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Banco BPM SpA

Earnings Release Nov 6, 2025

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Earnings Release

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.1

Data/Ora Ricezione : 6 Novembre 2025 16:05:52

Oggetto : CS_ BANCO BPM RISULTATI AL 30

SETTEMBRE 2025

Testo del comunicato

Vedi allegato

COMUNICATO STAMPA

RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 20251

ECCELLENTI RISULTATI PER I PRIMI 9 MESI DEL 2025: SOLIDA PERFORMANCE, ROBUSTA PATRIMONIALIZZAZIONE, CREAZIONE DI VALORE PER GLI AZIONISTI

UTILE NETTO DEI PRIMI 9 MESI 2025 DI € 1.665 MILIONI (+17% A/A AL NETTO DELLE COMPONENTI NON RICORRENTI)

REALIZZATO L'85% DELLA GUIDANCE DI UTILE NETTO 2025, CONFERMATA A ~€ 1.950 MILIONI, RIFLETTENDO UNA SOLIDA DINAMICA DI CRESCITA

CET1 RATIO AL 13,52%2, AMPIAMENTE SUPERIORE RISPETTO ALLA SOGLIA MINIMA DI PIANO DEL 13%

MODELLO DI BUSINESS IN GRADO DI ACCELERARE LA GENERAZIONE ORGANICA DI CAPITALE: 152 P.B. NEI PRIMI 9 MESI DELL'ANNO

APPROVATO INTERIM DIVIDEND DI ~ € 700 MILIONI, CHE SARÀ CORRISPOSTO IL 26 NOVEMBRE

  • DIVIDEND PER SHARE € 0,46 (+15% VS € 0,40 INTERIM DPS 2024)
  • DIVIDEND YIELD 3,6%3

1 Ai fini del presente comunicato, per garantire un confronto su basi omogenee, i dati relativi alle principali voci del conto economico riclassificato al 30 settembre 2025 sono presentati anche nella formulazione "a perimetro costante", escludendo il contributo derivante dal consolidamento integrale del Gruppo Anima a partire dal secondo trimestre 2025. I dati a "perimetro costante" includono la contribuzione derivante dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto della partecipazione in Anima Holding detenuta prima dell'acquisto del controllo ed escludono i costi straordinari sostenuti per l'operazione di acquisto di Anima Holding e per le azioni a tutela degli interessi degli azionisti a fronte dell'OPS promossa da UniCredit.

Le definizioni degli indicatori e delle principali grandezze patrimoniali ed economiche oggetto di commento nel presente comunicato sono illustrate nella nota esplicativa n. 1 "Criteri di redazione e principi contabili di riferimento – Indicatori alternativi di performance".

2 Fully phased.

3 Calcolato rispetto al prezzo dell'azione al 5 novembre 2025.

SIGNIFICATIVO RITORNO CASH AGLI AZIONISTI

  • € 1,17 MILIARDI DI DIVIDENDI MATURATI NEI 9 MESI (A FRONTE DI € 1,1 MILIARDI MATURATI NEI PRIMI 9 MESI DEL 2024)4
  • DIVIDENDI CUMULATI 2024 E INTERIM 2025 PARI A € 2,2 MILIARDI, PROSEGUENDO CON IL GIUSTO PASSO VERSO IL TARGET 2024-2027 DI REMUNERAZIONE (> € 6 MILIARDI)
    • DIVIDEND YIELD ANNUALIZZATO PARI A 7,3%5

PIENA REALIZZAZIONE DEL MODELLO DI BUSINESS "CAPITAL LIGHT" BASATO SULLA STRETTA E SINERGICA INTEGRAZIONE TRA FABBRICHE PRODOTTO E DISTRIBUZIONE

  • SIGNIFICATIVI PROGRESSI VERSO I TARGET DI PIANO STRATEGICO
  • INCIDENZA DEI PROVENTI NON DA INTERESSI SUI PROVENTI TOTALI PROFORMA6 49% (DA 39% AL 30 SETTEMBRE 2024 VS 50% TARGET 2027)
  • COST INCOME RATIO PROFORMA 45,2% (VS 44% 2027 TARGET)
    • COSTO DEL RISCHIO 34 P.B.7 (VS 40 P.B. 2027 TARGET)

***

FRANCHISE DI PRIMARIO STANDING E MODELLO INTEGRATO DI FABBRICHE PRODOTTO "STATE OF THE ART" A SOSTEGNO DI UNA REDDITIVITÀ SOLIDA E IN CRESCITA

IMPEGNO COSTANTE NEL SUPPORTARE LE ESIGENZE DI CREDITO ALLA CLIENTELA E NEL PRESERVARE AL CONTEMPO LA QUALITÀ DEL PORTAFOGLIO

NUOVE EROGAZIONI PARI A € 21 MILIARDI, IN SIGNIFICATIVA CRESCITA RISPETTO AI PRIMI 9 MESI 2024 (+39,1%), DI CUI +57% A/A VERSO PRIVATI E +44% A/A VERSO IMPRESE

2

4 Sulla base dell'utile netto dei primi nove mesi del 2025 applicando un payout dell'80%, calcolato escludendo la rivalutazione della partecipazione già detenuta in Anima Holding.

5 Calcolato come rapporto tra il dividendo unitario previsto per l'esercizio 2025 (comprensivo degli acconti ed escludendo la rivalutazione della partecipazione già detenuta in Anima Holding) e il prezzo di chiusura dell'azione Banco BPM in data 5 novembre 2025.

6 Ai fini del presente comunicato, per fornire un'informativa prospettica sul pieno contributo economico garantito dall'acquisto del controllo di Anima Holding, è stato predisposto anche un conto economico che include una rappresentazione della contribuzione di Anima Holding nell'ipotesi in cui l'operazione di acquisto del controllo fosse avvenuta alle medesime condizioni il 1° gennaio anziché l'11 aprile. I dati desunti da tale conto economico sono identificati nel presente comunicato come dati "proforma". Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota esplicativa n. 1 del presente comunicato. 7 Dato annualizzato.

  • STOCK DI CREDITI LORDI PERFORMING "CORE" PARI A € 93,5 MILIARDI (RISPETTO A € 95,3 MILIARDI AL 31 DICEMBRE 2024), CON UNA VARIAZIONE ASCRIVIBILE ALLA MINORE ESPOSIZIONE VERSO ISTITUZIONI FINANZIARIE
  • 75% DEI PRESTITI A CLIENTELA CORE CONCENTRATO NEL NORD-ITALIA8
  • PORTAFOGLIO CREDITI VERSO IMPRESE NON FINANZIARIE A BASSO PROFILO DI RISCHIO: 53% GARANTITO (64% PER IL COMPARTO SMALL BUSINESS) 9

CRESCITA DEI RICAVI TOTALI, ACCOMPAGNATA DA UN FORTE FOCUS SULL'EFFICIENZA OPERATIVA E DA UN'ECCELLENTE PERFORMANCE IN TERMINI DI COSTO DEL RISCHIO

  • PROVENTI OPERATIVI STATED PARI A € 4.481 MILIONI (+5,0% A/A)
  • ONERI OPERATIVI STATED PARI A € 2.039 MILIONI (-2,1% A/A A PERIMETRO COSTANTE)
  • COST/INCOME STATED 45,5% (RISPETTO A 46,7% AL 30 SETTEMBRE 2024)
  • RETTIFICHE E ALTRI ACCANTONAMENTI: € 244 MILIONI (-€ 108 MILIONI RISPETTO A € 352 MILIONI NEI PRIMI 9 MESI 2024)
  • COSTO DEL RISCHIO ANNUALIZZATO 34 P.B. (VS 40 P.B. NEI PRIMI 9 MESI 2024)

QUALITÀ DEGLI ATTIVI ECCELLENTE, RIFLESSO DI UNA GESTIONE DEL CREDITO RIGOROSA E DI UN PORTAFOGLIO CON BASSO PROFILO DI RISCHIO

  • INCIDENZA DEI CREDITI DETERIORATI NETTI PARI ALL'1,37% DEL TOTALE IMPIEGHI, CHE DIVENTA 0,77% ESCLUDENDO I FINANZIAMENTI CON GARANZIE STATALI10
  • SOFFERENZE NETTE, ESCLUSE LE GARANZIE STATALI, PARI A € 0,14 MILIARDI, CORRISPONDENTI A 0,1% DEL TOTALE CREDITI NETTI11
  • DEFAULT RATE ANNUALIZZATO 0,81%12 (RISPETTO ALL'1,12% AL 30 SETTEMBRE 2024)
  • CREDITI DETERIORATI LORDI: € 2,49 MILIARDI (-22,0% A/A), DI CUI € 1,71 MILIARDI AL NETTO DEI PRESTITI CON GARANZIA STATALE13
  • NPE RATIO LORDO 2,48% (VS 3,12% AL 30 SETTEMBRE 2024) E 1,70% ESCLUDENDO I CREDITI DETERIORATI CON GARANZIA STATALE14

SOLIDA POSIZIONE DI CAPITALE, LIQUIDITÀ E FUNDING

  • CET 1 RATIO 13,52%
  • MDA BUFFER 401 P.B.
  • ULTERIORE GENERAZIONE DI CAPITALE ATTESA DA DTA E RISERVE FVOCI.

8 Dato gestionale.

9 Dati gestionali.

10 Dato gestionale.

11 Dato gestionale.

12 Dato gestionale.

13 Dato gestionale.

14 Dato gestionale.

NEL CORSO DELL'ORIZZONTE DI PIANO IL CONTRIBUTO COMPLESSIVO STIMATO È PARI A CIRCA 145 P.B.

LCR 157%, NSFR 126%15

DEPOSITI VERSO CLIENTELA16 PARI A € 102,6 MILIARDI, RISPETTO A € 97,3 MILIARDI AL 30 SETTEMBRE 2024, IN CRESCITA DI € 5,3 MILIARDI A/A

RACCOLTA INDIRETTA A € 122 MILIARDI, ESCLUDENDO IL CONTRIBUTO DERIVANTE DAL CONSOLIDAMENTO DI ANIMA (+6,6% A/A) E PARI A € 280 MILIARDI INCLUDENDO IL CONSOLIDAMENTO DI ANIMA17

TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE DELLA CLIENTELA PARI A € 230 MILIARDI (€ +7,7 MILIARDI NEI PRIMI 9 MESI), CHE SALGONO A € 388 MILIARDI INCLUDENDO IL PIENO CONSOLIDAMENTO DI ANIMA18

GUIDANCE 2025 (CONFRONTO ANNO SU ANNO)

LA CRESCITA DELLA REDDITIVITÀ, SOSTENUTA DAL MODELLO DI BUSINESS BASATO SULLE COMMISSIONI, E L'ELEVATA EFFICIENZA OPERATIVA MANTENGONO LA GUIDANCE DI UTILE NETTO ~ €1.950 MILIONI PIENAMENTE RAGGIUNGIBILE, PUR TENENDO CONTO DELL'INCERTEZZA DELL'ATTUALE SCENARIO

  • REDDITIVITÀ: ANDAMENTO POSITIVO DEI RICAVI COMPLESSIVI, TRAINATO DALLE COMPONENTI NON LEGATE AL MARGINE DI INTERESSE, IN GRADO DI COMPENSARE LE PRESSIONI DERIVANTI DA TASSI PIÙ BASSI
  • EFFICIENZA: RIGOROSA DISCLIPLINA OPERATIVA CHE CONTINUA A FAVORIRE IL MIGLIORAMENTO DEL RAPPORTO COSTI/RICAVI
  • QUALITÀ DELL'ATTIVO E CONTROLLO DEL RISCHIO: RETTIFICHE E ACCANTONAMENTI IN DIMINUZIONE E QUALITÀ DEL PORTAFOGLIO SU LIVELLI DI ECCELLENZA

MIGLIORAMENTI DEI CREDIT RATING NEL CORSO DEL 2025, A RICONOSCIMENTO DEL VALORE INTRINSECO DEL PROFILO DI CREDITO DEL GRUPPO

OUTLOOK POSITIVO ASSEGNATO AI RISPETTIVI RATING EMITTENTE DI BANCO BPM DA PARTE DI S&P, MOODY'S E FITCH

MORNINGSTAR DBRS:

ALZATO L'ISSUER RATING A LUNGO TERMINE A "BBB (HIGH)" DA "BBB"

18 Vedi nota n. 6.

15 Dato gestionale.

16 C/C, depositi a vista e vincolati – raccolta "core"

17 Importo comprensivo del c.d. "wrapping", ovvero della raccolta indiretta relativa a investimenti da parte di prodotti del Gruppo Anima in altri prodotti del Gruppo Anima, rivolti sia a clientela retail che istituzionale (pari a €17,7 miliardi, di cui €17,4 miliardi a livello di raccolta gestita e € 0,3 miliardi di raccolta amministrata).

MIGLIORATO IL RATING SUI DEPOSITI A LUNGO TERMINE AD "A (LOW)" DA "BBB (HIGH)"

PRINCIPALI RISULTATI IN AMBITO SOSTENIBILITÀ ESG

  • EROGATI NUOVI FINANZIAMENTI LOW-CARBON A MEDIO-LUNGO TERMINE PER € 5,7 MILIARDI19 NEI 9 MESI 2025
  • PUBBLICAZIONE DEI PIANI DI TRANSIZIONE IN AMBITO NET-ZERO
  • PESO RELATIVO DEI BOND ESG SUL TOTALE BOND DEL PORTAFOGLIO CORPORATE DI PROPRIETÀ20: 39,8% A FINE SETTEMBRE 2025
  • EMISSIONE DI DUE OBBLIGAZIONI SOCIAL, PER UN TOTALE DI € 1,25 MILIARDI, NELL'AMBITO DEL GREEN, SOCIAL AND SUSTAINABILITY BONDS FRAMEWORK
    • NEL MESE DI OTTOBRE BANCO BPM È STATA LA PRIMA BANCA ITALIANA A PUBBLICARE UN EUROPEAN GREEN BOND FACTSHEET E A EMETTERE UN EUROPEAN GREEN BOND (PER € 500 MILIONI)
    • INCIDENZA DONNE MANAGER A FINE SETTEMBRE 2025 AL 31,8%
    • MIGLIORATI I SEGUENTI RATING ESG ASSEGNATI A BANCO BPM21:
      • ISS CORPORATE RATING a "C" (Prime Status) da "C-" a gennaio 2025
      • MSCI ESG Rating a "AA" da "A" a marzo 2025
        • S&P GLOBAL da 54 a 59 a ottobre
    • RATING DI SUSTAINALYTICS CONFERMATO NELLA CATEGORIA LOW RISK AD AGOSTO22
  • PRIMA PUBBLICAZIONE DEGLI INDICATORI "PAI23" DA PARTE DI BANCA ALETTI A GIUGNO

PRINCIPALI RISULTATI IN AMBITO DIGITAL & OMNICHANNEL BANKING

PROSECUZIONE DEL PROGRAMMA .DOT (DIGITAL E OMNICHANNEL TRANSFORMATION) CON L'OBIETTIVO DI:

EVOLVERE PROCESSI E PIATTAFORME DIGITALI (INTERNET E MOBILE BANKING)

19 Nuovi prestiti a famiglie, aziende e imprese con scadenza originaria > 18 mesi, compresi prodotti di prestito "green" (prestiti finalizzati, project financing e Sustainability Linked Loan) e prestiti ordinari concessi a settori classificati come "green" o con una bassa esposizione ai fattori di rischio di transizione climatica.

20 Quota calcolata sull'aggregato gestionale nominale del portafoglio banking book di titoli Corporate gestiti dalla struttura Finanza.

21 L'utilizzo da parte di Banco BPM dei dati di ricerca ESG e l'uso di loghi, marchi, marchi di servizio o nomi di indici non costituisce una sponsorizzazione, approvazione, raccomandazione o promozione di Banco BPM da parte delle agenzie di rating ESG indicate. I servizi e i dati, che sono di proprietà delle agenzie di rating ESG o dei fornitori di informazioni, sono forniti "così come sono" e senza alcuna garanzia. I nomi e i loghi sono marchi o marchi di servizio appartenenti alle agenzie di rating ESG.

22 Vedi nota precedente.

23 Principle Adverse Impact.

  • RAGGIUNGERE OLTRE 1,75 MILIONI DI CLIENTI INDIVIDUALS CON DIGITAL IDENTITY
  • SUPERARE IL 51% DI ADOZIONE DELLA NUOVA APP MOBILE BUSINESS TRA LE AZIENDE
  • PORTARE LE OPERAZIONI SU MOBILE APP AL 27% DEL TOTALE, PIÙ DEL DOPPIO RISPETTO ALL'OPERATIVITÀ IN FILIALE (13%)
  • CONCLUDERE OLTRE IL 30% DEI NUOVI RAPPORTI TRAMITE DIGITAL ONBOARDING

PRINCIPALI INIZIATIVE COMMERCIALI:

  • AVVIO DELLA VENDITA ONLINE DELLA NUOVA CARTA DI DEBITO NUMIA
  • FOCUS DELLA DIGITAL BRANCH SU ATTIVITÀ COMMERCIALI, IN PARTICOLARE SMALL BUSINESS, SIA A SUPPORTO DELLE FILIALI CHE NELLA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI E SERVIZI

***

BANCO BPM, IN RELAZIONE ALLA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE LA LISTA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE USCENTE PER IL RINNOVO DELL'ORGANO AMMINISTRATIVO, APPROVA LA "PROCEDURA PER LA PRESENTAZIONE DI UNA LISTA PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI BANCO BPM S.P.A. DA PARTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE USCENTE" E INCARICA SPENCER STUART PER L'ATTIVITÀ DI SUPPORTO ALLA SELEZIONE DI POTENZIALI CANDIDATI PER IL CDA

***

L'esercizio 2025 è stato finora caratterizzato da una situazione di perdurante instabilità geopolitica, derivante, in particolare, dal protrarsi del conflitto in Ucraina, dalle tensioni in Medio Oriente e dalle politiche commerciali degli Stati Uniti, che hanno influenzato l'economia mondiale e gli equilibri internazionali.

Tuttavia, in tale contesto, l'impegno commerciale ed organizzativo del Gruppo ha consentito di registrare un'eccellente performance operativa. In particolare, i proventi operativi evidenziano un'ottima dinamica, risultando pari a € 4.481 milioni, con una crescita del 5,0% rispetto ai primi nove mesi del 2024.

Il risultato della gestione operativa sale a € 2.443 milioni rispetto a € 2.275 milioni dei primi nove mesi 2024 con un incremento del 7,4%. L'utile netto al 30 settembre 2025 si attesta a € 1.665 milioni rispetto al dato di € 1.696 milioni del 30 settembre 2024; a livello adjusted, il risultato netto è pari € 1.455 milioni, in crescita del 16,9% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

Le grandezze patrimoniali confermano i significativi risultati raggiunti:

la raccolta diretta bancaria risulta pari a € 134,6 miliardi, in crescita sia rispetto al 31 dicembre 2024 (+2,0%) sia su base annua (+4,7%);

  • la raccolta indiretta raggiunge i € 279,9 miliardi, € 122,0 miliardi senza considerare l'apporto del Gruppo Anima, con una crescita su basi omogenee di € 5,8 miliardi rispetto al 31 dicembre 2024 e di € 7,6 miliardi su base annua;
  • gli impieghi netti performing "core" (costituiti da mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali) si attestano a € 93,1 miliardi (€ 93,5 miliardi lordi) con un volume di nuove erogazioni per € 21,0 miliardi.

Per quanto riguarda la qualità del portafoglio, al 30 settembre 2025 l'incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi si è ulteriormente ridotta al 2,5% dal 2,8% del 31 dicembre 2024. Il costo del credito annualizzato risulta in riduzione a 34 p.b. rispetto a 40 p.b. al 30 settembre 2024, pur garantendo significativi livelli di copertura dei crediti deteriorati.

Si conferma molto solida la posizione patrimoniale:

  • CET 1 Ratio fully phased al 13,52%;
  • MDA buffer fully phased a 401 p.b.

Principali aggregati patrimoniali

  • Raccolta diretta bancaria € 134,6 miliardi: +2,0% rispetto a fine dicembre 2024 e +4,7% rispetto al 30 settembre 2024; raccolta "core" da clientela (depositi e conti correnti) a € 102,6 miliardi: +2,4% rispetto a fine dicembre 2024 e +5,5% rispetto al 30 settembre 2024;
  • Raccolta indiretta da clientela € 279,9 miliardi24, € 122,0 miliardi senza considerare l'apporto del Gruppo Anima (su basi omogenee: +5,0% rispetto al 31 dicembre 2024 e +6,6% rispetto al 30 settembre 2024), di cui:
  • risparmio gestito € 224,9 miliardi, € 68,5 miliardi senza considerare l'apporto del Gruppo Anima (su basi omogenee: +3,6% rispetto al 31 dicembre 2024 e +4,8% rispetto al 30 settembre 2024);
  • risparmio amministrato € 55,0 miliardi, € 53,5 miliardi senza considerare l'apporto del Gruppo Anima (su basi omogenee: +6,9% rispetto al 31 dicembre 2024 e +9,1% rispetto al 30 settembre 2024);
  • Impieghi netti a clientela € 98,8 miliardi: -1,0% rispetto al 31 dicembre 2024 (di cui crediti in bonis -0,8% e crediti deteriorati -14,5%) e -1,5% rispetto al 30 settembre 2024 (di cui crediti in bonis -1,2% e crediti deteriorati -20,5%).

Principali voci di conto economico

  • Margine di interesse: € 2.360,0 milioni al 30 settembre 2025 (€ 2.584,7 milioni al 30 settembre 2024; -8,7%);

24 Vedi nota n. 6.

  • Commissioni nette25: € 1.826,9 milioni al 30 settembre 2025 (€ 1.546,3 milioni al 30 settembre 2024; +18,1%); a perimetro costante € 1.592,7 milioni (+3,0%);
  • Oneri operativi: € 2.038,7 milioni al 30 settembre 2025 (€ 1.994,7 milioni al 30 settembre 2024; +2,2%); a perimetro costante € 1.953,4 milioni (-2,1%);
  • Risultato della gestione operativa: € 2.442,6 milioni al 30 settembre 2025 (€ 2.274,6 milioni al 30 settembre 2024; +7,4%); sostanzialmente invariato a perimetro costante (€ 2.275,3 milioni);
  • Costo del credito verso clientela: € 254,5 milioni al 30 settembre 2025 (€ 301,9 milioni al 30 settembre 2024; -15,7%);
  • Risultato lordo dell'operatività corrente: € 2.198,4 milioni al 30 settembre 2025 (€ 1.922,6 milioni al 30 settembre 2024; +14,3%); a perimetro costante € 2.031,4 milioni (+5,7%);
  • Risultato netto: € 1.664,7 milioni al 30 settembre 2025 (€ 1.695,8 milioni al 30 settembre 2024; -1,8%); a perimetro costante € 1.401,8 milioni (-17,3%);
  • Risultato netto adjusted: € 1.455,5 milioni al 30 settembre 2025 (€ 1.244,8 milioni al 30 settembre 2024; +16,9%); a perimetro costante € 1.365,8 milioni (+9,7%)

Posizione patrimoniale26

  • CET 1 ratio "fully phased" 13,52%;
  • MDA buffer "fully phased" 401 p.b.

Qualità del credito27

  • Stock crediti deteriorati netti pari a € 1,4 miliardi: -14,5% rispetto a fine 2024 e 20,5% a/a
  • Indici di copertura dei crediti deteriorati:
  • Sofferenze: 58,8% (57,6% al 31 dicembre 2024 e 59,5% al 30 settembre 2024);
  • Inadempienze probabili: 37,5% (36,9% al 31 dicembre 2024 e 39,9% al 30 settembre 2024);
  • Totale crediti deteriorati: 45,7% (44,6% al 31 dicembre 2024 e 46,7% al 30 settembre 2024).

Profilo di liquidità

  • Liquidità a € 54,7 miliardi (cassa + depositi presso BCE + attivi liberi);
  • LCR 157% e NSFR 126%28.

***

25A decorrere dal 30 giugno 2025 le componenti reddituali costituenti la remunerazione dell'attività di strutturazione e di copertura dei rischi sui certificates emessi, collocati o strutturati dal Gruppo, nonché quelle relative alla remunerazione dell'attività di vendita alle imprese retail e corporate di contratti derivati di copertura, precedentemente esposte nella voce "Risultato netto finanziario", sono incluse nella voce "Commissioni nette". In aggiunta, gli impatti del riallineamento dei ricavi e dei costi infragruppo a fronte dei diversi criteri di rilevazione adottati da Banco BPM (rilevazione up front delle commissioni attive di distribuzione) rispetto a quelli adottati dalle compagnie di assicurazione del Gruppo (rilevazione ripartita nel tempo delle commissioni passive di distribuzione), precedentemente esposti nella voce "Risultato dell'attività assicurativa", sono rilevati a rettifica della voce "Commissioni nette". Al fine di garantire un confronto su basi omogenee, i dati dell'esercizio precedente sono stati conseguentemente riclassificati. Per maggiori dettagli si fa rinvio alla Nota esplicativa n. 1. 26 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda alla Nota esplicativa n. 6 del presente

comunicato.

27 Dati calcolati assumendo a riferimento le sole esposizioni verso la clientela valutate al costo ammortizzato ed escludendo i crediti in via di dismissione.

28 Dato gestionale.

Milano, 6 novembre 2025 – Si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 30 settembre 2025 del Gruppo Banco BPM.

L'esercizio 2025 è stato finora caratterizzato da una situazione di perdurante instabilità geopolitica, derivante, in particolare, dal protrarsi del conflitto in Ucraina, dalle tensioni in Medio Oriente e dalle politiche commerciali degli Stati Uniti, che hanno influenzato l'economia mondiale e gli equilibri internazionali.

In tale contesto il Gruppo ha registrato livelli record di redditività con un risultato lordo dell'operatività corrente pari a € 2.198,4 milioni ed un utile netto di € 1.664,7 milioni.

Nel mese di aprile il Gruppo ha perfezionato l'operazione di Offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni di Anima Holding, varata nel novembre 2024.

Nel rimandare ai comunicati stampa diffusi tempo per tempo in merito alle principali tappe dell'operazione, in data 9 aprile 2025 sono stati resi noti i dati definitivi dell'Offerta – terminata in data 4 aprile - che si è conclusa con l'adesione di complessive n. 221.067.954 azioni, rappresentative del 67,976% del capitale sociale di Anima Holding S.p.A., per un controvalore complessivo pari a € 1.547,5 milioni29.

Pertanto, tenendo conto della partecipazione già detenuta (pari al 21,973%), il Gruppo detiene complessive n. 292.527.616 azioni, rappresentative dell'89,949% del capitale sociale di Anima Holding. Nell'ambito del modello di business delineato nel Piano Strategico del Gruppo, la partecipazione in Anima Holding è stata interamente acquistata da Banco BPM Vita.

A tal riguardo, infatti, si ricorda che l'operazione si inserisce nel più ampio contesto del Piano Strategico del Gruppo Banco BPM, aggiornato in data 11 febbraio 2025 con un orizzonte triennale al 2027, che fa leva su un modello di crescita dei ricavi fortemente incentrato sulle fabbriche prodotto. In maggior dettaglio il modello di business dell'intero Conglomerato Finanziario Banco BPM beneficerà della nuova fabbrica integrata Assicurazione Vita e Risparmio Gestito rafforzando lo sperimentato potenziale della rete distributiva del Gruppo.

Anima Holding è stata inclusa nel perimetro di consolidamento integrale a partire dal secondo trimestre 2025.

Sul fronte delle operazioni di raccolta e di capitale, nel gennaio 2025 la Capogruppo ha concluso una nuova emissione riservata a investitori istituzionali di titoli Social Senior Preferred per un ammontare pari a € 500 milioni, cedola fissa del 3,375% e scadenza 5 anni.

Si tratta del primo Social Bond italiano del 2025 emesso nell'ambito del Green, Social and Sustainability Bonds Framework che incrementa il totale delle emissioni ESG di Banco BPM a € 6,25 miliardi.

Nel mese di febbraio 2025, Banco BPM ha concluso una emissione di Social Covered Bond, destinata a investitori istituzionali, per un ammontare di € 750 milioni e scadenza 4,5 anni a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da € 10 miliardi.

Inoltre, nel mese di maggio 2025, Banco BPM ha concluso una nuova emissione di uno strumento di capitale Additional Tier 1 con durata perpetua e richiamabile "callable" a partire dal quinto anno, per un ammontare pari a € 400 milioni.

Infine, in data 24 giugno 2025, si è conclusa una nuova emissione subordinata Tier 2, destinata a investitori istituzionali, per un ammontare pari a € 500 milioni, cedola fissa del 4% fino a gennaio 2031, scadenza 10,5 anni e possibilità di rimborso anticipato a gennaio 2031.

29 L'Assemblea dei soci di Banco BPM del 28 febbraio scorso aveva deliberato di incrementare il corrispettivo unitario da € 6,20 a € 7,00 e di esercitare la facoltà di rinunciare in tutto o in parte a una o più delle condizioni di efficacia volontarie apposte all'offerta da Banco BPM Vita e non ancora soddisfatte alla data dell'assemblea stessa.

Si segnala altresì che in data 14 settembre Banco BPM S.p.A. ha esercitato il diritto di rimborso anticipato del titolo Tier 2 emesso nel settembre 2020 con scadenza dieci anni (settembre 2030), come definito nelle Terms and Conditions del titolo.

Infine, Banco BPM è stata la prima istituzione finanziaria in Italia e la seconda in Europa ad emettere, nel mese di ottobre, un European Green Bond Senior Non Preferred, per un ammontare pari a € 500 milioni, cedola fissa del 3,125%, scadenza 6 anni e opzione di rimborso anticipato a ottobre 2030. I proventi raccolti sono destinati al finanziamento o rifinanziamento di Eligible Green Loans allineati alla Tassonomia Europea.

Si ricorda altresì che, nel mese di ottobre, Banco BPM S.p.A. ha deliberato un'offerta di riacquisto per cassa del proprio prestito obbligazionario Senior Non Preferred, emesso nell'ambito dell'EMTN Programme per un ammontare pari a € 500 milioni e scadenza settembre 2026. L'operazione è condizionata al completamento e buon esito dell'offerta di nuovi titoli Senior Non Preferred a valere sul Programma EMTN, per un importo nominale indicativo di € 500 milioni.

Il riacquisto si è concluso in data 23 ottobre per un ammontare nominale di € 216,4 milioni.

In data 30 aprile 2025 si è tenuta l'Assemblea dei Soci che ha approvato a larga maggioranza tutti i punti all'Ordine del giorno e, in particolare, l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie per un ammontare massimo complessivo di € 17 milioni a servizio dei piani di compensi basati su azioni. In forza dell'autorizzazione rilasciata dalla Banca Centrale Europea, Banco BPM, in data 24 settembre 2025 ha acquistato n. 1.362.726 azioni proprie (pari allo 0,09% delle azioni ordinarie in circolazione) al prezzo unitario medio di Euro 12,475, per un controvalore totale pari a € 17 milioni. A seguito della descritta operazione, Banco BPM, tenuto conto delle assegnazioni avvenute nell'esercizio e delle altre azioni proprie già in portafoglio, alla data del 30 settembre 2025 possiede direttamente n. 11.809.673 azioni proprie, pari allo 0,78% del capitale sociale.

Si precisa inoltre che, per quanto concerne l'Offerta pubblica di scambio (OPS) lanciata da UniCredit sulla totalità delle azioni di Banco BPM, il 22 luglio UniCredit ha annunciato il ritiro dell'offerta.

Si rimanda al comunicato stampa del 23 luglio 2025 e all'ulteriore documentazione resa disponibile sul sito di Gruppo.

Infine, in data 1° agosto l'European Banking Authority ha comunicato gli esiti dell'EU-wide stress test 2025: per Banco BPM prosegue il trend positivo, con risultati migliori rispetto ai precedenti esercizi, pur a fronte di uno scenario macroeconomico che si conferma molto severo; viene inoltre confermata la capacità della Banca di generare valore nello scenario base e la forte resilienza a shock significativi nello scenario avverso con una depletion inferiore alla media europea. Per ulteriori dettagli si rinvia al comunicato stampa diffuso in data 1° agosto 2025.

Si segnala altresì che in data 30 ottobre 2025 Banco BPM ha ricevuto dalla Banca Centrale Europea la notifica della decisione prudenziale ("SREP decision"), contenente gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP).

Tenuto conto delle analisi e delle valutazioni effettuate dall'Autorità di Vigilanza, la BCE ha determinato per il 2026 un "Pillar 2 Requirement (P2R)" complessivo pari al 2,25%, confermando così il valore valido per il 2025.

I requisiti che Banco BPM è tenuto a rispettare, a partire dal 1° gennaio 2026, sono i seguenti:

  • 9,51% in termini di Common Equity Tier 1 ratio;
  • 11,43% in termini di Tier 1 capital ratio;
  • 14,00% in termini di Total capital ratio.

Il Gruppo Banco BPM, alla data del 30 settembre 2025, supera ampiamente tutti i requisiti prudenziali assegnati, come meglio dettagliato nel successivo paragrafo "I ratio patrimoniali" del presente comunicato.

CREDIT RATING

Dopo che, ad aprile, S&P Global Ratings (S&P) aveva migliorato l'Outlook sull'Issuer Credit Rating da Stabile a Positivo, nel mese di luglio, S&P, Moody's Ratings (Moody's) e Fitch Ratings (Fitch) hanno assunto delle iniziative che hanno portato gli Outlook dei rating emittente assegnati a Banco BPM da tutte e tre le agenzie ad allinearsi al livello "Positive". Queste tre decisioni, assunte dopo il ritiro dell'offerta pubblica di scambio, hanno avuto come principali driver la positiva valutazione del profilo di merito creditizio di Banco BPM, sostenuto dal solido franchise del Gruppo, dal modello di business diversificato (ulteriormente rafforzato dall'integrazione di Anima) e dalle sue prospettive. Il tutto, fattorizzando altresì il livello del rating e dell'Outlook sul debito sovrano e lo scenario economico di riferimento.

Infine, il 23 ottobre l'agenzia di rating Morningstar DBRS, dopo aver incrementato di un notch il rating emittente di lungo termine di Banco BPM il 16 aprile scorso, portandolo a "BBB (high)", ha alzato anche il rating a lungo termine sui Depositi della Banca, migliorandolo da "BBB (high)" ad "A (low)", con Trend ora a Stabile (da Positivo). Questa azione di rating ha riflesso il miglioramento del Long-Term Foreign e Local Currency Issuer Rating dell'Italia ad "A (low)" e ha portato, per la prima volta, un rating sui depositi di Banco BPM nella categoria "A".

Grazie a questi miglioramenti, si è ulteriormente consolidato lo status investment grade ottenuto dal Gruppo già da fine 2023 per tutti i principali rating assegnati da parte dalle quattro agenzie che coprono Banco BPM.

L'andamento economico della gestione dei primi nove mesi del 2025 rispetto al 30 settembre 2024

Il margine di interesse si attesta a € 2.360,0 milioni in calo dell'8,7% rispetto al dato dei primi nove mesi 2024 (pari a € 2.584,7 milioni), principalmente per effetto della contrazione dello spread commerciale, conseguente alla dinamica dei tassi di interesse che ha portato il tasso Euribor medio a 3 mesi dal 3,92% del primo trimestre 2024 al 2,00% del terzo trimestre 2025.

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto si attesta a € 91,6 milioni e si confronta con il dato di € 106,0 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio. L'apporto principale alla voce in esame è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato, pari a € 57,7 milioni, rispetto a € 54,7 milioni dei primi nove mesi 2024; per quanto riguarda Anima Holding, a seguito dell'acquisizione del controllo nel corso del secondo trimestre 2025, la voce in oggetto comprende il solo contributo relativo al primo trimestre 2025, pari a € 15,2 milioni. Nel 2024 era stato invece rilevato il contributo della partecipata di € 36,7 milioni relativo ai primi nove mesi.

Le commissioni nette30 al 30 settembre 2025 ammontano a € 1.826,9 milioni con un incremento del 18,1% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. A perimetro costante, cioè escludendo il contributo del secondo e terzo trimestre 2025 di Anima, le commissioni nette si attestano a € 1.592,7 milioni con un incremento del +3,0%.

In maggior dettaglio le commissioni su prodotti di risparmio e investimento evidenziano un incremento, a perimetro costante, del 10,7%.

30 Vedi nota n. 25.

In lieve calo l'apporto della banca commerciale e altri servizi (-1,5% rispetto al 30 settembre 2024), che evidenzia una crescita delle commissioni dell'attività di investment banking (€ +18,0 milioni, +28,2%) e dei prodotti assicurativi (€ +15,8 milioni, +34,1%) a fronte del minor contributo delle commissioni dei servizi di monetica e di incasso e pagamento (€ -39,5 milioni, -16,3%) e degli altri servizi alle imprese (€ -30,5 milioni, -30,7%), questi ultimi in calo principalmente per effetto della riduzione delle operazioni di acquisto di nuovi crediti fiscali conseguente alle limitazioni previste dalla normativa vigente.

Il risultato dell'attività assicurativa31 dei primi nove mesi 2025 è pari a € 114,6 milioni, rispetto al dato di € 87,8 milioni al 30 settembre 2024, e comprende il contributo delle compagnie Banco BPM Vita, PiùVera Vita e BBPM Life.

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi core ammonta quindi a € 4.393,1 milioni, in crescita rispetto a € 4.324,9 milioni registrati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio (+1,6%). A perimetro costante, i proventi core si attestano a € 4.183,0 milioni con un calo del 3,3% rispetto al 30 settembre 2024.

Il risultato netto finanziario32 al 30 settembre 2025 è positivo e pari a € 96,9 milioni, rispetto al dato di € -47,7 milioni registrato al 30 settembre 2024.

L'aggregato in esame include dividendi per € 139,8 milioni33 (€ 26,5 milioni nei primi nove mesi 2024), utili da negoziazione per € 198,5 milioni (€ 170,2 milioni al 30 settembre 2024) e l'impatto positivo della valutazione delle passività designate al fair value e relativi derivati (€ +29,2 milioni rispetto al 30 settembre 2024), che hanno trovato compensazione nel contributo negativo della cessione di attività finanziarie per € -28,8 milioni (€ +19,0 milioni nei primi nove mesi 2024).

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € -8,8 milioni rispetto a € -7,9 milioni dei primi nove mesi 2024. La contrazione registrata da tale aggregato si riferisce prevalentemente alla riduzione dei fitti attivi (€ -10,1 milioni) conseguente alle cessioni di immobili perfezionate dal dicembre 2024 (progetto Square).

Il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 4.481,3 milioni, in crescita rispetto a € 4.269,3 milioni registrati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio (+5,0%). A perimetro costante, i proventi operativi si attestano a € 4.228,7 milioni, in lieve calo (-0,9%) rispetto al 30 settembre 2024.

Le spese per il personale, pari a € 1.337,0 milioni, evidenziano un incremento del 3,2% rispetto a € 1.296,1 milioni dei primi nove mesi 2024. La voce include gli oneri relativi alle società del Gruppo Anima per € 53,4 milioni. A perimetro costante, la voce ammonta a 1.283,7 milioni in calo rispetto al 30 settembre 2024 (-1,0%).

Alla data del 30 settembre 2025 il numero totale dei dipendenti è pari a n. 19.210 risorse (di cui 163 afferenti alle compagnie assicurative e 559 relative al Gruppo Anima), rispetto al dato, su basi omogenee, di n. 20.028 risorse in organico al 31 dicembre 2024 (di cui 150 afferenti alle compagnie assicurative e 538 relative al Gruppo Anima).

31 Vedi nota n. 25.

32 Vedi nota n. 25. Si ricorda altresì che la voce in esame non include l'effetto contabile derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulla valutazione al fair value delle passività di propria emissione (certificates), che ha comportato la rilevazione nel periodo di un impatto positivo pari a € 5,9 milioni, rispetto a € -0,5 milioni registrati al 30 settembre 2024. Tale effetto è esposto, al netto delle imposte, in una voce separata del conto economico riclassificato.

33 La voce comprende € 97,4 milioni relativi all'interessenza detenuta in Banca Monte dei Paschi di Siena (di cui € 43,2 milioni per la quota detenuta da Anima Holding).

Le altre spese amministrative34, pari a € 493,2 milioni, evidenziano una contrazione dell'1,6% nel confronto con il dato dei primi nove mesi 2024, pari a € 501,3 milioni ed includono gli oneri relativi alle società del Gruppo Anima per € 27,3 milioni. A perimetro costante la contrazione raggiunge pertanto il 7,1%.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 208,5 milioni, rispetto a € 197,3 milioni del 30 settembre 2024, ed includono il dato delle società del Gruppo Anima per € 4,7 milioni.

Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 2.038,7 milioni, in crescita del 2,2% rispetto a € 1.994,7 milioni dei primi nove mesi 2024. L'aggregato include gli oneri relativi alle società del Gruppo Anima per € 85,3 milioni. A perimetro costante gli oneri operativi risultano in calo del 2,1%.

Il cost income ratio del periodo è pari al 45,5%, inferiore sia rispetto al 46,7% del 30 settembre 2024 che al dato relativo all'intero 2024 (46,6%).

Il risultato della gestione operativa dei primi nove mesi risulta pari a € 2.442,6 milioni in crescita del 7,4% rispetto a € 2.274,6 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. A perimetro costante il risultato della gestione operativa si attesta a € 2.275,3 milioni, in linea con il dato del 30 settembre 2024.

Il costo del credito verso clientela dei primi nove mesi 2025, pari a € 254,5 milioni, evidenzia una riduzione rispetto al dato del 30 settembre 2024, pari a € 301,9 milioni (-15,7%).

Al 30 settembre 2025 il costo del credito annualizzato, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 34 p.b., in riduzione rispetto a 46 p.b. di fine 2024. Tale risultato è stato ottenuto salvaguardando i solidi livelli di copertura raggiunti nei periodi precedenti.

Nella voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie sono rilevate plusvalenze nette per € +2,7 milioni (€ -2,1 milioni al 30 settembre 2024).

Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali al 30 settembre 2025 è pari a € -0,9 milioni (€ -40,1 milioni nei primi nove mesi 2024).

La voce accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del periodo evidenzia riprese nette per € +8,6 milioni (stanziamenti netti per € -7,9 milioni al 30 settembre 2024).

Il totale delle rettifiche e accantonamenti al 30 settembre 2025 è pertanto pari a € 244,2 milioni rispetto a € 351,9 milioni dei primi nove mesi 2024.

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente ammonta a € 2.198,4 milioni rispetto a € 1.922,6 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente (+14,3%). A perimetro costante il risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a € 2.031,4 milioni con un incremento del 5,7% rispetto al 30 settembre 2024.

34 L'aggregato è esposto al netto di alcuni oneri operativi "una tantum" sostenuti per la realizzazione di operazioni di carattere straordinario che hanno impatto sulla struttura organizzativa del Gruppo (es. acquisizione del controllo di Anima Holding tramite OPA) o si inseriscono nelle progettualità finalizzate all'integrazione di aggregazioni aziendali perfezionate nei precedenti esercizi. La voce non comprende inoltre gli oneri non ricorrenti sostenuti a tutela degli interessi dei propri azionisti in relazione all'OPS UniCredit. A decorrere dal 30 giugno 2025, tali costi risultano esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Oneri di ristrutturazione aziendale, al netto delle imposte".

Le imposte sul reddito dell'operatività corrente sono pari a € -661,9 milioni (€ -618,0 milioni al 30 settembre 2024).

Il risultato netto dell'operatività corrente ammonta pertanto a € 1.536,5 milioni e risulta in crescita del 17,8% rispetto al dato di € 1.304,6 milioni dei primi nove mesi 2024. A perimetro costante il risultato netto dell'operatività corrente si attesta a € 1.420,8 milioni con un incremento dell'8,9% rispetto ai primi nove mesi 2024.

La voce utili/perdite su partecipazioni e investimenti al netto delle imposte35 al 30 settembre 2025 ammonta a € +1,0 milioni (€ +2,2 milioni al 30 settembre 2024).

Al 30 settembre 2025 l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € - 33,5 milioni e si confronta con il dato dei primi nove mesi 2024 pari a € -28,0 milioni. A partire dal secondo trimestre 2025 la voce in esame include anche gli impatti, pari a € -12,8 milioni, legati al reversal della PPA correlati all'acquisizione del controllo del Gruppo Anima perfezionata nel mese di aprile36.

Nel periodo la variazione del merito creditizio sui Certificates emessi dal Gruppo, al netto delle imposte ha generato un impatto positivo pari a € +3,9 milioni (€ +5,9 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto all'effetto negativo rilevato al 30 settembre 2024 pari a € -0,3 milioni (€ -0,5 milioni al lordo degli effetti fiscali).

La voce oneri di ristrutturazione aziendale al netto delle imposte include oneri operativi "una tantum" in quanto specificamente sostenuti per la realizzazione di operazioni di carattere straordinario che hanno impatto sulla struttura organizzativa del Gruppo (es. acquisizione del controllo di Anima Holding tramite OPA) o si inseriscono nelle progettualità finalizzate all'integrazione di aggregazioni aziendali perfezionate nei precedenti esercizi. La voce comprende inoltre gli oneri non ricorrenti sostenuti a tutela degli interessi degli azionisti in relazione all'OPS UniCredit.

L'impatto complessivo, al netto del relativo effetto fiscale, ammonta a € -31,8 milioni (€ -46,8 milioni lordi).

Nella voce impatto rideterminazione quota Anima, al netto delle imposte è rilevato l'impatto positivo, derivante dalla rivalutazione della quota partecipativa detenuta in Anima Holding prima dell'acquisizione del controllo, conseguente al riallineamento al suo fair value alla data di acquisto del controllo, pari a complessivi € 201,8 milioni al netto del relativo effetto fiscale (€ 205,6 milioni lordi).

Per effetto delle dinamiche sopra esposte e tenuto conto della quota di risultato di pertinenza di terzi, pari a € -13,2 milioni, i primi nove mesi 2025 si chiudono con un risultato netto di periodo positivo pari a € 1.664,7 milioni (€ 1.695,8 milioni al 30 settembre 2024). A perimetro costante il risultato netto del periodo si attesta a € 1.401,8 milioni.

Il risultato netto adjusted dei primi nove mesi 2025 è pari a € 1.455,5 milioni (+16,9% rispetto al dato di

35 La voce non include l'impatto positivo derivante dalla rivalutazione della quota partecipativa detenuta in Anima Holding prima dell'acquisizione del controllo, conseguente al riallineamento del suo fair value alla data di acquisto del controllo, pari a complessivi € 205,6 milioni, esposto, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Impatto rideterminazione quota Anima, al netto delle imposte".

36 La PPA relativa all'aggregazione del Gruppo Anima risulta attualmente rilevata in via provvisoria. Conseguentemente anche i reversal effect legati a tale PPA sono basati su stime provvisorie e verranno rideterminati, una volta reso definitivo il processo di PPA come previsto dall'IFRS 3, entro 1 anno dalla data di acquisizione. Per ulteriori dettagli si fa rinvio alla Nota esplicativa n. 1 Criteri di redazione e principi contabili di riferimento - Acquisizione del controllo del Gruppo Anima e relativi impatti contabili.

€ 1.244,8 milioni del 30 settembre 2024). A perimetro costante il risultato netto adjusted del periodo si attesta a € 1.365,8 milioni con un incremento del 9,7% rispetto al 30 settembre 2024.

L'andamento economico della gestione del terzo trimestre 2025 rispetto al secondo trimestre 2025

Il margine di interesse del terzo trimestre si attesta a € 757,9 milioni in calo del 3,5% rispetto al dato del secondo trimestre 2025 (pari a € 785,1 milioni), principalmente per effetto della contrazione dello spread commerciale, conseguente alla dinamica dei tassi di mercato.

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto del terzo trimestre si attesta a € 28,2 milioni, e si confronta con il dato di € 23,6 milioni del secondo trimestre 2025. L'apporto principale alla voce in esame è stato fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato, pari a € 19,6 milioni, rispetto a € 19,3 milioni del secondo trimestre 2025.

Le commissioni nette37 del terzo trimestre ammontano a € 621,6 milioni in calo dell'1,4% rispetto al secondo trimestre 2025, pari a € 630,3 milioni. In maggior dettaglio il comparto delle commissioni su prodotti di risparmio e investimento evidenzia un incremento del 2,8%, grazie al contributo delle società del Gruppo Anima, pari a € 120,3 milioni.

In calo l'apporto della banca commerciale e degli altri servizi (-5,4% rispetto al 30 giugno 2025), per il minor contributo delle commissioni sui prodotti di investment banking, sui servizi di pagamento e gli altri servizi alle imprese che hanno compensato i minori oneri connessi alle operazioni di cartolarizzazione sintetica.

Il risultato dell'attività assicurativa38 del terzo trimestre 2025 è pari a € 34,8 milioni (€ 42,8 milioni nel secondo trimestre 2025) e comprende il contributo delle compagnie Banco BPM Vita, PiùVera Vita e BBPM Life.

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi core del terzo trimestre ammonta quindi a € 1.442,5 milioni, in calo rispetto a € 1.481,8 milioni registrati nel secondo trimestre (-2,6%).

Il risultato netto finanziario39 del terzo trimestre è positivo e pari a € 9,8 milioni e si confronta con il dato positivo di € 72,7 milioni registrato nel secondo trimestre, che includeva i dividendi percepiti da Banca Monte dei Paschi di Siena per € 97,4 milioni.

Tale dinamica trova spiegazione anche nel minor contributo dell'attività di negoziazione (€ -49,9 milioni) e della valutazione al fair value delle passività finanziarie (€ -28,6 milioni), che hanno compensato la variazione positiva delle attività valutate al fair value (€ +91,0 milioni) e i maggiori utili da cessione di titoli (€ +41,3 milioni).

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € +4,9 milioni rispetto a € -6,2 milioni del secondo trimestre 2025.

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi del terzo trimestre ammonta quindi a € 1.457,3 milioni, rispetto a € 1.548,2 milioni registrati nel secondo trimestre 2025.

37 Vedi nota n. 25.

38 Vedi nota n. 25.

39 Vedi nota n. 25. Si ricorda altresì che la voce in esame non include l'effetto contabile derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulla valutazione al fair value delle passività di propria emissione (certificates), che ha comportato la rilevazione nel terzo trimestre di un impatto positivo pari a € 1,8 milioni, rispetto a € +1,9 milioni registrati al 30 giugno 2025. Tale effetto è esposto, al netto delle imposte, in una voce separata del conto economico riclassificato.

Le spese per il personale ammontano a € 446,8 milioni, rispetto a € 456,2 milioni del secondo trimestre 2025.

Le altre spese amministrative40, pari a € 171,8 milioni, evidenziano una riduzione del 2,8% nel confronto con il dato del secondo trimestre 2025, pari a € 176,8 milioni.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 72,7 milioni, rispetto a € 69,2 milioni del secondo trimestre 2025.

Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 691,3 milioni, in calo dell'1,5% rispetto a € 702,2 milioni del secondo trimestre 2025.

Il cost income ratio del trimestre è pari al 47,4%, rispetto al 45,4%, del secondo trimestre 2025.

Il risultato della gestione operativa del terzo trimestre risulta pari a € 765,9 milioni, rispetto a € 846,1 milioni del secondo trimestre 2025.

Il costo del credito verso clientela del terzo trimestre, pari a € 90,3 milioni, risulta in riduzione rispetto al dato del 30 giugno 2025, pari a € 88,7 milioni.

Nella voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie del terzo trimestre sono rilevate riprese di valore nette per € +0,4 milioni, rispetto alle rettifiche nette per € -1,2 milioni rilevate al 30 giugno 2025.

La voce rettifiche nette della valutazione al fair value delle attività materiali del terzo trimestre 2025 evidenzia riprese di valore per € +3,4 milioni (nel secondo trimestre erano state rilevate rettifiche nette per € -3,4 milioni).

La voce accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del terzo trimestre evidenzia riprese nette di stanziamenti per € +5,2 milioni (rispetto alle riprese di valore nette di € +1,5 milioni rilevate al 30 giugno 2025).

Il totale delle rettifiche e accantonamenti del terzo trimestre 2025 è pertanto pari a € 81,4 milioni rispetto a € 91,8 milioni del secondo trimestre.

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente del terzo trimestre ammonta a € 684,6 milioni rispetto a € 754,2 milioni del secondo trimestre.

Le imposte sul reddito dell'operatività corrente del terzo trimestre sono pari a € -216,3 milioni (€ -202,6 milioni al 30 giugno 2025).

Il risultato netto dell'operatività corrente del terzo trimestre ammonta pertanto a € 468,3 milioni rispetto al dato di € 551,6 milioni del secondo trimestre 2025.

La voce utili/perdite su partecipazioni e investimenti al netto delle imposte del terzo trimestre è pari a € 0,1 milioni (€ +0,6 milioni al 30 giugno 2025).

40 Vedi nota n. 34.

Nel terzo trimestre l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € - 13,3 milioni (€ -13,2 milioni il dato del secondo trimestre 2025).

Nel terzo trimestre la variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates al netto delle imposte ha generato un impatto positivo pari a € +1,2 milioni (€ +1,8 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto all'effetto rilevato nel secondo trimestre 2025 pari a € +1,3 milioni (€ +1,9 milioni al lordo degli effetti fiscali).

La voce oneri di ristrutturazione aziendale al netto delle imposte del terzo trimestre è pari a € -1,1 milioni (€ -1,6 milioni lordi) rispetto all'ammontare rilevato nel secondo trimestre 2025, pari a € -30,0 milioni (€ -44,2 milioni lordi).

Per effetto delle dinamiche sopra esposte e tenuto conto della quota di risultato di pertinenza di terzi, pari a € -4,9 milioni, il terzo trimestre 2025 si chiude con un risultato netto di periodo positivo pari a € 450,3 milioni (€ 703,8 milioni nel secondo trimestre 2025).

Il risultato netto adjusted del terzo trimestre 2025 è pari a € 449,0 milioni, rispetto al dato di € 524,2 milioni del 30 giugno 2025).

L'evoluzione dei principali aggregati patrimoniali

La raccolta diretta bancaria al 30 settembre 2025 ammonta a € 134,6 miliardi, in crescita sia nel confronto con il 31 dicembre 2024 (+2,0%) sia su base annua (+4,7%).

Più in dettaglio, nel periodo si osserva una crescita di € 2,4 miliardi della raccolta "core" (+2,4%) e di € 1,0 miliardi (+4,1%) della componente rappresentata dai titoli obbligazionari emessi.

Su base annua, si osserva un incremento di € 5,3 miliardi, pari al 5,5%, della raccolta "core": anche il comparto dei titoli obbligazionari emessi evidenzia una positiva dinamica, registrando un incremento di € 1,6 miliardi (+7,0%) per effetto delle nuove emissioni che hanno superato i rimborsi dei titoli giunti a scadenza.

La provvista garantita dallo stock di certificates a capitale incondizionatamente protetto e dalle altre passività al fair value al 30 settembre 2025 si attesta a € 5,3 miliardi, in calo del 9,6% rispetto al dato di € 5,9 miliardi del 31 dicembre 2024 e del 12,1% rispetto a € 6,1 miliardi del 30 settembre 2024.

La voce raccolta diretta assicurativa e passività assicurative, che include l'aggregato costituito dalle passività finanziarie e assicurative delle imprese di assicurazione, ammonta a € 17,6 miliardi e comprende l'apporto di Banco BPM Vita, PiùVera Vita e BBPM Life (€ 16,2 miliardi al 31 dicembre 2024 e € 16,0 miliardi al 30 settembre 2024).

La raccolta indiretta è pari a € 279,9 miliardi41, € 122,0 miliardi senza considerare l'apporto del Gruppo Anima, in crescita, su basi omogenee, del 5,0% rispetto al 31 dicembre 2024 e del 6,6% su base annua.

La componente della raccolta gestita ammonta a € 224,9 miliardi, € 68,5 miliardi senza considerare l'apporto del Gruppo Anima, con una crescita rispetto al dato di € 66,1 miliardi del 31 dicembre 2024 (+3,6% su basi omogenee).

La raccolta amministrata si attesta a € 55,0 miliardi, € 53,5 miliardi senza considerare l'apporto del Gruppo Anima, con un incremento, su basi omogenee, di € 3,5 miliardi (+6,9%) rispetto a fine 2024.

41 Vedi nota n. 6.

Su base annua si evidenzia la positiva dinamica della raccolta indiretta: la raccolta gestita evidenzia un incremento del 4,8%, concentrato principalmente nel comparto dei fondi e Sicav e dei prodotti assicurativi, mentre la raccolta amministrata risulta in crescita del 9,1%.

Le attività finanziarie del comparto bancario42 ammontano a € 65,3 miliardi e sono in crescita del 27,3% rispetto a € 51,3 miliardi del 31 dicembre 2024; l'incremento è principalmente concentrato nei titoli di debito (€ +7,9 miliardi) presenti nelle diverse categorie contabili e nei finanziamenti (€ +6,6 miliardi). Al 30 settembre 2025 l'aggregato in esame comprende titoli di debito per € 50,2 miliardi, titoli di capitale e quote di OICR per € 3,3 miliardi, strumenti derivati ed altri finanziamenti per € 11,8 miliardi. Le esposizioni in titoli di debito emessi da Stati Sovrani sono pari a € 40,0 miliardi di cui € 16,8 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani. Gli investimenti in titoli di Stato italiani sono classificati tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per € 12,0 miliardi, nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per € 3,0 miliardi e tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico per € 1,7 miliardi.

La voce attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione include l'apporto al 30 settembre 2025 delle compagnie assicurative Banco BPM Vita, PiùVera Vita e BBPM Life per complessivi € 18,2 miliardi (€ 16,7 miliardi al 31 dicembre 2024).

Gli impieghi netti verso la clientela43 ammontano al 30 settembre 2025 a € 98,8 miliardi, in calo di € 1,0 miliardi rispetto al dato del 31 dicembre 2024; la contrazione si osserva sia sulle esposizioni performing (-0,8%), sia sulle esposizioni non performing che registrano una contrazione del 14,5%. Su base annua gli impieghi registrano una riduzione di € 1,5 miliardi (-1,5%), derivante dalla contrazione delle esposizioni performing di € 1,1 miliardi (-1,2%) e dei crediti deteriorati di € 0,3 miliardi (-20,5%). Nel periodo, il volume di nuove erogazioni è stato pari a € 21,0 miliardi44. Si conferma la qualità del portafoglio dei crediti "core", caratterizzato da una elevata percentuale di posizioni secured per il segmento Non-Financial Corporate (53%45).

Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 30 settembre 2025 a € 1,4 miliardi.

L'esame delle componenti dell'aggregato evidenzia la seguente dinamica:

  • sofferenze nette pari a € 0,4 miliardi, in flessione del 17,2% rispetto al 31 dicembre 2024 e del 21,6% su base annua;
  • inadempienze probabili nette pari a € 0,9 miliardi, sostanzialmente stabili sia rispetto a inizio anno sia su base annua;
  • esposizioni scadute nette pari a € 50 milioni (€ 110 milioni al 31 dicembre 2024 e € 157 milioni al 30 settembre 2024).

42 A decorrere dal 31 dicembre 2024, per consentire una più immediata comprensione dell'evoluzione della qualità creditizia degli impieghi verso la clientela, nella voce in esame vengono ricompresi i titoli di debito senior rivenienti dalle cartolarizzazioni originate dal Gruppo con sottostanti crediti deteriorati, ricondotti tra le attività finanziarie al costo ammortizzato. I dati riferiti ai periodi precedenti sono stati rideterminati per garantire un confronto omogeneo. Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota esplicativa n. 1 del presente comunicato.

43 A decorrere dal 31 dicembre 2024, per consentire una più immediata comprensione dell'evoluzione della qualità creditizia degli impieghi verso la clientela, nella voce in esame non vengono ricompresi i titoli di debito senior rivenienti dalle cartolarizzazioni originate dal Gruppo con sottostanti crediti deteriorati, ricondotti tra le attività finanziarie al costo ammortizzato. I dati riferiti ai periodi precedenti sono stati rideterminati per garantire un confronto omogeneo. Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota esplicativa n. 1 del presente comunicato. Inoltre, nell'aggregato non vengono ricompresi i crediti verso la clientela che, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9, devono essere obbligatoriamente valutati al fair value. Tali crediti, pari a € 0,5 miliardi sono ricompresi fra le attività finanziarie valutate al fair value.

44 Dato gestionale.

45 Dato gestionale.

L'incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale degli impieghi al lordo delle rettifiche di valore è pari al 2,5%, in calo rispetto al 2,8% di inizio anno e al 3,1% del 30 settembre 2024. Anche al netto delle rettifiche di valore si osserva un'incidenza in calo all'1,4% rispetto all'1,6% del 31 dicembre scorso e all'1,7% del 30 settembre 2024.

L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati si attesta al 45,7% (44,6% al 31 dicembre 2024 e 46,7% al 30 settembre 2024).

In maggior dettaglio, al 30 settembre 2025 il grado di copertura risulta essere il seguente:

  • sofferenze 58,8% (57,6% e 59,5% al 31 dicembre e 30 settembre 2024 rispettivamente);
  • inadempienze probabili 37,5% (36,9% e 39,9% al 31 dicembre e 30 settembre 2024 rispettivamente);
  • esposizioni scadute 25,3% (22,8% e 23,0% al 31 dicembre e 30 settembre 2024 rispettivamente).

L'indice di copertura delle esposizioni in bonis è pari allo 0,46%, (0,45% e 0,44% al 31 dicembre e 30 settembre 2024 rispettivamente).

I ratio patrimoniali del Gruppo46

A partire dal 1° gennaio 2025, sono entrate in vigore le modifiche del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) introdotte dal Regolamento (UE) n. 2024/1623 del 31 maggio 2024.

A partire dalla data di rendicontazione del 31 marzo 2025, Banco BPM ha esercitato l'opzione prevista dall'art. 468 del CRR, che permette di sterilizzare in sede di calcolo del capitale primario di classe 1 (CET 1) le perdite e gli utili non realizzati derivanti dalla valutazione al Fair Value through Other Comprehensive Income (OCI) dei titoli di debito emessi da Amministrazioni Pubbliche classificati nella voce attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Tale opzione è concessa dalla normativa per un periodo transitorio, fino al 31 dicembre 2025.

Si ricorda che, nel corso del secondo trimestre 2025, è stata completata l'operazione di aggregazione di Anima Holding e pertanto i ratio patrimoniali al 30 settembre 2025 tengono conto di tutti gli impatti derivanti dalla suddetta operazione di aggregazione ed in particolare di quelli conseguenti al consolidamento integrale anche sotto il profilo prudenziale di Anima Holding e delle sue controllate Anima SGR, Anima Alternative SGR, Kairos SGR e Castello SGR.

Tenuto conto di tali importanti cambiamenti, il Common Equity Tier 1 ratio (CET 1 ratio) al 30 settembre 2025 è pari al 14,36% rispetto al 14,15% del 30 giugno 2025. Il CET 1 ratio calcolato senza applicare la suddetta disciplina transitoria (CET 1 ratio "fully phased") è pari al 13,52% (13,32% al 30 giugno 2025).

L'incremento nel trimestre è sostanzialmente legato alla crescita del patrimonio regolamentare per effetto del risultato generato al netto del payout atteso e della contrazione degli elementi da dedurre.

Il Tier 1 ratio "phased-in" è pari al 16,51% (15,67% "fully phased") rispetto al 16,32% del 30 giugno 2025 (15,49% "fully phased"), mentre il Total Capital ratio "phased-in" è pari al 20,35% (19,51% "fully phased") rispetto al 19,23% del 30 giugno 2025 (18,40% "fully phased"). La crescita del total capital è legata anche all'emissione di un nuovo strumento subordinato Tier 2 avvenuta nel terzo trimestre per € 500 milioni.

46 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda alla Nota esplicativa n. 6 del presente comunicato.

Il buffer rispetto al limite previsto per la possibilità di distribuire dividendi (Maximum Distributable Amount o MDA buffer) calcolato considerando la disciplina transitoria risulta pari a 485 p.b. (464 p.b. al 30 giugno 2025) mentre il corrispondente dato "fully phased" è pari a 401 p.b. (381 p.b. al 30 giugno 2025).

PROBABILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Lo scenario per l'ultimo trimestre 2025 è ancora caratterizzato da un certo grado di incertezza del quadro geopolitico, sebbene gli accordi commerciali recentemente siglati tra USA e UE e il parziale "cessate il fuoco" nel conflitto tra Israele e Palestina abbiano contribuito a ridurla. L'inflazione UEM si mantiene ormai poco al di sopra del target della BCE anche grazie all'andamento favorevole dei prezzi dei prodotti energetici: per il nostro Paese le stime indicano nel 2025 un dato medio del CPI all'1,6%. L'economia italiana, dopo un primo trimestre vivace, ha attraversato una fase di debolezza nei due quarter successivi sulla scorta di consumi delle famiglie stazionari e di un contributo altalenante dell'export netto; la crescita acquisita per l'anno in corso si attesta allo 0,5% e le stime per l'ultimo trimestre porterebbero il progresso del PIL al +0,6%.

La BCE, dopo i quattro tagli da 25 b.p. dei tassi ufficiali nel primo semestre 2025, continua a monitorare l'evoluzione della congiuntura che risente delle nuove barriere commerciali: già dal secondo trimestre si osserva un rallentamento del commercio internazionale. Le attese dei mercati finanziari, pertanto, indicano una stabilità della politica monetaria fino a fine anno, con il tasso sui depositi presso la BCE fermo al livello attuale del 2,0%.

Sul fronte della raccolta diretta, lo stock è atteso sostanzialmente stabile nell'ultima parte dell'anno consolidando il vantaggio acquisito nei primi nove mesi, mentre gli impieghi verso clientela continueranno a beneficiare di un passo sostenuto delle erogazioni, più per effetto di un livello dei tassi di interesse favorevole al rifinanziamento del debito che per l'andamento dell'economia che, come sopra detto, rimane poco vivace. Nel complesso, nel quarto trimestre il margine di interesse è atteso assestarsi sulla scia del trimestre appena chiuso, sia in virtù della stabilità dei tassi di mercato, sia per effetto delle azioni manageriali, in continuità con quanto avvenuto nel corso del 2025.

Sul fronte delle commissioni, il quarto trimestre è previsto in crescita rispetto al terzo trimestre, beneficiando sia del venir meno dell'effetto negativo di stagionalità del periodo estivo, sia delle rafforzate sinergie commerciali e di prodotto con Anima, che costituiscono elemento di sostegno alla dinamica dei collocamenti di prodotti di risparmio gestito e amministrato, inclusa la componente assicurativa.

In relazione agli oneri operativi, per il quarto trimestre si prevede che la componente relativa alle spese per il personale rimanga sostanzialmente invariata rispetto al terzo trimestre; sull'intero esercizio, a parità di perimetro (ovvero escludendo il contributo di Anima), è atteso un miglioramento delle spese per il personale rispetto all'anno precedente, attribuibile all'effetto dell'implementazione degli accordi sindacali sottoscritti a dicembre 2024. Per quanto concerne le spese amministrative, l'incremento dei costi legato all'attuazione delle iniziative previste nell'aggiornamento del Piano Strategico risulterà ampiamente compensato dalle azioni di ottimizzazione introdotte e dalla positiva evoluzione delle spese di funzionamento; sempre tra gli obiettivi di Piano, nell'ultimo trimestre saranno portate avanti le attività finalizzate alla razionalizzazione degli sportelli; tali interventi non determineranno oneri significativi nell'esercizio corrente, ma genereranno benefici a partire dal 2026.

Con riferimento al credito, in un contesto di eccellente tenuta dell'asset quality, lo scenario macroeconomico delineato induce ad una proiezione prudente del tasso di default atteso. In tale scenario, le politiche creditizie rimangono improntate a criteri di selezione rigorosi della clientela; si prevede inoltre che i livelli di copertura, sia sulle esposizioni performing sia su quelle non performing, si mantengano su valori cautelativi.

Nel complesso, la solidità e resilienza dei risultati conseguiti nei primi nove mesi, frutto di un modello di business rafforzato e diversificato con l'integrazione di Anima nel perimetro del Gruppo, consentono di confermare la guidance sul risultato netto atteso per il 2025, nonché gli obiettivi di distribuzione delineati dal management, nonostante le incertezze legate agli impatti derivanti dalle modifiche alla normativa fiscale contenute nel testo di legge di bilancio per il 2026 approvato dal Consiglio dei Ministri il 17 ottobre 2025 e oggi all'esame del Parlamento.

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Con riferimento al rinnovo del Consiglio di Amministrazione, in occasione dell'Assemblea ordinaria dei soci chiamata ad approvare il bilancio 2025, e in relazione alla possibilità per il Consiglio di Amministrazione di presentare una propria lista, si rende noto che, in linea con le best practices e tenuto conto del Richiamo di attenzione n. 1/22 del 21 gennaio 2022 emanato dalla Consob avente ad oggetto "La presentazione di una lista da parte del Consiglio di Amministrazione per il rinnovo del medesimo Consiglio", è messo a disposizione del pubblico sul sito internet di Banco BPM www.gruppo.bancobpm.it (sezione "Corporate Governance – Documenti Societari") il documento denominato "Procedura per la presentazione di una lista per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Banco BPM S.p.A. da parte del Consiglio di Amministrazione uscente", approvato all'unanimità dal Consiglio di Amministrazione - sentito il Comitato Nomine per i profili di competenza - che riepiloga i soggetti coinvolti nel processo e le fasi dello stesso.

In quest'ottica il Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato Nomine per quanto di competenza, ha deliberato all'unanimità di incaricare la società Spencer Stuart per supportare gli organi sociali nelle attività di selezione dei potenziali candidati alla carica di componenti del Consiglio di Amministrazione, in vista della possibilità per il Consiglio di Amministrazione uscente di presentare una propria lista di candidati, nonché nell'elaborazione del documento di composizione qualiquantitativa ottimale del Consiglio di Amministrazione.

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Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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I risultati al 30 settembre 2025 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 6 novembre 2025 alle ore 18.00 (C.E.T.). La documentazione a supporto della conference call è disponibile sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato () e sul sito internet della Banca (www.gruppo.bancobpm.it), nel quale sono altresì presenti i dettagli per connettersi all'evento.

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DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN MATERIA DI DISTRIBUZIONE DA PARTE DI BANCO BPM S.P.A. DI UN ACCONTO SUL DIVIDENDO DELL'ESERCIZIO 2025 AI SENSI DELL'ART. 2433-BIS DEL CODICE CIVILE

Il Consiglio di Amministrazione riunitosi oggi ha deliberato la distribuzione di 46 centesimi di euro per azione, al lordo delle ritenute di legge, come acconto dividendi a valere sui risultati del 2025, non sussistendo controindicazioni derivanti dai risultati prevedibili per il quarto trimestre 2025 né raccomandazioni dei regolatori in merito ai requisiti patrimoniali applicabili a Banco BPM che ostino a tale distribuzione, anche in considerazione dei coefficienti patrimoniali - sia registrati al 30 settembre 2025 sia attesi a fine anno - ampiamente superiori ai requisiti minimi stabiliti dalle normative di vigilanza. Inoltre, la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. ha rilasciato in data odierna il parere previsto dall'articolo 2433-bis del Codice Civile. Più precisamente, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la distribuzione di 696.983.777,96 euro, risultante da un importo unitario di 46 centesimi di euro per ciascuna delle n. 1.515.182.126; non verrà peraltro effettuata alcuna distribuzione alle azioni proprie di cui la Banca si trovasse eventualmente in possesso alla record date. L'acconto dividendi verrà messo in pagamento il giorno 26 novembre 2025 (payment date) con data di stacco cedola il 24 novembre 2025 (ex date) e record date il 25 novembre 2025. L'assegnazione sarà soggetta al regime fiscale ordinario previsto per il pagamento di dividendi.

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Note esplicative

Il presente Comunicato Stampa rappresenta il documento con il quale Banco BPM ha deciso di mettere a disposizione del pubblico e del mercato, su base volontaria, informazioni periodiche aggiuntive rispetto a quelle semestrali ed annuali ("informative trimestrali"), in ottemperanza alla politica di comunicazione resa nota al mercato come richiesto dall'art. 82-ter del Regolamento Emittenti in vigore dal 2 gennaio 2017. Per completezza si precisa che l'informativa trimestrale è altresì composta dal documento di presentazione dei risultati predisposto a supporto della conference call con la comunità finanziaria che si terrà a valle della diffusione del presente Comunicato Stampa.

L'informativa trimestrale contenuta nel presente documento comprende un commento dell'andamento gestionale del trimestre focalizzato sull'evoluzione delle principali grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie, sviluppato assumendo a riferimento gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico redatti in forma riclassificata.

Di seguito si riportano alcune note esplicative ritenute rilevanti al fine di una migliore comprensione della modalità di redazione dei citati prospetti contabili e dell'evoluzione dei risultati del periodo contenuta nel presente comunicato stampa.

1. Criteri di redazione e principi contabili di riferimento

Criteri di redazione

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico contenuti nel presente comunicato sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economico-finanziari aggregati di più facile comprensione. Detti prospetti sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005 e successivi aggiornamenti (di seguito "Circolare"), seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione oggetto di illustrazione nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, salvo le modifiche di seguito illustrate.

A decorrere dal 30 giugno 2025, sono intervenute talune modifiche nei criteri di aggregazione delle voci del prospetto di conto economico riclassificato, al fine di consentire un migliore apprezzamento, su base gestionale, del contributo economico fornito dai diversi settori operativi. Nel dettaglio:

  • le componenti reddituali costituenti la remunerazione dell'attività di strutturazione e di copertura dei rischi sui certificates emessi, collocati o strutturati dal Gruppo, nonché quelle relative alla remunerazione dell'attività di vendita alle imprese retail e corporate di contratti derivati di copertura, precedentemente esposte nella voce "Risultato netto finanziario", sono incluse nella voce "Commissioni nette";
  • gli impatti del riallineamento dei ricavi e dei costi infragruppo a fronte dei diversi criteri di rilevazione adottati da Banco BPM (rilevazione up front delle commissioni attive di distribuzione) rispetto a quelli adottati dalle compagnie di assicurazione del Gruppo (rilevazione ripartita nel tempo delle commissioni passive di distribuzione), precedentemente esposti nella voce "Risultato dell'attività assicurativa", sono rilevati a rettifica della voce "Commissioni nette", in coerenza con la rappresentazione consolidata.

Si ricorda inoltre che, a partire dal 30 giugno 2025, nel prospetto del conto economico riclassificato, dopo il risultato dell'operatività corrente, è esposta la voce denominata "Oneri di ristrutturazione aziendale, al netto delle imposte", che accoglie gli oneri operativi sostenuti "una tantum" per la realizzazione di operazioni di carattere straordinario - che hanno un impatto sulla struttura organizzativa del Gruppo (come, ad esempio, l'operazione di acquisizione del controllo di Anima Holding, tramite OPA) o che si inseriscono nelle progettualità finalizzate all'integrazione di aggregazioni aziendali perfezionate nei precedenti esercizi – nonché gli oneri non ricorrenti sostenuti a tutela degli interessi dei propri azionisti in relazione all'OPS UniCredit.

Infine, a decorrere dal terzo trimestre 2025, la struttura del conto economico riclassificato è stata ulteriormente modificata, con l'obiettivo di garantire un maggior allineamento tra gli aggregati ivi evidenziati e quelli oggetto di commento nel presente comunicato e/o nell'ambito del documento di presentazione dei risultati al mercato. In dettaglio:

  • viene evidenziato un nuovo aggregato denominato "Proventi core", rappresentato da margine di interesse, risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto, commissioni nette e risultato dell'attività assicurativa. I suddetti "Proventi core", unitamente al risultato netto finanziario e agli altri proventi netti di gestione, compongono l'aggregato, già esistente, dei "Proventi operativi". Conseguentemente, nell'ambito della contribuzione dei "Proventi operativi", non trovano più rappresentazione i risultati intermedi, evidenziati fino al precedente trimestre, del "Margine finanziario" (sommatoria di margine di interesse e risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto) e degli "Altri proventi operativi" (sommatoria di commissioni nette, altri proventi netti di gestione, risultato netto finanziario e risultato dell'attività assicurativa);
  • viene evidenziato l'aggregato del "Totale delle rettifiche e accantonamenti", rappresentato dal costo del credito verso clientela (precedentemente denominato "Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela"), dalle rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie, dalle rettifiche nette della valutazione al fair value delle attività materiali e dagli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri;
  • la voce "Utili (Perdite) su partecipazioni e investimenti", che in precedenza confluiva nel Risultato lordo dell'operatività corrente, viene ora esposta, al netto del relativo effetto fiscale, tra le voci al di fuori del risultato dell'operatività corrente;
  • le voci al di sotto del risultato dell'operatività corrente sono state conseguentemente riordinate.

Al fine di garantire un confronto su basi omogenee, i dati dei precedenti periodi sono stati quindi riesposti, applicando i nuovi criteri di classificazione sopra illustrati.

Per quanto concerne invece i saldi patrimoniali, in linea con quanto già rappresentato nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, a partire dalla chiusura dell'esercizio precedente, il prospetto di stato patrimoniale riclassificato è stato interessato da alcune riclassifiche dei saldi comparativi trimestrali a suo tempo pubblicati, per riflettere una diversa esposizione di alcune attività finanziarie. In maggior dettaglio, per consentire una più immediata e facile comprensione dell'evoluzione della qualità creditizia degli impieghi verso la clientela, l'aggregato dei titoli di debito senior rivenienti dalle cartolarizzazioni originate dal Gruppo, con sottostanti crediti deteriorati, risulta esposto nella voce dello stato patrimoniale riclassificato delle "Altre attività finanziarie". Nei precedenti periodi, i titoli in esame figuravano nella voce "Finanziamenti valutati al costo ammortizzato", seppur evidenziati in modo separato per tenere conto delle loro peculiari caratteristiche. Trattasi, infatti, di titoli assistiti, per la quasi totalità, dalla Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze fornita dallo Stato italiano (cosiddetta "GACS" ai sensi del Decreto 18 del 14 febbraio 2016), il cui livello di copertura non risulta pertanto comparabile con i restanti impieghi.

Principi contabili di riferimento

I principi contabili adottati per la predisposizione della situazione contabile al 30 settembre 2025, con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività, nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi, sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 30 settembre 2025 come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Detti principi risultano allineati a quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, non essendo divenuti applicabili nuovi principi o modifiche di principi esistenti tali da comportare significativi impatti sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del Gruppo.

Con riferimento ai requisiti di disclosure, si rappresenta che le informazioni contenute nel presente documento non sono predisposte sulla base del principio contabile IAS 34 relativo ai bilanci intermedi.

Si sono inoltre considerate, per quanto applicabili, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, BCE, EBA Consob, ed ESMA) ed i documenti predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI) e dall'Organismo Italiano di Valutazione (OIV), con i quali sono state fornite raccomandazioni su taluni aspetti di maggior rilevanza in ambito contabile o sul trattamento contabile di particolari operazioni.

L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della situazione contabile al 30 settembre 2025, nonché le ipotesi considerate ragionevoli, anche alla luce dell'esperienza storica.

Al riguardo si precisa che al 30 settembre 2025 gli scenari macroeconomici assunti a riferimento nei processi valutativi e gli approcci metodologici seguiti per fattorizzare le incertezze intrinseche nel contesto geopolitico sono sostanzialmente allineati a quelli utilizzati per le valutazioni di giugno 2025, in quanto ritenuti ancora adeguati.

Per loro natura, non è possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare.

I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione contabile al 30 settembre 2025 e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Al riguardo si

evidenzia che una revisione nelle stime potrebbe rendersi necessaria a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.

Nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 è fornita un'illustrazione dettagliata dei processi di stima che richiedono il ricorso a significativi elementi di giudizio nella selezione di ipotesi ed assunzioni sottostanti. Detta illustrazione, alla quale si fa rinvio, viene integralmente richiamata interessando anche la situazione patrimoniale ed economica al 30 settembre 2025, oggetto del presente comunicato.

Acquisizione del controllo del Gruppo Anima e relativi impatti contabili

Transazione di acquisto di Anima Holding

Facendo seguito all'Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) su Anima Holding S.p.A. (di seguito anche Anima Holding) lanciata a novembre 2024 dal Gruppo Banco BPM, per il tramite di Banco BPM Vita, in data 11 aprile 2025 si è perfezionata la transazione di acquisto delle n. 221.067.954 azioni aderenti alla citata OPA, rappresentative del 67,976% del capitale sociale di Anima Holding. L'esborso complessivo è risultato pari a € 1.547,5 milioni (€ 7,0 per azione), di cui € 99,5 milioni riferiti al dividendo (€ 0,45 per azione) deliberato dall'assemblea dei soci di Anima Holding in data 31 marzo 2025 e rilevato come credito destinato ad essere immediatamente recuperato alla data di pagamento.

Tale transazione ha quindi comportato l'acquisizione del controllo di Anima Holding, ai sensi del principio contabile IFRS 10, con il conseguente consolidamento integrale, a partire dal secondo trimestre del 2025, della suddetta società e delle sue controllate, come illustrato nella nota esplicativa n. 4.

Tenuto conto della partecipazione già posseduta nel capitale sociale di Anima Holding, alla data del 30 giugno 2025 il Gruppo Banco BPM – attraverso la controllata Banco BPM Vita, cui è stata altresì ceduta anche la quota del 21,973% precedentemente detenuta da Banco BPM S.p.A. - detiene complessive n. 292.527.616 azioni, rappresentative di un'interessenza pari all'89,949% del capitale sociale di Anima Holding.

Trattamento contabile ai sensi del principio "IFRS 3 – Aggregazioni aziendali" e relativi impatti

Ai sensi del principio contabile IFRS 3, l'operazione in esame deve essere rilevata secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite, comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita, e le passività identificabili assunte, comprese quelle potenziali, devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito per l'acquisizione del controllo - integrato del valore delle quote di minoranza e del fair value dell'interessenza già posseduta dall'acquirente - ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento.

In presenza di un'interessenza già detenuta (cosiddette "step acquisition") il citato principio prevede altresì che la stessa venga misurata al fair value alla data dell'aggregazione, rilevando nel conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico.

Alla luce del trattamento contabile in precedenza illustrato, la valorizzazione al fair value della quota detenuta, che ammonta a € 468,1 milioni, ha comportato la rilevazione di un risultato positivo pari a € 205,6 milioni; detto risultato, che al netto dell'effetto fiscale si attesta a € 201,8 milioni, risulta esposto nella voce non ricorrente del conto economico riclassificato "Impatto rideterminazione quota Anima, al netto delle imposte".

La situazione contabile di primo consolidamento, a partire dalla quale i risultati di Anima Holding (e sue controllate) sono consolidate linea per linea, è quella del 31 marzo 2025, rettificata per riflettere le variazioni significative intervenute fino alla data dell'aggregazione (11 aprile 2025). In maggior dettaglio, l'unica variazione significativa è riconducibile all'interessenza azionaria detenuta in Banca Monte dei Paschi di Siena (n. 50.290.691 azioni), classificata nel portafoglio contabile delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva"; per il suddetto investimento, l'aggiornamento del fair value sulla base della quotazione di Borsa dell'11 aprile ha comportato una variazione negativa delle riserve da valutazione pari a € 54,6 milioni (€ 52,7 milioni al netto del relativo effetto fiscale), che è stata quindi considerata ai fini della determinazione del patrimonio netto alla data dell'aggregazione.

Il patrimonio netto come sopra identificato, espresso in base al fair value delle attività nette identificabili acquisite, è risultato pari a € 398,7 milioni, con la conseguente emersione di un avviamento pari a € 1.561,7 milioni, ottenuto per differenza rispetto al costo complessivo dell'acquisizione (€ 1.960,3 milioni), inclusivo della quota di interessenza di terzi e del fair value dell'interessenza detenuta, come evidenziato nella tabella di seguito riportata.

(dati in migliaia di euro)
Corrispettivo della transazione di acquisto (67,976%) - ex dividendo
1.447.995
Fair value della quota già detenuta (21,973%) - ex dividendo 468.061
Patrimonio netto dei terzi di Anima Holding (10,0512%) e controllate (Castello e Vita S.r.l.) 44.284
(A) Costo dell'aggregazione comprensivo delle interessenze di terzi 1.960.340
Patrimonio netto contabile di Anima Holding al 31 marzo 2025 rettificato (*) 1.556.950
- storno delle attività intangibili di Anima Holding (avviamento, marchi e client relationship) (1.540.566)
- storno della fiscalità relativa agli intangibili (avviamento, marchi e client relationship) 63.682
Patrimonio netto contabile tangibile Anima Holding al 31 marzo 2025 rettificato (*) 80.066
+ valorizzazione attribuita alle attività intangibili rappresentate di marchi 93.900
+ valorizzazione attribuita alle attività intangibili rappresentate dalle Client Relationship 276.659
+ adeguamento al minor fair value del debito rappresentato dalle emissioni obbligazionarie 15.887
- Effetti fiscali (67.838)
(B) Fair value delle attività nette acquisite identificabili di Anima Holding 398.674
(A) – (B) = Avviamento 1.561.666

(*) Rettificato per tenere conto dell'adeguamento negativo a fair value dell'interessenza azionaria detenuta in MPS, sulla base delle quotazioni dell'11 aprile 2025 (€ 52,7 milioni, al netto dell'effetto fiscale).

Ai fini della misurazione a fair value delle attività nette acquisite, dal patrimonio netto contabile di Anima Holding sono state stornate le attività intangibili iscritte dalla stessa nel suo bilancio, pari a € 1.540,6 milioni (€ 1.476,9 milioni al netto degli effetti fiscali) e rilevati gli adeguamenti di fair value rispetto ai valori contabili delle attività nette, sulla base alle condizioni in essere alla data dell'aggregazione, compresi gli intangibili identificabili non iscritti dalla partecipata.

In maggior dettaglio, le principali variazioni apportate al patrimonio netto tangibile di Anima Holding, determinate con il supporto di un primario esperto indipendente, sono rappresentate da:

  • marchi per € 93,9 milioni, quasi esclusivamente riconducibile al marchio Anima;
  • client relationship per € 276,7 milioni, per valorizzare i rapporti della clientela, tenuto anche conto della durata degli accordi di distribuzione;
  • adeguamento al fair value di alcune passività finanziarie rappresentate da emissioni obbligazionarie, che ha comportato un minor valore di € 15,9 milioni rispetto al valore di carico a costo ammortizzato;
  • effetti fiscali correlati alle rimisurazioni di cui ai punti precedenti (€ -67,8 milioni).

L'impatto sul conto economico consolidato del secondo e del terzo trimestre 2025, derivante dal "reversal effect" degli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite, come sopra elencate, è complessivamente negativo per € -12,8 milioni, al netto della fiscalità, come illustrato nella nota esplicativa n. 2.

Si segnala che tale allocazione deve intendersi ancora provvisoria, come consentito dall'IFRS 3, in quanto sono in corso le attività finalizzate a verificare che siano state considerate tutte le informazioni rilevanti, con particolare riferimento alla valorizzazione degli accordi distributivi di Anima alla data dell'aggregazione. In linea con il citato principio, la suddetta differenza e più in generale gli schemi di bilancio saranno resi definitivi entro un anno dalla data dell'aggregazione47, con eventuale restatement qualora la determinazione del fair value delle attività nette acquisite dovesse divergere rispetto alle stime iniziali.

Per ulteriori dettagli sul processo di Purchase Price Allocation (PPA) si fa rinvio a quanto illustrato nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025, "Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda".

Rappresentazione della contribuzione di Anima Holding al conto economico nell'ipotesi in cui l'operazione di acquisto del controllo fosse avvenuta il 1° gennaio anziché l'11 aprile

Sulla base dell'analisi sopra riportata, Anima Holding e le società da essa controllate sono consolidate con il metodo integrale a partire dal 1° aprile 2025. Per quanto attiene al primo trimestre 2025, il relativo contributo economico - quando la partecipazione del 21,973% si qualificava come partecipazione di collegamento – figura invece nella voce di conto economico riclassificato "Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto".

Al fine di poter meglio apprezzare in ottica prospettica gli impatti sulla redditività del Gruppo, conseguenti alla suddetta acquisizione, è stato predisposto ed allegato al presente comunicato anche un conto economico riclassificato redatto nell'ipotesi che l'acquisizione del controllo di Anima fosse stata perfezionata alle medesime condizioni in data 1° gennaio 2025 anziché in data 11 aprile 2025. Di seguito si forniscono indicazioni di maggior dettaglio sulle ipotesi e modalità utilizzate per la determinazione del contributo al conto economico del primo trimestre 2025:

  • i costi ed i ricavi del gruppo Anima del primo trimestre sono stati oggetto di consolidamento integrale attribuendo ai soci di minoranza (pari al 10,051% del capitale di Anima Holding) la quota di propria pertinenza. Conseguentemente il contributo economico derivante dalla valutazione a patrimonio netto della partecipazione effettivamente detenuta al 31 marzo 2025 è stato integralmente stornato;
  • i costi e ricavi infragruppo sono stati oggetto di elisione. Tra questi figura il ricavo straordinario rilevato dal gruppo Anima Holding a fronte degli impegni distributivi assunti nei propri confronti dalle banche del Gruppo Banco BPM ammontante a € 31,8 milioni;
  • la plusvalenza conseguente all'adeguamento al fair value della quota partecipativa già detenuta dal Gruppo alla data dell'acquisizione (€ 201,8 milioni, al netto dell'effetto fiscale) non è compresa nel conto economico del primo trimestre, in quanto rilevata alla data dell'aggregazione (11 aprile 2025);
  • si è assunto che il fair value delle attività nette di Anima Holding alla data del 1° gennaio 2025 fosse allineato a quello determinato alla data dell'effettiva acquisizione (11 aprile 2025); pertanto gli effetti economici conseguenti al "reversal" della PPA di competenza del primo trimestre sono stati assunti essere pari a quelli effettivamente rilevati a conto economico nel secondo trimestre 2025.

Si evidenzia che le informazioni contenute nel suddetto conto economico consolidato riferito al primo trimestre del 2025 devono essere valutate tenendo in debita considerazione le ipotesi ed assunzioni più sopra esposte.

Indicatori alternativi di performance

In aggiunta all'informativa finanziaria predisposta sulla base dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, il presente comunicato contiene alcuni indicatori alternativi di performance (IAP) individuati al fine di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario della gestione del Gruppo Banco BPM.

I suddetti indicatori si basano sulle linee guida dell'European Securities and Markets Authority (ESMA) del 5 ottobre 2015 (ESMA/2015/1415), incorporate nella Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015.

In particolare, si precisa che gli indicatori alternativi di performance:

  • si basano esclusivamente su dati storici e non sono indicativi di performance future;
  • non sono determinati in base ai principi contabili IFRS e non sono soggetti a revisione contabile;

47 L'IFRS 3, par. 45, prevede che il periodo di misurazione entro il quale ottenere le informazioni necessarie per effettuare la valutazione al fair value delle attività nette acquisite - e completare quindi il processo di allocazione dell'aggregazione - termini non appena l'acquirente abbia ricevuto tutte le informazioni necessarie alla data di acquisizione o abbia appurato che non sia possibile ottener maggiori informazioni per la misurazione a fair value delle poste acquisite. In ogni caso il periodo di valutazione non potrà protrarsi per oltre un anno dalla data di acquisizione.

  • sono calcolati sulla base dei prospetti contabili riclassificati riportati in allegato al presente comunicato, se non diversamente specificato, e devono essere letti congiuntamente alle informazioni finanziarie del Gruppo contenute nel presente comunicato;
  • poiché non tutte le società calcolano gli IAP in modo omogeneo, gli indicatori utilizzati da Banco BPM potrebbero non essere coerenti con parametri simili utilizzati da altre società;
  • sono calcolati in modo coerente e omogeneo per i periodi cui si riferiscono le informazioni finanziarie del presente comunicato.

Nel seguito si fornisce un elenco dei principali IAP contenuti nel presente comunicato, con indicazione della metodologia di calcolo:

  • raccolta diretta bancaria: comprende la provvista da clientela rappresentata da depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito e altri titoli, debiti e certificates a capitale protetto riferiti all'attività bancaria del Gruppo. Non è invece inclusa la raccolta relativa alle imprese di assicurazione;
  • raccolta diretta "core": provvista da clientela riferita ai soli conti correnti e depositi;
  • raccolta diretta assicurativa e passività assicurative: include le forme di provvista classificate tra le passività assicurative e le passività finanziarie relative alle imprese di assicurazione;
  • raccolta indiretta: dato gestionale che rappresenta le risorse finanziare della clientela affidate alla banca in gestione (risparmio gestito) o in amministrazione (risparmio amministrato), al netto della raccolta sottostante i certificates a capitale protetto, inclusi nella raccolta diretta;
  • impieghi netti verso clientela: aggregato rappresentato dai finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato al netto dei crediti verso la clientela che, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9, devono essere obbligatoriamente valutati al fair value. A decorrere dalla situazione contabile al 31 dicembre 2024 sono inoltre esclusi i titoli senior rivenienti da operazioni di cessione di crediti deteriorati, esposti tra le attività finanziarie, come rappresentato in dettaglio nel precedente paragrafo "Criteri di redazione";
  • impieghi performing "core": aggregato composto da mutui e altri finanziamenti, conti correnti, carte di credito e prestiti personali;
  • esposizioni nette deteriorate: aggregato che include sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate;
  • NPE ratio lordo: ratio ottenuto dal rapporto tra le esposizioni deteriorate lorde e quelle totali lorde riferite all'aggregato patrimoniale degli "impieghi netti verso clientela";
  • NPE ratio netto: ratio ottenuto dal rapporto tra le esposizioni deteriorate nette e quelle totali nette riferite all'aggregato patrimoniale dei "impieghi netti verso clientela";
  • default rate: calcolato come rapporto annualizzato tra l'ammontare dei trasferimenti da esposizioni performing a esposizioni deteriorate del periodo e l'ammontare delle esposizioni performing lorde, comprensive dei crediti in via di dismissione, a inizio periodo;
  • costo del credito o costo del rischio: calcolato come rapporto annualizzato tra le rettifiche di valore nette su crediti verso la clientela del periodo (voce "Costo del credito verso clientela" dello schema di conto economico riclassificato) ed il totale delle esposizioni per cassa verso la clientela valutate al costo ammortizzato al netto delle rettifiche di valore;
  • indice di copertura dei crediti deteriorati: calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore nette su crediti deteriorati e l'importo dei crediti deteriorati lordi per cassa verso la clientela valutati al costo ammortizzato;
  • indice di copertura delle sofferenze: calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore su sofferenze e l'importo delle sofferenze lorde;
  • indice di copertura delle inadempienze probabili: calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore su inadempienze probabili e l'importo delle inadempienze probabili lorde;
  • indice di copertura delle esposizioni scadute: calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore su esposizioni scadute e l'importo delle esposizioni scadute lorde;
  • indice di copertura esposizioni in bonis: calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore sul totale delle esposizioni in bonis e l'importo delle esposizioni totali lorde in bonis;
  • proventi non da interessi: aggregato composto da risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto, commissioni nette, risultato dell'attività assicurativa, risultato netto finanziario e altri proventi netti di gestione;
  • cost/income ratio: calcolato come rapporto tra le oneri operativi e proventi operativi risultanti dallo schema del conto economico riclassificato;
  • risultato adjusted: risultato al netto delle componenti non ricorrenti descritte nella nota esplicativa n. 5;
  • nuovi finanziamenti low-carbon a m/l termine: nuovi finanziamenti a medio- lungo termine erogati dal Gruppo nel corso dell'anno finalizzati al supporto della transizione ambientale verso un'economia a zero emissioni nette di anidride carbonica e a controparti operanti in settori a basso rischio di transizione;
  • emissioni di Green & Social Bond: ammontare di emissioni della Banca di strumenti di raccolta a carattere Green e Social finalizzati nel corso dell'anno e collocati nell'ambito del Green, Social & Sustainability Bonds Framework definito dal Gruppo;
  • incidenza di Bond ESG sul totale bond nel portafoglio corporate di proprietà: percentuale di obbligazioni ESG calcolata sull'aggregato gestionale nominale del portafoglio banking book di titoli Corporate non governativi gestiti dalla funzione Finanza della Capogruppo. In tale perimetro non rientrano, pertanto, i titoli sovranazionali, i titoli del portafoglio commerciale, le GACS senior notes,
  • incidenza donne manager: indicatore che monitora il numero di donne in posizione manageriale sul totale complessivo delle risorse di Gruppo aventi responsabilità codificata.

2. Impatti della PPA (Purchase Price Allocation) delle operazioni di aggregazione aziendale effettuate in precedenti esercizi

In applicazione di quanto previsto dal principio contabile IFRS 3, il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici (cosiddetti "reversal effects") derivanti dall'allocazione dei prezzi pagati nell'ambito delle seguenti operazioni:

  • aggregazione tra ex Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara e Gruppo Banca Popolare Italiana, avvenuta nell'esercizio 2007;
  • aggregazione tra ex Gruppo Banco Popolare e Gruppo Banca Popolare di Milano, perfezionatasi nel 2017;

  • acquisizione del controllo della compagnia Banco BPM Vita, a luglio 2022;
  • acquisizione del controllo della compagnia Vera Vita (ed indirettamente della controllata BBPM Life) perfezionatasi nel mese di dicembre 2023;
  • acquisizione del controllo del Gruppo Anima, a seguito della positiva conclusione dell'Offerta Pubblica di Acquisto perfezionatasi nel mese di aprile 2025, i cui reversal hanno trovato manifestazione economica a partire dal secondo trimestre del 2025, come illustrato nella precedente Nota esplicativa n. 1 a cui si fa rinvio per ulteriori dettagli.

Tali impatti sono rilevati, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte".

Nel dettaglio, l'impatto sul conto economico consolidato al 30 settembre 2025, derivante dal "reversal effect" degli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite, è risultato pari a € -5,5 milioni sul margine di interesse, di cui € -3,2 milioni relativi al Gruppo Anima (in connessione all'evoluzione delle diverse valutazioni dei crediti acquistati), € -37,4 milioni negli altri proventi netti di gestione, di cui € -15,0 milioni relativi al Gruppo Anima (per effetto dell'ammortamento degli intangibles iscritti in sede di PPA) e € -5,3 milioni nel risultato dell'attività assicurativa.

Al netto dei relativi effetti fiscali, l'impatto complessivo rilevato nella voce "Purchase Price Allocation al netto delle imposte" del conto economico riclassificato al 30 settembre 2025 ammonta a € -33,5 milioni, di cui € -12,8 milioni relativi al Gruppo Anima (€ -28,0 milioni il dato riferito al corrispondente periodo dell'esercizio precedente).

3. Oneri derivanti dalla contribuzione ai meccanismi di risoluzione

Nei primi nove mesi 2025 non risultano addebitati oneri sistemici derivanti da contributi - ordinari e straordinari - ai diversi meccanismi di risoluzione.

Nel primo trimestre 2024 è infatti terminata la fase di contribuzione ordinaria al Fondo Interbancario Tutela Depositi (FITD) finalizzata a raggiungere, entro il 3 luglio 2024, il livello obiettivo della dotazione finanziaria prevista dalla direttiva Deposit Guarantee Scheme, commisurata ai depositi protetti delle banche aderenti al 31 marzo 2024. Nel conto economico dei primi nove mesi 2024, l'ammontare dell'ultima quota di contribuzione ordinaria, al netto del relativo effetto fiscale, ammontava a € 66,6 milioni (€ 98,7 milioni al lordo delle imposte).

Nessuna contribuzione è stata richiesta anche dal Single Resolution Fund (SRF), a titolo di contribuzione sia ordinaria sia straordinaria; al riguardo si ricorda che il periodo di accumulo, finalizzato a garantire una dotazione finanziaria minima dell'1% dei depositi protetti, era terminato già nel 2023.

Per il Fondo di Garanzia Assicurativo dei Rami Vita - istituito dalla Legge n. 213 del 30 dicembre 2023, con l'obiettivo di raggiungere una dotazione finanziaria pari allo 0,40% delle riserve tecniche vita entro il 2035 - nel conto economico al 30 settembre 2025 non risulta addebitato alcun onere. La disciplina di dettaglio in merito alle contribuzioni dovute dovrà infatti essere definita dallo Statuto del Fondo, attualmente in corso di predisposizione; tale disciplina, come confermato dalla comunicazione IVASS del 18 dicembre 2024, consentirà di individuare il fatto vincolante che, ai sensi di quanto previsto dall'interpretazione IFRIC 21 "Tributi", farà sorgere in capo al Gruppo un'obbligazione al pagamento dei contributi, con conseguente addebito nel conto economico della quota dovuta.

4. Modifiche intervenute nell'area di consolidamento

Le principali variazioni intervenute nell'area di consolidamento rispetto alla fine dell'esercizio precedente sono riconducibili all'acquisizione del Gruppo Anima, a seguito della positiva conclusione dell'OPA nel mese di aprile 2025, che ha comportato:

  • nel perimetro di consolidamento integrale: l'ingresso di Anima Holding S.p.A. e delle controllate Anima SGR S.p.A., Anima Alternative SGR S.p.A., Castello SGR S.p.A., Kairos Partners SGR S.p.A. e Vita S.r.l., come illustrato in dettaglio nella Nota illustrativa n.1;
  • nel comparto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto: l'ingresso di GEM Hospitality S.r.l. e l'uscita di Anima Holding S.p.A., consolidata integralmente.

Nel corso del periodo vanno inoltre citate la cessione avvenuta nel primo trimestre della collegata SelmaBipiemme Leasing S.p.A., l'uscita delle società veicolo controllate Burgos Leasco S.r.l. e Tago LeaseCo S.r.l, a seguito del perfezionamento dell'operazione di dismissione del portafoglio leasing non performing della Capogruppo (c.d. Progetto Toledo), e la cessione della società PMG S.r.l. in liquidazione, perfezionata nel mese di giugno 2025.

Si segnala altresì che in data 29 ottobre 2025, a seguito dell'ottenimento delle previste autorizzazioni di legge, è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione di Banco BPM Assicurazioni S.p.A. in PiùVera Assicurazioni S.p.A., (società partecipate da Banco BPM Vita S.p.A. con una quota pari al 35% del capitale sociale). Gli effetti civilistici della fusione hanno effetto dal 1° novembre 2025 mentre gli effetti contabili e fiscali sono imputati al bilancio della società incorporante con decorrenza 1° gennaio 2025. Per effetto della descritta operazione, Banco BPM Vita S.p.A. non detiene più alcuna partecipazione in Banco BPM Assicurazioni S.p.A.

5. Componenti non ricorrenti evidenziate nel conto economico del Gruppo Banco BPM

Con la Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 la CONSOB ha invitato le società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati italiani a fornire informazioni sull'incidenza degli eventi od operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente.

Si precisa che la policy adottata dal Gruppo prevede che siano classificati come non ricorrenti:

• i risultati delle operazioni di cessione di tutte le attività immobilizzate (partecipazioni, immobilizzazioni materiali ad esclusione delle attività finanziarie rientranti nel portafoglio "Hold to Collect" (HtC) alienabili nel rispetto delle soglie di significatività e frequenza previste dal principio contabile IFRS 9);

  • gli utili e le perdite delle attività non correnti in via di dismissione;
  • le componenti economiche di importo significativo connesse ad operazioni di efficientamento, ristrutturazione, ecc. (es. oneri per il ricorso al fondo esuberi, incentivazioni all'esodo, oneri per fusione/integrazione);
  • le componenti economiche di importo significativo che non sono destinate a ripetersi frequentemente (es. penali, impairment di attività materiali, avviamenti ed altre attività immateriali, effetti connessi a cambi di normativa, risultati eccezionali);
  • gli impatti economici derivanti dalla valutazione al fair value degli immobili ed altre attività materiali (opere d'arte);
  • gli effetti fiscali connessi agli impatti economici di cui ai punti precedenti.

I suddetti criteri risultano in sostanziale continuità rispetto a quelli identificati nei precedenti esercizi, fatta eccezione per gli effetti relativi alle cessioni massive di portafogli deteriorati. In maggior dettaglio, nei precedenti esercizi erano considerate come componenti economiche non ricorrenti le rettifiche/riprese di valore su crediti (sia da valutazione sia per perdite effettive) che traevano origine da un cambio della NPE Strategy, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione, e consistente in una modifica degli obiettivi e/o della tipologia dei crediti oggetto di cessione rispetto a quelli in precedenza previsti.

Al riguardo si evidenzia che nei precedenti esercizi il Gruppo aveva fatto ricorso ad operazioni di cessione massive di crediti deteriorati, per importi significativi, nell'ambito di una strategia di derisking, finalizzata al raggiungimento di determinati NPL ratio; tenuto conto della positiva evoluzione della qualità creditizia raggiunta dal Gruppo – al 30 settembre 2025 l'NPE ratio lordo risulta infatti pari al 2,48% - le cessioni massive hanno ormai assunto un carattere ricorrente, nell'ambito degli ordinari processi creditizi, e considerate quale alternativa di recupero rispetto al workout interno.

Al contrario sono solitamente considerati ricorrenti:

  • gli impatti economici derivanti dalla cessione o valutazione di tutte le attività finanziarie, ivi comprese quelle rientranti nel portafoglio HtC e delle passività finanziarie;
  • fatti salvi casi eccezionali, gli impatti economici derivanti da aspetti valutativi (rettifiche di valore su crediti ed altre attività finanziarie o accantonamenti per rischi ed oneri);
  • gli impatti economici derivanti da variazioni dei parametri valutativi di riferimento considerati dai modelli valutativi applicati in modo continuativo;
  • gli impatti economici di importo singolarmente non significativo o non determinabile aventi natura di sopravvenienze attive e/o passive (es. costi e ricavi e/o rettifiche di costi e ricavi di competenza di altri esercizi);
  • gli effetti fiscali connessi agli impatti economici di cui ai punti precedenti.

Ove ritenute significative, le informazioni sull'incidenza che gli eventi od operazioni non ricorrenti o che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività hanno sul risultato economico e/o sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo, sono fornite nell'ambito dei commenti che illustrano l'evoluzione delle voci economiche e patrimoniali.

Alla luce dei criteri sopra enunciati, si segnala che nei primi nove mesi 2025 sono state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:

  • nella voce "margine di interesse" è rilevato l'ammontare degli interessi riscossi a seguito della favorevole sentenza della Corte di Cassazione riguardante il contenzioso fiscale relativo alla pretesa indeducibilità dei costi connessi ai reati dell'ex Banca Popolare Italiana, pari a € 35,9 milioni;
  • nella voce "risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" sono rilevate svalutazioni nette per € -0,9 milioni;
  • nella voce "accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri" è rilevato il rilascio di stanziamenti effettuati in precedenti esercizi relativi alla stima degli oneri a fronte di alcuni impegni contrattuali per € +7,4 milioni;
  • le "imposte sul reddito dell'operatività corrente" includono gli effetti fiscali delle citate componenti non ricorrenti, nonché l'impatto positivo, pari a € +9,5 milioni, connesso alla cancellazione delle imposte differite conseguente alla cessione della partecipazione PMG. L'effetto complessivo sulla voce in esame è pari a € -4,1 milioni;
  • la voce "utili/perdite su partecipazioni ed investimenti al netto delle imposte" include l'impatto, positivo per € 1,0 milioni, derivante dalla cessione di attività materiali, al netto del correlato effetto fiscale;
  • nella voce "oneri di ristrutturazione aziendale al netto delle imposte" sono rilevati alcuni oneri operativi "una tantum" in quanto specificamente sostenuti per la realizzazione di operazioni di carattere straordinario che hanno impatto sulla struttura organizzativa del Gruppo (es. acquisizione del controllo di Anima Holding tramite OPA) o si inseriscono nelle progettualità finalizzate all'integrazione di aggregazioni aziendali perfezionate nei precedenti esercizi. La voce comprende inoltre gli oneri non ricorrenti sostenuti a tutela degli interessi dei propri azionisti in relazione all'OPS UniCredit. L'impatto complessivo, al netto del relativo effetto fiscale, ammonta a € -31,8 milioni (€ -46,8 milioni lordi);
  • nella voce "impatto rideterminazione quota Anima al netto delle imposte" è rilevato l'impatto positivo, derivante dalla rivalutazione della quota partecipativa detenuta in Anima Holding prima dell'acquisizione del controllo, conseguente al riallineamento del valore di bilancio al prezzo dell'OPA, pari a complessivi € 201,8 milioni al netto del relativo effetto fiscale.

Nel complesso, le componenti non ricorrenti hanno avuto un impatto sul risultato netto dei primi nove mesi 2025 positivo e pari a € 209,2 milioni.

Escludendo gli impatti sopra descritti, il risultato netto (adjusted) si attesterebbe a € 1.455,5 milioni.

Nel conto economico del corrispondente periodo dell'esercizio precedente erano invece state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:

  • nella voce "risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" erano rilevate svalutazioni nette per € -40,1 milioni, per tenere conto degli aggiornamenti di valore peritali nonché dei prezzi desunti da trattative di vendita in corso;
  • nella voce "accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri" era rilevato lo stanziamento, pari a € 11,2 milioni, relativo alla stima degli oneri che Banco BPM si era impegnato a rifondere all'acquirente con riferimento a due immobili inclusi nel portafoglio oggetto di cessione (c.d. progetto Square);

  • le "imposte sul reddito dell'operatività corrente" includevano gli impatti fiscali delle citate componenti non ricorrenti per € +16,2 milioni;
  • la voce "utili/perdite su partecipazioni ed investimenti al netto delle imposte" includeva l'impatto, positivo per € 2,2 milioni, derivante dalla cessione di attività materiali, al netto del relativo effetto fiscale;
  • nella voce del conto economico riclassificato "oneri relativi all'incentivazione all'esodo al netto delle imposte" era rilevato l'ammontare degli oneri da sostenere a fronte del Piano di Pensionamento Incentivato attivato dalla Capogruppo pari a € -11,7 milioni al netto del relativo effetto fiscale (€ -17,5 milioni lordi);
  • nella voce "Impatto monetica, al netto delle imposte" erano rilevati gli effetti, positivi e pari a complessivi € 493,1 milioni, riconducibili alle operazioni di riorganizzazione del business della monetica;
  • nella voce "impatti Bancassurance al netto delle imposte" erano rilevati gli effetti, per complessivi € +2,5 milioni, riconducibili alla revisione delle stime condotte nel bilancio 2023, conseguenti alla definizione dei prezzi delle transazioni di acquisto e di vendita correlate al riassetto dell'attività di bancassurance, al netto del relativo effetto fiscale.

Nel complesso, le componenti non ricorrenti di competenza dei primi nove mesi 2024 erano quindi risultate positive e pari a € +451,1 milioni.

Escludendo gli impatti sopra descritti, il risultato netto (adjusted) sarebbe stato pari a € 1.244,8 milioni.

6. Ratio patrimoniali di vigilanza

Precisazioni sulla modalità di calcolo dei ratio

I ratio patrimoniali al 30 settembre 2025 contenuti nel presente comunicato sono stati calcolati includendo il risultato economico in corso di formazione nei primi nove mesi del 2025, al netto della quota che si prevede di distribuire come dividendo in base alla specifica normativa applicabile48 e delle altre destinazioni dell'utile. Al riguardo si precisa che sarà presentata l'istanza di inclusione del suddetto risultato economico nel calcolo dei fondi propri ai sensi di quanto previsto dall'art. 26 paragrafo 2 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

I ratio patrimoniali al 30 settembre 2025 sono stati determinati in conformità a quanto previsto dal Regolamento UE n. 575/2013 (CRR) così come modificato da ultimo dal Regolamento UE 2024/1623.

In data 28 marzo 2025, Banco BPM ha comunicato a BCE l'intenzione di avvalersi della facoltà disciplinata dall'art. 468 del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR)49 che consente di escludere dagli elementi del CET 1 i profitti e le perdite non realizzati cumulati a partire dal 31 dicembre 2019, iscritti a patrimonio netto come variazione delle riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva riferiti alle esposizioni in strumenti di debito emessi da amministrazioni centrali, amministrazioni regionali o autorità locali di cui all'articolo 115, paragrafo 2, del CRR e verso organismi del settore pubblico di cui all'articolo 116, paragrafo 4, sempreché tali esposizioni non siano classificate tra le attività finanziarie deteriorate. Per il periodo dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 la quota parte dei profitti e delle perdite non realizzate escludibile è pari al 100% ed ammonta, alla data del 30 settembre 2025, a € 351,0 milioni al netto degli effetti fiscali. Le stime dei ratio patrimoniali che il Gruppo avrebbe, a parità di ogni altra condizione, qualora non avesse esercitato la suddetta opzione, vengono denominate per brevità "fully phased". I ratio patrimoniali denominati "phased-in" sono calcolati applicando invece le suddette disposizioni transitorie.

Requisiti minimi da rispettare

Con comunicazioni del 22 novembre 2024 e del 22 ottobre 2025 Banca d'Italia ha confermato, per gli esercizi 2025 e 2026, il Gruppo Bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically Important Institution, O-SII), stabilendo l'obbligo del mantenimento di una riserva O-SII pari allo 0,50% dei requisiti regolamentari.

Con comunicazioni del 20 giugno 2025 e del 26 settembre 2025, Banca d'Italia ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) relativo alle esposizioni verso controparti italiane allo zero per cento anche per il terzo e quarto trimestre 2025.

Il requisito di capitale Pillar 2 (P2R) per l'esercizio 2025 comunicato dalla Banca Centrale Europea con la SREP decision datata 11 dicembre 2024 è pari a 2,25%.

Tenendo conto anche della nuova riserva di capitale a fronte del rischio sistemico, pari allo 0,689%, i requisiti minimi da rispettare su base consolidata a partire dal 1° luglio 2025 sono i seguenti50:

  • CET 1 ratio: 9,51%;
  • Tier 1 ratio: 11,43%;
  • Total Capital ratio: 14,00%.

48 Art. 5 della decisione (UE) 2015/656 della Banca Centrale Europea del 4 febbraio 2015.

49 Articolo modificato dal Regolamento (UE) n. 2024/1623.

50 Tali requisiti sono così determinati:

il requisito minimo di Pillar I pari all'8% (di cui 4,5% di CET 1, 1,5% in termini di AT 1 e 2% in termini di Tier 2);

il requisito di P2R comunicato da BCE pari al 2,25% da soddisfare: i) con CET 1 per l'1,266%, ii) con AT 1 per lo 0,422% e iii) con Tier 2 per lo 0,563%;

la riserva di conservazione del capitale pari al 2,50% da soddisfare interamente con CET 1;

la riserva O-SII buffer pari allo 0,50% da soddisfare interamente con CET 1;

la riserva di capitale anticiclica allo 0,057% da soddisfare interamente con CET 1;

la riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (Syrb) pari allo 0,689% da soddisfare integralmente con CET 1.

Si evidenzia che la riserva di capitale anticiclica e la riserva di capitale a fronte del rischio sistemico sono rideterminate con frequenza trimestrale in funzione dell'evoluzione delle esposizioni considerate nelle rispettive basi di calcolo.

Il 30 ottobre 2025 Banco BPM ha ricevuto da parte della Banca Centrale Europea ("BCE") la notifica della nuova decisione prudenziale ("SREP decision"), contenente gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process – "SREP"). Tenuto conto delle analisi e delle valutazioni effettuate dall'Autorità di Vigilanza, la BCE ha determinato per il 2026 un "Pillar 2 Requirement (P2R)" complessivo pari al 2,25%, confermando così il valore valido per il 2025. I requisiti minimi da rispettare su base consolidata a partire dal 1° gennaio 2026 rimangono pertanto invariati.

7. Esposizioni al rischio sovrano rappresentate da titoli di debito

Nella seguente tabella si fornisce evidenza dell'esposizione al 30 settembre 2025 del Gruppo bancario nei confronti del rischio sovrano, ripartita per singolo Paese e per categoria del portafoglio contabile di classificazione:

30 settembre 2025
(dati in milioni di €)
Paesi/Portafogli contabili
Att. fin. valutate al
costo ammortizzato
Att. fin. valutate al fair
value con impatto
sulla redditività
complessiva
Att. fin. valutate al fair
value con impatto sul
conto economico
Totale
Italia 12.010 3.028 1.721 16.759
Francia 5.813 3.468 - 9.281
USA 661 1.960 - 2.621
Spagna 4.270 1.152 - 5.422
Germania 3.304 1.278 60 4.642
Altri Paesi 829 399 - 1.228
Totale 26.887 11.285 1.781 39.953

Al 30 settembre 2025 l'esposizione del Gruppo bancario nei titoli di debito sovrani ammonta a € 40 miliardi (€ 32,9 miliardi al 31 dicembre 2024) e risulta classificata per il 67,3% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, per il 28,2% tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e per il 4,5% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenute per la negoziazione.

Detta esposizione si riferisce per circa il 93% a titoli emessi da Paesi dell'Unione Europea ed in particolare per circa il 42% dal Paese Italia.

Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, al 30 settembre 2025 le riserve derivanti dalla valutazione al fair value dei titoli di debito risultano essere complessivamente negative per € 332,6 milioni al netto degli effetti fiscali e si riferiscono per € -351,0 milioni a titoli governativi (€ -8,3 milioni relative a titoli di Stato italiani e € -342,7 milioni relative a titoli di altri Paesi).

Per quanto riguarda i titoli governativi classificati nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, il valore di bilancio ammonta a € 26,9 miliardi, di cui € 12,0 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani. Ai soli fini informativi, si precisa che il fair value dei titoli governativi classificati nella suddetta categoria contabile, determinato in base alle quotazioni di mercato del 30 settembre 2025 (livello 1 nella gerarchia del fair value), ammonta a € 26,8 miliardi (€ 12,2 miliardi è il fair value riferito ai soli titoli di Stato italiani).

La gestione dei titoli di debito prosegue in continuità con le scelte operate nei precedenti esercizi; nel corso del periodo non si è verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.

8. Altre note esplicative

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 30 settembre 2025 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.

Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 30 settembre 2025 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.

Allegati

  • Stato patrimoniale consolidato riclassificato 30 settembre 2025 comparato con i dati riferiti al 31 dicembre 2024
  • Conto economico consolidato riclassificato dei primi nove mesi 2025 comparato con i dati riferiti ai primi nove mesi 2024
  • Conto economico consolidato riclassificato evoluzione trimestrale 2025 e 2024
  • Conto economico consolidato riclassificato redatto nell'ipotesi di consolidamento integrale del Gruppo Anima Holding a partire dal 1° gennaio 2025

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

ATTIVITÀ
(migliaia di euro)
30/09/2025 31/12/2024 Variaz. Var. %
Cassa e disponibilità liquide 12.076.559 12.124.840 -48.281 -0,4%
Finanziamenti valutati al costo ammortizzato 102.869.437 103.089.541 -220.104 -0,2%
- finanziamenti verso banche 4.115.930 3.362.267 753.663 22,4%
- finanziamenti verso clientela 98.753.507 99.727.274 -973.767 -1,0%
Altre attività finanziarie 65.287.142 51.301.101 13.986.041 27,3%
- al fair value con impatto a conto economico 16.866.006 9.318.563 7.547.443 81,0%
- al fair value con impatto sulla redditività complessiva 16.039.407 13.279.954 2.759.453 20,8%
- al costo ammortizzato 32.381.729 28.702.584 3.679.145 12,8%
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese
di assicurazione
18.160.360 16.689.586 1.470.774 8,8%
Partecipazioni 1.422.314 1.708.439 -286.125 -16,7%
Attività materiali 2.475.473 2.513.905 -38.432 -1,5%
Attività immateriali 3.206.602 1.256.612 1.949.990 155,2%
Attività fiscali 2.928.195 3.372.636 -444.441 -13,2%
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione 184.467 444.525 -260.058 -58,5%
Altre voci dell'attivo 4.554.417 5.707.902 -1.153.485 -20,2%
TOTALE ATTIVITÀ 213.164.966 198.209.087 14.955.879 7,5%
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
(migliaia di euro)
30/09/2025 31/12/2024 Variaz. Var. %
Raccolta diretta bancaria: 129.320.156 126.149.114 3.171.042 2,5%
- debiti verso clientela 104.974.757 102.757.399 2.217.358 2,2%
- titoli e altre passività finanziarie 24.345.399 23.391.715 953.684 4,1%
Raccolta diretta assicurativa e passività assicurative: 17.624.837 16.214.811 1.410.026 8,7%
- passività finanziarie valutate al fair value delle
imprese di assicurazione
3.962.267 3.331.610 630.657 18,9%
- passività assicurative 13.662.570 12.883.201 779.369 6,0%
Debiti verso banche 5.202.172 6.332.722 -1.130.550 -17,9%
Debiti per leasing 639.745 646.208 -6.463 -1,0%
Altre passività finanziarie valutate al fair value 37.946.170 28.703.792 9.242.378 32,2%
Altre passività finanziarie delle imprese di assicurazione 80.765 56.103 24.662 44,0%
Fondi del passivo 836.524 988.625 -152.101 -15,4%
Passività fiscali 638.938 471.782 167.156 35,4%
Passività associate ad attività in dismissione - 1.215 -1.215 -100,0%
Altre voci del passivo 5.135.565 4.040.703 1.094.862 27,1%
Totale passività 197.424.872 183.605.075 13.819.797 7,5%
Patrimonio di pertinenza di terzi 64.182 69 64.113 n.s.
Patrimonio netto del Gruppo 15.675.912 14.603.943 1.071.969 7,3%
Patrimonio netto consolidato 15.740.094 14.604.012 1.136.082 7,8%

TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 213.164.966 198.209.087 14.955.879 7,5%

Conto economico consolidato riclassificato

(migliaia di euro) 30/09/2025 30/09/2024 (*) Variaz. Var. %
Margine di interesse 2.360.025 2.584.708 -224.683 -8,7%
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 91.586 106.050 -14.464 -13,6%
Commissioni nette 1.826.917 1.546.344 280.573 18,1%
Risultato dell'attività assicurativa 114.617 87.783 26.834 30,6%
Proventi core 4.393.145 4.324.885 68.260 1,6%
Risultato netto finanziario 96.884 -47.668 144.552
Altri proventi netti di gestione -8.766 -7.949 -817 10,3%
Proventi operativi 4.481.263 4.269.268 211.995 5,0%
Spese per il personale -1.337.010 -1.296.140 -40.870 3,2%
Altre spese amministrative -493.160 -501.310 8.150 -1,6%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -208.506 -197.255 -11.251 5,7%
Oneri operativi -2.038.676 -1.994.705 -43.971 2,2%
Risultato della gestione operativa 2.442.587 2.274.563 168.024 7,4%
Costo del credito verso clientela -254.495 -301.862 47.367 -15,7%
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie 2.671 -2.055 4.726
Rettifiche nette della valutazione al fair value delle attività materiali -887 -40.132 39.245 -97,8%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 8.555 -7.888 16.443
Totale Rettifiche e accantonamenti -244.156 -351.937 107.781 -30,6%
Risultato lordo dell'operatività corrente 2.198.431 1.922.626 275.805 14,3%
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -661.938 -617.987 -43.951 7,1%
Risultato netto dell'operatività corrente 1.536.493 1.304.639 231.854
-
17,8%
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti, al netto delle
imposte
956 2.237 -1.281 -57,3%
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle
imposte
-33.492 -28.000 -5.492 19,6%
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni
di certificates (OCR), al netto delle imposte
3.943 -318 4.261
Oneri sistemici, al netto delle imposte - -66.636 66.636
Oneri di ristrutturazione aziendale, al netto delle imposte -31.780 - -31.780
Oneri relativi all'incentivazione all'esodo, al netto delle imposte - -11.686 11.686
Impatto rideterminazione quota Anima, al netto delle imposte 201.831 - 201.831
Impatto Monetica, al netto delle imposte - 493.125 -493.125
Impatti Bancassurance, al netto delle imposte - 2.466 -2.466
Impairment su client relationship, avviamenti e partecipazioni - - -
Utile/Perdita di pertinenza di terzi -13.214 8 -13.222
RISULTATO NETTO 1.664.737 1.695.835 -31.098 -1,8%

(*) Dati riesposti per omogeneità di confronto.

Conto economico consolidato riclassificato - Evoluzione trimestrale

(migliaia di euro) III trim. 2025 II trim. 2025 () I trim. 2025 () IV trim. 2024 (*) III trim. 2024 (*) II trim. 2024 () I trim. 2024 ()
Margine di interesse 757.943 785.148 816.934 855.337 861.922 858.390 864.396
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 28.216 23.563 39.807 45.639 31.136 44.572 30.342
Commissioni nette 621.569 630.272 575.076 508.297 501.234 507.337 537.773
Risultato dell'attività assicurativa 34.773 42.778 37.066 28.593 62.461 16.175 9.147
Proventi core 1.442.501 1.481.761 1.468.883 1.437.866 1.456.753 1.426.474 1.441.658
Risultato netto finanziario 9.822 72.681 14.381 -34.914 28.579 -64.570 -11.677
Altri proventi netti di gestione 4.928 -6.221 -7.473 31.309 -10.443 -1.347 3.841
Proventi operativi 1.457.251 1.548.221 1.475.791 1.434.261 1.474.889 1.360.557 1.433.822
Spese per il personale -446.820 -456.161 -434.029 -449.064 -435.579 -428.926 -431.635
Altre spese amministrative -171.779 -176.808 -144.573 -143.471 -152.342 -176.068 -172.900
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -72.707 -69.200 -66.599 -68.460 -68.187 -64.919 -64.149
Oneri operativi -691.306 -702.169 -645.201 -660.995 -656.108 -669.913 -668.684
Risultato della gestione operativa 765.945 846.052 830.590 773.266 818.781 690.644 765.138
Costo del credito verso clientela -90.282 -88.694 -75.519 -159.613 -107.810 -111.598 -82.454
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie 391 -1.211 3.491 -6.512 1.193 -287 -2.961
Rettifiche nette della valutazione al fair value delle attività materiali 3.363 -3.419 -831 -14.495 -14.143 -12.605 -13.384
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 5.154 1.504 1.897 -14.304 -16.130 13.220 -4.978
Totale Rettifiche e accantonamenti -81.374 -91.820 -70.962 -194.924 -136.890 -111.270 -103.777
Risultato lordo dell'operatività corrente 684.571 754.232 759.628 578.342 681.891 579.374 661.361
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -216.313 -202.624 -243.001 -170.940 -222.408 -180.248 -215.331
Risultato netto dell'operatività corrente 468.258 551.608 516.627 407.402 459.483 399.126 446.030
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti, al netto delle
imposte
69 641 246 -477 1.495 468 274
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle
imposte
-13.282 -13.185 -7.025 -6.898 -9.376 -9.954 -8.670
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
1.197 1.255 1.491 1.531 981 476 -1.775
Oneri sistemici, al netto delle imposte - - - -4.375 - 1.474 -68.110
Oneri di ristrutturazione aziendale, al netto delle imposte -1.081 -30.013 -686 - - - -
Oneri relativi all'incentivazione all'esodo, al netto delle
imposte
- - - -130.182 - -11.686 -
Impatto rideterminazione quota Anima, al netto delle
imposte
- 201.831 - - - - -
Impatto Monetica, al netto delle imposte - - - - 493.125 - -
Impatti Bancassurance, al netto delle imposte - - - - - - 2.466
- -42.446 - - -
Impairment su client relationship, avviamenti e - -
partecipazioni
Utile/Perdita di pertinenza di terzi
-4.889 -8.327 2 3 2 4 2

(*) Dati riesposti per omogeneità di confronto.

Conto economico consolidato riclassificato redatto nell'ipotesi di consolidamento integrale del gruppo Anima Holding a partire dal 1° gennaio 2025

(migliaia di euro) Conto economico
30 settembre
proforma Anima
consolidata da 1/1
I Q 2025 (*) II Q 2025
(*)
III Q 2025
Maurina di interna 2 200 540 047 455 705 440 757.042
Margine di interesse 2.360.546 817.455 785.148 757.943
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 80.695 28.916 23.563 28.216
Commissioni nette 1.960.922 709.081 630.272 621.569
Risultato dell'attività assicurativa 114.617 37.066 42.778 34.773
Proventi core 4.516.779 1.592.517 1.442.501
Risultato netto finanziario 98.120 15.617 72.681 9.822
Altri proventi netti di gestione -8.033 -6.740 -6.221 4.928
Proventi operativi 4.606.866 1.601.394 1.548.221 1.457.251
Spese per il personale -1.364.423 -461.442 -456.161 -446.820
Altre spese amministrative -507.084 -158.497 -176.808 -171.779
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -210.735 -68.828 -69.200 -72.707
Oneri operativi -2.082.243 -688.768 -702.169 -691.306
Risultato della gestione operativa 2.524.623 912.626 846.052 765.945
Costo del credito verso clientela -254.772 -75.796 -88.694 -90.282
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie 2.671 3.491 -1.211 391
Rettifiche nette della valutazione al fair value delle attività materia -887 -831 -3.419 3.363
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 8.159 1.501 1.504 5.154
Totale delle rettifiche e accantonamenti -244.829 -71.635 -91.820 -81.374
Risultato lordo dell'operatività corrente 2.279.794 840.991 754.232 684.571
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -694.758 -275.821 -202.624 -216.313
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 1.585.036 565.170 551.608 468.258
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti 969 259 641 69
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle imposte -39.896 -13.429 -13.185 -13.282
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte 3.943 1.491 1.255 1.197
Oneri sistemici, al netto delle imposte - - - -
Oneri di ristrutturazione aziendale, al netto delle imposte -34.502 -3.408 -30.013 -1.081
Oneri relativi all'incentivazione all'esodo, al netto delle imposte - - - -
Impatto rideterminazione quota Anima, al netto delle imposte 206.252 4.421 201.831 -
Impatto Monetica, al netto delle imposte - - - -
Impatti Bancassurance, al netto delle imposte _ - - -
Impairment su client relationship, awiamenti e partecipazioni - - - -
Utile / Perdita di pertinenza di terzi -18.166 -4.950 -8.327 -4.889
RISULTATO NETTO DEL GRUPPO 1.703.636 549.554 703.810 450.272

(*) Dati riesposti per omogeneità di confronto.

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