Quarterly Report • May 8, 2020
Quarterly Report
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| • | Struttura del Gruppo | pag. 3 | |
|---|---|---|---|
| • | Note esplicative | pag. 4 | |
| • | Organi societari della capogruppo | pag. 5 | |
| • | Financial Highlights | pag. 6 |
| • | La relazione sull'andamento della gestione | pag. 9 | |
|---|---|---|---|
| • | Il contesto economico | pag. 10 | |
| • | Principali eventi del trimestre | pag. 12 | |
| • | Prospetti contabili | pag. 13 | |
| • | Allegato | pag. 19 |
Le società appartenenti al Gruppo Biesse rientranti all'interno dell'area di consolidamento sono le seguenti:

Note: i diversi colori rappresentano i sottogruppi della catena di controllo
La relazione trimestrale consolidata del Gruppo Biesse al 31 Marzo 2020, non sottoposta a revisione contabile, redatta ai sensi dell'art. 154-ter, comma 2, del Testo Unico della Finanza, è predisposta conformemente ai criteri di valutazione e di misurazione stabiliti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS).
I principi contabili ed i criteri di valutazione sono conformi a quelli del bilancio al 31/12/2019 ai quali si fa rinvio. In questa sede, inoltre, si evidenzia quanto segue:
Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2019, nell'area di consolidamento non si segnalano variazioni.
| Consiglio di Amministrazione | |||
|---|---|---|---|
| Presidente | Giancarlo Selci | ||
| Amministratore delegato | Roberto Selci | ||
| Consigliere esecutivo e Direttore Generale | Stefano Porcellini | ||
| Consigliere esecutivo | Alessandra Parpajola | ||
| Consigliere esecutivo | Silvia Vanini | ||
| Consigliere indipendente (lead independent Director) | Elisabetta Righini | ||
| Consigliere indipendente | Giovanni Chiura | ||
| Consigliere indipendente | Federica Palazzi |
| Collegio Sindacale | |||
|---|---|---|---|
| Presidente | Paolo de Mitri | ||
| Sindaco effettivo | Dario de Rosa | ||
| Sindaco effettivo | Silvia Cecchini | ||
| Sindaco supplente | Silvia Farina | ||
| Sindaco supplente | Silvia Muzi |
Giuseppe Carnesecchi (Presidente)
Domenico Ciccopiedi
Elena Grassetti
Deloitte S.p.A.
| 31 Marzo | % SU | 31 Marzo | % SU | Delta % | |
|---|---|---|---|---|---|
| 2020 | ricavi | 2019 | ricavi | ||
| Migliaia di euro | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 147.661 | 100,0% | 169.182 | 100,0% | (12,7)% |
| Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti (1) | 62.752 | 42,5% | 75.652 | 44,7% | (17,1)% |
| Margine Operativo Lordo (EBITDA) prima degli eventi non ricorrenti(1) |
12.377 | 8,4% | 18.901 | 11,2% | (34,5)% |
| Risultato Operativo Netto (EBIT) prima degli eventi non ricorrenti (1) |
5.364 | 3,6% | 10.674 | 6,3% | (49,7)% |
| Risultato Operativo Netto (EBIT) (1) | 5.322 | 3,6% | 10.179 | 6,0% | (47,7)% |
| Risultato dell'esercizio | 2.117 | 1,4% | 5.590 | 3,3% | (62,1)% |

| 31 Marzo | 31 Dicembre | |
|---|---|---|
| 2020 | 2019 | |
| Migliaia di euro | ||
| Capitale Investito Netto (1) | 243.937 | 237.285 |
| Patrimonio Netto | 219.273 | 218.675 |
| Posizione Finanziaria Netta (1) | 24.663 | 18.609 |
| Capitale Circolante Netto Operativo (1) | 72.016 | 72.262 |
| Gearing (PFN/PN) | 0,11 | 0,09 |
| Copertura Immobilizzazioni | 1,00 | 0,98 |
| Portafoglio ordini | 189.108 | 196.591 |
(1) grandezze riferite a livelli intermedi di risultato e ad aggregati patrimoniali e finanziari per le quali sono forniti nella Relazione sulla Gestione i criteri adottati per la loro determinazione

| Migliaia di euro | 31 marzo 2020 |
31 dicembre 2019 |
|---|---|---|
| EBITDA (Risultato operativo lordo) | 12.377 | 75.601 |
| Variazione del capitale circolante netto | (1.569) | (24.329) |
| Variazione delle altre attività/passività operative | (10.412) | (8.452) |
| Cash flow operativo | 396 | 42.820 |
| Impieghi netti per investimenti | (6.098) | (50.337) |
| FTA IFRS 16 | (23.524) | |
| Cash flow della gestione ordinaria | (5.703) | (31.041) |
| Dividendi corrisposti | 0 | (13.149) |
| Effetto cambio su PFN | (351) | 188 |
| Variazione dell'indebitamento finanziario netto | (6.054) | (44.001) |
| 31 Marzo | 31 Marzo | |
|---|---|---|
| 2020 | 2019 | |
| Numero dipendenti a fine periodo | 4.168 | 4.470 |
I dati includono i lavoratori interinali

La crisi globale, susseguente al diffondersi dell'epidemia da Covid-19 al di fuori della Cina, ha manifestato i suoi effetti sulle attività del gruppo Biesse. Le misure di lock-down imposte progressivamente dal governo e adottate dalle amministrazioni locali dove operano le sedi del gruppo, hanno determinato una riduzione delle attività sia produttive, che commerciali. In particolare, a partire dalla seconda metà del mese di marzo tutti gli stabilimenti italiani hanno dovuto interrompere l'operatività, con conseguente riduzione dei volumi di produzione e di vendita. D'altronde nello stesso periodo anche buona parte dei mercati di riferimento (ad eccezione del Nord America, della Russia e del Sud America) hanno subito un brusco rallentamento dei flussi di merci e persone, con conseguente impatto sull'ingresso ordini e, di conseguenza, sui volumi di vendita.
Data questa generalizzata situazione di difficoltà, i ricavi del Gruppo Biesse del primo trimestre 2020 sono stati pari a € 147.661 mila, in diminuzione del 12,7% rispetto all'anno precedente. Il calo ha riguardato tutte le aree geografiche di riferimento, ed in particolare l'area Asia-Oceania (-16,8%), Europa Orientale (-14%) ed Europa Occidentale (-12,6%); le aree Nord America e Resto del Mondo sono scese del 9,8% e del 8,7% rispettivamente.
Per quanto riguarda la ripartizione dei ricavi per segmento, il calo è comune a tutte le divisioni anche se con andamenti diversi: la Divisione Legno, grazie al portafoglio ordini di fine anno, è riuscita a contenere la diminuzione al -7,1%. Andamento simile viene registrato dalla divisione Tooling (-6,5%). La Divisione Vetro/Pietra scende del 31,3% rispetto al pari periodo 2019 (che beneficiava di alcuni progetti Systems), mentre per le divisioni Meccatronica e Componenti il calo si attesta a -18,4% e -25,7% rispettivamente.
Il suesposto calo dei volumi si è riflettuto sulla redditività operativa di periodo, così come indicato dall'Ebitda, che, al lordo degli oneri non ricorrenti, si attesta a € 12.377 mila, in calo del 34,5%. Si evidenzia anche il peggioramento nell'esercizio in corso del Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti (EBIT) (€ 5.364 mila nel 2020 contro € 10.674 mila nel 2019) con un delta negativo di € 5.310 mila e un'incidenza sui ricavi che scende dal 6,3% al 3,6%.
Il portafoglio ordini risulta pari a circa € 189 milioni, in leggero calo rispetto a dicembre 2019 (-3,8%), con andamenti diversi tra le divisioni: la Divisione Legno e la Divisione Vetro/Pietra calano rispettivamente del 6,9% e del 3%, mentre la Divisione Meccatronica aumenta del 24,2% per effetto di ingresso ordini principalmente dalle aree Cina e Taiwan, e Turchia.
L'ingresso ordini segna un -24,7% rispetto al pari periodo 2019, con un calo più marcato per le divisioni Legno e Vetro/Pietra (rispettivamente -28,2% e -30,7%), mentre le divisioni Meccatronica e Tooling sono sostanzialmente in linea con il dato 2019.
Per quanto riguarda la situazione patrimoniale – finanziaria, il capitale circolante netto operativo è sostanzialmente stabile rispetto a dicembre 2019. Il calo della voce Crediti Commerciali e Attività Contrattuali, pari a € 15.186 mila è sostanzialmente bilanciato dal calo dei Debiti Commerciali (pari a € 9.558 mila) e delle Passività Contrattuali (€ 4.366 mila). Le rimanenze sono in leggero aumento, pari a € 1.017 mila (in particolare per la componente relativa a materie prime e semilavorati).
La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 31 marzo 2020 è negativa per € 24,7 milioni, in peggioramento di € 6 milioni rispetto al dato di dicembre 2019. La variazione è dovuta al normale assorbimento legato all'attività operativa e tiene conto della stagionalità del business.
Nei primi tre mesi del 2020 gli effetti della pandemia di Covid-19 si sono riflessi soltanto in parte sull'attività produttiva e sulla domanda aggregata di tutte le economie; nel resto dell'anno l'impatto sarà più sostenuto e la riduzione del commercio internazionale sarà notevolmente impattata. Il peggioramento delle prospettive di crescita si è tradotto in una decisa caduta degli indici di borsa e in un brusco innalzamento della volatilità e dell'avversione al rischio. In tutti i principali paesi le autorità monetarie e fiscali hanno posto in essere forti misure espansive a sostegno dei redditi di famiglie e imprese, del credito all'economia e della liquidità sui mercati.
L'epidemia, che si è ufficialmente manifestata in Cina alla fine di gennaio, si è in poche settimane estesa a livello globale, con particolare intensità in Europa e negli Stati Uniti. La maggioranza dei paesi colpiti ha varato misure di contenimento stringenti.
Gli indicatori disponibili segnalano un deterioramento generalizzato dell'attività economica nelle economie avanzate, dopo un quarto trimestre segnato da andamenti differenziati. Nel comparto manifatturiero gli indici dei responsabili degli acquisti delle imprese (purchasing managers' index, PMI) hanno mostrato una prima flessione già a febbraio negli Stati Uniti e in Giappone e sono caduti a marzo in tutti i paesi, in misura eccezionalmente pronunciata nel settore dei servizi.
La contrazione del commercio internazionale già in atto nel quarto trimestre del 2019 (-0,2 per cento in ragione d'anno) si sarebbe accentuata all'inizio del 2020, risentendo del brusco calo dei flussi turistici e della riduzione degli scambi connessi con le catene di fornitura globali interessate dal parziale arresto della produzione in Cina.
Le previsioni del Fondo monetario internazionale (FMI) prefigurano una caduta del PIL mondiale del 3,0 per cento nell'anno in corso (6,4 punti percentuali al di sotto delle precedenti valutazioni. La contrazione sarebbe più pronunciata nei paesi avanzati, dove le misure di contenimento dell'epidemia sono finora state mediamente più ampie e stringenti. I rischi restano orientati al ribasso.
Dopo un avvio inizialmente più rapido in Italia, l'epidemia si è diffusa in tutti i paesi dell'area dell'euro.
Gli indicatori congiunturali segnalano le conseguenze del diffondersi e dell'acuirsi dell'epidemia. Evidenze sono desumibili dagli indici PMI: in febbraio le imprese manifatturiere dell'area hanno segnalato un deciso allungamento dei tempi di consegna, verosimilmente riconducibile a interruzioni nelle catene di distribuzione.
I dati riferiti al mese di marzo indicano che la diffusione dell'epidemia ha avuto ripercussioni sull'attività economica in un ampio numero di paesi. Secondo le inchieste della Commissione europea, l'Economic Sentiment Index (ESI), un indicatore composito di fiducia, è diminuito drasticamente nel complesso dell'area dell'euro. In Francia gli indici della fiducia di famiglie e imprese rilevati dall'INSEE sono scesi soprattutto nella componente prospettica. In Germania l'indicatore ZEW, che rileva la fiducia di circa 350 esperti di economia e finanza, è diminuito al livello più basso da dicembre del 2011. L'indicatore IFO, che misura la fiducia delle aziende in Germania sulla base di un sondaggio condotto su circa 7.000 imprese in diversi settori commerciali, si è portato sul livello più basso da luglio del 2009. Sempre in marzo, secondo i dati elaborati dalla Commissione europea, l'EEI, un indicatore composito che rileva le aspettative sull'occupazione delle imprese, ha segnato una forte flessione sia nella media dell'area (-10,9 punti) sia nei principali paesi (Francia -9,0; Germania -7,8; Italia -16,0 punti).
In linea con la caduta dell'attività e della domanda aggregata e con il timore di conseguenze permanenti sull'economia, le attese di inflazione si sono ridotte in modo marcato su tutti gli orizzonti. Il Consiglio direttivo della BCE ha allentato con decisione le condizioni monetarie e si è dichiarato pronto a ricorrere ancora a tutti i suoi strumenti e a fare tutto ciò che è necessario per sostenere l'economia.
Nel nostro paese la diffusione dell'epidemia dalla fine di febbraio e le misure adottate per farvi fronte hanno avuto significative ripercussioni sull'attività economica nel primo trimestre. Sulla base delle informazioni disponibili, la produzione industriale sarebbe scesa del 15 per cento in marzo e di circa il 6 nella media del primo trimestre; nei primi tre mesi del 2020 il PIL avrebbe registrato una caduta oggi valutabile attorno ai cinque punti percentuali. A tale flessione avrebbero contribuito in misura rilevante alcuni comparti dei servizi.
Il protrarsi delle misure di contenimento dell'epidemia comporterà verosimilmente una contrazione del prodotto anche nel secondo trimestre, che dovrebbe essere seguita da un recupero nella seconda parte dell'anno. I giudizi delle imprese sugli ordini esteri sono peggiorati in marzo. La diffusione del contagio si sta traducendo in un arresto dei flussi turistici internazionali, che contribuiscono per quasi un terzo all'elevato avanzo di parte corrente dell'Italia.
È marcato il calo dell'indice degli ordini raccolti dai costruttori italiani di macchine utensili nel primo trimestre 2020, periodo nel quale si registra una flessione dell'11% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Questo è quanto emerge dall'ultima rilevazione realizzata dal Centro Studi & Cultura di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l'associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione. Sul risultato complessivo pesa il crollo degli ordinativi raccolti dai costruttori sul mercato interno, scesi del 41,3% rispetto al periodo gennaio-marzo 2019.
Più contenuto è il decremento della raccolta ordini oltreconfine, sceso del 4,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, penalizzato dal rilevante calo registratosi nel mese di marzo, dopo due mesi positivi.
Per Massimo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: "il brusco calo della raccolta ordini del primo trimestre preoccupa moltissimo le imprese del settore anche perché il risultato negativo resta comunque calmierato dall'attività che le aziende hanno svolto nei mesi di gennaio e febbraio, prima cioè dell'emergenza Coronavirus, quando la spinta del piano Transizione 4.0 pareva aver intercettato il favore del manifatturiero italiano, lasciando presagire un 2020 sul livello del 2019".
"Purtroppo, invece, a fine febbraio e nel giro di pochi giorni, l'attività di raccolta commesse si è pressoché spenta, lasciando le imprese con pochi nuovi ordini come mai era accaduto prima. E, stando così le cose, la situazione per i costruttori italiani non può che peggiorare visto che le nostre fabbriche sono chiuse ormai da parecchie settimane, mentre molti dei nostri competitors - tedeschi in testa - continuano a lavorare e quindi possono rispondere positivamente alle richieste del mercato internazionale".
"Sul fronte estero la Cina, da sempre al vertice dei paesi di destinazione del nostro export, ha inizialmente interrotto tutte le trattative poiché colpita dall'emergenza per prima, bloccando, di fatto, molto del nostro lavoro. E ora che riparte, così come molti altri nostri paesi clienti la cui attività manifatturiera prosegue, rivolge le sue richieste di approvvigionamento a chi è aperto a scapito delle nostre aziende che rischiano, in poco tempo, di perdere importanti quote di mercato conquistate negli anni grazie a continui investimenti in innovazione, qualità e marketing".
"Questo scenario, di per sé già difficile, ora rischia di peggiorare in modo irreversibile se alle imprese italiane non verrà dato subito il via libera a riprendere la propria attività. Tutti noi imprenditori della macchina utensile sentiamo una doppia responsabilità - ha continuato il presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE - quella di garantire salute e sicurezza ai nostri collaboratori, ogni giorno, e quella di assicurare lavoro e dunque benessere a loro e alle loro famiglie anche nel futuro". Ci siamo attenuti costantemente alle direttive del governo, anche se sorpresi e delusi a riguardo dell'esclusione del nostro settore, che è di filiera con tutte le principali produzioni, anche quelle ritenute essenziali, dai codici Ateco indicati dal governo".
"Ora a più di quattro settimane dal lockdown, considerato che molte imprese stanno già operando secondo le misure definite dalle autorità di governo nel DPCM del 14 marzo, chiediamo che anche noi costruttori di macchine utensili, robot e automazione si possa riprendere la nostra attività seguendo gli stessi protocolli. Tutte le nostre imprese hanno investito risorse per rendere sicuri i luoghi di lavoro incrementando gli standard di sicurezza nelle nostre fabbriche che, è bene ricordarlo, non sono certo labour intensive".
Le fiere e gli eventi sono sempre stati al centro della strategia di marketing e comunicazione di Biesse Group, importanti occasioni di vicinanza con il territorio, in cui gli specialisti tecnici e commerciali incontrano il cliente e studiano le esigenze dello specifico mercato. È un'opportunità per conoscere l'azienda da vicino e per scoprire le novità tecnologiche, gli impianti, i software ed i servizi per automatizzare e digitalizzare la fabbrica.
Solitamente, durante l'anno il Gruppo gestisce direttamente dall'Headquarters, tramite le filiali e in collaborazione con i principali rivenditori, oltre 100 fiere ed eventi all'anno nei vari settori della lavorazione del legno, dei materiali tecnologici, del vetro, della pietra e del metallo.
Nei primi mesi del 2020 si sono svolte le fiere Expobois a Lione e Indiawood a Bangalore, oltre ad eventi formativi presso l'Headquarters a Pesaro e altri eventi mirati nelle filiali.
In seguito alla diffusione in Italia e nel mondo del Covid-19, che ha causato la cancellazione o posticipazione delle fiere in programma, il Gruppo ha ripensato e messo in campo in maniera tempestiva nuove strategie per garantire la business continuity e per continuare a coltivare la relazione con i clienti, offrendo loro nuovi contenuti e nuove modalità di interazione con l'azienda, con gli specialisti e le tecnologie.
Il Gruppo ha messo a disposizione gratuitamente la funzionalità di video-assistenza, in genere prerogativa esclusiva di SOPHIA IOT, la piattaforma realizzata in collaborazione con Accenture che abilita i clienti a una vasta gamma di servizi per semplificare e razionalizzare la gestione del lavoro. Inoltre, ha rafforzato i progetti di formazione a distanza, ha attivato demo da remoto per permettere ai clienti di assistere a dimostrazioni tecnologiche direttamente da casa e ha lanciato il format "Tech Talk - Idee per ricominciare", webinar in diretta per approfondire tematiche di varia natura, da quelle specialistiche su una tecnologia a consigli e idee su come gestire la fase di emergenza e come poter cogliere ogni possibilità offerta dalla ripartenza, mettendo le competenze del Gruppo a servizio del cliente.
Sin dall'inizio dell'emergenza sanitaria, il Gruppo ha istituito un Comitato di Direzione per monitorare lo scenario globale e intensificare le misure per garantire la sicurezza dei dipendenti, dei clienti e di tutte le persone che interagiscono con l'azienda. È stato avviato un importante programma di lavoro in smartworking, sono state predisposte misure operative, tra cui la collaborazione a distanza e l'incentivazione all'uso delle videoconferenze.
Il Gruppo ha siglato in accordo con le rappresentanze sindacali un protocollo di sicurezza degli ambienti di lavoro, in previsione della graduale ripartenza delle unità produttive. Il protocollo è stato presentato in videoconferenza alla presenza del Governatore delle Marche Luca Ceriscioli, che lo ha definito "punto di riferimento per l'intero Sistema imprenditoriale. Un grande contributo alla vita dell'azienda e di tutta la comunità".
Biesse Group ha erogato una donazione di 100.000 Euro che, insieme ad altri contributi di imprenditori locali coordinati da Confindustria Pesaro Urbino, ha permesso agli Ospedali Riuniti Marche Nord di acquistare centraline con sistema di misurazione dei parametri vitali, preziosa tecnologia per la gestione dei pazienti più critici. Ha inoltre coordinato una campagna di fundraising invitando le imprese locali a diffondere la raccolta fondi per poter raggiungere, insieme, ulteriori importanti traguardi a sostegno della sanità.
Ha donato dispositivi di protezione individuale, visiere interamente Made in Biesse: la struttura della visiera è stampata in 3D presso gli stabilimenti di Via della Meccanica e lo schermo protettivo trasparente è prodotto da Axxembla, unità del Gruppo che realizza strutture di protezione per la sicurezza delle macchine, grazie alla lavorazione effettuata sulla Rover A Plast FT, soluzione Biesse per la lavorazione dei materiali tecnologici.
| 31 Marzo 2020 |
% su ricavi | 31 Marzo 2019 |
% su ricavi | DELTA % | |
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, |
147.661 | 100,0% | 169.182 | 100,0% | (12,7)% |
| semilavorati e finiti | (761) | (0,5)% | 12.379 | 7,3% | |
| Altri Proventi | 1.599 | 1,1% | 1.471 | 0,9% | 8,6% |
| Valore della produzione | 148.498 | 100,6% | 183.033 | 108,2% | (18,9)% |
| Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci | (58.690) | (39,7)% | (75.352) | (44,5)% | (22,1)% |
| Altre spese operative | (27.056) | (18,3)% | (32.028) | (18,9)% | (15,5)% |
| Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti | 62.752 | 42,5% | 75.652 | 44,7% | (17,1)% |
| Costo del personale | (50.374) | (34,1)% | (56.752) | (33,5)% | (11,2)% |
| Margine operativo lordo prima degli eventi non ricorrenti | 12.377 | 8,4% | 18.901 | 11,2% | (34,5)% |
| Ammortamenti | (8.378) | (5,7)% | (7.985) | (4,7)% | 4,9% |
| Accantonamenti | 1.364 | 0,9% | (242) | (0,1)% | |
| Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti | 5.364 | 3,6% | 10.674 | 6,3% | (49,7)% |
| Impairment e componenti non ricorrenti | (42) | (0,0)% | (495) | (0,3)% | (91,4)% |
| Risultato operativo | 5.322 | 3,6% | 10.179 | 6,0% | (47,7)% |
| Proventi finanziari | 254 | 0,2% | 83 | 0,0% | |
| Oneri Finanziari | (739) | (0,5)% | (642) | (0,4)% | 15,2% |
| Proventi e oneri su cambi | (1.102) | (0,7)% | (1.243) | (0,7)% | (11,3)% |
| Risultato ante imposte | 3.734 | 2,5% | 8.378 | 5,0% | (55,4)% |
| Imposte sul reddito | (1.616) | (1,1)% | (2.788) | (1,6)% | (42,0)% |
| Risultato dell'esercizio | 2.117 | 1,4% | 5.590 | 3,3% | (62,1)% |
I ricavi netti al 31 marzo 2020 sono pari ad € 147.661 mila, in calo (-12,7%) rispetto al dato dello stesso periodo 2019 (ricavi netti pari ad € 169.182 mila).
Per quanto riguarda la ripartizione dei ricavi per segmento, il calo è comune a tutte le divisioni anche se con andamenti diversi: la Divisione Legno, grazie al portafoglio ordini di fine anno, è riuscita a contenere la diminuzione al -7,1%, passando da € 118.228 mila a € 109.864 mila. Andamento simile viene registrato dalla divisione Tooling (-6,5%,). La Divisione Vetro/Pietra scende del 31,3% rispetto al pari periodo 2019 (il valore passa da € 33.183 mila a € 22.795 mila), mentre le divisioni Meccatronica e Componenti il calo si attesta a - 18,4% e -25,7% rispettivamente.
Analizzando la divisione del fatturato per area, il calo ha riguardato tutte le aree geografiche di riferimento, ed in particolare l'area Asia-Oceania (-16,8%), Europa Orientale (-14%) ed Europa Occidentale (-12,6%); le aree Nord America e Resto del Mondo sono scese del 9,8% e del 8,7% rispettivamente.
Le rimanenze sono sostanzialmente stabili rispetto a dicembre 2019, in quanto il calo del magazzino prodotti finiti è compensato dall'incremento dei semilavorati e prodotti in corso di lavorazione.
Il valore della produzione del primo trimestre 2020 è pari ad € 148.498 mila, -18,9% rispetto a marzo 2019, quando il dato ammontava ad € 183.033 mila.
L'analisi delle incidenze percentuali dei consumi e delle altre spese operative, calcolata sul valore della produzione, anziché sui ricavi, evidenzia come l'assorbimento delle materie prime risulti in diminuzione (pari al 39,5 % contro il 41,2% del 31 marzo 2019), per effetto del diverso mix prodotto.
Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto per € 4.972 mila (-15,5%), ma per effetto del calo dei volumi, aumentano il proprio peso percentuale dal 17,5% al 18,2%. Tale andamento è in gran parte riferibile alla voce Costi per servizi, che passa da € 28.813 mila a € 24.287 mila, in calo del 15,7%: i principali scostamenti riguardano le provvigioni e trasporti su vendite (in calo del 19%, pari a € 972 mila, in quanto legati all'andamento decrescente del fatturato), i costi per viaggi e trasferte (risparmio di € 968 mila, -18,5%, per le restrizioni ai viaggi disposte dai governi) e i costi per fiere e comunicazione (diminuiti per € 761 mila, -35,4%, a seguito della cancellazione o spostamento di data, dovuti all'emergenza Covid-19, degli eventi in programma nel mese di marzo).
| 31 Marzo | 96 | 31 Marzo | ||
|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | % | ||
| migliaia di euro | ||||
| Valore della produzione | 148.498 | 100,0% | 183.033 | 100,0% |
| Consumo materie prime e merci | 58.690 | 39,5% | 75.352 | 41,2% |
| Altre spese operative | 27.056 | 18,2% | 32.028 | 17,5% |
| Costi per servizi | 24.287 | 16,4% | 28.813 | 15,7% |
| Costi per godimento beni di terzi | 594 | 0,4% | 1.047 | 0,6% |
| Oneri diversi di gestione | 2.175 | 1,5% | 2.168 | 1,2% |
| Valore aggiunto | 62.752 | 42,3% | 75.652 | 41,3% |
Concludendo quindi, si sottolinea come, il valore aggiunto del primo trimestre del 2020 è pari ad € 62.752 mila, in calo del 17,1% rispetto al pari periodo del 2019 (€ 75.652 mila).
Il costo del personale al 31 marzo del 2020 è pari ad € 50.374 mila e registra un decremento di valore di € 6.378 mila rispetto al dato del 2019 (€ 56.752 mila, -11,2% sul pari periodo 2019). Il decremento è legato principalmente alla componente fissa di salari e stipendi (- € 5.924 mila, -10,9% sul pari periodo 2019). Ai primi segnali dell'emergenza Covid-19, il Gruppo ha attivato immediatamente un Comitato Direzionale Permanente per monitorare la situazione sanitaria e normativa, attuare tempestivamente tutte le misure di sicurezza necessarie e tenere tutti i dipendenti sempre informati sull'evolversi della situazione.
Al contempo, sono state avviate le procedure previste dalle normative locali per accedere alle diverse forme di ammortizzatori sociali e contributi statali, volti a tutelare il capitale umano dell'azienda: ciò al fine di preservare gli investimenti fatti in risorse umane, nel corso degli ultimi anni, mantenendo il necessario equilibrio economico e fronteggiare il difficile momento.
Il margine operativo lordo (EBITDA) al 31 marzo 2020 è positivo per € 12.377 mila (a fine marzo 2019 era positivo per € 18.901 mila), in calo del 34,5%.
Gli ammortamenti registrano nel complesso un aumento pari al 4,9% (passando da € 7.985 mila del 2019 a € 8.378 mila dell'anno in corso): la variazione è relativa ai diritti d'uso che passano da € 1.740 mila a € 2.130 mila, mentre gli ammortamenti di immobilizzazioni materiali e immateriali sono, nel complesso, invariate.
Gli accantonamenti hanno un saldo positivo pari a € 1.364 mila, mentre a fine marzo 2019 determinavano un onere pari ad € 242 mila. La variazione è legata principalmente a utilizzo di fondi rischi e ristrutturazione aziendale (€ 1.038 mila) e all'adeguamento del fondo garanzia prodotti all'andamento del fatturato (- € 469 mila).
In riferimento alla gestione finanziaria si registrano oneri netti per € 485 mila, in calo rispetto al dato 2019 (€ 559 mila).
Per quanto riguarda la gestione del rischio cambio, si registrano componenti negative per € 1.102 mila, in miglioramento rispetto al pari periodo dell'anno precedente (negativo per € 1.243 mila).
Il risultato prima delle imposte è quindi positivo per € 3.734 mila.
La stima del saldo delle componenti fiscali è negativa per complessivi € 1.616 mila. L'incidenza relativa alle imposte correnti è negativa per € 1.845 mila (IRES: € 1.035 mila, IRAP: € 287 mila; imposte giurisdizioni estere: € 546 mila; altre imposte: (-€ 23 mila), mentre l'incidenza relativa alle imposte differite è positiva e pari a € 229 mila.
Ne consegue che il risultato netto al 31 marzo 2020 è positivo per € 2.117 mila.
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | A 31 Marzo | Al 31 Dicembre | Al 30 Settembre | Al 30 Giugno | Al 31 Marzo |
|---|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | 2019 | 2019 | 2019 | |
| migliaia di euro | |||||
| Attività finanziarie: | 79.314 | 88.714 | 69.519 | 84.115 | 88.714 |
| Attività finanziarie correnti | 3.652 | 2.653 | 2.128 | 2.147 | 2.653 |
| Disponibilità liquide | 75.661 | 86.061 | 67.391 | 81.968 | 86.061 |
| Debiti per locazioni finanziarie a breve termine | (6.344) | (7.415) | (2.158) | (485) | (7.415) |
| Debiti bancari e altri debiti finanziari a breve termine | (16.211) | (46.859) | (47.373) | (47.179) | (44.429) |
| Posizione finanziaria netta a breve termine | 56.760 | 34.440 | 19.988 | 36.451 | 36.869 |
| Debiti per locazioni finanziarie a medio/lungo termine | (26.858) | (27.043) | (29.879) | (27.167) | (27.043) |
| Debiti bancari a medio/lungo termine | (54.564) | (26.006) | (32.728) | (30.700) | (26.006) |
| Posizione finanziaria netta a medio/lungo termine | (81.422) | (53.049) | (62.607) | (57.867) | (53.049) |
| Posizione finanziaria netta totale | (24.663) | (18.609) | (42.619) | (33.841) | (16.716) |
La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 31 marzo 2020 è negativa per € 24,7 milioni, mentre il valore consuntivo senza impatti legati ai debiti per diritti d'uso (ex IFRS 16), sarebbe sostanzialmente neutro. Nel confronto con il medesimo periodo dell'esercizio precedente il peggioramento è di € 8 milioni. Da inizio 2020 il peggioramento è di € 6,1 milioni, influenzato, oltre che dalla normale ciclicità/stagionalità caratteristica del business Biesse nel primo trimestre dell'anno, anche dall'effetto del COVID-19.
Per far fronte alle possibili conseguenze derivanti dall'emergenza sanitaria, Biesse si è prontamente attivata per fare ricorso ad ogni forma di supporto finanziario previsto dalla vigente normativa e consentitole dal suo rating creditizio.
Alla data di approvazione della presente relazione, Biesse ha linee di credito a revoca per oltre 56 milioni non utilizzate alle quali si sommano linee committed oltre i 12 mesi per più di 98 milioni – di cui non utilizzate 20 milioni. Sono stati già ottenuti finanziamenti chirografari - oltre i 12 mesi - per 25 milioni.
Avendo tutti i requisiti per accedere al Decreto Legge nr. 23 del 8/4/20, Biesse si è inoltre attivata con le principali istituzioni creditizie per accedere a tale forma di finanziamento con la garanzia SACE del 90%.
| 31 Marzo | 31 Dicembre | |
|---|---|---|
| 2020 | 2019 | |
| migliaia di euro | ||
| Immateriali | 83.159 | 83.228 |
| Materiali | 136.303 | 139.710 |
| Finanziarie | 2.937 | 2.640 |
| Immobilizzazioni | 222.399 | 225.578 |
| Rimanenze | 156.515 | 155.498 |
| Crediti commerciali e attività contrattuali | 101.786 | 116.973 |
| Debiti commerciali | (123.115) | (132.673) |
| Passività contrattuali | (63.170) | (67.536) |
| Capitale Circolante Netto Operativo | 72.016 | 72.262 |
| Fondi relativi al personale | (12.543) | (12.711) |
| Fondi per rischi ed oneri | (16.427) | (18.053) |
| Altri debiti/crediti netti | (32.255) | (40.249) |
| Attività nette per imposte anticipate | 10.746 | 10.458 |
| Altre Attività/(Passività) Nette | (50.479) | (60.555) |
| Capitale Investito Netto | 243.937 | 237.285 |
| Capitale sociale | 27.393 | 27.393 |
| Risultato del periodo precedente e altre riserve | 188.914 | 177.397 |
| Risultato dell'esercizio | 2.187 | 13.027 |
| Patrimonio netto di terzi | 780 | 858 |
| Patrimonio Netto | 219.273 | 218.675 |
| Debiti finanziari verso banche e altri finanziatori | 103.977 | 107.323 |
| Altre attività finanziarie | (3.652) | (2.653) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (75.661) | (86.061) |
| Posizione Finanziaria Netta | 24.663 | 18.609 |
| Totale Fonti di Finanziamento | 243.937 | 237.285 |
Il capitale investito netto è pari a € 243,9 milioni, in leggero aumento rispetto a dicembre 2019 (€ 237,3 milioni).
Il patrimonio netto è pari a € 219,3 milioni (€ 218,7 milioni al 31 dicembre 2019).
Rispetto a dicembre 2019, le immobilizzazioni immateriali nette sono sostanzialmente invariate, in quanto i nuovi investimenti in progetti di ricerca e sviluppo e IT (pari a € 3,4 milioni) sono bilanciati dagli ammortamenti di periodo. Per quanto riguarda le immobilizzazioni materiali, non si segnalano variazioni di rilievo.
Per quanto concerne il capitale circolante netto operativo, il dato è sostanzialmente stabile rispetto a dicembre 2019. Il calo della voce Crediti Commerciali e Attività Contrattuali, pari a € 15.186 mila è sostanzialmente bilanciato dal calo dei Debiti Commerciali (pari a € 9.558 mila) e delle Passività Contrattuali (€ 4,366 mila). Le rimanenze sono in leggero aumento, pari a € 1.017 mila (in particolare per la componente relativa a materie prime e semilavorati).
La voce Altre attività/passività nette si decrementa per il pagamento dei debiti verso l'erario, relativi a contributi sociali, ritenute d'acconto sui redditi e debiti per imposte sui consumi.
| -7,3% Elisioni Interdivisionali -8,2% 2,8% Divisione Componenti 3,3% 2,2% Divisione Tooling 2,0% Divisione Meccatronica Divisione Vetro/Pietra Divisione Legno -20,0% -10,0% 0,0% 10,0% 31/03/2020 |
12,5% 13,4% 15,4% 19,6% 20,0% 30,0% 31/03/2019 |
40,0% | 50,0% | 60,0% | 74,4% 69,9% 70,0% 80,0% |
|---|---|---|---|---|---|
| 31 Marzo 2020 |
% | 31 Marzo 2019 |
% | Var % 2020/2019 | |
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Europa Occidentale | 67.959 | 46,0% | 77.752 | 46,0% | (12,6)% |
| Asia - Oceania | 22.015 | 14,9% | 26.449 | 15,6% | (16,8)% |
| Europa Orientale | 19.859 | 13,4% | 23.102 | 13,7% | (14,0)% |
| Nord America | 32.457 | 22,0% | 36.000 | 21,3% | (9,8)% |
| Resto del Mondo | 5.370 | 3,6% | 5.879 | 3,5% | (8,7)% |
| Totale | 147.661 | 100,0% | 169.182 | 100,0% | (12,7)% |

| 31 Marzo 2020 |
% su ricavi P |
31 Marzo 2019 |
% su ricavi | DELTA % | |
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 147.661 | 100,0% | 169.182 | 100,0% | (12,7)% |
| Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti |
(761) | (0,5)% | 12.379 | 7,3% | |
| Altri ricavi e proventi | 1.599 | 1,1% | 1.471 | 0,9% | 8,6% |
| Valore della produzione | 148.498 | 100,6% | 183.033 | 108,2% | (18,9)% |
| Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci | (58.690) | (39,7)% | (75.352) | (44,5)% | (22,1)% |
| Altre spese operative | (27.056) | (18,3)% | (32.028) | (18,9)% | (15,5)% |
| Valore aggiunto | 62.752 | 42,5% | 75.652 | 44,7% | (17,1)% |
| Costo del personale | (50.374) | (34,1)% | (57.247) | (33,8)% | (12,0)% |
| Margine operativo lordo | 12.377 | 8,4% | 18.406 | 10,9% | (32,8)% |
| Ammortamenti | (8.378) | (5,7)% | (7.985) | (4,7)% | 4,9% |
| Accantonamenti | 1.364 | 0,9% | (242) | (0,1)% | - |
| Risultato operativo | 5.322 | 3,6% | 10.179 | 6,0% | (47,7)% |
| Componenti finanziarie | (485) | (0,3)% | (559) | (0,3)% | (13,1)% |
| Proventi e oneri su cambi | (1.102) | (0,7)% | (1.243) | (0,7)% | (11,3)% |
| Risultato ante imposte | 3.734 | 2,5% | 8.378 | 5,0% | (55,4)% |
| Imposte sul reddito | (1.616) | (1,1)% | (2.788) | (1,6)% | (42,0)% |
| Risultato dell'esercizio | 2.117 | 1,4% | 5.590 | 3,3% | (62,1)% |
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Pierre Giorgio Sallier de La Tour
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