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Banco BPM SpA

Earnings Release Nov 9, 2017

4282_10-q_2017-11-09_d2ed8622-0750-4365-8c4e-6869927722e3.pdf

Earnings Release

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Informazione
Regolamentata n.
1928-133-2017
Data/Ora Ricezione
09 Novembre 2017
17:47:32
MTA
Societa' : Banco BPM S.p.A.
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 95727
Nome utilizzatore : BANCOBPMN08 - Marconi
Tipologia : 2.2
Data/Ora Ricezione : 09 Novembre 2017 17:47:32
Data/Ora Inizio
Diffusione presunta
: 09 Novembre 2017 17:47:33
Oggetto : settembre 2017 CS_Banco BPM risultati consolidati al 30
Testo del comunicato

Vedi allegato.

COMUNICATO STAMPA

RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 20171

UTILE NETTO €53 MILIONI , CHE SALE A LIVELLO "ADJUSTED" 2, A € 143,5 MILIONI

CRESCITA SOSTENUTA DEI PROVENTI OPERATIVI "CORE"3 (+5,3% A/A)

RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA € 1.156 MILIONI (+20,1% A/A)

ONERI OPERATIVI € 2.316 MILIONI IN DIMINUZIONE (-9,9% A/A)

INCREMENTO DELLE COPERTURE DEI CREDITI DETERIORATI LORDI4 CHE PASSANO DAL 36,2% DEL 30 SETTEMBRE 2016 AL 49,1% (DAL 46,7% AL 50,7% INCLUDENDO GLI STRALCI)

CREDITI DETERIORATI NETTI IN CALO DI € 3,0 MILIARDI A/A E DI € 2,2 MILIARDI RISPETTO A FINE ANNO, CON UN'INCIDENZA SUL TOTALE DEGLI IMPIEGHI IN CALO A/A DAL 15,1% AL 13,0% (-212 PB)

COMPLETAMENTO DELLE CESSIONI DI CREDITI DETERIORIATI CONCORDATE CON BCE (€ 8 MILIARDI) PREVISTO ENTRO GIUGNO 2018, IN ANTICIPO DI 18 MESI RISPETTO AGLI OBBIETTIVI DI PIANO

ECCELLENTE POSIZIONE DI LIQUIDITA' CON ATTIVITA' STANZIABILI LIBERE PER OLTRE 20 MILIARDI5

1 I dati economici oggetto di commento nel presente Comunicato Stampa sono quelli risultanti dal conto economico riclassificato, in cui i ricavi ed i costi, apportati al consolidato dalla controllata Aletti Gestielle SGR sono oggetto di esposizione linea per linea. In allegato sono inoltre forniti gli schemi di conto economico riclassificato nell'ambito dei quali la contribuzione della citata SGR, classificata in via di dismissione ai sensi del principio contabile IFRS 5, è esposta nella voce "Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte", con relativa riesposizione dei dati comparativi, in linea con le disposizioni del citato principio. Per ulteriori dettagli si fa rinvio alle Note Esplicative (punto 1) contenute nel presente Comunicato Stampa.

2 Per "Utile netto adjusted" si intende il risultato di periodo al netto degli effetti riconducibili alle componenti non ricorrenti e della relativa fiscalità, oggetto di illustrazione nelle Note Esplicative (punto 11) contenute nel presente Comunicato Stampa. L'aggregato in esame non comprende altresì il badwill, pari a € 3.076,1 milioni, accreditato nel conto economico a seguito del completamento del processo di Puchase Price Allocation (PPA) dell'aggregazione aziendale tra l'ex Gruppo Banco Popolare e l'ex Gruppo BPM, avvenuta in data 1 gennaio 2017. Considerando le componenti non ricorrenti ed il citato badwill, l'utile netto dei primi nove mesi del 2017 si attesta a € 3.128,9 milioni.

3 L'aggregato dei "Proventi operativi core" è pari alla somma delle voci di conto economico "margine di interesse" e "commissioni nette".

4 Per maggior dettaglio sul trattamento degli stralci si rimanda alle Note Esplicative, punto 6, del presente Comunicato Stampa.

5 Dati gestionali al 7 novembre 2017.

Principali aggregati patrimoniali6

  • Impieghi a clientela € 107,9 miliardi, di cui in bonis -0,5% e deteriorati -13,7% rispetto al 31 dicembre 2016;
  • Raccolta diretta a clientela € 107,4 miliardi7 (€ 110 miliardi a fine dicembre 2016), in flessione per il calo delle forme di raccolta più onerose (depositi vincolati ed obbligazioni), mentre la raccolta "core" conti correnti e depositi a vista è in forte crescita (+€ 7,2 miliardi a/a);
  • Raccolta Indiretta8 a clientela € 100,3 miliardi (rispetto a € 97,2 miliardi al 31 dicembre 2016), in crescita del 3,2%, di cui:
  • risparmio gestito € 62,4 miliardi
  • risparmio amministrato € 37,9 miliardi.

Principali voci di conto economico

  • Proventi operativi "core" € 3.162 milioni (€ 3.135 al netto delle componenti non ricorrenti pari a € 27 milioni9), in crescita del 5,3% (+4,4% "adjusted") rispetto al dato aggregato dei primi nove mesi del 2016;
  • Commissioni nette € 1.577 milioni (+13,3% a/a);
  • Oneri operativi € 2.316 milioni (€ 2.290 milioni al netto delle componenti non ricorrenti), in calo del 9,9% (-2,5% "adjusted") rispetto a € 2.570 milioni del dato aggregato dei primi nove mesi del 2016;
  • Risultato lordo di gestione € 1.156 milioni in crescita del 20,1% rispetto a € 963 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio 2016;
  • Rettifiche nette su crediti pari a € 988 milioni in netto calo rispetto a € 1.929 milioni dei primi nove mesi del 2016;
  • Utile netto pari a € 3.129 milioni, che, al netto del badwill pari a € 3.076 milioni, ammonta a € 53 milioni e si confronta con la perdita di € 633 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio 2016.

Posizione patrimoniale:

  • CET 1 ratio phased in pro-forma 12,82%
  • CET 1 ratio fully phased pro-forma 12,49%

6 I dati comparativi al 30 settembre 2016 ed al 31 dicembre 2016 sono ottenuti aggregando i dati risultanti di bilancio relativi all'ex Gruppo Banco Popolare e all'ex Gruppo BPM, ed apportando le elisioni e le rettifiche illustrate nelle Note Esplicative (punto 2) contenute nel presente Comunicato Stampa.

7 La Raccolta Diretta include i certificates a capitale incondizionatamente protetto (€4,2 miliardi al 30 settembre 2017 rispetto ai € 4,6 miliardi a fine 2016), ma al netto delle operazioni di pronti contro termine.

8 Al netto dei certificates a capitale incondizionatamente protetto inclusi nella "raccolta diretta".

9 Per dettaglio delle componenti non ricorrenti si fa rinvio alle Note Esplicative (punto 11) contenute nel presente Comunicato Stampa. Gli aggregati economici al netto di tali componenti sono definiti con il termine "adjusted".

  • CET 1 ratio phased in 11,01% (11,65% al netto dell'impatto derivante dall'esercizio delle put option di Unipol Sai su Popolare Vita e di Aviva su Avipop)
  • CET 1 ratio fully loaded 10,32% (11,22% al netto dell'impatto derivante dall'esercizio delle put option sopra citate);
  • Ulteriori benefici attesi dall'estensione dei modelli AIRB al perimetro dell'ex Gruppo BPM e dal completamento del progetto di riassetto del bancassurance.

Qualità del credito

  • Stock crediti deteriorati netti pari a € 14,0 miliardi con una contrazione di € 3,0 miliardi a/a e di € 2,2 miliardi rispetto a fine 2016 (-13,7%). Coverage10:
    • Crediti deteriorati: 49,1% vs 37,5% del 2016 (50,7% e 47,9% rispettivamente includendo gli stralci);
    • Sofferenze: 60,0% vs 45,7% del 2016 (62,0% e 60,0% rispettivamente includendo gli stralci.

Profilo di liquidità

  • Unencumbered eligible assets pari a € 18,1 miliardi al 30 settembre 2017 (11% del totale attivo), composti all'89% da Titoli dello Stato Italiano, che garantiscono ampia flessibilità nella gestione delle fonti di funding.
  • LCR >150% e NSFR >100%11.

Milano, 9 novembre 2017 – Si è riunito oggi sotto la presidenza dell'Avv.to Carlo Fratta Pasini il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la situazione patrimoniale ed economica trimestrale al 30 settembre 2017 del Gruppo Banco BPM.

I primi nove mesi dell'anno sono stati caratterizzati da uno scenario macroeconomico in progressivo miglioramento, ma con i tassi di interesse che si sono mantenuti sui livelli più bassi degli ultimi anni (Euribor 3 mesi a -0,33%), a causa del persistente basso livello di inflazione. In questo contesto, il Gruppo Banco BPM ha saputo conseguire un buon andamento dei ricavi "core" (Margine di interesse + Commissioni nette), in crescita del 5,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, e un significativo contenimento dei costi operativi (-9,9% su base annua; -2,5% al netto delle componenti non ricorrenti). Tali fattori hanno contribuito al raggiungimento di un utile netto al 30 settembre 2017 di € 53 milioni, che sale a € 143 milioni al netto delle componenti non ricorrenti registrate nel periodo.

Grazie al miglioramento del quadro macroeconomico e al costante lavoro nell'attività di derisking, mediante importanti operazioni di vendita di sofferenze (sia garantite che non garantite), al forte incremento delle attività di recupero (c.d. workout), al calo dei flussi a crediti deteriorati e all'aumento delle coperture complessive (49,1% e al 50,7% includendo gli stralci), il Gruppo è in anticipo rispetto agli obiettivi di Piano, grazie anche alla riduzione del totale dei crediti deteriorati netti di circa € 3 miliardi su base annua.

10 Per maggiori dettagli sul trattamento degli stralci si rimanda alle Note Esplicative, punto 6, contenute nel presente Comunicato Stampa.

11 NSFR al 30 giugno 2017, ultimo dato disponibile.

Sul lato patrimoniale è proseguita la crescita della raccolta a vista (conti correnti e depositi non vincolati in aumento di € 7,2 miliardi su base annua) e del risparmio gestito (in incremento di € 5,0 miliardi a/a), quest'ultimo con importanti riflessi a livello commissionale.

Nei primi nove mesi del 2017 il Gruppo ha avviato e completato le attività finalizzate all'integrazione operativa, con l'operazione di conferimento patrimoniale, che ha dato luogo alla nascita della nuova BPM Spa, e quella di fusione che ha portato alla nascita della Capogruppo Banco BPM Spa, nonché tutte le fasi del processo che ha portato alla migrazione informatica della BPM Spa sul sistema operativo target a partire dal 24 luglio scorso.

Nei primi nove mesi del 2017 sono inoltre proseguite le azioni volte alla riorganizzazione del Gruppo, in base alle linee previste nel piano strategico che hanno portato, nel mese di agosto, alla firma di un accordo con Anima Holding finalizzato alla cessione dell'intera quota di partecipazione nel capitale di Aletti Gestielle SGR. In merito si informa che in data odierna sono stati sottoscritti gli accordi definitivi aventi ad oggetto la cessione del 100% del capitale di Aletti Gestielle SGR S.p.A. a Anima Holding secondo termini e condizioni che ricalcano quanto comunicato in data 4 agosto 2017.

Nel periodo è proseguito anche il processo di riassetto del comparto Bancassurance che ha portato allo scioglimento delle due partnership in essere con il Gruppo Unipol ed il Gruppo Aviva con il conseguente esercizio delle put option da parte di Unipolsai sulla partecipazione in Popolare Vita e da parte di Aviva sulla partecipazione in Avipop Assicurazioni.

Successivamente alla chiusura del terzo trimestre, Banco BPM e Cattolica Assicurazioni hanno annunciato di aver raggiunto un accordo per la cessione di una quota del 65% in Popolare Vita e in Avipop Assicurazioni per un prezzo complessivo di € 853,4 milioni; tale accordo prevede anche l'avvio di una partnership strategica fra Banco BPM e Cattolica della durata di 15 anni.

Si rende noto che in data odierna è stato perfezionato, tramite la sottoscrizione della documentazione legale, l'accordo tra Banco BPM e Cattolica Assicurazioni, facendo seguito a quanto già comunicato in data 17 e 31 ottobre e 3 novembre u.s..

Le azioni di riorganizzazione del comparto risparmio gestito e di quello di bancassicurazione hanno da un lato, un'importante valenza industriale, con il rafforzamento della presenza in settori ritenuti strategici e, dall'altro, hanno avuto effetti positivi dal punto di vista del patrimoniale, con un miglioramento dei ratio patrimoniali, in linea con quanto previsto nel Piano Strategico.

L'andamento economico della gestione

Il margine di interesse si attesta a € 1.585,1 milioni rispetto ai € 1.611,5 milioni del dato aggregato al 30 settembre 2016 registrando una flessione dell'1,6% . Il calo annuale è principalmente imputabile ai minori contributi forniti dal portafoglio titoli conseguente alla valutazione al fair value (nell'ambito della PPA) dei titoli di debito che la ex Banca Popolare di Milano deteneva nel portafoglio delle attività disponibili per la vendita e dal calo dello spread medio da clientela. Il margine di interesse, su basi omogenee al netto delle componenti non ricorrenti, evidenzia anche nel terzo trimestre un incremento (+1,9%) grazie alla riduzione del costo del funding a fronte di uno spread da clientela sostanzialmente stabile rispetto quello del secondo trimestre. Il risultato delle società partecipate, valutate con il metodo del patrimonio netto, è positivo per € 120,9 milioni in crescita rispetto ai € 111,2 milioni rilevati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio (che includevano anche il contributo di Anima Holding per € 12,7 milioni, non più presente tra le società valutate a patrimonio netto dopo la vendita parziale della quota di interessenza nella stessa e la successiva riclassifica nel portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita ), con una contribuzione del terzo trimestre pari a € 38,9 milioni in leggero calo rispetto a quella dei primi due trimestri, pari rispettivamente a € 41,6 milioni e ad € 40,4 milioni, per effetto del minor contributo apportato nel trimestre dal credito al consumo per motivi legati alla stagionalità dei ricavi. Nell'ambito di tale aggregato la contribuzione principale è comunque stata fornita dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato (€ 86,4 milioni, rispetto ai € 68,0 milioni dei primi nove mesi del 2016), seguita da quella del comparto assicurativo per un totale di € 31,7 milioni (€ 25,6 milioni al 30 settembre 2016).

Le commissioni nette ammontano a € 1.577,0 milioni e sono in crescita del 13,3% rispetto ai € 1.391,9 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio. La crescita è legata all'ottimo andamento del comparto dei servizi di intermediazione, gestione e consulenza, che salgono di € 200,5 milioni in valore assoluto rispetto al dato aggregato dei primi nove mesi del 2016 (+30,7%), grazie essenzialmente alla crescita dei prodotti di risparmio ed a quella delle gestioni patrimoniali. La contribuzione del terzo trimestre, pari € 486,3 milioni, risulta in flessione rispetto a quella dei primi due trimestri del 2017, essenzialmente per un effetto "stagionalità", ma comunque in crescita dell'8,2% rispetto al terzo trimestre dello scorso esercizio 2016 (pari a € 449,3 milioni).

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 74,7 milioni rispetto ai € 98,5 milioni dei primi nove mesi del 2016. Il minor contributo deriva principalmente dalle maggiori rettifiche delle "client relationships", pari a circa € 18,3 milioni, legate all'iscrizione in data 1 gennaio 2017 di nuovi intangibili correlati alla PPA dell'operazione di fusione dell'ex Gruppo BPM.

Il risultato netto finanziario è positivo e pari a € 114,8 milioni rispetto a € 320,3 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio 2016. La minor contribuzione è interamente imputabile alla ridotta attività di dismissione di attività finanziarie disponibili per la vendita ed in particolare di titoli di debito, che ha generato utili per € 29 milioni (€ 198 milioni al 30 settembre 2016). Al risultato di periodo ha contribuito l'attività di negoziazione per € 45,5 milioni. La contribuzione del terzo trimestre è pari a € 13,3 milioni, in flessione rispetto ai € 63,8 milioni registrati nel secondo trimestre, per effetto dei minori dividendi incassati sulle partecipazioni non strategiche (che sono stati incassati prevalentemente nel secondo trimestre), nonché dei minori utili da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita e dell'attività di trading. In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 3.472,4 milioni rispetto a € 3.533,5 milioni del dato aggregato dei primi nove mesi del 2016 (-1,7%). I proventi operativi "core" ammontano a € 3.162,1 milioni, in crescita del 5,3% rispetto a € 3.003,5 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio 2016.

Le spese per il personale, pari a € 1.369,4 milioni, evidenziano un decremento del 13,6% rispetto a € 1.584,1 milioni del dato aggregato del corrispondente periodo dello scorso esercizio, grazie alla riduzione dell'organico (-705 risorse rispetto al 31 dicembre 2016). Al netto degli oneri per gli accantonamenti al fondo esuberi (sostenuti per il 2017 nel secondo trimestre e relativi a 71 risorse) la voce è pari a € 1.368,1 milioni rispetto al dato omogeneo del 2016 pari a € 1.418,4 milioni e dunque in calo del 3,5%. Il numero totale dei dipendenti è pari a 23.975 risorse in organico alla data del 30 settembre 2017, rispetto alle 24.318 ed alle 24.680 risorse rispettivamente al 30 giugno 2017 e di fine 2016.

Le altre spese amministrative ammontano a € 775,1 milioni con un decremento del 5,3% rispetto agli € 818,1 del corrispondente periodo dello scorso esercizio. La voce include un impatto positivo, a riduzione della voce, pari a € 27,2 milioni legato al recupero dell'onere stanziato nel 2016 per la trasformabilità delle DTA per l'esercizio 2015; mentre gli "oneri sistemici" (rappresentati dai contributi ordinari al Single Resolution Fund SRF per € 62,4 milioni - € 58,7 milioni nell'esercizio 2016 - dal canone per il mantenimento della deducibilità delle DTA dell'esercizio per € 20,0 milioni - € 20,2 milioni nell'esercizio 2016 – e dai contributi stimati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per € 36,9 milioni – 35,6 milioni nell'esercizio 2016 -, risultano pari a complessivi € 119,3 milioni -€ 114,6 milioni al 30 settembre 2016 -). Infine la voce include oneri di integrazione e fusione per € 38,2 milioni. Escludendo queste componenti evidenziate nel confronto con il dato dei primi nove mesi del 2016, la voce risulta in calo del 3,7% per effetto degli interventi di efficientamento. Le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali del periodo ammontano a € 171,7 milioni, in crescita del 2,1% rispetto a € 168,3 milioni del 30 settembre 2016. La voce include rettifiche di valore per deterioramento pari a € 9,0 milioni (€ 17,9 milioni al 30 settembre 2016). Al netto di tali componenti non ricorrenti, l'aumento è pari all' 8,2% ed è imputabile principalmente ai maggiori ammortamenti, pari a circa € 6,6 milioni, conseguenti all'iscrizione degli immobili del Gruppo BPM al fair value in sede di applicazione del processo di PPA.

Il totale degli oneri operativi ammonta a € 2.316,2 milioni rispetto a € 2.570,4 milioni dei primi nove mesi del 2016, con una contrazione del 9,9%. Anche al netto delle componenti non ricorrenti sopracitate, il calo si riduce al 2,5%.

Le rettifiche nette su crediti verso la clientela sono pari a € 987,8 milioni rispetto a € 1.928,6 milioni dei primi nove mesi del 2016. Il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 122 b.p. in forte diminuzione rispetto al dato dello scorso esercizio pari a 268 b.p., che risentiva degli impatti conseguenti alle decisioni finalizzate all'innalzamento del livello medio di copertura dei crediti deteriorati. In forte contrazione anche i flussi netti di ingresso da crediti in bonis a deteriorati (-66%,0 pari a € 0,6 miliardi circa contro € 1,9 miliardi circa dei primi nove mesi dello scorso esercizio).

Nel conto economico del periodo sono state inoltre registrate rettifiche nette su crediti verso banche e altre attività per € 127,5 milioni (€ 23,8 milioni al 30 settembre 2016), che includono le svalutazioni delle attività finanziarie disponibili per la vendita per € 82,1 milioni, dei quali € 61,0 riferiti alle quote detenute nel Fondo Atlante ed € 15,3 per le altre esposizioni verso le banche venete, nonché le rettifiche apportate per gli impegni allo schema volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per € 45,5 milioni.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri comportano un onere pari a € 4,5 milioni rispetto a € 13,6 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio.

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2017 sono stati registrati utili da cessione di partecipazioni ed investimenti per € 13,6 milioni derivanti per € 11,7 milioni dalla valutazione al fair value delle quote detenute nella partecipazione detenuta in Energreen e per € 2,0 milioni dalla cessione di immobili di proprietà (al 30 settembre 2016 vi era stato un utile di € 35,1 milioni).

Le imposte sul reddito dell'operatività corrente alla data del 30 settembre 2017 sono negative e pari a € 6,3 milioni (erano positive per € 319,6 milioni al 30 settembre 2016 ) ed includono l'impatto negativo pari € 13,7 milioni conseguente alla chiusura di un contenzioso fiscale.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi (+€ 8,8 milioni), i primi nove mesi del 2017 si chiudono con un utile netto di periodo senza badwill pari a € 52,7 milioni, rispetto alla perdita netta di € 632,7 milioni realizzata nel corrispondente periodo dello scorso esercizio.

Il badwill emerso a seguito del completamento del processo di PPA accreditato al conto economico è pari ad € 3.076,1 milioni e porta il risultato economico dei primi nove mesi dell'esercizio a € 3.128,9 milioni.

Escludendo le componenti economiche non ricorrenti, badwill compreso, l'Utile netto "adjusted" è pari ad € 143,5 milioni.

L'evoluzione dei principali aggregati patrimoniali

La raccolta diretta12 al 30 settembre 2017 ammonta a € 107,4 miliardi ed evidenzia un decremento del 2,4% rispetto a € 110,0 miliardi del 31 dicembre 2016 e del 3,2% rispetto al dato al 30 settembre 2016. Nel confronto a/a si registra una crescita molto sostenuta della componente rappresentata dai conti correnti e depositi a vista della rete commerciale (+10,7% a/a, passando da € 67,5 a € 74,7 miliardi), più che compensata dalla diminuzione della componente titoli obbligazionari emessi (-

12 Aggregato rappresentato dalla somma dei depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito ed altri titoli, finanziamenti ed altri debiti, certificates a capitale protetto. Non sono incluse le operazioni di pronti contro termine.

28,0%), che è scesa a € 20,9 miliardi da € 29,0 del 30 settembre 2016) e di quella relativa ai depositi vincolati, che è scesa a € 3,9 miliardi rispetto a € 5,6 miliardi del 30 settembre 2016 (-30,1%). Nel terzo trimestre si registra invece una crescita delle consistenze di € 0,6 miliardi (+0,6%) imputabile all'ulteriore espansione della componente dei conti correnti e depositi a vista della rete commerciale (+€ 2,5 miliardi pari a +3,5%) compensata solo parzialmente dal calo della componente delle emissioni obbligazionarie pari a € 1,0 miliardo (-4,4%), e dei depositi vincolati (- 12,6%), in linea con la politica finalizzata alla progressiva riduzione del costo del funding grazie alla riduzione delle forme di raccolta più onerose. La provvista garantita dallo stock di certificates emessi dal Gruppo, che al 30 settembre 2017 è pari a € 4,2 miliardi, risulta in calo rispetto sia a € 4,6 miliardi di fine esercizio 2016, sia al dato del primo semestre 2017, pari a € 4,3 miliardi.

La raccolta indiretta al netto dei certificates a capitale protetto, pari a € 100,3 miliardi, registra un incremento del 3,2% rispetto a € 97,2 miliardi del 31 dicembre 2016 e del 4,0% rispetto a € 96,5 miliardi del 30 settembre 2016. La crescita rispetto al 31 dicembre 2016 (+3,2%) è imputabile alla componente della raccolta gestita (+7,4%), pari a € 62,4 miliardi, trainata dal buon andamento di fondi e sicav che nel periodo sono cresciuti del 13,1% per un importo complessivo di circa € 4,5 miliardi, e dell'aumento delle gestioni patrimoniali (+6,1%). La componente amministrata, al netto dei certificates a capitale protetto, pari a € 37,9 miliardi, registra una contrazione pari al 3,0%. Anche nel confronto anno su anno, la raccolta gestita è in forte crescita (+8,7% pari ad € 5,0 miliardi), trainata sempre e quasi esclusivamente da fondi e sicav. Tale crescita è stata solo parzialmente bilanciata dalla diminuzione della raccolta amministrata, al netto dei certificates a capitale protetto, pari a € -1,1 miliardi (-3,0%).

Le attività finanziarie rappresentate da titoli ammontano a € 36,1 miliardi e sono in crescita del 6,7% rispetto a € 33,8 miliardi del 31 dicembre 2016 e sostanzialmente allo stesso livello rispetto a € 36,2 miliardi del corrispondente dato del 30 settembre 2016. L'incremento rispetto alla fine del 2016 è imputabile alla crescita delle attività detenute fino a scadenza, che passano da € 8,4 miliardi di dicembre a € 11,7 miliardi di fine settembre. La composizione del portafoglio al 30 settembre 2017 è rappresentata da titoli di debito per € 33,7 miliardi, da titoli di capitale per € 1,8 miliardi ed infine da quote di OICR per € 0,6 miliardi. Le esposizioni in titoli di debito emessi da Stati Sovrani sono pari a € 28,6 miliardi (come al 30 giugno 2017) di cui € 24,6 miliardi (€ 26,0 miliardi al 30 giugno 2017) riferiti a titoli di stato italiani. In tale ambito prosegue la diversificazione, con il comparto dei titoli governativi non italiani che rappresenta circa il 14% del totale rispetto al 9% di giugno 2017.

Gli impieghi netti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2017 a € 107,9 miliardi, in calo del 4,0% rispetto a € 110,6 miliardi di inizio anno. Il calo è imputabile prevalentemente alla forte diminuzione dei crediti deteriorati netti, scesi nei primi nove mesi di circa € 2,2 miliardi, mentre i crediti in bonis, che registrano complessivamente una lieve flessione di circa 0,4 miliardi, salgono invece di circa € 0,5 miliardi escludendo la componente relativa alle operazioni di pronti contro termine e quella della divisione Leasing. Anche nel confronto con i dati al 30 giugno 2017 il trend dei crediti deteriorati evidenzia una contrazione pari ad oltre € 0,2 miliardi.

Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 30 settembre 2017 a € 14,0 miliardi ed evidenziano una diminuzione di € 3,0 miliardi (-17,5%) rispetto al 30 settembre 2016 e di € 2,2 miliardi (-13,7%) rispetto a € 16,2 miliardi del 31 dicembre 2016 e dell'1,7% rispetto ai € 14,2 miliardi dello scorso 30 giugno. La riduzione dell'aggregato deriva dal calo dei flussi netti di deteriorati (pari a € 0,6 miliardi nei primi nove mesi del 2017 in calo del 66,2% rispetto a € 1,9 miliardi dei primi nove mesi dello scorso esercizio, dal workout interno, dalle operazioni di cessione effettuate nel periodo nonché dalle rettifiche su crediti apportate con il processo di determinazione del fair value dei crediti deteriorati dell'ex Gruppo BPM nell'ambito del processo di PPA.

L'esame delle singole poste evidenzia la seguente dinamica dei primi nove mesi:

  • Sofferenze nette pari a € 6,9 miliardi in calo del 14,4% a/a (-0,6% sul 30 giugno 2017);
  • Inadempienze probabili nette pari a € 6,9 miliardi in calo del 19,9% a/a (-3,5% sul trimestre precedente);
  • Esposizioni scadute nette pari a € 149,8 milioni in diminuzione del 37,5% a/a (+45,1% rispetto al 30 giugno 2017).

L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati si attesta al 49,1% (che sale al 50,7% includendo gli stralci), in crescita rispetto al 37,5% (47,9% includendo gli stralci) del 31 dicembre 2016 ed al 49,0% del 30 giugno 2017.

In maggior dettaglio, al 30 settembre 2017 il grado di copertura risulta essere il seguente:

  • Sofferenze 60,0% , che sale a 62,0% includendo gli stralci (60,0% al 31 dicembre 2016);
  • Inadempienze probabili 31,0% (27,2% al 31 dicembre 2016);
  • Esposizioni scadute 22,1% (18,2% al 31 dicembre 2016).

Il coverage ratio delle esposizioni in bonis è pari allo 0,41% rispetto allo 0,43% del 31 dicembre 2016. Al netto delle operazioni di pronti contro termine, sostanzialmente prive di rischio, il livello di copertura dei crediti in bonis sale allo 0,44% (0,46% alla data del 31 dicembre 2016).

I ratio patrimoniali del gruppo13

Al 30 settembre 2017 i Fondi Propri del Gruppo raggiungono €10.649 milioni, in crescita rispetto a € 10.422 milioni del 30 giugno per effetto dell'emissione del prestito subordinato di 500 milioni con scadenza 10 anni perfezionata il 14 settembre 2017.

Il Common Equity Tier 1 ratio (CET1 ratio) è pari all'11,01% rispetto all'11,07% del 30 giugno 2017 (11,94% il dato pro-forma al riferito al 1° gennaio 2017). La riduzione registrata nel trimestre è dovuta all'ulteriore temporaneo incremento degli elementi da dedurre conseguente all'aggiornamento della valutazione della put option esercitata da Aviva sulla quota partecipativa detenuta nella società collegata Avipop14. La valutazione dell'impegno connesso all'esercizio dell'opzione precedentemente illustrata, unitamente a quella relativa alla put option esercitata da UnipolSai sulla quota partecipativa detenuta nella società collegata Popolare Vita15, ha comportato un impatto temporaneo negativo sul CET1 capital al 30 settembre 2017 pari a complessivi 63 b.p.. Tale impatto è destinato ad essere più che assorbito per effetto del perfezionamento in data 3 novembre 2017 dell'accordo di cessione del 65% del capitale di Avipop e Popolare Vita a Cattolica Assicurazioni per un prezzo complessivo pari a 853,4 milioni. Si ricorda inoltre che, fin dal primo trimestre

13 In base a quanto previsto dall'art. 26 comma 2 del Regolamento UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR), l'inclusione degli utili intermedi nell'ambito del capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 Capital – CET1) è subordinata alla preventiva autorizzazione dell'autorità competente (la BCE) per la cui concessione è richiesta la verifica degli stessi da parte della società di revisione.

La situazione patrimoniale ed economica del gruppo al 30 giugno 2017 è stata oggetto di attività di revisione contabile limitata. La società di revisione ha emesso la propria relazione in data 7 agosto 2017 e la Banca Centrale Europea ha autorizzato l'inclusione dell'utile netto del primo semestre 2017 nel calcolo del capitale primario di classe 1 con provvedimento del 10 agosto 2017. Poiché il risultato del terzo trimestre è una perdita netta, la stessa è obbligatoriamente portata a riduzione del capitale primario di classe 1 alla data del 30 settembre 2017.

14 In data 28 settembre 2017 Banco BPM ed Aviva hanno raggiunto un accordo in virtù del quale il prezzo di compravendita della quota partecipativa in esame è stato determinato in 252,5 milioni.

15 Banco BPM S.p.A. ed UnipolSAI non hanno raggiunto un accordo in merito alla determinazione del prezzo di compravendita della quota partecipativa in esame. Alla data odierna è in corso la valutazione del prezzo da parte dell'arbitro incaricato. Nelle more della conclusione dell'arbitrato il valore attribuito alla put option è stato mantenuto invariato rispetto a quello utilizzato ai fini della determinazione dei ratio patrimoniali riferiti alla data del 30 giugno 2017 sulla base delle più recenti valutazioni interne condotte dal Banco BPM (357 milioni).

dell'esercizio, il CET1 ratio è negativamente influenzato dalla crescita di circa 3 miliardi delle RWA conseguente all'applicazione da parte del regolatore di un buffer temporaneo motivato dal fatto che i modelli AIRB utilizzati per la misurazione dei rischi di credito attualmente in uso non sono ancora validati al calcolo delle RWA sui defaulted assets e delle EAD retail. Tale buffer è destinato ad essere riassorbito una volta ottenuta l'autorizzazione all'applicazione dei modelli AIRB sul perimetro delle attività di rischio dell'ex-BPM.

Il Tier 1 ratio è pari all'11,24% rispetto all'11,31% del 30 giugno 2017, mentre il Total Capital ratio è pari al 13,86% rispetto al 13,43% del 30 giugno 2017.

Il CET1 ratio fully phased è stimato pari al 10,32% rispetto al 10,40% del 30 giugno 2017 (11,42% il dato pro-forma al 1° gennaio 2017).

Considerando gli impatti attesi dalla cessione ad Anima Holding della partecipazione totalitaria attualmente detenuta nella società controllata Aletti Gestielle SGR16 e gli effetti che deriveranno dalla cessione del 65% del capitale di Avipop e Popolare Vita a Cattolica Assicurazioni, il CET 1 ratio fully phased pro-forma è pari al 12,49%17.

PROBABILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Nell'ultimo trimestre dell'esercizio il Gruppo, avendo reso pienamente operativa l'unità organizzativa dedicata alla gestione dei non performing loans, completato l'integrazione informatica, e definite le partnership nell'asset management e nel bancassurance, continuerà ad essere impegnato nella realizzazione delle iniziative progettuali delineate nel Piano Strategico 2016-2019, con priorità al completamento delle cessioni di posizioni classificate a sofferenza previste per il 2017, alle attività finalizzate all'implementazione del nuovo modello organizzativo della rete commerciale e alla razionalizzazione delle attività di private e investment banking.

La gestione ordinaria resterà improntata al recupero di redditività, che trarrà vantaggio dagli effetti sinergici derivanti dalla fusione che, comunque, si manifesteranno in misura più significativa nel corso del 2018.

L'andamento dei proventi, pur permanendo pressioni competitive sulla marginalità, potrà beneficiare di un ulteriore contenimento del costo della raccolta, grazie al proseguimento dell'azione commerciale volta alla riduzione dei volumi sulle forme tecniche più costose, dello sviluppo degli impieghi e delle tendenze che caratterizzano l'aggregato delle commissioni, in particolare quelle derivanti da servizi di gestione, intermediazione e consulenza.

Il contenimento dei costi operativi, mediante il miglioramento dell'efficienza, la realizzazione di specifiche azioni volte all'ottimizzazione della spesa e la razionalizzazione delle funzioni organizzative, continuerà a costituire uno dei principali fattori di attenzione.

I livelli di copertura dei crediti deteriorati si manterranno elevati, e la riduzione degli stock proseguirà sia attraverso il workout interno che, come detto, dando esecuzione al previsto programma di cessione di sofferenze.

***

Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che

16 In data 4 agosto 2017 Banco BPM ha firmato un accordo vincolante avente ad oggetto la cessione del 100% di Aletti Gestielle SGR ad un prezzo in contanti pari a 700 milioni , incrementato del patrimonio netto in eccesso e degli utili di periodo alla data del closing.

17 Il ratio pro-forma è stato calcolato, in assenza di indicazioni precise sull'effettivo prezzo di acquisto assumendo che lo stesso sia pari al valore già attribuito alla partecipazione in sede di determinazione dei ratio patrimoniali riferiti al 30 giugno 2017.

l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

***

I risultati al 30 settembre 2017 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 9 novembre 2017 alle ore 18.30 (C.E.T.). La documentazione a supporto della conference call è disponibile sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato () e sul sito internet della Banca (www.bancobpm.it), nel quale sono altresì presenti i dettagli per connettersi all'evento.

Note esplicative

Il presente Comunicato Stampa rappresenta il documento con il quale Banco BPM ha deciso di mettere a disposizione del pubblico e del mercato su base volontaria informazioni periodiche aggiuntive rispetto a quelle semestrali ed annuali ("informative trimestrali"), in ottemperanza alla politica di comunicazione resa nota al mercato con il comunicato stampa "Calendario degli Eventi Societari per il 2017" del 30 gennaio 2017, come richiesto dall'art. 82-ter del Regolamento Emittenti in vigore dal 2 gennaio 2017. Per completezza si precisa che l'informativa trimestrale è altresì composta dal documento di presentazione dei risultati predisposto a supporto della conference call con la comunità finanziaria che si terrà a valle della diffusione del presente Comunicato Stampa.

L'informativa trimestrale contenuta nel presente documento comprende un commento dell'andamento gestionale del trimestre focalizzato sull'evoluzione delle principali grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie, sviluppato assumendo a riferimento gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico riclassificati al 30 settembre 2017, determinati in base ai criteri ed ai principi illustrati nel successivo punto 1.

1. Criteri di redazione e principi contabili di riferimento

I prospetti di stato patrimoniale e di conto economico, redatti su base riclassificata, sono costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, seguendo i criteri di aggregazione e di riclassificazione illustrati nel bilancio semestrale abbreviato consolidato al 30 giugno 2017 di Banco BPM, che risultano in linea con quelli applicati per il bilancio al 31 dicembre 2016 dell'ex Gruppo Banco Popolare, considerato, ai sensi del principio contabile IFRS 3 e ai soli fini contabili, quale soggetto aggregante. Al riguardo si precisa che, al fine di fornire una immediata evidenza degli effetti dell'aggregazione aziendale, nello schema del conto economico riclassificato è stata introdotta una voce ad hoc intitolata "Differenza di fusione (Badwill)" come meglio specificato nel successivo punto 4.

Da ultimo, si precisa che per effetto dell'accordo di cessione della controllata Aletti Gestielle SGR ad Anima Holding, sottoscritto in data 4 agosto 2017, nella situazione contabile al 30 settembre 2017, le attività e le passività della SGR sono classificate e valutate come attività e passività in via di dismissione, ai sensi di quanto previsto dal principio contabile IFRS 5. In particolare, nello stato patrimoniale al 30 settembre 2017 dette attività e correlate passività risultano esposte nelle voci di stato patrimoniale consolidato "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e "Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione", senza alcuna riesposizione dei saldi comparativi. Con riferimento al conto economico, il contributo della partecipata è stato esposto nella voce del conto economico riclassificato "Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte" sia per i primi novi mesi del 2017 sia per i periodi precedenti posti a confronto, che sono stati pertanto rideterminati rispetto a quanto originariamente pubblicato. Sotto il profilo valutativo, l'applicazione del criterio valutativo previsto dal principio IFRS 5 non ha comportato alcun impatto sul risultato economico e sul patrimonio netto contabile al 30 settembre 2017, atteso che il prezzo di cessione, al netto dei costi relativi, risulta ampiamente superiore rispetto al valore contabile consolidato delle attività e delle passività da dismettere.

A partire dallo schema del conto economico riclassificato in precedenza illustrato, è stato redatto un ulteriore schema di conto economico, in cui i costi ed i ricavi riferiti alla contribuzione consolidata della controllata Aletti Gestielle SGR sono oggetto di esposizione linea per linea. Al fine di garantire la continuità con i commenti pubblicati relativi al primo semestre ed al primo trimestre 2017 sono stati assunti come riferimento per il commento sull'evoluzione gestionale sviluppato nel presente Comunicato Stampa, gli aggregati evidenziati in quest'utlimo schema.

In allegato al presente documento si forniscono gli schemi del conto economico riclassificato nella doppia formulazione espositiva del contributo di Aletti Gestielle SGR, ossia in forma sintetica e linea per linea. Analogamente è fornita la doppia vista anche con riferimento all'evoluzione trimestrale del risultato economico in corso di formazione nei primi nove mesi.

I principi contabili adottati per la predisposizione della situazione patrimoniale ed economica consolidata al 30 settembre 2017, con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi, sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall' International Accounting Standard Board (IASB) e nelle relative interpretazioni dell' International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 30 settembre 2017, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.

L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti nello stato patrimoniale. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione dell'informativa trimestrale al 30 settembre 2017.

In considerazione della situazione di incertezza che caratterizza il contesto di riferimento, non si può escludere che le stime ed assunzioni, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione patrimoniale ed economica al 30 settembre 2017 e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Le informazioni contenute nel presente documento non sono predisposte sulla base del principio contabile IAS 34 relativo all'informativa infra-annuale e non sono assoggettate ad alcuna attività di revisione contabile. Per l'illustrazione delle politiche contabili del Gruppo BPM e delle principali incertezze sull'utilizzo di stime ai fini della predisposizione del bilancio si fa rinvio a quanto contenuto nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017.

2. Modalità di costruzione dei principali aggregati patrimoniali ed economici comparativi

Come noto, in data 1° gennaio 2017 si è perfezionata la fusione propria tra Banco Popolare Soc. Coop. e Banca Popolare di Milano S.c. a r.l., che ha dato origine a una nuova società bancaria denominata Banco BPM S.p.A.

Ai fini del presente Comunicato Stampa, con l'obiettivo di consentire un'adeguata informativa sull'evoluzione della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del Gruppo sono stati predisposti gli schemi di bilancio comparativi riclassificati, su base aggregata, relativi al 31 dicembre 2016 per lo stato patrimoniale ed al 30 settembre 2016 per il conto economico, seguendo i medesimi criteri perseguiti per la redazione della situazione patrimoniale ed economica al 30 settembre 2017. Nel dettaglio tali schemi sono stati ottenuti mediante aggregazione dei dati risultanti dai bilanci consolidati al 31 dicembre 2016 ed al 30 settembre 2016 dell'ex Gruppo Banco Popolare e dell'ex Gruppo BPM ed apportando le seguenti rettifiche:

  • elisione dei principali rapporti patrimoniali ed economici infragruppo;
  • adeguamento della valutazione in base al metodo del patrimonio netto degli investimenti detenuti nelle partecipazioni di collegamento in Alba Leasing e Factorit, per la quota di possesso che, anteriormente all'operazione di fusione, risultava classificata nel portafoglio delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita", dell'ex Gruppo BPM, per Alba Leasing, e dell'ex Gruppo Banco Popolare, per Factorit;
  • eliminazione dell'investimento detenuto dall'ex Gruppo BPM in Release S.p.A. nel comparto delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita", in contropartita della riduzione del "Patrimonio di pertinenza dei terzi", in quanto società controllata dall'ex Gruppo Banco Popolare ed oggetto di consolidamento integrale;
  • riesposizione in una specifica riserva patrimoniale, anziché nel conto economico, degli effetti correlati alla variazione del merito creditizio delle proprie passività in fair value option. Nel conto economico riclassificato dell'esercizio 2016 tali effetti risultavano peraltro già esposti in una voce ad hoc, in quanto ritenuti non rilevanti per un corretto apprezzamento dell'andamento di gestione. Per ulteriori dettagli si fa rinvio al successivo punto 3.

3. Nuova modalità di rappresentazione degli effetti correlati alla variazione del merito creditizio delle passività in fair value option - Applicazione anticipata delle regole previste dal nuovo principio IFRS 9

Con Regolamento UE n. 2067 del 22 novembre 2016 è stato omologato il principio contabile IFRS 9, applicabile in via obbligatoria a partire dal 1 gennaio 2018. Il citato principio consente di applicare anticipatamente rispetto al 1 gennaio 2018 le sole disposizioni riguardanti la modalità di rappresentazione delle variazioni del proprio merito creditizio ("own credit risk") per le passività finanziarie designate al fair value (cosiddetta "Fair Value Option - FVO"), senza applicare anticipatamente le altri parti del principio. Al riguardo si segnala che, in occasione del bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2017, il Gruppo Banco BPM ha assunto la decisione di avvalersi di tale facoltà. Nel dettaglio, in base alle disposizioni del nuovo principio, gli effetti conseguenti alla variazione del proprio merito creditizio sono riconosciuti in una specifica riserva di patrimonio netto, anziché nel conto economico, anche qualora la passività dovesse risultare scaduta o estinta.

Al 30 settembre 2017 gli effetti correlati alla variazione del merito creditizio delle passività in fair value option, al netto della relatività fiscalità, sono negativi per € 15,1 milioni. Al fine di garantire un confronto omogeneo, i saldi comparativi dei prospetti contabili riclassificati sono stati oggetto di riesposizione; nel dettaglio, gli impatti conseguenti alla variazione del merito creditizio riferiti ai primi nove mesi del 2016 e all'intero esercizio 2016, che erano positivi rispettivamente per € 5,9 milioni e € 4,2 milioni, sono stati esposti in contropartita della voce "Capitale e riserve" dello schema di stato patrimoniale riclassificato.

4. Impatti della PPA (Purchase Price Allocation) dell'operazione di Aggregazione dell'ex Gruppo Banca Popolare di Milano

Sulla base di alcuni parametri dimensionali e qualitativi previsti dal principio contabile IFRS 3, che disciplina le aggregazioni aziendali, l'operazione di fusione propria tra Banco Popolare Soc. Coop. e Banca Popolare di Milano S.c.a r.l. si configura, ai soli fini contabili, come un'acquisizione di Banca Popolare di Milano S.c. a r.l. da parte di Banco Popolare Soc. Coop., da rilevare secondo il metodo dell'acquisto.

In base a tale metodo, alla data dell'acquisizione (1 gennaio 2017), l'acquirente deve allocare il costo dell'aggregazione (cosiddetta PPA "Purchase Price Allocation") alle attività identificabili acquisite ed alle passività assunte, entrambe misurate ai relativi fair value, rilevando altresì il valore degli interessi di minoranza dell'entità acquisita. L'eventuale eccedenza del costo dell'aggregazione non allocato deve essere iscritto come avviamento (goodwill); diversamente la differenza negativa, derivante dalla contabilizzazione dell'aggregazione a prezzi favorevoli è rilevata nel conto economico come avviamento negativo (badwill).

Con riferimento all'operazione di fusione in oggetto, il costo dell'aggregazione ammonta a € 1.548,2 milioni corrispondente alla valorizzazione delle azioni emesse da Banco BPM S.p,A, assegnate in cambio delle azioni ex BPM (n. 687.482.024), sulla base del fair value individuato nella quotazione di apertura del 2 gennaio 2017 (Euro 2,252 per azione), corrispondente alla prima quotazione disponibile da quando si sono prodotti gli effetti giuridici dell'operazione.

In base al descritto processo di allocazione, la misurazione al fair value delle attività nette acquisite ha comportato un maggior valore pari a € 259,9 milioni al netto dei correlati effetti fiscali (€ 405,5 milioni al lordo della fiscalità) rispetto al patrimonio netto contabile dell'ex Gruppo BPM che ammontava a € 4.364,4 milioni. Il fair value delle attività nette acquisite relative all'ex Gruppo BPM ammonta quindi a € 4.624,3 milioni. Di seguito si illustrano agli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite rispetto ai relativi valori di carico nel bilancio dell'ex Gruppo BPM:

  • minor valore dei crediti per € 482,5 milioni derivante dall'effetto congiunto tra il maggior valore delle esposizioni in bonis (€ 363,0 milioni) ed il minor fair value attribuito alle esposizioni deteriorate (€ 364,3 milioni per le inadempienze probabili e € 481,2 milioni per le sofferenze);
  • rivalutazione delle attività materiali rappresentati dagli immobili, per € 311,1 milioni;
  • iscrizione di nuove attività immateriali rappresentate da marchi (€ 282,1 milioni) e client relationship (€ 299,3 milioni);
  • adeguamento al minor fair value delle partecipazioni in società collegate rispetto al valore di carico, determinato in base al metodo del patrimonio netto (€ 31,8 milioni);
  • adeguamento al fair value di talune attività e passività finanziarie, per un valore netto complessivo positivo per € 31,2 milioni;
  • incremento del fondo per rischi ed oneri per € 4,0 milioni;
  • passività nette correlate agli effetti fiscali delle poste in precedenza elencate pari a € 145,6 milioni.

A conclusione del processo indicato, la differenza tra il costo dell'aggregazione (€ 1.548,2 milioni) ed il fair value delle attività nette acquisite (€ 4.624,3 milioni), negativa per € 3.076,1 milioni, è stata imputata nel conto economico come utile da "bargain purchase" ed esposta in una voce separata del conto economico riclassificato al 30 settembre 2017. Ai fini dell'allocazione del prezzo di acquisizione, il processo di PPA è stato approvato in via definitiva dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nella seduta tenutasi in data 8 giugno 2017.

A seguito degli adeguamenti di valore delle attività nette identificabili rilevati nel bilancio consolidato del Gruppo Banco BPM alla data del 1 gennaio 2017, in precedenza illustrati, l'effetto complessivo sull'utile netto consolidato dei primi nove mesi del 2017, derivante dal "reversal" dei citati adeguamenti di valore, è risultato positivo per € 92,4 milioni, come di seguito dettagliato per singola voce di conto economico riclassificato:

  • margine di Interesse: l'importo complessivo di periodo è positivo per € 30,1 milioni, derivante dall'effetto congiunto dei crediti in bonis, (negativo per € 76,2 milioni) e dei crediti classificati fra le inadempienze probabili (positivo per € 106,3 milioni), riconducibile rispettivamente ai maggiori e minori valori riconosciuti in sede di PPA;
  • altri proventi operativi: l'impatto di periodo è negativo e pari a € 19,8 imputabile al processo di ammortamento delle attività immateriali iscritte (client relationships) aventi vita utile definita;
  • rettifiche di valore su attività materiali: l'impatto negativo semestre dei primi nove mesi è pari a € 6,8 milioni ed è relativo alla quota di ammortamento dei maggiori valori iscritti sugli immobili;
  • rettifiche di valore su crediti: le minori rettifiche nette semestre dei primi nove mesi, pari a €+134,5 milioni, sono riconducibili ai "reversal" dei minori valori riconosciuti in sede di PPA;
  • imposte sul reddito dell'esercizio: l'onere complessivo correlato alla fiscalità delle rettifiche sopra indicate è pari a € 45,6 milioni.

Rispetto ai risultati del suddetto processo imputati in via provvisoria nella situazione patrimoniale ed economica al 31 marzo 2017, si rileva come il "bargain purchase" sia stato ridotto di € 47,7 milioni, in seguito alla rideterminazione dei fair value degli attivi relativi ai crediti in bonis e degli immobili.

Le nuove valutazioni delle attività e passività di BPM ai sensi dell'IFRS 3 e la nuova modalità di rappresentazione della "fair value option" hanno quindi comportato il ricalcolo del risultato attribuibile al primo trimestre 2017; il risultato "restated" del 1 trimestre 2017 risulta quindi pari a € 3.191,3 milioni rispetto a € 3.240,7 milioni originariamente pubblicato.

Al fine di apprezzare il contributo ai risultati del periodo derivanti dagli effetti della PPA si fornisce, in allegato, l'evoluzione trimestrale della PPA relativa all'esercizio 2017 (comprensiva degli effetti, ormai residuali, delle aggregazioni aziendali illustrate nel successivo punto 5.)

5. Impatti sul conto economico derivanti dalla PPA (Purchase Price Allocation) dell'operazione di aggregazione dell'ex Gruppo Banca Popolare Italiana e dell' ex Gruppo Banca Italease

In applicazione di quanto previsto dal principio contabile internazionale (IFRS3) il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici derivanti dall'allocazione della differenza di fusione, avvenuta nell'esercizio 2007, con il Gruppo Banca Popolare Italiana e del prezzo pagato nell'esercizio 2009 per l'acquisizione di Banca Italease. Al riguardo si evidenzia che gli impatti economici in esame si sono progressivamente ridotti e alcuni di essi non sono più significativi. Gli unici impatti economici residui degni di essere menzionati derivano dalle quote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali aventi vita utile definita iscritte a seguito dell'acquisizione del Gruppo Banca Popolare Italiana, pari a € 14,9 milioni al 30 settembre 2017 (€ 9,9 milioni al 30 giugno 2017), che risultano oggetto di addebito nell'ambito della voce del conto economico riclassificato "Altri proventi netti di gestione". Tenuto conto degli ulteriori "reversal" degli adeguamenti emersi in sede di PPA dell'operazione di aggregazione in esame e dei connessi effetti fiscali, l'effetto complessivo sul risultato netto consolidato al 30 settembre 2017 è negativo per € 12,6 milioni (€ 8,6 milioni al 30 giugno 2017).

6. Modalità di esposizione delle rettifiche di valore sulle esposizione creditizie assoggettate a procedura concorsuale

Con riferimento alla contabilizzazione delle rettifiche di valore sui crediti deteriorati, nelle politiche contabili al 31 dicembre 2016 l'ex Gruppo Banco Popolare aveva fornito informativa in merito al trattamento contabile seguito per i crediti in sofferenza nei confronti di debitori assoggettati a procedure concorsuali (ad esempio, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo, amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi). In relazione a queste ultime esposizioni, le rettifiche di valore erano rilevate in base alla tecnica contabile dello stralcio (cosiddetto "write off"), ossia procedendo a cancellare la quota parte ritenuta prevedibilmente non recuperabile. Era stata inoltre fornita precisazione del fatto che la prassi della cancellazione dei crediti doveva intendersi come esatta alternativa rispetto al mantenimento del credito in bilancio con l'iscrizione di un coerente fondo rettificativo; in altri termini, la prassi dello stralcio non era intesa in alcun modo ad esprimere un giudizio di diversa probabilità di recupero rispetto a quella di un credito oggetto di svalutazione mediante un fondo.

La prassi di stralcio dei crediti in sofferenza originava dall'esigenza di garantire un immediato riscontro contabile delle perdite relative ai crediti assoggettati a procedura concorsuale, in ragione del diverso trattamento fiscale delle perdite su crediti rispetto alle svalutazioni dei crediti previsto dalla normativa in essere antecedentemente all'entrata in vigore della Legge 6 agosto 2015, n. 132.

Su questo tema, la ex BPM adottava una prassi contabile differente.

In relazione all'esigenza di armonizzare le politiche contabili dei due gruppi partecipanti alla fusione, è stata adottata per il Banco BPM una rappresentazione contabile dei crediti in sofferenza lordi che evidenzia gli stessi includendo le cancellazioni rilevate in passato dal Banco Popolare ed espone, per coerenza, un maggiore ammontare di fondi rettificativi di pari importo. Tale decisione non ha comportato alcun impatto sulla situazione patrimoniale ed economica di Banco BPM, in quanto la scelta tra la cancellazione della quota parte del credito giudicata prevedibilmente non recuperabile ed il mantenimento del medesimo credito in bilancio, fronteggiato da un fondo rettificativo di ammontare pari alla quota prevedibilmente non recuperabile, è assolutamente neutrale.

Al 30 settembre 2017 i crediti in sofferenza nei confronti di debitori assoggettati a procedure concorsuali ancora in essere non inclusi nell'esposizione lorda delle sofferenze e nei relativi fondi rettificativi ammonta a € 896,1 milioni (€ 999,1 milioni al 30 giugno 2017). Tale informazione viene fornita unicamente al fine di determinare il livello di copertura dei crediti in sofferenza e dei deteriorati in modo coerente e, quindi, confrontabile con le informative fornite in passato dalle banche partecipanti alla fusione,

7. Evoluzioni normative in materia di attività fiscali anticipate relative al Decreto Legge n. 59/2016

Si ricorda che l'articolo 11 del D.L. n. 59 del 3 maggio 2016, convertito con modificazioni dalla L. n. 119 del 30 giugno 2016, ha introdotto un regime opzionale, in virtù del quale la garanzia sulla trasformabilità in crediti di imposta delle attività fiscali per imposte anticipate che rispondono ai requisiti richiesti dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 risulta subordinata al pagamento di un canone, dovuto per gli esercizi a partire dal 31 dicembre 2015 fino al 31 dicembre 2029, da determinarsi annualmente. L'esercizio di tale opzione è considerato irrevocabile.

Più in dettaglio, il canone annuale da versare per assicurare la convertibilità delle suddette attività per imposte anticipate in crediti d'imposta deve essere determinato annualmente applicando l'aliquota dell'1,5% ad una "base" ottenuta sommando alla differenza tra le attività per imposte anticipate trasformabili iscritte nel bilancio dell'esercizio di riferimento e le corrispondenti attività per imposte anticipate iscritte nel bilancio 2007, l'importo delle trasformazioni delle stesse attività per imposte anticipate operate dal 2008 fino all'esercizio di riferimento, e sottraendo le imposte previste dal Decreto e versate con riferimento ai predetti periodi di imposta. I canoni sono deducibili sia ai fini IRES che ai fini IRAP nell'esercizio in cui vengono pagati.

Al riguardo si precisa che per l'esercizio 2016 i due gruppi partecipanti alla fusione avevano esercitato l'opzione mediante il versamento del canone, effettuato entro il 31 luglio 2016, dell'onere riferito all'esercizio 2015, per un ammontare complessivo pari a € 27,2 milioni, interamente addebitato nel secondo trimestre del 2016.

In data 21 febbraio 2017 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la legge di conversione (L. 17 febbraio 2017, n. 15) del Decreto Legge Salva Risparmio; nel dettaglio, l'art. 26 bis, comma 4, ha modificato l'articolo 11 del D. L. 59/2016, posticipando il periodo per il quale è dovuto il canone anno che è ora stabilito con partenza dal 31 dicembre 2016 fino al 31 dicembre 2030. In virtù delle nuove disposizioni normative, nel corso del primo trimestre la voce "Altre spese amministrative" accoglie il provento non ricorrente conseguente allo storno del canone "straordinario" di competenza del 2015 e rilevato nel bilancio 2016 (€ 27,2 milioni).

La voce "Altre spese amministrative" accoglie altresì il canone stimato di competenza dei primi nove mesi del 2017, pari a € 20,0 milioni.

8. Operazioni TLTRO II – "Targeted Longer Term Refinancing Operations"

Al 30 settembre 2017 le operazioni di raccolta da BCE, interamente costituite dai finanziamenti TLTRO II, ammontano a € 21,4 miliardi in linea capitale , di cui € 15 miliardi relativi alla capogruppo Banco BPM e € 6.4 miliardi alla controllata BPM.

Per ciascuna operazione TLTRO II, avente scadenza fissa di quatto anni dal momento dell'erogazione (avvenuta in base a quattro aste trimestrali a partire da giugno 2016), il tasso di riferimento è quello applicato alle operazioni di rifinanziamento principale alla data di ciascuna aggiudicazione, pari allo zero. E' tuttavia prevista la possibilità di beneficiare del più favorevole tasso di interesse sui depositi presso la BCE, nella misura massima dello 0,4%, qualora, nel periodo dal 1 febbraio 2016 al 31 gennaio 2018, i prestiti netti idonei dovessero superare di almeno il 2,5% un determinato livello benchmark.

Al 30 settembre 2017, tenuto conto del raggiungimento da parte sia di Banco BPM sia di BPM del target fissato al 31 gennaio 2018 e dell'esistenza di un piano volto al mantenimento di tale risultato, si è proceduto ad accertare gli interessi del finanziamento prendendo come riferimento il tasso di interesse negativo dello 0,4%, in base al criterio del costo ammortizzato previsto dal principio contabile IAS 39, ritenuto applicabile per l'operazione della specie. Al riguardo si precisa che gli interessi così accertati nel corso dei primi nove mesi del 2017 ammontano complessivamente a € 93,6 milioni (€ 21,9 milioni nel terzo trimestre) e si riferiscono per € 31,7 milioni a competenze non ricorrenti in quanto riferite al secondo semestre del 2016, ma non rilevate nel bilancio 2016 non essendoci alla data di redazione di tale bilancio elementi chiari e sostenibili per supportare la probabilità di conseguimento del beneficio potenziale.

9. Oneri derivanti dalla contribuzione ai meccanismi di risoluzione, al sistema di garanzia dei depositi e all'adesione dello Schema Volontario del FITD

Nel mese di aprile 2017, Banca d'Italia ha comunicato alle banche del Gruppo l'ammontare dei contributi ordinari da versare al Fondo di Risoluzione Unico per l'esercizio 2017, complessivamente pari a € 62,4 milioni (€ 58,7 milioni sono i contributi ordinari di competenza dell'esercizio 2016). Detto onere è stato interamente addebitato nel conto economico del primo trimestre alla voce "altre spese amministrative". Al riguardo si precisa che il 2017, così come per l'esercizio precedente, il Gruppo non si è avvalso della possibilità di versare il contributo mediante impegni irrevocabili al pagamento, fissati nella misura massima del 15% (cosiddetti "irrevocabile payment commitments – IPC").

Per quanto riguarda il sistema di garanzia dei depositi, atteso che il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) non ha ancora comunicato la quota contributiva a carico dell'esercizio 2017, ai fini della situazione contabile al 30 settembre 2017, l'onere contributivo in esame è stato determinato su base estimativa, tenuto conto del piano di accumulo comunicato dal FITD lo scorso esercizio. L'onere stimato ammonta a € 36,9 milioni (€ 34,6 milioni era l'onere contributivo di competenza dell'esercizio 2016) ed è stato interamente addebitato nella voce "altre spese amministrative" nel corso del terzo trimestre, ritenuto essere il periodo in cui sorge l'obbligazione al pagamento della contribuzione. Alla luce di quanto in precedenza illustrato non è quindi possibile escludere che la contribuzione di competenza del 2017, che verrà richiesta dal FITD, possa divergere rispetto alla contribuzioni stimata ai fini del presente Comunicato Stampa.

Da ultimo si deve segnalare che le banche del Gruppo Banco BPM hanno aderito allo Schema Volontario del FITD, istituito nel mese di novembre 2015, con l'obiettivo di realizzare interventi a sostegno delle banche ad esso aderenti che siano in amministrazione straordinaria o in stato di dissesto o a rischio di dissesto. Al 30 settembre 2017 l'impegno complessivo delle banche aderenti era pari a € 795 milioni (di cui € 280 milioni già utilizzati nel corso del 2016 per l'intervento a favore di Caricesena ed € 5 milioni quale dotazione residua per le esigenze operative dello Schema Volontario per la gestione dell'intervento).

In data 29 settembre 2017 lo Schema Volontario ha siglato con Crédit Agricole Cariparma un Accordo Quadro nei confronti delle tre banche Caricesena, Carim e Carismi. Sulla base della comunicazione ricevuta dallo Schema Volontario in data 31 ottobre 2017, l'intervento a favore delle tre banche prevede:

  • lo spin-off di un portafoglio di crediti composto da sofferenze ed inadempienze probabili, al fine di raggiungere un NPL ratio lordo aggregato delle tre banche non superiore al 9%. Tale operazione verrà realizzata, inter alia, mediante un'operazione di cartolarizzazione in cui lo Schema Volontario sottoscriverà tranche per complessivi € 170 milioni (nel dettaglio tranche mezzanine per € 12 milioni e tranche junior per € 158 milioni);
  • la ricapitalizzazione delle tre banche per € 470 milioni, in aggiunta al versamento effettuato nel 2016 a favore di Caricesena per € 280 milioni;
  • la cessione delle tre banche a Crédit Agricole Cariparma per un importo di € 130 milioni, da effettuarsi contestualmente alle ricapitalizzazione.

Il closing della complessiva operazione è previsto per la settimana del 18-22 dicembre 2017, subordinatamente al verificarsi di alcune condizioni tra cui le autorizzazione da parte delle autorità competenti per l'acquisizione del controllo delle tre banche da parte di Crédit Agricole Cariparma.

Tenuto conto della percentuale di partecipazione del Gruppo Banco BPM allo Schema Volontario (8,1998% sulla base degli ultimi dati disponibili al 31 marzo 2017) il contributo complessivo a carico del Gruppo ammonta a € 64,7 milioni, di cui € 22 milioni già versati nel corso del 2016 per l'intervento a favore di Caricesena.

Ancorché l'operazione sia subordinata ad una serie di condizioni, si ritiene che gli accordi sottoscritti nel mese di settembre 2017, determinando nei fatti un mancato recupero del costo delle ricapitalizzazione effettuate, comportino la necessità di rilevare già al 30 settembre 2017 una svalutazione del relativo impegno pari a € 45,5 milioni (voce "Rettifiche di valore su crediti verso banche e altre operazioni"), corrispondente alla quota di spettanza del Gruppo dei versamenti complessivamente effettuati per le ricapitalizzazione delle tre banche, al netto del corrispettivo della cessione e dell'impairment già rilevato nel corso del 2016 sull'investimento in Caricesena (€ 5,3 milioni).

Per l'intervento da realizzarsi mediante la sottoscrizione da parte dello Schema Volontario delle tranche di cartolarizzazione si è proceduto a rilevare l'impegno ad erogare fondi di spettanza del Gruppo, pari a € 13,9 milioni; una compiuta valutazione di tale impegno sarà possibile entro la fine dell'anno quando sarà disponibile un business plan basato sulla stima prospettica dei recuperi dei crediti della cartolarizzazione.

10. Modifiche intervenute nell'area di consolidamento

Al 1 gennaio 2017, il perimetro di consolidamento del Gruppo Banco BPM, rappresentato dalle società controllate e sottoposto ad influenza notevole, è risultato sostanzialmente pari alla somma degli investimenti partecipativi di controllo e di collegamento detenuti dai due gruppi partecipanti alla fusione. Nel dettaglio, per le partecipazioni di controllo si segnala l'incremento della quota di controllo nella società Release S.p.a.: l'investimento detenuto dall'ex Gruppo BPM, pari al 2,92% e classificato nel portafoglio delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita", è stato portato ad incremento della quota partecipativa dell'80% detenuta dall'ex Gruppo Banco Popolare.

Per le partecipazioni di collegamento si segnala l'incremento di talune quote partecipative a seguito della riclassifica dell' investimento in precedenza classificato nel comparto delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita":

  • Alba Leasing (detenuta dal Gruppo Banco BPM per il 39,189%): l'investimento detenuto dall'ex Gruppo BPM (9,039% del capitale sociale) è stato portato ad incremento della quota detenuta dall'ex Gruppo Banco (30,15% del capitale sociale), classificata tra gli investimenti partecipativi;
  • Factorit (detenuta dal Gruppo Banco BPM per il 39,5%): la quota classificata dall'ex Gruppo Banco Popolare (9,5% del capitale sociale) è stata classificata tra le partecipazioni sottoposte ad influenza notevole, ad incremento della quota già detenuta dall'ex Gruppo BPM tra le partecipazioni (30% del capitale sociale).

Nel corso del primo trimestre 2017 si segnala, quale unica variazione significativa, l'uscita di Energreen S.A. dal perimetro di consolidamento delle società collegate; le analisi sui fatti intervenuti nel periodo hanno portato ad escludere la fattispecie dell'influenza notevole sulla società in oggetto. La partecipazione è stata pertanto riclassificata nel portafoglio delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita"; la differenza tra il fair value di nuova iscrizione ed il precedente valore di carico, positiva per € 11,7 milioni, è stata accreditata nel conto economico consolidato del primo trimestre 2017, in corrispondenza della voce "utili e perdite dalla vendita di partecipazioni ed altri investimenti".

Nel corso del secondo trimestre, a seguito del completamento delle procedure di liquidazione e della conseguente cancellazione dal competente registro delle imprese, le società controllate Bipitalia Residential e BPV Mortgages escono dal perimetro di consolidamento integrale con decorrenza primo trimestre.

Inoltre, per effetto del perfezionamento di due operazioni di fusione, escono dal perimetro di consolidamento integrale le controllate Italease Gestione Beni, Sviluppo Comparto 2, TT Toscana Tissue, Essegibi Promozioni Immobiliari (incorporate in Bipielle Real Estate) e HCS (incorporata in Terme Ioniche).

Da ultimo, in aggiunta, si deve precisare che i fatti intervenuti nei primi nove mesi connessi al riassetto del settore Bancassurance, conseguenti alla disdetta degli accordi distributivi con il Gruppo Unipol per il ramo vita e con il Gruppo Aviva per il ramo danni, non hanno comportato alcuna modifica dell'area di consolidamento al 30 settembre 2017 per le interessenze detenute rispettivamente in Popolare Vita e Avipop Assicurazioni, sulle quali il Gruppo continua a mantenere una situazione di influenza notevole.

11. Componenti non ricorrenti evidenziate nel conto economico aggregato del Gruppo Banco BPM

In conformità alle indicazioni della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 nel commento sull'andamento economico della gestione sono illustrati gli impatti delle principali componenti non ricorrenti come di seguito riepilogati:

  • la voce "margine di interesse" include gli interessi attivi sul finanziamento TLTRO II relativi all'esercizio 2016 per un importo complessivo pari a € 31,7 milioni, lordo degli effetti fiscali (per ulteriori dettagli si fa rinvio al precedente punto 8); in tale voce è inoltre incluso l'impatto negativo relativo agli interessi passivi, pari a € 4,1 milioni, pagati sulla transazione per la chiusura di un contenzioso fiscale pregresso;
  • la voce "risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto" include la quota di spettanza del risultato negativo di SelmaBipiemme Leasing del secondo trimestre 2017, pari a € 10,5 milioni pressoché interamente attribuibile agli oneri straordinari connessi alla rottamazione di cartelle di pagamento legate al contenzioso fiscale;
  • nella voce "spese per il personale" è stato rilevato l'onere, pari a € 1,3 milioni, relativo al ricalcolo del Fondo Esuberi che tiene conto tra l'altro dell'accordo firmato nel corso del mese di giugno 2017 per estendere l'adesione ad ulteriori 71 risorse;
  • nella voce "altre spese amministrative" è stata rilevata la sopravvenienza attiva, pari a € 27,2 milioni al lordo dell'effetto fiscale, correlata allo storno del canone di competenza dell'esercizio 2015 per garantire la trasformabilità di talune DTA, addebitato nell'esercizio 2016 ma non più dovuto per tale annualità in base alle disposizioni normative introdotte con la legge del 17 febbraio 2017 n. 15, come descritto nel precedente punto 7. Nella stessa voce risultano altresì addebitati gli oneri dell'imposta di registro sulla cessione infragruppo di un ramo d'azienda, pari a € 4,5 milioni, nonché gli oneri relativi alla fusione ed integrazione per € 38,2 milioni;
  • nella voce "Rettifiche su attività materiali ed immateriali" sono state rilevate le svalutazioni per complessivi € 9,0 milioni, principalmente relative ad investimenti immobiliari al fine di adeguare il loro valore di carico al minor valore di perizia;
  • nella voce "Rettifiche di valore nette su crediti verso banche ed altre operazioni" sono incluse le svalutazioni relative agli investimenti nel Fondo Atlante e nel titolo subordinato emesso dalla Banca Popolare di Vicenza, classificati nelle attività disponibili per la vendita, rispettivamente per € 61,0 milioni e per € 15,3 milioni, al lordo dei relativi effetti fiscali. Tale onere è conseguente alle decisioni assunte dal Governo in merito alla liquidazione ordinaria delle due banche venete. Nella voce in esame figurano altresì le rettifiche su impegni derivanti dalla partecipazione del Gruppo allo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) per € 45,5 milioni, come illustrato nel precedente punto 9;
  • la voce "Utili da cessione di partecipazioni ed investimenti" comprende proventi netti non ricorrenti per € 13,6 milioni, al lordo degli effetti fiscali. La principale componente (€ 11,7 milioni) è rappresentata dagli effetti valutativi conseguente alla riclassifica dell'investimento detenuto in Energreen nel portafoglio delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita", come illustrato nel precedente punto 10;
  • la voce "imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente" include gli impatti fiscali delle componenti non ricorrenti in precedenza dettagliate, complessivamente positivi per € 31 milioni, nonché gli oneri conseguenti alla chiusura di un contenzioso fiscale per € 13,7 milioni e l' impatto positivo correlato alla cessione di un ramo d'azienda infragruppo del Private Banking per € 8,4 milioni.

Nel complesso, le componenti non ricorrenti di competenza dei primi nove mesi sono quindi negative per € 91,2 milioni; tenuto conto della quota di spettanza di terzi, l'impatto delle citate componenti sul risultato del periodo è negativo per € 90,7 milioni.

Ai fini del presente Comunicato Stampa, con il termine "adjusted" si intendono agli aggregati economici, esposti al netto delle componenti non ricorrenti in precedenza illustrate.

12. Normativa riguardante la determinazione dei ratio patrimoniali di vigilanza

Dal 1° gennaio 2014 è entrata in vigore la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 ("CRR") e nella direttiva 2013/36/UE ("CRD IV") comunitari del 26 giugno 2013 che traspongono nell'Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3). Il Regolamento e le relative norme tecniche sono direttamente applicabili negli ordinamenti nazionali e costituiscono il cosiddetto "Single Rulebook".

Si evidenzia che la nuova normativa contenuta nel "Single Rulebook" prevede un regime transitorio per l'introduzione graduale di alcune nuove regole (c.d. "phase in"). Le stime dei ratio patrimoniali che il Gruppo presumibilmente avrà al termine del periodo transitorio vengono denominate "Basilea 3 Fully Phased".

Si evidenzia che i requisiti minimi patrimoniali per il 2017 sono i seguenti:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 ratio: "CET1 ratio") minimo: 4,5% + 2,5% di buffer di conservazione di capitale (Capital Conservation Buffer: "CCB");
  • coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) minimo: 6,0% + 2,5% di CCB;
  • coefficiente di capitale totale minimo: 8% + 2,5% di CCB.

Si evidenzia che il 4 ottobre 2016 la Banca d'Italia, con il 18° aggiornamento della propria Circolare n. 285, ha ridotto il CCB all'1,25% per il 2017 e all'1,875% per il 2018.

La Banca d'Italia, con comunicazione del 23 giugno 2017 e del 23 settembre 2017 ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) allo zero per cento sia per il terzo che per il quarto trimestre 2017.

In data 24 febbraio 2017 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato al Banco BPM la propria definitiva decisione riguardante i ratio patrimoniali minimi che il Banco BPM è tenuto a rispettare in via continuativa.

La decisione si fonda sul processo di valutazione e revisione prudenziale (SREP) condotto conformemente all'art. 4(1)(f) del Regolamento (UE) n. 1024/2013, basata sulle valutazioni individuali dei precedenti Gruppi Banco Popolare e Banca Popolare di Milano.

Pertanto, in conformità all'art. 16(2)(a) dello stesso Regolamento n. 1024/2013, che attribuisce alla BCE il potere di richiedere alle banche vigilate di mantenere un ammontare di fondi propri superiore ai requisiti patrimoniali minimi stabiliti dalla normativa vigente, è stato introdotto un requisito del 2,40% da sommare ai requisiti sopra evidenziati.

Tenuto conto dei requisiti derivanti da CCB SREP, il Gruppo Banco BPM è tenuto a rispettare, a livello consolidato, i seguenti ratio patrimoniali:

  • CET1 ratio: 8,15%;
  • Tier 1 ratio: 9,65%;
  • Total Capital ratio: 11,65%.

Si evidenzia che è in corso la valutazione da parte della BCE del processo finalizzato all'aggiornamento annuale della decisione più sopra illustrata.

13. Altre note esplicative

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 30 settembre 2017 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.

Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 30 settembre 2017 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.

Allegati riferiti al Gruppo Banco BPM

  • Stato patrimoniale consolidato riclassificato al 30 settembre 2017 comparato con dati aggregati al 31 dicembre 2016
  • Conto economico consolidato riclassificato al 30 settembre 2017 comparato con dati aggregati al 30 settembre 2016
  • Conto economico consolidato riclassificato evoluzione trimestrale 2017 e 2016
  • Conto economico consolidato riclassificato al 30 settembre 2017 comparato con dati aggregati al 30 settembre 2016 – esposizione linea per linea della contribuzione riferita ad Aletti Gestielle SGR
  • Conto economico consolidato riclassificato evoluzione trimestrale 2017 e 2016 esposizione linea per linea della contribuzione riferita ad Aletti Gestielle SGR
  • Effetti economici Purchase Price Allocation (PPA) evoluzione trimestrale 2017

Per informazioni:

Investor Relations

Roberto Peronaglio +39 02.77.00.2057 [email protected]

Comunicazione

Matteo Cidda +39 02.77.00.7438 [email protected]

Ufficio Stampa

Monica Provini +39 02.77.00.3515 [email protected]

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

Voci dell'attivo riclassificate
(migliaia di euro)
30/09/2017 31/12/2016
aggregato
Variazioni
Cassa e disponibilità liquide 811.894 897.704 (85.810) (9,6%)
Attività finanziarie e derivati di copertura 38.134.629 36.580.435 1.554.194 4,2%
Crediti verso banche 4.621.535 6.678.493 (2.056.958) (30,8%)
Crediti verso clientela 107.900.007 110.550.576 (2.650.569) (2,4%)
Partecipazioni 1.383.550 1.594.849 (211.299) (13,2%)
Attività materiali 2.893.903 2.695.781 198.122 7,3%
Attività immateriali 2.382.970 1.833.509 549.461 30,0%
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 256.727 77.369 179.358 231,8%
Altre voci dell'attivo 7.494.680 7.346.204 148.476 2,0%
Totale 165.879.895 168.254.920 (2.375.025) (1,4%)
Voci del passivo riclassificate
(migliaia di euro)
30/09/2017 31/12/2016
aggregato
Variazioni
Debiti verso banche 27.570.548 23.276.415 4.294.133 18,4%
Debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività
finanziarie valutate al fair value 109.900.734 116.773.095 (6.872.361) (5,9%)
Passività finanziarie e derivati di copertura 9.811.031 10.682.892 (871.861) (8,2%)
Fondi del passivo 1.530.622 1.706.089 (175.467) (10,3%)
Passività associate ad attività in via di dismissione 20.990 960 20.030 2086,5%
Altre voci del passivo 4.577.260 3.816.296 760.964 19,9%
Patrimonio di pertinenza di terzi 51.740 58.238 (6.498) (11,2%)
Patrimonio netto 12.416.970 11.940.935 476.035 4,0%
Totale 165.879.895 168.254.920 (2.375.025) (1,4%)

I dati di confronto rappresentano la somma dei dati risultanti dai bilanci consolidati al 31/12/2016 dell'ex Gruppo Banco Popolare e dell'ex Gruppo BPM al netto dei rapporti infragruppo e delle rettifiche illustrate nel paragrafo "Note Esplicative del Gruppo Banco BPM" del presente Comunicato stampa.

Conto economico consolidato riclassificato

(Aletti Gestielle SGR classificata ai sensi dell'IFRS 5)

(migliaia di euro) 30/09/2017 30/09/2016
aggregato
(*)
Variaz.
Margine di interesse 1.584.679 1.610.750 (1,6%)
Utili (Perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto 120.870 111.220 8,7%
Margine finanziario 1.705.549 1.721.970 (1,0%)
Commissioni nette 1.478.314 1.346.724 9,8%
Altri proventi netti di gestione 74.079 97.242 (23,8%)
Risultato netto finanziario 113.134 319.527 (64,6%)
Altri proventi operativi 1.665.527 1.763.493 (5,6%)
Proventi operativi 3.371.076 3.485.463 (3,3%)
Spese per il personale (1.364.058) (1.577.962) (13,6%)
Altre spese amministrative (766.932) (810.542) (5,4%)
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (171.449) (167.999) 2,1%
Oneri operativi (2.302.439) (2.556.503) (9,9%)
Risultato della gestione operativa 1.068.637 928.960 15,0%
Rettifiche nette su crediti verso clientela (987.836) (1.928.640) (48,8%)
Rettifiche nette su crediti verso banche e altre attività (127.499) (23.842) 434,8%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (4.522) (13.573) (66,7%)
Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti 13.634 35.144 (61,2%)
Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte (37.586) (1.001.951) (96,2%)
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente 19.234 330.308 (94,2%)
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione
al netto delle imposte 62.291 21.944 183,9%
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi 8.791 17.041 (48,4%)
Risultato del periodo senza Badwill 52.730 (632.658)
Differenza di Fusione (Badwill) 3.076.137
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 3.128.867

(*) I dati di confronto rappresentano la somma dei dati risultanti dai bilanci consolidati al 30/09/2016 dell'ex Gruppo Banco Popolare e dell'ex Gruppo BPM al netto dei rapporti infragruppo e delle rettifiche illustrate nel paragrafo "Note Esplicative del Gruppo Banco BPM" del presente Comunicato stampa, riesposti in conformità con quanto previsto dall'IFRS 5.

Conto economico consolidato riclassificato

(Aletti Gestielle SGR classificata ai sensi dell'IFRS 5)

2017 2016 () (**)
(migliaia di euro) III trim. II trim.
(*)
I trim.
() (*)
IV trim. III trim. II trim. I trim.
Margine di interesse 524.923 511.149 548.607 496.098 517.017 535.575 558.158
Utili (Perdite) delle partecipazioni valutate al
patrimonio netto
38.931 40.354 41.585 36.642 33.826 32.779 44.615
Margine finanziario 563.854 551.503 590.192 532.740 550.843 568.354 602.773
Commissioni nette 458.935 503.605 515.774 477.953 431.892 460.999 453.833
Altri proventi netti di gestione 29.401 14.362 30.316 41.016 31.768 32.525 32.949
Risultato netto finanziario 12.957 63.320 36.857 118.791 110.851 132.690 75.986
Altri proventi operativi 501.293 581.287 582.947 637.760 574.511 626.214 562.768
Proventi operativi 1.065.147 1.132.790 1.173.139 1.170.500 1.125.354 1.194.568 1.165.541
Spese per il personale (450.628) (456.711) (456.719) (659.557) (618.002) (481.339) (478.621)
Altre spese amministrative (273.178) (233.055) (260.699) (370.399) (267.103) (262.424) (281.015)
Rettifiche di valore nette su attività materiali e
immateriali
(62.160) (56.406) (52.883) (152.569) (67.190) (52.079) (48.730)
Oneri operativi (785.966) (746.172) (770.301) (1.182.525) (952.295) (795.842) (808.366)
Risultato della gestione operativa 279.181 386.618 402.838 (12.025) 173.059 398.726 357.175
Rettifiche nette su crediti verso clientela (340.816) (354.530) (292.490) (1.029.512) (793.128) (385.944) (749.568)
Rettifiche nette su crediti verso banche e altre
attività
(48.322) (70.820) (8.357) (88.619) (5.941) (12.964) (4.937)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 4.615 (9.641) 504 (41.489) (16.373) 5.887 (3.087)
Rettifiche di valore su avviamenti - - - (279.000) - - -
Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e
investimenti
333 (3.765) 17.066 122.846 2.688 30.894 1.562
Risultato dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
(105.009) (52.138) 119.561 (1.327.799) (639.695) 36.599 (398.855)
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
45.612 1.122 (27.500) 319.941 213.894 1.946 114.468
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di
dismissione al netto delle imposte
16.498 25.790 20.003 24.494 10.340 6.242 5.362
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi 1.397 4.256 3.138 2.311 12.832 1.991 2.218
Risultato del periodo senza Badwill (41.502) (20.970) 115.202 (981.053) (402.629) 46.778 (276.807)
Differenza di Fusione (Badwill) 3.076.137
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della
Capogruppo
3.191.339

(*) I dati sono stati riesposti in conformità con quanto previsto dall'IFRS 5.

(**) I dati del I trimestre 2017 sono stati rideterminati a seguito dell'approvazione in via definitiva del processo di allocazione del costo dell'aggregazione (cosiddetta PPA "Purchase Price Allocation") alle attività identificabili acquisite ed alle passività assunte.

(***) I dati del 2016 rappresentano la somma dei dati risultanti dai bilanci consolidati dell'ex Gruppo Banco Popolare e dell'ex Gruppo BPM al netto dei rapporti infragruppo e delle rettifiche illustrate nel paragrafo "Note Esplicative del Gruppo Banco BPM" del presente Comunicato stampa.

Conto economico consolidato riclassificato con Aletti Gestielle SGR non classificata ai sensi dell'IFRS 5

(migliaia di euro) 30/09/2017 30/09/2016
aggregato
(*)
Variaz.
Margine di interesse 1.585.073 1.611.525 (1,6%)
Utili (Perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto 120.870 111.220 8,7%
Margine finanziario 1.705.943 1.722.745 (1,0%)
Commissioni nette 1.577.020 1.391.940 13,3%
Altri proventi netti di gestione 74.655 98.471 (24,2%)
Risultato netto finanziario 114.795 320.313 (64,2%)
Altri proventi operativi 1.766.470 1.810.724 (2,4%)
Proventi operativi 3.472.413 3.533.469 (1,7%)
Spese per il personale (1.369.377) (1.584.050) (13,6%)
Altre spese amministrative (775.056) (818.106) (5,3%)
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (171.720) (168.263) 2,1%
Oneri operativi (2.316.153) (2.570.419) (9,9%)
Risultato della gestione operativa 1.156.260 963.050 20,1%
Rettifiche nette su crediti verso clientela (987.836) (1.928.640) (48,8%)
Rettifiche nette su crediti verso banche e altre attività (127.499) (23.842) 434,8%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (4.522) (13.573) (66,7%)
Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti 13.634 35.144 (61,2%)
Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte 50.037 (967.861)
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (6.298) 319.647
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione
al netto delle imposte 200 (1.485)
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi 8.791 17.041 (48,4%)
Risultato del periodo senza Badwill 52.730 (632.658)
Differenza di Fusione (Badwill) 3.076.137
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 3.128.867

(*) I dati di confronto rappresentano la somma dei dati risultanti dai bilanci consolidati al 30/09/2016 dell'ex Gruppo Banco Popolare e dell'ex Gruppo BPM al netto dei rapporti infragruppo e delle rettifiche illustrate nel paragrafo "Note Esplicative del Gruppo Banco BPM" del presente Comunicato stampa.

Conto economico consolidato riclassificato con Aletti Gestielle SGR non classificata ai sensi dell'IFRS 5

2017 2016 (**)
(migliaia di euro) III trim. II trim. I trim. (*) IV trim. III trim. II trim. I trim.
Margine di interesse 525.084 511.276 548.713 496.246 517.183 535.841 558.501
Utili (Perdite) delle partecipazioni valutate al
patrimonio netto
38.931 40.354 41.585 36.642 33.826 32.779 44.615
Margine finanziario 564.015 551.630 590.298 532.888 551.009 568.620 603.116
Commissioni nette 486.290 543.373 547.357 511.456 449.288 474.532 468.120
Altri proventi netti di gestione 29.993 14.464 30.198 40.744 32.622 32.794 33.055
Risultato netto finanziario 13.255 63.841 37.699 119.770 111.967 132.722 75.624
Altri proventi operativi 529.538 621.678 615.254 671.970 593.877 640.048 576.799
Proventi operativi 1.093.553 1.173.308 1.205.552 1.204.858 1.144.886 1.208.668 1.179.915
Spese per il personale (452.270) (458.386) (458.721) (661.419) (620.291) (483.205) (480.554)
Altre spese amministrative (276.325) (235.551) (263.180) (372.397) (269.118) (265.507) (283.481)
Rettifiche di valore nette su attività materiali e
immateriali
(62.257) (56.495) (52.968) (152.668) (67.282) (52.168) (48.813)
Oneri operativi (790.852) (750.432) (774.869) (1.186.484) (956.691) (800.880) (812.848)
Risultato della gestione operativa 302.701 422.876 430.683 18.374 188.195 407.788 367.067
Rettifiche nette su crediti verso clientela (340.816) (354.530) (292.490) (1.029.512) (793.128) (385.944) (749.568)
Rettifiche nette su crediti verso banche e altre
attività
(48.322) (70.820) (8.357) (88.619) (5.941) (12.964) (4.937)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 4.615 (9.641) 504 (41.489) (16.373) 5.887 (3.087)
Rettifiche di valore su avviamenti - - - (279.000) - - -
Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e
investimenti
333 (3.765) 17.066 122.846 2.688 30.894 1.562
Risultato dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
(81.489) (15.880) 147.406 (1.297.400) (624.559) 45.661 (388.963)
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
38.792 (9.761) (35.329) 310.027 209.098 (869) 111.418
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di
dismissione al netto delle imposte
(202) 415 (13) 4.009 - (5) (1.480)
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi 1.397 4.256 3.138 2.311 12.832 1.991 2.218
Risultato del periodo senza Badwill (41.502) (20.970) 115.202 (981.053) (402.629) 46.778 (276.807)
Differenza di Fusione (Badwill) 3.076.137
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della
Capogruppo
3.191.339

(*) I dati del I trimestre 2017 sono stati rideterminati a seguito dell'approvazione in via definitiva del processo di allocazione del costo dell'aggregazione (cosiddetta PPA "Purchase Price Allocation") alle attività identificabili acquisite ed alle passività assunte.

(**) I dati del 2016 rappresentano la somma dei dati risultanti dai bilanci consolidati dell'ex Gruppo Banco Popolare e dell'ex Gruppo BPM al netto dei rapporti infragruppo e delle rettifiche illustrate nel paragrafo "Note Esplicative del Gruppo Banco BPM" del presente Comunicato stampa.

Conto economico consolidato riclassificato Impatti della PPA (Purchase Price Allocation)

(migliaia di euro) III trim.
2017
II trim. 2017 I trim. 2017 30/09/2017
Margine di interesse 10.020 5.949 14.099 30.068
Utili (Perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto -
Margine finanziario 10.020 5.949 14.099 30.068
Commissioni nette -
Altri proventi netti di gestione (11.627) (11.213) (11.879) (34.719)
Risultato netto finanziario -
Altri proventi operativi (11.627) (11.213) (11.879) (34.719)
Proventi operativi (1.607) (5.264) 2.220 (4.651)
Spese per il personale -
Altre spese amministrative -
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (3.180) (3.077) (3.211) (9.468)
Oneri operativi (3.180) (3.077) (3.211) (9.468)
Risultato della gestione operativa (4.787) (8.341) (991) (14.119)
Rettifiche nette su crediti verso clientela 41.182 49.285 44.066 134.533
Rettifiche nette su crediti verso banche e altre attività -
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri -
Rettifiche di valore su avviamenti -
Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti 128 (981) (853)
Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte 36.523 39.963 43.075 119.561
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (12.234) (13.277) (14.293) (39.804)
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione
al netto delle imposte -
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi -
Risultato del periodo senza Badwill 24.289 26.686 28.782 79.757

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