Management Reports • Apr 23, 2021
Management Reports
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Sede Legale in Milano - Via Massaua 6 Capitale Sociale Euro 43.000.000 – versato Euro 43.000.000 Registro Imprese di Milano e Codice fiscale 10884890962 Partita IVA 10537050964 - Società partecipante al Gruppo IVA Banco BPM
| Presidente: | Carlo Frascarolo |
|---|---|
| Amministratore Delegato: |
Massimo Maria Dorenti |
| Consiglieri: | Marco Aldeghi Luigi Olmo |
| Presidente: | Claudia Clementina Oddi |
|---|---|
| Sindaci effettivi: | Anna Maria Sanchirico Giuseppe Viganò |
| Sindaci supplenti: | Paolo Giovanelli Luca Zoani |
Il Consiglio di Amministrazione, approvato il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020, delibera di convocare l'Assemblea dei Soci per il giorno 12 aprile 2021 in audioconferenza ai sensi di quanto previsto dall'art. 106, comma 2, del Decreto Legge n.18 del 17 marzo 2020, con il seguente ordine del giorno:
RELAZIONE SULL' ANDAMENTO DELLA GESTIONE
Il mercato del Credito al Consumo in Italia
Il Mercato del Credito al Consumo nel corso del 2020 ha subito un significativo rallentamento: la diffusione del Covid-19 e la conseguente crisi economica con il blocco per alcuni mesi delle attività produttive e del commercio al dettaglio hanno avuto rilevanti ripercussioni. Come infatti riportato dall'Osservatorio mensile di ASSOFIN al 31 Dicembre 2020, il comparto in Italia ha registrato una decrescita del 24,5%, vs lo stesso periodo del 2019, al netto delle carte opzione/rateali. Comprendendo anche le carte opzioni/rateali il 2020 si chiude con una contrazione dei flussi erogati del 21,1% rispetto al 2019.
Con l'arrivo della seconda ondata di contagi, i flussi di credito al consumo, dopo un'inziale ripresa (il minimo era stato toccato nel mese di aprile, superato il quale si era attenuato il trend di riduzione), hanno mostrato un nuovo peggioramento, sebbene con cali più contenuti rispetto a quelli registrati in primavera.
Complessivamente nel terzo trimestre si sono osservati segnali di recupero, con crescita a doppia cifra per alcune tipologie di prodotti. In particolare luce positiva i finanziamenti per auto/moto sostenuti da ecoincentivi, nonché i finanziamenti destinati agli acquisti di mobili/arredamenti.
In dettaglio, il settore auto nel periodo gennaio/dicembre 2020 che per volumi ha sempre trainato il Mercato Finalizzato nel suo complesso, ha registrato una flessione significativa del 27,93% per quanto concerne le nuove immatricolazioni (fonte UNRAE). Il Mercato Auto potrebbe tuttavia registrare un'inversione di tendenza nel 2021 grazie al sistema degli incentivi statali che verranno messi a disposizione nel tempo, ad un possibile aumento della domanda di veicoli per trasporto privato, alla crescita del segmento delle auto elettrificate (ibride, ibride plug-in e 100% elettriche) e al potenziamento già in atto delle vendite Online.
Pur con una variazione negativa sul periodo gennaio/dicembre 2020 vs 2019 (-8,7% su valore delle operazioni) si è registrata progressivamente una ripresa delle erogazioni in ambito cessione del quinto dello stipendio/pensione trainata dal comparto pubblici e pensionati. Si è assistito infine ad una contrazione significativa in ambito prestiti personali che nello stesso periodo gennaio/dicembre 2020 vs 2019 su valore delle operazioni hanno subito un decremento del 33,6% (Fonte Osservatorio mensile ASSOFIN al 31 dicembre 2020 e Osservatorio del Credito al Consumo – ASSOFIN, CRIF e PROMETEIA).
Il contesto economico: la pandemia Covid-19 L'esercizio 2020 è stato caratterizzato dall'emergenza sanitaria internazionale per l'epidemia Coronavirus. Al fine di contenere la diffusione della malattia e limitare i decessi, sono state attuate misure pubbliche di igiene e diversi tipi di misure di contenimento. In particolare, l'estensione di misure di forte limitazione ai movimenti personali e l'interruzione imposta ad interi settori di attività economica in molte zone ha provocato un brusco calo della domanda di beni e servizi, accompagnata da un'analoga flessione dal lato dell'offerta. Il calo dell'occupazione è stato relativamente contenuto anche grazie ai provvedimenti governativi varati per proteggere i posti di lavoro. La BCE ha varato un piano senza precedenti in termini di entità delle risorse impegnate per contrastare le tensioni sui mercati finanziari. I governi europei a livello individuale, pur con differenze dovute anche alla diversa situazione delle finanze pubbliche di ciascun paese, hanno adottato
estensive misure volte a sanare le situazioni di emergenza, sostenere il mercato del lavoro ed i redditi delle famiglie e garantire la liquidità del sistema produttivo, in particolare attraverso schemi di garanzia pubblica dei prestiti bancari alle imprese.
L'impatto della crisi sanitaria è risultato fortemente asimmetrico sui diversi settori economici, caratterizzati da differenti livelli di indebitamento e fasi del ciclo economico, in funzione dell'esposizione dei singoli comparti di attività ai lockdown ed al distanziamento sociale. I settori più colpiti, indipendentemente dal Paese interessato, sono stati il turismo, i servizi alle famiglie (esclusi quelli erogati tramite canali virtuali), il settore immobiliare commerciale, i settori delle materie prime. I comparti manifatturieri, in generale, sono stati colpiti in misura minore. Poco numerosi i settori che hanno beneficiato della pandemia, ad esempio i settori dell'Alimentare e Bevande, delle Telecomunicazioni, dell'Healthcare.
L'emergenza sanitaria ha impattato in misura molto rilevante anche il nostro Paese, fra i primi ad imporre misure generalizzate di distanziamento sociale e di chiusura di rilevanti comparti produttivi. Per fronteggiare questa situazione eccezionale, anche il Governo italiano ha approntato progressivamente un articolato insieme di misure espansive, a sostegno del reddito di famiglie e lavoratori, delle imprese e del sistema sanitario. I provvedimenti principali rivolti alle famiglie riguardano il rafforzamento degli ammortizzatori sociali, il finanziamento di congedi speciali e l'ampliamento dei permessi retribuiti per i lavoratori. Le misure relative alle imprese mirano, invece a finanziare il rilascio di garanzie pubbliche per importi rilevanti e introdurre una moratoria straordinaria, per garantire liquidità, oltre a concedere contributi a fondo perduto per le partite iva che hanno subito cali rilevanti del fatturato e a ridurre il carico fiscale.
| ProFamily e il mercato del credito al consumo |
Per analizzare la performance commerciale di ProFamily nel 2020 vs 2019 va necessariamente fatta una premessa. L'attuale ProFamily nasce dalla scissione avvenuta il 27 giugno 2019 che ha formalizzato la cessione dell'accordo distributivo dei Prestiti Personali destinati ai correntisti ex BPM a favore di Agos – Gruppo Crédit Agricole, mantenendo la "nuova" ProFamily la stessa struttura organizzativa e distributiva (Filiali dirette ed Agenti) del comparto Trade. |
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| Ciò detto, analizzando tutte le erogazioni conseguite dalla rete Trade di ProFamily nel 2020 la Società chiude l'anno con una decrescita del 11,7% vs 2019 (Fonte Direz. Commerciale ProFamily) che risulta essere più contenuta quindi rispetto a quanto conseguito dal Mercato di riferimento. |
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| In particolare, nel settore dei finanziamenti Auto, le erogazioni di ProFamily segnano una decrescita del 9,7%, nell'Altro Finalizzato del 13,7%, nel Prestito Personale del 28,7% e nel comparto della Cessione del Quinto del 14,2% (Fonte Direz. Commerciale Profamily). |
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| L'andamento della gestione |
ProFamily S.p.A. (codice fiscale 10884890962) è una società di nuova costituzione che prende vita dalla scissione della vecchia legal entity ProFamily S.p.A. (codice fiscale 09646131004) con decorrenza dal 27 giugno 2019. Per la nuova legal entity ProFamily S.p.A. quindi l'esercizio 2020 è stato il primo esercizio completo di operatività, nonostante la Società operi in piena continuità con la precedente entity, proseguendo le attività correlate all'erogazione del business del credito al consumo mediante la propria rete distributiva, costituita ormai da 10 anni. |
l'impegno di Banco BPM S.p.A. a provvedere, nel rispetto delle tempistiche concordate, con una operazione di fusione per incorporazione nella Capogruppo ai sensi dell'art. 2505 del cod. civ. di ProFamily S.p.A. mediante
la cessazione dei rapporti in essere tra ProFamily S.p.A. ed i propri agenti e distributori, nonché la cessazione dell'operatività commerciale tramite le proprie filiali dirette.
Per quanto riguarda gli adempimenti sopra citati il termine concordato è quello del 30 giugno 2021. Nel corso dell'anno 2021 la Capogruppo Banco BPM avvierà l'iter per conseguire la fusione per incorporazione di ProFamily entro le tempistiche concordate. Il CdA dell'8 febbraio 2021 chiamato ad esprimersi su questo Progetto di Bilancio, dovrà anche deliberare la fusione della Società nella Capogruppo Banco BPM.
In attesa della definizione degli accordi con Crédit Agricole avvenuta solo a fine esercizio, la Società si è concentrata durante l'anno sulla gestione dei mandati agenziali in essere, piuttosto che sullo sviluppo di nuovi mandati.
L'esercizio 2020 si conclude con un utile di Euro 11,9 milioni. In un contesto in cui il diffondersi nel mondo del Covid-19 e l'impatto delle misure prese dal Governo per il controllo dell'epidemia hanno avuto una forte ripercussione su tutte le attività produttive, ProFamily S.p.A. continua a mantenere sotto controllo la già ottima qualità del portafoglio e a limitare gli impatti negativi sul comparto commerciale.
La Società propone un catalogo prodotti che ricopre la quasi totalità delle esigenze del credito al consumo: nella gamma rientrano infatti i prestiti finalizzati (auto, mobili, servizi, prodotti innovativi quali le energie rinnovabili), i prestiti personali ed i prestiti garantiti, quali la delegazione di pagamento o la cessione del quinto. La Società distribuisce anche i mutui di Capogruppo oltre al leasing di Alba Leasing.
ProFamily S.p.A. ha chiuso l'esercizio 2020 con una rete di 7 sportelli diretti, di cui 3 sedi dell'Area Territoriale di riferimento (situati a Milano, Bologna e Roma) oltre agli sportelli di Bari, Genova, Brescia e Firenze, ed una rete indiretta di 33 punti vendita con 33 mandati agenziali in essere.
Per potere confrontare la performance commerciale di ProFamily, la produzione dell'esercizio precedente va gestionalmente analizzata aggregando la produzione del secondo semestre 2019 attribuita alla nuova entità con l'attività commerciale della "vecchia" ProFamily del comparto Trade. È in quest'ottica che i risultati conseguiti nel 2019 sono osservati.
Secondo tale assunto nel 2020 la Società ha erogato Euro 514,4 milioni di prestiti, con una riduzione rispetto all'anno precedente del 12%; tale riduzione è interamente giustificata dagli impatti economici conseguenti alle misure anti Covid-19 (fonte: Report Gestionale a Dicembre 2020).
Il risultato del periodo è influenzato dalla crisi economica che è scaturita dal diffondersi dell'epidemia Covid-19. I maggiori effetti economici sono dovuti alla sospensione delle attività produttive industriali e commerciali, nonché dalle misure di confinamento disposte dai DPCM a
partire dal mese di marzo. Il business del finalizzato si è fermato a causa della chiusura dei dealer convenzionati, mentre il business diretto dei prestiti personali e del corporate è venuto meno per la chiusura delle filiali al pubblico. Il portafoglio in essere continua a maturare gli interessi a conto economico, ma è venuto a mancare il contributo upfront delle commissioni di istruttoria originato dai nuovi prestiti erogati durante i mesi di lockdown.
La produzione che ha maggiormente risentito della crisi è quella del periodo da metà marzo a metà maggio (Euro 22,5 milioni di erogato a marzo con riduzione del 56% rispetto al mese precedente, Euro 3,6 milioni ad aprile con sostanziale azzeramento del new business e ripresa a maggio con Euro 34,7 milioni di erogato); dal mese di giugno, invece, vi è stata una ripresa, con un parziale recupero delle richieste di finanziamento precedentemente bloccate. I mesi finali dell'anno mostrano una nuova riduzione dovuta all'aumento della curva dei contagi ed al rinnovo delle misure di confinamento (Euro 43,4 milioni di erogato a novembre con riduzione del 25% sul mese precedente ed Euro 38,3 milioni a dicembre con una ulteriore riduzione del 12%).
In tale contesto, caratterizzato da pesanti ripercussioni sull'economia mondiale e nazionale nonché sull'operatività delle imprese, ProFamily, in osservanza alle normative vigenti, ha posto in essere, tra le altre, un'articolata serie di interventi finalizzati al sostegno della propria clientela. ProFamily ha aderito alle moratorie Assofin e ABI nonché alle moratorie del "Decreto Cura Italia" soprattutto per le PMI: al 31 dicembre 2020 il totale delle richieste di moratoria in stock che sono state accolte è di 5.676 per un importo di rate coinvolte pari a Euro 62,7 milioni.
La Società, di concerto con la Capogruppo, ha inoltre implementato una serie di soluzioni organizzative ed informatiche, in particolare sviluppando - anche per i propri dipendenti - la modalità di lavoro in "smart working", volte a garantire la continuità della regolare attività bancaria.
La rete commerciale diretta di ProFamily S.p.A. nell'anno 2020 ha collocato prestiti per Euro 385,2 milioni nel settore automotive con una riduzione del 10% rispetto al precedente esercizio, Euro 69,0 milioni nell'altro finalizzato in riduzione del 14% sul 2019, Euro 24,5 milioni nei prestiti personali in diminuzione del 29% ed Euro 35,7 milioni nelle cessioni del quinto e nei prestiti con delegazione di pagamento in calo del 14% sull'anno precedente. Le convenzioni con le fonti d'affari che hanno generato business nel corso dell'anno risultano 2.342.
Per integrare ed aumentare il valore della propria offerta, ProFamily S.p.A. prevede l'affiancamento di prodotti assicurativi ai prodotti finanziari: il catalogo include le classiche polizze credit protection di supporto ai prestiti, oltre ad assicurazioni stand alone soprattutto dedicate al settore automotive. Il volume d'affari dei premi assicurativi intermediati dalla Società nell'anno ammonta ad oltre Euro 16 milioni.
L'attenta valutazione del credito in fase di analisi della pratica e l'attività della struttura dedicata al recupero dei crediti hanno permesso il contenimento delle insolvenze ed il raggiungimento di una significativa qualità di portafoglio; il costo del credito a dicembre 2020 (misurato come costo delle svalutazioni rapportato all'outstanding) ammonta a 0,72%, in linea con i valori dei precedenti anni nonostante l'attuale situazione di crisi e molto contenuto rispetto ai valori del mercato di riferimento per effetto dell'attenta selezione delle fonti d'affari e sul
modello di business che predilige settori a basso livello di rischio.
| ProFamily ha avviato nel corso dell'anno i lavori per una nuova auto cartolarizzazione: il 10 ottobre 2020 è stato conferito un volume di crediti di Euro 960,9 milioni al nuovo veicolo ProFamily SPV S.r.l. (cod.fisc. 05037400263), veicolo costituito il 12 settembre 2019. Il portafoglio che è stato conferito, analogamente con la precedente cartolarizzazione del 2015, è composto di prestiti auto, finalizzati e personali omogenei e in bonis (escluse le cessioni del quinto e le delegazioni di pagamento). Nella prima parte del 2021 sarà prevista l'emissione dei titoli associati al portafoglio conferito. |
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| Si ricorda che Banco BPM, dal settembre 2018, ha esercitato l'opzione per la costituzione del Gruppo IVA, come definito dagli articoli da 70-bis a 70-duodecies DPR 633/1972, a partire dall'esercizio d'imposta 2019, opzione alla quale aveva aderito anche la "vecchia ProFamily". L'attuale ProFamily, nata dalla nota operazione di scissione, non ha esercitato tale opzione nell'anno di costituzione; l'inclusione della Società nel Gruppo IVA è stato formalizzato ed è effettivo a decorrere dal 1 gennaio 2020. |
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| Il personale | L'esercizio 2020 si chiude con un organico composto da 104 unità, di cui 58 dipendenti a payroll e 46 distacchi dal Gruppo. Nell'ambito delle 104 risorse, 31 sono localizzate sulla rete commerciale, mentre le strutture centrali assorbono 73 unità, di cui circa un terzo impegnati nella valutazione dei crediti. Delle 104 risorse si registrano 4 dirigenti (di cui 2 distaccati), 31 quadri e funzionari (di cui 10 distaccati) e 69 impiegati (di cui 34 distaccati). |
| Attività di ricerca e sviluppo |
ProFamily S.p.A., pur non effettuando direttamente attività di ricerca e sviluppo, dispone di una piattaforma tecnologica capace di supportare tutti i servizi finanziari che rientrano nella propria strategia e di gestire in modo flessibile le peculiarità dei diversi canali distributivi (filiali dirette, agenti in attività finanziaria). Gli applicativi utilizzati sono oggetto di continui miglioramenti per adeguare il sistema alle caratteristiche dell'operatività commerciale di ProFamily S.p.A., alle modifiche normative ed alla necessità di governo dei rischi. Grazie a questo sforzo, la Società può affrontare il mercato in maniera competitiva, con un'offerta di servizi ampia ed articolata. |
| Prevenzione e mitigazione del rischio |
La Società è iscritta nel registro degli intermediari di cui all'Ex art. 106 del Testo Unico Bancario; l'oggetto sociale è la concessione di finanziamenti, riscossione dei crediti ceduti e servizi di cassa e pagamento ai sensi dell'art 2 commi 3,6 e 6 bis nella legge del 30 aprile 1999, n. 130 in materia di cartolarizzazione dei crediti. La Società è inoltre abilitata alla intermediazione di prodotti assicurativi: ProFamily S.p.A. fronteggia, pertanto, rischi rivenienti dalla propria attività quale intermediario finanziario e assicurativo. |
| Il Consiglio d'Amministrazione è stato tenuto costantemente aggiornato circa gli interventi svolti nell'anno riguardanti il modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. 231/2001, peraltro già oggetto di aggiornamento da parte del nuovo Organismo di Vigilanza nominato nell'anno 2018. L'ulteriore rivisitazione del modello mira a renderlo maggiormente coerente ai principi ispiratori di Gruppo. |
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| In quanto attualmente iscritta nell'elenco previsto dall'art. 106 del Testo Unico Bancario, e facente parte di un gruppo bancario, ProFamily S.p.A. non è tenuta alla definizione di un processo ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process); tale processo è comunque in essere in quanto la Società è parte del Gruppo Banco BPM e la definizione dei |
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rischi cui è sottoposta e dei presidi a mitigazione degli stessi, nonché il calcolo, la verifica e predisposizione del requisito patrimoniale rientrano nel processo consolidato coordinato dal Risk Management della Capogruppo.
La Società ha accentrato le Funzioni di Controllo di secondo livello sulla Capogruppo nominandone altresì i relativi referenti; tali funzioni hanno pertanto il compito di recepire e predisporre, in conformità a quelli di Capogruppo, idonei regolamenti al fine di assicurare una costante gestione e monitoraggio del rischio.
Rischio di tasso di interesse: l'erogazione di finanziamenti alla clientela, principalmente a tasso fisso, genera un rischio tasso di interesse. Al fine di minimizzare tale rischio, la Società ogni mese raccoglie il funding presso la Capogruppo attraverso una serie di finanziamenti a tasso fisso che replicano la struttura delle scadenze dei crediti concessi alla clientela nel periodo. Tale portafoglio di finanziamenti garantisce un'efficace copertura dal rischio di tasso.
ProFamily S.p.A. si è dotata di uno specifico applicativo di Asset Liability Management, integrato coi sistemi della Capogruppo, per il monitoraggio del rischio di tasso e di liquidità. Tale strumento permette l'analisi di specifici indicatori che consentono di monitorare gli effetti economici a fronte di variazioni della curva dei tassi.
Rischio di credito: le operazioni di finanziamento alla clientela espongono la Società al rischio di credito. Per una corretta valutazione del merito creditizio ProFamily S.p.A. si avvale dell'ausilio di:
• griglie di scoring adattate alle specificità dei singoli segmenti di portafoglio;
• informazioni derivanti dai credit bureau comunemente utilizzati nel settore;
• informazioni interne nonché rating interni sulla clientela là dove disponibili all'interno del Gruppo Banco BPM.
Tali sistemi generano informazioni di sintesi finalizzate ad ottimizzare le attività di valutazione del merito creditizio in coerenza con le politiche di credito adottate.
Il credito è infine soggetto a costante monitoraggio andamentale che consente l'ottimizzazione delle politiche creditizie coerentemente con le strategie di rischio.
Si segnala inoltre che le griglie di scoring sono state rivisitate nell'anno in corso; è stata inoltre effettuata una calibrazione delle PD per verificarne la congruità anche ai fini della nuova normativa IFRS 9.
Rischio di liquidità: la provvista rimane assicurata dai finanziamenti concessi da Banco BPM S.p.A..
I saldi di liquidità sono costantemente monitorati dalle funzioni che gestiscono il rischio in parola utilizzando i dati previsionali di business.
Rischio operativo: ProFamily S.p.A., con decorrenza dal 2017 opera in conformità al metodo TSA (Traditional Standardized Approach) ed ha pertanto adottato un sistema di rilevazione, valutazione, mitigazione e monitoraggio dei rischi operativi conforme alle indicazioni di Capogruppo. Tale sistema di autovalutazione dei rischi inerenti l'attività svolta ha sia lo scopo di contenere le perdite reali, sia quello di
monitorare e mitigare i potenziali rischi connessi al business.
Il metodo utilizzato è quello del Self Risk Assessment ed è analogo a quello attualmente in uso presso la Capogruppo: ne sono stati infatti replicati strumenti e metodologia. Il Self Risk Assessment si avvale della partecipazione dei responsabili di funzione che vengono intervistati ed invitati ad individuare i potenziali rischi inerenti i processi da questi presidiati, le possibili cause di tali rischi e la combinazione di frequenza e gravità. Per ciascun processo indagato sono individuate le aree di maggior rischio. Per ogni specifico rischio sono analizzati i controlli esistenti al fine di mitigare i rischi stessi e valutare quelli residui.
La Società ha definito un livello oltre il quale il rischio residuo non può essere tollerato. Al ricorrere di ipotesi di rischio non tollerato, la Società, attraverso il Comitato Rischi, intraprende azioni inibitorie o di mitigazione. Trimestralmente si provvede a redigere idoneo report a cura della Funzione Reclami al fine di fornire agli Organi di vertice ed agli Organi di controllo, con periodicità differenziate, dettagliata documentazione in merito agli eventi conflittuali eventualmente emersi.
Con cadenza annuale il Consiglio di Amministrazione è rendicontato sugli esiti del processo e sulla casistica dei rischi operativi verificatisi.
Boundary risk: ProFamily S.p.A. associa a tale rischio quello relativo all'inadempimento da parte degli intermediari del canale Trade. Tali soggetti sono sottoposti a monitoraggio ex ante ed ex post il convenzionamento. In particolare, gli agenti sono soggetti ad un sistema di controllo continuo.
Le Funzioni operative e di controllo utilizzano nella corrente operatività un sistema informatico che integra i software forniti dai più importanti fraud data provider italiani. I modelli di monitoraggio sono stati correttamente applicati e tradotti in report definiti dalla Funzione Crediti (vintage analysis, delinquency report ecc.) assicurando un controllo tempestivo sull'andamento dell'operatività e verificando la coerenza del rischio assunto rispetto alle aspettative della Società.
L'intero sistema di gestione del rischio controparte è integrato nel sistema dei controlli interni e specificamente nelle procedure di risk check e di monitoraggio rete e fonti d'affari.
Rischio reputazionale: tale rischio è gestito attraverso un serrato controllo dell'attività degli intermediari e dello sviluppo di nuovi prodotti o mercati ed attraverso un puntuale riscontro ai reclami. Il Comitato Rischi vigila sulla corretta operatività nel rispetto delle azioni individuate alla minimizzazione del rischio reputazionale.
Rischio di conformità: La Funzione è accentrata presso la Capogruppo ed ha adottato i regolamenti della stessa. Il Regolamento si applica in riferimento alle normative previste dalle vigenti indicazioni di Vigilanza.
Presidi e controlli interni ProFamily S.p.A. ha adottato il sistema di controlli interni di Capogruppo.
Secondo il Sistema dei Controlli Interni, i controlli di primo livello sono esercitati sotto la responsabilità delle Funzioni operative con la finalità di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, in applicazione e nel rispetto del principio della segregazione delle funzioni.
L'attività di Revisione Interna prevista dalle Disposizioni di Vigilanza è
svolta dalla Funzione Audit del Banco BPM, sulla base di un accordo di outsourcing stipulato tra ProFamily e Banco BPM, tramite la conduzione di attività di verifica e monitoraggio – in loco e a distanza – presso le strutture centrali e le unità periferiche di ProFamily.
La Funzione Audit della Capogruppo ha la responsabilità, da un lato, di controllare, in un'ottica di terzo livello, il regolare andamento dell'operatività e l'evoluzione dei rischi e, dall'altro, di valutare la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità e l'affidabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del sistema dei controlli interni, portando all'attenzione degli organi aziendali i possibili miglioramenti al processo di gestione dei rischi, nonché agli strumenti di misurazione e controllo degli stessi, anche con riferimento al RAF. L'Audit di Capogruppo conduce le proprie verifiche sulla controllata ProFamily principalmente attraverso le strutture Audit Credito, Audit Processi di Governance, Audit Rete ma altresì attraverso le altre strutture.
Nel corso del 2020 la Funzione Audit ha formalizzato gli esiti di attività di verifica focalizzate su ambiti sia creditizi (Follow-up in materia di Concessione di finanziamenti - Polizze assicurative), sia di governo, misurazione del rischio e supporto (Business Continuity e Disaster Recovery; Sistemi di incentivazione e remunerazione; Amministratori di Sistema - Privacy) ed altresì presso la rete diretta di ProFamily. Gli interventi si sono conclusi con valutazioni in fascia positiva. La Funzione Audit monitora costantemente le attività di risoluzione dei rilievi che risultano aperti.
Con l'approvazione da parte del Consiglio d'Amministrazione del modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001, è stata avviata l'operatività dell'Organismo di Vigilanza.
I controlli dell'Organismo di Vigilanza sono armonicamente coordinati nell'ambito del sistema dei controlli interni attraverso opportuni flussi informativi.
Come ulteriore prevenzione dei reati indicati nel D. Lgs. n. 231/2001, la Società ha, inoltre, adottato il Codice Etico in coerenza con le indicazioni della Capogruppo.
La Società ha nominato il Responsabile del Servizio di Prevenzione e ha provveduto alla stesura di un piano di valutazione dei rischi. Sono stati nominati il Preposto e il Medico Competente così come previsto dalla normativa. Sono state adottate misure generali di tutela e misure
necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Adempimenti ai sensi del D. Lgs. 81/08 (Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro)
Adempimenti ai sensi del D. Lgs. 196/2003 (Privacy) ProFamily S.p.A., in conformità al GDPR in vigore, ha nominato nel 2018 il Responsabile del trattamento privacy identificato nel Responsabile Compliance di Capogruppo; inoltre ha definito principi di riferimento e modalità organizzative per disciplinare le attività in ambito di Protezione dei Dati Personali. Sono stati identificati i Responsabili interni ed esterni ed i trattamenti effettuati con strumenti elettronici godono di misure di sicurezza allineate agli standard definiti dalla Capogruppo.
Adempimenti ai sensi del D. Lgs. 231/2007 (Antiriciclaggio)
La Società nell'agosto 2015 ha esternalizzato la Funzione Antiriciclaggio presso la Capogruppo nominando quale referente interno il Responsabile della Funzione di Compliance ed ha provveduto alla nomina del Responsabile, attribuendogli altresì la qualifica di Responsabile della Segnalazione di Operazioni Sospette.
Adempimenti ai sensi del D.Lgs. 231/2001 (Disciplina della responsabilità amministrativa della Società)
Sono stati definiti ruoli e responsabilità per tutte le funzioni aziendali interessate nell'ambito del Modello Antiriciclaggio adottato, è stato svolto il processo di autovalutazione del rischio di riciclaggio e inoltre sono stati ulteriormente implementati i sistemi informativi aziendali a supporto delle fasi di identificazione ed adeguata verifica della clientela, di segnalazione e registrazione delle operazioni.
• le immobilizzazioni materiali ammontano ad Euro 1,8 milioni; le
componenti di maggiore importanza sono date dal right of use degli affitti (IFRS 16) che ammonta ad Euro 0,9 milioni e dalle spese pluriennali su beni di terzi per Euro 0,6 milioni. Le immobilizzazioni immateriali hanno un saldo di Euro 1,0 milioni di cui il software è la componente più importante (Euro 0,9 milioni). Entrambi i saldi sono in riduzione rispetto all'esercizio precedente in quanto non sono stati fatti investimenti significativi nell'anno 2020, se non quelli dettati da esigenze normative;
• le altre attività ammontano a Euro 3,1 milioni; la voce contiene principalmente crediti verso l'erario per Euro 1,5 milioni (bollo virtuale) e i crediti verso le Compagnie assicurative per Euro 0,8 milioni;
• Il totale del passivo al netto del patrimonio netto ammonta a Euro 1.299,8 milioni, in riduzione di Euro 6,1 milioni sull'esercizio precedente. La voce col saldo maggiore è relativa alle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato il cui valore ammonta a Euro 1.273,7 milioni. Tali passività corrispondono ad esposizioni finanziarie verso la Capogruppo: i finanziamenti in essere con il Banco BPM ammontano al 31 dicembre 2020 ad Euro 1.180 milioni. Si registra inoltre una posizione debitoria di Euro 92,8 milioni sui conti correnti presso la Capogruppo. Infine, le passività legate a contratti di affitto (IFRS 16) ammontano ad Euro 0,9 milioni;
• le altre passività ammontano a Euro 19,7 milioni; il saldo contiene essenzialmente: i debiti verso fornitori, intermediari e compagnie assicurative per Euro 3,4 milioni, le fatture da ricevere per Euro 9,8 milioni, i debiti verso gli enti previdenziali e fiscali (IRPEF, INPS, ritenute) per Euro 0,7 milioni e i debiti verso la Capogruppo per il consolidato fiscale che ammontano a Euro 1,5 milioni;
• il patrimonio netto è pari complessivamente a Euro 96,8 milioni ed è composto da un capitale sociale di Euro 43,0 milioni, da Euro 41,9 milioni di riserve, a fronte degli utili degli anni precedenti e dei versamenti effettuati dall'azionista unico, e da un utile dell'esercizio in corso che ammonta a Euro 11,9 milioni.
Conto Economico • Il margine d'intermediazione dell'esercizio raggiunge Euro 44,9 milioni. A tale valore contribuiscono:
- Il margine di interesse ammonta ad Euro 36,2 milioni ed è formato da Euro 47,4 milioni di interessi attivi maturati dallo stock del portafoglio crediti e da Euro 11,2 milioni di interessi passivi riconosciuti alla Capogruppo per i finanziamenti erogati. - Le commissioni nette ammontano a Euro 8,8 milioni; il valore delle commissioni attive è di Euro 9,7 milioni ed è costituito dalle provvigioni upfront generate dai finanziamenti erogati, mentre le commissioni passive ammontano a Euro 1,0 milioni.
• Le rettifiche di valore dei crediti ammontano a Euro 9,7 milioni. La metodologia di calcolo delle svalutazioni prevede la segmentazione del portafoglio crediti in diverse categorie omogenee di prodotto; per ognuna di queste categorie sono definite percentuali di accantonamento da applicare al credito residuo sulla base del ritardo dei pagamenti. Nel mese di novembre è stato cancellato un volume di crediti in sofferenza pari ad Euro 5,4 milioni; tale portafoglio era interamente svalutato e la cancellazione non ha portato alcun effetto a conto economico.
• Le spese amministrative sostenute dalla Società nell'esercizio ammontano a Euro 17,5 milioni. La voce è così composta:
le spese per il personale di ProFamily S.p.A. sono pari a Euro 7,5 milioni, di cui Euro 4,0 milioni sono relative al personale dipendente, Euro 3,5 milioni è il costo del personale distaccato;
le altre spese amministrative della Società ammontano a Euro 10,0 milioni.
La componente principale, che costituisce il 41% del totale delle spese amministrative, è rappresentata dai compensi professionali e servizi di terzi che ammontano a Euro 4,1 milioni ed includono, nella maggior parte della loro composizione, i servizi consortili da parte del Gruppo e i servizi in outsourcing relativi all'attività degli enti esterni di recupero, back-office, contact center, help-desk e archiviazione digitale.
Altra componente rilevante è quella delle spese legali e di esazione, di cui gran parte relative alle azioni sui crediti non performing e verso convenzionati inadempienti, che ammontano a Euro 3,0 milioni (30% del totale).
Il costo delle spese bancarie per la presentazione degli incassi SDD e l'allineamento dei mandati Seda è in aumento ed ammonta ad Euro 1,1 milioni (11% del totale).
Altra componente di rilevanza significativa è rappresentata dai costi per la manutenzione e noleggio dei software e degli hardware, per un totale di Euro 0,8 milioni (8% del totale); tale voce è costituita dalle spese del motore decisionale e delle griglie di scoring e dai canoni dei software per la manutenzione e il supporto del sistema gestionale.
Data la particolare situazione che prospetticamente prevede la cessazione dell'operatività commerciale nel 2021, la Società ha limitato le spese di marketing; la cifra spesa nell'anno 2020 ammonta a Euro 0,1 milioni (1% del totale) di gran lunga inferiore rispetto alle cifre spese negli anni precedenti.
• Gli altri oneri e proventi di gestione sono positivi ed ammontano a Euro 4,7 milioni e sono principalmente composti da recuperi presso la clientela di spese amministrative (costi d'incasso e di postalizzazione);
• La voce degli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri ammonta a Euro 3,1 milioni. A fronte dell'"Amendment Agreement" firmato il 18 dicembre 2020 con le controparti Crédit Agricole SA, Crédit Agricole Consumer Finance SA, e Agos-Ducato S.p.A., la Società ha predisposto un apposito fondo a copertura degli oneri stimati per la chiusura dei rapporti commerciali, per la chiusura delle filiali dirette ed elementi a queste ultime connessi. La Società ha provveduto altresì ad aggiornare il fondo dedicato ai potenziali impatti economici derivanti dalle disposizioni di Banca d'Italia (emanate il 4 dicembre 2019) sul rimborso anticipato nel credito ai consumatori. Il fondo stima su base probabilistica i potenziali rimborsi di quote upfront sui prestiti in essere nel portafoglio crediti al 31 dicembre 2020. Nessun fondo è stanziato invece sulle estinzioni anticipate antecedenti la data di emissione delle disposizioni di Banca d'Italia ritenendo che non ricorrano i presupposti giuridici.
• L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta complessivamente a Euro 17,9 milioni;
• L'utile netto dell'esercizio ammonta ad Euro 11,9 milioni.
Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio
Non si rileva alcun fatto significativo da segnalare. Pur non costituendo un evento successivo ai sensi dello IAS 10, si segnala che il Consiglio di Amministrazione dell'8 febbraio 2021, oltre ad esprimersi in merito alla approvazione del presente progetto di bilancio al 31 dicembre 2020,
sarà chiamato anche a deliberare la fusione per incorporazione di ProFamily S.p.A. in Banco BPM S.p.A., in osservanza dei già richiamati accordi con Crédit Agricole il cui perfezionamento è previsto per il primo semestre 2021; sempre in tale contesto, nei primi mesi dell'anno, la Società provvederà ad inviare il recesso a tutti gli agenti della rete commerciale, come previsto dai citati accordi.
Evoluz. prevedibile della gestione Nel corso del 2021 è stato avviato uno specifico progetto per il conseguimento entro le tempistiche concordate degli obiettivi già citati previsti nell'"Amendment Agreement" firmato il 18 dicembre 2020 da Banco BPM SpA con le controparti Crédit Agricole SA, Crédit Agricole Consumer Finance SA, e Agos-Ducato S.p.A., con conseguente run-off del business del credito al consumo; sempre in tale contesto, come già richiamato nel paragrafo "Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio", si colloca infatti l'esame da parte del Consiglio di Amministrazione della delibera di fusione della Società in Banco BPM.
È in fase di conclusione con Finance di Capogruppo la cartolarizzazione degli attivi, già conferiti al veicolo ProFamily SPV a dicembre 2020, con l'emissione delle notes ed il rating delle agenzie. Tale attività, in analogia con la precedente cartolarizzazione, ha l'obiettivo di ottimizzare il funding del Gruppo Banco BPM.
Con particolare riferimento agli effetti del Coronavirus, si evidenzia che nel mese di gennaio 2021 la situazione di emergenza continua a fare sentire i propri effetti sulle attività produttive. Una valutazione delle potenziali conseguenze negative sull'attività economica internazionale e domestica e quindi dei riflessi sull'andamento di ProFamily è estremamente aleatoria e le conseguenze economiche generali e specifiche per la Società non possono essere stimate in modo attendibile.
a conclusione di questa relazione si evidenzia che:
Nell'invitarVi ad approvare il bilancio, si propone di:
| STATO PATRIMONIALE | ||
|---|---|---|
| VOCI DELL'ATTIVO | ||
| (valori in Euro) | 31.12.2020 | 31.12.2019 |
| 10. Cassa e disponibilità liquide | 224 | 118 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.385.464.134 | 1.378.699.865 |
| a) crediti verso banche | 3.176.374 | 39.338.326 |
| b) crediti verso società finanziarie | ||
| c) crediti verso clientela | 1.382.287.760 | 1.339.361.539 |
| 80. Attività materiali | 1.833.941 | 2.566.302 |
| 90. Attività immateriali | 969.115 | 1.368.258 |
| 100. Attività fiscali | 5.291.048 | 5.965.424 |
| a) correnti | 130,500 | |
| b) anticipate | 5.291.048 | 5.834.924 |
| 110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
| 120. Altre attività | 3.112.979 | 2.261.343 |
| Totale Attivo | 1.396.671.441 | 1.390.861.310 |
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | ||
| (valori in Euro) | 31.12.2020 | 31.12.2019 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.273.720.056 | 1.279.882.344 |
| a) debiti | 1.273.720.056 | 1.279.882.344 |
| b) titoli in circolazione | ||
| 60. Passività fiscali | 742.108 | 199.131 |
| a) correnti | 742.108 | 199.131 |
| b) differite | ||
| 70. Passività associate ad attività in via di dismissione | ||
| 80. Altre passività | 19.688.486 | 22.963.393 |
| 90. Trattamento di fine rapporto del personale | 68.685 | 51.795 |
| 100. Fondi per rischi e oneri: | 5.609.027 | 2.821.815 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | ||
| b) quiescenza e obblighi simili | ||
| c) altri fondi per rischi e oneri | 5.609.027 | 2.821 815 |
| 110. Capitale | 43.000.000 | 43.000.000 |
| 120. Azioni proprie (-) | ||
| 130. Strumenti di capitale | ||
| 140. Sovrapprezzi di emissione | ||
| 150. Riserve | 41.946.278 | 36.230.999 |
| 160. Riserve da valutazione | (9.057) | (3.445) |
| 170. Utile (Perdita) d'esercizio | 11.905.858 | 5.715.279 |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto | 1.396.671.441 | 1.390.861.311 |
| CONTO ECONOMICO | ||
|---|---|---|
| VOCI | ||
| (valori in Euro) | 31.12.2020 | 31.12.2019 |
| 10. Interessi attivi e proventi assimilati | 47.391.733 | 23.830.147 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 47.391.733 | 23.830.147 |
| 20. Interessi passivi e oneri assimilati | (11.228.245) | (5.753.420) |
| 30. Margine di interesse | 36.163.488 | 18.076.727 |
| 40. Commissioni attive | 9.740.954 | 5.381.742 |
| 50. Commissioni passive | (983.606) | (509.414) |
| 60. Commissioni nette | 8.757.348 | 4.872.328 |
| 120. Margine di intermediazione | 44.920.836 | 22.949.055 |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: | (9.739.102) | (4.786.899) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (9.739.102) | (4.786.899) |
| 150. Risultato netto della gestione finanziaria | 35.181.734 | 18.162.156 |
| 160. Spese amministrative: | (17.472.293) | (10.326.926) |
| a) spese per il personale | (7.477.460) | (4.475.285) |
| b) altre spese amministrative | (9.994.833) | (5.851.641) |
| 170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri a) impegni e garanzie rilasciate |
(3.089.594) | (598.767) |
| b) altri accantonamenti netti | (3.089.594) | (598.767) |
| 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | (867.759) | (438.926) |
| 190. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | (516.350) | (326.335) |
| 200. Altri proventi e oneri di gestione | 4.711.615 | 1.967.113 |
| 210. Costi operativi | (17.234.381) | (9.723.841) |
| 260. Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte | 17.947.353 | 8.438.315 |
| 270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (6.041.495) | (2.723.036) |
| 280. Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto delle imposte | 11.905.858 | 5.715.279 |
| 300. Utile (Perdita) dell'esercizio | 11.905.858 | 5,715.279 |
| VOCI | 31.12.2020 | 31.12.2019 | |
|---|---|---|---|
| 10. Utile (Perdita) d'esercizio | 11.905.858 | 5.715.27 | |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico |
|||
| 20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività | |||
| 30. | complessiva Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
||
| 40. | Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||
| 50. Attività materiali | |||
| 60. Attività immateriali | |||
| 70. Piani a benefici definiti | (5.612) | (4.889) | |
| 80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | |||
| 90. Quota delle riserve di valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
|||
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico |
|||
| 100. Copertura di investimenti esteri | |||
| 110. Differenze di cambio | |||
| 120. Copertura dei flussi finanziari | |||
| 130. Strumenti di copertura (elementi non designati) | |||
| 140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con | |||
| impatto sulla redditività complessiva | |||
| 150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 160. Quota delle riserve di valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio |
|||
| netto | |||
| 170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (5.612) | (4.889) | |
| 180. Redditività complessiva (Voce 10 + 170) | 11.900.246 | 5.710.39 | |
| Il Presidente del Consiglio di Amministrazione |
istratore |
| Importo | ||
|---|---|---|
| A. ATTIVITÀ OPERATIVA | 31.12.2020 | 31.12.2019 |
| 1. Gestione | 24.560.260 | 11.368.575 |
| - risultato d'esercizio (+/-) | 11.905.858 | 5.715.279 |
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) |
||
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | ||
| - rettifiche di valore nette per rischio di credito (+/-) | 9.739.102 | 4,786.899 |
| - rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 1.384.109 | 512.133 |
| - accantonamenti netti a fondi rischi e oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 598.767 | |
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 742.108 | 199.131 |
| - rettifiche di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) |
||
| - altri aggiustamenti (+/-) | ||
| 789.083 (53.637.277 |
(443.633) | |
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (37.469.503) | |
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie designate al fair value |
||
| - altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | ||
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | ||
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | ||
| (53.460.017) | (36.760.274) | |
| - altre attività | (177.260) | (709.229) |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | (6.832.224) | 49.426.265 |
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (6.162.288) | 37.820.768 |
| - passività finanziarie di negoziazione | ||
| - passività finanziarie designate al fair value | ||
| - altre passività | (669.936) | 11.605.497 |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | (35.909.241) | 23.325.338 |
| B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO | ||
| 1. Liquidità generata da | ||
| - vendite di partecipazioni | ||
| - dividendi incassati su partecipazioni | ||
| - vendite di attività materiali | ||
| - vendite di attività immateriali - vendite di rami di azienda |
||
| 2. Liquidità assorbita da | (252.605) | |
| - acquisti di partecipazioni | (166.554) | |
| - acquisti di attività materiali | ||
| - acquisti di attività immateriali | (135.398) | (4.965) |
| - acquisti di rami di azienda | (117.207) | (161.589) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (252.605) | (166.554) |
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | ||
| - emissioni/acquisti di strumenti di capitale | ||
| - distribuzione dividendi e altre finalità | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di prowista | ||
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | ||
| (36.161.846) | 23.158.784 | |
| RICONCILIAZIONE | 31.12.2020 | 31.12.2019 |
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 39.338.444 | 16.179.660 |
| Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | (36.161.846) | 23.158.784 |
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei gambi | ||
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio, | 3.176.598 | 39.338.444 |
| Il Presidente | Nmministratore Delegato | |
| del Consiglio of Amministrazione | ||
Il presente bilancio d'esercizio, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Per l'interpretazione e l'applicazione dei principi contabili internazionali si è fatto riferimento ai seguenti documenti, seppur non omologati dalla Commissione Europea:
I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli in vigore al 31 dicembre 2020 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC).
Per una panoramica sui principi contabili e sulle relative interpretazioni omologati dalla Commissione Europea, la cui applicazione è prevista per l'esercizio 2020 o per gli esercizi futuri si fa rinvio alla successiva "Sezione 4 – Altri Aspetti" nella quale sono altresì illustrati i principali impatti per la Società. Tra gli allegati al bilancio consolidato è riportato l'elenco dei principi IAS/IFRS omologati (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC ed IFRIC) in vigore al 31 dicembre 2020.
Si sono inoltre considerate, per quanto applicabili, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, BCE, EBA, Consob ed ESMA) ed i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI), con i quali sono state fornite raccomandazioni sull'informativa da riportare in bilancio, su taluni aspetti di maggior rilevanza in ambito contabile o sul trattamento contabile di particolari operazioni. Con riferimento alle interpretazioni fornite dai citati Organi, relativamente agli effetti contabili derivanti dalla crisi sanitaria Covid-19, si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "Rischi, incertezze e impatti dell'epidemia Covid-19" contenuto nella successiva "Sezione 4 – Altri Aspetti".
Il bilancio di esercizio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa ed è corredato dalla relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione.
Per la predisposizione degli schemi di bilancio ed il contenuto della nota integrativa, la Società ha applicato le disposizioni fornite da Banca d'Italia ne "Il bilancio degli Intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" del 30 novembre 2018. Sono state inoltre considerate le ulteriori richieste trasmesse dal citato Organo di Vigilanza, con la Comunicazione del 28 gennaio 2021 intitolata "Integrazioni al provvedimento "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" aventi ad oggetto gli impatti del Covid-19 e delle misure a sostegno dell'economia ed emendamenti agli IAS/IFRS", nonché gli altri documenti richiamati nella Sezione 4 "Altri Aspetti".
Gli schemi di bilancio riportano, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2020, l'informativa comparativa relativa all'ultimo bilancio approvato al 31 dicembre 2019.
Il presente bilancio è redatto adottando l'Euro come moneta di conto.
Gli importi degli schemi di bilancio sono espressi in unità di Euro, mentre i dati riportati nelle tabelle di nota integrativa sono espressi – qualora non diversamente indicato – in migliaia di Euro.
Il bilancio è redatto con intento di chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico dell'esercizio.
Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nelle citate Disposizioni sono ritenute non sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, nella nota integrativa sono fornite informazioni complementari necessarie allo scopo.
Se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali fosse incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico, essa non sarebbe applicata. Nella nota integrativa si spiegherebbero i motivi della eventuale deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico.
Il bilancio è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:
Continuità aziendale: il bilancio è redatto utilizzando criteri propri di un'impresa in funzionamento Si rinvia al paragrafo "Continuità aziendale" della Sezione 4 – Altri Aspetti per una disamina più approfondita.
Rilevazione per competenza economica: il bilancio è redatto secondo il principio della rilevazione per competenza economica ad eccezione dell'informativa sui flussi finanziari.
Coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci nel bilancio sono mantenute costanti da un esercizio all'altro a meno che un principio o un'interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un'altra presentazione o classificazione non sia ritenuta più appropriata tenuto conto di quanto previsto dallo IAS 8. In quest'ultimo caso, nella nota integrativa viene fornita l'informativa riguardante i cambiamenti effettuati rispetto all'esercizio precedente.
Rilevanza e aggregazione: gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri arabi), da sottovoci (contrassegnate da lettere) e da ulteriori dettagli informativi (i "di cui" delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio. Gli schemi sono conformi a quelli definiti dalla Banca d'Italia nelle disposizioni per "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" del 30 novembre 2018. Ai suddetti schemi possono essere aggiunte nuove voci se il loro contenuto non è riconducibile ad alcuna delle voci già previste dagli schemi e solo se si tratta di importi di rilievo. Le sottovoci previste dagli schemi possono essere raggruppate quando ricorre una delle due seguenti condizioni: a) l'importo delle sottovoci sia irrilevante;
b) il raggruppamento favorisce la chiarezza del bilancio; in questo caso la nota integrativa contiene distintamente le sottovoci oggetto di raggruppamento.
Nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel prospetto della redditività complessiva non sono indicati i conti che non presentano importi né per l'esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello precedente.
Prevalenza della sostanza sulla forma: le operazioni e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale.
Compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalle citate disposizioni del 30 novembre 2018.
Informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l'informazione comparativa relativa all'esercizio precedente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o prevedano diversamente. I dati relativi all'esercizio precedente possono essere opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative all'esercizio in corso. L'eventuale non comparabilità, l'adattamento o l'impossibilità di quest'ultimo sono segnalati e commentati nella nota integrativa.
La nota integrativa è suddivisa in parti (A-Politiche contabili, B-Informazioni sullo stato patrimoniale, C-Informazioni sul conto economico, D-Altre informazioni).
Ogni parte della nota è articolata in sezioni, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione.
Di seguito l'informativa prevista dal principio contabile internazionale IAS 1 paragrafo 125 e dalle raccomandazioni contenute nei Documenti Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3 marzo 2010, in conformità con gli standard espositivi e le casistiche evidenziate dalla Capogruppo ove applicabili.
L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali.
Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari. A tale proposito si evidenzia che la situazione causata dall'attuale crisi economica e finanziaria ha reso necessarie assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza.
Proprio in considerazione della situazione d'incertezza non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, potrebbero non trovare conferma nei futuri scenari in cui la Società si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche a oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio. Al riguardo si evidenzia che le stime di bilancio potrebbero dover essere riviste a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.
Di seguito si elencano i processi di stima considerati maggiormente critici al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società:
L'elenco dei processi valutativi sopra riportati viene fornito al solo fine di consentire al lettore di bilancio una migliore comprensione delle principali aree d'incertezza, ma non è inteso in alcun modo a suggerire che assunzioni alternative, allo stato attuale, potrebbero essere più appropriate. In aggiunta, le valutazioni di bilancio sono formulate sulla base del presupposto della continuità aziendale, in quanto non sono stati individuati rischi che possano compromettere l'ordinato svolgimento dell'attività aziendale.
L'informativa sui rischi, con particolare riferimento al rischio di liquidità, è contenuta nella Parte D – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura.
In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa non si segnalano fatti e circostanze intervenute successivamente al 31 dicembre 2020 - data di riferimento del bilancio d'esercizio - e fino al 08 febbraio 2021, data di approvazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione tale di avere un impatto sulla situazione patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2020.
Non si rileva alcun fatto significativo da segnalare. Pur non costituendo un evento successivo ai sensi dello IAS 10, si segnala che il Consiglio di Amministrazione dell'8 febbraio 2021, oltre ad esprimersi in merito alla approvazione del presente progetto di bilancio al 31 dicembre 2020, sarà chiamato anche a deliberare la fusione per incorporazione di ProFamily S.p.A. in Banco BPM S.p.A., in osservanza dei già richiamati accordi con Crédit Agricole.
Tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui la Società si troverà ad operare devono essere consideratigli effetti negativi sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati all'epidemia da Coronavirus (Covid-19).
La diffusione della pandemia Covid-19 e le sue implicazioni per la salute pubblica, per l'attività economica e per il commercio potranno, infatti, influire negativamente sulla crescita dell'economia italiana e di quella globale. Al momento la dimensione del fenomeno risulta essere incerta in quanto dipenderà dall'evoluzione della pandemia, a sua volta influenzata dalla rapidità e dall'efficacia della campagna vaccinale, e da come riusciranno a riprendersi le attività produttive dopo gli eventi che hanno caratterizzato il 2020, ovvero il lockdown rigido imposto dal Governo nel primo semestre (da marzo a maggio) e la seconda chiusura più blanda decisa a seguito del peggioramento registrato nei dati sanitari a partire dal mese di ottobre. Detta ripresa sarà anche in funzione dell'efficacia e dell'estensione temporale delle misure di sostegno monetarie, fiscali e sociali intraprese dalle competenti autorità (Governi, BCE, Unione Europea).
La visione che si sta consolidando alla data di redazione del bilancio è che le misure di contenimento del virus e i diversi interventi pubblici messi in atto siano tali da consentire una graduale ripresa delle attività produttive; in particolare, dopo l'aumento dei contagi degli ultimi mesi è previsto che l'epidemia torni gradualmente sotto controllo nel corso del 2021 e che l'emergenza sanitaria sia completamente superata entro il 2022.
Fino a quando il quadro della crisi e degli interventi nazionali ed europei non assumerà contorni maggiormente definiti, l'inclusione nelle stime di bilancio degli effetti del Covid-19 risulterà essere un esercizio particolarmente complesso, in quanto detti effetti dipenderanno da una serie di variabili ad oggi non prevedibili, se non con un certo margine di incertezza.
Il carattere straordinario della crisi in corso trova testimonianza nei documenti emanati a partire dal mese di marzo 2020, dalle diverse Autorità regolamentari e di vigilanza (di seguito per semplicità le "Autorità") e dagli standard setter, finalizzati a fornire indicazioni e interpretazioni su come applicare quanto previsto dai principi contabili internazionali nel contesto del Covid-19, anche con l'obiettivo di evitare lo sviluppo di effetti pro-ciclici ma nel contempo di assicurare una corretta e trasparente informativa e misurazione dei rischi. Nei citati documenti viene altresì richiamata l'attenzione sulla necessità di fornire informazioni aggiornate sui rischi legati al Covid-19 che possono avere un impatto sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria, sulle eventuali azioni intraprese o pianificate per mitigare detti rischi ed un'indicazione dei potenziali impatti rilevanti per la stima dell'andamento futuro.
Nella seguente tabella si fornisce un elenco dei principali documenti emanati alla data di redazione del presente bilancio, relativamente alle principali tematiche contabili impattate da Covid-19:
| Autorità/Tipo documento |
Data | Titolo |
|---|---|---|
| International Accounting Standard Board (IASB) | ||
| Statement | 27/03/20 | IFRS 9 and Covid-19. Accounting for expected credit losses applying IFRS 9 Financial instrument in the light of current uncertainty resulting from the covid-19 pandemic |
| Banca Centrale Europea (BCE) | ||
| Comunicazione | 20/03/20 | ECB Banking Supervisor provides further flexibility to banks in reaction to coronavirus |
| Lettera BCE | 01/04/20 | IFRS 9 in the context of the coronavirus (Covid-19) pandemic |
| Lettera BCE | 04/12/20 | Identification and measurement of credit risk in the context of the coronavirus (Covid-19) pandemic |
| European Banking Authority (EBA) | ||
| Statement | 25/03/20 | Statement on the application of the prudential framework regarding Default, Forbearance and IFRS 9 in the light of Covid-19 measures |
| Guideline | 02/04/20 | Guideline on legislative and non-legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the Covid-19 crisis (EBA/GL/2020/02) |
| Guideline | 25/06/20 | Guideline amending Guidelines EBA/GL/2020/02 on legislative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the Covid-19 crisis (EBA/GL/2020/08) |
| Guideline | 02/12/20 | Guideline amending Guidelines EBA/GL/2020/02 on legislative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the Covid-19 crisis (EBA/GL/2020/15) |
| Guideline | 02/06/20 | Guidelines on reporting and disclosure of exposures subject to measures applied in response to the Covid-19 crisis (EBA/GL/2020/07) |
| European Securities and Market Authority (ESMA) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Raccomandazione | 11/03/20 | ESMA recommends action by financial market participant for Covid-19 | ||||||
| impact | ||||||||
| Statement | 25/03/20 | Accounting implication of the Covid-19 outbreak on the calculation of expected credit losses in accordance with IFRS 9 (ESMA32-63-951) |
||||||
| Statement | 20/05/20 | Implication of the Covid-19 outbreak on the half-yearly financial reports (ESMA32-63-972) |
||||||
| Statement | 28/10/20 | European common enforcement priorities for 2020 annual financial reports (ESMA32-63-1041) |
||||||
| Commissione Nazionale per la Società e la Borsa (CONSOB) | ||||||||
| Richiamo di attenzione | 09/04/20 | Covid-19 - Richiamo di attenzione sull'informativa finanziaria | ||||||
| Richiamo di attenzione | 16/07/20 | Covid-19 - Richiamo di attenzione sull'informativa finanziaria | ||||||
| International Organization of Securities Commissions (IOSCO) | ||||||||
| Statement | 03/04/20 | IOSCO Statement on Application of Accounting Standards during the Covid-19 Outbreak |
In particolare, le tematiche contabili rilevanti nel contesto della crisi Covid-19, su cui si sono concentrati i suddetti documenti in quanto presuppongono l'impiego di valutazioni soggettive, possono essere così elencate:
Per ProFamily l'unica tematica contabile di rilievo, di seguito illustrata, ai fini dell'analisi degli impatti Covid-19 e dei relativi elementi di incertezza riguarda gli interventi di moratoria che, ad ogni modo, si collocano nel più ampio panorama delle misure di sostegno adottate a livello di Gruppo.
ProFamily ha concesso diverse misure di sostegno alle famiglie ed alle imprese, sia in virtù di quanto previsto dai decreti governativi (D.L. 18/2020 emanato il 17 marzo 2020 "Misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19", c.d. "Cura Italia"), sia in base ad iniziative bilaterali inquadrabili nell'ambito degli accordi ABI. Tali misure sono finalizzate a fornire sostegno alle controparti che sono state colpite dalla sospensione o dalla limitazione delle attività economiche conseguenti alla crisi Covid-19, mediante la sospensione dei pagamenti.
I suddetti interventi di moratoria:
A tal riguardo si segnala che la concessione delle moratorie in esame potrebbe rendere maggiormente difficile l'individuazione dei segnali di deterioramento e comportare, nel breve periodo, un ritardo nella classificazione tra le esposizioni deteriorate, per effetto del congelamento dei giorni di past due in vigenza del periodo di moratoria, con conseguente sottostima delle perdite attese.
Diviene quindi centrale il governo del rischio di credito mediante la definizione di adeguate misure di sostegno ed il tempestivo monitoraggio delle posizioni con significativo incremento di rischio di credito.
Da ultimo per le informazioni quantitative sulle misure di sostegno concesse dal Gruppo al 31 dicembre 2020, in termini di esposizioni lorde, rettifiche di valore (complessive e dell'esercizio), trasferimenti tra stadi si fa rinvio alle seguenti tabelle:
Come in precedenza illustrato, in risposta all'emergenza sanitaria, ProFamily ha intrapreso una serie di interventi a sostegno della propria clientela, attraverso la concessione di moratorie sui finanziamenti in essere (sospensione rate e/o allungamento delle scadenze).
Per quanto riguarda il relativo trattamento contabile si ritiene che le suddette misure siano inquadrabili nella fattispecie prevista dal principio contabile IFRS 9 relativa alle "rinegoziazione di attività finanziarie", che ricorre qualora le condizioni contrattuali originarie siano modificate per volontà delle parti. In tal caso occorre verificare se l'attività finanziaria debba continuare ad essere rilevata in bilancio o se, in caso contrario, si debba procedere a cancellare l'originaria attività finanziaria rilevando un nuovo strumento finanziario.
A tal fine, occorre valutare se le modifiche dei termini contrattuali della rinegoziazione siano sostanziali o meno. Nel dettaglio:
Le modifiche contrattuali in esame, comportando un mero slittamento dei pagamenti, devono ritenersi non sostanziali e quindi da trattare contabilmente in base al "modification accounting".
Al riguardo si deve precisare che le moratorie concesse da ProFamily prevedono l'applicazione di interessi corrispettivi conteggiati sul debito residuo per l'intero periodo di sospensione dei pagamenti. Gli interessi sono pagati alla scadenza della rata originaria, in caso di sospensione della sola quota capitale, o a partire dalla fine del periodo di moratoria, in caso di sospensione dell'intera rata. Tale modalità applicativa implica che il valore attuale dell'esposizione post rinegoziazione sia sostanzialmente allineato al valore attuale dell'esposizione ante rinegoziazione.
Con Regolamento (UE) n. 1434 del 9 ottobre 2020 sono state omologate le modifiche al principio IFRS 16, relative al trattamento contabile delle concessioni sui canoni connesse al Covid-19. In risposta alla crisi epidemiologica in atto, le suddette modifiche forniscono, infatti, un espediente pratico in base al quale le riduzioni temporanee e/o le sospensioni di pagamento di affitti relativi al periodo
che va dall'inizio dell'epidemia fino al 30 giugno 2021, in conseguenza diretta del Covid-19, possono non essere contabilizzate in base alle regole contabili della "lease modification". Dette modifiche sono in vigore a partire dai bilanci dal 1° giugno 2020 per gli esercizi finanziari che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, salvo applicazione anticipata.
In base a quanto stabilito dal principio IFRS 16, in caso di variazione delle condizioni contrattuali originarie di un contratto di leasing, si renderebbe necessario modificare il piano di ammortamento del leasing ("lease modification") con conseguente rideterminazione della passività. Con le modifiche in esame è invece concesso, quale espediente pratico, di trattare i canoni non corrisposti alla stregua di un pagamento variabile, da rilevare quale minor costo a conto economico, senza dover necessariamente ricalcolare la passività finanziaria.
Le tre condizioni che devono essere presenti per poter applicare la semplificazione in esame sono le seguenti:
Al riguardo si deve precisare che per ProFamily la semplificazione in oggetto non è rilevante ai fini della redazione del bilancio al 31 dicembre 2020.
Il progetto di bilancio di ProFamily S.p.A. è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta dell'08 febbraio 2021 e sarà sottoposto all'approvazione da parte dell'Assemblea dei Soci convocata per il 12 aprile 2021.
Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 è sottoposto a revisione contabile a cura della società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA, con sede legale in Milano, Piazza Tre Torri n. 2, iscritta al Registro dei Revisori Legali presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, in applicazione dell'incarico conferito a detta società per gli esercizi 2019-2027 nell'atto di scissione del 27 giugno 2019, anche atto costitutivo della nuova Società.
L'art. 1 del D.Lgs. 344/03 ha modificato il testo unico delle imposte sui redditi, D.P.R. 917/86, introducendo con gli art. da 117 a 129 l'istituto del consolidato fiscale nazionale in base ai principi contenuti nell'art. 4, comma 1 della legge di delega 7 aprile 2003 n. 80. La disposizione di cui all'art. 4 citato ha previsto la determinazione in capo alla Società consolidante di un'unica base imponibile, con opzione facoltativa delle Società partecipanti.
Il contratto di consolidamento fiscale del Gruppo Banco BPM, sottoscritto in data 27/10/2017, tra la società consolidante e la scissa ProFamily Spa ha piena efficacia anche per la neo costituita ProFamily S.p.A., in quanto la scissione parziale e proporzionale intervenuta non ha determinato l'interruzione della tassazione di gruppo ai sensi del comma 4 dell'articolo 11 del DM 1 marzo 2018. La neo costituita ProFamily S.p.A. ha mantenuto nei confronti della società consolidante i medesimi diritti e doveri contrattuali, nessuno escluso ed in ogni sua parte, che la scissa ProFamily S.p.A. aveva acquisito a seguito della sottoscrizione del suddetto contratto di consolidamento fiscale.
Come indicato nella Sezione 2 – Principi generali di redazione, il bilancio è redatto utilizzando criteri propri di un'azienda in funzionamento e quindi nell'ottica della continuità dell'attività aziendale. Al riguardo si segnala che secondo quanto previsto dagli accordi intercorsi tra il Gruppo Banco BPM ed il Gruppo Crédit Agricole è prevista per il primo semestre del 2021 l'operazione di fusione per incorporazione di ProFamily in Banco BPM, con conseguente run-off del business del credito al consumo.
Ne consegue che eventuali effetti derivanti dalla cessazione dell'attività e dalla prospettata operazione di fusione, in sede di redazione del presente bilancio, sono stati opportunamente considerati nella valutazione delle attività e delle passività in coerenza con quanto peraltro previsto dai principi contabili IAS/IFRS.
Di seguito si riporta un'illustrazione dei nuovi principi contabili o delle modifiche ai principi esistenti approvati dallo IASB, nonché delle nuove interpretazioni o modifiche di quelle esistenti, pubblicate dall'IFRIC, con evidenza separata di quelli applicabili nell'esercizio 2020 da quelli adottabili negli esercizi successivi.
Regolamento (UE) n. 2075 del 29 novembre 2019 – "IFRS Conceptual Framework - Modifiche"
.
Il Regolamento in esame ha omologato il documento "Modifiche al Conceptual Framework", emanato dallo IASB a marzo 2018, al fine modificare i riferimenti contenuti in alcuni principi ed interpretazioni al precedente Conceptual Framework, sostituendoli con il nuovo Conceptual Framework.
Si ricorda che il Conceptual Framework non è un principio contabile e pertanto non è oggetto di omologazione, mentre il documento in oggetto è oggetto di omologazione, in quanto va a modificare alcuni IAS/IFRS.
Con il Regolamento in esame è stato omologato il documento "Definizione di Rilevante - Modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8", pubblicato dallo IASB ad ottobre 2018. Le modifiche hanno l'obiettivo di chiarire la definizione di "Rilevante", al fine di aiutare le società a comprendere se un'informativa sia rilevante ai fini delle decisioni degli utilizzatori dei bilanci.
Il Regolamento ha l'obiettivo di chiarire se una transazione rappresenti un'acquisizione di un'attività aziendale ("business"), in base alle definizioni contenute nel principio IFRS 3.
Il Regolamento, in vigore a partire dai bilanci dal 1° giugno 2020 per gli esercizi finanziari che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente salvo applicazione anticipata, fornisce un espediente pratico, conseguente agli impatti della crisi epidemiologica in atto, che consente ai locatari di non contabilizzare come "lease modification" le riduzioni temporanee e/o le sospensioni di pagamento di affitti relativi al periodo che va dall'inizio dell'epidemia fino al 30 giugno 2021, in conseguenza diretta del Covid-19.
Ai fini della redazione del bilancio 2020, il Gruppo non si è tuttavia avvalso di tale semplificazione, come illustrato nel precedente paragrafo "Rischi, incertezze e impatti dell'epidemia Covid-19" contenuto nella presente sezione, a cui pertanto si fa rinvio per ulteriori dettagli.
Per completezza di informativa si segnala che in data 15 gennaio 2020 è stato pubblicato il Regolamento UE n. 34 che ha omologato le modifiche dei principi contabili IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7, emanate dallo IASB in data 26 settembre 2019, nell'ambito del progetto di "Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse" (di seguito anche "Riforma Ibor"). Trattasi, in particolare, della prima fase della riforma, ossia della fase dedicata alla ricerca delle soluzioni per ridurre gli effetti sul bilancio correlati ai potenziali impatti nel periodo precedente la sostituzione dei tassi benchmark con i nuovi tassi (cosiddetta fase "pre-placement issues").
Per le modifiche in esame, applicabili obbligatoriamente a partire dal 1° gennaio 2020, il Gruppo Banco BPM si è avvalso di un'applicazione anticipata fin dal bilancio al 31 dicembre 2019, con l'obiettivo di escludere qualsiasi elemento di incertezza nella misurazione dell'efficacia delle relazioni di copertura correlato alla sostituzione dei tassi di interesse, ma per ProFamily non vi erano stati impatti non avendo derivati di copertura.
La riforma IBOR prevede, oltre alla prima fase, una seconda fase finalizzata ad esaminare i possibili impatti conseguenti all'effettiva applicazione dei nuovi tassi di interesse (cosiddetta fase "replacement issues"), conclusasi con la pubblicazione del Regolamento (UE) n. 25/2021, illustrato nel successivo paragrafo.
Di seguito si fornisce evidenza dei principi o delle modifiche la cui applicazione decorre successivamente al 31 dicembre 2020 e per i quali la Società, laddove previsto, non si è avvalsa di un'applicazione anticipata.
Il Regolamento prevede una modifica all'IFRS 4 finalizzata ad evitare possibili problematiche contabili temporanee derivanti dello sfasamento tra la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 Strumenti finanziari e la data di entrata in vigore dell'IFRS 17 Contratti assicurativi. In particolare, le modifiche all'IFRS 4 prorogano la scadenza dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 fino al 2023 al fine di allineare la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 al nuovo IFRS 17. Le citate modifiche sono applicabili dal 1° gennaio 2021. Per la Società non sono previsti impatti diretti non svolgendo attività assicurativa.
Come in precedenza illustrato, il Regolamento in esame rappresenta la seconda fase del progetto di riforma dei tassi di interesse IBOR, con la quale sono state introdotte alcune modifiche ritenute necessarie per la gestione degli impatti conseguenti all'effettiva sostituzione dei tassi.
In maggior dettaglio, le modifiche sono finalizzate a fornire alcuni espedienti pratici volti a minimizzare gli effetti della sostituzione degli indici benchmark, con particolare riferimento alle tematiche correlate al trattamento contabile delle modifiche dei flussi contrattuali degli strumenti finanziari e dei contratti di leasing e a quelle correlate alla gestione delle operazioni di copertura esistenti finalizzate a consentirne la loro prosecuzione. E' inoltre richiesta specifica disclosure sullo stato di avanzamento della transizione ai nuovi tassi di riferimento alternativi.
Tali modifiche sono applicabili obbligatoriamente dal 1° gennaio 2021, salvo applicazione anticipata, per la quale il Gruppo non si è tuttavia avvalso.
Allo stato attuale non sono previsti impatti significativi per il Gruppo Banco BPM correlati all'applicazione del regolamento in esame, tenuto anche conto del fatto che le suddette modifiche hanno come finalità quella di minimizzare gli effetti contabili conseguenti alla riforma dei tassi di interesse.
Si riepilogano di seguito i principi, le interpretazioni o modifiche che sono stati approvati dallo IASB, ma in attesa di omologazione.
In data 18 maggio 2017 lo IASB ha emanato il nuovo principio contabile IFRS 17 che disciplina i contratti emessi dalle compagnie di assicurazione e la cui applicazione è prevista a partire dal 1° gennaio 2021. In data 15 novembre 2018 lo stesso IASB ha proposto il differimento dell'entrata in vigore del principio al 1° gennaio 2022 con contestuale estensione fino al 2022 dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 concessa alle compagnie assicurative, in modo che IFRS 9 ed IFRS 17 possano essere applicati nello stesso momento.
In data 25 giugno 2020 è stata emanata una modifica all'IFRS 17, che non ne ha intaccato i principi di base ma che rappresenta un ausilio nell'implementazione e una semplificazione nella disclosure della performance finanziaria; la modifica in esame ha inoltre disposto il rinvio al 1° gennaio 2023 della prima applicazione dell'IFRS 17. Per la Società non si segnalano impatti diretti non svolgendo attività assicurativa.
In data 23 gennaio 2020 è stato emanato l'emendamento allo IAS 1 "Classificazione delle passività in correnti e non correnti"; in data 3 giugno 2020 lo IASB ha approvato il differimento delle modifiche al
1° gennaio 2023, inizialmente previsto per l'esercizio 2022. L'emendamento in esame chiarisce che la classificazione delle passività tra correnti e non correnti dipende dai diritti esistenti alla fine del periodo di riferimento. Anche in relazione a tale modifica non sono attesi impatti per la Società.
In data 14 maggio 2020 sono state approvate dallo IASB alcune limitate modifiche all'IFRS 3, IAS 16 e IAS 37, nonché il ciclo di miglioramenti annuali di alcuni principi (IFRS 1, IFRS 9, IAS 41 e gli esempi illustrativi all'IFRS 16) finalizzati a correggere sviste o conflitti tra gli standard.
Le Modifiche saranno applicabili dal 1° gennaio 2022. Tenuto conto del tenore degli emendamenti in esame, alla luce delle valutazioni in corso, non si prevedono impatti per la Società.
Sono in corso a livello di Capogruppo le analisi finalizzate a comprendere gli impatti dei sopramenzionati principi.
Di seguito si riportano i principi contabili, dettagliati per voce di bilancio, che sono stati per la predisposizione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi. Detti principi risultano allineati a quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato comparativo al 31 dicembre 2019.
L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i finanziamenti. All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie classificate nella presente categoria sono rilevate al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Nello specifico, la prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione sulla base del fair value dello strumento finanziario. Quest'ultimo è normalmente pari all'ammontare erogato, o al prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall'origine dell'operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso ad opera della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
Nel caso in cui non vi sia coincidenza tra la data di sottoscrizione del contratto di credito e quella di erogazione delle somme pattuite, si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che sarà oggetto di chiusura in sede di effettiva erogazione delle somme.
Nella presente categoria sono rilevate le attività finanziarie (finanziamenti e titoli di debito) qualora siano soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
In particolare, vi rientrano gli impieghi concessi a clientela, a società finanziarie e a banche - in qualsiasi forma tecnica - ed i titoli di debito che rispettano i requisiti illustrati precedentemente. Nella categoria in esame rientrano, infine, i crediti di funzionamento connessi con la fornitura di servizi finanziari come definiti nel Testo Unico Bancario e nel Testo Unico della Finanza.
Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito dei rimborsi di capitale, diminuito o aumentato dell'ammortamento -
calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo - della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito.
Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri dell'attività, per capitale ed interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all'attività. La stima dei flussi finanziari deve tenere conto di tutte le clausole contrattuali che possono influire sugli importi e sulle scadenze, senza considerare invece le perdite attese sull'attività. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l'effetto economico, lungo la vita residua attesa dell'attività, di tutti i costi di transazione, commissioni, premi o sconti considerati parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica di attualizzazione. Dette attività vengono valorizzate al costo storico e gli eventuali costi/proventi agli stessi riferibili sono attribuiti a conto economico in modo lineare lungo la durata contrattuale del credito. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per le attività senza una scadenza definita o a revoca.
Il valore di bilancio delle attività finanziarie al costo ammortizzato è rettificato al fine di tenere conto dell'eventuale fondo a copertura delle perdite attese. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale le citate attività sono infatti assoggettate ad impairment con l'obiettivo di stimare le perdite attese di valore relative al rischio di credito (cosiddette "ECL - Expected Credit Losses"). Dette perdite sono rilevate a conto economico nella voce "130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito". Qualora si dovesse riscontrare l'insussistenza di ragionevoli aspettative di recupero, l'esposizione lorda è oggetto di stralcio (cosiddetto "write-off"): in tal caso, si procederà a ridurre l'esposizione lorda per l'ammontare ritenuto non recuperabile, in contropartita dello storno del fondo a copertura delle perdite attese e delle perdite di valore di conto economico, per la parte non coperta dal fondo. Per ulteriori dettagli sul trattamento contabile dei "write off" si fa rinvio a quanto illustrato nel successivo paragrafo relativo ai "criteri di cancellazione".
In maggior dettaglio, il modello di impairment prevede la classificazione delle attività in tre distinti "Stage" (Stage 1, Stage 2, Stage 3), in funzione dell'evoluzione del merito creditizio del debitore, a cui corrispondono diversi criteri di misurazione delle perdite attese:
Per le attività performing le perdite attese vengono determinate secondo un processo collettivo in funzione di alcuni parametri di rischio rappresentati dalla probabilità di default (PD), dal tasso di perdita in caso di default (LGD) e dal valore dell'esposizione (EAD), derivanti dai modelli interni di calcolo del rischio di credito regolamentare opportunamente adeguati per tenere conto dei requisiti specifici previsti dalla normativa contabile.
Per le attività deteriorate, ossia per le attività per le quali oltre ad un incremento significativo del rischio di credito siano state riscontrate evidenze oggettive di perdita di valore, le perdite di valore sono quantificate sulla base di un processo valutazione - analitica o forfettaria in base a categorie omogenee di rischio - volto a determinare il valore attuale dei previsti flussi futuri recuperabili, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario o di una sua ragionevole approssimazione, laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile.
Nel novero delle attività deteriorate rientrano le esposizioni alle quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le definizioni stabilite dalle vigenti segnalazioni di vigilanza (Circolare di Banca d'Italia n. 217 "Manuale per la compilazione delle Segnalazioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari, per gli Istituti di pagamento e per gli IMEL") e richiamate da Banca d'Italia nelle disposizioni relative a "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari", in quanto ritenute coerenti con la normativa contabile prevista dall'IFRS 9 in termini di evidenze oggettive di impairment.
Per le posizioni a tasso fisso, il tasso effettivo originario utilizzato per l'attualizzazione dei previsti flussi di recupero, determinato come in precedenza illustrato, rimane invariato nel tempo ancorché intervenga una modifica del tasso contrattuale imputabile a difficoltà finanziarie del debitore.
Per le posizioni a tasso di interesse variabile, il tasso utilizzato per l'attualizzazione dei flussi è oggetto di aggiornamento relativamente ai parametri di indicizzazione (esempio Euribor), mantenendo invece costante lo spread originariamente fissato.
Il valore originario delle attività finanziarie viene ripristinato negli esercizi successivi, a fronte di un miglioramento della qualità creditizia dell'esposizione rispetto a quella che ne aveva comportato la precedente svalutazione. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico alla stessa voce e, in ogni caso, non può superare il costo ammortizzato che l'attività avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
Per approfondimenti sul modello di impairment si fa rinvio a quanto riportato nel successivo paragrafo "Altre informazioni - Modalità di determinazione delle perdite di valore di attività finanziarie (impairment)".
Per le esposizioni deteriorate, classificate in Stage 3, gli interessi di competenza sono calcolati sulla base del costo ammortizzato, ossia sulla base del valore dell'esposizione - determinato in base al tasso di interesse effettivo - rettificato delle perdite attese.
Per le esposizioni deteriorate che non maturano interessi contrattuali, quali le sofferenze, detto interesse corrisponde ai ripristini di valore connessi all'attualizzazione delle previsioni di recupero, per effetto del semplice passaggio del tempo.
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando le attività finanziarie vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad esse connessi.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse.
Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.
Per quanto riguarda le attività finanziarie deteriorate, la cancellazione può avvenire a seguito della presa d'atto dell'irrecuperabilità dell'esposizione e la conseguente conclusione del processo di recupero (cancellazione definitiva), e comporta la riduzione del valore nominale e del valore lordo contabile del credito. Tale fattispecie ricorre in presenza di accordi transattivi perfezionati con il debitore che comportano una riduzione del credito (accordi di saldo e stralcio) oppure in presenza di situazioni specifiche quali, a titolo di esempio:
Tali specifiche situazioni possono comportare una cancellazione totale o parziale dell'esposizione ma non implicano necessariamente una rinuncia al diritto giuridico di recuperare il credito.
In aggiunta, per le attività finanziarie deteriorate la cancellazione può avvenire a seguito di stralcio delle stesse (cosiddetto "write off"), a seguito della presa d'atto dell'insussistenza di ragionevoli aspettative di recupero, pur continuando con le azioni volte al loro recupero. Detto stralcio viene
effettuato nell'esercizio in cui il credito o parte di esso è considerato non recuperabile – pur senza chiusura della pratica legale – e può avvenire prima che siano concluse definitivamente le azioni giudiziarie intraprese nei confronti del debitore e dei garanti per il recupero del credito. Esso non implica la rinuncia al diritto giuridico di recuperare il credito e viene effettuato qualora la documentazione creditizia contenga ragionevoli informazioni finanziarie da cui emerga l'impossibilità del debitore di rimborsare l'importo del debito. In tal caso il valore lordo nominale del credito rimane invariato, ma il valore lordo contabile viene ridotto di un ammontare pari all'importo oggetto di stralcio che può essere riferito all'intera esposizione o ad una quota parte della stessa. L'importo stralciato non può essere oggetto di successive riprese, di valore a seguito di una variazione migliorativa delle previsioni di recupero, ma unicamente a seguito di recuperi da incasso.
Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato possono essere riclassificate nelle categorie delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico". Detta riclassifica può avvenire nella circostanza molto rara in cui l'entità decida di modificare il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value alla data della riclassifica, con effetti prospettici a partire da tale data. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati:
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria, che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.
Per le attività materiali rappresentate dai diritti d'uso il valore di iscrizione iniziale corrisponde alla somma della passività per il leasing (valore attuale dei canoni futuri da pagare per la durata contrattuale), dei pagamenti per leasing corrisposti precedentemente o alla data di decorrenza del leasing, dei costi diretti iniziali e degli eventuali costi per lo smantellamento o il ripristino dell'attività sottostante il leasing.
Le attività materiali comprendono gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo che si ritiene di utilizzare in un arco temporale superiore ad un esercizio. Nel dettaglio, le attività detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi sono classificate come "attività materiali ad uso funzionale" e iscritte secondo lo IAS 16. Sono inoltre iscritti in questa voce i diritti d'uso di attività materiali acquisiti con contratti di leasing, in qualità di locatario, indipendentemente dalla qualificazione giuridica degli stessi (c.d. Right of Use).
La voce include infine le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi; trattasi dei costi di ristrutturazione di immobili presi in affitto sostenuti al fine di renderli idonei all'uso per il quale sono destinati. Nel dettaglio, le spese di miglioria che rappresentano attività materiali identificabili e separabili, sono oggetto di classificazione nella specifica categoria a cui si riferiscono (ad esempio impianti tecnici, attrezzature). Diversamente, le spese di miglioria che non risultano identificabili o separabili dall'immobile, quali le opere murarie, sono portati ad incremento del diritto d'uso, rilevato in base alle previsioni dell'IFRS 16.
Successivamente all'iscrizione iniziale, le attività materiali, di proprietà o acquisite tramite diritti d'uso, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore.
Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.
Per le migliorie su beni di terzi, rappresentate da attività materiali identificabili e separabili, l'ammortamento è determinato secondo la vita utile di tali attività, come in precedenza illustrato. Diversamente, per le migliorie non identificabili e separabili dall'immobile oggetto di leasing l'ammortamento viene effettuato secondo il periodo più breve tra quello in cui le migliorie e le spese incrementative possono essere utilizzate e la durata residua del contratto di leasing, comprensivo del periodo di rinnovo, qualora vi siano evidenze in tal senso.
I diritti d'uso acquisiti con il leasing sono valutati al costo al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore cumulati. Il valore così determinato può essere soggetto ad adeguamento in caso di rimisurazione della relativa passività, come previsto dall'IFRS 16.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al maggiore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il valore d'uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico alla voce "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali". Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore contabilizzata nella stessa voce, che non può superare il valore che l'attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene e sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità.
I diritti d'uso acquisiti con il leasing sono eliminati dallo stato patrimoniale al termine della durata del contratto di leasing.
Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori, solo se è probabile che i benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e che il costo della stessa attività possa essere determinato in modo attendibile. In caso contrario, il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è sostenuto.
Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica, originate da diritti legali o contrattuali, possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale, dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri, il cui costo può essere misurato attendibilmente. Tra le attività immateriali sono inclusi i software ed il marchio dell'azienda.
Successivamente all'iscrizione iniziale le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti complessivi e delle perdite di valore eventualmente verificatesi. Il costo delle attività immateriali a vita utile definita è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l'uso e cessa dal momento in cui l'attività è eliminata contabilmente.
Le attività immateriali la cui vita utile è indefinita, come il marchio, sono iscritte al costo al netto delle perdite di valore eventualmente verificatesi.
Per tali attività non si procede all'ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell'adeguatezza del valore di iscrizione in bilancio. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L'ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività ed il valore recuperabile.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano più attesi benefici economici futuri.
Vengono classificate nella voce dell'attivo "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" - e in quella del passivo "Passività associate ad attività in via di dismissione" - le attività/passività non correnti ed i gruppi di attività/passività per le quali il loro valore contabile sarà presumibilmente recuperato mediante la vendita anziché attraverso l'uso continuativo.
Per essere classificate nelle predette voci, le attività o passività (o gruppo in dismissione) devono essere immediatamente disponibili per la vendita e devono essere riscontrati programmi attivi e concreti tali da far ritenere come altamente probabile la loro dismissione entro un anno rispetto alla data di classificazione come attività in via di dismissione.
In seguito alla classificazione nella suddetta categoria, tali attività sono valutate al minore tra il loro valore contabile ed il relativo fair value, al netto dei costi di vendita, fatta eccezione per alcune tipologie di attività - riconducibili ad esempio a tutti gli strumenti finanziari rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 - per le quali il principio IFRS 5 prevede si debba continuare ad applicare i criteri valutativi del principio contabile di riferimento.
Nell'ipotesi in cui i beni in dismissione siano ammortizzabili, a decorrere dall'esercizio di classificazione tra le attività non correnti in via di dismissione cessa il processo di ammortamento.
I proventi e gli oneri riconducibili a gruppi di attività e passività in via di dismissione, qualora riconducibili alla fattispecie delle attività operative cessate ("discounted operations" ai sensi dell'IFRS 5) sono esposti nel conto economico nella voce "290. Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" mentre quelli relativi a singole attività non correnti in via di dismissione sono iscritti nella voce di conto economico più idonea.
Le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono eliminati dallo stato patrimoniale al momento della dismissione.
Le voci includono rispettivamente le attività fiscali correnti ed anticipate e le passività fiscali correnti e differite relative alle imposte sul reddito.
Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto della vigente normativa fiscale, sono contabilizzate in base al criterio della competenza, coerentemente con la rilevazione in bilancio dei costi e dei ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto l'onere fiscale, pari al saldo fra la fiscalità corrente e quella anticipata e differita, relativo al reddito dell'esercizio. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico (voce "270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente") ad eccezione di quelle relative a partite addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto, per le quali la rilevazione della relativa fiscalità avviene, per coerenza, a patrimonio netto (ossia nella voce 160 "Riserve da valutazione").
In particolare, le passività (attività) fiscali correnti, dell'esercizio in corso e di quelli precedenti, riflettono l'ammontare delle imposte sul reddito che ci si aspetta di pagare (recuperare) nei confronti
delle autorità fiscali, in base ad una stima prudente, applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigente alla data di riferimento del bilancio (situazione infrannuale). Le attività e le passività fiscali correnti sono esposte nello stato patrimoniale a saldi compensati, qualora il regolamento avverrà sulla base del saldo netto, per l'esistenza di un diritto legale alla compensazione.
Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra i valori contabili ed i valori fiscali delle singole attività o passività. Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio o nella situazione infrannuale, nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della società interessata e del Gruppo, per effetto dell'esercizio dell'opzione relativa al c.d. "consolidato fiscale", di generare con continuità redditi imponibili positivi nei futuri esercizi, tenuto altresì conto delle disposizioni fiscali tempo per tempo vigenti, come ad esempio la Legge 214/2011 che prevede, a certe condizioni, la trasformabilità in crediti di talune attività per imposte anticipate. Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio o nella situazione infrannuale, con le sole eccezioni delle attività iscritte in bilancio per un importo superiore al valore fiscalmente riconosciuto e delle riserve in sospensione d'imposta, per le quali è ragionevole ritenere che non saranno effettuate d'iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione. Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive delle società del Gruppo.
La prima iscrizione delle passività in esame avviene all'atto della ricezione delle somme raccolte o del regolamento dei titoli di debito emessi e viene effettuata sulla base del relativo fair value, normalmente pari all'ammontare incassato o al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo. I debiti per leasing vengono iscritti sulla base del valore attuale dei canoni futuri ancora da pagare per la durata contrattuale attualizzati in base al tasso di interesse implicito dell'operazione oppure, se non determinabili, del tasso marginale di finanziamento.
La voce delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" comprende le sottovoci "Debiti" e "Titoli in circolazione" ed è costituita dalle varie forme di provvista interbancaria, con società finanziarie e con clientela.
Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal locatario nell'ambito di operazioni di leasing e i debiti di funzionamento connessi con la fornitura di servizi finanziari come definiti nel Testo Unico Bancario e nel Testo Unico della Finanza.
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie emesse, al netto degli eventuali rimborsi e/o riacquisti, vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, le quali rimangono iscritte per il valore incassato ed i cui costi eventualmente imputati sono attribuiti a conto economico in modo lineare lungo la durata contrattuale della passività.
I debiti per leasing devono essere rideterminati in caso di modifica nei pagamenti dovuti (lease modification); l'impatto della rideterminazione andrà registrato in contropartita all'attività per il diritto d'uso.
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio o dalla situazione infrannuale quando risultano scadute o estinte.
La sottovoce in esame accoglie i fondi per rischio di credito a fronte degli impegni ad erogare fondi e delle garanzie rilasciate che sono soggetti alle regole di svalutazione (impairment) ai sensi dell'IFRS 9, al pari di quanto previsto per le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e per le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva". Per approfondimenti sul modello di impairment si fa rinvio a quanto riportato nel successivo paragrafo "Altre informazioni - Modalità di determinazione delle perdite di valore di attività finanziarie (impairment)".
In aggiunta, sono inclusi nella sottovoce anche i fondi per rischi ed oneri costituiti a fronte di altre tipologie di impegni e di garanzie rilasciate che, in virtù delle proprie peculiarità, non rientrano nell'ambito applicativo dell'impairment ai sensi dell'IFRS 9.
Nella sottovoce "Fondi di quiescenza e obblighi simili" figurano i fondi a prestazioni definite, ovvero i fondi di previdenza per i quali è stata rilasciata una garanzia sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari, come riportato nel successivo paragrafo "Altre informazioni - Trattamento di fine rapporto e altri benefici per i dipendenti". I benefici che dovranno essere erogati in futuro sono valutati da un attuario esterno, utilizzando il "metodo della proiezione unitaria del credito", come richiesto dallo IAS 19.
Gli utili e le perdite attuariali, definiti quale differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale degli impegni a fine periodo, sono contabilizzati per l'intero importo direttamente a patrimonio netto nella voce "Riserve da valutazione".
Nella sottovoce "Altri fondi per rischi ed oneri" sono compresi gli stanziamenti a fronte degli esborsi stimati per obbligazioni legali o implicite derivanti da eventi passati. Tali esborsi possono essere di natura contrattuale, come ad esempio gli stanziamenti per il sistema incentivante al personale e per incentivi all'esodo del personale, gli indennizzi previsti da clausole contrattuali al verificarsi di determinati eventi, o di natura risarcitoria e/o restitutoria, come quelli a fronte di perdite presunte sulle cause passive, incluse le azioni revocatorie, gli esborsi stimati a fronte dei reclami della clientela per l'attività di intermediazione in titoli, i contenziosi di natura fiscale.
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerti e sono rilevati in bilancio se:
L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'esborso finanziario necessario per assolvere all'obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette i rischi e le incertezze insite nei fatti e nelle circostanze esaminate. Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e l'effetto dell'attualizzazione sono rilevati a conto economico nella voce "170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri", così come l'incremento del fondo per effetto del passare del tempo.
I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando l'impiego di risorse, atte a produrre benefici economici per adempiere all'obbligazione, diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
In aggiunta, ciascun fondo è utilizzato unicamente per far fronte a quelle uscite per le quali è stato originariamente costituito.
Qualora non sia ritenuto probabile l'esborso di risorse finanziarie per adempiere all'obbligazione, non è necessario rilevare alcun accantonamento di bilancio; in tal caso si rende necessario fornire nella nota integrativa adeguata informativa sul possibile rischio di soccombenza, a meno che la probabilità di impiegare risorse sia ritenuta remota oppure il fenomeno non risulti rilevante.
La voce comprende le valute aventi corso legale, comprese le banconote e le monete divisionali estere.
La voce è iscritta per il valore facciale. Per le divise estere il valore facciale viene convertito in euro al cambio di chiusura della data di fine periodo.
Nella presente voce sono iscritte le attività non riconducibili nelle altre voci dell'attivo dello stato patrimoniale. La voce può includere a titolo esemplificativo:
Possono anche figurarvi eventuali rimanenze (di "saldo debitore") di partite viaggianti e sospese non attribuite ai conti di pertinenza, purché di importo complessivamente irrilevante.
Nella presente voce figurano le passività non riconducibili nelle altre voci del passivo dello stato patrimoniale.
La voce include a titolo esemplificativo:
Ai sensi dello IAS 19 i benefici ai dipendenti comprendono tutte le tipologie di retribuzione previste, in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro, che in particolare si suddividono in:
Di seguito si riporta il trattamento dei "Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro".
Il TFR dei dipendenti viene considerato come Defined Benefit Plan ai sensi dello IAS 19, per cui l'ammontare già maturato deve essere proiettato al futuro per stimare l'importo da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro e poi attualizzato utilizzando il metodo della "Proiezione unitaria
del credito" (projected unit credit method) per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. Il calcolo deve riguardare solo il TFR già maturato per servizi lavorativi già prestati e dovrà tener conto degli incrementi salariali futuri.
L'importo contabilizzato come passività è quindi pari al valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio, incrementato dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni a inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente e rettificato della quota degli utili/perdite attuariali.
Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro viene determinato in base ai rendimenti di mercato, alla data di riferimento del bilancio, di obbligazioni di aziende primarie con durata media residua pari a quella della passività oggetto di valutazione.
Nella presente voce figura la riserva da valutazione relativa agli utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti.
La voce capitale include l'importo delle azioni emesse al netto dell'importo dell'eventuale capitale sottoscritto ma non ancora versato alla data di bilancio o della situazione infrannuale. La voce è esposta al lordo delle eventuali azioni proprie detenute dalla società. Queste ultime vengono iscritte in bilancio a voce propria come componente negativa del patrimonio netto.
I ricavi sono flussi lordi di benefici economici che affluiscono all'entità come corrispettivo per l'obbligazione di trasferire al cliente una vasta gamma di beni e servizi rientranti nell'ordinaria attività. Ai sensi dell'IFRS 15 l'entità deve riconoscere i ricavi in base al compenso che ci si attende di ricevere a fronte dei beni e dei servizi forniti nell'ambito dell'attività ordinaria. Nel dettaglio, il riconoscimento dei ricavi deve avvenire sulla base dei seguenti cinque passi:
I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati al conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione. Nel dettaglio, i ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico:
L'obbligazione di fare si considera adempiuta quando il cliente acquisisce il controllo del bene o del servizio trasferito.
Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi. Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto può variare a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi, premi di rendimento o altri elementi analoghi. La variabilità del corrispettivo può altresì dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere successivamente stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa.
Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, a fronte del ricavo riconosciuto a conto economico si rende necessario rilevare una passività, da stimare in funzione dei previsti futuri rimborsi (cosiddetta "refund liability"). La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto.
I costi relativi all'ottenimento e all'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati nel conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i corrispondenti ricavi; i costi che non presentano una diretta associazione con i ricavi sono imputati immediatamente a conto economico.
Con riferimento ai proventi ed oneri relativi alle attività/passività finanziarie si precisa che:
La Società non ha in essere accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali, partecipando però ai sistemi di incentivazione deliberati dalla Capogruppo con propri strumenti patrimoniali.
Per completezza informativa si precisa che, si tratta di pagamenti a favore dei dipendenti, come corrispettivo dell'attività lavorativa prestata, regolati con strumenti rappresentativi del capitale, che consistono, ad esempio, nell'assegnazione di:
Si precisa che i piani di incentivazione per il personale più rilevante, che prevedono il pagamento basato su azioni della Capogruppo si configurano come piani "equity settled" in accordo con le previsioni dell'IFRS 2. Tali pagamenti basati su azioni sono rilevati nel conto economico nella voce "Spese per il personale" in contropartita di un incremento delle "Riserve" di patrimonio netto consolidato e nel patrimonio netto della Capogruppo.
ProFamily ha contabilizzato il costo di competenza del periodo nella voce di conto economico 160. "Spese amministrative: Spese per il personale" in contropartita di un incremento della voce dello stato patrimoniale passivo 100. "Fondi per rischi ed oneri" in quanto i piani di incentivazione per il personale più rilevante prevedono il pagamento basato su azioni della Capogruppo che verrà regolato dalle singole controllate e, pertanto, si configurano come operazioni "cash settled".
Nelle operazioni di cartolarizzazione, la cessione delle attività finanziarie ad una società veicolo, anche se pro soluto, è tale da comportarne la cancellazione dal bilancio (cosiddetta "derecognition"), soltanto nell'ipotesi in cui vi sia un sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento di rischi e benefici, le attività cedute vengono cancellate qualora la società non mantenga alcun tipo di controllo sulle stesse. Diversamente, non si procede ad alcuna derecognition dal bilancio qualora la società abbia mantenuto i rischi ed i benefici associati al portafoglio cartolarizzato, ancorché ceduto pro-soluto, per il tramite, ad esempio, della sottoscrizione integrale della tranche dei titoli junior, ossia dei titoli che sopportano il rischio delle prime perdite, o dell'assunzione di esposizioni analoghe. Conseguentemente, nel bilancio della società originator i crediti ceduti devono continuare a rimanere iscritti in bilancio come "Attività cedute e non cancellate", mentre il corrispettivo incassato dalla cessione deve essere rilevato in contropartita di un debito verso la società veicolo, al netto dei titoli sottoscritti dalla società stessa.
L'IFRS 16 definisce il leasing come quel contratto, o parte di un contratto, in base al quale il locatore concede al locatario il diritto di utilizzare un bene identificato (c.d. ROU - "Right Of Use") per un certo periodo di tempo in cambio di un determinato corrispettivo. Gli elementi chiave per definire se un contratto, o una sua parte, rispetti la definizione di leasing sono rappresentati dal fatto che il bene sia identificato, che il locatario abbia il diritto di controllare l'utilizzo dello stesso e di riceverne sostanzialmente tutti i benefici economici.
Per ProFamily si illustra la sola contabilizzazione dal punto di vista del locatario, che rappresenta l'unica fattispecie di leasing presente in bilancio.
Per la Società, che agisce nella veste di locatario, il modello contabile IFRS 16 prevede la rilevazione nella situazione patrimoniale di una passività sulla base del valore attuale dei canoni futuri da pagare per la durata contrattuale in contropartita dell'iscrizione, tra le attività, del diritto d'uso del bene oggetto del contratto di leasing.
Nel dettaglio, la data di rilevazione iniziale dell'attività e della passività nella situazione patrimoniale della società corrisponde alla data di decorrenza del contratto, ovvero alla data in cui l'attività viene resa disponibile al locatario.
A tale data il locatario rileva:
costi diretti iniziali (come ad esempio i costi per agenti);
canoni di leasing pagati in anticipo (maxicanone);
Nell'identificare un contratto di leasing, ProFamily si avvale della facoltà concessa dall'IFRS 16 di non considerare i contratti "short term", ossia quelli aventi una scadenza inferiore ai 12 mesi, e quelli "low value" ossia aventi un valore dei beni a nuovo inferiore a 5.000 euro. Tale facoltà può essere fatta valere contratto per contratto; in tal caso, i costi dei canoni vengono registrati direttamente a conto economico al momento della maturazione.
Con riferimento alla durata del leasing, oltre al periodo non annullabile in cui la Società non può sottrarsi dal pagamento dei canoni, vengono considerate le opzioni di proroga qualora sia ritenuto ragionevolmente certo il loro esercizio da parte della Società, tenuto conto di tutti i fatti e le circostanze. In particolare, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà del locatario di rinnovare la locazione al termine del primo periodo la Società considera la durata iniziale del contratto di affitto (es. durata di 12 anni per i contratti di affitto 6 anni + 6 anni) e, decorsa tale durata, il successivo primo periodo di rinnovo (es. successivi 6 anni), laddove non vi siano evidenze ragionevoli che possano portare ad un ulteriore periodo di rinnovo o, viceversa, alla fine del contratto. Inoltre si assume che il contratto di leasing venga rinnovato nel successivo periodo qualora nei 18 mesi antecedenti la scadenza del primo periodo o del successivo rinnovo il locatario non abbia dato disdetta al locatore.
Successivamente all'iscrizione:
In caso di modifica nei pagamenti dovuti per il leasing, la passività deve essere rideterminata, in contropartita all'attività per diritto d'uso. La modifica può determinare l'iscrizione di un leasing separato (se aumenta l'oggetto del contratto in essere) oppure la modifica del contratto esistente (cosiddetta "lease modification"). In presenza di una "lease modification" si rende necessario rilevare la variazione del debito per leasing alla data di efficacia della modifica, in contropartita dell'attività relativo al diritto d'uso, ad eccezione degli utili e delle perdite derivanti dalla cancellazione (parziale o totale) della locazione che confluiscono a conto economico.
Ad ogni data di bilancio o di situazione infrannuale, i finanziamenti classificati nelle voci delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" devono essere assoggettate ad un processo di impairment, finalizzato a stimare le perdite di valore attese per rischio di credito (cosiddette "ECL – Expected Credit Losses").
Secondo il modello di calcolo delle Expected Credit Losses le perdite devono essere registrate non solo facendo riferimento alle oggettive evidenze di perdite di valore già manifestatesi alla data di valutazione, ma anche sulla base dell'aspettativa di perdite di valore future non ancora verificatesi. In particolare, il modello ECL prevede che i sopracitati strumenti debbano essere classificati in tre distinti "Stage", in funzione della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale, a cui corrispondono diversi criteri di misurazione delle perdite attese. Nel dettaglio:
Per le esposizioni rientranti nello Stage 1 la perdita attesa viene contabilizzata, alla data di rilevazione iniziale e ad ogni data di reporting successiva, su un orizzonte temporale fino a un anno; per quelle riconducibili allo Stage 2 e 3 le perdite attese vengono rilevate in un orizzonte temporale che considera tutta la vita residua dello strumento (lifetime).
Per la società, il perimetro delle esposizioni classificate nello Stage 3 corrisponde a quello delle esposizioni deteriorate, individuate sulla base delle definizioni stabilite dalle vigenti segnalazioni di vigilanza (Circolare di Banca d'Italia n. 217 "Manuale per la compilazione delle Segnalazioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari, per gli Istituti di pagamento e per gli IMEL") e richiamate da Banca d'Italia nelle disposizioni relative a "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari", in quanto ritenute coerenti con la normativa contabile IAS/IFRS, in termini di evidenze oggettive di impairment. In base alle citate disposizioni, il perimetro delle esposizioni deteriorate corrisponde all'aggregato "Non Performing Exposure", definito dal Regolamento UE 2015/227 con il quale è stato recepito l'ITS dell'EBA "Implementing Technical Standards (ITS) on Supervisory reporting on Forbearance and Non-Performing exposure" (EBA/ITS/2013/03/rev1 24/7/2014).
Nel dettaglio, le richiamate circolari individuano le seguenti categorie di attività deteriorate:
In aggiunta, la normativa di Banca d'Italia, in linea con gli standard dell'EBA, ha introdotto la definizione di "esposizioni oggetto di concessione" (cosiddette "Forborne Exposure"). Trattasi in particolare delle esposizioni beneficiarie di misure di tolleranza, che consistono in concessioni, in termini di modifica e/o di rifinanziamento di un preesistente credito, nei confronti di un debitore esclusivamente in ragione di, o per prevenire, un suo stato di difficoltà finanziaria che potrebbe avere effetti negativi sulla sua capacità di adempiere agli impegni contrattuali originariamente assunti, e che non sarebbero state concesse ad un altro debitore con analogo profilo di rischio non in difficoltà finanziaria. Dette concessioni devono essere identificate a livello di singola linea di credito e possono riguardare esposizioni di debitori classificati sia nello status performing che nello status non performing (deteriorato).
Per le esposizioni con misure di forbearance, classificate tra le inadempienze probabili, il ritorno tra le esposizioni performing, ed in particolare tra le esposizioni dello "Stage 2", può avvenire solo dopo che sia trascorso un anno dal momento della concessione (cosiddetto "probation period") e che siano soddisfatte tutte le altre condizioni previste dal paragrafo 157 dell'ITS dell'EBA.
In ogni caso, le esposizioni rinegoziate non devono essere considerate forborne quando il debitore non si trovi in una situazione di difficoltà finanziaria: trattasi di rinegoziazione concesse per motivi commerciali.
Con riferimento a criteri quantitativi, il modello sviluppato dal Gruppo assume come riferimento il parametro della probabilità di default lifetime (PDL) misurato alla data di valutazione (reference date) ed il medesimo parametro misurato alla data di origine (origination date). Il rapporto tra i suddetti parametri è definito come "Lifetime PD Ratio" (LPDR).
Lo sviluppo del modello ha altresì comportato l'individuazione di specifiche soglie interne di variazione tra le due citate probabilità, differenziate per i seguenti driver:
La misurazione della variazione del rischio di credito avviene quindi confrontano il parametro "Lifetime PD Ratio – LPDR" della singola esposizione, come sopra definito, e le soglie interne appositamente stimate. Il superamento delle suddette soglie costituisce espressione di un significativo incremento del rischio di credito ed il conseguente trasferimento della singola linea dallo Stage 1 allo Stage 2. Tale metodologia è quindi basata su un approccio relativo, in quanto l'allocazione tra lo Stage 1 e lo Stage 2 è guidata dalla variazione del rischio di credito intervenuta rispetto alla data di origination.
Per quanto riguarda il funzionamento del modello, le società del Gruppo Banco BPM hanno deciso di adottare un modello di riclassificazione da Stage 2 a Stage 1 di tipo simmetrico: nei casi in cui le condizioni scatenanti il significativo deterioramento del rischio di credito cessino di sussistere ad una data di valutazione successiva, lo strumento finanziario torna ad essere misurato in base alla perdita attesa misurata su un orizzonte temporale di dodici mesi. Si precisa inoltre, che in caso di rientro tra le esposizioni performing dallo Stage 3, non è previsto alcun passaggio obbligatorio dei rapporti della controparte in Stage 2. La classificazione negli stadi delle esposizioni performing (Stage 1 o Stage 2) dipenderà dall'applicazione automatica del framework di Stage assignment.
Nel caso di esposizioni oggetto di concessione (forbearance) un eventuale ritorno al calcolo della perdita attesa a un anno avviene nel rispetto del cosiddetto "probation period", in linea con le tempistiche previste nel citato ITS dell'EBA recepito nelle disposizioni di vigilanza.
Una volta definita l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio, le perdite attese (ECL) vengono determinate, attribuendo alla singola operazione o tranche di titolo, i seguenti parametri di rischio:
Le rettifiche di valore per perdite attese sono quindi quantificate come prodotto tra i parametri di PD, LGD ed EAD.
I modelli utilizzati per la stima di tali parametri fanno leva sugli omologhi parametri utilizzati ai fini regolamentari, apportando specifici adattamenti per tenere conto dei differenti requisiti e finalità tra la normativa contabile e quella prudenziale. In linea con il modello di impairment IFRS 9, i principali adeguamenti sono finalizzati a:
Nel dettaglio, le PD calcolate lungo la vita dello strumento sono ottenute sulla base delle PD regolamentari, che considerano l'intero ciclo economico TTC, opportunamente calibrate, mediante modelli satellite, per riflettere i tassi di inadempienza in base alle condizioni correnti (PiT) e prospettiche (forward looking).
I valori di LGD sono assunti pari ai tassi di recupero regolamentari calcolati lungo il ciclo economico (TTC), opportunamente adattati al fine di rimuovere alcuni margini di conservativismo presenti nei modelli regolamentari, rappresentati dai costi indiretti e dalla componente legata al ciclo economico avverso (cosiddetta componente "down turn"), nonché per riflettere i più attuali tassi di recupero (PiT) e le aspettative circa i futuri trend (forward looking). Per la determinazione delle EAD lifetime, l'esposizione ad ogni data futura di pagamento è rappresentata dal debito residuo, sulla base del piano di ammortamento, maggiorato delle eventuali rate impagate/scadute.
Le previsioni degli indicatori macroeconomici (forward looking) sono quantificati sulla base di tre possibili scenari futuri ai quali sono assegnate le rispettive probabilità di accadimento, determinate internamente dal Gruppo. In maggior dettaglio, accanto allo scenario "baseline" ritenuto maggiormente probabile, sono stati elaborati uno scenario migliorativo e uno scenario peggiorativo.
Da ultimo, per la stima delle perdite attese lungo la vita dello strumento, l'arco temporale di riferimento è rappresentato dalla data di scadenza contrattuale; per gli strumenti senza scadenza, la stima delle perdite attese fa riferimento ad un orizzonte temporale di un anno rispetto alla data di reporting.
Come già fatto nel corso del 2019, anche nell'anno 2020 sono state condotte, mediante l'ausilio di una società specializzata nel settore del credito, analisi trimestrali sulle PD lifetime ed LGD del portafoglio di ProFamily Trade finalizzate a sottoporre a verifica le coperture. Il modello è stato revisionato con le nuove variabili macroeconomiche fornite da Capogruppo aggiornate all'ultima data disponibile. Il risultato che ne è emerso ha confermato l'ottima tenuta delle percentuali di svalutazione in uso che sono risultati, per tutti e tre gli stage, più che capienti.
Per quanto riguarda lo staging, l'analisi – che ingloba anche degli elementi andamentali osservabili sul Sistema informativo Creditizio - ha permesso di rilevare un set di pratiche che, benché non avessero ancora manifestato arretrati, sono state valutate con significativo incremento del rischio, per cui si è provveduto a riclassificarle da stage 1 a stage 2.
Come in precedenza illustrato, per le attività finanziarie deteriorate, alle quali è associata una probabilità di default del 100%, l'ammontare delle rettifiche di valore per le perdite attese relative a ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio (situazione infrannuale) dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato), ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario o una sua ragionevole approssimazione laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile. I flussi finanziari sono stimati sulla base delle previsioni di recupero attese lungo l'intera durata dell'attività (lifetime), tenuto conto del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.
Al fine della stima dei previsti flussi incassati e relativa tempistica, i crediti in esame sono oggetto di un processo di valutazione analitica.
In funzione dello status di deterioramento e della tipologia di esposizione, la determinazione del valore di recupero viene effettuata prendendo come riferimento un approccio "going concern" piuttosto che "gone concern".
L'approccio going concern trova applicazione qualora si ritenga che l'attività operativa del debitore possa continuare a generare, in un futuro prevedibile, flussi di cassa da utilizzare per il pagamento dei debiti finanziari verso tutti i creditori, sulla base dei piani di rimborso previsti. L'approccio in esame prevede, quale fonte di rimborso, la redditività disponibile proveniente dall'attività operativa del cliente o da altre fonti finanziarie, nonché il corrispettivo stimato derivante dall'escussione delle eventuali garanzie reali o personali (per la quota parte non coperta dalla redditività disponibile). La valutazione della redditività disponibile deve essere condotta in modo prudenziale mediante analisi differenti in funzione della tipologia di clientela e dei dati acquisiti dalla stessa.
L'approccio gone concern viene utilizzato qualora si riscontri o si profili la cessazione dell'attività operativa del cliente e prevede quale principale fonte di rimborso, il corrispettivo derivante dell'escussione delle garanzie reali (pegno o ipoteca), come avviene per tutte le esposizioni classificate nello status di sofferenza. In aggiunta, devono essere valutati i possibili flussi di rimborso rivenienti da beni aggredibili di proprietà del soggetto debitore o degli eventuali garanti fideiussori.
Il fair value è definito come il prezzo che verrebbe percepito per la vendita di un'attività o pagato per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato, alle condizioni correnti alla data di valutazione nel mercato principale o nel mercato più vantaggioso (prezzo di uscita). Sottostante alla misurazione del fair value vi è la presunzione che l'entità si trovi in una situazione di continuità aziendale (going concern), ossia che si trovi in una situazione pienamente operativa e che non intenda quindi liquidare o ridurre sensibilmente la propria operatività o intraprendere operazioni a condizioni sfavorevoli. Il fair value non è quindi l'importo che l'entità riceverebbe o pagherebbe in caso di operazioni forzose o vendite sottocosto.
Il fair value è un criterio di valutazione di mercato e non specificatamente riferito alle stime circa i possibili flussi di cassa futuri elaborati dalla singola entità; il fair value deve infatti essere determinato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività e della passività, presumendo che essi agiscano nel migliore dei modi al fine di soddisfare il proprio interesse economico.
Ai fini della misurazione al fair value delle attività e passività, finanziarie e non, il principio IFRS 13 definisce una triplice gerarchia di fair value, basata sulla fonte e sulla qualità degli input utilizzati:
A.4.1 Livelli di Fair Value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Uno strumento finanziario viene classificato nei livelli 2 e 3 in assenza di prezzi quotati in mercati attivi. La classificazione nel livello 2 piuttosto che nel livello 3 è invece determinata in base all'osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value.
Uno strumento finanziario deve essere classificato nella sua interezza in un unico livello; pertanto, qualora nella tecnica di valutazione siano impiegati input appartenenti a diversi livelli, l'intera valutazione deve essere classificata in corrispondenza del livello della gerarchia in cui è classificato l'input di più basso livello, qualora sia ritenuto significativo per la determinazione del fair value nel suo complesso.
Conseguentemente, nei casi in cui nella valutazione di uno strumento finanziario sono utilizzati sia input osservabili sul mercato (livello 2) sia input non osservabili (livello 3), se quest'ultimo è ritenuto significativo, come meglio definito di seguito, lo strumento è classificato nel livello 3 della gerarchia del fair value.
Non sono presenti in bilancio attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente.
Non sono presenti in bilancio attività non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente.
Per le attività e passività finanziarie iscritte in bilancio in base al costo ammortizzato, classificate nelle categorie contabili delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", la determinazione del fair value è rilevante ai soli fini informativi, in linea alle disposizioni previste dal principio contabile di riferimento IFRS 7. In particolare:
Con riferimento agli impieghi a medio-lungo termine performing e per quelli deteriorati si deve precisare che i metodi e le assunzioni utilizzati per la stima del fair value sono frutto di valutazioni soggettive (livello 3); per tale ragione, il fair value riportato in bilancio, ai soli fini di disclosure, potrebbe risultare significativamente diverso rispetto ai valori determinati per finalità differenti così come potrebbe non risultare comparabile con quello fornito da altre istituzioni finanziarie.
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
| Attività/Passività non misurate al fair value o | Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| misurate al fair value su base non ricorrente | VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.385.464 | 1.340.517 1.378.700 | 1.383.986 | ||||||
| Totale | 1.385.464 | 1.340.517 1.378.700 | 1.383.986 | ||||||
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.273.720 | 1.269.481 1.279.882 | 1.263.168 | ||||||
| Totale | 1.273.720 | 1.269.481 1.279.882 | 1.263.168 |
Legenda:
VB=Valore di bilancio L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Non sono presenti in bilancio attività e passività finanziarie non valutate al fair value classificate in corrispondenza del livello 1 e del livello 2 della gerarchia di fair value.
Le attività e le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, classificate sostanzialmente tra i rapporti creditizi verso banche e clientela sono classificate nel livello 3, in quanto:
Per le citate tipologie di strumenti finanziari, la selezione delle tecniche e dei parametri utilizzati nella stima del fair value da indicare in bilancio ai soli fini di disclosure, nonché l'apprezzamento in merito alla rilevanza degli input non osservabili, richiedono significativi elementi di giudizio; non si può quindi escludere che un differente apprezzamento di tali parametri o il ricorso a tecniche di valutazione alternative possano condurre a valori di fair value significativamente differenti, anche in funzione delle diverse finalità per le quali gli stessi sono stati determinati.
Ai sensi dell'IFRS 7 paragrafo 28 si rappresenta che alla data di bilancio non si rilevano impatti derivanti dal cosiddetto "Day one Profit/Loss", inteso come differenza tra il fair value al momento della rilevazione iniziale (prezzo della transazione) e l'importo determinato a quella data utilizzando una tecnica di valutazione, dal momento che la società non detiene strumenti finanziari diversi dalle attività/passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.
Tutti i dati della nota integrativa, se non diversamente indicato, sono da intendersi in migliaia di Euro.
La cassa di ProFamily a dicembre 2020 ammonta ad Euro 224.
4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche
| Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | Fair Value | Valore di bilancio | Fair Value | ||||||||
| Composizione | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate |
L1 L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate |
L1 L2 | L3 | |
| 1. Depositi e conti correnti 2. Finanziamenti: 2.1 Pronti contro termine 2.2 Finanziamenti per leasing 2.3 Factoring - pro s olvendo - pro soluto 2.4 Altri finanziamenti 3. Titoli di debito 3.1 titoli strutturati 3.2 altri titoli di debito 4. Altre attività |
3.176 | 3.176 | 39.338 | 39.338 | |||||||
| Totale | 3.176 | 3.176 | 39.338 | 39.338 | |||||||
Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
L'importo si riferisce per Euro 329 mila a rapporti di c/c intrattenuti con Banco BPM S.p.A. e Euro 2.847 mila per rapporti di c/c intrattenuti con Banco Posta.
4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso società finanziarie
Fattispecie non presente.
| Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
| Composizione | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L 1 |
L 2 |
L 3 |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L 1 |
L 2 |
L 3 |
| 1. Finanziamenti | ||||||||||||
| 1.1 Finanziamenti per leasing | ||||||||||||
| di cui: senza opzione finale d'acquisto | ||||||||||||
| 1.2 Factoring -pro-solvendo -pro-soluto |
||||||||||||
| 1.3 Credito al consumo | 1.376.912 | 4.535 | 1.336.500 1.334.198 | 4.353 | 1.343.837 | |||||||
| 1.4 Carte di credito | ||||||||||||
| 1.5 Prestiti su pegno | ||||||||||||
| 1.6 Finanziamenti concessi in relazione ai servizi di pagamento prestati |
||||||||||||
| 1.7 Altri finanziamenti | ||||||||||||
| di cui: da escussione di garanzie e impegni | ||||||||||||
| 2. Titoli di debito | ||||||||||||
| 2.1 titoli strutturati | ||||||||||||
| 2.2 altri titoli di debito | ||||||||||||
| 3. Altre attività | 593 | 248 | 841 | 668 | 143 | 811 | ||||||
| Totale 1.377.505 | 4.783 | 1.337.341 1.334.866 | 4.496 | 1.344.648 |
Legenda:
L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31.12.2020 |
31.12.2019 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
|
| 1. Titoli di debito | ||||||
| a) Amministrazioni pubbliche | ||||||
| b) Società non finanziarie | ||||||
| 2. Finanziamenti verso: | ||||||
| a) Amministrazioni pubbliche | ||||||
| b) Società non finanziarie | 61.569 | 111 | 59.542 | 223 | ||
| c) Famiglie | 1.314.158 | 4.424 | 1.273.809 | 4.130 | ||
| 3. Altre attività | 1.778 | 248 | 1.515 | 143 | ||
| Totale 1.377.505 | 4.783 | 1.334.866 | 4.496 |
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Write-off parziali complessivi * |
|
| Titoli di debito Finanziamenti Altre attività |
1.324.006 | 62.548 608 |
41.432 404 |
4.949 | 4.693 15 |
36.897 156 |
||
| Totale 31.12.2020 | 1.324.006 | 63.156 | 41.836 | 4.949 | 4.708 | 37.053 | ||
| Totale 31.12.2019 | 1.254.440 | 89.539 | 37.608 | 4.645 | 4.468 | 33.112 | ||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
*Valore da esporre a fini informativi
4.5a Finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Write-off parziali complessivi* |
|
| 1. Finanziamenti oggetto di concessione |
||||||||
| conforme con le GL 2. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione 3. Nuovi finanziamenti |
209 54.163 |
208 9.173 |
1.246 | 1 240 |
43 1.420 |
990 | ||
| Totale 31.12.2020 | 54.372 | 9.381 | 1.246 | 241 | 1.463 | 990 |
* Valore da esporre a fini informativi
4.6 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: attività garantite
Fattispecie non presente.
8.1 Attività materiali a uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
| Attività/Valori | Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|
|---|---|---|---|
| 1. Attività di proprietà | 310 | 459 | |
| a) terreni | |||
| b) fabbricati | |||
| c) mobili | 128 | 173 | |
| d) impianti elettronici | |||
| e) altre | 182 | 286 | |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 1.524 | 2.107 | |
| a) terreni | |||
| b) fabbricati | 1.456 | 2.074 | |
| c) mobili | |||
| d) impianti elettronici | |||
| e) altre | 68 | 33 | |
| Totale | 1.834 | 2.566 | |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
8.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo
Fattispecie non presente.
8.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
Fattispecie non presente.
8.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value
Fattispecie non presente.
8.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione
Fattispecie non presente.
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A. | Esistenze iniziali lorde | 2518 | 944 | 93 | 1214 | 4.769 | |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | 444 | 771 | 93 | 895 | 2.203 | ||
| A.2 Esistenze iniziali nette | 2.074 | 173 | - | 319 | 2.566 | ||
| B. Aumenti: | 5 | 131 | 136 | ||||
| B.1 Acquisti | 5 | 5 | |||||
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | |||||||
| B.3 Riprese di valore | |||||||
| B.4 Variazioni positive di fair value | |||||||
| imputate a: | |||||||
| a) patrimonio netto | |||||||
| b) conto economico | |||||||
| B.5 Differenze positive di cambio | |||||||
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti | |||||||
| a scopo di investimento | |||||||
| B.7 Altre variazioni | 131 | 131 | |||||
| C. Diminuzioni: | 618 | 50 | 200 | 868 | |||
| C.1 Vendite | |||||||
| C.2 Ammortamenti | 618 | 44 | 200 | 862 | |||
| C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: |
6 | 6 | |||||
| a) patrimonio netto | |||||||
| b) conto economico | 6 | 6 | |||||
| C.4 Variazioni negative di fair value | |||||||
| imputate a: | |||||||
| a) patrimonio netto | |||||||
| b) conto economico | |||||||
| C.5 Differenze negative di cambio | |||||||
| C.6 Trasferimenti a: | |||||||
| a) attività materiali detenute a | |||||||
| scopo di investimento | |||||||
| b) attività non correnti e gruppi di | |||||||
| attività in via di dismissione | |||||||
| C.7 Altre variazioni | |||||||
| D. Rimanenze finali nette | 1.456 | 128 | 250 | 1.834 | |||
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | 1.062 | 821 | 93 | 1.095 | 3.071 | ||
| D.2 Rimanenze finali lorde | 2.518 | 949 | 93 | 1.345 | 4.905 | ||
| E. | Valutazione al costo | 1.456 | 128 | 250 | 1.834 |
| 31.12.2020 | 31.12.2019 | |||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Valutazione | Attività valutate al costo |
Attività valutate al fair value |
Attività valutate al |
Attività valutate al fair value |
| 1. Avviamento | costo | |||
| 2. Altre Attività immateriali: | ||||
| 2.1 di proprietà | 969 | 1.368 | ||
| - generate internamente | ||||
| - altre | 969 | 1.368 | ||
| 2.2 diritti d'uso acquisiti con il leasing | ||||
| Totale 2 | 969 | 1.368 | ||
| 3. Attività riferibili al leasing finanziario: | ||||
| 3.1 beni inoptati | ||||
| 3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione | ||||
| 3.3 altri beni | ||||
| Totale 3 | ||||
| Totale (1 + 2 + 3) | 969 | 1.368 | ||
| Totale | 969 | 1.368 |
| Totale | |
|---|---|
| A. Esistenze iniziali | 1.368 |
| B. Aumenti: | 117 |
| B.1 Acquisti | 117 |
| B.2 Riprese di valore | |
| B.3 Variazioni positive di fair value | |
| - a patrimonio netto | |
| - a conto economico | |
| B.4 Altre variazioni | |
| C. Diminuzioni: | 516 |
| C.1 Vendite | |
| C.2 Ammortamenti | 516 |
| C.3 Rettifiche di valore | |
| - a patrimonio netto | |
| - a conto economico | |
| C.4 Variazioni negative di fair value | |
| - patrimonio netto | |
| - conto economico | |
| C.5 Altre variazioni | |
| D. Rimanenze finali | 969 |
Le attività immateriali sono composte per la quasi totalità da software (licenze d'uso di applicativi e sviluppi di nuove funzionalità). Si segnala altresì che non vi sono attività immateriali costituite in garanzia di propri debiti ne impegni per l'acquisto di attività immateriali.
| Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|
|---|---|---|
| Crediti Erario per Addizionale IRES | 130 | |
| Totale imposte correnti | 130 | |
| Benefici ai dipendenti Svalutazione crediti deducibili in esercizi successivi Fondi per rischi e oneri Perdite di esercizi precedenti Costi deducibili in esercizi successivi Avviamento Attività finanziarie Passività finanziarie Altre poste di bilancio |
4.609 674 8 |
5.347 484 4 |
| Totale imposte anticipate | 5.291 | 5.835 |
| Totale complessivo voce 100 | 5.291 | 5.965 |
| Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|
|---|---|---|
| Accantonamento per IRAP Accantonamento per adizionale IRES |
531 211 |
199 |
| Totale imposte correnti | 742 | 199 |
| Plusvalenze da cessione immobili | ||
| Attività finanziarie | ||
| Passività finanziarie | ||
| Altre poste di bilancio | ||
| Totale imposte differite | ||
| Totale complessivo voce 60 | 742 | 199 |
Gli acconti versati nel corso dell'esercizio con riferimento all'addizionale IRES, pari a Euro 209 mila, e all'IRAP, pari a Euro 621, sono stati compensati con il debito verso l'Erario, dovuto per imposte correnti, generando un saldo a debito pari Euro 742 mila.
10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
| Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
||
|---|---|---|---|
| 1. | Esistenze iniziali | 5.833 | 5.467 |
| 2. | Aumenti | ||
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili |
381 | 378 | |
| c) riprese di valore d) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti |
381 | 378 | |
| 3. | Diminuzioni | ||
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili |
927 | 12 | |
| d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L.214/2011 b) altre |
927 | 12 | |
| 4. | Importo finale | 5.287 | 5.833 |
10.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L.214/2011 (in contropartita del conto economico)
| Totale | Totale | ||
|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | 31.12.2019 | ||
| 1. | Importo iniziale | 5.347 | 5.347 |
| 2. | Aumenti | ||
| 3. | Diminuzioni | 738 | |
| 3.1 Rigiri | 738 | ||
| 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta | |||
| a) derivante da perdite d'esercizio | |||
| b) derivante da perdite fiscali | |||
| 3.3 Altre diminuzioni | |||
| 4. | Importo finale | 4.609 | 5.347 |
10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
Fattispecie non presente.
| Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
||
|---|---|---|---|
| 1. | Esistenze iniziali | 2 | |
| 2. | Aumenti | ||
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili |
2 | 2 | |
| c) altre | 2 | 2 | |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | |||
| 2.3 Altri aumenti | |||
| 3. | Diminuzioni | ||
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri |
|||
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | |||
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | |||
| d) altre | |||
| 3.2 | Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 | Altre diminuzioni | ||
| 4. | Importo finale | 4 | 2 |
10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
Fattispecie non presente
| 31.12.2020 | 31.12.2019 | |
|---|---|---|
| Risconti attivi | 13 | 137 |
| Crediti verso fornitori | 217 | 96 |
| Crediti verso Erario | 1.539 | 174 |
| Depositi cauzionali | 19 | 19 |
| Crediti verso Società del Gruppo | 9 | 9 |
| Diversi | 1.316 | 1.826 |
| Totale | 3.113 | 2.261 |
La voce "Crediti verso Erario" è composta per la quasi totalità da un credito relativo all'imposta di bollo assolta in modalità virtuale pari a Euro 1.524 mila. La voce "Diversi" include Euro 800 mila per crediti verso compagnie di assicurazione per attività di intermediazione.
1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti
| Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | verso banche |
verso società finanziarie |
verso clientela |
verso banche |
verso società finanziarie |
verso clientela |
| 1. Finanziamenti 1.1 Pronti contro termine |
1.180.000 | 1.255.000 | ||||
| 1.2 Altri finanziamenti | 1.180.000 | 1.255.000 | ||||
| 2. Debiti per leasing | 88 | 855 | 301 | 1.040 | ||
| 3. Altri debiti | 92.777 | 23.541 | ||||
| Totale | 1.272.865 | 855 | 1.278.842 | 1.040 | ||
| Fair value - livello1 | ||||||
| Fair value - livello2 | ||||||
| Fair value - livello3 | 1.268.626 | 855 | 1.262.128 | 1.040 | ||
| Totale Fair value | 1.268.626 | 855 | 1.262.128 | 1.040 |
Si veda quanto illustrato alla sezione 10 - Attività fiscali e passività fiscali dell'attivo.
| Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|
|---|---|---|
| Accantonamenti di spese in attesa di fatture dai fornitori | 9.792 | 11.247 |
| Accantonamenti a fronte spese per il personale | 6 | 43 |
| Debiti verso Erario per IVA da versare | 25 | |
| Debiti verso Erario per ritenute da versare | 348 | 423 |
| Debiti verso Erario per altri | 21 | 12 |
| Debiti verso Enti previdenziali per contributi da versare | 318 | 368 |
| Debiti verso fornitori | 1.073 | 1.577 |
| Debiti verso assicurazioni * | 1.346 | 2.762 |
| Risconti passivi | 63 | 114 |
| Ratei passivi | 23 | 3 |
| Debiti vs Capogruppo per consolidato fiscale ** | 1.514 | 2.159 |
| Debiti verso Società del Gruppo | 1.670 | 1.804 |
| Somme a disposizione di Terzi | 2.305 | 2.067 |
| Diversi | 1.209 | 359 |
| Totale | 19.688 | 22.963 |
(*) L'importo si riferisce ai premi assicurativi ricevuti dalla clientela per polizze sottoscritte da riversare alle compagnie di assicurazione.
(**) La Società, in qualità di controllata, ha aderito per il triennio 2019-2021 all'istituto del consolidato fiscale nazionale.
9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
| Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|
|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali | 52 | 39 |
| B. Aumenti | 17 | 13 |
| B1. Accantonamenti dell'esercizio | 9 | 6 |
| B2. Altre variazioni in aumento | 8 | 7 |
| C. Diminuzioni | ||
| C1. Liquidazioni effettuate | ||
| C2. Altre variazioni in diminuzione | - | |
| D. Rimanenze finali | 69 | 52 |
Dal 2006, con la riforma della previdenza complementare, il Trattamento di Fine Rapporto è costituito dalle quote che restano in azienda, vale a dire quelle maturate fino al momento della scelta operata dal dipendente in merito alla destinazione futura della propria competenza. L'importo di Trattamento di Fine Rapporto calcolato ai sensi dell'art. 2120 del c.c. ammonta al 31 dicembre 2020 a Euro 45 mila.
Per la determinazione del valore di bilancio del Trattamento di Fine Rapporto sono stati utilizzati i seguenti principali dati relativi ai singoli dipendenti, riferiti al 31 dicembre 2020 e individuati per codice matricola:
Inoltre per la determinazione del TFR al 31 dicembre 2020 si è tenuto conto delle variabili attuariali, demografiche e finanziarie.
Per quanto riguarda le prime, il tasso di mortalità è stato ricavato dal "Tavole IPS55", il tasso di invalidità dal "Tavole INPS – 2000", mentre il turnover è stato stimato nella misura del 1,5%.
Per quanto riguarda le seconde è stato stimato un tasso di attualizzazione del 0,72%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva Eur Composite AA al 31.12.2020, utilizzando come pesi i rapporti tra l'importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l'importo totale da pagare e anticipare fino all'estinzione della popolazione considerata.
| Voci/valori | Importo 31.12.2020 |
Importo 31.12.2019 |
|---|---|---|
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
||
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | ||
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | ||
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | 5.609 | 2.822 |
| 4.1. controversie legali e fiscali | 749 | 795 |
| 4.2. oneri del personale | 450 | 753 |
| 4.3. altri | 4.410 | 1.274 |
| Totale | 5.609 | 2.822 |
Gli altri fondi sono composti dall'indennità suppletiva di clientela nei confronti della rete agenziale per Euro 1.327 mila, da un fondo di Euro 3.083 mila stanziato a seguito dell'"Amendment Agreement" firmato il 18 dicembre 2020 con le controparti Crédit Agricole SA, Crédit Agricole Consumer Finance SA, e Agos-Ducato, relativo agli oneri stimati che ProFamily verrà a sostenere, tra cui ad esempio, la chiusura delle filiali dirette e l'interruzione dei rapporti commerciali, per i quali sono in corso delle interlocuzioni che, nel rispetto delle tempistiche e delle modalità previste dal contratto, già precedentemente richiamato, si concluderanno nel prossimo futuro.
| Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
Fondi di quiescenza |
Altri fondi per rischi ed oneri |
Totale | |
|---|---|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali | 2.822 | 2.822 | ||
| B. Aumenti | ||||
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | 3.609 | 3.609 | ||
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | ||||
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | ||||
| B.4 Altre variazioni | ||||
| C. Diminuzioni | ||||
| C.1 Utilizzo dell'esercizio | 822 | 822 | ||
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | ||||
| C.3 Altre variazioni | ||||
| D. Rimanenze finali | 5.609 | 5.609 |
11.1 Capitale: composizione
| Tipologie | Importo 31.12.2020 |
Importo 31.12.2019 |
|---|---|---|
| 1. Capitale 1.1 Azioni ordinarie 1.2 Altre azioni |
43.000 43.000 |
43.000 43.000 |
| Totale 43.000 |
43.000 |
Il capitale sociale al 31 dicembre 2020 è formato da n. 43 milioni di azioni ordinarie da 1 Euro cadauna. L'azionista, socio unico, è Banco BPM S.p.A..
Fattispecie non presente.
Fattispecie non presente.
Fattispecie non presente.
Ai sensi dell'articolo 2427 comma 7 bis del c.c., le riserve sono interamente utilizzabili e distribuibili. L'analisi della composizione del Patrimonio netto è la seguente:
| Riepilogo utilizzazioni effettuate negli ultimi tre esercizi |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie | Importo | Possibilità di utilizzo |
Quota disponibile |
Per copertura perdite |
Per altre ragioni |
| Capitale sociale | 43.000 | = | = | ||
| Riserva legale | 2.874 | B | 2.874 | ||
| Versamenti in conto capitale | 9.861 | A, B | 9.861 | ||
| Utili a nuovo e altre riserve | 29.211 | A, B, C | 23.781 | ||
| Riserve da valutazione | (9) | = | = |
Legenda: A per aumento di capitale; B per copertura perdite; C per distribuzione ai soci. In base a quanto disposto dall'art. 2427del Codice Civile, comma 22-septies, si riporta la destinazione dell'utile 2020:
Tutti i dati della nota integrativa, se non diversamente indicato, sono da intendersi in migliaia Euro.
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito |
Finanziamenti | Altre operazioni |
Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto a conto economico |
|||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla ivit à c omples s iva |
|||||
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
47.392 | 47.392 | 23.830 | ||
| 3. 1 Credit i vers o banc he 3. 2. Credit i vers o s oc iet à finanz iarie 3. 3. Credit i vers o c lient ela |
47.392 | 47.392 | 23.830 | ||
| 4. Derivati di copertura 5. Altre Attività 6. Passività finanziarie |
|||||
| Totale | 47.392 | 47.392 | 23.830 | ||
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired di cui: interessi attivi su leasing |
Gli interessi verso clientela sono comprensivi della maturazione dei costi/proventi accessori relativi ai finanziamenti riconducibili e determinabili sin dall'origine e distribuiti nel tempo con il metodo del costo ammortizzato.
Gli interessi attivi si riferiscono esclusivamente alle competenze derivanti dall'erogazione di finanziamenti nell'ambito del credito al consumo.
Nell'ambito del costo ammortizzato rientrano le principali seguenti componenti:
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni |
Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. | Passività finanziarie valutate | |||||
| al costo ammortizzato: | ||||||
| 1. 1 debit i vers o banc he |
11.220 | 11.220 | 5.749 | |||
| 1. 2 debit i vers o s oc iet à finanz iarie |
||||||
| 1. 3 debit i vers o c lient ela |
8 | 8 | 4 | |||
| 1.4 titoli in circolazione | ||||||
| 2. | Passività finanziarie di | |||||
| negoziazione | ||||||
| 3. | Passività finanziarie designate | |||||
| al fair value | ||||||
| 4. | Altre passività | |||||
| 5. Derivati di copertura | ||||||
| 6. Attività finanziarie | ||||||
| Totale | 11.228 | 11.228 | 5.753 | |||
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing |
8 | 8 | 4 |
Gli interessi passivi si riferiscono quasi esclusivamente alle competenze maturate sui finanziamenti ricevuti da Banco BPM S.p.A..
| Dettaglio | Totale | Totale | |
|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | 31.12.2019 | ||
| a) | Operazioni di leasing | ||
| b) | Operazioni di factoring | ||
| c) | Credito al consumo | 9.430 | 5.173 |
| d) | Garanzie rilasciate | ||
| e) | Servizi di: | 134 | 96 |
| - gestione fondi per conto terzi | |||
| - intermediazione in cambi | |||
| - distribuzione prodotti | 134 | 96 | |
| - altri | |||
| f) | Servizi di incasso e pagamento | ||
| g) | Servicing in operazioni | ||
| di cartolarizzazioni | 177 | 113 | |
| h) | Altre commissioni | ||
| Totale | 9.741 | 5.382 |
La componente principale è riconducibile alla commissione di istruttoria pratica, non ricompreso nel costo ammortizzato in quanto considerato recupero dei costi sostenuti in fase di valutazione del merito creditizio e dell'erogazione.
| Dettaglio/Settori | Totale | Totale | |
|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | 31.12.2019 | ||
| a) | Garanzie ricevute | ||
| b) | Distribuzione di servizi da terzi | ||
| c) | Servizi di incasso e pagamento | ||
| d) | Altre commissioni: | 984 | 509 |
| - Credito al consumo | 460 | 197 | |
| - Altre | 524 | 312 | |
| Totale | 984 | 509 |
L'importo di Euro di 524 mila riguarda commissioni passive relative a servizi di terzi ed alla gestione pratiche assicurative.
8.1 Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| Rettifiche di valore (1) |
Riprese di valore (2) |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Terzo stadio | Primo e | Totale 31.12.2019 |
||||
| Primo e secondo stadio |
Write-off | Altre | secondo stadio |
Terzo stadio | |||
| 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso società finanziarie 3. Crediti verso clientela Crediti impaired acquisiti o originati - per leasing - per factoring - per credito al consumo - altri crediti Altri crediti - per leasing |
769 | 405 | 12.057 | (226) | (3.266) | 9.739 | 4.787 |
| - per factoring - per credito al consumo - prestiti su pegno - altri crediti |
769 | 405 | 12.008 49 |
(224) (2) |
(3.266) | 9.692 47 |
4.765 22 |
| Totale | 769 | 405 | 12.057 | (226) | (3.266) | 9.739 | 4.787 |
| Rettifiche di valore nette | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terzo stadio | ||||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo e secondo stadio |
Write-off | Altre | Totale 31.12.2020 |
||
| 1. Finanziamenti oggetto di concessione conforme con le GL |
40 | 40 | ||||
| 2. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione |
940 | 918 | 1.858 | |||
| 3. Nuovi finanziamenti | ||||||
| Totale | 980 | 918 | 1.898 |
| Tipologia di spese/Valori | Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|---|---|---|
| 1) Personale dipendente | 3.827 | 2.798 |
| a) salari e stipendi | 2.675 | 2.004 |
| b) oneri sociali | 747 | 549 |
| c) indennità di fine rapporto | 167 | 107 |
| d) spese previdenziali | ||
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | 9 | 6 |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | ||
| - a contribuzione definita | ||
| - a benefici definiti | ||
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | 81 | 60 |
| - a contribuzione definita | 81 | 60 |
| - a benefici definiti | ||
| h) altri benefici a favore dei dipendenti | 148 | 72 |
| 2) Altro personale in attività | ||
| 3) Amministratori e Sindaci | 195 | 107 |
| 4) Personale collocato a riposo | ||
| 5) Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende | ||
| 6) Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società | 3.455 | 1.570 |
| Totale | 7.477 | 4.475 |
10.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria
| Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|
|---|---|---|
| 1) Personale dipendente | 58 | 62 |
| - impiegati | 35 | 35 |
| - quadri direttivi | 21 | 24 |
| - dirigenti | 2 | 3 |
| 2) Altro personale | 46 | 42 |
| Totale | 104 | 104 |
| Voci / componenti | Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|---|---|---|
| - Manutenzione e noleggio hardware e software e trasmissione dati | 839 | 487 |
| - Fitti passivi | 74 | |
| - Pulizie locali | 48 | 13 |
| - Postali, telegrafiche, telefoniche e telex | 151 | 146 |
| - Spese viaggio | 20 | 55 |
| - Canoni di noleggio auto | 74 | 136 |
| - Cancelleria e stampati | 4 | 4 |
| - Compensi professionali e servizi di terzi | 4.121 | 2.447 |
| - Spese esattori | 1.471 | 519 |
| - Spese legali | 1.483 | 691 |
| - Premi di assicurazione | 11 | 29 |
| - Spese pubblicitarie | 136 | 197 |
| - Contributi associativi | 25 | 136 |
| - Manutenzioni varie | 9 | 3 |
| - Spese rappresentanza | 36 | |
| - Spese visure e certificazioni | 85 | 42 |
| - Spese bancarie | 1.145 | 693 |
| - Compensi Società di Revisione | 110 | 108 |
| - Spese vitto e alloggio dipendenti e spese mediche | 5 | 12 |
| - Altre spese | 63 | 25 |
| Sub-Totale A | 9.874 | 5.779 |
| Imposte e Tasse | ||
| - Bolli corrisposti al fisco | 69 | 40 |
| - Altre imposte e tasse | 52 | 33 |
| Sub-Totale B | 121 | 73 |
| Totale A + B | 9.995 | 5.852 |
11.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativo a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione
Fattispecie non presente.
11.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni e garanzie rilasciate: composizione
Fattispecie non presente.
| Totale | Totale | |
|---|---|---|
| 31.12.2020 | 31.12.2019 | |
| Accant. Fondo indennità suppletiva clientela | 240 | 190 |
| Accant. Fondo dismissione filiali | 1.103 | |
| Accant. Altri Fondi | 1.747 | 409 |
| Totale | 3.090 | 599 |
La voce degli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri ammonta a Euro 3,1 milioni. A seguito dell'"Amendment Agreement" firmato il 18 dicembre 2020 con le controparti Crédit Agricole SA, Crédit Agricole Consumer Finance SA, e Agos-Ducato, la Società ha predisposto un apposito fondo a fronte degli oneri stimati che ProFamily verrà a sostenere, tra cui ad esempio, l'interruzione dei rapporti commerciali e la chiusura delle filiali dirette. Si veda per ulteriori chiarimenti, anche quanto riportato in Nota Integrativa nella Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri – Voce 100 del passivo.
| Attività/componente reddituale | Ammortamento (a) |
Rettifiche di valore per deterioramento (b) |
Riprese di valore (c) |
Risultato netto ( a + b - c ) |
|
|---|---|---|---|---|---|
| A. | Attività materiali | ||||
| A.1 Ad uso funzionale | 862 | 6 | 868 | ||
| - di proprietà - diritti d'uso acquisiti con |
147 | 6 | 153 | ||
| il leasing A.2 Detenute a scopo di investimento - di proprietà - diritti d'uso acquisiti con il leasing |
715 | 715 | |||
| A.3 Rimanenze | |||||
| Totale | 862 | 6 | 868 |
13.1 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali. composizione
| Attività/Componente reddituale | Ammortamento (a) |
Rettifiche di valore per deterioramento (b) |
Riprese di valore (c) |
Risultato netto ( a + b - c ) |
|
|---|---|---|---|---|---|
| 1. | Attività immateriali diverse dall'avviamento |
||||
| 2. 3. |
1.1 di proprietà 1.2 diritti d'uso acquisiti con il leasing Attività riferibili al leasing finanziario Attività concesse in leasing operativo |
516 | 516 | ||
| Totale | 516 | 516 |
| Voci / componenti | Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Altri oneri di gestione | ||
| - Penali | 1 | 2 |
| - Oneri autocartolarizzazione | 178 | 305 |
| - Sopravvenienze passive non riconducibili | 503 | 346 |
| Totale | 682 | 653 |
| Voci / componenti | Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Altri proventi di gestione | ||
| - Recupero spese legali | 180 | 120 |
| - Recupero spese incasso | 4.823 | 2.329 |
| - Sopravvenienze attive non riconducibili | 52 | 13 |
| - Altri | 339 | 158 |
| 5.394 | 2.620 |
19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione
| Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|
|---|---|---|
| 1. Imposte correnti (-) | (5.430) | (3.089) |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | (65) | |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | ||
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla L.214/2011 (+) |
||
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | (546) | 366 |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | ||
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3 bis+/-4+/-5) | (6.041) | (2.723) |
| Esercizio 2020 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Componenti reddituali/Settori | IRES | IRAP | ||
| Imponibile | Imposte | Imponibile | Imposte | |
| Utile (Perdita) prima delle imposte | 17.947 | |||
| Onere fiscale teorico 27,5% | 4.935 | |||
| Valore della produzione netta | 20.848 | |||
| Onere fiscale teorico 5,57% | 1.161 | |||
| Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi | 1.339 | 368 | ||
| Differenze temporanee di esercizi precedenti annullate | (2.918) | (802) | ||
| Differenze che non si riverseranno negli esercizi successivi | ||||
| Variazioni negative d'imponibile permanenti | (845) | (232) | ||
| Imponibile fiscale | 15.523 | |||
| Imposte correnti IRES | 4.269 | |||
| Imponibile IRAP | 20.848 | |||
| Imposte correnti IRAP | 1.161 |
Per l'esercizio 2020 l'aliquota fiscale in vigore applicabile è determinata sommando le aliquote fiscali nominali dell'IRES (27,5%) e dell'IRAP (5,57%).
21.1 - Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive
| Interessi attivi | Commissioni attive | Totale | Totale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Controparte | Banche | Società finanziarie |
Clientela | Banche | Società finanziarie |
Clientela | 31.12.2020 | 31.12.2019 |
| 1. Leasing finanziario - beni immobili - beni mobili - beni strumentali - beni immateriali |
||||||||
| 2. Factoring - su crediti correnti - su crediti futuri - su crediti acquistati a titolo definitivo - su crediti acquistati al di sotto del valore originario - per altri finanziamenti |
||||||||
| 3. Credito al consumo - prestiti personali - prestiti finalizzati - cessione del quinto 4. Prestiti su pegno 5. Garanzie e impegni - di natura commerciale - di natura finanziaria |
47.392 5.678 36.158 5.556 |
9.430 492 8.464 474 |
56.822 6.170 44.622 6.030 |
29.040 3.526 22.309 3.205 |
||||
| Totale | 47.392 | 9.430 | 56.822 | 29.040 |
Oltre alle fattispecie sopra esposte si segnalano commissioni attive pari a Euro 176 mila per attività di servicing svolte nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione, Euro 18 mila per la distribuzione di mutui e Euro 116 mila per altri servizi di terzi.
Fattispecie non presente.
| Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo |
Rettifiche di valore |
Valore netto |
Valore lordo |
Rettifiche di valore |
Valore netto |
|
| 1. Non deteriorate | 1.386.554 | (9.642) | 1.376.912 | 1.343.294 | (9.096) | 1.334.198 |
| - prestiti personali - prestiti finalizzati - cessione del quinto |
72.500 1.163.794 150.260 |
(1.080) (7.896) (666) |
71.420 1.155.898 149.594 |
88.120 1.107.398 147.776 |
(976) (7.466) (654) |
87.144 1.099.932 147.122 |
| 2. Deteriorate | 41.432 | (36.897) | 4.535 | 37.374 | (33.021) | 4.353 |
| Prestiti personali - sofferenze - inadempienze probabili - esposizioni scadute deteriorate Prestiti finalizzati |
8.752 502 922 |
(8.752) (328) (454) |
- 174 468 |
7.926 685 927 |
(7.926) (492) (398) |
- 193 529 |
| - sofferenze - inadempienze probabili - esposizioni scadute deteriorate Cessione del quinto |
23.569 1.736 2.907 |
(23.563) (1.185) (1.495) |
6 551 1.412 |
20.131 2.276 3.318 |
(20.127) (1.595) (1.715) |
4 681 1.603 |
| - sofferenze - inadempienze probabili - esposizioni scadute deteriorate |
251 1.485 1.308 |
(235) (724) (161) |
16 761 1.147 |
252 884 975 |
(234) (438) (96) |
18 446 879 |
| Totale | 1.427.986 | (46.539) | 1.381.447 | 1.380.668 | (42.117) | 1.338.551 |
| Finanziamenti non deteriorati |
Finanziamenti deteriorati |
||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fasce temporali | Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
Totale 31.12.2020 |
Totale 31.12.2019 |
|
| - fino a 3 mesi | 5.641 | 4.773 | 294 | 198 | |
| - oltre 3 mesi e fino a 1 anno | 54.974 | 51.537 | 215 | 239 | |
| - oltre 1 anno e fino a 5 anni | 904.047 | 851.482 | 2.405 | 2.710 | |
| - oltre 5 anni | 412.250 | 426.406 | 1.621 | 1.206 | |
| - durata indeterminata | |||||
| Totale | 1.376.912 | 1.334.198 | 4.535 | 4.353 |
D.13 – Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni
ProFamily S.p.A. non ha in bilancio attività iscritte a garanzia di proprie passività.
C.1 - Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente
In data 16 dicembre 2020 ProFamily S.p.A. ha ceduto alla società veicolo ProFamily SPV S.r.l. un portafoglio per un valore pari a circa 958,5 milioni nell'ambito di una nuova operazione di autocartolarizzazione con sottostante crediti al consumo bonis derivanti da prestiti finalizzati e prestiti
personali (con l'esclusione di "cessione del quinto"). Nel corso del primo trimestre del 2021 la società veicolo emetterà alcune classi di titoli obbligazionari che verranno sottoscritte dalla società cedente.
| Attività finanziarie cedute rilevate per intero | Passività finanziarie associate | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
di cui: deteriorate | Valore di bilancio | di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
||
| Attività finanziarie detenute per la negozazione 1. Ttitoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Finanziamenti 4. Derivati Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 1. Ttitoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Finanziamenti Attività finanziarie designate al fair value 1. Ttitoli di debito 2. Finanziamenti Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1. Ttitoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Finanziamenti |
||||||||
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
||||||||
| 1. Ttitoli di debito | ||||||||
| 2. Finanziamenti | 910.878 | 910.878 | 136 | |||||
| Totale 31.12.2020 | 910.878 | 910.878 | 136 | |||||
| Totale 31.12.2019 |
ProFamily S.p.A. in osservanza alle norme di vigilanza riservate agli intermediari finanziari iscritti al nuovo "Albo Unico" di cui all'art. 106 del TUB, opera nel rispetto dei tre ordini della disciplina del "Basel Committee", comunemente indicati come pilastri (pillars):
• il primo pilastro, introduce il concetto di requisito patrimoniale, necessario per fronteggiare i rischi tipici dell'attività finanziaria (rischio di credito, di controparte, di mercato, di cambio e operativi); ai fini del primo pilastro, a seguito di un assessment sui rischi da fronteggiare, ProFamily S.p.A. effettua il calcolo del requisito patrimoniale per il rischio di credito utilizzando il metodo standard e per il rischio operativo utilizzando il metodo base.
• il secondo pilastro, richiede una strategia e un processo di controllo, dell'adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica, convalidata dall'autorità di vigilanza, chiamata a ratificare o integrare il modello di Risk management e Supervision approntato dalla società stessa; il controllo prudenziale relativo al pillar II si svolge a livello consolidato. ProFamily S.p.A. ha recepito la Direttiva di Gruppo in materia di Processo Interno di Valutazione dell'Adeguatezza Patrimoniale e ha fornito alla Capogruppo le indicazioni per la redazione del Rendiconto ICAAP per il Gruppo Banco BPM.
• il terzo pilastro, introduce gli obblighi di informativa al pubblico riguardante l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi di controllo; tali obblighi sono assolti su base consolidata.
ProFamily S.p.A. è un intermediario finanziario iscritto nel nuovo "Albo Unico" di cui all'art. 106 del Testo Unico Bancario, ed ha ad oggetto sociale la concessione di finanziamenti. ProFamily S.p.A. ha inoltre ottenuto l'abilitazione alla intermediazione di prodotti assicurativi. ProFamily S.p.A. fronteggia pertanto rischi rivenienti dalla propria attività quale Intermediario Finanziario e Assicurativo.
ProFamily S.p.A. ha adottato un completo Sistema di Controlli idoneo a rispondere alle esigenze di contenimento dei rischi; tale Sistema si basa su criteri di sorveglianza propedeutici alla definizione di politiche / procedure di gestione del rischio che, attraverso appropriate attività di misurazione, monitoraggio e controllo, permettono l'attenuazione del rischio in essere. A quanto sopra vanno aggiunte le prassi di costante controllo esplicate dal personale coinvolto.
L'attività è stata contraddistinta dall'adozione di una strategia commerciale consona al particolare momento congiunturale, ed è orientata al raggiungimento di obiettivi prioritari, quali lo sviluppo e la contestuale gestione del rischio di credito, anche attraverso modelli di valutazione e approvazione del credito stesso. Lo sviluppo commerciale è comunque soggetto ad una attenta valutazione e verifica delle fonti d'affari prima del convenzionamento e ad un monitoraggio continuo della qualità delle stesse.
In tale contesto, caratterizzato da pesanti ripercussioni sull'economia mondiale e nazionale nonché sull'operatività delle imprese, ProFamily, in osservanza alle normative vigenti, ha posto in essere, tra le altre, un'articolata serie di interventi finalizzati al sostegno della propria clientela. ProFamily ha aderito alle moratorie Assofin e ABI nonché alle moratorie del "Decreto Cura Italia" soprattutto per le PMI: al 31 dicembre 2020 il totale delle richieste di moratoria in stock che sono state accolte è di 5.676.
Le strutture della società hanno gestito tutte le richieste di moratoria pervenute dalla clientela con la massima tempestività.
Le richieste di moratoria accolte hanno riguardato esclusivamente la gestione dei prestiti in essere mediante l'accodamento di un numero definito di rate (rate intere o solo quota capitale, col mantenimento della quota interessi secondo il piano d'ammortamento originario) e non l'erogazione di nuovo credito, per cui non sono state necessarie modifiche sostanziali alle politiche di valutazione e accettazione in ingresso.
Si rimanda a quanto specificato nel paragrafo precedente.
La Società ha accentrato su Capogruppo la funzione di Risk Management e si è dotata di una regolamentazione del credito, contenuta in documenti di processo e procedure informatiche, coerente con le strategie di sviluppo ed il modello di business adottato.
L'intero processo riguardante il credito, dalla fase di istruttoria a quella di erogazione, nonché a quella di monitoraggio delle posizioni, risulta essere regolato, nei suoi tratti essenziali, dal Consiglio di Amministrazione e dal Comitato Politiche di Credito nei limiti dei poteri conferitigli.
In base al Sistema dei Controlli, come principio generale, tutte le concessioni di credito alle diverse controparti devono essere autorizzate da un soggetto/organo, che disponga degli idonei poteri, precedentemente attribuitigli. La modalità con la quale viene esercitata la concessione del credito è riesaminata periodicamente, tenendo conto della qualifica e dell'esperienza dei soggetti con potere decisionale.
Per perseguire gli obiettivi di miglioramento della qualità del portafoglio, l'intero processo del credito è stato oggetto dei seguenti interventi:
In base al Sistema dei Controlli Interni, sono di seguito elencate le strutture coinvolte nell'attività creditizia con le specifiche competenze. L'operatività è segmentata sulla base delle peculiarità dei singoli segmenti di prodotto distribuiti.
La Funzione Politiche di Credito opera sotto la responsabilità del Responsabile Crediti e Monitoraggio , ha il compito di applicare le regole per la valutazione del merito creditizio coerentemente alla strategia di rischio definita dalla Società, di definire le metodologie di misurazione del rischio, di verificare il rispetto dei limiti complessivi stabiliti per l'assunzione dei relativi rischi, e di accertare la coerenza dell'operatività delle singole linee di prodotto con gli obiettivi di rischio-rendimento stabiliti.
La Funzione elabora e predispone i cosiddetti "metodi di studio" per la valutazione del merito creditizio della clientela, ed analizza e realizza le procedure di score che, su base statistica, sintetizzano molteplici elementi informativi sui soggetti analizzati integrando informazioni provenienti da diverse fonti (credit bureau esterni, rating di gruppo, informazioni integrative derivanti dalle fonti d'affari). Le regole di credito sono opportunamente differenziate per i singoli prodotti distribuiti e per il canale distributivo utilizzato.
Partecipa attivamente al processo di concessione del credito provvedendo all'approvazione della pratica previa valutazione del merito creditizio in modo coerente con le politiche di credito. Si avvale dei "metodi di studio", previsti e realizzati dalla Funzione Crediti, integrandoli, negli aspetti indeterminati, con le informazioni aziendali e infragruppo. Fornisce all'Amministrazione le informazioni necessarie all'erogazione del credito.
L'organizzazione interna della Funzione è strutturata in gradi di delibera, per cui il personale opera in funzione del rischio potenziale da assumere. Per elevati livelli di rischio i poteri di delibera arrivano alla Direzione.
Al fine di incrementare il livello di specializzazione, la Funzione Processing è strutturata in isole suddivise secondo le varie categorie di prodotto (Prestiti Personali Agenti, Prestiti Personali Captive, Finalizzato, Cessione del Quinto).
A fronte della valutazione del merito creditizio e dell'approvazione del finanziamento effettuate dalle funzioni precedentemente illustrate, l'Amministrazione eroga le somme inviando i bonifici sul circuito.
La funzione, nell'ambito delle attività relative al bilancio d'esercizio e alle segnalazioni di vigilanza si occupa della classificazione dei crediti mediante procedure automatiche che, in maniera oggettiva, classificano i clienti secondo lo status di rischio (bonis, scaduto, scaduto deteriorato, inadempienza probabile, sofferenza).
A presidio del rischio di credito la Funzione Amministrazione, congiuntamente alla funzione Pianificazione e Controllo, certifica l'ammontare delle svalutazioni.
La Funzione Recupero Crediti opera sotto la responsabilità del Responsabile Crediti e Monitoraggio, controlla e governa l'attività di recupero mediante la gestione delle relative politiche di azione sulla clientela e la definizione dei criteri con cui le società esterne attivano il recupero sulla clientela stessa. Inoltre, facendo uso di strumenti rilevatori di anomalie nei comportamenti della clientela e della rete, la funzione gestisce tecnicamente tutti gli interventi anche su fattispecie ad alto rischio, come le posizioni in sofferenza, indicando e/o coordinando, con le strutture convenzionate e/o con i legali esterni, le azioni esecutive e cautelari.
Il processo di recupero si articola in gradi di intensità crescente che iniziano con lettere di sollecito di pagamento, interventi telefonici e visite domiciliari, fino ad arrivare livelli di recupero più elevato che prevedono azioni giudiziali tramite studi legali esterni.
Il Responsabile della Funzione, per le pratiche per le quali decade il beneficio del termine (DBT), dopo aver espletato le azioni di recupero specializzato mediante studi legali esterni, attiva il processo di passaggio a perdita. Infine, in base alle deleghe conferite, il Responsabile della Funzione può anche, secondo le autonomie previste, effettuare degli ammortamenti definitivi delle posizioni accettando delle somme a "stralcio". Tale attività non è effettuata su posizioni in bonis, ma solo su posizioni già "deteriorate".
Con cadenza periodica, la funzione rilascia dei report statistici sui risultati dell'attività, e fornisce delle analisi di performance e di strategia utilizzata.
ProFamily S.p.A. mira a minimizzare il rischio di credito a diversi livelli e in più funzioni:
Il modello adottato da ProFamily S.p.A. per la copertura del rischio credito si basa sulle informazioni, desunte dai comportamenti della clientela creditrice, relative alla puntualità dell'adempimento nel pagamento delle rate. Partendo da tali informazioni, il portafoglio crediti viene classificato in 9 fasce di arretrato sulla base del numero dei pagamenti in arretrato (da nessuna rata in ritardo ad oltre 7 rate non pagate).
Per la rilevazione del mancato adempimento sono necessari circa 10 giorni per qualsiasi forma di pagamento (per la cessione del quinto è riconosciuta una franchigia superiore in relazione alla particolarità del prodotto).
La copertura del rischio credito viene effettuata sulla base della considerazione che il numero delle rate in ritardo esprime, con diretta correlazione, la probabilità che il credito passi a sofferenza. Ogni pratica viene associata alla propria fascia di ritardo e per ogni fascia di ritardo viene operata una svalutazione percentuale di carattere forfettario, (percentuale di copertura) differenziata per canale distributivo (Captive/Trade) e per tipologia di prodotto (Prestiti Personali/Prestiti Finalizzati/ Cessione del Quinto). La svalutazione è applicata al credito rilevato alla fine del mese di riferimento della chiusura contabile (credito residuo e scaduto impagato).
La società ha in essere un processo di verifica delle coperture e dello staging in linea con il principio IFRS9, mediante un metodo di confronto. In particolare l'analisi condotta su dicembre 2020, come già quella del periodo precedente, ha rilevato che le attuali coperture sui 3 stage sono più che adeguate per una prudente copertura del rischio di credito. La Società, alla luce dei risultati emersi, ha ritenuto opportuno mantenere l'attuale livello di provisioning sul rischio di credito in quanto maggiormente conservativo. L'analisi ha anche valutato una sensitivity sull'ECL basata su 3 diversi scenari e l'attuale provisioning che la Società ha deciso di mantenere risulta capiente anche nell'eventualità di uno scenario pessimistico. Per quanto riguarda lo staging, l'analisi ha permesso di rilevare un set di pratiche che, benché non avessero ancora manifestato arretrati, sono state valutate con significativo incremento del rischio, per cui si è provveduto a riclassificarle da stage 1 a stage 2. E' in corso la validazione del modello da parte delle competenti strutture di Capogruppo. Per quanto riguarda gli
scenari che sono stati analizzati, a titolo di mera sensitivity, riportiamo come sarebbe variato il saldo delle svalutazioni, rispettivamente, in caso di ponderazione al 100% dello scenario pessimistico (Euro 38,4 milioni), al 100% dello scenario base (Euro 36,4 milioni) e al 100% dello scenario ottimistico (Euro 35 milioni).
L'applicazione dei modelli di perdita di valore sugli strumenti finanziari performing in ProFamily è distinta per i seguenti due portafogli:
Per quanto concerne il portafoglio residuale dei prestiti personali Captive, la Capogruppo fornisce su base trimestrale le percentuali di svalutazione da applicare ai crediti performing in stage 1 e stage 2 trattandosi di clientela di Banco BPM. Tali percentuali sono determinate secondo modelli sviluppati dalla capogruppo che nel corso dell'esercizio sono stati oggetto di opportuna rivisitazione al fine di tenere in opportuna considerazione gli effetti rivenienti dalla situazione determinata dalla pandemia Covid-19.
Per i prestiti e le cessioni originate dalla rete Trade, le percentuali di svalutazione adottate sono differenziate per stage IFRS 9, per rate in ritardo e per prodotto. Per ogni tipologia di prodotto esiste un modello di accantonamento specifico che definisce la quota da accantonare per i prestiti regolari coi pagamenti (nessun giorno di ritardo) fino a definire progressivamente la svalutazione da applicare ai prestiti in sofferenza. Le percentuali di accantonamento variano da un minimo di 0,36% (prestiti finalizzati) e 0,25% per la cessione del quinto fino ad arrivare alla completa svalutazione del credito (100% di accantonamento) sulle sofferenze e, in generale, sui prestiti che hanno oltre le 7 rate non pagate.
Sempre in base al ritardo nei pagamenti delle rate, i crediti sono uniformemente classificati come di seguito dettagliato, anche in base ai parametri definiti dalla normativa in vigore. Procedure seguite e metodologie utilizzate nella gestione e nel controllo delle attività finanziarie deteriorate.
Sofferenze: il passaggio a sofferenza avviene in corrispondenza della decadenza del beneficio del termine, come regola generale al superamento di 210 giorni di ritardo, a partire dal primo giorno del mese successivo. Con la decadenza del beneficio del termine, si interrompe la maturazione degli interessi contrattuali, le varie voci del credito (capitale residuo, interessi, spese, etc.) sono consolidate, decorre quindi il conteggio degli interessi di mora, ed il credito viene svalutato integralmente. La decadenza del beneficio del termine può essere effettuata anche prima del raggiungimento della predetta soglia, sulla base di una valutazione analitica della singola posizione deteriorata.
Inadempienze probabili: rientrano in tale categoria le posizioni non classificate in sofferenza, per le quali si ritiene che, senza il ricorso ad azioni specifiche di recupero crediti, il debitore possa adempiere integralmente alle sue obbligazioni; rientrano in tale classificazione le posizioni precedentemente classificate come "incaglio" e comunque quelle posizioni che hanno superato 150 giorni continuativi di ritardo ed hanno uno scaduto superiore al 10% sul saldo in essere.
Scaduto deteriorato: l'approccio utilizzato è per debitore. Rientrano in tale categoria le posizioni non classificate in sofferenza e inadempienza probabile, con un debito scaduto in via continuativa da oltre 90 giorni e con il maggiore tra i due seguenti valori, pari o superiori alla soglia del 5%:
• quota scaduta sull'intera esposizione del debitore alla data di riferimento della segnalazione;
• media giornaliera delle quote scadute sull'intera esposizione.
Esposizioni in bonis: rientrano in tale categoria le altre esposizioni non classificate nelle categorie sopra indicate.
Le svalutazioni determinate secondo le percentuali attribuite alle singole pratiche, seguono la classificazione dei crediti come sopra. In base alle disposizioni di Banca d'Italia sono riepilogate nelle rettifiche di valore di portafoglio tutte le rettifiche sulle attività in bonis, e nelle rettifiche di valore specifiche quelle sulle attività deteriorate.
Come previsto dagli ITS emanati dall'EBA e recepiti da Banca d'Italia, la classificazione dei crediti prevede una nuova categoria, trasversale rispetto alle altre categorie creditizie, relativa alle forborne exposures: rientrano in tale classificazione i crediti caratterizzati da una difficoltà finanziaria del debitore per i quali la Società ha accordato una concessione (misura di forbearance). Operativamente si è definito che le funzioni di Recupero e Contact Center, dopo avere accertato la difficoltà finanziaria del cliente ed accordato una concessione relativa al prestito in essere mediante specifiche azioni di post-vendita, categorizzano la posizione a forborne mediante apposito flag sul sistema.
La situazione rappresentata nella tabella seguente evidenzia il rapporto percentuale tra le rettifiche di valore (specifiche e di portafoglio) e l'esposizione lorda dei crediti al 31 dicembre 2020, in matrice per forma tecnica e status di rischio.
La percentuale complessiva di copertura si colloca al 3,27%. Si precisa che le percentuali di copertura sono influenzate sia dalle politiche di gestione dei crediti in sofferenza, che prevedono il passaggio a perdita solo dopo aver espletato tutte le attività di recupero stragiudiziale, sia dal mancato ricorso alla cessione dei crediti a terzi. La percentuale di copertura dei crediti in bonis è pari a 0,70%; dei crediti scaduti è pari al 40,40%; delle inadempienze probabili è pari al 59,36% mentre delle sofferenze è pari al 100%, le stesse risultano essere interamente coperte.
| Prestiti personali | Prestiti Finalizzati | Cessione e delegazione | TOTALE | |
|---|---|---|---|---|
| Bonis | 1,53% | 0,68% | 0,38% | 0,70% |
| Scaduto | 48,24% | 51,43% | 9,16% | 40,40% |
| Inadempienze probabili | 65,38% | 68,29% | 48,84% | 59,36% |
| Sofferenza | 100,00% | 99,97% | 93,10% | 99,93% |
| Copertura tot. | 11,99% | 2,86% | 1,18% | 3,27% |
Per quanto riguarda i Prestiti Finalizzati, la percentuale di copertura riflette lo sviluppo commerciale indirizzato verso settori merceologici caratterizzati da un basso profilo di rischio.
I dati relativi alla Cessione del Quinto includono anche la delegazione di pagamento e considerano la presenza delle coperture assicurative a mitigazione del rischio di controparte (per la Cessione).
| Portafogli/qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Altre esposizioni non deteriorate |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 22 | 1.631 | 3.130 | 24.487 | 1.356.194 | 1.385.464 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||||
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | ||||||
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
||||||
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | ||||||
| Totale 31.12.2020 | 22 | 1.631 | 3.130 | 24.487 | 1.356.194 | 1.385.464 |
| Totale 31.12.2019 | 21 | 1.405 | 3.069 | 30.694 | 1.343.511 | 1.378.700 |
| Deteriorate | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta | Write-off parziali complessivi* |
Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta | Totale (esposizione netta) |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3. Attività finanziarie designate al fair value 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 5. Attività finanziarie in corso di dismissione |
41.836 | (37.053) | 4.783 | 1.390.338 | (9.657) | 1.380.681 | 1.385.464 | |
| Totale 31.12.2020 Totale 31.12.2019 |
41.836 37.607 |
(37.053) (33.112) |
4.783 4.495 |
1.390.338 1.383.318 |
(9.657) (9.113) |
1.380.681 1.374.205 |
1.385.464 1.378.700 |
*Valore da esporre a fini informativi
3. Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/stadi di rischio | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
8.699 | 7.458 | 8.329 | 8 | 122 | 4.245 | |||
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
|||||||||
| Totale 31.12.2020 | 8.699 | 7.458 | 8.329 | 8 | 122 | 4.245 | |||
| Totale 31.12.2019 | 11.657 | 8.569 | 10.467 | 8 | 36 | 4.201 |
4. Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi
| Causali/ stadi di rischio |
Rettifiche di valore complessive Di cui:attività finanziarie Attività rientranti Attività rientranti Attività rientranti impaired nel primo stadio nel secondo stadio nel terzo stadio acquisite o originate |
Accantonamenti complessivi su impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
Totale | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
di cui: svalutazioni individuali | di cui: svalutazioni collettive | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
di cui: svalutazioni individuali | di cui: svalutazioni collettive | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
di cui: svalutazioni individuali | di cui: svalutazioni collettive | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | |||
| Rettifiche complessive iniziali | (4.646) | (4.646) (4.467) | (4.467) (33.112) | (33.112) | (42.225) | ||||||||||||
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate Cancellazioni diverse dai write-off Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) Modifiche contrattuali senza cancellazioni Cambiamenti della metodologia di stima Write-off non rilevati direttamente a conto economico Altre variazioni |
(303) | (303) | (240) (1) |
(1) | (240) (8.791) 5.022 (172) |
(8.791) 5.022 (172) |
(9.334) 5.022 (173) |
||||||||||
| Rettifiche complessive finali | (4.949) | (4.949) (4.708) | (4.708) (37.053) | (37.053) | (46.710) | ||||||||||||
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off Write-off rilevati direttamente a conto economico |
(11) 405 |
(11) 405 |
(11) 405 |
| Valori lordi / valore nominale | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/stadi di rischio | Trasferimenti tra primo e Trasferimenti tra secondo secondo stadio e terzo stadio |
Trasferimenti tra primo e terzo stadio |
||||
| Da primo stadio a secondo stadio |
Da secondo stadio a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 50.488 | 10.778 | 6.717 | 110 | 7.548 | 188 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | ||||||
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione | ||||||
| 4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate | ||||||
| Totale 31.12.2020 | 50.488 | 10.778 | 6.717 | 110 | 7.548 | 188 |
| Totale 31.12.2019 | 77.334 | 4.332 | 4.159 | 321 | 13.391 | 290 |
| Valori lordi | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Trasferimenti tra primo e | Trasferimenti tra secondo e terzo | Trasferimenti tra primo e | |||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | secondo stadio | stadio | terzo stadio | ||||||||
| Da primo stadio a secondo |
Da secondo stadio a primo |
Da secondo stadio | Da terzo stadio a secondo |
Da primo stadio a terzo |
Da terzo stadio a primo |
||||||
| stadio | stadio | a terzo stadio | stadio | stadio | stadio | ||||||
| A. Finanziamenti valutati al costo ammortizzato | 6.599 | 4.364 | 404 | 4 | 801 | 17 | |||||
| A.1 oggetto di concessione conforme con le GL | 205 | 21 | |||||||||
| A.2 oggetto di altre misure di concessione | 6.394 | 4.343 | 404 | 4 | 801 | 17 | |||||
| A.3 nuovi finanziamenti | |||||||||||
| B. Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | |||||||||||
| B.1 oggetto di concessione conforme con le GL | |||||||||||
| B.2 oggetto di altre misure di concessione | |||||||||||
| B.3 nuovi finanziamenti | |||||||||||
| Totale 31.12.2020 | 6.599 | 4.364 | 404 | 4 | 801 | 17 |
6.1 Esposizioni creditizie e fuori bilancio verso banche e società finanziarie: valori e netti
| Tipologie esposizioni/valori | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore |
Esposizione | Write-off | |
|---|---|---|---|---|---|
| Deteriorate | deteriorate Non |
complessive e accantonamenti complessivi |
Netta | parziali complessivi* |
|
| A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA a) Sofferenze - di cui: esposizioni oggetto di concessioni b) Inadempienze probabili - di cui: esposizioni oggetto di concessioni c) Esposizioni scadute deteriorate - di cui: esposizioni oggetto di concessioni d) Esposizioni scadute non deteriorate - di cui: esposizioni oggetto di concessioni e) Altre esposizioni non deteriorate - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
3.176 | 3.176 | |||
| Totale A | - 3.176 |
3.176 | - | ||
| B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI BILANCIO a) Deteriorate b) Non deteriorate |
|||||
| Totale B | - | - | - | - - |
|
| Totale ( A + B ) | - 3.176 |
- 3.176 |
- |
*Valore da esporre a fini informativi
6.2 Esposizioni creditizie per cassa verso banche e società finanziarie: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Fattispecie non presente.
6.2bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche e società finanziarie: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia
Fattispecie non presente.
6.3 Esposizioni creditizie per cassa verso banche e società finanziarie: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Fattispecie non presente.
| Esposizione lorda |
Rettifiche di | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni/valori | Deteriorate | deteriorate Non |
valore complessive e accantonamenti complessivi |
Esposizione Netta |
Write-off parziali complessivi* |
| A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA | |||||
| a) Sofferenze | 32.572 | (32.550) | 22 | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 731 | (731) | |||
| b) Inadempienze probabili | 4.013 | (2.382) | 1.631 | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 9 | (3) | 6 | ||
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 5.251 | (2.121) | 3.130 | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 84 | (49) | 35 | ||
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | 28.566 | (4.079) | 24.487 | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 427 | (95) | 332 | ||
| e) Altre esposizioni non deteriorate | 1.358.596 | (5.578) | 1.353.018 | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 1.067 | (103) | 964 | ||
| Totale A | 41.836 | 1.387.162 | (46.710) | 1.382.288 | - |
| B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI BILANCIO | |||||
| a) Deteriorate | |||||
| b) Non deteriorate | |||||
| Totale B | - | - | - | - - |
|
| Totale ( A + B ) | 41.836 | 1.387.162 | (46.710) | 1.382.288 | - |
*Valore da esporre a fini informativi
| Tipologie finanziamenti/valori | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
Esposizione Netta |
Write-off parziali complessivi* |
|---|---|---|---|---|
| A. Finanziamenti in sofferenza: | 683 | (678) | 5 | |
| a) Oggetto di concessione conforme con le GL | ||||
| b) Oggetto di altre misure di concessione | 683 | (678) | 5 | |
| c) Nuovi finanziamenti | ||||
| B. Finanziamenti in inadempienze probabili: | 43 | (25) | 18 | |
| a) Oggetto di concessione conforme con le GL | ||||
| b) Oggetto di altre misure di concessione | 43 | (25) | 18 | |
| c) Nuovi finanziamenti | ||||
| C. Finanziamenti scaduti deteriorati: | 520 | (287) | 233 | |
| a) Oggetto di concessione conforme con le GL | ||||
| b) Oggetto di altre misure di concessione | 520 | (287) | 233 | |
| c) Nuovi finanziamenti | ||||
| D. Altri finanziamenti scaduti non deteriorati: | 5.349 | (1.269) | 4.080 | |
| a) Oggetto di concessione conforme con le GL | 36 | (12) | 24 | |
| b) Oggetto di altre misure di concessione | 5.313 | (1.257) | 4.056 | |
| c) Nuovi finanziamenti | ||||
| E. Altri finanziamenti non deteriorati: | 58.405 | (435) | 57.970 | |
| a) Oggetto di concessione conforme con le GL | 381 | (32) | 349 | |
| b) Oggetto di altre misure di concessione | 58.024 | (403) | 57.621 | |
| c) Nuovi finanziamenti | ||||
| Totale (A+B+C+D+E) | 65.000 | (2.694) | 62.306 |
* Valore da esporre a fini informativi
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
|---|---|---|---|
| A. Esposizione lorda iniziale | 28.308 | 4.014 | 5.285 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | |||
| B. Variazioni in aumento | 13.423 | 9.257 | 16.085 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate | 1.024 | 2.191 | 15.499 |
| B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate | |||
| B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 11.937 | 6.913 | 351 |
| B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni | |||
| B.5 altre variazioni in aumento | 462 | 153 | 235 |
| C. Variazioni in diminuzione | (9.159) | (9.258) | (16.119) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate | (28) | (441) | (2.778) |
| C.2 write-off | (5.427) | ||
| C.3 incassi | (3.247) | (1.142) | (1.818) |
| C.4 realizzi per cessioni | |||
| C.5 perdite da cessione | |||
| C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | (3) | (7.675) | (11.523) |
| C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni | |||
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (454) | ||
| D. Esposizione lorda finale | 32.572 | 4.013 | 5.251 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | 9 | 223 |
| Causali/Qualità | Esposizioni oggetto di concessioni: deteriorate |
Esposizioni oggetto di concessioni: non deteriorate |
|---|---|---|
| A. Esposizione lorda iniziale | 695 | 551 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | ||
| B. Variazioni in aumento | 419 | 2.328 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate |
190 | 2.193 135 |
| B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione B.5 altre variazioni in aumento |
229 | |
| C. Variazioni in diminuzione | (290) | (1.385) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate C.4 write-off |
(135) (37) |
(190) |
| C.5 incassi C.6 realizzi per cessioni C.7 perdite da cessione C.8 altre variazioni in diminuzione |
(114) (4) |
(266) (929) |
| D. Esposizione lorda finale | 824 | 1.494 |
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili | Esposizioni scadute deteriorate |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
||
| A. Rettifiche complessive iniziali | (28.287) | (614) | (2.610) | (27) | (2.215) | (20) | |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | |||||||
| B. Variazioni in aumento | (12.147) | (154) | (343) | 0 | (145) | (29) | |
| B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate | |||||||
| B.2 altre rettifiche di valore | (11.994) | (138) | (328) | (141) | (29) | ||
| B.3 perdite da cessione | |||||||
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | |||||||
| B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni | |||||||
| B.6 altre variazioni in aumento | (153) | (16) | (15) | (4) | |||
| C. Variazioni in diminuzione | 7.884 | 37 | 571 | 24 | 239 | - | |
| C.1 riprese di valore da valutazione | 571 | 24 | 239 | ||||
| C.2 riprese di valore da incasso | 2.457 | ||||||
| C.3 utili da cessione | |||||||
| C.4 write-off | 5.427 | 37 | |||||
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | |||||||
| C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni | |||||||
| C.7 altre variazioni in diminuzione | |||||||
| D. Rettifiche complessive finali | (32.550) | (731) | (2.382) | (3) | (2.121) | (49) | |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | 3 | 92 |
| Classi di rating esterni | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | classe 1 |
classe 2 |
classe 3 |
classe 4 |
classe 5 |
classe 6 |
Senza rating | Totale |
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.428.998 | 1.428.998 | ||||||
| - Primo stadio | 1.324.005 | 1.324.005 | ||||||
| - Secondo stadio | 63.157 | 63.157 | ||||||
| - Terzo stadio | 41.836 | 41.836 | ||||||
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | ||||||||
| - Primo stadio | ||||||||
| - Secondo stadio | ||||||||
| - Terzo stadio | ||||||||
| C. Attività finanziarie in corso di dismissione | ||||||||
| - Primo stadio | ||||||||
| - Secondo stadio | ||||||||
| - Terzo stadio | ||||||||
| Totale (A + B + C) | 1.428.998 | 1.428.998 | ||||||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate | ||||||||
| D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate | ||||||||
| - Primo stadio | ||||||||
| - Secondo stadio | ||||||||
| - Terzo stadio | ||||||||
| Totale (D) | ||||||||
| Totale (A + B + C + D) | 1.428.998 | 1.428.998 |
La Società per la valutazione del merito creditizio non si avvale di rating esterni né elabora una scala di rating interni da associare alle esposizioni verso la clientela.
La concessione del credito è effettuata tramite l'utilizzo di un motore decisionale. basato su griglie di scoring. che stima il potenziale livello di rischiosità. I modelli utilizzati sono predisposti da società specialistiche che hanno implementato uno schema di accettazione basato su aspetti sociologici ed andamentali desunti dalla performance del portafoglio; tali modelli sono soggetti a revisione periodica da parte della funzione di validazione di Capogruppo.
Fattispecie non presente.
9.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di attività economica della controparte
| Deteriorate | Non deteriorate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/settore controparte | Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta | Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta | Totale (esposizione netta) |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Società finanziarie - Società non finanziarie - Famiglie 2. Attività finanziarie in corso di dismissione - Società finanziarie - Società non finanziarie - Famiglie |
4 2.748 39.084 |
(2) (2.391) (34.660) |
2 357 4.424 |
4.369 62.700 1.323.269 |
(5) (541) |
4.364 62.159 (9.111) 1.314.158 |
4.366 62.516 1.318.582 |
| Totale 31.12.2020 | 41.836 | (37.053) | 4.783 | 1.390.338 | (9.657) 1.380.681 | 1.385.464 |
9.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di area geografica della controparte
| Deteriorate | Non deteriorate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Area geografica | Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta | Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta | Totale (esposizione netta) |
| NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD ISOLE ESTERO |
10.217 6.364 9.153 10.231 5.871 |
(9.026) (5.500) (8.053) (9.107) (5.367) |
1.191 864 1.100 1.124 504 |
419.561 305.721 291.884 208.952 164.191 29 |
(2.679) (1.831) (2.213) (1.667) (1.267) |
416.882 303.890 289.671 207.285 162.924 29 |
418.073 304.754 290.771 208.409 163.428 29 |
| Totale 31.12.2020 | 41.836 | (37.053) | 4.783 | 1.390.338 | (9.657) 1.380.681 | 1.385.464 |
Non vi sono esposizioni al riguardo.
La Società opera attraverso un modello di credito integrato in un processo informatico denominato credit scoring gestito con l'ausilio di un motore decisionale, pur considerando l'operatore quale ultimo ed ineludibile soggetto titolare del potere di valutazione; tale adozione consente modifiche ed integrazioni al processo di valutazione delle pratiche. Sono state adottate 6 griglie di scoring aventi un puntuale potere discriminante.
ProFamily si è dotata di griglie di scoring differenziate ad hoc per macro-categorie di prodotto. In funzione dello sviluppo del business, le griglie potranno ulteriormente essere modificate e adattate alle effettive caratteristiche della clientela e dei canali distributivi mediante un processo di monitoraggio
periodico (back testing) al fine di individuare eventuali scostamenti dalle caratteristiche di base e prevedere deterioramenti della qualità del portafoglio creditizio (stress testing).
La gestione dei cut-off e dei conseguenti livelli di accettazione risponde a criteri di dinamicità e di relazione dei profili di rischio in entrata. Le strategie di cut-off sono definite dalla Funzione Politiche di Credito mediante modelli statistici in grado di sintetizzare il tasso di accettazione come fattore esplicativo, anche se non vincolante, delle dinamiche di rischio di ciascuna "area di business".
I modelli di accettazione del rischio adottati dalla Società sono approvati periodicamente e rivalidati dalla struttura Validazione Interna di Capogruppo nel processo annuale di monitoraggio. Le scorecard in vigore sono state validate dalla Funzione competente della Capogruppo anche nel 2019.
Il rischio di tasso di interesse si sostanzia nel potenziale impatto che variazioni inattese dei tassi di interesse di mercato determinano sugli utili correnti (cash flow risk) e sul valore del patrimonio netto della Società (fair value risk).
Il rischio di tasso di interesse viene misurato sia dal punto di vista reddituale sia dal punto di vista patrimoniale.
Dal punto di vista reddituale, il rischio di tasso di interesse deriva dalla possibilità che una variazione inattesa dei tassi di interesse produca una riduzione del margine di interesse, e quindi degli utili della Società. Tale rischio dipende dunque da:
Dal punto di vista patrimoniale, il rischio di tasso di interesse deriva dalla possibilità che una variazione inattesa dei tassi di interesse produca una variazione negativa nei valori di tutte le poste di bilancio, con conseguente impatto destabilizzante sul patrimonio della Società.
Le principali fonti del rischio di tasso di interesse si possono schematizzare come segue:
Il Gruppo monitora, sia a livello consolidato che di singola Legal Entity, l'esposizione del portafoglio bancario a variazioni avverse dei tassi di interesse, sia dal punto di vista reddituale che patrimoniale. La misurazione del rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario avviene utilizzando
metodologie integrate di Asset and Liability Management (ALM). In particolare, le misure di rischio utilizzate sono:
L'impatto sul margine di interesse è dovuto sia al reinvestimento / rifinanziamento, a nuove condizioni di mercato, delle quote capitale in scadenza (rischio di reinvestimento / rifinanziamento), sia alla variazione della componente cedolare (rischio di riprezzamento, per la sola operatività a tasso variabile). L'impatto sul margine di interesse viene ottenuto mappando le poste in corrispondenza delle date effettive di rischio, ovvero la data di pagamento delle quote capitale per le operazioni a tasso fisso e la data di repricing successiva al cut-off per le operazioni a tasso variabile. Tale approccio, noto come repricing gap, presuppone l'adozione di un orizzonte temporale di riferimento (gapping period), posto uguale ad un anno secondo le best practice di mercato.
L'impatto sul valore economico viene misurato secondo un approccio di full evaluation, ovvero come la variazione di fair value delle poste mappate in ciascuna fascia temporale conseguente ad uno shock parallelo della curva dei tassi spot.
Le metodologie utilizzate per l'analisi di sensitività al rischio di tasso di interesse includono anche la modellizzazione comportamentale delle estinzioni anticipate (sulla base di dati storici e di mercato viene stimato un tasso di pre-payment per ciascuna forma tecnica).
Nella propria operatività, ProFamily S.p.A., mediante l'erogazione di finanziamenti alla clientela (principalmente a tasso fisso), è esposta al rischio di tasso di interesse per il mismatch di scadenze e repricing tra attivo e passivo.
Al fine di minimizzare tale mismatch, ProFamily S.p.A. mensilmente raccoglie il funding necessario presso Banco BPM S.p.A. attraverso una serie di finanziamenti a tasso fisso che replicano la struttura delle erogazioni del periodo. Per questo si avvale di:
Mediante l'erogazione di tali finanziamenti, il rischio di tasso d'interesse sulla durata originaria dei prestiti erogati è sostanzialmente neutralizzato in capo a ProFamily S.p.A..
Si precisa, infine, che la Società non detiene al momento, né ha mai detenuto, contratti derivati, titoli azionari o obbligazionari.
| Voci/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi | Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltrte 5 anni fino a 10 anni |
Oltre i 10 anni | indeterminata Durata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività 1.1 Titoli di debito |
||||||||
| 1.2 Crediti 1.3 Altre attività |
14.426 | 96.819 | 99.438 | 184.379 | 880.939 | 109.410 | 53 | |
| 2. Passività 2.1 Debiti 2.2 Titoli di debito 2.3 Altre passività |
92.777 | 134 | 380.116 | 165.162 | 635.531 | |||
| 3. Derivati finanziari Opzioni 3.1 Posizioni lunghe 3.2 Posizioni corte Altri derivati 3.3 Posizioni lunghe 3.4 Posizioni corte |
L'esposizione al rischio di tasso di interesse dal punto di vista reddituale viene misurata dalla variazione del margine di interesse atteso su un orizzonte temporale di un anno a seguito di uno shock parallelo sulla curva dei tassi spot di +/- 100 basis points.
La tabella seguente riporta i risultati della stima di tale variazione al 31 dicembre 2020.
| Dati in milioni di Euro | |
|---|---|
| Variabile | Dato al 31 dicembre 2020 |
| Sensitivity del margine di interesse +100bps | 1,18 |
| Sensitivity del margine di interesse -100bps | -0,32 |
L'esposizione al rischio di tasso di interesse dal punto di vista patrimoniale viene misurata dalla variazione del valore economico (fair value) a seguito di uno shock parallelo sulla curva dei tassi spot di +/- 100 basis points.
La tabella seguente riporta i risultati della stima di tale variazione al 31 dicembre 2020.
| Dati in milioni di Euro | |
|---|---|
| Variabile | Dato al 31 dicembre 2020 |
| Sensitivity del valore economico +100bps | -6,74 |
| Sensitivity del valore economico -100bps | 1,47 |
Nella tabella seguente si riporta l'assorbimento patrimoniale corrispondente ad uno shock di +/- 100 bps, ovvero la massima perdita di fair value in rapporto al patrimonio di vigilanza.
| Variabile | Dato al 31 dicembre 2020 |
|---|---|
| Assorbimento Patrimoniale +100bps | -8,03% |
| Assorbimento Patrimoniale - 100bps | 1,75% |
Non esistono a bilancio attività finanziarie e partecipazioni sensibili al rischio di prezzo.
Non esistono a bilancio attività soggette al rischio di cambio.
ProFamily S.p.A. ha adottato un sistema di autovalutazione dei rischi inerenti l'attività svolta in conformità a quello di Capogruppo, sia allo scopo di contenere le perdite reali, sia al fine di monitorare e mitigare i potenziali rischi correlati al proprio business. L'autovalutazione svolta pre scissione sulla vecchia ProFamily, soddisfa anche l'esigenza, avvertita dalla nuova Società di indirizzare secondo logiche di efficienza e diligenza, lo sviluppo e la definizione dei processi prima del loro graduale consolidamento.
Il metodo utilizzato (Self Risk Assessment) è pertanto analogo a quello attualmente in uso presso la Capogruppo; ne sono stati infatti, replicati strumenti e metodologia. L'intera attività è stata svolta in costante collaborazione con la funzione Operational Risk di Capogruppo. Il Self Risk Assessment si avvale della partecipazione dei responsabili di Funzione che vengono intervistati ed invitati ad individuare i potenziali rischi inerenti i processi da loro presidiati, le possibili cause di tali rischi e la combinazione di frequenza e gravità.
Il responsabile di Funzione viene invitato ad assegnare un punteggio alle combinazioni di cause e di rischi, (infatti un rischio potenzialmente grave può essere ritenuto accettabile per la scarsa attitudine al suo verificarsi), e viceversa, un rischio di basso/medio impatto, ma potenzialmente frequente, può essere valorizzato con un punteggio elevato. Una volta determinata la combinazione frequenzagravità, viene chiesto di individuare un'azione di mitigazione per limitare il verificarsi del rischio.
I risultati del Self Risk Assessment vengono sottoposti alla validazione del responsabile della Direzione a cui risponde la funzione intervistata. Una volta validata, l'intera documentazione, comprensiva della mappatura, della metodologia e della sintesi dei risultati, viene sottoposta al vaglio ed all'approvazione del Consiglio di Amministrazione.
Nel contesto del Sistema di Controlli, e col funzionamento delle procedure esistenti per identificare e gestire i rischi operativi, ProFamily S.p.A., interagendo con la Capogruppo, è in grado di individuare gli ambiti in cui la gestione risulta adeguata, e quelli sui quali occorre agire in maniera prioritaria.
La Società ha provveduto ad aggiornare il fondo dedicato ai potenziali impatti economici derivanti dalle disposizioni di Banca d'Italia (emanate il 4 dicembre 2019) sul rimborso anticipato nel credito ai consumatori. Il fondo stima su base probabilistica i potenziali rimborsi di quote upfront sui prestiti in
essere nel portafoglio crediti al 31 dicembre 2020. Nessun fondo è stanziato invece sulle estinzioni anticipate antecedenti la data di emissione delle disposizioni di Banca d'Italia.
Il rischio di liquidità è il rischio derivante dalla potenziale incapacità della Società di far fronte a tutte le scadenze previste o di poterle onorare, ma ad un costo eccessivo. Il monitoraggio del rischio di liquidità nell'ambito di ProFamily S.p.A. fa riferimento alla fattispecie di rischio secondo il quale la Tesoreria possa trovarsi in situazioni future di eccessiva o insufficiente liquidità, con la necessità di investire o di reperire fondi a tassi sfavorevoli rispetto a quelli di mercato.
Il modello di governo, gestione e controllo della liquidità del Gruppo Banco BPM e del relativo rischio, principalmente nella sua accezione di funding liquidity risk è regolato dalla Policy di Liquidità del Gruppo.
E' opportuno sottolineare che la fonte di approvvigionamento per la Società è costituita da raccolta attraverso Banco BPM S.p.A.. Il rischio di liquidità è quindi trasferito sulle strutture del Gruppo e costantemente monitorato dalla Capogruppo. La struttura di raccolta/impiego, molto lineare, è fondata sulla copertura totale dei prestiti erogati tramite finanziamenti concessi da Banco BPM S.p.A. nell'ambito di un fido deliberato dalla Capogruppo.
| Voci/Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino ad 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 3 anni |
Da oltre 3 anni fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Durata indeterminata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per cassa | |||||||||||
| A.1 Titoli di stato | |||||||||||
| A.2 Altri titoli di debito | |||||||||||
| A.3 Finanziamenti | 11.816 | 108 | 9.448 | 23.755 | 79.243 | 114.752 | 210.619 | 560.923 | 280.697 | 101.094 | |
| A.4 Alte attività | |||||||||||
| Passività per cassa | |||||||||||
| B.1 Debiti verso: | |||||||||||
| - Banche | 92.777 | 199 | 228 | 455 | 1.732 | 382.614 | 168.545 | 435.000 | 200.000 | ||
| - Società finanziarie - Clientela |
81 | 81 | 162 | 457 | 74 | ||||||
| B.2 Titoli di debito | |||||||||||
| B.3 Altre passività | |||||||||||
| Operazioni "fuori bilancio" | |||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con | |||||||||||
| scambio di capitale | |||||||||||
| - Posizioni lunghe | |||||||||||
| - Posizioni corte | |||||||||||
| C.2 Derivati finanziari senza | |||||||||||
| scambio di capitale | |||||||||||
| - Differenziali positivi | |||||||||||
| - Differenziali negativi | |||||||||||
| C.3 Finanziamenti da ricevere | |||||||||||
| - Posizioni lunghe | |||||||||||
| - Posizioni corte | |||||||||||
| C.4 Impegni irrevocabili a | |||||||||||
| erogare fondi | |||||||||||
| - Posizioni lunghe | |||||||||||
| - Posizioni corte | |||||||||||
| C.5 Garanzie finanziarie | |||||||||||
| rilasciate | |||||||||||
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute |
Per durata residua contrattuale, sia per le attività che per le passività, si intende la durata residua rispetto alla scadenza prevista nei singoli piani di rimborso dei finanziamenti, senza considerare eventuali clausole di estinzione anticipata.
L'atto di scissione del 27 giugno 2019, anche atto costitutivo della Società, ha assegnato un capitale sociale di Euro 43 milioni, ad oggi interamente versato. Il capitale sociale al 31 dicembre 2020 è formato da n. 43 milioni di azioni ordinarie da 1 Euro cadauna. L'azionista, socio unico, è Banco BPM S.p.A..
| Voci/valori | Importo 31.12.2020 |
Importo 31.12.2019 |
|---|---|---|
| 1. Capitale | 43.000 | 43.000 |
| 2. Sovrapprezzo di emissione 3. Riserve |
||
| - di utili a) legale b) statutaria |
2.875 | 2.589 |
| c) azioni proprie d) altre - altre |
29.210 9.861 |
23.781 9.861 |
| 4. (Azioni proprie) 5. Riserve da valutazione - Titoli di capitale designati al fair value con |
||
| impat t o s ulla reddit ivit à c omples s iva - Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||
| - A t t ivit à finanz iarie (divers e dai t it oli di c apit ale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||
| - A t t ivit à mat eriali - A t t ivit à immat eriali - Copert ura di inves t iment i es t eri - Copertura dei flussi finanziari - Strumenti di copertura (elementi non designati) - Differenze di cambio |
||
| - A t t ivit à non c orrent i e gruppi di at t ivit à in via di dis mis s ione - P as s ivit à finanz iarie des ignat e al fair value con impatto a c ont o ec onomic o (variaz ioni del merit o c redit iz io) |
||
| - Leggi s pec iali di rivalut az ione |
||
| - Ut ili/ perdit e at t uariali relat ivi a piani previdenz iali a benefici definiti - Quot a delle ris erve da valut az ione relat ive a part ec ipaz ioni valut at e al pat rimonio net t o |
(9) | (3) |
| 6. Strumenti di capitale | ||
| 7. Utile (Perdita) dell'esercizio | 11.906 | 5.715 |
| Totale | 96.843 | 84.943 |
Il calcolo del patrimonio di vigilanza è stato effettuato sulla base dei risultati del Conto Economico e dei saldi patrimoniali secondo le istruzioni emanate da Banca d'Italia contenute nella circolare n° 288 del 3 aprile 2015 "Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari" e successivi aggiornamenti.
Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono calcolati sulla base dei valori del bilancio d'esercizio e quindi determinati con l'applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS.
Il patrimonio di vigilanza è calcolato come somma algebrica di componenti positive e negative in relazione alla quantità patrimoniale riconosciuta ad ognuno di essi. Esso è poi composto da tre macro componenti, il capitale primario di classe 1 (Tier1), il capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1) e il capitale di classe 2 (Tier 2).
Nel bilancio d'esercizio di ProFamily S.p.A. non sussistono componenti che rientrano nel patrimonio supplementare per cui il patrimonio base coincide con quello di vigilanza.
Ai fini del calcolo del capitale primario di classe 1, l'utile dell'esercizio 2020 non è stato computato.
| Importo 31.12.2020 |
Importo 31.12.2019 |
|
|---|---|---|
| A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali | 83.968 | 77.859 |
| B. Filtri prudenziali del patrimonio base: B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) |
||
| C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base |
83.968 | 77.859 |
| E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C - D) | 83.968 | 77.859 |
| F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali | ||
| G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negaitivi (-) H. patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare |
||
| L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H - I) | ||
| M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare | ||
| N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) | 83.968 | 77.859 |
ProFamily S.p.A. è una società finanziaria operante nel settore del credito al consumo. La tipologia dei prestiti erogati ricopre i prestiti personali, i prestiti finalizzati, i prestiti auto, i prestiti con delegazione di pagamento e la cessione del quinto. Ciò determina l'esposizione della finanziaria al rischio di credito, al rischio di tasso sul portafoglio dei crediti e al rischio operativo. L'attività core è rivolta alle persone fisiche oltre, in parte assolutamente marginale, alle piccole aziende. L'esposizione nei confronti della clientela e l'esposizione nei confronti del singolo soggetto è marginale sul totale (inferiore all'1% e comunque sempre inferiore al valore assoluto di 1 milione di Euro). Tale portafoglio può essere quindi classificato al dettaglio (retail).
Di seguito sono indicate le metodologie di calcolo adottate per il calcolo del requisito patrimoniale sui rischi di primo pilastro:
| Rischio di credito: | metodologia standardizzata semplificata |
|---|---|
| Rischio operativo: | metodo standard |
La metodologia standardizzata semplificata rappresenta una versione semplificata del metodo standard in quanto non è previsto l'utilizzo delle valutazioni delle agenzie di rating.
Per quanto riguarda il rischio di credito, la Società utilizza un coefficiente pari al 6% (al posto dell'8%) in quanto intermediario finanziario che non raccoglie risparmio tra il pubblico (Cap 5 sez.3 par. 3 della Circolare 216 di Banca d'Italia).
Ai fini della determinazione del requisito per il rischio operativo, ProFamily S.p.A. utilizza il metodo Standardizzato (Traditional Standardized Approach). Tale metodo calcola il requisito patrimoniale applicando al margine d'intermediazione coefficienti regolamentari distinti per ciascuna delle linee di business in cui è suddivisa l'attività aziendale.
Il requisito patrimoniale complessivo si determina come somma dei requisiti relativi alle singole tipologie di rischio (building block).
A seguito dell'iscrizione di ProFamily S.p.A. nell'Albo di cui all'art. 106 del TUB, la Società ha applicato le "Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari" disciplinate nella Circolare n. 288 emanata in data 3 aprile 2015 dalla Banca d'Italia. La citata Circolare prevede, per tutti gli intermediari iscritti, la rimozione del beneficio del 25% degli RWA per le società appartenenti al Gruppo Bancario.
La seguente tabella illustra il calcolo dei requisiti patrimoniali di vigilanza ed i coefficienti di vigilanza rapportati alle attività di rischio:
| Categorie/Valori | Importi non ponderati |
Importi ponderati/ requisiti |
|||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2020 | 31.12.2019 | 31.12.2020 | 31.12.2019 | ||
| A. ATTIVITA' DI RISCHIO | |||||
| A.1 Rischio di credito e di controparte | 1.394.968 | 1.388.708 | 1.065.492 | 1.032.091 | |
| B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA | |||||
| B.1 Rischio di credito e di controparte | 63.917 | 61.913 | |||
| B.2 Requisito per la prestazione dei servizi di pagamento | |||||
| B.3 Requisito a fronte dell'emissione di moneta elettronica | |||||
| B.4 Requisiti prudenziali specifici | 6.638 | 5.767 | |||
| B.5 Totale requisiti prudenziali | 70.555 | 67.680 | |||
| C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA | |||||
| C.1 Attività di rischio ponderate | 1.176.148 | 1.128.227 | |||
| C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) | 7,14% | 6,90% | |||
| C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) | 7,14% | 6,90% |
La società presenta un surplus patrimoniale di Euro 13,4 milioni. Il Tier 1 capital ratio del 31 dicembre 2020 ammonta a 7,14%.
Computando i 11,9 milioni di Euro di utile dell'esercizio 2020 nel patrimonio di vigilanza, il Tier 1 capital ratio salirebbe a 8,15% con un surplus di patrimonio di Euro 25,3 milioni.
| Importo lordo |
Fiscalità | Importo netto |
|
|---|---|---|---|
| 10.Utile (Perdita) d'esercizio | x | x | 11.906 |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | |||
| 20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva a) Variazione di fair value b) Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto 30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) a) Variazione di fair value b) Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto 40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulle altre componenti reddituali a) variazione di fair value (strumento coperto) b) variazione di fair value (strumento di copertura) 50. Attività materiali |
|||
| 60. Attività immateriali | |||
| 70. Piani a benefici definiti | (8) | 2 | (6) |
| 80. Attività non correnti in via di dismissione | |||
| 90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico |
2 | 2 | |
| Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico: | |||
| 110. Coperture di investimenti esteri | |||
| a) variazioni di fair value | |||
| b) rigiro a conto economico | |||
| c) altre variazioni | |||
| 120. Differenze di cambio | |||
| a) variazioni di fair value | |||
| b) rigiro a conto economico | |||
| c) Altre variazioni | |||
| 130. Copertura dei flussi finanziari | |||
| a) variazioni di fair value | |||
| b) rigiro a conto economico | |||
| c) altre variazioni | |||
| di cui: risultato delle posizioni nette | |||
| 140. Strumenti di copertura (elementi non designati) a) variazioni di fair value |
|||
| b) rigiro a conto economico | |||
| c) altre variazioni | |||
| 150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | |||
| a) variazioni di fair value | |||
| b) rigiro a conto economico | |||
| - rettifiche da deterioramento | |||
| - utili/perdite da realizzo | |||
| c) altre variazioni | |||
| 160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | |||
| a) variazioni di fair value | |||
| b) rigiro a conto economico c) altre variazioni |
|||
| 170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | |||
| a) variazioni di fair value | |||
| b) rigido a conto economico | |||
| - rettifiche da deterioramento | |||
| - utili/perdite da realizzo | |||
| c) - altre variazioni | |||
| 180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | |||
| 190. Totale altre componenti reddituali | (8) | 2 | (6) |
| 200. Redditività complessiva (10+190) | (8) | 2 | 11.900 |
Si ritiene utile riportare la definizione di parte correlata prevista dallo IAS 24.
Una parte è correlata ad un'entità se:
Un'operazione con una parte correlata è un trasferimento di risorse, servizi od obbligazioni fra parte correlate, indipendentemente dal fatto che sia stato pattuito un corrispettivo.
Si considerano familiari stretti di un soggetto quei familiari che ci si attende possano influenzare, o essere influenzati, dal soggetto interessato nei loro rapporti con l'entità. Essi possono includere:
Sulla base delle definizioni sopra riportate sono state individuate le seguenti parti correlate:
Vengono di seguito indicati i compensi spettanti per competenza:
Consiglio di Amministrazione Euro 138 mila; Collegio Sindacale Euro 57 mila; Dirigente con responsabilità strategica Euro 326 mila (*).
(*) comprensivo dell'intero incentivo 2020 allo stato stimato quale importo massimo riconoscibile. In aderenza alle previsioni della Policy 2020, gli incentivi sono in quota parte differiti su un periodo
pluriennale; le singole quote differite matureranno dal 2022 in poi subordinatamente alla positiva verifica delle condizioni di accesso tempo per tempo previste.
Non vi sono in essere crediti o garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci.
Si riportano nel seguito i saldi patrimoniali ed economici relativi ad operazioni con le società del Gruppo.
| Stato patrimoniale (Importi in migliaia di Euro) |
Società controllante |
Altre Società del Gruppo |
Altre Società collegate |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Attivo | ||||
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | ||||
| a) crediti verso banche | 330 | 330 | ||
| 80. Attività materiali | 94 | 94 | ||
| 120. Altre attività | 9 | 268 | 277 | |
| Passivo | ||||
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | ||||
| a) debiti | (1.272.865) | (1.272.865) | ||
| 80. Altre passività | (3.179) | (1) | (553) | (3.733) |
| Conto economico (Importi in migliaia di Euro) |
Società controllante |
Altre Società del Gruppo |
Altre Società collegate |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| 10. Interessi attivi e proventi assimilati | |||||
| 20. Interessi passivi ed oneri assimilati | (11.220) | (11.220) | |||
| 40. Commissioni attive | 18 | 176 | 194 | ||
| 50. Commissioni passive | (59) | (59) | |||
| 160. Spese amministrative: | |||||
| a) spese per il personale | (3.518) | (10) | (3.528) | ||
| b) alt re s pes e amminis t rat ive |
(2.085) | (2.085) | |||
| 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | (207) | (207) | |||
| 200. Altri proventi e oneri di gestione | (178) | (178) | |||
| Totale | (17.071) | (12) | (17.083) |
Nel perimetro IFRS 16 di ProFamily rientrano i contratti di locazione delle unità immobiliari destinate all'attività commerciale (filiali) e di sede, che rappresentano più del 99% dei diritti d'uso relativi al leasing. Marginali risultano gli altri contratti, relativi al noleggio della flotta delle auto aziendali. I contratti di leasing a breve termine o di modesto valore sono contabilizzati secondo quanto previsto dal par. 6 dell'IFRS 16. I relativi costi sono indicati nella tabella 12.3 "Altre spese amministrative: composizione".
Secondo quanto previsto dalla Circolare 262 di Banca d'Italia, nel seguito vengono riepilogate le informazioni richieste dal principio contabile IFRS 16, relative ai contratti nei quali il Gruppo risulta essere locatario, contenute nella presente Nota integrativa consolidata, nelle sezioni di seguito indicate:
ProFamily S.p.A. non ha in essere accordi di pagamento basati su azioni proprie, ma partecipa, in qualità di società controllata, ai Piani di remunerazione e incentivazione su strumenti patrimoniali deliberati dalla Capogruppo Banco BPM.
Per maggiore dettaglio si riportano nel paragrafo successivo le informazioni di natura qualitativa legate ai pagamenti basati su propri strumenti patrimoniali del Gruppo Banco BPM.
Banco BPM S.p.A., in qualità di Capogruppo, predispone l'annuale Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione della Banca d'Italia (Circolare n. 285/2013, 25° aggiornamento del 23 ottobre 2018, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione"), dell'art.123-ter del Decreto Legislativo 58/1998 ("Testo Unico della Finanza" o "TUF") e successive modificazioni e dell'art. 84-quater della delibera Consob n.11971/1999 e successive modificazioni ("Regolamento Emittenti").
Le politiche di remunerazione ("Policy"), definiscono — nell'interesse di tutti gli stakeholder — i principi cardine dei sistemi di remunerazione e incentivazione del personale del Gruppo con l'obiettivo, da un lato, di favorire il perseguimento delle strategie, degli obiettivi e dei risultati di
lungo periodo, in coerenza con il quadro generale di politiche di governo e di gestione dei rischi e con i livelli di liquidità e patrimonializzazione, dall'altro, di attrarre e mantenere nel Gruppo soggetti aventi professionalità e capacità adeguate alle esigenze d'impresa, a vantaggio della competitività e del buon governo, perseguendo l'equità interna e verso il mercato del lavoro esterno.
E' inoltre scopo delle politiche di remunerazione del Gruppo garantire un'adeguata remunerazione a fronte di una performance durevole, che permetta, al contempo, di valorizzare il personale, riconoscere il contributo individuale al raggiungimento dei risultati e disincentivare condotte non improntate a criteri di correttezza nelle relazioni con la clientela e di rispetto delle norme o che propendano verso un'eccessiva esposizione al rischio o inducano a violazioni normative.
La remunerazione del personale dipendente del Gruppo prevede una componente variabile (incentivo) collegata al sistema di incentivazione con periodicità annuale; il cui riconoscimento è subordinato alla contestuale positiva verifica di predefinite condizioni di accesso (cancelli) costituite da indicatori di: adeguatezza patrimoniale, adeguatezza della liquidità e di redditività. Successivamente alla verifica dei cancelli, ma in via anticipata rispetto alle eventuali erogazioni, l'ammontare delle risorse economiche effettivamente disponibile è determinato in ragione dei risultati economici conseguiti (coefficiente di rettifica finanziario), nonché di indicatori qualitativi di natura non finanziaria (coefficiente di rettifica non finanziario), in entrambi i casi inclusi e monitorati, in coerenza con il quadro di propensione al rischio del Gruppo, nell'ambito del Risk Appetite Framework.
L'incentivo del personale più rilevante1 identificato per l'anno è suddiviso in una quota up-front e in quote differite.
La quota up-front, da attribuire entro il mese di luglio dell'anno successivo a quello di competenza, a prescindere dal beneficiario è pari al:
Il valore di 430 mila euro rappresenta per il Gruppo il livello di remunerazione variabile di importo particolarmente elevato, determinato in coerenza al criterio stabilito dalle Disposizioni di Vigilanza della Banca d'Italia2 .
Il 50% della quota up-front dell'incentivo è riconosciuto in azioni ordinarie Banco BPM.
Le quote differite sono costituite da:
Per le azioni maturate è previsto un periodo di retention (vincolo alla vendita) di un anno, sia per quelle up-front, sia per le differite; per queste ultime il periodo di retention decorre dal momento in cui la remunerazione differita è maturata. La maturazione delle quote azionarie avviene unitamente alle rispettive quote monetarie, mentre l'effettiva entrata in possesso da parte del beneficiario avviene al termine del periodo di retention.
Sia la quota up-front, sia le quote differite sono soggette a meccanismi di malus e di claw-back, così come declinati nella Policy.
1 Soggetti la cui attività professionale ha, o può avere, un impatto rilevante sul profilo di rischio del Gruppo.
2 Cfr. Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2, Sezione III, Paragrafo 2: "Per importo di remunerazione variabile particolarmente elevato si intende il minore tra: i) il 25 per cento della remunerazione complessiva media degli high earners italiani, come risultante dal più recente rapporto pubblicato dall'EBA; ii) 10 volte la remunerazione complessiva media dei dipendenti della banca".
3 Per personale più rilevante apicale, per Capogruppo l'Amministratore Delegato, il Direttore Generale (ove nominato), i Condirettori Generali e i vertici operativi e direttivi, i responsabili della prima linea manageriale non inclusi tra le funzioni aziendali di controllo e a diretto riporto dell'Amministratore Delegato o del Consiglio di Amministrazione, per Aletti & C. Banca d'Investimento Mobiliare e Banca Akros l'Amministratore Delegato.
Inoltre, in coerenza con le prassi del sistema bancario nazionale e nel rispetto dello spirito delle disposizioni vigenti, nei casi in cui l'incentivo riconosciuto risulti inferiore o pari alla soglia di rilevanza di 50 mila euro e contestualmente inferiore o pari a un terzo della componente fissa della remunerazione individuale, esso è erogato in contanti e in un'unica soluzione; tale previsione non riguarda il personale più rilevante di fascia alta4 (ivi compreso quello apicale) e coloro effettivamente interessati5 da un rapporto tra la remunerazione variabile e fissa superiore al 100%, a cui pertanto è sempre applicata integralmente la norma in termini di differimento e di attribuzione di azioni.
L'Assemblea Ordinaria dei Soci di Banco BPM in data 4 aprile 2020 ha approvato, ai sensi dell'articolo 114-bis del TUF e dell'articolo 84-bis del Regolamento Emittenti, il piano di compensi basati su azioni del Banco BPM S.p.A., così come definito nel Documento Informativo allo scopo predisposto dal Consiglio di Amministrazione in data 18 febbraio 2020, sulla base della Policy; il Piano Annuale prevede la valorizzazione di una quota della componente variabile della remunerazione al personale più rilevante del Gruppo, da corrispondersi mediante assegnazione di azioni ordinarie di Banco BPM S.p.A. a valere sul sistema di incentivazione annuale 2020.
Oltre al piano di compensi basati su azioni del Banco BPM S.p.A., l'Assemblea Ordinaria dei Soci di Banco BPM in data 4 aprile 2020 ha approvato:
La medesima Assemblea si è inoltre espressa con voto non vincolante sulla Sezione II della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti del personale del Gruppo bancario Banco BPM – 2020.
Per maggiori informazioni di dettaglio si rinvia a quanto contenuto nei documenti di seguito indicati: Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2020 (Sezione I e Sezione II) e Documento Informativo su Piano di compensi basato su azioni - Short term incentive 2020, disponibili sul sito internet www.bancobpm.it (sezione Corporate Governance - Politiche di Remunerazione).
Il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM in data 6 febbraio 2020 ha deliberato l'apertura dei cancelli di accesso al Sistema di Incentivazione 2019 nonché:
Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni a valere sui Piani sopra descritti, si rinvia ai rispettivi documenti informativi predisposti ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Emittenti, depositati presso la Sede sociale, Borsa Italiana S.p.A. e a disposizione del pubblico, tra l'altro, sul sito internet del Banco BPM S.p.A. all'indirizzo www.bancobpm.it (dal 2017: sezione Corporate Governance — Politiche di Remunerazione; per gli anni precedenti: sezione Corporate Governance — Assemblea Soci — Assemblea Soci Ante Fusione).
4 Per personale più rilevante di fascia alta, l'Amministratore Delegato, il Direttore Generale, (ove nominato), i Condirettori Generali e i Responsabili della prima linea manageriale di Capogruppo, l'Amministratore Delegato, il Direttore Generale, il Condirettore Generale e il Vice Direttore Generale (ove presenti) di Aletti & C. Banca d'Investimento Mobiliare, Banca Akros e ProFamily.
5 Ex ante.
In determinati casi di risoluzione del rapporto di lavoro, è facoltà unilaterale della Capogruppo pattuire — subordinatamente alle condizioni e secondo le modalità definite nella Policy — eventuali importi per la conclusione anticipata del rapporto di lavoro (per il personale più rilevante, "golden parachute") che possono essere riconosciuti nella misura massima di 24 mensilità di remunerazione fissa (esclusa l'indennità di mancato preavviso determinata secondo quanto stabilito dalla legge) ed entro il limite massimo di euro 2,4 milioni (lordo dipendente).
Il riconoscimento di importi per la conclusione anticipata del rapporto di lavoro è subordinato alla positiva verifica delle condizioni, relative all'esercizio precedente, di adeguatezza patrimoniale e della liquidità; esso è inoltre determinato considerando ogni elemento ritenuto rilevante e in ogni caso:
L'erogazione avviene secondo le medesime modalità previste per il sistema di incentivazione annuale, definite nelle politiche di remunerazione vigenti al momento della cessazione, con riferimento all'ultimo ruolo per il quale è valutata la concessione dell'importo, ferme restando le specificità previste dalle Disposizioni di Vigilanza della Banca d'Italia; pertanto l'erogazione avviene:
L'erogazione degli importi per la conclusione anticipata del rapporto di lavoro, sia per il personale più rilevante, sia per il restante personale, avviene solo in assenza di accertati comportamenti fraudolenti o di colpa grave messi in atto da colui che sia cessato. L'accertamento di tali comportamenti, la cui valutazione in merito alla significatività della colpa è effettuata dal Consiglio di Amministrazione di
Capogruppo, per i soggetti da esso direttamente nominati, o dall'Amministratore Delegato di Capogruppo, per i restanti soggetti, implica l'annullamento delle quote non ancora erogate (malus) e la restituzione di quelle già attribuite (claw-back); tale valutazione avviene dal momento della loro maturazione fino ai successivi cinque anni.
In relazione ai sistemi di incentivazione deliberati dalla Capogruppo, ProFamily ha stanziato nell'esercizio i seguenti importi, a titolo di bonus riconosciuto in azioni per il personale rilevante (l'Amministratore Delegato):
• 9 mila Euro per Sistema di Incentivazione 2020.
Le società controllate, tra cui ProFamily, contabilizzano il costo di competenza del periodo nella voce di conto economico 160a. "Spese amministrative: Spese per il personale" in contropartita di un incremento della voce dello stato patrimoniale passivo 100. "Fondi per rischi ed oneri" in quanto i piani di incentivazione per il personale più rilevante prevedono il pagamento basato su azioni della Capogruppo che verrà regolato dalle singole controllate e, pertanto, si configurano come operazioni "cash settled".
Di seguito vengono riportati i dati di sintesi e i principali indici del Banco BPM S.p.A. calcolati sulla base dei prospetti contabili riclassificati.
| (milioni di euro) | 2019 | 2018 |
|---|---|---|
| Dati economici | ||
| Margine finanziario | 2.105,4 | 2.729,1 |
| Commissioni nette | 1.667,1 | 1.741,3 |
| Proventi operativi | 4.073,5 | 4.748,1 |
| Oneri operativi | (2.377,0) | (2.508,1) |
| Risultato della gestione operativa | 1.696,5 | 2.240,0 |
| Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 1.184,4 | (248,1) |
| Utile (Perdita) dell'esercizio | 942,5 | (151,6) |
| (milioni di euro) | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| Dati patrimoniali | ||
| Totale dell'attivo | 163.563,3 | 158.980,4 |
| Finanziamenti verso clientela (netti) | 105.798,8 | 103.760,8 |
| Attività finanziarie e derivati di copertura | 33.672,0 | 34.219,9 |
| Patrimonio netto | 10.937,6 | 9.036,6 |
| Attività finanziarie della clientela | ||
| Raccolta diretta | 110.627,0 | 108.831,8 |
| Raccolta indiretta | 77.269,8 | 73.143,0 |
| - Risparmio gestito | 48.100,2 | 45.669,2 |
| - Fondi comuni e Sicav | 33.851,6 | 31.529,0 |
| - Gestioni patrimoniali mobiliari e in fondi | 741,1 | 909,1 |
| - Polizze assicurative | 13.507,5 | 13.231,1 |
| - Risparmio amministrato | 29.169,5 | 27.473,7 |
| Dati della struttura | ||
| Numero medio dei dipendenti e altro personale (*) | 19.878 | 18.846 |
| Numero degli sportelli bancari | 1.752 | 1.748 |
| Principi contabili | Regolamento omologazione | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| modifiche | |||||
| IAS 1 | Presentazione del bilancio | 1126/2008 1274/2008; 53/2009; 70/2009; 494/2009; 243/2010; 149/2011; 475/2012; 1254/2012; 1255/2012; 301/2013; 2113/2015; 2406/2015; 1905/2016; |
|||
| IAS 2 | Rimanenze | 2067/2016; 1986/2017; 2075/2019; 2104/2019 1126/2008 70/2009; 1255/2012; 1905/2016; 2067/2016; 1986/2017 |
|||
| IAS 7 | Rendiconto finanziario | 1126/2008 1260/2008; 1274/2008; 70/2009; 494/2009; 243/2010; 1254/2012; 1174/2013; 1986/2017; 1990/2017 |
|||
| IAS 8 | Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori |
1126/2008 1274/2008; 70/2009; 1255/2012; 2067/2016; 2075/2019; 2104/2019 | |||
| IAS 10 IAS 12 |
Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio Imposte sul reddito |
1126/2008 1274/2008; 70/2009; 1142/2009; 1255/2012; 2067/2016; 2104/2019 1126/2008 1274/2008; 495/2009; 475/2012; 1254/2012; 1255/2012; 1174/2013; 1905/2016; 2067/2016; 1986/2017; 1989/2017; 412/2019 |
|||
| IAS 16 | Immobili, impianti e macchinari | 1126/2008 1260/2008; 1274/2008; 70/2009; 495/2009; 1255/2012; 301/2013, 28/2015; 2113/2015; 2231/2015; 1905/2016; 1986/2017 |
|||
| IAS 19 | Benefici per i dipendenti | 1126/2008 1274/2008; 70/2009; 475/2012; 1255/2012; 29/2015; 2343/2015; 402/2019 | |||
| IAS 20 | Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza pubblica |
1126/2008 1274/2008; 70/2009; 475/2012; 1255/2012; 2067/2016 | |||
| IAS 21 | Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere | 1126/2008 1274/2008; 69/2009; 494/2009; 149/2011; 475/2012; 1254/2012; 1255/2012; 2067/2016; 1986/2017 |
|||
| IAS 23 | Oneri finanziari | 1126/2008 1260/2008; 70/2009; 2113/2015; 2067/2016; 1986/2017; 412/2019 | |||
| IAS 24 IAS 26 |
Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate Rilevazione e rappresentazione in bilancio di fondi pensione |
1126/2008 | 1126/2008 1274/2008, 632/2010; 475/2012; 1254/2012; 1174/2013; 28/2015 | ||
| IAS 27 | Bilancio separato | 1126/2008 1274/2008; 69/2009; 70/2009; 494/2009;1254/2012; 1174/2013; 2441/2015 | |||
| IAS 28 | Partecipazioni in società collegate e joint venture | 1126/2008 1274/2008; 70/2009, 494/2009, 495/2009; 1254/2012; 1255/2012; 2441/2015; 1703/2016; 2067/2016; 182/2018; 237/2019 |
|||
| IAS 29 | Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate | 1126/2008 1274/2008; 70/2009 | |||
| IAS 32 | Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio | 1126/2008 1274/2008; 53/2009; 70/2009, 494/2009; 495/2009;1293/2009; 149/2011; 475/2012; 1254/2012; 1255/2012; 1256/2012; 301/2013; 1174/2013; 1905/2016; 2067/2016; 1986/2017 |
|||
| IAS 33 | Utile per azione | 1126/2008 1274/2008; 494/2009; 495/2009; 475/2012; 1254/2012; 1255/2012; 2067/2016 | |||
| IAS 34 | Bilanci intermedi | 1126/2008 1274/2008; 70/2009; 495/2009; 149/2011; 475/2012; 1255/2012; 301/2013; 1174/2013; 2343/2015; 2406/2015; 1905/2016; 2075/2019; 2104/2019 |
|||
| IAS 36 | Riduzione di valore delle attività | 1126/2008 1274/2008; 69/2009; 70/2009; 495/2009; 243/2010; 1254/2012; 1255/2012; 1374/2013; 2113/2015; 1905/2016; 2067/2016 |
|||
| IAS 37 | Accantonamenti, passività e attività potenziali | 1126/2008 1274/2008; 495/2009; 28/2015; 1905/2016; 2067/2016; 1986/2017; 2075/2019; 2104/2019 |
|||
| IAS 38 | Attività immateriali | 1126/2008 1260/2008; 1274/2008; 70/2009; 495/2009; 243/2010; 1254/2012; 1255/2012; 28/2015; 2231/2015; 1905/2016; 1986/2017; 2075/2019 |
|||
| IAS 39 | Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione (ad eccezione di talune disposizioni relative alla |
1126/2008 1274/2008; 53/2009; 70/2009; 494/2009; 495/2009; 824/2009; 839/2009; 1171/2009; 243/2010; 149/2011; 1254/2012; 1255/2012; 1174/2013; |
|||
| contabilizzazione delle operazioni di copertura) (*) | 1375/2013; 28/2015; 1905/2016; 2067/2016; 1986/2017; 34/2020; 25/2021 (**) |
||||
| IAS 40 | Investimenti immobiliari | 1126/2008 1274/2008; 70/2009; 1255/2012; 1361/2014; 2113/2015; 1905/2016; 1986/2017; 400/2018 |
|||
| IAS 41 IFRS 1 |
Agricoltura Prima adozione dei principi contabili internazionali |
1126/2008 1274/2008; 70/2009; 1255/2012; 2113/2015; 1986/2017 1126/2008 1260/2008; 1274/2008; 69/2009; 70/2009; 254/2009; 494/2009; 495/2009; |
|||
| 1136/2009; 1164/2009; 550/2010; 574/2010; 662/2010; 149/2011; 1205/2011; 475/2012; 1254/2012; 1255/2012; 183/2013; 301/2013; 313/2013; 1174/2013; 2173/2015; 2343/2015; 2441/2015; 1905/2016; 2067/2016; 1986/2017; |
|||||
| IFRS 2 | Pagamenti basati sulle azioni | 182/2018; 519/2018; 1595/2018 1126/2008 1261/2008; 495/2009; 243/2010; 244/2010; 1254/2012; 1255/2012; 28/2015; |
|||
| IFRS 3 | Aggregazioni aziendali | 2067/2016; 289/2018; 2075/2019 1126/2008 495/2009; 149/2011; 1254/2012; 1255/2012; 1174/2013; 1361/2014; 28/2015; |
|||
| IFRS 4 | Contratti assicurativi | 1905/2016; 2067/2016; 1986/2017; 412/2019; 2075/2019; 551/2020 1126/2008 1274/2008; 494/2009; 1165/2009; 1255/2012; 1905/2016; 2067/2016; 1986/2017; 1988/2017; 2097/2020 (); 25/2021 () |
|||
| IFRS 5 | Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate |
1126/2008 1274/2008; 70/2009; 494/2009; 1142/2009; 243/2010; 475/2012; 1254/2012;1255/2012; 2343/2015; 2067/2016 |
|||
| IFRS 6 | Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie | 1126/2008 2075/2019 | |||
| IFRS 7 | Strumenti finanziari: informazioni integrative | 1126/2008 1274/2008; 53/2009; 70/2009; 495/2009; 824/2009; 1165/2009; 574/2010; 149/2011; 1205/2011; 475/2012; 1254/2012; 1255/2012; 1256/2012; 1174/2013; 2343/2015; 2406/2015; 2067/2016; 1986/2017; 34/2020; 25/2021 |
|||
| IFRS 8 | Settori operativi | (**) 1126/2008 1274/2008; 243/2010; 632/2010; 475/2012; 28/2015 |
|||
| IFRS 9 | Strumenti finanziari | 2067/2016 1986/2017; 498/2018; 34/2020; 25/2021 (**) | |||
| IFRS 10 | Bilancio consolidato | 1254/2012 313/2013; 1174/2013; 1703/2016 | |||
| IFRS 11 IFRS 12 |
Accordi a controllo congiunto Informativa sulle partecipazioni in altre entità |
1254/2012 313/2013; 2173/2015; 412/2019 1254/2012 313/2013; 1174/2013; 1703/2016; 182/2018 |
|||
| IFRS 13 | Valutazione del fair value | 1255/2012 1361/2014; 2067/2016; 1986/2017 | |||
| IFRS 15 | Ricavi provenienti da contratti con i clienti | 1905/2016 1986/2017; 1987/2017 | |||
| IFRS 16 | Leasing | 1986/2017 1434/2020; 25/2021(**) |
(*) Con l'entrata in vigore dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" lo IAS 39 rimane in vigore solo per la parte relativa alla contabilizzazione delle operazioni di copertura di fair value. (**) Regolamenti omologati alla data di approvazione del bilancio, ma applicabili successivamente al 1° gennaio 2021
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Compensi |
|---|---|---|
| (Euro/000) | ||
| Revisione contabile | PricewaterhouseCoopers S. p. A. | 80 |
| Servizi di attestazione | ||
| Altri servizi | ||
| Totale | 80 |
AI Socio Unico di ProFamily SpA
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di ProFamily SpA Qa Società), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2020, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa al bilancio che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa perl'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 43 del DLgs n° 136/15.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità aisensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 43 del DLgs n° 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errorisignificativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
PricewaterhouseCoopers SpA
Sede legale: Milano 20145 PiazzaTre Torri 2 Tel. 02 77851 Fax 02 7785240 Capitale Sociale Euro 6.890.000,00 i.v. C.F. e P.IVA e Reg. Imprese Milano Monza Brianza Lodi 12979880155 Iscritta al n0 119644 del Registro dei Revisori Legali - Altri Uffici: Ancona 60131 Via Sandro Totti 1 Tel. 071 2132311 - Bari 70122 Via Abate Gimma 72 Tel. 0S0 5640211 - Bergamo 24121 Largo Belotti 5 Tel. 035 229691 - Bologna 40126 Via Angelo Finelli 8 Tel. 051 61S6211 - Brescia 25121 Viale Duca d'Aosta 28 TeL 030 3697501 - Catania 95129 Corso Italia 302 Tel. 095 7532311 - Firenze 50121 Viale Gramsci 15 Tel. 055 2482811 - Genova 16121 Piazza Piccapietra 9 Tel. 010 29041 - Napoli 80121Via dei Mille 16 Tel. 081 36181 - Padova 35138 Via Vicenza 4 Tel. 049 873481 - Palermo 90141 Via Marchese Ugo 60 Tel. 091349737 - Parma 43121 Viale Tanara 20/A Tel. 0521275911 - Pescara 65127 Piazza Ettore Troilo 8 Tel. 085 4545711 - Roma 00154 Largo Pochetti 29 Tel. 06 570251 - Torino 10122 Corso Palestre 10 Tel. 011556771 - Trento 38122 Viale della Costituzione 33 TeL 0461 237004 - Treviso 31100 Viale Felissent 90 Tel. 0422 696911 - Trieste 34125 Via Cesare Battisti 18 Tel. 040 3480781 - Udine 33100 Via Poscolle 43 TeL 0432 25789 -Varese 21100 ViaAlbuzzi 43 Tel. 0332 285039 - Verona 37135Via Fi-ancia 21/C TeL 045 8263001 - Vicenza 36100 Piazza Pontelandolfo 9 TeL 0444 393311
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per Tinterruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione deH'informativa finanziaria della Società.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatorisulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione intemazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale pertutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
• abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa rinformativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Gli amministratori di ProFamily SpA sono responsabili perla predisposizione della relazione sulla gestione della Società al 31 dicembre 2020, incluse la sua coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la sua conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n° 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio d'esercizio della ProFamily SpA al 31 dicembre 2020 e sulla conformità della stessa alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d'esercizio di ProFamily SpA al 31 dicembre 2020 ed è redatta in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Milano, 19 marzo 2021
PricewaterhouseCoopers SpA
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