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Biesse

Annual Report Mar 30, 2020

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE

Biesse S.p.A.

2019

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019

IL GRUPPO BIESSE
- Struttura del Gruppo
- Financial Highlights
- Organi sociali
pag. 3
pag. 4
pag. 6
RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE
- Il contesto economico
- Il settore di riferimento
- L'evoluzione dell'esercizio 2019 e principali eventi
- Sintesi dati economici
- Sintesi dati patrimoniali
- Principali rischi e incertezze cui Biesse S.p.A. e il Gruppo sono esposti
- Corporate Governance
- Prospetto di raccordo tra bilancio della capogruppo e bilancio consolidato
- Rapporti con le imprese collegate, controllanti e sottoposte al controllo di queste ultime
- Rapporti con altre parti correlate
- Informazione sulle società rilevanti extra UE
- Azioni di Biesse e/o di società dalla stessa controllate, detenute
direttamente o indirettamente dai componenti il Consiglio di Amministrazione,
pag. 7
pag. 9
pag. 11
pag. 14
pag. 19
pag. 21
pag. 23
pag. 25
pag. 25
pag. 26
pag. 27
il Collegio Sindacale e il Direttore Generale, nonché dai rispettivi coniugi
non legalmente separati e dai figli minori
- Evoluzione prevedibile della gestione
- La relazione sull'andamento della gestione di Biesse S.p.A.
- Altre informazioni
- Proposte all'assemblea ordinaria
pag. 27
pag. 28
pag. 29
pag. 43
pag. 43
BILANCIO CONSOLIDATO – PROSPETTI CONTABILI AL 31 DICEMBRE 2019
- Prospetto di conto economico consolidato
- Prospetto di conto economico complessivo consolidato
- Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
- Rendiconto finanziario consolidato
- Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato
pag.45
pag.46
pag.47
pag.48
pag.49
BILANCIO CONSOLIDATO NOTE ESPLICATIVE
- Note esplicative
- Allegati
pag.50
pag.103
BILANCIO D'ESERCIZIO – PROSPETTI CONTABILI AL 31 DICEMBRE 2019
- Prospetto di conto economico del Bilancio d'esercizio
- Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Bilancio d'esercizio
- Rendiconto finanziario del Bilancio d'esercizio
- Prospetto delle variazioni di patrimonio netto del Bilancio d'esercizio
pag.108
pag.109
pag.111
pag.112
BILANCIO D'ESERCIZIO - NOTE ESPLICATIVE
- Note esplicative
- Appendici
pag.113
pag.169

STRUTTURA DEL GRUPPO

Le società appartenenti al Gruppo Biesse rientranti all'interno dell'area di consolidamento sono le seguenti:

Note: i diversi colori rappresentano i sottogruppi della catena di controllo

Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, non si segnalano variazioni nell'area di consolidamento.

FINANCIAL HIGHLIGHTS

31 Dicembre % su 31 Dicembre % su Delta %
2019 ricavi 2018 ricavi
Migliaia di euro
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 705.872 100,0% 741.527 100,0% (4,8)%
Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti (1) 297.789 42,2% 307.229 41,4% (3,1)%
Margine Operativo Lordo (EBITDA) prima degli eventi non
ricorrenti(1)
76.732 10,9% 92 676 12,5% (17,2)%
Risultato Operativo Netto (EBIT) prima degli eventi non
ricorrenti (1)
39.554 5,6% 67.669 9,1% (41,5)%
Risultato Operativo Netto (EBIT) (1) 29.644 4,2% 63.772 8,6% (53,5)%
Risultato dell'esercizio 13.002 1,8% 43.851 5,9% (70,3)%

Dati e indici patrimoniali

31 Dicembre 31 Dicembre
2019 2018
Migliaia di euro
Capitale Investito Netto (1) 237.285 194.127
Patrimonio Netto 218.675 219.536
Posizione Finanziaria Netta (1) 18.609 (25.407)
Capitale Circolante Netto Operativo (1) 72.262 52.500
Gearing (PFN/PN) 0,09 (0,12)
Copertura Immobilizzazioni 0,98 1,17
Ingresso ordini 507.647 611.788

(1) grandezze riferite a livelli intermedi di risultato e ad aggregati patrimoniali e finanziari per le quali sono forniti nella Relazione sulla Gestione e nelle Note al Bilancio i criteri adottati per la loro determinazione.

Dati di struttura

31 Dicembre 31 Dicembre
2019 2018
Numero dipendenti a fine periodo 4.133 4.397

* sono inclusi nel dato i lavoratori interinali.

ORGANI SOCIALI

Consiglio di Amministrazione
Presidente Giancarlo Selci
Amministratore delegato Roberto Selci
Consigliere esecutivo e Direttore Generale Stefano Porcellini
Consigliere esecutivo Alessandra Parpajola
Consigliere esecutivo Silvia Vanini
Consigliere indipendente (lead indipendent Director) Elisabetta Righini
Consigliere indipendente Federica Palazzi
Consigliere indipendente Giovanni Chiura
Collegio Sindacale
Presidente Paolo de Mitri
Sindaco effettivo Dario de Rosa
Sindaco effettivo Silvia Cecchini
Sindaco supplente Silvia Muzi

Comitato per il Controllo e rischi - Comitato per la Remunerazione - Comitato per le operazioni con parti correlate

Elisabetta Righini (lead indipendent Director)

Federica Palazzi

Organismo di Vigilanza

Carnesecchi Giuseppe (Presidente)

Domenico Ciccopiedi

Elena Grassetti

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE

IL CONTESTO ECONOMICO

ANDAMENTO DELL'ECONOMIA MONDIALE

Le prospettive dell'attività economica mondiale, esclusa l'area dell'euro, rimangono deboli nonostante abbiano mostrato segni di stabilizzazione. L'indice mondiale composito dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers' Index, PMI) relativo al prodotto, esclusa l'area dell'euro, ha registrato un moderato incremento a dicembre. In particolare, nella componente manifatturiera si è osservata una ripresa nel quarto trimestre, segnalando un consolidamento dell'attività manifatturiera mondiale, che a partire dall'inizio del 2018 si era gradualmente indebolita. Il settore dei servizi ha mantenuto la propria capacità di tenuta ed è cresciuto ulteriormente a dicembre.

I rischi per le prospettive economiche mondiali erano in fase di stabilizzazione fino a metà febbraio.

Nelle recenti settimane tuttavia, con l'aumento di contagi per effetto COVID-19 in area Europa e la potenziale propagazione in Nord America, la volatilità e di conseguenza le prospettive di un rallentamento dell'economia mondiale sono aumentate sensibilmente. La restrizione dei movimenti di beni e persone e l'adozione di misure restrittive hanno provocato un drastico ridimensionamento della produzione e della domanda di consumi in Cina. L'impatto sul resto del mondo, seppur per il momento meno severo, comporta un brusco calo di spostamenti lavorativi e del turismo, e una riduzione degli indicatori di fiducia generalizzata. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, hanno ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività economica ed hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano ad oggi prevedibili.

L'accordo commerciale parziale tra Stati Uniti e Cina rappresenta un allentamento delle tensioni commerciali accolto con favore. La cosiddetta "Fase 1" dell'accordo comprende l'impegno, da parte della Cina, ad acquistare dagli Stati Uniti un quantitativo considerevole di un'ampia gamma di beni e servizi, agricoli e non solo, il che potrebbe influire sulla domanda di esportazioni UE verso la Cina. Mira inoltre ad apportare cambiamenti in settori che vanno dalla politica sui tassi di cambio alla protezione della proprietà intellettuale e al trasferimento tecnologico.

Le condizioni di finanziamento si mantengono accomodanti in prospettiva storica. In prospettiva, nel 2020 le condizioni di finanziamento beneficeranno di aspettative sui tassi di inflazione ancorate, di aspettative di crescita per gli utili delle imprese negli Stati Uniti e in altre principali economie e di un possibile ulteriore allentamento delle tensioni commerciali.

A novembre l'inflazione al consumo sui dodici mesi nei paesi appartenenti all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) è aumentata all'1,8 per cento, in parte per via dell'elevata inflazione dei prezzi alimentari in alcune economie emergenti, incluse la Cina e l'India.

STATI UNITI

Negli Stati Uniti la crescita economica è rimasta moderata nel terzo trimestre del 2019. La crescita annualizzata del PIL in termini reali degli Stati Uniti si è attestata al 2,1 per cento. Nonostante una modesta ripresa dell'attività rispetto alla crescita pari al 2,0 per cento del secondo trimestre, l'attività economica ha subito un'attenuazione per effetto degli scarsi investimenti, del venir meno dell'effetto della riforma fiscale del 2018 e del ciclo economico in fase di maturazione. I rischi sulle prospettive dell'economia sono lievemente diminuiti, ma rimangono comunque orientati verso il basso. A inizio anno, per il 2020 era prevista una crescita moderata dal 2,3% nel 2019 al 2% e un ulteriore calo all'1,7% nel 2021. La moderazione riflette il ritorno a una posizione fiscale neutrale e il previsto calo del sostegno ad un ulteriore allentamento delle politiche monetarie.

Ad oggi, le previsioni di una propagazione del virus COVID -19 in area Nord America stanno determinando impatti negativi sugli indicatori di fiducia.

GIAPPONE

In Giappone il governo ha preparato un pacchetto di stimolo a sostegno della crescita economica. All'inizio di dicembre il governo del Primo Ministro Abe ha annunciato un pacchetto fiscale per affrontare i rischi al ribasso per l'attività economica derivanti dalla debolezza del contesto esterno e dalle recenti calamità naturali. Il pacchetto prevede un aumento della spesa pubblica pari al 2,4 per cento del PIL, il che lo rende uno dei pacchetti di stimolo fiscale più consistenti introdotti nel corso dell'"Abenomics". Tale pacchetto sarà in gran parte implementato nel 2020-2021. Va sottolineato che l'impatto del pacchetto sull'economia compensa in parte il recente aumento dell'IVA; inoltre, la debolezza dell'attività manifatturiera ha spinto la crescita in territorio negativo nell'ultimo trimestre del 2019.

REGNO UNITO

Nel Regno Unito l'attività economica sembra aver registrato un calo progressivo durante l'ultimo trimestre del 2019. Gli indicatori del clima di fiducia si mantengono modesti e ben al di sotto delle loro medie storiche. A inizio anno, era prevista una stabilizzazione della crescita all'1,4% nel 2020 e dell'1,5% nel 2021. La previsione di crescita era basata sull'ipotesi di un'uscita ordinata dall'Unione Europea a fine gennaio, seguita da una graduale transizione verso un nuovo rapporto economico. Anche per il Regno Unito, il propagarsi del COVID-19 rischia di avere profonde ripercussioni sul tasso di crescita 2020.

PAESI EMERGENTI

L'economia cinese ha subito un brusco rallentamento per effetto del contagio legato al COVID-19. A inizio marzo, il governo cinese ha annunciato la ripartenza delle attività produttive e la normalizzazione del business definendo importanti obiettivi di crescita nei prossimi mesi. Inoltre, l'export dovrebbe trarre beneficio dalla Fase 1 dell'accordo commerciale con gli Stati Uniti. L'accordo commerciale può ulteriormente sostenere la crescita migliorando l'interscambio netto e diminuendo l'incertezza legata al commercio. Nel contempo, a dicembre l'inflazione complessiva sui dodici mesi 2019 misurata sull'indice dei prezzi al consumo (IPC) si è stabilizzata al 4,5 per cento, mantenendosi comunque al di sopra dell'obiettivo ufficiale. Il dato di dicembre è rimasto elevato a causa della notevole e perdurante inflazione sui beni alimentari, derivante dall'insorgere della febbre suina africana e dal suo impatto sui prezzi del

maiale: a dicembre si è registrato un aumento del 97 per cento sul periodo corrispondente, in calo dal 110 per cento di novembre. Al tempo stesso, a dicembre, l'inflazione IPC al netto della componente energetica e alimentare si è mantenuta invariata all'1,4 per cento.

Per il gruppo dei mercati emergenti e delle economie in via di sviluppo, la crescita ante COVID-19 sarebbe dovuta aumentare al 4,4% nel 2020 e al 4,6% nel 2021 (0,2% in meno per entrambi gli anni rispetto al WEO di ottobre) rispetto al 3,7% stimato per il 2019. Il profilo di crescita per il gruppo riflette una combinazione di una prevista ripresa da profonde recessioni per le economie emergenti stressate e sotto performanti e di un rallentamento strutturale in corso in Cina.

La crescita dell'Asia emergente e in via di sviluppo ante COVID-19 sarebbe dovuta aumentare leggermente dal 5,6% nel 2019 al 5,8% nel 2020 e al 5,9% nel 2021. Il calo della crescita riflette in gran parte una revisione al ribasso delle proiezioni dell'India, dove la domanda interna ha subito un rallentamento più marcato del previsto a causa dello stress del settore finanziario non bancario e del calo della crescita del credito. La crescita dell'India è stimata al 4,8% nel 2019, con un miglioramento previsto ante COVID-19 al 5,8% nel 2020 e al 6,5% nel 2021, sostenuto da stimoli monetari e fiscali e da prezzi del petrolio contenuti. La crescita in Cina prima dell'effetto COVID-19 era prevista in leggera flessione dal 6,1% stimato per il 2019 al 6,0% nel 2020 e al 5,8% nel 2021. Dopo un rallentamento al 4,7% nel 2019, la crescita nei Paesi ASEAN-5ante COVID-19 era prevista stabile nel 2020 prima di riprendere a crescere nel 2021. Le prospettive di crescita erano state riviste leggermente al ribasso per l'Indonesia e la Thailandia, dove la persistente debolezza delle esportazioni pesa anche sulla domanda interna.

AREA EURO

Nel terzo trimestre del 2019 il PIL in termini reali dell'area dell'euro ha continuato a crescere a un ritmo moderato. La domanda interna ha contribuito negativamente alla crescita del PIL, così come la variazione delle scorte, anche se in misura più modesta; l'interscambio netto con l'estero ha invece fornito un contributo positivo. Tali contributi alla crescita risentono, tuttavia, della volatilità dei dati. Gli indicatori economici per il quarto trimestre del 2019 segnalano una crescita ancora positiva, seppur modesta. I mercati del lavoro dell'area dell'euro hanno mantenuto la loro capacità di tenuta, nonostante una lieve attenuazione della crescita. La crescita dell'occupazione è stata generalizzata e ha interessato diversi paesi e settori. I dati più recenti e gli ultimi indicatori ricavati dalle indagini campionarie continuano a mostrare, in prospettiva, una crescita dell'occupazione positiva, seppur in attenuazione.

La crescita dei livelli di occupazione e reddito continua a sostenere la spesa per consumi. Il recente rallentamento economico non ha avuto ripercussioni significative sul reddito disponibile reale delle famiglie. Inoltre, la riduzione dell'imposizione diretta e dei contributi previdenziali per effetto delle politiche fiscali adottate in diversi paesi dell'area dell'euro ha influito positivamente sul potere d'acquisto delle famiglie. In prospettiva, i consumi privati dovrebbero continuare a fornire sostegno alla crescita nell'area dell'euro.

In un contesto di incertezza ancora elevata e di bassi margini di profitto, gli investimenti delle imprese, seppur sostenuti da condizioni di finanziamento favorevoli, dovrebbero rimanere contenuti. Gli ultimi dati trimestrali di contabilità nazionale per l'area dell'euro indicano che nel terzo trimestre del 2019 gli investimenti in settori diversi dalle costruzioni hanno subito un brusco calo (-7,7 per cento in termini congiunturali) dopo la marcata crescita registrata nel secondo (10,3 per cento in termini congiunturali). I dati più recenti sull'area dell'euro indicano una

crescita degli investimenti piuttosto moderata o addirittura negativa. Ad esempio, la crescita annuale degli investimenti in macchinari e attrezzature ha subito un graduale rallentamento a partire dal 2018.

Per quanto concerne gli andamenti di breve periodo, a ottobre e novembre 2019 la produzione industriale dei beni di investimento si è attestata, in media, su un valore dell'1,4 per cento inferiore rispetto al suo livello medio del trimestre precedente; nel periodo fino a dicembre il clima di fiducia registrato nel settore industriale rispetto alla produzione di beni di investimento si è stabilizzato su valori più bassi rispetto alla sua media storica. Il peggioramento delle prospettive di investimento riflette un deterioramento generalizzato delle attese economiche, politiche e normative nel corso dei prossimi dodici mesi. Anche l'indagine semestrale sugli investimenti condotta dalla Commissione europea per l'area dell'euro indica, a partire dalla fine di novembre, un'espansione degli investimenti industriali modesta nel 2020. Più in positivo, le favorevoli condizioni di finanziamento continuano a sostenere gli investimenti societari. Gli investimenti nel settore dell'edilizia residenziale dovrebbero mantenere uno slancio moderato nel breve termine, sostenuti dalla vivacità della domanda e dalle favorevoli condizioni di finanziamento, seppur frenati dai vincoli dal lato dell'offerta.

La crescita nell'area dell'euro ante effetto COVID-19 era prevista in aumento dall'1,2% nel 2019 all'1,3% nel 2020 e all'1,4% nel 2021per via dei previsti miglioramenti della domanda esterna a sostegno del previsto consolidamento della crescita.

ITALIA

Le ultime informazioni disponibili suggeriscono che il prodotto interno lordo sarebbe rimasto approssimativamente invariato in Italia nell'ultimo trimestre del 2019, soprattutto a causa della debolezza del settore manifatturiero. Nel terzo trimestre il prodotto è salito dello 0,1 per cento, sostenuto dalla domanda interna e soprattutto dalla spesa delle famiglie; la crescita è stata sospinta anche dalla variazione delle scorte. Gli investimenti sono diminuiti, in particolare quelli in beni strumentali. Il contributo dell'interscambio con l'estero è stato negativo, per effetto di una tenue riduzione delle esportazioni e di un consistente aumento delle importazioni. Il valore aggiunto è sceso nell'industria in senso stretto e nell'agricoltura; è lievemente cresciuto nelle costruzioni e nei servizi. Sulla base di queste valutazioni si può stimare che la crescita del PIL nel complesso del 2019 sarebbe stata nell'ordine dello 0,2 per cento.

Sulla base degli indicatori congiunturali disponibili si stima che nel quarto trimestre la produzione industriale sia diminuita. Le valutazioni delle imprese restano caute, pur indicando un miglioramento delle attese sugli ordini nel trimestre in corso. Le attese sull'evoluzione della domanda segnalano un'espansione delle vendite nel trimestre in corso e un miglioramento della domanda estera – in particolare nell'industria in senso stretto – cui però si contrappongono giudizi ancora sfavorevoli sulla situazione economica generale, soprattutto da parte delle società dei servizi e nelle aree del Sud e del Centro. Nel terzo trimestre gli investimenti sono lievemente scesi, a causa della flessione degli acquisti di beni strumentali; gli investimenti in costruzioni sono invece aumentati.

Con riferimento all'emergenza sanitaria mondiale COVID-19 che, partita dalla Cina a fine 2019 e arrivata anche in Europa e in Italia a inizio 2020, alla data di approvazione del presente bilancio, stante l'aumento esponenziale dei casi e il numero di nazioni coinvolte, l'Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato la pandemia mondiale. In considerazione delle disposizioni emanate con i decreti DPCM 8/3/2020, 9/3/2020 e DPCM 11/3/2020, aventi come oggetto le misure urgenti di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale, contemperando la necessaria attenzione alla continuità dell'attività aziendale, ma tenendo altresì conto della tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti, la nostra Società ha prontamente adottato tutti i provvedimenti raccomandati dal Governo, ovvero modalità di lavoro agile, fruizione dei giorni di ferie e sospensione di alcune attività, estesi fino al prossimo 3 aprile.

La situazione economica è altrettanto preoccupante, e non è possibile escludere che tra le possibili conseguenze vi possa essere un rallentamento generale dell'economica globale; peraltro, è ad oggi sicuramente possibile prevedere che vi saranno importanti ripercussioni nelle economie nazionali dei Paesi più colpiti dall'epidemia, tra cui il nostro Paese.

IL SETTORE DI RIFERIMENTO

UCIMU – SISTEMI PER PRODURRE

Anche nell'ultimo trimestre del 2019 la raccolta ordini di macchine utensili registra un segno negativo. In particolare, l'indice UCIMU degli ordini di macchine utensili, nel quarto trimestre 2019, ha registrato un calo del 16% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In valore assoluto l'indice si è attestato a 105,5 (base 100 nel 2015).

Sul risultato complessivo ha pesato sia la negativa performance del mercato domestico sia la debolezza della domanda estera.

In particolare, la raccolta ordinativi sul mercato interno ha registrato un arretramento del 21,2%, rispetto al quarto trimestre del 2018. Il valore assoluto dell'indice si è attestato a 172, dunque ancora positivo nonostante la riduzione.

Sul fronte estero gli ordini sono calati del 13,8% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2018. Il valore assoluto dell'indice si è attestato a 91,5.

Su base annua, l'indice totale segna un arretramento del 17,9% rispetto all'anno precedente. Il risultato è stato determinato dal calo registrato sia sul mercato interno (-23,9%) sia su quello estero (-15,4%).

"Il calo registrato nel quarto trimestre 2019 – ha affermato Massimo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE – conferma le nostre previsioni, mostrando una situazione di progressiva riduzione della propensione a investire sia da parte del mercato domestico sia da parte del mercato estero".

"Sul fronte interno – ha commentato il presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE - l'indice degli ordini raccolti in Italia nel 2019 mostra un progressivo ridimensionamento. Questo dato indica che il consumo italiano di sistemi di produzione si sta riportando su valori fisiologici tipici del nostro mercato. D'altra parte, non potevamo aspettarci che la domanda italiana mantenesse ancora i ritmi di crescita a cui ci aveva abituato nel triennio 2016-2018".

"Detto ciò, dobbiamo scongiurare un nuovo blocco degli investimenti che, di fatto, riporterebbe il nostro manifatturiero indietro di anni, vanificando quanto di buono è stato fatto con il Piano Industria 4.0, con il rischio di interrompere il processo di trasformazione tecnologia in atto nella nostra industria italiana".

L'ultima rilevazione svolta da UCIMU, nel 2014, sul parco macchine installato in Italia, aveva evidenziato un pericolosissimo invecchiamento dei sistemi di produzione presenti nelle industrie manifatturiere. In 10 anni, dal 2005 al 2014, le fabbriche del paese avevano innovato davvero poco e così l'età media dei macchinari era risultata la peggiore di sempre, pari a quasi 13 anni.

"Se gli strumenti per la competitività previsti dal Piano Industria 4.0 hanno sicuramente dato un buon contributo per recuperare quell'arretramento - ha affermato Massimo Carboniero - non possiamo certo pensare che tutto sia risolto. Anche perché, nel frattempo, i concorrenti stranieri continuano ad investire ed è a loro che dobbiamo guardare se vogliamo preservare la competitività della nostra manifattura italiana".

"A questo proposito riteniamo che le nuove misure di credito di imposta previste nella Legge di Bilancio 2020, in sostituzione di super e iperammortamento, siano tecnicamente adeguate allo scopo di sostenere l'aggiornamento dei macchinari e la trasformazione in chiave digitale dell'industria italiana. Ciò che non è adeguato è la loro temporalità sempre legata ai soli 12 mesi".

"Sul fronte estero - ha proseguito Carboniero - la situazione è decisamente complessa, poiché vi sono differenti fattori che contribuiscono a rendere incerto lo scenario di breve-medio termine. Dalla generale instabilità economica e politica di numerose aree del mondo, alla conclamata difficoltà della locomotiva tedesca che fatica a ripartire, appesantita dal grande interrogativo rappresentato dallo sviluppo in chiave elettrica del settore automobilistico. Dalle sanzioni che interessano le esportazioni in importanti mercati di sbocco per chi opera nei settori manifatturieri, primi fra tutti Russia e Iran, al rallentamento della Cina, all'atteggiamento protezionistico di alcuni importanti paesi come gli Stati Uniti".

"In attesa che la situazione si faccia più chiara, i costruttori italiani di macchine utensili, da sempre molto flessibili e veloci nel riorganizzare le proprie vendite nelle aree caratterizzate dalla domanda più vivace, da qualche tempo, hanno rivolto particolare attenzione a due aree in continuo sviluppo: Asean e India. Impegnate in un rapido e deciso processo di sviluppo industriale e infrastrutturale, queste aree sono prive di un'adeguata industria locale di sistemi di produzione e automazione. Per sostenere il loro ritmo di sviluppo, quindi, hanno dunque necessità di acquisire dall'estero tecnologie di ultima generazione e il Made in Italy di settore è una valida risposta a questa esigenza".

"Oltre ai paesi asiatici, crescente attenzione UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE la rivolge ai paesi dell'Africa Subsahariana, ove sarebbe utile un intervento coordinato tra più settori manifatturieri secondo la logica della filiera. Il progetto dovrebbe essere sviluppato con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che, sulla scorta di positive esperienze passate, potrebbe sostenere e coordinare la nascita di un polo formativo destinato a istruire tecnici locali su macchinari e tecnologie italiane, contribuendo così allo sviluppo della produzione di quei paesi".

"Certo tutto questo non è sufficiente, abbiamo bisogno di una politica di ampio respiro dedicata all'internazionalizzazione, fondamentale per un paese manifatturiero esportatore quale è l'Italia. A questo proposito, alle autorità di governo, chiediamo, già nell'immediato, un corposo piano strutturale di interventi capaci di sostenere, in modo concreto, l'attività delle nostre PMI oltreconfine".

L'EVOLUZIONE DELL'ESERCIZIO 2019

Al termine dell'esercizio 2019 i ricavi del Gruppo Biesse sono pari a € 705.872 mila, in diminuzione del 4,8% rispetto all'anno precedente. Il risultato ottenuto è in linea con le aspettative del management ed è la conseguenza delle performance non brillanti del secondo e quarto trimestre (che hanno segnato rispettivamente -9,9% e -11,4% rispetto ai pari periodo del 2018).

Si ricorda inoltre che in data 21 giugno 2019, a seguito del sensibile raffreddamento della domanda registrata nei primi 5 mesi dell'esercizio che si attestava mediamente intorno al -15%, Biesse SpA ha emesso una revisione della guidance per il 2019. Il Consiglio di Amministrazione, non potendo sottrarsi a questa dinamica di rallentamento, aveva prudentemente rettificato le previsioni per il 2019, rivedendo al ribasso le aspettative su ricavi e marginalità consolidata. Di conseguenza, i ricavi consolidati erano stati prudenzialmente rivisti in una forchetta 680-690 milioni di Euro e l'EBITDA in una forchetta 62-65 milioni di Euro. Il Gruppo prevedeva comunque, anche a fronte della revisione di cui sopra, una Posizione Finanziaria Netta positiva per la fine del corrente esercizio. Allo stato, il Gruppo ipotizzava inoltre uno slittamento al 2022 del raggiungimento dei target originariamente fissati per l'esercizio 2021.

Il suesposto calo dei volumi si è riflettuto sulla redditività operativa di periodo, così come indicato dall'Ebitda, che, al lordo degli oneri non ricorrenti, si attesta a € 76.732 mila, in calo del 17,2%. Si evidenzia anche il peggioramento nell'esercizio in corso del Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti (EBIT) (€ 39.554 mila nel 2019 contro € 67.669 mila nel 2018) con un delta negativo di € 28.115 mila e un'incidenza sui ricavi che scende dal 9,1% al 5,6%.

Il portafoglio ordini risulta pari a circa € 197 milioni, in calo rispetto a dicembre 2018 del 12,8%: il calo è in gran parte legato alla diminuzione della componente Systems, che nel 2018 beneficiava di alcuni ordini di grandi impianti, destinati al mercato nord-americano.

L'ingresso ordini segna un -17% rispetto a dicembre 2018, con un andamento in linea rispetto a quanto registrato nei trimestri precedenti. Il dato riflette l'andamento generale dei settori Machinery e Capital Equipment, che risentono delle difficoltà attraversate da gran parte dei mercati europei e asiatici.

Per quanto riguarda la ripartizione dei ricavi per segmento, ad eccezione della Divisione Vetro/Pietra che segna un risultato in linea con il 2018 (crescita dello 0,5%), tutte le divisioni sono in calo. I maggiori decrementi sono riferiti alla Divisione Componenti e alla Divisione Meccatronica (rispettivamente -13,7% e -13,2%), mentre la Divisione Legno e la Divisione Tooling hanno cali più contenuti (-4,6% e -2,4% rispettivamente).

Analizzando la divisione del fatturato per area si evidenzia la crescita del Nord America, determinata in gran parte dalla consegna e installazione degli ordini di grandi impianti Systems, acquisiti nel corso del 2018. L'Europa Occidentale mantiene sempre il ruolo di mercato di riferimento con i suoi € 333.015 mila, ma segna un calo del 5,8% rispetto all'anno precedente. Le aree Asia - Oceania ed Europa Orientale registrano un decremento piuttosto consistente (rispettivamente -21,5% e -17%). Infine, l'area Resto del Mondo consuntiva risultati sostanzialmente stabili (€ 27.138 mila in calo del 2,5%).

Si segnala che il risultato del Gruppo anche per l'anno in corso, è influenzato negativamente da "eventi non ricorrenti e impairment" per complessivi € 9.911 mila. Come stabilito nel Consiglio di Amministrazione del 20 dicembre 2019 e nel comunicato stampa rilasciato nella stessa data, il Gruppo rifocalizzerà la propria strategia in Cina, puntando maggiormente sulle esigenze dei key accounts di dimensioni medio-grandi, attraverso le soluzioni tecnologiche automatizzate, realizzate negli stabilimenti italiani e indiani. Si sta pertanto perseguendo la chiusura progressiva delle attività produttive, ovvero la cessione, in tempi e modalità ad oggi in via di valutazione da parte degli Amministratori, che stanno analizzando le soluzioni che verranno ritenute più adeguate per il raggiungimento dell'obiettivo, consapevoli che tali attività potrebbero durare oltre i 12 mesi. Il ridimensionamento dell'attività produttiva cinese (originariamente orientata al segmento entry level) e la riorganizzazione in atto, hanno portato alla stima di costi non ricorrenti pari a € 4.207 mila. Inoltre, sulla base delle linee strategiche di gruppo, confermate anche nel piano industriale 2020-22 approvato in data 21 febbraio 2020, il gruppo proseguirà nel processo di innovazione tecnologica, per mantenere la propria leadership nei settori di riferimento. Conseguentemente alcuni progetti di R&D, legati a prodotti e soluzioni tecnologiche in phase-out, sono stati svalutati per € 4.070 mila. Infine, sono stati riconosciuti costi del personale riferiti a incentivi all'esodo e accantonamenti per trattamenti di quiescenza non ricorrenti per € 1.634 mila.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale – finanziaria, il capitale circolante netto operativo aumenta di circa € 20 milioni rispetto a dicembre 2018. La variazione è dovuta principalmente alla forte diminuzione dei debiti commerciali pari a circa € 29,9 milioni, legata alla componente debiti verso fornitori (per rallentamento delle attività produttive). La dinamica legata ai rapporti con i clienti (crediti commerciali e attività/passività contrattuali) è in leggero calo (decremento netto di € 2,6 milioni), mentre i magazzini diminuiscono di € 7,3 milioni.

La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 31 dicembre 2019 è negativa per circa € 18,6 milioni, in peggioramento rispetto al dato di dicembre 2018 (positiva per € 25,4 milioni).

Sul dato della PFN 2019 pesa la prima applicazione, con effetto dal 1.1.2019, del principio contabile IFRS 16 che determina effetti negativi (per maggiori debiti riferiti ai diritti d'uso) per circa € 26,6 milioni.

Si segnala, sempre in seguito alla prima applicazione dell'IFRS16, l'incremento delle immobilizzazioni materiali al 31.12.2019 per € 26,4 milioni.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

La Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario (di seguito anche la "DNF") di BIESSE (di seguito anche il "Gruppo") è predisposta in conformità al Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n.254. La DNF rendiconta i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta alla corruzione attiva e passiva (di seguito anche 'ambiti del Decreto') ed ulteriori temi individuati come materiali per Biesse Group attraverso un processo di analisi di materialità.

La DNF, che è pubblicata con un separato e specifico documento, si riferisce all'esercizio finanziario chiuso il 31 dicembre 2019 e comprende i dati della Capogruppo BIESSE S.p.A. e quelli delle società consolidate integralmente – al riguardo si veda il paragrafo 'area di consolidamento' nelle note esplicative al Bilancio Consolidato. La DCNF è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della BIESSE S.p.A. in data 13 marzo 2020 ed è oggetto di separata attestazione di conformità da parte della società di revisione.

PRINCIPALI EVENTI DEL 2019

IMPIANTI, SOFTWARE E SERVIZI PER AUTOMATIZZARE LA FABBRICA

Le fiere e gli eventi sono al centro della strategia di marketing e comunicazione di Biesse Group, un'importante occasione di vicinanza con il territorio, in cui gli specialisti tecnici e commerciali del Gruppo incontrano il cliente e studiano le esigenze dello specifico mercato. È un'opportunità per chi vuole conoscere l'azienda da vicino e per chi vuole scoprire le novità tecnologiche, gli impianti, i software ed i servizi per automatizzare e digitalizzare la fabbrica.

Il Gruppo gestisce direttamente dall'Headquarters, tramite le filiali e in collaborazione con i principali rivenditori, oltre 100 fiere ed eventi all'anno nei vari settori della lavorazione del legno, dei materiali tecnologici, del vetro, della pietra e del metallo, con diversi spazi espostivi, da piccole aree con tecnologie stand alone fino ad arrivare alle fiere istituzionali a livello internazionale, in cui viene riprodotta una vera e propria fabbrica, con soluzioni tecnologiche interconnesse, impianti automatizzati e servizi evoluti.

IL FUTURO CHE FA STORIA, FUTURE ON TOUR

Nel 2019 Biesse Group ha celebrato 50 anni di storia attraverso un tour di eventi nel mondo dedicati ai propri clienti e un unico comun denominatore: il futuro.

Credere nel futuro significa anche mettere in campo importanti investimenti per produrre strumenti e macchinari che forniscano ai clienti una maggiore efficienza produttiva e semplifichino in sicurezza il loro lavoro, migliorando l'integrazione tra meccanica, elettronica e software rendendo i prodotti "intelligenti" e "collaborativi". Il "Future on Tour" ha preso il via a gennaio a Pesaro, presso l'Headquarters, ed è terminato con il Grand Opening a Ulm, in Germania, con un totale di 18 eventi in 15 nazioni nel corso dell'anno.

Eventi e fiere nel mondo

Biesse Group ha partecipato alla Milano Design Week come partner tecnologico di due importanti eccellenze italiane del design, LAGO e Arpa | Fenix, condividendone i valori, l'attenzione alla sostenibilità ambientale, gli investimenti in ricerca e tecnologia. Il Gruppo è entrato a far parte del prestigioso Comitato Leonardo, che vede associate oltre 160 personalità tra imprenditori, artisti, scienziati e uomini di cultura, desiderosi di condividere l'obiettivo di valorizzazione dell'Italia e della sua originalità attraverso la realizzazione di eventi di alto profilo culturale ed economico. Grazie alla collaborazione con Accenture e l'Università Politecnica delle Marche, nell'ambito del progetto SOPHIA, ha partecipato al convegno MESA 2019 - Middle East Studies Association - in California, dedicato al Machine Learning in ambito di manutenzione predittiva dell'Industria 4.0, a dimostrazione della costante collaborazione con il mondo universitario.

Numerosi gli appuntamenti fieristici per il settore del legno: il Gruppo ha partecipato con il brand Biesse alla fiera internazionale CIFM/Interzum a Guangzhou dedicata all'intera filiera del legno e dell'arredamento, Delhiwood in India, AWFS a Las Vegas, WMF 2019 a Shanghai, TUYAP Woodtech a Istanbul. Inoltre, diversi tech tour ed eventi si sono svolti nei Campus Biesse in Headquarters e mondo, come in Brianza, Triveneto, Middle East, Asia, Francia e India. Il principale appuntamento 2019 a cui Biesse ha partecipato è la fiera Ligna (Hannover, Germania), in cui ha dimostrato come uomo e macchina possano entrare in connessione: su uno stand di 6.000 metri quadrati di automazione e interconnessione digitale, 49 le tecnologie in azione e tre soluzioni di processo completamente automatizzate.

Nel settore Advanced Materials, il Gruppo ha preso parte alle fiere Mecspe a Parma e Jec World a Parigi dedicate alle tecnologie per la lavorazione dei materiali tecnologici, la fiera K a Düsseldorf, riferimento mondiale per la lavorazione della plastica e della gomma. Con il brand Intermac, si sono inoltre svolte le fiere China Glass e Lamiera, You+Tech, l'evento esclusivo dedicato agli specialisti di settore che si è svolto negli stabilimenti Intermac a Pesaro e CamEurasia Glass Fair realizzata insieme al dealer Sorglas Glass Machines presso il TÜYAP Convention Center. Intermac e Diamut hanno partecipato a Glass Build America, la fiera dedicata al settore del vetro e a Vitrum 2019. Intermac, Donatoni Macchine e Montresor hanno esposto insieme in partnership alla fiera Marmomac a Verona dedicata agli operatori del settore marmo.

Nel mese di ottobre, il Campus a Pesaro ha aperto le porte ai clienti per una nuova edizione dell'evento Inside Biesse: 3 giorni, oltre 3.000 visitatori, 41 tecnologie per la lavorazione del legno e dei materiali tecnologici, la possibilità di vistare le fabbriche e seguire workshop. A Basilea, in Svizzera, si è svolta la fiera Holz dedicata all'industria della falegnameria e alle tendenze e nuove tecnologie per la lavorazione del legno; in Brianza l'evento One2One sulla levigatura dal titolo "Finiture perfette: innovazione, design e sostenibilità".

In Germania è stato inaugurato l'innovativo "Ulm Campus" vicino a Nersingen: 6.000 m2 dedicati all'esposizione tecnologica, formazione, incontro con gli specialisti del Gruppo. L'ultima fiera del 2019 a cui il Gruppo ha partecipato è Zak Glass Technology Expo, in India, a cui hanno partecipato Intermac e Diamut con soluzioni all'avanguardia dedicate ai professionisti del settore del vetro.

LA RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO BIESSE

Come indicato nella Nota Integrativa al Bilancio., i principi contabili adottati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono stati omogeneamente applicati anche al periodo comparativo, ad eccezione di quanto descritto nel paragrafo 5.1 "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS che sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2019" della Nota Integrativa. A partire dal 1 gennaio 2019 la Società ha deciso di esporre in specifiche voci della situazione patrimoniale le Attività e Passività contrattuali derivanti da contratti sottoscritti con la clientela, procedendo altresì alla compensazione delle attività e passività connesse alla realizzazione di macchine e sistemi su commessa e riferite allo stesso contratto; di conseguenza, i dati patrimoniali relativi all'esercizio 2018 sono stati riclassificati a fini comparativi. Inoltre, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 riflette alcune altre riclassifiche dei dati economici. Le riclassifiche, riepilogate in Nota Integrativa, non modificano il patrimonio netto ed il risultato economico dell'esercizio precedente.

SINTESI DATI ECONOMICI

Conto Economico al 31 dicembre 2019 con evidenza delle componenti non ricorrenti

31 Dicembre
2019
% su ricavi 31 Dicembre
2018
% su ricavi DELTA %
migliaia di euro
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti
705.872
652
100,0%
0,1%
741.527
14.026
100,0%
1,9%
(4,8)%
(95,4)%
Altri Proventi 6.417 0,9% 5.361 0,7% 19,7%
Valore della produzione 712.940 101,0% 760.913 102,6% (6,3)%
Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci (286.429) (40,6)% (309.430) (41,7)% (7,4)%
Altre spese operative (128.723) (18,2)% (144.255) (19,5)% (10,8)%
Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti 297.789 42,2% 307.229 41,4% (3,1)%
Costo del personale (221.057) (31,3)% (214.553) (28,9)% 3,0%
Margine operativo lordo prima degli eventi non ricorrenti 76.732 10,9% 92.676 12,5% (17,2)%
Ammortamenti (33.851) (4,8)% (22.820) (3,1)% 48,3%
Accantonamenti (3.327) (0,5)% (2.187) (0,3)% 52,2%
Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti 39.554 5,6% 67.669 9,1% (41,5)%
Impairment e componenti non ricorrenti (9.911) (1,4)% (3.897) (0,5)% -
Risultato operativo 29.644 4,2% 63.772 8,6% (53,5)%
Proventi finanziari 497 0,1% 350 0,0% 42,1%
Oneri Finanziari (2.987) (0,4)% (2.362) (0,3)% 26,5%
Proventi e oneri su cambi (3.711) (0,5)% (3.472) (0,5)% 6,9%
Risultato ante imposte 23.443 3,3% 58.287 7,9% (59,8)%
lmposte sul reddito (10.441) (1,5)% (14.436) (1,9)% (27,7)%
Risultato dell'esercizio 13.002 1,8% 43.851 5,9% (70,3)%

Si precisa che i risultati intermedi esposti in tabella, non sono identificati come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, non devono essere considerati una misura sostitutiva per la valutazione dell'andamento e del risultato della Società. Si segnala inoltre che il criterio di determinazione dei risultati intermedi applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, che tali dati potrebbero non essere comparabili.

I ricavi dell'esercizio 2019 sono pari a € 705.872 mila, contro i € 741.527 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento complessivo del 4,8% sull'esercizio precedente.

Per quanto riguarda la ripartizione dei ricavi per segmento, ad eccezione della Divisione Vetro/Pietra che segna un risultato in linea con il 2018 (crescita dello 0,5%), tutte le divisioni sono in calo. I maggiori decrementi sono riferiti alla Divisione Componenti e alla Divisione Meccatronica (rispettivamente -13,7% e -13,2%), mentre la Divisione Legno e la Divisione Tooling hanno cali più contenuti (-4,6% e -2,4% rispettivamente).

Analizzando la divisione del fatturato per area geografica si evidenzia la crescita del Nord America (+27,9%, da € 117.750 mila a € 150.554 mila del 2019), determinata in gran parte dalla consegna e installazione degli ordini di grandi impianti Systems, acquisiti nel corso del 2018. L'Europa Occidentale mantiene sempre il ruolo di mercato di riferimento con i suoi € 333.015 mila (47,2% del totale gruppo, in calo del 5,8% rispetto all'anno precedente). L'area Asia - Oceania registra un decremento piuttosto consistente (-21,5%), passando dai € 134.970 mila del dicembre 2018 ai € 105.947 mila del 2019, così come l'Europa Orientale che diminuisce del - 17%, registrando ricavi per € 89.217 nel 2019 contro i € 107.469 mila del 2018. Infine, l'area Resto del Mondo consuntiva risultati sostanzialmente stabili (€ 27.138 mila in calo del 2,5%).

Ripartizione ricavi per segmenti operativi

31 Dicembre
2019
96 31 Dicembre
2018
% Var %
2019/2018
migliaia di euro
Divisione Legno 507.134 71,8% 531.793 71,7% (4,6)%
Divisione Vetro/Pietra 129.364 18,3% 128.695 17,4% 0,5%
Divisione Meccatronica 83.970 11,9% 96.699 13,0% (13,2)%
Divisione Tooling 12.926 1,8% 13.245 1,8% (2,4)%
Divisione Componenti 19.762 2,8% 22.912 3,1% (13,7)%
Elisioni Interdivisionali (47.283) (6,7)% (51.817) (7,0)% (8,8)%
Totale 705.872 100,0% 741.527 100,0% (4,8)%

Ripartizione ricavi per area geografica

31 Dicembre 31 Dicembre
2019 % 2018 % Var % 2019/2018
migliaia di euro
Europa Occidentale 333.016 47,2% 353.514 47,7% (5,8)%
Asia – Oceania 105.947 15,0% 134.970 18,2% (21,5)%
Europa Orientale 89.217 12,6% 107.469 14,5% (17,0)%
Nord America 150.554 21,3% 117.750 15,9% 27,9%
Resto del Mondo 27.138 3,8% 27.825 3,8% (2,5)%
Totale 705.872 100,0% 741.527 100,0% (4,8)%

Il valore della produzione è pari a € 712.940 mila, in diminuzione del 6,3% rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2018 (€ 760.913 mila).

Di seguito si riporta il dettaglio delle incidenze percentuali dei costi calcolate sul valore della produzione.

31 Dicembre % 31 Dicembre %
migliaia di euro 2019 2018
Valore della produzione 712.940 100,0% 760.913 100,0%
Consumo materie prime e merci 286.429 40,2% 309.430 40,7%
Altre spese operative 128.723 18,1% 144.255 19,0%
Costi per servizi 113.872 16,0% 124.220 16,3%
Costi per godimento beni di terzi 2.876 0,4% 11.740 1,5%
Oneri diversi di gestione 11.975 1,7% 8.295 1,1%
Valore aggiunto 297.789 41,8% 307.229 40,4%

L'analisi delle incidenze percentuali dei consumi e delle altre spese operative, calcolata sul valore della produzione, anziché sui ricavi, evidenzia come l'assorbimento delle materie prime risulti in diminuzione (pari al 40,2 % contro il 40,7% del 31 dicembre 2018), per effetto del diverso mix prodotto.

Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto (€ 15.350 mila) e decrementano il proprio peso percentuale dal 19% al 18,1%. Tale andamento è in gran parte riferibile alla voce Costi per godimento di beni di terzi diminuita per € 8.864 mila, principalmente per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 che prevede la "riclassifica" dei canoni di leasing operativi ad ammortamenti. I costi per servizi calano per € 10.348 mila (-8,3% rispetto a dicembre 2018), principalmente per effetto della riduzione dei costi legati al processo produttivo, alle consulenze e ai costi per fiere e pubblicità. Gli oneri diversi di gestione aumentano di € 3.862, principalmente per riclassifiche di costi accessori legati a contratti di leasing operativo, a seguito all'applicazione dell'IFRS 16.

Concludendo quindi, si sottolinea come, il valore aggiunto al 31 dicembre 2019 è pari ad € 297.607 mila, in calo del 3,1% rispetto al pari periodo del 2018 (€ 307.229 mila). La sua incidenza sul valore della produzione migliora per effetto dell'applicazione del principio IFRS 16, passando da 40,4% a 41,7%.

Il costo del personale al 31 dicembre del 2019 è pari ad € 221.057 mila e registra un incremento di valore di € 6.504 mila rispetto al dato del 2018 (€ 214.553 mila, +3% sul pari periodo 2018). La variazione è sostanzialmente legata alla componente Salari e Stipendi (+ 4,0% sul pari periodo 2018), dovuta all'effetto trascinamento dei costi legati alle assunzioni di nuove teste effettuate nel secondo semestre 2018, in relazione alla politica di potenziamento della struttura necessaria per supportare i piani di sviluppo. La maggiore incertezza registrata nei mercati di riferimento ha imposto una attenzione particolare all'efficienza aziendale e alla razionalizzazione organizzativa, determinando un successivo e conseguente contenimento dei costi del personale. Infatti, scomponendo il dato per trimestre si evidenzia che, ad eccezione del primo trimestre, l'andamento del 2019 è in linea con i pari periodi del 2018.

Si sottolinea infine che, a causa del calo dei volumi, l'incidenza percentuale sui ricavi aumenta di circa 2,4 punti percentuali passando dal 28,9% del 2018 al 31,3% dell'anno in corso.

Il margine operativo lordo (EBITDA) al 31 dicembre 2019 è positivo per € 76.732 mila (a fine dicembre 2018 era positivo per € 92.676 mila). Come detto in precedenza gli effetti positivi sull'EBITDA per minori costi di godimento di beni di terzi in seguito all'applicazione del nuovo IFRS 16 sono pari a € 9.096 mila.

Gli ammortamenti registrano nel complesso un aumento pari al 48,3% (passando da € 22.820 mila del 2018 a € 33.851 mila dell'anno in corso): la variazione è principalmente dovuta alle immobilizzazioni materiali, quasi raddoppiate a fine 2019, passando da € 9.936 mila ad € 19.544 mila (incremento di € 9.608 mila). Tale fenomeno è riferito principalmente alla prima applicazione dell'IFRS 16 che determina un incremento di quote di ammortamento per € 8.181 mila. La quota relativa alle immobilizzazioni immateriali registra un aumento di € 1.423 mila (da € 12.884 mila a € 14.307 mila, in aumento dell'11%).

Gli accantonamenti di carattere ricorrente aumentano del 52,2% rispetto al 2018 (€ 3.327 nel 2019 contro € 2.187 nel 2018) principalmente per effetto dell'adeguamento del fondo garanzia prodotti. in gran parte dovuti a rischi legali e penali per vertenze con clienti.

Il risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti è positivo per € 39.554 mila, in calo del 41,5% rispetto allo scorso anno (pari a € 67.669 mila).

Si segnala che il risultato del Gruppo anche per l'anno in corso, è influenzato negativamente da "eventi non ricorrenti e impairment" per complessivi € 9.911 mila. Come già indicato nei precedenti paragrafi, il Gruppo ha stimato costi non ricorrenti pari a € 4.207 mila a fronte della rifocalizzazione strategica, decisa in riferimento al mercato cinese, che comporterà un riposizionamento verso la fascia di mercato dei key accounts di dimensioni medio-grandi, a scapito dei segmenti entry-level; conseguentemente verrà ridimensionata l'attività produttiva cinese, originariamente orientata a tale segmento di mercato. Inoltre, sulla base delle linee strategiche di gruppo, il gruppo proseguirà nel processo di innovazione tecnologica, per mantenere la propria leadership nei settori di riferimento. Conseguentemente alcuni progetti di R&D, legati a prodotti e soluzioni tecnologiche in phase-out, sono stati svalutati per € 4.070 mila. Infine, sono stati riconosciuti costi del personale riferiti a incentivi all'esodo e accantonamenti per trattamenti di quiescenza non ricorrenti per € 1.634 mila.

Il risultato operativo registra un saldo positivo di € 29.644 mila, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente (€ 63.772 mila).

In riferimento alla gestione finanziaria si registrano oneri per € 2.987 mila, in aumento rispetto al dato 2018 (€ 625 mila). L'aumento dovuto all'impatto della prima applicazione IFRS16 è pari a € 915 mila.

Per quanto riguarda la gestione del rischio cambio, si registrano componenti negative per € 3.711 mila, in peggioramento rispetto al pari periodo dell'anno precedente (negativo per € 3.472 mila).

Il risultato prima delle imposte è quindi positivo per € 23.443 mila.

Il saldo delle componenti fiscali è negativo per complessivi € 10.441 mila. Il saldo negativo si determina per effetto dei seguenti elementi: imposte correnti IRES (€ 3.841 mila) ed IRAP (€ 1.549 mila); accantonamenti per imposte sul reddito di società estere (€ 4.660 mila), imposte relative a esercizi precedenti (negativo per € 449 mila), imposte differite nette (positivo per € 33 mila).

Il significativo incremento del tax-rate è principalmente dovuto alla presenza di due elementi congiunti: (i) la minore incidenza del beneficio fiscale collegato al Patent Box, in quanto i numeri relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 comprendono le sopravvenienze attive fiscali collegate anche alle annualità pregresse in virtù dell'accordo siglato nel 2019 in capo a Biesse Spa, ma riferito anche alle annualità 2015-2016-2017-2018, mentre nell'esercizio 2019 è rilevato soltanto il beneficio calcolato per l'esercizio corrente; (ii) una maggiore incidenza delle perdite rilevate in Cina per effetto dell'operazione di restructuring del business locale, per le quali non si è proceduto ad iscrivere le relative imposte differite attive.

Il Gruppo consuntiva un risultato netto positivo pari a € 13.002 mila.

SINTESI DATI PATRIMONIALI

Stato patrimoniale al 31 dicembre 2019

31 Dicembre 31 Dicembre
2019 2018
migliaia di euro
Immateriali 83.228 84.240
Materiali 139.710 102.774
Finanziarie 2.640 2.847
Immobilizzazioni 225.578 189.862
Rimanenze 155.498 162.786
Crediti commerciali e attività contrattuali 116.973 127.957
Debiti commerciali (132.673) (162.591)
Passività contrattuali (67.536) (75.652)
Capitale Circolante Netto Operativo 72.262 52.500
Fondi relativi al personale (12.711) (12.550)
Fondi per rischi ed oneri (18.053) (10.737)
Altri debiti/crediti netti (40.249) (34.933)
Attività nette per imposte anticipate 10.458 9.985
Altre Attività/(Passività) Nette (60.555) (48.235)
Capitale Investito Netto 237.285 194.127
Capitale sociale 27.393 27.393
Risultato del periodo precedente e altre riserve 177.397 147.577
Risultato dell'esercizio 13.027 43.672
Patrimonio netto di terzi 858 893
Patrimonio Netto 218.675 219.536
Debiti finanziari verso banche e altri finanziatori 107.323 57.900
Altre attività finanziarie (2.653) (288)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (86.061) (83.020)
Posizione Finanziaria Netta 18.609 (25.407)
Totale Fonti di Finanziamento 237.285 194.127

Si precisa che la "Posizione Finanziaria Netta" non è identificata come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, il criterio utilizzato dalla Società per la sua determinazione potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, tale dato potrebbe non essere comparabile.

Il capitale investito netto è pari a 237 milioni di Euro in aumento rispetto a dicembre 2018 (Euro 194,1 milioni). Rispetto a dicembre 2018, le immobilizzazioni nette sono aumentate di circa € 34,2 milioni.

L' effetto principale è dovuto alla prima applicazione del principio IFRS16 a seguito del quale sono iscritti, tra le immobilizzazioni materiali, i diritti d'uso relativi ai cespiti in leasing per un valore al 31 dicembre di € 26,4 milioni.

Oltre agli impieghi legati alla normale sostituzione degli strumenti di lavoro, tra i nuovi investimenti effettuati nel periodo, si segnalano la realizzazione di un magazzino verticale e l'acquisto di nuove macchina utensili presso il campus di Pesaro (circa € 5,2 milioni), nonché l'apertura del nuovo showroom di Biesse Deutschland (circa € 2,3 milioni).

Il capitale circolante netto operativo aumenta di circa € 20 milioni rispetto a dicembre 2018. La variazione è dovuta principalmente alla forte diminuzione dei debiti commerciali pari a circa € 29,9 milioni, legata alla componente debiti verso fornitori (per rallentamento delle attività produttive). La dinamica legata ai rapporti con i clienti (crediti commerciali e attività/passività contrattuali) è in leggero calo (decremento netto di € 2,6 milioni), mentre i magazzini diminuiscono di € 7,3 milioni.

Il patrimonio netto è pari a 218,7 milioni di Euro (Euro 219,5 milioni al 31 dicembre 2018).

Posizione finanziaria netta

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre Al 30 settembre Al 30 giugno Al 31 marzo Al 31 dicembre
2019 2019 2019 2019 2018
migliaia di euro
Attività finanziarie: 88.714 69.518 84.115 67.788 83.308
Attività finanziarie correnti 2.653 2.128 2.147 35 288
Disponibilità liquide 86.061 67.391 81.968 67.753 83.020
Debiti per locazioni finanziarie a breve termine (7.415) (2.158) (485) (350) (349)
Debiti bancari e altri debiti finanziari a breve termine (46.859) (47.373) (47.179) (26.287) (22.161)
Posizione finanziaria netta a breve termine 34.440 19.988 36.450 41.151 60.798
Debiti per locazioni finanziarie a medio/lungo termine (27.043) (29.879) (32.565) (27.167) (1.569)
Debiti bancari a medio/lungo termine (26.006) (32.728) (37.726) (30.700) (33.821)
Posizione finanziaria netta a medio/lungo termine (53.049) (62.607) (70.291) (57.867) (35.390)
Posizione finanziaria netta totale (18.609) (42.619) (33.841) (16.716) 25.407

La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 31 dicembre 2019 è negativa per circa € 18,6 milioni, in peggioramento rispetto al dato dell'esercizio precedente (positiva per € 25,4 milioni).

Sul dato della PFN pesa la prima applicazione, con effetti dal 1.1.2019, del principio contabile IFRS 16 che determina effetti negativi (per maggiori debiti riferiti ai diritti d'uso) per circa € 26,6 milioni al 31 dicembre 2019.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE CUI BIESSE S.P.A. E IL GRUPPO SONO ESPOSTI

RISCHI OPERATIVI

Rischi connessi alle condizioni generali dell'economia

La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Biesse, operando essa in un contesto competitivo globale, è influenzata dalle condizioni generali e dall'andamento dell'economia mondiale. Pertanto, l'eventuale congiuntura negativa o instabilità politica di uno o più mercati geografici di riferimento, incluse le opportunità di accesso al credito, possono avere una rilevante influenza sull'andamento economico e sulle strategie del Gruppo e condizionarne le prospettive future sia nel breve che nel medio lungo termine.

Rischi connessi al livello di concorrenzialità e ciclicità nel settore

L'andamento della domanda è ciclico e varia in funzione delle condizioni generali dell'economia, della propensione al consumo della clientela finale, della disponibilità di finanziamenti e dell'eventuale presenza di misure pubbliche di stimolo. Un andamento sfavorevole della domanda, o qualora il Gruppo non fosse in grado di adattarsi efficacemente al contesto esterno di mercato, potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla situazione finanziaria.

Sostanzialmente tutti i ricavi del Gruppo sono generati nel settore della meccanica strumentale, che è settore concorrenziale. Il Gruppo compete in Europa, Nord America, e nell'area Asia - Pacifico con altri gruppi di rilievo internazionale. Tali mercati sono tutti altamente concorrenziali in termini di qualità dei prodotti, innovazione, prezzo e assistenza alla clientela.

Rischi riguardanti le vendite sui mercati internazionali e all'esposizione a condizioni locali mutevoli

Una parte significativa delle attività produttive e delle vendite del Gruppo ha luogo al di fuori dell'Unione Europea. II Gruppo è esposto ai rischi inerenti l'operare su scala globale, inclusi i rischi riguardanti l'esposizione a condizioni economiche e politiche locali ed all'eventuale attuazione di politiche restrittive delle importazioni e/o esportazioni.

Inoltre il Gruppo Biesse, essendo soggetto a molteplici regimi fiscali, è esposto ai rischi in tema di transfer pricing.

In particolare, il Gruppo Biesse opera in diversi paesi quali India, Russia, Cina e Brasile. L'esposizione del Gruppo all'andamento di questi paesi è progressivamente aumentata, per cui l'eventuale verificarsi di sviluppi politici o economici sfavorevoli in tali aree potrebbero incidere in maniera negativa sulle prospettive e sull'attività nonché sui risultati economici del Gruppo.

Rischi connessi alle fluttuazioni del prezzo delle materie prime e componenti

L'esposizione del Gruppo al rischio di aumento dei prezzi delle materie prime deriva principalmente dall'acquisto di componenti e semilavorati, in quanto la quota di acquisto di materia prima diretta per la produzione non è significativa.

In tale ambito, il Gruppo non effettua coperture specifiche a fronte di questi rischi, ma piuttosto tende a trasferirne la gestione e l'impatto economico verso i propri fornitori, concordando eventualmente con loro i prezzi d'acquisto per garantirsi stabilità per periodi non inferiori al trimestre.

L'elevato livello di concorrenza e di frammentazione del settore in cui opera Biesse rende spesso difficile poter riversare interamente sui prezzi di vendita aumenti repentini e/o significativi dei costi di approvvigionamento.

Rischi connessi alla capacità di offrire prodotti innovativi

Il successo delle attività del Gruppo dipende dalla capacità di mantenere o incrementare le quote sui mercati in cui attualmente opera e/o di espandersi in nuovi mercati attraverso prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo che garantiscano adeguati livelli di redditività. In particolare, qualora il Gruppo non fosse in grado di sviluppare e offrire prodotti innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti in termini, tra l'altro, di prezzo, qualità, funzionalità, o qualora vi fossero dei ritardi nell'uscita sul mercato di modelli strategici per il business del Gruppo, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi con un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Rischi connessi al management

Il successo del Gruppo dipende in larga parte dall'abilità dei propri Amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo e le singole aree di business. La perdita delle prestazioni di un amministratore esecutivo, senior manager o altre risorse chiave in seguito a cambi organizzativi e/o ristrutturazioni aziendali senza un'adeguata e tempestiva sostituzione e riorganizzazione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbero pertanto avere effetti negativi sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Rischi connessi ai rapporti con i fornitori

Il Gruppo acquista materie prime, semilavorati e componenti da un ampio numero di fornitori e dipende dai servizi e dai prodotti fornitigli da altre aziende esterne al Gruppo stesso.

Una stretta collaborazione tra il produttore ed i fornitori è usuale nei settori in cui il Gruppo Biesse opera e se ciò, da un lato, può portare benefici economici in termini di riduzione dei costi, dall'altro fa sì che il Gruppo debba fare affidamento su detti fornitori con la conseguente possibilità che loro difficoltà (siano esse originate da fattori esogeni o endogeni) possano ripercuotersi negativamente sul Gruppo.

Rischi connessi alla delocalizzazione produttiva

Il Gruppo ha avviato già da alcuni anni un processo di delocalizzazione produttiva. Il processo ha riguardato i paesi di Cina e India e si è concretizzato sia mediante l'avvio di nuovi stabilimenti produttivi sia attraverso acquisizioni di stabilimenti già esistenti. Di conseguenza, l'esposizione del Gruppo all'andamento di tali paesi è aumentata negli anni recenti. Gli sviluppi del contesto politico ed economico in questi mercati emergenti, ivi incluse eventuali situazioni di crisi o instabilità, potrebbero incidere in futuro in maniera significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo.

Rischi connessi ai cambiamenti climatici

La crescente attenzione sulle conseguenze del cambiamento climatico a livello mondiale e sui potenziali impatti di carattere economico, sociale e ambientale, impone oggi alle aziende di valutare anche gli impatti sul business che potenzialmente si dovranno fronteggiare nel medio periodo.

Per tali ragioni il Gruppo è impegnato nella ricerca costante di soluzioni volte a garantire un utilizzo responsabile delle risorse naturali, l'efficientamento dei consumi energetici e la gestione delle emissioni in atmosfera. Biesse Group ha previsto l'implementazione di una progettualità volta a contribuire positivamente alla protezione e salvaguardia dell'ambiente attraverso la progressiva predisposizione di un sistema di monitoraggio strutturato e continuo dei vettori energetici e rifasamento dei singoli macchinari energivori, così come la razionalizzazione dello sfruttamento delle risorse idriche.

A dimostrazione dell'impegno per contribuire a un'economia sostenibile e decarbonizzata, a partire dal 2020, oltre al rafforzamento delle attività di efficientamento energetico già in essere, per la maggior parte delle società italiane verrà acquistata energia da fonti rinnovabili certificata GO (Garanzia d'Origine), con lo scopo di ridurre significativamente le emissioni di CO2 Scope 2 market based.

Rischi connessi alla sicurezza informativa (Cyber Security)

La crescente interrelazione fra tecnologia e business e l'utilizzo sempre maggiore delle reti per la condivisione ed il trasferimento delle informazioni portano con sé diversi e numerosi rischi legati alla vulnerabilità dei sistemi informativi adottati nell'attività d'impresa. Potenziali attacchi cyber potrebbero riguardare dati e informazioni rilevanti posseduti dall'azienda quali, ad esempio, brevetti, progetti tecnologici o piani strategici non divulgati al mercato, con conseguenti danni economici e patrimoniali, normativi o di immagine.

La Funzione ICT di Gruppo ha implementato una strategia di Information Security che chiarisce la struttura di governance adottata dal Gruppo e gli indirizzi per la gestione del rischio cyber nell'ambito delle architetture informatiche e dei processi aziendali.

RISCHI FINANZIARI

Rischi connessi al fabbisogno di mezzi finanziari

Il rischio liquidità è normalmente definito come il rischio che l'impresa non sia in grado di rispettare gli impegni di pagamento a causa della difficoltà di reperire fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato

(asset liquidity risk). La conseguenza è un impatto negativo sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio la continuità aziendale.

Il Gruppo dispone di un'elevata disponibilità di linee di credito per cassa, superiore alle effettive esigenze per cui lo sviluppo del debito è pressoché totalmente costituito dai residui di pregressi finanziamenti chirografari.

Rischio di credito

Il Gruppo presenta diverse concentrazioni del rischio di credito nei diversi mercati di riferimento, sebbene l'esposizione creditoria sia suddivisa su un largo numero di controparti e clienti.

Le attività finanziarie sono rilevate in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando i dati storici-statistici.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio

Il Gruppo Biesse, che opera su più mercati a livello mondiale, è naturalmente esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio e d'interesse. L'esposizione ai rischi di cambio è collegata principalmente alla diversa distribuzione geografica delle sue attività commerciali, che lo porta ad avere flussi esportativi denominati in valute diverse da quelle dell'area di produzione; in particolare il Gruppo Biesse è principalmente esposto per le esportazioni nette dall'area euro alle altre aree valutarie (principalmente Dollaro USA, Dollaro Canadese, Dollaro australiano, Sterlina inglese, Franco Svizzero, Rupia Indiana, Dollaro di Hong Kong e Renminbi cinese).Al fine di essere sempre più performante nella gestione dei rischi valutari e di darne anche sempre più una rappresentazione contabile coerente, Il Gruppo Biesse ha adottato una Policy di Gestione del Rischio di Cambio volta a fissare, tra le altre cose, stringenti regole per affrontare e mitigare i rischi riguardanti le oscillazioni dei tassi di cambio. Nella Policy in questione vengono altresì determinati gli strumenti attraverso i quali effettuare le coperture dal rischio di cambio sia informa accentrata (prevalente) che decentrata (limitata) accentrato che decentrato. Nonostante tali operazioni di copertura finanziaria, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio potrebbero avere un impatto negativo sui risultati economici del Gruppo.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di interesse

Il Gruppo, ancorché abbia una posizione finanziaria netta pressoché neutra, è comunque esposto all'oscillazione dei tassi di interesse. L'esposizione del Gruppo al rischio di tasso di interesse deriva principalmente dalla volatilità degli oneri finanziari connessi all'indebitamento espresso a tasso variabile parzialmente contro bilanciati dai tassi di remunerazione (anch'essi variabili) delle proprie disponibilità attive.

Le politiche operative e finanziarie del Gruppo sono finalizzate, a minimizzare gli impatti di tali rischi sulla performance del Gruppo attraverso il miglioramento dei risultati economici e della posizione finanziaria netta.

Rischi connessi alla capacità della clientela di finanziare gli investimenti

Il Gruppo Biesse operando nel settore dei beni d'investimento di lungo periodo è sottoposto agli effetti negativi di eventuali strette creditizie da parte delle istituzioni finanziarie verso la propria clientela che voglia acquistare ricorrendo a forme di finanziamento (esempio leasing operativi, credito assicurato, etc.).

CORPORATE GOVERNANCE

Il sistema di Corporate Governance di Biesse S.p.A. è conforme ai principi contenuti nel Codice di Autodisciplina delle Società Quotate e alle best practice internazionali. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 13 marzo 2020 la Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari ai sensi dell'art. 123-bis TUF, relativa all'esercizio 2019.

Tale Relazione è pubblicata sul sito internet della Società www.biesse.com nella sezione "Investor Relations" sottosezione "Corporate Governance" e ad essa si fa esplicito riferimento per quanto richiesto dalla legge.

ll modello di amministrazione e controllo di Biesse S.p.A. è quello tradizionale (previsto dalla legge italiana), che prevede la presenza dell'assemblea degli Azionisti, del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di Revisione. Gli organi societari sono nominati dall'Assemblea dei Soci e rimangono in carica un triennio. La rappresentanza di Amministratori Indipendenti, secondo la definizione del Codice, e il ruolo esercitato dagli stessi sia all'interno del Consiglio sia nell'ambito dei Comitati aziendali (Comitato Controllo e Rischi,

Comitato per le operazioni con parti correlate, Comitato per le Remunerazioni), costituiscono mezzi idonei ad assicurare un adeguato contemperamento degli interessi di tutte le componenti dell'azionariato ed un significativo grado di confronto nelle discussioni del Consiglio di Amministrazione.

LE RELAZIONI CON IL PERSONALE

Dopo anni di continua crescita, il Gruppo ha raggiunto una dimensione tale per cui è fondamentale gestire i processi HR in maniera uniforme e organica, utilizzando gli strumenti più performanti. Elaborare ed implementare sistemi efficaci di selezione e retention del personale è la strategia fondamentale per la sostenibilità del Gruppo e la garanzia di trasparenza ed equità, nel pieno rispetto delle pari opportunità e della valorizzazione delle competenze individuali. L'obiettivo è di rafforzare tutte le aree aziendali, confidando nelle competenze degli uomini e delle donne di maggiore esperienza, unita all'entusiasmo di chi inizia il suo percorso di sviluppo professionale. La formazione dei dipendenti è alla base delle continue innovazioni, dell'affidabilità e della qualità dei prodotti e dei servizi che il Gruppo offre ai suoi clienti. Per tali motivi la formazione è strutturata in modo tale da assicurare un'offerta differenziata e inclusiva, orientata a coinvolgere tutte le figure professionali a tutti i livelli. E' convinzione del Gruppo il fatto che la crescita possa essere solida e continuativa nel tempo solo attraverso specifici investimenti nello sviluppo e nell'affinamento delle competenze dei propri collaboratori. Biesse Group, ritenendo che il continuo apprendimento sia la chiave per un futuro di successo, organizza ogni anno settimane di formazione presso l'Headquarters rivolte ai dipendenti delle filiali e ai partner commerciali nel mondo, giornate dedicate ad approfondimenti sulle innovazioni di prodotto e sui nuovi strumenti di vendita. La formazione ai dipendenti dell'area sales, è periodica e continuativa, e segue le evoluzioni tecnologiche dei prodotti e le novità relative ai servizi offerti dal Gruppo, al fine di dare sempre il maggior valore aggiunto ai clienti.

ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

Come nel 2017 prosegue l'attività di ricerca e sviluppo del Gruppo. Al 31 dicembre 2018 i costi di sviluppo sono pari a € 34,4 milioni, di cui 14,9 esposti tra le immobilizzazioni in corso; tali costi sono stati sostenuti in prevalenza dalla controllante Biesse S.p.A. e in minima parte da HSD S.p.A., e si aggiungono ai costi di ricerca già spesati a conto economico. Per maggiori dettagli sui progetti principali si rimanda all'apposita sezione della relazione sulla gestione di Biesse S.p.A.

PROSPETTO DI RACCORDO TRA PATRIMONIO NETTO E RISULTATO D'ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO E CONSOLIDATO

In applicazione della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si espone di seguito il prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato d'esercizio della capogruppo con gli analoghi dati consolidati.

Patrimonio netto
31/12/2019
Risultato d'esercizio
31/12/2019
Patrimonio netto
31/12/2018
Risultato d'esercizio
31/12/2018
migliaia di euro
Patrimonio netto e risultato di periodo della controllante 186.390 4.063 195.838 32.013
Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate:
Diff. tra valore di carico e valore pro-quota del patrimonio netto 44.147 39.235
Risultati pro-quota conseguiti dalle partecipate 8.007 20.415
Annullamento svalutazione/ripristini delle partecipazioni 8.900 8.500
Dividendi (11.653) (13.596)
Eliminazione degli effetti di operazioni compiute fra società
consolidate:
-
Profitti infragruppo compresi nel valore delle rimanenze finali (12.156) 3.711 (15.867) (3.661)
Profitti infragruppo su cessione di attività immobilizzate (564) (564) -
Patrimonio Netto e risultato d'esercizio attribuibile ai soci della
controllante
217.817 13.027 218.642 43.672
Interessenze di pertinenza dei terzi 858 (25) 893 180
Totale Patrimonio Netto 218.675 13.002 219.535 43.851

RAPPORTI CON LE IMPRESE COLLEGATE, CONTROLLANTI E IMPRESE SOTTOPOSTE A CONTROLLO DA QUESTE ULTIME

In riferimento ai rapporti con la controllante Bi.Fin. S.r.L si riporta di seguito il dettaglio:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Ricavi Costi
Periodo chiuso al
Periodo chiuso al
31/12/2019
31/12/2018
Periodo chiuso al
31/12/2019
Periodo chiuso al
31/12/2018
Controllanti
Bi. Fin. S.r.1. 31 433
(Dati consolidati in migliaia di Euro) Crediti Debiti
Periodo chiuso al
Periodo chiuso al
Periodo chiuso al Periodo chiuso al
31/12/2019 31/12/2018 31/12/2019 31/12/2018
Controllanti
Bi. Fin. S.r.l. 977 977 1.499 ાર

Si attesta, ai sensi dell'art. 2.6.2. comma 13 del Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S.p.A., l'esistenza delle condizioni di cui all'articolo 37 del Regolamento Consob n. 16191/2007.

RAPPORTI CON ALTRE PARTI CORRELATE

Sono identificate come parti correlate il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, le società SEMAR S.r.l., Wirutex S.r.l. e Fincobi S.r.l. (la prima correlata per rapporti di parentela con il proprietario, la seconda e la terza società controllate dalla Bi. Fin. S.r.l., controllante della Capogruppo).

Nel corso dell'esercizio i rapporti intrattenuti con le suddette parti correlate sono stati i seguenti:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Ricavi Costi
Periodo chiuso al
31/12/2019
Periodo chiuso al
31/12/2018
Periodo chiuso al
31/12/2019
Periodo chiuso al
31/12/2018
Controllanti
Bi. Fin. S.r.l. 31 433
Altre società correlate
Fincobi S.r.1. 1 1 1 14
Se. Mar. S.r.1. 15 22 2.507 3.075
Wirutex S.r.1. 40 38 1.456 1.489
Altri 1
Componenti Consiglio di Amministrazione
Componenti Consiglio di Amministrazione 1 1 2913 3.217
Componenti Collegio Sindacale
Componenti Collegio Sindacale 146 116
Totale 57 ર્ભ્ડ 7.022 7.910
Totale 58 63 7.054 8.345
(Dati consolidati in migliaia di Euro) Crediti Debiti
Periodo chiuso al
31/12/2019
Periodo chiuso al
31/12/2018
Periodo chiuso al
31/12/2019
Periodo chiuso al
31/12/2018
Controllanti
Bi. Fin. S.r.l. 977 977 1.499 16
Altre società correlate
Fincobi S.r.1. 43
Edilriviera S.r.l.
Se. Mar. S.r.l. 4 2 880 894
Wirutex S.r.l. 13 18 479 516
Altri 30
Componenti Consiglio di Amministrazione
Componenti Consiglio di Amministrazione 1 190
Componenti Collegio Sindacale
Componenti Collegio Sindacale 111 73
Totale 17 50 1.514 1.673
Totale 994 1.027 3.013 1.689

Nei rapporti sopra riportati, che hanno natura in prevalenza finanziaria, le condizioni contrattuali praticate non si discostano da quelle teoricamente ottenibili da negoziazioni con soggetti terzi.

SEDI ED UNITA' LOCALI DI BIESSE SPA

Si indicano di seguito i luoghi in cui la società svolge la propria attività:

Via Toscana, 81 Pesaro Via Toscana, 75 Pesaro Via dell'economia SN Pesaro Piazzale Alfio de Simoni SN Pesaro Via della tecnologia SN Pesaro Via Zanica 19 k Grassobbio (BG) Via C. Porta 67 Seregno (MB) Via Marcello Malpighi 8 Lugo (RA) Via D'Antona e Biagi SN Novafeltria (RN) Via Cavour 9/A Codognè (TV) Via della meccanica 12 Thiene (VI)

La Società dispone della sede secondaria in Dubai Emirati Arabi Uniti Port Said SN Deira.

INFORMAZIONI SULLE SOCIETA' RILEVANTI EXTRA UE

La Biesse S.p.A. controlla, direttamente o indirettamente, alcune società costituite e regolate dalla legge di stati non appartenenti all'Unione Europea ("Società Rilevanti extra UE" come definite dalla normativa delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007 e successive modificazioni).

Con riferimento a tali società si segnala che:

  • tutte le Società Rilevanti extra UE redigono una situazione contabile ai fini della redazione del Bilancio Consolidato; lo stato patrimoniale ed il conto economico di dette società sono resi disponibili agli azionisti della Biesse S.p.A. nei tempi e nei modi previsti dalla regolamentazione in materia;
  • la Biesse S.p.A ha acquisito lo statuto nonché la composizione ed i poteri degli organi sociali delle Società Rilevanti extra UE;
  • le Società Rilevanti extra UE:
    • forniscono al revisore della società controllante le informazioni necessarie per svolgere l'attività di revisione dei conti annuali e infrannuali della stessa società controllante;
    • dispongono di un sistema amministrativo–contabile idoneo a far pervenire regolarmente alla direzione ed al revisore della Biesse S.p.A i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio Consolidato.

AZIONI DI BIESSE E/O DI SOCIETÀ DALLA STESSA CONTROLLATE, DETENUTE DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE DAI COMPONENTI IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, IL COLLEGIO SINDACALE E IL DIRETTORE GENERALE, NONCHÉ DAI RISPETTIVI CONIUGI NON LEGALMENTE SEPARATI E DAI FIGLI MINORI

N. azioni detenute
direttamente e
indirettamente al
31/12/2018
N. azioni vendute nel
2019
N. di azioni acquistate nel
2019
N. azioni detenute
direttamente e
indirettamente al
31/12/2019
% su capitale sociale
Giancarlo Selci 13,970,500 13,970,500 51.00%
Presidente
Roberto Selci 0 0 0.00%
Amministratore Delegato
Stefano Porcellini 1,000 1,000 0 0.00%
Consigliere esecutivo e Direttore Generale
Alessandra Parpajola 0 0 0.00%
Consigliere esecutivo
Silvia Vanini 0 0 0.00%
Consigliere esecutivo
Elisabetta Righini 0 0 0.00%
Consigliere Indipendente (Lead indipendent Director)
Federica Palazzi 0 0 0.00%
Consigliere Indipendente
Giovanni Chiura 0 0 0.00%
Consigliere Indipendente
Paolo De Mitri 0 0 0.00%
Presidente collegio sindacale
Claudio Sanchioni 0 0 0.00%
Sindaco effettivo
Dario de Rosa 0 0 0.00%
Sindaco effettivo
Silvia Cecchini 0 0 0.00%
Sindaco effettivo

OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI" AVVENUTE NEL CORSO DELL'ESERCIZIO

Nel corso dell'esercizio 2019 non si registrano operazioni classificabili in questa categoria.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

In data 21 febbraio il Consiglio di Amministrazione di Biesse S.p.A. ha approvato il piano triennale di Gruppo 2020-2022; tale piano conferma la strategia in atto da parte della Società focalizzata su innovazione di prodotto e servizi, sfruttando in pieno i trend in atto in termini di automazione, digitalizzazione e servitization. Ciò nonostante, l'attuale contesto macro-economico non consente di proiettare gli stessi tassi di crescita degli anni precedenti; pertanto, il piano approvato prevede una crescita media del 3,2 % nel triennio 2020-2022, più equilibrata se confrontata con gli anni precedenti, ma che conferma un'efficace strategia di business ed un trend superiore ai mercati di riferimento. Questo perché la crescente richiesta di tecnologia per effetto della rivoluzione industriale 4.0 sarà forte anche nei prossimi anni, indipendentemente dall'andamento ciclico dell'economia mondiale.

Le proiezioni di crescita del prossimo triennio rimangono quindi positive, suffragate anche dal backlog registrato a fine 2019, pari a € 197 milioni (-13% sul 2018).

Il nuovo piano industriale comunque deve essere visto in continuità con quelli precedenti: Biesse vuole mantenere la strategia di prosecuzione degli investimenti in atto, con l'intento di confermare il trend di crescita conseguito negli ultimi anni.

Occorre peraltro evidenziare come noto che, a partire dal mese di gennaio 2020, lo scenario nazionale e internazionale è stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, hanno ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività economica e hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano ad oggi prevedibili. I potenziali effetti di questo fenomeno sul bilancio non sono ad oggi determinabili e saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell'esercizio.

Biesse, sulla base di queste recenti evoluzioni, sta valutando e ponendo in essere alcune azioni volte al contenimento dei costi: per quanto riguarda il costo del lavoro, ricorso allo smaltimento ferie pregresse, fruizione delle ferie dell'anno in corso, ricorso ad ammortizzatori sociali quali la CIGO COVID-19 e la CIGO "ordinaria"; per quanto riguarda i costi di altra natura, è in corso l'analisi dettagliata volta all'identificazione ed allo spostamento di tutte le voci non essenziali. . L'attuale andamento degli ordini nel settore (peraltro, comune a tutti i principali competitors di Biesse) suggerisce che le azioni attualmente in fase [CL(-B1] di definizione dovranno gioco forza continuare quanto meno fino a metà esercizio 2020. Questo dovrebbe consentire il contenimento degli effetti della riduzione dei ricavi sulla redditività del Gruppo, che comunque si prevede in contrazione. Gli Amministratori di Biesse sono comunque convinti che la società sia, per strategia, organizzazione, management e solidità finanziaria, preparata per affrontare questa fase acuta del ciclo.

LA RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE DI BIESSE S.P.A.

Come indicato nella Nota Integrativa al Bilancio di Biesse S.p.A., i principi contabili adottati nel bilancio separato al 31 dicembre 2019 sono stati omogeneamente applicati anche al periodo comparativo, ad eccezione di quanto descritto nel paragrafo 5.1 "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS che sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2019" della Nota Integrativa. A partire dal 1 gennaio 2019 la Società ha deciso di esporre in specifiche voci della situazione patrimoniale le Attività e Passività contrattuali derivanti da contratti sottoscritti con la clientela, procedendo altresì alla compensazione delle attività e passività connesse alla realizzazione di macchine e sistemi su commessa e riferite allo stesso contratto; di conseguenza, i dati patrimoniali relativi all'esercizio 2018 sono stati riclassificati a fini comparativi. Inoltre, il bilancio al 31 dicembre 2018 riflette alcune altre riclassifiche dei dati economici. Le riclassifiche, riepilogate in Nota Integrativa, non modificano il patrimonio netto ed il risultato economico dell'esercizio precedente.

SINTESI DATI ECONOMICI

31 Dicembre
2019
% su ricavi 31 Dicembre
2018
su ricavi DELTA %
migliaia di euro
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 425.282 100,0% 472.412 100,0% (10,0)%
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti
8.669 2,0% 2.187 0,5%
Altri Proventi 7.169 1,7% 5.874 1,2% 22,0%
Valore della produzione 441.120 103,7% 480.473 101,7% (8,2)%
Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci (235.958) (55,5)% (252.236) (53,4)% (6,5)%
Altre spese operative (64.561) (15,2)% (66.167) (14,0)% (2,4)%
Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti 140.601 33,1% 162.070 34,3% (13,2)%
Costo del personale (106.984) (25,2)% (107.771) (22,8)% (0,7)%
Margine operativo lordo prima degli eventi non ricorrenti 33.617 7,9% 54.299 11,5% (38,1)%
Ammortamenti (19.785) (4,1)% (15.732) (3,3)% 25,8%
Accantonamenti (2.440) (0,6)% (886) (0,2)% 175,4%
Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti 11.392 2,7% 37.680 8,0% (69,8)%
Impairment e componenti non ricorrenti (6.129) (1,4)% (1.311) (0,3)%
Risultato operativo 5.263 1,2% 36.369 7,7% (85,5)%
Componenti finanziarie (676) (0,2)% (631) (0,1)% 7,1%
Proventi e oneri su cambi (2.656) (0,6)% (2.544) (0,5)% 4,4%
Rettifiche di valore di attività finanziarie (8.900) (2,1)% (8.500) (1,8)% 4,7%
Plusvalenze/minusvalenze da attività finanziarie 120 0,0% 15 0,0%
Dividendi 11.653 2,7% 11.882 2,5% (1,9)%
Risultato ante imposte 4.804 1,1% 36.592 7,7% (86,9)%
Imposte sul reddito (/41) (0,2)% (4.5/8) (1,0)% (83,8)%
Risultato dell'esercizio 4.063 1,0% 32.013 6,8% (87,3)%

Conto Economico al 31 dicembre 2019 con evidenza delle componenti non ricorrenti

I ricavi dell'esercizio 2019 sono pari a € 425.282 mila, contro i € 472.412 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento complessivo del 10% sull'esercizio precedente. Come già evidenziato nell'analisi di vendite del Gruppo si segnala il decremento della Divisione Legno mentre la Divisione Vetro/Pietra conferma un andamento in linea col 2018. Si rimanda a quanto già precisato in merito all'analisi delle vendite di Gruppo.

Il valore della produzione è pari a € 441.120 mila, contro i € 480.473 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento del 8,2 % sull'esercizio precedente. Per una più chiara lettura della marginalità, si riporta il dettaglio delle incidenze percentuali dei costi calcolato sul valore della produzione.

31 Dicembre
2019
96 31 Dicembre
2018
96
migliaia di euro
Valore della produzione 441.120 100,0% 480.473 100,0%
Consumo materie prime e merci 235.958 53,5% 252.236 52,5%
Altre spese operative 64.561 14,6% 66.167 13,8%
Costi per servizi 57.658 13,1% 59.452 12,4%
Costi per godimento beni di terzi 1.150 0,3% 3.534 0,7%
Oneri diversi di gestione 5.753 1,3% 3.182 0,7%
Valore aggiunto 140.601 31,9% 162.070 33,7%

L'incidenza percentuale del valore aggiunto calcolato sul valore della produzione è diminuita del 1,8% rispetto all'esercizio precedente (dal 33,7% del 2018 al 31,9% del 2019). Tale decremento è riconducibile sia alla maggior incidenza dei consumi (dal 52,5% del 2018 al 53,5% del 2019) che delle altre spese operative (13,9% del 2018 contro 14,6% del 2018). Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto di € 1.606 mila.

Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto (€ 1.606 mila) ma incrementano il proprio peso percentuale dal 13,9% al 14,6%. Tale incremento d'incidenza è riconducibile prevalentemente ai costi per servizi. I Costi per godimento di beni di terzi diminuita per € 2.384 mila, per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 che prevede la "riclassifica" dei canoni di leasing operativi ad ammortamenti. Gli oneri diversi di gestione aumentano di € 2.571 principalmente per riclassifiche di costi accessori legati a contratti di leasing operativo, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 16.

Il costo del personale dell'esercizio 2019 è pari a € 106.984 mila, contro i € 107.771 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento in valore assoluto di € 784 mila pari allo 0,7%. La componente fissa relativa a salari e stipendi è aumentata di circa € 1.503 mila (+1,4%) dovuta all'effetto trascinamento dei costi legati alle assunzioni di nuove teste effettuate nel secondo semestre 2018, in relazione alla politica di potenziamento della struttura necessaria per supportare i piani di sviluppo. La parte variabile (premi di risultato, bonus e relativi carichi contributivi) presenta un decremento per circa € 2.289 mila. Le capitalizzazioni delle ore del personale dedicato ad attività di R&S sono in leggera flessione rispetto l'esercizio precedente (€9.010 nel 2019 contro gli € 9.198 del 2018).

La maggiore incertezza registrata nei mercati di riferimento ha imposto una attenzione particolare all'efficienza aziendale e alla razionalizzazione organizzativa, determinando un successivo e conseguente contenimento dei costi del personale.

Si sottolinea infine che, a causa del calo dei volumi, l'incidenza percentuale sui ricavi aumenta di circa 2,3 punti percentuali passando dal 22,9% del 2018 al 25,2% dell'anno in corso.

Il margine operativo lordo (EBITDA) è positivo per € 33.617 mila (€ 54.299 nel 2018). Gli effetti positivi sull'EBITDA per minori costi di godimento di beni di terzi in seguito all'applicazione del nuovo IFRS 16 sono pari a € 1.878 mila.

Gli ammortamenti registrano nel complesso un aumento pari al 25,8% (passando da € 15.732 mila del 2018 a € 19.785 mila dell'anno in corso): la variazione è principalmente dovuta alle immobilizzazioni materiali per € 2.712 mila passando da € 4.628 mila ad € 7.340 mila. Tale fenomeno è riferito principalmente alla prima applicazione dell'IFRS16 che determina un incremento di quote di ammortamento per € 1.781 mila. La quota relativa alle immobilizzazioni immateriali registra un aumento di € 1.341 mila (da € 11.105 mila a € 12.446 mila, in aumento dell'12,1%).

Gli accantonamenti di carattere ricorrente aumentano sensibilmente rispetto al 2018 (€ 2.440 mila nel 2019 contro € 886 mila nel 2018) in gran parte dovuti a rischi per penali a seguito di vertenze con clienti.

Il risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti è positivo per € 11.392 mila in diminuzione del 69,8% rispetto al 2018 (€ 37.680 mila).

Si segnala che il risultato della Società anche per l'anno in corso, è influenzato negativamente da "eventi non ricorrenti e impairment" per complessivi € 6.129 mila. La Società ha proceduto ad impairment su alcuni progetti di R&D, legati a prodotti e soluzioni tecnologiche in phase-out, per € 3.219 mila, a licenze di software non più utilizzati per € 1.527, ad accantonamenti per trattamenti di quiescenza non ricorrenti e a costi del personale riferiti a incentivi all'esodo per € 1.383 mila.

Il risultato operativo è positivo per € 5.263 mila in diminuzione dell'85,5% rispetto al 2018 (€ 36.369 mila).

In riferimento alla gestione finanziaria si registrano oneri per € 676 mila, in aumento rispetto al dato 2018 (€ 631 mila). L'aumento dovuto all'impatto della prima applicazione IFRS16 è pari a € 97 mila.

Per quanto riguarda la gestione del rischio cambio, si registrano componenti negative per € 2.656 mila, in leggero peggioramento rispetto al pari periodo dell'anno precedente (negativo per € 2.544 mila).

Le rettifiche di valore delle attività finanziarie, il cui saldo è negativo per € 8.900 mila (negativo per € 8.500 mila nel 2018) si riferiscono alle svalutazioni di alcune partecipazioni a seguito dei test d'impairment effettuati. Le svalutazioni hanno riguardato:

  • Biesse Group Australia Pty Ltd. per € 4.800 mila;
  • Biesse Hong Kong Ltd. per € 2.300 mila;
  • Biesse Gulf FZE per € 1.800 mila

La voce dividendi ammonta ad € 11.653 mila ed è così dettagliata:

  • HSD S.p.A. per € 4.271 mila;
  • Biesse America Inc. per € 3.231 mila;
  • Biesse France Sarl per € 900 mila;
  • Biesse Group UK Ltd per € 571 mila;
  • Biesse Iberica Woodworking Machinery s.l. per € 950 mila;
  • Biesse Canada Inc. per € 890 mila;
  • Biesse Asia Pte. Ltd. per € 440 mila;
  • Axxembla Srl per € 400 mila;

Il risultato ante imposte è positivo per € 4.804 mila in decremento rispetto al 2018, il cui valore ammontava ad € 36.592 mila.

Il saldo delle componenti fiscali è negativo per complessivi € 741 mila. Il saldo negativo si determina per effetto dei seguenti elementi: imposte correnti IRES (€ 1.309 mila) ed IRAP (€ 755 mila); imposte relative a esercizi precedenti (negativo per € 239 mila), imposte differite nette (positivo per € 1.084 mila). Stante il significativo calo del risultato la Società non ha proceduto al calcolo di stima del beneficio Patent Box per l'anno 2019.

La Società consuntiva dunque un risultato dell'esercizio positivo pari ad € 4.063 mila (€ 32.013 nel 2018).

SINTESI DATI PATRIMONIALI

31 Dicembre 31 Dicembre
2019 2018
migliaia di euro
Immateriali 54.847 55.754
Materiali 67918 56.844
Finanziarie 98.672 107.059
Immobilizzazioni 221.437 219.657
Rimanenze 68.230 59.792
Crediti commerciali 107.111 130.194
Debiti commerciali (136.962) (166.901)
Capitale Circolante Netto Operativo 38.379 23.085
Fondi relativi al personale (9.955) (10.188)
Fondi per rischi ed oneri (7.518) (4.395)
Altri debiti/crediti netti (22.016) (21.561)
Attività nette per imposte anticipate 3.409 2.324
Altre Attività/(Passività) Nette (36.080) (33.820)
Capitale Investito Netto 223.736 208.922
Capitale sociale 27.393 27.393
Risultato del periodo precedente e altre riserve 154.934 136.432
Risultato dell'esercizio 4.063 32.013
Patrimonio Netto 186.390 195.838
Debiti finanziari verso banche e altri finanziatori 109.037 84.223
Altre attività finanziarie (33.027) (16.161)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (38.664) (54.978)
Posizione Finanziaria Netta 37.346 13.084
Totale Fonti di Finanziamento 223.736 208.922

Il valore delle immobilizzazioni immateriali nette diminuisce di € 1 milione rispetto al dato del 2018. Nell'esercizio la Società ha incrementato i propri investimenti per un totale di € 16,2 milioni tra i quali si evidenziano quelli riferiti a capitalizzazioni per R&S (pari a circa € 10,3 milioni). Il decremento è dovuto all'effetto del maggior importo riferito ad ammortamenti (€ 12,4 milioni) e ad impairment (€ 4,7 milioni) su progetti R&D in fase di phase out.

Le immobilizzazioni materiali nette aumentano di € 11 milioni. L'incremento è dovuto sia all'effetto della prima applicazione del principio IFRS16 a seguito del quale sono iscritti, tra le immobilizzazioni materiali, i diritti d'uso relativi ai cespiti in leasing per un valore al 31 dicembre di € 6 milioni, sia a nuovi investimenti che riguardano per € 3,6 milioni l'acquisto di un magazzino verticale, per € 1,5 milioni l'acquisto in leasing di un macchinario per l'officina, € 1,1 milioni la ristrutturazione di un fabbricato esistente oltre agli investimenti legati alla normale sostituzione degli strumenti di lavoro necessari per l'attività produttiva ordinaria.

Le immobilizzazioni finanziarie registrano un decremento netto di 8,3 milioni per effetto di impairment sulle partecipazioni di Biesse Australia (€4,8 milioni), Biesse Hong Kong (€ 2,3 milioni) e Biesse Gulf (€ 1,8 milioni) e aumenti di capitale in Biesse Russia.

Il capitale circolante netto, confrontato con dicembre 2018, evidenzia un incremento complessivo per circa € 14,9 milioni; la variazione è da imputare al decremento dei crediti commerciali (per € 23 milioni) in seguito al decremento delle vendite nell'ultima parte dell'anno e all'incremento delle rimanenze (per circa € 8,4 milioni) e alla diminuzione dei debiti commerciali (per € 30 milioni) dovuto al decremento degli acquisti.

Nella voce altre attività/(passività) nette negative per € 36 milioni (€ 33,8 milioni nel 2018) si evidenzia l'incremento negativo della voce altri fondi per rischi ed oneri a seguito di accantonamenti per rischi di penali con clienti.

Posizione finanziaria netta

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Cassa 1.165 2.841
Disponibilità liquide 37.499 52.137
Liquidità 38.664 54.978
Attività finanziarie 2.620 444
Attività finanziarie verso parti correlate 30.407 15.717
Debiti bancari correnti (473) (489)
Parte corrente dell'indebitamento non corrente (33.767) (11.842)
Altri debiti finanziari correnti (520) (1.039)
Altri debiti finanziari correnti verso parti correlate (43.718) (38.693)
Indebitamento finanziario corrente (78.478) (52.063)
Indebitamento finanziario corrente netto (disponibilità) (6.787) 19.076
Altri debiti finanziari non correnti (30.558) (32.161)
Indebitamento finanziario non corrente (30.558) (32.161)
Indebitamento finanziario netto (disponibilità) (37.345) (13.085)

Si precisa che la "Posizione/Indebitamento Finanziaria/o Netta/o" non è identificata/o come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, il criterio utilizzato dalla Società per la sua determinazione potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, tale dato potrebbe non essere comparabile.

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2019 è negativa per circa € 37,3 milioni, in peggioramento rispetto al dato dell'esercizio precedente di € 24,3 milioni.

Sul dato della PFN pesa la prima applicazione con effetto dal 1.1.2019 del principio contabile IFRS 16 che determina effetti negativi (per maggiori debiti riferiti ai diritti d'uso) per circa € 6,1 milioni.

Si precisa poi che il dato al 31 dicembre 2019 tiene conto del pagamento del dividendo 2018 agli azionisti, pari a circa € 13,1 milioni (€ 13,1 milioni nel 2018).

ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

Vengono di seguito elencate le principali attività di ricerca e sviluppo effettuate nel corso dell'anno:

DIVISIONE LEGNO

Unità Biesse - Centri di lavoro

Aggregati di Bordatura e Deflettori

E' stato completato lo sviluppo per ridurre i costi di montaggio ed incrementare il livello di collaudo e test sia degli aggregati di postbordatura, da utilizzare sulle Rover Edge, sia degli aggregati deflettori.

Autocalibrazione teste 5X

E' proseguito lo sviluppo di una attrezzatura per automatizzare la regolazione e la taratura delle teste 5 assi sulle linee produttive, con lo scopo di ridurre i tempi di attraversamento ed aumentare la precisione delle macchine sulle linee di montaggio.

Compensazione Volumetrica

E' stato avviato lo sviluppo del software per incrementare che permetta di rilevare e compensare la posizione assoluta dell'elettromandrino nell'area di lavoro della macchina stessa, con lo scopo di aumentare la precisione dei particolari lavorati dalla macchina.

Dispositivi di sicurezza

E' proseguito lo sviluppo di un nuovo sistema di sicurezza per il rilevamento dell'operatore all'interno della zona pericolosa di un centro di lavoro con dispositivi non a contatto.

Copiatore ECS

E' stato completato lo sviluppo di un copiatore elettronico da montare sul gruppo di fresatura (elettromandrino) con l'obiettivo di permettere la realizzazione di lavorazioni a profondità costante dalla superfice superiore del pannello.

Diagnostica Dispositivi Periferici

E' stato avviato lo sviluppo della diagnostica da applicarsi a tutte le periferiche del bus di campo presenti sul centro di lavoro con l'obiettivo di permettere il monitoraggio e la diagnosi di eventuali anomalie.

Gestione Inverter

E' stato avviato lo sviluppo per ottimizzare la gestione da parte degli inverter delle diverse taglie di elettromandrini e motori fresa presenti nella gamma dei centri di lavoro con lo scopo di massimizzare la potenza erogabile e minimizzare le rampe di accelerazione e decelerazione al variare del pes e dell'inerzia degli utensili.

Gruppo Edge GU60C

E' stato avviato lo sviluppo di una ottimizzazione del gruppo a bordare attualmente presente sulle Rover Edge di fascia bassa, media ed alta con lo scopo di aumentarne l'autonomia di bordatura, migliorare la produttività attraverso l'efficientamento del processo di post-bordatura

Gruppo Edge GU80CA

E' stato avviato lo sviluppo di un evoluzione del gruppo di bordatura destinato alle Rover Edge di fascia media ed alta con lo scopo di aumentare le tipologia dei bordi processabili attraverso l'utilizzo di diverse tecnologie di bordatura, l'incremento degli spessori dei pannelli processabili e la possibilità di bordare anche pannelli con bordi inclinati.

Integrazione Robot Su Rover

E' stato avviato lo sviluppo per implementare sul centro di lavoro le necessarie predisposizioni per permettere di interfacciare la m/c stessa con i robot di carico/scarico.

PDL Evoluzione

E' proseguito lo sviluppo di un nuovo piano di lavoro per centri di lavoro con piani a barre più performante sia come velocità di set-up, sia come funzionalità ed ergonomia d'uso dei dispositivi di bloccaggio

PdL FT L & FT PLUS

E' proseguito lo sviluppo per realizzare due nuove versioni di piano di lavoro continuo per macchine dedicate alla lavorazione nesting di pannelli di legno ed advanced materials.

Progetto Sicurezze 2.0

E' stato avviato lo sviluppo per l'adeguamento dei dispositivi di sicurezza presenti sulle macchine alla nuova norma armonizzata per i centri di lavoro UNI ISO 19085-1/3. Questa norma sostituisce la UNI EN 848-3

Repository Eplan

E' stato avviato lo sviluppo per la realizzazione di un master per lo schema elettrico di tutti i centri di lavoro con l'obiettivo di razionalizzare i componenti utilizzati e di migliorarne l'affidabilità.

RFS

E' stato completato lo sviluppo per incrementare le performance del gruppo a bordare, utilizzato sui diversi centri di lavoro Rover, con l'obiettivo di permettere di gestire anche i bordi (materiale PP, ABS o PVC) con strati funzionalmente adatti ad essere fusi.

Rover A 12 15 18XX

E' stato avviato lo sviluppo di un centro di lavoro a piani a barre di fascia medio-bassa con struttura gantry dedicato alla lavorazione sia dei pannelli sagomati sia degli elementi in massello per servire le esigenze del

mercato dell'artigiano con particolare attenzione alla ergonomia di utilizzo ed alla minimizzazione delle dimensioni di ingombro.

Rover A 15-18XX Edge

E' stato completato lo sviluppo di un centro di lavoro con struttura Gantry dedicato alla fresatura e bordatura dei pannelli sagomati per servire le esigenze del mercato dell'artigiano.

Rover A 1532 Smart

E' stato avviato lo sviluppo di un centro di lavoro con unità operatrice 5 assi economica e piani a barre di fascia bassa con struttura gantry dedicato alla lavorazione sia dei pannelli sagomati sia degli elementi in massello per servire le esigenze dei mercati emergenti.

Rover A 16XX Step5

E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro di fascia media con struttura cantilever destinato al mercato dell'artigiano. Saranno progettate nuove soluzioni per massimizzare le dimensioni in larghezza dei pezzi da lavorare a parità di spazio di installazione.

Rover A 1YXX

E' stato avviato e completato lo sviluppo per aumentare le funzionalità offribili al mercato sia sull'unità operatrice con 5 Assi, sia sulla piano di lavoro a barre per il centro di lavoro Rover A 16XX con struttura cantilever destinato al mercato dell'artigiano.

Rover A FT (step2)

E' proseguito lo sviluppo di un Centro di lavoro di fascia medio - bassa dotato di testa 5 Assi con struttura gantry dedicato alla lavorazione in nesting sia dei materiali di legno sia di materiali plastici.

Rover B-C Listino 2019

E' stato avviato e completato lo sviluppo per aumentare le funzionalità offribili al mercato sulla gamma di prodotto Rover B e C.

Centro di lavoro Rover B FT & Plast

E' stato completato lo sviluppo per inserire le configurazioni a doppia carro Y su tutte le varianti di taglia dei centri di lavoro di fascia alta dedicati alla lavorazione in nesting con l'obiettivo di coprire le diverse esigenze produttive di Clienti che operano un settore altamente competitivo

Centro di lavoro Rover B FT step3

E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro caratterizzato da assi X-Y con alta velocità vettoriale ed alta accelerazione con l'obiettivo di aumentare la produttività per applicazione su linee flessibili di produzione di pannelli.

Rover K 12-1532 Smart

E' stato avviato lo sviluppo di un centro di lavoro entry level con piani a barre e struttura gantry dedicato alla lavorazione dei pannelli sagomati.

Rover K FT step2

E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro entry level con struttura gantry dedicato alla lavorazione nesting di multipannelli orientato ai produttori di fusti con particolare attenzione alla ergonomia di utilizzo ed alla minimizzazione delle dimensioni di ingombro.

Skipper HP

E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro dedicato alla foratura di pannelli singoli e doppi per alta produttività e flessibilità con carico manuale o automatico.

Sophia 2020

E' stato avviato lo sviluppo di nuove funzionalità per Sophia, la piattaforma digitale di Biesse che consente ai clienti di ottimizzare la gestione delle risorse al fine di ottenere un maggior valore dalle macchine.

bSolid 3.0.8

Sono state avviate le attività di definizione delle check list delle nuove funzionalità inserite nella versione 3.0.8 di bSolid.

Taglierina

E' stato completato lo sviluppo di gruppi operatori per il taglio di materiali plastici e compositi attraverso l'utilizzo di utensili a forma di coltello orientabili attorno al loro asse longitudinale. Questi utensili possono essere dotati anche di movimento oscillante e di dispositivi di copiatura. Questi gruppi permetteranno di aumentare le performance dei centri di lavoro dedicati alla settore degli advanced materials.

Velocizzazioni Cicliche Macchina

E' stato avviato lo sviluppo software per ottimizzare tutte le cicliche del PLC con l'obiettivo di rendere i centri di lavoro più performanti.

Virtual Operator

E' stato avviato il progetto per aumentare l'ergonomia e l'usabilità dei centri di lavoro con l'obiettivo di fornire gli strumenti che facilitino l'operatore in tutte le fasi del suo lavoro.

WinLine 16XX 2020

E' stato avviato lo sviluppo per ampliare la gamma della Winline grazie all'introduzione di configurazioni che prevedono teste 5X dedicate ed ottimizzate per la lavorazione di elementi di massello ed infissi.

Comil-Rbo - foratura e Inserimento

Gamma fresatrici trasversali - Easy Assembly – KHM vertical

Nel 2017 si è aperta una attività di partnership con aziende produttrici di macchine per il legno per la realizzazione di un prodotto per EASY ASSEMBLY, Il prototipo è stato concluso nel corso del 2019.

Foratrice trasversale da linea (FTF)

Nel 2019 si è continuato il progetto della foratrice trasversale da linea FTF (il progetto ha subito una modifica nei gruppi operatori richiedendo una rivisitazione), comprende 3 moduli principali, ed un pacchetto SW e di ottimizzazione delle lavorazioni ed attrezzaggi particolarmente innovativo. Pianificata prototipazione per 2021.

Techno_Line_Restyling 2018

Conclusa gamma foratrici Techno Line Restyling 2018. Macchine reimpiantizzate e riviste con contenuti tecnologici migliorati e possibilità di comunicazione con Applicativo Sophia di diagnostica remotata e scambio dati. La gamma macchine è stata inserita in produzione per commercializzazione nel corso dell'anno

Techno Line BT FDT MN

Nel 2018 sono state concluse le attività di prototipazione della foratrice Techno BT MN, foratrice trasversale da linea, realizzate le verifiche e i test, implementato il sw dell'interfaccia. Per approfondimenti su sviluppo Sw PLC e interfaccia, necessari anche per futura implementazione della macchina CN sono state svolte attività di check. La macchina sarà consegnata a cliente beta tester a inizio 2020.

Techno Line BT FDT CN

Nel 2019 sono state concluse le attività di montaggio meccanico, elettrico della macchina. L'utilizzo di risorse dedicate su altre attività ha prolungato il collaudo SW che si concluderà nel 2020.

Progetti Handling

LOOP BORDATURA ALTA PROD

Nel 2019 si è aperto un progetto di cella di lavoro in cui sono coinvolte macchine relative alla movimentazione orizzontale dei pannelli e bordatrici. L'obiettivo è la realizzazione di un anello di bordatura con produttività elevate e flessibilità di bordatura del pannello.

RESTYLING TRANSFER

Il prodotto classico per l'automazione industriale sarà rivisto per incrementare le funzionalità di trasporto, l'impiantistica e sensoristica che consentano un incremento delle velocità e l'affidabilità di trasporto.

TRANSFER ALIMENTAZ ROVER B FT

Il progetto ha l'obiettivo di standardizzare l'integrazione del transfer di carico pannello da lavorare su centro d lavoro Rover B FT. L'integrazione del transfer prevede oltre al progetto meccanico anche una integrazione impiantistica e una definizione della gestione software.

WINSTORE 3D K2 evo (Winstore X2)

Magazzino orizzontale a movimentazione rapida per la gestione di pannelli in legno e simili. Rinnovate le strutture e il dispositivo di gestione del vuoto. Il magazzino è stato progettato nel 2018, prototipato nel corso del 2019,

WINSTORE 3D K3 evo (Winstore X3)

Magazzino orizzontale per la gestione di pannelli in legno e simili. Rinnovate le performance e la gestione del vuoto. Il magazzino è stato completamente prototipato e presentato a fiera LIGNA 2019. Iniziata immissione sul mercato a fine 2019.

Progetti Sviluppo Trasversale SW ed Elettrici

RD.P8

Attività di rinnovamento degli strumenti SW e metodologici per la realizzazione degli schemi elettrici. L'attività prevede una riclassificazione delle anagrafiche componenti, uno sviluppo delle configurazioni elettriche delle macchine. Applicato metodo di progettazione su gran parte dei prodotti Handling, completamento su tutti i prodotti entro 2020

OPC UA_Plug&Work

Cantiere di sviluppo e aggiornamento della piattaforma e delle interfacce SW per le macchine. Attività svolta in collaborazione con Area Automazione centralizzata

TFS_SeedXP

Cantiere di sviluppo e aggiornamento della piattaforma e delle librerie SW. Attività svolta in collaborazione con Area Automazione centralizzata.

TFS_THMI

Cantiere di sviluppo e aggiornamento delle funzionalità di interfaccia installate sulle macchine. Attività svolta in collaborazione con Area Automazione centralizzata.

Unità Edge - bordatura

FOSTER 2019

Viene riprogettato l'introduttore automatico di pannelli per Stream B in contesti di linee automatizzate. Il prodotto viene arricchito di funzionalità per incrementare le performance in termini di affidabilità del processo, produttività e formati di pannelli lavorabili.

NUOVE CABINE AK1300/1400

Ampliamento dei volumi delle cabine macchina per accogliere nuove unità funzionali e arricchire le performance della gamma di macchine con particolare focus sulle emergenti richieste di flessibilità nella gestione di diverse tecnologie di colle.

NUOVA GAMMA ENTRY LEVEL (AKRON 1100)

La bordatura lineare di Biesse prima di questa iniziativa ha sempre coperto le esigenze di una clientela evoluta che pretende macchine dotate di un controllo numerico e di setup automatici nell'attrezzaggio tipico di un cambio di lavorazione. La gamma si caratterizza di 3 modelli, Akron1110, Akron1120 e Akron1130 studiate per coprire tutte le caratteristiche offerte dalla concorrenza attiva in questa fascia di mercato e con migliori performance (maggiore velocità di processo e un maggiore spessore pannello lavorabile).

STREAM A/A SMART

Si crea una nuova gamma di macchine in grado di colmare il gap di prodotto nella fascia media delle soluzioni proposte da Biesse. Si colloca tra le gamme Stream A ed Akron1400 per soddisfare esigenze di prestazioni su più turni di lavoro e pacchetti di opzionali chiusi per una maggiore competitività economica.

STREAM MDS 2019

Dopo la sua presentazione al mercato nel 2014 si revisiona in modo importante la macchina di processo di bordatura a lotto uno con integrato il modulo di squadratura.

È riprogettata completamente nella zona di introduzione e asportazione truciolo introducendo gruppi di derivazione dalla Stream C e l'introduzione di nuovi sistemi di movimentazione lineare per l'incremento delle performance e riduzione della manutenzione.

ARROTONDATORE CN ENTRY LEVEL

Nuovo Arrotondatore monomotore ad azionamento elettronico concepito per le macchine di fascia media (Stream A e Stream A Smart) in contesti ad elevata produttività e frequenti cambi di lavorazione. Si caratterizza per l'assenza di regolazioni manuali.

G FORCE

Innovativo sistema di fusione e applicazione della colla sul pannello che consente di ridurre drasticamente di tempi di sostituzione del tipo di colla minimizzando la quantità di colla da sprecare. La tecnologia sviluppata è coperta da un brevetto Biesse.

PROGETTO HYFUSE

Innovativo sistema di applicazione dei bordi basati sull'attivazione dello strato adesivo per trasferimento energetico. Il sistema, coperto da brevetto, completa la gamma di soluzioni offerte da Biesse in quest'ambito.

STREAM A 2019

Revisione del progetto che è sul mercato dal 2015 con incremento di ergonomia (basamenti più lunghi), nuovo sistema di trasporto ad attriti ridotti ed eliminazione della cabinatura integrale per fare spazio a nuovi sistemi di applicazione colla e nuovi gruppi rettificatori.

PORTAROTOLI ERGO 2019

Viene riprogettato il sistema di alloggiamento delle bobine di bordo per consentire una migliore ergonomia nelle fasi di carico di quest'ultime. In particolare, il sistema riduce drasticamente il tempo di inserimento del rotolo.

GRUPPI RETTIFICATORI STREAM

Evoluzione ed unificazione della gamma di rettificatori Stream A/B/C con integrazione della gestione delle novità rilasciate sul mercato in termini di utensili. I nuovi gruppi avranno funzionalità software di "Smart Lenght Management" e "Working Line Management" orientate al consumo intelligente dei due utensili e al minimizzare gli errori di processo dovuti all'azione dell'operatore durante la manutenzione ordinaria.

GRUPPI DI FINITURA RF03/RB03-2020

Riprogettazione dei gruppi operatori che equipaggiano la fascia media di bordatura con l'obiettivo di ridurre la varietà di soluzioni presenti ad oggi uniformando la soluzione sul concetto di barre verticali per ottenere maggiore affidabilità e massimizzare l'immagine di solidità strutturale. A livello prestazionale andranno ad ampliare la gamma di velocità di lavorazione fino al 50% con soluzioni tecnologiche che consentano di contenere l'incremento dei costi.

IN_INCOLLATORE 2019

Nuova sistema di incollaggio che andrà ad equipaggiare il top di gamma della bordatura lineare. Oltre all'incremento di prestazioni (velocità, flessibilità, riduzione del "filo colla" e compatibilità ai nuovi test qualitativi) ha l'obiettivo di unificare la gamma di dispositivi ad oggi disponibili integrando in maniera nativa le soluzioni di attivazione a trasferimento energetico e le soluzioni commerciali di prefusori colla immesse sul mercato in questi ultimi anni.

IN_ARROTONDATORE 2019

Nuovo Arrotondatore monomotore concepito per il top di gamma della bordatura lineare sia in contesti ad elevata produttività che in quelli a frequenti cambi di lavorazione. Sarà equipaggiato con azionamenti lineari e

soluzioni integrate in modo da garantire le elevate performance e al contempo annullare gli interventi di setup manuale da parte degli operatori.

IN_INTESTATORE IT90 LINEAR

Ampliamento della gamma di soluzioni del processo di intestatura per l'alta gamma di bordatrici e squadrabordatrici con l'obiettivo di massimizzare le prestazioni in termini di velocità ed affidabilità. L'obiettivo dell'incremento della velocità massima del 50% passa per un cambio tecnologico volto anche a massimizzare l'efficienza energetica dell'intero sistema.

Unità Selco - sezionatura

Impianti di sezionatura Selco WN6 ROS

Continua la progettazione e lo sviluppo della nuova gamma di sezionatrici monolinea con asservimento di un robot che svolge le funzioni di scarico. Sviluppo taglia e opz.

Impianti di sezionatura Selco WN2

Continua la progettazione della nuova gamma di sezionatrici monolinea di fascia bassa. Sviluppo delle taglie mancanti e opz.

Impianti di sezionatura Selco WN4

Continua la progettazione e lo sviluppo della nuova gamma di sezionatrici monolinea di fascia medio/bassa. Sviluppo delle taglie e opz.

Impianti di sezionatura Selco WNA8

Continua la progettazione della nuova gamma di impianti angolari di fascia alta (WNA 8), sono state implementate nuove funzionalità SW e sviluppate nuove taglie

Impianti di sezionatura Selco Plast WN7

Continua la progettazione e lo sviluppo della nuova gamma di sezionatrici monolinea per il mercato materiale plastico. Sviluppo delle taglie e opz

Interfaccia OSI, PLC e ottimizzatore Optiplanning e LPRINT 1.XX

Continuano gli sviluppi sw dell'interfaccia e del PLC OSI e dell'ottimizzatore Optiplanning con nuove implementazioni per velocizzare, ottimizzare semplificare l'utilizzo delle macchine e gestire nuovi modelli macchina.

DIVISIONE TOOLING

HOT PRESSING METALLICO CERAMICA

Studio e progettazione di varie tipologie di mole a tazza metalliche (Diametro 300/250), adatte alla squadratura ad umido e a secco di lastre di gres porcellanato.

RESINE A SECCO CERAMICA

Studio e progettazione di varie tipologie di mole a tazza a legante resinoide (Diametro 300/250), adatte alla squadratura a secco di lastre di gres porcellanato.

FREE SINTERING

Studio di un nuovo teorico processo che permetta la sinterizzazione in Situ di leganti metallici su un corpo in acciaio, senza l'ausilio di pressatura.

PROGETTO PRESETTER

Progetto per sostituzione macchina presente in produzione, con sviluppo di un modello dedicato al processo produttivo Diamut.

SVILUPPO NUOVO PRESETTER

Sviluppo di un macchinario per la misurazione automatica degli utensili rivolta al mercato della pietra e del vetro con interfaccia macchine CNC.

DIVISIONE VETRO PIETRA

bSolid Intermac

E' proseguito lo sviluppo software per la progettazione di manufatti includenti differenti lavorazioni con architettura ad uso semplificato per le esigenze riguardanti la realizzazione di manufatti in vetro, pietra e metallo, fino a progetti per manufatti di forme complesse.

CAMBIO UTENSILI RAGGIATORE

Sviluppo innovativo di funzione cambio utensile rapido su gruppo per l'esecuzione di raccordi, applicabile su macchinari per lavorazione di molatura rettilinea su lastre in vetro piano e materiali sintetici o ceramici, tramite utensili diamantati e lucidanti, per lavorazioni destinate all'arredamento e all'edilizia, rivolto ad artigiani e industrie.

CDL PIANI EPS

E' avviata la fase di test di un macchinario innovativo a controllo numerico con un piano di lavoro atto a facilitare il posizionamento dei sistemi di bloccaggio pezzi, necessari alla lavorazione di lastre piane in vetro, pietra naturale o sintetica, lavorabili con asportazione meccanica, destinate all'arredamento e all'edilizia.

GENIUS 38 CT PLUS

E' stato sviluppato un progetto innovativo e sono stati realizzati i prototipi della seconda taglia dimensionale, in ottica di gamma di un macchinario destinato al taglio di lastre monolitiche per linee di produzione automatiche, accessoriabile con gruppi funzionali che permettono a detto macchinario di eseguire sullo stesso molteplici funzioni, necessarie principalmente nel settore edile, energetico, arredamento, auto motive.

GENIUS 38 ST PLUS LINE

E' stato sviluppato un progetto innovativo di una taglia dimensionale, in ottica di gamma di un macchinario destinato alla movimentazione e sostentamento di lastre monolitiche regular, per linee di produzione automatiche, accessoriabile con gruppi funzionali che permettono a detto macchinario di eseguire sullo stesso molteplici funzioni, necessarie principalmente nel settore edile, energetico, arredamento, auto motive.

GENIUS 49 LM H

E' stato sviluppato un progetto innovativo e sono stati realizzati due prototipi ed eseguiti i test, in ottica di gamma di un macchinario in linea ad alte prestazioni, destinato al segmento alto di gamma, per il taglio di lastre monolitiche e laminate, utilizzate principalmente nel settore edile, avente come scopo l'incremento di produttività e ciclo sequenziale automatico.

GENIUS 61 ST PLUS LINE

E' stato sviluppato un progetto innovativo di una taglia dimensionale, in ottica di gamma di un macchinario destinato alla movimentazione e sostentamento di lastre monolitiche jumbo, per linee di produzione automatiche, accessoriabile con gruppi funzionali che permettono a detto macchinario di eseguire sullo stesso molteplici funzioni, necessarie principalmente nel settore edile, energetico, arredamento, auto motive.

GENIUS LINE PLUS J H49

E' stato sviluppato un progetto innovativo, realizzato il prototipo ed eseguiti i test, in ottica di gamma di un macchinario in linea, ad alte prestazioni, destinato al segmento alto di gamma, per il taglio di lastre laminate utilizzate principalmente nel settore edile, avente come scopo l'incremento di produttività e ciclo sequenziale automatico.

MASTER CELL VENTOSE

Sviluppo innovativo in ottica di gamma di un macchinario a controllo numerico, per manufatti in vetro, pietra naturale o sintetica ad asportazione meccanica, tramite utensili diamantati per lavorazioni destinate all'arredamento e all'edilizia, il cui piano di lavoro è dotato di sistemi per il fissaggio dei manufatti con matrice automatica. Il suddetto macchinario comprende anche un sistema di carico automatico, tramite robot di asservimento.

PRIMUS 402 RIBALTINA

Sviluppo su un macchinario per il taglio di vetro, pietra, acciaio, alluminio e materiali plastici, a getto d'acqua ad altissima pressione, di un sistema di carico e scarico automatico, finalizzato alla agevolazione della movimentazione di semilavorati e manufatti, in sicurezza ed ergonomia.

TSF ICAM

E' proseguito lo sviluppo software per le necessità di lavorazioni riguardanti le realizzazioni di manufatti in vetro, pietra e metallo, per esigenze di essenzialità e facilità all'uso, fino a soddisfare le esigenze costruttive di forme complesse.

VERTMAX NEW STEP 1

Test funzionali e di affidabilità e riesame del progetto di macchinari innovativi destinati a produttori di manufatti industriali in vetro o materie plastiche ad asportazione meccanica, tramite utensili, per operazioni di foratura, fresatura, molatura, lucidatura, in gamma dimensionale, rivolta ad artigiani e industrie per il settore edile, arredamento, energetici.

VERTMAX CDL 1.2

Test funzionali e di affidabilità e riesame del progetto di macchinario innovativo entry level, destinati a produttori di manufatti industriali in vetro o materie plastiche ad asportazione meccanica tramite utensili, per operazioni di foratura, fresatura, molatura, lucidatura, rivolta ad artigiani e industrie per il settore edile, arredamento, energetici.

SOFTWARE E COMPONENTI

Hardware

Diagnostica Macchina (TFS_DIAGNOSTICA MACC IOT)

Si prosegue nello studio e sviluppo per il conseguimento dell'obiettivo di diagnosi puntuale di malfunzionamenti elettrici/elettronici negli impianti di macchina. Sviluppo di nuova modulistica HSD capace di fornire misure di grandezze elettriche e fisiche nonché informazioni puntuali su anomalie e guasti di impianto/sensoristica per facilitare il lavoro del tecnico service.

bPad (TFS_bPad)

Si studiano e realizzano prototipi di guarnizioni avvolgenti per il dispositivo palmare wireless capace di consentire un grado di protezione adeguato ad ambienti umidi e/o polverosi che si ritrovano nelle fabbriche di lavoro del vetro o del marmo.

Azionamento quadruplo per motori brushless (TFS_HARDWARE)

Si studio uno step di miglioramento dell'azionamento per 4 motori In particolare, si introduce un sistema con batteria tampone per il mantenimento della posizione assoluta del motore, caratteristica sempre più richiesta dal mercato. La estrema compattezza della soluzione è la principale sfida nello studio della soluzione.

Software

Controllo numerico WRT (TFS_WRT)

Proseguono le attività di sviluppo di nuove funzionalità a disposizione dei reparti di automazione delle varie macchine volte al miglioramento delle prestazioni delle macchine di produzione o prototipi con nuove caratteristiche. In particolare:

Progetto BORN

Ancora in corso la realizzazione di nuovi strumenti di debug e analisi di funzionamento volti a facilitare sensibilmente le attività di messa a punto di nuove macchine o di ricerca di difetti occulti nelle logiche di automazione.

Sistema di aggiornamento automatico del software del PLC di sicurezza.

Obiettivo del progetto è creare la disponibilità di tools che consentano l'aggiornamento del PLC di sicurezza in modo sicuro senza l'intervento del tecnico in loco.

Integrazione framewok SeedXP su WRT

Studio e realizzazione di un ambiente in grado di ospitare su WRT il framework SeedXP di Biesse per creare una infrastruttura unificata per lo sviluppo dei PLC.

Compensazione software di errori meccanici

Si prosegue con nuovi studi e sviluppi volti a migliorare la precisione delle macchine attraverso compensazioni software.

Test Automatici

Si prosegue con l'arricchimento delle funzioni di test automatico volte ad aumentare la qualità dei software CNC. In particolare si sono introdotti test specifici per la validazione degli aggiornamenti automatici di Windows.

Studio e simulazione matlab AR70

Con questo progetto si intende verificare come l'approccio con sistemi di simulazione del comportamento di un gruppo meccanico complesso, possa aiutare nello sviluppo del software di automazione e nel prevedere il comportamento del gruppo stesso.

PIATTAFORME SW E COMPONENTI 2019

bSolid 3.0.6 - 3.07 (CAD/CAM)

Nel 2019 sono proseguiti gli sviluppi del nuovo sistema di programmazione integrato per la lavorazione del legno, della plastica. Il focus principale è stato dato sullo sviluppo di nuove caratteristiche:

  • o Gestione e simulazione di nuove macchine Rover;
  • o Componentizzazione della architettura;
  • o Nuove funzionalità sw.

La simulazione realistica, unica nel suo genere, permette di ingegnerizzare un prodotto prima di averlo fatto e rimuove molte delle incertezze derivanti dall'uso di macchine complesse come i centri di lavoro.

bProcess

bProcess ha portato a termine nel 2019 la commessa del cliente "Cubo Design", dall'ordine, alla messa in produzione, fino alla spedizione, passando per la gestione dei magazzini e le istruzioni di assemblaggio. Il supporto di macchine del gruppo è aumentato.

bWindows

Applicativo aggiuntivo a bSolid per la progettazione e realizzazione del serramento. Nel 2019 sono state implementate nuove funzioni per gestire tipologie diverse di serramenti.

bEdge

Applicativo aggiuntivo a bSolid per la gestione dei centri di lavoro a bordare del legno. L'obiettivo di questo progetto è quello di semplificare all'ennesima potenza l'uso di queste macchine oggi molto ostico, attraverso l'uso massiccio di interfacce semplificate e di tecnologie affini alla ricerca operativa e all'intelligenza artificiale, che permettano a bEdge di effettuare automaticamente tutte quelle fasi di progettazione della bordatura che oggi vengono eseguite manualmente.

bNest

bNest raggiunge una semplicità d'uso estrema e un'integrazione totale con bSuite, che permette al cliente di lavorare in modo più organizzato e controllato, grazie alla simulazione di bSolid. Basato su piattaforma bProcess, permette di avere un collegamento diretto con i software di progettazione cabinet e di integrarsi con i sistemi ERP più diffusi. Nel 2019 è proseguito lo sviluppo di tale componente della bSuite attraverso la aggiunta di alcune funzionalità: grain matching, nesting manuale, Common Cut, Guillotine Cut, Multi Torque

bCabinet

Prosegue nel 2019 lo sviluppo di bCabinet, da parte di BrainSoftware su specifiche Biesse. Oggetto dello sviluppo è stata la parte di integrazione delle funzionalità per il monitoraggio delle macchine in produzione.

bOpty & bSopty

Ottimizzatore del piazzamento dei pezzi di forme rettangolari su lastre e resti di diversi formati per macchine sezionatrici. La scelta di lastre e resti è fatta minimizzando il numero di lastre, lo scarto e il costo.

BiesseWorks

Applicativo CAD/CAM per i centri di lavoro Biesse. Nell'anno 2019 sono state implementati adeguamenti minimi alle richieste di mercato dei centri di lavoro.

Import Catalog

Strumento SW per la creazione automatica del modello logico e tridimensionale della macchina all'interno della piattaforma bSuite.

bSuite Installer

Strumento SW per la installazione da remoto delle nuove versioni di bsolid con la capacità di fare in restore e di riprendere automaticamente il download in caso di interruzione. La finalità è di aumentare il livello di servizio al cliente.

ALTRE INFORMAZIONI

Si comunica infine che la Società non possiede azioni/quote di società controllanti, né ne ha possedute o movimentate nel corso dell'esercizio 2019. Nulla pertanto da segnalare ai fini dell'art. 2428 comma 2 punti 3 e 4 del Codice civile. Ai sensi dell'art. 2497-bis c. 4 c.c., segnaliamo che la Società Bi.Fin. S.r.l., con sede in Pesaro viale F.lli Rosselli 46, esercita attività di direzione e coordinamento su Biesse S.p.A.

PROPOSTE ALL'ASSEMBLEA ORDINARIA

Il Consiglio di Amministrazione, alla luce del continuo evolversi dei più recenti avvenimenti e della forte accelerazione delle ripercussioni negative che impattano tutti i mercati internazionali, propone di non procedere alla distribuzione di dividendi dall'utile netto.

Si invita, dunque, a voler deliberare in merito alla destinazione dell'utile di esercizio di € 4.062.882,80 a Riserva straordinaria.

Si propone l'assegnazione a Riserva straordinaria della Riserva utili su cambi per € 79.364,39.

Pesaro, lì 13/03/2020 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Giancarlo Selci

BILANCIO CONSOLIDATO PROSPETTI CONTABILI

PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

dati consolidati in migliaia di euro 31 Dicembre
Note 2019 2018
Ricavi 5 705.872 741.527
Altri proventi 6 6.417 રે ૩૦1
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione 652 14.026
Consumi di materie prime, materiali di consumo e merci 7 (287.038) (309.561)
Costo del personale 8 (221.576) (214.841)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti ai fondi 9 (45.957) (25.270)
Altri costi operativi 10 (128.726) (147.470)
Risultato operativo 29.644 63.772
Proventi finanziari 11 7.867 9.267
Oneri finanziari 11 (14.068) (14.752)
Risultato ante imposte 23.443 58.287
Imposte sul reddito 26 (10.441) (14.436)
Risultato dell'esercizio 13.002 43.851
Di cui attribuibile ai soci della controllante 13.027 43.672
Di cui attribuibile alle partecipazioni di terzi (25) 180
Risultato base per azione (Euro) 12 0.48 1.59
Risultato diluito per azione (Euro) 12 0,48 1,59

PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

dati consolidati in migliaia di euro 31 Dicembre
Note 2019 2018
Risultato dell'esercizio 13.002 43.851
Differenza cambio da conversione delle gestioni estere 23 (80) 747
Totale componenti che saranno o potranno essere riclassificati nel conto economico dell'esercizio (80) 747
Rivalutazione delle passività (attività) nette per benefici definiti 23 (625) (142)
Imposte sui componenti che non saranno riclassificate nel conto economico dell'esercizio 23 150 25
Totale componenti che non saranno riclassificati nel conto economico dell'esercizio (475) (117)
Totale conto economico complessivo dell'esercizio 12.447 44.481
Attribuibile a:
Partecipazioni di terzi (35) 175
Soci della controllante 12.482 44.307

PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA1 -

dati consolidati in migliaia di euro 31 Dicembre
Note 2019 2018
ATTIVITA'
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 13, 14 139.710 102.774
Avviamento ાર 23.550 23.542
Attività immateriali 16 59.678 60.699
Attività per imposte differite 26 13.334 12.323
Altre attività finanziarie (inclusi gli strumenti finanziari derivati) 17 2.640 2.847
Totale attività non correnti 238.912 202.185
Rimanenze 18 155.498 162.786
Crediti commerciali e attività contrattuali 19, 20 116.973 127.957
Altri crediti 21 22.890 28.052
Altre attività finanziarie (inclusi gli strumenti finanziari derivati) 17, 31 2.653 494
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 22 86.061 83.020
Totale attività correnti 384.074 402.308
TOTALE ATTIVITA' 622.987 604.494
dati consolidati in migliaia di euro 31 Dicembre
Note 2019 2018
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Capitale sociale 27.393 27.393
Riserve 177.397 147.577
Risultato dell'esercizio 13.027 43.672
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante 23 217.817 218.642
Partecipazioni di terzi 8 28 893
TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 218.675 219.536
Passività finanziarie 14, 24 53.049 35.390
Benefici ai dipendenti 25 12.711 12.550
Passività per imposte differite 26 2.876 2338

1 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti delle transazioni con parti correlate e delle operazioni non ricorrenti nella situazione patrimoniale - finanziaria sono evidenziati nell'apposito prospetto di cui all'Allegato 1

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

Note 31-dic-19 31-dic-18
dati in migliaia di euro
ATTIVITA' OPERATIVA
Risultato dell'esercizio 13.002 43.851
Rettifiche per:
Imposte sul reddito 10.441 14.436
Ammortamenti immobilizzazioni materiali di proprietà e immateriali 24.700 22.479
Ammortamenti di immobilizzazioni materiali in leasing 8.586 341
Utili/Perdite dalla vendita di immobili impianti e macchinari (23) 17
Svalutazioni per perdite di valore 4.875 217
Accantonamenti ai fondi e TFR 9.769 4.238
Proventi da attività di investimento (120) 0
Oneri / (proventi) finanziari netti 2.942 3.046
SUBTOTALE ATTIVITA' OPERATIVA 74.172 88.624
Variazione dei crediti commerciali e attività contrattuali 10.197 (14.951)
Variazione nelle rimanenze 7.043 (19.576)
Variazione debiti commerciali e passività contrattuali (39.307) 20.108
Variazione del fondo TFR e degli altri fondi (1.176) (1.513)
Altre variazioni delle attività e passività operative 1.454 (3.570)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività operativo 52.383 69.122
Imposte pagate (7.006) (14.813)
Interessi pagati (2.557) (550)
FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO/(ASSORBITO) DALL'ATTIVITA' OPERATIVA 42.821 53.759
ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Acquisto di immobili impianti e macchinari (14.544) (24.392)
Incassi dalla vendita di immobili impianti macchinari 260 2.054
Acquisto di attività immateriali (18.051) (22.791)
Incassi dalla vendita di attività immateriali 457
Variazioni nelle altre attività finanziarie (2.410) (182)
Interessi incassati 120 ਰੇਪੈਂ
FLUSSO DI CASSA GENERATO / (ASSORBITO) DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (34.624) (44.760)
ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Variazione attività/passività finanziarie (compresi strumenti derivati) 16.779 15.561
Pagamento debiti di leasing (8.790) (312)
Altre variazioni (159) (7.051)
Dividendi pagati (13.149) (13.144)
FLUSSO DI CASSA GENERATO / (ASSORBITO) DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (5.318) (4.946)
INCREMENTO/(DECREMENTO) NETTO DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUI 2.878 4.054
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI AL 1° GENNAIO 83.020 78.902
Effetto delle fluttuazioni dei cambi sulle disponibilità liquide 163 64
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI AL 31 DICEMBRE 22 86.061 83.020

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Attribuibile ai soci della controllante
dati consolidati in migliaia di euro Note Capitale
Sociale
Riserve di
copertura e di
conversione
Riserve di
capitale
Altre riserve e
Azioni proprie
Risultato
dell'esercizio
Patrimonio netto
attribuibile ai soci
della controllante
Partecipazioni di
terzi
TOTALE
PATRIMONIO
NETTO
Saldi al 01/01/2018 23 27,393 (6,815) 36,202 88.047 42,558 187,385 951 188.336
Altre componenti del conto economico complessivo 752 (119) 633 (5) 629
Utile d'esercizio 43.672 43,672 180 43.851
Totale utile/perdita complessivo del periodo 752 (119) 43,672 44,305 175 44.480
Distribuzione dividendi (13,144) (13,144) (13,144)
Destinazione del risultato dell'esercizio precedente 42,558 (42,558)
Altri movimenti ેન્દિ 96 (234) (138)
Saldi al 31/12/2018 23 27,393 (6,063) 36,202 117,438 43,672 218,642 893 219,536
Attribuibile ai soci della controllante
dati consolidati in migliaia di euro Note Capitale
Sociale
Riserve di
copertura e di
conversione
Riserve di
capitale
Altre riserve Risultato
dell'esercizio
Patrimonio netto
attribuibile ai soci
della controllante
Partecipazioni di
terzi
TOTALE
PATRIMONIO
NETTO
Saldi al 01/01/2019 23 27,393 (6,063) 36,202 117,438 43,672 218,642 893 219,536
Altre componenti del conto economico complessivo (78) (468) (545) (10) (રેરેર)
Utile d'esercizio 13.027 13,027 (25) 13,002
Totale utile/perdita complessivo del periodo (78) (468) 13,027 12,482 (35) 12,447
Distribuzione dividendi (13,149) (13,149) (13,149)
Destinazione del risultato dell'esercizio precedente 43,672 (43,672)
Altri movimenti 158 (158) (0) (159)
Saldi al 31/12/2019 23 27,393 (6,140) 36,202 147,335 13,027 217,817 858 218,675

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

INFORMAZIONI GENERALI

Entità che redige il bilancio

Biesse S.p.A. è una società di diritto italiano, domiciliata in Pesaro, a cui fa capo il Gruppo Biesse, attivo nella produzione e vendita di macchine e sistemi per la lavorazione del legno, vetro e pietra. La società è quotata alla Borsa valori di Milano, presso il segmento STAR.

Il bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019 comprende il bilancio di Biesse S.p.A. e delle sue controllate sulle quali esercita direttamente o indirettamente il controllo (nel seguito definito come "Gruppo") e il valore delle partecipazioni relative alle quote di pertinenza in società collegate. Il progetto di bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 è presentato al Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2020.

Criteri di redazione

La valuta di presentazione del Bilancio è l'Euro. I saldi sono espressi in migliaia di Euro, salvo quando specificatamente indicato diversamente. Si precisa altresì che le eventuali differenze rinvenibili in alcune tabelle sono dovute agli arrotondamenti dei valori espressi in migliaia di Euro.

Area di consolidamento

La situazione patrimoniale ed economica consolidata al 31 dicembre 2019, oltre al bilancio della Capogruppo Biesse S.p.A. comprende il bilancio delle sue controllate sulle quali esercita il controllo di seguito elencate.

Elenco delle imprese incluse nel consolidamento con il metodo integrale

Denominazione e sede Valuta Cap. Sociale Controllo
diretto
Controllo
indiretto
Tramite Gruppo
Biesse
Società capogruppo
Biesse S.p.A.
Via della Meccanica, 16
Loc. Chiusa di Ginestreto (PU)
EUR 27.393.042
Società italiane controllate:
HSD S.p.A.
Via della Meccanica, 16
Loc. Chiusa di Ginestreto (PU)
EUR 1.141.490 100% 100%
Bre.Ma. Brenna Macchine S.r.l.
Via Manzoni, snc
Alzate Brianza (CO)
EUR 70.000 98% 98%
Viet Italia S.r.l.
Via della Meccanica, 16
Loc. Chiusa di Ginestreto (PU)
EUR 10.000 85% 85%
Axxembla S.r.l.
Via della Meccanica, 16
Loc. Chiusa di Ginestreto (PU)
EUR 10.000 100% 100%
Uniteam S.p.A.
Via della Meccanica 12
Thiene (VI)
EUR 390.000 100% 100%
BSoft S.r.l.
Via Carlo Cattaneo, 24
Portomaggiore (FE)
EUR 10.000 100% 100%
Montresor & Co. S.r.l.
Via Francia, 13
Villafranca (VR)
EUR 1.000.000 60% 60%
Denominazione e sede Valuta Cap. Sociale Controllo
diretto
Controllo
indiretto
Tramite Gruppo
Biesse
Movetro S.r.l. EUR 51.000 60% 100%1
Via Marco Polo, 12
Carmignano
di
Sant'Urbano
(PD)
Società estere controllate:
Biesse America Inc. USD 11.500.000 100% 100%
4110 Meadow Oak Drive
– Charlotte, North Carolina –
USA
Biesse Canada Inc. CAD 180.000 100% 100%
18005 Rue Lapointe – Mirabel
(Quebec) – Canada
Biesse Group UK Ltd. GBP 655.019 100% 100%
Lamport
Drive

Daventry
Northamptonshire

Gran
Bretagna
Biesse France Sarl EUR 1.244.000 100% 100%
4, Chemin de Moninsable –
Brignais – Francia
Biesse
Group
Deutschland
EUR 1.432.600 100% 100%
GmbH
Gewerberstrasse, 6 – Elchingen
(Ulm) – Germania
Biesse Schweiz GmbH CHF 100.000 100% Biesse G. 100%
Luzernerstrasse 26 – Deutschlan
6294 Ermensee – Svizzera d GmbH
Biesse Austria GmbH EUR 685.000 100% Biesse
G.
100%
Am Messezentrum, 6 Deutschlan
Salisburgo – Austria d GmbH
Biesservice Scandinavia AB SEK 200.000 60% 60%
Maskinvagen 1 –
Lindas – Svezia
Biesse
Iberica
Woodworking
EUR 699.646 100% 100%
Machinery s.l.
C/De La Imaginaciò, 14 Poligon
Ind.
La
Marina

Gavà
Barcellona – Spagna
WMP- Woodworking Machinery EUR 5.000 100% Biesse 100%
Portugal, Unipessoal Lda Iberica
Sintra Business Park, 1, São W. M. s.l.
Pedro de Penaferrim, – Sintra –
Portogallo
Biesse Group Australia Pty Ltd. AUD 15.046.547 100% 100%
3
Widemere
Road
Wetherill
Park – Sydney – Australia
Biesse Group New Zealand Ltd. NZD 3.415.665 100% 100%
Unit B, 13 Vogler Drive Manukau
– Auckland – New Zealand
Biesse Manufacturing Co. Pvt. INR 1.224.518.391 100% 100%
Ltd.
Jakkasandra
Village,
Sondekoppa
rd.
Nelamanga
Taluk – Bangalore –India
Denominazione e sede Valuta Cap. Sociale Controllo
diretto
Controllo
indiretto
Tramite Gruppo
Biesse
Biesse Asia Pte. Ltd. EUR 1.548.927 100% 100%
Zagro Global Hub 5 Woodlands
Terr. – Singapore
Biesse Indonesia Pt. IDR 2.500.000.000 100% Biesse
Asia
100%
Jl. Kh.Mas Mansyur 121 – Pte. Ltd.
Jakarta – Indonesia
Biesse Malaysia SDN BHD MYR 5.000.000 100% Biesse
Asia
100%
No. 5, Jalan TPP3 Pte. Ltd.
47130
Puchong
-Selangor,
Malesia
Biesse Korea LLC KRW 100.000.000 100% Biesse
Asia
100%
Geomdan
Industrial
Estate,
Pte. Ltd.
Oryu-Dong, Seo-Gu – Incheon –
Corea del Sud
Biesse (HK) Ltd. HKD 325.952.688 100% 100%
Room 1530, 15/F, Langham
Place, 8 Argyle Street, Mongkok,
Kowloon – Hong Kong
Dongguan Korex Machinery Co. RMB 239.338.950 100% Biesse
(HK)
100%
Ltd LTD
Dongguan City – Guangdong
Province – Cina
Biesse Trading (Shanghai) Co. RMB 76.000.000 100% Biesse (HK) 100%
Ltd.
Room
301,
No.228,
Jiang
LTD
Chang No.3 Road, Zha Bei
District,– Shanghai – Cina
Intermac do Brasil Comercio de BRL 12.964.254 100% 100%
Maquinas e Equipamentos Ltda.
Andar Pilotis Sala, 42
Sao Paulo – 2300
Brasil
Biesse Turkey Makine Ticaret Ve TRY 45.500.000 100% 100%
Sanayi A.S.
Şerifali Mah. Bayraktar Cad.
Nutuk
Sokak
No:4
Ümraniye,Istanbul –Turchia
OOO Biesse Group Russia RUB 59.209.440 100% 100%
Mosrentgen area, settlement
Zavoda
Mosrentgen,
Geroya
Rossii
Solomatina
street,
premises 6, site 6, office 3,
108820,
Moscow,
Russian
Federation
Biesse Gulf FZE AED 6.400.000 100% 100%
Dubai, free Trade Zone
Biesse Taiwan TWD 500.000 100% Biesse Asia 100%
Pte Ltd.
6F-5, No. 188, Sec. 5, Nanking E.
Rd., Taipei City 105, Taiwan
(ROC)
Denominazione e sede Valuta Cap. Sociale Controllo
diretto
Controllo
indiretto
Tramite Gruppo
Biesse
HSD
Mechatronic
(Shanghai)
RMB 2.118.319 100% Hsd S.p.A. 100%
Co. Ltd.
D2, 1st
floor, 207 Taiguroad,
Waigaoqiao Free Trade Zone –
Shanghai – Cina
Hsd Usa Inc. USD 250.000 100% Hsd S.p.A. 100%
30th
3764
SW
Avenue
Hollywood, Florida – USA
HSD Mechatronic Korea LLC KWN 101.270.000 100% HSD S.p.A. 100%
414,
Tawontakra2,
76,
Dongsan-ro,
Danwon-gu,
Ansan-si 15434, South Korea
HSD Deutschland GmbH EUR 25.000 100% Hsd S.p.A. 100%
Brükenstrasse,2 –
Gingen –
Germania

1 Si ricorda che il contratto di acquisto della società Movetro S.rl. prevedeva un'opzione put/call a valere sulle quote di minoranza. Abbiamo considerato la possibilità che la vecchia proprietà eserciti la Put (con data 31 luglio 2022), valutando tale operazione al prezzo minimo previsto dal contratto (€ 1 mln attualizzato ad oggi). Per questo la società, nonostante si possieda attualmente il 60% delle quote, viene comunque consolidata al 100%.

Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, non si segnalano variazioni nell'area di consolidamento.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali e principi generali

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), emessi dall'International Accounting Standard Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del DL 38/2005 e delle altre norme e disposizioni Consob in materia di bilancio.

Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto per gli strumenti finanziari derivati, per le attività finanziarie detenute per la vendita e per gli strumenti finanziari classificati come disponibili per la vendita, valutati al valore corrente (fair value), nonché sul presupposto della continuità aziendale.

La presente informativa è stata redatta in conformità con quanto disposto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, con particolare riferimento alle delibere n. 15519 e 15520 del 27/07/2006 e alla comunicazione n. DEM6064293 del 28/07/2006. Si precisa che, con riferimento alla citata Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di conto economico e situazione patrimoniale - finanziaria con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate, al fine di una migliore leggibilità delle informazioni. Con riferimento al rendiconto finanziario consolidato, i rapporti con parti correlate sono riferibili a crediti e debiti commerciali, crediti e debiti diversi ed alla distribuzione di dividendi. Per quanto riguarda il conto economico complessivo consolidato non si individuano rapporti con parti correlate. Relativamente al prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato, i rapporti con parti correlate si sostanziano nella distribuzione di dividendi.

Prospetti di bilancio

Tutti i prospetti rispettano il contenuto minimo previsto dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni applicabili, previste dal legislatore nazionale e dalla Consob. I prospetti utilizzati sono ritenuti adeguati ai fini della rappresentazione corretta (fair) della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica e dei flussi finanziari del Gruppo; in particolare, si ritiene che gli schemi economici riclassificati per natura forniscono informazioni attendibili e rilevanti ai fini della corretta rappresentazione dell'andamento economico del Gruppo. I prospetti che compongono il Bilancio sono i seguenti:

Prospetto di conto economico consolidato

La classificazione dei costi è per natura, evidenziando i risultati intermedi relativi al risultato operativo ed al risultato ante imposte. Il risultato operativo è determinato come differenza tra i Ricavi netti ed i costi di natura

operativa (questi ultimi inclusivi dei costi di natura non monetaria relativi ad ammortamenti e svalutazioni di attività correnti e non correnti, al netto di eventuali ripristini di valore) e inclusivo di plus/minusvalenze generate dalla dismissione di attività non correnti.

Prospetto di conto economico complessivo consolidato

Il prospetto comprende le componenti che costituiscono il risultato dell'esercizio e, per categorie omogenee, i proventi e gli oneri che, in base agli IFRS, sono imputati direttamente a patrimonio netto.

Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

La presentazione del prospetto avviene attraverso l'esposizione della distinzione delle attività e delle passività tra correnti e non correnti.

Un'attività/passività è classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:

  • ci si aspetta che sia realizzata/estinta o si prevede che sia venduta o utilizzata nel normale ciclo operativo del Gruppo
  • é posseduta principalmente per essere negoziata
  • si prevede che si realizzi/estingua entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio

In mancanza di tutte e tre le condizioni, le attività/passività sono classificate come non correnti.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato

Il prospetto illustra le variazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto relative a:

  • destinazione del risultato dell'esercizio della capogruppo e di controllate ad azionisti terzi;
  • ammontari relativi ad operazioni con gli azionisti (acquisto e vendita di azioni proprie);

ciascuna voce di utile e perdita al netto di eventuali effetti fiscali che, come richiesto dagli IFRS sono alternativamente imputate direttamente a patrimonio netto (utili o perdite da compravendita di azioni proprie, utili e perdite attuariali generati da valutazione di piani a benefici definiti), o hanno contropartita in una riserva di patrimonio netto (pagamenti basati su azioni per piani di stock option);

movimentazione delle riserve da valutazione degli strumenti derivati a copertura dei flussi di cassa futuri al netto dell'eventuale effetto fiscale.

Rendiconto finanziario consolidato

Il Rendiconto è esposto secondo il metodo indiretto, per mezzo del quale il risultato netto è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento o finanziari.

I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi in base alla tipologia di operazione sottostante che li ha generati.

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo.

1. SCELTE VALUTATIVE E UTILIZZO DI STIME

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori

rilevati nel bilancio consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale e verso la rete di vendita. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, dell'attento monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato.

Fondo svalutazione magazzino

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato dell'usato e dei ricambi, anche a seguito di specifiche azioni poste in essere dalle società incluse nel perimetro.

Valore recuperabile delle attività non correnti (incluso il goodwill)

Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali (incluso l'avviamento), le partecipazioni e le altre attività finanziarie. Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l'avviamento e le attività immateriali a vita utile indefinita tale analisi è svolta almeno una volta l'anno e ogniqualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L'analisi della recuperabilità del valore contabile delle attività non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione pari all'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani aziendali.

Garanzie prodotto

Al momento della vendita del prodotto, il Gruppo accantona dei fondi relativi ai costi stimati per garanzia prodotto (annuali e pluriennali). Il management stabilisce il valore di tali fondi sulla base delle informazioni storiche circa la natura, frequenza e costo medio degli interventi di garanzia. Il Gruppo lavora per migliorare la qualità dei prodotti e minimizzare l'onere derivante dagli interventi in garanzia.

Piani pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoro

I fondi per benefici ai dipendenti, le relative attività, i costi e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l'uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell'obbligazione o attività. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani e i tassi di crescita delle retribuzioni, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti.

In particolare, i tassi di sconto presi a riferimento sono tassi o curve dei tassi dei titoli obbligazionari corporate high quality (curva tassi Euro Composite AA) nei rispettivi mercati di riferimento. I rendimenti attesi delle attività sono determinati sulla base di diversi dati forniti da alcuni esperti circa le aspettative di lungo termine del rendimento del mercato dei capitali, dell'inflazione, del rendimento attuale dei titoli obbligazionari, e altre variabili, e sono eventualmente rettificati per tenere conto delle strategie di investimento delle attività. I tassi dei futuri incrementi retributivi riflettono l'aspettativa di lungo termine del Gruppo nei mercati di riferimento e l'andamento dell'inflazione. La variazione di ognuno di questi parametri potrebbe comportare degli effetti sulle future contribuzioni ai fondi.

Passività potenziali

Il Gruppo è soggetto a cause legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l'esborso che deriverà da tali controversie. Le cause e i contenziosi contro il Gruppo spesso derivano da problematiche legali complesse e difficili, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. Il Gruppo

accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi probabile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

2. PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

Principali principi contabili adottati

I principi contabili adottati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 sono stati omogeneamente applicati anche al periodo comparativo, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo 3.a) "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019". A partire dal 1 gennaio 2019 il Gruppo ha deciso di esporre in una specifica voce della situazione patrimoniale le Passività contrattuali derivanti da contratti sottoscritti con la clientela, procedendo altresì alla compensazione delle attività e passività connesse alla realizzazione di macchine e sistemi su commessa e riferite allo stesso contratto; di conseguenza, i dati patrimoniali relativi all'esercizio 2018 sono stati riclassificati a fini comparativi. Inoltre, il bilancio al 31 dicembre 2018 riflette alcune altre riclassifiche di dati economici. Le riclassifiche, riepilogate nella tabella che segue, non modificano il patrimonio netto ed il risultato economico dell'esercizio precedente:

Voce di Bilancio
Dati consolidati in migliaia di euro
Saldo al
31 dicembre 2018
Riclassifiche Saldo al
31 dicembre 2018
rideterminato
Crediti commerciali (componente relativa alle
fatture da emettere su commesse)
134.331 (6.373) 127.957
Debiti commerciali (componente relativa agli
anticipi da clienti)
244.024 (81.432) 162.591
Passività contrattuali (già anticipi da clienti) - 75.652 75.652
Ricavi 740.159 1.368 741.527
Altri proventi 6.729 (1.368) 5.361

Di seguito si riportano i principali principi contabili utilizzati per la redazione del presente bilancio consolidato.

A. Criteri di consolidamento

Principi generali

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 include i bilanci della capogruppo Biesse S.p.A. e delle società da essa controllate. Il controllo è ottenuto quando la società controllante è esposta ai rendimenti variabili derivanti dal proprio rapporto con l'entità, o vanta dei diritti su tali rendimenti, avendo nel contempo la capacità di influenzarli esercitando il proprio potere sull'entità stessa.

I bilanci delle società controllate sono inclusi nel bilancio consolidato dal momento in cui la controllante inizia ad esercitare il controllo fino alla data in cui tale controllo cessa.

Tali bilanci vengono opportunamente riclassificati e rettificati al fine di uniformarli ai principi contabili ed ai criteri di valutazione della capogruppo, in caso di differenze significative. Tutte le società del Gruppo chiudono l'esercizio al 31 dicembre ad esclusione della controllata indiana che chiude al 31 marzo e che, di conseguenza, viene consolidata utilizzando una specifica situazione patrimoniale ed economica intermedia riferita al 31 dicembre.

Il valore contabile delle partecipazioni in imprese incluse nel consolidamento viene eliso in contropartita delle corrispondenti frazioni del patrimonio netto delle partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo il loro valore corrente alla data di acquisizione. L'eventuale differenza residua, se positiva, è iscritta tra

le attività non correnti ed in via residuale alla voce avviamento, se negativa è addebitata al conto economico.

I risultati economici delle imprese controllate acquisite o cedute nel corso dell'esercizio sono inclusi nel conto economico consolidato dall'effettiva data di acquisizione fino all'effettiva data di cessione.

Le partecipazioni di terzi nell'impresa acquisita sono inizialmente valutate in misura pari alla loro quota dei valori correnti delle attività, passività e passività potenziali iscritte.

I crediti e i debiti, i proventi e gli oneri, gli utili e le perdite originati da operazioni effettuate tra le imprese incluse nel consolidamento sono eliminati. Le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da cessioni infragruppo di beni strumentali sono elise, ove ritenute significative. Le eventuali quote di patrimonio netto e del risultato attribuibili ai terzi sono iscritte in apposita voce negli schemi di bilancio.

Conversione dei bilanci in valuta estera

I bilanci delle società con valuta funzionale diversa dalla valuta di presentazione del Bilancio Consolidato (euro) e che non operano in paesi con economie iper-inflazionate, sono convertiti secondo le seguenti modalità:

  • a) le attività e le passività, compresi gli avviamenti e gli adeguamenti al fair value che emergono dal processo di consolidamento, sono convertiti al tasso di cambio alla data di riferimento del bilancio;
  • b) i ricavi ed i costi sono convertiti al tasso di cambio medio del periodo considerato come cambio che approssima quello rilevabile alle date nelle quali sono avvenute le singole transazioni.

Le differenze cambio emergenti dal processo di conversione sono rilevate tra le altre componenti del conto economico complessivo e incluse a patrimonio netto nella riserva di copertura e conversione.

Al momento della dismissione dell'entità economica da cui sono emerse le differenze di conversione, le differenze di cambio accumulate e riportate nel patrimonio netto in apposita riserva saranno riversate a Conto Economico.

Di seguito riportiamo i cambi utilizzati al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018 per le conversioni delle poste economiche e patrimoniali in valuta (fonte www.bancaditalia.it):

Valuta 31 Dicembre 2019 31 Dicembre 2018
Medio Finale Medio Finale
Dollaro USA / euro 1.1195: 1.1234 1.1810 1.1450
Real Brasiliano / euro 4.4134 4.5157. 4.3085 4.4440
Dollaro canadese / euro 1.4855 1.4598 1.5294 1.5605
Lira sterlina / euro 0.8778: 0.8508 0.8847 0.8945
Corona svedese / euro 10.5891 10.4468 10.2583 10.2548
Dollaro australiano / euro 1.6109 1.5995 1.5797 1.6220
Dollaro neozelandese / euro 1.6998 1.6653 1.7065 1.7056
Rupia indiana / euro 78.8361 80.1870 80.7332 79.7298
Renmimbi Yuan cinese / euro 7.7355 7.8205 7.8081 7.8751
Franco svizzero / euro 1.1124 1.0854 1.1550 1.1269
Rupia indonesiana / euro 15,835.2674 15,595.6000 16,803.2224 16,500.0000
Dollaro Hong Kong/euro 8.7715 8.7473 9.2559 8.9675
Ringgit malese/euro 4.6374 4.5953 4.7634 4.7317
Won sudcoreano/euro 1,305.3173 1,296.2800 1,299.0713 1,277.9300
Lira Turca/euro 6.3578: 6.6843 5.7077 6.0588
Rublo Russo/euro 72.4553 69.9563: 74.0416 79.7153
Dirham Emirati Arabi/euro 4.1113 4.1257 4.3371: 4 2050
Dollaro Taiwan/euro 34.6057 33.7156 35,5864 35.0223

Aggregazioni aziendali

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli

strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell'impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione; costituiscono un'eccezione le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento:

  • ⎯ Imposte differite attive e passive;
  • ⎯ attività e passività per benefici ai dipendenti;
  • ⎯ passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell'impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell'impresa acquisita;
  • ⎯ attività destinate alla vendita e Discontinued Operation.

Ai sensi dell'IFRS 3 (Aggregazioni aziendali), l'avviamento viene rilevato in bilancio consolidato alla data di acquisizione del controllo di un business ed è determinato come eccedenza di (a) rispetto a (b), nel seguente modo:

  • a) la sommatoria di:
  • ⎯ corrispettivo pagato (misurato secondo l'IFRS 3 che in genere viene determinato sulla base del fair value alla data di acquisizione);
  • ⎯ l'importo di qualsiasi partecipazione di terzi nell'acquisita valutato in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita espresse al relativo fair value;
  • ⎯ nel caso di un'aggregazione aziendale realizzata in più fasi, il fair value alla data di acquisizione del controllo della partecipazione già posseduta nell'impresa acquisita;
  • b) il fair value delle attività identificabili acquisite al netto delle passività e delle passività potenziali identificabili assunte, misurate alla data di acquisizione del controllo.

L'IFRS 3 prevede, tra l'altro:

  • ⎯ l'imputazione a conto economico separato dei costi accessori connessi all'operazione di aggregazione aziendale;
  • ⎯ nel caso di un'aggregazione aziendale realizzata in più fasi, l'acquirente deve rimisurare il valore della partecipazione che deteneva in precedenza nell'acquisita al fair value alla data di acquisizione del controllo rilevando la differenza nel conto economico dell'esercizio.

Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall'aggregazione aziendale).

Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

B. Operazioni in valuta estera

Tutte le operazioni sono contabilizzate nella valuta funzionale del principale ambiente economico in cui opera ciascuna società del Gruppo. Le transazioni effettuate con valuta diversa dalla valuta funzionale delle società del Gruppo sono inizialmente convertite nella stessa sulla base del tasso di cambio alla data dell'operazione. Successivamente le attività e le passività monetarie (definite come attività o passività possedute che devono essere incassate o pagate, il cui importo è prefissato o determinabile – IAS 21) sono convertite al tasso di cambio della data di riferimento del bilancio, le attività e passività non monetarie, che sono valutate al costo storico in valute estere, sono convertite al tasso di cambio storico della data della transazione e le attività e passività non monetarie, che sono valutate al fair value in valuta estera, sono convertite al tasso di cambio in

vigore alla data di determinazione del fair value.

Le differenze cambio derivanti dalla conversione sono imputate a Conto Economico dell'esercizio.

Per coprire la propria esposizione al rischio cambi, il Gruppo ha stipulato alcuni contratti forward e opzioni (si veda nel seguito per le politiche contabili di Gruppo relativamente a tali strumenti derivati).

C. Riconoscimento dei ricavi

I ricavi delle vendite di beni e di servizi sono rilevati al momento in cui si verifica l'effettivo trasferimento del relativo controllo al cliente. A questi fini, il Gruppo procede all'analisi dei contratti sottoscritti con la clientela al fine di individuare le obbligazioni contrattuali, che possono consistere nel trasferimento di beni o servizi, e la possibile esistenza di più componenti da rilevare distintamente. In presenza di più prestazioni in un singolo contratto, il Gruppo procede alla determinazione del corrispettivo riferibile a ciascuna delle stesse. Il criterio di rilevazione dei ricavi delle vendite di beni e servizi dipende dalle modalità con cui le singole prestazioni sono soddisfatte: adempimento in un determinato momento o adempimento nel corso del tempo. Nel primo caso, i ricavi sono rilevati quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio, momento che è influenzato dalle modalità di consegna previste contrattualmente. Nel caso di adempimenti nel corso del tempo, a seconda delle caratteristiche della prestazione sottostante, i ricavi sono rilevati in modo lineare, lungo la durata del contratto, oppure in base allo stato di avanzamento dei lavori mediante l'utilizzo del metodo della percentuale di completamento; quest'ultima è determinata utilizzando il metodo "cost to cost", e cioè applicando al ricavo complessivo previsto la percentuale derivante dal rapporto tra i costi sostenuti e i costi totali previsti. Con riferimento alle principali tipologie di vendite realizzati dal Gruppo, il riconoscimento dei ricavi avviene sulla base dei seguenti criteri:

  • a) Vendite di macchine e sistemi: il ricavo è riconosciuto, in genere, nel momento in cui la macchina viene consegnata al cliente, che coincide di norma con il momento in cui il cliente ottiene il controllo del bene. Gli anticipi ottenuti dal cliente prima della realizzazione della vendita sono iscritti come anticipi da clienti, nella voce Passività contrattuali. Nel caso di macchine e sistemi realizzati su indicazioni specifiche del cliente, il ricavo è rilevato nel corso del tempo, in base allo stato di avanzamento del lavoro in contropartita con la voce Attività contrattuali. Le fatture di anticipo e acconto emesse nel rispetto delle condizioni contrattuali sono rilevate a riduzione delle attività contrattuali. Nel caso in cui gli acconti e anticipi ricevuti complessivamente eccedano il valore dell'attività realizzata a quella data, viene iscritto un debito verso il cliente su commesse, tra le Passività contrattuali.
  • b) Componenti meccanici ed elettronici, ed altri beni. I relativi ricavi sono iscritti al momento in cui il cliente ottiene il controllo del bene, tenendo conto delle modalità di consegna concordate con il cliente. Gli eventuali anticipi riconosciuti dal cliente prima della vendita del bene sono iscritti in quanto tali tra le Passività contrattuali.
  • c) Installazione delle macchine e sistemi per la lavorazione di legno, pietra e marmo. Si tratta di servizi venduti in genere insieme alle macchine e sistemi di cui al precedente punto a) il cui ricavo viene rilevato a conto economico nel corso del tempo, in funzione dell'avanzamento del servizio da rendere al cliente.
  • d) Altri servizi. Si tratta di servizi resi nel corso del tempo ed i relativi ricavi sono di conseguenza rilevati a conto economico in modo lineare lungo la durata del contratto.

D. Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che saranno rispettate tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all'inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all'ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici.

E. Benefici ai dipendenti

Benefici a breve termine per i dipendenti

I benefici a breve termine per i dipendenti sono rilevati come costo nel momento in cui viene fornita la prestazione che dà luogo a tali benefici. Il Gruppo rileva una passività per l'importo che si prevede dovrà essere pagato quando ha un'obbligazione attuale, legale o implicita ad effettuare tali pagamenti come conseguenza di

eventi passati ed è possibile effettuare una stima attendibile dell'obbligazione.

Benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro

I fondi per benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro sono rappresentati dal fondo per il trattamento di fine rapporto ("TFR") della capogruppo. Il TFR è contabilizzato secondo le regole applicabili ai piani a benefici definiti ("defined benefit plans") dello IAS 19.

Il fondo TFR è iscritto al valore atteso futuro dei benefici che i dipendenti percepiranno al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale obbligazione è determinata sulla base di ipotesi attuariali e la loro valutazione è effettuata, almeno annualmente, con il supporto di un attuario indipendente usando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani e i tassi di crescita delle retribuzioni, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. In particolare, i tassi di sconto presi a riferimento sono tassi o curve dei tassi dei titoli obbligazionari corporate high quality (curva tassi Euro Composite AA) nei rispettivi mercati di riferimento. I tassi dei futuri incrementi retributivi riflettono l'aspettativa di lungo termine del Gruppo nei mercati di riferimento e l'andamento dell'inflazione.

Gli utili e perdite attuariali che emergono a seguito delle rivalutazioni della passività per piani a benefici definiti sono rilevati immediatamente nelle altre componenti del conto economico complessivo, mentre gli interessi netti e gli altri costi relativi ai piani a benefici definiti sono rilevati a conto economico dell'esercizio.

I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel conto economico dell'esercizio lungo il periodo in cui i dipendenti prestano la loro attività lavorativa; i contributi versati in anticipo sono rilevati tra le attività nella misura in cui il pagamento anticipato determinerà una riduzione dei pagamenti futuri o un rimborso.

Accordi di pagamento basati su azioni

Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

F. Costi ed oneri

I costi per l'acquisizione di beni e servizi sono iscritti quando il loro ammontare può essere determinato in maniera attendibile. I costi per acquisto di beni sono riconosciuti al momento della consegna che in base ai contratti in essere identifica il momento del passaggio dei rischi e benefici connessi. I costi per servizi sono iscritti per competenza in base al momento di ricevimento degli stessi.

G. Proventi e oneri finanziari

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico dell'esercizio per competenza utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Il metodo dell'interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i flussi finanziari futuri attesi, in base alla vita attesa dello strumento finanziario, al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria.

H. Imposte sul reddito

Le imposte sono rilevate a conto economico, ad eccezione di quelle relative ad operazioni rilevate direttamente a patrimonio netto nel qual caso il relativo effetto è anch'esso rilevato nel patrimonio netto. Le imposte sul reddito includono le imposte correnti e le imposte differite attive e passive.

Le imposte correnti sono rilevate in funzione della stima dell'importo che il Gruppo si attende debba essere pagato applicando ai redditi imponibili di ciascuna società del Gruppo l'aliquota fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio in ciascun paese di riferimento. Le imposte sul reddito derivanti dalla distribuzione di dividendi sono iscritte nel momento in cui viene riconosciuta la passività relativa al pagamento degli stessi.

Le imposte differite attive e passive sono stanziate secondo il metodo delle passività (liability method), ovvero sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore determinato ai fini fiscali delle attività

e delle passività ed il relativo valore contabile nel bilancio consolidato. Le imposte differite attive e passive non sono rilevate sull'avviamento e sulle attività e passività che non influenzano il reddito imponibile.

Le imposte differite attive sono iscritte in bilancio solo se le imposte sono considerate recuperabili in considerazione dei risultati imponibili previsti per i periodi futuri. La recuperabilità viene verificata ad ogni chiusura dell'esercizio e l'eventuale parte per cui non è più probabile il recupero viene imputata a conto economico.

Le aliquote fiscali utilizzate per lo stanziamento delle imposte differite attive e passive, sono quelle che si prevede saranno in vigore nei rispettivi paesi di riferimento nei periodi di imposta nei quali si stima che le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

La compensazione tra imposte differite attive e passive è effettuata solo per posizioni omogenee, e se vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive; diversamente sono iscritti, per tali titoli, crediti e debiti.

I. Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile ai soci della controllante per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile ai soci della controllante per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

J. Immobili, impianti e macchinari di proprietà

Rilevazione e valutazione

Le immobilizzazioni materiali di proprietà sono iscritte al costo di acquisto o di produzione inclusivo degli oneri accessori, dedotti i successivi ammortamenti accumulati e svalutazioni per perdite di valore.

Gli eventuali oneri finanziari sostenuti per l'acquisizione o la costruzione di attività capitalizzate per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'uso o la vendita, sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita della classe di beni cui si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio a cui si riferiscono.

Se un elemento di immobili, impianti e macchinari di proprietà è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente (ove si tratti di componenti significativi).

Le migliorie su beni di terzi sono classificate nelle immobilizzazioni materiali, coerentemente con la natura del costo sostenuto. Il periodo di ammortamento corrisponde al minore tra vita utile residua dell'immobilizzazione materiale e la durata residua del contratto di locazione.

I cespiti in corso di costruzione sono iscritti al costo nelle "immobilizzazioni in corso" finché la loro costruzione non è disponibile all'uso; al momento della loro disponibilità all'uso, il costo è classificato nella relativa voce ed assoggettato ad ammortamento.

L'utile o la perdita generati dalla cessione di immobili, impianti, macchinari, attrezzature e altri beni è determinato come la differenza tra il corrispettivo netto della cessione e il valore netto residuo del bene, e viene rilevato nel conto economico dell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Costi successivi

I costi sostenuti successivamente all'acquisto dei beni ed il costo di sostituzione di alcune parti dei beni iscritti in questa categoria sono sommati al valore contabile dell'elemento cui si riferiscono e capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene stesso e pertanto ammortizzati sulla base della residua possibilità di utilizzazione del cespite. Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

Quando il costo di sostituzione di alcune parti dei beni è capitalizzato, il valore residuo delle parti sostituite è imputato a conto economico.

Ammortamento

Il periodo di ammortamento decorre dal momento in cui il bene è disponibile all'uso e termina alla più recente tra la data in cui l'attività è classificata come posseduta per la vendita, in conformità all'IFRS 5, e la data in cui la vita utile dell'attività è terminata.

Eventuali cambiamenti ai piani di ammortamento sono applicati in maniera prospettica. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine

della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile.

Le quote di ammortamento sono determinate sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alla vita utile stimata dei singoli cespiti. Di seguito le aliquote annuali applicate dal Gruppo:

Categoria Aliquota
Fabbricati 2% -3%
Impianti e macchinari 10% -20%
Attrezzature 12% - 25%
Mobili ed arredi 12%
Macchine ufficio 20%
Automezzi 25%

K. Diritti d'uso e debiti leasing

Nel rispetto di quanto previsto dall'IFRS 16, a partire dal 1 gennaio 2019 il Gruppo identifica come leasing i contratti a fronte dei quali ottiene il diritto di utilizzo di un bene identificabile per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Il Gruppo ha scelto di utilizzare il metodo retroattivo modificato, pertanto l'effetto cumulativo dell'IFRS 16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura al 1 gennaio 2019, senza ricalcolare e riesporre le informazioni comparative, come meglio dettagliato al successivo paragrafo 3.

A fronte di ogni contratto di leasing, a partire dalla data di decorrenza dello stesso ("commencement date"), il Gruppo iscrive un'attività (diritto d'uso del bene) in contropartita di una corrispondente passività finanziaria (debito per leasing), ad eccezione dei seguenti casi:

  • contratti di breve durata ("short term lease"), e cioè i contratti che hanno una durata inferiore o uguale ai dodici mesi;
  • contratti di modesto valore ("low value lease") applicato alle situazioni in cui il bene oggetto di leasing ha un valore non superiore ad Euro 5 mila (valore a nuovo). I contratti per i quali è stata applicata quest'ultima esenzione ricadono principalmente all'interno delle seguenti categorie: computers, telefoni e tablet; stampanti; altri dispositive elettronici; mobilio e arredi.

Per i contratti di breve durata e modesto valore non sono quindi rilevati la passività finanziaria del leasing e il relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione sono imputati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Nel caso di un contratto complesso che includa una componente leasing, quest'ultima è sempre gestita separatamente rispetto agli altri servizi inclusi nel contratto.

Per informazioni sulle modalità di prima applicazione di questo nuovo principio si rinvia alla successiva nota 3.

Debiti leasing

I debiti per leasing sono esposti nella voce di bilancio Passività finanziarie, correnti e non correnti, insieme agli altri debiti finanziari del Gruppo.

Al momento della rilevazione iniziale, il debito leasing è iscritto in base al valore attuale dei canoni leasing da liquidare determinato utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto (e cioè il tasso di interesse che rende il valore attuale della somma dei pagamenti e del valore residuo uguale alla somma del "fair value" del bene sottostante e dei costi diretti iniziali sostenuti dal Gruppo); ove questo tasso non sia indicato nel contratto o agevolmente determinabile, il valore attuale è determinato utilizzando lo "incremental borrowing rate", cioè il tasso di interesse incrementale che, in un analogo contesto economico e al fine di ottenere una somma pari al valore del diritto d'uso, il Gruppo avrebbe riconosciuto per un finanziamento avente durata e garanzie simili.

I canoni leasing oggetto di attualizzazione comprendono i canoni fissi; i canoni variabili per effetto di un indice o di un tasso; il prezzo di riscatto, ove esistente e ove il Gruppo sia ragionevolmente certo di utilizzarlo; l'entità del pagamento previsto a fronte dell'eventuale rilascio di garanzie sul valore residuo del bene; l'entità delle penali da pagare nel caso di esercizio di opzioni di estinzione anticipata del contratto, laddove il Gruppo sia ragionevolmente certo di esercitarle.

Dopo la rilevazione iniziale, il debito leasing è incrementato per tenere conto degli interessi maturati, determinati in base al costo ammortizzato, e decrementato a fronte dei canoni leasing pagati.

Inoltre, il debito leasing è oggetto di rideterminazione, in aumento o diminuzione, nei casi di modifica dei contratti o di altre situazioni previsti dall'IFRS 16 che comportino una modifica nell'entità dei canoni e/o nella durata del leasing. In particolare, in presenza di situazioni che comportino un cambiamento della stima della probabilità di

esercizio (o non esercizio) delle opzioni di rinnovo o di estinzione anticipata del contratto o nelle previsioni di riscatto (o meno) del bene alla scadenza del contratto, il debito leasing è rideterminato attualizzando il nuovo valore dei canoni da pagare in base ad un nuovo tasso di attualizzazione.

Diritti d'uso

I diritti d'uso sono esposti nella voce di bilancio "Immobili, impianti e macchinari" unitamente alle immobilizzazioni materiali di proprietà, e sono distinti per categoria in funzione della natura del bene utilizzato tramite contratto di leasing.

Al momento della rilevazione iniziale del contratto di leasing, il diritto d'uso è iscritto ad un valore corrispondente al debito leasing, determinato come sopra descritto, incrementato dei canoni pagati in anticipo e degli oneri accessori e al netto di eventuali incentivi ricevuti. Ove applicabile, il valore iniziale dei diritti d'uso include anche i correlati costi di smantellamento e ripristino dell'area.

Le situazioni che comportano la rideterminazione del debito leasing implicano una corrispondente modifica del valore del diritto d'uso.

Dopo l'iscrizione iniziale, il diritto d'uso è oggetto di ammortamento a quote costanti, a partire data di decorrenza del leasing ("commencement date"), e soggetto a svalutazioni in caso di perdite di valore.

L'ammortamento è effettuato in base al periodo minore tra la durata del contratto di leasing e la vita utile del bene sottostante; tuttavia, nel caso in cui il contratto di leasing preveda il passaggio di proprietà, eventualmente anche per effetto di utilizzo di opzioni di riscatto incluse nel valore del diritto d'uso, l'ammortamento è effettuato in base alla vita utile del bene.

L. Attività immateriali e Avviamento

Avviamento

L'avviamento è una attività immateriale a vita indefinita che deriva dalle aggregazioni aziendali contabilizzate con il metodo dell'acquisto ed è rilevato quale differenza positiva tra il costo d'acquisto e la quota di interessenza del Gruppo dopo avere iscritto tutte le altre attività, passività e le passività potenziali identificabili al loro fair value, attribuibili sia al Gruppo sia ai terzi (metodo del full fair value) alla data di acquisizione.

L'avviamento è un'immobilizzazione immateriale a vita utile indefinita, e pertanto non è soggetto ad ammortamento, ma è sottoposto a valutazione (impairment test), almeno una volta l'anno, in genere in occasione della chiusura del bilancio consolidato, al fine di verificare che non vi siano perdite di valore, salvo che gli indicatori di mercato e gestionali individuati dal Gruppo, non facciano ritenere necessario lo svolgimento del test anche nella predisposizione delle situazioni infrannuali.

La verifica del valore dell'avviamento viene effettuata individuando le unità generatrici dei flussi finanziari (cash generating units - CGU) che beneficiano delle sinergie della acquisizione. I flussi finanziari sono attualizzati al costo del capitale in funzione dei rischi specifici della stessa unità.

Una perdita di valore è iscritta nel conto economico qualora dalla verifica dei flussi finanziari attualizzati emerga che il valore recuperabile della CGU è inferiore al valore contabile. Le perdite così individuate non sono oggetto di successivi ripristini di valore.

Costi di sviluppo e altre attività immateriali

Le attività immateriali derivanti dallo sviluppo dei prodotti del Gruppo, sono iscritte nell'attivo solo se sono rispettati i seguenti requisiti:

  • ⎯ il costo attribuibile all'attività durante il suo sviluppo può essere valutato attendibilmente;
  • ⎯ il prodotto o il processo è fattibile in termini tecnici e commerciali;
  • ⎯ i benefici economici futuri sono probabili;
  • ⎯ Il Gruppo dispone delle risorse sufficienti a completarne lo sviluppo e a usare o vendere l'attività

Tali attività immateriali sono ammortizzate su base lineare lungo le relative vite utili. Qualora i criteri sopra esposti non sono rispettati i costi di sviluppo sono imputati nel conto economico dell'esercizio nel quale sono sostenuti.

Le spese di sviluppo capitalizzate sono iscritte al costo al netto del fondo ammortamento e delle eventuali perdite di valore cumulate.

I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Le altre attività immateriali comprensive di marchi, licenze e brevetti, che hanno una vita utile definita, sono rilevate inizialmente al costo di acquisto e sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti in base alla loro vita utile, e comunque nell'arco di un periodo non superiore a quello fissato dai contratti di licenza o acquisto sottostanti.

Di seguito le aliquote annuali applicate dal Gruppo:

Categoria Aliquota
Marchi 10%
Brevetti 33,33%
Costi di sviluppo 10% - 50%
Software e licenze 20%

Costi successivi

I costi successivi sono capitalizzati solo quando incrementano i benefici economici futuri attesi attribuibili all'attività a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi successivi, sono rilevati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

M. Attività e passività classificate come detenute per la vendita

Le attività non correnti e i gruppi in dismissione composti da attività e passività, sono classificati come detenuti per la vendita quando si prevede che il loro valore contabile sarà recuperato mediante un'operazione di cessione, anziché tramite il loro utilizzo nell'attività operativa dell'impresa. Questa condizione è rispettata solamente quando la vendita è altamente probabile, le attività sono disponibili per un'immediata vendita nelle loro condizioni attuali e la Direzione ha preso un impegno per la vendita, che dovrebbe avvenire entro dodici mesi dalla data di classificazione in questa voce. Le attività e le passività possedute per la vendita sono presentate separatamente dalle altre attività e passività della situazione patrimoniale-finanziaria. I corrispondenti valori patrimoniali dell'esercizio precedente non sono riclassificati.

Le attività non correnti e i gruppi di attività in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile e il valore di mercato al netto dei costi di vendita.

N. Attività e passività finanziarie Rilevazione e valutazione

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando il Gruppo diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.

Classificazione e valutazione successiva

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI) - titolo di debito; FVOCI – titolo di capitale; o al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

– l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e

– i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

– l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e

– i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, il Gruppo può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.

Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Sono compresi tutti gli strumenti finanziari derivati. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.

Ai fini della valutazione, il 'capitale' è il fair value dell'attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale, mentre l''interesse' costituisce il corrispettivo per il valore temporale del denaro, per il rischio di credito associato all'importo del capitale da restituire durante un dato periodo di tempo e per gli altri rischi e costi di base legati al prestito (per esempio, il rischio di liquidità e i costi amministrativi), nonché per il margine di profitto.

Nel valutare se i flussi finanziari contrattuali sono rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse, il Gruppo considera i termini contrattuali dello strumento. Pertanto, valuta, tra gli altri, se l'attività finanziaria contiene una clausola contrattuale che modifica la tempistica o l'importo dei flussi finanziari contrattuali tale da non soddisfare la condizione seguente. Ai fini della valutazione, il Gruppo considera:

  • eventi contingenti che modificherebbero la tempistica o l'importo dei flussi finanziari;
  • clausole che potrebbero rettificare il tasso contrattuale della cedola, compresi gli elementi a tasso variabile;
  • elementi di pagamento anticipato e di estensione; e
  • clausole che limitano le richieste di flussi finanziari da parte del Gruppo da attività specifiche (per esempio, elementi senza rivalsa).

L'elemento di pagamento anticipato è in linea con il criterio dei "flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse" quando l'ammontare del pagamento anticipato rappresenta sostanzialmente gli importi non pagati del capitale e degli interessi maturati sull'importo del capitale da restituire, che possono comprendere una ragionevole compensazione aggiuntiva per la risoluzione anticipata del contratto. Inoltre, nel caso di un'attività finanziaria acquisita con un premio o uno sconto significativo sull'importo nominale contrattuale, un elemento che consente o necessita di un pagamento anticipato pari ad un ammontare che rappresenta sostanzialmente l'importo nominale contrattuale più gli interessi contrattuali maturati (ma non pagati) (che possono comprendere una ragionevole compensazione aggiuntiva per la risoluzione anticipata del contratto) è contabilizzato in conformità a detto criterio se il fair value dell'elemento di pagamento anticipato non è significativo al momento della rilevazione iniziale.

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Impairment delle attività finanziarie

Alla chiusura di ogni esercizio il Gruppo rileva un fondo svalutazione per le perdite attese sui crediti commerciali, sulle attività contrattuali e sulle altre attività finanziarie valutate a costo ammortizzato; a questi fini il Gruppo adotta un modello di impairment basato sulle perdite attese (cosiddetto "Expected Credit Losses"). Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati sulla base di valutazioni specifiche su posizioni di credito scadute e da scadere e l'entità dei relativi accantonamenti è determinata sulla base del valore attuale dei flussi recuperabili stimati, dopo avere tenuto conto degli oneri di recupero correlati e del fair value delle eventuali garanzie riconosciute alla Società. Per le altre posizioni di credito gli accantonamenti sono determinati sulla base di informazioni aggiornate alla data di bilancio tenendo conto sia dell'esperienza storica sia delle perdite attese durante l'arco della vita del credito.

Il valore dei crediti commerciali, delle attività contrattuali e delle altre attività finanziarie è esposto in bilancio al netto del relativo fondo svalutazione mentre le svalutazioni sono rilevate a conto economico nella voce "Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti ai fondi".

Eliminazione contabile

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

Il Gruppo è coinvolto in operazioni che prevedono il trasferimento di attività rilevate nel proprio prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, ma mantiene tutti o sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dall'attività trasferita. In questi casi, le attività trasferite non sono eliminate contabilmente.

Il Gruppo procede all'eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. Il Gruppo elimina contabilmente una passività finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passività modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla base dei termini contrattuali modificati.

La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

O. Fondi rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di obbligazioni di natura legale o implicita (contrattuali o aventi altra natura) nei confronti di terzi, che derivano da un evento passato, per la cui soddisfazione è probabile che si renda necessario un esborso di risorse, il cui ammontare sia stimabile in modo attendibile.

Qualora si stimi che tali obbligazioni si manifestino oltre dodici mesi e i relativi effetti siano significativi, le stesse sono attualizzate ad un tasso di sconto che tiene conto del costo del denaro e del rischio specifico della passività iscritta. In questi casi l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo e l'eventuale effetto derivante dal cambiamento del tasso di attualizzazione è rilevato come onere finanziario. L'eventuale variazione di stima degli accantonamenti è riflessa nel conto economico nel periodo in cui avviene.

Passività potenziali

Il Gruppo è soggetto a contenziosi di natura legale e fiscale sottoposti alla giurisdizione di diversi stati, in relazione ai quali una passività è accertata quando è ritenuta probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale circostanza è riportata nelle note di bilancio.

Nel normale corso del business, il management monitora lo stato dei contenziosi anche con il supporto di propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale.

Garanzie prodotto

Il Gruppo accantona fondi a copertura dei costi stimati per l'erogazione dei servizi di garanzia sui prodotti venduti, determinati sulla base di un modello che utilizza le informazioni storiche disponibili circa la natura, la frequenza ed il costo sostenuto degli interventi in garanzia, al fine di correlare i costi stimati ai ricavi relativi di vendita.

P. Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore fra costo, determinato con il metodo del costo medio ponderato, e valore netto di realizzo, ovvero il prezzo di vendita stimato al netto di tutti i costi stimati per il completamento del bene e dei costi di vendita e di distribuzione che si dovranno sostenere per realizzare la vendita.

Il costo comprende i materiali diretti e, ove applicabile, la mano d'opera diretta, le spese generali di produzione e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali.

Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato dell'usato e dei ricambi, anche a seguito di specifiche azioni poste in essere dalla società.

Q. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono i valori contanti in cassa, i depositi bancari ed i mezzi equivalenti liquidabili entro tre mesi. Gli elementi inclusi nelle disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a Conto economico.

R. Capitale sociale

Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. Eventuali costi incrementali direttamente attribuibili all'emissione di azioni ordinarie sono rilevati a decremento del patrimonio netto. Le imposte sul reddito relative ai costi di transazione di un'operazione sul capitale sono rilevate in conformità allo IAS 12.

Come previsto dallo IAS 32, eventuali azioni proprie sono rilevate in riduzione del patrimonio netto. Il corrispettivo ricevuto dalla successiva vendita o riemissione di azioni proprie viene rilevato ad incremento del patrimonio netto. Eventuali utile e perdite derivanti dalla negoziazione, al netto degli effetti fiscali, sono iscritti tra le riserve di patrimonio netto.

S. Perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali

Ad ogni data di bilancio, il Gruppo verifica l'esistenza di eventi o circostanze tali da mettere in dubbio la recuperabilità del valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali a vita utile definita e, in presenza di indicatori di perdita, procede alla stima del valore recuperabile delle immobilizzazioni al fine di determinare l'esistenza di perdite di valore.

L'avviamento, le altre attività immateriali a vita utile indefinita e le immobilizzazioni immateriali in corso vengono invece verificate annualmente e ogniqualvolta vi è un'indicazione di una possibile perdita di valore.

La recuperabilità dei valori iscritti in bilancio è verificata tramite il confronto del valore contabile con il maggiore fra il valore corrente al netto dei costi di vendita, laddove esista un mercato attivo, e il valore d'uso. Il valore d'uso è determinato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi dall'utilizzo del bene o dell'aggregazione di beni e dalla sua dismissione al termine della sua vita utile.

Il valore recuperabile dell'avviamento è determinato dagli Amministratori attraverso il calcolo del valore in uso delle unità generatrici di cassa ("Cash Generating Units") a cui l'avviamento è allocato. Le Cash Generating Units sono definite come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi, derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili. In linea con quanto previsto dai principi contabili di riferimento, e coerentemente con la struttura organizzativa e di business, il Gruppo Biesse ha individuato 5 CGU; si rimanda alla nota 15 per maggiori dettagli.

Nel determinare l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri la Direzione utilizza molte assunzioni, inclusa la stima dei futuri incrementi nelle vendite, del margine lordo, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni nel capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto), in considerazione dei rischi specifici dell'attività o della cash generating unit. I flussi di cassa attesi impiegati nel modello sono determinati durante i processi di budget e pianificazione del Gruppo e rappresentano la miglior stima degli ammontari e delle tempistiche in cui i flussi di cassa futuri si manifesteranno sulla base del piano a lungo termine del Gruppo, che è aggiornato annualmente e rivisto dal management strategico ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo nell'ambito della approvazione del piano industriale a lungo termine del Gruppo. La crescita attesa delle vendite è basata sulle previsioni del management. I costi operativi considerati nei flussi di cassa attesi sono anch'essi determinati in funzione delle stime del management per i tre anni e sono supportati dai piani di produzione e dallo sviluppo prodotti del Gruppo. Il valore degli investimenti e il capitale di funzionamento considerato nei flussi di cassa attesi sono determinati in funzione di diversi fattori, ivi incluse le informazioni necessarie a supportare i livelli di crescita futuri previsti e il piano di sviluppo dei prodotti. Il valore di carico attribuito alla cash generating unit è determinato facendo riferimento allo stato patrimoniale consolidato mediante criteri di ripartizione diretti, ove applicabili, o indiretti.

Se il valore recuperabile di un'attività materiale o immateriale (incluso l'avviamento) è inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto e adeguato al valore recuperabile. Tale riduzione costituisce una perdita di valore, che viene rilevata nel conto economico.

In presenza di indicazioni che una perdita di valore, rilevata negli esercizi precedenti e relativa ad attività materiali o immateriali diverse dall'avviamento, possa non esistere più o possa essersi ridotta, viene stimato nuovamente il valore recuperabile dell'attività, e se esso risulta superiore al valore netto contabile, quest'ultimo viene aumentato fino al valore recuperabile. Il ripristino di valore non può eccedere il valore contabile che si sarebbe determinato (al netto di svalutazione e ammortamento) se non si fosse rilevata alcuna perdita di valore negli

esercizi precedenti.

Il ripristino di valore di un'attività diversa dall'avviamento viene rilevato in Conto economico.

3. Adozione di nuovi principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS

a) Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2019

Di seguito si riportano gli impatti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 16 e degli altri principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicati dal 1 gennaio 2019.

Impatti della prima applicazione dell'IFRS 16

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che sostituisce il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il Principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sulla nozione di controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti di fornitura di servizi, individuando quali discriminanti dei lease: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il Principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease, anche operativo, nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, il principio non comporta modifiche significative per i locatori.

Il Gruppo ha scelto di applicare il principio applicando il metodo retrospettivo modificato, iscrivendo quindi l'effetto cumulato derivante dall'applicazione del Principio nel patrimonio netto al 1° gennaio 2019 (non modificando i dati comparativi dell'esercizio 2018), secondo quanto previsto dai paragrafi IFRS 16:C7-C13. In particolare, il Gruppo ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • a) una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
  • b) un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

Riepilogo impatti della prima applicazione dell'IFRS 16

La tabella seguente riporta gli impatti prodotti dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione (1 gennaio 2019):

mln/euro Impatti alla data di
transizione
01-gen-19
Attività non correnti
Diritto d'uso di terreni e fabbricati 19
Diritto d'uso Automezzi 4,5
Diritto d'uso impianti e infrastrutture tecnologiche 0,1
Totale 23,5
Passività non correnti
Passività non correnti per leasing 20,4
Passività correnti
Passività correnti per leasing 3,1
Totale 23,5

Riconciliazione con gli impegni per lease

Al fine di fornire un ausilio alla comprensione degli impatti rivenienti dalla prima applicazione del principio, la tabella seguente fornisce una riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease, di cui fu data informativa al paragrafo U - "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall'unione europea ma non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal gruppo al 31 dicembre 2018" del bilancio dell'esercizio 2018 e l'impatto derivante dall'adozione dell'IFRS 16 all'1 gennaio 2019.

mln/euro

Impegni per leasing operativi al 31.12.2018 25,1
Pagamenti minimi su passività per leasing finanziarie al 31 dicembre 2018 2,0
Canoni per leasing di modesto valore (0,1)
Canoni per leasing dovuti in periodi coperti dalle opzioni di rinnovo che non erano inclusi
negli impegni per leasing operativi
3,5
Costi di manutenzione inclusi negli impegni per leasing operativi al 31/12/2018 ed esclusi
dai debiti per leasing ex IFRS 16
(1,4)
Altre variazioni - Altro 0,0
Passività finanziaria non attualizzata per leasing al 1 gennaio 2019 29,1
Effetto attualizzazione (3,6)
Passività finanziaria per leasing al 1 gennaio 2019 25,5
Valore attuale passività per leasing finanziari al 31 dicembre 2018 (1,9)
Passività finanziaria aggiuntiva per leasing al 1 gennaio 2019 23,6

Si segnala che l'incremental borrowing rate medio ponderato applicato alle passività finanziarie iscritte al 1 gennaio 2019 è risultato pari a 2,8%.

Il Gruppo si è avvalso delle esenzioni concesse dai paragrafia dell'IFRS 16:5 (a) e (b) concernenti rispettivamente gli short-term lease e i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset (vale a dire, i beni sottostanti al contratto di lease non superano Euro 5 mila, quando nuovi). La prima esenzione è stata

utilizzata per tutti i contratti qualificabili come "short-term lease"; i contratti per i quali è stata applicata l'esenzione per i "low-value asset" ricadono principalmente all'interno delle seguenti categorie:

  • Computers, telefoni e tablet;
  • Stampanti;
  • Altri dispositive elettronici;
  • Mobilio e arredi.

Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Per le autovetture che per gli appartamenti, le non-lease component sono state scorporate e contabilizzate separatamente rispetto alle lease components..

Infine, con riferimento alle regole di transizione, il Gruppo si è avvalso dei seguenti espedienti pratici disponibili in caso di scelta del metodo di transizione retrospettivo modificato:

  • Esclusione dei costi diretti iniziali dalla misurazione del diritto d'uso al 1° gennaio 2019;
  • Utilizzo delle informazioni presenti alla data di transizione per la determinazione del lease term, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di estensione e di chiusura anticipata.

Il Gruppo non si è invece avvalso dell'espediente pratico previsto dal paragrafo IFRS 16:c.10 c) in relazione ai contratti di leasing operativo con durata residua inferiore ai dodici mesi alla data di transizione.

Per i contratti di lease precedentemente classificati come lease finanziari in applicazione dello IAS 17, il valore contabile delle attività oggetto del lease e gli obblighi derivanti da contratti di lease rilevati secondo lo IAS 17 al 31 dicembre 2018 sono rispettivamente riclassificati tra i diritti d'uso e le passività per il lease senza alcuna rettifica.

Altri principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2019

Gli altri emendamenti e interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2019 sono i seguenti:

  • emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation (pubblicato in data 12 ottobre 2017). Tale documento specifica gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare il test "SPPI" ("Solely Payments of Principal and Interest") anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore;
  • documento interpretativo IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments (pubblicato dallo IASB nel mese di giugno 2017). Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. L'interpretazione prevede che le incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte vengano riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1;
  • documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" pubblicato dallo IASB in data 12 dicembre 2017 che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
    • o IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements: l'emendamento chiarisce che nel momento in cui un'entità ottiene il controllo di un business che rappresenta una joint operation, deve rimisurare l'interessenza precedentemente detenuta in tale business. Tale processo non è, invece, previsto in caso di ottenimento del controllo congiunto.
    • o IAS 12 Income Taxes: l'emendamento chiarisce che tutti gli effetti fiscali legati ai dividendi (inclusi i pagamenti sugli strumenti finanziari classificati all'interno del patrimonio netto) dovrebbero essere contabilizzati in maniera coerente con la transazione che ha generato tali profitti (conto economico, OCI o patrimonio netto).
    • o IAS 23 Borrowing costs: la modifica chiarisce che in caso di finanziamenti che rimangono in essere anche dopo che il qualifying asset di riferimento è già pronto per l'uso o per la vendita,

gli stessi divengono parte dell'insieme dei finanziamenti utilizzati per calcolare i costi di finanziamento.

  • In data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Plant Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19). Il documento chiarisce come un'entità debba rilevare una modifica (i.e. un curtailment o un settlement) di un piano a benefici definiti. Le modifiche richiedono all'entità di aggiornare le proprie ipotesi e rimisurare la passività o l'attività netta riveniente dal piano. Gli emendamenti chiariscono che dopo il verificarsi di tale evento, un'entità utilizzi ipotesi aggiornate per misurare il current service cost e gli interessi per il resto del periodo di riferimento successivo all'evento.
  • In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto.

L'adozione del documento interpretativo e degli emendamenti sopra riportati non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

b) Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall'Unione Europea ma non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2019

Gli emendamenti omologati dall'Unione Europea ma non ancora applicabili al 31 dicembre 2019 sono i seguenti:

  • Emendamento allo IAS 1 and IAS 8 sulla definizione di "materiality". L'emendamento è stato pubblicato dallo IASB il 31 ottobre 2018 e omologato dalla UE nel mese di dicembre 2019. L'emendamento prevede una diversa definizione di "material", ovvero: "Information is material if omitting, misstating or obscuring it could reasonably be expected to influence decisions that the primary users of general purpose financial statements make on the basis of those financial statements, which provide financial information about a specific reporting entity". Le modifiche sono efficaci per i periodi annuali che hanno inizio dal 1° gennaio 2020 o da data successiva.
  • Emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". Pubblicato il 29 marzo 2018 dallo IASB e omologato dalla UE nel mese di dicembre 2019, l'emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2020 ed ha l'obiettivo di aggiornare i riferimenti al quadro sistematico presenti negli IFRS, essendo quest'ultimo stato rivisto dallo IASB nel corso del 2018.
  • Emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform" pubblicato a settembre 2019 dallo IASB e omologato dalla UE nel mese di gennaio 2020. In particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR (tuttora in corso) sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento impone inoltre alle società di fornire in bilancio ulteriori informazioni in merito alle loro relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalle incertezze generate dalla riforma e a cui applicano le suddette deroghe. Le modifiche entrano in vigore dal 1 gennaio 2020.

Da una prima disamina, gli Amministratori ritengono che l'eventuale futura adozione di tali emendamenti non dovrebbe avere un impatto rilevante sul bilancio del Gruppo.

c) Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dalla Unione Europea

Si segnala che alla data di riferimento del presente bilancio sono ancora in sospeso per l'omologazione alcuni emendamenti all'IFRS 3 (definizione di "business" e introduzione di un "concentration test", opzionale, che permette di escludere la presenza di un business se il prezzo corrisposto è sostanzialmente riferibile ad una singola attività o gruppo di attività) e all'IFRS 10 e allo IAS 28 (al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10).

Inoltre, in data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai

contratti assicurativi emessi.

Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili non si attendono impatti rilevanti per il Gruppo.

4. SETTORI OPERATIVI

L'IFRS 8 - Settori operativi - definisce un settore operativo come una componente:

  • ⎯ che coinvolge attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi;
  • ⎯ i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale;
  • ⎯ per la quale sono disponibili dati economico finanziari separati.

Ai fini del controllo direzionale, il Gruppo è attualmente organizzato in cinque divisioni operative – Legno, Vetro & Pietra, Meccatronica,Tooling e Componenti. Tali divisioni costituiscono le basi su cui il Gruppo riporta le informazioni di settore. Le principali attività sono le seguenti:

  • Legno ed Advanced materials ("Legno") produzione e distribuzione installazione e assistenza postvendita di macchine e sistemi per la lavorazione del legno e materiali compositi;
  • Vetro & Pietra produzione, distribuzione, installazione e assistenza post-vendita di macchine per la lavorazione del vetro e della pietra;
  • Meccatronica produzione e distribuzione di componenti meccanici ed elettronici per l'industria;
  • Tooling produzione e distribuzione di utensili per la lavorazione del vetro e della pietra per tutte le macchine presenti sul mercato;
  • Componenti produzione e distribuzione di altri componenti legati a lavorazioni accessorie di precisione.

I ricavi verso clienti terzi conseguiti dal Gruppo sono così ripartiti:

2019 Vetro & Pietra Meccatronica Elisioni Totale Gruppo
(Dati consolidati in migliaia di Euro) Legno Tooling Componenti
Ricavi esterni 502.643 129 364 11 962 59.292 2.609 0 705.872
Ricavi inter-segmento 4.491 0 961 24.677 17.153 (47.283) 0
Totale ricavi 507.134 129.364 12.926 83.970 19.762 (47.283) 705.872
Risultato operativo di segmento 25.486 3.082 (175) 11.224 (42) (0) 39.575
Costi comuni non allocati (9.932)
Risultato operativo 29.643
Proventi e oneri finanziari non allocati (6.201)
Utile ante imposte 23.443
Imposte dell'esercizio (10.441)
Risultato dell'esercizio 13.002
2018 Vetro & Pietra Meccatronica Elisioni
(Dati consolidati in migliaia di Euro) Legno Tooling Componenti Totale Gruppo
Ricavi esterni 529 510 129.072 13.026 ୧୧ ૨૩૨ 3.384 0 741 527
Ricavi inter-segmento 2.283 (377) 219 30.164 19.528 (51.817) 0
Totale ricavi 531.793 128.695 13.245 96.699 22.912 (51.817) 741.527
Risultato operativo di segmento 48.988 5.682 (356) 17.336 1.574 (0) 73.223
Costi comuni non allocati (9.451)
Risultato operativo 63.772
Proventi e oneri finanziari non allocati (5.485)
Utile ante imposte 58.287
Imposte dell'esercizio (14.436)
Risultato dell'esercizio 43.851

I ricavi netti dell'esercizio 2019 sono pari ad € 705.872 mila, contro € 741.527 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento complessivo del 4,8% sull'esercizio precedente. La Divisione Legno conferma il suo ruolo di segmento principale del Gruppo, contribuendo per il 71,8% ai ricavi consolidati (71,7% nel 2018); le vendite passano da € 531.793 mila a € 507.134 mila (-4,6%). Il risultato operativo di segmento segna una diminuzione, passando da € 48.988 mila a € 25.486 mila, per effetto del calo della leva operativa (minori volumi di vendita con conseguente diminuzione dei margini operativi) e dei non recurring items (in particolare, ristrutturazione Cina). Il segmento Vetro & Pietra ha registrato un andamento stabile delle vendite (€ 129.364 mila contro € 128.695 mila, pari a +0,5%), con un'incidenza sui ricavi consolidati del 18,3%, in aumento rispetto all'esercizio precedente (17,4%). Il risultato operativo di segmento passa da € 5.682 mila a € 3.676 mila (l'incidenza sui ricavi passa dal 4,4% al 2,4%). Il segmento Meccatronica, a livello di ricavi, ha consuntivato un decremento del 13,2% rispetto al dato del 2018, diminuendo del 1,1% la sua contribuzione ai ricavi consolidati (11,9% contro 13% a fine 2018). Il risultato operativo passa da € 17.336 mila a € 11.331 mila (l'incidenza sui ricavi scende dal 17,9% al 13,4%). Il segmento Tooling ha segnato un leggero calo del 2,4% (€ 12.926 mila contro € 13.245 mila a fine 2018), con un'incidenza stabile sul fatturato consolidato del 1,8%. La redditività operativa è negativa per € 111 mila (in recupero rispetto al dato 2018, che era negativo per € 356 mila). Infine, il segmento Componenti evidenzia la diminuzione del fatturato rispetto al 2018 (€ 19.762 mila contro € 22.912 mila), per il calo degli ordinativi delle divisioni Legno e Vetro & Pietra; la redditività operativa passa da € 1.574 mila ad € 19 mila.

Di seguito si mostrano le rimanenze suddivise per settore operativo:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Legno Vetro & Pietra Tooling Meccatronica Componenti Totale Gruppo
2019 109,293 20.725 2.644 18.609 4.227 155,498
2018 110,262 12.598 2,278 25.180 12.468 162,786

ANALISI PER SETTORE GEOGRAFICO

Fatturato

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 Dicembre
2019 0/0 2018 0/0
Europa Occidentale 333.016 47,2% 353.514 47,7%
Asia - Oceania 105.947 15,0% 134 970 18,2%
Europa Orientale 89.217 12,6% 107.469 14,5%
Nord America 150 554 21,3% 117.750 15.9%
Resto del Mondo 27.138 3.8% 27.825 3.8%
Totale Gruppo 705.872 100,0% 741.527 100,0%

L'analisi delle vendite per area geografica rispetto al 2018 evidenzia la crescita del Nord America (+27,9%, da € 117.750 mila a € 150.554 mila del 2019), determinata in gran parte dalla consegna e installazione degli ordini di grandi impianti Systems, acquisiti nel corso del 2018. L'Europa Occidentale mantiene sempre il ruolo di mercato di riferimento con i suoi € 333.015 mila (47,2% del totale gruppo, in calo del 5,8% rispetto all'anno precedente). L'Asia - Oceania registra un decremento piuttosto consistente (-21,5%), passando dai € 134.970 mila del dicembre 2018 ai € 105.947 mila del 2019, così come l'Europa Orientale che diminuisce del -17%, registrando ricavi per € 89.217 nel 2019 contro i € 107.469 mila del 2018. Infine, l'area Resto del Mondo consuntiva risultati sostanzialmente stabili (€ 27.138 mila in calo del 2,5%).

5. RICAVI

I ricavi di vendita di merci e prestazione dei servizi del Gruppo al 31 dicembre 2019 sono di seguito dettagliati:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 Dicembre Al 31 Dicembre
2019 2018
Vendite di beni 644 164 686.799
Prestazioni di servizi 60 328 52.524
Ricavi vari 1.379 2.204
Ricavi 705.872 741.527

I ricavi dell'esercizio 2019 sono pari a € 705.872 mila, contro i € 741.527 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento complessivo del 4,8% sull'esercizio precedente.

In linea con quanto stabilito dall'IFRS 15 e come meglio spiegato nella precedente nota 2, il Gruppo considera la vendita del bene come performance obbligation distinta dai servizi accessori che vengono contabilizzati separatamente.

6. ALTRI PROVENTI

L'analisi degli altri proventi al 31 dicembre 2019 del Gruppo è la seguente:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 Dicembre Al 31 Dicembre
2019 2018
Affitti e locazioni attive 286 ૪૨
Contributi pubblici 1 185 1 584
Plusvalenze da alienazione ਦੇ I ਦੇ ਹੋ
Altri proventi e sopravvenienze attive 4,895 3.633
Altri proventi 6.417 ર્ટ રહી

La voce "Contributi pubblici" si riferisce principalmente. a Biesse Manufacturing relativamente all'esportazione di merci prodotte in India, sottoposte alla condizione che il pagamento sia stato ricevuto. La voce contiene altresì la quota di competenza dei contributi da ricevere su corsi di formazione effettuati internamente da alcune società del gruppo.

Gli "Altri proventi e sopravvenienze attive" includono la quota di competenza dell'esercizio del provento derivate dal credito d'imposta R&S (€ 1.476 mila al 31 dicembre 2019).

7. CONSUMI DI MATERIE PRIME, MATERIALI DI CONSUMO E MERCI

Al 31 dicembre 2019 la voce è pari ad € 287.038 mila e si decrementa del 7,3% rispetto l'esercizio precedente (€ 309.561 mila). La voce comprende tutti i costi di approvvigionamento relativi alla produzione, ed è principalmente costituita da costi per l'acquisto di materie prime e ricambi per € 289.510 mila, da costi per l'acquisto di prodotti finiti per € 8.878 mila, al netto del recupero di costi per materie prime per € 12.924 mila, e dalla variazione negativa delle rimanenze di materie prime per € 5.591 mila. Per maggiori commenti sulla variazione di questa voce si rinvia alla Relazione sulla gestione.

8. COSTO DEL PERSONALE

Il costo del personale dell'esercizio 2019 è pari ad € 221.576 mila, in aumento di € 6.735 mila rispetto all'esercizio precedente di € 214.841 mila. Di seguito si riporta il dettaglio della voce:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 Dicembre
2019 2018
Salari, stipendi e relativi oneri sociali 208.654 200 507
Premi, bonus e relativi oneri sociali 10.654 13.770
Accantonamenti per piani pensionistici 8.164 8.023
Altri costi per personale 4 539 3 560
Recuperi e capitalizzazioni costi del personale (10.436) (11.020)
Costo del personale 221.576 214.841

Il costo del personale passa da € 214.841 mila al 31 dicembre 2018 ad € 221.576 mila al 31 dicembre 2019, con un incremento di € 6.735 mila (+3,1%) rispetto all'esercizio precedente (il costo comprende anche il personale somministrato).

La variazione è sostanzialmente legata alla componente Salari e stipendi (+ 4,1% rispetto al 2018), dovuta all'effetto trascinamento dei costi legati alle assunzioni di nuove teste effettuate nell'ultima parte dell'esercizio 2018, in relazione alla politica di potenziamento della struttura necessaria per supportare i piani di sviluppo. La maggiore incertezza registrata nei mercati di riferimento ha imposto una attenzione particolare all'efficienza aziendale e alla razionalizzazione organizzativa, determinando un successivo e conseguente contenimento dei costi del personale.

Il numero dei dipendenti passa dalle 4.397 unità al 31 dicembre 2018 alle 4.133 unità al 31 dicembre 2019, con una riduzione di 264 unità.

La voce "recuperi e capitalizzazioni costi del personale" si riferisce interamente ai costi capitalizzati per l'attività di sviluppo di nuovi prodotti riconducibile prevalentemente alla Capogruppo.

9. AMMORTAMENTI, SVALUTAZIONI E ACCANTONAMENTI AI FONDI

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 Dicembre
2019 2018
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 18.980 9 936
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 14 307 12,884
Svalutazioni (Rivalutazioni) di immobilizzazioni materiali e immateriali 4.769 217
Accantonamenti ai fondi rischi e f.do svalutazione crediti 7 901 2.233
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti 45.957 25.270

La voce "Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti" passa da € 25.270 mila al 31 dicembre 2018 ad € 45.957 mila al 31 dicembre 2019, in aumento di € 20.687 mila rispetto all'esercizio precedente.

L'incremento degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali è sostanzialmente riconducibile alla prima applicazione dell'IFRS 16 nel bilancio al 31 dicembre 2019 con effetto dal 1 gennaio 2019, come già commentato nella parte introduttiva delle note esplicative. Gli ammortamenti dei diritti d'uso sono pari a € 8.586 mila nel 2019 mentre gli ammortamenti dei beni detenuti in base a contratti di leasing finanziario, ai sensi dell'ex IAS 17, erano pari a € 340 mila nel precedente esercizio.

La voce "Svalutazione (Rivalutazione) di immobilizzazioni materiali e immateriali" al 31 dicembre 2019 si riferisce alla svalutazione di progetti di sviluppo abbandonati nel corso dell'esercizio (€ 3.243 mila), in coerenza con le linee strategiche di gruppo, confermate anche nel piano industriale 2022, in termini di innovazione tecnologica che hanno reso necessaria la svalutazione di alcuni progetti di sviluppo legati a prodotti e soluzioni tecnologiche in phase-out. La voce include anche, per la quota residua, la svalutazione di alcune licenze non più utilizzate. Dell'importo totale della voce in esame, circa € 700 mila sono riconducibili alla già menzionata rivisitazione della strategia del Gruppo in Cina.

Anche gli accantonamenti presentano un significativo incremento, passando da € 2.233 mila del 2018 a € 7.901

mila nel 2019. L'incremento degli accantonamenti è dovuto principalmente alla decisione presa dal Gruppo di ridimensionare l'attività produttiva cinese, e parzialmente a contenziosi aperti per specifiche commesse Systems.

Per maggiori informazioni sugli accantonamenti al fondo svalutazione crediti e al fondo rischi e oneri si rinvia rispettivamente alle successive note 20 e 27.

10. ALTRI COSTI OPERATIVI

La voce altri costi operativi del Gruppo al 31 dicembre 2019 è di seguito dettagliata:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 Dicembre
2019 2018
Servizi alla produzione 28.361 34.797
Manutenzioni 5.078 5.150
Provvigioni e trasporti su vendite 20.684 20 583
Consulenze ર્ભ રો ર 8.471
Utenze 6.029 6,285
Fiere e pubblicità 10 919 12337
Assicurazioni 1.736 1.881
Compensi per Amministratori, sindaci e collaboratori 3.840 3.674
Viaggi e trasferte del personale 21.887 20,204
Godimento beni di terzi 2.876 11 940
Altri servizi 20-701 22 147
Altri costi operativi 128.726 147.470

La voce delle altre spese operative si è decrementata complessivamente di € 18.744 mila rispetto al 2018, (- 12,7%). La variazione principale è costituita dalla significativa riduzione delle spese per godimento di beni di terzi (riduzione di € 9.065 mila) dovuta alla già menzionata implementazione dell'IFRS 16 nell'esercizio in chiusura. Per maggiori informazioni sugli impatti dell'applicazione del nuovo principio e sulle modalità di transizione adottate si rinvia alle precedenti note 3 e 14. Al 31 dicembre 2019 in questa voce sono compresi affitti di competenza dell'esercizio esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 in quanto di breve durata o di modesto valore (€ 2.833 mila), come meglio dettagliato nella successiva nota 14, e altre spese per godimento beni di terzi (€ 43 mila).

I servizi alla produzione sono diminuiti per € 6.436 mila (-18,5% rispetto allo scorso anno) prevalentemente per effetto del decremento delle lavorazioni effettuate esternamente.

I costi per Fiere e pubblicità si riducono di € 1.419 mila (-11,5%), i Viaggi e trasferte del personale si incrementano di € 1.683 mila (+ 8,3%), gli Altri servizi si riducono di € 1.446 mila (- 32,8%). L'andamento decrescente dei costi per fiere e pubblicità è legato alla programmazione biennale di alcuni importanti appuntamenti fieristici esteri (Awisa in Australia, Fimma in Spagna, W18 in Gran Bretagna), che determinano un risparmio rispetto ai costi sostenuti nel 2018. Per quanto riguarda gli Altri servizi si segnala che questa componente include anche servizi legati ai noleggi auto che fino al 31 dicembre 2018 erano ricompresi tra i costi per godimento di beni di terzi mentre, a seguito dell'applicazione del nuovo principio IFRS 16, sono rilevati contabilmente in modo distinto e ricompresi in questa voce.

La riduzione dei costi per consulenze nell'esercizio 2019 è sostanzialmente riconducibile alla presenza di costi di natura non ricorrente nell'esercizio 2018 relativi a consulenze connesse alla quotazione della controllata HSD S.p.A., poi interrotta nel corso del 2018.

Come richiesto dall'art.149-duodecies del regolamento emittenti Consob, si riporta di seguito il dettaglio dei compensi alla Società di revisione, anch'essi inclusi nella componente degli altri costi operativi,:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato
il servizio
Destinatario Compensi 2019
Revisione contabile e verifiche trimestrali Deloitte & Touche S.p.A. Biesse S.p.A. 120
Deloitte & Touche S.p.A Società controllate 80
Rete Deloitte Società controllate 173
Altri servizi di attestazione 0
Altri servizi 0
Totale 373

11. PROVENTI E ONERI FINANZIARI

Si riporta di seguito il dettaglio della voce "proventi finanziari":

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Interessi su depositi bancari 161 107
Interessi attivi da clienti / 8
Interessi attivi verso altri 32 47
Altri proventi finanziari 297 188
Utili su cambi 7.370 8.917
Proventi finanziari 7.867 9.267

Si riporta di seguito il dettaglio della voce "oneri finanziari":

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Interessi passivi bancari, su mutui e finanziamenti 1.102 1.258
Interessi passivi su diritti d'uso 1.085 -
Interessi su locazioni finanziarie (ex IAS 17) 60
Interessi passivi verso altri 44 40
Svalutazione altre attività finanziarie correnti 77 303
Altri oneri finanziari 679 701
Perdite su cambi 11.081 12.390
Oneri finanziari 14.068 14.752

Gli interessi passivi per diritti d'uso (leasing) sono pari a € 1.085 mila nel 2019 (di cui € 915 mila relativi ai contratti di affitto non soggetti all'ex IAS 17, nel precedente esercizio).

Gli utili e le perdite su cambi comprendono le differenze cambio realizzate e non, derivanti sia dalla conversione in Euro delle operazioni ordinarie che dall'adeguamento al cambio di fine periodo delle partite creditorie e debitorie espresse in valuta estera.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha contabilizzato perdite nette su cambi per € 3.711 mila, di cui € 3.397 mila derivanti da perdite su cambi realizzati e € 314 mila derivanti da perdite su cambi non realizzate.

12. RISULTATO BASE E DILUITO PER AZIONE

Nella seguente tabella si riporta il calcolo dell'utile netto per azione base (Basic EPS) e dell'utile netto per azione diluito (Diluted EPS) riportati nel prospetto del conto economico consolidato:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Risultato dell'esercizio 13.027 43.672
Numero medio di azioni (in migliaia) considerate ai fini del calcolo del
risultato per azione base e diluito
27 393 27.393
Risultato per azione base e diluito (in Euro) 0.48 1,59
(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione degli
utili per azione di base
27.393 27.393
Effetto azioni proprie
Media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione - per il calcolo
dell'utile base
27 393 27.393
Effetti diluitivi 0 0
Media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione - per il calcolo
dell'utile diluito
27.393 27.393

Non essendoci effetti diluitivi, il calcolo utilizzato per l'utile base è applicabile anche per la determinazione dell'utile diluito.

L'utile base per azione al 31 dicembre 2019 risulta positivo per un ammontare pari a 0,48 euro/cent ed è calcolato dividendo il risultato attribuibile ai soci della controllante, positivo per € 13.027 mila, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

13. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Costo storico Terreni - Fabbricati -
Diritti d'uso su
immobili
Impianti e Macchinari
- Diritti d'uso su
impianti e macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni - Diritti
d'uso Auto, Mobili,
Macchine ufficio
In corso - Diritto
d'uso
immobilizzazioni
materiali in corso
Totale
Valore al 31/12/2017 79.204 63.692 23.583 32.286 7.644 206.409
Incrementi 6.586 3.456 2.919 4.702 6.729 24.392
Cessioni 3 (459) (566) (2.013) (847) (3.882)
Svalutazioni - - 1 - - (0)
Diff. cambio, riclassifiche e altre var. 6.371 9.028 473 236 (10.089) 6.018
Valore al 31/12/2018 92.164 75.718 26.409 35.210 3.437 232.937
Valore al 01/01/2019 - Incremento prima applicazione IFRS 16 18.957 80 4.487 23.524
Incrementi 17.273 8.195 2.068 4.593 6.344 38.472
Cessioni (452) (2.169) (929) (1.078) (215) (4.843)
Diff. cambio, riclassifiche e altre var. 602 144 23 26 (6.836) (6.040)
Valore al 31/12/2019 128.544 81.969 27.571 43.237 2.730 284.052
Fondi ammortamento
Valore al 31/12/2017 24.861 46.572 19.495 24.966 - 115.894
Ammortamento di periodo
Chiusura fondi per cessioni
2.389
252
3.213
(841)
2.128
23
2.207
(1.261)
-
-
9.937
(1.827)
Diff. cambio, riclassifiche e altre var. 2.994 2.605 187 374 - 6.159
Valore al 31/12/2018 30.495 51.549 21.833 26.286 - 130.163
Ammortamento di periodo 7.043 3.929 2.295 5.713 - 18.980
Chiusura fondi per cessioni (451) (2.158) (929) (1.068) - (4.606)
Svalutazioni 1 4 5
Diff. cambio, riclassifiche e altre var. 527 13 (135) (609) - (204)
Valore al 31/12/2019 37.614 53.332 23.066 30.326 - 144.337
Valore netto contabile
Valore al 31/12/2018 61.669 24.169 4.576 8.924 3.437 102.774
Valore al 31/12/2019 90.930 28.637 4.505 12.910 2.729 139.710

Dal 1 gennaio 2019 le immobilizzazioni materiali includono, oltre ai beni di proprietà, anche i cosiddetti Diritti d'uso, introdotti dall'IFRS 16.

Nella tabella di movimentazione, la riga "prima applicazione dell'IFRS 16" riporta gli impatti della prima applicazione del nuovo principio, ai cui fini, come già evidenziato, è stato utilizzato il metodo retrospettivo semplificato (che ha portato un incremento di € 23.524 mila).

I nuovi investimenti ammontano a € 38,5 milioni. Tra questi si segnalano l'acquisto di un magazzino verticale da parte della Capogruppo (€ 3,7 milioni), l'acquisto in leasing del fabbricato di Gradara della controllata HSD S.p.A. (€ 5,3 milioni, per effetto del subentro al leasing della Bi.Fin. S.r.l. e conseguente chiusura del contratto di affitto dello stesso stabile in essere con la stessa) e costi connessi all'apertura del nuovo showroom di Biesse Deutschland (€ 2,3 milioni in totale tra beni di proprietà e in leasing) oltre alla normale sostituzione degli strumenti di lavoro, necessari per l'attività produttiva ordinaria (relativa sia ai beni di proprietà che a quelli in leasing).

Per maggiori informazioni sui Diritti d'uso si rinvia alla successiva nota 14.

I terreni ed i fabbricati di proprietà del Gruppo non sono gravati da ipoteche.

14. DIRITTI D'USO E DEBITI PER LEASING

La tabella seguente riporta la composizione dei Diritti d'uso, esposti al netto del relativo fondo ammortamento, e delle relative passività finanziarie. Come già evidenziato, i diritti d'uso sono inclusi nella voce Immobili, impianti e macchinari, distintamente per categoria, mentre le passività da leasing sono ricomprese nelle voci Passività finanziarie, correnti e non correnti.

Per chiarezza espositiva, i saldi di queste voci al 31 dicembre 2019 sono messi a confronto con gli impatti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 16 al 1 gennaio 2019 e con i valori delle attività e passività ex IAS 17 al 31 dicembre 2018.

(in migliaia di Euro) 31/12/2019 Impatti IFRS16
Cespiti in
alla data di
leasing ex Ias 17
transizione
31/12/2108
1/1/2019
Attività non correnti
Diritto d'uso di terreni e fabbricati 25.891 18.957 125
Diritto d'uso automezzi (inclusi tra gli Altri beni) 7.526 4.487
Diritto d'uso impianti e infrastrutture tecnologiche
(inclusi tra gli Impianti e macchinari) 2.449 80 2.616
Totale 35.866 23.524 2.741
Passività non correnti
Passività non correnti per leasing 27.043 20.445 1.569
Passività correnti
Passività correnti per leasing 7.415 3.079 349
Totale 34.458 23.524 1.919

Nel corso del 2019 i diritti d'uso hanno subito un incremento pari complessivamente ad € 41.751 migliaia, di cui € 23.524 migliaia derivano all'impatto della prima applicazione dell'IFRS 16.

Le tabelle seguenti riportano la composizione degli ammortamenti dei Diritti d'uso e l'entità delle altre componenti economiche relative ai contratti di leasing.

(in migliaia di Euro) 31/12/2019
Quote di ammortamento diritti d'uso:
Diritto d'uso - fabbricati 4.833
Diritto d'uso automezzi 3.448
Diritto d'uso impianti e infrastrutture tecnologiche 306
Totale 8.586
(in migliaia di Euro) 31/12/2019
Altre componenti di conto economico
Interessi passivi 1.085
Costi relativi a leasing di breve durata 2.646
Costi relativi a leasing di valore modesto 187

Gli interessi passivi su diritti d'uso sono ricompresi tra gli Oneri finanziari. I costi relativi a leasing di breve durata o di modesto valore, esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16, sono esposti nella voce Altri costi operativi, tra i costi per godimento di beni di terzi. I proventi da sub-locazione dei diritti d'uso sono ricompresi tra gli altri proventi, alla voce affitti e locazioni attive.

Nel corso del 2019 i flussi di uscita per pagamenti connessi ai contratti di leasing sono pari complessivamente ad € 12.708 mila, di cui € 8.790 mila per rimborso dei debiti finanziari leasing e il residuo, pari a € 3.918 mila, per pagamenti effettuati a titolo di interessi su questi debiti e a fronte di contratti di leasing di breve durata e modesto valore.

Il dettaglio per scadenza dei debiti leasing è riportato nella successiva nota 24.

15. AVVIAMENTO

L'avviamento è allocato alle cash-generating unit ("CGU") identificate sulla base dei settori operativi del Gruppo. Il management, in linea con quanto disposto dall'IAS 36, ha individuato le seguenti CGU:

    1. Legno e Advanced Materials ("Legno") produzione e distribuzione installazione e assistenza postvendita di macchine e sistemi per la lavorazione del legno e materiali compositi;
    1. Vetro & Pietra produzione, distribuzione, installazione e assistenza post-vendita di macchine e sistemi per la lavorazione del vetro e della pietra;
    1. Meccatronica produzione e distribuzione di componenti meccanici ed elettronici per l'industria;
    1. Tooling produzione e distribuzione di utensili per la lavorazione del vetro e della pietra per tutte le macchine presenti sul mercato;
    1. Componenti produzione e distribuzione di altri componenti legati a lavorazioni accessorie di precisione.

Si ricorda che il contratto di acquisto della società Movetro S.rl. prevedeva un'opzione put/call per la quota residua delle quote. Abbiamo considerato la possibilità che la vecchia proprietà eserciti la Put (con data 31 luglio 2022), valutando tale operazione al prezzo minimo previsto dal contratto (€ 1 mln attualizzato ad oggi). La differenza di consolidamento generatasi è stata allocata ad avviamento nel segmento Vetro.

La seguente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti alle CGU:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Legno 8 476 8.403
Vetro & Pietra ਦੇ ਵੇਡੇ ਦੇ રે રેતેવે
Meccatronica ਦੇ ਵੇਰੇਰੇ ਦੇ ਦੇਰੇਰੇ
Tooling 3 940 3,940
Totale 23.550 23.542

Rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, l'avviamento aumenta di circa € 8 mila per l'effetto cambio subito dagli avviamenti delle filiali australiana ed americana.

Come previsto dai principi contabili, il valore recuperabile dell'avviamento è determinato almeno annualmente dagli Amministratori attraverso il calcolo del valore d'uso. Tale metodologia richiede, per sua natura, valutazioni significative da parte degli Amministratori circa l'andamento dei flussi di cassa operativi durante il periodo assunto per il calcolo, nonché circa il tasso di attualizzazione e il tasso di crescita di detti flussi di cassa.

La stima dei flussi di cassa operativi degli esercizi futuri è stata effettuata sulla base del piano industriale per il periodo 2020-2022 (di seguito, il "Piano") approvato dal Consiglio d'Amministrazione del 21 febbraio 2020, e sulla base delle stime di crescita di lungo termine dei ricavi e della relativa marginalità.

Il valore recuperabile della Cash Generating Unit è stato verificato attraverso la determinazione del valore d'uso, inteso come valore attuale dei futuri flussi di cassa generati dalla CGU calcolati in conformità al metodo del "Discounted cash flow".

Assunzioni alla base del Discounted cash flow

Le principali assunzioni utilizzate dal Gruppo per la stima dei futuri flussi di cassa ai fini del test di impairment sono i seguenti:

Al 31 dicembre
2019 2018
WACC 8,0 % 8,0 %
CAGR ricavi prospettici 3,2 % 6,0 %
Tasso di crescita valore terminale 1,5 % 1,5 %

E' stato utilizzato ai fini del test di impairment dell'avviamento un Weight Average Cost of Capital unico, per tutte le Cash Generating Units, in quanto le componenti di rischiosità (rischio paese, rischio spread, rischio tasso ecc…) sono state incorporate nei flussi calcolati e stimati delle singole CGU e di conseguenza non duplicati nel WACC.

Nel dettaglio, per la determinazione del tasso di sconto sono stati considerati i seguenti fattori:

  • per quanto riguarda il rendimento dei titoli privi di rischio si è fatto riferimento alla curva dei tassi di rendimento dei titoli di stato italiani con scadenza a 10 anni (su un orizzonte di rilevazione di 24 mesi);
  • per quanto riguarda il coefficiente di rischiosità sistematica (β) si è considerato quello specifico di Biesse (confrontato con quello di imprese comparabili nel settore Macchinari – Area Euro);
  • per quanto riguarda il premio per il rischio specifico (MRP), è stato assunto un valore pari al 5,5%;
  • infine, come costo lordo del debito, è stato considerato un tasso del 1,5%, determinato sulla base del costo medio del debito del Gruppo Biesse e tiene conto di uno spread Biesse applicato al Free risk Rate.

Assunzioni alla base della stima dei flussi finanziari

I flussi di cassa operativi utilizzati nella verifica dell'impairment per l'esercizio 2019 derivano dal piano industriale per il triennio 2020 – 2022 approvato in data 21 febbraio 2020 dal Consiglio di Amministrazione di Biesse S.p.A. Per i periodi rimanenti i flussi vengono estrapolati sulla base del tasso di crescita di medio/lungo termine di settore pari al 1,5%. I flussi di cassa futuri attesi sono riferiti alla CGU nelle condizioni attuali ed escludono la stima di flussi di cassa futuri che potrebbero derivare da piani di ristrutturazione futuri o altri cambiamenti strutturali.

Le principali assunzioni alla base della determinazione dei flussi finanziari prospettici sono le seguenti:

Al 31 dicembre
2019 2018
Incidenza media del costo del venduto sui ricavi del triennio 40,9 % 39,5 %
Incidenza media del costo del personale sui ricavi del triennio 32,6 % 29,1 %
Incidenza media delle componenti di costo operativo fisse sui ricavi del triennio 15,8 % 19,2 %

Risultati dell'impairment test

Dati consolidati in migliaia di € (GRUPPO BIESSE – TUTTE LE DIVISIONI) Al 31 dicembre
2019
Valore contabile della CGU (VC) 237.054
Valore recuperabile della CGU (VR) 574.043
Impairment -
Dati consolidati in migliaia di € (DIVISIONE LEGNO) Al 31 dicembre
2019
Valore contabile della CGU (VC) 151.295
Valore recuperabile della CGU (VR) 429.901
Impairment -
Dati consolidati in migliaia di € (DIVISIONE VETRO) Al 31 dicembre
2019
Valore contabile della CGU (VC) 25.814
Valore recuperabile della CGU (VR) 53.810
Impairment -
Dati consolidati in migliaia di € (DIVISIONE MECCATRONICA) Al 31 dicembre
2019
Valore contabile della CGU (VC) 43.895
Valore recuperabile della CGU (VR) 140.409
Impairment -
Dati consolidati in migliaia di € (DIVISIONE TOOLING) Al 31 dicembre
2019
Valore contabile della CGU (VC) 8.115
Valore recuperabile della CGU (VR) 10.444
Impairment -

Dai risultati del test come sopra riportati non è emersa la necessità di apportare alcuna svalutazione all'Avviamento iscritto nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.

Punto di pareggio

Per azzerare l'eccedenza, a livello consolidato, fra valore d'uso e valore contabile, in relazione alla verifica di impairment svolta per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, il costo del capitale (WACC) dovrebbe subire un incremento del 7,5 %, il saggio di crescita dei flussi "as is" nel valore terminale dovrebbe essere negativo ed inferiore di 10,6 % e l'Ebitda dovrebbe risultare inferiore rispetto a quello di piano "as is" di oltre € 58,7 milioni.

Per quanto riguarda le singole CGU, si veda la tabella sotto:

Legno Vetro Meccatronica Tooling
Wacc 17,80% 13,32% 20.26% 9,64%
Tasso di crescita -11,1% -4,61% -17,14% -0,37%
EBITDA -39.7 -4.0 -13,8 -0.3

Analisi di sensitività

E' stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati per la CGU in esame: ad eccezione della Divisione Tooling, nel caso di dimezzamento del CAGR dei ricavi di vendita, in tutti gli altri casi il valore d'uso rimane superiore al valore contabile anche assumendo variazioni peggiorative dei parametri chiave quali:

  • incremento di mezzo punto percentuale del tasso di sconto;
  • riduzione di mezzo punto percentuale del tasso di crescita;
  • dimezzamento del CAGR dei ricavi di vendita.

Di seguito si portano i risultati del valore recuperabile ottenuto a seguito delle variazioni ai parametri sopra indicati:

Legno Vetro Meccatronica Tooling
Wacc +0,5% CGU (VC) 151.295 25.814 43.895 8.115
CGU (VR) 396.458 49.382 129.722 9.618
Tasso di crescita -0,5% CGU (VC) 151.295 25.814 43.895 8.115
CGU (VR) 399.962 49.744 131.219 9.698
CAGR -50% CGU (VC) 151.295 25.814 43.895 8.115
CGU (VR) 213.935 16.431 119.249 3.332

E' opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di budget cui sono applicati i parametri prima indicati, sono determinati dal management del Gruppo sulla base dell'esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. A tal fine si segnala che la stima del valore recuperabile della cash-generating unit richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management. Il Gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri. Infatti, diversi fattori legati anche all'evoluzione del difficile contesto di mercato potrebbero richiedere una rideterminazione del valore degli avviamenti. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono monitorate costantemente dal Gruppo.

Si evidenzia peraltro in questa ottica come, partire dal mese di gennaio 2020, lo scenario nazionale e internazionale sia stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, stanno producendo ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività

economica e hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano allo stato prevedibili. In conseguenza di quanto descritto potrebbero prodursi effetti sulle stime utilizzate dalla direzione per la predisposizione del test di impairment al 31 dicembre 2019 (quali, a titolo di esempio, quelle relative ai flussi di cassa attesi, ai tassi di sconto applicati, al tasso di crescita "g rate" utilizzato ecc.) i quali, allo stato attuale, risultano di difficile determinazione, considerando il clima di estrema incertezza e lo scenario in evoluzione. I possibili effetti, anche contabili e relativi alla recuperabilità degli attivi iscritti in bilancio, saranno comunque oggetto di continuo e costante monitoraggio da parte degli amministratori nel prosieguo dell'esercizio 2020.

16. ATTIVITA' IMMATERIALI

Costi di sviluppo Brevetti marchi e altre Immobilizzazioni in Totale
(Dati consolidati in migliaia di Euro) attività immateriali costruzione e acconti
Costo storico
Valore al 31/12/2017 71.479 43.247 16.990 131.716
Incrementi 613 4.065 16.765 21.443
Cessioni (86) (670) (756)
Svalutazioni
Diff. cambio, riclassifiche e altre var. 9.708 4.347 (14.111) (56)
Valore al 31/12/2018 81.800 51.573 18.974 152.347
Incrementi 507 3.328 14.413 18.248
Storno per impairment (5.646) (3.660) (937) (10.243)
Diff. cambio, riclassifiche e altre var. 8.322 4.682 (13.365) (361)
Valore al 31/12/2019 84.984 55.923 19.085 159.991
Fondi ammortamento
Valore al 31/12/2017 53.644 24.149 77.794
Ammortamenti di periodo 8.902 3.982 12.884
Chiusura fondi per cessioni (197) (101) (298)
Svalutazioni 29
Diff. cambio, riclassifiche e altre var. (88) 1.330 1.242
Valore al 31/12/2018 62.260 29.388 91.649
Ammortamenti di periodo 9.191 5.116 14.307
Storno per impairment (3.339) (2.134) (5.473)
Diff. cambio, riclassifiche e altre var. (267) 98 (168)
Valore al 31/12/2019 67.845 32.468 100.314
Valore netto contabile
Valore al 31/12/2018 19.540 22.185 18.974 60.699
Valore al 31/12/2019 17.138 23.454 19.085 59.677
Svalutazioni 2019 (2.307) (1.526) (937) (4.770)

Al 31 dicembre 2019, il bilancio consolidato include attività rappresentate dai costi per lo sviluppo di nuovi prodotti per € 36,2 milioni, di cui € 19,1 milioni esposti tra le immobilizzazioni in corso e acconti.

La capitalizzazione dei costi di sviluppo comporta la formulazione di stime da parte degli Amministratori, in quanto la recuperabilità degli stessi dipende dai flussi di cassa derivanti dalla vendita dei prodotti commercializzati dal Gruppo Biesse.

Tali stime sono caratterizzate sia dalla complessità delle assunzioni alla base delle proiezioni dei ricavi e della marginalità futura sia dalle scelte industriali strategiche effettuate dagli Amministratori.

Come già evidenziato, dalla verifica dei flussi di cassa attesi dalla vendita dei prodotti, che incorporano i progetti di sviluppo oggetto di capitalizzazione, è emersa la necessità di apportare, al 31 dicembre 2019, una svalutazione di costi relativi a progetti di sviluppo, sia in ammortamento che in corso, precedentemente capitalizzati per € 3.243 mila in quanto ritenuti non più recuperabili e/o strategici ed una svalutazione di licenze non più utilizzate per € 1.526 mila.

Non sono presenti gravami nelle immobilizzazioni immateriali.

17. ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE – CORRENTI E NON CORRENTI

Le altre attività finanziarie, parte corrente e parte non corrente, sono così sintetizzate:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Attività finanziarie - non correnti 2.640 2.847
Attività finanziarie - correnti 2.653 494

Le attività finanziarie non correnti sono relative sostanzialmente a depositi cauzionali.

Per la parte corrente la voce è relativa al fair value degli strumenti derivati per € 429 mila (€ 494 mila al 31 dicembre 2018); la differenza, pari a € 2.224 mila, si riferisce alla polizza vita stipulata dalla Capogruppo nel corso del 2019 con la compagnia Generali Spa. Tale polizza, che prevede un periodo di possesso di almeno cinque anni ma con possibilità di recesso immediato, è stata stipulata dagli Amministratori a scopo di investimento temporaneo di liquidità prontamente smobilizzabile per le necessità finanziarie di breve termine.

18. RIMANENZE

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 Dicembre
2019 2018
Materie prime, sussidiarie e di consumo 47 634 54.450
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 21.818 16.697
Prodotti finiti e merci 67 219 75.194
Ricambi 18 828 16.445
Rimanenze 155.498 162.786

Le rimanenze, pari a € 155.498 mila, sono esposte al netto dei fondi obsolescenza pari a € 3.117 mila per le materie prime (+€ 154 mila rispetto al 2018), € 2.975 mila per i ricambi (+€ 422 mila rispetto al 2018) e € 3.839 mila (+€ 1.040 mila rispetto al 2018) per i prodotti finiti.

L'incidenza del fondo obsolescenza materie prime sul costo storico delle relative rimanenze è pari al 6,1%, mentre quella del fondo svalutazione prodotti finiti è pari al 5,4 %.

I magazzini del Gruppo si sono ridotti rispetto all'esercizio precedente per € 7.287 mila. Nel dettaglio, sono diminuiti i magazzini materie prime per € 6.816 mila e i magazzini prodotti finiti e merci per € 7.975 mila mentre hanno subito un incremento le rimanenze di prodotti in corso di lavorazione e semilavorati per € 5.121 mila e i ricambi per € 2.382.

Il fondo obsolescenza magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato dell'usato e dei ricambi.

19. CREDITI COMMERCIALI E ATTIVITA' CONTRATTUALI

La voce è così composta:

Dati consolidati in migliaia di Euro AL 31 Dicembre
2019 2018
Attività contrattuali 5.628
Crediti commerciali 116.973 122.329
Totale 116.973 127.957

Non ci sono attività contrattuali al 31 dicembre 2019 mentre questa posta presentava un saldo pari € 5.628 mila al 31 dicembre 2018.

Queste attività sono relative ai corrispettivi spettanti al Gruppo a fronte dell'avanzamento dei lavori effettuati che eccedono la parte già addebitata al cliente nel rispetto delle condizioni contrattuali. A fronte delle attività contrattuali iscritte al 31 dicembre 2018 non si era reso necessario effettuare accantonamenti a specifici fondi svalutazione. Le commesse in corso al 31 dicembre 2018 sono state completate nel corso del 2019, mentre non ci sono contratti con i clienti qualificabili come vendite da rilevare nel corso del tempo in corso di lavorazione al 31 dicembre 2019.

Per i commenti sui crediti commerciali si rinvia alla successiva nota n. 20.

20. CREDITI COMMERCIALI

I crediti commerciali del Gruppo al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 sono di seguito dettagliati:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Crediti commerciali verso terzi 122.895 128.694
Crediti commerciali verso parti correlate 17 50
Fondo svalutazione crediti (5.939) (6.415)
Crediti commerciali 116.973 122.329

La Direzione ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.

I crediti commerciali pari a € 116.973 mila diminuiscono di € 5.356 mila rispetto l'esercizio precedente (€ 122.329 mila nel 2018).

Di seguito si riporta la movimentazione del fondo:

Al 31 dicembre
2019 2018
Saldo al 1° Gennaio 6.415 5.238
Accantonamento dell'esercizio 459 2.006
Reversal dei fondi eccedenti (122) -
Utilizzi (833) (604)
Differenze cambio 20 (38)
Altri movimenti - (187)
Saldo al 31 Dicembre 5.939 6.415

21. ALTRI CREDITI

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Saldo al 1° Gennaio 6.415 5.238
Accantonamento dell'esercizio 459 2.006
Reversal dei fondi eccedenti (122) -
Utilizzi (833) (604)
Differenze cambio 20 (38)
Altri movimenti - (187)
Saldo al 31 Dicembre 5.939 6.415
Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati sia sulla base di valutazioni specifiche di
posizione di credito per i quali sussistono specifici contenziosi e sono generalmente supportate da relativo
parere legale, sia sulla base di valutazioni di carattere generale fondate dell'esperienza storica per le altre
posizioni creditorie, tenendo conto anche di considerazioni di tipo forward looking.
L'entità degli accantonamenti è determinata sulla base del valore attuale dei flussi recuperabili stimati, dopo
avere tenuto conto degli eventuali oneri di recupero correlati e del fair value delle eventuali garanzie riconosciute
al Gruppo.
Le posizioni creditizie scadute risultano in ogni caso monitorate dalla direzione amministrativa attraverso analisi
periodiche delle principali posizioni e per quelle per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità
parziale o totale, si procede a svalutazione.
Per maggiori dettagli sulla gestione del credito si rimanda alla nota 32. Per l'analisi dei crediti commerciali verso
parti correlate e controllanti si rimanda alla nota 33.
21. ALTRI CREDITI
Il dettaglio della voce altri crediti correnti al 31 dicembre 2019 è il seguente:
(Dati consolidati in migliaia di Euro) 2019 Al 31 dicembre 2018
Crediti per imposte sui consumi e altri crediti verso
l'erario
11.600 14.558
Crediti per imposte sui redditi 5.959 7.720
Crediti verso controllante 977 977
Altri crediti verso terzi 4.354 4.797
Altri crediti 22.890 28.052
I crediti per imposte sui consumi e altri crediti verso l'erario, pari a € 11.600 mila, si riducono di € 2.958 mila
rispetto al precedente esercizio. Tale posta include i crediti IVA e altri crediti verso l'erario. La riduzione è in parte
dovuta alla riduzione dei crediti della capogruppo e di alcune controllate verso l'Erario per Iva, e risente altresì
della riduzione del credito d'imposta R&S.
I "crediti per imposte sul reddito" contengono prevalentemente crediti per l'imposta IRES e si riducono di circa €
1,7 milioni rispetto al precedente esercizio.
A decorrere dall'esercizio 2008 la società Biesse S.p.A. partecipa al consolidato fiscale nazionale del Gruppo
Biesse insieme alle sue controllate Bre.Ma. Brenna Macchine S.r.l, Viet Italia S.r.l., HSD S.p.A., Axxembla S.r.l.,

Uniteam S.p.A., Montresor S.r.l., Movetro S.r.l., BSoft S.r.l. In tale contesto, ai sensi degli artt. 117 e ss del DPR 917/86, l'IRES viene determinata a livello complessivo compensando gli imponibili positivi e negativi delle società indicate in precedenza. I rapporti economici, le responsabilità e gli obblighi reciproci tra le società sono definiti nel regolamento di partecipazione al consolidato fiscale del Gruppo Biesse.

La voce "Altri crediti verso terzi" include i risconti su costi di competenza di esercizi successivi e crediti diversi e rimane sostanzialmente stabile rispetto al precedente esercizio.

Relativamente ai crediti verso parti correlate si rimanda alla successiva nota 33.

22. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 Dicembre
2019 2018
Depositi bancari 84.570 66.926
Denaro e valori in cassa 1.491 3.330
Attività finanziarie la cui scadenza originaria non
supera i 3 mesi
- 12.764
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 86.061 83.020

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il valore dei depositi bancari, per € 84.570 mila, e denaro e valori in cassa, per € 1.491 mila. Al 31 dicembre 2018 le Attività finanziarie la cui scadenza originaria non supera i tre mesi si riferivano principalmente ad investimenti a brevissimo realizzo effettuati prevalentemente con le banche d'affari Azimut, Kairos e Amundi, interamente smobilizzati nel 2019 senza rilevare perdite. Tali investimenti erano relativi a strumenti finanziari cash equivalent (obbligazioni e liquidità) il cui valore contabile era rappresentato dal loro mark to market.

Per ulteriori dettagli riguardo alle dinamiche che hanno influenzato le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti si rinvia al Rendiconto Finanziario di Gruppo; si rimanda invece alla nota 23 per maggiori dettagli sulla posizione finanziaria netta.

Ai fini della predisposizione del rendiconto finanziario, sono escluse le transazioni di carattere finanziario e di investimento che sono state effettuate senza movimentazione dei flussi di cassa. In particolare, nel rendiconto al 31 dicembre 2019 sono stati esclusi gli incrementi dei diritti d'uso e le correlate passività finanziarie per leasing (€ 41.751 mila).

Non esistono alla data di chiusura di bilancio depositi vincolati.

23. PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Il prospetto della movimentazione del patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2019 è riportato nella sezione dei prospetti contabili.

Il capitale sociale pari a € 27.393 mila, invariato rispetto il precedente esercizio, è rappresentato da n. 27.393.042 azioni ordinarie della Capogruppo dal valore nominale di € 1 ciascuna.

Alla data di approvazione del presente bilancio non sono possedute azioni proprie.

Riserva copertura e di conversione

La voce è costituita integralmente dalla riserva di conversione che comprende tutte le differenze cambio derivanti dalla conversione dei bilanci in valuta estera, per la parte di pertinenza del gruppo, ed è negativa per € 6.140 mila al 31 dicembre 2019, sostanzialmente invariata rispetto al precedente esercizio (€ 6.063 mila nel 2018).

La "Riserva di conversione" contiene anche le differenze cambi derivanti dal consolidamento nel bilancio civilistico della Capogruppo del bilancio della Branch di Dubai (€ 4 mila).

Riserve di capitale

La voce è costituita integralmente dalla Riserva da sovrapprezzo delle azioni della Capogruppo, invariata rispetto

al precedente esercizio (€ 36.202 mila).

Altre riserve

Le Altre riserve risultano cosi composte:

Al 31 dicembre
2019 2018
Riserva legale 5.479 5.479
Riserva straordinaria 115.322 96.462
Riserva per azioni proprie in portafoglio - -
Utili a nuovo e altre riserve 26.534 15.497
Altre riserve 147.335 117.438

Partecipazioni di terzi

24. PASSIVITA' FINANZIARIE

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Riserva legale 5.479 5.479
Riserva straordinaria 115.322 96.462
Riserva per azioni proprie in portafoglio - -
Utili a nuovo e altre riserve 26.534 15.497
Altre riserve 147.335 117.438
La riserva legale accoglie gli accantonamenti di utili della Capogruppo nella misura del 5% per ogni esercizio.
Nel corso dell'esercizio la riserva non è stata aumentata, avendo già raggiunto il 20% del valore del capitale
sociale (pari ad € 5.479 mila).
La riserva straordinaria, pari a € 115.322 mila al 31 dicembre 2019, si incrementa di € 18.860 mila rispetto al
precedente esercizio per effetto della destinazione del risultato 2018 della Capogruppo, al netto dei dividendi
distribuiti nel 2019 pari a € 13.149 mila.
Gli utili a nuovo e le altre riserve pari ad € 26.534 mila (€ 15.497 mila nel 2018) si incrementano di € 11.037 mila.
La voce altre riserve è composta dalla riserva per utili/perdite attuariali per negativi € 4.982 mila, dagli utili indivisi
da consolidamento per € 29.167 mila e da altre riserve della Capogruppo per € 2.349 mila.
Per un'analisi delle variazioni di queste riserve si rinvia al Prospetto dei movimenti di patrimonio netto.
Partecipazioni di terzi
Le partecipazioni di terzi sono pari a € 858 mila al 31 dicembre 2019 (€ 893 mila al 31 dicembre 2018).
24. PASSIVITA' FINANZIARIE
Di seguito si riporta il dettaglio delle passività finanziarie correnti e non correnti al 31 dicembre 2019 e 31
dicembre 2018.
(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Passività non correnti
Passività per leasing 27.043 1.569
Altri debiti finanziari non correnti 26.006 33.821
53.049 35.390
Passivita correnti
Passività per leasing 7.415 349
Debiti verso banche e istituti finanziari 43.816 21.178
Altri finanziamenti 2.295
Passività finanziarie da strumenti derivati 748 982
Passività verso controllante - -
54.274 22.510
Totale passività finanziarie 107.323 57.900
Passività per leasing
Il rilevante incremento dei debiti per leasing è determinato dagli impatti della prima applicazione dell'IFRS 16 a
partire dal 1 gennaio 2019, già analizzati nella precedente nota 3.
La suddivisione per scadenza dei debiti per leasing è di seguito esposta:

Passività per leasing

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 Dicembre
2019 2018
Debiti per leasing:
- esigibili entro un anno 9.033 367
- esigibili oltre un anno, ma entro cinque anni 18.553 1.597
- esigibili oltre 5 anni 12.226
Totale 39.812 1.964
Dedotti gli addebiti per oneri finanziari futuri (5.354) (45)
Valore attuale dei debiti per leasing 34.458 1.919
di cui:
Corrente 7.415 349
Non corrente 27.043 1.569

Il significativo incremento dei debiti per leasing è sostanzialmente riconducibile agli effetti della prima applicazione dell'IFRS 16, già menzionata e più ampiamente descritta nelle precedenti note 3 e 14.

I debiti per diritti d'uso includono passività verso parti correlate pari complessivamente a € 42 mila (di cui € 15 mila a breve) e verso società controllanti per € 1.481 mila (di cui € 128 mila a breve). Per le altre informazioni sui debiti per leasing si rinvia alla precedente nota 14.

Scoperti bancari e altri debiti finanziari

Per l'esercizio 2019 il tasso medio di raccolta sui prestiti è stato pari al 0,67%.

Al 31 dicembre 2019, l'importo relativo alle linee di credito per cassa ottenute e non utilizzate in Italia ammonta a 189 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2019, la società ha linee a breve termine (a revoca) per il 40.3% del totale delle linee di credito per cassa accordate, mentre il restante è rappresentato da linee di credito di finanziamenti chirografari, in assenza di vincoli ipotecari. Nelle linee accordate sono inclusi anche revolving credit facility.

Passività finanziarie da strumenti derivati

Le passività rappresentate da strumenti derivati sono pari al fair value delle operazioni di copertura in valuta (contratti "forward") in essere al 31 dicembre 2019 per € 748 mila. Il Gruppo non adotta l'opzione contabile dell'hedge accounting per la rilevazione di tali strumenti.

Indebitamento finanziario netto

Di seguito si riporta il dettaglio dell'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018. Si precisa che l'indebitamento finanziario netto è presentato secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 è in conformità con le raccomandazioni di ESMA/2013/319.

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Cassa 1.491 3.330
Disponibilità liquide 84.570 66.926
Attività finanziarie la cui scadenza originaria non supera tre mesi 12.764
Liquidità 86.061 83.020
Attività finanziarie (inclusi strumenti finanziari derivati) 2.653 494
Debiti per locazione finanziaria a breve termine (7.415) (349)
Debiti bancari correnti (688) (533)
Parte corrente dell'indebitamento non corrente e finanziamenti a breve (43.129) (20.645)
Altri debiti finanziari correnti (3.043) (1.189)
(Indebitamento finanziario corrente) (54.274) (22.716)
(Indebitamento finanziario corrente netto) /disponibilità 34.440 60.798
Debiti per locazione finanziaria a medio/lungo termine (27.043) (1.569)
Debiti bancari a medio e lungo termine (26.006) (33.821)
(Indebitamento finanziario non corrente) (53.049) (35.390)
(Indebitamento finanziario netto) / disponibilità (18.609) 25.407

Riconciliazione dei flussi finanziari

Nella tabella seguente è riportato il dettaglio delle variazioni delle passività finanziarie, con la separata evidenza di quelle che hanno comportato flussi di cassa e sono quindi riportate nel rendiconto finanziario, nella sezione "flussi da attività di finanziamento", rispetto alle altre variazioni che non determinano impatti di carattere monetario.

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Variazioni non monetarie
31/12/2018 Flussi di cassa Nuovi leasing Altri movimenti 31/12/2019
Scoperti bancari 534 157 (3) 688
Finanziamenti e mutui e derivati 54.953 16.623 173 71.749
Leasing 1.919 (8.790) 41.325 3 34.458
Totale 57.406 7.990 41.325 173 106.894

25. BENEFICI AI DIPENDENTI

Piani a contributi definiti

Per effetto della Riforma della Previdenza complementare le quote maturande a partire dal 1° gennaio 2007 e per effetto delle scelte operate dai dipendenti, sono destinate a forme di previdenza complementare o trasferite dall'azienda al fondo tesoreria gestito dall'INPS, configurandosi a partire dal momento in cui la scelta è formalizzata dal dipendente, come piani a contribuzione definita (non più soggetti a valutazione attuariale). A questi costi si aggiungono quelli sostenuti dalle controllate estere per piani a contributi definiti. Il costo complessivo a fronte di questi piani per i dipendenti è pari a € 7.823 mila (€ 7.603 mila nel precedente esercizio).

Piani a benefici definiti

Tale voce accoglie principalmente il trattamento fine rapporto appostato dalla società Capogruppo e dalle sue controllate italiane in ottemperanza alla vigente normativa italiana, che garantisce un'indennità di liquidazione al lavoratore al momento in cui lo stesso termini il rapporto di lavoro. La movimentazione della voce "Benefici ai dipendenti" è la seguente:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Saldo al 1° Gennaio 12.550 13.456
Prestazioni correnti 358 -
Oneri/(proventi) finanziari (29) (29)
Benefici erogati (840) (660)
Perdita/(utile) attuariale 624 142
Altri movimenti 48 (360)
Saldo al 31 Dicembre 12.710 12.550

Le ipotesi adottate nella valutazione dell'obbligazione del TFR sono le seguenti:

Assunzioni economiche Al 31 dicembre
2019 2018
Tasso annuo di inflazione 1,20% 1,50%
Tasso annuo di attualizzazione dal -0,23% del 2019 al dal -0,18% del 2018 al
0,83% del 2033 1,61% del 2032
Al 31 dicembre
Assunzioni demografiche 2019 2018
Tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria
Decesso Generale dello Stato
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Pensionamento 100% al raggiungimento dei requisiti AGO
Probabilità anticipazioni 3% 3%

Gli effetti della rimisurazione dei piani a benefici definiti ammontano al 31 dicembre 2019 a € 624 mila negativi; l'effetto delle imposte calcolate sugli stessi è pari a € 150 mila.

Dipendenti medi

Il numero medio delle unità lavorative dell'esercizio 2019 è pari a 4.279 (4.340 nel 2018).

26. IMPOSTE SUL REDDITO

Imposte sul reddito rilevate a conto economico

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Ires e altre imposte differite 3.952 10.785
Imposte sul reddito delle controllate estere 4.660 4.680
Altre imposte (26) (32)
Ires e altre imposte assimilabili dell'esercizio 8.587 15.433
IRAP e imposte assimilabili correnti 1.405 2.679
Imposte sul reddito relative a esercizi precedenti 449 (3.676)
Imposte sul reddito 10.441 14.436

La voce Ires e altre imposte differite, complessivamente negative per € 3.952 mila (€ 10.785 mila nel 2018), si riferiscono principalmente alla quota Ires di periodo (determinata dal consolidato fiscale nazionale) e all'utilizzo di imposte differite attive accantonate negli esercizi precedenti.

Il saldo delle componenti fiscali è negativo per complessivi € 10.441 mila. Il saldo negativo si determina per effetto dei seguenti elementi: imposte IRES ed altre imposte differite (€ 3.952 mila) ed IRAP (€ 1.405 mila); accantonamenti per imposte sul reddito di società estere (€ 4.660 mila) e imposte relative a esercizi precedenti (€ 449 mila).

Il significativo incremento del tax-rate è principalmente dovuto alla presenza di due elementi congiunti: (i) la minore incidenza del beneficio fiscale collegato al Patent Box in quanto i numeri relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 comprendono le sopravvenienze attive fiscali collegate anche alle annualità pregresse in virtù dell'accordo siglato nel 2019 in capo a Biesse Spa ma riferito anche alle annualità 2015-2016-2017-2018, mentre nell'esercizio 2019 è rilevato soltanto il beneficio calcolato per l'esercizio corrente; (ii) una maggiore incidenza delle perdite rilevate in Cina per effetto dell'operazione di restructuring del business locale, sulle quali non sono state stanziate imposte differite attive.

L'accantonamento per imposte dell'anno può essere riconciliato con il risultato di esercizio esposto in bilancio come segue:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre
2019 2018
Risultato ante imposte 23.443 58.287
Imposte all'aliquota nazionale del 24% -5.626 24,00% -13.989 24,00%
Effetto fiscale di costi non deducibili/utili esenti nella
determinazione del reddito
-81 0,34% -631 1,08%
Rilevazione e utilizzo di perdite non precedentemente
riconosciute
270 -1,15% 296 -0,51%
Effetto fiscale di perdite d'esercizio non iscritte nello stato
patrimoniale
-3.275 13,97% -1.859 3,19%
Effetto delle imposte differite attive non stanziate in esercizi
precedenti e riduzione di valori
-77 0,33% -1.432 2,46%
Effetto delle differenti aliquote d'imposta relative a controllate
operanti in altre giurisdizioni
-168 0,72% -614 1,05%
Altre differenze
Imposte sul reddito dell'esercizio e aliquota fiscale
370 -1,58% 2.795 -4,80%
effettiva -8.587 36,6% -15.433 26,5%
IRAP (corrente e differita) -1.405 5,99% -2.679 4,60%
Imposte relative ad esercizi precedenti -449 1,92% 3.676 -6,31%
Imposte sul reddito dell'esercizio -10.441 44,5% -14.436 24,8%

Attività/Passività per imposte differite

Di seguito sono riportati i principali elementi che compongono le attività e passività per imposte differite.

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Accantonamenti fondi svalutazione e fondi rischi 3.845 2.592
Profitti infragruppo compresi nel valore delle rimanenze finali 3.981 5.496
Perdite fiscali recuperabili 1.780 1.187
Altro 3.729 3.048
Attività per imposte differite 13.334 12.323
Ammortamenti 2.068 1.901
Ammortamenti su goodwill
Altro 808 437
Passività per imposte differite 2.876 2.338
Posizione netta 10.458 9.985

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha attività e passività per imposte differite per un saldo netto positivo di € 10.458 mila (€ 9.985 mila nel 2018). Il management ha rilevato le attività per imposte anticipate fino al valore per cui ne ritiene probabile il recupero. Nella determinazione delle poste sono stati presi in considerazione i risultati di

budget e le previsioni per gli anni successivi, coerenti con quelli utilizzati ai fini dei test di impairment, approvati dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo in data 21 febbraio 2020, e descritti nel precedente paragrafo relativo al valore recuperabile delle attività non correnti. Sono circa € 10 milioni le imposte differite attive su perdite pregresse non iscritte in bilancio al 31 dicembre 2019.

Debiti per imposte sul reddito

I debiti per imposte sul reddito sono pari a € 5.921 mila (€ 4.134 mila al 31 dicembre 2018) e contengono i debiti per imposte sul reddito ancora da pagare alla data di chiusura del bilancio.

27. FONDI RISCHI E ONERI

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2019
Garanzie
prodotto
Quiescenza
agenti
Ristrutturazione
aziendale
Contenziosi
legali e altri
fondi
Contenziosi
tributari
Totale
Saldo al 1° Gennaio 6.737 367 2.721 912 10.737
Non corrente 1.091
Corrente 9.646
Accantonamenti /Rilasci 233 835 3.758 2.634 175 7.634
Utilizzi (173) (508) (190) (870)
Differenze cambio e altre variazioni 85 (33) 532 (31) 554
Saldo al 31 Dicembre 7.055 1.029 3.725 5.379 866 18.054
Non corrente 1.429
Corrente 16.625

L'accantonamento per garanzie rappresenta la miglior stima effettuata dagli Amministratori della Capogruppo a fronte degli oneri connessi alla garanzia concessa sui prodotti commercializzati dal Gruppo. L'accantonamento deriva da stime basate sull'esperienza passata e sull'analisi del grado di affidabilità dei prodotti commercializzati.

L'accantonamento quiescenza agenti si riferisce alla passività collegata ai rapporti di agenzia in essere.

Gli accantonamenti per ristrutturazione aziendale si riferiscono principalmente alla già menzionata rivisitazione della strategia del Gruppo in Cina.

L'incremento del Fondo Contenziosi legali e Contenzioni Tributari deriva dall'incremento degli accantonamenti per rischi legali e penali e per vertenze con i clienti. Tali fondi rappresentano la miglior stima degli Amministratori circa la passività probabile che potrebbe derivare dai contenziosi in essere.

28. DEBITI COMMERCIALI

I debiti commerciali del Gruppo al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 sono di seguito dettagliati:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 Dicembre
2019 2018
Debiti commerciali verso terzi 131.184 160.927
Debiti commerciali verso parti correlate 1 471 1.648
Debiti commerciali verso controllante 18 16
Debiti commerciali 132.673 162.591

I debiti commerciali sono pari a € 132.673 mila (€ 162.591 mila nello scorso esercizio), con una riduzione di € 29.918 mila, riconducibile al rallentamento della produzione. Si segnala che i debiti commerciali sono pagabili entro l'esercizio successivo e si ritiene che il loro valore contabile alla data di bilancio approssimi il loro fair value.

Relativamente all'analisi dei debiti commerciali verso parti correlate e controllante si rimanda alla nota 33.

29. PASSIVITA' CONTRATTUALI

Le passività contrattuali sono pari a € 67.536 mila al 31 dicembre 2019 (€ 75.652 mila al 31 dicembre 2018) e sono composte come segue:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Anticipi da clienti prima della vendita dei beni 53.434 64.274
Anticipi da clienti netti a fronte di servizi 14.102 11.378
Totale passività contrattuali 67.536 75.652

Le passività contrattuali sono relative principalmente agli anticipi ricevuti da clienti a fronte di prodotti non ancora consegnati e per i quali i ricavi sono rilevati al momento in cui il cliente ottiene il controllo del bene. Per la parte residua, sono relative ad anticipi ricevuti dai clienti a fronte di servizi, rilevati nel corso del tempo, per la parte che eccede le attività già realizzate.

Si precisa che le passività contrattuali in essere al 31 dicembre 2018 si sono riflesse integralmente a conto economico, tra i ricavi, nel corso del 2019.

30. ALTRI DEBITI – CORRENTI E NON CORRENTI

Gli altri debiti non correnti ammontano a € 925 mila (€ 1.102 mila al 31 dicembre 2018) e sono relativi principalmente al debito relativo alla contabilizzazione dell'opzione Call/Put relativa all'acquisizione della quota residua del 40% della controllata Movetro S.r.l.

La composizione degli altri debiti correnti al 31 dicembre 2019 è la seguente:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019 2018
Debiti tributari 13.187 11 762
Debiti vs istituti previdenziali 12.230 13.088
Altri debiti verso dipendenti 22622 25.084
Altre debiti verso terzi 8 254 7 996
Altri debiti verso correlate 1 26
Altri debiti verso controllanti (0)
Altri debiti 56.293 57.955

La voce altri debiti pari a € 56.293 mila si è ridotta di € 1.662 mila rispetto l'esercizio precedente.

Gli Altri debiti verso terzi per € 8.254 mila, in leggero aumento rispetto l'esercizio precedente (€ 7.996 mila nel 2018), sono costituiti principalmente da risconti passivi.

Relativamente all'analisi dei debiti verso controllanti si rimanda alla nota 33.

31. ATTIVITA'/PASSIVITA' FINANZIARIE PER STRUMENTI DERIVATI

€ '000 31 Dicembre 2019 31 Dicembre 2018
Attivo Passivo Attivo Passivo
Derivati su cambi 429 748 494 982
Totale 429 748 494 982

La valutazione dei contratti aperti a fine anno, con saldo negativo per € 319 mila, si riferisce a contratti di copertura non compatibili con i requisiti previsti dallo IFRS9 per l'applicazione dell'hedge accounting. A partire dal 2016 il Gruppo non contabilizza più gli strumenti finanziari derivati con le modalità previste per l'Hedge Accounting.

32. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Il Gruppo è esposto ai seguenti rischi finanziari connessi alla sua operatività:

  • ⎯ rischi di mercato, costituiti principalmente da rischi relativi alle fluttuazioni del tasso di cambio e del tasso di interesse;
  • ⎯ rischio di credito, relativo in particolare ai crediti commerciali e in misura minore alle altre attività finanziarie;
  • ⎯ rischio di liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie per fare fronte alle obbligazioni connesse alle passività finanziarie.

Le politiche di gestione dei rischi del Gruppo hanno lo scopo di identificare ed analizzare i rischi ai quali il Gruppo è esposto, di stabilire appropriati limiti e controlli e monitorare i rischi ed il rispetto di tali limiti. Queste politiche ed i relativi sistemi sono rivisti regolarmente al fine di riflettere eventuali variazioni delle condizioni del mercato e delle attività del Gruppo.

Per quanto riguarda il rischio connesso alla fluttuazione del prezzo delle materie prime il Gruppo tende a trasferirne la gestione e l'impatto economico verso i propri fornitori bloccandone il costo di acquisto per periodi non inferiori al semestre. L'impatto delle principali materie prime, in particolare acciaio, sul valore medio dei prodotti del Gruppo è marginale, rispetto al costo di produzione finale.

Nei paragrafi seguenti viene analizzato, attraverso sensitivity analysis, l'impatto potenziale sui risultati consuntivi derivante da ipotetiche fluttuazioni dei parametri di riferimento. Tali analisi si basano, così come previsto dall'IFRS 7, su scenari semplificati applicati ai dati consuntivi dei periodi presi a riferimento e, per loro stessa natura, non possono considerarsi indicatori degli effetti reali di futuri cambiamenti dei parametri di riferimento a fronte di una struttura patrimoniale e finanziaria differente e condizioni di mercato diverse, né possono riflettere le interrelazioni e la complessità dei mercati di riferimento.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni dei titoli di capitale. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

Rischio cambio

La diversa distribuzione geografica delle attività produttive e commerciali comporta un'esposizione al rischio di cambio, sia di tipo transattivo che di tipo traslativo.

a) Rischio di cambio transattivo

Tale rischio è generato dalle operazioni di natura commerciale e finanziaria effettuate nelle singole società in divise diverse da quella funzionale della società che effettua l'operazione. L'oscillazione dei tassi di cambio tra il momento in cui si origina il rapporto commerciale/finanziario e il momento di perfezionamento dell'operazione (incasso/pagamento) può determinare utili o perdite dovute al cambio.

Il Gruppo gestiste tale rischio facendo ricorso all'acquisto di strumenti derivati quali contratti di vendita di valuta a termine (forward) e cross currency swap. A partire dall'esercizio 2016, il Gruppo, dando seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione della Biesse S.p.A. dell'11 marzo 2016 che ha approvato la nuova policy di gestione del rischio cambio del Gruppo Biesse, ha interrotto l'utilizzo della tecnica contabile dell'hedge accounting per la rilevazione degli strumenti derivati poiché, rispetto alla realtà aziendale, le regole previste dai principi di riferimento risultano stringenti per poter essere applicate con efficacia ed in modo pieno.

La tabella seguente sintetizza i dati quantitativi dell'esposizione del Gruppo al rischio di cambio:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
Attivita' finanziarie Passività finanziarie
2019 2019
Dollaro Australiano 10.907 562
Dollaro Canada 2.074 319
Sterlina Regno Unito 3.008 928
Dollaro Hong Kong 12.586 15
Rupia Indiana 3 418 2374
Dollaro USA 22 022 8 366
Dollaro Neozelandese 844 ਤੇ ਦੇ
Renmimbi (Yuan) Cinese રે ડેરેર 13.868
Altre Valute 2.187 478
Totale 62.299 26.945

Nella determinazione dell'ammontare esposto al rischio di cambio, il Gruppo include anche gli ordini acquisiti espressi in valuta estera nel periodo che precede la loro trasformazione in crediti commerciali (spedizionefatturazione).

Di seguito si riporta una sensitivity analysis che illustra gli effetti stimati sul conto economico di un rafforzamento/indebolimento dell'euro del +15%/-15%.

Questa analisi presuppone che tutte le altre variabili, in particolare i tassi di interesse, siano invariate.

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Effetti sul conto economico
se cambio > 15% se cambio < 15%
Dollaro Australiano (1.349) 1.826
Dollaro Canada (229) 310
Sterlina Regno Unito (271) 367
Dollaro Hong Kong (1.640) 2.218
Rupia Indiana (136) 184
Dollaro USA (1.781) 2.410
Dollaro Neozelandese (106) 143
Renmimbi (Yuan) Cinese 1.124 (1.520)
Totale (4.389) 5.937

Gli importi sopra riportati, sono esposti al lordo delle coperture.

b) Rischio di cambio traslativo

Il Gruppo detiene partecipazioni di controllo in società che redigono il Bilancio in valute diverse dall'Euro, che è la divisa di presentazione del Bilancio consolidato. Ciò espone il Gruppo al rischio di cambio traslativo, che si genera per effetto della conversione in euro delle attività e passività di tali controllate.

Gli effetti di tali variazioni, contabilmente si riflettono direttamente a patrimonio netto nella voce riserva da traduzione.

Le principali esposizioni al rischio di cambio traslativo sono costantemente monitorate; alla data di chiusura dell'esercizio si è ritenuto di non adottare specifiche politiche di copertura a fronte di tali esposizioni.

Rischio tasso di interesse

Il rischio di tasso d'interesse è rappresentato dall'esposizione alla variabilità del fair value o dei flussi di cassa futuri di attività o passività finanziarie a causa delle variazioni nei tassi d'interesse di mercato.

La sensitivity analysis per valutare l'impatto potenziale determinato dalla variazione ipotetica istantanea e sfavorevole del 10% nel livello dei tassi di interesse a breve termine sugli strumenti finanziari (tipicamente disponibilità liquide e parte dei debiti finanziari) non evidenzia impatti significativi sul risultato e il patrimonio netto del Gruppo.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del Gruppo a potenziali perdite finanziarie derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni contrattuali assunte dalle controparti commerciali e finanziarie.

L'esposizione principale è quella verso i clienti. Al fine di limitare tale rischio il Gruppo ha posto in essere procedure per la valutazione della potenzialità e della solidità finanziaria della clientela, per il monitoraggio dei flussi di incassi attesi e per le eventuali azioni di recupero.

Tali procedure prevedono tipicamente la finalizzazione delle vendite a fronte dell'ottenimento di anticipi, tuttavia nel caso di clienti considerati strategici dalla Direzione, vengono definiti e monitorati i limiti di affidamento riconosciuti agli stessi.

Il valore di bilancio delle attività finanziarie, espresso al netto delle svalutazioni a fronte delle perdite previste, rappresenta la massima esposizione al rischio di credito.

Per altre informazioni sulle modalità di determinazione del fondo svalutazione crediti e sulle caratteristiche dei crediti scaduti si rinvia a quanto commentato alla nota 20 sui crediti commerciali.

Di seguito si riporta una tabella, secondo quanto richiesto dall'IFRS9, che riporta l'allocazione del fondo svalutazione crediti per fasce di scadenza.

Al 31 dicembre 2019
Corrente Scaduto da 1 a 30
giorni
Scaduto da 30 a 180 giorni Scaduto da 180 a 365
giorni
Scaduto da più di 365
giorni
Totale
% perdita stimata 0.8% 0.2% 2.0% 5.8% 70.6% 4.8%
Valore del credito 72.155 17.059 20.161 7.178 6.342 122,895
Perdita su crediti stimata 606 34 409 417 4 474 5.939

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili non siano sufficienti a far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e nelle scadenze dovuti.

La negoziazione e la gestione dei rapporti bancari avviene centralmente a livello di Gruppo Biesse, in virtù dell'accordo di Cash Pooling, al fine di assicurare la copertura delle esigenze finanziarie di breve e medio periodo al minor costo possibile. Anche la raccolta di risorse a medio/lungo termine sul mercato dei capitali è ottimizzata mediante una gestione centralizzata.

Una gestione prudente del rischio sopra descritto implica il mantenimento di un adeguato livello di disponibilità liquide e/o titoli a breve termine facilmente smobilizzabili, inoltre la consistenza dei crediti commerciali e le condizioni cui sono regolati concorrono a provvedere all'equilibrio del capitale circolante e, in particolare, alla copertura dei debiti verso fornitori.

La tabella che segue riporta i flussi previsti in base alle scadenze contrattuali delle passività finanziarie diverse dai derivati. I saldi relativi alle passività per leasing finanziari, scoperti e finanziamenti bancari sono espressi al loro valore contrattuale non attualizzato, che include sia la quota in conto capitale che la quota in conto interessi. I finanziamenti e le altre passività finanziarie sono classificati in base alla prima scadenza in cui può essere chiesto il rimborso, e le passività finanziarie a revoca e le altre passività di cui non sono disponibili le scadenze contrattuali sono considerate esigibili a vista ("worst case scenario").

(Dati consolidati in migliaia di Euro) entro
30gg
30-180gg 180gg
1anno
1-5 anni oltre 5
anni
TOTALE
Debiti commerciali e debiti diversi 72.745 88.312 12.360 2.254 108 175.779
Scoperti e finanziamenti bancari 3.040 29.836 13.503 25.907 218 72.504
Totale 75.784 118.149 25.863 28.160 326 248.282

Il Gruppo monitora il rischio di liquidità attraverso il controllo giornaliero dei flussi netti al fine di garantire un'efficiente gestione delle risorse finanziarie.

La consistenza dei crediti commerciali e le condizioni cui sono regolati concorrono a provvedere all'equilibrio del capitale circolante e, in particolare, la copertura dei debiti verso fornitori.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo predispone linee di credito per tutto il Gruppo, tramite la capogruppo Biesse S.p.A.

Classificazione degli strumenti finanziari

Si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nelle poste di bilancio:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019
ATTIVITA' FINANZIARIE
Valutate a fair value con contropartita a conto economico :
Attività finanziarie da strumenti derivati 429 404
Valutate a costo ammortizzato :
Crediti commerciali 116.973 122.329
Altre attività 5.841 3.825
- altre attività finanziarie e crediti non correnti 2.640 2.847
- altre attività finanziarie a breve 2.224
- altre attività correnti 977 977
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 86.061 83.020
PASSIVITA' FINANZIARIE
Valutate a fair value con contropartita a conto economico :
Passività finanziarie da strumenti derivati 748 982
Valutate a costo ammortizzato :
Debiti commerciali 132.411 162.591
Scoperti bancari e altre passività finanziarie 72.117 54.900
Passività per leasing finanziari 34.458 1.919
Altre passività correnti 36.283 40.628

Il valore contabile delle attività e passività finanziarie sopra descritte è pari o approssima il fair value delle stesse.

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. A tal proposito l'IFRS 13 individua i tre livelli di FV già indicati nella sezione iniziale del presente bilancio:

Livello 1 – i dati di input utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività identiche a quelle oggetto di valutazione;

Livello 2 –i dati di input, diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 –i dati di input non sono basati su dati di mercato osservabili.

Gli strumenti finanziari esposti al fair value sono classificati nel livello 2 (identica situazione del 2018). Nel corso dell'esercizio non vi sono stati trasferimenti di Livello.

33. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Biesse S.p.A. è controllata da BI.Fin. S.r.l.

Di seguito si riportano i saldi patrimoniali ed economici derivanti dai rapporti del Gruppo con le parti correlate, per gli esercizi 2019 e 2018. Si precisa che le transazioni commerciali avvenute con tali entità sono state concluse alle normali condizioni di mercato e che tutte le operazioni sono state concluse nell'interesse del

Gruppo.

Si precisa che fra le società correlate sono comprese anche le società di proprietà di parenti stretti dei membri del Consiglio di amministrazione.

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Ricavi
Costi
Periodo chiuso al
31/12/2019
Periodo chiuso al
31/12/2018
Periodo chiuso al
31/12/2019
Periodo chiuso al
31/12/2018
Controllanti
Bi. Fin. S.r.l. 31 433
Altre società correlate
Fincobi S.r.l. 1 1 1 14
Se. Mar. S.r.1. 1 ર 22 2.507 3.075
Wirutex S.r.1. 40 38 1 456 1.489
Altri 1
Componenti Consiglio di Amministrazione
Componenti Consiglio di Amministrazione 1 1 2.913 3.217
Componenti Collegio Sindacale
Componenti Collegio Sindacale 146 116
Totale 57 63 7.022 7.910
Totale રેક 63 7.054 8.345
(Dati consolidati in migliaia di Euro) Crediti Debiti
Periodo chiuso al
31/12/2019
Periodo chiuso al
31/12/2018
Periodo chiuso al
31/12/2019
Periodo chiuso al
31/12/2018
Controllanti
Bi. Fin. S.r.l. 977 977 1.499 16
Altre società correlate
Fincobi S.r.l. 43
Edilriviera S.r.l.
Se. Mar. S.r.l. 4 2 880 894
Wirutex S.r.1. 13 18 479 રો રિ
Altri 30
Componenti Consiglio di Amministrazione
Componenti Consiglio di Amministrazione 1 190
Componenti Collegio Sindacale
Componenti Collegio Sindacale 111 73
Totale 17 50 1.514 1.673
Totale 994 1.027 3.013 1.689

I costi sostenuti nei confronti della controllante Bi.Fin. S.r.l. includono gli affitti relativi ai primi mesi del 2019 per l'utilizzo dello stabile di Gradara da parte della controllata HSD S.p.A. Come già evidenziato, dal 1° maggio 2019 la controllata è subentrata nel contratto di leasing che precedentemente regolava i rapporti tra la controllante e l'istituto di leasing. Per tutti gli esercizi considerati, nessuna garanzia è stata data né ricevuta; il Gruppo non ha contabilizzato perdite su crediti verso parti correlate nell'esercizio corrente o in quelli precedenti. Si segnala che, a partire dal 31 dicembre 2019, i debiti verso la controllante e verso le altre parti correlate includono i debiti per leasing (€ 1.481 mila verso la controllante Bi.Fin. S.r.l. e € 42 mila verso la correlata Fincobi S.r.l.).

100 I compensi riconosciuti agli Amministratori sono proposti dal Consiglio d'Amministrazione e approvati

dall'assemblea ordinaria dei soci, in funzione dei livelli retributivi medi di mercato. Si segnala che per quanto riguarda i dirigenti con funzioni strategiche che esercitano attività di direzione e coordinamento, il relativo compenso, comprensivo di emolumenti e bonus, è compreso fra i costi del personale.

Per tutti i dettagli sui compensi agli Amministratori e ai Sindaci si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione pubblicata sul sito internet www.biesse.com.

La società Biesse S.p.A. è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte della controllante Bi.Fin. S.r.l. Come richiesto dal codice civile esponiamo i dati essenziali dell'ultimo bilancio consolidato della società Bi.Fin. S.r.l. depositato presso la Camera di Commercio. Vi sottolineiamo che:

• il riferimento deve essere all'ultimo bilancio approvato ovvero a quello chiuso in data del 31.12.2018;

• si è ritenuto, considerando che l'informazione richiesta è di sintesi, di limitarsi ad indicare i totali delle voci maggiormente rilevanti.

(Dati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2018 2017
Valore della produzione 462 382
Costi della produzione (637) (732)
Proventi e oneri finanziari 6.821 5.056
Imposte sul reddito (4) -
Risultato dell'esercizio 6.642 4.706
(Dati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2018 2017
Immobilizzazioni 32.647 32.729
Attivo circolante 25.981 24.904
Totale attivo 58.628 57.366
Patrimonio netto
Capitale Sociale 10.569 10.569
Riserve 40.218 41.112
Utile d'esercizio 6.642 4.706
Debiti 1.199 1.246
Totale passivo 58.628 57.366

34. PIANI DI INCENTIVAZIONE A BASE AZIONARIA

Il piano entrato in vigore a maggio del 2015, ha avuto termine il 30 giugno 2018.

A partire dal 1 luglio 2018 è stato approvato un nuovo piano di incentivazione a base esclusivamente monetaria per il top management aziendale (LTI) con scadenza 30 giugno 2021.

35. ALTRE INFORMAZIONI

Passivita' potenziali

Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, gli Amministratori della Società ritengono che, alla data di approvazione del presente bilancio, i fondi accantonati siano sufficienti a garantire la corretta rappresentazione dell'informazione finanziaria.

Impegni Garanzie prestate e ricevute

Relativamente alle garanzie prestate il Gruppo ha rilasciato le seguenti una garanzia a fronte del progetto MO.TO. (carte di credito) in favore della Banca Popolare dell'Emilia Romagna (€ 9.300 mila).

Oltre a quanto sopra, sono in essere garanzie (bancarie) a favore di clienti per anticipi versati – advance payment bonds (€ 3.990 mila), a favore di Avant a garanzia del saldo del debito per l'acquisto della società Bsoft Srl (€ 85 mila) e altre garanzie minori.

Operazioni atipiche e inusuali

Non si segnalano operazioni classificabili in queste categorie.

Contributi pubblici ex art.1, commi 125-129, della legge n. 124/2017

Per il dettaglio degli aiuti di Stato e degli aiuti de minimis ricevuti, per i quali è previsto l'obbligo di comunicazione nel Registro Nazionale Aiuti di Stato di cui all'art. 52, L. 234/2012, si fa espresso rinvio a detto registro. Si riportano tuttavia i seguenti:

Euro/000
N. SOGGETTO EROGANTE CONTRIBUTO
RICEVUTO 2019
CAUSALE
1 FONDIMPREA 167 Contributo formazione finanziata
2 COMMISSIONE EUROPEA 71 Contributo progetto europeo ZDMP
3 FONDIRIGENTI 7 Contributo formazione finanziata
4 GSE SPA Gestore dei Servizi Energetici 15 Contributo GSE scambio sul posto

Pesaro, lì 13 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Giancarlo Selci

ALLEGATO 1

CONTO ECONOMICO AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27 LUGLIO 20061

31 Dicembre Di cui parti % di Di cui parti % di
Note 2019 correlate incidenza 2018 correlate incidenza
5 705.872 0.0% 741.527
6.417 રેજે 0,9% 5.361 ર્શ્વર રિજ 1,2%
652 0,0% 14.026 0,0%
7 (287-038) 0,0% (309.561) 0,0%
8 (221.576) 0,0% (214.841) 0,0%
9 (45.957) 0,0% (25.270) 0,0%
10 (128.726) (7-054) 5,5% (147.470) (8-345) 5,7%
29.644 -23.6% 63.772 (8.282) -13,0%
11 7.867 0,0% 9.267
11 (14.068) 0,0% (14.752)
23.443 (6.996) -29.8% 58.287 (8.282) -14,2%
26 (10.441) 0,0% (14.436)
13.002 (6.996) -53,8% 43.851 (8.282) -18,9%
(6.996)

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27 LUGLIO 20061

dati consolidati in migliaia di euro Note 31 Dicembre
2019
Di cui parti
correlate
% di
incidenza
31 Dicembre
2018
Di cui parti
correlate
% di incidenza
ATTIVITA'
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 13, 14 139.710 0% 102.774 0%
Avviamento ાર 23.550 0% 23.542 0%
Attività immateriali 16 59.678 0% 60.699 0%
Attività per imposte differite 26 13.334 0% 12.323 0%
Altre attività finanziarie (inclusi gli strumenti finanziari derivati) 17 2.640 0% 2.847 0%
Totale attività non correnti 238.912 0% 202.185 0%
Rimanenze 18 155.498 0% 162.786 0%
Crediti commerciali e attività contrattuali 19. 20 116.973 0% 127.957 0%
Altri crediti 21 22.890 994 4,3% 28.052 1.027 3,7%
Altre attività finanziarie (inclusi gli strumenti finanziari derivati) 17,31 2.653 0% 494 0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 22 86.061 0% 83.020 0%
Totale attività correnti 384.074 994 0,3% 402.308 1.027 0,3%
TOTALE ATTIVITA' 622.987 994 0,2% 604.494 1.027 0,2%
dati consolidati in migliaia di euro 31 Dicembre Di cui parti Di cui parti % đi
Note 2019 correlate % di incidenza 2018 correlate incidenza
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA
Capitale sociale 27.393 0% 27.393 0%
Riserve 177.397 0% 147.577 0%
Risultato dell'esercizio 13.027 0% 43.672 0%
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante 23 217.817 0% 218.642 0%
Partecipazioni di terzi 858 0% 893 0%
TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 218.675 0% 219.536 0%
Passività finanziarie 14, 24 53.049 0% 35.390 0%
Benefici ai dipendenti 25 12.711 0% 12.550 0%
Passività per imposte differite 26 2.876 0% 2.338 0%
Fondo per rischi ed oneri 27 1.429 0% 1.091 0%
Altri debiti 30 925 0% 1.102 0%
Totale passività non correnti 70.989 0% 52.471 0%
Passività finanziarie 14, 24 54.274 0% 22.510 0%
Fondi per rischi ed oneri 27 16.625 0% 9.646 0%
Debiti commerciali 28 132.673 3.013 2,27% 162.591 1.689 1,04%
Passività contrattuali 29 67.536 0% 75.652 0%
Altri debiti 30 56.293 0% 57.955 0%
Passività per imposte sul reddito 26 5.921 0% 4.134 0%
Totale passività correnti 333.322 3.013 0.90% 332.488 1.689 0,51%
PASSIVITA' 404.311 3.013 0.75% 384.959 1.689 0.44%
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 622.987 3.013 0,48% 604.494 1.689 0,28%

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Giancarlo Selci e Pierre Giorgio Sallier de La Tour in qualità, rispettivamente, di Presidente e Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Biesse SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

• l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

• l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2019.

  1. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Biesse in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019:

a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

b) redatto in conformità ai principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standards Board adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, a quanto consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Pesaro, 13 marzo 2020

di Amministrazione documenti contabili

Il Presidente del Consiglio Il dirigente preposto alla redazione dei

Giancarlo Selci Pierre Giorgio Sallier de La Tour

Biesse S.p.A.

2019

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019

IL GRUPPO BIESSE
- Struttura del Gruppo
- Financial Highlights
- Organi sociali
pag. 3
pag. 4
pag. 6
RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE
- Il contesto economico
- Il settore di riferimento
- L'evoluzione dell'esercizio 2019 e principali eventi
- Sintesi dati economici
- Sintesi dati patrimoniali
- Principali rischi e incertezze cui Biesse S.p.A. e il Gruppo sono esposti
- Corporate Governance
- Prospetto di raccordo tra bilancio della capogruppo e bilancio consolidato
- Rapporti con le imprese collegate, controllanti e sottoposte al controllo di queste ultime
- Rapporti con altre parti correlate
- Informazione sulle società rilevanti extra UE
- Azioni di Biesse e/o di società dalla stessa controllate, detenute
direttamente o indirettamente dai componenti il Consiglio di Amministrazione,
pag. 7
pag. 9
pag. 11
pag. 14
pag. 19
pag. 21
pag. 23
pag. 25
pag. 25
pag. 26
pag. 27
il Collegio Sindacale e il Direttore Generale, nonché dai rispettivi coniugi
non legalmente separati e dai figli minori
- Evoluzione prevedibile della gestione
- La relazione sull'andamento della gestione di Biesse S.p.A.
- Altre informazioni
- Proposte all'assemblea ordinaria
pag. 27
pag. 28
pag. 29
pag. 43
pag. 43
BILANCIO CONSOLIDATO – PROSPETTI CONTABILI AL 31 DICEMBRE 2019
- Prospetto di conto economico consolidato
- Prospetto di conto economico complessivo consolidato
- Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
- Rendiconto finanziario consolidato
- Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato
pag.45
pag.46
pag.47
pag.48
pag.49
BILANCIO CONSOLIDATO NOTE ESPLICATIVE
- Note esplicative
- Allegati
pag.50
pag.103
BILANCIO D'ESERCIZIO – PROSPETTI CONTABILI AL 31 DICEMBRE 2019
- Prospetto di conto economico del Bilancio d'esercizio
- Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Bilancio d'esercizio
- Rendiconto finanziario del Bilancio d'esercizio
- Prospetto delle variazioni di patrimonio netto del Bilancio d'esercizio
pag.108
pag.109
pag.111
pag.112
BILANCIO D'ESERCIZIO - NOTE ESPLICATIVE
- Note esplicative
- Appendici
pag.113
pag.169

STRUTTURA DEL GRUPPO

Le società appartenenti al Gruppo Biesse rientranti all'interno dell'area di consolidamento sono le seguenti:

Note: i diversi colori rappresentano i sottogruppi della catena di controllo

Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, non si segnalano variazioni nell'area di consolidamento.

FINANCIAL HIGHLIGHTS

31 Dicembre % su 31 Dicembre % su Delta %
2019 ricavi 2018 ricavi
Migliaia di euro
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 705.872 100,0% 741.527 100,0% (4,8)%
Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti (1) 297.789 42,2% 307.229 41,4% (3,1)%
Margine Operativo Lordo (EBITDA) prima degli eventi non
ricorrenti(1)
76.732 10,9% 92 676 12,5% (17,2)%
Risultato Operativo Netto (EBIT) prima degli eventi non
ricorrenti (1)
39.554 5,6% 67.669 9,1% (41,5)%
Risultato Operativo Netto (EBIT) (1) 29.644 4,2% 63.772 8,6% (53,5)%
Risultato dell'esercizio 13.002 1,8% 43.851 5,9% (70,3)%

Dati e indici patrimoniali

31 Dicembre 31 Dicembre
2019 2018
Migliaia di euro
Capitale Investito Netto (1) 237.285 194.127
Patrimonio Netto 218.675 219.536
Posizione Finanziaria Netta (1) 18.609 (25.407)
Capitale Circolante Netto Operativo (1) 72.262 52.500
Gearing (PFN/PN) 0,09 (0,12)
Copertura Immobilizzazioni 0,98 1,17
Ingresso ordini 507.647 611.788

(1) grandezze riferite a livelli intermedi di risultato e ad aggregati patrimoniali e finanziari per le quali sono forniti nella Relazione sulla Gestione e nelle Note al Bilancio i criteri adottati per la loro determinazione.

Dati di struttura

31 Dicembre 31 Dicembre
2019 2018
Numero dipendenti a fine periodo 4.133 4.397

* sono inclusi nel dato i lavoratori interinali.

ORGANI SOCIALI

Consiglio di Amministrazione
Presidente Giancarlo Selci
Amministratore delegato Roberto Selci
Consigliere esecutivo e Direttore Generale Stefano Porcellini
Consigliere esecutivo Alessandra Parpajola
Consigliere esecutivo Silvia Vanini
Consigliere indipendente (lead indipendent Director) Elisabetta Righini
Consigliere indipendente Federica Palazzi
Consigliere indipendente Giovanni Chiura
Collegio Sindacale
Presidente Paolo de Mitri
Sindaco effettivo Dario de Rosa
Sindaco effettivo Silvia Cecchini
Sindaco supplente Silvia Muzi

Comitato per il Controllo e rischi - Comitato per la Remunerazione - Comitato per le operazioni con parti correlate

Elisabetta Righini (lead indipendent Director)

Federica Palazzi

Organismo di Vigilanza

Carnesecchi Giuseppe (Presidente)

Domenico Ciccopiedi

Elena Grassetti

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE

IL CONTESTO ECONOMICO

ANDAMENTO DELL'ECONOMIA MONDIALE

Le prospettive dell'attività economica mondiale, esclusa l'area dell'euro, rimangono deboli nonostante abbiano mostrato segni di stabilizzazione. L'indice mondiale composito dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers' Index, PMI) relativo al prodotto, esclusa l'area dell'euro, ha registrato un moderato incremento a dicembre. In particolare, nella componente manifatturiera si è osservata una ripresa nel quarto trimestre, segnalando un consolidamento dell'attività manifatturiera mondiale, che a partire dall'inizio del 2018 si era gradualmente indebolita. Il settore dei servizi ha mantenuto la propria capacità di tenuta ed è cresciuto ulteriormente a dicembre.

I rischi per le prospettive economiche mondiali erano in fase di stabilizzazione fino a metà febbraio.

Nelle recenti settimane tuttavia, con l'aumento di contagi per effetto COVID-19 in area Europa e la potenziale propagazione in Nord America, la volatilità e di conseguenza le prospettive di un rallentamento dell'economia mondiale sono aumentate sensibilmente. La restrizione dei movimenti di beni e persone e l'adozione di misure restrittive hanno provocato un drastico ridimensionamento della produzione e della domanda di consumi in Cina. L'impatto sul resto del mondo, seppur per il momento meno severo, comporta un brusco calo di spostamenti lavorativi e del turismo, e una riduzione degli indicatori di fiducia generalizzata. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, hanno ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività economica ed hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano ad oggi prevedibili.

L'accordo commerciale parziale tra Stati Uniti e Cina rappresenta un allentamento delle tensioni commerciali accolto con favore. La cosiddetta "Fase 1" dell'accordo comprende l'impegno, da parte della Cina, ad acquistare dagli Stati Uniti un quantitativo considerevole di un'ampia gamma di beni e servizi, agricoli e non solo, il che potrebbe influire sulla domanda di esportazioni UE verso la Cina. Mira inoltre ad apportare cambiamenti in settori che vanno dalla politica sui tassi di cambio alla protezione della proprietà intellettuale e al trasferimento tecnologico.

Le condizioni di finanziamento si mantengono accomodanti in prospettiva storica. In prospettiva, nel 2020 le condizioni di finanziamento beneficeranno di aspettative sui tassi di inflazione ancorate, di aspettative di crescita per gli utili delle imprese negli Stati Uniti e in altre principali economie e di un possibile ulteriore allentamento delle tensioni commerciali.

A novembre l'inflazione al consumo sui dodici mesi nei paesi appartenenti all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) è aumentata all'1,8 per cento, in parte per via dell'elevata inflazione dei prezzi alimentari in alcune economie emergenti, incluse la Cina e l'India.

STATI UNITI

Negli Stati Uniti la crescita economica è rimasta moderata nel terzo trimestre del 2019. La crescita annualizzata del PIL in termini reali degli Stati Uniti si è attestata al 2,1 per cento. Nonostante una modesta ripresa dell'attività rispetto alla crescita pari al 2,0 per cento del secondo trimestre, l'attività economica ha subito un'attenuazione per effetto degli scarsi investimenti, del venir meno dell'effetto della riforma fiscale del 2018 e del ciclo economico in fase di maturazione. I rischi sulle prospettive dell'economia sono lievemente diminuiti, ma rimangono comunque orientati verso il basso. A inizio anno, per il 2020 era prevista una crescita moderata dal 2,3% nel 2019 al 2% e un ulteriore calo all'1,7% nel 2021. La moderazione riflette il ritorno a una posizione fiscale neutrale e il previsto calo del sostegno ad un ulteriore allentamento delle politiche monetarie.

Ad oggi, le previsioni di una propagazione del virus COVID -19 in area Nord America stanno determinando impatti negativi sugli indicatori di fiducia.

GIAPPONE

In Giappone il governo ha preparato un pacchetto di stimolo a sostegno della crescita economica. All'inizio di dicembre il governo del Primo Ministro Abe ha annunciato un pacchetto fiscale per affrontare i rischi al ribasso per l'attività economica derivanti dalla debolezza del contesto esterno e dalle recenti calamità naturali. Il pacchetto prevede un aumento della spesa pubblica pari al 2,4 per cento del PIL, il che lo rende uno dei pacchetti di stimolo fiscale più consistenti introdotti nel corso dell'"Abenomics". Tale pacchetto sarà in gran parte implementato nel 2020-2021. Va sottolineato che l'impatto del pacchetto sull'economia compensa in parte il recente aumento dell'IVA; inoltre, la debolezza dell'attività manifatturiera ha spinto la crescita in territorio negativo nell'ultimo trimestre del 2019.

REGNO UNITO

Nel Regno Unito l'attività economica sembra aver registrato un calo progressivo durante l'ultimo trimestre del 2019. Gli indicatori del clima di fiducia si mantengono modesti e ben al di sotto delle loro medie storiche. A inizio anno, era prevista una stabilizzazione della crescita all'1,4% nel 2020 e dell'1,5% nel 2021. La previsione di crescita era basata sull'ipotesi di un'uscita ordinata dall'Unione Europea a fine gennaio, seguita da una graduale transizione verso un nuovo rapporto economico. Anche per il Regno Unito, il propagarsi del COVID-19 rischia di avere profonde ripercussioni sul tasso di crescita 2020.

PAESI EMERGENTI

L'economia cinese ha subito un brusco rallentamento per effetto del contagio legato al COVID-19. A inizio marzo, il governo cinese ha annunciato la ripartenza delle attività produttive e la normalizzazione del business definendo importanti obiettivi di crescita nei prossimi mesi. Inoltre, l'export dovrebbe trarre beneficio dalla Fase 1 dell'accordo commerciale con gli Stati Uniti. L'accordo commerciale può ulteriormente sostenere la crescita migliorando l'interscambio netto e diminuendo l'incertezza legata al commercio. Nel contempo, a dicembre l'inflazione complessiva sui dodici mesi 2019 misurata sull'indice dei prezzi al consumo (IPC) si è stabilizzata al 4,5 per cento, mantenendosi comunque al di sopra dell'obiettivo ufficiale. Il dato di dicembre è rimasto elevato a causa della notevole e perdurante inflazione sui beni alimentari, derivante dall'insorgere della febbre suina africana e dal suo impatto sui prezzi del

maiale: a dicembre si è registrato un aumento del 97 per cento sul periodo corrispondente, in calo dal 110 per cento di novembre. Al tempo stesso, a dicembre, l'inflazione IPC al netto della componente energetica e alimentare si è mantenuta invariata all'1,4 per cento.

Per il gruppo dei mercati emergenti e delle economie in via di sviluppo, la crescita ante COVID-19 sarebbe dovuta aumentare al 4,4% nel 2020 e al 4,6% nel 2021 (0,2% in meno per entrambi gli anni rispetto al WEO di ottobre) rispetto al 3,7% stimato per il 2019. Il profilo di crescita per il gruppo riflette una combinazione di una prevista ripresa da profonde recessioni per le economie emergenti stressate e sotto performanti e di un rallentamento strutturale in corso in Cina.

La crescita dell'Asia emergente e in via di sviluppo ante COVID-19 sarebbe dovuta aumentare leggermente dal 5,6% nel 2019 al 5,8% nel 2020 e al 5,9% nel 2021. Il calo della crescita riflette in gran parte una revisione al ribasso delle proiezioni dell'India, dove la domanda interna ha subito un rallentamento più marcato del previsto a causa dello stress del settore finanziario non bancario e del calo della crescita del credito. La crescita dell'India è stimata al 4,8% nel 2019, con un miglioramento previsto ante COVID-19 al 5,8% nel 2020 e al 6,5% nel 2021, sostenuto da stimoli monetari e fiscali e da prezzi del petrolio contenuti. La crescita in Cina prima dell'effetto COVID-19 era prevista in leggera flessione dal 6,1% stimato per il 2019 al 6,0% nel 2020 e al 5,8% nel 2021. Dopo un rallentamento al 4,7% nel 2019, la crescita nei Paesi ASEAN-5ante COVID-19 era prevista stabile nel 2020 prima di riprendere a crescere nel 2021. Le prospettive di crescita erano state riviste leggermente al ribasso per l'Indonesia e la Thailandia, dove la persistente debolezza delle esportazioni pesa anche sulla domanda interna.

AREA EURO

Nel terzo trimestre del 2019 il PIL in termini reali dell'area dell'euro ha continuato a crescere a un ritmo moderato. La domanda interna ha contribuito negativamente alla crescita del PIL, così come la variazione delle scorte, anche se in misura più modesta; l'interscambio netto con l'estero ha invece fornito un contributo positivo. Tali contributi alla crescita risentono, tuttavia, della volatilità dei dati. Gli indicatori economici per il quarto trimestre del 2019 segnalano una crescita ancora positiva, seppur modesta. I mercati del lavoro dell'area dell'euro hanno mantenuto la loro capacità di tenuta, nonostante una lieve attenuazione della crescita. La crescita dell'occupazione è stata generalizzata e ha interessato diversi paesi e settori. I dati più recenti e gli ultimi indicatori ricavati dalle indagini campionarie continuano a mostrare, in prospettiva, una crescita dell'occupazione positiva, seppur in attenuazione.

La crescita dei livelli di occupazione e reddito continua a sostenere la spesa per consumi. Il recente rallentamento economico non ha avuto ripercussioni significative sul reddito disponibile reale delle famiglie. Inoltre, la riduzione dell'imposizione diretta e dei contributi previdenziali per effetto delle politiche fiscali adottate in diversi paesi dell'area dell'euro ha influito positivamente sul potere d'acquisto delle famiglie. In prospettiva, i consumi privati dovrebbero continuare a fornire sostegno alla crescita nell'area dell'euro.

In un contesto di incertezza ancora elevata e di bassi margini di profitto, gli investimenti delle imprese, seppur sostenuti da condizioni di finanziamento favorevoli, dovrebbero rimanere contenuti. Gli ultimi dati trimestrali di contabilità nazionale per l'area dell'euro indicano che nel terzo trimestre del 2019 gli investimenti in settori diversi dalle costruzioni hanno subito un brusco calo (-7,7 per cento in termini congiunturali) dopo la marcata crescita registrata nel secondo (10,3 per cento in termini congiunturali). I dati più recenti sull'area dell'euro indicano una

crescita degli investimenti piuttosto moderata o addirittura negativa. Ad esempio, la crescita annuale degli investimenti in macchinari e attrezzature ha subito un graduale rallentamento a partire dal 2018.

Per quanto concerne gli andamenti di breve periodo, a ottobre e novembre 2019 la produzione industriale dei beni di investimento si è attestata, in media, su un valore dell'1,4 per cento inferiore rispetto al suo livello medio del trimestre precedente; nel periodo fino a dicembre il clima di fiducia registrato nel settore industriale rispetto alla produzione di beni di investimento si è stabilizzato su valori più bassi rispetto alla sua media storica. Il peggioramento delle prospettive di investimento riflette un deterioramento generalizzato delle attese economiche, politiche e normative nel corso dei prossimi dodici mesi. Anche l'indagine semestrale sugli investimenti condotta dalla Commissione europea per l'area dell'euro indica, a partire dalla fine di novembre, un'espansione degli investimenti industriali modesta nel 2020. Più in positivo, le favorevoli condizioni di finanziamento continuano a sostenere gli investimenti societari. Gli investimenti nel settore dell'edilizia residenziale dovrebbero mantenere uno slancio moderato nel breve termine, sostenuti dalla vivacità della domanda e dalle favorevoli condizioni di finanziamento, seppur frenati dai vincoli dal lato dell'offerta.

La crescita nell'area dell'euro ante effetto COVID-19 era prevista in aumento dall'1,2% nel 2019 all'1,3% nel 2020 e all'1,4% nel 2021per via dei previsti miglioramenti della domanda esterna a sostegno del previsto consolidamento della crescita.

ITALIA

Le ultime informazioni disponibili suggeriscono che il prodotto interno lordo sarebbe rimasto approssimativamente invariato in Italia nell'ultimo trimestre del 2019, soprattutto a causa della debolezza del settore manifatturiero. Nel terzo trimestre il prodotto è salito dello 0,1 per cento, sostenuto dalla domanda interna e soprattutto dalla spesa delle famiglie; la crescita è stata sospinta anche dalla variazione delle scorte. Gli investimenti sono diminuiti, in particolare quelli in beni strumentali. Il contributo dell'interscambio con l'estero è stato negativo, per effetto di una tenue riduzione delle esportazioni e di un consistente aumento delle importazioni. Il valore aggiunto è sceso nell'industria in senso stretto e nell'agricoltura; è lievemente cresciuto nelle costruzioni e nei servizi. Sulla base di queste valutazioni si può stimare che la crescita del PIL nel complesso del 2019 sarebbe stata nell'ordine dello 0,2 per cento.

Sulla base degli indicatori congiunturali disponibili si stima che nel quarto trimestre la produzione industriale sia diminuita. Le valutazioni delle imprese restano caute, pur indicando un miglioramento delle attese sugli ordini nel trimestre in corso. Le attese sull'evoluzione della domanda segnalano un'espansione delle vendite nel trimestre in corso e un miglioramento della domanda estera – in particolare nell'industria in senso stretto – cui però si contrappongono giudizi ancora sfavorevoli sulla situazione economica generale, soprattutto da parte delle società dei servizi e nelle aree del Sud e del Centro. Nel terzo trimestre gli investimenti sono lievemente scesi, a causa della flessione degli acquisti di beni strumentali; gli investimenti in costruzioni sono invece aumentati.

Con riferimento all'emergenza sanitaria mondiale COVID-19 che, partita dalla Cina a fine 2019 e arrivata anche in Europa e in Italia a inizio 2020, alla data di approvazione del presente bilancio, stante l'aumento esponenziale dei casi e il numero di nazioni coinvolte, l'Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato la pandemia mondiale. In considerazione delle disposizioni emanate con i decreti DPCM 8/3/2020, 9/3/2020 e DPCM 11/3/2020, aventi come oggetto le misure urgenti di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale, contemperando la necessaria attenzione alla continuità dell'attività aziendale, ma tenendo altresì conto della tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti, la nostra Società ha prontamente adottato tutti i provvedimenti raccomandati dal Governo, ovvero modalità di lavoro agile, fruizione dei giorni di ferie e sospensione di alcune attività, estesi fino al prossimo 3 aprile.

La situazione economica è altrettanto preoccupante, e non è possibile escludere che tra le possibili conseguenze vi possa essere un rallentamento generale dell'economica globale; peraltro, è ad oggi sicuramente possibile prevedere che vi saranno importanti ripercussioni nelle economie nazionali dei Paesi più colpiti dall'epidemia, tra cui il nostro Paese.

IL SETTORE DI RIFERIMENTO

UCIMU – SISTEMI PER PRODURRE

Anche nell'ultimo trimestre del 2019 la raccolta ordini di macchine utensili registra un segno negativo. In particolare, l'indice UCIMU degli ordini di macchine utensili, nel quarto trimestre 2019, ha registrato un calo del 16% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In valore assoluto l'indice si è attestato a 105,5 (base 100 nel 2015).

Sul risultato complessivo ha pesato sia la negativa performance del mercato domestico sia la debolezza della domanda estera.

In particolare, la raccolta ordinativi sul mercato interno ha registrato un arretramento del 21,2%, rispetto al quarto trimestre del 2018. Il valore assoluto dell'indice si è attestato a 172, dunque ancora positivo nonostante la riduzione.

Sul fronte estero gli ordini sono calati del 13,8% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2018. Il valore assoluto dell'indice si è attestato a 91,5.

Su base annua, l'indice totale segna un arretramento del 17,9% rispetto all'anno precedente. Il risultato è stato determinato dal calo registrato sia sul mercato interno (-23,9%) sia su quello estero (-15,4%).

"Il calo registrato nel quarto trimestre 2019 – ha affermato Massimo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE – conferma le nostre previsioni, mostrando una situazione di progressiva riduzione della propensione a investire sia da parte del mercato domestico sia da parte del mercato estero".

"Sul fronte interno – ha commentato il presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE - l'indice degli ordini raccolti in Italia nel 2019 mostra un progressivo ridimensionamento. Questo dato indica che il consumo italiano di sistemi di produzione si sta riportando su valori fisiologici tipici del nostro mercato. D'altra parte, non potevamo aspettarci che la domanda italiana mantenesse ancora i ritmi di crescita a cui ci aveva abituato nel triennio 2016-2018".

"Detto ciò, dobbiamo scongiurare un nuovo blocco degli investimenti che, di fatto, riporterebbe il nostro manifatturiero indietro di anni, vanificando quanto di buono è stato fatto con il Piano Industria 4.0, con il rischio di interrompere il processo di trasformazione tecnologia in atto nella nostra industria italiana".

L'ultima rilevazione svolta da UCIMU, nel 2014, sul parco macchine installato in Italia, aveva evidenziato un pericolosissimo invecchiamento dei sistemi di produzione presenti nelle industrie manifatturiere. In 10 anni, dal 2005 al 2014, le fabbriche del paese avevano innovato davvero poco e così l'età media dei macchinari era risultata la peggiore di sempre, pari a quasi 13 anni.

"Se gli strumenti per la competitività previsti dal Piano Industria 4.0 hanno sicuramente dato un buon contributo per recuperare quell'arretramento - ha affermato Massimo Carboniero - non possiamo certo pensare che tutto sia risolto. Anche perché, nel frattempo, i concorrenti stranieri continuano ad investire ed è a loro che dobbiamo guardare se vogliamo preservare la competitività della nostra manifattura italiana".

"A questo proposito riteniamo che le nuove misure di credito di imposta previste nella Legge di Bilancio 2020, in sostituzione di super e iperammortamento, siano tecnicamente adeguate allo scopo di sostenere l'aggiornamento dei macchinari e la trasformazione in chiave digitale dell'industria italiana. Ciò che non è adeguato è la loro temporalità sempre legata ai soli 12 mesi".

"Sul fronte estero - ha proseguito Carboniero - la situazione è decisamente complessa, poiché vi sono differenti fattori che contribuiscono a rendere incerto lo scenario di breve-medio termine. Dalla generale instabilità economica e politica di numerose aree del mondo, alla conclamata difficoltà della locomotiva tedesca che fatica a ripartire, appesantita dal grande interrogativo rappresentato dallo sviluppo in chiave elettrica del settore automobilistico. Dalle sanzioni che interessano le esportazioni in importanti mercati di sbocco per chi opera nei settori manifatturieri, primi fra tutti Russia e Iran, al rallentamento della Cina, all'atteggiamento protezionistico di alcuni importanti paesi come gli Stati Uniti".

"In attesa che la situazione si faccia più chiara, i costruttori italiani di macchine utensili, da sempre molto flessibili e veloci nel riorganizzare le proprie vendite nelle aree caratterizzate dalla domanda più vivace, da qualche tempo, hanno rivolto particolare attenzione a due aree in continuo sviluppo: Asean e India. Impegnate in un rapido e deciso processo di sviluppo industriale e infrastrutturale, queste aree sono prive di un'adeguata industria locale di sistemi di produzione e automazione. Per sostenere il loro ritmo di sviluppo, quindi, hanno dunque necessità di acquisire dall'estero tecnologie di ultima generazione e il Made in Italy di settore è una valida risposta a questa esigenza".

"Oltre ai paesi asiatici, crescente attenzione UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE la rivolge ai paesi dell'Africa Subsahariana, ove sarebbe utile un intervento coordinato tra più settori manifatturieri secondo la logica della filiera. Il progetto dovrebbe essere sviluppato con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che, sulla scorta di positive esperienze passate, potrebbe sostenere e coordinare la nascita di un polo formativo destinato a istruire tecnici locali su macchinari e tecnologie italiane, contribuendo così allo sviluppo della produzione di quei paesi".

"Certo tutto questo non è sufficiente, abbiamo bisogno di una politica di ampio respiro dedicata all'internazionalizzazione, fondamentale per un paese manifatturiero esportatore quale è l'Italia. A questo proposito, alle autorità di governo, chiediamo, già nell'immediato, un corposo piano strutturale di interventi capaci di sostenere, in modo concreto, l'attività delle nostre PMI oltreconfine".

L'EVOLUZIONE DELL'ESERCIZIO 2019

Al termine dell'esercizio 2019 i ricavi del Gruppo Biesse sono pari a € 705.872 mila, in diminuzione del 4,8% rispetto all'anno precedente. Il risultato ottenuto è in linea con le aspettative del management ed è la conseguenza delle performance non brillanti del secondo e quarto trimestre (che hanno segnato rispettivamente -9,9% e -11,4% rispetto ai pari periodo del 2018).

Si ricorda inoltre che in data 21 giugno 2019, a seguito del sensibile raffreddamento della domanda registrata nei primi 5 mesi dell'esercizio che si attestava mediamente intorno al -15%, Biesse SpA ha emesso una revisione della guidance per il 2019. Il Consiglio di Amministrazione, non potendo sottrarsi a questa dinamica di rallentamento, aveva prudentemente rettificato le previsioni per il 2019, rivedendo al ribasso le aspettative su ricavi e marginalità consolidata. Di conseguenza, i ricavi consolidati erano stati prudenzialmente rivisti in una forchetta 680-690 milioni di Euro e l'EBITDA in una forchetta 62-65 milioni di Euro. Il Gruppo prevedeva comunque, anche a fronte della revisione di cui sopra, una Posizione Finanziaria Netta positiva per la fine del corrente esercizio. Allo stato, il Gruppo ipotizzava inoltre uno slittamento al 2022 del raggiungimento dei target originariamente fissati per l'esercizio 2021.

Il suesposto calo dei volumi si è riflettuto sulla redditività operativa di periodo, così come indicato dall'Ebitda, che, al lordo degli oneri non ricorrenti, si attesta a € 76.732 mila, in calo del 17,2%. Si evidenzia anche il peggioramento nell'esercizio in corso del Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti (EBIT) (€ 39.554 mila nel 2019 contro € 67.669 mila nel 2018) con un delta negativo di € 28.115 mila e un'incidenza sui ricavi che scende dal 9,1% al 5,6%.

Il portafoglio ordini risulta pari a circa € 197 milioni, in calo rispetto a dicembre 2018 del 12,8%: il calo è in gran parte legato alla diminuzione della componente Systems, che nel 2018 beneficiava di alcuni ordini di grandi impianti, destinati al mercato nord-americano.

L'ingresso ordini segna un -17% rispetto a dicembre 2018, con un andamento in linea rispetto a quanto registrato nei trimestri precedenti. Il dato riflette l'andamento generale dei settori Machinery e Capital Equipment, che risentono delle difficoltà attraversate da gran parte dei mercati europei e asiatici.

Per quanto riguarda la ripartizione dei ricavi per segmento, ad eccezione della Divisione Vetro/Pietra che segna un risultato in linea con il 2018 (crescita dello 0,5%), tutte le divisioni sono in calo. I maggiori decrementi sono riferiti alla Divisione Componenti e alla Divisione Meccatronica (rispettivamente -13,7% e -13,2%), mentre la Divisione Legno e la Divisione Tooling hanno cali più contenuti (-4,6% e -2,4% rispettivamente).

Analizzando la divisione del fatturato per area si evidenzia la crescita del Nord America, determinata in gran parte dalla consegna e installazione degli ordini di grandi impianti Systems, acquisiti nel corso del 2018. L'Europa Occidentale mantiene sempre il ruolo di mercato di riferimento con i suoi € 333.015 mila, ma segna un calo del 5,8% rispetto all'anno precedente. Le aree Asia - Oceania ed Europa Orientale registrano un decremento piuttosto consistente (rispettivamente -21,5% e -17%). Infine, l'area Resto del Mondo consuntiva risultati sostanzialmente stabili (€ 27.138 mila in calo del 2,5%).

Si segnala che il risultato del Gruppo anche per l'anno in corso, è influenzato negativamente da "eventi non ricorrenti e impairment" per complessivi € 9.911 mila. Come stabilito nel Consiglio di Amministrazione del 20 dicembre 2019 e nel comunicato stampa rilasciato nella stessa data, il Gruppo rifocalizzerà la propria strategia in Cina, puntando maggiormente sulle esigenze dei key accounts di dimensioni medio-grandi, attraverso le soluzioni tecnologiche automatizzate, realizzate negli stabilimenti italiani e indiani. Si sta pertanto perseguendo la chiusura progressiva delle attività produttive, ovvero la cessione, in tempi e modalità ad oggi in via di valutazione da parte degli Amministratori, che stanno analizzando le soluzioni che verranno ritenute più adeguate per il raggiungimento dell'obiettivo, consapevoli che tali attività potrebbero durare oltre i 12 mesi. Il ridimensionamento dell'attività produttiva cinese (originariamente orientata al segmento entry level) e la riorganizzazione in atto, hanno portato alla stima di costi non ricorrenti pari a € 4.207 mila. Inoltre, sulla base delle linee strategiche di gruppo, confermate anche nel piano industriale 2020-22 approvato in data 21 febbraio 2020, il gruppo proseguirà nel processo di innovazione tecnologica, per mantenere la propria leadership nei settori di riferimento. Conseguentemente alcuni progetti di R&D, legati a prodotti e soluzioni tecnologiche in phase-out, sono stati svalutati per € 4.070 mila. Infine, sono stati riconosciuti costi del personale riferiti a incentivi all'esodo e accantonamenti per trattamenti di quiescenza non ricorrenti per € 1.634 mila.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale – finanziaria, il capitale circolante netto operativo aumenta di circa € 20 milioni rispetto a dicembre 2018. La variazione è dovuta principalmente alla forte diminuzione dei debiti commerciali pari a circa € 29,9 milioni, legata alla componente debiti verso fornitori (per rallentamento delle attività produttive). La dinamica legata ai rapporti con i clienti (crediti commerciali e attività/passività contrattuali) è in leggero calo (decremento netto di € 2,6 milioni), mentre i magazzini diminuiscono di € 7,3 milioni.

La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 31 dicembre 2019 è negativa per circa € 18,6 milioni, in peggioramento rispetto al dato di dicembre 2018 (positiva per € 25,4 milioni).

Sul dato della PFN 2019 pesa la prima applicazione, con effetto dal 1.1.2019, del principio contabile IFRS 16 che determina effetti negativi (per maggiori debiti riferiti ai diritti d'uso) per circa € 26,6 milioni.

Si segnala, sempre in seguito alla prima applicazione dell'IFRS16, l'incremento delle immobilizzazioni materiali al 31.12.2019 per € 26,4 milioni.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

La Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario (di seguito anche la "DNF") di BIESSE (di seguito anche il "Gruppo") è predisposta in conformità al Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n.254. La DNF rendiconta i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta alla corruzione attiva e passiva (di seguito anche 'ambiti del Decreto') ed ulteriori temi individuati come materiali per Biesse Group attraverso un processo di analisi di materialità.

La DNF, che è pubblicata con un separato e specifico documento, si riferisce all'esercizio finanziario chiuso il 31 dicembre 2019 e comprende i dati della Capogruppo BIESSE S.p.A. e quelli delle società consolidate integralmente – al riguardo si veda il paragrafo 'area di consolidamento' nelle note esplicative al Bilancio Consolidato. La DCNF è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della BIESSE S.p.A. in data 13 marzo 2020 ed è oggetto di separata attestazione di conformità da parte della società di revisione.

PRINCIPALI EVENTI DEL 2019

IMPIANTI, SOFTWARE E SERVIZI PER AUTOMATIZZARE LA FABBRICA

Le fiere e gli eventi sono al centro della strategia di marketing e comunicazione di Biesse Group, un'importante occasione di vicinanza con il territorio, in cui gli specialisti tecnici e commerciali del Gruppo incontrano il cliente e studiano le esigenze dello specifico mercato. È un'opportunità per chi vuole conoscere l'azienda da vicino e per chi vuole scoprire le novità tecnologiche, gli impianti, i software ed i servizi per automatizzare e digitalizzare la fabbrica.

Il Gruppo gestisce direttamente dall'Headquarters, tramite le filiali e in collaborazione con i principali rivenditori, oltre 100 fiere ed eventi all'anno nei vari settori della lavorazione del legno, dei materiali tecnologici, del vetro, della pietra e del metallo, con diversi spazi espostivi, da piccole aree con tecnologie stand alone fino ad arrivare alle fiere istituzionali a livello internazionale, in cui viene riprodotta una vera e propria fabbrica, con soluzioni tecnologiche interconnesse, impianti automatizzati e servizi evoluti.

IL FUTURO CHE FA STORIA, FUTURE ON TOUR

Nel 2019 Biesse Group ha celebrato 50 anni di storia attraverso un tour di eventi nel mondo dedicati ai propri clienti e un unico comun denominatore: il futuro.

Credere nel futuro significa anche mettere in campo importanti investimenti per produrre strumenti e macchinari che forniscano ai clienti una maggiore efficienza produttiva e semplifichino in sicurezza il loro lavoro, migliorando l'integrazione tra meccanica, elettronica e software rendendo i prodotti "intelligenti" e "collaborativi". Il "Future on Tour" ha preso il via a gennaio a Pesaro, presso l'Headquarters, ed è terminato con il Grand Opening a Ulm, in Germania, con un totale di 18 eventi in 15 nazioni nel corso dell'anno.

Eventi e fiere nel mondo

Biesse Group ha partecipato alla Milano Design Week come partner tecnologico di due importanti eccellenze italiane del design, LAGO e Arpa | Fenix, condividendone i valori, l'attenzione alla sostenibilità ambientale, gli investimenti in ricerca e tecnologia. Il Gruppo è entrato a far parte del prestigioso Comitato Leonardo, che vede associate oltre 160 personalità tra imprenditori, artisti, scienziati e uomini di cultura, desiderosi di condividere l'obiettivo di valorizzazione dell'Italia e della sua originalità attraverso la realizzazione di eventi di alto profilo culturale ed economico. Grazie alla collaborazione con Accenture e l'Università Politecnica delle Marche, nell'ambito del progetto SOPHIA, ha partecipato al convegno MESA 2019 - Middle East Studies Association - in California, dedicato al Machine Learning in ambito di manutenzione predittiva dell'Industria 4.0, a dimostrazione della costante collaborazione con il mondo universitario.

Numerosi gli appuntamenti fieristici per il settore del legno: il Gruppo ha partecipato con il brand Biesse alla fiera internazionale CIFM/Interzum a Guangzhou dedicata all'intera filiera del legno e dell'arredamento, Delhiwood in India, AWFS a Las Vegas, WMF 2019 a Shanghai, TUYAP Woodtech a Istanbul. Inoltre, diversi tech tour ed eventi si sono svolti nei Campus Biesse in Headquarters e mondo, come in Brianza, Triveneto, Middle East, Asia, Francia e India. Il principale appuntamento 2019 a cui Biesse ha partecipato è la fiera Ligna (Hannover, Germania), in cui ha dimostrato come uomo e macchina possano entrare in connessione: su uno stand di 6.000 metri quadrati di automazione e interconnessione digitale, 49 le tecnologie in azione e tre soluzioni di processo completamente automatizzate.

Nel settore Advanced Materials, il Gruppo ha preso parte alle fiere Mecspe a Parma e Jec World a Parigi dedicate alle tecnologie per la lavorazione dei materiali tecnologici, la fiera K a Düsseldorf, riferimento mondiale per la lavorazione della plastica e della gomma. Con il brand Intermac, si sono inoltre svolte le fiere China Glass e Lamiera, You+Tech, l'evento esclusivo dedicato agli specialisti di settore che si è svolto negli stabilimenti Intermac a Pesaro e CamEurasia Glass Fair realizzata insieme al dealer Sorglas Glass Machines presso il TÜYAP Convention Center. Intermac e Diamut hanno partecipato a Glass Build America, la fiera dedicata al settore del vetro e a Vitrum 2019. Intermac, Donatoni Macchine e Montresor hanno esposto insieme in partnership alla fiera Marmomac a Verona dedicata agli operatori del settore marmo.

Nel mese di ottobre, il Campus a Pesaro ha aperto le porte ai clienti per una nuova edizione dell'evento Inside Biesse: 3 giorni, oltre 3.000 visitatori, 41 tecnologie per la lavorazione del legno e dei materiali tecnologici, la possibilità di vistare le fabbriche e seguire workshop. A Basilea, in Svizzera, si è svolta la fiera Holz dedicata all'industria della falegnameria e alle tendenze e nuove tecnologie per la lavorazione del legno; in Brianza l'evento One2One sulla levigatura dal titolo "Finiture perfette: innovazione, design e sostenibilità".

In Germania è stato inaugurato l'innovativo "Ulm Campus" vicino a Nersingen: 6.000 m2 dedicati all'esposizione tecnologica, formazione, incontro con gli specialisti del Gruppo. L'ultima fiera del 2019 a cui il Gruppo ha partecipato è Zak Glass Technology Expo, in India, a cui hanno partecipato Intermac e Diamut con soluzioni all'avanguardia dedicate ai professionisti del settore del vetro.

LA RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO BIESSE

Come indicato nella Nota Integrativa al Bilancio., i principi contabili adottati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono stati omogeneamente applicati anche al periodo comparativo, ad eccezione di quanto descritto nel paragrafo 5.1 "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS che sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2019" della Nota Integrativa. A partire dal 1 gennaio 2019 la Società ha deciso di esporre in specifiche voci della situazione patrimoniale le Attività e Passività contrattuali derivanti da contratti sottoscritti con la clientela, procedendo altresì alla compensazione delle attività e passività connesse alla realizzazione di macchine e sistemi su commessa e riferite allo stesso contratto; di conseguenza, i dati patrimoniali relativi all'esercizio 2018 sono stati riclassificati a fini comparativi. Inoltre, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 riflette alcune altre riclassifiche dei dati economici. Le riclassifiche, riepilogate in Nota Integrativa, non modificano il patrimonio netto ed il risultato economico dell'esercizio precedente.

SINTESI DATI ECONOMICI

Conto Economico al 31 dicembre 2019 con evidenza delle componenti non ricorrenti

31 Dicembre
2019
% su ricavi 31 Dicembre
2018
% su ricavi DELTA %
migliaia di euro
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti
705.872
652
100,0%
0,1%
741.527
14.026
100,0%
1,9%
(4,8)%
(95,4)%
Altri Proventi 6.417 0,9% 5.361 0,7% 19,7%
Valore della produzione 712.940 101,0% 760.913 102,6% (6,3)%
Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci (286.429) (40,6)% (309.430) (41,7)% (7,4)%
Altre spese operative (128.723) (18,2)% (144.255) (19,5)% (10,8)%
Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti 297.789 42,2% 307.229 41,4% (3,1)%
Costo del personale (221.057) (31,3)% (214.553) (28,9)% 3,0%
Margine operativo lordo prima degli eventi non ricorrenti 76.732 10,9% 92.676 12,5% (17,2)%
Ammortamenti (33.851) (4,8)% (22.820) (3,1)% 48,3%
Accantonamenti (3.327) (0,5)% (2.187) (0,3)% 52,2%
Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti 39.554 5,6% 67.669 9,1% (41,5)%
Impairment e componenti non ricorrenti (9.911) (1,4)% (3.897) (0,5)% -
Risultato operativo 29.644 4,2% 63.772 8,6% (53,5)%
Proventi finanziari 497 0,1% 350 0,0% 42,1%
Oneri Finanziari (2.987) (0,4)% (2.362) (0,3)% 26,5%
Proventi e oneri su cambi (3.711) (0,5)% (3.472) (0,5)% 6,9%
Risultato ante imposte 23.443 3,3% 58.287 7,9% (59,8)%
lmposte sul reddito (10.441) (1,5)% (14.436) (1,9)% (27,7)%
Risultato dell'esercizio 13.002 1,8% 43.851 5,9% (70,3)%

Si precisa che i risultati intermedi esposti in tabella, non sono identificati come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, non devono essere considerati una misura sostitutiva per la valutazione dell'andamento e del risultato della Società. Si segnala inoltre che il criterio di determinazione dei risultati intermedi applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, che tali dati potrebbero non essere comparabili.

I ricavi dell'esercizio 2019 sono pari a € 705.872 mila, contro i € 741.527 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento complessivo del 4,8% sull'esercizio precedente.

Per quanto riguarda la ripartizione dei ricavi per segmento, ad eccezione della Divisione Vetro/Pietra che segna un risultato in linea con il 2018 (crescita dello 0,5%), tutte le divisioni sono in calo. I maggiori decrementi sono riferiti alla Divisione Componenti e alla Divisione Meccatronica (rispettivamente -13,7% e -13,2%), mentre la Divisione Legno e la Divisione Tooling hanno cali più contenuti (-4,6% e -2,4% rispettivamente).

Analizzando la divisione del fatturato per area geografica si evidenzia la crescita del Nord America (+27,9%, da € 117.750 mila a € 150.554 mila del 2019), determinata in gran parte dalla consegna e installazione degli ordini di grandi impianti Systems, acquisiti nel corso del 2018. L'Europa Occidentale mantiene sempre il ruolo di mercato di riferimento con i suoi € 333.015 mila (47,2% del totale gruppo, in calo del 5,8% rispetto all'anno precedente). L'area Asia - Oceania registra un decremento piuttosto consistente (-21,5%), passando dai € 134.970 mila del dicembre 2018 ai € 105.947 mila del 2019, così come l'Europa Orientale che diminuisce del - 17%, registrando ricavi per € 89.217 nel 2019 contro i € 107.469 mila del 2018. Infine, l'area Resto del Mondo consuntiva risultati sostanzialmente stabili (€ 27.138 mila in calo del 2,5%).

Ripartizione ricavi per segmenti operativi

31 Dicembre
2019
96 31 Dicembre
2018
% Var %
2019/2018
migliaia di euro
Divisione Legno 507.134 71,8% 531.793 71,7% (4,6)%
Divisione Vetro/Pietra 129.364 18,3% 128.695 17,4% 0,5%
Divisione Meccatronica 83.970 11,9% 96.699 13,0% (13,2)%
Divisione Tooling 12.926 1,8% 13.245 1,8% (2,4)%
Divisione Componenti 19.762 2,8% 22.912 3,1% (13,7)%
Elisioni Interdivisionali (47.283) (6,7)% (51.817) (7,0)% (8,8)%
Totale 705.872 100,0% 741.527 100,0% (4,8)%

Ripartizione ricavi per area geografica

31 Dicembre 31 Dicembre
2019 % 2018 % Var % 2019/2018
migliaia di euro
Europa Occidentale 333.016 47,2% 353.514 47,7% (5,8)%
Asia – Oceania 105.947 15,0% 134.970 18,2% (21,5)%
Europa Orientale 89.217 12,6% 107.469 14,5% (17,0)%
Nord America 150.554 21,3% 117.750 15,9% 27,9%
Resto del Mondo 27.138 3,8% 27.825 3,8% (2,5)%
Totale 705.872 100,0% 741.527 100,0% (4,8)%

Il valore della produzione è pari a € 712.940 mila, in diminuzione del 6,3% rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2018 (€ 760.913 mila).

Di seguito si riporta il dettaglio delle incidenze percentuali dei costi calcolate sul valore della produzione.

31 Dicembre % 31 Dicembre
2018
migliaia di euro 2019
Valore della produzione 712.940 100,0% 760.913 100,0%
Consumo materie prime e merci 286.429 40,2% 309.430 40,7%
Altre spese operative 128.723 18,1% 144.255 19,0%
Costi per servizi 113.872 16,0% 124.220 16,3%
Costi per godimento beni di terzi 2.876 0,4% 11.740 1,5%
Oneri diversi di gestione 11.975 1,7% 8.295 1,1%
Valore aggiunto 297.789 41,8% 307.229 40,4%

L'analisi delle incidenze percentuali dei consumi e delle altre spese operative, calcolata sul valore della produzione, anziché sui ricavi, evidenzia come l'assorbimento delle materie prime risulti in diminuzione (pari al 40,2 % contro il 40,7% del 31 dicembre 2018), per effetto del diverso mix prodotto.

Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto (€ 15.350 mila) e decrementano il proprio peso percentuale dal 19% al 18,1%. Tale andamento è in gran parte riferibile alla voce Costi per godimento di beni di terzi diminuita per € 8.864 mila, principalmente per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 che prevede la "riclassifica" dei canoni di leasing operativi ad ammortamenti. I costi per servizi calano per € 10.348 mila (-8,3% rispetto a dicembre 2018), principalmente per effetto della riduzione dei costi legati al processo produttivo, alle consulenze e ai costi per fiere e pubblicità. Gli oneri diversi di gestione aumentano di € 3.862, principalmente per riclassifiche di costi accessori legati a contratti di leasing operativo, a seguito all'applicazione dell'IFRS 16.

Concludendo quindi, si sottolinea come, il valore aggiunto al 31 dicembre 2019 è pari ad € 297.607 mila, in calo del 3,1% rispetto al pari periodo del 2018 (€ 307.229 mila). La sua incidenza sul valore della produzione migliora per effetto dell'applicazione del principio IFRS 16, passando da 40,4% a 41,7%.

Il costo del personale al 31 dicembre del 2019 è pari ad € 221.057 mila e registra un incremento di valore di € 6.504 mila rispetto al dato del 2018 (€ 214.553 mila, +3% sul pari periodo 2018). La variazione è sostanzialmente legata alla componente Salari e Stipendi (+ 4,0% sul pari periodo 2018), dovuta all'effetto trascinamento dei costi legati alle assunzioni di nuove teste effettuate nel secondo semestre 2018, in relazione alla politica di potenziamento della struttura necessaria per supportare i piani di sviluppo. La maggiore incertezza registrata nei mercati di riferimento ha imposto una attenzione particolare all'efficienza aziendale e alla razionalizzazione organizzativa, determinando un successivo e conseguente contenimento dei costi del personale. Infatti, scomponendo il dato per trimestre si evidenzia che, ad eccezione del primo trimestre, l'andamento del 2019 è in linea con i pari periodi del 2018.

Si sottolinea infine che, a causa del calo dei volumi, l'incidenza percentuale sui ricavi aumenta di circa 2,4 punti percentuali passando dal 28,9% del 2018 al 31,3% dell'anno in corso.

Il margine operativo lordo (EBITDA) al 31 dicembre 2019 è positivo per € 76.732 mila (a fine dicembre 2018 era positivo per € 92.676 mila). Come detto in precedenza gli effetti positivi sull'EBITDA per minori costi di godimento di beni di terzi in seguito all'applicazione del nuovo IFRS 16 sono pari a € 9.096 mila.

Gli ammortamenti registrano nel complesso un aumento pari al 48,3% (passando da € 22.820 mila del 2018 a € 33.851 mila dell'anno in corso): la variazione è principalmente dovuta alle immobilizzazioni materiali, quasi raddoppiate a fine 2019, passando da € 9.936 mila ad € 19.544 mila (incremento di € 9.608 mila). Tale fenomeno è riferito principalmente alla prima applicazione dell'IFRS 16 che determina un incremento di quote di ammortamento per € 8.181 mila. La quota relativa alle immobilizzazioni immateriali registra un aumento di € 1.423 mila (da € 12.884 mila a € 14.307 mila, in aumento dell'11%).

Gli accantonamenti di carattere ricorrente aumentano del 52,2% rispetto al 2018 (€ 3.327 nel 2019 contro € 2.187 nel 2018) principalmente per effetto dell'adeguamento del fondo garanzia prodotti. in gran parte dovuti a rischi legali e penali per vertenze con clienti.

Il risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti è positivo per € 39.554 mila, in calo del 41,5% rispetto allo scorso anno (pari a € 67.669 mila).

Si segnala che il risultato del Gruppo anche per l'anno in corso, è influenzato negativamente da "eventi non ricorrenti e impairment" per complessivi € 9.911 mila. Come già indicato nei precedenti paragrafi, il Gruppo ha stimato costi non ricorrenti pari a € 4.207 mila a fronte della rifocalizzazione strategica, decisa in riferimento al mercato cinese, che comporterà un riposizionamento verso la fascia di mercato dei key accounts di dimensioni medio-grandi, a scapito dei segmenti entry-level; conseguentemente verrà ridimensionata l'attività produttiva cinese, originariamente orientata a tale segmento di mercato. Inoltre, sulla base delle linee strategiche di gruppo, il gruppo proseguirà nel processo di innovazione tecnologica, per mantenere la propria leadership nei settori di riferimento. Conseguentemente alcuni progetti di R&D, legati a prodotti e soluzioni tecnologiche in phase-out, sono stati svalutati per € 4.070 mila. Infine, sono stati riconosciuti costi del personale riferiti a incentivi all'esodo e accantonamenti per trattamenti di quiescenza non ricorrenti per € 1.634 mila.

Il risultato operativo registra un saldo positivo di € 29.644 mila, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente (€ 63.772 mila).

In riferimento alla gestione finanziaria si registrano oneri per € 2.987 mila, in aumento rispetto al dato 2018 (€ 625 mila). L'aumento dovuto all'impatto della prima applicazione IFRS16 è pari a € 915 mila.

Per quanto riguarda la gestione del rischio cambio, si registrano componenti negative per € 3.711 mila, in peggioramento rispetto al pari periodo dell'anno precedente (negativo per € 3.472 mila).

Il risultato prima delle imposte è quindi positivo per € 23.443 mila.

Il saldo delle componenti fiscali è negativo per complessivi € 10.441 mila. Il saldo negativo si determina per effetto dei seguenti elementi: imposte correnti IRES (€ 3.841 mila) ed IRAP (€ 1.549 mila); accantonamenti per imposte sul reddito di società estere (€ 4.660 mila), imposte relative a esercizi precedenti (negativo per € 449 mila), imposte differite nette (positivo per € 33 mila).

Il significativo incremento del tax-rate è principalmente dovuto alla presenza di due elementi congiunti: (i) la minore incidenza del beneficio fiscale collegato al Patent Box, in quanto i numeri relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 comprendono le sopravvenienze attive fiscali collegate anche alle annualità pregresse in virtù dell'accordo siglato nel 2019 in capo a Biesse Spa, ma riferito anche alle annualità 2015-2016-2017-2018, mentre nell'esercizio 2019 è rilevato soltanto il beneficio calcolato per l'esercizio corrente; (ii) una maggiore incidenza delle perdite rilevate in Cina per effetto dell'operazione di restructuring del business locale, per le quali non si è proceduto ad iscrivere le relative imposte differite attive.

Il Gruppo consuntiva un risultato netto positivo pari a € 13.002 mila.

SINTESI DATI PATRIMONIALI

Stato patrimoniale al 31 dicembre 2019

31 Dicembre 31 Dicembre
2019 2018
migliaia di euro
Immateriali 83.228 84.240
Materiali 139.710 102.774
Finanziarie 2.640 2.847
Immobilizzazioni 225.578 189.862
Rimanenze 155.498 162.786
Crediti commerciali e attività contrattuali 116.973 127.957
Debiti commerciali (132.673) (162.591)
Passività contrattuali (67.536) (75.652)
Capitale Circolante Netto Operativo 72.262 52.500
Fondi relativi al personale (12.711) (12.550)
Fondi per rischi ed oneri (18.053) (10.737)
Altri debiti/crediti netti (40.249) (34.933)
Attività nette per imposte anticipate 10.458 9.985
Altre Attività/(Passività) Nette (60.555) (48.235)
Capitale Investito Netto 237.285 194.127
Capitale sociale 27.393 27.393
Risultato del periodo precedente e altre riserve 177.397 147.577
Risultato dell'esercizio 13.027 43.672
Patrimonio netto di terzi 858 893
Patrimonio Netto 218.675 219.536
Debiti finanziari verso banche e altri finanziatori 107.323 57.900
Altre attività finanziarie (2.653) (288)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (86.061) (83.020)
Posizione Finanziaria Netta 18.609 (25.407)
Totale Fonti di Finanziamento 237.285 194.127

Si precisa che la "Posizione Finanziaria Netta" non è identificata come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, il criterio utilizzato dalla Società per la sua determinazione potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, tale dato potrebbe non essere comparabile.

Il capitale investito netto è pari a 237 milioni di Euro in aumento rispetto a dicembre 2018 (Euro 194,1 milioni). Rispetto a dicembre 2018, le immobilizzazioni nette sono aumentate di circa € 34,2 milioni.

L' effetto principale è dovuto alla prima applicazione del principio IFRS16 a seguito del quale sono iscritti, tra le immobilizzazioni materiali, i diritti d'uso relativi ai cespiti in leasing per un valore al 31 dicembre di € 26,4 milioni.

Oltre agli impieghi legati alla normale sostituzione degli strumenti di lavoro, tra i nuovi investimenti effettuati nel periodo, si segnalano la realizzazione di un magazzino verticale e l'acquisto di nuove macchina utensili presso il campus di Pesaro (circa € 5,2 milioni), nonché l'apertura del nuovo showroom di Biesse Deutschland (circa € 2,3 milioni).

Il capitale circolante netto operativo aumenta di circa € 20 milioni rispetto a dicembre 2018. La variazione è dovuta principalmente alla forte diminuzione dei debiti commerciali pari a circa € 29,9 milioni, legata alla componente debiti verso fornitori (per rallentamento delle attività produttive). La dinamica legata ai rapporti con i clienti (crediti commerciali e attività/passività contrattuali) è in leggero calo (decremento netto di € 2,6 milioni), mentre i magazzini diminuiscono di € 7,3 milioni.

Il patrimonio netto è pari a 218,7 milioni di Euro (Euro 219,5 milioni al 31 dicembre 2018).

Posizione finanziaria netta

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Al 31 dicembre Al 30 settembre Al 30 giugno Al 31 marzo Al 31 dicembre
2019 2019 2019 2019 2018
migliaia di euro
Attività finanziarie: 88.714 69.518 84.115 67.788 83.308
Attività finanziarie correnti 2.653 2.128 2.147 35 288
Disponibilità liquide 86.061 67.391 81.968 67.753 83.020
Debiti per locazioni finanziarie a breve termine (7.415) (2.158) (485) (350) (349)
Debiti bancari e altri debiti finanziari a breve termine (46.859) (47.373) (47.179) (26.287) (22.161)
Posizione finanziaria netta a breve termine 34.440 19.988 36.450 41.151 60.798
Debiti per locazioni finanziarie a medio/lungo termine (27.043) (29.879) (32.565) (27.167) (1.569)
Debiti bancari a medio/lungo termine (26.006) (32.728) (37.726) (30.700) (33.821)
Posizione finanziaria netta a medio/lungo termine (53.049) (62.607) (70.291) (57.867) (35.390)
Posizione finanziaria netta totale (18.609) (42.619) (33.841) (16.716) 25.407

La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 31 dicembre 2019 è negativa per circa € 18,6 milioni, in peggioramento rispetto al dato dell'esercizio precedente (positiva per € 25,4 milioni).

Sul dato della PFN pesa la prima applicazione, con effetti dal 1.1.2019, del principio contabile IFRS 16 che determina effetti negativi (per maggiori debiti riferiti ai diritti d'uso) per circa € 26,6 milioni al 31 dicembre 2019.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE CUI BIESSE S.P.A. E IL GRUPPO SONO ESPOSTI

RISCHI OPERATIVI

Rischi connessi alle condizioni generali dell'economia

La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Biesse, operando essa in un contesto competitivo globale, è influenzata dalle condizioni generali e dall'andamento dell'economia mondiale. Pertanto, l'eventuale congiuntura negativa o instabilità politica di uno o più mercati geografici di riferimento, incluse le opportunità di accesso al credito, possono avere una rilevante influenza sull'andamento economico e sulle strategie del Gruppo e condizionarne le prospettive future sia nel breve che nel medio lungo termine.

Rischi connessi al livello di concorrenzialità e ciclicità nel settore

L'andamento della domanda è ciclico e varia in funzione delle condizioni generali dell'economia, della propensione al consumo della clientela finale, della disponibilità di finanziamenti e dell'eventuale presenza di misure pubbliche di stimolo. Un andamento sfavorevole della domanda, o qualora il Gruppo non fosse in grado di adattarsi efficacemente al contesto esterno di mercato, potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla situazione finanziaria.

Sostanzialmente tutti i ricavi del Gruppo sono generati nel settore della meccanica strumentale, che è settore concorrenziale. Il Gruppo compete in Europa, Nord America, e nell'area Asia - Pacifico con altri gruppi di rilievo internazionale. Tali mercati sono tutti altamente concorrenziali in termini di qualità dei prodotti, innovazione, prezzo e assistenza alla clientela.

Rischi riguardanti le vendite sui mercati internazionali e all'esposizione a condizioni locali mutevoli

Una parte significativa delle attività produttive e delle vendite del Gruppo ha luogo al di fuori dell'Unione Europea. II Gruppo è esposto ai rischi inerenti l'operare su scala globale, inclusi i rischi riguardanti l'esposizione a condizioni economiche e politiche locali ed all'eventuale attuazione di politiche restrittive delle importazioni e/o esportazioni.

Inoltre il Gruppo Biesse, essendo soggetto a molteplici regimi fiscali, è esposto ai rischi in tema di transfer pricing.

In particolare, il Gruppo Biesse opera in diversi paesi quali India, Russia, Cina e Brasile. L'esposizione del Gruppo all'andamento di questi paesi è progressivamente aumentata, per cui l'eventuale verificarsi di sviluppi politici o economici sfavorevoli in tali aree potrebbero incidere in maniera negativa sulle prospettive e sull'attività nonché sui risultati economici del Gruppo.

Rischi connessi alle fluttuazioni del prezzo delle materie prime e componenti

L'esposizione del Gruppo al rischio di aumento dei prezzi delle materie prime deriva principalmente dall'acquisto di componenti e semilavorati, in quanto la quota di acquisto di materia prima diretta per la produzione non è significativa.

In tale ambito, il Gruppo non effettua coperture specifiche a fronte di questi rischi, ma piuttosto tende a trasferirne la gestione e l'impatto economico verso i propri fornitori, concordando eventualmente con loro i prezzi d'acquisto per garantirsi stabilità per periodi non inferiori al trimestre.

L'elevato livello di concorrenza e di frammentazione del settore in cui opera Biesse rende spesso difficile poter riversare interamente sui prezzi di vendita aumenti repentini e/o significativi dei costi di approvvigionamento.

Rischi connessi alla capacità di offrire prodotti innovativi

Il successo delle attività del Gruppo dipende dalla capacità di mantenere o incrementare le quote sui mercati in cui attualmente opera e/o di espandersi in nuovi mercati attraverso prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo che garantiscano adeguati livelli di redditività. In particolare, qualora il Gruppo non fosse in grado di sviluppare e offrire prodotti innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti in termini, tra l'altro, di prezzo, qualità, funzionalità, o qualora vi fossero dei ritardi nell'uscita sul mercato di modelli strategici per il business del Gruppo, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi con un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Rischi connessi al management

Il successo del Gruppo dipende in larga parte dall'abilità dei propri Amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo e le singole aree di business. La perdita delle prestazioni di un amministratore esecutivo, senior manager o altre risorse chiave in seguito a cambi organizzativi e/o ristrutturazioni aziendali senza un'adeguata e tempestiva sostituzione e riorganizzazione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbero pertanto avere effetti negativi sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Rischi connessi ai rapporti con i fornitori

Il Gruppo acquista materie prime, semilavorati e componenti da un ampio numero di fornitori e dipende dai servizi e dai prodotti fornitigli da altre aziende esterne al Gruppo stesso.

Una stretta collaborazione tra il produttore ed i fornitori è usuale nei settori in cui il Gruppo Biesse opera e se ciò, da un lato, può portare benefici economici in termini di riduzione dei costi, dall'altro fa sì che il Gruppo debba fare affidamento su detti fornitori con la conseguente possibilità che loro difficoltà (siano esse originate da fattori esogeni o endogeni) possano ripercuotersi negativamente sul Gruppo.

Rischi connessi alla delocalizzazione produttiva

Il Gruppo ha avviato già da alcuni anni un processo di delocalizzazione produttiva. Il processo ha riguardato i paesi di Cina e India e si è concretizzato sia mediante l'avvio di nuovi stabilimenti produttivi sia attraverso acquisizioni di stabilimenti già esistenti. Di conseguenza, l'esposizione del Gruppo all'andamento di tali paesi è aumentata negli anni recenti. Gli sviluppi del contesto politico ed economico in questi mercati emergenti, ivi incluse eventuali situazioni di crisi o instabilità, potrebbero incidere in futuro in maniera significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo.

Rischi connessi ai cambiamenti climatici

La crescente attenzione sulle conseguenze del cambiamento climatico a livello mondiale e sui potenziali impatti di carattere economico, sociale e ambientale, impone oggi alle aziende di valutare anche gli impatti sul business che potenzialmente si dovranno fronteggiare nel medio periodo.

Per tali ragioni il Gruppo è impegnato nella ricerca costante di soluzioni volte a garantire un utilizzo responsabile delle risorse naturali, l'efficientamento dei consumi energetici e la gestione delle emissioni in atmosfera. Biesse Group ha previsto l'implementazione di una progettualità volta a contribuire positivamente alla protezione e salvaguardia dell'ambiente attraverso la progressiva predisposizione di un sistema di monitoraggio strutturato e continuo dei vettori energetici e rifasamento dei singoli macchinari energivori, così come la razionalizzazione dello sfruttamento delle risorse idriche.

A dimostrazione dell'impegno per contribuire a un'economia sostenibile e decarbonizzata, a partire dal 2020, oltre al rafforzamento delle attività di efficientamento energetico già in essere, per la maggior parte delle società italiane verrà acquistata energia da fonti rinnovabili certificata GO (Garanzia d'Origine), con lo scopo di ridurre significativamente le emissioni di CO2 Scope 2 market based.

Rischi connessi alla sicurezza informativa (Cyber Security)

La crescente interrelazione fra tecnologia e business e l'utilizzo sempre maggiore delle reti per la condivisione ed il trasferimento delle informazioni portano con sé diversi e numerosi rischi legati alla vulnerabilità dei sistemi informativi adottati nell'attività d'impresa. Potenziali attacchi cyber potrebbero riguardare dati e informazioni rilevanti posseduti dall'azienda quali, ad esempio, brevetti, progetti tecnologici o piani strategici non divulgati al mercato, con conseguenti danni economici e patrimoniali, normativi o di immagine.

La Funzione ICT di Gruppo ha implementato una strategia di Information Security che chiarisce la struttura di governance adottata dal Gruppo e gli indirizzi per la gestione del rischio cyber nell'ambito delle architetture informatiche e dei processi aziendali.

RISCHI FINANZIARI

Rischi connessi al fabbisogno di mezzi finanziari

Il rischio liquidità è normalmente definito come il rischio che l'impresa non sia in grado di rispettare gli impegni di pagamento a causa della difficoltà di reperire fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato

(asset liquidity risk). La conseguenza è un impatto negativo sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio la continuità aziendale.

Il Gruppo dispone di un'elevata disponibilità di linee di credito per cassa, superiore alle effettive esigenze per cui lo sviluppo del debito è pressoché totalmente costituito dai residui di pregressi finanziamenti chirografari.

Rischio di credito

Il Gruppo presenta diverse concentrazioni del rischio di credito nei diversi mercati di riferimento, sebbene l'esposizione creditoria sia suddivisa su un largo numero di controparti e clienti.

Le attività finanziarie sono rilevate in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando i dati storici-statistici.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio

Il Gruppo Biesse, che opera su più mercati a livello mondiale, è naturalmente esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio e d'interesse. L'esposizione ai rischi di cambio è collegata principalmente alla diversa distribuzione geografica delle sue attività commerciali, che lo porta ad avere flussi esportativi denominati in valute diverse da quelle dell'area di produzione; in particolare il Gruppo Biesse è principalmente esposto per le esportazioni nette dall'area euro alle altre aree valutarie (principalmente Dollaro USA, Dollaro Canadese, Dollaro australiano, Sterlina inglese, Franco Svizzero, Rupia Indiana, Dollaro di Hong Kong e Renminbi cinese).Al fine di essere sempre più performante nella gestione dei rischi valutari e di darne anche sempre più una rappresentazione contabile coerente, Il Gruppo Biesse ha adottato una Policy di Gestione del Rischio di Cambio volta a fissare, tra le altre cose, stringenti regole per affrontare e mitigare i rischi riguardanti le oscillazioni dei tassi di cambio. Nella Policy in questione vengono altresì determinati gli strumenti attraverso i quali effettuare le coperture dal rischio di cambio sia informa accentrata (prevalente) che decentrata (limitata) accentrato che decentrato. Nonostante tali operazioni di copertura finanziaria, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio potrebbero avere un impatto negativo sui risultati economici del Gruppo.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di interesse

Il Gruppo, ancorché abbia una posizione finanziaria netta pressoché neutra, è comunque esposto all'oscillazione dei tassi di interesse. L'esposizione del Gruppo al rischio di tasso di interesse deriva principalmente dalla volatilità degli oneri finanziari connessi all'indebitamento espresso a tasso variabile parzialmente contro bilanciati dai tassi di remunerazione (anch'essi variabili) delle proprie disponibilità attive.

Le politiche operative e finanziarie del Gruppo sono finalizzate, a minimizzare gli impatti di tali rischi sulla performance del Gruppo attraverso il miglioramento dei risultati economici e della posizione finanziaria netta.

Rischi connessi alla capacità della clientela di finanziare gli investimenti

Il Gruppo Biesse operando nel settore dei beni d'investimento di lungo periodo è sottoposto agli effetti negativi di eventuali strette creditizie da parte delle istituzioni finanziarie verso la propria clientela che voglia acquistare ricorrendo a forme di finanziamento (esempio leasing operativi, credito assicurato, etc.).

CORPORATE GOVERNANCE

Il sistema di Corporate Governance di Biesse S.p.A. è conforme ai principi contenuti nel Codice di Autodisciplina delle Società Quotate e alle best practice internazionali. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 13 marzo 2020 la Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari ai sensi dell'art. 123-bis TUF, relativa all'esercizio 2019.

Tale Relazione è pubblicata sul sito internet della Società www.biesse.com nella sezione "Investor Relations" sottosezione "Corporate Governance" e ad essa si fa esplicito riferimento per quanto richiesto dalla legge.

ll modello di amministrazione e controllo di Biesse S.p.A. è quello tradizionale (previsto dalla legge italiana), che prevede la presenza dell'assemblea degli Azionisti, del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di Revisione. Gli organi societari sono nominati dall'Assemblea dei Soci e rimangono in carica un triennio. La rappresentanza di Amministratori Indipendenti, secondo la definizione del Codice, e il ruolo esercitato dagli stessi sia all'interno del Consiglio sia nell'ambito dei Comitati aziendali (Comitato Controllo e Rischi,

Comitato per le operazioni con parti correlate, Comitato per le Remunerazioni), costituiscono mezzi idonei ad assicurare un adeguato contemperamento degli interessi di tutte le componenti dell'azionariato ed un significativo grado di confronto nelle discussioni del Consiglio di Amministrazione.

LE RELAZIONI CON IL PERSONALE

Dopo anni di continua crescita, il Gruppo ha raggiunto una dimensione tale per cui è fondamentale gestire i processi HR in maniera uniforme e organica, utilizzando gli strumenti più performanti. Elaborare ed implementare sistemi efficaci di selezione e retention del personale è la strategia fondamentale per la sostenibilità del Gruppo e la garanzia di trasparenza ed equità, nel pieno rispetto delle pari opportunità e della valorizzazione delle competenze individuali. L'obiettivo è di rafforzare tutte le aree aziendali, confidando nelle competenze degli uomini e delle donne di maggiore esperienza, unita all'entusiasmo di chi inizia il suo percorso di sviluppo professionale. La formazione dei dipendenti è alla base delle continue innovazioni, dell'affidabilità e della qualità dei prodotti e dei servizi che il Gruppo offre ai suoi clienti. Per tali motivi la formazione è strutturata in modo tale da assicurare un'offerta differenziata e inclusiva, orientata a coinvolgere tutte le figure professionali a tutti i livelli. E' convinzione del Gruppo il fatto che la crescita possa essere solida e continuativa nel tempo solo attraverso specifici investimenti nello sviluppo e nell'affinamento delle competenze dei propri collaboratori. Biesse Group, ritenendo che il continuo apprendimento sia la chiave per un futuro di successo, organizza ogni anno settimane di formazione presso l'Headquarters rivolte ai dipendenti delle filiali e ai partner commerciali nel mondo, giornate dedicate ad approfondimenti sulle innovazioni di prodotto e sui nuovi strumenti di vendita. La formazione ai dipendenti dell'area sales, è periodica e continuativa, e segue le evoluzioni tecnologiche dei prodotti e le novità relative ai servizi offerti dal Gruppo, al fine di dare sempre il maggior valore aggiunto ai clienti.

ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

Come nel 2017 prosegue l'attività di ricerca e sviluppo del Gruppo. Al 31 dicembre 2018 i costi di sviluppo sono pari a € 34,4 milioni, di cui 14,9 esposti tra le immobilizzazioni in corso; tali costi sono stati sostenuti in prevalenza dalla controllante Biesse S.p.A. e in minima parte da HSD S.p.A., e si aggiungono ai costi di ricerca già spesati a conto economico. Per maggiori dettagli sui progetti principali si rimanda all'apposita sezione della relazione sulla gestione di Biesse S.p.A.

PROSPETTO DI RACCORDO TRA PATRIMONIO NETTO E RISULTATO D'ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO E CONSOLIDATO

In applicazione della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si espone di seguito il prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato d'esercizio della capogruppo con gli analoghi dati consolidati.

Patrimonio netto
31/12/2019
Risultato d'esercizio
31/12/2019
Patrimonio netto
31/12/2018
Risultato d'esercizio
31/12/2018
migliaia di euro
Patrimonio netto e risultato di periodo della controllante 186.390 4.063 195.838 32.013
Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate:
Diff. tra valore di carico e valore pro-quota del patrimonio netto 44.147 39.235
Risultati pro-quota conseguiti dalle partecipate 8.007 20.415
Annullamento svalutazione/ripristini delle partecipazioni 8.900 8.500
Dividendi (11.653) (13.596)
Eliminazione degli effetti di operazioni compiute fra società
consolidate:
-
Profitti infragruppo compresi nel valore delle rimanenze finali (12.156) 3.711 (15.867) (3.661)
Profitti infragruppo su cessione di attività immobilizzate (564) (564) -
Patrimonio Netto e risultato d'esercizio attribuibile ai soci della
controllante
217.817 13.027 218.642 43.672
Interessenze di pertinenza dei terzi 858 (25) 893 180
Totale Patrimonio Netto 218.675 13.002 219.535 43.851

RAPPORTI CON LE IMPRESE COLLEGATE, CONTROLLANTI E IMPRESE SOTTOPOSTE A CONTROLLO DA QUESTE ULTIME

In riferimento ai rapporti con la controllante Bi.Fin. S.r.L si riporta di seguito il dettaglio:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Ricavi Costi
Periodo chiuso al
Periodo chiuso al
31/12/2019
31/12/2018
Periodo chiuso al
31/12/2019
Periodo chiuso al
31/12/2018
Controllanti
Bi. Fin. S.r.1. 31 433
(Dati consolidati in migliaia di Euro) Crediti Debiti
Periodo chiuso al
Periodo chiuso al
Periodo chiuso al Periodo chiuso al
31/12/2019
31/12/2018
31/12/2019 31/12/2018
Controllanti
Bi. Fin. S.r.l. 977 977 1.499 ાર

Si attesta, ai sensi dell'art. 2.6.2. comma 13 del Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S.p.A., l'esistenza delle condizioni di cui all'articolo 37 del Regolamento Consob n. 16191/2007.

RAPPORTI CON ALTRE PARTI CORRELATE

Sono identificate come parti correlate il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, le società SEMAR S.r.l., Wirutex S.r.l. e Fincobi S.r.l. (la prima correlata per rapporti di parentela con il proprietario, la seconda e la terza società controllate dalla Bi. Fin. S.r.l., controllante della Capogruppo).

Nel corso dell'esercizio i rapporti intrattenuti con le suddette parti correlate sono stati i seguenti:

(Dati consolidati in migliaia di Euro) Ricavi Costi
Periodo chiuso al
31/12/2019
Periodo chiuso al
31/12/2018
Periodo chiuso al
31/12/2019
Periodo chiuso al
31/12/2018
Controllanti
Bi. Fin. S.r.l. 31 433
Altre società correlate
Fincobi S.r.1. 1 1 1 14
Se. Mar. S.r.1. 15 22 2.507 3.075
Wirutex S.r.1. 40 38 1.456 1.489
Altri 1
Componenti Consiglio di Amministrazione
Componenti Consiglio di Amministrazione 1 1 2913 3.217
Componenti Collegio Sindacale
Componenti Collegio Sindacale 146 116
Totale 57 ર્ભ્ડ 7.022 7.910
Totale 58 63 7.054 8.345
(Dati consolidati in migliaia di Euro) Crediti Debiti
Periodo chiuso al
31/12/2019
Periodo chiuso al
31/12/2018
Periodo chiuso al
31/12/2019
Periodo chiuso al
31/12/2018
Controllanti
Bi. Fin. S.r.l. 977 977 1.499 16
Altre società correlate
Fincobi S.r.1. 43
Edilriviera S.r.l.
Se. Mar. S.r.l. 4 2 880 894
Wirutex S.r.l. 13 18 479 516
Altri 30
Componenti Consiglio di Amministrazione
Componenti Consiglio di Amministrazione 1 190
Componenti Collegio Sindacale
Componenti Collegio Sindacale 111 73
Totale 17 50 1.514 1.673
Totale 994 1.027 3.013 1.689

Nei rapporti sopra riportati, che hanno natura in prevalenza finanziaria, le condizioni contrattuali praticate non si discostano da quelle teoricamente ottenibili da negoziazioni con soggetti terzi.

SEDI ED UNITA' LOCALI DI BIESSE SPA

Si indicano di seguito i luoghi in cui la società svolge la propria attività:

Via Toscana, 81 Pesaro Via Toscana, 75 Pesaro Via dell'economia SN Pesaro Piazzale Alfio de Simoni SN Pesaro Via della tecnologia SN Pesaro Via Zanica 19 k Grassobbio (BG) Via C. Porta 67 Seregno (MB) Via Marcello Malpighi 8 Lugo (RA) Via D'Antona e Biagi SN Novafeltria (RN) Via Cavour 9/A Codognè (TV) Via della meccanica 12 Thiene (VI)

La Società dispone della sede secondaria in Dubai Emirati Arabi Uniti Port Said SN Deira.

INFORMAZIONI SULLE SOCIETA' RILEVANTI EXTRA UE

La Biesse S.p.A. controlla, direttamente o indirettamente, alcune società costituite e regolate dalla legge di stati non appartenenti all'Unione Europea ("Società Rilevanti extra UE" come definite dalla normativa delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007 e successive modificazioni).

Con riferimento a tali società si segnala che:

  • tutte le Società Rilevanti extra UE redigono una situazione contabile ai fini della redazione del Bilancio Consolidato; lo stato patrimoniale ed il conto economico di dette società sono resi disponibili agli azionisti della Biesse S.p.A. nei tempi e nei modi previsti dalla regolamentazione in materia;
  • la Biesse S.p.A ha acquisito lo statuto nonché la composizione ed i poteri degli organi sociali delle Società Rilevanti extra UE;
  • le Società Rilevanti extra UE:
    • forniscono al revisore della società controllante le informazioni necessarie per svolgere l'attività di revisione dei conti annuali e infrannuali della stessa società controllante;
    • dispongono di un sistema amministrativo–contabile idoneo a far pervenire regolarmente alla direzione ed al revisore della Biesse S.p.A i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio Consolidato.

AZIONI DI BIESSE E/O DI SOCIETÀ DALLA STESSA CONTROLLATE, DETENUTE DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE DAI COMPONENTI IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, IL COLLEGIO SINDACALE E IL DIRETTORE GENERALE, NONCHÉ DAI RISPETTIVI CONIUGI NON LEGALMENTE SEPARATI E DAI FIGLI MINORI

N. azioni detenute
direttamente e
indirettamente al
31/12/2018
N. azioni vendute nel
2019
N. di azioni acquistate nel
2019
N. azioni detenute
direttamente e
indirettamente al
31/12/2019
% su capitale sociale
Giancarlo Selci 13,970,500 13,970,500 51.00%
Presidente
Roberto Selci 0 0 0.00%
Amministratore Delegato
Stefano Porcellini 1,000 1,000 0 0.00%
Consigliere esecutivo e Direttore Generale
Alessandra Parpajola 0 0 0.00%
Consigliere esecutivo
Silvia Vanini 0 0 0.00%
Consigliere esecutivo
Elisabetta Righini 0 0 0.00%
Consigliere Indipendente (Lead indipendent Director)
Federica Palazzi 0 0 0.00%
Consigliere Indipendente
Giovanni Chiura 0 0 0.00%
Consigliere Indipendente
Paolo De Mitri 0 0 0.00%
Presidente collegio sindacale
Claudio Sanchioni 0 0 0.00%
Sindaco effettivo
Dario de Rosa 0 0 0.00%
Sindaco effettivo
Silvia Cecchini 0 0 0.00%
Sindaco effettivo

OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI" AVVENUTE NEL CORSO DELL'ESERCIZIO

Nel corso dell'esercizio 2019 non si registrano operazioni classificabili in questa categoria.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

In data 21 febbraio il Consiglio di Amministrazione di Biesse S.p.A. ha approvato il piano triennale di Gruppo 2020-2022; tale piano conferma la strategia in atto da parte della Società focalizzata su innovazione di prodotto e servizi, sfruttando in pieno i trend in atto in termini di automazione, digitalizzazione e servitization. Ciò nonostante, l'attuale contesto macro-economico non consente di proiettare gli stessi tassi di crescita degli anni precedenti; pertanto, il piano approvato prevede una crescita media del 3,2 % nel triennio 2020-2022, più equilibrata se confrontata con gli anni precedenti, ma che conferma un'efficace strategia di business ed un trend superiore ai mercati di riferimento. Questo perché la crescente richiesta di tecnologia per effetto della rivoluzione industriale 4.0 sarà forte anche nei prossimi anni, indipendentemente dall'andamento ciclico dell'economia mondiale.

Le proiezioni di crescita del prossimo triennio rimangono quindi positive, suffragate anche dal backlog registrato a fine 2019, pari a € 197 milioni (-13% sul 2018).

Il nuovo piano industriale comunque deve essere visto in continuità con quelli precedenti: Biesse vuole mantenere la strategia di prosecuzione degli investimenti in atto, con l'intento di confermare il trend di crescita conseguito negli ultimi anni.

Occorre peraltro evidenziare come noto che, a partire dal mese di gennaio 2020, lo scenario nazionale e internazionale è stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, hanno ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività economica e hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano ad oggi prevedibili. I potenziali effetti di questo fenomeno sul bilancio non sono ad oggi determinabili e saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell'esercizio.

Biesse, sulla base di queste recenti evoluzioni, sta valutando e ponendo in essere alcune azioni volte al contenimento dei costi: per quanto riguarda il costo del lavoro, ricorso allo smaltimento ferie pregresse, fruizione delle ferie dell'anno in corso, ricorso ad ammortizzatori sociali quali la CIGO COVID-19 e la CIGO "ordinaria"; per quanto riguarda i costi di altra natura, è in corso l'analisi dettagliata volta all'identificazione ed allo spostamento di tutte le voci non essenziali. . L'attuale andamento degli ordini nel settore (peraltro, comune a tutti i principali competitors di Biesse) suggerisce che le azioni attualmente in fase [CL(-B1] di definizione dovranno gioco forza continuare quanto meno fino a metà esercizio 2020. Questo dovrebbe consentire il contenimento degli effetti della riduzione dei ricavi sulla redditività del Gruppo, che comunque si prevede in contrazione. Gli Amministratori di Biesse sono comunque convinti che la società sia, per strategia, organizzazione, management e solidità finanziaria, preparata per affrontare questa fase acuta del ciclo.

BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2019

Biesse S.p.A.

2019

CONTO ECONOMICO DEL BILANCIO D'ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2019

31 dicembre 31 dicembre
Note 2019 2018
Ricavi 6 425.281.911 472.411.981
Altri ricavi operativi 6 7.168.795 5.873.641
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione 8.669.724 2.187.381
Consumi di materie prime e materiali di consumo 8 (235.958.086) (252.237.475)
Costi del personale 9 (107.502.975) (107.826.340)
Altre spese operative 10 (64.610.239) (67.204.411)
Ammortamenti (19.785.266) (15.732.475)
Accantonamenti (3.255.575) (886.460)
Perdite durevoli di valore 11 (4.745.509) (216.740)
Risultato operativo 5.262.780 36.369.102
Quota di utili/perdite di imprese correlate 12 (8.900.000) (8.485.495)
Proventi finanziari 13 5.100.525 6.397.665
Dividendi 14 11.653.116 11.882.278
Oneri finanziari 13 (8.312.070) (9.572.047)
Risultato prima delle imposte 4.804.351 36.591.503
Imposte 15 (741.468) (4.578.410)
Risultato d'esercizio 4.062.883 32.013.093

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DEL BILANCIO D'ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2019

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
Risultato d'esercizio 4.062.883 32.013.093
Valutazione piani a benefici definiti 33 (366.069) (94.137)
Riserva da conversione 31 3.617 -
Effetti che non avranno impatto futuro sul conto economico (362.452) (94.137)
Totale conto economico complessivo dell'esercizio 3.700.431 31.918.956

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA DEL BILANCIO D'ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2019

31 dicembre 31 dicembre
Note 2019 2018
ATTIVITA'
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 16 59.359.971 48.662.801
Attrezzature e altre immobilizzazioni materiali 16 8.557.779 8.181.048
Avviamento 17 6.247.288 6.247.288
Altre attività immateriali 18 48.599.675 49.506.832
Attività fiscali differite 34 4.481.752 3.445.860
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 19 97.962.642 106.109.304
Altre attività finanziarie e crediti non correnti 20 709.955 950.232
225.919.062 223.103.365
Attività correnti
Rimanenze 21 68.230.141 59.792.289
Crediti commerciali e Attività contrattuali verso terzi 22 60.344.495 61.802.275
Crediti commerciali e Attività contrattuali verso parti correlate 23-24 46.766.235 68.391.918
Altre attività correnti verso terzi 25 8.781.229 11.466.271
Altre attività correnti verso parti correlate 44 2.372.222 1.098.027
Attività finanziarie correnti da strumenti derivati 45 397.376 443.662
Attività finanziarie correnti verso terzi 26 2.222.917 -
Attività finanziarie correnti verso parti correlate 27 30.406.665 15.716.877
Disponibilità liquide 28 38.663.731 54.977.605
258.185.011 273.688.924
TOTALE ATTIVITA' 484.104.073 496.792.289

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA DEL BILANCIO D'ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2019

31 dicembre 31 dicembre
Note 2019 2018
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Capitale e riserve
Capitale sociale 29 27.393.042 27.393.042
Riserve di capitale 30 36.202.011 36.202.011
Altre riserve e utili portati a nuovo 31 118.731.796 100.229.815
Utile (perdita) d'esercizio 4.062.883 32.013.093
PATRIMONIO NETTO 186.389.732 195.837.961
Passività a medio/lungo termine
Passività per prestazioni pensionistiche 33 9.955.412 10.188.132
Passività fiscali differite 34 1.073.006 1.121.639
Finanziamenti bancari - scadenti oltre un anno 35 24.610.066 31.298.016
Debiti per locazioni finanziarie - scadenti oltre un anno 36 5.948.206 863.116
Altre passività verso terzi 43 - 964.956
Fondi per rischi ed oneri 38 845.000 671.000
42.431.690 45.106.859
Passività a breve termine
Debiti commerciali verso terzi 39 92.765.553 111.680.438
Debiti commerciali verso parti correlate 40 18.023.540 20.849.163
Passività contrattuali verso terzi 41 23.655.032 24.955.434
Passività contrattuali verso parti correlate 42 2.517.759 9.415.932
Altre passività correnti verso terzi 43 30.824.424 32.171.354
Altre passività correnti verso parti correlate 44 2.344.979 989.324
Debiti per locazioni finanziarie - scadenti entro un anno 36 2.078.696 197.026
Scoperti bancari e finanziamenti - scadenti entro un anno 35 32.161.021 12.133.642
Altre passività finanziarie correnti verso parti correlate 27 43.718.098 38.692.524
Fondi per rischi ed oneri 38 6.673.127 3.723.968
Passività finanziarie da strumenti derivati 45 520.422 1.038.664
255.282.651 255.847.469
PASSIVITA' 297.714.341 300.954.328
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 484.104.073 496.792.289

RENDICONTO FINANZIARIO DEL BILANCIO D'ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2019

Note 31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
ATTIVITA' OPERATIVA
+/- Utile (perdita) del periodo 4.062.883 32.013.093
Ammortamenti:
+
delle immobilizzazioni materiali
7.339.600 4.627.753
+
delle immobilizzazioni immateriali
12.445.666 11.104.722
Incremento/decremento degli accantonamenti:
+
per trattamento fine rapporto
(22.924) (25.183)
+
per fondo svalutazione crediti
(6.599) 1.183.294
+/-
per fondo svalutazione magazzino
857.800 448.406
+
ai fondi rischi e oneri
3.443.943 528.656
- Sopravvenienze attive per eccedenza nei fondi (181.770) (825.490)
+/- Plusvalenze/minusvalenze su vendita cespiti
+ Impairment su immobilizzazioni immateriali
(42.393)
4.745.510
(7.760)
216.740
+ Proventi finanziari (12.213.074) (12.315.852)
+/- Utili/perdite su cambi non realizzate 401.992 464.734
+ Imposte sul reddito 741.468 4.578.410
+ Oneri finanziari 1.260.276 1.089.554
+/- Rivalutazioni/svalutazioni di partecipazioni 8.900.000 8.500.000
SUBTOTALE ATTIVITA' OPERATIVA 31.732.378 51.581.077
- Trattamento di fine rapporto pagato (691.461) (534.006)
- Utilizzo fondi rischi (291.071) (98.969)
+/- Variazione dei crediti commerciali verso terzi 1.155.771 (1.977.565)
+/- Variazione dei crediti commerciali verso parti correlate 18.954.676 (5.938.618)
+/- Variazione attività contrattuali verso parti correlate
+/- Variazione dei crediti diversi verso terzi
2.495.137
(165.090)
(2.495.137)
(3.118.397)
+/- Variazione dei crediti diversi verso parti correlate (1.030.484) 26.057
+/- Variazione delle rimanenze (9.295.651) (5.860.836)
+/- Variazione dei debiti commerciali verso terzi (18.921.245) 5.444.422
+/- Variazione dei debiti commerciali verso parti correlate (2.819.716) 1.316.388
+/- Variazione passività contrattuali verso terzi (1.300.397) 3.809.036
+/- Variazione passività contrattuali verso parti correlate (6.898.173) 9.415.932
+/- Variazione altre passività correnti verso terzi 142.502 2.757.334
+/- Variazione altre passività correnti verso parti correlate 1.155.173 (421.157)
+/- Variazione attività/passività finanziarie correnti da strumenti derivati (595.002) 138.474
- Imposte sul reddito corrisposte (240.861) (10.617.527)
- Interessi corrisposti (915.447) (781.981)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE DERIVANTI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA 12.471.039 42.644.527
ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Proventi/Oneri da partecipazioni - (14.505)
Proventi ricevuti su attività finanziarie di negoziazione (120.443) -
- Acquisto di immobilizzazioni materiali (9.162.810) (14.352.063)
+ Cessione di immobilizzazioni materiali 67.089 345.133
- Acquisto di immobilizzazioni immateriali (16.280.476) (18.467.185)
+ Cessione di immobilizzazioni immateriali 1.226 -
- Acquisto/cessione di partecipazioni in imprese controllate e collegate (1.285.000) (15.871.279)
- Acquisto/cessione di partecipazioni in altre imprese (90.000) -
+ Dividendi incassati 14 11.653.116 2.626.523
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE IMPIEGATE NELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (15.217.298) (45.733.376)
ATTIVITA' FINANZIARIE
+/- Accensione finanziamenti a medio-lungo termine da banche 25.000.000 16.250.000
+/- Rimborso finanziamenti a medio-lungo termine da banche (11.645.364) (3.709.418)
+/- Incremento decremento debiti leasing (2.314.460) (198.658)
+/- Incremento decremento debiti bancari 60.346 (1.218.086)
+/- Incremento/decremento altre attività finanziarie non correnti 110.398 (251.667)
+ Interessi percepiti 695.490 297.443
- Nuovi finanziamenti a parti correlate (17.808.621) (2.752.476)
+ Rimborsi finanziamenti erogati a parti correlate 2.500.000 1.466.528
+ Nuovi finanziamenti da parti correlate 12.195.495 17.218.812
- Rimborsi finanziamenti erogati da parti correlate (7.083.635) (1.972.270)
+/- Incremento/decremento altre attività finanziarie correnti (2.004.371) -
- Dividendi corrisposti (13.148.660) (13.143.860)
+/- Acquisto/Cessione azioni proprie - 67.502
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE DERIVANTI/(IMPIEGATE NELLA) DALL'ATTIVITA' FINANZIARIA (13.443.382) 12.053.850
INCREMENTO/(DECREMENTO) NETTO DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE (16.189.641) 8.965.001
DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 54.977.605 46.015.580
+/- Effetto delle variazioni nei tassi di cambio delle valute estere (124.233) (2.976)
DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA FINE DELL'ESERCIZIO
Disponibilità liquide 28 38.663.731 54.977.605

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO DEL BILANCIO D'ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2019

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO DEL BILANCIO D'ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2019
Capitale Sociale Riserve di
capitale
Altre riserve e
utili portati a
nuovo
(Azioni proprie) Utile (perdita)
d'esercizio
TOTALE
PATRIMONIO
NETTO
Note 2
9
3
0
3
1
2
9
Saldi al 01/01/2019 27.393.042 36.202.011 100.229.815 - 32.013.093 195.837.961
Altre componenti del conto economico complessivo (362.452) (362.452)
Utile d'esercizio 4.062.883 4.062.883
Totale utile/perdita complessivo del periodo (362.452) 4.062.883 3.700.431
Distribuzione dividendi (13.148.660) (13.148.660)
Destinazione del risultato dell'esercizio precedente 32.013.093 (32.013.093) -
Saldi al 31/12/2019 27.393.042 36.202.011 118.731.796 - 4.062.883 186.389.732
Capitale Sociale Riserve di
capitale
Altre riserve e
utili portati a
nuovo
(Azioni proprie) Utile (perdita)
d'esercizio
TOTALE
PATRIMONIO
NETTO
Note 2
9
3
0
3
1
2
9
Saldi al 01/01/2018 27.393.042 36.202.011 74.662.588 (96.136) 38.811.913 176.973.418
Altre componenti del conto economico complessivo (94.137) (94.137)
Utile d'esercizio 32.013.093 32.013.093
Totale utile/perdita complessivo del periodo (94.137) 32.013.093 31.918.956
Distribuzione dividendi (13.143.860) (13.143.860)
Destinazione del risultato dell'esercizio precedente 38.811.913 (38.811.913) -
Altri movimenti (6.689) 96.136 89.447
Saldi al 31/12/2018 27.393.042 36.202.011 100.229.815 - 32.013.093 195.837.961

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

1. GENERALE

Biesse S.p.A. (di seguito anche la "Società") è una società di diritto italiano, con sede legale in Pesaro (Italia) in via della Meccanica 16.

La Società opera nel settore della produzione e commercializzazione delle macchine e dei sistemi destinati alla lavorazione di legno, vetro, marmo e pietra. La società è quotata alla Borsa valori di Milano, presso il segmento STAR.

La valuta di presentazione del Bilancio è l'Euro. I saldi sono espressi in Euro, salvo quando specificatamente diversamente indicato.

Il presente bilancio d'esercizio è presentato al Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2020.

La Società redige, inoltre, il bilancio consolidato.

2. DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali e principi generali

Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), emessi dall'International Accounting Standard Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del DL 38/2005 e delle altre norme e disposizioni Consob in materia di bilancio.

Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto per gli strumenti finanziari derivati, per le attività finanziarie detenute per la vendita e per gli strumenti finanziari classificati come disponibili per la vendita, valutati al valore corrente (fair value), nonché sul presupposto della continuità aziendale.

La presente informativa è stata redatta in conformità con quanto disposto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, con particolare riferimento alle delibere n. 15519 e 15520 del 27/07/2006 e alla comunicazione n. DEM6064293 del 28/07/2006. Si precisa che, con riferimento alla citata Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di conto economico e situazione patrimoniale - finanziaria con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate, al fine di una migliore leggibilità delle informazioni. Con riferimento al rendiconto finanziario, i rapporti con parti correlate sono riferibili a crediti e debiti commerciali, crediti e debiti diversi ed alla distribuzione di dividendi. Per quanto riguarda il conto economico complessivo non si individuano rapporti con parti correlate.

Prospetti di bilancio

Tutti i prospetti rispettano il contenuto minimo previsto dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni applicabili, previste dal legislatore nazionale e dalla Consob. I prospetti utilizzati sono ritenuti adeguati ai fini della rappresentazione corretta (fair) della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica e dei flussi finanziari della Società; in particolare, si ritiene che gli schemi economici riclassificati per natura forniscono informazioni attendibili e rilevanti ai fini della corretta rappresentazione dell'andamento economico della Società. I prospetti che compongono il Bilancio sono i seguenti:

Prospetto di conto economico

La classificazione dei costi è per natura, evidenziando i risultati intermedi relativi al risultato operativo ed al risultato ante imposte. Il risultato operativo è determinato come differenza tra i ricavi netti ed i costi di natura operativa (questi ultimi inclusivi dei costi di natura non monetaria relativi ad ammortamenti e svalutazioni di attività correnti e non correnti, al netto di eventuali ripristini di valore) e inclusivo di plus/minusvalenze generate dalla dismissione di attività non correnti.

Prospetto di conto economico complessivo

Il prospetto comprende le componenti che costituiscono il risultato dell'esercizio e, per categorie omogenee, i proventi e gli oneri che, in base agli IFRS, sono imputati direttamente a patrimonio netto.

Prospetto situazione patrimoniale-finanziaria

La presentazione del prospetto avviene attraverso l'esposizione della distinzione delle attività e delle passività tra correnti e non correnti.

Un'attività/passività è classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:

  • ci si aspetta che sia realizzata/estinta o si prevede che sia venduta o utilizzata nel normale ciclo operativo della Società
  • è posseduta principalmente per essere negoziata
  • si prevede che si realizzi/estingua entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio

In mancanza di tutte e tre le condizioni, le attività/passività sono classificate come non correnti.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

Il prospetto illustra le variazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto relative a:

  • destinazione del risultato dell'esercizio della Società ad azionisti terzi;
  • ammontari relativi ad operazioni con gli azionisti (acquisto e vendita di azioni proprie);
  • ciascuna voce di utile e perdita al netto di eventuali effetti fiscali che, come richiesto dagli IFRS sono alternativamente imputate direttamente a patrimonio netto (utili o perdite da compravendita di azioni proprie, utili e perdite attuariali generati da valutazione di piani a benefici definiti), o hanno contropartita in una riserva di patrimonio netto (pagamenti basati su azioni per piani di stock option);
  • movimentazione delle riserve da valutazione degli strumenti derivati a copertura dei flussi di cassa futuri al netto dell'eventuale effetto fiscale.

Rendiconto finanziario

Il Rendiconto è esposto secondo il metodo indiretto, per mezzo del quale il risultato netto è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento o finanziari.

I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi in base alla tipologia di operazione sottostante che li ha generati.

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo.

Altre informazioni

La società si è avvalsa della facoltà concessa dall' articolo 40, del Dlgs 127/1991comma 2-bis, che concede alle società tenute alla presentazione del bilancio consolidato di presentare in un unico documento sia la relazione sulla gestione al bilancio ordinario della capogruppo, sia quella al bilancio consolidato.

Con riferimento all'andamento della gestione per l'esercizio 2019 si rinvia alla Relazione sulla gestione del consolidato.

Biesse S.p.A., possiede società controllate direttamente ed indirettamente.

Nel corso dell'esercizio non si sono verificati eventi non ricorrenti.

Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 è stato presentato dal Consiglio di Amministrazione odierno (13 marzo 2020).

3. SCELTE VALUTATIVE E UTILIZZO DI STIME

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio separata o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale e verso la rete di vendita. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte della Società, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, dell'attento monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato.

Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati sulla base di valutazioni specifiche su posizioni di credito scadute e da scadere. Per le altre posizioni di credito gli accantonamenti sono determinati sulla base di informazioni aggiornate alla data di bilancio tenendo conto sia dell'esperienza storica sia delle perdite attese durante l'arco della vita del credito. L'entità degli accantonamenti è determinata sulla base del valore attuale dei flussi recuperabili stimati, dopo avere tenuto conto degli oneri di recupero correlati e del fair value delle eventuali garanzie riconosciute alla Società.

Fondo svalutazione magazzino

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte della Società, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato dell'usato e dei ricambi, anche a seguito di specifiche azioni poste in essere dalle società incluse nel perimetro.

Valore recuperabile delle attività non correnti (incluso il goodwill)

Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali (incluso l'avviamento), le partecipazioni e le altre attività finanziarie. Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l'avviamento e le attività immateriali a vita utile indefinita tale analisi è svolta almeno una volta l'anno e ogniqualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L'analisi della recuperabilità del valore contabile delle attività non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, la Società rileva una svalutazione pari all'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani aziendali.

Garanzie prodotto

Al momento della vendita del prodotto, la Società accantona dei fondi relativi ai costi stimati per garanzia prodotto (annuali e pluriennali). Il management stabilisce il valore di tali fondi sulla base delle informazioni storiche circa la natura, frequenza e costo medio degli interventi di garanzia. La Società lavora per migliorare la qualità dei prodotti e minimizzare l'onere derivante dagli interventi in garanzia.

Piani pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoro

I fondi per benefici ai dipendenti, le relative attività, i costi e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l'uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell'obbligazione o attività. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani e i tassi di crescita delle retribuzioni, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti.

In particolare, i tassi di sconto presi a riferimento sono tassi o curve dei tassi dei titoli obbligazionari corporate high quality (curva tassi Euro Composite AA) nei rispettivi mercati di riferimento. I rendimenti attesi delle attività sono determinati sulla base di diversi dati forniti da alcuni esperti circa le aspettative di lungo termine del rendimento del mercato dei capitali, dell'inflazione, del rendimento attuale dei titoli obbligazionari, e altre variabili, e sono eventualmente rettificati per tenere conto delle strategie di investimento delle attività. I tassi dei futuri incrementi retributivi riflettono l'aspettativa di lungo termine della Società nei mercati di riferimento e l'andamento dell'inflazione. La variazione di ognuno di questi parametri potrebbe comportare degli effetti sulle future contribuzioni ai fondi.

Passività potenziali

La Società è soggetta a cause legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l'esborso che deriverà da tali controversie. Le cause e i contenziosi contro la Società spesso derivano da problematiche legali complesse e difficili, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. La Società accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno

può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi probabile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

4. PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

Principali principi contabili adottati

I principi contabili adottati nel bilancio separato al 31 dicembre 2018 sono stati omogeneamente applicati anche al periodo comparativo, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo 5.1 "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2019". Inoltre, a partire dal 1 gennaio 2019, la Società ha deciso di esporre in specifiche voci della situazione patrimoniale le Attività contrattuali e Passività contrattuali derivanti da contratti sottoscritti con la clientela, procedendo altresì alla compensazione delle attività e passività connesse alla realizzazione di macchine e sistemi su commessa e riferite allo stesso contratto; di conseguenza, i dati patrimoniali relativi all'esercizio 2018 sono stati riclassificati a fini comparativi. Inoltre, il bilancio al 31 dicembre 2018 riflette alcune altre riclassifiche di dati economici. Le riclassifiche, riepilogate nella tabella che segue, non hanno prodotto effetti sul valore del patrimonio netto e del risultato economico dell'esercizio precedente:

Voce di Bilancio
Dati in migliaia di euro
Saldo al
31 dicembre 2018
Riclassifiche Saldo al
31 dicembre 2018
rideterminato
Crediti commerciali verso parti correlate
(componente relativa alle fatture da
emettere su commesse)
69.446.430 (3.549.649) 65.896.781
Attività contrattuali verso parti correlate (già
fatture da emettere su commesse, al netto
degli anticipi ricevuti)
- 2.495.137 2.495.137
Debiti commerciali verso terzi
(componente relativa agli anticipi da
clienti)
136.635.872 (24.955.434) 111.680.438
Debiti commerciali
verso parti correlate
(componente
relativa
agli
anticipi
da
clienti)
31.319.607 (10.470.444) 20.849.163
Passività
contrattuali
verso
terzi
(già
anticipi da clienti)
- 24.955.434 24.955.434
Passività
contrattuali
verso
terzi
(già
anticipi da clienti e saldo passivo tra anticipi
su commesse e fatture da emettere)
- 9.415.932 9.415.932
Ricavi 471.388.329 1.023.652 472.411.981
Altri ricavi operativi 6.897.293 (1.023.652) 5.873.641

Di seguito si riportano i principali principi contabili utilizzati per la redazione del presente bilancio separato.

A. Operazioni in valuta estera

Tutte le operazioni sono contabilizzate nella valuta funzionale del principale ambiente economico in cui opera la Società. Le attività e le passività monetarie (definite come attività o passività possedute che devono essere incassate o pagate, il cui importo è prefissato o determinabile – IAS 21) sono convertite al tasso di cambio della data di riferimento del bilancio, le attività e passività non monetarie, che sono valutate al costo storico in valute estere, sono convertite al tasso di cambio storico della data della transazione e le attività e passività non monetarie, che sono valutate al fair value in valuta estera, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data di determinazione del fair value.

Il consolidamento dei saldi delle stabili organizzazioni estere (branches) espressi in valute diverse dall'Euro è effettuato utilizzando la seguente metodologia: le poste patrimoniali sono convertite in Euro al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura dell'esercizio mentre le poste economiche sono convertite in base al cambio medio dell'esercizio. Le conseguenti differenze di conversione sono iscritte nel patrimonio netto alla voce "Riserva da conversione", esposta tra le altre riserve nei prospetti di bilancio.

Le differenze cambio derivanti dalla conversione sono imputate a Conto Economico dell'esercizio.

Per coprire la propria esposizione al rischio cambi, la Società ha stipulato alcuni contratti forward e opzioni (si veda nel seguito per le politiche contabili della Società relativamente a tali strumenti derivati).

B. Riconoscimento dei ricavi

I ricavi delle vendite di beni e di servizi sono rilevati al momento in cui si verifica l'effettivo trasferimento del relativo controllo al cliente. A questi fini, la Società procede all'analisi dei contratti sottoscritti con la clientela al fine di individuare le obbligazioni contrattuali, che possono consistere nel trasferimento di beni o servizi, e la possibile esistenza di più componenti da rilevare distintamente. In presenza di più prestazioni in un singolo contratto, la Società procede alla determinazione del corrispettivo riferibile a ciascuna delle stesse. Il criterio di rilevazione dei ricavi delle vendite di beni e servizi dipende dalle modalità con cui le singole prestazioni sono soddisfatte: adempimento in un determinato momento o adempimento nel corso del tempo. Nel primo caso, i ricavi sono rilevati quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio, momento che è influenzato dalle modalità di consegna previste contrattualmente. Nel caso di adempimenti nel corso del tempo, a seconda delle caratteristiche della prestazione sottostante, i ricavi sono rilevati in modo lineare, lungo la durata del contratto, oppure in base allo stato di avanzamento dei lavori mediante l'utilizzo del metodo della percentuale di completamento; quest'ultima è determinata utilizzando il metodo "cost to cost", e cioè applicando al ricavo complessivo previsto la percentuale derivante dal rapporto tra i costi sostenuti e i costi totali previsti.

Con riferimento alle principali tipologie di vendite realizzati dalla Società, il riconoscimento dei ricavi avviene sulla base dei seguenti criteri:

  • a) Vendite di macchine e sistemi: il ricavo è riconosciuto, in genere, nel momento in cui la macchina viene consegnata al cliente, che coincide di norma con il momento in cui il cliente ottiene il controllo del bene. Gli anticipi ottenuti dal cliente prima della realizzazione della vendita sono iscritti come anticipi da clienti, nella voce Passività contrattuali. Nel caso di macchine e sistemi realizzate su indicazioni specifiche del cliente, il ricavo è rilevato nel corso del tempo, in base allo stato di avanzamento del lavoro in contropartita con la voce Attività contrattuali. Le fatture di anticipo e acconto emesse nel rispetto delle condizioni contrattuali sono rilevate tra i crediti commerciali e determinano una riduzione delle attività contrattuali. Nel caso in cui gli acconti e anticipi ricevuti complessivamente eccedano il valore dell'attività realizzata a quella data, viene iscritto un debito verso il cliente su commesse, tra le Passività contrattuali.
  • b) Componenti meccanici ed elettronici, ed altri beni. I relativi ricavi sono iscritti al momento in cui il cliente ottiene il controllo del bene, tenendo conto delle modalità di consegna concordate con il cliente. Gli eventuali anticipi riconosciuti dal cliente prima della vendita del bene sono iscritti in quanto tali tra le Passività contrattuali.
  • c) Installazione delle macchine e sistemi per la lavorazione di legno, pietra e marmo. Si tratta di servizi venduti in genere insieme alle macchine e sistemi di cui al precedente punto a) il cui ricavo viene rilevato a conto economico nel corso del tempo, in funzione dell'avanzamento del servizio da rendere al cliente.
  • d) Altri servizi. Si tratta di servizi resi nel corso del tempo ed i relativi ricavi sono rilevati a conto economico in modo lineare lungo la durata del contratto.

C. Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che saranno rispettate tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all'inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all'ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici.

D. Benefici ai dipendenti

Benefici a breve termine per i dipendenti

I benefici a breve termine per i dipendenti sono rilevati come costo nel momento in cui viene fornita la prestazione che dà luogo a tali benefici. La Società rileva una passività per l'importo che si prevede dovrà essere pagato quando ha un'obbligazione attuale, legale o implicita ad effettuare tali pagamenti come conseguenza di eventi passati ed è possibile effettuare una stima attendibile dell'obbligazione.

Benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro

I fondi per benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro sono rappresentati dal fondo per il trattamento di fine rapporto ("TFR"). Il TFR è contabilizzato secondo le regole applicabili ai piani a benefici definiti ("defined benefit plans") dello IAS 19.

Il fondo TFR è iscritto al valore atteso futuro dei benefici che i dipendenti percepiranno al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale obbligazione è determinata sulla base di ipotesi attuariali e la loro valutazione è effettuata, almeno annualmente, con il supporto di un attuario indipendente usando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio,

il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani e i tassi di crescita delle retribuzioni, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. In particolare, i tassi di sconto presi a riferimento sono tassi o curve dei tassi dei titoli obbligazionari corporate high quality (curva tassi Euro Composite AA) nei rispettivi mercati di riferimento. I tassi dei futuri incrementi retributivi riflettono l'aspettativa di lungo termine della Società nei mercati di riferimento e l'andamento dell'inflazione.

Gli utili e perdite attuariali che emergono a seguito delle rivalutazioni della passività per piani a benefici definiti sono rilevati immediatamente nelle altre componenti del conto economico complessivo, mentre gli interessi netti e gli altri costi relativi ai piani a benefici definiti sono rilevati a conto economico dell'esercizio.

I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel conto economico dell'esercizio lungo il periodo in cui i dipendenti prestano la loro attività lavorativa; i contributi versati in anticipo sono rilevati tra le attività nella misura in cui il pagamento anticipato determinerà una riduzione dei pagamenti futuri o un rimborso.

Accordi di pagamento basati su azioni

Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

E. Costi ed oneri

I costi per l'acquisizione di beni e servizi sono iscritti quando il loro ammontare può essere determinato in maniera attendibile. I costi per acquisto di beni sono riconosciuti al momento della consegna che in base ai contratti in essere identifica il momento del passaggio dei rischi e benefici connessi. I costi per servizi sono iscritti per competenza in base al momento di ricevimento degli stessi.

F. Proventi e oneri finanziari

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico dell'esercizio per competenza utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Il metodo dell'interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i flussi finanziari futuri attesi, in base alla vita attesa dello strumento finanziario, al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria.

G. Imposte sul reddito

Le imposte sono rilevate a conto economico, ad eccezione di quelle relative ad operazioni rilevate direttamente a patrimonio netto nel qual caso il relativo effetto è anch'esso rilevato nel patrimonio netto. Le imposte sul reddito includono le imposte correnti e le imposte differite attive e passive.

Le imposte correnti sono rilevate in funzione della stima dell'importo che la Società si attende debba essere pagato applicando al reddito imponibile l'aliquota fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio in ciascun paese di riferimento. Le imposte sul reddito derivanti dalla distribuzione di dividendi sono iscritte nel momento in cui viene riconosciuta la passività relativa al pagamento degli stessi.

Le imposte differite attive e passive sono stanziate secondo il metodo delle passività (liability method), ovvero sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore determinato ai fini fiscali delle attività e delle passività ed il relativo valore contabile nel bilancio separato. Le imposte differite attive e passive non sono rilevate sull'avviamento e sulle attività e passività che non influenzano il reddito imponibile.

Le imposte differite attive sono iscritte in bilancio solo se le imposte sono considerate recuperabili in considerazione dei risultati imponibili previsti per i periodi futuri. La recuperabilità viene verificata ad ogni chiusura dell'esercizio e l'eventuale parte per cui non è più probabile il recupero viene imputata a conto economico.

Le aliquote fiscali utilizzate per lo stanziamento delle imposte differite attive e passive, sono quelle che si prevede saranno in vigore nei rispettivi paesi di riferimento nei periodi di imposta nei quali si stima che le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

La compensazione tra imposte differite attive e passive è effettuata solo per posizioni omogenee, e se vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive; diversamente sono iscritti, per tali titoli, crediti e debiti.

H. Immobili, impianti, macchinari di proprietà

Rilevazione e valutazione

Le immobilizzazioni materiali di proprietà sono iscritte al costo di acquisto o di produzione inclusivo degli oneri accessori, dedotti i successivi ammortamenti accumulati e svalutazioni per perdite di valore.

Gli eventuali oneri finanziari sostenuti per l'acquisizione o la costruzione di attività capitalizzate per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'uso o la vendita, sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita della classe di beni cui si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto

economico nel corso dell'esercizio a cui si riferiscono.

Se un elemento di immobili, impianti e macchinari di proprietà è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente (ove si tratti di componenti significativi).

Le migliorie su beni di terzi sono classificate nelle immobilizzazioni materiali, coerentemente con la natura del costo sostenuto. Il periodo di ammortamento corrisponde al minore tra vita utile residua dell'immobilizzazione materiale e la durata residua del contratto di locazione.

I cespiti in corso di costruzione sono iscritti al costo nelle "immobilizzazioni in corso" finché la loro costruzione non è disponibile all'uso; al momento della loro disponibilità all'uso, il costo è classificato nella relativa voce ed assoggettato ad ammortamento.

L'utile o la perdita generati dalla cessione di immobili, impianti, macchinari, attrezzature e altri beni è determinato come la differenza tra il corrispettivo netto della cessione e il valore netto residuo del bene, e viene rilevato nel conto economico dell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Costi successivi

I costi sostenuti successivamente all'acquisto dei beni ed il costo di sostituzione di alcune parti dei beni iscritti in questa categoria sono sommati al valore contabile dell'elemento cui si riferiscono e capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene stesso e pertanto ammortizzati sulla base della residua possibilità di utilizzazione del cespite. Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

Quando il costo di sostituzione di alcune parti dei beni è capitalizzato, il valore residuo delle parti sostituite è imputato a conto economico.

Ammortamento

Il periodo di ammortamento decorre dal momento in cui il bene è disponibile all'uso e termina alla più recente tra la data in cui l'attività è classificata come posseduta per la vendita, in conformità all'IFRS 5, e la data in cui la vita utile dell'attività è terminata.

Eventuali cambiamenti ai piani di ammortamento sono applicati in maniera prospettica. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile.

Le quote di ammortamento sono determinate sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alla vita utile stimata dei singoli cespiti. Di seguito le aliquote annuali applicate dalla Società:

Categoria Aliquota
Fabbricati 3%
Impianti e macchinari 10%
Attrezzature 12% - 25%
Mobili ed arredi 12%
Macchine ufficio 20%
Automezzi 25%

I. Diritti d'uso e debiti leasing

Nel rispetto di quanto previsto dall'IFRS 16, a partire dal 1 gennaio 2019 la Società identifica come leasing i contratti a fronte dei quali ottiene il diritto di utilizzo di un bene identificabile per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. La Società ha scelto di utilizzare il metodo retroattivo modificato, pertanto l'effetto cumulativo dell'IFRS 16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura al 1 gennaio 2019, senza ricalcolare e riesporre le informazioni comparative, come meglio dettagliato al successivo paragrafo 3.

A fronte di ogni contratto di leasing, a partire dalla data di decorrenza dello stesso ("commencement date"), la Società iscrive un'attività (diritto d'uso del bene) in contropartita di una corrispondente passività finanziaria (debito per leasing), ad eccezione dei seguenti casi:

  • contratti di breve durata ("short term lease"), e cioè i contratti che hanno una durata inferiore o uguale ai dodici mesi;
  • contratti di modesto valore ("low value lease") applicato alle situazioni in cui il bene oggetto di leasing ha un valore non superiore ad Euro 5 mila (valore a nuovo). I contratti per i quali è stata applicata quest'ultima esenzione ricadono principalmente all'interno delle seguenti categorie: computers, telefoni e tablet; stampanti; altri dispositive elettronici; mobilio e arredi.

Per i contratti di breve durata e modesto valore non sono quindi rilevati la passività finanziaria del leasing e il relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione sono imputati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Nel caso di un contratto complesso che includa una componente leasing, quest'ultima è sempre gestita separatamente rispetto agli altri servizi inclusi nel contratto.

Per informazioni sulle modalità di prima applicazione di questo nuovo principio si rinvia alla successiva nota 5.

Debiti leasing

I debiti per leasing sono esposti nella voce di bilancio Passività finanziarie, correnti e non correnti, insieme agli altri debiti finanziari della Società.

Al momento della rilevazione iniziale, il debito leasing è iscritto in base al valore attuale dei canoni leasing da liquidare determinato utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto (e cioè il tasso di interesse che rende il valore attuale della somma dei pagamenti e del valore residuo uguale alla somma del "fair value" del bene sottostante e dei costi diretti iniziali sostenuti dalla Società); ove questo tasso non sia indicato nel contratto o agevolmente determinabile, il valore attuale è determinato utilizzando lo "incremental borrowing rate", cioè il tasso di interesse incrementale che, in un analogo contesto economico e al fine di ottenere una somma pari al valore del diritto d'uso, la Società avrebbe riconosciuto per un finanziamento avente durata e garanzie simili.

I canoni leasing oggetto di attualizzazione comprendono i canoni fissi; i canoni variabili per effetto di un indice o di un tasso; il prezzo di riscatto, ove esistente e ove la Società sia ragionevolmente certo di utilizzarlo; l'entità del pagamento previsto a fronte dell'eventuale rilascio di garanzie sul valore residuo del bene; l'entità delle penali da pagare nel caso di esercizio di opzioni di estinzione anticipata del contratto, laddove la Società sia ragionevolmente certo di esercitarle.

Dopo la rilevazione iniziale, il debito leasing è incrementato per tenere conto degli interessi maturati, determinati in base al costo ammortizzato, e decrementato a fronte dei canoni leasing pagati.

Inoltre, il debito leasing è oggetto di rideterminazione, in aumento o diminuzione, nei casi di modifica dei contratti o di altre situazioni previsti dall'IFRS 16 che comportino una modifica nell'entità dei canoni e/o nella durata del leasing. In particolare, in presenza di situazioni che comportino un cambiamento della stima della probabilità di esercizio (o non esercizio) delle opzioni di rinnovo o di estinzione anticipata del contratto o nelle previsioni di riscatto (o meno) del bene alla scadenza del contratto, il debito leasing è rideterminato attualizzando il nuovo valore dei canoni da pagare in base ad un nuovo tasso di attualizzazione.

Diritti d'uso

I diritti d'uso sono esposti nella voce di bilancio "Immobili, impianti e macchinari" unitamente alle immobilizzazioni materiali di proprietà, e sono distinti per categoria in funzione della natura del bene utilizzato tramite contratto di leasing. Al momento della rilevazione iniziale del contratto di leasing, il diritto d'uso è iscritto ad un valore corrispondente al debito leasing, determinato come sopra descritto, incrementato dei canoni pagati in anticipo e degli oneri accessori e al netto di eventuali incentivi ricevuti. Ove applicabile, il valore iniziale dei diritti d'uso include anche i correlati costi di smantellamento e ripristino dell'area.

Le situazioni che comportano la rideterminazione del debito leasing implicano una corrispondente modifica del valore del diritto d'uso.

Dopo l'iscrizione iniziale, il diritto d'uso è oggetto di ammortamento a quote costanti, a partire data di decorrenza del leasing ("commencement date"), e soggetto a svalutazioni in caso di perdite di valore.

L'ammortamento è effettuato in base al periodo minore tra la durata del contratto di leasing e la vita utile del bene sottostante; tuttavia, nel caso in cui il contratto di leasing preveda il passaggio di proprietà, eventualmente anche per effetto di utilizzo di opzioni di riscatto incluse nel valore del diritto d'uso, l'ammortamento è effettuato in base alla vita utile del bene.

J. Attività immateriali e avviamento

Avviamento

L'avviamento è una attività immateriale a vita indefinita che deriva dalle aggregazioni aziendali contabilizzate con il metodo dell'acquisto ed è rilevato quale differenza positiva tra il costo d'acquisto e la quota di interessenza della Società dopo avere iscritto tutte le altre attività, passività e le passività potenziali identificabili al loro fair value, (metodo del full fair value) alla data di acquisizione.

L'avviamento è un'immobilizzazione immateriale a vita utile indefinita, e pertanto non è soggetto ad ammortamento, ma è sottoposto a valutazione (impairment test), almeno una volta l'anno, in genere in occasione della chiusura del bilancio separato, al fine di verificare che non vi siano perdite di valore, salvo che gli indicatori di mercato e gestionali individuati dalla Società, non facciano ritenere necessario lo svolgimento del test anche nella predisposizione delle situazioni infrannuali.

La verifica del valore dell'avviamento viene effettuata individuando le unità generatrici dei flussi finanziari (cash generating units - CGU) che beneficiano delle sinergie della acquisizione. I flussi finanziari sono attualizzati al costo del capitale in funzione dei rischi specifici della stessa unità.

Una perdita di valore è iscritta nel conto economico qualora dalla verifica dei flussi finanziari attualizzati emerga che il valore recuperabile della CGU è inferiore al valore contabile. Le perdite così individuate non sono oggetto di successivi ripristini di valore.

La verifica del valore dell'avviamento viene effettuata individuando le unità generatrici dei flussi finanziari (cash generating units - CGU) che beneficiano delle sinergie della acquisizione. I flussi finanziari sono attualizzati al costo del capitale in funzione dei rischi specifici della stessa unità. Una perdita di valore è iscritta nel conto economico qualora dalla verifica dei flussi finanziari attualizzati emerga che il valore recuperabile della CGU è inferiore al valore contabile.

Costi di sviluppo e altre attività immateriali

Le attività immateriali derivanti dallo sviluppo dei prodotti della Società, sono iscritte nell'attivo solo se sono rispettati i seguenti requisiti:

  • il costo attribuibile all'attività durante il suo sviluppo può essere valutato attendibilmente;
  • il prodotto o il processo è fattibile in termini tecnici e commerciali;
  • i benefici economici futuri sono probabili;
  • la Società dispone delle risorse sufficienti a completarne lo sviluppo e a usare o vendere l'attività
  • Tali attività immateriali sono ammortizzate su base lineare lungo le relative vite utili.

Qualora i criteri sopra esposti non sono rispettati i costi di sviluppo sono imputati nel conto economico dell'esercizio nel quale sono sostenuti.

Le spese di sviluppo capitalizzate sono iscritte al costo al netto del fondo ammortamento e delle eventuali perdite di valore cumulate.

I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Le altre attività immateriali comprensive di marchi, licenze e brevetti, che hanno una vita utile definita, sono rilevate inizialmente al costo di acquisto e sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti in base alla loro vita utile, e comunque nell'arco di un periodo non superiore a quello fissato dai contratti di licenza o acquisto sottostanti. Di seguito le aliquote annuali applicate dalla Società:

Categoria Aliquota
Marchi 10%
Brevetti 33,33%
Costi di sviluppo 10% - 50%
Software e licenze 20%

Costi successivi

I costi successivi sono capitalizzati solo quando incrementano i benefici economici futuri attesi attribuibili all'attività a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi successivi, sono rilevati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

K. Partecipazioni

Le partecipazioni in società controllate, in entità a controllo congiunto e in società collegate non classificate come possedute per la vendita sono contabilizzate al costo.

Ad ogni data di riferimento del bilancio, viene valutata l'esistenza di indicazioni di riduzione di valore del costo della partecipazione; nel caso di esistenza di tali indicazioni, viene effettuata la verifica sull'adeguatezza del valore iscritto nel bilancio stesso, attraverso un test di valutazione disciplinato dallo IAS 36.

L'eventuale riduzione di valore della partecipazione viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio.

Nel caso in cui successivamente alla rilevazione di riduzione di valore sussistano indicazioni che la perdita non esiste o si sia ridotta, viene ripristinato il valore della partecipazione per tenere conto della minor perdita di valore esistente.

Dopo avere azzerato il costo della partecipazione le ulteriori perdite rilevate dalla partecipata sono iscritte tra le passività, nei casi in cui esista un'obbligazione legale ovvero implicita della partecipante a coprire le maggiori perdite della partecipata.

L. Attività e passività classificate come detenute per la vendita

Le attività non correnti e i gruppi in dismissione composti da attività e passività, sono classificati come detenuti per la vendita quando si prevede che il loro valore contabile sarà recuperato mediante un'operazione di cessione, anziché tramite il loro utilizzo nell'attività operativa dell'impresa. Questa condizione è rispettata solamente quando la vendita è altamente probabile, le attività sono disponibili per un'immediata vendita nelle loro condizioni attuali e la Direzione ha preso un impegno per la vendita, che dovrebbe avvenire entro dodici mesi dalla data di classificazione in questa voce. Le attività e le passività possedute per la vendita sono presentate separatamente dalle altre attività e passività della situazione patrimoniale-finanziaria. I corrispondenti valori patrimoniali dell'esercizio precedente non sono riclassificati. Le attività non correnti e i gruppi di attività in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile e il valore di mercato al netto dei costi di vendita.

M. Attività e passività finanziarie

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando la Società diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento

della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.

Classificazione e valutazione successiva

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI) - titolo di debito; FVOCI – titolo di capitale; o al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che la Società modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

– l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e

– i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

– l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e

– i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, la Società può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.

Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Sono compresi tutti gli strumenti finanziari derivati. Al momento della rilevazione iniziale, la Società può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.

Ai fini della valutazione, il 'capitale' è il fair value dell'attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale, mentre l''interesse' costituisce il corrispettivo per il valore temporale del denaro, per il rischio di credito associato all'importo del capitale da restituire durante un dato periodo di tempo e per gli altri rischi e costi di base legati al prestito (per esempio, il rischio di liquidità e i costi amministrativi), nonché per il margine di profitto.

Nel valutare se i flussi finanziari contrattuali sono rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse, la Società considera i termini contrattuali dello strumento. Pertanto, valuta, tra gli altri, se l'attività finanziaria contiene una clausola contrattuale che modifica la tempistica o l'importo dei flussi finanziari contrattuali tale da non soddisfare la condizione seguente. Ai fini della valutazione, la Società considera:

  • eventi contingenti che modificherebbero la tempistica o l'importo dei flussi finanziari;
  • clausole che potrebbero rettificare il tasso contrattuale della cedola, compresi gli elementi a tasso variabile;
  • elementi di pagamento anticipato e di estensione; e
  • clausole che limitano le richieste di flussi finanziari da parte della Società da attività specifiche (per esempio, elementi senza rivalsa).

L'elemento di pagamento anticipato è in linea con il criterio dei "flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse" quando l'ammontare del pagamento anticipato rappresenta sostanzialmente gli importi non pagati del capitale e degli interessi maturati sull'importo del capitale da restituire, che possono comprendere una ragionevole compensazione aggiuntiva per la risoluzione anticipata del contratto. Inoltre, nel caso di un'attività finanziaria acquisita con un premio o uno sconto significativo sull'importo nominale contrattuale, un elemento che consente o necessita di un pagamento anticipato pari ad un ammontare che rappresenta sostanzialmente l'importo nominale contrattuale più gli interessi contrattuali maturati (ma non pagati) (che possono comprendere una ragionevole compensazione aggiuntiva per la risoluzione anticipata del contratto) è contabilizzato in conformità a detto criterio se il fair value dell'elemento di pagamento anticipato non è significativo al momento della rilevazione iniziale.

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Impairment delle attività finanziarie

Alla chiusura di ogni esercizio la Società rileva un fondo svalutazione per le perdite attese sui crediti commerciali, sulle attività contrattuali e sulle altre attività finanziarie valutate a costo ammortizzato; a questi fini la Società adotta un

modello di impairment basato sulle perdite attese (cosiddetto "Expected Credit Losses") tenendo conto di obiettive evidenze relative al rischio di perdita di un credito e utilizzando un approccio basato sull'esperienza storica e forward looking per tutte le altre posizioni.

Il valore dei crediti commerciali, delle attività contrattuali e delle altre attività finanziarie è esposto in bilancio al netto del relativo fondo svalutazione mentre le svalutazioni sono rilevate a conto economico nelle voci "Accantonamenti" e "Perdite durevoli di valore".

Eliminazione contabile

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando la Società non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

La Società è coinvolta in operazioni che prevedono il trasferimento di attività rilevate nel proprio prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, ma mantiene tutti o sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dall'attività trasferita. In questi casi, le attività trasferite non sono eliminate contabilmente.

La Società procede all'eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. La Società elimina contabilmente una passività finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passività modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla base dei termini contrattuali modificati.

La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

N. Fondi rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di obbligazioni di natura legale o implicita (contrattuali o aventi altra natura) nei confronti di terzi, che derivano da un evento passato, per la cui soddisfazione è probabile che si renda necessario un esborso di risorse, il cui ammontare sia stimabile in modo attendibile.

Qualora si stimi che tali obbligazioni si manifestino oltre dodici mesi e i relativi effetti siano significativi, le stesse sono attualizzate ad un tasso di sconto che tiene conto del costo del denaro e del rischio specifico della passività iscritta. In questi casi l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo e l'eventuale effetto derivante dal cambiamento del tasso di attualizzazione èrilevato come onere finanziario. L'eventuale variazione di stima degli accantonamenti è riflessa nel conto economico nel periodo in cui avviene.

Passività potenziali

La Società è soggetta a contenziosi di natura legale e fiscale sottoposti alla giurisdizione di diversi stati, in relazione ai quali una passività è accertata quando è ritenuta probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale circostanza è riportata nelle note di bilancio. Nel normale corso del business, il management monitora lo stato dei contenziosi anche con il supporto di propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale.

Garanzie prodotto

La Società accantona fondi a copertura dei costi stimati per l'erogazione dei servizi di garanzia sui prodotti venduti, determinati sulla base di un modello che utilizza le informazioni storiche disponibili circa la natura, la frequenza ed il costo sostenuto degli interventi in garanzia, al fine di correlare i costi stimati ai ricavi relativi di vendita.

O. Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore fra costo, determinato con il metodo del costo medio ponderato, e valore netto di realizzo, ovvero il prezzo di vendita stimato al netto di tutti i costi stimati per il completamento del bene e dei costi di vendita e di distribuzione che si dovranno sostenere per realizzare la vendita.

Il costo comprende i materiali diretti e, ove applicabile, la mano d'opera diretta, le spese generali di produzione e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali.

Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte della Società, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato dell'usato e dei ricambi, anche a seguito di specifiche azioni poste in essere dalla società.

P. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono i valori contanti in cassa, i depositi bancari ed i mezzi equivalenti liquidabili entro tre mesi. Gli elementi inclusi nelle disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a Conto economico.

Q. Capitale sociale

Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. Eventuali costi incrementali direttamente attribuibili all'emissione di azioni ordinarie sono rilevati a decremento del patrimonio netto. Le imposte sul reddito relative ai costi di transazione di un'operazione sul capitale sono rilevate in conformità allo IAS 12.

Come previsto dallo IAS 32, eventuali azioni proprie sono rilevate in riduzione del patrimonio netto. Il corrispettivo ricevuto dalla successiva vendita o riemissione di azioni proprie viene rilevato ad incremento del patrimonio netto. Eventuali utile e perdite derivanti dalla negoziazione, al netto degli effetti fiscali, sono iscritti tra le riserve di patrimonio netto.

R. Perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali

Ad ogni data di bilancio, la Società verifica l'esistenza di eventi o circostanze tali da mettere in dubbio la recuperabilità del valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali a vita utile definita e, in presenza di indicatori di perdita, procede alla stima del valore recuperabile delle immobilizzazioni al fine di determinare l'esistenza di perdite di valore.

L'avviamento, le altre attività immateriali a vita utile indefinita e le immobilizzazioni immateriali in corso vengono invece verificate annualmente e ogniqualvolta vi è un'indicazione di una possibile perdita di valore.

La recuperabilità dei valori iscritti in bilancio è verificata tramite il confronto del valore contabile con il maggiore fra il valore corrente al netto dei costi di vendita, laddove esista un mercato attivo, e il valore d'uso. Il valore d'uso è determinato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi dall'utilizzo del bene o dell'aggregazione di beni e dalla sua dismissione al termine della sua vita utile.

Il valore recuperabile dell'avviamento è determinato dagli Amministratori attraverso il calcolo del valore in uso delle unità generatrici di cassa ("Cash Generating Units") a cui l'avviamento è allocato. Le Cash Generating Units sono definite come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi, derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili. In linea con quanto previsto dai principi contabili di riferimento, e coerentemente con la struttura organizzativa e di business, la Società ha individuato 4 CGU; si rimanda alla nota 17 per maggiori dettagli.

Nel determinare l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri la Direzione utilizza molte assunzioni, inclusa la stima dei futuri incrementi nelle vendite, del margine lordo, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni nel capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto), in considerazione dei rischi specifici dell'attività o della cash generating unit. I flussi di cassa attesi impiegati nel modello sono determinati durante i processi di budget e pianificazione della Società e rappresentano la miglior stima degli ammontari e delle tempistiche in cui i flussi di cassa futuri si manifesteranno sulla base del piano a lungo termine della Società, che è aggiornato annualmente e rivisto dal management strategico ed approvato dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito della approvazione del piano industriale a lungo termine della Società. La crescita attesa delle vendite è basata sulle previsioni del management. I costi operativi considerati nei flussi di cassa attesi sono anch'essi determinati in funzione delle stime del management per i tre anni e sono supportati dai piani di produzione e dallo sviluppo prodotti della società. Il valore degli investimenti e il capitale di funzionamento considerato nei flussi di cassa attesi sono determinati in funzione di diversi fattori, ivi incluse le informazioni necessarie a supportare i livelli di crescita futuri previsti e il piano di sviluppo dei prodotti. Il valore di carico attribuito alla cash generating unit è determinato facendo riferimento allo stato patrimoniale mediante criteri di ripartizione diretti, ove applicabili, o indiretti. Se il valore recuperabile di un'attività materiale o immateriale (incluso l'avviamento) è inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto e adeguato al valore recuperabile. Tale riduzione costituisce una perdita di valore, che viene rilevata nel conto economico.

In presenza di indicazioni che una perdita di valore, rilevata negli esercizi precedenti e relativa ad attività materiali o immateriali diverse dall'avviamento, possa non esistere più o possa essersi ridotta, viene stimato nuovamente il valore recuperabile dell'attività, e se esso risulta superiore al valore netto contabile, quest'ultimo viene aumentato fino al valore recuperabile. Il ripristino di valore non può eccedere il valore contabile che si sarebbe determinato (al netto di svalutazione e ammortamento) se non si fosse rilevata alcuna perdita di valore negli esercizi precedenti. Il ripristino di valore di un'attività diversa dall'avviamento viene rilevato in Conto economico.

5. Adozione di nuovi principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2019

Di seguito si riportano gli impatti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 16 e degli altri principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicati dal 1 gennaio 2019.

Impatti della prima applicazione dell'IFRS 16

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 - Leases che sostituisce il principio IAS 17 - Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases-Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il Principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sulla nozione di controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti di fornitura di servizi, individuando quali discriminanti dei lease: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il Principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease, anche operativo, nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, il principio non comporta modifiche significative per i locatori.

La Società ha scelto di applicare il principio applicando il metodo retrospettivo modificato, iscrivendo quindi l'effetto cumulato derivante dall'applicazione del Principio nel patrimonio netto al 1° gennaio 2019 (non modificando i dati comparativi dell'esercizio 2018), secondo quanto previsto dai paragrafi IFRS 16:C7-C13. In particolare, la Società ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • a) una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
  • b) un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

Riepilogo impatti della prima applicazione dell'IFRS 16

La tabella seguente riporta gli impatti prodotti dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione (1° gennaio 2019):

Impatti alla data
di transizione
01-gen-19
€ '000
Attività non correnti
Diritti d'uso di terreni e fabbricati 3.953
Diritti d'uso automezzi 1.781
Totale 5.734
Passività non correnti
Passività non correnti per leasing 4.321
Passività correnti
Passività correnti per leasing 1.413
Totale 5.734

Riconciliazione con gli impegni per lease

Al fine di fornire un ausilio alla comprensione degli impatti rivenienti dalla prima applicazione del principio, la tabella seguente fornisce una riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease, di cui fu data informativa al paragrafo U - "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall'unione europea ma non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società al 31 dicembre 2018" del bilancio dell'esercizio 2018 e l'impatto derivante dall'adozione dell'IFRS 16 all'1 gennaio 2019.

€ '000
Impegni per leasing operativi al 31.12.2018 5.206
Pagamenti minimi su passività per leasing finanziarie al 31 dicembre 2018 1.085
Canoni per leasing di modesto valore/breve termine (40)
Canoni per leasing dovuti in periodi coperti dalle opzioni di rinnovo che non erano
inclusi negli impegni per leasing operativi
2.112
Costi di manutenzione inclusi negli impegni per leasing operativi al 31/12/2018
ed esclusi dai debiti per leasing ex IFRS 16
(1.186)
Altre variazioni - Altro 4
5
Passività finanziaria non attualizzata per leasing al 1 gennaio 2019 7.222
Effetto attualizzazione (428)
Passività finanziaria per leasing al 1 gennaio 2019 6.794
Valore attuale passività per leasing finanziari al 31 dicembre 2018 (1.060)
Passività finanziaria aggiuntiva per leasing al 1 gennaio 2019 5.734

Si segnala che l'incremental borrowing rate medio ponderato applicato alle passività finanziarie iscritte al 1 gennaio 2019 è risultato pari a 2,8%.

La Società si è avvalsa delle esenzioni concesse dai paragrafi dell'IFRS 16:5 (a) e (b) concernenti rispettivamente gli short-term lease e i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset (vale a dire, i beni sottostanti al contratto di lease non superano Euro 5 mila, quando nuovi). La prima esenzione è stata utilizzata per tutti i contratti qualificabili come "short-term lease"; i contratti per i quali è stata applicata l'esenzione per i "low-value asset" ricadono principalmente all'interno delle seguenti categorie:

  • Computers, telefoni e tablet;
  • Stampanti;
  • Altri dispositive elettronici;
  • Mobilio e arredi.

Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Per le autovetture che per gli appartamenti, le non-lease component sono state scorporate e contabilizzate separatamente rispetto alle lease components.

Infine, con riferimento alle regole di transizione, la Società si è avvalsa dei seguenti espedienti pratici disponibili in caso di scelta del metodo di transizione retrospettivo modificato:

  • Esclusione dei costi diretti iniziali dalla misurazione del diritto d'uso al 1° gennaio 2019;
  • Utilizzo delle informazioni presenti alla data di transizione per la determinazione del lease term, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di estensione e di chiusura anticipata.

La Società non si è invece avvalsa dell'espediente pratico previsto dal paragrafo IFRS 16:c.10 c) in relazione ai contratti di leasing operativo con durata residua inferiore ai dodici mesi alla data di transizione.

Per i contratti di lease precedentemente classificati come lease finanziari in applicazione dello IAS 17, il valore contabile delle attività oggetto del lease e gli obblighi derivanti da contratti di lease rilevati secondo lo IAS 17 al 31 dicembre 2018 sono rispettivamente riclassificati tra i diritti d'uso e le passività per il lease senza alcuna rettifica.

Altri principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2019

Gli altri emendamenti e interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2019 sono i seguenti:

  • emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation (pubblicato in data 12 ottobre 2017). Tale documento specifica gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare il test "SPPI" ("Solely Payments of Principal and Interest") anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore;
  • documento interpretativo IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments (pubblicato dallo IASB nel mese di giugno 2017). Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. L'interpretazione prevede che le incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte vengano riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1;
  • documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" pubblicato dallo IASB in data 12 dicembre 2017 che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
    • o IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements: l'emendamento chiarisce che nel momento in cui un'entità ottiene il controllo di un business che rappresenta una joint operation, deve rimisurare

l'interessenza precedentemente detenuta in tale business. Tale processo non è, invece, previsto in caso di ottenimento del controllo congiunto.

  • o IAS 12 Income Taxes: l'emendamento chiarisce che tutti gli effetti fiscali legati ai dividendi (inclusi i pagamenti sugli strumenti finanziari classificati all'interno del patrimonio netto) dovrebbero essere contabilizzati in maniera coerente con la transazione che ha generato tali profitti (conto economico, OCI o patrimonio netto).
  • o IAS 23 Borrowing costs: la modifica chiarisce che in caso di finanziamenti che rimangono in essere anche dopo che il qualifying asset di riferimento è già pronto per l'uso o per la vendita, gli stessi divengono parte dell'insieme dei finanziamenti utilizzati per calcolare i costi di finanziamento.
  • In data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Plant Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19). Il documento chiarisce come un'entità debba rilevare una modifica (i.e. un curtailment o un settlement) di un piano a benefici definiti. Le modifiche richiedono all'entità di aggiornare le proprie ipotesi e rimisurare la passività o l'attività netta riveniente dal piano. Gli emendamenti chiariscono che dopo il verificarsi di tale evento, un'entità utilizzi ipotesi aggiornate per misurare il current service cost e gli interessi per il resto del periodo di riferimento successivo all'evento.
  • In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto.

L'adozione del documento interpretativo e degli emendamenti sopra riportati non ha comportato effetti sul bilancio della Società.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall'Unione Europea ma non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società al 31 dicembre 2019

Gli emendamenti omologati dall'Unione Europea ma non ancora applicabili al 31 dicembre 2019 sono i seguenti:

  • Emendamento allo IAS 1 and IAS 8 sulla definizione di "materiality". L'emendamento è stato pubblicato dallo IASB il 31 ottobre 2018 e omologato dalla UE nel mese di dicembre 2019. L'emendamento prevede una diversa definizione di "material", ovvero: "Information is material if omitting, misstating or obscuring it could reasonably be expected to influence decisions that the primary users of general purpose financial statements make on the basis of those financial statements, which provide financial information about a specific reporting entity". Le modifiche sono efficaci per i periodi annuali che hanno inizio dal 1° gennaio 2020 o da data successiva.
  • Emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". Pubblicato il 29 marzo 2018 dallo IASB e omologato dalla UE nel mese di dicembre 2019, l'emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2020 ed ha l'obiettivo di aggiornare i riferimenti al quadro sistematico presenti negli IFRS, essendo quest'ultimo stato rivisto dallo IASB nel corso del 2018.
  • Emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform" pubblicato a settembre 2019 dallo IASB e omologato dalla UE nel mese di gennaio 2020. In particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR (tuttora in corso) sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento impone inoltre alle società di fornire in bilancio ulteriori informazioni in merito alle loro relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalle incertezze generate dalla riforma e a cui applicano le suddette deroghe. Le modifiche entrano in vigore dal 1 gennaio 2020.

Da una prima disamina, gli Amministratori ritengono che l'eventuale futura adozione di tali emendamenti non dovrebbe avere un impatto rilevante sul bilancio della Società.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dalla Unione Europea

Si segnala che alla data di riferimento del presente bilancio sono ancora in sospeso per l'omologazione alcuni emendamenti all'IFRS 3 (definizione di "business" e introduzione di un "concentration test", opzionale, che permette di escludere la presenza di un business se il prezzo corrisposto è sostanzialmente riferibile ad una singola attività o gruppo di attività) e all'IFRS 10 e allo IAS 28 (al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10).

Inoltre, in data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi.

Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili non si attendono impatti rilevanti per la Società.

NOTE SUI PROSPETTI CONTABILI

CONTO ECONOMICO

6. RICAVI ED ALTRI RICAVI OPERATIVI

L'analisi dei ricavi è la seguente:

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Vendite di beni 398.977 449.594
Vendite di servizi 24.946 21.495
Ricavi vari 1.359 1.323
Totale ricavi 425.282 472.412
Affitti e locazioni attive 256 166
Contributi in c/esercizio 246 348
Plusvalenze da alienazione 59 21
Altri proventi e sopravvenienze attive 6.608 5.338
Totale altri ricavi operativi 7.169 5.873

L'andamento dei ricavi è stato commentato nella relazione sulla gestione, alla quale si rimanda.

Non essendosi verificate cessazioni di attività, i dati suddetti si riferiscono esclusivamente alle attività in funzionamento. Tra gli "altri ricavi operativi", i valori più rilevanti si riferiscono ad "altri proventi e sopravvenienze attive" per € 6.608 mila, imputabili per € 3.036 mila a proventi derivanti dal riaddebito dei costi di servizi centralizzati e consulenze che la Biesse S.p.A. fornisce alle società del Gruppo (€ 2.892 mila nel 2018) e per € 1.248 mila (€ 947 mila nel 2018) alla quota di competenza dell'esercizio del provento derivante dal credito d'imposta R&S.

La voce "Contributi in c/esercizio" contiene la quota di competenza per corsi di formazione finanziata.

In linea con quanto stabilito dall'IFRS 15 e come meglio spiegato nella precedente nota 4, la Società considera la vendita del bene come performance obbligation distinta dai servizi accessori che vengono contabilizzati separatamente.

Di seguito si riporta la suddivisione della voce "Ricavi" verso le parti correlate:

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Società controllate
Axxembla Srl 2 -
Biesse America Inc. 46.753 42.360
Biesse Asia Pte Ltd 3.940 7.320
Biesse Austria GmbH - 93
Biesse Canada Inc. 11.081 13.319
Biesse Deutschland GmbH 17.848 20.481
Biesse France Sarl 25.618 26.762
Biesse Group Australia Pte Ltd 6.618 10.937
Biesse Group New Zealand PTY Ltd 1.005 998
Biesse Group Russia LLC 4.582 4.312
Biesse Group UK Ltd 19.104 18.797
Biesse Gulf FZE 2.502 2.140
Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L 19.157 21.127
Biesse Indonesia Pt 1.071 581
Biesse Korea LLC 221 1.390
Biesse Malaysia SDN BHD 3.564 4.335
Biesse Manufacturing CO PVT Ltd 1.442 1.609
Biesse Schweiz GmbH 2.823 6.093
Biesse Trading (Shanghai) CO.LTD 2.199 7.263
Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş 2.821 5.150
Biesservice Scandinavia AB 1.174 980
Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. 503 597
HSD S.p.A. 1.842 2.394
Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. 835 832
Korex Dongguan Machinery Co. Ltd. - 2
Montresor & Co. Srl 5 17
Movetro Srl 1 24
Uniteam Spa 33 725
Viet Italia S.r.l. 17 19
WMP-Woodworking Machinery Portugal Unipessoal LDA 616 729
Parti correlate
Wirutex S.r.l. 31 38
Totale 177.408 201.424

Di seguito si riporta la suddivisione della voce "Altri ricavi operativi" verso le parti correlate:

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Società controllate
Axxembla Srl 82 45
Biesse America Inc. 37 -
Biesse France Sarl 118 -
Biesse Manufacturing CO PVT Ltd 530 531
Biesservice Scandinavia AB - 1
Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. 736 602
Bsoft Srl 21 10
HSD S.p.A. 960 1.028
Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. - 1
Montresor & Co. Srl 33 76
Movetro Srl 79 94
Uniteam Spa 65 307
Viet Italia S.r.l. 620 391
Parti correlate
Fincobi S.r.l. 1 1
Porcellini Stefano 1 1
Totale 3.283 3.088

7. ANALISI PER SEGMENTO DI ATTIVITA' E SETTORE GEOGRAFICO

La Società, in conformità con quanto disposto dall'IFRS 8, presenta l'informativa in oggetto all'interno delle note del bilancio consolidato di Gruppo.

8. CONSUMI DI MATERIE PRIME E MATERIALI DI CONSUMO

I consumi di materie prime e materiali di consumo passano da € 252.237 mila del 2018 a € 235.958 mila, con un decremento del 6,5% rispetto all'esercizio precedente. L'incidenza percentuale di tale voce sul valore della produzione, pari al 53,5%, è pressochè invariata rispetto al precedente esercizio.

Si riportano di seguito gli importi verso parti correlate riferiti alla voce "consumi di materie prime e materiali di consumo":

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Società controllate
Axxembla Srl 3.163 2.994
Biesse America Inc. 3
0
(38)
Biesse Asia Pte Ltd (7) (21)
Biesse Canada Inc. 166 (15)
Biesse Deutschland GmbH 2
8
417
Biesse France Sarl 1
9
2
9
Biesse Group Australia Pte Ltd 308 7
2
Biesse Group New Zealand PTY Ltd (4) (5)
Biesse Group Russia LLC 3 1
Biesse Group UK Ltd 1
3
9
1
Biesse Gulf FZE 1
9
(3)
Biesse Hong Kong Ltd ( ex Centre Gain Ltd) 420 227
Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L 234 5
2
Biesse Indonesia Pt (2) -
Biesse Korea LLC - (6)
Biesse Malaysia SDN BHD (3) -
Biesse Manufacturing CO PVT Ltd 3.644 (222)
Biesse Schweiz GmbH 140 2
3
Biesse Trading (Shanghai) CO.LTD 337 2
Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş 2
2
5
9
Biesservice Scandinavia AB 1
1
1
0
Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. 4.708 6.981
Bsoft Srl 605 506
HSD S.p.A. 21.733 26.383
Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. (2) 8
Korex Dongguan Machinery Co. Ltd. (684) (4.079)
Montresor & Co. Srl 1 5
Movetro Srl 2.608 306
Uniteam Spa 2.497 252
Viet Italia S.r.l. 16.651 19.632
Parti correlate
Fincobi Srl - (2)
Semar S.r.l. 1.191 1.365
Wirutex S.r.l. 1.396 1.441
Totale 59.245 56.465

9. COSTI DEL PERSONALE

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
€ '000
Salari, stipendi e relativi oneri sociali 106.463 104.960
Premi, bonus e relativi oneri sociali 5.384 7.673
Accantonamenti per piani pensionistici 5.915 5.729
Recuperi e capitalizzazioni costi del personale (10.259) (10.536)
Costi del personale 107.503 107.826

Il costo del personale dell'esercizio 2019 è pari ad € 107.503 mila, contro € 107.826 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento in valore assoluto pari a € 323 mila.

Rispetto all'esercizio precedente si registra un incremento di € 1.503 mila della componente fissa (salari, stipendi e relativi oneri contributivi) dovuto all'incremento del numero dei dipendenti (come evidenziato nella tabella della media dipendenti) ed un decremento per circa € 2.289 mila alla parte variabile del costo (premi di risultato, bonus e relativi carichi contributivi).

Le capitalizzazioni dell'anno del costo del personale si riferiscono prevalentemente a costi per attività di sviluppo di nuovi prodotti per Euro 7.632 mila.

Dipendenti medi

Il numero medio delle unità lavorative dell'esercizio 2019 è pari a 1.842 (1.801 nel corso del 2018), così dettagliato:

31 Dicembre 31 Dicembre
2019 2018
Operai 724 706
Impiegati 1.066 1.044
Dirigenti 5
2
5
1
Totale 1.842 1.801

10. ALTRE SPESE OPERATIVE

Di seguito si riporta il dettaglio della voce "Altre spese operative":

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
€ '000
Servizi alla produzione 14.300 15.849
Manutenzioni 3.329 3.306
Provvigioni e trasporti su vendite 9.467 11.210
Consulenze 3.570 4.008
Utenze 3.359 3.395
Fiere e pubblicità 4.804 4.488
Assicurazioni 826 898
Amministratori, sindaci e collaboratori 2.483 2.181
Viaggi e trasferte del personale 7.442 6.673
Varie 8.127 8.183
Godimento beni di terzi 1.150 3.544
Oneri diversi di gestione 5.753 3.469
Totale altre spese operative 64.610 67.204

Il decremento della voce "Servizi alla produzione" è dovuto prevalentemente al decremento delle lavorazioni effettuate esternamente.

La voce "Provvigioni e trasporti su vendite" si decrementa per € 1.743 mila come conseguenza del decremento dei ricavi di vendita.

Il decremento della voce "Godimento beni di terzi" è dovuto all'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16. Al 31 dicembre 2019 in questa voce sono compresi affitti di competenza dell'esercizio esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 in quanto di breve durata o di modesto valore per € 1.107 mila e altre spese per godimento beni di terzi (affitto ramo d'azienda € 43 mila).

L'incremento della voce "Oneri diversi di gestione" è dovuto prevalentemente alla diversa allocazione dei costi sui servizi legati ai noleggi auto conseguenti all'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16.

Come richiesto dall'art.149-duodecies del regolamento emittenti Consob, di seguito si elenca il dettaglio dei servizi forniti dalla Società di revisione:

Tipologia di servizio Soggetto erogatore Compensi
€ '000
Revisione contabile e verifiche trimestrali Deloitte & Touche SpA 120
Totale 120

Con riferimento ai rapporti con parti correlate si riporta di seguito il dettaglio dei costi della voce "altre spese operative":

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Società controllate
Axxembla Srl 7 (4)
Biesse America Inc. 402 507
Biesse Asia Pte Ltd 374 9
Biesse Canada Inc. (142) (109)
Biesse Deutschland GmbH 1.024 8
2
Biesse France Sarl (279) (269)
Biesse Group Australia Pte Ltd 114 8
Biesse Group New Zealand PTY Ltd (6) (17)
Biesse Group Russia LLC 1
7
5
9
Biesse Group UK Ltd (294) (275)
Biesse Gulf FZE 120 576
Biesse Hong Kong Ltd ( ex Centre Gain Ltd) 1
5
-
Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L 599 475
Biesse Indonesia Pt - 4
Biesse Korea LLC 8
0
524
Biesse Malaysia SDN BHD 4
6
137
Biesse Manufacturing CO PVT Ltd 214 (72)
Biesse Schweiz GmbH (79) (77)
Biesse Taiwan Ltd. (1) -
Biesse Tecno System Srl - 1
Biesse Trading (Shanghai) CO.LTD 501 247
Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş 3
4
563
Biesservice Scandinavia AB 167 253
Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. (66) (64)
Bsoft Srl 482 221
HSD Deutschland GmbH (2) (4)
HSD S.p.A. 506 818
Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. 372 260
Korex Dongguan Machinery Co. Ltd. - (1)
Montresor & Co. Srl (62) (44)
Movetro Srl (46) 1
Uniteam Spa (140) (129)
Viet Italia S.r.l. 103 (49)
WMP-Woodworking Machinery Portugal Unipessoal LDA 1
8
8
Società controllante
Bifin Srl 1 115
- 2
3
- 2
3
- 3
6
2
0
3
1
2
6
-
4
6
3
1
7
4
5
0
1
3
-
2
4
1
7
2
1
1
4
2
4
2
5
- 8
- 6
8
0
7
1
330 261
830 688
850 766
3
9
3
4
1 9
- 1
5

11. PERDITE DUREVOLI DI VALORE

Nell'esercizio sono stati contabilizzati € 4.746 mila per impairment (€ 217 mila nel 2018), di cui € 3.220 mila su progetti di sviluppo capitalizzati in anni precedenti non più considerati strategici e € 1.526 mila su licenze non più utilizzate. Dell'importo totale della voce in esame, circa € 700 ila sono riconducibili alla rivisitazione della strategia del Gruppo in Cina. Come stabilito nel Consiglio di Amministrazione del 20 dicembre 2019 e nel comunicato stampa rilasciato nella stessa data, il Gruppo rifocalizzerà infatti la propria strategia in Cina, puntando maggiormente sulle esigenze dei key accounts di dimensioni medio-grandi, attraverso le soluzioni tecnologiche automatizzate, realizzate negli stabilimenti italiani e indiani. Si sta pertanto perseguendo la chiusura progressiva delle attività produttive, ovvero la cessione, in tempi e modalità ad oggi in via di valutazione da parte degli Amministratori, che stanno analizzando le soluzioni che verranno ritenute più adeguate per il raggiungimento dell'obiettivo, consapevoli che tali attività potrebbero durare oltre i 12 mesi. Per gli ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla gestione e alla nota 18.

12. QUOTA DI UTILI/PERDITE DI IMPRESE CORRELATE

Di seguito si riporta il dettaglio delle svalutazioni e dei recuperi di valore effettuati nell'esercizio:

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
€ '000
Biesse Deutschland GmbH - 1.500
Biesse Group Australia Pty Ltd. (4.800) (5.500)
Biesse Group Russia LLC - (1.000)
Biesse Gulf FZE (1.800) -
Biesse Hong Kong Ltd (ex Centre Gain Ltd) (2.300) (2.000)
Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L - 2.500
Biesse Tecno System Srl - 1
5
Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş - (3.000)
Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. - (1.000)
Totale quote di utili/perdite di imprese correlate (8.900) (8.485)

Le svalutazioni dettagliate nel prospetto sono derivanti dalla valutazione delle partecipazioni attraverso il test d'impairment disciplinato dallo IAS 36. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto riportato nella nota 19. a commento della voce partecipazioni.

13. PROVENTI E ONERI FINANZIARI

Si riporta di seguito il dettaglio della voce "Proventi finanziari":

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Proventi da crediti finanziari 348 213
Interessi su depositi bancari 2
5
6
5
Interessi attivi da clienti 5 8
Altri proventi finanziari 303 148
Proventi su cambi 4.420 5.964
Totale proventi finanziari 5.101 6.398

La voce "Altri proventi finanziari" è composta, per € 294 mila, da proventi derivanti dallo smobilizzo di investimenti finanziari.

Si riportano di seguito gli importi verso parti correlate riferiti alla voce "Proventi finanziari":

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
€ '000
Società controllate
Biesse Austria GmbH - 4
Biesse Group Australia Pte Ltd 136 7
5
Biesse Group New Zealand PTY Ltd 7 8
Biesse Group Russia LLC 2
5
1
3
Biesse Group UK Ltd - 1
6
Biesse Gulf FZE 1
0
3
Biesse Hong Kong Ltd ( ex Centre Gain Ltd) 3
8
-
Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. 2
7
1
6
Bsoft Srl 1 1
HSD S.p.A. - 3
Montresor & Co. Srl 3
4
2
1
Movetro Srl 1 1
Uniteam Spa 2
2
1
4
Viet Italia S.r.l. 4
7
3
8
Totale 348 213

Si riporta di seguito il dettaglio degli oneri finanziari:

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Interessi passivi bancari, su mutui e finanziamenti 363 200
Interessi su locazioni finanziarie 1
2
1
0
Interessi passivi su sconto effetti 1
7
1
2
Altri interessi passivi 379 266
Sconti finanziari a clienti 294 283
Svalutazioni altre attività finanziarie correnti - 236
Altri oneri finanziari 171 5
7
Oneri su cambi 7.076 8.508
Totale oneri finanziari 8.312 9.572

Tra gli "Altri interessi passivi" sono stati contabilizzati per € 97 mila gli oneri finanziari dei debiti riferiti ai diritti d'uso in applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16.

Si riportano di seguito gli importi verso parti correlate riferiti alla voce "Oneri finanziari":

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
€ '000
Società controllate
Biesse America Inc. 199 190
Biesse Asia Pte Ltd - 2
Biesse Canada Inc. - 9
Biesse Deutschland GmbH - 1
Biesse France Sarl - 1
Biesse Group UK Ltd 8
6
4
5
Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. - 2
HSD S.p.A. 1
2
-
Uniteam Spa (151) (2)
Società controllante
Bifin S.r.l. 3
0
-
Parti correlate
Fincobi S.r.l. 1 -
Totale 177 248

Il saldo tra le differenze positive e negative su cambi relative all'esercizio risulta negativo per € 2.656 mila (negativo per € 2.544 mila nel 2018) ed è prevalentemente riconducibile alla valuta USD.

Gli utili e le perdite su cambi non realizzati sono negativi per € 279 mila (positive per € 130 mila nel 2018) e si riferiscono all'adeguamento al cambio di fine periodo delle partite creditorie e debitorie espresse in valuta estera.

Le differenze cambi realizzate risultato negative per € 2.254 mila (negative per € 2.079 mila nel 2018).

14. DIVIDENDI

L'importo di € 11.653 mila si riferisce ai dividendi deliberati dalle seguenti società controllate:

  • HSD S.p.A. per € 4.271 mila. Tale dividendo è stato deliberato in data 18 aprile 2019.
  • Biesse America Inc. per € 3.231 mila (USD 3.600 mila). Tale dividendo è stato deliberato in data 18 ottobre 2019.
  • Biesse Group UK Ltd. per € 571 mila (GBP 500 mila). Tale dividendo è stato deliberato in data 11 ottobre 2019.
  • Biesse Canada Inc. per € 890 mila (CAD 1.300 mila). Tale dividendo è stato deliberato in data 3 ottobre 2019.
  • Biesse France Sarl per € 900 mila. Tale dividendo è stato deliberato in data 18 novembre 2019.
  • Biesse Asia Pte. Ltd. per € 440 mila. Tale dividendo è stato deliberato in data 15 novembre 2019.
  • Biesse Iberica Woodworking Machinery s.l. per € 950 mila. Tale dividendo è stato deliberato in data 22 novembre 2019.
  • Axxembla Srl per € 400 mila. Tale dividendo è stato deliberato in data 21 novembre 2019.

Tutti i dividendi sono stati incassati entro la data di bilancio.

15. IMPOSTE

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
€ '000
Imposte correnti IRES 1.309 6.953
Imposte differite IRES (972) (236)
Imposte IRES 337 6.717
Imposte correnti IRAP 755 1.738
Imposte differite IRAP (112) 1
7
Imposte sul reddito relativo a esercizi precedenti (239) (3.894)
Totale imposte e tasse dell'esercizio 741 4.578

Biesse S.p.A. chiude l'esercizio 2019 con un valore complessivo di imposte negativo per € 741 mila (€ 4.578 mila nel 2018) in forte diminuzione rispetto all'esercizio precedente.

Il saldo delle "Imposte IRES", negativo per € 337 mila (€ 6.717 mila nel 2018), si decrementa per effetto della diminuzione dell'imponibile fiscale.

Le "Imposte correnti IRES", pari a € 1.309 mila (€ 6.953 mila nel 2018), tengono conto per € 115 mila dell'effetto negativo conseguente alla riclassifica della componente imposte contabilizzate direttamente a patrimonio netto riferito all'adeguamento attuariale del TFR.

Le "Imposte correnti IRAP", pari ad € 755 mila (€ 1.738 mila nel 2018), si decrementano di € 983 mila a seguito della diminuzione del reddito imponibile.

Le imposte differite, complessivamente positive per € 1.084 mila, si riferiscono prevalentemente alla movimentazione delle riprese temporanee IRES, per ulteriori dettagli si rimanda alla nota 34.

Le "imposte sul reddito relative ad esercizi precedenti" risultano positive per € 239 mila (€ 3.894 mila nel 2018).

L'accantonamento per imposte dell'anno può essere riconciliato con il risultato di esercizio esposto in bilancio, come segue:

Esercizio chiuso al
31/12/2019
Esercizio chiuso al
31/12/2018
€ '000
Utile (perdita) ante imposte 4.804 36.592
Imposte 1.153 24,00% 8.782 24,00%
Effetto fiscale differenze permanenti (792) (16,49)% (2.043) (5,58)%
Altri movimenti (24) (0,50)% (22) (0,06)%
Imposte sul reddito dell'esercizio e
aliquota fiscale effettiva
337 7,02% 6.717 18,36%

Ad influire positivamente sull'aliquota fiscale effettiva concorrono, prevalentemente, la ridotta tassazione dei dividendi incassati e i benefici rivenienti dagli investimenti rientranti nelle agevolazioni per iper/superammortamento.

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

16. IMMOBILI, IMPIANTI, MACCHINARI, ATTREZZATURE E ALTRE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Immobili,
impianti e
macchinari
Attrezzature e altre
immobilizzazioni materiali
Totale
€ '000 Attrezzature
e altri beni
materiali
Immobilizzazi
oni in corso e
acconti
Costo storico
Valore al 01/01/2018 92.141 30.454 6.065 128.660
Incrementi 5.724 2.975 5.653 14.352
Cessioni (364) (774) (194) (1.332)
Riclassifiche 8.514 649 (9.159) 4
Valore al 31/12/2018 106.015 33.304 2.365 141.684
Prima applicazione IFRS 16 3.953 1.781 5.734
Incrementi 4.800 3.213 4.499 12.512
Cessioni (1.703) (901) - (2.604)
Riclassifiche 5.764 267 (6.035) (4)
Valore al 31/12/2019 118.829 37.664 829 157.322
Fondi ammortamento
Valore al 01/01/2018 54.931 26.277 - 81.208
Ammortamento del periodo 2.661 1.966 - 4.627
Cessioni (240) (755) - (995)
Valore al 31/12/2018 57.352 27.488 - 84.840
Ammortamento del periodo 3.840 3.499 - 7.339
Cessioni (1.723) (1.052) - (2.775)
Valore al 31/12/2019 59.469 29.935 - 89.404
Valore netto contabile
Valore al 31/12/2018 48.663 5.816 2.365 56.844
Valore al 31/12/2019 59.360 7.729 829 67.918

Dal 1 gennaio 2019 le immobilizzazioni materiali includono, oltre ai beni di proprietà, anche i cosiddetti "Diritti d'uso", introdotti dal IFRS 16.

Nella tabella di movimentazione, alla riga "Prima applicazione IFRS 16" è riportato l'impatto della prima applicazione del nuovo principio, effettuata come precedentemente evidenziato applicando il metodo retrospettivo semplificato. Per maggiori informazioni sui diritti d'uso si rinvia alla nota 5.

Nel periodo di riferimento sono stati effettuati investimenti per € 12.512 mila (€ 14.352 mila nel 2018). Tali investimenti riguardano per € 3.664 mila l'acquisto di un magazzino verticale, per € 1.571 mila l'acquisto in leasing di un macchinario per l'officina, € 1.120 mila la ristrutturazione di un fabbricato esistente, € 1.880 mila nuovi affitti e noleggi rientranti nella categoria dei "Diritti d'uso" mentre l'importo residuo è legato alla normale sostituzione degli strumenti di lavoro, necessari per l'attività produttiva ordinaria.

Al 31 dicembre 2019 non risultano impegni di acquisto di immobilizzazioni materiali e non sono presenti gravami o ipoteche su terreni e fabbricati.

Immobilizzazioni materiali in leasing

La tabella seguente riporta la composizione dei Diritti d'uso, esposti al netto del relativo fondo ammortamento, e delle relative passività finanziarie. Come già evidenziato, i diritti d'uso sono inclusi nelle immobilizzazioni materiali, distintamente per categoria, mentre le passività da leasing sono ricomprese nelle voci "Debiti per locazioni finanziarie" scadenti entro e oltre un anno.

Per chiarezza espositiva, i saldi di queste voci al 31 dicembre 2019 sono messi a confronto con gli impatti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 16 al 1 gennaio 2019 e con i valori delle attività e passività ex IAS 17 al 31 dicembre 2018.

31 dicembre Impatti IFRS16 Valori ex-IAS17
2019 al 01/01/19 al 31/12/18
€ '000
Attività non correnti
Diritto d'uso Fabbricati 3.822 3.953
Diritto d'uso Macchinari (inclusi tra gli Impianti e macchinari) 3.176 1.502
Diritto d'uso Automezzi (inclusi tra gli Altri beni) 2.186 1.781
Diritto d'uso Mezzi di trasporto interno (inclusi tra gli Altri beni) 2
0
Totale 9.204 5.734 1.502
Passività non correnti
Debiti per locazioni finanziarie - scadenti oltre un anno 5.948 4.321 863
Passività correnti
Debiti per locazioni finanziarie - scadenti entro un anno 2.079 1.413 197
Totale 8.027 5.734 1.060

Nel corso del 2019 i diritti d'uso hanno subito un incremento pari ad € 11.762 mila, ivi incluso l'impatto della prima applicazione dell'IFRS 16 pari a € 5.734 mila.

Si riepiloga di seguito la composizione degli ammortamenti dei leasing:

  • Ammortamento Fabbricati € 562 mila
  • Ammortamento Macchinari € 221 mila
  • Ammortamento Automezzi € 1.208 mila
  • Ammortamento Mezzi di trasporto interno € 11mila

Si riepiloga di seguito le componenti economiche riferite ai leasing diverse dagli ammortamenti:

  • Interessi passivi € 109 mila, contabilizzati alla voce "Oneri finanziari";
  • Costi (canoni) relativi a leasing di breve durata € 1.025 mila, contabilizzati alla voce "Altre spese operative" in "Godimento beni di terzi";
  • Costi (canoni) relativi a leasing di valore modesto € 82 mila, contabilizzati alla voce "Altre spese operative" in "Godimento beni di terzi".

Nel corso dell'esercizio 2019 è stata sub-affittata alla controllata Axxembla S.r.l. parte di un immobile rientrante nel principio contabile IFRS 16, il ricavo iscritto a bilancio è pari a € 50 mila.

Nel corso del 2019 i flussi di uscita per pagamenti connessi ai contratti di leasing sono stati pari ad € 3.530 mila, di cui € 2.314 mila per rimborso dei debiti finanziari leasing e il residuo per pagamenti effettuati a titolo di interessi sui debiti, e a fronte di contratti di leasing di breve durata e modesto valore.

Si riepiloga di seguito i flussi in uscita dei leasing:

  • Rimborso debiti leasing quote capitali € 2.314 mila
  • Interessi passivi per leasing pagati nell'esercizio € 109 mila
  • Pagamenti relativi a leasing di breve durata € 1.025 mila
  • Pagamenti relativi a leasing di modesto valore € 82 mila

17. AVVIAMENTO

L'avviamento è allocato alle cash-generating unit ("CGU") identificate sulla base dei settori operativi della Società. Il management, in linea con quanto disposto dall'IAS 36, ha individuato le seguenti CGU:

  • Legno produzione e distribuzione di macchine e sistemi per la lavorazione del legno;
  • Vetro & Pietra produzione e distribuzione di macchine per la lavorazione del vetro e della pietra;
  • Tooling produzione e distribuzione di utensili per la lavorazione del vetro e della pietra per tutte le macchine presenti sul mercato;
  • Componenti produzione e distribuzione di altri componenti legati a lavorazioni accessorie di precisione.

La seguente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti per CGU:

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
€ '000
Tooling 3.940 3.940
Legno 2.307 2.307
Totale avviamento 6.247 6.247

Come previsto dai principi contabili, il valore recuperabile dell'avviamento è determinato almeno annualmente dagli Amministratori attraverso il calcolo del valore d'uso. Tale metodologia richiede, per sua natura, valutazioni significative da parte degli Amministratori circa l'andamento dei flussi di cassa operativi durante il periodo assunto per il calcolo, nonché circa il tasso di attualizzazione e il tasso di crescita di detti flussi di cassa.

La stima dei flussi di cassa operativi degli esercizi futuri è stata effettuata sulla base del piano industriale per il periodo 2020-2022 (di seguito, il "Piano") approvato dal Consiglio d'Amministrazione del 21 febbraio 2020, e sulla base delle stime di crescita di lungo termine dei ricavi e della relativa marginalità.

Il valore recuperabile della Cash Generating Unit è stato verificato attraverso la determinazione del valore d'uso, inteso come valore attuale dei futuri flussi di cassa generati dalla CGU calcolati in conformità al metodo del "Discounted cash flow". L'analisi non ha evidenziato modifiche ai valori iscritti.

Assunzioni alla base del Discounted cash flow

Le principali assunzioni utilizzate dalla società per la stima dei futuri flussi di cassa ai fini del test di impairment sono i seguenti:

Al 31 dicembre
2019 2018
WACC 8,0 % 8,0 %
CAGR ricavi prospettici 3,2% 6,0 %
Tasso di crescita valore terminale 1,5 % 1,5 %

E' stato utilizzato ai fini del test di impairment dell'avviamento un Weight Average Cost of Capital unico, per tutte le Cash Generating Units, in quanto le componenti di rischiosità (rischio paese, rischio spread, rischio tasso ecc.) sono state incorporate nei flussi calcolati e stimati delle singole CGU e di conseguenza non duplicati nel WACC.

Nel dettaglio, per la determinazione del tasso di sconto sono stati considerati i seguenti fattori:

  • per quanto riguarda il rendimento dei titoli privi di rischio si è fatto riferimento alla curva dei tassi di rendimento dei titoli di stato italiani con scadenza a 10 anni (su un orizzonte di rilevazione di 24 mesi);
  • per quanto riguarda il coefficiente di rischiosità sistematica (β) si è considerato quello specifico di Biesse (confrontato con quello di imprese comparabili nel settore Macchinari – Area Euro);
  • per quanto riguarda il premio per il rischio specifico (MRP), è stato assunto un valore pari al 5,5%;
  • infine, come costo lordo del debito, è stato considerato un tasso del 1,5%, determinato sulla base del costo medio del debito della società e tiene conto di uno spread Biesse applicato al Free risk Rate.

Assunzioni alla base della stima dei flussi finanziari

I flussi di cassa operativi utilizzati nella verifica dell'impairment per l'esercizio 2019 derivano dal piano industriale per il triennio 2020 – 2022 approvato in data 21 febbraio 2020 dal Consiglio di Amministrazione della Biesse S.p.A.. Per i periodi rimanenti i flussi vengono estrapolati sulla base del tasso di crescita di medio/lungo termine di settore pari al 1,5%. I flussi di cassa futuri attesi sono riferiti alla CGU nelle condizioni attuali ed escludono la stima di flussi di cassa futuri che potrebbero derivare da piani di ristrutturazione futuri o altri cambiamenti strutturali.

Le principali assunzioni alla base della determinazione dei flussi finanziari prospettici sono le seguenti:

Divisione legno
Al 31 dicembre
2019 2018
Incidenza media del costo del venduto sui ricavi del triennio 55,2 % 53,3%
Incidenza media del costo del personale sui ricavi del triennio; 23,9 % 21,3 %
Incidenza media delle componenti di costo operativo fisse sui ricavi 11,1 % 13,5 %
Divisione tooling
Al 31 dicembre
2019 2018
Incidenza media del costo del venduto sui ricavi del triennio 56,9 % 55,0 %
Incidenza media del costo del personale sui ricavi del triennio; 25,4 % 22,7 %
Incidenza media delle componenti di costo operativo fisse sui ricavi 11,3 % 13,7 %

Risultati dell'impairment test

Divisione legno
Al 31 dicembre
2019 2018
Valore contabile della CGU (VC) 78.911 125.221
Valore recuperabile della CGU (VR) 239.971 420.054
Impairment - -
Divisione tooling
Al 31 dicembre
2019 2018
Valore contabile della CGU (VC) 5.256 14.845
Valore recuperabile della CGU (VR) 7.088 15.057
Impairment - -

Dai risultati del test come sopra riportati non è emersa la necessità di apportare alcuna svalutazione all'Avviamento iscritto nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019.

Punto di pareggio

Per quanto riguarda le singole business unit, si veda la tabella sotto:

Legno Tooling
WACC +17,41 % + 9,55 %
Tasso di crescita -17,9 % - 0,67 %.
EBITDA - € 20,2 mln - € 0,2 mln

Analisi di sensitività

E' stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati per la CGU in esame: ad eccezione della Divisione Tooling, nel caso di dimezzamento del CAGR dei ricavi di vendita, in tutti gli altri casi il valore d'uso rimane superiore al valore contabile anche assumendo variazioni peggiorative dei parametri chiave quali:

  • incremento di mezzo punto percentuale del tasso di sconto;
  • riduzione di mezzo punto percentuale del tasso di crescita;
  • dimezzamento del CAGR dei ricavi di vendita.

Di seguito si portano i risultati del valore recuperabile ottenuto a seguito delle variazioni ai parametri sopra indicati:

Legno Tooling
Wacc +0,5% CGU (VC) 78.911 5.256
CGU (VR) 220.102 6.406
Tasso di crescita -0,5% CGU (VC) 78.911 5.256
CGU (VR) 221.755 6.447
CAGR -50% CGU (VC) 78.911 5.256
CGU (VR) 151.126 1.433

E' opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di budget cui sono applicati i parametri prima indicati, sono determinati dal management della società sulla base dell'esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui la società opera. A tal fine si segnala che la stima del valore recuperabile della cash-generating unit richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management. La società non può assicurare che non si verifichi una perdita

di valore degli avviamenti in periodi futuri. Infatti, diversi fattori legati anche all'evoluzione del difficile contesto di mercato potrebbero richiedere una rideterminazione del valore degli avviamenti. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono monitorate costantemente dalla società.

Si evidenzia peraltro in questa ottica come, a partire dal mese di gennaio 2020, lo scenario nazionale e internazionale sia stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, stanno producendo ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività economica e hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano allo stato prevedibili. In conseguenza di quanto descritto potrebbero prodursi effetti sulle stime utilizzate dalla direzione per la predisposizione del test di impairment al 31 dicembre 2019 (quali, a titolo di esempio, quelle relative ai flussi di cassa attesi, ai tassi di sconto applicati, al tasso di crescita "g rate" utilizzato ecc.) i quali, allo stato attuale, risultano di difficile determinazione, considerando il clima di estrema incertezza e lo scenario in evoluzione. I possibili effetti, anche contabili e relativi alla recuperabilità degli attivi iscritti in bilancio, saranno comunque oggetto di continuo e costante monitoraggio da parte degli amministratori nel prosieguo dell'esercizio 2020.

18. ALTRE ATTIVITA' IMMATERIALI

Costi di
sviluppo
Brevetti
marchi e altre
attività
immateriali
Immobilizzazi
oni in corso e
acconti
Totale
€ '000
Costo storico
Valore al 01/01/2018 63.456 30.047 12.591 106.094
Incrementi - 3.684 14.782 18.466
Cessioni - - - 0
Riclassifiche 8.882 2.618 (11.504) (4)
Altre variazioni - - (217) (217)
Valore al 31/12/2018 72.338 36.349 15.652 124.339
Incrementi - 3.163 13.118 16.281
Cessioni - (5) - (5)
Riclassifiche 6.601 4.775 (11.372) 4
Altre variazioni (5.645) (3.660) (913) (10.218)
Valore al 31/12/2019 73.294 40.622 16.485 130.401
Fondi ammortamento
Valore al 01/01/2018 47.336 16.392 - 63.728
Ammortamento del periodo 7.956 3.148 - 11.104
Cessioni - - - 0
Valore al 31/12/2018 55.292 19.540 - 74.832
Ammortamento del periodo 8.186 4.260 - 12.446
Cessioni - (4) - (4)
Altre variazioni (3.339) (2.134) - (5.473)
Valore al 31/12/2019 60.139 21.662 - 81.801
Valore netto contabile
Valore al 31/12/2018 17.046 16.809 15.652 49.507
Valore al 31/12/2019 13.155 18.960 16.485 48.600

Le immobilizzazioni immateriali illustrate hanno vita utile definita e sono conseguentemente ammortizzate lungo la stessa.

L'incremento di € 16.281 mila (€ 18.467 mila nel 2018) è composto per € 10.322 mila da costi capitalizzati tra le immobilizzazioni in corso relative a progetti di sviluppo non ancora completati.

Al 31 dicembre 2019, il bilancio d'esercizio include attività rappresentate dai costi per lo sviluppo di nuovi prodotti per € 27,8 milioni, di cui € 14,7 milioni esposti tra le immobilizzazioni in corso e acconti.

La capitalizzazione dei costi di sviluppo comporta la formulazione di stime da parte degli Amministratori, in quanto la recuperabilità degli stessi dipende dai flussi di cassa derivanti dalla vendita dei prodotti commercializzati dalla società.

Tali stime sono caratterizzate sia dalla complessità delle assunzioni alla base delle proiezioni dei ricavi e della marginalità futura sia dalle scelte industriali strategiche effettuate dagli Amministratori.

I brevetti, i marchi e gli altri diritti sono ammortizzati in relazione alla loro vita utile.

La voce "Altre variazioni", con un valore netto pari ad € 4.745 mila, contiene la perdita di valore registrata a seguito dell'impairment su progetti di sviluppo e a licenze non più utilizzate.

Come già evidenziato, dalla verifica dei flussi di cassa attesi dalla vendita dei prodotti, che incorporano i progetti di sviluppo oggetto di capitalizzazione, è emersa la necessità di apportare, al 31 dicembre 2019, una svalutazione di costi relativi a progetti di sviluppo, sia in ammortamento che in corso, precedentemente capitalizzati per € 3.220 mila in quanto ritenuti non più recuperabili e/o strategici ed una svalutazione di licenze non più utilizzate per € 1.526 mila.

19. PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE

Ammontano complessivamente a € 97.962 mila (€ 106.109 mila nel 2018) in decremento rispetto l'esercizio precedente di € 8.147 mila.

Di seguito si produce prospetto riepilogativo delle movimentazioni del periodo:

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Saldo iniziale 106.109 80.989
Incrementi 1.754 33.670
Cessioni/Liquidazioni (1.000) (50)
Rivalutazioni/(svalutazioni) (8.900) (8.500)
Saldo finale 97.963 106.109

Al 31 dicembre 2019 non esistono partecipazioni in imprese collegate.

Si riportano di seguito le specifiche di ogni movimentazione:

Gli incrementi sono riferiti a:

  • Aumento del capitale sociale nella controllata Biesse Gulf FZE per € 1.200 mila;
  • Aumento del capitale sociale nella controllata Biesse Group Russia per € 554 mila mediante conversione del relativo finanziamento intercompany.

L'uscita di cassa generata nell'esercizio per versamenti a società controllate ammonta ad € 1.285 mila, così suddivisa:

  • € 1.200 mila per l'aumento di capitale sociale nella controllata Biesse Gulf FZE;
  • Pagamento della terza rata di € 85 mila riferita all'acquisto del 100% della società Bsoft Srl avvenuta nel 2017.

La voce "Cessione/Liquidazione" per € 1.000 mila contiene il reversal della scrittura dell'esercizio 2018 riferita alla valutazione della PUT in essere sulla controllata Movetro Srl. Si ricorda che il contratto di acquisto della società Movetro S.r.l. prevedeva un'opzione put/call per la parte residua delle quote pari al 40% del capitale sociale.

Le svalutazioni del costo delle partecipazioni iscritte a bilancio sono state effettuate a seguito di attenta analisi sulla loro capacità di generazione di cassa, applicando la stessa metodologia descritta precedentemente nella nota relativa dell'avviamento, a cui si rimanda, con conseguente rilevazione di una svalutazione da impairment test per la quota considerata non recuperabile. Il dettaglio delle società che, a seguito dell'impairment test, hanno subito una svalutazione (come peraltro già riportato alla nota 12.) è il seguente:

Biesse Group Australia Pty Ltd € 4.800 mila
--- -------------------------------- --------------
  • Biesse Gulf FZE € 1.800 mila
  • Biesse Hong Kong Ltd € 2.300 mila

Di seguito si riporta il prospetto di confronto tra il valore di carico delle partecipazioni, già al netto del relativo fondo svalutazione cumulato, ed il loro patrimonio netto contabile e risultato d'esercizio al 31 dicembre 2019 di pertinenza della controllante Biesse S.p.A. (Appendice A), convertiti in Euro:

Valore PN inclusivo Risultato Differenza
partecipazione del risultato d'esercizio
d'esercizio
€ '000
Axxembla Srl 1
0
764 293 754
Biesse America Inc. 7.580 14.804 4.435 7.224
Biesse Asia Pte Ltd 1.088 2.009 460 921
Biesse Canada Inc 9
6
699 544 603
Biesse Deutschland GmbH 6.228 3.087 430 (3.141)
Biesse France Sarl 4.879 2.045 619 (2.834)
Biesse Group Australia Pte Ltd 507 788 (3.561) 281
Biesse Group New Zealand PTY Ltd 1.806 502 (236) (1.304)
Biesse Group Russia 580 138 (533) (442)
Biesse Group UK Ltd 1.088 1.571 687 483
Biesse Gulf FZE 1.019 514 (986) (505)
Biesse Hong Kong Ltd ( ex Centre Gain Ltd) 7.700 9.791 (772) 2.091
Biesse Iberica Woodworching Machinery Sl 4.448 1.987 1.102 (2.461)
Biesse Indonesia PT. 2
3
5
5
1
7
3
2
Biesse Manufacturing CO PVT Ltd 17.839 27.717 3.208 9.878
Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş 5.800 5.182 1
4
(618)
Biesservice Scandinavia AB 1
3
233 2
5
220
Bre.Ma. Brenna Macchine Srl 4.147 2.547 615 (1.600)
Bsoft Srl 507 617 228 110
H.S.D. Spa 21.915 49.852 8.239 27.937
Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. 926 714 (62) (212)
Montresor & Co. Srl 619 655 2
9
3
6
Movetro Srl 2.748 1.140 812 (1.608)
Uniteam Spa 3.942 1.645 (969) (2.297)
Viet Italia Srl 2.455 2.192 (336) (263)
Totale 97.963 131.248 14.302 33.285
La Società, con cadenza almeno annuale o più frequentemente quando vi sia una indicazione di perdita di valore, effettua
un'analisi della voce Partecipazioni, individuando in via preliminare le partecipazioni con valore di carico superiore al
corrispondente patrimonio netto pro quota e con un risultato d'esercizio negativo come quelle meritevoli di particolare
attenzione.
Con riferimento alle società per le quali da tale confronto è emerso un differenziale positivo (valore di iscrizione in
bilancio superiore alla quota di patrimonio netto posseduta da Biesse S.p.A.) in relazione alle quali siano stati individuati
indicatori di impairment, la Società ha effettuato uno specifico test d'impairment.
Nell'esercizio corrente, cosi come nel 2018, sono stati individuati indicatori di impairment con riferimento alle società
controllate Biesse Australia Pte Ltd, Biesse New Zealand PTY Ltd, Biesse Group Russia, Biesse Gulf FZE, Biesse Hong
Kong Ltd, Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi As, Intermac Do Brasil Ltda, Uniteam Spa e Viet Italia Srl.
Per tali partecipazioni, le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso dell'unità generatrice di
cassa sono relative al tasso di sconto (WACC = Weight Average Cost of Capital) e al tasso di crescita ("g rate"). In
particolare, i calcoli hanno utilizzato le proiezioni dei flussi finanziari delle singole società partecipate per il periodo
relativo al 2020-2022 desumibili dai singoli budget/business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi
sono stati estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio/lungo termine stabile dell'1,5% (come
per il 2018). Il tasso di sconto utilizzato (WACC) riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi
dell'attività in oggetto e tiene conto delle variabili specifiche dei singoli paesi.
Dai risultati degli impairment test svolti è emersa la necessità di apportare una svalutazione per le partecipazioni in
Biesse Australia Pte Ltd per € 4.800 mila, Biesse Hong Kong Ltd per € 2.300 mila e Biesse Gulf Fze per € 1.800 mila. Si
segnala che Biesse Hong Kong controlla: i) la società Dongguan Korex Machinery Co. Ltd con riferimento alla quale,
come stabilito nel Consiglio di Amministrazione del 20 dicembre 2019 e nel comunicato stampa rilasciato nella stessa
data, il Gruppo prevede una rifocalizzazione della propria strategia, puntando maggiormente sulle esigenze dei key
accounts di dimensioni medio-grandi, attraverso le soluzioni tecnologiche automatizzate, realizzate negli stabilimenti
italiani e indiani. Si sta pertanto perseguendo la chiusura progressiva delle attività produttive, ovvero la cessione, in tempi
e modalità ad oggi in via di valutazione da parte degli Amministratori, che stanno analizzando le soluzioni che verranno
ritenute più adeguate per il raggiungimento dell'obiettivo, consapevoli che tali attività potrebbero durare oltre i 12 mesi;
ii) la società Biesse Shanghai, operativa, che tuttavia ha consuntivato nell'esercizio un risultato negativo. La svalutazione
della partecipazione Biesse Hong Kong tiene conto degli impatti connessi sia alle considerazioni sopra esposte in

relazione alla partecipata Korex, sia alle valutazioni effettuate in relazione alla recuperabilità del valore di carico della partecipazione di Biesse Shanghai nel bilancio della Biesse Hong Kong.

Con riferimento alle altre società controllate con valore di carico superiore al corrispondente patrimonio netto pro quota, tale differenza non è stata ritenuta rappresentativa di una perdita durevole di valore in considerazione sia dei positivi risultati consuntivati nell'esercizio dalle partecipate che della prevista redditività futura attesa dalle stesse. Per tali ragioni, nessuna svalutazione è stata appostata nel presente bilancio.

Assunzioni alla base del Discounted cash flow

Le principali assunzioni utilizzate dalla Società per la stima dei futuri flussi di cassa ai fini del test di impairment sono le seguenti:

Al 31 dicembre 2019
WACC CAGR ricavi Tasso di crescita
prospettici valore terminale
Biesse Australia Pte Ltd 8,0% 17,9% 1,5 %
Biesse New Zealand PTY Ltd 10,0% 14,6% 1,5 %
Biesse Group Russia 10,0% 8,0% 1,5 %
Biesse Gulf FZE 10,0% 13,6% 1,5 %
Biesse Hong Kong Ltd 8,0% 10,5% 1,5 %
Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi As 12,0% 13,5% 1,5 %
Intermac Do Brasil Ltda, Uniteam Spa 12,0% 7,3% 1,5 %
Viet Italia Srl 11,0% 9,4% 1,5 %

Ai fini del test di impairment, sono stati utilizzati Weight Average Cost of Capital differenti, per tenere conto delle diverse componenti di rischiosità (rischio paese, rischio spread, rischio tasso ecc…) delle singole società.

Nel dettaglio, per la determinazione del tasso di sconto sono stati considerati i seguenti fattori:

  • per quanto riguarda il rendimento dei titoli privi di rischio si è fatto riferimento alla curva dei tassi di rendimento dei titoli di stato italiani con scadenza a 10 anni (su un orizzonte di rilevazione di 24 mesi);
  • per quanto riguarda il coefficiente di rischiosità sistematica (β) si è considerato quello specifico di Biesse (confrontato con quello di imprese comparabili nel settore Macchinari – Area Euro);
  • per quanto riguarda il premio per il rischio specifico (MRP), è stato assunto un valore specifico per ogni società;
  • infine, come costo lordo del debito, è stato considerato un tasso specifico, determinato sulla base del costo medio del debito della Società e di uno spread "paese".

Analisi di sensitività

E' stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati per le partecipazioni in esame che non sono state oggetto di svalutazione: Biesse New Zealand PTY Ltd, Biesse Group Russia, Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi As, Intermac Do Brasil Ltda, Uniteam Spa e Viet Italia Srl., assumendo variazioni peggiorative dei parametri chiave quali:

  • incremento di mezzo punto percentuale del tasso di sconto;
  • dimezzamento del CAGR dei ricavi di vendita.

Di seguito si portano i risultati del valore recuperabile ottenuto a seguito delle variazioni ai parametri sopra indicati:

: Biesse
New
Zealand
Biesse
Group
Russia
Biesse
Turkey
Intermac
Do Brasi
Uniteam Viet
Wacc +0,5% CGU (VC) 1.806 580 5.800 926 3.942 2.455
CGU (VR) 2.831 1.019 6.988 1.677 5.055 4.056
CAGR -50% CGU (VC) 1.806 580 5.800 926 3.942 2.455
CGU (VR) 258 (1.024) 4.779 1.206 5.406 (675)

E' opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di budget cui sono applicati i parametri prima indicati, sono determinati dal management della società sulla base dell'esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui le società operano. A tal fine si segnala che la stima del valore recuperabile richiede discrezionalità e uso di stime da parte del Management. La Società non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore delle partecipazioni detenute in periodi futuri. Infatti, diversi fattori legati anche all'evoluzione del difficile contesto di mercato potrebbero richiedere una rideterminazione del valore delle partecipazioni. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono monitorate costantemente dalla Società.

Si evidenzia peraltro in questa ottica come, a partire dal mese di gennaio 2020, lo scenario nazionale e internazionale sia stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, stanno producendo ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività economica e hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano allo stato prevedibili. In conseguenza di quanto descritto potrebbero prodursi effetti sulle stime utilizzate dalla direzione per la predisposizione dei test di impairment al 31 dicembre 2019 (quali, a titolo di esempio, quelle relative ai flussi di cassa attesi, ai tassi di sconto applicati, al tasso di crescita "g rate" utilizzato ecc.) i quali, allo stato attuale, risultano di difficile determinazione, considerando il clima di estrema incertezza e lo scenario in evoluzione. I possibili effetti, anche contabili e relativi alla recuperabilità degli attivi iscritti in bilancio, saranno comunque oggetto di continuo e costante monitoraggio da parte degli amministratori nel prosieguo dell'esercizio 2020.

Il dettaglio delle partecipazioni in imprese controllate unitamente al prospetto della movimentazione delle partecipazioni è riportato nell'appendice A alle note esplicative.

20. ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE E CREDITI NON CORRENTI

La voce "Altre attività finanziarie e crediti non correnti" pari a € 710 mila (€ 950 mila nel 2018) è così suddivisa:

31 Dicembre 31 Dicembre
2019 2018
€ '000
Partecipazioni minori in altre imprese e consorzi 165 7
5
Altri crediti / Depositi cauzionali - quota non corrente 545 875
Totale altre attività finanziarie e crediti non correnti 710 950

La voce "Partecipazioni minori in altre imprese e consorzi" si è incrementata di € 90 mila per effetto dell'acquisizione del 10% nella società Effelle Impianti Srl.

La voce "Altri crediti / Depositi cauzionali – quota non corrente" contiene per € 271 mila depositi cauzionali e per € 274 mila crediti verso l'erario.

21. RIMANENZE

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Materie prime, sussidiarie e di consumo 20.909 22.043
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 16.375 13.101
Prodotti finiti e merci 20.601 15.205
Ricambi 10.345 9.443
Totale rimanenze 68.230 59.792

Il valore di bilancio è iscritto al netto dei fondi obsolescenza che ammontano complessivamente a € 4.036 mila (€ 3.178 mila nel 2018). Tali fondi risultano composti per € 1.656 mila dal fondo obsolescenza materie prime (€ 1.433 mila a fine 2018), per € 955 mila dal fondo obsolescenza prodotti finiti (€ 470 mila a fine 2018) e per € 1.425 mila dal fondo obsolescenza ricambi (€ 1.275 mila a fine 2018). L'incidenza del fondo obsolescenza materie prime sul costo storico delle relative rimanenze è pari al 7,3% (6,1% a fine 2018), quella del fondo obsolescenza prodotti finiti è pari al 4,4% (3,0% a fine 2018), mentre quella del fondo obsolescenza ricambi è pari al 12,1% (11,9% a fine 2018).

La quantificazione dell'accantonamento ai fondi obsolescenza è basata da assunzioni effettuate dal management.

Il valore complessivo dei magazzini della Società è aumentato di € 8.438 mila rispetto all'esercizio precedente. In particolare si sono incrementati i magazzini "Prodotti finiti e merci" per € 5.396 mila, i magazzini "Ricambi" per € 902 mila ed i magazzini "Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati" per € 3.274 mila mentre si sono decrementati i magazzini "Materie prime, sussidiarie e di consumo" per € 1.134 mila.

22. CREDITI COMMERCIALI VERSO TERZI

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
€ '000
Crediti commerciali verso clienti entro i 12 mesi 60.612 62.553
Crediti commerciali verso clienti oltre i 12 mesi 2.702 2.426
Fondo svalutazione crediti (2.970) (3.177)
Crediti commerciali verso terzi 60.344 61.802

L'allineamento del valore dei crediti al loro fair value è attuato attraverso il fondo svalutazione crediti; la Direzione ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.

Il decremento dei crediti commerciali verso terzi è da imputarsi prevalentemente al decremento del fatturato rispetto al periodo precedente.

I crediti commerciali sono esposti in bilancio al netto del fondo rischi su crediti che viene determinato con riferimento sia alle posizioni di credito in sofferenza sia ai crediti scaduti da più di 180 giorni. La movimentazione del fondo è sintetizzata nella tabella che segue:

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Saldo iniziale 3.177 2.182
Accantonamento/(rilascio) dell'esercizio (7) 1.183
Utilizzi (200) (188)
Totale fondo svalutazione crediti 2.970 3.177

Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati sulla base di valutazioni specifiche su posizioni di credito scadute e da scadere. Per le altre posizioni di credito gli accantonamenti sono determinati sulla base di informazioni aggiornate alla data di bilancio tenendo conto sia dell'esperienza storica sia delle perdite attese durante l'arco della vita del credito. L'entità degli accantonamenti è determinata sulla base del valore attuale dei flussi recuperabili stimati, dopo avere tenuto conto degli oneri di recupero correlati e del fair value delle eventuali garanzie riconosciute alla Società.

I crediti commerciali iscritti in bilancio includono crediti svalutati individualmente in maniera specifica, il cui valore netto ammonta a € 1.594 mila dopo una svalutazione pari ad € 2.787 mila (nel 2018 i crediti netti risultavano pari ad € 1.763 mila dopo una svalutazione specifica di € 2.994 mila). Le svalutazioni imputate a conto economico sono state effettuate indirettamente attraverso accantonamenti al fondo svalutazione crediti.

Le svalutazioni effettuate in maniera specifica sono determinate principalmente da valutazioni sui crediti per i quali sussistono specifici contenziosi e sono generalmente supportate da relativo parere legale.

Si evidenzia che esistono altresì posizioni di credito verso clienti a fronte delle quali è stata effettuata una svalutazione forfettaria per € 183 mila.

I crediti con scadenza superiore a 5 anni ammontano ad € 21 mila.

23. CREDITI COMMERCIALI VERSO PARTI CORRELATE

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Crediti commerciali vs parti correlate 13 18
Crediti commerciali vs società controllate 46.753 65.879
Totale crediti commerciali verso parti correlate 46.766 65.897

I crediti verso controllate hanno natura commerciale e si riferiscono alle transazioni effettuate per la cessione di beni e/o la prestazione di servizi.

Di seguito il dettaglio dei crediti verso società controllate:

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Axxembla Srl 8
9
103
Biesse America Inc. 14.711 19.410
Biesse Asia Pte Ltd 941 1.166
Biesse Canada Inc. 1.994 1.639
Biesse Deutschland GmbH 1.379 3.058
Biesse France Sarl 4.300 5.383
Biesse Group Australia Pte Ltd 2.228 3.447
Biesse Group New Zealand PTY Ltd 366 542
Biesse Group Russia LLC 1.475 1.656
Biesse Group UK Ltd 2.902 5.595
Biesse Gulf FZE 1.937 1.234
Biesse Hong Kong Ltd ( ex Centre Gain Ltd) 3
8
-
Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L 2.820 3.683
Biesse Indonesia Pt 138 148
Biesse Korea LLC (26) 255
Biesse Malaysia SDN BHD 873 2.283
Biesse Manufacturing CO PVT Ltd 2.342 4.512
Biesse Schweiz GmbH (188) 765
Biesse Taiwan Ltd. 2 -
Biesse Trading (Shanghai) CO.LTD 720 2.649
Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş 172 8
Biesservice Scandinavia AB 381 344
Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. 1.370 1.231
Bsoft Srl 3
0
1
4
HSD Deutschland GmbH - 3
HSD S.p.A. 1.513 1.536
Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. 961 796
Korex Dongguan Machinery Co. Ltd. 763 1.830
Montresor & Co. Srl 121 128
Movetro Srl 156 483
Uniteam Spa 1.097 869
Viet Italia Spa 843 376
WMP-Woodworking Machinery Portugal Unipessoal LDA 305 733
Totale 46.753 65.879

24. ATTIVITA' CONTRATTUALI VERSO PARTI CORRELATE

In linea con quanto previsto dal principio contabile IFRS 15 e come precedentemente commentato alla nota 4., è stato riclassificato tra le "Attività contrattuali verso parti correlate" dell'esercizio 2018 l'importo di Euro 2.495 mila relativo allo stato di avanzamento di vendite pluriennali attraverso la filiale Biesse America Inc al netto dello degli anticipi ricevuti. Tali importi sono ricompresi nella voce di bilancio "Crediti commerciali e Attività contrattuali verso parti correlate".

25. ALTRE ATTIVITA' CORRENTI VERSO TERZI

Il dettaglio delle "Altre attività correnti verso terzi" è il seguente:

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Crediti per imposte sui consumi e altri crediti verso l'erario 1.455 2.795
Crediti per imposte sul reddito 4.895 6.373
Altri crediti verso terzi 2.431 2.298
Totale altre attività correnti verso terzi 8.781 11.466

La voce "crediti per imposte sui consumi e altri crediti verso l'erario" contiene per € 1.352 mila la rilevazione del credito d'imposta R&S del 2019 (€ 2.368 mila nel 2018).

I "crediti per imposte sul reddito" contengono per € 4.325 mila il saldo dell'imposta IRES e per € 366 mila il saldo dell'imposta IRAP per effetto dei maggiori acconti versati rispetto alle imposte correnti dovute per l'esercizio. Tale credito include, anche, parte degli effetti dell'accordo sul Patent Box relativo al periodo 2015-2016.

La Società, in qualità di consolidante, partecipa al consolidato fiscale nazionale di gruppo insieme alle sue controllate Bre.Ma. Brenna Macchine S.r.l, Viet Italia S.r.l., HSD S.p.A., Axxembla S.r.l., Uniteam S.p.A., Montresor S.r.l., Movetro S.r.l., BSoft S.r.l.. In tale contesto, ai sensi degli artt. 117 e ss del DPR 917/86, l'IRES viene determinata a livello complessivo compensando gli imponibili positivi e negativi delle società indicate in precedenza. I rapporti economici, le responsabilità e gli obblighi reciproci tra le società sono definiti nel regolamento di partecipazione al consolidato fiscale di gruppo.La voce "Altri crediti verso terzi" contiene prevalentemente i risconti su costi di competenza di esercizi successivi.

26. ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI VERSO TERZI

Le attività finanziarie correnti verso terzi sono pari ad € 2.223 mila.

Nel mese di febbraio 2019 la società ha stipulato con la compagnia Generali SpA una polizza vita per € 2.000 mila. Tale polizza, che prevede un periodo di possesso di almeno 5 anni ma con possibilità di recesso immediato, è stata stipulata dagli Amministratori a scopo di investimento temporaneo di liquidità prontamente smobilizzabile per le necessità finanziarie di breve termine.

27. ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI VERSO PARTI CORRELATE

Le attività e passività finanziarie correnti verso parti correlate sono connesse all'attività di tesoreria intercompany finalizzata ad una ottimizzazione dei flussi tra Biesse S.p.A. e le controllate. I finanziamenti concessi e ricevuti sono a tasso variabile con applicazione del tasso libor/euribor ed hanno scadenza variabile e rinnovabile.

La composizione del saldo delle attività finanziarie è la seguente:

31 Dicembre 31 Dicembre
2019 2018
€ '000
Biesse Group Australia Pte Ltd 7.034 4.008
Biesse Group New Zealand PTY Ltd 435 293
Biesse Group Russia LLC 429 -
Biesse Gulf FZE 1.300 800
Biesse Hong Kong Ltd (ex Centre Gain Ltd) 12.318 -
Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. - 2.400
Bsoft Srl - 100
Montresor & Co. Srl 3.740 3.740
Uniteam Spa 1.451 1.226
Viet Italia S.r.l. 3.700 3.150
Totale attività finanziarie correnti verso correlate 30.407 15.717

La composizione del saldo delle passività finanziarie è la seguente:

31 Dicembre
2019
31 Dicembre
2018
€ '000
Axxembla SRL - 850
Biesse America Inc. 6.409 10.587
Biesse Asia Pte. Ltd. 1.810 671
Biesse Deutschland GmbH 1.919 3.707
Biesse France Sarl 4.215 4.268
Biesse Group UK Ltd 9.544 8.651
Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L 2.821 2.859
HSD S.p.A. 17.000 7.100
Totale passività finanziarie correnti verso correlate 43.718 38.693

I saldi riferiti alle società controllate Biesse Deutschland GmbH, Biesse France Sarl, Biesse Group UK Ltd, Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L e Uniteam S.p.A. derivano dalla gestione di cash pooling.

28. DISPONIBILITA' LIQUIDE

Comprendono la liquidità detenuta e i depositi bancari la cui scadenza sia entro tre mesi. Il valore contabile di queste attività approssima il loro fair value.

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il valore dei depositi bancari, per € 37.499 mila, e denaro e valori in cassa, per € 1.164 mila. Al 31 dicembre 2018 le Attività finanziarie la cui scadenza originaria non supera i tre mesi si riferivano principalmente ad investimenti a brevissimo realizzo effettuati prevalentemente con le banche d'affari Azimut, Kairos e Amundi, interamente smobilizzati nel 2019 senza rilevare perdite. Tali investimenti erano relativi a strumenti finanziari cash equivalent (obbligazioni e liquidità) il cui valore contabile era rappresentato dal loro mark to market.

Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto del rendiconto finanziario.

29. CAPITALE SOCIALE E AZIONI PROPRIE

Il capitale sociale ammonta a € 27.393 mila ed è rappresentato da n. 27.393.042 azioni ordinarie da nominali € 1 ciascuna a godimento regolare.

Alla data di approvazione del presente bilancio non ci sono azioni proprie possedute.

30. RISERVE DI CAPITALE

Il valore di bilancio, pari ad € 36.202 mila (invariato rispetto al 2018), si riferisce alla riserva da sovrapprezzo azioni.

31. ALTRE RISERVE E UTILI PORTATI A NUOVO

Il valore di bilancio è così composto:

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
€ '000
Riserva legale 5.479 5.479
Riserva straordinaria 115.322 96.462
Riserva utili/(perdite) attuariali TFR (4.422) (4.056)
Riserva da conversione 4 -
Utili a nuovo e altre riserve 2.349 2.345
Totale altre riserve e utili portati a nuovo 118.732 100.230

La voce "Riserva straordinaria" si è incrementata per € 18.860 mila per effetto dell'attribuzione dell'utile 2018 al netto dei

dividendi distribuiti. L'importo della riserva comprende per € 3.851 mila gli effetti determinati dalla transizione IAS che ad oggi rendono non disponibile e non distribuibile tale ammontare; inoltre, sono considerate non distribuibili riserve per € 27.818 mila per copertura del valore residuo ammortizzabile dei costi di sviluppo.

La voce "Riserva utili/(perdite) attuariali TFR" contiene le perdite attuariali relative ai piani a benefici definiti.

La "Riserva da conversione" contiene le differenze cambi derivanti dal consolidamento del bilancio della Branch di Dubai.

La voce "Utili a nuovo e altre riserve" contiene:

  • L'avanzo di fusione emerso a seguito dell'incorporazione della società controllata ISP Systems S.r.l. avvenuta nel 2009 per € 2.147 mila;
  • la costituzione della riserva per transazione IAS derivante dalle scritture di FTA sui saldi dei conti contabili patrimoniali derivanti dalle Società fuse ISP Systems S.r.l e Digipac S.r.l. per € 123 mila;
  • La riserva utili su cambi per € 79 mila a copertura degli utili non realizzati su cambi.
Natura/descrizione Importo Possibilità
utilizzazione
di
Quota
disponibile
Riepilogo
delle
utilizzazioni
effettuate nei tre precedenti
esercizi
Per
copertura
Per
altre
€ '000 perdite
ragioni
Capitale 27.393
Riserve di capitale:
Riserva da sovrapprezzo azioni 36.202 A,B,C 36.202
Riserve di utili:
Riserva legale 5.479 B ---
Riserva straordinaria 115.322 A,B,C 83.653
Riserva utili/(perdite) attuariali TFR (4.422)
Riserva da conversione 4
Utili portati a nuovo e altre riserve 2.349 A,B,C 2.270
Totale 182.327 122.125
Quota non distribuibile
Residua quota distribuibile 122.125
Legenda:

A: per aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione ai soci

In ordine alle poste del Patrimonio netto sono da considerarsi quali riserve non disponibili e non distribuibili: la "Riserva Legale", quota parte della "Riserva straordinaria", la "Riserva utili/(perdite) attuariali TFR", la "Riserva da conversione" e la "Riserva utili su cambi".

Le altre Riserve iscritte a Bilancio sono da considerarsi disponibili per la distribuzione.

32. DIVIDENDI

Nell'esercizio 2019 sono stati pagati dividendi agli azionisti per € 13.149 mila.

33. PASSIVITA' PER PRESTAZIONI PENSIONISTICHE

Piani a contributi definiti

Per effetto della riforma della previdenza complementare le quote maturande a partire dal 1° gennaio 2007, a seguito delle scelte operate dai dipendenti, sono destinate a forme di previdenza complementare o trasferite dall'azienda al fondo di tesoreria gestito dall'INPS, configurandosi, a partire dal momento in cui la scelta è formalizzata dal dipendente, come piani a contribuzione definita (non più soggetti a valutazione attuariale).

Per la fattispecie sopra menzionata il totale dei costi accantonati a fine esercizio ammonta ad € 5.915 mila (€ 5.729 mila nel 2018).

Piani a benefici definiti

Il valore attuale delle passività per prestazioni pensionistiche, maturate a fine periodo dai dipendenti della società e costituita dall'accantonamento al fondo per trattamento di fine rapporto ammonta a € 9.955 mila.

Gli importi contabilizzati a conto economico sono così sintetizzabili:

31 Dicembre
2019
31 Dicembre
2018
€ '000
Pertinenza del periodo / accantonamenti 1 -
Oneri finanziari (TFR) (24) (25)
Totale (23) (25)

La voce "Pertinenza del periodo / accantonamenti" contiene la quota accantonata dalla Branch di Dubai.

L'onere dell'esercizio, contabilizzato tra gli oneri finanziari, risulta positivo per € 24 mila (€ 25 mila nel 2018); tale particolarità è dovuta dal fatto che la curva dei tassi di attualizzazione è negativa per i primi anni per poi diventare positiva.

Le variazioni dell'esercizio relative al valore attuale delle obbligazioni, collegate al trattamento di fine rapporto, sono le seguenti:

31 Dicembre
2019
31 Dicembre
2018
€ '000
Apertura 10.188 10.619
Pertinenza del periodo / accantonamenti 1 -
Oneri finanziari (TFR) (24) (25)
Pagamenti / Utilizzi (692) (534)
Utili/perdite attuariali 482 124
Altri movimenti - 4
Chiusura 9.955 10.188

La voce "Utili/perdite attuariali", contabilizzata direttamente a patrimonio netto, al netto dell'effetto fiscale di € 116 mila è riportata nel prospetto del conto economico complessivo per € 366 mila.

Le ipotesi adottate nella valutazione dell'obbligazione del TFR sono le seguenti:

  • Tasso annuo di inflazione: 1,20%.
  • Tasso annuo di attualizzazione: determinato con riferimento ai rendimenti di mercato di titoli obbligazionari di aziende primarie alla data di valutazione. A tal proposito, è stata utilizzata la curva dei tassi Euro Composite AA.

34. ATTIVITA' E PASSIVITA' FISCALI DIFFERITE

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Attività fiscali differite 4.482 3.446
Passività fiscali differite (1.073) (1.122)
Posizione netta 3.409 2.324

Complessivamente le attività per imposte anticipate, al netto delle passività per imposte differite, suddivise per singola tipologia, sono così analizzabili:

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Accantonamenti fondi svalutazione e rischi 3.003 2.158
Altro 1.479 1.288
Attività fiscali differite 4.482 3.446
Ammortamenti 1.070 1.070
Altro 3 5
2
Passività fiscali differite 1.073 1.122
Posizione netta 3.409 2.324

Lo stanziamento delle attività per imposte anticipate è stato effettuato valutando criticamente l'esistenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività sulla base del piano triennale.

Nella voce "Altro" delle "Attività fiscali differite" sono state accantonate € 236 mila di imposte sulle perdite attuariali sul TFR.

35. SCOPERTI BANCARI E FINANZIAMENTI

Nella tabella sottostante, è indicata la ripartizione dei debiti relativi a scoperti e finanziamenti bancari.

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Scoperti Bancari e finanziamenti 473 488
Mutui senza garanzie reali 31.688 11.646
Passività correnti 32.161 12.134
Mutui senza garanzie reali 24.610 31.298
Passività non correnti 24.610 31.298
Totale scoperti bancari e finanziamenti 56.771 43.432

Nella voce "Scoperti bancari e finanziamenti" è stato considerato l'importo di € 531 mila relativo ad effetti pro-solvendo per i quali si è proceduto a rilevare il credito commerciale con contropartita il relativo debito bancario. Non sono presenti mutui o finanziamenti con garanzie reali.

Le passività sono così rimborsabili:

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
A vista o entro un anno 32.161 12.134
Entro due anni 18.360 21.688
Entro tre anni 6.250 8.360
Entro quattro anni - 1.250
Totale 56.771 43.432

La società alla data del 31/12/19 non presenta finanziamenti passivi in valuta.

Tutti i debiti sopra indicati sono a tasso variabile, esponendo la Società al rischio di oscillazione del tasso di interesse. La scelta strategica aziendale rimane quella di non coprire il rischio tasso di interesse, contando su una sostanziale stabilità quanto meno per la parte a breve termine.

Per l'esercizio 2019 il tasso medio di raccolta sui prestiti è stato pari al 0,67%.

Al 31 dicembre 2019, l'importo relativo alle linee di credito per cassa ottenute e non utilizzate in Italia ammonta a 189 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2019, la Società ha linee a breve termine (a revoca) per il 40,3% del totale delle linee di credito per cassa accordate, mentre il restante è rappresentato da linee di credito di finanziamenti chirografari e quote residuali di leasing strumentali.

Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, i debiti finanziari della Società si sono incrementati di € 13.339 mila. In dettaglio, la quota esigibile entro 12 mesi ammonta a € 32.161 mila, (in aumento di € 20.027 mila) mentre quella esigibile oltre 12 mesi ammonta a € 24.610 mila (in diminuzione di € 6.688 mila). L'incidenza dell'indebitamento a medio/lungo registra così un decremento passando dal 72,1% al 43,3% dell'indebitamento totale.

Per ulteriori approfondimenti, si rimanda al successivo paragrafo 37, ai commenti della relazione sulla gestione, relativi all'andamento dell'indebitamento finanziario netto, e all'analisi del rendiconto finanziario.

Non sono presenti parametri finanziari di garanzia (covenant) sui finanziamenti esistenti.

36. DEBITI PER LOCAZIONI FINANZIARIE

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Debiti per leasing:
esigibili entro un anno 2.184 207
esigibili oltre un anno, ma entro cinque anni 4.640 878
esigibili oltre i cinque anni 1.613 -
Totale 8.437 1.085
Dedotti gli addebiti per oneri finanziari futuri (410) (25)
Valore attuale dei debiti per leasing 8.027 1.060
Di cui:
Corrente 2.079 197
Non corrente 5.948 863

I debiti per locazioni finanziarie si riferiscono sia a leasing finanziari su macchinari per l'officina meccanica che al nuovo principio contabile IFRS 16, vedi nota 5.

Al 31 dicembre 2019 l'effetto del nuovo principio contabile incide alla voce "Valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing" per € 6.100 mila e per € 6.466 mila nella voce "Pagamenti minimi dovuti per leasing".

Si evidenzia inoltre che esistono debiti verso parti correlate per un totale di € 2.135 mila di cui verso la controllante Bifin Srl per € 1.481 mila, HSD Spa per € 575 mila, Fincobi Srl per € 42 mila, Biesse Group Russia LLC per € 34 mila e Uniteam Spa per € 3 mila.

37. INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
€ '000
Cassa 1.165 2.841
Disponibilità liquide 37.499 52.137
Liquidità 38.664 54.978
Attività finanziarie 2.620 444
Attività finanziarie verso parti correlate 30.407 15.717
Debiti bancari correnti (473) (489)
Parte corrente dell'indebitamento non corrente (33.767) (11.842)
Altri debiti finanziari correnti (520) (1.039)
Altri debiti finanziari correnti verso parti correlate (43.718) (38.693)
Indebitamento finanziario corrente (78.478) (52.063)
Indebitamento finanziario corrente netto (6.787) 19.076
Altri debiti finanziari non correnti (30.558) (32.161)
Indebitamento finanziario non corrente (30.558) (32.161)
Indebitamento finanziario netto (37.345) (13.085)
152

Si precisa che i risultati intermedi esposti in tabella, non sono identificati come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, non devono essere considerati una misura sostitutiva per la valutazione dell'andamento e del risultato della Società. Si segnala inoltre che il criterio di determinazione dei risultati intermedi applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, che tali dati potrebbero non essere comparabili.

A fine dicembre 2019 l'indebitamento finanziario netto della Società è in peggioramento di circa € 24,3 milioni, rispetto al valore registrato a fine dicembre 2018; tale incremento è dovuto per € 6.100 mila al debito finanziario contabilizzato in virtù del nuovo principio contabile IFRS 16.

Si precisa poi che il dato al 31 dicembre 2019 tiene conto del pagamento, avvenuto nel corso del 2019, del dividendo sul risultato 2018 agli azionisti, pari a circa € 13,1 milioni (€ 13,1 milioni nel 2018).

Anche durante il 2019 sono state negoziate linee di credito ottenute da controparti italiane per Biesse S.p.A. ma valide anche per le altre società controllate italiane.

38. FONDI PER RISCHI E ONERI

Garanzie Quiescenza
agenti
Altri Totale
€ '000
Valore al 31/12/2018 2.664 173 1.558 4.395
Accantonamenti 265 816 2.514 3.595
Rilascio - - (181) (181)
Utilizzi - (173) (118) (291)
Valore al 31/12/2019 2.929 816 3.773 7.518

L'accantonamento per garanzie rappresenta la miglior stima effettuata dagli Amministratori della Società a fronte degli oneri connessi alla garanzia concessa sui prodotti commercializzati dalla Società. L'accantonamento deriva da stime basate sull'esperienza passata e sull'analisi del grado di affidabilità dei prodotti commercializzati. L'accantonamento quiescenza agenti si riferisce alla passività collegata ai rapporti di agenzia in essere.

La voce "Altri" è così suddivisa:

Contenziosi
Legali e altro
Contenziosi
Tributari
Totale
€ '000
Valore al 31/12/2018 887 671 1.558
Accantonamenti 2.340 174 2.514
Rilascio (181) - (181)
Utilizzi (118) - (118)
Valore al 31/12/2019 2.928 845 3.773

L'incremento del "Fondo Contenziosi legali e altro" deriva dall'incremento degli accantonamenti per rischi legali e per penali con i clienti.

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Tali fondi sono suddivisi tra:
Passività correnti 6.673 3.724
Passività non correnti 845 671
Totale fondi rischi e oneri 7.518 4.395

I fondi rappresentano la miglior stima effettuata dal management a copertura dei rischi.

39. DEBITI COMMERCIALI VERSO TERZI

I debiti commerciali verso terzi pari a € 92.766 mila (€ 111.680 mila nel 2018) si riferiscono prevalentemente a debiti verso fornitori per la normale attività operativa della società.

Si segnala che i debiti commerciali sono pagabili entro l'esercizio successivo e si ritiene che il loro valore contabile alla data di bilancio approssimi il loro fair value.

40. DEBITI COMMERCIALI VERSO PARTI CORRELATE

Il dettaglio dei debiti verso parti correlate è il seguente:

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
1
9
1
6
17.028 19.825
977 1.008
18.024 20.849

I debiti verso controllate hanno natura commerciale e si riferiscono alle transazioni effettuate per la cessione di beni e/o la prestazione di servizi.

La composizione del saldo è la seguente:

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
€ '000
Axxembla Srl 779 209
Biesse America Inc. 755 1.045
Biesse Asia Pte Ltd - 1
4
Biesse Canada Inc. 205 3
0
Biesse Deutschland GmbH 9
1
423
Biesse France Sarl 2
7
2
1
Biesse Group Australia Pte Ltd 432 119
Biesse Group Russia LLC 1
0
5
Biesse Group UK Ltd 4
9
3
9
Biesse Gulf FZE 9
0
7
5
Biesse Hong Kong Ltd (ex Centre Gain Ltd) 173 133
Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L 218 423
Biesse Korea LLC 3
2
-
Biesse Malaysia SDN BHD 4
7
4
9
Biesse Manufacturing CO PVT Ltd 2.798 3.547
Biesse Schweiz GmbH 9
9
1
5
Biesse Trading (Shanghai) CO.LTD 304 1.116
Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş 332 155
Biesservice Scandinavia AB 4
3
6
1
Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. 1.772 2.281
Bsoft Srl 295 171
HSD S.p.A. 5.353 6.937
Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. 7
0
2
5
Montresor & Co. Srl 1 3
Movetro Srl - 3
1
Uniteam Spa 657 507
Viet Italia S.r.l. 2.369 2.382
WMP-Woodworking Machinery Portugal Unipessoal LDA 2
7
9
Totale 17.028 19.825

41. PASSIVITA' CONTRATTUALI VERSO TERZI

La voce "Passività contrattuali verso terzi" per € 23.655 mila (€ 24.955 mila nel 2018) contiene gli anticipi, caparre e depositi versati dai clienti.

42. PASSIVITA' CONTRATTUALI VERSO PARTI CORRELATE

La voce "Passività contrattuali verso parti correlate" per € 2.518 mila (€ 9.416 mila nel 2018) contiene gli anticipi, caparre e depositi versati dalle filiali commerciali del Gruppo.

La composizione del saldo è la seguente:

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
€ '000
Biesse America Inc. 2.518 8.297
Biesse Group UK Ltd - 1.119
Totale 2.518 9.416

43. ALTRE PASSIVITA' VERSO TERZI

Le altre passività verso terzi si distinguono tra:

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Altre passività verso terzi - 965
Altre passività correnti verso terzi 30.824 32.171
Totale altre passività verso terzi 30.824 33.136

Il decremento della voce "altre passività verso terzi" è dovuto alla contabilizzazione del reversal del valore attuale della PUT option sulle quote di minoranza della controllata Movetro.

Il saldo delle "altre passività correnti verso terzi" è pari ad € 30.824; di seguito il dettaglio:

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Debiti tributari 7.189 5.124
Debiti vs istituti previdenziali 8.004 8.736
Altri debiti verso dipendenti 11.239 13.746
Altre passività correnti 4.392 4.565
Totale altre passività correnti verso terzi 30.824 32.171

La voce "Debiti tributari" contiene il saldo a debito dell'IVA per € 2.198 mila (nel 2018 il saldo era a credito). Il decremento della voce "Altri debiti verso dipendenti" è dovuto per € 1.641 mila al minor debito per Bonus e premi di risultato e per € 779 mila al minor debito per ferie residue.

44. ALTRE ATTIVITA' E PASSIVITA' CORRENTI VERSO PARTI CORRELATE

La composizione del saldo delle altre attività correnti è la seguente:

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Altre attività vs società controllanti 866 866
Altre attività vs società controllate 1.506 232
Totale altre attività correnti verso parti correlate 2.372 1.098

La voce "Altre attività vs società controllanti" è relativa alle istanze di rimborso IRES DL 201/2011 effettuate dalla controllante Bi.Fin. Srl a seguito del consolidato fiscale per il triennio 2005-2007 di cui era consolidante. L'incremento della voce "Altre attività vs società controllate" è riconducibile al versamento effettuato alla controllata Biesse France Sarl a seguito del contenzioso in essere tra la filiale francese ed il fisco locale e per il quale è stata attivata dall'Italia una istanza ai sensi dell'art. 31 quater del DPR 600/73.

La composizione del saldo delle altre passività correnti è la seguente:

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Altre passività vs parti correlate 1 2
6
Altre passività vs società controllate 2.344 963
Totale altre passività correnti verso parti correlate 2.345 989

La voce "altre passività vs società controllate" contiene per € 1.180 mila il debito verso la società controllata Biesse Deutschland GmbH per il riconoscimento di una penale e per il residuo si riferisce al debito verso le società controllate italiane aderenti al consolidato fiscale nazionale.

45. ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE DA STRUMENTI DERIVATI

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
Attivo Passivo Attivo Passivo
€ '000
Derivati su cambi 397 (520) 444 (1.039)
Totale 397 (520) 444 (1.039)

La valutazione dei contratti aperti a fine anno, con saldo a conto economico negativo per € 123 mila (€ 595 mila nel 2018), si riferiscono a contratti di copertura non compatibili con i requisiti previsti dallo IFRS 9 per l'applicazione dell'hedge accounting.

Strumenti finanziari derivati e contratti di vendita a termine in essere alla fine dell'esercizio (valori in migliaia di Euro)

€ '000 Natura Valore nozionale Fair value dei derivati
del 31 31 31 31
rischio dicembre dicembre dicembre dicembre
coperto 2019 2018 2019 2018
Operazioni di copertura
Operazioni a termine (Dollaro australiano) Valuta 9.784 6.134 (182) 102
Operazioni a termine (Dollaro canadese) Valuta 5.624 4.197 (89) 61
Operazioni a termine (Franco svizzero) Valuta 1.336 2.006 (15) (14)
Operazioni a termine (Renminbi Cinesi) Valuta 1.841 5.168 - (125)
Operazioni a termine (Sterlina Regno Unito) Valuta 3.409 6.842 (48) 81
Operazioni a termine (Dollaro neozelandese) Valuta 976 1.436 (33) (42)
Operazioni a termine (Dollaro USA) Valuta 14.047 28.262 120 (658)
Operazioni a termine (Rublo Russo) Valuta 572 - (11) -
Operazioni a termine (Dollaro Hong Kong) Valuta 12.318 - 135 -
Totale 49.907 54.045 (123) (595)

I singoli effetti riportati nella tabella sopra includono variazione positive e negative.

46. IMPEGNI, GARANZIE E PASSIVITA' POTENZIALI

Passività potenziali

La Biesse S.p.A. è parte in causa in varie azioni legali e controversie. Si ritiene tuttavia che la risoluzione di tali controversie non debba generare passività ulteriori rispetto a quanto già stanziato in apposito fondo rischi. Per quanto attiene alle passività potenziali relative ai rischi fiscali si rinvia alla nota 38.

Impegni

In riferimento agli impegni di acquisto va segnalato che il contratto sottoscritto per l'acquisto della partecipazione di maggioranza in Movetro S.r.l. evidenzia l'esistenza di un'opzione Put a favore dei venditori sulle quote residuali del capitale sociale della controllata pari al 40%.

Garanzie prestate e ricevute

Relativamente alle garanzie prestate, la Società ha rilasciato fidejussioni pari ad € 37.443 mila. Le componenti più rilevanti riguardano: la garanzia a favore di UBI banca per la linea di fido concessa alla controllata HSD S.p.A. (€ 6.000 mila), le garanzie rilasciate a favore di UNICREDIT per affidamenti concessi a Dongguang Korex Machinery (€ 9.000 mila) e Biesse Trading (Shanghai) Co. Ltd. (€ 6.000 mila); la garanzia rilasciata a favore di BPM (€ 3.000 mila) per affidamenti concessi alla nostra controllata Biesse Turkey; la garanzia rilasciata a fronte del progetto MO.TO. (carte di credito) in favore della Banca Popolare dell'Emilia Romagna (€ 9.300 mila); la garanzia prestata a favore di BPM riferita ad un contratto di riacquisto di un credito verso un cliente stipulato tra la controllata Movetro S.r.l. e BPM, in caso di inadempienza da parte della controllata stessa (€ 1.470 mila) Oltre a quanto sopra, sono in essere garanzie (bancarie) a favore di clienti per anticipi versati – advance payment bonds (€ 3.990 mila), a favore di Avant a garanzia del saldo del debito per l'acquisto della società Bsoft Srl (€ 85 mila) e altre garanzie minori.

Alla data di bilancio la società ha emesso lettere di patronage a favore di società controllate per € 20.428 mila.

47. GESTIONE DEI RISCHI E CLASSIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI

La Società è esposta a rischi finanziari connessi alla sua operatività:

  • rischi di mercato, costituiti principalmente da rischi relativi alle fluttuazioni del tasso di cambio e del tasso di interesse;
  • rischio di credito, relativo in particolare ai crediti commerciali e in misura minore alle altre attività finanziarie;
  • rischio di liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie per fare fronte alle obbligazioni connesse alle passività finanziarie;

Le politiche di gestione dei rischi della società hanno lo scopo di identificare ed analizzare i rischi ai quali la società è esposta, di stabilire appropriati limiti e controlli e monitorare i rischi ed il rispetto di tali limiti. Queste politiche ed i relativi sistemi sono rivisti regolarmente al fine di riflettere eventuali variazioni delle condizioni del mercato e delle attività della Società.

Per quanto riguarda il rischio connesso alla fluttuazione del prezzo delle materie prime la società tende a gestire l'impatto economico bloccando il costo di acquisto per periodi non inferiori al semestre. L'impatto delle principali materie prime, in particolare acciaio, sul valore medio dei prodotti della società è marginale, rispetto al costo di produzione finale.

Nei paragrafi seguenti viene analizzato, attraverso sensitivity analysis, l'impatto potenziale sui risultati consuntivi derivante da ipotetiche fluttuazioni dei parametri di riferimento. Tali analisi si basano, così come previsto dall'IFRS 7, su scenari semplificati applicati ai dati consuntivi dei periodi presi a riferimento e, per loro stessa natura, non possono considerarsi indicatori degli effetti reali di futuri cambiamenti dei parametri di riferimento a fronte di una struttura patrimoniale e finanziaria differente e condizioni di mercato diverse, né possono riflettere le interrelazioni e la complessità dei mercati di riferimento.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni dei titoli di capitale. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

Rischio cambio

La diversa distribuzione geografica delle attività produttive e commerciali comporta un'esposizione al rischio di cambio, sia di tipo transattivo che di tipo traslativo.

a) Rischio di cambio transattivo

Tale rischio è generato dalle operazioni di natura commerciale e finanziaria effettuate dalla società in divise diverse da quella funzionale della società. L'oscillazione dei tassi di cambio tra il momento in cui si origina il rapporto commerciale/finanziario e il momento di perfezionamento dell'operazione (incasso/pagamento) può determinare utili o perdite dovute al cambio.

La società gestisce tale rischio facendo ricorso all'acquisto di strumenti derivati quali contratti di vendita di valuta a termine (forward) e cross currency swap. A partire dall'esercizio 2016, come detto in precedenza, la società, dando seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione dell'11 marzo 2016 che ha approvato la nuova policy di gestione del rischio cambio del Gruppo Biesse, ha interrotto l'utilizzo della tecnica contabile dell'hedge accounting per la rilevazione degli strumenti derivati poiché, rispetto alla realtà aziendale, le regole previste dallo IFRS 9 risultano stringenti per poter essere applicate con efficacia ed in modo pieno.

La tabella seguente sintetizza i dati quantitativi dell'esposizione della società al rischio di cambio:

Attività finanziarie Passività finanziarie
€ '000 31/12/2019 31/12/2018 31/12/2019 31/12/2018
Dollaro USA 16.373 20.443 7.500 21.875
Dollaro Canada 1.892 1.703 270 4
Sterlina Regno Unito 2.959 5.977 928 3.112
Dollaro Australiano 10.364 7.602 545 28
Franco Svizzero (182) 779 108 29
Dollaro Neozelandese 810 1.223 33 45
Rupia Indiana 2 2 - -
Dollaro Hong Kong 12.494 3 15 -
Reminbi Cinese 1.397 4.628 150 169
Altre valute 762 293 371 62
Totale 46.871 42.653 9.920 25.324

Nella determinazione dell'ammontare esposto al rischio di cambio, la società include anche gli ordini acquisiti espressi in valuta estera nel periodo che precede la loro trasformazione in crediti commerciali (spedizione-fatturazione).

Di seguito si riporta una sensitivity analysis che illustra gli effetti determinati sul conto economico di un rafforzamento/indebolimento dell'euro del +15%/-15%.

Questa analisi presuppone che tutte le altre variabili, in particolare i tassi di interesse, siano invariate.

Effetti sul conto economico
€ '000 se cambio > 15% se cambio < 15%
Dollaro USA (1.157) 1.566
Dollaro Canada (212) 286
Sterlina Regno Unito (265) 359
Dollaro Australiano (1.281) 1.733
Dollaro Neozelandese (101) 137
Dollaro Hong Kong (1.628) 2.202
Reminbi Cinese (163) 220
Totale (4.807) 6.503

Gli importi sopra riportati, sono esposti al lordo delle coperture che sono di importo non rilevante.

Rischio tasso di interesse

Il rischio di tasso d'interesse è rappresentato dall'esposizione alla variabilità del fair value o dei flussi di cassa futuri di attività o passività finanziarie a causa delle variazioni nei tassi d'interesse di mercato.

La società è esposta alle fluttuazioni dei tassi di interesse con riferimento alla determinazione degli oneri finanziari relativi all'indebitamento verso società di leasing per acquisizione di cespiti effettuate attraverso ricorso a leasing finanziario. Considerata l'attuale esposizione limitata e la sostanziale stabilità dei tassi d'interesse (area EURO), la scelta aziendale è quella di non effettuare coperture a fronte del proprio debito.

La sensitivity analysis per valutare l'impatto potenziale determinato dalla variazione ipotetica istantanea e sfavorevole del 10% nel livello dei tassi di interesse a breve termine sugli strumenti finanziari (tipicamente disponibilità liquide e parte dei debiti finanziari) non evidenzia impatti significativi sul risultato e il patrimonio netto della società.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della società a potenziali perdite finanziarie derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni contrattuali assunte dalle controparti commerciali e finanziarie.

L'esposizione principale è quella verso i clienti. Al fine di limitare tale rischio la società ha posto in essere procedure per la valutazione della potenzialità e della solidità finanziaria della clientela, per il monitoraggio dei flussi di incassi attesi e per le eventuali azioni di recupero.

Tali procedure prevedono tipicamente la finalizzazione delle vendite a fronte dell'ottenimento di anticipi, tuttavia nel caso di clienti considerati strategici dalla Direzione, vengono definiti e monitorati i limiti di affidamento riconosciuti agli stessi.

Il valore di bilancio delle attività finanziarie, espresso al netto delle svalutazioni a fronte delle perdite previste, rappresenta la massima esposizione al rischio di credito.

Per altre informazioni sulle modalità di determinazione del fondo svalutazione crediti e sulle caratteristiche dei crediti scaduti si rinvia a quanto commentato alla nota 22 sui crediti commerciali.

31/12/2019

€ '000 Corrente Entro 30gg 30-180 gg 180gg
1anno
Oltre 1 anni Totale
% perdita stimata 0,4% 0,3% 1,1% 12,7% 73,5% 4,7%
Valore del credito 53.923 3.040 1.667 1.162 3.523 63.315
Perdita su crediti stimata 209 8 18 147 2.589 2.971

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili non siano sufficienti a far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e nelle scadenze dovuti.

La negoziazione e la gestione dei rapporti bancari avviene centralmente a livello di Gruppo Biesse, in virtù dell'accordo di Cash Pooling, al fine di assicurare la copertura delle esigenze finanziarie di breve e medio periodo al minor costo possibile. Anche la raccolta di risorse a medio/lungo termine sul mercato dei capitali è ottimizzata mediante una gestione centralizzata.

Una gestione prudente del rischio sopra descritto implica il mantenimento di un adeguato livello di disponibilità liquide e/o titoli a breve termine facilmente smobilizzabili, inoltre la consistenza dei crediti commerciali e le condizioni cui sono regolati concorrono a provvedere all'equilibrio del capitale circolante e, in particolare, alla copertura dei debiti verso fornitori.

La tabella che segue riporta i flussi previsti in base alle scadenze contrattuali delle passività finanziarie diverse dai derivati. I saldi relativi alle passività per leasing finanziari, scoperti e finanziamenti bancari sono espressi al loro valore contrattuale non attualizzato, che include sia la quota in conto capitale che la quota in conto interessi. I finanziamenti e le altre passività finanziarie sono classificati in base alla prima scadenza in cui può essere chiesto il rimborso, e le passività finanziarie a revoca e le altre passività di cui non sono disponibili le scadenze contrattuali sono considerate esigibili a vista ("worst case scenario").

31/12/2019

€ '000 Entro 30gg 30-180 gg 180gg
1anno
1-5 anni Oltre 5 anni Totale
Debiti
commerciali
e
debiti
diversi 48.850 78.490 8.944 361 108 136.753
Scoperti
e
finanziamenti
bancari/intercompany 2.157 63.043 10.946 24.729 - 100.875
Totale 51.007 141.533 19.890 25.090 108 237.628

31/12/2018

€ '000 Entro 30gg 30-180 gg 180gg
1anno
1-5 anni Oltre 5 anni Totale
Debiti
commerciali
e
debiti
diversi 85.042 68.065 10.021 402 153 163.683
Scoperti
e
finanziamenti
bancari/intercompany 2.172 42.948 5.936 31.448 - 82.504
Totale 87.214 111.013 15.957 31.850 153 246.187

La società monitora il rischio di liquidità attraverso il controllo giornaliero dei flussi netti al fine di garantire un'efficiente gestione delle risorse finanziarie.

La consistenza dei crediti commerciali e le condizioni cui sono regolati concorrono a provvedere all'equilibrio del capitale circolante e, in particolare, la copertura dei debiti verso fornitori.

Classificazione degli strumenti finanziari

Si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nelle poste di bilancio:

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
ATTIVITA' FINANZIARIE
Valutate a fair value con contropartita a conto economico :
Attività finanziarie da strumenti derivati 397 444
Finanziamenti e crediti valutati a costo ammmortizzato :
Crediti commerciali 107.111 127.699
Altre attività 35.712 17.765
- altre attività finanziarie e crediti non correnti 710 950
- altre attività finanziarie correnti 32.630 15.717
- altre attività correnti 2.372 1.098
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 38.664 54.978
PASSIVITA' FINANZIARIE
Valutate a fair value con contropartita a conto economico :
Passività finanziarie da strumenti derivati 520 1.039
Valutate a costo ammortizzato :
Debiti commerciali 110.032 142.756
Debiti bancari, per locazioni finanziarie e altre passività finanziarie 108.516 83.184
Altre passività correnti 21.589 23.472
Il valore di bilancio delle attività e passività finanziarie sopra descritte è pari o approssima il fair value delle stesse.
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali
valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella
determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:
Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o
indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione; Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o

Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

Con riferimento agli strumenti derivati esistenti al 31 dicembre 2019:

  • tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value rientrano nel Livello 2 (identica situazione nel 2018);
  • nel corso dell'esercizio 2019 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa;
  • nel corso dell'esercizio 2019 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 3 ad altri livelli e viceversa

48. CONTRATTI DI LEASING OPERATIVI

Importi dei canoni corrisposti durante l'esercizio:

31 Dicembre
2019
31 Dicembre
2018
€ '000
Importi dei canoni corrisposti durante l'esercizio 1.150 3.545
Totale 1.150 3.545

Il decremento rispetto al periodo precedente è dovuto all'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16; per maggiori dettagli si rimanda alla nota 5.

Alla data di bilancio, l'ammontare dei canoni ancora dovuti su contratti di leasing operativi irrevocabili è il seguente:

31 Dicembre 31 Dicembre
2019 2018
€ '000
Entro un anno 621 2.294
Tra uno e cinque anni 674 2.793
Oltre cinque anni - 119
Totale 1.295 5.206

I contratti in essere riguardano la parte servizi sui canoni di noleggio auto.

Importi dei canoni incassati durante l'esercizio:

31 Dicembre
2019
31 Dicembre
2018
€ '000
Importi dei canoni incassati durante l'esercizio 256 166
Totale 256 166

Alla data di bilancio l'ammontare dei canoni ancora da incassare, in relazione a contratti di affitti attivi irrevocabili è il seguente:

31 Dicembre 31 Dicembre
2018
2019
€ '000
Entro un anno 194 193
Tra uno e cinque anni 536 688
Oltre cinque anni 5 3
8
Totale 735 919

49. OPERAZIONI CHE NON HANNO COMPORTATO VARIAZIONI NEI FLUSSI DI CASSA E RICONCILIAZIONE DEI FLUSSI FINANZIARI

Per quanto riguarda l'esercizio 2019, si segnalano le seguenti operazioni significative che non hanno comportato variazioni nei flussi di cassa:

  • Conversione del finanziamento intercompany in aumento del capitale sociale nella controllata Biesse Group Russia per € 553 mila;
  • Accensione nuovo contratto di leasing per l'acquisto di un macchinario per l'officina per € 1.470 mila;
  • Prima applicazione IFRS 16 per € 5.734 mila;
  • Sottoscrizione di nuovi contratti di affitto e noleggio sottostanti al principio contabile IFRS 16 per € 2.076 mila.

Riconciliazione dei flussi finanziari

Nelle tabelle che seguono è riportato il dettaglio delle variazioni delle passività finanziarie, con la separata evidenza di quelle che hanno comportato flussi di cassa (riportate nella sezione "Attività finanziarie" del rendiconto finanziario) rispetto alle altre variazioni che non determinano impatti di carattere monetario:

31 Dicembre Flussi di Variazioni
non
monetarie
31 Dicembre
2018 cassa Altro 2019
€ '000
Finanziamenti bancari 43.432 13.415 (76) 56.771
Debiti per locazioni finanziarie 1.060 (2.314) 9.281 8.027
Altre pass.finanz. correnti verso parti correlate 38.693 5.111 (86) 43.718
Totale 83.185 16.212 9.119 108.516
31 Dicembre Flussi di Variazioni
non
monetarie
31 Dicembre
2017 cassa Altro 2018
€ '000
Finanziamenti bancari 32.107 11.323 2 43.432
Debiti per locazioni finanziarie 1.259 (199) - 1.060
Altre pass.finanz. correnti verso parti correlate 28.575 15.247 (5.129) 38.693
Totale 61.941 26.371 (5.127) 83.185

50. OPERAZIONI ATIPICHE O INUSUALI

Nel corso dell'esercizio 2019 non si registrano operazioni classificabili in questa categoria.

51. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

La Società è controllata direttamente da Bi. Fin. Srl (operante in Italia) ed indirettamente dal Cav. Dott. Giancarlo Selci (residente in Italia). Sono altresì identificati come parti correlate i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e le società da loro controllate in via diretta o indiretta o di proprietà di parenti stretti.

I dettagli delle operazioni tra Biesse ed altre entità correlate sono indicati di seguito.

Costi 2019 Costi 2018 Ricavi 2019 Ricavi 2018
€ '000
Controllate
Controllate 59.704 56.209 192.659 216.568
Controllanti
Bifin S.r.l. 171 115 - -
Altre società correlate
Fincobi S.r.l. 16 14 1 1
Semar S.r.l. 1.192 1.374 - -
Wirutex S.r.l. 1.434 1.475 31 38
Componenti Consiglio di Amministrazione
Componenti Consiglio di Amministrazione 2.873 2.476 1 -
Componenti Collegio Sindacale
Componenti Collegio Sindacale 166 194 - -
Altre parti correlate
Totale operazioni con parti correlate 65.556 61.857 192.692 216.607
Crediti 2019 Crediti 2018 Debiti 2019 Debiti 2018
€ '000
Controllate
Controllate 78.666 85.377 66.220 69.952
Controllanti
Bifin S.r.l. 866 866 1.499 16
Altre società correlate
Fincobi S.r.l. - - 43 -
Semar S.r.l. - - 400 466
Wirutex S.r.l. 13 18 465 510
Componenti Consiglio di Amministrazione
Componenti Consiglio di Amministrazione - - 1 190
Componenti Collegio Sindacale
Componenti Collegio Sindacale - - 111 31
Altre parti correlate
Totale operazioni con parti correlate 79.545 86.261 68.739 71.165

Le condizioni contrattuali praticate con le suddette parti correlate non si discostano da quelle teoricamente ottenibili da negoziazioni con soggetti terzi.

Nel 2019 i debiti verso parti correlate contengo i debiti per diritti d'uso in base al nuovo principio contabile IFRS 16; al 31/12/19 risultano debiti verso la controllante Bifin Srl per € 1.481 mila, HSD Spa per € 575 mila, Fincobi Srl per € 42 mila, Biesse Group Russia LLC per € 34 mila e Uniteam Spa per € 3 mila.

I compensi riconosciuti agli amministratori sono fissati dal Comitato per le Retribuzioni, in funzione dei livelli retributivi medi di mercato; per maggiori dettagli si rinvia alla relazione del Comitato per le Retribuzioni pubblicata sul sito internet www.biesse.com.

Ai sensi dell'art. 2497-bis c. 4 c.c., segnaliamo che la Società Bi.fin. Srl, con sede in Pesaro viale F.lli Rosselli n. 46, esercita attività di direzione e coordinamento sulla Biesse S.p.A.

Come richiesto dal codice civile esponiamo i dati essenziali (in migliaia di Euro) dell'ultimo bilancio della società Bi.Fin. S.r.l. depositato presso la Camera di Commercio. Vi sottolineiamo che:

  • il riferimento deve essere all'ultimo bilancio di esercizio approvato ovvero a quello chiuso in data del 31.12.2018;
  • si è ritenuto, considerando che l'informazione richiesta è di sintesi, di limitarsi ad indicare i totali delle voci indicate con lettere maiuscole dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico come da Codice Civile.
31 Dicembre 31 Dicembre
STATO PATRIMONIALE 2018 2017
€ '000
ATTIVO
B) Immobilizzazioni 32.647 32.729
C) Attivo circolante 25.979 24.904
D) Ratei e risconti 2 -
Totale attivo 58.628 57.633
PASSIVO
A) Patrimonio Netto:
Capitale sociale 10.569 10.569
Riserve 40.218 41.112
Utile (perdita) dell'esercizio 6.642 4.706
D) Debiti 1.199 1.246
Totale passivo 58.628 57.633
31 Dicembre 31 Dicembre
CONTO ECONOMICO 2018 2017
€ '000
A) Valore della produzione 462 382
B) Costi della produzione (637) (732)
C) Proventi e oneri finanziari 6.821 5.056
Imposte sul reddito dell'esercizio (4) -
Risultato d'esercizio 6.642 4.706

In ordine ai rapporti commerciali e finanziari con la controllante Bi.Fin. S.r.l., si rinvia a quanto indicato alle note 23 e 40.

52. ALTRE INFORMAZIONI

Come richiesto dal Codice Civile si evidenzia che:

  • La Società non ha emesso strumenti finanziari (art. 2427, co 1, n. 19)
  • La Società non è finanziata da soci con prestiti fruttiferi (art. 2427, co 1, n. 19 bis)
  • Non sussistono Patrimoni destinati ad uno specifico affare (art. 2427, co 1, n. 20)

53. CONTRIBUTI PUBBLICI EX ART. 1, COMMI 125‐129, DELLA LEGGE N. 124/2017

Per il dettaglio degli aiuti di Stato e degli aiuti de minimis ricevuti, per i quali è previsto l'obbligo di comunicazione nel Registro Nazionale Aiuti di Stato di cui all'art. 52, L. 234/2012, si fa espresso rinvio a detto registro. Si riportano tuttavia i seguenti:

Soggetto Contributo
N erogante ricevuto € '000 Causale
1 Fondimpresa 141 Contributo formazione personale erogato da Fondimpresa
2 Fondirigenti 7 Contributo formazione personale erogato da Fondirigenti
GSE SPA Gestore dei Servizi
3 Energetici 1 5 Contributo GSE scambio sul posto

54. COMPENSI AD AMMINISTRATORI, A DIRETTORI GENERALI E A DIRIGENTI CON FUNZIONI STRATEGICHE E AI COMPONENTI DEL COLLEGIO SINDACALE

Descrizione carica Compensi
Migliaia di euro Emolumenti Benefici non
monetari
Bonus ed altri
incentivi
Altri
compensi
Soggetto Carica ricoperta Durata carica
Selci Giancarlo Presidente CdA 24/04/2021 850 4 - -
Selci Roberto Amm. Delegato 24/04/2021 830 13 - -
Parpajola Alessandra Consigliere CdA 24/04/2021 330 12 - -
Porcellini Stefano Consigliere CdA** e
Direttore Generale
24/04/2021 80 5 87 453
Vanini Silvia Consigliere CdA** 24/04/2021 13 4 55 104
Righini Elisabetta Consigliere CdA* 24/04/2021 20 - - 4
Federica Palazzi Consigliere CdA* 24/04/2021 20 - - 4
Giovanni Chiura Consigliere CdA* 24/04/2021 20 - - -
Totale 2.163 38 142 565
De Mitri Paolo Presidente Collegio
Sindacale
24/04/2021 74 - - -
Cecchini Silvia Sindaco 24/04/2021 46 - - -
Sanchioni Claudio Sindaco 05/06/2019 20 - - -
De Rosa Dario Sindaco 24/04/2021 26 - - -
Totale 166

* Consiglieri indipendenti.

** Dirigenti con funzioni strategiche della Biesse S.p.A. che ricoprono l'incarico di Consiglieri.

Con verbale dell'Assemblea Soci del 24 aprile 2018 sono stati nominati il Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale per gli esercizi 2018-2020.

55. PROPOSTE ALL'ASSEMBLEA ORDINARIA

Il Consiglio di Amministrazione, alla luce del continuo evolversi dei più recenti avvenimenti e della forte accelerazione delle ripercussioni negative che impattano tutti i mercati internazionali, propone di non procedere alla distribuzione di dividendi dall'utile netto.

Vi invitiamo, dunque, a voler deliberare in merito alla destinazione dell'utile di esercizio di € 4.062.882,80 a Riserva straordinaria.

Si propone l'assegnazione a Riserva straordinaria della Riserva utili su cambi per € 79.364,39.

Pesaro, 13 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Giancarlo Selci e Pierre Giorgio Sallier De La Tour in qualità, rispettivamente, di Presidente e Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Biesse S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

• l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

• l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2019.

  1. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Biesse in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre, che il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019:

a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

b) redatto in conformità ai principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standards Board adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, a quanto consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Pesaro, 13 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Giancarlo Selci Pierre Giorgio Sallier De La Tour

APPENDICI Bilancio d'esercizio 2019

APPENDICE "A"

PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' CONTROLLATE DIRETTE E INDIRETTE

Denominazione e
sede
Sede Divisa Cap. Sociale Patrimonio
netto incluso
risultato
d'esercizio
Risultato
d'esercizio
Quota di
possesso
Biesse
America
Inc.
4110 Meadow Oak Drive
(28208) - Charlotte - North
Carolina - USA
USD 11.500.000 16.631.036 4.965.180 Diretta
100%
Biesservice
Scandinavia AB
Maskinvägen 1
Lindas - Svezia
SEK 200.000 4.056.896 442.568 Diretta
60%
Biesse
Canada
Inc.
18005
Rue
Lapointe
-
Mirabel
(Quebec) - Canada
CAD 180.000 1.020.701 808.553 Diretta
100%
Biesse Asia Pte
Ltd
5 Woodlands terrace -
#02-01 Zagro Global Hub
– Singapore
EUR 1.548.927 2.009.267 459.834 Diretta
100%
Biesse Group UK
Ltd
Lamport Drive, Heartlands
Business
Park
-
Northamptonshine - Gran
Bretagna
GBP 655.019 1.336.725 603.289 Diretta
100%
Biesse France Sarl 4, Chemin de Moninsable
– Brignais - Francia
Euro 1.244.000 2.044.637 618.767 Diretta
100%
Biesse
Iberica
Woodworking
Machinery SL
C/Montserrat
Roig,9
-
L'Hospitalet de Llobregat -
Barcellona - Spagna
Euro 699.646 1.986.799 1.101.508 Diretta
100%
Biesse
Group
Deutschland
Gmbh
Gewerberstrasse,
6/A
-
Elchingen
(Ulm),
-
Germania
Euro 1.432.600 3.086.893 429.791 Diretta
100%
Biesse
Group
Australia Pte Ltd
3
Widemere
Road
-
Wetherill Park -
Sydney
New
South
Wales
-
Australia
AUD 15.046.547 1.259.832 (5.736.817) Diretta
100%
Biesse Group New
Zealand PTY Ltd
UNIT B, 13 Vogler Drive -
Manukau - Auckland - New
Zealand
NZD 3.415.665 835.812 (400.369) Diretta
100%
H.S.D. S.p.A. Via della Meccanica, 16
Loc. Chiusa di Ginestreto -
(PU)
Euro 1.141.490 49.852.498 8.239.066 Diretta
100%
Bre.ma
Brenna
macchine Srl
Via Manzoni, 2340 - Alzate
Brianza (CO)
Euro 70.000 2.599.411 627.644 Diretta
98%
Viet Italia Srl Via della Meccanica, 16
Loc. Chiusa di Ginestreto -
(PU)
Euro 10.000 2.578.726 (395.597) Diretta
85%
Denominazione e
sede
Sede Divisa Cap. Sociale Patrimonio
netto incluso
risultato
d'esercizio
Risultato
d'esercizio
Quota di
possesso
Axxembla Srl Via della Meccanica, 16
Loc. Chiusa di Ginestreto -
(PU)
Euro 10.000 763.667 292.672 Diretta
100%
Uniteam S.p.A. Via della Meccanica 12
Thiene (VI)
Euro 390.000 1.645.252 (968.927) Diretta
100%
Bsoft Srl Via della Meccanica, 16
Loc. Chiusa di Ginestreto -
(PU)
Euro 10.000 616.673 227.947 Diretta
100%
Movetro Srl Via della Meccanica, 16
Loc. Chiusa di Ginestreto -
(PU)
Euro 51.000 1.899.851 1.353.775 Diretta
60%
Montresor Srl Via della Meccanica, 16
Loc. Chiusa di Ginestreto -
(PU)
Euro 1.000.000 1.090.872 48.161 Diretta
60%
Biesse
manufacturing
PVT Ltd
Jakkasandra
Village,
Sondekoppa
rd.
-
Nelamanga Taluk Survey
No.
32,
No.
469
-
Bangalore Rural District, -
India
INR 721.932.182 2.222.564.241 252.980.762 Diretta
100%
OOO Biesse Group
Russia
Ul. Elektrozavodskaya, 27
Moscow,
Russian
Federation
RUB 99.209.440 9.624.115 (38.590.870) Diretta
100%
Biesse Gulf FZE Dubai, free Trade Zone AED 11.242.857 2.121.975 (4.052.008) Diretta
100%
Biesse Hong Kong
Ltd ( ex Centre
Gain Ltd)
Room 703, 7/F,Cheong Tai
Comm, Bldg., 60 Wing Lok
Street, Sheung Wan, Hong
Kong
HKD 325.952.688 85.644.043 (6.769.817) Diretta
100%
Dongguan
Korex
Machinery Co. Ltd
Dongguan
City

Guangdong Province
CNY 280.946.867 19.339.063 (45.029.085) Indiretta
100%
HSD USA Inc 3764 SW 30th Avenue –
Hollywood - Florida - Usa
USD 250.000 1.163.348 692.346 Indiretta
100%
HSD Deutschland
Gmbh
Brückenstraße
32

Göppingen - Germania
Euro 25.000 298.525 270.811 Indiretta
100%
HSD Mechatronic
(Shanghai)
CO.LTD
D2, first floor, 207 Taigu
road -
Waigaoqiao free
trade zone - Shanghai –
Cina
CNY 2.118.319 6.297.430 (1.878.266) Indiretta
100%
HSD Mechatronic
Korea
414,
Tawontakra2,
76,
Dongsan-ro,
Danwon-gu,
Ansan-si
15434,
South
Korea
KRW 101.270.000 160.664.261 34.382.068 Indiretta
100%
Denominazione e
sede
Sede Divisa Cap. Sociale Patrimonio
netto incluso
risultato
d'esercizio
Risultato
d'esercizio
Quota di
possesso
Biesse
Schweiz
Gmbh
Grabenhofstrasse, 1
Kriens - Svizzera
CHF 100.000 614.647 63.161 Indiretta
100%
Biesse
Austria
Gmbh
AM Messezentrum, 6
Salzburg A 5020 – Austria
EUR 685.000 52.822 (4.299) Indiretta
100%
Intermac do Brasil
Comercio
de
Maquinas
e
Equipamentos
Ltda.
Andar Pilotis Sala, 42
Sao Paulo – 2300
Brasil
BRL 12.964.254 3.255.095 (276.125) Diretta
99,96%
Indiretta
0,04%
Biesse
Turkey
Makine Ticaret Ve
Sanayi A.Ş
Yukari Dudullu Mahallesi
Bayraktar CD Nutuk Sock.
4 – Umraniye - Istambul 34
34775 – Turchia
TRY 45.500.000 34.636.105 88.641 Diretta
100%
WMP
Woodworking
machinery
Portugal
Unipessoal LDA
Sintra
business
park,
ED.01 - 1°Q
Sintra - Portogallo
Euro 5.000 (815.924) (391.529) Indiretta
100%
Biesse
Trading
(Shanghai)
CO.LTD
Building 10 No.205 Dong
Ye
Road
-
Dong
Jing
Industrial
Zone,
Song
Jiang District - Shanghai -
Cina
CNY 76.000.000 1.610.181 (9.585.283) Indiretta
100%
Biesse Indonesia
Pt.
Jl. Kh.Mas Mansyur 121
Jakarta, Indonesia
IDR 2.500.000.000 8.510.081.909 2.712.965.941 Diretta
10%
Indiretta
90%
Biesse
Malaysia
SDN BHD
Dataran Sunway ,
Kota
Damansara

Petaling
Jaya,
Selangor
Darul
Ehsan – Malaysia
MYR 5.000.000 9.008.796 247.860 Indiretta
100%
Biesse Korea LLC Geomdan
Industrial
Estate, Oryu-Dong, Seo-Gu
– Incheon – Corea del Sud
KRW 100.000.000 204.386.436 78.110.950 Indiretta
100%
Biesse Taiwan 6F-5, No. 188, Sec. 5,
Nanking E. Rd., Taipei City
105, Taiwan (ROC)
TWD 500.000 1.988.991 (62.140) Indiretta
100%

PROSPETTO MOVIMENTAZIONE PARTECIPAZIONI

Società Valore storico Svalutazioni
esercizi
precedenti
Acquisti,
sottoscr.
incrementi
Capitale Sociale e
versamenti
c/capitale
Cessioni e
altri
movimenti
Svalutaz. e
riprese di
valore 2019
Valore al
31/12/19
€ '000
Axxembla Srl 10 - - - - 10
Biesse America Inc. 7.580 - - - - 7.580
Biesse Asia Pte Ltd 1.088 - - - - 1.088
Biesse Canada Inc. 96 - - - - 96
Biesse
Group
9.719 (3.491) - - - 6.228
Deutschland GmbH
Biesse
Groupe
France
Sarl
4.879 - - - - 4.879
Biesse Group Australia
Pte Ltd
10.807 (5.500) - - (4.800) 507
Biesse
Group
New
Zealand PTY Ltd
1.806 - - - - 1.806
Biesse Group Russia 1.026 (1.000) 554 - - 580
Biesse Group UK Ltd 1.088 - - - - 1.088
Biesse Gulf FZE 1.619 - 1.200 - (1.800) 1.019
Biesse Hong Kong Ltd
(ex Centre Gain Ltd)
48.860 (38.860) - - (2.300) 7.700
Biesse
Iberica
Woodworking Machinery
SL
11.793 (7.345) - - - 4.448
Biesse Indonesia PT. 23 - - - - 23
Biesse
Manufacturing
Co. PVT Ltd
17.839 - - - - 17.839
Biesse
Turkey
Makine
Ticaret Ve Sanayi A.Ş
8.800 (3.000) - - - 5.800
Biesservice Scandinavia
AB
13 - - - - 13
Bre.ma Brenna Macchine
Srl
10.678 (6.531) - - - 4.147
Bsoft Srl 507 - - - - 507
HSD S.p.A. 21.915 - - - - 21.915
Intermac
Do
Brasil
Servisos
e
Negocios
Ltda.
3.433 (2.507) - - - 926
Montresor Srl 619 - - - - 619
Movetro Srl 3.748 - - (1.000) - 2.748
Uniteam S.p.A. 3.942 - - - - 3.942
Viet Italia Srl 2.455 - - - - 2.455
TOTALE 174.343 (68.234) 1.754 (1.000) (8.900) 97.963

APPENDICE "B"

CONTO ECONOMICO AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27 LUGLIO 2006

31 Dicembre di cui parti % di incidenza 31 Dicembre di cui parti % di incidenza
2019 correlate 2018 correlate
Ricavi 425.281.911 177.407.481 41,72% 472.411.981 201.424.270 42,64%
Altri ricavi operativi 7.168.795 3.283.028 45,80% 5.873.641 3.087.636 52,57%
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione 8.669.724 - - 2.187.381 - -
Consumi di materie prime e materiali di consumo (235.958.086) (59.244.431) 25,11% (252.237.475) (56.465.081) 22,39%
Costi del personale (106.983.975) 548.739 (0,51)% (107.770.564) 717.697 (0,67)%
Costi del personale - oneri non ricorrenti (519.000) - - (55.776) - -
Altre spese operative (64.561.739) (6.457.749) 10,00% (66.165.665) (5.861.734) 8,86%
Altre spese operative - oneri non ricorrenti (48.500) - - (1.038.746) - -
Ammortamenti (19.785.266) (225.569) 1,14% (15.732.475) - -
Accantonamenti (2.439.575) - - (886.460) - -
Accantonamenti - oneri non ricorrenti (816.000) - - - - -
Perdite durevoli di valore di attività - oneri non ricorrenti (4.745.509) - - (216.740) - -
Risultato operativo 5.262.780 - - 36.369.102 - -
Quota di utili/perdite di imprese correlate (8.900.000) (8.900.000) 100,00% (8.485.495) (8.485.495) 100,00%
Proventi finanziari 5.100.525 348.070 6,82% 6.397.665 213.269 3,33%
Dividendi 11.653.116 11.653.116 100,00% 11.882.278 11.882.278 100,00%
Oneri finanziari (8.312.070) (177.373) 2,13% (9.572.047) (248.421) 2,60%
Risultato prima delle imposte 4.804.351 - - 36.591.503 - -
Imposte (741.468) - - (4.578.410) - -
Risultato d'esercizio 4.062.883 - - 32.013.093 - -

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27 LUGLIO 2006

31 Dicembre di cui parti % di incidenza 31 Dicembre di cui parti % di incidenza
2019 correlate 2018 correlate
ATTIVITA'
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 59.359.971 - - 48.662.801 - -
Attrezzature e altre immobilizzazioni materiali 8.557.779 - - 8.181.048 - -
Avviamento 6.247.288 - - 6.247.288 - -
Altre attività immateriali 48.599.675 - - 49.506.832 - -
Attività fiscali differite 4.481.752 - - 3.445.860 - -
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 97.962.642 97.962.642 100,00% 106.109.304 106.109.304 100,00%
Altre attività finanziarie e crediti non correnti 709.955 - - 950.232 - -
225.919.062 97.962.642 43,36% 223.103.365 106.109.304 47,56%
Attività correnti
Rimanenze 68.230.141 - - 59.792.289 - -
Crediti commerciali e Attività contrattuali 107.110.730 46.766.235 43,66% 130.194.193 68.391.918 52,53%
Altre attività correnti 11.153.451 2.372.222 21,27% 12.564.298 1.098.027 8,74%
Attività finanziarie correnti da strumenti derivati 397.376 - - 443.662 - -
Attività finanziarie correnti 32.629.582 30.406.665 93,19% 15.716.877 15.716.877 100,00%
Disponibilità liquide 38.663.731 - - 54.977.605 - -
258.185.011 79.545.122 30,81% 273.688.924 85.206.822 31,13%
Totale attività 484.104.073 177.507.764 36,67% 496.792.289 191.316.126 38,51%

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27 LUGLIO 2006

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Capitale e riserve
Capitale sociale
Riserve di capitale
31 Dicembre
2019
27.393.042
36.202.011
118.731.796
di cui parti
correlate
-
-
% di incidenza
-
31 Dicembre
2018
27.393.042
di cui parti
correlate
% di incidenza
- -
- 36.202.011 - -
Altre riserve e utili portati a nuovo - - 100.229.815 - -
Utile (perdita) d'esercizio 4.062.883 - - 32.013.093 - -
PATRIMONIO NETTO 186.389.732 - - 195.837.961 - -
Passività a medio/lungo termine
Passività per prestazioni pensionistiche 9.955.412 - - 10.188.132 - -
Passività fiscali differite 1.073.006 - - 1.121.639 - -
Finanziamenti bancari - scadenti oltre un anno 24.610.066 - - 31.298.016 - -
Debiti per locazioni finanziarie - scadenti oltre un anno 5.948.206 1.920.099 32,28% 863.116 - -
Altre passività verso terzi - - - 964.956 - -
Fondo per rischi ed oneri 845.000 - - 671.000 - -
42.431.690 1.920.099 - 45.106.859 - -
Passività a breve termine
Debiti commerciali 110.789.093 18.023.540 16,27% 132.529.601 20.849.163 15,73%
Passività contrattuali 26.172.791 2.517.759 9,62% 34.371.366 9.415.932 27,39%
Altre passività correnti 33.169.403 2.344.979 7,07% 33.160.678 989.324 2,98%
Debiti per locazioni finanziarie - scadenti entro un anno 2.078.696 214.338 10,31% 197.026 - -
Scoperti bancari e finanziamenti - scadenti entro un anno 75.879.119 43.718.098 57,62% 50.826.166 38.692.525 76,13%
Fondi per rischi ed oneri 6.673.127 - - 3.723.968 - -
Passività finanziarie da strumenti derivati 520.422 - - 1.038.664 - -
255.282.651 66.818.714 26,17% 255.847.469 69.946.944 27,34%
PASSIVITA' 297.714.341 68.738.813 23,09% 300.954.328 69.946.944 23,24%
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 484.104.073 68.738.813 14,20% 496.792.289 69.946.944 14,08%

LA RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE DI BIESSE S.P.A.

Come indicato nella Nota Integrativa al Bilancio di Biesse S.p.A., i principi contabili adottati nel bilancio separato al 31 dicembre 2019 sono stati omogeneamente applicati anche al periodo comparativo, ad eccezione di quanto descritto nel paragrafo 5.1 "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS che sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2019" della Nota Integrativa. A partire dal 1 gennaio 2019 la Società ha deciso di esporre in specifiche voci della situazione patrimoniale le Attività e Passività contrattuali derivanti da contratti sottoscritti con la clientela, procedendo altresì alla compensazione delle attività e passività connesse alla realizzazione di macchine e sistemi su commessa e riferite allo stesso contratto; di conseguenza, i dati patrimoniali relativi all'esercizio 2018 sono stati riclassificati a fini comparativi. Inoltre, il bilancio al 31 dicembre 2018 riflette alcune altre riclassifiche dei dati economici. Le riclassifiche, riepilogate in Nota Integrativa, non modificano il patrimonio netto ed il risultato economico dell'esercizio precedente.

SINTESI DATI ECONOMICI

31 Dicembre
2019
% su ricavi 31 Dicembre
2018
su ricavi DELTA %
migliaia di euro
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 425.282 100,0% 472.412 100,0% (10,0)%
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti
8.669 2,0% 2.187 0,5%
Altri Proventi 7.169 1,7% 5.874 1,2% 22,0%
Valore della produzione 441.120 103,7% 480.473 101,7% (8,2)%
Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci (235.958) (55,5)% (252.236) (53,4)% (6,5)%
Altre spese operative (64.561) (15,2)% (66.167) (14,0)% (2,4)%
Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti 140.601 33,1% 162.070 34,3% (13,2)%
Costo del personale (106.984) (25,2)% (107.771) (22,8)% (0,7)%
Margine operativo lordo prima degli eventi non ricorrenti 33.617 7,9% 54.299 11,5% (38,1)%
Ammortamenti (19.785) (4,1)% (15.732) (3,3)% 25,8%
Accantonamenti (2.440) (0,6)% (886) (0,2)% 175,4%
Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti 11.392 2,7% 37.680 8,0% (69,8)%
Impairment e componenti non ricorrenti (6.129) (1,4)% (1.311) (0,3)%
Risultato operativo 5.263 1,2% 36.369 7,7% (85,5)%
Componenti finanziarie (676) (0,2)% (631) (0,1)% 7,1%
Proventi e oneri su cambi (2.656) (0,6)% (2.544) (0,5)% 4,4%
Rettifiche di valore di attività finanziarie (8.900) (2,1)% (8.500) (1,8)% 4,7%
Plusvalenze/minusvalenze da attività finanziarie 120 0,0% 15 0,0%
Dividendi 11.653 2,7% 11.882 2,5% (1,9)%
Risultato ante imposte 4.804 1,1% 36.592 7,7% (86,9)%
Imposte sul reddito (/41) (0,2)% (4.5/8) (1,0)% (83,8)%
Risultato dell'esercizio 4.063 1,0% 32.013 6,8% (87,3)%

Conto Economico al 31 dicembre 2019 con evidenza delle componenti non ricorrenti

I ricavi dell'esercizio 2019 sono pari a € 425.282 mila, contro i € 472.412 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento complessivo del 10% sull'esercizio precedente. Come già evidenziato nell'analisi di vendite del Gruppo si segnala il decremento della Divisione Legno mentre la Divisione Vetro/Pietra conferma un andamento in linea col 2018. Si rimanda a quanto già precisato in merito all'analisi delle vendite di Gruppo.

Il valore della produzione è pari a € 441.120 mila, contro i € 480.473 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento del 8,2 % sull'esercizio precedente. Per una più chiara lettura della marginalità, si riporta il dettaglio delle incidenze percentuali dei costi calcolato sul valore della produzione.

31 Dicembre
2019
96 31 Dicembre
2018
96
migliaia di euro
Valore della produzione 441.120 100,0% 480.473 100,0%
Consumo materie prime e merci 235.958 53,5% 252.236 52,5%
Altre spese operative 64.561 14,6% 66.167 13,8%
Costi per servizi 57.658 13,1% 59.452 12,4%
Costi per godimento beni di terzi 1.150 0,3% 3.534 0,7%
Oneri diversi di gestione 5.753 1,3% 3.182 0,7%
Valore aggiunto 140.601 31,9% 162.070 33,7%

L'incidenza percentuale del valore aggiunto calcolato sul valore della produzione è diminuita del 1,8% rispetto all'esercizio precedente (dal 33,7% del 2018 al 31,9% del 2019). Tale decremento è riconducibile sia alla maggior incidenza dei consumi (dal 52,5% del 2018 al 53,5% del 2019) che delle altre spese operative (13,9% del 2018 contro 14,6% del 2018). Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto di € 1.606 mila.

Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto (€ 1.606 mila) ma incrementano il proprio peso percentuale dal 13,9% al 14,6%. Tale incremento d'incidenza è riconducibile prevalentemente ai costi per servizi. I Costi per godimento di beni di terzi diminuita per € 2.384 mila, per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 che prevede la "riclassifica" dei canoni di leasing operativi ad ammortamenti. Gli oneri diversi di gestione aumentano di € 2.571 principalmente per riclassifiche di costi accessori legati a contratti di leasing operativo, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 16.

Il costo del personale dell'esercizio 2019 è pari a € 106.984 mila, contro i € 107.771 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento in valore assoluto di € 784 mila pari allo 0,7%. La componente fissa relativa a salari e stipendi è aumentata di circa € 1.503 mila (+1,4%) dovuta all'effetto trascinamento dei costi legati alle assunzioni di nuove teste effettuate nel secondo semestre 2018, in relazione alla politica di potenziamento della struttura necessaria per supportare i piani di sviluppo. La parte variabile (premi di risultato, bonus e relativi carichi contributivi) presenta un decremento per circa € 2.289 mila. Le capitalizzazioni delle ore del personale dedicato ad attività di R&S sono in leggera flessione rispetto l'esercizio precedente (€9.010 nel 2019 contro gli € 9.198 del 2018).

La maggiore incertezza registrata nei mercati di riferimento ha imposto una attenzione particolare all'efficienza aziendale e alla razionalizzazione organizzativa, determinando un successivo e conseguente contenimento dei costi del personale.

Si sottolinea infine che, a causa del calo dei volumi, l'incidenza percentuale sui ricavi aumenta di circa 2,3 punti percentuali passando dal 22,9% del 2018 al 25,2% dell'anno in corso.

Il margine operativo lordo (EBITDA) è positivo per € 33.617 mila (€ 54.299 nel 2018). Gli effetti positivi sull'EBITDA per minori costi di godimento di beni di terzi in seguito all'applicazione del nuovo IFRS 16 sono pari a € 1.878 mila.

Gli ammortamenti registrano nel complesso un aumento pari al 25,8% (passando da € 15.732 mila del 2018 a € 19.785 mila dell'anno in corso): la variazione è principalmente dovuta alle immobilizzazioni materiali per € 2.712 mila passando da € 4.628 mila ad € 7.340 mila. Tale fenomeno è riferito principalmente alla prima applicazione dell'IFRS16 che determina un incremento di quote di ammortamento per € 1.781 mila. La quota relativa alle immobilizzazioni immateriali registra un aumento di € 1.341 mila (da € 11.105 mila a € 12.446 mila, in aumento dell'12,1%).

Gli accantonamenti di carattere ricorrente aumentano sensibilmente rispetto al 2018 (€ 2.440 mila nel 2019 contro € 886 mila nel 2018) in gran parte dovuti a rischi per penali a seguito di vertenze con clienti.

Il risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti è positivo per € 11.392 mila in diminuzione del 69,8% rispetto al 2018 (€ 37.680 mila).

Si segnala che il risultato della Società anche per l'anno in corso, è influenzato negativamente da "eventi non ricorrenti e impairment" per complessivi € 6.129 mila. La Società ha proceduto ad impairment su alcuni progetti di R&D, legati a prodotti e soluzioni tecnologiche in phase-out, per € 3.219 mila, a licenze di software non più utilizzati per € 1.527, ad accantonamenti per trattamenti di quiescenza non ricorrenti e a costi del personale riferiti a incentivi all'esodo per € 1.383 mila.

Il risultato operativo è positivo per € 5.263 mila in diminuzione dell'85,5% rispetto al 2018 (€ 36.369 mila).

In riferimento alla gestione finanziaria si registrano oneri per € 676 mila, in aumento rispetto al dato 2018 (€ 631 mila). L'aumento dovuto all'impatto della prima applicazione IFRS16 è pari a € 97 mila.

Per quanto riguarda la gestione del rischio cambio, si registrano componenti negative per € 2.656 mila, in leggero peggioramento rispetto al pari periodo dell'anno precedente (negativo per € 2.544 mila).

Le rettifiche di valore delle attività finanziarie, il cui saldo è negativo per € 8.900 mila (negativo per € 8.500 mila nel 2018) si riferiscono alle svalutazioni di alcune partecipazioni a seguito dei test d'impairment effettuati. Le svalutazioni hanno riguardato:

  • Biesse Group Australia Pty Ltd. per € 4.800 mila;
  • Biesse Hong Kong Ltd. per € 2.300 mila;
  • Biesse Gulf FZE per € 1.800 mila

La voce dividendi ammonta ad € 11.653 mila ed è così dettagliata:

  • HSD S.p.A. per € 4.271 mila;
  • Biesse America Inc. per € 3.231 mila;
  • Biesse France Sarl per € 900 mila;
  • Biesse Group UK Ltd per € 571 mila;
  • Biesse Iberica Woodworking Machinery s.l. per € 950 mila;
  • Biesse Canada Inc. per € 890 mila;
  • Biesse Asia Pte. Ltd. per € 440 mila;
  • Axxembla Srl per € 400 mila;

Il risultato ante imposte è positivo per € 4.804 mila in decremento rispetto al 2018, il cui valore ammontava ad € 36.592 mila.

Il saldo delle componenti fiscali è negativo per complessivi € 741 mila. Il saldo negativo si determina per effetto dei seguenti elementi: imposte correnti IRES (€ 1.309 mila) ed IRAP (€ 755 mila); imposte relative a esercizi precedenti (negativo per € 239 mila), imposte differite nette (positivo per € 1.084 mila). Stante il significativo calo del risultato la Società non ha proceduto al calcolo di stima del beneficio Patent Box per l'anno 2019.

La Società consuntiva dunque un risultato dell'esercizio positivo pari ad € 4.063 mila (€ 32.013 nel 2018).

SINTESI DATI PATRIMONIALI

31 Dicembre 31 Dicembre
2019 2018
migliaia di euro
Immateriali 54.847 55.754
Materiali 67918 56.844
Finanziarie 98.672 107.059
Immobilizzazioni 221.437 219.657
Rimanenze 68.230 59.792
Crediti commerciali 107.111 130.194
Debiti commerciali (136.962) (166.901)
Capitale Circolante Netto Operativo 38.379 23.085
Fondi relativi al personale (9.955) (10.188)
Fondi per rischi ed oneri (7.518) (4.395)
Altri debiti/crediti netti (22.016) (21.561)
Attività nette per imposte anticipate 3.409 2.324
Altre Attività/(Passività) Nette (36.080) (33.820)
Capitale Investito Netto 223.736 208.922
Capitale sociale 27.393 27.393
Risultato del periodo precedente e altre riserve 154.934 136.432
Risultato dell'esercizio 4.063 32.013
Patrimonio Netto 186.390 195.838
Debiti finanziari verso banche e altri finanziatori 109.037 84.223
Altre attività finanziarie (33.027) (16.161)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (38.664) (54.978)
Posizione Finanziaria Netta 37.346 13.084
Totale Fonti di Finanziamento 223.736 208.922

Il valore delle immobilizzazioni immateriali nette diminuisce di € 1 milione rispetto al dato del 2018. Nell'esercizio la Società ha incrementato i propri investimenti per un totale di € 16,2 milioni tra i quali si evidenziano quelli riferiti a capitalizzazioni per R&S (pari a circa € 10,3 milioni). Il decremento è dovuto all'effetto del maggior importo riferito ad ammortamenti (€ 12,4 milioni) e ad impairment (€ 4,7 milioni) su progetti R&D in fase di phase out.

Le immobilizzazioni materiali nette aumentano di € 11 milioni. L'incremento è dovuto sia all'effetto della prima applicazione del principio IFRS16 a seguito del quale sono iscritti, tra le immobilizzazioni materiali, i diritti d'uso relativi ai cespiti in leasing per un valore al 31 dicembre di € 6 milioni, sia a nuovi investimenti che riguardano per € 3,6 milioni l'acquisto di un magazzino verticale, per € 1,5 milioni l'acquisto in leasing di un macchinario per l'officina, € 1,1 milioni la ristrutturazione di un fabbricato esistente oltre agli investimenti legati alla normale sostituzione degli strumenti di lavoro necessari per l'attività produttiva ordinaria.

Le immobilizzazioni finanziarie registrano un decremento netto di 8,3 milioni per effetto di impairment sulle partecipazioni di Biesse Australia (€4,8 milioni), Biesse Hong Kong (€ 2,3 milioni) e Biesse Gulf (€ 1,8 milioni) e aumenti di capitale in Biesse Russia.

Il capitale circolante netto, confrontato con dicembre 2018, evidenzia un incremento complessivo per circa € 14,9 milioni; la variazione è da imputare al decremento dei crediti commerciali (per € 23 milioni) in seguito al decremento delle vendite nell'ultima parte dell'anno e all'incremento delle rimanenze (per circa € 8,4 milioni) e alla diminuzione dei debiti commerciali (per € 30 milioni) dovuto al decremento degli acquisti.

Nella voce altre attività/(passività) nette negative per € 36 milioni (€ 33,8 milioni nel 2018) si evidenzia l'incremento negativo della voce altri fondi per rischi ed oneri a seguito di accantonamenti per rischi di penali con clienti.

Posizione finanziaria netta

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
€ '000
Cassa 1.165 2.841
Disponibilità liquide 37.499 52.137
Liquidità 38.664 54.978
Attività finanziarie 2.620 444
Attività finanziarie verso parti correlate 30.407 15.717
Debiti bancari correnti (473) (489)
Parte corrente dell'indebitamento non corrente (33.767) (11.842)
Altri debiti finanziari correnti (520) (1.039)
Altri debiti finanziari correnti verso parti correlate (43.718) (38.693)
Indebitamento finanziario corrente (78.478) (52.063)
Indebitamento finanziario corrente netto (disponibilità) (6.787) 19.076
Altri debiti finanziari non correnti (30.558) (32.161)
Indebitamento finanziario non corrente (30.558) (32.161)
Indebitamento finanziario netto (disponibilità) (37.345) (13.085)

Si precisa che la "Posizione/Indebitamento Finanziaria/o Netta/o" non è identificata/o come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, il criterio utilizzato dalla Società per la sua determinazione potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, tale dato potrebbe non essere comparabile.

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2019 è negativa per circa € 37,3 milioni, in peggioramento rispetto al dato dell'esercizio precedente di € 24,3 milioni.

Sul dato della PFN pesa la prima applicazione con effetto dal 1.1.2019 del principio contabile IFRS 16 che determina effetti negativi (per maggiori debiti riferiti ai diritti d'uso) per circa € 6,1 milioni.

Si precisa poi che il dato al 31 dicembre 2019 tiene conto del pagamento del dividendo 2018 agli azionisti, pari a circa € 13,1 milioni (€ 13,1 milioni nel 2018).

ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

Vengono di seguito elencate le principali attività di ricerca e sviluppo effettuate nel corso dell'anno:

DIVISIONE LEGNO

Unità Biesse - Centri di lavoro

Aggregati di Bordatura e Deflettori

E' stato completato lo sviluppo per ridurre i costi di montaggio ed incrementare il livello di collaudo e test sia degli aggregati di postbordatura, da utilizzare sulle Rover Edge, sia degli aggregati deflettori.

Autocalibrazione teste 5X

E' proseguito lo sviluppo di una attrezzatura per automatizzare la regolazione e la taratura delle teste 5 assi sulle linee produttive, con lo scopo di ridurre i tempi di attraversamento ed aumentare la precisione delle macchine sulle linee di montaggio.

Compensazione Volumetrica

E' stato avviato lo sviluppo del software per incrementare che permetta di rilevare e compensare la posizione assoluta dell'elettromandrino nell'area di lavoro della macchina stessa, con lo scopo di aumentare la precisione dei particolari lavorati dalla macchina.

Dispositivi di sicurezza

E' proseguito lo sviluppo di un nuovo sistema di sicurezza per il rilevamento dell'operatore all'interno della zona pericolosa di un centro di lavoro con dispositivi non a contatto.

Copiatore ECS

E' stato completato lo sviluppo di un copiatore elettronico da montare sul gruppo di fresatura (elettromandrino) con l'obiettivo di permettere la realizzazione di lavorazioni a profondità costante dalla superfice superiore del pannello.

Diagnostica Dispositivi Periferici

E' stato avviato lo sviluppo della diagnostica da applicarsi a tutte le periferiche del bus di campo presenti sul centro di lavoro con l'obiettivo di permettere il monitoraggio e la diagnosi di eventuali anomalie.

Gestione Inverter

E' stato avviato lo sviluppo per ottimizzare la gestione da parte degli inverter delle diverse taglie di elettromandrini e motori fresa presenti nella gamma dei centri di lavoro con lo scopo di massimizzare la potenza erogabile e minimizzare le rampe di accelerazione e decelerazione al variare del pes e dell'inerzia degli utensili.

Gruppo Edge GU60C

E' stato avviato lo sviluppo di una ottimizzazione del gruppo a bordare attualmente presente sulle Rover Edge di fascia bassa, media ed alta con lo scopo di aumentarne l'autonomia di bordatura, migliorare la produttività attraverso l'efficientamento del processo di post-bordatura

Gruppo Edge GU80CA

E' stato avviato lo sviluppo di un evoluzione del gruppo di bordatura destinato alle Rover Edge di fascia media ed alta con lo scopo di aumentare le tipologia dei bordi processabili attraverso l'utilizzo di diverse tecnologie di bordatura, l'incremento degli spessori dei pannelli processabili e la possibilità di bordare anche pannelli con bordi inclinati.

Integrazione Robot Su Rover

E' stato avviato lo sviluppo per implementare sul centro di lavoro le necessarie predisposizioni per permettere di interfacciare la m/c stessa con i robot di carico/scarico.

PDL Evoluzione

E' proseguito lo sviluppo di un nuovo piano di lavoro per centri di lavoro con piani a barre più performante sia come velocità di set-up, sia come funzionalità ed ergonomia d'uso dei dispositivi di bloccaggio

PdL FT L & FT PLUS

E' proseguito lo sviluppo per realizzare due nuove versioni di piano di lavoro continuo per macchine dedicate alla lavorazione nesting di pannelli di legno ed advanced materials.

Progetto Sicurezze 2.0

E' stato avviato lo sviluppo per l'adeguamento dei dispositivi di sicurezza presenti sulle macchine alla nuova norma armonizzata per i centri di lavoro UNI ISO 19085-1/3. Questa norma sostituisce la UNI EN 848-3

Repository Eplan

E' stato avviato lo sviluppo per la realizzazione di un master per lo schema elettrico di tutti i centri di lavoro con l'obiettivo di razionalizzare i componenti utilizzati e di migliorarne l'affidabilità.

RFS

E' stato completato lo sviluppo per incrementare le performance del gruppo a bordare, utilizzato sui diversi centri di lavoro Rover, con l'obiettivo di permettere di gestire anche i bordi (materiale PP, ABS o PVC) con strati funzionalmente adatti ad essere fusi.

Rover A 12 15 18XX

E' stato avviato lo sviluppo di un centro di lavoro a piani a barre di fascia medio-bassa con struttura gantry dedicato alla lavorazione sia dei pannelli sagomati sia degli elementi in massello per servire le esigenze del

mercato dell'artigiano con particolare attenzione alla ergonomia di utilizzo ed alla minimizzazione delle dimensioni di ingombro.

Rover A 15-18XX Edge

E' stato completato lo sviluppo di un centro di lavoro con struttura Gantry dedicato alla fresatura e bordatura dei pannelli sagomati per servire le esigenze del mercato dell'artigiano.

Rover A 1532 Smart

E' stato avviato lo sviluppo di un centro di lavoro con unità operatrice 5 assi economica e piani a barre di fascia bassa con struttura gantry dedicato alla lavorazione sia dei pannelli sagomati sia degli elementi in massello per servire le esigenze dei mercati emergenti.

Rover A 16XX Step5

E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro di fascia media con struttura cantilever destinato al mercato dell'artigiano. Saranno progettate nuove soluzioni per massimizzare le dimensioni in larghezza dei pezzi da lavorare a parità di spazio di installazione.

Rover A 1YXX

E' stato avviato e completato lo sviluppo per aumentare le funzionalità offribili al mercato sia sull'unità operatrice con 5 Assi, sia sulla piano di lavoro a barre per il centro di lavoro Rover A 16XX con struttura cantilever destinato al mercato dell'artigiano.

Rover A FT (step2)

E' proseguito lo sviluppo di un Centro di lavoro di fascia medio - bassa dotato di testa 5 Assi con struttura gantry dedicato alla lavorazione in nesting sia dei materiali di legno sia di materiali plastici.

Rover B-C Listino 2019

E' stato avviato e completato lo sviluppo per aumentare le funzionalità offribili al mercato sulla gamma di prodotto Rover B e C.

Centro di lavoro Rover B FT & Plast

E' stato completato lo sviluppo per inserire le configurazioni a doppia carro Y su tutte le varianti di taglia dei centri di lavoro di fascia alta dedicati alla lavorazione in nesting con l'obiettivo di coprire le diverse esigenze produttive di Clienti che operano un settore altamente competitivo

Centro di lavoro Rover B FT step3

E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro caratterizzato da assi X-Y con alta velocità vettoriale ed alta accelerazione con l'obiettivo di aumentare la produttività per applicazione su linee flessibili di produzione di pannelli.

Rover K 12-1532 Smart

E' stato avviato lo sviluppo di un centro di lavoro entry level con piani a barre e struttura gantry dedicato alla lavorazione dei pannelli sagomati.

Rover K FT step2

E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro entry level con struttura gantry dedicato alla lavorazione nesting di multipannelli orientato ai produttori di fusti con particolare attenzione alla ergonomia di utilizzo ed alla minimizzazione delle dimensioni di ingombro.

Skipper HP

E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro dedicato alla foratura di pannelli singoli e doppi per alta produttività e flessibilità con carico manuale o automatico.

Sophia 2020

E' stato avviato lo sviluppo di nuove funzionalità per Sophia, la piattaforma digitale di Biesse che consente ai clienti di ottimizzare la gestione delle risorse al fine di ottenere un maggior valore dalle macchine.

bSolid 3.0.8

Sono state avviate le attività di definizione delle check list delle nuove funzionalità inserite nella versione 3.0.8 di bSolid.

Taglierina

E' stato completato lo sviluppo di gruppi operatori per il taglio di materiali plastici e compositi attraverso l'utilizzo di utensili a forma di coltello orientabili attorno al loro asse longitudinale. Questi utensili possono essere dotati anche di movimento oscillante e di dispositivi di copiatura. Questi gruppi permetteranno di aumentare le performance dei centri di lavoro dedicati alla settore degli advanced materials.

Velocizzazioni Cicliche Macchina

E' stato avviato lo sviluppo software per ottimizzare tutte le cicliche del PLC con l'obiettivo di rendere i centri di lavoro più performanti.

Virtual Operator

E' stato avviato il progetto per aumentare l'ergonomia e l'usabilità dei centri di lavoro con l'obiettivo di fornire gli strumenti che facilitino l'operatore in tutte le fasi del suo lavoro.

WinLine 16XX 2020

E' stato avviato lo sviluppo per ampliare la gamma della Winline grazie all'introduzione di configurazioni che prevedono teste 5X dedicate ed ottimizzate per la lavorazione di elementi di massello ed infissi.

Comil-Rbo - foratura e Inserimento

Gamma fresatrici trasversali - Easy Assembly – KHM vertical

Nel 2017 si è aperta una attività di partnership con aziende produttrici di macchine per il legno per la realizzazione di un prodotto per EASY ASSEMBLY, Il prototipo è stato concluso nel corso del 2019.

Foratrice trasversale da linea (FTF)

Nel 2019 si è continuato il progetto della foratrice trasversale da linea FTF (il progetto ha subito una modifica nei gruppi operatori richiedendo una rivisitazione), comprende 3 moduli principali, ed un pacchetto SW e di ottimizzazione delle lavorazioni ed attrezzaggi particolarmente innovativo. Pianificata prototipazione per 2021.

Techno_Line_Restyling 2018

Conclusa gamma foratrici Techno Line Restyling 2018. Macchine reimpiantizzate e riviste con contenuti tecnologici migliorati e possibilità di comunicazione con Applicativo Sophia di diagnostica remotata e scambio dati. La gamma macchine è stata inserita in produzione per commercializzazione nel corso dell'anno

Techno Line BT FDT MN

Nel 2018 sono state concluse le attività di prototipazione della foratrice Techno BT MN, foratrice trasversale da linea, realizzate le verifiche e i test, implementato il sw dell'interfaccia. Per approfondimenti su sviluppo Sw PLC e interfaccia, necessari anche per futura implementazione della macchina CN sono state svolte attività di check. La macchina sarà consegnata a cliente beta tester a inizio 2020.

Techno Line BT FDT CN

Nel 2019 sono state concluse le attività di montaggio meccanico, elettrico della macchina. L'utilizzo di risorse dedicate su altre attività ha prolungato il collaudo SW che si concluderà nel 2020.

Progetti Handling

LOOP BORDATURA ALTA PROD

Nel 2019 si è aperto un progetto di cella di lavoro in cui sono coinvolte macchine relative alla movimentazione orizzontale dei pannelli e bordatrici. L'obiettivo è la realizzazione di un anello di bordatura con produttività elevate e flessibilità di bordatura del pannello.

RESTYLING TRANSFER

Il prodotto classico per l'automazione industriale sarà rivisto per incrementare le funzionalità di trasporto, l'impiantistica e sensoristica che consentano un incremento delle velocità e l'affidabilità di trasporto.

TRANSFER ALIMENTAZ ROVER B FT

Il progetto ha l'obiettivo di standardizzare l'integrazione del transfer di carico pannello da lavorare su centro d lavoro Rover B FT. L'integrazione del transfer prevede oltre al progetto meccanico anche una integrazione impiantistica e una definizione della gestione software.

WINSTORE 3D K2 evo (Winstore X2)

Magazzino orizzontale a movimentazione rapida per la gestione di pannelli in legno e simili. Rinnovate le strutture e il dispositivo di gestione del vuoto. Il magazzino è stato progettato nel 2018, prototipato nel corso del 2019,

WINSTORE 3D K3 evo (Winstore X3)

Magazzino orizzontale per la gestione di pannelli in legno e simili. Rinnovate le performance e la gestione del vuoto. Il magazzino è stato completamente prototipato e presentato a fiera LIGNA 2019. Iniziata immissione sul mercato a fine 2019.

Progetti Sviluppo Trasversale SW ed Elettrici

RD.P8

Attività di rinnovamento degli strumenti SW e metodologici per la realizzazione degli schemi elettrici. L'attività prevede una riclassificazione delle anagrafiche componenti, uno sviluppo delle configurazioni elettriche delle macchine. Applicato metodo di progettazione su gran parte dei prodotti Handling, completamento su tutti i prodotti entro 2020

OPC UA_Plug&Work

Cantiere di sviluppo e aggiornamento della piattaforma e delle interfacce SW per le macchine. Attività svolta in collaborazione con Area Automazione centralizzata

TFS_SeedXP

Cantiere di sviluppo e aggiornamento della piattaforma e delle librerie SW. Attività svolta in collaborazione con Area Automazione centralizzata.

TFS_THMI

Cantiere di sviluppo e aggiornamento delle funzionalità di interfaccia installate sulle macchine. Attività svolta in collaborazione con Area Automazione centralizzata.

Unità Edge - bordatura

FOSTER 2019

Viene riprogettato l'introduttore automatico di pannelli per Stream B in contesti di linee automatizzate. Il prodotto viene arricchito di funzionalità per incrementare le performance in termini di affidabilità del processo, produttività e formati di pannelli lavorabili.

NUOVE CABINE AK1300/1400

Ampliamento dei volumi delle cabine macchina per accogliere nuove unità funzionali e arricchire le performance della gamma di macchine con particolare focus sulle emergenti richieste di flessibilità nella gestione di diverse tecnologie di colle.

NUOVA GAMMA ENTRY LEVEL (AKRON 1100)

La bordatura lineare di Biesse prima di questa iniziativa ha sempre coperto le esigenze di una clientela evoluta che pretende macchine dotate di un controllo numerico e di setup automatici nell'attrezzaggio tipico di un cambio di lavorazione. La gamma si caratterizza di 3 modelli, Akron1110, Akron1120 e Akron1130 studiate per coprire tutte le caratteristiche offerte dalla concorrenza attiva in questa fascia di mercato e con migliori performance (maggiore velocità di processo e un maggiore spessore pannello lavorabile).

STREAM A/A SMART

Si crea una nuova gamma di macchine in grado di colmare il gap di prodotto nella fascia media delle soluzioni proposte da Biesse. Si colloca tra le gamme Stream A ed Akron1400 per soddisfare esigenze di prestazioni su più turni di lavoro e pacchetti di opzionali chiusi per una maggiore competitività economica.

STREAM MDS 2019

Dopo la sua presentazione al mercato nel 2014 si revisiona in modo importante la macchina di processo di bordatura a lotto uno con integrato il modulo di squadratura.

È riprogettata completamente nella zona di introduzione e asportazione truciolo introducendo gruppi di derivazione dalla Stream C e l'introduzione di nuovi sistemi di movimentazione lineare per l'incremento delle performance e riduzione della manutenzione.

ARROTONDATORE CN ENTRY LEVEL

Nuovo Arrotondatore monomotore ad azionamento elettronico concepito per le macchine di fascia media (Stream A e Stream A Smart) in contesti ad elevata produttività e frequenti cambi di lavorazione. Si caratterizza per l'assenza di regolazioni manuali.

G FORCE

Innovativo sistema di fusione e applicazione della colla sul pannello che consente di ridurre drasticamente di tempi di sostituzione del tipo di colla minimizzando la quantità di colla da sprecare. La tecnologia sviluppata è coperta da un brevetto Biesse.

PROGETTO HYFUSE

Innovativo sistema di applicazione dei bordi basati sull'attivazione dello strato adesivo per trasferimento energetico. Il sistema, coperto da brevetto, completa la gamma di soluzioni offerte da Biesse in quest'ambito.

STREAM A 2019

Revisione del progetto che è sul mercato dal 2015 con incremento di ergonomia (basamenti più lunghi), nuovo sistema di trasporto ad attriti ridotti ed eliminazione della cabinatura integrale per fare spazio a nuovi sistemi di applicazione colla e nuovi gruppi rettificatori.

PORTAROTOLI ERGO 2019

Viene riprogettato il sistema di alloggiamento delle bobine di bordo per consentire una migliore ergonomia nelle fasi di carico di quest'ultime. In particolare, il sistema riduce drasticamente il tempo di inserimento del rotolo.

GRUPPI RETTIFICATORI STREAM

Evoluzione ed unificazione della gamma di rettificatori Stream A/B/C con integrazione della gestione delle novità rilasciate sul mercato in termini di utensili. I nuovi gruppi avranno funzionalità software di "Smart Lenght Management" e "Working Line Management" orientate al consumo intelligente dei due utensili e al minimizzare gli errori di processo dovuti all'azione dell'operatore durante la manutenzione ordinaria.

GRUPPI DI FINITURA RF03/RB03-2020

Riprogettazione dei gruppi operatori che equipaggiano la fascia media di bordatura con l'obiettivo di ridurre la varietà di soluzioni presenti ad oggi uniformando la soluzione sul concetto di barre verticali per ottenere maggiore affidabilità e massimizzare l'immagine di solidità strutturale. A livello prestazionale andranno ad ampliare la gamma di velocità di lavorazione fino al 50% con soluzioni tecnologiche che consentano di contenere l'incremento dei costi.

IN_INCOLLATORE 2019

Nuova sistema di incollaggio che andrà ad equipaggiare il top di gamma della bordatura lineare. Oltre all'incremento di prestazioni (velocità, flessibilità, riduzione del "filo colla" e compatibilità ai nuovi test qualitativi) ha l'obiettivo di unificare la gamma di dispositivi ad oggi disponibili integrando in maniera nativa le soluzioni di attivazione a trasferimento energetico e le soluzioni commerciali di prefusori colla immesse sul mercato in questi ultimi anni.

IN_ARROTONDATORE 2019

Nuovo Arrotondatore monomotore concepito per il top di gamma della bordatura lineare sia in contesti ad elevata produttività che in quelli a frequenti cambi di lavorazione. Sarà equipaggiato con azionamenti lineari e

soluzioni integrate in modo da garantire le elevate performance e al contempo annullare gli interventi di setup manuale da parte degli operatori.

IN_INTESTATORE IT90 LINEAR

Ampliamento della gamma di soluzioni del processo di intestatura per l'alta gamma di bordatrici e squadrabordatrici con l'obiettivo di massimizzare le prestazioni in termini di velocità ed affidabilità. L'obiettivo dell'incremento della velocità massima del 50% passa per un cambio tecnologico volto anche a massimizzare l'efficienza energetica dell'intero sistema.

Unità Selco - sezionatura

Impianti di sezionatura Selco WN6 ROS

Continua la progettazione e lo sviluppo della nuova gamma di sezionatrici monolinea con asservimento di un robot che svolge le funzioni di scarico. Sviluppo taglia e opz.

Impianti di sezionatura Selco WN2

Continua la progettazione della nuova gamma di sezionatrici monolinea di fascia bassa. Sviluppo delle taglie mancanti e opz.

Impianti di sezionatura Selco WN4

Continua la progettazione e lo sviluppo della nuova gamma di sezionatrici monolinea di fascia medio/bassa. Sviluppo delle taglie e opz.

Impianti di sezionatura Selco WNA8

Continua la progettazione della nuova gamma di impianti angolari di fascia alta (WNA 8), sono state implementate nuove funzionalità SW e sviluppate nuove taglie

Impianti di sezionatura Selco Plast WN7

Continua la progettazione e lo sviluppo della nuova gamma di sezionatrici monolinea per il mercato materiale plastico. Sviluppo delle taglie e opz

Interfaccia OSI, PLC e ottimizzatore Optiplanning e LPRINT 1.XX

Continuano gli sviluppi sw dell'interfaccia e del PLC OSI e dell'ottimizzatore Optiplanning con nuove implementazioni per velocizzare, ottimizzare semplificare l'utilizzo delle macchine e gestire nuovi modelli macchina.

DIVISIONE TOOLING

HOT PRESSING METALLICO CERAMICA

Studio e progettazione di varie tipologie di mole a tazza metalliche (Diametro 300/250), adatte alla squadratura ad umido e a secco di lastre di gres porcellanato.

RESINE A SECCO CERAMICA

Studio e progettazione di varie tipologie di mole a tazza a legante resinoide (Diametro 300/250), adatte alla squadratura a secco di lastre di gres porcellanato.

FREE SINTERING

Studio di un nuovo teorico processo che permetta la sinterizzazione in Situ di leganti metallici su un corpo in acciaio, senza l'ausilio di pressatura.

PROGETTO PRESETTER

Progetto per sostituzione macchina presente in produzione, con sviluppo di un modello dedicato al processo produttivo Diamut.

SVILUPPO NUOVO PRESETTER

Sviluppo di un macchinario per la misurazione automatica degli utensili rivolta al mercato della pietra e del vetro con interfaccia macchine CNC.

DIVISIONE VETRO PIETRA

bSolid Intermac

E' proseguito lo sviluppo software per la progettazione di manufatti includenti differenti lavorazioni con architettura ad uso semplificato per le esigenze riguardanti la realizzazione di manufatti in vetro, pietra e metallo, fino a progetti per manufatti di forme complesse.

CAMBIO UTENSILI RAGGIATORE

Sviluppo innovativo di funzione cambio utensile rapido su gruppo per l'esecuzione di raccordi, applicabile su macchinari per lavorazione di molatura rettilinea su lastre in vetro piano e materiali sintetici o ceramici, tramite utensili diamantati e lucidanti, per lavorazioni destinate all'arredamento e all'edilizia, rivolto ad artigiani e industrie.

CDL PIANI EPS

E' avviata la fase di test di un macchinario innovativo a controllo numerico con un piano di lavoro atto a facilitare il posizionamento dei sistemi di bloccaggio pezzi, necessari alla lavorazione di lastre piane in vetro, pietra naturale o sintetica, lavorabili con asportazione meccanica, destinate all'arredamento e all'edilizia.

GENIUS 38 CT PLUS

E' stato sviluppato un progetto innovativo e sono stati realizzati i prototipi della seconda taglia dimensionale, in ottica di gamma di un macchinario destinato al taglio di lastre monolitiche per linee di produzione automatiche, accessoriabile con gruppi funzionali che permettono a detto macchinario di eseguire sullo stesso molteplici funzioni, necessarie principalmente nel settore edile, energetico, arredamento, auto motive.

GENIUS 38 ST PLUS LINE

E' stato sviluppato un progetto innovativo di una taglia dimensionale, in ottica di gamma di un macchinario destinato alla movimentazione e sostentamento di lastre monolitiche regular, per linee di produzione automatiche, accessoriabile con gruppi funzionali che permettono a detto macchinario di eseguire sullo stesso molteplici funzioni, necessarie principalmente nel settore edile, energetico, arredamento, auto motive.

GENIUS 49 LM H

E' stato sviluppato un progetto innovativo e sono stati realizzati due prototipi ed eseguiti i test, in ottica di gamma di un macchinario in linea ad alte prestazioni, destinato al segmento alto di gamma, per il taglio di lastre monolitiche e laminate, utilizzate principalmente nel settore edile, avente come scopo l'incremento di produttività e ciclo sequenziale automatico.

GENIUS 61 ST PLUS LINE

E' stato sviluppato un progetto innovativo di una taglia dimensionale, in ottica di gamma di un macchinario destinato alla movimentazione e sostentamento di lastre monolitiche jumbo, per linee di produzione automatiche, accessoriabile con gruppi funzionali che permettono a detto macchinario di eseguire sullo stesso molteplici funzioni, necessarie principalmente nel settore edile, energetico, arredamento, auto motive.

GENIUS LINE PLUS J H49

E' stato sviluppato un progetto innovativo, realizzato il prototipo ed eseguiti i test, in ottica di gamma di un macchinario in linea, ad alte prestazioni, destinato al segmento alto di gamma, per il taglio di lastre laminate utilizzate principalmente nel settore edile, avente come scopo l'incremento di produttività e ciclo sequenziale automatico.

MASTER CELL VENTOSE

Sviluppo innovativo in ottica di gamma di un macchinario a controllo numerico, per manufatti in vetro, pietra naturale o sintetica ad asportazione meccanica, tramite utensili diamantati per lavorazioni destinate all'arredamento e all'edilizia, il cui piano di lavoro è dotato di sistemi per il fissaggio dei manufatti con matrice automatica. Il suddetto macchinario comprende anche un sistema di carico automatico, tramite robot di asservimento.

PRIMUS 402 RIBALTINA

Sviluppo su un macchinario per il taglio di vetro, pietra, acciaio, alluminio e materiali plastici, a getto d'acqua ad altissima pressione, di un sistema di carico e scarico automatico, finalizzato alla agevolazione della movimentazione di semilavorati e manufatti, in sicurezza ed ergonomia.

TSF ICAM

E' proseguito lo sviluppo software per le necessità di lavorazioni riguardanti le realizzazioni di manufatti in vetro, pietra e metallo, per esigenze di essenzialità e facilità all'uso, fino a soddisfare le esigenze costruttive di forme complesse.

VERTMAX NEW STEP 1

Test funzionali e di affidabilità e riesame del progetto di macchinari innovativi destinati a produttori di manufatti industriali in vetro o materie plastiche ad asportazione meccanica, tramite utensili, per operazioni di foratura, fresatura, molatura, lucidatura, in gamma dimensionale, rivolta ad artigiani e industrie per il settore edile, arredamento, energetici.

VERTMAX CDL 1.2

Test funzionali e di affidabilità e riesame del progetto di macchinario innovativo entry level, destinati a produttori di manufatti industriali in vetro o materie plastiche ad asportazione meccanica tramite utensili, per operazioni di foratura, fresatura, molatura, lucidatura, rivolta ad artigiani e industrie per il settore edile, arredamento, energetici.

SOFTWARE E COMPONENTI

Hardware

Diagnostica Macchina (TFS_DIAGNOSTICA MACC IOT)

Si prosegue nello studio e sviluppo per il conseguimento dell'obiettivo di diagnosi puntuale di malfunzionamenti elettrici/elettronici negli impianti di macchina. Sviluppo di nuova modulistica HSD capace di fornire misure di grandezze elettriche e fisiche nonché informazioni puntuali su anomalie e guasti di impianto/sensoristica per facilitare il lavoro del tecnico service.

bPad (TFS_bPad)

Si studiano e realizzano prototipi di guarnizioni avvolgenti per il dispositivo palmare wireless capace di consentire un grado di protezione adeguato ad ambienti umidi e/o polverosi che si ritrovano nelle fabbriche di lavoro del vetro o del marmo.

Azionamento quadruplo per motori brushless (TFS_HARDWARE)

Si studio uno step di miglioramento dell'azionamento per 4 motori In particolare, si introduce un sistema con batteria tampone per il mantenimento della posizione assoluta del motore, caratteristica sempre più richiesta dal mercato. La estrema compattezza della soluzione è la principale sfida nello studio della soluzione.

Software

Controllo numerico WRT (TFS_WRT)

Proseguono le attività di sviluppo di nuove funzionalità a disposizione dei reparti di automazione delle varie macchine volte al miglioramento delle prestazioni delle macchine di produzione o prototipi con nuove caratteristiche. In particolare:

Progetto BORN

Ancora in corso la realizzazione di nuovi strumenti di debug e analisi di funzionamento volti a facilitare sensibilmente le attività di messa a punto di nuove macchine o di ricerca di difetti occulti nelle logiche di automazione.

Sistema di aggiornamento automatico del software del PLC di sicurezza.

Obiettivo del progetto è creare la disponibilità di tools che consentano l'aggiornamento del PLC di sicurezza in modo sicuro senza l'intervento del tecnico in loco.

Integrazione framewok SeedXP su WRT

Studio e realizzazione di un ambiente in grado di ospitare su WRT il framework SeedXP di Biesse per creare una infrastruttura unificata per lo sviluppo dei PLC.

Compensazione software di errori meccanici

Si prosegue con nuovi studi e sviluppi volti a migliorare la precisione delle macchine attraverso compensazioni software.

Test Automatici

Si prosegue con l'arricchimento delle funzioni di test automatico volte ad aumentare la qualità dei software CNC. In particolare si sono introdotti test specifici per la validazione degli aggiornamenti automatici di Windows.

Studio e simulazione matlab AR70

Con questo progetto si intende verificare come l'approccio con sistemi di simulazione del comportamento di un gruppo meccanico complesso, possa aiutare nello sviluppo del software di automazione e nel prevedere il comportamento del gruppo stesso.

PIATTAFORME SW E COMPONENTI 2019

bSolid 3.0.6 - 3.07 (CAD/CAM)

Nel 2019 sono proseguiti gli sviluppi del nuovo sistema di programmazione integrato per la lavorazione del legno, della plastica. Il focus principale è stato dato sullo sviluppo di nuove caratteristiche:

  • o Gestione e simulazione di nuove macchine Rover;
  • o Componentizzazione della architettura;
  • o Nuove funzionalità sw.

La simulazione realistica, unica nel suo genere, permette di ingegnerizzare un prodotto prima di averlo fatto e rimuove molte delle incertezze derivanti dall'uso di macchine complesse come i centri di lavoro.

bProcess

bProcess ha portato a termine nel 2019 la commessa del cliente "Cubo Design", dall'ordine, alla messa in produzione, fino alla spedizione, passando per la gestione dei magazzini e le istruzioni di assemblaggio. Il supporto di macchine del gruppo è aumentato.

bWindows

Applicativo aggiuntivo a bSolid per la progettazione e realizzazione del serramento. Nel 2019 sono state implementate nuove funzioni per gestire tipologie diverse di serramenti.

bEdge

Applicativo aggiuntivo a bSolid per la gestione dei centri di lavoro a bordare del legno. L'obiettivo di questo progetto è quello di semplificare all'ennesima potenza l'uso di queste macchine oggi molto ostico, attraverso l'uso massiccio di interfacce semplificate e di tecnologie affini alla ricerca operativa e all'intelligenza artificiale, che permettano a bEdge di effettuare automaticamente tutte quelle fasi di progettazione della bordatura che oggi vengono eseguite manualmente.

bNest

bNest raggiunge una semplicità d'uso estrema e un'integrazione totale con bSuite, che permette al cliente di lavorare in modo più organizzato e controllato, grazie alla simulazione di bSolid. Basato su piattaforma bProcess, permette di avere un collegamento diretto con i software di progettazione cabinet e di integrarsi con i sistemi ERP più diffusi. Nel 2019 è proseguito lo sviluppo di tale componente della bSuite attraverso la aggiunta di alcune funzionalità: grain matching, nesting manuale, Common Cut, Guillotine Cut, Multi Torque

bCabinet

Prosegue nel 2019 lo sviluppo di bCabinet, da parte di BrainSoftware su specifiche Biesse. Oggetto dello sviluppo è stata la parte di integrazione delle funzionalità per il monitoraggio delle macchine in produzione.

bOpty & bSopty

Ottimizzatore del piazzamento dei pezzi di forme rettangolari su lastre e resti di diversi formati per macchine sezionatrici. La scelta di lastre e resti è fatta minimizzando il numero di lastre, lo scarto e il costo.

BiesseWorks

Applicativo CAD/CAM per i centri di lavoro Biesse. Nell'anno 2019 sono state implementati adeguamenti minimi alle richieste di mercato dei centri di lavoro.

Import Catalog

Strumento SW per la creazione automatica del modello logico e tridimensionale della macchina all'interno della piattaforma bSuite.

bSuite Installer

Strumento SW per la installazione da remoto delle nuove versioni di bsolid con la capacità di fare in restore e di riprendere automaticamente il download in caso di interruzione. La finalità è di aumentare il livello di servizio al cliente.

ALTRE INFORMAZIONI

Si comunica infine che la Società non possiede azioni/quote di società controllanti, né ne ha possedute o movimentate nel corso dell'esercizio 2019. Nulla pertanto da segnalare ai fini dell'art. 2428 comma 2 punti 3 e 4 del Codice civile. Ai sensi dell'art. 2497-bis c. 4 c.c., segnaliamo che la Società Bi.Fin. S.r.l., con sede in Pesaro viale F.lli Rosselli 46, esercita attività di direzione e coordinamento su Biesse S.p.A.

PROPOSTE ALL'ASSEMBLEA ORDINARIA

Il Consiglio di Amministrazione, alla luce del continuo evolversi dei più recenti avvenimenti e della forte accelerazione delle ripercussioni negative che impattano tutti i mercati internazionali, propone di non procedere alla distribuzione di dividendi dall'utile netto.

Si invita, dunque, a voler deliberare in merito alla destinazione dell'utile di esercizio di € 4.062.882,80 a Riserva straordinaria.

Si propone l'assegnazione a Riserva straordinaria della Riserva utili su cambi per € 79.364,39.

Pesaro, lì 13/03/2020 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Giancarlo Selci

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Giancarlo Selci e Pierre Giorgio Sallier de La Tour in qualità, rispettivamente, di Presidente e Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Biesse SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

• l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

• l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2019.

  1. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Biesse in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019:

a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

b) redatto in conformità ai principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standards Board adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, a quanto consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Pesaro, 13 marzo 2020

di Amministrazione documenti contabili

Il Presidente del Consiglio Il dirigente preposto alla redazione dei

Giancarlo Selci Pierre Giorgio Sallier de La Tour

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Giancarlo Selci e Pierre Giorgio Sallier De La Tour in qualità, rispettivamente, di Presidente e Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Biesse S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

• l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

• l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2019.

  1. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Biesse in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre, che il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019:

a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

b) redatto in conformità ai principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standards Board adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, a quanto consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Pesaro, 13 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Giancarlo Selci Pierre Giorgio Sallier De La Tour

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Deloitte & Touche S.p.A. Via della Camilluccia, 589/A 00135 Roma Italia

Tel: +39 06 367491 Fax: +39 06 36749282 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti della Biesse S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del gruppo Biesse (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2019, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Abc S.p.A. (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Recuperabilità dell'avviamento

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione

Al 31 dicembre 2019, il bilancio consolidato include un avviamento pari a € 23,5 milioni relativo alle CGU Legno, Vetro & Pietra, Meccatronica e Tooling.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. Milano n. 1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Il valore recuperabile dell'avviamento è determinato almeno
annualmente dagli Amministratori attraverso il calcolo del valore
d'uso. Tale metodologia richiede, per sua natura, valutazioni
significative da parte degli Amministratori circa l'andamento dei flussi
di cassa operativi durante il periodo assunto per il calcolo nonché circa
il tasso di attualizzazione e il tasso di crescita di detti flussi di cassa.
La stima dei flussi di cassa operativi degli esercizi futuri è stata
effettuata sulla base del piano industriale per il periodo 2020-2022 (di
seguito, il "Piano") che è stato approvato dal Consiglio
d'amministrazione del 21 febbraio 2020, e sulla base delle stime di
crescita di lungo termine dei ricavi e delle relative marginalità.
In considerazione della soggettività delle stime attinenti la
determinazione dei flussi di cassa considerati e delle variabili chiave
del modello di impairment, abbiamo considerato l'impairment test
dell'avviamento un aspetto chiave della revisione del bilancio
consolidato della Società.
Le note esplicative del bilancio consolidato descrivono il processo di
valutazione della Direzione e la nota 15 riporta le assunzioni significative
e l'informativa sulle voci oggetto dei test di impairment, ivi inclusa una
sensitivity analysis che illustra gli effetti derivanti da variazioni nelle
variabili chiave utilizzate ai fini degli impairment test.
Procedure di
revisione svolte
Le procedure di revisione che abbiamo svolto, anche con il coinvolgimento di
esperti del network Deloitte, hanno incluso:

la comprensione delle modalità utilizzate dalla Direzione per la
valutazione della recuperabilità dell'avviamento, analizzando i metodi
utilizzati per lo sviluppo dell'impairment test;

la rilevazione e la comprensione dei controlli rilevanti posti in essere
dal Gruppo Biesse sul processo di effettuazione del test di impairment;

l'analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
formulazione delle previsioni dei flussi di cassa anche mediante analisi
di dati di settore e ottenimento di informazioni dalla Direzione;

l'analisi dei dati consuntivi rispetto ai piani originari al fine di valutare
la natura degli scostamenti e l'attendibilità del processo di
predisposizione dei piani;

la valutazione della ragionevolezza del tasso di attualizzazione (WACC)
e di crescita di lungo periodo (g-rate);

la verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la
determinazione del valore d'uso delle CGU;

la verifica della corretta determinazione del valore contabile delle
CGU;

la verifica della sensitivity analysis predisposta dalla Direzione.
Abbiamo verificato inoltre l'adeguatezza e la conformità dell'informativa fornita
dal Gruppo sull'impairment test rispetto a quanto previsto dallo IAS 36.

Recuperabilità dei costi di sviluppo

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Al 31 dicembre 2019, il bilancio consolidato include costi per lo
sviluppo di nuovi prodotti per € 36,2 milioni, di cui € 19,1 milioni
esposti tra le immobilizzazioni in corso e acconti.
La capitalizzazione dei costi di sviluppo comporta la formulazione di
stime da parte degli Amministratori, in quanto la recuperabilità degli
stessi dipende dai flussi di cassa derivati dalla vendita dei prodotti
commercializzati dal Gruppo. Tali stime sono caratterizzate sia dalla
complessità delle assunzioni circa la fattibilità tecnica dei progetti, sia
dalla complessità delle assunzioni alla base delle proiezioni dei ricavi e
delle marginalità futura nonché dalle scelte industriali strategiche
effettuate dagli Amministratori.
In considerazione della complessità e soggettività connesse alla
formulazione delle stime sopra menzionate, abbiamo considerato la
recuperabilità dei costi di sviluppo un aspetto chiave dell'attività di
revisione.
Le note esplicative del bilancio consolidato descrivono il processo di
valutazione della Direzione e la nota 16 riporta l'informativa in
relazione alla voce in esame.
Procedure di Le procedure di revisione hanno incluso:
revisione svolte
la comprensione dei processi aziendali e dei controlli rilevanti a
presidio della valutazione della recuperabilità dei costi di sviluppo;

l'analisi degli studi di fattibilità tecnica effettuati dal Gruppo dei
progetti di sviluppo con riferimento ai quali sono stati capitalizzati
costi;

la verifica delle assunzioni alla base delle proiezioni dei ricavi e delle
marginalità futura associate ai progetti di sviluppo con riferimento ai
quali sono stati capitalizzati costi;

l'analisi dei modelli di valutazione (test di impairment) adottati dal
Gruppo per le valutazioni sulla recuperabilità dei costi di sviluppo;

l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note
esplicative relativamente ai costi di sviluppo.

Altri aspetti

Il bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso il 31 dicembre 2018 è stato sottoposto a revisione contabile da parte di un altro revisore che, il 25 marzo 2019, ha espresso un giudizio senza modifica su tale bilancio.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Abc S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;

  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;

  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Biesse S.p.A. ci ha conferito in data 20 giugno 2018 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della Biesse S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del gruppo Biesse al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del gruppo Biesse al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del gruppo Biesse al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254

Gli Amministratori della Biesse S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254.

Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A. Fabio Pompei Socio

Roma, 30 marzo 2020

Deloitte & Touche S.p.A. Via della Camilluccia, 589/A 00135 Roma Italia

Tel: +39 06 367491 Fax: +39 06 36749282 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti della Biesse S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Biesse S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2019, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Recuperabilità del valore delle partecipazioni

Descrizione dell'aspetto chiave della revisione Con riferimento a talune partecipazioni in imprese controllate, il cui valore di carico al 31 dicembre 2019 è pari ad Euro 24,7 milioni, sono stati rilevati indicatori di perdite di valore, in relazione ai quali la Società ha effettuato, in accordo con quanto previsto dal principio contabile IAS 36, l'impairment test, mediante confronto tra i valori recuperabili, determinati secondo la metodologia del valore d'uso, e i relativi valori contabili.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona

Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v. Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. Milano n. 1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Il processo di valutazione della Direzione è complesso e si basa su assunzioni
riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi, la determinazione
di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo
(g-rate). Tali assunzioni sono per loro natura influenzate da aspettative future
circa l'evoluzione delle condizioni esterne di mercato connesse anche al
business.
In considerazione della soggettività delle stime attinenti la determinazione dei
flussi di cassa e delle variabili chiave del modello di impairment, abbiamo
considerato l'impairment test sulle partecipazioni un aspetto chiave della
revisione del bilancio d'esercizio della Società.
Le note esplicative del bilancio d'esercizio descrivono il processo di valutazione
della Direzione e la nota 19 riporta le assunzioni significative e l'informativa sulle
voci oggetto dei test di impairment, ivi inclusa una sensitivity analysis che
illustra gli effetti derivanti da variazioni nelle variabili chiave utilizzate ai fini degli
impairment test.
Procedure di
revisione svolte
Le procedure di revisione che abbiamo svolto, anche con il coinvolgimento di esperti
del network Deloitte, hanno incluso:

la comprensione delle modalità adottate dalla Direzione per la
valutazione della recuperabilità delle partecipazioni in società
controllate, nonché analisi dei metodi utilizzati per lo sviluppo degli
impairment test;

la rilevazione e la comprensione dei controlli rilevanti posti in
essere dalla Società sul processo di predisposizione dell'impairment
test;

l'analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate dalla
Direzione per la formulazione delle previsioni dei flussi di cassa,
anche mediante analisi di dati relativi alle crescite attese dei ricavi
del settore e ottenimento di altre informazioni da noi ritenute
rilevanti;

l'analisi dei dati consuntivi dell'esercizio rispetto ai piani originari,
ai fini di valutare la natura degli scostamenti e l'attendibilità del
processo di predisposizione dei piani;

la valutazione della ragionevolezza del tasso di attualizzazione
(WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate);

la verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la
determinazione del valore d'uso delle partecipazioni;

il confronto del valore di carico delle partecipazioni con il valore
recuperabile risultante dal test d'impairment;

la verifica della sensitivity analysis predisposta dalla Direzione.
Abbiamo inoltre esaminato l'adeguatezza e la conformità dell'informativa
fornita dalla Società sull'impairment test rispetto a quanto previsto dallo IAS
36.

Recuperabilità dei costi di sviluppo

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Al 31 dicembre 2019, il bilancio d'esercizio include costi per lo sviluppo di nuovi
prodotti per € 27,8 milioni, di cui € 14,7 milioni esposti tra le immobilizzazioni
in corso e acconti.
La capitalizzazione dei costi di sviluppo comporta la formulazione di
stime da parte degli Amministratori, in quanto la recuperabilità degli
stessi dipende dai flussi di cassa derivanti dalla vendita dei prodotti
commercializzati dalla Società. Tali stime sono caratterizzate sia dalla
complessità delle assunzioni circa la fattibilità tecnica dei progetti, sia
dalla complessità delle assunzioni alla base delle proiezioni dei ricavi e
della marginalità futura nonché dalle scelte industriali strategiche
effettuate dagli Amministratori.
In considerazione della complessità e soggettività connesse alla
formulazione delle stime sopra menzionate, abbiamo considerato la
recuperabilità dei costi di sviluppo un aspetto chiave dell'attività di
revisione.
Le note esplicative del bilancio d'esercizio descrivono il processo di valutazione
della Direzione e la nota 18 riporta l'informativa in relazione alla voce in
esame.
Procedure di
revisione svolte
Le procedure di revisione hanno incluso:

la comprensione dei processi aziendali e dei controlli rilevanti a
presidio della valutazione della recuperabilità dei costi di sviluppo;

l'analisi degli studi di fattibilità tecnica effettuati dalla Società dei
progetti di sviluppo con riferimento ai quali sono stati capitalizzati
costi;

la verifica delle assunzioni alla base delle proiezioni dei ricavi e delle
marginalità future associate ai progetti di sviluppo con riferimento ai
quali sono stati capitalizzati costi;

l'analisi dei modelli di valutazione (test di impairment) adottati dalla
Società per le valutazioni sulla recuperabilità dei costi di sviluppo;

l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note
esplicative relativamente ai costi di sviluppo.

Altri aspetti

Ai sensi dell'art. 2497-bis, comma primo, del Codice Civile, la Società ha indicato di essere soggetta a direzione e coordinamento da parte della Bi.Fin S.r.l. ed ha pertanto inserito nella nota integrativa i dati essenziali dell'ultimo bilancio di tale società. Il nostro giudizio sul bilancio della Biesse S.p.A. non si estende a tali dati.

Il bilancio d'esercizio della Biesse S.p.A. per l'esercizio chiuso il 31 dicembre 2018 è stato sottoposto a revisione contabile da parte di un altro revisore che, il 25 marzo 2019, ha espresso un giudizio senza modifica su tale bilancio.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;

  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;

  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Biesse S.p.A. ci ha conferito in data 20 giugno 2018 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della Biesse S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Biesse S.p.A. al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della Biesse S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Biesse S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A. Fabio Pompei Socio

Roma, 30 marzo 2020

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