Earnings Release • May 6, 2021
Earnings Release
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| Informazione Regolamentata n. 1928-31-2021 |
Data/Ora Ricezione 06 Maggio 2021 17:37:14 |
MTA | |
|---|---|---|---|
| Societa' | : | Banco BPM S.p.A. | |
| Identificativo Informazione Regolamentata |
: | 146657 | |
| Nome utilizzatore | : | BANCOBPMN04 - Marconi | |
| Tipologia | : | 2.2 | |
| Data/Ora Ricezione | : | 06 Maggio 2021 17:37:14 | |
| Data/Ora Inizio Diffusione presunta |
: | 06 Maggio 2021 17:37:15 | |
| Oggetto | : | RISULTATI AL 31 MARZO 2021 | |
| Testo del comunicato |
Vedi allegato.
NUOVA ACCELERAZIONE NELLA STRATEGIA DI DERISKING:
1 Aggregato rappresentato da margine di interesse e commissioni nette.
2 Tale risultato intermedio non comprende gli oneri sistemici, pari a € -59,2 milioni, gli impatti contabili derivanti dalle Purchase Price Allocation (PPA) effettuate in precedenti esercizi, pari a € -10,3 milioni, e gli impatti derivanti dalla variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates, pari a € -6,8 milioni. A decorrere dalla chiusura contabile al 31 dicembre 2020 tali componenti sono esposte, al netto del relativo effetto fiscale, in voci separate dello schema di conto economico riclassificato. I dati dei periodi precedenti posti a confronto sono riesposti in modo coerente.
3 Calcolato come rapporto tra oneri operativi e proventi operativi risultanti dallo schema del Conto economico riclassificato.
4 Impatti dell'incremento del target di cessioni di crediti deteriorati e dell'incremento dei crediti classificati in Stage 2 a seguito dei più stringenti criteri di classificazione adottati.
5 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato.
6 Il progetto si concluderà nel secondo trimestre 2021, ma la stima degli impatti economici ha già trovato rilevazione nel conto economico in conformità a quanto previsto dal principio contabile IFRS 9.
7 Il dato adjusted è calcolato considerando l'impatto sul dato al 31 marzo 2021 delle cessioni che si prevede saranno realizzate entro il 30 giugno 2021 nell'ambito del "Progetto Rockets".
TEXAS RATIO11 IN ULTERIORE MIGLIORAMENTO AL 37,1% RISPETTO AL 38,6% DI FINE 2020 E AL 48,8% DEL 31 MARZO 2020
IMPIEGHI NETTI IN BONIS "CORE"12 ALLA CLIENTELA A € 99,2 MILIARDI (+5,6% A/A)
NUOVE EROGAZIONI ALLA CLIENTELA PARI A € 5,813 MILIARDI, IN CRESCITA DEL 7,0% RISPETTO A FINE 2020, DI CUI € 2,7 MILIARDI RELATIVI ALLE MISURE ASSISTITE DA GARANZIA STATALE
MORATORIE COVID-19 A € 11,3 MILIARDI, IN CALO DI CIRCA € 5 MILIARDI RISPETTO A € 16,2 MILIARDI ORIGINARI, CON UN TASSO DI DEFAULT SULLE MORATORIE SCADUTE14 MOLTO CONTENUTO, PARI ALLO 0,9%
RACCOLTA DIRETTA "CORE"15 A € 101,7 MILIARDI (+12,8% A/A)
RACCOLTA GESTITA A € 61,3 MILIARDI (+13,3% A/A)
SOLIDA POSIZIONE DI LIQUIDITÀ CON LCR A 209%, NSFR> 100% E ATTIVITÀ STANZIABILI LIBERE PARI A CIRCA € 16 MILIARDI16
8 Ratio ottenuto dal rapporto tra le esposizioni deteriorate lorde e quelle totali riferite all'aggregato patrimoniale dei "Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato".
9 Vedi nota 7.
10 Metodologia utilizzata dall'EBA per la presentazione dei dati nell'ambito del EU Transparency Exercise.
11 Il Texas Ratio è l'indice che misura il rapporto fra il valore netto dei crediti deteriorati ed il patrimonio netto tangibile del Gruppo (al netto dei correlati effetti fiscali).
12 Mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali.
13 Dato gestionale.
14 Le moratorie scadute includono le posizioni per le quali i pagamenti sono stati ripresi, le posizioni completamente rimborsate e cancellate e quelle sostituite con altre fattispecie.
15 Conti correnti e depositi.
16 Liquidity Coverage Ratio mensile a marzo 2021 e Net Stable Funding Ratio gestionale riferito al primo trimestre 2021.
AVVIATI 7 CANTIERI DI ATTIVITÀ PER INTEGRARE 32 PROGETTI DI SOSTENIBILITÀ NEL MODELLO DI BUSINESS DEL GRUPPO
Nel corso del trimestre, nonostante il difficile quadro macroeconomico tuttora impattato dalla crisi sanitaria Covid-19, lo sforzo commerciale ed organizzativo del Gruppo ha consentito di registrare una forte ripresa dei risultati operativi. In particolare, i proventi operativi "core" (margine di interesse e commissioni) hanno fatto registrare un'eccellente performance risultando pari a € 968 milioni con una crescita del 5,9% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio. Tale dato rappresenta il miglior risultato a partire dal quarto trimestre 2018, riportando il livello dei proventi operativi a quello del periodo precedente alla crisi innescata dalla pandemia.
La performance dei proventi operativi ha consentito il raggiungimento di un risultato della gestione operativa di € 484 milioni, in crescita del 51,4% rispetto al primo trimestre 2020.
Il risultato ante imposte sale a € 259 milioni rispetto a € 104 milioni del precedente esercizio con una crescita del 150,3%. A livello adjusted17 tale risultato sale a € 335 milioni con una crescita del 218,1%.
Anche le grandezze patrimoniali fanno registrare risultati molto significativi:
Per quanto riguarda i crediti deteriorati è stata decisa un'ulteriore accelerazione al processo di derisking con la cessione di € 1,5 miliardi di sofferenze entro il mese di giugno ("Progetto Rockets") ed un target complessivo di cessione di crediti non performing pari a € 1,65 miliardi.
17 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato.
In particolare, il "Progetto Rockets", con la cessione di € 1,5 miliardi, consentirà una significativa riduzione delle sofferenze, la cui incidenza sul totale dei crediti lordi si ridurrà da 3,1% al 31 marzo 2021 a 1,8% adjusted, portando il totale dei crediti non performing lordi da € 8,7 miliardi a € 7,2 miliardi adjusted con un NPE ratio lordo in riduzione da 7,5% a 6,3% adjusted.
Si conferma molto solida la posizione patrimoniale, pur scontando il previsto headwind regolamentare derivante dall'aggiornamento dei modelli interni di misurazione del rischio di credito (-85 p.b.):
E' proseguito inoltre il forte presidio del portafoglio crediti, attraverso un costante processo di monitoraggio del profilo creditizio della clientela con particolare attenzione alle posizioni in moratoria Covid-19 concesse il cui ammontare si è ridotto a € 11,3 miliardi (rispetto a € 16,2 miliardi originariamente concessi) e che, nell'ambito delle posizioni scadute18, hanno registrato un default rate dello 0,9%.
Le erogazioni assistite da garanzia statale del trimestre si attestano a € 2,7 miliardi (su un erogato complessivo di finanziamenti a medio-lungo termine di € 5,8 miliardi), portando il totale erogato di tali crediti garantiti a € 12,9 miliardi.
18 Le moratorie scadute includono le posizioni per le quali i pagamenti sono stati ripresi, le posizioni completamente rimborsate e cancellate e quelle sostituite con altre fattispecie.
19 La raccolta diretta include i certificates a capitale incondizionatamente protetto (€ 3,7 miliardi al 31 marzo 2021 così come a fine 2020), ed esclude le operazioni di pronti contro termine.
20 Dato gestionale al netto dei certificates a capitale incondizionatamente protetto inclusi nella "raccolta diretta".
21 Vedi nota 2.
22 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato. 23 Ratio calcolati includendo l'utile del primo trimestre 2021 e deducendo l'importo ipotizzato come dividend pay-out su tale risultato.
Totale crediti deteriorati: 50,7% (50,0% al 31 dicembre 2020 e 45,0% al 31 marzo 2020); considerando anche i write-off, la copertura risulta pari al 54,0%.
Milano, 6 maggio 2021 – Si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 31 marzo 2021 del Gruppo Banco BPM.
La prima parte dell'esercizio 2021 è stata ancora fortemente condizionata dall'emergenza internazionale per l'epidemia Coronavirus. In tale contesto, caratterizzato da pesanti ripercussioni sull'economia mondiale nonché sull'operatività delle imprese, il Gruppo ha proseguito nell'attuazione delle misure varate durante lo scorso anno e finalizzate alla tutela della clientela e dei propri dipendenti, nonché al sostegno concreto delle imprese, delle famiglie e delle comunità nelle quali il Gruppo opera, in osservanza delle normative vigenti.
Nell'ambito delle misure di sostegno dell'economia, l'ammontare complessivo delle moratorie previste dal Decreto Cura Italia e dal Protocollo ABI in essere alla data del 31 marzo 2021 è pari a € 11,3 miliardi, in calo di circa € 5 miliardi rispetto a € 16,2 miliardi originari, con un tasso di default sulle moratorie scadute limitato allo 0,9%. Le erogazioni assistite da garanzia statale del trimestre si attestano a € 2,7 miliardi (su un erogato complessivo di finanziamenti a medio-lungo termine di € 5,8 miliardi), portando il totale erogato di tali crediti garantiti a € 12,9 miliardi.
Il Gruppo ha proseguito nel rafforzamento dell'operatività digitale della clientela nell'ambito del programma di Digital e Omnichannel Transformation ".DOT". Nel corso del primo trimestre 2021, in particolare, si evidenziano: il pieno deployment delle nuove APP/soluzioni mobile per la clientela Privati, che hanno ricevuto particolare apprezzamento nei feedback/recensioni della clientela e nella crescita dei livelli di utilizzo; nuove release/funzionalità dei servizi online dedicati alla clientela Aziende; l'abilitazione di tutte le filiali all'attivazione della cosiddetta Digital Identity per la clientela Individuals, abilitante una progressiva relazione paperless con la Banca; la messa a disposizione per tutta la clientela Personal di soluzioni di Offerta a Distanza in ambito consulenza finanziaria, valorizzando le semplificazioni in essere a livello normativo; il proseguimento del percorso di sviluppo delle cosiddette Omnichannel Sales, sia a livello di funzionalità/prodotti disponibili sia di supporto/valorizzazione attraverso nuovi Customer Journey Omnichannel di contatto, basati sugli advanced analytics.
In termini di Digital Adoption, la quota di clientela privati attiva online in termini dispositivi nel 1° trimestre 2021 è passata al 49% dal 44% del medesimo trimestre dello scorso anno, mentre l'incidenza complessiva delle transazioni remote (ATM, internet e mobile banking) sul medesimo segmento di clientela si è attestata nel trimestre all'85% (dall'80% del primo trimestre 2020). Grazie al contributo positivo della nuova APP di Gruppo, il numero di transazioni mobile nel trimestre ha raggiunto i 5 milioni, registrando un incremento del 51% rispetto ai 3,3 milioni del primo trimestre dello scorso anno.
24 LCR mensile a marzo 2021 e NSFR gestionale riferito al primo trimestre 2021.
In ambito ESG, a febbraio del 2021 sono stati avviati 7 cantieri di attività con l'obiettivo di concretizzare l'integrazione della Sostenibilità all'interno delle attività aziendali e nel business. All'interno dei 7 cantieri – Governance, People, Risk & Credits, Customers Business, Customers Wealth Management, Stakeholder engagement & Measurement, Environment – sono stati definiti 32 progetti da realizzare con il coinvolgimento di 15 diverse unità della Banca e di oltre 50 risorse. Nel quadro della Governance prosegue l'attività ESG da parte del CdA che, nel corso dei primi tre mesi del 2021, ha affrontato tematiche strettamente relative alla sostenibilità nella quasi totalità delle sedute. Viene inoltre rafforzato il ruolo del Comitato Controllo Interno e Rischi che fornirà sempre più un supporto strategico sulle attività ESG, assumendo quindi la denominazione di «Comitato Controllo Interno, Rischi e Sostenibilità». Il Comitato potrà contare anche su di una consigliera, dott.ssa Luigia Tauro, quale referente per le tematiche ESG.
Con riferimento alle tematiche ambientali, si segnala inoltre che entro il 2023 il Gruppo punta a raggiungere la carbon neutrality. Riguardo agli impatti indiretti, soprattutto quelli legati ai clienti, l'impegno della Banca si è tradotto nell'offerta di prodotti per l'efficientamento energetico legati al Superbonus 110%; nello stanziamento di un Plafond Investimenti Sostenibili 2020-2023 pari a 5 miliardi di euro; nell'avvio, nel mese di marzo, dell'offerta commerciale dei Mutui Green dedicata all'efficientamento degli immobili privati e, infine, nell'attività propedeutica all'emissione da parte di Banco BPM di green e social bond.
Altre importanti azioni interne al Gruppo riguardano: un percorso professionale per la valorizzazione del talento femminile, l'impegno ad aumentare del 33% entro il 2023 la presenza di donne in posizioni manageriali, un piano relativo all'educazione ambientale rivolto a tutto il personale e uno, dedicato ai responsabili di struttura, finalizzato al consolidamento di una cultura aziendale inclusiva ("Progetto Respect").
Avviato nel 2020 un progetto con l'obiettivo di rivisitare tutta la comunicazione con la clientela in modo da renderla più semplice e facilmente comprensibile.
L'impegno che Banco BPM, sin dalla sua nascita, ha dedicato in misura crescente alle tematiche di Sostenibilità è stato riconosciuto con l'inclusione della Banca nella lista delle 150 aziende leader italiane della Sostenibilità (su 1.200 considerate) elaborata dalla società di analisi internazionale Statista.
Nel corso del trimestre, il Gruppo ha avviato un'ulteriore accelerazione del processo di derisking attraverso un piano di cessione di crediti non performing per complessivi € 1,65 miliardi lordi (compresi alcuni "small tickets").
In tale ambito si inquadra il "Progetto Rockets" che prevede la cessione di un importo di € 1,5 miliardi lordi di sofferenze, per le quali è già stato selezionato il portafoglio e condotta la due diligence ed è stato identificato il servicer dell'operazione.
Tale operazione avverrà sotto forma di cartolarizzazione con la cessione dei crediti ad un SPV che emetterà le Notes (Senior, Mezzanine e Junior); la Banca sta valutando l'opportunità di richiedere la garanzia dello Stato (c.d. GACS) sulle Senior Notes emesse. In ogni caso sono già state effettuate simulazioni relative al tranching dell'operazione ed al relativo pricing. Gli impatti attesi sono inclusi nella valutazione dei crediti al 31 marzo.
Si prevede di poter completare l'operazione entro il prossimo 30 giugno, con la cessione dei crediti all'SPV, l'emissione delle Notes ed il collocamento a terzi delle Mezzanine e Junior Notes.
Il perfezionamento di tale operazione comporterà per il Gruppo un rilevante effetto positivo in termini di riduzione dello stock di crediti deteriorati lordi che sono attesi in diminuzione da € 8,7 miliardi a marzo 2021 a € 7,2 miliardi, con una riduzione dell'NPE ratio lordo da 7,5% a 6,3%. Con riguardo alle sole sofferenze lorde è attesa una diminuzione da € 3,6 miliardi a € 2,1 miliardi (-42%) con un'incidenza sul totale degli impieghi lordi in calo dal 3,1% all'1,8%.
Nel mese di marzo il Gruppo ha inoltre concluso un importante accordo con Cattolica Assicurazioni che regola i termini e le modalità di prosecuzione della partnership nel settore della bancassurance. Più in dettaglio l'accordo raggiunto prevede, a fronte della rinuncia di Banco BPM alla call già esercitata25, il riconoscimento allo stesso Banco BPM di un diritto di uscita anticipata dalla partnership, la cui durata originaria era fissata fino al 2033, esercitabile nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2023. In particolare, le parti hanno convenuto a favore di Banco BPM un'opzione non condizionata di acquisto del 65% detenuto dalla Compagnia nel capitale delle JV Vera Vita e Vera Assicurazioni.
L'accordo prevede meccanismi di protezione di entrambe le parti legati al prezzo di esercizio della call e aggiustamenti del prezzo derivanti da eventuali utili non distribuiti, distribuzioni di riserve o dividendi straordinari ovvero da eventuali aumenti di capitale o versamenti in conto capitale relativi alle joint venture.
Nel corso del primo trimestre il Gruppo ha inoltre realizzato un'importante operazione di capital management: nel mese di gennaio è stata infatti perfezionata la terza emissione di strumenti Additional Tier 1 per un ammontare di € 400 milioni, destinata ad investitori istituzionali, che porta a € 1,1 miliardi l'ammontare complessivo di strumenti di capitale emessi.
Da segnalare altresì che, successivamente alla chiusura del trimestre, in accordo con le Organizzazioni Sindacali, il numero concordato di dipendenti che saranno accompagnati alla pensione su base volontaria si è incrementato da 1.500 a 1.607 unità (senza ulteriori oneri) e le contestuali assunzioni previste sono passate da 750 a circa 800 unità. Più della metà delle uscite concordate è prevista entro giugno 2021.
In tale contesto, che permane caratterizzato da forti elementi di incertezza sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati all'epidemia Coronavirus, il Gruppo ha registrato un risultato della gestione operativa26 pari a € 483,8 milioni ed un utile netto di € 100,1 milioni. Escludendo le componenti non ricorrenti rappresentate sostanzialmente dalle maggiori rettifiche legate all'incremento dei target di cessione di crediti deteriorati, l'utile netto si attesta a € 150,8 milioni.
Il margine di interesse si attesta a € 496,8 milioni in crescita del 4,8% rispetto al dato del primo trimestre 2020 (pari a € 474,1 milioni) anche per effetto del maggior contributo apportato dalle operazioni di finanziamento TLTRO III le quali, in considerazione degli obiettivi di net lending raggiunti dal Gruppo, a partire dal 24 giugno 2020 prevedono la corresponsione di uno special interest, pari allo 0,5%, in aggiunta al tasso applicabile per tutta la durata del finanziamento27.
Rispetto al quarto trimestre del 2020 il margine evidenzia una riduzione del 2,4%, imputabile all'effetto del minor numero di giorni di calendario del primo trimestre 2021.
25 Banco BPM, in data 15 dicembre 2020, ha comunicato a Cattolica l'esercizio della call option sulle quote partecipative di controllo detenute da Cattolica nel capitale delle joint venture Vera Vita e Vera Assicurazioni. 26 Vedi nota 2.
27Al 31 marzo 2021 l'ammontare dei prestiti idonei (eligible loans) è risultato ampiamente superiore all'ammontare dei medesimi prestiti riferito alla data del 1° marzo 2020. Tale risultato garantisce alla banca l'applicazione all'ammontare delle operazioni di rifinanziamento TLTRO III per il periodo dal 24 giugno 2020 al 23 giugno 2021 (c.d. special interest period) di uno special interest rate pari allo 0,50% in aggiunta al tasso medio applicabile alle Deposit facilities (attualmente pari allo 0,50%). E' inoltre previsto che il suddetto special interest rate dello 0,50% sia applicabile anche al periodo 24 giugno 2021-23 giugno 2022, a condizione che l'ammontare dei prestiti idonei (eligible loans) al 31 dicembre 2021 sia almeno pari all'ammontare esistente alla data del 1° ottobre 2020. Alla data del 31 marzo 2021 l'ammontare degli eligible loans è ampiamente superiore rispetto alla suddetta soglia.
Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto raggiunge € 41,5 milioni, con una crescita particolarmente significativa sia rispetto al dato del corrispondente periodo dello scorso esercizio (pari a € 22,3 milioni), sia rispetto al quarto trimestre del 2020 (pari a € 23,7 milioni). Il dato del primo trimestre 2021 include l'apporto della collegata Anima Holding28 (pari a € 9,8 milioni), valutata a patrimonio netto a decorrere dal secondo trimestre 2020.
L'apporto principale alla voce in oggetto è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato, pari a € 23,2 milioni, in crescita sia rispetto a € 17,3 milioni del primo trimestre 2020, sia nel confronto con il quarto trimestre 2020, pari a € 14,4 milioni.
Le commissioni nette del primo trimestre ammontano a € 471,4 milioni ed evidenziano una crescita del 7,0% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente e del 9,8% rispetto al quarto trimestre 2020. Il risultato del trimestre costituisce la miglior performance registrata dal quarto trimestre 2018.
Tale dinamica è attribuibile al contributo sia dei servizi di gestione intermediazione e consulenza (+8,6% rispetto al 31 marzo 2020 e +19,2% rispetto al quarto trimestre 2020), sia del comparto dei servizi di banca commerciale (+10,1% rispetto al 31 marzo 2020 e +2,0% rispetto al quarto trimestre 2020).
Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 18,2 milioni rispetto a € 16,7 milioni del primo trimestre 2020 e € 12,7 milioni del quarto trimestre dello scorso esercizio.
Il risultato netto finanziario29 del primo trimestre è positivo e pari a € 99,7 milioni rispetto al dato di soli € 0,8 milioni registrato al 31 marzo 2020, che aveva risentito pesantemente dell'impatto sui mercati dell'inizio della pandemia.
Il risultato realizzato deriva da plusvalenze conseguenti al perfezionamento di cessioni di titoli per € 60,2 milioni e dall'attività di negoziazione per € 36,4 milioni.
La dinamica positiva del risultato netto finanziario è confermata anche nel confronto con il quarto trimestre 2020: l'incremento, pari al 28,1%, si osserva principalmente nel comparto dell'attività di negoziazione.
In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 1.127,7 milioni, in crescita sia rispetto a € 954,4 milioni registrati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio (+18,1%), sia rispetto al dato di € 1.052,5 milioni relativo al quarto trimestre 2020 (+7,1%).
Le spese per il personale, pari a € 426,9 milioni, evidenziano una crescita dell'1,9% rispetto a € 419,0 milioni del primo trimestre 2020 e del 4,8% rispetto al dato di € 407,2 milioni del quarto trimestre 2020, anche per effetto degli incrementi previsti dal contratto collettivo nazionale. Alla data del 31 marzo 2021 il numero totale dei dipendenti è pari a n. 21.598 risorse, rispetto alle n. 21.663 risorse in organico a fine 2020.
Le altre spese amministrative30, pari a € 154,1 milioni, risultano sostanzialmente allineate rispetto al dato del primo trimestre 2020, pari a € 154,6 milioni.
28 Per l'illustrazione delle modalità di rilevazione del contributo di Anima Holding si fa rinvio alla Nota esplicativa n. 8.
29 La voce non include l'effetto contabile, esposto in una voce separata del conto economico riclassificato, derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulla valutazione al fair value delle passività di propria emissione (certificates), che ha comportato la rilevazione nel trimestre di un onere pari a € -10,2 milioni, rispetto all'impatto positivo di € +206,0 milioni registrato al 31 marzo 2020 e all'impatto negativo di € 61,4 milioni del quarto trimestre 2020.
30 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai Fondi di Risoluzione ed al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.
milioni e si confrontano con il dato di € 61,4 milioni del primo trimestre 2020 e di € 67,2 milioni del quarto trimestre 2020.
Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 643,9 milioni ed evidenzia una crescita dell'1,4% rispetto a € 635,0 milioni del primo trimestre 2020 (+7,4% rispetto al quarto trimestre 2020).
Il risultato della gestione operativa del primo trimestre risulta pari a € 483,8 milioni in crescita del 51,4% rispetto a € 319,5 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente e del 6,9% rispetto al dato di € 452,8 milioni del quarto trimestre 2020.
Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela del primo trimestre sono pari a € 217,1 milioni con un incremento dell'1,8% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio. Tali rettifiche comprendono anche accantonamenti per € 73,9 milioni imputabili all'effetto dell'incremento del target di cessione dei crediti deteriorati da circa € 0,9 miliardi originariamente previsti a € 1,65 miliardi, nell'ambito della nuova strategia di derisking.
Al 31 marzo 2021 il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 79 p.b., per circa la metà31 rappresentato dalle maggiori rettifiche correlate all'incremento dei target di cessione dei crediti deteriorati e dagli effetti dell'incremento dei crediti in bonis rilevati in Stage 2 a seguito dei più stringenti criteri di classificazione adottati.
Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali al 31 marzo 2021 non risulta di importo apprezzabile così come nel primo trimestre dello scorso esercizio.
Nella voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie sono rilevate minusvalenze nette per € 0,4 milioni (€ 4,7 milioni di rettifiche nette al 31 marzo 2020); nel quarto trimestre 2020 erano presenti riprese di valore nette per € 7,2 milioni.
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del primo trimestre ammontano a € 7,2 milioni mentre il conto economico del corrispondente periodo dell'esercizio precedente evidenziava rilasci netti per € 2,2 milioni.
Al 31 marzo 2021 non sono stati rilevati significativi utili (perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti così come nel primo trimestre dello scorso esercizio.
Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente ammonta a € 259,1 milioni rispetto a € 103,5 milioni del primo trimestre 2020.
Le imposte sul reddito dell'operatività corrente sono pari a € -82,7 milioni (€ -25,7 milioni nel primo trimestre 2020).
Il risultato netto dell'operatività corrente ammonta pertanto a € 176,4 milioni e risulta in crescita del 126,7% rispetto al dato di € 77,8 milioni del primo trimestre dell'esercizio precedente.
Al conto economico del trimestre sono stati inoltre addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 59,2 milioni (€ 57,5 milioni nel primo trimestre 2020), rappresentati dal contributo ordinario al Single Resolution Fund (€ 87,8 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 85,2 milioni del 31 marzo 2020).
31 Analisi gestionale.
Nel trimestre la variazione del merito creditizio sui Certificates emessi dal Gruppo, al netto delle imposte ha generato un impatto negativo pari a € 6,8 milioni (€ 10,2 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto al provento rilevato nel primo trimestre 2020 pari a € 137,9 milioni (€ 206,0 milioni al lordo degli effetti fiscali) che risentiva degli impatti sui mercati finanziari dell'inizio della pandemia.
Al 31 marzo 2021 l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € -10,3 milioni e si confronta con il dato del primo trimestre 2020, pari a € -6,6 milioni.
Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il primo trimestre 2021 si chiude con un risultato netto di periodo positivo pari a € 100,1 milioni (€ 151,6 milioni al 31 marzo 2020).
Il risultato al netto delle componenti non ricorrenti del primo trimestre è pari a € 150,8 milioni.
La raccolta diretta32 al 31 marzo 2021 ammonta a € 120,3 miliardi, stabile nel confronto con il 31 dicembre 2020 (+0,1%), ma in aumento del 7,9% rispetto al 31 marzo 2020.
Più in dettaglio, nel trimestre si registra una crescita di € 1,9 miliardi della componente rappresentata dai conti correnti e depositi a vista della rete commerciale (+1,9%)33. Per quanto riguarda i titoli obbligazionari emessi, lo stock al 31 dicembre è pari a € 13,3 miliardi, in calo di € 1,4 miliardi rispetto al 31 dicembre scorso per effetto di rimborsi di titoli giunti a scadenza.
Nel confronto su base annua la raccolta a vista evidenzia un incremento di € 11,8 miliardi (+13,3%)34, mentre la contrazione dei titoli emessi è pari a € 3,3 miliardi (-19,9%).
La provvista garantita dallo stock di certificates a capitale incondizionatamente protetto al 31 marzo 2021 si attesta a € 3,7 miliardi, allineata al 31 dicembre 2020 (€ 3,0 miliardi il dato riferito al 31 marzo 2020).
La raccolta indiretta, al netto dei certificates a capitale protetto, è pari a € 94,2 miliardi, in crescita del 2,9% nel confronto con il 31 dicembre 2020 e del 14,6% su base annua.
La componente della raccolta gestita ammonta a € 61,3 miliardi, in aumento rispetto al dato di € 59,6 miliardi del 31 dicembre 2020 (+2,9%), grazie al contributo dei fondi e Sicav e delle gestioni patrimoniali; stabile la raccolta riferita al comparto bancassurance.
La raccolta amministrata raggiunge € 32,9 miliardi, con un incremento di € 0,9 miliardi (+2,9%) rispetto a fine 2020.
Su base annua la raccolta gestita cresce del 13,3%, principalmente per l'apporto dei fondi e Sicav (+ € 7,4 miliardi), mentre la componente della raccolta amministrata registra una crescita del 17,0%.
Le attività finanziarie ammontano a € 45,7 miliardi e sono in crescita dell'11,0% rispetto a € 41,2 miliardi del 31 dicembre 2020; l'incremento è principalmente concentrato nei titoli di debito (+€ 4,9 miliardi) ed in particolare nel portafoglio dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Al 31 marzo 2021 l'aggregato in esame comprende titoli di debito per € 38,7 miliardi, titoli di capitale e quote di OICR per € 2,7 miliardi, strumenti derivati per € 2,1 miliardi e altre attività finanziarie, principalmente rappresentate da operazioni di pronti contro termine, per € 2,2 miliardi. Le esposizioni in titoli di debito emessi da Stati Sovrani sono pari a € 34,0 miliardi di cui € 21,5 miliardi
32 Aggregato che include la somma dei depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito ed altri titoli, finanziamenti ed altri debiti, certificates a capitale protetto ed esclude le operazioni di pronti contro termine.
33 Dato gestionale.
34 Dato gestionale.
rappresentati da titoli di Stato italiani. Gli investimenti in titoli di Stato italiani sono classificati tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per € 13,7 miliardi, nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per € 6,4 miliardi e per € 1,4 miliardi nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenuti per la negoziazione.
Gli impieghi netti verso la clientela35 ammontano al 31 marzo 2021 a € 110,1 miliardi, in crescita di € 0,8 miliardi rispetto al dato del 31 dicembre 2020; l'incremento è interamente riferibile alle esposizioni performing (+0,8%), con un volume di nuove erogazioni a famiglie e imprese pari a € 5,8 miliardi36 nel trimestre, mentre le esposizioni non performing risultano sostanzialmente stabili rispetto a fine 2020 (- 0,3%). Su base annua gli impieghi registrano un incremento di € 2,1 miliardi (+2,0%), derivante dall'aumento delle esposizioni performing di € 3,3 miliardi (+3,2%) e dalla contrazione dei crediti deteriorati di € 1,2 miliardi (-21,2%).
Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 31 marzo 2021 a € 4,3 miliardi.
L'esame delle singole poste evidenzia la seguente dinamica:
L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati sale al 50,7% (50,0% al 31 dicembre 2020).
In maggior dettaglio, al 31 marzo 2021 il grado di copertura risulta essere il seguente:
Il coverage ratio delle esposizioni in bonis è pari allo 0,45%, rispetto allo 0,44% del 31 dicembre 2020.
Al 31 marzo 2021 il Common Equity Tier 1 ratio phased-in è pari al 13,7% rispetto al 14,6% del 31 dicembre 2020. Il decremento del ratio nel trimestre è prevalentemente imputabile all'incremento delle attività di rischio ponderate (RWA) per effetto del recepimento degli headwinds regolamentari riferiti all'aggiornamento dei modelli interni di misurazione del rischio di credito (che complessivamente hanno generato circa € 2,7 miliardi di maggiori RWA), ed in misura più contenuta al calo del capitale primario CET1, dovuto alla riduzione dal 70% al 50% del beneficio transitorio legato al phasing degli impatti registrati nel 2018 a seguito dell'applicazione iniziale del principio contabile IFRS 9.
35 Nell'aggregato non vengono ricompresi i crediti verso la clientela che, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9, devono essere obbligatoriamente valutati al fair value. Tali crediti, pari a € 0,3 miliardi sono ricompresi fra le attività finanziarie valutate al fair value.
36 Dato gestionale.
37Ratio calcolati includendo il risultato del primo trimestre 2021 e deducendo l'importo del dividend pay out atteso per l'esercizio rapportato all'utile di periodo in formazione.
Il ratio phased-in, infatti, beneficia dell'esercizio dell'opzione per l'applicazione integrale della disciplina transitoria introdotta dal nuovo articolo 473 bis del regolamento UE n. 575/2013, che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9. Escludendo gli impatti della disciplina transitoria citata, il CET 1 ratio IFRS 9 fully phased è pari al 12,7%, in diminuzione rispetto al dato del 31 dicembre 2020, pari al 13,3%, per effetto dell'incremento delle RWA sopracitato.
Il Tier 1 ratio phased-in è pari al 15,5% rispetto al 15,9% del 31 dicembre 2020, mentre il Total Capital ratio è pari al 18,0% rispetto al 18,8% del 31 dicembre 2020.
Il buffer rispetto al limite previsto per la possibilità di distribuire dividendi (Maximum Distributable Amount o MDA buffer) risulta pari a +501 b.p. (rispetto a +553 b.p. al 31 dicembre 2020)38.
Il Tier 1 ratio fully phased è pari al 14,3%, invariato rispetto al dato del 31 dicembre 2020, per effetto dell'emissione di strumenti Additional Tier 1 avvenuta nel primo trimestre 2021; il Total Capital ratio è pari al 16,8% rispetto al 17,2% del 31 dicembre 2020.
Il buffer rispetto al limite previsto per la possibilità di distribuire dividendi (Maximum Distributable Amount o MDA buffer) risulta pari a +377 b.p. su base fully phased (rispetto a +388 b.p. al 31 dicembre 2020)39.
La pandemia in atto continua a condizionare il quadro globale, con prospettive che restano strettamente dipendenti sia dalla sua evoluzione che dalle misure adottate per contrastarla e contenerne gli impatti sull'attività economica.
In tale scenario l'economia italiana, dopo il calo del PIL registrato nell'ultimo trimestre del 2020 e nel primo di quest'anno, è vista progressivamente riprendersi, grazie anche all'impiego dei primi fondi del Next Generation EU e al permanere di condizioni monetarie favorevoli.
Con riferimento all'andamento operativo del Gruppo nel prosieguo dell'esercizio, il contesto esterno continuerà inevitabilmente a costituire un fattore di condizionamento rilevante.
Allo stato le "core revenues", rappresentate da margine di interesse e commissioni nette, sono attese in significativa crescita rispetto ai valori registrati lo scorso anno, grazie soprattutto alla maggiore contribuzione apportata rispettivamente dalle operazioni di rifinanziamento TLTRO e dal collocamento di prodotti di investimento.
Proseguiranno le azioni volte a contenere la dinamica degli oneri operativi, con l'obiettivo di mitigare gli impatti negativi derivanti dall'incerta ripetibilità di taluni recuperi e riduzioni di costo che hanno caratterizzato lo scorso esercizio, soprattutto relativi alle spese per il personale, oltre che dagli aumenti connessi all'applicazione del contratto nazionale di categoria e dalla crescita degli investimenti nell'IT.
Relativamente al costo del credito, si ritiene di poter confermare il livello, al netto degli impatti relativi alla crisi innescata dall'emergenza sanitaria, conseguito nel 2020.
D'altro canto, allo stato attuale, in considerazione delle permanenti incertezze del contesto esterno e la conferma dell'approccio conservativo nella valutazione forward looking già adottato lo scorso anno, non si può escludere che anche il 2021 possa risentire di componenti "non-core" legate agli effetti della pandemia, comunque attese ad un livello inferiore rispetto ai 50 p.b. registrati nel 2020.
38 Dati calcolati considerando una riserva anticiclica pari allo 0,005%.
39 Vedi nota 38.
Nuove misure di sostegno agli operatori economici e una proroga delle moratorie, se approvate, potrebbero avere effetti positivi sul quadro complessivo comportando, almeno nell'esercizio in corso, minori rettifiche su crediti rispetto a quanto stimabile al momento.
Salvo nuovi significativi peggioramenti di scenario, che considerate l'eccezionalità e l'incertezza del contesto non possono essere esclusi, la robusta posizione patrimoniale del Gruppo, unita alla capacità di generare organicamente capitale, non dovrebbe precludere una remunerazione degli azionisti salvo nuove indicazioni che dovessero essere eventualmente fornite dalle Autorità di Vigilanza in merito alla distribuzione di dividendi.
Per quanto concerne l'evoluzione dell'operatività a medio-lungo termine, il Gruppo procederà alla predisposizione di nuove proiezioni triennali basate su nuovi e più aggiornati presupposti sia macroeconomici che di settore.
***
Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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I risultati al 31 marzo 2021 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 6 maggio 2021 alle ore 18.30 (C.E.T.). La documentazione a supporto della conference call è disponibile sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato () e sul sito internet della Banca (www.gruppo.bancobpm.it), nel quale sono altresì presenti i dettagli per connettersi all'evento.
Il presente Comunicato Stampa rappresenta il documento con il quale Banco BPM ha deciso di mettere a disposizione del pubblico e del mercato, su base volontaria, informazioni periodiche aggiuntive rispetto a quelle semestrali ed annuali ("informative trimestrali"), in ottemperanza alla politica di comunicazione resa nota al mercato come richiesto dall'art. 82-ter del Regolamento Emittenti in vigore dal 2 gennaio 2017. Per completezza si precisa che l'informativa trimestrale è altresì composta dal documento di presentazione dei risultati predisposto a supporto della conference call con la comunità finanziaria che si terrà a valle della diffusione del presente Comunicato Stampa.
L'informativa trimestrale contenuta nel presente documento comprende un commento dell'andamento gestionale del trimestre focalizzato sull'evoluzione delle principali grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie, sviluppato assumendo a riferimento gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico redatti in forma riclassificata.
Di seguito si riportano alcune note esplicative ritenute rilevanti al fine di una migliore comprensione della modalità di redazione dei citati prospetti contabili al 31 marzo 2021 e di quelli riferiti all'esercizio precedente, nonché dell'evoluzione dei risultati del trimestre oggetto di commento nel presente comunicato.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico contenuti nel presente comunicato sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economici-finanziari aggregati di più facile comprensione. Detti prospetti sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione oggetto di illustrazione nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.
Al fine di garantire un confronto omogeneo con i suddetti criteri di aggregazioni e di classificazione, i dati pubblicati nei precedenti periodi posti a confronto sono stati oggetto di riesposizione.
In particolare, l'effetto economico relativo alla variazione del proprio merito creditizio correlato alle emissioni dei certificates classificati nel portafoglio delle "Passività finanziarie di negoziazione" - incluso fino al terzo trimestre 2020 nella voce "Risultato netto finanziario" – trova rappresentazione in tutti i trimestri posti a confronto nella voce ad hoc "Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte". Tale scelta deriva dalla necessità di isolare gli effetti economici conseguenti alla volatilità del suddetto Own Credit Risk, registrata in particolar modo nel corso del 2020, in quanto, in ottica gestionale, non sono ritenuti espressivi di un'effettiva redditività del Gruppo.
I principi contabili adottati per la predisposizione della situazione contabile al 31 marzo 2021 - con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività, nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi - sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 marzo 2021 come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Si sono inoltre considerate, per quanto applicabili, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, Consob, ESMA, EBA, BCE) che forniscono chiarimenti su come interpretare alcuni principi contabili o sul trattamento contabile di particolari operazioni.
Con riferimento alle operazioni di rifinanziamento TLTRO III si precisa che, in assenza di specifiche indicazioni nei principi contabili di riferimento per il trattamento della fattispecie, il Gruppo ha definito la propria policy contabile equiparando il finanziamento ad uno strumento finanziario a tasso variabile, con rilevazione degli interessi, tempo per tempo applicabili, da stimare in funzione della probabilità di riuscire a raggiungere determinati obiettivi. Ne deriva che l'ulteriore riduzione del tasso di interesse, pari allo 0,5% per il periodo dal 24 giugno 2020 al 23 giugno 2022 (cosiddetto "Special Interest Period"), troverà riconoscimento a conto economico nel suddetto periodo, qualora sia ritenuto probabile il relativo conseguimento. Al riguardo si deve precisare che per la situazione contabile al 31 marzo 2021 gli interessi maturati sulle citate passività, che ammontano complessivamente a € 70,7 milioni, risultano accertati nella misura massima, ossia in base al tasso negativo del -0,5% per il periodo ante 24 giugno 2020 e del -1% per il periodo dal 24 giugno 2020 al 31 marzo 2021, essendo ormai certo il raggiungimento dell'obiettivo fissato al 31 marzo 2021.
Anche in sede di redazione della situazione contabile al 31 marzo 2021 è stato applicato il modello di impairment IFRS 9 tenendo in considerazione gli scenari di vendita delle esposizioni deteriorate (c.d. approccio multi-scenario), riferite ad esposizioni classificate come "sofferenze". Al riguardo si segnala che i suddetti scenari risultano aggiornati rispetto a quelli utilizzati al 31 dicembre 2020, per tenere conto della revisione al rialzo degli obiettivi di vendita deliberati nel corso del 2021 dal Consiglio di Amministrazione di Banco BPM. In particolare, per tali esposizioni, la stima delle perdite attese è stata quantificata considerando, oltre alle previsioni di recupero attese attraverso la gestione ordinaria (c.d. scenario "work out"), anche la presenza, opportunamente calibrata in funzione degli obiettivi di vendita, dei flussi di cassa recuperabili tramite la cessione (c.d. scenario di vendita). Ai fini della stima dei flussi di cassa recuperabili nello scenario di vendita si è tenuto conto dei parametri considerati dai potenziali acquirenti nella definizione del prezzo di acquisto, opportunamente calibrati alla luce delle transazioni comparabili osservate sul mercato.
La revisione degli scenari di vendita rispetto a quelli in essere per il bilancio 2020 ha comportato la necessità di rilevare ulteriori rettifiche di valore per € 73,9 milioni che, come rappresentato nel successivo punto 5, si ritengono da classificare come "non ricorrenti".
L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione dell'informativa trimestrale al 31 marzo 2021, nonché le ipotesi considerate ragionevoli, anche alla luce dell'esperienza storica. Per loro natura, non è quindi possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione patrimoniale ed economica al 31 marzo 2021 e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche
ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Al riguardo si evidenzia che le stime condotte ai fini della predisposizione della situazione contabile al 31 marzo 2021 potrebbero dover essere riviste a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.
Tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui il Gruppo si troverà ad operare non devono essere sottovalutati gli effetti negativi sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati agli sviluppi dell'epidemia Covid-19, i quali dipenderanno anche dalla rapidità e dall'efficacia della campagna vaccinale in corso. Fino a quando il quadro della crisi sanitaria e degli interventi nazionali ed europei messi in campo per contrastarla non assumerà contorni maggiormente definiti, l'inclusione nelle stime di bilancio degli effetti Covid-19 risulterà essere un esercizio particolarmente complesso, in quanto detti effetti dipenderanno da una serie di variabili ad oggi non prevedibili, se non con un significativo grado di incertezza.
Nella Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2020 è stata fornita un'illustrazione dettagliata dei processi di stima che richiedono il ricorso a significativi elementi di giudizio nella selezione di ipotesi ed assunzioni sottostanti, anche in relazione agli effetti conseguenti alla crisi sanitaria. Tale illustrazione, alla quale si fa rinvio, viene integralmente richiamata interessando anche la situazione patrimoniale ed economica al 31 marzo oggetto del presente comunicato.
In applicazione di quanto previsto dal principio contabile internazionale (IFRS 3) il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici (cosiddetti "reversal effects") derivanti dall'allocazione dei prezzi pagati nell'ambito delle operazioni di aggregazione fra il Gruppo Banco Popolare ed il Gruppo Banca Popolare di Milano perfezionata nell'esercizio 2017 e fra i Gruppi Banco Popolare di Verona e Novara e Banca Popolare Italiana realizzata nel 2007.
A decorrere dalla situazione contabile al 31 marzo 2020, tali impatti sono rilevati, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte".
Nel dettaglio, l'impatto sul conto economico consolidato del primo trimestre 2021, derivante dal "reversal effect" degli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite (principalmente riferito all'ex Gruppo Banca Popolare di Milano), è risultato pari a € -7,2 milioni sul margine di interesse (in connessione all'evoluzione delle diverse valutazioni dei crediti acquistati) e € -8,2 milioni negli altri proventi netti di gestione (per effetto dell'ammortamento degli intangibles iscritti in sede di PPA). Al netto dei relativi effetti fiscali, l'impatto complessivo al 31 marzo 2021, rilevato nella voce del conto economico riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte" ammonta a € -10,3 milioni (€ -6,6 milioni il dato riferito al primo trimestre 2020).
Nel conto economico del primo trimestre 2021 è stato addebitato, nella voce "Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte", l'ammontare dei contributi ordinari da versare ai Fondi di Risoluzione Unico per l'esercizio 2021 che, al netto del relativo effetto fiscale, ammonta a € 59,2 milioni (€ 57,5 milioni erano i contributi ordinari di competenza addebitati al conto economico al 31 marzo 2020). Al lordo dell'effetto fiscale l'onere complessivo risulta pari a € 87,8 milioni (€ 85,2 milioni nel corrispondente periodo del 2020).
Nel corso del trimestre non sono intervenute variazioni dell'area di consolidamento.
Si segnala che nel mese di gennaio Banco BPM ha acquisito il controllo totalitario della partecipata Release, mediante l'acquisto da BPER Banca S.p.A. di n. 39.923.532 azioni ordinarie della controllata.
Con la Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 la CONSOB ha invitato le società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati italiani a fornire informazioni sull'incidenza degli eventi od operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente.
Si precisa che la policy adottata dal Gruppo prevede che siano classificati come non ricorrenti:
Al contrario sono solitamente considerati ricorrenti:
Ove ritenute significative, informazioni sull'incidenza di componenti economiche che, pur essendo classificate come ricorrenti in base alla policy più sopra illustrata, sono comunque fornite nell'ambito dei commenti che illustrano l'evoluzione delle voci patrimoniali ed economiche.
Alla luce dei criteri sopra enunciati, si segnala che nel primo trimestre 2021 sono state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:
Nel complesso, le componenti non ricorrenti di competenza del primo trimestre dell'esercizio 2020 sono quindi negative per € 50,7 milioni.
Escludendo gli impatti sopra descritti, il risultato netto (adjusted) in corso di formazione alla fine del primo trimestre si attesterebbe a € 150,8 milioni.
Nel conto economico del corrispondente periodo dell'esercizio precedente, riesposto per omogeneità di confronto, erano invece state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:
Nel complesso, le componenti non ricorrenti di competenza del primo trimestre 2020 erano quindi risultate negative per € 1,2 milioni.
Tenendo pertanto conto degli impatti sopra descritti, il risultato netto (adjusted) si attestava a € 152,8 milioni.
Dal 1° gennaio 2014 è entrata in vigore la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 ("CRR") e nella direttiva 2013/36/UE ("CRD IV") del 26 giugno 2013 che traspongono nell'Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3). Il Regolamento e le relative norme tecniche sono direttamente applicabili negli ordinamenti nazionali e costituiscono il cosiddetto "Single Rulebook".
Si evidenzia che i requisiti minimi patrimoniali per il 2021 sono i seguenti:
La Banca d'Italia ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) relativo alle esposizioni verso controparti italiane allo zero per cento anche per il primo trimestre 2021.
Con la propria comunicazione del 30 novembre 2017 la Banca d'Italia ha identificato il gruppo bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically Important Institution, O-SII). La riserva O-SII è per il 2021 pari allo 0,19%, e raggiungerà lo 0,25% il 1° gennaio 2022.
In data 11 dicembre 2019 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato al Banco BPM la propria definitiva decisione riguardante i ratio patrimoniali minimi che il Banco BPM è tenuto a rispettare in via continuativa a partire dall'esercizio 2020. La decisione si fonda sul processo di valutazione e revisione prudenziale (SREP) condotto conformemente all'art. 4(1)(f) del Regolamento (UE) n. 1024/2013.
In conformità all'art. 16(2)(a) dello stesso Regolamento n. 1024/2013, che attribuisce alla BCE il potere di richiedere alle banche vigilate di mantenere un ammontare di fondi propri superiore ai requisiti patrimoniali minimi stabiliti dalla normativa vigente, il requisito da sommare ai requisiti sopra evidenziati è pari al 2,25%.
A seguito dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, con lettera dell'8 aprile 2020, la BCE ha deciso di emendare la decisione presa nel dicembre 2019 più sopra illustrata, stabilendo che il requisito SREP pari al 2,25% deve essere mantenuto da Banco BPM per il 56,25% come Common Equity Tier 1 (CET1) e per il 75% come Tier 1 Capital (Tier 1).
Pertanto, tenendo conto anche della riserva di capitale anticiclica stabilita dalle competenti autorità nazionali per le esposizioni nei confronti dei paesi nei quali il Gruppo opera pari allo 0,005%, i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per il 2021e fino a nuova comunicazione, sono i seguenti40:
Il Banco BPM ha esercitato l'opzione per l'applicazione nella sua integralità della disciplina transitoria prevista dal nuovo articolo 473 bis del Regolamento UE n. 575/2013 che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9. La suddetta disciplina transitoria prevede la possibilità di includere nel capitale primario di classe 1 una componente positiva transitoria per una percentuale dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti per effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 9. Tale percentuale è decrescente nel tempo in un arco temporale di cinque anni come di seguito indicato:
Dal 1° gennaio 2023 l'impatto derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 sarà pienamente riflesso nel computo dei fondi propri. Fermi restando gli impatti previsti dal regime transitorio sopra citato, Banco BPM non beneficia di alcun impatto sul capitale primario di classe 1 nella situazione al 31 dicembre 2020 per effetto del nuovo regime transitorio previsto dalle modifiche apportate dal Regolamento 873/2020 all'articolo 473 bis in relazione ai maggiori accantonamenti effettuati nel corrente esercizio per perdite attese su crediti in bonis rispetto alla consistenza degli stessi alla data del 1° gennaio 2020.
Le stime dei ratio patrimoniali che il Gruppo avrebbe, a parità di ogni altra condizione, qualora non avesse esercitato la suddetta opzione, vengono denominate per brevità "IFRS9 fully phased". I ratio patrimoniali denominati "IFRS9 phased-in" sono calcolati applicando invece le suddette disposizioni transitorie.
Nella seguente tabella si fornisce l'illustrazione dell'esposizione del Gruppo al rischio sovrano (titoli di debito contenuti nei portafogli di attività finanziarie), al 31 marzo 2021, ripartita per singolo Paese e per categoria del portafoglio contabile di classificazione:
| 31 marzo 2021 (dati in milioni di euro) Paesi/Portafogli contabili |
Att. fin. valutate al costo ammortizzato |
Att. fin. valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Att. fin. valutate al fair value con impatto sul conto economico |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Italia | 13.728 | 6.362 | 1.371 | 21.461 |
| Francia | 1.797 | 1.742 | 50 | 3.589 |
| USA | 2.382 | 1.188 | - | 3.570 |
| Spagna | 1.360 | 1.238 | 363 | 2.961 |
| Germania | 615 | 1.016 | 11 | 1.642 |
| Altri Paesi | 526 | 295 | - | 821 |
| Totale | 20.408 | 11.841 | 1.795 | 34.044 |
Al 31 marzo 2021 l'esposizione del Gruppo nei titoli di debito sovrani ammonta a € 34,0 miliardi (€ 29,0 miliardi al 31 dicembre 2020), classificati per il 59,9% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, per il 34,8% tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e per il 5,3% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenute per la negoziazione.
40 Tali requisiti sono così determinati:
il requisito minimo di Pillar I pari all'8% (di cui 4,5% di CET1; 1,5% in termini di AT1 e 2% in termini di AT2)
il requisito di P2R comunicato da BCE pari al 2,25% da soddisfare con CET1 per il 56,25% e per il 75% con TIER1;
la riserva di conservazione del capitale pari al 2,50% da soddisfare interamente con CET1;
la riserva O-SII buffer pari allo 0,19% per il 2021 ed allo 0,25% a regime (dal 1° gennaio 2022) da soddisfare interamente con CET1;
la riserva di capitale anticiclica allo 0,005% da soddisfare interamente con CET1 capital.
Detta esposizione si riferisce per circa l'89% a titoli emessi da Paesi dell'Unione Europea ed in particolare per circa il 63% dal Paese Italia.
Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le riserve derivanti dalla valutazione al fair value dei titoli di debito risultano essere al 31 marzo 2021 complessivamente positive per € 88,5 milioni al lordo degli effetti fiscali e si riferiscono, per € 28,5 milioni, a titoli governativi (€ +47,4 milioni relative a titoli di Stato italiani e € -18,8 milioni relative a titoli di altri Paesi).
Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, il valore di bilancio ammonta a € 20,4 miliardi, di cui € 13,7 miliardi rappresentati da titoli di Stato Italiani. Ai soli fini informativi, si precisa che il fair value dei titoli governativi classificati nella suddetta categoria contabile, determinato in base alle quotazioni di mercato del 31 marzo 2021 (livello 1 nella gerarchia del fair value), ammonta a € 21,1 miliardi (€ 14,2 miliardi è il fair value riferito ai soli titoli di Stato italiani).
Da ultimo si deve precisare che la gestione dei titoli di debito prosegue in continuità con le scelte operate nei precedenti esercizi; nel corso del periodo non si è pertanto verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 31 marzo 2021 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.
Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 31 marzo 2021 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.
Al riguardo si deve evidenziare che per l'investimento detenuto in Anima Holding, valutato con il metodo del patrimonio netto a partire dal 1° aprile 2020, a seguito dell'acquisizione dell'influenza notevole, il contributo al conto economico consolidato del primo trimestre 2021 è riferito al risultato economico conseguito dalla partecipata nell'ultimo trimestre 2020, pari a € 9,8 milioni. Si ricorda che, ai fini della redazione del bilancio 2020, non era stato possibile rilevare il contributo del quarto trimestre in quanto Anima Holding ha approvato il proprio progetto di bilancio il 1° marzo 2021 e quindi successivamente a quello del Banco BPM.
Analogamente al 31 marzo 2021 il risultato del primo trimestre della collegata non è stato recepito in quanto la data di approvazione dei risultati risulta coincidere con quella del Banco BPM (6 maggio 2021).
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Investor Relations Roberto Peronaglio
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| (migliaia di euro) | 31/03/2021 | 31/12/2020 | Var. su 31/12/2020 |
Var. % su 31/12/2020 |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 10.727.016 | 8.858.079 | 1.868.937 | 21,1% |
| Finanziamenti valutati al costo ammortizzato | 127.390.413 | 120.455.666 | 6.934.747 | 5,8% |
| - finanziamenti verso banche | 17.244.515 | 11.120.681 | 6.123.834 | 55,1% |
| - finanziamenti verso clientela (*) | 110.145.898 | 109.334.985 | 810.913 | 0,7% |
| Altre attività finanziarie | 45.685.676 | 41.175.632 | 4.510.044 | 11,0% |
| - al fair value con impatto a conto economico | 8.724.519 | 9.118.571 | -394.052 | -4,3% |
| - al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 14.898.185 | 10.710.796 | 4.187.389 | 39,1% |
| - al costo ammortizzato | 22.062.972 | 21.346.265 | 716.707 | 3,4% |
| Partecipazioni | 1.640.606 | 1.664.772 | -24.166 | -1,5% |
| Attività materiali | 3.527.433 | 3.552.482 | -25.049 | -0,7% |
| Attività immateriali | 1.218.361 | 1.218.632 | -271 | 0,0% |
| Attività fiscali | 4.687.875 | 4.704.196 | -16.321 | -0,3% |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | 69.986 | 72.823 | -2.837 | -3,9% |
| - finanziamenti verso clientela | 11.472 | 11.374 | 98 | 0,9% |
| - altre attività e gruppi di attività | 58.514 | 61.449 | -2.935 | -4,8% |
| Altre voci dell'attivo | 2.203.347 | 1.982.900 | 220.447 | 11,1% |
| Totale dell'attivo | 197.150.713 | 183.685.182 | 13.465.531 | 7,3% |
| Raccolta diretta | 117.420.579 | 116.936.669 | 483.910 | 0,4% |
| - debiti verso clientela | 104.090.541 | 102.162.461 | 1.928.080 | 1,9% |
| - titoli e passività finanziarie designate al fair value | 13.330.038 | 14.774.208 | -1.444.170 | -9,8% |
| Debiti verso banche | 46.072.582 | 33.937.523 | 12.135.059 | 35,8% |
| Debiti per leasing | 740.701 | 760.280 | -19.579 | -2,6% |
| Altre passività finanziarie valutate al fair value | 14.100.134 | 14.015.427 | 84.707 | 0,6% |
| Fondi del passivo | 1.382.688 | 1.415.473 | -32.785 | -2,3% |
| Passività fiscali | 446.977 | 464.570 | -17.593 | -3,8% |
| Altre voci del passivo | 4.359.961 | 3.928.139 | 431.822 | 11,0% |
| Totale del passivo | 184.523.622 | 171.458.081 | 13.065.541 | 7,6% |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 1.367 | 1.894 | -527 | -27,8% |
| Patrimonio netto del Gruppo | 12.625.724 | 12.225.207 | 400.517 | 3,3% |
| Patrimonio netto consolidato | 12.627.091 | 12.227.101 | 399.990 | 3,3% |
(*) la voce include i titoli senior rivenienti da proprie cartolarizzazioni di crediti deteriorati
| (migliaia di euro) | I Q 2021 | I Q 2020 | Variaz. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 496.829 | 474.114 | 22.715 | 4,8% |
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 41.544 | 22.266 | 19.278 | 86,6% |
| Margine finanziario | 538.373 | 496.380 | 41.993 | 8,5% |
| Commissioni nette | 471.395 | 440.563 | 30.832 | 7,0% |
| Altri proventi netti di gestione | 18.171 | 16.744 | 1.427 | 8,5% |
| Risultato netto finanziario | 99.727 | 760 | 98.967 | N.S. |
| Altri proventi operativi | 589.293 | 458.067 | 131.226 | 28,6% |
| Proventi operativi | 1.127.666 | 954.447 | 173.219 | 18,1% |
| Spese per il personale | -426.904 | -419.025 | -7.879 | 1,9% |
| Altre spese amministrative | -154.130 | -154.580 | 450 | -0,3% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | -62.850 | -61.379 | -1.471 | 2,4% |
| Oneri operativi | -643.884 | -634.984 | -8.900 | 1,4% |
| Risultato della gestione operativa | 483.782 | 319.463 | 164.319 | 51,4% |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | -217.065 | -213.243 | -3.822 | 1,8% |
| Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali | 75 | -322 | 397 | |
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | -411 | -4.655 | 4.244 | -91,2% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | -7.190 | 2.195 | -9.385 | |
| Utili / Perdite da cessione di partecipazioni e investimenti | -44 | 91 | -135 | |
| Risultato lordo dell'operatività corrente | 259.147 | 103.529 | 155.618 | 150,3% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -82.698 | -25.707 | -56.991 | 221,7% |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 176.449 | 77.822 | 98.627 | 126,7% |
| Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte | -59.244 | -57.515 | -1.729 | 3,0% |
| Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte |
-6.815 | 137.922 | -144.737 | |
| Impatto della Purchase Price Allocation (PPA), al netto delle imposte |
-10.332 | -6.565 | -3.767 | 57,4% |
| Utile / Perdita di pertinenza di terzi | 34 | -29 | 63 | |
| RISULTATO NETTO DEL PERIODO | 100.092 | 151.635 | -51.543 | -34,0% |
| (migliaia di euro) | I Q 2021 | IV Q 2020 | III Q 2020 | II Q 2020 | I Q 2020 |
|---|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 496.829 | 509.019 | 519.921 | 479.507 | 474.114 |
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 41.544 | 23.729 | 36.768 | 48.036 | 22.266 |
| Margine finanziario | 538.373 | 532.748 | 556.689 | 527.543 | 496.380 |
| Commissioni nette | 471.395 | 429.225 | 417.651 | 376.371 | 440.563 |
| Altri proventi netti di gestione | 18.171 | 12.731 | 11.675 | 14.855 | 16.744 |
| Risultato netto finanziario | 99.727 | 77.845 | 157.325 | 82.712 | 760 |
| Altri proventi operativi | 589.293 | 519.801 | 586.651 | 473.938 | 458.067 |
| Proventi operativi | 1.127.666 | 1.052.549 | 1.143.340 | 1.001.481 | 954.447 |
| Spese per il personale | -426.904 | -407.212 | -356.950 | -397.954 | -419.025 |
| Altre spese amministrative | -154.130 | -125.341 | -159.797 | -154.094 | -154.580 |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | -62.850 | -67.229 | -64.796 | -61.710 | -61.379 |
| Oneri operativi | -643.884 | -599.782 | -581.543 | -613.758 | -634.984 |
| Risultato della gestione operativa | 483.782 | 452.767 | 561.797 | 387.723 | 319.463 |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | -217.065 | -536.225 | -324.340 | -262.999 | -213.243 |
| Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali | 75 | -30.989 | -316 | -5.094 | -322 |
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | -411 | 7.249 | 104 | -3.728 | -4.655 |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | -7.190 | -35.587 | 907 | -9.809 | 2.195 |
| Utili / Perdite da cessione di partecipazioni e investimenti | -44 | -354 | 1.324 | 129 | 91 |
| Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte | 259.147 | -143.139 | 239.476 | 106.222 | 103.529 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -82.698 | 47.946 | -22.464 | -13.293 | -25.707 |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 176.449 | -95.193 | 217.012 | 92.929 | 77.822 |
| Oneri relativi alla ristrutturazione aziendale, netto imposte | - | -187.030 | - | - | - |
| Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte | -59.244 | -10.216 | -53.001 | -18.169 | -57.515 |
| Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili | - | 128.324 | - | - | - |
| Impairment su avviamenti | - | -25.100 | - | - | - |
| Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte |
-6.815 | -41.116 | 2.194 | -110.739 | 137.922 |
| Impatto della Purchase Price Allocation (PPA), al netto delle imposte |
-10.332 | -11.543 | -11.422 | -11.962 | -6.565 |
| Utile / Perdita di pertinenza di terzi | 34 | 220 | 2.520 | 1.537 | -29 |
| RISULTATO NETTO DEL PERIODO | 100.092 | -241.654 | 157.303 | -46.404 | 151.635 |
| (migliaia di euro) | I Q 2021 | I Q 2020 | Variaz. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 496.829 | 474.114 | 22.715 | 4,8% |
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 41.544 | 22.266 | 19.278 | 86,6% |
| Margine finanziario | 538.373 | 496.380 | 41.993 | 8,5% |
| Commissioni nette | 471.395 | 440.563 | 30.832 | 7,0% |
| Altri proventi netti di gestione | 18.171 | 16.744 | 1.427 | 8,5% |
| Risultato netto finanziario | 99.727 | 760 | 98.967 | N.S. |
| Altri proventi operativi | 589.293 | 458.067 | 131.226 | 28,6% |
| Proventi operativi | 1.127.666 | 954.447 | 173.219 | 18,1% |
| Spese per il personale | -426.904 | -419.025 | -7.879 | 1,9% |
| Altre spese amministrative | -154.130 | -154.580 | 450 | -0,3% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | -60.980 | -59.840 | -1.140 | 1,9% |
| Oneri operativi | -642.014 | -633.445 | -8.569 | 1,4% |
| Risultato della gestione operativa | 485.652 | 321.002 | 164.650 | 51,3% |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | -143.138 | -213.243 | 70.105 | -32,9% |
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | -411 | -4.655 | 4.244 | -91,2% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | -7.190 | 2.195 | -9.385 | |
| Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte | 334.913 | 105.299 | 229.614 | 218,1% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -107.734 | -26.289 | -81.445 | 309,8% |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 227.179 | 79.010 | 148.169 | 187,5% |
| Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte | -59.244 | -57.515 | -1.729 | 3,0% |
| Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte |
-6.815 | 137.922 | -144.737 | |
| Impatto della Purchase Price Allocation (PPA), al netto delle imposte |
-10.332 | -6.565 | -3.767 | 57,4% |
| Utile / Perdita di pertinenza di terzi | 34 | -29 | 63 | |
| RISULTATO NETTO (SENZA COMPONENTI NON RICORRENTI) |
150.822 | 152.823 | -2.001 | -1,3% |
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