Audit Report / Information • Mar 17, 2017
Audit Report / Information
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Banca Popolare di Milano S.c.ar.l. Esercizio 2016
Assemblea ordinaria dei Soci 8 aprile 2017
16 marzo 2017
Premessa
Signori Soci,
il 1° gennaio 2017 è divenuta efficace la Fusione "propria" tra la Banca Popolare di Milano S.c.ar.l. (di seguito anche "Banca Popolare di Milano" o "BPM") e il Banco Popolare Soc. Coop. (di seguito anche "Banco Popolare"), da cui la costituzione di Banco BPM S.p.A. (di seguito anche "Banco BPM").
Il Collegio Sindacale di Banco BPM è pertanto entrato in carica con decorrenza da tale data.
Il Collegio – la cui composizione era stata definita nel Progetto di Fusione approvato dalle Assemblee dei Soci delle Banche partecipanti alla fusione tenutesi il 15 ottobre 2016 – è costituito, come previsto dal Protocollo d'Intesa siglato nel mese di marzo 2016, da cinque Sindaci Effettivi individuati in continuità tra esponenti già membri rispettivamente del Consiglio di Sorveglianza e del Collegio Sindacale delle due Banche, in carica fino al 31 dicembre 2016. Come noto, le Banche partecipanti alla fusione avevano adottato sistemi di governance diversi ("duale" per la BPM e "tradizionale" per il Banco Popolare), dovendosi precisare che al Consiglio di Sorveglianza di Banca Popolare di Milano non era attribuito il ruolo di organo con funzioni di supervisione strategica, competenza dunque in capo al Consiglio di Gestione.
Sia BPM che Banco Popolare erano già sottoposti, così come oggi Banco BPM, alla vigilanza europea.
In considerazione della data di efficacia della fusione (1° gennaio 2017), il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM ha provveduto a redigere e quindi approvare nella riunione consiliare del 10 febbraio 2017 i progetti di bilancio separato e di bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 delle due Banche, in quanto alla data di chiusura dell'esercizio soggetti giuridicamente separati e autonomi.
In ossequio agli obblighi di cui all'art. 153 del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 ("TUF"), il Collegio Sindacale di Banco BPM S.p.A., pur essendo un organo nuovo e differente nella composizione da quelli che hanno espletato i doveri di vigilanza e di controllo nell'esercizio 2016, ha quindi redatto due distinte relazioni all'Assemblea dei Soci, una con riferimento alla Banca Popolare di Milano, una con riferimento al Banco Popolare, aventi in comune la presente "Premessa".
Circa l'attività di revisione legale dei conti al 31 dicembre 2016, si rileva come essa sia stata svolta per le due Banche da due diverse Società di revisione: PricewaterhouseCoopers S.p.A. (la "Società di revisione" o "PWC") per BPM e Deloitte&Touche S.p.A. ("Deloitte") per Banco Popolare. PWC - come indicato nel Progetto di Fusione, ad esito del processo di selezione effettuato rispettivamente dal Consiglio di Sorveglianza di BPM e dal Collegio Sindacale di Banco Popolare – è divenuta revisore incaricato della revisione legale dei conti di Banco BPM con decorrenza 1° gennaio 2017 e fino all'approvazione del bilancio riferito all'esercizio 2025.
Tutto ciò premesso, con la presente Relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del TUF e nel rispetto delle raccomandazioni fornite dalla Consob con Comunicazione n. 1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti, il Collegio Sindacale di Banco BPM riferisce sull'attività di vigilanza svolta dalla data del suo insediamento (1° gennaio 2017) e su quella espletata dal Consiglio di Sorveglianza di Banca Popolare di
Milano nel corso dell'esercizio 2016, in conformità alla normativa di riferimento e tenuto anche conto delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Si sottolinea come, al fine della redazione della Relazione, il Collegio Sindacale di Banco BPM abbia quindi acquisito i necessari elementi informativi in merito alle attività e ai controlli effettuati dal Consiglio di Sorveglianza di Banca Popolare di Milano attraverso l'acquisizione e l'esame dei verbali delle riunioni svolte nel corso dell'esercizio 2016 (ivi compresa la documentazione agli atti delle sedute), nonché attraverso ogni altra occorrente informazione avuta anche da parte degli attuali esponenti del Collegio di Banco BPM che già rivestivano analogo incarico nell'Organo di Controllo di Banca Popolare di Milano.
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Nel corso del 2016 il Consiglio di Sorveglianza di Banca Popolare di Milano - nella sua composizione in scadenza (Piero Dino Giarda, Mauro Paoloni, Marcello Priori, Alberto Balestreri, Andrea Boitani, Angelo Busani, Emilio Luigi Cherubini, Maria Luisa Di Battista, Carlo Frascarolo, Roberto Fusilli, Donata Gottardi, Piero Sergio Lonardi, Maria Luisa Mosconi, Alberto Montanari, Giampietro Giuseppe Omati, Luca Raffaello Perfetti, Cesare Piovene Porto Godi e Lucia Vitali) e quindi dal 30 aprile 2016 nella sua nuova composizione (Nicola Rossi, Mauro Paoloni, Marcello Priori, Alberto Balestreri, Carlo Bellavite Pellegrini, Mara Bergamaschi, Angelo Busani, Massimo Catizone, Emanuele Cusa, Carlo Frascarolo, Roberto Fusilli, Paola Galbiati, Piero Sergio Lonardi, Maria Luisa Mosconi, Mariella Piantoni, Ezio Maria Simonelli, Manuela Soffientini e Daniela Venanzi) - ha esercitato l'attività di vigilanza di competenza e adempiuto alle proprie funzioni.
In particolare:
ha acquisito le informazioni necessarie sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sulla funzionalità e sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Banca e dei sistemi di controllo interno ed amministrativo-contabile, mediante indagini dirette, raccolta di dati e di informazioni dai Responsabili delle principali funzioni aziendali interessate, nonché dalla Società incaricata della revisione legale dei conti PricewaterhouseCoopers S.p.A. Si segnala, a tal proposito, che l'approvazione del Progetto di Fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano ha comportato che la Funzione Audit e le altre Funzioni di Controllo rappresentassero la dinamica del Sistema dei Controlli Interni entro il 31 dicembre 2016, consentendo agli Organi di Banca Popolare di Milano l'approfondimento dei risultati e la relativa presa d'atto prima del manifestarsi degli effetti della fusione e creando le basi per una consapevole definizione dell'architettura dei controlli riferita alla nascente nuova entità bancaria;
ha svolto l'analisi di legittimità di sua competenza ai fini del rilascio del parere ai sensi dell'art. 39 lettera t) e art. 5 lettera m) dello Statuto della Banca Popolare di Milano, al termine della quale ha espresso il proprio parere favorevole ai sensi dell'art. 39 lettera t) e 51 lettera m) dello Statuto stesso;
(Circolare n. 263/2006, Titolo V, Capitolo 5) e del Regolamento della Consob sulle operazioni con parti correlate (Delibera n. 17221 del 12.3.2010 e successive modifiche), nonché ai sensi dell'articolo 136 del Testo Unico Bancario (TUB), oltre che sul rispetto del Regolamento medesimo;
Alla luce dell'attività svolta, non sono emersi nell'esercizio 2016 fatti significativi tali da richiederne la segnalazione alle Autorità di Vigilanza, né osservazioni da formulare sul rispetto dei principi di corretta amministrazione.
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In continuità con il lavoro svolto dal Consiglio di Sorveglianza di Banca Popolare di Milano - testé sinteticamente richiamato - il Collegio Sindacale di Banco BPM S.p.A. ha proceduto a verificare e approfondire il processo di formazione e l'impostazione degli schemi del bilancio separato e consolidato dell'esercizio 2016 della Banca Popolare di Milano, nonché la loro conformità alle leggi ed ai regolamenti vigenti e la coerenza con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione.
In tale ambito ha incontrato in diverse occasioni il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari dell'ex Banca Popolare di Milano e dell'ex Banco Popolare (nominato nel medesimo ruolo in Banco BPM S.p.A.) e la Società di revisione PWC con il fine generale di garantire lo scambio di informazioni necessario, tra l'altro, all'espletamento della vigilanza prevista in capo al Collegio dall'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010 nonché allo scopo di esaminare le tematiche ritenute più rilevanti ai fini della predisposizione del bilancio 2016.
Inoltre, nei primi mesi dell'anno 2017 e fino alla redazione della presente Relazione, il Collegio Sindacale di Banco BPM:
Il Collegio di Banco BPM ha inoltre supervisionato l'adozione da parte del Consiglio di Amministrazione di determinazioni idonee ad assicurare un framework normativo interno adeguato a mantenere una corretta applicazione dei processi operativi senza soluzione di continuità rispetto al periodo antecedente la fusione, in attesa della completa integrazione informatica anche per quanto attiene il processo di formazione della informativa finanziaria. Ciò è stato ottenuto in primo luogo adottando un principio di "ultrattività" della normativa aziendale, ossia un'applicazione senza soluzione di continuità della
regolamentazione in uso presso le due ex Banche alla nuova realtà, progressivamente adeguata al perimetro Banco BPM.
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Sulla base delle principali evidenze acquisite nell'adempimento delle proprie funzioni, sono stati individuati taluni eventi rilevanti che hanno caratterizzato l'esercizio 2016 in merito ai quali, pur se già illustrati nella Relazione sulla gestione del Gruppo redatta dagli Amministratori (cui si rimanda), si ritiene opportuno fare nel seguito un richiamo:
(i) in data 24 maggio 2016 il Consiglio di Gestione, previo parere favorevole del Consiglio di Sorveglianza, ha deliberato il Progetto di Fusione volto alla nascita di una nuova società bancaria avente la forma della società per azioni (Banco BPM S.p.A.), in tal modo ottemperando anche alle disposizioni contenute nel Decreto Legge n. 3 del 24 gennaio 2015, convertito nella Legge n. 33 del 24 marzo 2015 (cd. "Riforma delle Banche Popolari"). Il Progetto di Fusione (unitamente all'atto costitutivo ed allo statuto della società Banco BPM S.p.A.) è stato quindi approvato dall'Assemblea Straordinaria dei Soci di Banca Popolare di Milano (e dalla contestuale Assemblea Straordinaria di Banco Popolare) in data 15 ottobre 2016. L'atto di fusione è stato stipulato in data 13 dicembre 2016 con efficacia dal 1° gennaio 2017.
Il Consiglio di Sorveglianza ha ritenuto di riferire sull'attività di vigilanza svolta sul processo di fusione con apposita Relazione - approvata a maggioranza dei suoi membri - resa all'Assemblea convocata per l'approvazione del relativo Progetto e disponibile sul sito internet www.bancobpm.it. Pertanto per ulteriori approfondimenti si rinvia al contenuto di detta Relazione nonché al verbale assembleare (disponibile anch'esso sul sito internet www.bancobpm.it) contenente anche le dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio di Sorveglianza su detta tematica.
Successivamente all'Assemblea del 15 ottobre 2016, il Consiglio di Sorveglianza ha proseguito la propria attività di monitoraggio incontrando i vertici del Banco Popolare e approfondendo, anche con l'aiuto di legali esterni, il tema del possibile impatto sulla fusione delle ordinanze emesse dal Consiglio di Stato in data 2 dicembre 2016 e in data 15 dicembre 2016 - tenuto anche conto della sentenza della Corte Costituzionale resa in data 21 dicembre 2016 sul giudizio di legittimità costituzionale promosso in via principale dalla Regione Lombardia con ricorso notificato il 22 maggio 2015 - ottenendo rassicurazioni sul fatto che l'eventuale pronuncia della Corte Costituzionale che dovesse dichiarare l'illegittimità costituzionale del decreto legge di riforma delle banche popolari non spiegherebbe effetti sulla validità e sull'efficacia dell'operazione di fusione tra BPM e Banco Popolare;
(ii) nel corso del secondo semestre 2016, Banca Popolare di Milano ha acquisito dai maggiori azionisti di minoranza (e soggetti loro riferibili) della controllata Banca Popolare di Mantova le relative partecipazioni (complessivamente rappresentanti circa il 30% del capitale sociale della Banca). Il Consiglio di Sorveglianza ha esaminato le condizioni e i termini dell'acquisto nella riunione del 6 settembre 2016 in quanto qualificata come operazione di "minore rilevanza" con parte correlata, verificandone l'interesse funzionale di BPM, la convenienza e la correttezza sostanziale delle relative condizioni, nell'ambito della programmata fusione tra BPM e il Banco Popolare anche alla luce di quanto riportato al punto successivo della presente Relazione;
letter contenente le draft recommendations. Le informazioni acquisite nel corso delle ispezioni nell'ambito delle interlocuzioni con i team ispettivi e della discussione dei risultati preliminari sono state tenute in considerazione ai fini dell'autonoma valutazione dei crediti per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2016 come dichiarato nella Relazione sulla Gestione. Gli esiti definitivi dell'attività ispettiva costituiranno oggetto di valutazione una volta ricevuto il rapporto da parte dell'Autorità di Vigilanza.
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A completamento della dovuta informativa all'Assemblea, vengono forniti nel seguito gli specifici ragguagli richiesti dalla Comunicazione Consob n. 1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti, resi sulla base dell'attività svolta nel 2016 dal Consiglio di Sorveglianza di Banca Popolare di Milano integrati, se del caso, con gli accertamenti condotti dal Collegio Sindacale di Banco BPM a far data dal suo insediamento:
Oltre a quanto rappresentato in merito nell'apposita sezione della presente Relazione, per una esauriente disamina delle operazioni di maggior rilievo poste in essere nell'esercizio si rimanda alla Relazione sulla gestione e alla Nota Integrativa a corredo del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016;
significative riguardanti casi di non conformità, effettiva o presunta, a leggi e regolamenti o disposizioni statutarie rilevati nel corso della revisione;
A seguito ed in relazione della suddetta denuncia, il Collegio Sindacale di Banco BPM ha ritenuto di condurre ulteriori approfondimenti atti a vagliare la fondatezza dei fatti denunciati. Pertanto il Collegio Sindacale ha esperito le adeguate indagini nel rispetto della legge, tra l'altro, richiedendo ed acquisendo apposito parere legale autonomo riguardo gli ambiti di propria operatività ed anche in merito alle specifiche contestazioni mosse dai Soci denunzianti e, all'esito di tali indagini e verifiche, tenuto conto anche delle attività precedentemente svolte dal Consiglio di Sorveglianza di BPM e dei pareri legali dallo stesso acquisti, ha concluso per l'insussistenza di fatti censurabili nell'operato dei Consiglieri di Gestione, all'epoca in carica, in relazione alle specifiche contestazioni mosse dai denunzianti, esclusa qualsivoglia indagine su contestazioni generiche e non adeguatamente circostanziate, in particolare ravvisando che:
l'informativa sulle modalità e le tempistiche del diritto di recesso sono state fornite con completezza ed in piena conformità alle leggi vigenti, tenuto conto dei dati disponibili per i Consiglieri di Gestione all'epoca in carica;
la tempistica di convocazione dell'assemblea straordinaria di fusione rispondeva ad esigenze strategiche dell'operazione stessa e risultava attenta alle esigenze di legge.
In considerazione di quanto precede, il Collegio Sindacale di Banco BPM non ha formulato alcuna proposta di intervento e/o correttiva dell'operato degli allora Consiglieri di Gestione, né ha ritenuto di dover effettuare ulteriori approfondimenti di indagine, salvo aver ravvisato l'esigenza, e così segnalato agli Amministratori, di monitorare l'andamento e gli esiti dei giudizi pendenti avanti la Corte Costituzionale e agli organi di giustizia amministrativa, onde tenerne debitamente ed adeguatamente conto.
Si segnala da ultimo che in data 23 gennaio 2017 alcuni Soci hanno impugnato la delibera assembleare di fusione;
Alla medesima Società di revisione sono stati conferiti ulteriori incarichi per servizi di attestazione per Euro 278.700 dalla Capogruppo. Con riferimento ad incarichi per altri servizi, la Capogruppo ha altresì corrisposto a PWC Euro 633.485 mentre le società del Gruppo Euro 3.630.
Il dettaglio di tali compensi viene altresì ripreso in allegato al bilancio separato e al bilancio consolidato di Banca Popolare di Milano come richiesto dall'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob;
Non sono stati corrisposti compensi per servizi di attestazione.
Il dettaglio di tali compensi viene altresì ripreso in allegato al bilancio separato e bilancio consolidato di Banca Popolare di Milano come richiesto dall'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob;
In particolare in data 24 maggio 2016 il Consiglio di Sorveglianza ha rilasciato al Consiglio di Gestione ai sensi degli artt. 39 e 51 dello Statuto di BPM il proprio parere sul Progetto di Fusione.
In data 12 settembre 2016 il Consiglio di Sorveglianza è stato inoltre sentito in conformità all'art. 28, comma 2 ter, del TUB e all'art. 39, comma 4 dello Statuto di BPM, sulla facoltà di limitare o rinviare in tutto o in parte il rimborso delle azioni oggetto di recesso;
Le principali variazioni all'assetto organizzativo avvenute nel corso dell'anno 2016 hanno riguardato la creazione di:
Sono state, inoltre, apportate anche alcune variazioni all'assetto organizzativo della Funzione Mercato, che è stato ridefinito al fine di garantire un presidio unico dei processi relativi allo sviluppo e all'offerta di prodotti e servizi della Banca.
Sono stati, infine, avviati interventi di analisi organizzativa sull'intero Gruppo a supporto dell'integrazione con Banco Popolare.
In merito alle tre funzioni di controllo (Internal Audit, Compliance, Risk Management), le condizioni previste dalla normativa finalizzate a garantire la loro indipendenza sono risultate, in generale, soddisfatte. Il Consiglio di Sorveglianza, tramite il Comitato per il Controllo Interno, ha inoltre accertato che le citate funzioni disponessero di un numero adeguato di risorse (sia a livello di Capogruppo sia a livello di controllate). In merito ai controlli di primo livello, di prima e seconda istanza, sono state evidenziate, dal Comitato per il Controllo Interno, aree di miglioramento sia in ambito organizzativo che di indipendenza;
Per maggiori dettagli sull'attività svolta dalle funzioni di controllo si rimanda a quanto riportato nella Relazione su Governo Societario nella sezione dedicata a BPM.
Le analisi condotte in tema di sicurezza informatica, pur in presenza di aree di miglioramento, hanno condotto ad un giudizio di sostanziale adeguatezza grazie sia alla predisposizione della normativa aziendale inerente alla gestione ed al controllo del sistema informativo che alla risoluzione di talune criticità emerse nel passato.
Il Consiglio di Sorveglianza, anche tramite il Comitato per il Controllo Interno e le funzioni di controllo, ha inoltre esaminato gli esiti degli accertamenti ispettivi condotti dall'Autorità di Vigilanza in tema di Trasparenza e ha monitorato lo stato di avanzamento dei lavori per le deadline pianificate nel corso del 2016.
In materia di anatocismo, il 23 novembre 2016 è stata pubblicata la sentenza n. 21951/16 emessa dal Tribunale di Roma con la quale il Giudice ha rigettato le domande formulate dalla Banca confermando l'inibitoria già concessa dal Tribunale di Milano. La Banca ha impugnato la sentenza, notificando a controparte, il 30 dicembre 2016, l'atto di appello.
Per completezza di informativa si segnala che, nel corso del 2016, sono state effettuate dal Consiglio di Sorveglianza congiuntamente con l'Organismo di Vigilanza, tramite i propri Presidenti, due comunicazioni a Banca d'Italia ex art. 52, comma 2 del D.Lgs. n. 231/2007 per alcune omesse registrazioni emerse in seguito all'assessment condotto dalla Funzione Antiriciclaggio, le cui cause sono state individuate consentendo l'avvio dei necessari interventi correttivi.
In merito alla gestione dei rischi, si segnala che l'anno 2016 è stato caratterizzato – oltre che dalle attività ordinarie inerenti, tra gli altri, il consolidamento dei processi di Risk Appetite Framework, la valutazione interna dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e della liquidità (ILAAP), l'autovalutazione del sistema di gestione dei rischi operativi – dal completamento delle attività inerenti il Sistema Interno di Rating (SIR), nell'ambito del progetto A-IRB e dalla gestione dell'esercizio di Stress Test BCE;
rilevanza, possano inficiare il giudizio di adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili poste a presidio di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione, in conformità ai vigenti principi contabili internazionali.
Nell'ambito della propria Relazione ai fini del rilascio dell'attestazione prevista dall'art. 154-bis del TUF (esaminata dal Collegio Sindacale di Banco BPM), il Dirigente Preposto ha espresso un giudizio di sostanziale adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili che governano la formazione del bilancio, elaborato alla luce della valutazione del rischio residuo presente nei "macro ambiti" analizzati e degli interventi di mitigazione identificati. Nell'espressione del proprio giudizio il Dirigente Preposto ha tenuto conto, tra l'altro, degli interventi attuati nel corso del 2016 alla luce di evidenze rilevate con riferimento al precedente esercizio, constatando l'esistenza di limitate aree di miglioramento (prevalentemente di tipo organizzativo o di adozione/aggiornamento della normativa interna) che non influenzano, peraltro, la valutazione complessiva espressa.
Il Collegio Sindacale di Banco BPM non ha pertanto osservazioni da formulare sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile e sulla sua affidabilità a rappresentare correttamente i fatti di gestione. Con riferimento all'informativa contabile contenuta nei bilanci separato e consolidato al 31 dicembre 2016 di BPM, va osservato che è stata resa l'attestazione senza rilievi dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'art. 81 ter del vigente Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999;
in conclusione, a compendio dell'attività di vigilanza svolta dal Consiglio di Sorveglianza, il Collegio Sindacale di Banco BPM non ritiene che ricorrano i presupposti che rendano necessario esercitare la facoltà di formulare proposte all'Assemblea ai sensi dell'art. 153, comma 2, del TUF in merito all'approvazione del bilancio di BPM al 31 dicembre 2016 e alle materie di propria competenza.
Milano, 16 marzo 2017
Il Collegio Sindacale di Banco BPM S.p.A.
f.to Prof. Marcello Priori, Presidente
f.to Dott. Gabriele Camillo Erba
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