Interim / Quarterly Report • Jul 29, 2022
Interim / Quarterly Report
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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE
Biesse S.p.A.
| RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2022 IL GRUPPO BIESSE 4 |
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|---|---|
| STRUTTURA DEL GRUPPO 4 | |
| PROFILO DEL GRUPPO 5 | |
| INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE 5 | |
| FINANCIAL HIGHLIGHTS 6 | |
| COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI SOCIALI 8 | |
| RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE 9 | |
| IL CONTESTO ECONOMICO 9 | |
| IL SETTORE DI RIFERIMENTO11 | |
| L'EVOLUZIONE DEL SEMESTRE 12 | |
| PRINCIPALI EVENTI DEL SEMESTRE 13 | |
| SINTESI DATI ECONOMICI14 | |
| SINTESI DATI PATRIMONIALI 16 | |
| SEGMENT REPORTING 18 | |
| RAPPORTI CON LE IMPRESE COLLEGATE, CONTROLLANTI E IMPRESE SOTTOPOSTE AL CONTROLLO DA QUESTE ULTIME18 |
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| RAPPORTI CON ALTRE PARTI CORRELATE 18 | |
| OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI" AVVENUTE NEL CORSO DEL SEMESTRE19 | |
| EVENTI SUCCESSIVI RILEVANTI ALLA DATA DI CHIUSURA DEL SEMESTRE E PROSPETTIVE DI FINE ANNO 19 |
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| BILANCIO CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2022 E PROSPETTI CONTABILI 21 | |
| PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 21 | |
| PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO22 | |
| PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA23 | |
| RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO24 | |
| PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 25 | |
| NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO 26 | |
| 1. INFORMAZIONI GENERALI 26 |
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| 2. DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI, PRESENTAZIONE E PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO E CONVERSIONE28 |
BASE DI |
| 3. SCELTE VALUTATIVE, UTILIZZO DI STIME E RICLASSIFICHE 30 |
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| 4. ADOZIONE DI NUOVI PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI E INTERPRETAZIONI IFRS 32 |
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| a) PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI E INTERPRETAZIONI IFRS APPLICABILI DAL 1° GENNAIO 2022 32 |
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| b) PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO AL 30 GIUGNO 202232 |
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| c) PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA 33 |
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| 5. RICAVI E ANALISI PER SETTORI OPERATIVI E SETTORI GEOGRAFICI 34 |
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| 6. STAGIONALITA' 36 |
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| 7. COSTI DEL PERSONALE 36 |
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| 8. PROVENTI E ONERI SU CAMBI 37 |
| 9. | IMPOSTE37 | |
|---|---|---|
| 10. | UTILE/PERDITA PER AZIONE37 | |
| 11. | DIVIDENDI 37 | |
| 12. | IMMOBILI, IMPIANTI, MACCHINARI E ALTRE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI IMMAERIALI38 |
E ATTIVITA' |
| 13. | AVVIAMENTO38 | |
| 14. | RIMANENZE 38 | |
| 15. | CREDITI COMMERCIALI VERSO TERZI39 | |
| 16. | CAPITALE SOCIALI/AZIONI PROPRIE 39 | |
| 17. | RISERVE DI COPERTURA E CONVERSIONE39 | |
| 18. | ALTRE RISERVE39 | |
| 19. | PASSIVITA' FINANZIARIE40 | |
| 20. | DEBITI COMMERCIALI40 | |
| 21. | PASSIVITA' CONTRATTUALI40 | |
| 22. | ACQUISIZIONE DI INTERESSENZE DI MINORANZA41 | |
| 23. | IMPEGNI, PASSIVITA' POTENZIALI E GESTIONE DEI RISCHI41 | |
| 24. | CLASSIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI 43 | |
| 25. | FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL SEMESTRE43 | |
| 26. | OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 43 |
Le società appartenenti al Gruppo Biesse rientranti all'interno dell'area di consolidamento sono le seguenti:

Note: i diversi colori rappresentano i sottogruppi della catena di controllo
Biesse Group è una multinazionale leader nella tecnologia per la lavorazione di legno, vetro, pietra, plastica e metallo. Progetta, realizza e distribuisce macchine, sistemi integrati e software per i produttori di arredamenti, serramenti, componenti per l'edilizia, nautica ed aerospaziale. Investe il 3% del fatturato annuo in ricerca e sviluppo e vanta oltre 250 brevetti depositati. Opera attraverso 14 stabilimenti industriali, 34 filiali ed esporta l'80% della propria produzione. Annovera fra i suoi clienti i marchi più prestigiosi del design italiano ed internazionale. Fondata a Pesaro nel 1969 da Giancarlo Selci, è quotata dal Giugno 2001 al segmento Euronext Star di Borsa Italiana. Oggi conta più di 4.300 dipendenti distribuiti tra le principali aree produttive e distributive situate a Pesaro, Gradara, Padova, Villafranca (VR), Thiene (VI), Alzate Brianza (CO), Volvera (TO), Bangalore e le filiali/sedi di rappresentanza in Europa, Nord America, America Latina, Middle & Far East Asia, Oceania.
Rispetto al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021, l'area di consolidamento è cambiata a seguito della fusione della società controllata Bre.Ma. Brenna Macchine S.r.l., precedentemente controllata al 98%, nella controllante Biesse S.p.A. (con effetto a partire dal 01/01/2022) e dell'acquisto di un'ulteriore quota di partecipazione nella Montresor S.r.l. (tramite il quale la sua quota di controllo passa dal 60% al 100%) avvenuta nel corso del mese di febbraio 2022. Per maggiori dettagli in merito a tali operazioni si rimanda a quanto descritto nel paragrafo "Area di consolidamento" delle Note esplicative.
Si segnala inoltre che nel mese di maggio 2022 si è perfezionato l'acquisto del 40% residuo della partecipazione nella Movetro S.r.l.. Tale operazione non ha di fatto comportato una modifica nell'area di consolidamento in quanto la società veniva comunque consolidata al 100% in virtù del fatto che si considerava possibile l'esercizio dell'opzione put/call a valere sulla suddetta quota di minoranza.
Il Management utilizza alcuni indicatori di performance, che non sono identificati come misure contabili nell'ambito degli IFRS (NON-GAAP measures), per consentire una migliore valutazione dell'andamento del Gruppo. Il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri Gruppi e gli indicatori potrebbero non essere comparabili con quelli determinati da questi ultimi. Tali indicatori di performance, determinati in conformità a quanto stabilito dagli Orientamenti sugli indicatori di performance emessi dall'ESMA/2015/1415 e adottati dalla CONSOB con comunicazione n.92543 del 3 dicembre 2015, si riferiscono alla performance del periodo contabile oggetto del presente Resoconto Annuale di Gestione e dell'esercizio posto a confronto.
Gli indicatori di performance devono essere considerati come complementari e non sostituiscono le informazioni redatte secondo gli IFRS. Di seguito la descrizione dei principali indicatori adottati.
delle Altre Attività e Passività Correnti inclusi i Fondi rischi e oneri a breve termine.
| 30 Giugno | % su | 30 Giugno | % su | ||
|---|---|---|---|---|---|
| 2022 | ricavi | 2021 | ricavi | Delta % | |
| Migliaia di euro | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 419.084 | 100,0% | 354.117 | 100,0% | 18,3% |
| EBITDA adjusted (1) | 53.693 | 12,8% | 41.014 | 11,6% | 30,9% |
| EBIT adjusted (1) | 33.266 | 7,9% | 19.719 | 5,6% | 68,7% |
| EBIT (1) | 33.266 | 7,9% | 33.718 | 9,5% | (1,3)% |
| Risultato del periodo | 19.383 | 4,6% | 28.426 | 8,0% | (31,8)% |

| 30 Giugno | 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2022 | 2021 | ||
| Migliaia di euro | |||
| Capitale Investito Netto (1) | 168.714 | 124.614 | |
| Patrimonio Netto | 253.679 | 249.217 | |
| Posizione Finanziaria Netta | 84.965 | 124.603 | |
| Capitale Circolante Netto Operativo (1) | 28.486 | (8.375) | |
| Copertura Immobilizzazioni | 1,19 | 1,16 | |
| Portafoglio ordini | 386.951 | 378.213 |
(1) grandezze riferite a livelli intermedi di risultato e ad aggregati patrimoniali e finanziari per le quali sono forniti nella Relazione sulla Gestione e nelle Note al Bilancio i criteri adottati per la loro determinazione.

| 30 Giugno | 30 Giugno | |
|---|---|---|
| 2022 | 2021 | |
| Numero dipendenti a fine periodo | 4.310 | 4.290 |

* sono inclusi nel dato i lavoratori interinali.
| Presidente | Giancarlo Selci |
|---|---|
| Amministratore delegato | Roberto Selci |
| Co-Amministratore Delegato | Massimo Potenza |
| Consigliere non esecutivo | Alessandra Baronciani |
| Consigliere indipendente (Lead Indipendent Director) | Rossella Schiavini |
| Consigliere indipendente | Ferruccio Borsani |
| Consigliere indipendente | Federica Ricceri |
| Presidente | Paolo De Mitri |
|---|---|
| Sindaco effettivo | Giovanni Ciurlo |
| Sindaco effettivo | Enrica Perusia |
| Sindaco supplente | Silvia Muzi |
| Sindaco supplente | Maurizio Gennari |
Federica Ricceri Rossella Schiavini
Ferruccio Borsani Rossella Schiavini
Deloitte & Touche S.p.A.
A partire dal primo trimestre dell'anno il quadro congiunturale si è indebolito nei principali paesi avanzati, inizialmente per effetto del temporaneo peggioramento della pandemia ed in seguito per le conseguenze dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. In primavera gli indici dei responsabili degli acquisti delle imprese (purchasing managers' index, PMI) hanno segnalato rischi al ribasso per l'attività nella maggior parte delle economie, incluse quelle emergenti. I costi delle materie prime energetiche, in particolare quelli del gas naturale in Europa, hanno registrato rialzi particolarmente elevati; ne ha risentito l'inflazione, che ha raggiunto nuovi massimi, anche sulla spinta dei prezzi dei prodotti alimentari. La Federal Reserve ha accelerato il processo di normalizzazione della politica monetaria e ha fornito linee guida sull'avvio della riduzione del proprio bilancio. Le più recenti previsioni delle istituzioni internazionali anticipano per il 2022 un marcato rallentamento del ciclo economico globale e il persistere delle pressioni inflazionistiche.
Nel secondo trimestre del 2022, la fiducia dei consumatori e gli indici PMI delle economie avanzate sono generalmente scesi, risentendo del protrarsi delle forti tensioni geopolitiche e dell'inflazione elevata.
Negli Stati Uniti in giugno i PMI hanno registrato una brusca flessione, pur rimanendo su livelli compatibili con un'espansione del prodotto. Nel Regno Unito la fiducia delle famiglie è caduta ai minimi storici a causa del deterioramento del potere d'acquisto ed è nettamente peggiorato l'indicatore PMI dei servizi. In Giappone il miglioramento del quadro pandemico ha invece contribuito alla ripresa dell'indice relativo al terziario, salito in giugno sul livello più alto dall'inizio dell'anno. In Cina, la politica di tolleranza zero nei confronti del Covid-19 ha portato a situazioni di lockdown totale in diverse aree nevralgiche del Paese. Malgrado l'annuncio di un nuovo piano di stimolo fiscale, gli indicatori – soprattutto quelli dei servizi – prefigurano un rallentamento dell'attività nella media del secondo trimestre; vi peserebbero anche le persistenti difficoltà del mercato immobiliare. Secondo le previsioni diffuse in giugno dall'OCSE, la crescita del prodotto mondiale si collocherebbe al 3,0 per cento nel 2022, con una revisione al ribasso di 1,5 punti percentuali rispetto allo scenario dello scorso dicembre. Questa dinamica risentirebbe delle ripercussioni della guerra in Ucraina, dell'erosione del potere d'acquisto delle famiglie dovuta all'elevata inflazione, nonché dell'impatto negativo dell'accresciuta incertezza sugli investimenti privati. La correzione al ribasso è stata particolarmente pronunciata per la Russia, dove il prodotto si contrarrebbe del 10 per cento. Una totale interruzione delle forniture di gas russo avrebbe importanti ripercussioni sulla crescita soprattutto in Europa, mentre le altre regioni subirebbero un impatto minore, derivante dall'elevata inflazione e dall'indebolimento della domanda europea. La normalizzazione delle politiche monetarie rappresenta un rischio particolarmente accentuato per le economie emergenti, soprattutto per quelle con esigenze di finanziamento esterno più rilevanti, già colpite dall'incremento dei prezzi dei beni alimentari e delle materie prime.
Negli Stati Uniti si è verificata una contrazione dell'attività economica nel primo trimestre del 2022. Il PIL in termini reali è diminuito dello 0,4 per cento, ma pur avendo generalmente sorpreso gli osservatori, questo debole risultato ha mostrato che la domanda interna è rimasta relativamente solida, mentre l'attività è stata frenata dai contributi negativi delle esportazioni nette e della variazione delle scorte. In prospettiva, ci si attende un ritorno a tassi di crescita positivi, ancorché moderati, nel breve-medio periodo, in presenza di un'elevata inflazione, un sostanziale inasprimento della politica monetaria e un minore impulso fiscale.
In aprile, grazie alla moderazione dei prezzi dei beni energetici, l'inflazione al consumo complessiva sui dodici mesi è diminuita all'8,3 per cento, mentre l'inflazione di fondo è scesa al 6,2 per cento. Ciononostante, l'inflazione di fondo sul mese precedente è aumentata dello 0,6 per cento, perché le pressioni di fondo rimangono elevate. In particolare, prosegue il rialzo dei prezzi dei servizi a un ritmo sostenuto, in un contesto di continuo aumento degli affitti e dei costi di trasporto.
In Giappone la ripresa economica ha subito una battuta d'arresto all'inizio del 2022 con il diffondersi della variante Omicron e il perdurare di vincoli dal lato dell'offerta. Una ripresa più solida è attesa grazie al sostegno offerto dalla domanda repressa e dalle politiche, nonché da un rialzo della domanda mondiale e da un graduale allentamento delle pressioni sulle catene di approvvigionamento. La crescita economica dovrebbe rallentare nel più lungo periodo e tornare gradualmente su valori tendenziali. In base alle proiezioni, l'inflazione sui dodici mesi misurata sull'IPC è prevista in aumento nel breve termine, sostenuta dal rincaro dei beni alimentari ed energetici, nonché dai minori effetti derivanti da fattori specifici, quali le riduzioni delle tariffe di telefonia mobile.
Nel Regno Unito l'attività economica ha segnato una ripresa dall'ondata della variante Omicron più marcata del previsto. Ci si attende tuttavia che le prospettive restino piuttosto contenute, giacché la guerra in Ucraina acutizza le già elevate pressioni sui prezzi e le strozzature dal lato dell'offerta. Il clima di fiducia dei consumatori è peggiorato bruscamente in risposta alla contrazione del reddito reale disponibile delle famiglie. Le condizioni nel mercato del lavoro si sono mantenute tese e il tasso di disoccupazione ha continuato a diminuire nonostante il regime di cassa integrazione sia cessato nel settembre 2021. Le proiezioni indicano che le strozzature dal lato dell'offerta e i rincari delle materie prime porterebbero l'inflazione al consumo su livelli notevolmente più elevati rispetto a quanto segnalato nell'esercizio elaborato dagli esperti della BCE in marzo 2022, almeno fino al secondo trimestre dell'anno in corso.
In Cina la crescita del PIL in termini reali ha mostrato capacità di tenuta nel primo trimestre del 2022, malgrado si sia verificata la peggiore recrudescenza di casi di coronavirus dall'inizio della pandemia. Tuttavia, ci si attende che le drastiche restrizioni alla mobilità attuate nell'ambito della strategia zero-COVID e i connessi cambiamenti nel comportamento dei consumatori si ripercuotano sull'attività nel secondo trimestre del 2022. È in corso l'attuazione di politiche più accomodanti per mitigare l'impatto negativo delle misure di chiusura sulla crescita economica. In particolare, la Banca centrale cinese ha ridotto il tasso di riferimento sui mutui per l'acquisto della prima casa e annunciato che intensificherà il sostegno alle banche di sviluppo volto alla trasmissione dello stimolo fiscale.
Il quadro congiunturale dell'area dell'euro continua a risentire delle tensioni connesse con il conflitto in Ucraina. La crescita sarebbe proseguita anche nel secondo trimestre, a un tasso contenuto; la domanda interna è frenata dall'inasprimento dei rincari delle materie prime energetiche e da nuove difficoltà di approvvigionamento da parte delle imprese. L'inflazione al consumo si è portata in giugno oltre l'8,6 per cento. Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha compiuto ulteriori passi nel processo di normalizzazione della politica monetaria, ponendo fine agli acquisti netti di attività finanziarie e annunciando l'intenzione di procedere con un primo incremento dei tassi di interesse ufficiali in luglio e con un secondo in settembre. A fronte dei rischi per il funzionamento del meccanismo di trasmissione monetaria, ha annunciato il ricorso alla flessibilità nei reinvestimenti e un'accelerazione dei lavori su un nuovo strumento di contrasto alla frammentazione dei mercati. La Commissione Europea ha proposto di finanziare il piano per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia e accelerare la transizione verde (REPowerEU) utilizzando i fondi del Dispositivo per la ripresa e la resilienza finora non richiesti dai paesi membri.
Gli indicatori congiunturali più recenti suggeriscono che il PIL dell'area sarebbe aumentato moderatamente nel secondo trimestre. In aprile e maggio la produzione industriale è salita, rispettivamente dello 0,5 e 0,8 per cento, recuperando solo parzialmente il forte calo segnato nel mese di marzo, quando hanno iniziato a manifestarsi gli effetti del conflitto in Ucraina. L'indice PMI del settore manifatturiero è diminuito nel secondo trimestre, pur mantenendosi compatibile con un'espansione. L'attività ha risentito del marcato rialzo dei prezzi dell'energia e delle altre materie prime e delle difficoltà di approvvigionamento di beni intermedi.
Secondo le proiezioni degli esperti dell'Eurosistema pubblicate all'inizio di giugno, il PIL crescerebbe del 2,8 per cento nel 2022 e del 2,1 in ciascuno dei due anni successivi. Rispetto allo scenario dello scorso marzo le stime sono state riviste al ribasso per il 2022 e il 2023, ma al rialzo per l'anno successivo, principalmente a causa delle ricadute economiche della guerra in Ucraina e del loro progressivo superamento; sulle revisioni al ribasso ha anche inciso la risalita delle attese sui tassi di interesse, determinata dall'inasprimento delle politiche monetarie a livello mondiale, specialmente negli Stati Uniti.
In Italia il PIL, dopo essere cresciuto appena nel primo trimestre, ha accelerato in primavera, evidenziando una complessiva tenuta a fronte dell'elevata incertezza sugli sviluppi dell'invasione dell'Ucraina, delle persistenti difficoltà di approvvigionamento e dei forti rincari dei beni energetici e alimentari. Il PIL è stato sostenuto dall'aumento dei consumi e, pur con un rallentamento rispetto ai tre mesi precedenti, degli investimenti e delle esportazioni. L'attività ha accelerato nel secondo trimestre, nonostante l'incremento dei costi energetici e le persistenti difficoltà nell'approvvigionamento di input intermedi. Si stima che il PIL abbia registrato un aumento di circa mezzo punto percentuale sul periodo precedente. In particolare, il comparto dei servizi – il cui indice PMI in giugno si è mantenuto su livelli superiori a quelli dell'inizio dell'anno – avrebbe tratto beneficio dal miglioramento del quadro sanitario, che ha reso possibile la graduale eliminazione delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia e la forte ripresa delle attività turistico-ricreative e dei trasporti. Alla dinamica del
prodotto ha anche contribuito il ritorno alla crescita del valore aggiunto nella manifattura e, con un apporto più contenuto, l'ulteriore espansione nelle costruzioni.
Il 2021 è stato un anno decisamente positivo per l'industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione che ha registrato incrementi a doppia cifra per tutti i principali indicatori economici: produzione, export, consegne sul mercato interno e consumo. Con questi risultati, l'industria italiana di settore si è confermata, ancora una volta, tra i principali protagonisti dello scenario internazionale. In particolare, è risultata quinta nella classifica di produzione, perdendo una posizione preceduta dagli Stati Uniti, quarta tra gli esportatori, e quarta tra i consumatori scalando una posizione rispetto all'anno passato. Nel 2022, nonostante il clima di generale incertezza, il trend positivo proseguirà in modo deciso. In ragione di ciò l'industria italiana di comparto dovrebbe toccare nuovi record assoluti per gran parte degli indicatori. Questo, in sintesi, è il quadro illustrato dalla presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE Barbara Colombo, in occasione dell'Assemblea dei soci a cui è intervenuto il presidente di CONFINDUSTRIA, Carlo Bonomi.Barbara Colombo, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, ha affermato: "oggi viviamo una situazione paradossale: i costruttori italiani sono ricchi di ordini come mai prima d'ora ma riescono a produrre solo una parte delle commesse raccolte tra la fine del 2021 e questo primo semestre 2022. E se la scarsità e il rincaro delle materie prime rappresentano una problematica che sta gradualmente rientrando, nei mesi a venire continueremo, invece, ad avere difficoltà nel reperire componenti elettroniche. Poi vi è il problema dell'incremento vertiginoso del costo dell'energia, fenomeno che alimenta l'inflazione e che ha impatto diretto sui costi di produzione di molti settori a monte e a valle della filiera in cui operiamo. Per questo riteniamo fondamentali tutti gli interventi volti, da un lato, a trovare nuove fonti di approvvigionamento energetico e, dall'altro, a limitare la crescita spropositata dei prezzi, così da scongiurare il blocco dell'attività manifatturiera nel prossimo autunno". "A questi problemi si aggiunge poi la grande incertezza determinata dalla profonda trasformazione che interessa il settore automotive e tutto il suo enorme indotto rispetto all'obiettivo definito dall'UE di mettere fine, entro il 2035, alla produzione di veicoli con motore a combustione endotermica". "Sulla base del confronto tra le realtà, tra cui UCIMU, che partecipano al tavolo di lavoro gestito dal MISE, le nostre autorità di governo hanno espresso la posizione chiara dell'Italia circa la necessità di assicurare un passaggio graduale alla produzione verde di autoveicoli, in nome di quella che abbiamo definito neutralità tecnologica". "In Italia abbiamo una forte e radicata tradizione nella produzione automotive, che comprende non solo la produzione di veicoli ma anche quella di componentistica, realizzata per lo più da piccole e medie aziende, presenti nelle catene di fornitura dei settori auto di tutto il mondo, a partire dalla Germania. Noi stessi costruttori di macchine utensili destiniamo circa il 50% della produzione nazionale all'automotive. Questo enorme macrosettore rappresenta un patrimonio che va assolutamente preservato anche perché è frutto ed espressione della conoscenza e del saper fare italiano". "Per questo - ha affermato la presidente di UCIMU - non vogliamo assolutamente opporci al cambiamento, chiediamo solo di bilanciare correttamente gli interventi e di definire un'agenda con un timing ragionevole che permetta anche la riconversione di quegli impianti che, gioco forza, dovranno orientarsi su nuove produzioni e settori alternativi, e che assicuri la formazione professionale correlata". "D'altra parte l'industria italiana della macchina utensile è estremamente sensibile al tema della produzione verde e infatti, la transizione 4.0 presente nelle tecnologie di produzione di ultima generazione è la risposta alla necessità di consegnare soluzioni e sistemi in grado di garantire un approccio sostenibile alla manifattura". "L'ammodernamento "dell'Officina Italia" è stato avviato e sostenuto dagli incentivi 4.0 operativi da più di un quinquennio, ma la trasformazione digitale degli impianti e l'ampliamento della capacità produttiva non sono certo ultimati, devono, quindi, proseguire. Per questo chiediamo alle autorità di governo di ragionare su un provvedimento strutturale di incentivo alla sostituzione dei macchinari obsoleti e di introduzione di tecnologie 4.0 e, parallelamente, chiediamo al Governo che sia allungata e semplificata l'operatività della misura del credito di imposta per la formazione". "Sono le persone il fattore critico di successo delle nostre imprese. E lo sono i giovani in particolare. Per questo riteniamo fondamentale un investimento importante da parte del paese su tutte quelle scuole di ogni ordine e grado -scuole professionali, istituti tecnici, ITS, università e corsi post-laurea - il cui indirizzo abbia diretto sbocco nel mondo della manifattura e di quella ad alto tasso di tecnologia, in particolare. Da parte nostra, noi imprenditori siamo impegnati nella costruzione di un'offerta adeguata alle esigenze dei candidati di oggi, così da essere più attrattivi per i neodiplomati e neo-laureati. Chiediamo però maggior sostegno da parte delle autorità di governo affinché sia riconosciuta l'eliminazione del cuneo fiscale che dovrebbe essere esteso a tutti i lavoratori ma, in attesa dei ragionamenti sulla possibile attuazione, deve necessariamente essere applicato da subito ai giovani assunti, così da favorire il loro inserimento nei nostri organici che devono poter contare su un necessario ricambio generazionale". Infine - ha concluso la presidente di UCIMU - per un settore che esporta la metà della propria
produzione, l'internazionalizzazione non può essere una scelta: è un must, anche in momenti particolarmente complicati come l'attuale. Continueremo quindi il presidio dei mercati emergenti ma senza perdere di vista i mercati tradizionali". "L'emergenza sanitaria, prima, e la guerra in Ucraina, poi, hanno mostrato la fragilità di un sistema basato sulla estremizzazione del concetto di globalizzazione. La produzione e l'approvvigionamento di beni, anche strategici, da luoghi molto distanti o caratterizzati da alto livello di instabilità hanno creato non pochi problemi alle catene del valore che oggi si stanno gradualmente accorciando. In ragione di ciò, il manifatturiero europeo si sta riorganizzando, privilegiando sempre di più forniture e collaborazioni vicine, per geografia e cultura. Questo significa che noi costruttori italiani dobbiamo guardare con grande attenzione a Unione (Europea) e Stati Uniti. Sfruttando ancora una volta la nostra flessibilità e la capacità di reazione per battere sul tempo i competitors, riposizionandoci, ora che si creano nuovi spazi, all'interno delle nuove filiere".
"Fondamentale per l'attività di promozione del Made in Italy di settore è poi la partecipazione alle fiere internazionali all'estero e in Italia poiché capaci di richiamare operatori da ogni parte del mondo. Per questo riteniamo importantissimi tutti quei provvedimenti volti a incentivare le imprese a prendervi parte. L'azione svolta dalle associazioni di categoria e dai quartieri espositivi per sottolineare la strategicità dello strumento fieristico, ancora oggi momento più importante per la promozione delle aziende del settore, ha portato, tra l'altro, proprio in questi giorni, all'inserimento dell'emendamento nel Decreto Aiuti che prevede un bonus di 10mila per le imprese italiane che partecipano a fiere internazionali che si svolgono in Italia entro la fine del 2022".
Come noto, a partire dal mese di gennaio 2022, l'intensificarsi delle tensioni tra Russia e Ucraina che ha portato alla dichiarazione di guerra della Russia all'Ucraina e all'invasione del territorio ucraino da parte dell'esercito russo in data 24 febbraio, stanno continuando a creare importanti ripercussioni sui mercati internazionali, sia in termini di andamento dei mercati finanziari che sui prezzi delle commodities. Per il Gruppo Biesse, che opera in Russia attraverso la filiale commerciale di Mosca, il mercato russo rappresenta circa il 3% del fatturato. La fatturazione delle macchine avviene in Euro, di conseguenza la società è protetta dall'impatto di fluttuazione del Rublo.
Con riferimento agli impatti diretti del conflitto sul Gruppo, si segnala che al 30 giugno 2022 l'esposizione creditoria verso il mercato russo è pari ad Euro 2 milioni e le disponibilità liquide detenute in rubli sono pari ad un controvalore Euro di 4,5 milioni. Le giacenze di magazzino presso la controllata russa ammontano ad Euro 2,1 milioni al 30 giugno 2022.
Il Management ritiene che l'impatto delle sanzioni economiche e delle tensioni geopolitiche potranno avere conseguenze sull'evoluzione del business soprattutto a partire dal secondo semestre del 2022, comportando un aggiornamento sulle previsioni delle performances. L'evoluzione del conflitto bellico e i conseguenti impatti diretti ed indiretti che tale evoluzione possono comportare sulle performances economico-finanziarie della controllata russa, sono oggetto di continuo monitoraggio da parte del management aziendale, il quale ne ha tenuto conto nelle proprie valutazioni in merito alla recuperabilità dei crediti commerciali e delle giacenze di magazzino sopra indicati.
Dallo scoppio del conflitto bellico il Gruppo ha lavorato al fine di consentire il mantenimento dell'operatività ed il livello di occupazione della filiale commerciale, nonostante le difficoltà riscontrate nell'esecuzione delle consegne delle macchine in territorio russo. Al 30 giugno 2022, il portafoglio ordini verso il mercato russo è pari ad Euro 9 milioni, in linea rispetto al valore del 31.12.2021.
Il contesto di riferimento rimane quindi ad oggi caratterizzato da rilevanti incertezze dovute non soltanto alla diffusione di varianti del COVID-19, che hanno particolarmente influenzando il mercato cinese, ma anche all'evolversi del contesto geopolitico internazionale. Tuttavia, il backlog al 30 giugno 2022 e l'andamento degli ordini nel primo semestre 2022 attestano una tendenza in linea con gli obiettivi aziendali.
Alla fine del primo semestre 2022, il Gruppo consuntiva un ingresso ordini in lieve calo (-6,3%) rispetto al primo semestre 2021 mentre il portafoglio si attesta a € 386.391 mila, pressoché invariato rispetto a dicembre 2021.
Tale performance è stata resa possibile sia dalla positiva situazione di mercato nei primi sei mesi dell'anno, che dalla capillare rete di distribuzione del Gruppo.
Il positivo andamento è anche riflesso nella performance economica (con ricavi e margini in crescita), mentre la performance finanziaria risente delle persistenti criticità sulla catena di approvvigionamento. In tale contesto, nel primo semestre 2022, il Gruppo ha intrapreso una deliberata strategia volta a minimizzare gli impatti derivanti dalle incertezze relative alle forniture di materiali, dotandosi di una consistente copertura dei magazzini. Ne
consegue un aumento dei debiti commerciali, che però è più che compensato dall'incremento dei crediti commerciali, in linea con l'andamento delle vendite e delle giacenze di magazzino.
Sulla base dello scenario fin qui descritto, il Gruppo proseguirà per l'intero esercizio 2022 nell'implementare con determinazione le azioni volte al contenimento dei costi, in particolar modo monitorando sia le dinamiche inflazionistiche che impattano sia sulle materie prime che sui costi dell'energia.
In data 21 dicembre 2021 con atto del Notaio Luisa Rossi la società controllata Bre.Ma. Brenna Macchine S.r.l. è stata incorporata in Biesse S.p.A e gli effetti contabili e fiscali di tale operazione partiranno dal 1° gennaio 2022, peraltro senza impatti sul bilancio consolidato.
In data 14 febbraio 2022 con atto del Notaio Luisa Rossi si è proceduto con l'acquisto del 40% del capitale sociale della controllata Montresor S.r.l. passando ad una quota di possesso pari al 100%. Il corrispettivo per l'acquisto della quota di partecipazione in oggetto è pari € 1.173 mila.
In data 27 aprile 2022, l'Assemblea di Biesse S.p.A., ha approvato:
Si segnala infine che in data 19 maggio 2022 si è perfezionato l'acquisto del 40% residuo della partecipazione nella Movetro S.r.l.; società già consolidata al 100% in ragione della valutazione del possibile esercizio dell'opzione put/call a valere sulla suddetta quota di minoranza. Tale operazione è stata effettuata ad un prezzo sostanzialmente allineato alla valutazione dell'opzione put/call già rilevata nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2021.
Biesse ha partecipato, in remoto, alla conference organizzata da J.P. Morgan-Cazenove riservata alle società Mid/Small Cap europee. In tale occasione l'Amministratore Delegato Roberto Selci ha illustrato i principali elementi caratteristici del Gruppo, gli obiettivi industriali a breve termine e gli impatti derivanti dai più recenti eventi in ambito internazionale.
Biesse ha partecipato, in forma virtuale, alla conference organizzata da Borsa Italiana Euronext Star Conference 2022 riservata alle società del segmento Star. In questa occasione il management di Biesse ha così avuto l'opportunità di condividere con investitori e analisti italiani ed esteri le proprie strategie ed attività. In particolare, in relazione al conflitto in corso in Ucraina, il management ha precisato che il Gruppo ha una limitata esposizione nei paesi coinvolti nella guerra e/o raggiunti dalle sanzioni dell'UE, ossia Ucraina Russia e Bielorussia. Questi tre Paesi rappresentano insieme una percentuale estremamente limitata del portafoglio ordini di Gruppo (solo vendite). Nonostante non ci siano allo stato attuale impatti economici-finanziari tangibili, la Società monitora costantemente ogni evoluzione che possa avere potenziali effetti sul proprio business.
| 30 Giugno 2022 |
% su ricavi | 30 Giugno 2021 |
% su ricavi | DELTA % | |
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 419.084 | 100,0% | 354.117 | 100,0% | 18,3% |
| Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti |
38.319 | 9,1% | 18.183 | 5,1% | 110,7% |
| Altri Proventi | 3.698 | 0,9% | 2.296 | 0,6% | 61,1% |
| Valore della produzione | 461.101 | 110,0% | 374.596 | 105,8% | 23,1% |
| Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci | (207.060) | (49,4)% | (160.910) | (45,4)% | 28,7% |
| Altre spese operative | (72.489) | (17,3)% | (55.500) | (15,7)% | 30,6% |
| Costo del personale | (127.859) | (30,5)% | (117.171) | (33,1)% | 9,1% |
| Ebitda adjusted | 53.693 | 12,8% | 41.014 | 11,6% | 30,9% |
| Ammortamenti | (16.317) | (3,9)% | (16.612) | (4,7)% | (1,8)% |
| Accantonamenti e Impairment | (4.111) | (1,0)% | (4.683) | (1,3)% | (12,2)% |
| Ebit adjusted | 33.266 | 7,9% | 19.719 | 5,6% | 68,7% |
| Componenti non ricorrenti | - | - | 13.999 | 4,0% | - |
| Ebit | 33.266 | 7,9% | 33.718 | 9,5% | (1,3)% |
| Proventi finanziari | 288 | 0,1% | 216 | 0,1% | 33,3% |
| Oneri Finanziari | (1.253) | (0,3)% | (1.480) | (0,4)% | (15,3)% |
| Proventi (oneri) netti su cambi | (3.327) | (0,8)% | (711) | (0,2)% | - |
| Risultato ante imposte | 28.973 | 6,9% | 31.743 | 9,0% | (8,7)% |
| Imposte sul reddito | (9.590) | (2,3)% | (3.317) | (0,9)% | - |
| Risultato del periodo | 19.383 | 4,6% | 28.426 | 8,0% | (31,8)% |
Si precisa che i risultati intermedi esposti in tabella non sono identificati come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, non devono essere considerati una misura sostitutiva per la valutazione dell'andamento e del risultato del Gruppo. Si segnala inoltre che il criterio di determinazione dei risultati intermedi applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, che tali dati potrebbero non essere comparabili.
I ricavi del semestre 2022 sono pari a € 419.084 mila, contro i € 354.117 mila del 2021, con un incremento complessivo del 18,3% sul semestre precedente. Tale incremento è da imputarsi, oltre che al positivo trend delle vendite, anche alla variazione dell'area di consolidamento che vede, rispetto al 1° semestre 2021, l'ingresso della controllata Forvet S.p.A. acquisita a fine 2021.
Il valore della produzione è pari a € 461.101 mila, in aumento del 23,1% rispetto a giugno 2021 (€ 374.596 mila). Al positivo contributo dato dalle vendite di periodo, si aggiunge inoltre l'incremento della produzione legata al magazzino, necessaria per continuare a fronteggiare la domanda e sostanzialmente in linea con il trend degli ordini del primo semestre 2022.
Di seguito si riporta il dettaglio delle incidenze percentuali dei costi calcolate sul valore della produzione.
| 30 Giugno | 30 Giugno | |||
|---|---|---|---|---|
| 2022 | % | 2021 | % | |
| migliaia di euro | ||||
| Valore della produzione | 461.101 | 100,0% | 374.596 | 100,0% |
| Consumo materie prime e merci | 207.060 | 44,9% | 160.910 | 43,0% |
| Altre spese operative | 72.489 | 15,7% | 55.500 | 14,8% |
| Costi per servizi | 64.123 | 13,9% | 48.980 | 13,1% |
| Costi per godimento beni di terzi | 1.975 | 0,4% | 1.241 | 0,3% |
| Oneri diversi di gestione | 6.390 | 1,4% | 5.278 | 1,4% |
| Valore aggiunto | 181.552 | 39,4% | 158.186 | 42,2% |
L'analisi delle incidenze percentuali dei consumi e delle altre spese operative, calcolate sul valore della produzione, anziché sui ricavi, evidenzia come l'assorbimento delle materie prime risulti in aumento (pari al 44,9% contro il 43,0% del 30 giugno 2021), per effetto dell'incremento dei costi delle materie prime registrato nel corso del 2022. Le altre spese operative aumentano in valore assoluto (€ 16.989 mila), incrementando il proprio peso percentuale rispetto al semestre 2021 (dal 14,8% al 15,7%). Tale fenomeno è prevalentemente attribuibile alla voce costi per servizi, che passa da € 48.980 mila a € 64.123 mila, in aumento del 30,9%: la variazione è principalmente dovuta, tenuto conto della variazione dell'area di consolidamento che vede, rispetto al 1° semestre 2021, l'ingresso della controllata Forvet S.p.A. acquisita a fine 2021, a maggiori costi per prestazioni di servizi alla produzione, tra cui lavorazioni esterne e trasporti su acquisiti (in aumento per € 3.837 mila), spese di consulenza (in aumento per € 1.806 mila), provvigioni passive e trasporti su vendite (in aumento per € 8.482 mila), costi legati alla partecipazione a fiere ed eventi (in aumento per € 330 mila). Ai predetti aumenti si aggiungono inoltre sia quelli relativi a viaggi e trasferte (in aumento per € 1.983 mila) che quelli relativi alle utenze (in aumento per € 1.726 mila) a seguito dell'incremento del costo dell'energia e del riscaldamento.
Concludendo, si sottolinea che il valore aggiunto al 30 giugno 2022 è pari ad € 181.552 mila, in crescita del 14,8% rispetto al pari periodo del 2021 (€ 158.186 mila). La sua incidenza sul valore della produzione passa da 42,2% a 39,4%.
Il costo del personale al 30 giugno 2022 è pari ad € 127.859 mila e registra un incremento di valore di € 10.688 mila rispetto al dato del 2021 (€ 117.171 mila, +9,1%). In proposito, si ricorda che nel corso del semestre 2021 il Gruppo aveva beneficiato di diverse forme di ammortizzatori sociali e contributi statali, volti a tutelare il capitale umano dell'azienda.
L'EBITDA adjusted al 30 giugno 2022 è positivo per € 53.693 mila (a fine giugno 2021 era positivo per € 41.014 mila), in crescita del 30,9%.
Gli ammortamenti registrano nel complesso una diminuzione pari al 1,8% (passando da € 16.612 mila al 30 giugno 2021 a € 16.317 mila al 30 giugno 2021): la componente relativa alle immobilizzazioni materiali (comprensive dei diritti d'uso) è in aumento di € 441 mila (+4,8%), mentre quella relativa alle immobilizzazioni immateriali diminuisce di € 737 mila (-10,0%).
La voce accantonamenti e impairment ammonta a € 4.111 mila, ed include accantonamenti per € 3.899 mila (prevalentemente riconducibili a € 1.910 mila per adeguamenti fondi rischi e oneri futuri e a € 680 mila per l'adeguamento di stima del fondo garanzia prodotti) e svalutazioni per impairment per € 212 mila, relativi principalmente ad attività immateriali, tra cui costi di sviluppo.
L'EBIT adjusted è positivo per € 33.266 mila, in aumento del 68,7% rispetto al semestre precedente (pari a € 19.719 mila).
Al 30 giugno 2022 non sono presenti in bilancio componenti non ricorrenti.
In riferimento alla gestione finanziaria si registrano oneri netti per € 966 mila, in diminuzione rispetto al dato di giugno 2021 (€ 1.264 mila).
Per quanto riguarda la gestione del rischio cambio, si registrano componenti negative nette per € 3.327 mila, in peggioramento rispetto al pari periodo dell'anno precedente (negativo per € 711 mila).
Il risultato prima delle imposte è quindi positivo per € 28.973 mila in diminuzione rispetto al dato del 2021 (pari a € 31.743 mila, risultato che era positivamente influenzato da € 13.999 mila di componenti non ricorrenti).
Il saldo delle componenti fiscali è negativo (onere) per complessivi € 9.590 mila. Il saldo negativo si determina per effetto dei seguenti elementi: imposte IRES e altre imposte differite (negative per € 4.465 mila) e IRAP (negativa per € 1.352 mila); accantonamenti per imposte sul reddito di società estere (€ 3.642 mila) e imposte relative a esercizi precedenti (negative per € 132 mila).
Si evidenzia un netto aumento del tax-rate rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente in quanto nel 2021 l'operazione di cessione della partecipazione detenuta nella Dongguan Korex Machinery Co. Ltd. (Korex), aveva generato una plusvalenza di € 17.814 mila fiscalmente non imponibile.
Il Gruppo consuntiva un risultato netto positivo pari a € 19.383 mila.
| 30 Giugno | 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2022 | 2021 | ||
| migliaia di euro | |||
| Immateriali | 93.898 | 97.989 | |
| Materiali | 118.587 | 117.203 | |
| Finanziarie | 3.995 | 4.578 | |
| Immobilizzazioni | 216.480 | 219.770 | |
| Rimanenze | 227.123 | 179.417 | |
| Crediti commerciali e attività contrattuali | 148.874 | 125.962 | |
| Debiti commerciali | (205.746) | (186.660) | |
| Passività contrattuali | (141.765) | (127.093) | |
| Capitale Circolante Netto Operativo | 28.486 | (8.375) | |
| Fondi relativi al personale | (11.723) | (13.318) | |
| Fondi per rischi ed oneri | (25.403) | (24.850) | |
| Altri debiti/crediti netti | (54.741) | (63.274) | |
| Attività nette per imposte anticipate | 15.614 | 14.660 | |
| Altre Attività/(Passività) Nette | (76.252) | (86.781) | |
| Capitale Investito Netto | 168.714 | 124.614 | |
| Capitale sociale | 27.403 | 27.393 | |
| Risultato del periodo precedente e altre riserve | 206.688 | 186.957 | |
| Risultato del periodo | 19.341 | 34.018 | |
| Patrimonio netto di terzi | 247 | 849 | |
| Patrimonio Netto | 253.679 | 249.217 | |
| Debiti finanziari verso banche e altri finanziatori | 32.236 | 29.594 | |
| Altre attività finanziarie | (7.266) | (27.098) | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (109.935) | (127.099) | |
| Posizione Finanziaria Netta | (84.965) | (124.603) | |
| Totale Fonti di Finanziamento | 168.714 | 124.614 |
Il capitale investito netto è pari a € 168.714 mila in aumento rispetto al 31 dicembre 2021 (€ 124.614 mila).
Rispetto al 31 dicembre 2021, le immobilizzazioni nette sono diminuite di circa € 3.290 mila, decremento derivante dal fatto che gli ammortamenti sono maggiori dei nuovi investimenti di periodo.
Il capitale circolante netto operativo aumenta di € 36.861 mila rispetto al 31 dicembre 2021. La variazione è dovuta principalmente all'incremento dei magazzini (pari a € 47.706 mila) più che altro riconducibile alla strategia volta a minimizzare gli impatti derivanti dalle criticità relative alla catena di approvvigionamento. Fenomeno che trova conferma anche nell'aumento dei debiti commerciali (pari a € 19.086 mila), più che compensato dall'incremento dei crediti commerciali (pari a € 22.912 mila), in linea con l'andamento del fatturato, aumenta del 18,3% rispetto al 30 giugno 2021.
Il patrimonio netto è pari a € 253.679 mila (€ 249.217 mila al 31 dicembre 2021).
| Al 30 Giugno Al 31 Marzo |
Al 31 Dicembre | Al 30 Giugno | ||
|---|---|---|---|---|
| 2022 | 2022 | 2021 | 2021 | |
| migliaia di euro | ||||
| Attività finanziarie: | 117.201 | 136.539 | 154.197 | 178.143 |
| Attività finanziarie correnti | 7.266 | 27.141 | 27.098 | 27.682 |
| Disponibilità liquide | 109.935 | 109.398 | 127.099 | 150.461 |
| Debiti leasing a breve termine | (8.524) | (7.194) | (7.384) | (7.876) |
| Debiti bancari e altri debiti finanziari a breve termine | (7.493) | (5.826) | (5.998) | (34.996) |
| Posizione finanziaria netta a breve termine | 101.183 | 123.520 | 140.815 | 135.271 |
| Debiti leasing a medio/lungo termine | (15.508) | (15.179) | (15.320) | (21.303) |
| Debiti bancari a medio/lungo termine | (525) | (395) | (680) | (915) |
| Debiti commerciali e altri debiti a medio/lungo termine | (185) | (285) | (213) | - |
| Posizione finanziaria netta a medio/lungo termine | (16.218) | (15.859) | (16.212) | (22.218) |
| Posizione finanziaria netta totale | 84.965 | 107.661 | 124.603 | 113.053 |
Nello schema di Posizione Finanziaria Netta (di seguito anche "PFN") al 30.06.2022, in applicazione delle nuove disposizioni contenute nella Comunicazione n. 5/21 del 29 aprile 2021 emessa da Consob che rimanda alle Raccomandazioni ESMA del 4 marzo 2021, sono stati ricompresi i debiti commerciali scadenti oltre l'esercizio. Ai fini comparativi si evidenzia che tali debiti al 30 giugno 2021, data in cui non erano ancora state applicate le disposizioni sopra citate, risultavano essere € 238 mila al 30 giugno 2021.
Ai fini di una migliore rappresentazione della Posizione Finanziaria Netta, è stato escluso dalle attività finanziarie il fair value attivo dei derivati in essere. Ai fini comparativi si segnala che il fair value attivo dei derivati al 30 giugno 2021 risultava essere pari a € 596 mila.
La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 30 giugno 2022 è positiva per € 84.965 mila, in diminuzione rispetto al dato del medesimo periodo dell'esercizio precedente (positiva per € 113.053 mila). Nel confronto con il fine anno 2021 l'indicatore diminuisce di € 39.638 mila, principalmente influenzato dalle dinamiche del capitale circolante netto, nonostante i buoni risultati ottenuti a livello di gestione operativa e dalla distribuzione di dividendi avvenuta nel corso del semestre.
Per completezza d'informativa si precisa che, essendo fattispecie non disciplinata in modo specifico, all'interno della Posizione Finanziaria Netta non viene rappresentata la stima della passività per earn-out pari a 3 milioni di € correlata all'acquisizione di Forvet S.p.A. ed esigibile entro 12 mesi.
Alla data di approvazione della presente relazione, Biesse S.p.A. ha linee di credito pari a € 210,5 milioni, di cui € 85,5 milioni a revoca ed € 125 milioni committed con duration oltre i 12 mesi. Tutte le linee di credito per cassa, peraltro non utilizzate, sono chirografarie cioè esenti da garanzie reali e/o altri vincoli.
| 30 Giugno 2022 |
% | 30 Giugno 2021 |
% | Var % 2022/2021 |
|
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Segmento Macchine e Sistemi | 380.194 | 90,7% | 321.003 | 90,6% | 18,4% |
| Segmento Meccatronica | 56.810 | 13,6% | 48.784 | 13,8% | 16,5% |
| Elisioni Inter segmento | (17.920) | (4,3)% | (15.670) | (4,4)% | 14,4% |
| Totale | 419.084 | 100,0% | 354.117 | 100,0% | 18,3% |
| 30 Giugno | % | 30 Giugno | % | Var % | |
|---|---|---|---|---|---|
| 2022 | 2021 | 2022/2021 | |||
| migliaia di euro | |||||
| Europa Occidentale | 224.875 | 53,7% | 176.782 | 49,9% | 27,2% |
| Asia – Oceania | 49.075 | 11,7% | 47.307 | 13,4% | 3,7% |
| Europa Orientale | 60.396 | 14,4% | 59.263 | 16,7% | 1,9% |
| Nord America | 72.025 | 17,2% | 60.225 | 17,0% | 19,6% |
| Resto del Mondo | 12.712 | 3,0% | 10.542 | 3,0% | 20,6% |
| Totale | 419.084 | 100,0% | 354.117 | 100,0% | 18,3% |
La ripartizione dei ricavi per segmento operativo rimane sostanzialmente invariata con riferimento ad entrambi i segmenti Macchine-Sistemi (che rappresenta il 90,7% del fatturato di gruppo) e Meccatronica registrano un aumento rispettivamente del 18,4% e del 16,5%, rispetto al primo semestre 2021. Analizzando il fatturato per area geografica, l'incremento ha riguardato tutte le aree geografiche di riferimento: Europa Occidentale (27,2%), Asia-Oceania (3,7%), Europa Orientale (1,9%), Nord America (19,6%) e Resto del Mondo (20,6%).
Al 30 giugno 2022 non esistono imprese collegate, in linea con la situazione al 31 dicembre 2021.
Per quanto riguarda i rapporti con la controllante Bi.Fin. S.r.l., si rinvia al punto 25 delle note esplicative.
Sono identificate come parti correlate il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, le società SEMAR S.r.l., Wirutex S.r.l. e Fincobi S.r.l..
Per quanto riguarda i rapporti intercorsi nel corso del semestre con tali società si rinvia al punto 25 delle note esplicative.
Nel corso del primo semestre 2022 non si registrano operazioni classificabili in questa categoria.
Il contesto di riferimento è ad oggi caratterizzato da rilevanti incertezze dovute non soltanto alla diffusione di varianti del COVID-19, ma anche all'evolversi del contesto geopolitico internazionale.
Tuttavia, il backlog al 30 giugno 2022 e l'andamento degli ordini nel corso del primo semestre dell'anno attestano una tendenza in linea con gli obiettivi aziendali. Sottolineando le difficoltà nell'effettuare forecast in una industry che opera mediamente con 3 mesi di portafoglio ordini (fonte Acimall), gli Amministratori di Biesse, sulla base degli scenari macroeconomici più accreditati e delle strategie di innovazione prodotti e penetrazione commerciale del Gruppo, si adopereranno con determinazione nel perseguimento degli obiettivi fissati.
Biesse, sulla base di questo scenario, proseguirà per l'intero esercizio 2022 nell'implementare con determinazione le azioni volte al contenimento dei costi.
Gli Amministratori di Biesse valutano che, in ragione della solidità finanziaria del Gruppo e delle previsioni aziendali nel prevedibile futuro, non sussistono incertezze, come definite dal par. 25 del Principio IAS 1, sul presupposto della continuità aziendale.
La strategia del Gruppo Biesse per il 2022 si riassume come segue:
Potenziamento del processo di digitalizzazione, intrapreso già da qualche anno, che garantirà fabbriche digitali, automatizzate e interconnesse a tutti i clienti grazie a soluzioni software e nuovi servizi evoluti attraverso SOPHIA, la piattaforma IOT sviluppata dal Gruppo che abilita i clienti a una gamma di servizi per semplificare e razionalizzare la gestione del lavoro, ottimizzando le prestazioni e la produttività delle tecnologie presso i clienti.
Innovazione di prodotto, grazie agli investimenti in Ricerca & Sviluppo, pari al 3% del fatturato annuo, il Gruppo rafforza l'offerta di prodotto consolidando le soluzioni tecnologiche già in uso, nei settori wood, advanced materials, glass&stone e ceramica, proseguendo lo studio e la realizzazione di nuove soluzioni che contribuiranno a migliorare gli standard tecnologici dei settori di riferimento.
Rafforzamento del Network con l'obiettivo di migliorare la brand awareness nei settori in cui il Gruppo è più giovane e ha grande potenzialità di crescita come gli advanced materials, il legno strutturale e il metallo. Oltre ai nuovi settori, il Gruppo prevede di rafforzare la capillarità, in coerenza con il percorso di crescita e internazionalizzazione degli ultimi venti anni.
Implementazione del modello One Company volto a realizzare una razionalizzazione e semplificazione della struttura organizzativa del Gruppo Biesse attraverso a) una miglior focalizzazione dell'attenzione sui clienti, sulle loro esigenze e sulle prospettive di sviluppo; b) la velocizzazione delle decisioni aziendali, realizzando un modello di gestione globale e integrato, basato su processi e strumenti comuni; c) l'evoluzione del modello di leadership verso una maggiore collaborazione, empowerment delle persone, capacità di gestione della discontinuità e del cambiamento.
| dati consolidati in migliaia di euro | 30 Giugno | 30 Giugno | |
|---|---|---|---|
| Note | 2022 | 2021 | |
| Ricavi | 5 | 419.084 | 354.117 |
| Altri proventi | 3.698 | 19.918 | |
| Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione | 38.319 | 18.183 | |
| Consumi di materie prime, materiali di consumo e merci | (207.060) | (160.910) | |
| Costo del personale | 7 | (127.859) | (117.171) |
| Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti ai fondi | (20.427) | (24.919) | |
| Altri costi operativi | (72.489) | (55.500) | |
| Risultato operativo | 33.266 | 33.718 | |
| Proventi finanziari | 288 | 216 | |
| Oneri finanziari | (1.253) | (1.480) | |
| Proventi (oneri) su cambi | 8 | (3.327) | (711) |
| Risultato ante imposte | 28.973 | 31.743 | |
| Imposte sul reddito | 9 | (9.590) | (3.317) |
| Risultato del semestre | 19.383 | 28.426 | |
| Di cui attribuibile ai soci della controllante | 19.341 | 28.312 | |
| Di cui attribuibile alle partecipazioni di terzi | 4 2 |
114 | |
| Risultato base per azione (Euro) | 1 0 |
0,71 | 1,03 |
| Risultato diluito per azione (Euro) | 1 0 |
0,71 | 1,03 |
| dati consolidati in migliaia di euro | 30 Giugno | 30 Giugno | |
|---|---|---|---|
| Note | 2022 | 2021 | |
| Risultato del semestre | 19.383 | 28.246 | |
| Differenza cambio da conversione delle gestioni estere | 1 7 |
2.532 | (525) |
| Utile/(perdita) sulle attività finanziarie valutate a fair value OCI | 5 1 |
8 0 |
|
| Imposte su utile/(perdita) sulle attività finanziarie valutate a fair value OCI |
(12) | (19) | |
| Totale componenti che saranno o potranno essere riclassificati nel conto economico del semestre |
2.570 | (464) | |
| Rivalutazione delle passività/(attività) nette per benefici definiti | 1.031 | 126 | |
| Imposte sui componenti che non saranno riclassificate nel conto economico del semestre |
(245) | (30) | |
| Totale componenti che non saranno riclassificati nel conto economico del semestre |
786 | 9 6 |
|
| Totale conto economico complessivo del semestre | 22.739 | 28.065 | |
| A ttribuibile a: |
|||
| Partecipazioni di terzi | 3 1 |
112 | |
| Soci della controllante | 22.708 | 27.952 |
| dati consolidati in migliaia di euro | 30 Giugno | 31 Dicembre | |
|---|---|---|---|
| Note | 2022 | 2021 | |
| ATTIVITA' | |||
| Attività non correnti | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 1 2 |
112.374 | 117.203 |
| Avviamento | 1 3 |
46.872 | 46.694 |
| Attività immateriali | 1 2 |
47.026 | 51.296 |
| Attività per imposte differite | 9 | 24.329 | 23.763 |
| Altre attività finanziarie (inclusi gli strumenti finanziari derivati) | 3.855 | 4.440 | |
| Altri crediti | 139 | 137 | |
| Totale attività non correnti | 234.595 | 243.533 | |
| Rimanenze | 1 4 |
227.123 | 179.417 |
| Crediti commerciali e attività contrattuali | 1 5 |
148.874 | 125.962 |
| Altri crediti | 18.429 | 18.774 | |
| Altre attività finanziarie (inclusi gli strumenti finanziari derivati) | 8.123 | 27.991 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 109.935 | 127.099 | |
| Totale attività correnti | 512.483 | 479.242 | |
| Totale attività disponibili per la vendita | 1 2 |
6.213 | - |
| TOTA LE A TTIVITA ' |
753.291 | 722.774 |
| dati consolidati in migliaia di euro | 30 Giugno | 31 Dicembre | |
|---|---|---|---|
| Note | 2022 | 2021 | |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | |||
| Capitale sociale | 1 6 |
27.403 | 27.393 |
| Riserve | 17 , 18 | 206.688 | 186.957 |
| Risultato del periodo | 19.341 | 34.018 | |
| Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante | 253.431 | 248.368 | |
| Partecipazioni di terzi | 247 | 849 | |
| TOTA LE PA TRIMONIO NETTO CONSOLIDA TO |
253.679 | 249.217 | |
| Passività finanziarie | 1 9 |
16.033 | 16.000 |
| Benefici ai dipendenti | 11.723 | 13.318 | |
| Passività per imposte differite | 8.714 | 9.102 | |
| Fondo per rischi ed oneri | 2 3 |
550 | 484 |
| Altri debiti | 185 | 4.195 | |
| Totale passività non correnti | 37.205 | 43.099 | |
| Passività finanziarie | 1 9 |
16.017 | 13.382 |
| Fondi per rischi ed oneri | 2 3 |
24.853 | 24.366 |
| Debiti commerciali | 2 0 |
205.746 | 186.660 |
| Passività contrattuali | 2 1 |
141.765 | 127.093 |
| Altri debiti | 64.710 | 68.787 | |
| Passività per imposte sul reddito | 9.316 | 10.170 | |
| Totale passività correnti | 462.407 | 430.459 | |
| PA SSIVITA ' |
499.612 | 473.557 | |
| TOTA LE PA TRIMONIO NETTO E PA SSIVITA ' |
753.291 | 722.774 |
1 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti delle transazioni con parti correlate e delle operazioni non ricorrenti nella situazione patrimoniale - finanziaria sono evidenziati nell'apposito prospetto di cui all'Allegato 1
| N ote |
30-giu-22 | 30-giu-21 |
|---|---|---|
| dati in migliaia di euro | ||
| A TTIVITA ' OPERA TIVA |
||
| Risultato di periodo | 19.383 | 28.426 |
| Rettifiche per: | ||
| Imposte sul reddito | 9.590 | 3.317 |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali di proprietà e immateriali | 11.876 | 12.469 |
| Ammortamenti di immobilizzazioni materiali in leasing | 4.441 | 4.143 |
| Utili/Perdite dalla vendita di immobilizzazioni materiali e dalla cessione di | (25) | (17.680) |
| Svalutazioni per perdite di valore | 212 | 1.624 |
| Accantonamenti ai fondi e TFR | 5.408 | 6.683 |
| Proventi da attività di investimento | 0 | (48) |
| Oneri / (proventi) finanziari netti e proventi /oneri su cambi non realizzati | 5.513 | 1.517 |
| SUBTOTA LE A TTIVITA ' OPERA TIVA |
56.398 | 40.450 |
| Variazione dei crediti commerciali e attività contrattuali | (24.639) | (1.402) |
| Variazione nelle rimanenze | (44.040) | (28.654) |
| Variazione debiti commerciali e passività contrattuali | 27.729 | 44.201 |
| Variazione del fondo TFR e degli altri fondi | (4.138) | (346) |
| Altre variazioni delle attività e passività operative | (4.006) | 1.495 |
| Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività operativa | 7.303 | 55.745 |
| Imposte pagate | (12.166) | (2.247) |
| Interessi pagati | (677) | (1.300) |
| FLUSSO DI CA SSA N ETTO GEN ERA TO/(A SSORBITO) |
(5.540) | 52.198 |
| A TTIVITA ' DI IN VESTIMEN TO |
||
| Acquisto di immobili impianti e macchinari | (4.537) | (3.118) |
| Acquisto di attività immateriali | (2.566) | (4.398) |
| Investimenti in altre partecipazioni | (2) | |
| Flusso da acquisto di aggregazioni aziendali | (3.150) | |
| Flusso da cessione di aggregazioni aziendali | 0 | 22.087 |
| Variazioni nelle altre attività finanziarie Interessi incassati e proventi da attività di investimento |
19.883 0 |
(76) 48 |
| FLUSSO DI CA SSA GEN ERA TO / (A SSORBITO) DA LL'A TTIVITA ' DI |
9.628 | 14.544 |
| A TTIVITA ' DI FIN A N ZIA MEN TO |
||
| Rimborsi di prestiti | (743) | (75.616) |
| Pagamento debiti di leasing | (4.064) | (3.995) |
| Acquisto di ulteriori quote di controllo | (1.173) | (550) |
| Altre variazioni | 0 | 44 |
| Dividendi pagati | (16.922) | |
| FLUSSO DI CA SSA GEN ERA TO / (A SSORBITO) DA LL'A TTIVITA ' DI |
||
| FIN A N ZIA MEN TO |
(22.901) | (80.116) |
| IN CREMEN TO/(DECREMEN TO) N ETTO DELLE DISPON IBILITA ' LIQUI DE E MEZZI EQUIVA LEN TI |
(18.814) | (13.374) |
| DISPON IBILITA ' LIQUIDE E MEZZI EQUIVA LEN TI A L 1° GEN N A IO |
127.099 | 163.425 |
| Effetto delle fluttuazioni dei cambi sulle disponibilità liquide | 1.649 | 410 |
| PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| dati consolidati in migliaia di euro | Capitale Sociale |
Riserve di copertura e di conversione |
A Riserva attuariale |
ttribuibile ai soci della controllante Riserva attività finanziarie OCI |
Riserve di capitale |
Altre riserve | Risultato dell'esercizio |
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante |
Partecipazioni di terzi |
Totale Patrimonio Netto |
| Saldi al 01/01/2021 | 27.393 | (12.293) | (5.146) | 36.202 | 165.336 | 2.531 | 214.022 | 790 | 214.812 | |
| Altre componenti del conto economico complessivo Risultato al 30 giugno 2021 |
(525) | 104 | 6 1 |
28.312 | (360) 28.312 |
(1) 114 |
(362) 28.426 |
|||
| Totale utile/perdita complessivo del periodo Destinazione del risultato dell'esercizio precedente |
(525) | 104 | 6 1 |
2.531 | 28.312 (2.531) |
27.952 | 112 | 28.065 | ||
| Transazioni con azionisti di minoranza Altri movimenti |
(8) | (295) (4) |
(303) (4) |
(247) (3) |
(550) (7) |
|||||
| Saldi al 30/06/2021 | 27.393 | (12.819) | (5.050) | 6 1 |
36.202 | 167.568 | 28.312 | 241.667 | 652 | 242.319 |
| A | ttribuibile ai soci della controllante | |||||||||
| dati consolidati in migliaia di euro | Capitale Sociale |
Riserve di copertura e di conversione |
Riserva attuariale |
Riserva attività finanziarie OCI |
Riserve di capitale |
Altre riserve | Risultato dell'esercizio |
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante |
Partecipazioni di terzi |
Totale Patrimonio Netto |
| Saldi al 01/01/2022 | 27.393 | (11.162) | (5.597) | 7 5 |
36.202 | 167.439 | 34.018 | 248.368 | 849 | 249.217 |
| Altre componenti del conto economico complessivo Risultato al 30 giugno 2022 |
2.543 | 786 | 3 9 |
19.341 | 3.367 19.341 |
(11) 4 2 |
3.356 19.383 |
|||
| Totale utile/perdita complessivo del periodo Distribuzione dividendi Destinazione del risultato dell'esercizio precedente |
2.543 | 786 | 3 9 |
(14.958) 31.876 |
19.341 (2.142) (31.876) |
22.708 (17.099) |
3 1 |
22.739 (17.099) |
||
| Transazioni con azionisti di minoranza Altri movimenti |
1 0 |
(10) | (539) (5) |
(540) (5) |
(633) | (1.173) (5) |
||||
| Saldi al 30/06/2022 | 27.403 | (8.619) | (4.822) | 113 | 36.202 | 183.814 | 19.341 | 253.431 | 247 | 253.679 |
Biesse S.p.A. (di seguito la "Società" o la "Capogruppo") è una società di diritto italiano, domiciliata in Pesaro in via della Meccanica 16.
Il gruppo Biesse (nel seguito definito come "Gruppo") opera nel settore della meccanica strumentale, ed è integralmente controllato dalla BI.Fin. S.r.l., società attiva nella produzione e vendita di macchine e sistemi per la lavorazione del legno, vetro e pietra. Biesse S.p.A. è quotata alla Borsa Valori di Milano nel segmento Euronext Star.
La valuta di presentazione del Bilancio è l'euro. I saldi sono espressi in migliaia di euro, salvo quando specificatamente indicato diversamente. Si precisa altresì che le eventuali differenze rinvenibili in alcune tabelle sono dovute agli arrotondamenti dei valori espressi in migliaia di euro.
Il presente Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 29 luglio 2022 e sottoposto a revisione contabile limitata da parte della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.
La situazione patrimoniale ed economica consolidata al 30 giugno 2022, oltre al bilancio della Capogruppo Biesse S.p.A. comprende il bilancio delle sue controllate sulle quali esercita il controllo di seguito elencate.
| Denominazione e sede | Valuta | Cap. Sociale | Controllo diretto |
Controllo indiretto |
Tramite | Gruppo Biesse |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Società capogruppo | ||||||
| Biesse S.p.A. Via della Meccanica, 16 Loc. Chiusa di Ginestreto (PU) |
EUR | 27.393.042 | ||||
| Società italiane controllate: | ||||||
| HSD S.p.A. Via della Meccanica, 16 Loc. Chiusa di Ginestreto (PU) |
EUR | 1.141.490 | 100% | 100% | ||
| Montresor & Co. S.r.l. Via Francia, 13 Villafranca (VR) |
EUR | 1.000.000 | 100% | 100% | ||
| Movetro S.r.l. Via Marco Polo, 12 Carmignano di Sant'Urbano (PD) |
EUR | 51.000 | 100% | 100% | ||
| Forvet S.p.A. Costruzione Macchine Speciali Strada Piossasco, 46 Volvera (TO) |
EUR | 500.000 | 100% | 100% | ||
| Forvet Research & Development S.r.l. Strada Piossasco, 46 Volvera (TO) |
EUR | 50.000 | 100% | Forvet S.p.A. Costruzione Macchine Speciali |
100% |
| Denominazione e sede | Valuta | Cap. Sociale | Controllo diretto |
Controllo indiretto |
Tramite | Gruppo Biesse |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Biesse America Inc. 4110 Meadow Oak Drive – Charlotte, North Carolina – USA |
USD | 11.500.000 | 100% | 100% | ||
| Biesse Canada Inc. 18005 Rue Lapointe – Mirabel (Quebec) – Canada |
CAD | 180.000 | 100% | 100% | ||
| Biesse Group UK Ltd. Lamport Drive – Daventry Northamptonshire – Gran Bretagna |
GBP | 655.019 | 100% | 100% | ||
| Biesse France Sarl 4, Chemin de Moninsable – Brignais – Francia |
EUR | 1.244.000 | 100% | 100% | ||
| Biesse Group Deutschland GmbH Gewerberstrasse, 6 – Elchingen (Ulm) – Germania |
EUR | 1.432.600 | 100% | 100% | ||
| Biesse Schweiz GmbH Luzernerstrasse 26 – 6294 Ermensee – Svizzera |
CHF | 100.000 | 100% | Biesse G. Deutschland GmbH |
100% | |
| Biesservice Scandinavia AB Maskinvagen 1 – Lindas – Svezia |
SEK | 200.000 | 60% | 60% | ||
| Biesse Iberica Woodworking Machinery s.l. C/De La Imaginaciò, 14 Poligon Ind. La Marina – Gavà Barcellona – Spagna |
EUR | 699.646 | 100% | 100% | ||
| WMP- Woodworking Machinery Portugal, Unipessoal Lda Sintra Business Park, 1, São Pedro de Penaferrim, – Sintra – Portogallo |
EUR | 5.000 | 100% | Biesse Iberica W. M. s.l. |
100% | |
| Biesse Group Australia Pty Ltd. 3 Widemere Road Wetherill Park – Sydney – Australia |
AUD | 15.046.547 | 100% | 100% | ||
| Biesse Group New Zealand Ltd. Unit B, 13 Vogler Drive Manukau – Auckland – New Zealand |
NZD | 3.415.665 | 100% | 100% | ||
| Biesse Manufacturing Co. Pvt. Ltd. Jakkasandra Village, Sondekoppa rd. Nelamanga Taluk – Bangalore –India |
INR | 1.224.518.391 | 100% | 100% | ||
| Biesse Asia Pte. Ltd. Zagro Global Hub 5 Woodlands Terr. – Singapore |
EUR | 1.548.927 | 100% | 100% | ||
| Biesse Indonesia Pt. Jl. Kh.Mas Mansyur 121 – Jakarta – Indonesia |
IDR | 2.500.000.000 | 10% | 90% | Biesse Asia Pte. Ltd. |
100% |
| Biesse Malaysia SDN BHD No. 5, Jalan TPP3 47130 Puchong -Selangor, Malesia |
MYR | 7.083.765 | 100% | Biesse Asia Pte. Ltd. |
100% | |
| Biesse Korea LLC Geomdan Industrial Estate, Oryu-Dong, Seo Gu – Incheon – Corea del Sud |
KRW | 100.000.000 | 100% | Biesse Asia Pte. Ltd. |
100% | |
| Biesse (HK) Ltd. Room 1530, 15/F, Langham Place, 8 Argyle Street, Mongkok, Kowloon – Hong Kong |
HKD | 199.952.688 | 100% | 100% | ||
| Biesse Trading (Shanghai) Co. Ltd. Room 301, No.228, Jiang Chang No.3 Road, Zha Bei District,– Shanghai – Cina |
RMB | 76.000.000 | 100% | Biesse (HK) Ltd. |
100% |
| Denominazione e sede | Valuta | Cap. Sociale | Controllo diretto |
Controllo indiretto |
Tramite | Gruppo Biesse |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.S. Şerifali Mah. Bayraktar Cad. Nutuk Sokak No:4 Ümraniye,Istanbul –Turchia |
TRY | 45.500.000 | 100% | 100% | ||
| Biesse Group Israel Ltd. 8 Ha-Taas St. Ramat-Gan 5251248, Israel |
ILS | 100.000 | 100% | 100% | ||
| OOO Biesse Group Russia Mosrentgen area, settlement Zavoda Mosrentgen, Geroya Rossii Solomatina street, premises 6, site 6, office 3, 108820, Moscow, Russian Federation |
RUB | 99.209.440 | 100% | 100% | ||
| Biesse Gulf FZE Dubai, Free Trade Zone |
AED | 6.400.000 | 100% | 100% | ||
| Biesse Taiwan 6F-5, No. 188, Sec. 5, Nanking E. Rd., Taipei City 105, Taiwan (ROC) |
TWD | 500.000 | 100% | Biesse Asia Pte Ltd. |
100% | |
| Biesse Japan K.K. C/O Mazars Japan K.K. , ATT New Tower 11F, 2-11-7, Akasaka, Minato-ku, Tokyo |
JPY | 5.000.000 | 100% | Biesse Asia Pte Ltd. |
100% | |
| HSD Mechatronic (Shanghai) Co. Ltd. D2, 1st floor, 207 Taiguroad, Waigaoqiao Free Trade Zone – Shanghai – Cina |
RMB | 2.118.319 | 100% | HSD S.p.A. | 100% | |
| Hsd Usa Inc. 3764 SW 30th Avenue – Hollywood, Florida – USA |
USD | 250.000 | 100% | HSD S.p.A. | 100% | |
| HSD Mechatronic Korea LLC 414, Tawontakra2, 76, Dongsan-ro, Danwon gu, Ansan-si 15434, South Korea |
KWN | 101.270.000 | 100% | HSD S.p.A. | 100% | |
| HSD Deutschland GmbH Brükenstrasse,2 – Gingen – Germania |
EUR | 25.000 | 100% | HSD S.p.A. | 100% |
Rispetto al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021, l'area di consolidamento è cambiata a seguito della fusione della società controllata Bre.Ma. Brenna Macchine S.r.l. nella controllante Biesse S.p.A. (con effetto a partire dal 01/01/2022) e dell'acquisto di un'ulteriore quota di partecipazione nella Montresor S.r.l. (tramite il quale la sua quota di controllo passa dal 60% al 100%) avvenuta nel corso del mese di febbraio 2022.
Si segnala inoltre che nel mese di maggio 2022 si è perfezionato l'acquisto del 40% residuo della partecipazione nella Movetro S.r.l. Tale operazione non ha di fatto comportato una modifica nell'area di consolidamento in quanto la società veniva comunque consolidata al 100% in virtù del fatto che si considerava possibile l'esercizio dell'opzione put/call a valere sulla suddetta quota di minoranza. Tale operazione è stata effettuata ad un prezzo sostanzialmente allineato alla valutazione dell'opzione put/call già rilevata nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2021.
Il Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), emessi dall'International Accounting Standard Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del DL 38/2005 e delle altre norme e disposizioni Consob in materia di bilancio.
Il Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto per gli strumenti finanziari derivati, per le attività finanziarie detenute per la vendita e per gli strumenti finanziari classificati come disponibili per la vendita, valutati al valore corrente (fair value), nonché sul presupposto della continuità aziendale. La presente informativa è stata redatta in conformità con quanto disposto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, con particolare riferimento alle delibere n. 15519 e 15520 del 27/07/2006 e alla comunicazione n. DEM6064293 del 28/07/2006.
Nella predisposizione del Bilancio Semestrale Consolidato Abbreviato, redatto secondo lo IAS 34 Bilanci intermedi, sono stati applicati gli stessi principi contabili già adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, al quale si rinvia per completezza di trattazione, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo 3.1 "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS che sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2022" con la precisazione che i cambiamenti introdotti a livello IFRS non hanno comportato alcun impatto.
I dati del presente bilancio semestrale consolidato abbreviato sono comparabili con i medesimi del precedente esercizio.
Tutti i prospetti rispettano il contenuto minimo previsto dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni applicabili, previste dal legislatore nazionale e dall'organismo di controllo delle società quotate in Borsa (Consob) e si compongono di:
La classificazione dei costi è per natura, evidenziando i risultati intermedi relativi al risultato operativo ed al risultato ante imposte. Il risultato operativo è determinato come differenza tra i ricavi netti ed i costi di natura operativa (questi ultimi inclusivi dei costi di natura non monetaria relativi ad ammortamenti e svalutazioni di attività correnti e non correnti, al netto di eventuali ripristini di valore) e inclusivo di plus/minusvalenze generate dalla dismissione di attività non correnti. Rispetto alla struttura di conto economico adottata fino al 31 dicembre 2021, si è ritenuto opportuno indicare in modo separato l'effetto derivante dagli utili e perdite su cambi, senza alcun impatto sulla rappresentazione dei risultati intermedi e finali.
Il prospetto comprende le componenti che costituiscono il risultato dell'esercizio e gli oneri e proventi rilevati direttamente a Patrimonio netto per operazioni diverse da quelle poste in essere con i soci.
La presentazione del prospetto avviene attraverso l'esposizione distinta tra attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti con la descrizione nelle note per ciascuna voce di attività e passività degli importi che ci si aspetta di regolare o recuperare entro o oltre i 12 mesi dalla data di riferimento di Bilancio. Un'attività/passività è classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:
Il prospetto illustra le variazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto relative a:
Il Rendiconto è esposto secondo il metodo indiretto, per mezzo del quale il risultato netto è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento o finanziari.
I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi in base alla tipologia di operazione sottostante che li ha generati.
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo.
Si precisa, infine, che con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di conto economico e situazione patrimoniale finanziaria con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate, al fine di una migliore leggibilità delle informazioni.
I prospetti utilizzati sono ritenuti adeguati ai fini della rappresentazione corretta (fair) della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica e dei flussi finanziari del Gruppo; in particolare, si ritiene che gli schemi economici riclassificati per natura forniscono informazioni attendibili e rilevanti ai fini della corretta rappresentazione dell'andamento economico del Gruppo.
I cambi medi e di fine periodo utilizzati per la redazione dei dati contabili sono i seguenti:
| Valuta | 30 Giugno 2022 | 31 Dicembre 2021 | 30 Giugno 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Medio | FINALE | Medio | -Inale | Medio | -Inale | ||
| Dollaro USA / euro | 1 0934 | 1 0387 | 1 1827: | 1 1326 | 1 2053 | 1 1884 | |
| Real Brasiliano / euro | 5.5565 | 5.4229 | 6.3779 | 6.3101 | 6.4902 | 5.9050 | |
| Dollaro canadese / euro | 1 3900: | 1.3425 | 1 4826 | 1 4393 | 1 5030 | 1 4722 | |
| Lira sterlina / euro | 0.8424 | 0.8582 | 0.8596 | 0.8403 | 0.8680 | 0.8581 | |
| Corona svedese / euro | 10.4796: | 10.7300 | 10.1465: | 10.2503: | 10.1308 | 10 1110 | |
| Dollaro australiano / euro | 1 5204: | 1 5099 | 1.5749 | 1.5615 | 1 5626 | 1 5853 | |
| Dollaro neozelandese / euro | 1.6491 | 1.6705 | 1.6724 | 1.6579: | 1.6810 | 1 7026 | |
| Rupia indiana / euro | 83.3179: | 82.1130 | 87.4392: | 84 2797: | 88 4126 | 88.3240 | |
| Renmimbi Yuan cinese / euro | 7 0823 | 6.9624 | 7.6282 | 7.1947 | 7 7960 | 7.6742 | |
| Franco svizzero / euro | 1.0319: | 0 9960 | 1.0811 | 1.0331 | 1 0946 | 1 0980 | |
| Rupia indonesiana / euro | 15,798.5500 | 15.552.0000 | 16,920.7200: | 16.100.4200: | 17.225.8200 | 17.280 3000 | |
| Dollaro Hong Kong/euro | 8 2559: | 8.1493 | 9 1932 | 8.8333 | 9.3551 | 9.2293 | |
| Ringgit malese/euro | 4.6694 | 4.5781 | 4.9015 | 4.7184 | 4,9387 | 4.9336 | |
| Won sudcoreano/euro | 1.347.8400. | 1.351.6000 | 1.354.0600 | 1.346.3800 | 1.347.5400 | 1,341.4100 | |
| I ira Turca/euro | 16 2579: | 17 3220 | 10 5124 | 15 2335 | 9 5226 | 10 3210 | |
| Rublo Russo/euro | 56.3548: | 56.3548 | 87.1527: | 85,3004 | 89.5502 | 86.7725 | |
| Dirham Emirati Arabi/euro | 4.0155 | 3.8146 | 4.3436 | 4.1595 | 4.4266 | 4.3644 | |
| Dollaro Taiwan/euro | 31.3697 | 30.8788 | 33.0361 | 31.3671 | 33.7755 | 33.1584 | |
| Yen Giapponese/euro | 134 3071 | 141 5400 | 129.8767 | 130 3800: | 129 8681 | 131 4300 | |
| Shekel Israeliano/euro | 3.5765 | 3.6392 | 3.8208 | 3.5159 | 3.9373 | 3.8763 |
La redazione del Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. Nella predisposizione del presente Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato, si è inoltre tenuto conto degli effetti della pandemia da Covid 19 ancora in essere, anche in termini di analisi prospettiche/stime, nel caso utilizzando anche primarie fonti informative esterne. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.
Gli Amministratori hanno valutato il presupposto della continuità aziendale e non rilevano profili di incertezza in merito al mantenimento del medesimo nel prevedibile futuro.
Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal Management nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del Management circa le perdite relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale e verso la rete di vendita. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, dell'attento monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato, tenendo in considerazione anche incertezze legate ad eventi significativi (come nel caso del Covid-19) in un'ottica "forward looking"e dell'attuale situazione geopolitica russa.
Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del Management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato dell'usato e dei ricambi, anche a seguito di specifiche azioni realizzate dalle società incluse nel perimetro (come, ad esempio, la filiale russa).
Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali (incluso l'avviamento), le partecipazioni e le altre attività finanziarie. Il Management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l'avviamento e le attività immateriali a vita utile indefinita tale analisi è svolta almeno una volta l'anno e ogniqualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L'analisi della recuperabilità del valore contabile delle attività non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene e adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione pari all'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani aziendali.
Al momento della vendita del prodotto, il Gruppo accantona dei fondi relativi ai costi stimati per garanzia prodotto (annuali e pluriennali). Il management stabilisce il valore di tali fondi sulla base delle informazioni storiche circa la natura, frequenza e costo medio degli interventi di garanzia. Il Gruppo lavora per migliorare la qualità dei prodotti e minimizzare l'onere derivante dagli interventi in garanzia.
I fondi per benefici ai dipendenti, le relative attività, i costi e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l'uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell'obbligazione o attività. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani e i tassi di crescita delle retribuzioni, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica, come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti.
In particolare, i tassi di sconto presi a riferimento sono tassi o curve dei tassi dei titoli obbligazionari corporate high quality (curva tassi Euro Composite AA) nei rispettivi mercati di riferimento. I rendimenti attesi delle attività sono determinati sulla base di diversi dati forniti da alcuni esperti circa le aspettative di lungo termine del rendimento del mercato dei capitali, dell'inflazione, del rendimento attuale dei titoli obbligazionari, e altre variabili, e sono eventualmente rettificati per tenere conto delle strategie di investimento delle attività. I tassi dei futuri incrementi retributivi riflettono l'aspettativa di lungo termine del Gruppo nei mercati di riferimento e l'andamento dell'inflazione. La variazione di ognuno di questi parametri potrebbe comportare degli effetti sulle future contribuzioni ai fondi.
Il Gruppo è soggetto a possibili cause legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati, nonché a possibili controversie di natura commerciale. Stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l'esborso che deriverà da tali controversie. Le cause e i contenziosi contro il Gruppo spesso derivano da problematiche legali complesse e difficili, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il Management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale, nonché con le funzioni aziendali maggiormente coinvolte su
tematiche di controversie con i clienti. Il Gruppo accerta una passività a fronte di tali controversie quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato, tenendo anche conto di informazioni legate a trend storici. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi probabile, ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.
Il Gruppo è soggetto a cause legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l'esborso che deriverà da tali controversie. Le cause e i contenziosi contro il Gruppo spesso derivano da problematiche legali complesse e difficili, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il Management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. Il Gruppo accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi probabile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni emanati dallo IASB e recepiti dall'Unione Europea sono stati applicati a partire dal 1° gennaio 2022.
L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
• In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.
L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti,
fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.
Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.
Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach ("PAA").
Le principali caratteristiche del General Model sono:
L'approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un'approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l'approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall'applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim.
L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF).
Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2023 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers. Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti.
• In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati "Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2" e "Definition of Accounting Estimates— Amendments to IAS 8". Le modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy.
Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti.
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.
• In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current". Il documento ha l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine.
Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2023; è comunque consentita un'applicazione anticipata. Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.
• In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction". Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento.
Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.
• In data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information". L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è volto ad evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e quindi a migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio.
Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, unitamente all'applicazione del principio IFRS 17. Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.
• In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.
ANALISI PER SETTORI OPERATIVI
L'IFRS 8 - Settori operativi - definisce un settore operativo come una componente:
In particolare, il Gruppo monitora le performance del business sulla base dei due seguenti Settori operativi, come già rilevato nell'omologo semestre precedente:
Le informazioni relative ai ricavi dei predetti Settori operativi sono le seguenti:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 30 Giugno | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2022 | % | 2021 | % | ||
| Segmento Macchine e Sistemi | 380.194 | 90,7% | 321.003 | 90,6% | |
| Segmento Meccatronica | 56.810 | 13,6% | 48.784 | 13,8% | |
| Elisioni Inter segmento | (17.920) | -4,3% | (15.670) | -4,4% | |
| Totale Gruppo | 419.084 | 100,0% | 354.117 | 100,0% |
I ricavi netti del primo semestre 2022 sono pari ad € 419.084 mila, contro € 354.117 mila del 30 giugno 2021, con un incremento complessivo del 18,3% sul pari periodo precedente. Come precedentemente indicato, tale incremento è da imputarsi, oltre che al positivo trend delle vendite, anche alla variazione dell'area di consolidamento che vede, rispetto al 1° semestre 2021, l'ingresso della controllata Forvet S.p.A. acquisita a fine 2021. Il segmento Macchine e Sistemi rappresenta il segmento principale del Gruppo, contribuendo per il 90,7% ai ricavi consolidati (90,6% nel 2021); le vendite hanno registrato un incremento del 18,4%, passando da € 321.003 mila al 30 giugno 2021 a € 380.194 mila al 30 giugno 2022. Il risultato operativo di segmento registra un decremento, passando da € 29.346 mila a € 22.686 mila, (risultato operativo di giungo 2021 però positivamente influenzato da € 13.999 mila di impairment e componenti non ricorrenti). Il segmento Meccatronica, a livello di ricavi, ha consuntivato un incremento del 16,5%, passando da € 48.784 mila al 30 giugno 2021 a € 56.810 mila al 30 giugno 2022, mantenendo pressoché invariata la sua contribuzione ai ricavi consolidati. Il risultato operativo di tale segmento migliora passando da € 8.155 mila del primo semestre 2021 a € 10.580 mila del primo semestre 2022.
Di seguito la tabella che riepiloga il risultato operativo per Segmenti al 30 giugno 2022 e al 30 giugno 2021:
| 30 Giugno 2022 | Macchine e | Meccatronica | Elisioni | Totale Gruppo |
|---|---|---|---|---|
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Sistemi | |||
| Totale ricavi | 380.194 | 56.810 | (17.920) | 419.084 |
| Risultato operativo di segmento | 22.686 | 10.580 | 33.266 | |
| Proventi e oneri finanziari | (4.293) | |||
| Utile ante imposte | 28.973 | |||
| Imposte dell'esercizio | (9.590) | |||
| Risultato del periodo | 19.383 |
| 30 Giugno 2021 | Macchine e | Totale Gruppo | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Sistemi | Meccatronica | Elisioni | ||
| Totale ricavi | 321.003 | 48.784 | (15.670) | 354.117 | |
| Risultato operativo di segmento | 25.563 | 8.155 | 33.718 | ||
| Proventi e oneri finanziari | (1.975) | ||||
| Utile ante imposte | 31.743 | ||||
| Imposte dell'esercizio | (3.317) | ||||
| Risultato del periodo | 28.426 |
Di seguito si mostrano le rimanenze suddivise per Settore operativo:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Macchine e Sistemi | Meccatronica | Totale Gruppo |
|---|---|---|---|
| 30 Giugno 2022 | 203.831 | 23.292 | 227.123 |
| 31 Dicembre 2021 | 160.373 | 19.044 | 179.417 |
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 30 Giugno | |||
|---|---|---|---|---|
| 2022 | % | 2021 | % | |
| Europa Occidentale | 224.875 | 53,7% | 176.782 | 49,9% |
| Asia – Oceania | 49.075 | 11,7% | 47.307 | 13,4% |
| Europa Orientale | 60.396 | 14,4% | 59.263 | 16,7% |
| Nord America | 72.025 | 17,2% | 60.225 | 17,0% |
| Resto del Mondo | 12.712 | 3,0% | 10.542 | 3,0% |
| Totale Gruppo | 419.084 | 100,0% | 354.117 | 100,0% |
L'analisi delle vendite per area geografica rispetto al primo semestre 2021 evidenzia che l'incremento ha riguardato tutti i mercati, anche se con differenti andamenti: l'Europa Occidentale (mercato di riferimento del Gruppo) è in crescita del 27,2%, il Nord America aumenta del 19,6%, mentre Asia – Oceania ed Europa Orientale registrano un lieve incremento (rispettivamente 3,7% e 1,9%). Il Resto del Mondo registra infine un aumento del 20,6%, anche se in termini percentuali contribuisce ai ricavi del Gruppo solo per il 3%.
I settori di business in cui opera il Gruppo Biesse sono caratterizzati da una relativa stagionalità, dovuta al fatto che la domanda di macchine utensili è normalmente concentrata nella seconda parte dell'anno (ed in particolare nell'ultimo semestre). Tale concentrazione è collegata alle abitudini d'acquisto dei clienti finali, notevolmente influenzate dalle aspettative riguardo politiche di incentivo degli investimenti, nonché dalle attese riguardo l'andamento congiunturale dei mercati di riferimento.
A questo si aggiunge la particolare struttura del Gruppo, in cui le filiali presenti nelle nazioni oltre-oceano (USA, Canada, Oceania, Far East) pesano mediamente un terzo del volume d'affari totale. Visti i tempi necessari per la consegna di macchine utensili in questi mercati e la presenza di un mercato finale particolarmente sensibile alla tempestività della consegna rispetto all'ordine d'acquisto, tali filiali normalmente riforniscono i propri magazzini nel primo semestre per far fronte alle vendite di fine anno.
Il costo del personale del primo semestre 2022 è pari ad € 127.859 mila e registra un incremento di € 10.688 mila rispetto al dato del 2021 (€ 117.171 mila, + 9,1%). In proposito, si evidenzia che tale variazione risente sia della modifica dell'area di consolidamento che vede, rispetto al 1° semestre 2021, l'ingresso della controllata Forvet S.p.A. acquisita a fine 2021, sia del fatto che nel corso del semestre 2021 il Gruppo aveva beneficiato di
diverse forme di ammortizzatori sociali e contributi statali, volti a tutelare il capitale umano dell'azienda.
La componente relativa ai proventi e oneri su cambi viene esposta separatamente dalle altre voci di natura finanziaria, al fine di una migliore esposizione degli impatti economici legati alla struttura delle fonti di finanziamento del Gruppo. Al 30 giugno 2022 tale componente registra un saldo negativo pari ad € 3.327 mila.
Le imposte nazionali (IRES) sono calcolate al 24% (24% nel 2021) sul reddito imponibile della Capogruppo e delle controllate italiane, mentre le imposte per le altre giurisdizioni sono calcolate secondo le aliquote vigenti nei rispettivi paesi. Ai fini della stima delle imposte di periodo, si applica quindi all'utile infrannuale l'aliquota fiscale applicabile ai risultati finali attesi.
Al 30 giugno 2022 il Gruppo ha attività per imposte anticipate per € 24.329 mila in aumento rispetto al 31 dicembre 2021 (+ € 567 mila). La Direzione ha rilevato le imposte anticipate fino al valore per cui è ritenuto probabile il recupero.
Le imposte complessivamente rilevate nel conto economico sono pari a € 9.590 mila con un tax rate pari al 33,1%.
L'utile base per azione al 30 giugno 2022 risulta positivo per un ammontare pari a 0,71 euro/cent (1,03 euro/cent nel 2021) ed è calcolato dividendo il risultato attribuibile ai soci della controllante, positivo per € 19.341 mila, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, corrispondente a nr. 27.402.593.
Al 30 giugno 2022 il numero di azioni proprie in portafoglio è pari a 0.
Non essendoci effetti diluitivi, il calcolo utilizzato per l'utile base è applicabile anche per la determinazione dell'utile diluito. Si riportano di seguito i prospetti illustrativi:
Profitto attribuibile agli azionisti della Capogruppo
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | 30 Giugno 2022 |
30 Giugno 2021 |
|---|---|---|
| Risultato dell'esercizio | 19.341 | 28.312 |
| Numero medio di azioni (in migliaia) considerate ai fini del calcolo del risultato per azione base e diluito |
27.403 | 27.393 |
| Risultato per azione base e diluito (in Euro) | 0,71 | 1,03 |
Media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | 30 Giugno 2022 |
30 Giugno 2021 |
|---|---|---|
| Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione degli utili per azione di base |
27.403 | 27.393 |
| Effetto azioni proprie | - | - |
| Media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione – per il calcolo dell'utile base |
27.403 | 27.393 |
| Effetti diluitivi | - | - |
| Media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione – per il calcolo dell'utile diluito |
27.403 | 27.393 |
L'Assemblea Ordinaria degli azionisti in data 27 aprile 2022 ha approvato il Bilancio d'esercizio e Consolidato al 31 dicembre 2021. Nella stessa sede è stata deliberata la distribuzione di un dividendo lordo complessivo di
euro 0,624 per azione, di cui euro 0,078 a valere sull'utile di esercizio ed euro 0,546 per azione a valere sulla riserva straordinaria di utili.
Nel periodo di riferimento sono stati effettuati nuovi investimenti per € 2.566 mila relativamente a beni immateriali e per € 4.553 mila relativamente a beni materiali.
Si segnala altresì la riclassifica di un importo pari ad € 6.213 mila alla voce "Attività disponibili per la vendita" relativi ad un terreno ed un fabbricato di proprietà della Capogruppo per i quali nel corso del semestre sono state avviate le procedure finalizzate alla vendita degli stessi.
Rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, gli avviamenti rimangono invariati. Le variazioni intervenute nel corso del 2022 sono dovute all'effetto cambio subito dagli avviamenti delle filiali australiana e americana.
La seguente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti alle CGU:
| (Dati consolidati in migliaia di euro) | 30 giugno 2022 |
31 dicembre 2021 |
|---|---|---|
| Macchine e Sistemi | 41.273 | 41.095 |
| Meccatronica | 5.599 | 5.599 |
| Totale | 46.872 | 46.694 |
Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, tenendo in particolar modo conto degli andamenti del semestre e del portafoglio ordini, non si ravvisano indicatori di impairment al 30 giugno 2022 e pertanto l'impairment test verrà effettuato a fine anno.
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | 30 Giugno | 31 Dicembre |
|---|---|---|
| 2022 | 2021 | |
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 81.173 | 67.094 |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 34.521 | 26.653 |
| Prodotti finiti e merci | 92.783 | 67.869 |
| Ricambi | 18.646 | 17.801 |
| Rimanenze | 227.123 | 179.417 |
Le rimanenze, pari a € 227.123 mila, sono esposte al netto dei fondi obsolescenza pari a € 8.529 mila per le materie prime (+€ 1.699 mila rispetto al 2021), € 5.545 mila per i ricambi (+€ 216 mila rispetto al 2021) e € 7.318 mila per i prodotti finiti (-€ 369 mila rispetto al 2021). L'incidenza del fondo obsolescenza materie prime sul costo storico delle relative rimanenze è pari al 9,5%, quella del fondo svalutazione prodotti finiti è pari al 7,3%, mentre quella relativa al fondo svalutazione ricambi è pari al 22,9%. Il fondo obsolescenza accoglie anche la svalutazione effettuata sulle rimanenze di magazzino della filiale russa.
I magazzini del Gruppo sono aumentati rispetto al 31 dicembre 2021 per € 47.706 mila. In particolare, sono aumentati i magazzini materie prime per € 14.079 mila e i magazzini prodotti finiti e merci per € 24.914 mila.
I crediti commerciali pari a € 148.874 mila sono esposti in bilancio al netto del fondo svalutazione crediti che viene prudenzialmente determinato con riferimento sia alle posizioni di credito in sofferenza sia ai crediti scaduti da più di 180 giorni e conformemente a quanto previsto dall'IFRS9.
I crediti commerciali aumentano rispetto a dicembre 2021 di € 22.714 mila (al lordo dei relativi fondi svalutazione).
Il fondo svalutazione crediti risulta pari a € 8.528 mila. Tale fondo accoglie anche la svalutazione effettuata sui crediti commerciali della filiale russa.
Il modello "Expected Credit Loss" dell'IFRS 9 richiede di misurare le perdite attese e di tenere in considerazione le informazioni prospettiche, considerando "un importo obiettivo e ponderato in base alle probabilità e determinato valutando una gamma di possibili risultati" e tenendo in considerazione "informazioni ragionevoli e dimostrabili, disponibili senza eccessivi costi o sforzi alla data di predisposizione del bilancio, riguardo gli eventi passati, le condizioni attuali e le previsioni sulle condizioni economiche future". Tale modello prevede che sia valutato quanto l'elevato grado di incertezza e i cambiamenti nelle prospettive economiche di breve periodo, potrebbero avere impatto sull'intera vita attesa dell'attività.
Il capitale sociale ammonta a € 27.403 mila ed è rappresentato da n. 27.402.593 azioni ordinarie da nominali € 1 ciascuna a godimento regolare della Capogruppo. Tale voce ha subito nel semestre un incremento pari ad Euro 10 mila riconducibile all'operazione di aumento di capitale sociale dato in concambio ai soci di minoranza di Bre.Ma. Brenna Macchine S.r.l. nell'ambito dell'operazione di fusione della controllata nella Capogruppo, precedentemente commentata.
Alla data di approvazione del presente bilancio il numero di azioni proprie possedute è pari a 0.
Al 30 giugno 2022, la riserva di conversione è negativa e pari a € 8.619 mila (negativa per € 11.162 mila a fine 2021).
Le riserve di conversione bilanci in valuta accolgono le differenze causate dalla conversione dei bilanci espressi in valuta estera dei paesi non appartenenti all'area euro (Stati Uniti, Canada, Singapore, Regno Unito, Svezia, Svizzera, Australia, Nuova Zelanda, India, Cina, Indonesia, Hong Kong, Malaysia, Corea del Sud, Israele, Brasile, Russia, Turchia, Taiwan, Emirati Arabi e Giappone) ed ha subito nel corso del periodo una variazione di € 2.543 mila.
Il valore di bilancio della voce Altre riserve è così composto:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | 30 giugno | 31 dicembre |
|---|---|---|
| 2022 | 2021 | |
| Riserva legale | 5.479 | 5.479 |
| Riserva straordinaria | 110.049 | 125.004 |
| Riserva per azioni proprie in portafoglio | - | - |
| Utili a nuovo e altre riserve | 68.286 | 36.949 |
| Altre riserve | 183.814 | 167.431 |
Come evidenziato nel prospetto di movimentazione del patrimonio netto, la voce Altre riserve si modifica principalmente per la distribuzione di dividendi (- € 14.958 mila), a cui si aggiunge la variazione legata all'acquisizione delle quote di minoranza delle società Montresor S.r.l. e Bre.Ma. Brenna Macchine S.r.l (con effetto sul Patrimonio Netto del Gruppo pari a - € 539 mila e sul Patrimonio Netto dei terzi pari a - € 633 mila).
La voce Riserva attuariale si è incrementata nel corso del semestre per un importo di € 776 mila principalmente riconducibile agli effetti della variazione delle basi tecniche economiche utilizzate nella relazione attuariale rispetto al 31 dicembre 2021.
Si rimanda al Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto Consolidato per il semestre chiuso al 30 giugno 2022 per le altre variazioni intervenute nel corso del periodo.
Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021, le passività finanziarie del Gruppo aumentano di € 2.668 mila, incremento principalmente riconducibile alla passività per strumenti finanziari derivati.
Alla data di approvazione della presente relazione, Biesse S.p.A. ha linee di credito pari a € 210,5 milioni, di cui € 85,5 milioni a revoca ed € 125 milioni committed con duration oltre i 12 mesi. Tutte le linee di credito per cassa, peraltro non utilizzate, sono chirografarie cioè esenti da garanzie reali e/o altri vincoli.
Al 30 giugno 2022 il Gruppo, nel rispetto della vigente Treasury Policy, ha in essere investimenti finanziari al fine di ottimizzare la liquidità ed evitare l'imposizione di commissioni sulle giacenze
Il valore dei debiti commerciali verso terzi si riferisce prevalentemente a debiti verso fornitori per forniture di materiale consegnate alla fine del periodo.
Si segnala che i debiti commerciali sono pagabili entro dodici mesi e si ritiene che il loro valore contabile alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
Il valore dei debiti commerciali verso fornitori aumenta per € 19.086 mila rispetto al dato del 2021, passando da € 186.660 mila a € 205.746 mila, come conseguenza dell'incremento dei volumi di acquisto, collegati all'aumento dei volumi di produzione e del portafoglio ordini in essere al 30 giugno 2022.
Le passività contrattuali sono pari a € 141.765 mila al 30 giugno 2022 (€ 127.093 mila al 31 dicembre 2021) e sono composte come segue:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | 30 giugno | 31 dicembre |
|---|---|---|
| 2022 | 2021 | |
| Anticipi da clienti prima della vendita dei beni | 127.896 | 113.755 |
| Anticipi da clienti netti a fronte di servizi | 13.868 | 13.337 |
| Passività contrattuali | 141.765 | 127.093 |
Le passività contrattuali sono relative principalmente agli anticipi ricevuti da clienti a fronte di prodotti non ancora consegnati e per i quali i ricavi sono rilevati al momento in cui il cliente ottiene il controllo del bene. Per la parte residua, sono relative ad anticipi ricevuti dai clienti a fronte di servizi, rilevati nel corso del tempo, per la parte che eccede le attività già realizzate. L'incremento di tali passività è in linea con l'andamento che ha avuto il fatturato nel corso del primo semestre 2022 e le dinamiche degli ordini.
Nel mese di febbraio 2022 il Gruppo ha acquisito un'ulteriore quota di partecipazione nella Montresor & Co S.r.l. portando la sua quota di controllo dal 60% al 100%. Per l'acquisto della quota del 40% è stato pagato ai soci di minoranza un importo pari a Euro 1.173 mila, interamente liquidato nel corso del semestre.
Di seguito si riporta un riepilogo degli impatti di questa transazione:
| Decremento nel patrimonio netto di Gruppo | 565 |
|---|---|
| Corrispettivo versato ai soci di minoranza | 1.173 |
| Valore contabile dell'interessenza acquisita | 608 |
| (dati in migliaia di Euro) |
Il decremento nel patrimonio netto di Gruppo è costituito da una riduzione degli Utili indivisi da consolidamento, ricompresi tra le Altre riserve per Euro 558 mila e da una riduzione della Riserva attuariale per piani a benefici definiti per Euro 7 mila.
Per contro, è stato rilevato un decremento del patrimonio netto dei terzi pari ad Euro 600 mila, come sopra esposto in tabella. Tali effetti sono riscontrabili nel prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato, a cui si rimanda.
Alla data di chiusura del bilancio, non si segnalano impegni di ammontare rilevante.
La Capogruppo ed alcune controllate sono parte in causa in varie azioni legali e controversie. Si ritiene tuttavia che la risoluzione di tali controversie non debba generare ulteriori passività rispetto a quanto già stanziato in apposito fondo rischi.
Il bilancio include fondi Rischi ed Oneri per € 25.403 mila composti per € 8.569 mila da fondo garanzia prodotti, per € 1.518 mila da fondo ristrutturazione aziendale, per € 3.073 mila da fondi rischi per vertenze legali, per € 2.141 mila dal fondo indennità suppletiva di clientela e per € 10.102 mila da altri fondi rischi.
Al 31 dicembre 2021 i fondi rischi ed oneri erano pari a € 24.850 mila composti per € 7.896 mila da fondo garanzia prodotti, per € 695 mila da fondo ristrutturazione aziendale, per € 2.936 mila da fondi rischi per vertenze legali, per € 2.370 mila dal fondo indennità suppletiva di clientela e per € 10.953 mila da altri fondi rischi. L'incremento dei fondi rischi ed oneri è principalmente ascrivibile all'aggiornamento delle stime in merito alle controversie e/o contenziosi in essere al 30 giugno 2022 e agli oneri attesi in termini di costi per garanzia (impattati dalla crescita dei ricavi).
Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività:
L'impatto delle principali materie prime, in particolare acciaio, sul valore medio dei prodotti del Gruppo è marginale, rispetto al costo di produzione finale e pertanto il Gruppo ha una esposizione limitata verso il rischio "commodities".
Con riferimento all'evoluzione dello scenario geopolitico in Russia, il Gruppo ha valutato i rischi sopra esposti relativi all'esposizione creditoria, di magazzino e valutaria in essere al 30 giugno 2022 (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "l'evoluzione del semestre" della relazione sulla gestione).
Il rischio legato alle variazioni dei tassi di cambio è rappresentato dalla possibile fluttuazione del controvalore in euro della posizione in cambi (o esposizione netta in valuta estera), costituita dal risultato algebrico delle fatture attive emesse, degli ordini in essere, delle fatture passive ricevute, del saldo dei finanziamenti in valuta e delle disponibilità liquide sui conti valutari. La politica di risk Management approvata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo consente l'utilizzo di contratti a termine (outright/currency swap) e di strumenti derivati (currency option) per coprire il rischio cambio.
Il Gruppo è esposto alle fluttuazioni dei tassi di interesse con riferimento alla determinazione degli oneri finanziari relativi all'indebitamento verso il mondo bancario sia verso società di leasing per acquisizione di cespiti effettuate attraverso ricorso a leasing finanziario.
I rischi su tassi di interesse derivano da prestiti bancari. Considerato l'attuale trend dei tassi d'interesse, la scelta aziendale rimane quella di non effettuare ulteriori coperture a fronte del proprio debito in quanto le aspettative sull'evoluzione dei tassi d'interesse sono orientate verso una sostanziale stabilità.
Nel corso del semestre il Gruppo ha rimborsato finanziamenti e negoziato nuovi finanziamenti a lungo termine – soggetti a delibera - con l'obiettivo di dotarsi di un adeguata provvista finanziaria. Il Gruppo ritiene peraltro, nonostante le incertezze presenti, che le attuali disponibiltà siano più che adeguate a coprire eventuali esigenze, anche legate a peggioramenti della situazione finanziaria derivanti dall'evoluzione della pandemia.
Il rischio di credito si riferisce all'esposizione del Gruppo Biesse a potenziali perdite finanziarie derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni contrattuali da parte delle controparti commerciali e finanziarie. L'esposizione principale è quella verso i clienti. La gestione del rischio di credito è costantemente monitorata con riferimento sia all'affidabilità del cliente sia al controllo dei flussi di incasso e gestione delle eventuali azioni di recupero del credito. Nel caso di clienti considerati strategici dalla Direzione, vengono definiti e monitorati i limiti di affidamento riconosciuti agli stessi. Negli altri casi, la vendita è gestita attraverso ottenimento di anticipi, utilizzo di forme di pagamento tipo leasing e, nel caso di clienti esteri, lettere di credito. Sui contratti relativi ad alcune vendite non "coperte" da adeguate garanzie, vengono inserite riserve di proprietà sui beni oggetto della transazione.
Il valore di bilancio delle attività finanziarie, espresso al netto delle svalutazioni a fronte delle perdite previste, rappresenta la massima esposizione al rischio di credito. Come già evidenziato, la crisi pandemica in atto potrebbe comportare un deterioramento del credito rispetto ai trend storici del Gruppo. Gli Amministratori monitorano costantemente lo stato del monte crediti e, conformemente con quanto previsto dall'IFRS 9, hanno adottato un approccio forward looking per tenere conto delle incertezze attuali e prospettiche.
Per altre informazioni sulle modalità di determinazione del fondo rischi su crediti e sulle caratteristiche dei crediti scaduti si rinvia a quanto commentato alla nota 15 sui crediti commerciali.
Si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nelle poste di bilancio:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 30 Giugno 2022 |
Al 31 Dicembre 2021 |
|---|---|---|
| ATTIVITA' FINANZIARIE | ||
| Valutate a fair value con contropartita a conto economico : | ||
| Attività finanziarie da strumenti derivati | 857 | 892 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 109.935 | 127.099 |
| Valutate a fair value con contropartita OCI: | ||
| Altre attività finanziarie a breve | 7.266 | 27.098 |
| PASSIVITA' FINANZIARIE | ||
| Valutate a fair value con contropartita a conto economico : | ||
| Passività finanziarie da strumenti derivati | 3.664 | 1.845 |
| Valutate a costo ammortizzato : | ||
| Altri debiti non correnti | 185 | 212 |
| Scoperti bancari e altre passività finanziarie | 4.354 | 4.833 |
| Passività per leasing finanziari | 24.032 | 22.704 |
Le attività e passività finanziarie da strumenti derivati sono rappresentate dal fair value delle operazioni di copertura in valuta (contratti "forward" e "swap") in essere al 30 giugno 2022. Il Gruppo non adotta l'opzione contabile dell'hedge accounting per la rilevazione di tali strumenti.
L'IFRS 13 individua i tre livelli di FV:
Livello 1 – i dati di input utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività identiche a quelle oggetto di valutazione;
Livello 2 – i dati di input, diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
Livello 3 – i dati di input non sono basati su dati di mercato osservabili.
Gli strumenti finanziari esposti al fair value sono classificati nel livello 2. Nel corso del primo semestre 2022 non vi sono stati trasferimenti tra i vari livelli del fair value sopra indicati.
Si rimanda a quanto descritto nella Relazione sulla Gestione.
Il Gruppo è controllato direttamente da Bi. Fin. S.r.l. (operante in Italia) ed indirettamente dal Sig. Giancarlo Selci (residente in Italia).
Le operazioni tra Biesse S.p.A. e le sue controllate, che sono entità correlate della Capogruppo, sono state eliminate nel bilancio consolidato e non sono evidenziate in queste note. I dettagli delle operazioni tra il Gruppo ed altre entità correlate sono indicate di seguito.
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Ricavi | Costi | ||
|---|---|---|---|---|
| Periodo chiuso al 30/06/2022 |
Periodo chiuso al 30/06/2021 |
Periodo chiuso al 30/06/2022 |
Periodo chiuso al 30/06/2021 |
|
| Controllanti | ||||
| Bi. Fin. S.r.l. | - | - | 12 | 13 |
| Altre società correlate | ||||
| Fincobi S.r.l. | 1 | 1 | 0 | - |
| Se. Mar. S.r.l. | 7 | 10 | 1.442 | 1.521 |
| Wirutex S.r.l. | 12 | 3 | 1.067 | 973 |
| Componenti Consiglio di Amministrazione | ||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | - | - | 670 | 876 |
| Componenti Collegio Sindacale | ||||
| Componenti Collegio Sindacale | - | - | 79 | 64 |
| Totale | 20 | 14 | 3.270 | 3.445 |
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Crediti | Debiti | ||
|---|---|---|---|---|
| Periodo chiuso al 30/06/2022 |
Periodo chiuso al 31/12/2021 |
Periodo chiuso al 30/06/2022 |
Periodo chiuso al 31/12/2021 |
|
| Controllanti | ||||
| Bi. Fin. S.r.l. | - | - | 1.216 | 1.235 |
| Altre società correlate | ||||
| Fincobi S.r.l. | - | - | 11 | 12 |
| Se. Mar. S.r.l. | 7 | 1 | 1.151 | 1.295 |
| Wirutex S.r.l. | 10 | 14 | 1.012 | 806 |
| Componenti Consiglio di Amministrazione | ||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | - | - | 755 | - |
| Componenti Collegio Sindacale | ||||
| Componenti Collegio Sindacale | - | - | 79 | 110 |
| Totale | 17 | 15 | 4.225 | 3.459 |
Le condizioni contrattuali praticate con le suddette parti correlate non si discostano da quelle teoricamente ottenibili da negoziazioni con soggetti terzi.
I debiti verso correlate hanno natura commerciale e si riferiscono alle transazioni effettuate per la cessione di beni e/o la prestazione di servizi.
Per tutti i dettagli sui compensi agli Amministratori e ai Sindaci si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione pubblicata sul sito internet www.biesse.com.
Pesaro, lì 29/07/2022 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Giancarlo Selci
I sottoscritti Giancarlo Selci, in qualità di Presidente, e Pierre Giorgio Sallier de La Tour, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Biesse S.p.A., attestano, - tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato al 30 giugno 2022 si è basata su di un processo definito da Biesse S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre, che:
b) la relazione intermedia sulla gestione contiene riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato, unitamente a una descrizione sintetica dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio nonché le informazioni su eventuali operazioni rilevanti poste in essere con parti correlate.
Pesaro, 29 luglio 2022
Presidente Il dirigente preposto alla redazione Giancarlo Selci dei documenti contabili Pierre Giorgio Sallier de La Tour
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