Earnings Release • May 7, 2024
Earnings Release
Open in ViewerOpens in native device viewer
| Informazione Regolamentata n. 1928-40-2024 |
Data/Ora Inizio Diffusione 7 Maggio 2024 17:33:02 |
Euronext Milan | |
|---|---|---|---|
| Societa' | : | BANCO BPM | |
| Identificativo Informazione Regolamentata |
: | 190176 | |
| Utenza - Referente | : | BANCOBPMN03 - Marconi | |
| Tipologia | : | 3.1 | |
| Data/Ora Ricezione | : | 7 Maggio 2024 17:33:02 | |
| Data/Ora Inizio Diffusione | : | 7 Maggio 2024 17:33:02 | |
| Oggetto | : | RISULTATI AL 31 MARZO 2024 | |
| Testo del comunicato |
Vedi allegato
• NPE RATIO LORDO IN RIDUZIONE AL 3,3% (3,5% A FINE 2023)
1 Le definizioni degli indicatori e delle principali grandezze patrimoniali ed economiche oggetto di commento nel presente comunicato sono illustrate nella nota esplicativa n. 1 "Criteri di redazione e principi contabili di riferimento – Indicatori alternativi di performance".
2 Tale risultato intermedio non comprende gli oneri sistemici, pari a € -100,9 milioni, gli impatti contabili derivanti dalle Purchase Price Allocation (PPA), pari a € -12,6 milioni, e gli impatti derivanti dalla variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates, pari a € -2,7 milioni. Tali componenti, al netto dei relativi effetti fiscali, sono esposte in voci separate dello schema di conto economico riclassificato.
• FITCH RATINGS, IN DATA 21 MARZO 2024, HA MIGLIORATO DI UN NOTCH LE VALUTAZIONI SUL DEBITO SENIOR PREFERRED E SU QUELLO SENIOR NON-PREFERRED
• MORNINGSTAR DBRS, IN DATA 18 APRILE 2024, HA RIVISTO IL TREND DI BANCO BPM DA STABILE A POSITIVO PER RIFLETTERE I RECENTI E CONTINUI MIGLIORAMENTI DELLA REDDITIVITÀ E DELLA QUALITÀ DEGLI ATTIVI
***
3 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda alla Nota esplicativa n. 6 del presente comunicato.
4 Differenza tra il CET1 ratio misurato alla data del 31 marzo 2024, comprensivo del risultato del primo trimestre al netto del pay-out atteso, ed il corrispondente livello del requisito minimo regolamentare per l'anno 2024 comprensivo del c.d. Pillar 2 Requirement (P2R), ridotta per compensare eventuali carenze di Additional Tier 1 Capital o di Tier 2 Capital rispetto ai requisiti che possono essere coperti con queste classi di capitale.
5 Dato ricalcolato su basi omogenee per tenere conto dei requisiti comunicati da BCE per il 2024.
6 Dato gestionale.
Il primo trimestre 2024 è stato caratterizzato da un quadro macroeconomico generale nel complesso positivo, nonostante permangano elementi di incertezza derivanti, in particolare, dalla situazione geopolitica in Ucraina e Medio Oriente; tuttavia, in tale contesto, l'impegno commerciale ed organizzativo del Gruppo ha consentito un eccellente avvio dell'esercizio 2024 che ha fatto registrare una significativa crescita della performance operativa. In particolare, i proventi operativi evidenziano un'ottima dinamica, risultando pari a € 1.434 milioni, con una crescita del 15% rispetto al primo trimestre 2023.
Il risultato della gestione operativa sale a € 765 milioni rispetto a € 610 milioni del primo trimestre 2023 con un incremento del 25%. L'utile netto del periodo si attesta a € 370 milioni con una crescita del 40% rispetto al 31 marzo 2023.
Le grandezze patrimoniali confermano i significativi risultati raggiunti:
Per quanto riguarda la qualità del portafoglio, al 31 marzo 2024 l'incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi si è ulteriormente ridotta al 3,3% dal 3,5% del 31 dicembre 2023. Il costo del credito annualizzato risulta in riduzione a 31 p.b. rispetto a 53 p.b. di fine anno 2023, pur garantendo significativi livelli di copertura dei crediti deteriorati.
Si conferma molto solida la posizione patrimoniale:
7 A decorrere dalla situazione contabile al 31 marzo 2024 l'aggregato include anche le operazioni di pronti contro termine; il dato relativo all'esercizio precedente è stato rideterminato per omogeneità di confronto.
8A decorrere dall'esercizio 2024 le componenti reddituali relative ai proventi dei servizi di pagamento che saranno oggetto di conferimento alla nuova società operante nel settore dei pagamenti digitali, in cui il Banco BPM avrà una partecipazione di collegamento, sono esposti nella voce "Commissioni nette" del Conto economico riclassificato anziché tra gli "Altri proventi netti di gestione". Al fine di garantire un confronto su basi omogenee, i dati dell'esercizio precedente sono stati conseguentemente riclassificati.
9 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda alla Nota esplicativa n. 6 del presente comunicato.
10 Dati calcolati assumendo a riferimento le sole esposizioni verso la clientela valutate al costo ammortizzato ed escludendo i crediti in via di dismissione.
una nuova piattaforma tecnologica.
Milano, 7 maggio 2024 – Si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 31 marzo 2024 del Gruppo Banco BPM.
***
L'avvio dell'esercizio 2024 è stato caratterizzato da un quadro macroeconomico generale nel complesso positivo, nonostante permangano elementi di incertezza derivanti, in particolare, dalla situazione geopolitica in Ucraina e Medio Oriente e dalle conseguenti difficoltà sulle catene di fornitura globali. In tale contesto il Gruppo ha registrato livelli record di redditività con un risultato lordo dell'operatività corrente pari a € 661,7 milioni ed un utile netto di € 370,2 milioni.
Nel corso dell'esercizio proseguirà il percorso di implementazione della nuova configurazione delle fabbriche prodotto nei comparti Bancassurance e sistemi di pagamento.
Per il comparto Bancassurance, a fine 2023 si sono perfezionate le operazioni di compravendita che hanno portato all'attuale configurazione societaria con il controllo totalitario da parte del Gruppo delle compagnie operanti nel ramo Vita (Banco BPM Vita, Vera Vita e BBPM Life) e la partecipazione in joint venture con Crédit Agricole Assurances di una quota del 35% delle compagnie operanti nel ramo danni (Banco BPM Assicurazioni, Vera Assicurazioni e indirettamente Vera Protezione). Per il corrente esercizio è previsto il proseguimento del percorso di internalizzazione dell'attività del comparto con l'obiettivo di giungere nel corso del prossimo esercizio alla migrazione informatica su
Per il comparto relativo ai sistemi di pagamento, facendo seguito agli accordi siglati lo scorso anno per la costituzione di una joint venture con FSI e Iccrea, sono in corso le interlocuzioni con le autorità di vigilanza per il rilascio di tutte le autorizzazioni previste, con l'obiettivo di giungere al closing dell'operazione nel corso del secondo semestre dell'anno.
Sempre con riferimento al processo di razionalizzazione della propria struttura organizzativa e societaria, nel corso del trimestre si è perfezionata, con decorrenza 1° gennaio 2024, l'operazione di scissione parziale di Banca Akros a favore di Banco BPM relativa al ramo d'azienda costituito dal complesso di beni e risorse organizzati per lo svolgimento delle attività di "Finanza proprietaria" di Banca Akros.
Inoltre, nel mese di marzo, la controllata Banco BPM Invest SGR ha ricevuto l'autorizzazione dalla Banca d'Italia all'esercizio dell'attività di gestione collettiva del risparmio e di gestione di portafogli ai sensi dell'art. 34 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.
Sul fronte delle operazioni di raccolta e di capitale, nel primo trimestre 2024 la Capogruppo ha concluso due emissioni, riservate a investitori istituzionali, nell'ambito del Programma Euro Medium Term Notes: la prima, nel mese di gennaio 2024, relativa a titoli Green Senior Preferred per un ammontare pari a € 750 milioni, scadenza sei anni e cedola fissa del 4,875%; la seconda nel marzo
11 Dato gestionale.
2024, relativa a titoli subordinati Tier 2 per un ammontare pari a € 500 milioni, scadenza dieci anni, cedola fissa del 5% fino al quinto anno e rimborsabile anticipatamente a partire dal quinto anno. Inoltre, sempre nel gennaio 2024 Banco BPM ha concluso il collocamento di una nuova emissione di Covered Bond (Premium) destinata a investitori istituzionali per un ammontare di € 750 milioni e scadenza sei anni a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (BPM Covered Bond 2) da € 10 miliardi.
Nel corso del primo trimestre Banco BPM ha inoltre concluso un programma di acquisto di n. 905.286 azioni proprie (pari allo 0,06% delle azioni ordinarie in circolazione) per un controvalore di € 5 milioni al servizio dei piani di incentivazione di breve e lungo termine ai dipendenti. A seguito della conclusione di tale programma, tenuto conto delle altre azioni proprie già in portafoglio, al 31 marzo 2024 Banco BPM possiede direttamente n. 7.863.970 azioni, pari allo 0,52% del capitale sociale. Si ricorda altresì che l'Assemblea dei Soci del 18 aprile 2024 ha deliberato l'acquisto di azioni ordinarie di Banco BPM per un ammontare massimo complessivo pari a € 45 milioni a servizio dei piani di compensi basati su azioni, entro il termine di 18 mesi e non oltre la data dell'Assemblea che sarà chiamata ad approvare il bilancio relativo all'esercizio 2024.
La medesima Assemblea dei Soci ha altresì approvato, tra l'altro, il bilancio al 31 dicembre 2023 di Banco BPM S.p.A. e le proposte sulla destinazione e sulla distribuzione del risultato dell'esercizio.
In seguito all'assegnazione da parte di S&P Global Ratings di un nuovo rating in area Investment Grade in data 7 novembre 2023 (di cui: Long-term Issuer Rating Credit Rating a BBB-, con Outlook Positivo) ed il rialzo dei rating, in data 21 novembre 2023, da parte di Moody's Investors Service (di cui: +2 gradini per il Rating a lungo termine del debito Senior Unsecured), nel primo trimestre del 2024 è proseguito un miglioramento nei principali credit rating assegnati a Banco BPM, che, già da novembre 2023, risultano tutti collocati in area "Investment Grade":
Si ricorda che tutte le società di rating riconoscono il progressivo miglioramento del profilo finanziario del Gruppo, soprattutto in termini di qualità del credito, patrimonializzazione e redditività, oltre al forte modello di business e alla solida posizione di funding e di liquidità.
Il margine di interesse si attesta a € 864,4 milioni in crescita del 16,3% rispetto al dato del primo trimestre 2023 (pari a € 743,0 milioni), principalmente grazie all'incremento dello spread commerciale, conseguente al rialzo dei tassi di interesse e al limitato impatto sul costo dei depositi. Rispetto al quarto trimestre del 2023 il margine risulta sostanzialmente stabile (-0,4%).
Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto si attesta a € 30,3 milioni, e si confronta con il dato di € 36,3 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio e di € 49,3 milioni del quarto trimestre 2023 (che però comprendeva il contributo relativo a Vera Vita e
BBPM Life, pari a € 15,3 milioni, consolidate integralmente dal primo trimestre 2024).
L'apporto principale alla voce in esame è stato fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato, pari a € 17,6 milioni, rispetto a € 22,4 milioni del primo trimestre 2023, nonché dal contributo della collegata Anima Holding, pari a € 10,8 milioni (€ 5,6 milioni nel primo trimestre 2023).
Le commissioni nette12 del primo trimestre ammontano a € 521,6 milioni in crescita del 5,8% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente e dell'11,7% nel confronto con il quarto trimestre 2023 per effetto della performance registrata nel comparto dei prodotti di risparmio (+14,6% rispetto al 31 marzo 2023 e +27,0% rispetto al quarto trimestre 2023). Positivo anche l'apporto della banca commerciale e altri servizi (+0,9% rispetto al 31 marzo 2023 e +3,9% rispetto al quarto trimestre 2023), grazie al contributo delle commissioni dell'attività di investment banking e su prodotti strutturati che ha compensato il venir meno delle commissioni per la gestione della liquidità, pari a circa € 15 milioni13 nel primo trimestre 2023.
Gli altri proventi netti di gestione14 sono pari a € 3,8 milioni rispetto a € 2,4 milioni del primo trimestre 2023 e a € 13,7 milioni del quarto trimestre 2023.
Il risultato netto finanziario15 del primo trimestre è positivo e pari a € 8,8 milioni e si confronta con il dato negativo di € -34,1 milioni registrato al 31 marzo 2023.
La differente contribuzione è giustificata dal maggior apporto dell'attività di negoziazione (€ +50,4 milioni), degli utili da cessione di titoli (€ +9,1 milioni), dei dividendi (€ +14,2 milioni) e dal minor impatto negativo CVA/DVA16 (€ +4,7 milioni) che hanno trovato compensazione nel contributo negativo delle passività valutate al fair value e relativi derivati (€ -38,7 milioni ascrivibile principalmente alla maggior onerosità della raccolta tramite certificates) e nel diverso impatto della valutazione della quota partecipativa Nexi, interamente dismessa nel corso del trimestre (€ -4,6 milioni).
Il confronto con il quarto trimestre 2023, che evidenziava un risultato negativo di € -13,8 milioni, trova principale spiegazione nel maggior apporto in termini di dividendi (€ + 19,5 milioni).
Il risultato dell'attività assicurativa del primo trimestre 2024 è pari a € 4,8 milioni e comprende il contributo delle compagnie Banco BPM Vita, Vera Vita e BBPM Life. Tale importo non è pienamente confrontabile né con il dato del 31 marzo 2023, pari a € 9,6 milioni, né con quello del quarto trimestre 2023, pari a € 13,1 milioni, che includevano invece l'apporto di Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni17. Su tale importo ha influito la registrazione one off di una Loss Component (LC) legata ad alcune gestioni separate di Vera Vita per un ammontare pari a circa €10 milioni.
In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 1.433,8 milioni, in crescita sia rispetto a € 1.250,3 milioni registrati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio (+14,7%) sia nel confronto con il dato di € 1.396,9 milioni relativo al quarto trimestre 2023 (+2,6%).
Le spese per il personale, pari a € 431,6 milioni, evidenziano un incremento del 6,5% rispetto a € 405,4 milioni del primo trimestre 2023; l'aumento è attribuibile ai maggiori oneri derivanti dal rinnovo del
12 Vedi nota n. 8.
13 Dato gestionale.
14 Vedi nota n. 8.
15 La voce non include l'effetto contabile derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulla valutazione al fair value delle passività di propria emissione (certificates), che ha comportato la rilevazione nel trimestre di un impatto negativo pari a € -2,7 milioni, rispetto a € +4,9 milioni registrati al 31 marzo 2023 e all'impatto negativo di € -3,1 milioni del quarto trimestre 2023. Tale effetto è esposto, al netto delle imposte, in una voce separata del conto economico riclassificato.
16 Il CVA esprime la quota parte delle attività finanziarie valutative (fair value) che potrebbe non essere pagata alla banca dalla controparte nell'ipotesi di default di quest'ultima. Il DVA esprime la quota parte delle passività finanziarie valutative (fair value) che potrebbe non essere pagata dalla banca alla controparte nell'ipotesi di default della banca.
17 Il contributo alla voce in oggetto relativo a Vera Vita e alla sua controllata BBPM Life, il cui controllo è stato acquisito in prossimità della chiusura dell'esercizio 2023, è infatti oggetto di rilevazione a decorrere dall'esercizio 2024.
CCNL. Rispetto al quarto trimestre 2023 (che aveva interamente recepito gli oneri del CCNL aventi decorrenza 1° luglio 2023) l'aggregato risulta in calo del 6,5%.
Alla data del 31 marzo 2024 il numero totale dei dipendenti è pari a n. 19.775 risorse (di cui 137 afferenti alle compagnie assicurative), rispetto alle n. 19.761 risorse in organico al 31 dicembre 2023 (di cui 146 afferenti alle compagnie assicurative)18.
Le altre spese amministrative19, pari a € 172,9 milioni, evidenziano un incremento dell'1,6% nel confronto con il dato del primo trimestre 2023, pari a € 170,2 milioni, anche per effetto delle dinamiche inflattive in corso. La voce in esame registra una crescita del 14,9% rispetto al dato del quarto trimestre 2023.
Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 64,1 milioni e si confrontano con il dato di € 64,5 milioni del primo trimestre 2023 e di € 49,1 milioni del quarto trimestre 2023, che includeva componenti positive non ricorrenti derivanti dal ricalcolo degli ammortamenti sui beni acquisiti in leasing operativo/locazione per € 16,9 milioni.
Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 668,7 milioni, con un incremento del 4,5% rispetto a € 640,0 milioni del primo trimestre 2023 e dell'1,1% nel confronto con il quarto trimestre 2023.
Il cost income ratio del trimestre è pari al 46,6%, inferiore sia rispetto al 51,2% del primo trimestre 2023 che al dato relativo all'intero 2023 (48,1%).
Il risultato della gestione operativa del primo trimestre risulta pari a € 765,1 milioni in crescita del 25,4% rispetto a € 610,3 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente e del 4,0% rispetto al dato di € 735,7 milioni del quarto trimestre 2023.
Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela del primo trimestre, pari a € 82,5 milioni, evidenziano una riduzione sia rispetto al dato del 31 marzo 2023, pari a € 137,5 milioni, sia nel confronto con il quarto trimestre 2023, pari a € 175,0 milioni.
Al 31 marzo 2024 il costo del credito annualizzato, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 31 p.b., in riduzione rispetto a 53 p.b. di fine 2023. Tale risultato è stato ottenuto salvaguardando i solidi livelli di copertura raggiunti nei periodi precedenti.
Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali al 31 marzo 2024 è pari a € -13,4 milioni (€ -1,9 milioni nel primo trimestre e € -102,7 milioni nel quarto trimestre 2023), a seguito dell'adeguamento del valore di alcuni immobili sulla base delle perizie aggiornate.
Nella voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie sono rilevate minusvalenze nette per € - 3,0 milioni (€ +0,7 milioni al 31 marzo e € -2,1 milioni nel quarto trimestre 2023).
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del primo trimestre ammontano a € -5,0 milioni (riprese nette per € 2,4 milioni al 31 marzo 2023 e stanziamenti netti per € -8,3 milioni nel quarto trimestre 2023).
La voce utili/perdite su partecipazioni e investimenti al 31 marzo 2024 ammonta a € +0,4 milioni (€ +0,2 milioni al 31 marzo e € +0,3 milioni al 31 dicembre 2023). Si precisa che gli importi relativi agli aggiustamenti prezzo previsti dagli accordi relativi all'acquisto di Vera Vita e Vera Assicurazioni da
18 Alla data del 31 dicembre 2022 le risorse in organico erano n. 20.157.
19 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dal contributo al Fondo Interbancario Tutela Depositi, esposto, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.
Generali Italia e alla vendita di Banco BPM Assicurazioni e Vera Assicurazioni a Crédit Agricole Assurances sono stati rilevati nella voce ad hoc del conto economico riclassificato denominata "impatti bancassurance al netto delle imposte"20.
Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente ammonta a € 661,7 milioni rispetto a € 474,2 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente (+39,5%).
Le imposte sul reddito dell'operatività corrente sono pari a € -215,4 milioni (€ -147,4 milioni al 31 marzo 2023).
Il risultato netto dell'operatività corrente ammonta pertanto a € 446,3 milioni e risulta in crescita del 36,6% rispetto al dato di € 326,8 milioni del primo trimestre 2023 e del 30,1% rispetto a € 343,1 milioni del quarto trimestre dell'esercizio precedente.
Al conto economico del trimestre sono stati addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 68,1 milioni (€ 100,9 milioni al lordo delle imposte), rappresentati dalla stima dell'ultima quota contributiva annuale dovuta al Fondo Interbancario Tutela Depositi (FITD); nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente era stata rilevata la stima dell'ultima quota contributiva annuale dovuta al Single Resolution Fund, per € 57,3 milioni (€ 84,9 milioni al lordo delle imposte) 21.
Nella voce impatti bancassurance al netto delle imposte sono rilevati gli effetti per complessivi € 2,5 milioni, riconducibili alla revisione delle stime condotte nel bilancio 2023, conseguenti alla definizione dei prezzi delle transazioni di acquisto e di vendita correlate al riassetto dell'attività di bancassurance, al netto del relativo effetto fiscale22.
Nel trimestre la variazione del merito creditizio sui Certificates emessi dal Gruppo, al netto delle imposte ha generato un impatto negativo pari a € -1,8 milioni (€ -2,7 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto all'effetto positivo rilevato nel primo trimestre 2023 pari a € +3,3 milioni (€ +4,9 milioni al lordo degli effetti fiscali). Nel quarto trimestre 2023 l'impatto era stato negativo e pari a € -2,1 milioni (€ -3,1 milioni al lordo degli effetti fiscali).
Al 31 marzo 2024 l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € -8,7 milioni e si confronta con il dato del primo e del quarto trimestre 2023, rispettivamente pari a € -7,4 milioni e € -6,8 milioni. A partire dal primo trimestre 2024 la voce in esame include anche gli impatti legati al reversal della PPA correlati all'acquisizione del controllo di Vera Vita e di BBPM Life perfezionata a fine 202323.
Per effetto delle dinamiche sopra esposte, il primo trimestre 2024 si chiude con un risultato netto di periodo positivo pari a € 370,2 milioni (€ 265,3 milioni al 31 marzo 2023 e € 321,1 milioni nel quarto trimestre 2023).
20 Nella medesima voce del conto economico riclassificato era stata rilevata la plusvalenza realizzata dal Gruppo nel quarto trimestre 2023 a seguito della cessione del 65% del capitale di Banco BPM Assicurazioni e di Vera Assicurazioni a Crédit Agricole Assurances, unitamente agli ulteriori impatti conseguenti alla riorganizzazione dell'assetto del settore bancassurance.
21 Per ulteriori dettagli relativi agli oneri derivanti dalla contribuzione ai meccanismi di risoluzione si fa rinvio alla Nota esplicativa n. 3.
22 Per ulteriori dettagli si fa rinvio alla Nota esplicativa n. 1 paragrafo "Riorganizzazione dell'attività di bancassurance e relativi impatti contabili".
23 La PPA relativa all'aggregazione di Vera Vita e BBPM Life era stata rilevata in via provvisoria al 31 dicembre 2023. Conseguentemente anche i reversal effect legati a tale PPA sono basati su stime provvisorie e verranno rideterminati, una volta reso definitivo il processo di PPA come previsto dall'IFRS 3, entro 1 anno dalla data di acquisizione. Per ulteriori dettagli si fa rinvio alla Nota esplicativa n. 2.
La raccolta diretta bancaria al 31 marzo 2024 ammonta a € 129,1 miliardi, in crescita del 2,4% nel confronto con il 31 dicembre 2023 e del 3,4% su base annua.
Più in dettaglio, nel trimestre si osserva un incremento di € 1,9 miliardi, pari al 10,1%, della componente rappresentata dai titoli obbligazionari emessi per effetto delle nuove emissioni del periodo che hanno superato i rimborsi dei titoli giunti a scadenza. Anche la raccolta "core", rappresentata dai conti correnti e depositi, risulta in crescita dello 0,9% rispetto a fine 2023.
Su base annua, a fronte della contrazione della componente "core" (-1,6%), si registra un incremento di € 5,9 miliardi dello stock dei titoli emessi.
La provvista garantita dallo stock di certificates a capitale incondizionatamente protetto e dalle altre passività al fair value al 31 marzo 2024 si attesta a € 5,7 miliardi, in crescita del 7,7% rispetto al dato di € 5,3 miliardi del 31 dicembre 2023 e di € 4,8 miliardi del 31 marzo 2023.
La voce raccolta diretta assicurativa e passività assicurative, che include l'aggregato costituito dalle passività finanziarie e assicurative delle imprese di assicurazione, ammonta a € 15,4 miliardi e comprende l'apporto di Banco BPM Vita, Vera Vita e BBPM Life (€ 15,0 miliardi al 31 dicembre 2023 e € 5,9 miliardi al 31 marzo 2023, riferito solo al contributo di Banco BPM Vita).
La raccolta indiretta è pari a € 110,3 miliardi, in crescita del 3,9% nel confronto con il 31 dicembre 2023 e del 15,4% su base annua.
La componente della raccolta gestita ammonta a € 63,6 miliardi, in aumento rispetto al dato di € 62,0 miliardi del 31 dicembre 2023 (+2,6%). La crescita è prevalentemente concentrata nel comparto dei fondi e Sicav che evidenzia un incremento di € 1,22 miliardi; in aumento anche la raccolta riferita alle gestioni patrimoniali e al comparto bancassurance.
La raccolta amministrata si attesta a € 46,7 miliardi, con un incremento di € 2,5 miliardi (+5,7%) rispetto a fine 2023.
Anche su base annua si conferma la positiva dinamica della raccolta indiretta: la raccolta gestita evidenzia un incremento del 5,9%, concentrato principalmente nel comparto dei fondi e Sicav, mentre la raccolta amministrata risulta in crescita del 15,4%.
Le attività finanziarie del comparto bancario ammontano a € 47,9 miliardi e sono in crescita del 9,5% rispetto a € 43,7 miliardi del 31 dicembre 2023; l'incremento è principalmente concentrato nei titoli di debito (+€ 3,9 miliardi) ed in particolare nel comparto dei titoli al costo ammortizzato. Al 31 marzo 2024 l'aggregato in esame comprende titoli di debito per € 40,5 miliardi, titoli di capitale e quote di OICR per € 3,7 miliardi, strumenti derivati ed altri finanziamenti per € 3,7 miliardi. Le esposizioni in titoli di debito emessi da Stati Sovrani sono pari a € 32,7 miliardi di cui € 12,4 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani. Gli investimenti in titoli di Stato italiani sono classificati tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per € 10,8 miliardi, nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per € 1,4 miliardi e tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico per € 0,2 miliardi.
La voce attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione include l'apporto al 31 marzo 2024 delle compagnie assicurative Banco BPM Vita, Vera Vita e BBPM Life per complessivi € 15,4 miliardi (€ 15,0 miliardi al 31 dicembre 2023).
Gli impieghi netti verso la clientela24 ammontano al 31 marzo 2024 a € 104,9 miliardi, in calo di € 0,5 miliardi rispetto al dato del 31 dicembre 2023. La contrazione è riferibile sia alle esposizioni performing
24 Nell'aggregato non vengono ricompresi i crediti verso la clientela che, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9, devono essere obbligatoriamente valutati al fair value. Tali crediti, pari a € 0,5 miliardi sono ricompresi fra le attività finanziarie valutate al fair value.
(-0,4%), sia alle esposizioni non performing (-5,0%). Su base annua gli impieghi registrano una riduzione di € 2,8 miliardi (-2,6%), derivante dalla contrazione delle esposizioni performing di € 2,3 miliardi (-2,2%) e dei crediti deteriorati di € 0,5 miliardi (-22,3%). Nel primo trimestre, il volume di nuove erogazioni è stato pari a € 4,9 miliardi25. Si conferma la qualità del portafoglio dei crediti "core", concentrato prevalentemente nell'Italia settentrionale (75,1%26) e caratterizzato da una elevata percentuale di posizioni secured per il segmento Non-Financial Corporate (57%27).
Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 31 marzo 2024 a € 1,8 miliardi.
L'esame delle componenti dell'aggregato evidenzia la seguente dinamica:
L'incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale degli impieghi al lordo delle rettifiche di valore è pari al 3,3%, in calo rispetto al 3,5% di inizio anno e al 4,2% del 31 marzo 2023. Anche al netto delle rettifiche di valore si osserva un'incidenza in calo all'1,7% rispetto all'1,8% del 31 dicembre scorso e al 2,1% del 31 marzo 2023.
L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati si attesta al 50,5% (50,4% al 31 dicembre 2023 e 51,4% al 31 marzo 2023).
In maggior dettaglio, al 31 marzo 2024 il grado di copertura risulta essere il seguente:
L'indice di copertura delle esposizioni in bonis è pari allo 0,41%, in linea con il dato del 31 dicembre 2023 (0,40% al 31 marzo 2023).
Il Common Equity Tier 1 ratio è pari al 14,7% rispetto al 14,2% del 31 dicembre 2023. L'incremento è dovuto sia alla crescita del patrimonio regolamentare sia alla diminuzione delle attività ponderate per il rischio, che hanno beneficiato del minor impatto derivante dall'applicazione dei nuovi modelli interni sul rischio di credito rispetto alle stime conservative applicate al 31 dicembre 2023.
Il Tier 1 ratio è pari al 17,0% rispetto al 16,3% del 31 dicembre 2023, mentre il Total Capital ratio è pari al 20,5% rispetto al 19,0% del 31 dicembre 2023. La crescita del Total Capital ratio è legata anche ad una nuova emissione di titoli subordinati Tier 2 per un nominale di € 500 milioni avvenuta nel corso del primo trimestre 2024.
25 Dato gestionale.
26 Dato gestionale.
27 Dato gestionale.
28 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda alla Nota esplicativa n. 6 del presente comunicato.
Il buffer rispetto al limite previsto per la possibilità di distribuire dividendi (Maximum Distributable Amount o MDA buffer), risulta pari a 567 p.b. (rispetto a 508 p.b. al 31 dicembre 2023, ricalcolato su basi omogenee).
L'andamento dell'economia nei primi mesi del 2024 ha confermato una buona resilienza complessiva, nonostante il persistere delle crisi geopolitiche: le ultime previsioni delineano una costante crescita (seppur debole) nell'Eurozona per il 2024, che troverà più vigore nel 2025. Per l'Italia le aspettative sono leggermente più ottimistiche rispetto a quelle formulate ad inizio anno, in particolare sull'inflazione e sulla crescita del PIL, adesso posizionata tra lo 0,9% (Confindustria) e l'1% (DEF). Diversamente dagli USA, in Europa il graduale rientro delle spinte inflazionistiche rende probabile l'avvio di una fase di allentamento monetario da parte della BCE a partire da giugno 2024, con scenari di riduzione dei tassi ufficiali che si può ipotizzare procederanno in modo cauto.
Sul fronte della raccolta, è plausibile attendersi una buona tenuta dei depositi, nonostante la prevista pressione generata dalle emissioni di bond governativi. Lo scenario di lento ma progressivo calo dei tassi di mercato potrebbe ridurre le pressioni concorrenziali sul funding e, di conseguenza, rendere meno significativo delle attese il ricorso a fonti di raccolta vincolata ed onerosa. Il rallentamento degli impieghi risulterà persistente per gran parte del primo semestre, mentre segnali di ripresa tangibile potrebbero manifestarsi nella seconda parte dell'anno, con tassi di interesse più favorevoli agli investimenti. A livello complessivo il margine di interesse dovrebbe comunque manifestare un trend positivo rispetto al 2023, beneficiando di un livello medio dei tassi superiore, nel complesso dei 12 mesi, a quello dell'anno precedente.
Sul fronte delle commissioni, dopo un primo trimestre molto solido, è atteso proseguire il trend di crescita anno su anno supportato, lato investimenti, da masse crescenti che potranno beneficiare di un positivo effetto mercato oltre che della potenziale ripresa della raccolta netta. Dall'altro lato sono attese stabili le commissioni legate all'operatività creditizia.
Gli oneri operativi proseguiranno in modo stabile e in linea con le attese anche nel secondo trimestre, mentre a partire dal mese di luglio il possibile esito positivo della negoziazione in corso con le Organizzazioni Sindacali potrebbe determinare effetti positivi in termini di contenimento del costo del personale. Sul fronte delle spese amministrative, il maggior onere derivante dall'attuazione delle iniziative delineate nel nuovo Piano Industriale dovrebbe essere pienamente bilanciato dall'effetto degli interventi di ottimizzazione, i cui benefici dovrebbero materializzarsi a partire dall'ultimo trimestre. Con riferimento al costo del credito, la sua evoluzione dipenderà principalmente dall'andamento dei flussi a default; ove tali flussi rimangano stabili sui livelli registrati in questa prima parte dell'anno, sarà possibile confermare un andamento migliorativo rispetto al 2023. Le politiche creditizie di Gruppo si manterranno comunque prudenti, con una selezione attenta della clientela; analogamente, i livelli di copertura rimarranno stabili su livelli cautelativi confermando il rigore nelle valutazioni adottato negli ultimi anni sia sulle esposizioni performing che non performing.
Per l'intero l'esercizio la solidità dei risultati raggiunti, unitamente alla positiva view prospettica, portano da un lato a ribadire tutti i target di redditività e remunerazione per gli azionisti e, dall'altro, ad evidenziare possibili margini di miglioramento della previsione di EPS di 90 centesimi di euro al netto delle componenti non ricorrenti (>1,1 euro considerando le componenti one-off allo stato ipotizzabili); tale previsione sarà aggiornata in sede di presentazione dei risultati semestrali. Alla luce degli andamenti sopra descritti e della capacità di generare stabili incrementi di redditività e
creazione organica di capitale, si confermano tutti gli obiettivi di utile, payout e patrimonializzazione annunciati nell'ultimo Piano.
***
Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
***
I risultati al 31 marzo 2024 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 7 maggio 2024 alle ore 18.00 (C.E.T.). La documentazione a supporto della conference call è disponibile sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato () e sul sito internet della Banca (www.gruppo.bancobpm.it), nel quale sono altresì presenti i dettagli per connettersi all'evento.
***
Il presente Comunicato Stampa rappresenta il documento con il quale Banco BPM ha deciso di mettere a disposizione del pubblico e del mercato, su base volontaria, informazioni periodiche aggiuntive rispetto a quelle semestrali ed annuali ("informative trimestrali"), in ottemperanza alla politica di comunicazione resa nota al mercato come richiesto dall'art. 82-ter del Regolamento Emittenti in vigore dal 2 gennaio 2017. Per completezza si precisa che l'informativa trimestrale è altresì composta dal documento di presentazione dei risultati predisposto a supporto della conference call con la comunità finanziaria che si terrà a valle della diffusione del presente Comunicato Stampa.
L'informativa trimestrale contenuta nel presente documento comprende un commento dell'andamento gestionale del trimestre focalizzato sull'evoluzione delle principali grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie, sviluppato assumendo a riferimento gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico redatti in forma riclassificata.
Di seguito si riportano alcune note esplicative ritenute rilevanti al fine di una migliore comprensione della modalità di redazione dei citati prospetti contabili al 31 marzo 2024 e dell'informazione sui risultati del periodo contenuta nel presente comunicato stampa.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico contenuti nel presente comunicato sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economico-finanziari aggregati di più facile comprensione. Detti prospetti sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005 e successivi aggiornamenti (di seguito "Circolare"), seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione oggetto di illustrazione nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, salvo quanto di seguito precisato.
A decorrere dalla situazione contabile al 31 marzo 2024, i proventi relativi alle attività connesse al settore monetica, svolte dalla controllata Tecmarket Servizi S.p.A., nonché i proventi per la gestione dei servizi digitali di pagamento, erogati dalla Capogruppo a seguito della scissione parziale della suddetta controllata in data 1° gennaio 2023, figurano nella voce "Commissioni nette" del conto economico riclassificato. Al fine di garantire un confronto su basi omogenee, i dati dei precedenti periodi, che risultavano esposti nella voce "Altri proventi netti di gestione", sono stati riclassificati tra le "Commissioni nette".
In prospettiva, tale rappresentazione consentirà un confronto più omogeneo con le commissioni attive che saranno percepite dal Gruppo per la distribuzione dei servizi connessi alla monetica29, ad esito del perfezionamento del progetto di valorizzazione del business della monetica stessa, che prevede il conferimento del relativo ramo di attività di Banco BPM e della
29 Servizi relativi sia al Merchant Acquiring e gestione dei POS, sia all'Issuing e distribuzione di carte di pagamento.
partecipazione in Tecmarket Servizi in una joint venture, nella quale Banco BPM deterrà una partecipazione di collegamento e con la quale verrà sottoscritto un contratto di distribuzione pluriennale30.
I principi contabili adottati per la predisposizione della situazione contabile al 31 marzo 2024, con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività, nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi, sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 marzo 2024 come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Detti principi risultano allineati a quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, non essendo divenuti applicabili nuovi principi o modifiche di principi esistenti tali da comportare significativi impatti sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del Gruppo.
Con riferimento ai requisiti di disclosure, si rappresenta che le informazioni contenute nel presente documento non sono predisposte sulla base del principio contabile IAS 34 relativo ai bilanci intermedi.
Si sono inoltre considerate, per quanto applicabili, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, BCE, EBA Consob, ed ESMA) ed i documenti predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI) e dall'Organismo Italiano di Valutazione (OIV), con i quali sono state fornite raccomandazioni su taluni aspetti di maggior rilevanza in ambito contabile o sul trattamento contabile di particolari operazioni.
L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della situazione contabile al 31 marzo 2024, nonché le ipotesi considerate ragionevoli, anche alla luce dell'esperienza storica.
Per loro natura, non è possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare.
Lo scenario economico internazionale, sebbene in ripresa, continua a presentare elementi di incertezza rilevanti: dai delicati equilibri geopolitici alle conseguenti difficoltà sulle catene di fornitura globali, passando per l'indeterminato ritmo di normalizzazione delle politiche monetarie delle maggiori banche centrali.
Tali incertezze influenzano le stime di bilancio, richiedendo di ricorrere a significativi elementi di giudizio nella selezione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti la stessa stima.
I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione contabile al 31 marzo 2024 e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Al riguardo si evidenzia che una revisione nelle stime potrebbe rendersi necessaria a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.
Nella relazione finanziaria annuale del Gruppo Banco BPM al 31 dicembre 2023 è fornita un'illustrazione dettagliata dei processi di stima che richiedono il ricorso a significativi elementi di giudizio nella selezione di ipotesi ed assunzioni sottostanti. Detta illustrazione, alla quale si fa rinvio, viene integralmente richiamata interessando anche la situazione contabile al 31 marzo 2024, oggetto del presente comunicato.
L'art. 26 del D.L. 10 agosto 2023, n. 104, convertito con modificazioni dalla Legge del 9 ottobre 2023, n. 136, ha introdotto nell'ordinamento tributario nazionale, per l'anno 2023, un'imposta straordinaria a carico delle banche, commisurata all'incremento del margine di interesse intervenuto tra il 2021 ed il 2023, con un limite massimo calcolato in funzione dell'esposizione al rischio su base individuale ("RWA – Risk Weighted Asset") riferito alla data di chiusura dell'esercizio 2022.
In sede di conversione del citato decreto è stato introdotto il comma 5-bis che ha consentito alle banche, in luogo del versamento dell'imposta entro il 30 giugno 2024, di destinare, in sede di approvazione del bilancio 2023, un importo non inferiore a due volte e mezza l'imposta a una riserva non distribuibile a tal fine individuata.
Qualora la riserva così costituita dovesse essere successivamente utilizzata per la distribuzione di utili, l'imposta dovuta dovrà essere pagata integralmente, maggiorata degli interessi maturati sulla base di quanto previsto dalla legge. Tale riserva può essere utilizzata per coprire le perdite ed è computabile tra gli elementi del capitale primario di classe 1 (CET1), in linea con quanto previsto dal Regolamento UE n. 575/2013.
Sulla base di tali disposizioni, l'imposta straordinaria a livello di Gruppo ammonta a circa € 152 milioni, di cui € 151 milioni riferiti alla Capogruppo. In virtù del decreto in esame, l'Assemblea annuale degli azionisti di Banco BPM del 18 aprile 2024 ha approvato la proposta di destinare una quota parte dell'utile dell'esercizio 2023, pari a due volte e mezza l'ammontare dell'imposta straordinaria e quindi a € 378,3 milioni, alla costituzione di una specifica riserva. Analoga delibera è stata assunta dall'assemblea degli azionisti di Banca Aletti che ha destinato a specifica riserva un ammontare pari a € 2,4 milioni.
Ai fini della redazione della situazione contabile al 31 marzo 2024, il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM conferma che non vi è alla data odierna alcuna intenzione di procedere alla distribuzione della suddetta riserva e, conseguentemente, non sussiste alcun "evento vincolante" a fronte del quale rilevare, ai sensi dell'IFRIC 21 e dello IAS 37, una passività ed il relativo onere.
Nel contesto della strategia di rafforzamento del modello di business assicurativo, in data 14 dicembre 2023 si è perfezionato il progetto di internalizzazione del business assicurativo Vita mediante l'acquisto da Generali Italia del 65% del capitale sociale di Vera Vita (che a sua volta detiene l'intero capitale di BBPM Life), conseguendo in tal modo un controllo totalitario essendo già detenute dal Gruppo per il 35%. In pari data ha trovato altresì realizzazione l'accordo di collaborazione con Crédit Agricole Assurances per la distribuzione dei prodotti Danni e Protezione, mediante la cessione del 65% di Banco BPM
30 Per ulteriori dettagli si fa rinvio alla Nota esplicativa n. 4. "Modifiche intervenute nell'area di consolidamento".
Assicurazioni, con conseguente perdita di controllo, e del 65% di Vera Assicurazioni (che a sua volta detiene interamente Vera Protezione), immediatamente dopo il suo acquisto da Generali Italia.
Di seguito si fornisce un'illustrazione dell'evoluzione intervenuta fino alla data di redazione della situazione contabile al 31 marzo 2024, nonché alcuni chiarimenti utili per una corretta comparazione dei saldi.
I prezzi delle suddette transazioni di acquisto e di vendita, assunti a riferimento per la redazione del bilancio 2023 e i relativi impatti contabili, riflettevano la migliore stima allora disponibile, in quanto dipendenti dall'evoluzione di determinati parametri la cui quantificazione definitiva, in linea con le previsioni contrattuali, è stata concordata tra le parti solo dopo l'approvazione dei risultati dell'esercizio 2023.
La revisione della stima condotta per il bilancio 2023, conseguente alla citata definizione dei prezzi delle transazioni, ha comportato un impatto positivo pari a € 2,5 milioni, al netto degli effetti fiscali, che risulta rilevato nella voce del conto economico riclassificato "Impatti bancassurance al netto delle imposte", in continuità con l'esercizio precedente. Si ricorda che nell'esercizio 2023 l'impatto stimato relativo al complesso delle transazioni in oggetto, al netto delle imposte, era complessivamente negativo per € -22,2 milioni.
Alla luce della suddetta riorganizzazione, ai fini di un corretto confronto dei saldi comparativi, si deve segnalare che, a partire dal 1° gennaio 2024, il contributo economico delle controllate Vera Vita e BBPM Life confluisce, linea per linea, nel bilancio consolidato, mentre per tutto l'esercizio 2023 il contributo delle suddette partecipazioni era limitato alla quota del 35% ed esposto nella voce del conto economico riclassificato "Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto".
Diversamente, a partire dal 1° gennaio 2024, il contributo della partecipazione di collegamento Banco BPM Assicurazioni figura nella voce del conto economico riclassificato "Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto", mentre per tutto l'esercizio 2023, quando la partecipazione era detenuta al 100%, il relativo contributo figurava, linea per linea, nel bilancio consolidato.
Da ultimo, per quanto riguarda invece Vera Assicurazioni, il confronto risulta essere su basi omogenee; qualificandosi come partecipazione di collegamento con la medesima quota partecipativa (35%) sia per l'esercizio 2023 sia per il primo trimestre del 2024, il relativo contributo economico è esposto, per tutti i periodi, nella voce del conto economico riclassificato "Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto".
Con riferimento all'acquisizione del controllo di Vera Vita e della sua controllata BBPM Life alla data del 31 dicembre 2023, convenzionalmente assunta come data dell'aggregazione, si è proceduto ad allocare il costo dell'aggregazione, pari a € 417,3 milioni, alle attività nette identificabili acquisite, comprese le passività potenziali, sulla base dei relativi fair value (c.d. Purchase Price Allocation – PPA). Ad esito di tale processo, svolto con il supporto di esperti indipendenti, non è emersa alcuna differenza residua da rilevare nel bilancio 2023 come goodwill/badwill.
Le analisi così svolte sono state confermate anche ai fini della redazione della situazione contabile al 31 marzo 2024, non essendo sopraggiunte nuove informazioni per una diversa misurazione del fair value delle poste acquisite; al riguardo si deve tuttavia segnalare che, in linea con quanto già rappresentato nel bilancio 2023, il processo di PPA deve intendersi ancora provvisorio, come consentito dal principio contabile IFRS 331. In linea con il citato principio, gli effetti della PPA saranno resi definitivi entro il 31 dicembre 2024, con eventuale restatement degli schemi di bilancio qualora la determinazione del fair value delle attività nette acquisite o dei relativi pattern di rientro dovesse divergere rispetto alle stime iniziali.
In aggiunta all'informativa finanziaria predisposta sulla base dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, il presente comunicato contiene alcuni indicatori alternativi di performance (IAP) individuati al fine di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario della gestione del Gruppo Banco BPM.
I suddetti indicatori si basano sulle linee guida dell'European Securities and Markets Authority (ESMA) del 5 ottobre 2015 (ESMA/2015/1415), incorporate nella Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015.
In particolare si precisa che gli indicatori alternativi di performance:
Nel seguito si fornisce un elenco dei principali IAP contenuti nel presente comunicato, con indicazione della metodologia di calcolo:
• raccolta diretta bancaria: comprende la provvista da clientela rappresentata da depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito e altri titoli, debiti e certificates a capitale protetto riferiti all'attività bancaria del Gruppo. A decorrere dalla situazione contabile al 31 marzo 2024 l'aggregato include anche
31 L'IFRS 3, par. 45, prevede che il periodo di misurazione entro il quale ottenere le informazioni necessarie per effettuare la valutazione al fair value delle attività nette acquisite - e terminare quindi il processo di allocazione dell'aggregazione - termini non appena l'acquirente abbia ricevuto tutte le informazioni necessarie alla data di acquisizione o abbia appurato che non sia possibile ottener maggiori informazioni per la misurazione a fair value delle poste acquisite. In ogni caso il periodo di valutazione non potrà protrarsi per oltre un anno dalla data di acquisizione.
In applicazione di quanto previsto dal principio contabile IFRS 3, il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici (cosiddetti "reversal effects") derivanti dall'allocazione dei prezzi pagati nell'ambito seguenti operazioni:
Tali impatti sono rilevati, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte".
Nel dettaglio, l'impatto sul conto economico consolidato del primo trimestre 2024, derivante dal "reversal effect" degli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite, è risultato pari a € -1,6 milioni sul margine di interesse (in connessione all'evoluzione delle diverse valutazioni dei crediti acquistati), € -8,0 milioni negli altri proventi netti di gestione (per effetto dell'ammortamento degli intangibles iscritti in sede di PPA) ed € -3,0 milioni nel risultato dell'attività assicurativa.
Al netto dei relativi effetti fiscali, l'impatto complessivo rilevato nella voce "Purchase Price Allocation al netto delle imposte" del conto economico riclassificato del primo trimestre 2024 ammonta a € -8,7 milioni (€ -7,4 milioni il dato riferito al corrispondente periodo dell'esercizio precedente).
Come illustrato nella precedente Nota esplicativa n. 1, si evidenzia che gli impatti della PPA correlati all'aggregazione aziendale di Vera Vita e BBPM Life, rilevati in via provvisoria alla data di acquisizione del controllo convenzionalmente identificata nel 31 dicembre 2023, saranno resi definitivi entro il 31 dicembre 2024, con eventuale restatement qualora la determinazione del fair value delle attività nette acquisite e relativi pattern di rilascio dovesse divergere rispetto alle stime iniziali.
Nella voce "Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte" del primo trimestre 2024 risulta addebitata l'ultima quota contributiva annuale del Fondo Interbancario Tutela Depositi (FITD) necessaria per raggiungere, entro il 3 luglio 2024, il livello obiettivo della dotazione finanziaria prevista dalla direttiva Deposit Guarantee Scheme32, commisurata ai depositi protetti delle banche aderenti al 31 marzo 2024. La stima della suddetta quota, al netto del relativo effetto fiscale, ammonta a € 68,1 milioni (€ 100,9 milioni al lordo delle imposte). Nell'esercizio 2023 la contribuzione al FITD era stata invece addebitata al conto economico del terzo trimestre, in quanto commisurata ai depositi protetti delle banche aderenti al 30 settembre 2023. Il conto economico del primo trimestre 2023 posto a confronto era invece gravato dell'ultima quota contributiva annuale dovuta al Single Resolution Fund (SRF), pari a € 57,3 milioni (€ 84,9 milioni al lordo delle imposte). Nel primo trimestre 2023 è infatti terminata la fase di contribuzione ordinaria finalizzata a garantire la costituzione della dotazione finanziaria minima del
fondo pari all'1% dei depositi protetti.
Nel corso del primo trimestre 2024 non si sono verificate variazioni dell'area di consolidamento rispetto alla fine dell'esercizio precedente.
Con riferimento all'accordo vincolante sottoscritto in data 14 luglio 2023 per la costituzione di una partnership strategica finalizzata allo sviluppo di una nuova realtà italiana e indipendente nel settore dei pagamenti digitali, che prevede il conferimento nella joint venture BCC Pay S.p.A. (che in data 1° maggio ha assunto la denominazione di Numia S.p.A.) delle attività della monetica di Banco BPM e della partecipazione in Tecmarket Servizi, si ricorda che le correlate attività e passività, oggetto di conferimento, sono esposte nelle specifiche voci di stato patrimoniale "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e "Passività associate ad attività in via di dismissione", in linea con quanto previsto dall'IFRS 5.
Con la Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 la CONSOB ha invitato le società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati italiani a fornire informazioni sull'incidenza degli eventi od operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente.
Si precisa che la policy adottata dal Gruppo prevede che siano classificati come non ricorrenti:
Al contrario sono solitamente considerati ricorrenti:
Ove ritenute significative, le informazioni sull'incidenza che gli eventi od operazioni non ricorrenti o che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività hanno sul risultato economico e/o sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo, sono fornite nell'ambito dei commenti che illustrano l'evoluzione delle voci economiche e patrimoniali.
Alla luce dei criteri sopra enunciati, si segnala che nel primo trimestre 2024 sono state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:
32 La disciplina del FITD (Direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes Directive – "DGSD") prevede che il livello obiettivo (0,8% del totale dei depositi protetti) debba essere raggiunto entro il 3 luglio 2024. Per l'ultimo anno di contribuzione, lo statuto del FITD (art. 42 bis) prevede che l'entità del contributo richiesto alla singola banca sia commisurato alla consistenza dei propri depositi protetti esistenti alla data del 31 marzo 2024 (anziché del 30 settembre come è avvenuto per gli esercizi dal 2015 al 2023) rispetto al totale dei depositi protetti delle banche italiane aderenti al FITD e del grado di rischio relativo della banca rispetto al grado di rischio di tutte le altre banche aderenti al FITD al 31 marzo 2024.
Nel complesso, le componenti non ricorrenti hanno avuto un impatto sul risultato netto del primo trimestre 2024 negativo e pari a € -6,2 milioni.
Escludendo gli impatti sopra descritti, il risultato netto (adjusted) si attesterebbe a € 376,4 milioni.
Nel conto economico del corrispondente periodo dell'esercizio precedente erano invece state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:
Nel complesso, le componenti non ricorrenti di competenza del primo trimestre dell'esercizio 2023 erano quindi risultate negative per € -5,2 milioni.
Escludendo il suddetto impatto, il risultato netto (adjusted) sarebbe stato pari a € 270,5 milioni.
I ratio patrimoniali al 31 marzo 2024 contenuti nel presente comunicato sono stati calcolati includendo il risultato economico in corso di formazione alla fine del primo trimestre 2024, al netto della quota che si prevede di distribuire come dividendo in base alla specifica normativa applicabile33 e delle altre destinazioni dell'utile. Al riguardo si precisa che sarà presentata l'istanza di inclusione del suddetto risultato economico del primo trimestre 2024 nel calcolo dei fondi propri ai sensi di quanto previsto dall'art. 26 paragrafo 2 del Regolamento (UE) n. 575/2013.
Con comunicazione del 24 novembre 2023 Banca d'Italia ha confermato, anche per l'esercizio 2024, il Gruppo Bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically Important Institution, O-SII). Tenuto conto della nuova metodologia prevista dalla BCE per la valutazione dell'appropriatezza delle riserve di capitale, la riserva O-SII è pari allo 0,50% dei requisiti regolamentari.
Con comunicazione del 22 dicembre 2023, Banca d'Italia ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) relativo alle esposizioni verso controparti italiane allo zero per cento anche per il primo trimestre 2024.
In data 8 dicembre 2023 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato a Banco BPM la SREP decision per l'esercizio 2024, riducendo a 2,52% il requisito di capitale Pillar 2 (P2R) che per l'anno precedente era pari a 2,57%.
Pertanto, tenendo conto anche della riserva di capitale anticiclica stabilita dalle competenti autorità nazionali per le esposizioni nei confronti dei paesi nei quali il Gruppo opera (pari allo 0,04%), i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per il 2024 fino a nuova comunicazione, sono i seguenti34:
33 Ai sensi di quanto previsto dall'art. 5 della decisione (UE) 2015/656 della Banca Centrale Europea del 4 febbraio 2015, i dividendi da dedurre dall'ammontare del risultato economico del trimestre di cui si vuole chiedere l'inclusione nei fondi propri sono pari al 67% del risultato di periodo in quanto, in assenza di una formale decisione da parte del Consiglio di Amministrazione sulla destinazione del risultato dell'esercizio 2024, sono state applicate le regole previste dall'art. 5.3 della Decision (EU) 2015/66 of the European Central Bank. 34 Tali requisiti sono così determinati:
• il requisito minimo di Pillar I pari all'8% (di cui 4,5% di CET 1, 1,5% in termini di AT 1 e 2% in termini di Tier 2);
• il requisito di P2R comunicato da BCE pari al 2,52% da soddisfare: i) con CET 1 per l'1,53% (così calcolato: 100% del requisito "calendar provisioning shortfall" pari a 0,27% più il 56,25% del requisito residuo pari a 2,25%), ii) con AT 1 per lo 0,42% e iii) con Tier 2 per lo 0,56%; • la riserva di conservazione del capitale pari al 2,50% da soddisfare interamente con CET 1;
• la riserva O-SII buffer pari allo 0,50% da soddisfare interamente con CET 1;
• la riserva di capitale anticiclica allo 0,04% da soddisfare interamente con CET 1.
Nella seguente tabella si fornisce evidenza dell'esposizione al 31 marzo 2024 del Gruppo bancario nei confronti del rischio sovrano, ripartita per singolo Paese e per categoria del portafoglio contabile di classificazione:
| 31 marzo 2024 (dati in milioni di euro) Paesi/Portafogli contabili |
Att. fin. valutate al costo ammortizzato |
Att. fin. valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Att. fin. valutate al fair value con impatto sul conto economico |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Italia | 10.766 | 1.443 | 189 | 12.398 |
| Francia | 4.672 | 1.573 | - | 6.245 |
| USA | 2.257 | 1.863 | - | 4.120 |
| Spagna | 3.929 | 1.470 | - | 5.399 |
| Germania | 2.628 | 917 | 10 | 3.555 |
| Altri Paesi | 727 | 276 | - | 1.003 |
| Totale | 24.979 | 7.542 | 199 | 32.720 |
Al 31 marzo 2024 l'esposizione del Gruppo bancario nei titoli di debito sovrani ammonta a € 32,7 miliardi (€ 30,4 miliardi al 31 dicembre 2023) e risulta classificata per il 76,3% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, per il 23,1% tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e per lo 0,6% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenute per la negoziazione.
Detta esposizione si riferisce per circa l'87% a titoli emessi da Paesi dell'Unione Europea ed in particolare per circa il 38% dal Paese Italia.
Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, al 31 marzo 2024 le riserve derivanti dalla valutazione al fair value dei titoli di debito risultano essere al 31 marzo 2024 complessivamente negative per € 470,2 milioni al netto degli effetti fiscali e si riferiscono per € -469,0 milioni a titoli governativi (€ -44,0 milioni relative a titoli di Stato italiani e € -425,0 milioni relative a titoli di altri Paesi).
Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, il valore di bilancio ammonta a € 25,0 miliardi, di cui € 10,8 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani. Ai soli fini informativi, si precisa che il fair value dei titoli governativi classificati nella suddetta categoria contabile, determinato in base alle quotazioni di mercato del 31 marzo 2024 (livello 1 nella gerarchia del fair value), ammonta a € 24,6 miliardi (€ 10,8 miliardi è il fair value riferito ai soli titoli di Stato italiani).
La gestione dei titoli di debito prosegue in continuità con le scelte operate nei precedenti esercizi; nel corso del trimestre non si è verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 31 marzo 2024 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.
Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 31 marzo 2024 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.
Per informazioni:
Media Relations e-mail: [email protected] Investor Relations e-mail: [email protected]
| ATTIVITÀ (migliaia di euro) |
31/03/2024 | 31/12/2023 | Variaz. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 9.876.885 | 18.297.496 | -8.420.611 | -46,0% |
| Finanziamenti valutati al costo ammortizzato | 108.140.469 | 109.568.359 | -1.427.890 | -1,3% |
| - finanziamenti verso banche | 3.227.713 | 4.141.630 | -913.917 | -22,1% |
| - finanziamenti verso clientela | 104.912.756 | 105.426.729 | -513.973 | -0,5% |
| Altre attività finanziarie | 47.850.309 | 43.706.381 | 4.143.928 | 9,5% |
| - al fair value con impatto a conto economico | 7.667.488 | 7.391.989 | 275.499 | 3,7% |
| - al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 10.882.540 | 10.692.718 | 189.822 | 1,8% |
| - al costo ammortizzato | 29.300.281 | 25.621.674 | 3.678.607 | 14,4% |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione |
15.644.818 | 15.345.008 | 299.810 | 2,0% |
| Partecipazioni | 1.419.149 | 1.454.249 | -35.100 | -2,4% |
| Attività materiali | 2.829.017 | 2.857.953 | -28.936 | -1,0% |
| Attività immateriali | 1.260.916 | 1.257.425 | 3.491 | 0,3% |
| Attività fiscali | 4.062.197 | 4.201.154 | -138.957 | -3,3% |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | 448.561 | 468.685 | -20.124 | -4,3% |
| Altre voci dell'attivo | 5.150.211 | 4.975.263 | 174.948 | 3,5% |
| TOTALE ATTIVITÀ | 196.682.532 | 202.131.973 | -5.449.441 | -2,7% |
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO (migliaia di euro) |
31/03/2024 | 31/12/2023 | Variaz. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Raccolta diretta bancaria: | 123.378.628 | 120.770.064 | 2.608.564 | 2,2% |
| - debiti verso clientela | 102.563.115 | 101.861.964 | 701.151 | 0,7% |
| - titoli e altre passività finanziarie | 20.815.513 | 18.908.100 | 1.907.413 | 10,1% |
| Raccolta diretta assicurativa e passività assicurative: | 15.417.353 | 15.039.762 | 377.591 | 2,5% |
| - passività finanziarie valutate al fair value delle imprese di assicurazione |
2.941.338 | 2.800.121 | 141.217 | 5,0% |
| - passività assicurative | 12.476.015 | 12.239.641 | 236.374 | 1,9% |
| Debiti verso banche | 11.134.445 | 21.690.773 | -10.556.328 | -48,7% |
| Debiti per leasing | 661.814 | 670.773 | -8.959 | -1,3% |
| Altre passività finanziarie valutate al fair value | 27.046.421 | 25.697.583 | 1.348.838 | 5,2% |
| Altre passività finanziarie delle imprese di assicurazione | 75.616 | 72.561 | 3.055 | 4,2% |
| Fondi del passivo | 883.853 | 894.841 | -10.988 | -1,2% |
| Passività fiscali | 544.840 | 453.929 | 90.911 | 20% |
| Passività associate ad attività in dismissione | 208.828 | 212.011 | -3.183 | -1,5% |
| Altre voci del passivo | 2.965.714 | 2.591.516 | 374.198 | 14,4% |
| Totale passività | 182.317.512 | 188.093.813 | -5.776.301 | -3,1% |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 66 | 68 | -2 | -2,9% |
| Patrimonio netto del Gruppo | 14.364.954 | 14.038.092 | 326.862 | 2,3% |
| Patrimonio netto consolidato | 14.365.020 | 14.038.160 | 326.860 | 2,3% |
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 196.682.532 | 202.131.973 | -5.449.441 | -2,7% |
La voce "finanziamenti verso clientela" include i titoli senior rivenienti da operazioni di cessione di crediti deteriorati per un importo pari a € 1,3 miliardi.
| (migliaia di euro) | I TRIM. 2024 | I TRIM. 2023 * | Variaz. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 864.396 | 742.974 | 121.422 | 16,3% |
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 30.342 | 36.312 | -5.970 | -16,4% |
| Margine finanziario | 894.738 | 779.286 | 115.452 | 14,8% |
| Commissioni nette | 521.620 | 493.131 | 28.489 | 5,8% |
| Altri proventi netti di gestione | 3.841 | 2.437 | 1.404 | 57,6% |
| Risultato netto finanziario | 8.805 | -34.136 | 42.941 | |
| Risultato dell'attività assicurativa | 4.818 | 9.611 | -4.793 | -49,9% |
| Altri proventi operativi | 539.084 | 471.043 | 68.041 | 14,4% |
| Proventi operativi | 1.433.822 | 1.250.329 | 183.493 | 14,7% |
| Spese per il personale | -431.635 | -405.396 | -26.239 | 6,5% |
| Altre spese amministrative | -172.900 | -170.194 | -2.706 | 1,6% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | -64.149 | -64.460 | 311 | -0,5% |
| Oneri operativi | -668.684 | -640.050 | -28.634 | 4,5% |
| Risultato della gestione operativa | 765.138 | 610.279 | 154.859 | 25,4% |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | -82.454 | -137.455 | 55.001 | -40,0% |
| Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali | -13.384 | -1.906 | -11.478 | N.S. |
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | -2.961 | 681 | -3.642 | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | -4.978 | 2.450 | -7.428 | |
| Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti | 378 | 154 | 224 | 145,5% |
| Risultato lordo dell'operatività corrente | 661.739 | 474.203 | 187.536 | 39,5% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -215.435 | -147.436 | -67.999 | 46,1% |
| Risultato netto dell'operatività corrente | 446.304 | 326.767 | 119.537 | 36,6% |
| Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte | -68.110 | -57.278 | -10.832 | 18,9% |
| Impatti bancassurance al netto delle imposte | 2.466 | - | 2.466 | |
| Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR) al netto delle imposte |
-1.775 | 3.277 | -5.052 | |
| Impatto della purchase price allocation (PPA) al netto delle imposte |
-8.670 | -7.403 | -1.267 | 17,1% |
| Utile/Perdita di pertinenza di terzi | 2 | -36 | 38 | |
| RISULTATO NETTO DEL PERIODO | 370.217 | 265.327 | 104.890 | 39,5% |
* I dati del periodo precedente sono stati riesposti, per omogeneità di confronto con il 2024, riclassificando fra le "Commissioni nette" i proventi relativi alle attività connesse al settore monetica, precedentemente esposti nella voce "Altri proventi e oneri di gestione". Si rimanda alle Note esplicative per maggiori dettagli.
Conto economico consolidato riclassificato - Evoluzione trimestrale
| (migliaia di euro) | I trim. 2024 | IV trim. 2023* | III trim. 2023* | II trim. 2023 * | I trim. 2023* | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 864.396 | 867.655 | 868.673 | 809.926 | 742.974 | |
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 30.342 | 49.350 | 34.140 | 24.295 | 36.312 | |
| Margine finanziario | 894.738 | 917.005 | 902.813 | 834.221 | 779.286 | |
| Commissioni nette | 521.620 | 466.799 | 474.942 | 484.699 | 493.131 | |
| Altri proventi netti di gestione | 3.841 | 13.724 | 4.210 | 1.353 | 2.437 | |
| Risultato netto finanziario | 8.805 | -13.760 | -22.777 | -8.356 | -34.136 | |
| Risultato dell'attività assicurativa | 4.818 | 13.113 | 8.158 | 14.969 | 9.611 | |
| Altri proventi operativi | 539.084 | 479.876 | 464.533 | 492.665 | 471.043 | |
| Proventi operativi | 1.433.822 | 1.396.881 | 1.367.346 | 1.326.886 | 1.250.329 | |
| Spese per il personale | -431.635 | -461.548 | -402.150 | -402.858 | -405.396 | |
| Altre spese amministrative | -172.900 | -150.516 | -165.053 | -166.630 | -170.194 | |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | -64.149 | -49.083 | -68.084 | -65.191 | -64.460 | |
| Oneri operativi | -668.684 | -661.147 | -635.287 | -634.679 | -640.050 | |
| Risultato della gestione operativa | 765.138 | 735.734 | 732.059 | 692.207 | 610.279 | |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | -82.454 | -175.043 | -124.832 | -121.264 | -137.455 | |
| Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali | -13.384 | -102.698 | -11.774 | -30.469 | -1.906 | |
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | -2.961 | -2.114 | -1.041 | 488 | 681 | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | -4.978 | -8.343 | -17.164 | 868 | 2.450 | |
| Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti | 378 | 267 | 309 | -388 | 154 | |
| Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte | 661.739 | 447.803 | 577.557 | 541.442 | 474.203 | |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -215.435 | -104.676 | -182.956 | -169.683 | -147.436 | |
| Risultato netto dell'operatività corrente | 446.304 | 343.127 | 394.601 | 371.759 | 326.767 | |
| Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte | -68.110 | 698 | -69.646 | -351 | -57.278 | |
| Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili | - | 8.802 | - | - | - | |
| Impatti bancassurance al netto delle imposte | 2.466 | -22.245 | - | - | - | |
| Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR) al netto delle imposte |
-1.775 | -2.063 | 1.168 | -5.845 | 3.277 | |
| Impatto della purchase price allocation (PPA) al netto delle imposte |
-8.670 | -6.847 | -7.260 | -6.830 | -7.403 | |
| Utile/Perdita di pertinenza di terzi | 2 | -412 | 97 | 373 | -36 | |
| RISULTATO NETTO DEL PERIODO | 370.217 | 321.060 | 318.960 | 359.106 | 265.327 | |
| * I dati del periodo precedente sono stati riesposti, per omogeneità di confronto con i l 2024, riclassificando fra l e "Commissioni nette" i proventi relativi alle attività connesse al settore monetica, precedentemente esposti nella voce "Altri proventi e oneri di gestione". Si rimanda alle Note esplicative per maggiori |
attività connesse al settore monetica, precedentemente esposti nella voce "Altri proventi e oneri di gestione". Si rimanda alle Note esplicative per maggiori dettagli.
| Fine Comunicato n.1928-40-2024 | Numero di Pagine: 24 |
|---|---|
| -------------------------------- | ---------------------- |
Building tools?
Free accounts include 100 API calls/year for testing.
Have a question? We'll get back to you promptly.