653 2.128 2.147 2.653
Disponibilità liquide 75.661 86.061 67.391 81.968 86.061
Debiti per locazioni finanziarie a breve termine (6.344) (7.415) (2.158) (485) (7.415)
Debiti bancari e altri debiti finanziari a breve termine (16.211) (46.859) (47.373) (47.179) (44.429)
Posizione finanziaria netta a breve termine 56.760 34.440 19.988 36.451 36.869
Debiti per locazioni finanziarie a medio/lungo termine (26.858) (27.043) (29.879) (27.167) (27.043)
Debiti bancari a medio/lungo termine (54.564) (26.006) (32.728) (30.700) (26.006)
Posizione finanziaria netta a medio/lungo termine (81.422) (53.049) (62.607) (57.867) (53.049)
Posizione finanziaria netta totale (24.663) (18.609) (42.619) (33.841) (16.716)

La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 31 marzo 2020 è negativa per € 24,7 milioni, mentre il valore consuntivo senza impatti legati ai debiti per diritti d'uso (ex IFRS 16), sarebbe sostanzialmente neutro. Nel confronto con il medesimo periodo dell'esercizio precedente il peggioramento è di € 8 milioni. Da inizio 2020 il peggioramento è di € 6,1 milioni, influenzato, oltre che dalla normale ciclicità/stagionalità caratteristica del business Biesse nel primo trimestre dell'anno, anche dall'effetto del COVID-19.

Per far fronte alle possibili conseguenze derivanti dall'emergenza sanitaria, Biesse si è prontamente attivata per fare ricorso ad ogni forma di supporto finanziario previsto dalla vigente normativa e consentitole dal suo rating creditizio.

Alla data di approvazione della presente relazione, Biesse ha linee di credito a revoca per oltre 56 milioni non utilizzate alle quali si sommano linee committed oltre i 12 mesi per più di 98 milioni – di cui non utilizzate 20 milioni. Sono stati già ottenuti finanziamenti chirografari - oltre i 12 mesi - per 25 milioni.

Avendo tutti i requisiti per accedere al Decreto Legge nr. 23 del 8/4/20, Biesse si è inoltre attivata con le principali istituzioni creditizie per accedere a tale forma di finanziamento con la garanzia SACE del 90%.

Dati patrimoniali di sintesi

31 Marzo 31 Dicembre
2020 2019
migliaia di euro
Immateriali 83.159 83.228
Materiali 136.303 139.710
Finanziarie 2.937 2.640
Immobilizzazioni 222.399 225.578
Rimanenze 156.515 155.498
Crediti commerciali e attività contrattuali 101.786 116.973
Debiti commerciali (123.115) (132.673)
Passività contrattuali (63.170) (67.536)
Capitale Circolante Netto Operativo 72.016 72.262
Fondi relativi al personale (12.543) (12.711)
Fondi per rischi ed oneri (16.427) (18.053)
Altri debiti/crediti netti (32.255) (40.249)
Attività nette per imposte anticipate 10.746 10.458
Altre Attività/(Passività) Nette (50.479) (60.555)
Capitale Investito Netto 243.937 237.285
Capitale sociale 27.393 27.393
Risultato del periodo precedente e altre riserve 188.914 177.397
Risultato dell'esercizio 2.187 13.027
Patrimonio netto di terzi 780 858
Patrimonio Netto 219.273 218.675
Debiti finanziari verso banche e altri finanziatori 103.977 107.323
Altre attività finanziarie (3.652) (2.653)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (75.661) (86.061)
Posizione Finanziaria Netta 24.663 18.609
Totale Fonti di Finanziamento 243.937 237.285

Il capitale investito netto è pari a € 243,9 milioni, in leggero aumento rispetto a dicembre 2019 (€ 237,3 milioni).

Il patrimonio netto è pari a € 219,3 milioni (€ 218,7 milioni al 31 dicembre 2019).

Rispetto a dicembre 2019, le immobilizzazioni immateriali nette sono sostanzialmente invariate, in quanto i nuovi investimenti in progetti di ricerca e sviluppo e IT (pari a € 3,4 milioni) sono bilanciati dagli ammortamenti di periodo. Per quanto riguarda le immobilizzazioni materiali, non si segnalano variazioni di rilievo.

Per quanto concerne il capitale circolante netto operativo, il dato è sostanzialmente stabile rispetto a dicembre 2019. Il calo della voce Crediti Commerciali e Attività Contrattuali, pari a € 15.186 mila è sostanzialmente bilanciato dal calo dei Debiti Commerciali (pari a € 9.558 mila) e delle Passività Contrattuali (€ 4,366 mila). Le rimanenze sono in leggero aumento, pari a € 1.017 mila (in particolare per la componente relativa a materie prime e semilavorati).

La voce Altre attività/passività nette si decrementa per il pagamento dei debiti verso l'erario, relativi a contributi sociali, ritenute d'acconto sui redditi e debiti per imposte sui consumi.

Segment reporting - Ripartizione ricavi per divisione

-7,3%
Elisioni Interdivisionali
-8,2%
2,8%
Divisione Componenti
3,3%
2,2%
Divisione Tooling
2,0%
Divisione Meccatronica
Divisione Vetro/Pietra
Divisione Legno
-20,0% -10,0%
0,0%
10,0%
31/03/2020
12,5%
13,4%
15,4%
19,6%
20,0%
30,0%
31/03/2019
40,0% 50,0% 60,0% 74,4%
69,9%
70,0%
80,0%

Segment reporting - Ripartizione ricavi per area geografica

31 Marzo
2020
% 31 Marzo
2019
% Var % 2020/2019
migliaia di euro
Europa Occidentale 67.959 46,0% 77.752 46,0% (12,6)%
Asia - Oceania 22.015 14,9% 26.449 15,6% (16,8)%
Europa Orientale 19.859 13,4% 23.102 13,7% (14,0)%
Nord America 32.457 22,0% 36.000 21,3% (9,8)%
Resto del Mondo 5.370 3,6% 5.879 3,5% (8,7)%
Totale 147.661 100,0% 169.182 100,0% (12,7)%

ALLEGATO

CONTO ECONOMICO SENZA ESPLICITAZIONE DELLE COMPONENTI NON RICORRENTI

31 Marzo
2020
% su ricavi
P
31 Marzo
2019
% su ricavi DELTA %
migliaia di euro
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 147.661 100,0% 169.182 100,0% (12,7)%
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti
(761) (0,5)% 12.379 7,3%
Altri ricavi e proventi 1.599 1,1% 1.471 0,9% 8,6%
Valore della produzione 148.498 100,6% 183.033 108,2% (18,9)%
Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci (58.690) (39,7)% (75.352) (44,5)% (22,1)%
Altre spese operative (27.056) (18,3)% (32.028) (18,9)% (15,5)%
Valore aggiunto 62.752 42,5% 75.652 44,7% (17,1)%
Costo del personale (50.374) (34,1)% (57.247) (33,8)% (12,0)%
Margine operativo lordo 12.377 8,4% 18.406 10,9% (32,8)%
Ammortamenti (8.378) (5,7)% (7.985) (4,7)% 4,9%
Accantonamenti 1.364 0,9% (242) (0,1)% -
Risultato operativo 5.322 3,6% 10.179 6,0% (47,7)%
Componenti finanziarie (485) (0,3)% (559) (0,3)% (13,1)%
Proventi e oneri su cambi (1.102) (0,7)% (1.243) (0,7)% (11,3)%
Risultato ante imposte 3.734 2,5% 8.378 5,0% (55,4)%
Imposte sul reddito (1.616) (1,1)% (2.788) (1,6)% (42,0)%
Risultato dell'esercizio 2.117 1,4% 5.590 3,3% (62,1)%

Attestazione ai sensi del comma 2 art. 154 bis TUF

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Pierre Giorgio Sallier de La Tour

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