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Banca Popolare di Sondrio

Pre-Annual General Meeting Information Apr 8, 2025

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Pre-Annual General Meeting Information

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ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEI SOCI 30 APRILE 2025

Il presente documento, predisposto in formato PDF per agevolare la lettura del Bilancio d'esercizio, non costituisce adempimento agli obblighi derivanti dalla Direttiva 2004/109/CE (la «Direttiva Transparency») e dal Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il «Regolamento ESEF» - European Single Electronic Format). A tali fini, è stato elaborato apposito formato XHTML, disponibile sul sito istituzionale della Banca Popolare di Sondrio https://istituzionale.popso.it/

ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEI SOCI 30 APRILE 2025

Banca Popolare di Sondrio S.p.A. Società per azioni Sede sociale e Direzione generale: ITALIA - 23100 Sondrio (SO) - Piazza Garibaldi 16 Tel. 0342 528.111 - Fax 0342 528.204 Indirizzi Internet: https://www.popso.it – https://istituzionale.popso.it E-mail: [email protected] - Indirizzo PEC: [email protected] Codice Fiscale e iscrizione al Registro Imprese di Sondrio al n. 00053810149 Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842 Intermediazione monetaria di istituti monetari diverse dalle banche centrali Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, iscritto all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia Società appartenente al GRUPPO IVA Banca Popolare di Sondrio 01086930144 Capitale sociale: € 1.360.157.331 – Riserve: € 1.564.088.615 (Dati approvati dall'Assemblea dei soci del 27 aprile 2024)

ORGANI SOCIETARI 15
PREFAZIONE DEL PRESIDENTE 17
CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA 22
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE 31
SINTESI DEI RISULTATI ECONOMICI E PATRIMONIALI 32
CONTESTO MACROECONOMICO DI RIFERIMENTO 33
ESPANSIONE TERRITORIALE 37
DATI PATRIMONIALI 39
DATI ECONOMICI 49
RISORSE UMANE 52
LA GESTIONE DEI RISCHI 54
ALTRE INFORMAZIONI 61
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 70
LA PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE 71
PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL'UTILE D'ESERCIZIO 72
RELAZIONI SULLE PROPOSTE CONCERNENTI LE MATERIE ALL'ORDINE DEL GIORNO 75
SCHEMI DEL BILANCIO DELL'IMPRESA 88
STATO PATRIMONIALE 89
CONTO ECONOMICO 91
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA 92
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 93
RENDICONTO FINANZIARIO 95

NOTA INTEGRATIVA 97
PARTE A - POLITICHE CONTABILI97
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE 138
PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 177
PARTE D - REDDITIVITÀ COMPLESSIVA 191
PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA 192
PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO 302
PARTE G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA 305
PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 306
PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI 308
PARTE L - INFORMATIVA DI SETTORE 310
PARTE M - INFORMATIVA SUL LEASING 311
ALLEGATI 313
BILANCI DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE 318
ATTESTAZIONI E ALTRE RELAZIONI 332
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2024 AI SENSI DELL'ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO
CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI 333
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO D'ESERCIZIO 334
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 342
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE DEL GRUPPO 374
SINTESI DEI RISULTATI ECONOMICI E PATRIMONIALI CONSOLIDATI E INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE 375
COMPOSIZIONE DEL GRUPPO BANCARIO 378
CONTESTO ECONOMICO GENERALE 379
ESPANSIONE TERRITORIALE 379
DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI 380
DATI ECONOMICI CONSOLIDATI 390
RISORSE UMANE 394
ALTRE INFORMAZIONI 394
RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ 397
FATTI DI RILIEVO E PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE 620

SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO BANCA POPOLARE DI SONDRIO AL 31
DICEMBRE 2024 621
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 622
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO624
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA625
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 626
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO628
NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA 630
PARTE A - POLITICHE CONTABILI 630
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO678
PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 721
PARTE D - REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA737
PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA738
PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO CONSOLIDATO 814
PARTE G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA817
PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE819
PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI 821
PARTE L - INFORMATIVA DI SETTORE823
PARTE M - INFORMATIVA SUL LEASING832
ATTESTAZIONI E ALTRE RELAZIONI 834
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2024 AI SENSI DELL'ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO
CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI 835
ATTESTAZIONE DELLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ AI SENSI DELL'ART. 154-BIS, COMMA 5-TER, DEL DECRETO
LEGISLATIVO 24 FEBBRAIO 1998, N. 58 836
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO837
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SULLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ845
PARTE STRAORDINARIA 851
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IL PROGRESSO DELLA BANCA POPOLARE DI SONDRIO NELLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO ... 855

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ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE

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ORGANI SOCIETARI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente VENOSTA cav. prof. avv. FRANCESCO
Vicepresidente STOPPANI dott. LINO ENRICO*
Consigliere delegato PEDRANZINI cav. lav. rag. dott. MARIO ALBERTO**
Consiglieri CORDONE dott. ing. NICOLA
CREDARO LORETTA*
DORO avv. ANNA
FALCK dott. ing. FEDERICO*
GIAY dott. ROBERTO
MALAGUTI prof.ssa avv. MARIA CHIARA
MOLLA dott. PIERLUIGI*
NEERVOORT dott.ssa SÉVERINE MÉLISSA HARMINE
RECCHI cav. lav. dott. ing. GIUSEPPE
ROSSI dott.ssa prof.ssa SERENELLA
STEFINI dott.ssa SILVIA
ZAMBELLI dott.ssa ROSSANA

COLLEGIO SINDACALE

Presidente VAGO dott. CARLO MARIA
Sindaci effettivi DE BUGLIO dott. MASSIMO
VITALI dott.ssa LAURA
Sindaci supplenti CAPITANIO dott. MARCO FABIO
VIDO dott. PAOLO

DIREZIONE GENERALE

Direttore generale PEDRANZINI cav. lav. rag. dott. MARIO ALBERTO
Vicedirettori generali ERBA rag. MARIO
GUSMEROLI rag. MILO
POLETTI rag. dott. CESARE
Dirigente preposto alla redazione dei

documenti contabili societari ORIETTI rag.a dott.ssa SIMONA

* Membri del Comitato esecutivo

** Membro del Comitato esecutivo e Segretario del Consiglio di amministrazione

PREFAZIONE DEL PRESIDENTE

Signori Soci,

la speranza di porre fine ai conflitti che nel corso del 2024 hanno colpito il Medio Oriente e la parte orientale dell'Europa sembra farsi più concreta in questo avvio d'anno. La comunità internazionale dovrà operare per dare fondamento a un fattivo dialogo volto a ripristinare le regole della pacifica convivenza.

L'economia mondiale ha registrato nell'esercizio in commento un andamento abbastanza dinamico, anche se differenziato a livello delle singole aree. I commerci internazionali hanno riflesso tale tendenza.

In un sistema creditizio che ha ancora beneficiato di una congiuntura favorevole, la nostra banca si è mossa lungo una traiettoria di sostenuto sviluppo, in continuità con la propria missione di appoggio alle economie dei territori serviti. È stata un'importante riconferma della capacità di creare valore in maniera costante, nell'interesse degli azionisti e di tutti gli stakeholder. Ne hanno beneficiato il livello di patrimonializzazione e pure la valutazione del nostro titolo espressa dal mercato.

I dati contabili offrono la rappresentazione di un esercizio conclusosi con il miglior utile di sempre: 510,517 milioni, in aumento del 29,98% rispetto all'anno precedente. Un risultato di assoluto rilievo, frutto dell'impegno del nostro personale, costituito di 3.153 unità, in aumento di 120.

Esponiamo quindi i principali dati di bilancio.

Il totale dell'attivo si è portato a 50.697,726 milioni, -1,35%. Il patrimonio, comprensivo delle riserve da valutazione e dell'utile di periodo, è risultato pari a 3.464,321 milioni, +8,99%.

La raccolta diretta è salita a 40.854 milioni, +7,02%, mentre i finanziamenti a clientela sono ammontati a 27.948 milioni, +3,61%.

Il margine d'interesse è stato pari a 1.012,251 milioni, +19,53%; le commissioni nette hanno cifrato 371,730 milioni, +7,47%. Il margine d'intermediazione ha sommato 1.497,064 milioni, +15,37%.

L'azione Banca Popolare di Sondrio ha chiuso l'anno in deciso aumento: +38,91%. La compagine sociale è ammontata a 136.824 soci.

Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit spa, Banca della Nuova Terra spa e le altre società del Gruppo Bancario hanno contribuito ad ampliare e qualificare la nostra offerta commerciale, con positivi risultati economici.

Il Presidente (Francesco Venosta)

Signori Soci,

prima di dar corso ai lavori veri e propri, riteniamo doveroso, analogamente al passato, ricordare le persone venute a mancare dopo l'assemblea dell'anno scorso e che in vita erano particolarmente vicine alla nostra banca.

Iniziamo con il dipendente signor Mauro Paoli di Vione (BS), nato a Breno il 29 marzo 1976 e deceduto il 10 agosto 2024.

Assunto il primo giugno 1998, era stato destinato all'agenzia di Darfo Boario Terme per poi essere trasferito a ottobre 2007 all'agenzia di Edolo. Era inquadrato nella terza area, quarto livello.

Di lui rammentiamo la lunga collaborazione e l'attaccamento all'azienda.

Il ragionier Antonio Rovedatti di Albosaggia, nostro dipendente in quiescenza, nato il 10 gennaio 1944, è morto il 17 giugno 2024.

Assunto il 1° febbraio 1971, aveva prestato servizio in alcuni uffici della sede centrale, tra cui lo Sviluppo. Dopo esperienze presso le sedi di Sondrio, Milano e l'agenzia di Ponte in Valtellina, era stato direttore delle filiali di Albosaggia, San Pietro Berbenno e Montagna in Valtellina, incombenza quest'ultima durata dal 19 aprile 1993 al 30 aprile 2003, vigilia del suo pensionamento. Aveva la qualifica di quadro direttivo, quarto livello.

Diversificato e impegnativo il lavoro da lui svolto.

Veniamo ad altro dipendente in quiescenza, il ragionier Pietro Luigi Tosco di Milano, nato il 4 ottobre 1940, deceduto il 7 luglio 2024.

Era entrato nell'organico di questa banca il primo dicembre 1986, dopo aver maturato lunga esperienza presso un altro istituto di credito. Assegnato alla sede di Milano con la qualifica di funzionario, vi è rimasto fino al 31 dicembre 1999, ponendosi in quiescenza per raggiunti limiti di età.

Il ragionier Tosco ha proseguito a operare con noi in qualità di consulente, con immutate solerzia e vicinanza aziendale.

La sondriese ragioniera Marisa Zarucchi, nata il primo giugno 1930, è venuta a mancare il 15 luglio 2024.

Assunta da questa banca il primo giugno 1957, era stata assegnata all'Ufficio contabilità della sede centrale per poi passare in agosto di quell'anno all'Ufficio portafoglio. Nel 1969 era stata inserita nell'Ufficio crediti speciali, rimanendovi fino al 31 luglio 1992 e collocandosi quindi in pensione. Aveva il grado di funzionaria.

La ragioniera Zarucchi aveva continuato la collaborazione come consulente della Cassa Assistenza Sanitaria di questa banca, mettendo quotidianamente in atto la precisione e lo scrupolo che la contraddistinguevano.

Persona d'altri tempi, sempre cortese, instancabile lavoratrice, rigorosa con se stessa, sono alcune delle virtù alle quali va aggiunto il suo grande attaccamento all'azienda. La ricordiamo con speciale riconoscenza.

Il geometra Giulio Fognini di Sondrio, nostro dipendente in quiescenza, nato a Tartano (SO) il 22 settembre 1941, è deceduto il 13 agosto 2024.

Era entrato in banca il 5 giugno 1970 e assegnato al Servizio Tecnico, Prevenzione e Sicurezza della sede centrale, dove ha operato ininterrottamente fino al 30 giugno 1999, dimessosi per pensionamento con effetto dal 1° luglio dello stesso anno. Aveva la qualifica di quadro direttivo, secondo livello.

Era un collaboratore preparato, serio, disponibile.

Veniamo al ragionier Carlo Miro di San Giacomo di Teglio (SO), nato il 12 marzo 1953 e venuto a mancare il 23 agosto 2024.

Era entrato a far parte della nostra banca il 1° luglio 1976 e destinato alla succursale di Tirano.

Trasferito dopo un anno a Sondrio presso la sede centrale, era approdato dapprima all'Ufficio contabilità e poi, dal luglio 1982, all'Amministrazione titoli del Servizio finanza. Il suo rapporto di lavoro si era concluso con il 31 dicembre 2016, giorno antecedente al suo pensionamento. Era inquadrato nella terza area, terzo livello.

Persona pacata, paziente. Di lui sottolineiamo la serietà operativa.

Il ragionier Paolo Bevilacqua di Bollate, dipendente in quiescenza di questa Popolare, nato il 7 gennaio 1954 a Castellucchio (MN), è morto il 20 settembre 2024.

Da noi assunto il 2 novembre 1988 con passaggio diretto da altra istituzione, aveva preso servizio presso la sede di Milano e, dopo una parentesi lavorativa quadriennale all'agenzia 2 della stessa città, era rientrato in sede, rimanendovi fino al 31 dicembre 2018, giorno antecedente il pensionamento. Apparteneva alla terza area, quarto livello.

Apprezzata la sua lunga collaborazione.

Il 1° gennaio 2025 è deceduto il conte dottor Nicolò Melzi di Cusano, nato a Milano nel 1938, legato alla Valtellina da generazioni.

Persona preparata, Maestro di vita, dotato di grandi doti umane e professionali. Di Italease spa aveva dapprima ricoperto l'Ufficio di direttore generale per assumere quello di presidente dal 2002 al 2005.

Tra gli altri incarichi di prestigio ricordiamo quelli di vicepresidente di Assilea, associazione che raggruppa le società di leasing italiane, e, dal 2016 al 2022, di consigliere di amministrazione di Factorit spa.

Quanto alla nostra banca, ricordiamo la carica di consigliere di amministrazione, da lui assunta il 6 ottobre 1992 e durata fino al 23 aprile 2016, quindi oltre 23 anni. Il conte Nicolò Melzi di Cusano era persona saggia, garbata, prodiga di illuminate idee che trasferiva al Consiglio della nostra istituzione con entusiasmo e passione.

Il 1° ottobre 2024 è venuto a mancare il dottor Pio Bersani di Milano, nato il 28 febbraio 1935 a Carmagnola (TO).

Laureato in economia e commercio, era professionista di valore nell'ambito della revisione contabile e della consulenza amministrativa, competenze esercitate a lungo presso la società internazionale Arthur Andersen & Co. Dal 1974 al 1976 è stato direttore di IFI Spa e dal 1977 al 1979 direttore amministrativo di Fiat Spa.

Nel 1979 ha fondato con il professor Marco Vitale lo Studio Bersani–Vitale Srl di Milano, importante realtà nel campo della consulenza strategico–economica e organizzativa.

Dal 4 giugno 2003 al 17 marzo 2015 ha ricoperto, con scrupolosa dedizione, l'Ufficio di sindaco effettivo della nostra banca.

Il 23 maggio 2024 è morto il professor avvocato Franco Anelli di Milano, nato a Piacenza il 26 giugno 1963.

A 23 anni si laurea in giurisprudenza presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con 110 e lode. Ricopre l'incarico di professore associato di istituzioni di diritto privato nella facoltà di Economia e Commercio di tale università, della quale in seguito è ordinario di diritto privato nella sede di Piacenza prima, e di Milano poi (2011/2012). Ha ricoperto l'incarico di docente anche presso altri atenei.

Nel 1998 diviene avvocato cassazionista, abilitato quindi a patrocinare davanti alla Corte di Cassazione.

Dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano era magnifico rettore, giunto al terzo mandato consecutivo, peraltro in via di conclusione.

Il professor Franco Anelli soleva favorire il dialogo con le nuove generazioni e promuovere i valori

cristiani in ambito universitario.

Invitato da questa banca, era venuto a Sondrio il 13 ottobre 2017 e aveva tenuto un'indimenticabile conferenza nella nostra sala Fabio Besta sul tema "Il futuro dell'università: innovazione, competizione internazionale e responsabilità sociale". La manifestazione aveva riscosso largo consenso. Il testo della pubblica conversazione è stato ospitato sul numero di dicembre 2017 del nostro Notiziario.

Il 6 luglio 2024 è morto Paolo Pirruccio di Delebio, nato a Palazzolo Acreide, provincia di Siracusa, cittadina barocca dalle radici greche. Aveva 81 anni.

Persona dai molteplici interessi, moralmente rigoroso, socievole e mite. A mano a mano che il tempo passa, la sua passione per la cultura e la scrittura è sempre più intensa, tant'è che collabora ad alcuni giornali. E' inoltre autore di libri su Delebio e su qualche personaggio valtellinese.

Paolo Pirruccio nutriva ammirazione pure per l'attività culturale riconducibile alla nostra banca, ragione per la quale ha scritto qualcosa anche per il nostro Notiziario.

A dicembre 2024 si è spento il professor Eugenio Borgna di Borgomanero (NO), psichiatra e saggista. Aveva 94 anni.

Si laurea in medicina e chirurgia nel 1954 presso l'Università degli Studi di Torino e nel 1957 si specializza in malattie nervose e mentali all'Università Statale di Milano, dove esercita anche la libera docenza.

Dopo essere stato il responsabile del reparto psichiatrico dell'Ospedale di Pavia, nel 1963 assume l'Ufficio di direttore del Servizio psichiatrico dell'Ospedale Maggiore di Novara, di cui diviene primario emerito.

Psichiatra riflessivo, attento al malato, ha adottato metodi di cura fino ad allora inusuali, ponendo al centro e sopra tutto il paziente e il dialogo.

Il professor Borgna era persona colta, amante del sapere. Ha lasciato numerosi saggi e pubblicazioni di raro interesse.

Piace poter affermare che egli ha collaborato anche al Notiziario della nostra banca per oltre un decennio: una collaborazione di qualità e spessore.

Il 27 dicembre 2024 è morto a 89 anni l'editorialista, scrittore e personaggio televisivo dottor Gian Paolo Ormezzano di Torino.

Dopo gli studi, si dedica al giornalismo con successo, scrivendo per Tuttosport, il Guerin Sportivo, La Stampa di Torino e La Famiglia Cristiana.

Nel 1962 approda al piccolo schermo come commentatore di trasmissioni televisive e opinionista.

La sua passione sportiva è riscontrabile pure nei suoi diversi libri di successo, realizzati con cura e dedizione.

Il dottor Ormezzano ha riservato del tempo anche per le iniziative culturali promosse dalla nostra banca, tra cui il Notiziario, sul quale ha scritto interessanti articoli sulla materia a lui congeniale dello sport. Non si può, inoltre, non sottolineare il suo appassionato contributo dal titolo "Ferdy e Hugo all'italiana", facente parte della corposa monografia sui campioni delle due ruote del passato Kübler e Koblet, pubblicata nello spaccato culturale della Relazione d'esercizio 2006 della nostra controllata Banca Popolare di Sondrio "SUISSE" SA di Lugano.

Il 14 gennaio 2025 è morto a Roma il professor Furio Colombo, nato a Châtillon (Valle d'Aosta) il 1° gennaio 1931.

Si laurea giovanissimo in giurisprudenza, ma la sua vera passione è quella di giornalista e scrittore. Realizza documentari, è autore di saggi e libri di successo, contribuisce a produzioni di film. La sua vocazione giornalistica si evidenzia, tra l'altro, come attento e capace corrispondente dagli Stati Uniti d'America per i quotidiani La Stampa e la Repubblica. Tra le testate per cui ha scritto, spiccano il New York

Times e la New York Review of Books. Ha diretto l'Unità dal 2001 al 2005 ed è stato co-fondatore ed editorialista de Il Fatto Quotidiano.

Si è speso non poco anche in politica, ricoprendo vari incarichi con scrupolo e onorando al meglio le funzioni di deputato e senatore in più legislature.

Rimarchiamo la sua attenzione e la considerazione anche per questa banca, culminate con la venuta a Sondrio nella nostra sede centrale il 23 maggio 1994, giorno in cui tenne un'indimenticabile conferenza sul tema: "Gli altri, che farne. Un intervento sulla solidarietà". L'evento ebbe grande risonanza e folta partecipazione di pubblico.

Il 1° marzo 2025 è morto l'ambientalista architetto Fulco Pratesi di Roma, nato il 6 settembre 1934.

Laureatosi in architettura nel 1960, esercita la professione solo per un breve periodo per dedicarsi al giornalismo e all'attenzione per la conservazione dell'ambiente e della fauna, il che nel 1966 lo porta a fondare l'Associazione Italiana per il World Wildlife Fund, ora nota come WWF Italia, di cui ha assunto l'Ufficio di presidente per anni e anni, divenendo poi presidente onorario.

Appassionato anche di politica, ha svolto il ruolo di deputato della Repubblica dall'aprile '92 al marzo '94.

Come giornalista, ha scritto per il Corriere della Sera, L'Espresso e tante altre riviste. E' inoltre autore di numerose importanti opere librarie.

Persona sensibile, di nobili sentimenti, geniale nelle idee, alla mano. La nostra banca ha avuto modo di apprezzare da vicino il suo valore nel campo culturale, avendo egli collaborato molto a lungo al nostro Notiziario con articoli di pregio e grande attualità.

Sull'argomento "vita–morte" si possono formulare infinite considerazioni. Ad esempio, il poeta portoghese Fernando Pessoa così si esprime in una poesia: "Quando l'erba crescerà sulla mia tomba, sia lì il segno che mi si dimentichi del tutto. La Natura mai si ricorda, per questo è bella. E se si prova il bisogno morboso di 'interpretare' l'erba verde sulla mia tomba, dite pure che continuo a verdeggiare e ad essere naturale.". Il regista e scrittore Mario Soldati nel libro "L'avventura in Valtellina" scrive, sfiorando il tema: "Pensare alla morte di altri, che ci hanno preceduto, arricchisce la nostra vita, allarga l'orizzonte del nostro bisogno di amare.".

Convocazione di assemblea

Relazione finanziaria annuale 2024 Convocazione di Assemblea

BANCA POPOLARE DI SONDRIO

Società per azioni - Fondata nel 1871 - Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842, all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0, al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Capitale sociale € 1.360.157.331 costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie - Riserve € 1.564.088.615

CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA

L'Assemblea della Banca Popolare di Sondrio spa (la "Banca") è convocata in sede ordinaria e straordinaria presso la sede legale in Sondrio, piazza Garibaldi n. 16, per le ore 16.00 di mercoledì 30 aprile 2025 in unica convocazione, per deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO PARTE ORDINARIA

  • 1) Bilancio al 31 dicembre 2024:
    • a) Presentazione del bilancio al 31 dicembre 2024: relazione degli amministratori sulla gestione; relazione del Collegio sindacale; deliberazioni inerenti e conseguenti; presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 e della relativa relazione degli amministratori sulla gestione;
    • b) Destinazione dell'utile dell'esercizio 2024 e distribuzione del dividendo; deliberazioni inerenti e conseguenti;
  • 2) Deliberazioni in tema di remunerazione:
    • a) Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti:
      • a1) approvazione delle Politiche di remunerazione 2025 del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio;
      • a2) approvazione con deliberazione non vincolante dei compensi corrisposti nell'esercizio 2024;
    • b) Approvazione del Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza;
    • c) Approvazione del Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza;
    • d) Autorizzazione all'utilizzo delle azioni proprie già in carico al servizio del Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, e/o al servizio del Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza;
  • 3) Nomina per il triennio 2025-2027 di cinque amministratori;
  • 4) Determinazione del compenso degli amministratori.

PARTE STRAORDINARIA

1) Proposta di modifica dell'articolo 49 dello Statuto sociale; deliberazioni inerenti e conseguenti.

Capitale sociale

Il capitale sociale, sottoscritto e versato, ammonta a € 1.360.157.331, costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie. Ogni azione attribuisce il diritto a un voto. La Banca detiene n. 3.597.215 azioni proprie.

Partecipazione all'Assemblea

Ai sensi dell'articolo 83-sexies del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, sono legittimati a intervenire in Assemblea, esclusivamente per il tramite del Rappresentante designato con le modalità infra precisate, i soggetti che risulteranno titolari del diritto di voto al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data dell'Assemblea (17 aprile 2025 - "record date"), e per i quali sia pervenuta alla Banca la relativa comunicazione effettuata dall'intermediario abilitato.

Pertanto, coloro i quali risulteranno titolari delle azioni della Banca solo successivamente a tale data non avranno diritto di intervenire e di votare in Assemblea.

La comunicazione dell'intermediario dovrà pervenire alla Banca entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea (ossia entro il 25 aprile 2025). In ogni caso, si applica il disposto dell'articolo 83-sexies, comma 4, del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, e pertanto resta ferma la legittimazione all'intervento e al voto qualora le comunicazioni siano pervenute alla Banca oltre il termine del 25 aprile 2025 sopra indicato, purché entro l'inizio dei lavori.

Si precisa che anche i Soci le cui azioni risultano depositate presso la Banca o presso la Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA devono richiedere ai sensi dell'articolo 42 del Provvedimento Banca d'Italia-Consob del 13 agosto 2018, l'emissione della comunicazione attestante la legittimazione all'esercizio del diritto di voto.

Ai sensi di quanto previsto dall'art. 106, commi 4 e 7, del D.L. 17 marzo 2020 n. 18, così come successivamente modificato e integrato (da ultimo dal D.L. 27 dicembre 2024 n. 202, convertito con modificazioni dalla L. 21 febbraio 2025 n. 15), l'intervento in Assemblea degli aventi diritto si svolgerà, senza accesso ai locali assembleari, esclusivamente tramite il Rappresentante designato ex art. 135 undecies del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, con le modalità di cui infra.

Non è previsto l'utilizzo di procedure di voto a distanza o per corrispondenza.

La partecipazione degli Amministratori, dei Sindaci, del Segretario della riunione, del Rappresentante della società di revisione e del Rappresentante designato avverrà anche, se del caso, mediante l'utilizzo di sistemi di collegamento a distanza, nel rispetto delle disposizioni vigenti ed applicabili.

Intervento tramite il Rappresentante designato.

In conformità all'art. 106, comma 4, D.L. 17 marzo 2020 n. 18, così come successivamente modificato e integrato, l'intervento in Assemblea di coloro ai quali spetta il diritto di voto è consentito esclusivamente per il tramite del Rappresentante designato ex articolo 135-undecies del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, (il "Rappresentante designato") mediante conferimento, senza spese per il delegante (eccezion fatta per le eventuali spese di spedizione), di apposita delega contenente istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte di delibera in merito agli argomenti posti all'ordine del giorno.

La Banca ha individuato, quale Rappresentante designato, Computershare S.p.A., con sede in Milano e con uffici in Torino, via Nizza 262/73.

La delega al Rappresentante designato, con le istruzioni di voto, dovrà essere conferita entro la fine del secondo giorno di mercato aperto precedente la data dell'Assemblea (ossia entro il 28 aprile 2025), utilizzando lo specifico modulo che sarà disponibile sul sito internet della Banca all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci recante altresì le modalità che gli

aventi diritto potranno utilizzare per conferire la delega, nonché per revocare, entro il medesimo termine, la delega e le istruzioni di voto conferite. In alternativa, la delega potrà essere trasmessa, entro il medesimo termine, utilizzando l'apposito applicativo web, disponibile nel sito internet della Banca all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci, predisposto e gestito direttamente da Computershare S.p.A. e attraverso il quale sarà possibile procedere alla compilazione guidata del modulo di delega e delle istruzioni di voto.

Al Rappresentante designato potranno altresì essere conferite deleghe o subdeleghe ai sensi dell'art. 135-novies del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, in deroga all'art. 135-undecies del medesimo Decreto, con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte di delibera in merito agli argomenti posti all'ordine del giorno, potendo a tal fine essere utilizzato lo stesso modulo di cui sopra da inviare a Computershare S.p.A. nei termini e con le modalità indicati nel modulo stesso. Le deleghe e subdeleghe potranno essere conferite anche mediante documento informatico sottoscritto in forma elettronica ai sensi dell'art. 21, comma 2, del D.Lgs. 7 marzo 2005 n. 82 e notificate a Computershare S.p.A. via posta elettronica all'indirizzo [email protected].

Le deleghe e subdeleghe avranno effetto per le sole proposte in relazione alle quali siano conferite istruzioni di voto.

Integrazione dell'ordine del giorno e presentazione di nuove proposte di delibera

Secondo quanto previsto dall'articolo 13 dello Statuto, i soci che, anche congiuntamente, rappresentino una quota di partecipazione complessiva non inferiore al 2,5% del capitale sociale possono chiedere l'integrazione dell'ordine del giorno ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno, entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'Assemblea, secondo i termini e le modalità fissati dall'articolo 126-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza.

Le domande dovranno indicare gli ulteriori argomenti proposti, ovvero le proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno e dovranno essere presentate per iscritto, oppure trasmesse a mezzo raccomandata a.r., presso la sede sociale della Banca Popolare di Sondrio spa in Sondrio, piazza Garibaldi 16, ovvero inviate via posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected], con indicazione, nell'oggetto della e-mail, della dicitura "Assemblea 2025 – integrazione odg/proposte di deliberazione".

I richiedenti dovranno far pervenire alla Banca - tramite il proprio intermediario – le comunicazioni attestanti la legittimazione all'esercizio del diritto ai sensi dell'articolo 43 del Provvedimento Banca d'Italia-Consob del 13 agosto 2018.

Entro il medesimo termine e con le medesime modalità, i soci che richiedono l'integrazione dovranno predisporre e trasmettere al Consiglio di amministrazione della Banca una relazione che riporti la motivazione delle proposte di deliberazione sulle nuove materie di cui propongono la trattazione ovvero la motivazione delle ulteriori proposte di deliberazione presentate su materie già all'ordine del giorno.

Delle eventuali integrazioni dell'ordine del giorno o della eventuale presentazione di proposte di deliberazione sulle materie già all'ordine del giorno verrà data notizia, con le stesse modalità di pubblicazione del presente avviso, almeno quindici giorni prima della data fissata per l'Assemblea (ovvero entro il 15 aprile 2025). Contestualmente, saranno messe a disposizione del pubblico, nelle medesime forme previste per la documentazione relativa all'Assemblea, le relazioni predisposte dai richiedenti l'integrazione e/o le ulteriori proposte di deliberazione presentate, accompagnate dalle eventuali valutazioni del Consiglio di amministrazione.

L'integrazione dell'ordine del giorno non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta del Consiglio di amministrazione o sulla base di un progetto o di

una relazione da esso predisposta, diversa da quelle indicate all'articolo 125-ter, comma 1, del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza.

I soggetti cui spetta il diritto di voto, anche se rappresentano meno di un quarantesimo del capitale sociale, possono presentare individualmente proposte di deliberazione e/o votazione sugli argomenti all'ordine del giorno. In relazione al fatto che l'intervento in Assemblea è consentito esclusivamente tramite il Rappresentante designato, tali proposte dovranno essere presentate con le modalità sopra richiamate entro il quindicesimo giorno precedente la data fissata per l'Assemblea (ovvero entro il 15 aprile 2025). Le proposte – previa verifica della loro pertinenza rispetto agli argomenti all'ordine del giorno, nonché della loro correttezza e completezza rispetto alla normativa applicabile – saranno pubblicate entro i due giorni successivi alla scadenza del relativo termine di presentazione (ovvero entro il 17 aprile 2025) sul sito internet della Banca, al fine di mettere in grado gli aventi diritto al voto di esprimersi consapevolmente, anche tenendo conto di tali nuove proposte e, pertanto, consentire al Rappresentante designato di raccogliere eventuali istruzioni di voto anche sulle medesime.

La legittimazione a formulare le proposte dovrà essere attestata dalla comunicazione prevista dall'art. 83-sexies del TUF effettuata dall'intermediario ai fini dell'intervento in Assemblea e dell'esercizio del diritto di voto.

Diritto di porre domande prima dell'Assemblea sulle materie all'ordine del giorno

Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono proporre domande sulle materie all'ordine del giorno unicamente prima dell'Assemblea, presentandole non oltre la record date, ovvero entro il 17 aprile 2025, per iscritto, oppure trasmettendole a mezzo raccomandata a.r., presso la sede sociale della Banca Popolare di Sondrio spa in Sondrio, piazza Garibaldi 16, ovvero inviandole tramite posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected], con indicazione, nell'oggetto della e-mail, della dicitura "Assemblea 2025 – domande sulle materie all'ordine del giorno".

I richiedenti dovranno far pervenire alla Banca – tramite il proprio intermediario – le comunicazioni attestanti la legittimazione all'esercizio del diritto ai sensi dell'articolo 43 del Provvedimento Banca d'Italia-Consob del 13 agosto 2018 o la comunicazione per l'intervento in assemblea ai sensi dell'articolo 83-sexies del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, anche successivamente all'invio delle domande, purché entro il terzo giorno successivo alla record date (ossia entro il 20 aprile 2025).

In considerazione del fatto che l'intervento in Assemblea è consentito esclusivamente tramite il Rappresentante designato, alle domande tempestivamente pervenute e pertinenti alle materie all'ordine del giorno sarà data risposta entro il 27 aprile 2025 in apposita sezione del sito internet della Banca. La Banca potrà fornire risposta unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto.

La Banca non darà riscontro alle domande che non rispettino le modalità, i termini e le condizioni sopra indicati.

Nomina per il triennio 2025-2027 di cinque amministratori

Con riferimento al punto 3) all'ordine del giorno dell'Assemblea ordinaria - Nomina per il triennio 2025-2027 di cinque amministratori – si ricorda che il Consiglio di amministrazione si rinnova per un terzo ogni esercizio in base all'anzianità di carica.

Hanno il diritto di presentare una lista soltanto i soci che, alla data di presentazione della lista medesima, siano titolari, da soli o insieme ad altri, di azioni con diritto di voto complessivamente rappresentanti almeno l'1% del capitale sociale. Ogni socio non può presentare, o concorrere a presentare, né votare, neppure per interposta persona o tramite società fiduciaria, più di una lista. I soci appartenenti al medesimo gruppo – per esso intendendosi il soggetto controllante, le società controllate e le società

sottoposte a comune controllo – e i soci che aderiscano a un patto parasociale ai sensi dell'articolo 122 del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, avente a oggetto azioni dell'emittente, non possono presentare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie. Un candidato può essere presente in una sola lista, a pena di ineleggibilità.

Si rammenta che le liste dei candidati alla carica di consiglieri devono essere depositate presso la sede sociale entro il venticinquesimo giorno precedente la data dell'Assemblea, ossia entro il 5 aprile 2025.

I soci presentatori hanno l'onere di comprovare la titolarità del numero di azioni richiesto mediante apposita comunicazione ai sensi dell'articolo 43 del Provvedimento Banca d'Italia-Consob del 13 agosto 2018 rilasciata da un intermediario abilitato in osservanza della normativa vigente, avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a loro favore nel giorno in cui le liste sono depositate presso la Banca; ove non disponibile al momento del deposito delle liste, tale comunicazione dovrà pervenire alla Banca entro il ventunesimo giorno prima della data fissata per l'Assemblea, ossia entro il 9 aprile 2025.

La presentazione delle liste per l'elezione del Consiglio di amministrazione può avvenire anche mediante un indirizzo di posta elettronica certificata al seguente indirizzo [email protected].

Per tutto quanto non specificato sopra riguardo al meccanismo del voto di lista, si rimanda alla relazione degli amministratori e all'articolo 23 dello statuto sociale, che di seguito si riporta. """

Articolo 23

Presentazione delle liste dei candidati

  • 1. I consiglieri sono nominati sulla base di liste contenenti fino al numero massimo di Consiglieri di amministrazione da eleggere, nelle quali i candidati sono elencati con numerazione progressiva.
  • 2. Le liste contenenti un numero di candidati pari o superiore a tre devono essere composte in modo da assicurare il numero minimo di amministratori indipendenti e l'equilibrio tra i generi richiesti dalla normativa tempo per tempo vigente nella composizione del Consiglio di amministrazione risultante dall'esito del voto, tenuto conto, nell'assegnazione del numero progressivo ai candidati, del meccanismo di elezione disciplinato dal successivo articolo 24.
  • 3. Ogni candidato può presentarsi in una sola lista, a pena di ineleggibilità.
  • 4. Possono presentare una lista il Consiglio di amministrazione e i soci che da soli o congiuntamente rappresentino almeno l'1% del capitale sociale, salvo che la normativa, anche regolamentare, tempo per tempo vigente, stabilisca una percentuale inferiore, da indicare nell'avviso di convocazione dell'Assemblea.
  • 5. Ciascun socio può concorrere alla presentazione di una lista mediante sottoscrizione apposta in calce alla stessa. Un socio non può presentare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie. I soci appartenenti al medesimo gruppo – per esso intendendosi il soggetto controllante, le società controllate e le società sottoposte a comune controllo – e i soci che aderiscano a un patto parasociale ai sensi dell'articolo 122 del Decreto legislativo n. 58/1998 avente a oggetto azioni dell'emittente, non possono presentare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie. In caso di inosservanza la sottoscrizione non viene computata per alcuna lista.
  • 6. Le liste devono essere depositate presso la sede sociale, anche attraverso mezzi di comunicazione a distanza, secondo modalità rese note nell'avviso di convocazione che consentano l'identificazione dei soggetti che procedono al deposito, entro il venticinquesimo giorno precedente la data fissata per l'Assemblea, ovvero nel diverso termine eventualmente previsto dalla normativa tempo per tempo vigente.

  • 7. Le liste devono essere corredate dalle informazioni relative all'identità dei soci che le hanno presentate, con l'indicazione del numero di azioni e della corrispondente percentuale complessivamente detenuta dai soci presentatori e, nei termini stabiliti dalla normativa tempo per tempo vigente, da una comunicazione dalla quale risulti la titolarità della partecipazione, nonché da ogni altra informazione richiesta dalla detta normativa. I soci che presentano una lista e che siano diversi dagli azionisti che detengono una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa devono altresì presentare una dichiarazione che attesti l'assenza, nei confronti di tali azionisti, di rapporti di collegamento qualificati come rilevanti dalla normativa tempo per tempo vigente.
  • 8. La titolarità del numero di azioni necessarie per la presentazione delle liste è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore del singolo legittimato, ovvero del gruppo di legittimati presentanti la lista, nel giorno in cui le liste sono depositate presso la sede sociale. Per comprovare la titolarità del numero di azioni idoneo alla presentazione di liste, i soggetti legittimati devono depositare, insieme alla lista, anche l'apposita comunicazione rilasciata da un intermediario abilitato ai sensi di legge attestante la titolarità del relativo numero di azioni. La comunicazione richiesta al fine di comprovare la titolarità delle azioni può essere prodotta anche successivamente al deposito della lista, purché almeno ventuno giorni prima della data dell'Assemblea e con le modalità previste dalla normativa tempo per tempo vigente.
  • 9. Unitamente a ciascuna lista, devono essere depositati presso la sede sociale un'esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati e l'elenco delle cariche ricoperte presso altre società, nonché le dichiarazioni con le quali i candidati stessi accettano la candidatura e, sotto la propria responsabilità, si dichiarano idonei allo svolgimento dell'incarico attestando, in particolare, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e incompatibilità e il possesso dei requisiti prescritti dalla normativa tempo per tempo vigente e dal presente statuto per ricoprire la carica di consigliere di amministrazione. I candidati dichiarano l'eventuale possesso dei requisiti specifici di indipendenza previsti dalla normativa tempo per tempo vigente per la qualifica di amministratore indipendente, e tale qualità è indicata nelle liste.
  • 10. La lista per la quale non sono osservate le prescrizioni di cui sopra è considerata come non presentata. Eventuali irregolarità delle liste che riguardino singoli candidati, tuttavia, non comportano automaticamente l'esclusione dell'intera lista, bensì dei soli candidati ai quali si riferiscono le irregolarità.

Si richiamano le raccomandazioni formulate dalla Consob con la Comunicazione n. DEM/9017893 del 26 febbraio 2009 riguardo ai rapporti di collegamento tra liste di cui all'articolo 147-ter, comma 3, D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, ed all'articolo 144-quinquies del Regolamento n. 11971 approvato con delibera Consob del 14 maggio 1999, al cui contenuto si rinvia.

Si ricorda inoltre che l'articolo 20 dello Statuto, al comma 2, prevede che:

"La composizione del Consiglio di amministrazione assicura l'adeguatezza collegiale, nonché la presenza del numero minimo di amministratori indipendenti e l'equilibrio tra i generi secondo la normativa tempo per tempo vigente."

Per la presentazione delle liste, i soci sono richiesti di tener conto del documento "Composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio spa" del 6 febbraio 2025 pubblicato sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investorrelations/assemblea-dei-soci.

In tale documento il Consiglio di amministrazione ha individuato la propria composizione qualiquantitativa ottimale e il profilo dei candidati alla carica di consigliere. Esso è reso noto ai soci della Banca,

"""

affinché la scelta dei candidati da presentare per il rinnovo del Consiglio di amministrazione possa tener conto delle professionalità richieste per l'assolvimento dei compiti affidati al Consiglio stesso.

Le liste saranno messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" () e sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci entro il ventunesimo giorno precedente la data dell'Assemblea, ossia entro il 9 aprile 2025.

Proposta di modifica dell'articolo 49 dello Statuto sociale. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

Con riferimento al punto 1) all'ordine del giorno dell'Assemblea straordinaria, si precisa che verrà in particolare sottoposta all'Assemblea l'introduzione di un nuovo comma 3 all'articolo 49, finalizzato a consentire l'erogazione di acconti sui dividendi.

La modifica statutaria de quo - che la BCE, ai sensi degli articoli 56 e 61 TUB, con provvedimento del 27 febbraio 2025 ha valutato non in contrasto con la sana e prudente gestione - qualora approvata, consentirà di prendere in considerazione la possibilità di distribuire acconti sui dividendi.

Più ampie informazioni al riguardo sono contenute nel documento "Relazioni sulle proposte concernenti le materie all'ordine del giorno" pubblicato sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci.

Documentazione

Le relazioni illustrative del Consiglio di amministrazione contenenti le proposte deliberative e i documenti che saranno sottoposti all'Assemblea sono messi a disposizione presso la sede sociale, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" () e sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci nei termini previsti dalla vigente normativa. I soci hanno facoltà di prenderne visione e di ottenerne copia a proprie spese.

p. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Il Presidente (Francesco Venosta)

Sondrio, 20 marzo 2025

L'avviso di convocazione è stato pubblicato, nei termini di legge, sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci e, per estratto, sul quotidiano «Il Sole 24Ore» del giorno 22 marzo 2025.

Avvertenza. Gli importi contenuti nella presente relazione sulla gestione sono espressi in euro. Poiché nella relazione (testo e prospetti) gli importi sono per lo più arrotondati al milione o alle migliaia, i valori percentuali indicati possono presentare marginali scostamenti rispetto a quelli che risulterebbero dal raffronto fra gli importi espressi in unità di grandezze diverse.

PARTE ORDINARIA

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE

SINTESI DEI RISULTATI ECONOMICI E PATRIMONIALI

(in milioni di euro) 31/12/2024 31/12/2023 Var. %
Dati patrimoniali
Finanziamenti verso clientela* 27.948 26.973 3,61
Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato 27.713 26.652 3,98
Finanziamenti verso clientela valutati al fair value con impatto sul conto
economico
235 321 -26,73
Finanziamenti verso banche 4.363 4.180 4,38
Attività finanziarie che non costituiscono finanziamenti 12.724 13.926 -8,63
Partecipazioni 744 756 -1,48
Totale dell'attivo 50.698 51.391 -1,35
Raccolta diretta da clientela 40.854 38.174 7,02
Raccolta indiretta da clientela 49.513 43.919 12,74
Raccolta assicurativa 2.190 2.067 5,99
Massa amministrata della clientela 92.557 84.160 9,98
Altra provvista diretta e indiretta 14.953 18.273 -18,17
Patrimonio netto 3.464 3.179 8,99
(in milioni di euro) 31/12/2024 31/12/2023 Var. %
Dati economici
Margine di interesse 1.012 847 19,53
Margine di intermediazione** 1.490 1.293 15,18
Risultato dell'operatività corrente 750 568 32,12
Utile (Perdita) d'esercizio 511 393 29,98
Coefficienti patrimoniali 30/06/2023
CET1 Capital ratio 16,54% 16,74%
Total Capital ratio 20,15% 19,84%
Eccedenza Patrimoniale 2.254 2.072
Altre informazioni
Numero dipendenti 3.153 3.033
Numero filiali 360 356

* Comprende i crediti verso clientela (Voce 40b), con esclusione dei titoli che non rivengono da operazioni di cartolarizzazione, e i crediti al fair value inclusi nella Voce 20 c).

** Il margine di intermediazione è rappresentato come da riclassifica effettuata nella tabella a commento del conto economico

INDICI DI BILANCIO % *

31/12/2024 31/12/2023
Cost/Income 35,22 36,85
Margine di interesse/Totale attivo 2,00 1,65
Risultato netto della gestione finanziaria/Totale attivo 2,58 2,11
Margine di interesse/Margine di intermediazione 67,95 65,47
Spese amministrative/Margine di intermediazione 34,91 36,37
Utile d'esercizio/Totale attivo 1,01 0,76
Sofferenze nette/ Finanziamenti verso clientela 0,14 0,21
Finanziamenti verso clientela/Raccolta diretta da clientela 68,41 70,66

* Gli indici indicati sono stati calcolati utilizzando i valori presentati nella tabella a commento del conto economico riclassificato

CONTESTO MACROECONOMICO DI RIFERIMENTO

RICHIAMI INTERNAZIONALI

La tregua che sembra consolidarsi in Medio Oriente e le recenti iniziative diplomatiche per porre fine al conflitto fra Russia e Ucraina fanno sperare che il 2025 possa essere un anno di pace. Le incognite non mancano, come del resto sono numerose le altre guerre sparse per il globo, ma la speranza di porre fine almeno ai due citati conflitti pare destinata a prevalere.

A detta di molti osservatori, l'ordine mondiale è comunque destinato a importanti sommovimenti. L'auspicio è che gli interessi dei principali attori internazionali possano trovare adeguata composizione, anche sul terreno sempre più rilevante della competizione economica e tecnologica.

Nonostante uno scenario generale tutt'altro che favorevole, l'economia mondiale ha segnato nell'anno in commento una più che discreta espansione: la crescita realizzata dal PIL a livello internazionale è infatti stimata attorno al 3,2%. Gli andamenti sono stati peraltro significativamente differenziati nelle varie aree. La crescita statunitense è stata sostenuta, in specie, dai consumi, mentre in altri fra i paesi avanzati hanno pesato la persistente debolezza del settore manifatturiero e i primi segnali di rallentamento nel comparto dei servizi. In Cina l'annosa crisi del mercato immobiliare si è accompagnata alla debolezza dei consumi.

Il commercio mondiale ha continuato a crescere, sostanzialmente in linea con l'espansione del prodotto. Sul breve termine, la sua dinamica sarà certamente condizionata, oltre che dall'evoluzione delle crisi a cui si è fatto cenno in esordio, dalle politiche commerciali dettate dalla nuova Amministrazione statunitense.

La dinamica dell'inflazione, in genere tendente a una contrazione, seppur con differenziazioni importanti fra le varie aree economiche, ha permesso alle Banche centrali di dar corso a una significativa riduzione dei tassi.

Le borse internazionali hanno vissuto un anno record, contraddistinto da performance in larga misura a doppia cifra, dal rafforzamento dell'attività di buyback societario e dal nuovo primato nella distribuzione di dividendi.

Il 2024 per l'area dell'euro si è chiuso con una dinamica solo debolmente positiva, condizionata dall'andamento calante del settore manifatturiero, che ha patito in specie le rilevanti difficoltà dell'industria tedesca. Nell'ultimo periodo dell'anno si sarebbe attenuato anche l'impulso fornito dal comparto dei servizi. L'indebolimento dei consumi ha tra le sue cause principali il pessimismo generato dalla congiuntura economica e dall'atteso deterioramento del mercato del lavoro. Anche le stime di crescita per gli anni a venire sono state progressivamente riviste al ribasso.

L'inflazione a fine anno è stata pari al 2,4%, condizionata dalla dinamica della componente energetica. Le attese sono per un ulteriore leggero calo, che potrebbe permettere la prosecuzione della politica di allentamento monetario.

L'economia svizzera ha registrato nel 2024 una crescita attorno all'1%, che seppur inferiore ai ritmi abituali, va valutata positivamente nel difficile contesto generale. La dinamica del PIL è stata avvantaggiata in specie dai settore dei servizi e delle costruzioni, così come dall'andamento dei consumi privati e pubblici, mentre il commercio estero ha patito un calo.

L'inflazione si è andata stabilizzando attorno all'1%.

La Banca Nazionale Svizzera ha abbassato il tasso BNS allo 0,5%, pure per dare supporto a una congiuntura economica che potrebbe risentire della forza del franco svizzero e degli sviluppi a livello internazionale.

Euro

In un quadro in cui le valute fanno parte, a pieno titolo, del grande gioco della geopolitica internazionale, l'andamento dei tassi, d'interesse e di cambio, ha esposto quanto segue.

Sulla scorta del graduale rientro dell'inflazione, tutte le principali banche centrali hanno invertito le politiche precedenti e allentato i saggi di riferimento, ma in maniera diversificata. Ciò ha naturalmente condizionato l'andamento delle rispettive divise.

L'euro si è deprezzato sia nei confronti della sterlina (-4,59%) sia soprattutto, scendendo da 1,1050 a 1,0389, della moneta americana (-5,98%), recuperando invece, almeno in parte (+1,64%), lo scivolone (quasi il 6%) del 2023 verso il franco svizzero.

Opposti, infine, gli andamenti registrati dalla divisa europea rispetto allo yen giapponese (+4,30%) da un lato e, dall'altro, al renminbi cinese (-3,41%).

SITUAZIONE ITALIANA

Secondo le più recenti rilevazioni, la crescita del PIL italiano si è attestata allo 0,5%.

La maledizione dello "zerovirgola" si è confermata sui consumi privati (+0,4%), mutando, in bene, su quelli pubblici (+1,1%), in male sugli investimenti (0%) e sulle esportazioni (-0,3%).

Il canale estero ha fornito un contributo positivo solo per via del maggior arretramento dell'import (-1,5%), che ha favorito il miglioramento dell'avanzo commerciale, dai 34 miliardi del 2023 ai 55 miliardi del 2024.

D'altro canto, pubblicando il dato di novembre della produzione industriale (-1,5%), l'Istat ha commentato: "in termini tendenziali prosegue, per il ventiduesimo mese consecutivo, la lunga fase di contrazione dell'indice corretto per gli effetti di calendario". Tale stato si è acuito (-7,1%) nell'ultimo mese, fissando il totale annuo a -3,5%.

Ciononostante, il tasso di disoccupazione, complice pure l'incremento degli inattivi, è ripiegato sensibilmente, dal 7,7% del primo trimestre al record del 5,6% del terzo, risalendo infine al 6,7%.

L'inflazione, muovendo dal minimo di fine 2023 (0,5%), si è rialzata all'1,6% di luglio, per poi portarsi a fine anno all'1,4%.

Allo scopo di un contenimento dei saldi finanziari, in ossequio alle rinnovate regole europee, è stato redatto il "Piano strutturale di medio termine 2025-29", imperniato su una "traiettoria di riferimento", pluriennale e vincolante, della spesa netta, con un orizzonte temporale, ordinariamente di 4 anni, esteso a 7 a fronte dell'impegno a realizzare riforme in continuità con quelle richieste dal PNRR.

Stando a tale documento, tuttavia, il citato debito, salito dal 134,8% del PIL al 135,8% nell'anno in commento, è proiettato al 136,9% in quello in corso e in ulteriore aumento nel 2026, rinviando all'esercizio successivo l'inizio di un percorso discendente.

Il deficit annuale si sarebbe invece già contratto dal 7,2% del 2023 al 3,8%, grazie al drastico ridimensionamento degli effetti del Superbonus.

MERCATO DEL CREDITO NAZIONALE

Il cambio della politica monetaria si è riverberato in un restringimento dello spread bancario.

Se il rendimento dell'attivo fruttifero – dal 4,07 al 3,79% - è sceso assai meno dei saggi ufficiali BCE, più riluttanza ha opposto l'onerosità della raccolta (da famiglie e società non finanziarie), limata solo dall'1,17 all'1,14%, derivandone appunto un differenziale in significativa contrazione, dal 2,90 al 2,65%.

L'attenuato costo opportunità, per i risparmiatori, degli investimenti più liquidi ne ha bensì sostenuto una ripresa in termini volumetrici, ma non ha comunque arrestato il riposizionamento dai

complessivi depositi (+1,6%) verso le obbligazioni (+7,2%). La risultante è stata un ritorno in positivo (+2,2%) della dinamica della raccolta diretta delle banche italiane.

Passando all'indiretta, i titoli a custodia presso le stesse sono aumentati dell'11,5% ma, soprattutto, il proprio patrimonio in gestione patrimoniale è lievitato, al terzo trimestre, del 16,5%, al di là del dato (+11,8%) inclusivo di SIM ed SGR.

Analogamente a un anno prima, il patrimonio dei fondi comuni di investimento (aperti, di diritto italiano ed estero) si è accresciuto – nello specifico da 1.149 miliardi ai 1.210 di dicembre 2024 – principalmente grazie ai guadagni in conto capitale. Infatti, le sottoscrizioni, ancora una volta limitate al comparto obbligazionario, sono state pressoché compensate dai deflussi sulle altre linee.

L'allentamento dei tassi non è stato sufficiente, nel contesto di una debole domanda congiunturale, a riportare in segno positivo la variazione annua degli impieghi (-1,7%), precisamente a causa di quelli verso società non finanziarie (-3,1%), mentre le famiglie (-0,4%) hanno continuato a utilizzare il credito al consumo (+4,2%) e timidamente ricominciato a chiedere prestiti per acquisto abitazioni (+0,4%).

L'estemporaneo recupero sulle scadenze entro l'anno (+2%) è stato sovvertito dal persistente recedere di quelle a più lungo termine (-2,3%).

Quanto alla qualità del credito, le nostre fonti propendono ormai per trascurare il tradizionale rapporto sofferenze/impieghi e focalizzarsi, data la diminuita importanza di quella componente, sul complesso dei crediti deteriorati (NPL), la cui incidenza, invertendo un lungo trend discendente, è risalita, nei primi nove mesi, dall'1,41 all'1,54%, valore che ci si aspetta in ulteriore crescita nel 2025 ma non oltre un picco probabile del 2%.

Tenuto conto che lo schiacciamento di tassi e spread ha influenzato effettivamente il secondo semestre, nei conti economici il margine d'interesse annuo dovrebbe esser nuovamente progredito. Così pure, ma con minore intensità, gli altri ricavi; ancor meno i costi operativi, nonostante i necessari investimenti negli ambiti IT ed ESG. Ne è certamente derivato un buon avanzamento del risultato di gestione, che non sarebbe pregiudicato da un qualche inasprimento delle rettifiche di valore.

L'utile del 2023, il più alto da molti anni anche ove depurato dagli elevati proventi straordinari, dovrebbe quindi - al netto delle previsioni, spesso diverse, su quest'ultima voce - essere stato quantomeno avvicinato. E il ROE essersi pertanto riproposto confortevolmente in doppia cifra.

ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI SONDRIO

Analogamente al passato, ci sentiamo in dovere di partecipare qualche considerazione sull'economia della provincia di Sondrio, terra nella quale questa banca, fondata il 4 marzo 1871, ha mosso i primi passi.

Iniziamo con il settore primario e, più specificamente, con la vitivinicoltura che in provincia di Sondrio riveste un'importanza non trascurabile, con eccellenti qualità di uve, che danno vini pregiati, i principali dei quali sono lo Sforzato di Valtellina DOCG, il Valtellina Superiore DOCG, il Rosso di Valtellina DOC e l'Alpi Retiche IGT. L'annata è stata caratterizzata in negativo dalle avversità meteorologiche: freddo primaverile, eccessiva pioggia con conseguenti infezioni da peronospora e oidio, e quindi con un carico di prodotto ridimensionato in diversi vigneti. Elevata come sempre la qualità. A ogni buon conto, va il plauso ai viticoltori per aver conservato al meglio i vigneti terrazzati, realizzati con muri a secco, ornamento affascinante del territorio collinare retico da tramandare intatto, indipendentemente dall'esito economico colturale delle annate.

Quanto alla melicoltura, tra le varietà più pregiate dei relativi frutti spiccano le Red Delicious, le Golden Delicious, le Gala, le Rockit e le Fuji. L'eccesso di precipitazioni e di umidità estiva ha messo a dura

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione

prova gli addetti al comparto, i quali, per merito della comprovata esperienza e degli efficaci accorgimenti adottati, hanno contenuto i danni. La quantità raccolta di questo importante prodotto IGP (contrassegnato con il marchio Melavì e conferito alla Cooperativa Melavì di Ponte in Valtellina dalla maggioranza delle aziende del settore) è stata un po' inferiore rispetto agli ultimi anni, ma soddisfacente come qualità. Per contro, la coltura dei cosiddetti piccoli frutti, in primis del mirtillo americano, che ormai ha preso piede a ogni effetto anche in provincia di Sondrio, non ha dato soddisfazioni.

L'annata agraria è stata particolare, con forte piovosità che ha richiesto un surplus d'impegno alle imprese agricole, grazie al quale il bilancio, tutto sommato, è risultato positivo. Se il clima primaverile eccessivamente avverso ha fatto ritardare l'avvio della stagione in alta montagna, il caldo estivo ha rimediato, con conseguenze più che positive. Mentre la produzione di Bitto, rinomato e prelibato formaggio di alta qualità, fatto con latte intero in estate sugli alpeggi, è stata all'incirca come quella del 2023, la produzione di Valtellina Casera, formaggio semigrasso realizzato nel fondovalle tutto l'anno, è aumentata di circa l'8%. Sono i due formaggi DOP della provincia di Sondrio che non conoscono crisi e riscuotono largo successo di consumo e commercializzazione anno dopo anno.

Il cambiamento climatico, ormai innegabile, ha causato un forte calo produttivo di miele. Per contro, la qualità è rimasta quella elevata di sempre: mieli dal sapore intenso, limpidi e profumati.

Quanto al settore secondario, va innanzitutto ricordato che le aziende valtellinesi e valchiavennasche, in totale 13.120, sono di dimensioni piccole e piccolissime per la stragrande maggioranza, rinomate per serietà, vivacità e laboriosità. Mentre nel primo trimestre il settore industriale è cresciuto notevolmente con il manifatturiero, segnando un +3,1%, nel secondo trimestre produzione e fatturato hanno registrato una flessione pari all'1,9%, per poi tornare a crescere nella rimanente parte dell'anno. Un prodotto tipico della nostra provincia è la Bresaola, salume gustoso, facilmente digeribile, largamente consumato e commercializzato, che si fregia del marchio IGP. La produzione dello stesso, dopo un 2023 un po' complicato, è tornata a crescere vistosamente.

Note meno positive per l'artigianato in flessione nel primo semestre, che si è un po' ripreso nel prosieguo, senza tuttavia pareggiare le sorti.

Veniamo al terziario privato. A riguardo del commercio al dettaglio, il trend positivo del primo trimestre (+0,3%) ha avuto una svolta negativa nel secondo (–2,6%) per poi guadagnare un po' di terreno nel terzo (+0,5%). Anche se non disponiamo dei dati finali, si può ragionevolmente affermare che i commercianti, grazie alle soddisfacenti vendite durante le feste natalizie e di fine anno, hanno potuto in parte rimediare ai pregressi mancati guadagni. I servizi hanno registrato un +0,8% a inizio 2024, un -1,5% nel secondo trimestre, per andare in area positiva in seguito.

La provincia di Sondrio è notoriamente ambita meta di turisti, sia italiani, sia stranieri (soprattutto inglesi, polacchi, svizzeri), tant'è che il cosiddetto "tutto esaurito" si ripete più volte nel corso di ogni anno; e così è stato anche nel 2024. La parte del leone è toccata, come d'abitudine, a Bormio e Livigno. L'annata è stata più che soddisfacente, il che ha favorito pure le non poche aziende dell'indotto.

In riferimento alla viabilità, sono giunte ottime notizie, tra cui spicca, per importanza, quella inerente al completamento della tangenziale di Tirano entro dicembre 2025. L'attesa opera consentirà di raggiungere in tempi ragionevoli l'Alta Valle, dove, come noto, nel 2026 si svolgeranno alcune gare olimpiche, con conseguenti spostamenti, in buon numero, di campioni dello sci, di loro familiari e simpatizzanti, di atleti in varie discipline e di pubblico in genere.

ESPANSIONE TERRITORIALE

Il 2024 ha visto ancora una volta l'espansione della nostra rete di filiali: quattro nuove dipendenze che ci confermano nel ruolo di banca dei territori, attenta a rafforzare costantemente il costruttivo dialogo con le comunità locali e le unità produttive che ne costituiscono il tessuto economico.

Sono in primis le filiali che definiscono la nostra identità agli occhi della clientela, che ci percepisce come un partner vicino e affidabile e quale importante fattore di sviluppo delle realtà servite. In un momento in cui si assiste alla progressiva rarefazione dei servizi bancari sul territorio, noi ci muoviamo controcorrente e riceviamo per questo apprezzamento e appoggio di nuove quote di lavoro.

Il Friuli Venezia Giulia ha rappresentato per noi la meta preferita del 2024: due le nuove filiali attivate, Trieste e Pordenone. Sempre nell'anno hanno preso avvio le unità di Conegliano e Torino agenzia 2. Il numero totale delle dipendenze è salito a 360, cui si aggiungono i 131 sportelli specializzati soprattutto nell'erogazione di servizi di tesoreria a favore di enti e istituzioni.

Trieste, che conta circa 200.000 abitanti, è un centro vivace, cosmopolita e multiculturale grazie al confluire di influssi mediterranei, mitteleuropei e balcanici. Rappresenta un importante crocevia tra l'Europa occidentale e quella orientale.

La città è sede dell'omonima Università, attiva già dal 1924 e inserita nei migliori ranking a livello internazionale.

Più di tutto, Trieste è centro a vocazione portuale. Lo scalo cittadino è tra i principali porti italiani per traffico di merci e rimane a oggi crocevia per i flussi di scambio terra-mare principalmente verso il mercato asiatico. Sede di una primaria compagnia assicurativa, anche nel comparto industriale il capoluogo giuliano riveste una posizione di prim'ordine, grazie pure alla presenza del gruppo Fincantieri, tra i leader mondiali nella costruzione di navi da crociera.

La nostra filiale è strategicamente situata nel centro nevralgico cittadino, non lontano dalla celebre piazza dell'Unità d'Italia, in posizione favorevole per esercitare una proficua azione di sviluppo.

Pordenone, che conta circa 50.000 abitanti, è situata nella bassa pianura friulana, alle pendici delle prealpi Carniche e a poca distanza dal Veneto.

La città ricopre un ruolo di primo piano - con le sue piccole e medie imprese - nel tessuto produttivo ed economico del Nord Est del nostro Paese, in particolar modo per quel che riguarda il settore metalmeccanico e l'industria del mobile.

Nel territorio cittadino ha sede il Polo Tecnologico Alto Adriatico "Andrea Galvani", che ospita al suo interno numerose imprese impegnate in progetti di innovazione e sviluppo.

La nostra filiale si affaccia sulla principale e animata arteria di comunicazione, in prossimità del centro cittadino.

Nel vicino Veneto ci siamo insediati a Conegliano, città che con i suoi 35.000 abitanti è seconda quanto a popolazione solo al capoluogo di provincia, Treviso, ove siamo presenti dal 2016. Dal punto di

vista geografico, Conegliano gode di una posizione strategica, rappresentando un fondamentale snodo di passaggio dal Veneto al Friuli Venezia Giulia.

Centro industriale di rilevo, la città è inserita in una delle maggiori aree di produzione del Prosecco, con la vicina Valdobbiadene.

A Torino abbiamo aperto l'agenzia n. 2.

Torino, città con più di 800.000 abitanti, gode della presenza di numerose aziende e imprese industriali ed è inoltre un importante centro universitario e di ricerca, attraendo giovani professionisti e studenti.

Sempre più rilevante, per la città, il ruolo del turismo: con le Residenze Sabaude, la Mole Antonelliana e il rinomato Museo Egizio.

L'agenzia n. 2 è ubicata nel centrale quartiere di Crocetta, uno degli ambiti più interessanti di Torino per l'ottima potenzialità economico sociale dei residenti, per la vitalità commerciale di alto livello integrata dalla presenza dello storico Mercato e dai numerosi esercizi commerciali a forte tradizione torinese, nonché per la vicinanza di importanti complessi culturali, come il Politecnico di Torino, e sanitari, quale l'Ospedale Mauriziano Umberto I.

Alla presenza territoriale concorrono infine i 554 bancomat, in aumento nell'anno di 1 unità.

DATI PATRIMONIALI

RACCOLTA

Nel contesto macroeconomico sopra delineato, la nostra banca ha costantemente operato per rispondere alle richieste del mercato, adeguando con prontezza l'offerta commerciale. Ciò, unitamente alla solidità riconfermata dai vari ratios patrimoniali, ha permesso di valorizzare le relazioni già in essere e di acquisirne di nuove, migliorando così, pur in uno scenario assai competitivo, il dato del precedente esercizio.

RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA

(in migliaia di euro) 31/12/2024 Compos. % 31/12/2023 Compos. % Variaz. %
Conti correnti e depositi a vista 29.501.681 72,21 27.881.787 73,04 5,81
Depositi a scadenza 4.634.709 11,34 3.423.275 8,97 35,39
Pronti contro termine 1.471.044 3,60 2.241.059 5,87 -34,36
Passività Leasing 156.263 0,38 170.754 0,45 -8,49
Obbligazioni 4.990.921 12,22 4.317.386 11,31 15,60
Assegni circolari e altri 65.559 0,16 92.927 0,24 -29,45
Altri debiti 33.509 0,08 46.967 0,12 -28,65
Totale 40.853.686 100,00 38.174.155 100,00 7,02

La raccolta diretta da clientela, costituita dalle voci del passivo di bilancio 10b «debiti verso clientela» e 10c «titoli in circolazione», è cresciuta a 40.854 milioni, +7,02%.

La raccolta indiretta da clientela, a valori di mercato, ha sommato 49.513 milioni, +12,74%, in un contesto favorito dall'andamento positivo dei mercati finanziari.

La raccolta assicurativa ammonta a 2.190 milioni rispetto agli 2.067 milioni del 31 dicembre 2023 (+6%), con flussi netti positivi pari a oltre 70 milioni.

RACCOLTA GLOBALE

(in migliaia di euro) 31/12/2024 Compos. % 31/12/2023 Compos. % Variaz. %
Totale raccolta diretta da clientela 40.853.686 38,00 38.174.155 37,27 7,02
Totale raccolta assicurativa 2.190.375 2,04 2.066.571 2,02 5,99
Totale raccolta indiretta da clientela 49.512.581 46,05 43.919.440 42,87 12,74
- Risparmio gestito 7.571.572 15,29 6.511.271 14,83 16,28
- Risparmio amministrato 41.941.009 84,71 37.408.169 85,17 12,12
Totale 92.556.642 86,09 84.160.166 82,16 9,98
Debiti verso banche 4.837.060 4,50 8.645.912 8,44 -44,05
Raccolta indiretta da banche 10.116.411 9,41 9.626.913 9,40 5,08
Totale generale 107.510.113 100,00 102.432.991 100,00 4,96

La raccolta globale da clientela si è attestata a 92.557 milioni, +9,98%.

I depositi da banche sono ammontati a 4.837 milioni, rispetto agli 8.646 milioni dell'anno scorso, - 44,05%, diminuzione in parte legata al rimborso dei finanziamenti TLTRO di 806 milioni scaduto nel mese di marzo 2024 e di 3.700 milioni il mese di settembre 2024, con un azzeramento dell'esposizione delle operazioni di rifinanziamento a più lungo termine in essere con la Banca Centrale Europea.

I titoli in amministrazione delle banche sono saliti da 9.627 milioni a 10.116 milioni, +5,08%.

La raccolta globale da clientela e banche è pertanto risultata pari a 107.510 milioni, +4,96%.

Quanto alle singole componenti, i conti correnti e i depositi a vista, in aumento del 5,81% a 29.502 milioni, hanno costituito il 72,21% dell'intera raccolta diretta. Le obbligazioni hanno evidenziato un aumento, +15,60%, a 4.991 milioni, grazie anche a una nuova emissione di covered bond per un importo benchmark pari a 500 milioni nell'ambito del programma di obbligazioni bancarie garantite da cinque miliardi, all'emissione di un prestito obbligazionario subordinato a tasso fisso di 300 milioni e di un'obbligazione Senior Preferred Green di 500 milioni. I depositi a scadenza sono ammontati a 4.635 milioni, +35,39%. I pronti contro termine hanno segnato 1.471 milioni rispetto ai 2.241 milioni al 31 dicembre 2023.

Gli assegni circolari hanno cifrato 66 milioni, -29,45%. La voce rappresentata dalle passività per leasing, determinate secondo quanto previsto dall'IFRS 16, è ammontata a 156,3 milioni, -8,49%, mentre le altre forme di raccolta sono diminuite da 47 milioni a 34 milioni, -28,65%.

Risparmio gestito

Dopo un primo semestre 2024 contrassegnato da un'attività piuttosto debole, nella seconda parte dell'anno si è registrata una graduale ripresa per l'industria del risparmio gestito in Italia. Per quanto concerne la tipologia di prodotti, spicca la dinamica positiva dei fondi obbligazionari, favoriti dalla presenza di rendimenti a scadenza relativamente interessanti frutto delle politiche monetarie restrittive degli anni precedenti; viceversa, i comparti azionari, bilanciati e flessibili, hanno mostrato un saldo negativo, riflettendo un'inclinazione più prudente degli investitori. In questo contesto, il nostro istituto rassegna numeri lusinghieri, imputabili in larga misura all'avvio del collocamento a partire dal mese di novembre 2023 dei prodotti di JPMorgan AM e di Pictet AM, i quali vedono incrementare significativamente l'interesse della nostra clientela. L'ampia gamma dell'offerta, la presenza di prodotti specializzati e il comprovato know how riconosciuto ai gestori sono i fattori alla base del successo di questi nuovi collocamenti.

Il totale del patrimonio gestito nelle diverse forme dalla nostra banca ha segnato 7.572 milioni,

+16,28%, di cui 5.968 milioni (+17,98%) relativi a fondi comuni di investimento e Sicav (tra cui Popso (SUISSE) Investment Fund Sicav) e a gestioni patrimoniali della banca per 1.604 milioni, +10,39%.

FINANZIAMENTI A CLIENTELA

I finanziamenti a clientela, di cui alla tabella che segue, sono rappresentati solo dai finanziamenti con esclusione dei titoli, fatta eccezione per quei titoli che per loro natura non rappresentano un investimento finanziario. Sono pari alla somma dei finanziamenti ricompresi nella voce "40 attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - b) crediti verso clientela" e nella voce "20 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico - c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value". Sono quindi esclusi i crediti deteriorati classificati nella voce "110 attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione". I finanziamenti a clientela sono ammontati a 27.948 milioni.

(in migliaia di euro) 31/12/2024 Compos. % 31/12/2023 Compos. % Variaz. %
Conti Correnti 3.125.717 11,18 3.337.639 12,37 -6,35
Mutui 15.560.958 55,68 15.519.761 57,54 0,27
Prestiti personali e cessioni del
quinto
291.448 1,04 261.582 0,97 11,42
Altri finanziamenti 8.404.389 30,08 7.101.011 26,33 18,35
Titoli di Debito 565.205 2,02 753.245 2,79 -24,96
Totale 27.947.717 100,00 26.973.238 100,00 3,61

FINANZIAMENTI A CLIENTELA

La voce principale è costituita dai mutui che, con un aumento dello 0,27% a 15.561 milioni, sono risultati pari al 55,68% dell'intero monte finanziamenti. In questa voce sono ricomprese anche le attività cedute non cancellate in relazione all'operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond) e all'operazione di autocartolarizzazione per le quali non si è proceduto alla cancellazione in quanto non sono stati soddisfatti i requisiti previsti dall'IFRS 9 per l'eliminazione contabile. A loro volta, gli altri finanziamenti hanno sommato 8.404 milioni, +18,35%. In diminuzione i conti correnti, che si sono attestati a 3.126 milioni, -6,35%. In aumento a 291 milioni i prestiti personali, +11,42%. I titoli di debito, pari a 565 milioni -24,96%, derivano da operazioni di cartolarizzazione di finanziamenti a clientela effettuate dalla controllata Banca della Nuova Terra spa e dalla partecipata Alba Leasing spa e ricomprendono anche i titoli emessi nell'ambito delle operazioni di cessione di crediti NPL dagli SPV Diana, POP NPLs 2020, POP NPLs 2021, POP NPLs 2022, POP NPLs 2023 e POP NPLs 2024 detenuti dalla banca. Il rapporto crediti verso clientela/raccolta diretta da clientela si è attestato al 68,41%, rispetto al 70,66% dell'anno precedente.

L'aggregato crediti deteriorati netti è diminuito a 317 milioni, rispetto a 492 milioni del 2023, con

una riduzione del 35,52%. Tale aggregato è pari all'1,14% (1,82%) della voce finanziamenti verso clientela. La contrazione è dovuta in buona parte alle operazioni di cessione di crediti NPL perfezionate nell'anno, ma riflette anche i positivi effetti della politica di rafforzamento delle strutture aziendali preposte all'erogazione, gestione e monitoraggio del credito.

FINANZIAMENTI A CLIENTELA - PARTITE DETERIORATE E IN BONIS

(in migliaia di euro) 31/12/2024 31/12/2023 Variazioni
assolute
Variazioni %
Esposizione lorda 929.928 1.203.181 -273.252 - 22,71
Crediti Deteriorati Rettifiche di valore 612.609 711.094 -98.485 - 13,85
Esposizione netta 317.319 492.087 -174.768 - 35,52
Esposizione lorda 279.956 322.088 -42.132 - 13,08
Sofferenze Rettifiche di valore 240.558 264.776 -24.218 - 9,15
Esposizione netta 39.398 57.312 -17.914 - 31,26
Esposizione lorda 582.766 839.938 -257.172 - 30,62
Inadempienze probabili Rettifiche di valore 354.340 437.897 -83.557 - 19,08
Esposizione netta 228.427 402.041 -173.614 - 43,18
Esposizione lorda 67.206 41.155 26.051 63,30
Esposizioni scadute e/o
sconfinanti deteriorate
Rettifiche di valore 17.712 8.421 9.289 110,32
Esposizione netta 49.494 32.734 16.761 51,20
Esposizione lorda 27.908.825 26.713.033 1.195.792 4,48
Crediti in bonis Rettifiche di valore 278.427 231.882 46.545 20,07
Esposizione netta 27.630.398 26.481.151 1.149.247 4,34
Esposizione lorda 28.838.752 27.916.214 922.538 3,30
Totale crediti verso
clientela
Rettifiche di valore 891.037 942.976 -51.939 - 5,51
Esposizione netta 27.947.717 26.973.238 974.479 3,61
Crediti deteriorati Esposizione lorda 211.546 - n.s n.s
classificati tra le Rettifiche di valore 102.953 - n.s n.s
attività in via di
dismissione
Esposizione netta 108.593 - n.s n.s

L'ammontare delle rettifiche complessive riferite ai crediti deteriorati è stato pari a 613 milioni, - 13,85%, corrispondenti al 65,88% dell'importo lordo degli stessi, rispetto al 59,10% dell'anno precedente. I crediti deteriorati lordi sono scesi da 1.203 milioni a 930 milioni, -22,71%. L'NPL Ratio Lordo è passato dal 4,31 al 3,22%. L'apposita tabella riporta una sintetica esposizione dei crediti deteriorati e in bonis, con il raffronto ai dati del 31 dicembre 2023.

Le sofferenze nette, depurate dalle svalutazioni, sono ammontate a 39 milioni, -31,26%, (-51,35% nel periodo di confronto), corrispondenti allo 0,14% del totale dei crediti verso la clientela, a fronte dello 0,21% del 31 dicembre 2023. Il risultato in riduzione consolida una tendenza già in corso da alcuni anni e che consegue, in buona parte, alle operazioni di cessione massive effettuate o in corso di perfezionamento. A fronte delle perdite presunte sulle sofferenze, le rettifiche di valore sono passate a 241 milioni, -9,15%, pari all'85,93% dell'importo lordo di tali crediti. È un grado di copertura che permane tra i più elevati a livello di sistema.

Se si tiene conto degli importi passati a conto economico su posizioni già a sofferenza per le quali la banca mantiene un'evidenza contabile a fronte di una prospettiva di eventuali recuperi, la copertura per

tali crediti si attesta al 96,84%.

Le inadempienze probabili sono scese, al netto delle svalutazioni, a 228 milioni, -43,18%, corrispondenti allo 0,82% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto all'1,49% dell'anno precedente.

I crediti scaduti deteriorati, determinati secondo la normativa di Vigilanza, sono stati pari a 49 milioni, +51,20%, e rappresentano lo 0,18% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto allo 0,12% dell'anno precedente.

Gli accantonamenti a fronte dei crediti in bonis hanno sommato 278 milioni, in aumento di 47 milioni (+20,07%) sul dato dell'esercizio precedente, e sono pari all'1% degli stessi, rispetto allo 0,87% dell'esercizio precedente.

ATTIVITÀ IN TITOLI E TESORERIA

Nel periodo in esame l'operatività della Tesoreria, sul lato degli impieghi, ha ancora privilegiato il ricorso alla Deposit Facility presso la BCE, remunerata al 3% al 31 dicembre 2024 (4% fino all'11 giugno, 3,75% fino al 17 settembre, 3,50% fino al 22 ottobre e 3,25% fino al 17 dicembre) e priva di rischio. Sul lato della raccolta, dopo il rimborso dell'ultima tranche di TLTRO, scaduta il 25 settembre 2024, è aumentata l'operatività sul mercato telematico dei pronti contro termine con controparti istituzionali tramite MMF Money Market Facility, garantiti da Euronext Clearing con sottostante titoli di Stato italiani, e sul mercato OTC, tramite operazioni bilaterali con primarie controparti finanziarie con sottostante

titoli di Stato esteri in euro, titoli corporate, titoli derivanti da operazioni di cartolarizzazione e l'autocartolarizzazione Centro delle Alpi Sme. L'attività di raccolta sopra descritta è risultata di importo significativo e in parte a tassi vantaggiosi, grazie al collaterale di ottima qualità presente in portafoglio. Significativa anche l'attività relativa ai depositi interbancari; tra questi rientrano i depositi effettuati con il MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze) nell'ambito dell'operatività di money market con il Tesoro a cui partecipiamo come controparte autorizzata.

Al 31 dicembre 2024 la posizione interbancaria netta segnava un saldo negativo di 474 milioni rispetto a un saldo negativo di 4.466 milioni a fine 2023. Le disponibilità di cassa e liquidità ammontavano a 2.763 milioni rispetto a 3.700 milioni.

L'esposizione al rischio di liquidità viene monitorata con riferimento sia al breve termine, cioè su un arco temporale di tre mesi, con cadenza giornaliera, sia al lungo periodo, con frequenza mensile. L'indicatore di liquidità a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e quello strutturale (Net Stable Funding Ratio) si posizionano entrambi su livelli superiori ai minimi previsti. Lo stock di attività rifinanziabili presso la BCE, comprensivo di Abaco, al netto degli haircut applicati, ammonta al 31 dicembre 2024 a 14,9 miliardi, di cui 9,8 miliardi liberi e 5,1 miliardi impegnati.

Il portafoglio di attività finanziarie rappresentate da titoli, esclusi i titoli derivanti da operazioni di cartolarizzazione di finanziamenti a clientela, ammontava complessivamente a 12.724 milioni, in diminuzione dell'8,63% rispetto al 31 dicembre 2023. Tale diminuzione è dovuta principalmente al

mancato rinnovo dei titoli in scadenza con utilizzo della liquidità a parziale rimborso della terza e ultima tranche di TLTRO.

ATTIVITÀ FINANZIARIE (TITOLI DI DEBITO, TITOLI DI CAPITALE, QUOTE DI OICR E DERIVATI) PER PORTAFOGLIO DI APPARTENENZA

(in migliaia di euro) 31/12/2024 31/12/2023 Variaz. %
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 155.553 149.817 3,83
- Titoli di capitale 34.540 28.831 19,80
- Quote di O.I.C.R. 103.594 98.525 5,14
- Prodotti derivati 17.419 22.461 -22,45
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
334.533 235.305 42,17
˗ Obbligazioni bancarie 17.977 6.479 177,47
˗ Quote di O.I.C.R. 316.556 228.826 38,34
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
2.646.625 3.204.667 -17,41
˗ Titoli di stato italiani 197.550 1.479.931 -86,65
˗ Titoli di stato esteri 1.705.880 1.028.400 65,88
˗ Titoli di capitale 83.855 83.892 -0,04
˗ Obbligazioni bancarie 406.437 419.910 -3,21
˗ Obbligazioni altre 252.903 192.534 31,35
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 9.587.105 10.335.836 -7,24
˗ Titoli di stato italiani 5.576.815 5.436.119 2,59
˗ Titoli di stato esteri 1.939.769 2.795.577 -30,61
˗ Obbligazioni bancarie 1.076.127 1.106.533 -2,75
˗ Obbligazioni altre 994.394 997.607 -0,32
Totale 12.723.816 13.925.625 -8,63

Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono in aumento del 3,83% rispetto al 31 dicembre 2023 e ammontano a 156 milioni. L'operatività si è focalizzata prevalentemente sui titoli di capitale e sulle quote di OICR. Le quote in OICR, che comprendono sia ETF e sia Fondi e Sicav, sono state utilizzate in alternativa all'esposizione diretta in equity in ottica di diversificazione geografica, valutaria e settoriale. Nel corso dell'anno è stata attuata un'attività di trading su titoli di Stato statunitensi in dollari.

Le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value ammontano a 335 milioni, in aumento rispetto al 31 dicembre 2023 (+42,17%). Il portafoglio rimane concentrato prevalentemente sugli OICR in euro che fanno riferimento a fondi chiusi o fondi aperti inerenti a specifiche tematiche (PIR).

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva hanno evidenziato una diminuzione del 17,41% rispetto a fine 2023, attestandosi a 2.647 milioni. Più nel dettaglio, è stata alleggerita l'esposizione ai titoli di Stato italiani che ora si attesta a 198 milioni. Gli investimenti in obbligazioni bancarie sono pari a 406 milioni, in leggera diminuzione.

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ammontano a 9.587 milioni, in diminuzione del 7,24% rispetto al 31 dicembre 2023.

L'ammontare complessivo di titoli di Stato è pari a circa 7,5 miliardi, in diminuzione rispetto agli 8,2 miliardi di fine 2023 a seguito del parziale alleggerimento degli investimenti nel comparto dei Certificati di Credito del Tesoro (CCT). Con riguardo alla composizione del portafoglio, si evidenzia il leggero

aumento dei titoli di Stato italiani e la diminuzione di oltre il 30% di quelli esteri. Di importo rilevante restano gli investimenti in obbligazioni bancarie e in altre obbligazioni corporate. Nel periodo è rimasto sostenuto il contributo derivante dal flusso cedolare che si è mantenuto su livelli elevati nonostante il calo tendenziale dei tassi di interesse. I titoli ESG, in prevalenza green e social bond, ammontano a oltre 1,9 miliardi.

Il time to maturity del portafoglio obbligazionario governativo si attesta a 4 anni e 7 mesi, mentre la modified duration è al 2,28%, entrambi in aumento rispetto al 31 dicembre 2023. Nel complesso, comprendendo anche le obbligazioni (al netto delle cartolarizzazioni), la modified duration è del 2,40%, in aumento rispetto a fine 2023.

PARTECIPAZIONI

Il portafoglio delle partecipazioni non è cambiato significativamente rispetto allo scorso esercizio. Oltre alle componenti del Gruppo bancario, i possessi attengono principalmente a società fornitrici di prodotti e servizi che integrano funzionalmente l'offerta commerciale tipica. I commenti che seguono sono riferiti alle società controllate.

Al 31 dicembre 2024 le partecipazioni ammontavano a 744 milioni (-1,48%).

Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA (100%). Istituto di credito di diritto elvetico, con sede a Lugano, fondato nel 1995. L'attività operativa ha mostrato risultati operativi positivi, nonostante le sfide, le difficoltà e le incertezze che hanno caratterizzato l'economia e il sistema finanziario nel suo complesso. La nostra controllata elvetica ha registrato un utile netto di CHF 29,349 milioni (+4,2% rispetto all'esercizio precedente), miglior risultato storicamente realizzato. Gli aggregati hanno riportato un incremento significativo, superando in diversi ambiti gli obiettivi prefissati.

In tema di raccolta complessiva si evidenzia un incremento a CHF 5,90 miliardi (+5%). La raccolta diretta ha cifrato CHF 3,42 miliardi, mentre l'indiretta è aumentata a CHF 2,48 miliardi (+12%). L'apporto di nuovi fondi dalla clientela (cosiddetto net new money) è stato significativo, l'effetto dei mercati sui portafogli è stato positivo, grazie al progresso delle quotazioni, mentre il cambio del franco svizzero ha avuto un impatto sostanzialmente neutro. Gli impieghi sono aumentati a CHF 5,64 miliardi (+2%), grazie all'evoluzione dei crediti ipotecari il cui incremento ha riguardato quasi esclusivamente l'edilizia abitativa.

In allegato al bilancio si riportano gli schemi di stato patrimoniale e conto economico.

Factorit spa (100%). La società è operativa nel settore del factoring; finanzia e gestisce, anche con garanzia, crediti commerciali, domestici e internazionali. In uno scenario macro-economico dinamico e controverso, caratterizzato da numerose incertezze dovute alla instabilità geopolitica, coerentemente con gli obiettivi fissati e con il piano di sviluppo approvato, l'attività della controllata si è concentrata nell'incrementare gli impieghi e la redditività, prestando sempre attenzione alla qualità dei crediti. Sotto il profilo commerciale sono proseguite le azioni di sviluppo avviate nei precedenti esercizi, con un interesse particolare rivolto al credito di filiera, specie con riguardo al settore agro-alimentare, e alla valorizzazione delle opportunità offerte dal PNRR. Tutto ciò, tenendo conto della presenza territoriale della rete bancaria della Capogruppo e delle Banche Convenzionate e intensificando la propria azione nelle aree economicamente più rilevanti già presidiate (Lombardia, Nord Italia, Emilia Romagna, Lazio e Puglia). L'attività commerciale ha inoltre continuato a beneficiare degli investimenti effettuati in capacità distributiva, specializzazione dell'offerta e tecnologia, con particolare riguardo al portale WebFactoring® e alle correlate piattaforme per la gestione delle operazioni di "Reverse Factoring" e "Confirming", destinate alla clientela Corporate. Factorit si colloca tra le principali società del settore, confermandosi il 4° operatore italiano (il 1° tra i suoi competitor diretti, rappresentati dai factor appartenenti a gruppi bancari di medie dimensioni), con una quota del 6,94% in termini di turnover. L'esercizio, il

quarantaseiesimo, ha chiuso con un utile di 35,6 milioni, in crescita rispetto al 2023 grazie all'incremento degli impieghi ed alla capacità di affrontare efficacemente la complessità del contesto macroeconomico.

In allegato al bilancio si riportano gli schemi di stato patrimoniale e conto economico.

Banca della Nuova Terra spa - BNT spa (100%). Costituisce la «fabbrica prodotto» del Gruppo per la concessione di finanziamenti garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio (CQS), della pensione (CQP) e delegazione di pagamento (DEL). BNT ha chiuso l'esercizio con un utile pari a 2,4 milioni.

In allegato al bilancio si riportano gli schemi di stato patrimoniale e conto economico.

Sinergia Seconda srl (100%). Società immobiliare. La società svolge in prevalenza funzioni strumentali correlate ad esigenze immobiliari del Gruppo anche per il tramite delle società controllate Immobiliare Borgo Palazzo srl e Immobiliare San Paolo srl. Nell'esercizio 2024 il risultato della gestione caratteristica della società è stato positivo. Ciò nonostante, le risultanze economiche di bilancio sono negative a motivo della svalutazione del valore di bilancio di alcuni immobili anche attraverso la riduzione del valore delle partecipazioni detenute in Immobiliare Borgo Palazzo srl e Immobiliare San Paolo srl.

In allegato al bilancio si riportano gli schemi di stato patrimoniale e conto economico.

Pirovano Stelvio spa (100%). Opera nel settore alberghiero al Passo dello Stelvio e a Bormio e Valdidentro, dove gestisce delle case vacanza. Rispetto alla stagione 2023, si è registrato un incremento, seppur modesto, del 2,13% di presenze rispetto al 2023 e un aumento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni dell'11% circa. Il risultato netto dell'esercizio mostra una perdita di 625 mila, in aumento rispetto a dicembre 2023. Il risultato negativo è stato influenzato anche dalla svalutazione di una partecipazione.

Rent2Go srl (100%). La società opera nel settore del noleggio veicoli a medio e lungo termine. Ha immobilizzazioni materiali (principalmente auto con contratti attivi) pari a circa 66,3 milioni e auto in rimanenza valorizzate a 12,6 milioni. L'esercizio ha chiuso con risultanze economiche negative per 3,3 milioni condizionate dai risultati delle vendite di veicoli usati che, in questo particolare momento di mercato, hanno fatto registrare delle perdite.

Popso Covered Bond srl (60%). Società funzionale all'emissione di obbligazioni bancarie garantite. Il conto economico rassegna risultanze in pareggio.

Rajna Immobiliare srl (100%). Società immobiliare controllata integralmente a seguito dell'acquisto del restante 50% nel corso del 2024. È intestataria di una porzione condominiale a Sondrio, le risultanze economiche sono positive e pari a 32 mila.

PATRIMONIO

Al 31 dicembre 2024 il patrimonio netto, comprensivo delle riserve da valutazione e dell'utile d'esercizio, è risultato pari a 3.464,321 milioni. Si raffronta con il patrimonio al 31 dicembre 2023 pari a 3.178,642 milioni, con un aumento di 285,679 milioni, +8,99%. La variazione deriva essenzialmente in positivo dalla contabilizzazione dell'utile dell'esercizio in rassegna e dall'aumento delle riserve da valutazione e in negativo dalla distribuzione di quota parte dell'utile dell'esercizio 2023. L'Assemblea dei Soci tenutasi il 27 aprile 2024, chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2023 e la destinazione dell'utile, ha deliberato la distribuzione di un dividendo, pagato dal 22 maggio 2024, di € 0,56 per ciascuna delle n. 453.385.777 azioni in circolazione al 31 dicembre 2023.

Il capitale sociale, costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie prive di valore nominale, ammonta a 1.360,157 milioni, senza variazioni rispetto all'esercizio di raffronto.

I sovrapprezzi di emissione, pari a 78,934 milioni, sono diminuiti leggermente rispetto al 31 dicembre 2023 per un importo pari a euro 15 mila, per differenze negative tra il prezzo di scarico e il corrispondente valore di libro delle azioni alienate.

La voce riserve è salita a 1.505,638 milioni (+10,37%); l'incremento di 141,464 milioni deriva essenzialmente dall'accantonamento di quota parte dell'utile dell'esercizio 2023.

La voce riserve da valutazione, rappresentata dal saldo tra plusvalenze e minusvalenze contabilizzate sulle attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) e tra utili e perdite attuariali sui piani a benefici definiti per i dipendenti, ha registrato un saldo positivo di 34,031 milioni, in crescita rispetto a fine 2023, quando era positiva per 7,797 milioni. È da sottolineare l'effetto positivo, da ricollegarsi all'andamento dei mercati finanziari, sulla riserva da valutazione di titoli di debito valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva che da negativa per 30,018 milioni a fine 2023, si riduce portandosi ad un valore ancora negativo, ma pari a 9,364 milioni. Le azioni proprie in portafoglio, pari a 24,955 milioni, sono diminuite rispetto a 25,201 milioni dell'esercizio 2023.

In merito all'adeguatezza patrimoniale, la normativa armonizzata per le banche e per le imprese di investimento è contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) che definiscono i limiti generali in materia di coefficienti patrimoniali che sono pari al 7% per il CET1 Ratio, all'8,50% per il Tier1 Capital Ratio e al 10,50% per il Total Capital Ratio. La Banca Centrale Europea, che in virtù dei propri poteri, sulla base delle evidenze raccolte nell'ambito del processo di revisione e di valutazione prudenziale, ha l'autorità per fissare coefficienti di capitale e/o di liquidità personalizzati per ciascun intermediario soggetto a supervisione comunitaria, con comunicazione del 1° dicembre 2023 a conclusione del processo

annuale di revisione e valutazione prudenziale (SREP) condotto nel 2023 ha trasmesso alla banca la decisione del Supervisory Board riguardo ai coefficienti minimi da rispettare su base consolidata con decorrenza 1° gennaio 2024.

I livelli minimi di capitale chiesti al nostro Gruppo bancario attengono a:

  • un requisito minimo di Common Equity Tier1 Ratio pari all'8,57%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (4,50%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (1,57%);
  • un requisito minimo di Tier1 Capital Ratio pari al 10,59% determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (6%) del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (2,09%);
  • un requisito minimo di Total Capital Ratio, pari al 13,29%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (8%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (2,79%).

Mentre i primi due addendi costituenti ciascun indice sono indicati dalla normativa prudenziale e sono identici per tutte le banche di uno stesso Paese, il terzo fattore è quantificato dalla BCE sulla base dell'effettivo grado di rischiosità del singolo intermediario. Il requisito aggiuntivo in materia di fondi propri di secondo pilastro (Pillar 2 Requirement o "P2R2") è pari al 2,79%.

In data 26 aprile 2024 la Banca d'Italia, in applicazione della facoltà concessa dall'art.133 della Direttiva UE/2019/878 (CRD V), ha deciso di applicare a tutte le banche autorizzate in Italia una riserva di

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione

capitale a fronte del rischio sistemico (SyRB) pari all'1% delle esposizioni ponderate per il rischio di credito e di controparte verso i residenti in Italia. Il tasso obiettivo dell'1% verrà raggiunto gradualmente costituendo una riserva pari allo 0,5% delle esposizioni rilevanti entro il 31 dicembre 2024 e il rimanente 0,5% entro il 30 giugno 2025.

In data 11 dicembre 2024, a conclusione del processo SREP 2024, è pervenuta dalla Banca Centrale Europea la notifica della nuova decisione di requisiti prudenziali da rispettare su base consolidata, con efficacia dal 1° gennaio 2025. Il requisito aggiuntivo in materia di fondi propri di secondo pilastro (Pillar 2 Requirement o "P2R2") è pari al 2,75% (precedente 2,79%). Tale requisito deve essere detenuto sotto forma di capitale primario di classe 1 (CET1) almeno per il 56,25% e di capitale di classe 1 almeno per il 75%. Conseguentemente, in considerazione dei valori di riserva di capitale al 31 dicembre 2024 – segnatamente, riserva di conservazione di capitale 2,5%, riserva anticiclica 0,05% e riserva di capitale a fronte del rischio sistemico 0,34% -, il livello minimo di Common Equity Tier1 Ratio richiesto è pari all'8,95%, il Tier1 Capital Ratio minimo richiesto è pari al 10,96%, mentre il Total Capital Ratio minimo richiesto è pari al 13,65%.

Dal 2017 la BCE fornisce altresì alla banca una "Linea d'orientamento di secondo pilastro" (Pillar 2 Guidance) che intende rappresentare una guida per l'evoluzione prospettica del capitale del Gruppo. Quest'ultimo parametro assume carattere riservato e non è oggetto di diffusione, trattandosi di elemento che, anche secondo l'indirizzo reso noto dalla BCE, non assume rilevanza in ordine alla determinazione dei dividendi distribuibili.

I fondi propri consolidati ai fini delle segnalazioni di Vigilanza, comprensivi di quota parte dell'utile al 31 dicembre 2024, si sono attestati a 4.348,985 milioni (Phased-in) e a 4.316,078 milioni (Fully Phased), mentre le attività di rischio ponderate consolidate sono state pari a 23.925,017 milioni.

Per completezza d'informazione, si segnala che la Capogruppo ha deciso di avvalersi del regime transitorio previsto dal Regolamento (UE) 2020/873 del 24 giugno 2020 con riferimento alle rettifiche addizionali legate all'emergenza Covid-19 che si applicheranno al valore del patrimonio CET1 tenendo conto di una percentuale di computabilità decrescente nel tempo, dal 100% nel 2020 e 2021, al 75% nel 2022, al 50% nel 2023, al 25% nel 2024, fino al suo totale azzeramento nel 2025.

Coefficienti patrimoniali Gruppo Phased-in Fully Phased
CET1 Ratio 15,39% 15,25%
Tier1 Capital Ratio 15,39% 15,25%
Total Capital Ratio 18,18% 18,04%

Di seguito sono riportati i requisiti riferiti al Gruppo al 31 dicembre 2024:

Vengono di seguito rassegnati i rapporti tra il patrimonio comprensivo dell'utile di periodo e le principali voci di bilancio, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2023:

  • ˗ patrimonio/raccolta diretta da clientela: 8,48% rispetto all'8,33%;
  • ˗ patrimonio/crediti verso clientela: 12,40% rispetto all'11,78%;
  • ˗ patrimonio/attività finanziarie: 27,23 % rispetto al 22,83%;
  • ˗ patrimonio/totale dell'attivo: 6,83% rispetto al 6,18%;
  • ˗ sofferenze nette/patrimonio: 1,14% rispetto all'1,80%.

DATI ECONOMICI

Il 2024 si è chiuso con un utile di 510,517 milioni, in aumento del 29,98% rispetto ai 392,766 milioni dell'anno precedente. Un risultato ancora in crescita, che deriva dal buon andamento di tutte le componenti di ricavi, in primis dalla dinamica del margine d'interesse.

I commenti alle varie voci fanno riferimento ai dati esposti nella tabella «Sintesi conto economico», di seguito riportata, che costituiscono una riclassifica rispetto a quelli rappresentati negli schemi previsti dal provvedimento di Banca d'Italia n. 262/2005.

Il margine d'interesse ha registrato un aumento del 19,53%, attestandosi a 1.012,251 milioni rispetto a 846,889 milioni del 2023, riflettendo i maggiori proventi derivanti dall'intermediazione del denaro con la clientela, comprensivi della componente legata ai crediti fiscali, nonché del flusso cedolare riferito al portafoglio di proprietà.

Le commissioni nette hanno evidenziato un significativo incremento, attestandosi a 371,730 milioni, +7,47%. Il suddetto incremento è stato generato dalla crescita delle commissioni per il collocamento di prodotti assicurativi e di titoli, garanzie rilasciate, servizi di pagamento, custodia e amministrazione titoli, mentre si è assistito alla contrazione delle commissioni legate alle operazioni di finanziamento.

I dividendi incassati sono stati pari a 63,706 milioni rispetto a 44,070 milioni, +44,56%; principalmente distribuiti da Factorit spa, Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Arca Holding spa e Arca Vita spa.

Il risultato dell'attività finanziaria è stato positivo per 52,656 milioni rispetto a 50,999 milioni, +3,25%.

Il portafoglio delle attività detenute per negoziazione (voce 80) ha evidenziato un risultato positivo di 45,385 milioni, in diminuzione del 6,70% rispetto a 48,646 milioni. A fronte di utili da negoziazione di titoli per 16,299 milioni dell'esercizio precedente, si sono registrati utili per 10,407 milioni. Positivo per 2,855 milioni lo sbilancio netto tra plusvalenze e minusvalenze su titoli, a fronte di un saldo positivo di 1,317 milioni dell'anno precedente. L'utile in cambi da 28,563 milioni è salito a 32,082 milioni. In forte aumento da 0,087 milioni a 2,981 milioni le differenze di cambio. Il risultato dell'attività in derivati è stato negativo per 2,100 milioni, rispetto a un dato positivo per 2,380 milioni.

Il risultato netto dell'attività di copertura è stato negativo per 3 mila euro e si riferisce ad operazioni di copertura del tasso fisso su mutui a clientela.

L'utile da cessione/riacquisto riclassificato è stato positivo per 7,272 milioni rispetto a 2,408 milioni. Nella sua articolazione tale aggregato è così composto: risultato da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato pari a 3,385 milioni, attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3,210 milioni; passività finanziarie pari a 0,677 milioni.

Il risultato netto delle altre attività e passività valutate al fair value con impatto sul conto economico (voce 110) è stato negativo per 10,574 milioni rispetto a un dato positivo per 5,621 milioni. L'importo ricomprende la valutazione al fair value dei crediti verso clientela negativa per 9,485 milioni.

Il margine d'intermediazione si è attestato a 1.489,769 milioni, +15,18%. Nella sua composizione, il margine d'interesse ha concorso per il 67,95% rispetto al 65,47%.

Le rettifiche di valore nette si sono attestate a 180,664 milioni rispetto a 209,814 milioni, -13,89%. Gli overlays manageriali, in particolare connessi al futuro aggiornamento dei modelli AIRB e ai cosiddetti novel risks, si attestano a 50,2 milioni, in riduzione rispetto all'esercizio precedente anche in considerazione della revisione del framework metodologico.

Relazione finanziaria annuale 2024

Relazione degli amministratori sulla gestione

SINTESI CONTO ECONOMICO

(in migliaia di euro) 31/12/2024 31/12/2023 Variazioni
assolute
Variazioni %
Margine di interesse 1.012.251 846.889 165.362 19,53
Dividendi 63.706 44.070 19.636 44,56
Commissioni nette 371.730 345.880 25.850 7,47
Risultato dell'attività finanziaria [a] 52.656 50.999 1.657 3,25
Risultato delle altre attività e passività finanziarie valutate
al FVTPL [b]
-10.574 5.621 -16.195 n.s.
di cui FINANZIAMENTI -9.485 -682 -8.803 n.s.
di cui ALTRO -1.089 6.303 -7.392 n.s.
Margine di intermediazione 1.489.769 1.293.459 196.310 15,18
Rettifiche di valore nette [c] -180.664 -209.814 29.150 -13,89
Risultato netto della gestione finanziaria 1.309.105 1.083.645 225.460 20,81
Spese per il personale [d] -239.866 -221.315 -18.551 8,38
Altre spese amministrative [e] -280.237 -249.148 -31.089 12,48
Altri oneri/ proventi di gestione [d] 75.718 69.180 6.538 9,45
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri [f] -28.419 -22.542 -5.877 26,07
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e
immateriali
-51.932 -52.836 904 -1,71
Costi operativi -524.736 -476.661 -48.075 10,09
Risultato della gestione operativa 784.369 606.984 177.385 29,22
Oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario [e] -21.293 -38.854 17.561 -45,20
Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti [g] -13.148 -513 -12.635 n.s.
Risultato al lordo delle imposte 749.928 567.617 182.311 32,12
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -239.411 -174.851 -64.560 36,92
Risultato netto 510.517 392.766 117.751 29,98

Note:

[a] il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 del conto economico al netto degli utili da cessione di crediti per 7,295 milioni di euro;

[b] il risultato delle altre attività finanziarie valutate al FVTPL è costituito dalla voce 110 del conto economico;

[c] le rettifiche di valore nette sono costituite dalla somma delle voci 130 - 140 - 170 a) del conto economico comprensive degli utili da cessione di crediti per 7,295 milioni di euro;

[d] le spese del personale e gli altri proventi di gestione sono stati nettati della partita di giro rappresentata dai proventi del fondo di quiescenza del personale pari a 7,108 milioni di euro;

[e] gli oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario sono stati scorporati dalla voce altre spese amministrative ed evidenziati separatamente;

[f] gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri si riferiscono alla voce 170 b);

[g] utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti è costituito dalla somma delle voci 220 - 230 - 250 del conto economico.

Per una più agevole chiave di lettura dell'ammontare delle rettifiche di valore nette si precisa quanto segue:

  • la voce 130 del conto economico, che si riferisce a esposizioni verso clientela e banche sotto forma sia di finanziamenti e sia di titoli, ammonta a 182,984 milioni ed è costituita quasi completamente da rettifiche relative alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato al netto degli utili da cessione di crediti per 7,295 milioni;

  • la voce 140, relativa agli utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni, derivanti dalle variazioni apportate ai flussi di cassa contrattuali, nell'esercizio di riferimento è stata negativa per 3,997

milioni.

Le rettifiche nette di valore ricomprendono anche una ripresa di valore su impegni e garanzie di 6,171 milioni, rispetto ad accantonamento per 33,226 milioni del periodo di raffronto.

Il rapporto rettifiche nette su crediti verso clientela/crediti verso clientela, che viene anche definito costo del credito, è sceso dallo 0,78 allo 0,65%.

Il risultato della gestione finanziaria è aumentato da 1.083,645 milioni a 1.309,105 milioni, +20,81%. I costi operativi hanno registrato un aumento a 524,736 milioni rispetto a 476,661 milioni, +10,09%. Il rapporto costi operativi/margine d'intermediazione, il così detto «cost income ratio», è tuttavia ulteriormente sceso dal 36,85 al 35,22%, mentre il rapporto costi operativi/totale dell'attivo si è attestato all'1,04% rispetto allo 0,93%. Quanto alle singole componenti, le spese amministrative hanno cifrato 520,103 milioni, +10,55%; di queste, le spese per il personale sono passate da 221,315 milioni a 239,866 milioni, +8,38%, principalmente per gli adeguamenti contrattuali e l'incremento del personale per le nuove assunzioni del periodo, mentre le altre spese amministrative sono salite da 249,148 milioni a 280,237 milioni, +12,48%. Fra le principali componenti della voce sono da rilevare gli aumenti delle spese per attività in outsourcing informatico, consulenze, noleggio e manutenzione di hardware e software, pubblicità e rappresentanza, manutenzione immobilizzazioni materiali, imposte e tasse, informazioni e visure; in riduzione le spese per energia elettrica, acqua e riscaldamento, le spese legali e per servizi resi da terzi.

La voce «accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri» ha evidenziato accantonamenti di fondi per 28,419 milioni, rispetto ad accantonamenti per 22,542 milioni rilevati nel 2023.

Le rettifiche su attività materiali e immateriali sono state pari a 51,932 milioni rispetto a 52,836 milioni rilevati nel 2023.

Gli altri proventi, per i quali si è provveduto a una riclassifica, come sopra accennato, al netto degli altri oneri di gestione, sono ammontati a 75,718 milioni, +9,45%.

Gli oneri per la stabilizzazione del sistema bancario, esposti separatamente, sono stati pari a 21,293 milioni rispetto a 38,854 milioni, -45,20%.

L'aggregato utili/perdite su partecipazioni e su altri investimenti ha evidenziato un saldo negativo di 13,148 milioni rispetto a 0,513 milioni, sempre negativo. Tale saldo negativo deriva principalmente dalla svalutazione operata sulla partecipazione in Rent2Go s.r.l. per 13,665 milioni.

Il risultato complessivo al lordo delle imposte ha pertanto segnato 749,928 milioni, +32,12%. Detratte infine le imposte sul reddito per 239,411 milioni, si è determinato un utile netto d'esercizio di 510,517 milioni, +29,98%.

Il tasso di imposizione fiscale, inteso come semplice rapporto fra imposte sul reddito e risultato al lordo delle imposte, si è attestato al 31,92%.

RISORSE UMANE

In un mondo estremamente interconnesso e volatile come quello attuale, caratterizzato da cambiamenti culturali, economici e tecnologici, il ruolo delle risorse umane all'interno degli istituti bancari assume un ruolo ancora più importante e cruciale per ottenere vantaggio competitivo. Le persone diventano sempre più parte integrante della strategia aziendale e da loro dipendono il successo, la crescita e l'identità dell'organizzazione stessa.

Pertanto, la funzione preposta alla gestione delle risorse umane si è evoluta e ha esteso il suo raggio d'azione in più direzioni. Da una parte, l'attenzione verso la valorizzazione di una cultura maggiormente inclusiva, per promuovere un

approccio trasparente e rispettoso, finalizzato a ingaggiare e coinvolgere le persone per creare un ambiente di lavoro accogliente, incentrato sulla fiducia. Dall'altra, la creazione di condizioni che facilitano la crescita professionale, bilanciando le esigenze del singolo con gli obiettivi dell'organizzazione. In questo contesto, identificare le competenze chiave e attivare azioni di sviluppo per soddisfare i fabbisogni di professionalità, coerenti con la strategia aziendale, diventa sempre più significativo e premiante.

Inoltre, cresce l'importanza del tema relativo alla gestione e all'attrazione dei talenti. Le nuove generazioni valutano le aziende per le condizioni di lavoro che possono offrire, le reali opportunità di carriera, il welfare aziendale e la tutela di aspetti un tempo meno considerati, quali, a esempio, la gender equality, il supporto alla genitorialità e l'impatto sull'ambiente. Saper comunicare con efficacia questi elementi, come pure riuscire a promuovere i valori e l'immagine della banca anche attraverso social media e piattaforme dedicate, ha richiesto un'evoluzione del processo di selezione, che non può prescindere dall'integrazione con mirate azioni di marketing.

A fine 2024 l'organico era composto di 3.153 unità - in aumento di 120, +3,96% -, di cui il 72% occupato presso la rete periferica e il 28% presso le strutture centrali. L'età media dei dipendenti, 42 anni, e l'anzianità media di servizio, 17 anni e 3 mesi, hanno registrato un decremento rispettivamente di 1 mese e 4 mesi.

Per quanto attiene alla formazione del personale, durante l'anno sono stati complessivamente coinvolti - mediante la partecipazione in aula "virtuale" o in presenza – 2.348 collaboratori, per un totale di 62.847 ore uomo. La formazione mediante strumenti multimediali ha invece interessato 3.041 dipendenti, per un totale di 103.791 ore uomo.

Quanto alle tematiche cui è stata dedicata particolare attenzione, vanno evidenziati i corsi attinenti alle normative di settore, quali l'antiriciclaggio, la MiFID II e l'IVASS, oltre alla formazione relativa alla consulenza in materia di investimenti finanziari e di intermediazione assicurativa, al comparto dei crediti NPE, alla crisi d'impresa, alla sostenibilità, ai fattori ESG, al governo e alla qualità dei dati, alla cultura del rischio, alla continuità operativa e all'erogazione dei servizi di tesoreria.

I corsi multimediali hanno prevalentemente riguardato aspetti normativi quali trasparenza bancaria, privacy, antiriciclaggio, pratiche commerciali scorrette, responsabilità amministrativa delle banche (D.lgs. 231/2001), whistleblowing, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre a cybersecurity, ESG, benessere

digitale, credito revolving, IVASS e MiFID. 507 neoassunti hanno seguito un percorso formativo dedicato, che ha trattato temi diversificati quali la disciplina del rapporto di lavoro, l'operatività di filiale, la sicurezza aziendale, la normativa e la tecnica bancaria, l'offerta commerciale, l'introduzione al settore dei crediti, ai mercati mobiliari, alla consulenza finanziaria e alle operazioni con l'estero.

Nel 2024, l'organizzazione di tirocini formativi e di orientamento presso uffici centrali e rete periferica, riservati a studenti di istituti tecnici e atenei presenti nelle province in cui la banca opera, ha interessato 125 giovani.

Le relazioni con le Organizzazioni sindacali si sono mantenute su basi di reciproco rispetto.

Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio predispone la Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti prevista dall'art. 123-ter, Decreto Legislativo 58/1998 e successive modificazioni e dall'art. 84-quater del Regolamento Emittenti (delibera Consob n.11971/1999 e successive modificazioni).

La Relazione è pubblicata sul sito internet della Banca alla pagina https://istituzionale.popso.it/it/governance/documenti-societari.

LA GESTIONE DEI RISCHI

Le sfide della transizione energetica e di quella digitale, i ripetuti shock di natura sistemica e le inattese dinamiche dello scacchiere geo-politico sottopongono le banche a continue sollecitazioni. Lo scenario mondiale sta abbandonando i paradigmi della globalizzazione e del multilateralismo e sta evolvendo verso un sistema multipolare e frammentato, attraversato da ondate di nazionalismi politici e protezionismi commerciali. Al contempo Autorità, mercati, stakeholders richiedono agli istituti finanziari di mantenere saldi i propri presìdi di capitale e di liquidità per non allentare la capacità di assorbimento delle perdite e non indebolire le prospettive di stabilità fin qui costruite.

L'efficacia delle attività di risk management permane dunque alla ribalta come naturale anticorpo ai traumi provocati dalle trasformazioni e dalle incertezze dominanti. Prudente apprezzamento della rischiosità, patrimonializzazione e contenimento della leva finanziaria, attenzione all'equilibrio nella trasformazione delle scadenze, controllo rigoroso sul funding sono tutti elementi che devono concorrere a irrobustire i fondamentali bancari in un frangente economico difficile da decifrare.

Con il nuovo anno saranno anche varate le riforme alle regole prudenziali europee che recepiscono i nuovi standard sui requisiti di capitale meglio noti al mercato con l'appellativo di «Basilea 4». Si attendono anche da questo fronte di evoluzione impatti profondi per adeguare i sistemi di misurazione dei rischi e gestire gli eventuali fabbisogni di capitale generati dalla più stringente disciplina.

Non c'è progresso senza rischi, recita l'adagio. Rivedere di continuo i processi, le metodologie, gli assetti organizzativi è dunque un fondamentale presupposto per governare al meglio, con occhio attento e mano ferma, le aree di cambiamento in atto.

Rischi di credito e controparte

I timori per una ripresa del deterioramento della qualità dei prestiti, accentuati da prospettive di andamento del quadro macroeconomico improntate al pessimismo, tengono viva l'attenzione nell'adozione di politiche di concessione del credito ai prenditori meritevoli, nella gestione attiva delle pratiche in watchlist e nella copertura del portafoglio con adeguati accantonamenti.

Cruciali, a questo riguardo, le ripetute azioni di potenziamento delle tecniche di monitoraggio sull'insorgere delle difficoltà finanziarie delle controparti, tendenti ad accrescere le performance di riconoscimento tempestivo delle posizioni non ancora inesigibili, ma comunque connotate da rischiosità accresciuta, con conseguente e coerente esigenza di riclassifica a livello contabile.

Si conferma l'ambizione degli obiettivi di derisking dei portafogli fissati dal Consiglio di amministrazione nel quadro delle strategie di medio periodo. Prosegue il diligente controllo sulle evoluzioni della rischiosità delle erogazioni, contribuendo, insieme a operazioni di vendita di pacchetti di finanziamenti a terzi e al lavoro specialistico svolto dalle unità di gestione interne, a un'ulteriore riduzione delle consistenze dei prestiti deteriorati. Si è assistito a un più sistematico uso dei meccanismi tutori di riconoscimento delle fattispecie di difficoltà finanziaria nelle quali potrebbero ricadere i nostri prenditori per determinare l'esistenza di condizioni di aumentato rischio e valutare la possibilità di attivare misure di sollievo dal debito. Sulle nuove posizioni creditorie si incentiva il dialogo con le controparti per approfondire con più sofisticati strumenti previsivi la sostenibilità prospettica delle iniziative da finanziare mediante esame dei flussi di cassa generati e generabili.

Quanto al calcolo collettivo delle perdite attese e delle relative svalutazioni di bilancio, si sono introdotte numerose evolutive di carattere metodologico, tra le quali spiccano la revisione delle logiche modellistiche adottate nella stima dei parametri di rischio e gli affinamenti ai processi di stage allocation e override di classificazione delle posizioni. I cambiamenti apportati hanno inoltre consentito una

significativa diminuzione dell'incidenza dei cd. management overlays nell'ambito della composizione del costo del credito complessivo.

La Banca, al fine di rafforzare la filiera del credito, pure in aderenza a raccomandazioni della Vigilanza, ha messo a piano e avviato diversi cantieri progettuali di rafforzamento dei propri sistemi di governo, gestione e controllo sullo svolgimento dell'attività creditizia. I piani di lavoro vertono principalmente sulla robustezza dei processi di concessione e monitoraggio, sull'impianto per la gestione dei rischi di credito, sull'assetto dei controlli interni di secondo e terzo livello e sulle metodologie per la classificazione e valutazione delle esposizioni in bonis sulla base di quanto previsto dal principio contabile IFRS 9. Le attività contemplate dai programmi sono proseguite con regolarità, con sostanziali avanzamenti in linea con obiettivi e tempistiche di adeguamento.

Rischi di mercato

L'esposizione ai rischi di mercato è presidiata attraverso un monitoraggio giornaliero dei portafogli di attività finanziarie detenute in impiego, basato su un'ampia struttura di metriche.

Nonostante il permanere di condizioni di incertezza, collegate in primis ai conflitti e alle evoluzioni degli scenari geo-politici in atto, non si sono osservate agitazioni di rilievo nell'arena dei mercati finanziari; nel complesso, essi hanno anzi evidenziato una buona intonazione. Questa favorevole cornice di mercato ha contribuito al contenimento della rischiosità degli strumenti di impiego finanziario della Banca, mantenutasi sempre entro i massimi di tolleranza definiti dall'Amministrazione; anche a livello più granulare, non si sono registrate nell'anno tensioni nel sistema di limiti giornalieri di early warning.

Rischi di tasso di interesse e di differenziale creditizio

Lasciati alle spalle i picchi massimi raggiunti tra il 2023 e il 2024 dai tassi di interesse risk-free su tutte le scadenze di breve, medio e lungo termine, prosegue il costante monitoraggio delle conseguenze economiche e patrimoniali legate alle potenziali oscillazioni nei livelli dei tassi di mercato, attuato tramite analisi mensili di sensibilità del valore economico aziendale a fluttuazioni dei tassi e di sensibilità degli utili complessivi e del solo reddito da interessi generato dai volumi di operazioni attive e passive, integrate all'occorrenza da mirati esercizi simulativi o studi d'impatto.

Le attività interne connesse all'affinamento dei cd. «modelli comportamentali» in uso per la determinazione dell'esposizione al rischio sono continuate nel periodo per tenere conto dei cambiamenti di tendenze in reazione al mutare delle condizioni macroeconomiche e finanziarie. In particolare, i parametri statistici su cui si basano i modelli delle «poste a vista» – modelli che quantificano la persistenza delle giacenze attive e passive prive di scadenza e la loro elasticità di adattamento ai movimenti delle curve di mercato – la cui ricalibrazione è iniziata nel secondo semestre dell'anno prevedendo l'inclusione di più aggiornati campioni di dati storici.

Tutti i modelli di natura comportamentale – ivi incluso il modello cd. di «pre-payment», oggetto di ristima in corso d'anno, atto a simulare il profilo di rientro dei finanziamenti rateali a medio-lungo termine tenendo conto dei fenomeni di chiusura anticipata dei rapporti, di pre-pagamento parziale e di modifica di condizioni contrattuali (tasso nominale, spread sul tasso base e opzionalità) – sono inglobati nei sistemi gestionali di misurazione del rischio; la loro adeguatezza ed efficacia viene testata attraverso regolari processi di verifica retrospettiva (cd. «backtesting»).

Durante l'esercizio sono state inoltre portate a termine le attività necessarie a ottemperare, entro il 30 settembre 2024, ai nuovi obblighi di rendicontazione alle Autorità di Vigilanza disciplinati in specifici Implementing Technical Standards (ITS) pubblicati dall'EBA nel luglio 2023. Ulteriori iniziative interne di

evoluzione del framework dei controlli interni hanno riguardato le analisi del cd. rischio di differenziale creditizio («credit spread risk in the banking book» - CSRBB), interessate da un ampliamento del perimetro di stima dell'esposizione al rischio a tutta l'operatività rientrante nel «banking book» con conseguente adeguamento degli esistenti indicatori mensili di monitoraggio.

Rischio di liquidità

In un contesto di progressiva restrizione delle misure di politica monetaria, malgrado il completo rimborso nell'anno di tutte le operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO, «Targeted Longer-Term Refinancing Operations») elargite dalla Banca Centrale Europea per alleviare i periodi di crisi finanziaria e pandemica, nell'arco del 2024 tutti i principali parametri di rischio di liquidità della Banca si sono mantenuti su livelli superiori alle soglie interne e regolamentari, grazie ai risultati delle favorevoli iniziative promosse sul fronte del funding e alla conservazione di un notevole potenziale di riserva liquida disponibile, costituito dalle masse di titoli di debito – specie sovrani – prontamente cedibili sul mercato o conferibili in garanzia nelle operazioni di credito dell'Eurosistema. Il presidio costante, assicurato dal risk management in ottica di breve e di medio-lungo periodo, ha inoltre consentito di moderare con tempestività qualsiasi avvisaglia di inasprimento delle grandezze di rischio, attivando precocemente gli interventi di gestione.

Gli indici regolamentari – il Liquidity Coverage Ratio (LCR), quantificato su base mensile, e il Net Stable Funding Ratio (NSFR), misurato con cadenza trimestrale – non hanno registrato nell'ultimo esercizio particolari segnali di tensione, con valori che si sono collocati sensibilmente al di sopra dei minimi previsti, in linea (NSFR) o addirittura in crescita (LCR) rispetto ai valori medi dell'anno precedente.

Rischi operativi e informatici

Viviamo giorno per giorno le enormi possibilità di trasformazione delle modalità di business offerte dalla rincorsa alla digitalizzazione e all'innovazione dei servizi. L'adozione di nuove forme di tecnologia come l'Intelligenza Artificiale – nei processi interni, nell'impianto dei controlli e nei rapporti con la clientela –, oltre a essere diventata un'esigenza strategica e competitiva, non può prescindere da un'avveduta valutazione delle ricadute su tutti i rischi aziendali. Il moltiplicarsi degli attacchi informatici a danno delle banche e della clientela richiede un dispiegamento di mezzi di contrasto per tenere il passo di strumenti e tecniche di frode sempre più sofisticati.

In questo contesto altamente sfidante e non privo di incognite, la Banca e le altre componenti del Gruppo hanno proseguito nel percorso di potenziamento degli assetti di gestione operativa e di supervisione dei rischi di natura informatica, pure in adeguamento alle innovate istruzioni di vigilanza nazionali e agli stringenti requisiti definiti dal legislatore comunitario in materia di resilienza operativa digitale per il settore finanziario (Regolamento DORA - Digital Operational Resilience Act).

I perfezionamenti e le evoluzioni realizzate nel periodo tengono conto delle indicazioni pervenute dalla Supervisione bancaria, tanto nell'ambito di dedicato esercizio di stress test condotto nei primi mesi del 2024 diretto a valutare a livello sistemico la capacità delle banche europee di proteggere dati e sistemi e ripristinare rapidamente l'operatività all'occorrere di episodio malevolo, quanto nell'ambito di specifiche azioni di vigilanza sul nostro Gruppo Bancario.

Oltre alle consuete iniziative di formazione e sensibilizzazione della base clienti e del personale aziendale in merito ai rischi di natura cibernetica cui ci si espone nell'utilizzo di servizi di internet banking, nell'esercizio sono stati avviati interventi di potenziamento dei dispositivi di continuità operativa e di disaster recovery con l'obiettivo di accrescere la capacità di resilienza digitale in caso di evento rischioso.

Oggetto di arricchimenti e rivisitazioni anche il cruscotto degli indicatori di monitoraggio delle diverse aree di emersione di rischi informatici e le metodologie di valutazione dei rischi legati al ricorso a fornitori terzi di servizi tecnologici.

Circa il più generale presidio sui rischi di natura operativa, si registrano progetti di fine-tuning e allineamento alle migliori prassi di settore, nonché di recepimento dei requisiti di carattere gestionale, organizzativo e procedurale connessi all'utilizzo, a partire dal 2025, del nuovo approccio standardizzato per il calcolo dell'assorbimento patrimoniale a copertura del rischio, in accordo alle regole prudenziali europee di prossima applicazione (Regolamento CRR3 e Direttiva CRD6).

Rischi di reputazione e di riciclaggio

Considerate l'accesa competitività del contesto e la più intensa presenza della Banca sui mezzi di comunicazione di massa e, soprattutto, sui canali social, il monitoraggio in via continuativa sulla percezione dell'immagine aziendale presso le differenti categorie di portatori di interesse (stakeholders) risulta, ora più che mai, una componente chiave dei processi di risk management bancario. Tale presidio si traduce nella puntuale identificazione e valutazione degli eventi – attuali e prospettici – potenzialmente pregiudizievoli della reputazione aziendale, attraverso l'uso di tecniche e strumenti valutativi di tipo analitico, supportati da metriche quantitative.

Nel corso dell'ultimo esercizio l'impianto di identificazione e di gestione dei rischi reputazionali è stato ulteriormente potenziato grazie allo sviluppo di specifici indicatori gestionali di monitoraggio (Key Risk Indicators) riguardanti la numerosità di reclami, ricorsi stragiudiziali e cause legali riconducibili a contestata carente, o solo apparente (cd. greenwashing), sensibilità a temi ESG, segnalatori di possibili ricadute negative sul profilo reputazionale.

In tema di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, il monitoraggio condotto nell'anno dalla specifica funzione di controllo ha compreso lo screening delle molteplici evoluzioni normative sia in ordine ai pacchetti di sanzioni internazionali, sia in relazione a nuovi provvedimenti legislativi di rilievo emanati a livello domestico e comunitario. L'unità antiriciclaggio ha inoltre positivamente testato l'introduzione di un nuovo e ulteriore modello di intelligenza artificiale (Machine Learning) finalizzato alla verifica dell'operatività in denaro contante. La messa in opera di tale innovazione ha trovato compimento nella prima parte del 2024.

A livello organizzativo si segnala la nomina delle nuove figure dell'esponente responsabile per l'antiriciclaggio della Banca e dell'esponente responsabile per l'antiriciclaggio di Gruppo a seguito delle ultime modifiche alle "Disposizioni in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l'utilizzo degli intermediari a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo" emanate dalla Banca d'Italia il 26 marzo 2019.

Rischio di non conformità alle norme

Missione della Funzione di Conformità è quella di promuovere e valorizzare una cultura aziendale etica e responsabile, fondata sui basilari principi di onestà, correttezza, trasparenza e scrupolosa osservanza delle norme: obiettivi doverosi, tuttavia complessi da garantire nel continuo, specie al cospetto di un quadro regolamentare assai frastagliato e in continuo rivolgimento.

L'anno in esame è stato segnato da un sistematico rafforzamento delle attività di identificazione, classificazione, valutazione e gestione dei profili di rischio a cui può esporre la non conformità normativa, al pari degli strumenti di monitoraggio e rendicontazione degli stessi. Questo processo migliorativo si è tradotto in un incremento delle occasioni di analisi del livello di aderenza alle norme di etero e

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione

autoregolamentazione nei principali ambiti operativi, organizzativi e di business.

Ciò comporta la determinazione proattiva della Funzione nell'individuare e valutare i rischi potenziali legati a innovazioni normative e i loro impatti sulle procedure organizzative aziendali, al fine di favorirne il corretto recepimento interno. Questo impegno si concretizza nel conseguimento di costanti progressi, misurabili in termini quantitativi e/o qualitativi, nello svolgimento di un'attenta attività di consulenza e assistenza specialistica agli Organi e alle unità aziendali coinvolti in tutte quelle materie in cui assume rilevanza la compliance alle norme, nell'ottica di definire nel modo migliore tutti i profili organizzativi e operativi impattati da variazioni regolamentari.

Le attività di controllo ex-post sono state diligentemente svolte per assicurare che le misure organizzative previste fossero non solo presenti, ma anche adeguate e funzionali a un'efficace mitigazione dei rischi di una non piena conformità all'universo di normative interne ed esterne applicabili. Durante il 2024 sono state oggetto di dedicate analisi tutte le tematiche di primo piano, con particolare attenzione a quelle aree normative che attengono alla maggior tutela della clientela e dei consumatori: queste includono la prestazione dei servizi di investimento, il comparto dell'intermediazione assicurativa, le condotte di trasparenza nell'esecuzione di operazioni bancarie e finanziarie, la gestione dei dati personali, le norme contro l'usura e la disciplina del market abuse.

Rischi ESG (Environmental, Social & Governance)

Le questioni di sostenibilità ambientale, sociale e di buona governance sono ormai parte integrante dei processi e delle attività nevralgiche dell'Istituto, influenzando in modo sempre più incisivo le decisioni strategiche e gli indirizzi dell'operatività corrente. Testimonia questo impegno la convinta adesione della Banca allo United Nations Environmental Programme for Financial Institutions (UNEP FI) e alle iniziative internazionali Principles for Responsible Banking (PRB) e Net-Zero Banking Alliance (NZBA). Riguardo a quest'ultima, il nostro Istituto si è dichiarato pronto a concorrere all'ordinata transizione verso un'economia a basso consumo di fonti fossili imponendosi primi target per il contenimento del livello di emissioni finanziate di gas inquinanti rispetto ad alcuni dei settori economici considerati maggiormente carbon-intensive, comunicati al mercato lo scorso dicembre.

La partecipazione a tali alleanze globali ha ulteriormente accelerato l'integrazione di elementi di carattere ESG all'interno dei principali processi e procedure di concessione del credito. Un primario rafforzamento è stato apportato dall'emanazione di una rinnovata Policy del Credito ESG, più articolata nel suo impianto generale di regole e criteri di applicazione rispetto alla sua prima adozione; per maggiori dettagli sul documento si rimanda alla parte E dalla nota integrativa. L'adeguamento fa seguito all'elaborazione di un'omologa Policy di Investimento ESG, in cui sono stati definiti obiettivi diretti a inglobare i fattori ESG nella selezione degli investimenti finanziari, propri e di terzi, in linea con le norme di "finanza sostenibile" e le tendenze di mercato.

Si riconferma pilastro anche della nuova Policy del Credito ESG il tool di scoring ESG proprietario, interessato nell'ultimo esercizio da progressi metodologici di rilievo e dall'inclusione nell'algoritmo di calcolo di indici di esposizione alle dimensioni di rischio Social e Governance; la copertura del modello è stata altresì ampliata a tutto il perimetro di imprese non finanziarie, nonché al segmento dei privati i cui prestiti sono garantiti da ipoteca su immobili. Oltre che nella valutazione e classificazione del profilo ESG individuale delle controparti in sede di decisioni di affidamento, il sistema di scoring è stato introdotto nel sistema di definizione delle politiche creditizie, non solo in aggiunta alle determinanti dell'attrattività di un intero settore di portafoglio, ma anche per meglio calibrare l'orientamento preliminare alla concessione di credito sul singolo debitore. Corredano la metrica ESG un'attività di Due Diligence ESG condotta su specifici perimetri di controparti e un sistema di controlli rafforzati per quei settori considerati

"climaticamente" e "socialmente sensibili".

Altri rischi rilevanti

Completano il novero dei principali controlli quelli relativi ai rischi strategici e di business, nonché ai rischi di conflitti di interesse che potrebbero insorgere a fronte di operatività con cd. «soggetti collegati» e ai rischi connessi agli investimenti in partecipazioni societarie, attuati mediante verifica dei livelli aggregati di esposizione in rapporto ai limiti interni e regolamentari vigenti.

Relativamente ai primi, si rammenta che, in applicazione di quanto previsto dal 9° aggiornamento alla Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 «Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche», pubblicato dalla Banca d'Italia in data 12 dicembre 2011, provvedimento con cui è stato riformulato il Titolo V - Capitolo 5 dedicato alle «Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati», ora trasfuso nella Parte Terza – Capitolo 11 della Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 «Disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche», i controlli svolti trovano riscontro in apposito documento – denominato «Regolamento generale dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati» – descrittivo delle politiche e dei processi atti a garantire la mitigazione dei rischi assunti verso tali soggetti a livello di Gruppo Bancario. In aderenza alle previsioni normative, la policy viene rivista ove necessario con cadenza triennale e tenuta a disposizione per eventuali richieste da parte dell'Autorità.

Il Regolamento aggiornato viene messo a disposizione dell'Assemblea ed è pubblicato sul sito aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci.

Adeguatezza del sistema dei controlli interni

La "terza linea di difesa", rappresentata dalla Funzione di Revisione Interna, è chiamata ad assumere a riferimento un perimetro di azione esteso al fine di appurare efficacia, efficienza e funzionalità dei processi aziendali, sistemi informativi inclusi. Si conferma una struttura autonoma e indipendente, che riporta in via diretta all'Organo di amministrazione e che non assume alcun compito operativo.

La Revisione Interna è tenuta a sottoporre ogni anno al Consiglio di Amministrazione un piano di audit pluriennale aggiornato, definito secondo logiche risk-based che tengono conto in maniera sistematica dei temi prioritari di vigilanza, delle raccomandazioni emesse dalle Autorità competenti e degli esiti delle attività di verifica precedentemente svolte; relativamente a queste ultime, il monitoraggio costante dello stato di evasione dei finding formulati costituisce una fase cardine dell'intero ciclo di audit che può concretizzarsi anche nella previsione di dedicati interventi di follow-up per appurare più da vicino lo stato dell'arte delle attività correttive.

I rilevanti fattori di cambiamento, di natura tanto endogena quanto esogena, che hanno contraddistinto gli ultimi esercizi hanno portato alla luce nuovi ambiti di rischio o profili di rischio maggiormente impattati dal mutato contesto. Si è andato quindi delineando per la Funzione un mandato sempre più articolato, che nel tempo ha ricompreso aspetti di carattere innovativo con conseguente necessità di manutenere e, dove necessario, aggiornare competenze e metodologie a supporto. In tal senso, nel corso del 2024 le unità di Revisione Interna, in continuità ed estensione con quanto sviluppato negli ultimi esercizi, hanno revisionato il proprio framework metodologico, valutando anche gli impatti sulla propria azione di controllo rivenienti dai nuovi standard internazionali di settore; hanno altresì assicurato un intenso piano formativo per le proprie risorse.

Gli accertamenti del periodo sono stati condotti in aderenza alle linee programmatiche del vigente Piano di Audit Pluriennale. Si evidenziano quali sfere di azione prioritarie: l'intero processo del credito, i presidi di risk management, il monitoraggio del piano industriale, la gestione dei dati di rischio e i sempre

più trasversali impatti dei fattori ESG. Dedicate verifiche hanno poi interessato i processi legati all'Information Technology, anche a valere delle altre entità che compongono il Gruppo Bancario, con particolare riguardo alla gestione della sicurezza informatica, delle minacce di cyberattacchi e delle terze parti fornitrici di servizi ICT.

Non secondario il supporto garantito dalla Funzione all'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, di cui il Responsabile è peraltro membro stabile.

Continue, inoltre, le interlocuzioni con gli esponenti delle Autorità di Supervisione e Controllo.

A quanto elencato vanno da ultimo aggiunti i controlli riguardanti l'operato della rete commerciale, prioritariamente indirizzati a riscontrarne la regolarità operativa e il rispetto delle direttive aziendali.

ALTRE INFORMAZIONI

L'AZIONE BANCA POPOLARE DI SONDRIO

L'azione Banca Popolare di Sondrio, negoziata sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana, facente parte dell'indice FTSE MIB a partire dal 18 marzo 2024, ha chiuso l'anno 2024 con una performance positiva del 38,91%, segnando un prezzo di riferimento al 30 dicembre 2024 di 8,14 euro, contro i 5,86 euro di fine 2023. L'indice FTSE MIB nello stesso periodo ha registrato un rialzo pari al 12,63%, mentre l'indice settoriale FTSE Italia All-Share Banks ha avuto un incremento del 52,69%.

Il volume medio giornaliero dei titoli scambiati sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana nel 2024 è stato pari a 1,84 milioni, in aumento rispetto a 1,263 milioni del 2023.

Azioni proprie della Banca Popolare di Sondrio

Per quanto riguarda le azioni proprie detenute in proprietà, la consistenza al 31 dicembre 2024 era pari a n. 3.597.215 azioni, in diminuzione di 35.418 azioni rispetto a fine 2023 per effetto delle assegnazioni eseguite in attuazione delle Politiche retributive del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio. Il valore di bilancio è di 24,955 milioni.

La compagine sociale al 31 dicembre 2024 risultava costituita da 136.824 soci.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione

COMPOSIZIONE DELL'AZIONARIATO

Il capitale sociale di Banca Popolare di Sondrio è pari a € 1.360.157.331 e risulta composto da 453.385.777 azioni ordinarie prive di valore nominale.

RATING

La solvibilità del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, come dettagliatamente rappresentato nelle tabelle sottostanti, è valutata dalle agenzie di rating S&P Global Ratings, Fitch Ratings, Morningstar DBRS e Scope Ratings.

I giudizi riportati fanno riferimento alla decisione del 26 febbraio 2024 per quanto attiene a S&P Global Ratings, nonché alle valutazioni espresse da parte di Fitch Ratings, Morningstar DBRS e Scope Ratings, rispettivamente in data 24 aprile 2024, 23 ottobre 2024 e 17 aprile 2024.

S&P GLOBAL RATINGS – rilasciato il 26/2/2024 GIUDIZIO
STAND ALONE CREDIT PROFILE BBB
LONG-TERM ISSUER CREDIT RATING BBB
SHORT-TERM ISSUER CREDIT RATING A-3
LONG-TERM RESOLUTION COUNTERPARTY RATING BBB
SHORT-TERM RESOLUTION COUNTERPARTY RATING A-2
SENIOR PREFERRED DEBT BBB
TIER 2 SUBORDINATED DEBT BB
OUTLOOK Stabile

GIUDIZIO FITCH RATINGS – rilasciato il 24/4/2024
BBB LONG-TERM ISSUER DEFAULT RATING
F3 SHORT-TERM ISSUER DEFAULT RATING
bbb VIABILITY RATING
No Support GOVERNMENT SUPPORT
BBB LONG-TERM DEPOSIT RATING
F3 SHORT-TERM DEPOSIT RATING
BBB SENIOR PREFERRED DEBT
BB TIER 2 SUBORDINATED DEBT
Stabile OUTLOOK
GIUDIZIO Morningstar DBRS – rilasciato il 23/10/2024
LONG-TERM ISSUER RATING BBB
SHORT-TERM ISSUER RATING R-2 (high)
LONG-TERM SENIOR DEBT BBB
SHORT-TERM DEBT R-2 (high)
LONG-TERM DEPOSITS BBB (high)
SHORT-TERM DEPOSITS R-1 (low)
SUBORDINATED DEBT BB (high)
TREND Stabile
Scope Ratings – rilasciato il 17/4/2024 GIUDIZIO
ISSUER RATING BBB
OUTLOOK Stabile

Rating ESG

Il livello di conformità raggiunto dal Gruppo Banca Popolare di Sondrio rispetto alle indicazioni internazionali sulla sostenibilità fissate da alcune delle principali istituzioni internazionali (Unione Europea, Nazioni Unite, OCSE) è assegnato dall'agenzia indipendente Standard Ethics.

Standard Ethics – rilasciato il 4/4/2024 GIUDIZIO
CORPORATE RATING EE+
OUTLOOK Stabile

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione

ACCERTAMENTI E VERIFICHE ISPETTIVE

Attività di vigilanza BCE

Si riportano di seguito i principali accertamenti di vigilanza svolti dalla Banca Centrale Europea sulla Banca Popolare di Sondrio.

  • a) Nell'ambito del processo intrapreso dall'Emittente allo scopo di ottenere il riconoscimento del proprio sistema di rating interno nella determinazione del requisito di capitale a fronte del rischio di credito secondo l'approccio avanzato (Advanced Internal Rating Based Approach, AIRB) previsto dalla disciplina di vigilanza, tra i mesi di giugno e agosto del 2018, la BCE ha svolto, dietro istanza della Banca, con il supporto di un team ispettivo della Banca d'Italia, un accertamento in loco, diretto a verificare la robustezza e la conformità del sistema di rating ai requisiti normativi e alle migliori prassi di mercato. Contestualmente al riconoscimento a fine maggio 2019 dell'approccio AIRB, l'Autorità, tenuto conto pure degli esiti dell'ispezione on-site del 2018, ha formalizzato alcuni risultati, comprendenti analisi e raccomandazioni tese a perfezionare ulteriormente la qualità e l'efficacia del sistema di rating interno, a fronte delle quali la Banca ha messo a punto un dedicato Piano d'Azione (Action Plan) che è stato completato. Il sistema di rating è stato oggetto di ulteriori accertamenti ispettivi, avviati ad ottobre 2021, finalizzati anche a verificare gli impatti dei cambiamenti determinati dall'entrata in vigore da inizio 2022 delle disposizioni dell'ABE in tema di modelli interni utilizzabili nel quadro degli approcci regolamentari per la misurazione dei requisiti minimi di capitale sul rischio di credito. All'Exit meeting tenutosi il 14 giugno 2022 ha fatto seguito la ricezione del Final Report in data 4 agosto 2022. L'Autorità in data 18 settembre 2023 ha inviato la Draft IMI Decision, documento riepilogativo delle azioni correttive richieste dall'indagine ispettiva e delle relative scadenze di adeguamento. A seguito del ricevimento della Final IMI Decision in data 12 ottobre 2023, la Banca ha provveduto ad approntare un nuovo Action Plan il cui programma di interventi di rimedio si è concluso ad ottobre 2024.
  • b) Come già riportato nella Relazione di bilancio al 31 dicembre 2023 (sezione "la gestione dei rischi"), la BCE ha condotto, da ottobre 2022 ad aprile 2023, una visita ispettiva sul Gruppo avente a oggetto il rischio di credito e di controparte con specifico riferimento ai segmenti Corporate&Large e SME (Small and Medium Enterprises). L'accertamento rientra nell'ambito degli ordinari processi che la Vigilanza europea attua con la finalità di effettuare una ricognizione della qualità degli attivi su portafogli selezionati e valutare i processi e le procedure interne di gestione del rischio di credito e i sistemi di controllo e di governance, ivi compresa l'implementazione del principio contabile IFRS 9 e qualsiasi altro aspetto accessorio. In data 23 gennaio 2024 è stato trasmesso il Final Report seguito, in data 7 marzo 2025, dal progetto di decisione della BCE, rispetto al quale la Banca potrà formulare le proprie osservazioni, in vista della decisione conclusiva.

A fronte delle raccomandazioni formulate dal gruppo ispettivo, riprese nel progetto di decisione, e anche nell'ambito delle annuali valutazioni SREP da parte della BCE, sono stati pianificati e avviati vari cantieri progettuali di rafforzamento dei sistemi di governo, gestionali e di controllo. I piani di lavoro vertono principalmente sui seguenti aspetti: i processi di gestione del credito, la gestione dei rischi, l'assetto dei controlli di secondo e terzo livello e le metodologie di implementazione del principio IFRS 9. Detta programmazione verrà riesaminata ed eventualmente modificata al ricevimento della decisione definitiva da parte dell'Autorità. In particolare, sulla base delle osservazioni ricevute dalla vigilanza la Banca ha già provveduto nel corso dell'esercizio 2023 a incrementare il rischio di credito relativo alle posizioni oggetto di verifica e a monitorare le esposizioni in relazione all'eventuale passaggio a non performing, così come richiesto dai paragrafi 5.5.9 e 5.5.17 dell'IFRS 9. Con riferimento a profili di potenziale riclassificazione a fini di segnalazioni prudenziali, che interessano solo una porzione del

campione esaminato dall'Autorità di Vigilanza (per un controvalore netto per cassa al 31 dicembre 2024 di circa 116 milioni di euro), la Banca, anche in relazione agli eventi successivi all'avvio dell'ispezione e delle metodologie aggiornate ad esito dell'attività ispettiva, presenterà le proprie valutazioni nell'ambito delle interlocuzioni in corso con BCE.

In ogni caso, l'insieme degli interventi in corso e previsti non comporterà la rilevazione di significativi effetti economici aggiuntivi rispetto a quelli già rilevati, con riferimento alle posizioni selezionate dalla BCE.

c) Tra i mesi di ottobre 2023 e gennaio 2024 la Banca è stata oggetto di esame ispettivo da parte della BCE sul tema del modello di business e della redditività con l'obiettivo di valutare la strategia di trasformazione digitale, il piano industriale e il bilancio preventivo nell'ambito di una più ampia analisi del modello imprenditoriale. Si segnala che la Banca ha ricevuto, in data 21 maggio 2024, il Final Report dal team ispettivo. A seguito del Closing meeting tenutosi in data 18 settembre 2024 e del ricevimento della Final follow-up letter con gli esiti dell'accertamento in data 30 ottobre 2024, la Banca procederà con la stesura del piano di attività di remediation dei finding emersi. Le azioni di rimedio sono attese concludersi nel corso del 2025.

Nell'ambito dell'ordinaria attività di vigilanza svolta dalla BCE, la Banca è inoltre sottoposta ad approfondimenti tematici promossi dall'Autorità, che di norma si focalizzano su specifici ambiti dell'operatività, anche riguardanti su base sistemica gruppi di enti bancari di varie giurisdizioni (es. "deep dive", "assessment", "thematic review", "targeted review").

Attività di vigilanza Consob

Con riferimento all'attività di vigilanza condotta dalla Consob, la Banca è stata sottoposta ad accertamento ispettivo, iniziato in data 20 marzo 2019 e conclusosi in data 2 ottobre 2019, mirato a verificare in loco lo stato di adeguamento delle procedure interne alle nuove disposizioni di recepimento della Direttiva UE 2014/65 ("MiFID II"), avuto particolare riguardo ai processi di product governance e alle procedure per la valutazione di adeguatezza delle operazioni finanziarie della clientela. In data 5 agosto 2020 la Consob, mediante l'invio di apposita comunicazione, ha convocato gli esponenti aziendali della Banca ad un incontro, tenutosi il 9 ottobre 2020, nell'ambito del quale si sono trattati i profili di attenzione complessivamente emersi dalle evidenze di vigilanza disponibili e discusse le iniziative correttive programmate. A esito di tale incontro, la Consob ha chiesto alla Banca un intervento correttivo in merito ai processi e alle policy interne in tema di product governance, con particolare riguardo agli aspetti della pianificazione commerciale e delle modalità di determinazione del mercato di riferimento, e alle tematiche inerenti alla profilatura della clientela e dei prodotti finanziari, in relazione alle procedure di valutazione di adeguatezza delle operazioni della clientela, come previsto dalla normativa MiFID II. La Banca ha realizzato gli interventi necessari ad implementare ed adeguare i processi come richiesto dall'Autorità di Vigilanza. In data 11 settembre 2023 la Consob, con propria comunicazione, ha richiesto alla Banca un aggiornamento generale sullo stato di avanzamento delle relative attività. La Banca ha provveduto a inviare a Consob una dettagliata risposta in data 25 ottobre 2023. In merito, al fine di accertare in loco l'efficacia dei nuovi assetti procedurali, in data 19 febbraio 2024, Consob ha avviato un nuovo accertamento ispettivo, sempre in materia di product governance e di valutazione di adeguatezza. Le attività di accertamento da parte della Consob sono state concluse in data 14 ottobre 2024. Attualmente non sono ancora pervenuti gli esiti di tale accertamento.

L'operatività con parti correlate è disciplinata dal "Regolamento operazioni con parti correlate", di cui alla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni, a norma del quale si forniscono, di seguito, le previste informazioni. Inoltre, dalle Disposizioni di vigilanza per le banche, emanate con la Circolare n. 285/2013 e successive modificazioni, parte terza, capitolo 11, Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati.

Entrambe le normative prevedono, tra l'altro, l'approvazione e la pubblicazione di Regolamenti interni, disponibili sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/governance/documenti-societari.

Le operazioni con parti correlate, individuate secondo il disposto dello IAS 24 e del predetto Regolamento Consob, rientrano nella normale operatività della Banca e sono di norma poste in essere a condizioni di mercato e comunque sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica. Detti rapporti sono pari al 18,36% dell'ammontare totale dei crediti verso clientela e banche e delle attività finanziarie, riconducibili all'attività di tesoreria svolta dalla Banca a favore delle controllate, e allo 0,34% della raccolta diretta verso clientela e banche e delle passività finanziarie.

Nel rispetto degli obblighi informativi di cui all'articolo 5 del citato Regolamento Consob, si precisa che, nel periodo 1° gennaio-31 dicembre 2024, sono state deliberate dai competenti Organi della banca le seguenti operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate:

  • ˗ Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, società controllata; concessione di castelletto fideiussioni a favore residenti ord. non residenti di € 1.000.000 a revoca; delibera del 29/03/2024;
  • ˗ Factorit spa, società controllata; concessione di castelletto anticipi finanziari di € 300.000.000 a revoca; delibera del 03/04/2024;
  • ˗ Factorit spa, società controllata; concessione di castelletto fideiussioni finanziarie a favore residenti euro, di € 150.000.000 a revoca; delibera del 24/05/2024;
  • ˗ Popso Covered Bond srl, società controllata; rinnovo affidamenti per complessivi € 1.928.421.224 con scadenza 22/07/2029; delibera del 06/08/2024;
  • ˗ Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, società controllata; concessione di mutuo chirografario in valuta di € 896.500.000 con scadenza 22/06/2025 e di castelletto fideiussioni a favore residenti ord. non residenti di € 3.150.000 a revoca e rinnovo affidamenti per complessivi € 1.271.922.000 a revoca, € 188.500.000 con scadenza 01/07/2028, € 40.000.000 con scadenza 01/06/2028, € 25.000.000 con scadenza 01/11/2026 ed € 896.500.000 con scadenza 01/02/2025; delibere del 06/08/2024;
  • ˗ Popso Covered Bond srl, società controllata; concessione di covered bond di € 1.000.000.000 con scadenza 22/07/2029; delibera del 10/10/2024;
  • ˗ Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, società controllata; concessione di castelletto fideiussioni a favore residenti ord. non residenti di € 10.000.000 a revoca; delibera del 10/10/2024;
  • ˗ Banca della Nuova Terra spa, società controllata; rinnovo affidamenti per complessivi € 440.014.500 a revoca; delibera del 05/11/2024;
  • ˗ Factorit spa, società controllata; concessione di fideiussioni a favore non residenti euro di € 120.000 con scadenza 20/03/2026; delibera del 05/11/2024;
  • ˗ Alba Leasing spa, società collegata; rinnovo affidamenti per complessivi € 411.810.500 a revoca; delibera del 05/11/2024;
  • ˗ Factorit spa, società controllata; concessione di castelletto anticipi finanziari di € 1.200.000.000 a revoca e di castelletto fideiussioni finanziarie a favore residenti euro di € 400.000.000 a revoca e rinnovo affidamenti per complessivi € 4.800.101.500 a revoca, € 120.000 con scadenza 20/03/2026;

delibere del 12/12/2024.

Si segnala, infine, che, nel quarto trimestre dell'anno, Banca Popolare di Sondrio ha sottoscritto, per una quota pari a € 400.000.000, la proroga dell'Accordo per il sostegno finanziario di Alba Leasing spa, vigente tra Banco BPM spa, BPER Banca spa e la stessa BPS. L'operazione è classificata come di maggiore rilevanza con società collegata.

Nessuna operazione con parti correlate né di maggiore, né di minore rilevanza perfezionata nel periodo in esame ha influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati economici della Banca. Inoltre, non si registrano modifiche e/o sviluppi delle operazioni con parti correlate effettuate nel 2023 - nessuna comunque atipica, inusuale o a condizioni non di mercato - che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca nell'esercizio 2024.

Quanto alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che le operazioni o posizioni con parti correlate, come classificate dai predetti IAS 24 e Regolamento Consob, hanno un'incidenza contenuta sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari della Banca. Nella nota integrativa, Parte H, al paragrafo "operazioni con parti correlate", è riportata la tabella riepilogativa relativa ai rapporti con parti correlate, che espone pure i crediti e le garanzie rilasciate ad Amministratori, Sindaci e membri della Direzione generale, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 136 del Decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385.

Non si segnalano, nell'esercizio 2024 e in quello in corso, posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche o inusuali, per tali intendendosi, in relazione a quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, quelle estranee alla normale gestione d'impresa, che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica di accadimento, possono dare luogo a dubbi in ordine alla completezza delle informazioni in bilancio, ai conflitti d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti.

Relativamente ai compensi corrisposti, dalla Banca e dalle società controllate e collegate, agli Amministratori, ai Sindaci, al Direttore generale e ai Dirigenti con responsabilità strategiche e alle partecipazioni dai medesimi detenute nella Banca e nelle società da questa controllate, si rinvia alla relazione sulla remunerazione predisposta ai sensi dell'articolo 84 quater del Regolamento Consob emanato con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni.

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

La «Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari» prevista dall'articolo 123-bis del Decreto legislativo 58/98, Testo Unico della Finanza, è disponibile sul sito internet della banca all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/governance/relazioni-sul-governo-societario. In tale documento si dà fra l'altro conto che questa Banca, con delibera consiliare del 30 giugno 2023, ha aderito al Codice di Corporate Governance promosso dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana spa.

COSTITUZIONE GRUPPO IVA

La Legge n. 232/2016 ("Legge di Bilancio 2017") ha introdotto il Titolo V-bis nel DPR n. 633/1972, artt. da 70-bis a 70-duodecies, relativo all'istituto del Gruppo IVA. Con la costituzione del "Gruppo IVA Banca Popolare di Sondrio", con decorrenza 1° gennaio 2025 è stato istituito un unico soggetto passivo IVA a cui partecipano le società controllate stabilite nel territorio dello Stato che rispettano determinati requisiti di legge. Viene individuato un "Rappresentante di Gruppo" che è responsabile dell'adempimento degli obblighi IVA derivanti dall'esercizio dell'opzione. Il ruolo di rappresentante del Gruppo IVA è in capo a Banca Popolare di Sondrio spa.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione

Per effetto della costituzione del Gruppo IVA, le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate da un soggetto partecipante nei confronti di altro soggetto partecipante allo stesso Gruppo IVA non sono considerate cessioni di beni o prestazioni di servizi ai fini dell'applicazione dell'Imposta sul Valore Aggiunto. I corrispettivi delle predette cessioni e prestazioni non sono pertanto maggiorati di IVA, di norma non detraibile per le banche costituendo a tutti gli effetti una componente del costo del bene o del servizio.

I soggetti partecipanti mantengono invariata la propria individualità in relazione agli altri tributi previsti dalla normativa fiscale. I soggetti che rispettano i requisiti di legge e partecipano al Gruppo IVA Banca Popolare di Sondrio con decorrenza 1° gennaio 2025, sono:

  • ˗ Banca Popolare di Sondrio spa (Rappresentante di Gruppo);
  • ˗ Factorit spa;
  • ˗ Rent2Go srl;
  • ˗ Banca della Nuova Terra spa;
  • ˗ PrestiNuova srl Agenzia in Attività Finanziaria;
  • ˗ Popso Covered Bond srl;
  • ˗ Servizi Internazionali e Strutture Integrate 2000 srl;
  • ˗ Sinergia Seconda srl;
  • ˗ Immobiliare San Paolo srl;
  • ˗ Immobiliare Borgo Palazzo srl.

ATTIVITÀ PROMOZIONALI E CULTURALI

L'impegno dell'anno è stato volto a coniugare al meglio la volontà di comunicare il lavoro svolto e i risultati raggiunti con l'intendimento di valorizzare e promuovere l'identità, i valori, le bellezze e le tradizioni dei luoghi dove siamo presenti. Sono due aspetti interconnessi, siamo infatti banca dei territori e dalla incisività e dalla forza del nostro operare economico discende pure la misura del sostegno che siamo in grado di offrire ai territori serviti.

All'attività culturale abbiamo dedicato costanza e impegno, a cominciare dalla rivista aziendale Notiziario che, come sempre, ha riscosso il plauso dei suoi tanti lettori, attratti dai molteplici interessanti argomenti trattati, tra cui quelli di grande attualità ricompresi nella finestra "Il Pianeta che cambia".

Lo spazio culturale della Relazione d'esercizio 2023 della controllata BPS (SUISSE) SA di Lugano è stato occupato da una corposa monografia su Audrey Hepburn, celebre attrice della seconda metà del secolo scorso e tenace, sensibile operatrice per conto dell'Unicef in diversi Paesi in via di sviluppo.

A febbraio 2024 si è svolto nella nostra sala delle conferenze a Sondrio il convegno sul tema "Sviluppo e sistema bancario. Linee guida per un nuovo progresso", che abbiamo organizzato con la collaborazione della "Società Vitale Zane & Co" di Milano. La manifestazione ha tra l'altro messo in luce il commendevole operato delle banche di medie, piccole e piccolissime dimensioni, che nei territori presidiati vivono da vicino le problematiche dell'imprenditoria e delle comunità, operando costruttivamente.

Interessanti gli incontri con il dottor Carlo Cottarelli, promossi insieme ad Arca SGR, per presentare il suo libro "Dentro il Palazzo", e la conferenza nella nostra sala Besta a Sondrio dell'onorevole dottor Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia e delle Finanze, su "La banca non è un algoritmo".

Il 6 dicembre abbiamo solennizzato il centenario della Giornata Mondiale del Risparmio con la presenza a Sondrio del professor Andrea Kerbaker, docente presso l'Università Cattolica di Milano, e il restauratore di libri e documenti antichi Luciano Sassi, che hanno dissertato su "Tipi all'antica. Viaggio attraverso il libro di altri tempi". E' pure il titolo della mostra, inaugurata lo stesso giorno presso la

Biblioteca di proprietà Luigi Credaro. L'interessante evento è stato organizzato con la collaborazione del Polo Liceale Città di Sondrio, prendendo spunto dal restauro, da noi sostenuto, di suoi 12 libri antichi di pregio.

La biblioteca di questa banca, che tra l'altro comprende il Fondo Vilfredo Pareto, composto da 20 registri di copialettere originali dell'economista e sociologo del passato, più altro carteggio, per un totale di circa novemila documenti, inediti per la quasi totalità, si è arricchita di un mobiletto antico con torchio per la stampa di copialettere e di un volume di copialettere del 1961, materiale donato dalla ditta Gerli di Milano.

Abbiamo collaborato alla buona riuscita di iniziative artistico–culturali nelle aree dove siamo presenti, spesso contribuendo pure come sponsor a fianco di Enti e organismi vari. Abbiamo partecipato con vivo interesse alla VII edizione del Festival Treccani della lingua italiana, svoltosi a Lecco sul calare di settembre. Particolare attenzione è stata riservata a La Milanesiana di Elisabetta Sgarbi in provincia di Sondrio, culminata con una lectio magistralis di Vittorio Sgarbi. La manifestazione, analogamente alle edizioni del passato, ha registrato largo successo. A luglio ha fatto tappa a Livigno e a Bormio, città quest'ultima dove tra l'altro, per la circostanza, è stata allestita, presso la nostra agenzia n. 1, la mostra "Alice nel Paese delle Meraviglie" del pittore e illustratore Romano Rizzato, meglio noto come Sergio.

E' stata confermata la partnership con Sondrio Festival, rassegna internazionale dedicata ai documentari naturalistici.

Piace citare il ruolo da noi svolto in taluni eventi che hanno richiamato i valori dello sport: Valtellina Wine Trail, singolare appuntamento sportivo di successo tra i caratteristici vigneti terrazzati della provincia di Sondrio; VUT–Valmalenco Ultra Distance Trail e Trofeo Kima in Val Masino, emozionanti competizioni di corsa in alta montagna; senza dimenticare la spedizione sul K2 di Marco Majori e Federico Secchi, celebrativa del settantesimo della conquista italiana – 31 luglio 1954 – dell'imponente vetta asiatica.

RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ AI SENSI DEL D.LGS. 125/2024

La Rendicontazione di Sostenibilità (o Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità) relativa all'esercizio 2024, ai sensi del D.Lgs. 125/2024, viene redatta su base consolidata ed è disponibile in un'apposita sezione della relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo.

INFORMAZIONI SULLE RISORSE IMMATERIALI ESSENZIALI

Banca Popolare di Sondrio, in conformità a quanto richiesto dall'art. 15 del D.Lgs. 125/2024, fornisce informazioni sulle risorse immateriali essenziali all'interno della presente Relazione sulla Gestione, nonché all'interno della Rendicontazione di Sostenibilità.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

In aderenza a quanto prescritto dalla normativa, diamo informazione in merito ai fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio.

In data 6 febbraio 2025 BPER Banca spa ha comunicato, ai sensi dell'art. 102 del TUF, il lancio di un'Offerta Pubblica di Scambio volontaria totalitaria sulle azioni di Banca Popolare di Sondrio. La Banca, con comunicati stampa del 7 e dell'11 febbraio u.s., ha reso noto che l'Offerta non è stata in alcun modo sollecitata, né preventivamente discussa o concordata.

In data 13 febbraio 2025, l'agenzia di rating S&P Global Ratings ha migliorato l'outlook di Banca Popolare di Sondrio da "stabile" a "positivo", confermando al contempo i rating in essere.

In data 11 marzo 2025 il Consiglio di amministrazione ha approvato il nuovo Piano Industriale per il periodo 2025-2027.

Nel periodo intercorso tra il 31 dicembre 2024 e la data di approvazione della presente relazione di gestione non si sono verificati accadimenti di rilievo tali da determinare conseguenze sui dati rappresentati.

LA PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Negli ultimi trimestri la crescita economica italiana si è indebolita e le prospettive per il 2025 sono di una moderata espansione del prodotto interno lordo. Gli elementi di maggiore incertezza continuano a essere collegati alle tensioni geo-politiche internazionali a cui, più di recente, si sono aggiunte le preoccupazioni provenienti dall'introduzione da parte della nuova Amministrazione americana di rilevanti dazi commerciali. Sul fronte della politica monetaria, il graduale allentamento dei tassi di riferimento deciso dalla Banca Centrale Europea a partire dal giugno dello scorso anno è destinato a proseguire, con un obiettivo finale che la maggior parte dei centri di ricerca macroeconomica - in linea pure con le aspettative di mercato - vede intorno al 2 per cento per la metà del 2025.

In tale contesto, per la Banca Popolare di Sondrio il margine d'interesse, seppur in flessione rispetto al picco raggiunto nello scorso esercizio, continuerà a contribuire in maniera significativa alla redditività dell'attività bancaria caratteristica. Dal canto suo, il proseguimento del trend di crescita della componente commissionale sarà in grado di supportare adeguatamente la tenuta complessiva dei ricavi. L'efficienza gestionale è destinata a rimanere particolarmente elevata, oltre che per l'adozione di misure di contenimento dei costi operativi, pure per il venir meno dei contributi connessi al fondo di garanzia dei depositi, la cui capienza è stata raggiunta. Per quanto riguarda la qualità degli attivi, il limitato stock di crediti deteriorati, una gestione proattiva del loan book e le aspettative che i tassi di decadimento restino contenuti lasciano ipotizzare che l'impatto del costo del rischio sul conto economico permanga ampiamente sotto controllo. Tutto ciò considerato, per l'esercizio in corso la Banca continuerà a evidenziare un'elevata solidità patrimoniale e livelli di redditività che si ritiene possano sostanzialmente replicare quanto ottenuto nel 2024.

* * *

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL'UTILE D'ESERCIZIO

Signori Soci,

sottoponiamo ora al Vostro esame e alla Vostra approvazione il bilancio dell'esercizio 2024, nei suoi elementi patrimoniali ed economici, oltre agli allegati che ne fanno parte integrante. Il bilancio, che chiude con un utile d'esercizio di € 510.516.920, viene sottoposto a revisione contabile da parte di EY spa.

STATO PATRIMONIALE

Totale dell'attivo 50.697.725.755
Passività 47.233.404.301
Riserve da valutazione 34.031.038
Capitale 1.360.157.331
Sovrapprezzi di emissione 78.933.564
Azioni proprie -24.955.358
Riserve 1.505.637.959
Totale del passivo e patrimonio netto escluso l'utile d'esercizio 50.187.208.835
Utile d'esercizio 510.516.920

RIPARTO DELL'UTILE D'ESERCIZIO

In conformità a quanto previsto dalla Legge e dallo statuto sociale, Vi rassegniamo la seguente proposta di ripartizione:

Totale 510.516.920,23
- alla riserva straordinaria 134.747.030,94
- alla riserva indisponibile ex D.lgs. 38/2005 (art. 6, comma 1 lettera a) 12.561.267,69
- al fondo beneficenza 500.000,00
- ai soci € 0,80 per azione 362.708.621,60

Alle azioni proprie di cui la Banca si trovasse eventualmente in possesso alla data di stacco del dividendo non spettano dividendi, i relativi importi saranno girati a Riserva straordinaria.

Si evidenzia inoltre che, ai sensi dell'art. 6, comma 1, lett. a), del D.Lgs. n. 38/2005 attualmente in vigore, una quota degli utili dell'esercizio corrispondente alle plusvalenze iscritte nel conto economico, al netto del relativo onere fiscale e diverse da quelle riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e all'operatività in cambi e di copertura, che discendono dall'applicazione del criterio del valore equo (fair value), deve essere iscritta in una riserva indisponibile. Tale importo, nel 2024, è risultato pari a € 12.561.267,69. Sempre per effetto dell'applicazione del suddetto articolo, le riserve indisponibili rilevate negli esercizi passati sono ridotte, con trasferimento a riserva disponibile, in misura corrispondente all'importo delle plusvalenze realizzate, anche attraverso l'ammortamento, o divenute insussistenti per effetto della svalutazione. Al 31 dicembre 2024, il trasferimento a riserva disponibile è risultato pari a € 15.452.058,09.

L'ASSETTO PATRIMONIALE

Sempreché la nostra proposta sia da Voi accettata, il patrimonio sociale avrà le seguenti composizione e consistenza:

- Riserve da valutazione 34.031.038
- Capitale - n. 453.385.777 azioni 1.360.157.331
- Sovrapprezzi di emissione 78.933.564
- Azioni proprie -24.955.358
- Riserve 1.652.946.258
Totale 3.101.112.833

Signori Soci,

il conseguimento di uno straordinario utile d'esercizio, il più elevato di sempre, qual è stato quello del 2024, è il risultato corale, conseguente a opportune scelte, a impegno, a capacità e a vicinanza alla Popolare di Sondrio da parte di molteplici soggetti, ai quali vogliamo rivolgere un particolare ringraziamento, a cominciare dai Clienti, che con fiducia si sono avvalsi della nostra struttura per le operazioni bancarie e finanziarie. Da parte nostra assicuriamo loro ogni doverosa cura e attenzione sulle relazioni d'affari con noi in essere.

Siamo inoltre grati ai Soci, in particolare a quelli che hanno dimostrato e dimostrano di essere vicini alla vita della nostra istituzione. Il loro è stato ed è il nobile intento di chi, conoscendoci bene, ha a cuore le sorti e la specificità della nostra banca, storicamente a vocazione territoriale. Apprezzati i loro pareri, i loro consigli.

Ringraziamo i componenti del Collegio sindacale per la loro prudenza e la saggezza nello svolgimento delle delicate incombenze.

Un pensiero riconoscente va agli Organi sociali e al Personale delle nostre partecipate, in particolare Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit spa e BNT–Banca della Nuova Terra spa, che hanno operato bene, contribuendo in tal modo alle ottime risultanze del Gruppo.

Ringraziamo gli Organi sociali e gli staff dell'Associazione Bancaria Italiana, dell'Associazione Nazionale fra le Banche Popolari e delle Banche corrispondenti italiane ed estere.

Esprimiamo stima e gratitudine agli Esponenti della Banca Centrale Europea, guidati all'autorevole presidente avvocatessa Christine Lagarde.

Ringraziamo gli Esponenti della Banca d'Italia, dal signor Governatore dottor Fabio Panetta ai Membri del Direttorio, al Capo della Vigilanza e suoi Collaboratori, ai Funzionari generali, ai Direttori delle filiali e delle sedi ubicate nelle province dove siamo insediati.

Rivolgiamo analogo ringraziamento, per l'apprezzata attenzione ricevuta, ai Dirigenti e al Personale di Consob e Borsa Italiana, che soprintende all'Euronext Milan dove viene negoziato il nostro titolo, facente parte dell'indice FTSE MIB.

Ringraziamo la FINMA–Autorità Federale svizzera di Sorveglianza sui Mercati Finanziari di Berna, che ha vigilato sull'operato della nostra controllata BPS (SUISSE) SA, e l'Organo di vigilanza della Banque de France, al cui controllo è sottoposta la succursale estera di Monaco della SUISSE stessa, ubicata nell'omonimo Principato.

Esprimiamo viva riconoscenza ai nostri Dipendenti per l'impegno profuso e l'attaccamento aziendale.

A riguardo dei Dipendenti, rivolgiamo un particolare "grazie" a quelli che, nel periodo in esame, ci hanno lasciato per pensionamento. Sono i signori Alfonso Bagiolo, Antonello Barbera, Maurizio Bertoletti, Massimo Bordoni, Carlo Brigatti, Alberto Bronzieri, Marco Bruni, Sandro Cao, Luciano Giovanni Celai, Maurizio D'Aschieri, Massimo Della Bella, Romano Forlin–Lisignoli, Armando Geronimi, Giovanni Maffia, Remo Martinoli, Giovanantonio Mazza, Raffaele Milano, Vittorio Mitta, Mauro Molta, Bruno Pasini, Sergio Giovanni Piero, Stefano Pola, Renato Pozzi, Pietro Scala, Fabrizio Tarantola, Luciano Tempera, Marco Tempra, Vanni Lorenzo Viviani, Marco Zagheni, Manlio Zambonini e Oscar Antonio Zoppi.

A tutti vanno i migliori auguri di una serena quiescenza, lunga e ricca di soddisfazioni. Inoltre, confidiamo che della Banca Popolare di Sondrio ognuno di essi serbi sempre un buon ricordo.

Qualora nell'elencazione avessimo omesso, sia pure involontariamente, di menzionare qualcuno che, nel periodo di riferimento, ci è stato vicino con idee, proposte o altro, chiediamo scusa. Ovviamente, anche a loro va la nostra viva gratitudine.

Sondrio, 11 marzo 2025

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

RELAZIONI SULLE PROPOSTE CONCERNENTI LE MATERIE ALL'ORDINE DEL GIORNO

Signori Soci,

nel sottoporre al Vostro giudizio il bilancio dell'esercizio 2024 – di cui al punto 1) dell'ordine del giorno dell'odierna Assemblea ordinaria – l'amministrazione invita l'Assemblea ad assumere – lette la relazione del Collegio sindacale e quella della Società di revisione – le seguenti deliberazioni:

Punto 1) all'ordine del giorno: Bilancio al 31 dicembre 2024:

lettera a) Presentazione del bilancio al 31 dicembre 2024: relazione degli amministratori sulla gestione; relazione del Collegio sindacale; deliberazioni inerenti e conseguenti; presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 e della relativa relazione degli amministratori sulla gestione.

»L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, udita la relazione degli amministratori sulla gestione dell'esercizio 2024; preso atto della relazione del Collegio dei sindaci e di quella della Società di revisione; dati per letti gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, la nota integrativa e, inoltre, i bilanci delle società controllate ,

approva:

  • ˗ la relazione degli amministratori sulla gestione;
  • ˗ il bilancio al 31 dicembre 2024 nelle risultanze evidenziate negli schemi di stato patrimoniale e di conto economico e connessa nota integrativa; bilancio che presenta un utile d'esercizio di € 510.516.920;

prende atto:

˗ del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 e della relativa relazione degli amministratori sulla gestione».

lettera b) Destinazione dell'utile dell'esercizio 2024 e distribuzione del dividendo; deliberazioni inerenti e conseguenti.

Signori Soci,

nel sottoporre al Vostro giudizio la destinazione dell'utile dell'esercizio 2024 e la distribuzione del dividendo, significhiamo che la Banca ha conseguito, su base individuale, per l'esercizio 2024 un utile netto di € 510.516.920,23 che Vi proponiamo di ripartire come segue:

  • a) ai Soci un dividendo unitario di € 0,80 per ciascuna delle azioni in circolazione al 31/12/2024 e aventi godimento 1/1/2024, per un importo complessivo di € 362.708.621,60;
  • b) di destinare l'utile residuo:
    • al fondo beneficenza € 500.000,00;
    • alla riserva indisponibile ex D.lgs. 38/2005 (art. 6, comma 1, lettera a) € 12.561.267,69;

- alla riserva straordinaria € 134.747.030,94.

In merito, si informa che la Banca, ai sensi dell'art. 2430 del codice civile, non ha ritenuto di effettuare accantonamenti alla riserva legale, avendo questa raggiunto una consistenza superiore a un quinto del capitale sociale.

L'amministrazione invita pertanto l'Assemblea ad assumere – lette la relazione del Collegio sindacale e quella della Società di revisione – le seguenti deliberazioni:

»L 'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, richiamate le determinazioni assunte in sede di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024, udita la relazione relativa alla proposta di ripartizione dell'utile d 'esercizio; preso atto della relazione del Collegio dei sindaci e di quella della Società di revisione,

approva:

la destinazione dell'utile d'esercizio di € 510.516.920,23 come proposta dal Consiglio di amministrazione conformemente a quanto stabilito dalla Legge e dallo statuto sociale, e più precisamente delibera:

  • a) di determinare in € 0,80 il dividendo da assegnare a ciascuna delle n. 453.385.777 azioni in circolazione al 31/12/2024 e aventi godimento 1/1/2024, con trasferimento a riserva straordinaria dell'ammontare dei dividendi delle azioni proprie eventualmente in carico il giorno lavorativo antecedente quello dello stacco, per un importo complessivo di € 362.708.621,60;
  • b) di destinare l'utile residuo:
    • ˗ al fondo beneficenza € 500.000,00;
    • ˗ alla riserva indisponibile ex D.lgs. 38/2005 (art. 6, comma 1, lettera a) €12.561.267,69;
    • ˗ alla riserva straordinaria € 134.747.030,94.»

Il dividendo, in ottemperanza al calendario di Borsa, verrà posto in pagamento a partire dal 21 maggio 2025, previo stacco della cedola n. 47 in data 19 maggio 2025.

Punto 2) all'ordine del giorno: Deliberazioni in tema di remunerazione:

  • a) Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti:
    • a1) approvazione delle Politiche di remunerazione 2025 del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio;
    • a2) approvazione con deliberazione non vincolante dei compensi corrisposti nell'esercizio 2024;
  • b) Approvazione del Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza;
  • c) Approvazione del Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza;
  • d) Autorizzazione all'utilizzo delle azioni proprie già in carico al servizio del Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, e/o al servizio del Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza;

lettera a) Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti:

  • a1) approvazione delle Politiche di remunerazione 2025 del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio;
  • a2) approvazione con deliberazione non vincolante dei compensi corrisposti nell'esercizio 2024;

Signori Soci,

il Consiglio di amministrazione, in adempimento a quanto previsto dalla Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 in materia di "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2), dall'articolo 123-ter del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, Testo Unico della Finanza, e dall'articolo 16 dello statuto, sottopone alla Vostra approvazione la "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", che è stata resa disponibile secondo le modalità di legge, in particolare mediante pubblicazione sul sito aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci ed è allegata al fascicolo contenente la bozza della Relazione finanziaria annuale.

La Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti è così composta:

  • la prima sezione contiene l'illustrazione delle Politiche di remunerazione 2025 del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio e delle procedure utilizzate per l'adozione e per l'attuazione di tali politiche. La prima sezione viene sottoposta all'approvazione dell'Assemblea con voto vincolante;
  • la seconda sezione illustra, con schemi e tabelle, le retribuzioni erogate per l'esercizio di riferimento nelle forme richieste e con riguardo ai soggetti previsti dalla normativa. Questa seconda sezione viene sottoposta all'approvazione dell'Assemblea con voto non vincolante.

Nell'ambito del presente punto all'ordine del giorno l'Assemblea procederà pertanto a due distinte votazioni relative ai sottopunti a1) e a2), la prima di natura vincolante la seconda di natura non vincolante.

Fermo il rinvio alla "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", si segnala che le Politiche di remunerazione del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, insistendo nel solco della cultura meritocratica e fortemente collaborativa da sempre presente nel Gruppo, contribuiscono a incentivare comportamenti coerenti con gli indirizzi definiti nel Piano industriale, rafforzando i meccanismi esistenti di accountability del management e di trasparenza nei confronti degli investitori e dei mercati.

Le novità introdotte nelle Politiche sono inoltre volte ad assicurare piena coerenza con il contesto normativo, in evoluzione, con le aspettative delle Autorità di vigilanza e degli azionisti.

Le principali innovazioni per il 2025 riguardano:

    1. l'individuazione di indicatori economico-finanziari di breve periodo e ESG, in conformità al nuovo Piano industriale e alle strategie di Gruppo;
    1. la definizione di un Piano LTI 2025-2027 correlato al nuovo Piano industriale;
    1. la continua sofisticazione del set di KPI metriche quantitative e oggettive considerate nella determinazione della remunerazione variabile, mediante l'introduzione di nuove aree di analisi;
    1. la selezione per il 2025 di metriche di performance di breve termine, coerenti con gli obiettivi declinati nel nuovo Piano industriale (risultati attesi e tempistiche);
    1. la conferma dei correttivi per il rischio in aggiunta agli entry gate e alle clausole di malus e clawback regolamentari già previsti – volti a disincentivare un aumento delle performance ottenuto per il tramite dell'assunzione di rischi eccessivi, mediante un allineamento alle metriche esposte nel più recente quadro di monitoraggio (Risk Appetite Framework) del Gruppo e agli obiettivi che il Gruppo

tempo per tempo si pone di rafforzamento della propria struttura patrimoniale, di liquidità e di governance. In aggiunta, il Consiglio di amministrazione potrebbe valutare l'inserimento, in fase di parametrizzazione, di ulteriori correttivi specifici per il rischio.

Gli interventi descritti sono stati svolti in modo da non comportare un appesantimento dell'attuale struttura complessiva dei costi del Gruppo, pure al fine di preservare uno dei principali vantaggi competitivi, ovvero gli elevati livelli di produttività del personale, richiamati nel Piano industriale.

Signori Soci,

le citate disposizioni di Vigilanza in materia di politiche e prassi di remunerazione prevedono che all'Assemblea deve essere assicurata un'informativa riguardante i sistemi e le prassi di remunerazione e incentivazione analoga a quella fornita al pubblico mediante pubblicazione sul sito web.

Detta Informativa è allegata alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti e contiene le notizie e i dati previsti dalle vigenti Disposizioni di vigilanza per le banche, Titolo IV, Capitolo 2, Sezione VI.

Signori Soci,

da parte sua il Comitato remunerazione ha adempiuto ai compiti affidatigli dalla normativa e dall'apposito Regolamento approvato dal Consiglio di amministrazione. Nel corso del 2024 si è riunito 4 volte e, nell'esercizio della sua attività, ha svolto funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio di amministrazione e ha vigilato sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei responsabili delle funzioni di controllo interno.

Il Comitato remunerazione ha posto in essere le seguenti principali attività:

  • ha dato informativa sull'attività svolta al Consiglio di amministrazione e all'Assemblea con la relazione approvata dallo stesso nella riunione del 12 marzo 2024;
  • dopo aver dato corso, avvalendosi delle competenti funzioni aziendali, a un'approfondita attività di analisi delle Politiche retributive del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio volta ad apportare miglioramenti in grado di assicurare piena coerenza con il contesto normativo, in evoluzione, e con le aspettative delle Autorità di vigilanza e degli azionisti, ha svolto funzione propositiva per l'adozione da parte del Consiglio di amministrazione sia della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti prevista dall'articolo 123-ter del D.Lgs 58/98, Testo Unico della Finanza, che è quindi stata approvata dall'Assemblea dei soci, e sia del Piano dei compensi 2024 basato su strumenti finanziari, anch'esso poi approvato dall'Assemblea;
  • ha svolto funzione propositiva a favore del Consiglio di amministrazione in merito alla formulazione all'Assemblea della proposta relativa al compenso annuale del Consiglio di amministrazione stesso;
  • ha svolto funzione propositiva a favore del Consiglio di amministrazione in merito alla formulazione all'Assemblea della proposta relativa al compenso annuo, valido per il triennio 2024-2026, del Collegio sindacale;
  • ha esaminato e approfondito l'analisi predisposta dalle funzioni aziendali competenti in merito alla neutralità delle Politiche di remunerazione rispetto al genere e sottoposto a verifica il divario retributivo di genere (gender pay gap) e la sua evoluzione nel tempo. Detta analisi è quindi stata sottoposta al Consiglio di amministrazione;
  • successivamente all'approvazione delle Politiche retributive da parte dell'Assemblea, il Comitato remunerazione ha formulato le proposte relative alla remunerazione dei consiglieri investiti di particolari cariche;
  • ha proposto al Consiglio di amministrazione i criteri e i parametri per l'attribuzione della

retribuzione variabile ai dipendenti appartenenti al personale più rilevante;

  • ha formulato al Consiglio di amministrazione proposte relativamente ai compensi del personale più rilevante, del personale più elevato delle funzioni di controllo e di coloro che riportano direttamente al Consiglio di amministrazione e al Collegio sindacale e ha valutato il raggiungimento degli obiettivi cui è legata l'erogazione della parte variabile della remunerazione;
  • ha formulato al Consiglio di amministrazione la proposta relativa al compenso del Consigliere responsabile per l'antiriciclaggio a livello aziendale e a livello di Gruppo;
  • ha definito e sottoposto al Consiglio di amministrazione gli orientamenti evolutivi relativamente alle Politiche retributive del 2025;
  • ha definito e sottoposto al Consiglio di amministrazione proposte di modifica del Regolamento del processo di definizione delle Politiche retributive del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio.

Il Comitato remunerazione non ha riscontrato nell'esercizio delle proprie funzioni anomalie nell'applicazione delle Politiche retributive.

Signori Soci,

in relazione a quanto sopra, l'amministrazione invita l'Assemblea ad assumere le seguenti deliberazioni:

sul punto 2 a1) all'ordine del giorno:

»L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, esaminata la "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" e, in particolare, la prima sezione relativa alle Politiche di remunerazione 2025 del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio:

delibera

di approvare, con voto vincolante, le Politiche di remunerazione 2025 del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio contenute nella prima sezione della Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti

e prende atto

dell'Informativa al pubblico prevista dalla normativa di vigilanza in tema di Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione contenuta in allegato alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, nonché dell'informativa avuta in merito all'attività svolta dal Comitato remunerazione.»

sul punto 2 a2) all'ordine del giorno:

»L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, esaminata la "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" e, in particolare, la seconda sezione relativa ai compensi corrisposti nell'esercizio 2024:

delibera

di approvare, con voto non vincolante, la seconda sezione della Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti relativa ai compensi corrisposti nel 2024.»

lettera b) Approvazione del Piano dei Compensi 2025 basato su strumenti finanziari, ex articolo

114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza.

Signori Soci,

sottoponiamo alla Vostra approvazione il Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114 bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza.

Detto Piano è illustrato nel Documento informativo relativo al Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari, che è stato reso disponibile secondo le modalità di legge, in particolare mediante pubblicazione sul sito aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assembleadei-soci ed è allegato al fascicolo contenente la bozza della Relazione finanziaria annuale.

Come indicato nel Documento informativo, il Piano individua quali beneficiari l'Amministratore delegato e Direttore generale, i dirigenti con responsabilità strategiche della Banca Popolare di Sondrio, nonché altri dipendenti del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio individuati quali "personale più rilevante".

Il periodo di attuazione del Piano è compreso tra il 2025 e il 2031 (periodo di ultima erogazione dell'ultima quota di remunerazione differita).

Signori Soci,

in relazione a quanto sopra, l'amministrazione invita l'Assemblea ad assumere la seguente deliberazione:

»L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, esaminata la relazione illustrativa e il Documento informativo relativo al Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari:

delibera

  • di approvare il Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114 bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, come descritto nel predetto Documento informativo relativo al Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari;
  • di attribuire al Consiglio di amministrazione, con facoltà di subdelega, tutti i poteri occorrenti alla concreta attuazione del predetto Piano, da esercitarsi nel rispetto del relativo Documento informativo.»

lettera c)Approvazione del Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza.

Signori Soci,

sottoponiamo alla Vostra approvazione il Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza.

Detto Piano è illustrato nel Documento informativo relativo al Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari, che è stato reso disponibile secondo le modalità di legge, in particolare mediante pubblicazione sul sito aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investorrelations/assemblea-dei-soci ed è allegato al fascicolo contenente la bozza della Relazione finanziaria annuale.

Come indicato nel Documento informativo, il Piano individua quali beneficiari l'Amministratore delegato e Direttore generale, i dirigenti con responsabilità strategiche della Banca Popolare di Sondrio, a esclusione dei responsabili delle funzioni di controllo.

Il periodo di attuazione del Piano è compreso tra il 2027 e il 2033 (periodo di ultima erogazione dell'ultima quota di remunerazione differita).

Signori Soci,

in relazione a quanto sopra, l'amministrazione invita l'Assemblea ad assumere la seguente deliberazione:

»L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, esaminata la relazione illustrativa e il Documento informativo relativo al Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari:

delibera

  • di approvare il Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, come descritto nel predetto Documento informativo relativo al Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari;
  • di attribuire al Consiglio di amministrazione, con facoltà di subdelega, tutti i poteri occorrenti alla concreta attuazione del predetto Piano, da esercitarsi nel rispetto del relativo Documento informativo.»

lettera d) Autorizzazione all'utilizzo delle azioni proprie già in carico al servizio del Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, e/o al servizio del Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza;

Signori Soci,

la Banca ha provveduto ad aggiornare le Politiche in materia di remunerazione per il 2025 che sono sottoposte all'approvazione dell'Assemblea, alla quale sono pure sottoposti il Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, e il Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari, ex articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza.

Detti Piani sono rispettivamente illustrati nel Documento informativo relativo al Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari e nel Documento informativo relativo al Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari, che sono stati resi disponibile secondo le modalità di legge, in particolare mediante pubblicazione sul sito aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci e sono allegati al fascicolo contenente la bozza della Relazione finanziaria annuale.

I predetti Piani prevedono il riconoscimento di tutta o parte della retribuzione variabile ai soggetti in essi individuati tramite azioni Banca Popolare di Sondrio.

In considerazione delle stime teoriche di fabbisogno dei citati Piani a copertura della quota variabile della retribuzione da liquidarsi tramite azioni Banca Popolare di Sondrio, pari nel massimo a euro 1.550.000, si sottopone all'approvazione dell'odierna Assemblea il conferimento di un'autorizzazione al Consiglio di amministrazione a utilizzare azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio già in carico alla data della presente delibera fino a un controvalore complessivo massimo di euro 1.550.000 al servizio del Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari e/o al servizio del Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari. Il numero delle azioni da utilizzare al servizio dei citati Piani sarà

definito sulla base del prezzo di chiusura alla data del Consiglio di amministrazione che delibererà l'assegnazione della quota variabile della retribuzione.

Al riguardo, si informa che al 31 dicembre 2024 e così pure alla data attuale la Banca detiene in portafoglio n. 3.597.215 azioni, per un valore di bilancio di 24,955 milioni di euro.

In relazione a quanto sopra e nel rispetto delle norme di legge e statutarie, l'amministrazione invita l'Assemblea ad assumere la seguente deliberazione:

«L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, udita la proposta dell'amministrazione:

delibera

di autorizzare il Consiglio di amministrazione a utilizzare, al servizio del Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari e/o al servizio del Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari e nei limiti delle loro durate, azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio già in carico alla Banca fino a un controvalore complessivo massimo di euro 1.550.000. Il numero delle azioni da utilizzare al servizio dei citati Piani sarà definito sulla base del prezzo di chiusura alla data del Consiglio di amministrazione che delibererà l'assegnazione della quota variabile della retribuzione.

Viene inoltre conferito al Consiglio di amministrazione, e per esso al Consigliere delegato, ogni potere per dare attuazione alla presente delibera oltre che per introdurre nella stessa le eventuali modificazioni che fossero richieste o suggerite dalle Autorità di vigilanza o di gestione del mercato.»

Punto 3) all'ordine del giorno: Nomina per il triennio 2025-2027 di cinque amministratori;

Signori Soci,

in ottemperanza alle prescrizioni statutarie, l'Assemblea è chiamata al rinnovo delle cariche sociali dei componenti in scadenza. Scadono dal mandato i consiglieri dott. ing. Nicola Cordone, avv. Anna Doro, dott. ing. Federico Falck, dott.ssa prof.ssa avv. Serenella Rossi, cav. prof. avv. Francesco Venosta.

Trova applicazione la norma dettata dall'articolo 20, comma 2, dello statuto, secondo cui:

«La composizione del Consiglio di amministrazione assicura l'adeguatezza collegiale, nonché la presenza del numero minimo di amministratori indipendenti e l'equilibrio tra i generi secondo la normativa tempo per tempo vigente».

I requisiti degli amministratori e le cause di ineleggibilità sono disciplinati dall'articolo 21 dello statuto, qui di seguito riportato:

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Articolo 21 Idoneità - Cause di ineleggibilità

    1. I componenti del Consiglio di amministrazione devono essere idonei allo svolgimento dell'incarico, secondo quanto previsto dalla normativa tempo per tempo vigente e dal presente statuto. In particolare, essi devono possedere i requisiti di professionalità e onorabilità e rispettare i criteri di competenza, correttezza e dedizione di tempo e gli specifici limiti al cumulo degli incarichi prescritti dalla normativa per l'espletamento dell'incarico di amministratore di una banca emittente azioni quotate in mercati regolamentati.
    1. Ferma la necessità che l'attività di tutti gli amministratori sia caratterizzata da indipendenza di giudizio, per il numero minimo di amministratori richiesto dalla normativa tempo per tempo vigente devono sussistere gli specifici requisiti per la qualifica di amministratore indipendente previsti dall'art. 147 ter, quarto comma, del Decreto legislativo n. 58/1998 e dalla normativa attuativa dell'art. 26 del Decreto legislativo n. 385/1993. Il venir meno dei requisiti specifici di indipendenza in capo a un amministratore indipendente non ne determina la decadenza se il

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numero residuo degli amministratori indipendenti è sufficiente ad assicurare il rispetto del numero minimo richiesto dalla normativa tempo per tempo vigente. Il venir meno dei requisiti specifici di indipendenza determina comunque la cessazione dell'amministratore dalle cariche per le quali sia richiesta dallo statuto o dalla normativa tempo per tempo vigente la qualifica di amministratore indipendente.

  1. Fermo il rispetto dei limiti e dei divieti prescritti dalla normativa tempo per tempo vigente, ivi inclusi, in ogni caso, quelli previsti dalla Direttiva europea 26 giugno 2013, n. 36, con apposito regolamento approvato dal Consiglio di amministrazione possono essere stabiliti i limiti al cumulo degli incarichi in altre società da parte degli amministratori.

Sempre in tema di requisiti degli amministratori, si ricordano, inoltre, le norme dettate dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 23 novembre 2020 n. 169 in tema di requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento degli incarichi degli esponenti aziendali delle banche, nonché i criteri resi noti dalla Banca Centrale Europea per lo svolgimento della valutazione di idoneità da effettuare nell'ambito della procedura di fit and proper alla quale saranno assoggettati gli amministratori che risulteranno eletti (Guida alla verifica dei requisiti di idoneità - Dicembre 2021). Si rammenta altresì che ai fini della valutazione in merito alla sussistenza del requisito di indipendenza rileva anche quanto previsto in materia dal Codice di Corporate Governance al quale la Banca aderisce.

La presentazione delle liste dei candidati è disciplinata dall'articolo 23 dello statuto, qui di seguito riportato:

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Articolo 23 Presentazione delle liste dei candidati

    1. I consiglieri sono nominati sulla base di liste contenenti fino al numero massimo di Consiglieri di amministrazione da eleggere, nelle quali i candidati sono elencati con numerazione progressiva.
    1. Le liste contenenti un numero di candidati pari o superiore a tre devono essere composte in modo da assicurare il numero minimo di amministratori indipendenti e l'equilibrio tra i generi richiesti dalla normativa tempo per tempo vigente nella composizione del Consiglio di amministrazione risultante dall'esito del voto, tenuto conto, nell'assegnazione del numero progressivo ai candidati, del meccanismo di elezione disciplinato dal successivo articolo 24.
    1. Ogni candidato può presentarsi in una sola lista, a pena di ineleggibilità.
    1. Possono presentare una lista il Consiglio di amministrazione e i soci che da soli o congiuntamente rappresentino almeno l'1% del capitale sociale, salvo che la normativa, anche regolamentare, tempo per tempo vigente, stabilisca una percentuale inferiore, da indicare nell'avviso di convocazione dell'Assemblea.
    1. Ciascun socio può concorrere alla presentazione di una lista mediante sottoscrizione apposta in calce alla stessa. Un socio non può presentare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie. I soci appartenenti al medesimo gruppo – per esso intendendosi il soggetto controllante, le società controllate e le società sottoposte a comune controllo – e i soci che aderiscano a un patto parasociale ai sensi dell'articolo 122 del Decreto legislativo n. 58/1998 avente a oggetto azioni dell'emittente, non possono presentare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie. In caso di inosservanza la sottoscrizione non viene computata per alcuna lista.
    1. Le liste devono essere depositate presso la sede sociale, anche attraverso mezzi di comunicazione a distanza, secondo modalità rese note nell'avviso di convocazione che consentano l'identificazione dei soggetti che procedono al deposito, entro il venticinquesimo giorno precedente la data fissata per l'Assemblea, ovvero nel diverso termine eventualmente previsto dalla normativa tempo per tempo vigente.
    1. Le liste devono essere corredate dalle informazioni relative all'identità dei soci che le hanno

presentate, con l'indicazione del numero di azioni e della corrispondente percentuale complessivamente detenuta dai soci presentatori e, nei termini stabiliti dalla normativa tempo per tempo vigente, da una comunicazione dalla quale risulti la titolarità della partecipazione, nonché da ogni altra informazione richiesta dalla detta normativa. I soci che presentano una lista e che siano diversi dagli azionisti che detengono una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa devono altresì presentare una dichiarazione che attesti l'assenza, nei confronti di tali azionisti, di rapporti di collegamento qualificati come rilevanti dalla normativa tempo per tempo vigente.

    1. La titolarità del numero di azioni necessarie per la presentazione delle liste è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore del singolo legittimato, ovvero del gruppo di legittimati presentanti la lista, nel giorno in cui le liste sono depositate presso la sede sociale. Per comprovare la titolarità del numero di azioni idoneo alla presentazione di liste, i soggetti legittimati devono depositare, insieme alla lista, anche l'apposita comunicazione rilasciata da un intermediario abilitato ai sensi di legge attestante la titolarità del relativo numero di azioni. La comunicazione richiesta al fine di comprovare la titolarità delle azioni può essere prodotta anche successivamente al deposito della lista, purché almeno ventuno giorni prima della data dell'Assemblea e con le modalità previste dalla normativa tempo per tempo vigente.
    1. Unitamente a ciascuna lista, devono essere depositati presso la sede sociale un'esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati e l'elenco delle cariche ricoperte presso altre società, nonché le dichiarazioni con le quali i candidati stessi accettano la candidatura e, sotto la propria responsabilità, si dichiarano idonei allo svolgimento dell'incarico attestando, in particolare, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e incompatibilità e il possesso dei requisiti prescritti dalla normativa tempo per tempo vigente e dal presente statuto per ricoprire la carica di consigliere di amministrazione. I candidati dichiarano l'eventuale possesso dei requisiti specifici di indipendenza previsti dalla normativa tempo per tempo vigente per la qualifica di amministratore indipendente, e tale qualità è indicata nelle liste.
    1. La lista per la quale non sono osservate le prescrizioni di cui sopra è considerata come non presentata. Eventuali irregolarità delle liste che riguardino singoli candidati, tuttavia, non comportano automaticamente l'esclusione dell'intera lista, bensì dei soli candidati ai quali si riferiscono le irregolarità.

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Hanno il diritto di presentare una lista soltanto i soci che, alla data di presentazione della lista medesima, siano titolari, da soli o insieme ad altri, di azioni con diritto di voto complessivamente rappresentanti almeno l'1% del capitale sociale.

Le liste dei candidati alla carica di consigliere devono essere depositate presso la sede sociale entro il venticinquesimo giorno precedente la data dell'Assemblea, ossia entro il 5 aprile 2025.

I soci presentatori hanno l'onere di comprovare la titolarità del numero di azioni richiesto mediante apposita documentazione rilasciata da un intermediario abilitato in osservanza della normativa vigente, avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a loro favore nel giorno in cui le liste sono depositate presso la Banca; ove non disponibile al momento del deposito delle liste, tale documentazione dovrà pervenire alla Banca entro il ventunesimo giorno prima della data fissata per l'Assemblea, ossia entro il 9 aprile 2025.

La presentazione delle liste per l'elezione del Consiglio di amministrazione può avvenire anche mediante notifica elettronica all'indirizzo di posta certificata [email protected]

In conformità a quanto previsto dalle vigenti «Disposizioni di Vigilanza per le Banche», Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013, il Consiglio di amministrazione ha compiuto un'analisi volta a identificare in via preventiva la propria composizione quali-quantitativa ottimale e il profilo dei candidati alla carica di Consigliere.

I risultati di tale analisi sono contenuti nel documento «Composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio spa» pubblicato sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci.

Esso è reso noto ai soci della banca, affinché la scelta dei candidati da presentare per il rinnovo del

Consiglio di amministrazione possa tener conto delle professionalità richieste per l'assolvimento dei compiti affidati al Consiglio stesso.

L'elezione dei consiglieri è disciplinata dall'art. 24 dello statuto, qui di seguito riportato:

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Articolo 24 Elezione dei consiglieri

    1. Un socio non può votare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie. I soci appartenenti al medesimo gruppo – per esso intendendosi il soggetto controllante, le società controllate e le società sottoposte a comune controllo – e i soci che aderiscano a un patto parasociale ai sensi dell'articolo 122 del Decreto legislativo n. 58/1998 avente a oggetto azioni dell'emittente non possono votare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie.
    1. All'elezione dei consiglieri si procede come segue:
    2. a) dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti sono tratti, nell'ordine progressivo con cui sono elencati, tutti i candidati tranne l'ultimo;
    3. b) dalla lista che ha ottenuto il secondo maggior numero di voti e che non sia stata presentata o votata da parte di soci collegati, secondo la normativa tempo per tempo vigente, con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti, è tratto il candidato indicato al primo posto.
    1. Qualora non fosse possibile completare la composizione del Consiglio per eventuale insufficienza dei candidati presenti nella lista che ha ottenuto il maggior numero di voti, a questo si provvede prelevando dalla lista che ha ottenuto il secondo maggior numero di voti, nell'ordine progressivo in cui sono elencati, gli eventuali candidati non ancora eletti che consentano di rispettare la disciplina tempo per tempo vigente in materia di numero minimo di amministratori indipendenti e di equilibrio tra i generi.
    1. Non saranno prese in considerazione le liste che non abbiano ottenuto in Assemblea un numero di voti pari ad almeno la metà della percentuale di capitale necessaria per la presentazione delle liste stesse.
    1. Qualora una sola lista abbia superato tale limite, e così anche nel caso di presentazione di un'unica lista, dalla stessa saranno tratti tutti i consiglieri, fermo il rispetto della normativa tempo per tempo vigente in materia di numero minimo di amministratori indipendenti e di equilibrio tra i generi.
    1. Se due o più liste tra quelle da cui devono essere tratti i candidati hanno ottenuto il medesimo numero di voti, le stesse saranno nuovamente sottoposte a votazione di ballottaggio sino a che il numero di voti ottenuti cessi di essere uguale.
    1. Nel caso in cui la composizione del Consiglio di amministrazione risultante dall'esito del voto non assicuri la nomina di amministratori indipendenti nel numero minimo richiesto dalla normativa tempo per tempo vigente, il candidato non indipendente eletto nella lista che ha ottenuto il maggior numero di voti e contraddistinto dal numero progressivo più elevato è sostituito dal successivo candidato della medesima lista avente i requisiti specifici di indipendenza previsti dalla normativa tempo per tempo vigente per la qualifica di amministratore indipendente. Qualora, anche applicando tale criterio, non si individuino sostituti idonei, il criterio di sostituzione si applica all'amministratore eletto nella lista che ha ottenuto il secondo maggior numero di voti. Qualora anche così non si individuino sostituti idonei, ovvero in caso di impossibilità di applicazione del meccanismo, l'Assemblea delibera seduta stante a maggioranza relativa tra singoli candidati dotati dei requisiti specifici di indipendenza previsti dalla normativa tempo per tempo vigente per la qualifica di amministratore indipendente su proposta dei soggetti presenti cui spetta il diritto di voto, dandosi corso alle sostituzioni nell'ordine sopra indicato.
    1. Inoltre, nel caso in cui la composizione del Consiglio di amministrazione risultante dall'esito del voto non rispetti il principio dell'equilibrio tra i generi, l'amministratore, privo del requisito richiesto, eletto nella lista che ha ottenuto il maggior numero di voti e contraddistinto dal numero progressivo

più elevato è sostituito dal successivo candidato della medesima lista appartenente al genere meno rappresentato. Qualora anche applicando tale criterio non si individuino sostituti idonei, il criterio di sostituzione si applica all'amministratore eletto nella lista che ha ottenuto il secondo maggior numero di voti. Qualora anche così non si individuino sostituti idonei, ovvero in caso di impossibilità di applicazione del meccanismo, l'Assemblea delibera seduta stante a maggioranza relativa tra singoli candidati appartenenti al genere meno rappresentato, su proposta dei soggetti presenti cui spetta il diritto di voto, dandosi corso alle sostituzioni nell'ordine sopra indicato.

  1. Qualora non sia validamente presentata alcuna lista si procede all'elezione a maggioranza relativa nell'ambito di candidature presentate in assemblea unitamente al deposito della prescritta documentazione, fermo il possesso dei requisiti di indipendenza nel numero richiesto dal presente statuto e il rispetto della disciplina tempo per tempo vigente in materia di equilibrio tra i generi.

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Si richiamano infine le raccomandazioni formulate dalla Consob con la Comunicazione n. DEM/9017893 del 26 febbraio 2009 riguardo ai rapporti di collegamento tra liste di cui all'art. 147-ter, comma 3, D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, e all'art. 144-quinquies del Regolamento n. 11971 approvato con delibera Consob del 14 maggio 1999, al cui contenuto si rinvia.

Il Consiglio di amministrazione Vi invita pertanto a procedere alla nomina dei cinque consiglieri in scadenza mediante il voto di lista.

Punto 4) all'ordine del giorno: Determinazione del compenso degli amministratori.

Signori soci,

ai sensi dell'articolo 30 dello statuto, spetta all'Assemblea determinare il compenso annuo a favore del Consiglio di amministrazione. Secondo le Politiche retributive del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, tale compenso è storicamente determinato in un importo fisso, senza incidere, stante la contenuta misura, sull'equilibrio delle grandezze di bilancio. Non sono previste per i consiglieri forme di retribuzione incentivante basate su strumenti finanziari o collegate alle performance aziendali.

Il Consiglio di amministrazione, nella riunione del 20 marzo scorso, ha approvato la proposta in tema di compenso annuo degli amministratori, formulata dal Comitato remunerazione, che viene quindi sottoposta all'Assemblea. Valutato l'impegno richiesto all'organo amministrativo per l'adempimento delle proprie importanti e delicate funzioni e il carico di lavoro che grava sui Comitati consiliari, si ritiene di sottoporre all'approvazione dell'Assemblea la seguente proposta, senza variazioni rispetto allo scorso anno. Ciò, pure alla luce del contesto economico e sociale generale e della situazione patrimoniale ed economica della banca e in linea con l'impostazione prudenziale contenuta nelle Politiche retributive.

Signori soci,

in relazione a quanto sopra, il Consiglio di amministrazione invita l'Assemblea ad assumere la seguente deliberazione:

»L'Assemblea ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Sondrio, oggi riunita, esaminata la relazione del Consiglio di amministrazione sulla determinazione del compenso annuo degli amministratori:

delibera

  • compenso degli amministratori: 65.000 euro a favore di ciascun amministratore, per un totale di 975.000 euro;

  • compenso ai componenti dei Comitati consiliari:
    • per ciascuno dei componenti del Comitato remunerazione, del Comitato nomine, del Comitato sostenibilità e del Comitato operazioni con parti correlate e soggetti collegati: 10.000 euro; per i presidenti del Comitato remunerazione, del Comitato nomine, del Comitato sostenibilità e del Comitato operazioni con parti correlate e soggetti collegati: ulteriori 10.000 euro;
    • per ciascuno dei componenti del Comitato controllo e rischi 20.000 euro; per il presidente del Comitato controllo e rischi ulteriori 10.000 euro;
    • per i componenti del Comitato esecutivo nominati ai sensi dell'articolo 34, comma 3, dello statuto in aggiunta al vicepresidente, al consigliere delegato e al consigliere di cui al comma 3 dell'articolo 26 dello statuto: 10.000 euro;
  • medaglie individuali di presenza:

600 euro per la partecipazione alle riunioni del Consiglio di amministrazione e per la partecipazione alle riunioni del Comitato esecutivo e degli altri Comitati costituiti all'interno del Consiglio di amministrazione;

  • rimborsi individuali forfetari per spese di viaggio, per l'intervento alle riunioni del Consiglio di amministrazione, del Comitato esecutivo, degli altri Comitati costituiti all'interno del Consiglio di amministrazione così differenziati:
    • per i residenti in provincia: 100 euro;
    • per i residenti nella regione: 250 euro;
    • per i residenti fuori regione: 400 euro.»

Sondrio, 20 marzo 2025

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Relazione finanziaria annuale 2023 Relazione degli amministratori sulla gestione

SCHEMI DEL BILANCIO DELL'IMPRESA AL 31 DICEMBRE 2024

STATO PATRIMONIALE

(in euro)

VOCI DELL'ATTIVO 31/12/2024 31/12/2023
10. Cassa e disponibilità liquide 2.762.940.627 3.699.902.541
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
725.154.139 705.967.786
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 155.552.780 149.816.849
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 569.601.359 556.150.937
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
2.646.624.665 3.204.667.497
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 40.586.507.987 40.061.556.130
a) Crediti verso banche 4.362.880.258 4.179.860.730
b) Crediti verso clientela 36.223.627.729 35.881.695.400
50. Derivati di copertura - 1.483
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di 2.139.437 1.775.301
copertura generica (+/-)
70. Partecipazioni 744.484.391 755.645.487
80. Attività materiali 381.185.443 387.177.632
90. Attività immateriali 17.805.997 15.381.899
100. Attività fiscali 160.722.326 227.731.802
a) correnti - -
b) anticipate 160.722.326 227.731.802
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 108.592.679 -
120. Altre attività 2.561.568.064 2.331.473.052
TOTALE DELL'ATTIVO 50.697.725.755 51.391.280.610

Relazione finanziaria annuale 2024 Schemi del bilancio dell'impresa

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 31/12/2024 31/12/2023
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 45.690.745.755 46.820.066.615
a) Debiti verso banche 4.837.060.015 8.645.911.852
b) Debiti verso clientela 35.797.205.286 33.763.841.588
c) Titoli in circolazione 5.056.480.454 4.410.313.175
20. Passività finanziarie di negoziazione 15.832.393 20.423.256
40. Derivati di copertura 2.220.214 1.803.139
60. Passività fiscali 57.504.836 57.269.555
a) correnti 37.896.729 38.574.912
b) differite 19.608.107 18.694.643
70. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione 2.871 -
80. Altre passività 1.074.340.080 943.011.782
90. Trattamento di fine rapporto del personale 30.189.152 31.146.638
100. Fondi per rischi e oneri 362.569.000 338.917.644
a) impegni e garanzie rilasciate 89.826.554 95.997.953
b) quiescenza e obblighi simili 164.175.315 159.186.862
c) altri fondi per rischi e oneri 108.567.131 83.732.829
110. Riserve da valutazione 34.031.038 7.796.519
140. Riserve 1.505.637.959 1.364.174.287
150. Sovrapprezzi di emissione 78.933.564 78.949.045
160. Capitale 1.360.157.331 1.360.157.331
170. Azioni proprie (-) (24.955.358) (25.201.067)
180. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 510.516.920 392.765.866
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 50.697.725.755 51.391.280.610

CONTO ECONOMICO

(in euro)

VOCI 31/12/2024 31/12/2023
10. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 1.971.841.540 1.675.703.819
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 1.919.390.793 1.659.632.343
20. INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI (959.590.845) (828.815.187)
30. MARGINE DI INTERESSE 1.012.250.695 846.888.632
40. COMMISSIONI ATTIVE 387.911.949 362.344.794
50. COMMISSIONI PASSIVE (16.181.666) (16.464.122)
60. COMMISSIONI NETTE 371.730.283 345.880.672
70. DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI 63.706.068 44.069.930
80. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE 45.385.384 48.645.867
90. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA (2.899) (54.572)
100. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI: 14.567.753 6.565.353
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.680.367 7.643.604
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3.209.992 (1.165.555)
c) passività finanziarie 677.394 87.304
110. RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL
FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO
(10.573.676) 5.620.661
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (10.573.676) 5.620.661
120. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 1.497.063.608 1.297.616.543
130. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO RELATIVO A: (190.132.797) (187.295.128)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (190.278.930) (187.642.307)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 146.133 347.179
140. UTILI/PERDITE DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA CANCELLAZIONI (3.997.448) 6.549.655
150. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 1.302.933.363 1.116.871.070
160. SPESE AMMINISTRATIVE: (548.503.534) (516.543.537)
a) spese per il personale (246.973.559) (228.541.248)
b) altre spese amministrative (301.529.975) (288.002.289)
170. ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI (22.247.160) (55.767.944)
a) impegni per garanzie rilasciate 6.171.398 (33.225.977)
b) altri accantonamenti netti (28.418.558) (22.541.967)
180. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI (35.637.953) (37.003.767)
190. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI (16.294.142) (15.832.143)
200. ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE 82.825.869 76.406.680
210. COSTI OPERATIVI (539.856.920) (548.740.711)
220. UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI (13.203.087) (501.991)
230. RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI
E IMMATERIALI
- (38.103)
250. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI 55.023 26.786
260. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 749.928.379 567.617.051
270. IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE (239.411.459) (174.851.185)
280. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 510.516.920 392.765.866
300. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 510.516.920 392.765.866

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA

(in euro)

VOCI 2024 2023
10. Utile (perdita) d'esercizio 510.516.920 392.765.866
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto
economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
(310.329) (4.778.758)
50. Attività materiali 89.550 -
70. Piani a benefici definiti (772.767) 4.195.948
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto
economico
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
27.228.065 38.465.571
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 26.234.519 37.882.761
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 536.751.439 430.648.627

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(in euro)

Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio
esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2023 Modifica saldi apertura Esistenze al 1.1.2024 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Redditività complessiva 31.12.2024 Patrimonio netto al 31.12.2024
Capitale
a) azioni ordinarie 1.360.157.331 - 1.360.157.331 - - - - - - - - - - 1.360.157.331
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 78.949.045 - 78.949.045 - - - (15.481) - - - - - - 78.933.564
Riserve
a) di utili 1.364.174.287 - 1.364.174.287 140.404.105 - 1.059.567 - - - - - - - 1.505.637.959
b) altre - - - - - - - - - - - - - -
Riserve da valutazione 7.796.519 - 7.796.519 - - - - - - - - - 26.234.519 34.031.038
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (25.201.067) - (25.201.067) - - - 245.709 - - - - - - (24.955.358)
Utile (perdita) di esercizio 392.765.866 - 392.765.866 (140.404.105) (252.361.761) - - - - - - - 510.516.920 510.516.920
Patrimonio netto 3.178.641.981 - 3.178.641.981 - (252.361.761) 1.059.567 230.228 - - - - - 536.751.439 3.464.321.454

Il 22 maggio 2024 è stato messo in pagamento agli azionisti un dividendo di € 0,56 per azione per complessivi € 253,896 milioni per l'esercizio 2023. Per l'esercizio 2024 gli amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo di € 0,80. Tale dividendo è soggetto all'approvazione dei soci e pertanto non è stato incluso tra le passività di questo bilancio. Il dividendo proposto è pagabile dal 21 maggio. L'importo complessivo da pagare è previsto in € 362,709 milioni.

Relazione finanziaria annuale 2024 Schemi del bilancio dell'impresa

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(in euro)

Variazioni dell'esercizio
Esistenze al 31.12.2022 esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto
Modifica saldi apertura Esistenze al 1.1.2023 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Redditività complessiva 31.12.2023
Capitale
a) azioni ordinarie 1.360.157.331 - 1.360.157.331 - - - - - - - - - - 1.360.157.331
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
78.977.670 - 78.977.670 - - - (28.625) - - - - - - 78.949.045
Riserve
a) di utili 1.276.171.128 - 1.276.171.128 86.675.651 - 1.327.508 - - - - - - - 1.364.174.287
b) altre - - - - - - - - - - - - - -
Riserve da valutazione (30.086.242) - (30.086.242) - - - - - - - - - 37.882.761 7.796.519
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (25.264.093) - (25.264.093) - - - 63.026 - - - - - - (25.201.067)
Utile (perdita) di esercizio 212.901.668 - 212.901.668 (86.675.651) (126.226.017) - - - - - - - 392.765.866 392.765.866
Patrimonio netto 2.872.857.462 - 2.872.857.462 - (126.226.017) 1.327.508 34.401 - - - - - 430.648.627 3.178.641.981

RENDICONTO FINANZIARIO (metodo indiretto)

(in euro)

Rendiconto finanziario

31/12/2024 31/12/2023
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 1.069.810.493 894.233.262
˗ risultato d'esercizio (+/-) 510.516.920 392.765.866
˗ plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre
attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
1.910.919 2.920.274
˗ plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 2.899 54.572
˗ rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 201.579.670 202.098.683
˗ rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 51.932.095 52.874.013
˗ accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-) 55.443.485 88.413.551
˗ imposte, tasse e crediti di imposta non liquidati (+) 239.411.459 174.851.185
˗ rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto
fiscale (+/-)
- -
˗ altri aggiustamenti (+/-) 9.013.046 (19.744.882)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (710.929.219) (1.389.537.623)
˗ attività finanziarie detenute per la negoziazione 7.416.296 28.911.628
˗ attività finanziarie designate al fair value - -
˗ attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (25.304.902) 538.769.388
˗ attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 571.617.320 (604.047.905)
˗ attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (750.569.236) (672.956.806)
˗ altre attività (514.088.697) (680.213.928)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (1.062.298.905) (1.606.779.684)
˗ passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.137.857.944) (1.763.758.301)
˗ passività finanziarie di negoziazione (8.186.192) (37.437.670)
˗ passività finanziarie valutate al fair value - -
˗ altre passività 83.745.231 194.416.287
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (703.417.631) (2.102.084.045)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 57.380.987 36.522.027
˗ vendite di partecipazioni - 3.221
˗ dividendi incassati su partecipazioni 57.380.987 36.491.965
˗ vendite di attività materiali - 26.841
˗ vendite di attività immateriali - -
˗ vendite di società controllate e di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da (43.925.309) (96.067.746)
˗ acquisti di partecipazioni (2.041.991) (60.382.629)
˗ acquisti di attività materiali (23.165.077) (19.712.864)
˗ acquisti di attività immateriali (18.718.241) (15.972.253)
˗ acquisti di società controllate o rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento 13.455.678 (59.545.719)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
˗ emissioni/acquisti di azioni proprie (245.709) (63.026)
˗ emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -
˗ distribuzione dividendi e altre finalità (251.861.761) (126.948.018)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (252.107.470) (127.011.044)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (942.069.423) (2.288.640.808)

Legenda:

(+) generata (-) assorbita

Relazione finanziaria annuale 2024 Schemi del bilancio dell'impresa

RICONCILIAZIONE

(in euro)

Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 2.762.940.627 3.699.902.541
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 5.107.509 (44.460)
Liquidità totale netta generata/assorbita dell'esercizio (942.069.423) (2.288.640.808)
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 3.699.902.541 5.988.587.809
Voci di bilancio 31/12/2024 31/12/2023

NOTA INTEGRATIVA

PARTE A - Politiche contabili

A.1 Parte generale

Sezione 1 -Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

La Banca Popolare di Sondrio, società per azioni, dichiara che il presente bilancio d'esercizio è stato predisposto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) adottati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e alle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee, vigenti alla data del 31 dicembre 2024 e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista dal regolamento UE n. 1606/2002.

La predisposizione in base ai Principi Contabili Internazionali è stata effettuata in conformità di quanto previsto dall'art. 4, comma 1, 2 del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38 «Esercizio delle opzioni previste dall'art. 5 del regolamento (CE) n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali».

Il bilancio d'esercizio è predisposto nel rispetto del provvedimento Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 emanato nell'esercizio dei poteri definiti dal D. Lgs. 38/2005 e successivi aggiornamenti ed integrazioni.

Il bilancio d'impresa per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2025.

Sezione 2 - Principi generali di redazione

Nella predisposizione del bilancio sono stati osservati i seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1:

1) Continuità aziendale. Il bilancio è stato predisposto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale: attività, passività ed operazioni «fuori bilancio» sono state pertanto valutate secondo valori di funzionamento. Al riguardo si specifica che gli organi di amministrazione e controllo valutano con estrema attenzione la prospettiva della continuazione dell'attività aziendale e non hanno rilevato nella struttura patrimoniale e finanziaria e nell'andamento operativo sintomi che possano indurre incertezze sul punto della continuità aziendale pur prendendo atto dell'attuale contesto macroeconomico. Si ritiene al riguardo che la Banca, nonostante possibili ripercussioni negative circa l'andamento di alcune tipologie di ricavi e del costo del credito, e la presenza degli elementi di alea e rischiosità di cui al paragrafo «La gestione dei rischi» possa continuare ad operare come un'entità in funzionamento in un futuro prevedibile secondo quanto previsto dal nuovo Piano Industriale (2025-2027).

2) Contabilizzazione per competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario in base alla maturazione economica e secondo il criterio di correlazione.

3) Coerenza di presentazione del bilancio. La presentazione e la classificazione delle voci vengono mantenute da un esercizio all'altro allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni a meno di variazioni richieste da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure se consente una presentazione o classificazione più appropriata in termini di rilevanza e affidabilità nella rappresentazione delle informazioni.

Quando la presentazione o classificazione di voci di bilancio viene modificata, gli importi comparativi, qualora sia fattibile, vengono riclassificati, indicando anche la natura e i motivi della riclassifica.

4) Rilevanza e aggregazione. Ogni classe rilevante di voci simili viene esposta distintamente in bilancio. Le voci di natura o destinazione dissimile vengono presentate distintamente a meno che siano irrilevanti.

5) Divieto di compensazione. Attività, passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro se non è richiesto o consentito da un Principio Contabile Internazionale o da una interpretazione.

6) Informativa comparativa. Le informazioni comparative vengono fornite per il periodo precedente per tutti i dati esposti nei prospetti di bilancio ad eccezione di quando un Principio Contabile Internazionale o una interpretazione consenta diversamente. Vengono incluse anche delle informazioni di commento e descrittive quando ciò favorisce una migliore comprensione del bilancio di riferimento.

Il documento di bilancio recepisce quanto previsto in materia dal D. Lgs. 136/2015, dagli articoli del codice civile e dalle corrispondenti norme del Testo Unico della Finanza (TUF). I dati contenuti negli schemi sono espressi in euro e in migliaia di euro nella nota integrativa qualora non diversamente specificato.

Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del presente bilancio e la sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, avvenuta in data 11 marzo 2025, non sono intervenuti fatti che comportino una rettifica dei dati patrimoniali ed economici.

Come già riportato nella relazione degli amministratori sulla gestione, in data 6 febbraio 2025 BPER Banca spa ha comunicato, ai sensi dell'art. 102 del TUF, il lancio di un'Offerta Pubblica di Scambio volontaria totalitaria sulle azioni di Banca Popolare di Sondrio. La Banca, con comunicati stampa del 7 e dell'11 febbraio u.s., ha reso noto che l'Offerta non è stata in alcun modo sollecitata, né preventivamente discussa o concordata.

Inoltre si evidenzia che in data 11 marzo 2025 il Consiglio di amministrazione ha approvato il nuovo Piano Industriale per il periodo 2025-2027.

Sezione 4 - Altri aspetti

1. Nuovi principi contabili internazionali omologati e applicati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2024

Di seguito si riporta un'illustrazione dei nuovi principi contabili o delle modifiche ai principi esistenti pubblicati dallo IASB, nonché delle nuove interpretazioni o modifiche di quelle esistenti, pubblicate dall'IFRIC, con evidenza separata di quelli applicabili nell'esercizio 2024 e di quelli applicabili negli esercizi successivi.

Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall'UE da adottare obbligatoriamente ai fini della redazione del bilancio 2024:

  • Regolamento (UE) 2023/2579 del 20 novembre 2023 che modifica il regolamento (UE) 2023/1803 per quanto riguarda l'IFRS 16. Le modifiche dell'IFRS 16 specificano in che modo il locatario venditore valuta successivamente le operazioni di vendita e retrolocazione. L'applicazione delle modifiche in esame non ha comportato impatti per la Banca.
  • Regolamento (UE) n. 2822 del 19 dicembre 2023 Modifiche allo IAS 1 "Classificazione delle passività come correnti o non correnti e Passività non correnti con clausole". Il 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento allo IAS 1 che mira a chiarire uno dei criteri dello IAS 1 per la classificazione di una passività come non corrente ovvero il requisito che l'entità deve avere il diritto di differire il regolamento della passività per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento del bilancio. La modifica include:
    • l'indicazione che il diritto di differire il regolamento deve esistere alla data di Bilancio;
    • un chiarimento che la classificazione non è influenzata dalle intenzioni o aspettative del management circa la possibilità di utilizzare il diritto di differimento;
    • un chiarimento su come le condizioni del finanziamento influenzano la classificazione;
    • un chiarimento sui requisiti per la classificazione di passività che una entità intende regolare o potrebbe regolare mediante emissione di propri strumenti di capitale.

Le modifiche allo IAS 1 non risultano rilevanti per la Banca.

  • Regolamento (UE) 2024/1317 del 15 maggio 2024 che modifica il regolamento (UE) 2023/1803 per quanto riguarda lo IAS 7 e l'IFRS 7. Le modifiche hanno introdotto obblighi di informativa sugli accordi di finanziamento per le forniture di un'impresa. L'applicazione delle modifiche in esame non ha comportato impatti per la Banca.

Nuovi principi contabili, emendamenti e interpretazioni la cui applicazione sarà obbligatoria successivamente al 31 dicembre 2024.

  • Regolamento (UE) 2024/2862 del 12 novembre 2024 che modifica il regolamento (UE) 2023/1803 per quanto riguarda lo IAS 21. Le modifiche specificano quando una valuta è scambiabile con un'altra valuta e, se non lo è, in che modo l'impresa determina il tasso di cambio da applicare, e le informazioni integrative che l'impresa deve fornire quando una valuta non è scambiabile. Le modifiche sono applicabili dal 1°gennaio 2025.

Principi contabili IAS/IFRS e interpretazioni SIC/IFRIC emanati dallo IASB/IFRIC, in attesa di omologazione.

  • Ad aprile 2024, l'International Accounting Standards Board (IASB) ha emesso un nuovo standard contabile IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements che sostituirà il principio IAS 1 Presentation of Financial Statements. Il nuovo principio si pone l'obiettivo di migliorare la rendicontazione delle performance finanziarie. IFRS 18 entrerà in vigore il 1° gennaio 2027 ma è consentita un'applicazione anticipata. In considerazione del contenuto della modifica e stante l'obbligo di applicare gli schemi previsti dalla Banca d'Italia l'applicazione sarà soggetta ad eventuali aggiornamenti della Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.
  • A maggio 2024, l'International Accounting Standards Board (IASB) ha emesso un nuovo standard contabile IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures. Il nuovo principio consente alle controllate idonee, di utilizzare i principi contabili IFRS con un'informativa ridotta. Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027.
  • IFRS 14 Regulatory deferral accounts. L'IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti principi contabili adottati. Il processo di omologazione è sospeso in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities". Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.
  • In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments-Amendments to IFRS 9 and IFRS 7″. Il documento chiarisce alcuni aspetti problematici emersi dalla post-implementation review dell'IFRS 9, tra cui il trattamento contabile delle attività finanziarie i cui rendimenti variano al raggiungimento di obiettivi ESG (i.e. green bonds). Le modifiche si applicano a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1°gennaio 2026. È consentita l'applicazione anticipata.
  • In data 18 dicembre 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to IFRS 9 and IFRS 7 Contracts Referencing Nature-dependent Electricity". Il documento ha l'obiettivo di aiutare le imprese a rendicontare al meglio gli effetti finanziari dei contratti strutturati come Power Purchase Agreements (PPAs), ed in particolare:
    • fornisce chiarimenti in merito all'applicazione dell'"own-use requirement";
    • permette l'impiego di questi contratti quali strumenti di copertura nell'ambito di un'operazione di hedge accounting;
    • introduce nuovi requisiti di informativa integrativa per queste tipologie di strumenti.

L'emendamento si applica a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1°gennaio 2026. È

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consentita l'applicazione anticipata.

  • Modifiche allo IAS 28 e IFRS 10. Tali modifiche sono a volte a risolvere l'incoerenza tra i requisiti dell'IFRS 10 Bilancio consolidato e dello IAS 28 Investimenti in società collegate e joint venture (2011), nel trattare la perdita di controllo di una controllata che viene conferita ad una collegata o joint venture. Il processo di omologazione è sospeso in attesa della conclusione del progetto IASB sull'equity method.

2. TLTRO III

L'operazione di rifinanziamento TLTRO III consiste in un programma di dieci operazioni di rifinanziamento, ciascuna con scadenza a tre anni, a partire da settembre 2019 con frequenza trimestrale, ad un tasso di interesse fissato ad un livello pari al costo medio di rifinanziamento interbancario. Nel corso del 2020, con l'intento di supportare ulteriormente il credito a famiglie e imprese, alcuni dei parametri delle operazioni in essere sono stati rivisti con particolare riferimento all'importo massimo finanziabile e alla relativa remunerazione. Le operazioni di TLTRO III sono indicizzate al tasso di interesse medio sulle operazioni di rifinanziamento principali (MRO – Main Refinancing Operation rate) o in alternativa, in funzione del raggiungimento di determinati benchmark, al tasso di interesse medio sui depositi presso la banca centrale (DF – Deposit Facility rate). Nel 2022 la BCE è intervenuta anche modificando le modalità del conteggio del tasso finale applicabile alle operazioni. Nel dettaglio la precedente metodologia di calcolo del tasso è stata applicata per il periodo fino al 22 novembre 2022 e dal 23 novembre 2022 il tasso di interesse applicabile è stato indicizzato ai tassi interbancari medi applicabili da tale data in poi (alzando nella sostanza il tasso applicabile sull'intera vita).

Al 31 dicembre 2024 la Banca non aveva più in essere operazioni TLTRO con la BCE, dopo il rimborso della tranche di 806 milioni del 27 marzo 2024 accesa il 24 marzo 2021 e il rimborso della tranche di 3.700 milioni del 25 settembre 2024 accesa il 29 settembre 2021.

Gli interessi ordinari sono rilevati considerando le condizioni di rifinanziamento definite dalla BCE come tassi di mercato variabili definiti nell'ambito delle misure di politica monetaria che il Consiglio Direttivo può in qualsiasi momento modificare prospetticamente. A partire dal 23 novembre 2022, gli interessi vengono quindi rilevati tempo per tempo sulla base del tasso di interesse dello strumento definito come media del tasso sui depositi in essere in ciascuno dei periodi di riferimento. Questa componente di interessi passivi a dicembre 2024 è ammontata a 102 milioni.

3. Contributi a fondi di Risoluzione e Garanzia

Il legislatore europeo con le Direttive 2014/49/UE del 16 aprile 2014 e 2014/59/UE del 15 maggio 2014, rispettivamente note come «Deposit Guarantee Schemes Directive (DGS)» e Bank Recovery and Resolution Directive (BRDD) e con l'istituzione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Regolamento UE n. 806/2014 del 15 luglio 2014) ha introdotto significative modifiche alla disciplina delle crisi bancarie con l'obbiettivo di rafforzare il mercato unico e la stabilità sistemica. La Direttiva 2014/49/UE (DGS) armonizza i livelli di tutela offerti dai Fondi nazionali di tutela dei depositi e ha introdotto un sistema di contribuzione misto che prevede una contribuzione anticipata fino al raggiungimento, in dieci anni, di un obiettivo minimo pari allo 0,8% dei depositi garantiti. E' prevista la possibilità che la contribuzione avvenga con lo strumento costituito da impegni di pagamento, nella misura massima del 30%. Per il 2024 è stato chiesto alla Banca un contributo ordinario di 21,293 milioni che è stato rilevato a conto economico.

La Direttiva 2014/59/UE(BRRD) ha definito le regole di risoluzione da applicarsi a tutte le banche dell'Unione in presenza di uno stato di dissesto. Dette regole prevedono che, al verificarsi di determinate condizioni, al finanziamento della risoluzione intervenga il Fondo Nazionale per la Risoluzione di cui ogni Stato membro deve dotarsi. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari ad almeno l'1% dell'ammontare dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati in tutti gli stati dell'Unione Europea.

Con comunicato del 15 febbraio 2024 il Single Resolution Board ha confermato l'effettivo raggiungimento del livello obiettivo del Fondo. Pertanto, nel corso del 2024 non è stato richiesto alcun

contributo alla Banca. L'impegno iscritto fuori bilancio è valutato ad ogni chiusura di bilancio e/o ogniqualvolta si verifichino elementi che possano far ritenere probabile la sua escussione. In proposito, si ritiene che, al 31 dicembre 2024, il rischio di richiamo degli impegni irrevocabili di pagamento a cui si è fatto ricorso sia remoto.

4. Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Schema Volontario

Nel mese di dicembre 2015 la Banca ha aderito allo Schema Volontario costituito nell'ambito del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per l'effettuazione di interventi di sostegno a favore di banche in amministrazione straordinaria o in condizioni di dissesto o a rischio di dissesto e ad esso aderenti. Trattasi di uno strumento aggiuntivo per la soluzione delle crisi bancarie destinato ad interventi per i quali sussistono prospettive di risanamento della banca o sia prevedibile un minor onere rispetto a quello da sostenere in liquidazione della stessa. Nel corso del 2018, il fondo è intervenuto a favore di Banca Carige, che si è tradotto, per la Banca, in un esborso di 5,257 milioni a fronte dell'iscrizione di un'attività finanziaria nel portafoglio dei titoli valutati al fair value con impatto a conto economico. L'attività finanziaria è stata completamente svalutata in sede di bilancio 2018. Negli esercizi successivi e nell'esercizio in commento non sono stati contabilizzati oneri per altri interventi.

5. Autocartolarizzazione - Centro delle Alpi SME s.r.l.

In data 16 giugno 2023 è stata perfezionata dalla Banca un'operazione di cartolarizzazione nell'ambito della gestione della raccolta interbancaria a medio e lungo termine. L'operazione è consistita nella cessione pro-soluto di un portafoglio granulare di crediti performing erogati a SMEs, garantiti o chirografari, ai sensi della legge 130/1999, alla società veicolo, denominata Centro delle Alpi SME S.r.l. appositamente costituita.

In data 2 maggio 2024, è stata effettuata un'ulteriore cessione di crediti al veicolo. La cessione ha riguardato un portafoglio granulare di crediti chirografari performing erogati a SMEs pari a 1.528 milioni.

Al 31 dicembre 2024 il valore dei titoli in essere sottoscritti dal Gruppo è pari a 1.529 milioni per i titoli senior, a 252 milioni per i titoli mezzanine e a 545 milioni per i titoli junior.

Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nella presente nota integrativa consolidata PARTE E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, sottosezione 1.4 "Rischio di liquidità".

6. Cartolarizzazione Luzzatti Pop Npls 2024

Nell'ambito di un più ampio programma di interventi sui crediti deteriorati e in linea con la strategia di derisking e di miglioramento della qualità degli attivi, in data 19 dicembre 2024 la Banca ha concluso insieme ad altri 9 soggetti partecipanti - l'operazione di cartolarizzazione multi-originator di sofferenze denominata "LUZZATTI POP NPLS 2024", per un valore lordo contabile complessivo di 28,6 milioni.

Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nella presente nota integrativa PARTE E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, sottoparagrafo C. "Operazioni di cartolarizzazione".

7. Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

La predisposizione del bilancio d'esercizio richiede il ricorso a stime e valutazioni che possono impattare in modo significativo sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico riguardanti in particolare:

  • la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle attività finanziarie;
  • l'utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;
  • la quantificazione del fair value degli immobili di investimento;
  • la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
  • le stime di recuperabilità della fiscalità differita attiva.

La Banca ha definito i processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti poste

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa – Parte A

valutative iscritte nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, così come previsto dai principi contabili vigenti e dalle normative di riferimento.

Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e sono stati svolti in un'ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. Nello specifico, con riferimento alle stime che potrebbero, potenzialmente, essere maggiormente impattate dall'attuale contesto geopolitico e macroeconomico si rimanda al paragrafo 16 della Sezione A.2 della presente nota integrativa.

I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori menzionati ai precedenti capoversi sono quindi significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato che potrebbe registrare, rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, con conseguenti effetti, anche rilevanti, sui valori riportati nel bilancio al 31 dicembre 2024.

8. Verifiche ispettive - BCE

Come già riportato nella Relazione di bilancio al 31 dicembre 2023 (sezione "la gestione dei rischi"), la BCE ha condotto, da ottobre 2022 ad aprile 2023, una visita ispettiva sul Gruppo avente a oggetto il rischio di credito e di controparte con specifico riferimento ai segmenti Corporate&Large e SME (Small and Medium Enterprises). L'accertamento rientra nell'ambito degli ordinari processi che la Vigilanza europea attua con la finalità di effettuare una ricognizione della qualità degli attivi su portafogli selezionati e valutare i processi e le procedure interne di gestione del rischio di credito e i sistemi di controllo e di governance, ivi compresa l'implementazione del principio contabile IFRS 9 e qualsiasi altro aspetto accessorio. In data 23 gennaio 2024 è stato trasmesso il "Final Report" seguito, in data 7 marzo 2025, dal progetto di decisione della BCE, rispetto al quale la Banca potrà formulare le proprie osservazioni, in vista della decisione conclusiva.

A fronte delle raccomandazioni formulate dal gruppo ispettivo, riprese nel progetto di decisione, e anche nell'ambito delle annuali valutazioni SREP da parte della BCE, sono stati pianificati e avviati vari cantieri progettuali di rafforzamento dei sistemi di governo, gestionali e di controllo. I piani di lavoro vertono principalmente sui seguenti aspetti: i processi di gestione del credito, la gestione dei rischi, l'assetto dei controlli di secondo e terzo livello e le metodologie di implementazione del principio IFRS 9. Detta programmazione verrà riesaminata ed eventualmente modificata al ricevimento della decisione definitiva da parte dell'Autorità. In particolare, sulla base delle osservazioni ricevute dalla vigilanza la Banca ha già provveduto nel corso dell'esercizio 2023 a incrementare il rischio di credito relativo alle posizioni oggetto di verifica e a monitorare le esposizioni in relazione all'eventuale passaggio a non performing, così come richiesto dai paragrafi 5.5.9 e 5.5.17 dell'IFRS 9. Con riferimento a profili di potenziale riclassificazione a fini di segnalazioni prudenziali, che interessano solo una porzione del campione esaminato dall'Autorità di Vigilanza (per un controvalore netto per cassa al 31 dicembre 2024 di circa euro 116 milioni), la Banca, anche in relazione agli eventi successivi all'avvio dell'ispezione e delle metodologie aggiornate ad esito dell'attività ispettiva, presenterà le proprie valutazioni nell'ambito delle interlocuzioni in corso con BCE.

In ogni caso, l'insieme degli interventi in corso e previsti non comporterà la rilevazione di significativi effetti economici aggiuntivi rispetto a quelli già rilevati, con riferimento alle posizioni selezionate dalla BCE.

9. Termini di approvazione e pubblicazione del bilancio

L'art. 154-ter del D.Lgs. 58/98 (T.U.F.) prevede che, entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio, sia approvato il bilancio d'esercizio e sia pubblicata la relazione finanziaria annuale comprendente il progetto di bilancio di esercizio, il bilancio consolidato, la relazione sulla gestione e l'attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di cui all'articolo 154-bis, comma 5. Il progetto di bilancio della Banca Popolare di Sondrio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 11 marzo 2025 e sarà sottoposto all'approvazione da parte dell'Assemblea dei Soci convocata per il 30 aprile 2025.

La relazione finanziaria annuale ricomprende, in un'apposita sezione della relazione sulla gestione consolidata, la rendicontazione di sostenibilità redatta sulla base di questo previsto dal D.Lgs 125/2024.

10. Pillar Two - Global Minimum Tax

Con efficacia dal 1° gennaio 2024, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio quale Gruppo Multinazionale che supera la soglia di ricavi di euro 750 milioni, per due dei quattro esercizi precedenti rientra nel campo di applicazione delle imposte sul reddito del secondo pilastro (c.d. Pillar II) previste dalla Direttiva 2022/2523, adottata in Italia dal Decreto legislativo n. 209/2023, intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione. Sulla base delle analisi effettuate non si rilevano esposizioni del Gruppo Banca Popolare di Sondrio alle imposte sul reddito del secondo pilastro nelle tre giurisdizioni in cui è presente (Italia, Svizzera e Principato di Monaco) in quanto nelle giurisdizioni in cui è presente risultano superati i CbCR Safe harbour Test (applicati tenuto conto dei chiarimenti OCSE ad oggi disponibili).

11. Informativa ai sensi art. 1 commi 125-129 della Legge 4 agosto 2017 n. 124/17 «Legge annuale per il mercato e la concorrenza - Misure di trasparenza nelle erogazioni pubbliche» come modificata dal D.L. 30/4/2019 n. 34 (c.d. «Decreto crescita») art. 35

Con riferimento alla normativa sopra richiamata si specifica che i contributi o aiuti in denaro o in natura non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria corrisposti alla banca sono stati oggetto di pubblicazione nell'ambito del Registro Nazionale degli aiuti di Stato, cui si rinvia come previsto dall'art. 125-quinquies della legge.

12. Revisione legale dei conti

Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 è sottoposto a revisione contabile da parte di EY S.p.A., a cui è stato conferito l'incarico di revisione per il novennio 2017/2025 con delibera assembleare del 29 aprile 2017, ai sensi del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa – Parte A

A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio

Di seguito si riportano i principi contabili, dettagliati per voce di bilancio, che sono stati adottati per la predisposizione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi introdotti da alcuni elementi di carattere generale inerenti alla classificazione delle attività finanziarie.

Classificazione delle attività finanziarie

La classificazione delle attività finanziarie è guidata dalle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento medesimo legati alla generazione di flussi finanziari rappresentati solamente da pagamenti di capitale e interessi sul capitale da restituire (ossia che prevedono il superamento del cosiddetto «SPPI test» – «Solely Payment of Principal and Interest test») e dal modello di business aziendale adottato che determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Modelli di business

Held to Collect (HTC)

L'obiettivo di tale modello di business è quello di possedere un'attività finanziaria con la finalità di incassare i flussi contrattuali durante la vita dello strumento. Si considerano ammesse le vendite solo se sono frequenti ma non significative oppure significative ma non frequenti, se dovute ad un incremento del rischio di credito ed in caso di prossimità alla data di scadenza dell'attività finanziaria. Per misurare la frequenza ci si basa sul numero di vendite effettuate nel periodo, mentre per misurare la significatività sul valore complessivo delle vendite in raffronto al portafoglio di inizio periodo.

La Banca Popolare di Sondrio ha associato al modello di business HTC:

  • La quasi totalità del portafoglio dei crediti verso clientela e banche in quanto la Banca svolge principalmente attività di banca tradizionale e detiene un portafoglio impieghi originati al fine di finanziare famiglie, privati e aziende;
  • I titoli di debito che possono essere assoggettati alle logiche gestionali di questo business model.

Held to Collect & Sell (HTC&S)

L'obiettivo di questo business model è quello sia di raccogliere i flussi di cassa contrattuali sia di vendere le attività finanziarie. La Banca utilizza il modello di business HTC&S per i titoli.

Others (FVTPL)

Questo modello di business è adottato quando la Banca assume decisioni sulla base dei fair value delle attività finanziarie e le gestisce al fine del realizzo oppure il Business Model non rientra tra i due precedentemente descritti (HTC e HTC&S). La Banca ha associato al modello Others:

  • Gli strumenti finanziari detenuti con finalità di negoziazione (modello di business Trading)
  • Gli strumenti finanziari detenuti con gestione su base Fair value.

Per l'area titoli è prevista un'attività di monitoraggio ex post per verificare la coerenza del portafoglio rispetto al modello di business HTC e HTC&S associato.

SPPI Test - Solely Payment Principal Interest Test

Attraverso il Test SPPI si verifica se un'attività finanziaria possa essere considerata un «contratto base di concessione del credito» (basic lending arrangement), cioè che i flussi finanziari contrattuali consistono esclusivamente in pagamenti di capitale e interessi maturati sull'importo del capitale da restituire. Se la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali risulta conforme ai requisiti previsti dal Principio IFRS 9 (Test SPPI con esito «superato»), l'attività potrà essere misurata al Costo Ammortizzato, a condizione

che sia detenuta in un modello di business il cui obiettivo è quello di incassare i flussi finanziari contrattuali nell'arco della vita dello strumento (modello di business HTC), oppure al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI), a condizione che l'attività sia detenuta in un modello di business il cui obiettivo è sia incassare i flussi di cassa contrattuali per tutta la durata dello strumento che vendere tale attività (modello di business HTC&S).

Se la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di un'attività finanziaria risulta non conforme ai requisiti previsti dal Principio IFRS 9 (Test SPPI «non superato») tale attività dovrà essere misurata al fair value rilevato a conto economico (FVTPL). In conformità con le linee guida, il Test viene eseguito prima che un credito venga erogato o un titolo acquistato (origination).

Per l'area crediti l'approccio per l'esecuzione del Test SPPI è differenziato a seconda che si tratti di:

  • Prodotti standard (es. conti correnti o mutui); il test avviene a livello di prodotto. Al momento dell'erogazione del singolo finanziamento viene considerato l'esito del Test SPPI a livello di prodotto aggiornato con la verifica della remunerazione del rischio di credito e del superamento del Benchmark Test quando necessario.
  • Contratti non standard; sono testati singolarmente per ciascun rapporto. Si specifica che tale categoria comprende altresì i prodotti aventi «contingent features» connessi a KPI ESG che non sono direttamente correlati alle variazioni dei rischi e dei costi dei cd. basic lending arramgements (come il valore temporale del denaro o il rischio di credito), come ad esempio i Sustainability-Linked Loans (SLL) che prevedono l'aggiustamento dello spread contrattuale in funzione del raggiungimento di determinati Sustainability Performance Target (SPTs).

Per il portafoglio titoli viene acquisito per ciascun ISIN il risultato del Test SPPI e del Benchmark test da un info Provider esterno. Per i rapporti per cui l'esito del Test SPPI e/o del benchmark test dall'info Provider esterno non sono disponibili e/o completi, i test vengono svolti internamente alla Banca. Sono qui compresi titoli aventi «contingent features» connessi a KPI ESG che non sono correlati direttamente alle variazioni dei rischi e dei costi base di concessione del credito (come il valore temporale del denaro o il rischio di credito); ad esempio Sustainabilty-Linked Bonds (SLBs) che prevedono che il tasso di interesse venga aggiustato in funzione del raggiungimento o meno di determinati Sustainable Performance Targets (SPTs) entro una data predeterminata prevista contrattualmente.

1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Criteri di classificazione

In tale voce sono allocate le attività finanziarie detenute per la negoziazione (titoli di debito, titoli di capitale, finanziamenti, quote di OICR). Sono inclusi anche i contratti derivati, con fair value positivo, ad esclusione di quelli oggetto di compensazione ai sensi di quanto previsto dallo IAS 32. Un contratto derivato è uno strumento finanziario il cui valore è legato all'andamento di un tasso d'interesse, del corso di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio di una valuta, di un indice di prezzi o tassi o di altri indici, è regolato a scadenza e richiede un investimento netto iniziale limitato. Qualora il derivato fosse un derivato di copertura viene rilevato nella voce «derivati di copertura». Se un'attività finanziaria incorpora un derivato la valutazione avviene sull'intera attività al fair value. Il derivato associato ad uno strumento finanziario ma contrattualmente trasferibile indipendentemente dallo strumento, o avente una controparte diversa, non è un derivato incorporato ma uno strumento finanziario separato.

Tale voce comprende inoltre le attività finanziarie designate al fair value (titoli di debito e finanziamenti) a seguito dell'esercizio della fair value option. Al momento la Banca non applica la fair value option.

Da ultimo sono incluse le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (titoli di debito, titoli di capitale, quote di OICR e finanziamenti) ossia attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la classificazione al costo ammortizzato od al fair value con impatto sulla redditività complessiva, in quanto non superano il test per la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali (test SPPI), oltreché titoli di capitale e quote di OICR (che non hanno finalità di negoziazione) e strumenti di debito con tale business model.

Criteri di iscrizione

Le attività valutate al fair value con impatto a conto economico vengono iscritte alla data di regolamento in base al loro fair value, che corrisponde di norma al corrispettivo versato con esclusione dei costi e proventi di transazione che sono imputati direttamente a conto economico. Gli strumenti derivati di negoziazione sono contabilizzati secondo il principio della data di «contrattazione» e vengono registrati al valore corrente al momento dell'acquisizione.

Criteri di valutazione

Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valutate in base al fair value alla data di riferimento. Per gli strumenti quotati su mercati ufficiali, il fair value viene calcolato, utilizzando di norma il prezzo di riferimento rilevabile sul mercato, mentre per gli strumenti non quotati su mercati ufficiali il fair value viene rilevato attraverso l'utilizzo dei prezzi forniti da provider informativi quali Bloomberg e Reuters. Ove non sia possibile ricorrere a quanto sopra si impiegano stime e modelli valutativi che fanno riferimento a dati rilevabili sul mercato, ove disponibili; detti metodi si basano, ad esempio, su valutazione di strumenti quotati con caratteristiche simili, attualizzazione di flussi di cassa, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, tenendo in considerazione nella determinazione del tasso il rischio creditizio dell'emittente.

Nel caso non fossero disponibili dati per effettuare valutazioni attraverso i suddetti modelli, viene effettuata una valutazione utilizzando dati non osservabili (es. patrimonio netto rettificato).

Per quanto riguarda i crediti (verso la clientela e verso le banche) i modelli utilizzati differiscono a seconda della natura e delle caratteristiche proprie degli strumenti oggetto di valutazione. Sono al momento applicati tre principali modelli base:

  • Discounted Cash Flow Model (DCF)
  • Modello per i Prestiti ipotecari vitalizi (PIV)
  • Modello per gli ABS

Nel caso di crediti a vista o con scadenza nel breve periodo, il valore contabile di iscrizione è considerato una buona approssimazione del fair value.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le componenti reddituali derivanti da variazioni di fair value sono rilevate a conto economico del periodo nel quale emergono nella voce «Risultato netto dell'attività di negoziazione» e «Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico» diviso nelle sottovoci: «attività e passività finanziarie designate al fair value» e «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value».

Gli interessi attivi e i dividendi sono rilevati rispettivamente nelle voci di conto economico «interessi attivi e proventi assimilati» e «dividendi e proventi simili».

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Criteri di classificazione

Nella presente voce figurano tutte le attività finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale e finanziamenti) classificate nel portafoglio valutato al fair value con impatto sulla redditività complessiva con la distinzione tra quelli con rigiro a conto economico (titoli di debito e finanziamenti) e quelli senza rigiro a conto economico (titoli di capitale). La classificazione all'interno del portafoglio valutato al fair value con impatto sulla redditività complessiva richiede:

  • per i titoli di debito e i finanziamenti che siano gestiti attraverso un modello di business HTC&S e superino il Test SPPI;
  • per i titoli di capitale che sia esercitata irrevocabilmente l'opzione prevista dal Principio che permette al momento della rilevazione iniziale di designare gli strumenti di capitale al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Criteri di iscrizione

Le attività incluse in questa voce sono iscritte alla data di regolamento al fair value che corrisponde, di norma, al corrispettivo versato per l'acquisto.

La Banca stabilisce, relativamente ai titoli di debito e i finanziamenti, che eventuali cambiamenti di modello di business imputabili alla mancata coerenza tra la gestione del portafoglio e il modello di business prescelto, oppure dovuti a cambiamenti significativi nelle scelte strategiche, saranno decisi dal Consiglio di amministrazione, e in tale sede verrà definita l'eventuale riclassificazione la quale è limitata a rare circostanze.

Relativamente ai titoli di capitale non è prevista alcuna possibilità di riclassifica. L'esercizio della FVOCI option, ossia l'opzione prevista dal Principio che permette al momento della rilevazione iniziale di designare gli strumenti di capitale al fair value a patrimonio netto, è infatti irrevocabile.

Criteri di valutazione

Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valutate in base al fair value, determinato secondo i criteri illustrati per le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

All'interno della voce «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» rientrano titoli azionari detenuti in un'ottica di sostegno all'attività tipica e di supporto allo sviluppo delle realtà territoriali in cui opera la Banca. Tali strumenti rappresentano la prevalenza dei titoli di capitale classificati in tale portafoglio.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, i titoli di debito classificati in questa voce sono assoggettati a rettifiche e riprese di valore connesse a variazioni del rischio di credito calcolate sulla base di un framework metodologico analogo a quello definito per gli strumenti finanziari valutati al «costo ammortizzato». Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate.

La variazione di valore dei titoli di capitale classificati nella voce «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» sono imputate ad apposita riserva di patrimonio netto.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo, che tiene conto delle differenze tra il costo, comprensivo dei costi di transazione, e il valore di rimborso, sono rilevati a conto economico.

Le variazioni di fair value delle attività, al netto del relativo effetto fiscale differito, sono rilevate in un'apposita riserva di patrimonio netto, denominata «Riserve da valutazione», composta dalle sottovoci «Riserve da valutazione: Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva» e «Riserve da valutazione: Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva». Fanno eccezione, per i titoli di debito, le rettifiche e riprese di valore

connesse a variazioni del rischio di credito che sono imputate a conto economico nella voce 130 b) «Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito». Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla riduzione del valore dell'attività finanziaria, le riprese di valore su titoli di debito sono imputate a conto economico, mentre quelle su titoli di capitale

sono imputate ad apposita riserva di patrimonio netto denominata «Riserva da valutazione». Al momento della cancellazione, l'utile o la perdita cumulati sui titoli di debito sono imputati a conto economico mentre sui titoli di capitale sono imputati a riserva di patrimonio netto (voce 140).

I dividendi sono registrati nella voce di conto economico «dividendi e proventi simili».

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

In tale voce sono rilevate le attività finanziarie, titoli di debito e finanziamenti, gestite attraverso un modello di business HTC che hanno superato il Test SPPI. Formano dunque oggetto di rilevazione:

a) i crediti verso banche (conti correnti, depositi cauzionali, titoli di debito, ecc.), diversi da quelli «a vista» inclusi nella voce «Cassa e disponibilità liquide». Sono inclusi i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio, distribuzione di prodotti finanziari) e i crediti verso Banche Centrali (ad esempio, riserva obbligatoria), diversi dai conti correnti e depositi «a vista» inclusi nella voce «Cassa e disponibilità liquide»;

b) i crediti verso clientela (mutui, operazioni di locazione finanziaria, operazioni di factoring, titoli di debito, ecc.). Sono inclusi anche i crediti verso gli Uffici Postali e la Cassa Depositi e Prestiti, i margini di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati nonché i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio, attività di servicing).

Sono inoltre incluse:

  • le anticipazioni a fronte di cessione di crediti pro–solvendo ovvero in regime di pro–soluto senza trasferimento sostanziale dei rischi e benefici e i crediti acquistati dalla società iscritti nei confronti del debitore ceduto per i quali si è rilevato il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici in capo al cessionario;
  • le operazioni di leasing finanziario aventi ad oggetto i beni in corso di costruzione e quelli in attesa di locazione nel caso di contratti «con trasferimento dei rischi», cioè nel caso in cui i rischi sono trasferiti sul locatario anteriormente alla presa in consegna del bene e alla decorrenza dei canoni di locazione;
  • i prestiti erogati a valere su fondi forniti dallo Stato o da altri enti pubblici e destinati a particolari operazioni di impiego previste e disciplinate da apposite leggi («crediti con fondi di terzi in amministrazione»), sempre che sui prestiti e sui fondi maturino interessi, rispettivamente, a favore e a carico dell'ente prestatore;
  • gli effetti e i documenti che le banche ricevono salvo buon fine (s.b.f.) o al dopo incasso e dei quali le banche stesse curano il servizio di incasso per conto dei soggetti cedenti (registrati solo al momento del regolamento di tali valori).

Criteri di iscrizione

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato vengono iscritte alla data di regolamento in base al loro fair value che corrisponde di norma al corrispettivo erogato o versato comprensivo degli oneri di transazione.

Le operazioni di pronti contro termine sono iscritte in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l'importo incassato a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come credito per l'importo versato a pronti.

Eventuali cambiamenti di modello di business imputabili alla mancata coerenza tra la gestione del portafoglio e il modello di business prescelto, oppure dovuti a cambiamenti significativi nelle scelte strategiche, sono limitati a rare circostanze e definiti dal Consiglio di amministrazione che stabilisce quindi l'eventuale riclassificazione.

Criteri di valutazione

Le valutazioni successive alla rilevazione iniziale sono effettuate in base al principio del costo ammortizzato utilizzando il tasso d'interesse effettivo. Il costo ammortizzato è pari al valore iniziale, comprensivo dei costi di transazione, al netto di eventuali rimborsi di capitale, variato in aumento o diminuzione per le rettifiche e riprese di valore e per l'ammortamento della differenza tra importo erogato e quello rimborsabile a scadenza. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi di cassa futuri all'ammontare del credito erogato rettificato dai costi o ricavi di diretta imputazione. I crediti a breve termine (inferiori ai 12 mesi) e quelli senza una scadenza definita o a revoca sono iscritti al costo in considerazione del fatto che il calcolo del costo ammortizzato non produce scostamenti significativi. Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di indicizzazione del finanziamento, viene utilizzato successivamente per attualizzare i flussi di cassa previsti, ancorché sia intervenuta una modifica creditizia del rapporto a seguito di misure di forbearance che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale.

Ad ogni data di bilancio, le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono assoggettate rettifiche e riprese di valore connesse a variazioni del rischio di credito; le rettifiche di valore operate sono rilevate a Conto Economico nella voce «130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato». Per la definizione delle rettifiche di valore le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate in diversi Stadi:

  • Stadio 1: sono ricomprese le posizioni in bonis per le quali non si è manifestato un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale. Le rettifiche/riprese di valore sono determinate collettivamente sulla base della perdita attesa a 12 mesi;
  • Stadio 2: sono ricomprese le posizioni in bonis per le quali si è manifestato un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale. Le rettifiche/riprese di valore sono determinate collettivamente sulla base della perdita attesa sulla vita residua dello strumento;
  • Stadio 3: sono ricomprese le posizioni deteriorate (posizioni scadute deteriorate, inadempienze probabili, sofferenze). Le rettifiche/riprese di valore sono determinate analiticamente o collettivamente sulla base della perdita attesa sulla vita residua dello strumento.

La determinazione del significativo incremento del rischio di credito (SICR) e la successiva stima della svalutazione su un orizzonte di stima rispettivamente annuale (per posizioni classificate in stage 1) o poliennale legato alla vita residua dell'esposizione (per posizioni classificate in stage 2) viene effettuata mediante l'utilizzo di specifiche metodologie, che contemperano l'utilizzo sia di criteri assoluti – in particolare, informazioni relative al numero di giorni di scaduto/sconfino continuativo, presenza di misure di forbearance, situazioni di crediti originati o acquistati deteriorati e applicazione della low credit risk exemption per limitate e particolari tipologie di controparti e forme tecniche – che relativi. Più precisamente, questi ultimi consentono di valutare, mediante l'analisi di un'opportuna metrica PD–based («Probability of Default»), la variazione della rischiosità della posizione sull'orizzonte temporale pari alla vita residua della stessa intercorsa tra la data di analisi/reporting e quella di origination. Per la costruzione della medesima ci si avvale di strutture a termine del parametro di probabilità di insolvenza (curve di PD lifetime, differenziate secondo opportuna granularità), le quali vengono costruite partendo dal sistema di rating interno, ove disponibile, ovvero assegnato da un'agenzia esterna, e considerando altresì elementi di natura previsiva–evolutiva e specifici dello scenario macro–economico considerato come maggiormente plausibile alla data di analisi/reporting conformemente ai razionali sottostanti il nuovo principio contabile.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa – Parte A

Nel caso in cui si è verificata una variazione significativa del rischio di crediti ci sarà un trasferimento tra stadi. Nel caso di posizioni oggetto di misure di forberance, classificate a stadio 2, si precisa che in coerenza con i principi prudenziali è previsto un periodo di osservazione pari ad almeno due anni prima dell'eventuale ritorno della posizione a stadio 1.

Con riferimento ai rapporti in bonis (Stadio 1 e 2), la valutazione avviene su base collettiva considerando i parametri di rischio di Probabilità di Default (PD) e Loss Given Default (LGD), nonché dell'esposizione al momento al default (EAD). Le rettifiche di valore per perdite attese sono quantificate come prodotto dei parametri precedentemente riportati per la cui stima ci si avvale dei parametri similari utilizzati ai fini regolamentari opportunamente modificati e adattati in relazione ai differenti requisiti tra la normativa contabile e quella prudenziale con particolare riferimento (I) alla logica di calibrazione dei suddetti parametri di rischio secondo approccio point in time, (II) alla natura prospettica delle stime (segnatamente, modellazione delle c.d. FLI-forward-looking information) ed (III) al loro esplicito condizionamento alla realizzazione di una pluralità di scenari macroeconomici opportunamente ponderati (c.d. aspetti di scenario-dependency).

La classificazione in uno degli stati di deteriorato per lo stadio 3 è in accordo con le definizioni di «Non performing exposure» previste dagli Implementing Technical Standards («ITS») dell'EBA, recepiti dalla Commissione Europea. Le attività finanziarie deteriorate sono ripartite nelle categorie delle sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate.

Nello specifico:

Le sofferenze sono date dalle esposizioni in essere nei confronti di soggetti in stato di insolvenza o situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate. Si prescinde, pertanto dall'esistenza di eventuali garanzie poste a presidio delle esposizioni.

Le inadempienze probabili sono definite come le esposizioni, diverse dalle sofferenze, per le quali la Banca giudichi improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni.

Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono invece definite come le esposizioni diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni e superano le prefissate soglie di materialità assoluta (100 € per le esposizioni al dettaglio o i 500 € per le esposizioni diverse dal dettaglio) e relativa (fissata all'uno per cento (1%) sia per le esposizioni al dettaglio sia per le esposizioni diverse dal dettaglio). Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore.

Con riferimento ai rapporti deteriorati, la valutazione può avvenire su base collettiva oppure analitica.

Nel caso della valutazione analitica il valore recuperabile è dato dal valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi:

  • valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite previste calcolate tenendo conto sia della capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore delle eventuali garanzie reali o personali che assistono il credito;
  • del tempo atteso di recupero, stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero;
  • tasso interno di rendimento.

Per la valutazione analitica delle attività finanziarie in sofferenza sono utilizzati i seguenti parametri di calcolo:

  • previsioni di recupero effettuate dai gestori delle posizioni;
  • tempi attesi di recupero stimati su base storico statistica;
  • tassi di attualizzazione originari o effettivi contrattuali in essere al momento della classificazione della posizione a sofferenza.

Per la valutazione analitica delle inadempienze probabili sono utilizzati i seguenti parametri di calcolo:

  • previsioni di recupero effettuate dagli uffici addetti;
  • tempi attesi di recupero stimati su base storico–statistica;
  • tassi di attualizzazione originari rappresentati dai tassi effettivi contrattuali in vigore al momento della classificazione della posizione a inadempienza probabile o, con specifico riferimento ai crediti oggetto di piano di ristrutturazione, in vigore antecedentemente la stipula dell'accordo con il

debitore.

La valutazione collettiva viene applicata a posizioni con esposizione complessiva contenuta non superiore a determinati «valori-soglia» pro-tempore individuati mediante l'adozione di processi valutativi, prevalentemente di carattere automatico, utilizzando specifici coefficienti definiti internamente sulla base di analisi quantitative.

Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate vengono rilevate per il tramite di procedure automatizzate che estrapolano le posizioni oggetto di anomalie sulla base di determinati parametri individuati dalla normativa tempo per tempo vigente. Le rettifiche di valore sono determinate sulla base delle evidenze storiche di perdita rilevate su operazioni con tale tipologia di anomalia.

Si evidenzia come il modello di impairment relativo ai crediti deteriorati (Stage 3) previsto dall'IFRS9 è basato sulla stima della differenza tra flussi contrattuali originari e flussi finanziari attesi. Nella determinazione dei flussi attesi è necessario quindi includere le stime alla data di reporting dei diversi scenari attesi tra cui anche eventuali programmi di cessione dei crediti e/o di accordi transattivi. Qualora quindi l'entità si aspetti di recuperare una porzione di cash flow delle esposizioni attraverso procedure di vendita o accordi transattivi questi potranno essere inclusi nel calcolo dell'Expected credit loss verificate determinate condizioni.

La Banca incorpora le diverse strategie di recupero considerando le diverse probabilità di accadimento. La previsione di perdita sulla singola posizione in stato di deterioramento sarà quindi determinata dal

risultato della seguente formula:

Perdita attesa Perdita attesa Scenario Cessione/accordo transattivo* Perdita attesa Scenario Gestione
Singola Posizione = Probabilità di accadimento della Cessione/accordo + Interna* Probabilità di accadimento della
transattivo Gestione Interna

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificati alla voce «interessi attivi e proventi assimilati».

Si precisa che per le attività finanziarie classificate in stage 3 e per i crediti originati o acquistati deteriorati (POCI), gli interessi sono calcolati con il metodo degli interessi netti, e contabilizzati nella voce «interessi attivi e proventi assimilati».

Le rettifiche e riprese per variazioni del rischio di credito, calcolate come sopra specificato, sono rilevate a conto economico. Eventuali riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle svalutazioni (individuali e collettive) contabilizzate in precedenza.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o quando non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi, nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

L'IFRS 9 prevede inoltre le previsioni di seguito riportate su:

  • Write-off di attività finanziarie: quando l'Entità non ha ragionevoli aspettative di recuperare i flussi finanziari contrattuali sull'attività finanziaria, integralmente o parte di essi, deve ridurre direttamente il valore contabile lordo dell'attività finanziaria. Tale svalutazione costituisce un caso di eliminazione contabile, parziale o totale dell'attività.
  • Modifica dei flussi finanziari contrattuali: quando interviene una modifica sui flussi finanziari contrattuali, l'Entità deve valutare se l'attività originaria debba continuare ad esser rilevata in bilancio o se lo strumento originario debba esser cancellato e rilevato un nuovo strumento finanziario. Quando la modifica intervenuta sui flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria è sostanziale, l'Entità procede con l'eliminazione contabile dell'attività finanziaria esistente e la

successiva rilevazione dell'attività finanziaria modificata: l'attività modificata è considerata una «nuova» attività finanziaria ai fini del presente Principio (IFRS 9 B5.5.25). Quando la modifica intervenuta sui flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria non è sostanziale, l'Entità ridetermina se c'è stato un significativo incremento del rischio di credito e/o se l'attività finanziaria deve essere riclassificata nello stage 3. Al momento della modifica che non comporta la cancellazione, la Banca rettifica il valore contabile al valore attuale dei flussi di cassa modificati al tasso d'interesse effettivo originale rilevando la differenza in contropartita di conto economico.

3.1 Impegni e garanzie rilasciate

Criteri di classificazione

Sono costituiti da tutte le garanzie personali e reali rilasciate a fronte di obbligazioni di terzi e dagli impegni ad erogare fondi.

Criteri di iscrizione e valutazione

I crediti di firma sono valutati sulla base della rischiosità della forma tecnica di utilizzo e tenuto conto del merito creditizio del debitore. Il modello di impairment previsto per questa categoria di attività finanziarie è il medesimo di quello delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (si veda il precedente paragrafo 3).

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le commissioni maturate sono rilevate nella voce di conto economico «commissioni attive». Le perdite di valore da impairment, nonché le successive riprese di valore, vengono registrate a conto economico alla voce «accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri» con contropartita alla voce «Fondi per rischi e oneri – a) Impegni e garanzie rilasciate».

4. Operazioni di copertura

Criteri di classificazione e iscrizione

I derivati finanziari e creditizi di copertura che presentano un fair value positivo o negativo vengono contabilizzati nelle corrispondenti voci di stato patrimoniale. Si evidenzia che lo IASB sta ancora sviluppando i nuovi requisiti di macro-hedging a completamento di quanto già incluso nell'IFRS 9 per l'hedge accounting che sostituiranno le regole dello IAS 39, pertanto sino al completamento ed alla pubblicazione del nuovo standard, la Banca ha ritenuto di continuare ad applicare i requisiti di hedge accounting dettati dallo IAS 39 sulla base della facoltà prevista dall'IFRS9.

Il portafoglio dei contratti derivati di copertura dei rischi accoglie gli strumenti derivati impiegati dalla Banca con la finalità di neutralizzare o minimizzare le perdite rilevabili su elementi dell'attivo o del passivo oggetto di copertura.

Le relazioni di copertura dei rischi di mercato possono assumere due differenti configurazioni:

  • coperture del fair value, per coprire l'esposizione alla variazione del fair value di una posta di bilancio attribuibile a un particolare rischio; vi rientrano anche le coperture generiche di fair value («macro hedge») aventi l'obiettivo di ridurre le oscillazioni di fair value, imputabili al rischio tasso di interesse, di un importo monetario, riveniente da un portafoglio di attività e di passività finanziarie;
  • coperture dei flussi di cassa, per coprire l'esposizione a variazioni di flussi di cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste di bilancio.

Nel caso il test di efficacia evidenzi una insufficiente relazione di copertura lo strumento viene allocato nel portafoglio di negoziazione. Gli strumenti di copertura sono contabilizzati secondo il principio della «data di contrattazione».

Affinché un'operazione possa essere contabilizzata come «operazione di copertura» è necessario siano soddisfatte le seguenti condizioni: a) la relazione di copertura deve essere formalmente documentata, b) la copertura deve essere efficace nel momento in cui ha inizio e prospetticamente durante tutta la vita

della stessa. L'efficacia viene verificata ricorrendo ad apposite tecniche e sussiste quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello strumento coperto (il risultato del test si colloca in un intervallo tra l'80% e il 125%). La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale.

Gli strumenti derivati di copertura sono inizialmente iscritti al fair value alla data di stipula del contratto e sono classificati, in funzione del valore positivo o negativo dei medesimi, rispettivamente nell'attivo patrimoniale alla voce «50. Derivati di copertura» o nel passivo patrimoniale alla voce «40. Derivati di copertura».

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le relazioni di copertura del fair value sono valutate secondo i seguenti principi:

  • gli strumenti di copertura sono valutati al fair value; il fair value degli strumenti quotati in mercati attivi (efficienti) è dato dalle quotazioni di chiusura dei mercati mentre per gli strumenti non quotati in mercati attivi corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa attesi, determinato tenendo conto dei diversi profili di rischio insiti negli strumenti oggetto di valutazione. Le conseguenti plusvalenze e minusvalenze vengono iscritte a conto economico alla voce «90. Risultato netto dell'attività di copertura»;
  • le posizioni coperte sono valutate includendo le variazioni di valore attribuibili alla variazione del rischio coperto. Tali variazioni di valore sono rilevate a conto economico sempre nella voce «90. Risultato netto dell'attività di copertura» in contropartita al cambiamento di valore contabile dell'elemento coperto.

Qualora l'operazione di copertura non soddisfi più i criteri previsti dal principio per la contabilizzazione come tale la differenza tra il valore di carico dell'elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai esistita viene ammortizzata a conto economico, nel caso di strumenti finanziari fruttiferi di interessi; se si tratta di strumenti finanziari infruttiferi tale differenza è registrata direttamente a conto economico.

Nel caso di operazioni di copertura generica di fair value («macro hedge») le variazioni di fair value con riferimento al rischio coperto delle attività e delle passività oggetto di copertura sono imputate nello stato patrimoniale, rispettivamente, nella voce «60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica» oppure «50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica». La contropartita economica delle variazioni di valore riferite sia all'elemento coperto sia allo strumento di copertura, al pari delle coperture specifiche di fair value, è la voce «90. Risultato netto dell'attività di copertura» del conto economico. Nel caso di interruzione di una relazione di copertura generica di fair value, le rivalutazioni/svalutazioni cumulate iscritte alle voci patrimoniali suindicate sono rilevate a conto economico tra gli interessi attivi o passivi lungo la durata residua delle originarie relazioni di copertura, previa verifica della sussistenza dei presupposti di base.

Le relazioni di copertura dei flussi di cassa sono valutate e contabilizzate secondo i seguenti principi:

  • gli strumenti derivati sono valutati al fair value. Le conseguenti plusvalenze o minusvalenze per la parte efficace della copertura vengono contabilizzate all'apposita riserva di patrimonio netto «Riserve da valutazione», al netto del relativo effetto fiscale differito, mentre sono rilevate a conto economico solo quando si manifesta la variazione dei flussi di cassa da compensare o se la copertura risulta inefficace;
  • la posizione coperta rimane assoggettata agli specifici criteri di valutazione previsti per la categoria di appartenenza;
  • gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto.

Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o quando la copertura non risponde più ai criteri previsti, qualsiasi plusvalenza o minusvalenza precedentemente rilevate tra le altre componenti di conto economico complessivo restano iscritte separatamente nel patrimonio netto fino a quando l'operazione prevista viene effettuata o

l'impegno stabilito relativo alla valuta estera si verifica.

Criteri di cancellazione

Le relazioni di copertura dei rischi cessano prospetticamente di produrre effetti contabili quando giungono a scadenza oppure viene deciso di chiuderle anticipatamente o di revocarle oppure non soddisfano più i requisiti di efficacia previsti.

5. Partecipazioni

Criteri di classificazione

Nel portafoglio partecipazioni sono allocate le interessenze azionarie per le quali si verifica una situazione di controllo, controllo congiunto o collegamento. Si presume che esista il controllo quando la Banca è esposta o ha diritto a risultati variabili derivanti dal suo coinvolgimento nell'investimento e ha l'abilità di influenzare questi risultati attraverso il suo potere sulla partecipata. Si assume pertanto che sussiste controllo al verificarsi delle seguenti circostanze:

  • a) disponibilità di voti effettivi e potenziali in assemblea e/o presenza di altri diritti contrattuali, relazioni od altri elementi che garantiscono un'influenza sulle attività rilevanti dell'investimento;
  • b) esposizione alla variabilità dei risultati, in termini ad esempio di interesse economico aggregato sull'investimento;
  • c) in relazione ai precedenti punti, sussistenza dell'abilità di influire sui risultati economici dell'investimento attraverso il potere sullo stesso.

Esiste collegamento quando la Banca esercita un'influenza notevole che deriva dal partecipare in misura superiore o pari al 20% dei diritti di voto oppure se, anche in presenza di una interessenza minore, ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici o al verificarsi di una o più delle seguenti circostanze:

  • a) rappresentanza nel consiglio di amministrazione o nell'organo equivalente della partecipata;
  • b) partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi;
  • c) verificarsi di rilevanti operazioni tra la partecipante e la partecipata;
  • d) l'interscambio di personale dirigente;
  • e) la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Si ha controllo congiunto quando il controllo della partecipata è condiviso in modo paritetico con altri, viene concordato contrattualmente ed esiste solo se le decisioni sulle attività rilevanti richiedono il consenso unanime delle parti che condividono il controllo.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale avviene alla data di acquisizione e al costo che corrisponde di norma al valore corrente del corrispettivo versato integrato dei costi accessori direttamente attribuibili all'acquisizione.

Criteri di valutazione

Le partecipazioni sono valutate successivamente alla rilevazione iniziale al costo. Se si rilevano sintomi dello stato di deterioramento di una società partecipata tale partecipazione viene sottoposta a «impairment test» al fine di verificare l'eventuale perdita di valore. La perdita da impairment è pari alla differenza tra il nuovo valore attribuito e il valore contabile. Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate.

Criteri di rilevazione e valutazione delle componenti reddituali

I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui vengono incassati alla voce di conto economico «dividendi e proventi simili». Le perdite da impairment, nonché i profitti e le perdite da cessione sono iscritti alla voce «utili/perdite delle partecipazioni».

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni vengono cancellate quando l'attività finanziaria viene ceduta con trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi.

6. Attività materiali

Criteri di classificazione

La voce include i fabbricati, terreni, impianti, mobili, attrezzature, arredi e macchinari. Sono ricompresi inoltre i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale (per i locatari).

Sono compresi gli immobili strumentali, detenuti a scopo di investimento posseduti con la finalità di percepire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito e le attività materiali classificate in base allo IAS 2 Rimanenze, relative principalmente ai cespiti acquisiti nell'ottica di valorizzazione dell'investimento, attraverso anche lavori di ristrutturazione o di riqualificazione, con l'intento di rivendita.

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo comprensivo degli oneri accessori sostenuti e direttamente imputabili alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri sono imputate a incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.

Gli investimenti immobiliari, al momento dell'acquisto, vengono iscritti fra le attività dello stato patrimoniale al costo. In presenza di un cambiamento d'uso dell'immobile da immobile ad uso strumentale a investimento immobiliare il valore iniziale di iscrizione è pari al fair value, desunto da apposita perizia. La differenza tra il fair value e il valore contabile dell'immobile alla data del cambiamento d'uso viene trattata sulla base di quanto previsto dallo IAS 16, ovvero se si riscontra una differenza negativa tra fair value e valore contabile, il decremento viene imputato a conto economico, mentre se si rileva una differenza positiva tra fair value e valore contabile l'incremento di valore va imputato a conto economico come provento per l'ammontare che rettifica un eventuale decremento di valore già rilevato in precedenza a conto economico; qualsiasi eccedenza deve essere accreditata ad una riserva di rivalutazione di patrimonio netto.

Con riferimento al leasing, l'IFRS 16 stabilisce che alla data iniziale i leasing sono contabilizzati sulla base del modello del right of use che prevede l'esistenza per il locatario di un'obbligazione finanziaria a effettuare pagamenti dovuti al locatore per compensare il suo diritto a utilizzare il bene sottostante durante la durata del leasing.

L'inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all'esercizio del suo diritto all'utilizzo del bene locato, corrisponde alla data di rilevazione iniziale del leasing e include anche i c.d. rent–free period, ovvero quei periodi contrattuali nei quali il locatario usufruisce gratuitamente del bene. Quando l'attività è resa disponibile al locatario per il relativo utilizzo il locatario rileva:

  • un'attività consistente nel diritto di utilizzo del bene sottostante il contratto di leasing. L'attività è rilevata al costo, determinato dalla somma di:
    • la passività finanziaria per il leasing;
    • i pagamenti per il leasing corrisposti precedentemente o alla data di decorrenza del leasing (al netto degli incentivi per il leasing già incassati);
    • costi diretti iniziali;
    • eventuali costi (stimati) per lo smantellamento o il ripristino dell'attività sottostante il leasing;
  • una passività finanziaria derivante dal contratto di leasing corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse implicito, se determinabile; in caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse di finanziamento marginale del locatario. Qualora un contratto di leasing contenga «componenti non leasing» (ad esempio prestazioni di servizi, quali la manutenzione ordinaria, da rilevarsi secondo le previsioni dell'IFRS 15) il locatario deve contabilizzare separatamente «componenti leasing» e «componenti non leasing» e ripartire il corrispettivo del contratto tra le diverse componenti sulla base dei relativi prezzi.

La durata del leasing viene determinata tenendo conto di:

  • periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, in caso l'esercizio della medesima sia ragionevolmente certa;
  • periodi coperti da un'opzione di risoluzione del leasing, in caso l'esercizio della medesima sia ragionevolmente certa.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite durevoli di valore.

L'ammortamento avviene su base sistematica secondo profili temporali definiti per classi omogenee ragguagliati alla vita utile delle immobilizzazioni. Dal valore di carico degli immobili da ammortizzare «terra–cielo» è stato scorporato il valore dei terreni su cui insistono, determinato sulla base di specifiche stime, che non viene ammortizzato in quanto bene con durata illimitata. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, in presenza di evidenze sintomatiche dell'esistenza di perdite durevoli, le attività materiali sono sottoposte ad impairment test, contabilizzando le eventuali perdite di valore rilevate come differenza tra valore di carico del cespite e il suo valore di recupero. Il valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita ed il relativo valore d'uso del bene inteso come valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite; successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment precedentemente registrate.

Le attività materiali «rimanenza» a cui si applica lo IAS 2 sono valutate al minore tra il costo di iscrizione ed il valore netto di realizzo. Tale fattispecie non è soggetta ad ammortamento periodico.

Per gli immobili a scopo di investimento, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 40, la Banca adotta il metodo di valutazione del fair value in base al quale, successivamente alla rilevazione iniziale, tutti gli investimenti immobiliari sono valutati al fair value. Di conseguenza i suddetti immobili non sono oggetto di ammortamento.

Per quanto riguarda i contratti di leasing, nel corso della durata dello stesso, il locatario deve:

  • valutare il diritto d'uso al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle rettifiche cumulate di valore determinate e contabilizzate in base alle previsioni dello IAS 36 «Riduzioni di valore delle attività», rettificato per tenere conto delle eventuali rideterminazioni della passività del leasing;
  • incrementare la passività riveniente dall'operazione di leasing a seguito della maturazione di interessi passivi calcolati al tasso di interesse implicito del leasing, o, alternativamente, al tasso di finanziamento marginale e ridurla per i pagamenti delle quote capitale e interessi. In caso di modifiche nei pagamenti dovuti per il leasing la passività deve essere rideterminata; l'impatto della rideterminazione della passività è rilevato in contropartita dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce «rettifiche di valore nette su attività materiali».

Il metodo del fair value per gli investimenti immobiliari prevede che le variazioni di valore derivanti dalla rideterminazione periodica del fair value debbano essere rilevati a conto economico come proventi od oneri nel «Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali». Per le modalità di determinazione del fair value e della periodicità di rideterminazione del patrimonio immobiliare si fa rinvio ai criteri illustrati nella successiva «Parte A.4 – Informativa sul fair value».

Per quanto riguarda i contratti di leasing, l'ammortamento del Diritto d'uso del bene viene rilevato nella voce «Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali» mentre gli interessi passivi rilevati sulla passività finanziaria riferita al contratto sono inclusi nella voce «Interessi passivi e oneri assimilati».

Criteri di cancellazione

Le attività materiali vengono cancellate dal bilancio all'atto della dismissione o quando hanno esaurito la loro funzionalità economica e non si attendono benefici economici futuri.

In caso di dismissione di un investimento immobiliare, la differenza tra il corrispettivo della cessione ed il valore di carico deve essere riconosciuta a conto economico, come «Utile (perdita) da cessione di investimenti».

Il diritto d'uso derivante da contratti di leasing è eliminato dal bilancio al termine della durata del leasing.

7. Attività immateriali

Criteri di classificazione

Nella voce sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili, ad utilità pluriennale. Le attività immateriali in essere sono costituite da software, avviamenti e altre attività immateriali rilevate nel caso di aggregazioni aziendali nell'ambito del processo di allocazione del costo dell'acquisizione.

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto, rettificato in aumento degli eventuali oneri accessori solo se è probabile che i benefici economici futuri attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è sostenuto; eventuali spese successive sono capitalizzate unicamente se ne aumentano il valore o aumentano i benefici economici attesi. L'avviamento è iscritto tra le attività quando deriva da un'operazione di aggregazione aziendale secondo i criteri di determinazione previsti dal principio contabile IFRS 3, quale eccedenza residua tra il costo complessivamente sostenuto per l'operazione ed il fair value netto delle attività e passività acquistate costituenti aziende o rami aziendali.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali, ad eccezione dell'avviamento, sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. L'ammortamento è calcolato sistematicamente per il periodo previsto della loro utilità futura utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, alla presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività: l'ammontare della perdita è pari alla differenza tra valore contabile e valore recuperabile ed è iscritto a conto economico.

L'avviamento iscritto non è soggetto ad ammortamento ma a verifica periodica della tenuta del valore contabile, eseguita con periodicità annuale o inferiore in presenza di segnali di deterioramento del valore. A tal fine vengono identificate le unità generatrici di flussi finanziari cui attribuire i singoli avviamenti. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore recuperabile, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce «Rettifiche di valore nette su attività immateriali» o «Rettifiche di valore dell'avviamento». Per l'avviamento non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.

Criteri di cancellazione

Le attività immateriali vengono cancellate dal bilancio quando non siano attesi benefici economici futuri.

8. Attività non correnti in via di dismissione

La Banca classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. La classificazione in tale voce avviene unicamente quando la cessione è ritenuta molto probabile, il cui completamento è previsto entro un anno dalla data della classificazione, e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Vengono valutate al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi connessi alla transazione, eccetto che nel caso di alcune tipologie di attività (es. attività finanziarie rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9) per cui l'IFRS 5 prevede specificatamente che debbano essere applicati i criteri valutativi del principio contabile di pertinenza.

I risultati della valutazione affluiscono alle pertinenti voci di conto economico o nella voce «Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte» qualora si tratti di unità operative cessate (Discontinued operations - Gruppi di attività in via di dismissione).

9. Fiscalità corrente e differita

Crediti e debiti di natura fiscale sono esposti nello stato patrimoniale nelle voci «Attività fiscali» e «Passività fiscali». Le poste della fiscalità corrente includono eccedenze di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere (passività correnti) per imposte sul reddito di competenza dell'esercizio da recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Il debito tributario viene determinato applicando le aliquote fiscali e la normativa vigente.

Per la stima delle attività e passività fiscali si tiene conto di eventuali oneri derivanti da contestazioni notificate dall'Amministrazione Finanziaria e non ancora definite oppure il cui esito è incerto, nonché delle eventuali incertezze circa il trattamento fiscale adottato dalla Banca data la complessità della normativa fiscale.

In presenza di differenze temporanee deducibili o tassabili tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio viene rilevata, applicando il cosiddetto «liability method», una attività/ passività fiscale anticipata/ differita. Le passività fiscali differite sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le passività fiscali differite derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le attività per imposte anticipate sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • le attività per imposte anticipate collegate alle differenze temporanee deducibili derivano dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

La legge n. 214/2011 consente, al verificarsi di determinate situazioni, di trasformare in crediti di imposta certe tipologie di attività per imposte anticipate iscritte in bilancio quali ad esempio quelle correlate alle rettifiche/riprese di valore su crediti.

Non sono stanziate imposte differite con riguardo ai maggiori valori dell'attivo in sospensione d'imposta e a riserve in sospensione d'imposta in quanto si ritiene che non sussistano, allo stato attuale, i

presupposti per la loro futura tassazione.

Le attività per imposte anticipate determinate sulla base di differenze temporanee deducibili vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero; tale probabilità viene valutata, attraverso lo svolgimento del c.d. «Probability test», sulla base della capacità di generare con continuità redditi imponibili positivi in capo alla Banca o, per effetto dell'opzione relativa al «Consolidato fiscale», al complesso delle società aderenti. Eventuali attività per imposte anticipate non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Attività e passività fiscali vengono contabilizzate con contropartita, di norma, a conto economico salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente a patrimonio netto; in tali casi vengono imputate rispettivamente, al prospetto della redditività complessiva e al patrimonio coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

10. Fondi per rischi e oneri

Nella voce sono ricompresi i seguenti fondi:

  • nella sottovoce «impegni e garanzie rilasciate» vanno indicati i fondi per rischio di credito a fronte di impegni a erogare fondi e di garanzie finanziarie rilasciate che sono soggetti alle regole di determinazione delle perdite di valore per rischio di credito previste dall'IFRS 9 e i fondi su altri impegni e altre garanzie che non sono soggetti a tali regole.
  • nella sottovoce «Fondi di quiescenza e obbligazioni simili» sono iscritti i fondi di previdenza complementare a benefici definiti e quelli a contribuzione definita classificati come fondi interni ai sensi della vigente legislazione previdenziale e i restanti fondi di previdenza complementare «fondi esterni», solo se è stata rilasciata una garanzia sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari. Tale voce ricomprende il fondo di quiescenza della Banca, classificato come fondo di previdenza «interno» che rientra nella categoria dei fondi a prestazioni definite. L'onere di una eventuale insufficienza delle attività del fondo rispetto alle relative obbligazioni è a carico della banca.
  • la sottovoce «Altri fondi per rischi e oneri» comprende, oltre al fondo «premio di fedeltà», che rappresenta l'onere derivante dalla corresponsione del premio ai dipendenti che raggiungono l'anzianità di servizio di 30 anni, i fondi accantonati a fronte di passività di ammontare o scadenza incerti, tra cui le controversie legali, che sono rilevati in bilancio quando ricorrono le seguenti contestuali condizioni:
    • l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita), ossia in corso alla data di riferimento del bilancio, quale risultato di un evento passato;
    • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario un impiego di risorse economiche;
    • può essere effettuata una stima attendibile dell'importo necessario all'adempimento dell'obbligazione.

Laddove l'effetto del valore attuale del denaro assume rilevanza, (si prevede che l'esborso si verificherà oltre 12 mesi dalla data della rilevazione) si procede all'attualizzazione del relativo fondo.

11. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Nella presente voce figurano i debiti verso banche e verso clientela, qualunque sia la loro forma tecnica (depositi, conti correnti, finanziamenti, titoli), diversi da quelli ricondotti nelle voci 20. «Passività finanziarie di negoziazione» e 30. «Passività finanziarie designate al fair value». Sono inclusi i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. ed i margini

di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati nonché i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari. I debiti verso clientela, debiti verso banche e titoli in circolazione sono rappresentati da strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione) che configurano le forme tipiche della provvista fondi realizzata dalla Banca presso la clientela, presso altre banche oppure incorporata in titoli. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.

Criteri di iscrizione

Le predette passività finanziarie sono iscritte in bilancio alla data di regolamento. La contabilizzazione iniziale avviene al valore corrente, valore che di norma corrisponde all'importo riscosso. Nel valore di iscrizione iniziale sono inclusi i costi riferiti alla transazione mentre non sono inclusi tutti gli oneri che vengono recuperati a carico della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi interni di natura amministrativa. Le passività di raccolta di tipo strutturato, costituite cioè dalla combinazione di una passività ospite e di uno o più strumenti derivati incorporati vengono disaggregate e contabilizzate separatamente dai derivati in essa impliciti a condizione che le caratteristiche economiche e i rischi dei derivati incorporati siano sostanzialmente differenti da quelli della passività finanziaria ospite e i derivati siano configurabili come autonomi contratti derivati.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il costo ammortizzato non è calcolato nel caso di operazioni di breve termine laddove l'effetto del calcolo è ritenuto immateriale.

Le passività oggetto di una relazione di copertura efficace vengono valutate in base alla normativa prevista per tale tipologia di operazioni.

I debiti per leasing vengono rideterminati quando vi è una lease modification (e.g. una modifica del perimetro del contratto), che non è contabilizzata/considerata come contratto separato.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi passivi collegati agli strumenti di raccolta, calcolati con il metodo del tasso interno di rendimento, sono registrati a conto economico nella voce «interessi passivi e oneri assimilati».

Gli utili e le perdite da riacquisto di tali passività sono rilevati a conto economico nella voce «utili/perdite da cessione o riacquisto di passività finanziarie».

Gli interessi passivi relativi a debiti per leasing sono rilevati alla voce «Interessi passivi e oneri assimilati».

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scaduti, estinti, annullati ovvero adempiuti gli obblighi sottostanti le passività. Le passività di raccolta emesse e successivamente riacquistate vengono cancellate dal passivo.

12. Passività finanziarie di negoziazione

La voce include gli strumenti derivati, fatta eccezione per quelli di copertura, il cui fair value risulta essere negativo. Vi sono allocati anche i valori negativi degli strumenti derivati separati contabilmente dai sottostanti strumenti finanziari strutturati quando esistono le condizioni per effettuare lo scorporo. I criteri di iscrizione in bilancio, di cancellazione, di valutazione e di rilevazione delle componenti di conto economico sono le stesse già illustrate per le attività detenute per negoziazione.

13. Passività finanziarie designate al fair value

La voce ricomprende le passività finanziarie valutate al fair value, così definite al momento della rilevazione iniziale e nel caso in cui sussistano i presupposti previsti dall'IFRS 9. In particolare, si fa riferimento a passività la cui designazione al fair value con impatto a conto economico elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa (talvolta definita come "asimmetria contabile"). Attualmente la Banca non classifica passività finanziarie come designate al fair value.

14. Operazioni in valuta

Sono costituite da tutte le attività e passività denominate in valute diverse dall'Euro.

Criteri di iscrizione

Le attività e passività denominate in valute diverse dall'euro sono inizialmente iscritte al tasso di cambio a pronti in essere alla data dell'operazione.

Criteri di valutazione

Alla data di chiusura dell'esercizio le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio a pronti corrente a tale data. Le immobilizzazioni finanziarie espresse in valuta sono convertite al cambio storico d'acquisto.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono. Per le attività classificate come attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, che non sono elementi monetari, le differenze di cambio sono imputate alle riserve di valutazione.

Criteri di cancellazione

Si applicano i criteri indicati per le voci di bilancio corrispondenti. Il tasso di cambio utilizzato è quello alla data di estinzione.

15. Trattamento di fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto è considerato un programma a benefici definiti, ossia una obbligazione a benefici definiti e pertanto, come previsto dallo IAS 19, la determinazione del valore dell'obbligazione è effettuato utilizzando il «projected unit credit method».

Tale metodologia considera ogni singolo periodo di servizio come originatore di una unità addizionale di TFR da utilizzarsi per costruire l'obbligazione finale proiettando gli esborsi futuri sulla base di analisi storico statistiche e della curva demografica e attualizzando tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. L'analisi attuariale è svolta semestralmente da un attuario indipendente.

A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 5 dicembre 2005 n. 252, per le società del gruppo con sede in Italia e con un organico superiore a 50 unità, le quote di TFR maturate fino al 31/12/2006 rimangono in azienda, mentre le quote maturate successivamente devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare o mantenute in azienda per essere trasferite successivamente all'INPS. Questo ha comportato delle modifiche alle ipotesi prese a base ai fini del calcolo attuariale, in particolare non si tiene più conto del tasso annuo medio di aumento delle retribuzioni.

Il TFR maturato dopo il 31 dicembre 2006 rientra nella fattispecie di piani a contribuzione definita, La Banca rileva i contributi da versare a un piano a contribuzione definita per competenza come passività dopo aver dedotto eventuali contributi già versati ai fondi di previdenza integrativa e al fondo INPS a fronte delle prestazioni di lavoro dipendente e in contropartita il conto economico.

Si evidenzia inoltre che, in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 335/95 i dipendenti assunti dal 28/4/1993 possono destinare parte del trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato a un Fondo di Previdenza complementare ai sensi dei vigenti accordi aziendali.

Gli utili e le perdite attuariali derivanti da aggiustamenti delle stime attuariali sono contabilizzati con contropartita ad una posta del patrimonio netto come evidenziato nel prospetto della redditività complessiva.

16. Altre informazioni

16.1 Pagamenti basati su azioni – Operazioni con pagamento regolato con strumenti di capitale

La Banca ha in essere un piano dei compensi a favore del personale più rilevante basato su strumenti finanziari nell'ambito del quale la remunerazione variabile, qualora superi la soglia di rilevanza determinata dal Consiglio di amministrazione, è soggetta alle norme relative al differimento e al pagamento con strumenti finanziari che si ritengono idonee ad assicurare il rispetto degli obiettivi aziendali di lungo periodo.

In conformità al principio IFRS 2, i piani di remunerazione basati su azioni proprie sono rilevati come costi a conto economico (voce "160. a) spese per il personale") con contropartita un corrispondente incremento del patrimonio netto (voce "140. Riserve").

Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata in funzione della prestazione lavorativa ricevuta. In considerazione della difficoltà di misurare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute, il principio permette di valutare le prestazioni, in modo indiretto, facendo riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale alla data della loro assegnazione (c.d. "grant date"; tale data corrisponde al momento in cui le parti hanno condiviso i termini e le condizioni dell'accordo, se però l'accordo è soggetto all'approvazione del Consiglio di amministrazione, la data di accordo coincide con la data di approvazione). Tale costo, va suddiviso lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio (c.d. "vesting period").

I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti di capitale che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio. Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione.

16.2 Riconoscimento dei ricavi

I ricavi, in ottemperanza a quanto previsto dal principio contabile IFRS 15, rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation).

I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati a conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione. Nel dettaglio, i ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi. Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto può variare a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere successivamente stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa. Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri rimborsi. La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto. Con riferimento alla rilevazione delle commissioni di collocamento di prodotti, i ricavi vengono rettificati per tener conto della possibilità di restituzione di importi già incassati legati a ricavi variabili. Con riferimento ai corrispettivi connessi a conti correnti, le modalità di rilevazione prevedono l'allocazione dei ricavi stessi sui singoli prodotti o servizi costituenti il pacchetto «stand alone».

16.3 Riconoscimento dei costi

I costi sono iscritti contabilmente a Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti seguendo il principio della competenza. I costi relativi all'ottenimento e all'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto Economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Qualora i costi non siano associabili ai ricavi, vengono rilevati immediatamente a Conto Economico.

16.4 Ricavi e costi relativi a strumenti finanziari

Con riferimento ai proventi ed oneri relativi alle attività/passività finanziarie si precisa che:

  • gli interessi sono riconosciuti pro rata temporis in base al tasso di interesse contrattuale o a quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato. Le voci interessi attivi e interessi passivi comprendono anche i differenziali o i margini, positivi o negativi, maturati sino alla data di riferimento del bilancio, relativi a:
    • contratti derivati finanziari di copertura di attività e passività che generano interessi;
    • contratti derivati classificati nello stato patrimoniale tra gli strumenti di negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attività e/o passività finanziarie designate al fair value, secondo quanto previsto dall'IFRS 9;
    • contratti derivati connessi gestionalmente con attività e passività finanziarie classificate nello stato patrimoniale tra gli strumenti di negoziazione o connessi gestionalmente con «altre attività finanziare obbligatoriamente valutate al fair value» e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini a più scadenze;
  • gli interessi di mora sulle sofferenze sono contabilizzati a conto economico nel momento dell'effettivo incasso;

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa – Parte A

  • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui gli stessi servizi sono stati prestati, ad eccezione delle commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo;
  • i dividendi sono rilevati a Conto Economico nel momento del pagamento;
  • gli utili e perdite derivanti dalla negoziazione di strumenti finanziari sono riconosciuti a Conto Economico, o a patrimonio netto nel caso di strumenti di capitale per i quali si è optato per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva, al momento del perfezionamento della vendita, sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il valore di iscrizione degli strumenti stessi.

16.5 Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge «Cura Italia» e «Rilancio».

I Decreti-legge n.18/2020 (c.d. «Decreto Cura Italia») e n.34/2020 (c.d. «Decreto Rilancio») hanno previsto una serie di misure volte a sostenere privati e imprese italiane nel loro rilancio post emergenza Covid-19, tra cui misure fiscali di incentivazione connesse a spese sostenute per specifici interventi fruibili sotto forma di detrazioni d'imposta o crediti d'imposta. Tali incentivi fiscali si applicano a famiglie o imprese, sono commisurati a una percentuale della spesa sostenuta (che in alcuni casi raggiunge anche il 110%) e sono erogati sotto forma di crediti d'imposta o di detrazioni d'imposta (trasformabili su opzione in crediti d'imposta). La Banca, nell'ottica di contribuire a sostenere famiglie e imprese, nel secondo semestre 2020 ha avviato un progetto specifico mirato all'acquisizione di tali crediti d'imposta.

Le caratteristiche principali di tali crediti d'imposta sono:

  • la possibilità di utilizzo in compensazione di imposte e contributi con le limitazioni previste dalla normativa;
  • la cedibilità a terzi acquirenti;
  • la non rimborsabilità da parte dell'Erario in caso di mancato utilizzo nelle tempistiche previste.

La contabilizzazione è avvenuta in conformità a quanto previsto dai principi contabili internazionali e coerentemente a quanto previsto dal Documento Banca d'Italia/ Consob/Ivass n. 9 («Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti-legge «Cura Italia» e «Rilancio» acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti») emanato in data 5 gennaio 2021.

Come rappresentato nel citato documento, i crediti d'imposta acquistati non rappresentano attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie. La classificazione più appropriata è quindi quella residuale delle «altre attività» dello stato patrimoniale.

Al momento della rilevazione iniziale il credito d'imposta viene rilevato al prezzo dell'operazione (valore corrispondente al suo valore equo). Per le valutazioni successive è prevista l'applicazione delle previsioni dell'IFRS 9.

La Banca in considerazione dell'andamento dei volumi di crediti acquistati, delle prospettive future e della nota di Banca d'Italia riguardo il trattamento prudenziale di tali crediti, ha ritenuto di affiancare al business model HTC anche il business model HTCS e quello del Trading.

Il business model HTC prevede che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo determinato al momento della rilevazione iniziale, mentre il business model HTCS prevede che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al fair value con contropartita la redditività complessiva. Il business model HFT prevede invece che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al fair value con contropartita il conto economico. Si specifica che tale operatività non genera day one profit/loss.

Su questi crediti non è calcolata alcuna perdita attesa poiché non esiste un rischio di credito della controparte considerato che il realizzo del credito avviene in compensazione o in contanti nel caso di cessione.

Al fine di riflettere in bilancio i rischi derivanti da eventuali frodi perpetrate ai danni della banca e, quindi, di determinare gli impatti contabili connessi al potenziale rischio sui crediti d'imposta, si è ritenuto di fare riferimento alle disposizioni dello IAS 37 – Accantonamenti, attività e passività potenziali, per quanto riguarda la misurazione e rilevazione dei rischi in oggetto. Sono stati quindi effettuati specifici

accantonamenti nella voce del passivo "Fondi per rischi e oneri".

In data 10 maggio 2024, Il Governo ha introdotto delle misure di razionalizzazione e coordinamento delle agevolazioni fiscali in edilizia attraverso l'introduzione dell'art. 4-bis al D.L. 39/2024. In particolare:

    1. i commi 1, 2 e 3 definiscono, a partire dal 1° gennaio 2025, il divieto di compensazione per i crediti di imposta da bonus edilizi con i contributi previdenziali/assistenziali e premi assicurativi dovuti dalle Banche;
    1. i commi 4 e 5 impongono la detrazione il 10 anni per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2024. Tale ripartizione non sarà applicabile in caso di opzione di sconto in fattura/cessione del credito;
    1. si stabilisce inoltre che per le banche e gli intermediari finanziari che hanno acquistato le rate dei crediti di imposta derivanti da spese agevolate Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche ad un corrispettivo inferiore al 75% dell'importo delle corrispondenti detrazioni, le rate annuali utilizzabili dal 2025 dei crediti a cui è stato attribuito il codice identificativo univoco (crediti tracciabili) sono ripartiti in 6 rate annuali di pari importo in luogo dell'originaria rateizzazione prevista per tali crediti. Le rate dei crediti di imposta risultanti dalla nuova ripartizione non possono essere cedute ad altri soggetti, oppure ulteriormente ripartire. I soggetti che non rientravano in tale casistica hanno provveduto ad inviare apposita documentazione all'Agenzia delle Entrate entro il termine del 31 dicembre 2024;
    1. il comma 7 stabilisce il divieto peri i beneficiari delle detrazioni di esercitare l'opzione per la cessione delle rate residue dei crediti d'imposta.

Le modifiche di cui ai punti 1) e 3) non comportano effetti significativi per il Gruppo poiché la riduzione della capacità fiscale è coperta da accordi di vendita già stipulati mentre non ci sono in essere fattispecie riconducibili alle categorie evidenziate nel punto 3. Le altre modifiche non comportano effetti sui crediti d'imposta in portafoglio.

16.6 Trattamento contabile degli strumenti finanziari con clausole ESG

Con riferimento al 31 dicembre 2024 si rileva la presenza nel portafoglio della Banca di:

  • − sottoscrizione di titoli di debito emessi da primarie aziende nazionali operanti principalmente nel settore energetico nell'ambito dei quali sono state inserite clausole step up legate al raggiungimento di determinati obiettivi ESG (Sustainabilty-Linked Bonds - SLBs);
  • − sottoscrizione di contratti di finanziamento (sia bilaterali che in pool) a imprese di rilevanza nazionale nell'ambito dei quali sono state inserite clausole step up o step down legate al raggiungimento di determinati obiettivi ESG (Sustainabilty-Linked Loans - SLLs);
  • − altri finanziamenti della campagna NEXT dalla banca, strumenti che si connotano per la caratteristica di essere collegati al sostegno di progetti di sostenibilità ma che non contengono clausole specifiche che generano tematiche ai fini della classificazione contabile IFRS 9.

Le clausole di step-up e step-down legate alle sottoscrizioni in oggetto non presentano un elevato grado di complessità; nello specifico, le clausole più comuni riguardano il miglioramento delle emissioni dirette di GHGs (Greenhouse gases) e la capacità installata di fonti di energia rinnovabile entro una determinata data. Da un punto di vista contabile, durante l'esercizio oggetto di rendicontazione, nel momento della sottoscrizione di titoli di debito e/o erogazione di finanziamenti, la banca ha verificato che tali strumenti potessero essere o meno conformi ad un cd. basic lending arrangement secondo i requisiti previsti dal Principio IFRS 9 e suoi emendamenti (Test SPPI con esito «superato»). Nello specifico, si è ritenuto che tali strumenti potrebbero superare il test nel caso in cui sia stato verificato, mediante test quali/quantitativi, che i flussi finanziari contrattuali non sarebbero significativamente diversi dai flussi finanziari contrattuali relativi a uno strumento finanziario con condizioni contrattuali identiche, ma senza tale caratteristica contingente. È stata inoltre valutata la natura di qualsiasi evento contingente che modificherebbe la tempistica o l'ammontare dei flussi finanziari contrattuali, senza tenere conto della probabilità che l'evento si verifichi.

Per quanto riguarda i finanziamenti, la natura dell'evento contingente è associata al raggiungimento dei seguenti obiettivi ESG:

− Riduzione emissioni, riduzione consumi energetici, livello di perdite idriche, miglioramento della

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa – Parte A

  • − Quote rosa, programmi di formazione per i dipendenti, livello di soddisfazione dei clienti, sicurezza sul lavoro;
  • − Governance, redazione piano ESG, miglioramento rating di sostenibilità.

Per quanto riguarda i titoli di debito, le clausole di step-up contrattuali sono correlate principalmente alla riduzione delle emissioni e alla capacità installata di fonti di energia rinnovabile.

Le clausole contrattuali in funzione delle quali possono cambiare i flussi di cassa vengono inserite nel contratto dello strumento come incentivo al raggiungimento degli obiettivi ESG contrattualmente specificati e non come remunerazione per rischi e costi diversi da quelli di «basic lending arrangement». Pertanto, la natura dell'evento contingente non è riconducibile a un cambiamento nei costi e rischi tipici di un «basic lending arrangement».

16.7 Azioni proprie

Eventuali azioni proprie detenute in portafoglio sono portate in diminuzione del patrimonio netto. Allo stesso modo vengono imputati eventuali utili o perdite derivanti dalla successiva negoziazione.

16.8 Cassa e disponibilità liquide

Nella voce Cassa e disponibilità liquide sono rilevati il contante e tutti i crediti «a vista», nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e Banche Centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria). Nello schema di conto economico le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ai suddetti crediti verso banche e Banche Centrali «a vista» sono rilevate nella voce 130. «Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito».

16.9 Pronti contro termine, prestito titoli e riporti

Le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali la Banca vende a terzi dei titoli con l'obbligo di riacquisto degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, vengono iscritte nei debiti verso banche o verso clientela a seconda della controparte. Analogamente, le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali la Banca acquista da terzi dei titoli con l'obbligo di rivendita degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, sono contabilizzate come crediti verso banche o clientela (categoria contabile delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato»), a seconda della controparte. La differenza tra il prezzo a pronti e il prezzo a termine delle predette operazioni è contabilizzata come interesse e registrata per competenza lungo la vita dell'operazione. Le operazioni di prestito titoli nelle quali la garanzia è rappresentata da contante che rientra nella piena disponibilità economica del prestatore vengono rilevate in bilancio come le anzidette operazioni di pronti contro termine. Nel caso di operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli, ovvero senza garanzia, il prestatore e il prestatario continuano a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale, rispettivamente, il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia. La remunerazione di tale operatività è rilevata dal prestatore nella voce «40. Commissioni attive» e dal prestatario nella voce «50. Commissioni passive».

16.10 Strumenti finanziari (valutazioni di attività finanziarie, partecipazioni e modelli valutativi per la rilevazione del fair value per strumenti non quotati in mercati attivi)

Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi sono previste specifiche valutazioni che prevedono l'utilizzo di modelli di valutazione e/o parametri non osservabili sul mercato. Tali valutazioni vengono evidenziate nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulla modalità di determinazione del fair value per gli strumenti misurati in bilancio al fair value e per quelli valutati al costo ammortizzato, si fa rinvio a quanto contenuto nella presente Nota Integrativa, Parte A.4 – «Informativa sul fair value».

Per quanto concerne gli investimenti partecipativi si evidenzia che l'eventuale indisponibilità dei

progetti di bilancio delle partecipate e dei loro piani industriali previsionali aggiornati introduce ulteriori elementi di incertezza nell'ambito del processo di valutazione del valore delle partecipazioni. In tali circostanze non si può quindi escludere che il valore attribuito alle partecipazioni, sulla base delle informazioni disponibili, possa eventualmente differire da successive valutazioni formulate alla luce di diversi elementi informativi disponibili.

16.11 Attività per imposte anticipate e valutazione delle passività associate ai benefici a favore dei dipendenti

La Banca presenta, tra le proprie attività patrimoniali significative, attività fiscali per imposte anticipate principalmente derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico e la data nella quale i costi potranno essere dedotti e in misura residuale da perdite fiscali riportabili a nuovo. Nella Sezione 10 – «Attività fiscali e passività fiscali» contenuta nella Parte B – Attivo della presente Nota Integrativa viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate, sui risultati della sensitivity relativi all'orizzonte temporale di recuperabilità delle atttività per imposta anticipate, in funzione di ragionevoli variazioni nei previsti flussi reddituali. La valutazione delle passività associate ai benefici a favore dei dipendenti implica un certo grado di complessità specialmente con riferimento ai piani a benefici definiti ed ai benefici a lungo termine laddove vengono utilizzate ipotesi attuariali di natura demografica (quali tassi di mortalità e di turnover dei dipendenti) e finanziaria (quali tassi di attualizzazione e tassi di inflazione). Nella Parte B della presente Nota Integrativa, per i fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti è stata effettuata l'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.

16.12 Politiche contabili rilevanti ed incertezze sull'utilizzo di stime nella predisposizione del bilancio d'esercizio (ai sensi di quanto previsto dallo IAS 1 e dalle raccomandazioni contenute nei Documenti Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3 marzo 2010)

Come indicato precedentemente, l'adozione di alcuni principi contabili comporta necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti nella situazione annuale e sull'informativa relativa alle eventuali attività e passività potenziali. Nella determinazione delle stime contabili la Banca prende in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio nonché le eventuali ipotesi considerate ragionevoli sulla base di evidenze esterne e alla luce dell'esperienza storica. Non si può pertanto escludere che per quanto ragionevoli tali stime possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui la Banca si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero infatti anche discostarsi dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione annuale o semestrale e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte.

Allo stato, tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui la Banca si troverà ad operare si annoverano le conseguenze negative sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati all'evoluzione del contesto geopolitico e macroeconomico.

A partire dall'invasione russa dell'Ucraina, avvenuta a fine febbraio 2022, si evidenzia invece che la stessa ha determinato un drastico peggioramento del contesto macroeconomico e delle previsioni di ripresa. In particolare, il conflitto ha avuto un impatto negativo sull'economia globale attraverso l'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia. Ciò ha aggiunto pressioni inflazionistiche, imponendo un difficile equilibrio alle banche centrali nel loro tentativo di tenere sotto controllo l'inflazione senza innescare una recessione. Inoltre, le ulteriori tensioni geopolitiche del 2023, in particolare il conflitto in Medio Oriente, hanno ulteriormente contribuito a generare incertezza.

In questo contesto, caratterizzato da una crescente incertezza sulle prospettive macroeconomiche, la Banca ha mantenuto i presidi già avviati nei precedenti trimestri.

Nel corso del 2024 non si segnalano novità normative, pertanto le classificazioni e le valutazioni sono

avvenute in continuità del Bilancio 2023 a cui si rimanda.

ECL – Perdite attese su crediti

Con riferimento al framework metodologico utilizzato dalla Banca per la quantificazione delle perdite attese sui crediti performing ("ECL") nel corso del 2024 sono state effettuate le usuali attività di aggiornamento delle parametrizzazioni degli scenari macroeconomici e dei fattori ponderali ad essi associati in base alle ultime previsioni disponibili, inclusive del mutato contesto macroeconomico.

Con specifico riferimento alla esplicita modellazione delle componenti prospettica e di scenario dependency, si precisa come si siano adottati, per il calcolo delle svalutazioni di dicembre 2024, una pluralità di scenari macroeconomici:

  • ˗ uno scenario baseline, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile al momento di calcolo delle svalutazioni (i.e. terzo trimestre 2024);
  • ˗ uno scenario (lievemente) avverso, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile al momento di calcolo delle svalutazioni (i.e. terzo trimestre 2024);
  • ˗ uno scenario di natura estremale, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile al momento di calcolo delle svalutazioni (i.e. terzo trimestre 2024);

In sede di ponderazione delle ECL scenario-dependent, allo scenario baseline viene assegnato, in ragione della sua natura, il fattore ponderale prevalente (pari al 70%), mentre gli scenari alternativi sono assegnati fattori ponderali rispettivamente pari a 25% e 5%.

Con riferimento ai management overlay applicati nel calcolo delle rettifiche di valore sui crediti performing, si è provveduto all'introduzione di evolutive metodologiche nelle varie componenti della c.d. ECL core (costruzione di curve di PD Lifetime, modellazione del parametro di LGD e delle sue componenti, c.d. extended maturity per poste a vista, ESG layer, modello svalutazione per c.d. "posizioni rosa") e conseguente rimozione degli add-on ad essi associati. Sono stati introdotti inoltre un c.d. scenario-related add-on e un c.d. A-IRB-related add-on.

È stato altresì revisionato il framework di stage allocation, che vede ora la presenza di un nuovo criterio assoluto di staging legato alla PD lifetime annualizzata e la modifica del trattamento delle posizioni soggette a override di staging.

In ogni caso, non è tuttavia da escludersi come l'introduzione di differenti metodologie, parametri, assunzioni nella determinazione del valore recuperabile delle esposizioni creditizie performing della Banca – influenzati peraltro dall'evoluzione del contesto economico-finanziario e regolamentare di riferimento – possano determinare valutazioni differenti rispetto a quelle condotte ai fini della redazione dei prospetti contabili al 31 dicembre 2024.

Per ulteriori dettagli in merito agli effetti di questi interventi sul calcolo delle rettifiche di valore sui crediti e sull'analisi di sensitivity si rinvia al paragrafo «2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese» contenuto nella sezione dedicata al rischio credito della «Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura» della Nota Integrativa individuale.

A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

Nel corso dell'esercizio 2024, così come per quelli precedenti, non è intervenuto alcun cambiamento del «business model» di Banca Popolare di Sondrio, ossia delle modalità con le quali la Banca gestisce gli strumenti finanziari. Non sono quindi intercorse riclassifiche di attività finanziarie dovute al cambiamento di business model.

A.4 Informativa sul fair value

Informativa di natura qualitativa

Di seguito viene fornita l'informativa sul fair value come richiesto dall'IFRS 13. Il richiamato principio definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di una attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Il fair value è un criterio di valutazione di mercato ma, mentre per alcune attività e passività potrebbero essere disponibili transazioni o informazioni di mercato osservabili, per altre attività e passività tali informazioni potrebbero non essere disponibili. Quando non è rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica è necessario ricorrere a delle tecniche di valutazione che massimizzino l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riducano al minimo l'input di quelli non osservabili.

L'IFRS 13 richiede la misurazione del rischio di inadempimento nella determinazione del fair value dei derivati OTC. Tale rischio riguarda le variazioni sia del merito creditizio della controparte sia quello dell'emittente. È stato pertanto implementato un modello di valorizzazione di questa componente di rischio che va a rettificare il valore dello strumento.

Per quanto riguarda i derivati con mark to market attivo la componente di rischio viene denominata CVA (Credit value adjustment) e rappresenta la perdita potenziale associata al rischio creditizio della controparte, mentre per gli strumenti con mark to market negativo il DVA (Debit value adjustment) quantifica il rischio emittente.

Questi aggiustamenti al prezzo sono ottenuti secondo un approccio model-based derivanti dalla possibilità di default sia delle controparti che della banca stessa, nonché ulteriori componenti rappresentativi di costo/convenienza associati all'operazione. Il Credit Valuation Adjustment rappresenta l'aggiustamento di fair value dovuto al rischio che la controparte fallisca in un momento in cui la banca vanta un'esposizione positiva verso di essa. Assume quindi segno negativo e rappresenta una componente della valutazione che va pertanto a diminuire il fair value positivo dello strumento. Il Debt Valuation Adjustment rappresenta l'aggiustamento di fair value che considera le conseguenze sulle controparti di un eventuale fallimento della banca. Contrariamente al CVA, esso rappresenta un aggiustamento di segno positivo che va pertanto a diminuire il fair value negativo dello strumento. Nel caso in cui con la controparte sia stato stipulato uno specifico accordo di CSA (Credit Support Annex) e sia quindi stato dato o preso a garanzia un deposito in contanti, il valore dello strumento non viene rettificato per la componente di CVA/DVA. Il valore di CVA/DVA contabile per gli strumenti derivati viene quindi calcolato come il prodotto tra il fair value della posizione, la probabilità di default cumulata e il complemento a 1 del tasso di recupero (RR). Il calcolo di questi aggiustamenti è effettuato giornalmente direttamente negli applicativi che gestiscono le posizioni in strumenti derivati detenute dalla banca.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa – Parte A

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

I valori di input per la determinazione del fair value di livello 2 comprendono: prezzi quotati per attività o passività similari in mercati attivi, prezzi quotati per attività o passività identiche o similari in mercati non attivi, dati diversi dai prezzi quotati osservabili come tassi di interesse e curve dei rendimenti osservabili a intervalli comunemente quotati, volatilità implicite, spread creditizi, input corroborati dal mercato. Sono generalmente forniti da provider o desunti sulla base di prezzi calcolati grazie a parametri di mercato per attività finanziarie simili.

I valori di input per la determinazione del fair value di livello 3 sono valori non osservabili sul mercato per l'attività o per la passività e devono essere utilizzati per valutare il fair value nella misura in cui non siano disponibili gli input osservabili rilevanti. Devono riflettere le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nel determinare il prezzo dell'attività o passività, incluse le assunzioni circa il rischio. I valori di input non osservabili sul mercato derivano da stime e valutazioni interne derivanti da modelli di pricing che privilegiano l'esame dei cash flow attesi e informazioni di prezzi e spread nonché dati e serie di dati storici relativi a fattori di rischio e report specialistici in materia.

Strumenti derivati

Gli strumenti derivati OTC, per cui non esistono quotazioni formulate pubblicamente da terze parti indipendenti e che sono tipicamente dei contratti siglati bilateralmente tra la banca e un'altra controparte finanziaria, vengono valorizzati attraverso opportuni modelli di pricing e classificati al Livello 2 o al Livello 3 (qualora si debba ricorrere ad assunzioni significative e/o a parametri di mercato non osservabili) della gerarchia del fair value. In particolare, tutti gli strumenti derivati possono essere ricondotti a due categorie:

  • Strumenti derivati con profilo simmetrico, che hanno come sottostante una transazione che avverrà in modo certo alla data (o a più date) di scadenza determinata e che prevedono azioni contemporanee e posizioni identiche (in termini di valore e di rischio) per entrambe le controparti. Fanno parte di questa categoria gli strumenti futures, forward e swap di tipo plain vanilla su tutte le tipologie di sottostanti negoziati. Tali strumenti si valutano tipicamente con il ricorso a un modello Discounted Cash Flow, che prevede lo sconto, a un tasso risk-free, dei flussi di cassa impliciti nel contratto.
  • Strumenti derivati con profilo asimmetrico, che hanno come sottostante una transazione che potrà avvenire (o non avvenire) a discrezione di una delle controparti. In particolare, esiste una controparte che acquista il diritto e che potrà discrezionalmente attivare la transazione sottostante alla data (o alle date) di scadenza determinata, mentre l'altra controparte, che vende il diritto, subirà la decisione dell'acquirente. Tale categoria di strumenti derivati, cui appartengono tutte le tipologie di opzioni, necessita di modelli di calcolo basati sulla volatilità del sottostante con il possibile ricorso a modelli basati su metodi numerici, nel caso di presenza di elementi path-dependent rispetto all'evoluzione attesa del valore del sottostante o elementi di esoticità nella determinazione del payoff.

Finanziamenti e crediti

La modalità di valutazione al fair value dei finanziamenti e crediti, ove non si possano utilizzare parametri relativi al rischio di credito desumibili da quotazioni di mercato, comporta la classificazione dello strumento nel Livello 3 della Gerarchia del fair value. In linea generale, il calcolo del fair value per questi crediti avviene attraverso un modello DCF (Discounted cash flow), dove i flussi di cassa associati alle singole scadenze, depurati della componente non recuperabile correlata al rischio di credito della controparte, sono attualizzati ad un tasso privo di rischio maggiorato di un premio per l'illiquidità dello strumento stesso. I flussi di cassa alla singola data di pagamento vengono determinati partendo dai flussi contrattuali e considerano, ove rilevanti, sia dinamiche previsive di estinzione anticipata, sia la modellazione di eventuali componenti opzionali legate all'indicizzazione dei flussi. Per i crediti a vista o senza scadenza contrattuale il valore di bilancio netto è considerata la migliore approssimazione del fair value. I Prestiti Ipotecari Vitalizi (PIV), in ragione della loro particolare struttura contrattuale e del profilo di rischio, hanno un modello di valutazione specifico che è maggiormente focalizzato sul valore dell'immobile oggetto di finanziamento.

Per quanto attiene i crediti fiscali classificati nella voce delle Altre Attività di stato patrimoniale, la stima del fair value viene calcolata con una modalità «base», che replica il modello DCF precedentemente esposto. Eventuali arricchimenti del modello valutativo potranno dipendere dall'osservazione sul mercato di transazioni comparabili, avendo a riferimento, ad esempio, size, livelli di attività, prossimità temporale agli attivi oggetto di valutazione.

Fondi OICR

Gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) sono intermediari finanziari che raccolgono risparmio privato e lo investono sulla base di specifiche regole di gestione, declinate con riferimento a specifici limiti in termini di rischio, asset allocation, concentrazione ed esposizione.

Gli OICR hanno generalmente un patrimonio segregato che viene usualmente gestito in modo dinamico. L'Ente Gestore provvede, con una frequenza prevista dal regolamento interno dell'OICR, a pubblicare una stima del valore netto complessivo del patrimonio dell'OICR stesso (denominato Net Asset Value o NAV), da cui viene calcolato il valore teorico di ciascuna quota.

Il profilo di rischio e rendimento di un investimento in OICR è estremamente variabile a seconda delle caratteristiche e della forma dell'OICR stesso, del tipo di legislazione cui è soggetto, del tipo di investimenti che effettua e delle possibilità di smobilizzo delle quote detenute. La maggior parte dei fattori connessi al profilo di rischio e di rendimento delle quote di un OICR è riflessa nella valorizzazione del patrimonio e, conseguentemente, nel valore del NAV prodotto e comunicato dall'Ente Gestore, che costituisce la base di determinazione del fair value delle quote stesse. Tuttavia, ci possono essere degli elementi di rischio non perfettamente o completamente riflessi nel NAV e che, pertanto, richiedono l'esecuzione di opportuni aggiustamenti rispetto al NAV per individuare il fair value. Ciò si riscontra particolarmente negli OICR con le seguenti caratteristiche:

  • OICR chiusi al contrario degli OICR aperti, non consentono agli investitori di ottenere (in qualunque momento) l'immediato smobilizzo delle proprie quote. Pertanto, tale smobilizzo è possibile soltanto rivendendo le proprie quote a terzi, il che comporta tempi normalmente lunghi e costi di transazione elevati.
  • OICR il cui NAV non rappresenta il fair value del patrimonio sottostante alcune tipologie di OICR, sulla base della legislazione di riferimento, possono adottare criteri valutativi del NAV che non corrispondono ai criteri valutativi che verrebbero utilizzati per determinare il fair value degli investimenti sottostanti. A tale categoria appartengono, a esempio, i fondi che investono in private equity (i cui investimenti sono spesso valutati al minore tra costo e mercato), quelli che investono in private debt (normalmente valutati al costo salvo impairment) e i fondi di NPEs che valorizzano talvolta i crediti sottostanti attualizzando i recuperi attesi rispetto a tassi lontani da quelli di mercato. In tutte queste situazioni, può essere opportuno effettuare un aggiustamento rispetto al NAV per riallinearlo al potenziale fair value.
  • OICR con pubblicazione del NAV poco frequente alcune tipologie di OICR, specialmente gli OICR chiusi e con asset sottostanti illiquidi forniscono il calcolo del NAV con una frequenza limitata. Conseguentemente, il valore espresso dall'ultimo NAV disponibile potrebbe essere anche significativamente diverso (in quanto non aggiornato) rispetto al valore effettivo a prezzi correnti del patrimonio dell'OICR stesso. Anche in questo caso, potrebbe essere opportuno procedere ad aggiustamenti del NAV per determinare il fair value.

Partecipazioni e altri titoli di capitale

Qualora non siano disponibili fonti di prezzo di Livello 1 e di Livello 2, la determinazione del fair value avviene attraverso l'utilizzo di un modello di valutazione ad-hoc, definito specificamente rispetto alle caratteristiche dello strumento in oggetto e delle informazioni finanziarie disponibili al momento della valutazione. In tal caso, lo strumento verrà classificato al Livello 3 della Gerarchia del fair value. In tali circostanze si utilizzano specifici approcci e metodologie valutative sviluppati ad-hoc dall'Ufficio Modelli di pricing e di valutazione conformente alle best practice e alla letteratura di settore in ambito di valuation and financial modelling, che possono essere ricondotti alle due seguenti macro-tipologie di metodi

valutativi analitici e empirici. I c.d. metodi analitici vengono solitamente utilizzati come approccio valutativo principale, qualora non siano rilevabili transazioni dirette sulla società oggetto di valutazione aventi a riferimento il trasferimento di una quota significativa del capitale sociale intercorso tra controparti indipendenti di mercato in un arco di tempo ragionevolmente ravvicinato. Tali metodologie stimano il valore di una società attraverso l'analisi dei suoi fondamentali per la determinazione degli input (come flussi di cassa, reddito, patrimonio, etc.) su cui la valutazione è basata. I metodi analitici si differenziano da quelli empirici (descritti in seguito), i quali stimano il valore di una società facendo affidamento ai prezzi di società comparabili sul mercato.

Per i titoli di capitale non quotati per i quali non sono disponibili input osservabili e per i quali le più recenti informazioni disponibili per valutare il fair value sono insufficienti, la miglior stima dello stesso è stata effettuata considerando il valore del patrimonio netto rettificato.

Attività non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente

Per la Banca Popolare di Sondrio le attività non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente sono rappresentate dal patrimonio immobiliare di proprietà detenuto a scopo d'investimento valutati al fair value sulla base di quanto previsto dal principio IAS 40.

Il fair value degli immobili detenuti a scopo di investimento, viene determinato annualmente attraverso il ricorso ad apposite perizie predisposte da parte di indipendenti società, professionalmente qualificate ed operanti nel ramo specifico, in grado di fornire valutazioni immobiliari sulla base degli standard RICS Valuation.

Tali standard garantiscono che:

  • il fair value venga determinato coerentemente alle indicazioni del principio contabile internazionale IFRS 13, ossia rappresenti l'ammontare stimato a cui un'attività verrebbe ceduta e acquistata, alla data di valutazione, da un venditore e da un acquirente privi di legami particolari, entrambi interessati alla compravendita, a condizioni concorrenziali, dopo un'adeguata commercializzazione in cui le parti abbiano agito entrambe in modo informato, consapevole e senza coercizioni;
  • i periti presentino dei requisiti professionali, etici e di indipendenza allineati alle previsioni degli standard internazionali ed europei.

Per gli immobili di importo significativo, ossia per gli immobili di valore superiore a 5 milioni, è prevista una perizia di tipo «full», ossia condotta mediante un sopralluogo dell'immobile, oltre che attraverso un'analisi di dettaglio della documentazione disponibile. Per i restanti immobili è invece possibile ricorrere ad una perizia di tipo «drive-by», ossia basata sull'esame della documentazione oltre che attraverso un sopralluogo esterno dell'unità oggetto di valutazione.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

La Banca determina il fair value delle attività e passività ricorrendo a varie metodologie definite all'interno delle policies aziendali. Sulla base degli input che possono essere utilizzati gli strumenti finanziari vengono classificati di Livello 1, Livello 2, Livello 3. Vengono classificati nel Livello 1 gli strumenti finanziari che sono oggetto di quotazione in mercati attivi per i quali il fair value è assunto sulla base delle quotazioni ufficiali sul mercato. Nel caso in cui si sia in presenza di più mercati attivi viene considerato il mercato principale; in assenza di quest'ultimo il mercato più vantaggioso. Di norma gli input di livello 1 non possono essere rettificati. Il concetto di mercato attivo non coincide con quello di mercato regolamentato ma è strettamente riferito allo strumento finanziario. Ne consegue che l'essere quotato in un mercato regolamentato non è sufficiente per essere definito quotato in un mercato attivo. I prezzi quotati sono rilevati da listini, dealer, broker ecc. e sono rappresentativi di transazioni regolarmente effettuate. Vengono classificati nel livello 2 gli strumenti finanziari per i quali gli input sono diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. In tale caso si ricorre a tecniche di valutazione che sono il metodo della valutazione di mercato, il metodo reddituale che a sua volta si basa sulle tecniche del valore attuale e modelli di misurazione del prezzo delle opzioni. L'utilizzo di una tecnica del valore attuale ricomprende a sua volta i seguenti elementi:

a) una stima dei flussi finanziari futuri per l'attività o la passività da valutare;

  • b) l'incertezza inerente ai flussi finanziari data dalle possibili variazioni dell'ammontare e della tempistica degli stessi;
  • c) il tasso applicato ad attività monetarie senza rischio con durate analoghe;
  • d) il premio per il rischio;
  • e) per le passività il rischio di inadempimento relativo a tale passività, compreso il rischio di credito del debitore stesso.

Vengono classificati nel livello 3 gli strumenti finanziari per i quali gli input non siano osservabili. In questo caso vengono utilizzate le migliori informazioni disponibili nelle circostanze specifiche tenendo conto anche di tutte le informazioni relative ad assunzioni ragionevolmente disponibili adottate dagli operatori di mercato.

Nel caso in cui la valutazione di uno strumento finanziario avvenga mediante ricorso a input di livelli diversi allo strumento finanziario viene attribuito il livello con l'input significativo più basso. Il principio contabile IFRS 13 richiede, per le attività finanziarie classificate al livello 3, informativa in merito alla sensitività dei risultati economici a seguito del cambiamento di uno o più parametri non osservabili utilizzati nelle tecniche di valutazione impiegate nella determinazione del fair value.

Anche in considerazione del fatto che il peso specifico di tali strumenti all'interno del portafoglio delle attività finanziarie della Banca è contenuto e che all'interno degli strumenti di livello 3 sono ricompresi una buona parte di titoli valutati secondo modelli i cui input sono specifici dell'entità oggetto di valutazione (ad esempio i valori patrimoniali della società) o attraverso prezzi tratti da operazioni precedenti senza ulteriori rettifiche (per i quali non è richiesta informativa quantitativa della sensibilità della misurazione), variazioni degli input non osservabili non comportano significativi impatti economici.

In relazione ai titoli Asset Backed Securities (ABS) presenti in portafoglio, rivenienti dalle operazioni di cessione tramite cartolarizzazione di portafogli di crediti in sofferenza le analisi e valutazioni sono state svolte sulla base del più recente patrimonio informativo disponibile e seguendo per la modellazione dei flussi di cassa dell'operazione di securitization la c.d. waterfall structure. Dalle analisi svolte non sono emersi elementi tali da giustificare una variazione del fair value delle tranche rispetto ai valori attualmente scritti a bilancio.

Sono inoltre presenti in portafoglio quote di fondi rivenienti da operazioni di ristrutturazione di crediti corporate, la cui misurazione al fair value viene effettuata sulla base del NAV, eventualmente corretto per tenere conto della scarsa liquidabilità dell'investimento.

Gli strumenti classificati al livello 3, per i quali nella determinazione del fair value vengono elaborati input non osservabili di carattere quantitativo, sono riconducibili, in buona parte, a strumenti finanziari che non hanno superato il test SPPI previsto per la classificazione delle attività finanziarie dall'IFRS 9. Il fair value della maggior parte di tali strumenti finanziari è determinato attraverso un modello di Discounted Cash Flow o, per prodotti a revoca, posto pari all'esposizione lorda rettificata per la componente di perdita per rischio di credito. Al cambiamento dei parametri di rischio non osservabili, i risultati economici non presentano rilevanti oscillazioni. In particolare, sono state effettuate le seguenti analisi:

  • a) un'analisi di sensitivity alla variazione del parametro di PD (Probability of default) considerando i valori del parametro stesso in differenti scenari: avverso ed estremo. In entrambi i casi le variazioni del fair value sono molto contenute (fair value complessivo minore dello 0,06% nello scenario avverso e minore dello 0,17% nello scenario estremo). Le variazioni risultano molto contenute, in quanto la maggior parte di tali strumenti presenta un basso rischio di credito.
  • b) un'analisi di sensitivity alla variazione del parametro di LGD (Loss Given default) considerando i valori del parametro stesso in differenti scenari: avverso ed estremo. In entrambi i casi le variazioni del fair value sono molto contenute (fair value minore dello 0,23% nello scenario avverso e minore dello 0,42% nello scenario estremo). Anche in questo caso, le variazioni risultano molto contenute in quanto la maggior parte di tali strumenti presenta un basso rischio di credito.
  • c) un'analisi di sensitivity alla variazione del tasso di attualizzazione utilizzato per lo sconto dei flussi di cassa, applicando uno «shock» parallelo alle curve dei tassi di +/–200 basis points. In questi casi le variazioni del fair value sono pari a -1,81% nel caso in cui si consideri l'innalzamento delle curve dei tassi, viceversa un aumento di fair value pari a +2,70% in caso di abbassamento delle medesime. In particolare, nei rapporti rateali a tasso fisso il valore del tasso di capitalizzazione non è impattato dallo «shock», che

impatta invece in fase di attualizzazione dei flussi; al contrario, nei rapporti rateali indicizzati ad un tasso variabile il valore del tasso di capitalizzazione, con riferimento alla componente di spread, non è impattato dallo «shock», mentre lo «shock» impatta in fase di determinazione delle componenti variabili delle cedole e nella fase di attualizzazione dei flussi. Il fair value, con e senza l'applicazione dello «shock», può riflettere un effetto di attualizzazione da tasso negativo; questo è in linea con quanto calcolato correntemente in altre elaborazioni e con la prassi di mercato. La fase di capitalizzazione ha un limite naturale a zero, non vengono generate rate con quota interessi negativa. Le variazioni di fair value sono maggiori rispetto alle altre due sensitivity, ma rimangono comunque su livelli contenuti.

d) un'analisi di sensitivity volta a quantificare l'impatto della modellazione esplicita della componente di illliquidity and funding spread. Nell'ipotesi di non applicare una modellazione esplicita di tale componente la variazione del fair value è pari a +1,12%; applicando invece uno «shock» parallelo alle curve dei tassi di +/–50 basis points, le variazioni del fair value sono pari a -2,30% nel caso in cui si consideri l'innalzamento delle curve dei tassi, viceversa un aumento di fair value pari a +2,41% in caso di abbassamento delle medesime.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Si distinguono i seguenti livelli di gerarchia del fair value:

  • a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);
  • b) input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);
  • c) input che non sono basati sui dati di mercato osservabili (livello 3). In questo caso il fair value viene determinato ricorrendo a tecniche di valutazione che si basano in modo consistente sul ricorso di stime e assunti da parte degli uffici della Banca.

L'allocazione nei livelli non è opzionale ma va effettuata in ordine gerarchico essendo attribuita priorità ai prezzi ufficiali su mercati attivi; in assenza di tali input si ricorre prima a metodi diversi dai primi ma che prendono comunque a riferimento parametri osservabili, altrimenti a tecniche di valutazione utilizzando input non osservabili.

I trasferimenti di una attività o passività tra i diversi livelli di gerarchia del fair value sono effettuati quando a seguito di variazioni degli input appare non coerente la classificazione precedente.

Gerarchia del fair value del patrimonio immobiliare

Il fair value degli immobili detenuti a scopo d'investimento è classificato in corrispondenza del livello 3 nella gerarchia di fair value prevista dal principio contabile IFRS 13, in quanto è determinato utilizzando tecniche di valutazione per le quali uno degli input significativi non è basato su dati osservabili dal mercato.

A.4.4 Altre informazioni

Le informazioni fornite a commento in precedenza unitamente a quanto esposto nelle tabelle successive è coerente all'informativa richiesta dall'IFRS 13 paragrafi 91 e 92, e non ricorrono obblighi informativi di cui ai paragrafi 51, 93 lettera (i) e 96 del predetto principio.

INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

31/12/2024 31/12/2023
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico
87.644 118.529 518.981 64.214 124.985 516.770
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 69.667 85.886 - 57.735 91.502 580
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value
17.977 32.643 518.981 6.479 33.483 516.190
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
2.564.808 - 81.817 3.105.102 - 99.566
3. Derivati di copertura - - - - 1 -
4. Attività materiali - - 21.365 - - 21.397
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 2.652.452 118.529 622.163 3.169.316 124.986 637.733
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 168 15.664 - 68 20.355 -
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 2.220 - - 1.803 -
Totale 168 17.884 - 68 22.158 -

Nell'esercizio non si sono registrati significativi trasferimenti di strumenti finanziari tra i tre livelli di fair value. L'impatto di CVA (Credit value adjustment) e DVA (Debit value adjustment) sulla determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati non è significativo, anche in relazione alla presenza, per una parte consistente di esposizioni, di accordi di credit support annex (CSA).

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa – Parte A

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
di cui: a) Attività
finanziarie
valutate al
attività di cui: b) di cui: c) altre fair value
finanziarie attività attività finanziarie con impatto
detenute per finanziarie obbligatoriamente sulla
la designate al valutate al fair redditività Derivati di Attività Attività
Totale negoziazione fair value value complessiva copertura materiali immateriali
1. Esistenze iniziali 516.770 580 - 516.190 99.566 - 21.397 -
2. Aumenti 140.962 19.002 - 121.960 3.070 - 2.214 -
2.1. Acquisti 118.325 19.002 - 99.323 297 - - -
2.2. Profitti imputati a: 9.622 - - 9.622 2.765 - 134 -
2.2.1. Conto Economico 9.622 - - 9.622 39 - 134 -
- di cui plusvalenze 8.659 - - 8.659 - - 134 -
2.2.2. Patrimonio netto - - - - 2.726 - - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - - - - - - -
2.4. Altre variazioni in aumento 13.015 - - 13.015 8 - 2.080 -
3. Diminuzioni 138.751 19.582 - 119.169 20.819 - 2.246 -
3.1. Vendite 21.278 19.482 - 1.796 49 - - -
3.2. Rimborsi 48.223 - - 48.223 103 - - -
3.3. Perdite imputate a: 15.040 100 - 14.940 3.002 - - -
3.3.1. Conto Economico 15.040 100 - 14.940 - - - -
- di cui minusvalenze 14.902 - - 14.902 - - - -
3.3.2. Patrimonio netto - - - - 3.002 - - -
3.4. Trasferimenti da altri livelli - - - - 17.610 - - -
3.5. Altre variazioni in
diminuzione
54.210 - - 54.210 55 - 2.246 -
4. Rimanenze finali 518.981 - - 518.981 81.817 - 21.365 -

La variazione delle attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, nel corso dell'esercizio, è in buona parte riconducibile al rimborso degli strumenti finanziari (in particolare crediti) che non hanno superato il test SPPI e che, pertanto, sono stati classificati in questa voce. In questa stessa voce si sono invece incrementate le quote di OICR, non detenute ai fini di trading.

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3)

Non sono presenti passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

31/12/2024 31/12/2023
Attività/Passività non misurate al fair value o
misurate al fair value su base non ricorrente
Valore
Bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Valore
Bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
40.586.508 9.121.676 - 32.411.716 40.061.556 9.917.304 - 30.910.801
2. Attività materiali detenute a scopo di
investimento
- - - - - - - -
3. Attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
108.593 - - 108.593 - - - -
Totale 40.695.101 9.121.676 - 32.520.309 40.061.556 9.917.304 - 30.910.801
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
45.690.745 4.902.669 263.908 40.634.265 46.820.068 4.097.785 315.598 42.409.753
2. Passività associate ad attività in via di
dismissione
3 - - 3 - - - -
Totale 45.690.748 4.902.669 263.908 40.634.268 46.820.068 4.097.785 315.598 42.409.753

A.5 Informativa sul c.d. «day one profit/loss»

Il «day one profit/loss» regolato dall'IFRS7 e dallo IFRS 9 B5.1.2A, deriva dalla differenza all'atto della prima rilevazione tra il prezzo di transazione dello strumento finanziario e il fair value. Tale differenza è riscontrabile, in linea di massima, per quegli strumenti finanziari che non hanno un mercato attivo. Tale differenza viene imputata a conto economico in funzione della vita utile dello strumento finanziario stesso. La Banca non ha in essere operatività tali da generare componenti di reddito significative inquadrabili nel cosiddetto «day one profit/loss».

PARTE B - Informazioni sullo stato patrimoniale

Attivo

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31/12/2024 31/12/2023
a) Cassa 165.948 164.243
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 2.415.000 3.440.765
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 181.993 94.895
Totale 2.762.941 3.699.903

Sezione 2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

31/12/2024 31/12/2023
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - - - - -
2. Titoli di capitale 34.540 - - 28.251 - 580
3. Quote di O.I.C.R. 34.398 69.196 - 28.823 69.702 -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) 68.938 69.196 - 57.074 69.702 580
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 729 16.690 - 661 21.800 -
1.1 di negoziazione 729 16.690 - 661 21.800 -
1.2 connessi con la fair value
option
- - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value
option
- - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) 729 16.690 - 661 21.800 -
Totale (A+B) 69.667 85.886 - 57.735 91.502 580

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti

Voci/Valori 31/12/2024 31/12/2023
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale 34.540 28.831
a) Banche 7.592 3.313
b) Altre società finanziarie 2.036 2.306
di cui: imprese di assicurazione - 96
c) Società non finanziarie 24.912 23.212
d) Altri emittenti - -
3. Quote di O.I.C.R. 103.594 98.525
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale (A) 138.134 127.356
B. Strumenti derivati
a) Controparti Centrali - -
b) Altre 17.419 22.461
Totale (B) 17.419 22.461
Totale (A+B) 155.553 149.817

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

31/12/2024 31/12/2023
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 17.977 - 14.409 6.479 - 17.139
1.1 Titoli strutturati 17.977 - 14.409 6.479 - 17.139
1.2 Altri titoli di debito - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - - - -
3. Quote di O.I.C.R. - 32.643 283.913 - 33.482 195.344
4. Finanziamenti - - 220.659 - - 303.707
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - 220.659 - - 303.707
Totale 17.977 32.643 518.981 6.479 33.482 516.190

I finanziamenti classificati in questa voce sono strumenti finanziari che non hanno superato il test SPPI. I titoli di debito classificati in questa voce sono strumenti rientranti in un business model di strumenti finanziari gestiti al fair value e non detenuti con finalità di negoziazione.

Nella voce «Titoli di debito» figurano i titoli Asset Backed Securities (ABS) mezzanine e junior per € 1,107 milioni derivanti dalle cessioni Diana, Luzzatti, Luzzatti II, Luzzatti III, Luzzatti IV e Luzzatti V oltre alla nota della cartolarizzazione BNT Portfolio SPV Srl. Tali titoli sono classificati in corrispondenza del livello 3. Per ulteriori dettagli si fa rinvio al paragrafo «C. Operazioni di cartolarizzazione» contenuto nella Parte E della presente nota Integrativa.

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

31/12/2024 31/12/2023
1.Titoli di capitale - -
di cui: banche - -
di cui: altre società finanziarie - -
di cui: società non finanziarie - -
2. Titoli di debito 32.386 23.618
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche 17.977 6.479
d) Altre società finanziarie 14.409 17.139
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
3. Quote di O.I.C.R. 316.556 228.826
4. Finanziamenti 220.659 303.707
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 19 35
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie 1.226 6.676
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie 130.819 189.293
f) Famiglie 88.595 107.703
Totale 569.601 556.151

Le quote di OICR sono costituite da: fondi e sicav azionari per € 45,334 milioni, fondi obbligazionari per € 169,610 milioni, fondi bilanciati e flessibili per € 17,854 milioni e fondi immobiliari per € 83,759 milioni.

In merito ai fondi comuni acquisiti nell'ambito di operazioni di cessione di crediti ricompresi tra i fondi obbligazionari si rinvia allo specifico paragrafo riportato nella Parte E della presente Nota Integrativa (Sottosezione E «Operazioni di Cessione» punto «C. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente»).

Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

31/12/2024 31/12/2023
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 2.562.616 - 154 3.102.919 - 17.857
1.1 Titoli strutturati 341.456 - - 334.190 - 2.906
1.2 Altri titoli di debito 2.221.160 - 154 2.768.729 - 14.951
2. Titoli di capitale 2.192 - 81.663 2.182 - 81.709
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 2.564.808 - 81.817 3.105.101 - 99.566

Il portafoglio di titoli di debito è per lo più costituito da titoli governativi.

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31/12/2024 31/12/2023
1. Titoli di debito 2.562.770 3.120.776
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 2.060.467 2.567.770
c) Banche 406.437 419.910
d) Altre società finanziarie 52.863 71.809
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie 43.003 61.287
2. Titoli di capitale 83.855 83.891
a) Banche 84 51
b) Altri emittenti: 83.771 83.840
- altre società finanziarie 72.739 74.081
di cui: imprese di assicurazione - -
- società non finanziarie 10.504 9.278
- altri 528 481
3. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 2.646.625 3.204.667

Nota integrativa - Parte B

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off
parziali
complessivi
Titoli di debito 2.509.340 1.236.966 54.255 - - 754 71 - - -
Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 31/12/2024 2.509.340 1.236.966 54.255 - - 754 71 - - -
Totale 31/12/2023 3.103.788 - 17.959 - - 931 40 - - -

Sezione 4 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

31/12/2024 31/12/2023
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia
operazioni/Valori
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso
Banche Centrali
331.185 - - - - 331.185 322.403 - - - - 322.403
1. Depositi a
scadenza
- - - - - - - - - - - -
2. Riserva
obbligatoria
331.185 - - - - - 322.403 - - - - -
3. Pronti contro
termine
- - - - - - - - - - - -
4. Altri - - - - - - - - - - - -
B. Crediti verso
banche
4.031.695 - - 1.066.502 - 2.970.371 3.857.458 - - 1.052.148 - 2.771.286
1. Finanziamenti 2.955.568 - - - - 2.961.013 2.750.926 - - - - 2.743.003
1.1 Conti correnti - - - - - - - - - - - -
1.2. Depositi a
scadenza
1.634.072 - - - - - 1.496.278 - - - - -
1.3. Altri
finanziamenti:
1.321.496 - - - - - 1.254.648 - - - - -
- Pronti contro
termine attivi
- - - - - - - - - - - -
- Finanziamenti
per leasing
- - - - - - - - - - - -
- Altri 1.321.496 - - - - - 1.254.648 - - - - -
2. Titoli di debito 1.076.127 - - 1.066.502 - 9.358 1.106.532 - - 1.052.148 - 28.283
2.1 Titoli
strutturati
676.566 - - 685.203 - 7.290 683.752 - - 675.721 - 8.406
2.2 Altri titoli di
debito
399.561 - - 381.299 - 2.068 422.780 - - 376.427 - 19.877
Totale 4.362.880 - - 1.066.502 - 3.301.556 4.179.861 - - 1.052.148 - 3.093.689

I crediti sopra esposti non sono oggetto di copertura specifica.

Il fair value dei crediti a vista o con scadenza a breve termine viene assunto pari al valore di bilancio.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

31/12/2024
Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite
o originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Finanziamenti 26.783.700 283.539 94.614 - - 28.294.509
1.1. Conti correnti 3.026.601 67.945 19.558 - - -
1.2. Pronti contro termine attivi - - - - - -
1.3. Mutui 15.121.386 178.843 71.331 - - -
1.4. Carte di credito, prestiti personali e
cessioni del quinto
286.743 2.232 357 - - -
1.5. Finanziamenti per leasing - - - - - -
1.6. Factoring - - - - - -
1.7. Altri finanziamenti 8.348.970 34.519 3.368 - - -
2. Titoli di debito 9.061.775 - - 8.055.174 - 815.651
1. Titoli strutturati 1.293.626 - - 463.345 - 815.651
2. Altri titoli di debito 7.768.149 - - 7.591.829 - -
Totale 35.845.475 283.539 94.614 8.055.174 - 29.110.160
31/12/2023
Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite
o originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
27.030.839
1. Finanziamenti 25.382.813 439.307 94.165 - -
1.1. Conti correnti 3.167.315 123.455 19.137 - - -
1.2. Pronti contro termine attivi - - - - - -
1.3. Mutui 14.925.157 269.594 70.952 - - -
1.4. Carte di credito, prestiti personali e
cessioni del quinto
257.053 2.176 490 - - -
1.5. Finanziamenti per leasing - - - - - -
1.6. Factoring - - - - - -
1.7. Altri finanziamenti 7.033.288 44.082 3.586 - - -
2. Titoli di debito 9.965.409 - - 8.865.156 - 786.273
1. Titoli strutturati 1.586.329 - - 799.215 - 765.875
2. Altri titoli di debito 8.379.080 - - 8.065.941 - 20.398
Totale 35.348.222 439.307 94.165 8.865.156 - 27.817.112

Nel 2024 la Banca aveva in essere quattro operazioni di copertura generica (c.d. macrohedging) dal rischio di tasso di interesse su un ammontare di crediti classificati nel portafoglio al costo ammortizzato.

Tra i crediti sono ricompresi € 2.523 milioni di mutui residenziali che hanno costituito oggetto di operazioni di covered bond poste in essere dalla Banca. L'operazione di covered bond ha comportato la cessione alla società veicolo «POPSO Covered Bond s.r.l.» di un portafoglio di mutui residenziali performing nell'ambito dell'operazione di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite destinata alla clientela istituzionale.

Inoltre tra i mutui sono ricompresi € 2.139 milioni di mutui erogati a SMEs, garantiti o chirografari, che hanno costituito oggetto dell'operazione di autocartolarizzazione posta in essere dalla Banca. Parimenti all'operazione di covered bond, la Banca ha mantenuto tutti i rischi e benefici dei crediti cartolarizzati pertanto non si è proceduto al loro storno contabile.

Per effetto delle operazioni di derisking intervenute nel corso dell'anno o in corso di perfezionamento

i crediti deteriorati (terzo Stadio) si sono ridotti rispetto allo scorso esercizio.

Nella voce 2. Titoli di debito, sono inclusi per € 197,335 milioni i titoli senior emessi dal veicolo Diana S.p.V., POP NPLs 2020 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2021 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2022 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2023 e Luzzatti POP NPLs 2024; quest'ultima ha provveduto all'emissione nell'ambito dell'operazione di cessione definita nell'ultimo trimestre del 2024. Per maggiori informazioni si rinvia a quanto esposto nella Parte E, Sezione 1, «C. Operazioni di cartolarizzazione» della presente nota integrativa.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

31/12/2024 31/12/2023
Attività
impaired
Attività
impaired
Primo e acquisite o Primo e acquisite o
Tipologia operazioni/Valori secondo stadio Terzo stadio originate secondo stadio Terzo stadio originate
1. Titoli di debito 9.061.775 - - 9.965.409 - -
a) Amministrazioni pubbliche 7.679.935 - - 8.485.699 - -
b) Altre società finanziarie 1.030.375 - - 1.136.091 - -
di cui: imprese di assicurazione 43.161 - - 3.039 - -
c) Società non finanziarie 351.465 - - 343.619 - -
2. Finanziamenti verso: 26.783.700 283.539 94.614 25.382.813 439.307 94.165
a) Amministrazioni pubbliche 29.193 - - 95.615 21 -
b) Altre società finanziarie 6.633.917 1.420 - 5.241.864 1.980 2
di cui: imprese di assicurazione - - - - - -
c) Società non finanziarie 13.484.658 203.425 60.278 13.209.361 337.094 54.052
d) Famiglie 6.635.932 78.694 34.336 6.835.973 100.212 40.111
Totale 35.845.475 283.539 94.614 35.348.222 439.307 94.165

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
di cui:
Strumenti
con basso Impaired Impaired Write-off
Primo rischio di Secondo Terzo acquisite o Primo Secondo Terzo acquisite o parziali
stadio credito stadio stadio originate stadio stadio stadio originate complessivi
Titoli di debito 10.128.252 53.038 13.544 - - 3.784 109 - - -
Finanziamenti 27.068.350 - 3.270.688 833.330 158.982 58.384 210.202 549.790 64.368 98.363
Totale 31/12/2024 37.196.602 53.038 3.284.232 833.330 158.982 62.168 210.311 549.790 64.368 98.363
Totale 31/12/2023 35.669.001 49.913 4.094.905 1.073.406 158.585 49.802 186.019 634.099 64.419 75.412

Sezione 5 - Derivati di copertura - voce 50

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

Fair Value
31/12/2024
Valore
nominale
Fair Value
31/12/2023
Valore
nominale
Livello 1 Livello 2 Livello 3 31/12/2024 Livello 1 Livello 2 Livello 3 31/12/2023
A. Derivati finanziari
1) Fair value - - - - - 1 - 208
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - - - - - 1 - 208

Sezione 6 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - voce 60

6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti

Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori 31/12/2024 31/12/2023
1. Adeguamento positivo 2.139 1.776
1.1 di specifici portafogli: 2.139 1.776
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.139 1.776
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
1.2 complessivo - -
2. Adeguamento negativo - (1)
2.1 di specifici portafogli: - (1)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - (1)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
2.2 complessivo - -
Totale 2.139 1.775

Forma oggetto di rilevazione nella presente voce il saldo delle variazioni di valore delle attività oggetto di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso di interesse, per la cui applicazione la Banca si avvale della possibilità, prevista dall'IFRS 9, di continuare ad applicare le previsioni consentite dallo IAS 39 nella versione «Carve–out».

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota integrativa - Parte B

Sezione 7 - Le partecipazioni - voce 70

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede Legale Sede Operativa Quota di
partecipazione %
Disponibilità
voti %
A. Imprese controllate in via esclusiva
1. BANCA POPOLARE DI SONDRIO (SUISSE) SA Lugano Lugano 100,000 100,000
2. FACTORIT S.p.A. Milano Milano 100,000 100,000
3. SINERGIA SECONDA S.r.l. Milano Milano 100,000 100,000
4. PIROVANO STELVIO S.p.A. Sondrio Sondrio 100,000 100,000
5. POPSO COVERED BOND S.r.l. Conegliano Conegliano 60,000 60,000
6. BANCA DELLA NUOVA TERRA S.p.A. Sondrio Sondrio 100,000 100,000
7. SERVIZI INTERNAZIONALI E STRUTTURE
INTEGRATE 2000 S.r.l.
Milano Milano 100,000 100,000
8. RENT2GO S.r.l. Monza Monza 100,000 100,000
9. RAJNA IMMOBILIARE S.r.l. Sondrio Sondrio 100,000 100,000
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole
1. ALBA LEASING S.p.A. Milano Milano 19,264 19,264
2. ARCA VITA S.p.A. Verona Verona 14,837 14,837
3. UNIONE FIDUCIARIA S.p.A. Milano Milano 24,000 24,000
4. POLIS SGR S.p.A. Milano Milano 19,600 19,600
5. ARCA HOLDING S.p.A. Milano Milano 34,715 34,715
6. LIQUID FACTORY S.b.r.l. Sondrio Sondrio 4,559 8,720
7. BORMIO GOLF S.p.A. Bormio Bormio 25,237 25,237
8. LAGO DI COMO GAL S.c.r.l. Canzo Canzo 14,606 14,606

Nota Integrativa - Parte B

7.5 Partecipazioni: variazioni annue

31/12/2024 31/12/2023
A. Esistenze iniziali 755.645 695.768
B. Aumenti 2.504 60.383
B.1 Acquisti 2.002 -
B.2 Riprese di valore - -
B.3 Rivalutazioni - -
B.4 Altre variazioni 502 60.383
C. Diminuzioni 13.665 506
C.1 Vendite - -
C.2 Rettifiche di valore 13.665 502
C.3 Svalutazioni - -
C.4 Altre variazioni - 4
D. Rimanenze finali 744.484 755.645
E. Rivalutazioni totali -
F. Rettifiche totali (53.655) (39.990)

La voce passa da € 755,645 milioni a € 744,484 milioni.

Le variazioni in aumento sono costituite da:

  • € 1,062 milioni per l'acquisto del 50% del capitale della società Rajna Immobiliare srl;
  • € 0,940 milioni per l'acquisto della partecipazione nella società Liquid Factory sbrl;
  • € 0,502 per la copertura delle perdite dell'anno 2023 della società Pirovano Stelvio spa. Le variazioni in diminuzione sono costituite da:
  • rettifiche di valore per € 0,625 milioni di Pirovano Stelvio spa;
  • rettifiche di valore per € 13,040 milioni di Rent2Go srl.

7.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto

Per l'informativa in oggetto si rimanda alla medesima sezione della nota integrativa consolidata.

7.7 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole

Per l'informativa in oggetto si rimanda alla medesima sezione della nota integrativa consolidata.

7.8 Restrizioni significative

Per l'informativa in oggetto si rimanda alla medesima sezione della nota integrativa consolidata.

7.9 Altre informazioni

Per l'informativa in oggetto si rimanda alla medesima sezione della nota integrativa consolidata.

Sezione 8 - Attività materiali - voce 80

8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori 31/12/2024 31/12/2023
1. Attività di proprietà 208.956 199.876
a) terreni 56.212 56.912
b) fabbricati 131.444 124.972
c) mobili 5.399 5.250
d) impianti elettronici 2.158 1.782
e) altre 13.743 10.960
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 150.865 165.905
a) terreni - -
b) fabbricati 150.401 165.661
c) mobili - -
d) impianti elettronici 176 161
e) altre 288 83
Totale 359.821 365.781
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

Le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo al netto degli ammortamenti accumulati e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata. Gli immobili hanno un fair value di € 361,314 milioni determinato da perizia interna. Il valore di bilancio di terreni e immobili di proprietà ammonta a € 187,656 milioni.

Le immobilizzazioni materiali sono libere da restrizioni e impegni a garanzia di passività.

8.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value

31/12/2024 31/12/2023
Attività/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività di proprietà - - 21.364 - - 21.397
a) terreni - - - - - -
b) fabbricati - - 21.364 - - 21.397
2. Diritti d'uso acquisiti con il
leasing
- - - - - -
a) terreni - - - - - -
b) fabbricati - - - - - -
Totale - - 21.364 - - 21.397
di cui: ottenute tramite l'escussione
delle garanzie ricevute
- - - - - -

Nota Integrativa - Parte B

8.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 56.912 498.678 34.492 21.376 91.537 702.995
A.1 Riduzioni di valore totali nette - (208.045) (29.242) (19.433) (80.494) (337.214)
A.2 Esistenze iniziali nette 56.912 290.633 5.250 1.943 11.043 365.781
B. Aumenti: - 23.239 1.495 1.551 8.868 35.153
B.1 Acquisti - 8.001 1.495 1.459 8.594 19.549
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - - - -
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - 3.617 - - - 3.617
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo
di investimento
- 2.246 - - - 2.246
B.7 Altre variazioni - 9.375 - 92 274 9.741
C. Diminuzioni: 700 32.027 1.346 1.160 5.880 41.113
C.1 Vendite - - - - - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - - - -
C.2 Ammortamenti - 27.252 1.346 1.160 5.880 35.638
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a
- - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a: 700 1.380 - - - 2.080
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento
700 1.380 - - - 2.080
b) attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
- - - - - -
C.7 Altre variazioni - 3.395 - - - 3.395
D. Rimanenze finali nette 56.212 281.845 5.399 2.334 14.031 359.821
D.1 Riduzioni di valore totali nette - (225.560) (30.588) (20.514) (85.902) (362.564)
D.2 Rimanenze finali lorde 56.212 507.405 35.987 22.848 99.933 722.385
E. Valutazione al costo 56.212 281.845 5.399 2.334 14.031 359.821

Le attività materiali ad uso funzionale sono pari a € 359,821 milioni con un decremento di € 5,960 milioni.

Le variazioni di maggior rilievo sono:

  • per gli immobili di proprietà: acquisto a Pordenone, Roma, Rapallo, Luino, Chiuro, Gradone Val Trompia e lavori in Sondrio, Conegliano, Thiene, San Pietro Berbenno, Monza;
  • per mobili impianti e altre: aumento per apparecchiature elettroniche centrali e periferiche, mobili, arredi e impianti vari per filiali di nuova apertura.
  • Per quanto riguarda le «Altre variazioni» l'impatto è primariamente legato alla rideterminazione dei valori di Diritto d'uso dovuta principalmente ad adeguamenti ISTAT e alla rinegoziazione di alcuni contratti di locazione.

8.7 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

Totale
Terreni Fabbricati
A. Esistenze iniziali - 21.397
B. Aumenti - 2.214
B.1 Acquisti - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - -
B.3 Variazioni positive di fair value - 134
B.4 Riprese di valore - -
B.5 Differenze di cambio positive - -
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - 2.080
B.7 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni - 2.246
C.1 Vendite - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
C.2 Ammortamenti - -
C.3 Variazioni negative di fair value - -
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - -
C.5 Differenze di cambio negative - -
C.6 Trasferimenti a: - 2.246
a) immobili ad uso funzionale - 2.246
b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
C.7 Altre variazioni - -
D. Rimanenze finali - 21.365
E. Valutazione al fair value - -

Le attività materiali detenute a scopo di investimento sono valutate al fair value.

Per le modalità di determinazione del fair value di immobili non adibiti all'esercizio d'impresa si è data informativa nella Parte A.4 della Nota integrativa nel capitolo «Metodologie di determinazione del fair value».

Al riguardo si precisa che la Banca non detiene attività di investimento rappresentate da diritti d'uso acquisiti con il leasing. Gli ammortamenti sono stati calcolati in funzione della vita utile stimata dei cespiti come di seguito indicato:

Attività materiali Periodo di ammortamento (anni)
immobili 33
mobili e arredi 7
impianti elettronici 3
macchinari e attrezzature varie 5
automezzi 3
banconi corazzati 3
impianti fotovoltaici 12
casseforti 8

In ottemperanza alle disposizioni contenute nell'art. 10 della Legge del 19 marzo 1983 n. 72, in allegato vengono fornite le indicazioni per gli immobili tuttora in proprietà e per i quali sono state eseguite in passato rivalutazioni monetarie.

8.9 Impegni per acquisto di attività materiali

Gli impegni contrattuali per l'acquisto di immobili, impianti e macchinari ammontano a € 0,943 milioni rispetto a € 2,263 milioni dell'esercizio precedente e si riferiscono prevalentemente a mobili e arredi e impianti elettronici.

Sezione 9 - Attività immateriali - voce 90

9.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

31/12/2024 31/12/2023
Attività/Valori Durata
definita
Durata
indefinita
Durata
definita
Durata
indefinita
A.1 Avviamento - - - -
A.2 Altre attività immateriali 17.806 - 15.382 -
di cui: software 17.806 - 15.382 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 17.806 - 15.382 -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 17.806 - 15.382 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 17.806 - 15.382 -

Le attività immateriali sono costituite da costi per acquisto di licenze d'uso di software aventi vita utile definita e pertanto ammortizzati in base alla stessa, di norma 3 anni.

Di seguito vengono riportate tali attività immateriali classificate per anno di acquisizione:

31/12/2024 31/12/2023
Anno di carico 2022 1 4.821
Anno di carico 2023 5.326 10.561
Anno di carico 2024 12.479 -
Totale 17.806 15.382

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota integrativa - Parte B

9.2 Attività immateriali: variazioni annue

Altre attività immateriali:
generate internamente
Altre attività immateriali:
altre
Avviamento DEF INDEF DEF INDEF Totale
A. Esistenze iniziali - - - 227.483 - 227.483
A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - (212.101) - (212.201)
A.2 Esistenze iniziali nette - - - 15.382 - 15.382
B. Aumenti - - - 18.718 - 18.718
B.1 Acquisti - - - 18.718 - 18.718
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - - - -
B.2 Incrementi di attività immateriali interne - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto - - - - - -
- a conto economico - - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - - - 16.294 - 16.294
C.1 Vendite - - - - - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - - - -
C.2 Rettifiche di valore - - - 16.294 - 16.294
- Ammortamenti - - - 16.294 - 16.294
- Svalutazioni - - - - - -
+ patrimonio netto - - - - - -
+ conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - -
- a patrimonio netto - - - - - -
- a conto economico - - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di
dismissione
- - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette - - - 17.806 - 17.806
D.1 Rettifiche di valori totali nette - - - (228.395) - (228.395)
E. Rimanenze finali lorde - - - 246.201 - 246.201
F. Valutazione al costo - - - 17.806 - 17.806

Legenda: DEF: a durata definita

INDEF: a durata indefinita

9.3 Altre informazioni

Gli impegni contrattuali per acquisizione di diritti di utilizzazione di software ammontano a € 8,953 milioni rispetto a € 5,198 milioni dell'esercizio precedente.

Sezione 10 - Le attività fiscali e le passività fiscali - voce 100 dell'attivo e voce 60 del passivo

31/12/2024 31/12/2023
- Rettifiche di valore sui crediti 83.316 144.907
- Accantonamenti a fondi rischi e oneri 54.891 49.494
- Accantonamenti a fondi per il personale 11.467 11.174
- Titoli e partecipazioni 7.213 18.469
- Spese amministrative 1.929 1.917
- Ammortamenti 1.906 1.771
Totale 160.722 227.732

10.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Le imposte anticipate relative ad accantonamenti a fondi rischi e oneri riguardano gli accantonamenti al Fondo cause passive, Fondo per garanzie rilasciate e Fondo oneri per il personale. Non sono presenti passività generatrici di differenze temporanee sulle quali non siano state rilevate imposte anticipate.

La Banca ha rilevato attività per imposte anticipate (DTA — Deferred Tax Asset) per € 160,722 milioni, in contropartita del patrimonio netto per € 18,680 milioni e in contropartita al conto economico per € 142,042 milioni. Di queste ultime, € 69,936 milioni rispondono ai requisiti richiesti dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 e sono trasformabili in crediti di imposta nell'ipotesi di rilevazione di una «perdita civilistica», di una «perdita fiscale» ai fini IRES e di un «valore della produzione netto negativo» ai fini IRAP; il loro recupero è quindi certo, in quanto prescinde dalla capacità di generare una redditività futura. Per le attività fiscali non trasformabili in crediti di imposta l'iscrizione è avvenuta previa verifica sulla recuperabilità degli stessi attraverso l'esecuzione del cosiddetto probability test.

Ai fini dell'espressione del suddetto giudizio è stata svolta la verifica del presupposto di recuperabilità attraverso l'analisi della probabilità di disporre in futuro di redditi imponibili sufficienti. In particolare, la stima delle previsioni reddituali su cui fondare il giudizio di recuperabilità si basa su ipotesi ed assunzioni ragionevoli e realistiche, tenendo altresì conto anche di un fattore di ponderazione sul grado di incertezza. La verifica relativa alla capienza dei redditi imponibili futuri è stata condotta basandosi sulle proiezioni economiche per gli anni 2024-2026, esaminate dal Consiglio di Amministrazione che ha approvato il budget annuale 2024, cui si aggiungono le previsioni economiche per gli anni 2027-2030 (elaborate esclusivamente al fine della completa verifica di iscrivibilità delle DTA dell'esercizio 2024) che sono mantenute pari a quelle contenute nel piano approvato e previste per l'esercizio 2026. I risultati sono stati successivamente verificati anche alla luce del nuovo piano strategico 2025-2027 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2025.

La verifica è stata Il calcolo delle incidenze delle variazioni permanenti IRES e IRAP su risultato ante imposte e margine di intermediazione è stato effettuato considerando una base dati storica riferita agli esercizi 2015–2024 e applicando regole di normalizzazione delle riprese fiscali degli anni pregressi con l'obiettivo di giungere ad una riespressione degli imponibili fiscali coerente con la normativa tributaria vigente eliminando dagli imponibili degli anni pregressi le variazioni relative alle componenti non ricorrenti o straordinarie ritenute non più ripetibili.

Il D.L. 59/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/6/2016 ha introdotto la possibilità, dietro pagamento di un canone e al ricorrere di determinate condizioni, di trasformare le D.T.A. (Deffered Tax Assets) in crediti d'imposta. La Banca ha presentato nell'anno 2016 un'istanza per mantenere tale diritto anche in futuro; non è stato versato alcun canone non essendosi al momento verificate le condizioni per il pagamento.

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota integrativa - Parte B

10.2 Passività per imposte differite: composizione

31/12/2024 31/12/2023
- Immobili di proprietà e in leasing 8.102 8.193
- Rivalutazione immobili al fai value 5.183 5.138
- Rivalutazione titoli e plusvalenze 4.018 4.734
- Altre spese amministrative 720 630
- Crediti 1.585 -
Totale 19.608 18.695

L'importo riguardante gli immobili di proprietà comprende le imposte differite calcolate in sede di prima applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

31/12/2024 31/12/2023
1. Importo iniziale 196.354 244.715
2. Aumenti 25.312 27.709
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 25.312 27.709
a) relative a precedenti esercizi -
b) dovute al mutamento di criteri contabili -
c) riprese di valore -
d) altre 25.312 27.709
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali -
2.3 Altri aumenti -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale -
3. Diminuzioni 79.624 76.070
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 79.624 76.070
a) rigiri 79.624 76.070
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità -
c) mutamento di criteri contabili -
d) altre -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali -
3.3 Altre diminuzioni: -
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge.n.214/2011 -
b) altre -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale -
4. Importo finale 142.042 196.354

10.3 bis Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011

31/12/2024 31/12/2023
1. Importo iniziale 130.286 194.187
2. Aumenti - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
3. Diminuzioni 60.350 63.901
3.1 Rigiri 60.350 63.901
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta - -
a) derivante da perdite di esercizio - -
b) derivante da perdite fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 69.936 130.286

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

31/12/2024 31/12/2023
1. Importo iniziale 14.105 14.515
2. Aumenti 135 48
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 135 48
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 135 48
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
3. Diminuzioni 91 458
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 91 458
a) rigiri 91 458
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
4. Importo finale 14.149 14.105

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota integrativa - Parte B

10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

31/12/2024 31/12/2023
1. Importo iniziale 31.379 47.675
2. Aumenti 642 2.194
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 642 2.194
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 642 2.194
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
3. Diminuzioni 13.341 18.490
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 13.341 18.490
a) rigiri 13.341 18.490
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
4. Importo finale 18.680 31.379

L'importo si riferisce principalmente per € 7,213 milioni alle minusvalenze contabilizzate a patrimonio netto afferenti titoli allocati nel portafoglio attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, e per € 11,467 milioni a perdite attuariali rilevate in sede di determinazione dei benefici di lungo periodo per il personale, ossia fondo pensione e TFR imputati a riserva da valutazione.

Nota Integrativa - Parte B

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

31/12/2024 31/12/2023
1. Importo iniziale 4.589 5.434
2. Aumenti 3.965 4.589
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 3.965 4.589
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 3.965 4.589
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
3. Diminuzioni 3.095 5.434
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 3.095 5.434
a) rigiri 3.095 5.434
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
4. Importo finale 5.459 4.589

L'importo si riferisce per € 3,873 milioni alla fiscalità connessa alle plusvalenze contabilizzate a patrimonio netto afferenti i titoli allocati nel portafoglio attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Sezione 11 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - voce 110 dell'attivo e voce 70 del passivo

11.1 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività

31/12/2024 31/12/2023
A. Attività possedute per la vendita
A.1 Attività finanziarie 108.593 -
A.2 Partecipazioni - -
A.3 Attività materiali - -
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -
A.4 Attività immateriali - -
A.5 Altre attività non correnti - -
Totale (A) 108.593 -
di cui valutate al costo 103.208 -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 5.385 -
B. Attività operative cessate
B.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - -
- attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
- attività finanziarie designate al fair value - -
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - -
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
B.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - -
B.4 Partecipazioni - -
B.5 Attività materiali - -
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -
B.6 Attività immateriali - -
B.7 Altre attività - -
Totale (B) - -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -
C. Passività associate ad attività possedute per la vendita
C.1 Debiti 3 -
C.2 Titoli - -
C.3 Altre passività - -
Totale (C) 3 -
di cui valutate al costo 3 -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -
D. Passività associate ad attività operative cessate
D.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - -
D.2 Passività finanziarie di negoziazione - -
D.3 Passività finanziarie designate al fair value - -
D.4 Fondi - -
D.5 Altre passività - -
Totale (D) - -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -

Al 31 dicembre 2024 tra le attività possedute per la vendita figurano attività finanziarie riconducibili a crediti classificati a sofferenza ed inadempienza probabile per i quali è stata deliberata la cessione, esposti nella voce A.1. "Attività finanziarie". Per le attività indicate in corrispondenza delle sottovoci "di cui al fair value livello 1, livello 2, livello 3" si fa rinvio a quanto contenuto nella "Parte A.4 – Informativa sul fair value" della presente nota integrativa.

Sezione 12 - Altre attività - voce 120

12.1 Altre attività: composizione

31/12/2024 31/12/2023
Acconti versati al fisco 77.471 53.875
Crediti d'imposta e relativi interessi 443 215
Crediti d'imposta DL «Cura Italia» e «Rilancio» 2.137.106 1.964.684
Assegni di c/c tratti su terzi 16.318 16.897
Assegni di c/c tratti su banche del gruppo 545 604
Operazioni in titoli di clientela 23.738 24.821
Anticipi a fornitori 316 498
Anticipi a clienti in attesa di accrediti 24.718 31.945
Addebiti diversi in corso di esecuzione 32.228 31.777
Liquidità fondo quiescenza 24.965 18.553
Ratei attivi non riconducibili 60.652 54.014
Risconti attivi non riconducibili 16.346 10.634
Poste residuali 146.722 122.956
Totale 2.561.568 2.331.473

La voce principale si riferisce ai crediti d'imposta connessi con i Decreti-legge «Cura Italia» e «Rilancio» acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti.

Ratei e risconti non riconducibili si riferiscono principalmente a voci di ricavi commissionali e costi non imputabili a specifiche voci patrimoniali.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota integrativa - Parte B

Passivo

Sezione 1 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - voce 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

31/12/2024 31/12/2023
Valore
Bilancio
Fair Value Valore Fair Value
Tipologia operazioni/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Debiti verso banche centrali 18.561 - - - 4.653.679 - - -
2. Debiti verso banche 4.818.499 - - - 3.992.233 - - -
2.1 Conti correnti e depositi a vista 629.980 - - - 401.873 - - -
2.2 Depositi a scadenza 149.362 - - - 245.765 - - -
2.3 Finanziamenti 4.019.974 - - - 3.319.045 - - -
2.3.1 Pronti contro termine passivi 3.953.993 - - - 3.239.952 - - -
2.3.2 Altri 65.981 - - - 79.093 - - -
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
- - - - - - - -
2.5 Debiti per leasing - - - - - - - -
2.6 Altri debiti 19.183 - - - 25.550 - - -
Totale 4.837.060 - - 4.837.060 8.645.912 - - 8.645.912

Al 31 dicembre 2024 la Banca non aveva più in essere operazioni TLTRO con la BCE, con conseguente contrazione dei debiti verso banche centrali, dopo il rimborso della tranche di 806 milioni del 27 marzo 2024 accesa il 24 marzo 2021 e il rimborso della tranche di 3.700 milioni del 25 settembre 2024 accesa il 29 settembre 2021.

La sottovoce «Finanziamenti - Altri» è principalmente costituita da provvista fondi della BEI in correlazione ai finanziamenti erogati dall'Istituto sulla base di convenzione stipulata con la stessa.

Trattandosi di debiti prevalentemente a vista o con scadenza a breve termine il valore di bilancio viene considerato una buona approssimazione del fair value.

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

31/12/2024 31/12/2023
Valore Fair Value Valore Fair Value
Tipologia operazioni/Valori Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Conti correnti e depositi a vista 29.501.680 - - - 27.881.788 - - -
2. Depositi a scadenza 4.634.709 - - - 3.423.275 - - -
3. Finanziamenti 1.471.044 - - - 2.241.059 - - -
3.1 Pronti contro termine passivi 1.471.044 - - - 2.241.059 - - -
3.2 Altri - - - - - - - -
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
- - - - - - - -
5. Debiti per leasing 156.263 - - - 170.754 - - -
6. Altri debiti 33.509 - - - 46.967 - - -
Totale 35.797.205 - - 35.797.205 33.763.843 - - 33.763.842

Tali debiti non sono oggetto di copertura specifica.

Il fair value viene assunto pari al valore di bilancio trattandosi di debiti a vista o con vincoli a breve termine.

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

31/12/2024 31/12/2023
Valore Fair Value Valore
Bilancio
Fair Value
Tipologia titoli/Valori Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Titoli
1. obbligazioni 4.990.921 4.902.669 198.349 - 4.317.386 4.097.785 222.671 -
1.1 strutturate 2.330.231 2.195.826 198.349 - 2.239.535 2.014.669 212.679 -
1.2 altre 2.660.690 2.706.843 - - 2.077.851 2.083.116 9.992 -
2. altri titoli 65.559 - 65.559 - 92.927 - 92.927 -
2.1 strutturati - - - - - - - -
2.2 altri 65.559 - 65.559 - 92.927 - 92.927 -
Totale 5.056.480 4.902.669 263.908 - 4.410.313 4.097.785 315.598 -

Il fair value della sottovoce altri titoli è pari al valore di bilancio in quanto nella voce sono ricompresi assegni circolari e similari con durata a breve termine.

I titoli a livello 1 si riferiscono in buona parte a prestiti obbligazionari quotati sul mercato Hi–mtf (Sistema Multilaterale di negoziazione).

1.4 Dettaglio debiti/titoli subordinati

I titoli subordinati ammontano a € 621,293 milioni e sono costituiti dai prestiti di seguito indicati per scadenza:

  • prestito di € 309,239 milioni decorrenza dal 25/11/2021 e scadenza al 25/02/2032 con rimborso in un'unica soluzione alla scadenza. Ha un tasso fisso del 3,875%.
  • prestito di € 312,054 milioni decorrenza dal 30/07/2019 e scadenza al 30/07/2029 con rimborso in un'unica soluzione alla scadenza. Ha un tasso fisso del 6,25%.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota integrativa - Parte B

1.6 Debiti per Leasing

Flussi finanziari in uscita per i leasing

31/12/2023
Immobili Autovetture Altre Totale Totale
Valore Lease Liability iniziale 170.511 83 160 170.754 174.170
Flussi finanziari (23.188) (71) (77) (23.337) (23.042)
Interessi 3.215 5 4 3.224 3.316
Altre variazioni 5.258 273 90 5.622 16.310
Valore Contabile Finale 155.796 290 177 156.263 170.754

Per quanto concerne le Altre variazioni nell'esercizio l'impatto è dovuto principalmente alla rideterminazione della Lease Liability a seguito delle variazioni degli indici ISTAT e all'apertura e chiusura di contratti.

Alla data del 31.12.2024 il tasso di finanziamento marginale medio ponderato del locatario dei tassi utilizzati per l'attualizzazione delle passività per leasing è pari al 2,02%.

Analisi scadenze delle passività di leasing

fino a 1 anno oltre 1 anno e
fino a 5 anni
oltre 5 anno e
fino a 10 anni
oltre 10 anni
Immobili 22.163 78.035 51.681 19.775
Autovetture 97 206 - -
Altre tipologie 81 103 - -
Totale 22.341 78.344 51.681 19.775

Gli importi rappresentati si riferiscono a flussi finanziari non attualizzati.

Sezione 2 - Passività finanziarie di negoziazione - voce 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

31/12/2024 31/12/2023
Fair Value Fair Value
Tipologia operazioni/Valori VN Livello 1 Livello 2 Livello 3 FV* VN Livello 1 Livello 2 Livello 3 FV*
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -
3. Titoli di debito - - - - - - - - - -
3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - -
3.1.1 Strutturate - - - - - - - - - -
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - - - - - - -
3.2 Altri titoli - - - - - - - - - -
3.2.1 Strutturati - - - - - - - - - -
3.2.2 Altri - - - - - - - - - -
Totale (A) - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 168 15.664 - - - 68 20.355 - -
1.1 Di negoziazione - 168 15.664 - - - 68 20.355 - -
1.2 Connessi con la fair value
option
- - - - - - - - - -
1.3 Altri - - - - - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - - - - - -
2.1 Di negoziazione - - - - - - - - - -
2.2 Connessi con la fair value
option
- - - - - - - - - -
2.3 Altri - - - - - - - - - -
Totale (B) - 168 15.664 - - - 68 20.355 - -
Totale (A+B) - 168 15.664 - - - 68 20.355 - -

Fair Value* = Fair Value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

VN = Valore nominale o nozionale

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota integrativa - Parte B

Sezione 4 - Derivati di copertura - Voce 40

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

Fair value 31/12/2024 VN Fair value 31/12/2023 VN
Livello 1 Livello 2 Livello 3 31/12/2024 Livello 1 Livello 2 Livello 3 31/12/2023
A. Derivati finanziari - 2.220 - 55.418 - 1.803 - 59.906
1) Fair value - 2.220 - 55.418 - 1.803 - 59.906
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 2.220 - 55.418 - 1.803 - 59.906

VN = Valore nominale

4.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologie di copertura

Fair Value Flussi finanziari
Specifica
Operazioni/Tipo di
copertura
titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e
oro
credito merci altri Generica Specifica Generica Investim.
esteri
1. Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
- - - - - - - - - -
2. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
- - - - - - - - - -
3. Portafoglio - - - - - - 2.220 - - -
4. Altre operazioni - - - - - - - - - -
Totale attività - - - - - - 2.220 - - -
1. Passività finanziarie - - - - - - - - - -
2. Portafoglio - - - - - - - - - -
Totale passività - - - - - - - - - -
1. Transazioni attese - - - - - - - - - -
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie
- - - - - - - - - -

Sezione 6 - Passività fiscali - voce 60

La voce presenta un saldo di € 57,505 milioni di cui € 37,897 milioni riferito a imposte correnti, al netto negli acconti versati, e € 19,608 milioni riferito ad imposte differite passive. Riguardo alla composizione e consistenza delle imposte differite si rinvia a quanto riportato nella presente nota integrativa «Attivo - Sezione 10». In merito alla situazione fiscale della Banca si precisa che risulta fiscalmente definito il reddito imponibile della Banca fino all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.

La Banca ha esercitato l'opzione per il consolidato fiscale che interessa le controllate Factorit S.p.a., Banca della Nuova Terra S.p.a., Pirovano Stelvio S.p.a., Sinergia Seconda S.r.l., Immobiliare San Paolo S.r.l., Immobiliare Borgo Palazzo S.r.l. e Rent2Go S.r.l..

Sezione 7 - Passività associate ad attività in via di dismissione – Voce 70

Le informazioni di questa sezione sono esposte nella sezione 11 dello stato patrimoniale attivo della Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale della presente Nota integrativa.

Sezione 8 - Altre passività - voce 80

31/12/2024 31/12/2023
Somme a disposizione di terzi 406.253 549.623
Imposte da versare al fisco c/terzi 154.082 153.574
Imposte da versare al fisco 8.626 6.721
Competenze e contributi relativi al personale 21.960 19.261
Fornitori 35.844 20.578
Transitori enti vari 17.004 4.862
Fatture da ricevere 19.874 22.206
Scarti valuta su operazioni di portafoglio 240.257 18.156
Finanziamenti da perfezionare erogati a clientela 3.519 4.947
Accrediti diversi in corso di esecuzione 43.954 39.497
Ratei passivi non riconducibili 1.825 1.898
Risconti passivi non riconducibili 17.492 15.500
Poste residuali 103.650 86.189
Totale 1.074.340 943.012

8.1 Altre passività: composizione

La voce «Scarti valuta su operazioni di portafoglio» riguarda gli effetti ricevuti e inviati salvo buon fine o al dopo incasso e vengono registrati nei conti di stato patrimoniale solo al momento del regolamento.

Sezione 9 - Trattamento di fine rapporto del personale - voce 90

31/12/2024 31/12/2023
A. Esistenze iniziali 31.147 33.239
B. Aumenti 11.746 10.733
B.1 Accantonamenti dell'esercizio 10.757 10.733
B.2 Altre variazioni 989 -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
C. Diminuzioni 12.704 12.825
C.1 Liquidazioni effettuate 2.225 1.907
C.2 Altre variazioni 10.479 10.918
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
D. Rimanenze finali 30.189 31.147
Totale 30.189 31.147

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

9.2 Altre informazioni

Tra le altre variazioni in diminuzione sono ricompresi gli importi riversati al Fondo Arca Previdenza per € 8,581 milioni rispetto a € 7,219 milioni dell'anno precedente, il riversamento all'INPS per € 1,899 milioni rispetto a € 1,805 milioni. Per la determinazione del tasso tecnico di attualizzazione del fondo si è tenuto conto della raccomandazione dell'ESMA di cui al documento n. 725/2012 del 12 novembre 2012. Si è provveduto ad utilizzare come riferimento titoli «corporate» di alta qualità aventi un rating AA. Si è poi utilizzata una curva dei tassi che tiene conto della durata media prevista dell'obbligazione a carico della Banca.

La consistenza, calcolata in base alla normativa nazionale, ammonta a € 30,573 milioni. La valutazione attuariale del TFR è stata effettuata a gruppo chiuso. Le simulazioni attuariali sono state eseguite secondo il metodo dei benefici previsti utilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit Credit Method).

Il criterio del credito unitario previsto prevede che i costi da sostenere nell'anno per la costituzione del TFR siano determinati in base alla quota delle prestazioni maturate nel medesimo anno. Secondo il metodo dei benefici maturati, l'obbligazione nei confronti del lavoratore viene determinata sulla base del lavoro già prestato alla data di valutazione.

Nel calcolo attuariale sono state adottate le seguenti assunzioni:

31/12/2024 31/12/2023
Tasso tecnico di attualizzazione 2,93% 3,19%
Tasso annuo di inflazione: 2,00%
- 2025-2027 1,80%
- 2028 1,90%
Tasso annuo di incremento del TFR Perequazione Perequazione

Il tasso tecnico di attualizzazione è stato valorizzato secondo l'indice I–Boxx Corporates Financial EUR AA 7–10 rilevato al 13 dicembre 2024.

Sezione 10 - Fondi per rischi e oneri - voce 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Valori 31/12/2024 31/12/2023
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie
rilasciate
50.167 47.063
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 39.660 48.935
3. Fondi di quiescenza aziendali 164.175 159.187
4. Altri fondi per rischi ed oneri 108.567 83.733
4.1 controversie legali e fiscali 82.617 61.584
4.2 oneri per il personale 24.684 21.191
4.3 altri 1.266 958
Totale 362.569 338.918

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Fondi su altri
impegni e altre
Fondi di Altri fondi per
garanzie rilasciate quiescenza rischi ed oneri Totale
A. Esistenze iniziali 48.935 159.187 83.733 291.855
B. Aumenti 10.503 9.781 52.072 72.356
B.1 Accantonamento dell'esercizio 10.503 1.971 51.221 63.695
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - 766 766
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di
sconto
- 1.996 85 2.081
B.4 Altre variazioni - 5.814 - 5.814
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - -
C. Diminuzioni 19.778 4.793 27.238 51.809
C.1 Utilizzo nell'esercizio - 4.788 24.901 29.689
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di
sconto
- - 274 274
C.3 Altre variazioni 19.778 5 2.063 21.846
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - -
D. Rimanenze finali 39.660 164.175 108.567 312.402

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
Totale
Impegni a erogare fondi 23.540 11.346 1.112 151 36.149
Garanzie finanziarie rilasciate 2.051 1.624 10.343 - 14.018
Totale 25.591 12.970 11.455 151 50.167

10.4 Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate

La voce non presenta requisiti di significatività.

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

10.5.1. Illustrazione delle caratteristiche dei fondi e dei relativi rischi

Il fondo di quiescenza per il personale della Banca è un fondo interno a prestazione definita costituito con la finalità di corrispondere ai dipendenti un trattamento pensionistico aggiuntivo rispetto a quanto corrisposto dalla previdenza pubblica. È alimentato da contributi versati dalla Banca e dai dipendenti calcolati percentualmente rispetto alle retribuzioni degli iscritti e accreditati mensilmente. È configurato come fondo con patrimonio di destinazione ai sensi dell'art. 2117 del codice civile.

La consistenza del fondo viene adeguata tenendo conto del gruppo chiuso di aderenti riferito al 28/04/1993. Tale gruppo chiuso è costituito da 273 dipendenti e 342 pensionati.

La congruità della consistenza del fondo rispetto al valore attuale dell'obbligazione, alla data di riferimento, è stata verificata mediante un calcolo predisposto da un attuario esterno utilizzando ipotesi demografiche distinte per età e sesso e ipotesi tecnico economiche che riflettono l'andamento teorico delle retribuzioni e delle prestazioni. Le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base di un'ipotesi economico–finanziaria dinamica. L'attualizzazione è stata effettuata sulla base del rendimento di primarie obbligazioni.

10.5.2 Variazioni nell'esercizio delle passività (attività) nette a benefici definiti e dei diritti di rimborso

31/12/2024 31/12/2023
Esistenze iniziali 159.187 158.508
Service cost 2.200 1.784
Interest cost 4.214 4.042
Utili/perdite attuariali 1.996 (2.668)
Prestazioni (4.788) (4.744)
Altri accantonamenti 1.366 2.265
Rimanenze finali 164.175 159.187

10.5.3 Altre informazioni sul fair value delle attività a disposizione del piano

Il dettaglio delle attività del fondo di quiescenza è riconducibile alla tabella sotto esposta:

31/12/2024 31/12/2023
Titoli di debito 102.149 101.052
Titoli di capitale 1.676 281
O.I.C.R. obbligazionari 8.400 10.161
O.I.C.R. azionari 10.019 12.175
O.I.C.R. immobiliari 16.966 16.966
Altre attività 24.965 18.552
Totale 164.175 159.187

La consistenza del fondo aumenta di € 4,988 milioni, + 3,13%.

Le prestazioni erogate per trattamenti pensionistici ammontano a € 4,788 milioni rispetto a € 4,744 milioni del 2023. I contributi versati dai dipendenti ammontano a € 0,219 milioni in aumento rispetto all'esercizio precedente (€ 0,199 milioni).

10.5.4 Descrizione delle principali ipotesi attuariali

Nel calcolo attuariale sono state adottate le seguenti assunzioni:

31/12/2024 31/12/2023
3,11% 3,19%
0,25% 0,25%
2,00%
1,80%
1,90%

Per la valorizzazione del tasso medio di attualizzazione è stato preso come riferimento il valore dell'indice I–Boxx Corporates Financial EUR AA 10+ al 11 dicembre 2024.

10.5.5 Informazioni su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari

In conformità a quanto previsto dai principi IAS/IFRS è stata effettuata un'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo. A tale scopo è stato utilizzato come scenario base quello utilizzato per la valutazione e da quello sono stati modificati i due parametri ritenuti più significativi, ovvero il tasso medio annuo di attualizzazione ed il tasso di inflazione. Di seguito i risultati ottenuti.

Analisi di Sensitività

  • variazione +0,25% del tasso di attualizzazione, l'importo della passività decresce per € 3,526 milioni;
  • variazione –0,25% del tasso di attualizzazione, l'importo della passività cresce per € 3,703 milioni;
  • variazione +0,25% del tasso di inflazione, l'importo della passività cresce per € 2,240 milioni;
  • variazione –0,25% del tasso di inflazione, l'importo della passività decresce per € 2,181 milioni.

È stata, inoltre, effettuata una disaggregazione della passività nei prossimi anni; sono quindi state determinate le erogazioni stimate per i successivi cinque esercizi, come riportato nella seguente tabella:

Pagamenti futuri (dati in milioni di euro)

anno 0-1 1-2 2-3 3-4 4-5
Cash flow 4,690 4,599 4,490 4,382 4,255

10.6 Fondi per rischi e oneri - altri fondi

Voci/Valori 31/12/2024 31/12/2023
Fondo controversie legali 82.617 61.584
Fondo oneri personale 24.684 21.191
Altri fondi 1.266 958
Totale 108.567 83.733

Il fondo controversie legali comprende gli accantonamenti effettuati a fronte di contenziosi in corso, di cui € 2,631 milioni a fronte di azioni revocatorie instaurate da curatori fallimentari su posizioni a sofferenze o già spesate a perdite e € 79,986 milioni a fronte di altre controversie che sorgono nello svolgimento dell'attività ordinaria. La durata di tali contenziosi, dati i tempi lunghi della giustizia, è di difficile valutazione. Inoltre, la voce ricomprende anche uno specifico accantonamento a fronte dei rischi collegati ai crediti fiscali acquistati.

Si è ritenuto di procedere all'attualizzazione degli esborsi previsti ipotizzando una durata media calcolata in base ai tempi delle procedure concorsuali, dei giudizi civili ed utilizzando i tassi di mercato al 31 dicembre 2024.

Il fondo controversie legali aumenta di € 21,033 milioni per differenza tra gli accantonamenti di periodo per € 30,755 milioni e rilascio di accantonamenti effettuati negli esercizi precedenti per € 9,722 milioni.

Al 31 dicembre 2024 risultavano pendenti per la Banca circa 125 vertenze, diverse da quelle di tipo fiscale, con un petitum complessivo di circa € 477 milioni. Tale importo comprende l'insieme delle vertenze in essere (petitum) a prescindere dalla stima del rischio di esborso di risorse economiche derivante dalla potenziale soccombenza e, quindi, include anche vertenze con rischio remoto.

Nei paragrafi che seguono sono fornite sintetiche informazioni sulle vertenze considerate rilevanti, principalmente quelle con maggiore petitum, nonché su casistiche considerate di rilievo.

Richieste di «indennizzo» relative ai crediti ceduti nell'ambito delle operazioni di cartolarizzazione denominate «Diana», «Pop NPLs 2020», «Pop NPLs 2021», «Pop NPLs 2022», «Pop NPLs 2023» e «Pop NPLs 2024».

Le società cessionarie hanno il diritto contrattuale di avanzare richieste risarcitorie aventi per oggetto asserite violazioni delle garanzie date dalla Banca sul portafoglio dei crediti ceduti. Per quanto riguarda l'operazione "Diana" risultano pendenti n. 143 richieste per un ammontare potenziale di € 44,06 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di € 9,510 milioni. Per quanto riguarda, invece, l'operazione "Pop NPLS 2020" risultano pendenti n. 42 richieste per un ammontare potenziale di € 5,45 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di € 3,021 milioni, per l'operazione "Pop NPLS 2021" risultano pendenti n. 145 richieste per un ammontare potenziale di € 9,00 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di € 3,851 milioni. Infine, per l'operazione "Pop NPLS 2022" risultano pendenti n. 27 richieste per un ammontare potenziale di € 3,99 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di € 0,766 milioni. Per le operazioni «POP NPLs 2023» e «POP NPLs 2024» al momento non sono pervenute richieste di indennizzo.

Contenziosi in materia di anatocismo e in materia di usura

Per le controversie in materia di anatocismo il petitum è pari a circa € 3,92 milioni, con accantonamenti per € 0,37 milioni, mentre per quelle in materia di usura il petitum è pari a € 3,60 milioni, con accantonamenti per € 2,38 milioni.

Azioni revocatorie promosse nell'ambito di procedure concorsuali

Risultavano pendenti 10 vertenze per un petitum di € 6,499 milioni, con un accantonamento di € 2,631 milioni. Nessuna con richiesta di restituzione di importo particolarmente rilevante.

AMA - Azienda Municipale Ambiente s.p.a.

Nel dicembre del 2020 è stato notificato alla banca l'atto di citazione avanti il Tribunale di Roma, avente per oggetto le richieste di accertamento e dichiarazione della nullità o dell'annullamento dell'operazione in strumenti finanziari denominata "Interest Rate Swap" stipulata il data 30 settembre 2010 e di restituzione di somme indebitamente percepite dalla banca per € 20,67 milioni. Il Tribunale di Roma ha respinto, con sentenza resa in data 23 febbraio 2025 la richiesta di AMA s.p.a. Dalla pubblicazione della sentenza decorrono 6 mesi entro i quali AMA s.p.a. potrà decidere di impugnare la decisione. Il rischio di soccombenza appare "possibile".

Fallimento Interservice s.r.l. in liquidazione

Nel febbraio del 2015 la procedura fallimentare ha citato la Banca avanti il Tribunale di Milano con richiesta di risarcimento del danno provocato alla società dalla condotta illecita del proprio amministratore, quantificato in € 14,65 milioni. Con sentenza pubblicata il 26 maggio 2020 il citato Tribunale ha respinto la domanda di parte attrice, la quale ha però promosso appello. La Corte d'Appello di Milano ha condannato la banca alla restituzione di oltre € 7 milioni. È stato depositato un ricorso di impugnazione in Cassazione e si è in attesa della fissazione dell'udienza di discussione. Il rischio di

soccombenza appare "probabile", sebbene siano pendenti delle trattative per la chiusura a saldo e stralcio di ogni pendenza con la cessionaria che ha rilevato l'intera massa dei crediti dalla procedura di liquidazione giudiziale.

Ginevra s.r.l.

Nel gennaio del 2019 la società e i soci signori Giuliana Piovan e Gianpiero De Luca hanno citato la Banca avanti il Tribunale di Genova con richiesta di risarcimento, quantificato in € 11,40 milioni, per responsabilità contrattuale per mancata concessione di credito, anatocismo e usura. All'udienza del 13 giugno 2023 sono stati assegnati i termini per il deposito di memorie conclusionali. Il Tribunale di Genova si è pronunciato a favore della Banca. I soccombenti hanno impugnato la decisione e la Banca si è costituita in giudizio richiedendo il rigetto dalla domanda di appello. La causa verrà chiamata per la rimessione in decisione alla prossima udienza fissata il 4 giugno 2025. Il rischio di soccombenza appare "possibile".

Società Italiana per le Condotte d'Acqua s.p.a.

Nel dicembre del 2022 è stato notificato un atto di citazione avente per oggetto il presunto danno derivato arrecato, in concorso con altri soggetti e intermediari finanziari, alla società dalla Banca per aver concesso credito nonostante l'asserito stato di crisi conclamata e la mancanza di concrete prospettive di superamento della crisi stessa. L'importo della domanda, richiesta in solido con altri istituti di credito, è pari a € 389 milioni. La Banca si è costituita respingendo l'addebito perché infondato e privo di supporto probatorio. Si segnala la fissazione della prima udienza al 24 febbraio 2025, nella quale il giudice ha disposto un ulteriore rinvio al 1° luglio 2025. Il rischio di soccombenza appare "possibile".

Il fondo oneri per il personale ricomprende principalmente accantonamenti per retribuzioni differite da corrispondere al personale e per la rilevazione degli oneri connessi al premio di fedeltà per i dipendenti. Aumenta di € 3,493 milioni, +16,48%.

Il fondo di beneficenza è pari a € 1,265 milioni ed è costituito da utili netti a seguito di delibera assembleare.

Sezione 12 - Patrimonio dell'impresa - voci 110, 130, 140, 150, 160, 170 e 180

12.1 «Capitale» e «Azioni proprie»: composizione

Il capitale sociale, invariato rispetto all'esercizio precedente, è interamente sottoscritto e versato, è pari a € 1.360,157 milioni ed è costituito da n. 453.385.777 azioni prive di valore nominale. Tutte le azioni in circolazione hanno godimento regolare 1° gennaio 2024.

Alla data di chiusura dell'esercizio la banca aveva in portafoglio azioni di propria emissione per un valore di carico di € 24,955 milioni.

12.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 453.385.777 -
- interamente liberate 453.385.777 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) (3.632.633) -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 449.753.144 -
B. Aumenti 35.418 -
B.1 Nuove emissioni - -
- a pagamento: - -
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito: - -
- a favore dei dipendenti - -
- a favore degli amministratori - -
- altre - -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre variazioni 35.418 -
C. Diminuzioni - -
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie - -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 449.788.562 -
D.1 Azioni proprie (+) 3.597.215 -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 453.385.777 -
- interamente liberate 453.385.777 -
- non interamente liberate - -

12.3 Capitale: altre informazioni

Sovrapprezzi di emissione

Ammonta a € 78,934 milioni in lieve contrazione per effetto dell'imputazione delle differenze negative tra il prezzo di scarico e il corrispondente valore di libro delle azioni alienate.

12.4 Riserve di utili: altre informazioni

Si riporta qui di seguito il Prospetto della distribuibilità e disponibilità del patrimonio netto ai sensi dell'art. 2427 comma 1 n.7–bis del codice civile.

Utili negli ultimi 3
esercizi
Voci 31/12/2024 Possibilità di
utilizzazione*
Quota
Disponibile
Copertura
perdite
Altri utilizzi
Capitale 1.360.157 - - -
Sovrapprezzi di emissione 78.934 A,B,C (3) 78.934 - -
Azioni proprie (24.955) - - - -
Strumenti di capitale - - - - -
Riserve: 1.505.637
Riserva Legale 573.659 B 573.659 - -
Riserva Statutaria ante trasformazione S.p.A. 590.411 A,B,C 590.411 - -
Riserva Straordinaria 95.404 A,B,C 95.404
Riserva per azioni proprie 30.000 - - - -
Riserva disponibile ex art. 6 D.Lgs. 38/2005 20.554 A,B,C 20.554 - -
Riserva indisponibile ex art. 6 D.Lgs. 38/2005 68.217 B (1) 68.217 - -
Riserve da First Time Adoption IAS/IFRS (63.530) - - - -
Riserva ex Art. 13 D.Lgs. n. 124/93 142 A,B 142 - -
Riserva per imposta extra profitti Banche L. 9/10/2023 n.136 107.060 (4) - - -
Altre riserve 83.720 A,B,C 83.720 - -
Riserve da valutazione: 34.031
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
58.627 (2) - - -
Perdite attuariali relative a piani previdenziali a benefici definiti (35.134) - - - -
Riserve da rivalutazione per adozione FV su immobili IAS 40 10.538 (2) - - -
TOTALE 2.953.804 - - - -
Utile (perdita) d'esercizio 510.517 - - - -
Totale Patrimonio 3.464.321 - - - -

Note:

(*) A: per aumento di capitale; B: per copertura di perdite; C: per distribuzione ai Soci.

(1) La riserva può essere utilizzata per la copertura delle perdite di esercizio solo dopo aver utilizzato le riserve di utili disponibili e la riserva legale come stabilito dall'art. 6 D.Lgs. N. 38/05. In tale caso essa è reintegrata accantonando gli utili degli esercizi successivi.

(2) Le riserve sono soggette a vincolo di indisponibilità ai sensi dell'art. 6 comma 1 lettera b) del D.Lgs. N. 38/2005

(3) La riserva "sovrapprezzi di emissione" può essere distribuita per l'intero ammontare solo se la riserva legale abbia raggiunto il quinto del capitale sociale (art. 2431 c.c.).

(4) Riserva in sospensione di imposta accantonata in alternativa al versamento dell'imposta straordinaria 2023 a seguito dell''introduzione articolo 26 del decreto-legge 10 agosto 2023, n.104, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 ottobre 2023, n.136. La riserva è vincolata in sospensione di imposta ai sensi del D.L. 104/2023 convertito con modifiche dalla Legge 136/2023. In caso di distribuzione della riserva (anche parziale) ai soci, l'intera imposta deve essere versata.

Le riserve di utili le cui finalità sono sostanzialmente quelle di contribuire all'adeguatezza patrimoniale della Banca rispetto all'operatività attuale e prospettica ammontano a € 1.505,637 milioni, + 10,37% sul dato dell'esercizio precedente.

12.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Non sono stati emessi strumenti di capitale diversi dal capitale e dalle riserve come definiti dallo IAS 32.

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota integrativa - Parte B

Altre informazioni

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate (diversi da quelli designati al fair value)

Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate Totale Totale
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
31/12/2024 31/12/2023
1. Impegni a erogare fondi 16.691.296 1.830.352 109.139 8.397 18.639.184 17.673.841
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche 863.181 46.250 - - 909.431 627.169
c) Banche 358.842 5.000 - - 363.842 1.413.602
d) Altre società finanziarie 2.492.307 41 102 - 2.492.450 1.833.520
e) Società non finanziarie 10.757.811 1.663.707 102.436 8.164 12.532.118 11.496.251
f) Famiglie 2.219.155 115.354 6.601 233 2.341.343 2.303.299
2. Garanzie finanziarie rilasciate 2.330.419 62.164 13.807 - 2.406.390 1.762.326
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche 10.523 2 - - 10.525 2.240
c) Banche 304.863 436 - - 305.299 302.721
d) Altre società finanziarie 1.446.291 31 121 - 1.446.443 892.003
e) Società non finanziarie 527.811 54.692 13.251 - 595.754 513.335
f) Famiglie 40.931 7.003 435 - 48.369 52.027

2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

Valore nominale
Totale Totale
31/12/2024 31/12/2023
Altre garanzie rilasciate 4.542.188 4.344.820
di cui: deteriorati 94.699 73.392
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 132.608 94.411
c) Banche 279.317 215.542
d) Altre società finanziarie 19.200 43.183
e) Società non finanziarie 3.922.494 3.788.967
f) Famiglie 188.569 202.717
Altri impegni 4.804.903 4.180.199
di cui: deteriorati 26.918 27.662
a) Banche Centrali - 50.000
b) Amministrazioni pubbliche 32.724 70.858
c) Banche 450.040 423.900
d) Altre società finanziarie 59.355 53.591
e) Società non finanziarie 4.167.483 3.493.058
f) Famiglie 95.301 88.792

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli 31/12/2024 31/12/2023
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 42.864 103.070
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.277.801 1.268.168
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 5.805.572 12.332.150
4. Attività materiali - -
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -

Per le attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e quelle valutate al costo ammortizzato trattasi di titoli ceduti a clientela a fronte di operazioni di pronti contro termine e a garanzia dell'operatività della controllata elvetica.

Inoltre tra le attività valutate al costo ammortizzato sono compresi finanziamenti posti a garanzia di provvista fornita dalla Banca Centrale (crediti ABACO).

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

2. non regolate
2. Gestioni individuale di portafogli
-
1.600.705
3. Custodia e amministrazione di titoli 79.464.671
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le
gestioni di portafogli)
5.259.446
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -
2. altri titoli 5.259.446
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 27.618.780
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 1.983.540
2. altri titoli 25.635.240
c) titoli di terzi depositati presso terzi 30.879.659
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 15.706.786
4. Altre operazioni 12.089.600

Nota integrativa - Parte B

5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi– quadro di compensazione o ad accordi similari

Forme tecniche Ammontare Ammontare
netto delle
attività
Ammontari correlati non
oggetto di compensazione in
bilancio
Ammontare
netto (f=c-d
e)
Ammontare
netto
Ammontare
lordo delle
attività
finanziarie (a)
delle passività
finanziarie
compensato in
bilancio (b)
finanziarie
riportato in
bilancio (c=a
b)
Strumenti
finanziari (d)
Depositi di
contante
ricevuti in
garanzia (e)
31/12/2024 31/12/2023
1. Derivati 9.293 - 9.293 5.358 3.658 277 107
2. Pronti contro termine - - - - - - -
3. Prestito titoli - - - - - - -
4. Altre - - - - - - -
Totale 31/12/2024 9.293 - 9.293 5.358 3.658 277 -
Totale 31/12/2023 10.289 - 10.289 5.005 5.177 - 107

Il principio IFRS 7 richiede di fornire specifica informativa degli strumenti finanziari che sono compensati o compensabili nello stato patrimoniale ai sensi dello IAS 32, in quanto regolati da accordi quadro di compensazione o accordi simili.

Al 31 dicembre 2024, non sono presenti accordi di netting per i quali si debba procedere alla compensazione dei saldi nello stato patrimoniale ai sensi dello IAS 32.

Per quanto riguarda gli strumenti potenzialmente compensabili nelle tabelle sotto riportate sono indicati strumenti finanziari derivati regolati da «ISDA Master Agreement». Infatti, con talune controparti, sono stati stipulati accordi di Credit Support Annex (CSA) attraverso i quali le parti si impegnano a dare e prendere assets a garanzia (nel caso della Banca trattasi di giacenze di contanti in euro), che vengono rideterminati periodicamente in funzione dell'andamento del fair value dei derivati sottostanti.

I derivati oggetto di accordi della specie e qui rappresentati sono valutati al fair value.

6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi– quadro di compensazione o ad accordi similari

Ammontare Ammontare
netto delle
passività
Ammontari correlati non
oggetto di compensazione in
bilancio
Ammontare
netto (f=c-d
e)
Ammontare
netto
Ammontare delle attività finanziarie Depositi di 31/12/2024 31/12/2023
lordo delle finanziarie riportato in contante
passività compensato in bilancio (c=a Strumenti posti a
Forme tecniche finanziarie (a) bilancio (b) b) finanziari (d) garanzia (e)
1. Derivati 8.295 - 8.295 5.358 1.010 1.927 149
2. Pronti contro termine 4.042.255 - 4.042.255 4.042.255 - - -
3. Prestito titoli - - - - - - -
4. Altri - - - - - - -
Totale 31/12/2024 4.050.550 - 4.050.550 4.047.613 1.010 1.927 -
Totale 31/12/2023 3.492.206 - 3.492.206 3.486.922 5.135 - 149

Le operazioni di pronti contro termine indicate sono oggetto ad accordi di compensazione regolati da contratti di Global Master Repurchase Agreement (GMRA). Gli importi lordi (a) indicati nella tabella relativi alle operazioni di «Pronti contro termine» sono contabilizzati nelle voci 10 a) «Debiti verso Banche» e 10 b) «Debiti verso Clientela»; i relativi strumenti finanziari correlati (d) sono rappresentati dal valore dei titoli oggetto delle operazioni stesse.

PARTE C - Informazioni sul conto economico

Sezione 1 – Interessi – voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre
operazioni
31/12/2024 31/12/2023
1. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico:
6.208 10.895 - 17.103 15.798
1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2.862 - - 2.862 109
1.2 Attività finanziarie designate al fair value - - - - -
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
3.346 10.895 - 14.241 15.689
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
90.982 - - 90.982 74.100
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato:
278.779 1.468.812 - 1.747.591 1.510.761
3.1 Crediti verso banche 31.725 220.805 - 252.530 232.653
3.2 Crediti verso clientela 247.054 1.248.007 - 1.495.061 1.278.108
4. Derivati di copertura - - 431 431 274
5. Altre attività - - 115.725 115.725 74.711
6. Passività finanziarie - - - 10 60
Totale 375.969 1.479.707 116.156 1.971.842 1.675.704
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired - 48.151 - 48.151 46.387
di cui: interessi attivi su leasing finanziario - - - - -

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

Gli interessi attivi evidenziano un incremento, +17,67 % passando da € 1.675,704 milioni a € 1.971,842 milioni. L'aumento è da ricondursi principalmente al rialzo dei tassi di interesse che hanno interessato sia finanziamenti che i proventi del portafoglio titoli. I proventi sui crediti d'imposta acquistati sono stati pari a € 115,725 milioni rispetto a € 74,711 milioni del 2023.

1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

Voci 31/12/2024 31/12/2023
Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 49.095 50.483

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa – Parte C

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
31/12/2024 31/12/2023
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (768.414) (191.099) - (959.513) (828.528)
1.1 Debiti verso banche centrali (102.384) - - (102.384) (220.351)
1.2 Debiti verso banche (128.841) - - (128.841) (114.126)
1.3 Debiti verso clientela (537.189) - - (537.189) (373.570)
1.4 Titoli in circolazione - (191.099) - (191.099) (120.481)
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - -
4. Altre passività e fondi - - - - -
5. Derivati di copertura - - (4) (4) (131)
6. Attività finanziarie - - - (74) (156)
Totale (768.414) (191.099) (4) (959.591) (828.815)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing (3.224) - - (3.224) (3.316)

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

Gli interessi passivi passano da € 828,815 milioni a € 959,591 milioni, +15,78% con un aumento di € 130,776 milioni. L'incremento è conseguente all'aumento dei tassi ed ha interessato sia il costo della raccolta da clientela nelle varie forme di raccolta a breve sia le emissioni obbligazionarie. In diminuzione gli interessi maturati sulle operazioni di rifinanziamento T-LTRO (circa € 102 milioni al 31 dicembre 2024 rispetto a € 220 milioni a dicembre 2023) a seguito dei rimborsi effettuati nell'esercizio.

1.4.1 Interessi passivi su passività finanziarie in valuta

Voci 31/12/2024 31/12/2023
Interessi passivi su passività finanziarie in valuta (25.776) (21.499)

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

Voci 31/12/2024 31/12/2023
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 431 274
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (4) (131)
C. Saldo (A-B) 427 143

Sezione 2 – Commissioni – voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori 31/12/2024 31/12/2023
a) Strumenti finanziari 76.653 66.818
1. Collocamento titoli 48.012 39.917
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile - -
1.2 Senza impegno irrevocabile 48.012 39.917
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei
clienti
16.021 15.450
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 16.021 15.450
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti - -
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari 12.620 11.451
di cui: negoziazione per conto proprio 107 191
di cui: gestione di portafogli individuali 12.513 11.260
b) Corporate Finance - -
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni - -
2. Servizi di tesoreria - -
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance - -
c) Attività di consulenza in materia di investimenti - -
d) Compensazione e regolamento - -
e) Custodia e amministrazione 9.037 8.649
1. Banca depositaria 6.314 6.146
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 2.723 2.503
f) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive - -
g) Attività fiduciaria - -
h) Servizi di pagamento 150.555 141.068
1. Conti correnti 44.914 42.866
2. Carte di credito 18.470 16.081
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 17.484 19.047
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 57.295 51.038
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento 12.392 12.036
i) Distribuzione di servizi di terzi 38.111 32.047
1. Gestioni di portafogli collettive - -
2. Prodotti assicurativi 32.013 26.824
3. Altri prodotti 6.098 5.223
di cui: gestioni di portafogli individuali - -
j) Finanza strutturata - -
k) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
l) Impegni a erogare fondi - -
m) Garanzie finanziarie rilasciate 40.546 37.166
di cui: derivati su crediti - -
n) Operazioni di finanziamento 49.902 54.042
di cui: per operazioni di factoring - -
o) Negoziazione di valute - -
p) Merci - -
q) Altre commissioni attive 23.108 22.555
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione - -
Totale 387.912 362.345

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa – Parte C

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

Canali/Valori 31/12/2024 31/12/2023
a) presso propri sportelli: 98.636 83.224
1. gestioni di portafogli 12.513 11.260
2. collocamento di titoli 48.012 39.917
3. servizi e prodotti di terzi 38.111 32.047
b) offerta fuori sede: - -
1. gestioni di portafogli - -
2. collocamento di titoli - -
3. servizi e prodotti di terzi - -
c) altri canali distributivi: - -
1. gestioni di portafogli - -
2. collocamento di titoli - -
3. servizi e prodotti di terzi - -

2.3 Commissioni passive: composizione

Tipologia di servizi/valori 31/12/2024 31/12/2023
a) Strumenti finanziari (1.462) (1.447)
di cui: negoziazione di strumenti finanziari (1.462) (1.447)
di cui: collocamento di strumenti finanziari - -
di cui: gestione di portafogli individuali - -
- Proprie - -
- Delegate a terzi - -
b) Compensazione e regolamento - -
c) Custodia e amministrazione (3.635) (3.115)
d) Servizi di incasso e pagamento (4.602) (4.855)
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento (2.276) (2.455)
e) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
f) Impegni a ricevere fondi - -
g) Garanzie finanziarie ricevute (4.637) (5.188)
di cui: derivati su crediti - -
h) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -
i) Negoziazione di valute - -
j) Altre commissioni passive (1.846) (1.859)
Totale (16.182) (16.464)

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili – voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

31/12/2024 31/12/2023
Voci/Proventi Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie di negoziazione 1.017 224 1.296 209
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
- 3.335 - 3.286
C. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
3.689 - 3.824 -
D. Partecipazioni 55.441 - 35.455 -
Totale 60.147 3.559 40.575 3.495

I dividendi su partecipazioni sono stati corrisposti per € 22,100 milioni da Factorit spa, € 4,211 milioni da BPS (SUISSE) SA, per € 8,910 milioni da Arca Vita spa, per € 18,746 milioni da Arca Holding spa, per € 1,423 milioni da Unione Fiduciaria spa, per € 0,050 milioni da Rajna Immobiliare srl.

Sezione 4 – Risultato netto delle attività di negoziazione – voce 80

4.1 Risultato netto delle attività di negoziazione: composizione

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 12.283 42.722 (4.559) (5.943) 44.503
1.1 Titoli di debito - 1.136 - - 1.136
1.2 Titoli di capitale 1.017 3.370 (3.797) (285) 305
1.3 Quote di O.I.C.R. 6.257 6.200 (622) (14) 11.821
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre 5.009 32.016 (140) (5.644) 31.241
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3. Attività e passività finanziarie: differenze di
cambio
- - - - 2.982
4. Strumenti derivati 2.201 11.283 (3.595) (12.234) (2.100)
4.1 Derivati finanziari: 2.201 11.283 (3.595) (12.234) (2.100)
- Su titoli di debito e tassi di interesse 1.798 5.091 (3.076) (4.639) (826)
- Su titoli di capitale e indici azionari 68 - (183) (1.506) (1.621)
- Su valute e oro - - - - 245
- Altri 335 6.192 (336) (6.089) 102
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair
value option
- - - - -
Totale 14.484 54.005 (8.154) (18.177) 45.385

Il risultato netto dell'attività di negoziazione è positivo per € 45,385 milioni rispetto a un risultato positivo per € 48,646 milioni dell'esercizio precedente. Registra utili complessivi da negoziazione per € 10,407 milioni rispetto a € 16,299 milioni; il risultato netto su attività finanziarie altre per € 31,241 milioni è costituito principalmente dall'utile su cambi. Lo sbilancio tra plusvalenze e minusvalenze su titoli e quote di OICR è positivo per € 2,855 milioni. Il risultato dell'attività su derivati è negativo per € 2,100 milioni. Sono positive ed in aumento, le differenze di cambio, pari a € 2,982 milioni, rispetto a quelle nel 2023 pari a € 0,087 milioni.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa – Parte C

Sezione 5 – Risultato netto dell'attività di copertura – voce 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori 31/12/2024 31/12/2023
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value - -
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 364 1.973
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 364 1.973
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (367) (2.028)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - -
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (367) (2.028)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) (3) (55)
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette - -

Sezione 6 – Utili (perdite) da cessione/riacquisto – voce 100

6.1 Utili (perdite) da cessione/riacquisto: composizione

31/12/2024 31/12/2023
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto
A. Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 17.094 (6.415) 10.679 8.596 (953) 7.643
1.1 Crediti verso banche - - - 167 - 167
1.2 Crediti verso clientela 17.094 (6.415) 10.679 8.429 (953) 7.476
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
9.057 (5.845) 3.212 2.479 (3.644) (1.165)
2.1 Titoli di debito 9.057 (873) 8.184 2.479 - 2.479
2.2 Finanziamenti - (4.972) (4.972) - (3.644) (3.644)
Totale attività (A) 26.151 (12.260) 13.891 11.075 (4.597) 6.478
B. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione 678 (1) 677 106 (19) 87
Totale passività (B) 678 (1) 677 106 (19) 87

Le perdite esposte alla riga «1.2 Crediti verso clientela», complessivamente pari a € 6,415 milioni, si riferiscono agli effetti delle azioni di derisking effettuate nel corso dell'esercizio 2024 e alla cessione dei titoli di Stato italiani. Gli utili esposti alla riga «1.2 Crediti verso clientela» si riferiscono per circa € 11 milioni alle azioni di derisking effettuate nel corso dell'esercizio 2024, comprese quelle relative alla cessione di crediti a favore di fondi di investimento, con contestuale sottoscrizione di quote degli stessi, che hanno comportato complessivamente la rilevazione di utili da cessione per circa € 7 milioni. Per ulteriori dettagli si fa rinvio alla parte E della presente nota integrativa sezione «E. Operazioni di cessione» sottoparagrafo «C. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente».

Sezione 7 – Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – voce 110

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Operazioni/Componenti reddituali
1. Attività finanziarie
Plusvalenze (A)
13.965
Utili da realizzo
(B)
963
Minusvalenze
(C)
(25.433)
Perdite da
realizzo (D)
(69)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
(10.574)
1.1 Titoli di debito 855 742 (2.265) - (668)
1.2 Titoli di capitale - - - - -
1.3 Quote di O.I.C.R. 3.930 221 (4.503) (69) (421)
1.4 Finanziamenti 9.180 - (18.665) - (9.485)
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di
cambio
- - - - -
Totale 13.965 963 (25.433) (69) (10.574)

Le plusvalenze, le minusvalenze, gli utili da realizzi contabilizzati riguardano quote di OICR e titoli di Stato italiani. La voce comprende anche il risultato delle variazioni di fair value dei finanziamenti che non hanno superato il test SPPI.

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

Rettifiche di valore (1)
Terzo stadio Impaired acquisite o originate
'Operazioni/Componenti reddituali
A. Crediti verso banche
Primo stadio
(1.823)
Secondo stadio
(60)
Write-off
-
Altre
-
Write-off
-
Altre
-
- Finanziamenti (1.442) (52) - - - -
- Titoli di debito (381) (8) - - - -
B. Crediti verso clientela (39.853) (143.958) (19.744) (257.934) (2.350) (24.173)
- Finanziamenti (38.798) (143.912) (19.744) (257.934) (2.350) (24.173)
- Titoli di debito (1.055) (46) - - - -
Totale (41.676) (144.018) (19.744) (257.934) (2.350) (24.173)
Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite
o originate
31/12/2024 31/12/2023
A. Crediti verso banche 3.331 62 - - 1.510 (2.101)
- Finanziamenti 1.876 62 - - 444 (796)
- Titoli di debito 1.455 - - - 1.066 (1.305)
B. Crediti verso clientela 100.212 41.968 138.661 15.382 (191.789) (185.541)
- Finanziamenti 96.259 41.968 138.661 15.382 (194.641) (188.506)
- Titoli di debito 3.953 - - - 2.852 2.965
Totale 103.543 42.030 138.661 15.382 (190.279) (187.642)

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Rettifiche di valore (1)
Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Operazioni/Componenti reddituali Primo stadio Secondo stadio Write-off Altre Write-off Altre
A. Titoli di debito (454) (17) - - -
-
B. Finanziamenti - - - - -
-
- Verso clientela - - - - -
-
- Verso banche - - - - -
-
Totale (454) (17) - - -
-
Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
31/12/2024 31/12/2023
A. Titoli di debito 613 4 - - 146 347
B. Finanziamenti - - - - - -
- Verso clientela - - - - - -
- Verso banche - - - - - -
Totale 613 4 - - 146 347

Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – voce 140

Le perdite da modifiche contrattuali senza cancellazione ammontano a € 3,997 milioni, rispetto all'utile nell'esercizio precedente che ammontava a € 6,550 milioni.

La voce accoglie l'impatto economico delle modifiche contrattuali che non si qualificano per la derecognition delle attività finanziarie e che, di conseguenza, comportano una variazione del relativo costo ammortizzato sulla base dell'attualizzazione dei nuovi flussi contrattuali al tasso interno di rendimento originario.

Il valore complessivo deriva da perdite da modifica per € 8,123 milioni e utili da modifica per € 4,126 milioni.

Sezione 10 – Spese amministrative – voce 160

10.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Valori 31/12/2024 31/12/2023
1) Personale dipendente (242.150) (224.826)
a) salari e stipendi (146.179) (136.189)
b) oneri sociali (40.630) (38.189)
c) indennità di fine rapporto - -
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (10.759) (10.726)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: (9.923) (9.671)
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti (9.923) (9.671)
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (4.344) (3.801)
- a contribuzione definita (4.344) (3.801)
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (1.330) (1.205)
i) altri benefici a favore dei dipendenti (28.985) (25.045)
2) Altro personale in attività (719) (552)
3) Amministratori e sindaci (3.460) (2.902)
4) Personale collocato a riposo - -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 967 926
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società (1.612) (1.188)
Totale (246.974) (228.541)

10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

31/12/2024 31/12/2023
1) Personale dipendente 3.080 2.956
a) dirigenti 29 28
b) quadri direttivi 697 643
c) restante personale dipendente 2.354 2.285
2) Altro personale 10 9
Totale 3.090 2.965
31/12/2024 31/12/2023
- Numero puntuale dei dipendenti 3.153 3.033
- Altro personale 11 10

10.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita: totale costi

Componenti reddituali/Valori 31/12/2024 31/12/2023
Service cost 2.200 1.784
Interest cost 4.214 4.042
Contributi dipendenti (220) (199)
Riduzioni e pagamenti 3.729 4.044
Totale costi c/economico (A) 9.923 9.671
Rendimento attività a servizi del fondo (B) 7.108 7.226
Onere complessivo (A-B) 2.815 2.445

I costi sono stati contabilizzati tra gli oneri del personale.

Le informazioni concernenti l'ammontare delle obbligazioni contratte, le variazioni nell'esercizio delle stesse, le attività a servizio del fondo e le principali ipotesi attuariali sono fornite nelle tabelle della parte B Sezione 10.5 della nota integrativa. L'onere per la Banca è dato dai contributi che la stessa è tenuta a versare al fondo. Inoltre, è stato effettuato un ulteriore accantonamento per € 7,108 milioni, pari al rendimento delle attività a servizio del Fondo che viene a sua volta contabilizzato nella voce «altri proventi di gestione». Una variazione positiva di € 1,996 milioni, corrispondente all'utile attuariale, è stata contabilizzata in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 19, in contropartita di patrimonio netto come evidenziato nel prospetto della redditività complessiva.

10.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

La voce comprende essenzialmente i costi per oneri e remunerazioni del personale allocati ad uno specifico fondo, e riferiti a buoni mensa, borse di studio, oneri assicurativi, rimborsi spese, spese di addestramento e provvidenze varie.

10.5 Altre spese amministrative: composizione

Tipologia servizi/Valori 31/12/2024 31/12/2023
Telefoniche, postali, per trasmissione dati (11.996) (12.045)
Manutenzione su immobilizzazioni materiali (9.629) (8.765)
Fitti passivi su immobili (150) (192)
Vigilanza (5.584) (4.582)
Trasporti (1.853) (1.628)
Compensi a professionisti (51.738) (47.703)
Fornitura materiale uso ufficio (1.746) (1.690)
Energia elettrica, riscaldamento e acqua (7.262) (10.808)
Pubblicità e rappresentanza (3.085) (2.518)
Legali (8.960) (9.317)
Premi assicurativi (1.616) (1.579)
Informazioni e visure (10.614) (9.626)
Imposte indirette e tasse (70.623) (63.169)
Noleggio e manutenzione hardware e software (29.634) (23.803)
Registrazione dati presso terzi (2.587) (2.504)
Pulizia (6.025) (6.015)
Associative (2.024) (1.973)
Servizi resi da terzi (5.593) (5.892)
Attività in outsourcing (39.540) (25.724)
Oneri pluriennali (916) (828)
Beni e servizi destinati ai dipendenti (1.291) (1.105)
Contributi a fondi di risoluzione e di garanzia (21.293) (38.854)
Altre (7.771) (7.682)
Totale (301.530) (288.002)

Sezione 11 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – voce 170

11.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

La voce è negativa per € 3,104 milioni costituiti dallo sbilancio tra accantonamenti dell'esercizio e delle riattribuzioni.

11.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni e altre garanzie finanziarie rilasciate: composizione

La voce è positiva per € 9,275 milioni costituiti dallo sbilancio tra accantonamenti dell'esercizio e di riattribuzioni.

11.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

La voce è valorizzata per € 28,419 milioni costituiti dallo sbilancio tra accantonamenti dell'esercizio per € 30,755 milioni al fondo controversie legali e delle riattribuzioni per € 2,336 milioni.

Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – voce 180

12.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Rettifiche di valore per Risultato netto (a+b
Attività/Componente reddituali Ammortamento (a) deterioramento (b) Riprese di valore (c) c)
A. Attività materiali
1. Ad uso funzionale (35.638) - -
(35.638)
- Di proprietà (14.251) - -
(14.251)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing (21.387) - -
(21.387)
2. Detenute a scopo di investimento - - -
-
- Di proprietà - - -
-
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - -
-
3. Rimanenze - - -
-
Totale (35.638) - -
(35.638)

Sezione 13 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – voce 190

13.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

Attività/Componente reddituale
A. Attività immateriali
Ammortamento (a) Rettifiche di valore per
deterioramento (b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a+b-c)
di cui: software (16.294) - - (16.294)
A.1 Di proprietà (16.294) - - (16.294)
- Generate internamente dall'azienda - - - -
- Altre (16.294) - - (16.294)
A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - -
B. Attività possedute per la vendita - - - -
Totale (16.294) - - (16.294)

Le rettifiche di valore riguardano attività immateriali con vita utile definita costituite da diritti di utilizzo di programmi software. Nell'esercizio non si sono rilevate perdite per riduzioni significative di valore per le attività immateriali. Pertanto, non viene fornita l'informativa prevista dallo IAS 36 paragrafi 130 lettere a) c) d) f) g) e 131.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa – Parte C

Sezione 14 – Altri oneri e proventi di gestione – voce 200

La voce ammonta a € 82,826 milioni ed è data dalla differenza tra € 86,596 milioni di altri proventi di gestione ed € 3,770 milioni di altri oneri di gestione.

14.1 Altri oneri di gestione: composizione

31/12/2024 31/12/2023
Sopravvenienze passive (3.337) (2.867)
Altri (433) (459)
Totale (3.770) (3.326)

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

31/12/2024 31/12/2023
Recupero spese su depositi e conti correnti passivi 852 1.003
Fitti attivi su immobili 1.465 1.329
Recupero di imposte 65.197 56.978
Proventi finanziari fondo quiescenza 7.108 7.226
Sopravvenienze attive - altre 1.336 2.615
Altri 10.638 10.582
Totale 86.596 79.733

Nella sottovoce altri sono compresi € 1,374 milioni relativi alla commissione di istruttoria veloce (CIV) allocata in conformità alla sua natura di recupero di costi sostenuti.

Nella sottovoce fitti attivi su immobili sono compresi € 0,698 milioni relativi a proventi dei sub–leasing di attività riferite a diritti di utilizzo.

Sezione 15 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – voce 220

15.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione

Componente reddituale/Valori 31/12/2024 31/12/2023
-
A. Proventi 462
1. Rivalutazioni 462 -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri (13.665) (502)
1. Svalutazioni - -
2. Rettifiche di valore da deterioramento (13.665) (502)
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto (13.203) (502)

Le rettifiche di valore da deterioramento si riferiscono alla svalutazione della controllata Pirovano Stelvio spa per € 0,625 milioni e della controllata Rent2Go srl per € 13,040 milioni.

Sezione 16 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali – voce 230

16.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) o al valore di presumibile realizzo delle attività materiali e immateriali: composizione

Nel corso dell'esercizio 2024 non vi sono state variazioni a seguito della valutazione al fair value delle "attività materiali detenute a scopo di investimento" (€ 0,038 milioni era il saldo negativo dello scorso esercizio).

Sezione 18 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – voce 250

18.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione

Componente reddituale/Valori 31/12/2024 31/12/2023
A. Immobili - -
- Utili da cessione - -
- Perdite da cessione - -
B. Altre attività 55 27
- Utili da cessione 55 27
- Perdite da cessione - -
Risultato netto 55 27

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa – Parte C

Sezione 19 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – voce 270

19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/Valori 31/12/2024 31/12/2023
1. Imposte correnti (-) (185.100) (126.900)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) - -
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti
d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+)
- -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (54.311) (48.361)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) - 410
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (239.411) (174.851)

Il tax rate inteso come rapporto tra le imposte contabilizzate e l'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte si attesta al 31,92%.

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Utile al lordo delle imposte 749.928
IRES
Tasso teorico e imposta teorica 206.230
Dividendi (-) (15.448)
Utili/perdite su cessioni di partecipazioni (PEX) (+/-) (127)
Minusvalenze da valutazione su partecipazioni 3.758
Deducibilità Irap 10% e costo del lavoro (-) (427)
Maxi ammortamento (70)
Altre variazioni (+/-) 888
TOTALE IRES 194.804
IRAP
Tasso teorico e imposta teorica 41.771
Dividendi (1.675)
Rettifiche di valore nette (91)
Spese personale 1.629
Spese amministrative 1.789
Ammortamento beni materiali/immateriali 289
Altri oneri/proventi di gestione 3.650
Utili (perdite) delle partecipazioni 735
Altre poste (3.490)
TOTALE IRAP 44.607
TOTALE IMPOSTE 239.411

Le imposte sono calcolate nella misura del 27,50% per l'IRES e del 5,57% per l'IRAP.

Sezione 22 – Utile per azione

Si rinvia all'esposizione presente nell'analoga sezione della nota integrativa consolidata.

PARTE D - Redditività complessiva

Prospetto analitico della redditività complessiva

Voci 31/12/2024 31/12/2023
10. Utile (Perdita) d'esercizio 510.517 392.766
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico (993) (583)
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: (315) (8.980)
a) variazione di fair value (263) (8.603)
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (52) (377)
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito
creditizio):
- -
a) variazione del fair value - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - -
40. Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: - -
a) variazione di fair value (strumento coperto) - -
b) variazione di fair value (strumento di copertura) - -
50. Attività materiali 90 -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti (1.066) 4.672
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - -
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 298 3.725
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 27.228 38.466
110. Copertura di investimenti esteri: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
120. Differenze di cambio: - -
a) variazioni di valore - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
130. Copertura dei flussi finanziari: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
di cui: risultato delle posizioni nette - -
140. Strumenti di copertura (elementi non designati): - -
a) variazioni di valore - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: 41.092 57.644
a) variazioni di fair value 39.347 57.903
b) rigiro a conto economico 1.745 (259)
- rettifiche per rischio di credito (146) (347)
- utili/perdite da realizzo 1.891 88
c) altre variazioni - -
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
- rettifiche da deterioramento - -
- utili/perdite da realizzo - -
c) altre variazioni - -
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico (13.864) (19.178)
190. Totale altre componenti reddituali 26.235 37.883
200. Redditività complessiva (Voce 10 + 190) 536.752 430.649

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa - Parte E

PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Le informazioni previste nella presente parte possono basarsi su dati gestionali interni e, pertanto, possono non coincidere con quelli riportati nelle parti B e C della presente nota integrativa, fatta eccezione ove sia specificatamente richiesta l'indicazione del valore di bilancio.

L'informativa al pubblico ai sensi del Regolamento (UE) n. 575/2013, Parte Otto e Parte Dieci, Titolo I, Capo 3, è diffusa, entro i termini previsti, sul sito internet istituzionale della Banca, nella sezione «Investor relations» (https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/).

Premessa

L'attività di gestione e controllo dei rischi è finalizzata a garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore, a salvaguardare la solidità finanziaria e la reputazione della Banca e a consentire una trasparente rappresentazione della rischiosità assunta. In particolare, mira a verificare l'osservanza dei limiti previsti per l'assunzione dei rischi, a individuare criteri e metodologie per la rilevazione e la misurazione/valutazione dei rischi, ad accertare la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio eventualmente assegnati, a monitorare l'adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica.

Al Consiglio di amministrazione compete la fissazione delle linee di indirizzo, degli orientamenti strategici e delle politiche di governo dei rischi aziendali, tali da assicurare che i principali rischi ai quali la Banca è esposta vengano correttamente identificati e gestiti. In relazione, definisce la propensione al rischio e prende conoscenza dell'esposizione tempo per tempo registrata, verificando che i profili di rischio siano monitorati in modo adeguato dalle unità deputate al controllo interno. Inoltre, con il supporto dell'Alta Direzione, promuove lo sviluppo e la diffusione a tutti i livelli di una «cultura del rischio» in grado di valorizzare l'importanza di una sana e prudente gestione e di favorire una visione completa, integrata e coerente delle tipologie di rischio rilevanti per la banca.

Il Consigliere delegato e i membri della Direzione generale, sulla base delle rispettive attribuzioni, sovrintendono all'attuazione degli indirizzi e degli orientamenti definiti dal Consiglio, declinandoli in un sistema di limiti di esposizione, procedure e azioni gestionali suscettibili di garantire una moderata assunzione di rischio; è rimessa ai Servizi centrali, agli uffici e alle dipendenze sul territorio, a seconda dell'assetto che contraddistingue i vari comparti di operatività, l'applicazione nel concreto delle politiche di rischio rilevanti.

Il Collegio sindacale vigila sull'adeguatezza dei processi di gestione dei rischi e sulla loro rispondenza ai requisiti stabiliti dalla normativa.

La misurazione e il controllo dei rischi sono svolti da funzioni separate e indipendenti, sotto il profilo organizzativo, dalle unità incaricate della loro assunzione. In proposito, un ruolo di primaria rilevanza è attribuito al Servizio Controllo Rischi che, mediante gli uffici che ne fanno parte, attua una costante sorveglianza sull'andamento dell'operatività aziendale avvalendosi di sistemi, strumenti, procedure e metodologie per l'identificazione, la valutazione e il monitoraggio dei rischi. Per il tramite del suo responsabile, riferisce ai vertici aziendali gli esiti delle proprie attività di controllo.

L'informativa di alto livello deputata alla rappresentazione dei rischi, elaborata dal predetto Servizio, si struttura in modo tale da consentire agli Organi apicali, secondo i compiti e le responsabilità di ognuno, una valutazione documentata, completa e consapevole dell'esposizione alle varie fattispecie di rischio e dei relativi meccanismi di gestione, controllo e mitigazione, nonché dell'adeguatezza del capitale detenuto a copertura. L'andamento dei profili di rischio è altresì veicolato alle aree operative attraverso la rendicontazione gestionale, atta a sensibilizzare le risorse a una più intensa attività di prevenzione e attenuazione dei rischi.

Rischi ESG (Environmental, Social and Governance)

Da qualche anno ormai le tematiche ESG (Environmental, Social and Governance), specialmente quelle afferenti ai rischi ambientali e di cambiamento climatico, sono assunte dalla Banca quali driver di rilievo potenzialmente influenzabili le proprie strategie e la resilienza prospettica del proprio modello di business di medio-lungo termine: gli impegni di sostenibilità definiscono un importante asse di sviluppo e opportunità di nuovo valore aziendale, ma pongono al contempo nuove e poco prevedibili sfide per la stabilità finanziaria e patrimoniale futura. In tal senso, la Banca, dopo aver approntato e rassegnato alla Banca Centrale Europea nel dicembre 2023 un organico programma di attività teso al generale rafforzamento dell'integrazione delle valutazioni di rischio climatico e ambientale (C&E, Climate and Environmental) nei principali processi aziendali, ha portato avanti una continuativa attività di monitoraggio dei cantieri di intervento con l'intento di garantire un puntuale aggiornamento degli stati di attuazione delle iniziative all'Organo di Amministrazione, ai competenti Comitati interni e alla stessa BCE.

In particolare, al fine di potenziare le capacità di identificazione e analisi della possibile incidenza dei fattori di rischio C&E sull'entità di esposizione alle tradizionali categorie di rischi bancari, accrescere l'incisività dei controlli e definire coerenti azioni di mitigazione, si è intensificato l'impegno di tutte le strutture coinvolte in modo trasversale nel programma di attività, ponendo sempre più al centro l'attenzione verso queste peculiari fonti di rischio emergente.

In primo luogo, avuto riguardo al framework di valutazione e classificazione della clientela creditizia, si dà conto della prosecuzione delle attività di ESG due diligence nei confronti delle aziende finanziate particolarmente soggette ai fattori di rischio ESG, tra cui quelle preliminarmente identificate per le analisi finalizzate alla definizione di target settoriali di decarbonizzazione formulati dalla Banca in seguito alla membership alla Net Zero Banking Alliance (NZBA). L'assessment, condotto tramite la compilazione di apposito questionario, consente di approfondire con la controparte le strategie e le politiche di gestione adottate in ambito ambientale, sociale e di governance. Un'efficace attività di contatto ed esame delle informazioni reperite in modo puntuale presso la controparte contribuisce a migliorare il livello di conoscenza dei punti di forza e di debolezza della clientela e può affinare in modo significativo la classificazione dei profili ESG delle aziende che deriva dal modello proprietario di scoring ESG, recentemente evoluto nel proprio complessivo impianto metodologico. Mediante apposito procedimento di ESG scoring attribution messo a punto negli ultimi mesi, i risultati del questionario di ESG due diligence si traducono infatti in un dedicato punteggio di sintesi che, opportunamente integrato con lo score ESG aggiornato mensilmente con metodo statistico, determina il giudizio globale di rischiosità ESG assegnato al singolo cliente, fornendo una valutazione ancora più completa e affidabile del profilo dell'impresa e delle relative caratteristiche di sostenibilità.

Altra pietra miliare nel programma di rafforzamento è stata l'adozione da parte del Consiglio di Amministrazione di un'aggiornata "Policy del Credito ESG", elaborato che detta specifici criteri di indirizzo a livello generale, settoriale e di operazione che devono essere osservati nella quotidiana integrazione dei rischi C&E e, in senso più ampio, dei fattori ESG nelle ordinarie procedure di concessione e monitoraggio del credito. La nuova Policy riflette l'evoluzione generale del framework ESG della Banca, tenuto conto degli ultimi sviluppi normativi, delle prassi correnti di mercato e degli specifici impegni assunti con la partecipazione all'iniziativa NZBA. Il dispositivo dà corpo a una serie di criteri valutativi da applicare nei processi di allocazione del credito verso attività o progetti considerati climaticamente e socialmente "sensibili", promuovendo in esecuzione di dette linee guida:

  • ˗ l'integrazione dello scoring ESG negli schemi di politica creditizia e l'elaborazione di indirizzi di attrattività settoriale influenzati da valutazioni di rischiosità ESG, aventi potenziali effetti sulla composizione prospettica del portafoglio crediti;
  • ˗ l'integrazione dello scoring ESG nelle pratiche di affidamento e nelle decisioni di pricing riguardanti le singole controparti, compresa la stesura per i prestiti di importo più significativo di una specifica relazione di approfondimento del profilo di sostenibilità del richiedente da valutarsi nel quadro dello scrutinio generale del merito di credito dell'azienda da finanziare;
  • ˗ l'attivazione di dedicati sistemi di screening e di controllo sui settori classificati come sensibili dal punto di vista ambientale e sociale, secondo una logica di gradualità e proporzionalità, sia preventivi

alla concessione di nuovo credito, sia in ottica di monitoraggio sul portafoglio;

˗ il diretto ingaggio della clientela ai fini del raggiungimento dei target NZBA dichiarati dalla Banca e lo sviluppo di strategie creditizie "tailor made", pure grazie all'offerta di prodotti di finanziamento a supporto di investimenti a positivo impatto ambientale, di processi di riqualificazione ed efficientamento energetico, del perseguimento di percorsi di transizione ecologica e di obiettivi di contenimento dell'impronta carbonica dell'attività esercitata.

Quale ulteriore elemento di rilievo si dà conto che, al fine di recepire le indicazioni fornite dal panorama regolamentare in costante evoluzione, lungo l'esercizio si è compiuta una dedicata progettualità tesa ad attuare la nuova Direttiva UE 2022/2464 concernente la rendicontazione societaria di sostenibilità (detta anche CSRD, Corporate Sustainability Reporting Directive) con obblighi di disclosure puntuale circa i differenti temi ESG individuati da ciascuna azienda come rilevanti in esito di apposita analisi di "doppia materialità", volta a rilevare impatti, rischi e opportunità a questi connessi lungo l'intera catena del valore d'impresa.

Le analisi di "materialità finanziaria" – e in particolare quelle relative ai profili di rischio – previste dalla disciplina CSRD per ognuna delle tematiche ESG identificate hanno reso necessario lo sviluppo di variegate tecniche valutative, basate su una combinazione di approcci "top-down" e "bottom-up" per coprire tutto il ventaglio di possibili aree di identificazione dei rischi e dei relativi canali di trasmissione degli effetti sulla situazione finanziaria della Banca. Relativamente alle tematiche di cambiamento climatico, le analisi sono state condotte grazie alle metodologie, agli strumenti e alle metriche già adottate nelle ordinarie attività di identificazione, mappatura e determinazione di significatività dei fattori di rischio climatici e ambientali (C&E Risk Assessment), rinnovate con cadenza annuale secondo le aspettative del Regolatore.

Con riguardo a queste ultime, si registrano evoluzioni di metodo legate:

  • ˗ all'ulteriore ampliamento dei perimetri di svolgimento delle analisi di rischiosità C&E (es. maggiore copertura e profondità dei cluster/portafogli di business indagati);
  • ˗ all'adozione di uno scenario alternativo di transizione ("Delayed Transition") rispetto all'unico scenario climatico precedentemente utilizzato (transizione ordinata "NetZero2050");
  • ˗ a un'armonizzazione delle nomenclature dei cluster settoriali di analisi in chiave di maggiore allineamento con le definizioni settoriali interne impiegate nelle principali attività strategiche e gestionali ESG della Banca.

Anche nel quadro dell'esercizio annuale di valutazione di adeguatezza patrimoniale (ICAAP) al 31 dicembre 2024 e prospettica, per i rischi di Primo Pilastro si stanno prevedendo avanzamenti metodologici nelle analisi di scenario che simulano in termini quantitativi gli impatti potenziali dell'azione dei rischi di transizione e fisici sul complessivo profilo di rischio della Banca, oltre all'introduzione di prime misurazioni delle possibili manifestazioni di effetti economici e patrimoniali del cambiamento climatico provocati da ipotesi di incremento dei rischi reputazionali, strategici e di business.

Con riguardo invece alla considerazione di effetti relativi ai rischi ESG nella stima delle perdite attese su crediti sottese alle svalutazioni contabili, si registra dalla rendicontazione finanziaria di fine esercizio una più diretta e puntuale incorporazione di tali fattori nei parametri IFRS 9 del modello collettivo di impairment, con corrispondente rimozione della componente di ESG overlay adjustment di precedente applicazione ai fini di quantificazione del costo del credito.

Da ultimo, anche il quadro di propensione al rischio rappresentato dagli schemi di Risk Appetite Framework (RAF) è stato arricchito grazie all'integrazione di un'ulteriore gamma di indicatori di monitoraggio delle esposizioni ai fattori climatici, ambientali, sociali e di governance ritenuti impattanti sulle principali categorie di rischi bancari "tradizionali" (rischi di credito, di mercato e operativi/reputazionali), in linea con i piani di adeguamento previsti per l'anno in esame.

Sezione 1 - Rischio di credito

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

La politica creditizia della Banca è finalizzata al sostegno delle economie locali di insediamento mediante la concessione di risorse finanziarie a coloro che, nel farne richiesta, perseguono un fine meritevole e soddisfano adeguati criteri di affidabilità.

Il dimensionamento e la composizione del portafoglio crediti riflettono le necessità finanziarie di due specifici segmenti di clientela: l'imprenditoria di piccola e media dimensione, in prevalenza localizzata nelle aree di insediamento dell'istituto, e le famiglie. La Banca privilegia i finanziamenti alle medie imprese e ai piccoli operatori economici, in quanto realtà che, estranee ai circuiti finanziari di più elevato spessore, necessitano di un interlocutore di riferimento, in grado di comprenderne le esigenze, di soddisfarle con riconosciute doti di competenza, di efficienza e di velocità esecutiva e di seguirne nel tempo l'evoluzione. Inoltre, non vengono disattese le necessità manifestate dalle controparti di maggiore struttura dimensionale, quali grandi imprese ed enti pubblici, laddove il merito creditizio, accertato attraverso un rigoroso esame istruttorio, sia espressivo di particolare solidità e affidabilità.

In tale contesto, l'attività creditizia si fonda su canoni di sana e prudente gestione, di corretta remunerazione del rischio e su una condotta operativa corretta ed efficiente, al fine di consentire l'instaurazione di un rapporto con le controparti affidatarie basato sulla reciproca fiducia e sulla trasparenza; essa è anche finalizzata a valorizzare l'attitudine distintiva della banca a intrattenere relazioni personalizzate e di lungo periodo con gli operatori economici del territorio.

In considerazione degli obiettivi strategici e dell'operatività, la strategia di gestione del credito è quindi improntata ad una contenuta propensione al rischio e ad un'assunzione consapevole dello stesso, che si estrinseca:

  • ˗ nella valutazione attuale e prospettica della rischiosità del portafoglio crediti, considerato complessivamente e/o a vari livelli di disaggregazione;
  • ˗ nella diversificazione delle esposizioni, al fine di contenerne la concentrazione;
  • ˗ nel rigettare operazioni che possano pregiudicare la redditività e la solidità della banca.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Il processo di gestione del rischio di credito si fonda sul massimo coinvolgimento, ai vari livelli della struttura, al fine di contemperare la necessità di una sollecita evasione delle richieste provenienti dalla clientela con un'analitica valutazione del suddetto rischio. Le fasi in cui è articolato il processo creditizio si estrinsecano nella pianificazione delle politiche creditizie, nell'istruttoria, nell'erogazione, nella revisione periodica, nel monitoraggio e nella gestione dei crediti «deteriorati».

In particolare, la politica creditizia, in attuazione degli indirizzi strategici fissati dagli Organi aziendali in sede di pianificazione e nel rispetto dei massimali di rischio stabiliti, definisce l'entità del portafoglio crediti e la relativa composizione al fine di garantire un adeguato connubio tra profilo di rischio assunto e livelli di rendimento conseguiti. Le linee guida si declinano nella definizione dei prodotti, segmenti, settori e categorie di controparti che massimizzano la redditività attesa governando, allo stesso tempo, la qualità del portafoglio e assicurando l'adeguatezza patrimoniale prospettica. A livello di pianificazione aziendale, gli indirizzi si concretizzano in obiettivi, per le strutture operative, di qualità del portafoglio integrati con quelli di crescita e di redditività, da conseguire in coerenza con vincoli patrimoniali e di rischio.

Le procedure e l'assetto organizzativo in essere sono formalizzati specificando chiaramente attività, ruoli e responsabilità.

Al fine di evitare l'insorgere di conflitti di interesse, è assicurata la necessaria separatezza tra le funzioni operative e quelle di controllo.

Il sistema delle autonomie deliberative, statuito dal Consiglio di amministrazione attraverso il principio della delega «a cascata», prevede l'attribuzione alle strutture periferiche di facoltà contenute, privilegiando pertanto il controllo da parte delle unità specialistiche centrali.

Di seguito vengono riportati gli organi e le principali funzioni aziendali che presidiano il processo creditizio, con le loro principali competenze.

  • Il Consiglio di amministrazione. Sovrintende e sorveglia la corretta allocazione delle risorse e in particolare provvede a:
    • definire gli orientamenti strategici e le politiche creditizie;
    • fissare i criteri per la rilevazione gestione e valutazione dei rischi;
    • approvare le deleghe di potere e di firma attribuibili agli altri Organi e alle Unità organizzative in materia di concessione e revisione degli affidamenti;
    • verificare che l'assetto delle funzioni di controllo venga definito in coerenza con gli indirizzi strategici;
    • che le medesime dispongano di un'autonomia di giudizio appropriata e siano dotate di risorse qualitativamente e quantitativamente adeguate;
    • assumere generale conoscenza dei sistemi di rating, proporne l'applicazione nelle fasi del processo e, avvalendosi delle strutture di controllo interne, valutarne le funzionalità.
  • Il Consigliere delegato. Sovraintende l'attuazione delle decisioni assunte dal Consiglio di amministrazione con riferimento alla gestione del credito e del rischio connesso. Inoltre, esercita le facoltà in materia di erogazione di impieghi creditizi a esso attribuite dalla regolamentazione aziendale.
  • La Direzione generale. Dà attuazione alle strategie e alle politiche stabilite dal Consiglio di amministrazione e in particolare provvede a:
    • predisporre regole, attività, procedure e strutture organizzative atte ad assicurare l'adozione e il mantenimento di un efficiente processo del credito, di un adeguato sistema di rating e di un solido impianto di controllo dei rischi;
    • verificare l'adeguatezza e la funzionalità delle componenti succitate, anche alla luce dei cambiamenti interni ed esterni che interessano la Banca;
    • assumere gli interventi necessari per eliminare le carenze e le disfunzioni eventualmente rilevate. Inoltre, delibera nell'ambito della propria autonomia.
  • Le filiali. A esse è assegnato il compito precipuo di gestire la relazione con il cliente affidato/affidando. Acquisiscono la documentazione, operano una prima selezione delle richieste, deliberano

direttamente quelle di competenza, monitorano quotidianamente l'evoluzione del rapporto creditizio verificando l'insorgere di potenziali situazioni di anomalia.

  • Le strutture di coordinamento. Assicurano un fondamentale supporto alle filiali nella gestione delle posizioni affidate più complesse e/o che presentino elementi di criticità. Esaminano le proposte di fido di competenza degli organi centrali, esprimono un parere di merito e deliberano quelle di propria autonomia.
  • Il Servizio Crediti. Supporta, tramite l'ufficio Istruttoria fidi, gli organi deliberanti centrali mediante la ricezione dalla periferia delle pratiche di affidamento, la verifica della correttezza e completezza formale delle stesse, il perfezionamento dell'istruttoria. Mediante l'intervento dell'ufficio Crediti speciali e medio termine effettua la valutazione tecnico-legale delle operazioni di mutuo, leasing, credito artigiano e agrario, prestiti convenzionati e personali. Attraverso l'ufficio Centro rischi addiviene invece al perfezionamento delle garanzie e alla conseguente attivazione del finanziamento.
  • Il Servizio Finanza d'impresa. Analizza, struttura, coordina operazioni di finanza straordinaria e individua le forme di finanziamento ottimali per progetti di investimento complessi. Valuta preliminarmente le operazioni di project financing, strutturando direttamente l'intervento o proponendo eventualmente la partecipazione della banca al pool dei sottoscrittori del debito.
  • Il Servizio NPE Unit. Presidia l'andamento della qualità del credito e verifica l'efficacia delle azioni poste in essere per la regolarizzazione delle anomalie creditizie e il recupero del credito. L'attuale articolazione prevede le seguenti unità organizzative:
    • Gestione credito anomalo. Presidia l'andamento della qualità del credito e verifica l'efficacia delle azioni attuate per la regolarizzazione delle anomalie creditizie e il recupero crediti. Monitora in particolare le posizioni in bonis critiche, scadute deteriorate e classificate ad inadempienza probabile ed attiva, direttamente o tramite la rete, le opportune azioni per minimizzare i rischi ed avviare tempestivamente le iniziative volte a tutelare le ragioni di credito della Banca. Supporta inoltre la rete nella gestione delle posizioni oggetto di operazioni di ristrutturazione e di procedure concordatarie, finalizzate alla ricerca di soluzioni negoziate di crisi di impresa.
    • Recupero crediti giudiziale e stragiudiziale e sofferenza. Svolge, per le posizioni creditizie classificate in sofferenza, le azioni giudiziali ed extragiudiziali finalizzate al recupero delle stesse predisponendo gli interventi necessari in via diretta e/o tramite legali esterni.
    • Monitoraggio andamentale e supporto NPE. Monitora il portafoglio NPE a fini gestionali e in ottica early warning, monitora le performance operative e gestionali delle attività di recupero del credito deteriorato. Gestisce i passaggi di stato e gli accantonamenti, l'istruttoria della filiera NPE, la regolamentazione e i processi pertinenti. L'unita organizzativa è inoltre incaricata nel gestire e coordinare i processi di outsourcing del credito deteriorato.
  • Il Servizio Controllo Rischi. Progetta, sviluppa e gestisce sistemi di misurazione di natura regolamentare e gestionale, assicura la piena attuazione delle politiche di assunzione, gestione e monitoraggio dei rischi. Con particolare riferimento al rischio di credito, rilevano le attività svolte dalle seguenti unità organizzative:
    • Ufficio Rischio di credito. Con il monitoraggio dell'esposizione al rischio creditizio attraverso l'utilizzo di metodologie e strumenti idonei a individuare le criticità dei processi sottostanti e gli interventi atti a superarli, contribuisce a: valutare la coerenza delle strategie di gestione del portafoglio NPL con i parametri RAF, stimare gli impatti sui profili di redditività e di capitale in condizioni ordinarie e di stress, curare la reportistica agli organi aziendali, condurre analisi sul portafoglio crediti performing e non performing.
    • Ufficio Sviluppo modelli di credito. Incaricato di progettare, sviluppare e manutenere i modelli e le metriche quantitative adottate per la misurazione del rischio di credito a fini sia regolamentari e sia gestionali nonché a definire e aggiornare i parametri di rischio creditizio funzionali alla determinazione delle rettifiche/riprese di valore sul portafoglio crediti ("impairment IFRS 9"). All'Ufficio compete altresì il coordinamento delle attività legate all'evoluzione dei modelli AIRB.
    • Ufficio Modelli di pricing e di valutazione. Incaricato di sviluppare e presidiare metodologie quantitative e modelli di rischio (i.e.stage allocation e impairment IFRS 9, misurazione del rischio operativo e di controparte, analisi di scenari macroeconomici) e di valutazione (i.e. modelli di

pricing, modelli di credit portfolio, metodologie di Independent Price Verification, calcolo del fair value e relativi aggiustamenti).

  • Ufficio Gestione dati di rischio. Presidia il governo dei dati di rischio e dei relativi controlli di qualità (data quality) garantendo l'integrazione con i processi di data governance aziendale, pure con compiti di presidio delle architetture informatiche a supporto del sistema di rating interno.
  • Ufficio Rischi integrati. Sovraintende alla definizione e al monitoraggio degli obiettivi di rischio stabiliti dal RAF, adempie agli obblighi di Secondo (ICAAP) e di Terzo Pilastro (Informativa al Pubblico) e a quelli in tema di Piano di risanamento (Recovery Plan), governa l'esecuzione degli esercizi di stress per la verifica della tenuta delle condizioni patrimoniali e finanziarie del Gruppo in scenari avversi, contribuisce al Piano di risoluzione (Resolution Plan) e al monitoraggio dei rischi non presidiati da altre unità specialistiche.

Rilevano inoltre, le seguenti unità organizzative a riporto del Chief Risk Officer:

  • Ufficio Grandi rischi e Rating desk. Preposto alla valutazione della rischiosità delle esposizioni creditizie di maggiore rilevanza, alla validazione dei giudizi di rating interno attribuiti alla clientela appartenente al segmento gestionale dei «grandi clienti» e allo svolgimento di attività di verifica e validazione delle deroghe ai giudizi di rating richieste dalle competenti strutture operative.
  • Ufficio Convalida. Preposto al presidio dei processi di convalida dei modelli interni di misurazione e gestione dei rischi di Primo e Secondo Pilastro, dei principali sistemi di gestione e monitoraggio del rischio, di valutazione delle attività aziendali e delle ulteriori metodologie di misurazione dei rischi utilizzate a fini gestionali e contabili.
  • Ufficio Controlli creditizi di II livello. Presidia i controlli di secondo livello di pertinenza della Banca attraverso la valutazione della coerenza delle classificazioni relative alle poste creditizie in bonis e a quelle deteriorate, della congruità degli accantonamenti, del corretto svolgimento del processo di monitoraggio andamentale del portafoglio creditizio, dell'adeguatezza e dell'efficacia del processo di recupero del credito, avendo riguardo al profilo di rischio delle posizioni e alla normativa di riferimento.
  • Il Servizio Revisione interna. Verifica la funzionalità dei controlli e l'osservanza di norme e procedure. In particolare, controlla il rispetto dei criteri per la corretta classificazione gestionale dei crediti.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il presidio del rischio di credito è supportato dall'utilizzo di modelli di rating specificatamente sviluppati dalla Banca. L'istituto dispone di modelli che coprono i segmenti gestionali Privati (famiglie consumatrici residenti e non residenti), Piccoli Operatori Economici (famiglie produttrici, ditte individuali e liberi professionisti), Small Business (società non finanziarie di persone e capitali con fatturato mancante o inferiore a € 1,5 milioni e affidamenti a livello di Gruppo inferiori a € 1 milione), PMI (società non finanziarie di persone e capitali con fatturato compreso tra € 1,5 milioni e € 100 milioni, oppure con fatturato mancante o inferiore a € 1,5 milioni e affidamenti a livello di Gruppo maggiori o uguali a € 1 milione), Istituzioni non lucrative corporate (enti e associazioni senza finalità di lucro con fatturato maggiore o uguale a € 1,5 milioni o, se inferiore o mancante, con affidamenti uguali o superiori a € 1 milione), Istituzioni non lucrative retail, Grandi Imprese (società non finanziarie di persone e capitali con fatturato superiore a € 100 milioni), Imprese Pubbliche e Società non finanziarie non residenti.

Detti modelli permettono di assegnare un rating a ciascuna controparte e un'associata stima della probabilità di insolvenza (PD, Probability of Default), riferita alla possibilità che il prenditore divenga insolvente entro un anno. Il rating dipende esclusivamente dalle caratteristiche della controparte e risulta perciò indipendente da eventuali garanzie acquisite. Le valutazioni di rating, prodotte da modelli statistici, sono caratterizzate da un'articolazione in 14 classi, relative alle controparti «in bonis», e una classe, relativa a quelle insolventi. I rating sono poi mappati su 8 classi di giudizio sintetico di rischiosità: «Eccellente», «Buono», «Medio», «Incerto», «Cattivo», «Pessimo», «Insolvente» e «Non classificato».

Il rating viene utilizzato nelle fasi del processo creditizio che vanno dalla pianificazione delle politiche creditizie sino al monitoraggio andamentale. A quest'ultimo fine viene calcolato mensilmente con

riferimento a tutta la popolazione d'interesse, mentre viene prodotto in via estemporanea in occasione della concessione di nuovi affidamenti o di revisione di quelli esistenti.

Oltre al rating ed alla PD la Banca stima e adotta altri due importanti fattori di rischio: il tasso di perdita in caso di insolvenza (LGD, Loss Given Default) e l'esposizione stimata al momento dell'insolvenza (EAD, Exposure at Default). Le stime, a livello di rapporto di controparte, derivano anch'esse da modelli interni e sono fortemente influenzate dalla presenza e dalla tipologia delle garanzie acquisite, nonché dalle forme tecniche mediante le quali viene erogato il credito.

I valori di PD, LGD, EAD consentono infine la determinazione della Perdita Attesa, che rappresenta una stima della presumibile perdita associata all'esposizione creditizia, e che costituisce, in quanto elemento di costo, supporto nella determinazione degli accantonamenti prudenziali.

La disponibilità dei fattori di rischio menzionati, aggiornati mensilmente, favorisce una valutazione del profilo di rischio completa, contribuendo a migliorare il patrimonio informativo a supporto del processo del credito.

Affiancano le valutazioni ottenute dai modelli interni pure i giudizi, raccolti in via automatica, rilasciati da agenzie indipendenti. Gli stessi sono peraltro utilizzati nell'ambito della determinazione dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito e di controparte, adottando la banca, per i segmenti non coperti da modelli interni, l'approccio valutativo denominato «standardizzato», il quale comporta l'attribuzione dei coefficienti di ponderazione delle esposizioni sulla base, ove disponibile, del rating assegnato a ciascuna controparte da una società specializzata (agenzie di rating quali Standard & Poor's, Moody's, Fitch Ratings, DBRS, Cerved Group).

Relativamente al rischio di controparte, oltre al monitoraggio continuo dei principali gruppi creditizi affidati è svolta periodicamente una specifica analisi di ciascuna posizione assunta, condotta attraverso la considerazione congiunta di diversi indicatori, fra i quali il giudizio rating, dati rivenienti dall'informativa contabile, dati di mercato.

Il sistema di rating rappresenta un elemento fondamentale dei processi e delle procedure creditizie della banca, pienamente integrato all'interno degli stessi coerentemente ai disposti normativi. Nello specifico, le metriche di rischio IRB trovano utilizzo nei seguenti ambiti: erogazione del credito e determinazione dell'organo deliberante, monitoraggio del credito, qualità del credito, reporting direzionale e per la rete di filiali, pricing aggiustato per il rischio, politiche creditizie e determinazione delle rettifiche di valore ("impairment IFRS 9").

Nella fase di istruttoria, diretta all'accertamento dei presupposti di affidabilità attraverso la valutazione del merito creditizio dei richiedenti, si provvede all'esame della coerenza delle caratteristiche dell'operazione rispetto alle finalità del finanziamento, la verifica dell'idoneità di eventuali garanzie a coprire il rischio di un mancato rimborso, l'economicità dell'intervento creditizio. In tale ambito, il giudizio espresso dal sistema di rating interno, laddove disponibile, e le associate stime di inadempienza sono tenuti nella dovuta considerazione, in quanto elementi essenziali e imprescindibili per una compiuta valutazione del cliente.

La decisione in merito alla concessione dell'affidamento è presa dai competenti organi deliberanti, in sede di erogazione, valutando attentamente tutte le informazioni emerse durante l'iter istruttorio, nonché ogni ulteriore elemento di giudizio eventualmente disponibile. Al fine di assicurare un maggiore presidio del rischio di credito, il meccanismo di definizione dei limiti di autonomia per gli organi deliberanti alla base della scala gerarchica affianca all'utilizzo del valore nominale dell'operazione da deliberare il profilo di rischiosità della stessa, della controparte richiedente, delle eventuali controparti a essa collegate e delle relative esposizioni. Inoltre, all'interno del modello di determinazione dell'organo deliberante è integrato il parametro Loss Given Default (LGD).

Le linee di credito sono poi rese operative e, quindi, messe a disposizione del prenditore solo ad avvenuto perfezionamento di quanto previsto nella delibera, avuto riguardo in particolare all'acquisizione delle garanzie, alle verifiche e alla valutazione delle stesse in termini di idoneità ad attenuare il rischio di credito.

Successivamente alla concessione, le posizioni fiduciarie, indipendentemente dalla loro entità, vengono assoggettate a un riesame periodico, o revisione, volto ad accertare la persistenza delle condizioni riscontrate in sede di istruttoria e considerate ai fini dell'erogazione dei finanziamenti. In tale ambito,

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Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa - Parte E

particolare importanza viene riservata all'esame delle cause che hanno comportato eventuali variazioni del rating.

La revisione può essere inoltre effettuata anche in via automatica con riferimento a posizioni che presentano livelli di rischiosità contenuti, accertati attraverso il rigoroso esame di idonei e predefiniti indicatori, fra i quali il rating assume peso preponderante. I parametri di rischio sono valutati anche in sede di rinnovo/revisione dei fidi in essere, consentendone la revisione automatica in presenza di specifici criteri di solvibilità, inclusivi di soglie massime di probabilità di insolvenza, differenziate per segmento di rischio della posizione.

Il monitoraggio del credito e delle garanzie viene esercitato attraverso l'osservazione costante dell'affidabilità delle controparti e la periodica verifica circa la persistenza dei requisiti generali e specifici e il valore delle protezioni acquisite, al fine di assicurarne piena ed efficace escutibilità in caso di insolvenza del debitore. Le attività di monitoraggio, svolte nel rispetto di formalizzate procedure organizzative, sono esperite al fine di appurare precocemente l'insorgere di sintomi negativi e porre in atto con tempestività ed efficacia le azioni necessarie a prevenirne l'ulteriore deterioramento. In relazione, un ruolo di rilievo è conferito alle dipendenze titolari delle posizioni creditizie in quanto, intrattenendo rapporti diretti con la clientela, sono in grado di percepire con immediatezza potenziali segnali di anomalia. In tali attività le unità operative vengono supportate da una serie di evidenze informative prodotte da procedure interne o da contributori esterni; relativamente alla Banca, particolare rilievo è annesso alla reportistica che delinea gli andamenti dei fattori di rischio calcolati dal sistema di rating a livello di controparte. Specifiche strutture di sede sono dedicate all'analisi delle diverse informazioni disponibili per la valutazione nel continuo del merito di credito di ciascuna esposizione e all'individuazione di quelle a potenziale esacerbazione del rischio, con un livello di approfondimento correlato agli utilizzi espressi.

Nella fase di determinazione dello spread e della marginalità sugli impieghi la banca adotta indicatori di creazione di valore risk-adjusted (EVA). Tramite apposita applicazione integrata da tempo nella pratica elettronica di fido, è possibile infatti determinare una misura di redditività rettificata per il rischio di credito (perdita attesa determinata sulla base del rating del cliente) e per il costo opportunità del capitale regolamentare assorbito che si annette ai singoli rapporti creditizi pervenendo, così, ad una stima del valore aggiunto sulle esposizioni in essere o potenziali. Il già citato strumento, nel consolidare i presidi per il contenimento dei rischi nelle fasi di selezione, gestione e monitoraggio, consente di individuare con maggiore puntualità i rapporti non performanti, sui quali attuare interventi atti a ripristinare una situazione profittevole.

La Banca è inoltre dotata di un processo di identificazione, delibera e monitoraggio delle posizioni c.d. forborne (ovvero esposizioni creditizie per le quali sono state concesse modifiche delle condizioni contrattuali o rifinanziamento a causa di difficoltà finanziarie del debitore); l'attributo forborne è trasversale agli stati amministrativi del credito.

Vengono inoltre periodicamente prodotte eterogenee informative di tipo direzionale dirette a supportare il monitoraggio, secondo assi rilevanti di analisi, dell'evoluzione del rischio del portafoglio creditizio.

Con riguardo al monitoraggio dei crediti che presentano segnali di anomalia, rileva inoltre la puntuale analisi delle situazioni di debordo, finalizzata a intervenire con tempestività sulle posizioni problematiche. Il Servizio Gestione credito anomalo, tramite il ricorso a metodologie di misurazione e di controllo andamentale che prendono in considerazione dati interni e di sistema, congiuntamente, laddove disponibile, al giudizio assegnato dal sistema di rating, perviene all'individuazione di controparti potenzialmente problematiche e promuove interventi volti a mitigare il rischio di credito. Tali posizioni vengono sottoposte ad appropriate analisi e, qualora vengano riscontrati concreti segnali di tensione, si provvede, sulla base della gravità degli stessi, a classificarle tra le partite «deteriorate».

Il monitoraggio e la gestione dei crediti anomali sono affidati ad appositi uffici centrali, che si avvalgono pure di «gestori corporate» dislocati sul territorio e che esplicano la loro attività, diretta al ripristino «in bonis» della posizione, ove possibile, o al recupero del credito in caso di insolvenza, operando in stretta collaborazione con le dipendenze domiciliatarie dei rapporti problematici.

Con riferimento ai presidi in essere ai fini della mitigazione del rischio di concentrazione si precisa che, nelle fasi di istruttoria, erogazione, revisione e monitoraggio sono effettuati approfonditi controlli inerenti

alla concentrazione dei rischi per le esposizioni di rilievo verso singole controparti o gruppi di controparti, tra le quali sussistano connessioni di carattere giuridico e/o economico. In particolare, per le pratiche qualificate «di maggiore rilevanza» (OMR), sulla base della dimensione dell'esposizione e dell'ammontare della nuova richiesta di fido, è previsto uno specifico iter procedurale, secondo il dettato normativo. In particolare, tali pratiche, integrate dal rapporto istruttorio dell'Ufficio Istruttoria Fidi, vengono trasmesse all'ufficio Grandi rischi e rating desk incaricato di valutare la coerenza dell'operazione, sia a livello individuale sia a livello consolidato, con il sistema di obiettivi di rischio individuati nel RAF (Risk Appetite Framework). Per le posizioni che si configurano come grandi rischi è prevista, oltre l'ordinaria analisi dell'ufficio Istruttoria fidi, anche un approfondimento dell'ufficio Grandi rischi e rating desk, a supporto degli Organi deliberanti.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

L'obiettivo del presente paragrafo è di fornire una descrizione del framework metodologico implementato dalla Banca relativamente al calcolo della Expected Credit Loss (ECL) per il proprio portafoglio crediti, sulla base dei requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.

La Banca ha definito uno specifico framework metodologico. Tale attività ha previsto, partendo dai modelli già in uso in altri ambiti e processi aziendali, lo sviluppo di svariate metodologie ed aspetti rilevanti per il calcolo degli impairment IFRS 9, quali: le metodologie di stage allocation, la modellazione specifica degli elementi di scenario-dependency e il calcolo della ECL multi-periodale che recepisca nella sua formulazione i citati aspetti caratterizzanti.

Tali metodologie sono state ritenute ottimali rispetto ai razionali del principio, la tassonomia e complessità - attuali e prospettiche - del portafoglio, la materialità degli impatti derivanti da specifiche scelte in ambito modellistico ed i seguenti driver di analisi ritenuti significativi:

  • ˗ Disclosure e coerenza, con particolare riferimento alla semplicità nella condivisione dell'approccio con varie tipologie di stakeholders ed alla coerenza con il framework metodologico attualmente in uso per gli stress test.
  • ˗ Conformità con l'attuale normativa, con particolare riferimento all'integrazione della componente forward-looking ed al passaggio da un'ottica «Through the Cycle» ad una «Point-in-Time».
  • ˗ Effort di manutenzione, in particolare in relazione alla manutenibilità della frequenza di ricalibrazione del modello in ottica point-in-time.
  • ˗ Rappresentatività rispetto alla composizione del portafoglio, con riferimento al livello di specializzazione del modello rispetto ai cluster del portafoglio, ed al baricentro della sua duration.
  • ˗ Adeguatezza rispetto alla profondità e numerosità dei dati disponibili, con specifico riferimento agli aspetti di disponibilità dei dati e necessità rispetto alla metodologia e di stabilità delle stime e numero di parametri da stimare.

Risulta infine importante ricordare come, ai fini della determinazione dell'Expected Credit Loss, gli attuali modelli ricomprendano gli effetti della nuova definizione di default (new DoD), ed al contempo includano overlay di carattere prudenziale volti a garantire che il livello complessivo degli accantonamenti collettivi sia pienamente allineato con il profilo di rischiosità attuale e prospettico delle controparti ed al contesto macroeconomico, geopolitico e di business nel quale la Banca si trova ad operare.

Perimetro di calcolo

Il perimetro di applicazione di tali approcci metodologici include i portafogli classificati secondo i modelli di Business Held To Collect (tali portafoglio sono valutati al Costo Ammortizzato, nel caso in cui passino il test «Solely Payment of Principal and Interest» (SPPI) (riconducibili alle voci di bilancio «Crediti verso Clientela» e «Crediti verso Banche») e Held To Collect and Sell (riconducibile alla voce attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva), per determinare la quota di variazione di fair value imputabile al rischio di credito.

In aggiunta a quanto indicato in precedenza, valido per la componente «on-balance», rientrano nel perimetro di applicazione IFRS 9, anche gli strumenti finanziari riconducibili alle categorie dell'«offbalance» di margini revocabili, margini irrevocabili e garanzie finanziarie.

Parametri di rischio di credito

Il punto di partenza per la modellazione dei parametri di rischio di credito è rappresentato dai modelli interni sviluppati per finalità regolamentari. Su di essi la Banca ha definito un set di raffinamenti metodologici ed aggiustamenti per modellare in modo specifico ed adeguato la componente point-intime e forward-looking al fine di garantire una maggiore corrispondenza dell'impianto metodologico ai razionali del principio. Per la modellistica della componente di probability of default (PD) viene utilizzato un adattamento basato sui default rate con un approccio a scala variabile.

Partendo da questa base, al fine di modellare in modo puntuale e nella massima coerenza con la ratio ed i requisiti del principio contabile, la Banca ha definito una serie di approcci metodologici specifici che riguardano essenzialmente i seguenti aspetti:

  • ˗ Matrici di transizione, mediante le quali modellare le dinamiche evolutive delle PD necessarie al computo delle ECL IFRS9-compliant su orizzonti temporali generalmente pluriennali;
  • ˗ Modelli econometrici, definiti per differenti segmenti di clientela e settori di attività economica, che consentano di differenziare le suddette dinamiche forward-looking sulla base della realizzazione di differenti scenari macro-economici su un orizzonte temporale pluriennale;
  • ˗ Dinamiche di convergenza a livelli di equilibrio di lungo periodo, che consentano di estendere le dinamiche forward-looking e scenario-dependent sopra menzionate ad orizzonti temporali superiori a quelli coperti dai modelli econometrici;
  • ˗ Metodologie di stima del livello di PD di lungo periodo mediante l'adozione di un opportuno framework metodologico;
  • ˗ Metodologie per la definizione di opportune PD per segmenti non coperti da rating che comprendono sia i segmenti corporate e retail per i quali non sono disponibili modelli, sia le esposizioni per quelle tipologie di controparti (es. verso banche, amministrazioni pubbliche) che non ricadono nel perimetro regolamentare. In tali casistiche si utilizzano approcci che utilizzano le matrici di transizioni ECAI ed i tassi di default interni.
  • ˗ Metodologie per la realizzazione di una modellistica della componente LGD conforme alle richieste del principio contabile, la Banca ha provveduto ad effettuare scelte metodologiche e/o adottare definizioni differenti rispetto a quelle sviluppate in ambito regolamentare, nonché a sviluppare metodologie specifiche che vengono utilizzate per una modellazione più puntuale dell'evoluzione della metrica su orizzonti temporali pluriennali e differenziati a seconda del contesto macroeconomico prevalente.

Più precisamente, il parametro di LGD che viene utilizzato in tale ambito si caratterizza per le seguenti differenze rispetto alle componenti omologhe considerate dai modelli interni:

  • Definizione del parametro di LGD per stati di sofferenza (LGS). Benché la definizione di LGD per stati di sofferenza (LGS) utilizzi come punto di partenza il concetto omologo utilizzato in ambito regolamentare al fine di massimizzare la coerenza interna tra i modelli utilizzati, la Banca ha provveduto a definire un set differente di scelte metodologiche sottostanti, che vengono utilizzati per il computo di tale metrica al fine di consentire aderenza alla ratio del principio contabile.
  • Sviluppo di modelli econometrici per LGD per stati di sofferenza. La Banca ha sviluppato uno

specifico modulo metodologico che consente di condizionare il parametro di LGD per stati di sofferenza (LGS) alla realizzazione di differenti scenari macro-economici.

  • Definizione del parametro di Danger Rate. La Banca ha provveduto alla definizione di una versione alternativa del parametro di danger rate che viene stimato sulla base di un orizzonte temporale più limitato rispetto a quello considerato in ottica regolamentare, la cui adozione si ritiene realizzi un maggiore allineamento alle logiche di calibrazione point in time adombrate dal principio.
  • Parametri per segmenti diversi da Corporate e Retail non coperti da modello regolamentare. La Banca ha provveduto alla definizione di metodologie dedicate per la stima di LGD per quei segmenti di portafoglio i quali, pur ricadendo all'interno del perimetro di simulazione, non sono attualmente coperti dai modelli interni di LGD.

La componente di Exposure at Default viene modellizzata utilizzando diversi approcci metodologici differenziati a seconda del segmento di appartenenza delle controparti; in particolare:

  • ˗ per le controparti del segmento Retail viene utilizzato il modello di EAD sviluppato dalla Banca in ambito regolamentare già validato;
  • ˗ per le controparti del segmento Corporate viene utilizzato il modello di EAD sviluppato dalla Banca in ambito regolamentare;
  • ˗ per le controparti non coperte dal modello interno viene utilizzato un valore di CCF standard.

Inoltre si segnala l'introduzione sia di specifici in-model adjustments che dei c.d. model-related add-on volti ad assicurare che i nuovi valori risultassero pienamente allineati al profilo di rischio attuale e prospettico delle controparti nel portafoglio.

Stage allocation

Il principio prevede che tutti gli strumenti finanziari oggetto di impairment vengano classificati in tre differenti stage in relazione al livello di deterioramento dell'esposizione osservata alla data di analisi rispetto ad una data di rilevazione iniziale:

  • ˗ posizioni in Stadio 1: trattasi di posizioni in bonis per le quali non si osserva alla data di analisi un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale;
  • ˗ posizioni in Stadio 2: appartengono a questa categoria tutte le posizioni in bonis che hanno subito un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale;
  • ˗ posizioni in Stadio 3: trattasi di posizioni in default.

Per gli strumenti classificati in Stadio 2, la perdita attesa è calcolata lungo tutta la vita residua di uno strumento finanziario sulla base dell'aumentato rischio di default rispetto alla data di rilevazione iniziale; conformemente a quanto richiesto dal principio, la valutazione della variazione del rischio di credito deve essere basata su informazioni qualitative e quantitative.

A tal fine, la Banca ha elaborato un insieme di metodologie che consentano una classificazione delle esposizioni oggetto dell'analisi nei diversi Stadi sopra descritti che contemperano l'utilizzo di informazioni ed approcci qualitative e quantitativi e che prevedono l'utilizzo di criteri di staging sia assoluti che relativi.

I principali criteri assoluti considerati per lo staging utilizzati sono:

  • ˗ Low Credit Risk Exemption. La Banca, conformemente al principio, che consente di assumere che non vi sia un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla initial recognition qualora un'esposizione presenti un livello di rischio considerata come «basso», ha individuato le seguenti tipologie di operazioni per le quali si è ritenuto opportuno, data la loro natura, adottare tale opzione e procedere con una classificazione automatica a stadio 1: operazioni con Banca d'Italia e Banche centrali, operazioni di pronti contro termine dalla scadenza inferiore al mese, titoli sovrani il cui emittente abbia un rating di tipo investment grade.
  • ˗ Past due a 30 giorni. La Banca, in conformità al principio che contiene un esplicito riferimento al caso in cui un rapporto manifesti un ritardo nell'adempimento degli obblighi contrattuali, quale esempio di possibile indicatore di classificazione in stadio 2, include tali posizioni nello stadio 2.
  • ˗ Stato di forbearance. Le esposizioni forborne si identificano con crediti che hanno beneficiato di concessioni particolari, coincidenti con modifiche delle condizioni contrattuali oppure rifinanziamenti,

a seguito delle difficoltà finanziarie del debitore. Nella metodologia definita dalla Banca al fine del calcolo della stage allocation, tale condizione viene considerata quale criterio sufficiente per la classificazione di un rapporto in stadio 2, esclusivamente con riferimento alle esposizioni in bonis.

  • ˗ Crediti deteriorati al momento dell'acquisto o origination (POCI purchased or originated creditimpaired). Trattasi di tutte quelle posizioni che rientrano nella definizione di credito deteriorato al momento della rilevazione iniziale, e per le quali sono stabilite norme specifiche circa la misurazione del rischio di credito. Nella metodologia definita dalla Banca al fine del calcolo della stage allocation, tale condizione viene considerata quale criterio sufficiente per la classificazione di un rapporto in stadio 2, esclusivamente con riferimento alle esposizioni in bonis.
  • ˗ Posizioni originate nel mese antecedente alla data di reporting. Trattasi di tutte quelle posizioni originate o entrate in portafoglio nel mese antecedente alla data di reporting per le quali non sussista nessuno dei criteri assoluti che comporta la classificazione in Stadio 2, e che pertanto vengono classificate in Stadio 1.
  • ˗ Posizioni infragruppo. In considerazione del loro peculiare profilo di rischio, vengono classificate in Stadio 1.
  • ˗ Watchlist. Afferiscono a tale casistica i criteri volti ad identificare le ulteriori posizioni e/o controparti le quali, in ragione di differenti considerazioni e analisi sia di tipo quantitativo che qualitativo, risultino essere caratterizzate alla data di reporting da un profilo di rischio elevato o in significativo aumento rispetto alla data di origination ovvero che, in linea più generale, si ritenga opportuno rendere oggetto di attenzione e monitoraggio particolare, e per le quali, pertanto, si ritenga opportuna la classificazione in Stadio 2.
  • ˗ Criterio di PD backstop. Al fine di poter disporre di un assessment di natura olistica circa l'evoluzione dell'effettiva rischiosità creditizia delle controparti, si ritiene opportuno provvedere alla classificazione in Stadio 2 delle posizioni in cui l'incremento "assoluto" tra il livello di PD lifetime annualizzato alla data di origination e quello omologo alla data di rendicontazione risulti superiore a una assegnata soglia di criticità (c.d. backstop).
  • ˗ Criterio PD lifetime annualizzata. Le posizioni per le quali il valore di PD lifetime annualizzata risulti, alla data di reporting, superiori a una assegnata soglia di criticità vengono classificate in Stadio 2.

Per quanto attiene invece l'utilizzo di criteri relativi di staging, e quindi della determinazione del significativo incremento del rischio di credito (SICR) che porta a classificare le posizioni in stadio 2 la Banca si è orientata per una metrica basata sulla PD lifetime. Infatti, essa prevede la valutazione delle variazioni del merito creditizio di una generica posizione sulla base del confronto di un'opportuna metrica che dipenda dalla probabilità di default «lifetime» - relativa alla vita residua del rapporto - valutata alla data di reporting con la «PD lifetime forward» - relativa allo stesso istante temporale - stimata sulla base della curva alla data di origination della posizione.

La metodologia sopra delineata richiede pertanto la disponibilità di un set informativo ed opportune metodologie che consentano la costruzione delle curve di PD cumulate lifetime sia alla data di reporting che a quella di origination per tutte le controparti del portafoglio crediti oggetto del calcolo delle svalutazioni.

Le curve di PD lifetime da utilizzarsi alla data di reporting vengono calcolate mediante l'applicazione di metodologie markoviane non omogenee a matrici di transizione stimate mediante approccio frequentista per differenti segmenti di portafoglio e rese successivamente point-in-time e scenario-dependent mediante applicazione di modelli econometrici basati su un framework metodologico «à la Merton».

Le curve di PD lifetime alla data di origination, qualora quest'ultima sia antecedente alla data di prima adozione del principio contabile, vengono invece ottenute mediante utilizzo di metodologia markoviana semplice applicata a matrici di transizioni stimate su un orizzonte temporale di lungo periodo qualora essa sia antecedente di quella di prima adozione del principio contabile, mentre per date successive vengono utilizzate le curve di PD lifetime calcolate a tale data.

Le curve di PD lifetime alle date di reporting e origination per posizioni associate sia a controparti per le quali non risulti disponibile un rating calcolato mediante modello interno sia situazioni in cui le controparti appartengono a segmenti non coperti da modello interno vengono costruite utilizzando matrici di transizione stimate da agenzie di rating esterne (c.d. ECAI) opportunamente elaborate per le

controparti bancarie per le quali un rating ECAI risulta disponibile. A tale rating viene applicata una metodologia markoviana omogenea per ottenere delle curve lifetime e/o tassi di decadimento interni, opportunamente differenziati per cluster di portafoglio e macro-classi di merito creditizio, in tutte le altre situazioni. Più precisamente, sulla base dei tassi di decadimento interni, viene ricostruita una dinamica di transizione semplificata, che viene utilizzata, unitamente ai modelli econometrici ed ai meccanismi di convergenza a valori di lungo periodo descritti nei precedenti paragrafi del documento, per ottenere delle curve di PD cumulata in ottica lifetime.

Contestualmente alla scelta dell'approccio da utilizzare nel processo di stage allocation ed alla definizione di un'opportuna metrica, la Banca ha provveduto alla formulazione e successiva applicazione di un insieme di metodologie di analisi, mediante le quali risulti possibile dapprima identificare degli opportuni livelli di granularità rispetto ai quali essa debba essere differenziata e, successivamente, effettuare la calibrazione dei corrispettivi livelli di soglia mediante i quali assegnare l'appartenenza di una data posizione allo Stadio 1 ovvero allo Stadio 2.

In termini generali, la definizione di differenti livelli di granularità, attraverso i quali segmentare le diverse partizioni del portafoglio crediti e la calibrazione di rispettivi livelli di soglia ritenuti, ha comportato l'utilizzo di tecniche di tipo statistico, o più generalmente data-driven, nonché analisi specifiche di sensitivity e benchmarking.

Sulla base delle evidenze acquisite, a seguito delle analisi effettuate in sede di impianto secondo le metodologie sopra descritte, la Banca utilizza per il calcolo delle svalutazioni livelli di soglia differenziati sulla base della seguente granularità:

  • ˗ per il portafoglio coperto da modello interno si utilizza una segmentazione a livello di macrosegmento gestionale e classe di rating. Al fine di considerare in modo opportuno le usuali dinamiche evolutive della curva di PD lifetime ed i loro effetti sui valori della metrica sono stati identificati, sulla base dei criteri precedentemente descritti, i segmenti in cui tale fenomeno assume rilevanza, per i quali i livelli di soglia vengono ulteriormente differenziati sulla base della vita residuale della posizione segmentati in opportuni bucket;
  • ˗ per il portafoglio non coperto da modello interno viene invece introdotta una differenziazione tra controparti di tipo bancario, la cui metrica PD-based viene stimata utilizzando curve di PD lifetime generate dalle matrici di transizione ECAI secondo la metodologia precedentemente descritta, ed altre tipologie di clienti, per le quali al contrario la metrica PD-based è stata calcolata sulla base di curve di PD lifetime ottenute mediante opportuna elaborazione secondo le modalità precedentemente descritte dei corrispondenti tassi di decadimento stimati internamente, che vengono ulteriormente segmentati in opportuni macro-segmenti.

Per quanto attiene invece la calibrazione dei valori soglia per i vari segmenti del portafoglio sopra indicati, essa viene effettuata, nel caso più generale, a livello di macro-segmento, classe di rating e bucket di vita residua della posizione, considerando come valore di soglia il valore corrispondente ad un assegnato percentile assunto dalla metrica della distribuzione empirica osservata nel pool di stima sottostante. Tale valore viene determinato a partire dalla percentuale di posizioni del segmento oggetto dell'analisi che, sulla base delle dinamiche storiche osservabili, hanno esperito una transizione a classi di merito creditizio inferiore secondo un approccio di tipo notching-down a scala variabile; a tale livello possono venire applicati aggiustamenti e correzioni derivanti da arrotondamenti, applicazione di add-on prudenziali o considerazioni relative all'impatto di tali valori soglia sui calcoli finali delle svalutazioni.

Si segnala inoltre come, nelle casistiche in cui lo staging venga determinato sulla base dei c.d. criteri relativi (segnatamente, confronto tra il valore della metrica PD-based e corrispondente valore di soglia SICR) sopra esposti, sia previso un ulteriore meccanismo atto a massimizzare la corrispondenza tra le dinamiche evolutive del rating regolamentare e dello staging; in altri termini, si impone che posizioni che esperiscano un deterioramento del merito creditizio non possano esperire transizioni dallo Stadio 2 allo Stadio 1, e viceversa.

Modellazione della componente di scenario-dependency

Uno dei punti caratterizzanti del principio contabile IFRS 9 riguarda l'impiego di previsioni future che contengano al loro interno elementi forward-looking, ed in particolare scenario-dependent.

Al fine di garantire il massimo allineamento a tali istanze, la Banca ha previsto di considerare in modo esplicito e specifico tale componente in molteplici aspetti del framework metodologico; più precisamente, la modellazione della componente di scenario-dependency sviluppata dalla Banca si articola nella scelta e definizione degli scenari macro economici, nella loro opportuna parametrizzazione e nelle «modalità di trasmissione» delle loro dinamiche evolutive in strutture a termine scenario-dependent dei parametri di rischio e nel processo di calcolo della ECL.

In linea generale, la Banca utilizza per l'adozione di tre differenti macro-scenari che consentano di realizzare, conformemente a quanto richiesto dal principio, una stima previsionale sufficientemente articolata, puntuale ed al contempo adeguata alle dimensioni, struttura ed alla complessità della Banca e del suo business:

  • uno scenario baseline, basato sulla tendenza evolutiva «centrale» delle variabili macro- economiche rispetto al loro valore osservato al momento iniziale della stima, il quale si dovrebbe configurare pertanto come quello la cui realizzazione sia in linea generale ritenuta come maggiormente probabile;
  • uno scenario moderatamente avverso il quale, pur dovendo innegabilmente rappresentare un'evoluzione sfavorevole ma comunque plausibile del contesto macro-economico, non dovrebbe tuttavia normalmente configurare una situazione di particolare stress;
  • uno scenario moderatamente favorevole il quale dovrebbe tradurre un'evoluzione in senso positivo, per quanto sempre plausibile sulla base di quanto osservato al momento della stima, della congiuntura macro-economica.

Con riferimento alla scelta dei macro-scenari utilizzati, risulta importante precisare come, a fronte del perdurare delle incertezze che hanno caratterizzato il contesto macroeconomico, geopolitico e di business nel corso del presente esercizio, la Banca abbia confermato anche quest'anno in tale ambito la sostituzione dello scenario moderatamente favorevole con uno scenario avverso estremo, al fine di meglio garantire l'allineamento tra la quantificazione delle rettifiche e l'effettivo profilo di rischiosità attuale e prospettica del portafoglio.

A tal fine si utilizza un fornitore esterno dotato di riconosciuta esperienza specifica nell'ambito delle previsioni di scenari e di consolidata reputazione in ambito nazionale, mediante fornitura di previsioni di variabili macro-economiche, finanziarie e bancarie, nelle attività che presuppongono, in chiave previsiva o simulativa, l'anticipazione di futuri accadimenti, tanto per finalità strategiche quanto di sana e prudente gestione.

Per quanto attiene la frequenza di tali previsioni macro-economiche, si precisa come esse vengano aggiornate dal fornitore esterno con frequenza trimestrale in condizioni di mercato ritenute standard; tuttavia, suddette stime vengono aggiornate con maggior frequenza qualora il provider identifichi nel contesto generale macro-economico elementi di atipicità e/o di particolare turbolenza.

La parametrizzazione degli scenari sopra menzionati si sostanzia nella fornitura, per ognuno degli scenari considerati, di previsioni di numerose variabili di differente natura. Esse comprendono previsioni trimestrali aventi per oggetto sia fattori prettamente macroeconomici - ad esempio prodotto interno lordo italiano e dell'Unione europea, tasso di inflazione, livello di disoccupazione, debito pubblico italiano - sia variabili prettamente finanziarie - principali indici azionari, tassi di mercato monetario e tassi swap, rendimenti di obbligazioni governative, differenziali di rendimento tra titoli aventi merito creditizio differente, prezzo di materie prime quali oro e petrolio, tassi di cambio tra la valuta EUR e le altre principali divise, che insistono su un orizzonte temporale triennale.

Al fine di essere correttamente considerate all'interno della ECL multi-periodale, le dinamiche evolutive degli scenari macro-economici descritti nei precedenti paragrafi devono essere opportunamente traslate in strutture a termine scenario-dependent dei parametri di rischio di credito, segnatamente PD e di LGS, mediante l'utilizzo dei già menzionati modelli econometrici. Le relazioni di natura statistica sulle quali essi sono basati risultano differenziate rispettivamente a livello di cluster di portafoglio e tipologia di garanzia

e si avvalgono di insiemi di variabili esplicative che test statistici ed intuizione economica hanno rivelato come significativi, plausibili e rappresentativi.

Le dinamiche così generate si sviluppano inizialmente su di un orizzonte triennale che, al fine di potere coprire la vita contrattuale residua di tutte le posizioni in portafoglio, viene successivamente esteso in ottica lifetime postulando dinamiche di convergenza di natura geometrica dipendenti da parametri opportunamente calibrati in relazione alla natura e grado di severità degli scenari modellati.

Risulta tuttavia importante rilevare come, stante la natura intrinsecamente aleatoria di tali previsioni la Banca abbia provveduto all'istituzione di un dedicato «Comitato Scenari» di natura manageriale durante il quale si provvede a:

  • esaminare i risultati delle analisi svolte internamente al fine di asseverare, secondo logiche di natura sia economico-finanziaria che statistica e/o data-driven, la plausibilità, bontà e coerenza degli scenari e dei «fattori ponderali» ad essi associati, anche alla luce di esercizi di benchmarking con provider alternativi di riconosciuta reputazione ed indipendenza;
  • provvedere alla condivisione e discussione critica di tali stime all'interno delle proprie strutture, al fine di valutare quanto il patrimonio informativo ricevuto sia da ritenersi coerente anche alla luce del sentiment dei soggetti partecipanti circa il contesto macro-economico e di business specifico della Banca, e valutare un eventuale recepimento di tali componenti di tipo expert-based in una revisione dei dati macro-economici da utilizzarsi in input al processo di calcolo.

Calcolo della ECL multi-periodale scenario-dependent

L'impairment viene calcolato a livello della singola posizione per un assegnato scenario come la somma del valore, attualizzato alla data di valutazione, della expected credit loss ECL, definita a sua volta dal prodotto tra il parametro di PD (scenario-dependent), LGD (scenario-dependent) ed EAD, associata ad ogni flusso di cassa contrattuale dello strumento su un orizzonte temporale che risulta dipendere dallo staging (i.e. posizioni classificate in stadio 1 vengono svalutate su una durata massima di un anno, mentre quelle classificate in stadio 2 vengono svalutate considerando l'intera vita contrattuale residua).

Tali stime vengono successivamente opportunamente aggregate al fine di pervenire alla miglior stima di un valore finale, che tenga in adeguata considerazione le possibili realizzazioni di vari scenari macroeconomici considerati. La Banca utilizza a tal fine un meccanismo di aggregazione da realizzarsi mediante una media ponderata delle ECL precedentemente calcolate, nella quale i fattori ponderali da applicarsi ad ognuno di essi sono legati alle probabilità associate al loro accadimento precedentemente menzionate.

Per la stima di tali fattori la Banca utilizza una metodologia, in grado di contemperare le indicazioni di un approccio puramente macro-economico e/o data-driven con considerazioni aventi una natura maggiormente qualitativa ed expert-based. Tale approccio si sostanzia nell'acquisire le stime di probabilità di accadimento degli scenari forniti dal provider, sottoporle ad analisi di plausibilità ed utilizzarle come punto di partenza di un processo di discussione formale interno alla Banca (Comitato Scenari). In questo contesto, che vede il coinvolgimento di diversi interlocutori provenienti da diverse funzioni aziendali, si provvede a condividere i risultati delle analisi svolte internamente effettuandone una disamina critica e provvedere, qualora ritenuto opportuno, ad eventuali aggiustamenti o correzioni sulla base di componenti decisionali di natura expert-based.

Metodologia per altri portafogli

Il calcolo delle svalutazioni secondo le logiche adombrate dal nuovo principio contabile IFRS9 viene effettuato anche per il portafoglio titoli, la cui materialità risulta essere tuttavia secondaria rispetto a quello crediti precedentemente discusso.

Il perimetro di calcolo include in tal caso i titoli classificati come Held to Collect e quelli classificati Held to Collect & Sell. Il calcolo dell'ECL deve essere effettuato sulle esposizioni classificate in una delle suddette categorie, per cui è superato il test «Solely Payment of Principal and Interest» (SPPI Test). Rientrano nel perimetro di applicazione anche i titoli di debito classificati a Costo Ammortizzato e al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Per quanto riguarda il framework di calcolo, esso risulta sviluppato in coerenza con le logiche

metodologiche precedente descritte, fatto salvo alcune differenziazioni (a titolo esemplificativo, stima delle strutture a termine dei parametri di rischio e loro segmentazione, modelli statistico-econometrici e macrofattori usati come predittori) rese necessarie dalla differente tipologia e profilo di rischio delle posizioni in portafoglio

Modifiche dovute all'attuale contesto geopolitico e macro-economico e ultime evolutive metodologiche

Al fine di recepire in modo adeguato nella quantificazione dei propri accantonamenti gli effetti della crisi indotta dal manifestarsi della deflagrazione dei conflitti russo-ucraino ed israelo-palestinese e alle loro conseguenze a livello geopolitico ed economico (con particolare riferimento alla crisi energetica ed alle dinamiche inflazionistiche) la Banca ha provveduto ad introdurre una serie di specifiche evolutive all'interno del proprio framework metodologico.

Più precisamente, nel corso dell'esercizio si è provveduto ad effettuare:

  • ˗ il fine tuning ed evoluzione dell'apparato metodologico che si sono configurate come necessarie alla luce del perdurare del contesto macro-economico e geopolitico caratterizzato da notevole incertezza, tese a garantire adeguati livelli di accantonamento creditizio; meritano cenno, a titolo indicativo, il fine tuning di c.d. in-model adjustments per la suite dei modelli statistico-econometrici, sviluppate secondo una metodologia data-driven, volti a modellare in modo esplicitamente prospettico le dinamiche evolutive dei parametri di rischio per tutti gli scenari macroeconomici che concorrono al computo delle svalutazioni collettive e l'aggiornamento delle liste di clienti ritenuti "ad elevato rischio" (high risk positions) in ragione inter alia della loro particolare esposizione al contesto geopolitico e alla crisi energetica e inflazionistica attuali, per le quali si è valutata una riclassificazione a Stadio 2;
  • ˗ il mantenimento ed evoluzione dell'apparato metodologico sviluppato negli anni precedenti in fase d'impianto e fisiologicamente sottoposto a interventi di adeguamento o affinamento, alla luce inter alia sia dei cambiamenti del contesto normativo che dell'esigenza di fornire un puntuale ed esaustivo indirizzamento dei rilievi (finding) formulati dall'Autorità di Vigilanza a seguito della on-site-inspection avente per oggetto il comparto di Non-Financial Corporate del portafoglio crediti1 ;
  • ˗ il periodico svolgimento di un set di analisi quantitative e qualitative, atte ad asseverare la bontà, plausibilità e accuratezza delle previsioni macroeconomiche periodicamente fornite alla Banca dal provider incaricato, preventivamente al loro impiego nei procedimenti di determinazione delle rettifiche contabili con lo scopo di "condizionare" i fattori di stima dell'impairment collettivo all'andamento di scenari macroeconomici tra loro alternativi; rileva altresì, in tale ambito, la costante estensione della struttura di analisi e reportistica – soggetta ad arricchimenti e migliorie in corso d'esercizio – diretta a rendicontare le risultanze delle analisi svolte in occasione delle periodiche adunanze del dedicato comitato manageriale (Comitato Scenari), alla quale è stata affiancata una periodica e sistematica attività di presidio, analisi e rendicontazione (c.d. third party data analysis) delle pubblicazioni dei più autorevoli enti e istituzione di ricerca nazionali e internazionali;
  • ˗ la continua revisione, estensione e potenziamento delle analisi periodiche per l'esame e l'asseverazione delle dinamiche osservate di una serie di metriche chiave rivenienti dal calcolo collettivo delle previsioni di perdita sul portafoglio di esposizioni in bonis, pure con l'obiettivo di

1 Con specifico riferimento a questo ultimo ambito, degno di menzione ed approfondimento risulta sicuramente essere il completamento di tutte le remedial action poste in essere nell'implementazione dell'action plan predisposto dalla Banca, che hanno riguardato (i) l'introduzione di una nuova modalità di calibrazione delle matrici di transizione utilizzate inter alia per la derivazione delle strutture a termine di PD, (ii) il fine tuning che ha riguardato alcuni criteri di stage allocation (PD backstop, introduzione di un ulteriore criterio assoluto di staging), (iii) la ristima delle griglie del parametro di Danger Rate, (iv) la nuova modellazione dell'effetto delle garanzie e controgaranzie statali, (v) il recepimento dei nuovi valori di griglia del parametro di LGS, (vi) la revisione olistica del framework di stage allocation, che ha comportato inter alia l'introduzione di un nuovo criterio di staging assoluto e una significativa revisione all'ambito degli override di staging che ha interessato aspetti sia metodologici che processuali e che ha altresì comportato l'estensione delle funzioni aziendali attivamente coinvolte in tale ambito (vi) la revisione della modellazione delle componenti prospettiche e di scenario-dependency di quest'ultimo, (vii) evolutive introdotte nella modellazione della vita residua delle posizioni con riferimento ad alcune particolari tipologie di forme tecniche sprovviste di scadenza contrattuale (viii) nonché, non da ultimo, (ix) lo sviluppo di un framework dedicato (c.d. watchlist model) per la svalutazione di posizioni che, i processi del credito (e.g. sistema gestionale di early warning, controlli di secondo livello…) configurano come particolarmente rischiose.

verificarne la plausibilità e la robustezza (c.d. analisi andamentali e di "model monitoring" dei modelli IFRS 9 per il collective provisioning);

  • ˗ l'introduzione esplicita nelle stime della componente climatico-ambientale dei c.d. rischi ESG, dapprima mediante un add-on stimato secondo logiche di tipo top-down, e successivamente reso oggetto di specifica modellazione, con riferimento sia alle tipologie di rischio oggetto di modellazione (i.e. rischio fisico e di transizione) che alle componenti del modello – segnatamente, parametri di probabilità di insolvenza (PD) e di perdita in caso di insolvenza (LGD) – interessate dai medesimi, ed avente impatto sulle singole posizioni in termini sia di staging che di determinazione delle rettifiche di valore;
  • ˗ una sostanziale revisione del framework di management overlay, elementi di natura correttiva applicati alle stime model-based volti a garantire che il livello complessivo degli accantonamenti collettivi risulti pienamente allineato al profilo di rischiosità attuale e prospettico alla luce del contesto macroeconomico, geopolitico e di business nei quali la Banca si trova a operare, che si è sostanziata in una non trascurabile riduzione della loro rilevanza nel computo del livello finale delle svalutazioni collettive, come diretta conseguenza del completamento di numerose ed rilevanti evolutive e fine tuning nelle componenti c.d. core dei modelli di ECL e di staging precedentemente menzionati. Nello specifico, le componenti residuali di overlay/add-on che vengono considerate nel computo di svalutazioni, per un importo complessivo pari a € 50,2 milioni, fanno riferimento (i) alle stime degli effetti sui modelli regolamentari rivenienti dall'entrata in vigore del nuovo framework normativo prudenziale e/o dalla futura adozione di nuovi moduli al fine inter alia di indirizzare alcuni rilievi formulati nel corso della precedente on-site inspection condotta sui modelli interni, (ii) ai rischi emergenti (c.d. novel risk) – a titolo esemplificativo, inflation risk, geopolitical risk, supply chain risk, energy risk, high level of interest rate risk – che, a partire dal contesto pandemico e post-pandemico e dalla deflagrazione dei recenti conflitti, hanno assunto rilevanza vieppiù crescente e che conseguentemente vengono considerati nel computo delle svalutazioni collettive ed (iii) ad una componente prudenziale legata alle incertezze circa il contesto macroeconomico e geopolitico attuale e prospettico a livello globale. Per quanto riguarda la componente di overlay volta ad indirizzare aspetti di miglioramento che sono stati identificati nei processi di gestione e monitoraggio del credito (c.d. process deficiencies-related add-on), pari a € 67,8 milioni a fine 2023, è stato definito nel corso dell'esercizio 2024 un dedicato framework metodologico ad-hoc (c.d. "watchlist model") applicato ad un perimetro, reso oggetto di aggiornamento mensile, composto:
    • dalle controparti alle quali risulta associata alla data di reporting un indicatore gestionale rosa;
    • dai rapporti e/o controparti segnalati sulla base di analisi di funzioni di controllo interno od esterno.

Al 31 dicembre 2024, l'applicazione di tale criterio ha dato origine a una componente di ECL pari a circa € 87 milioni.

Si evidenziano inoltre fine tuning apportati agli aspetti processuali e di governance legati inter alia alla gestione ed alla quantificazione di tali componenti, che hanno trovato riscontro in un'ulteriore estensione nonché un maggior livello di formalizzazione delle analisi svolte e rese oggetto di specifica disamina e discussione nel corso dei regolari incontri mensili con il senior management, nonché un'ulteriore estensione della platea dei senior stakeholder (e.g. area CLO) direttamente coinvolti nel processo di definizione del livello del fondo svalutazioni collettive e nella disamina e calibrazione delle componenti dai quali esso risulta essere costituito (c.d. ECL layer).

Analisi di sensitivity ECL

In linea generale, gli scenari adottati per il computo delle svalutazioni collettive contengono previsioni per le dinamiche evolutive di decine di variabili macro-economiche, sviluppate su orizzonti temporali pluriennali e aggiornate su base tendenzialmente trimestrale in condizioni di mercato ritenute standard2 e sono rese oggetti di specifiche analisi, discussione e approvazione in comitati manageriali dedicati. Essi risultano caratterizzati da diversi gradi di avversità / favore dell'evoluzione del contesto macro-economico generale.

Ai fini della stima dell'impairment sono stati storicamente considerati uno scenario base, definito in funzione della tendenza evolutiva "centrale" delle variabili macro-economiche rispetto al loro valore osservato al momento iniziale della stima e che si dovrebbe pertanto configurare come quello la cui realizzazione sia in linea generale ritenuta come maggiormente probabile e futuribile, e due scenari c.d. "alternativi" – scenario "avverso" e "favorevole" – che sottendono invece evoluzioni in senso rispettivamente più sfavorevole / favorevole, entrambe ritenute comunque plausibili e non estreme, del contesto macroeconomico. La rilevanza con la quale detti singoli scenari vengono recepiti nel computo finale delle svalutazioni viene modulata sulla base di un opportuno insieme di coefficienti ponderali che, in linea generale, risultano dipendere dalla stima della severità assegnata a ogni scenario dal fornitore esterno opportunamente elaborati e resi oggetto di specifiche analisi interne.

Tuttavia, anche nel corso del 2024 si è mantenuto l'approccio prudenziale, adottato a partire dalla deflagrazione del conflitto russo-ucraino, che prevede la sostituzione dello scenario "favorevole" con quello denominato "avverso estremo", alla luce del contesto macroeconomico e geopolitico generale.

Al fine di garantire un presidio ottimale di tali aspetti a fronte della particolare rilevanza acquisita dai medesimi, la Banca ha proseguito nell'attività di periodico svolgimento di analisi ad-hoc di natura sia qualitativa che quantitativa in tale ambito, anche attraverso la conduzione di regolari analisi di benchmarking con altre fonti informative disponibili, segnatamente sia provider alternativi che pubblicazioni dei principali enti e istituzioni nazionali ed esteri di acclarata reputazione (c.d. third party data).

A tale proposito, si precisa come la Banca, al 31 dicembre 2024, abbia adottato per il calcolo delle svalutazioni i seguenti tre differenti macro-scenari e i rispettivi fattori ponderali:

  • ˗ uno scenario baseline, corrispondente all'omologo rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile alla data di computo delle svalutazioni collettive, a cui viene attribuito un coefficiente probabilistico pari al 70%;
  • ˗ uno scenario (lievemente) avverso, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile alla data di computo delle svalutazioni collettive, a cui viene attribuito un coefficiente probabilistico pari al 25%;
  • ˗ uno scenario avverso estremo, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile alla data di computo delle svalutazioni collettive, a cui viene attribuito un coefficiente probabilistico pari al 5%.

Per quanto attiene infine la ponderazione con la quale i suddetti scenari concorrono al computo finale delle svalutazioni, allo scenario baseline – che, conformemente alla propria denominazione, configura l'evoluzione del contesto macro-economico ritenuta maggiormente plausibile e futuribile al momento della formulazione dei forecast – viene assegnato il più elevato coefficiente probabilistico, laddove ai cosiddetti scenari alternativi, in ragione della loro natura "residuale", vengono assegnati fattori ponderali inferiori.

2 Suddette stime sono tuttavia suscettibili di aggiornamenti ad-hoc qualora il provider identifichi nel contesto generale macro-economico elementi di atipicità e/o di particolare turbolenza.

In Tabella 1 vengono riportate le dinamiche evolutive delle principali variabili macro-economiche per ognuno dei suddetti scenari con riferimento a un orizzonte previsivo triennale.

Scen. Base Dic. 2024 Scen. Avv. Dic. 2024 Scen. Estr. Dic. 2024
Variabile macro-economica 2025 2026 2027 2025 2026 2027 2025 2026 2027
PIL Italia (% su base annuale) 0,8% 0,7% 0,4% 0,1% 0,4% 0,3% -1,3% 0,2% 0,0%
Disoccupazione Italia 7,0% 6,8% 6,6% 7,3% 7,5% 7,5% 8,0% 8,8% 9,3%
Inflazione Italia (% su base
annuale)
1,9% 2,0% 2,0% 2,3% 2,1% 2,0% 3,1% 2,3% 2,0%
Indice azionario Italia (% su base
annuale)
9,3% 5,5% 2,9% -2,7% 1,5% -1,1% -11,3% -2,9% 1,6%
Tasso d'interesse BTP
a 10 anni (%)
4,0% 4,2% 4,6% 4,2% 4,6% 5,0% 4,5% 4,5% 4,8%
Indice dei prezzi degli immobili
residenziali italiani (% su base
annuale)
1,6% 1,8% 2,0% -0,8% 0,0% 1,0% -3,2% -1,1% -0,6%
Tasso di cambio euro/dollaro 1,11 1,11 1,12 1,11 1,11 1,12 1,11 1,11 1,12
Petrolio brent: \$ al barile 79 84 85 85 90 90 95 100 100
Euribor 3 mesi 2,7% 2,5% 2,5% 2,9% 2,6% 2,5% 2,2% 2,0% 2,0%

Tabella 1 - Forecast annuali per le principali variabili macro-economiche

Per maggiori informazioni circa l'inclusione delle c.d. forward-looking information (FLI) nel modello di impairment si rinvia ai paragrafi precedenti.

Al fine di quantificare la variabilità introdotta nel livello finale delle svalutazioni da tutte le componenti di scenario-dependency esplicitamente considerate all'interno del proprio framework metodologico, la Banca ha altresì provveduto, conformemente sia alle best practice di settore che alle raccomandazioni emanate dalle autorità di vigilanza3 , a effettuare specifiche sensitivity analysis circa il livello di svalutazione delle proprie esposizioni performing, le cui risultanze risultano compendiate nelle tabelle sottostanti.

3 Si veda ad esempio il paper ESMA32 -63 – 791 del 22 Ottobre 2019.

In particolare, in Tabella 2 vengono indicati, suddivisi per macro-segmento gestionale e stage, i diversi livelli di svalutazione che corrispondono ai tre singoli scenari – base, avverso ed estremo – utilizzati per il computo del valore ufficiale, oltre che a quello ponderato sulla base coefficienti probabilistici sopra menzionati.

Tabella 2 - Svalutazioni [in €/milioni] al 31 Dicembre 2024 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Capogruppo associati a differenti scenari macro-economici

Macro-segmento gestionale Stage Scen. base Scen. avv. Scen. est. Scen. pond.
Stage 01 58,0 59,3 61,6 58,5
Corporate & Large Corporate Stage 02 170,0 171,3 173,9 170,5
Totale 228,0 230,6 235,5 229,0
Stage 01 6,8 6,9 7,0 6,8
Small Business Stage 02 27,1 27,5 28,2 27,3
Totale 33,9 34,4 35,2 34,1
Stage 01 4,6 4,8 5,1 4,6
Piccoli Operatori Economici Stage 02 14,3 14,8 15,7 14,5
Totale 18,9 19,6 20,8 19,1
Stage 01 7,1 7,5 8,3 7,3
Privati Stage 02 25,6 27,1 29,3 26,1
Totale 32,7 34,6 37,6 33,4
Stage 01 3,6 4,0 4,7 3,8
Altro Stage 02 0,2 0,2 0,3 0,2
Totale 3,8 4,2 5,0 4,0
Stage 01 80,1 82,5 86,8 81,0
Totale Stage 02 237,2 240,9 247,3 238,6
Totale 317,3 323,4 334,1 319,6

Dualmente, in Tabella 3 viene fornita rappresentazione del valore di svalutazioni che si otterrebbero in corrispondenza di quattro differenti parametrizzazioni di coefficienti probabilistici4 rispetto a quella ufficiale adottata.

Tabella 3 - Svalutazioni [in €/milioni] al 31 Dicembre 2024 per le posizioni performing del
portafoglio crediti della Capogruppo associati a differenti ponderazioni degli scenari
macro-economici
Macro-segmento gestionale Stage Scen. pond. 1 Scen. pond. 2 Scen. pond. 3 Scen. pond. 4
Stage 01 58,4 58,7 58,7 58,8
Corporate & Large Corporate Stage 02 170,4 170,7 170,6 170,8
Totale 228,8 229,4 229,3 229,6
Stage 01 6,8 6,8 6,8 6,8
Small Business Stage 02 27,3 27,3 27,3 27,4
Totale 34,1 34,1 34,1 34,2
Stage 01 4,6 4,7 4,7 4,7
Piccoli Operatori Economici Stage 02 14,4 14,5 14,5 14,6
Totale 19,0 19,2 19,2 19,3
Stage 01 7,2 7,3 7,3 7,4
Privati Stage 02 26,1 26,4 26,3 26,5
Totale 33,3 33,7 33,6 33,9
Stage 01 3,7 3,8 3,8 3,9
Altro Stage 02 0,2 0,2 0,2 0,2
Totale 3,9 4,0 4,0 4,1
Stage 01 80,8 81,3 81,2 81,6
Totale Stage 02 238,3 239,1 238,9 239,5
Totale 319,1 320,4 320,1 321,1

Infine, in Tabella 4, Tabella 5 e Tabella 6 trovano rappresentazione i differenti livelli di svalutazioni collettive corrispondenti rispettivamente agli scenari baseline, avverso ed estremo nel caso le parametrizzazioni di queste ultimi venissero utilizzati on a stand-alone basis per la determinazione sia della ECL che della stage allocation.

4 I valori dei fattori ponderali per gli scenari base, avverso ed estremo sono rispettivamente pari a 70%-30%-0% (scenario ponderato alternativo 1), 65%-25%-10% (scenario ponderato alternativo 2), 70%-20%-10% (scenario ponderato alternativo 3) e 65%-20%-15% (scenario ponderato alternativo 4).

Tabella 4 - Svalutazioni [in €/milioni] al 31 Dicembre 2024 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Capogruppo qualora le parametrizzazioni dello scenario baseline venissero utilizzate sia per il computo dell'ECL che per il processo di stage allocation

Macro-segmento gestionale Stage_base Nr. Pos EAD Nr. Pos% EAD% ECL base
Stage 01 43.616 15.755,8 82,3% 84,2% 58,3
Corporate & Large Corporate Stage 02 9.393 2.959,9 17,7% 15,8% 169,7
Totale 53.009 18.715,7 21,2% 58,7% 228,0
Stage 01 41.630 1.776,0 84,1% 77,1% 6,9
Small Business Stage 02 7.847 526,8 15,9% 22,9% 26,9
Totale 49.477 2.302,8 19,8% 7,2% 33,8
Stage 01 53.699 1.921,9 90,8% 89,5% 5,0
Piccoli Operatori Economici Stage 02 5.472 226,4 9,2% 10,5% 13,6
Totale 59.171 2.148,3 23,6% 6,7% 18,5
Stage 01 78.999 4.295,5 91,7% 91,9% 7,6
Privati Stage 02 7.129 377,2 8,3% 8,1% 24,6
Totale 86.128 4.672,7 34,4% 14,7% 32,2
Stage 01 2.235 3.970,5 90,2% 97,9% 3,6
Altro Stage 02 243 84,0 9,8% 2,1% 0,2
Totale 2.478 4.054,5 1,0% 12,7% 3,9
Totale Stage 01 220.179 27.719,8 88,0% 86,9% 81,4
Stage 02 30.084 4.174,2 12,0% 13,1% 235,0
Totale 250.263 31.894,0 100,0% 100,0% 316,4

Tabella 5 - Svalutazioni [in €/milioni] al 31 Dicembre 2024 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Capogruppo qualora le parametrizzazioni dello scenario avverso venissero utilizzate sia per il computo dell'ECL che per il processo di stage allocation

Macro-segmento gestionale Stage_avv Nr. Pos EAD Nr. Pos% EAD% ECL avv.
Stage 01 43.368 15.698,3 81,8% 83,9% 59,3
Corporate & Large Corporate Stage 02 9.641 3.017,4 18,2% 16,1% 171,5
Totale 53.009 18.715,7 21,2% 58,7% 230,8
Stage 01 41.183 1.760,4 83,2% 76,4% 6,8
Small Business Stage 02 8.294 542,4 16,8% 23,6% 27,6
Totale 49.477 2.302,8 19,8% 7,2% 34,4
Stage 01 52.941 1.888,8 89,5% 87,9% 4,7
Piccoli Operatori Economici Stage 02 6.230 259,5 10,5% 12,1% 15,0
Totale 59.171 2.148,3 23,6% 6,7% 19,7
Privati Stage 01 77.608 4.165,5 90,1% 89,1% 7,3
Stage 02 8.520 507,2 9,9% 10,9% 29,0
Totale 86.128 4.672,7 34,4% 14,7% 36,3
Stage 01 2.234 3.970,0 90,2% 97,9% 4,0
Altro Stage 02 244 84,5 9,8% 2,1% 0,2
Totale 2.478 4.054,5 1,0% 12,7% 4,2
Totale Stage 01 217.334 27.483,1 86,8% 86,2% 82,1
Stage 02 32.929 4.410,9 13,2% 13,8% 243,4
Totale 250.263 31.894,0 100,0% 100,0% 325,4

Tabella 6 - Svalutazioni [in €/milioni] al 31 Dicembre 2024 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Capogruppo qualora le parametrizzazioni dello scenario estremo venissero utilizzate sia per il computo dell'ECL che per il processo di stage allocation

Macro-segmento gestionale Stage_fav Nr. Pos EAD Nr. Pos% EAD% ECL fav.
Corporate & Large Corporate Stage 01 42.846 15.534,7 80,8% 83,0% 60,1
Stage 02 10.163 3.181,0 19,2% 17,0% 176,4
Totale 53.009 18.715,7 21,2% 58,7% 236,5
Stage 01 39.301 1.713,5 79,4% 74,4% 6,9
Small Business Stage 02 10.176 589,3 20,6% 25,6% 28,9
Totale 49.477 2.302,8 19,8% 7,2% 35,8
Piccoli Operatori Economici Stage 01 50.151 1.780,6 84,8% 82,9% 4,6
Stage 02 9.020 367,7 15,2% 17,1% 18,0
Totale 59.171 2.148,3 23,6% 6,7% 22,6
Privati Stage 01 57.373 3.252,2 66,6% 69,6% 6,2
Stage 02 28.755 1.420,5 33,4% 30,4% 50,5
Totale 86.128 4.672,7 34,4% 14,7% 56,7
Altro Stage 01 2.215 3.951,0 89,4% 97,4% 4,7
Stage 02 263 103,5 10,6% 2,6% 0,3
Totale 2.478 4.054,5 1,0% 12,7% 5,0
Stage 01 191.886 26.232,0 76,7% 82,2% 82,5
Totale Stage 02 58.377 5.662,0 23,3% 17,8% 274,1
Totale 250.263 31.894,0 100,0% 100,0% 356,6

Con riferimento alla determinazione delle perdite attese sulle esposizioni classificate nello stage 3, ossia sulle esposizioni deteriorate, si fa rinvio a quanto illustrato nella «Parte A - Politiche contabili». In maggior dettaglio, al 31 dicembre 2024 le perdite attese sui crediti deteriorati sono prevalentemente determinate analiticamente in base alle previsioni di recupero, attualizzate in funzione dei tassi di interesse effettivi originari e della relativa tempistica di recupero. Considerato che le previsioni di recupero assumono a riferimento la specifica situazione del debitore, si ritiene non significativo fornire una ragionevole analisi di sensitivity delle perdite attese.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Al fine dell'attenuazione del rischio creditizio vengono acquisite le garanzie tipiche dell'attività bancaria: principalmente di natura reale, su immobili e su strumenti finanziari, e di natura personale. Queste ultime, rappresentate soprattutto da fideiussioni generiche limitate, sono rilasciate, per la quasi totalità, da privati e da società produttive il cui merito creditizio, oggetto di specifica valutazione, è ritenuto congruo. Relativamente alle garanzie di natura personale, presupposto fondamentale è infatti l'accertamento della sussistenza della capacità patrimoniale del fideiussore. Questa analisi non viene limitata alla fase iniziale del rapporto, ma viene rinnovata finché esiste la relazione. Nell'ipotesi di sopravvenuta inidoneità economica del garante, la Banca provvede a revisionare il rapporto, al fine di accertare la persistenza dei presupposti di affidabilità della controparte affidata.

La presenza delle garanzie è considerata al fine della ponderazione degli affidamenti complessivi concedibili a un cliente o a un gruppo giuridico e/o economico a cui eventualmente appartenga. In particolare, sono previste e debitamente formalizzate politiche e procedure interne inerenti al loro utilizzo, alla sussistenza dei requisiti di eleggibilità – generali e specifici – richiesti dalle disposizioni normative e alla costante sorveglianza circa la congruità del loro ammontare.

Le garanzie reali vengono rivalutate, oltre che in funzione di eventi connessi allo stato del finanziamento e/o della protezione stessa, secondo modalità e periodicità coerenti con la natura dei beni (immobili o di altra natura) e degli strumenti finanziari a vincolo e in linea con gli standard normativi vigenti. I sistemi informativi e le procedure operative consentono infatti l'acquisizione, la memorizzazione e la gestione di tutti i dati utili a una corretta identificazione e rivalutazione delle garanzie acquisite. Nelle fasi di acquisizione, valutazione, controllo e realizzo delle garanzie sono adottate inoltre configurazioni strutturali e di processo atte ad assicurarne nel tempo l'opponibilità a terzi e la piena escutibilità in caso di inadempienza del debitore.

Con riferimento alle garanzie ipotecarie, la Banca adotta principi e standard affidabili per la valutazione degli immobili al fine di ottenere stime realistiche e circostanziate del valore dei cespiti a garanzia.

La Banca attua una serie di processi in grado di assicurare l'efficiente gestione e la puntuale valutazione degli immobili vincolati in via reale, tramite il censimento dei cespiti e l'archiviazione delle perizie di stima su apposita procedura informatica.

Inoltre, anche al fine di adempiere alle disposizioni di vigilanza, ai fini della sorveglianza del valore degli immobili, sia per i cespiti di natura residenziale sia per quelli commerciali/strumentali, viene attuata una valutazione perlomeno annuale. Il valore degli immobili viene stimato aggiornato avvalendosi di società peritali esterne (cd. provider), dotate di idonei requisiti di professionalità e indipendenza dai processi di proposta, delibera ed erogazione del credito, in linea con gli standards nazionali (Linee guida A.B.I.) e internazionali (EVS European Valuation Standards e IVS International Valuation Standards) delle valutazioni.

La Banca ha integrato le procedure per raccogliere i dati delle perizie con un sistema di controllo dei valori peritali forniti dai provider, sottoponendo le perizie a un controllo automatico e informatizzato per confrontare le valutazioni peritali con le quotazioni delle principali banche dati (OMI – Agenzia dell'Entrate e Nomisma Spa). In base agli scostamenti registrati vengono effettuate azioni di approfondimento secondo quanto previsto dal Manuale delle garanzie reali ipotecarie.

In aggiunta la Banca ha introdotto la "Commissione di controllo delle perizie immobiliari e dei provider incaricati del servizio", organo collegiale che, con cadenza periodica, si riunisce per esaminare un campione delle perizie estratte dai controlli informatizzati di cui sopra a verifica dei processi, delle metodologie utilizzate e dei risultati delle valutazioni peritali affidate ai provider esterni attinenti agli immobili acquisiti in garanzia delle linee di credito, controllandone la piena aderenza alle Linee guida ABI, agli standards internazionali e alla conformità alle Linee guida per le banche sui crediti deteriorati emanate dalla Banca Centrale Europea.

La sussistenza dei requisiti specifici sugli immobili, necessari ai fini dell'attenuazione del rischio di credito (indipendenza del valore dell'immobile dal merito creditizio della controparte, indipendenza del rimborso dai flussi finanziari derivanti dal cespite e destinazione del bene residenziale all'uso diretto o alla locazione), viene verificata dalle filiali ed esplicitata nelle pratiche elettroniche di fido per il successivo

controllo degli istruttori e degli organi deliberanti.

Il valore delle garanzie reali su strumenti finanziari, quotati sui mercati regolamentati, viene automaticamente rivisto, con cadenza giornaliera e sulla base dei prezzi di listino, allo scopo di verificare, rispetto all'affidamento accordato, il permanere della situazione di copertura iniziale e permettere, al venire meno di tale condizione, il tempestivo esame da parte delle preposte risorse.

La Banca non dispone di accordi di compensazione relativi a operazioni in bilancio e «fuori bilancio».

Nel periodo in esame, non è stata accertata l'esistenza di vincoli contrattuali atti a minare la validità giuridica delle garanzie ricevute.

Le verifiche in discorso vengono effettuate da strutture centralizzate separate da quelle che erogano e revisionano il credito; il Servizio Revisione interna, tramite controlli periodici, verifica che le attività vengano gestite correttamente e prudenzialmente.

3 Esposizioni creditizie deteriorate

3.1 Strategie e politiche di gestione

Il presidio del rischio di credito viene perseguito in tutte le fasi gestionali che caratterizzano la relazione fiduciaria e, in particolare, attraverso un'efficace azione di sorveglianza e monitoraggio volta a formulare valutazioni tempestive all'insorgere di eventuali anomalie.

Rientrano nella nozione di "attività finanziarie deteriorate" prevista ai fini delle segnalazioni statistiche di vigilanza i crediti che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro erogazione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore.

Sulla base del vigente quadro regolamentare, integrato dalle disposizioni interne attuative, i crediti deteriorati (non performing) sono classificati dalla Banca, in funzione della tipologia e della gravità del deterioramento, in tre categorie, corrispondenti ad altrettanti stati amministrativi del credito:

  • ˗ Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate («past due»);
  • ˗ Inadempienze probabili («unlikely to pay»);
  • ˗ Sofferenze.

La classificazione tra le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate avviene ove vengano rilevate le seguenti condizioni:

  • ˗ il cliente presenti una quota scaduta e/o sconfinante sull'intera esposizione alla data di riferimento a livello di gruppo bancario superiore ad entrambe le seguenti soglie di rilevanza:
    • Soglia di rilevanza Relativa: la componente relativa è rappresentata da una percentuale calcolata come il rapporto tra l'importo dell'obbligazione creditizia in arretrato e l'importo complessivo di tutte le esposizioni verso lo stesso debitore iscritte nel bilancio dell'ente; tale soglia è fissata all'uno per cento (1%) sia per le esposizioni al dettaglio sia per le esposizioni diverse dal dettaglio;
    • Soglia di rilevanza Assoluta: la componente assoluta è rappresentata dall'importo massimo che può raggiungere la somma di tutti gli importi in arretrato dovuti da un debitore all'ente; l'importo massimo non supera i 100€ per le esposizioni al dettaglio o i 500 € per le esposizioni diverse dal dettaglio;
  • ˗ Il cliente evidenzi importi di credito scaduti o sconfinanti di cui al punto precedente da 90 giorni in via continuativa.

Si classificano tra le «Inadempienze probabili» (unlikely to pay, UTP) le esposizioni creditizie per le quali la Banca giudica improbabile che il debitore adempia integralmente, in linea capitale e/o interessi, alle proprie obbligazioni senza che vengano attuate azioni volte a preservare le ragioni di credito quali, ad esempio, l'escussione di garanzie accessorie.

Secondo i dettami della normativa di vigilanza, vengono classificati tra le "Sofferenze" i crediti vantati nei confronti di controparti che versano in stato di insolvenza – anche non accertata in sede giudiziale – ovvero in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca. La semplice inadempienza del cliente non basta, di per sé, a determinarne il passaggio a "Sofferenza": devono infatti sussistere obiettive situazioni che indichino l'incapacità dello stesso di far fronte regolarmente alle proprie obbligazioni, prescindendo, ai fini della classificazione, dall'esistenza e dalla consistenza di eventuali garanzie reali e/o personali a presidio del credito. In ogni

caso, devono essere valutate per la classificazione tra le "Sofferenze":

  • ˗ le controparti nei confronti delle quali siano state intraprese dalla Banca azioni giudiziali per il recupero del credito;
  • ˗ i crediti vantati nei confronti di clienti che versano in gravi e non transitorie difficoltà economiche finanziarie, ancorché non suffragate da uno stato di insolvenza "pubblico".

I crediti non riconducibili alle categorie testé esposte vengono considerati «in bonis» (Performing Exposures).

La classificazione dei crediti tra le esposizioni deteriorate avviene, a seconda dei casi, con modalità automatiche oppure sulla base di proposte e valutazioni esperte.

Più in dettaglio, la classificazione delle esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate avviene in modo automatico al verificarsi delle condizioni previste dalla normativa. La classificazione ad inadempienze probabili (UTP), invece, è basata su un sistema di trigger che possono, a seconda dei casi, generare una classificazione automatica o una valutazione da parte del Gestore di riferimento. La classificazione a sofferenze, infine, avviene su proposta del gestore, nell'ambito dell'attività di monitoraggio nel continuo della controparte.

Il ritorno in bonis delle esposizioni deteriorate, disciplinato dall'Organo di Vigilanza nonché da specifica normativa interna, avviene previo accertamento del venir meno delle condizioni di criticità e dello stato di insolvenza, trascorso un adeguato intervallo di tempo.

La gestione dei crediti «deteriorati» comporta l'assunzione di interventi coerenti con la gravità della situazione al fine di ricondurli alla normalità oppure, in caso di impossibilità, di mettere in atto adeguate procedure di recupero.

Più precisamente, in presenza di posizioni:

  • ˗ a sofferenza, vengono poste in atto le opportune procedure di recupero dei crediti; qualora le circostanze lo consentano, sono predisposti dei piani di rientro e/o delle proposte di transazioni bonarie finalizzate alla definitiva chiusura dei rapporti;
  • ˗ a inadempienza probabile, viene valutata la probabilità che il debitore sia in grado di adempiere integralmente alle obbligazioni contrattuali così da ripristinare le originarie condizioni di affidabilità e di economicità dei rapporti oppure, valutata l'impossibilità di tale soluzione, viene predisposto quanto necessario per il passaggio delle posizioni a sofferenza. Per le inadempienze probabili oggetto di accordi di ristrutturazione viene verificato nel continuo il puntuale rispetto delle condizioni pattuite;
  • ˗ scadute e/o sconfinanti deteriorate, ne viene monitorata l'evoluzione e vengono esperiti tempestivi interventi per ricondurle alla normalità; verificato l'effettivo stato di difficoltà finanziaria del debitore e qualora se ne ravvisino le condizioni, viene predisposto quanto necessario per il passaggio a inadempienza probabile o a sofferenza.

Le rettifiche di valore sono apportate nel pieno rispetto della normativa primaria e secondaria e secondo principi di assoluta prudenza. In particolare, avuto riguardo a sofferenze e inadempienze probabili, viene effettuata una valutazione analitica di ciascuna posizione debitoria, valutazione che considera pure l'effetto di attualizzazione dei recuperi attesi.

Solamente per le operazioni sottosoglia, fissata in euro 350.000 per inadempienze probabili e sofferenze, è realizzata una valutazione di tipo forfettario, con la finalità di presidiare prudenzialmente il trattamento di quelle attività deteriorate che, per le loro intrinseche caratteristiche (entità non rilevante ed elevata numerosità), si prestano all'adozione di processi valutativi snelli e di contenuta onerosità prevalentemente di carattere automatico, in grado di garantire valutazioni uniformi.

Con riferimento alle partite scadute e/o sconfinanti deteriorate, la rettifica di valore è determinata sulla base delle evidenze storiche di perdita rilevate su operazioni con tale tipologia di anomalia.

Ai fini della gestione dei crediti deteriorati e dei possibili impatti derivanti dall'applicazione dell'«Addendum alle Linee guida della BCE per le banche sui crediti deteriorati (NPL): aspettative di vigilanza in merito agli accantonamenti prudenziali per le esposizioni deteriorate» la Banca ha effettuato un aggiornamento dell'NPL strategy nell'orizzonte 2024-2026 prevedendo l'utilizzo combinato di iniziative ordinarie e straordinarie.

Si rimanda al precedente paragrafo 2.2 per le informazioni relative alle politiche di gestione dei crediti deteriorati.

3.2 Write-off

Il «write-off» è definito come un evento che dà luogo a una cancellazione contabile (parziale o totale) quando non si hanno più ragionevoli aspettative di recuperare i flussi finanziari rivenienti dall'attività integralmente o parte di essi -, ivi incluse le casistiche di rinuncia al credito, dovendosi quindi ridurre direttamente il valore contabile lordo dell'attività stessa. Tale forma di svalutazione costituisce un caso di eliminazione contabile, parziale o totale, di una posizione creditizia.

Il valore contabile lordo di una posizione viene abbattuto a fronte di un'accertata inesigibilità del credito ovvero qualora non vi siano prospettive realistiche di recupero. L'accertamento tempestivo dell'irrecuperabilità si basa su alcuni criteri quali l'irrealizzabilità della garanzia ipotecaria o personale, la conclusione della procedura esecutiva/concorsuale a suo tempo esperita, l'insorgere di procedure concorsuali fallimentari, l'estinzione della ragione sociale della persona giuridica debitrice, l'irreperibilità del cliente o la sua elevata età anagrafica.

Il processo di controllo finalizzato ad individuare l'assenza di una ragionevole aspettativa di recupero è focalizzato sulle controparti che si trovano all'interno del portafogli di crediti deteriorati e viene differenziato a seconda della presenza o meno di una garanzia ipotecaria, della vetustà della posizione, e dello stadio di avanzamento del processo di recupero e della convenienza economica ad esso associata, dell'inserimento di una posizione all'interno di un portafoglio oggetto di cessione e del rischio di decadenza del diritto creditorio. Nel corso dell'esercizio sono stati effettuati write-off per un importo complessivo pari a € 92 milioni.

3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate

Nella categoria attività finanziarie acquisite o originate come deteriorate (c.d. «POCI», Purchased or Originated Credit Impaired) vengono ricompresi tutti gli strumenti finanziari, acquistati o originati, che già al momento della loro prima rilevazione in bilancio risultano essere deteriorati (credit-impaired).

Le regole contabili relative ai POCI si applicano agli strumenti finanziari iscritti nelle voci di stato patrimoniale attivo 30 «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» o 40 «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato». L'attributo «POCI» rimarrà attribuito per l'intera durata del rapporto e andrà soggetta al calcolo di rettifiche a fronte di previsioni di perdita attese durante l'orizzonte temporale che residua fino all'estinzione.

Si distinguono due fattispecie di categorie di prodotti connessi a rapporti POCI nati a fronte di erogazione di nuova finanza:

  • prodotti standard con piani di rimborso rateali: in tal caso la procedura riconosce l'apertura del nuovo rapporto con una controparte in stato deteriorato e propone in automatico l'assegnazione dell'attributo «POCI», che sarà sottoposto ad approvazione del competente Organo deliberante;
  • prodotti standard gestiti nei partitari «Conti Correnti» ed «Estero» e contratti non standard originati dal Servizio Finanza d'impresa: per tali rapporti, la competente Unità deputata al monitoraggio e alla gestione del credito anomalo propone manualmente l'assegnazione dell'attributo «POCI», che sarà sottoposto ad approvazione del competente all'Organo deliberante.

A prescindere dalla specifica modalità di attribuzione (manuale o automatica) adottata, l'attributo «POCI» deve essere sempre confermato dal competente Organo deliberante e, una volta approvato, mantiene la sua validità per tutta la durata del rapporto.

4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni

Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali

Vengono ricomprese in questa categoria le rinegoziazioni che prevedono modifiche delle condizioni contrattuali originarie in relazione a esposizioni creditizie per motivi commerciali su controparti che non presentano difficoltà finanziaria. Queste modifiche si differenziano quindi dalle concessioni (forborne) e sono finalizzate a adeguare l'onerosità del debito alle condizioni di mercato vigente.

Inoltre, rientrano nelle rinegoziazioni di tipo commerciale le variazioni delle condizioni economiche applicate ai rapporti creditizi di nuova accensione, ovvero a quelli esistenti da non oltre sei mesi.

Le rinegoziazioni commerciali vengono accordate principalmente allo scopo di mantenere la relazione commerciale con il cliente (retention degli impieghi).

A differenza delle misure di forbearance, le rinegoziazioni per motivi commerciali riguardano debitori che non versano in situazioni di difficoltà finanziaria, e includono tutte le operazioni volte ad adeguare l'onerosità del debito alle condizioni di mercato. Le operazioni aventi per oggetto le rinegoziazioni commerciali comportano una variazione delle condizioni originarie del contratto su richiesta del debitore che attiene ad aspetti legati all'onerosità del debito o alla sua durata, con un conseguente beneficio per il debitore. In linea generale si ritiene che, ogni volta che la Banca concede una rinegoziazione al fine di evitare di perdere il proprio cliente, tale rinegoziazione debba essere considerata come sostanziale in quanto, se non fosse effettuata, il cliente si finanzierebbe presso altri istituti e la Banca subirebbe una riduzione di ricavi futuri previsti. Tali operazioni sono contabilmente assimilabili ad un'estinzione anticipata del debito originario e all'apertura di un nuovo contratto.

Esposizioni oggetto di concessioni

Il Gruppo definisce misure di tolleranza («forbearance») le «concessioni» accordate a qualunque esposizione - sotto forma di prestiti, titoli di debito e impegni, revocabili o irrevocabili, all'erogazione di finanziamenti (a esclusione delle esposizioni detenute con finalità di negoziazione) - nei confronti di un debitore che si trova o è in procinto di trovarsi in difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari («difficoltà finanziarie»).

Si è in presenza di una concessione in caso di differenza a favore del debitore tra le condizioni modificate del contratto e quelle precedenti. La Banca, in linea con la vigente normativa di riferimento, individua una serie di misure di concessione standardizzate, suddivise tra misure a breve e a medio-lungo termine, e ne monitora periodicamente l'efficacia in termini di regolarizzazione delle esposizioni.

Ai fini della classificazione «forborne» di un rapporto, la concessione deve essere accordata in presenza di un cliente che versi in una situazione di difficoltà finanziaria. Tale situazione risulta oggettivamente verificata in caso di controparte classificata in stato «non performing» mentre è presunta, e deve quindi essere valutata a seguito di approfondite analisi, in caso di clientela in stato «performing» che abbia un rating a livello di controparte che sia identificativo di una elevata rischiosità. Le situazioni presuntive di difficoltà finanziaria sono state suddivise in "hard" e "soft" a seconda del livello di gravità. In presenza di indicatori di difficoltà finanziaria di tipo "hard" la delibera viene sottoposta ad un iter rafforzato con innalzamento dell'organo deliberante minimo.

Al fine di garantire la qualità delle proprie esposizioni creditizie e di monitorarne efficacemente l'andamento, il Gruppo si dota di processi interni che pure secondo modalità «industrializzate», sono volti a identificare le misure di concessione più idonee da esperirsi verso debitori in difficoltà finanziarie, nonché a gestire la classificazione «forborne» delle relative esposizioni.

A seguito di una richiesta di concessione, l'Unità Operativa domiciliataria del rapporto creditizio effettua l'analisi soggetto della controparte, sia essa clientela privata o corporate, identificando la tipologia di difficoltà e la misura più adeguata e sostenibile per il cliente anche con l'ausilio di specifici alberi decisionali.

Successivamente conduce un'analisi della sostenibilità economica della misura in funzione della situazione finanziaria del cliente; in particolare, viene verificata l'adeguatezza delle disponibilità del cliente,

in ottica corrente e prospettica, secondo criteri di credibilità e prudenza.

All'apertura della pratica di concessione, apposite procedure informatiche verificano la sussistenza dei requisiti per la classificazione «forborne» e, ove presenti, propongono all'Unità Operativa deputata l'assegnazione al rapporto dell'attributo «forborne». La proposta di classificazione può essere derogata solo se supportata da adeguata motivazione, e nel caso di trigger forti, prevede l'innalzamento dell'organo deliberante. In presenza di un esito negativo sull'adeguatezza delle disponibilità del cliente e della presenza di forborne, è necessario effettuare un questionario, svolto dal gestore NPL competente per area e segmento, volto a valutare la corretta classificazione del cliente e eventualmente procedere, dopo l'approvazione del Responsabile della NPE Unit, alla più corretta classificazione a UTP indipendentemente dall'esito della delibera in concessione.

Una volta approvata la concessione e la proposta di classificazione «forborne» da parte del competente Organo deliberante, vengono stabiliti e integrati nel contratto di credito specifici obiettivi e scadenze che il cliente è tenuto a rispettare all'atto del rimborso del debito.

Questi vengono fissati secondo criteri prudenziali e sono oggetto di scrutinio nell'ambito del più generale monitoraggio della posizione.

Saldi lordi al 31/12/2024 €/000 Retail
Secured
Retail
Unsecured
Corporate
Secured
Corporate
Unsecured
Large Corporate Altro Totale
Performing «Forborne» - Primo anno di
probation period
118.096 20.545 43.185 59.497 7.016 5 248.344
Performing «Forborne» - Secondo anno
di probation period
9.615 895 10.428 686 100 0 21.724
Non Performing «Forborne» 149.197 69.292 181.682 93.774 17.759 1 511.705
Totale 276.908 90.732 235.295 153.957 24.875 6 781.773

Lo stock di «forborne» al 31 dicembre 2024 è pari a € 781 milioni in termini di esposizione lorda suddiviso come dettagliato nella tabella seguente:

Di questi circa € 111 milioni si riferiscono a concessioni erogate nel corso del 2024 (56% riferite a rapporti «performing» e 44% a rapporti «non performing»). Nel corso dell'anno il 7% delle esposizioni classificate a «forborne non performing» risultano curate, mentre il 25% delle esposizioni classificate a «forborne performing» sono tornate «fully performing», ovvero hanno perso l'attributo «forborne».

Lo stock di misure di «forbearance» associate a clientela classificata in stato «performing» all'inizio del 2024 che è stata classificata tra le attività deteriorate nel corso dell'esercizio corrisponde a circa il 17% in termini di esposizione lorda.

Il principio contabile IFRS 9 prevede che, in caso di modifiche non sostanziali su una posizione, venga determinato l'utile o la perdita derivante dalla modifica stessa. La modifica è considerata non sostanziale quando la stessa non comporta la chiusura del rapporto preesistente e/o quando la modifica non comporta l'inserimento di clausole che possano portare a determinare il fallimento del test SPPI.

Gli utili o le perdite rilevati a conto economico, derivanti dalla modifica non sostanziale per i rapporti forborne, vanno calcolati quale differenza tra il valore attuale dei nuovi flussi di cassa contrattuali rinegoziati o modificati, scontati al tasso di interesse effettivo originale (tasso anteriore alla rinegoziazione o modifica del contratto di credito), e il valore attuale dei flussi di cassa contrattuali originari, scontati anch'essi al tasso di interesse effettivo originale.

Tutte le esposizioni classificate come «forborne» performing vengono classificate nello stage 2 e con riferimento alle rettifiche di valore queste vengono iscritte almeno per un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del finanziamento. La variazione in diminuzione del rischio di credito e l'allocazione a stage 1 del rapporto è legata alla perdita dell'attributo «forborne».

Inoltre, in ottemperanza alle «Linee Guida sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del regolamento (UE) n. 575/2013», il calcolo (c.d. Delta Net Present Value) viene performato in presenza di una posizione oggetto di misura di concessione. In coerenza con il dettame normativo ove il delta NPV risulti superiore all'1% la stessa viene identificata come in stato di difficoltà finanziaria e classificata tra le inadempienze probabili.

5. Informazioni relative ai finanziamenti oggetto di garanzia pubblica

A seguito del mutato scenario legato alla pandemia, sono state eliminate le informazioni di bilancio relative ai finanziamenti assistiti da moratoria. Già a fine 2023 non si registravano più moratorie legate al Covid-19 ancora in corso. Sulle posizioni a cui era stata concessa una moratoria Covid-19 si osservano pagamenti regolari.

È rimasto rilevante il volume dei crediti assoggettati a garanzie pubbliche originati dalla Banca al 31 dicembre 2024 per i quali nella seguente tabella si forniscono le informazioni di dettaglio:

Saldo contabile Lordo Saldo contabile Netto
(milioni di €) (milioni di €)
Crediti assoggettati a garanzie pubbliche 1.534 1.496

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Esposizioni Altre
Esposizioni scadute esposizioni
Inadempienze scadute non non
Portafogli/qualità Sofferenze probabili deteriorate deteriorate deteriorate Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 39.398 222.263 47.951 460.041 39.816.855 40.586.508
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - 2.562.770 2.562.770
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value
- 6.163 1.543 2.424 242.915 253.045
5. Attività finanziarie in corso di dismissione 7.123 101.469 - - - 108.592
31/12/2024 46.521 329.895 49.494 462.465 42.622.540 43.510.915
31/12/2023 57.312 402.041 32.734 506.924 42.510.646 43.509.657

Con il termine esposizioni creditizie si intendono esclusi i titoli di capitale e le quote di OICR.

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Deteriorate
Non deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Write-off
parziali
complessivi*
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Totale
(esposizione
netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
913.104 (603.492) 309.612 98.363 40.560.040 (283.144) 40.276.896 40.586.508
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - 2.563.595 (825) 2.562.770 2.562.770
3. Attività finanziarie designate al fair
value
- - - - - - - -
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
16.824 (9.118) 7.706 - - - 245.339 253.045
5. Attività finanziarie in corso di
dismissione
211.546 (102.953) 108.593 - - - - 108.593
31/12/2024 1.141.474 (715.563) 425.911 98.363 43.123.635 (283.969) 43.085.005 43.510.916
31/12/2023 1.203.183 (711.096) 492.087 75.412 42.953.845 (242.151) 43.017.570 43.509.657

*valore da esporre a fini informativi

Per le attività finanziarie valutate al fair value l'esposizione lorda viene esposta al valore di bilancio di fine periodo comprensiva della componente di rischio di credito.

Sui portafogli sopra indicati sono state effettuate nel corso degli anni cancellazioni parziali per complessivi € 98,4 milioni, riferite ad attività deteriorate a «sofferenza» ancora iscritte in bilancio.

Si presentano di seguito, per le «Attività finanziarie detenute per la negoziazione e derivati di copertura», le minusvalenze cumulate e le esposizioni nette degli strumenti finanziari che presentano una evidente scarsa qualità creditizia, nonché le esposizioni nette delle rimanenti attività finanziarie.

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa - Parte E

Attività di evidente
scarsa qualità creditizia Altre attività
Minusvalenze Esposizione
Portafogli/Qualità cumulate netta netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - 17.419
2. Derivati di copertura - - -
Totale 31/12/2024 - - 17.419
Totale 31/12/2023 - - 22.462

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Portafogli/stadi di rischio
1. Attività finanziarie
valutate al costo
Da 1
giorno a
30 giorni
292.320
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
-
Oltre 90
giorni
-
Da 1
giorno a
30 giorni
94.921
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
67.125
Oltre 90
giorni
2.944
Da 1
giorno a
30 giorni
17.345
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
15.861
Oltre 90
giorni
117.997
Da 1
giorno a
30 giorni
3.299
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
431
Oltre 90
giorni
2.391
ammortizzato
2. Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
- - - - - - - - - - - -
3. Attività finanziarie in
corso di dismissione
- - - - - - 9.485 2.920 49.838 - 53 496
Totale
31/12/2024
292.320 - - 94.921 67.125 2.944 26.830 18.781 167.835 3.299 484 2.887
Totale
31/12/2023
355.708 - - 97.243 47.347 1.362 37.794 33.604 155.873 2.715 1.183 9.265

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessive (parte 1)

Rettifiche di valore complessive
Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio
Causali/ stadi di rischio Crediti
verso
banche e
Banche
Centrali a
vista
Attività
finanziarie
valutate al
costo
ammortizzato
Attività
finanziarie
valutate al
fair value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie in
corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Crediti
verso
banche e
Banche
Centrali a
vista
Attività
finanziarie
valutate al
costo
ammortizzato
Attività
finanziarie
valutate al
fair value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie in
corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Rettifiche complessive
iniziali
509 49.802 931 - - 51.242 105 186.019 40 - - 186.165
Variazioni in aumento da
attività finanziarie acquisite
o originate
21 22.723 523 - - 23.269 - 41.503 42 - - 41.545
Cancellazioni diverse dai
write-off
(1.452) (13.362) (715) - - (15.530) (11) (32.583) (10) - - (32.604)
Rett/riprese di valore nette
per rischio di credito (+/-)
976 3.609 15 - - 4.601 (67) 15.649 (2) - - 15.581
Modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- 4 - - - 4 - 187 - - - 187
Cambiamenti della
metodologia di stima
- - - - - - - - - - - -
Write-off non rilevati
direttamente a conto
economico
- - - - - - - - - - - -
Altre variazioni 2 (605) - - - (603) - (465) - - - (465)
Rettifiche complessive
finali
56 62.171 754 - - 62.983 27 210.310 70 - - 210.409
Recuperi da incasso su
attività finanziarie oggetto
di write-off
- - - - - - - - - - - -
Write-off rilevati
direttamente a conto
economico
- - - - - - - - - - - -
Rettifiche di valore complessive
Attività rientranti nel terzo stadio Attività fin. impaired acquisite o originate
Causali/ stadi di rischio Crediti verso
banche e
Banche
Centrali a
vista
Attività
finanziarie
valutate al
costo
ammortizzato
Attività
finanziarie
valutate al fair
value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie in
corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Attività
finanziarie
valutate al
costo
ammortizzato
Attività
finanziarie
valutate al fair
value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie in
corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Rettifiche complessive iniziali - 634.099 - - 634.099 - 64.419 - - 59.061 5.358
Variazioni in aumento da attività
finanziarie acquisite o originate
- 45.033 - 3.063 48.096 - - - - - -
Cancellazioni diverse dai write-off - (86.623) - (601) (87.224) - (9.895) - (6) (9.653) (246)
Rett/riprese di valore nette per
rischio di credito (+/-)
- 34.980 - 15.342 50.322 - 17.725 - 424 19.387 (1.239)
Modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- 842 - 309 1.151 - 418 - 16 399 35
Cambiamenti della metodologia di
stima
- - - - - - - - - - -
Write-off non rilevati direttamente a
conto economico
- (64.710) - - (64.710) - (5.100) - - (5.100) -
Altre variazioni - (13.831) - 75.337 61.506 - (3.199) - 2.043 (1.156) -
Rettifiche complessive finali - 549.790 - 93.450 643.240 - 64.368 0 2.477 62.938 3.908
Recuperi da incasso su attività
finanziarie oggetto di write-off
- 17.995 - - 17.995 - - - - - -
Write-off rilevati direttamente a
conto economico
- (19.744) - - (19.744) - (2.350) - - (2.350) -

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessive (parte 2)

Accantonamenti complessivi su impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate
Causali/ stadi di rischio Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impegni a erogare fondi e garanzie
fin. rilasciate impaired acquisiti/e o
originati/
Totale
Rettifiche complessive iniziali 11.129 23.186 12.410 338 982.987
Variazioni in aumento da attività finanziarie
acquisite o originate
16.676 7.014 979 - 137.577
Cancellazioni diverse dai write-off - - - - (145.258)
Rett/riprese di valore nette per rischio di credito
(+/-)
(2.240) (17.207) (1.932) (184) 67.088
Modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - 1.776
Cambiamenti della metodologia di stima - - - - -
Write-off non rilevati direttamente a conto
economico
- - - - (69.810)
Altre variazioni - - - - 59.282
Rettifiche complessive finali 25.565 12.993 11.457 154 1.033.642
Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto
di write-off
- - - - 17.995
Write-off rilevati direttamente a conto economico - - - - (22.094)

A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

Valori lordi/valore nominale
Trasferimenti tra primo Trasferimenti tra secondo stadio Trasferimenti tra primo stadio e
terzo stadio
stadio e secondo stadio e terzo
Da primo a Da secondo
stadio a primo
Da secondo
stadio a terzo
Da terzo stadio
a secondo
Da primo stadio Da terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio secondo stadio stadio stadio stadio a terzo stadio a primo stadio
ammortizzato 1. Attività finanziarie valutate al costo 1.423.176 1.555.871 121.645 33.275 135.226 3.847
2. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
- - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
4. Impegni a erogare fondi e garanzie
finanziarie rilasciate
258.494 284.201 5.564 772 5.861 229
Totale 31/12/2024 1.681.670 1.840.072 127.209 34.047 141.087 4.076
Totale 31/12/2023 3.103.531 1.137.576 140.770 34.254 145.584 8.082

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Esposizione lorda
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 A vista 2.597.078 2.586.967 10.111 - -
a) Deteriorate - - - - -
b) Non deteriorate 2.597.078 2.586.967 10.111 - -
A.2 Altre 4.789.781 4.708.407 63.397 - -
a) Sofferenze - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
b) Inademp. probabili - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 47 - 47 - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate 4.789.734 4.708.407 63.350 - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
Totale (A) 7.386.859 7.295.374 73.508 - -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate - - - - -
b) Non deteriorate 1.567.232 587.636 5.436 - -
Totale (B) 1.567.232 587.636 5.436 - -
Totale (A+B) 8.954.091 7.883.010 78.944 - -
Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
complessivi
Tipologie esposizioni/valori Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired acquisite
o originate
Esposizione
Netta
Write-off parziali
complessivi*
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 A vista 85 57 28 - - 2.596.993 -
a) Deteriorate - - - - - - -
b) Non deteriorate 85 57 28 - - 2.596.993 -
A.2 Altre 2.487 2.356 131 - - 4.787.294 -
a) Sofferenze - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
b) Inademp. probabili - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate - - - - - 47 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate 2.487 2.356 131 - - 4.787.247 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
Totale (A) 2.572 2.413 159 - - 7.384.287 -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio - - - - - - -
a) Deteriorate - - - - - - -
b) Non deteriorate 387 312 - - - 1.566.845 -
Totale (B) 387 312 - - - 1.566.845 -
Totale (A+B) 2.959 2.725 159 - - 8.951.132 -

*Valore da esporre a fini informativi

L'esposizione per cassa comprende i crediti verso banche esposti alla voce 40 a) ed alla voce 10 nonché le altre attività finanziarie costituite da titoli bancari comprese nelle voci 20 c), 30 dell'attivo dello stato patrimoniale, esclusi i titoli di capitale e le quote di OICR. L'esposizione fuori bilancio è rappresentata da garanzie prestate, impegni e derivati (a eccezione di quelli aventi per oggetto titoli di capitale e quote di OICR). I valori complessivi considerano anche le esposizioni non in perimetro di impairment IFRS 9.

Nota Integrativa - Parte E

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

Esposizione lorda
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze 302.800 - - 296.756 6.043
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 113.512 - - 109.282 4.229
b) Inadempienze probabili 771.469 - - 666.569 77.477
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 392.981 - - 339.102 37.983
c) Esposizioni scadute deteriorate 67.206 - - 65.258 135
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 5.212 - - 4.220 -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 485.104 294.313 185.526 - 2.842
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 21.582 - 19.120 - 1.874
e) Altre esposizioni non deteriorate 38.094.089 34.703.222 3.089.563 - 76.366
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 248.446 - 204.984 - 35.260
Totale (A) 39.720.668 34.997.535 3.275.089 1.028.583 162.863
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate 245.456 - - 122.946 893
b) Non deteriorate 28.831.285 18.270.405 1.887.081 - 7.504
Totale (B) 29.076.741 18.270.405 1.887.081 122.946 8.397
Totale (A+B) 68.797.409 53.267.940 5.162.170 1.151.529 171.260
Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
complessivi
Tipologie esposizioni/valori Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Esposizione
Netta
Write-off
parziali
complessivi*
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze 256.278 - - 250.723 5.555 46.522 98.363
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 96.726 - - 92.775 3.952 16.786 38.296
b) Inadempienze probabili 441.573 - - 375.123 50.575 329.896 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 231.939 - - 195.958 27.342 161.042 -
c) Esposizioni scadute deteriorate 17.712 - - 17.393 50 49.494 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 1.019 - - 848 - 4.193 -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 22.686 1.993 20.583 - 110 462.418 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 4.182 - 4.106 - 76 17.400 -
e) Altre esposizioni non deteriorate 258.797 58.574 189.667 - 10.556 37.835.292 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 23.314 - 17.581 - 5.733 225.132 -
Totale (A) 997.046 60.567 210.250 643.239 66.846 38.723.622 98.363
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio - - - - - - -
a) Deteriorate 44.100 - - 11.456 - 201.356 -
b) Non deteriorate 45.338 25.277 12.970 - 151 28.785.947 -
Totale (B) 89.438 25.277 12.970 11.456 151 28.987.303 -
Totale (A+B) 1.086.484 85.844 223.220 654.695 66.997 67.710.925 98.363

*valore da esporre a fini informativi

L'esposizione per cassa comprende i crediti verso clientela esposti alla voce 40b e 110 nonché le altre attività finanziarie costituite da titoli non bancari comprese nelle voci 20c, 30 e 40 dell'attivo dello stato patrimoniale, esclusi i titoli di capitale e le quote di OICR. L'esposizione fuori bilancio è rappresentata da garanzie prestate, impegni e derivati (a eccezione di quelli aventi per oggetto titoli di capitale e quote di OICR). I valori complessivi considerano anche le esposizioni non in perimetro di impairment IFRS 9.

A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Inadempienze Esposizioni scadute
Causali/Categorie Sofferenze probabili deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 322.088 839.938 41.157
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - 27.598 6.368
B. Variazioni in aumento 233.147 390.734 72.877
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 43.161 221.662 63.645
B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate 346 28.016 27
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 91.970 15.999 -
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - 2.973 60
B.5 altre variazioni in aumento 97.670 122.084 9.145
C. Variazioni in diminuzione 252.435 459.203 46.828
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate - 50.621 2.097
C.2 write-off 68.545 23.358 -
C.3 incassi 123.937 202.129 17.353
C.4 realizzi per cessioni 11.860 56.388 28
C.5 perdite da cessione 3.045 13.094 142
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 15.998 91.970 -
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni - 116 1
C.8 altre variazioni in diminuzione 29.050 21.527 27.207
D. Esposizione lorda finale 302.800 771.469 67.206
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - 20.113 13.027

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa - Parte E

A.1.9bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Esposizioni oggetto di
Esposizioni oggetto di concessioni: non
Causali/Qualità concessioni: deteriorate deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 580.785 297.168
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 18.693 48.174
B. Variazioni in aumento 191.832 142.331
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni 12.741 80.578
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 35.849 -
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate - 29.844
B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione 64.971 41
B.5 altre variazioni in aumento 78.271 31.868
C. Variazioni in diminuzione 260.912 169.471
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni - 57.989
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 29.844 -
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate - 35.849
C.4 write-off 42.199 -
C.5 incassi 135.498 74.371
C.6 realizzi per cessioni 28.194 -
C.7 perdite da cessione 3.123 -
C.8 altre variazioni in diminuzione 22.054 1.262
D. Esposizione lorda finale 511.705 270.028
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 7.634 55.657

A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute
deteriorate
di cui: di cui: di cui:
esposizioni
oggetto di
esposizioni
oggetto di
esposizioni
oggetto di
Causali/Categorie Totale concessioni Totale concessioni Totale concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali 264.776 101.714 437.897 239.534 8.424 539
- di cui: esposizioni cedute non
cancellate
- - 11.243 6.929 770 30
B. Variazioni in aumento 128.665 43.574 228.684 101.780 16.922 1.078
B.1 rettifiche di valore da attività
finanziarie impaired acquisite o
originate
802 - 20.595 - 41 -
B.2 altre rettifiche di valore 80.451 24.025 176.589 95.633 12.001 420
B.3 perdite da cessione 3.045 610 13.094 1.299 142 1
B.4 trasferimenti da altre categorie
di esposizioni deteriorate
42.836 18.812 3.702 135 - -
B.5 modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- - 1.631 - 11 -
B.6 altre variazioni in aumento 1.531 127 13.073 4.713 4.727 657
C. Variazioni in diminuzione 137.163 48.562 225.011 109.375 7.634 598
C.1 riprese di valore da valutazione 2.350 2.071 24.418 30.933 336 258
C.2 riprese di valore da incasso 29.317 8.486 60.752 23.243 1.335 -
C.3 utili da cessione 4.799 799 13.685 5.654 9 -
C.4 write-off 68.545 30.141 23.358 7.906 - -
C.5 trasferimenti ad altre categorie
di esposizioni deteriorate
57 4 41.334 18.610 5.147 333
C.6 modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- - 92 - - -
C.7 altre variazioni in diminuzione 32.095 7.061 61.372 23.029 807 7
D. Rettifiche complessive finali 256.278 96.726 441.570 231.939 17.712 1.019
- di cui: esposizioni cedute non
cancellate
- - 10.827 4.013 4.086 39

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating esterni (valori lordi)

Classi di rating esterni
Esposizioni Classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5 classe 6 Senza
rating
Totale
A. Attività finanziarie vautate al costo
ammortizzato
6.893.765 1.230.496 1.868.197 260.152 11.656 - 31.208.880 41.473.146
- Primo stadio 6.893.765 1.230.496 1.863.099 251.706 11.609 - 26.945.927 37.196.602
- Secondo stadio - - 5.098 8.446 47 - 3.270.641 3.284.232
- Terzo stadio - - - - - - 833.330 833.330
- Impaired acquisite o originate - - - - - - 158.982 158.982
B. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
1.424.058 724.175 325.239 65.751 - - 24.372 2.563.595
- Primo stadio 1.424.058 724.175 278.434 58.302 - - 24.372 2.509.341
- Secondo stadio - - 46.805 7.449 - - - 54.254
- Terzo stadio - - - - - - - -
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
C. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - 199.134 199.134
- Primo stadio - - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - 195.253 195.253
- Impaired acquisite o originate - - - - - - 3.881 3.881
Totale (A+B+C) 8.317.823 1.954.671 2.193.436 325.903 11.656 - 31.432.386 44.235.875
D. Impegni a erogare fondi e garanzie
finanziarie rilasciate
170.726 91.426 158.386 11.118 4.614 - 20.609.305 21.045.575
- Primo stadio 170.726 91.410 124.886 10.848 4.614 - 18.619.231 19.021.715
- Secondo stadio - 16 33.500 270 - - 1.858.731 1.892.517
- Terzo stadio - - - - - - 122.946 122.946
- Impaired acquisiti/e o originati/e - - - - - - 8.397 8.397
Totale (D) 170.726 91.426 158.386 11.118 4.614 - 20.609.305 21.045.575
Totale (A+B+C+D) 8.488.549 2.046.097 2.351.822 337.021 16.270 - 52.041.691 65.281.450

Viene esposta la distribuzione delle esposizioni diverse da quelle in titoli di capitale, secondo classi rappresentative di giudizi di rating, assegnati da agenzie esterne e memorizzati sugli archivi informatici della Banca.

Le classi di rischio per rating esterni indicate nella presente tavola si riferiscono alle classi di merito creditizio dei debitori di cui alla normativa prudenziale. Di seguito viene indicato il raccordo tra le classi di giudizio sopra rappresentate e i rating rilasciati dalle agenzie delle quali la Banca ha scelto di avvalersi. Nello specifico, per le esposizioni verso governi e banche centrali sono utilizzate le valutazioni espresse dall'agenzia DBRS, mentre per le restanti esposizioni ci si avvale di Standard&Poor's e di FitchRatings.

Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6
DBRS Limited da AAA a AAL da AH a AL da BBBH a BBBL da BBH a BBL da BH a BL CCC
Standard &Poor's
Rating Services
da AAA a AA- da A+ a A- da BBB+ a BBB- da BB+ a BB da B+ a B CCC+ e
inferiori
FitchRatings da AAA a AA- da A+ a A- da BBB+ a BBB- da BB+ a BB- da B+ a B CCC+ e
inferiori-

A.2.2 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni (valori lordi)

PRIVATI

Classi di rating interni (1)
Esposizioni Rating 1 Rating 2 Rating 3 Rating 4 Rating 5 Rating 6 Rating 7 Rating 8
A. Attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
21.317 33.921 112.354 417.948 1.131.981 874.666 739.756 411.661
- Primo stadio 21.315 33.875 111.080 410.612 1.109.014 849.719 704.109 362.482
- Secondo stadio 2 46 1.274 7.336 22.967 24.947 35.647 49.179
- Terzo stadio - - - - - - - -
B. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
Totale (A+B) 21.317 33.921 112.354 417.948 1.131.981 874.666 739.756 411.661
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
C. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
35.354 42.887 56.396 95.919 99.787 54.491 89.071 39.543
- Primo stadio 35.326 42.682 55.064 94.104 99.096 53.275 86.462 34.754
- Secondo stadio 28 205 1.332 1.815 691 1.216 2.609 4.789
- Terzo stadio - - - - - - - -
Totale (C) 35.354 42.887 56.396 95.919 99.787 54.491 89.071 39.543
Totale (A+B+C) 56.671 76.808 168.750 513.867 1.231.768 929.157 828.827 451.204
Classi di rating interni (2)
Esposizioni Rating 9 Rating 10 Rating 11 Rating 12 Rating 13 Senza Rating e
insolventi
Totale
(A+B+C)
A. Attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
297.285 99.142 98.688 87.601 41.832 137.209 4.505.361
- Primo stadio 230.388 70.061 51.847 21.401 3.437 272 3.979.612
- Secondo stadio 66.897 29.081 46.841 66.200 38.395 2 388.814
- Terzo stadio - - - - - 136.935 136.935
B. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - -
Totale (A+B) 297.285 99.142 98.688 87.601 41.832 137.209 4.505.361
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
C. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
19.199 3.974 4.843 2.129 2.614 3.940 550.147
- Primo stadio 12.842 2.904 2.972 776 348 1.495 522.100
- Secondo stadio 6.357 1.070 1.871 1.353 2.266 465 26.067
- Terzo stadio - - - - - 1.980 1.980
Totale (C) 19.199 3.974 4.843 2.129 2.614 3.940 550.147
Totale (A+B+C) 316.484 103.116 103.531 89.730 44.446 141.149 5.055.508

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa - Parte E

PMI

Classi di rating interni (1)
Esposizioni Rating 1 Rating 2 Rating 3 Rating 4 Rating 5 Rating 6 Rating 7 Rating 8
A. Attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
190.744 651.186 991.021 1.382.520 1.569.697 1.287.812 1.254.165 586.902
- Primo stadio 160.480 553.286 889.919 1.160.760 1.345.614 996.499 1.039.496 418.651
- Secondo stadio 30.264 97.900 101.102 221.760 224.083 291.313 214.669 168.251
- Terzo stadio - - - - - - - -
B. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
Totale (A+B) 190.744 651.186 991.021 1.382.520 1.569.697 1.287.812 1.254.165 586.902
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
C. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
690.677 1.671.203 1.475.601 1.241.232 1.000.739 547.120 531.087 212.659
- Primo stadio 478.174 1.329.125 1.323.636 1.101.740 853.286 454.632 449.178 161.122
- Secondo stadio 212.503 342.078 151.965 139.492 147.453 92.488 81.909 51.537
- Terzo stadio - - - - - - - -
Totale (C) 690.677 1.671.203 1.475.601 1.241.232 1.000.739 547.120 531.087 212.659
Totale (A+B+C) 881.421 2.322.389 2.466.622 2.623.752 2.570.436 1.834.932 1.785.252 799.561
Classi di rating interni (2)
Esposizioni Rating 9 Rating 10 Rating 11 Rating 12 Rating 13 Senza Rating
e
insolventi
Totale
(A+B+C)
A. Attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
343.855 111.305 65.728 21.714 8.417 465.024 8.930.090
- Primo stadio 155.655 66.939 14.155 4.992 183 9.711 6.816.340
- Secondo stadio 188.200 44.366 51.573 16.722 8.234 8.453 1.666.890
- Terzo stadio - - - - - 446.860 446.860
B. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - -
Totale (A+B) 343.855 111.305 65.728 21.714 8.417 465.024 8.930.090
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
C. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
189.908 135.840 40.312 17.144 9.275 159.158 7.921.955
- Primo stadio 153.323 102.213 21.237 80 2.175 39.099 6.469.020
- Secondo stadio 36.585 33.627 19.075 17.064 7.100 10.931 1.343.807
- Terzo stadio - - - - - 109.128 109.128
Totale (C) 189.908 135.840 40.312 17.144 9.275 159.158 7.921.955
Totale (A+B+C) 533.763 247.145 106.040 38.858 17.692 624.182 16.852.045

Nota Integrativa – Parte E

SMALL BUSINESS

Classi di rating interni (1)
Esposizioni Rating 1 Rating 2 Rating 3 Rating 4 Rating 5 Rating 6 Rating 7 Rating 8
A. Attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
64.270 67.293 166.547 278.872 322.302 324.694 238.578 125.392
- Primo stadio 60.265 61.551 150.256 224.618 232.338 256.152 163.344 81.603
- Secondo stadio 4.005 5.742 16.291 54.254 89.964 68.542 75.234 43.789
- Terzo stadio - - - - - - - -
B. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
Totale (A+B) 64.270 67.293 166.547 278.872 322.302 324.694 238.578 125.392
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
C. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
252.848 118.347 137.723 141.330 123.751 92.378 59.930 39.212
- Primo stadio 245.311 112.795 128.503 121.478 103.840 76.125 43.300 29.543
- Secondo stadio 7.537 5.552 9.220 19.852 19.911 16.253 16.630 9.669
- Terzo stadio - - - - - - - -
Totale (C) 252.848 118.347 137.723 141.330 123.751 92.378 59.930 39.212
Totale (A+B+C) 317.118 185.640 304.270 420.202 446.053 417.072 298.508 164.604
Classi di rating interni (2)
Esposizioni Rating 9 Rating 10 Rating 11 Rating 12 Rating 13 Senza Rating e
insolventi
Totale
(A+B+C)
A. Attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
70.984 56.482 28.188 14.237 6.506 175.576 1.939.921
- Primo stadio 39.206 25.224 7.050 2.218 244 - 1.304.069
- Secondo stadio 31.778 31.258 21.138 12.019 6.262 - 460.276
- Terzo stadio - - - - - 175.576 175.576
B. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - -
Totale (A+B) 70.984 56.482 28.188 14.237 6.506 175.576 1.939.921
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
C. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
19.496 11.314 8.043 2.631 1.137 34.093 1.042.233
- Primo stadio 8.026 6.629 1.063 66 9 1.792 878.480
- Secondo stadio 11.470 4.685 6.980 2.565 1.128 926 132.378
- Terzo stadio - - - - - 31.375 31.375
Totale (C) 19.496 11.314 8.043 2.631 1.137 34.093 1.042.233
Totale (A+B+C) 90.480 67.796 36.231 16.868 7.643 209.669 2.982.154

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa - Parte E

MICROIMPRESE

Classi di rating interni (1)
Esposizioni Rating 1 Rating 2 Rating 3 Rating 4 Rating 5 Rating 6 Rating 7 Rating 8
A. Attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
75.561 124.373 424.986 386.081 99.618 252.409 161.364 197.043
- Primo stadio 75.333 122.474 415.686 370.030 95.006 227.222 133.070 171.359
- Secondo stadio 228 1.899 9.300 16.051 4.612 25.187 28.294 25.684
- Terzo stadio - - - - - - - -
B. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
Totale (A+B) 75.561 124.373 424.986 386.081 99.618 252.409 161.364 197.043
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
C. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
69.178 73.426 104.850 65.364 10.525 47.360 34.564 29.844
- Primo stadio 68.819 72.413 99.322 57.036 8.260 42.576 30.533 25.225
- Secondo stadio 359 1.013 5.528 8.328 2.265 4.784 4.031 4.619
- Terzo stadio - - - - - - - -
Totale (C) 69.178 73.426 104.850 65.364 10.525 47.360 34.564 29.843
Totale (A+B+C) 144.739 197.799 529.836 451.445 110.142 299.769 195.928 226.887
Classi di rating interni (2)
Esposizioni Rating 9 Rating 10
Rating 11
Rating 12
Rating 13 Senza Rating e
insolventi
Totale
(A+B+C)
A. Attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
94.183 51.374 55.461 36.351 16.407 96.306 2.071.517
- Primo stadio 74.354 28.265 20.672 10.656 1.245 41 1.745.413
- Secondo stadio 19.829 23.109 34.789 25.695 15.162 - 229.839
- Terzo stadio - - - - - 96.265 96.265
B. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - -
Totale (A+B) 94.183 51.374 55.461 36.351 16.407 96.306 2.071.517
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
C. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
11.393 7.409 4.369 2.265 1.234 8.676 470.457
- Primo stadio 6.771 3.665 2.014 694 444 1.986 419.759
- Secondo stadio 4.622 3.744 2.355 1.571 790 482 44.490
- Terzo stadio - - - - - 6.208 6.208
Totale (C) 11.393 7.409 4.369 2.265 1.234 8.676 470.457
Totale (A+B+C) 105.576 58.784 59.830 38.616 17.641 104.982 2.541.974

Nota Integrativa – Parte E

GRANDI IMPRESE; IMPRESE PUBBLICHE

Classi di rating interni (1)
Esposizioni Rating 1 Rating 2 Rating 3 Rating 4 Rating 5 Rating 6 Rating 7 Rating 8
A. Attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
42.210 214.521 1.263.655 633.183 610.084 594.888 422.506 126.309
- Primo stadio 39.470 201.069 1.218.121 566.398 534.707 465.297 354.375 48.282
- Secondo stadio 2.740 13.452 45.534 66.785 75.377 129.591 68.131 78.027
- Terzo stadio - - - - - - - -
B. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - 11.240 18.780 10.602 25.016 1.616 -
- Primo stadio - - 11.240 18.780 10.602 25.016 1.616 -
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
Totale (A+B) 42.210 214.521 1.274.895 651.963 620.686 619.904 424.122 126.309
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
C. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
59.049 210.174 101.830 663.534 189.887 149.260 730.906 116.863
- Primo stadio - - - - - - - -
- Secondo stadio 59.049 210.174 101.830 663.534 189.887 149.260 730.906 116.863
- Terzo stadio - - - - - - - -
Totale (C) 59.049 210.174 101.830 663.534 189.887 149.260 730.906 116.863
Totale (A+B+C) 101.259 424.695 1.376.725 1.315.497 810.573 769.164 1.155.028 243.172
Classi di rating interni (2)
Esposizioni Rating 9 Rating 10
Rating 11
Rating 12
Rating 13 Senza Rating e
insolventi
Totale
(A+B+C)
A. Attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
12.301 6.705 - - - 50.036 3.976.398
- Primo stadio - - - - - - 3.427.719
- Secondo stadio 12.301 6.705 - - - - 498.643
- Terzo stadio - - - - - 50.036 50.036
B. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
7.581 - - - - - 74.835
- Primo stadio 7.581 - - - - - 74.835
- Secondo stadio - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - -
Totale (A+B) 19.882 6.705 - - - 50.036 4.051.233
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
C. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
40.501 32.115 236 - - 181.117 2.475.472
- Primo stadio - - - - - 85.212 85.212
- Secondo stadio 40.501 32.115 236 - - 33.595 2.327.950
- Terzo stadio - - - - - 62.310 62.310
Totale (C) 40.501 32.115 236 - - 181.117 2.475.472
Totale (A+B+C) 60.383 38.820 236 - - 231.153 6.526.705

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa - Parte E

ALTRO

Classi di rating interni (1)
Esposizioni Rating 1 Rating 2 Rating 3 Rating 4 Rating 5 Rating 6 Rating 7 Rating 8
A. Attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
10.448 34.205 16.732 93.457 188.058 45.854 91.506 17.420
- Primo stadio 5.945 34.005 16.732 90.971 187.093 31.890 75.963 8.508
- Secondo stadio 4.503 200 - 2.486 965 13.964 15.543 8.912
- Terzo stadio - - - - - - - -
B. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
Totale (A+B) 10.448 34.205 16.732 93.457 188.058 45.854 91.506 17.420
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
C. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
72.414 38.280 70.772 240.464 293.701 29.969 152.298 1.521
- Primo stadio 36.696 37.753 67.873 232.687 278.061 21.796 126.300 1.091
- Secondo stadio 35.718 527 2.899 7.777 15.640 8.173 25.998 430
- Terzo stadio - - - - - - - -
Totale (C) 72.414 38.280 70.772 240.464 293.701 29.969 152.298 1.521
Totale (A+B+C) 82.862 72.485 87.504 333.921 481.759 75.823 243.804 18.941
Classi di rating interni (2)
Esposizioni Rating 9 Rating 10 Rating 11 Rating 12 Rating 13 Senza Rating e
insolventi
Totale
(A+B+C)
A. Attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
11.208 5 20.671 2 2 19.520.288 20.049.856
- Primo stadio 1.069 3 1 2 1 19.471.264 19.923.448
- Secondo stadio 10.139 2 20.670 - 1 41.561 118.975
- Terzo stadio - - - - - 7.433 7.433
B. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - 2.509.000 2.509.000
- Primo stadio - - - - - 2.454.816 2454.816
- Secondo stadio - - - - - 54.184 54.184
- Terzo stadio - - - - - - -
Totale (A+B) 11.208 5 20.671 2 2 22.029.288 22.558.856
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
C. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
16.060 303 3.550 - - 7.666.180 8.585.312
- Primo stadio 496 16 - - - 7.477.657 8.280.426
- Secondo stadio 15.564 287 3.350 - - 187.497 303.859
- Terzo stadio - - - - - 1.026 1.026
Totale (C) 16.060 303 3.350 - - 7.666.180 8.585.312
Totale (A+B+C) 27.268 308 24.021 2 2 29.695.468 31.144.168

Le tabelle riportano, in ordine di rischiosità crescente, la distribuzione per classi di rating delle esposizioni appartenenti ai segmenti per i quali sono operativi i modelli di rating interno.

Per quanto concerne i segmenti relativi alla «Clientela», la scala utilizzata prevede tredici classi di rating relative alle controparti in bonis e una per quelle insolventi. La prima classe identifica una controparte a rischio minimo, mentre la tredicesima evidenzia il rischio massimo; allo stato di insolvenza viene attribuita un'ulteriore classe.

I rating interni vengono utilizzati dalla banca per il calcolo dei requisiti patrimoniali relativi ai portafogli «corporate» e «retail», per la quale la banca ha ricevuto la validazione dei modelli IRB.

A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

Gli importi relativi alla colonna «esposizione netta» sono riportati al netto delle rettifiche di valore specifiche e di portafoglio. La classificazione delle esposizioni tra «totalmente garantite» e «parzialmente garantite» è realizzata confrontando l'importo dell'esposizione lorda con quello della garanzia, stabilito contrattualmente. Gli importi riportati nelle colonne «garanzie» si riferiscono all'effettivo valore della garanzia (cd. «fair value»), con un limite superiore rappresentato dal valore di bilancio dell'esposizione garantita: ciò significa che l'effettivo valore della garanzia può essere superiore rispetto a quanto riportato nella tavola.

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Derivati su crediti
Immobili - Altre Altri derivati
Esposizione Esposizione Immobili - finanziamenti garanzie Controparti
lorda netta ipoteche per leasing Titoli reali CLN centrali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
236.468 236.332 - - 10.002 - - -
1.1. totalmente garantite 134.202 134.113 - - 10.002 - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
1.2. parzialmente garantite 102.266 102.219 - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie fuori
bilancio garantite:
66.512 66.452 - - 3.841 6.822 - -
2.1. totalmente garantite 27.180 27.123 - - 3.841 6.421 - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2.2. parzialmente garantite 39.332 39.329 - - - 401 - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
Garanzie personali (2)
Derivati su crediti
Altri derivati
Totale
(1)+(2)
Banche Altre società
finanziarie
Altri
soggetti
Amministrazioni
pubbliche
Banche Altre società
finanziarie
Altri
soggetti
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
- - - 190 221.312 - - 231.504
1.1. totalmente garantite - - - 190 123.921 - - 134.113
- di cui deteriorate - - - - - - - -
1.2. parzialmente garantite - - - - 97.391 - - 97.391
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie fuori
bilancio garantite:
- - - 38.462 9.083 - - 58.208
2.1. totalmente garantite - - - 11.473 5.388 - - 27.123
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2.2. parzialmente garantite - - - 26.989 3.695 - - 31.085
- di cui deteriorate - - - - - - - -

Nota Integrativa - Parte E

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Derivati su crediti
Immobili - Altre Altri derivati
Esposizione Esposizione Immobili - Finanziamenti garanzie Controparti
lorda netta Ipoteche per leasing Titoli reali CLN centrali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
15.844.049 15.109.090 9.210.096 - 443.376 265.841 - -
1.1. totalmente garantite 13.154.452 12.519.864 9.208.328 - 310.883 196.070 - -
- di cui deteriorate 788.744 329.065 279.632 - 2.826 1.355 - -
1.2. parzialmente garantite 2.689.597 2.589.226 1.768 - 132.493 69.771 - -
- di cui deteriorate 120.298 48.476 88 - 2.806 27 - -
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio" garantite:
4.141.424 4.115.570 423.178 - 227.288 183.423 - -
2.1. totalmente garantite 3.025.973 3.004.112 423.178 - 142.479 84.235 - -
- di cui deteriorate 48.200 34.299 5.565 - 502 349 - -
2.2. parzialmente garantite 1.115.451 1.111.458 - - 84.809 99.188 - -
- di cui deteriorate 10.791 9.013 - - 627 574 - -
Garanzie personali (2)
Derivati su crediti Totale
Altri derivati (1)+(2)
Altre società Altri Amministrazioni Altre società
Banche finanziarie soggetti pubbliche Banche finanziarie Altri soggetti
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
- - - 2.050.394 11.918 294.678 2.198.949 14.475.252
1.1. totalmente garantite - - - 692.604 9.081 231.058 1.863.318 12.511.342
- di cui deteriorate - - - 23.890 - 4.850 16.408 328.961
1.2. parzialmente garantite - - - 1.357.790 2.837 63.620 335.631 1.963.910
- di cui deteriorate - - - 36.750 - 2.757 5.029 47.457
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio" garantite:
- - - 40.597 12.826 109.107 2.670.573 3.666.992
2.1. totalmente garantite - - - 4.970 7.389 79.448 2.223.671 2.965.370
- di cui deteriorate - - - 41 - 3.959 23.822 34.238
2.2. parzialmente garantite - - - 35.627 5.437 29.659 446.902 701.622
- di cui deteriorate - - - 320 - 387 5.150 7.058

A.4 Attività finanziarie e non finanziarie ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute

Valore di bilancio
Esposizione
creditizia
cancellata
Valore lordo Rettifiche di
valore
complessive
di cui ottenute
nel corso
dell'esercizio
A. Attività materiali - - - - -
A.1. Ad uso funzionale - - - - -
A.2. A scopo di investimento - - - - -
A.3. Rimanenze - - - - -
B. Titoli di capitale e titoli di debito - - - - -
C. Altre attività 71.823 53.243 - 53.243 53.243
D. Attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
- - - - -
D.1. Attività materiali - - - - -
D.2. Altre attività - - - - -
Totale 31/12/2024 71.823 53.243 - 53.243 53.243
Totale 31/12/2023 83.908 54.495 - 54.495 54.495

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

Ai fini della compilazione della presente sezione, sono escluse dai valori di esposizione di cui alle tavole A.1.6. e A.1.7. le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli o merci in prestito.

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa - Parte E

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e «fuori bilancio» verso clientela (valore di bilancio)

Amministrazioni pubbliche Società finanziarie Società finanziarie (di cui:
imprese di assicurazione)
Esposizione Rettifiche valore Esposizione Rettifiche valore Esposizione Rettifiche valore
Esposizioni/Controparti
A. Esposizioni creditizie per cassa
netta complessive netta complessive netta complessive
A.1 Sofferenze - - - 35 - -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - 1.420 16.812 - -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
- - 71 14.775 - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 9.769.613 1.947 7.732.790 5.722 43.161 22
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
- - 85 5 - -
Totale (A) 9.769.613 1.947 7.734.210 22.569 43.161 22
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 490 10 102 121 - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 1.248.001 462 3.926.903 2.719 4.110 -
Totale (B) 1.248.491 472 3.927.005 2.840 4.110 -
Totale (A+B)
31/12/2024
11.018.104 2.419 11.661.215 25.409 47.271 22
Totale (A+B)
31/12/2023
12.144.676 2.849 9.292.557 35.998 7.105 2
Società non finanziarie Famiglie
Rettifiche valore Rettifiche valore
Esposizioni/Controparti Esposizione netta complessive Esposizione netta complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 38.663 193.488 7.858 62.754
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 13.195 61.751 3.590 34.976
A.2 Inadempienze probabili 253.386 315.496 75.090 109.266
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 119.318 150.941 41.652 66.224
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 23.481 9.106 26.013 8.605
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 323 73 3.869 946
A.4 Esposizioni non deteriorate 14.043.215 214.330 6.752.092 59.484
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 121.938 15.446 120.509 12.045
Totale (A) 14.358.745 732.420 6.861.053 240.109
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 193.006 42.743 7.758 1.226
B.2 Esposizioni non deteriorate 20.949.269 38.887 2.661.330 3.270
Totale (B) 21.142.275 81.630 2.669.088 4.496
Totale (A+B)
31/12/2024
35.501.020 814.050 9.530.141 244.605
Totale (A+B)
31/12/2023
33.409.795 789.956 9.726.844 216.697

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e «fuori bilancio» verso clientela

Italia Altri paesi europei America
Esposizioni/Aree geografiche Esposizioni
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizioni
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizioni
netta
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 45.916 255.674 605 583 -
A.2 Inadempienze probabili 326.539 438.547 3.193 2.813 89
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 48.138 17.328 1.005 290 109
A.4 Esposizioni non deteriorate 34.085.709 277.774 4.019.543 3.098 38.993
Totale (A) 34.506.302 989.323 4.024.346 6.784 39.191
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 201.341 44.100 15 - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 28.085.208 41.350 638.761 2.865 6.070
Totale (B) 28.286.549 85.450 638.776 2.865 6.070
Totale (A+B)
31/12/2024
62.792.851 1.074.773 4.663.122 9.649 45.261
Totale (A+B)
31/12/2023
59.444.496 1.039.683 4.807.478 5.302 76.639
America Asia Resto del mondo
Rettifiche
valore
Esposizioni Rettifiche
valore
Esposizioni Rettifiche valore
Esposizioni/Aree geografiche complessive netta complessive netta complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 20 - - - -
A.2 Inadempienze probabili 161 75 53 - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 29 242 64 - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 418 13.870 144 139.595 49
Totale (A) 628 14.187 261 139.595 49
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 29 49.520 1.094 5.944 -
Totale (B) 29 49.520 1.094 5.944 -
Totale (A+B)
31/12/2024
657 63.707 1.355 145.539 49
Totale (A+B)
31/12/2023
302 52.092 189 193.167 24

Con riferimento alla distribuzione territoriale delle esposizioni verso controparti residenti in Italia, si specifica che le attività collocate nei «Crediti verso la clientela» sono concentrate nelle aree di tradizionale insediamento dell'istituto, in particolare «Nord Ovest», 66%, e «Centro», 22%. Seguono «Nord Est», 10%, e «Sud e Isole», 2%.

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa - Parte E

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e «fuori bilancio» verso banche

Italia Altri paesi europei America
Esposizioni Rettifiche
valore
Esposizioni Rettifiche
valore
Esposizioni
Esposizioni/Aree geografiche netta complessive netta complessive netta
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 4.549.016 1.589 2.443.948 821 26.908
Totale (A) 4.549.016 1.589 2.443.948 821 26.908
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 404.395 78 615.863 305 60.837
Totale (B) 404.395 78 615.863 305 60.837
Totale (A+B)
31/12/2024
4.953.411 1.667 3.059.811 1.126 87.745
Totale (A+B)
31/12/2023
5.967.761 3.071 3.716.617 852 92.791
America Asia Resto del mondo
Rettifiche Rettifiche Rettifiche
Esposizioni/Aree geografiche valore
complessive
Esposizioni
netta
valore
complessive
Esposizioni
netta
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 17 233.014 119 131.400 26
Totale (A) 17 233.014 119 131.400 26
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 1 173.036 1 79.268 2
Totale (B) 1 173.036 1 79.268 2
Totale (A+B) 31/12/2024 18 406.050 120 210.668 28
Totale (A+B) 31/12/2023 114 397.895 278 179.117 44

B.4 Grandi esposizioni

31/12/2024 31/12/2023
Numero posizioni 33 35
Esposizione 33.827.663 35.189.628
Posizione di rischio 10.554.990 9.788.631

Il limite di esposizione del 10% rispetto al capitale di classe 1 – soglia che determina l'inclusione di una controparte fra le grandi esposizioni –, viene commisurato all'ammontare «nominale» dell'esposizione, determinato come somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi. La «posizione di rischio», grandezza sulla quale sono definiti i limiti massimi all'assunzione di ciascun singolo grande rischio, è invece data dall'ammontare del primo aggregato, ponderato secondo un sistema che tiene conto della natura della controparte debitrice e delle eventuali garanzie acquisite.

Si precisa che tra le posizioni sopra rappresentate figurano la Repubblica Italiana (Esposizione nominale, € 10.562 milioni; Posizione di rischio, € 14,7 milioni), prettamente in ragione di titoli sovrani detenuti nei portafogli di proprietà, e la Banca d'Italia (Esposizione nominale, € 2.746 milioni; Posizione di rischio nulla), principalmente in relazione a depositi vincolati.

In aderenza a quanto previsto dall'articolo 4 punto 39) del regolamento (UE) n.575/2013 e successive modifiche e integrazioni, sono previste – nell'ambito delle segnalazioni di vigilanza prudenziale afferenti alle Grandi esposizioni - modalità convenzionali di rappresentazione dei Gruppi di clienti connessi che prevedono la ripetizione - in corrispondenza di ogni gruppo di clienti connessi direttamente controllato da un'Amministrazione centrale o ad essa legato da dipendenza economica – degli importi dell'esposizione e della conseguente posizione di rischio verso le Amministrazioni centrali corrispondenti.

Si specifica che le informazioni rassegnate nella tabella in esame non seguono l'approccio segnaletico precedentemente descritto in quanto gli importi di esposizione e posizione di rischio verso le Amministrazioni centrali non vengono ripetuti in relazione ai gruppi di clienti connessi interessati da legami di natura economica e/o giuridica con le citate Amministrazioni centrali.

C. Operazioni di cartolarizzazione

Cartolarizzazioni tradizionali

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Nel corso dell'esercizio 2024 la Banca ha proseguito nel perfezionamento di operazioni di cartolarizzazione mediante la cessione in blocco di crediti a sofferenza in linea con gli obiettivi aziendali di derisking e di miglioramento della qualità degli attivi. Come illustrato nella relazione sulla gestione, la Banca nell'ultimo trimestre del 2024 ha perfezionato un'operazione di cartolarizzazione mediante la cessione di crediti a sofferenza denominata Luzzatti V.

Si segnala che il valore di bilancio con riferimento alle cartolarizzazioni originate da società terze, esposte nella successiva tabella C.2, al 31 dicembre 2024 ammonta a € 367 milioni.

Nuove operazioni dell'esercizio

Cartolarizzazione Luzzatti V

Nel corso del mese di dicembre 2024, la Banca ha realizzato la quinta operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 8 Banche e un Istituto Finanziario, per un valore complessivo pari a circa € 205 milioni in termini di Gross Book Value di cui € 28,6 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio.

Il pagamento del prezzo d'acquisto da parte della società Veicolo, appositamente costituita ai sensi della legge 130 del 30 aprile 1999, denominata «Luzzatti POP NPLs 2024 Srl» (l'SPV) è stato finanziato tramite l'emissione di titoli asset-backed per un valore nominale complessivo pari a € 56,35 milioni così ripartiti:

  • ˗ una tranche Senior (Class A) per € 47,85 milioni, con rating investment grade (BBB (high) assegnato da Morningstar DBRS e BBB+ assegnato da Arc Ratings). La tranche in questione, trattenuta da Banca Popolare di Sondrio S.p.A., presenta caratteristiche strutturali di ammissibilità alla GACS e, qualora tale garanzia statale venisse reintrodotta, le banche partecipanti valuteranno l'opportunità di avvalersene. Tali titoli, prevedono un rendimento fisso pari al 3,5%;
  • ˗ una tranche Mezzanine (Class B) per € 7,0 milioni, sprovvista di rating, con rendimento pari alla somma algebrica tra uno spread annuo pari a 10% e l'Euribor a 6 mesi;
  • ˗ una tranche Junior (Class J) per € 1,5 milioni, sprovvista di rating, con rendimento pari all'EURIBOR 6 mesi maggiorato di uno spread annuo del 15% e dell'eventuale rendimento variabile in funzione dell'andamento della cartolarizzazione.

In data 19 dicembre 2024, alla data di emissione dei titoli, le banche cedenti hanno sottoscritto il 100% dei titoli Senior e in applicazione della retention rule prevista dall'art 405 del CRR ciascuna delle banche cedenti ha mantenuto una quota non inferiore al 5% delle tranche Mezzanine e Junior. La restante parte dei titoli Mezzanine e Junior è stata sottoscritta da investitori terzi.

Coerentemente a quanto previsto dagli IFRS 9 si sono verificate le condizioni per l'eliminazione contabile dal bilancio delle sofferenze cedute in quanto risultano trasferiti in modo sostanziale i diritti e i benefici ad esse relative.

Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca alla data di riferimento del bilancio.

Seniority Scadenza Ammontare Nominale (in €) Morningstar DBRS Arc Ratings
Senior Maggio 2045 5.974.000 BBB (high) BBB+
Mezzanine Maggio 2045 43.696 N/D N/D
Junior Maggio 2045 9.364 N/D N/D
TOTALE 6.027.060

La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo

ammortizzato» per un valore al netto delle perdite attese rilevate in base in base al modello di impairment IFRS9 pari a € 5,976 milioni, di converso le quote di proprietà dei titoli mezzanine e junior (Fair Value € 1 mila) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

La perdita da cessione, pari a € 0,2 milioni, confluita nella voce «Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato».

L'attività di gestione e recupero dei crediti è stata affidata dalla Società Veicolo a Special Gardant S.p.A., servicer nominato ai sensi dell'articolo 2 commi terzo e sesto-bis della legge 130/1999.

Per completezza d'informazione si segnala che nel contesto dell'operazione le banche cedenti hanno concesso al veicolo Luzzatti POP NPLs 2024 S.r.l. un «Mutuo a Ricorso Limitato» («MRL») destinato, alla data di emissione dei titoli, a costituire una riserva di cassa a disposizione dell'SPV a copertura di eventuali disallineamenti tra il piano di recupero del Portafoglio ceduto ed i pagamenti da effettuarsi a favore dei portatori di titoli. Il «Mutuo a Ricorso Limitato» («MRL») erogato dalla Banca Popolare di Sondrio pari a € 0,282 milioni è iscritto tra le «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» e sarà oggetto di rimborso a valere sulla liquidità disponibile dell'SPV nel rispetto dell'ordine di priorità dei pagamenti e, comunque, prioritariamente rispetto al rimborso del capitale dei titoli senior; pertanto, non rappresenta alcuna forma di supporto creditizio nei confronti della cartolarizzazione.

Data di cessione del portafoglio 10/12/2024
Società Veicolo Luzzatti POP NPLs 2024 S.r.l.
Servicer Zenith Global S.p.A.
Data di emissione dei titoli 19/12/2024
Tipologia operazione Cessione multi-originator tradizionale
Attività cedute Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e
chirografarie
Distinzione per settore di attività economica Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail
Ripartizione Territoriale I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti
residenti in Italia.
Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) 0,282 milioni
Qualità delle attività cedute Sofferenze
Ammontare attività cartolarizzate Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 28,6
milioni.
Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate Il prezzo di cessione è di Euro 6 milioni
Struttura Organizzativa La società Zenith Global S.p.A. predispone un rendiconto
trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di
ciascuna Posizione Debitoria.
Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è
affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca
Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento
nella gestione del recupero crediti.

Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:

Operazioni di cartolarizzazione già in essere

Le operazioni di cartolarizzazione perfezionate dal 2020 al 2023 hanno previsto:

  • la sottoscrizione dei titoli Senior emessi dal veicolo e la cessione a terzi delle tranche Mezzanine e Junior, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa prudenziale. A fronte di tale detenzione, i crediti ceduti sono stati oggetto di cancellazione dal bilancio, avendo il Gruppo trasferito in modo sostanziale i diritti ed i benefici delle attività finanziarie cedute;
  • l'ottenimento della garanzia dello Stato sui titoli Senior (cosiddetta Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze - GACS ai sensi del Decreto 18 del 14 febbraio 2016 convertito in legge n. 49 dell'8 aprile 2016 e successivo decreto del MEF del 3 agosto 2016) ad esclusione della cessione Luzzatti III e IV.

Di seguito si fornisce una sintesi delle operazioni perfezionate nei precedenti esercizi.

Cartolarizzazione Diana

Data di cessione del portafoglio 01/06/2020
Società Veicolo Diana S.P.V. S.r.l.
Servicer Prelios Credit Servicing S.p.A.
Data di emissione dei titoli 17/06/2020
Tipologia operazione Tradizionale con Garanzia del Ministero dell'Economia e delle
Finanze GACS (Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze).
Attività cedute Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e
chirografarie
Distinzione per settore di attività economica Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail
Ripartizione Territoriale I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti
residenti in Italia.
Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) 10,925 milioni originario, 3,532 milioni residuo al 31.12.2024
Garanzie e linee di credito rilasciate da terzi Contratto IRC per copertura flussi finanziari note emesse
Qualità delle attività cedute Sofferenze
Ammontare attività cartolarizzate Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 872
milioni.
Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate Il prezzo di cessione è di Euro 274 milioni.
Struttura Organizzativa La società Prelios Credit Servicing S.p.A., predispone un rendiconto
trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di
ciascuna Posizione Debitoria.
Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è
affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca Popolare
di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento nella
gestione del recupero crediti.

La società veicolo ha emesso i seguenti titoli:

Ammontare Rating DBRS Rating Scope
Seniority Scadenza Nominale (in €) Morningstar Rating Moody's Ratings
Senior Dicembre 2038 235.000.000 BBB Baa2 BBB
Mezzanine Dicembre 2038 35.000.000 N/D N/D N/D
Junior Dicembre 2038 3.651.000 N/D N/D N/D
TOTALE 273.651.000

La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data chiusura dell'esercizio ammonta a € 41,823 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value € 667 mila) e junior (Fair Value € 528) sono state iscritte invece come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Cartolarizzazione Luzzatti I

Nel corso del mese di dicembre 2020, la Banca Popolare di Sondrio ha realizzato la seconda operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 15 Banche, per un valore complessivo pari a € 919,9 milioni in termini di Gross Book Value di cui € 371,8 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio.

Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:

Data di cessione del portafoglio 03/12/2020
Società Veicolo POP NPLs 2020 S.r.l.
Servicer Credito Fondiario S.p.A. e Fire S.p.A.
Data di emissione dei titoli 23/12/2020
Tipologia operazione Cessione multi-originator tradizionale con Garanzia del Ministero
dell'Economia e delle Finanze GACS (Garanzia Cartolarizzazione
Sofferenze).
Attività cedute Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e
chirografarie
Distinzione per settore di attività economica Il portafoglio oggetto di cessione è prevalentemente costituito da
debitori di tipo corporate.
Ripartizione Territoriale I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti
residenti in Italia.
Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) 4,505 milioni originario, 1,744 milioni residuo al 31.12.2024
Garanzie e linee di credito rilasciate da terzi Contratto IRC per copertura flussi finanziari note emesse
Qualità delle attività cedute Sofferenze
Ammontare attività cartolarizzate Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 345
milioni.
Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate Il prezzo di cessione è di Euro 112 milioni
Struttura Organizzativa La società Credito Fondiario S.p.a., predispone un rendiconto
trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di
ciascuna Posizione Debitoria.
Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è
affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca
Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento
nella gestione del recupero crediti.

Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio:

Rating DBRS Rating Scope
Seniority Scadenza Ammontare Nominale (in €) Morningstar Ratings
Senior Novembre 2045 109.783.000 BBB BBB
Mezzanine Novembre 2045 568.250 CCC CC
Junior Novembre 2045 227.400 N/D N/D
TOTALE 110.578.650

La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data chiusura dell'esercizio ammonta a € 37,907 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value € 101 mila) e junior (Fair Value € 227) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa - Parte E

Cartolarizzazione Luzzatti II

Nel corso del mese di dicembre 2021, la Banca ha realizzato la terza operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 11 Banche, per un valore complessivo pari a € 789,2 milioni in termini di Gross Book Value di cui € 420,9 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio (composto da crediti secured per il 57%).

Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:

Data di cessione del portafoglio 13/12/2021
Società Veicolo POP NPLs 2021 S.r.l.
Servicer Zenith Service S.p.A. e doValue S.p.A.
Data di emissione dei titoli 23/12/2021
Tipologia operazione Cessione multi-originator tradizionale con Garanzia del Ministero
dell'Economia e delle Finanze GACS (Garanzia Cartolarizzazione
Sofferenze).
Attività cedute Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e
chirografarie
Distinzione per settore di attività economica Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail
Ripartizione Territoriale I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti
residenti in Italia.
Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) 4,113 milioni originario, 2,299 milioni residuo al 31.12.2024
Garanzie e linee di credito rilasciate da terzi Contratto IRC per copertura flussi finanziari note emesse
Qualità delle attività cedute Sofferenze
Ammontare attività cartolarizzate Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 374
milioni.
Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate Il prezzo di cessione è di Euro 99,250 milioni
Struttura Organizzativa La società Zenith Service S.p.A., predispone un rendiconto
trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di
ciascuna Posizione Debitoria.
Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è
affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca
Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento
nella gestione del recupero crediti.

Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio alla data di riferimento del bilancio.

Rating DBRS
Seniority Scadenza Ammontare Nominale (in €) Morningstar Arc Ratings
Senior Ottobre 2045 97.715.000 BBB BBB
Mezzanine Ottobre 2045 665.614 N/D N/D
Junior Ottobre 2045 266.246 N/D N/D
TOTALE 98.646.860

La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data di chiusura dell'esercizio ammonta a € 49,125 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value € 93 mila) e junior (Fair Value € 266) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Cartolarizzazione Luzzatti III

Nel corso del mese di dicembre 2022, la Banca ha realizzato la terza operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 15 Banche, per un valore complessivo pari a € 545,2 milioni in termini di Gross Book Value di cui € 242,5 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio (composto da crediti secured per il 57%).

Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:

Data di cessione del portafoglio 15/12/2022
Società Veicolo Luzzatti POP NPLs 2022 S.r.l.
Servicer Prelios Credit Solutions S.p.A. and Fire S.p.A
Data di emissione dei titoli 29/12/2022
Tipologia operazione Cessione multi-originator tradizionale
Attività cedute Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e
chirografarie
Distinzione per settore di attività economica Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail
Ripartizione Territoriale I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti
residenti in Italia.
Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) 2,520 milioni, 1,561 milioni residuo al 31.12.2024
Qualità delle attività cedute Sofferenze
Ammontare attività cartolarizzate Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 242,5
milioni.
Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate Il prezzo di cessione è di Euro 58,2 milioni
Struttura Organizzativa La società Prelios Credit Solutions S.p.A., predispone un rendiconto
trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di
ciascuna Posizione Debitoria.
Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è
affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca
Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento
nella gestione del recupero crediti.

Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio alla data di riferimento del bilancio.

Seniority Scadenza Ammontare Nominale (in €) Moody's Arc Ratings
Senior Gennaio 2042 56.005.000 Baa1 BBB+
Mezzanine Gennaio 2042 414.406 N/D N/D
Junior Gennaio 2042 71.042 N/D N/D
TOTALE 56.490.448

La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data di chiusura dell'esercizio ammonta a € 34,289 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value € 127 mila) e junior (Fair Value € 249) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa - Parte E

Cartolarizzazione Luzzatti IV

Nel corso del mese di dicembre 2023, la Banca ha realizzato la quarta operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 12 Banche, per un valore complessivo pari a € 313 milioni in termini di Gross Book Value di cui € 173,7 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio.

Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:

Data di cessione del portafoglio 15/12/2023
Società Veicolo Luzzatti POP NPLs 2023 S.r.l.
Servicer doNext S.p.A. e doValue S.p.A
Data di emissione dei titoli 28/12/2023
Tipologia operazione Cessione multi-originator tradizionale
Attività cedute Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e
chirografarie
Distinzione per settore di attività economica Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail
Ripartizione Territoriale I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti
residenti in Italia.
Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) 2,196 milioni, 1,949 milioni residuo al 31.12.2024
Qualità delle attività cedute Sofferenze
Ammontare attività cartolarizzate Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 173,7
milioni.
Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate Il prezzo di cessione è di Euro 50,7 milioni
Struttura Organizzativa La società doNext S.p.A., predispone un rendiconto trimestrale
contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di ciascuna
Posizione Debitoria.
Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è
affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca
Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento
nella gestione del recupero crediti.

Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio alla data di riferimento del bilancio.

Seniority Scadenza Ammontare Nominale (in €) Morningstar DBRS Arc Ratings
Senior Giugno 2043 48.392.000 BBB (high) BBB+
Mezzanine Giugno 2043 343.430 N/D N/D
Junior Giugno 2043 93.663 N/D N/D
TOTALE 48.829.093

La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» par un valore al netto delle perdite attese rilevate in base in base al modello di impairment IFRS9 pari a € 28,215 milioni, di converso le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value € 115 mila) e junior (Fair Value € 33) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Cartolarizzazioni sintetiche

In data 14 giugno 2022 la Banca ha sottoscritto con il Gruppo BEI un'operazione di cartolarizzazione sintetica per un controvalore pari a € 958 milioni di euro a valere di un portafoglio di finanziamenti erogati a controparti «imprese». Sul finanziamento del portafoglio oggetto della transazione è stato mantenuto un interesse economico netto (cd. retention) di almeno il 5%.

Le cartolarizzazioni sintetiche prevedono, attraverso la stipula di contratti di garanzia, l'acquisto di protezione del rischio creditizio sottostante ad un portafoglio di finanziamenti, del quale l'Originator mantiene la piena titolarità. Tali operazioni sono quindi finalizzate a trasferire il rischio di credito dall'Originator ad una Controparte esterna, senza storno contabile degli attivi che pertanto sono mantenuti nel bilancio della banca.

Mediante la cartolarizzazione sintetica la banca acquisisce, in forma sintetica e dunque aggregata, una copertura a fronte delle «prime perdite» che dovessero manifestarsi in un portafoglio di impieghi identificato. La struttura finanziaria mitiga i rischi creditizi presenti nei crediti oggetto della transazione e libera conseguentemente risorse finanziarie destinabili anche allo sviluppo di nuovi impieghi.

La struttura dell'operazione prevede che il portafoglio venga virtualmente suddiviso in 2 tranche in relazione al grado di rischio: Senior e Junior. Il portafoglio iniziale assoggettato all'operazione è stato così ripartito:

  • Senior: € 910,43 milioni;
  • Junior: € 47,92 milioni.

In particolare, la quota Senior non gode di alcuna garanzia, mentre la quota Junior è coperta con garanzia da parte del Fondo Europeo per gli investimenti (FEI) e controgarantita dalla Banca Europea per gli investimenti (BEI), mediante l'utilizzo dei fondi provenienti dall'European Guarantee Fund (EGF), strumento dell'UE di aiuto alla ripresa, lanciato nel 2020 in risposta alla crisi da Covid-19.

Al 31 dicembre 2024 l'esposizione netta della Banca verso la cartolarizzazione è pari a 433,8 milioni, di cui 18,9 milioni rappresentati dalla componente Junior.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa - Parte E

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

C.1 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione «proprie» ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

Esposizioni per cassa
Senior Mezzanine Junior
Tipologia attività Valore di
Rettif./ripr. di
Valore di Rettif./ripr. di Valore di Rettif./ripr. di
sottostanti/Esposizioni bilancio valore bilancio valore bilancio valore
A. Oggetto di integrale
cancellazione dal bilancio
Crediti non performing 197.335 (2) 1.106 - 1 -
B. Oggetto di parziale
cancellazione dal bilancio
- -
C. Non cancellate dal bilancio 414.897 (32) 18.908 280
C.1 Prestiti verso imprese (*) 414.897 (32) 18.908 280

* La sottovoce «Prestiti verso imprese» è relativa all'operazione di cartolarizzazione sintetica.

Nella tabella sono evidenziate le esposizioni per cassa assunte dalla Banca Popolare di Sondrio relativamente alle operazioni di cartolarizzazione proprie Diana, Luzzatti I, II, III , IV, V. Non si riportano le parti della tabella relative alle garanzie rilasciate e alle linee di credito in quanto fattispecie non presenti.

C.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione «di terzi» ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipo di esposizione

Esposizioni per cassa
Senior Mezzanine Junior
Tipologia attività
sottostanti/Esposizioni
Valore di
bilancio
Rettif./ripr. di
valore
Valore di
bilancio
Rettif./ripr. di
valore
Valore di
bilancio
Rettif./ripr. di
valore
Bnt Portfolio Spv Srl
15.05.2014/08.02.2042
Mutui 13.302 -
Alba 6 Spv 27.06.2014/25.10.2045
Contratti di leasing 353.461 (29)

La nota della cartolarizzazione BNT Portfolio SPV Srl è classificata tra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value; pertanto, è valutata al fair value il cui valore è indicato in corrispondenza della colonna «Valore di bilancio». Non si riportano le parti della tabella relative alle garanzie rilasciate e alle linee di credito in quanto fattispecie non presenti.

C.3 Società veicolo per la cartolarizzazione

Attività Passività
Denominazione Sede legale Consolidamento Crediti Titoli di debito Altre Senior Mezzanine Junior
Alba 6 Spv Srl Conegliano (TV) NO 581.766 - 36.819 353.738 - 143.432
Bnt Portfolio Spv Srl Conegliano (TV) NO 69.047 - 14.290 81.258 - -
Diana SPV Conegliano (TV) NO 68.300 - 27.560 41.831 35.045 4.346
Pop Npls 2020 Srl* Roma (RM) NO 110.583 42.190 121.208 25.000 10.000
Pop Npls 2021 Srl Milano (MI) NO 105.454 - 16.510 96.046 25.517 10.258
Pop Npls 2022 Srl Conegliano (TV) NO 59.637 - 40.552 72.461 18.571 3.239
Pop Npls 2023 Srl Conegliano (TV) NO 46.882 - 5.106 45.228 11.004 3.001
Pop Npls 2024 Srl Conegliano (TV) NO 56.350 - 2.255 47.850 7.000 1.500

* Dati al 31 dicembre 2023

C.4 Società veicolo per la cartolarizzazione non consolidate

Ai sensi della circolare 262 di Banca d'Italia le informazioni di cui alla presente sezione non vanno fornite dalle banche che redigono il bilancio consolidato.

C.5 Attività di servicer - cartolarizzazioni proprie: incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo per la cartolarizzazione

Al 31 dicembre 2024 la Banca non svolge attività di servicer in operazioni di cartolarizzazioni proprie nelle quali le attività cedute sono state cancellate dal bilancio ai sensi dell'IFRS 9.

D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione)

Ai sensi della circolare 262 di Banca d'Italia le informazioni di natura qualitativa e quantitativa di cui alla presente sezione non vanno fornite dalle banche che redigono il bilancio consolidato.

Si rimanda alla corrispondente parte della nota integrativa consolidata.

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Ai sensi dell'IFRS 7, paragrafo 42D, lettere a), b), c) nella tabella seguente figura il valore di bilancio relativo ad operazioni di pronti contro termine passivi su titoli di proprietà (in prevalenza classificati nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato») che non hanno comportato l'eliminazione contabile dal bilancio delle sottostanti attività finanziarie.

La mancata derecognition dei titoli, con riferimento alle operazioni passive di pronti contro termine, è legata al mantenimento in capo alla Banca di tutti i rischi e benefici connessi al titolo, poiché sussiste l'obbligo di riaquistarlo a termine ad un prezzo stabilito contrattualmente. In funzione della tipologia della controparte il corrispettivo della cessione è rilevato tra i debiti verso banche o verso clientela, mentre i titoli oggetto di transazione restano iscritti nei portafogli di appartenenza.

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa - Parte E

E.1 Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valore di bilancio

Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
di cui: oggetto di cui:
oggetto di
contratti di
vendita con
di cui: oggetto di cui:
oggetto di
contratti di
vendita con
Valore di di operazioni di patto di di cui Valore di di operazioni di patto di
bilancio cartolarizzazione riacquisto deteriorate bilancio cartolarizzazione riacquisto
negoziazione A. Attività finanziarie detenute per la - - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - - - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
4. Derivati - - - - - - -
value B. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair
2.243 - 2.243 - 2.045 - 2.045
1. Titoli di debito 2.243 - 2.243 - 2.045 - 2.045
2. Titoli di capitale - - - - - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
fair value C. Attività finanziarie designate al - - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Finanziamenti - - - - - - -
complessiva D. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
1.277.801 - 1.277.801 - 1.234.460 - 1.234.460
1. Titoli di debito 1.277.801 - 1.277.801 - 1.234.460 - 1.234.460
2. Titoli di capitale - - - - - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
costo ammortizzato E. Attività finanziarie valutate al 4.514.662 - 4.514.662 - 4.188.532 - 4.188.532
1. Titoli di debito 4.514.662 - 4.514.662 - 4.188.532 - 4.188.532
2. Finanziamenti - - - - - - -
Totale 31/12/2024 5.794.706 - 5.794.706 - 5.425.037 - 5.425.037
Totale 31/12/2023 5.927.753 - 5.927.753 - 5.481.011 - 5.481.011

E.2 Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente e passività finanziarie associate: valori di bilancio

Sia nell'esercizio in corso che in quello precedente la Banca non ha attività finanziarie cedute ma ancora rilevate parzialmente e passività finanziarie associate.

E.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute e non cancellate integralmente: fair value

Rilevate per Rilevate Totale
intero parzialmente 31/12/2024 31/12/2023
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - -
1. Titoli di debito - - - -
2. Titoli di capitale - - - -
3. Finanziamenti - - - -
4. Derivati - - - -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value
2.242 - 2.242 -
1. Titoli di debito 2.242 - 2.242 -
2. Titoli di capitale - - - -
3. Finanziamenti - - - -
C. Attività finanziarie designate al fair value - - - -
1. Titoli di debito - - - -
2. Finanziamenti - - - -
D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
1.277.801 - 1.277.801 1.263.058
1. Titoli di debito 1.277.801 - 1.277.801 1.263.058
2. Titoli di capitale - - - -
3. Finanziamenti - - - -
E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (fair
value)
4.511.860 - 4.511.860 4.446.783
1. Titoli di debito 4.511.860 - 4.511.860 4.446.783
2. Finanziamenti - - - -
Totale attività finanziarie 5.791.903 - 5.791.903 5.709.841
Totale passività finanziarie associate 5.425.037 - 5.425.037 5.481.012
Valore netto
31/12/2024
366.866 - 366.866 -
Valore netto
31/12/2023
228.829 - - 228.829

B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento

Al 31 dicembre 2024 non sono presenti attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento.

C. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente

Ai sensi di quanto stabilito dalla Comunicazione di Banca d'Italia del 23 dicembre 2019, recepite nel 8° aggiornamento della Circolare 262, nella seguente sezione vengono fornite le informazioni qualiquantitative in merito alle operazioni di cessione di tipo multioriginator di portafogli creditizi effettuate dalla Banca, nel corso dell'esercizio 2024 ed in quelli precedenti, riconducibili allo schema della cessione ad un fondo comune di investimento con attribuzione delle relative quote al Gruppo stesso.

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

La cessione di crediti a fondi comuni di investimento persegue come obiettivo industriale e strategico quello di affidare la gestione di esposizioni classificate come ad alto rischio ad operatori professionali specializzati ed indipendenti (rappresentati da società di gestione del risparmio, di seguito anche "SGR"), i quali, attraverso azioni di discontinuità manageriale, dovrebbero consentire un più efficace turnaround

aziendale rispetto a quanto perseguibile dalla Banca creditrice mediante una gestione in proprio della propria esposizione.

Le strategie perseguite dalla SGR, infatti, puntano su leve gestionali difficilmente attivabili dalle singole banche, quali, a mero titolo di esempio, la conversione in equity dei crediti, l'ingresso negli organi di gestione delle società per realizzare un effettivo turnaround operativo, lo sviluppo di operazioni di distressed M&A volte a salvaguardare il valore delle imprese attraverso partnership industriali il riacquisto diretto dell'immobile nel caso di operatori real estate e, da ultimo, l'apporto di nuova finanza da parte di investitori terzi finalizzata al rilancio delle imprese attraverso strumenti che consentano un grado di priorità nel rimborso superiore rispetto all'indebitamento finanziario già in essere (Debtor-in-Possession Financing).

Le operazioni di seguito evidenziate hanno comportato la cancellazione contabile dei crediti ceduti in quanto la Banca ha trasferito in modo sostanziale tutti i rischi e benefici derivanti dal possesso delle attività oggetto di vendita e, inoltre, non ha mantenuto alcun potere sulla gestione del fondo stesso che è stato invece assunto dalla società di gestione del fondo. In particolare, i rischi ed i benefici che la Banca potrà conseguire, sulla base dalle quote detenute in cambio del conferimento dei crediti, dipendono dal generale andamento del fondo gestito dalla SGR.

Con riferimento alla necessità di dover consolidare i fondi comuni di investimenti sottoscritti in merito ai requisiti richiesti dal principio contabile IFRS 10 per la detenzione del controllo su un'entità - si rappresenta che non è stato individuato alcun fondo da dover consolidare. In particolare, sulla base dei poteri attribuiti agli organi costitutivi del fondo (Consiglio di Amministrazione, Comitato degli investitori, Assemblea del fondo - a cui partecipano tutti i possessori di quote dei Comparti del Fondo) e alle maggioranze richieste per assumere le relative deliberazioni, non è stato individuato alcun fondo per il quale si ritiene che la Banca detenga il potere di dirigere le attività rilevanti.

In sostituzione delle attività cancellate, le quote dei fondi, ottenute quale permuta della cessione, sono state iscritte a voce 20 c) "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" dello schema di Stato patrimoniale Attivo. Per maggiori dettagli sulla determinazione del fair value delle quote si rinvia alla parte A.4 della presente nota integrativa.

Nel corso del 2024 sono state effettuate le seguenti operazioni di cessione:

  • ˗ Illimity Credit & Corporate Turnaround Fund
  • ˗ Illimity Real Estate Credit Fund (di seguito «iREC Fund»)
  • ˗ Keystone
  • ˗ Kleos

  • ˗ IDeA CCR II

  • ˗ Re-City (City Regeneration)

Operazione Illimity Credit & Corporate Turnaround Fund

Nelle date 28 giugno 2024 e 18 dicembre 2024 sono state perfezionate due operazioni illimity che hanno visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca. Le operazioni si sono realizzate mediante il conferimento di crediti deteriorati al prezzo di € 21,147 milioni con conseguente emissione a favore della Banca di numero 23.671.542 quote di classe A, del Fondo «Illimity Credit & Corporate Turnaround Fund».

Tenuto conto del valore di iscrizione dei le operazioni di cessione hanno comportato la rilevazione di un effetto economico positivo pari a circa € 6,5 milioni.

Il Fondo «Illimity Credit & Corporate Turnaround Fund» è un fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) mobiliare di tipo chiuso monocomparto riservato a investitori qualificati, istituito e gestito da Illimity SGR S.p.A.

Le quote del fondo, unitamente alle quote sottoscritte nel precedente esercizio, sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2024 risulta pari a € 38 milioni di euro.

Operazione illimity Real Estate Credit Fund

In data 19 dicembre 2024 si è perfezionata l'operazione che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca. L'operazione si è realizzata mediante il conferimento di crediti deteriorati al prezzo di € 22,974 milioni con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, per pari importo, di numero 22.951.049 quote di classe A, del Fondo «Illimity Real Estate Credit Fund».

Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione di un effetto economico positivo pari a € 3,2 milioni.

Il Fondo «Illimity Real Estate Credit Fund» è un fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) mobiliare di tipo chiuso rientrante nella categoria dei FIA (Fondi di Investimento Alternativi), riservato e monocomparto, istituito e gestito da Illimity SGR S.p.A.

Le quote del fondo, unitamente alle quote sottoscritte nel precedente esercizio, sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2024 risulta pari a € 40 milioni.

Operazione Keystone

In data 23 dicembre 2024 si è perfezionata un'operazione che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» e «sofferenze» da parte della Banca. L'operazione si è realizzata mediante il conferimento di crediti deteriorati al prezzo di € 13,873 milioni con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, di numero 16.634.460 quote di classe A, del Fondo «Keystone».

Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione di un effetto economico positivo pari a € 1,3 milioni.

Il Fondo «Keystone» è un fondo comune di investimento di diritto italiano, di tipo chiuso, rientrante nella categoria dei FIA (Fondi di Investimento Alternativi), riservato a investitori professionali istituito e gestito dalla società Kryalos SGR S.p.A.

Le quote del fondo, unitamente alle quote sottoscritte nel precedente esercizio, sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2024 risulta pari a € 26 milioni.

Operazione Kleos

In data 16 dicembre 2024 si è perfezionata un'operazione che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca. L'operazione si è realizzata mediante il conferimento di crediti deteriorati al prezzo di € 1,698 milioni con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, di numero 1.697.888 quote di classe B, del Fondo «Kleos».

Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione

di un effetto economico negativo pari a € 0,2 milioni.

Il Fondo «Kleos» è un fondo comune di investimento mobiliare di diritto italiano, di tipo chiuso, rientrante nella categoria dei FIA (Fondi di Investimento Alternativi), riservato e mono comparto gestito dalla società Polis SGR S.p.A..

Le quote del fondo sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2024 risulta pari a € 1,6 milioni.

Operazione IDeA CCR II

In data 30 ottobre 2024 si è perfezionata un'operazione che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «bonis» e «past due» da parte della Banca Popolare di Sondrio. L'operazione si è realizzata mediante il conferimento di crediti al prezzo di € 19,156 milioni con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, di numero 1.058.950 quote di classe A1, del Fondo «IDeA CCR II».

Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione di un effetto economico negativo pari a € 1,7 milioni.

Il Fondo «IDeA CCR II» è un fondo comune di investimento italiano alternativo (FIA) mobiliare di tipo chiuso multi-comparto riservato a investitori qualificati gestito dalla società DeA Capital Alternative Funds SGR.

Le quote del fondo, unitamente alle quote sottoscritte nel precedente esercizio, sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2024 risulta pari a € 24 milioni.

Operazione City Regeneration

La detenzione del fondo in oggetto rappresenta l'apporto conseguito dalla Banca a fronte della cessione, in data 10 giugno 2024, di esposizioni creditizie in bonis al Fondo Euromilano al prezzo di € 12,847 milioni con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, di quote di classe C pari al nozionale.

Le quote sopra menzionate sono state oggetto di un ulteriore e successivo apporto al Fondo Re-City attraverso pagamento mediante compensazione con il prezzo di sottoscrizione di quote di una nuova categoria c.d. "Quote C Re-City". L'operazione complessiva ha come fine ultimo l'integrazione tra REDO SGR ed Euromilano S.p.A., dato che entrambe svolgono attività nel campo dello sviluppo e gestione di investimenti immobiliari, in modo da consentire una valorizzazione delle capacità operative delle due società, di sviluppare importanti sinergie e ottimizzare le opportunità di riqualificazione delle aree urbane.

Entrambi i fondi (i.e. EuroMilano e Re-City) sono gestiti e rappresentati da REDO SGR S.p.A..

Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione di un effetto economico negativo pari a € 1,7 milioni.

Il Fondo denominato "City Regeneration", istituito da REDO SGR S.p.A il 9 novembre 2020, è un fondo comune di investimento di diritto italiano, di tipo chiuso, rientrante nella categoria dei FIA (Fondi di Investimento Alternativi), riservato a investitori professionali. Lo scopo del Fondo consiste in investimenti sostenibili ai sensi del Regolamento Europeo 2019/2088 (cosiddetto "Fondo ex art. 9 SFDR"), da realizzarsi tramite l'investimento del proprio patrimonio in iniziative immobiliari volte alla rigenerazione urbana e aventi impatto sociale, con focalizzazione su Social Housing, Senior Living e Student Housing, con particolare attenzione al settore affordable e, in generale, al settore del living.

Le quote del fondo sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2024 risulta pari a € 10,4 milioni.

Dettaglio delle quote di fondi comuni di investimento in essere al 31 dicembre 2024

Al 31 dicembre 2024 il controvalore di bilancio dei fondi comuni di investimento rivenienti dalle operazioni in esame ammonta complessivamente a 140 milioni.

Nella seguente tabella viene fornito il dettaglio dei fondi detenuti, con evidenza della società di gestione del fondo, della data del primo closing e dei successivi conferimenti e della qualità delle attività cedute.

Valore di
bilancio al
31/12/2024 (in
Società di gestione Data primo closing/
Nome del Fondo milioni di €)* del risparmio successivi conferimenti Qualità delle
attività cedute
Fondo iCCT
(Illimity Credit and Corporate
Turnaround Fund)
38,047 Illimity SGR S.p.A. 31 marzo 2021 / 21 ottobre
2021 / 23 giugno 2023 / 28
giugno 2024 / 18 dicembre
2024
Sofferenze /
Inadempienze
probabili
Fondo iREC
(Illimity Real Estate Credit Fund)
39,808 Illimity SGR S.p.A. 3 agosto 2022 / 22 dicembre
2023 / 19 dicembre 2024
Sofferenze /
Inadempienze
probabili
Fondo Keystone 26,141 Kryalos SGR S.p.A. 28 dicembre 2022 / 22
dicembre 2023 / 23 dicembre
2024
Sofferenze /
Inadempienze
probabili
IDeA Corporate Credit
Recovery II
23,948 DeA Capital Alternative
Funds SGR
7 ottobre 2020 / 30 ottobre
2024
Bonis / Past due
/ Inadempienze
probabili
Fondo Kleos 1,577 Polis SGR S.p.A. 16 dicembre 2024
Fondo City Regeneration 10,410 REDO SGR S.p.A. 10 giugno 2024 Bonis

(*) Attività incluse nella voce di bilancio "20c. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".

D. Operazioni di covered bond

In data 6 novembre 2013 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha autorizzato un Programma di obbligazioni bancarie garantite (covered bonds) per un importo massimo fino ad € 5 miliardi basato sulla cessione ad una società veicolo di mutui fondiari ed ipotecari residenziali originati dalla Banca stessa.

In data 30 giugno 2023, il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato l'aggiornamento del Programma in narrativa recependo le novità introdotte dalle disposizioni attuative del Titolo I-bis della legge 30 aprile 199. N. 130 in materia di obbligazioni bancarie garantite (OBG), che modificano la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013.

Per ciò che concerne la cessione di attivi, in data 1° giugno 2014 è stata effettuata la cessione prosoluto, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 4 e 7 bis della legge n. 130 del 30 aprile 1999, al veicolo POPSO Covered bond s.r.l. di un portafoglio di complessivi € 802 milioni di crediti in bonis in relazione all'emissione della prima serie di obbligazioni bancarie garantite per complessivi € 500 milioni avvenuta il 5 agosto 2014 e con durata pari ad anni 5.

In data 5 dicembre 2015, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una seconda cessione per € 202 milioni di crediti in bonis.

Nel corso dell'anno 2016 sono state effettuate ulteriori 2 cessioni. La prima, il 1° febbraio 2016, di un portafoglio di complessivi € 576 milioni di crediti in bonis in relazione all'emissione della seconda serie di obbligazioni bancarie garantite per complessivi € 500 milioni avvenuta il 4 aprile 2016. La seconda, in data 1° novembre 2016, di un portafoglio di crediti in bonis per complessivi € 226 milioni.

Nel corso dell'anno 2017, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una quinta cessione in data 1° ottobre 2017 per complessivi € 307 milioni di crediti in bonis.

Parimenti nel corso dell'anno 2018 è stata effettuata una sesta cessione in data 1° ottobre 2018 per complessivi € 323 milioni di crediti in bonis.

Nel corso dell'anno 2019, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una settima cessione in data 1° dicembre 2019 per complessivi € 352 milioni di crediti in bonis.

Nel corso dell'anno 2022, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata un'ottava cessione in data 1° novembre 2022 per complessivi € 167 milioni di crediti in bonis.

Nel corso dell'anno 2023, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una nona cessione in data 1° novembre 2023 per complessivi € 877 milioni di crediti in bonis.

Nel corso dell'anno 2024, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una decima cessione in data 1° novembre 2024 per complessivi € 990 milioni di crediti in bonis.

Le operazioni, come sopra riportate, si sono articolate nella cessione di mutui residenziali alla società veicolo e la contestuale concessione alla stessa di un finanziamento subordinato per regolare il prezzo di cessione. Poiché in carico alla Banca permangono tutti i rischi e benefici connessi a tali crediti, tali operazioni non comportano l'eliminazione contabile quanto previsto dall'IFRS 9.

Tra i principali obiettivi strategici perseguiti vi è quello di dotare la Banca di strumenti destinabili al mercato, pure mediante pubbliche operazioni. In aggiunta a questo primario obiettivo, l'attivazione di strumenti della specie può contribuire a:

  • allungare le scadenze della raccolta e pertanto rafforzare la correlazione tra quest'ultima e la massa degli impieghi a medio/lungo termine;
  • diversificare le fonti di provvista a lunga scadenza;
  • usufruire di condizioni favorevoli, rispetto a quelle ottenibili tramite l'ordinaria raccolta obbligazionaria non garantita.

È stato predisposto un complesso ed articolato processo atto a soddisfare i dettami normativi. Per consentire, in particolare, il calcolo e il monitoraggio dei test di legge e contrattuali, verificare il rispetto dei requisiti di idoneità degli attivi ceduti, redigere la reportistica chiesta dalla normativa e dalle agenzie di rating e adempiere a tutte le attività di controllo. Nello specifico si cita, tra le varie controparti a vario titolo coinvolte, la società di revisione indipendente BDO Italia Spa, in qualità di «asset monitor», deputata alle verifiche dei test regolamentari.

Le operazioni evidenziano un andamento regolare e non sono emerse irregolarità rispetto a quanto contrattualmente previsto.

La normativa dispone inoltre che gli obiettivi, i rischi, anche legali e reputazionali, e le procedure di controllo poste in essere siano valutati dagli organi sociali con funzione di supervisione strategica e di controllo.

Di seguito si riportano le informazioni relative alle obbligazioni emesse dalla Banca Popolare di Sondrio S.p.A per le quali il veicolo, Popso Covered Bond srl, svolge il ruolo di Garante:

Serie e Classe Serie 3
Codice ISIN IT0005568529
Data di emissione 24/10/2023
Data di scadenza 24/10/2028
Scadenza estesa 24/10/2029
Valuta Euro
Importo 500.000.000
Tipo tasso Fisso
Parametro 4,125%
Cedola Annuale
Legge applicabile Italiana
Serie e Classe Serie 4
Codice ISIN IT0005580276
Data di emissione 22/01/2024
Data di scadenza 22/07/2029
Scadenza estesa 22/07/2030
Valuta Euro
Importo 500.000.000
Tipo tasso Fisso
Parametro 3,250%
Cedola Annuale
Legge applicabile Italiana

Per quanto concerne le prime due serie di obbligazioni, si informa che sono state integralmente rimborsate alla scadenza.

F. Modelli per la misurazione del rischio di credito

La Banca non dispone di modelli interni di portafoglio sul rischio di credito (metodologia VaR).

Sezione 2 – Rischi di mercato

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali

La principale fonte di rischio di tasso di interesse e di rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione risiede nei titoli classificati tra le «attività finanziarie detenute per la negoziazione». Il valore delle attività finanziarie detenute per la negoziazione risulta in leggero aumento, al pari dello scorso anno. A fine anno, le attività finanziarie detenute per la negoziazione, trascurando quelle di pertinenza del fondo quiescenza del personale e i fondi immobiliari, erano composte per il 27,8% da azioni e opzioni su strumenti azionari. La restante parte è costituita da quote di OICR; nulla la componente obbligazionaria.

Gli obiettivi e le strategie sottostanti all'attività di negoziazione del portafoglio titoli di proprietà sono orientati alla massimizzazione della redditività cercando di cogliere le opportunità di trading anche attraverso l'uso di contratti derivati, solitamente quotati, anche in ottica di copertura. Nell'ambito di un'impostazione ispirata al contenimento dei rischi, il comparto obbligazionario, quando presente, è caratterizzato da una duration contenuta. Con riguardo ai titoli di capitale si privilegiano quelli di primarie società, di largo mercato e concentrati sul mercato europeo mentre, al fine di beneficiare di una migliore diversificazione geografica e settoriale, è stata incrementata l'esposizione in ETF e OICR.

Il ruolo svolto dalla Banca nell'attività di negoziazione consiste principalmente in un'operatività di arbitraggio in titoli volta a sfruttare opportunità di trading di breve periodo più che ad assumere posizioni di rischio durature.

Tale strategia si conforma a quella generale della Banca, tradizionalmente caratterizzata da una prudente gestione di tutti i rischi.

Relativamente alla trattazione di strumenti derivati (derivati in senso stretto), gli uffici svolgono saltuariamente un'attività in opzioni su tassi di interesse e in interest rate swap (escludendo gli interest rate swap utilizzati a fini di copertura del rischio di tasso di interesse riveniente dall'erogazione di mutui a tasso fisso «Macro Fair Value Hedging») al fine di rispondere a esigenze di copertura della clientela; tali operazioni sono poi pareggiate con operazioni di segno opposto concluse con primarie controparti finanziarie.

Nel monitoraggio effettuato tramite metrica ALM sono ricompresi altresì, quale fonte di rischio di tasso di interesse, anche i crediti fiscali classificati tra le «attività finanziarie detenute per la negoziazione».

La principale fonte del rischio di prezzo è invece costituita dai titoli di capitale e dagli OICR. classificati tra le «attività finanziarie detenute per la negoziazione»; con riguardo agli strumenti derivati, si segnalano operazioni in equity option e index option quotate sul mercato IDEM.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

I processi interni di misurazione, controllo e gestione del rischio di tasso di interesse del portafoglio di negoziazione si avvalgono di due distinti sistemi di monitoraggio, basati rispettivamente su:

  • un modello interno per il calcolo giornaliero del Valore a Rischio (VaR), utilizzato pure per l'analisi di esposizione al rischio di prezzo;
  • analisi di sensitività al rischio di tasso di interesse basate sulle metodologie di Asset & Liability Management (ALM) strategico illustrate in dettaglio nella successiva sezione 2.2 (Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio bancario).

Con riferimento al modello basato sul calcolo del VaR, la Banca adotta un complessivo sistema di limiti per l'esposizione ai rischi nell'ambito dell'attività finanziaria, in particolare di quelli di mercato (di tasso nelle componenti risk-free e credit spread -, da inflazione, di cambio, di prezzo, da merci e da opzionalità). Detto sistema di limiti presenta le seguenti caratteristiche: il Consiglio di amministrazione, nell'ambito della propria funzione di supervisione strategica, quantifica il livello massimo di perdita ritenuto tollerabile

(«Massima Perdita Accettabile») durante il periodo di riferimento, in coerenza con le politiche di investimento definite e con l'operatività finanziaria attesa nell'orizzonte annuale di fissazione; il Comitato Rischi stabilisce, in armonia con la misura di Massima Perdita Accettabile stabilita dall'organo consiliare, opportuni limiti di esposizione potenziale in termini di Valore a Rischio (VaR); l'ufficio Rischi finanziari, nell'ambito del servizio Controllo rischi, provvede alla misurazione su base giornaliera del rischio, alla produzione della relativa reportistica e al monitoraggio dell'osservanza dei limiti; l'ufficio Tesoreria, nell'ambito del servizio Finanza, e l'ufficio Centro cambi, nell'ambito del servizio Internazionale, assumono il rischio operando sui mercati nel rispetto dei limiti individuati.

I processi interni di controllo e gestione del rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione presentano, sia sotto il profilo della struttura organizzativa sia sotto quello dei limiti all'assunzione dei rischi, le stesse caratteristiche testé illustrate in relazione al rischio di tasso di interesse.

In coerenza con la mappa dei rischi della Banca, sono esclusi dal sistema di limiti sopra illustrato i titoli appartenenti al fondo di quiescenza del personale e i fondi immobiliari.

Il VaR è una stima probabilistica dell'ammontare massimo che può essere perduto con riferimento a uno specifico orizzonte temporale e a un dato livello di probabilità (coerente con il grado di avversione al rischio dell'investitore).

Il modello utilizzato è di tipo storico. In base a tale metodologia la distribuzione dei profitti e delle perdite di un portafoglio viene desunta dalle effettive osservazioni storiche dei rendimenti degli elementi che lo costituiscono, ottenuti effettuando il riprezzamento di ogni posizione con l'applicazione dei fattori di rischio corrispondenti a ciascuna giornata rientrante nell'intervallo temporale assunto come riferimento, tramite la metodologia di full revaluation. Il VaR corrisponde quindi al peggior valore della serie dei profitti e delle perdite così ottenuta, scelto considerando l'intervallo di confidenza desiderato. Alla data di bilancio, sono inclusi nelle relative misurazioni di rischio basate sulla metrica VaR i seguenti strumenti finanziari del portafoglio di negoziazione di vigilanza: quanto al rischio di tasso, i titoli di debito (non presenti a fine 2024) e i contratti a termine su tassi di cambio, oltre che gli altri derivati finanziari (derivati in senso stretto) negoziati dal Centro cambi (opzioni su tassi di cambio, contratti a termine su merci, opzioni su tassi di interesse, interest rate swap); quanto al rischio di prezzo, i titoli di capitale e le opzioni su azioni e indici. Al di fuori degli strumenti inclusi nella successiva tabella 2, sono altresì coperti dal modello VaR gli OICR. I contratti a termine su merci negoziati dal Centro cambi rientrano gestionalmente nella categoria dedicata al rischio da merce.

Per gli strumenti dotati di opzionalità viene calcolato un valore di VaR specifico (VaR da opzionalità) finalizzato a cogliere l'impatto sulla serie dei profitti e delle perdite di fluttuazioni nella volatilità del sottostante.

I parametri per il calcolo del VaR sono: periodo di detenzione di un giorno, periodo di osservazione di un anno (corrispondente a circa 252 giorni lavorativi) con fattore di decadimento dello 0,99 e intervallo di confidenza al 99%.

Per ciò che afferisce alle metodologie utilizzate per aggregare i vari profili di rischio, tale aggregazione avviene calcolando il VaR non per semplice somma, ma tenendo conto delle correlazioni tra i profili di rischio, in virtù delle quali il VaR globale risulta di norma inferiore alla somma dei VaR parziali.

Le politiche e procedure interne di verifica a posteriori dei risultati del modello con quelli reali (c.d. back testing) si estrinsecano in un confronto tra il VaR giornaliero e:

  • la variazione di valore di mercato del giorno successivo riferita alle stesse posizioni su cui si è calcolato il VaR (P&L teorico);
  • la variazione dell'ipotetico valore attuale dello strumento/portafoglio, calcolato tramite il rispettivo modello di pricing applicato dallo strumento di calcolo dell'esposizione al rischio, del giorno successivo riferita alle stesse posizioni su cui si è calcolato il VaR (P&L teorico da modello);
  • la variazione di valore di mercato al giorno successivo sul portafoglio inclusivo delle movimentazioni intercorse (P&L effettivo).

Si specifica che, ai fini del back testing, i dati di VaR e di P&L incorporano tutti i fattori di rischio impattanti sulle posizioni in analisi.

Quanto all'esposizione al rischio, misurata in termini di VaR, il VaR globale sul rischio di tasso di fine periodo si è attestato a € 0,038 milioni (interamente riconducibile al tasso risk-free, essendo nullo il rischio da credit spread) rispetto ai € 0,084 milioni dello scorso anno (interamente riconducibile anche in questo

caso al solo tasso risk-free, essendo nullo il rischio da credit spread), mentre il VaR globale di prezzo di fine periodo è risultato pari a € 2,296 milioni dai € 1,325 milioni di fine 2023.

Precisiamo che il modello interno descritto non è utilizzato nel calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato ai fini della relativa segnalazione di vigilanza, per la quale si adotta la metodologia standard.

Con riferimento alla seconda metodologia citata, basata su analisi di sensitività, condotte attraverso una procedura ALM, si rimanda alla sezione 2.2 (Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio bancario) nella quale sono inoltre descritte le attività di «stress testing». Relativamente ai risultati si rinvia a quanto esposto nel successivo paragrafo (Informazioni quantitative).

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari

Valuta di denominazione: EURO
-- -- -- ------------------------------- --
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre 10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - 1.065.290 325.006 323.573 1.220.680 286.886 11.706 -
3.1 Con titolo sottostante - 174 - - - - - -
- Opzioni - 174 - - - - - -
+ Posizioni lunghe - 8 - - - - - -
+ Posizioni corte - 166 - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - 1.065.116 325.006 323.573 1.220.680 286.886 11.706 -
- Opzioni - 112.732 101.910 209.928 1.031.726 263.778 - -
+ Posizioni lunghe - 56.366 50.955 104.964 515.863 131.889 - -
+ Posizioni corte - 56.366 50.955 104.964 515.863 131.889 - -
- Altri derivati - 952.384 223.096 113.645 188.954 23.108 11.706 -
+ Posizioni lunghe - 476.748 111.564 56.841 94.483 11.554 5.853 -
+ Posizioni corte - 475.636 111.532 56.804 94.471 11.554 5.853 -

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari

Valuta di denominazione: ALTRE VALUTE

Da oltre 3
mesi fino a
Da oltre 6
mesi fino a
Da oltre 1
anno fino a
Da oltre 5
anni fino a
Oltre 10 Durata
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi 6 mesi 1 anno 5 anni 10 anni anni indeterminata
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - 803.923 103.785 143.365 74.838 - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - 803.923 103.785 143.365 74.838 - - -
- Opzioni - 38.578 16.076 36.388 27.190 - - -
+ Posizioni lunghe - 19.289 8.038 18.194 13.595 - - -
+ Posizioni corte - 19.289 8.038 18.194 13.595 - - -
- Altri derivati - 765.345 87.709 106.977 47.648 - - -
+ Posizioni lunghe - 382.172 43.855 53.490 23.828 - - -
+ Posizioni corte - 383.173 43.854 53.487 23.820 - - -

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

Quotati
Tipologia operazioni/Indice quotazione ITALIA FRANCIA SPAGNA GERMANIA ALTRI PAESI Non quotati
A. Titoli di capitale
- posizioni lunghe 21.547 3.959 1.525 7.367 141 -
- posizioni corte - - - - - -
B. Compravendite non ancora regolate su titoli
di capitale
- posizioni lunghe - - - - - -
- posizioni corte - - - - - -
C. Altri derivati su titoli di capitale
- posizioni lunghe 38 - - - - -
- posizioni corte 1 - - - - -
D. Derivati su indici azionari
- posizioni lunghe - - - - - -
- posizioni corte 7.432 - - - - -

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza - modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Riportiamo innanzitutto, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio, i dati di VaR suddivisi, oltre che tra rischio di tasso e rischio di prezzo, tra le operazioni esplicitamente previste dalle precedenti tabelle e le altre operazioni su cui viene comunque effettuato il calcolo.

Valore a Rischio (VaR) di fine periodo

(dati in migliaia di euro)
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
1.2 Altre attività
2. Passività per cassa
2.1 P.C.T. passivi
2.2 Altre passività
3. Derivati finanziari 38
3.1 Con titolo sottostante 0
- Opzioni 0
+ Posizioni lunghe 1
+ Posizioni corte 0
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante 39
- Opzioni 0
+ Posizioni lunghe 51
+ Posizioni corte 54
- Altri derivati 39
+ Posizioni lunghe 151
+ Posizioni corte 188
Globale Rischio di tasso 38
A. Titoli di capitale 796
- Posizioni lunghe 796
- Posizioni corte
B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C. Altri derivati su titoli di capitale 198
- Posizioni lunghe 207
- Posizioni corte 28
D. Derivati su indici azionari 104
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte 104
Globale Rischio di prezzo operazioni tab.2 812
OICR 1.4031
Globale Rischio di prezzo 2.296
Globale negoziazione (al netto del cambio e delle merci) 2.124

Rischio di tasso di interesse

Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo sono di seguito riportate.

Valore a Rischio (VaR) di tasso di interesse

(dati in migliaia di euro)
Medio 92
Minimo 37
Massimo 269

Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di tasso in ciascuno dei dodici mesi del 2024.

Gennaio 82
Febbraio 107
Marzo 106
Aprile 110
Maggio 104
Giugno 104
Luglio 71
Agosto 74
Settembre 63
Ottobre 144
Novembre 81
Dicembre 53

Con riferimento ai titoli di debito rientranti nel portafoglio di negoziazione gestionale, il numero dei giorni nei quali le perdite effettive hanno superato il VaR è stato di 1 su 200 osservazioni totali; non vi sono stati giorni nei quali le perdite teoriche o le perdite teoriche da modello hanno superato il VaR.

Con riferimento ai titoli di debito (non presenti a fine 2024) e ai crediti fiscali del portafoglio di negoziazione di vigilanza, ai contratti a termine sui tassi di cambio, alle opzioni su tassi di interesse e agli interest rate swap, riportiamo di seguito i dati rivenienti dalla procedura ALM, analoghi a quelli rassegnati nella successiva sezione 2.2 per il portafoglio bancario. Si specifica che gli esiti di seguito riportati sono riferiti agli scenari ipotetici di movimento dei tassi in uso per le analisi mensili di rischio, tra cui:

  • i sei scenari descritti nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10»;
  • due scenari ipotetici di movimento dei tassi volti a cogliere rispettivamente le aspettative future del mercato («ongoing») e specifiche situazioni particolarmente avverse verificatesi in passato («storico»).

Effetti di una variazione dei tassi di interesse sul margine di interesse futuro nell'arco di dodici mesi.

Per margine di interesse futuro si intende la differenza tra gli interessi attivi futuri e gli interessi passivi futuri, calcolati sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare, alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti.

Dati in migliaia di euro dall'01/01/2024 al 31/12/2024
Esposizione al rischio di fine periodo media minima massima 31/12/2023
movimento parallel shock up 2.382 1.983 1.005 4.208 991
movimento parallel shock down -2.190 -1.625 -3.754 -477 -689
movimento steepener shock 137 -534 -1.280 137 -432
movimento flattener shock 318 1.038 318 2.341 669
movimento short shock up 998 1.657 948 3.775 931
movimento short shock down -822 -1.334 -3.367 -470 -662
movimento ongoing 29 -442 -1.003 29 -496
movimento storico 2.092 3.120 1.618 7.319 1.584
scenario peggiore -2.190 -1.625 -3.754 -477 -689

Effetti di una variazione dei tassi di interesse sull'utile futuro ante imposte nell'arco di dodici mesi.

Per utile futuro ante imposte si intende la differenza tra i ricavi futuri e i costi futuri calcolati sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare, alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti.

Variazione dell'utile ante imposte
Dati in migliaia di euro dall'01/01/2024 al 31/12/2024
Esposizione al rischio di fine periodo media minima massima 31/12/2023
movimento parallel shock up -17.827 -585 -17.827 3.916 991
movimento parallel shock down 19.258 1.161 -3.457 19.258 -689
movimento steepener shock 6.941 143 -1.000 6.941 -432
movimento flattener shock -9.882 -77 -9.882 2.001 669
movimento short shock up -14.614 -185 -14.614 3.349 931
movimento short shock down 15.472 584 -2.928 15.472 -662
movimento ongoing 933 -178 -583 933 -496
movimento storico -24.831 -176 -24.831 6.647 1.584
scenario peggiore -24.831 -585 -24.831 933 -689

Effetti di una variazione dei tassi di interesse sul patrimonio netto.

Per patrimonio netto si intende la differenza tra il valore attuale delle poste attive e di quelle passive calcolata sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare, alla data di riferimento in ipotesi di volumi inerziali.

Variazione del valore del patrimonio netto
Dati in migliaia di euro
Esposizione al rischio di fine periodo media minima massima 31/12/2023
movimento parallel shock up -19.505 -1.420 -19.505 1.558 1.612
movimento parallel shock down 20.960 1.846 -1.240 20.960 -1.238
movimento steepener shock 6.633 377 -811 6.633 -342
movimento flattener shock -9.873 -594 -9.873 655 660
movimento short shock up -15.098 -1.017 -15.098 1.071 1.090
movimento short shock down 15.904 1.197 -902 15.904 -903
movimento ongoing 899 44 -408 899 -441
movimento storico -26.011 -1.842 -26.011 1.902 1.945
scenario peggiore -26.011 -1.842 -26.011 655 -1.238

Rischio di prezzo

Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo sono di seguito riportate.

Valore a Rischio (VaR) di prezzo

(dati in migliaia di euro)
Medio 1.994
Minimo 1.208
Massimo 2.971

Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di prezzo in ciascuno dei dodici mesi del 2024.

Gennaio 1.661
Febbraio 1.984
Marzo 1.553
Aprile 1.401
Maggio 1.454
Giugno 1.358
Luglio 1.298
Agosto 2.648
Settembre 2.818
Ottobre 2.685
Novembre 2.541
Dicembre 2.514

Con riferimento ai titoli di capitale e agli OICR rientranti nel portafoglio di negoziazione gestionale, vi è stato solo 1 giorno nel quale le perdite effettive, le perdite teoriche e le perdite teoriche da modello hanno superato il VaR su 255 osservazioni totali.

2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio bancario

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

In analogia a quanto descritto nella precedente sezione 2.1, anche i processi interni di misurazione, controllo e gestione del rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario si avvalgono di due distinti sistemi di monitoraggio, basati rispettivamente su:

  • un modello interno per il calcolo giornaliero del Valore a Rischio (VaR), utilizzato pure per l'analisi di esposizione al rischio di prezzo;
  • analisi di sensitività al rischio di tasso di interesse basate sulle metodologie di Asset & Liability Management (ALM) strategico.

Più specificatamente, il monitoraggio basato sul calcolo giornaliero del VaR ha per oggetto le attività finanziarie classificate tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», il relativo processo interno di controllo e gestione del rischio, sia di tasso di interesse sia di prezzo, nonché la metodologia, risultano analoghe a quanto dettagliato nelle informazioni di natura qualitativa relative a «Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza». Si ricorda che le «attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» sono monitorate tramite una metrica di rischio di tipo prettamente creditizia maggiormente rappresentativa del profilo di rischio tipico di tale tipologia di investimenti. A fine anno, i titoli obbligazionari rientranti nel portafoglio bancario erano composti per il 33,3% da posizioni a tasso variabile, in riduzione rispetto al 41,7% di fine 2023.

Circa il monitoraggio basato su analisi di sensitività tramite metodologie di ALM strategico, si distingue tra rischio di tasso di interesse da «fair value» e rischio di tasso di interesse da «cash flow»: le principali fonti del rischio di tasso di interesse da «fair value» risiedono nelle operazioni di raccolta (specialmente a vista ma con opportuna modellizzazione delle scadenze) e di impiego (principalmente mutui e titoli di debito) a tasso fisso; il rischio di tasso da «cash flow» origina invece anche dalle restanti attività e passività a vista o a tasso indicizzato.

I processi interni di gestione e controllo del rischio di tasso di interesse adottano un sistema di metriche di sintesi composto da indicatori di rischiosità detti «complementari» i cui rispettivi sistemi di soglie sono definiti dal Consiglio di amministrazione e ulteriori indicatori di rischiosità detti «operativi» i cui limiti sono stabiliti dal Comitato Rischi, in armonia con la propensione al rischio stabilita dall'organo consiliare. Il complessivo set di metriche citato consente di monitorare l'esposizione al rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario attraverso due principali approcci. Un sottoinsieme di metriche misura infatti la variazione di valore del patrimonio netto ottenuta attraverso il metodo della «Fair value sensitivity analysis», in condizioni inerziali, mentre le ulteriori metriche si basano sul metodo della «Net interest income sensitivity analysis» in condizioni statiche a volumi costanti, includendo pure la potenziale variazione di valore di strumenti contabilmente valutati a fair value (attività classificate nelle categorie contabili «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» (FVOCI) e «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» (FVTPLM)). In entrambi gli approcci, ai fini delle simulazioni di impatto, rispettivamente sul valore economico del patrimonio netto o sul margine di interesse, si provvede a testare l'impatto degli scenari descritti nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10». È inoltre considerato nelle analisi un ulteriore scenario gestionale detto «ongoing» volto a cogliere le aspettative future del mercato.

Il monitoraggio dei suddetti indicatori, sia «complementari», sia «operativi» è effettuato con frequenza mensile. A supporto dei processi di monitoraggio del rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario, sono predisposte, in ottica puntuale e andamentale, adeguate informative interne atte a documentare agli Organi e alle Funzioni competenti, su richiesta o con frequenza predefinita, le analisi e le misurazioni di rischio eseguite.

Quanto alle principali assunzioni e parametri sottostanti, il modello utilizzato supporta la «Fair value sensitivity analysis», per l'analisi di sensitività del patrimonio netto, la «Net interest income sensitivity

analysis», per l'analisi di sensitività del margine di interesse, a volumi costanti, e la combinazione di entrambe le metodologie per l'analisi di sensitività degli utili. Nello specifico, attraverso la prima metodologia si determinano i flussi di cassa in conto capitale e in conto interessi originati dalle singole attività e passività del portafoglio bancario utilizzando, dove necessario, il tasso cedolare applicato a ciascuno strumento, o se quest'ultimo non fosse predeterminato, la curva di mercato associata al fattore di rischio cui è indicizzato il tasso. Successivamente si calcolano i «valori attuali» («Present value») delle poste attive e passive in analisi sommando algebricamente i flussi di cassa attualizzati in funzione delle curve dei rendimenti.

Si simulano quindi movimenti («shock») delle curve di riferimento rappresentativi di altrettanti scenari di evoluzione dei tassi di mercato. I flussi in conto interessi e in conto capitale, rideterminati in coerenza con le curve modificate, vengono attualizzati in base alle nuove curve di sconto, pervenendo così alla misura del «Valore attuale stressato» di ciascuna attività e passività.

In seguito, su ogni singola operazione viene calcolata la variazione del valore attuale come differenza tra il «Valore attuale stressato» e il «Valore attuale non stressato».

In questo modo, il modello permette di stimare la sensitività del portafoglio bancario in termini di variazione del valore economico del patrimonio netto a fronte di ciascuno scenario di variazione dei tassi di mercato, sommando per tutte le operazioni appartenenti al portafoglio bancario la variazione del valore attuale precedentemente ottenuta.

Inoltre, le operazioni ricomprese fra i conti correnti in euro attivi e passivi e i depositi a risparmio, caratterizzate da elevata stabilità delle masse e da indicizzazione solitamente non definita a livello contrattuale, vengono rappresentate attraverso modelli comportamentali in grado di cogliere sia la persistenza dei volumi sia l'effettiva elasticità all'andamento dei tassi di mercato.

Un'ulteriore porzione di operatività oggetto di propria modellizzazione attiene i mutui ipotecari e chirografari in euro erogati dalla Banca. In tali operazioni il mutuatario dispone di un'opzione di estinzione anticipata e di un'opzione di rinegoziazione delle condizioni contrattuali del mutuo, entrambe esercitabili in ogni momento.

L'adozione di uno specifico modello comportamentale di tipo «scenario dependent» consente di meglio cogliere questo fenomeno, detto di «prepayment» caratterizzato dall'essere correlato negativamente con il livello dei tassi di interesse. Il modello in oggetto viene definito utilizzando una serie storica, di opportuna profondità temporale, contenente gli eventi di estinzione anticipata, quelli di rinegoziazione e altre variabili utili alla differenziazione dei comportamenti.

Le precedenti analisi sono integrate dagli esiti della «Net interest income sensitivity analysis», metodologia che permette di misurare, assumendo uno «shock» delle curve dei tassi di mercato, la sensitività del margine di interesse dell'esercizio in corso in funzione del posizionamento dei flussi in conto capitale alla data in corrispondenza della quale le operazioni attive e passive iniziano ad essere sensibili a variazioni dei tassi di interesse di mercato.

Idealmente il portafoglio bancario, composto da poste attive e poste passive generanti il margine di interesse, è suddiviso in operatività parzialmente sensibile e in operatività totalmente sensibile alla variazione dei tassi di interesse. La prima tipologia, composta perlopiù da operazioni a tasso fisso, risulta neutra ai fini nella determinazione della sensitività del margine di interesse fino a naturale scadenza dell'operazione ma ne risulta impattata al momento del rinnovo; la seconda, rappresentata da operazioni a tasso variabile, risulta condizionata dal movimento dei tassi di interesse negli istanti di revisione del tasso cedolare.

La differenza fra il margine di interesse generato dalla singola posta attiva o passiva in applicazione delle curve di mercato sottoposte a «shock» e quello generato nella condizione di mercato corrente determina il contributo marginale alla sensibilità complessiva.

Sommando tale differenziale per tutte le operazioni che compongono il portafoglio bancario si giunge alla determinazione del valore complessivo della sensibilità del margine di interesse al rischio di oscillazione dei tassi di mercato.

Sia nella misurazione del rischio di tasso di interesse da «fair value» che nella misurazione del rischio di tasso di interesse da «cash flow» si considera l'eventuale presenza di un limite massimo «cap» o minimo «floor» sul tasso cedolare delle operazioni del portafoglio bancario.

La fonte del rischio di prezzo risiede nei titoli di capitale e negli OICR non rientranti nel portafoglio di

negoziazione di vigilanza. Vi rientrano pertanto i titoli di capitale classificati come partecipazioni e i titoli di capitale e OICR classificati tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» o tra le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», esclusi i fondi immobiliari. A fine anno, le attività finanziarie della specie erano composte per il 28,1% da azioni (35,9% a fine 2023) e per la restante parte da quote di OICR

Le strategie di governo del rischio di tasso di interesse prevedono che, nell'ambito dello «stress testing» annuale sulle principali variabili patrimoniali, reddituali e finanziarie, vengano effettuate simulazioni congiunte per determinare gli impatti degli «shock» presi a riferimento per l'individuazione dello scenario avverso su:

  • valore economico del patrimonio del portafoglio bancario;
  • andamento del margine da interesse, complessivamente riferito alle poste del portafoglio bancario e del portafoglio di negoziazione.

Coerentemente ai metodi della «Fair value sensitivity analysis» e della «Net interest income sensitivitiy analysis» sopra esposti, si provvede alla realizzazione di «stress test» mediante la conduzione di analisi simulative che prevedono l'inclusione di dinamiche sui volumi e l'utilizzo di un insieme di scenari di andamento dei tassi volti a identificare, in condizioni di mercato particolarmente avverse, l'andamento del profilo di rischio di tasso di interesse. Principale obiettivo delle prove di stress è quello di stimare gli impatti sull'esposizione al rischio causati da cambiamenti improvvisi e non prevedibili nel livello generale dei tassi di interesse indotti dalla variazione di uno o più specifici fattori di rischio.

L'analisi di stress viene effettuata sia sotto il profilo del rischio di tasso di interesse da «fair value» (valore equo) sia sotto il profilo del rischio di tasso di interesse da «cash flow» (flussi finanziari).

Si segnala che a partire dall'esercizio 2022, la Banca ha inoltre avviato iniziative di copertura del rischio di tasso di interesse riveniente dall'erogazione di mutui a tasso fisso (cosiddetto «Macro Fair Value Hedging») attraverso la sottoscrizione con controparti di mercato di dedicati contratti di interest rate swap con specifiche caratteristiche di durata, importo e tasso allineate al pool di prestiti oggetto di copertura.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa - Parte E

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: EURO

Da oltre 3 Da oltre 6 Da oltre 1 Da oltre 5
mesi fino a mesi a fino a anno fino a anni fino a Oltre 10 Durata
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi 6 mesi 1 anno 5 anni 10 anni anni indeterminata
3. Derivati finanziari 1.223.410 288.438 20.493 42.118 148.910 22.990 10.176 -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante 1.223.410 288.438 20.493 42.118 148.910 22.990 10.176 -
- Opzioni 1.223.410 231.877 19.368 39.842 131.189 7 5 -
+ Posizioni lunghe 611.705 210.327 785 32 - - - -
+ Posizioni corte 611.705 21.550 18.583 39.810 131.189 7 5 -
- Altri derivati - 56.561 1.125 2.276 17.721 22.983 10.171 -
+ Posizioni lunghe - 55.418 - - - - - -
+ Posizioni corte - 1.143 1.125 2.276 17.721 22.983 10.171 -
4. Altre operazioni fuori
bilancio
2.888.573 399.393 89.893 23.935 104.184 1.769 1.562 -
+ Posizioni lunghe 1.133.919 399.393 89.893 23.935 104.184 1.769 1.562 -
+ Posizioni corte 1.754.654 - - - - - - -

La presente tabella viene predisposta solo per i derivati finanziari in quanto per le attività e passività per cassa viene fornita un'analisi di sensitività al rischio di tasso basata su modelli interni.

2. Portafoglio bancario - modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Rischio di tasso di interesse

Con riferimento alle attività e alle passività generanti il margine di interesse diverse dai titoli di debito e ai crediti fiscali del portafoglio di negoziazione di vigilanza, dai contratti a termine sui tassi di cambio, dalle opzioni su tassi di interesse e dagli interest rate swap oggetto dell'informativa sul portafoglio di negoziazione di vigilanza - come definite nelle informazioni di natura qualitativa inerenti alla presente sezione - riportiamo di seguito i dati rivenienti dalla procedura ALM.

Si specifica che gli esiti di seguito riportati sono riferiti agli scenari ipotetici di movimento dei tassi in uso per le analisi mensili di esposizione al rischio, tra cui:

  • i sei scenari descritti nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10»;
  • due scenari ipotetici di movimento dei tassi volti a cogliere rispettivamente le aspettative future del mercato («ongoing») e specifiche situazioni particolarmente avverse verificatesi in passato («storico»).

Nella rilevazione di fine periodo al 31 dicembre 2024, si è provveduto ad adottare una versione aggiornata dei modelli comportamentali afferenti ai mutui e ai prestiti rateali.

Effetti di una variazione dei tassi di interesse sul margine di interesse futuro nell'arco di dodici mesi.

Per margine di interesse futuro si intende la differenza tra gli interessi attivi futuri e gli interessi passivi futuri, calcolati sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti.

Dati in migliaia di euro
Esposizione al rischio di fine periodo media minima massima 31/12/2023
movimento parallel shock up 136.837 145.568 127.698 178.960 117.021
movimento parallel shock down -105.833 - 113.692 - 145.465 - 97.664 -97.378
movimento steepener shock -18.594 - 17.965 - 42.118 2.233 -21.644
movimento flattener shock 68.587 63.646 36.052 100.472 55.717
movimento short shock up 107.394 103.535 72.357 148.683 87.525
movimento short shock down -66.574 - 69.977 - 106.569 - 43.716 -64.875
movimento ongoing 4.166 - 19.477 - 40.502 4.166 -38.468
movimento storico 193.479 188.503 136.684 261.378 155.399
scenario peggiore -105.833 - 113.692 - 145.465 - 97.664 -97.378

Effetti di una variazione dei tassi di interesse sull'utile futuro ante imposte nell'arco di dodici mesi. Per utile futuro ante imposte si intende la differenza tra i ricavi futuri e i costi futuri calcolati sulle sole operazioni in essere alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti.

Variazione dell'utile ante imposte
Dati in migliaia di euro dall'01/01/2024 al 31/12/2024
Esposizione al rischio di fine periodo media minima massima 31/12/2023
movimento parallel shock up 16.277 65.764 16.277 114.554 49.518
movimento parallel shock down 40.975 - 17.122 - 64.759 40.975 -17.995
movimento steepener shock 1.065 - 1.357 - 30.297 23.031 -2.986
movimento flattener shock 30.166 34.612 2.719 78.881 26.380
movimento short shock up 33.053 50.928 16.069 107.619 38.768
movimento short shock down 10.956 - 15.181 - 63.754 14.842 -14.136
movimento ongoing 8.250 - 5.792 - 23.988 8.250 -13.409
movimento storico 57.563 93.785 36.916 186.924 69.499
scenario peggiore 1.065 - 17.122 - 64.759 8.250 -17.995

Nota Integrativa - Parte E

Effetti di una variazione dei tassi di interesse sul patrimonio netto.

Per patrimonio netto si intende la differenza tra il valore attuale delle poste attive e di quelle passive calcolata sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento in ipotesi di volumi inerziali.

Variazione del valore del patrimonio netto
Dati in migliaia di euro dall'01/01/2024 al 31/12/2024
Esposizione al rischio di fine periodo media minima massima 31/12/2023
movimento parallel shock up -115.800 111.382 - 115.800 206.476 138.171
movimento parallel shock down 46.704 - 151.901 - 231.293 46.704 -185.742
movimento steepener shock 171.425 123.056 80.174 171.425 123.331
movimento flattener shock -32.324 9.143 - 32.324 40.540 -43.480
movimento short shock up -37.171 52.120 - 37.171 105.371 14.575
movimento short shock down 228.228 69.886 4.201 228.228 63.598
movimento ongoing -16.041 - 33.955 - 49.035 - 16.041 -19.940
movimento storico -69.162 98.391 - 69.162 194.908 51.587
scenario peggiore -115.800 - 151.901 - 231.293 - 16.041 -185.742

Con riferimento ai titoli di debito classificati tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», si rassegnano di seguito le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo.

Valore Rischio (VaR) di tasso di interesse

(dati in migliaia di euro)
Medio 4.222
Minimo 2.949
Massimo 5.744

Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di tasso in ciascuno dei dodici mesi del 2024.

Gennaio 5.257
Febbraio 5.498
Marzo 5.037
Aprile 4.823
Maggio 4.488
Giugno 4.090
Luglio 3.666
Agosto 3.299
Settembre 3.020
Ottobre 3.687
Novembre 4.256
Dicembre 3.651

Con riferimento ai titoli di debito rientranti tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», il numero dei giorni nei quali le perdite effettive hanno superato il VaR è stato di 3 su 255 osservazioni totali per i titoli di Stato italiani e di 2 su 255 osservazioni per gli altri titoli di debito; le perdite teoriche hanno superato il VaR è stato di 2 su 255 osservazioni totali per i titoli di Stato italiani e per gli altri titoli di debito; con riferimento alle perdite teoriche da modello, invece, il numero di superi è stato di 2 su 255 osservazioni per i titoli di Stato italiani e di 3 su 255 osservazioni per gli altri titoli di debito.

Rischio di prezzo

Riportiamo innanzitutto, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio, i dati di VaR relativi ai titoli di capitale (azioni e OICR) classificati tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», al netto degli eventuali investimenti di pertinenza del fondo quiescenza e dei fondi immobiliari, nonché il valore corrispondente alle partecipazioni.

Valore a Rischio (VaR) di fine periodo

(dati in migliaia di euro)
Titoli di capitale 1.805
OICR 3.748
Globale 5.553
Partecipazioni 17.019

Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo relativi ai titoli di capitale (azioni e OICR) classificati tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», al netto degli eventuali investimenti di pertinenza del fondo quiescenza e dei fondi immobiliari, sono di seguito riportate.

Valore a Rischio (VaR) di prezzo

(dati in migliaia di euro)
Medio 4.261
Minimo 2.969
Massimo 5.553

Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di prezzo in ciascuno dei dodici mesi del 2024.

Gennaio 4.438
Febbraio 4.108
Marzo 3.506
Aprile 3.411
Maggio 3.682
Giugno 3.963
Luglio 4.187
Agosto 4.957
Settembre 4.723
Ottobre 4.517
Novembre 4.745
Dicembre 4.881

Con riferimento al sopra richiamato perimetro, le perdite teoriche da modello hanno superato il VaR in 4 occasioni su 255 osservazioni, mentre ci sono stati 2 superi su 255 osservazioni con riferimento a quelle teoriche ed effettive.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa - Parte E

2.3 Rischio di cambio

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Le principali fonti del rischio di cambio risiedono: nella partecipazione nella Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, denominata in franchi svizzeri, in alcuni altri titoli di capitale, negli eventuali titoli di debito e OICR in valuta, e negli sbilanci per valuta gestiti dal «Centro cambi», derivanti essenzialmente dall'intermediazione su operazioni a pronti e a termine nei confronti di clientela privata e sul mercato interbancario, nonché dalle implicazioni sulla posizione in cambi della Banca riveniente dalla negoziazione di altri prodotti finanziari (differenza tra premi su opzioni in valuta, interessi su depositi in valuta, eccetera).

Escludendo quella in titoli, il ruolo svolto dalla Banca nell'operatività in valuta è pertanto di tipo eminentemente commerciale, volto ad assecondare le esigenze della clientela.

I processi interni di gestione e controllo del rischio di cambio presentano, sia sotto il profilo della struttura organizzativa sia sotto quello dei limiti all'assunzione dei rischi, le stesse caratteristiche già illustrate, in relazione al rischio di tasso di interesse e al rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione di vigilanza, nella sezione 2.1, alla quale si rimanda. In aggiunta, è in essere un sistema di monitoraggio gestionale dedicato alle posizioni in cambi di natura strutturale, ovvero la partecipazione nella Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, strutturato come segue: il Consiglio di amministrazione, nell'ambito della propria funzione di supervisione strategica, quantifica il livello massimo di sensibilità del CET1 capital ratio a fronte di uno shock al tasso di cambio della valuta di denominazione della posizione medesima (SFX Sensitivity); il Comitato Rischi stabilisce il livello massimo accettabile di perdita in cui è possibile incorrere in relazione al mantenimento della posizione in cambi di natura strutturale (SFX Maximum Loss); l'ufficio Rischi finanziari, nell'ambito del servizio Controllo rischi, provvede alla misurazione su base giornaliera del rischio, alla produzione della relativa reportistica e al monitoraggio dell'osservanza dei limiti.

I metodi di misurazione e controllo del rischio di cambio constano essenzialmente di un modello interno per il calcolo giornaliero del Valore a Rischio (VaR) avente le caratteristiche già illustrate nella sopra richiamata sezione 2.1. Tale metrica è altresì alla base della quantificazione della SFX Maximum Loss.

Con riferimento alla data di bilancio, risultano coperte le seguenti attività in termini di strumenti finanziari esposti al rischio di cambio: tutte le attività e le passività in valuta riportate nella successiva tabella 1; i saldi utilizzati dal modello interno non comprendono, inoltre, i ratei e i risconti attivi e passivi, la quota interessi delle rate impagate, i differenziali da adozione del principio del costo ammortizzato e le rettifiche di valore su crediti. I derivati finanziari (in senso stretto) negoziati dal Centro cambi, diversi dai contratti a termine su tassi di cambio, comprendono, oltre a quelli previsti dalla suddetta tabella 1 (opzioni su tassi di cambio, contratti a termine su merci) pure gli interest rate swap.

I contratti a termine su tassi di cambio, i derivati finanziari (in senso stretto), i titoli di debito e i titoli di capitale sono trattati analiticamente, mentre lo sbilancio complessivo per singola valuta delle restanti poste è trattato come un deposito (attivo o passivo) con scadenza di un giorno.

Precisiamo infine che il modello interno basato sul VaR non è utilizzato nel calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato ai fini della relativa segnalazione di vigilanza alla Banca d'Italia, per la quale si adotta la metodologia standard.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

La Banca non ha effettuato operazioni specifiche di copertura del rischio di cambio. Nell'ambito del «Centro cambi», la posizione viene aggiornata in tempo reale; il cambista può quindi agire sul mercato interbancario per pareggiare gli sbilanci che dovessero crearsi a causa delle operazioni sopra richiamate.

In quest'ambito, eventuali posizioni in cambi non pareggiate sono di entità modesta e comunque entro i limiti previsti dal regolamento interno del «Centro cambi».

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati

Valute
Dollari Sterline Yen Franchi Dollari
Voci statunitensi inglesi giapponesi svizzeri canadesi Altre valute
A. Attività finanziarie 744.654 56.808 48.250 375.323 40.584 102.210
A.1 Titoli di debito - - - - - -
A.2 Titoli di capitale 31.772 - - 148.784 - -
A.3 Finanziamenti a banche 497.138 44.600 47.220 10.045 40.584 102.209
A.4 Finanziamenti a clientela 215.744 12.208 1.030 216.494 - 1
A.5 Altre attività finanziarie - - - - - -
B. Altre attività 9.289 1.567 248 12.232 332 849
C. Passività finanziarie 714.507 58.843 49.033 247.954 40.672 100.909
C.1 Debiti verso banche 203.537 8.038 1.163 135.429 871 22.367
C.2 Debiti verso clientela 510.970 50.805 47.870 112.525 39.800 78.542
C.3 Titoli di debito - - - - - -
C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -
D. Altre passività 3.364 82 - 41 - 5
E. Derivati finanziari 698.391 74.140 4.274 7.813 14.222 310.478
- Opzioni 86.914 - - - - 31.319
+ Posizioni lunghe 43.457 - - - - 15.660
+ Posizioni corte 43.457 - - - - 15.659
- Altri derivati 611.476 74.140 4.274 7.813 14.222 279.159
+ Posizioni lunghe 306.908 37.149 2.120 3.391 6.956 138.510
+ Posizioni corte 304.568 36.991 2.154 4.422 7.266 140.649
Totale attività 1.104.308 95.524 50.619 390.946 47.873 257.229
Totale passività 1.065.896 95.916 51.187 252.418 47.937 257.223
Sbilancio (+/-) 38.412 (391) (568) 138.528 (64) 6

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa - Parte E

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Riportiamo innanzitutto, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio, i dati di VaR suddivisi tra le operazioni esplicitamente previste dalla precedente tabella 1 e le altre operazioni su cui viene comunque effettuato il calcolo.

Valore a Rischio (VaR) di fine periodo

(dati in migliaia di euro)
Titoli di debito
Titoli di capitale 283
Sbilancio restanti attività e passività 127
Derivati finanziari 10
- Opzioni 0
+ Posizioni lunghe 360
+ Posizioni corte 369
- Altri derivati 10
+ Posizioni lunghe 3.767
+ Posizioni corte 2.760
Globale operazioni tab. 1 446
- Interest Rate Swap 0
+ Posizioni lunghe 0
+ Posizioni corte
Globale 446
Dettaglio delle principali valute
Dollari USA 446
Sterline 3
Yen giapponesi 12
Franchi svizzeri 92
Dollari canadesi 0
Altre valute 1
Globale 446
Posizione in cambi di natura strutturale 1.264

Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo sono di seguito riportate.

Valore a Rischio (VaR) di cambio

(dati in migliaia di euro)
1.197
86
2.898

Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di cambio in ciascuno dei dodici mesi del 2024.

Gennaio 543
Febbraio 940
Marzo 1.065
Aprile 728
Maggio 759
Giugno 998
Luglio 1.555
Agosto 2.253
Settembre 2.658
Ottobre 1.832
Novembre 473
Dicembre 385

Sezione 3 – Gli strumenti derivati e le politiche di copertura

3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

31/12/2024
Over the counter Over the counter
Senza controparti centrali Senza controparti centrali
Attività sottostanti/Tipologie
derivati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
Mercati
organizzati
1. Titoli di debito e tassi
d'interesse
- - 379.608 - - - 538.616 -
a) Opzioni - - 97.845 - - - 83.076 -
b) Swap - - 281.763 - - - 455.540 -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e
indici azionari
- - 86.405 - - - 106.858 -
a) Opzioni - - 86.405 - - - 106.858 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - 1.063.606 - - - 1.252.980 -
a) Opzioni - - 148.947 - - - 143.257 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - 914.659 - - - 1.109.723 -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - 26.479 - - - 29.853 -
5. Altri - - - - - - - -
Totale - - 1.556.098 - - - 1.928.307 -

Come previsto dalla circolare dell'Organo di Vigilanza 262/05 non sono compresi nelle tabelle di questa sezione le compravendite di titoli, merci o valute con regolamento entro una data prevista dalla prassi di mercato per le transazioni della medesima specie ovvero entro i cinque giorni lavorativi successivi alla data di stipula dell'operazione.

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa - Parte E

A.2 Derivati finanziari di negoziazione : fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

Totale 31/12/2024 Totale 31/12/2023
Over the counter
Senza controparti centrali
Over the counter
Senza controparti centrali
Controparti Con accordi
di
compensazio
Senza accordi
di
Mercati Controparti Con accordi di Senza accordi
di
Mercati
Tipologie derivati centrali ne compensazione organizzati centrali compensazione compensazione organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni - - 3.587 - - - 3.030 -
b) Interest rate
swap
- - 4.458 - - - 7.606 -
c) Cross currency
swap
- - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - 8.826 - - - 11.612 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - 548 - - - 213 -
Totale - - 17.419 - - - 22.461 -
2. Fair value
negativo
a) Opzioni - - 3.007 - - - 2.416 -
b) Interest rate
swap
- - 3.706 - - - 6.356 -
c) Cross currency
swap
- - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - 8.588 - - - 11.456 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - 531 - - - 195 -
Totale - - 15.832 - - - 20.423 -

Il fair value dei forward del portafoglio di negoziazione di vigilanza comprende esclusivamente operazioni con sottostante valute.

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC - valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Controparti Altre società
Attività sottostanti centrali Banche finanziarie Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - 212.735 200 166.673
- fair value positivo - 4.033 - 1.092
- fair value negativo - 1.876 1 2.487
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - 86.405 - -
- fair value positivo - 729 - -
- fair value negativo - 168 - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - 608.496 - 455.110
- fair value positivo - 6.436 - 4.581
- fair value negativo - 5.626 - 5.143
4) Merci
- valore nozionale - 13.240 - 13.240
- fair value positivo - 161 - 387
- fair value negativo - 379 - 152
5) Altri
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4) Merci -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5) Altri - - - -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -

Nota Integrativa - Parte E

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali

Oltre 1 anno e
Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 59.087 228.518 92.003 379.608
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari 86.405 - - 86.405
A.3 Derivati finanziari su valute e oro 992.789 70.817 - 1.063.606
A.4 Derivati finanziari su merci 26.479 - - 26.479
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale
31/12/2024
1.164.760 299.335 92.003 1.556.098
Totale
31/12/2023
1.584.773 263.836 79.698 1.928.307

B. Derivati creditizi

Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi.

3.2 Le coperture contabili

Informazioni di natura qualitativa

La Banca in sede di prima applicazione del principio IFRS 9 ha esercitato l'opzione prevista dal principio di continuare ad applicare integralmente le regole dello IAS 39 per ogni tipologia di operazione di copertura (micro e macro). Pertanto, non trovano applicazione le previsioni dell'IFRS 9 in tema di copertura.

A. Attività di copertura del fair value

La Banca effettua operazioni di copertura del rischio derivante dalle variazioni dei tassi di interesse di mercato attraverso la stipula di Interest Rate Swap. I mutui oggetto di copertura sono strumenti a tasso fisso.

La copertura è gestita con un approccio macro (a portafoglio complessivo e aperto) caratterizzati da un basso ammontare unitario e significativa numerosità, comporterebbe un'inefficiente gestione delle coperture.

I derivati non sono quotati su mercati regolamentati, ma negoziati nell'ambito di circuiti OTC.

B. Attività di copertura dei flussi finanziari

La Banca non ha effettuato operazioni di copertura dei flussi finanziari.

C. Attività di copertura di investimenti esteri

La Banca non ha effettuato operazioni di copertura di investimenti esteri.

D. Strumenti di copertura

In linea generale, nell'ipotesi di copertura di «tipo fair value hedge», le fonti dell'inefficacia di una relazione di copertura, durante il relativo periodo di validità, sono riconducibili a:

  • disallineamento tra nozionale del derivato e del sottostante coperto rilevato al momento della designazione iniziale o generato successivamente, come nel caso di rimborsi parziali dei finanziamenti;
  • inclusione nel test di efficacia del valore della gamba variabile del derivato di copertura.

Nel corso dell'esercizio non sono stati rilevati elementi che abbiano determinato l'inefficacia delle coperture con conseguente valutazione in merito alla possibilità di continuare ad applicare le regole di hedge accounting.

Nel corso dell'esercizio la Banca non ha utilizzato coperture dinamiche, così come definite dall'IFRS 7, paragrafo 23C.

E. Elementi coperti

Impieghi a tasso fisso

La Banca ha attualmente in essere coperture contabili, di tipo macro fair value hedge, su impieghi a tasso fisso tramite l'utilizzo di IRS plain vanilla per la copertura del rischio tasso per tutta la durata del sottostante.

Il portafoglio di impieghi a tasso fisso oggetto di copertura è di tipo aperto, ovvero è costituito dinamicamente dagli strumenti a tasso fisso gestiti a livello aggregato tramite i derivati di copertura stipulati nel tempo.

L'efficacia della copertura Macro Fair Value Hedge (MFVH) sugli impieghi a tasso fisso è periodicamente verificata sulla base di specifici test prospettici e retrospettivi. Il test prospettico mira a verificare che per ogni intervallo temporale definito dalla banca, la sensitivity delle operazioni di copertura sottoscritte (approssimate dal «meta-mutuo» sviluppato sulla base della gamba fissa del derivato) sia inferiore rispetto alla sensitivity dei mutui coperti. Si intende in tal modo accertare che gli strumenti derivati sottoscritti per finalità di copertura non creino fenomeno di sovra-copertura («overhedging») per specifici intervalli di scadenze. I test retrospettivi invece, da un lato, mirano a verificare che all'interno del perimetro di copertura potenziale si individui un sottoportafoglio e che questo sottoinsieme presenti un Delta Present Value superiore al Delta Present Value del meta-mutuo, dall'altro lato si verifica periodicamente, durante tutta la vita dell'operazione, che il rapporto tra la variazione di fair value dell'elemento coperto rispetto allo strumento di copertura è compreso nel range 80%-125%.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa - Parte E

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

A. Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

Totale 31/12/2024 Totale 31/12/2023
Over the counter Over the counter Mercati
organizzati
Senza controparti centrali Senza controparti centrali
Attività
sottostanti/Tipologie
derivati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
1. Titoli di debito e
tassi d'interesse
- - 55.418 - - - 60.114 -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - 55.418 - - - 60.114 -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e
indici azionari
- - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale - - 55.418 - - - 60.114 -

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

Fair value positivo e negativo Variazione del valore
usato per rilevare
l'inefficacia della
copertura
Totale 31/12/2024
Totale 31/12/2023
Over the counter Over the counter Totale Totale
Senza controparti centrali Senza controparti centrali 31/12/2024 31/12/2023
Tipologie derivati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
Mercati
organizzati
Fair value positivo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest rate swap - - - - - - 1 - - -
c) Cross currency
swap
- - - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale - - - - - - 1 - - -
Fair value negativo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest rate swap - - 2.220 - - - 1.803 - - -
c) Cross currency
swap
- - - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale - - 2.220 - - - 1.803 - - -

Nota Integrativa - Parte E

A.3 Derivati finanziari di copertura OTC - valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Controparti Altre società
Attività sottostanti centrali Banche finanziarie Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - 55.418 - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - 2.220 - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4) Merci
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5) Altri
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4) Merci
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5) Altri
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

Oltre 1 anno e
Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 4.543 17.721 33.153 55.417
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari - - - -
A.3 Derivati finanziari su valute ed oro - - - -
A.4 Derivati finanziari su merci - - - -
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale
31/12/2024
4.543 17.721 33.153 55.417
Totale
31/12/2023
4.696 17.991 37.427 60.114

B. Derivati creditizi di copertura

Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi di copertura.

C. Strumenti non derivati di copertura

Alla data di bilancio non sono presenti strumenti di copertura diversi dai derivati.

D. Strumenti coperti

Non sono presenti strumenti coperti a cui si applicano le regole contabili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 in quanto la Banca si è avvalsa della possibilità, prevista in sede di prima applicazione dell'IFRS 9, di continuare ad utilizzare in tema di «hedge accounting» quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 39.

E. Effetti delle operazioni di copertura a patrimonio netto

Non sono presenti operazioni di copertura a patrimonio netto.

3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura

A. Derivati finanziari e creditizi

A.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti per controparti

Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
A. Derivati finanziari
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - 268.153 200 166.673
- fair value netto positivo - 6.253 - 1.092
- fair value netto negativo - 1.876 1 2.487
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - 86.405 - -
- fair value netto positivo - 729 - -
- fair value netto negativo - 168 - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - 608.496 - 455.110
- fair value netto positivo - 6.436 - 4.581
- fair value netto negativo - 5.626 - 5.143
4) Merci
- valore nozionale - 13.240 - 13.240
- fair value netto positivo - 161 - 387
- fair value netto negativo - 379 - 152
5) Altri
- valore nozionale - - - -
- fair value netto positivo - - - -
- fair value netto negativo - - - -
B. Derivati creditizi
1) Acquisto protezione
- valore nozionale - - - -
- fair value netto positivo - - - -
- fair value netto negativo - - - -
2) Vendita protezione
- valore nozionale - - - -
- fair value netto positivo - - - -
- fair value netto negativo - - - -

Sezione 4 – Rischio di liquidità

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità si manifesta tipicamente sotto forma di inadempimento rispetto agli impegni di pagamento o di incapacità a finanziare l'attivo di bilancio con la necessaria tempestività e secondo criteri di economicità. Tali circostanze negative possono realizzarsi a causa di:

  • impossibilità di reperire fondi o di ottenerli a costi ragionevoli (funding liquidity risk);
  • impossibilità di vendere o ridurre una propria posizione senza intaccarne significativamente il prezzo, a causa della scarsa efficienza del mercato o di un suo malfunzionamento (market liquidity risk).

La strategia generale di gestione del rischio di liquidità della Banca, caratterizzata da una contenuta propensione al rischio, si manifesta in primo luogo attraverso l'adozione di specifici indirizzi gestionali che permettono di ridurre la probabilità di manifestazione delle circostanze sfavorevoli sopra descritte.

In particolare, con riferimento alla prima delle citate fonti di rischio, l'impegno della Banca è principalmente indirizzato a mantenere un'ampia e stabile base di raccolta al dettaglio, per definizione adeguatamente diversificata; ulteriori rilevanti fonti di approvvigionamento sono rappresentate da enti e società nazionali e internazionali e da controparti bancarie presso le quali la Banca, stante l'elevato grado di reputazione di cui gode, non incontra difficoltà a finanziarsi a tassi di mercato.

Il potenziale rischio di liquidità derivante da difficoltà nello smobilizzo di proprie posizioni viene contenuto grazie alla scelta della Banca di mantenere un portafoglio di titoli obbligazionari di elevata qualità: esso è in massima parte costituito da titoli di stato, oltre che, in misura minore, da titoli di altri emittenti; nel complesso il portafoglio presenta caratteristiche di elevata liquidabilità in quanto costituito prevalentemente da strumenti facilmente vendibili sui mercati e pure utilizzabili, a fronte di fabbisogni di liquidità, sia in operazioni di pronti contro termine con controparti bancarie, sia nelle operazioni di rifinanziamento della Banca Centrale Europea qualora i titoli, come risulta per la massima parte degli stessi, siano stanziabili.

Ulteriore elemento che contribuisce positivamente alla disponibilità di riserva detta «counterbalancing capacity» è rappresentato dai prestiti conferiti alla Banca Centrale Europea, in aggiunta ai titoli di debito ammessi, in forma di collaterale (cosiddetti prestiti A.Ba.Co - Attivi Bancari Collateralizzati).

Il controllo del rischio di liquidità si realizza attraverso l'intervento di differenti unità organizzative: il primo presidio è rappresentato dall'azione in tal senso posta in essere dalle funzioni operative che prevede una puntuale verifica del corretto svolgimento delle attività di competenza e la redazione di informativa riepilogativa della quotidiana operatività.

Si affianca a esso il sistematico monitoraggio della posizione di liquidità attesa realizzato, tramite una pluralità di indicatori e su differenti orizzonti temporali di analisi, dal Servizio Controllo rischi. Focalizzandosi sui principali indicatori, circa il breve termine, giornalmente si provvede, sulla base dei dati riguardanti l'operatività di tesoreria e assimilabile e la «counterbalancing capacity», alla determinazione e alla evidenziazione su specifica tavola del profilo degli sbilanci di liquidità fino a dodici mesi. Sono inoltre calcolati giornalmente ulteriori indicatori, detti «di contingency», atti a cogliere tempestivamente eventuali segnali di tensione interni o esterni con riferimento alla posizione di liquidità operativa. Quest'ultima è assoggettata a specifiche prove di stress e analisi di sensitività, condotte mensilmente, volte a testare la capacità della Banca di far fronte, tramite i flussi di cassa attesi e la «counterbalancing capacity», a eventi sfavorevoli di natura endogena o esogena, afferenti a un aumento dei fabbisogni di liquidità connesso a cambiamenti climatici e ambientali, a episodi di downgrading della Banca o dello Stato italiano, a potenziali combinazioni di eventi negativi tra loro correlati nonché a specifici fattori di rischio caratterizzanti l'operatività del gruppo. La Banca risulta in grado di far fronte autonomamente a tali fattispecie di gravi eventi sfavorevoli garantendo una sopravvivenza oltre l'orizzonte obiettivo stabilito dal Consiglio di amministrazione e il mantenimento di una «counterbalancing capacity» che, sebbene ridotta, non viene in ogni caso azzerata.

Con frequenza mensile viene invece monitorata la posizione di liquidità a medio-lungo termine, senza limiti temporali, tramite un dedicato scadenziere e un set di metriche atte a monitorare l'equilibrio

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa - Parte E

strutturale del bilancio della Banca e misurare specifici aspetti quali la concentrazione della raccolta.

Sono inoltre quantificati gli indicatori regolamentari di breve e lungo periodo Liquidity Coverage Ratio, mensilmente, e Net Stable Funding Ratio, trimestralmente; le medesime metriche sono pure quantificate in ipotesi di stress, simulando il verificarsi degli eventi sfavorevoli sopra citati, al fine di valutare la rischiosità potenziale che si riscontrerebbe in tali circostanze ed approntare eventuali contromisure. Con frequenza mensile vengono inoltre monitorate, come previsto dalla normativa di vigilanza relativa ai cosiddetti Additional Liquidity Monitoring Metrics, ulteriori misure di rischio attinenti, tra l'altro, alla concentrazione della raccolta e al suo costo, oltre che alla composizione della «counterbalancing capacity», e sono quantificati gli indicatori relativi al rischio di liquidità infragiornaliera previsti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (questi ultimi pure sottoposti a prove di stress, applicando ipotesi in parte specifiche e in parte corrispondenti a quelle già sopra citate con riferimento alla posizione di liquidità operativa) ai quali si aggiungono indicatori di matrice gestionale soggetti a specifico limite interno.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: EURO

Da oltre 1 Da oltre 7 Da oltre Da oltre 1 Da oltre 3 Da oltre 6 Da oltre 1
Voci/ Scaglioni temporali A vista giorno a 7
giorni
giorni a 15
giorni
15 giorni a
1 mese
mese fino
3 mesi
mesi fino
a 6 mesi
mesi fino
a 1 anno
anno fino a
5 anni
Oltre 5
anni
Durata
Indeterminata
A. Attività per cassa 4.151.787 1.343.948 370.987 4.274.255 1.967.912 2.149.617 3.208.638 15.785.861 10.528.283 360.094
A.1 Titoli di Stato - - 81.352 253.583 379.398 98.154 274.827 4.920.000 3.661.000 -
A.2 Altri titoli di debito 18.933 - 2.523 53.288 49.537 153.211 216.565 2.193.146 640.651 -
A.3 Quote OICR 377.468 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 3.755.386 1.343.948 287.112 3.967.384 1.538.977 1.898.252 2.717.246 8.672.715 6.226.632 360.094
- Banche 18.860 856.484 - 310 99.637 19.189 938.192 460.364 35.778 331.185
- Clientela 3.736.526 487.464 287.112 3.967.074 1.439.340 1.879.063 1.779.054 8.212.351 6.190.854 28.909
B. Passività per cassa 30.766.117 1.844.134 1.334.465 2.683.823 1.659.519 719.192 751.396 3.611.602 1.265.231 -
B.1 Depositi e conti correnti 29.121.969 627.196 1.117.027 1.191.113 965.208 482.538 236.086 2.043 - -
- Banche 425.849 - - - - - 66 543 - -
- Clientela 28.696.120 627.196 1.117.027 1.191.113 965.208 482.538 236.020 1.500 - -
B.2 Titoli di debito 65.559 29.264 - 16.870 131.244 230.859 236.279 3.286.428 1.181.460 -
B.3 Altre passività 1.578.589 1.187.674 217.438 1.475.840 563.067 5.795 279.031 323.131 83.771 -
C. Operazioni "fuori bilancio" 1.827.754 924.467 161.288 336.334 356.955 196.603 149.387 258.150 395.312 -
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- 116.616 161.288 296.215 214.988 101.006 123.507 64.852 - -
- Posizioni lunghe - 58.809 80.652 148.129 107.439 50.519 61.772 32.432 - -
- Posizioni corte - 57.807 80.636 148.086 107.549 50.487 61.735 32.420 - -
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
10.257 - - - 32 77 245 - - -
- Posizioni lunghe 5.666 - - - 16 - - - - -
- Posizioni corte 4.591 - - - 16 77 245 - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
807.851 807.851 - - - - - - - -
- Posizioni lunghe 807.851 - - - - - - - - -
- Posizioni corte - 807.851 - - - - - - - -
C.4 Impegni a erogare fondi 1.009.646 - - 40.119 141.935 95.520 25.635 193.298 395.312 -
- Posizioni lunghe 58.914 - - 40.119 141.935 95.520 25.635 193.298 395.312 -
- Posizioni corte 950.732 - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio
di capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

Nella voce B.1 - Depositi e conti correnti sono indicati i debiti verso banche e clientela allocati alle specifiche voci di bilancio.

La distribuzione temporale è determinata con riferimento alla vita residua delle attività e delle passività, come differenza tra la data del bilancio e la scadenza delle singole operazioni. In presenza di piani di ammortamento si è tenuto conto della vita residua delle singole rate. Le quote di OICR. sono convenzionalmente collocate nella fascia «a vista». Il deposito presso Banca d'Italia per riserva obbligatoria è esposto tra i crediti verso banche con durata indeterminata. I crediti deteriorati per cui siano disponibili previsioni di recupero dei flussi di cassa sottostanti effettuate dalla Banca ai fini delle valutazioni di bilancio

sono collocati nelle pertinenti fasce temporali.

Nella voce impegni irrevocabili a erogare fondi sono rappresentati tutti gli impegni irrevocabili a utilizzo certo o incerto relativi a linee di cassa accordate a banche e clientela.

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a
15 giorni
Da oltre
15 giorni
a 1 mese
Da oltre 1
mese fino
3 mesi
Da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
Da oltre 6
mesi fino
a 1 anno
Da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Oltre 5
anni
Durata
Indeterminata
A. Attività per cassa 227.670 342.474 140.997 54.595 140.180 88.068 35.071 109.713 107.782 327
A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -
A.3 Quote OICR 42.682 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 184.988 342.474 140.997 54.595 140.180 88.068 35.071 109.713 107.782 327
- Banche 170.538 248.704 124.458 25.877 84.723 71.673 19.466 - - -
- Clientela 14.450 93.770 16.539 28.718 55.457 16.395 15.605 109.713 107.782 327
B. Passività per cassa 1.014.879 47.274 119.738 11.624 11.691 3.987 2.321 513 - -
B.1 Depositi e conti correnti 1.014.879 47.239 119.738 11.624 11.691 3.954 2.256 131 - -
- Banche 205.316 34.388 117.216 9.473 4.826 68 109 - - -
- Clientela 809.563 12.851 2.522 2.151 6.865 3.886 2.147 131 - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività - 35 - - - 33 65 382 - -
C. Operazioni "fuori bilancio" 118.940 117.256 163.845 296.250 218.920 103.787 143.367 67.188 - -
C.1 Derivati finanziari con scambio di
capitale
- 117.256 163.845 296.250 218.920 103.787 143.367 67.188 - -
- Posizioni lunghe - 58.127 81.923 148.125 109.460 51.894 71.685 33.598 - -
- Posizioni corte - 59.129 81.922 148.125 109.460 51.893 71.682 33.590 - -
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
620 - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe 316 - - - - - - - - -
- Posizioni corte 304 - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
70.772 - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe 35.386 - - - - - - - - -
- Posizioni corte 35.386 - - - - - - - - -
C.4 Impegni a erogare fondi 47.548 - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe 23.774 - - - - - - - - -
- Posizioni corte 23.774 - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio di
capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza scambio di
capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

Valuta di denominazione: ALTRE VALUTE

Operazioni di auto-cartolarizzazione

Le operazioni di auto-cartolarizzazione di crediti sono operazioni realizzate con l'obiettivo di conseguire il miglioramento della gestione del rischio di liquidità, attraverso l'ottimizzazione dell'ammontare degli attivi immediatamente disponibili per sopperire fabbisogni di liquidità. La sottoscrizione diretta ed integrale da parte della Banca dei titoli emessi dai veicoli, pur non permettendo di ottenere liquidità diretta dal mercato, consente comunque di disporre di titoli utilizzabili per operazioni di rifinanziamento presso la BCE e per operazioni di pronti contro termine sul mercato, migliorando il margine di sicurezza a fronte del rischio di liquidità della Banca. I crediti continuano ad essere evidenziati nelle voci dell'attivo, mentre non sono rappresentati i titoli sottoscritti.

In data 16 giugno 2023 è stata perfezionata dalla Banca un'operazione di cartolarizzazione nell'ambito della gestione della raccolta interbancaria a medio e lungo termine. L'operazione è consistita nella cessione pro-soluto di un portafoglio granulare di crediti performing erogati a SMEs, garantiti o chirografari pari a € 1.554 milioni, ai sensi della legge 130/1999, alla società veicolo, denominata Centro delle Alpi SME S.r.l. appositamente costituita. In data 2 maggio 2024, è stata effettuata un'ulteriore cessione di crediti al veicolo. La cessione ha riguardato un portafoglio granulare di crediti chirografari performing erogati a SMEs pari a € 1.528 milioni.

L'operazione ha previsto, complessivamente, l'emissione da parte della SPV di tre tranche di titoli per € 3.199,97 milioni:

  • una tranche senior, pari a € 2.288,2 milioni così suddivisa:
    • o Classe A1 Valore Nominale = € 941,6 milioni
    • o Classe A2 Valore Nominale = € 73 milioni
    • o Classe A3 Valore Nominale = € 1.182 milioni
    • o Classe A4 Valore Nominale = € 91,6 milioni I titoli sopraesposti sono dotati di rating A attribuitogli dalle agenzie di rating Standard & Poor's e DBRS Morningstar. Le classi hanno avuto altresì l'eleggibilità BCE.
  • una tranche mezzanine rating BB (high) di DBRS Morningstar e BBB di Standard & Poor's pari a € 288 milioni di Valore Nominale.
  • una tranche junior, pari a € 623,77 milioni di Valore Nominale, senza rating.

I titoli senior, mezzanine e junior sono stati sottoscritti dalla Banca Popolare di Sondrio, pertanto non si è proceduto ad effettuare l'eliminazione contabile dei crediti. La Banca ha mantenuto, infatti, il rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato ed i relativi benefici, conseguentemente, nel bilancio separato della Banca originator i crediti continuano a rimanere iscritti in bilancio, come "Attività cedute e non cancellate"; il corrispettivo incassato dalla cessione viene rilevato in contropartita di un debito verso la società veicolo, al netto dei titoli sottoscritti dalla Banca stessa.

Tra i principali obiettivi strategici perseguiti vi è quello di dotare la Banca di uno strumento in grado di allungare le scadenze della raccolta e pertanto rafforzare la correlazione tra quest'ultima e la massa degli impieghi a medio/lungo termine nonché quella di potenzialmente utilizzare parte di tali titoli per poter diversificare le fonti di provvista a lunga scadenza.

La Banca svolge per conto della società veicolo Centro delle Alpi SME srl l'attività di «servicer» ossia il servizio di gestione, amministrazione e incasso dei mutui; agisce per conto della società veicolo ma è la sola controparte dei clienti e, a fronte di tale servizio, vengono incassate le commissioni di servicing.

Al 31 dicembre 2024 il valore dei titoli in essere sottoscritti dalla Banca è pari a € 1.529 milioni per i titoli senior, a € 251,6 milioni per i titoli mezzanine e a € 544,9 milioni per i titoli junior.

Sezione 5 – Rischi operativi

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Il rischio operativo è definito come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.

Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, malfunzionamento e indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel perimetro del rischio operativo sono ricompresi i rischi legali (inclusi rischi di condotta) e il rischio informatico, mentre sono esclusi i rischi strategici e di reputazione.

La Banca, allo scopo di garantire un presidio del rischio il più possibile rispondente alla mutevole realtà aziendale, adotta un sistema di governo e di gestione del rischio operativo, in via di continuo affinamento, finalizzato all'adozione delle soluzioni tecnico-organizzative più idonee a prevenire e/o attenuare le criticità connesse allo svolgimento dell'operatività aziendale.

Con riferimento al governo dei rischi operativi, il Servizio Controllo rischi è responsabile di definire le metodologie e di coordinare l'esecuzione dei processi di gestione e controllo a livello di Gruppo, predisponendo dedicati flussi informativi a beneficio degli Organi e delle Funzioni aziendali competenti, con l'obiettivo di assicurare la piena conoscenza e governabilità dei fenomeni rischiosi, anche potenziali, a cui la Banca risulta esposta.

Il sistema di natura quali-quantitativa adottato per la gestione del rischio operativo si articola nelle seguenti componenti:

  • un processo di raccolta dei dati di perdita operativa (Loss Data Collection, LDC), finalizzato all'accurata rilevazione degli eventi rischiosi che generano perdita (e associati recuperi) e alla registrazione, oltre che di valori monetari, di informazioni di natura qualitativa che, in sintesi, specificano quando, come, dove e perché l'evento si è manifestato;
  • un processo di valutazione dell'esposizione prospettica al rischio operativo (Operational Risk Self-Assessment, RSA), finalizzato a indagare la percezione di esperti di business circa i potenziali rischi in cui la Banca potrebbe incorrere nello svolgimento dell'operatività aziendale, nonché a cogliere indicazioni in tema di interventi – proposti, pianificati o implementati – di prevenzione e/o attenuazione dei fenomeni rischiosi;
  • un processo di misurazione del rischio operativo con finalità regolamentare, incentrato sull'adozione del metodo «Traditional Standardised Approach» (TSA), che prevede l'applicazione di coefficienti differenziati per ciascuna delle linee di attività (business line) in cui risultano scomponibili le ultime tre osservazioni annuali dell'Indicatore Rilevante, calcolato in conformità con il disposto normativo previsto dalla regolamentazione comunitaria;
  • un processo di misurazione con finalità gestionale dell'esposizione al rischio operativo attraverso l'implementazione di un modello statistico interno finalizzato al calcolo di metriche quantitative di rischio (Operational VaR, OpVaR).

Tali processi, in linea con le migliori prassi promosse a livello regolamentare, risultano nel complesso funzionali al monitoraggio del profilo di esposizione storica e prospettica al rischio operativo e della relativa evoluzione temporale, nonché all'identificazione, indirizzamento e controllo di coerenti interventi di prevenzione, mitigazione ed, eventualmente, trasferimento del rischio (ad es. attraverso stipula di coperture assicurative).

Rischi legali e di non conformità

Tra i fenomeni rientranti nel novero dei rischi operativi, particolare attenzione è rivolta all'analisi delle manifestazioni economiche riconducibili a procedimenti giudiziari o extragiudiziali, non direttamente ascrivibili all'ambito del recupero crediti, in cui la Banca è incorsa nello svolgimento dell'operatività ovvero attivati dalla stessa allo scopo di veder riconosciuto un proprio diritto; sono ricompresi i rischi connessi a vertenze legali ascrivibili a violazione intenzionale e/o mancato rispetto di obblighi professionali, codici e

norme interne di comportamento a tutela della clientela (rischi di condotta).

Data la peculiarità di tali fenomeni, il processo di identificazione, valutazione e monitoraggio dei rischi in parola è svolto dalle strutture aziendali deputate alla gestione del contenzioso legale.

A questi si affiancano i rischi sanzionatori connessi a mancato rispetto di leggi, regolamenti, codici di autoregolamentazione, procedure interne e codici di condotta applicabili all'attività aziendale (rischi di non conformità), la cui supervisione è attribuita alla Funzione di Conformità.

Il monitoraggio dei rischi legali e di non conformità si sostanzia nella registrazione e nella valutazione in termini prospettici di esborsi derivanti da cause legali, procedimenti stragiudiziali ovvero procedure sanzionatorie, ivi incluse spese per prestazioni di legali esterni ed eventuali accantonamenti contabili di natura prudenziale appostati a Fondo Rischi e Oneri, tempo per tempo adeguati sulla base dell'andamento dell'iter processuale e del pronunciamento di decisioni giurisprudenziali di particolare rilevanza.

Rischio informatico

Particolare attenzione è rivolta alla gestione dei rischi derivanti da violazioni della riservatezza, carente integrità e/o indisponibilità di sistemi ICT e dati (anche a fronte di minacce di natura cibernetica ovvero riconducibili a ricorso a terze parti), oltre che da mancati adeguamenti e/o aggiornamenti di tecnologia dell'informazione e della comunicazione.

Presidi operativi specifici sono adottati, in particolare, per assicurare la sicurezza dell'informazione e la protezione dei dati personali, in conformità alla normativa in materia di privacy, nonché per garantire la capacità di cambiamento tecnologico e per gestire, in una logica di resilienza, situazioni di emergenza e di interruzione dell'operatività aziendale, attraverso la definizione di piani di continuità operativa e la previsione di misure di disaster recovery volte a consentire, nell'ipotesi di evento disastroso, il tempestivo ripristino di sistemi e procedure.

Le fonti informative rivenienti dal sistema di gestione del rischio operativo si integrano con le evidenze derivanti dal modello di gestione dei rischi di natura informatica, il quale si fonda su processi dinamici di:

  • identificazione del perimetro di risorse informatiche qualificabili come critiche per lo svolgimento dell'operatività aziendale, tenuto conto delle esigenze di business, dell'evoluzione tecnologica e delle relative potenziali vulnerabilità, oltre che delle regolamentazioni di settore;
  • identificazione degli scenari di rischio (e relative minacce ICT) potenzialmente ascrivibili ovvero manifestabili in funzione delle caratteristiche funzionali, tecnico e infrastrutturali del sistema informativo aziendale;
  • valutazione, sia in termini di esposizione alle specifiche minacce, che di impatto su diverse dimensioni di analisi, del livello di esposizione residua della Banca al rischio informatico, tenuto conto del livello di maturità dei presidi di controllo a mitigazione del rischio potenziale.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Gli impatti più significativi in termini assoluti sono in prevalenza rappresentati da manifestazioni di perdita riconducibili a errori/carenze nell'ambito dei rapporti posti in essere con controparti diverse da clientela, adozione di prassi commerciali e di mercato improprie, oltre a contestata violazione di obblighi normativi/contrattuali. Tali fattispecie di perdita si configurano prevalentemente quali accantonamenti a carattere prudenziale appostati a Fondo Rischi e Oneri a fronte di procedimenti giudiziari/pretese risarcitorie nei confronti della Banca.

Concorrono inoltre all'ammontare complessivo di perdita gli esborsi derivanti da azioni fraudolente di soggetti terzi (laddove possibile oggetto di mitigazione tramite dedicate polizze assicurative), in prevalenza a titolo di rimborso a favore di clientela utente di servizi di pagamento online vittima di attacchi cyber; fattispecie quest'ultima in significativa crescita, in relazione alla quale si è provveduto nell'esercizio all'appostamento a Fondo Rischi e Oneri di accantonamento a copertura delle correlate pretese risarcitorie.

Da ultimo, si evidenziano le manifestazioni economiche riconducibili a errori/ritardi nello svolgimento dell'operatività, nonché a disfunzioni dei sistemi e interruzioni dell'operatività.

Di seguito viene fornita una rappresentazione tabellare delle perdite operative contabilizzate negli

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ultimi cinque esercizi (2020-2024), nell'ambito del processo di Loss Data Collection, secondo lo schema di classificazione regolamentare delle tipologie di eventi di rischio operativo (Event Type):

  • Frode interna Eventi di frode, appropriazione indebita o elusione di leggi posti in essere dal personale interno della Banca, al fine di conseguire vantaggi personali che comportino un danno (perdite monetarie) a carico della Banca stessa.
  • Frode esterna Eventi di frode, appropriazione indebita o elusione di leggi perpetrati da soggetti esterni/terzi al fine di ottenere vantaggi personali e che comportino un danno nei confronti della Banca.
  • Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro Eventi riconducibili ad atti non conformi alle leggi o ad accordi in materia di impiego, salute e sicurezza sul lavoro.
  • Clientela, prodotti e prassi professionali Eventi riconducibili a inadempienze/negligenze relative all'applicazione di leggi, codici, norme di comportamento e obblighi professionali verso clienti ovvero dovuti a vizi nella natura o nelle caratteristiche di prodotti, servizi e modelli.
  • Danni da eventi esterni Eventi riconducibili a danneggiamento o distruzioni di beni materiali a seguito di incidenti, catastrofi naturali o altri atti vandalici.
  • Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi Eventi riconducibili a interruzione della continuità operativa e a indisponibilità/malfunzionamento dei sistemi informativi utilizzati a supporto dell'operatività aziendale.
  • Esecuzione, consegna e gestione dei processi Eventi riconducibili a errori, carenze e ritardi non intenzionali nell'esecuzione dell'operatività quotidiana, nella gestione dei processi e delle relazioni con controparti diverse dalla clientela (es. controparti commerciali, fornitori di beni e servizi).

Banca Popolare di Sondrio - Fonti di manifestazione delle perdite operative (periodo di contabilizzazione: 01/01/2020 - 31/12/2024)

Event Type Numerosità degli eventi di
perdita operativa (%)
Impatti degli eventi di perdita
operativa (%)
- Frode interna 0,21 0,05
- Frode esterna 20,45 11,63
- Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro 0,41 0,27
- Clientela, prodotti e prassi professionali 18,53 37,19
- Danni da eventi esterni 8,54 0,56
- Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi 0,55 2,00
- Esecuzione, consegna e gestione dei processi 51,31 48,30
Totale 100,00 100,00

Sezione 6 – Rischio Sovrano

INFORMATIVA IN MERITO ALL'ESPOSIZIONE VERSO DEBITORI SOVRANI

La Consob con comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011 ha invitato le società quotate a fornire nelle relazioni finanziarie informazioni sulle esposizioni verso debitori sovrani, intendendosi con tale termine i titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali, da enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi.

Al riguardo si precisa che l'esposizione complessiva della Banca al 31 dicembre 2024 ammontava a € 9.770 milioni ed era così articolata:

a) Titoli di Stato italiano: € 5.774 milioni;

b) Titoli di altri emittenti: € 3.967 milioni;

c) Finanziamenti ad amministrazioni statali e locali: € 23 milioni;

d) Finanziamenti ad altre amministrazioni pubbliche ed enti vari: € 6 milioni.

Nella Tabella seguente si riporta il valore di bilancio dell'esposizione in titoli di debito, complessivamente detenuta dalla Banca nei confronti degli Stati sovrani al 31 dicembre 2024, per portafoglio.

Attività finanziarie valutate Attività finanziarie valutate Attività finanziarie
al fair value con impatto al fair value con impatto valutate al costo Valore di
(in migliaia di euro) sul conto economico sulla redditività complessiva ammortizzato Bilancio
Titoli di Stato
Italia 197.550 5.576.815 5.774.365
Francia 626.398 484.435 1.110.833
Spagna 678.058 960.054 1.638.112
Germania 301.829 444.826 746.655
Austria 99.595 50.455 150.050
Altri Titoli verso enti pubblici
- Italia 111.662 111.662
- Altri 157.037 51.688 208.725
Totale 2.060.467 7.679.935 9.740.402

Nella Tabella non sono inclusi i titoli delle cartolarizzazioni assistiti da GACS.

Con riferimento alle esposizioni in titoli di stato nella tabella seguente vengono fornite informazioni relativamente alla scadenza, per portafoglio:

(in migliaia di euro) Fino ad 1 anno da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva (Voce 30)
574.912 1.127.132 201.386 1.903.430
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
(Voce 40)
258.013 3.765.695 3.492.877 7.516.585

PARTE F - Informazioni sul patrimonio

Sezione 1 – Il patrimonio dell'impresa

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Il buon andamento del sistema bancario è una esigenza di interesse pubblico irrinunciabile e la solvibilità e affidabilità delle banche presuppone il mantenimento di adeguate risorse patrimoniali. Risorse che devono permettere alla Banca l'assorbimento di eventuali perdite senza pregiudicare le ragioni dei depositanti ma la cui consistenza concorre alla reputazione della istituzione stessa.

La necessità di un'adeguata dotazione patrimoniale è stata resa ancora più stringente dalla crisi e dagli interventi degli Organi di Vigilanza.

La crisi economico/finanziaria ha portato in primo piano l'importanza del patrimonio delle banche, a causa delle consistenti perdite registrate, dell'esplosione delle perdite attese indotte dalla recessione e dal deterioramento della qualità del credito e dalle incertezze sulla valutazione degli attivi, esigenza resa ancor più attuale dalle tensioni in corso legate al persistere su livelli elevati dell'inflazione, al conflitto russoucraino, alla crisi energetica e ultime le tensioni in Medio Oriente. Senza dimenticare, al contempo, la necessità di sostenere l'economia al fine di stimolare la ripresa. I recenti avvenimenti che hanno interessato il sistema bancario ne sono la controprova. L'attenzione degli Organi di Vigilanza è sempre più focalizzata sulla adeguatezza patrimoniale delle istituzioni creditizie.

La Banca ha sempre avuto una grande attenzione alla componente patrimoniale e alla definizione delle dimensioni della stessa, al fine di garantire un profilo patrimoniale adeguato alla propria dimensione e ai rischi assunti, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di vigilanza. Fedele alla propria origine di banca popolare, ha individuato nella politica di patrimonializzazione lo strumento che, favorendo la creazione della figura socio/cliente, ha permesso di perseguire quella strategia di sviluppo autonomo che è nella volontà dell'organo amministrativo.

Con delibera assembleare del 29 dicembre 2021, la Banca, in conformità con quanto previsto dalla Legge 24 marzo 2015 n. 33, ha provveduto alla trasformazione da società cooperativa per azioni a società per azioni. La trasformazione in Spa non ha fatto venire meno i principi fondanti che sono alla base dell'attività della Banca.

La storia della Banca è pertanto caratterizzata da periodici aumenti di capitale, in forme semplici e trasparenti nelle modalità tecniche, in modo che il corpo sociale percepisca con immediatezza gli estremi delle operazioni. In questa ottica non si è mai ricorsi all'emissione di strumenti innovativi di capitale e i ripetuti aumenti hanno sempre avuto corali adesioni.

I mezzi finanziari raccolti con tali operazioni, unitamente agli accantonamenti di utili effettuati in conformità dei dettati statutari hanno permesso alla Banca di espandere in modo armonico la propria attività e di guardare con sufficiente tranquillità alle sfide future.

L'ultimo aumento di capitale ha avuto luogo nel 2014 in forma mista con l'incasso per la quota a pagamento di € 343 milioni.

L'adeguatezza patrimoniale è costantemente verificata e periodicamente portata all'attenzione della Direzione degli Organi Amministrativi e di controllo. Inoltre, in conformità della normativa CCRR e CRD, è valutata anche in rapporto alla capacità della Banca di resistere in situazioni di ipotetici eventi di stress in condizioni particolarmente avverse.

L'assemblea ordinaria del 27 aprile 2024, chiamata ad approvare il bilancio di esercizio 2023 e la destinazione dell'utile ha deliberato il pagamento di un dividendo complessivo pari a € 253,896 milioni.

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Si rinvia, oltre a quanto di seguito indicato, alla parte B del Passivo - sezione 12 della presente nota integrativa dove viene fornita l'informativa sul patrimonio della Banca nelle sue varie componenti e consistenza.

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci/Valori 31/12/2024 31/12/2023
1. Capitale 1.360.157 1.360.157
2. Sovrapprezzi di emissione 78.934 78.949
3. Riserve 1.505.637 1.364.174
- di utili 1.505.637 1.364.174
a) legale 573.659 573.659
b) statutaria 590.411 590.411
c) azioni proprie 30.000 30.000
d) altre 311.567 170.104
- altre - -
4. Strumenti di capitale - -
5. Azioni proprie (24.955) (25.201)
6. Riserve da valutazione: 34.031 7.797
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
63.957 64.267
- Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- -
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
(5.330) (32.558)
- Attività materiali 10.538 10.449
- Attività immateriali - -
- Copertura di investimenti esteri - -
- Copertura dei flussi finanziari - -
- Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
- Differenze di cambio - -
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
- Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del
proprio merito creditizio)
- -
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- -
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (35.134) (34.361)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto - -
- Leggi speciali di rivalutazione - -
7. Utile (perdita) d'esercizio 510.517 392.766
Totale 3.464.321 3.178.642

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

31/12/2024 31/12/2023
Attività/Valori Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
1. Titoli di debito 5.459 13.998 7.362 36.408
2. Titoli di capitale 67.975 4.018 68.279 4.012
3. Finanziamenti 3.209 - - 3.511
Totale 76.643 18.016 75.641 43.931

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali (29.046) 64.267 (3.511)
2. Variazioni positive 28.142 2.908 6.720
2.1 Incrementi di fair value 20.567 2.908 6.720
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito 486 - -
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo 7.089 - -
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
2.5 Altre variazioni - - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - -
3. Variazioni negative (7.635) (3.218) -
3.1 Riduzioni di fair value (1.179) (3.167) -
3.2 Riprese di valore per rischio di credito (632) - -
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo (5.824) - -
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - (51) -
3.5 Altre variazioni - - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - -
4. Rimanenze finali (8.539) 63.957 3.209

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

La riserva di valutazione relativa a piani a benefici definiti è negativa per € 35,134 milioni. L'importo deriva dalla contabilizzazione di utili e perdite attuariali e relative imposte differite.

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

L'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale è rappresentata nel documento «Informativa al Pubblico - Pillar 3 al 31 dicembre 2024» predisposto sulla base del dettato regolamentare costituito dalla Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, emanata da Banca d'Italia, e dal Regolamento (UE) n. 575/2013 del parlamento Europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013 (CRR), e successivi aggiornamenti. Il documento riporta un'informativa consolidata ed è congiuntamente pubblicato con i documenti di bilancio sul sito della Banca.

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

PARTE G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio

In data 29 ottobre 2024 ha avuto efficacia l'acquisizione da parte della Capogruppo Banca Popolare di Sondrio S.p.a. del 50% del capitale sociale di Rajna Immobiliare S.r.l., società immobiliare, di cui la Banca deteneva già una quota pari al 50%. Il corrispettivo riconosciuto per l'acquisizione del capitale è stato pari ad € 0,6 milioni.

Per dettagli si rimanda alla Parte G della Nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2024.

Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio

Non sono state realizzate operazioni di aggregazione aziendale dopo il 31 dicembre 2024 e fino alla data di approvazione del presente Bilancio d'esercizio.

Sezione 3 – Rettifiche retrospettive

Nel corso dell'esercizio 2024 non sono state rilevate rettifiche relative ad aggregazioni aziendali verificatesi nello stesso esercizio o in esercizi precedenti.

PARTE H - Operazioni con parti correlate

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Si riportano di seguito le informazioni sui compensi di competenza dell'esercizio, indipendentemente dalla loro corresponsione, corrisposti nel 2024 ai dirigenti con responsabilità strategiche così come richiesto dallo IAS24, in linea con le previsioni della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia (e successivi aggiornamenti) che prevede l'inclusione dei compensi corrisposti ai membri del Collegio Sindacale.

I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito di Banca Popolare di Sondrio hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società.

(in migliaia di euro)
Emolumenti 4.493
Bonus e altri incentivi 478
Benefici non monetari 146
Altri compensi 16
Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro -
Pagamenti in azioni 424
Totale 5.557

In conformità a quanto previsto dall'articolo 123-ter del Decreto Legislativo 58/1998 e successive modificazioni e dell'art. 84-quater del Regolamento Emittenti (delibera Consob n.11971/1999 e successive modificazioni), la Banca ha provveduto a mettere a disposizione sia presso la sede sociale che sul proprio sito internet la «Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti». Per maggiori dettagli in merito ai compensi sopra esposti si rimanda a tale documento.

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

La Banca, in attuazione di quanto previsto dal Regolamento emanato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12.3.2010 e successive modifiche, ha adottato con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 11 novembre 2010 un proprio Regolamento interno per la gestione delle operazioni con parti correlate.

Tale regolamento è stato aggiornato da ultimo con delibere del Consiglio di Amministrazione del 7 maggio 2024 ed è pubblicato sul sito internet aziendale all'indirizzo www. istituzionale.popso.it.

Per parte correlata si intende il soggetto che, in considerazione della posizione coperta, potrebbe esercitare sulla Banca un'influenza tale da poterne condizionare l'operatività favorendo, direttamente o indirettamente, i propri interessi personali.

Si è provveduto alla individuazione delle parti correlate così come definite dallo IAS 24 e dal sopra richiamato Regolamento CONSOB. Sono state considerate parti correlate:

    1. Le società controllate, controllanti oppure soggette a controllo congiunto.
    1. Le società che possono esercitare un'influenza notevole sulla società che redige il bilancio.
    1. Le società collegate e le loro controllate.
    1. Le joint venture cui partecipi la società che redige il bilancio.
    1. I dirigenti con responsabilità strategiche della società e della sua controllante.
    1. Gli stretti familiari di uno dei soggetti di cui al punto 5.
    1. Società controllate, controllate congiuntamente da uno dei soggetti di cui ai punti 5 e 6.
    1. Fondi pensionistici dei dipendenti o qualsiasi altra entità agli stessi correlata.

Sono considerati familiari stretti: il coniuge non legalmente separato e il convivente more uxorio del soggetto; i figli e le persone a carico del soggetto, del coniuge non legalmente separato o del convivente

more uxorio; i genitori del soggetto, i parenti di secondo grado dello stesso e le altre persone con lui conviventi.

Si presume sussistere una situazione di influenza notevole qualora si detenga, direttamente o indirettamente il 20% o una quota maggiore dei voti esercitabili nell'assemblea della partecipata, ovvero il 10% nel caso di società con azioni quotate in mercati regolamentati, a meno che non possa essere chiaramente dimostrato il contrario.

I rapporti con le società partecipate rientrano nella normale operatività e riguardano prevalentemente conti correnti di corrispondenza, depositi e finanziamenti. Tali rapporti sono regolati in un'ottica di Gruppo e di norma in linea con le condizioni applicate alla Banca sui mercati di riferimento e che possono discostarsi da quelli che la controllata potrebbe vedersi applicate agendo in modo autonomo.

Gli altri rapporti con le altre parti correlate, diverse dalle società partecipate, sono anch'essi regolati in base alle condizioni di mercato previste per le singole operazioni o allineati, se ve ne siano i presupposti alle condizioni applicate al personale dipendente.

Per le parti correlate che sono soggetti con funzioni di amministrazione, direzione, controllo per la concessione di affidamenti bancari viene applicata la particolare procedura deliberativa prevista dall'art. 136 del TUB che subordina l'operazione all'approvazione unanime del Consiglio di Amministrazione.

Con riferimento alle operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate deliberate dai competenti Organi della banca nel periodo 1° gennaio-31 dicembre 2024, nel rispetto degli obblighi informativi di cui all'articolo 5 del citato Regolamento Consob, si rinvia al capitolo "Operazioni con parti correlate" della relazione degli amministratori.

Non si segnalano, nell'esercizio 2024 e in quello in corso, posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche o inusuali, per tali intendendosi, in relazione a quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, quelle estranee alla normale gestione d'impresa, che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica di accadimento, possono dare luogo a dubbi in ordine alla completezza delle informazioni in bilancio, ai conflitti d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti.

(in migliaia di euro) Attività Passività Proventi Oneri Garanzie rilasciate
e impegni
Garanzie
ricevute
Amministratori 414 10.355 9 347 105 497
Sindaci 512 195 10 5 392 1.576
Direzione - 1.286 - 43 540 -
Familiari 1.042 2.947 65 80 230 5.040
Controllate 7.251.249 49.358 179.629 695 2.776.914 5.260
Collegate 698.872 87.519 14.232 2.206 73.073 612
Altre 118.270 1.656 4.230 - 3.491 -
Totali 8.070.359 153.316 198.175 3.376 2.854.745 12.985

Si riportano di seguito i dati patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2024 riferiti a parti correlate come sopra definite sulla base di quanto previsto dallo IAS 24:

La voce altre ricomprende le posizioni verso Unipol Gruppo che esercita influenza notevole sulla Banca.

Le attività e passività si riferiscono principalmente alle voci 40 «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - b) crediti verso clientela» e 10 «Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - b) debiti verso clientela» e hanno un'incidenza percentuale rispettivamente del 22,28% e dello 0,45%. I proventi e gli oneri si riferiscono principalmente alle voci interessi e commissioni ed incidono rispettivamente del 8,40% e dello 0,35%.

L'esposizione verso società controllate è principalmente dovuta ai rapporti in essere con Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA, Factorit spa e Banca della Nuova Terra spa mentre quella verso società collegate è riferibile per € 45 milioni ad Arca Vita spa, € 135 milioni ad Arca Holding spa e € 431 milioni ad Alba Leasing spa.

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

PARTE I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Banca Popolare di Sondrio S.p.A. predispone l'annuale Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza della Banca d'Italia (Circolare n. 285/2013, 37° aggiornamento, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione"), dell'art. 450 della CRR (Regolamento EU N.876/2019), dell'art. 123-ter, del D. Lgs 58/1998 e successive modificazioni, dell'art. 84-quater e Allegato 3A del Regolamento Emittenti Consob approvato con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni e integrazioni.

Coerentemente con le politiche retributive approvate dall'Assemblea e nel rispetto delle disposizioni in materia di remunerazione e di incentivazione della Banca d'Italia si è proceduto alla definizione di un sistema retributivo variabile basato in parte su pagamenti in contanti e in parte attraverso l'assegnazione gratuita di azioni.

Il sistema è volto a favorire la competitività e il buon governo della Banca. La remunerazione, in particolare di coloro che rivestono ruoli rilevanti all'interno dell'organizzazione aziendale, tende ad attrarre e mantenere nell'azienda soggetti aventi professionalità e capacità adeguate alle esigenze dell'impresa. Al contempo, i sistemi retributivi sono definiti in coerenza con gli obiettivi e i valori aziendali, ivi inclusi gli obiettivi di finanza sostenibile che tengono conto, tra l'altro, dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG), e con le strategie di lungo periodo e le politiche di prudente gestione del rischio della Banca, ivi comprese le strategie di monitoraggio e gestione dei crediti deteriorati, coerentemente con quanto definito nell'ambito delle disposizioni sul processo di controllo prudenziale.

La circolare n. 285/2013 al fine di assicurare che i sistemi di remunerazione e incentivazione rispondano agli obiettivi fondamentali della regolamentazione: collegamento con i rischi, compatibilità con i livelli di capitale e liquidità, orientamento al medio-lungo termine, rispetto delle regole, prevede una serie di criteri che la componente variabile della remunerazione deve rispettare. In particolare, la componente variabile deve essere bilanciata, ovvero almeno il 50% della remunerazione variabile erogata al "Personale più rilevante" deve essere attribuita mediante l'assegnazione di azioni o strumenti finanziari ad esse collegati (ex art. 114-bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58) e corrisposta mediante sistemi di pagamento a pronti ("up-front") o differiti per un periodo non inferiore ai 4-5 anni in modo da tenere conto dell'andamento nel tempo dei rischi assunti dalla Banca (c.d. meccanismi di malus).

In ottemperanza delle sopraccitate disposizioni regolamentari, la Banca Popolare di Sondrio ha previsto:

  • Piano dei compensi a breve termine su base annuale – 2024: il Piano individua i soggetti destinatari, le ragioni che motivano l'adozione del piano e l'iter di approvazione e tempistica di assegnazione degli strumenti. Il Piano 2024, previsto dalle Politiche retributive, è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione del 15 marzo 2024. Quanto alle caratteristiche degli strumenti attribuiti, il Piano prevede, l'eventuale assegnazione gratuita di azioni ordinarie della Banca Popolare di Sondrio al verificarsi di determinate condizioni predefinite. Il periodo di attuazione del Piano 2024 è compreso fra il periodo di rilevazione dei risultati definitivi per l'esercizio 2024 e l'anno dell'eventuale attribuzione dell'ultima tranche di azioni. Considerando il periodo di differimento di 5 anni stabilito dalle Politiche retributive, il Piano 2024 si potrà concludere nel 2030. Il Piano prevede per gli eventuali beneficiari un periodo di retention delle azioni di 1 anno.
  • Piano dei compensi di Lungo Termine 2023-2025: il Piano individua i soggetti destinatari, le ragioni che motivano l'adozione del piano e l'iter di approvazione e tempistica di assegnazione degli strumenti. In merito alle caratteristiche degli strumenti attribuiti, il Piano prevede, l'eventuale assegnazione gratuita di azioni ordinarie della Banca Popolare di Sondrio al verificarsi di determinate

condizioni predefinite. Il periodo di attuazione del Piano legato al Sistema premiante di lungo periodo 2023 - 2025 è compreso fra il periodo di rilevazione dei risultati definitivi per l'esercizio 2025 e l'anno dell'eventuale attribuzione dell'ultima tranche di azioni (2031). Considerando il periodo di differimento di 5 anni stabilito dalle Politiche retributive, il Piano legato al Sistema premiante di lungo periodo, misurato al termine di valenza del piano industriale (2025) si potrà concludere nel 2031. Il Piano prevede per gli eventuali beneficiari un periodo di retention delle azioni di 1 anno.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Per entrambi i piani (di breve e di lungo termine) l'assegnazione degli strumenti finanziari è funzionale all'autorizzazione da parte dell'Assemblea dei soci al Consiglio di amministrazione della Banca per l'utilizzo delle azioni proprie già in carico. Il Piano incentivante 2024 è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione del 15 marzo 2024. Alla data del 15 marzo 2024, il prezzo di mercato dell'azione della Banca Popolare di Sondrio, negoziata al Mercato Euronext Milan è risultato pari a 6,70 euro.

1. Variazioni annue

La determinazione della remunerazione variabile a breve termine riferita al 2023 ha comportato l'assegnazione, nel 2024, di n. 35.418 azioni Banca Popolare di Sondrio S.p.A..

Tenuto conto della pregressa giacenza di azioni proprie oltre alle consegne di azioni effettuate nel corso del 2024 avvenute nell'ambito dell'attuazione delle politiche di remunerazione e incentivazione, al 31 dicembre 2024 Banca Popolare di Sondrio possiede n. 3.597.215 azioni proprie.

Con riferimento al Piano dei compensi a breve termine su base annuale – 2024, la remunerazione variabile verrà deliberata ed erogata nel corso del 2025; in sede di presentazione del bilancio per l'esercizio 2024 si è provveduto ad effettuare una stima dell'esborso rilevando un accantonamento a conto economico in contropartita di patrimonio netto per la parte attribuibile in azioni per un importo pari a € 0,9 milioni.

Con riferimento al Piano dei compensi di Lungo Termine 2023-2025 l'esatta individuazione delle azioni da assegnare è condizionata al raggiungimento dei risultati previsti e alle determinazioni del Consiglio di amministrazione. Per l'esercizio 2024 si è provveduto a stimare la quota costo di competenza dell'anno contabilizzando un accantonamento a conto economico di € 0,4 milioni in contropartita di patrimonio netto.

2. Altre informazioni

Per informazioni di dettaglio sui contenuti del Piano Piano dei compensi a breve termine su base annuale – 2024 e al Piano dei compensi di Lungo Termine 2023-2025 si rinvia ai Documenti informativi redatti ai sensi dell'art. 84 bis del Regolamento Emittenti e dell'art. 114-bis del TUF a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet della Banca www.popso.it – Sito Istituzionale > Investor relations > Assemblea dei Soci.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa – Parte L

PARTE L - Informativa di settore

L'informativa di settore, come richiesto dal principio contabile internazionale di riferimento (IFRS 8) è presentata esclusivamente in forma consolidata. Si rimanda alla Nota Integrativa consolidata, Parte L, per i dettagli sui settori di attività.

PARTE M - Informativa sul Leasing

Sezione 1 – Locatario

INFORMAZIONI QUALITATIVE

I contratti che rientrano nell'applicazione del principio contabile IFRS 16 possono essere raggruppati in tre distinte categorie:

  • a) immobili, che rappresentano la casistica più rilevante;
  • b) autovetture;
  • c) altre tipologie, in cui sono ricompresi i contratti di noleggio di apparecchiature informatiche.

In linea a quanto previsto dal principio IFRS 16 sono esclusi dall'ambito di applicazione di tale principio i diritti detenuti in forza di accordi di licenza che continuano ad essere contabilizzati ai sensi dello IAS 38 – Attività immateriali.

I contratti di leasing sono relativi in prevalenza ad immobili destinati a filiali bancarie ed hanno, di norma, una durata maggiore di 48 mesi, tipicamente pari a 72 o 108 mesi, con opzioni di rinnovo tacita. L'aggiornamento del canone avviene annualmente a partire dal secondo anno di locazione nella misura del 75% o del 100% della variazione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI).

I contratti di leasing di autovetture e di apparecchiature informatiche hanno tipicamente una durata quadriennale senza esercizio di opzioni di rinnovo e/o di acquisto e pagamento con frequenza mensile.

La verifica dell'esistenza di indicatori di potenziale riduzione di valore dei diritti di utilizzo è effettuata coerentemente con i criteri pervisti per le altre attività materiali (ad esempio esistenza di piani di dismissione o negoziazione delle filiali, presenza di filiali in disuso). Non sono emerse evidenze tali da richiedere una riduzione di valore nell'attività relativa al diritto di utilizzo.

In linea con gli obiettivi informativi richiesti dai paragrafi 51, 53 e 59 del principio IFRS 16 si forniscono le seguenti informazioni integrative:

  • ˗ pagamenti variabili dovuti per il leasing: la casistica dei pagamenti variabili risulta essere marginale in quanto prassi poco usata nei contratti stipulati dalla Banca;
  • ˗ opzioni di proroga e opzioni di risoluzione: i contratti stipulati dalla Banca prevedono in linea generale un preavviso di 6 mesi per la risoluzione dello stesso. Per la locazione aventi ad oggetto le autovetture, in caso di recesso anticipato, la Banca è tenuta al pagamento del 35% del monte canoni residuo, mentre per le apparecchiature informative il pagamento dovrà avvenire sino a scadenza del contratto, a prescindere dalla risoluzione anticipata. La prevalenza dei contratti aventi ad oggetto la locazione delle filiali prevedono il pagamento delle spese relative al ripristino dei locali in caso di risoluzione del leasing, il cui valore risulta essere poco rilevante;
  • ˗ garanzie sul valore residuo: la Banca non fornisce garanzie sul valore residuo;
  • ˗ leasing non ancora stipulati: la Banca non si è impegnata per leasing di importo rilevante;
  • ˗ operazioni di vendita e retrolocazione: la Banca non ha in essere piani di vendita o contratti di retrolocazione;

Nella Parte B della Nota integrativa sono esposti rispettivamente le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing (Tabella 8.1 - 8.6 Parte B, Attivo) e sui debiti per leasing (Tabella 1.1 - 1.2 - 1.6 Parte B, Passivo). In particolare, i diritti d'uso acquisiti con il leasing ammontano a € 151 milioni mentre i debiti per leasing ammontano a € 156 milioni.

Nella Parte C della Nota integrativa sono contenute le informazioni, richieste al paragrafo 53 del principio IFRS 16, sugli interessi passivi sui debiti per leasing e i proventi derivanti da operazioni di subleasing. Si rimanda a tali sezioni per maggiori dettagli.

Come indicato nella Parte A del bilancio la Banca si avvale delle esenzioni consentite dal principio IFRS 16 per i leasing a breve termine e i leasing di attività di modesto valore, i cui costi, nel corso del 2024 ammontano a € 0,151 milioni.

INFORMAZIONI QUANTITATIVE

Coerentemente al Paragrafo 53 del principio IFRS 16 vengono fornite le seguenti informazioni: valore contabile delle attività consistenti nel diritto di utilizzo alla data di chiusura dell'esercizio e spese di ammortamento per le attività consistenti nel diritto di utilizzo per classe di attività sottostante.

2024 2023
Attività/Valori Immobili Autovetture Altre Totale Totale
Diritto d'uso iniziale 165.661 82 161 165.904 170.237
Ammortamenti esercizio (21.240) (69) (78) (21.387) (21.044)
Altre variazioni 5.980 274 93 6.347 16.711
Valore Contabile Finale 150.401 287 176 150.864 165.904

Per quanto concerne le «Altre variazioni», l'impatto è principalmente legato alla rideterminazione dei valori di Diritto d'uso per effetto degli adeguamenti ISTAT e all'apertura e chiusura contratti.

Sezione 2 – Locatore

INFORMAZIONI QUALITATIVE

La Banca ha in essere contratti di leasing operativo di immobili. I contratti di leasing operativo non trasferiscono al locatario sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene che rimangono in capo del locatore. Nel caso di contratti di leasing operativo, il locatore iscrive i canoni di leasing a conto economico per competenza.

INFORMAZIONI QUANTITATIVE

1. Informazioni di stato patrimoniale e conto economico

Si rinvia a quanto contenuto nella Parte C della presente nota integrativa, tabella 14.2 (Altri proventi di gestione: composizione) per le informazioni sugli altri proventi derivanti da operazioni di leasing operativo.

3. Leasing operativo

Si fornisce la classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere.

3.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere

2024 2023
Fasce temporali Pagamenti da ricevere
per il leasing
Pagamenti da ricevere
per il leasing
Fino a 1 anno 662 597
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 593 519
Da oltre 2 anno fino a 3 anni 472 449
Da oltre 3 anno fino a 4 anni 339 326
Da oltre 4 anno fino a 5 anni 330 185
Da oltre 5 anni 1.500 701
Totale 3.896 2.777

3.2 Altre informazioni

Nessuna ulteriore informazione da segnalare.

ALLEGATI

Gli allegati sottoelencati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nella Nota Integrativa, di cui costituiscono parte integrante:

  • elenco beni immobili di proprietà con indicazione delle rivalutazioni effettuate (Legge 19/3/1983, n. 72, art. 10);
  • prospetto dei corrispettivi di competenza dell'esercizio a fronte dei servizi resi da società di revisione ai sensi art. 149 duodecies del Regolamento concernente gli emittenti;
  • bilanci delle controllate Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA., Factorit spa, BNT Banca spa, Sinergia Seconda srl.

Allegati

ELENCO BENI IMMOBILI DI PROPRIETÀ CON INDICAZIONE DELLE RIVALUTAZIONI EFFETTUATE

(Legge 19/3/1983 n. 72, art. 10) (in euro)

Valore di carico Rivalutazione
Legge
Rivalutazione Rivalutazione
Legge
Fondo
DESCRIZIONE al netto
rivalutazioni
2/12/75, n.
576
Legge
19/3/83 n. 72
30/12/91 n.
413
Totale al
31/12/2024
ammortamento al
31/12/2024
Bilancio al
31/12/2024
Abbadia Lariana - Via Nazionale 140/A 813.504 - - - 813.504 573.521 239.983
Abbiategrasso - Via S.Maria, Ang P.Garibaldi 2.261.103 - - - 2.261.103 748.231 1.512.872
Alassio - Via Mazzini 55 1.565.499 - - - 1.565.499 117.412 1.448.087
Albiate - Via Trento 35 661.052 - - - 661.052 501.629 159.423
Albiolo - Via Indipendenza 10 211.151 211.151 22.171 188.980
Aprica - Corso Roma 140 450.765 - 356.355 146.929 954.049 719.336 234.713
Ardenno - Via Libertà 24 561.355 - - - 561.355 479.959 81.396
Berbenno Di Valtellina - Via Ranée 542 25.499.401 - - 99.417 25.598.818 9.665.473 15.933.345
Bergamo - Via Broseta 64/B 3.794.327 - - - 3.794.327 1.982.848 1.811.479
Bergamo - Via G. D'Alzano 5 2.324.744 - - - 2.324.744 898.732 1.426.012
Bergamo - Via Ghislandi Vittore 4 1.288.525 - - - 1.288.525 405.885 882.640
Berzo Demo - Via Nazionale 14 149.932 - - - 149.932 20.241 129.691
Bonate Sotto - Via Vittorio Veneto 37/A 765.114 - - - 765.114 468.019 297.095
Bormio - Via Roma 64 439.238 46.481 573.267 136.524 1.195.510 399.274 796.236
Bormio - Via Roma, Ang Via Don Peccedi 3.803.773 - 361.520 301.774 4.467.067 1.802.605 2.664.462
Breno - Piazza Ronchi 4 1.529.470 - - 87.467 1.616.937 1.188.485 428.452
Brescia - Via Crocifissa Di Rosa 1 1.645.851 - - - 1.645.851 260.267 1.385.584
Brescia - Via Gramsci 15 6.427.808 6.427.808 436.321 5.991.487
Brescia - Via Fratelli Ugoni 2 1.031.619 - - - 1.031.619 201.166 830.453
Broni - Via Mazzini 1 319.475 319.475 14.376 305.099
Camogli - Via Cuneo 9 220.960 - - - 220.960 56.345 164.615
Campione D'Italia - Piazza Roma 2 1.971.731 1.971.731 - 1.971.731
Cantù - Via Milano 47 551.416 551.416 57.899 493.517
Chiavenna - Via Dolzino 67 1.200.578 46.481 1.149.057 1.066.173 3.462.289 2.418.321 1.043.968
Chiesa Valmalenco - Via Roma 138 1.523.025 17.560 664.795 133.250 2.338.630 646.895 1.691.735
Chiuro - Via Stelvio 8 352.810 - - - 352.810 - 352.810
Colico - Piazza Cavour 11 247.411 - - 96.488 343.899 207.899 136.000
Colico - Via Nazionale 27 6.996.045 - - - 6.996.045 2.135.117 4.860.928
Como - Via Giulini 12 1.370.193 - - - 1.370.193 838.428 531.765
Como - Viale Innocenzo XI 71 4.403.824 - - - 4.403.824 1.553.694 2.850.130
Conegliano - Via Carlo Rosselli 2 1.043.782 1.043.782 15.657 1.028.125
Darfo Boario Terme - Corso Italia 10/12 1.086.632 - - - 1.086.632 922.024 164.608
Darfo Boario Terme - Corso Italia 77 559.000 - - - 559.000 - 559.000
Delebio - Piazza S. Carpoforo 7/9 1.133.580 23.241 645.773 688.773 2.491.367 1.360.486 1.130.881
Dervio - Via Don Invernizzi 2 1.270.219 - - 329.276 1.599.495 1.101.979 497.516
Desenzano Del Garda - Via Marconi 1/A 916.934 - - - 916.934 41.262 875.672
Domaso - Via Statale Regina 71 584.106 - - 53.817 637.923 289.937 347.986
Dongo - Piazza V. Matteri 14 3.770.381 - - 415.551 4.185.932 1.525.797 2.660.135
Edolo - Piazza Martiri Della Libertà 16 1.058.736 - - 509.161 1.567.897 1.567.897 -
Gardone Val Trompia 98.915 - - - 98.915 1.484 97.431
Genova - Via XXV Aprile 7 10.239.131 - - - 10.239.131 4.713.445 5.525.686
Gera Lario - Via Statale Regina 14 292.667 - 131.677 227.733 652.077 408.852 243.225
Gravedona - Piazza Garibaldi 10/12 3.372.727 - - - 3.372.727 1.083.303 2.289.424
Gravedona - Via Tagliaferri 5 85.943 - - 223.957 309.900 116.213 193.687
Gravellona Toce - Corso Marconi 95 1.533.857 - - - 1.533.857 633.041 900.816
Grosio - Via Roma 67 95.936 7.230 229.791 51.484 384.441 266.491 117.950
Grosotto - Via Statale 73 460.062 12.911 147.146 42.099 662.218 188.606 473.612
Grumello Del Monte - Via Roma 133 1.809.670 - - - 1.809.670 829.153 980.517
Isolaccia Valdidentro - Via Nazionale 31 933.532 - 290.229 272.602 1.496.363 526.257 970.106
Lecco - Corso Martiri della Liberazione 63/65 9.408.936 - 351.191 2.124.557 11.884.684 5.729.498 6.155.186
Lecco - Via Galandra 28 168.623 - - 41.959 210.582 208.476 2.106
Lecco - Viale Monte Grappa 18 999.369 - - - 999.369 639.839 359.530

Relazione finanziaria annuale 2024

Allegati

ed emarket
sdir storage
CERTIFIED
Valore di carico Rivalutazione
Legge
Rivalutazione Rivalutazione
Legge
Fondo
DESCRIZIONE al netto
rivalutazioni
2/12/75, n.
576
Legge
19/3/83 n. 72
30/12/91 n.
413
Totale al
31/12/2024
ammortamento al
31/12/2024
Bilancio al
31/12/2024
Livigno - Via S.Antoni 135, Via Prestefan 5.946.629 - 345.487 358.828 6.650.944 2.975.159 3.675.785
Lodi - Via Garibaldi 23/25, Angolo Via Marsala 3.685.221 - - - 3.685.221 826.619 2.858.602
Luino - Via Veneto 6/A 1.068.095 - - - 1.068.095 - 1.068.095
Madesimo - Via Carducci 3 493.542 - - 203.733 697.275 697.275 -
Mandello Del Lario - Via Statale 87 1.609.143 - - - 1.609.143 183.197 1.425.946
Mantova - Corso Vittorio Emanuele 26 7.822.343 - - - 7.822.343 1.476.246 6.346.097
Mantova - Piazza Broletto 7 1.265.944 - - - 1.265.944 284.837 981.107
Marchirolo - Via Cav. Emilio Busetti 7/A 1.089.018 - - - 1.089.018 607.000 482.018
Mazzo Valtellina - Via S. Stefano 18 645.082 16.010 163.550 48.833 873.475 338.668 534.807
Melegnano - Piazza Garibaldi 1 3.160.750 - - - 3.160.750 799.063 2.361.687
Milano - Piazza Della Trivulziana 6 925.400 - - - 925.400 483.343 442.057
Milano - Piazza Borromeo 1 38.217 - - 213.722 251.939 250.566 1.373
Milano - Piazzale Cimitero Monumentale 23 1.392.686 - - - 1.392.686 313.029 1.079.657
Milano - Via Canova 39, Ang. Corso Sempione 1.738.854 - - - 1.738.854 1.269.462 469.392
Milano - Via Compagnoni 9 51.141 - - 6.842 57.983 57.983 -
Milano - Via Lippi 25 53.970 - - 1.635 55.605 55.605 -
Milano - Via Morigi 2/A 73.590 - - 123.930 197.520 197.520 -
Milano - Via Porpora 104 5.318.961 - - 165.381 5.484.342 2.624.064 2.860.278
Milano - Via S. Maria Fulcorina 1 10.908.610 159.818 3.047.096 2.461.826 16.577.350 6.937.246 9.640.104
Milano - Via S. Maria Fulcorina 11 493.165 - - - 493.165 493.165 -
Milano - Via Sangallo 16 4.752 - - 11.915 16.667 16.667 -
Milano - Via Sforza 48 3.197.671 - - - 3.197.671 882.421 2.315.250
Milano - Via Solari 15 422.156 - - - 422.156 278.623 143.533
Milano -Viale Faenza 22 864.004 - - - 864.004 194.401 669.603
Montagna In Valtellina - Via Stelvio 30 472.050 - 328.458 398.008 1.198.516 731.095 467.421
Monza - Via Cavallotti 5 9.967.949 - - - 9.967.949 1.089.925 8.878.024
Morbegno - Piazza Caduti della Libertà 6 2.202.881 - 1.088.606 704.283 3.995.770 2.157.287 1.838.483
Morbegno - Via Garibaldi 81 972.127 25.823 - 56.050 1.054.000 - 1.054.000
Morbegno - Via Nani 13 181.261 - - 17.739 199.000 - 199.000
Morbegno - Via V Alpini 172 764.418 - - - 764.418 603.530 160.888
Mozzo - Via G. D'Annunzio 4 65.741 - - 14.259 80.000 - 80.000
Novate Mezzola - Via Roma 13 1.079.527 - 251.282 89.219 1.420.028 568.872 851.156
Passo Dello Stelvio 630.416 - - 296.176 926.592 909.793 16.799
Pescate - Via Roma 98/E 495.395 - - - 495.395 433.609 61.786
Ponte di Legno - Piazzale Europa 8 3.670.347 - - - 3.670.347 2.132.789 1.537.558
Ponte Valtellina - Piazza della Vittoria 1 833.767 12.911 258.098 86.540 1.191.316 445.316 746.000
Pordenone - Viale Guglielmo Marconi 26/28 865.756 - - - 865.756 12.986 852.770
Rapallo - Via Della Libertà 1 643.195 - - - 643.195 - 643.195
Regoledo di Cosio Valtellino - Piazza S.Martino 14 132.135 - - - 132.135 33.694 98.441
Regoledo di Cosio Valtellino - Via Roma 7 511.300 - - 78.405 589.705 109.705 480.000
Roma - Via Laurentina 617/619 2.360.894 - - - 2.360.894 318.721 2.042.173
Roma - Via Gherardi 45 2.136.068 - - - 2.136.068 352.451 1.783.617
Roma - Piazza Filippo Il Macedone 75 2.400.000 - - - 2.400.000 1.476.000 924.000
Roma - Via della Farnesina 154 1.011.345 - - - 1.011.345 473.168 538.177
Roma - Via di Propaganda Fide 27 155.625 - 350.503 88.926 595.054 595.054 -
Roma - Via Tagliamento 37 1.752.535 - - - 1.752.535 341.744 1.410.791
Roma - Via Del Tritone 27 7.451.913 - - - 7.451.913 1.676.680 5.775.233
Roma - Piazza Biagio Pace 1-2-3 2.401.402 - - - 2.401.402 36.021 2.365.381
Roma - Piazza Sidney Sonnino 40 2.960.703 - - - 2.960.703 44.411 2.916.292
S. Cassiano Valchiavenna - Via Spluga 108 397.672 - - 103.093 500.765 360.895 139.870
S. Pietro Berbenno - Via Nazionale Ovest 110 1.288.307 22.208 328.181 122.795 1.761.491 888.484 873.007
S. Siro - Via Statale Regina 223 467.692 - - - 467.692 314.371 153.321
Salò - Viale De Gasperi 13 1.672.029 - - - 1.672.029 873.009 799.020
Segrate - Via Roma 96 1.070.468 - - - 1.070.468 174.105 896.363
Seregno - Via Wagner 137/A 123.950 - - 13.282 137.232 137.232 -
Sesto Calende - Piazza Mazzini 10 443.111 - - - 443.111 152.873 290.238

Relazione finanziaria annuale 2024

Allegati

Valore di carico Rivalutazione
Legge
Rivalutazione Rivalutazione
Legge
Fondo
DESCRIZIONE al netto
rivalutazioni
2/12/75, n.
576
Legge
19/3/83 n. 72
30/12/91 n.
413
Totale al
31/12/2024
ammortamento al
31/12/2024
Bilancio al
31/12/2024
Sondalo - Via Zubiani 2/4/6/8/10 263.671 25.823 312.456 158.005 759.955 220.146 539.809
Sondrio - Corso V. Veneto 7 2.406.658 - - 1.190.813 3.597.471 916.351 2.681.120
Sondrio - Largo Pedrini 8 363.862 - - 22.527 386.389 279.463 106.926
Sondrio - Lungo Mallero Cadorna 24 3.441.300 - 196.254 451.249 4.088.803 2.035.817 2.052.986
Sondrio - Piazza Garibaldi 1 - Lambertenghi 16.056.897 - - - 16.056.897 7.877.807 8.179.090
Sondrio - Piazza Garibaldi 16 1.563.598 351.191 7.810.125 3.142.651 12.867.565 8.242.869 4.624.696
Sondrio - Piazzale Bertacchi 57 2.613.732 - - - 2.613.732 2.065.016 548.716
Sondrio - Piazzale Tocalli, Via Delle Prese 348.608 - - - 348.608 348.608 -
Sondrio - Via Bernina 1 181.930 - 82.385 45.795 310.110 233.056 77.054
Sondrio - Via Caimi 29 357.915 - - 46.342 404.257 404.257 -
Sondrio - Via Cesura 4 388.303 - - 64.149 452.452 251.031 201.421
Sondrio - Via Cesura 3-7-9-13-15 14.091.103 - - - 14.091.103 762.742 13.328.361
Sondrio - Via Lusardi 53 247.506 - - - 247.506 245.031 2.475
Sondrio - Via Pio Rajna 1 16.195 - - 40.221 56.416 56.416 -
Sondrio - Via Sertorelli 2 2.193.892 - - - 2.193.892 1.188.111 1.005.781
Sondrio - Via Aldo Moro 6 200.035 - 243.248 54.643 497.926 373.562 124.364
Talamona - Via Cusini 29 223.475 - 313.640 203.691 740.806 586.576 154.230
Teglio - Piazza S. Eufemia 2 40.150 13.944 546.700 148.165 748.959 506.172 242.787
Thiene - Via Trento 2 2.285.111 - - - 2.285.111 28.277 2.256.834
Tirano - Località Valchiosa 200.000 - - - 200.000 - 200.000
Tirano - Piazza Cavour 20 392.572 - 1.736.322 718.576 2.847.470 1.973.760 873.710
Torino - Via XX Settembre 37 6.473.623 - - - 6.473.623 2.427.436 4.046.187
Trescore Balneario - Piazza Cavour 6 1.292.789 - - - 1.292.789 446.012 846.777
Tresenda di Teglio - Via Nazionale 57 192.524 - 193.671 67.596 453.791 453.791 -
Treviso - Corso del Popolo 50 4.883.629 - - - 4.883.629 1.165.292 3.718.337
Udine - Piazza XXVI Luglio 62 927.129 927.129 27.545 899.584
Valmadrera - Via S.Rocco 31/33 1.440.570 - - - 1.440.570 434.532 1.006.038
Varese - Viale Belforte 151 4.711.612 - - - 4.711.612 1.964.653 2.746.959
Vercelli - Piazza Mazzucchelli 12 1.648.346 - - - 1.648.346 482.059 1.166.287
Verdellino - Largo Luigi Einaudi 1/B 336.182 - - - 336.182 267.265 68.917
Verona - Corso Cavour 45/47 2.172.112 - - - 2.172.112 457.531 1.714.581
Vezza d'Oglio - Via Nazionale 116 715.844 - - - 715.844 96.639 619.205
Villa di Chiavenna - Via Roma 39 371.668 - - 7.639 379.307 141.307 238.000
Villa di Tirano - Traversa Foppa 25 585.623 - - 7.651 593.274 261.068 332.206
Villasanta - Via Sciesa 7/9 952.439 - - - 952.439 722.775 229.664
Voghera - Via Emilia 49 2.163.073 - - - 2.163.073 621.580 1.541.493
TOTALE COMPLESSIVO 295.899.036 781.632 22.496.863 19.084.124 338.261.655 129.240.778 209.020.877

Gli immobili sono esposti per il valore complessivo prescindendo dalle destinazioni d'uso.

PROSPETTO DEI CORRISPETTIVI DI COMPETENZA DELL'ESERCIZIO A FRONTE DEI SERVIZI RESI DA SOCIETÀ DI REVISIONE AI SENSI ART. 149 DUODECIES DEL REGOLAMENTO CONCERNENTE GLI EMITTENTI

Importi in euro Banca Popolare di Sondrio Società del Gruppo Totale Complessivo
Tipologia di servizi EY S.p.A. Network EY EY S.p.A. Network
EY
EY S.p.A. Network
EY
Servizi di revisione contabile 466.341 - 246.961 585.940 713.302 585.940 1.299.242
Servizi di attestazione 353.000 - 2.000 - 355.000 - 355.000
Altri servizi 83.000 98.000 - - 83.000 98.000 181.000
Totale 902.341 98.000 248.961 585.940 1.151.302 683.940 1.835.242

Bilanci delle società controllate

Relazione finanziaria annuale 2024 Allegati

BILANCI DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE:

BANCA POPOLARE DI SONDRIO (SUISSE) SA FACTORIT SPA BANCA DELLA NUOVA TERRA SPA SINERGIA SECONDA SRL

BANCA POPOLARE DI SONDRIO (SUISSE) SA

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2024

(in franchi svizzeri)

ATTIVI 2024 2023
Liquidità 855.750.104 703.369.021
Crediti nei confronti di banche 45.597.780 73.148.051
Crediti nei confronti della clientela 501.950.544 552.309.924
Crediti ipotecari 5.142.659.853 4.977.153.939
Valori di sostituzione positivi di strumenti finanziari derivati 17.861.564 581.903
Immobilizzazioni finanziarie 70.481.520 57.727.472
Ratei e risconti 16.994.743 26.455.517
Partecipazioni 7.568.905 6.394.774
Immobilizzazioni materiali 36.649.144 22.834.819
Altri attivi 9.622.113 4.957.873
Totale attivi 6.705.136.270 6.424.933.293

Relazione finanziaria annuale 2024

Allegati

PASSIVI 2024 2023
Impegni nei confronti di banche 1.929.448.722 1.756.767.674
Impegni risultanti da depositi della clientela 3.324.546.556 3.350.485.320
Valori di sostituzione negativi di strumenti finanziari derivati 1.315.426 45.976.073
Obbligazioni di cassa 91.292.000 60.952.000
Mutui Presso centrali d'emissione di obbligazioni fondiarie e prestiti 817.000.000 692.000.000
Ratei e risconti 32.935.217 31.453.705
Altri passivi 13.583.897 17.394.179
Accantonamenti 2.569.278 2.758.246
Riserve per rischi bancari generali 18.000.000 18.000.000
Capitale sociale 180.000.000 180.000.000
Riserva legale da capitale - -
Riserva legale da utili 265.096.096 240.980.844
Riserve facoltative da utili - -
Utile d'esercizio 29.349.078 28.165.252
Totale passivi 6.705.136.270 6.424.933.293
OPERAZIONI FUORI BILANCIO 2024 2023
Impegni eventuali 267.678.827 260.380.061
Impegni irrevocabili 25.362.921 25.218.522
Impegni di pagamento e di versamento suppletivo 3.256.400 2.766.960

CONTO ECONOMICO

(in franchi svizzeri)

2024 2023
Proventi per interessi:
- Interessi e sconti 144.958.701 129.802.018
- Interessi e dividendi da investimenti finanziari - -
- Interessi e dividendi delle attività di negoziazione 388.636 260.202
Oneri per interessi (123.768.764) (93.062.812)
Risultato lordo da operazioni su interessi 21.578.573 36.999.408
Variazione di rettifiche di valore per rischi di perdita e perdite da operazioni su
interessi
281.537 (3.097.715)
Risultato netto da operazioni su interessi 21.860.110 33.901.693
Proventi per commissioni:
- su operazioni di negoziazione titoli e d'investimento 18.649.522 17.653.086
- su operazioni di credito 2.224.230 2.652.152
- su altre prestazioni di servizio 7.191.446 7.275.179
Oneri per commissioni (2.557.238) (2.607.804)
Risultato da operazioni in commissione e da prestazioni di servizio
25.507.960
24.972.613
Risultato da attività di negoziazione e dall'opzione fair value 75.293.475 62.534.380
Risultato da alienazioni di immobilizzazioni finanziari 253.365 21.575
Proventi da partecipazioni 108.702 42.922
Risultato da immobili 55.450 -
Altri proventi ordinari 2.013.768 2.274.686
Altri oneri ordinari (268.333) (2.837.274)
Altri risultati ordinari 2.162.952 (498.091)
Costi per il personale (55.842.916) (55.429.014)
Altri costi d'esercizio (26.555.424) (24.898.437)
Costi d'esercizio (82.398.340) (80.327.451)

2024 2023
Rettifiche di valore su partecipazioni nonché ammortamenti su immobilizzazioni
materiali e valori immateriali
(5.506.904) (4.381.940)
Variazioni di accantonamenti e altre rettifiche di valore nonché perdite 161.085 (294.889)
Risultato d'esercizio 37.080.338 35.906.315
Ricavi straordinari 168.740 408.634
Costi straordinari - -
Variazioni di riserve per rischi bancari generali - -
Imposte (7.900.000) (8.149.697)
Utile d'esercizio 29.349.078 28.165.252
PROPOSTA D'IMPIEGO DELL'UTILE DI BILANCIO:
Utile dell'esercizio 29.349.078 28.165.252
Utile riportato - -
Utile disponibile 29.349.078 28.165.252
Il Consiglio di Amministrazione propone di distribuire un dividendo di 4.050.000
CHF e di destinare 25.299.000 alla riserva legale da utili.
Utile residuo riportato - -

FACTORIT SPA

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2024

(in euro)

VOCI DELL'ATTIVO 31/12/2024 31/12/2023
10. Cassa e disponibilità liquide 4.460.870 954.715
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
1.585.353 1.041.024
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 5.029.483.092 4.277.811.600
a) Crediti verso banche 39.817.477 12.430.654
b) crediti verso società finanziarie 594.499.079 584.043.482
c) Crediti verso clientela 4.395.166.536 3.681.337.464
90. Attività materiali 16.493.160 16.721.377
100. Attività immateriali 113.665 185.215
110.
130.
Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
Altre attività
TOTALE DELL'ATTIVO
5.785.900
-
5.785.900
17.211.343
5.075.133.383
10.401.288
-
10.401.288
11.307.777
4.318.422.996

Relazione finanziaria annuale 2024

Allegati

10.
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
4.718.446.741
3.992.451.372
a) debiti
4.718.446.741
3.992.451.372
60.
Passività fiscali
1.978.549
2.408.505
a) correnti
583.203
548.078
b) differite
1.395.346
1.860.427
80.
Altre passività
43.735.257
26.387.771
90.
Trattamento di fine rapporto del personale
1.898.442
1.856.691
100.
Fondi per rischi e oneri
1.499.912
1.760.000
a) impegni e garanzie rilasciate
526.455
888.759
c) altri fondi per rischi e oneri
973.457
871.241
110.
Capitale
85.000.002
85.000.002
140.
Riserve
175.745.938
165.738.838
150.
Sovrapprezzi di emissione
11.030.364
11.030.364
160.
Riserve da valutazione
160.921
(317.647)
180.
Utile (perdita) di periodo (+/-)
35.637.257
32.107.100
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
5.075.133.383
4.318.422.996
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 31/12/2024 31/12/2023

Allegati

VOCI 31/12/2024 31/12/2023
10. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 160.021.791 128.707.458
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 160.021.791 128.707.458
20. INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI (115.404.257) (86.121.989)
30. MARGINE DI INTERESSE 44.617.534 42.585.469
40. COMMISSIONI ATTIVE 42.970.409 37.398.128
50. COMMISSIONI PASSIVE (5.392.988) (4.894.514)
60. COMMISSIONI NETTE 37.577.421 32.503.614
70. DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI 37.927 30.185
80. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE 130.199 (59.098)
120. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 82.363.081 75.060.170
130. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO
RELATIVO A:
(5.296.703) (8.063.452)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (5.296.703) (8.063.452)
150. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 77.066.378 66.996.718
160. SPESE AMMINISTRATIVE: (18.995.675) (18.542.420)
a) spese per il personale (13.968.410) (13.364.527)
b) altre spese amministrative (5.027.265) (5.177.893)
170. ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI 362.304 (548.033)
a) impegni per garanzie rilasciate 362.304 (548.033)
b) altri accantonamenti netti - -
180. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI (1.399.072) (1.350.901)
190. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI (74.795) (75.282)
200. ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE (3.981.573) 878.415
210. COSTI OPERATIVI (24.088.811) (19.638.221)
250. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI 7.523 2.721
260. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE
IMPOSTE
52.985.090 47.361.218
270. IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE (17.347.833) (15.254.118)
280. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE
IMPOSTE
35.637.257 32.107.100
300. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 35.637.257 32.107.100

Relazione finanziaria annuale 2024

Allegati

BANCA DELLA NUOVA TERRA SPA

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2024

(in euro)

VOCI DELL'ATTIVO
31/12/2024
31/12/2023
10. Cassa e disponibilità liquide 6.635.589 4.735.752
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 331.327.629 303.580.093
a) Crediti verso banche - 1.530
b) Crediti verso clientela 331.327.629 303.578.563
70. Partecipazioni 100.000 100.000
80. Attività materiali 718.708 987.275
90. Attività immateriali 1.200 1.535
100. Attività fiscali 7.263.805 8.549.341
a) correnti 506.343 134.738
b) anticipate 6.757.462 8.414.603
120. Altre attività 1.843.097 511.623
TOTALE DELL'ATTIVO 347.890.028 318.465.619

Allegati

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 31/12/2024 31/12/2023
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 260.801.938 232.065.055
a) Debiti verso banche 259.613.185 230.857.386
b) Debiti verso clientela 1.188.753 1.207.669
60. Passività fiscali 7.397 5.190
a) correnti - -
b) differite 7.397 5.190
80. Altre passività 3.573.486 5.124.814
90. Trattamento di fine rapporto del personale 118.967 107.831
100. Fondi per rischi e oneri 1.073.215 1.232.733
a) impegni e garanzie rilasciate - -
c) altri fondi per rischi e oneri 1.073.215 1.232.733
110. Riserve da valutazione (20.025) (18.836)
140. Riserve 48.633.511 46.645.609
160. Capitale 31.315.321 31.315.321
180. Utile (perdita) d'esercizio (+/-) 2.386.218 1.987.902
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 347.890.028 318.465.619

Allegati

VOCI 31/12/2024 31/12/2023
10. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 13.460.927 11.040.718
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 13.457.324 11.040.718
20. INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI (2.397.871) (802.159)
30. MARGINE DI INTERESSE 11.063.056 10.238.559
40. COMMISSIONI ATTIVE 46.820 119.178
50. COMMISSIONI PASSIVE (19.726) (16.295)
60. COMMISSIONI NETTE 27.094 102.883
120. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 11.090.150 10.341.442
130. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO RELATIVO A: 324.462 167.931
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 324.462 167.931
150. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 11.414.612 10.509.373
160. SPESE AMMINISTRATIVE: (7.768.395) (6.900.605)
a) spese per il personale (2.614.907) (2.835.509)
b) altre spese amministrative (5.153.488) (4.065.096)
170. ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI 188.139 1.479
a) impegni per garanzie rilasciate - 77
b) altri accantonamenti netti 188.139 1.402
180. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI (256.453) (254.299)
190. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI (335) (6.586)
200. ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE 69.170 (366.249)
210. COSTI OPERATIVI (7.767.874) (7.526.260)
250. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI - 5.393
260. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE
IMPOSTE
3.646.738 2.988.506
270. IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE (1.260.520) (1.000.604)
280. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE
IMPOSTE
2.386.218 1.987.902
300. UTILE (PERDITA) DI PERIODO 2.386.218 1.987.902

SINERGIA SECONDA SRL

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2024

(in euro)

ATTIVO 31/12/2024 31/12/2023
A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI - -
Di cui già richiamati €
B) IMMOBILIZZAZIONI
I - Immobilizzazioni immateriali - -
II - Immobilizzazioni materiali
1) Terreni e fabbricati
1 - in proprietà 50.155.897 51.890.493
2) Impianti e macchinario
1 - in proprietà - -
Totale immobilizzazioni materiali 50.155.897 51.890.493
III - Immobilizzazioni finanziarie
1) partecipazioni in
a) imprese controllate 69.612.617 72.904.650
Totale immobilizzazioni finanziarie 69.612.617 72.904.650
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 119.768.514 124.795.143
C) ATTIVO CIRCOLANTE
I - Rimanenze - -
II - Crediti
1) verso clienti
a) esigibili entro l'esercizio successivo 22.454 188.090
2) verso imprese controllate
a) esigibili entro l'esercizio successivo - 43.222
5 bis) crediti tributari
a) esigibili entro l'esercizio successivo 1.088.358 1.212.203
5 ter) imposte anticipate
a) esigibili entro l'esercizio successivo - -
5 quater) verso altri
a) esigibili entro l'esercizio successivo 4.307 8.131
Totale crediti 1.115.119 1.451.646
III - Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni - -
IV - Disponibilità liquide - -
1) depositi bancari e postali 1.650.946 580.660
3) denaro e valori in cassa - -
Totale disponibilità liquide 1.650.946 580.660
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE 2.766.065 2.032.306
D) RATEI E RISCONTI
TOTALE RATEI E RISCONTI - -
TOTALE ATTIVO 122.534.578 126.827.449

Allegati

PASSIVO 31/12/2024 31/12/2023
A) PATRIMONIO NETTO
I - Capitale 60.000.000 60.000.000
II - Riserva da soprapprezzo delle azioni - -
III - Riserve di rivalutazione - -
IV - Riserva legale 3.234.128 2.835.908
V - Riserve statutarie - -
VI - Altre riserve 60.000.000 60.000.000
VII - Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi - -
VI - Riserva per azioni proprie in portafoglio - -
VIII - Utili portati a nuovo 1.057.342 1.057.342
IX - Utile d'esercizio (1.919.020) 398.220
X - Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio
TOTALE PATRIMONIO NETTO 122.372.450 124.291.470
B) FONDI PER RISCHI E ONERI
TOTALE FONDI RISCHI E ONERI - -
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO - -
D) DEBITI
6) acconti
a) esigibili entro l'esercizio successivo - -
7) debiti verso fornitori
a) esigibili entro l'esercizio successivo 118.387 72.319
9) debiti verso imprese controllate
a) esigibili entro l'esercizio successivo - 1.675.051
11) debiti verso controllanti
a) esigibili entro l'esercizio successivo 15.318 747.521
12) debiti tributari
a) esigibili entro l'esercizio successivo 803 4.712
14) altri debiti
a) esigibili entro l'esercizio successivo 4.761 4.761
TOTALE DEBITI 139.269 2.504.364
E) RATEI E RISCONTI
1) ratei e risconti 22.859 31.615
TOTALE RATEI E RISCONTI 22.859 31.615
TOTALE PASSIVO 122.534.578 126.827.449

Allegati

emarket
sdir storage
CERTIFIED
CONTO ECONOMICO 31/12/2024 31/12/2023
A) VALORE DELLA PRODUZIONE
1) ricavi delle vendite e delle prestazioni
d) affitti unità abitative 40.151 39.138
e) affitti unità strumentali 3.875.388 3.762.406
f) rimborsi spese unità abitative 202 556
g) rimborsi spese unità strumentali 284.096 287.202
5) altri ricavi e proventi
c) altri ricavi 6.595 602
TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE 4.206.432 4.089.904
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
7) per servizi
c) spese gestione unità abitative 806 802
d) spese gestione unità strumentali 462.718 501.521
10) ammortamenti e svalutazioni
b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali 1.759.547 1.759.248
14) oneri diversi di gestione
a) altri costi e oneri di gestione 85.470 133.610
b) oneri indeducibili 333.530 367.906
TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE 2.642.071 2.763.087
DIFFERENZA FRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE 1.564.361 1.326.817
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI
16) altri proventi finanziari
d) da imprese controllanti 31.853 13.813
17) interessi e altri oneri finanziari
c) verso imprese controllanti (334) (728.283)
d) altri (191) -
TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI 31.328 (714.470)
D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
19) svalutazioni
a) di partecipazioni (3.292.033) -
TOTALE RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (3.292.033) -
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (1.696.344) 612.347
22) imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate
a) Ires (154.806) (147.671)
b) Irap (67.870) (66.456)
c) Imposte differite - -
23) UTILE DELL'ESERCIZIO (1.919.020) 398.220

Relazione finanziaria annuale 2024 Attestazioni e altre relazioni

ATTESTAZIONI E ALTRE RELAZIONI

Attestazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Mario Alberto Pedranzini in qualità di Consigliere Delegato e Simona Orietti in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Banca Popolare di Sondrio S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto all'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche dell'impresa,
    3. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso del 2024.
    1. La valutazione dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 si è basata su un modello, definito dalla Banca Popolare di Sondrio S.p.A., che fa riferimento ai principi dell'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e, per la componente IT, a quelli definiti nel "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano frameworks di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting generalmente accettati a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre che:
    2. 3.1 Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Banca.
    3. 3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione della Banca, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposta.

Sondrio, 11 marzo 2025

Il Consigliere Delegato Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Mario Alberto Pedranzini Simona Orietti

Relazione finanziaria annuale 2024 Attestazioni e altre relazioni

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO D'ESERCIZIO

Relazione della Società di revisione sul bilancio d'impresa

Relazione finanziaria annuale 2024 Attestazioni e altre relazioni

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Relazione finanziaria annuale 2024 Attestazioni e altre relazioni

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Relazione finanziaria annuale 2024 Attestazioni e altre relazioni

6

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Relazione finanziaria annuale 2024 Attestazioni e altre relazioni

Relazione del Collegio sindacale all'assemblea degli azionisti

BANCA POPOLARE DI SONDRIO S.P.A. RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

BANCA POPOLARE DI SONDRIO S.P.A.

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEI SOCI CONVOCATA PER L'APPROVAZIONE DEL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2024

AI SENSI DELL'ART. 153 T.U.F. E DELL'ART. 2429, CO. 2, C.C.

Signori Azionisti,

la presente Relazione del Collegio Sindacale (di seguito anche "Collegio") della Banca Popolare di Sondrio S.p.A. (di seguito, anche "Banca" o "Capogruppo") è redatta ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. n. 58/1998 ("TUF") e dell'art. 2429, comma 2, del Codice Civile per riferire all'Assemblea dei Soci sui risultati dell'esercizio 2024 e sugli esiti dell'attività di vigilanza svolta, inclusa quella esercitata in qualità di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile. Il Collegio Sindacale della Banca, oltre alle richiamate norme di legge, alle disposizioni statutarie rilevanti e al disposto dell'art. 19 del D. Lgs. n. 39/2010, si è attenuto alle nuove Norme di Comportamento del Collegio Sindacale delle Società Quotate (le "Norme di Comportamento"), elaborate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e ha tenuto conto, nell'esercizio dei propri doveri, delle disposizioni e comunicazioni emanate dalla Consob (e.g., le raccomandazioni della Consob contenute nella Comunicazione n. 1025564/2001 e sue successive modifiche e integrazioni) e dalle Autorità di Vigilanza nazionali ed europee, nonché delle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, al quale la Banca ha deliberato di aderire in data 30 giugno 2023.

L'attività del Collegio è disciplinata anche dal Regolamento dell'Organo di controllo approvato dal Collegio il 17 luglio 2023.

Si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti di Banca Popolare di Sondrio S.p.A. ha provveduto in data 27 aprile 2024 alla nomina di questo Collegio Sindacale fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026 nelle persone del Dott. Carlo Maria Vago (Presidente), Dott.ssa Laura Vitali e Dott. Massimo De Buglio (Sindaci Effettivi). I Sindaci Dott.ssa Laura Vitali e Dott. Massimo De Buglio erano già presenti nella precedente composizione del Collegio.

Relazione finanziaria annuale 2024 Attestazioni e altre relazioni

1. Attività di vigilanza.

1.1 Attività di vigilanza sull'osservanza della legge e dello statuto.

Nel corso dell'esercizio 2024 il Collegio si è riunito n. 54 volte ed ha partecipato a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione (n. 17) e dell'Assemblea annuale dei Soci; ha, inoltre, partecipato a n. 44 riunioni del Comitato Esecutivo, a n. 24 riunioni del Comitato Controllo e Rischi, a n. 4 riunioni del Comitato Remunerazione, a n. 19 riunioni del Comitato Nomine, a n. 15 riunioni del Comitato Operazioni con Parti Correlate e a n. 8 riunioni del Comitato Sostenibilità.

Il Collegio ha partecipato al programma di induction per i componenti degli organi sociali della Banca, focalizzato sull'Evoluzione dell'informativa non finanziaria: CSRD e Standard ESRS, sulla Tassonomia ESG e Data Governance ed evoluzioni normative BCBS239/ECB guide.

Il Collegio ha anche partecipato sia agli incontri informali del Consiglio di Amministrazione propedeutici alla predisposizione del Piano Industriale 2025/2027 della Banca approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione dell'11 marzo 2025 sia all'incontro informale del Consiglio di Amministrazione finalizzato a valutare gli esiti del processo di autovalutazione dell'Organo, condotto nei primi mesi del 2024, tenuto conto anche degli esiti dell'ispezione OSI della Banca Centrale Europea sul credito corporate, cui è seguito specifico action plan.

Il Collegio Sindacale inoltre nel corso dell'esercizio ha ricevuto periodicamente – anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e, secondo le best practices contenute nelle nuove Norme di Comportamento, prendendo parte ai comitati endo-consiliari e al Comitato Esecutivo, nonché in occasione degli incontri con i Presidenti dei Collegi Sindacali delle principali controllate italiane, con le figure apicali delle diverse funzioni della Banca e della controllata svizzera BPS Suisse S.A.– le informazioni sull'attività svolta e sugli atti di gestione compiuti dalla Banca e, sulla base delle informazioni disponibili, può ragionevolmente confermare che le operazioni realizzate sono conformi alla legge e allo Statuto sociale.

Tra i fatti significativi dell'esercizio, che il Collegio Sindacale ritiene opportuno richiamare in considerazione della loro rilevanza, si ricordano:

a) piano di successione: nel corso dell'esercizio, il Comitato Nomine, assistito da un Consulente indipendente, ha supervisionato l'aggiornamento del piano predisposto dalla Banca e la sua

applicazione; il Collegio ha partecipato attivamente a tali lavori.

  • b) Modello Organizzativo ex D. Lgs. n. 231/2001: successivamente alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 dicembre 2023, che ha modificato la composizione e nominato i nuovi componenti dell'Organismo di Vigilanza, tra i quali un componente del Collegio, nel corso dell'esercizio 2024 l'Organismo di Vigilanza, assistito da un Consulente indipendente, ha proseguito le attività inerenti alla revisione e all'aggiornamento del Modello Organizzativo (anche, il "Modello"). Il Collegio ha costantemente monitorato le attività dell'Organismo di Vigilanza che hanno portato all'approvazione dell'aggiornamento del Codice Etico e del Regolamento di composizione e funzionamento dell'Organismo di Vigilanza da parte del Consiglio di Amministrazione del 25 febbraio 2025. Va inoltre richiamato che nella medesima riunione consiliare è stato approvato l'aggiornamento della Policy in materia di segnalazione interna delle violazioni - whistleblowing, costituente parte integrante del Modello.
  • c) tematiche Environmental, Social and Governance (ESG): la Banca ha continuato nel percorso volto all'integrazione della Sostenibilità nelle sue attività, anche aderendo alla Net Zero Banking Alliance e definendo, nel proprio Piano Industriale, le principali azioni al fine di implementare le tematiche ESG, in linea con i principi del UN Global Compact e con i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite. Tali informazioni sono descritte all'interno della rendicontazione di sostenibilità predisposta ai sensi del D. Lgs. n. 125/ 2024 e nella dedicata sezione "Sostenibilità" del sito istituzionale. Il Consiglio di Amministrazione nel corso del 2024 ha considerato i fattori ESG, inclusi rischi climatici e ambientali, nell'ambito della pianificazione strategica e del Risk Appetite Framework, garantendo una piena coerenza tra questi e gli obiettivi aziendali. La Banca si è inoltre dotata di una normativa interna, supervisionata dal Comitato Sostenibilità istituito durante lo scorso esercizio, per concretizzare l'impegno dell'inclusione delle tematiche ESG nel proprio business e nella propria operatività: la Policy di Sostenibilità, la Policy Ambientale, la Policy del Credito ESG e la Policy di Investimento ESG. Il Collegio ha preso parte a tali lavori sia partecipando alle riunioni del Consiglio di Amministrazione sia a quelle del Comitato Sostenibilità, nonché agli incontri con il Dirigente Preposto a cui è stata assegnata la responsabilità della rendicontazione predisposta ai sensi del D. Lgs. n. 125/2024.

Il Collegio Sindacale ha vigilato anche sul recepimento delle novità normative e regolamentari attinenti all'attività della Banca, nonché sul progressivo adattamento,

conclusosi nell'esercizio oggetto della presente relazione, alle raccomandazioni di cui al Codice di Corporate Governance cui la Banca ha aderito nel corso dell'esercizio 2023; in particolare, il Collegio ha tenuto in debito conto le novità in materia di normativa, incluse quelle di cui al D. Lgs. n. 125/2024 in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità. Il Collegio Sindacale ha inoltre vigilato sull'adozione delle novità normative introdotte dalla della legge n. 21/2024, cosiddetta "Legge Capitali", concernenti, tra l'altro, la disciplina relativa alla eventuale presentazione di una lista del Consiglio di Amministrazione. In tale contesto va segnalato che il Consiglio di Amministrazione del 6 febbraio 2025 ha ritenuto di non procedere alla presentazione di una lista per il rinnovo parziale del predetto Organo, alla luce della circostanza che il quadro normativo di riferimento non risultava ancora completo e i tempi, allo stato, non sarebbero stati compatibili con l'iter di autorizzazione e approvazione delle modifiche dello statuto necessarie.

Infine, il Collegio Sindacale, tenendo conto delle novità in materia di normativa antiriciclaggio, ha verificato la nomina dell'Esponente del Consiglio di Amministrazione responsabile di tale materia deliberata dal Consiglio di Amministrazione del 24 maggio 2024, nonché incontrato periodicamente tale Esponente.

Il Collegio ha osservato che durante l'esercizio la Banca ha rispettato gli obblighi informativi in materia di informazioni regolamentate, privilegiate o comunque richieste dalle Autorità.

Con riferimento ai rapporti con le Autorità di vigilanza (i.e., Banca Centrale Europea, Banca d'Italia e Consob, anche le "Autorità"), il Collegio Sindacale è stato tenuto costantemente aggiornato dagli Amministratori e dalle Funzioni aziendali preposte delle richieste e verifiche delle Autorità, anche nell'ambito dell'attività ispettiva, nonché con riguardo alla corrispondenza intercorsa ed ha costantemente monitorato le aree interessate dalle interlocuzioni con le Autorità e lo stato di implementazione delle relative azioni di rafforzamento delle medesime, anche a seguito di valutazioni conseguenti agli esiti delle predette attività ispettive.

Inoltre, il Collegio, nello svolgimento della propria attività di vigilanza, ha sentito i competenti Dirigenti aziendali e le Funzioni di Controllo su varie tematiche di interesse. Nel prosieguo, al paragrafo 5.2, si darà conto con maggiore dettaglio delle attività inerenti ai rapporti con le Autorità.

1.2 Attività di vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione.

Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato sul rispetto dei principi di corretta

amministrazione attraverso scambi informativi con il Consigliere Delegato, che attualmente svolge anche la funzione di Direttore Generale, con i responsabili delle competenti Funzioni (incluse le Funzioni aziendali di controllo), con il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché tramite periodici incontri con la Società di Revisione. Ha, inoltre, incontrato più volte nel corso dell'esercizio il Presidente del Consiglio di Amministrazione. Attraverso tali interazioni ha ottenuto informazioni sull'andamento della gestione, sul sistema dei controlli interni e sui principali rischi aziendali, assicurando così un monitoraggio sui flussi informativi sottostanti ai processi decisionali adottati dagli organi apicali della Banca. Durante le riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei comitati endoconsiliari, il Collegio ha potuto rilevare un miglioramento in termini di rafforzamento del flusso informativo proveniente dalle Funzioni di controllo e dalle strutture operative aziendali, in linea anche con la modifica del Regolamento del Consiglio di Amministrazione e dei comitati endo-consiliari approvata nel corso dell'esercizio.

Il Collegio Sindacale può quindi ragionevolmente affermare che le operazioni effettuate sono improntate ai principi di corretta amministrazione.

In particolare, per quanto riguarda le operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Banca, per le quali è stata effettuata attività di vigilanza, il Collegio può ragionevolmente confermare che le operazioni medesime sono conformi alla legge, alla Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia (la "Circolare 285") e allo Statuto e non sono manifestamente imprudenti, azzardate o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale. Le operazioni in relazione alle quali gli Amministratori risultavano portatori di interessi sono state deliberate in conformità alla legge, alle disposizioni regolamentari, allo Statuto e alla normativa interna. Le informazioni ai sensi degli artt. 150 e 154-bis del TUF sono rese oltre che dal Consigliere Delegato anche dal Dirigente Preposto nel quadro dell'informativa sulla predisposizione dei bilanci annuali e semestrali.

Sulla base dell'informativa finanziaria, delle informazioni ricevute nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Esecutivo, dei comitati endo-consiliari e di quelle fornite dalla Funzioni della Banca (incluse la Funzione Conformità e la Funzione di Revisione Interna), dai Collegi Sindacali delle principali società controllate italiane (ovvero dalle Funzioni di Revisione Interna delle stesse), dalla riunione avuta presso la controllata svizzera BPS Suisse S.A. con la direzione e le funzioni di controllo, e dalla Società di Revisione, il Collegio Sindacale ha, inoltre, riscontrato l'inesistenza di operazioni atipiche

e/o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con parti correlate.

Dagli incontri intercorsi con i componenti dei Collegi Sindacali delle maggiori controllate italiane, dall'esame delle loro relazioni annuali ai bilanci, nonché dalla specifica riunione presso la controllata svizzera BPS Suisse S.A. al fine di ottenere informazioni sull'operatività attuata e sul coordinamento tra Funzioni di controllo, non sono emersi profili di criticità.

1.3 Attività di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo.

Come previsto ai sensi di legge e, in particolare, dal TUF e dalla normativa secondaria, spetta all'organo con funzione di supervisione strategica (i.e., nel caso di specie, il Consiglio di Amministrazione) il compito di definire l'assetto complessivo di governo e di approvare l'assetto organizzativo della Banca e promuovere tempestivamente le misure correttive a fronte di eventuali lacune o inadeguatezze. Il Collegio Sindacale deve vigilare, inter alia, sull'adeguatezza degli assetti organizzativi e contabili della Banca, nonché sulla funzionalità del complessivo sistema di controllo interno.

L'articolazione degli assetti organizzativi della Banca non ha subito sostanziali variazioni nel corso dell'esercizio oggetto della presente Relazione, pur essendo proseguito il rafforzamento di alcune strutture interne.

In particolare, anche a fronte delle segnalazioni del Collegio Sindacale, nel corso dell'esercizio 2024 e nei primi mesi del 2025 la Banca ha proseguito, con l'ausilio di Consulenti indipendenti, ai rafforzamenti nell'area crediti performing e nella gestione dei crediti non performing (NPE), nonché nelle funzioni di controllo coinvolte nel processo di gestione del credito iniziati già nello scorso esercizio. Tali interventi sono stati effettuati anche a seguito di valutazioni derivanti dagli esiti dell'Ispezione sul credito corporate conclusa dalla Banca Centrale Europea nel 2023.

In questo contesto, infatti, sono stati effettuati, tra l'altro, (i) interventi sulle attribuzioni degli organi coinvolti nel processo; (ii) interventi organizzativi nell'Area Chief Lending Officer e della NPE Unit, che hanno portato alla modifiche dei regolamenti sulle competenze e sul funzionamento degli organi preposti all'erogazione del credito performing e alla gestione del credito non performing, approvate dal Consiglio di Amministrazione rispettivamente del 15 marzo 2024 e del 6 agosto 2024; (iii) interventi organizzativi nell'Area Chief Risk Officer con l'istituzione, a partire dal 1° giugno 2024, di un nuovo Ufficio controlli creditizi di secondo livello a diretto riporto del Chief Risk Officer; (iv) interventi nel contesto della revisione delle Politiche di remunerazione realizzata in data 24 maggio 2024; (v) interventi

ad ampio raggio per rafforzare il sistema del controllo interno.

A fine 2024, la Banca ha avviato una specifica progettualità nell'ambito della Business Model e Digital Trasformation al fine di rispondere ai rilievi rilevati nel final report pervenuto il 15 maggio 2024, a seguito dell'Ispezione della Banca Centrale Europea condotta tra ottobre 2023 e gennaio 2024, al fine, tra l'altro, di dotarsi di un sistema di controllo interno che permetta di effettuare una valutazione dei rischi delle iniziative IT, preliminare rispetto all'approvazione delle relative iniziative strategiche. Il Collegio Sindacale provvederà a monitorare l'evoluzione di tale azione rimediale.

Inoltre, al fine di meglio seguire gli adeguamenti alla normativa "BCBS239 RDARR" e per agevolare un presidio unitario di tale tematica nell'area CIOO, è stato costituito il "Servizio Data Strategy e Data Quality".

Il Collegio Sindacale, con riguardo all'assetto organizzativo, rileva come la digitalizzazione, l'attenzione sempre più marcata agli aspetti ESG – tra i quali il perseguimento della parità di genere, la valorizzazione delle risorse più giovani e l'inclusività – e l'impiego dell'intelligenza artificiale, previsti dal Piano Industriale 2025-2027 approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'11 marzo 2025, potranno avere impatto sempre crescente sul modello di business e sull'organizzazione del lavoro; è quindi necessario mantenere costante attenzione sull'adeguatezza dell'organico della Banca e sull'inserimento di specifiche competenze in merito alle tematiche che precedono.

Il Collegio Sindacale ha anche vigilato sul corretto esercizio delle attività di direzione e coordinamento svolte dalla Banca quale Capogruppo e non ha osservazioni in merito.

La Capogruppo esercita infatti il proprio ruolo di indirizzo, governo e supporto delle società controllate, nel rispetto di quanto previsto dal D. Lgs. n. 385/1993 ("TUB"), dalla normativa di vigilanza e da quella concernente il Gruppo, adottando procedure di gestione del rischio e meccanismi di controllo interno che assicurano una gestione coordinata ed unitaria delle diverse società del Gruppo al fine di:

  • garantire il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa ai fini della vigilanza su base consolidata;
  • salvaguardare la redditività e il valore delle partecipazioni della Capogruppo e di ogni società controllata;
  • ridurre il rischio di pregiudizi all'integrità del patrimonio di ciascuna entità in esso inclusa, anche fornendo istruzioni attraverso specifici strumenti quali regolamenti e policy del Gruppo su ambiti specifici.

Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Capogruppo alle sue controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del TUF.

1.4 Attività di vigilanza sul sistema di controllo interno.

Il sistema dei controlli interni della Banca è conforme a quanto previsto nella Circolare 285 ed è strutturato su tre livelli: il primo livello, affidato alle strutture aziendali interne, prevede controlli di prima linea sul corretto svolgimento delle attività operative; il secondo livello attiene alla gestione dei rischi, affidata all'Area CRO (Chief Risk Officer), cui fa capo anche la Funzione Convalida, e della conformità alle norme, di pertinenza della Funzione di Conformità; il terzo livello si occupa della verifica della funzionalità, nel complesso, del sistema dei controlli interni a presidio dell'efficacia ed efficienza dei processi aziendali e dei sistemi informativi ed è affidato alla Funzione Revisione Interna.

Le funzioni di primo e secondo livello riportano al Consigliere Delegato, mentre la funzione di terzo livello riporta al Consiglio di Amministrazione.

A livello di Gruppo, le Funzioni di Controllo di secondo livello, Conformità ed Antiriciclaggio sono entrambe accentrate presso la Capogruppo per quanto riguarda Banca della Nuova Terra S.p.A.; Factorit S.p.A. ha deliberato nel dicembre 2024, previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione della Banca, l'avvicendamento, a far data dal 1° aprile 2025, dell'outsourcer al quale erano precedentemente affidate le attività della Funzione di Conformità, Unione Fiduciaria S.p.A., assegnando l'incarico alla Capogruppo. La stessa Factorit gestisce invece al proprio interno la Funzione Antiriciclaggio, che comunque opera attenendosi alle linee guida e agli standard definiti dalla Capogruppo, sotto il coordinamento dell'Ufficio AML di Gruppo e nell'ottica di sviluppare un approccio globale al rischio secondo criteri metodologici adeguatamente uniformi.

Il Risk Management e la Revisione Interna sono affidati in outsourcing alla Capogruppo da parte di entrambe le controllate.

BPS Suisse S.A. è dotata di autonome funzioni di controllo che agiscono nel rispetto delle normative anche regolamentari svizzere, tenendo conto delle Policy adottate dalle omologhe funzioni della Capogruppo. Sono state adottate, nel rispetto delle normative locali, adeguate misure per garantire una continua interazione tra i rispettivi Responsabili di Funzione, con particolare riferimento alla normativa antiriciclaggio, diversamente regolata nei due Paesi. Il Collegio ha svolto una specifica riunione presso la controllata svizzera al fine di ottenere

informazioni sull'operatività attuata e sul coordinamento tra Funzioni.

Il Collegio ha incontrato periodicamente i Responsabili delle Funzioni di controllo di secondo e terzo livello della Banca, con l'obiettivo di mantenere un costante monitoraggio dei presidi del rischio, dello svolgimento del piano annuale di verifiche dalle stesse programmato, nonché dell'attuazione, nelle scadenze assegnate, delle azioni di rimedio ai rilievi sollevati ad esito delle attività di verifica.

Con riguardo alle Funzioni di Compliance, Antiriciclaggio e Revisione Interna, con le quali il Collegio ha mantenuto un costante flusso informativo nel corso dell'anno (il Collegio ha incontrato n. 8 volte il Responsabile della Funzione Conformità e Antiriciclaggio e n. 6 volte il Responsabile della Funzione Revisione Interna), i relativi Responsabili ne hanno confermato la positiva autovalutazione, in termini dimensionali e relativamente alle competenze, tenuto anche conto degli innesti già programmati di nuove risorse.

Il Collegio ha esaminato i report emessi dalle Funzioni di Controllo in attuazione dei piani annuali programmati e le relazioni annuali delle stesse che evidenziano la sostanziale assenza di gravi criticità da portare all'attenzione rispetto alla struttura dei controlli interni ed alla capacità di presidio dei rischi.

Funzione Conformità

La Funzione Conformità presidia le aree normative interne ed esterne e svolge il ruolo di Responsabile del sistema interno di segnalazione delle violazioni (c.d. whistleblowing).

Il Collegio ha esaminato le relazioni periodiche della suddetta Funzione e il progressivo evolversi del piano annuale delle verifiche da condurre, soffermandosi anche sull'esame dell'attuazione dei piani di rimedio assegnati alle strutture e del rispetto delle tempistiche a tal fine assegnate.

Nella relazione annuale sono sintetizzate le attività della suddetta Funzione, concentratasi in particolare nell'attività di ricognizione generale delle più importanti novità normative attinenti agli ambiti di competenza, principalmente in materia di finanza sostenibile, intermediazione assicurativa, servizi di investimento, trattamento dei dati personali, ICT e trasparenza bancaria. La Funzione ha inoltre condotto specifiche attività di verifica e controllo relativamente alla sollecitazione di deleghe effettuata per l'Assemblea degli Azionisti di aprile 2024, condivise col Collegio e dalle quali non sono emersi profili di rischio di non conformità. La Funzione dà altresì atto nella propria relazione che, nel corso del 2024,

è stata condotta un'intensa attività di sensibilizzazione nei confronti dei destinatari dei rilievi mossi nell'ambito delle verifiche condotte, finalizzata ad incentivare l'attuazione tempestiva degli interventi correttivi, ciò con particolare riguardo alle azioni "scadute" o "ripianificate". Tale attività, cui per quanto di propria competenza ha preso parte anche il Collegio attraverso incontri condotti con la Funzione unitamente ai process owner interessati e ai C-level di riferimento, ha condotto a positivi risultati, tenuto conto che a fine 2024 non si registravano azioni scadute e le azioni ripianificate si manifestavano in riduzione.

La Funzione ha altresì rendicontato in merito ai reclami pervenuti nel corso dell'esercizio 2024, in particolare relativi ai servizi e ai prodotti bancari (n. 337), gestiti dall'Ufficio Consulenza legale e normative, in sensibile diminuzione rispetto al 2023, che aveva registrato n. 516 reclami; tale calo è dovuto principalmente alla flessione del numero dei reclami in materia di frodi informatiche. Nel corso dell'anno sono stati registrati casi di ritardo nell'evasione dei reclami, per i quali la Funzione ha richiamato l'attenzione al rispetto delle tempistiche.

Nella Relazione annuale del Responsabile del sistema interno di segnalazione whistleblowing si dà conto del corretto ed efficace funzionamento dei sistemi interni di segnalazione nonché delle segnalazioni ricevute e delle correlate attività svolte a fronte di tali segnalazioni. Nell'esercizio 2024 sono pervenute n. 2 segnalazioni, entrambe archiviate, l'una data l'assenza (a giudizio del Responsabile del sistema interno di segnalazione whistleblowing) di elementi idonei e sufficienti a condurre l'attività istruttoria, l'altra ritenuta dal Responsabile non fondata all'esito di propria valutazione. È stata altresì aggiornata, nei primi mesi del 2025, la Policy in materi di segnalazione interna delle violazioni – whistleblowing, per tenere conto della scelta assunta dalla Banca di adottare un unico canale (whistleblowing) per le segnalazioni di violazioni rilevanti anche ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001, del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e del Codice Etico.

Funzione Antiriciclaggio

Nel 2024 la Banca ha aggiornato la Policy in materia di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo di Banca Popolare di Sondrio e del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio per recepire, tra l'altro, il contenuto delle innovative Disposizioni in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l'utilizzo degli intermediari a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo di Banca d'Italia in vigore dal novembre 2023; disposizioni che, tra l'altro, hanno introdotto nell'ordinamento la nuova

figura dell'Esponente del Consiglio responsabile per l'Antiriciclaggio, rafforzando ulteriormente le attività di coordinamento in materia di AML da parte della Capogruppo. In tale contesto, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto nel maggio 2024 a nominare il proprio componente chiamato a rivestire il ruolo di Esponente per l'Antiriciclaggio della Banca e del Gruppo. Il Collegio ha esaminato i flussi informativi previsti da e verso tale nuova figura, con la quale ha mantenuto, dalla nomina e per tutto l'esercizio, costanti scambi. Il Collegio rileva che l'Esponente, nella propria relazione annuale, dà atto di aver valutato una sostanziale adeguatezza dei presidi in essere, avvalorata anche dagli esiti positivi degli incontri intercorsi nell'anno con l'Unità di Supervisione e Normativa Antiriciclaggio delle Banca e con il JST.

La Funzione Antiriciclaggio è un'unità di primo livello, denominata Servizio Antiriciclaggio di Gruppo, articolata in due unità di secondo livello: l'Ufficio AML della Banca, che presidia e controlla per la Capogruppo l'adeguatezza e l'idoneità dei processi e delle procedure alla normativa vigente, e l'Ufficio AML di Gruppo, che ha il compito di coordinare le società del Gruppo, affinché le stesse attuino le politiche e adottino sistemi e procedure adeguati e appropriati ai fini di un'efficace prevenzione dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, in coerenza con la struttura del Gruppo e le dimensioni e le caratteristiche di ciascun intermediario. Non si sono registrate, nell'esercizio, modifiche rilevanti nella struttura organizzativa della Funzione.

Il Collegio ha esaminato le relazioni periodiche della suddetta Funzione e il progressivo evolversi del piano annuale delle verifiche da condurre, potendo prendere atto che sono state portate a termine tutte le attività previste con una sola eccezione, riscadenziata nel 2025.

Nella relazione annuale sono sintetizzate le attività della suddetta Funzione, concentratasi, in particolare, oltre che sulle attività ordinarie e sulle verifiche pianificate, sull'aggiornamento della normativa interna, sullo sviluppo, supportato dai Sistemi Informativi della Banca, del nuovo applicativo per l'adeguata verifica della clientela, sull'attività formativa del personale, nonché delle interlocuzioni con Banca d'Italia in merito a due specifiche richieste di informazioni. Con particolare riferimento alla nuova soluzione informatica per la gestione del processo di adeguata verifica della clientela, la stessa è motivata dall'obiettivo di evolvere i processi di onboarding e di rivalutazione periodica della clientela, nonché di efficientare la gestione dello screening delle liste e la digitalizzazione e automazione delle attività della Banca, secondo un approccio innovativo e risk based. Con riguardo, infine all'attività di profilatura della clientela, la funzione ha lavorato in modo particolare all'aggiornamento dei

questionari relativi ai profili di rischio medio in essere al 1° gennaio 2024, punto questo attenzionato da parte di Banca d'Italia e monitorato, anche su richiesta del Collegio, dalla Revisione Interna. Il Collegio si è mantenuto costantemente aggiornato su tale processo, potendo appurare una sostanziale regolarizzazione / aggiornamento di tali profilature.

In relazione alle attività svolte dall'ufficio AML di Gruppo, in ottica di coordinamento con le controllate, nella relazione si dà atto che periodicamente vengono organizzati incontri con i responsabili dei presidi antiriciclaggio delle stesse, al fine di un confronto costante e di allineamento metodologico, compatibilmente con le specificità operative e normative di ciascuna di esse. Per quanto attiene in particolare alla controllata svizzera BPS Suisse S.A., l'attività di confronto è regolarmente proseguita come previsto dalla Policy e tenuto conto della diversa normativa applicabile.

Alla fine del 2024, l'esposizione al rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo è valutato "Basso", in linea con gli obiettivi di rischio definiti nel documento di Dichiarazione di propensione al rischio (Risk Appetite Framework) della Banca. Nell'esercizio è stato altresì rivisto il modello di self assessment utilizzato per la determinazione del rischio residuo ed è stato implementato un innovativo tool per la sua determinazione, condiviso anche con le controllate e allineato alle best practice di mercato.

Si dà atto che nel corso dell'esercizio la Banca ha trasmesso all'Unità di Informazione Finanziaria n. 246 segnalazioni di operazioni sospette.

Funzione Controllo Rischi

Alla Funzione Controllo Rischi è affidato il monitoraggio dei rischi a cui è esposta la Banca con particolare riferimento ai rischi di credito ed ai rischi operativi.

La Funzione Rapporti con la Vigilanza nel corso dell'anno è stata particolarmente impegnata, con il supporto del Responsabile dell'Ufficio Rischio di credito e del neo istituito Ufficio Controlli Creditizi di secondo livello, nelle interlocuzioni con la Banca Centrale Europea afferenti, tra l'altro, alle ispezioni on site sul credito corporate e sul modello di business e digitale.

La Funzione Controllo Rischi ha presentato la propria Relazione annuale nella quale ha sintetizzato le attività svolte nei diversi ambiti di competenza (tra gli altri, RAF, ICAAP, ILAAP, SREP stress test, ESG, piano di risanamento, rischi di credito, di mercato), il piano di formazione, i progetti in corso e che si svilupperanno anche nel 2025.

Il Collegio ha esaminato i processi di autovalutazione del capitale (ICAAP), che quantifica il

capitale interno, attuale e prospettico, da detenere a fronte dei rischi, e di liquidità (ILAAP), che valuta l'adeguatezza della liquidità detenuta dalla Banca. I processi e le relative dichiarazioni sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione del 31 marzo 2025. Al riguardo, il Collegio ha condiviso quanto evidenziato dalla Funzione Revisione Interna in merito alla necessità di rappresentare l'eventuale materialità dei disallineamenti rispetto agli scenari macroeconomici di riferimento più recenti e, in tal caso, promuovere un aggiornamento dei processi.

In relazione ai rischi assunti, il processo di determinazione dell'ICAAP e ILAAP risulta coerente con il Risk Appetite Framework (RAF). Il Collegio ha esaminato il documento relativo al Risk Appetite Framework (RAF) dell'esercizio 2025 che mostra indici patrimoniali e di liquidità coerenti con i limiti regolamentari.

Nel corso dell'esercizio 2024, il Collegio ha ottenuto informazioni sull'attività della suddetta Funzione principalmente attraverso (i) la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi e (ii) specifici incontri con il responsabile della Funzione e il suo team su argomenti rilevanti; tali modalità sono state attuate al fine di rendere maggiormente efficiente l'attività di vigilanza sui rischi, anche tenuto conto della dialettica che si sviluppa tra i membri del Comitato e la Funzione stessa, nonché delle ulteriori e specifiche esigenze di approfondimento del Collegio. In particolare, il Collegio ha concentrato la propria attenzione sul processo SREP e sugli esiti delle ispezioni on site sul credito corporate e sul modello di business e digitale svolte da Banca Centrale Europea, nonché sull'implementazione del piano di rafforzamento posto in essere dalla Banca a fronte di profili di miglioramento nell'azione della Funzione emersi nel contesto ispettivo. Nello specifico, il Collegio ha monitorato, tra gli altri interventi studiati per riscontrare le osservazioni del team ispettivo, l'implementazione del piano di interventi finalizzato ad un efficientamento dei processi e delle metodologie adottate per la gestione del credito e del rischio di credito, anche tramite un rafforzamento dell'area CRO nei controlli di secondo livello e nei poteri di escalation.

Funzione Revisione Interna

In merito ai controlli di terzo livello, il Collegio ha intrattenuto continue interlocuzioni con la Funzione Revisione Interna. Il Collegio ha ricevuto ed esaminato tutti i report emessi dalla suddetta Funzione e frequentemente scambiato informazioni in merito ai processi vigilati dal Collegio, tra i quali le ispezioni e i report delle Autorità di Vigilanza.

La suddetta Funzione ha rendicontato nella Relazione annuale (e prima con cadenza

trimestrale) la propria attività, nonché il raggiungimento degli obiettivi prefissati all'inizio dell'esercizio di riferimento.

Il Collegio ha condiviso con la stessa Funzione anche lo stato di avanzamento dei piani di azione relativi al processo SREP e agli esiti delle ispezioni on site sul credito corporate e sul modello di business e digitale svolte dalla Banca Centrale Europea, nonché sull'implementazione del piano di rafforzamento posto in essere dalla Banca a fronte di profili di miglioramento nell'azione della Funzione emersi in contesto ispettivo.

Il Collegio ha affrontato, in particolare, con la suddetta Funzione l'esame degli esiti dell'ispezione on site sul credito corporate che hanno evidenziato la necessità di un'azione maggiormente incisiva della Revisione Interna. Al riguardo, la Funzione ha approntato misure correttive – tra le quali la revisione della metodologia di valutazione dei finding, il rafforzamento dei meccanismi di escalation e l'estensione della profondità delle verifiche sul credito – che sono già state rese operative nei primi mesi del 2024.

Tra fine 2024 e inizio 2025, come previsto dal nuovo International Professional Practices Framework, la funzione di Revisione Interna è stata sottoposta alla c.d. quality assurance review da parte di un Consulente indipendente, che ha valutato efficienza, efficacia e conformità dell'attività di audit e validato la nuova architettura dei controlli di terzo livello, attribuendo alla funzione un giudizio complessivo "Appropriate".

Adeguatezza delle Funzioni di controllo

Al fine di una valutazione del sistema dei controlli interni, assume particolare importanza l'analisi delle procedure e delle modalità operative che le Funzioni di Controllo adottano per perseguire i propri obiettivi, nonché l'adeguatezza del loro organico. Le Funzioni di controllo operano sulla base delle procedure approvate dal Consiglio di Amministrazione che dettagliano l'attività da svolgere in termini di limiti dei poteri e delle deleghe conferite, nel rispetto delle procedure e delle policy aziendali. Per quanto riguarda le risorse, le funzioni di controllo risultano aver tutte provveduto all'autovalutazione circa il proprio dimensionamento e il livello di competenze disponibili. Il Collegio Sindacale ha interloquito con tutte le funzioni di controllo ed ha espresso le proprie considerazioni sulla coerenza delle risorse a fine esercizio 2024 con il piano di attività predisposto dalle stesse per l'anno 2025, richiedendo di essere costantemente aggiornato sulla loro adeguatezza.

Per quanto il Collegio ha potuto appurare, le Funzioni di Controllo operano secondo le direttive dell'organo cui riportano, nonché in virtù e con i limiti dei poteri e delle deleghe

conferite dal Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle procedure e delle policy aziendali.

Il Collegio, riguardo alle riunioni periodiche di coordinamento tra le Funzioni di controllo relative al neo costituito Comitato delle Funzioni di Controllo presieduto dal responsabile della funzione di revisione interna, riceve periodicamente informazioni sintetiche nelle riunioni tenute con ciascuna di esse; al riguardo, pare opportuno valutare su specifiche materie un coordinamento maggiore in tal senso, ivi inclusa la valutazione dell'introduzione di un report integrato delle Funzioni che consentirebbe al Collegio Sindacale, al Consiglio di Amministrazione e al Comitato Controllo e Rischi di avere un quadro d'insieme circa il funzionamento dei sistemi di controllo interno complessivamente considerati, con conseguenti opportunità in termini di efficacia ed efficienza dei controlli stessi.

Il Collegio Sindacale dà atto che le Relazioni annuali delle Funzioni di controllo concludono con un giudizio complessivamente favorevole sull'assetto dei controlli interni della Società.

Sulla base dell'attività svolta, delle informazioni acquisite, del contenuto delle relazioni trimestrali e annuali delle Funzioni di controllo e in particolare del giudizio complessivamente favorevole espresso dalla Funzione di Revisione Interna in relazione al sistema dei controlli interni, il Collegio Sindacale ritiene che non vi siano elementi di criticità tali da inficiare la funzionalità dell'assetto del sistema dei controlli interni e di gestione del rischio. Ciò anche alla luce del complessivo rafforzamento del sistema di controllo interno implementato nel corso dell'esercizio 2024 a seguito dei suggerimenti del Collegio Sindacale e dell'esito dell'Ispezione on site della Banca Centrale Europea sul credito corporate, il cui processo non è ancora giunto alla decisione finale dell'Autorità. Il Collegio ha verificato l'implementazione del piano di rafforzamento – sia di tipo operativo sia di tipo organizzativo, predisposto anche con l'ausilio di consulenti indipendenti – adottato alla luce dei finding espressi dal team ispettivo, mediante un confronto costante anche con il Responsabile del rischio di credito e con la Funzione Revisione Interna.

1.5 Attività di vigilanza sul sistema amministrativo contabile e revisione legale dei conti, indipendenza dei revisori ed altri incarichi affidati alla Società di Revisione

Il sistema amministrativo e contabile

Il Collegio Sindacale ha svolto l'ordinaria attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema

amministrativo e contabile, nonché sull'affidabilità dello stesso nel rilevare e rappresentare correttamente i fatti di gestione.

L'attività è stata svolta acquisendo le necessarie informazioni dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari (in seguito, anche "Dirigente Preposto") e dalla Società di Revisione della Banca.

Va segnalato che, a seguito dell'autorizzazione ricevuta dalla Banca Centrale Europea, a partire dal 1° luglio 2024 la dott.ssa Simona Orietti è stata nominata Dirigente Preposto e nuovo responsabile del Servizio Amministrazione e Contabilità Generale, in sostituzione del dott. Maurizio Bertoletti. Si ricorda che in data 29 marzo 2024, il Consiglio di Amministrazione della Banca aveva deliberato, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, tale nomina. Va infine segnalato che il Consiglio di Amministrazione del 12 dicembre 2024 ha affidato al Dirigente Preposto l'incarico di attestare, con apposita relazione, che la rendicontazione di sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione consolidata venga redatta conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della Direttiva 2013/34/UE.

Nell'ambito della propria Relazione riferita all'esercizio 2024 ai fini del rilascio dell'attestazione prevista dall'art. 154-bis, comma 5, del TUF, il Dirigente Preposto dà atto, tra l'altro, del fatto che nel 2024 la propria struttura è stata impegnata nel rafforzamento degli strumenti metodologici per il presidio ed il controllo dell'informativa finanziaria a livello di Gruppo, in particolare nella revisione e aggiornamento del processo relativo al monitoraggio e recupero del credito, che è stato maggiormente dettagliato nei sottoprocessi (i) Processo di gestione e monitoraggio del credito non performing e forborne e (ii) Processo di gestione e monitoraggio del credito performing, al fine di allinearlo ai cambiamenti procedurali intervenuti nello stesso.

La struttura, inoltre, a seguito dell'estensione del modello 262 alle controllate rilevanti, già avvenuta nel corso dello scorso esercizio, si è vista impegnata nell'attività di verifica in capo al referente del Dirigente Preposto delle controllate Factorit S.p.A. e Banca della Nuova Terra S.p.A. e nell'estensione del modello 262 alla controllata Sinergia Seconda S.r.l., mentre per la controllata elvetica BPS Suisse S.A. si sono concordati i flussi tra la stessa e il Dirigente Preposto della Capogruppo.

Infine, nel 2024, a seguito dell'introduzione della Direttiva 2022/2464/UE, la Corporate Sustainibility Reporting Directive (CSRD), e del D. Lgs. n. 125/2024, che hanno previsto l'inclusione della rendicontazione consolidata di sostenibilità nella relazione sulla gestione

redatta dagli Amministratori che accompagna il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 della Banca, e imposto l'obbligo di attestazione riguardante la conformità delle informazioni di sostenibilità agli standard di redazione (c.d. European Sustainability Reporting Standards, ESRS), la funzione del Dirigente Preposto ha sviluppato il modello di controllo interno sulla rendicontazione di sostenibilità finalizzato a garantire l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività di tale rendicontazione a livello di Gruppo. Tale attività, non ancora conclusa, proseguirà nel corso del 2025.

Dato il compito attribuito al Collegio Sindacale nel processo di informativa finanziaria, anche nell'ambito delle attività svolte dal Comitato per il Controllo Interno, il Collegio ha mantenuto un coordinamento con il Dirigente Preposto, con il quale ha avuto periodici scambi di informazioni sul sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo ai fini di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione in conformità ai vigenti principi contabili internazionali, non apprendendo di significative carenze nei processi operativi e di controllo che possano inficiare il giudizio di complessiva adeguatezza delle procedure amministrativo-contabili.

Il Collegio ha interloquito con il Dirigente Preposto e con la Società di Revisione della Banca anche in merito agli eventuali impatti sulle politiche contabili e sull'informativa finanziaria delle azioni implementate relativamente alla classificazione e valutazione del portafoglio crediti della Banca a seguito degli esiti dell'Ispezione della Banca Centrale Europea.

Pur non rientrando nei compiti del Collegio il controllo legale dei conti ex D. Lgs. n. 39/2010, essendo questo demandato alla Società di Revisione, si ritiene, sulla base delle analisi svolte e delle informazioni raccolte nei colloqui con il Dirigente Preposto e con la Società di Revisione sopra menzionati, che il sistema amministrativo-contabile sia, nel suo complesso, adeguato rispetto a quanto previsto dalle attuali normative di riferimento e che i fatti di gestione siano rilevati correttamente e con la dovuta tempestività.

Infine, con riferimento all'informativa contabile contenuta nel Bilancio di esercizio e in quello consolidato al 31 dicembre 2024, il Collegio dà atto che è stata resa l'attestazione, senza rilievi, del Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ai sensi dell'art. 154-bis del TUF, considerato anche quanto previsto dall'art. 81-ter del vigente Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i..

Relazione finanziaria annuale 2024 Attestazioni e altre relazioni

Attività di revisione legale dei conti, indipendenza del revisore ed altri incarichi affidati alla Società di Revisione

Ai sensi del combinato disposto del D. Lgs. 39/2010 (integrato dal D. Lgs. n.135/2016 che ha recepito la Direttiva 2014/56/UE) e del Regolamento Europeo n. 537/2014, l'incarico di revisione legale dei conti è stato affidato dall'Assemblea dei Soci del 29 aprile 2017, per il novennio 2017-2025, alla Società di Revisione EY S.p.A., unitamente all'attribuzione del giudizio di coerenza e di conformità alle norme di legge di cui all'art. 123-bis, comma 4, del TUF, nel rispetto della normativa applicabile con riferimento al conferimento dell'incarico di revisione legale relativo a enti di interesse pubblico ai sensi del D. Lgs. 39/2010. In accordo con quanto previsto dall'art. 19 del D. Lgs. 39/2010, come modificato dal D. Lgs.135/2016, il Collegio Sindacale, identificato come il "Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile", ha monitorato, nel corso dell'esercizio 2024 e sino alla data della presente Relazione, l'attività della Società di Revisione; come previsto dall'art. 150 del TUF, il Collegio ha intrattenuto un continuo scambio di informazioni nei periodici incontri organizzati con la Società di Revisione e ha fornito, a sua volta, alla stessa informazioni sulla propria attività di vigilanza e, per quanto a conoscenza, sui fatti di maggior rilievo riguardanti la gestione ed il funzionamento del Consiglio di Amministrazione occorsi nell'esercizio di riferimento.

Il Collegio attesta che non sono emersi fatti ritenuti censurabili e/o meritevoli di segnalazioni ai sensi dell'art. 155, comma 2 del TUF.

In data 8 aprile 2025, la Società di Revisione ha rilasciato, ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 39/2010 ed dell'art. 10 del Regolamento Europeo n. 537/2014, le Relazioni di revisione sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato chiusi al 31 dicembre 2024, il cui contenuto rispetta, nella forma, nelle attestazioni e nell'informativa fornita, le norme di riferimento. Nelle Relazioni di revisione contabile sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato non sono contenuti rilievi e/o richiami di informativa. Inoltre, in accordo con le disposizioni normative, sono riportati i principi di revisione applicati e gli aspetti chiave dell'attività di revisione svolta.

Alla stessa data, la Società di Revisione ha presentato al Collegio Sindacale la Relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento Europeo n. 537/2014 da cui risulta che non sono state riscontrate carenze nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria che, a giudizio del Revisore, siano sufficientemente rilevanti da essere portate all'attenzione del Collegio Sindacale.

Il Collegio Sindacale ha ottenuto la relazione sull'indipendenza della Società di Revisione in data 8 aprile 2025 e conferma che non sussistono aspetti di criticità in materia di indipendenza ovvero cause di incompatibilità ai sensi degli articoli 10, 10-bis e 17 del D. Lgs. 39/2010 e degli articoli 4 e 5 del Regolamento Europeo n. 537/2014.

Il Collegio ha preso, altresì, atto della Relazione di Trasparenza al 30 giugno 2024, predisposta dalla Società di Revisione della Banca e pubblicata sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 18 del D. Lgs. n. 39/2010.

La stessa Società di Revisione ha, inoltre, rilasciato la prescritta Relazione sull'esame limitato della "Rendicontazione consolidata di sostenibilità" di cui si dirà nel prosieguo.

Nel rispetto di quanto previsto dall'art. 17, comma 9, lett. a), del D. Lgs. n. 39/2010 e dall'art. 149-duodecies del Regolamento CONSOB n. 11971, nonché di quanto previsto dagli artt. 4 e 5 del Regolamento Europeo n. 537/2014 e dal Regolamento interno approvato dal Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2025, il Collegio informa in merito ai corrispettivi complessivi derivanti dai servizi resi al Gruppo BPS nel corso dell'esercizio 2024 da parte della Società di Revisione e del network di appartenenza, così come riportati anche in allegato alla nota integrativa al Bilancio alla quale si rimanda per quanto in questa sede non dettagliatamente segnalato.

Importi in Euro Capogruppo Società del Gruppo Totale
Tipologia di servizi EY S.p.A. Network EY EY S.p.A. Network EY EY S.p.A. Network EY
Servizi di revisione
contabile
466.341 - 246.961 585.940 713.302 585.940
Servizi di attestazione 353.000 - 2.000 - 355.000 -
Altri servizi 83.000 98.000 - - 83.000 98.000
Totale 902.341 98.000 248.961 585.940 1.151,302 683.940

Tra i "Servizi di attestazione" rientrano attività ulteriori rispetto alla revisione legale affidate al revisore ex lege oppure da un'Autorità, quali l'esame limitato della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, l'Attestazione in relazione al deposito e sub-deposito dei beni dei clienti e degli intermediari, il visto di conformità delle dichiarazioni fiscali nonché le comfort letter sulle emissioni obbligazionarie.

Gli "Altri servizi" relativi alla Società di Revisione si riferiscono all'attività di supporto sulla Taxonomy e all'attestazione ISAE sui dati relativi al Green bond emesso dalla Banca mentre quelli relativi al network si riferiscono all'effettuazione di un due diligence su una società

target e ad attività di advisory al fine di fornire input metodologici basati su leading practice in merito ai drivers/criteri normalmente utilizzabili per la riparametrizzazione delle soglie utilizzate per la detection delle operazioni potenzialmente sospette in ambito market abuse e attività di benchmarking circa le modalità di trattamento e copertura gestionale del rischio di tasso.

Con riferimento alle attività e ai relativi corrispettivi riguardanti le voci sopra riportate come "Altri servizi" richiesti a EY S.p.A. e alle società del network EY, attestiamo che, ove necessario, sono stati pre-autorizzati dal Collegio ai sensi degli artt. 4 e 5 del Regolamento UE n. 537/2014.

La Società di Revisione ha inoltre confermato al Collegio Sindacale che, nel corso dell'esercizio oggetto della presente Relazione, non ha emesso pareri ai sensi di legge, in assenza del verificarsi dei presupposti per il loro rilascio.

1.6 Attività di vigilanza sulla Dichiarazione di Sostenibilità

Il Collegio Sindacale durante la propria attività di vigilanza e grazie alla partecipazione alle riunioni del Comitato Sostenibilità ha rilevato la progressiva e sempre crescente attenzione del Gruppo bancario alle tematiche ESG che interessano trasversalmente tutti gli ambiti di operatività della Banca, oltre all'adeguamento della normativa interna conseguente all'evoluzione della disciplina in materia ESG.

Come sopra riportato, si segnala che il Consiglio di Amministrazione del 12 dicembre 2024 ha affidato al Dirigente Preposto l'incarico di attestare, con apposita relazione, che la rendicontazione di sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione viene redatta conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della Direttiva 2013/34/UE.

In aderenza a quanto previsto dal D. Lgs. n. 125/2024, attuativo della Direttiva CSRD, la Banca ha predisposto la Rendicontazione consolidata di sostenibilità (nel seguito anche "RCS") relativa all'esercizio 2024 presentata nella specifica sezione della "Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo".

Ai sensi del D. Lgs. n. 125/2024 e della Direttiva 2022/2464/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022, la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), il Collegio Sindacale ha verificato, anche attraverso specifici incontri con il Dirigente Preposto della Banca, che la rendicontazione di sostenibilità è stata redatta e pubblicata in conformità alle previsioni normative di riferimento e ha vigilato sull'adeguatezza del sistema

organizzativo, amministrativo e di rendicontazione e controllo adottato al fine di una corretta e completa rappresentazione nella rendicontazione di sostenibilità consolidata delle informazioni necessarie alla comprensione, sia dell'impatto del Gruppo sulle questioni di sostenibilità, sia del modo in cui le questioni di sostenibilità influiscono sull'andamento del Gruppo, sui suoi risultati e sulla sua situazione in coerenza con i principi di redazione previsti dalla normativa vigente.

Il Collegio Sindacale, inoltre, ha acquisito in specifici incontri con i referenti della Società di Revisione informazioni sulle attività svolte sulla RCS del Gruppo, dalle quali non sono emersi rilievi.

La Società di Revisione cui è stato conferito l'incarico di effettuare la revisione limitata della RCS ai sensi degli artt. 8 e 18 comma 1 del D. Lgs. n. 125/2024, nella relazione emessa in data 8 aprile 2025, evidenzia che non sono pervenuti alla sua attenzione elementi tali da far ritenere che la RCS del Gruppo bancario relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alla normativa applicabile e ai European Sustainability Reporting Standards (ESRS).

1.7 Attività di Vigilanza sulla concreta attuazione delle regole di governo societario e adesione al Codice di Corporate Governance

Il Collegio Sindacale ha valutato le modalità attraverso le quali è stato attuato il Codice di Corporate Governance promosso da Borsa Italiana e adottato dalla Banca nel 2023, nei termini illustrati nella "Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari 2025" relativa all'esercizio 2024 approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 11 marzo 2025, il cui testo è pubblicato sul sito internet della Banca.

Si segnala al riguardo che gli organi sociali hanno preso evidenza anche delle ultime raccomandazioni formulate nella lettera del Presidente del Comitato per la Corporate Governance del 17 dicembre 2024.

In linea con le prescrizioni normative di riferimento, il Consiglio di Amministrazione della Banca, con il supporto di un professionista esterno, ha dato corso all'autovalutazione annuale relativa all'esercizio 2024 sul funzionamento del Consiglio stesso e dei comitati endoconsiliari, i cui risultati sono stati presentati nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione del 6 febbraio 2025, oltre ad essersi occupato della redazione del documento "Composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio S.p.A.".

Come riportato nella precedente sezione 1.1 "Attività di vigilanza sull'osservanza della legge e dello Statuto", con riferimento alle novità normative introdotte dalla legge n. 21/2024, cosiddetta "Legge Capitali", concernenti la disciplina relativa alla lista del Consiglio di Amministrazione, va segnalato che il Consiglio di Amministrazione del 6 febbraio 2025 ha ritenuto di non procedere alla presentazione di una lista per il rinnovo del predetto Organo, alla luce della circostanza che il quadro normativo di riferimento non risultava ancora completo e i tempi, allo stato, non sarebbero stati compatibili con l'iter di autorizzazione e approvazione delle modifiche dello statuto necessarie.

Il Collegio ha inoltre verificato, nel corso dell'esercizio, la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare il possesso dei requisiti di Fit & Proper dei propri membri, come richiesto dalla normativa di riferimento.

Il Collegio, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Comitato Nomine, ha infine costantemente monitorato, nell'esercizio 2024, l'attuazione del piano d'azione varato conseguentemente al processo di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati condotto nel 2024 per il 2023, anche alla luce dei findings emersi dall'ispezione della Banca Centrale Europea sul credito corporate e riguardante il ruolo degli organi apicali e direttivi nel garantire il corretto funzionamento del sistema di controllo interno e della gestione del rischio di credito; ha inoltre vigilato sull'analogo processo condotto nei primi mesi del 2025, per l'esercizio 2024, sempre con il supporto di un Consulente indipendente, i cui esiti, sostanzialmente positivi, sono stati rappresentati al Consiglio e al Collegio; proseguirà nel monitoraggio circa l'attuazione degli aspetti di miglioramento dallo stesso emersi.

1.8 Rapporti con società controllate

Il Collegio, nell'ambito della propria attività di vigilanza, ha svolto incontri con i Collegi Sindacali di Factorit S.p.A., Banca della Nuova Terra S.p.A., Rent2Go S.r.l. e Pirovano Stelvio S.p.A. che hanno prodotto uno scambio di informazioni in un'ottica di governance integrata, con particolare riferimento a temi specifici delle entità stesse.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Banca alle proprie controllate, nel rispetto di quanto previsto all'art. 114 comma 2 del TUF, ritenendole idonee al fine di adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge. Il Collegio ha incontrato, nel mese di novembre 2024, il Direttore Generale ed i referenti delle

Funzioni di Controllo della società controllata svizzera BPS Suisse S.A., alla presenza della Funzione di Compliance ed Antiriciclaggio della Capogruppo.

I rapporti intrattenuti dalla Banca con le altre società del Gruppo sono stati, altresì, oggetto di illustrazione nelle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Controllo Rischi per quanto riguarda la controllata svizzera; tale scambio di informazioni risulta altresì agevolato dalla presenza, negli Organi amministrativi delle società controllate, del Direttore generale, di membri del top management o di Amministratori della Banca.

Riguardo all'attività di direzione, coordinamento e controllo esercitata dalla Capogruppo nei confronti delle società controllate, il Collegio Sindacale dà atto che:

  • − per quanto riguarda Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA (100%), l'attività di controllo è esercitata attraverso lo scambio di flussi tra il Servizio Revisione Interna e Compliance e Antiriciclaggio della Capogruppo con i Responsabili dell'analogo servizio presso la società controllata nel rispetto delle disposizioni della FINMA, quale Autorità preposta alla vigilanza sulle attività finanziarie della Confederazione Elvetica. Sulla base delle risultanze emerse dai colloqui intercorsi con il Servizio Revisione Interna della Capogruppo e con la funzione della controllata, il Collegio osserva che non sono stati evidenziati elementi d'attenzione, né aspetti di criticità riguardo al generale rispetto delle disposizioni normative nell'attività svolta dalla controllata;
  • − per quanto concerne Factorit S.p.A. (100%), l'attività di controllo si è svolta, oltre che con le interlocuzioni con il membro del Collegio che è presidente del collegio sindacale della controllata, anche attraverso l'interazione con il Servizio Revisione Interna della Capogruppo, incaricato di svolgere in outsourcing la funzione di internal audit della società controllata, nonché mediante l'esame dei resoconti periodici dell'attività svolta, presentati al Consiglio di Amministrazione e al Comitato Controllo e Rischi della Capogruppo. Inoltre, sono state scambiate informazioni con la Società di Revisione. Nell'ambito di tali scambi di informazioni il Collegio ha preso atto delle attività poste in essere per far fronte agli effetti della truffa informatica occorsa nel febbraio 2024 ai danni della società controllata;
  • − per Popso Covered Bond S.r.l. (60%), società funzionale all'emissione di obbligazioni bancarie garantite, il Collegio ha esaminato la Relazione emessa dalla società BDO Italia S.p.A., che svolge l'attività di asset monitor;
  • − per Banca della Nuova Terra S.p.A. (100%), l'attività di controllo del Collegio Sindacale nel 2024, come detto, si è svolta principalmente attraverso incontri con il Collegio

Sindacale della società controllata, attraverso l'interazione con il Servizio Revisione Interna della Capogruppo, incaricato di svolgere in outsourcing la funzione di internal audit della società controllata stessa, nonché mediante l'esame dei resoconti periodici dell'attività svolta. Inoltre, il Collegio ha potuto confrontarsi con la Società di Revisione, ottenendo tutte le informazioni necessarie in merito agli aspetti di natura economica e finanziaria;

− per Sinergia Seconda S.r.l. (100%), Pirovano Stelvio S.p.A. (100%) e Rent2GO S.r.l. (100%) il Collegio ha assunto informazioni nell'ambito delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e negli incontri con la Società di Revisione.

1.9 Attività di Vigilanza sulle operazioni con parti correlate

Con riguardo all'operatività con parti correlate e con soggetti collegati, la Banca si è attenuta alla disciplina di cui al Regolamento Operazioni con Parti Correlate emanato con delibera CONSOB n. 17221/2010 e successive modificazioni, alla Circolare 285 riflessa negli specifici Regolamenti interni adottati dalla Banca a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 7 maggio 2024.

Il fascicolo di bilancio riporta le informazioni sulle operazioni con soggetti collegati e con parti correlate come prescritto dall'art. 2497 bis del Codice Civile e dalla Comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006.

Sulla base di quanto rappresentato al Collegio in occasione della partecipazione di quest'ultimo alle riunioni del Comitato Operazioni con Parti Correlate, le operazioni sono state regolate a normali condizioni di mercato, tenuto conto anche delle valutazioni di oggettiva reciproca convenienza e correttezza e non hanno influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale ed economica della Banca e/o del Gruppo.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità dei Regolamenti interni come aggiornati dalla Banca nel corso dell'esercizio 2024 rispetto al Regolamento operazioni con parti correlate della Consob e alla Circolare 285, che detta i principi ai quali attenersi al fine di assicurare trasparenza e correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati, e sulla loro corretta applicazione, partecipando alle riunioni del Comitato Parti Correlate e ricevendo periodicamente ed analizzando le informazioni inerenti alle operazioni effettuate.

2. Omissioni e fatti censurabili

In data 18/01/2024 e in data 23/01/2024 sono pervenute al Collegio Sindacale a mezzo

raccomandata n. 2 segnalazioni tra loro collegate, tramite le quali una correntista e il suo garante lamentavano, in merito ad un mutuo accordato dalla Banca, comportamenti asseritamente non in linea con il Codice Etico oltre a presunte violazioni in materia di trasparenza bancaria. Analoghe comunicazioni venivano indirizzate anche all'Organismo di Vigilanza e al Consigliere Delegato. Dall'analisi di tali segnalazioni e dai riscontri ottenuti dall'Ufficio consulenza e normative della Banca, cui tali comunicazioni sono state tempestivamente inoltrate, il Collegio ha ritenuto di archiviare le segnalazioni ricevute, in quanto destituite di fondamento. Alla data odierna non è stato dato alcun seguito a tali segnalazioni.

Nell'esercizio non sono pervenute al Collegio denunce ai sensi dell'art. 2408 del Codice Civile

Le segnalazioni pervenute da clienti sono state trasmesse per competenza all'Ufficio Organizzazione e Normative della Banca, che ha riferito al Collegio circa gli esiti delle attività svolte.

3. Pareri resi e raccomandazione motivata per il conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti

Nel corso del 2024, il Collegio Sindacale ha rilasciato, ai sensi di legge, i seguenti pareri:

  • parere favorevole in merito alla determinazione della remunerazione degli amministratori investiti di particolari cariche, compreso quello relativo all'Esponente del Consiglio responsabile per l'Antiriciclaggio.
  • In data 14 marzo 2024, il Collegio ha trasmesso la propria Raccomandazione all'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2024 nel contesto del conferimento in via anticipata dell'incarico di revisione legale dei conti per il novennio 2026-2034, sottoponendo ai soci le proposte formulate da PricewaterhouseCoopers S.p.A. e da KPMG S.p.A ed esprimendo all'unanimità la propria preferenza motivata nei confronti della società KPMG S.p.A.
  • Nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione del 29 marzo 2024, il Collegio Sindacale ha rilasciato, ai sensi dell'art. 154-bis del TUF, il parere obbligatorio sulla nomina del nuovo Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Banca. Va segnalato che con delibera del Consiglio di Amministrazione del 12 dicembre 2024 al Dirigente Preposto è stata attribuita anche la responsabilità della redazione della rendicontazione di sostenibilità.

4. Autovalutazione

Il Collegio, in conformità a quanto previsto dalle Disposizioni di Vigilanza e in linea con quanto raccomandato dalle "Norme di comportamento del Collegio Sindacale delle Società Quotate predisposto dal CNDCEC", nei primi mesi del 2025 ha effettuato con esito positivo la propria autovalutazione riferita all'esercizio 2024, in merito al permanere dei requisiti necessari per l'esercizio della carica in capo ai singoli componenti.

In particolare, il processo è stato condotto con il supporto di un Consulente indipendente, sotto la cura e supervisione del Presidente del Collegio stesso e si è articolato nelle seguenti fasi: (i) somministrazione ai componenti effettivi del Collegio di un questionario ed effettuazione di interviste individuali con il Consulente, basate su quanto emerso dall'analisi dei questionari compilati, strutturati in base alle peculiarità della Banca e con l'obiettivo di raccogliere opinioni in merito al funzionamento del Collegio Sindacale; (ii) successiva raccolta dei dati emersi dalla compilazione dei questionari e dalle interviste ed elaborazione dei risultati in forma anonima e aggregata; (iii) predisposizione di un Report recante l'analisi dei risultati del processo di autovalutazione e il riepilogo delle principali evidenze emerse con particolare riferimento ai risultati ottenuti, con l'indicazione dei principali punti di forza e di debolezza. Nel suo insieme, l'autovalutazione ha fornito un quadro positivo sulla dimensione, composizione e sul funzionamento del Collegio Sindacale. Non sono state riscontrate criticità, sia relative ai singoli componenti sia al funzionamento del Collegio, che richiedano misure correttive, ma solo aspetti di miglioramento. È stato inoltre confermato il requisito dell'indipendenza con riguardo a ciascun componente.

5. Altre attività

5.1 Politiche retributive.

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato (i) la Relazione sulle Remunerazioni resa disponibile agli Azionisti, così come l'Informativa al pubblico sulla remunerazione ove viene illustrato il processo di formazione e i destinatari della politica, gli obiettivi per la retribuzione variabile, nonché i criteri per l'applicazione della stessa in relazione all'anno 2025; (ii) il Piano dei compensi 2025 su strumenti finanziari e il Piano dei compensi di lungo periodo 2025-2027 basato su strumenti finanziari, ex art. 114-bis comma 1 del TUF; si rinvia a tali documenti per un esame nel dettaglio.

Il Collegio ha preso atto di tale processo nel corso delle riunioni del Comitato

Remunerazione, nonché esaminato il visto di Conformità alle norme rilasciato dalla omonima Funzione e preso atto della coerenza con il RAF attestata dalla Funzione CRO.

Il Collegio Sindacale ha vigilato, inoltre, sul rispetto della Politica di remunerazione in relazione alle Funzioni di controllo, partecipando alle adunanze del Comitato Remunerazione e del Comitato Controllo Rischi.

5.2 Rapporti con Autorità di Vigilanza

Nel corso dell'esercizio 2024, il Collegio ha svolto due incontri, nei mesi di marzo e novembre, con il Joint Supervisory Team (JST).

Il Collegio ha vigilato sull'attuazione delle attività pianificate dalla Banca per rispondere ai rilievi ed ai suggerimenti espressi dalle Autorità di Vigilanza in occasione degli interventi ispettivi e/o degli approfondimenti tematici di maggior rilievo.

Nell'espletamento di tale attività, il Collegio si è avvalso del supporto fornito dalla Funzione Revisione Interna.

I principali processi, comunicazioni e accessi ispettivi delle Autorità di Vigilanza in merito ai quali è stato interessato il Collegio Sindacale nel corso del 2024 e nel 2025 fino alla data della presente Relazione, sono i seguenti.

Banca Centrale Europea e Banca d'Italia

  • In data 11 dicembre 2024, a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale SREP 2024, ad esito del quale la Banca ha ricevuto dalla Banca Centrale Europea la notifica della nuova decisione di requisiti prudenziali da rispettare su base consolidata, con efficacia dal 1° gennaio 2025. Il requisito aggiuntivo in materia di fondi propri di secondo pilastro (Pillar 2 Requirement o "P2R") è pari al 2,75% (rispetto al precedente 2,79%). Il nuovo coefficiente è da detenere sotto forma di capitale primario di classe 1 (CET1) almeno per il 56,25% e di capitale di classe 1 almeno per il 75%. In conseguenza, il livello minimo di Common Equity Tier 1 ratio richiesto è pari all'8,55% (rispetto al precedente 8,57%); il Tier 1 ratio richiesto è pari al 10,56% (rispetto al precedente 10,59%; il Total Capital Ratio minimo è pari al 13,25% (rispetto al precedente 13,29%). Sulla base dei dati al 31 dicembre 2024, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio presenta ratio patrimoniali che si attestano ampiamente oltre le suddette soglie minime. Sulla base dei dati al 31 dicembre 2024, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio presenta ratio patrimoniali che si attestano ampiamente oltre le suddette soglie minime.

  • A seguito dell'ispezione condotta dalla Banca Centrale Europea, da ottobre 2022 ad aprile 2023, avente a oggetto il rischio di credito e di controparte con specifico riferimento ai segmenti Corporate&Large e SME (Small and Medium Enterprises). In data 23 gennaio 2024 è stato trasmesso il Final Report ispettivo e in data 7 marzo 2025, la bozza della follow-up letter redatta dal Joint Supervisory Team (JST), a seguito della quale, nell'ambito del "Right to be heard", la Banca ha inviato i propri commenti il 21 marzo 2025. Entro il 30 giugno 2025, sulla base della Final follow-up letter, le strutture della Banca predisporranno l'Action Plan con il dettaglio delle azioni di rimedio che verranno poste in essere per rispondere alle raccomandazioni dell'Autorità di Vigilanza e relative scadenze. Peraltro, a fronte delle raccomandazioni formulate dal Gruppo ispettivo, riprese nel progetto di decisione e anche nell'ambito dell'annuale processo di valutazione SREP da parte della Banca Centrale Europea, sono già stati pianificati ed avviati i vari cantieri progettuali di rafforzamento dei sistemi di governo, gestionali e di controllo.

  • In data 30 ottobre 2024 la Banca ha ricevuto la Final follow-up letter, relativa all'ispezione in materia di "Digital Transformation" condotta dalla Banca Centrale Europea da ottobre 2023 a gennaio 2024 finalizzata all'analisi delle strategie di trasformazione digitale, della capacità operativa e di esecuzione, della profittabilità dei business interessati e dell'aggregazione e segnalazione dei dati di rischio. In data 27 novembre 2024 la Banca ha inviato alla Banca Centrale Europea l'Action Plan con le azioni di rimedio che sono già in fase avanzata di implementazione e troveranno completa attuazione entro il 30 settembre 2025.

  • Nei mesi tra gennaio e aprile 2024 la Banca Centrale Europea ha coinvolto le principali banche europee in un esercizio di stress test tematico (ECB Cyber Resilience Stress Test 2024 - CRST), primo della specie, per verificarne la capacità di resilienza operativa digitale a fronte di uno scenario grave, ma plausibile, di attacco cibernetico, nel solco di un percorso di adeguamento al Regolamento DORA. A seguito del completamento della fase di quality assurance, in data 26 luglio 2024 la Banca ha ricevuto il rapporto finale relativo agli esiti dell'esercizio, a seguito del quale ha predisposto il relativo Action Plan le cui azioni di rimedio ivi previste avranno completa attuazione entro la fine del primo semestre 2025.

  • Nei mesi tra ottobre 2024 e gennaio 2025 la Banca è stata oggetto di un Ispezione da parte della Banca Centrale Europea in materia di "Risk Data Aggregation and risk reporting" finalizzata a valutare la capacità della stessa in materia di aggregazione dei dati e di reportistica sui rischi. In particolare, l'ispezione si colloca nell'ambito di una campagna

ispettiva della Banca Centrale Europea volta a valutare la qualità dei dati, le capacità di aggregazione dei dati di rischio e le prassi di segnalazione dei rischi a livello di Gruppo. Attualmente non sono ancora pervenuti gli esiti di tale accertamento.

Consob

  • In data 19 febbraio 2024, la CONSOB ha avviato un accertamento ispettivo in materia di product governance e di valutazione di adeguatezza. Le attività di accertamento da parte della Consob sono state concluse in data 14 ottobre 2024. Attualmente non sono ancora pervenuti gli esiti di tale accertamento.

5.3 Rapporti con l'Organismo di Vigilanza.

Il raccordo nel continuo tra Collegio Sindacale e Organismo di Vigilanza è garantito, oltre che dai flussi informativi, dalla presenza della dott.ssa Vitali, sindaco effettivo e componente dell'Organismo, che ha favorito, nell'esercizio delle proprie funzioni, un costante e proficuo scambio di informazioni sui presidi dei rischi di commissione degli illeciti previsti nella normativa di riferimento.

Inoltre, nel corso dell'esercizio, è stata svolta una riunione congiunta tra Organismo di Vigilanza e Collegio Sindacale, finalizzata ad uno scambio di informazioni in merito, inter alia, all'aggiornamento del Modello in corso.

Nell'esercizio 2024 sono proseguite le attività di revisione del Modello Organizzativo, condotte con l'ausilio di una società di consulenza, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Banca del 24 maggio 2024. In particolare, in funzione di tale revisione, sono stati approvati nei primi mesi del 2025 gli aggiornamenti del Codice Etico e del Regolamento di composizione e funzionamento dell'Organismo di Vigilanza.

L'Organismo di Vigilanza, nella propria relazione annuale, esaminata dal Collegio dà atto di aver ricevuto nell'esercizio n. 2 segnalazioni, come meglio precisato al paragrafo "Omissioni e fatti censurabili". Dà, inoltre, atto della segnalazione whistleblowing pervenuta al responsabile nel dicembre 2024 ed inoltrata all'Organismo di Vigilanza in ossequio all'aggiornata Policy, archiviata e di cui già si è dato atto nel capitolo relativo al Sistema dei Controlli Interni, paragrafo relativo alla Funzione di Conformità.

5.4 Rischi operativi e informatici.

Il Collegio ha esaminato il Rapporto sulla situazione del rischio informatico e il Rapporto di autovalutazione del rischio di sicurezza e ICA predisposti dalla Funzione IT della Banca

approvato dal Consiglio di Amministrazione del 31 marzo 2025.

I documenti di supporto illustrano i rischi e i relativi presidi adottati dal Gruppo, nonché gli incidenti occorsi nel 2024. L'analisi dei rischi IT ha riguardato anche le minacce cyber ed il relativo presidio organizzato dalla suddetta Funzione.

Al riguardo, il Consiglio di Amministrazione fornisce nella propria Relazione sulla gestione adeguate informazioni, cui si fa rinvio.

6. Fatti successivi alla data di chiusura dell'esercizio al 31 dicembre 2024.

Come noto, in data 6 febbraio 2025 BPER Banca S.p.A. ha comunicato, ai sensi dell'art. 102 del TUF, il lancio di un'Offerta Pubblica di Scambio volontaria totalitaria sulle azioni della Banca. Si segnala inoltre che, a seguito dell'ispezione condotta dalla Banca Centrale Europea nel 2022- 2023, è stato ricevuto in data 7 marzo 2025 il progetto di decisione trasmesso dal Supervisore, con riferimento al quale la Banca ha trasmesso le proprie osservazioni ai fini della decisione finale (cfr par. 5.2).

7. Conclusioni

In occasione dell'Assemblea convocata in sede ordinaria e straordinaria per il 30 aprile 2025, si ricorda che all'ordine del giorno sono previste, tra l'altro:

  • la presentazione per l'approvazione del progetto di bilancio d'esercizio della Banca al 31 dicembre 2024, accompagnato dalla relazione sulla gestione degli amministratori;
  • la presentazione del bilancio consolidato del Gruppo Banca Popolare di Sondrio al 31 dicembre 2024 accompagnato dalla relazione sulla gestione degli amministratori, che include la Rendicontazione consolidata di sostenibilità.
  • la presentazione per l'approvazione della proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024

Il Collegio Sindacale, tenuto conto e fermi restando gli specifici compiti e competenze spettanti alla Società di Revisione in tema di controllo della contabilità e di verifica dell'attendibilità del bilancio di esercizio, non ha, per quanto di sua competenza, osservazioni da formulare all'Assemblea, ai sensi dell'art. 153 del TUF, in merito all'approvazione del bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2024, accompagnato dalla Relazione sulla gestione, e alla proposta di destinazione dell'utile di esercizio così come formulata dal Consiglio di Amministrazione in sede di approvazione del progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024.

Relazione finanziaria annuale 2024 Attestazioni e altre relazioni

Sondrio, 8 aprile 2025

Il Collegio Sindacale Dott. Carlo Vago – Presidente Dott. Massimo De Buglio – Sindaco Effettivo Dott.ssa Laura Vitali – Sindaco Effettivo

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE DEL GRUPPO

Signori Soci,

il nostro istituto, in qualità di Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio iscritto nell'apposito Albo al n. 5696.0, ha l'obbligo della redazione del bilancio consolidato.

SINTESI DEI RISULTATI ECONOMICI E PATRIMONIALI CONSOLIDATI E INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Di seguito sono rappresentati i principali valori economici e patrimoniali e gli indicatori economicopatrimoniali del Gruppo al 31 dicembre 2024, confrontati con quanto rilevato nell'anno precedente.

I RISULTATI IN SINTESI

(in milioni di euro) 31/12/2024 31/12/2023 Var. %
Dati patrimoniali
Finanziamenti verso clientela* 35.027 34.480 1,59
Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato 34.792 34.159 1,85
Finanziamenti verso clientela valutati al fair value con impatto sul conto
economico
235 321 -26,73
Finanziamenti verso banche 2.136 2.122 0,66
Attività finanziarie che non costituiscono finanziamenti 12.768 13.939 -8,40
Partecipazioni 403 376 7,01
Totale dell'attivo 56.629 57.722 -1,89
Raccolta diretta da clientela 44.500 42.393 4,97
Raccolta indiretta da clientela 52.149 46.319 12,59
Raccolta assicurativa 2.190 2.067 5,99
Massa amministrata della clientela 98.839 90.778 8,88
Altra provvista diretta e indiretta 16.345 19.545 -16,37
Patrimonio netto 4.156 3.809 9,11
(in milioni di euro) 31/12/2024 31/12/2023 Var. %
Dati economici
Margine di interesse 1.090 937 16,35
Margine di intermediazione** 1.655 1.468 12,77
Risultato dell'operatività corrente 841 660 27,33
Utile (Perdita) di periodo 575 461 24,67
Coefficienti patrimoniali 30/06/2023
CET1 Capital ratio 15,39% 15,37%
Total Capital ratio 18,18% 17,73%
Eccedenza Patrimoniale 2.445 2.225
Altre informazioni Gruppo Bancario
Numero dipendenti 3.705 3.580
Numero filiali 381 377

* comprende i crediti verso clientela (Voce 40b), con esclusione dei titoli che non rivengono da operazioni di cartolarizzazione, e i crediti al fair value inclusi nella Voce 20 c);

** il margine di intermediazione è rappresentato come da riclassifica effettuata nella tabella a commento del conto economico riclassificato.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Note

I valori sono stati calcolati utilizzando i valori esposti come da prospetto di sintesi di conto economico riclassificato. Finanziamenti verso clientela: l'aggregato comprende la quota di impieghi con clientela detenuta con la finalità di finanziamento

inclusa nelle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value.

Raccolta diretta: l'aggregato riunisce le poste relative alla provvista da clientela incluse nei debiti verso clientela al costo ammortizzato e ai titoli in circolazione.

Raccolta indiretta: l'aggregato rappresenta l'attività di custodia, amministrazione e gestione – di titoli, fondi comuni, gestioni patrimoniali – svolta dal Gruppo per conto terzi o in connessione con l'attività di gestione di patrimoni mobiliari. La valorizzazione degli stock è a valore di mercato.

Attività finanziarie che non costituiscono finanziamenti: l'aggregato include la quota di attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (banche e clientela) che non sono detenute con finalità di finanziamento. Si configurano quindi in titoli di debito, obbligazioni, quote di OICR, derivati e titoli di capitale che non costituiscono partecipazioni.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

31/12/2024 31/12/2023
Indici di Bilancio
Patrimonio netto/Raccolta diretta da clientela 9,34% 8,99%
Patrimonio netto/ Finanziamenti verso clientela 11,87% 11,05%
Patrimonio netto/Attività finanziarie 32,55% 27,33%
Patrimonio netto/Totale attivo 7,34% 6,60%
Indicatori di Profittabilità
Cost/Income 39,02% 39,57%
Margine di interesse/Margine di intermediazione 65,86% 63,84%
Spese amministrative/Margine di intermediazione 38,18% 39,25%
Margine di interesse/Totale attivo 1,93% 1,62%
Risultato netto della gestione finanziaria/Totale attivo 2,60% 2,15%
Utile d'esercizio/Totale attivo 1,02% 0,80%
Indicatori della Qualità del Credito
NPL ratio 2,93% 3,71%
Texas ratio 9,66% 14,91%
Sofferenze nette/Patrimonio netto 1,06% 1,63%
Sofferenze nette/ Finanziamenti verso clientela 0,13% 0,18%
Finanziamenti verso clientela /Raccolta diretta da clientela 78,71% 81,33%
Costo del credito 0,53% 0,65%

Note:

Gli indicatori sono stati calcolati utilizzando i valori esposti come da prospetto di sintesi di conto economico riclassificato.

Cost/Income: rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione.

Texas ratio: rapporto tra i crediti deteriorati e la differenza, al denominatore, del patrimonio netto e le attività immateriali.

Costo del credito: rapporto delle Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti del Conto Economico sul totale dei finanziamenti verso clientela.

Relazione finanziaria annuale 2024

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Gli Indicatori Alternativi di Performance (IAP) riportati nella presente sezione tengono conto degli Orientamenti emessi dall'ESMA il 5 ottobre 2015, che Consob ha incorporato nelle proprie prassi di vigilanza (Comunicazione n. 0092543 del 3 dicembre 2015). Tali Orientamenti sono divenuti applicabili dal 3 luglio 2016. Si evidenzia che, per gli IAP non direttamente riconducibili a voci di bilancio, è fornita evidenza della definizione e dei metodi di calcolo; le grandezze ivi utilizzate sono tracciabili attraverso le informazioni contenute nelle tabelle precedenti o negli schemi di bilancio riclassificati contenuti nella presente relazione consolidata sulla gestione. Gli indicatori economici e finanziari presentati sono basati su dati contabili e sono utilizzati nei sistemi gestionali interni e di performance management, in coerenza con le più comuni metriche utilizzate nel settore bancario al fine di garantire la comparabilità dei valori presentati.

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO BANCARIO

Il Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio risulta così composto:

Capogruppo:

Banca Popolare di Sondrio spa - Sondrio;

Società del Gruppo:

  • Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA Lugano CH la Capogruppo detiene totalmente il capitale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA pari a 180.000.000 di franchi svizzeri.
  • Factorit spa Milano la Capogruppo detiene totalmente il capitale di Factorit spa, pari a 85.000.002 euro.
  • Sinergia Seconda srl Milano la Capogruppo detiene totalmente il capitale di Sinergia Seconda srl, pari a 60.000.000 di euro.
  • Banca della Nuova Terra spa Sondrio la Capogruppo detiene totalmente il capitale di Banca della Nuova Terra spa, pari a 31.315.321 euro.
  • PrestiNuova srl Agenzia in Attività Finanziaria Roma Banca della Nuova Terra spa detiene totalmente il capitale di PrestiNuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria, pari a 100.000 euro.
  • Popso Covered Bond srl Conegliano (Tv) la Capogruppo detiene il 60% del capitale di Popso Covered Bond srl, pari a 10.000 euro.

Le partecipazioni sono consolidate come segue:

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE INTEGRALMENTE:

Denominazione Sede Capitale Sociale
(in migliaia)
Quota di
partecipazione %
Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA Lugano (CHF) 180.000 100
Factorit spa Milano 85.000 100
Sinergia Seconda srl Milano 60.000 100
Banca della Nuova Terra spa Sondrio 31.315 100
Pirovano Stelvio spa (1) Sondrio 2.064 100
Servizi Internazionali e Strutture Integrate 2000 srl (1) Milano 75 100
PrestiNuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria Roma 100(3) 100
Immobiliare Borgo Palazzo srl (1) Milano 10(2) 100
Immobiliare San Paolo srl (1) Tirano 10(2) 100
Rajna Immobiliare srl (1) Sondrio 20 100
Rent2Go srl (1) Monza 12.050 100
Popso Covered Bond srl Conegliano 10 60
Centro delle Alpi SME srl (1) Conegliano 10 -

(1) partecipazioni non rientranti nel gruppo bancario

(2) partecipata da Sinergia Seconda srl

(3) partecipata da Banca della Nuova Terra spa

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO:

Denominazione Sede Capitale Sociale
(in migliaia)
Quota di
partecipazione %
Alba Leasing spa Milano 357.953 19,264
Arca Vita spa Verona 208.279 14,837
Arca Holding spa Milano 50.000 34,715
Unione Fiduciaria spa Milano 5.940 24,000
Polis Sgr spa Milano 5.200 19,600
Liquid Factory sbrl Sondrio 84 4,559

CONTESTO ECONOMICO GENERALE

Relativamente al panorama internazionale in cui il Gruppo ha operato, e così pure per la situazione italiana e svizzera, si fa rimando alla relazione degli amministratori della Capogruppo sulla gestione a corredo del bilancio dell'esercizio 2024.

ESPANSIONE TERRITORIALE

Le filiali sono il principale strumento grazie al quale si sviluppa il rapporto fra il Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio e la sua clientela. Ciò spiega l'attenzione che viene dedicata con costanza alla rete delle dipendenze, da sempre oggetto di iniziative di rafforzamento e razionalizzazione. Anche nell'anno in esame, Banca Popolare di Sondrio ha ampliato la propria rete con l'apertura di quattro filiali a Trieste, Conegliano, Torino e Pordenone. Complessivamente, il Gruppo a fine 2024 poteva pertanto contare su 381 dipendenze.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI

RACCOLTA

Il periodo in esame è stato ancora caratterizzato da un rallentamento della politica monetaria restrittiva, volta a contrastare l'inflazione, con conseguente permanere dei tassi su livelli elevati, ma in decremento. A livello di sistema la raccolta bancaria ha segnato una crescita su base annua sia per i depositi e sia per le obbligazioni. Fra le varie componenti, la clientela ha privilegiato quelle più remunerative, con un incremento più sostenuto per le obbligazioni, mentre si è assistito a una progressiva e totale restituzione dei fondi TLTRO.

In tale contesto, il nostro Gruppo ha registrato una dinamica positiva nella raccolta diretta che, costituita dalle voci del passivo di bilancio 10b «debiti verso clientela» e 10c «titoli in circolazione», si è attestata a 44.500 milioni, +4,97%.

La raccolta indiretta da clientela, a valori di mercato, ha sommato 52.149 milioni, +12,59%, mentre la raccolta assicurativa si è portata a 2.190 milioni, +5,99%, con flussi netti positivi pari a oltre 70 milioni.

La raccolta globale da clientela si è pertanto affermata a 98.839 milioni, +8,88%.

I depositi da banche sono ammontati a 6.229 milioni, rispetto a 9.918 milioni dell'esercizio precedente, -37,20%, diminuzione in parte legata al rimborso dei finanziamenti TLTRO di 806 milioni scaduto nel mese di marzo 2024 e di 3.700 milioni il mese di settembre 2024, con un azzeramento dell'esposizione delle operazioni di rifinanziamento a più lungo termine in essere con la Banca Centrale Europea.

(in migliaia di euro) 31/12/2024 Compos. % 31/12/2023 Compos. % Variaz. %
Conti correnti e depositi a vista 32.181.375 72,31 30.553.721 72,07 5,33
Depositi a scadenza 5.486.445 12,33 4.376.073 10,32 25,37
Pronti contro termine 1.471.044 3,31 2.241.059 5,29 -34,36
Passività Leasing 146.293 0,33 163.259 0,39 -10,39
Obbligazioni 5.088.450 11,43 4.383.516 10,34 16,08
Assegni circolari e altri 65.633 0,15 92.994 0,22 -29,42
Altri debiti 61.251 0,14 582.189 1,37 -89,48
Totale 44.500.491 100,00 42.392.811 100,00 4,97

RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA

RACCOLTA GLOBALE

(in migliaia di euro) 31/12/2024 Compos. % 31/12/2023 Compos. % Variaz. %
Totale raccolta diretta da clientela 44.500.491 38,65 42.392.811 38,43 4,97
Totale raccolta assicurativa 2.190.375 1,90 2.066.571 1,87 5,99
Totale raccolta indiretta da clientela 52.148.558 45,27 46.318.512 41,98 12,59
- Risparmio gestito 8.311.642 15,94 7.175.926 15,49 15,83
- Risparmio amministrato 43.836.916 84,06 39.142.586 84,51 11,99
Totale 98.839.424 85,81 90.777.894 82,28 8,88
Debiti verso banche 6.228.550 5,41 9.917.675 8,99 -37,20
Raccolta indiretta da banche 10.116.411 8,78 9.626.913 8,73 5,08
Totale generale 115.184.385 100,00 110.322.482 100,00 4,41

I titoli in amministrazione affidatici dalle banche sono saliti da 9.627 milioni a 10.116 milioni, +5,08%. La raccolta globale da clientela e banche è pertanto risultata pari a 115.184 milioni, +4,41%.

Quanto alle singole componenti, i conti correnti e i depositi a vista, in aumento del 5,33% a 32.181 milioni, hanno costituito il 72,31% dell'intera raccolta diretta. Le obbligazioni hanno evidenziato un incremento del 16,08% a 5.088 milioni. I depositi a scadenza sono ammontati a 5.486 milioni, +25,37%. I pronti contro termine hanno segnato 1.471 milioni, -34,36%. Gli assegni circolari hanno cifrato 66 milioni, -29,42%. La voce rappresentata dalle passività per leasing, riferiti a contratti di locazione rappresentati sulla base di quanto previsto dall'IFRS 16, è ammontata a 146 milioni, -10,39%, mentre le altre forme di raccolta sono diminuite da 582 milioni a 61 milioni, -89,48%.

Risparmio gestito

Dopo un primo semestre 2024 contrassegnato da un'attività piuttosto debole, nella seconda parte dell'anno si è registrata una graduale ripresa per l'industria del risparmio gestito in Italia. Per quanto concerne la tipologia di prodotti, spicca la dinamica positiva dei fondi obbligazionari, favoriti dalla presenza di rendimenti a scadenza relativamente interessanti frutto delle politiche monetarie restrittive degli anni precedenti; viceversa, i comparti azionari, bilanciati e flessibili, hanno mostrato un saldo negativo, riflettendo un'inclinazione più prudente degli investitori. In questo contesto, il nostro istituto rassegna numeri estremamente lusinghieri, imputabile in larga misura all'avvio del collocamento a partire dal mese di novembre 2023 dei prodotti di JPMorgan AM e di Pictet AM, i quali vedono incrementare significativamente l'interesse della nostra clientela. L'ampia gamma dell'offerta, la presenza di prodotti specializzati e il comprovato know how riconosciuto ai gestori sono i fattori alla base del successo di questi nuovi collocamenti.

Il totale del patrimonio gestito nelle diverse forme dal nostro Gruppo ha segnato 8.312 milioni, +15,83%, di cui 6.197 milioni, +17,25%, relativi a fondi comuni di investimento e Sicav (tra cui Popso (SUISSE) Investment Fund Sicav) e a gestioni patrimoniali per 2.115 milioni, +11,86%.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

FINANZIAMENTI A CLIENTELA

In un contesto economico caratterizzato da una crescita modesta, la domanda di credito da parte delle imprese, in calo da inizio 2023, è ulteriormente diminuita, seppure in misura lieve, riflettendo il maggior ricorso all'autofinanziamento e ad altre fonti di finanziamento alternative. Dal lato delle famiglie, la richiesta di finanziamenti per l'acquisto di abitazioni ha registrato un incremento, così come la domanda di credito al consumo. Nell'ultimo trimestre la domanda di prestiti di imprese e famiglie è cresciuta in tutti i comparti.

Anche i finanziamenti a clientela del nostro Gruppo hanno mostrato una lieve crescita e sono complessivamente ammontati a 35.027 milioni, +1,59%. Il rapporto finanziamenti verso clientela/raccolta diretta da clientela si è così portato al 78,71%, rispetto all'81,33%.

I finanziamenti a clientela, di cui alla tabella che segue, costituiscono una riesposizione di quelli riportati negli schemi di stato patrimoniale e sono rappresentati solo dai finanziamenti, con esclusione dei titoli, fatta eccezione per quei titoli che per loro natura non rappresentano un investimento finanziario. Sono pari alla somma dei finanziamenti ricompresi nella voce «40 attività finanziarie valutate al costo ammortizzato -b) crediti verso clientela» e nella voce «20 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico -c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value». Sono quindi esclusi i crediti deteriorati classificati nella voce "120 attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione".

(in migliaia di euro) 31/12/2024 Compos. % 31/12/2023 Compos. % Variaz. %
Conti Correnti 3.247.989 9,27 3.595.829 10,43 -9,67
Mutui 20.946.893 59,80 20.820.558 60,38 0,61
Prestiti personali e cessioni del quinto 600.549 1,71 542.180 1,57 10,77
Factoring 4.501.801 12,85 3.789.704 10,99 18,79
Altri finanziamenti 5.164.986 14,76 4.978.676 14,45 3,74
Titoli di Debito 565.205 1,61 753.245 2,18 -24,96
Totale 35.027.423 100,00 34.480.192 100,00 1,59

FINANZIAMENTI A CLIENTELA

La voce principale è stata costituita dai mutui, ipotecari e chirografari, che, con un leggero aumento del 0,61% a 20.947 milioni, sono risultati pari al 59,80% dell'intero monte finanziamenti. Ricomprendono anche le attività cedute non cancellate in relazione alle operazioni di emissione di obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond) e all'operazione di autocartolarizzazione per le quali non si è proceduto alla cancellazione in quanto non sono stati soddisfatti i requisiti previsti dall'IFRS 9 per l'eliminazione contabile. Da rilevare, come già nell'esercizio di raffronto, l'incremento dei mutui ipotecari residenziali da parte della controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA. Seguono gli altri finanziamenti (anticipi, sovvenzioni, ecc.) che si sono attestati a 5.165 milioni, +3,74%, corrispondenti al 14,76% dei finanziamenti. Buona la dinamica delle operazioni di factoring, +18,79% a 4.502 milioni, e dei prestiti personali, +10,77% a 601 milioni, mentre si sono ridotti i conti correnti, -9,67% a 3.248 milioni e i titoli di debito, pari a 565 milioni, -24,96%. Questi ultimi derivano da operazioni di cartolarizzazione di finanziamenti a clientela effettuate dalle partecipate Banca della Nuova Terra spa e Alba Leasing spa e ricomprendono anche i titoli emessi nell'ambito delle operazioni di cessione di crediti NPL dagli SPV Diana, POP NPLs 2020, POP NPLs 2021, POP NPLs 2022, POP NPLs 2023 e POP NPLs 2024.

L'aggregato crediti deteriorati netti è sceso del 29,20%, portandosi a 398 milioni rispetto a 562

milioni. Tale aggregato è pari all'1,14% (1,63% nel periodo di confronto) della voce finanziamenti verso clientela, la sua contrazione è stata dovuta sia alle cessioni effettuate di crediti NPL, sia al perseveramento nella politica di rafforzamento delle strutture aziendali preposte all'erogazione, gestione e monitoraggio del credito.

L'ammontare delle rettifiche complessive riferite ai crediti deteriorati è stato pari a 657 milioni, -12,85%, corrispondenti al 62,28% dell'importo lordo degli stessi, rispetto al 57,29% dell'anno precedente. La voce ha risentito dell'effetto delle cessioni di crediti NPL effettuate. I crediti deteriorati lordi sono scesi da 1.316 milioni a 1.055 milioni, -19,83%. L'NPL Ratio lordo è sceso dal 3,71% al 2,93%.

L'apposita tabella riporta una sintetica esposizione dei crediti deteriorati e in bonis.

(in migliaia di euro) 31/12/2024 31/12/2023 Variazioni
assolute
Variazioni %
Crediti Deteriorati Esposizione lorda 1.055.377 1.316.481 -261.104 -19,83
Rettifiche di valore 657.281 754.173 -96.892 -12,85
Esposizione netta 398.096 562.308 -164.212 -29,20
Esposizione lorda 303.557 348.408 -44.851 -12,87
Sofferenze Rettifiche di valore 259.448 286.186 -26.738 -9,34
Esposizione netta 44.109 62.222 -18.113 -29,11
Esposizione lorda 646.868 894.499 -247.631 -27,68
Inadempienze probabili Rettifiche di valore 378.259 456.493 -78.234 -17,14
Esposizione netta 268.609 438.006 -169.397 -38,67
Esposizione lorda 104.952 73.574 31.378 42,65
Esposizioni scadute e/o
sconfinanti deteriorate
Rettifiche di valore 19.574 11.494 8.080 70,30
Esposizione netta 85.378 62.080 23.298 37,53
Crediti in bonis Esposizione lorda 34.926.842 34.167.755 759.087 2,22
Rettifiche di valore 297.515 249.872 47.643 19,07
Esposizione netta 34.629.327 33.917.883 711.444 2,10
Totale crediti verso
clientela
Esposizione lorda 35.982.219 35.484.236 497.983 1,40
Rettifiche di valore 954.796 1.004.045 -49.249 -4,91
Esposizione netta 35.027.423 34.480.191 547.232 1,59
Crediti deteriorati
classificati tra le
attività in via di
dismissione
Esposizione lorda 211.546 - n.s n.s
Rettifiche di valore 102.953 - n.s n.s
Esposizione netta 108.593 - n.s n.s

FINANZIAMENTI A CLIENTELA - PARTITE DETERIORATE E IN BONIS

Le sofferenze nette, depurate dalle svalutazioni, sono ammontate a 44 milioni, -29,11% (-48,93% nel periodo di confronto), e corrispondono allo 0,13% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto allo 0,18% al 31 dicembre 2023. A fronte delle perdite presunte sulle sofferenze in essere, le rettifiche di valore sono passate da 286 milioni a 259 milioni (-9,34%), pari all'85,47% dell'importo lordo di tali crediti, rispetto all'82,14% dell'anno precedente. Se si tiene conto degli importi passati a conto economico in anni precedenti su posizioni già a sofferenze e per le quali il Gruppo mantiene un'evidenza contabile, a fronte di una prospettiva di eventuali recuperi, la copertura per tali crediti si attesta circa al 96,53%.

Le inadempienze probabili sono scese in modo significativo, al netto delle svalutazioni, a 269 milioni (-38,67%), corrispondenti allo 0,77% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto all'1,27% dell'anno

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

precedente. Le relative rettifiche con l'attuale grado di copertura del 58,48% sono state pari a 378 milioni, -17,14% sul periodo di confronto quando ammontavano a 456 milioni; l'anno precedente il grado di copertura era del 51,03%.

I crediti scaduti deteriorati netti, determinati secondo la normativa di Vigilanza, sono stati pari a 85 milioni (+37,53%), e rappresentano lo 0,24% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto allo 0,18%.

Gli accantonamenti, a fronte dei crediti in bonis, hanno sommato 297 milioni, +19,07%, e sono pari allo 0,85% degli stessi rispetto allo 0,73%.

Le rettifiche complessive sono passate da 1.004 milioni a 955 milioni.

ATTIVITÀ IN TITOLI E TESORERIA

Al 31 dicembre 2024 la posizione interbancaria netta segnava un saldo negativo di 4.092 milioni rispetto a un saldo negativo di 7.796 milioni a fine 2023. Le disponibilità di cassa e liquidità ammontavano a 3.738 milioni rispetto a 4.547 milioni.

Al 31 dicembre 2024 la Capogruppo non ha più in essere operazioni TLTRO con la BCE dopo il rimborso della tranche di 806 milioni del 27 marzo 2024 accesa il 24 marzo 2021 e il rimborso della tranche di 3.700 milioni del 25 settembre 2024 accesa il 29 settembre 2021.

Nel corso del 2024 la liquidità è rimasta abbondante; il finanziamento presso la Banca Centrale Europea è stato parzialmente sostituito da quello ottenuto sul mercato con operazioni di repo strutturati effettuate con primarie istituzioni finanziarie utilizzando come collaterale prevalentemente l'auto cartolarizzazione Centro delle Alpi Sme. L'esposizione al rischio di liquidità viene monitorata con riferimento sia al breve termine, cioè su un arco temporale di tre mesi, con cadenza giornaliera, sia al lungo periodo, con frequenza mensile. Gli indicatori di liquidità a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e quello strutturale (Net Stable Funding Ratio), si posizionano entrambi su livelli superiori ai minimi previsti. Lo stock di attività rifinanziabili presso la BCE, comprensivo di Abaco, al netto degli haircut applicati, ammonta al 31 dicembre 2024 a 14,9 miliardi, di cui 9,8 miliardi liberi e 5,1 miliardi impegnati.

Nel periodo in esame l'operatività della Tesoreria, sul lato degli impieghi, ha ancora privilegiato il ricorso alla Deposit Facility presso la BCE, remunerata al 3% al 31 dicembre 2024 (4% fino all'11 giugno, 3,75% fino al 17 settembre, 3,50% fino al 22 ottobre e 3,25% fino al 17 dicembre) e priva di rischio. Sul lato della raccolta, dopo il rimborso dell'ultima tranche di TLTRO, scaduta il 25 settembre 2024, è aumentata l'operatività sul mercato telematico dei pronti contro termine con controparti istituzionali tramite MMF Money Market Facility, garantiti da Euronext Clearing con sottostante titoli di Stato italiani, e sul mercato OTC, tramite operazioni bilaterali con primarie controparti finanziarie con sottostante titoli di Stato esteri in euro, titoli corporate, titoli derivanti da operazioni di cartolarizzazione e l'auto cartolarizzazione Centro delle Alpi Sme. L'attività di raccolta sopra descritta è risultata di importo significativo e in parte a tassi vantaggiosi, grazie al collaterale di ottima qualità presente in portafoglio. Significativa anche l'attività relativa ai depositi interbancari; tra questi rientrano i depositi effettuati con il MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze) nell'ambito dell'operatività di money market con il Tesoro a cui partecipiamo come controparte autorizzata.

Al 31 dicembre 2024 il portafoglio di attività finanziarie rappresentate da titoli, esclusi i titoli derivanti da operazioni di cartolarizzazione di finanziamenti a clientela, ammontava complessivamente a 12.768 milioni, in diminuzione dell'8,40% rispetto al 31 dicembre 2023. Tale diminuzione è dovuta principalmente al mancato rinnovo dei titoli in scadenza con utilizzo della liquidità a parziale rimborso della terza e ultima tranche di TLTRO.

ATTIVITÀ FINANZIARIE (TITOLI DI DEBITO, TITOLI DI CAPITALE, QUOTE DI OICR E DERIVATI) PER PORTAFOGLIO DI APPARTENENZA

(in migliaia di euro) 31/12/2024 31/12/2023 Variaz. %
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 174.038 150.073 15,97
- Titoli di capitale 34.540 28.831 19,80
- Quote di O.I.C.R. 103.593 98.525 5,14
- Prodotti derivati 35.905 22.717 58,05
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
330.771 220.051 50,32
˗ Obbligazioni bancarie 34.532 20.318 69,96
˗ Obbligazioni altre 45.814 37.252 22,98
˗ Quote di O.I.C.R. 250.425 162.481 54,13
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
2.656.254 3.212.616 -17,32
˗ Titoli di stato italiani 197.550 1.479.931 -86,65
˗ Titoli di stato esteri 1.705.880 1.028.400 65,88
˗ Titoli di capitale 93.484 91.841 1,79
˗ Obbligazioni bancarie 406.437 419.910 -3,21
˗ Obbligazioni altre 252.903 192.534 31,35
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 9.607.226 10.355.943 -7,23
˗ Titoli di stato italiani 5.596.936 5.456.226 2,58
˗ Titoli di stato esteri 1.939.769 2.795.577 -30,61
˗ Obbligazioni bancarie 1.076.127 1.106.533 -2,75
˗ Obbligazioni altre 994.394 997.607 -0,32
Totale 12.768.289 13.938.683 -8,40

Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono in aumento del 15,97% rispetto al 31 dicembre 2023 e ammontano a 174 milioni. L'operatività si è focalizzata prevalentemente sui titoli di capitale e sulle quote di OICR, oltre che sui titoli di Stato italiani ed esteri. Le quote in OICR, che comprendono sia ETF e sia Fondi e Sicav, sono state utilizzate in alternativa all'esposizione diretta in equity in ottica di diversificazione geografica, valutaria e settoriale. Nel corso dell'anno è stata attuata un'attività di trading su titoli di Stato statunitensi in dollari.

Le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value ammontano a 331 milioni, in aumento rispetto al 31 dicembre 2023 (+50,32%). Il portafoglio rimane concentrato prevalentemente sugli OICR in euro che fanno riferimento a fondi chiusi o fondi aperti inerenti a specifiche tematiche (PIR).

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva hanno evidenziato una diminuzione del 17,32% rispetto a fine 2023, attestandosi a 2.656 milioni. Più nel dettaglio, è stata alleggerita l'esposizione ai titoli di Stato italiani che ora ammonta a 198 milioni. Gli investimenti in obbligazioni bancarie sono pari a 406 milioni, in leggera diminuzione. Nel periodo è rimasto sostenuto il contributo derivante dal flusso cedolare che si è mantenuto su livelli elevati nonostante il calo tendenziale dei tassi di interesse.

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ammontano a 9.607 milioni, in diminuzione del 7,23% rispetto al 31 dicembre 2023.

L'ammontare complessivo di titoli di Stato è pari a circa 7,5 miliardi di euro, in diminuzione rispetto agli 8,2 miliardi di fine 2023 a seguito del parziale alleggerimento degli investimenti nel comparto dei

Certificati di Credito del Tesoro (CCT). Con riguardo alla composizione del portafoglio, si evidenzia il leggero aumento dei titoli di Stato italiani e la diminuzione di oltre il 30% di quelli esteri. Di importo rilevante restano gli investimenti in obbligazioni bancarie e in altre obbligazioni corporate. Nel periodo è rimasto sostenuto il contributo derivante dal flusso cedolare che si è mantenuto su livelli elevati, nonostante il calo tendenziale dei tassi di interesse. I titoli ESG, in prevalenza green e social bond, ammontano a oltre 1,9 miliardi.

La durata finanziaria del portafoglio obbligazionario governativo si attesta a 4 anni e 7 mesi, mentre la modified duration è al 2,28%, entrambi in aumento rispetto al 31 dicembre 2023. Nel complesso, comprendendo anche le obbligazioni (al netto delle cartolarizzazioni), la modified duration è del 2,40%, in aumento rispetto a fine 2023.

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni sono ammontate a 403 milioni, +7,01%, essenzialmente per la valutazione al patrimonio netto delle partecipate, a eccezione delle meno significative.

Per i relativi commenti, facciamo rimando alla relazione degli amministratori sulla gestione a corredo del bilancio dell'esercizio 2024 della Capogruppo, nonché alla nota integrativa, parte A sezione 3 e parte B sezione 7.

RAPPORTI CON IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE NON INCLUSE NELL'AREA DI CONSOLIDAMENTO

Collegate alla Capogruppo Collegate alle Controllate
(in migliaia di euro) 31/12/2024 31/12/2023 31/12/2024 31/12/2023
ATTIVITÀ 625.385 589.408 73.487 71.719
PASSIVITÀ 84.351 89.376 3.167 13.653
GARANZIE E IMPEGNI 72.162 113.287 910 1.423
Garanzie rilasciate 11.915 20.392 398 418
Impegni 60.248 92.896 512 1.006

ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI

Le attività materiali e immateriali si sono attestate a 699 milioni, rispetto a 715 milioni di fine 2023. Le prime hanno sommato complessivamente 664 milioni, rispetto a 677 milioni, -1,99%; le seconde sono ammontate a 36 milioni, rispetto a 38 milioni, -5,09%.

Avviamento

Tra le attività immateriali sono iscritti avviamenti per 12,632 milioni, di cui 7,847 milioni relativi all'acquisizione di Factorit spa avvenuta nel 2010, 4,785 milioni relativi a PrestiNuova spa acquisita nel 2018 e successivamente incorporata da Banca della Nuova Terra spa. Per detti avviamenti si è proceduto, in conformità a quanto previsto dallo IAS 36, ai relativi test di impairment, effettuati al fine di verificare eventuali perdite di valore. Ne è data informativa nella parte B, sezione 10 - Attività immateriali, della nota integrativa.

Con riferimento all'avviamento allocato a Rent2Go srl, al 31 dicembre 2023 iscritto per un valore pari a 4,365 milioni, l'impairment test è stato condotto mediante applicazione del metodo valutativo del

Discounted Cash Flow («DCF») dal quale è emerso un valore d'uso inferiore al valore contabile. Pertanto, è stata registrata una rettifica di valore pari all'intero ammontare dell'avviamento rilevata nel conto economico.

PATRIMONIO

Al 31 dicembre 2024 il patrimonio netto, comprensivo delle riserve da valutazione e dell'utile di periodo, è risultato pari a 4.156,325 milioni. Si raffronta con il patrimonio al 31 dicembre 2023 pari a 3.809,274 milioni, con un aumento di 347,051 milioni (+9,11%). La variazione deriva essenzialmente in positivo dalla contabilizzazione dell'utile dell'esercizio in rassegna e dalla variazione positiva delle riserve da valutazione e in negativo dalla distribuzione di quota parte dell'utile dell'esercizio 2023. L'Assemblea dei Soci tenutasi il 27 aprile 2024, chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2023 e la destinazione dell'utile, ha deliberato la distribuzione di un dividendo, pagato dal 22 maggio 2024, di € 0,56 per ciascuna delle n. 453.385.777 azioni in circolazione al 31 dicembre 2023.

Il capitale sociale della Capogruppo, costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie prive di valore nominale, è ammontato a 1.360,157 milioni, senza variazioni rispetto all'esercizio di raffronto.

I sovrapprezzi di emissione sono risultati pari a 78,934 milioni, con una diminuzione di 15 mila euro, per differenze negative tra il prezzo di scarico e il corrispondente valore di libro delle azioni alienate.

La voce riserve è salita a 2.160,953 milioni (+10,78%); l'incremento di 210,307 milioni è derivato essenzialmente dall'accantonamento di quota parte dell'utile dell'esercizio 2023.

La voce riserve da valutazione, rappresentata principalmente dal saldo tra plusvalenze e minusvalenze contabilizzate sulle attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) e tra utili e perdite attuariali sui piani a benefici definiti per i dipendenti, ha registrato un saldo positivo di 6,559 milioni, in miglioramento rispetto a fine 2023, quando era negativa per 16,222 milioni; l'effetto è da ricollegarsi all'andamento positivo dei mercati finanziari. Le azioni proprie in portafoglio, pari a 25,220 milioni sono diminuite leggermente.

In merito all'adeguatezza patrimoniale, la normativa armonizzata per le banche e per le imprese di investimento è contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) che definiscono i limiti generali in materia di coefficienti patrimoniali che sono pari al 7% per il CET1 Ratio, all'8,50% per il Tier1 Capital Ratio e al 10,50% per il Total Capital Ratio. La Banca Centrale Europea, che in virtù dei propri poteri, sulla base delle evidenze raccolte nell'ambito del processo di revisione e di valutazione prudenziale, ha l'autorità per fissare coefficienti di capitale e/o di liquidità personalizzati per ciascun intermediario soggetto a supervisione comunitaria, con comunicazione del 1° dicembre 2023 a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (SREP) condotto nel 2023 ha trasmesso alla banca la decisione del Supervisory Board riguardo ai coefficienti minimi da rispettare su base consolidata con decorrenza 1° gennaio 2024.

I livelli minimi di capitale chiesti al nostro Gruppo bancario attengono a:

  • ˗ un requisito minimo di Common Equity Tier1 Ratio pari all'8,57%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (4,50%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (1,57%);
  • ˗ un requisito minimo di Tier1 Capital Ratio pari al 10,59% determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (6%) del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (2,09%);
  • ˗ un requisito minimo di Total Capital Ratio, pari al 13,29%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (8%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (2,79%).

Mentre i primi due addendi costituenti ciascun indice sono indicati dalla normativa prudenziale e sono identici per tutte le banche di uno stesso Paese, il terzo fattore è quantificato dalla BCE sulla base dell'effettivo grado di rischiosità del singolo intermediario. Il requisito aggiuntivo in materia di fondi propri di secondo pilastro (Pillar 2 Requirement o "P2R2") è pari al 2,79%.

In data 26 aprile 2024 la Banca d'Italia, in applicazione della facoltà concessa dall'art. 133 della Direttiva UE/2019/878 (CRD V), ha deciso di applicare a tutte le banche autorizzate in Italia una riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (SyRB) pari all'1% delle esposizioni ponderate per il rischio di credito e di controparte verso i residenti in Italia. Il tasso obiettivo dell'1% verrà raggiunto gradualmente costituendo una riserva pari allo 0,5% delle esposizioni rilevanti entro il 31 dicembre 2024 e il rimanente 0,5% entro il 30 giugno 2025.

In data 11 dicembre 2024, a conclusione del processo SREP 2024, è pervenuta dalla Banca Centrale Europea la notifica della nuova decisione di requisiti prudenziali da rispettare su base consolidata, con efficacia dal 1° gennaio 2025. Il requisito aggiuntivo in materia di fondi propri di secondo pilastro (Pillar 2 Requirement o "P2R2") è pari al 2,75% (precedente 2,79%). Tale requisito deve essere detenuto sotto forma di capitale primario di classe 1 (CET1) almeno per il 56,25% e di capitale di classe 1 almeno per il 75%. Conseguentemente, in considerazione dei valori di riserva di capitale al 31 dicembre 2024 – segnatamente, riserva di conservazione di capitale 2,5%, riserva anticiclica 0,05% e riserva di capitale a fronte del rischio sistemico 0,34% -, il livello minimo di Common Equity Tier1 Ratio richiesto è pari all'8,95%, il Tier1 Capital Ratio minimo richiesto è pari al 10,96%, mentre il Total Capital Ratio minimo richiesto è pari al 13,65%.

Dal 2017 la BCE fornisce altresì alla capogruppo una "Linea d'orientamento di secondo pilastro" (Pillar 2 Guidance) che intende rappresentare una guida per l'evoluzione prospettica del capitale del Gruppo. Quest'ultimo parametro assume carattere riservato e non è oggetto di diffusione, trattandosi di elemento che, anche secondo l'indirizzo reso noto dalla BCE, non assume rilevanza in ordine alla determinazione dei dividendi distribuibili.

I fondi propri consolidati ai fini delle segnalazioni di Vigilanza, comprensivi di quota parte dell'utile al 31 dicembre 2024, si sono attestati a 4.348,985 milioni (Phased-in) e a 4.316,078 milioni (Fully Phased), mentre le attività di rischio ponderate consolidate sono state pari a 23.925,017 milioni.

Per completezza d'informazione, si segnala che la Capogruppo ha deciso di avvalersi del regime transitorio previsto dal Regolamento (UE) 2020/873 del 24 giugno 2020 con riferimento alle rettifiche addizionali legate all'emergenza Covid-19 che si applicheranno al valore del patrimonio CET1 tenendo conto di una percentuale di computabilità decrescente nel tempo, dal 100% nel 2020 e 2021, al 75% nel 2022, al 50% nel 2023, al 25% nel 2024, fino al suo totale azzeramento nel 2025.

Coefficienti patrimoniali Gruppo Phased-in Fully Phased
CET1 Ratio 15,39% 15,25%
Tier1 Capital Ratio 15,39% 15,25%
Total Capital Ratio 18,18% 18,04%

Rassegniamo di seguito i rapporti tra il patrimonio comprensivo dell'utile di periodo e le principali voci di bilancio, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2023:

  • ˗ patrimonio/raccolta diretta da clientela 9,34% rispetto all'8,99%;
  • ˗ patrimonio/crediti verso clientela 11,87% rispetto all'11,05%;
  • ˗ patrimonio/attività finanziarie 32,55% rispetto al 27,33%;
  • ˗ patrimonio/totale dell'attivo 7,34% rispetto al 6,60%;
  • ˗ sofferenze nette/patrimonio 1,06% rispetto all'1,63%.

RACCORDO TRA IL BILANCIO DELLA CAPOGRUPPO E IL BILANCIO CONSOLIDATO

Nel prospetto che segue, si provvede al raccordo tra il patrimonio netto e l'utile della Capogruppo e quelli consolidati.

PROSPETTO ESPLICATIVO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE DELLA CAPOGRUPPO E IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE CONSOLIDATI

(in migliaia di euro) Patrimonio
netto
di cui: Utile d'esercizio
Patrimonio netto della Capogruppo al 31.12.2024 3.464.323 510.517
Rettifiche di consolidamento -43.994 -43.994
Differenza rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in:
- società consolidate con il metodo integrale 531.761 63.915
- società valutate con il metodo del patrimonio netto 204.235 44.504
Saldo al 31.12.2024 come da bilancio consolidato di Gruppo 4.156.325 574.942

FONDI DIVERSI

Sono costituiti dal TFR, che è diminuito da 33,5 milioni a 32,5 milioni, e dai fondi per rischi e oneri, che hanno sommato 391 milioni, +7,41% su fine 2023. In particolare, si sono registrati una diminuzione del fondo per impegni e garanzie rilasciate, sceso da 96 milioni a 89 milioni, e una crescita del fondo di quiescenza e obblighi simili, passato a 189 milioni rispetto ai 179 milioni di fine 2023, mentre gli altri fondi per rischi e oneri sono aumentati da 88 milioni a 112 milioni.

DATI ECONOMICI CONSOLIDATI

Nell'esercizio 2024 il Gruppo ha realizzato un utile di 574,942 milioni ancora in incremento rispetto al risultato dell'anno precedente (461,162 milioni, +24,67%). Il risultato deriva dal buon andamento di tutte le componenti di ricavi, in primis dalla dinamica del margine d'interesse.

I commenti alle varie voci fanno riferimento ai dati esposti nella tabella «Sintesi conto economico», di seguito riportata, che costituiscono una riclassifica rispetto a quelli rappresentati negli schemi previsti dal provvedimento di Banca d'Italia n. 262/2005, le riclassifiche effettuate sono esposte nelle note in calce alle tabelle. Viene altresì riportata la tabella dell'evoluzione trimestrale del conto economico consolidato riclassificato, che evidenzia la dinamica dell'evoluzione del conto economico nell'arco dell'anno.

Il margine d'interesse ha registrato un aumento del 16,35%, attestandosi a 1.090,104 milioni rispetto a 936,955 milioni, riflettendo i maggiori proventi derivanti dall'intermediazione del denaro con la clientela, comprensivi della componente legata ai crediti fiscali, nonché del flusso cedolare riferito al portafoglio di proprietà.

Le commissioni nette hanno evidenziato un discreto andamento, attestandosi a 434,502 milioni, +7,93% con una crescita delle commissioni su garanzie rilasciate, negoziazione di valute, gestione di portafogli, custodia, amministrazione e collocamento titoli, prodotti assicurativi, servizi di incasso e pagamento.

I dividendi incassati sono stati pari a 6,501 milioni rispetto a 7,652 milioni, -15,04%.

Il risultato dell'attività finanziaria, somma delle voci 80-90-100 del conto economico, è stato positivo per 131,781 milioni rispetto a 115,313 milioni +14,28%. Il portafoglio delle attività detenute per la negoziazione (voce 80) ha evidenziato un risultato positivo di 124,507 milioni, in aumento del 10,20% rispetto a 112,981 milioni. A fronte di utili da negoziazione di titoli per 16,299 milioni dell'esercizio precedente, si sono registrati utili per 10,407 milioni. È risultato positivo per 2,855 milioni lo sbilancio netto tra plusvalenze e minusvalenze su titoli, a fronte di un saldo positivo di 1,317 milioni dell'anno precedente. L'utile legato all'attività in cambi e valute è salito da 92,963 milioni a 111,073 milioni.

Il risultato dell'attività in derivati è stato negativo per 2,099 milioni, rispetto a un dato positivo di 2,374 milioni. L'utile da cessione/riacquisto (voce 100), riclassificato, è ammontato a 7,272 milioni rispetto a 2,408 milioni. Nella sua articolazione è così composto: risultato da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3,385 milioni; attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3,210 milioni; passività finanziarie 0,677 milioni. Il risultato netto delle altre attività e passività valutate al fair value con impatto sul conto economico (voce 110) è stato negativo per 7,752 milioni rispetto a uno positivo per 5,208 milioni e ricomprende prevalentemente valutazioni negative di fair value di crediti verso la clientela per 9,485 milioni, rispetto a un dato sempre negativo di 0,682 milioni.

Il margine d'intermediazione si è attestato a 1.655,136 milioni, +12,77%, riflettendo il buon andamento dell'attività «core», margine d'interesse, operatività in titoli, ma anche il discreto incremento delle commissioni. Nella sua composizione, il margine d'interesse ha concorso per il 65,86% rispetto al 63,84%.

SINTESI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) 31/12/2024 31/12/2023 Variazioni
assolute
Variazioni %
Margine di interesse 1.090.104 936.955 153.149 16,35
Dividendi 6.501 7.652 -1.151 -15,04
Commissioni nette 434.502 402.560 31.942 7,93
Risultato dell'attività finanziaria [a] 131.781 115.313 16.468 14,28
Risultato delle altre attività e passività finanziarie valutate
al FVTPL [b]
-7.752 5.208 -12.960 n.s.
di cui FINANZIAMENTI -9.485 -682 -8.803 n.s.
di cui ALTRO 1.733 5.890 -4.157 n.s.
Margine di intermediazione 1.655.136 1.467.688 187.448 12,77
Rettifiche di valore nette [c] -184.893 -224.542 39.649 -17,66
Risultato netto della gestione finanziaria 1.470.243 1.243.146 227.097 18,27
Spese per il personale [d] -314.389 -293.042 -21.347 7,28
Altre spese amministrative [e] -317.621 -283.016 -34.605 12,23
Altri oneri/ proventi di gestione [d] 92.540 94.336 -1.796 -1,90
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri [f] -30.024 -26.488 -3.536 13,35
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e
immateriali
-76.373 -72.483 -3.890 5,37
Costi operativi -645.867 -580.693 -65.174 11,22
Risultato della gestione operativa 824.376 662.453 161.923 24,44
Oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario [e] -21.297 -38.874 17.577 -45,22
Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti [g] 37.651 36.705 946 2,58
Risultato al lordo delle imposte 840.730 660.284 180.446 27,33
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -265.788 -199.122 -66.666 33,48
Risultato netto 574.942 461.162 113.780 24,67
(Utili) perdite di pertinenza di terzi 0 0 0 n.s.
Utili (perdite) di pertinenza della capogruppo 574.942 461.162 113.780 24,67

Note:

[a] il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 del conto economico al netto degli utili da cessione di crediti per 7,295 milioni di euro;

[b] il risultato delle altre attività finanziarie valutate al FVTPL è costituito dalla voce 110 del conto economico;

[c] le rettifiche di valore nette sono costituite dalla somma delle voci 130 - 140 - 200 a) del conto economico comprensive degli utili da cessione di crediti per 7,295 milioni di euro;

[d] le spese del personale e gli altri proventi di gestione sono stati nettati della partita di giro rappresentata dai proventi del fondo di quiescenza del personale pari a 7,108 milioni di euro;

[e] gli oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario sono stati scorporati dalla voce altre spese amministrative ed evidenziati separatamente.

[f] gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri si riferiscono alla voce 200 b);

[g] utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti è costituito dalla somma delle voci 250 - 260 - 270 - 280 del conto economico.

Le rettifiche/ riprese di valore per rischio di credito riferite sia all'esposizione verso clientela e verso banche e sia ai titoli, si sono attestate a 184,893 milioni rispetto a 224,542 milioni, -17,66%. Gli overlays manageriali, in particolare connessi al futuro aggiornamento dei modelli AIRB e ai cosiddetti novel risks, si attestano a 50,2 milioni, in riduzione rispetto all'esercizio precedente anche in considerazione della revisione del framework metodologico.

Per una più agevole chiave di lettura dell'ammontare delle rettifiche di valore nette si precisa quanto segue:

˗ la voce 130 del conto economico, che si riferisce a esposizioni verso clientela e banche sotto forma sia di finanziamenti e sia di titoli, ammonta a 188,315 milioni ed è costituita quasi completamente

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

da rettifiche relative alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato al netto degli utili da cessione di crediti per 7,295 milioni;

˗ la voce 140, relativa agli utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni, derivanti dalle variazioni apportate ai flussi di cassa contrattuali, nell'esercizio di riferimento è stata negativa per 3,997 milioni.

Le rettifiche nette di valore ricomprendono anche una ripresa di valore su impegni e garanzie di 7,273 milioni, rispetto ad un accantonamento per 32,982 milioni del periodo di raffronto.

Il rapporto rettifiche nette su crediti verso clientela/crediti verso clientela, che viene anche definito costo del credito, è sceso dallo 0,65% allo 0,53%.

Il risultato della gestione finanziaria è aumentato da 1.243,146 milioni a 1.470,243 milioni, +18,27%. I costi operativi hanno registrato un aumento a 645,867 milioni rispetto a 580,693 milioni, +11,22%.

Il rapporto costi operativi/margine d'intermediazione, il così detto «cost income ratio», è sceso dal 39,57% al 39,02%, mentre il rapporto costi operativi/totale dell'attivo si è attestato all'1,14% rispetto all'1,01%. Quanto alle singole componenti, le spese amministrative hanno cifrato 632,010 milioni, +9,71%; di queste, le spese per il personale sono passate da 293,042 a 314,389 milioni, +7,28%, principalmente per gli adeguamenti contrattuali e l'incremento del personale per le nuove assunzioni del periodo, mentre le altre spese amministrative sono salite da 283,016 a 317,621 milioni, +12,23%. Di rilievo gli aumenti per attività in outsourcing, noleggio e manutenzione hardware e software, imposte indirette e tasse, compensi a professionisti e manutenzione su immobilizzazioni materiali. Sono in forte riduzione le spese per energia elettrica, riscaldamento e acqua.

La voce «accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri» ha evidenziato accantonamenti di fondi per 30,024 milioni, rispetto ad accantonamenti per 26,488 milioni. Le rettifiche su attività materiali e gli ammortamenti per software sono stati pari a 76,373 milioni rispetto a 72,483 milioni. Gli altri proventi, per i quali si è provveduto a una riclassifica, come sopra accennato, al netto degli altri oneri di gestione, sono ammontati a 92,540 milioni, -1,90%.

Gli oneri per la stabilizzazione del sistema bancario, esposti separatamente, sono stati pari a 21,297 milioni rispetto a 38,874 milioni, -45,22%. L'aggregato utili/perdite su partecipazioni e su altri investimenti ha evidenziato un saldo positivo di 37,651 milioni rispetto a 36,705 milioni, +2,58%.

Il risultato complessivo al lordo delle imposte ha pertanto segnato 840,730 milioni, +27,33%. Detratte infine le imposte sul reddito per 265,788 milioni, si è determinato un utile netto d'esercizio di 574,942 milioni, +24,67%.

Il tasso di imposizione fiscale, inteso come semplice rapporto fra imposte sul reddito e risultato al lordo delle imposte si è attestato al 31,61%.

EVOLUZIONE TRIMESTRALE DEL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

2024 2023
(in migliaia di euro) IV
Trimestre
III
Trimestre
II
Trimestre
I
Trimestre
IV
Trimestre
III
Trimestre
II
Trimestre
I
Trimestre
Margine di interesse 276.530 275.516 271.043 267.015 268.513 241.105 235.290 192.047
Dividendi 151 3.128 2.239 983 3.073 2.271 1.645 663
Commissioni nette 116.749 105.089 105.795 106.869 112.466 95.554 98.058 96.482
Risultato dell'attività finanziaria [a] 31.712 33.758 30.820 35.491 35.643 21.553 28.306 29.811
Risultato delle altre attività e passività finanziarie
valutate al FVTPL [b]
-7 -356 -6.200 -1.189 2.406 -1.083 -8.792 12.677
di cui FINANZIAMENTI -238 -2.466 -4.770 -2.011 -1.069 -695 -1.836 2.918
di cui ALTRO 231 2.110 -1.430 822 3.475 -388 -6.956 9.759
Margine di intermediazione 425.135 417.135 403.697 409.169 422.101 359.400 354.507 331.680
Rettifiche di valore nette [c] -42.124 -39.435 -60.520 -42.814 -124.435 -21.172 -39.116 -39.819
Risultato netto della gestione finanziaria 383.011 377.700 343.177 366.355 297.666 338.228 315.391 291.861
Spese per il personale [d] -84.749 -78.073 -74.934 -76.633 -77.053 -74.115 -72.920 -68.954
Altre spese amministrative [e] -95.447 -72.931 -75.431 -73.812 -78.915 -66.918 -69.210 -67.973
Altri oneri/ proventi di gestione [d] 27.587 25.047 22.578 17.328 27.388 22.073 22.875 22.000
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
[f]
-2.038 -5.479 -21.424 -1.083 -7.459 -6.453 -7.193 -5.383
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali
e immateriali
-23.972 -17.977 -17.834 -16.590 -22.829 -17.744 -16.499 -15.411
Costi operativi -178.619 -149.413 -167.045 -150.790 -158.868 -143.157 -142.947 -135.721
Risultato della gestione operativa 204.392 228.287 176.132 215.565 138.798 195.071 172.444 156.140
Oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario
[e]
- -2 -1.294 -20.001 1.983 - -5.852 -35.005
Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri
investimenti [g]
6.360 14.541 2.471 14.279 12.520 9.995 1.204 12.986
Risultato al lordo delle imposte 210.752 242.826 177.309 209.843 153.301 205.066 167.796 134.121
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -67.701 -74.497 -58.975 -64.615 -40.728 -63.563 -55.117 -39.714
Risultato netto 143.051 168.329 118.334 145.228 112.573 141.503 112.679 94.407
(Utili) perdite di pertinenza di terzi - - - - - - - -
Utili (perdite) di pertinenza della capogruppo 143.051 168.329 118.334 145.228 112.573 141.503 112.679 94.407

Note:

[a], [b], [c], [d], [e], [f] e [g] I dati sono esposti in coerenza con le riclassifiche esposte nel prospetto di sintesi di conto economico consolidato riclassificato.

RISORSE UMANE

A fine 2024 i dipendenti del Gruppo erano n. 3.720 in aumento di n. 123 unità sull'anno precedente. Le strutture preposte sono state costantemente impegnate nelle attività di selezione, formazione e gestione del personale al fine di garantire la disponibilità delle risorse professionali necessarie allo sviluppo operativo e dimensionale del Gruppo, tenuto pure conto dei processi evolutivi in corso sui mercati di riferimento.

Nella nota integrativa consolidata è indicata la ripartizione dei dipendenti per categoria.

ALTRE INFORMAZIONI

L'AZIONE BANCA POPOLARE DI SONDRIO

L'azione Banca Popolare di Sondrio, negoziata sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana, facente parte dell'indice FTSE MIB a partire dal 18 marzo 2024, ha chiuso l'anno 2024 con una performance positiva del 38,91%, segnando un prezzo di riferimento al 30 dicembre 2024 di 8,14 euro, contro i 5,86 euro di fine 2023. L'indice FTSE MIB nello stesso periodo ha registrato un rialzo pari al 12,63%, mentre l'indice settoriale FTSE Italia All-Share Banks ha avuto un incremento del 52,69%.

Azioni proprie della Capogruppo e delle imprese controllate

In merito alle azioni proprie, la cui operatività è svolta nel rispetto dell'apposita delibera assembleare, si segnala che la Capogruppo deteneva in portafoglio n. 3.597.215 azioni, in diminuzione di 35.418 azioni rispetto a fine 2023 per effetto delle assegnazioni eseguite in attuazione delle Politiche retributive del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio relative all'anno 2023, cui si aggiungono le n. 32.901 azioni detenute dalla Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, nell'ambito del piano dei compensi basato su strumenti finanziari previsto dalle Politiche retributive di Gruppo, per un valore di bilancio di 25,220 milioni.

RATING

La solvibilità del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio è valutata dalle agenzie di rating Fitch Ratings, DBRS Morningstar, S&P Global Ratings e Scope Ratings. Al riguardo si fa rimando alla relazione degli amministratori della Capogruppo sulla gestione a corredo del bilancio dell'esercizio 2024.

ACCERTAMENTI E VERIFICHE ISPETTIVE

Al riguardo si fa rimando alla relazione degli amministratori della Capogruppo sulla gestione a corredo del bilancio dell'esercizio 2024.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni con parti correlate, individuate secondo quanto previsto dallo IAS 24 e dal Regolamento Consob emanato con Delibera n. 17221 e successive modificazioni, rientrano nella normale operatività del Gruppo e sono di norma poste in essere a condizioni di mercato e comunque sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica.

Con riferimento agli obblighi informativi di cui all'articolo 5 del predetto Regolamento Consob, si precisa che, nel periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2024, sono state deliberate dai competenti Organi della Capogruppo le seguenti operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate (le altre società del Gruppo

bancario non hanno perfezionato, nel 2024, operazioni di maggiore rilevanza):

  • ˗ Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, società controllata; concessione di castelletto fideiussioni a favore residenti ord. non residenti di € 1.000.000 a revoca; delibera del 29/03/2024;
  • ˗ Factorit spa, società controllata; concessione di castelletto anticipi finanziari di € 300.000.000 a revoca; delibera del 03/04/2024;
  • ˗ Factorit spa, società controllata; concessione di castelletto fideiussioni finanziarie a favore residenti euro di € 150.000.000 a revoca; delibera del 24/05/2024;
  • ˗ Popso Covered Bond srl, società controllata; rinnovo affidamenti per complessivi € 1.928.421.224 con scadenza 22/07/2029; delibera del 06/08/2024;
  • ˗ Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, società controllata; concessione di mutuo chirografario in valuta di € 896.500.000 con scadenza 22/06/2025 e di castelletto fideiussioni a favore residenti ord. non residenti di € 3.150.000 a revoca e rinnovo affidamenti per complessivi € 1.270.072.000 a revoca, € 188.500.000 con scadenza 01/07/2028, € 40.000.000 con scadenza 01/06/2028, € 25.000.000 con scadenza 01/11/2026 ed € 896.500.000 con scadenza 01/02/2025; delibere del 06/08/2024;
  • ˗ Popso Covered Bond srl, società controllata; concessione di covered bond di € 1.000.000.000 con scadenza 22/07/2029; delibera del 10/10/2024;
  • ˗ Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, società controllata; concessione di castelletto fideiussioni a favore residenti ord. non residenti di € 10.000.000 a revoca; delibera del 10/10/2024;
  • ˗ Banca della Nuova Terra spa, società controllata; rinnovo affidamenti per complessivi € 440.014.500 a revoca; delibera del 05/11/2024;
  • ˗ Factorit spa, società controllata; concessione di fideiussioni a favore non residenti euro di € 120.000 con scadenza 20/03/2026; delibera del 05/11/2024;
  • ˗ Alba Leasing spa, società collegata; rinnovo affidamenti per complessivi € 411.810.500 a revoca; delibera del 05/11/2024;
  • ˗ Factorit spa, società controllata; concessione di castelletto anticipi finanziari di € 1.200.000.000 a revoca e di castelletto fideiussioni finanziarie a favore residenti euro di € 400.000.000 a revoca e rinnovo affidamenti per complessivi € 4.800.221.500 a revoca; delibere del 12/12/2024.

Si segnala, infine, che, nel quarto trimestre dell'anno, Banca Popolare di Sondrio ha sottoscritto, per una quota pari a € 400.000.000, la proroga dell'Accordo per il sostegno finanziario di Alba Leasing spa, vigente tra Banco BPM spa, BPER Banca spa e la stessa BPS. L'operazione è classificata come di maggiore rilevanza con società collegata.

Nell'esercizio 2024 non sono state perfezionate operazioni con parti correlate né di maggiore, né di minore rilevanza, che abbiano influito in misura significativa sulla situazione patrimoniale o sui risultati economici del Gruppo. Non si registrano, inoltre, modifiche e/o sviluppi delle operazioni con parti correlate effettuate nel 2023 - nessuna comunque atipica, inusuale o a condizioni non di mercato - che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati economici del Gruppo nel 2024.

In relazione alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che le operazioni o posizioni con parti correlate, come classificate dai predetti IAS 24 e Regolamento Consob, hanno un'incidenza contenuta sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari del Gruppo. Nella nota integrativa, Parte H, al paragrafo "operazioni con parti correlate", è riportata la tabella riepilogativa relativa ai rapporti intrattenuti con parti correlate.

Durante l'esercizio 2024 e in quello in corso non si segnalano posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali, per tali intendendosi, in relazione al contenuto della Comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, quelle estranee alla normale gestione d'impresa, che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e

tempistica di accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine alla completezza delle informazioni in bilancio, ai conflitti d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti.

COSTITUZIONE GRUPPO IVA

La Legge n. 232/2016 ("Legge di Bilancio 2017") ha introdotto il Titolo V-bis nel DPR n. 633/1972, artt. da 70-bis a 70-duodecies, relativo all'istituto del Gruppo IVA. Con la costituzione del "Gruppo IVA Banca Popolare di Sondrio", con decorrenza 1° gennaio 2025 è stato istituito un unico soggetto passivo IVA a cui partecipano le società controllate stabilite nel territorio dello Stato che rispettano determinati requisiti di legge. Viene individuato un "Rappresentante di Gruppo" che è responsabile dell'adempimento degli obblighi IVA derivanti dall'esercizio dell'opzione. Il ruolo di rappresentante del Gruppo IVA è in capo a Banca Popolare di Sondrio spa.

Per effetto della costituzione del Gruppo IVA, le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate da un soggetto partecipante nei confronti di altro soggetto partecipante allo stesso Gruppo IVA non sono considerate cessioni di beni o prestazioni di servizi ai fini dell'applicazione dell'Imposta sul Valore Aggiunto. I corrispettivi delle predette cessioni e prestazioni non sono pertanto maggiorati di IVA, di norma non detraibile per le banche costituendo a tutti gli effetti una componente del costo del bene o del servizio.

I soggetti partecipanti mantengono invariata la propria individualità in relazione agli altri tributi previsti dalla normativa fiscale. I soggetti che rispettano i requisiti di legge e partecipano al Gruppo IVA Banca Popolare di Sondrio con decorrenza 1° gennaio 2025, sono:

  • ˗ Banca Popolare di Sondrio spa (Rappresentante di Gruppo);
  • ˗ Factorit spa;
  • ˗ Rent2Go srl;
  • ˗ Banca della Nuova Terra spa;
  • ˗ PrestiNuova srl Agenzia in Attività Finanziaria;
  • ˗ Popso Covered Bond srl;
  • ˗ Servizi internazionali e Strutture Integrate 2000 srl;
  • ˗ Sinergia Seconda srl;
  • ˗ Immobiliare San Paolo srl;
  • ˗ Immobiliare Borgo Palazzo srl.

ARTICOLO 15 DEL REGOLAMENTO MERCATI

In relazione all'art. 15 (già art. 36) del Regolamento Consob n. 16191/2007 (Regolamento Mercati), in tema di condizioni per la quotazione delle società controllanti, società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si attesta che l'unica società interessata è Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA che ha già adottato adeguate procedure per assicurare piena conformità alla predetta normativa.

INFORMAZIONI SULLE RISORSE IMMATERIALI ESSENZIALI

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio, in conformità a quanto richiesto dall'art. 15 del D.Lgs. 125/2024, fornisce informazioni sulle risorse immateriali essenziali all'interno della presente Relazione sulla Gestione, nonché all'interno della Rendicontazione di Sostenibilità.

RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ

1. INFORMAZIONI GENERALI (ESRS 2)

  • 1.1 Criteri per la redazione
  • 1.2 Governance
  • 1.3 Strategia
  • 1.4 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

2. INFORMAZIONI AMBIENTALI

  • 2.rmativa ai sensi dell'articolo 8 del Regolamento 2020/852 (Regolamento Sulla Tassonomia dell'UE)
  • 2.2 Cambiamenti climatici (ESRS E1)
    • 2.2.1 Strategia
    • 2.2.2 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
    • 2.2.3 Metriche e obiettivi

3. INFORMAZIONI SOCIALI

  • 3.1 Forza lavoro propria (ESRS S1)
    • 3.1.1 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
  • 3.1.2 Metriche e obiettivi
  • 3.2 Comunità interessate (ESRS S3)
  • 3.2.1 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
  • 3.2.2 Metriche e obiettivi
  • 3.3 Consumatori e utilizzatori finali (ESRS S4)
    • 3.3.1 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
    • 3.3.2 Metriche e obiettivi

4. INFORMAZIONI SULLA GOVERNANCE

  • 4.1 Condotta delle imprese (ESRS G1)
    • 4.1.1 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
    • 4.1.2 Metriche e obiettivi

1. INFORMAZIONI GENERALI (ESRS 2)

1.1 CRITERI PER LA REDAZIONE

1.1.1 Criteri generali per la redazione della Rendicontazione di Sostenibilità (BP-1)

La Banca Popolare di Sondrio, Capogruppo del Gruppo Banca Popolare di Sondrio (nel seguito anche "il Gruppo" o "la Banca") redige la propria Rendicontazione di Sostenibilità (nel seguito anche "il Report") su base consolidata secondo quanto previsto dal Decreto legislativo n. 125 del 6 settembre 2024 che recepisce la Direttiva (UE) 2022/2464 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022 relativa alla rendicontazione societaria di sostenibilità ed in conformità ai principi di rendicontazioni denominati European Sustainability Reporting Standards (ESRS) adottati con il Regolamento delegato (UE) 2023/2772 della Commissione, del 31 luglio 2023, che integra la direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i principi di rendicontazione di sostenibilità.

La Rendicontazione di Sostenibilità consolidata copre il medesimo perimetro di consolidamento utilizzato per il bilancio consolidato. Per l'esercizio 2024 le società rientranti nel perimetro di consolidamento sono le medesime rappresentate nella tabella relativa alle "Partecipazioni in società controllate in via esclusiva" della "Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento" della Parte A della Nota Integrativa consolidata, a cui si rimanda. Nell'ambito della definizione del perimetro di rendicontazione si segnala che non è stata identificata la presenza di controllo operativo per nessuna delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto.

Si segnala, inoltre, che le imprese figlie incluse nel consolidamento sono esentate dalla rendicontazione di sostenibilità individuale o consolidata, in quanto incluse nella Rendicontazione di Sostenibilità consolidata secondo quanto previsto dall'art. 7 c. 1 del Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2025.

Nell'ambito della predisposizione della presente Rendicontazione di Sostenibilità, se da un lato è stato definito il perimetro di applicabilità, dall'altro il Gruppo ha provveduto a definire la propria catena del valore a monte e a valle. Questa, clusterizzata per settore di appartenenza, è stata utilizzata per la definizione e valutazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità. La catena del valore del Gruppo si articola in due principali segmenti: upstream (a monte) e downstream (a valle), il segmento upstream vede principalmente fornitori di beni/servizi e la raccolta diretta mentre il segmento downstream è composto dalla clientela e dalla raccolta indiretta. La disclosure al 31 dicembre 2024 relativa alla catena del valore include le metriche quantitative relative alle emissioni di GES scope 3.

Nella redazione del presente documento si segnala che la Banca si è avvalsa dei cd. phase-in previsti dalla normativa, per il dettaglio sugli "obblighi di informativa" per cui è stato applicato il phase-in, si rimanda all'indice dei contenuti all'interno della sezione "1.7.1 Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa (IRO-2)".

Al fine di garantire trasparenza e affidabilità delle informazioni fornite e coerentemente con quanto richiesto dalla normativa di riferimento, la Rendicontazione di Sostenibilità è soggetta a limited assurance da parte da parte della società di revisione EY SpA.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

1.1.2 Informativa in relazione a circostanze specifiche (BP-2)

Al fine di permettere una più agevole lettura della presente Rendicontazione di Sostenibilità, si segnala che nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del documento e la sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione avvenuta in data 11 marzo 2025, si sono verificati i seguenti fatti:

  • Approvazione in data 25 febbraio 2025 delle revisioni del Codice Etico e del Regolamento di composizione e funzionamento dell'Organismo di Vigilanza 231/2001;
  • Approvazione in data 25 febbraio 2025 dell'aggiornamento della Policy in materia di segnalazione interna delle violazioni – whistleblowing;
  • Approvazione in data 11 marzo 2025 del nuovo Piano Industriale 2025-2027 "Our Way Forward", comprensivo del nuovo Piano di Sostenibilità.

Stime riguardanti la catena del valore

Il Gruppo, nell'esercizio in oggetto, per ciò che concerne la rendicontazione delle metriche riferite alla catena del valore, si è avvalso del phase-in definito dall'ESRS 1 – 10.2.. Con riferimento alla catena del valore, all'interno della sezione "2.2.3.3 Emissioni lorde di GES di scope 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES (E1-6)" vengono rendicontate le metriche relative alle emissioni di GES (gas ad affetto serra) di Scope 3. Il calcolo di queste informazioni richiede dati e informazioni provenienti da diversi gruppi di stakeholder (fornitori, clienti e altre controparti). Qualora tali informazioni non siano risultate direttamente disponibili da fonti primarie, nonostante i ragionevoli sforzi compiuti per reperirle, è stato necessario ricorrere a stime ed informazioni provenienti da data provider esterni. Al fine di fornire un'informativa accurata e puntale, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio si impegna nel rivedere e nell'aggiornare periodicamente le relative metodologie di calcolo utilizzate, in linea con i più recenti standard e sviluppi del mercato. Per maggiori dettagli sulle metodologie utilizzate per il calcolo di tali emissioni e le relative stime, si rimanda alla parte metodologica della sezione "2.2.3.3 Emissioni lorde di GES di scope 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES (E1- 6)".

Cause di incertezza nelle stime e nei risultati

Nella rendicontazione delle metriche, il Gruppo si è impegnato a fornire dati conformi alle caratteristiche qualitative delle informazioni previste dall'ESRS 1 – Prescrizioni generali, Appendice B.

Qualora non sia stato possibile raccogliere informazioni da fonti primarie, la determinazione delle informazioni rendicontate si è basata su stime, assunzioni, campionamenti e altre informazioni provenienti da fonti indirette. Questa fattispecie si è verificata per alcuni data points nelle sezioni metodologiche "Consumo di energia e mix energetico (E1-5)", "Emissioni lorde di GES di scope 1,2,3 ed emissioni totali di GES (E1-6)" e "Prassi di pagamento (G1-6)", maggiori dettagli sulle assunzioni, approssimazioni e giudizi utilizzati, sono illustrati all'interno dei rispettivi paragrafi.

Errori e modifiche nella redazione e nella presentazione delle informazioni sulla sostenibilità

Come riportato nella sezione "1.1.1 Criteri generali per la redazione della Rendicontazione di Sostenibilità (BP-1)", la Banca si è avvalsa della facoltà, prevista dall'ESRS 1 par.136 per il primo anno di redazione, di non presentare le informazioni comparative.

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La presente Rendicontazione di Sostenibilità, nel Capitolo 2 "Informazioni ambientali", include la disclosure richiesta dall'articolo 8 del Regolamento (UE) 2020/852 (Tassonomia).

Inclusione mediante riferimento

Le inclusioni mediante riferimento all'interno del Report soddisfano le condizioni richieste dal paragrafo 120 del ESRS 1 (Prescrizioni Generali). I Disclosure Requirement (DR) e Data Points (DP) incorporati nel documento mediante riferimento riguardando il perimetro di consolidamento e il numero medio di dipendenti (numero medio).

1.2 GOVERNANCE

1.2.1 Il ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo (GOV-1)

Caratteristiche del Consiglio di Amministrazione

Di seguito vengono riportate le informazioni richieste dall'ESRS 2 concernenti la diversità di genere tra i membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo:

Uomini Donne Totale
Membri degli organi di amministrazione, direzione e
controllo
10 8 18
Membri del Consiglio di Amministrazione 8 7 15
di cui membri esecutivi 4 1 5
di cui membri non esecutivi 2 0 2
di cui membri del Consiglio indipendenti 2 6 8
Membri del Consiglio di Amministrazione 53,33% 46,67% 100,00%
Membri esecutivi 26,67% 6,67% 33,33%
Membri non esecutivi 13,33% 0,00% 13,33%
Membri del Consiglio indipendenti 13,33% 40,00% 53,33%
Diversità di genere tra i membri del Consiglio di
Amministrazione
87,50%

Tra i membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione, sono ricompresi anche i componenti del Collegio Sindacale.

La legislazione italiana non prevede la rappresentanza dei dipendenti e di altri lavoratori all'interno degli organi sociali. La composizione degli organi di governance del Gruppo si distingue, tuttavia, per la presenza di membri con esperienze significative in svariati settori economici in cui opera l'impresa (e.g. bancario, assicurativo e finanziario), maturate principalmente nei territori in cui il Gruppo è attivo, come il Nord Italia e la Svizzera.

Responsabilità degli organi con funzioni di supervisione strategica, gestione e controllo in materia di impatti, rischi ed opportunità

Il Consiglio di Amministrazione è l'Organo con funzione di supervisione strategica del Gruppo, il Collegio Sindacale svolge il ruolo di Organo con funzione di controllo.

Al proprio interno, il Consiglio di Amministrazione costituisce i Comitati endo-consiliari, differenti per tematica presidiata, ai quali spettano ruoli consultivi, istruttori, propositivi a beneficio delle deliberazioni consiliari (Esecutivo, Controllo e rischi, Nomine, Remunerazione, Sostenibilità, Operazioni con Parti correlate e soggetti collegati).

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Consigliere delegato, il quale, oltre alle specifiche deleghe tempo per tempo affidategli dal Consiglio di Amministrazione, in qualità di Organo con funzione di gestione dà attuazione alle decisioni consiliari e sovraintende alle n. 6 Aree di Governo (Chief Financial Officer, Chief Risk Officer, Chief Lending Officer, Chief Commercial Officer, Chief Information and Operations Officer, NPE Unit) e direttamente a taluni Servizi e Uffici.

La fattispecie organizzativa dell'Area di Governo accorpa un insieme di Direzioni, Servizi e Uffici che svolgono attività tra loro coerenti. Il responsabile dell'Area di Governo sovraintende alle Direzioni, ai Servizi e agli Uffici che a esso riportano; allo stesso tempo, riporta direttamente al Consigliere delegato.

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato anche un Consigliere di amministrazione quale

Esponente Responsabile per l'Antiriciclaggio, ai sensi del Provvedimento di Banca d'Italia del 1° agosto 2023. Il Consiglio ha nominato altresì un Direttore generale, a cui fanno capo specifici Direzioni, Servizi e Uffici.

La sorveglianza e la supervisione degli impatti, dei rischi e delle opportunità ("IRO") in materia all'interno del Gruppo è affidata ai seguenti organi: Consiglio di Amministrazione (nel seguito anche "CdA"), Comitato Consiliare Controllo e Rischi, Comitato Consiliare Sostenibilità e Collegio Sindacale.

Le relative responsabilità sono formalizzate all'interno di specifici documenti societari:

  • le responsabilità del Consiglio di Amministrazione sono riportate sia all'interno della normativa tempo per tempo vigente sia dallo Statuto, nonché dai Regolamenti aziendali interni;
  • le responsabilità del Collegio Sindacale sono riportate sia all'interno della normativa tempo per tempo vigente sia dallo Statuto, nonché dai Regolamenti aziendali interni;
  • le responsabilità degli Organi Endoconsiliari (Comitato Consiliare Controllo e Rischi e Comitato Consiliare Sostenibilità) sono riportate all'interno della normativa tempo per tempo vigente, dal "Regolamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati Consiliari" approvato dal Consiglio di Amministrazione, e dai singoli Regolamenti aziendali interni.

La dirigenza svolge anzitutto un ruolo istruttorio e operativo al fine di poter garantire all'Organo Amministrativo piena informativa sulla deliberazione degli indirizzi strategici.

Inoltre, una volta che gli indirizzi vengono deliberati dal Consiglio di Amministrazione, la dirigenza dà attuazione concreta agli stessi con il supporto delle competenti strutture della Banca.

Il ruolo di monitorare, gestire e controllare gli impatti, i rischi e le opportunità viene delegato a:

  • Comitato manageriale Rischi;
  • Comitato manageriale Sostenibilità;
  • Chief Risk Officer (nel seguito anche "CRO");
  • Chief Financial Officer (nel seguito anche "CFO").

I Comitati manageriali svolgono un ruolo essenziale di istruttoria e supporto tecnico-operativo al Consiglio di Amministrazione e al Consigliere Delegato. Tali organi sono soggetti, di fatto, al controllo del Consiglio di Amministrazione riguardo alle materie sottoposte a deliberazione e informativa consiliare. I Comitati manageriali sono composti dai cosiddetti Chief, figure che intrattengono un dialogo diretto con il Consigliere Delegato e lo stesso Consiglio di Amministrazione. La loro partecipazione alle riunioni consiliari, finalizzata a rappresentare temi rilevanti per la governance aziendale, consente un efficace raccordo tra le strutture operative e il Consiglio di Amministrazione, garantendo una comunicazione fluida e una gestione integrata delle decisioni strategiche.

Ruolo del management nell'integrazione dei controlli, definizione degli obiettivi e sviluppo delle competenze in termini di sostenibilità

Ai sensi della normativa tempo per tempo vigente, il Gruppo applica principalmente tre linee di controllo:

    1. Controlli di primo livello o controlli di linea diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni;
    1. Controlli di secondo livello (Controllo Rischi e Conformità) diretti ad assicurare rispettivamente la correttezza del monitoraggio e della gestione dei rischi e la conformità alla normativa di riferimento per tutti gli ambiti presidiati dal preposto Ufficio;
    1. Controlli di terzo livello (Revisione interna) svolti al fine di (i) controllare il regolare andamento dell'operatività e l'evoluzione dei rischi; (ii) valutare la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità e l'affidabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del sistema

dei controlli interni, portando all'attenzione degli organi aziendali i possibili miglioramenti, con particolare riferimento al processo di gestione dei rischi, nonché agli strumenti di misurazione e controllo degli stessi.

Il Consiglio di Amministrazione è destinatario di idonee informative periodiche volte al corretto ed esaustivo monitoraggio degli obiettivi connessi agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti, nonché i progressi compiuti nel loro conseguimento. Tali informative sono sottoposte al Consiglio di Amministrazione dalle competenti strutture di volta in volta individuate per settore (e.g. Risk Management, Unità organizzative delle Aree di Governo Chief Financial Officer e Chief Lending Officer (nel seguito anche "CLO"), Servizio Personale (nel seguito anche "HR")).

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, ai sensi della normativa vigente per il settore bancario e seguendo altresì le best practice in tema, svolge annualmente un importante processo di autovalutazione circa il funzionamento dello stesso e, più in generale, del sistema di governo societario. Il processo di autovalutazione è volto a valutare l'efficienza e l'efficacia dell'Organo e a individuare eventuali proposte di miglioramento, in termini sia di competenze sia di funzionamento, anche in vista del rinnovo annuale di un terzo del Consiglio di Amministrazione.

Tale processo di autovalutazione viene svolto ogni tre anni anche con riguardo al Collegio Sindacale, Organo con funzione di controllo, in occasione del relativo rinnovo delle cariche.

Il processo di autovalutazione offre l'opportunità di verificare anche il livello delle competenze in materia di sostenibilità che gli Organi possiedono. A tale riguardo, la verifica di eventuali lacune sono debitamente tenute in considerazione al fine di poter predisporre l'annuale composizione qualiquantitativa ottimale degli Organi di amministrazione e di controllo della Capogruppo. Tali documenti si pongono l'obiettivo di fornire orientamenti ai Soci in merito alla composizione quantitativa e qualitativa ottimale del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale e al profilo dei candidati alla carica di Consiglieri e Sindaci e intendono supportare la scelta dei candidati da presentare per i rinnovi degli Organi, affinché si possa tener conto delle professionalità e delle caratteristiche richieste sulla base delle esigenze del Gruppo.

In aggiunta a quanto sopra, le competenti strutture della Capogruppo, anche sulla base di quanto emerso nell'annuale composizione quali-quantitativa ottimale, sottopongono al Consiglio di Amministrazione un percorso formativo rivolto agli Organi al fine di poter sviluppare e migliorare le proprie competenze in specifiche aree in cui opera, tra cui, come fatto nel 2024, la tematica della sostenibilità.

Tali competenze vengono valutate sulla base di un'analisi circa le tematiche che influiscono sull'operatività ordinaria e straordinaria della Banca.

Le competenze e l'esperienza dei membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo in relazione alle tematiche di sostenibilità acquisita alla formazione professionale e all'esperienza lavorativa garantiscono una gestione efficace degli IRO rilevanti identificati.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 GOV-1 – Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'ESRS G1 – Condotta delle imprese

Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo in relazione alla condotta aziendale.

Gli organi di amministrazione, direzione e controllo del Gruppo prestano particolare attenzione alla condotta dell'impresa. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito ad un organismo appositamente nominato (cd. Organismo di Vigilanza 231, nel seguito anche "Organismo di Vigilanza") le funzioni di vigilanza ex art. 6, comma 1, lett. b) del Decreto legislativo n. 231/2001. Attualmente, l'Organismo di Vigilanza è composto da un membro esterno alla Banca (nominato Presidente), un membro del Collegio Sindacale e il responsabile della funzione Internal Audit della Capogruppo.

L'Organismo di Vigilanza sottopone all'esame e alla conseguente approvazione del Consiglio di Amministrazione il Codice Etico (nel seguito anche il "Codice") ed il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.lgs n. 231/2001 (nel seguito anche il "MOG").

Codice Etico

Il Codice Etico (nel seguito anche il "Codice") costituisce un documento di estrema rilevanza che esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività aziendali del Gruppo e definisce l'insieme dei valori e dei principi, nonché le linee di comportamento, che devono essere assunte dagli Amministratori e dai Sindaci del Gruppo, da tutte le persone legate da rapporti di lavoro e, in generale, da tutti coloro che operano con il Gruppo. Il Codice Etico è portato a conoscenza di tutti gli interessati mediante idonee attività di comunicazione e di sensibilizzazione ed è pubblicato sul sito istituzionale della Banca. Allo scopo di assicurare la corretta comprensione del Codice, il Servizio Personale e Modelli Organizzativi predispone, sulla base delle indicazioni dell'Organismo di Vigilanza, un piano di comunicazione, differenziato in ragione del ruolo e della responsabilità dei differenti destinatari, volto a promuovere la conoscenza dei principi contenuti nel Codice.

Nel caso in cui intervengano modifiche alla legislazione vigente, ovvero all'assetto organizzativo del Gruppo e comunque in ogni caso in cui sia ritenuto opportuno, l'Organismo di Vigilanza propone al Consiglio di Amministrazione le modifiche da apportare al Codice Etico.

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo 231

Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (nel seguito anche "MOG") ex D.lgs n. 231/2001 individua le procedure operative che l'azienda sviluppa per ridurre il rischio che i soggetti apicali e i loro collaboratori commettano reati a vantaggio o interesse delle Società del Gruppo. A tale riguardo, il Consiglio di Amministrazione è, per espressa previsione del citato Decreto, il soggetto cui compete, in via permanente, la responsabilità circa l'adozione e l'efficace attuazione del MOG. Spetta pertanto allo stesso, anche sulla base dell'impulso e dei suggerimenti formulati periodicamente dall'Organismo di Vigilanza, ogni valutazione circa l'opportunità di interventi di aggiornamento e di integrazione del MOG. L'Organismo di Vigilanza propone al Consiglio di Amministrazione ogni intervento ritenuto utile ai fini di cui sopra, laddove riscontri esigenze di adeguamento e/o integrazione del MOG in relazione a mutate condizioni aziendali e/o normative, nonché in conseguenza dell'accertamento di violazioni ovvero in relazione a nuove aree di rischio. A seguito dell'acquisizione della delibera del Consiglio di Amministrazione di approvazione del MOG e dei relativi allegati, l'Organismo di Vigilanza provvede a curarne l'attuazione e la divulgazione all'interno del Gruppo e, per quanto necessario, anche all'esterno della stessa. Il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del MOG è svolto dall'Organismo di Vigilanza mediante l'esame di flussi di reporting, audizioni e ispezioni, nonché per il tramite del servizio

Revisione interna e/o della Funzione di Conformità (Compliance) ovvero delle altre strutture aziendali con compiti di controllo o di professionisti esterni, con riferimento agli ambiti riguardanti il Decreto.

Nel corso del 2024, il Consiglio di Amministrazione è stato infine destinatario della consueta rendicontazione annuale da parte dell'Organismo di Vigilanza 231 sulle attività svolte nel corso del 2023 e della sottoposizione della proposta di deliberazione del Piano delle attività programmate per il 2024.

Competenze degli organi di amministrazione, direzione e di controllo in materia di condotta aziendale

Esperienze attuali e pregresse

Diversi membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale della Capogruppo hanno acquisito competenze nelle questioni relative alla condotta delle imprese grazie allo svolgimento di rilevanti esperienze professionali. In particolare:

  • alcuni Consiglieri hanno ricoperto, o tuttora ricoprono, la carica di membro dell'Organismo di Vigilanza 231 in società quotate, finanziarie e non;
  • un membro del Collegio Sindacale è attualmente anche membro dell'Organismo di Vigilanza 231 della Banca;
  • un Consigliere ha ricoperto ruoli professionali di rilevanza internazionale, in particolare nell'integrazione di considerazioni di sostenibilità nelle decisioni di investimento di un investment bank;
  • un Consigliere ha ricoperto la carica di membro dell'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) presso Banca d'Italia e ha svolto attività di ricerca nell'ambito della responsabilità sociale delle imprese.

Formazione rivolta agli Organi di amministrazione e controllo in materia di condotta di business

Nel corso del 2024, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale del Gruppo hanno beneficiato di specifiche sessioni di formazione aventi ad oggetto la condotta delle imprese. In particolare, nel quarto trimestre del 2024, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale hanno partecipato al "Corso di alta formazione per il Consiglio di Amministrazione", promosso dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI); nell'ambito del programma formativo, è stata erogata una lezione dedicata al tema "La responsabilità dei membri degli organi amministrativi".

1.2.2 Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate (GOV-2)

Informativa agli Organi di amministrazione, direzione e controllo su Impatti, Rischi e Opportunità materiali

In quanto primo anno di rendicontazione, i criteri per la supervisione degli impatti, rischi e opportunità (IRO) da parte degli organi di governance sono ancora in fase di definizione. Tuttavia, gli Organi di amministrazione, direzione e controllo vengono informati in merito agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti, all'attuazione del dovere di diligenza, nonché ai risultati e all'efficacia delle politiche, delle azioni, delle metriche e degli obiettivi adottati per affrontarli.

Tali informative sono sottoposte all'attenzione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, previa istruttoria nei Comitati endo-consiliari per le tematiche di competenza, da parte degli Uffici della Banca.

Con riferimento ai rischi, le strutture dell'Area di Governo Chief Risk Officer sottopongono trimestralmente all'attenzione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale un'informativa sull'andamento dei rischi nell'ambito della sostenibilità, previa disamina nei Comitati endo-consiliari Controllo e rischi e Sostenibilità.

Con particolare riferimento all'impatto delle politiche, delle azioni e degli obiettivi:

  • gli Uffici dell'Area di Governo Chief Lending Officer sottopongono ad approvazione le pratiche di fido di competenza del Consiglio di Amministrazione, analizzando nel dettaglio anche lo scoring ESG della singola pratica;
  • gli Uffici dell'Area di Governo Chief Financial Officer sottopongono all'attenzione degli Organi informative periodiche circa lo stato di avanzamento degli obiettivi fissati in ambito ESG, nonché ogni altro dettaglio utile di propria competenza.

Ruolo degli di Organi di amministrazione, direzione e controllo nella gestione di Impatti, Rischi e Opportunità materiali

Le tematiche di sostenibilità sono integrate nella gestione aziendale e dunque rivestono un importante ruolo nella conduzione delle attività strategiche e gestionali da parte degli Organi di amministrazione, direzione e controllo. Nell'ambito della Governance di Sostenibilità che il Gruppo ha implementato, infatti, il Consiglio di Amministrazione è supportato dal Comitato Controllo e Rischi e da un apposito Comitato Sostenibilità, il quale svolge funzioni istruttorie, consultive e propositive nella valutazione e gestione dei fattori di sostenibilità ritenuti fondamentali per la pianificazione della strategia di medio-lungo periodo e della loro conseguente traduzione all'interno delle politiche del Gruppo. Tale Comitato è altresì coinvolto nell'ambito del processo di reporting, garantendo la coerenza dell'informativa rispetto a quanto previsto dal Piano Industriale e rispetto agli obiettivi della strategia di sostenibilità del Gruppo. Inoltre, il Comitato di Sostenibilità presenta per informativa al Consiglio di Amministrazione le risultanze dell'analisi di doppia materialità svolta al fine di assicurare che gli impatti, i rischi e le opportunità materiali così individuati guidino le linee strategiche e operative del Gruppo.

Nell'ambito delle proprie funzioni, spetta, infatti, al Consiglio di Amministrazione valutare i fattori ESG, inclusi rischi climatici e ambientali, nell'ambito della pianificazione strategica e del Risk Appetite Framework garantendo una piena coerenza tra questi e gli obiettivi aziendali.

L'efficacia di tali misure viene monitorata dal Consiglio di Amministrazione attraverso un sistema di controllo interno e grazie alla promozione di una continua formazione in merito a tali tematiche, che permette di rafforzare e consolidare le competenze necessarie per gestire compromessi e decisioni

strategiche in modo consapevole e responsabile.

Nel 2024, il Consiglio di Amministrazione, con il supporto dei comitati dedicati, è stato coinvolto nel processo di revisione della materialità (condotta in termini di "doppia materialità", ovvero materialità d'impatto e materialità finanziaria) e dunque nell'identificazione e valutazione degli impatti, rischi e opportunità legati alle tematiche di sostenibilità.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre affrontato diverse tematiche relative agli aspetti ambientali, sociali e di governance. A titolo esemplificativo, si segnalano:

  • il coinvolgimento nell'aggiornamento della Policy del Credito ESG, che disciplina la gestione e mitigazione dei rischi derivanti da esposizioni finanziarie verso settori o attività con elevato impatto ambientale e sociale nonché l'identificazione di opportunità di finanziamento sostenibile;
  • l'approvazione del Piano Operativo in materia di Diversità e Inclusione, il quale rappresenta un'azione concreta per affrontare impatti sociali legati alla valorizzazione della diversità e alla promozione dell'inclusione all'interno dell'organizzazione.

1.2.3 Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione (GOV-3)

Politiche di remunerazione

Il Gruppo rende note le informazioni sui sistemi di incentivazione mediante la Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, redatta ai sensi dell'art. 84-quater del Regolamento adottato con Deliberazione CONSOB 14 maggio 1999 n. 11971 e successive modifiche ed integrazioni, in attuazione del Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 5.

I sistemi di incentivazioni sono contenuti all'interno delle "Politiche di Remunerazione" che vengono approvate annualmente dall'Assemblea dei soci.

Il compenso del Consiglio di Amministrazione, secondo quanto previsto dall'art. 2389, comma 1, del Codice civile e dall'art. 30 dello statuto, viene fissato annualmente dall'Assemblea, che lo determina in un importo fisso, comprensivo di una voce relativa alla partecipazione ai Comitati consiliari, senza incidere, stante la contenuta misura, sull'equilibrio delle grandezze di bilancio. L'Assemblea definisce l'importo delle medaglie di presenza e, eventualmente in misura forfettaria, il rimborso delle spese per l'intervento alle riunioni e i compensi per la partecipazione ai Comitati. Non sono previste per i consiglieri forme di retribuzione incentivante basate su strumenti finanziari o collegate alle performance aziendali e neanche forme di remunerazione differenziate per gli amministratori con incarichi esecutivi.

Spetta, inoltre, all'Assemblea la determinazione dell'emolumento annuale, valevole per l'intero periodo di durata della carica, dei componenti il Collegio Sindacale, nonché dell'importo delle medaglie di presenza e il rimborso delle spese sostenute per l'espletamento del mandato. Non sono previsti compensi basati su strumenti finanziari e bonus collegati ai risultati economici.

Per il Direttore generale l'erogazione della retribuzione variabile è subordinata al rispetto di soglie di accesso individuate in coerenza con i parametri minimi stabiliti annualmente dall'Autorità di vigilanza e recepiti nel Risk Appetite Framework. In particolare, vengono considerati:

  • indicatori di sostenibilità a livello consolidato: Common Equity Tier 1 (CET1);

  • indicatori di liquidità a livello consolidato (LCR).

Qualora siano superate le soglie sopra indicate, l'assegnazione e l'erogazione del bonus pool si basa su obiettivi quantitativi economico finanziari e qualitativi, i quali tengono in considerazione sia i risultati di "top line", ovvero la redditività core, sia l'efficienza operativa, tramite il cost-income ratio, sia i risultati di "bottom line", mediante l'utilizzo del RORAC.

Principali caratteristiche dei sistemi di incentivazione – Focus sulla Sostenibilità

La sostenibilità rappresenta un elemento trasversale che interessa tutti gli ambiti operativi del Gruppo, riflettendosi nei criteri di misurazione del raggiungimento degli obiettivi ESG. Le metriche di performance relative alla sostenibilità sono integrate all'interno delle Politiche di Remunerazione, sottolineando il legame tra l'impegno ESG del Gruppo e la gestione incentivante. In particolare, il 10% della remunerazione variabile del Direttore Generale dipende da obiettivi e (o) impatti legati alla sostenibilità.

In questo contesto, sono stati definiti i seguenti obiettivi di breve periodo:

  • Rating ESG: miglioramento del corporate rating EE di Standard Ethics;
  • Prodotti e servizi ESG: ampliamento dell'offerta di prodotti ESG (next) secondo quanto previsto dal Piano Industriale;
  • Finanza ESG: innalzamento della "percentuale ESG" della componente obbligazionaria del portafoglio di proprietà;
  • Iniziative internazionali: elaborazione di un set di target da condividere con Net-Zero Banking Alliance (NZBA) entro giugno 2025 per la definizione degli obiettivi di decarbonizzazione;
  • Governance ESG: completamento e approvazione del Piano Operativo in materia di Diversità e Inclusione;
  • Credito ESG valutazione delle controparti: completamento delle attività di due diligence ESG delle controparti corporate; ampliamento del perimetro coperto dalla valutazione dello Score C&E.

Gli obiettivi nel lungo periodo, distinti da quelli previsti per il breve periodo, sono i seguenti:

  • Rating ESG: assicurare un solido posizionamento della Capogruppo nel rating di sostenibilità di Standard Ethics e nello score di rating climatico CDP;
  • Credito e Finanza ESG: ampliare l'offerta di prodotti ESG e i relativi volumi;
  • Emissioni ESG: aumentare l'attività di funding ESG, provvedendo a nuove emissioni di green bond e social bond;
  • Emissioni di CO2: ridurre le emissioni dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2 e 3);
  • Iniziative ESG: aderire a iniziative internazionali relative alla sostenibilità ambientale e sociale;
  • Formazione ESG: integrare in modo completo e trasversale le tematiche di sostenibilità nei programmi di formazione aziendale.

Implicazioni delle considerazioni sul clima nella remunerazione degli organi di governance

La definizione del KPI ESG composito, destinato agli organi di governance include considerazioni e sub-obiettivi legati al cambiamento climatico.

Tra le componenti legate alla sostenibilità della remunerazione variabile del personale più rilevante5 del Gruppo, vengono previste come KPI relativamente al cambiamento climatico: l'elaborazione di un set di target da condividere con Net-Zero Banking Alliance (NZBA) entro giugno 2025 per la definizione degli obiettivi di decarbonizzazione e l'ampliamento del perimetro coperto dalla valutazione dello Score C&E. La percentuale della remunerazione riconosciuta, collegata a tali considerazioni, è ricompresa nel 10% della remunerazione variabile legata agli obiettivi di sostenibilità.

5 Il personale del Gruppo che, per l'attività svolta, ha o può avere un impatto significativo sul profilo di rischio del Gruppo, identificato sulla base dei criteri quali-quantitativi previsti dal Regolamento Delegato (UE) n. 923/2021 del 25 marzo 2021 e dalle disposizioni di Vigilanza.

1.2.4 Dichiarazione sul dovere di diligenza (GOV-4)

Informazioni nella dichiarazione di sostenibilità riguardo il processo di due diligence Elementi fondamentali del dovere di diligenza

Sebbene il Gruppo non disponga di un processo formalizzato relativo al dovere di diligenza, tale principio è comunque incorporato nel suo modello di business. Nella tabella che segue vengono riportati gli elementi fondamentali del dovere di diligenza e i relativi paragrafi nella Rendicontazione di Sostenibilità in cui è possibile trovare tali informazioni.

Elementi fondamentali del dovere di diligenza Paragrafi nelle dichiarazioni sulla sostenibilità
a) Integrare il dovere di diligenza nella governance,
nella strategia e nel modello aziendale
Informazioni generali - Informazioni fornite agli organi di
amministrazione,
direzione
e
controllo
dell'impresa
e
questioni di sostenibilità da questi affrontate (GOV-2)
Informazioni generali - Integrazione delle prestazioni di
sostenibilità nei sistemi di incentivazione (GOV-3)
Informazioni generali - Impatti, rischi e opportunità rilevanti
e loro interazione con la strategia e il modello aziendale (SBM
3)
b) Coinvolgere i portatori di interessi in tutte le fasi
fondamentali del dovere di diligenza
Informazioni generali - Informazioni fornite agli organi di
amministrazione,
direzione
e
controllo
dell'impresa
e
questioni di sostenibilità da questi affrontate (GOV-2)
Informazioni generali - Interessi e opinioni dei portatori di
interessi (SBM-2)
Informazioni generali -
Descrizione dei processi per
individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti (IRO-1)
Informazioni sociali -
Processi di coinvolgimento dei
lavoratori propri e dei rappresentanti dei lavoratori in merito
agli impatti (S1-2)
Informazioni sociali -
Processi di coinvolgimento delle
comunità interessate in merito agli impatti (S3-2)
Informazioni sociali
-
Processi di coinvolgimento dei
consumatori e degli utilizzatori finali in merito agli impatti (S4-
2)
c) Individuare e valutare gli impatti negativi Informazioni generali -
Descrizione dei processi per
individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti (IRO-1)
Informazioni generali - Impatti, rischi e opportunità rilevanti
e loro interazione con la strategia e il modello aziendale (SBM
3)
d) Intervenire per far fronte agli impatti negativi Informazioni ambientali
- Azioni e risorse relative alle
politiche in materia di cambiamenti climatici dell'ESRS E1 (E1-
3)
Informazioni sociali - Interventi su impatti rilevanti per la
forza lavoro propria e approcci per la mitigazione dei rischi
rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in
relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali
azioni (S1-4)
e) Monitorare l'efficacia degli interventi e
comunicare
Informazioni ambientali - Obiettivi relativi alla mitigazione
dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi (E1-4)
Informazioni sociali - Obiettivi legati alla gestione degli
impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti
positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
(S1-5)

1.2.5 Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità (GOV-5)

Sistema dei controlli interni e coinvolgimento degli organi aziendali

Il Sistema dei controlli interni in relazione alla Rendicontazione di Sostenibilità è costituito dall'insieme delle regole, delle attività, delle procedure e delle strutture organizzative che puntano ad assicurare il rispetto delle strategie aziendali di sostenibilità. Tale sistema è concepito per garantire, con ragionevole sicurezza, l'affidabilità delle informazioni fornite. Il Sistema dei controlli interni coinvolge, con diversi ruoli, il Consiglio di Amministrazione e i Comitati endoconsiliari, il Collegio Sindacale, il Consigliere delegato coadiuvato dai componenti della Direzione generale e dai Responsabili delle Aree di Governo, i Comitati manageriali compreso quello di sostenibilità, le Unità organizzative deputate a compiti di controllo interno e tutto il personale.

Linee di controllo e responsabilità

L'assetto organizzativo aziendale delle funzioni dedite ai controlli è riconducibile, secondo quanto previsto dalle Istruzioni di vigilanza, alle seguenti linee di controllo che consentono di verificare il regolare andamento dell'operatività e dell'evoluzione dei rischi, e la valutazione di completezza:

  • Controlli di primo livello: consistono in verifiche di tipo procedurale, informatico o comportamentale al fine di consentire il corretto svolgimento delle operazioni. La responsabilità dell'effettiva applicazione dei controlli e della loro adeguatezza è conferita ai servizi centrali, agli uffici e alle dipendenze sul territorio;
  • Controlli di secondo livello: costituiti dai controlli sui rischi e sulla conformità, che hanno l'obiettivo di assicurare, tra l'altro, la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi, la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio rendimento e l'adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica. I controlli sono effettuati dall'area di governo del Chief Risk Officer, dalla Funzione di Conformità e DPO e dalla Funzione Antiriciclaggio.
  • Controlli di terzo livello: rappresentati dalle attività del Servizio Revisione interna volte a verificare, anche con ispezioni in loco, il regolare andamento dell'operatività, la funzionalità della struttura organizzativa e delle componenti del Sistema dei controlli interni. Relativamente alle tematiche di sostenibilità, il Servizio Revisione Interna si occupa di:
    • verificare l'osservanza delle politiche in materia di sostenibilità nell'operatività aziendale e di Gruppo;
    • valutare la funzionalità del processo di gestione dei rischi climatici e ambientali;
    • segnalare agli Organi aziendali eventuali inefficienze, punti di debolezza o irregolarità emerse nel corso delle proprie attività di verifica, formulando raccomandazioni e portando all'attenzione i possibili miglioramenti.

Modello di controllo interno per la rendicontazione di sostenibilità

Con l'entrata in vigore della CSRD la funzione del Dirigente Preposto ha sviluppato il Modello di controllo interno sulla rendicontazione di sostenibilità (nel seguito anche "il Modello") tenendo in considerazione gli obblighi di informativa richiesti dagli standard ESRS (c.d. Data Points) e le specifiche informazioni sulla tassonomia delle attività ecosostenibili previste dall'Articolo 8 del Regolamento 2020/852 (Regolamento sulla Tassonomia dell'UE), ai fini della loro disclosure nell'ambito della rendicontazione di sostenibilità. Il framework di controlli è chiamato a ricomprendere all'interno delle proprie analisi i processi relativi alla produzione delle informazioni richieste dagli ESRS all'interno della

rendicontazione di sostenibilità. La configurazione del Modello è finalizzata a garantire accuratezza, affidabilità e tempestività della rendicontazione di sostenibilità a livello di Gruppo, perseguendo l'integrazione con il complessivo sistema di controllo interno e gestione dei rischi con l'obiettivo specifico di identificare, valutare e controllare i rischi sulla rendicontazione di sostenibilità.

La valutazione di rischi e controlli pertinenti associati ai processi critici del Dirigente Preposto avviene secondo un approccio risk based, in maniera coerente con quanto già previsto per le analisi di rischio adottate dal Gruppo e dalla Banca. Il processo di identificazione e valutazione dei rischi inizia da una prima fase di scoping in cui la Banca individua il perimetro critico per il reporting di sostenibilità prendendo in considerazione i Disclosure Requirements e i Data Points quantitativi e qualitativi definiti dagli ESRS, le entità legali rilevanti all'interno del perimetro di consolidamento del Gruppo e le procedure afferenti alla rendicontazione di sostenibilità sensibili, ovvero i processi sottostanti al calcolo e alla predisposizione degli indicatori propedeutici all'informativa di sostenibilità. L'attività di scoping considera come input l'esito dell'analisi di doppia materialità e procede ad analizzare gli indicatori rientranti nel perimetro di rendicontazione di sostenibilità secondo un approccio risk-based, identificando diversi livelli di rischio in funzione dell'opportunità di mitigare i rischi sottostanti con il sistema di controllo interno. Il perimetro di indagine comprende le imprese che contribuiscono in misura rilevante ai valori di sostenibilità oggetto di rendicontazione da parte del Gruppo, nonché le imprese che, pur non essendo rilevanti, sono caratterizzate da processi o da rischi che possono determinare errori rilevanti nell'informativa di sostenibilità dell'intero Gruppo. Una volta individuati gli indicatori significativi come esito delle fasi precedenti, ciascuno di essi viene ricondotto ad una procedura/attività aziendale sottostante la predisposizione della rendicontazione di sostenibilità. L'individuazione dei rischi riferibili all'informativa di sostenibilità viene effettuata tenendo conto della correttezza nonché la coerenza delle informazioni di sostenibilità comunicate rispetto a quanto richiesto dagli ESRS e, per gli indicatori impattati, da quanto previsto dal Regolamento Tassonomia. I rischi di rendicontazione di sostenibilità identificati, sono oggetto di valutazione a livello "inerente", valutando quindi il potenziale errore che potrebbe generarsi in assenza di controllo. L'indice di rischio potenziale o valutazione del rischio lordo rappresenta la valutazione sintetica del singolo evento rischioso, il cui manifestarsi potrebbe provocare un danno diretto/indiretto di natura sanzionatoria o d'immagine verso l'esterno.

L'individuazione dei rischi riferibili all'informativa di sostenibilità viene effettuata tenendo conto delle caratteristiche delle informazioni. Il Gruppo ha individuato dei rischi potenziali circa la completezza e l'integrità dei dati ossia che i dati rendicontati possano essere privi delle caratteristiche qualitative previste dall'ESRS 1 – Prescrizioni generali, all'Appendice B – Caratteristiche qualitative delle informazioni:

  • Pertinenza. Le informazioni sulla sostenibilità sono pertinenti quando possono fare la differenza nelle decisioni dei fruitori secondo un approccio di doppia rilevanza.
  • Rappresentazione fedele. Per essere utili, le informazioni devono non solo rappresentare un fenomeno pertinente, ma devono anche rappresentare fedelmente la sostanza del fenomeno che intendono rappresentare. Per una rappresentazione fedele le informazioni devono essere complete, neutrali e accurate.
  • Comparabilità. Le informazioni sulla sostenibilità sono comparabili quando possono essere confrontate con le informazioni fornite dall'impresa in periodi precedenti e possono essere confrontate con le informazioni fornite da altre imprese, in particolare quelle con attività simili o che operano nello stesso settore.
  • Verificabilità. La verificabilità contribuisce a infondere nei fruitori fiducia nel fatto che le informazioni siano complete, neutrali e accurate. Un'informazione sulla sostenibilità è verificabile se l'informazione stessa o i dati dai quali è stata ricavata possono essere corroborati.

  • Comprensibilità. Le informazioni sulla sostenibilità sono comprensibili quando sono chiare e concise. Un'informazione comprensibile consente a un lettore ragionevolmente competente di comprendere l'informazione comunicata.

Il Gruppo, nell'individuare i rischi considera anche la disponibilità dei dati sulla catena del valore a monte e/o a valle e le tempistiche entro le quali tali dati sono resi disponibili.

Per l'anno 2024, la Banca ha predisposto un piano di implementazione dei processi da mappare contenente la definizione delle principali fasi, attività, controlli a livello di entity incluse nel perimetro di rendicontazione e una pianificazione per l'implementazione dello SCIIS sugli indicatori/data points identificati come rilevanti a seguito dell'attività di scoping. In prospettiva, la Banca adotterà un sistema di supervisione dei risultati delle attività di verifica e test prevedendo l'identificazione di eventuali criticità e la loro risoluzione attraverso l'elaborazione di piani specifici.

Annualmente, il Dirigente Preposto informa il Consiglio di Amministrazione sulle attività svolte con l'obiettivo di garantire ragionevole certezza in merito all'adeguatezza e alla corretta applicazione delle procedure relative al reporting di sostenibilità.

1.3 STRATEGIA

1.3.1 Strategia, modello aziendale e catena del valore (SBM-1)

Prodotti e servizi

Il Gruppo offre una vasta gamma di servizi destinati a soddisfare le diverse esigenze dei propri stakeholder in ambito bancario, finanziario e assicurativo, direttamente o attraverso partnership con primari istituti.

L'offerta comprende soluzioni bancarie caratterizzate da obiettivi ambientali, solidaristici e di inclusione sociale, destinate a supportare le fasce più vulnerabili della popolazione. Allo stesso tempo, il Gruppo promuove investimenti che, oltre a generare opportunità di rendimento, sostengono l'economia reale e premiano le imprese che adottano pratiche virtuose.

In tale contesto, assumono particolare rilievo le politiche creditizie adottate dal Gruppo.

I principi di inclusione finanziaria e di responsabilità sociale orientano l'azione del Gruppo, con l'obiettivo di assicurare vantaggi tangibili in termini di reputazione e riconoscibilità.

Particolare attenzione è rivolta all'analisi del profilo qualitativo del richiedente e al settore merceologico di appartenenza, operando nel pieno rispetto delle prescrizioni normative aziendali e comunitarie e dei princìpi del Codice Etico.

La Banca propone soluzioni di investimento sostenibili, conformi ai criteri stabiliti dagli articoli 8 e 9 del Regolamento 2019/2088 (SFDR), in collaborazione con primarie case di gestione. L'offerta include fondi comuni e linee di gestione patrimoniale orientate ai principi ESG, offrendo ai clienti opportunità di investimento diversificate ed allineate ai criteri di sostenibilità.

Nel Piano Industriale 2022-2025, Banca Popolare di Sondrio ha delineato specifiche linee guida per la strategia di Sostenibilità del Gruppo, includendo il lancio di prodotti ESG. Il Gruppo si propone di supportare i propri clienti rendendo la Sostenibilità un valore fondamentale per famiglie e imprese.

In particolare, nel 2024 è stata ampliata la linea ambientale "next - Prodotti di Credito Sostenibili", un pacchetto di finanziamenti destinato a privati, professionisti e imprese che desiderano ridurre la propria impronta carbonica. Tra le soluzioni ammissibili figurano l'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, l'acquisto di mezzi di trasporto ecologici o l'efficientamento delle abitazioni e dei luoghi di lavoro. La linea comprende, per i privati, prestiti personali o mutui, mentre per le aziende, mutui ipotecari e/o prestiti non garantiti a medio e lungo termine, erogabili anche in base all'avanzamento dei lavori specifici. Tra le novità del 2024, figurano i mutui green per immobili eco-sostenibili, destinati a imprese e abitazioni private, nonché finanziamenti per le imprese che investono in un modello di economia circolare.

I dettagli della linea "next" sono i seguenti:

Per i Privati

  1. Prestito: Energia Green e Mobilità Sostenibile;

  2. Mutuo ipotecario: Green Buildings.

Per Imprese

  1. Mutuo ipotecario o chirografico: energie rinnovabili, efficientamento energetico mobilità sostenibile, Economia circolare, Green buildings.

Inoltre, il Gruppo ha introdotto una nuova linea di credito dedicata agli enti del terzo settore, destinata al finanziamento di progetti di natura sociale, rientranti nella "categoria S - Sociali", che risultano difficilmente accessibili tramite canali tradizionali.

Per supportare ulteriormente le realtà virtuose in termini di sostenibilità, il Gruppo è inoltre impegnato nell'emissioni di strumenti finanziari di debito aventi caratteristiche ESG, come Green Bond, in

linea con le migliori prassi internazionali (i.e. Principi dell'International Capital Market Association).

In linea con le evoluzioni normative europee, il Gruppo aggiorna costantemente il proprio framework. Nel 2024, è stato esteso l'ambito del Green Bond Framework alle categorie sociali, con un focus specifico su aree che promuovono il progresso sociale ed economico.

Clienti e mercati significativi

La Banca Popolare di Sondrio ha storicamente perseguito l'obiettivo di generare valore nel mediolungo periodo, rispondendo alle esigenze della comunità in cui opera, quali famiglie, piccole e medie imprese, cooperative ed enti pubblici e privati. Il suo modello di business si fonda sulla consapevolezza dell'importanza di soddisfare le necessità di tutti gli stakeholder, supportando il tessuto produttivo ed il settore familiare attraverso la concessione di mutui e linee di credito, nonché offrendo prodotti e servizi accessibili e semplici, pensati per rispondere alle specifiche esigenze dei singoli. Il Gruppo è costantemente impegnato nello sviluppo di nuove soluzioni, al fine di cogliere le opportunità di mercato e rispondere in modo tempestivo ed efficace ai bisogni in continua evoluzione della propria clientela.

Inoltre, la Banca, al fine di adottare un approccio differenziato nell'ambito della propria strategia di selezione della clientela, esclude qualsiasi rapporto con soggetti operanti nel settore degli armamenti coinvolti nella produzione, commercializzazione o distribuzione delle armi considerate controverse (ad esempio, mine antiuomo o armi nucleari).

Tale approccio ha contribuito a consolidare la presenza nei principali settori dell'attività bancaria, come l'intermediazione creditizia, i servizi internazionali, i sistemi di pagamento e la gestione del risparmio, favorendo una crescita costante delle quote di mercato.

Si riporta nella tabella di seguito il dettaglio della forza lavoro ripartita sulle principali aree geografiche di riferimento:

Numero di dipendenti del Gruppo Banca Popolare di Sondrio per aree geografiche
Italia 3342
Svizzera 357
Principato di Monaco 21
Totale 3720

Dato puntuale al 31 dicembre 2024

Obiettivi legati alla sostenibilità riguardanti prodotti, servizi clienti e mercati

La predisposizione di prodotti ESG costituisce un pilastro fondamentale della strategia di sostenibilità del Gruppo, come chiaramente delineato nel Piano Industriale 2022-2025. L'espansione della proposta commerciale in chiave ESG risulta cruciale non solo per soddisfare le esigenze di consumatori sempre più sensibili agli impatti ambientali e sociali dei beni e servizi, ma anche per sostenere le imprese che adottano modelli di business innovativi, accrescendo la loro competitività e anticipando le normative europee in materia ambientale. Tale iniziativa, consente inoltre di arricchire il portafoglio crediti ESG, necessario per l'emissione di strumenti di finanza sostenibile, come Green o Social Bond, e di incrementare la percentuale di attivi eco-sostenibili nel bilancio della Capogruppo, rappresentata dal Green Asset Ratio stabilito dalla Tassonomia.

In questa fase iniziale, l'ampliamento della proposta di finanziamenti si concentra su linee di credito destinate a supportare investimenti in favore della tutela dell'ambiente. L'offerta di prodotti ESG si configura come un elemento imprescindibile per il conseguimento degli obiettivi di adattamento, mitigazione dei rischi C&E e riduzione delle emissioni di Scope 3.

Strategia relativa a questioni di sostenibilità

Gli elementi di sostenibilità sono integrati nella strategia del Gruppo: l'incorporazione delle tematiche legate alla sostenibilità all'interno delle attività e dei processi aziendali si manifesta attraverso gli obiettivi continui che il Gruppo si propone di perseguire, tra cui il rafforzamento della governance, l'integrazione della sostenibilità nei principali processi operativi, la revisione del portafoglio di prodotti e servizi, la partecipazione a iniziative nazionali e internazionali e l'aggiornamento costante delle attività di rendicontazione. In questo modo, il Gruppo affronta le sfide legate alla transizione verso un'economia sostenibile, capitalizzando sulle opportunità derivanti sia dall'espansione del business che dal rafforzamento dei processi interni.

A partire dal 2023, BPS ha aderito a importanti iniziative internazionali, tra cui UNEP FI, ai Principles for Responsible Banking (PRB) e la Net-Zero Banking Alliance (NZBA), manifestando così il proprio impegno nella cooperazione internazionale e riconoscendo il ruolo chiave che il settore finanziario ricopre nel percorso verso la sostenibilità.

Descrizione della raccolta, sviluppo e protezione degli input

Banca Popolare di Sondrio presidia costantemente il tema della cybersecurity con l'obiettivo di salvaguardare l'integrità, la disponibilità e la riservatezza dei dati e dei sistemi, sviluppando contromisure finalizzate anche a fronteggiare gli attacchi informatici (cyber attack) in una logica di resilienza e garantendo la capacità dei sistemi di evolversi con tempi e costi ragionevoli (agility). Dal 2006 il Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (SGSI) di Banca Popolare di Sondrio è certificato ISO/IEC 27001:2013 (ISO 27001) dall'ente di certificazione DNV ed è in costante evoluzione.

Dal 2021 la verifica dei requisiti, validi per la certificazione, è stata estesa anche all'ambito relativo alla protezione dei dati personali, con il conseguimento dell'ulteriore certificazione ISO 27701.

Modello di business del Gruppo

Banca Popolare di Sondrio si pone al servizio delle famiglie, delle piccole e medie imprese, e delle istituzioni operanti nel territorio in cui è presente. La Banca fornisce servizi e prodotti al dettaglio, accessibili sia attraverso la propria rete territoriale costituita da 360 filiali, che tramite il canale virtuale. La sua capillarità dell'articolazione territoriale costituisce un elemento distintivo, fondamentale nella sua storia e nelle sue prospettive future. Fedele alla sua matrice originaria di banca cooperativa la Popolare di Sondrio, pur evolvendosi in S.p.A., continua a essere un motore per lo sviluppo economico e sociale delle aree in cui opera. Oltre alle attività caratteristiche di raccolta del risparmio e di esercizio del credito nelle diverse forme, il Gruppo offre servizi di investimento, assicurativi, previdenziali, di monetica e sistemi di pagamento, di factoring, di leasing, di tesoreria e cassa e di consulenza alle imprese, anche attraverso società controllate e partecipate.

Nell'ambito dell'attività di investimento, la Banca Popolare di Sondrio offre, fra l'altro, servizi di consulenza e di gestione di patrimoni mobiliari.

Si avvale inoltre, nei settori del risparmio gestito e dei fondi comuni di investimento, di accordi commerciali con Arca SGR spa e con Etica SGR spa, società quest'ultima che istituisce e promuove esclusivamente fondi comuni di investimento socialmente responsabili.

L'attività di bancassicurazione è effettuata tramite accordi distributivi con Arca Vita spa e con Arca Assicurazioni spa, entrambe facenti parte del Gruppo Unipol e attive, rispettivamente, nel ramo vita e danni.

La Banca è attiva nel comparto del leasing grazie agli accordi di collaborazione con la partecipata Alba Leasing spa.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

La controllata elvetica Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, fondata a Lugano nel 1995, offre servizi bancari a supporto delle comunità e delle attività economiche locali, con una rete di 21 filiali al 31 dicembre 2024.

Un'altra controllata, Factorit spa, si occupa della gestione di crediti commerciali, sia nazionali che internazionali, con garanzia, integrando così le attività delle altre società del Gruppo, in un'ottica di diversificazione e specializzazione.

Il modello di business di Banca Popolare di Sondrio è progettato per tener conto delle esigenze di tutti gli stakeholder, favorendo il mondo produttivo, le famiglie ed i privati in genere, mediante investimenti, concessioni di mutui e linee di credito, e l'offerta di prodotti e servizi accessibili e pensati per soddisfare le necessità individuali. In un contesto in cui il mercato e le normative europee delineano sempre più chiaramente il ruolo delle banche nella transizione verso un'economia sostenibile, il Gruppo considera essenziale sviluppare un modello di business che integri le tematiche ambientali, sociali e di buona governance. La strategia del Gruppo si fonda su scenari che uniscono ambiente, industria e finanza, con un approccio olistico, con l'obiettivo di essere attore del cambiamento. A tal fine, si è intrapreso un percorso di identificazione, implementazione e monitoraggio degli obiettivi di sostenibilità, attuando le modalità più efficaci per realizzarli nel proprio contesto e a livello di sistema.

Banca Popolare di Sondrio è proattiva nella ricerca di nuovi prodotti e servizi, per cogliere al meglio le opportunità di mercato e rispondere alle rinnovate esigenze della clientela. La capacità di instaurare relazioni personalizzate e uniche, sia con i nuovi clienti che con quelli di lunga data, è uno degli elementi chiave che ha consentito al Gruppo di conquistare quote di mercato in ambiti cruciali dell'attività bancaria, quali l'intermediazione creditizia, i servizi internazionali, i sistemi di pagamento e il risparmio amministrato e gestito, ed il settore assicurativo. Il responsabile di filiale rappresenta un punto di riferimento essenziale per tutti, dal piccolo risparmiatore all'imprenditore, in grado di analizzare il quadro finanziario e patrimoniale della controparte, identificarne le necessità e, con senso di responsabilità, indirizzarne le scelte, anche nei momenti di difficoltà. Il modello di servizio di Banca Popolare di Sondrio si basa su una relazione diretta con la clientela, cui si affianca un utilizzo sempre più significativo dei canali digitali per rispondere in modo efficace ed efficiente alle esigenze di tutti gli stakeholder.

Catena del valore

La catena del valore del Gruppo Banca Popolare di Sondrio si articola in due principali segmenti, upstream (a monte) e downstream (a valle), che delineano le fasi fondamentali attraverso le quali la Banca genera valore, dalla raccolta di fondi alla distribuzione dei servizi agli utenti finali.

Nel segmento upstream, il Gruppo si occupa della raccolta delle risorse necessarie a sostenere le proprie operazioni. La principale categoria di attori coinvolti in questa fase è rappresentata dai fornitori, comprendendo tutti i fornitori di beni e servizi di cui la Banca si serve e le entità attraverso le quali la Banca raccoglie capitale, tra cui la raccolta diretta, che comprende i depositi dei clienti, ed i bondholders, ossia gli investitori che acquistano obbligazioni emesse dalla Banca. Questi fondi rappresentano la principale fonte di risorse per finanziare le attività di prestito e investimento, consentendo alla Banca di operare con efficacia sul mercato finanziario e soddisfare le proprie necessità di liquidità.

Il segmento downstream riguarda la distribuzione e la fornitura dei servizi bancari agli utenti finali. I principali attori coinvolti in questa fase sono:

  • Clientela: si fa riferimento in particolare ai prestiti e alle anticipazioni erogati alle società non finanziarie, che rappresentano uno degli ambiti principali di attività della Banca. Il dimensionamento e la composizione del portafoglio crediti riflettono le necessità finanziarie di due specifici segmenti di clientela: l'imprenditoria di piccola e media dimensione, in prevalenza localizzata nelle aree di

insediamento dell'istituto, e le famiglie.

  • Raccolta indiretta: tale aggregato rappresenta l'attività di custodia, amministrazione e gestione di titoli, fondi comuni e gestioni patrimoniali svolta dal Gruppo per conto terzi o in connessione con l'attività di gestione di patrimoni mobiliari. I suddetti strumenti sono un canale importante per la gestione del capitale raccolto, offrendo ai clienti soluzioni di investimento diversificate.

1.3.2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi (SBM-2)

Coinvolgimento degli stakeholder

Il Gruppo ritiene cruciale stabilire una relazione solida e costante con i propri stakeholder. L'identificazione precisa degli stakeholder e la strutturazione di canali di comunicazione mirati rappresentano il primo passo fondamentale per avviare un processo di engagement efficace. I principali canali e strumenti di interazione con gli stakeholder del Gruppo comprendono:

  • Conferenze stampa;
  • Notizie provenienti dai media;
  • Canali digitali;
  • Questionario di materialità;
  • Siti web e app per dispositivi mobili;
  • Attività sociali e iniziative a beneficio della collettività;
  • Incontri con la Banca e con le Reti;
  • Tavoli di confronto con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori;
  • Attività di supporto sociale;
  • Lettera ai soci;
  • Documentazione periodica e reportistica di approfondimento.

A titolo di esempio, tra le iniziative rilevanti volte a favorire l'interazione con gli stakeholder, vi è l'applicativo "EUREKA!", progettato per i dipendenti. Tale strumento offre un processo strutturato per raccogliere, valutare e condividere i feedback dei colleghi delle filiali e delle strutture centrali. Tale applicativo consente ai dipendenti, infatti, di proporre idee e suggerimenti riguardo a processi, procedure, strumenti, prodotti e servizi di marketing destinati a tutte le società del Gruppo bancario. In tal modo, ogni dipendente può diventare un attore attivo nell'organizzazione, contribuendo all'efficienza dei processi e al miglioramento dell'offerta di prodotti e servizi destinati alla clientela.

I principali stakeholder del Gruppo

Il Gruppo identifica i propri stakeholder secondo i criteri stabiliti dallo Standard AA1000 un framework di riferimento internazionale per la gestione della sostenibilità ed il coinvolgimento degli stakeholder. Tale standard si basa su tre principi fondamentali:

  • Inclusività: garantire l'ascolto di tutti gli stakeholder;
  • Materialità: rispondere adeguatamente alle loro aspettative;
  • Rispondenza: conformità alle norme di legge, agli standard, ai codici, ai princìpi, alle politiche e altri regolamenti volontari.

Annualmente il Gruppo aggiorna la lista degli stakeholder più rilevanti, effettuando una mappatura specifica finalizzata alla predisposizione dell'analisi di materialità. Tra i principali portatori di interessi vi sono:

Stakeholder esterni:

  • Comunità e mercati;
  • Fornitori;
  • Ambiente (associazioni ambientaliste, studenti, comunità scientifica, consulenti ambientali);
  • Pubblica amministrazione e autorità di vigilanza;
  • Clienti.
  • Stakeholder interni:
  • Organi di governo;
  • Personale;
  • Azionisti e investitori.

Banca Popolare di Sondrio ha coinvolto i seguenti stakeholder nella valutazione degli impatti:

  • Uffici interni alla Banca;
  • Associazione di imprese;
  • Società Finanziarie;
  • Sindacati;
  • Docenti Universitari;
  • Aziende clienti (con focus su settore agroalimentare e settore Oil & Gas);
  • Società di Asset Management.

Descrizione delle modalità di coinvolgimento degli stakeholders

Il Gruppo favorisce e disciplina il dialogo tra il Consiglio di Amministrazione ed i propri azionisti su tematiche di competenza consiliare, definendone le modalità di attuazione, individuando gli interlocutori, gli argomenti oggetto di discussione (quali la corporate governance, le tematiche ESG), nonché le modalità, le tempistiche e i canali di interazione. Tale forma di dialogo si aggiunge e integra le ordinarie modalità di engagement, attraverso le quali il Gruppo interagisce con azionisti, investitori e la comunità finanziaria, avvalendosi delle funzioni aziendali competenti.

Nell'ambito delle tematiche di sostenibilità, il Gruppo considera l'analisi di doppia materialità come uno strumento cruciale per l'ascolto dei propri stakeholder, comprendendo le loro esigenze e sostenendo la creazione di valore a lungo termine. In questo contesto, il Gruppo coinvolge i propri stakeholder in un'attività di engagement volta a valutare gli impatti legati alla sostenibilità sia dal punto di vista dell'impatto sulle comunità e sull'ambiente. Nel corso del 2024, sono stati organizzati incontri tra il mese di ottobre e novembre con i singoli stakeholder, con l'obiettivo di condividere e discutere il processo e i risultati preliminari dell'analisi di doppia materialità. Durante tali incontri, a seguito di una preliminare spiegazione del contesto di reporting, è stato illustrato il processo di doppia materialità e validati gli impatti preliminarmente identificati. Gli stakeholder hanno successivamente contribuito alla valutazione degli impatti, secondo i criteri definiti di magnitudo e probabilità.

Finalità del coinvolgimento degli stakeholders

Nell'ambito dell'analisi di doppia materialità, l'attività di coinvolgimento degli stakeholder è stata condotta con la finalità di assicurare che il processo di identificazione e valutazione degli impatti, rischi e opportunità tenesse conto delle prospettive, delle aspettative e delle priorità degli stakeholder. In particolare, le categorie di portatori di interesse individuate dal Gruppo (ad esempio, dipendenti, clienti, investitori, comunità, organizzazioni sindacali, ecc.) e le modalità di coinvolgimento adottate hanno permesso di raccogliere preziosi input e riscontri relativi al processo di materialità degli impatti, un aspetto di particolare rilevanza per la prima rendicontazione redatta secondo quanto previsto da D.Lgs. 125/2024.

Risultati del coinvolgimento degli stakeholders

Le opinioni degli stakeholder sono state considerate nell'identificazione di impatti, rischi e opportunità, nonché nella loro valutazione, contribuendo a definire le principali questioni di sostenibilità su cui si basa la disclosure del Gruppo.

Comprensione dei punti di vista delle principali parti interessate

La Banca Popolare di Sondrio coinvolge attivamente i propri stakeholder per favorire un dialogo costruttivo e comprendere le loro esigenze e visioni. Il modello di business del Gruppo è progettato tenendo conto delle aspettative di tutte le categorie di stakeholder, inclusi dipendenti, clienti e comunità locali. Il Gruppo adotta principi di responsabilità sociale, eticità e rispetto dei diritti umani, come sancito dal Global Compact delle Nazioni Unite e altre normative internazionali. Il rispetto per i diritti umani, la promozione della diversità e l'inclusione sono priorità strategiche, così come il supporto alle piccole e medie imprese e alle comunità locali. L'approccio inclusivo si riflette nel costante coinvolgimento dei clienti, nel supporto alle loro esigenze e nel rafforzamento delle relazioni con il territorio, attraverso iniziative concrete e programmi di sponsorizzazioni, erogazioni liberali e analisi dei fornitori in ottica ESG. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "I principali stakeholder del Gruppo" della presente sezione.

Evoluzione della strategia e del modello di business in risposta agli interessi degli stakeholder

L'attività di engagement con gli stakeholder riveste un ruolo cruciale nell'identificazione e nella valutazione degli impatti materiali rilevanti per il Gruppo, costituendo una solida base per il processo decisionale strategico. In risposta agli interessi e alle aspettative degli stakeholder, la Banca ha integrato specifiche iniziative sostenibili nel suo Piano Strategico 2025-2027, con l'obiettivo di mitigare gli impatti negativi e potenziare quelli positivi. La sostenibilità è stata inserita come uno degli elementi della strategia aziendale, con una particolare attenzione al rafforzamento delle relazioni con la comunità e alla promozione di attività di educazione finanziaria, rivolte sia a studenti che a adulti.

Il Piano Strategico prevede inoltre una continua evoluzione del modello di business, con il coinvolgimento attivo degli stakeholder attraverso azioni mirate, che contribuiscono a garantire la coerenza tra la strategia aziendale e le esigenze di tutti gli interlocutori. A tal fine, la Banca intende espandere le sue attività di educazione finanziaria come parte della sua missione per costruire una comunità più consapevole e preparata.

In termini di pianificazione, la Banca ha progettato ulteriori misure, che saranno dettagliate nel Piano di Sostenibilità 2025-2027, per monitorare e valutare costantemente l'impatto delle proprie azioni sulla comunità e sull'ambiente. La tempistica specifica di attuazione di queste misure sarà definita e comunicata nelle fasi successive di attuazione del Piano Strategico.

Interessi e punti di vista e sugli interessi delle parti interessate presentate al management

Nell'ambito della propria Governance ESG, gli organi di amministrazione, direzione e controllo sono informati sulle questioni di sostenibilità e sul coinvolgimento degli stakeholder. Per l'esercizio 2024, i risultati dell'analisi di doppia materialità elaborati anche sulla base delle opinioni espressi dagli stakeholder durante le attività di engagement sono stati presentati e discussi sia in sede di Comitato Consiliare di Sostenibilità che di Consiglio di Amministrazione, garantendo così una gestione trasparente e strategica delle tematiche di sostenibilità.

1.3.3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale (SBM-3)

ESRS SUB-TOPIC SUB-SUB
TOPIC
IRO Tipo di IRO* Positivo /
negativo /
attuale /
potenziale
Operaz.
proprie /
Value
chain
Posizione
catena del
valore
Orizz.
tem
porale
**
ESRS
E1
Adattamento
ai
cambiamenti
climatici
Interventi di adattamento delle sedi
operative per i cambiamenti climatici in
base all'esposizione ai principali rischi
fisici degli asset (es. definire una
strategia/politica interna che preveda
l'adozione di misure di antidispersione
del calore per le sedi operative senza
vincoli storici, es. "cappotto termico")
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
E1
Adattamento
ai
cambiamenti
climatici
Selezione di fornitori, tramite criteri di
selezione, che stabiliscono politiche e
obiettivi specifici al fine di contribuire
all'adattamento
al
cambiamento
climatico
Impatto Positivo/
Effettivo
Value
Chain
Supply
Chain
BT
ESRS
E1
Adattamento
ai
cambiamenti
climatici
Definizione
di
criteri,
strategie
di
investimento
e
finanziamenti
che
supportino
l'implementazione
di
interventi finalizzati all'adattamento al
cambiamento climatico
Impatto Positivo/
Effettivo
Value
Chain
Portafoglio BT
ESRS
E1
Adattamento
ai
cambiamenti
climatici
Mancato
contributo
o
contributo
insufficiente
alla
promozione
dell'operazioni
di
adattamento
al
cambiamento
climatico
attraverso
specifici strumenti di investimento
Impatto Negativo/
Potenziale
Value
Chain
Portafoglio MT
ESRS
E1
Adattamento
ai
cambiamenti
climatici
Rischio
di
Credito
derivante
dall'incapacità del privato / dell'impresa
di ripagare il debito a seguito di eventi
metereologici estremi (e.g. danno a sedi
delle controparti a causa di alluvioni)
Rischio Value
Chain
Portafoglio BT
MT
LT
ESRS
E1
Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
Impatto
sul
cambiamento
climatico
derivante dalle emissioni dirette delle
operazioni proprie della banca, come il
consumo di combustibili fossili per il
riscaldamento degli uffici e l'uso di una
flotta
aziendale
alimentata
da
combustibili fossili.
Impatto Negativo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
E1
Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
Impatto positivo sulle operazioni di
mitigazione del cambiamento climatico
grazie alla riduzione delle emissioni
indirette di gas serra generate dalla
catena
di
fornitura
(es.
attraverso
l'adozione di criteri di selezione dei
fornitori
che
hanno
implementato
politiche interne per la mitigazione del
cambiamento climatico e/o piano di
transizione)
Impatto Positivo/
Effettivo
Value
Chain
Supply
Chain
BT
ESRS
E1
Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
Impatto positivo sulle operazioni di
mitigazione del cambiamento climatico
grazie alla riduzione delle emissioni
indirette di gas serra tramite l'adesione a
iniziative dedicate (Global Compact,
NZBA) e tramite l'adozione di politiche
interne di finanziamento e investimento
che prevedano la selezione di imprese
hanno sviluppato un piano di transizione
Impatto Positivo/
Effettivo
Value
Chain
Portafoglio BT
ESRS
E1
Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
Emissioni indirette di gas serra da parte di
privati e imprese, che contribuiscono al
cambiamento climatico, originate dal
processo di concessione di crediti e
finanziamenti e dalla composizione del
portafoglio costituito da imprese che non
rispettando elevati standard ambientali
Impatto Negativo/
Effettivo
Value
Chain
Portafoglio BT

ESRS SUB-TOPIC SUB-SUB
TOPIC
IRO Tipo di IRO* Positivo /
negativo /
attuale /
potenziale
Operaz.
proprie /
Value
chain
Posizione
catena del
valore
Orizz.
tem
porale
**
ESRS
E1
Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
Rischio di Credito derivante dalla mancata
definizione di un Piano di Transizione da
parte delle imprese controparti e relativa
incapacità di far fronte ai debiti (e.g. costi
per le controparti legati ad una mancata
definizione di un piano di transizione
verso un'economia a basse emissioni)
Rischio Value
Chain
Portafoglio BT
MT
LT
ESRS
E1
Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
Rischio strategico e di business legato alla
dipendenza del Gruppo da elevati income
derivanti da interessi e commissioni verso
settori che presentano un elevato profilo
di intensità emissiva
Rischio Value
Chain
Portafoglio BT
MT
LT
ESRS
E1
Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
Opportunità legata alla possibilità di
ampliare la gamma prodotti attraverso lo
sviluppo di prodotti allineati alle necessità
delle controparti in materia di mitigazione
del cambiamento climatico (e.g. offerta di
finanziamenti
per
sostenere
la
trasformazione digitale delle imprese al
fine di ottimizzare i processi produttivi
della stessa)
Opportunità Value
Chain
Portafoglio BT
MT
LT
ESRS
E1
Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
Miglioramento
brand
reputation/posizionamento
derivanti
dall'adeguata
definizione
e
conseguimento degli obiettivi a sostegno
della mitigazione ai cambiamenti climatici
(e.g.
conseguimento
degli
obiettivi
derivanti dall'adesione alla Net Zero
Banking Alliance)
Opportunità Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
MT
LT
ESRS
E1
Energia Consumi energetici diretti delle own
operations e dipendenza dall'utilizzo di
energia da fonti fossili
Impatto Negativo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
E1
Energia Selezione di fornitori, tramite criteri di
selezione, che si impegnano a ridurre i
consumi energetici e a supportare una
transizione energetica verso fornitori di
energia rinnovabile
Impatto Positivo/
Effettivo
Value
Chain
Supply
Chain
BT
ESRS
E1
Energia Implementazione di criteri, strategie di
investimento e finanziamento per le
imprese e i privati che promuovono una
riduzione dei consumi energetici e
supportano
l'utilizzo
di
energia
proveniente da fonti rinnovabili
Impatto Positivo/
Effettivo
Value
Chain
Portafoglio BT
ESRS
E1
Energia Impatto indiretto dovuto ai consumi
energetici
nei
processi
operativi
e
produttivi delle imprese nel portafoglio e
delle attività dei privati
Impatto Negativo/
Effettivo
Value
Chain
Portafoglio BT
ESRS
E1
Energia Rischio di Credito derivante dal mancato
rinnovamento del mix energetico delle
imprese
controparti
per
ridurre
la
dipendenza da fonti carbon fossili e
relativa incapacità di far fronte ai debiti
collegati a un maggior costo dell'energia
(es. costi per le controparti legati ad alla
mancata
definizione di un piano di
efficientamento energetico delle sedi
operative)
Rischio Value
Chain
Portafoglio BT
MT
LT
ESRS
S1
Condizioni di
lavoro
Occupa
zione
sicura
Impatto positivo sulla propria forza lavoro
grazie alla garanzia di una stabilità
lavorativa (ad es. Maggiore retention dei
lavoratori a seguito della piena tutela dei
diritti
delle
Persone,
della
difesa
dell'occupazione e attenzione alla dignità
professionale / personale. Creazione di
opportunità
di
lavoro
e
sviluppo
professionale, all'interno e all'esterno del
Gruppo)
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT

emarket
dir storage
CERTIFIED
ESRS SUB-TOPIC SUB-SUB
TOPIC
IRO Tipo di IRO* Positivo /
negativo /
attuale /
potenziale
Operaz.
proprie /
Value
chain
Posizione
catena del
valore
Orizz.
tem
porale
**
ESRS
S1
Condizioni di
lavoro
Occupa
zione
sicura
Deterioramento
della
dignità
professionale e personale dei dipendenti
a causa di mancate politiche e strategie
aziendali finalizzate a garantire una
stabilità lavorativa ai propri dipendenti
(ad es. aumento del turnover dovuto
anche ad un deterioramento della dignità
professionale / personale dei dipendenti;
Potenziali casi di non-compliance e
violazione dei diritti umani all'interno
dell'organizzazione e lungo la propria
catena del valore, inclusa la supply chain)
Impatto Negativo/
Potenziale
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
S1
Condizioni di
lavoro
Occupa
zione
sicura
Attrazione dei talenti attraverso la
pubblicizzazione verso l'esterno della
solidità della banca come employer (valori
di sicurezza e stabilità)
Opportunità Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
MT
LT
ESRS
S1
Condizioni di
lavoro
Occupa
zione
sicura
Miglioramento
brand
reputation
derivante dalla definizione di obiettivi a
sostegno dell'attuazione delle politiche di
occupazione sicura (e.g. attuazione di
piani di protezione sociale in assenza di
disposizioni statali)
Opportunità Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
MT
LT
ESRS
S1
Condizioni di
lavoro
Orario di
lavoro
Impatto positivo sulla propria forza lavoro
grazie a un corretto carico lavorativo
assegnato ai propri dipendenti (es. lavoro
flessibile)
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
S1
Condizioni di
lavoro
Orario di
lavoro
Attività e scadenze che richiedono
l'impiego da parte dei dipendenti di un
carico di lavoro eccessivo, anche in
considerazione di esigenze particolari (es.
interventi IT straordinari)
Impatto Negativo/
Potenziale
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
MT
ESRS
S1
Condizioni di
lavoro
Orario di
lavoro
Attrazione
dei
talenti
attraverso
introduzione di politiche relative agli orari
di lavoro a sostegno della flessibilità (e.g.
settimana corta, smart working su base
annuale)
Opportunità Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
MT
LT
ESRS
S1
Condizioni di
lavoro
Salari
adeguati
Impatto positivo sulla propria forza lavoro
attraverso la garanzia di una retribuzione
competitiva dei lavoratori basata sul
riconoscimento del merito e su un
sistema di benefits / welfare per i
dipendenti e relative famiglie (es. incentivi
legati alle prestazioni/risultati ottenuti,
welfare estendibile anche ai componenti
della famiglia)
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
S1
Condizioni di
lavoro
Dialogo
sociale
Aumento della fiducia dei dipendenti e le
figure
di
leadership
attraverso
un
maggiore impegno per la coesione
aziendale e canali di comunicazione
interna (es. feedback e valutazioni regolari
non solo top-down ma anche bottom-up,
accessibilità del management)
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
S1
Condizioni di
lavoro
Libertà di
associaz.,
esistenza
di comitati
aziendali e
diritti di
informaz,,
consultaz.
e partecip.
dei
lavoratori
Impatto positivo sulla propria forza lavoro
grazie alla garanzia del diritto alla libera
associazione
dei
dipendenti
dell'organizzazione (es. previsione e
formalizzazione consultazioni periodiche
tra
management
e
rappresentanti
sindacali)
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
S1
Condizioni di
lavoro
Equilibrio
tra vita
profes
sionale e
vita privata
Introduzione di specifiche politiche e
iniziative orientate a garantire l'equilibrio
tra vita privata e professionale che
portano
a
un
miglioramento
del
benessere della propria forza lavoro (es.
implementazione di programmi dedicati
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT

ESRS SUB-TOPIC SUB-SUB
TOPIC
IRO Tipo di IRO* Positivo /
negativo /
attuale /
potenziale
Operaz.
proprie /
Value
chain
Posizione
catena del
valore
Orizz.
tem
porale
**
al benessere tra cui programmi di
incentivazione ad uno stile di vita salutare,
sostegno al congedo parentale)
ESRS
S1
Condizioni di
lavoro
Equilibrio
tra vita
profes
sionale e
vita privata
Aumento della fiducia degli Stakeholder
del Gruppo (e.g. dipendenti), attraverso la
promozione di un equilibrio tra vita
professionale
e
vita
privata
(e.g.
allungamento dei periodi di congedo
familiare concessi)
Opportunità Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
MT
LT
ESRS
S1
Condizioni di
lavoro
Equilibrio
tra vita
profes
sionale e
vita privata
Attrazione dei talenti attraverso adeguata
comunicazione verso l'esterno delle
politiche volte a favorire l'equilibrio tra
vita professionale e vita privata e il
benessere del dipendente (e.g. flessibilità
oraria, palestre aziendali, programmi di
incentivazione ad uno stile di vita salutare,
supporto psicologico, asilo aziendale)
Opportunità Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
MT
LT
ESRS
S1
Condizioni di
lavoro
Salute e
sicurezza
Impegno del Gruppo alla garanzia di
luoghi di lavoro sicuri e salutari che
contribuisce di conseguenza alla tutela
della
propria
forza
lavoro
(es.
equipaggiamento di sicurezza personale
quali postazioni di lavoro ergonomiche,
erogazione di corsi di formazione)
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
S1
Parità di
trattamento e
di
opportunità
per tutti
Parità di
genere e di
retribuz.
per un
lavoro di
pari valore
Introduzione e supporto alla realizzazione
di iniziative volte al riconoscimento
dell'uguaglianza di genere e allo sviluppo
di politiche di remunerazione eque per
prevenire episodi di discriminazione e
disuguaglianza retributiva (es. corsi di
formazione antidiscriminazione, sportelli
di ascolto)
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
S1
Parità di
trattamento e
di
opportunità
per tutti
Parità di
genere e di
retribuz.
per un
lavoro di
pari valore
Aumento della fiducia degli Stakeholder
del Gruppo (e.g. dipendenti), attraverso la
definizione di una politica volta a
garantire la parità di genere e parità di
retribuzione per uno stesso lavoro (e.g.
conduzione di audit periodici sulla
retribuzione con focus sulla gender
equality, programmi di empowerment
femminile al fine di garantire la parità di
genere ai livelli di top management)
Opportunità Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
MT
LT
ESRS
S1
Parità di
trattamento e
di
opportunità
per tutti
Formaz. e
sviluppo
delle
competen
ze
Definizione di programmi di gestione e
sviluppo dei talenti che favoriscono il
sostegno alla formazione e garantiscono
lo sviluppo delle competenze e della
valorizzazione delle potenzialità e unicità
dei dipendenti.
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
S1
Parità di
trattamento e
di
opportunità
per tutti
Occupaz. e
inclusione
delle
persone
con
disabilità
Supporto alla realizzazione di iniziative
volte a garantire le pari opportunità per
lavoratori con disabilità contribuendo alla
tutela del lavoro e alla mitigazione del
rischio di discriminazione
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
S1
Parità di
trattamento e
di
opportunità
per tutti
Occupaz. e
inclusione
delle
persone
con
disabilità
Aumento della fiducia degli Stakeholder
(e.g.
dipendenti)
del
Gruppo,
del
benessere psico-fisico e della qualità della
vita (e.g. equilibrio tra vita privata e
professionale), attraverso la definizione di
iniziative e progetti per garantire e
l'inclusione di persone con disabilità.
Opportunità Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
MT
LT
ESRS
S1
Parità di
trattamento e
di
opportunità
per tutti
Misure
contro la
violenza e
le molestie
sul luogo
di lavoro
Promozione di un clima di rispetto e
comunicazione
aperta
grazie
all'implementazione di canali interni di
denuncia di qualsiasi atto discriminatorio,
di mobbing, di molestie, al fine di favorire
un
miglioramento
delle
relazioni
interpersonali
(es.
promozione
e
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT

ESRS SUB-TOPIC SUB-SUB
TOPIC
IRO Tipo di IRO* Positivo /
negativo /
attuale /
potenziale
Operaz.
proprie /
Value
chain
Posizione
catena del
valore
Orizz.
tem
porale
**
diffusione dei canali dedicati di denuncia,
diffusione
delle
sanzioni
per
chi
commette
atti
di
violenza/discriminazione)
ESRS
S1
Parità di
trattamento e
di
opportunità
per tutti
Misure
contro la
violenza e
le molestie
sul luogo
di lavoro
Aumento della fiducia, della sicurezza e
del benessere degli/delle Stakeholder del
Gruppo (e.g. dipendenti), attraverso la
definizione di politiche volte a prevenire
violenze e molestie sul luogo di lavoro e
sensibilizzare i/le dipendenti sul tema
(e.g. miglioramento immagine a fronte
della
predisposizione
di
campagne
periodiche
di
sensibilizzazione,
predisposizione di canali dedicati tramite
cui permettere ai/alle dipendenti di
segnalare atti di violenza/discriminazione,
definizione e diffusione di chiare sanzioni
per
chi
commette
atti
di
violenza/discriminazione anche in termini
di ripercussioni sulla valutazione /
definizione di bonus)
Opportunità Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
MT
LT
ESRS
S1
Parità di
trattamento e
di
opportunità
per tutti
Diversità Realizzazione e implementazione di
politiche e iniziative che tutelino le
diversità di genere, di nazionalità, di enti
ecc. per garantire la tutela della diversità
alla forza lavoro propria.
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
S1
Parità di
trattamento e
di
opportunità
per tutti
Diversità Attrazione dei talenti attraverso la
promozione
di
una
politica
per
l'inclusione delle diversità
Opportunità Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
MT
LT
ESRS
S1
Parità di
trattamento e
di
opportunità
per tutti
Diversità Aumento della fiducia, del benessere e
del livello di soddisfazione degli/delle
Stakeholder del Gruppo (e.g. dipendenti),
attraverso la definizione di una politica
per l'inclusione di tutte le persone del
Gruppo, l'ascolto attivo di bisogni e
aspettative dei/delle dipendenti e la
progettazione e l'erogazione di iniziative
di inclusione ad hoc per target specifici,
co-progettate
con
stakeholder
di
riferimento
(e.g.
miglioramento
dell'immagine
a
fronte
della
predisposizione di adeguate politiche di
inclusione e proficua collaborazione delle
diverse generazioni sul posto di lavoro)
Opportunità Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
MT
LT
ESRS
S1
Altri diritti
connessi al
lavoro
Riserva
tezza
Realizzazione e implementazione di
politiche e sistemi di controllo interno
volti alla protezione dei dati e della
riservatezza del personale, al fine di
prevenire l'uso intenzionale e/o non
intenzionale che coinvolge informazioni
riservate per scopi di business, a danno
dei dipendenti
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
S1
Altri diritti
connessi al
lavoro
Riserva
tezza
Aumento della fiducia degli Stakeholder
del Gruppo, attraverso la definizione di
opportuni presidi a fronte della violazione
dei sistemi IT/compromissione di dati
della propria forza lavoro (es. incremento
degli investimenti volti a garantire la
protezione dei dati personali)
Opportunità Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
MT
LT
ESRS
S3
Diritti
economici,
sociali e
culturali delle
comunità
Impatti
legati al
territorio
Supporto e realizzazione di iniziative per
le comunità volte a tutelare e valorizzare
il territorio nel quale risiedono da un
punto di vista urbano, culturale e di
occupabilità giovanile (riqualificazione
urbana,
realizzazione
di
centri
di
aggregazione culturale)
Impatto Positivo/
Potenziale
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
LT

ESRS SUB-TOPIC SUB-SUB
TOPIC
IRO Tipo di IRO* Positivo /
negativo /
attuale /
potenziale
Operaz.
proprie /
Value
chain
Posizione
catena del
valore
Orizz.
tem
porale
**
ESRS
S3
Diritti
economici,
sociali e
culturali delle
comunità
Impatti
legati al
territorio
Aumento della fiducia degli Stakeholder
del Gruppo, attraverso la definizione di
iniziative a supporto di impatti positivi sul
territorio delle comunità interessate:
sostegno a giovani, minori e persone
vulnerabili al fine di contrastare la povertà
educativa e supportare la mobilità sociale,
promozione dell'occupabilità giovanile,
imprenditorialità femminile, supporto ad
iniziative di formazione sul posto di lavoro
e reskilling,
sostegno alle comunità
attraverso iniziative volte a tutelare /
valorizzare il territorio nel quale risiedono
attraverso:
- programmi di miglioramento delle aree
urbane degradate o trascurate, progetti di
inclusione sociale
su diverse aree di
bisogno a favore differenti target di
beneficiari (ad es. donne, migranti ,
detenuti,
anziani)
- contributo al risanamento del tessuto
socio-economico del Paese per favorire la
crescita
delle
economie
locali
- scambio di know-how e di specifiche
competenze tra mondo profit e non profit
per realizzare nuovi modelli di sviluppo
economico
sostenibile
- sostegno alle persone in difficoltà
attraverso l'accesso agevolato alla sanità
pubblica/ privata
Opportunità Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
MT
LT
ESRS
S4
Inclusione
sociale dei
consumatori
e/o degli
utilizzatori
finali
Non
discrimina
zione
Promozione
dell'inclusione
sociale
attraverso l'offerta di prodotti e servizi
accessibili a tutte le categorie sociali,
comprese quelle più vulnerabili.
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
S4
Inclusione
sociale dei
consumatori
e/o degli
utilizzatori
finali
Accesso a
prodotti e
servizi
Promozione
dell'inclusione
sociale
attraverso
l'ampliamento
delle
opportunità di accesso a prodotti e servizi
per tutte le categorie sociali comprese
quelle più vulnerabili. Ad esempio,
garantendo filiali accessibili a tutti e
assicurando un elevato standard di
qualità nei servizi offerti, per aumentare la
soddisfazione della clientela
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
S4
Inclusione
sociale dei
consumatori
e/o degli
utilizzatori
finali
Accesso a
prodotti e
servizi
Sostegno
all'innovazione
e
alla
trasformazione
digitale
attraverso
iniziative che promuovono una cultura
dell'innovazione, insieme a politiche e
strategie di finanziamento e investimento
destinate a supportare imprese e start-up
il cui modello di business si fonda
sull'innovazione digitale
Impatto Positivo/
Effettivo
Value
Chain
Portafoglio BT
ESRS
S4
Inclusione
sociale dei
consumatori
e/o degli
utilizzatori
finali
Pratiche
commer.
responsa
bili
Sostegno alla protezione del cliente
attraverso l'implementazione di politiche
e strategie che promuovono pratiche
commerciali etiche e trasparenti, come ad
esempio evitare il greenwashing, affinché
i clienti possano fare scelte informate e
fidarsi delle informazioni ricevute
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
S4
Impatti
relativi
all'informazio
ne per i
consumatori
e/o gli utenti
finali
Riserva
tezza
Rischi Operativi derivanti da violazione
fraudolenta (anche perpetrata tramite
attacchi di natura cibernetica) dei sistemi
aziendali, finalizzata alla sottrazione /
divulgazione di dati di natura personale
(data breach) della clientela
Rischio Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
MT
LT

ESRS SUB-TOPIC SUB-SUB
TOPIC
IRO Tipo di IRO* Positivo /
negativo /
attuale /
potenziale
Operaz.
proprie /
Value
chain
Posizione
catena del
valore
Orizz.
tem
porale
**
ESRS
G1
Cultura
d'impresa
Promozione di una cultura aziendale etica
e consapevole, basata su: i) rispetto dei
diritti umani e delle normative interne ed
esterne; ii) contrasto all'evasione fiscale, al
riciclaggio
e
ai
comportamenti
anticoncorrenziali;
iii)
principi
di
salvaguardia della solidità aziendale, per
garantire l'efficienza nei processi di
creazione e distribuzione del valore a
shareholders e stakeholders. Ciò include
l'adozione di un codice etico, un codice di
condotta e iniziative per promuovere
l'etica a livello aziendale, oltre a misure di
prevenzione contro i rischi fiscali e di
riciclaggio.
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
G1
Cultura
d'impresa
Selezione di fornitori, tramite criteri di
selezione,
che
garantiscano
la
promozione di una cultura aziendale etica
e consapevole, basata su: i) rispetto dei
diritti umani e delle normative interne ed
esterne; ii) contrasto all'evasione fiscale, al
riciclaggio
e
ai
comportamenti
anticoncorrenziali;
iii)
principi
di
salvaguardia della solidità aziendale, per
garantire l'efficienza nei processi di
creazione e distribuzione del valore a
shareholders e stakeholders. Ciò include
l'adozione di un codice etico, un codice di
condotta e iniziative per promuovere
l'etica a livello aziendale, oltre a misure di
prevenzione contro i rischi fiscali e di
riciclaggio
Impatto Positivo/
Effettivo
Value
Chain
Supply
Chain
BT
ESRS
G1
Cultura
d'impresa
Implementazione
di
strategie
di
finanziamento
e
investimento
che
valutino la presenza di politiche e obiettivi
da parte delle imprese, finalizzate alla
promozione di una cultura aziendale etica
e consapevole, basata su: i) rispetto dei
diritti umani e delle normative interne ed
esterne; ii) contrasto all'evasione fiscale, al
riciclaggio
e
ai
comportamenti
anticoncorrenziali;
iii)
principi
di
salvaguardia della solidità aziendale, per
garantire l'efficienza nei processi di
creazione e distribuzione del valore a
shareholders e stakeholders. Ciò include
l'adozione di un codice etico, un codice di
condotta e iniziative per promuovere
l'etica a livello aziendale, oltre a misure di
prevenzione contro i rischi fiscali e di
riciclaggio
Impatto Positivo/
Effettivo
Value
Chain
Portafoglio BT
ESRS
G1
Cultura
d'impresa
Gestione
delle
relazioni
con
fornitori tra
cui
pratiche di
pagamento
Rischio di Credito derivante dall'elevata
esposizione verso controparti che hanno
registrato episodi di inadeguata gestione
dei rapporti di fornitura, ivi inclusa
l'opportuna definizione di prassi di
pagamento (e.g. costi da parte della
controparte derivanti dall'interruzione
della catena di valore a causa del mancato
rispetto delle scadenze dei pagamenti
verso i fornitori, che potrebbero intaccare
la capacità di restituzione del debito)
Rischio Value
Chain
Portafoglio BT
MT
LT
ESRS
G1
Protezione
degli
informatori
Sostegno alla protezione degli individui
che segnalano violazioni (whistleblower)
attraverso
misure
che
garantiscono
l'anonimato
del
denunciante
e
prevengono ripercussioni personali o
professionali. Ciò include, ad esempio,
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

ESRS SUB-TOPIC SUB-SUB
TOPIC
IRO Tipo di IRO* Positivo /
negativo /
attuale /
potenziale
Operaz.
proprie /
Value
chain
Posizione
catena del
valore
Orizz.
tem
porale
**
canali di segnalazione sicuri per abusi
dopo la denuncia.
ESRS
G1
Corruzione
attiva e
passiva
Prevenz. e
individuaz.
compresa
la forma
zione
Implementazione
e
realizzazione
di
politiche e strategie interne volte a
prevenire fenomeni di corruzione.
Impatto Positivo/
Effettivo
Operaz.
proprie
Operaz.
proprie
BT
ESRS
G1
Corruzione
attiva e
passiva
Prevenz. e
individuaz.
compresa
la forma
zione
Selezione di fornitori, tramite criteri di
selezione, che adottano politiche e
strategie interne volte a prevenire
fenomeni di corruzione.
Impatto Positivo/
Effettivo
Value
Chain
Supply
Chain
BT
ESRS
G1
Corruzione
attiva e
passiva
Prevenz. e
individuaz.
compresa
la forma
zione
Implementazione
di
strategie
di
finanziamento
e
investimento
che
valutino la presenza di politiche e obiettivi
da parte delle imprese volte a prevenire
fenomeni di corruzione.
Impatto Positivo/
Effettivo
Value
Chain
Portafoglio BT

*Impatto/rischio fisico o di transizione/opportunità

**BT – breve termine, MT – medio termine, LT – lungo termine

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Effetti degli impatti, dei rischi e delle opportunità materiali sul modello di business e sulla strategia aziendale

L'analisi di Doppia Materialità, attraverso cui la Banca ha identificato gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti è stata condotta tenendo in considerazione tutte le attività caratteristiche del business da cui essi possono generarsi, sia nell'ambito delle proprie operazioni che lungo la catena del valore (nella supply chain a monte e a valle con riferimento al proprio portafoglio clienti).

Questa analisi ha consentito di evidenziare come gli impatti, i rischi e le opportunità legati ai fattori ESG possano influenzare in modo significativo le attività del Gruppo, inducendo così l'Istituto a definire una strategia orientata alla mitigazione degli impatti negativi e dei rischi, al rafforzamento degli impatti positivi ed al perseguimento delle opportunità.

In particolare, i rischi emersi dall'analisi di rilevanza finanziaria sono stati esaminati in forte coerenza con le valutazioni interne condotte periodicamente per identificare i rischi bancari a cui la Banca è potenzialmente esposta, nell'ambito degli esercizi annuali di verifica prospettica dell'adeguatezza dell'ammontare di capitale e della liquidità (esercizi ICAAP/ILAAP). Le valutazioni svolte hanno portato all'integrazione degli schemi di Risk Appetite Framework del Gruppo, mediante l'introduzione di indicatori ESG dedicati e relativi limiti di monitoraggio per tutti i rischi di primo pilastro. Inoltre, le risultanze di tali analisi svolte hanno incentivato ulteriormente il Gruppo a indirizzare maggiormente, nelle principali aree nevralgiche dell'Istituto, migliori prassi di valutazione, gestione e mitigazione dei rischi climatici e ambientali mediante la stesura di un "Piano strategico e operativo per la gestione dei rischi climatici e ambientali" di più ampio respiro, al fine ulteriore di allinearsi alle indicazioni fornite dal Supervisore nell'ambito del continuo dialogo di vigilanza intrattenuto con la Banca. Il citato piano, oggetto di periodico aggiornamento e allineato alle migliori prassi normative e di mercato del sistema bancario, abbraccia differenti cantieri di lavoro quali ad esempio l'ambito di concessione creditizia e la relativa valutazione della clientela, il governo del rischio e la gestione della catena di fornitura.

In termini di opportunità, la Banca riconosce come gli aspetti di sostenibilità rappresentino un elemento fondamentale per la crescita, contribuendo alla capacità di attrarre talenti, rafforzare la fiducia degli stakeholder e sviluppare prodotti innovativi, creando nuove leve per accrescere la competitività e consolidare la propria posizione di mercato. In tale contesto, la Banca sta evolvendo verso una sempre maggiore integrazione della sostenibilità, con un crescente focus su soluzioni finanziarie destinate a supportare la transizione ecologica e l'inclusione sociale. Le iniziative attualmente in corso, come l'ampliamento dell'offerta di prodotti finanziari sostenibili, il sostegno a progetti territoriali e programmi di welfare e formazione per i dipendenti, sono testimonianza di un impegno concreto nell'affrontare queste opportunità in modo strutturato e mirato. Inoltre, la Banca ha predisposto un piano operativo in materia di diversità e inclusione, con l'obiettivo di promuovere una cultura aziendale inclusiva e garantire pari opportunità per tutti i dipendenti, riconoscendo il valore di un ambiente di lavoro diversificato come leva per l'innovazione e la crescita.

Queste dinamiche si riflettono anche sulla governance e sui processi decisionali, con una crescente integrazione dei criteri ESG nelle valutazioni strategiche e operative. Il nuovo Piano di Sostenibilità 2025- 2027 darà vita ad un'evoluzione di tale approccio, fornendo un quadro strutturato per massimizzare l'impatto positivo delle iniziative già in atto e identificare ulteriori ambiti di sviluppo. L'obiettivo è quello di rafforzare la resilienza aziendale e generare valore condiviso, attraverso un impegno concreto che si traduca in un'offerta finanziaria sempre più sostenibile, in una gestione responsabile delle risorse umane e in un contributo tangibile al benessere delle comunità in cui la Banca opera.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Influenza degli impatti negativi e positivi sulle persone e ambiente

Gli impatti rilevanti dell'impresa influenzano persone e ambiente in diversi modi. Gli impatti negativi possono comportare rischi per il benessere delle persone o per la salute degli ecosistemi, mentre gli impatti positivi contribuiscono al miglioramento delle condizioni di vita, del lavoro e alla tutela ambientale.

Il Gruppo riconosce che il proprio ruolo può influire direttamente e indirettamente sulla generazione di tali impatti, non solo attraverso le proprie operazioni interne, ma anche considerando come il supporto economico offerto possa avere effetti su ambiente e persone attraverso le azioni delle proprie controparti. In questo contesto, il Gruppo monitora attentamente gli impatti ESG legati alle proprie operazioni finanziarie, con l'obiettivo di prevenire effetti negativi e promuovere relazioni sostenibili

Per un maggiore approfondimento, si rimanda alle sezioni "Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale" dell'ESRS E1-Cambiamenti Climatici, S1-Forza Lavoro Propria, S3-Comunità Interessate, S4-Consumatori ed Utilizzatori Finali.

Impatti materiali: origine, orizzonti temporali e attività di business interessate

L'analisi di doppia materialità attraverso cui la Banca ha identificato i propri impatti rilevanti è stata condotta tenendo in considerazione tutte le attività del business da cui essi possono generarsi, nell'abito delle own operations e lungo la catena del valore. L'impresa lavora per integrare principi di sostenibilità nella propria strategia, mitigando gli impatti negativi e potenziando quelli positivi. Nell'ambito dell'analisi di Doppia Materialità, gli impatti sono stati valutati tenendo in considerazione la probabilità di accadimento in un arco temporale di breve, medio e lungo periodo.

Effetti finanziari dei rischi e delle opportunità sul bilancio

Per quanto riguarda i rischi identificati come significativi nell'analisi di Doppia Materialità, emerge che l'influenza dei fattori legati ai rischi climatici e ambientali si manifesta, su orizzonti di breve, medio e lungo periodo, attraverso due principali driver: il rischio fisico e il rischio di transizione. Questi fattori si riflettono nei bilanci del Gruppo, con impatti finanziari sul risultato economico, in particolare riguardo al rischio di credito. In particolare, si evidenzia come il processo periodico di determinazione delle rettifiche di valore collettive sul portafoglio crediti della Banca prende in considerazione i potenziali impatti dei driver di rischio ESG (es. impatto atteso della carbon tax sul bilancio delle aziende controparti) i cui effetti sui parametri di rischio creditizio vengono calcolati in termini di maggiori valori di probabilità di default della controparte (PD) e perdita attesa in caso di insolvenza (LGD) determinando un valore complessivo di Expected Credit Loss (ECL) "climate adjusted".

Per quanto concerne le opportunità, il Gruppo riconosce che la sostenibilità, in particolare la transizione ecologica e l'innovazione nei servizi finanziari, offre potenziali benefici per la sua posizione finanziaria, le performance e i flussi di cassa. L'integrazione dei criteri ESG nelle strategie di finanziamento e investimento ha consentito di ampliare l'offerta di prodotti sostenibili, rispondendo alla crescente domanda di soluzioni responsabili da parte della clientela e del mercato.

Nel periodo di riferimento, il Gruppo ha individuato opportunità significative, soprattutto in relazione al cambiamento climatico, che hanno avuto un impatto positivo sulle operazioni. Tra le iniziative più rilevanti figurano l'espansione dell'offerta di finanziamenti sostenibili e l'emissione di un Green Bond Senior Preferred da 500 milioni, destinato a finanziare progetti ambientali. Tali azioni, in linea con l'aumento della domanda di investimenti sostenibili, contribuiscono al rafforzamento della solidità finanziaria e alla crescita dei ricavi.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Informazioni sulla resilienza della strategia e del modello di business in merito alla capacità di affrontare impatti e rischi materiali e di sfruttare opportunità materiali

Il Gruppo ha intrapreso un percorso di analisi per valutare la resilienza della propria strategia e del proprio modello aziendale, con particolare attenzione alla capacità di:

  • affrontare i rischi connessi al cambiamento climatico;
  • mitigare gli impatti negativi legati al cambiamento climatico;
  • rafforzare gli effetti positivi registrati su persone e ambiente;
  • sfruttare le opportunità derivanti da tale contesto.

L'iniziativa si inserisce all'interno di un più ampio processo di integrazione strutturata dei fattori ESG nelle proiezioni economico-finanziarie elaborate in sede di pianificazione strategica.

Tale processo si innesta in uno specifico percorso evolutivo e intende supportare la definizione di politiche creditizie integrate con fattori ESG anche dal punto di vista quantitativo con particolare riferimento, in ambito climatico, all'allineamento alle aspettative regolamentari in tema di buone prassi per la gestione e misurazione dei rischi climatici e ambientali.

In questa prospettiva un elemento chiave è l'integrazione degli impatti ESG nei modelli di supporto all'elaborazione dei principali KPI finanziari in relazione pure allo sviluppo del Piano Industriale 2025-2027. Tale approccio consente di misurare e monitorare in modo preciso e strutturato gli effetti delle strategie adottate e di confrontarli con gli obiettivi di sostenibilità del Gruppo.

Il Gruppo intende quindi rafforzare la resilienza del proprio modello di business, affrontando in modo efficace le sfide - nate dall'individuazione di impatti, rischi e opportunità rilevanti - e sviluppando strategie che favoriscano una crescita sostenibile, in linea con le esigenze del mercato e le evoluzioni del quadro regolamentare. In tal senso, maggiori dettagli sono forniti nell'ambito della disclosure tematica riferita all'ESRS E1, con particolare riferimento alla resilienza della strategia e del modello di business rispetto ai temi del cambiamento climatico.

Informativa settoriale e modifiche di impatti, rischi ed opportunità rispetto al periodo precedente

La Banca non ha individuato impatti, rischi ed opportunità settoriali (entity specific).

Con riferimento alle modifiche di impatti, rischi ed opportunità rispetto all'anno precedente, si evidenzia che l'esercizio di doppia materialità stato svolto per la prima volta nel 2024.

Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale dell'ESRS E1 – Cambiamenti Climatici

Analisi di resilienza

Il processo di integrazione dei fattori ESG nelle proiezioni economico-finanziarie e nella pianificazione strategica ha coinvolto diversi ambiti analitici. Anzitutto, l'indagine si è focalizzata sugli impieghi verso imprese non finanziarie e ha preso in considerazione le emissioni di gas a effetto serra dirette e indirette di Scope 1 e Scope 2, valutando anche eventuali emissioni di Scope 3 laddove le catene di fornitura e i processi produttivi fossero risultati significativi. A livello metodologico sono state adottate diverse metriche per valutare l'impatto della transizione climatica. Tra queste, le proiezioni dei volumi di impiego lordo hanno permesso di analizzare la sostenibilità del fabbisogno finanziario delle imprese e il mantenimento delle quote di mercato. È stata poi contestualmente stimata l'incidenza dei costi del credito legati sia a eventi fisici avversi sia ai rischi derivanti dal cambiamento normativo e tecnologico. Si è inoltre

analizzata l'evoluzione teorica dei ricavi da commissioni nette e interessi, includendo nelle ipotesi anche l'erogazione di finanziamenti c.d. "green", ed è stato valutato l'andamento dei rischi ponderati per attività (RWA) considerando l'incidenza dei rischi climatici sui rating creditizi.

Per lo svolgimento dell'analisi sono state valutate parallelamente variabili di tipo climatico e di tipo macroeconomico appartenenti a tre distinti scenari calibrati secondo gli standard del Network for Greening the Financial System (NGFS): i) lo scenario di transizione ordinata "NetZero2050", che rappresenta il percorso di decarbonizzazione più estremo e finalizzato a ridurre significativamente le emissioni; ii) lo scenario "Current Policy", il quale si caratterizza per una limitata riduzione delle emissioni a causa di politiche di transizione deboli con il conseguente aumento delle temperature medie globali e l'inasprimento della manifestazione degli eventi fisici, acuti e cronici; iii) lo scenario Baseline (modellizzato internamente), che si posiziona nell'intermezzo tra i due precedentemente citati, presupponendo una transizione più lenta, ma considerata più probabile, rispetto alle assunzioni registrate nel "NetZero2050"e differenziata a livello italiano per settore economico.

Le variabili di tipo climatico hanno permesso di intercettare le previsioni circa l'andamento dei prezzi del carbonio, l'innalzamento delle temperature e la futura evoluzione dei volumi di emissioni prodotte a livello europeo. Le variabili di tipo macroeconomico, invece, si sono incentrate sulla valutazione dei classici elementi di analisi finanziaria, tra cui PIL, tasso di rifinanziamento UE, indice dei prezzi al consumo, investimenti e impieghi di sistema. L'adozione di tali scenari predittivi ha consentito dunque al Gruppo di valutare potenziali impatti del cambiamento climatico sulla propria operatività di breve termine (tre anni) e medio termine (sei anni).

L'analisi complessiva ha evidenziato la necessità di un'accurata gestione dei potenziali rischi emergenti in relazione al cambiamento climatico e al contempo la possibilità di cogliere significative opportunità di sviluppo commerciale con particolare riferimento all'erogazione di finanziamenti green a sostegno degli investimenti della clientela. Sostenere la transizione può infatti portare a un ampliamento del business in un contesto maggiormente diversificato, limitando i rischi di transizione nel medio e lungo termine attraverso una gestione resiliente del portafoglio del Gruppo.

Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale dell'ESRS S1 – Forza lavoro propria

Forza lavoro propria su cui l'impresa potrebbe produrre impatti materiali

Nella conduzione dell'analisi di doppia materialità, il Gruppo ha tenuto in considerazione come soggetti potenzialmente esposti agli impatti derivanti dalle proprie operazioni, tutte le categorie di lavoratori che compongono la propria forza lavoro. Quest'ultima comprende l'insieme delle persone che hanno un rapporto di lavoro con il Gruppo, lavoratori dipendenti, e dei lavoratori non dipendenti, che possono essere singoli contraenti che forniscono manodopera al Gruppo oppure lavoratori messi a disposizione da imprese che esercitano principalmente attività di ricerca, selezione e fornitura di personale.

Impatti negativi su forza lavoro propria

Il Gruppo ha identificato, nell'ambito delle proprie attività (own operations) degli impatti negativi rilevanti, i quali hanno natura potenziale e sono classificabili come generalizzati o sistemici, di cui si riporta una breve sintesi: deterioramento della dignità professionale e personale dei dipendenti, legato a politiche inadeguate di stabilità lavorativa e potenziali violazioni dei diritti umani lungo la catena del valore; carichi di lavoro eccessivi, soprattutto in situazioni straordinarie come interventi IT; e una disincentivazione alla

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partecipazione sindacale, derivante dalla mancata applicazione del diritto alla contrattazione collettiva, che genera conflittualità con le organizzazioni sindacali.

Impatti positivi su forza lavoro propria

Il Gruppo ha identificato una serie di attività che influenzano positivamente il benessere dei lavoratori, promuovendo un ambiente di lavoro sicuro, equo e inclusivo. Tra queste, rientrano iniziative volte a garantire stabilità lavorativa attraverso la creazione di opportunità di carriera, il riconoscimento del merito, l'erogazione di incentivi legati ai risultati e il sostegno al welfare per i dipendenti e famiglie. Vengono promossi programmi per il benessere che favoriscono l'equilibrio tra vita privata e lavoro, stili di vita sani e spazi di lavoro sicuri ed ergonomici. Inoltre, il Gruppo si impegna nella promozione dell'inclusione e della diversità, con politiche orientate all'uguaglianza di genere, alla prevenzione delle discriminazioni e al supporto dei dipendenti con disabilità. Viene riservata grande attenzione al coinvolgimento dei lavoratori attraverso una comunicazione aperta e consultazioni periodiche, accompagnate da strumenti per raccogliere feedback. In aggiunta, il Gruppo favorisce la formazione e lo sviluppo professionale, accrescendo competenze e talenti individuali, e implementa misure per prevenire rischi legati a discriminazione, violenza e violazioni della privacy.

Rischi o opportunità materiali derivanti da impatti e dipendenze in termini di forza lavoro propria

Tra le opportunità identificate dal Gruppo, derivanti sia dalla valorizzazione degli impatti positivi che dalla mitigazione di quelli negativi, si distingue il rafforzamento della reputazione aziendale, l'incremento della fiducia degli stakeholder e l'attrattività per i nuovi talenti. Ciò avviene attraverso azioni concrete come: la promozione di politiche per un equilibrio vita-lavoro, la flessibilità e il benessere dei dipendenti; l'introduzione di iniziative a favore della salute, della sicurezza, della parità di genere e dell'inclusione; il rafforzamento del dialogo sociale e della libertà di associazione; la prevenzione di violenze e discriminazioni; e l'investimento nella formazione e nello sviluppo delle competenze. Tali azioni contribuiscono a posizionare il Gruppo come un employer solido e responsabile, migliorando il clima aziendale e la soddisfazione dei dipendenti, oltre a consolidare la fiducia degli stakeholder interni ed esterni.

Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale dell'ESRS S3 – Comunità interessate

Comunità interessate su cui l'impresa potrebbe produrre impatti materiali

Nella conduzione dell'analisi di doppia materialità volta a identificare gli impatti rilevanti, il Gruppo ha tenuto in considerazione, come soggetti potenzialmente esposti agli impatti derivanti dalle operazioni proprie e della catena del valore, tutte le comunità interessate. Tuttavia, un'attenzione particolare è stata prestata alle comunità di dimensioni ridotte (comuni con meno 5000 abitanti), al fine di tutelare e promuovere lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio.

Attraverso la propria analisi di doppia materialità, sono stati identificati unicamente impatti materiali positivi nei confronti delle comunità.

Le comunità che risultano essere soggette agli impatti positivi rilevanti sono per lo più comunità locali, caratterizzate dalla presenza di piccole e medie imprese, situate in prossimità delle filiali del Gruppo.

Impatti positivi su comunità interessate

Nel promuovere lo sviluppo economico e sociale delle comunità locali, il Gruppo è impegnato tramite erogazioni liberali, sponsorizzazioni, campagne e partecipazione a iniziative di supporto.

Il Gruppo identifica soggetti meritevoli rivolgendosi principalmente alle richieste provenienti dalla rete e tenendo monitorato il plafond, in modo da raccogliere quante più domande lodevoli possibili. Nel corso degli anni, sulla base delle richieste ricevute, il Gruppo ha risposto a numerose istanze, provenienti in particolare da soggetti legati alla propria Comunità di riferimento, come case di riposo, enti assistenziali, umanitari e di volontariato, associazioni ricreative, religiose, scuole di ogni ordine e grado, e realtà culturali, artistiche e musicali. Le azioni benefiche del Gruppo si sono concentrate principalmente sull'incentivazione della raccolta di fondi a favore di ospedali e enti del Terzo Settore, che, tra le altre cose, svolgono attività di ricerca in campo medico e scientifico. Per un maggiore approfondimento delle azioni intraprese dal Gruppo, a beneficio delle comunità interessate, si rimanda alla sezione "3.2.1.4 Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni (MDR-A)" del capitolo "3.2 Comunità Interessate".

Rischio o opportunità materiali derivanti da impatti e dipendenze in termini di comunità interessate

L'impatto positivo generato dalle iniziative dell'impresa, come il sostegno alla comunità e la riqualificazione urbana, rappresenta un'opportunità per rafforzare la fiducia degli stakeholder e migliorare il benessere sociale. Allo stesso tempo, quest'opportunità contribuisce a creare valore per l'impresa, promuovendo la sostenibilità, l'inclusione sociale e la crescita delle economie locali.

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Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale dell'ESRS S4 – Consumatori e utilizzatori finali

Consumatori e utilizzatori finali su cui l'impresa potrebbe produrre impatti materiali

Nel processo di analisi di doppia materialità, Banca Popolare di Sondrio ha coinvolto attivamente gli stakeholder per garantire una valutazione completa, volta a individuare i consumatori e gli utilizzatori finali maggiormente a rischio di danni. L'analisi di materialità di Banca Popolare di Sondrio è stata condotta rispetto a tutte le attività del Gruppo; non sono state operate esclusioni né particolari distinzioni rispetto a gruppi specifici di consumatori e/o utilizzatori finali. Nella conduzione dell'analisi di doppia materialità, il Gruppo ha considerato tutti i propri clienti come soggetti potenzialmente esposti agli impatti derivanti dalle proprie operazioni e dalla catena del valore. Tali clienti sono risultati in particolare esposti ad impatti positivi relativi all'accesso di prodotti e servizi, alla non discriminazione e all'adozione di pratiche commerciali responsabili.

Impatti positivi su consumatori e utilizzatori finali

Una delle principali attività che genera un impatto positivo riguarda la promozione dell'inclusione sociale. La Banca ha implementato filiali facilmente accessibili e offre servizi bancari di alta qualità, mirando a soddisfare le esigenze di tutti i clienti, compresi quelli provenienti da contesti sociali ed economici svantaggiati. Questo impegno ha un impatto significativo sui consumatori appartenenti a categorie vulnerabili, come persone con disabilità, anziani e famiglie a basso reddito, che spesso incontrano difficoltà ad accedere a prodotti e servizi finanziari. Grazie a queste azioni, la Banca garantisce a questi gruppi la possibilità di accedere a servizi che migliorano la loro qualità della vita e la loro partecipazione all'economia. In parallelo, la promozione dell'innovazione e della trasformazione digitale rappresenta un altro importante ambito di impatto positivo. La Banca ha investito nello sviluppo di una cultura dell'innovazione, con particolare attenzione alle imprese e alle start-up che adottano tecnologie digitali avanzate. L'attività di sostegno finanziario a queste realtà favorisce l'evoluzione del mercato, portando benefici a consumatori e utilizzatori finali che sono direttamente coinvolti con queste tecnologie. In particolare, i clienti delle start-up e delle PMI digitali traggono vantaggio dall'accesso a soluzioni innovative che migliorano la loro esperienza e la loro efficienza, contribuendo anche alla creazione di nuove opportunità di lavoro e sviluppo. Per un maggiore dettaglio in merito alle azioni intraprese a beneficio dei Consumatori ed Utilizzatori Finali, si rimanda alla sezione "3.3.1.4 Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti in relazione ai consumatori (MDR-A)" del Capitolo "3.3 Consumatori e Utilizzatori Finali".

Inoltre, la Banca ha implementato politiche di protezione del cliente attraverso l'adozione di pratiche commerciali etiche e trasparenti; per maggior dettaglio si rimanda alla sezione "3.3.1.1 Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali (S4-1 e MDR-P)" del Capitolo "3.3 Consumatori e Utilizzatori Finali". Queste politiche, che includono la prevenzione del greenwashing, consentono ai consumatori di fare scelte più informate e sicure.

Rischi o opportunità materiali derivanti da impatti e dipendenze in termini di consumatori e utilizzatori finali

L'analisi di doppia materialità ha individuato rischi operativi legati a potenziali violazioni fraudolente dei sistemi aziendali, incluse quelle effettuate tramite attacchi cibernetici, finalizzate alla

sottrazione o divulgazione di dati personali dei clienti (data breach). In relazione a questo tema, non sono emerse opportunità materiali.

1.4 GESTIONE DEGLI IMPATTI, DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ

1.4.1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti (IRO-1)

Descrizione del processo per identificare impatti, rischi e opportunità

Al fine di rispettare i requisiti previsti dalla normativa, il Gruppo ha implementato le procedure e i processi necessari per redigere un report conforme agli Standard di rendicontazione sulla base dei quali si richiede alle entità di "comunicare le informazioni sulle questioni di sostenibilità in base al principio della doppia rilevanza". La rilevanza, intesa come criterio per l'inserimento di informazioni specifiche nella Rendicontazione di Sostenibilità, va declinata sia dal punto di vista della materialità d'impatto, nella prospettiva "inside-out", valutando gli effetti dell'azienda sugli stakeholder esterni ed interni (persone e ambiente), nel breve, medio e lungo termine, che di quella finanziaria nella prospettiva "outside-in".

Trattandosi del primo esercizio condotto secondo il principio di doppia materialità, non risulta possibile effettuare un confronto con l'esercizio precedente.

In conformità alle linee Guida EFRAG, per l'implementazione degli Standard sull'analisi di materialità "Implementation Guidance EFRAG IG 1 Materiality Assessment", il Gruppo Banca Popolare di Sondrio ha redatto una lista di Impatti, Rischi e Opportunità (IRO) attraverso un'analisi degli ESRS tematici che sottendono una lista di Questioni di Sostenibilità riportate nell'ESRS 1 RA 16. È stata anche valutata l'eventuale integrazione di aspetti tematici specifici per il business del Gruppo con esito non rilevante per l'anno 2024.

Per ogni impatto, rischio o opportunità è stata identificata una specifica collocazione lungo la catena del valore attraverso un'analisi che ha coinvolto tutto il perimetro di attività del Gruppo, e che, in linea con i requisiti di rendicontazione, ha considerato orizzonti di breve, medio e lungo termine entro i quali tali IRO hanno effetto. L'importanza dell'analisi della doppia materialità risiede nella sua capacità di fornire una visione completa delle operazioni aziendali. Nell'ambito di questa analisi, l'attività di identificazione e valutazione degli IRO ha esaminato le operazioni interne del Gruppo e la sua catena del valore, sia a monte che a valle. Tali punti lungo la catena, sono definiti come:

  • Operazioni proprie: l'insieme delle procedure interne del Gruppo, comprese le attività delle entità legali consolidate nel bilancio finanziario, e che hanno effetto sugli stakeholder interni come i dipendenti.
  • Catena del valore a monte: fornitori del Gruppo e shareholder.
  • Catena del valore a valle: l'insieme delle procedure legate al business del Gruppo e che hanno effetto sugli stakeholder esterni quali, ad esempio, i clienti, le istituzioni finanziarie e le banche.

Seguendo le linee guida fornite dall'EFRAG e l'obbligo di informativa della normativa, durante la stesura degli impatti, dei rischi e delle opportunità, sono stati identificati e assegnati gli orizzonti temporali in cui una tematica di sostenibilità potrebbe produrre effetti sull'ambiente o sulle persone. Tali orizzonti temporali sono stati determinati seguendo quanto riportato dagli Standard ESRS, in particolare:

  • Orizzonte temporale di breve periodo: il periodo adottato dall'impresa come periodo di riferimento dei propri bilanci;
  • Orizzonte temporale di medio periodo: fino a cinque anni dalla fine del periodo di riferimento di breve periodo;

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  • Orizzonte temporale di lungo periodo: oltre i cinque anni.

Analisi degli impatti

Con specifico riferimento all'identificazione degli impatti, i principali elementi che hanno guidato l'identificazione degli impatti positivi sono stati: prodotti e servizi, occupazione di qualità, parità di trattamento e programmi per lo sviluppo, iniziative territoriali dedicate al sostegno delle comunità, diffusione della consapevolezza finanziaria, trasparenza e accessibilità a prodotti e servizi per la clientela, cultura dell'etica e dell'integrità aziendale all'interno del Gruppo. I driver di riferimento per l'identificazione degli impatti negativi sono stati invece: emissioni di gas serra, finanziamenti e investimenti in settori che contribuiscono alle emissioni di GES, la presenza di policy e procedure interne a presidio dell'impatto negativo.

Per una valutazione completa di impatti sono stati coinvolti referenti interni e stakeholder esterni tramite interviste volte a raccogliere informazioni qualitative e quantitative utili all' identificazione e valutazione delle tematiche rilevanti.

La fase di valutazione ha previsto un approccio specifico per la prospettiva della materialità di impatto, nello specifico, la materialità d'impatto è stata determinata dal prodotto tra magnitudo e probabilità di accadimento, adeguatamente normalizzati per garantire coerenza con la soglia di rilevanza identificata (valore ≥ 2,5). La magnitudo e la probabilità sono entrambe valutate su una scala da 1 a 5, dove 1 rappresenta una magnitudo/probabilità minore e 5 una magnitudo/probabilità maggiore; la probabilità è in seguito convertita in valori compresi tra 0 e 1, ai fini dell'applicazione della formula per il calcolo della materialità. La magnitudo dell'impatto viene calcolata considerando il valore massimo tra entità, portata e, nel caso di impatti negativi, grado di irreversibilità. Questo valore viene poi combinato con la probabilità di accadimento dell'impatto, creando una metrica che permette di valutare la significatività complessiva. Se un impatto risulta sopra la soglia definita, indipendentemente dalla sua natura positiva o negativa, sono state attivate le richieste di disclosure secondo gli standard ESRS per la tematica di sostenibilità in questione. L'analisi di materialità è stata condotta considerando tutte le attività del Gruppo e l'intera catena del valore, senza esclusioni o distinzioni tra categorie di attività, rapporti commerciali, geografie o altri fattori. È stata infatti presa in considerazione l'interezza degli impatti derivanti dall'operato del Gruppo, sia quelli direttamente generati dalle sue attività che quelli derivanti dai rapporti commerciali.

Analisi dei rischi ed opportunità

La Banca ha condotto un'analisi preliminare per ciascun ESRS, identificando i fattori di rischio ESG legati a ogni tema e valutando i rischi bancari di Primo e Secondo Pilastro che potrebbero essere influenzati da tali fattori (rischi di credito, di mercato, operativo, reputazionale, di liquidità, strategico, di business e di non conformità). Successivamente, ha associato a ciascun profilo di rischio i relativi canali di trasmissione tramite cui i fattori ESG possono avere impatto sui rischi bancari citati lungo gli orizzonti temporali identificati di breve, medio e lungo termine. Infine, sono state selezionate le metriche qualitative e quantitative utili alla conduzione delle valutazioni circa i potenziali effetti attesi dati dai fattori di rischio ESG sull'esposizione ai rischi bancari.

Con riguardo all'ESRS "E1 – Cambiamento Climatico" le valutazioni condotte in relazione ai rischi e ai sub-topic di "Adattamento e mitigazione del cambiamento climatico" hanno visto instaurarsi molteplici sinergie con l'analisi di materialità dei rischi climatici e ambientali svolta con cadenza annuale nell'ambito degli ordinari processi aziendali di identificazione, misurazione e gestione dei rischi legati all'ambiente e ai cambiamenti climatici, che verrà descritta in seguito. Riguardo invece al sub-topic "Energia", le

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valutazioni condotte hanno fatto leva, per le controparti in portafoglio, su una dedicata metrica di intensità delle emissioni di Scope 2, mentre, con riguardo alle operazioni proprie (own operations), su una valutazione di aderenza della Banca a modalità di approvvigionamento che perseguono obiettivi di sostenibilità ambientale.

In modo ulteriore, per tutti gli altri ESRS oggetto di rendicontazione, le valutazioni di materialità finanziaria dei rischi sono state condotte tramite l'adozione dello strumento "UNEP FI Impact Radar" capace di intercettare a livello aggregato di settore economico la rischiosità associata ai diversi temi ESG in termini di impatto negativo prodotto. La valutazione della magnitudo associata a ciascun sub-topic o sub-sub-topic viene calcolata aggregando le singole valutazioni presenti a livello di settore di portafoglio e ponderando i singoli valori di impatto secondo l'incidenza di ciascun settore economico sul saldo complessivo di portafoglio. La probabilità di accadimento per ciascun sub-topic o sub sub-topic è quantificata come l'incidenza sul portafoglio di riferimento dei settori che presentano uno score di rischio ponderato maggiore dello score medio ponderato definito per la magnitudo. Per le fattispecie di rischio cui l'"UNEP FI Impact Radar" non risulta applicabile, sono state svolte specifiche analisi di stampo qualiquantitativo sia in ottica consuntiva che prospettica, in funzione dei diversi topic in esame. Anche tali analisi portano alla definizione di valutazioni in termini di magnitudo e probabilità, il cui prodotto definisce la materialità dei singoli rischi identificati.

In generale, ciascun fattore di rischio connesso agli ESRS viene valutato in termini di magnitudo, entità potenziale degli effetti finanziari e probabilità di manifestazione. I relativi valori sono stati espressi secondo una scala da 1 a 5, dove 1 rappresenta una magnitudo/probabilità minore e 5 una magnitudo/probabilità maggiore. La scala di probabilità viene successivamente tradotta in una "probabilità associata" da 0 a 1 al fine di costruire un dedicato indicatore atto a saggiare la materialità di ciascun fattore di rischio identificato. La valutazione finale di rilevanza si basa sul prodotto algebrico della magnitudo e della probabilità associata: se tale prodotto risulta maggiore o uguale alla soglia di 2.5, un rischio viene considerate rilevante.

Con riguardo alle opportunità, esse sono state valutate utilizzando metodologie sia qualitative che quantitative. In base a queste metodologie, per ogni opportunità sono stati definiti valori di magnitudo e probabilità, il cui prodotto ha determinato il valore di impatto della singola opportunità. In linea con la metodologia di valutazione dei rischi, anche le opportunità sono state analizzate in relazione al perimetro di riferimento, che può includere Value Chain o Own Operations o Supply Chain. Un perimetro di riferimento è stato considerato materiale se l'impatto di almeno una opportunità associata ha superato la soglia di 2,5.

Risultati analisi doppia materialità

A seguito dell'analisi di doppia materialità sono emersi come materiali i seguenti topic che saranno oggetti di specifica rendicontazione nel proseguo del documento:

  • ESRS E1 Cambiamenti Climatici;
  • ESRS S1 Forza di lavoro propria;
  • ESRS S3 Comunità interessate;
  • ESRS S4 Consumatori e utilizzatori finali;
  • ESRS G1 Condotta delle imprese.

Connessione tra impatti e dipendenze con i rischi ed opportunità

Sebbene non sia stata formalizzata una correlazione diretta e strutturata tra gli impatti e i rischi/opportunità, il Gruppo ha adottato un approccio integrato nella valutazione dei temi materiali di

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

sostenibilità, tenendo in considerazione le due prospettive speculari (inside-out, outside-in). Gli impatti generati dalle proprie attività, che potrebbero comportare effetti negativi o positivi su persone e ambiente, sono stati analizzati in relazione ai rischi che potrebbero emergere da tali effetti, nonché alle opportunità derivanti dalla gestione responsabile degli stessi.

A titolo esemplificativo, per quanto concerne le tematiche ambientali, la Banca contribuisce positivamente alla mitigazione del cambiamento climatico, riducendo le proprie emissioni dirette di gas serra, ma soprattutto contribuendo alla riduzione delle emissioni indirette attraverso la concessione di finanziamenti a controparti maggiormente sostenibili. Questo avviene attraverso l'adesione a iniziative dedicate, come la Net Zero Bank Alliance (NZBA) e l'adozione di politiche interne mirate a favorire l'erogazione di finanziamenti orientati al supporto della transizione climatica delle imprese clienti. L'impatto positivo generato è strettamente connesso ai rischi bancari identificati come potenzialmente influenzabili dai fattori di rischio di transizione, in particolare il rischio reputazionale, derivante dal mantenimento di rapporti con controparti prive di piani di transizione adeguati al raggiungimento degli obiettivi climatici e il rischio di credito e strategico, legati alla possibilità che le imprese non siano in grado di adempiere ai propri obblighi finanziari a causa degli elevati costi che dovranno sostenere per perseguire tali obiettivi.

Analogamente, con riferimento agli aspetti sociali si cita l'adozione da parte della Banca di politiche e iniziative a favore delle diversità (di genere, di nazionalità, di etnia, ecc.), creando così un impatto positivo sull'ambiente lavorativo e sul benessere della propria forza lavoro. Questo impegno non solo favorisce un contesto inclusivo ma rafforza la reputazione della Banca, aumentando la fiducia degli stakeholder e l'attrattività verso nuovi talenti. Tale approccio genera opportunità di crescita, migliorando la competitività del Gruppo e consolidando relazioni positive con la comunità e tutti gli attori del mercato.

Integrazione del processo di identificazione e gestione degli impatti e rischi nel profilo di rischio complessivo

Il processo di identificazione e valutazione degli impatti e dei rischi legati agli aspetti di sostenibilità supporta la valutazione del profilo di rischio complessivo del Gruppo ed è pertanto integrato nei processi generali di ESG risk management mediante l'analisi approfondita dei canali di trasmissione attraverso cui i fattori legati agli aspetti di sostenibilità potrebbero influenzare l'esposizione alle tradizionali categorie di rischi bancari e/o condizionare gli impatti generati dal Gruppo su persone, società e ambiente.

Gli impatti positivi o negativi generati nella conduzione della propria attività di business (es. tramite il finanziamento della clientela) sono pertanto valutati anche in relazione ai rischi identificati come potenzialmente materiali e che potrebbero influire sul profilo di rischio complessivo del Gruppo. A titolo esemplificativo si evidenzia come gli impatti, positivi e/o negativi, derivanti dalla transizione climatica siano interconnessi con i rischi generati dai fattori di rischio legati al processo di transizione green, i quali influiscono in modo particolare sull'esposizione al rischio di credito a seguito della potenziale mancata definizione di un "Piano di Transizione" da parte delle imprese controparti al fine di adeguarsi alle nuove normative e politiche climatiche, con conseguente incapacità delle stesse di far fronte ai debiti poiché costrette a sostenere maggiori costi per raggiungere i nuovi standard di efficienza energetica e per adeguare i propri processi produttivi.

Con riferimento alle proprie attività di business, i rischi climatici e ambientali si traducono per il Gruppo in rischi finanziari generati da:

  • rapporti commerciali intrattenuti con controparti creditizie (e i relativi immobili posti a garanzia), fornitrici e/o emittenti che possono contribuire o essere influenzate dai cambiamenti climatici, poiché esposte a eventi meteorologici estremi, a forme di degrado

ambientale e/o a possibili cali del loro valore patrimoniale, in conseguenza del mutare della fiducia o delle preferenze dei mercati, qualora appartenenti a settori ad alta intensità di carbonio;

  • perdite operative date da danni agli immobili di proprietà del Gruppo a seguito del possibile manifestarsi di eventi di rischio fisico acuto e/o cronico.

I rischi climatici e ambientali non costituiscono dunque per il Gruppo una categoria di rischio a sé stante, bensì manifestano il loro impatto tramite specifici canali di trasmissione sulle tradizionali categorie di rischio bancario (rischio credito, mercato, operativo, liquidità, reputazionale e strategico e di business) e possono costituire contemporaneamente fattori di rischio determinanti di varie categorie e sottocategorie di rischi. Il Gruppo conduce, in sede di un processo annuale di identificazione del livello di materialità associato a ciascun rischio bancario, una dedicata e parallela analisi tesa a indagare il livello di significatività e influenza dei fattori di rischio climatico e ambientale, tramite i driver di rischio fisico e di transizione, sull'esposizione alle tradizionali categorie di rischio sopra elencate, grazie a un'analisi strutturata dei canali con cui essi, in caso di materializzazione, potrebbero propagarsi.

Le risultanze di tali analisi consentono di definire processi e strumenti atti a garantire un miglior presidio in termini di gestione e mitigazione dei rischi di sostenibilità, nonché a selezionare specifici KRI (Key Risk Indicators) per la misurazione e il monitoraggio periodico dei livelli di esposizione a tali fattispecie di rischio, nell'ottica di un complessivo e puntuale presidio delle fonti di rischiosità ESG. In particolare, è di rilievo l'integrazione all'interno del quadro di Risk Appetite Framework del Gruppo di una serie di indicatori basati su metriche ESG-compliant o ESG-adjusted afferenti alla sfera dei rischi bancari di Primo Pilastro (credito, mercato e operativo), i quali hanno la finalità di monitorare l'esposizione della Banca a quei cluster di attività aziendali oggetto di analisi di significatività, con focus sugli ambiti ad elevata materialità di esposizione ai driver ESG.

Descrizione del processo decisionale e delle relative procedure di controllo interno

Il processo decisionale in materia di valutazione degli impatti, rischi ed opportunità rilevanti prevede il coinvolgimento di stakeholder interni ed esterni, la condivisione in Comitato Sostenibilità dei risultati e la successiva condivisione per approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione.

Le relative procedure di controllo interno sono state dettagliate all'interno del modello di controllo specifico per l'informativa di sostenibilità, attraverso l'implementazione di controlli a livello di processo la cui esecuzione fornisce evidenza che le procedure di rendicontazione di sostenibilità siano applicate in maniera adeguata. Il processo di identificazione, valutazione e gestione delle opportunità è integrato nel sistema di gestione aziendale, a garanzia che le decisioni strategiche considerino il potenziale di creazione di valore, incluse le dimensioni ESG. Le opportunità individuate attraverso l'analisi di materialità ed il coinvolgimento degli stakeholder vengono valutate e incorporate nella pianificazione strategica e nei processi decisionali, contribuendo alla pianificazione ed al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

E1 – Cambiamenti Climatici

Impatti climatici: processo di valutazione, strategie di adattamento e mitigazione

Nell'ambito del processo per identificare e valutare gli impatti legati al clima, Banca Popolare di Sondrio ha preso in considerazione tutti gli impatti attribuibili all'operato del Gruppo, includendo sia quelli direttamente generati dalle attività della Banca, sia quelli derivanti dai rapporti commerciali e dalla catena del valore.

La valutazione è stata condotta attraverso un modello integrato che combina elementi quantitativi e qualitativi. In particolare, è stata adottata una metrica che misura la magnitudo dell'impatto, determinata dal valore massimo tra entità, portata e, per gli impatti negativi, grado di irrimediabilità, e la sua probabilità di accadimento. La rilevanza dell'impatto è stata determinata dal prodotto tra magnitudo e probabilità, con una scala di valutazione da 1 a 5 per ciascuna dimensione. Il valore ottenuto è stato opportunamente normalizzato per garantire coerenza rispetto alla soglia di rilevanza, fissata a 2.5.

Per assicurare un'analisi completa e accurata, la Banca ha coinvolto referenti interni ed effettuato un'ampia consultazione con stakeholder interni ed esterni, attraverso iniziative di engagement; il processo ha incluso interviste con esperti e analisi di benchmark, utili a individuare i principali driver qualitativi degli impatti climatici.

L'analisi di materialità ha portato all'identificazione di 12 impatti climatici, tutti emersi come rilevanti, di cui: 7 impatti effettivi positivi, 4 impatti effettivi negativi e 1 impatto potenziale negativo. Non sono stati rilevanti impatti potenziali positivi.

Tra gli elementi presi in esame nella valutazione figurano gli obiettivi strategici delineati nel Piano Industriale, l'adesione della Banca a iniziative globali sul clima (come Net Zero), la presenza di policy in materia ambientale e le attività volte a contrastare il cambiamento climatico. Inoltre, nell'ottica di valutazione della value chain (portafoglio) è stata analizzata l'esposizione della Banca verso settori con impatti climatici significativi, attraverso la performance delle controparti finanziate. Con riferimento alla supply chain, è stata valutata la selezione di fornitori attenti alla sostenibilità ambientale e alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

Un aspetto significativo riguarda l'adattamento delle sedi operative ai rischi fisici legati al clima: la Banca sta implementando misure specifiche, come la definizione di politiche interne volte a favorire l'adozione di soluzioni quali l'installazione di cappotti termici per ridurre la dispersione del calore, in particolare per le sedi non condizionate da vincoli storici. Inoltre, per la riduzione del proprio impatto diretto, la Banca monitora e riduce le emissioni di gas serra, con un'attenzione particolare al consumo di combustibili fossili per il riscaldamento degli uffici e la flotta aziendale. Sono in corso in tal senso iniziative per ridurre la dipendenza da fonti fossili, attraverso tecnologie più efficienti e fonti energetiche alternative.

Un altro elemento di impatto positivo riguarda le operazioni di mitigazione del cambiamento climatico che la Banca sta favorendo attraverso la riduzione delle emissioni indirette di gas serra lungo la catena di fornitura, nel cui ambito la Banca ha introdotto criteri di selezione per i fornitori, che premiano coloro che si impegnano a ridurre i consumi energetici e a promuovere la transizione verso fonti di energia rinnovabile, attraverso ad esempio l'adozione di politiche e obiettivi dedicati al clima.

Infine, un ulteriore impatto, derivante dalle attività della Banca, riguarda le emissioni indirette generate dai processi di investimento e finanziamento, in particolare per quanto riguarda le aziende in portafoglio che non rispettano elevati standard ambientali. In tal senso, la Banca sta lavorando per ridurre l'impatto climatico del proprio portafoglio, promuovendo il finanziamento di attività sostenibili e

l'adozione di pratiche aziendali a basso impatto ambientale attraverso strategie di investimento e finanziamento orientate a favorire l'utilizzo di energia rinnovabile e a supportare la riduzione dei consumi energetici da parte delle imprese e dei privati che ricevono finanziamenti.

L'impatto indiretto dei consumi energetici nei processi operativi e produttivi delle imprese nel portafoglio e delle attività dei privati continua a essere un'area di attenzione, e la Banca sta lavorando per minimizzare tali impatti attraverso l'integrazione di criteri di sostenibilità e la promozione di soluzioni a basso impatto. In sintesi, la Banca Popolare di Sondrio ha avviato un approccio integrato per affrontare i cambiamenti climatici, che include la riduzione delle proprie emissioni dirette, la promozione di pratiche di adattamento ai cambiamenti climatici, la selezione di fornitori e clienti sostenibili, e la definizione di strategie di investimento orientate alla mitigazione e all'adattamento. Questi sforzi sono parte di un impegno più ampio per contribuire alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, in linea con le direttive europee e gli standard internazionali

Rischi legati al clima: processo di valutazione

Le analisi di doppia materialità per l'ESRS "E1 – Cambiamento Climatico" condotte in relazione alla rilevanza finanziaria dei rischi e ai sub-topic di "Adattamento e mitigazione del cambiamento climatico", come precedentemente descritto, hanno creato diverse sinergie con i processi già in uso per identificare e valutare l'esposizione ai rischi climatici e ambientali (C&E), in linea con le direttive delle Autorità di Vigilanza bancaria. Grazie a questi strumenti e metodologie consolidate, sviluppati con un approccio "bottom-up", è stato possibile integrare l'analisi di materialità, facendo sì che tali strumenti contribuissero tramite opportuno raccordo metodologico a determinare le valutazioni di materialità finanziaria, per ogni rischio bancario individuato, in termini di magnitudo associata a ciascun sub-topic ESRS. La probabilità di accadimento per i differenti rischi tradizionali bancari (es. rischio di credito, rischio di mercato, ecc.) è stata valutata considerando la percentuale di portafoglio esposto ai rischi C&E rispetto al totale del portafoglio valutato nell'analisi.

Di seguito si riporta un dedicato approfondimento circa le risultanze e le metodologie utilizzate ai fini delle analisi di materialità climatiche e ambientali.

L'identificazione dei rischi climatici e ambientali e le analisi di materialità

Il Gruppo ha definito regolari processi di individuazione e valutazione della materialità di esposizione ai rischi connessi al cambiamento climatico e ambientale, fisici e di transizione, suscettibili di ripercuotersi direttamente o indirettamente sul contesto aziendale e sulla redditività. Al fine di valutare le possibili aree soggette a manifestazione di tali rischi l'analisi ha coperto la maggior parte della propria catena del valore, in termini di:

  • Own operations: immobili di proprietà del Gruppo e in locazione;
  • Value chain: composizione del proprio portafoglio creditizio e finanziario;
  • Supply chain: fornitori di FEI e non FEI6 e relative sedi operative.

La materialità dei rischi legati al clima è intesa come la capacità di influenzare la sostenibilità dei rendimenti aziendali attuali e futuri, nonché il profilo di liquidità, e viene analizzata annualmente mediante l'adozione di dati, strumenti e metodologie soggette ad affinamenti sulla base delle più evolute prassi di mercato disponibili e delle indicazioni del Supervisore. In linea generale, il Gruppo considera i fattori di rischio climatici e ambientali (C&E) come elementi causali capaci di incidere sull'esposizione ai rischi già

6 I fornitori di servizi qualificabili come FEI riguardano esternalizzazioni di funzioni essenziali o importanti, mentre quelli relativi a servizi non FEI si riferiscono a esternalizzazioni semplici di attività a terzi.

esistenti e non quali fattispecie aggiuntive rispetto al perimetro tipico dei rischi bancari potenzialmente assumibili. Il livello di materialità è pertanto rilevato in rapporto alla possibile influenza dei fattori fisici e di transizione sulle tradizionali categorie di rischio, grazie a un'analisi strutturata dei canali di trasmissione con cui essi, in caso di materializzazione, potrebbero propagarsi.

Si presenta di seguito una panoramica dei potenziali impatti dei fattori C&E sui rischi bancari tradizionali rilevati nei due scenari climatici adottati nell'ultimo aggiornamento annuale delle analisi (vedi tabelle sottostanti). Si evidenzia come i giudizi di materialità dei rischi C&E sono espressi in maniera omogenea secondo un'unica scala di classificazione in sei fasce ("Minima", Bassa", "Media", "Medio alta", "Alta" e "Molto alta") , le cui soglie numeriche variano in funzione degli strumenti e delle metriche utilizzate nelle analisi condotte per ciascun rischio bancario interessato.

Risultanze in scenario alternativo "Net Zero 2050" e RCP 4.5

DRIVER DI
RISCHIO
Orizzonti
temporali
Rischio di
Credito
Rischio di
Mercato
Rischio
liquidità
mercato
Rischio
liquidità
raccolta
Rischio
operativo
Rischio
reputazionale
Rischio
strategico e
di business
Breve Bassa Minima Minima Bassa Bassa Minima
Rischio di Medio Media Bassa Bassa Media Medio alta Minima
transizione Lungo Alta Bassa Bassa Medio alta Alta Medio alta
Breve Minima Minima Minima Minima Minima
Rischio Medio Bassa Minima Minima Minima Minima
fisico Lungo Medio alta Minima Minima Minima Bassa
Breve Minima Minima Minima
Di cui
acuto
Medio Bassa Minima Bassa
Lungo Media Bassa Bassa
Di cui Breve
cronico - Medio
ambientale Lungo Bassa Minima Minima

Non vengono analizzati i cluster di analisi che, a esito della valutazione di rilevanza descritta in seguito presentano fattori di esposizione ai rischi climatici e ambientali scarsamente significativi nei relativi orizzonti temporali

Risultanze in scenario alternativo "Delayed Transition" e RCP 8.5

DRIVER DI
RISCHIO
Orizzonti
temporali
Rischio di
Credito
Rischio di
Mercato
Rischio
liquidità
mercato
Rischio
liquidità
raccolta
Rischio
operativo
Rischio
reputazionale
Rischio
strategico e
di business
Breve Minima Minima Minima Bassa Bassa Minima
Rischio di Medio Minima Minima Minima Media Media Minima
transizione Lungo Medio alta Bassa Bassa Medio alta Medio alta Medio alta
Breve Minima Minima Minima Minima Minima
Rischio Medio Bassa Minima Minima Bassa Bassa
fisico Lungo Alta Minima Minima Medio alta Medio alta
Breve Minima Minima Bassa
Di cui
acuto
Medio Bassa Minima Bassa
Lungo Alta Bassa Medio alta
Di cui Breve
cronico - Medio
ambientale Lungo Media Minima Medio alta

Non vengono analizzati i cluster di analisi che, a esito della valutazione di rilevanza descritta in seguito presentano fattori di esposizione ai rischi climatici e ambientali scarsamente significativi nei relativi orizzonti temporali

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

L'adozione di due scenari climatici, concernenti alternativi percorsi di transizione green del sistema economico verso un'economia a più basse emissioni di carbonio, ha permesso di valutare l'esposizione ai fattori di rischio climatico e ambientale secondo diversi gradi di severità e probabilità di evoluzione dei fattori di rischio transizione nonché di manifestazione degli eventi di rischio fisico. Complessivamente si rileva una potenziale esposizione ai rischi di transizione e fisici, con maggiori effetti attesi nel medio e nel lungo periodo. I rischi di transizione minacciano di manifestarsi soprattutto nell'ambito dei rischi di credito, reputazionali e operativi a partire dal medio periodo, mentre i rischi fisici impattano potenzialmente i portafogli creditizi, l'entità dei depositi e la continuità operativa, con effetti che si attendono significativi solo nel lungo periodo. I portafogli di titoli di proprietà non risultano invece materialmente influenzati da tali fonti di rischio per via della forte incidenza sul portafoglio di titoli governativi, i quali per loro natura risultano poco esposti ai rischi climatici e ambientali.

In particolare, lo Scenario "Net Zero 2050" evidenzia una significativa esposizione ai rischi di transizione, per il rischio credito, operativo, reputazionale e strategico, in allineamento alle assunzioni sottostanti lo scenario climatologico che si presta quale scenario ottimale per il raggiungimento degli obiettivi sfidanti di decarbonizzazione fissati dagli accordi di Parigi tramite l'adozione tempestiva di politiche climatiche efficaci. In tal senso, la maggiore attenzione dei governi e delle istituzioni finanziarie agli obiettivi di limitazione del riscaldamento globale impatterà principalmente le aziende già a partire dal medio periodo, in quanto dovranno sostenere rilevanti sforzi al fine di adattare e/o riconvertire il proprio modello di business. Tale impatto a sua volta esporrebbe potenzialmente il Gruppo a maggiori rischi in termini di: i) perdite operative (responsabilità legale) e danni reputazionali derivanti dall'intrattenimento di rapporti con controparti creditizie e fornitori non attenti alle tematiche di sostenibilità; ii) minore redditività da interessi e commissioni, condizionata dalla dipendenza da controparti e settori carbonintensive destinati a sostenere costi rilevanti per compiere la transizione ecologica che potrebbero influire sulla propria stabilità economico finanziaria. Con riguardo invece al rischio fisico si rilevano impatti significativi unicamente nel lungo periodo, in particolare a causa dell'esposizione della propria clientela, aziende e privati, a rischi acuti come ondate di calore, frane e alluvioni.

Focalizzandosi sui rischi climatici e ambientali che caratterizzano gli impieghi creditizi, ambito di assunzione di rischi principali per l'intero Gruppo, si osserva che gli esiti delle analisi condotte a livello di ciascun cluster settoriale hanno permesso di identificare le classi di clientela maggiormente esposte alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Tali evidenze determinano per la Banca immediate e prospettiche opportunità commerciali al fine di promuovere e supportare la clientela nel processo di transizione climatica. Infatti, i risultati della valutazione di rischio considerati nell'ambito della definizione strategica della Banca hanno contribuito alla definizione di specifici target settoriali di decarbonizzazione del portafoglio creditizio a seguito dell'adesione nel dicembre 2023 alla Net Zero Banking Alliance (NZBA). Tali settori oggetto di target setting presentano infatti nello scenario climatico "Net Zero 2050" controparti contraddistinte da significativi livelli di esposizione ai fattori climatici e ambientali già nell'orizzonte temporale di breve periodo e che pertanto dovranno sostenere nell'immediato i maggiori sforzi per perseguire la transizione climatica.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Settori classificati «sensibili» dalla Policy del Settore con impatto materiale
Credito ESG dei rischi C&E già nel breve periodo
Agricoltura*
Alluminio*
Carbone
Cemento
Energia elettrica*
Ferro e acciaio*
Real estate
Settore estrattivo (non fossile)
Oil & Gas*
Trasporti

*Cluster settoriali oggetto di target strategici (NZBA)

Osservando invece le risultanze in scenario "Delayed Transition" si nota come i rischi di transizione subiscano una riduzione della significatività nella maggior parte degli orizzonti temporali, a causa dell'adozione di politiche climatiche non tempestive e implementate in maniera disordinata le quali provocherebbero il raggiungimento ritardato al 2060 degli obiettivi globali di decarbonizzazione e di conseguenza ritarderebbero il potenziale impatto finanziario sulle aziende dei fattori di rischio legati alla transizione climatica.

Con riguardo invece alla categoria di rischio fisico, si osserva come nel lungo periodo le categorie di rischio credito, liquidità (da raccolta) e rischio operativo registrino livelli di materialità significativi a seguito del peggioramento della manifestazione delle minacce di rischio fisico acuto e cronico, in termini di severità e probabilità di accadimento. L'avvicendarsi di condizioni climatiche estreme (es. fattori di rischio quali frane, erosione delle coste, ecc.) può causare danni agli immobili esponendo il Gruppo a molteplici rischi a livello di:

  • Operazioni proprie, in termini di possibili perdite operative derivanti da danni materiali subiti agli immobili di proprietà e in locazione;
  • Catena del valore: i) a valle, in termini di potenziale contrazione del valore degli immobili della clientela posti a garanzia degli affidamenti (riduzione del loan-to-value e del merito creditizio) e in relazione a possibili ingenti deflussi di liquidità dati da necessità finanziarie della clientela per esigenze di ricostruzione (corsa agli sportelli, maggior tiraggio delle linee di fido), mentre ii) a monte, per effetto del danneggiamento delle sedi operative e dei potenziali impatti sulla continuità operativa dei fornitori rilevanti, che a sua volta possono inficiare le forniture procurate ai fini della conduzione dell'ordinaria attività di business.

Portando ora l'attenzione sul principale ambito di assunzione dei rischi del Gruppo, ossia il rischio credito, si osserva come gli esiti delle analisi condotte a livello di area geografica per il rischio fisico segnalino diversi territori aventi livello di materialità rilevante di esposizione già dal breve periodo, per la Lombardia, il Lazio e la Liguria, determinati in particolare dall'esposizione significativa a minacce di rischio idrogeologico quali frane e alluvioni. Tali evidenze possono determinare per la Banca opportunità commerciali mediante la fornitura di prodotti atti a promuovere e supportare la clientela nel processo di adattamento ai cambiamenti climatici.

Framework metodologico adottato

A seguito della rappresentazione delle risultanze circa la rilevazione della materialità dei fattori di rischio climatico-ambientali per il proprio modello di business e operativo si procede a fornire una panoramica metodologica sul processo adottato, il quale si articola nelle seguenti fasi:

  • 1) Mappatura dei fattori di rischio C&E e dei canali di trasmissione;
  • 2) Definizione del perimetro dei rischi bancari tradizionali potenzialmente impattati;
  • 3) Definizione degli elementi metodologici comuni;
  • 4) Valutazione di rilevanza C&E negli orizzonti temporali;
  • 5) Selezione delle metriche e degli strumenti di analisi C&E;
  • 6) Conduzione delle analisi e formalizzazione dei risultati.

1. Mappatura dei fattori di rischio C&E e dei canali di trasmissione

Nell'identificare i fattori di rischio C&E rilevanti per il proprio modello di business, il Gruppo prende a riferimento i dettami contenuti nella "Guida sui rischi climatici e ambientali", documento pubblicato dalla BCE nel novembre 2020 che compendia e definisce puntualmente i driver e i fattori di rischio originati dal cambiamento climatico e dal degrado ambientale. Di seguito viene riportato il quadro sinottico riepilogativo di tali fattori di rischio C&E, secondo la classificazione dettata dall'Autorità di Vigilanza:

Fattori di rischio fisico Fattori di rischio di transizione
Climatici Ambientali Climatici Ambientali

Eventi
metereologici
estremi
Condizioni
meteorologiche
croniche

Stress idrico

Scarsità di risorse

Perdita di biodiversità
Inquinamento


Politiche e
regolamentazione
Tecnologia
Fiducia dei mercati


Politiche e
regolamentazione
Tecnologia
Fiducia dei mercati

I fattori di rischio fisico e di transizione, in termini di pericoli legati al clima ed eventi di transizione, sono stati identificati e valutati in relazione all'esposizione alle categorie di rischio "tradizionali" in diversi scenari climatici tramite l'utilizzo di metriche definite a livello proprietario e per le restanti categorie di rischio mediante l'adozione di indicatori di sensibilità ai diversi fattori di rischio a livello di singola controparte/immobile/strumento finanziario forniti da qualificati info-provider esterni.

Per ciascun fattore di rischio rilevante vengono mappati i canali di trasmissione attraverso cui i fattori di rischio C&E si manifestano nell'ambito delle tradizionali categorie di rischio, consentendo di comprenderne e quantificare gli impatti negativi sul contesto aziendale, nel breve, medio e lungo termine, anche col fine di orientare le scelte strategiche e di assicurare la resilienza del modello imprenditoriale perseguito.

2. Definizione del perimetro dei rischi bancari tradizionali potenzialmente impattati

In seguito all'individuazione delle fattispecie di rischio bancario tradizionale, la Banca ha identificato per ciascuno i perimetri di analisi - in termini di attivi e attività aziendali - al fine di appurare se tali cluster potessero essere esposti all'influenza dei fattori di rischio climatico e ambientale.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

RISCHIO BANCARIO CLUSTER PORTAFOGLIO ANALIZZATO

Società non finanziarie – esposizioni garantite da immobili
Rischio di Credito
Società non finanziarie – esposizioni non garantite da immobili

Famiglie – esposizioni garantite da immobili residenziali

Titoli Corporate e Governativi7
Rischio di Mercato
Fondi Corporate e Governativi
Rischio liquidità da raccolta: depositi oggetto di raccolta per la Banca e le società
bancarie e finanziarie appartenenti al Gruppo, suddivisi in

Depositi Corporate e Retail.
Rischio di Liquidità Rischio di liquidità di mercato:

Titoli Corporate e Governativi

Fondi Corporate e Governativi

Immobili di pertinenza del Gruppo (di proprietà e in locazione)
Rischio Operativo
Sedi operative dei principali fornitori (FEI e non FEI)

Principali controparti creditizie (aziende) e fornitori rilevanti ad alto impatto
climatico ambientale
Rischio reputazionale
Principali controparti creditizie (aziende) e fornitori rilevanti ad alto impatto
climatico ambientale
Rischio strategico e di
Controparti generatrici (Aziende non finanziarie) di proventi da interessi e
business commissioni

3. Definizione degli elementi metodologici comuni

Le analisi di materialità dei rischi bancari "tradizionali" sono accomunate dai seguenti elementi generali:

Scenari climatici

Gli impatti dei fattori di rischio fisico e degli eventi di transizione, da cui possono essere identificati rischi e/o opportunità rilevanti per il business di un'impresa, sono indagati in via prospettica lungo gli orizzonti temporali identificati mediante l'applicazione di differenti scenari climatici previsivi, di seguito descritti:

  • − "NetZero2050" (cd. "transizione ordinata"), lo scenario ipotizza l'introduzione immediata di politiche di transizione che diventano via via più stringenti nel tempo, consentendo il rispetto degli Accordi di Parigi sul clima. Nell'ambito delle analisi di rischio fisico la Banca ha utilizzato per la valutazione dei pericoli legati al clima e in ottica maggiormente prudenziale uno scenario alternativo accostabile alle assunzioni dello scenario "NetZero2050" chiamato RCP 4.5 il quale ipotizza aumenti di temperatura media globale per il 2100 tra i 2°C e i 3°C gradi.
  • − "Delayed Transition", scenario di "transizione disordinata" che ipotizza un rischio di transizione elevato a causa di ritardi generalizzati nell'attuazione delle politiche ambientali e di lotta al cambiamento climatico (es. applicazione di una carbon tax dal 2030) e/o attuazione divergente di tali politiche tra paesi e settori economici. Nell'ambito delle analisi di rischio fisico la Banca ha utilizzato per la valutazione dei pericoli legati al clima e in ottica maggiormente prudenziale uno scenario alternativo accostabile alle assunzioni dello scenario "Delayed Transition" ma avente peggiori ipotesi in termini di maggiori rischi fisici previsti, chiamato RCP 8.5. Tale scenario è comunemente associato all'espressione "Business-as-usual", poiché caratterizzato da alte emissioni e più elevati rischi fisici per via delle previsioni in termini di nessuna mitigazione delle emissioni GES

7 Oltre ai titoli di Stato in senso stretto rientrano in tale cluster anche i titoli di emittenti pubblici (supranational, agency e provincial).

rilasciate nell'atmosfera ed ipotizza aumenti di temperatura media globale per il 2100 di oltre 5°C.

Intervalli temporali utilizzati

La Banca ha definito distinti orizzonti temporali di breve, medio e lungo periodo sui quali valutare la possibile manifestazione dei fattori di rischio legati al clima e il relativo impatto alle categorie di rischio "tradizionali" bancarie, tenendo in considerazione diversi fattori generali inerenti:

  • − al grado di inserimento nel portafoglio di specifici cluster quali settori economici / aree geografiche e del possibile peggioramento dell'esposizione creditizia che potrebbero subire tali cluster rispetto al verificarsi di fattori di rischio, con particolare riguardo a quei cluster che storicamente sono risultati già esposti ad eventi naturali avversi, acuti e/o cronici;
  • − alle analisi di rilevanza condotte, descritte nel proseguo del paragrafo, e alla rilevanza attribuita a ciascun cluster identificato (settori economici / aree geografiche / ecc.) in termini di sensitività ai rischi climatici e ambientali lungo i diversi orizzonti temporali dalle fonti normative e scientifiche consultate.

Si riportano di seguito le caratteristiche e i razionali di identificazione degli orizzonti temporali:

Orizzonte
temporale
Razionale di scelta
Breve
periodo
Entro i 3 anni
L'orizzonte temporale è definito per garantire coerenza con:
• l'intervallo previsionale utilizzato nelle valutazioni inerenti al Risk Appetite Framework (RAF)
e nella conduzione degli esercizi di adeguatezza del capitale e della liquidità (ICAAP/ILAAP);
• le previsioni adottate dal nuovo Piano Industriale del Gruppo
Medio
periodo
Oltre 3 ed
entro 6 anni
L'orizzonte temporale è definito al fine di far ricadere il punto di osservazione al 2030, snodo
considerato cruciale a livello internazionale per il perseguimento degli obiettivi legati alla
transizione climatica (e.g. obiettivo europeo di ridurre le emissioni GES nette del 55% rispetto ai
livelli del 1990, in merito si evidenzia come la Banca abbia inoltre partecipato nei primi mesi del
2024 alla verifica di sostenibilità del target mediante lo svolgimento dell'esercizio EBA «Fit-for
55»).
Rispetto a tale premessa si evidenzia come l'orizzonte di medio periodo rivesta anche per la
Banca un frangente decisivo rispetto agli impegni e alle iniziative intraprese in materia climatica
ambientale dalla pianificazione strategica della Banca, in particolare avuto riguardo della
definizione fatta a fine 2024 dei target di decarbonizzazione al 2030 del portafoglio creditizio, in
seguito all'adesione fatta alla Net Zero Banking Alliance (NZBA).
Lungo
periodo
Oltre i 6 anni
e sino al 2050
L'orizzonte temporale è definito al fine di far ricadere il punto di osservazione all'anno 2050,
individuato come punto di caduta dell'orizzonte di lungo periodo in coerenza con i target globali
di decarbonizzazione degli Accordi di Parigi e con lo scenario climatologico NetZero2050
("transizione ordinata") utilizzato come riferimento delle analisi.
L'orizzonte ritrova inoltre coerenza agli orizzonti temporali previsti nelle ulteriori iniziative della
Banca in materia climatica-ambientale (e.g. target NZBA nominati poc'anzi, pianificazione e
strategie climatiche adottate).

Dimensioni di analisi considerate

In funzione delle diverse fattispecie di rischio tradizionale potenzialmente impattate sono definite specifiche modalità di identificazione dei livelli di significatività di esposizione ai fattori di rischio C&E con le quali vengono individuate le diverse dimensioni su cui condurre le analisi.

In linea generale, si evidenzia come le valutazioni di materialità tengono conto di: i) fattori di contesto geografico, economico e normativo (es. vulnerabilità ai rischi ambientali e climatici di differenti aree geografiche / settori economici / efficienza energetica immobiliare); ii) fattori specifici legati alla

composizione degli attivi aziendali (es. portafoglio creditizio, investimenti finanziari, ecc.); iii), agli aspetti logistici (es. ubicazione fisica delle componenti del Gruppo, localizzazione delle attività produttive dei fornitori). Si riporta come le principali dimensioni di analisi C&E individuate corrispondono ai seguenti cluster: settore economico, area geografica e analisi single-name.

Assunzioni e approccio adottato

Le assunzioni e l'approccio adottato sono i seguenti:

1) Staticità dei portafogli: per l'analisi dei rischi tradizionali che prevedono l'esistenza di portafogli di business, la concentrazione e la composizione qualitativa dei portafogli o dei segmenti di operatività del Gruppo nei tre orizzonti temporali definiti vengono assunte costanti, allo scopo di indagare la rischiosità esistente senza l'influenza di possibili effetti di ricomposizione prospettica;

2) Assenza di valutazioni circa azioni mitigative del rischio ("gross approach"): la rischiosità C&E viene indagata, salvo ove espressamente specificato, senza considerare gli effetti di eventuali aspetti mitigatori e di gestione attiva delle vulnerabilità ai rischi fisici e di transizione energetica messi in atto o programmati dal Gruppo e dalle proprie controparti;

3) Approccio adottato: i livelli di materialità dei fattori di rischio C&E sono analizzati secondo un approccio «bottom-up», ossia a partire dal massimo livello di dettaglio possibile (es. unità di analisi rappresentate da singole controparti, strumenti finanziari, unità immobiliari, ecc.) con aggregazioni successive della rischiosità a livello di cluster e dimensioni di analisi considerati.

4. Valutazione di rilevanza C&E negli orizzonti temporali

Successivamente all'individuazione dei rischi bancari tradizionali e delle diverse dimensioni oggetto di analisi la Banca ha condotto una preliminare valutazione di rilevanza dei fattori C&E, ossia un preesame olistico, basato su elementi di natura scientifica e fonti normative internazionali, circa il livello di vulnerabilità ai rischi climatico-ambientali di ogni dimensione di analisi negli orizzonti temporali di previsione considerati. Laddove le valutazioni fatte conducano ad avere un esito positivo, ossia si registra un'effettiva vulnerabilità, si procede a indagare il grado di materialità degli effetti climatici e ambientali per ciascun cluster considerato e nel definito orizzonte temporale.

5. Selezione delle metriche e degli strumenti di analisi C&E

Per ciascun rischio bancario analizzato, vengono selezionate le metriche e gli strumenti più idonei a intercettare e descrivere sinteticamente gli elementi di rischiosità C&E.

Di seguito vengono riportate le metodologie e le metriche utilizzate per ciascun rischio bancario tradizionale per condurre le analisi di materialità.

Rischio di Credito

Si riporta di seguito una descrizione di sintesi delle metriche di valutazione di rischio adottate, declinate per singolo risk driver climatico-ambientale identificato ai fini dell'analisi. In funzione dei fattori di rischio C&E e dei cluster di portafoglio analizzati, sono stati identificati strumenti e metriche definiti internamente, attraverso soluzioni modellistiche proprietarie, o acquisiti tramite ricorso a info provider esterni. Tali misure sono state calibrate a livello di singola controparte e valutati in ottica prospettica mediante l'uso di diversi scenari climatici precedentemente descritti con ipotesi forward looking, rappresentativi della possibile evoluzione dei rischi fisici e/o di transizione della controparte o dell'immobile a garanzia su orizzonti di breve, medio e lungo periodo.

La metrica principale utilizzata per la conduzione delle analisi di materialità dei rischi climatici e

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

ambientali che possono influenzare il rischio di credito è lo score ESG di controparte, sviluppato internamente dalla Banca attraverso la definizione di una soluzione modellistica proprietaria. Tale sistema di scoring si sostanzia in un giudizio sintetico sul profilo di vulnerabilità ai fattori di rischio ambientale, sociale e di governance delle controparti creditizie. Attraverso le puntuali attività di scomposizione dello score ESG di controparte in singoli moduli di analisi e successiva riconduzione di questi ai canali di propagazione della rischiosità climatica e ambientale è stato possibile determinare i livelli di significatività dell'esposizione ai fattori di rischio fisici e di transizione dei portafogli creditizi.

Driver di
rischio
Società non finanziarie – esposizioni
garantite e non garantite
Famiglie – esposizioni garantite
Rischio di
transizione
Componente E – Score ESG
Score climatico di controparte
Modulo: 1. Rischio di transizione
Score che sintetizza il differenziale tra la PD
Climate Adjusted e la PD AIRB, dove la prima è
determinata stimando l'impatto delle
emissioni (e dei relativi costi) sui bilanci
aziendali.
Componente E – Score ESG
Score climatico della garanzia
Modulo: 3. Rischio di transizione immobiliare
Score che sintetizza la potenziale riduzione
del valore della garanzia dovuta ai costi di
efficientamento energetico dell'immobile.
Rischio fisico Componente E – Score ESG
Score climatico di controparte
Modulo: 2. Rischio fisico
Score che sintetizza la vulnerabilità aziendale
ai rischi climatici e ambientali, attraverso
indicatori elementari di rischio fisico acuto e
cronico-ambientale acquisiti da provider
esterno specializzato.
Componente E – Score ESG
Score climatico della garanzia
Modulo: 4. Rischio fisico immobiliare
Score che sintetizza la potenziale riduzione
del valore della garanzia dovuta alla perdita
attesa da eventi climatici catastrofali (frana e
alluvione).

N.B. Le componenti dello Score ESG comprendono due ulteriori moduli di valutazione afferenti alle tematiche sociali e di buona governance, non riportati poiché non rilevanti per le presenti analisi di materialità C&E.

RISK DRIVER FATTORE DI RISCHIO INDICATORI ELEMENTARI
Ondate di calore Score Ondate di calore
Ondate di freddo gelo Score Ondate di freddo gelo
Incendi boschivi Score Incendi boschivi
Tempeste e cicloni Score Tempeste e cicloni
Rischio fisico acuto Siccità Score Siccità
Precipitazioni abbondanti Score Precipitazioni abbondanti
Inondazioni costiere Score Inondazioni costiere
Inondazioni fluviali Score Inondazioni fluviali
Frane e subsidenza Score Frane e subsidenza
Cambiamento temperature Score Cambiamento temperature
Caldo estremo Score Caldo estremo
Vento estremo Score Vento estremo
Forti precipitazioni piovose Score Forti precipitazioni piovose
Rischio fisico Forti precipitazioni nevose Score Forti precipitazioni nevose
cronico-ambientale Scioglimento del permafrost Score Scioglimento del permafrost
Aumento del livello del mare Score Aumento del livello del mare
Stress idrico Score Stress idrico
Degrado delle coste Score Degrado delle coste
Degrado del suolo Score Degrado del suolo

Di seguito si riportano gli indicatori di rischio fisico acuto e cronico-ambientali analizzati.

Analisi di materialità per il driver di rischio di transizione

Il rischio di transizione climatica che si propaga nell'ambito dei portafogli "società non finanziarie" con esposizioni garantite e non garantite da immobili è stato analizzato attraverso l'applicazione dello score di transizione PD di controparte (modulo di scoring ESG "rischio di transizione"), il quale riflette la probabilità di subire perdite finanziarie che possono derivare, direttamente o indirettamente, dal processo di adeguamento delle aziende verso un'economia a basse emissioni di CO2 e più sostenibile per l'ambiente. Tale score è a sua volta scomposto al fine di intercettare i tre canali di trasmissione della transizione - Politiche e regolamentazione, Innovazione tecnologica e Market sentiment – nonché ricalcolato mediante l'applicazione dei due diversi scenari previsionali climatici e ambientali, "NetZero2050" e "Delayed Transition" rispettivamente confrontati con lo scenario "Current Policies".

Le metriche utilizzate per l'analisi del rischio di transizione a cui è esposto il portafoglio di crediti assistiti da garanzia immobiliare, invece, vertono sulle nuove politiche e regolamentazioni in materia di riqualificazione immobiliare, le quali, a livello di Unione Europea, richiederanno il raggiungimento di più elevati livelli di efficienza energetica complessiva negli Stati membri entro il 2030. Il modello di scoring ESG della Banca prevede che alle garanzie immobiliari sia applicata una svalutazione determinata dalle spese di gestione da sostenere per perseguire la transizione climatica. I valori di tali spese sono successivamente combinati con la maturity del rapporto creditizio e infine convertiti in classi di score rappresentativi dei diversi livelli di rischiosità.

Analisi di materialità per il driver di rischio fisico

Le metriche relative alla portata del rischio fisico, acquisite da qualificati info provider e leader di settore, sono tese a indagare per ciascun fattore di rischio acuto e cronico-ambientale considerato:

  • - la rischiosità fisica delle imprese controparti tramite l'analisi della dimensione geografica (ubicazione degli stabilimenti produttivi) e settoriale (comparto economico di appartenenza delle aziende);
  • - la rischiosità fisica delle singole unità immobiliari poste a garanzia di finanziamenti tenendo conto della localizzazione territoriale e della tipologia d'uso dei collateral.

Dette metriche di rischio sono definite con riferimento ai tre orizzonti temporali e ai due diversi scenari climatici considerati. In particolare, gli indicatori di breve periodo considerano analisi backwardlooking delle serie storiche di eventi naturali accaduti, senza tenere conto degli effetti legati a scenari futuri di climate change; al contrario, le metriche di lungo periodo considerano le evoluzioni dei rischi fisici nell'orizzonte temporale forward-looking 2050, definite secondo gli scenari climatico-ambientali RCP 4.5 (ricondotto allo scenario "NetZero2050") e RCP 8.5 (ricondotto allo scenario "Delayed Transition").

Breve Periodo (2027) Medio Periodo (2030) Lungo Periodo (2050)
Score (aziende) a Medio Score (aziende) a Lungo
"Net Zero 2050" Termine Termine
Score (aziende) Breve RCP4.5 Scenario RCP4.5
Termine Score (aziende) a Medio Score (aziende) a Lungo
"Delayed Transition" Termine Termine
Scenario RCP8.5 Scenario RCP8.5

Rischio di Mercato

La rilevazione del grado di materialità C&E si basa su un approccio che consente di identificare come un determinato scenario di andamento climatico potrebbe influenzare il valore di mercato degli strumenti finanziari in portafoglio. L'analisi si avvale della metrica statistica di Climate VaR (CVaR) fornita

da primario service provider di mercato. Tale metodologia consente di individuare la vulnerabilità di un emittente/strumento finanziario alle tematiche climatiche e ambientali lungo diversi orizzonti temporali e nei differenti scenari climatici utilizzati per le analisi ("Net Zero 2050" e Delayed transition"). I fattori di rischio sottostanti il CVaR sono il rischio di transizione e il rischio fisico, sia acuto che cronico.

CLIMATE VAR AGGREGATO
RISCHIO DI TRANSIZIONE PHYSICAL CLIMATE VAR
POLITICHE OPPORTUNITA' TECNOLOGICHE RISCHI FISICI
✓ Costi di riduzione delle ✓ Ricavi nel settore delle ✓ Caldo estremo
emissioni (Scope 1) tecnologie pulite ✓ Freddo estremo
✓ Costi di passaggio I brevetti forniscono una visione ✓ Precipitazioni abbondanti
dell'elettricità (Scope 2) approfondita degli investimenti ✓ Vento estremo
✓ Impatti sulla catena del in R&S ✓ Cicloni tropicali
valore (Scope 3) ✓ Forti nevicate
✓ Inondazioni costiere
✓ Inondazioni fluviali
✓ Incendi
✓ Fiume a bassa portata

La misura di CVaR per i titoli di emittenti corporate viene quantificata per ciascun singolo emittente combinando tra loro i driver climatico-ambientali rappresentati dal rischio di transizione (politiche e opportunità tecnologiche) e dal rischio fisico in riferimento allo specifico scenario in analisi e successivamente aggregata a livello di cluster di portafoglio.

Il CVaR è disponibile anche per gli strumenti governativi tramite il Sovereign CVaR, metrica che permette di stimare l'impatto del valore di un titolo sovrano se le aspettative di mercato passassero dallo scenario base (agnostico) a ogni altro scenario climatico.

Nel modello attualmente in essere non risultano direttamente coperti da metriche di CVaR le quote di fondi, per i quali l'analisi viene condotta tramite cd. "approccio look-through" (dove disponibile), ripartendo i constituents tra titoli corporate e titoli governativi e applicando le metodologie poc'anzi descritte a seconda della loro categorizzazione.

La valutazione di materialità dei singoli fattori C&E prevede dunque il calcolo della variazione percentuale di valore corrente (Present Value) a livello di singolo emittente/posizione, data rispettivamente dalla metrica di CVaR o Sovereign CVaR a seconda del portafoglio in esame, successivamente aggregata a livello di cluster e di portafoglio complessivo, per ciascuno dei tre orizzonti temporali analizzati.

Rischio di Liquidità

Per la conduzione delle analisi dei fattori di rischio C&E più impattanti per il profilo di liquidità del Gruppo sono utilizzate metodologie quantitative differenziate con riferimento alle due fattispecie tradizionali di rischio di liquidità: il rischio di liquidità da raccolta e il rischio di liquidità di mercato.

Rischio di liquidità da raccolta: determinazione della materialità

La metodologia per la valutazione della materialità dei fattori di rischio C&E è omologa nell'ambito delle analisi condotte per il rischio fisico, per ragioni di uniformità e coerenza, a quella definita per il rischio di credito e alla quale si rimanda per i dettagli dell'analisi svolta, sebbene il perimetro dell'analisi sia definito, nel caso specifico della liquidità, dai rapporti passivi quali conti correnti e depositi (a risparmio o a scadenza) detenuti dalla clientela corporate e retail. Le analisi svolte si basano, da un lato, sulle informazioni geografiche per la localizzazione della clientela presso la quale il Gruppo effettua attività di

raccolta di risorse finanziarie e, dall'altro, sull'utilizzo di database esterni che forniscono informazioni atte ad esprimere un livello di esposizione alle minacce di rischio fisico acuto e cronico considerate. In particolare, sono stati utilizzate, ove disponibili, valutazioni di rischiosità a livello di singolo cliente e in mancanza di questi dati è stata associata a ogni controparte una valutazione complessiva a livello di area geografica di appartenenza, mediante dati forniti da qualificati info provider esterni.

Rischio di liquidità di mercato: perimetro e determinazione della materialità

Per tale sottocategoria di rischio di liquidità il perimetro dell'analisi è definito dal compendio di strumenti finanziari ricompresi nel buffer dell'indicatore di liquidità di breve termine Liquidity Coverage Ratio. La rilevazione del grado di materialità si ispira a un approccio valutativo che consente di identificare come un determinato scenario di andamento climatico potrebbe influenzare il valore di mercato degli strumenti finanziari. L'analisi si avvale della metrica statistica di Climate VaR (CvaR) precedentemente descritta e la metodologia per la valutazione della materialità dei fattori di rischio climatici e ambientali è omologa, per ragioni di uniformità e coerenza, a quella definita per i rischi di mercato.

Rischio Operativo

Ai fini dello svolgimento delle analisi di materialità dei fattori di rischio climatici e ambientali (fisici e di transizione) potenzialmente impattanti sull'esposizione al rischio operativo è assunto che:

  • (i) quest'ultimo derivi: a) con riferimento ai driver di rischio fisico, principalmente dall'esposizione alle sottocategorie di rischio di contenzioso e di altri rischi operativi (questi ultimi intesi quali non direttamente ascrivibili all'ambito dei rischi legali), e b) con riferimento ai driver di rischio di transizione, dall'esposizione alla fattispecie di rischio di responsabilità legale;
  • (ii) l'esposizione al rischio in parola, globalmente considerato, sia complessivamente equivalente al valore massimo tra le esposizioni valutate delle singole sottocategorie in cui è articolato.

Rischi di contenzioso e altri rischi operativi

Relativamente alle sottocategorie rischi di contenzioso e altri rischi operativi, l'analisi di materialità rispetto a possibili minacce di rischio fisico, cronico e acuto, è condotta prendendo a riferimento evidenze empiriche del livello di esposizione degli immobili in perimetro (compendio immobiliare di proprietà e in affitto delle società del Gruppo e principali sedi operative di fornitori di servizi FEI e non FEI) a specifiche minacce naturali o climatiche, espresse in termini di score calcolati secondo approcci metodologici differenti - e forniti da primari info provider esterni - a seconda che le unità immobiliari siano localizzate all'interno o al di fuori dell'Unione Europea.

Tali metriche sono prese a riferimento in forza della valenza segnaletica circa la potenziale esposizione delle società del Gruppo, nel breve, nel medio e nel lungo periodo e secondo i due scenari climatici considerati, a perdite operative derivanti da:

  • (i) vertenze legali conseguenti a manifestazioni di rischio fisico tali da determinare interruzioni dell'operatività e/o danni a terzi (rischio di contenzioso) e/o
  • (ii) danni materiali connessi a eventi esogeni non qualificabili come rischi legali es. costi di ripristino di asset aziendali a fronte di eventi metereologici estremi (altri rischi operativi).

Circa l'approccio metodologico adottato, si riporta di seguito una sintesi delle quattro fasi che lo compongono, comuni a entrambe le sottocategorie di rischio:

1) Raccolta degli score espressivi dei livelli di esposizione attuale e prospettica alle minacce di rischio fisico (acuto e cronico-ambientale);

  • 2) Analisi e integrazione degli stessi in funzione della significatività del valore di ricostruzione stimato per gli immobili di proprietà / in locazione del Gruppo e in funzione della significatività dell'esternalizzazione (servizio FEI / non FEI) per le sedi operative dei fornitori in perimetro;
  • 3) Individuazione degli immobili ad "alto rischio fisico" in quanto aventi score per singola minaccia di rischio acuto o cronico-ambientale pari o superiore a specifiche soglie, definite per orizzonte temporale di analisi e scenario climatico considerato;
  • 4) Determinazione del livello di materialità dell'esposizione degli immobili analizzati ai fattori di rischio acuto e cronico-ambientale considerando il rapporto tra le unità considerate ad "alto rischio fisico" e il perimetro complessivo.

Rischio di responsabilità legale

L'analisi di materialità del rischio operativo, in termini di rischio di responsabilità legale riveniente da effetti dei rischi di transizione climatica, si basa su una valutazione single-name del profilo di sostenibilità delle controparti in perimetro, quale fattore segnaletico circa la potenziale esposizione del Gruppo a perdite operative derivanti da vertenze legali riconducibili all'intrattenimento di rapporti con tali controparti, a causa dei possibili impatti negativi da queste prodotti sul clima e sull'ambiente. Il perimetro di analisi è rappresentato dalle controparti creditizie e dai principali fornitori di servizi FEI e non FEI individuati quali maggiormente significativi sulla base di evidenze empiriche e gestionali disponibili in termini di impatto negativo prodotto dalle stesse su clima e ambiente.

L'approccio metodologico adottato a tale scopo prevede l'utilizzo di una strutturata matrice di analisi, così composta:

    1. Score segnaletici del livello di esposizione attuale e prospettica delle controparti al rischio di transizione, attribuiti, a seconda della disponibilità del dato, mediante metodologia sviluppata internamente dalla Banca o metodologie proprietarie di info provider esterni.
    1. Ulteriori elementi quali-quantitativi, laddove disponibili, utili ad apprezzare i potenziali profili di responsabilità legale riconducibili all'intrattenimento di rapporti con le controparti in questione, tra cui:
    2. (i) evidenze rivenienti dal processo di Loss Data Collection circa l'eventuale presenza di perdite operative registrate a fronte di controversie legali (in essere o passate) con le controparti e riconducibili a impatti negativi su clima e ambiente ovvero in termini di social e di governance;
    3. (ii) evidenze circa la sensibilità del settore economico di appartenenza delle controparti ai cambiamenti climatici e ambientali;
    4. (iii)informazioni desumibili dal processo di ESG Due Diligence e/o reperibili da fonti pubbliche, quali, a titolo esemplificativo: pubblicazione di informative di sostenibilità ed eventuali standard adottati, attribuzione di rating ESG da parte di primarie agenzie, presenza di sistemi di gestione aziendale e/o strutture aziendali ESG-oriented, definizione di piani di transizione e/o target di riduzione dell'impatto climatico ed eventuale validazione degli stessi da parte di iniziative internazionali, adesione a iniziative e/o framework internazionali in ottica di supporto alla transizione, andamento delle performance di sostenibilità ambientale e rendicontazione delle stesse, investimenti in R&S con focus sulla sostenibilità socioambientale ed eventuale presenza di adverse news (anche relative a controversie legali in essere o passate) riguardanti profili di mancata, carente o apparente adesione delle controparti a istanze ESG;
    5. (iv)evidenze riconducibili ai criteri di Positive screening e Negative screening definiti all'interno della "Policy del Credito ESG", a seconda del settore di appartenenza delle controparti;

  • (v) evidenze derivanti da attività di media screening condotte a fini di identificazione e monitoraggio di eventi / fattori pregiudizievoli della reputazione aziendale connessi all'intrattenimento di rapporti con le controparti in termini ESG, con particolare attenzione a fenomeni riconducibili al tema greenwashing;
  • (vi)evidenze del processo di Operational Risk Self-Assessment circa l'entità di perdite operative prospettiche a fronte di vertenze legali con controparti controverse in termini ESG.

Rischio di Reputazione

Con riferimento al rischio reputazionale è assunto che la potenziale esposizione delle società del Gruppo al rischio in parola, per effetto di fattori di rischio climatici e ambientali, sia:

  • (i) dipendente, in via principale, dagli impatti della transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio;
  • (ii) complessivamente equivalente al livello di materialità peggiore tra quelli valutati con riferimento alle singole controparti in perimetro.

Tale perimetro coincide, di fatto, con quello riferito al rischio di transizione insistente sul rischio operativo (rischio di responsabilità legale). L'elaborazione dell'analisi si basa sulla valutazione del relativo profilo di sostenibilità quale fattore segnaletico circa la potenziale esposizione delle società del Gruppo a danni reputazionali riconducibili all'intrattenimento di rapporti con le controparti identificate.

Pertanto, l'approccio metodologico adottato e le evidenze di natura quali-quantitativa raccolte ai fini dell'analisi single-name ricalcano quelle in precedenza descritte per le analisi del grado di materialità dei rischi di transizione potenzialmente impattanti sull'esposizione ai rischi di responsabilità legale, cui si aggiungono evidenze tratte dal processo di Reputational Risk Self-Assessment circa l'esposizione prospettica ai rischi reputazionali derivanti da relazioni con controparti controverse dal punto di vista del loro profilo di sostenibilità ambientale (funzionali all'analisi sull'orizzonte di lungo termine).

Rischio Strategico e di Business

Per la conduzione delle analisi di materialità dei fattori C&E che possono incidere sull'esposizione ai rischi strategici e di business viene considerato il perimetro formato da società non finanziarie, con esposizioni garantite o non garantite da immobili, dalle quali il Gruppo consegue flussi di proventi netti da interessi e commissioni da servizi collegati ai finanziamenti in essere alla data di analisi. I potenziali impatti strategici e di business legati alla rischiosità climatico-ambientale di tali controparti, limitatamente ai fattori di transizione, vengono valutati a livello single-name e successivamente aggregati a livello di cluster settoriali e di intero perimetro, con riferimento a ciascuno degli orizzonti temporali definiti.

L'analisi si basa sulla considerazione dei potenziali impatti connessi alla transizione climatica sulle strategie di core business della Banca in termini di dipendenza della redditività caratteristica da controparti e settori carbon-intensive. Il modello di stima permette di confrontare - tramite l'utilizzo di specifici indicatori sviluppati internamente - la redditività caratteristica derivante dalle controparti in perimetro, mediante il rapporto tra il margine da interessi e commissioni e il saldo lordo di esposizione creditizia a questi associato, rispetto all'elasticità di trasmissione dei costi attesi della transizione sull'ammontare di ricavi prospettici delle controparti. Il prodotto matematico dei due indicatori descritti confluisce all'interno di un indicatore di sintesi che fornisce una classificazione delle controparti (o per aggregazione dei cluster settoriali di portafoglio) più o meno redditizie e strategiche per la Banca, che si stima debbano sostenere importanti sforzi economici per raggiungere l'obiettivo di "zero emissioni nette" al 2050 e su cui occorre impostare opportune azioni strategiche di supporto al processo di transizione climatica al fine di mantenere un'adeguata capacità attrattiva e competitività sul mercato e parallelamente preservare la

marginalità caratteristica attualmente ricavata. Infine, una volta assegnato a ogni impresa debitrice in perimetro l'indicatore di sintesi poc'anzi citato, le singole rilevazioni di rischiosità vengono aggregate a livello settoriale e sull'intero perimetro di analisi.

6. Conduzione delle analisi e formalizzazione dei risultati

Quale ultimo step di processo, le risultanze delle analisi di materialità dei rischi C&E vengono formalizzate e opportunamente condivise internamente al fine di rendere consapevoli le strutture operative interessate nonché le figure apicali circa i cluster di analisi oggetto di materialità classificata come "rilevante" lungo i differenti orizzonti temporali, al fine di porre in essere azioni di rimedio e mitigazione per quei cluster interessati da livelli di materialità di esposizione rilevanti già nel breve-medio termine e con uno sguardo di più ampio respiro orientare la propria attività commerciale al fine di promuovere il contenimento dell'esposizione del Gruppo ai fattori di rischio C&E laddove si rilevi un'esposizione significativa nel lungo termine per particolari categorie di rischio.

Infine, si dà conto di come gli esiti delle valutazioni di materialità dei fattori C&E abbiano portato ad eseguire alcuni adeguamenti al framework di determinazione delle rettifiche di valore collettive e a adeguare i modelli di calcolo della rischiosità del portafoglio creditizio. In particolare, l'applicazione di differenti scenari climatici di analisi, precedentemente menzionati, ha consentito di mantenere coerenza con gli assetti metodologici e di scenario sottesi tanto all'esercizio annuale di quantificazione dei rischi climatici e ambientali svolto in sede di annuale verifica di adeguatezza del capitale (ICAAP) quanto al processo di quantificazione dell'Expected Credit Loss (ECL) adottata ai fine della determinazione delle rettifiche di valore collettive.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

1.5.1 Politiche e azioni relative a questioni di sostenibilità rilevanti (MDR-P, MDR-A)

Le politiche e le azioni adottate per la gestione di ciascuna questione di sostenibilità rilevante sono state descritte nelle sezioni apposite degli ESRS tematici E1 "Cambiamenti Climatici", S1 "Forza Lavoro Propria", S3 "Comunità Interessate", S4 "Consumatori ed Utilizzatori finali", G1 "Condotta delle Imprese".

Informativa relativa all'assenza di azioni adottate in merito alla condotta di business (ESRS G1)

La Banca opera nel rispetto della normativa vigente e si impegna a garantire un approccio responsabile attraverso l'implementazione delle politiche interne, le quali contribuiscono a favorire gli impatti positivi (relativi alla promozione della cultura d'impresa, alla prevenzione della corruzione attiva e passiva e alla protezione di eventuali segnalanti) e alla mitigazione del rischio, con particolare riferimento alla gestione delle relazioni con i fornitori. La Banca ritiene che le politiche esistenti (Codice Etico e Policy in materia di segnalazione interna delle violazioni-whistleblowing) siano adeguate e sufficienti a gestire i rischi e le opportunità legati alla condotta di business, senza necessità di azioni aggiuntive in questa fase. In tal senso non ha intrapreso o pianificato azioni rispetto alla condotta di business.

Inoltre, la Banca ritiene che l'implementazione di obiettivi misurabili e azioni concrete possa essere rivalutata in futuro, qualora emergano nuove esigenze o criticità. Tuttavia, la Banca continua a monitorare l'efficacia delle politiche in essere per garantire che le pratiche aziendali rispondano in modo adeguato nella gestione dei temi di anticorruzione e protezione dei whistleblowers. Sebbene non siano state adottate azioni concrete, il monitoraggio continuo e la valutazione periodica permettono di assicurare che le politiche aziendali rimangano efficaci e in linea con le normative applicabili.

Eventuali modifiche o integrazioni potranno essere prese in considerazione in base all'evoluzione del contesto normativo e aziendale.

1.6 OBBLIGO MINIMO DI INFORMATIVA SULLE METRICHE E SUGLI OBIETTIVI

1.6.1 Metriche relative a questioni di sostenibilità rilevanti (MDR-M)

Si comunica che le metriche presentate nella Rendicontazione di Sostenibilità non sono state sottoposte a verifica da parte di enti esterni indipendenti, ad eccezione della limited assurance svolta dalla società di revisione.

1.6.2 Obiettivi che monitorano l'efficacia delle politiche e delle azioni attraverso gli obiettivi (MDR-T)

Relativamente agli obiettivi fissati per ciascuna questione di sostenibilità rilevante, si rimanda alle sezioni dedicate agli ESRS tematici E1 "Cambiamenti Climatici", S1 "Forza lavoro propria", S4 "Consumatori ed Utilizzatori finali".

Informativa relativa all'assenza di obiettivi e conseguente monitoraggio di politiche e azioni in merito alla condotta di business (ESRS G1)

La Banca non ha adottato obiettivi misurabili specifici relativi agli impatti, rischi e opportunità connessi alla condotta d'impresa, in quanto attraverso processi strutturati di monitoraggio e revisione, garantisce l'adeguatezza e l'efficacia dei propri presidi, intervenendo con aggiornamenti qualora necessario, ad esempio in caso di evoluzioni normative o nuove esigenze. Tale approccio assicura la conformità alle normative vigenti e il rispetto dei principi etici definiti nel Codice Etico aziendale e nella Policy in materia di segnalazione interna delle violazioni (whistleblowing), prevedendo integrazioni mirate in funzione del contesto normativo e aziendale.

Informativa relativa all'assenza di obiettivi e conseguente monitoraggio di politiche e azioni in merito alle comunità interessate (ESRS S3)

La Banca non ha adottato obiettivi misurabili relativi alle comunità interessate, verso cui dall'analisi di doppia materialità sono emersi unicamente impatti positivi e opportunità e verso cui risultano in essere iniziative con effetto positivo, in linea con l'impegno espresso nelle politiche (Codice Etico, Policy di sostenibilità) di attuare una costante azione volta a promuovere il dialogo con le comunità e sviluppare iniziative a sostegno delle medesime che si riflettono positivamente sulla qualità della vita, sull'occupazione, sugli investimenti, sullo sviluppo delle competenze, sulle relazioni personali e sociali.

In questo contesto, la Banca valuta in maniera costante l'andamento delle iniziative ed il loro contributo rispetto agli impegni espressi nelle politiche, attraverso un attento monitoraggio di KPI di performance e sistemi di feedback dedicati. La Banca valuta l'integrazione delle proprie iniziative in considerazione delle nuove opportunità di supporto alla comunità che si presentano. Qualora opportuno, l'adozione di eventuali obiettivi specifici sarà valutata in futuro per garantire un continuo miglioramento nell'impegno verso le comunità interessate.

Relazione finanziaria annuale 2024

1.7 ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI INFORMATIVA RISPETTATI

1.7.1 Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa (IRO-2)

INDICE DEI CONTENUTI

SEZIONE OBBLIGO DI INFORMATIVA PARAGRAFO
BP-1 Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla
sostenibilità
1.1.1 Criteri generali per la redazione della Rendicontazione di
Sostenibilità (BP-1)
BP-2 Informativa in relazione a circostanze specifiche 1.1.2 Informativa in relazione a circostanze specifiche (BP-2)
GOV-1 Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e
controllo
1.2.1 Il ruolo degli organi di amministrazione, direzione e
controllo (GOV-1)
GOV-2 Informazioni fornite agli organi di amministrazione,
direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità
da questi affrontate
1.2.2 Informazioni fornite agli organi di amministrazione,
direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità
da questi affrontate (GOV-2)
GOV-3 Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei
sistemi di incentivazione
1.2.3 Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi
di incentivazione (GOV-3)
INFORMAZIONI
GENERALI
GOV-4 Dichiarazione sul dovere di diligenza 1.2.4 Dichiarazione sul dovere di diligenza (GOV-4)
(ESRS 2) GOV-5 Gestione del rischio e controlli interni sulla
rendicontazione di sostenibilità
1.2.5 Gestione del rischio e controlli interni sulla
rendicontazione di sostenibilità (GOV-5)
SBM-1 Strategia, modello aziendale e catena del valore 1.3.1 Strategia, modello aziendale e catena del valore (SBM-1)
SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi 1.3.2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi (SBM-2)
SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione
con la strategia e il modello aziendale
1.3.3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione
con la strategia e il modello aziendale (SBM-3)
IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli 1.4.1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti impatti, i rischi e le opportunità rilevanti (IRO-1)
IRO-2 Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della
dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa
1.7.1 Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della
dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa (IRO-2)
E1.GOV-3 Integrazione delle prestazioni in termini di Implicazioni delle considerazioni sul clima nella
sostenibilità nei sistemi di incentivazione remunerazione degli organi di governance
E1.SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro
interazione con la strategia e il modello aziendale
1.3.3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione
con la strategia e il modello aziendale (SBM-3)
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 – Impatti,
rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia
e il modello aziendale dell'ESRS E1 – Cambiamenti Climatici
E1.IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati al clima
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 IRO-1 – Descrizione
dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le
opportunità rilevanti dell'ESRS E1 – Cambiamenti Climatici
E1-1 Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti 2.2.1.1 Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti
climatici
E1-2 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti
climatici (E1-1)
2.2.2.1 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti
INFORMAZIONI
AMBIENTALI
climatici e all'adattamento agli stessi climatici e all'adattamento agli stessi (E1-2)
(ESRS E1) E1-3 Azioni e risorse relative alle politiche in materia di
cambiamenti climatici
2.2.2.2 Azioni e risorse relative alle politiche in materia di
cambiamenti climatici (E1-3)
E1-4 Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti 2.2.3.1 Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti
climatici e all'adattamento agli stessi climatici e all'adattamento agli stessi (E1-4)
E1-5 Consumo di energia e mix energetico 2.2.3.2 Consumo di energia e mix energetico (E1-5)
E1-6 Emissioni lorde di GHG di scopo 1, 2, 3 ed emissioni
totali di GES
2.2.3.3 Emissioni lorde di GES di scope 1, 2, 3 ed emissioni
totali di GES (E1-6)
E1-7 Assorbimenti di GHG e progetti di mitigazione delle
emissioni di GES finanziati con crediti di carbonio
Non applicabile
E1-8 Prezzo interno del carbonio Non applicabile
E1-9 Effetti finanziari attesi di rischi fisici e di transizione
rilevanti e potenziali opportunità legate al clima
Phased-in

SEZIONE OBBLIGO DI INFORMATIVA PARAGRAFO
S1.SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro
interazione con la strategia e il modello aziendale
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 – Impatti,
rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia
e il modello aziendale dell'ESRS S1 – Forza lavoro propria
S1-1 Politiche relative alla forza lavoro propria 3.1.1.1 Politiche relative alla forza lavoro propria (S1-1)
S1-2 Processi di coinvolgimento dei lavoratori propri e dei
rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti
S1-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali
che consentono ai lavoratori propri di sollevare
preoccupazioni
3.1.1.2 Processi di coinvolgimento dei lavoratori propri e dei
rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti (S1-2)
3.1.1.3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali
che consentono ai lavoratori propri di sollevare
preoccupazioni (S1-3)
S1-4 Interventi su impatti e approcci rilevanti per la
mitigazione dei rischi rilevanti e il perseguimento di
opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria,
nonché efficacia di tali azioni e approcci
S1-5 Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti, al
potenziamento degli impatti positivi nonché ai rischi e alle
3.1.1.4 Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria
e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e il
perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza
lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni (S1-4)
3.1.2.1 Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi
rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla
opportunità gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti (S1-5)
S1-6 Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa 3.1.2.2 Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa (S1-6)
S1-7 Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella forza
lavoro propria dell'impresa
Phased-in
S1-8 Copertura della contrattazione collettiva e dialogo
sociale
3.1.2.3 Copertura della contrattazione collettiva e dialogo
sociale (S1-8)
S1-9 Metriche della diversità 3.1.2.4 Metriche della diversità (S1-9)
S1-10 Salari adeguati 3.1.2.5 Salari adeguati (S1-10)
S1-11 Protezione Sociale Phased-in
S1-12 Persone con disabilità Phased-in
S1-13 Metriche di formazione e sviluppo delle competenze Phased-in
S1-14 Salute e sicurezza 3.1.2.6 Metriche di salute e sicurezza (S1-14)
S1-15 Equilibrio tra vita professionale e vita privata Phased-in
INFORMAZIONI S1-16 Metriche di retribuzione (divario retributivo e
retribuzione totale)
3.1.2.7 Metriche di retribuzione (divario retributivo e
retribuzione totale) (S1-16)
SOCIALI S1-17 Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti
umani
3.1.2.8 Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti
umani (S1-17)
(ESRS S1,
ESRS S3,
ESRS S4)
S3.SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro
interazione con la strategia e il modello aziendale
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 – Impatti,
rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia
e il modello aziendale dell'ESRS S3 – Comunità interessate
S3-1 Politiche relative alle comunità interessate 3.2.1.1 Politiche relative alle comunità interessate (S3-1)
S3-2 Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in
merito agli impatti
3.2.1.2 Processi di coinvolgimento delle comunità interessate
in merito agli impatti (S3-2)
S3-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali
che consentono alle comunità interessate di esprimere
preoccupazioni
3.2.1.3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali
che consentono alle comunità interessate di esprimere
preoccupazioni (S3-3)
S3-4 Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e
approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità
rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali
azioni
3.2.1.4 Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate
e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire
opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché
efficacia di tali azioni (S3-4)
S3-5 Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti
negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
Non applicabile
S4.SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro
interazione con la strategia e il modello aziendale
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 – Impatti,
rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia
e il modello aziendale dell'ESRS S4 – Consumatori e
utilizzatori finali
S4-1 Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali 3.3.1.1 Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori
finali (S4-1)
S4-2 Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli 3.3.1.2 Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli
utilizzatori finali in merito agli impatti
S4-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali
utilizzatori finali in merito agli impatti (S4-2)
3.3.1.3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali
che consentono ai consumatori e agli utilizzatori finali di che consentono ai consumatori e agli utilizzatori finali di
esprimere preoccupazioni
S4-4 Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli
esprimere preoccupazioni (S4-3)
utilizzatori finali e approcci per la mitigazione dei rischi
rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti in
relazione ai consumatori e agli utilizzatori finali, nonché
3.3.1.4 Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli
utilizzatori finali e approcci per la mitigazione dei rischi
rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti in
relazione ai consumatori (S4-4)
efficacia di tali azioni
S4-5 Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti
3.3.2.1 Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti
negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti (S4-5)

SEZIONE OBBLIGO DI INFORMATIVA PARAGRAFO
G1.GOV-1 Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e
controllo
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 GOV-1 – Ruolo degli
organi di amministrazione, direzione e controllo dell'ESRS G1
– Condotta delle imprese
INFORMAZIONI G1-1 Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle
imprese
4.1.1.1 Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta
delle imprese (G1-1)
SULLA
GOVERNANCE
G1-2 Gestione dei rapporti con i fornitori 4.1.1.2 Gestione dei rapporti con i fornitori (G1-2)
(ESRS G1) G1-3 Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e
passiva
4.1.1.4 Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e
passiva (G1-3)
G1-4 Casi accertati di corruzione attiva o passiva 4.1.2.1 Casi accertati di corruzione attiva o passiva (G1-4)
G1-6 Prassi di pagamento 4.1.2.2 Prassi di pagamento (G1-6)

Si specifica che gli obblighi di informativa (MDR-M, MDR-P, MDR-A, MDR-T) sono definiti nelle sezioni di ciascun standard ESRS.

Spiegazione di come siano state determinate le informazioni materiali da divulgare

Il Gruppo ha determinato le informazioni rilevanti da divulgare sulla base degli esiti dell'analisi di doppia materialità; nel fare ciò la Banca ha sviluppato un elenco di impatti, rischi e opportunità rilevanti per il proprio modello di business e catena del valore a monte e a valle e li ha aggregati sulla base della struttura prevista dall'ESRS 1 RA 16. Si segnala che non si è resa necessaria alcuna integrazione di data points entity specific.

Tutti gli elementi di informazione derivanti da altre normative della UE

OBBLIGO DI INFORMATIVA E RELATIVI DATAPOINT MATERIALE
NON /
MATERIALE
PARAGRAFO
ESRS 2 GOV-1 Diversità di genere del Consiglio di Amministrazione,
paragrafo 21 (d)
Materiale 1.2.1 Il ruolo degli organi di amministrazione,
direzione e controllo (GOV-1)
ESRS 2 GOV-1 Percentuale di membri del Consiglio di Amministrazione
indipendenti, paragrafo 21 (e)
Materiale 1.2.1 Il ruolo degli organi di amministrazione,
direzione e controllo (GOV-1)
ESRS 2 GOV-4 Dichiarazione sulla due diligence paragrafo 30 Materiale 1.2.4 Dichiarazione sul dovere di diligenza (GOV-4)
ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività connesse alla produzione
chimica, paragrafo 40 (d) ii
Non materiale
ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività relative ad armi controverse,
paragrafo 40 (d) iii
Non materiale
ESRS 2 SBM-1 Partecipazione ad attività connesse alla coltivazione e alla
produzione di tabacco, paragrafo 40 (d) iv
Non materiale
ESRS E1-1 Piano di transizione per raggiungere la neutralità climatica
entro il 2050, paragrafo 14
Materiale Per l'esercizio di rendicontazione in oggetto il Gruppo
non è dotato di un Piano di Transizione, per maggiori
dettagli si rimanda al par.:
2.2.1.1 Piano di transizione per la mitigazione dei
cambiamenti climatici (E1-1)
ESRS E1-1 Imprese escluse dai parametri di riferimento allineati a Parigi,
paragrafo 16 (g)
Materiale Per l'esercizio di rendicontazione in oggetto il Gruppo
non è dotato di un Piano di Transizione, per maggiori
dettagli si rimanda al par.:
2.2.1.1 Piano di transizione per la mitigazione dei
cambiamenti climatici (E1-1)
ESRS E1-4 Obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, paragrafo
34
Materiale 2.2.3.1 Obiettivi relativi alla mitigazione dei
cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi
(E1-4)
ESRS E1-5 Consumo di energia da fonti fossili disaggregato per fonti
(solo settori ad alto impatto climatico), paragrafo 38
Materiale 2.2.3.2 Consumo di energia e mix energetico (E1-5)
ESRS E1-5 Consumo e mix energetico, paragrafo 37 Materiale 2.2.3.2 Consumo di energia e mix energetico (E1-5)
ESRS E1-5 Intensità energetica associata alle attività nei settori ad alto
impatto climatico, paragrafi 40-43
Materiale 2.2.3.2 Consumo di energia e mix energetico (E1-5)
ESRS E1-6 Emissioni lorde di gas serra di Scope 1, 2, 3 e totali, paragrafo
44
Materiale 2.2.3.3 Emissioni lorde di GES di scope 1, 2, 3 ed
emissioni totali di GES (E1-6)
ESRS E1-6 Intensità delle emissioni lorde di gas serra, paragrafi 53-55 Materiale 2.2.3.3 Emissioni lorde di GES di scope 1, 2, 3 ed
emissioni totali di GES (E1-6)
ESRS E1-7 Rimozione dei gas serra e crediti di carbonio, paragrafo 56 Non materiale
ESRS E1-9 Esposizione del portafoglio benchmark ai rischi fisici legati al
clima, paragrafo 66
Non materiale
ESRS E1-9 Disaggregazione degli importi monetari per rischio fisico
acuto e cronico paragrafo 66 (a)
Non materiale
ESRS E1-9 Localizzazione delle attività significative a rischio fisico
rilevante, paragrafo 66 c
Non materiale
ESRS E1-9 Ripartizione del valore contabile del proprio patrimonio
immobiliare per classi di efficienza energetica, paragrafo 67 c
Non materiale
ESRS E1-9 Grado di esposizione del portafoglio legato al clima in
relazione alle opportunità, paragrafo 69
Non materiale
ESRS E2-4 Quantità di ciascuna sostanza inquinante elencata
nell'allegato E-PRT II del regolamento (Registro europeo delle emissioni
e dei trasferimenti di sostanze inquinanti) emessa in aria, acqua e suolo,
paragrafo 28
Non materiale
ESRS E3-1 Risorse idriche e marine, paragrafo 9 Non materiale
ESRS E3-1 Politica dedicata, paragrafo 13 Non materiale
ESRS E3-1 Oceani e mari sostenibili, paragrafo 14 Non materiale
ESRS E3-4 Totale acqua riciclata e riutilizzata, paragrafo 28 (c) Non materiale
ESRS E3-4 Consumo totale di acqua in m3 per ricavi netti da operazioni
proprie, paragrafo 29
Non materiale
ESRS 2 - IRO 1 - E4, paragrafo 16 (a) i Non materiale
ESRS 2 - IRO 1 - E4, paragrafo 16 (b) Non materiale
ESRS 2 - IRO 1 - E4, paragrafo 16 (c) Non materiale
ESRS E4-2 Pratiche o politiche agricole e territoriali sostenibili, paragrafo
24 (b)
Non materiale

ESRS E4-2 Pratiche o politiche sostenibili per oceani/mari paragrafo 24
(c) ESRS E4-2 Politiche per affrontare la deforestazione, paragrafo 24 (d)
Non materiale
ESRS E5-5 Rifiuti non riciclati, paragrafo 37 (d) Non materiale
ESRS E5-5 Rifiuti pericolosi e rifiuti radioattivi, paragrafo 39 Non materiale
ESRS 2 - SBM3 - S1 Rischio di episodi di lavoro forzato, paragrafo 14 (f) Non materiale
ESRS 2 - SBM3 - S1 Rischio di episodi di lavoro minorile, paragrafo 14 (g) Non materiale
ESRS S1-1 Impegni in materia di diritti umani, paragrafo 20 Materiale 3.1.1.1 Politiche relative alla forza lavoro propria (S1-
1)
ESRS S1-1 Politiche di due diligence su questioni affrontate dalle
Convenzioni fondamentali dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro
da 1 a 8, paragrafo 21
Materiale 3.1.1.1 Politiche relative alla forza lavoro propria (S1-
1)
ESRS S1-1 Processi e misure per prevenire la tratta di esseri umani,
paragrafo 22
Non materiale
ESRS S1-1 Politica di prevenzione degli infortuni sul lavoro o sistema di
gestione, paragrafo 23
Materiale 3.1.1.1 Politiche relative alla forza lavoro propria (S1-
1)
ESRS S1-3 Meccanismi di gestione delle lamentele/dei reclami, paragrafo
32 (c)
Materiale 3.1.1.3 Processi per porre rimedio agli impatti
negativi e canali che consentono ai lavoratori propri
di sollevare preoccupazioni (S1-3)
ESRS S1-14 Numero di decessi e numero e tasso di infortuni sul lavoro,
paragrafi 88 (b) e (c)
Materiale 3.1.2.6 Metriche di salute e sicurezza (S1-14)
ESRS S1-14 Numero di giorni persi per infortuni, incidenti, decessi o
malattie, paragrafo 88 (e)
Materiale 3.1.2.6 Metriche di salute e sicurezza (S1-14)
ESRS S1-16 Divario retributivo di genere non corretto, paragrafo 97 (a) Materiale 3.1.2.7 Metriche di retribuzione (divario retributivo e
retribuzione totale) (S1-16)
ESRS S1-16 Eccesso di divario retributivo a favore dell'amministratore
delegato, paragrafo 97 (b)
Materiale 3.1.2.7 Metriche di retribuzione (divario retributivo e
retribuzione totale) (S1-16)
ESRS S1-17 Episodi di discriminazione, paragrafo 103 (a) Materiale 3.1.2.8 Incidenti, denunce e impatti gravi in materia
di diritti umani (S1-17)
ESRS S1-17 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su
imprese e diritti umani e OCSE, paragrafo 104 (a)
Materiale 3.1.2.8 Incidenti, denunce e impatti gravi in materia
di diritti umani (S1-17)
ESRS 2 - SBM3 - S2 Rischio significativo di lavoro minorile o lavoro
forzato nella catena del valore, paragrafo 11 (b)
Non materiale
ESRS S2-1 Impegni in materia di diritti umani, paragrafo 17 Non materiale
ESRS S2-1 Politiche relative ai lavoratori della catena del valore, Non materiale
paragrafo 18
ESRS S2-1 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su
imprese e diritti umani e delle Linee Guida dell'OCSE, paragrafo 19
Non materiale
ESRS S2-1 ESRS S2-1 Politiche in materia di dovuta diligenza sulle
questioni oggetto delle convenzioni fondamentali da 1 a 8
dell'Organizzazione internazionale del lavoro, paragrafo 19
Non materiale
ESRS S2-4 Questioni e incidenti relativi ai diritti umani legati alla propria Non materiale
catena del valore a monte e a valle, paragrafo 36
ESRS S3-1 Impegni della politica sui diritti umani, paragrafo 16
Materiale 3.2.1.1 Politiche relative alle comunità interessate
ESRS S3-1 Mancato rispetto degli UNGP su Imprese e Diritti Umani, dei Materiale (S3-1)
3.2.1.1 Politiche relative alle comunità interessate
principi dell'ILO e delle linee guida dell'OCSE, paragrafo 17
ESRS S3-4 Questioni e incidenti relativi ai diritti umani, paragrafo 36
Materiale (S3-1)
3.2.1.4 Interventi su impatti rilevanti sulle comunità
interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e
conseguire opportunità rilevanti per le comunità
interessate, nonché efficacia di tali azioni (S3-4)
ESRS S4-1 Politiche relative ai consumatori e agli utenti finali, paragrafo
16
Materiale 3.3.1.1 Politiche connesse ai consumatori e agli
utilizzatori finali (S4-1)
ESRS S4-1 Mancato rispetto degli UNGP su Imprese e Diritti umani e
delle linee guida dell'OCSE, paragrafo 17
Materiale 3.3.1.1 Politiche connesse ai consumatori e agli
utilizzatori finali (S4-1)
ESRS S4-4 Questioni e incidenti relativi ai diritti umani, paragrafo 35 Materiale 3.3.1.4 Interventi su impatti rilevanti per i
consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per la
mitigazione dei rischi rilevanti e il conseguimento di
opportunità rilevanti in relazione ai consumatori (S4-
4)
ESRS G1-1 Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione,
paragrafo 10 (b)
Materiale 3.3.1.1 Politiche connesse ai consumatori e agli
utilizzatori finali (S4-1)
ESRS G1-1 Protezione dell'informatore di cui al paragrafo 10 (d) Materiale 4.1.1.1 Politiche in materia di cultura d'impresa e
condotta delle imprese (G1-1)
ESRS G1-4 Multe per violazione delle leggi anticorruzione e
anticoncussione, paragrafo 24 (a)
Materiale 4.1.2.1 Casi accertati di corruzione attiva o passiva
(G1-4)

2 INFORMAZIONI AMBIENTALI

2.RMATIVA AI SENSI DELL'ARTICOLO 8 DEL REGOLAMENTO 2020/852 (REGOLAMENTO SULLA TASSONOMIA DELL'UE)

2.1.1 Introduzione

Il Regolamento UE 2020/852 introduce la c.d. Tassonomia europea delle attività ecosostenibili, ossia un sistema di classificazione delle attività economiche in ragione del contributo al raggiungimento di 6 specifici obiettivi ambientali, sulla base di criteri e metriche scientifici (di seguito, "Tassonomia UE").

Al Regolamento (UE) 2020/852 sono connessi cinque Regolamenti Delegati:

  • Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 riguardante le modalità di calcolo dei KPIs per la disclosure ai sensi della Tassonomia UE;
  • Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 riguardante i criteri di vaglio tecnico per le attività comprese negli obiettivi di Mitigazione dei cambiamenti climatici e Adattamento ai cambiamenti climatici;
  • Regolamento Delegato (UE) 2022/1214 inerente all'integrazione del Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 riguardo le attività di Gas e Nucleare;
  • Regolamento Delegato (UE) 2023/2485 che modifica i criteri di vaglio tecnico per i primi due obiettivi climatici presenti nel Regolamento Delegato (UE) 2021/2139;
  • Il Regolamento Delegato (UE) 2023/2486 che modifica il Regolamento Delegato (UE) 2021/2178, integrando i criteri di vaglio tecnico per i restanti 4 obiettivi ambientali.

In linea con le richieste del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 e del Regolamento Delegato (UE) 2023/2486, norme di secondo livello implementative della Tassonomia UE, la Banca è tenuta alla rendicontazione della percentuale di allineamento, ovvero del coefficiente di attivi verdi sul totale delle esposizioni presenti nel proprio bilancio finanziario (c.d. Green Asset Ratio, di seguito "GAR") e alla pubblicazione di sei distinti template, di cui di seguito viene fornita una breve descrizione:

MODELLO 0 Sintesi dei KPIs che gli enti creditizi devono comunicare ai sensi dell'art. 8 della
Sintesi dei KPI Tassonomia UE.
MODELLO 1
Attivi calcolo GAR
Informazioni relative alle esposizioni della Banca in termini assoluti, suddivise per
categoria di controparte, tipologia di finanziamento erogato e classificazione in
esposizioni ammissibili e allineate.
MODELLO 2 Informazioni sul settore Scomposizione per settore delle esposizioni in base al codice NACE di appartenenza.
MODELLO 3 Informazioni sulle percentuali di ammissibilità e allineamento delle esposizioni (stock)
KPI GAR Stock della Banca, a partire dai dati comunicati nel Modello 1.
MODELLO 4 GAR Informazioni sulle percentuali di ammissibilità e allineamento delle nuove esposizioni
KPI GAR Flusso (flow) della Banca.
MODELLO 5 Informazioni sulle percentuali di ammissibilità e allineamento per le esposizioni fuori
KPI esposizioni fuori bilancio (garanzie finanziarie e attività finanziarie gestite) a partire dai dati comunicati
bilancio nel Modello 1.

Il GAR è un indicatore finalizzato a rappresentare in modo sintetico il rapporto tra le attività che si considerano ecosostenibili secondo la Tassonomia UE e le attività complessive della Banca. In particolare, rappresenta la percentuale degli attivi ecosostenibili sul totale degli attivi di bilancio, così come definito dal Reg. (UE) 2023/2486. Il denominatore dell'indicatore, infatti, si riferisce al totale degli attivi della Banca, ad esclusione delle esposizioni verso governi, istituzioni, banche centrali ed emittenti sovranazionali e

Relazione finanziaria annuale 2024

degli asset del trading book. Il calcolo dell'indicatore è previsto nel Modello 1, che classifica gli attivi in quattro sezioni principali:

    1. Attivi inclusi nel numeratore per il calcolo del GAR;
    1. Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi nel denominatore);
    1. Esclusioni dal calcolo del KPI;
    1. Off-balance.
  • È riportata di seguito la descrizione sintetica delle quattro diverse sezioni.

1. Attivi inclusi nel numeratore per il calcolo del GAR

Un attivo si configura come ecosostenibile quando rappresenta un investimento in attività considerate allineate alla Tassonomia UE, le cui metriche di analisi prevedono la classificazione delle esposizioni in base alla categoria di controparte e alla tipologia di finanziamento erogato e l'identificazione delle esposizioni ammissibili e allineate, come di seguito rappresentato:

  • a. Esposizioni verso controparti ricadenti nell'ambito di applicazione della Direttiva 2014/95/EU (c.d. Non Financial Reporting Directive, di seguito "controparti NFRD");
    • GAR complessivo per le attività di finanziamento rivolte a imprese finanziarie, per gli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici (valorizzato a partire dall'esercizio 2024);
    • GAR complessivo per le attività di finanziamento rivolte a imprese non finanziarie, per gli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
  • b. Esposizioni verso famiglie:
    • GAR per le esposizioni relative a immobili residenziali, compresi i prestiti per la ristrutturazione di abitazioni, per gli obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici ed economia circolare;
    • GAR per i prestiti al dettaglio per l'acquisto di autovetture per l'obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici.
  • c. GAR per i proventi utilizzati per finanziare pubbliche amministrazioni locali, per tutti gli obiettivi ambientali.
  • d. GAR per le garanzie immobiliari residenziali e commerciali recuperate e possedute per la vendita, per tutti gli obiettivi ambientali.

a. Esposizioni verso controparti NFRD

Tali esposizioni possono essere suddivise in due categorie, in funzione dell'utilizzo dei proventi per cui il finanziamento è stato erogato:

  • in caso di finanziamento generico i dati sull'ammissibilità e sull'allineamento vengono reperiti all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria (di seguito, "DNF") della società; si tratta di percentuali, ripetute sia sulla base del Capex che del Turnover, per cui viene moltiplicata l'esposizione della Banca verso la specifica impresa;
  • in caso di finanziamento finalizzato devono essere rispettati i seguenti criteri di vaglio tecnico ai sensi del Regolamento Delegato (UE) 2021/2139:
      1. Criteri di contributo sostanziale;
      1. Do Not Significant Harm (di seguito, "DNSH");
      1. Garanzie minime di salvaguardia.

Ai fini della presente rendicontazione non sono stati rilevati finanziamenti finalizzati verso controparti NFRD, per cui l'analisi si è concentrata sui finanziamenti generici e si è quindi basata sui dati reperiti dalle DNF 2023 delle società finanziarie e non finanziarie verso cui la Banca risulta essere esposta.

In caso di gruppi di società, le percentuali di ammissibilità e allineamento della Capogruppo vengono applicate anche quando l'esposizione fa riferimento a una società controllata, previa verifica dell'effettivo consolidamento della stessa nel bilancio della Capogruppo.

b. Esposizioni verso famiglie

In questo ambito vengono analizzati quanti tra i prestiti alle famiglie garantiti da un bene immobile risultano essere ammissibili e/o allineati alla Tassonomia UE. Le esposizioni verso le famiglie sono suddivise, ai sensi del Regolamento Delegato (UE) 2021/2139, in:

    1. Prestiti garantiti da immobili residenziali;
    1. Prestiti per la ristrutturazione di edifici;
    1. Prestiti per veicoli a motore.

Si specifica che, relativamente alle garanzie minime di salvaguardia, queste non risultano considerate per il periodo di rendicontazione in oggetto, poiché le relative modalità di applicazione devono ancora essere disciplinate da parte del Regolatore.

Nello svolgere l'elaborazione, la Banca ha ricondotto parte delle esposizioni verso famiglie alle seguenti attività descritte dalla Tassonomia UE:

  • 6.5 Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali leggeri;
  • 7.1 Costruzione di nuovi edifici;
  • 7.2 Ristrutturazione di edifici esistenti;
  • 7.6 Installazione, manutenzione e riparazione di tecnologie per le energie rinnovabili; nel caso specifico rientrano in questa categoria i finanziamenti finalizzati all'acquisto di pannelli fotovoltaici;
  • 7.7 Acquisto e proprietà di edifici; sono escluse le nuove costruzioni, per le quali è necessario rispettare i requisiti dell'attività 7.1.

In coerenza con le informazioni attualmente disponibili, per l'esercizio in corso la Banca ha potuto effettuare la verifica dell'allineamento per le sole esposizioni relative all'attività 7.7.

c. Esposizioni verso governi locali

Si riferiscono agli attivi a supporto di progetti legati all'autorità pubblica, suddivisi in:

    1. Finanziamenti dell'edilizia residenziale pubblica, che includono in particolare i prestiti concessi dalle istituzioni creditizie alle amministrazioni locali con l'obiettivo di finanziare l'acquisto del luogo di residenza delle famiglie del comune;
    1. Altri finanziamenti delle amministrazioni locali, che comprendono i prestiti concessi alle amministrazioni locali allo scopo di finanziare qualsiasi attività diversa dall'acquisto del luogo di residenza delle famiglie del comune.

d. Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non residenziali

Viene rappresentato la quota delle garanzie immobiliari commerciali e residenziali per le quali la Banca esercita un diritto sul bene ipotecato, diventando proprietaria dell'immobile (c.d. garanzie recuperate), e che sono conformi ai criteri di vaglio tecnico (di cui all'Allegato I, punto 7.7 del Regolamento delegato UE 2021/2139).

L'allineamento alla Tassonomia UE di questa tipologia di garanzie viene verificato secondo il medesimo processo utilizzato per i "Prestiti garantiti da immobili residenziali", in quanto viene richiesto il rispetto dei criteri di cui all'attività 7.7 "Acquisto e proprietà di edifici".

2. Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi nel denominatore)

Di seguito vengono elencate le tipologie di attivi che nel calcolo del GAR vengono esclusi dal numeratore pur essendo inclusi nel denominatore.

Esposizioni verso controparti non-NFRD

Le esposizioni verso le imprese non soggette a NFRD non sono comprese all'interno del numeratore del GAR e sono suddivise, ai sensi del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 e del Regolamento Delegato (UE) 2023/2486, in:

    1. Imprese finanziarie, PMI e altre imprese non finanziarie (diverse dalle PMI) non soggette agli obblighi di informativa NFRD;
    1. Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi di informativa NFRD.

Esposizioni verso altre categorie di asset

Vengono pure escluse dal numeratore del calcolo del GAR le esposizioni verso altre categorie di asset, che, ai sensi del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 e del Regolamento Delegato (UE) 2023/2486, si suddividono in:

    1. Derivati;
    1. Prestiti interbancari a vista;
    1. Disponibilità liquide e attivi in contante;
    1. Altre categorie di attivi (attività materiali, immateriali e altre attività).

Le esposizioni citate, trovandosi al denominatore ma non al numeratore nel calcolo del GAR, non sono ammissibili, né di conseguenza allineate, alla Tassonomia UE.

3. Esclusioni dal calcolo del GAR

Il Regolamento delegato (UE) 2021/2178 stabilisce che le esposizioni verso le amministrazioni centrali, le banche centrali e gli emittenti sovranazionali siano escluse dal calcolo del numeratore e del denominatore degli indicatori fondamentali di prestazione.

4. Off-balance

Viene effettuata un'analisi complementare che riguarda il livello di associazione ad attività economiche allineate alla Tassonomia UE delle esposizioni fuori bilancio che la Banca gestisce, le quali orientano o contribuiscono a orientare i flussi di capitale verso attività economiche la cui Sostenibilità ambientale può essere valutata conforme alla Tassonomia UE, tra cui:

    1. Garanzie finanziarie, per le quali il GAR corrisponde al rapporto tra le garanzie finanziarie a sostegno di strumenti di debito che finanziano attività economiche allineate alla Tassonomia UE e l'insieme delle garanzie finanziarie a sostegno di titoli di debito di imprese;
    1. Attività finanziarie gestite, per le quali il GAR corrisponde al rapporto tra le attività finanziarie gestite (strumenti di debito e strumenti rappresentativi di capitale), che finanziano attività economiche allineate alla Tassonomia UE e il totale delle attività finanziarie gestite (strumenti di debito e strumenti rappresentativi di capitale).

Relativamente alle attività finanziarie gestite è riportato il valore di mercato del portafoglio di gestioni patrimoniali al netto della liquidità e dei titoli di stato. Per questa tipologia di esposizioni, la Banca ha incentrato l'analisi di ammissibilità e allineamento sui dati reperiti dalle DNF delle controparti NFRD, effettuando l'esercizio sia sul Capex che sul Turnover.

2.1.2 GAR Complessivo e prossimi passi

Per l'esercizio corrente la Banca ha ottenuto un GAR complessivo pari al 2,23%, risultato del rapporto tra gli attivi inclusi al numeratore (Capex) e il totale degli attivi in bilancio al netto delle esposizioni escluse dal calcolo del GAR, sulla base delle logiche esposte nei punti precedenti. Il GAR calcolato rispetto al Turnover è invece pari all'1,58%.

I dati sopra riportati sono relativi alla componente finanziaria del Gruppo Banca Popolare di Sondrio. A seguito di analisi di materialità interne, infatti, la Banca non ha riscontrato la presenza di controllate considerabili rilevanti ai fini della rendicontazione tassonomica all'esterno del perimetro di consolidamento prudenziale FinRep.

Le esposizioni allineate risultano in significativo aumento rispetto al dato calcolato per l'esercizio 2023 (€ 929 milioni al 31/12/2024 rispetto a € 679 milioni al 31/12/2023 rapportato al Capex). Tale aumento è da imputare essenzialmente ai seguenti fattori:

  • incremento delle esposizioni allineate, calcolate sul Capex verso società non finanziarie con obbligo di rendicontazione NFRD da € 532 milioni al 31/12/2023 a € 669 al 31/12/2024 milioni (+26%); lo stesso dato calcolato sul Turnover presenta un incremento analogo, salendo da € 317 milioni al 31/12/2023 a € 412 milioni al 31/12/2024 (+30%);
  • acquisizione delle disclosure delle società finanziarie che a partire dall'anno 2023 hanno iniziato a includere anche i dati di allineamento tassonomico; l'ammontare è pari a € 51 milioni di nuove esposizioni allineate calcolate sul Capex e € 36 milioni calcolate sul Turnover;
  • crescita delle esposizioni verso Famiglie allineate (attività 7.7 Acquisto e proprietà di edifici), in aumento da € 147 milioni al 31/12/2023 a € 210 milioni € al 31/12/2024 (+43%).

Le informazioni fin qui condivise rappresentano l'interpretazione più completa possibile rispetto a quanto reso disponibile al momento dalle Autorità europee e intendono soddisfare, al meglio, i requisiti dei Regolamenti Delegati e delle linee guida e comunicazioni della Commissione Europea. In questo contesto, si segnala che il Gruppo renderà noti i propri indicatori fondamentali di prestazione relativi al portafoglio di negoziazione, alle commissioni e ai compensi per altri servizi e attività commerciali diversi dalla fornitura di finanziamenti a partire dal 2026, in conformità con quanto predisposto dal Regolamento delegato (UE) 2021/2178.

Il Gruppo è consapevole del ruolo che la Tassonomia UE ricopre nell'assegnare al sistema bancario il compito decisivo di essere di stimolo all'economia reale, al fine di perseguire l'ambiziosa strategia dell'Unione Europea per lo sviluppo Sostenibile e la transizione climatica.

Per tale motivo si impegna a considerare la Tassonomia UE e le future disposizioni normative correlate un punto di riferimento essenziale, garantendone l'integrazione nella gestione delle proprie attività e nella definizione di nuove strategie orientate alla creazione di valore sostenibile.

Con questa consapevolezza, nell'ambito del nuovo Piano Industriale 2025-2027, sono stati identificati specifici obiettivi di sostenibilità che interessano pure prodotti di credito e investimento dedicati. Questo percorso mira a rafforzare in modo continuativo il posizionamento del Gruppo rispetto a queste tematiche, con particolare attenzione al sostegno della transizione verso un modello economico a basse emissioni di carbonio, più sostenibile e resiliente, che promuova la tutela delle risorse naturali e l'innovazione nei processi produttivi.

In linea con l'adesione della Banca alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA), questo impegno si concretizza nell'obiettivo di contribuire attivamente alla realizzazione di un'economia net-zero entro il 2050, favorendo al contempo lo sviluppo di un sistema produttivo più orientato ai principi dell'economia circolare e rigenerativa.

2.1.3 Allegato VI – Modello per i KPI degli enti creditizi

Template 0 – Sintesi dei KPI

Totale degli
attivi
ecosostenibili8
(Milioni di EUR)
KPI9 KPI10 Copertura
% (sul
totale
degli
attivi)11
% di attivi
esclusi dal
numeratore
del GAR
(articolo 7,
paragrafi 2
e 3, e punto
1.1.2.
dell'allegato
V)
% di attivi
esclusi dal
denominatore
del GAR
(articolo 7,
paragrafo 1, e
punto 1.2.4
dell'allegato
V)
KPI
principale
GAR
(coefficiente
di attivi
verdi) per lo
stock
929,27 1,58% 2,23% 72,12% 42,80% 27,88%
Totale degli
attivi
ecosostenibili
(Milioni di EUR)
KPI KPI Copertura
% (sul
totale
degli attivi)
% di attivi
esclusi dal
numeratore
del GAR
(articolo 7,
paragrafi 2
e 3, e punto
1.1.2.
dell'allegato
V)
% di attivi
esclusi dal
denominatore
del GAR
(articolo 7,
paragrafo 1, e
punto 1.2.4
dell'allegato
V)
GAR (flusso) 374,19 1,72% 2,58% 84,99% 57,62% 15,01%
KPI
aggiuntivi
Portafoglio di
negoziazione12
N.D. N.D. N.D.
Garanzie
finanziarie
49,79 3,58% 5,77%
Attività
finanziarie
gestite
9,22 0,58% 1,43%
Ricavi relativi
a commissioni
e compensi13

8 Dato calcolato sul Capex. Il totale degli asset sostenibili calcolato sul Turnover è pari al 657,2 mln €.

9 Basato sul KPI Turnover della controparte.

10 Basato sul KPI Capex della controparte.

11 % degli asset coperti dal KPI sul totale degli attivi della banca.

12 Per gli istituti di credito che non soddisfano i requisiti di cui all'art. 94(1) della CCR o le condizioni indicate nell'art. 325a(1) della CCR.

13 Commissioni provenienti da servizi diversi dagli impieghi e dalla gestione degli Asset Under Management (AuM)

Template 1: Attivi per il calcolo del GAR – CAPEX

a b c d e f g h i j k l m n
in milioni di EUR Informativa al 31/12/2024
Adattamento ai cambiamenti
Acque e risorse marine
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM)
climatici (CCA)
Di cui verso settori pertinenti
(WTR)
Valore Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
per la tassonomia (ammissibile Di cui verso settori pertinenti
per la tassonomia (ammissibile
contabile Di cui ecosostenibile (allineato alla alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(lordo)
totale
tassonomia) (allineato alla tassonomia) (allineato alla tassonomia)
Di cui
impiego
Di cui di Di cui Di cui
impiego
Di cui Di cui
impiego
Di cui
dei
proventi
transizione abilitante dei
proventi
abilitante dei
proventi
abilitante
GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore
1 Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di
capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il
16.910 9.202 914 210 33 396 32 15 0 0 0 0 0 0
calcolo del GAR
2
3
Imprese finanziarie
Enti creditizi
2.254
1.444
377
302
51
24
0
0
4
2
5
4
10
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4 Prestiti e anticipi 215 47 4 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0
5 Titoli di debito, compresi UoP 1.228 255 20 0 1 4 0 0 0 0 0 0 0 0
6 Strumenti rappresentativi di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
7
8
Altre imprese finanziarie
di cui imprese di investimento
810
719
75
53
26
23
0
0
2
2
1
0
10
10
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
9 Prestiti e anticipi 355 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
10 Titoli di debito, compresi UoP 365 53 23 0 2 0 10 0 0 0 0 0 0 0
11 Strumenti rappresentativi di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
12 di cui società di gestione 58 15 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
13
14
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
0
21
0
4
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
15 Strumenti rappresentativi di capitale 37 11 1 0 0 0 0 0 0 0 0
16 di cui imprese di assicurazione 33 7 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
17 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
18 Titoli di debito, compresi UoP 33 7 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
19
20
Strumenti rappresentativi di capitale
Imprese non finanziarie
0
2.352
0
893
0
654
0 0
29
0
390
0
21
0
15
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
21 Prestiti e anticipi 1.841 590 401 0 25 249 16 11 0 0 0 0 0 0
22 Titoli di debito, compresi UoP 450 290 251 0 4 141 5 4 0 0 0 0 0 0
23 Strumenti rappresentativi di capitale 61 13 1 0 1 0 0 0 0 0 0
24 Famiglie 12.287 7.928 210 210 0 0 0 0 0 0
25
26
di cui prestiti garantiti da immobili residenziali
di cui prestiti per la ristrutturazione di edifici
8.726
51
7.723
51
210
0
210
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
27 di cui prestiti per veicoli a motore 55 55 0 0 0 0
28 Finanziamento delle amministrazioni locali 4 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
29 Finanziamento dell'edilizia 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
30 Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni
locali
3 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
31 Garanzie ottenute mediante presa di possesso:
immobili residenziali e non residenziali
13 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
32 Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi 24.692 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
33 nel denominatore)
Imprese finanziarie e non finanziarie
23.166
PMI e imprese non finanziarie (diverse dalle PMI) non
34 soggette agli obblighi di informativa NFRD 22.632
35 Prestiti e anticipi
di cui prestiti garantiti da immobili non
20.836
36 residenziali 2.498
37
38
di cui prestiti per la ristrutturazione di edifici
Titoli di debito
101
1.005
39 Strumenti rappresentativi di capitale 791
40 Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi di 534
41 informativa NFRD
Prestiti e anticipi
512
42 Titoli di debito 22
43 Strumenti rappresentativi di capitale 0
44 Derivati 2
45
46
Prestiti interbancari a vista
Disponibilità liquide e attivi in contante
227
178
Altre categorie di attivi (ad esempio, avviamento,
47 merci, ecc.) 1.118
48
49
Totale attivi GAR
Attivi non inclusi per il calcolo del GAR
41.602
16.083
9.202 914 210 33 396 32 15 0 0 0 0 0 0
50 Amministrazioni centrali ed emittenti 12.263
sovrannazionali
51
52
Esposizioni verso le banche centrali
Portafoglio di negoziazione
3.646
174
53 Attivi totali 57.685 9.202 914 210 33 396 32 15 0 0 0 0 0 0
Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (NFRD)
54 Garanzie finanziarie 863 49 42 0 0 24 13 7 0 0 0 0 0 0
55
56
Attività finanziarie gestite
Di cui titoli di debito
646
43
70
9
9
5
0
0
3
1
6
4
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
57 Di cui strumenti rappresentativi di capitale 36 10 4 0 1 3 0 0 0 0 0 0 0 0

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 1: Attivi per il calcolo del GAR – CAPEX

o p q r s t u v w x z aa ab ac ad ae af
Informativa al 31/12/2024
Biodiversità ed ecosistemi
Economia Circolare (CE) Inquinamento (PPC) (BIO) TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui verso settori pertinenti Di cui verso settori pertinenti Di cui verso settori pertinenti per
per la tassonomia (ammissibile
alla tassonomia)
per la tassonomia (ammissibile
alla tassonomia)
la tassonomia (ammissibile alla
tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
in milioni di EUR Di cui ecosostenibile Di cui ecosostenibile Di cui ecosostenibile Di cui ecosostenibile (allineato alla
(allineato alla (allineato alla tassonomia) (allineato alla tassonomia) tassonomia)
tassonomia)
Di cui
Di cui Di cui Di cui
impiego Di cui impiego Di cui impiego Di cui impiego Di cui di Di cui
dei abilitante dei abilitante dei abilitante dei transizione abilitante
GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al proventi proventi proventi proventi
denominatore
1 Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti
rappresentativi di capitale non posseduti per la
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9.234 929 210 33 396
negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR
2 Imprese finanziarie 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 388 51 0 4 5
3 Enti creditizi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 303 24 0 2 4
4 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 47 4 0 0 1
5
6
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
256
0
21
0
0 1
0
4
0
7 Altre imprese finanziarie 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 85 26 0 2 1
8 di cui imprese di investimento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 63 23 0 2 0
9 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
10 Titoli di debito, compresi UoP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 63 23 0 2 0
11 Strumenti rappresentativi di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
12
13
di cui società di gestione
Prestiti e anticipi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
15
0
2
0
0
0
0
0
0
0
14 Titoli di debito, compresi UoP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4 1 0 0 0
15 Strumenti rappresentativi di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11 1 0 0
16 di cui imprese di assicurazione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 7 2 0 0 0
17 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
18 Titoli di debito, compresi UoP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 7 2 0 0 0
19 Strumenti rappresentativi di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
20
21
Imprese non finanziarie
Prestiti e anticipi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
915
606
669
413
0
0
29
25
390
249
22 Titoli di debito, compresi UoP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 296 255 0 4 141
23 Strumenti rappresentativi di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13 2 0 1
24 Famiglie 0 0 0 0 7.928 210 210 0 0
25 di cui prestiti garantiti da immobili 0 0 0 0 7.723 210 210 0 0
residenziali
di cui prestiti per la ristrutturazione di
26 edifici 0 0 0 0 51 0 0 0 0
27 di cui prestiti per veicoli a motore 55 0 0 0 0
28 Finanziamento delle amministrazioni
locali
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4 0 0 0 0
29 Finanziamento dell'edilizia 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0
30 Finanziamento di altre pubbliche 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0
amministrazioni locali
Garanzie ottenute mediante presa di
31 possesso: immobili residenziali e non 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
residenziali
32 Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del
GAR (inclusi nel denominatore)
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
33 Imprese finanziarie e non finanziarie
PMI e imprese non finanziarie (diverse
34 dalle PMI) non soggette agli obblighi di
informativa NFRD
35 Prestiti e anticipi
36 di cui prestiti garantiti da immobili
non residenziali
37 di cui prestiti per la ristrutturazione
di edifici
38 Titoli di debito
39 Strumenti rappresentativi di capitale
40 Controparti di paesi terzi non soggette
agli obblighi di informativa NFRD
41 Prestiti e anticipi
42 Titoli di debito
43 Strumenti rappresentativi di capitale
44 Derivati
45 Prestiti interbancari a vista
46 Disponibilità liquide e attivi in contante
Altre categorie di attivi (ad esempio,
47 avviamento, merci, ecc.)
48 Totale attivi GAR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9.234 929 210 33 396
49 Attivi non inclusi per il calcolo del GAR
50 Amministrazioni centrali ed emittenti
sovrannazionali
51 Esposizioni verso le banche centrali
52 Portafoglio di negoziazione
53 Attivi totali 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9.234 929 210 33 396
Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (NFRD)
54
55
Garanzie finanziarie
Attività finanziarie gestite
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
61
72
50
9
0
0
0
3
24
6
56 Di cui titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9 5 0 1 4
57 Di cui strumenti rappresentativi di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11 4 0 1 3

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 1: Attivi per il calcolo del GAR – CAPEX

ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as at
Informativa al 31/12/2023 Adattamento ai cambiamenti
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) climatici (CCA) Acque e risorse marine (WTR)
Di cui verso settori pertinenti per
Valore Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
la tassonomia (ammissibile alla Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissibile alla
in milioni di EUR contabile Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(lordo)
totale
Di cui tassonomia) (allineato alla tassonomia)
Di cui
Di cui (allineato alla tassonomia)
impiego Di cui di Di cui impiego Di cui impiego Di cui
dei
proventi
transizione abilitante dei
proventi
abilitante dei
proventi
abilitante
GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore
1 Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di
capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il
16.718 8.891 673 147 4 284 8 6 0 0 0 0 0 0
2 calcolo del GAR
Imprese finanziarie
1.954 408 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
3 Enti creditizi 1.527 391 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
4 Prestiti e anticipi 329 78 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
5
6
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
1.198
0
313
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
7 Altre imprese finanziarie 426 17 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
8 di cui imprese di investimento 304 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
9 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
10
11
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
304
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
12 di cui società di gestione 120 17 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
13 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
14
15
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
42
78
8
9
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
16 di cui imprese di assicurazione 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
17 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
18 Titoli di debito, compresi UoP 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
19
20
Strumenti rappresentativi di capitale
Imprese non finanziarie
0
2.225
0
812
0
526
0 0
4
0
284
0
8
0
6
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
21 Prestiti e anticipi 1.660 483 262 0 3 152 7 6 0 0 0 0 0 0
22 Titoli di debito, compresi UoP 502 318 263 0 1 132 1 0 0 0 0 0 0 0
23 Strumenti rappresentativi di capitale 63 11 1 0 0 0 0 0 0 0 0
24
25
Famiglie
di cui prestiti garantiti da immobili residenziali
12.443
8.510
7.667
7.475
147
147
147
147
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
26 di cui prestiti per la ristrutturazione di edifici 53 53 0 0 0 0 0 0 0 0
27 di cui prestiti per veicoli a motore 38 38 0 0 0 0
28
29
Finanziamento delle amministrazioni locali
Finanziamento dell'edilizia
97
1
4
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
30 Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni 96 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
locali
Garanzie ottenute mediante presa di possesso:
31 immobili residenziali e non residenziali
Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
32 nel denominatore) 23.990 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
33 Imprese finanziarie e non finanziarie
PMI e imprese non finanziarie (diverse dalle PMI) non
22.800
34 soggette agli obblighi di informativa NFRD 22.313
35 Prestiti e anticipi
di cui prestiti garantiti da immobili non
20.420
36 residenziali 2.656
37
38
di cui prestiti per la ristrutturazione di edifici
Titoli di debito
64
1.245
39 Strumenti rappresentativi di capitale 647
40 Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi di
informativa NFRD
488
41 Prestiti e anticipi 460
42 Titoli di debito 28
43
44
Strumenti rappresentativi di capitale
Derivati
0
2
45 Prestiti interbancari a vista 164
46 Disponibilità liquide e attivi in contante 176
47 Altre categorie di attivi (ad esempio, avviamento,
merci, ecc.)
847
48 Totale attivi GAR 40.708 8.891 673 147 4 284 8 6 0 0 0 0 0 0
49 Attivi non inclusi per il calcolo del GAR
Amministrazioni centrali ed emittenti
18.017
50 sovrannazionali 13.353
51
52
Esposizioni verso le banche centrali
Portafoglio di negoziazione
4.514
150
53 Attivi totali 58.725 8.891 673 147 4 284 8 6 0 0 0 0 0 0
Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (NFRD)
54 Garanzie finanziarie 797 10 6 0 0 0 0
55
56
Attività finanziarie gestite
Di cui titoli di debito
662
78
45
8
7
5
3
2
4
3
0 0
57 Di cui strumenti rappresentativi di capitale 37 7 3 1 1 0 0

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 1: Attivi per il calcolo del GAR – CAPEX

au av aw ax ay az ba bb bc bd be bf bg bh bi bj bk
Informativa al 31/12/2023
Biodiversità ed ecosistemi
Economia Circolare (CE) Inquinamento (PPC) (BIO) TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui verso settori pertinenti per
la tassonomia (ammissibile alla
Di cui verso settori pertinenti per
la tassonomia (ammissibile alla
Di cui verso settori pertinenti per
la tassonomia (ammissibile alla
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
in milioni di EUR tassonomia) tassonomia) tassonomia) (ammissibile alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineato alla
tassonomia)
Di cui Di cui Di cui Di cui
impiego
dei
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
proventi proventi proventi proventi
GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al
denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti
rappresentativi di capitale non posseduti per la
1 negoziazione ammissibili per il calcolo del 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8.899 679 147 4 284
2 GAR
Imprese finanziarie
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 408 0 0 0 0
3 Enti creditizi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 391 0 0 0 0
4 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 78 0 0 0 0
5
6
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
313
0
0
0
0 0
0
0
0
7 Altre imprese finanziarie 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 17 0 0 0 0
8
9
di cui imprese di investimento
Prestiti e anticipi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
10 Titoli di debito, compresi UoP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
11 Strumenti rappresentativi di 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
12 capitale
di cui società di gestione
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 17 0 0 0 0
13 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
14 Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8 0 0 0 0
15 capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9 0 0 0
16
17
di cui imprese di assicurazione
Prestiti e anticipi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
18 Titoli di debito, compresi UoP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
19 Strumenti rappresentativi di 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
20 capitale
Imprese non finanziarie
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 819 532 0 4 284
21 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 490 268 0 3 152
22
23
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
319
11
263
1
0 1
0
132
0
24 Famiglie 0 0 0 0 7.667 147 147 0 0
25 di cui prestiti garantiti da immobili 0 0 0 0 7.475 147 147 0 0
residenziali
di cui prestiti per la ristrutturazione
26 di edifici 0 0 0 0 53 0 0 0 0
27 di cui prestiti per veicoli a motore
Finanziamento delle amministrazioni
38 0 0 0 0
28 locali 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4 0 0 0 0
29 Finanziamento dell'edilizia
Finanziamento di altre pubbliche
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0
30 amministrazioni locali 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0
31 Garanzie ottenute mediante presa di
possesso: immobili residenziali e non
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
residenziali
Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo
32 del GAR (inclusi nel denominatore) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
33 Imprese finanziarie e non finanziarie
PMI e imprese non finanziarie (diverse
34 dalle PMI) non soggette agli obblighi
35 di informativa NFRD
Prestiti e anticipi
36 di cui prestiti garantiti da immobili
non residenziali
di cui prestiti per la
37 ristrutturazione di edifici
38
39
Titoli di debito
Strumenti rappresentativi di capitale
40 Controparti di paesi terzi non soggette
41 agli obblighi di informativa NFRD
Prestiti e anticipi
42 Titoli di debito
43 Strumenti rappresentativi di capitale
44
45
Derivati
Prestiti interbancari a vista
46 Disponibilità liquide e attivi in
contante
Altre categorie di attivi (ad esempio,
47 avviamento, merci, ecc.)
48
49
Totale attivi GAR
Attivi non inclusi per il calcolo del GAR
8.899 679 147 4 284
50 Amministrazioni centrali ed emittenti
51 sovrannazionali
Esposizioni verso le banche centrali
52 Portafoglio di negoziazione
53 Attivi totali 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8.899 679 147 4 284
54 Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (NFRD)
Garanzie finanziarie
10 6 0
55 Attività finanziarie gestite 45 7 3 4
56
57
Di cui titoli di debito
Di cui strumenti rappresentativi di capitale
8
7
5
3
-
-
2
1
3
1

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 1: Attivi per il calcolo del GAR – TURNOVER

a b c d e f
Informativa al 31/12/2024
g h i j k l m n
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti Acque e risorse marine (WTR)
climatici (CCA)
Di cui verso settori pertinenti per la
Di cui verso settori pertinenti
Valore Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
tassonomia (ammissibile alla
tassonomia)
alla tassonomia) per la tassonomia (ammissibile
in milioni di EUR contabile
(lordo)
Di cui ecosostenibile (allineato alla Di cui ecosostenibile Di cui ecosostenibile
totale Di cui tassonomia) (allineato alla tassonomia)
Di cui
(allineato alla tassonomia)
Di cui
impiego
dei
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
proventi proventi proventi
GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di
1 capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il
calcolo del GAR
16.910 8.962 657 210 13 122 6 0 0 0 0 0 0 0
2 Imprese finanziarie 2.254 360 36 0 2 3 4 0 0 0 0 0 0 0
3 Enti creditizi 1.444 297 20 0 2 3 0 0 0 0 0 0 0 0
4
5
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
215
1.228
46
251
3
17
0
0
0
1
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6 Strumenti rappresentativi di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
7 Altre imprese finanziarie 810 63 15 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0
8 di cui imprese di investimento 719 42 13 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0
9
10
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
355
365
0
42
0
13
0
0
0
0
0
0
0
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
11 Strumenti rappresentativi di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
12 di cui società di gestione 58 14 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
13
14
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
0
21
0
4
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
15 Strumenti rappresentativi di capitale 37 11 1 0 0 0 0 0 0 0 0
16 di cui imprese di assicurazione 33 6 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
17 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
18
19
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
33
0
6
0
1
0
0 0
0
0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
20 Imprese non finanziarie 2.352 671 412 0 11 119 3 0 0 0 0 0 0 0
21 Prestiti e anticipi 1.841 448 241 0 6 61 1 0 0 0 0 0 0 0
22
23
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
450
61
210
13
169
1
0 4
0
58
0
2
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
24 Famiglie 12.287 7.928 210 210 0 0 0 0 0 0
25 di cui prestiti garantiti da immobili residenziali 8.726 7.723 210 210 0 0 0 0 0 0
26 di cui prestiti per la ristrutturazione di edifici 51 51 0 0 0 0 0 0 0 0
27
28
di cui prestiti per veicoli a motore
Finanziamento delle amministrazioni locali
55
4
55
4
0
0
0
0
0
0
0
0
0 0 0 0 0 0 0 0
29 Finanziamento dell'edilizia 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
30 Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni
locali
3 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
31 Garanzie ottenute mediante presa di possesso: 13 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
immobili residenziali e non residenziali
Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi
32
33
nel denominatore)
Imprese finanziarie e non finanziarie
24.692
23.166
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
34 PMI e imprese non finanziarie (diverse dalle PMI) non 22.632
35 soggette agli obblighi di informativa NFRD
Prestiti e anticipi
20.836
36 di cui prestiti garantiti da immobili non 2.498
37 residenziali
di cui prestiti per la ristrutturazione di edifici
101
38 Titoli di debito 1.005
39 Strumenti rappresentativi di capitale 791
40 Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi di
informativa NFRD
534
41 Prestiti e anticipi 512
42 Titoli di debito 22
43
44
Strumenti rappresentativi di capitale
Derivati
0
2
45 Prestiti interbancari a vista 227
46 Disponibilità liquide e attivi in contante 178
47 Altre categorie di attivi (ad esempio, avviamento,
merci, ecc.)
1.118
48 Totale attivi GAR 41.602 8.962 657 210 13 122 6 0 0 0 0 0 0 0
49 Attivi non inclusi per il calcolo del GAR
Amministrazioni centrali ed emittenti
16.083
50 sovrannazionali 12.263
51
52
Esposizioni verso le banche centrali
Portafoglio di negoziazione
3.646
174
53 Attivi totali 57.685 8.962 657 210 13 122 6 0 0 0 0 0 0 0
Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (NFRD)
54 Garanzie finanziarie 863 66 30 0 0 9 1 0 0 0 0 0 0 0
55
56
Attività finanziarie gestite
Di cui titoli di debito
646
43
60
6
4
2
0
0
0
0
3
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
57 Di cui strumenti rappresentativi di capitale 36 8 2 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 1: Attivi per il calcolo del GAR – TURNOVER

o p q r s t u v w x z aa ab ac ad ae af
Inquinamento (PPC) Informativa al 31/12/2024
Biodiversità ed ecosistemi
Economia Circolare (CE) (BIO) TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui verso settori pertinenti per
la tassonomia (ammissibile alla
Di cui verso settori pertinenti per
la tassonomia (ammissibile alla
Di cui verso settori pertinenti per
la tassonomia (ammissibile alla
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
in milioni di EUR tassonomia) tassonomia) tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineato alla
tassonomia)
Di cui
impiego
Di cui Di cui
impiego
Di cui Di cui
impiego
Di cui Di cui
impiego
Di cui di Di cui
dei abilitante dei abilitante dei abilitante dei transizione abilitante
GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al proventi proventi proventi proventi
denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti
1 rappresentativi di capitale non posseduti per 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8.968 657 210 13 123
la negoziazione ammissibili per il calcolo del
GAR
2 Imprese finanziarie 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 363 36 0 2 3
3
4
Enti creditizi
Prestiti e anticipi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
297
46
20
3
0
0
2
0
3
0
5 Titoli di debito, compresi UoP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 251 17 0 1 2
6
7
Strumenti rappresentativi di capitale
Altre imprese finanziarie
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
66
0
15
0 0
0
0
0
8 di cui imprese di investimento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 46 13 0 0 0
9
10
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
46
0
13
0
0
0
0
0
0
11 Strumenti rappresentativi di 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
12 capitale
di cui società di gestione
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 15 1 0 0 0
13 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
14 Titoli di debito, compresi UoP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4 1 0 0 0
15 Strumenti rappresentativi di
capitale
0 0 0 0 0 0 0 0 0 11 1 0 0
16
17
di cui imprese di assicurazione
Prestiti e anticipi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6
0
1
0
0
0
0
0
0
0
18 Titoli di debito, compresi UoP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6 1 0 0 0
19 Strumenti rappresentativi di
capitale
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
20 Imprese non finanziarie 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 673 412 0 11 120
21 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 449 242 0 6 61
22
23
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
211
13
169
1
0 4
0
58
0
24 Famiglie 0 0 0 0 7.928 210 210 0 0
25 di cui prestiti garantiti da immobili
residenziali
0 0 0 0 7.723 210 210 0 0
26 di cui prestiti per la ristrutturazione
di edifici
0 0 0 0 51 0 0 0 0
27 di cui prestiti per veicoli a motore 55 0 0 0 0
28 Finanziamento delle amministrazioni
locali
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4 0 0 0 0
29 Finanziamento dell'edilizia 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0
30 Finanziamento di altre pubbliche
amministrazioni locali
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0
Garanzie ottenute mediante presa di
31 possesso: immobili residenziali e non
residenziali
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
32 Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo
del GAR (inclusi nel denominatore)
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
33 Imprese finanziarie e non finanziarie
34 PMI e imprese non finanziarie (diverse
dalle PMI) non soggette agli obblighi
di informativa NFRD
35 Prestiti e anticipi
di cui prestiti garantiti da
36 immobili non residenziali
37 di cui prestiti per la
ristrutturazione di edifici
38
39
Titoli di debito
Strumenti rappresentativi di capitale
40 Controparti di paesi terzi non soggette
41 agli obblighi di informativa NFRD
Prestiti e anticipi
42 Titoli di debito
43
44
Strumenti rappresentativi di capitale
Derivati
45 Prestiti interbancari a vista
46 Disponibilità liquide e attivi in
contante
47 Altre categorie di attivi (ad esempio,
48 avviamento, merci, ecc.)
Totale attivi GAR
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8.968 657 210 13 123
49 Attivi non inclusi per il calcolo del GAR
50 Amministrazioni centrali ed emittenti
sovrannazionali
51 Esposizioni verso le banche centrali
52
53
Portafoglio di negoziazione
Attivi totali
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8.968 657 210 13 123
Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (NFRD)
54
55
Garanzie finanziarie
Attività finanziarie gestite
0
1
0
0
0
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
67
63
31
4
0
0
0
0
10
3
56 Di cui titoli di debito 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 7 2 0 0 2
57 Di cui strumenti rappresentativi di capitale 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 10 2 0 0 1

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 1: Attivi per il calcolo del GAR – TURNOVER

ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar
Informativa al 31/12/2023
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti
climatici (CCA) as
at
Acque e risorse marine
(WTR)
Di cui verso settori pertinenti
per la tassonomia (ammissibile
alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla
tassonomia)
Di cui
impiego
Di cui
dei
proventi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia Di cui verso settori pertinenti
(ammissibile alla tassonomia) per la tassonomia (ammissibile
alla tassonomia)
in milioni di EUR Valore
contabile
(lordo)
Di cui ecosostenibile (allineato alla Di cui ecosostenibile
totale tassonomia) (allineato alla tassonomia)
Di cui Di cui
impiego Di cui di Di cui impiego Di cui
dei transizione abilitante dei abilitante abilitante
proventi proventi
GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di
1 capitale non posseduti per la negoziazione ammissibili per il 16.718 8.610 465 147 16 120 0 0 0 0 0 0
calcolo del GAR
2 Imprese finanziarie 1.954 401 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
3 Enti creditizi 1.527 386 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
4 Prestiti e anticipi 329 77 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
5 Titoli di debito, compresi UoP 1.198 309 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
6 Strumenti rappresentativi di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
7 Altre imprese finanziarie 426 15 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
8 di cui imprese di investimento 304 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
9 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
10 Titoli di debito, compresi UoP 304 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
11 Strumenti rappresentativi di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
12 di cui società di gestione 120 14 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
13 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
14 Titoli di debito, compresi UoP 42 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
15 Strumenti rappresentativi di capitale 78 9 0 0 0 0 0 0 0 0
16 di cui imprese di assicurazione 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
17 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
18 Titoli di debito, compresi UoP 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
19 Strumenti rappresentativi di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0
20 Imprese non finanziarie 2.225 538 317 0 16 120 0 0 0 0 0
21 Prestiti e anticipi 1.660 334 158 0 12 62 0 0 0 0 0 0
22 Titoli di debito, compresi UoP 502 203 159 0 4 59 0 0 0 0 0 0
23 Strumenti rappresentativi di capitale 63 1 1 0 0 0 0 0 0 0
24 Famiglie 12.443 7.667 147 147 0 0 0 0 0 0
25 di cui prestiti garantiti da immobili residenziali 8.510 7.475 147 147 0 0 0 0 0 0
26 di cui prestiti per la ristrutturazione di edifici 53 53 0 0 0 0 0 0 0 0
27 di cui prestiti per veicoli a motore 38 38 0 0 0 0
28 Finanziamento delle amministrazioni locali 97 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
29 Finanziamento dell'edilizia 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
30 Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali 96 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
31 Garanzie ottenute mediante presa di possesso: 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
immobili residenziali e non residenziali
32 Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (inclusi nel
denominatore)
23.990 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
33 Imprese finanziarie e non finanziarie 22.800
PMI e imprese non finanziarie (diverse dalle PMI) non
34 soggette agli obblighi di informativa NFRD 22.313
35 Prestiti e anticipi 20.420
36 di cui prestiti garantiti da immobili non residenziali 2.656
37 di cui prestiti per la ristrutturazione di edifici 64
38 Titoli di debito 1.245
39 Strumenti rappresentativi di capitale 647
40 Controparti di paesi terzi non soggette agli obblighi di 488
informativa NFRD
41 Prestiti e anticipi 460
42 Titoli di debito 28
43 Strumenti rappresentativi di capitale 0
44 Derivati 2
45 Prestiti interbancari a vista 164
46 Disponibilità liquide e attivi in contante 176
47 Altre categorie di attivi (ad esempio, avviamento, 847
merci, ecc.)
48 Totale attivi GAR 40.708 8.610 465 147 16 120 0 0 0 0 0 0 0 0
49 Attivi non inclusi per il calcolo del GAR 18.017
50 Amministrazioni centrali ed emittenti sovrannazionali 13.353
51 Esposizioni verso le banche centrali 4.514
52 Portafoglio di negoziazione 150
53 Attivi totali 58.725 8.610 465 147 16 120 0 0 0 0 0 0 0 0
Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (NFRD)
54 Garanzie finanziarie 797 10 5 0
55 Attività finanziarie gestite 662 29 2 - 0 2 0 0 - 0
56 Di cui titoli di debito 78 5 1 - - 1
57 Di cui strumenti rappresentativi di capitale 37 4 1 0 1 0 0 0

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 1: Attivi per il calcolo del GAR – TURNOVER

au av aw ax ay az ba bb bc bd be bf bg bh bi bj bk
Informativa al 31/12/2023
Economia Circolare (CE) Inquinamento (PPC) Biodiversità ed ecosistemi (BIO) TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui verso settori pertinenti per Di cui verso settori pertinenti per Di cui verso settori pertinenti per Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
la tassonomia (ammissibile alla
tassonomia)
la tassonomia (ammissibile alla
tassonomia)
la tassonomia (ammissibile alla
tassonomia)
(ammissibile alla tassonomia)
in milioni di EUR Di cui ecosostenibile Di cui ecosostenibile Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineato alla
(allineato alla tassonomia) (allineato alla tassonomia) tassonomia)
Di cui
impiego
Di cui Di cui
impiego
Di cui Di cui
impiego
Di cui Di cui
impiego
Di cui di Di cui
dei
proventi
abilitante dei
proventi
abilitante dei
proventi
abilitante dei
proventi
transizione abilitante
GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al
denominatore
1 Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti
rappresentativi di capitale non posseduti per la
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8.610 465 147 16 120
negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR
2
3
Imprese finanziarie
Enti creditizi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
401
386
0
0
0
0
0
0
0
0
4 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 77 0 0 0 0
5 Titoli di debito, compresi UoP 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 309 0 0 0 0
6
7
Strumenti rappresentativi di capitale
Altre imprese finanziarie
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
15
0
0
0 0
0
0
0
8 di cui imprese di investimento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
9 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
10
11
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
12 di cui società di gestione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 14 0 0 0 0
13 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
14
15
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
6
9
0
0
0 0
0
0
0
16 di cui imprese di assicurazione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
17 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
18
19
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
20 Imprese non finanziarie 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 538 317 0 16 120
21 Prestiti e anticipi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 334 158 0 12 62
22
23
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0 0
0
203
1
159
1
0 4
0
59
0
24 Famiglie 0 0 0 0 7.667 147 147 0 0
25 di cui prestiti garantiti da immobili
residenziali
0 0 0 0 7.475 147 147 0 0
26 di cui prestiti per la ristrutturazione di 0 0 0 0 53 0 0 0 0
27 edifici
di cui prestiti per veicoli a motore
38 0 0 0 0
28 Finanziamento delle amministrazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4 0 0 0 0
29 locali
Finanziamento dell'edilizia
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0
30 Finanziamento di altre pubbliche 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0
amministrazioni locali
Garanzie ottenute mediante presa di
31 possesso: immobili residenziali e non 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
residenziali
Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del
32 GAR (inclusi nel denominatore) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
33 Imprese finanziarie e non finanziarie
PMI e imprese non finanziarie (diverse
34 dalle PMI) non soggette agli obblighi di
35 informativa NFRD
Prestiti e anticipi
36 di cui prestiti garantiti da immobili
non residenziali
di cui prestiti per la ristrutturazione di
37 edifici
38
39
Titoli di debito
Strumenti rappresentativi di capitale
40 Controparti di paesi terzi non soggette
41 agli obblighi di informativa NFRD
Prestiti e anticipi
42 Titoli di debito
43 Strumenti rappresentativi di capitale
44
45
Derivati
Prestiti interbancari a vista
46 Disponibilità liquide e attivi in contante
47 Altre categorie di attivi (ad esempio,
avviamento, merci, ecc.)
# Totale attivi GAR 8.610 465 147 16 120
49 Attivi non inclusi per il calcolo del GAR
50 Amministrazioni centrali ed emittenti
sovrannazionali
51 Esposizioni verso le banche centrali
52
53
Portafoglio di negoziazione
Attivi totali
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8.610 465 147 16 120
Esposizioni fuori bilancio - Imprese soggette agli obblighi di informativa della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (NFRD)
54 Garanzie finanziarie 10 5 0
55
56
Attività finanziarie gestite
Di cui titoli di debito
29
5
2
1
0 2
1
57 Di cui strumenti rappresentativi di capitale 4 1 0 1

Template 2: GAR – Informazioni sul settore – CAPEX

a b c d e f g
h
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA)
PMI e altre imprese PMI e altre imprese
Imprese non finanziarie non Imprese non non
(soggette a NFRD) finanziarie non finanziarie (soggette a finanziarie non
Scomposizione per settore - livello soggette a NFRD) soggette a
NACE a 4 cifre (codice e marchio) NFRD NFRD
Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo)
in Di cui in Di cui in Di cui in
Di cui
milioni ecosostenibile milioni ecosostenibile milioni ecosostenibile milioni
ecosostenibile
di EUR (CCM) di EUR (CCM) di EUR (CCA) di EUR
(CCA)
0 Totale 2.331 654 21 15
1 1010 - Processing and preserving of meat and production of meat products 31 0 0 0
2 1011 - Processing and preserving of meat 1 0 0 0
3 1030 - Processing and preserving of fruit and vegetables 1 0 0 0
4 1073 - Manufacture of macaroni, noodles, couscous and similar farinaceous products 18 0 0 0
5 1083 - Processing of tea and coffee 2 0 0 0
6 1330 - Finishing of textiles 6 0 0 0
7 1439 - Manufacture of other knitted and crocheted apparel 1 0 0 0
8 1723 - Manufacture of paper stationery 4 0 0 0
9 1920 - Manufacture of refined petroleum products 68 12 0 0
10 2010 - Manufacture of basic chemicals, fertilisers and nitrogen compounds, plastics and 0 0 0 0
synthetic rubber in primary forms
11 2011 - Manufacture of industrial gases 5 0 0 0
12 2059 - Manufacture of other chemical products n.e.c. 16 0 0 0
13 2060 - Manufacture of man-made fibres 22 3 0 0
14 2120 - Manufacture of pharmaceutical preparations 52 0 0 0
15 2313 - Manufacture of hollow glass 26 0 0 0
16 2331 - Manufacture of ceramic tiles and flags 6 0 0 0
17 2410 - Manufacture of basic iron and steel and of ferro-alloys 7 0 0 0
18 2444 - Copper production 13 0 0 0
19 2562 - Machining 0 0 0 0
20 2711 - Manufacture of electric motors, generators and transformers 13 4 0 0
21 2732 - Manufacture of other electronic and electric wires and cables 1 0 0 0
22 2790 - Manufacture of other electrical equipment 35 3 0 0
23 2812 - Manufacture of fluid power equipment 0 0 0 0
24 2815 - Manufacture of bearings, gears, gearing and driving elements 0 0 0 0
25 2822 - Manufacture of lifting and handling equipment 6 3 0 0
26 2829 - Manufacture of other general-purpose machinery n.e.c. 1 0 0 0
27 2932 - Manufacture of other parts and accessories for motor vehicles 3 0 0 0
28 3011 - Building of ships and floating structures 70 2 0 0
29 3020 - Manufacture of railway locomotives and rolling stock 0 0 0 0
30 3091 - Manufacture of motorcycles 5 1 0 0
31 3500 - Electricity, gas, steam and air conditioning supply 1 0 0 0
32 3511 - Production of electricity 186 105 0 0
33 3512 - Transmission of electricity 37 37 0 0
34 3513 - Distribution of electricity 0 0 0 0
35 3514 - Trade of electricity 10 5 0 0
36 3521 - Manufacture of gas 15 12 0 0
37 3522 - Distribution of gaseous fuels through mains 0 0 0 0
38 3523 - Trade of gas through mains 366 59 0 0
39 3530 - Steam and air conditioning supply 0 0 0 0
40 3821 - Treatment and disposal of non-hazardous waste 0 0 0 0
41 4120 - Construction of residential and non-residential buildings 8 0 0 0
42 4210 - Construction of roads and railways 4 2 1 0
43 4211 - Construction of roads and motorways 62 28 8 5
44 4212 - Construction of railways and underground railways 15 2 0 0
45 4321 - Electrical installation 0 0 0 0
46 4511 - Sale of cars and light motor vehicles 19 0 0 0
47 4632 - Wholesale of meat and meat products 100 0 0 0
48 4651 - Wholesale of computers, computer peripheral equipment and software 11 0 0 0
49 4671 - Wholesale of solid, liquid and gaseous fuels and related products 0 0 0 0
50 4690 - Non-specialised wholesale trade 10 0 0 0
4711 - Retail sale in non-specialised stores with food, beverages or tobacco
51 predominating 18 0 0 0
52 4719 - Other retail sale in non-specialised stores 10 0 0 0
53 4773 - Dispensing chemist in specialised stores 0 0 0 0
54 4774 - Retail sale of medical and orthopaedic goods in specialised stores 5 0 0 0
55 4910 - Passenger rail transport, interurban 123 103 3 3
56 4931 - Urban and suburban passenger land transport 2 0 0 0
57 5020 - Sea and coastal freight water transport 7 0 0 0
58 5221 - Service activities incidental to land transportation 204 171 6 5
59 5223 - Service activities incidental to air transportation 15 12 0 0
60 5610 - Restaurants and mobile food service activities 4 0 0 0
61 5813 - Publishing of newspapers 4 0 1 0
62 6020 - Television programming and broadcasting activities 0 0 0 0
63 6110 - Wired telecommunications activities 48 0 0 0
64 6190 - Other telecommunications activities 36 0 0 0
65 6202 - Computer consultancy activities 0 0 0 0
66 6419 - Other monetary intermediation 55 0 0 0
67 6420 - Activities of holding companies 2 0 0 0
68 6491 - Financial leasing 64 54 2 2
69 6492 - Other credit granting 349 1 0 0
70 6499 - Other financial service activities, except insurance and pension funding n.e.c. 39 33 0 0
71 6820 - Rental and operating of own or leased real estate 1 0 0 0
72 7112 - Engineering activities and related technical consultancy 6 1 0 0
73 7120 - Technical testing and analysis 27 0 0 0
74 8120 - Cleaning activities 0 0 0 0
75
76
8230 - Organisation of conventions and trade shows
9312 - Activities of sports clubs
0
61
0
0
0
0
0
0

Segue: Template 2: GAR – Informazioni sul settore – CAPEX

i j k l m n o p
Acque e risorse marine (WTR) Economia Circolare (CE)
Imprese non PMI e altre imprese PMI e altre imprese
finanziarie (soggette a non
finanziarie non
Imprese non
finanziarie (soggette a
non
finanziarie non
Scomposizione per settore - livello NFRD) soggette a NFRD) soggette a
NACE a 4 cifre (codice e marchio) NFRD NFRD
Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo)
in Di cui in Di cui in Di cui in Di cui
milioni ecosostenibile milioni ecosostenibile milioni ecosostenibile milioni ecosostenibile
di EUR (WTR) di EUR (WTR) di EUR (CE) di EUR (CE)
0 Totale 0 0 0 0
1 1010 - Processing and preserving of meat and production of meat products 0 0 0 0
2 1011 - Processing and preserving of meat 0 0 0 0
3
4
1030 - Processing and preserving of fruit and vegetables
1073 - Manufacture of macaroni, noodles, couscous and similar farinaceous products
0
0
0
0
0
0
0
0
5 1083 - Processing of tea and coffee 0 0 0 0
6 1330 - Finishing of textiles 0 0 0 0
7 1439 - Manufacture of other knitted and crocheted apparel 0 0 0 0
8 1723 - Manufacture of paper stationery 0 0 0 0
9 1920 - Manufacture of refined petroleum products 0 0 0 0
10 2010 - Manufacture of basic chemicals, fertilisers and nitrogen compounds, plastics and 0 0 0 0
synthetic rubber in primary forms
11 2011 - Manufacture of industrial gases 0 0 0 0
12 2059 - Manufacture of other chemical products n.e.c. 0 0 0 0
13 2060 - Manufacture of man-made fibres 0 0 0 0
14 2120 - Manufacture of pharmaceutical preparations 0 0 0 0
15 2313 - Manufacture of hollow glass 0 0 0 0
16
17
2331 - Manufacture of ceramic tiles and flags
2410 - Manufacture of basic iron and steel and of ferro-alloys
0
0
0
0
0
0
0
0
18 2444 - Copper production 0 0 0 0
19 2562 - Machining 0 0 0 0
20 2711 - Manufacture of electric motors, generators and transformers 0 0 0 0
21 2732 - Manufacture of other electronic and electric wires and cables 0 0 0 0
22 2790 - Manufacture of other electrical equipment 0 0 0 0
23 2812 - Manufacture of fluid power equipment 0 0 0 0
24 2815 - Manufacture of bearings, gears, gearing and driving elements 0 0 0 0
25 2822 - Manufacture of lifting and handling equipment 0 0 0 0
26 2829 - Manufacture of other general-purpose machinery n.e.c. 0 0 0 0
27 2932 - Manufacture of other parts and accessories for motor vehicles 0 0 0 0
28 3011 - Building of ships and floating structures 0 0 0 0
29 3020 - Manufacture of railway locomotives and rolling stock 0 0 0 0
30 3091 - Manufacture of motorcycles 0 0 0 0
31 3500 - Electricity, gas, steam and air conditioning supply 0 0 0 0
32 3511 - Production of electricity 0 0 0 0
33 3512 - Transmission of electricity 0 0 0 0
34
35
3513 - Distribution of electricity
3514 - Trade of electricity
0
0
0
0
0
0
0
0
36 3521 - Manufacture of gas 0 0 0 0
37 3522 - Distribution of gaseous fuels through mains 0 0 0 0
38 3523 - Trade of gas through mains 0 0 0 0
39 3530 - Steam and air conditioning supply 0 0 0 0
40 3821 - Treatment and disposal of non-hazardous waste 0 0 0 0
41 4120 - Construction of residential and non-residential buildings 0 0 0 0
42 4210 - Construction of roads and railways 0 0 0 0
43 4211 - Construction of roads and motorways 0 0 0 0
44 4212 - Construction of railways and underground railways 0 0 0 0
45 4321 - Electrical installation 0 0 0 0
46 4511 - Sale of cars and light motor vehicles 0 0 0 0
47 4632 - Wholesale of meat and meat products 0 0 0 0
48
49
4651 - Wholesale of computers, computer peripheral equipment and software
4671 - Wholesale of solid, liquid and gaseous fuels and related products
0
0
0
0
0
0
0
0
50 4690 - Non-specialised wholesale trade 0 0 0 0
51 4711 - Retail sale in non-specialised stores with food, beverages or tobacco predominating 0 0 0 0
52 4719 - Other retail sale in non-specialised stores 0 0 0 0
53 4773 - Dispensing chemist in specialised stores 0 0 0 0
54 4774 - Retail sale of medical and orthopaedic goods in specialised stores 0 0 0 0
55 4910 - Passenger rail transport, interurban 0 0 0 0
56 4931 - Urban and suburban passenger land transport 0 0 0 0
57 5020 - Sea and coastal freight water transport 0 0 0 0
58 5221 - Service activities incidental to land transportation 0 0 0 0
59 5223 - Service activities incidental to air transportation 0 0 0 0
60 5610 - Restaurants and mobile food service activities 0 0 0 0
61 5813 - Publishing of newspapers 0 0 0 0
62
63
6020 - Television programming and broadcasting activities
6110 - Wired telecommunications activities
0
0
0
0
0
0
0
0
64 6190 - Other telecommunications activities 0 0 0 0
65 6202 - Computer consultancy activities 0 0 0 0
66 6419 - Other monetary intermediation 0 0 0 0
67 6420 - Activities of holding companies 0 0 0 0
68 6491 - Financial leasing 0 0 0 0
69 6492 - Other credit granting 0 0 0 0
70 6499 - Other financial service activities, except insurance and pension funding n.e.c. 0 0 0 0
71 6820 - Rental and operating of own or leased real estate 0 0 0 0
72 7112 - Engineering activities and related technical consultancy 0 0 0 0
73 7120 - Technical testing and analysis 0 0 0 0
74 8120 - Cleaning activities 0 0 0 0
75 8230 - Organisation of conventions and trade shows 0 0 0 0
76 9312 - Activities of sports clubs 0 0 0 0

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 2: GAR – Informazioni sul settore – CAPEX

q r s t u v w
x
Inquinamento (PPC) Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
PMI e altre imprese PMI e altre imprese
Imprese non non Imprese non non
finanziarie (soggette a finanziarie non finanziarie (soggette a finanziarie non
Scomposizione per settore - livello NFRD) soggette a NFRD) soggette a
NACE a 4 cifre (codice e marchio) NFRD NFRD
Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo)
in Di cui in Di cui in Di cui in
Di cui
milioni ecosostenibile milioni ecosostenibile milioni ecosostenibile milioni
ecosostenibile
di EUR (PPC) di EUR (PPC) di EUR (BIO) di EUR
(BIO)
0 Totale 0 0 0 0
1 1010 - Processing and preserving of meat and production of meat products 0 0 0 0
2 1011 - Processing and preserving of meat 0 0 0 0
3 1030 - Processing and preserving of fruit and vegetables 0 0 0 0
4 1073 - Manufacture of macaroni, noodles, couscous and similar farinaceous products 0 0 0 0
5 1083 - Processing of tea and coffee 0 0 0 0
6 1330 - Finishing of textiles 0 0 0 0
7 1439 - Manufacture of other knitted and crocheted apparel 0 0 0 0
8 1723 - Manufacture of paper stationery 0 0 0 0
9 1920 - Manufacture of refined petroleum products 0 0 0 0
2010 - Manufacture of basic chemicals, fertilisers and nitrogen compounds, plastics and
10 synthetic rubber in primary forms 0 0 0 0
11 2011 - Manufacture of industrial gases 0 0 0 0
12 2059 - Manufacture of other chemical products n.e.c. 0 0 0 0
13 2060 - Manufacture of man-made fibres 0 0 0 0
14 2120 - Manufacture of pharmaceutical preparations 0 0 0 0
15 2313 - Manufacture of hollow glass 0 0 0 0
16 2331 - Manufacture of ceramic tiles and flags 0 0 0 0
17 2410 - Manufacture of basic iron and steel and of ferro-alloys 0 0 0 0
18 2444 - Copper production 0 0 0 0
19 2562 - Machining 0 0 0 0
20 2711 - Manufacture of electric motors, generators and transformers 0 0 0 0
21 2732 - Manufacture of other electronic and electric wires and cables 0 0 0 0
22 2790 - Manufacture of other electrical equipment 0 0 0 0
23 2812 - Manufacture of fluid power equipment 0 0 0 0
24 2815 - Manufacture of bearings, gears, gearing and driving elements 0 0 0 0
25 2822 - Manufacture of lifting and handling equipment 0 0 0 0
26 2829 - Manufacture of other general-purpose machinery n.e.c. 0 0 0 0
27 2932 - Manufacture of other parts and accessories for motor vehicles 0 0 0 0
28 3011 - Building of ships and floating structures 0 0 0 0
29 3020 - Manufacture of railway locomotives and rolling stock 0 0 0 0
30 3091 - Manufacture of motorcycles 0 0 0 0
31 3500 - Electricity, gas, steam and air conditioning supply 0 0 0 0
32 3511 - Production of electricity 0 0 0 0
33 3512 - Transmission of electricity 0 0 0 0
34 3513 - Distribution of electricity 0 0 0 0
35 3514 - Trade of electricity 0 0 0 0
36 3521 - Manufacture of gas 0 0 0 0
37 3522 - Distribution of gaseous fuels through mains 0 0 0 0
38 3523 - Trade of gas through mains 0 0 0 0
39 3530 - Steam and air conditioning supply 0 0 0 0
40 3821 - Treatment and disposal of non-hazardous waste 0 0 0 0
41 4120 - Construction of residential and non-residential buildings 0 0 0 0
42 4210 - Construction of roads and railways 0 0 0 0
43 4211 - Construction of roads and motorways 0 0 0 0
44 4212 - Construction of railways and underground railways 0 0 0 0
45 4321 - Electrical installation 0 0 0 0
46 4511 - Sale of cars and light motor vehicles 0 0 0 0
47 4632 - Wholesale of meat and meat products 0 0 0 0
48 4651 - Wholesale of computers, computer peripheral equipment and software 0 0 0 0
49 4671 - Wholesale of solid, liquid and gaseous fuels and related products 0 0 0 0
50 4690 - Non-specialised wholesale trade 0 0 0 0
51 4711 - Retail sale in non-specialised stores with food, beverages or tobacco predominating 0 0 0 0
52 4719 - Other retail sale in non-specialised stores 0 0 0 0
53 4773 - Dispensing chemist in specialised stores 0 0 0 0
54 4774 - Retail sale of medical and orthopaedic goods in specialised stores 0 0 0 0
55 4910 - Passenger rail transport, interurban 0 0 0 0
56 4931 - Urban and suburban passenger land transport 0 0 0 0
57 5020 - Sea and coastal freight water transport 0 0 0 0
58 5221 - Service activities incidental to land transportation 0 0 0 0
59 5223 - Service activities incidental to air transportation 0 0 0 0
60 5610 - Restaurants and mobile food service activities 0 0 0 0
61 5813 - Publishing of newspapers 0 0 0 0
62 6020 - Television programming and broadcasting activities 0 0 0 0
63 6110 - Wired telecommunications activities 0 0 0 0
64 6190 - Other telecommunications activities 0 0 0 0
65 6202 - Computer consultancy activities 0 0 0 0
66 6419 - Other monetary intermediation 0 0 0 0
67 6420 - Activities of holding companies 0 0 0 0
68 6491 - Financial leasing 0 0 0 0
69 6492 - Other credit granting 0 0 0 0
70 6499 - Other financial service activities, except insurance and pension funding n.e.c. 0 0 0 0
71 6820 - Rental and operating of own or leased real estate 0 0 0 0
72 7112 - Engineering activities and related technical consultancy 0 0 0 0
73 7120 - Technical testing and analysis 0 0 0 0
74 8120 - Cleaning activities 0 0 0 0
75 8230 - Organisation of conventions and trade shows 0 0 0 0
76 9312 - Activities of sports clubs 0 0 0 0

Segue: Template 2: GAR – Informazioni sul settore – CAPEX

y z
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
aa ab
PMI e altre imprese non
Imprese non finanziarie (soggette a finanziarie non soggette a
NFRD) NFRD
Scomposizione per settore - livello Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo)
NACE a 4 cifre (codice e marchio)
in milioni di Di cui ecosostenibile in milioni di Di cui ecosostenibile
EUR (CCM + CCA + WTR + CE
+ PPC + BIO)
EUR (CCM + CCA + WTR +
CE + PPC + BIO)
0 Totale 2.352 669
1 1010 - Processing and preserving of meat and production of meat products 31 0
2 1011 - Processing and preserving of meat 1 0
3 1030 - Processing and preserving of fruit and vegetables 1 0
4 1073 - Manufacture of macaroni, noodles, couscous and similar farinaceous products 18 0
5 1083 - Processing of tea and coffee 2 0
6 1330 - Finishing of textiles 6 0
7
8
1439 - Manufacture of other knitted and crocheted apparel
1723 - Manufacture of paper stationery
1
4
0
0
9 1920 - Manufacture of refined petroleum products 68 12
2010 - Manufacture of basic chemicals, fertilisers and nitrogen compounds, plastics and synthetic rubber in primary
10 forms 0 0
11 2011 - Manufacture of industrial gases 5 0
12 2059 - Manufacture of other chemical products n.e.c. 16 0
13 2060 - Manufacture of man-made fibres 22 3
14 2120 - Manufacture of pharmaceutical preparations 52 0
15 2313 - Manufacture of hollow glass 26 0
16 2331 - Manufacture of ceramic tiles and flags 6 0
17
18
2410 - Manufacture of basic iron and steel and of ferro-alloys
2444 - Copper production
7
13
0
0
19 2562 - Machining 0 0
20 2711 - Manufacture of electric motors, generators and transformers 13 4
21 2732 - Manufacture of other electronic and electric wires and cables 1 0
22 2790 - Manufacture of other electrical equipment 35 3
23 2812 - Manufacture of fluid power equipment 0 0
24 2815 - Manufacture of bearings, gears, gearing and driving elements 0 0
25 2822 - Manufacture of lifting and handling equipment 6 3
26 2829 - Manufacture of other general-purpose machinery n.e.c. 1 0
27 2932 - Manufacture of other parts and accessories for motor vehicles 3 0
28 3011 - Building of ships and floating structures 70 2
29 3020 - Manufacture of railway locomotives and rolling stock 0 0
30
31
3091 - Manufacture of motorcycles
3500 - Electricity, gas, steam and air conditioning supply
5
1
1
0
32 3511 - Production of electricity 186 105
33 3512 - Transmission of electricity 37 37
34 3513 - Distribution of electricity 0 0
35 3514 - Trade of electricity 10 5
36 3521 - Manufacture of gas 15 12
37 3522 - Distribution of gaseous fuels through mains 0 0
38 3523 - Trade of gas through mains 366 59
39 3530 - Steam and air conditioning supply 0 0
40
41
3821 - Treatment and disposal of non-hazardous waste
4120 - Construction of residential and non-residential buildings
0
8
0
0
42 4210 - Construction of roads and railways 4 2
43 4211 - Construction of roads and motorways 70 33
44 4212 - Construction of railways and underground railways 15 2
45 4321 - Electrical installation 0 0
46 4511 - Sale of cars and light motor vehicles 19 0
47 4632 - Wholesale of meat and meat products 100 0
48 4651 - Wholesale of computers, computer peripheral equipment and software 11 0
49 4671 - Wholesale of solid, liquid and gaseous fuels and related products 0 0
50
51
4690 - Non-specialised wholesale trade
4711 - Retail sale in non-specialised stores with food, beverages or tobacco predominating
10
18
0
0
52 4719 - Other retail sale in non-specialised stores 10 0
53 4773 - Dispensing chemist in specialised stores 0 0
54 4774 - Retail sale of medical and orthopaedic goods in specialised stores 5 0
55 4910 - Passenger rail transport, interurban 126 107
56 4931 - Urban and suburban passenger land transport 2 0
57 5020 - Sea and coastal freight water transport 7 0
58 5221 - Service activities incidental to land transportation 210 176
59 5223 - Service activities incidental to air transportation 15 12
60 5610 - Restaurants and mobile food service activities 4 0
61 5813 - Publishing of newspapers 5 0
62
63
6020 - Television programming and broadcasting activities
6110 - Wired telecommunications activities
0
48
0
0
64 6190 - Other telecommunications activities 36 0
65 6202 - Computer consultancy activities 0 0
66 6419 - Other monetary intermediation 55 0
67 6420 - Activities of holding companies 2 0
68 6491 - Financial leasing 65 55
69 6492 - Other credit granting 349 1
70 6499 - Other financial service activities, except insurance and pension funding n.e.c. 39 33
71 6820 - Rental and operating of own or leased real estate 1 0
72
73
7112 - Engineering activities and related technical consultancy
7120 - Technical testing and analysis
6
27
1
0
74 8120 - Cleaning activities 0 0
75 8230 - Organisation of conventions and trade shows 0 0
76 9312 - Activities of sports clubs 61 0

Template 2: GAR – Informazioni sul settore – TURNOVER

a b c d e f g h
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA)
PMI e altre imprese
Imprese non finanziarie PMI e altre imprese non
finanziarie non
soggette a
Imprese non
finanziarie (soggette a
non
(soggette a NFRD) finanziarie non
NFRD NFRD) soggette a
Scomposizione per settore - livello NFRD
NACE a 4 cifre (codice e marchio) Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo)
in Di cui in Di cui in Di cui in Di cui
milioni ecosostenibile milioni ecosostenibile milioni ecosostenibile milioni ecosostenibile
di EUR (CCM) di EUR (CCM) di EUR (CCA) di EUR (CCA)
0 Totale 2.350 412 3 0
1 1010 - Processing and preserving of meat and production of meat products 31 0 0 0
2 1011 - Processing and preserving of meat 1 0 0 0
3 1030 - Processing and preserving of fruit and vegetables 1 0 0 0
4 1073 - Manufacture of macaroni, noodles, couscous and similar farinaceous products 18 0 0 0
5 1083 - Processing of tea and coffee 2 0 0 0
6 1330 - Finishing of textiles 6 0 0 0
7 1439 - Manufacture of other knitted and crocheted apparel 1 0 0 0
8 1723 - Manufacture of paper stationery 4 0 0 0
9 1920 - Manufacture of refined petroleum products 68 1 0 0
2010 - Manufacture of basic chemicals, fertilisers and nitrogen compounds, plastics and
10 synthetic rubber in primary forms 0 0 0 0
11 2011 - Manufacture of industrial gases 5 0 0 0
12 2059 - Manufacture of other chemical products n.e.c. 16 0 0 0
13 2060 - Manufacture of man-made fibres 22 0 0 0
14 2120 - Manufacture of pharmaceutical preparations 52 0 0 0
15 2313 - Manufacture of hollow glass 26 0 0 0
16 2331 - Manufacture of ceramic tiles and flags 6 0 0 0
17 2410 - Manufacture of basic iron and steel and of ferro-alloys 7 0 0 0
18 2444 - Copper production 13 0 0 0
19 2562 - Machining 0 0 0 0
20 2711 - Manufacture of electric motors, generators and transformers 13 3 0 0
21 2732 - Manufacture of other electronic and electric wires and cables 1 0 0 0
22 2790 - Manufacture of other electrical equipment 35 4 0 0
23 2812 - Manufacture of fluid power equipment 0 0 0 0
24 2815 - Manufacture of bearings, gears, gearing and driving elements 0 0 0 0
25 2822 - Manufacture of lifting and handling equipment 6 3 0 0
26 2829 - Manufacture of other general-purpose machinery n.e.c. 1 0 0 0
27 2932 - Manufacture of other parts and accessories for motor vehicles 3 0 0 0
28 3011 - Building of ships and floating structures 70 10 0 0
29 3020 - Manufacture of railway locomotives and rolling stock 0 0 0 0
30 3091 - Manufacture of motorcycles 5 0 0 0
31 3500 - Electricity, gas, steam and air conditioning supply 1 0 0 0
32 3511 - Production of electricity 186 54 0 0
33 3512 - Transmission of electricity 37 32 0 0
34 3513 - Distribution of electricity 0 0 0 0
35 3514 - Trade of electricity 10 2 0 0
36 3521 - Manufacture of gas 15 6 0 0
37 3522 - Distribution of gaseous fuels through mains 0 0 0 0
38 3523 - Trade of gas through mains 366 8 0 0
39 3530 - Steam and air conditioning supply 0 0 0 0
40 3821 - Treatment and disposal of non-hazardous waste 0 0 0 0
41 4120 - Construction of residential and non-residential buildings 8 0 0 0
42 4210 - Construction of roads and railways 4 1 0 0
43 4211 - Construction of roads and motorways 69 20 1 0
44 4212 - Construction of railways and underground railways 15 4 0 0
45 4321 - Electrical installation 0 0 0 0
46 4511 - Sale of cars and light motor vehicles 19 0 0 0
47 4632 - Wholesale of meat and meat products 100 0 0 0
48 4651 - Wholesale of computers, computer peripheral equipment and software 11 0 0 0
49 4671 - Wholesale of solid, liquid and gaseous fuels and related products 0 0 0 0
50 4690 - Non-specialised wholesale trade 10 0 0 0
51 4711 - Retail sale in non-specialised stores with food, beverages or tobacco predominating 18 0 0 0
52 4719 - Other retail sale in non-specialised stores 10 0 0 0
53 4773 - Dispensing chemist in specialised stores 0 0 0 0
54 4774 - Retail sale of medical and orthopaedic goods in specialised stores 5 0 0 0
55 4910 - Passenger rail transport, interurban 126 74 0 0
56 4931 - Urban and suburban passenger land transport 2 0 0 0
57 5020 - Sea and coastal freight water transport 7 0 0 0
58 5221 - Service activities incidental to land transportation 210 123 0 0
59 5223 - Service activities incidental to air transportation 15 12 0 0
60 5610 - Restaurants and mobile food service activities 4 0 0 0
61 5813 - Publishing of newspapers 4 0 1 0
62 6020 - Television programming and broadcasting activities 0 0 0 0
63 6110 - Wired telecommunications activities 47 0 1 0
64 6190 - Other telecommunications activities 36 0 0 0
65 6202 - Computer consultancy activities 0 0 0 0
66 6419 - Other monetary intermediation 55 0 0 0
67 6420 - Activities of holding companies 2 0 0 0
68 6491 - Financial leasing 65 39 0 0
69 6492 - Other credit granting 349 1 0 0
70 6499 - Other financial service activities, except insurance and pension funding n.e.c. 39 13 0 0
71 6820 - Rental and operating of own or leased real estate 1 0 0 0
72 7112 - Engineering activities and related technical consultancy 6 1 0 0
73 7120 - Technical testing and analysis 27 0 0 0
74 8120 - Cleaning activities 0 0 0 0
75 8230 - Organisation of conventions and trade shows 0 0 0 0
76 9312 - Activities of sports clubs 61 0 0 0

Segue: Template 2: GAR – Informazioni sul settore – TURNOVER

i j k l m n o p
Acque e risorse marine (WTR) Economia Circolare (CE)
PMI e altre imprese PMI e altre imprese
Imprese non non Imprese non non
finanziarie (soggette a finanziarie non finanziarie (soggette a finanziarie non
NFRD) soggette a NFRD) soggette a
Scomposizione per settore - livello Valore contabile (lordo) NFRD
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo) NFRD
Valore contabile (lordo)
NACE a 4 cifre (codice e marchio)
in Di cui in Di cui in Di cui in Di cui
milioni ecosostenibile milioni ecosostenibile milioni ecosostenibile milioni ecosostenibile
di EUR (WTR) di EUR (WTR) di EUR (CE) di EUR (CE)
0
1
Totale
1010 - Processing and preserving of meat and production of meat products
0
0
0
0
0
0
0
0
2 1011 - Processing and preserving of meat 0 0 0 0
3 1030 - Processing and preserving of fruit and vegetables 0 0 0 0
4 1073 - Manufacture of macaroni, noodles, couscous and similar farinaceous products 0 0 0 0
5 1083 - Processing of tea and coffee 0 0 0 0
6 1330 - Finishing of textiles 0 0 0 0
7 1439 - Manufacture of other knitted and crocheted apparel 0 0 0 0
8 1723 - Manufacture of paper stationery 0 0 0 0
9 1920 - Manufacture of refined petroleum products 0 0 0 0
2010 - Manufacture of basic chemicals, fertilisers and nitrogen compounds, plastics and synthetic
10 rubber in primary forms 0 0 0 0
11 2011 - Manufacture of industrial gases 0 0 0 0
12 2059 - Manufacture of other chemical products n.e.c. 0 0 0 0
13 2060 - Manufacture of man-made fibres 0 0 0 0
14 2120 - Manufacture of pharmaceutical preparations 0 0 0 0
15 2313 - Manufacture of hollow glass 0 0 0 0
16 2331 - Manufacture of ceramic tiles and flags 0 0 0 0
17 2410 - Manufacture of basic iron and steel and of ferro-alloys 0 0 0 0
18 2444 - Copper production 0 0 0 0
19 2562 - Machining 0 0 0 0
20
21
2711 - Manufacture of electric motors, generators and transformers
2732 - Manufacture of other electronic and electric wires and cables
0
0
0
0
0
0
0
0
22
23
2790 - Manufacture of other electrical equipment
2812 - Manufacture of fluid power equipment
0
0
0
0
0
0
0
0
24 2815 - Manufacture of bearings, gears, gearing and driving elements 0 0 0 0
25 2822 - Manufacture of lifting and handling equipment 0 0 0 0
26 2829 - Manufacture of other general-purpose machinery n.e.c. 0 0 0 0
27 2932 - Manufacture of other parts and accessories for motor vehicles 0 0 0 0
28 3011 - Building of ships and floating structures 0 0 0 0
29 3020 - Manufacture of railway locomotives and rolling stock 0 0 0 0
30 3091 - Manufacture of motorcycles 0 0 0 0
31 3500 - Electricity, gas, steam and air conditioning supply 0 0 0 0
32 3511 - Production of electricity 0 0 0 0
33 3512 - Transmission of electricity 0 0 0 0
34 3513 - Distribution of electricity 0 0 0 0
35 3514 - Trade of electricity 0 0 0 0
36 3521 - Manufacture of gas 0 0 0 0
37 3522 - Distribution of gaseous fuels through mains 0 0 0 0
38 3523 - Trade of gas through mains 0 0 0 0
39 3530 - Steam and air conditioning supply 0 0 0 0
40 3821 - Treatment and disposal of non-hazardous waste 0 0 0 0
41 4120 - Construction of residential and non-residential buildings 0 0 0 0
42
43
4210 - Construction of roads and railways
4211 - Construction of roads and motorways
0
0
0
0
0
0
0
0
44 4212 - Construction of railways and underground railways 0 0 0 0
45 4321 - Electrical installation 0 0 0 0
46 4511 - Sale of cars and light motor vehicles 0 0 0 0
47 4632 - Wholesale of meat and meat products 0 0 0 0
48 4651 - Wholesale of computers, computer peripheral equipment and software 0 0 0 0
49 4671 - Wholesale of solid, liquid and gaseous fuels and related products 0 0 0 0
50 4690 - Non-specialised wholesale trade 0 0 0 0
51 4711 - Retail sale in non-specialised stores with food, beverages or tobacco predominating 0 0 0 0
52 4719 - Other retail sale in non-specialised stores 0 0 0 0
53 4773 - Dispensing chemist in specialised stores 0 0 0 0
54 4774 - Retail sale of medical and orthopaedic goods in specialised stores 0 0 0 0
55 4910 - Passenger rail transport, interurban 0 0 0 0
56 4931 - Urban and suburban passenger land transport 0 0 0 0
57 5020 - Sea and coastal freight water transport 0 0 0 0
58 5221 - Service activities incidental to land transportation 0 0 0 0
59
60
5223 - Service activities incidental to air transportation
5610 - Restaurants and mobile food service activities
0
0
0
0
0
0
0
0
61 5813 - Publishing of newspapers 0 0 0 0
62 6020 - Television programming and broadcasting activities 0 0 0 0
63 6110 - Wired telecommunications activities 0 0 0 0
64 6190 - Other telecommunications activities 0 0 0 0
65 6202 - Computer consultancy activities 0 0 0 0
66 6419 - Other monetary intermediation 0 0 0 0
67 6420 - Activities of holding companies 0 0 0 0
68 6491 - Financial leasing 0 0 0 0
69 6492 - Other credit granting 0 0 0 0
70 6499 - Other financial service activities, except insurance and pension funding n.e.c. 0 0 0 0
71 6820 - Rental and operating of own or leased real estate 0 0 0 0
72 7112 - Engineering activities and related technical consultancy 0 0 0 0
73 7120 - Technical testing and analysis 0 0 0 0
74 8120 - Cleaning activities 0 0 0 0
75
76
8230 - Organisation of conventions and trade shows
9312 - Activities of sports clubs
0
0
0
0
0
0
0
0

Segue: Template 2: GAR – Informazioni sul settore – TURNOVER

q r s t u v w x
Inquinamento (PPC) Biodiversity and Ecosystems (BIO)
Imprese non PMI e altre imprese
non
PMI e altre imprese
non
finanziarie (soggette a finanziarie non Imprese non finanziarie finanziarie non
NFRD) soggette a (soggette a NFRD) soggette a
Scomposizione per settore - livello NFRD NFRD
NACE a 4 cifre (codice e marchio) Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo)
in Di cui in Di cui Di cui in Di cui
milioni ecosostenibile milioni ecosostenibile in milioni ecosostenibile milioni ecosostenibile
di EUR (PPC) di EUR (PPC) di EUR (BIO) di EUR (BIO)
0 Totale 0 0 0 0
1
2
1010 - Processing and preserving of meat and production of meat products
1011 - Processing and preserving of meat
0
0
0
0
0
0
0
0
3 1030 - Processing and preserving of fruit and vegetables 0 0 0 0
4 1073 - Manufacture of macaroni, noodles, couscous and similar farinaceous products 0 0 0 0
5 1083 - Processing of tea and coffee 0 0 0 0
6 1330 - Finishing of textiles 0 0 0 0
7 1439 - Manufacture of other knitted and crocheted apparel 0 0 0 0
8 1723 - Manufacture of paper stationery 0 0 0 0
9 1920 - Manufacture of refined petroleum products
2010 - Manufacture of basic chemicals, fertilisers and nitrogen compounds, plastics and
0 0 0 0
10 synthetic rubber in primary forms 0 0 0 0
11 2011 - Manufacture of industrial gases 0 0 0 0
12 2059 - Manufacture of other chemical products n.e.c. 0 0 0 0
13 2060 - Manufacture of man-made fibres 0 0 0 0
14 2120 - Manufacture of pharmaceutical preparations 0 0 0 0
15 2313 - Manufacture of hollow glass 0 0 0 0
16
17
2331 - Manufacture of ceramic tiles and flags
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0
0
0
0
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18 2444 - Copper production 0 0 0 0
19 2562 - Machining 0 0 0 0
20 2711 - Manufacture of electric motors, generators and transformers 0 0 0 0
21 2732 - Manufacture of other electronic and electric wires and cables 0 0 0 0
22 2790 - Manufacture of other electrical equipment 0 0 0 0
23 2812 - Manufacture of fluid power equipment 0 0 0 0
24 2815 - Manufacture of bearings, gears, gearing and driving elements 0 0 0 0
25
26
2822 - Manufacture of lifting and handling equipment
2829 - Manufacture of other general-purpose machinery n.e.c.
0
0
0
0
0
0
0
0
27 2932 - Manufacture of other parts and accessories for motor vehicles 0 0 0 0
28 3011 - Building of ships and floating structures 0 0 0 0
29 3020 - Manufacture of railway locomotives and rolling stock 0 0 0 0
30 3091 - Manufacture of motorcycles 0 0 0 0
31 3500 - Electricity, gas, steam and air conditioning supply 0 0 0 0
32
33
3511 - Production of electricity
3512 - Transmission of electricity
0
0
0
0
0
0
0
0
34 3513 - Distribution of electricity 0 0 0 0
35 3514 - Trade of electricity 0 0 0 0
36 3521 - Manufacture of gas 0 0 0 0
37 3522 - Distribution of gaseous fuels through mains 0 0 0 0
38
39
3523 - Trade of gas through mains
3530 - Steam and air conditioning supply
0
0
0
0
0
0
0
0
40 3821 - Treatment and disposal of non-hazardous waste 0 0 0 0
41 4120 - Construction of residential and non-residential buildings 0 0 0 0
42 4210 - Construction of roads and railways 0 0 0 0
43 4211 - Construction of roads and motorways 0 0 0 0
44
45
4212 - Construction of railways and underground railways
4321 - Electrical installation
0
0
0
0
0
0
0
0
46 4511 - Sale of cars and light motor vehicles 0 0 0 0
47 4632 - Wholesale of meat and meat products 0 0 0 0
48 4651 - Wholesale of computers, computer peripheral equipment and software 0 0 0 0
49 4671 - Wholesale of solid, liquid and gaseous fuels and related products 0 0 0 0
50
51
4690 - Non-specialised wholesale trade
4711 - Retail sale in non-specialised stores with food, beverages or tobacco predominating
0
0
0
0
0
0
0
0
52 4719 - Other retail sale in non-specialised stores 0 0 0 0
53 4773 - Dispensing chemist in specialised stores 0 0 0 0
54 4774 - Retail sale of medical and orthopaedic goods in specialised stores 0 0 0 0
55 4910 - Passenger rail transport, interurban 0 0 0 0
56 4931 - Urban and suburban passenger land transport 0 0 0 0
57
58
5020 - Sea and coastal freight water transport
5221 - Service activities incidental to land transportation
0
0
0
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0
0
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59 5223 - Service activities incidental to air transportation 0 0 0 0
60 5610 - Restaurants and mobile food service activities 0 0 0 0
61 5813 - Publishing of newspapers 0 0 0 0
62 6020 - Television programming and broadcasting activities 0 0 0 0
63
64
6110 - Wired telecommunications activities
6190 - Other telecommunications activities
0
0
0
0
0
0
0
0
65 6202 - Computer consultancy activities 0 0 0 0
66 6419 - Other monetary intermediation 0 0 0 0
67 6420 - Activities of holding companies 0 0 0 0
68 6491 - Financial leasing 0 0 0 0
69 6492 - Other credit granting 0 0 0 0
70
71
6499 - Other financial service activities, except insurance and pension funding n.e.c.
6820 - Rental and operating of own or leased real estate
0
0
0
0
0
0
0
0
72 7112 - Engineering activities and related technical consultancy 0 0 0 0
73 7120 - Technical testing and analysis 0 0 0 0
74 8120 - Cleaning activities 0 0 0 0
75
76
8230 - Organisation of conventions and trade shows
9312 - Activities of sports clubs
0
0
0
0
0
0
0
0

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 2: GAR – Informazioni sul settore – TURNOVER

y z aa ab
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Imprese non finanziarie (soggette a PMI e altre imprese non
NFRD) finanziarie non soggette a
NFRD
Valore contabile (lordo) Valore contabile (lordo)
Scomposizione per settore - livello
NACE a 4 cifre (codice e marchio) Di cui Di cui
ecosostenibile ecosostenibile
in milioni di EUR (CCM + CCA + in milioni di EUR (CCM + CCA +
WTR + CE + PPC + WTR + CE + PPC +
BIO) BIO)
0 Totale 2.352 412
1 1010 - Processing and preserving of meat and production of meat products 31 0
2 1011 - Processing and preserving of meat 1 0
3 1030 - Processing and preserving of fruit and vegetables 1 0
4 1073 - Manufacture of macaroni, noodles, couscous and similar farinaceous products 18 0
5 1083 - Processing of tea and coffee 2 0
6 1330 - Finishing of textiles 6 0
7 1439 - Manufacture of other knitted and crocheted apparel 1 0
8 1723 - Manufacture of paper stationery 4 0
9 1920 - Manufacture of refined petroleum products 68 1
10 2010 - Manufacture of basic chemicals, fertilisers and nitrogen compounds, plastics and synthetic rubber in 0 0
primary forms
11 2011 - Manufacture of industrial gases 5 0
12 2059 - Manufacture of other chemical products n.e.c. 16 0
13 2060 - Manufacture of man-made fibres 22 0
14 2120 - Manufacture of pharmaceutical preparations 52 0
15 2313 - Manufacture of hollow glass 26 0
16 2331 - Manufacture of ceramic tiles and flags 6 0
17 2410 - Manufacture of basic iron and steel and of ferro-alloys 7 0
18 2444 - Copper production 13 0
19 2562 - Machining 0 0
20 2711 - Manufacture of electric motors, generators and transformers 13 3
21 2732 - Manufacture of other electronic and electric wires and cables 1 0
22 2790 - Manufacture of other electrical equipment 35 4
23 2812 - Manufacture of fluid power equipment 0 0
24 2815 - Manufacture of bearings, gears, gearing and driving elements 0 0
25 2822 - Manufacture of lifting and handling equipment 6 3
26 2829 - Manufacture of other general-purpose machinery n.e.c. 1 0
27 2932 - Manufacture of other parts and accessories for motor vehicles 3 0
28 3011 - Building of ships and floating structures 70 10
29 3020 - Manufacture of railway locomotives and rolling stock 0 0
30 3091 - Manufacture of motorcycles 5 0
31 3500 - Electricity, gas, steam and air conditioning supply 1 0
32 3511 - Production of electricity 186 54
33 3512 - Transmission of electricity 37 32
34 3513 - Distribution of electricity 0 0
35 3514 - Trade of electricity 10 2
36 3521 - Manufacture of gas 15 6
37 3522 - Distribution of gaseous fuels through mains 0 0
38 3523 - Trade of gas through mains 366 8
39 3530 - Steam and air conditioning supply 0 0
40 3821 - Treatment and disposal of non-hazardous waste 0 0
41 4120 - Construction of residential and non-residential buildings 8 0
42 4210 - Construction of roads and railways 4 1
43 4211 - Construction of roads and motorways 70 20
44 4212 - Construction of railways and underground railways 15 4
45 4321 - Electrical installation 0 0
46 4511 - Sale of cars and light motor vehicles 19 0
47 4632 - Wholesale of meat and meat products 100 0
48 4651 - Wholesale of computers, computer peripheral equipment and software 11 0
49 4671 - Wholesale of solid, liquid and gaseous fuels and related products 0 0
50 4690 - Non-specialised wholesale trade 10 0
51 4711 - Retail sale in non-specialised stores with food, beverages or tobacco predominating 18 0
52 4719 - Other retail sale in non-specialised stores 10 0
53 4773 - Dispensing chemist in specialised stores 0 0
54 4774 - Retail sale of medical and orthopaedic goods in specialised stores 5 0
55 4910 - Passenger rail transport, interurban 126 74
56 4931 - Urban and suburban passenger land transport 2 0
57 5020 - Sea and coastal freight water transport 7 0
58 5221 - Service activities incidental to land transportation 210 123
59 5223 - Service activities incidental to air transportation 15 12
60 5610 - Restaurants and mobile food service activities 4 0
61 5813 - Publishing of newspapers 5 0
62 6020 - Television programming and broadcasting activities 0 0
63 6110 - Wired telecommunications activities 48 0
64 6190 - Other telecommunications activities 36 0
65 6202 - Computer consultancy activities 0 0
66 6419 - Other monetary intermediation 55 0
67 6420 - Activities of holding companies 2 0
68 6491 - Financial leasing 65 39
69 6492 - Other credit granting 349 1
70 6499 - Other financial service activities, except insurance and pension funding n.e.c. 39 13
71 6820 - Rental and operating of own or leased real estate 1 0
72 7112 - Engineering activities and related technical consultancy 6 1
73 7120 - Technical testing and analysis 27 0
74 8120 - Cleaning activities 0 0
75 8230 - Organisation of conventions and trade shows 0 0
76 9312 - Activities of sports clubs 61 0

Template 3: KPI GAR Stock – CAPEX14

a b c d e f g h i j k l m n o p q
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti
climatici (CCA)
Informativa al 31/12/2024 Acque e risorse marine (WTR) Economia Circolare (CE)
% (a fronte del totale degli attivi Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibile alla
tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibile alla
tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibile alla
tassonomia)
coperti al denominatore) Di cui ecosostenibile (allineato alla
tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui
impiego
dei
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
Di cui
abilitante
GAR - Attivi coperti sia al
numeratore che al
proventi proventi proventi proventi
denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di
1 debito e strumenti
rappresentativi di capitale
22,1% 2,2% 0,5% 0,1% 1,0% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
non posseduti per la
negoziazione ammissibili
per il calcolo del GAR
2 Imprese finanziarie 0,9% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
3 Enti creditizi 0,7% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
4 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
5 compresi UoP
Strumenti
0,6% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
6 rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
7 Altre imprese finanziarie 0,2% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
8 di cui imprese di
investimento
0,1% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
9 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
10 Titoli di debito,
compresi UoP
0,1% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
11 Strumenti
rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
12 di cui società di
gestione
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
13 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
14 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
15 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
16 capitale
di cui imprese di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
17 assicurazione
Prestiti e anticipi
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
18 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
19 Strumenti
rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
20 Imprese non finanziarie 2,1% 1,6% 0,0% 0,1% 0,9% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
21 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
1,4% 1,0% 0,0% 0,1% 0,6% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
22 compresi UoP
Strumenti
0,7% 0,6% 0,0% 0,0% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
23 rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
24 Famiglie 19,1% 0,5% 0,5% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
25 di cui prestiti garantiti
da immobili residenziali
18,6% 0,5% 0,5% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
26 di cui prestiti per la
ristrutturazione di
edifici
0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
27 di cui prestiti per veicoli 0,1% 0,0% 0,0% 0,0%
28 a motore
Finanziamento delle
amministrazioni locali
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
29 Finanziamento
dell'edilizia
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
30 Finanziamento di altre
pubbliche
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
amministrazioni locali
Garanzie ottenute
mediante presa di
31 possesso: immobili
residenziali e non
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
32 residenziali
Totale attivi GAR
22,1% 2,2% 0,5% 0,1% 1,0% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

14 Rispetto alla disclosure del 31/12/2023 i dati percentuali rappresentati nelle tabelle riguardano le esposizioni lorde rapportate al Totale attivi GAR anziché all'esposizione totale di ciascuna riga. Tale ricalcolo è stato applicato anche ai dati t-1.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 3: KPI GAR Stock – CAPEX

r s t u v w x z aa ab ac ad ae af
Informativa al 31/12/2024
Inquinamento (PPC) Biodiversità ed ecosistemi (BIO) TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia Di cui verso settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibile alla
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
% (a fronte del totale degli attivi (ammissibile alla tassonomia) tassonomia) (ammissibile alla tassonomia) Quota del
totale
coperti al denominatore) Di cui ecosostenibile (allineato alla
tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineato alla
tassonomia)
degli attivi
Di cui Di cui Di cui coperti
impiego dei Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
proventi proventi proventi
GAR - Attivi coperti sia al
numeratore che al
denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di
debito e strumenti
1 rappresentativi di capitale
non posseduti per la
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 22,2% 2,2% 0,5% 0,1% 1,0% 29,3%
negoziazione ammissibili
2 per il calcolo del GAR
Imprese finanziarie
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,9% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 3,9%
3 Enti creditizi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,7% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 2,5%
4 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,4%
5 Titoli di debito, 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,6% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,1%
compresi UoP
Strumenti
6 rappresentativi di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
7 capitale
Altre imprese finanziarie
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 1,4%
8 di cui imprese di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 1,2%
investimento
9 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,6%
10 compresi UoP 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,6%
11 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
12 di cui società di
gestione
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
13 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
14 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Strumenti
15 rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
16 di cui imprese di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
assicurazione
17 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
18 compresi UoP 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
19 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
20 Imprese non finanziarie 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,2% 1,6% 0,0% 0,1% 0,9% 4,1%
21 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,5% 1,0% 0,0% 0,1% 0,6% 3,2%
22 compresi UoP 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,7% 0,6% 0,0% 0,0% 0,3% 0,8%
23 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
capitale
24 Famiglie 19,1% 0,5% 0,5% 0,0% 0,0% 21,3%
25 di cui prestiti garantiti
da immobili residenziali
18,6% 0,5% 0,5% 0,0% 0,0% 15,1%
26 di cui prestiti per la 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
ristrutturazione di edifici
di cui prestiti per veicoli
27 a motore 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
28 Finanziamento delle
amministrazioni locali
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
29 Finanziamento 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
dell'edilizia
Finanziamento di altre
30 pubbliche
amministrazioni locali
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Garanzie ottenute
31 mediante presa di
possesso: immobili
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
residenziali e non
32 residenziali
Totale attivi GAR
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 22,2% 2,2% 0,5% 0,1% 1,0% 72,1%

Segue: Template 3: KPI GAR Stock – CAPEX

ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as at au av aw
Informativa al 31/12/2023
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti
climatici (CCA)
Acque e risorse marine (WTR) Economia Circolare (CE)
Di cui verso settori pertinenti per la Di cui verso settori pertinenti per la Di cui verso settori pertinenti per la
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
tassonomia (ammissibile alla tassonomia (ammissibile alla tassonomia (ammissibile alla
% (a fronte del totale degli attivi
coperti al denominatore)
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
tassonomia)
Di cui ecosostenibile
tassonomia)
Di cui ecosostenibile
tassonomia) (allineato alla tassonomia) (allineato alla tassonomia) (allineato alla tassonomia)
Di cui Di cui Di cui Di cui
impiego
dei
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
proventi proventi proventi proventi
GAR - Attivi coperti sia al
numeratore che al
denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di
debito e strumenti
rappresentativi di capitale
1 non posseduti per la 21,8% 1,7% 0,4% 0,0% 0,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
negoziazione ammissibili
per il calcolo del GAR
2 Imprese finanziarie 1,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
3 Enti creditizi 1,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
4 Prestiti e anticipi 0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
5 Titoli di debito, 0,8% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
compresi UoP
Strumenti
6 rappresentativi di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
7 Altre imprese finanziarie 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
8 di cui imprese di
investimento
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
9 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
10 Titoli di debito, 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
compresi UoP
Strumenti
11 rappresentativi di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
12 di cui società di
gestione
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
13 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
14 Titoli di debito, 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
compresi UoP
Strumenti
15 rappresentativi di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
16 di cui imprese di
assicurazione
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
17 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
18 Titoli di debito, 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
compresi UoP
Strumenti
19 rappresentativi di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
20 Imprese non finanziarie 2,0% 1,3% 0,0% 0,0% 0,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
21 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
1,2% 0,6% 0,0% 0,0% 0,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
22 compresi UoP 0,8% 0,6% 0,0% 0,0% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
23 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
24 Famiglie 18,8% 0,4% 0,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
25 di cui prestiti garantiti
da immobili residenziali
18,4% 0,4% 0,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
di cui prestiti per la
26 ristrutturazione di edifici 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
27 di cui prestiti per veicoli
a motore
0,1% 0,0% 0,0% 0,0%
28 Finanziamento delle 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
amministrazioni locali
29 Finanziamento
dell'edilizia
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Finanziamento di altre
30 pubbliche
amministrazioni locali
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Garanzie ottenute
31 mediante presa di
possesso: immobili
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
residenziali e non
residenziali
32 Totale attivi GAR 21,8% 1,7% 0,4% 0,0% 0,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 3: KPI GAR Stock – CAPEX

ax ay az ba bb bc bd be bf bg bh bi bj bk
Informativa al 31/12/2023
Inquinamento (PPC) Biodiversità ed ecosistemi (BIO) TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
% (a fronte del totale degli attivi Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibile alla
tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
Quota del
coperti al denominatore) Di cui ecosostenibile (allineato alla
tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineato alla
tassonomia)
totale degli
attivi coperti
Di cui
impiego dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
GAR - Attivi coperti sia al
numeratore che al
denominatore
1 Prestiti e anticipi, titoli di
debito e strumenti
rappresentativi di capitale
non posseduti per la
negoziazione ammissibili per
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 21,9% 1,7% 0,4% 0,0% 0,7% 28,5%
2 il calcolo del GAR
Imprese finanziarie
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 3,3%
3 Enti creditizi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,6%
4 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,6%
5 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,8% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,0%
6 Strumenti
rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
7 Altre imprese finanziarie 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,7%
8 di cui imprese di
investimento
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,5%
9 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
10 compresi UoP 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,5%
11 Strumenti
rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
12 di cui società di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2%
13 gestione
Prestiti e anticipi
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
14 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
15 Strumenti
rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
16 di cui imprese di
assicurazione
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
17 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
18 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
19 Strumenti
rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
20 Imprese non finanziarie 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,0% 1,3% 0,0% 0,0% 0,7% 3,8%
21 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,2% 0,7% 0,0% 0,0% 0,4% 2,8%
22 Titoli di debito, compresi
UoP
Strumenti rappresentativi
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,8% 0,6% 0,0% 0,0% 0,3% 0,9%
23 di capitale 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
24 Famiglie 18,8% 0,4% 0,4% 0,0% 0,0% 21,2%
25 di cui prestiti garantiti da
immobili residenziali
di cui prestiti per la
18,4% 0,4% 0,4% 0,0% 0,0% 14,5%
26 ristrutturazione di edifici
di cui prestiti per veicoli a
0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
27 motore
Finanziamento delle
0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
28 amministrazioni locali 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2%
29 Finanziamento
dell'edilizia
Finanziamento di altre
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
30 pubbliche
amministrazioni locali
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2%
31 Garanzie ottenute
mediante presa di
possesso: immobili
residenziali e non
residenziali
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
32 Totale attivi GAR 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 21,9% 1,7% 0,4% 0,0% 0,7% 69,3%

Template 3: KPI GAR Stock – TURNOVER15

a b c d e f g h i j k l m n o p q
Adattamento ai cambiamenti Informativa al 31/12/2024 Economia Circolare (CE)
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) climatici (CCA) Acque e risorse marine (WTR)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibile alla
Di cui verso settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibile alla
Di cui verso settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibile alla
% (a fronte del totale degli attivi
coperti al denominatore)
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
tassonomia)
Di cui ecosostenibile
tassonomia) Di cui ecosostenibile
tassonomia) (allineato alla tassonomia) (allineato alla tassonomia) (allineato alla tassonomia)
Di cui
impiego
Di cui di Di cui Di cui
impiego
Di cui Di cui
impiego
Di cui Di cui
impiego
Di cui
dei transizione abilitante dei abilitante dei abilitante dei abilitante
GAR - Attivi coperti sia al proventi proventi proventi proventi
numeratore che al
denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di
debito e strumenti
rappresentativi di capitale
1 non posseduti per la 21,5% 1,6% 0,5% 0,0% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
negoziazione ammissibili
per il calcolo del GAR
2 Imprese finanziarie 0,9% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
3 Enti creditizi 0,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
4 Prestiti e anticipi 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
5 Titoli di debito,
compresi UoP
0,6% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Strumenti
6 rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
7 Altre imprese finanziarie 0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
8 di cui imprese di
investimento
0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
9 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
10 Titoli di debito,
compresi UoP
0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Strumenti
11 rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
12 di cui società di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
13 gestione
Prestiti e anticipi
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
14 Titoli di debito, 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
compresi UoP
Strumenti
15 rappresentativi di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
di cui imprese di
16 assicurazione 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
17 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
18 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
19 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
20 Imprese non finanziarie 1,6% 1,0% 0,0% 0,0% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
21 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
1,1% 0,6% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
22 compresi UoP 0,5% 0,4% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
23 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
24 Famiglie
di cui prestiti garantiti
19,1% 0,5% 0,5% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
25 da immobili residenziali 18,6% 0,5% 0,5% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
26 di cui prestiti per la
ristrutturazione di edifici
0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
27 di cui prestiti per veicoli 0,1% 0,0% 0,0% 0,0%
a motore
Finanziamento delle
28 amministrazioni locali 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
29 Finanziamento
dell'edilizia
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
30 Finanziamento di altre
pubbliche
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
amministrazioni locali
Garanzie ottenute
mediante presa di
31 possesso: immobili 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
residenziali e non
residenziali
32 Totale attivi GAR 21,5% 1,6% 0,5% 0,0% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

15 Rispetto alla disclosure del 31/12/2023 i dati percentuali rappresentati nelle tabelle riguardano le esposizioni lorde rapportate al Totale attivi GAR anziché all'esposizione totale di ciascuna riga. Tale ricalcolo è stato applicato anche ai dati t-1.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 3: KPI GAR Stock – TURNOVER

r s t u v w x z aa ab ac ad ae af
Informativa al 31/12/2024
Inquinamento (PPC) Biodiversità ed ecosistemi (BIO) TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibile alla
(ammissibile alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
% (a fronte del totale degli attivi
coperti al denominatore)
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
Di cui ecosostenibile (allineato alla Quota del
totale degli
tassonomia)
Di cui
(allineato alla tassonomia)
Di cui
Di cui tassonomia) attivi coperti
impiego dei
proventi
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
GAR - Attivi coperti sia al proventi proventi
numeratore che al
denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di
1 debito e strumenti
rappresentativi di capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 21,6% 1,6% 0,5% 0,0% 0,3% 29,3%
non posseduti per la
negoziazione ammissibili per
il calcolo del GAR
2
3
Imprese finanziarie
Enti creditizi
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,9%
0,7%
0,1%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
3,9%
2,5%
4 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,4%
5 Titoli di debito, 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,6% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,1%
compresi UoP
Strumenti
6 rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
7 Altre imprese finanziarie 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,4%
8 di cui imprese di
investimento
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,2%
9 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,6%
10 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,6%
11 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
12 di cui società di
gestione
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
13 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
14 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
15 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
capitale
16 di cui imprese di
assicurazione
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
17 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
18 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
19 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
20
21
Imprese non finanziarie
Prestiti e anticipi
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
1,6%
1,1%
1,0%
0,6%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,3%
0,1%
4,1%
3,2%
22 Titoli di debito, compresi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,5% 0,4% 0,0% 0,0% 0,1% 0,8%
23 UoP
Strumenti rappresentativi
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
24 di capitale
Famiglie
19,1% 0,5% 0,5% 0,0% 0,0% 21,3%
25 di cui prestiti garantiti da 18,6% 0,5% 0,5% 0,0% 0,0% 15,1%
immobili residenziali
di cui prestiti per la
26 ristrutturazione di edifici 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
27 di cui prestiti per veicoli a
motore
0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
28 Finanziamento delle
amministrazioni locali
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
29 Finanziamento
dell'edilizia
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
30 Finanziamento di altre
pubbliche
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
amministrazioni locali
Garanzie ottenute
31 mediante presa di
possesso: immobili
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
residenziali e non
residenziali
32 Totale attivi GAR 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 21,6% 1,6% 0,5% 0,0% 0,3% 72,1%

Segue: Template 3: KPI GAR Stock – TURNOVER

ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as at au av aw
Informativa al 31/12/2023
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti
climatici (CCA)
Acque e risorse marine (WTR) Economia Circolare (CE)
Di cui verso settori pertinenti per la Di cui verso settori pertinenti per la Di cui verso settori pertinenti per la
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
tassonomia (ammissibile alla tassonomia (ammissibile alla tassonomia (ammissibile alla
% (a fronte del totale degli attivi
coperti al denominatore)
Di cui ecosostenibile (allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
tassonomia)
Di cui ecosostenibile
tassonomia)
Di cui ecosostenibile
tassonomia) (allineato alla tassonomia) (allineato alla tassonomia) (allineato alla tassonomia)
Di cui Di cui Di cui Di cui
impiego
dei
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
proventi proventi proventi proventi
GAR - Attivi coperti sia al
numeratore che al
denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di
debito e strumenti
1 rappresentativi di capitale
non posseduti per la
21,1% 1,1% 0,4% 0,0% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
negoziazione ammissibili
2 per il calcolo del GAR
Imprese finanziarie
1,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
3 Enti creditizi 0,9% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
4 Prestiti e anticipi 0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Titoli di debito,
5 compresi UoP 0,8% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
6 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
7 Altre imprese finanziarie 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
8 di cui imprese di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
9 investimento
Prestiti e anticipi
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Titoli di debito,
10 compresi UoP 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
11 Strumenti
rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
12 di cui società di
gestione
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
13 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
14 Titoli di debito, 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
compresi UoP
Strumenti
15 rappresentativi di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
di cui imprese di
16 assicurazione 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
17 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
18 Titoli di debito, 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
compresi UoP
Strumenti
19 rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
20 Imprese non finanziarie 1,3% 0,8% 0,0% 0,0% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
21 Prestiti e anticipi 0,8% 0,4% 0,0% 0,0% 0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
22 Titoli di debito,
compresi UoP
0,5% 0,4% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
23 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
24 Famiglie
di cui prestiti garantiti
18,8% 0,4% 0,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
25 da immobili residenziali 18,4% 0,4% 0,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
26 di cui prestiti per la 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
ristrutturazione di edifici
di cui prestiti per veicoli
27 a motore 0,1% 0,0% 0,0% 0,0%
28 Finanziamento delle
amministrazioni locali
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
29 Finanziamento
dell'edilizia
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
30 Finanziamento di altre
pubbliche
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
amministrazioni locali
Garanzie ottenute
mediante presa di
31 possesso: immobili
residenziali e non
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
residenziali
32 Totale attivi GAR 21,1% 1,1% 0,4% 0,0% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 3: KPI GAR Stock – TURNOVER

ax ay az ba bb bc bd be bf bg bh bi bj bk
Informativa al 31/12/2023
Inquinamento (PPC) Biodiversità ed ecosistemi (BIO) TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia Di cui verso settori pertinenti per la Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
% (a fronte del totale degli attivi (ammissibile alla tassonomia) tassonomia (ammissibile alla
tassonomia)
(ammissibile alla tassonomia)
coperti al denominatore) Di cui ecosostenibile (allineato alla
tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineato alla
tassonomia)
Quota del totale
degli attivi coperti
Di cui Di cui Di cui
impiego dei Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
proventi proventi proventi
GAR - Attivi coperti sia al
numeratore che al
denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di
debito e strumenti
1 rappresentativi di capitale
non posseduti per la
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 21,1% 1,1% 0,4% 0,0% 0,3% 28,5%
negoziazione ammissibili
2 per il calcolo del GAR
Imprese finanziarie
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 3,3%
3 Enti creditizi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,9% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,6%
4 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,6%
5 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,8% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,0%
6 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
7 Altre imprese finanziarie
di cui imprese di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,7%
8 investimento 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,5%
9 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
10 compresi UoP 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,5%
11 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
di cui società di
12 gestione 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2%
13 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
14 compresi UoP 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
15 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
capitale
di cui imprese di
16 assicurazione 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
17 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
18 compresi UoP 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
19 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
20
21
Imprese non finanziarie
Prestiti e anticipi
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
1,3%
0,8%
0,8%
0,4%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,3%
0,2%
3,8%
2,8%
22 Titoli di debito, 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,5% 0,4% 0,0% 0,0% 0,1% 0,9%
compresi UoP
Strumenti
23 rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
24 Famiglie 18,8% 0,4% 0,4% 0,0% 0,0% 21,2%
25 di cui prestiti garantiti
da immobili residenziali
18,4% 0,4% 0,4% 0,0% 0,0% 14,5%
26 di cui prestiti per la 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
ristrutturazione di edifici
di cui prestiti per veicoli
27 a motore
Finanziamento delle
0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
28 amministrazioni locali 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2%
29 Finanziamento
dell'edilizia
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
30 Finanziamento di altre
pubbliche
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2%
amministrazioni locali
Garanzie ottenute
mediante presa di
31 possesso: immobili
residenziali e non
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
residenziali
32 Totale attivi GAR 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 21,1% 1,1% 0,4% 0,0% 0,3% 69,3%

Template 4: KPI GAR Flusso – CAPEX16

a b c d e f g h i j k l m n o p q
Informativa al 31/12/2024
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti
climatici (CCA)
Acque e risorse marine (WTR) Economia Circolare (CE)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia Di cui verso settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibile alla
Di cui verso settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibile alla
Di cui verso settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibile alla
% (a fronte del flusso di attivi
totali ammissibili)
(ammissibile alla tassonomia) tassonomia) tassonomia) tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineato alla
tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui
impiego
Di cui di Di cui Di cui
impiego
Di cui Di cui
impiego
Di cui Di cui
impiego
Di cui
dei
proventi
transizione abilitante dei
proventi
abilitante dei
proventi
abilitante dei
proventi
abilitante
GAR - Attivi coperti sia al
numeratore che al
denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di
debito e strumenti
1 rappresentativi di capitale
non posseduti per la
17,5% 2,5% 0,3% 0,1% 1,5% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
negoziazione ammissibili
2 per il calcolo del GAR
Imprese finanziarie
0,5% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
3 Enti creditizi 0,5% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
4 Prestiti e anticipi 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
5 Titoli di debito,
compresi UoP
0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
6 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
7 Altre imprese finanziarie
di cui imprese di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
8 investimento 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
9 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
10 compresi UoP 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
11 Strumenti
rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
12 di cui società di
gestione
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
13 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
14 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
15 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
16 capitale
di cui imprese di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
17 assicurazione
Prestiti e anticipi
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
18 Titoli di debito, 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
compresi UoP
Strumenti
19 rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
20 Imprese non finanziarie 3,1% 2,2% 0,0% 0,1% 1,5% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
21 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
3,1% 2,2% 0,0% 0,1% 1,5% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
22 compresi UoP
Strumenti
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
23 rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
24 Famiglie 13,9% 0,3% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
25 di cui prestiti garantiti
da immobili residenziali
13,5% 0,3% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
26 di cui prestiti per la
ristrutturazione di
edifici
0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
27 di cui prestiti per veicoli 0,2% 0,0% 0,0% 0,0%
28 a motore
Finanziamento delle
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
amministrazioni locali
Finanziamento
29 dell'edilizia
Finanziamento di altre
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
30 pubbliche
amministrazioni locali
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
31 Garanzie ottenute
mediante presa di
possesso: immobili
residenziali e non
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
32 residenziali
Totale attivi GAR
17,5% 2,5% 0,3% 0,1% 1,5% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

16 Rispetto alla disclosure del 31/12/2023 i dati percentuali rappresentati nelle tabelle riguardano le esposizioni lorde rapportate al Totale attivi GAR anziché all'esposizione totale di ciascuna riga.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 4: KPI GAR Flusso – CAPEX

r s t u v w x z aa ab ac ad ae af
Informativa al 31/12/2024
Inquinamento (PPC) Biodiversità ed ecosistemi (BIO) TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia Di cui verso settori pertinenti per la
% (a fronte del flusso di attivi (ammissibile alla tassonomia) tassonomia (ammissibile alla
tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
Quota del totale
totali ammissibili) Di cui ecosostenibile Di cui ecosostenibile (allineato alla degli attivi nuovi
tassonomia)
Di cui
(allineato alla tassonomia)
Di cui
Di cui tassonomia) coperti
impiego Di cui impiego Di cui impiego Di cui di Di cui
dei
proventi
abilitante dei
proventi
abilitante dei
proventi
transizione abilitante
GAR - Attivi coperti sia al
numeratore che al
denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di
debito e strumenti
rappresentativi di capitale
1 non posseduti per la
negoziazione ammissibili
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 17,6% 2,6% 0,3% 0,1% 1,5% 27,4%
per il calcolo del GAR
2 Imprese finanziarie 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,5% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,0%
3 Enti creditizi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,5% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,0%
4 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,3%
5 compresi UoP 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,7%
6 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
7 Altre imprese finanziarie
di cui imprese di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
8 investimento 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
9 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
10 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Strumenti
11 rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
12 di cui società di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
13 gestione
Prestiti e anticipi
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
14 Titoli di debito, 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
compresi UoP
Strumenti
15 rappresentativi di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
di cui imprese di
16 assicurazione 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
17 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
18 compresi UoP 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
19 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
20 Imprese non finanziarie 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 3,1% 2,2% 0,0% 0,1% 1,5% 6,5%
21 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 3,1% 2,2% 0,0% 0,1% 1,5% 6,5%
22 compresi UoP 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
23 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
24 Famiglie
di cui prestiti garantiti
13,9% 0,3% 0,3% 0,0% 0,0% 18,8%
25 da immobili residenziali 13,5% 0,3% 0,3% 0,0% 0,0% 12,3%
26 di cui prestiti per la
ristrutturazione di edifici
0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
27 di cui prestiti per veicoli 0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2%
a motore
Finanziamento delle
28 amministrazioni locali 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
29 Finanziamento
dell'edilizia
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Finanziamento di altre
30 pubbliche
amministrazioni locali
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Garanzie ottenute
mediante presa di
31 possesso: immobili 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
residenziali e non
residenziali
32 Totale attivi GAR 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 17,6% 2,6% 0,3% 0,1% 1,5% 85,0%

Template 4: KPI GAR Flusso – TURNOVER17

a b c d e f g h i j k l m n o p q
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti Informativa al 31/12/2024 Acque e risorse marine (WTR) Economia Circolare (CE)
climatici (CCA)
Di cui verso settori pertinenti per la
Di cui verso settori pertinenti per la Di cui verso settori pertinenti per la
% (a fronte del flusso di attivi Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
tassonomia (ammissibile alla
tassonomia)
tassonomia (ammissibile alla
tassonomia)
tassonomia (ammissibile alla
tassonomia)
totali ammissibili) Di cui ecosostenibile (allineato alla Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile Di cui ecosostenibile
Di cui tassonomia) Di cui (allineato alla tassonomia)
Di cui
(allineato alla tassonomia)
Di cui
impiego
dei
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
impiego
dei
Di cui
abilitante
GAR - Attivi coperti sia al proventi proventi proventi proventi
numeratore che al
denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di
debito e strumenti
rappresentativi di capitale
1 non posseduti per la 16,7% 1,7% 0,3% 0,0% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
negoziazione ammissibili
per il calcolo del GAR
2 Imprese finanziarie 0,5% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
3 Enti creditizi 0,5% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
4 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
5 compresi UoP 0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
6 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
7 capitale
Altre imprese finanziarie
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
8 di cui imprese di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
9 investimento
Prestiti e anticipi
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Titoli di debito,
10 compresi UoP
Strumenti
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
11 rappresentativi di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
di cui società di
12 gestione 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
13 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
14 compresi UoP 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
15 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
di cui imprese di
16 assicurazione 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
17 Prestiti e anticipi
Titoli di debito,
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
18 compresi UoP 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
19 Strumenti
rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
20 Imprese non finanziarie 2,3% 1,4% 0,0% 0,0% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
21 Prestiti e anticipi 2,3% 1,4% 0,0% 0,0% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
22 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
23 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
24 Famiglie
di cui prestiti garantiti
13,9% 0,3% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
25 da immobili residenziali 13,5% 0,3% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
26 di cui prestiti per la
ristrutturazione di edifici
0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
27 di cui prestiti per veicoli
a motore
0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
28 Finanziamento delle
amministrazioni locali
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
29 Finanziamento 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
dell'edilizia
Finanziamento di altre
30 pubbliche
amministrazioni locali
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Garanzie ottenute
31 mediante presa di
possesso: immobili
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
residenziali e non
residenziali
32 Totale attivi GAR 16,7% 1,7% 0,3% 0,0% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

17 Rispetto alla disclosure del 31/12/2023 i dati percentuali rappresentati nelle tabelle riguardano le esposizioni lorde rapportate al Totale attivi GAR anziché all'esposizione totale di ciascuna riga.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 4: KPI GAR Flusso – TURNOVER

r s t u v w x z aa ab ac ad ae af
Informativa al 31/12/2024
Inquinamento (PPC)
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibile alla
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibile alla tassonomia)
% (a fronte del flusso di attivi
totali ammissibili)
Di cui ecosostenibile (allineato alla
tassonomia)
tassonomia)
Di cui ecosostenibile
(allineato alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineato alla
tassonomia)
Quota del totale
degli attivi nuovi
Di cui Di cui coperti
Di cui
impiego dei
proventi
Di cui
abilitante
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
impiego
dei
proventi
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
GAR - Attivi coperti sia al
numeratore che al
denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di
debito e strumenti
1 rappresentativi di capitale
non posseduti per la
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 16,7% 1,7% 0,3% 0,0% 0,3% 27,4%
negoziazione ammissibili
per il calcolo del GAR
2
3
Imprese finanziarie
Enti creditizi
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,5%
0,5%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
2,0%
2,0%
4 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,3%
Titoli di debito,
5 compresi UoP 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,7%
6 Strumenti
rappresentativi di
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
7 Altre imprese finanziarie 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
8 di cui imprese di
investimento
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
9 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
10 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Strumenti
11 rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
12 di cui società di
gestione
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
13 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
14 Titoli di debito, 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
compresi UoP
Strumenti
15 rappresentativi di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
capitale
di cui imprese di
16 assicurazione 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
17 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
18 Titoli di debito,
compresi UoP
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Strumenti
19 rappresentativi di
capitale
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
20 Imprese non finanziarie 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,3% 1,4% 0,0% 0,0% 0,3% 6,5%
21 Prestiti e anticipi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,3% 1,4% 0,0% 0,0% 0,3% 6,5%
22 Titoli di debito, 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
compresi UoP
Strumenti
23 rappresentativi di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
24 capitale
Famiglie
13,9% 0,3% 0,3% 0,0% 0,0% 18,8%
25 di cui prestiti garantiti 13,5% 0,3% 0,3% 0,0% 0,0% 12,3%
da immobili residenziali
di cui prestiti per la
26 ristrutturazione di edifici 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1%
27 di cui prestiti per veicoli
a motore
0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2%
28 Finanziamento delle
amministrazioni locali
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
29 Finanziamento
dell'edilizia
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Finanziamento di altre
30 pubbliche
amministrazioni locali
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Garanzie ottenute
31 mediante presa di
possesso: immobili
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
residenziali e non
residenziali
32 Totale attivi GAR 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 16,7% 1,7% 0,3% 0,0% 0,3% 85,0%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 5: KPI per le esposizioni fuori bilancio – CAPEX

STOCK
a b c d e f g h i j k l m
Informativa al 31/12/2024
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) Acque e risorse marine (WTR)
% (a fronte del
totale degli attivi
fuori
bilancio ammissibili)
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano
settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili
alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti
che finanziano settori pertinenti per
la tassonomia (allineati alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi
coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia
(allineati alla tassonomia)
Di cui
impiego dei
proventi
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
1 Garanzie
finanziarie (KPI
relativo alle
garanzie
finanziarie)
5,63% 4,92% 0,00% 0,00% 2,77% 1,49% 0,85% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
2 Attività finanziarie
gestite (KPI
relativo alle
attività finanziarie
gestite)
10,89% 1,39% 0,00% 0,41% 0,98% 0,05% 0,04% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
n o p q r s t u v w x z aa ab ac ad ae
Informativa al 31/12/2024
Economia Circolare (CE) Inquinamento (PPC) Biodiversità ed ecosistemi (BIO) TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
% (a fronte del Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano
settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
totale degli attivi
fuori
bilancio
ammissibili)
Quota del totale degli attivi
coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia
(allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi
coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia
(allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi
coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia
(allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (allineati alla tassonomia)
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
1 Garanzie
finanziarie (KPI
relativo alle
garanzie
finanziarie)
0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 7,11% 5,77% 0,00% 0,00% 2,77%
2 Attività
finanziarie
gestite (KPI
relativo alle
attività
finanziarie
gestite)
0,07% 0,00% 0,00% 0,00% 0,08% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 11,10% 1,43% 0,00% 0,41% 0,98%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 5: KPI per le esposizioni fuori bilancio – CAPEX

FLUSSO

a b c d e f g h i j k l m
Informativa al 31/12/2024
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) Acque e risorse marine (WTR)
% (a fronte del
totale degli attivi
fuori
bilancio ammissibili)
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano
settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili
alla tassonomia) Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibili alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi
coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia
(allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti
che finanziano settori pertinenti per
la tassonomia (allineati alla
tassonomia)
Di cui
impiego dei
proventi
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
1 Garanzie
finanziarie (KPI
relativo alle
garanzie
finanziarie)
23,46% 20,68% 0,00% 0,00% 11,78% 6,33% 3,62% 0,00% 0,02% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
2 Attività finanziarie
gestite (KPI
relativo alle
attività finanziarie
gestite)
14,60% 1,74% 0,00% 0,23% 1,51% 0,31% 0,22% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
n o p q r s t u v w x z aa ab ac ad ae
Informativa al 31/12/2024
Economia Circolare (CE) Inquinamento (PPC) Biodiversità ed ecosistemi (BIO) TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
% (a fronte del
totale degli attivi
fuori
bilancio
ammissibili)
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano
settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi
coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia
(allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi
coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia
(allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi
coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia
(allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (allineati alla tassonomia)
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
1 Garanzie
finanziarie (KPI
relativo alle
garanzie
finanziarie)
0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 29,78% 24,30% 0,00% 0,00% 11,80%
2 Attività
finanziarie
gestite (KPI
relativo alle
attività
finanziarie
gestite)
0,17% 0,00% 0,00% 0,00% 0,12% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 15,20% 1,96% 0,00% 0,23% 1,51%

Template 5: KPI per le esposizioni fuori bilancio – TURNOVER

STOCK
a b c d e f g h i j k l m
Informativa al 31/12/2024
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti climatici
(CCA)
Acque e risorse marine (WTR)
% (a fronte del
totale degli attivi
fuori
bilancio ammissibili)
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti per
la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano
settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi
coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia
(allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (allineati alla tassonomia)
Di cui
impiego dei
proventi
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego dei
proventi
Di cui
abilitante
1 Garanzie
finanziarie (KPI
relativo alle
garanzie
finanziarie)
7,61% 3,53% 0,00% 0,00% 1,09% 0,16% 0,06% 0,00% 0,06% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
2 Attività finanziarie
gestite (KPI
relativo alle
attività finanziarie
gestite)
9,26% 0,57% 0,00% 0,02% 0,45% 0,05% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
n o p q r s t u v w x z aa ab ac ad ae
Informativa al 31/12/2024
Economia Circolare (CE) Inquinamento (PPC) Biodiversità ed ecosistemi (BIO) TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
% (a fronte del
totale degli attivi
fuori
bilancio ammissibili)
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che Quota del totale degli attivi coperti
che finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che Quota del totale degli attivi coperti che finanziano
settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi
pertinenti per la tassonomia
(allineati alla tassonomia)
coperti che finanziano settori Quota del totale degli attivi
coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia
(allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi
coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia
(allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (allineati alla tassonomia)
Di cui
impiego
Di cui
dei
abilitante
proventi
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
1 Garanzie
finanziarie (KPI
relativo alle
garanzie
finanziarie)
0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 7,77% 3,58% 0,00% 0,00% 1,15%
2 Attività
finanziarie gestite
(KPI relativo alle
attività finanziarie
gestite)
0,12% 0,01% 0,00% 0,01% 0,24% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 9,68% 0,59% 0,00% 0,02% 0,46%

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Segue: Template 5: KPI per le esposizioni fuori bilancio – TURNOVER

FLUSSO
a b c d e f g h i j k l m
Informativa al 31/12/2024
Mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) Adattamento ai cambiamenti climatici (CCA) Acque e risorse marine (WTR)
% (a fronte del
totale degli attivi
fuori
bilancio ammissibili)
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori pertinenti
per la tassonomia (ammissibili alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la tassonomia
(ammissibili alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano
settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia (allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti
che finanziano settori pertinenti
per la tassonomia (allineati alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (allineati alla tassonomia)
Di cui
impiego dei
proventi
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego dei
proventi
Di cui
abilitante
1 Garanzie
finanziarie (KPI
relativo alle
garanzie
finanziarie)
32,08% 14,88% 0,00% 0,00% 4,59% 0,64% 0,25% 0,00% 0,25% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
2 Attività finanziarie
gestite (KPI
relativo alle
attività finanziarie
gestite)
13,42% 0,58% 0,00% 0,02% 0,53% 0,31% 0,05% 0,00% 0,05% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
n o p q r s t u v w x z aa ab ac ad ae
Informativa al 31/12/2024
% (a fronte del
totale degli attivi
fuori
bilancio ammissibili)
Economia Circolare (CE) Inquinamento (PPC) Biodiversità ed ecosistemi (BIO) TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che finanziano
settori pertinenti per la tassonomia (ammissibili alla
tassonomia)
Quota del totale degli attivi
coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia
(allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi
coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia
(allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi
coperti che finanziano settori
pertinenti per la tassonomia
(allineati alla tassonomia)
Quota del totale degli attivi coperti che
finanziano settori pertinenti per la
tassonomia (allineati alla tassonomia)
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui
abilitante
Di cui
impiego
dei
proventi
Di cui di
transizione
Di cui
abilitante
1 Garanzie
finanziarie (KPI
relativo alle
garanzie
finanziarie)
0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00
%
0,00% 0,00% 0,00% 32,72% 15,13% 0,00% 0,00% 4,83%
2 Attività finanziarie
gestite (KPI
relativo alle
attività finanziarie
gestite)
0,23% 0,00% 0,00% 0,00% 0,32% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00
%
0,00% 0,00% 0,00% 14,28% 0,64% 0,00% 0,02% 0,58%

2.1.4 Informazioni supplementari sulle attività legate all'energia nucleare e ai gas fossili

Il Regolamento Delegato (UE) 2022/1214 modifica il Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 per quanto riguarda le attività economiche in taluni settori energetici e il Regolamento Delegato (UE) 2021/2178 in relazione alla comunicazione al pubblico di informazioni specifiche relative a tali attività economiche. Inoltre, pone le basi per la rendicontazione delle attività economiche legate alla produzione di energia da fonte nucleare e gas fossili, che possono essere ricomprese nel Regolamento della Tassonomia UE.

Data la mancanza negli attivi della Banca di finanziamenti finalizzati della specie, i modelli richiesti sono stati compilati esclusivamente sulla base dei finanziamenti generici verso controparti finanziarie e non finanziarie che hanno pubblicato in DNF percentuali di ammissibilità e allineamento legate ad attività connesse a nucleare e gas fossile. I template sono stati compilati su base Turnover e Capex, Stock e Flusso, On-Balance e Off-Balance.

Template 1 - Attività legate al nucleare e ai gas fossili

Riga Attività legate all'energia nucleare
1. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la
realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a
partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile.
NO
2. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti
nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di
teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno, e miglioramenti della
loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili.
3. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che
generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi
industriali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro
sicurezza.
Riga Attività legate ai gas fossili
4. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la
produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili.
5. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di
impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili
gassosi fossili.
6. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di
impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi
fossili.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 2 – Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore)

CAPEX – ONBALANCE – STOCK

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA climatico (CCM) Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCA) Adattamento al
cambiamento
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
929,25 2,23% 913,92 2,20% 15,33 0,04%
8. KPI applicabile totale 41.601,82 100,00% 913,92 2,20% 15,33 0,04%

Template 2 – Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore)

CAPEX – ONBALANCE – FLOW

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA climatico (CCM) Mitigazione del
cambiamento
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
374,19 2,58% 366,96 2,53% 7,23 0,05%
8. KPI applicabile totale 14.528,88 100,00% 366,96 2,53% 7,23 0,05%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 2 – Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore)

CAPEX – OFFBALANCE – STOCK

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
59,01 3,91% 51,42 3,41% 7,59 0,50%
8. KPI applicabile totale 1.508,86 100,00% 51,42 3,41% 7,59 0,50%

Template 2 – Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore)

CAPEX – OFFBALANCE – FLOW

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
46,28 16,14% 39,46 13,76% 6,81 2,38%
8. KPI applicabile totale 286,71 100,00% 39,46 13,76% 6,81 2,38%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 2 – Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore)

TURNOVER – ONBALANCE – STOCK

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
657,17 1,58% 656,76 1,58% 0,41 0,00%
8. KPI applicabile totale 41.601,82 100,00% 656,76 1,58% 0,41 0,00%

Template 2 – Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore)

TURNOVER – ONBALANCE – FLOW

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
250,10 1,72% 250,09 1,72% 0,01 0,00%
8. KPI applicabile totale 14.528,88 100,00% 250,09 1,72% 0,01 0,00%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 2 – Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore)

TURNOVER – OFFBALANCE – STOCK

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
34,69 2,30% 34,13 2,26% 0,56 0,04%
8. KPI applicabile totale 1.508,86 100,00% 34,13 2,26% 0,56 0,04%

Template 2 – Attività economiche allineate alla tassonomia (denominatore)

TURNOVER – OFFBALANCE – FLOW

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
28,20 9,84% 27,70 9,66% 0,50 0,18%
8. KPI applicabile totale 286,71 100,00% 27,70 9,66% 0,50 0,18%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 3 – Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore)

CAPEX – ONBALANCE – STOCK

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
numeratore del KPI applicabile
929,25 100,00% 913,92 98,35% 15,33 1,65%
8. Importo e quota totali delle attività
economiche allineate alla tassonomia al
numeratore del KPI applicabile
929,25 100,00% 913,92 98,35% 15,33 1,65%

Template 3 – Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore)

CAPEX – ONBALANCE – FLOW

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
numeratore del KPI applicabile
374,19 100,00% 366,96 98,07% 7,23 1,93%
8. Importo e quota totali delle attività
economiche allineate alla tassonomia al
numeratore del KPI applicabile
374,19 100,00% 366,96 98,07% 7,23 1,93%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 3 – Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore)

CAPEX – OFFBALANCE – STOCK

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
climatico (CCA) Adattamento al
cambiamento
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
numeratore del KPI applicabile
59,01 100,00% 51,42 87,15% 7,59 12,85%
8. Importo e quota totali delle attività
economiche allineate alla tassonomia al
numeratore del KPI applicabile
59,01 100,00% 51,42 87,15% 7,59 12,85%

Template 3 – Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore)

CAPEX – OFFBALANCE – FLOW

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
numeratore del KPI applicabile
46,28 100,00% 39,46 85,28% 6,81 14,72%
8. Importo e quota totali delle attività
economiche allineate alla tassonomia al
numeratore del KPI applicabile
46,28 100,00% 39,46 85,28% 6,81 14,72%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 3 – Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore)

TURNOVER – ONBALANCE – STOCK

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
numeratore del KPI applicabile
657,17 100,00% 656,76 99,94% 0,41 0,06%
8. Importo e quota totali delle attività
economiche allineate alla tassonomia al
numeratore del KPI applicabile
657,17 100,00% 656,76 99,94% 0,41 0,06%

Template 3 – Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore)

TURNOVER – ONBALANCE – FLOW

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
numeratore del KPI applicabile
250,10 100,00% 250,09 100,00% 0,01 0,00%
8. Importo e quota totali delle attività
economiche allineate alla tassonomia al
numeratore del KPI applicabile
250,10 100,00% 250,09 100,00% 0,01 0,00%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 3 – Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore)

TURNOVER – OFFBALANCE – STOCK

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
numeratore del KPI applicabile
34,69 100,00% 34,13 98,39% 0,56 1,61%
8. Importo e quota totali delle attività
economiche allineate alla tassonomia al
numeratore del KPI applicabile
34,69 100,00% 34,13 98,39% 0,56 1,61%

Template 3 – Attività economiche allineate alla tassonomia (numeratore)

TURNOVER – OFFBALANCE – FLOW

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al numeratore del
KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche allineate alla tassonomia
non incluse nelle righe da 1 a 6 al
numeratore del KPI applicabile
28,20 100,00% 27,70 98,22% 0,50 1,78%
8. Importo e quota totali delle attività
economiche allineate alla tassonomia al
numeratore del KPI applicabile
28,20 100,00% 27,70 98,22% 0,50 1,78%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 4 – Attività economiche ammissibili alla tassonomia, ma non allineate alla tassonomia CAPEX – ONBALANCE – STOCK

Importo e quota
Mitigazione del Adattamento al
Riga Attività economiche CCM + CCA cambiamento cambiamento
climatico (CCM) climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
1. allineata alla tassonomia di cui alla 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
2. allineata alla tassonomia di cui alla 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
3. allineata alla tassonomia di cui alla 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica 0,00% 0,16 0,00%
ammissibile alla tassonomia ma non
4. allineata alla tassonomia di cui alla 0,16 0,00 0,00%
sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non 0,00% 0,00%
5. allineata alla tassonomia di cui alla 0,06 0,06 0,00 0,00%
sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica 0,00%
ammissibile alla tassonomia ma non
6. allineata alla tassonomia di cui alla 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00%
sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività
economiche ammissibili alla
7. tassonomia ma non allineate alla 8.304,53 19,96% 8.288,24 19,92% 16,29 0,04%
tassonomia non incluse nelle righe da 1
a 6 al denominatore del KPI applicabile
Importo e quota totali delle attività
economiche ammissibili alla
8. tassonomia ma non allineate alla 8.304,76 19,96% 8.288,47 19,92% 16,29 0,04%
tassonomia al denominatore del KPI
applicabile

Template 4 – Attività economiche ammissibili alla tassonomia, ma non allineate alla tassonomia CAPEX – ONBALANCE – FLOW

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,16 0,00% 0,16 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,06 0,00% 0,06 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche ammissibili alla tassonomia
ma non allineate alla tassonomia non
incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
2.180,97 15,01% 2.180,03 15,00% 0,94 0,01%
8. Importo e quota totali delle attività
economiche ammissibili alla tassonomia
ma non allineate alla tassonomia al
denominatore del KPI applicabile
2.181,20 15,01% 2.180,25 15,01% 0,94 0,01%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 4 – Attività economiche ammissibili alla tassonomia, ma non allineate alla tassonomia CAPEX – OFFBALANCE – STOCK

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA Mitigazione del
cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche ammissibili alla tassonomia
ma non allineate alla tassonomia non
incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
73,08 4,84% 67,47 4,47% 5,61 0,37%
8. Importo e quota totali delle attività
economiche ammissibili alla tassonomia
ma non allineate alla tassonomia al
denominatore del KPI applicabile
73,08 4,84% 67,47 4,47% 5,61 0,37%

Template 4 – Attività economiche ammissibili alla tassonomia, ma non allineate alla tassonomia CAPEX – OFFBALANCE – FLOW

Importo e quota
Mitigazione del Adattamento al
Riga Attività economiche CCM + CCA cambiamento cambiamento
climatico (CCM) climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
1. allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
2. 4.27 degli allegati I e II del regolamento 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
3. allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4. 4.29 degli allegati I e II del regolamento 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
5. 4.30 degli allegati I e II del regolamento 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
6. allineata alla tassonomia di cui alla sezione 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività
economiche ammissibili alla tassonomia
7. ma non allineate alla tassonomia non 23,54 8,21% 18,52 6,46% 5,03 1,75%
incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota totali delle attività
8. economiche ammissibili alla tassonomia 23,54 8,21% 18,52 6,46% 5,03 1,75%
ma non allineate alla tassonomia al
denominatore del KPI applicabile

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 4 – Attività economiche ammissibili alla tassonomia, ma non allineate alla tassonomia TURNOVER – ONBALANCE – STOCK

Importo e quota
Riga Attività economiche CCM + CCA climatico (CCM) Mitigazione del
cambiamento
Adattamento al
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,19 0,00% 0,19 0,00% 0,00 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,01 0,00% 0,01 0,00% 0,00 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4.31 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
7. Importo e quota di altre attività
economiche ammissibili alla tassonomia
ma non allineate alla tassonomia non
incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
8.310,52 19,98% 8.304,77 19,96% 5,75 0,01%
8. Importo e quota totali delle attività
economiche ammissibili alla tassonomia
ma non allineate alla tassonomia al
denominatore del KPI applicabile
8.310,72 19,98% 8.304,97 19,96% 5,75 0,01%

Template 4 – Attività economiche ammissibili alla tassonomia, ma non allineate alla tassonomia TURNOVER – ONBALANCE – FLOW

Importo e quota
Mitigazione del Adattamento al
Riga Attività economiche CCM + CCA cambiamento
climatico (CCM)
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
1. allineata alla tassonomia di cui alla sezione 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
2. allineata alla tassonomia di cui alla sezione 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
3. 4.28 degli allegati I e II del regolamento 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4. 4.29 degli allegati I e II del regolamento 0,19 0,00% 0,19 0,00% 0,00 0,00%
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non 0,00% 0,01
5. allineata alla tassonomia di cui alla sezione 0,01 0,00% 0,00 0,00%
4.30 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione 0,00%
6. 4.31 degli allegati I e II del regolamento 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00%
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività
economiche ammissibili alla tassonomia 15,00%
7. ma non allineate alla tassonomia non 2.179,78 15,00% 2.179,65 0,13 0,00%
incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota totali delle attività 2.179,85 15,00%
8. economiche ammissibili alla tassonomia 2.179,98 15,00% 0,13 0,00%
ma non allineate alla tassonomia al
denominatore del KPI applicabile

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 4 – Attività economiche ammissibili alla tassonomia, ma non allineate alla tassonomia TURNOVER – OFFBALANCE – STOCK

Importo e quota
Mitigazione del Adattamento al
Riga Attività economiche CCM + CCA cambiamento
climatico (CCM)
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
1. allineata alla tassonomia di cui alla sezione 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4.26 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
2. allineata alla tassonomia di cui alla sezione 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
3. allineata alla tassonomia di cui alla sezione 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
4. 4.29 degli allegati I e II del regolamento 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
5. 4.30 degli allegati I e II del regolamento 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
6. 4.31 degli allegati I e II del regolamento 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività
economiche ammissibili alla tassonomia
7. ma non allineate alla tassonomia non 92,52 6,13% 91,39 6,06% 1,14 0,08%
incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
8. Importo e quota totali delle attività
economiche ammissibili alla tassonomia 92,52 6,13% 91,39 6,06% 1,14 0,08%
ma non allineate alla tassonomia al
denominatore del KPI applicabile

Template 4 – Attività economiche ammissibili alla tassonomia, ma non allineate alla tassonomia TURNOVER – OFFBALANCE – FLOW

Importo e quota
Mitigazione del Adattamento al
Riga Attività economiche CCM + CCA cambiamento
climatico (CCM)
cambiamento
climatico (CCA)
Importo % Importo % Importo %
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
1. 4.26 degli allegati I e II del regolamento 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
2. allineata alla tassonomia di cui alla sezione 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4.27 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
3. allineata alla tassonomia di cui alla sezione 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4.28 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
4. allineata alla tassonomia di cui alla sezione 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
4.29 degli allegati I e II del regolamento
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
5. 4.30 degli allegati I e II del regolamento 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non
allineata alla tassonomia di cui alla sezione
6. 4.31 degli allegati I e II del regolamento 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività
economiche ammissibili alla tassonomia
7. ma non allineate alla tassonomia non 45,72 15,95% 44,74 15,60% 0,98 0,34%
incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
8. Importo e quota totali delle attività
economiche ammissibili alla tassonomia 45,72 15,95% 44,74 15,60% 0,98 0,34%
ma non allineate alla tassonomia al
denominatore del KPI applicabile

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 5 – Attività economiche non ammissibili alla tassonomia

CAPEX – ONBALANCE – STOCK

Riga Attività economiche Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
0,01 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
7. Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI
applicabile
32.367,81 77,80%
8. Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili
alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile
32.367,82 77,80%

Template 5 – Attività economiche non ammissibili alla tassonomia

CAPEX – ONBALANCE – FLOW

Riga Attività economiche Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
0,00 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
0,01 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
7. Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI
applicabile
11.973,48 82,41%
8. Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili
alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile
11.973,49 82,41%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 5 – Attività economiche non ammissibili alla tassonomia

CAPEX – OFFBALANCE – STOCK

Riga Attività economiche Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
- 0,00%
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27
2. degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1
3. che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 - 0,00%
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1
4. che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 - 0,00%
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1
5. che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 - 0,00%
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31
6. degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al - 0,00%
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
7. tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI 1.376,77 91,25%
applicabile
8. Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili 1.376,77 91,25%
alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile

Template 5 – Attività economiche non ammissibili alla tassonomia

CAPEX – OFFBALANCE – FLOW

Riga Attività economiche Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 - 0,00%
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1
2. che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 - 0,00%
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1
3. che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 - 0,00%
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1
4. che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 - 0,00%
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1
5. che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 - 0,00%
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
6. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 - 0,00%
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
7. Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI
216,89 75,65%
applicabile
Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili
8. alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile 216,89
75,65%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 5 – Attività economiche non ammissibili alla tassonomia

TURNOVER – ONBALANCE – STOCK

Riga Attività economiche Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
7. Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI
applicabile
32.633,93 78,44%
8. Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili
alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile
32.633,93 78,44%

Template 5 – Attività economiche non ammissibili alla tassonomia

TURNOVER – ONBALANCE – FLOW

Riga Attività economiche Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
0,00 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
7. Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI
applicabile
12.098,80 83,27%
8. Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili
alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile
12.098,80 83,27%

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Template 5 – Attività economiche non ammissibili alla tassonomia

TURNOVER – OFFBALANCE – STOCK

Riga Attività economiche Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
2. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
3. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
4. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
5. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
6. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
- 0,00%
7. Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI
applicabile
1.381,65 91,57%
8. Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili
alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile
1.381,65 91,57%

Template 5 – Attività economiche non ammissibili alla tassonomia

TURNOVER – OFFBALANCE – FLOW

Riga Attività economiche Importo %
1. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.26 - 0,00%
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
2. Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.27 - 0,00%
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del modello 1
3.
4.
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.28 - 0,00%
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del modello 1
che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.29 - 0,00%
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del modello 1
5. che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.30 - 0,00%
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del modello 1
6. che non è ammissibile alla tassonomia conformemente alla sezione 4.31 - 0,00%
degli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2021/2139 al
denominatore del KPI applicabile
7. Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al denominatore del KPI 212,79 74,22%
applicabile
8. Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili 212,79 74,22%
alla tassonomia al denominatore del KPI applicabile

2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (ESRS E1)

2.2.1 Strategia

2.2.1.1 Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici (E1-1)

Attualmente, il Gruppo non ha definito e adottato un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici.

Tuttavia, va evidenziato che, in linea con il percorso stabilito tramite l'adesione alla NZBA, il Gruppo ha fissato nel dicembre 2024 i target di decarbonizzazione delle emissioni finanziate (GES Scope 3 - Categoria 15), con particolare riferimento alle esposizioni creditizie.

In linea con i requisiti NZBA, la definizione di tali obiettivi deve essere supportata, entro dicembre 2025, dalla divulgazione di un piano di transizione, strutturato con obiettivi definiti, misurabili e temporizzati, e supportato da azioni concrete e dall'allocazione di risorse adeguate, sia finanziarie che umane e tecniche, per garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti.

2.2.2 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

2.2.2.1 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi (E1-2)

Caratteristiche delle Politiche del Gruppo relative alla mitigazione e adattamento dei cambiamenti climatici (MDR-P)

Si riporta di seguito la descrizione e le caratteristiche delle principali policy interne adottate dal Gruppo per gestire impatti, rischi e opportunità legati alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici conformemente con gli obblighi minimi di informativa relativi alle Politiche (c.d. MDR-P) previsti dall'ESRS 2.

Policy Ambientale

La Policy Ambientale definisce l'approccio del Gruppo nella gestione delle tematiche ambientali, con l'obiettivo di ridurre progressivamente gli impatti diretti e indiretti sull'ambiente e sul clima. Il documento descrive, inoltre, in termini generali, le misure e gli interventi che il Gruppo intende adottare per affrontare tali tematiche.

I principi della Policy Ambientale si applicano a tutte le Società del Gruppo, che ne promuovono la conoscenza e l'osservanza anche tra fornitori, collaboratori e partner commerciali. La Capogruppo fornisce le linee guida necessarie a garantirne l'adozione da parte delle singole Società del Gruppo, supervisionandone l'attuazione in base alla natura, alla complessità e alle caratteristiche operative di ciascuna realtà, tenendo conto anche dei vincoli giurisdizionali esteri. La Policy si applica trasversalmente a tutti gli ambiti operativi del Gruppo e affronta sia gli impatti diretti generati dai siti operativi sia quelli indiretti, definendo approcci dedicati verso clienti, fornitori, comunità e dipendenti.

Il Comitato Sostenibilità svolge un ruolo chiave nel coordinare e monitorare l'attuazione della Policy, riferendo direttamente al Consiglio di Amministrazione. Il Comitato è supportato dall'Ufficio Sostenibilità, in collaborazione con le funzioni aziendali preposte, come il Servizio Supporto logistico e operativo, l'Area CLO e il Servizio Finanza.

La Policy Ambientale è allineata ai principi fondamentali della finanza sostenibile e alle normative di riferimento a livello comunitario e nazionale, tra cui:

  • D.Lgs 231/2001 (Responsabilità Amministrativa degli Enti) e successive modifiche;

  • Regolamento 761/2001 EMAS (Environmental Management and Audit Scheme), relativo all'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit;
  • D.Lgs 254/2016, in attuazione della Direttiva 2014/95/EU del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla comunicazione di informazioni non finanziarie;
  • Regolamento UE 852/2020, che promuove un contesto favorevole agli investimenti sostenibili;
  • Banca Centrale Europea, "Guida sui rischi climatici e ambientali" (2020);
  • D.Lgs n. 34/2020 e successive integrazioni, in particolare per ridurre il traffico urbano e l'uso dei mezzi di trasporto privati.

La Policy si ispira inoltre a principi e iniziative internazionali, tra cui:

  • United Nations Global Compact (2000);
  • Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici (2015);
  • United Nations 2030 Agenda for Sustainable Development.

In relazione all'Agenda 2030, il Gruppo si impegna a contribuire agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) rilevanti per la propria attività, tra cui:

  • Obiettivo 7: assicurare la disponibilità di servizi energetici accessibili, affidabili, sostenibili e moderni per tutti;
  • Obiettivo 11: creare città sostenibili e insediamenti umani inclusivi, sicuri e solidi;
  • Obiettivo 12: garantire modelli sostenibili di produzione e consumo;
  • Obiettivo 13: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.

La Policy viene condivisa con gli stakeholder principali tramite canali interni, come l'intranet aziendale, ed esterni, come il sito web istituzionale. I suoi contenuti sono inoltre integrati in tutti gli strumenti di rendicontazione di sostenibilità, inclusi i GSS Bond Report.

Policy di Sostenibilità

La Policy di Sostenibilità individua l'impegno e l'approccio del Gruppo al fine di massimizzare la creazione di valore condiviso nel lungo periodo attraverso uno sviluppo sostenibile, rispettando gli ambiti economici, ambientali e sociali. Essa definisce i principi generali seguiti dal Gruppo nell'implementazione dei fattori ambientali, sociali e di governance, e sancisce le linee guida che vengono periodicamente recepite nel Piano Industriale.

La Policy si applica in modo trasversale a tutti gli ambiti di operatività del Gruppo e viene implementata e aggiornata dalla Capogruppo, che fornisce gli indirizzi necessari per assicurarne l'osservanza da parte delle singole Società del Gruppo, supervisionandone l'adozione. Ogni aggiornamento del documento viene recepito dalle Società Controllate attraverso un atto deliberativo dei rispettivi Consigli di Amministrazione.

Il Comitato Sostenibilità ha il compito di coordinare e monitorare l'effettiva attuazione dei principi descritti nella Policy, in relazione ai quali si rapporta direttamente con il Consiglio di Amministrazione, responsabile del presidio delle tematiche di sostenibilità.

La Policy è allineata ai principi della finanza sostenibile stabiliti a livello comunitario e nazionale, e alle seguenti normative di riferimento:

  • D.Lgs 231/2001 (Responsabilità Amministrativa degli Enti) e successive modifiche;
  • D.Lgs. 81/2008 (Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) e successive modifiche;
  • D.Lgs 254/2016, in attuazione della Direttiva 2014/95/EU del Parlamento Europeo riguardante la comunicazione di informazioni non finanziarie per alcune imprese di grandi dimensioni;

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

  • D.Lgs 179/2017 sul "whistleblowing" e successive modifiche;
  • Regolamento (UE) 2088/2019 sulla trasparenza della sostenibilità nel settore finanziario;
  • Regolamento (UE) 852/2020 sugli investimenti sostenibili;
  • Banca Centrale Europea, "Guida sui rischi climatici e ambientali (2020)";
  • Direttiva (UE) 2022/2464 del Parlamento europeo riguardo la rendicontazione di sostenibilità (CSRD).

Inoltre, la Policy si ispira ai seguenti principi internazionali:

  • United Nations Global Compact (2000);
  • United Nations 2030 Agenda for Sustainable Development (2015);
  • Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici (2015);
  • Raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (2017);
  • UNEP FI Principle for Responsible Banking (2019);
  • Good practices for climate-related and environmental risk management della Banca Centrale Europea (2022).

In relazione all'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, il Gruppo si impegna a contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), specificatamente a quelli ritenuti rilevanti per la propria attività aziendale, tra cui:

  • Obiettivo 1: porre fine alla povertà in tutte le sue forme;
  • Obiettivo 3: assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età;
  • Obiettivo 4: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e di qualità;
  • Obiettivo 5: raggiungere la parità di genere e l'emancipazione delle donne;
  • Obiettivo 7: assicurare la disponibilità di servizi energetici sostenibili per tutti;
  • Obiettivo 8: promuovere una crescita economica inclusiva e sostenibile;
  • Obiettivo 9: costruire infrastrutture sostenibili e promuovere l'innovazione;
  • Obiettivo 10: ridurre le disuguaglianze;
  • Obiettivo 11: creare città sostenibili e inclusive;
  • Obiettivo 12: garantire modelli sostenibili di produzione e consumo;
  • Obiettivo 13: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico;
  • Obiettivo 16: promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile.

La Policy di Sostenibilità esprime la volontà del Gruppo di orientare la propria azione verso il soddisfacimento degli interessi di tutti i principali stakeholder, ispirandosi ai valori di mutualità, etica e reciprocità. Essa associa il tradizionale scopo di perseguire gli utili a quello identitario della realizzazione di un beneficio comune, rispecchiando l'impegno a generare valore per la collettività.

Infine, la Policy è condivisa con i principali portatori di interesse attraverso canali interni (intranet aziendale) ed esterni (sito web istituzionale), ed è riportata in tutti gli strumenti di reportistica di sostenibilità, come la rendicontazione annuale e i GSS Bond Report.

Codice Etico

Il Codice Etico definisce le politiche e le normative che regolano le attività della Banca e si applica a tutti coloro che operano o rappresentano la Banca. Il Codice è uno strumento fondamentale per l'attuazione della responsabilità sociale d'impresa e per garantire che tutte le attività siano condotte nel rispetto di impegni etici e in linea con le normative di settore. Le disposizioni contenute nel Codice esplicitano i principi e le responsabilità etiche nella gestione degli affari aziendali e sono finalizzate a tutelare la reputazione e l'immagine della Banca. Tali disposizioni devono essere rispettate non solo dal personale interno, ma anche dai collaboratori, fornitori e soggetti con cui la Banca intrattiene stretti rapporti commerciali. La Banca riconosce l'importanza dei principi di responsabilità ed eticità, così come il rispetto dei diritti umani e della tutela delle persone, come sancito da normative internazionali e nazionali, inclusi la Costituzione della Repubblica Italiana e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Inoltre, dal 2004, la Banca ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite, orientando la propria strategia e cultura aziendale ai dieci principi fondamentali di tale iniziativa.

Il Codice Etico include anche i principi comportamentali relativi agli aspetti climatici e ambientali, contribuendo a un approccio integrato alla sostenibilità.

Le disposizioni del Codice vincolano tutti gli Amministratori, Sindaci, Dirigenti e dipendenti, nonché tutti i collaboratori esterni e soggetti terzi, ove applicabile. Quest'ultimi sono tenuti a rispettare il Codice nei rapporti d'affari con la Banca, mediante pattuizioni contrattuali che ne stabiliscono l'osservanza. La Banca si impegna a garantire che anche le persone giuridiche con cui interagisce diffondano e rispettino il Codice attraverso i propri soggetti fisici. Il Codice Etico ha validità sia in Italia che all'estero, con gli adattamenti necessari a seconda delle specificità normative, culturali e sociali dei paesi in cui la Banca opera.

La vigilanza sull'applicazione del Codice è compiuta degli Amministratori e dei dipendenti della Banca, i quali sono tenuti a segnalare eventuali inadempienze o mancate applicazioni all'Organismo di Vigilanza. La Banca, inoltre, adotta le misure di prevenzione e controllo necessarie per garantire il rispetto integrale delle leggi e delle normative vigenti in tutti i contesti geografici e operativi, in tutte le fasi decisionali ed esecutive.

I principi etici guida del Codice orientano l'attività della Banca nei confronti di tutte le principali categorie di stakeholder, con l'obiettivo di competere in modo leale e trasparente, rispondere alle aspettative delle comunità locali, migliorare la soddisfazione dei clienti, aumentare il valore per gli azionisti e sviluppare le competenze professionali delle risorse umane.

La Banca promuove la conoscenza e l'osservanza del Codice Etico in primo luogo tra Amministratori, Sindaci, dipendenti e collaboratori. Inoltre, ove opportuno, la Banca inserisce specifici riferimenti al Codice all'interno degli accordi contrattuali con partner commerciali, consulenti e fornitori, prevedendo sanzioni disciplinari o contrattuali in caso di inosservanza. Per garantire la massima diffusione, il Codice è reso pubblico tramite il sistema delle comunicazioni interne, circolari, manuali operativi e la rete intranet aziendale, ed è pubblicato in italiano e inglese sul sito istituzionale. Inoltre, nelle modulistiche contrattuali, la Banca richiede ai propri fornitori di rispettare le disposizioni del Codice Etico.

Regolamento generale dei rischi climatici e ambientali

Il regolamento generale dei rischi climatici ed ambientali definisce i principi e le linee guida essenziali per la gestione dei rischi associati all'esposizione a fattori climatici e ambientali all'interno del Gruppo. L'obiettivo è integrare in modo armonico questi rischi nei processi aziendali di gestione e controllo, in conformità con le disposizioni dell'Autorità di Vigilanza.

Il Regolamento stabilisce il quadro normativo di riferimento per il governo dei rischi climatici e

ambientali, focalizzandosi su:

  • Linee guida per la gestione e il controllo di tali rischi a livello di Gruppo;
  • Definizione della propensione al rischio climatico e ambientale, con un modello di gestione specifico per le principali aree di rischio tradizionale, influenzate da fattori climatici e ambientali;
  • Processi, metodologie e attività per l'identificazione, la valutazione e la misurazione dei rischi, con un'attenzione particolare alle azioni di mitigazione e alle attività di monitoraggio;
  • Attribuzione dei ruoli e delle responsabilità tra gli Organi aziendali e le strutture organizzative coinvolte, comprese le interazioni tra la Capogruppo e le Società controllate.

La Capogruppo fornisce le linee guida per garantire la coerenza delle pratiche adottate nel Gruppo, supervisione e garantendo l'applicazione degli indirizzi. Le Società controllate devono recepire le linee guida definite dalla Capogruppo e adottarle, adeguandole alle specificità aziendali, alle dimensioni, alla natura dell'attività e alla complessità operativa.

L'approvazione del Regolamento avviene solitamente da parte del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, sentito il Collegio Sindacale.

Il Regolamento si ispira a normative internazionali e standard di supervisione in materia climatica e ambientale, tra cui:

  • United Nations Global Compact (2000)
  • United Nations Sustainable Development Goals (2015)
  • Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici (2015)
  • Raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (2017)
  • UNEP FI Principles for Responsible Banking (2019)
  • Buone prassi per la gestione dei rischi climatici e ambientali della Banca Centrale Europea (BCE) (2022)
  • Orientamenti dell'Autorità Bancaria Europea (EBA) sui prestiti (2020)

l documento viene trasmesso a tutti gli Organi aziendali e alle funzioni competenti all'interno del Gruppo. Al Chief Risk Officer è affidato il compito di diffondere il Regolamento alle Società controllate, garantendo che venga recepito e implementato per gli aspetti di competenza. Le informazioni relative sono accessibili anche sul sito istituzionale della Banca e all'interno degli strumenti di reportistica di sostenibilità.

Policy di Investimento ESG

La Policy di Investimento ESG definisce l'impegno e l'approccio nell'integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nei processi di investimento. La Policy regola i principali ambiti di attività del Gruppo, che comprendono i servizi di investimento (gestione di portafogli e consulenza in materia di investimenti), la gestione del portafoglio titoli di proprietà, nonché l'emissione di strumenti obbligazionari con caratteristiche ESG. La Policy si applica a tutte le Società del Gruppo, tenendo conto della normativa vigente e delle specificità operative di ciascuna, con l'eccezione della controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE), la quale ha adottato una specifica Policy di investimento sostenibile, coerente con i principi generali stabiliti dalla Capogruppo. La Capogruppo è responsabile dell'implementazione, diffusione e aggiornamento della Policy, fornendo le linee guida per garantire l'osservanza delle disposizioni da parte delle Società controllate e supervisione sull'adozione della Policy a livello di Gruppo. L'approvazione della Policy, così come di ogni modifica significativa, è di competenza del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, previa valutazione da parte del Comitato Sostenibilità e del Comitato manageriale Sostenibilità. Le Società controllate recepiscono la Policy mediante atto deliberativo del proprio Consiglio di Amministrazione, e sono tenute a implementarla in base alle

caratteristiche delle rispettive realtà aziendali, in proporzione alla dimensione, alla natura e alla complessità delle attività svolte. Il Comitato Sostenibilità e il Comitato ALM e Investimenti svolgono un ruolo di coordinamento e monitoraggio sull'attuazione dei principi della Policy, mantenendo informato il CdA.

La Policy è allineata ai principali principi europei e internazionali in materia di finanza sostenibile,

tra cui:

  • Direttiva delegata (UE) 2017/593
  • Direttiva delegata (UE) 2021/1269
  • Guida sui rischi climatici e ambientali (2020) della Banca Centrale Europea
  • Regolamento (UE) 2019/2088 (SFDR)
  • Regolamento (UE) 2020/852 (Tassonomia)
  • Legge 9 dicembre 2021, n. 220 (Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona)
  • Testo Unico in materia di intermediazione finanziaria (D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58)

Il documento esprime la volontà del Gruppo di orientare la propria azione verso il soddisfacimento degli interessi degli stakeholder, ispirandosi ai valori di mutualità, eticità e reciprocità, con l'obiettivo di combinare la realizzazione di utili con il beneficio comune.

La Policy è condivisa internamente con gli stakeholder aziendali tramite circolare e intranet, e pubblicata esternamente con una versione sintetica sul sito web del Gruppo.

Policy del Credito ESG

La Policy del Credito ESG per l'integrazione dei rischi climatici, ambientali e dei fattori ESG nell'ambito delle attività creditizie del Gruppo definisce i principi generali e le linee guida per l'integrazione della valutazione di tali fattori nel più ampio framework di valutazione del merito creditizio. La Policy si concentra su:

  • Promozione della conoscenza e applicazione dei principi ESG all'interno del Gruppo, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi strategici definiti, in particolare in termini di composizione del portafoglio crediti.
  • Riduzione dei rischi e mitigazione degli impatti indiretti associati alle attività gestite dal Gruppo.
  • Esclusione del coinvolgimento del Gruppo in attività non coerenti con i principi di etica e integrità che costituiscono la base dell'operato del Gruppo, a favore della comunità.

La Policy si applica a tutte le Società del Gruppo, tenendo conto delle normative applicabili e delle specificità del business operato da ciascuna. È esclusa la controllata BPS (SUISSE), che adotta tuttavia una Policy di investimento sostenibile coerente con i principi generali stabiliti dalla Capogruppo. L'implementazione e l'aggiornamento della Policy sono di competenza della Capogruppo, la quale fornisce gli indirizzi necessari per assicurarne la diffusione, la divulgazione e l'osservanza da parte delle singole Società del Gruppo, supervisionandone l'adozione. Il contenuto del presente documento, nonché ogni suo successivo aggiornamento, viene recepito dalle Società controllate tramite un atto deliberativo del proprio Consiglio di Amministrazione.

L'emanazione della Policy, così come ogni sua modifica e integrazione rilevante, è di competenza del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, previo esame da parte del Comitato Sostenibilità e del Comitato Manageriale di Sostenibilità. Il coordinamento e il monitoraggio dell'effettiva applicazione della Policy sono affidati all'Area CLO, che si avvale del supporto di diverse funzioni aziendali, principalmente dell'Ufficio Sostenibilità. Al Comitato Manageriale di Sostenibilità della Capogruppo è attribuito il compito di informare le Società del Gruppo, affinché provvedano al recepimento della Policy per gli aspetti di competenza.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

La Policy è allineata ai principi della finanza sostenibile, come definiti a livello europeo e nazionale, in particolare:

  • Testo Unico in materia di intermediazione finanziaria (D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58);
  • Orientamenti dell'Autorità Bancaria Europea (EBA) sulla concessione e monitoraggio dei prestiti (2020);
  • Guida sui rischi climatici e ambientali (2020) della Banca Centrale Europea;
  • Regolamento (UE) 852/2020 relativo alla Tassonomia degli investimenti sostenibili
  • Legge Europea sul Clima (Regolamento 2021/1119);
  • Good practices for climate-related and environmental risk management (2022) della Banca Centrale Europea;
  • EIB eligibility excluded activities and excluded sectors list (2022) della Banca Europea per gli Investimenti.

La Policy si ispira inoltre a principi, iniziative e documenti di carattere internazionale, quali:

  • Global Compact (2000) delle Nazioni Unite;
  • Sustainable Development Goals (2015) delle Nazioni Unite, definiti dall'Agenda 2030;
  • Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici (2015)
  • Raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (2017);
  • Principles for Responsible Banking (PRB) (2019), istituiti dall'UNEP Finance Initiative;
  • Net-Zero Banking Alliance.

La Policy viene condivisa con gli stakeholder interni tramite circolari e intranet aziendale, e con gli stakeholder esterni tramite la pubblicazione di una versione sintetica sul sito web del Gruppo.

Questioni di sostenibilità affrontate dalle politiche per il cambiamento climatico

Policy Ambientale

Area Stato
(Coperto / Non
coperto dalla
Politica)
Breve descrizione
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Parzialmente
coperto dalla
politica
Sebbene non vi sia, all'interno della Policy, esplicito riferimento
all'approccio della Banca rispetto alla mitigazione dei cambiamenti
climatici, tale questione di sostenibilità è tenuta in considerazione nella
definizione delle misure e interventi identificati nella Policy rispetto agli
impatti ambientali diretti (la Policy fa riferimento alle Emissioni di gas
clima-alteranti e alle misure ed interventi per ridurre tali impatti diretti,
tra cui soprattutto attività legate ai consumi energetici e alla mobilità) e
indiretti (nella Policy viene citata la progressiva promozione di prodotti
di finanziamento atti a sostenere
le
attività
economiche che
contribuiscono alla mitigazione e adattamento dei cambiamenti
climatici). All'interno del proprio Piano Industriale, diffuso sul sito web
istituzionale, nonché negli strumenti di reportistica di Sostenibilità,
inoltre, la Banca comunica le proprie strategie di mitigazione e i propri
obiettivi climatici di riduzione delle emissioni climalteranti.
Adattamento ai
Parzialmente
cambiamenti
coperto dalla
climatici
politica
Sebbene non vi sia, all'interno della Policy, esplicito riferimento
all'approccio della Banca rispetto all'adattamento ai cambiamenti
climatici, tale questione di sostenibilità è tenuta in considerazione nella
definizione delle misure e interventi identificati nella Policy rispetto agli
impatti ambientali diretti (la Policy fa riferimento alle Emissioni di gas
clima-alteranti e alle misure ed interventi per ridurre tali impatti diretti,
tra cui attività di sensibilizzazione) e indiretti (nella Policy viene citata la
progressiva promozione di prodotti di finanziamento atti a sostenere le

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

attività economiche che contribuiscono alla mitigazione e adattamento
dei cambiamenti climatici). All'interno del proprio Piano Industriale,
diffuso sul sito web istituzionale, nonché negli strumenti di reportistica
di Sostenibilità, inoltre, la Banca comunica le proprie strategie di
adattamento ai cambiamenti climatici.
Efficienza
energetica
Coperto Il documento descrive una serie di misure e interventi per consentire la
riduzione dei consumi energetici attraverso la definizione di uno
standard di Gruppo.
Distribuzione di
energia rinnovabile
Non coperto
dalla politica
Il documento descrive una serie di misure e interventi per consentire un
maggiore utilizzo di energie rinnovabili a basse emissioni di gas clima
alteranti, tramite, ad esempio, l'approvvigionamento di energia elettrica
nella maggior misura possibile da fonti rinnovabili.
Altro Coperto Il documento descrive una serie di misure e interventi per conseguire la
riduzione degli impatti ambientali diretti e indiretti, con particolare
riferimento agli impatti ambientali connessi al portafoglio crediti,
nonché titoli di proprietà, tramite finanziamenti e investimenti in
strumenti finanziari a basso tenore di emissioni.

Policy di Sostenibilità

Area Stato
(Coperto / Non
coperto dalla
Politica)
Breve descrizione
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Coperto Il Gruppo rispetta le normative in materia climatico ambientale ed è
consapevole
dell'impatto
che
le
proprie
attività
generano,
sia
direttamente che indirettamente, sull'ambiente.
All'interno della Policy è esplicitata l'adesione della Banca alle
raccomandazioni TCFD al fine di misurare l'adeguatezza della propria
strategia climatica e comunicare all'esterno, in modo trasparente e
puntuale, gli aspetti rilevanti inerenti al clima.
Viene inoltre delineata l'attività di definizione di target specifici relativi
ai cambiamenti climatici (climate-related), in particolare finalizzati alla
riduzione delle emissioni di gas serra, nonché l'attuazione di interventi
finalizzati a garantire una corretta gestione dei rischi climatici e
ambientali con l'obiettivo di incorporare la valutazione di tali rischi nella
formulazione e nell'attuazione delle strategie, nelle politiche creditizie,
finanziarie e di investimento e nell'offerta di servizi alla clientela.
Nello specifico, il Gruppo si impegna nell'emissione di strumenti
finanziari di debito indirizzati al finanziamento o rifinanziamento di
attività che soddisfano specifici criteri climatico-ambientali e aggiorna la
propria offerta commerciale con l'obiettivo di supportare la propria
clientela nella transizione verso un'economia più attenta alla tutela
dell'ambiente e alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Adattamento ai
cambiamenti
climatici
Coperto La descrizione sopra vale anche per questo punto.
Efficienza
energetica
Non coperto
dalla politica
Sebbene non vi sia riferimento esplicito alla tematica dell'efficienza
energetica, tale aspetto è tenuto in considerazione nell'identificazione di
target specifici relativi ai cambiamenti climatici (climate-related), in
particolare finalizzati alla riduzione delle emissioni di gas serra e degli
effetti sull'ambiente generati dal consumo di risorse.
Distribuzione di
energia rinnovabile
Non coperto
dalla politica
Sebbene non vi sia riferimento esplicito alla tematica della distribuzione
di energia rinnovabile, tale aspetto è tenuto in considerazione
nell'identificazione di target specifici relativi ai cambiamenti climatici

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

(climate-related), in particolare finalizzati alla riduzione delle emissioni di
gas serra e degli effetti sull'ambiente generati dal consumo di risorse.
Altro Coperto Il Gruppo è impegnato nel ridurre gli effetti sull'ambiente generati dal
consumo di risorse, dalla produzione di rifiuti e dalle altre attività
considerate a impatto diretto e di gestire gli effetti derivanti dalle attività
a impatto indiretto, legate in particolare ai propri portafogli, ai prodotti
e ai servizi destinati alla clientela. Nello specifico, identifica, monitora e
valuta specifici indicatori di performance nell'ambito della conduzione
del proprio business e dell'operatività aziendale.

Codice Etico

Area Stato
(Coperto / Non
coperto dalla
Politica)
Breve descrizione
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Non coperto
dalla politica
Sebbene non vi sia, all'interno del Codice Etico, esplicito riferimento alla
mitigazione dei cambiamenti climatici, viene riportato che l'approccio
della Banca è basato sulla graduale riduzione degli impatti diretti e
indiretti sull'ambiente e sul clima, con considerazione delle conseguenze
dei comportamenti adottati, al fine di promuovere la tutela ambientale.
Adattamento ai
cambiamenti
climatici
Non coperto
dalla politica
Sebbene non vi sia, all'interno del Codice Etico, esplicito riferimento
all'adattamento ai cambiamenti climatici, viene riportato che l'approccio
della Banca è basato sulla graduale riduzione degli impatti diretti e
indiretti sull'ambiente e sul clima, con considerazione delle conseguenze
dei comportamenti adottati, al fine di promuovere la tutela ambientale.
Efficienza
energetica
Coperto Il Codice Etico definisce i Principi comportamentali con riferimento agli
aspetti climatici e ambientali, tra i quali è identificato l'impegno a
supportare pratiche di risparmio energetico.
Distribuzione di
energia rinnovabile
Coperto Il Codice Etico definisce i Principi comportamentali con riferimento agli
aspetti climatici e ambientali, tra i quali è identificata la volontà di
incoraggiare l'utilizzo di energie rinnovabili, attraverso tecnologie più
efficienti.
Altro Coperto Il Gruppo si adopera al fine di:
a) promuovere presso tutti i dipendenti la sensibilizzazione e la
consapevolezza con riferimento agli impatti delle attività aziendali
sull'ambiente e sul clima;
b) prestare attenzione alla corretta raccolta e smaltimento dei rifiuti
prodotti, estendendo la raccolta differenziata e massimizzando la quota
dei rifiuti avviabili al riciclo/riutilizzo;
c) gestire gli acquisti al fine di scegliere consapevolmente fornitori che
adottano pratiche di gestione e tecnologie eco sostenibili e forniscono
prodotti e servizi a minor impatto ambientale, con caratteristiche di pari
funzionalità e disponibili a condizioni ragionevoli;

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Regolamento generale dei rischi climatici e ambientali

Policy Investimento ESG

Area Stato
(Coperto / Non
coperto dalla
Politica)
Breve descrizione
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Coperto All'interno della Policy di Investimento ESG viene esplicitato come i
fattori di sostenibilità sono integrati nelle strategie di investimento.
Nell'ambito del servizio di gestione di portafogli, in linea con i requisiti
normativi, il Gestore identifica annualmente specifici effetti negativi (c.d.
Principle Adverse Impacts o PAI ex Reg. (UE) 2019/2088), prioritizzati
secondo il Piano Strategico ESG e approvati dal Comitato manageriale
di Sostenibilità, il quale valuta che tale attività rispecchi coerentemente
gli impegni assunti dal Gruppo, con particolare riferimento agli obiettivi
di decarbonizzazione e di contrasto al cambiamento climatico.
Nell'ambito del servizio di consulenza in materia di investimenti, la Banca
ha integrato la considerazione dei fattori ESG nelle varie fasi del processo
di erogazione del servizio alla
clientela, dall'analisi del profilo di
sostenibilità dei prodotti finanziari (product governance) al modello di

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

consulenza e verifica di adeguatezza; la Banca verifica quindi qualora possibile, per ciascun prodotto offerto in consulenza, la presenza di dichiarazioni circa l'effettiva o mancata considerazione degli effetti negativi relativi al clima e all'ambiente, quali le emissioni di gas a effetto serra, la biodiversità, le risorse idriche, la produzione di rifiuti. Vengono inoltre considerati gli aspetti sociali.

Con riferimento al portafoglio di proprietà, sono integrati nelle strategie di investimento del portafoglio di proprietà processi di identificazione, monitoraggio, controllo e mitigazione dei rischi climatici e ambientali.

Adattamento ai
cambiamenti
Coperto La descrizione sopra vale anche per questo punto.
climatici
Efficienza Non coperto
energetica dalla Politica
Distribuzione di Non coperto
energia rinnovabile dalla Politica
Altro

Policy del Credito ESG

Area Stato
(Coperto / Non
coperto dalla
Politica)
Breve descrizione
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Coperto Attraverso la Policy, il Gruppo identifica i criteri di valutazione applicabili
ad attività associate a settori controversi e/o particolarmente esposti a
rischi derivanti dai fattori climatici e, in generale, dai fattori ESG, anche
alla luce delle recenti evoluzioni normative, delle prassi di riferimento e
dell'adesione di Banca Popolare di Sondrio alla Net-Zero Banking
Alliance. A tal proposito, si precisa che all'interno della Policy del Credito
sono stati identificati settori ad alto impatto climatico in linea con quelli
definiti dall'iniziativa NZBA, verso i quali la Banca prevede la definizione
di criteri ESG in sede di valutazione della clientela.
Adattamento ai
cambiamenti
climatici
Coperto La descrizione sopra vale anche per questo punto.
Efficienza
energetica
Non coperto
dalla Politica
Distribuzione di
energia rinnovabile
Non coperto
dalla Politica
Altro

2.2.2.2 Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici (E1-3)

Descrizioni delle principali azioni relative al cambiamento climatico

Elenco azioni Risultati
attesi
Leve di
decarboniz.
Contributo al
raggiungimento
degli scopi delle
politiche
Contributo al
raggiungimento
degli obiettivi
delle politiche
Ambito di
applicazione
Orizzonti
temporali
entro i quali
l'impresa
intende
portare a
termine
ciascuna
azione
principale
Azioni attuate nell'anno di riferimento
Iniziative di
efficientamento
energetico e
ristrutturazioni
Riduzione
emissioni di
Scope 1 e 2
Efficienza
energetica
Own operations
Italia
Q4 2025
Rinnovo parco auto
con veicoli a basse
emissioni
Riduzione
emissioni di
Scope 1
Passaggio ad
altri
combustibili
Own operations
Italia
Q4 2025
Lavoro agile Riduzione
emissioni di
Scope 3
Efficienza
energetica
Own operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Sviluppo di nuovi
prodotti ESG
Mitigazione
rischi c&e
Riduzione
emissioni di
Scope 3
Modifica di
prodotti
Own
operations,
Supply chain,
Portafogli
Italia
Q1 – Q4 2024
Sviluppo di nuovi
prodotti ESG
Adattamento
Riduzione
emissioni di
Scope 3
Modifica di
prodotti
Own operations
Supply chain
Portafogli
Italia
Q1 – Q4 2024
Adozione di Green
Appraisals e
valutazione
complessiva del
portafoglio
immobiliare per ridurre
il rischio fisico
Adattamento
rischi c&e
Efficienza
energetica
Own operations
Supply chain
Portafogli
Italia
Q3 2024
Integrazione
dell'offerta di
investimenti ESG
Riduzione
emissioni di
Scope 3
Modifica di
prodotti
Own operations
Supply chain
Portafogli
Italia
Q4 2025
Azioni pianificate per il futuro
Attività previste
nell'ambito del Piano
di Sostenibilità 2025-
2027 (in fase di
definizione)
Riduzione
emissioni di
Scope 1,
Scope 2 e
Scope 3
Own operations
Supply chain
Portafogli
Italia
Q4 2027

Informazioni riguardanti lo stato di avanzamento delle azioni o dei piani d'azione comunicati nei periodi precedenti

Nel corso del 2024, la Capogruppo ha continuato a implementare e sviluppare le azioni delineate nel proprio Framework ESG, in linea con gli obiettivi stabiliti dall'Accordo di Parigi e l'Action Plan della Commissione Europea sulla finanza sostenibile. L'integrazione dei fattori ESG si è evoluta attraverso le azioni sopra descritte che si articolano nelle seguenti iniziative chiave:

Integrazione dei fattori ESG nei processi del credito

L'integrazione dei fattori ESG nei processi del credito prevede:

  • Sviluppo e consolidamento del modello di scoring ESG: il modello proprietario per l'assegnazione di uno score ESG alle controparti è stato perfezionato, con una continua analisi dei rischi di transizione, fisici ed ESG, consentendo una valutazione prospettica dei potenziali impatti finanziari. Tale modello è stato implementato con una logica di gradualità e proporzionalità, in linea con le linee guida del Regolatore.
  • Integrazione ESG nelle politiche creditizie: sono stati introdotti meccanismi specifici nelle politiche creditizie del Gruppo, inclusi un sistema di Due Diligence ESG per determinati settori sensibili e controlli rafforzati per settori identificati ad alto rischio. In particolare, sono stati adottati criteri di affidamento ESG, inclusi indicatori legati alla sostenibilità, al fine di supportare la transizione verso un'economia a basso impatto ambientale.
  • Sviluppo di prodotti finanziari sostenibili: è stata ampliata l'offerta di prodotti ESG, con particolare attenzione alla creazione di green loans e S-linked loans. Un esempio significativo è lo sviluppo di una nuova linea di credito finalizzata all'acquisto di immobili con elevata classe di efficienza energetica, destinata sia a privati che a imprese, per promuovere la responsabilità ambientale e la sostenibilità.
  • Promozione della cultura ESG interna: è proseguito il lavoro per sensibilizzare e formare il personale all'interno del Gruppo riguardo alla tutela dei rischi ESG, in linea con i principi etici che guidano le operazioni aziendali.
  • Settori sensibili e approccio integrato: la Capogruppo ha continuato a identificare e monitorare i settori sensibili dal punto di vista ESG (come Carbon, Oil & Gas, Energia elettrica, Agricoltura, Real estate, tra gli altri) per garantire un approccio mirato e coerente con le politiche aziendali.

Integrazione dell'offerta di investimenti ESG

L'integrazione dei fattori ESG nell'offerta di investimenti riguarda in particolare l'aspetto ambientale (Environmental); a maggio 2024, la Banca ha emesso il suo terzo Senior Preferred Green Bond (Green Bond), per un importo pari a 500 milioni di euro, a valere sul programma Euro Medium Term Notes (EMTN).

Questa emissione segue le prime due (2021 e 2023), entrambe con allocazioni da 500 milioni, in linea con l'obiettivo di promuovere i titoli ESG della Banca, come dichiarato nel Piano Industriale 2022- 2025 "Next Step". Le emissioni green dell'Istituto totalizzano 1,5 miliardi di euro e sono inquadrate in un Framework approvato dalla società specializzata Sustainalytics con una Second Party Opinion rilasciata a ottobre 2023 e allineato ai Green Bond Principles - Voluntary Process Guidelines for Issuing Green Bonds, dell'International Capital Market (Linee Guida ICMA). La decisione di proseguire con regolarità all'emissione di questo tipo di strumento finanziario deriva, oltre che dall'opportunità economico finanziaria, anche dalla consapevolezza di possedere, all'interno del proprio portafoglio clienti, numerose realtà virtuose, attente al territorio e al benessere della collettività. I finanziamenti sottostanti al Green Bond sono oltre 7.000 e riguardano aziende corporate, PMI e privati, i cui investimenti hanno contribuito ad evitare l'immissione di 131.033,74 tonnellate di CO2 nell'atmosfera.

Iniziative di efficientamento energetico e ristrutturazioni

In un'ottica di una più trasparente condivisione delle informazioni climatico-ambientali relative al patrimonio immobiliare di Gruppo, la Banca ha avviato un progetto di gestione ed elaborazione dei principali dati relativi agli immobili, al fine di renderli disponibili agli uffici interessati tramite un cruscotto consultabile liberamente sulla intranet aziendale, aggiornato sulla base delle informazioni tempo per tempo disponibili. Inoltre, in linea con le politiche di azione della NZBA e le best pratice di settore (EN UNI 41068-1 Carbon Neutrality), la Banca ha avviato un piano per la riduzione delle emissioni dirette generate dall'uso dei propri impianti di climatizzazione. Sono previsti diversi interventi per ridurre direttamente i consumi, la cui implementazione consentirà una significativa diminuzione delle emissioni equivalenti di CO2. Tra le varie azioni, tutte classificate in base a fattori di priorità tecnico-economici e ambientali, è stata identificata l'opzione di acquisire un servizio che, attraverso l'installazione di adeguati dispositivi, consenta il monitoraggio e la telegestione degli impianti HVAC (riscaldamento, ventilazione e aria condizionata). La potenziale riduzione delle emissioni annue è stimata tra le 220 e le 230 tonnellate di CO2 all'anno.

Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici dell'ESRS E1

Leve di decarbonizzazione volte al raggiungimento degli obiettivi

Banca Popolare di Sondrio non ha attualmente identificato leve di decarbonizzazione volte al raggiungimento di obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra di scope 3 (categoria 15) relativi al proprio portafoglio crediti, definiti nell'ambito delle azioni previste dall'adesione alla NZBA. La definizione delle leve di decarbonizzazione è prevista in un momento successivo alla presente disclosure e, in linea con le Linee Guida NZBA, tali leve saranno identificate e pubblicate insieme al Piano di Transizione, che verrà reso pubblico entro 12 mesi dalla definizione degli obiettivi.

Attualmente, la Banca non ha stabilito ulteriori obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, sebbene siano state intraprese alcune azioni con potenziale contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

Spiegazione della misura in cui la capacità di implementare le azioni dipenda dalla disponibilità e dall'allocazione delle risorse

La Banca, nell'implementazione delle proprie azioni, effettua una valutazione attenta della disponibilità delle risorse, in termini economici, di strumenti e personale (ad esempio: competenze specifiche, tecnologie, budget), al fine di garantire che le risorse siano allocate in modo efficace e che le azioni possano essere realizzate nei tempi e nei modi previsti.

Relazione tra CapEx e OpEx significative necessarie per implementare le azioni intraprese o pianificate

Non sono state identificate Capex e OpEx significative necessarie per implementare le azioni intraprese o pianificate.

2.2.3 Metriche e obiettivi

2.2.3.1 Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi (E1-4)

Monitoraggio delle politiche e azioni mediante obiettivi in termini di mitigazione dei cambiamenti climatici

Gli obiettivi riportati nella tabella sottostante sono allineati a quanto previsto dalla Policy di Sostenibilità, la quale delinea l'attività di definizione di target specifici relativi ai cambiamenti climatici (climate-related), in particolare finalizzati alla riduzione delle emissioni di gas serra.

Ambito
dell'obiettivo*
Valore (base)
di
riferimento
Anno (base) di
riferimento
Obiettivo
2030
Obiettivo 2050 Periodo a cui si
applica l'obiettivo
Target sul
portafoglio crediti
BPS legato a
esposizioni verso il
settore Oil&Gas
NZBA
2.011.703 tCO2
(Scope 1, 2, 3)
2023 1.488.660
tCO2
120.702 tCO2 2023-2050 con
obiettivo
intermedio al 2030
Target sul
portafoglio crediti
BPS legato a
25.927 tCO2
(Scope 1+2)
2023 9.593 tCO2
(Scope 1+2)
0 tCO2 (Scope
1+2)
2023-2050 con
obiettivo
esposizioni verso il
settore Agricoltura
NZBA
1.207.957 tCO2
(Scope 3)
821.411 tCO2
(Scope 3)
712.695 tCO2
(Scope 3)
intermedio al 2030
Target sul
portafoglio crediti
BPS legato a
esposizioni verso il
settore Ferro e
Acciaio NZBA
32.897 tCO2
(Scope 1 e 2)
2023 24.015 tCO2 2.303 tCO2 2023-2050 con
obiettivo
intermedio al 2030
Target sul
portafoglio crediti
BPS legato a
esposizioni verso il
settore Alluminio
NZBA
17.599 tCO2
(Scope 1 e 2)
2023 13.375 tCO2 352 tCO2 2023-2050 con
obiettivo
intermedio al 2030
Target sul
portafoglio crediti
BPS legato a
esposizioni verso il
settore Energia
Elettrica NZBA
42.578 tCO2
(Scope 1)
2023 23.418 tCO2 -792 tCO2 2023-2050 con
obiettivo
intermedio al 2030

* attività dell'impresa e/o la sua catena del valore a monte e/o a valle, se del caso, e i confini geografici

Descrizione delle metodologie e delle ipotesi principali utilizzate per definire i target di riduzione delle emissioni di gas serra

I target pubblicati da Banca Popolare di Sondrio sono allineati all'iniziativa NZBA, iniziativa promossa dalle Nazioni Unite alla quale aderiscono volontariamente banche impegnate ad allineare entro il 2050 i loro portafogli di prestiti e investimenti con gli obiettivi di neutralità carbonica definiti dall'Accordo di Parigi.

Le metodologie e le ipotesi significative utilizzate per la definizione dei target NZBA sono state definite in accordo con il documento di "Guidelines for Climate Target Setting for Banks".

Il percorso verso la definizione dei target Net Zero si è svolto attraverso gli step di seguito riportati.

Riconduzione ai settori NZBA

La riconduzione settoriale delle controparti in portafoglio costituisce un passaggio chiave nell'attività di target setting in quanto permette di identificare i relativi pathway di scenario specifici per ciascun settore e di indirizzare i processi di decarbonizzazione delle controparti per ridurre le proprie emissioni e raggiungere i target prefissati. Nello specifico, la riconduzione è stata effettuata utilizzando i codici ATECO delle controparti e seguendo le previsioni delle Linee Guida NZBA, della letteratura di riferimento e delle best practice osservate sul mercato.

Identificazione dei settori

In linea con le scadenze previste dalle linee guida NZBA, la Banca ha identificato i settori prioritari per i quali procedere alla pubblicazione di target entro i 18 mesi previsti dall'adesione. La scelta dei settori prioritari è stata effettuata sulla base di considerazioni di rilevanza delle emissioni finanziate del portafoglio creditizio della Banca rispetto ai settori climate-intensive individuati da NZBA.

Analisi di scenario

Sono stati identificati degli scenari climatici applicabili a ciascun settore per la definizione di target Net-Zero. Nello specifico sono state svolte le seguenti attività:

  • identificazione di scenari allineati agli obiettivi definiti dall'Accordo di Parigi;
  • selezione delle metriche per il calcolo della baseline di portafoglio, a cui viene applicata la percentuale di riduzione prevista dallo scenario selezionato;
  • identificazione delle categorie emissive (i.e., Scope 1, Scope 2 e Scope 3) delle controparti sottostanti a ciascun settore oggetto di analisi;
  • definizione e calcolo delle percentuali di riduzione al 2030 e 2050 previste dallo scenario, in linea con la metrica selezionata.

Settori prioritari e obiettivi di decarbonizzazione

Nello specifico, Banca Popolare di Sondrio ha individuato cinque settori prioritari sui quali ha fissato i propri target di riduzione:

  • Settore Oil & Gas: il target individuato attraverso lo scenario IEA NZA Oil&Gas 2050 Global prevede una riduzione del 26% delle emissioni finanziate (Scope 1, 2, 3) rispetto a 2.011 mila tonnellate di CO2 equivalenti di emissioni finanziate registrate al 2023. Per tale settore sono stati analizzati i segmenti upstream (i.e, estrazione) midstream (i.e, trasporto e stoccaggio) e downstream (i.e, raffinazione).
  • Settore Agricoltura: il target individuato attraverso lo scenario OECM Agriculture, Food & Tobacco Europe prevede una riduzione del 63% per le emissioni di Scope 1 e 2 rispetto alle 25 mila

tonnellate di CO2 equivalenti al 2023 e del 32% per le emissioni di Scope 3 rispetto alle 1.207 mila di tonnellate di CO2 equivalenti dell'anno baseline. Nella valutazione sono state considerate le società operanti nei settori relativi a prodotti agricoli, prodotti forestali, prodotti cartacei, alimenti e carni confezionati, tabacco.

  • Settore Ferro e Acciaio: il target individuato attraverso lo scenario IEA NZE Steel Global prevede una riduzione del 27% (Scope 1 e 2) rispetto alle 32 mila tonnellate CO2 equivalenti circa registrate al 2023. Nella valutazione sono state considerate le società operanti nei settori relativi alla produzione di ferro e acciaio.
  • Settore Alluminio: il target individuato attraverso lo scenario IEA NZE Aluminium Global prevede una riduzione del 24% (Scope 1 e 2) rispetto alle 17 mila tonnellate di CO2 equivalenti registrate nel 2023. Sono state considerate le società operanti nei settori relativi alla produzione di alluminio.
  • Settore Energia Elettrica: il target individuato attraverso lo scenario IEA NZE Powergen Global prevede una riduzione del 45% (Scope 1) rispetto alle 42 mila tonnellate di CO2 equivalenti registrate nel 2023. Le società operanti nei settori relativi alla trasmissione, distribuzione e vendita di energia elettrica sono state escluse dal perimetro di analisi in quanto non rilevanti per la definizione degli obiettivi di decarbonizzazione.

La Banca ha definito target sui settori prioritari di breve termine - "target intermedi" - la cui prima milestone è prevista al 2030 - e di lungo termine (i.e., 2050). Una volta raggiunto il target al 2030, ulteriori target intermedi dovranno essere fissati ogni cinque anni.

Performance rispetto all'obiettivo dichiarato

Il Gruppo è in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra di scope 3. I target dovranno essere riesaminati e, se necessario, ricalcolati per riflettere eventuali cambiamenti significativi (e.g., impatti sulle esposizioni in portafoglio, sviluppi metodologici, conoscenze scientifiche considerate dagli scenari) che potrebbero compromettere la loro adeguatezza e coerenza.

Definizione e coerenza dei target di decarbonizzazione

Nella definizione dei target NZBA non sono stati inclusi assorbimenti di GES, crediti di carbonio o emissioni evitate. Tuttavia, il perimetro dei target si discosta dal perimetro ricompreso all'interno della categoria di Scope 3.15, in quanto si riferisce al portafoglio crediti verso clientela corporate con utilizzo dei proventi non noto (unknown use of proceeds). Inoltre, in linea con le Linee Guida NZBA i target sono stati pubblicati con riferimento ai settori carbon intensive prioritari per la Banca (Oil&Gas, Agricoltura, Ferro e Acciaio, Alluminio e Energia Elettrica).

Conformemente ai requisiti NZBA, l'anno di riferimento del target è stato stabilito a meno di due anni di rendicontazione completi precedenti alla sua definizione. Non vi sono fattori esterni che possano portare a considerare il 2023 come un anno non rappresentativo. In aggiunta, in linea con i requisiti previsti dalle Linee Guida NZBA, le leve di decarbonizzazione che il Gruppo adotterà per il raggiungimento dei target saranno definite e pubblicate contestualmente al Piano di Transizione.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

2.2.3.2 Consumo di energia e mix energetico (E1-5)

Consumo e mix energetico (in MWh) Gruppo Banca Popolare di Sondrio

Nella tabella qui di seguito vengono riportati il consumo di energia e il mix energetico a livello di Gruppo espressi in MWh.

Consumo di energia e mix energetico 2024
Consumo totale di energia da fonti fossili 18.123
Quota di fonti fossili sul consumo totale di energia (%) 51,07%
Consumo da fonti nucleari 306
Quota di fonti nucleari sul consumo totale di energia (%) 0,86%
Consumo da combustibili per le fonti rinnovabili, compresa la biomassa (include anche i rifiuti
industriali e urbani di origine biologica, il biogas, l'idrogeno rinnovabile, ecc.)
0
Consumo di energia elettrica, calore vapore e raffrescamento da fonti rinnovabili, acquistati o
acquisiti
17.132
Consumo di energia rinnovabili autoprodotta senza ricorrere a combustibili 234
Consumo totale di energia da fonti rinnovabili 17.366
Quota di fonti rinnovabili sul consumo totale di energia (%) 48,93%
Consumo totale di energia 35.489

Consumo e mix energetico (in MWh) società ad alto impatti climatico

Nella tabella qui di seguito vengono riportati il consumo di energia e il mix energetico per le società del Gruppo operanti in settori ad alto impatto climatico espressi in MWh.

Consumo di energia e mix energetico 2024
Consumo di combustile da carbone e prodotti del carbone -
Consumo di combustile da petrolio grezzo e prodotti petroliferi -
Consumo di gas naturale 178
Consumo di altre fonti non rinnovabili -
Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti fossili, acquistati o acquisiti 312
Consumo totale di energia da fonti fossili 490
Quota di fonti fossili sul consumo totale di energia (%) 100%
Consumo da fonti nucleari -
Quota di fonti nucleari sul consumo totale di energia (%) -
Consumo da combustibili per le fonti rinnovabili, compresa la biomassa (include anche i rifiuti
industriali e urbani di origine biologica, il biogas, l'idrogeno rinnovabile, ecc.)
-
Consumo di energia elettrica, calore vapore e raffrescamento da fonti rinnovabili, acquistati o
acquisiti
-
Consumo di energia rinnovabili autoprodotta senza ricorrere a combustibili -
Consumo totale di energia da fonti rinnovabili -
Quota di fonti rinnovabili sul consumo totale di energia (%) -
Consumo totale di energia 490

Settori ad alto impatto climatico

Il Gruppo ha determinato se le sue attività rientrano nei settori ad alto impatto climatico verificando se i settori ATECO/Nace di appartenenza delle sue imprese controllate rientrassero fra i settori di cui all'allegato I, sezioni da A ad H ed L del Regolamento 1893/2006. Sono state individuate quindi Sinergia Seconda S.r.l., Immobiliare San Paolo S.r.l., Immobiliare Borgo Palazzo S.r.l e Rajna Immobiliare S.r.l. quali

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

società rientranti nell'ambito dei settori ad alto impatto climatico.

Intensità energetica rispetto ai ricavi netti 2024
Consumo totale di energia delle attività in settori ad alto impatto climatico rispetto MWh/milioni
ai ricavi netti derivanti da tali attività di euro 84,53

Il consumo totale di energia delle attività in settori ad alto impatto climatico rispetto ai ricavi netti derivanti da tali attività esprime il rapporto tra il consumo totale di energia in MWh e i ricavi netti espressi in milioni di euro derivanti da attività in settori ad alto impatti climatico.

Collegamento dell'intensità energetica relativa alle attività in settori ad alto impatti climatico in base ai ricavi netti con le informazioni contenute nell'informativa finanziaria (in migliaia di euro)

Nella tabella qui di seguito riportata viene illustrato il dettaglio dei ricavi netti (in migliaia di euro) utilizzati per calcolare l'intensità energetica in settori ad alto impatto climatico.

2024
Ricavi netti derivanti da attività in settori ad alto impatto climatico utilizzati per calcolare
l'intensità energetica
5.797
Ricavi netti (altro) 0,00
Ricavi netti totali (nei bilanci) 2.876.129

Si segnala che, in assenza di standard settoriali specifici non ancora emanati, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio ha definito i ricavi netti sopra riportati utilizzando le voci di conto economico contenute nella tabella di raccordo presente nella sezione denominata: "Collegamento dell'intensità di GES in base ai ricavi e le informazioni contenute nell' informativa finanziaria (in migliaia di euro)".

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

2.2.3.3 Emissioni lorde di GES di scope 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES (E1 -6)

Emissioni di GES (in tCO₂eq)

Nella tabella qui di seguito vengono riportate le emissioni di gas ad effetto serra per il Gruppo Banca Popolare di Sondrio espresse in tCO₂eq.

2024
Emissioni di GES di Scope 1
Emissioni lorde di GES Scope 1 3.441,2
Emissioni di GES di Scope 2
Emissioni lorde di GES Scope 2 (location-based) 5.804,1
Emissioni lorde di GES Scope 2 (market-based) 558,6
Emissioni significative di GES di Scope 3
Totale emissioni indirette lorde di GES (Scope 3) 11.060.179,8
1.
Beni e servizi acquistati
452,6
6.
Viaggio di lavoro
481,6
7.
Pendolarismo dei dipendenti
3.714,1
13. Concessione di asset in leasing 16.117,5
15. Investimenti 11.039.414
Emissioni totali di GES
Emissioni totali di GES (location-based) 11.069.425,1
Emissioni totali di GES (market-based) 11.064.179,6

Le emissioni biogeniche di CO2 derivanti dalla combustione o dalla biodegradazione di biomasse, biocarburanti, biogas o altre fonti bioenergetiche di Scope 1 consumate dal Gruppo per l'esercizio in oggetto non sono state considerate materiali.

Per quanto riguarda le emissioni biogeniche di CO2 derivanti dalla combustione o biodegradazione di biomasse, biocarburanti, biogas o altre fonti bioenergetiche di Scope 2 e Scope 3, tali fonti, e quindi le relative emissioni, non sono rilevanti per il settore in cui opera il nostro Gruppo.

Tasso di intensità di GES rispetto ai ricavi netti

2024
Emissioni totali di GES (location-based) rispetto ai ricavi netti tCO₂eq/milioni di euro 3.848,7
Emissioni totali di GES (market-based) rispetto ai ricavi netti tCO₂eq/milioni di euro 3.846,9

Le emissioni totali di GES rispetto ai ricavi netti esprimono il rapporto tra le emissioni totali di gas ad effetto serra in tonnellate metriche di CO₂eq e i ricavi netti espressi in milioni di euro per il Gruppo.

Collegamento dell'intensità di GES in base ai ricavi e le informazioni contenute nell' informativa finanziaria (in migliaia di euro)

2024
Ricavi netti utilizzati per calcolare l'intensità di GES 2.876.129
Ricavi netti (altro) 0,00
Ricavi netti totali (nei bilanci) 2.876.129

Nell'ambito della determinazione dei ricavi netti utilizzati per calcolare l'intensità di GES, vista l'assenza di specifica voce nel Conto Economico redatto secondo quanto previsto dalla Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti e integrazioni, nella tabella qui di seguito riportata viene illustrata la riconciliazione con le relative voci del Conto Economico consolidato:

Riconciliazione tra i ricavi netti utilizzati nella Rendicontazione di Sostenibilità con le
pertinenti voci del Conto Economico consolidato
2024
Voce 10: Interessi attivi e proventi assimilati 2.118.032
Voce 40: Commissioni attive 455.493
Voce 70: Dividendi e proventi simili 6.501
Voce 80: Risultato netto dell'attività di negoziazione 124.507
Voce 90: Risultato netto dell'attività di copertura 2
Voce 100: Utili (perdite) da cessione o riacquisto 14.567
Voce 110: Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico
- 7.752
Voce 230: Altri oneri/proventi di gestione (solo componenti positive) 119.663
Voce 250: Utili (Perdite) da partecipazioni 44.706
Voce 280: Utili (Perdite) da cessione di investimenti (solo componenti positive) 410
Ricavi netti 2.876.129

Metodologia determinazione emissioni di GES: Scope 1, Scope 2 e Scope 3

Nella presente sezione vengono descritte in dettaglio le metodologie utilizzate dal Gruppo per il calcolo delle emissioni di GES: Scope 1, Scope 2 e Scope 3.

Relativamente alla determinazione delle emissioni, si segnala che rispetto alle rendicontazioni degli anni scorsi (ai sensi del D.Lgs. 254/2016), il perimetro di consolidamento si sia ampliato notevolmente, andando a considerare il medesimo utilizzato per il bilancio consolidato, comportando di conseguenza un aumento delle emissioni totali di Gruppo. Maggiori dettagli sui perimetri di rendicontazione delle singole categorie di emissioni, sono illustrate nel proseguo della presente sezione.

Per quanto riguarda la determinazione delle emissioni Scope 1 e Scope 2 si sono utilizzati i consumi effettivi per tutte le entità all'interno del perimetro di rendicontazione salvo delle stime residuali, descritte nell'apposita sezione metodologica. Per quanto riguarda invece le emissioni Scope 3, la categoria più significativa è la numero 15 (Investimenti), per questa categoria i dati provenienti da fonti primari corrispondono al 18,9%.

Emissioni GES di Scope 1: emissioni dirette

Le emissioni di gas serra di Scope 1 si riferiscono alle emissioni dirette generate da fonti possedute o controllate dal Gruppo.

Le emissioni dirette di Scope 1 del Gruppo Banca Popolare di Sondrio derivano principalmente dal carburante della flotta di autoveicoli di proprietà e dal consumo di combustibile utilizzato per il riscaldamento degli immobili del Gruppo, dai quali le emissioni di gas serra vengono calcolate utilizzando l'ultima versione dei fattori emissivi resi pubblici da DEFRA18. Non sono invece conteggiate emissioni per l'anno 2024 rispetto alle perdite di gas refrigerante, in quanto non risultano registrate perdite.

18 Si faccia riferimento al database "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting" pubblicato nel 2024 dal Department for Environment Food and Rural Affairs (DEFRA). Per quantificare le emission di Scope 1, sono stati considerati in particolare i fattori presentati al foglio "Fuels" del database.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Con riferimento alle emissioni generate dall'utilizzo dei veicoli, il calcolo viene operato a partire dai dati di consumo per fini aziendali19, acquisiti attraverso le schede carburante (ove in uso) o attraverso la verifica del chilometraggio. Il calcolo è operato sia rispetto ai veicoli di proprietà delle singole società del Gruppo20, sia rispetto ai veicoli di proprietà della società di noleggio a lungo termine Rent2Go Srl, concessi in leasing ad altre società del Gruppo.21 A tali dati sono applicati gli opportuni fattori di emissione, identificati all'interno del database reso disponibile da DEFRA, sulla base della tipologia di carburante utilizzato, che comprende Benzina e Gasolio.

Con riferimento alle emissioni derivanti dal riscaldamento degli immobili, la raccolta dei dati si basa sulla rilevazione dei quantitativi di combustibile consumato, con riferimento a GPL, Gasolio e Gas naturale, per gli immobili di proprietà delle società del Gruppo.22

Il calcolo rispetto agli immobili dotati di riscaldamento autonomo è operato a partire dalla lettura dei dati di consumo dal contatore o ricevuti dal fornitore mediante bolletta, mentre per quanto concerne gli immobili localizzati in contesti condominiali, dotati di impianto di riscaldamento centralizzato, è stata effettuata un'analisi dei riparti di spesa o consumo condivisi dall'amministrazione al fine di rintracciare il consumo effettivo ove possibile, e ottenere una stima in assenza di tale valore. Ai dati di consumo è poi applicato l'opportuno fattore di emissione reso disponibile attraverso il database DEFRA. Si precisa che gli immobili in questione sono in maggioranza di natura strumentale, ma comprendono in piccola parte alcuni immobili destinati a uso abitativo.

Il procedimento di calcolo delle emissioni di Scope 1 prevede le seguenti limitazioni e necessarie azioni di stima, con particolare riferimento al calcolo delle emissioni derivanti dal riscaldamento (centralizzato) degli immobili di proprietà:

  • Utilizzo dei riparti più recenti a disposizione, i quali possono non corrispondere con il periodo effettivo di rendicontazione; gli stessi, usualmente ottenuti con riferimento alla stagione termica, sono comunque parametrati al fine di corrispondere all'intero anno solare e dunque all'orizzonte temporale annuale di rendicontazione;
  • Calcolo di un dato stimato di consumo sulla base dei riparti di spesa e del costo medio al consumo, qualora il dato di consumo non sia espressamente riportato;
  • Utilizzo di un dato riparametrato per gli immobili di cui non è disponibile il riparto; tale operazione è condotta a partire dalle informazioni disponibili per gli immobili comparabili (es. strumentale/uso abitativo, contesto geografico), con parametrizzazione al metro quadro.

19 Per quanto riguarda le auto ad uso promiscuo, le emissioni vengono calcolate considerando una quota media del 70% di utilizzo per fini lavorativi.

20 Le società che dispongono di veicoli di proprietà risultano essere nello specifico: Banca Popolare di Sondrio SpA, Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Banca della Nuova Terra SpA, Factorit SpA, Pirovano Stelvio SpA.

21 I veicoli di proprietà di Rent2Go srl risultano in uso alle società: Factorit SpA, Banca Popolare di Sondrio SpA, Banca della Nuova Terra SpA.

22 Gli immobili considerati risultano di proprietà delle società: Banca Popolare di Sondrio SpA, Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Pirovano Stelvio SpA, Immobiliare Borgo Palazzo Srl, Sinergia Seconda Srl.

Emissioni GES di Scope 2: emissioni indirette

Le emissioni di gas serra di Scope 2 si riferiscono alle emissioni indirette derivanti dalla generazione di energia acquistata e utilizzata dal Gruppo.

Tali emissioni vengono calcolate attraverso due differenti approcci, "Location-based" e "Marketbased", secondo quanto definito dal GHG Protocol23 .

Il metodo Location-based prevede l'utilizzo di fattori di emissione medi per la rete energetica regionale o nazionale. Questo metodo riflette il mix energetico all'interno dell'area specifica di consumo, indipendentemente dalle specifiche scelte di approvvigionamento dell'organizzazione. Per calcolare le emissioni di gas serra secondo questo approccio, il riferimento per l'identificazione dell'opportuno fattore di emissione sono le Linee Guida predisposte da ABI Lab24 .

Il metodo Market-based prevede invece di calcolare le emissioni considerando le fonti energetiche puntuali che l'organizzazione utilizza, evidenziando le scelte di approvvigionamento responsabile. A questo fine, ai quantitativi di energia certificata proveniente da fonti rinnovabili è associato un fattore di emissione pari a zero, mentre per la quota di energia derivante da fonti non rinnovabili si utilizzano fattori di emissione definiti su base contrattuale con il fornitore di energia elettrica o, in assenza di essi, un fattore definito dal residual mix, ovvero il mix energetico nazionale calcolato escludendo l'energia rinnovabile. Per calcolare le emissioni di gas serra secondo questo metodo, la Banca ha utilizzato come riferimento le Linee Guida predisposte da ABI Lab25 .

Le emissioni di Scope 2 del Gruppo Banca Popolare di Sondrio derivano dal consumo di energia elettrica e dal teleriscaldamento acquistati. Il calcolo viene operato a partire dai dati di consumo ottenuti attraverso le bollette o, ove disponibile, direttamente dal portale clienti della società di servizi a livello di contatore26. Il procedimento per il calcolo dei consumi energetici rispetto agli immobili localizzati in contesti condominiali, prevede la stima della quota parte condominiale attraverso il proporzionamento del consumo rispetto all'area effettivamente occupata dalla società e l'area totale del condominio27 .

Si precisa che le emissioni relative al teleriscaldamento sono state quantificate utilizzando come riferimento per l'identificazione dell'opportuno fattore di emissione, il database reso disponibile da DEFRA28 .

È possibile infine notare che la maggior parte dell'energia elettrica utilizzata proviene da fonti rinnovabili con certificazione d'origine, rendendo le emissioni di Scope 2 calcolate con metodo market-based

23 Si faccia riferimento alla "Scope 2 Guidance" predisposta da GHG Protocol, lo standard riconosciuto a livello internazionale per la contabilizzazione e la segnalazione delle emissioni di gas ad effetto serra. 

24 Si faccia riferimento al documento di "Linee Guida sull'applicazione nell'ambito dell'operatività bancaria degli European Sustainability Reporting Standard (ESRS) in materia ambientale" predisposto da ABI Lab nel 2024, le quali considerano i fattori definiti dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) nel report "Italian Greenhouse Gas Inventory 1990-2022. National Inventory Report 2024".

25 Si faccia riferimento al documento di "Linee Guida sull'applicazione nell'ambito dell'operatività bancaria degli European Sustainability Reporting Standard (ESRS) in materia ambientale" predisposto da ABI Lab nel 2024, le quali considerano i residual mix resi disponibili annualmente dall'AIB (Association of Issuing Bodies) nel documento "European Residual Mixes".

26 Tutte le società italiane del Gruppo sono ricomprese in un accordo quadro di fornitura di energia elettrica con un fornitore unico; tuttavia, alcune società del Gruppo hanno attualmente in essere contratti di approvvigionamento da fornitori diversi da quelli previsti da tale accordo; nello specifico risultano bollette ad intestazione separata per le società immobiliari: Immobiliare Borgo Palazzo Srl, Immobilare San Paolo Srl, Sinergia Seconda Srl, Rajna Immobiliare Srl. La rilevazione dei consumi attraverso portale risulta possibile per le società che usufruiscono dell'accordo quadro, mentre per le restanti società, il dato è raccolto manualmente attraverso le singole bollette. La società Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA è inclusa nel calcolo e opera in autonomia la rendicontazione dei propri consumi, in quanto l'approvvigionamento avviene attraverso un fornitore esterno all'accordo quadro, quest'ultimo applicabile esclusivamente al territorio italiano.

27 Questa casistica è evidenziata nello specifico da Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA.

28 Si faccia riferimento al database "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting" pubblicato nel 2024 dal Department for Environment Food and Rural Affairs (DEFRA). Per quantificare le emissioni di Scope 2 da teleriscaldamento, sono stati considerati in particolare i fattori presentati al foglio "Heat and steam" del database.

sensibilmente inferiori al calcolo location-based. In particolare, si segnala che la quota parte di energia elettrica rinnovabile certificata tramite certificazione d'origine risulta essere il 48,27% del totale di energia consumata nell'esercizio in oggetto.

Emissioni GES di Scope 3: emissioni indirette

Le emissioni di Scope 3 rappresentano le emissioni indirette di gas serra generate lungo la catena del valore di un'organizzazione, a monte e a valle e quindi, da sorgenti non possedute o controllate dall'organizzazione stessa. Con riferimento alla classificazione prevista dal GHG Protocol29, le emissioni di Scope 3 si suddividono in 15 categorie che coprono l'intera catena del valore di un'organizzazione, come di seguito esplicitato:

    1. Beni e servizi acquistati;
    1. Beni capitali;
    1. Estrazione di carburante
      ed energia;
    1. Trasporto e distribuzione a monte;
    1. Rifiuti generati nelle operazioni;
    1. Viaggi di lavoro;
    1. Pendolarismo dei dipendenti
    1. Acquisto di asset in leasing;
    1. Trasporto e distribuzione a valle;
    1. Lavorazione di prodotti venduti;
    1. Uso di prodotti venduti;
    1. Trattamento di fine vita dei prodotti venduti;
    1. Concessione di asset in leasing;
    1. Franchising;
    1. Investimenti.

Per l'anno 2024, sulla base della materialità e dei dati a disposizione, Banca Popolare di Sondrio rendiconta le seguenti categorie di Scope 3: 1. Beni e servizi acquistati, 6. Viaggi di lavoro, 7. Spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, 13. Attività di leasing a valle, 15. Investimenti. Rispetto agli esercizi precedenti, nei quali sono state rendicontate unicamente le categorie 1, 6 e 15, per l'anno 2024 la Banca ha ampliato l'ambito di rendicontazione integrando le categorie 7 e 13, in linea con il proprio impegno nella trasparenza e nel monitoraggio delle emissioni di gas serra.

I principali riferimenti di letteratura utilizzati per la rendicontazione delle emissioni di Scope 3 sono i seguenti:

  • GHG Protocol Technical Guidance for Calculating Scope 3 Emissions Supplement to the Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting & Reporting Standard, World Resources Institute (WRI) and the World Business Council for Sustainable Development (WBCSD);
  • PCAF Partnership for Carbon Accounting Financials, the Global GHG Accounting and Reporting S Standard for the Financial Industry, Second edition, Financed Emission Standard.

- Categoria 1: Beni e Servizi

La categoria 3.1 di Banca Popolare di Sondrio include le emissioni derivanti da beni e servizi acquistati i quali consistono in carta, carta riciclata e cartone. Per la quantificazione di tali emissioni sono

29 Si faccia riferimento al "Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting and reporting Standard" predisposto dal GHG Protocol, lo standard riconosciuto a livello internazionale per la contabilizzazione e la segnalazione delle emissioni di gas ad effetto serra.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

stati raccolti i dati relativi ai quantitativi dei beni sopracitati attraverso i dati di registrazione a magazzino e le informazioni condivise dal fornitore; a tali dati sono stati applicati gli opportuni fattori di emissione resi disponibili all'interno del database DEFRA30. Si precisa che le emissioni così calcolate fanno riferimento alla Capogruppo Banca Popolare di Sondrio SpA e alla controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA; non risultano attualmente disponibili dati rispetto ad altre società del Gruppo, con riferimento a cui la Banca si impegna per ampliare il perimetro della disclosure.

- Categoria 6: Viaggi di Lavoro

Per quanto riguarda le emissioni generate dai viaggi di lavoro, appartenenti alla categoria 3.6, vengono ricompresi i viaggi di lavoro effettuati tramite mezzi pubblici, quali treni, aerei e servizi pubblici locali e tramite autovetture. A partire dalle voci di spesa, sono stimati i dati del chilometraggio percorso, utilizzati per la quantificazione delle emissioni attraverso l'associazione di opportuni fattori di emissione: per treni, aerei e servizi pubblici locali sono utilizzati i fattori di emissione resi disponibili all'interno del database DEFRA31, mentre per le autovetture è stato fatto riferimento alle Linee Guida predisposte da ABI Lab32. Si precisa che le emissioni così calcolate risultano attualmente limitate alla Capogruppo Banca Popolare di Sondrio SpA, in quanto non risultano disponibili dati dalle altre società del Gruppo sufficienti a operare il calcolo o a produrre stime attendibili.

- Categoria 7: Pendolarismo dei dipendenti

Relativamente alla categoria 3.7, sono calcolate le emissioni generate dal trasporto dei dipendenti nelle tratte casa-lavoro, altresì dette emissioni da pendolarismo. Le emissioni di questa categoria sono state quantificate a partire da un'analisi condotta dalla Capogruppo, la quale ha previsto l'indagine (tramite survey) delle modalità di trasporto dei dipendenti e delle relative distanze percorse. Le informazioni ottenute sono state utilizzate per quantificare, a partire dal chilometraggio percorso, le emissioni di gas serra, tramite associazione degli opportuni fattori di emissione resi disponibili all'interno del database DEFRA33, sulla base della diversa tipologia di alimentazione e di cilindrata dei veicoli identificati.

Si precisa che il calcolo risulta attualmente limitato unicamente alla Capogruppo Banca Popolare di Sondrio SpA, in quanto non sono state condotte indagini analoghe per le altre società e la Banca non dispone pertanto di informazioni sufficienti a operare il calcolo o ottenere una stima attendibile.

- Categoria 13: Concessione di asset in leasing

La categoria 3.13 comprende le emissioni prodotte da beni di proprietà del Gruppo affittati o concessi in leasing a terzi.

Relativamente al Gruppo Banca Popolare di Sondrio, le emissioni di questa categoria derivano dai consumi delle autovetture di proprietà della società di noleggio a lungo termine Rent2Go Srl concesse in noleggio a terzi e dai consumi degli immobili di proprietà del Gruppo34 in locazione a terzi. Per quanto

30 Si faccia riferimento al database "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting" pubblicato nel 2024 dal Department for Environment Food and Rural Affairs (DEFRA). Per la quantificazione delle emissioni di Scope 3 Categoria 1, sono stati considerati in particolare i fattori presentati ai fogli "Material use" e "Waste disposal".

31 Si faccia riferimento al database "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting" pubblicato nel 2024 dal Department for Environment Food and Rural Affairs (DEFRA). Per quantificare le emissioni di Scope 3 Categoria 6, sono stati considerati in particolare i fattori presentati al foglio "Business travel – land".

32 Si faccia riferimento al documento di "Linee Guida sull'applicazione nell'ambito dell'operatività bancaria degli European Sustainability Reporting Standard (ESRS) in materia ambientale" predisposto da ABI Lab nel 2024.

33 Si faccia riferimento al database "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting" pubblicato nel 2024 dal Department for Environment Food and Rural Affairs (DEFRA).

34 Gli immobili considerati risultano di proprietà delle società Banca Popolare di Sondrio SpA, Rajna Immobiliare Srl e del fondo Centro delle Alpi Real Estate.

riguarda le autovetture in leasing operativo gestite dalla società controllata Rent2Go Srl, la quantificazione delle emissioni si basa sul chilometraggio contrattualmente previsto. Per le autovetture dismesse nel corso dell'ultimo anno, la Banca ha utilizzato il dato di chilometraggio effettivo per affinare l'accuratezza del calcolo delle emissioni associate. A tali dati è applicato un fattore di emissione basato sulla tipologia del singolo veicolo, fornito dal produttore dello stesso.

Relativamente alle unità immobiliari locate a terzi, i dati raccolti fanno riferimento ai consumi di energia elettrica, teleriscaldamento e riscaldamento; ove disponibili, tali dati sono ottenuti a partire dalle bollette, tuttavia, trattandosi di immobili non direttamente gestiti dalla Banca, la disponibilità di dati dettagliati è limitata, rendendo necessaria, in parte, una stima basata su parametri e informazioni accessibili. In particolare, in assenza di informazioni dirette, si è ricorso a stime basate su parametri medi, come il costo per unità di consumo o la superficie dell'immobile, utilizzando valori di consumo medio ottenuti da fonti dirette (ad esempio, i dati relativi ad unità immobiliari simili) o pubbliche.35 Ai dati così ottenuti, sono stati applicati gli opportuni fattori di emissione. Nello specifico, è stato fatto riferimento alle Linee Guida predisposte da ABI Lab36 per quanto concerne l'identificazione dei fattori di emissione per l'energia elettrica, mentre per il riscaldamento ed il teleriscaldamento sono stati utilizzati i fattori di emissione resi disponibili all'interno del database DEFRA37 .

- Categoria 15: Investimenti

Le emissioni relative alla categoria 3.15 "investimenti" sono state calcolate considerando il portafoglio crediti, il portafoglio di titoli di proprietà e le gestioni patrimoniali della Banca. Le analisi sono state condotte principalmente mediante la fornitura dei dati emissivi qualificati da info provider esterni e, ove disponibile, tramite il recupero dei dati emissivi puntuali pubblicati dalle controparti stesse.

Per l'anno 2024, il Gruppo è in grado di rendicontare le emissioni finanziate per le seguenti asset class richieste dagli standard di rendicontazione della Partnership for Carbon Accounting Financials (PCAF), adottando le metodologie ivi indicate per le categorie:

  • Business loans and unlisted equity38;
  • Listed equity and corporate bonds;
  • Mortgages.

La rendicontazione dei valori emissivi relativi alle sopracitate asset class ha preso a riferimento i portafogli delle seguenti società del Gruppo:

35 Valori identificati a partire dalle stime pubblicate dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

36 Si faccia riferimento al documento di "Linee Guida sull'applicazione nell'ambito dell'operatività bancaria degli European Sustainability Reporting Standard (ESRS) in materia ambientale" predisposto da ABI Lab nel 2024.

37 Si faccia riferimento al database "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting" pubblicato nel 2024 dal Department for Environment Food and Rural Affairs (DEFRA). Per quantificare le emissioni di Scope 3 Categoria 13, sono stati considerati in particolare i fattori presentati ai fogli "Fuels" e "Heat and steam".

38 Si precisa che all'interno dell'asset class Business Loans and Unlisted Equity è stata inclusa l'asset class Commercial Real Estate.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Portafoglio analizzato Legal Entities oggetto di rendicontazione
Capogruppo Banca Popolare di Sondrio S.p.A.
Portafoglio crediti Controllata Factorit S.p.A.
Controllata BPS (SUISSE) S.A.
Capogruppo Banca Popolare di Sondrio S.p.A.
Portafoglio strumenti finanziari di proprietà Controllata BPS (SUISSE) S.A.
Portafoglio gestioni patrimoniali Capogruppo Banca Popolare di Sondrio S.p.A.

N.B. La Legal Entity Banca della Nuova Terra S.p.A. non risulta materiale ai fini del calcolo delle emissioni finanziate contribuendo per meno del 1% al GCA complessivo del Gruppo.

Le restanti categorie individuate dal PCAF non sono state incluse nel calcolo, in considerazione delle seguenti motivazioni: (i) per la categoria Sovereign debt è stato valutato di non procedere al calcolo delle emissioni finanziate poiché, alla data, unicamente stimabili tramite proxy di alto livello in relazione alle fonti emissive nazionali e in quanto il calcolo potrebbe condurre a un rischio di "double counting" delle emissioni finanziate rispetto a quelle rendicontate puntualmente per le restanti asset class; mentre ii) le categorie Project finance e Motor vehicle loans sono state ritenute non significative rispetto alla natura delle attività svolte dal Gruppo (sotto la soglia del 1% del GCA complessivo del Gruppo).

Business loans and unlisted equity / Listed equity and corporate bonds

Il denominatore del fattore di attribuzione, per i prestiti alle imprese e le partecipazioni o le obbligazioni a società private, è inteso come la somma di patrimonio netto totale e debito della società, come da bilancio aziendale disponibile.

$$Attribution\,factor = \sum_{c} \frac{Outstanding\,\,amount\,\,c}{Total\,\,equity + Debt}.$$

Per quanto riguarda invece i prestiti e le partecipazioni o le obbligazioni alle società quotate in borsa, il denominatore del rapporto è dato dall'EVIC:

$$Attriluction\ factor = \sum_{c} \frac{Outstanding\ amount_c}{Enterprise\ Value\ Indudting\ Cost_c(EVIC)}$$

Infine, ottenuto il fattore di attribuzione, le emissioni finanziate del portafoglio considerato sono così calcolate in relazione ai due segmenti di asset class:

$$Financial\,\text{emitsions} = \sum_{\mathfrak{c}} \text{Attribution}\,\text{factor}_{\mathfrak{c}} \times \text{Company emissions}_{\mathfrak{c}}.$$

where c=borrower or investee company

Mortgages

Per quanto riguarda i prestiti e anticipazioni rateali garantite per l'acquisto o il finanziamento di immobili residenziali, il fattore di attribuzione è calcolato come rapporto tra saldo lordo di esposizione e il valore dell'immobile valutato all'origine dell'erogazione:

= ∑

where c=borrower or investee company

Infine, ottenuto il fattore di attribuzione, le emissioni finanziate del portafoglio considerato sono così calcolate:

= ∑ ×

where b=building

Nello specifico, il valore di emissioni inquinanti del singolo edificio a garanzia è stato calcolato ove possibile moltiplicando il valore di emissioni CO2 ai m2 presenti nell'Attestato di Prestazione Energetica (APE) per la superficie dell'immobile. Qualora il dato reale non fosse stato disponibile, si è provveduto a una stima delle emissioni a partire dalla zona climatica e dalla classe energetica dell'immobile.

$$\text{Financeed emitsions} = \sum_{b\varepsilon} \underbrace{\text{outstanding amount}_{\varepsilon}}_{\text{b\varepsilon}} \times \text{Estimated energy from energy labels}_{b\varepsilon} \times \text{s}_{\text{b}}$$

where b=building and e=energy source.

Ulteriori informazioni

Il periodo di riferimento utilizzato dalla Banca per la misurazione delle emissioni indirette di gas serra (GES) può differire da quello delle entità presenti all'interno della sua catena del valore, in quanto dipende dalla disponibilità dei dati forniti dai rispettivi data provider. In tali circostanze, la Banca assicura che ogni differenza nei periodi di riferimento sia chiaramente documentata e che gli effetti di queste differenze siano adeguatamente comunicati, garantendo la trasparenza e la coerenza delle informazioni relative alle emissioni di GES.

Le categorie di emissioni di GES di scope 3 attualmente escluse dall'inventario sono le seguenti:

  • 3.2. Beni strumentali
  • 3.3. Attività legate ai combustibili e all'energia
  • 3.4. Trasporto e distribuzione a monte
  • 3.5. Rifiuti generati durante le operazioni
  • 3.8. Attività in leasing a monte
  • 3.9. Trasporto e distribuzione a valle
  • 3.10. Lavorazione dei prodotti venduti
  • 3.11. Utilizzo dei prodotti venduti
  • 3.12. Trattamento di fine vita dei prodotti venduti
  • 3.14. Franchising

Tali categorie risultano escluse dalla rendicontazione sulla base di una valutazione che ha considerato la disponibilità dei dati e l'irrilevanza per il business della Banca. Dette esclusioni saranno riesaminate periodicamente per garantire un miglioramento continuo della rendicontazione.

3. INFORMAZIONI SOCIALI

3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (ESRS S1)

3.1.1 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

3.1.1.1 Politiche relative alla forza lavoro propria (S1-1)

Caratteristiche delle politiche del Gruppo relative alla forza lavoro propria

Il Gruppo è dotato delle seguenti Policy interne per gestire impatti, rischi e opportunità legati alla forza lavoro propria:

  • Policy di sostenibilità;
  • Codice etico;
  • Linee Guida in materia di Diversità e Inclusione

Si riporta di seguito la descrizione delle caratteristiche della policy "Linee Guida in materia di Diversità e Inclusione" conformemente con gli obblighi minimi di informativa relativi alle Politiche (c.d. MDR-P) previsti dall'ESRS 2. Per la descrizione degli MDR-P relativi alla Policy di sostenibilità ed al Codice etico si rimanda alla sezione "2.2.2.1 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi (E1-2) -Caratteristiche delle Politiche del Gruppo relative alla mitigazione e adattamento dei cambiamenti climatici (MDR-P)".

Linee Guida in materia di Diversità e Inclusione

Stabiliscono i principi generali e gli indirizzi applicativi essenziali per promuovere e attuare politiche volte a favorire l'inclusione di tutte le forme di diversità. Questo approccio si applica senza distinzione di: genere e/o espressione di genere, orientamento affettivo-sessuale, stato civile e situazione familiare, età, etnia, credo religioso, appartenenza politica e sindacale, condizione socioeconomica, nazionalità, lingua, estrazione culturale, condizioni fisiche e psichiche, qualsiasi altra caratteristica individuale. L'obiettivo del documento è definire le linee guida e le tematiche chiave in materia di diversità e inclusione, che vengono identificate, implementate e monitorate per creare un ambiente di lavoro inclusivo. Tale ambiente promuove la pluralità e il rispetto per la libera espressione, il riconoscimento e la valorizzazione del talento individuale, garantendo a ciascun dipendente le stesse opportunità di crescita professionale e di dinamica retributiva. Le Controllate recepiscono i principi e le linee applicative attraverso un atto deliberativo del proprio Organo competente, assicurandone la sostanziale attuazione. Ogni società considera le proprie peculiarità in relazione a: caratteristiche dimensionali, tipologia di attività svolta, complessità e specificità operative. Se la società controllata è insediata all'estero, dovrà rispettare eventuali vincoli imposti dalle giurisdizioni locali. Nel caso in cui alcune disposizioni di questa guida siano meno restrittive rispetto alla normativa locale, la normativa locale prevale.

Il Consiglio di Amministrazione definisce le linee guida, i target e le strategie su Diversità e Inclusione, supportato dalle funzioni competenti e supervisionando l'attuazione dei principi. Il Consiglio promuove la cultura di un ambiente di lavoro inclusivo e garantisce l'equità delle politiche di remunerazione.

Gli indirizzi di questa guida sono coerenti con i principi fondamentali in tema di Diversità e Inclusione stabiliti a livello internazionale e nazionale, tra cui:

  • Costituzione della Repubblica Italiana,
  • Art. 3: Uguaglianza davanti alla legge e rimozione degli ostacoli economici e sociali.
  • Art. 37: Parità di trattamento tra uomini e donne nel lavoro.

  • Dichiarazioni e convenzioni internazionali:
  • Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948).
  • Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali e sui Diritti Civili e Politici (1966).
  • Convenzioni dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), inclusi i principi sui diritti fondamentali del lavoro.
  • Convenzioni delle Nazioni Unite sui diritti delle donne, l'eliminazione della discriminazione razziale, i diritti dell'infanzia e delle persone con disabilità.
  • Principi globali e Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs):
  • Obiettivi relativi all'educazione di qualità, alla parità di genere, alla crescita economica inclusiva e sostenibile e alla riduzione delle disuguaglianze (SDG 4, 5, 8, 10). Normative europee e italiane:
  • Direttiva 2013/36/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio;
  • D.Lgs 231/2001 (Responsabilità amministrativa degli enti);
  • D.Lgs 198/2006 (Codice delle pari opportunità);
  • D.Lgs 81/2008 (Testo unico sulla sicurezza sul lavoro);
  • D.Lgs 179/2017 (Whistleblowing).

I principali destinatari dei valori di questa guida sono i dipendenti e i collaboratori, con l'obiettivo di creare un ambiente di lavoro che favorisca un ambiente armonioso caratterizzato da pluralità, un dialogo che generi valore dal confronto tra persone con caratteristiche diverse, un riconoscimento e valorizzazione del talento, garantendo pari opportunità di crescita e retribuzione.

Le Linee Guida sono condivise con gli Organi aziendali e le funzioni nelle varie componenti del Gruppo, e sono applicate trasversalmente a tutti gli ambiti di operatività del Gruppo.

Impegno per Diritti Umani, Diversità e Inclusione nel Gruppo

Il Gruppo impronta la propria azione al rispetto dei diritti umani sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite quale requisito imprescindibile, tutelando e promuovendo tali diritti nello svolgimento delle proprie attività. La Banca aderisce al UN Global Compact e si impegna a rispettare e diffondere i Principi universali relativi ai diritti umani, alla tutela di condizioni eque di lavoro, al rispetto dell'ambiente e delle generazioni future e alla lotta alla corruzione. Inoltre, come membro della UNEP Finance Initiative (UNEP FI), nonché firmatario dei Principles for Responsible Banking, persegue uno sviluppo sostenibile, compatibile con la salvaguardia dell'ambiente. Con la consapevolezza che ciascun individuo, impresa o operatore economico ha la responsabilità di rispettare, proteggere e promuovere tutti i diritti umani e le libertà fondamentali per tutti, senza distinzione di genere, etnia, lingua, religione, età, orientamento sessuale e identità di genere, appartenenza politica e sindacale, origine, diversa abilità o altre particolari condizioni, il Gruppo ha identificato, quali impegni prioritari, la valorizzazione delle diversità e la promozione delle pari opportunità.

L'impegno del Gruppo è formalizzato nel Codice Etico e nella Policy di Sostenibilità, nonché nelle Linee Guida in materia di Diversità e Inclusione: la Banca si impegna a garantire condizioni di lavoro rispettose della dignità della persona, a non ammettere e tollerare forme di discriminazione contrarie alle leggi. A tal fine, richiede che nelle relazioni di lavoro interne ed esterne non siano ammessi atti di violenza psicologica o atteggiamenti o comportamenti discriminatori o lesivi della persona, delle sue convinzioni, credenze o preferenze. Inoltre, il Gruppo esige che nelle relazioni di lavoro interne ed esterne non si dia luogo a molestie o vessazioni di alcun genere e non tollera alcuna forma di ritorsione nei confronti dei dipendenti che abbiano lamentato modalità di discriminazione o di molestia, né nei confronti dei lavoratori che abbiano fornito notizie in merito.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

D'intesa con le rappresentanze sindacali è stata costituita una specifica Commissione sulle pari opportunità che ha la finalità di:

  • individuare provvedimenti idonei alla realizzazione delle pari opportunità;
  • promuovere interventi idonei a facilitare il reinserimento delle lavoratrici dopo l'assenza per maternità e a salvaguardarne la professionalità;
  • stimolare iniziative volte a rimuovere eventuali comportamenti lesivi delle libertà personali, ivi compresi quelli relativi alle molestie sessuali;
  • valutare eventuali fatti segnalati, riguardanti azioni di discriminazione diretta e/o indiretta sul piano lavorativo e professionale e formulare proposte in merito.

Nel rispetto delle disposizioni contrattuali, fermo restando le esigenze organizzative aziendali, vengono concesse flessibilità o riduzioni di orario al fine di permettere una miglior conciliazione delle esigenze personali e familiari con quelle aziendali. Particolare attenzione viene riservata altresì al personale affetto da disabilità gravi. Vi è un costante interessamento e vicinanza da parte del Responsabile del Servizio personale, ciò pure in fase di rientro in servizio.

Il Gruppo, nelle relazioni intrattenute con la generalità dei soggetti con i quali si trovi a operare, si impegna costantemente a promuovere la parità di trattamento di tutti gli individui, evitando ogni discriminazione di genere, identità o espressione di genere, orientamento affettivo-sessuale, stato civile e situazione familiare, età, etnia, credo religioso, appartenenza politica e sindacale, condizione socioeconomica, nazionalità, lingua, estrazione culturale, condizioni fisiche e psichiche e di qualsiasi altra caratteristica.

Nel 2022 è stato inoltre redatto il Regolamento sulla diversità nella composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, documento che, oltre a incorporare i requisiti di legge sul genere meno rappresentato, identifica le misure adottate per garantire che la composizione degli organi sociali rifletta un adeguato grado di diversificazione in termini, tra l'altro, di competenze, esperienze, età, genere e proiezione internazionale, al fine di favorire l'emersione di differenti prospettive e punti di vista sulle materie di competenza.

Nel 2023 Banca Popolare di Sondrio è entrata a far parte, in qualità di socio ordinario, di Valore D, la prima Associazione di grandi imprese creata in Italia che si impegna a promuovere una cultura aziendale inclusiva, senza discriminazioni, capace di far emergere il talento di ognuno attraverso la valorizzazione della diversità. Attraverso questa partnership la Banca ha potuto erogare diverse ore di formazione su queste tematiche: 2 ore per ciascun dipendente a tempo indeterminato e 36 ore di webinar su tematiche specifiche fruiti da alcuni referenti ESG.

Inoltre, la Banca, a testimonianza della crescente sensibilità verso questi temi, ha sottoscritto la Carta delle donne di ABI, uno strumento a disposizione delle aziende per sostenere il loro impegno per le pari opportunità.

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio, consapevole dell'importanza crescente della diversità e dell'inclusione nel contesto lavorativo contemporaneo, ha redatto un piano operativo che mira a integrare questi valori fondamentali nelle pratiche aziendali quotidiane attraverso una serie di iniziative concrete con l'obiettivo di favorire un cambiamento culturale all'interno dell'organizzazione, promuovendo un ambiente di lavoro più equo e inclusivo.

Un aspetto fondamentale del piano è il ribilanciamento del bacino attuale di candidati nel processo di recruiting aumentando l'attrattività della Banca in generale e in particolare verso profili appartenenti al genere meno rappresentato. La Banca è determinata a garantire che le opportunità di lavoro siano accessibili a tutti, indipendentemente dalla loro provenienza, genere o altre caratteristiche personali.

Questo approccio mira a favorire una maggiore diversità nei profili professionali all'interno

dell'azienda, contribuendo a una rappresentanza più equa e inclusiva.

Un altro obiettivo del piano è il supporto alle collaboratrici e ai collaboratori nel loro percorso di genitorialità. Riconoscere le sfide che i genitori affrontano è cruciale per garantire la possibilità di conciliare le responsabilità familiari con le esigenze lavorative. A tal fine, la Banca Popolare di Sondrio si impegna a offrire strumenti e risorse a supporto dei genitori, creando un ambiente di lavoro in cui le esigenze genitoriali siano comprese e rispettate. In linea con questi sforzi, inoltre, la Banca si impegna a garantire che le scelte di genitorialità non rappresentino un ostacolo alla progressione di carriera nel medio-lungo termine.

Il piano operativo include anche la volontà di comprendere gli elementi di valore propri della diversità e i riflessi attesi, in termini di sforzi e benefici, sui risultati aziendali e di promuovere approcci lavorativi, manageriali e stili di leadership sempre più ricchi, efficaci e capaci di valorizzare la diversità e l'inclusione. Ciò implica una formazione continua per i leader e i manager, affinché possano gestire team diversificati in modo consapevole e rispettoso, creando un ambiente in cui ogni voce venga ascoltata e valorizzata. È inoltre essenziale anche comprendere le differenze di vissuto tra collaboratrici e collaboratori. La Banca si impegna a raccogliere feedback e a creare spazi di dialogo per ascoltare e affrontare le specifiche esigenze di tutti i dipendenti.

L'attenzione all'inclusività è, in aggiunta, dimostrata dalle diverse iniziative previste per i dipendenti diversamente abili, le quali mirano a fornire agevolazioni in termini di sede lavorativa, postazione di lavoro e accesso alla formazione.

Infine, un obiettivo è quello di assicurare la parità retributiva a prescindere dal genere e da ogni forma di diversità, nel rispetto del principio di neutralità. Banca Popolare di Sondrio si impegna a rispettare tale principio, promuovendo una cultura di trasparenza e responsabilità.

Con queste iniziative, Banca Popolare di Sondrio si pone come un modello di riferimento nel settore, dimostrando che la diversità e l'inclusione non sono solo principi etici, ma anche pilastri fondamentali per il successo aziendale.

Conformità delle politiche sulla forza lavoro propria

Le politiche nei confronti dei propri lavoratori sono conformi agli standard riconosciuti a livello internazionale relativi ai propri lavoratori, compresi i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani (ONU).

Nello specifico, le Policy si rifanno alla normativa di riferimento dichiarando che il Gruppo riconosce il valore dei principi di responsabilità ed eticità, del rispetto dei diritti umani e della tutela dell'ambiente, come declinati a livello internazionale e nazionale da normative e linee guida, tra cui anzitutto la Costituzione della Repubblica Italiana e la Dichiarazione Universale dei Diritti umani delle Nazioni Unite.

Inoltre, il Gruppo aderisce sin dal 2004 al Global Compact delle Nazioni Unite, ispirando la propria strategia e cultura aziendale ai Dieci Principi ivi rappresentati; dal 2023 la Banca è in più firmataria dei Principles for Responbile Banking.

Sistema di gestione degli infortuni sul lavoro

Il Gruppo non adotta una politica specifica per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, ma segue le disposizioni previste dall'art. 30 del D.Lgs. 81/2008, che regola la sicurezza nei luoghi di lavoro. Sebbene non disponga di un sistema di gestione certificato, il Gruppo ha implementato un insieme di istruzioni operative e procedure volte a garantire la sicurezza sul lavoro, con diversi sistemi di controllo: il controllo di linea che è responsabilità di ciascun Ente Gestore della Banca e il controllo svolto dall'Ufficio Revisione Interna.

Alcuni degli ambiti monitorati includono il rispetto degli standard tecnico-strutturali (es. attrezzature, impianti, agenti fisici), la valutazione dei rischi e l'adozione delle misure di prevenzione e protezione, l'organizzazione delle attività di emergenza e primo soccorso, la sorveglianza sanitaria, e la formazione e informazione continua dei lavoratori.

In ottemperanza alla normativa, è stato definito un organigramma della sicurezza, con la nomina di figure specifiche per la gestione della sicurezza, tra cui il dirigente responsabile, il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), gli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP), i preposti, gli addetti antincendio e primo soccorso, e il medico competente. I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) vengono eletti dai dipendenti e formati tramite corsi specifici.

Per la controllata BPS (SUISSE) SA, la gestione della sicurezza si basa su un protocollo di controllo che segue le linee guida stabilite dalla Direttiva Federale MSSL. Questa direttiva regolamenta le modalità di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, affrontando aspetti come la ventilazione e qualità dell'aria, l'ergonomia, la gestione dello stress, la durata del lavoro, le misure di protezione per specifiche categorie (come le neomamme), la protezione ambientale, l'illuminazione e la gestione dei rumori.

Informativa sulle politiche mirate all'eliminazione della discriminazione

Il Gruppo dispone di politiche specifiche volte a eliminare la discriminazione, comprese le molestie, e a promuovere le pari opportunità e altre soluzioni a sostegno della diversità e dell'inclusione.

In generale, all'interno della Policy di Sostenibilità il Gruppo dichiara il proprio impegno verso l'eliminazione di discriminazione e violenza, nonché la promozione di un ambiente di lavoro inclusivo, che possa garantire pari opportunità e assicuri che non siano ammesse forme di discriminazione contrarie alle leggi, molestie o vessazioni di alcun genere.

Nello specifico, al fine di promuovere la parità di trattamento di tutti gli individui, evitando ogni forma di discriminazione, il Gruppo si è dotato delle Linee Guida in materia di diversità e inclusione, L'obiettivo delle linee guida è quello di creare un ambiente di lavoro caratterizzato da pluralità, rispettoso e armonioso, che sappia generare valore dal confronto tra persone con caratteristiche e opinioni differenti, in cui ciascuno si senta libero di esprimersi in modo autentico e che consenta di riconoscere e valorizzare il talento di ognuno, dando a ciascuno le medesime opportunità di crescita professionale e dinamica retributiva.

Come riportato precedentemente, nel 2022 è stato inoltre redatto il Regolamento sulla diversità nella composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, documento che, oltre a incorporare i requisiti di legge sul genere meno rappresentato, identifica le misure adottate per garantire che la composizione degli organi sociali rifletta un adeguato grado di diversificazione in termini, tra l'altro, di competenze, esperienze, età, genere e proiezione internazionale, al fine di favorire l'emersione di differenti prospettive e punti di vista sulle materie di competenza.

Informativa sui motivi di discriminazione trattati dalla politica

Le Linee Guida in materia di diversità e inclusione stabiliscono i principi generali e gli indirizzi applicativi essenziali in materia di Diversità e Inclusione, senza distinzione di genere, identità e/o espressione di genere, orientamento affettivo-sessuale, stato civile e situazione familiare, età, etnia, credo religioso, appartenenza politica e sindacale, condizione socioeconomica, nazionalità, lingua, estrazione culturale, condizioni fisiche e psichiche, né di qualsiasi altra caratteristica. Il Gruppo, considerando la propria attività di business e i Paesi in cui opera, non ha assunto specifici impegni politici relativi all'inclusione e/o ad azioni per le persone appartenenti a gruppi particolarmente a rischio di vulnerabilità nella forza lavoro propria.

Procedure specifiche per garantire diversità, inclusione e contrasto alla discriminazione

Le linee Guida in materia di diversità e inclusione sono attuate mediante procedure specifiche per garantire che la discriminazione sia evitata, attenuata e affrontata una volta rilevata, nonché per sostenere la diversità e l'inclusione in generale. In particolare:

  • l'equità viene garantita sia nei processi di selezione e assunzione del personale, sia nelle politiche retributive, attraverso attività volte a eliminare ogni tipo di discriminazione;
  • le pari opportunità sono garantite attraverso attività formative finalizzate non solo a incentivare la crescita e lo sviluppo personale e professionale, ma anche a stimolare un cambiamento culturale e uno sviluppo di competenze che contempli gli aspetti di diversità. Inoltre, viene promosso lo sviluppo professionale delle persone e la valutazione di ogni collaboratore seguendo approcci basati su criteri oggettivi e inclusivi, in base al profilo professionale, al ruolo organizzativo e al potenziale, garantendo equi percorsi di carriera manageriale e piani di successione;
  • i collaboratori vengono valutati e premiati esclusivamente in base al merito, offrendo conseguentemente opportunità di crescita e sviluppo sulla base delle performance e delle potenzialità espresse, senza alcun tipo di discriminazione;
  • l'attenzione verso gli strumenti di welfare è alta: l'obiettivo è quello di migliorare nel continuo la conciliazione vita-lavoro, consentendo pure la crescita professionale in coerenza con il talento e le capacità dimostrate.

Per quanto riguarda la gestione di eventuali episodi di discriminazione, è stato identificato un canale di segnalazione interna denominato "Diversità e inclusione".

Nel caso in cui si dovessero verificare questi episodi, le strutture della Banca preposte provvederanno a valutare tempestivamente la segnalazione sulla base delle proprie responsabilità e competenze, anche interpellando il mittente, il responsabile della presunta violazione e ogni soggetto potenzialmente coinvolto, preservando coloro che hanno inoltrato le segnalazioni da qualsiasi tipo di ritorsione o atto che possa dar adito anche al solo sospetto di costituire una forma di discriminazione o penalizzazione.

In particolare, la Banca si impegna ad assicurare la segretezza dell'identità del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

3.1.1.2 Processi di coinvolgimento dei lavoratori propri e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti (S1-2)

Coinvolgimento della forza lavoro nella gestione degli impatti rilevanti tramite partecipazione diretta o dei rappresentanti dei lavoratori

La Banca attribuisce grande importanza alle risorse umane, considerandole un elemento centrale nella propria attività. I collaboratori sono infatti chiamati a rappresentare e mettere in pratica i principi aziendali, tutelando così la reputazione e l'immagine dell'istituto, come delineato nel Codice Etico aziendale. Per raccogliere le opinioni della propria forza lavoro, la Banca ha avviato una survey anonima, suddivisa in quattro aree tematiche: risorse umane, selezione e inserimento, welfare, pari opportunità e inclusione. Questo strumento consente di affrontare le sfide socioeconomiche attuali, come l'impatto delle nuove tecnologie, la difficoltà di reperimento di lavoratori, e le esigenze di conciliazione tra vita lavorativa e privata. I risultati di questa indagine contribuiranno a definire un approccio strategico per rispondere a tali sfide, inclusa l'allocazione ottimale delle risorse destinate al welfare.

Il coinvolgimento dei dipendenti nelle decisioni aziendali avviene principalmente tramite le strutture organizzative interne, ma per tematiche specifiche si avvale anche delle rappresentanze sindacali, come garantito dall'articolo 39 della Costituzione, che tutela la libertà di associazione sindacale. In questo contesto, i dipendenti possono partecipare attivamente nella definizione delle condizioni lavorative.

I rapporti tra azienda e Rappresentanze sindacali sono improntati al reciproco rispetto. In particolare, durante l'anno vengono organizzati incontri in base alla contrattazione aziendale, e a richiesta sindacale, vengono svolte riunioni per discutere temi di interesse comune. Inoltre, i rappresentanti dei lavoratori sono stati coinvolti come stakeholder nell'analisi di doppia materialità per l'esercizio di riferimento.

Il Servizio Personale e Modelli Organizzativi, che risponde direttamente al Consigliere delegato, è incaricato di attuare le politiche aziendali in materia di gestione e sviluppo del personale, inclusi i contratti di lavoro e i rapporti con le rappresentanze sindacali.

Tutti i rapporti tra azienda e lavoratori sono regolati dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che definisce anche i principi e le modalità di gestione delle tematiche che impattano direttamente sul benessere dei dipendenti.

Per monitorare il coinvolgimento e l'efficacia delle iniziative, la Banca ha realizzato due questionari anonimi destinati all'intero personale. I risultati della survey sulle risorse umane forniranno indicazioni utili per affrontare le sfide socioeconomiche emergenti, mentre la Mobility Survey contribuirà alla misurazione delle emissioni di gas serra (GHG) e all'analisi condotta dal Mobility Manager sulle aree prioritarie di intervento.

Le misure per garantire una partecipazione inclusiva da parte di tutti i dipendenti sono progettate per favorire l'emergere delle prospettive di tutti i lavoratori. Particolare attenzione viene dedicata ai dipendenti più vulnerabili, che hanno accesso a un canale prioritario con il Servizio Personale per esprimere necessità e richieste. Gli accordi sindacali vengono comunicati a tutta la forza lavoro per garantire trasparenza e coinvolgimento.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

3.1.1.3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni (S1-3)

Gestione degli impatti negativi e dei canali di comunicazione e reclamo relativa ai propri lavoratori

Nel corso dell'analisi di doppia materialità, non sono stati identificati impatti negativi effettivi rilevanti sulla forza lavoro. Tuttavia, la Banca ha implementato un Modello di Organizzazione e Gestione in linea con il Decreto Legislativo 231/2001, che include un sistema di segnalazione delle violazioni (whistleblowing) per garantire il rispetto delle normative di vigilanza. Tale meccanismo permette ai dipendenti di segnalare violazioni, con le segnalazioni inoltrate agli organi aziendali competenti per intraprendere le azioni correttive o disciplinari necessarie.

I dipendenti hanno accesso a canali di comunicazione dedicati per la segnalazione di violazioni del Codice Etico, tra cui un format specifico disponibile tramite la rete intranet aziendale. Per le segnalazioni in conformità con la Legge 30 novembre 2017, n. 179 (whistleblowing), è stato adottato un applicativo informatico che permette di inviare segnalazioni di cui al Decreto Legislativo 231/2001.

Non esistono meccanismi specifici per il trattamento di reclami relativi al personale, ma vengono applicate le procedure previste nel Modello di Organizzazione e Gestione. Per le segnalazioni riguardanti discriminazioni, è stato creato un canale interno denominato "Diversità e inclusione". Se si verificano episodi di discriminazione, la Banca interviene tempestivamente, valutando le segnalazioni e proteggendo i segnalanti da qualsiasi forma di ritorsione o penalizzazione. La segretezza dell'identità del segnalante è garantita, salvo obblighi di legge.

Tutti i dipendenti sono tenuti a prendere visione della Policy in materia di segnalazione delle violazioni e a conformarsi alle disposizioni in essa contenute. Il Responsabile del sistema di segnalazione, che coincide con il Responsabile della Funzione di Conformità e DPO, si occupa di fornire aggiornamenti regolari sulla politica attraverso l'intranet aziendale, anche per le società controllate. La Banca fornisce formazione obbligatoria a tutta la forza lavoro in materia di whistleblowing. La formazione avviene tramite corsi in aula, corsi multimediali e specifici programmi formativi.

Il processo di gestione delle segnalazioni prevede diverse fasi di indagine. Dopo aver ricevuto una segnalazione, il Responsabile invia un avviso di ricezione al whistleblower e, entro sette giorni, comunica la ricezione della segnalazione. Le segnalazioni vengono valutate per determinare la loro rilevanza; se necessario, vengono coinvolte altre funzioni aziendali, come l'Organismo di Vigilanza, per approfondire ulteriormente. La riservatezza dei dati è tutelata, e se necessario, vengono coinvolti consulenti esterni. La protezione del whistleblower è garantita, prevenendo qualsiasi forma di ritorsione. Il whistleblower riceve un riscontro entro tre mesi dalla segnalazione.

Non sono previsti processi di valutazione formali sulla consapevolezza dei lavoratori riguardo le procedure di segnalazione. Tuttavia, la formazione obbligatoria in materia di whistleblowing rappresenta uno strumento fondamentale per mantenere alta la consapevolezza su queste procedure.

La Policy Whistleblowing prevede esplicitamente tutele per i soggetti segnalanti e segnalati, garantendo che tutte le procedure siano gestite con riservatezza e senza discriminazioni o penalizzazioni.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

3.1.1.4 Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni (S1-4)

Descrizioni delle principali azioni relative alla forza lavoro propria

Elenco principali azioni
attuate nell'anno di
riferimento
Risultati attesi Contribuzione al
raggiungimento
degli scopi delle
politiche
Contribuzione
al
raggiungimento
degli obiettivi
delle politiche
Ambito di
applicazione
Orizzonti
temporali
entro i quali
l'impresa
intende
portare a
termine
ciascuna
azione
principale
Formazione ESG dedicata al
personale a tempo
indeterminato
Formazione ESG
Continuativa in
rispetto degli
obiettivi stabiliti
dal Piano
Industriale
Promozione della
crescita
professionale della
forza lavoro, come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Predisposizione di un Piano
operativo in materia di
Diversità e Inclusione
Promuovere una
cultura aziendale
inclusiva, senza
discriminazioni,
capace di far
emergere il
talento di
ognuno
attraverso la
valorizzazione
della diversità.
Favorire l'inclusione
delle varie forme di
diversità come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Own
operations
Italia
2024
Adesione continuativa
all'associazione valore D e
firma della Carta delle donne
di ABI
Promozione di
una cultura
aziendale
inclusiva, senza
discriminazioni,
capace di far
emergere il
talento di
ognuno
attraverso la
valorizzazione
della diversità.
Favorire l'inclusione
delle varie forme di
diversità come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Utilizzo di strumenti di lavoro
agile e di flessibilità delle sedi
di lavoro mediante ricorso ad
hub aziendali - ove
compatibile con le attività
lavorative svolte. Questa
azione è stata attuata nel 2024
e risulta continuativa nel 2025.
Conciliazione
vita-lavoro,
attrazione talenti
Favorire l'attrazione
di nuovi talenti e il
bilanciamento tra
vita professionale e
privata, come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
(azione
continuativa)

Nel 2024 è stato predisposto e
avviato (pilota) il
Bilanciamento
potenziamento del sistema di
monitoraggio dei processi di
reclutamento, selezione e
assunzione integrato con
elementi di diversità in senso
lato (titolo di studio,
istituto/università, nazionalità
e disabilità). Valutazione di
azioni di riequilibro in caso il
monitoraggio indichi
scostamenti. Nel 2025 BPS
prevede l'effettiva applicazione
del sistema.
del bacino
attuale di
candidati,
aumentando
l'attrattività di
BPS in generale
e in particolare
verso profili
appartenenti al
genere meno
rappresentato.
Favorire l'inclusione
delle varie forme di
diversità e
promuovere la
parità di genere
come previsto dalle
Linee guida in
materia di diversità
e inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
BPS ha condotto uno studio di
fattibilità rispetto alla
definizione di un progetto di
rebranding della Banca nei
confronti del target degli
studenti, volto a produrre
benefici sull'attività di
reclutamento.
Nell'ambito del Piano
operativo in materia di
Diversità e Inclusione di BPS,
questa azione è stata avviata
alla fine del 2024 e proseguirà
nel 2025, in cui è prevista
anche l'adozione di strumenti
innovativi sui cosiddetti canali
«social» come l'utilizzo di
Instagram per favorire l'attività
di recruiting nei confronti dei
giovani neo diplomati e neo
laureati e per diffondere
contenuti sulla banca in ottica
di rebranding anche ai fini
della diversità e inclusione.
Bilanciamento
del bacino
attuale di
candidati,
aumentando
l'attrattività di
BPS in generale
e in particolare
verso profili
appartenenti al
genere meno
rappresentato
Favorire l'inclusione
delle varie forme di
diversità come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
Nel 2024 BPS ha organizzato
presso le università partner
alcuni incontri di orientamento
alla carriera, con professioniste
e manager della Banca con
esperienze rilevanti in diversi
campi di attività, volti a
supportare le studentesse
nella progettazione del loro
futuro professionale. Come
predisposto nel Piano
operativo in materia di
Diversità e Inclusione, nel 2025
proseguirà questa iniziativa
estendendo il perimetro delle
università coinvolte.
Favorire
l'attrazione di
nuovi talenti.
Aumentare
l'attrattività di
BPS in generale
e in particolare
verso profili
appartenenti al
genere meno
rappresentato
Favorire l'inclusione
delle varie forme di
diversità e
promuovere la
parità di genere
come previsto dalle
Linee guida in
materia di diversità
e inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
Nel 2024 ai familiari a carico
dei dipendenti è stata
garantita l'assistenza sanitaria
attraverso una Cassa di
assistenza interna, ispirata al
principio della mutualità. La
Cassa ha lo scopo di
concorrere nelle spese per
l'assistenza ospedaliera e per
Promozione del
benessere dei
dipendenti e
aumento della
retention
Promozione di un
ambiente di lavoro
inclusivo tramite
strumenti di welfare
e di bilanciamento
tra vita
professionale e
privata, come
previsto dalle Linee
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
(azione
continuativa)

quelle sanitarie in genere – a
integrazione delle prestazioni
fornite dal Servizio Sanitario
Nazionale – nonché per altre
situazioni, secondo le modalità
fissate dal relativo
Regolamento. Come previsto
dal Piano operativo in materia
di Diversità e Inclusione, tale
iniziativa prosegue nel 2025
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Nel 2024 BPS ha erogato
borse di studio ai figli o alle
persone che possono essere
considerate a carico fiscale dei
dipendenti. Tale iniziativa
prosegue nel 2025.
Promozione del
benessere dei
dipendenti e
aumento della
retention
Promozione di un
ambiente di lavoro
inclusivo tramite
strumenti di welfare
e di bilanciamento
tra vita
professionale e
privata, come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
(azione
continuativa)
Nel 2024 BPS ha attuato
l'erogazione ai dipendenti, per
ciascun figlio portatore di
handicap fisico o psichico
grave che vada a influire
sull'apprendimento accertato
ai sensi della Legge 104/92, di
una provvidenza annuale lorda
di 2.300 euro. Tale iniziativa
prosegue nel 2025.
Benessere dei
dipendenti e
promozione
della stabilità
lavorativa
Promozione di un
ambiente di lavoro
inclusivo tramite
strumenti di welfare
e di bilanciamento
tra vita
professionale e
privata, come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
(azione
continuativa)
Partecipazione di specialisti del
Servizio Personale a un
programma formativo erogato
e realizzato da ABI in materia
di diversità e inclusione.
Promozione di
una cultura
aziendale
inclusiva, senza
discriminazioni,
capace di far
emergere il
talento di
ognuno
attraverso la
valorizzazione
della diversità.
Favorire l'inclusione
delle varie forme di
diversità come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
sostenibilità
Entro la fine
del 2025
(azione
continuativa)
Nel 2024 BPS ha predisposto
lo svolgimento di interventi
formativi specifici volti
all'Incremento della
consapevolezza sulle
tematiche dei bias cognitivi,
degli stereotipi inconsapevoli,
del valore del linguaggio
inclusivo e dei diversi stili
comunicativi e manageriali
esistenti. Per tale iniziativa è
previsto un ampliamento nel
2025.
Promozione di
una cultura
aziendale
inclusiva, senza
discriminazioni,
capace di far
emergere il
talento di
ognuno
attraverso la
valorizzazione
della diversità.
Favorire l'inclusione
delle varie forme di
diversità come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
(azione
continuativa)

Nel 2024 è stato predisposto e
avviato (pilota) il
potenziamento del sistema di
monitoraggio degli eventi
gestionali di nomina e dei
processi di formazione, con
monitoraggio specifico
previsto per le attività
formative D&I. Nel 2025 BPS
prevede l'effettiva applicazione
del sistema.
Promozione di
una cultura
aziendale
inclusiva, senza
discriminazioni,
capace di far
emergere il
talento di
ognuno
attraverso
processi
trasparenti e
meritocratici.
Promuovere lo
sviluppo
professionale delle
persone seguendo
approcci basati su
criteri oggettivi e
inclusivi come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
Nell'ambito del Piano
operativo in materia di
Diversità e Inclusione, nel 2024
BPS ha condotto uno studio di
fattibilità rispetto
all'ampliamento del
programma di formazione e
talent management della
Banca al fine di prevedere
interventi di rafforzamento
della managerialità anche
nell'ottica di valorizzare la
diversità di genere, gli stili
comunicativi e di leadership
femminile, mediante
l'adozione di strumenti idonei
tra cui ad esempio coaching,
development center,
affiancamenti mirati, business
case e rotazioni. Tale iniziativa
è prevista per il 2025.
Formazione e
sviluppo
professionale dei
dipendenti,
anche in ottica
di valorizzazione
delle diversità e
delle pari
opportunità.
Favorire l'inclusione
delle varie forme di
diversità come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
Progettazione, redazione e
somministrazione di una
survey anonima con l'obiettivo
di comprendere la percezione
dei dipendenti in merito al
funzionamento dei processi
aziendali di selezione, di
inserimento delle nuove
risorse, di gestione del
personale, degli strumenti di
welfare e di valorizzazione
delle diversità e inclusione ed
efficacia degli stili manageriali
e di leadership. In seguito allo
studio preparatorio condotto e
alla somministrazione
avvenuta alla fine del 2024,
BPS analizzerà le risultanze e
azioni conseguenti nel 2025
Comprensione
delle differenze
di vissuto di
collaboratrici e
collaboratori in
Banca. Le
risultanze della
survey
forniranno
ulteriori
contributi
nell'ambito delle
valutazioni sui
processi della
Banca, con
riferimento alle
migliori prassi
previste dai
sistemi di
gestione per la
parità di genere.
Favorire l'ascolto
dei dipendenti per
con la finalità di
creare un ambiente
di lavoro inclusivo
come previsto dalle
Linee guida in
materia di diversità
e inclusione e dalla
Policy di
sostenibilità.
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
BPS riserva ai dipendenti con
disabilità specifiche flessibilità
in termini di orario di lavoro, di
scelte organizzative e di
mobilità territoriale, coerenti
con le diverse esigenze
personali evidenziate. Questa
azione, in essere nel 2024, ha
Benessere dei
dipendenti e
promozione di
una cultura
aziendale
inclusiva, senza
discriminazioni,
capace di far
emergere il
Favorire l'inclusione
delle varie forme di
diversità come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
(azione
continuativa)

carattere continuativo nel talento di
2025. ognuno
attraverso la
valorizzazione
della diversità.
All'occorrenza, BPS prevede
l'adattamento delle postazioni
di lavoro in modo da renderle
adeguate e conformi alle
disabilità posturali o motorie.
Inoltre, vi è la fornitura di
strumentazioni hardware e
software, nonché tecnologia
assistiva adeguata alla
specifica problematica del
collega. Questa azione, in
essere nel 2024, ha carattere
Benessere dei
dipendenti e
promozione di
una cultura
aziendale
inclusiva, senza
discriminazioni,
capace di far
emergere il
talento di
ognuno
attraverso la
valorizzazione
Favorire l'inclusione
delle varie forme di
diversità come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
(azione
continuativa)
continuativo nel 2025. della diversità.
Nei corsi di formazione tenuti
in presenza ove vi sono
dipendenti affetti da disabilità
sensoriale, la Banca mette a
disposizione a proprie spese
operatori che utilizzano il
linguaggio dei segni. Questa
azione, in essere nel 2024, ha
carattere continuativo nel
2025.
Benessere dei
dipendenti e
promozione di
una cultura
aziendale
inclusiva, senza
discriminazioni,
capace di far
emergere il
talento di
ognuno
attraverso la
valorizzazione
della diversità.
Favorire l'inclusione
delle varie forme di
diversità come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
(azione
continuativa)
Per i colleghi già in servizio
che per patologie o infortuni
diventano persone con
disabilità vi è una gestione
individuale, adottando d'intesa
con il lavoratore, eventuali
modifiche dell'attività
lavorativa svolta, della sede di
lavoro e dell'articolazione degli
orari. Questa azione, in essere
nel 2024, ha carattere
continuativo nel 2025.
Benessere dei
dipendenti e
promozione di
una cultura
aziendale
inclusiva, senza
discriminazioni,
capace di far
emergere il
talento di
ognuno
attraverso la
valorizzazione
della diversità.
Favorire l'inclusione
delle varie forme di
diversità come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
(azione
continuativa)
Riconoscimento a tutti i
dipendenti con disabilità di
specifici permessi retribuiti per
l'effettuazione di visite
mediche inerenti alla
patologia. Vengono favorite
articolazioni di orari e/o
concessione di part time che,
correlate ai permessi previsti
dalla legge, permettono al
dipendente di evitare il rientro
al lavoro dopo la pausa
pranzo. Questa azione, in
essere nel 2024, ha carattere
continuativo nel 2025.
Benessere dei
dipendenti e
promozione di
una cultura
aziendale
inclusiva, senza
discriminazioni,
capace di far
emergere il
talento di
ognuno
attraverso la
valorizzazione
della diversità.
Favorire l'inclusione
delle varie forme di
diversità come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
(azione
continuativa)
Partecipazione della banca alla
«Digital diversity week» -
Promozione di
una cultura
Favorire l'inclusione
delle varie forme di
Own
operations
Entro la fine
del 2025

format di comunicazione,
recruiting ed employer
branding dedicato alle aziende
che vogliono raggiungere il
target delle persone con
disabilità e appartenenti alle
categorie protette. Questa
iniziativa, condotta nel 2024,
prosegue nel 2025.
aziendale
inclusiva, senza
discriminazioni,
capace di far
emergere il
talento di
ognuno
attraverso la
valorizzazione
della diversità.
diversità come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
sostenibilità
Italia (azione
continuativa)
Nel 2024 BPS ha predisposto
lo svolgimento di interventi
formativi specifici volti allo
sviluppo di consapevolezza sui
temi dell'inclusività e della
valorizzazione di ogni forma di
diversità (di genere, di
orientamento sessuale,
religiosa e di provenienza
culturale) mediante interventi
formativi specifici. Per tale
iniziativa è previsto un
ampliamento nel 2025.
Promozione di
una cultura
inclusiva
attraverso
l'attivazione
nella pratica di
linguaggi e di
comportamenti
inclusivi.
Favorire l'inclusione
delle varie forme di
diversità e
promuovere la
parità di genere
come previsto dalle
Linee guida in
materia di diversità
e inclusione e dalla
Policy di
sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
(azione
continuativa)
Verifica del divario retributivo
di genere nell'ambito del
riesame annuale delle
"Politiche retributive del
Gruppo Bancario Banca
Popolare di Sondrio" e ai fini
della rendicontazione di
sostenibilità (calcolo e
rendicontazione dell'indicatore
relativo al gender pay gap).
Questa iniziativa, condotta nel
2024, prosegue nel 2025. Con
riferimento al monitoraggio
del gap salariale, si precisa che
dal 2023, con segnalazione
biennale, viene inviato alla
vigilanza uno specifico report
sul divario retributivo di
genere con diverse
rappresentazioni di calcolo
definite da specifici
orientamenti EBA contenuti
nelle linee guida
«EBA/GL/2022/06».
Promozione
della parità
retributiva di
genere.
Perseguire
l'obiettivo
dell'equità nei
processi come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione, dalla
Policy di
sostenibilità e dalle
Politiche retributive.
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
(azione
continuativa)
Adozione di ulteriori misure di
welfare aziendale
Benessere dei
lavoratori
Promozione della
crescita
professionale della
forza lavoro e del
bilanciamento tra
vita professionale e
privata, come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Own
operations
Italia
n/a
Azioni pianificate per il futuro
Nell'ambito del Piano
operativo in materia di
Diversità e Inclusione, nel 2025
Benessere dei
dipendenti e
Promozione di un
ambiente di lavoro
inclusivo tramite
Own
operations
Entro la fine
del 2025

BPS ha pianificato la
predisposizione e diffusione ai
collaboratori della Banca di un
documento che
organicamente definisca e
chiarisca i diritti e i doveri
legati alla genitorialità
(congedi, permessi etc) e le
iniziative esistenti e in corso di
sviluppo.
conciliazione
vita-lavoro.
strumenti di welfare
e di bilanciamento
tra vita
professionale e
privata, come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Italia
Nell'ambito del Piano
operativo in materia di
Diversità e Inclusione, nel 2025
BPS ha pianificato il
riconoscimento di permessi
retribuiti per i genitori che
fruiscono dei "riposi
giornalieri" (ex allattamento)
fino all'anno del figlio/a
consentendo ai genitori di
terminare l'attività lavorativa
senza il rientro pomeridiano.
Benessere dei
dipendenti e
conciliazione
vita-lavoro.
Promozione di un
ambiente di lavoro
inclusivo tramite
strumenti di welfare
e di bilanciamento
tra vita
professionale e
privata, come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
Nell'ambito del Piano
operativo in materia di
Diversità e Inclusione, nel 2025
BPS ha pianificato la
concessione del part time, a
chi ne fa richiesta, per i
genitori che hanno usufruito
dei congedi previsti dalla
normativa di legge, fino al
compimento dei 2 anni del
figlio/a.
Benessere dei
dipendenti e
conciliazione
vita-lavoro.
Promozione di un
ambiente di lavoro
inclusivo tramite
strumenti di welfare
e di bilanciamento
tra vita
professionale e
privata, come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
Nell'ambito del Piano
operativo in materia di
Diversità e Inclusione, nel 2025
BPS ha pianificato l'erogazione
di un webinar di
formazione/informazione per
affrontare il cambiamento
legato alla genitorialità per i
dipendenti con figli compresi
tra 0 e 5 anni e per quelli che
stanno per diventare genitori.
Benessere dei
dipendenti e
conciliazione
vita-lavoro.
Promozione della
crescita
professionale della
forza lavoro e del
bilanciamento tra
vita professionale e
privata, come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025
Nell'ambito del Piano
operativo in materia di
Diversità e Inclusione, nel 2025
BPS ha pianificato la
predisposizione di un
programma
formativo/informativo che
agevoli il rientro dalla
maternità, così da ridurre il
gap informativo maturato
durante il periodo di assenza
dal lavoro
Benessere dei
dipendenti e
conciliazione
vita-lavoro.
Promozione della
crescita
professionale della
forza lavoro e del
bilanciamento tra
vita professionale e
privata, come
previsto dalle Linee
guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Own
operations
Italia
Entro la fine
del 2025

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Policy di
Sostenibilità
Nell'ambito del Piano
operativo in materia di
Diversità e Inclusione, nel 2025
BPS ha pianificato, per coloro
che chiedono di rientrare full
time dopo un periodo di part
time, l'attivazione, a richiesta
Benessere dei
dipendenti e
conciliazione
Promozione della
crescita
professionale della
forza lavoro e del
bilanciamento tra
vita professionale e
privata, come
previsto dalle Linee
Own
operations
Entro la fine
del 2025
del dipendente, di interventi
formativi ad hoc di
ampliamento delle
competenze.
vita-lavoro. guida in materia di
diversità e
inclusione e dalla
Policy di
Sostenibilità
Italia

Descrizione delle principali azioni relative alla propria forza lavoro e del loro stato di avanzamento

La Banca ha intrapreso una serie di iniziative mirate a promuovere la crescita professionale e l'educazione finanziaria dei propri dipendenti, con un approccio inclusivo e diversificato. I programmi formativi sono progettati per rispondere alle esigenze di specifiche fasce della popolazione aziendale, con un focus particolare sullo sviluppo delle competenze legate al business bancario, ma anche sul miglioramento delle abilità trasversali come la comunicazione, la negoziazione e la gestione dei gruppi di lavoro.

Nel 2024, la Banca ha lanciato un ampio piano formativo che ha coinvolto tutti i livelli aziendali, dal Board level fino all'Operational level, con l'obiettivo di rafforzare la consapevolezza e la comprensione delle tematiche ESG tra i dipendenti e gli stakeholder. Particolare attenzione è stata dedicata alla formazione dei referenti ESG, con corsi specifici per sviluppare le competenze in materia di Diversità e Inclusione (D&I) e cambiamento climatico. Sono stati organizzati workshop ad hoc per gli Specialisti ESG della rete, al fine di migliorare l'integrazione dei fattori ESG nel processo di valutazione del credito e supportare le filiali nell'effettuazione delle attività di Due Diligence ESG.

In parallelo, i corsi per tutti i dipendenti hanno trattato tematiche di D&I, cambiamento climatico, e l'adesione della Banca alla NZBA, con un focus specifico sulla nuova rendicontazione di sostenibilità in conformità con quanto previsto dal D.Lgs. 125/2024. Questi corsi mirano a sensibilizzare e preparare i collaboratori alle implicazioni pratiche delle normative e delle sfide future in materia di sostenibilità.

La formazione destinata ai membri del Consiglio di Amministrazione (CdA) e del Collegio Sindacale si è concentrata sull'evoluzione dell'informativa non finanziaria, sul regolamento della Tassonomia e sulla strategia creditizia della Banca, garantendo un costante aggiornamento e promuovendo una comunicazione efficace con le strutture responsabili dell'implementazione del Piano di Sostenibilità.

Le azioni descritte testimoniano l'impegno della Banca nel rafforzare la professionalità della propria forza lavoro, sensibilizzandola alle tematiche ESG e supportandola nel processo di adattamento alle nuove normative e sfide in ambito bancario.

Azioni intraprese o pianificate per prevenire o mitigare gli impatti negativi sulla propria forza lavoro

Nel corso dell'analisi di doppia materialità, non sono stati identificati impatti negativi effettivi rilevanti sulla forza lavoro. Tuttavia, la Banca ha implementato azioni al fine di prevenire e mitigare potenziali impatti negativi sulla forza lavoro. Tali azioni riguardano principalmente la predisposizione del Piano Operativo in materia di Diversità e Inclusione, il quale ha costituito la formalizzazione di una serie di

azioni volte alla tutela dei dipendenti. Ciò contribuisce a prevenire e mitigare il potenziale deterioramento della dignità professionale e personale dei dipendenti a causa di mancate politiche e strategie aziendali che garantiscano adeguate condizioni di lavoro, identificato come impatto negativo di natura potenziale. Inoltre, non si sono verificati impatti rilevanti effettivi che hanno richiesto un intervento dal Gruppo.

Descrizione di iniziative o azioni con lo scopo di produrre impatti positivi per la propria forza lavoro

La Banca ha messo in atto diverse iniziative per promuovere il benessere, la conciliazione vita-lavoro e lo sviluppo professionale dei dipendenti, mirando a creare un ambiente lavorativo positivo e inclusivo. A livello di Banca, tra le principali azioni ci sono:

    1. Welfare e Benefici Economici:
    2. Premio aziendale di produttività: definito dal CCNL e dal contratto aziendale, è legato ai risultati d'impresa, basato su incrementi oggettivi di produttività o redditività aziendale.
    3. Premio fedeltà: per i dipendenti con 30 anni di anzianità presso la Banca, un riconoscimento economico di 2.300 euro lordi, come segno di gratitudine per la lunga collaborazione.
    4. Premi per motivi di studio: per i dipendenti che conseguono una laurea triennale (con premio di 1.800 euro), e borse di studio per i figli o persone a carico fiscale dei dipendenti.
    5. Contributi vari: la Banca fornisce vari benefici economici, tra cui buoni pasto, contributo per pernottamenti fuori sede (132 euro mensili lordi), contributo per pendolarismo (132 euro mensili lordi), e contributi per i dipendenti con figli portatori di handicap ai sensi della Legge 104/92 (2.300 euro annuali lordi).
    6. Piano di previdenza complementare: per i dipendenti assunti dal 1993, la Banca offre un piano pensionistico complementare, con un contributo per destinare il TFR a un fondo pensione.
    1. Assistenza Sanitaria e Benessere:
    2. Ogni dipendente e i suoi familiari beneficiano di un'assistenza sanitaria integrativa tramite una Cassa di assistenza interna, che contribuisce a coprire le spese sanitarie e ospedaliere.
    3. Nel 2024 è stato introdotto un piano sanitario aggiuntivo per coprire i costi del ricovero con intervento chirurgico.
    4. Il Circolo Aziendale (CRAL) promuove attività ricreative e sociali, migliorando il clima aziendale e supportando la partecipazione a eventi di gruppo.
    1. Iniziative di Inclusività e sostegno alla genitorialità:
    2. Lavoro agile e flessibilità oraria: la Banca promuove il lavoro agile e offre flessibilità nelle sedi di lavoro, compatibile con le esigenze professionali.
    3. Permessi retribuiti: sono previsti permessi retribuiti per i genitori che usufruiscono dei riposi giornalieri, garantendo la possibilità di concludere la giornata lavorativa senza rientro pomeridiano, e concessione di part-time per i genitori fino al compimento dei due anni del bambino.
    4. Supporto alla genitorialità: sono previsti webinar e programmi di formazione per facilitare il ritorno dalle maternità, l'integrazione della genitorialità nel lavoro quotidiano, e il rientro dalle assenze con part-time.
    5. Sostegno ai dipendenti con disabilità: sono previsti benefici specifici come la flessibilità oraria, la possibilità di lavorare in part-time o la modifica delle postazioni di lavoro per soddisfare le necessità individuali. Inoltre, i dipendenti con disabilità sensoriali possono beneficiare di interpreti della lingua dei segni nei corsi di formazione in presenza.

Per quanto riguarda BPS (SUISSE):

  • Telelavoro e attività fisica: incentivo al telelavoro e convenzioni con palestre locali, con l'obiettivo di promuovere uno stile di vita sano tra i dipendenti.
  • Supporto alimentare e salute: promozione di una dieta sana e biologica attraverso app e distributori automatici collocati nella mensa aziendale per offrire scelte alimentari salutari, copertura per infortuni professionali, e tempo di congedo per accompagnare figli o genitori malati o infortunati.
  • Mobilità sostenibile: incentivi per soluzioni di trasporto pubblico (abbonamenti "Arcobaleno" aziendali), con contributi per i dipendenti che si spostano in modo ecologico (carpooling, navette, biciclette elettriche).
  • Premi fedeltà e contributi per i pasti: mantenimento del premio fedeltà per i dipendenti e contributo pasto sia per i residenti che per i non residenti nel comune.

Queste azioni e iniziative dimostrano l'impegno della Banca nell'offrire un ambiente di lavoro inclusivo ed equo, con un'attenzione costante al benessere dei dipendenti, alla loro crescita professionale e alla conciliazione tra vita privata e lavoro.

Descrizione di come viene monitorata e valutata l'efficacia delle azioni e delle iniziative predisposte per la propria forza lavoro

L'efficacia delle azioni e iniziative messe in atto dalla Banca per il benessere dei dipendenti e la promozione della diversità e inclusione viene attentamente monitorata attraverso diversi strumenti e metodologie. Tra questi, un'importante valutazione è quella basata sull'indagine di clima aziendale. Tale indagine, condotta tramite un questionario anonimo e online, si concentra su quattro aree fondamentali delle risorse umane: selezione e inserimento, gestione, welfare, e pari opportunità/inclusione. Questo strumento consente di raccogliere un feedback diretto dai dipendenti sulle principali aree di interesse, monitorando eventuali aree di miglioramento. Inoltre, la Banca ha istituito un canale di segnalazione dedicato a tematiche di diversità e inclusione, che consente ai dipendenti di comunicare in modo sicuro e riservato eventuali problematiche o necessità, garantendo un ambiente di lavoro più inclusivo e responsabile. Al fine di raccogliere dati quantitativi e misurare il successo delle iniziative, vengono monitorati anche diversi KPI (Indicatori Chiave di Performance). Tra questi figurano il tasso di turnover del personale, che consente di comprendere meglio la stabilità organizzativa, e la percentuale di fruizione delle diverse forme di welfare, che evidenzia il livello di utilizzo delle misure di supporto messe a disposizione dei dipendenti. Inoltre, vengono tracciati gli incidenti di discriminazione e gli indicatori di diversità e inclusione, per monitorare in tempo reale l'efficacia delle politiche aziendali in questo ambito. Un ulteriore strumento di valutazione è il monitoraggio degli inserimenti di personale con particolare attenzione agli obiettivi legati alla diversità e inclusione. Questo permette di verificare se le politiche aziendali stiano realmente contribuendo a garantire una rappresentanza equa e inclusiva all'interno dell'organizzazione. Infine, un altro aspetto fondamentale riguarda il monitoraggio della partecipazione, del gradimento e dell'efficacia delle attività formative. Le sessioni formative vengono valutate per comprendere se stanno rispondendo efficacemente alle esigenze di sviluppo professionale e alla sensibilizzazione su temi cruciali.

In sintesi, l'efficacia delle azioni intraprese viene valutata attraverso un mix di strumenti qualitativi e quantitativi che permettono di raccogliere feedback diretti e dati oggettivi, garantendo una continua evoluzione e adattamento delle politiche aziendali.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Azioni volte a mitigare i rischi materiali derivanti dagli impatti e dalle dipendenze o a perseguire opportunità materiali in relazione alla propria forza lavoro

Diverse azioni implementate e programmate da Banca Popolare di Sondrio contribuiscono a perseguire opportunità rilevanti per l'impresa in relazione alla forza lavoro propria.

In particolare, nell'ambito del Piano Operativo in materia di Diversità e Inclusione, sono previste le azioni dedicate al recruiting e al rebranding (es. utilizzo di strumenti di lavoro agile, potenziamento del sistema di monitoraggio dei processi di recruiting volto a favorire l'inclusività, coinvolgimento degli studenti), alla promozione della stabilità lavorativa (es. supporto alla genitorialità, sistemi di welfare), alla promozione dell'inclusività e dello sviluppo professionale equo (es. parità salariale di genere, inclusione del personale con disabilità) le quali contribuiscono a cogliere le opportunità di miglioramento della reputazione aziendale, della fiducia degli stakeholder e di incremento dell'attrazione dei talenti. La gestione degli impatti rilevanti avviene attraverso il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali ritenute rilevanti per il singolo impatto, che, in stretta collaborazione, definiscono le azioni da implementare e le le risorse da allocare.

In tale contesto, attraverso le azioni descritte, la Banca mira anche ad attenuare potenziali impatti negativi sulla propria forza lavoro, adottando politiche inclusive, iniziative di sviluppo professionale e soluzioni sostenibili.

Relazione tra CapEx e OpEx significative necessarie per implementare le azioni intraprese o pianificate

Non sono state identificate Capex e OpEx significative necessarie per implementare le azioni intraprese o pianificate.

3.1.2 Metriche e obiettivi

3.1.2.1 Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti (S1-5)

Monitoraggio delle politiche e azioni mediante obiettivi legati alla forza lavoro propria

Descrizione della relazione tra
l'obiettivo e gli obiettivi della politica
Obiettivo da
raggiungere
Ambito
dell'obiettivo
Valore (base)
di riferimento
Anno (base)
di riferimento
L'obiettivo
contribuisce
a
favorire
lo
sviluppo femminile e la parità di genere,
obiettivi perseguiti da Banca Popolare di
Sondrio, come previsto all'interno della
Policy di Sostenibilità e delle Linee Guida
in materia di Diversità e Inclusione e
attraverso l'implementazione del Piano
Operativo
in
materia
di
Diversità
e
Inclusione.
45 % Attività
dell'impresa
Periodo a cui Obiettivo (Intermedio) 1 Obiettivo (Intermedio) 2 Obiettivo (Intermedio) 3
si applica Specificare se: Specificare se: Specificare se:
l'obiettivo sem./quadrim./trim./bim.* sem./quadrim./trim./bim* sem./quadrim./trim./bim*
2025 Non previsto Non previsto Non previsto

*semestrale/quadrimestrale/trimestrale/bimestrale

La Banca Popolare di Sondrio, nella definizione del proprio obiettivo di raggiungere il 45% di inserimenti di risorse appartenenti al genere meno rappresentato sul totale degli inserimenti entro il 2025, ha condotto un'analisi di contesto, confrontando la propria situazione con quella dei principali peers in termini di evoluzione del numero di dipendenti per genere negli ultimi 4 anni. Pur non prevedendo un coinvolgimento diretto degli stakeholder, inclusi i dipendenti e i loro rappresentanti, nella definizione di tale obiettivo, questo contribuisce comunque a generare impatti positivi e a creare opportunità rilevanti, grazie al coinvolgimento degli stakeholder nel processo di valutazione della doppia materialità.

L'obiettivo è stato definito per l'anno 2025, dunque non vi sono attualmente prestazioni da rendicontare. Di conseguenza le modalità di monitoraggio e ogni eventuale insegnamento o miglioramento derivante dalle prestazioni che preveda il coinvolgimento della propria forza lavoro e loro rappresentanti, sarà rendicontato, nel 2025.

3.1.2.2 Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa (S1-6)

Numero di dipendenti per genere (in numero di persone)

Genere 2024
Donna 1029
Uomo 2691
Altro 0
Non comunicato 0
Totale dipendenti 3720

Numero di dipendenti per paese (in numero di persone)

Paese 2024
Italia 3342
Svizzera 357
Principato di Monaco 21
Totale 3720

Numero di dipendenti per genere e tipologia contrattuale (in numero di persone)

Donne Uomo Altro Non
Comunicato
Totale
2024 2024 2024 2024 2024
Numero di dipendenti 1029 2691 0 0 3720
Numero di dipendenti a tempo indeterminato 1002 2667 0 0 3669
Numero di dipendenti a tempo determinato 27 24 0 0 51
Numero di dipendenti ad orario variabile 0 0 0 0 0

Tasso di avvicendamento dei dipendenti

Il numero di dipendenti che nel 2024 hanno lasciato il Gruppo Banca Popolare di Sondrio è di 225. Nel medesimo periodo il tasso di avvicendamento dei dipendenti è stato del: 6%

Di seguito viene riportato il dettaglio dei dipendenti cessati:

Su base volontaria 112
A causa di licenziamento e scadenza contratto 71
A causa di pensionamento 37
A causa di decesso 5

Descrizione delle metodologie di calcolo utilizzate

Il numero dei dipendenti viene indicato come numero puntale di persone alla fine del periodo di riferimento. All'interno della sezione 12 della Parte C della nota integrativa consolidata viene riportato, oltre al numero dei dipendenti puntuale al 31 dicembre 2024 che coincide con quanto esposto all'interno della presente sezione, anche il dettaglio del numero di dipendenti medio per il 2024.

La differenza tra il numero puntuale di dipendenti al 31 dicembre 2024 e il numero medio del periodo è principalmente dovuta al diverso computo dei lavoratori a tempo parziale e i lavoratori stagionali in forza presso la controllata Pirovano Stelvio SpA.

Il tasso di avvicendamento è stato calcolato come rapporto tra i dipendenti cessati nel periodo e il

numero totale di dipendenti alla fine del periodo, mentre il numero di decessi sopra riportato non è connesso all'attività lavorativa.

Si segnala inoltre che all'interno dei dipendenti cessati a causa di licenziamento vengono anche ricomprese quelle fattispecie per cui il rapporto lavorativo a tempo determinato non viene rinnovato alle fine del periodo (e.g. 21 lavoratori stagionali di Pirovano Stelvio SpA). In tal senso, per quanto riguarda Banca Popolare di Sondrio SpA, dei 35 contratti a termine scaduti nel 2024, 27 sono stati riassunti e solamente 8 non rinnovati.

3.1.2.3 Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale (S1-8)

Tasso di copertura dei lavoratori dipendenti per regione coperti da contratti collettivi di lavoro e rappresentanti dei lavoratori

Copertura della contrattazione collettiva (2024) Dialogo sociale (2024)
Tasso di
copertura
Lavoratori dipendenti - SEE
Lavoratori dipendenti – non SEE
Copertura rappresentati
lavoratori (soltanto SEE)
0-19% -
-
-
20-39% -
-
-
40-59% -
-
-
60-79% -
-
-
80-100% Italia
Svizzera, Principato di Monaco
Italia

La totalità dei dipendenti del Gruppo Banca Popolare di Sondrio è coperta dalla contrattazione collettiva. Con percentuale totale di dipendenti coperti da rappresentanti dei lavoratori, viene intesa la percentuale di dipendenti che possono effettivamente ricorrere ai rappresentanti dei lavoratori (i.e. sindacati) e non la percentuale effettiva di adesione a questi ultimi.

3.1.2.4 Metriche della diversità (S1-9)

Distribuzione dei dipendenti per classi di età

Numero di dipendenti 2024
Meno di 30 anni 767 21%
Tra i 30 e i 50 anni 1787 48%
Oltre 50 anni 1166 31%
Totale 3720 100%

Diversità di genere dei dipendenti a livello dirigenziale

Numero di dipendenti a livello dirigenziale 2024
Donna 0 0%
Uomo 16 100%
Altri generi 0 0%
Nessun dato 0 0%
Totale 16 100%

Il numero dei dipendenti a livello dirigenziale viene indicato come numero puntuale di persone alla

fine del periodo di riferimento.

Nella redazione della tabella relativa alla diversità di genere tra i membri dell'alta dirigenza, in conformità a quanto indicato nel RA 71 dell'ESRS S1-9, è stata utilizzata la definizione di alta dirigenza intesa come il primo e il secondo livello al di sotto degli organi di amministrazione e controllo. Nello specifico, per le società italiane con tale termine si intendono i membri della direzione generale, i cd. clevel e coloro ad essi equiparati in termini di potere di firma, mentre per BPS (SUISSE) il termine riguarda la direzione generale.

3.1.2.5 Salari adeguati (S1-10)

Tutti i dipendenti del Gruppo Banca Popolare di Sondrio percepiscono un salario adeguato in linea con i parametri di riferimento applicabili (i.e. contrattazione collettiva).

3.1.2.6 Metriche di salute e sicurezza (S1-14)

Prestazioni in materia di salute e sicurezza

Dipendenti
2024
Percentuale dei propri lavoratori coperti da un sistema di gestione della salute e sicurezza
basato su requisiti legali e (o) standard o linee guida riconosciuti
100%
Numero di decessi tra la propria forza lavoro a seguito di infortuni sul lavoro e malattie
professionali
0
Numero di infortuni sul lavoro registrabili per la propria forza lavoro 24
Tasso di infortuni sul lavoro registrabili per la propria forza lavoro 4,1

Nel periodo di riferimento non sono stati registrati decessi tra la propria forza lavoro dovuti a lesioni e malattie connesse al lavoro. Si segnala inoltre che tra il numero di infortuni sul lavoro registrabili per la propria forza lavoro sono stati inclusi anche i cd. infortuni in itinere. Il tasso di infortuni sul lavoro che, come comunicato pocanzi, include anche i cd. infortuni in itinere, è stato calcolato secondo quanto previsto dal RA 89 dell'ESRS S1-14, ossia moltiplicando per 1.000.000 il numero di infortuni registrabili per la propria forza lavoro e suddividendolo per il numero totale di ore lavorate. Tale tasso rappresenta quindi il numero di casi corrispondenti per un milione di ore lavorate.

3.1.2.7 Metriche di retribuzione (divario retributivo e retribuzione totale) (S1-16)

Divario retributivo di genere

2024
Divario retributivo uomo-donna 20,78 %

Il rapporto tra la remunerazione totale annua della persona che percepisce il salario più elevato e la remunerazione totale annua mediana tutti i dipendenti è di 29,26.

Relativamente al divario retributivo uomo-donna, l'indicatore è stato definito a livello consolidato come la differenza tra i livelli retributivi medi corrisposti ai lavoratori di sesso femminile e quelli di sesso

maschile (retribuzione oraria lorda), espressa in percentuale del livello retributivo medio dei lavoratori di sesso maschile.

Nella determinazione delle metriche di retribuzione, in conformità a quanto stabilito dal RA 101 dell'ESRS S1-16 sono state considerate la quota di remunerazione fissa, comprensiva dei benefici non monetari (e.g. benefit, polizze, previdenza complementare, cassa assistenza sanitaria) e la quota variabile di competenza dell'anno passato percepita nel 2024.

Per quanto riguarda la conversione delle retribuzioni della controllata BPS (SUISSE) dal franco svizzero all'euro, è stato considerato il tasso di cambio utilizzato dalla Commissione europea per la programmazione finanziaria e il bilancio per il mese di dicembre dell'anno di riferimento.

3.1.2.8 Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani (S1-17)

Incidenti relativi ai diritti umani

2024
Numero di episodi di discriminazione 0
Numero di denunce presentate attraverso i canali per consentire ai propri lavoratori di sollevare
preoccupazioni
0
Numero di denunce presentate ai punti di contatto nazionali per le imprese multinazionali
dell'OCSE
0
Importo delle ammende materiali, delle sanzioni e del risarcimento dei danni derivanti da
violazioni riguardanti fattori sociali e dei diritti umani
0
Numero di gravi problemi di diritti umani e incidenti connessi alla propria forza lavoro 0
Numero di gravi problemi di diritti umani e incidenti connessi alla propria forza lavoro che violano
i principi del Global Compact delle Nazioni Unite e le linee guida dell'OCSE per le imprese
multinazionali
0
Importo delle multe materiali, delle sanzioni e dei risarcimenti per gravi problemi di diritti umani e
incidenti connessi alla propria forza lavoro
0

Nel periodo di riferimento non sono stati registrati episodi di discriminazione nonché incidenti gravi in materia di diritti umani connessi alla forza lavoro dell'impresa.

3.2 COMUNITÀ INTERESSATE (ESRS S3)

3.2.1 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

3.2.1.1 Politiche relative alle comunità interessate (S3-1)

Caratteristiche delle politiche del Gruppo relative alle comunità interessate

Il Gruppo è dotato delle seguenti Policy interne per gestire per gestire impatti, rischi e opportunità legati alle comunità interessate

  • Policy di sostenibilità;
  • Codice etico;

Per la descrizione degli MDR-P relativi alla Policy di sostenibilità ed al Codice etico si rimanda alla sezione "2.2.2.1 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi (E1-2) -Caratteristiche delle Politiche del Gruppo relative alla mitigazione e adattamento dei cambiamenti climatici (MDR-P)".

Descrizione degli impegni politici in materia di diritti umani per le comunità interessate

ll Gruppo riconosce il valore dei principi di responsabilità, eticità e sostenibilità, rispettando le normative e le linee guida internazionali e nazionali, tra cui la Costituzione della Repubblica Italiana e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Inoltre, aderisce al Global Compact delle Nazioni Unite dal 2004, ispirando la propria strategia e cultura aziendale ai dieci principi ivi contenuti.

  • Il rispetto dei diritti umani è declinato anche nei seguenti documenti:
  • Codice Etico: che riconosce l'importanza dei principi di responsabilità ed eticità, includendo il rispetto dei diritti umani e della tutela ambientale, in linea con le normative internazionali e nazionali. Inoltre, il Codice sancisce l'impegno verso la promozione della diversità e dell'inclusione, con particolare attenzione alla parità di genere e al contrasto a discriminazioni e violenze psicologiche nei rapporti di lavoro.
  • Policy di Sostenibilità: che definisce il rispetto dei diritti umani come requisito imprescindibile, impegnandosi a promuovere la parità di genere e la valorizzazione delle diversità. La Policy prevede il rispetto dei diritti umani anche nei rapporti con partner e fornitori, attraverso l'inclusione di specifiche clausole contrattuali.
  • Modello di organizzazione, gestione e controllo (D.Lgs. 231/2001): che prevede misure specifiche per assicurare che tutte le attività aziendali siano condotte nel rispetto della dignità e dei diritti di ogni individuo, promuovendo un ambiente di lavoro equo e inclusivo. In sintesi, il Gruppo assicura che il rispetto dei diritti umani sia parte integrante della propria cultura e pratica aziendale, estendendo questo impegno a tutti i rapporti commerciali, inclusi partner e fornitori.

Divulgazione dell'approccio generale in relazione all'impegno con le comunità interessate

Il Gruppo attua una costante azione volta a promuovere il dialogo con le comunità, con particolare riguardo alle loro strutture costitutive, fatte di famiglie e piccole e medie imprese. Coerentemente, sviluppa iniziative a sostegno delle medesime che si riflettono positivamente sulla qualità della vita, sull'occupazione, sugli investimenti, sullo sviluppo delle competenze, sulle relazioni personali e sociali.

La tradizionale vicinanza della Banca al territorio e la robusta solidità aziendale hanno reso possibile, in controtendenza l'apertura di cinque dipendenze: Trieste, Conegliano (TV), Torino, Pordenone e Còlere (BG).

Il Gruppo, anche nel 2024, ha dato corso a contribuzioni in più direzioni per rispondere a diversi

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

progetti, dando un importante supporto a situazioni con una valenza particolarmente rilevante dal punto di vista sociale e geopolitico. Le liberalità erogate dal Gruppo sono concepite al fine di generare un valore aggiunto che amplifichi il beneficio ottenuto dai destinatari attraverso piccoli circoli virtuosi che si autoalimentino. L'approccio rispetto a queste richieste è quello di ascoltare una pluralità di domande specifiche, piuttosto che focalizzarsi su iniziative di alto rilievo. Infatti, l'identificazione di soggetti meritevoli non parte da una mera analisi di budget, ma ascolta le richieste provenienti dalla rete, tenendo monitorato il plafond in modo da raccogliere quante più domande lodevoli possibili. Sono state quindi soddisfatte molteplici istanze inoltrate in particolare da soggetti strettamente collegati alla Comunità di riferimento, come da case di riposo, enti assistenziali, umanitari e di volontariato, ricreativi, religiosi; da scuole di ogni ordine e grado, da associazioni culturali, artistiche, musicali. Le azioni benefiche comprendono in particolare l'incentivazione alla raccolta di fondi a favore di ospedali ed enti del Terzo Settore, che, tra l'altro, esercitano attività di ricerca in campo medico e scientifico. La Banca provvede, in sede di approvazione del riparto dell'utile dell'esercizio, a destinare una somma da utilizzare per erogazioni liberali che vengono valutate da una specifica Commissione di beneficenza che si riunisce, salvo casi particolari, con cadenza settimanale.

Il supporto alla Comunità si è concretizzato pure attraverso l'organizzazione e il patrocinio di iniziative culturali e sportive, tra cui la collaborazione con FEduF – Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio, grazie alla quale la Banca ha organizzato momenti di confronto con gli studenti di alcune scuole di primo e secondo grado su temi quali l'economia circolare, la gestione consapevole delle risorse e l'educazione finanziaria.

Operare con prudenza, professionalità e impegno, a favore dei territori e della Comunità è la prassi seguita dalla Banca sin dalle sue origini: questo approccio ha permesso e continua a consentire il conseguimento di utili anche in congiunture particolarmente sfidanti.

Politiche sui diritti umani: misure correttive, conformità internazionale e gestione delle inadempienze

Nell'ambito dell'analisi di doppia materialità per l'esercizio di riferimento, non sono stati identificati impatti negativi sui diritti umani attribuibili alle attività del Gruppo; la Banca ha in essere politiche per operare secondo la legge e per mitigare i rischi di esposizione a impatti negativi sui diritti umani nel corso delle proprie attività.

Inoltre, non sono stati segnalati, nelle operazioni proprie a monte e a valle della catena del valore, casi di inosservanza dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, della Dichiarazione dell'OIL sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro o delle Linee guida dell'OCSE destinate alle imprese multinazionali, che coinvolgono le comunità interessate.

3.2.1.2 Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti (S3-2)

Il modello di business di Banca Popolare di Sondrio è focalizzato sul presidio e l'ascolto - tramite la propria rete di dipendenze - delle comunità in cui svolge la propria attività tipica. L'approccio con le comunità, che richiedono un'erogazione liberale o una sponsorizzazione alla Banca e il loro coinvolgimento, non è internamente formalizzato. Pertanto, non è detto che vi sia sempre un contatto diretto con le comunità interessate. In caso positivo, il punto di vista delle stesse viene tenuto in debita considerazione nell'assunzione delle decisioni prese dall'azienda nei loro confronti.

Può accadere che rappresentanti dell'istituto, a tutti i livelli, o colleghi, facciano parte o conoscano in modo diretto alcune particolari situazioni e portino queste realtà all'attenzione di chi poi ha il compito di valutare se e come l'Istituto possa intervenire per sostenere le suddette realtà. Non è inusuale che i collaboratori preposti incontrino gli Enti/Associazioni, etc. richiedenti per meglio comprendere le esigenze e trovare il modo migliore per intervenire.

Il coinvolgimento può avvenire sia nel momento in cui rappresentanti dell'ente richiedente cerchino un contatto diretto con la Banca, spesso i collaboratori della filiale più vicina a ove operano, i quali poi inoltrano agli uffici competenti della sede centrale eventuali richieste corredate dal loro parere, sia nella fase finale, ovvero nel momento di consegnare l'erogazione liberale o sponsorizzazione deliberata dagli organi preposti.

Come già accennato, non è sempre previsto un contatto diretto con gli esponenti dei richiedenti, nella maggior parte dei casi le richieste pervengono per iscritto direttamente alla Direzione Generale dell'istituto o agli uffici preposti

È spesso prevista la partecipazione di Dirigenti e/o Rappresentanti della Banca a inaugurazioni o eventi di vario genere, o manifestazioni a cui la Banca ha fornito il proprio supporto, così da poter portare la vicinanza della stessa e valutare sul campo l'efficacia di quanto fatto.

La Banca adotta misure mirate per raccogliere i punti di vista delle comunità particolarmente vulnerabili agli impatti o emarginate, dimostrando attenzione concreta verso le loro necessità. In particolare, attraverso il sostegno a iniziative come le donazioni alla Mensa dei poveri di Sondrio e il finanziamento di eventi organizzati in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la Banca non solo interviene direttamente in situazioni di disagio, ma favorisce anche momenti di ascolto e sensibilizzazione. Tali azioni contribuiscono a stabilire un dialogo con le comunità vulnerabili, raccogliendo preziose informazioni sulle loro esigenze, per orientare in modo efficace le proprie attività nei confronti delle comunità interessate.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

3.2.1.3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle comunità interessate di esprimere preoccupazioni (S3-3)

Gestione e comunicazione delle preoccupazioni delle comunità: trasparenza, canali di segnalazione e monitoraggio dell'efficacia

L'impresa adotta un approccio proattivo nell'affrontare eventuali impatti negativi materiali sulle comunità interessate. Sebbene non si ritenga che la Banca abbia mai causato danni significativi alle comunità, essa continua a intervenire positivamente, ottenendo apprezzamento da chi ha beneficiato degli interventi. In caso di impatti identificati, vengono messe in atto misure per porre rimedio alle problematiche riscontrate. Le comunità interessate possono facilmente sollevare preoccupazioni tramite vari canali, tra cui posta diretta, e-mail (presente sul sito istituzionale: [email protected]), filiali locali e un'applicazione web per il whistleblowing, "Comunica Whistleblowing", disponibile sul sito internet della Banca, al seguente indirizzo: https://www.popso.it/home. Questo sistema garantisce una gestione trasparente delle segnalazioni, offrendo la possibilità di mantenere l'anonimato per segnalazioni specifiche, come quelle relative alla normativa antiriciclaggio. Le richieste ricevute vengono esaminate con attenzione e ogni segnalante riceve una risposta appropriata. Pur non essendo presente un sistema di monitoraggio formalizzato, l'impresa esamina tutte le richieste ricevute e si impegna a rispondere in modo tempestivo. Non vi sono questionari specifici per misurare la consapevolezza o la fiducia delle comunità nei canali di segnalazione, tuttavia, il Gruppo garantisce una comunicazione chiara e fornisce supporto tramite le filiali per facilitare l'accesso a tali strumenti.

Attualmente, la Banca non ha politiche formalizzate specifiche per proteggere contro le ritorsioni, ma tutte le richieste vengono trattate con riservatezza, e non si è mai verificato alcun caso di ritorsione nei confronti di chi ha sollevato preoccupazioni.

3.2.1.4 Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni (S3-4)

Elenco principali
azioni attuate
nell'anno di
riferimento
Risultati attesi Contribuzione
al
raggiungimento
degli scopi delle
politiche
Contribuzione
al
raggiungimento
degli obiettivi
delle politiche
Ambito di
applicazione
Orizzonti
temporali
entro i quali
l'impresa
intende
portare a
termine
ciascuna
azione
principale
Intensificazione della
presenza territoriale
Rafforzamento delle
attività del Gruppo con
impatto positivo sul
territorio e la comunità
di riferimento
Own operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Formazione per le
aziende italiane
operanti in contesti
internazionali
Divulgare informazioni
chiare e aggiornate
sulle opportunità
offerte dai mercati
esteri, ma anche aiutare
le aziendeitaliane ad
aprire nuovi canali di
business
Own operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Erogazioni liberali a
favore di Enti
assistenziali, umanitari
e di volontariato,
Associazioni culturali e
artistiche, enti ricreativi,
Associazioni musicali,
scuole, Enti pubblici e
religiosi, Associazioni
di categoria e varie
Generare un valore
aggiunto che amplifichi
il beneficio ottenuto dai
destinatari attraverso
piccoli circoli virtuosi
che si
auto-alimentino.
Own operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Conto corrente
solidarietà
Sostenere AIRC,
UNICEF, AVIS, AISLA,
ADMO
Own operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Sponsorizzazioni a
favore di Associazioni
culturali e ricreative,
associazioni di
categoria, scuole e
associazioni religiose,
associazioni sportive e
varie.
Sostenere, attraverso
contributi pubblicitari,
la Comunità
Own operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Organizzazione di
incontri pubblici con
personaggi di spicco
sia del settore
finanziario che, più in
generale, del
panorama culturale
Promozione culturale Own operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Apertura dei palazzi e
delle sedi storiche della
BPS
Promozione culturale Own operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Manifestazione d'arte e
cultura "la Milanesiana"
Promozione culturale Own operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Pubblicazione della
rivista "il Notiziario"
Promozione culturale Own operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Azioni pianificate per il futuro
Attività previste
nell'ambito del Piano
di Sostenibilità 2025-
2027
Impatti positivi sulle
comunità
Own operations
Italia
Q4 2027

Informazioni riguardanti lo stato di avanzamento delle azioni o dei piani d'azione

Di seguito sono riportate le informazioni riguardanti lo stato di avanzamento delle azioni comunicate nei periodi precedenti.

Nel corso del 2024, il Gruppo ha proseguito e ampliato le proprie azioni in linea con i suoi piani d'azione, con l'obiettivo di avere un impatto positivo sulle comunità e sul territorio in cui opera. Le erogazioni liberali e le sponsorizzazioni hanno continuato a rispondere a una varietà di progetti, con un focus particolare su iniziative sociali, culturali e sanitarie. Le contribuzioni sono state destinate a enti assistenziali, case di riposo, scuole, associazioni culturali, musicali e religiose, nonché a ospedali e fondazioni. Tra le principali destinazioni delle donazioni, si segnalano la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, il Comitato Italiano UNICEF, l'Associazione Volontari Italiani Sangue (AVIS) e altre realtà che operano nell'ambito della ricerca e del benessere sociale. La Banca, inoltre, ha confermato la possibilità

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

per i correntisti di destinare una parte della giacenza media annua dei conti "Solidarietà" a progetti benefici, per un totale di circa 91.000 euro destinati a queste iniziative nel 2024.

Sul fronte dell'espansione territoriale, il Gruppo ha continuato a rafforzare la sua presenza nel Nord-Est italiano, con l'apertura di nuove dipendenze a Trieste, Conegliano Veneto (TV), Torino, Pordenone e Colere (BG). Questi nuovi sportelli vanno ad aggiungersi ai circa il 30% di punti di accesso situati in comuni con meno di 5.000 abitanti, rafforzando l'impegno della Banca nell'offrire servizi bancari anche nelle zone meno popolate, favorendo lo sviluppo locale e la crescita sostenibile delle comunità.

Nel settore della formazione, il Gruppo ha organizzato numerosi incontri rivolti alle aziende italiane che operano all'estero, con l'obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese sui mercati internazionali. Nel 2024 sono stati realizzati 15 eventi formativi, che hanno coinvolto circa 1.855 partecipanti, trattando tematiche di commercio estero, opportunità nei vari mercati internazionali e supporto per l'internazionalizzazione delle imprese.

La Banca ha continuato il suo impegno a favore della cultura, organizzando incontri con personalità di spicco del settore finanziario e culturale, tra cui la conferenza dell'onorevole Giancarlo Giorgetti, Ministro dell'Economia e delle Finanze. Inoltre, ha rinnovato il proprio sostegno alla manifestazione culturale "La Milanesiana" e ha pubblicato la rivista "Il Notiziario", una pubblicazione quadrimestrale che tratta temi vari, con una sezione dedicata alle questioni ambientali, per sensibilizzare i propri lettori su temi legati alla sostenibilità e alla transizione ecologica.

Infine, la Banca ha aderito all'iniziativa "Invito a Palazzo" per aprire le porte delle proprie sedi storiche, permettendo al pubblico di scoprire il patrimonio artistico e culturale della Banca. Questi eventi, che includono mostre e visite guidate, sono stati un altro strumento per promuovere la cultura e il legame con il territorio.

In sintesi, le azioni del Gruppo Banca Popolare di Sondrio nel 2024 hanno mirato a rafforzare il suo impegno verso la comunità, promuovendo la solidarietà, l'espansione territoriale, la formazione, la cultura e la sostenibilità. Tutte queste attività sono state realizzate con l'obiettivo di generare un impatto positivo e duraturo sul territorio e sulla collettività.

Gestione degli impatti e delle opportunità per le comunità: azioni, monitoraggio e responsabilità sociale

La Banca, attraverso l'analisi di doppia materialità, non ha rilevato impatti negativi materiali significativi per le comunità interessate. Di conseguenza, non sono state necessarie azioni specifiche per porre rimedio a tali impatti. Tuttavia, la Banca è sempre pronta a monitorare e gestire qualsiasi imprevisto ed eventuali impatti negativi, se identificati in futuro, saranno gestiti con il massimo impegno per prevenire danni alle comunità.

La Banca si impegna attivamente a generare impatti positivi per le comunità locali attraverso iniziative concrete. Nel 2024, sono state implementate numerose azioni con l'obiettivo di promuovere l'inclusione sociale, la crescita economica e il benessere delle comunità. Tali azioni rafforzano il legame della Banca con il territorio, contribuendo a migliorare la fiducia dei suoi stakeholder e a generare nuove opportunità di business.

L'efficacia delle azioni intraprese viene continuamente monitorata attraverso l'uso di specifici KPI (indicatori di performance), che misurano il numero di beneficiari e la partecipazione alle attività. La Banca raccoglie feedback durante eventi dedicati e attraverso il rapporto quotidiano tra filiali e clienti, per garantire che le azioni siano efficaci e rispondano adeguatamente alle necessità delle comunità. Trimestralmente, vengono monitorati i progressi delle iniziative previste nel Piano di Sostenibilità e i risultati vengono condivisi con le strutture competenti e la governance di sostenibilità per garantire il

Anche se non sono emersi impatti negativi materiali per le comunità, la Banca mantiene un approccio proattivo nel monitorare i potenziali rischi derivanti dalle sue operazioni, utilizzando politiche interne rigorose per garantire che le sue attività non contribuiscano a causare danni alle comunità. La Banca si impegna a valutare le controparti con cui entra in relazione, escludendo quelle che potrebbero essere responsabili di violazioni dei diritti umani o altre attività dannose.

La Banca riconosce che il sostegno alle comunità locali non è solo un impegno di responsabilità sociale, ma anche una grande opportunità per migliorare il proprio ruolo nell'economia e nella società.

Non sono stati segnalati gravi problemi e incidenti in materia di diritti umani in relazione alle comunità interessate.

Tuttavia, la gestione dei potenziali impatti materiali avviene attraverso un approccio integrato che coinvolge tutta la struttura della Banca. L'intero sistema, coordinato tra la sede centrale, gli uffici e le filiali, assicura una gestione efficace e coerente delle situazioni che potrebbero emergere, allocando risorse adeguate ad identificare, prevenire e mitigare impatti potenziali.

Relazione tra CapEx e OpEx significative necessarie per implementare le azioni intraprese o pianificate

Non sono state identificate Capex e OpEx significative necessarie per implementare le azioni intraprese o pianificate.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

3.3 CONSUMATORI E UTILIZZATORI FINALI (ESRS S4)

3.3.1 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

3.3.1.1 Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali (S4-1)

Caratteristiche delle Politiche del Gruppo relative ai consumatori ed utilizzatori finali

Il Gruppo è dotato delle seguenti Policy e Regolamenti interni per gestire per gestire impatti, rischi e opportunità legati ai consumatori ed utilizzatori finali:

  • Policy di sostenibilità;
  • Codice etico;
  • Regolamento aziendale in materia di protezione dei dati personali;
  • Regolamento per l'utilizzo della postazione di lavoro e dei servizi IT.

Si riporta di seguito la descrizione delle caratteristiche del "Regolamento aziendale in materia di protezione dei dati personali" e del "Regolamento per l'utilizzo della postazione di lavoro e dei servizi IT" conformemente con gli obblighi minimi di informativa relativi alle Politiche (c.d. MDR-P) previsti dall'ESRS 2. Per la descrizione degli MDR-P relativi alla Policy di sostenibilità ed al Codice etico si rimanda alla sezione "2.2.2.1 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi (E1-2) - Caratteristiche delle Politiche del Gruppo relative alla mitigazione e adattamento dei cambiamenti climatici (MDR-P)".

Regolamento aziendale in materia di protezione dei dati personali

Tale Regolamento formalizza, relativamente agli obblighi di conformità operativa del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, i principi generali e le linee applicative a tutela delle persone fisiche per le quali vengono trattati i dati personali, ciò in ottemperanza alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679 del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati Personali, di seguito "GDPR" -, in vigore dal 25 maggio 2018, e correlate disposizioni comunitarie e nazionali.

In merito, le specifiche politiche di Gruppo sono finalizzate a:

  • definire il modello organizzativo e i processi aziendali per la protezione dei dati personali;
  • attuare efficacemente i principi di protezione dei dati, identificando gli attori coinvolti e i correlati ruoli nella attività di trattamento;
  • individuare le misure tecniche e organizzative dirette a garantire il trattamento dei dati personali in conformità al GDPR, aggiornando e revisionando tali misure qualora necessario;
  • identificare l'impianto documentale per la protezione dei dati personali;
  • stabilire ruoli e attività di controllo con l'obiettivo di assicurare la corretta applicazione delle disposizioni di data protection.

Il Regolamento si applica a tutte le Società del Gruppo bancario - per definizione normativa titolari del trattamento - che trattano dati personali direttamente e/o tramite terze parti. Si applica, quindi, conseguentemente a tutte le unità organizzative e ai dipendenti del titolare stesso che, nell'ambito dei rispettivi ruoli, trattano dati personali della clientela. La realizzazione dell'impianto regolamentare per la gestione dei rischi attinenti al trattamento dei dati personali è di competenza della Capogruppo; i principi nello stesso espressi trovano applicazione a livello consolidato. La Capogruppo fornisce gli indirizzi necessari ad assicurare la coerenza delle determinazioni assunte dalle singole Società del Gruppo e coordina il processo di gestione e controllo dei rischi della specie, verificando il rispetto della normativa di riferimento e l'attuazione delle disposizioni di cui al presente Regolamento.

Il Regolamento, validato, relativamente alla Capogruppo, dal responsabile dell'ufficio gestione e protezione dei dati, dal CIOO e dal Data Protection Officer (di seguito "DPO"), è sottoposto all'esame e all'approvazione del Consiglio di Amministrazione, su proposta del Consigliere delegato. Percorso analogo è adottato dalle Società del Gruppo bancario.

Il quadro normativo di riferimento è rappresentato dal Regolamento (UE) 2016/679 del 27 aprile 2016 - GDPR-General Data Protection Regulation -, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e alla libera circolazione di tali dati. Sono allo stato in corso, da parte dei competenti Organi nazionali, le attività per la definizione della normativa interna di adeguamento alle disposizioni del GDPR (è attualmente disponibile uno schema di decreto legislativo), disciplina che tra l'altro interverrà, con le modalità che verranno stabilite e pubblicate, relativamente ai contenuti del Decreto legislativo n. 196/2003 (Codice privacy). Trovano inoltre applicazione le linee guida del Gruppo di lavoro "WP 29", a cui partecipano le Autorità nazionali di vigilanza e protezione dei dati, relativamente a specifici ambiti, quali:

  • WP 242 linee guida sul diritto alla portabilità dei dati;
  • WP 243 linee guida sui responsabili della protezione dei dati (DPO);
  • WP 248 linee guida concernenti la valutazione di impatto sulla protezione dei dati nonché i criteri per stabilire se un trattamento possa presentare un rischio elevato ai sensi del GDPR;
  • WP 250 linee guida sulla notifica delle violazioni significative di dati personali (data breach);
  • WP 251 linee guida sul processo di profilazione;
  • WP 253 linee guida riguardanti l'applicazione e la previsione delle sanzioni amministrative pecuniarie;
  • WP 260 linee guida riguardanti la trasparenza.

Dopo l'approvazione da parte del Consiglio di amministrazione il Presidio operativo trasmette il Regolamento alle Società del Gruppo, per il recepimento delle correlate linee guida di gestione dei rischi rivenienti dal trattamento dei dati personali, e alle strutture della Banca coinvolte nello specifico processo.

Regolamento per l'utilizzo della postazione di lavoro e dei servizi IT

Il Regolamento per l'utilizzo della postazione di lavoro e dei servizi IT definisce le regole per l'utilizzo delle postazioni di lavoro e dei servizi IT in Banca Popolare di Sondrio, al fine di garantire la sicurezza delle informazioni e delle risorse informatiche utilizzate per il loro trattamento, oltre a rappresentare uno dei documenti di dettaglio della "Policy di Sicurezza Informatica" approvata dal Consiglio di Amministrazione nel febbraio 2015, ai sensi della Circolare n. 285: "Sistema dei controlli interni, Sistema informativo, Continuità operativa e Governo e gestione del rischio di liquidità" – 11° Aggiornamento del 21 luglio 2015 (ex 263/2006). Obiettivo del presente documento è formalizzare le regole e i comportamenti attesi per il corretto utilizzo delle risorse informatiche nell'ambito dell'attività lavorativa al fine di:

  • garantire la sicurezza, integrità, disponibilità e confidenzialità dei dati trattati in proporzione alla criticità degli stessi, siano essi dati personali e/o finanziari dei clienti, dei dipendenti e/o di altri soggetti interessati;
  • evitare le frodi;
  • evitare incidenti costosi e/o in grado di alterare la normale operatività;
  • rispettare le leggi e le norme vigenti;
  • evitare che le risorse della banca e le informazioni siano usate impropriamente;
  • evitare contenziosi con terze parti per atti illegali o dolosi commessi tramite l'uso di risorse della Banca;
  • mantenere la fiducia di clienti, soci, azionisti e istituzioni in relazione ai prodotti e ai servizi erogati,

all'affidabilità e all' efficienza.

Il documento si applica ed è comunicato a tutto il personale e alle terze parti coinvolte nella gestione di informazioni e componenti del sistema informativo della Banca Popolare di Sondrio sulla base di un rapporto di lavoro, di stage o tirocinio ovvero di fornitura o appalto di servizi. Sono pertanto inclusi tutti i Soggetti terzi (partner, fornitori, consulenti, outsourcers) che a vario titolo:

  • accedono a dispositivi di elaborazione delle Informazioni di proprietà o nelle disponibilità della Banca;
  • gestiscono dispositivi e sistemi di elaborazione ove risiedono le predette informazioni;
  • gestiscono dispositivi e sistemi che permettono alla Banca di erogare servizi;
  • sono autorizzati a collegare i loro dispositivi alla rete aziendale, attraverso opportune modalità di verifica e controllo, e che, seppur in modo limitato, accedono a risorse e servizi della Banca per lo svolgimento dei loro incarichi.

La predisposizione e l'aggiornamento del presente documento compete alla funzione di Sicurezza Informatica. L'approvazione compete congiuntamente alla Vice Direzione SOSI e Sicurezza, al responsabile del Servizio Personale, previa condivisione delle funzioni ispettorato e conformità. Il Regolamento operativo di dettaglio viene periodicamente riesaminato per assicurare l'adeguatezza alla continua evoluzione del contesto economico, normativo, tecnologico e di mercato. Il Regolamento è stato redatto nel rispetto delle norme vigenti e, in particolare, del Regolamento UE n. 679/2016, c.d. GDPR e Codice Privacy, dei Provvedimenti successivamente emessi dall'Autorità Garante e dello Statuto dei Lavoratori (Legge 20 maggio 1970, n. 300) e costituisce adeguata informazione delle modalità d'uso degli strumenti in discorso, e di effettuazione dei controlli. Le istruzioni operative e gli orientamenti organizzativi contenuti nel presente documento, sono coerenti con le linee guida definite e applicate attraverso il Sistema di Gestione delle Informazioni BPS, certificato ISO27001. Il presente documento viene tramesso a tutto il personale dipendente della Banca, tenendo traccia della presa visione e accettazione dello stesso attraverso i consueti canali informatici (portale aziendale Cristallo - Sezione Documenti). Il documento viene altresì trasmesso a tutti i collaboratori esterni che operano occasionalmente o stabilmente presso le strutture e utilizzando le risorse informatiche della Banca, i quali lo sottoscrivono per presa visione e accettazione e lo restituiscono ai rispettivi referenti interni responsabili dei contratti / ordini. I medesimi destinatari sono tempestivamente messi a conoscenza delle modifiche e degli aggiornamenti del presente documento tramite adeguate attività di informazione e formazione.

Descrizione degli impegni politici in materia di diritti umani rilevanti per i consumatori e utilizzatori finali

Il Gruppo adotta principi di responsabilità ed eticità, riconoscendo l'importanza della correttezza, trasparenza, diligenza e professionalità nei rapporti con i clienti. Il Codice Etico del Gruppo stabilisce che ogni operatore si impegni a tutelare non solo gli interessi, ma anche i diritti dei clienti, affrontando specificamente le asimmetrie informative sui prodotti e servizi proposti. Ciò implica un impegno costante per garantire che i clienti siano ben informati e abbiano la libertà di scegliere autonomamente, senza influenze improprie.

La gestione dei diritti umani viene integrata nelle pratiche aziendali quotidiane, anche attraverso procedure di verifica dell'identità dei clienti, per evitare attività fraudolente e promuovere l'uso corretto del sistema bancario. I dipendenti sono formati e impegnati a rispettare queste normative, contribuendo alla creazione di un ambiente di fiducia e responsabilità. Inoltre, il Gruppo si impegna ad assicurare adeguata assistenza alla clientela, non solo per facilitare l'utilizzo dei prodotti e servizi, ma anche per garantire che le condizioni economiche siano chiare e comprensibili per tutti i consumatori.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Il rispetto della privacy dei clienti e la protezione dei loro dati sono priorità assolute per il Gruppo, che adotta tutte le misure necessarie per salvaguardare le informazioni sensibili. In questo contesto, il Gruppo si assicura che tutte le operazioni siano eseguite in conformità con la normativa vigente, con particolare attenzione al rispetto dei diritti dei consumatori e alla loro protezione in ogni fase del rapporto bancario.

Allineamento alle normative internazionali sui diritti umani

Il Gruppo si impegna a rispettare e promuovere i principi di responsabilità, eticità, diritti umani e tutela ambientale, allineandosi con le normative internazionali e le linee guida riconosciute globalmente. A livello nazionale, si riferisce alla Costituzione della Repubblica Italiana, mentre a livello internazionale si ispira alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Inoltre, il Gruppo è stato membro del Global Compact delle Nazioni Unite sin dal 2004, e le sue strategie aziendali sono guidate dai Dieci Principi di tale iniziativa. Le politiche relative ai consumatori e agli utilizzatori finali sono conformi alle norme internazionali, incluse quelle stabilite dai Principi Guida delle Nazioni Unite su Imprese e Diritti Umani, dalla Dichiarazione dell'ILO sui Diritti e Principi Fondamentali nel Lavoro e dalle Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali. Il Gruppo non ha riscontrato violazioni di tali principi all'interno della sua catena del valore, dimostrando il suo impegno continuo per l'aderenza a questi standard internazionali.

3.3.1.2 Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali in merito agli impatti (S4-2)

Banca Popolare di Sondrio non ha adottato un processo formalizzato per coinvolgere i consumatori e/o gli utilizzatori finali per orientare le proprie decisioni o attività. In ogni caso, in più occasioni ha coinvolto gli attori di cui sopra per comprendere al meglio le esigenze di questi nella messa in produzione di prodotti e servizi loro dedicati. Ad esempio, nell'ambito della creazione del Conto SoPOP, la Banca svolto un'indagine (qualitativa e quantitativa) sul mondo degli studenti. I risultati hanno fornito una serie di informazioni utili, rivelandosi fondamentali per lo studio e la realizzazione del prodotto in questione.

Inoltre, il sistema operativo "Òmìnà" ha la capacità di assicurare l'adeguatezza e la conformità dei processi interni della Banca alle disposizioni nazionali (Banca d'Italia) ed europee (EBA), in materia di governance di prodotto. Inoltre, grazie all'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale, questa soluzione tecnologica non solo analizza lo storico dei dati di clienti e prodotto, ma suggerisce anche opportunità clienteprodotto coerenti per caratteristiche, costi e rischi.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

3.3.1.3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai consumatori e agli utilizzatori finali di esprimere preoccupazioni (S4-3)

Il Gruppo si impegna quotidianamente a fornire un servizio di qualità alla clientela, prestando la massima attenzione all'esecuzione delle operazioni per evitare disguidi o errori. In caso di inconvenienti, le strutture competenti collaborano per la risoluzione delle problematiche al fine di prevenire reclami o doglianze.

Relativamente ai servizi bancari e assicurativi la gestione dei reclami è affidata all'ufficio Consulenza legale e normative; la struttura stessa provvede anche alla gestione dei reclami per i quali la clientela ha promosso ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF), relativamente ai servizi bancari, o all'IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), riguardo a quelli assicurativi. In particolare, per quanto attiene alla controllata Banca della Nuova Terra si precisa che l'Ufficio Reclami è stato individuato all'interno del Servizio Segreteria, Legale e Affari generali.

L'unità gestisce i reclami e i ricorsi all'ABF in modo indipendente rispetto alle funzioni aziendali preposte alla commercializzazione dei servizi e dei prodotti bancari, secondo specifiche e consolidate procedure interne che individuano correttamente le attività, i ruoli, le funzioni, i diversi livelli di responsabilità, i comportamenti da tenere nonché i flussi informativi necessari alla gestione dei reclami e alla partecipazione del procedimento dinnanzi all'ABF. La gestione dei reclami in materia di servizi di investimento, limitatamente a Banca Popolare di Sondrio, è affidata alla Funzione di Conformità e DPO, che segue precise procedure operative per assicurare un trattamento tempestivo ed efficace. Ogni reclamo viene trasmesso senza indugio alla Funzione di Conformità e DPO, corredato da una relazione illustrativa e dalla documentazione necessaria, per consentire la gestione entro i termini previsti dalla legge, pari a 60 giorni. L'esito del reclamo viene annotato in un apposito registro e comunicato alla filiale di riferimento. In caso di ricorso all'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), il medesimo iter viene seguito. Per quanto riguarda BPS (SUISSE) i reclami vengono gestiti ed analizzati centralmente dal Servizio Controllo Rischi.

La clientela può sollevare preoccupazioni o avanzare reclami tramite diversi canali: presentandosi presso gli sportelli della Banca, inviando una comunicazione all'indirizzo e-mail dedicato, oppure utilizzando le modalità descritte nella "Policy Trattazione dei Reclami". Il documento definisce infatti le modalità con cui i clienti possono presentare i reclami, distinguendo tra le diverse tipologie di servizi: bancari, di investimento e assicurativi. In generale, è possibile inoltrare esposti presso la Banca d'Italia o presentare ricorso presso l'Arbitro Bancario Finanziario, l'Arbitro per le Controversie Finanziarie oppure il Conciliatore Bancario Finanziario qualora le richieste contenute nel reclamo non siano accolte. La Banca informa i clienti sulle modalità di presentazione dei reclami anche attraverso il "MiFID - Documento informativo" disponibile presso le filiali e sul sito internet della Banca.

L'efficacia dei canali di gestione dei reclami è garantita attraverso un sistema di monitoraggio continuo. L'Ufficio Reclami redige una relazione semestrale sull'attività svolta, mentre la Funzione di Conformità predispone una relazione annuale nell'ambito del controllo di secondo livello. Il Servizio Revisione Interna effettua controlli di terzo livello per verificare il rispetto delle tempistiche e l'assenza di condotte scorrette. La Funzione di Conformità annota tutti i reclami ricevuti in materia di servizi di investimento in un registro elettronico dedicato (MICRA), aggiornandolo regolarmente e archiviando la documentazione correlata. Per ciò che concerne la controllata elvetica, i reclami vengono monitorati e controllati tramite un apposito database interno. Inoltre, trimestralmente lo stato dei reclami (aperti, chiusi, in corso), con le relative cause elencate sistematicamente sulla base delle casistiche identificate dalla Capogruppo, è presentato in Comitato rischi e alla Direzione Generale.

La dinamica dei reclami è descritta annualmente dalla Funzione di Conformità agli organi aziendali

attraverso diverse relazioni, tra cui la "Relazione sull'attività di controllo svolta in materia di servizi di investimento" ex art. 22 del Regolamento europeo 2017/565 e il rendiconto annuale pubblicato sul sito della Banca.

La gestione dei reclami avviene nel rispetto della normativa sulla privacy per proteggere i consumatori da eventuali ritorsioni. Il processo è affidato all'Ufficio preposto, che opera con il supporto delle unità coinvolte. Tuttavia, per quanto riguarda i reclami relativi ai rapporti commerciali, non risultano adottate politiche specifiche volte a proteggere i consumatori da ritorsioni.

3.3.1.4 Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti in relazione ai consumatori (S4-4)

Elenco principali azioni
attuate nell'anno di
riferimento
Risultati attesi Contribuzione al
raggiungimento
degli scopi delle
politiche
Contribuzione al
raggiungimento
degli obiettivi
delle politiche
Ambito di
applicazione
Orizzonti
temporali
entro i quali
l'impresa
intende
portare a
termine
ciascuna
azione
principale
Approfondimento sulle
caratteristiche ESG delle
controparti
Aggiornamento e
rinnovo del
catalogo di
prodotti e servizi
Own
operations
Italia
2025
Erogazione di
finanziamenti green alle
imprese
Supporto alle
aziende virtuose
dal punto di vista
ESG
Promozione di
uno sviluppo
sostenibile,
nell'ambito del
quale la Banca
aspira a
supportare la
propria clientela
nella transizione
verso
un'economia più
attenta alla tutela
dell'ambiente e a
migliorarne la
soddisfazione,
così come
indicato
all'interno della
Policy di
Sostenibilità e
del Codice Etico
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Finanziamenti alle
aziende agricole e
agroalimentari
Supporto alle
aziende virtuose
dal punto di vista
ESG
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Finanziamenti alle start
up
Consentire alle
imprese il ricorso
alla garanzia di
Asconfidi e alla
controgaranzia del
Fondo MCC a costi
calmierati
rispetto alla media
di quelli applicati
dai confidi
convenzionati con
BPS.
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Erogazione di prodotti di
Trade Finance
Assistere la
clientela nella
gestione dei
possibili rischi
commerciali insiti
nelle
transazioni con
nuove controparti
residenti in Paesi
stranieri
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Fornire garanzie alle
banche confermanti
internazionali
assumendosi i rischi
politici e commerciali
delle banche
emittenti nei countries of
operations
Promuovere il
commercio
internazionale da,
per e fra diversi
countries of
operations
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)

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Relazione finanziaria annuale 2024

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Prodotti e servizi per le
fasce "deboli" (bambini,
giovani, studenti, anziani,
extracomunitari
Aumentare
l'accesso al credito
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Fondo di solidarietà per i
mutui per l'acquisto della
prima casa
Supporto alla
clientela
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Implementazione di
offerta di prodotti di
finanziamento alla
clientela
corporate e retail
Aggiornamento e
rinnovo del
catalogo di
prodotti e servizi
per soddisfare i
bisogni della
clientela
Own
operations
Italia
2025
Ampliamento dell'offerta
di SCRIGNObps, il portale
digitale della Banca, ed
evoluzione in termini
grafici
Rafforzare l'offerta
sul canale digitale
e accrescere la
fidelizzazione della
clientela
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Business school Promuovere
l'apprendimento
sul commercio
internazionale
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Sensibilizzazione sul
contrasto alle frodi
informatiche e procedure
operative
Contrasto alle
frodi informatiche
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Promozione del "conto
corrente solidarietà"
Contributo ad
associazioni
benefiche
riconosciute a
livello nazionale
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Finanziamenti a favore
degli Enti del Terzo
Settore (ETS) assistiti dal
Fondo
Centrale di Garanzia per
le Piccole e Medie
imprese.
Favorire accesso al
credito agli Enti
del Terzo Settore
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Prodotti e servizi digitali
(es. firma grafometrica,
firma digitale)
Favorire accesso ai
prodotti e servizi
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Utilizzo dei canali on-line Favorire accesso ai
prodotti e servizi
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Robotizzazione
e automatizzazione dei
processi per migliorare
l'esperienza dei clienti e
liberare energie
commerciali.
Evolvere
ulteriormente il
modello di filiale
tradizionale, verso
un'interazione
multicanale di tipo
fisico/digitale (c.d.
phygital
Own
operations
Italia
2025
Supporto
all'internazionalizzazione
delle aziende tramite
Divulgare
informazioni
chiare e
aggiornate sulle
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)

Relazione finanziaria annuale 2024

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

incontri gratuiti rivolti alle
imprese clienti
opportunità
offerte dai mercati
esteri, ma anche
ad aiutare le
aziende italiane ad
aprire nuovi canali
di business
Costituzione di una
holding di partecipazioni
denominata Liquid
Factory
supporto allo
sviluppo di nuove
iniziative
imprenditoriali
tecnologiche da
parte di giovani
laureati o
laureandi.
Own
operations
Italia
2024
Accordo per il servizio
"CryptoBooks", finalizzato
a
definire l'ammontare
delle imposte sulle
criptovalute e generare
report fiscali per la
compilazione dei quadri
RW, W e RT della
dichiarazione dei redditi
da parte del cliente o
del commercialista di
fiducia
Supportare i clienti
negli adempimenti
fiscali in ambito
cripto-attività.
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Erogazione di
finanziamenti a medio
lungo termine assistiti
dalla garanzia di SACE
Favorire l'accesso
al credito delle
aziende clienti
Own
operations
Italia
Azione
continuativa
(ricorrente
annualmente)
Mutui ipotecari "casa
green" e "immobile
green" per l'acquisto di
abitazioni e immobili in
elevata classe energetica
supportare e
valorizzare la
scelta dei clienti
relativa
all'acquisto di
abitazioni a
ridotto impatto
ambientale
Own
operations
Italia
2024
Azioni pianificate per il futuro
Attività previste
nell'ambito del Piano di
Sostenibilità 2025-2027
Impatti positivi sui
clienti
Own
operations
Italia
Q4 2027
Erogazione di
finanziamenti green alle
imprese
Aumentare
l'importo dei
finanziamenti a
impatto
ambientale e
sociale positivo
Own
operations
Italia
Q4 2027
Finanziamenti a favore
degli Enti del Terzo
Settore (ETS) assistiti dal
Fondo
Centrale di Garanzia per
le Piccole e Medie
imprese
Own
operations
Italia
Q4 2027

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

Informazioni riguardanti lo stato di avanzamento delle azioni o dei piani d'azione

Il Gruppo non ha identificato impatti materiali negativi in relazione ai consumatori, pertanto, non sono necessarie azioni di rimedio. Si riportano di seguito le informazioni relative allo stato di avanzamento delle azioni comunicate nei periodi precedenti:

− Approfondimento sulle caratteristiche ESG delle controparti

Nell'ambito della progressiva integrazione dei fattori ESG nel processo del credito, la Capogruppo ha definito un framework di gestione degli impatti derivanti dai fattori ESG, prevedendo specifiche azioni finalizzate ad integrare tutte le fasi del processo del credito. Nello specifico è stato introdotto uno Score ESG proprietario, attribuito alle controparti corporate e retail in base ai possibili impatti finanziari connessi all'esposizione a rischi di transizione, fisici e ESG. A ciò, si aggiunge una Due Diligence ESG per specifici perimetri e un sistema di controlli rafforzati per i settori identificati come sensibili. La finalità è migliorare la valutazione del merito creditizio della controparte sotto il profilo di sostenibilità, affiancando una valutazione qualitativa al valore di scoring ESG dato da modello statistico interno.

Come per tutti i processi nevralgici che caratterizzano il proprio modello di business, Banca Popolare di Sondrio ha definito un framework di gestione dei rischi ESG, finalizzato a includere nelle pratiche di concessione del credito le valutazioni dell'esposizione delle proprie controparti creditizie ai fattori di rischio ESG. Inoltre, è stato instaurato un sistema di controlli rafforzato per i settori considerati sensibili sulle concessioni di credito, a beneficio di controparti operanti in questi settori, secondo criteri di proporzionalità e gradualità.

Nello specifico, in fase di richiesta di nuova finanza, al superamento di una determinata soglia di importo definita per ogni settore, l'iter autorizzativo della pratica si arricchisce di un'ulteriore valutazione dell'ufficio Sostenibilità che viene redatta sulla base di specifiche analisi dell'operazione oggetto della pratica di fido e sulla clientela attenzionata, anche tramite un'attività di media-review.

− Erogazione di finanziamenti green alle imprese

In linea con quanto dichiarato nel Piano Industriale 2022-2025, la Banca Popolare di Sondrio ha confermato la propria volontà di assistere le piccole e medie imprese che, insieme alle famiglie, costituiscono non solo la clientela per eccellenza dell'Istituto, ma anche il tessuto socioeconomico del Paese.

Il 2024 è stato di fatti un anno prolifico in termini di iniziative a supporto delle PMI: il totale dei prestiti erogati dalla Capogruppo, divisi in chirografari e ipotecari, è stato di circa 1 miliardo e 500 milioni. In particolare, nell'ambito dei finanziamenti, sono state sviluppate nuove linee di credito dedicate all'economia circolare, all'acquisto di immobili residenziali e commerciali in classe di efficienza energetica A (A1, A2, A3, A4) o B, all'acquisto e ristrutturazione, alla sola ristrutturazione e alla costruzione di immobili residenziali e commerciali in classe di efficienza energetica elevata.

− Finanziamenti alle aziende agricole e agroalimentari

La Banca ha promosso misure agevolate per impianti fotovoltaici nel settore agricolo e agroindustriale, beneficiando i fondi del PNRR e rispondendo alle sfide ambientali e climatiche.

− Finanziamenti alle start-up

È stato siglato un accordo con Asconfidi Lombardia per facilitare l'accesso alle garanzie su prestiti destinati a PMI e start-up, sostenendo progetti con adeguata sostenibilità.

− Erogazione di prodotti di Trade Finance

È stato avviato un progetto per digitalizzare le lettere di credito e ottimizzare i processi con l'introduzione di soluzioni basate sull'intelligenza artificiale. Il programma Trade Facilitation ha promosso operazioni in paesi in via di sviluppo, con un valore complessivo di oltre 360 milioni di euro.

− Prodotti e servizi per le fasce "deboli"

La Banca ha promosso e ha supportato specifici gruppi vulnerabili con servizi bancari dedicati a giovani, anziani ed extracomunitari. Inoltre, è stato potenziato il supporto alla sicurezza informatica, con campagne di sensibilizzazione e strumenti per prevenire le frodi online.

− Sensibilizzazione sul contrasto alle frodi informatiche e procedure operative

La Banca Popolare di Sondrio realizza costantemente una serie di iniziative per divulgare la cultura della sicurezza informatica e della riservatezza. Ne sono esempio le comunicazioni che vengono inviate alla clientela su base trimestrale, che informano su nuovi attacchi e sulle prassi per evitare di cadere nelle trappole sempre più sofisticate dei malfattori.

− Promozione del "conto corrente solidarietà"

Dal 1996 la Banca Popolare di Sondrio offre alla clientela la possibilità di aprire conti che prevedono alcune finalità etiche. Relativamente al 2024, Banca Popolare di Sondrio, nel rispetto di quanto indicato dai titolari dei predetti rapporti, ha destinato 31.000 euro alla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, 20.700 euro al Comitato Italiano UNICEF -Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia, 3.200 euro all'Associazione Volontari Italiani Sangue (AVIS); 2.400 euro all'Associazione Donatori Midollo Osseo (ADMO) e 3.200 euro all'Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA), che potranno utilizzare le somme a loro discrezione.

− Prodotti e servizi digitali

La Banca Popolare di Sondrio ha fortemente investito nell'innovazione digitale, migliorando i suoi processi e potenziando la relazione con i clienti. Tra le principali iniziative si segnalano: il nuovo portale digitale SCRIGNObps, gli ATM evoluti per versamenti sicuri, le carte Nexi Debit e Credit utilizzabili su wallet digitali, e la possibilità di pagare i trasporti pubblici in diverse città italiane tramite carte contactless. Inoltre, la Banca ha introdotto la firma digitale e la firma grafometrica per semplificare e rendere più sicure le operazioni bancarie, eliminando l'uso della carta. Le notifiche informative tramite e-mail, SMS o push consentono ai clienti di monitorare le proprie operazioni in tempo reale, mentre il servizio MyBank facilita gli acquisti online in modo sicuro. Altri strumenti innovativi includono il bonifico istantaneo, che permette trasferimenti veloci, e SCRIGNObudget, che aiuta a gestire il budget familiare e monitorare le spese. Questi servizi dimostrano l'impegno della Banca nel rendere più sicuri, rapidi e sostenibili i servizi bancari per i suoi clienti.

− Supporto all'internazionalizzazione delle aziende tramite incontri gratuiti rivolti alle imprese clienti Anche nel 2024, sono proseguiti i consueti incontri formativi organizzati dal Servizio Internazionale della Capogruppo per le aziende italiane operanti in contesti internazionali e interessate a migliorare le proprie conoscenze per accrescere la propria competitività. Gli incontri, sempre gratuiti, hanno spaziato tra le diverse tematiche del commercio estero, molteplici settori e

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

numerosi Paesi, cercando di seguire le tendenze più di interesse e le esigenze delle imprese clienti, ma anche delle filiali della Banca con formazione interna dedicata. In totale, nel corso dell'anno sono state realizzate 15 iniziative con 1.855 partecipanti.

Gestione degli impatti sui consumatori e sugli utilizzatori finali

La Banca, a seguito dell'analisi di doppia materialità, non ha rilevato impatti materiali negativi significativi sui consumatori o sugli utilizzatori finali. In ogni caso, essa adotta politiche preventive e reattive per garantire la protezione e il benessere della propria clientela. A tal proposito, le azioni intraprese e pianificate sono orientate a garantire un impatto sociale positivo, con particolare riferimento alla promozione dell'accesso al credito e all'offerta di una gamma di prodotti e servizi mirati a soddisfare le esigenze di diverse fasce di clientela, inclusi gruppi vulnerabili.

Per garantire che le iniziative siano efficaci, la Banca monitora attentamente i risultati ottenuti attraverso un sistema di valutazione che include un monitoraggio mensile dei progressi in relazione agli obiettivi definiti nel Piano di Sostenibilità. Il monitoraggio avviene tramite un file di tracciamento, utile per la rendicontazione al Consiglio di Amministrazione.

Riguardo ai rischi specifici, la Banca ha identificato e sta monitorando in modo particolare quelli legati alla sicurezza delle informazioni, in particolare il rischio di data breach che potrebbe compromettere i dati personali della clientela. Per fronteggiare questi rischi, sono stati adottati regolamenti aziendali specifici in materia di protezione dei dati personali, certificati secondo gli standard ISO/IEC 27001:2013 e ISO/IEC 27701:2019, e sono in atto politiche assicurative per coprire i rischi legati alle minacce cyber. Inoltre, la Banca sensibilizza attivamente la propria clientela riguardo alla sicurezza informatica e alla protezione delle credenziali.

In aggiunta, il Gruppo si impegna a prevenire qualsiasi impatto negativo sui consumatori e sugli utilizzatori finali, assicurando che le proprie pratiche siano conformi alle normative e ai principi etici. La Banca ha politiche interne che guidano l'operato aziendale in conformità alla legge, garantendo che le pratiche adottate non causino danni ai propri clienti. A tal fine, sono implementati modelli di gestione incentrati sulla sicurezza dei sistemi IT, la protezione dei dati personali, la sottoscrizione di polizze assicurative contro i rischi cyber e la tutela delle fasce sociali vulnerabili. Non sono stati segnalati, inoltre, gravi problemi o incidenti relativi ai diritti umani in connessione con i consumatori e/o gli utilizzatori finali.

Relazione tra CapEx e OpEx significative necessarie per implementare le azioni intraprese o pianificate

Non sono state identificate Capex e OpEx significative necessarie per implementare le azioni intraprese o pianificate.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

3.3.2 Metriche e obiettivi

3.3.2.1 Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti (S4-5)

Descrizione della relazione tra l'obiettivo e gli obiettivi della politica

Gli obiettivi riportati nella tabella sottostante sono allineati a quanto previsto dalla Policy di Sostenibilità, nella quale la Banca ha dichiarato il proprio impegno e la volontà di rafforzare la propria posizione nel settore delle aziende, con un focus particolare sulle PMI.

Ambito dell'obiettivo
(attività dell'impresa
e/o la sua catena del
valore a monte e/o a
valle, se del caso, e i
confini geografici)
Valore
(base) di
riferimento
Anno (base) di
riferimento
Obiettivo
2030
Obiettivo
2050
Periodo a cui si
applica
l'obiettivo
Implementazione di
offerta di prodotti di
finanziamento alla
clientela corporate e retail
2022 2022-2025

Definizione e monitoraggio degli obiettivi relativi a consumatori ed utilizzatori finali

La Banca ha sviluppato i propri obiettivi utilizzando una metodologia che include un'analisi di contesto e il confronto con i principali peers. In particolare, per l'obiettivo relativo all'implementazione dell'offerta di prodotti di finanziamento alla clientela corporate e retail, i valori sono stati definiti partendo dalle erogazioni di mutui chirografari, ipotecari e prestiti per l'anno 2025, moltiplicati per la percentuale di erogazione dei prodotti "next" registrata nel 2024, calcolata a livello di singola area e poi adattata in base alle dimensioni delle filiali. Per quanto riguarda gli obiettivi ambientali, non sono stati basati su dati scientifici certi. Inoltre, sebbene non sia stato previsto un diretto coinvolgimento degli stakeholder nella definizione degli obiettivi, il Gruppo riconosce che l'interazione con le parti interessate, nell'ambito dell'analisi di doppia materialità, abbia contribuito a favorire gli impatti positivi e ad identificare opportunità rilevanti.

Per quanto riguarda la performance rispetto agli obiettivi dichiarati, nel Piano Industriale la Banca ha tracciato linee guida specifiche per la strategia di sostenibilità, includendo il lancio di prodotti ESG. Ad esempio, nel 2024 è stata ampliata la linea "next - Prodotti di Credito Sostenibili". Questo pacchetto di finanziamenti include soluzioni per privati, professionisti e imprese che desiderano ridurre la propria impronta carbonica. I prodotti offerti comprendono mutui e prestiti per impianti di energie rinnovabili, trasporti ecologici e l'efficientamento energetico di abitazioni e luoghi di lavoro. Per le aziende, l'offerta comprende mutui ipotecari e prestiti non garantiti a medio e lungo termine, inclusi finanziamenti per l'economia circolare e la costruzione di Green Buildings.

Inoltre, la Banca ha introdotto una nuova linea di credito dedicata agli enti del terzo settore, per finanziare progetti sociali difficilmente accessibili attraverso canali di finanziamento tradizionali. Questa iniziativa fa parte della categoria S - Sociali.

Le prestazioni, relative all'obiettivo dell'implementazione dell'offerta di prodotti di finanziamento, sono state monitorate mensilmente tramite un Excel di monitoraggio, utilizzato per la rendicontazione al Consiglio di Amministrazione.

4. INFORMAZIONI SULLA GOVERNANCE (ESRS G1)

4.1 CONDOTTA DELLE IMPRESE

4.1.1 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

4.1.1.1 Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese (G1-1)

Caratteristiche delle Politiche del Gruppo relative alla cultura di impresa e condotta delle imprese

Il Gruppo è dotato delle seguenti Policy interne per gestire impatti, rischi e opportunità legati alla condotta delle imprese:

  • Policy di sostenibilità;
  • Codice etico;
  • Policy in materia di segnalazione interna delle violazioni whistleblowing

Si riporta di seguito la descrizione delle caratteristiche della "Policy in materia di segnalazione interna delle violazioni – whistleblowing" conformemente con gli obblighi minimi di informativa relativi alle Politiche (c.d. MDR-P) previsti dall'ESRS 2. Per la descrizione degli MDR-P relativi alla Policy di sostenibilità ed al Codice etico si rimanda alla sezione "2.2.2.1 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi (E1-2) -Caratteristiche delle Politiche del Gruppo relative alla mitigazione e adattamento dei cambiamenti climatici (MDR-P)".

Policy in materia di segnalazione interna delle violazioni – whistleblowing

Tale policy definisce i principi generali e le linee applicative essenziali che disciplinano le modalità con le quali segnalare, in sicurezza e con la dovuta riservatezza, comportamenti illeciti di cui si è a conoscenza che possano costituire una violazione delle norme attinenti - in senso lato - all'attività bancaria, conformemente alle disposizioni normative di riferimento. In particolare, il documento:

  • definisce le regole per l'identificazione, la valutazione, la gestione delle segnalazioni;
  • disciplina i processi valutativi/decisionali, declinando l'insieme dei ruoli e delle attribuzioni di pertinenza del Responsabile del sistema di segnalazione, degli Organi aziendali e delle funzioni preposte, eventualmente coinvolti;
  • definisce i canali per la ricezione delle comunicazioni, le modalità e le procedure di gestione delle stesse;
  • specifica i riporti informativi finalizzati ad assicurare agli Organi aziendali la piena conoscenza sul funzionamento della procedura di whistleblowing e, in forma aggregata, sulle segnalazioni ricevute e sulle correlate attività svolte.

La Policy si applica ai componenti degli Organi sociali, ai dipendenti della Banca, ai liberi professionisti, ai fornitori, ai partner, ai consulenti, ai volontari e ai tirocinanti, agli azionisti e, più in generale, agli stakeholder della Banca stessa.

L'approvazione del documento, così come ogni sua modificazione e/o integrazione rilevante a seguito di cambiamenti significativi della normativa di riferimento, è di competenza del Consiglio di Amministrazione della Banca. Qualora gli adeguamenti siano meramente ricognitivi di revisioni organizzative intervenute, nonché in caso di ulteriore modificazione formale o di limitato contenuto sostanziale, l'approvazione è demandata al Consigliere delegato della Banca. Compete al Responsabile del sistema interno di segnalazione delle violazioni mantenere aggiornato il documento, valutando nel tempo la coerenza dello stesso, nonché l'adeguatezza delle procedure di segnalazione adottate dalla Banca in

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

relazione alle disposizioni tempo per tempo vigenti. Il soggetto identificato come Responsabile del Sistema Interno di Segnalazione con valenza per tutte le società destinatarie è individuato nel Responsabile pro tempore della funzione di Conformità.

Il Decreto legislativo n. 72 del 12 maggio 2015 ha introdotto l'articolo 52 bis del Testo Unico Bancario (di seguito TUB) e l'articolo 8 bis del Testo Unico della Finanza (di seguito anche TUF), che disciplinano il sistema interno di segnalazione delle violazioni (whistleblowing interno). La normativa, di recepimento della Direttiva europea n. 36/2013, prevede che le banche si dotino di procedure per la segnalazione da parte del personale di atti e/o fatti che possano costituire violazioni di norme disciplinanti l'attività bancaria (articolo 52 bis del TUB) o l'attività svolta (articolo 8 bis del TUF). La disciplina attuativa della previsione del TUB è contenuta nella Parte I, Titolo IV, Capitolo 3, Sezione VIII, attinente ai "Sistemi interni di segnalazione delle violazioni", della Circolare di Banca d'Italia n. 285/2013. Il Decreto legislativo n. 129/2017 ha poi sostituito l'articolo 8 bis del TUF con l'articolo 4 undecies, il cui testo è identico a quello dell'articolo previgente, con la sola aggiunta della possibilità di segnalare atti e/o fatti che possano costituire violazioni del Regolamento europeo n. 596/2014 in materia di abusi di mercato. Analogo istituto è stato introdotto, in attuazione della Direttiva europea n. 849/2015, dal Decreto legislativo n. 90 del 25 maggio 2017, in tema di contrasto al riciclaggio del denaro e al finanziamento del terrorismo, che ha profondamente modificato il Decreto legislativo n. 231/2007. L'articolo 48 di quest'ultimo prevede, infatti, che le banche adottino procedure per la segnalazione, da parte dei dipendenti o di persone in posizione comparabile, di violazioni delle citate disposizioni. La Legge n. 179/2017 ha aggiunto, nell'articolo 6 del Decreto legislativo n. 231/2001 in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, il comma 2 bis, con il quale si stabilisce che le persone giuridiche devono predisporre sistemi di segnalazione dei reati, alla cui commissione consegue la responsabilità amministrativa delle stesse, da parte di coloro i quali rivestono funzioni di amministrazione, rappresentanza, direzione dell'ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale, nonché da persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo del medesimo e da quelle sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno di tali soggetti. Questi ultimi devono essere venuti a conoscenza delle condotte illecite in ragione delle funzioni svolte. Da ultimo, al fine di armonizzare le normative dei singoli paesi dell'Unione europea in materia di whistleblowing in data 23 ottobre 2019 è stata approvata la Direttiva europea n. 1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione, sia nell'ambito pubblico sia nel settore privato, la quale integra tra le segnalazioni numerosi illeciti comunitari nell'ambito degli appalti pubblici, dei servizi, prodotti e mercati finanziari, della prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, della sicurezza dei prodotti o degli alimenti, della sicurezza dei trasporti, della salute pubblica o dell'ambiente, della data protection; nonché di violazioni che ledono gli interessi finanziari dell'Unione Europea. Il provvedimento attuativo della Direttiva europea n. 1937/2019 è il Decreto legislativo n. 24 del 10 marzo 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 63 del 15 marzo 2023, il quale raccoglie in un unico testo normativo l'intera disciplina dei canali di segnalazione e delle tutele riconosciute ai segnalanti sia del settore pubblico che privato, con l'obiettivo di incentivare le segnalazioni di illeciti che pregiudichino l'interesse pubblico o l'integrità dell'ente. Al fine di conformarsi alle predette disposizioni e con l'obiettivo di rafforzare nell'ambito dell'intera struttura aziendale la cultura della correttezza e del rispetto delle norme, la Banca ha realizzato un sistema di segnalazione delle violazioni coerente con le specifiche disposizioni normative.

Al fine di rafforzare all'interno dell'intera struttura aziendale la cultura della correttezza e del rispetto delle norme e in adempimento alle disposizioni di Vigilanza, la Banca ha predisposto un sistema di whistleblowing attraverso il quale i dipendenti e i clienti, principali stakeholder destinatari della Policy, possono segnalare reati, possibili frodi, illeciti o qualsiasi condotta irregolare di cui si è venuti a conoscenza

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

in relazione alla rispettiva operatività e che può costituire violazione delle norme disciplinanti – in senso lato - l'attività bancaria. Dal 2023 la possibilità di effettuare segnalazioni è stata estesa anche ai liberi professionisti, consulenti e fornitori, volontari e tirocinanti, azionisti e persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza presso la Banca, oltre agli attuali soggetti dipendenti.

Tutti i dipendenti della Banca sono tenuti a prendere visione del documento e a ottemperare alle disposizioni in esso contenute.

Il Responsabile del sistema interno di segnalazione delle violazioni, identificato nel Responsabile pro tempore della Funzione di Conformità e DPO, per il tramite della Funzione stessa, cura altresì la messa a disposizione dei dipendenti, di norma attraverso la intranet aziendale, dell'edizione aggiornata del documento, nonché la trasmissione dello stesso alle società controllate affinché le stesse provvedano all'attuazione delle disposizioni di propria competenza. Conformemente a quanto previsto dalla normativa in materia di segnalazione delle violazioni, la Banca mette a disposizione di tutti coloro che possono effettuare le segnalazioni sul sito internet, le informazioni chiare sul canale che riflettono la sintesi dei contenuti del documento.

Descrizione di come l'impresa stabilisce, sviluppa, promuove e valuta la propria cultura aziendale

Le attività di business si fondano sul rispetto dei criteri improntati a lealtà, serietà, onestà, competenza e trasparenza. A tal fine, viene promosso l'assoluto rispetto delle leggi e delle normative vigenti nonché l'adozione di opportuni presidi organizzativi volti a minimizzare il rischio di corruzione. Tali presidi prevedono che i comportamenti individuali e collettivi si conformino al Codice Etico e al Modello di Organizzazione e Gestione ai sensi del Decreto legislativo 231/2001 ed eventuali violazioni possano essere prontamente segnalate da tutto il personale ai sensi dell'art. 52-bis del Testo Unico Bancario (whistleblowing).

Il Gruppo svolge le proprie attività con l'obiettivo di fornire prodotti e servizi ai propri clienti nel rispetto del valore dell'integrità, agisce coerentemente con l'Agenda 2030 e, in particolare, con gli obiettivi del SDG 16 "Promuovere la pace, la giustizia e costruire istituzioni inclusive, affidabili ed effettive".

L'osservanza delle normative e dei codici di condotta interni ed esterni è rilevante anche dal punto di vista strategico e, pertanto, il Gruppo agisce nella convinzione che il rispetto delle regole e la correttezza negli affari costituiscano elementi fondamentali nello svolgimento dell'attività bancaria che, per sua natura, è fondata sulla fiducia e la trasparenza: in tale modo concretizza una prudente e sana gestione degli affari e delle attività con tutti gli stakeholder.

Descrizione dei meccanismi per identificare, segnalare e indagare su preoccupazioni relative a comportamenti illegali o comportamenti in contraddizione con il proprio codice di condotta

Le modalità di segnalazione prevedono l'utilizzo dell'applicativo "Comunica Whistleblowing" disponibile sul sito internet della Banca, al seguente indirizzo: www.popso.it/home. L'accesso avviene previa registrazione della persona segnalante e, pertanto, con evidenza della sua identità; relativamente alle segnalazioni che hanno ad oggetto la normativa antiriciclaggio, il canale di segnalazione garantisce l'anonimato, tuttavia, il segnalante ha la possibilità, a propria insindacabile discrezione, di manifestare la propria identità.

L'applicativo è finalizzato all'invio delle segnalazioni e alla gestione delle correlate attività che si sostanziano essenzialmente nella ricezione, esame, valutazione delle stesse e, infine, nell'informativa agli Organi aziendali di quelle situazioni ritenute rilevanti per l'adozione di eventuali provvedimenti, anche di natura disciplinare.

Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

A valle delle segnalazioni, effettuate sia in forma scritta che oralmente, viene rilasciato entro sette giorni un avviso di ricevimento ed entro tre mesi viene fornito un riscontro in merito.

La gestione delle segnalazioni è in capo al Responsabile del sistema interno di segnalazione delle violazioni, identificato nel Responsabile pro tempore della Funzione di Conformità e DPO, che provvede a valutare tempestivamente i diversi casi sulla base delle proprie responsabilità e competenze, anche interpellando il mittente, il responsabile della presunta violazione e ogni soggetto potenzialmente coinvolto.

Oltre a quanto già previsto nelle discipline che regolano il whistleblowing nello specifico settore bancario e finanziario, possono essere segnalati, a titolo esemplificativo e non esaustivo, anche illeciti rilevanti ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 o violazioni dei modelli di organizzazione; illeciti che rientrano nell'ambito di applicazione degli atti dell'Unione europea o nazionali relativi ai settori dei servizi, prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, sicurezza e conformità dei prodotti, sicurezza dei trasporti, tutela dell'ambiente.

Calendario per l'attuazione delle politiche anticorruzione o anti-concussione

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio non si è dotato di una policy specifica dedicata alla lotta contro la corruzione attiva o passiva. Tuttavia, questo tema è disciplinato attraverso:

  • Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) 231, il cui scopo è la predisposizione di un sistema strutturato ed organico di prevenzione, dissuasione e controllo, finalizzato a sviluppare nei soggetti che direttamente o indirettamente operano nell'ambito delle attività sensibili la consapevolezza della potenziale commissione del reato e, grazie ad un monitoraggio costante dell'attività, a consentire di prevenire o di reagire tempestivamente per impedire la commissione del reato stesso;
  • Codice Etico, documento che costituisce presupposto e riferimento previa valutazione dei rischireato connessi alle attività svolte dalla Banca – sia del Modello di organizzazione, gestione e controllo (di seguito, per brevità, anche solo il "Modello") sia del sistema sanzionatorio per la violazione delle norme in esso stabilite, adottati dalla Banca secondo quanto previsto dagli artt. 6 e 7 del D. Lgs. 8 dicembre 2001, n. 231 (di seguito, per brevità, anche solo il "Decreto" oppure il "D. Lgs. 231/2001"), nonché sulla base delle Linee Guida elaborate dall'ABI ai sensi dell'art. 6, comma 3 del Decreto;
  • Policy di Sostenibilità, che disciplina gli ambiti rilevanti di sostenibilità, con particolare attenzione alla corruzione. Le attività di business si fondano sul rispetto di criteri quali lealtà, serietà, onestà, competenza e trasparenza. A tal fine, viene promosso il rigoroso rispetto delle leggi e delle normative vigenti, oltre all'adozione di idonei presidi organizzativi per minimizzare il rischio di corruzione. Questi presidi richiedono che i comportamenti individuali e collettivi siano conformi al Codice Etico e al Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) ai sensi del Decreto legislativo 231/2001. Eventuali violazioni possono essere segnalate da tutto il personale tramite le procedure di whistleblowing, come previsto dall'art. 52-bis del Testo Unico Bancario. In aggiunta, per garantire un adeguato presidio dei rischi legali, reputazionali e di non conformità legati a condotte illecite, in particolare quelle finalizzate alla corruzione, il Gruppo implementa un sistema strutturato di gestione e supervisione dei rischi di frode. Questo sistema è parte integrante dei rischi operativi e prevede un monitoraggio costante, promuovendo l'adozione delle misure più adeguate a prevenire o contenere tali rischi.

Divulgazione delle misure di salvaguardia per la segnalazione di irregolarità

I modelli organizzativi prevedono esplicitamente che venga svolta dall'ente un'attività di informazione e formazione per tutto il personale destinatario del MOG e del Codice Etico. L'informazione avviene tramite la pubblicazione sulla intranet aziendale, in una sezione dedicata, di circolari e di tutta la

normativa interna di riferimento.

Il Gruppo garantisce la confidenzialità delle informazioni ricevute e mantiene riservata l'identità del segnalante in conformità della normativa applicabile che recepisce la direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio. Il segnalante non deve subire condotte ritorsive, discriminatorie o comunque sleali conseguenti alla segnalazione. Il Gruppo adotta le stesse forme di tutela a garanzia della protezione e della riservatezza del segnalante anche per il soggetto segnalato, fatta salva ogni ulteriore forma di responsabilità prevista dalla legge che imponga l'obbligo di comunicare il nominativo del segnalato.

Indagini sugli incidenti legati alla condotta aziendale

Oltre alle procedure per dare seguito alle segnalazioni degli informatori in conformità della normativa applicabile che recepisce la direttiva (UE) 2019/1937, il Gruppo ha predisposto procedure per indagare in modo celere, indipendente e obiettivo su incidenti riguardanti la condotta dell'impresa, compresi casi di corruzione attiva e passiva. Le modalità di trasmissione delle segnalazioni prevedono, per i soli dipendenti della Banca, l'accesso al format "Decreto Legislativo 231/2001" presente all'interno della rete Intranet aziendale ovvero l'utilizzo di un apposito indirizzo di posta elettronica ([email protected]). Con riferimento, invece, alle segnalazioni interne di condotte illecite di cui alla Legge 30 novembre 2017, n.179 (c.d. Whistleblowing), i dipendenti possono segnalare le violazioni riguardanti le tematiche di cui al D. Lgs. 231/2001 mediante l'idoneo applicativo informatico adottato, in ottemperanza alle disposizioni di cui alla "Policy in materia di segnalazione interna delle violazioni".

In entrambi i casi, l'Organismo di Vigilanza provvede a valutare tempestivamente la segnalazione sulla base delle proprie responsabilità e competenze, anche interpellando il mittente, il responsabile della presunta violazione e ogni soggetto potenzialmente coinvolto.

L'Organismo di Vigilanza preserva coloro che hanno inoltrato le segnalazioni da qualsiasi tipo di ritorsione o atto che possa dar adito anche al solo sospetto di costituire una forma di discriminazione o penalizzazione, assicurando la segretezza dell'identità del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge.

Politica per la formazione sulla condotta aziendale

I modelli organizzativi prevedono esplicitamente che venga svolta dall'ente un'attività di informazione e formazione per tutto il personale destinatario del MOG e del Codice Etico.

La formazione è realizzata annualmente mediante corsi in aula e corsi obbligatori fruibili tramite la piattaforma multimediale.

Nel corso del 2024 l'attività formativa in materia di D.Lgs. 231/2001 è stata proposta in continuità con l'anno precedente, attraverso l'erogazione di un modulo e-learning rivolto a tutti i dipendenti e corsi in aula rivolti al personale neoassunto. Il presidente dell'ODV ha inoltre erogato una specifica formazione per gli esponenti aziendali.

Con particolare riferimento alla BPS (SUISSE) SA, gli organi della società e le funzioni indipendenti di controllo sono consapevoli dei rischi legati al tema della corruzione; tuttavia, le leggi elvetiche in vigore non richiedono che la Banca effettui una formazione specifica inerente a politiche o procedure anticorruzione. Il fenomeno in Svizzera non rappresenta infatti allo stato attuale un rischio materiale, tanto che nelle statistiche internazionali risulta nelle ultime posizioni delle classifiche degli Stati con maggiore corruzione. L'Autorità di Vigilanza richiede per contro che la Banca assicuri una formazione adeguata in ambito di compliance, antiriciclaggio e regole di condotta sul mercato, cosa che avviene con regolarità. Tutti i membri degli organi di governo di BPS (SUISSE) SA, i dipendenti e anche i partner commerciali sono stati informati circa le politiche e le procedure anticorruzione adottate, in continuità con gli anni

precedenti.

Nell'ambito della formazione del personale della Banca, oltre al tema specifico della corruzione previsto dal MOG, si rileva anche la formazione erogata in materia di antiriciclaggio e lotta al terrorismo.

Informativa sulle funzioni più a rischio in materia di corruzione e concussione

In linea con quanto definito nell' "Allegato 3 – Matrice riepilogativa rischi-reati" del Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) 231, si evidenzia che le funzioni maggiormente a rischio di corruzione attiva e passiva sono quelle che potrebbero offrire, donare, chiedere o accettare, anche per interposta persona, compensi o altre utilità personali. A tali funzioni, dunque, si applica il divieto di elargire e accettare corrispettivi, connessi con la gestione delle attività della Banca, che abbiano un valore non modico e cioè che non siano generalmente considerabili come un comune gesto di cortesia o di natura commerciale, accettabile e lecito secondo la prassi gestionale corrente. Il divieto si applica a qualsiasi vantaggio concesso a (o ricevuto da) ogni persona, inclusi, a titolo esemplificativo, altri dipendenti, futuri dipendenti, clienti, dipendenti pubblici, pubblici ufficiali, concorrenti, fornitori e altre persone con cui l'azienda ha, o vorrebbe avere, relazioni di impresa. In ogni caso, è obbligatorio per ciascuno informare il proprio superiore gerarchico e l'Organismo di Vigilanza di qualunque sollecitazione o offerta di vantaggi particolari ricevuti, sia direttamente che indirettamente.

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4.1.1.2 Gestione dei rapporti con i fornitori (G1-2)

Caratteristiche delle Politiche del Gruppo relative alla gestione dei rapporti con i fornitori

Il Gruppo è dotato delle seguenti Policy e Regolamenti interni per gestire per gestire impatti, rischi e opportunità legati alla gestione dei rapporti con i fornitori:

  • Policy di sostenibilità;
  • Codice etico;
  • Metodologia di valutazione delle caratteristiche ESG dei fornitori;
  • Regolamento in materia di gestione degli acquisti;
  • Regolamento in materia di esternalizzazioni.

Si riporta di seguito la descrizione delle caratteristiche della "Metodologia di valutazione delle caratteristiche ESG dei fornitori", del Regolamento in materia di gestione degli acquisti" e del "Regolamento in materia di esternalizzazioni" conformemente con gli obblighi minimi di informativa relativi alle Politiche (c.d. MDR-P) previsti dall'ESRS 2. Per la descrizione degli MDR-P relativi alla Policy di sostenibilità ed al Codice etico si rimanda alla sezione "2.2.2.1 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi (E1-2) -Caratteristiche delle Politiche del Gruppo relative alla mitigazione e adattamento dei cambiamenti climatici (MDR-P)".

Metodologia di valutazione delle caratteristiche ESG dei fornitori

Tale policy descrive la metodologia impiegata per l'analisi di valutazione ESG dei fornitori di Banca Popolare di Sondrio, inserendosi nel contesto di applicazione del Regolamento in materia di gestione degli acquisti. Le disposizioni della Metodologia si applicano ai servizi/uffici centrali e alle strutture periferiche della Banca coinvolti nel processo di gestione degli acquisti. Le disposizioni stesse non sono replicabili a livello di Gruppo bancario, in quanto disciplinano un processo e il correlato sistema di deleghe tipicamente della capogruppo; i principi di fondo riconducibili alla corretta ed efficiente gestione degli acquisti sono comunque di valenza generale.

La metodologia viene predisposta e aggiornata dall'Ufficio Economato e sottoposta a revisione a seguito di cambiamenti significativi del contesto normativo e in coerenza con la progressiva integrazione delle tematiche ESG nei principali processi. L'approvazione del documento, così come di ogni sua modifica e integrazione rilevante, è di competenza del Responsabile Servizio Supporto logistico e operativo. Tutte le strutture della Banca sono informate con apposita comunicazione interna, dell'avvenuta approvazione del presente Regolamento, delle modificazioni intervenute, se sostanziali, e della pubblicazione dello stesso nell'appropriata sezione dell'intranet aziendale.

Regolamento in materia di gestione degli acquisti

Tale regolamento formalizza gli indirizzi e le attività in cui si articola il processo di gestione degli acquisti, individuandone le unità organizzative coinvolte, le relative responsabilità e le fasi operative. Il processo di gestione degli acquisti si compone delle seguenti principali attività:

  • identificazione della funzione responsabile del processo e delle attività finalizzate all'efficiente svolgimento e al monitoraggio dello stesso;
  • identificazione delle strutture interessate e dei relativi ruoli e responsabilità;
  • definizione di regole attinenti alle richieste di acquisto e all'emissione di ordini;
  • livelli autorizzativi per l'emissione degli ordini;
  • efficace ed efficiente gestione dell'albo fornitori;
  • individuazione di adeguati flussi informativi.

Le disposizioni del Regolamento si applicano ai servizi/uffici centrali e alle strutture periferiche della

Banca coinvolti nel processo di gestione degli acquisti. Le disposizioni stesse non sono replicabili a livello di Gruppo bancario, in quanto disciplinano un processo e il correlato sistema di deleghe tipicamente della capogruppo; i principi di fondo riconducibili alla corretta ed efficiente gestione degli acquisti sono comunque di valenza generale.

Il Regolamento, verificato dalla funzione di conformità e DPO, è sottoposto all'esame e all'approvazione del Consiglio di Amministrazione su proposta del Consigliere delegato, il quale ha la facoltà di approvare modificazioni correlate al recepimento di normative, all'introduzione di disposizioni migliorative del processo di gestione degli acquisti, a variazioni dell'organigramma aziendale. Il Consigliere delegato ha altresì facoltà di approvare adeguamenti meramente ricognitivi di deliberazioni consiliari o di variazioni organizzative, ovvero attinenti a modificazioni formali o di limitato contenuto sostanziale. Il Responsabile del servizio supporto logistico e operativo ha la facoltà di apportare al Regolamento limitate modifiche, in accordo con il Consigliere delegato, attinenti al processo organizzativo interno.

Tutte le strutture della Banca sono informate con apposita comunicazione interna, dell'avvenuta approvazione del Regolamento, delle modificazioni intervenute, se sostanziali, e della pubblicazione dello stesso nell'appropriata sezione dell'intranet aziendale.

Regolamento in materia di esternalizzazioni

Tale regolamento definisce i principi generali e le linee applicative essenziali che disciplinano il ricorso all'esternalizzazione di processi, servizi o attività aziendali da parte della Banca e delle società appartenenti al Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio. Esplicita inoltre l'impianto normativo interno relativamente agli assetti organizzativi e di presidio dei rischi derivanti dalle esternalizzazioni. Il documento:

  • definisce il sistema di regole per l'identificazione, la valutazione, la gestione e il controllo dei rischi correlati all'esternalizzazione a terzi di attività aziendali, sia nell'ambito del Gruppo, sia al di fuori;
  • disciplina i processi decisionali e gli assetti organizzativi di Gruppo, declinando l'insieme dei ruoli e delle attribuzioni di pertinenza degli Organi aziendali e delle strutture organizzative coinvolti;
  • definisce gli strumenti, le modalità e le procedure di controllo nel continuo delle attività esternalizzate, anche mediante la nomina di specifici referenti, responsabili di verificare nel continuo il rispetto degli accordi contrattuali e l'efficienza dei servizi prestati dal fornitore;
  • specifica i riporti informativi finalizzati ad assicurare agli Organi aziendali e alle funzioni di controllo societari la piena conoscenza e governabilità dei fattori di rischio relativi ai processi, ai servizi o alle attività esternalizzate;
  • stabilisce i collegamenti funzionali e le modalità di interazione tra la Capogruppo e le Società controllate del Gruppo riguardo alle esternalizzazioni attivate da quest'ultime.

La Capogruppo fornisce gli indirizzi necessari ad assicurare la coerenza degli assetti e delle prassi adottate dalle componenti del Gruppo in materia di esternalizzazioni, destinatarie su base individuale degli obblighi prescritti dalla disciplina, e supervisiona - con particolare riferimento alle funzioni essenziali o importanti (FEI) - l'adeguatezza dei servizi erogati dai fornitori. Ciò ferma restando l'opportunità di mantenere idonei meccanismi di raccordo informativo tra le Società controllate – a prescindere dall'ordinamento di appartenenza e/o dal Paese di insediamento - e la Capogruppo, tali da consentire a quest'ultima l'esercizio dei poteri di direzione e controllo spettanti. In conformità al vigente quadro normativo, la Capogruppo è responsabile della predisposizione dell'impianto regolamentare interno rappresentativo delle politiche di Gruppo in materia di esternalizzazioni. In relazione alle stesse, le previsioni espresse nel Regolamento si applicano sia alla Capogruppo, sia alle Società controllate. Per queste ultime, il recepimento, da formalizzarsi mediante atto deliberativo del proprio Organo competente,

comporta la diretta adozione di tali previsioni nella specifica realtà aziendale, senza necessità di provvedere all'emanazione di omologhi dispositivi di attuazione. Coerentemente con gli obiettivi delineati, le disposizioni contenute nel documento si applicano esclusivamente agli accordi stipulati con fornitori di servizi identificabili quali esternalizzazioni in conformità ai criteri definiti. Per le forniture da soggetti terzi di beni o servizi non qualificabili come esternalizzazioni ai sensi del Regolamento si applicano le disposizioni interne in materia di acquisti in vigore presso le componenti del Gruppo.

Il Regolamento, verificato dalla funzione di conformità e DPO, è sottoposto all'esame e all'approvazione del Consiglio di Amministrazione, su proposta del Consigliere delegato; il Consiglio di Amministrazione approva altresì le modificazioni e/o le integrazioni rilevanti del documento. Il Consigliere delegato ha facoltà di approvare modifiche al Regolamento, su proposta del Responsabile esternalizzazioni di Gruppo, correlate al recepimento di normative, all'introduzione di disposizioni migliorative del processo di gestione delle esternalizzazioni, a variazioni dell'organigramma aziendale. Inoltre, ha facoltà di approvare adeguamenti meramente ricognitivi di deliberazioni consiliari o di variazioni organizzative, ovvero attinenti a modificazioni formali o di limitato contenuto sostanziale. Il Responsabile esternalizzazioni di Gruppo ha facoltà di apportare al Regolamento contenute modifiche, in accordo con il Consigliere delegato, attinenti al processo organizzativo interno.

Le disposizioni normative di riferimento sono rappresentate da:

  • Orientamenti in materia di esternalizzazione, pubblicati dall'European Banking Authority (EBA) il 25 febbraio 2019 (di seguito Orientamenti EBA);
  • Disposizioni di vigilanza per le banche, di cui alla Circolare di Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successive modificazioni e integrazioni;
  • Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari, di cui alla Circolare di Banca d'Italia n. 288 del 3 aprile 2015 e successive modificazioni e integrazioni;
  • Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alla resilienza operativa digitale per il settore finanziario (Regolamento DORA - Digital Operational Resilience Act), il cui Capo V, Sezione I, attiene ai Principi fondamentali di una solida gestione dei rischi relativi alle TIC (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) derivanti da terzi, ambito che comprende le forniture informatiche classificate esternalizzazioni rilevanti (il Regolamento DORA entrerà in vigore il 17 gennaio 2025; entro tale data verranno valutate, d'intesa con le strutture del Gruppo bancario interessate all'applicazione della specifica normativa, le modificazioni al presente Regolamento interno eventualmente necessarie);
  • Orientamenti in materia di esternalizzazioni a fornitori di servizi cloud, pubblicati dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) il 18 dicembre 2020;
  • Procedure e aspettative di vigilanza per la notifica degli accordi di esternalizzazione essenziali o importanti (previsti), disposizioni pubblicate dalla Banca Centrale Europea, Vigilanza bancaria, con nota del 24 ottobre 2022.

Politiche e approccio nella gestione dei fornitori e prevenzione dei ritardi di pagamento

La Banca ha formalizzato politiche per regolare i rapporti con i fornitori e il processo di acquisti, attraverso il Codice Etico e i Regolamenti in materia di acquisti ed esternalizzazioni. Tali documenti garantiscono trasparenza, sicurezza e rispetto delle normative ambientali e dei diritti dei lavoratori, privilegiando fornitori che adottano elevati standard di sostenibilità.

Tuttavia, la Banca non ha ancora una politica formalizzata specifica per prevenire i ritardi di pagamento, in particolare verso le PMI, e non è stato definito un orizzonte temporale per l'implementazione di tale politica. Nonostante ciò, i rapporti con i fornitori vengono comunque regolati

attraverso un approccio che tiene conto dei rischi legati alla catena di fornitura e degli impatti sulle questioni di sostenibilità.

La gestione della catena di approvvigionamento si basa su un rigoroso processo di selezione, con particolare attenzione alle capacità dei fornitori di adempiere alle prestazioni richieste. In generale, sono privilegiati i fornitori che adottano elevati standard e buone pratiche ambientali. I fornitori sono qualificati in base a dati amministrativi e vengono valutati sia qualitativamente che quantitativamente. La Banca si è dotata di un Modello di organizzazione, gestione e controllo istituito ai sensi del D.Lgs. 231/2001 soggetto ad aggiornamenti al variare del contesto di riferimento, il cui obiettivo è di mitigare e per quanto possibile prevenire il rischio di commissione di reati espressamente previsti dalla normativa stessa, inclusi quelli ambientali. I fornitori della Banca sono informati mediante clausola contenuta nella modulistica contrattuale dell'adozione di tale modello organizzativo; inoltre è loro richiesta l'osservanza delle disposizioni contenute nel Codice Etico aziendale.

In particolare, i fornitori critici vengono qualificati dall'Ufficio Economato, che esamina la struttura aziendale del fornitore, le referenze e l'esperienza storica. Le valutazioni vengono periodicamente riesaminate, soprattutto in caso di problematiche, per garantire che vengano rispettati gli standard di qualità e sostenibilità stabiliti.

In linea con quanto definito nel Piano Industriale, dal 2023 la Banca ha avviato un progetto per la valutazione delle performance di sostenibilità dei propri fornitori, a partire dai più rilevanti in termini di fatturato e considerando le aziende che forniscono servizi esternalizzati.

La Banca ha effettuato un assessment ESG dei propri fornitori dando priorità all'utilizzo delle informazioni pubbliche quali rating, score ESG, bilancio di sostenibilità e dichiarazione non finanziaria e, ove non presenti tali informazioni, a un ingaggio diretto dei fornitori appartenenti a categorie potenzialmente critiche.

Elenco principali
azioni attuate
Risultati attesi
nell'anno di
riferimento
Ambito di applicazione Orizzonti temporali entro i
quali l'impresa intende
portare a termine ciascuna
azione principale
Valutazione ESG dei Rating ESG dei Own operations, supply chain 2025
fornitori fornitori Italia

4.1.1.3 Azioni in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese

Relazione tra CapEx e OpEx significative necessarie per implementare le azioni intraprese o pianificate

Non sono state identificate Capex e OpEx significative necessarie per implementare le azioni intraprese o pianificate.

4.1.1.4 Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva (G1-3)

Procedure per la prevenzione e l'individuazione della corruzione attiva e passiva

Per quanto di competenza della Funzione di Conformità, si evidenzia che, qualora nel canale di segnalazione interna delle violazioni - whistleblowing , dovesse pervenire una segnalazione di presunta violazione ascrivibile alla fattispecie di corruzione attiva e passiva viene seguito l'iter ordinario previsto dal processo di gestione del canale di segnalazione interna, adeguatamente formalizzato nell'ambito della Policy in materia di segnalazione interna delle violazioni – whistleblowing, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 30 giugno 2023.

Come precisamente delineato al paragrafo 4 della suddetta Policy vengono definiti i ruoli e le responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo di gestione della segnalazione. In particolare:

  • con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 novembre 2015 è stato nominato, quale Responsabile del sistema interno di segnalazione delle violazioni, il Responsabile pro tempore della Funzione di Conformità e DPO, al quale è stato attribuito l'incarico di gestire la ricezione delle segnalazioni e l'informazione agli Organi aziendali delle segnalazioni rilevanti. Nella medesima seduta è stato deliberato di assegnare al Servizio Revisione interna la fase di esame formale e valutazione di merito delle segnalazioni;
  • il Responsabile del sistema interno di segnalazione assicura il corretto svolgimento della procedura di whistleblowing mediante la ricezione, l'analisi e la valutazione delle segnalazioni, la trasmissione della segnalazione al Servizio Revisione interna per la fase istruttoria, nonché, si occupa di riferire direttamente e tempestivamente agli Organi aziendali nelle persone del Direttore generale, del Presidente del Collegio Sindacale e per quanto necessario del Presidente dell'Organismo di Vigilanza ex Decreto legislativo n. 231/2001, il contenuto e l'esito delle segnalazioni ritenute rilevanti;
  • il Responsabile del sistema interno di segnalazione delle violazioni e il Responsabile del Servizio Revisione interna, destinatari e deputati alla ricezione e valutazione della segnalazione, possono essere coadiuvati dai loro collaboratori (nel numero di uno per ciascun Responsabile), appositamente nominati, anche al fine di garantire la continuità del presidio;
  • qualora il Responsabile sia per qualsiasi ragione coinvolto negli atti e/o fatti oggetto di segnalazione tale da compromettere l'imparzialità di giudizio, la procedura di segnalazione consente l'attivazione di un canale alternativo a quello principale, per il quale la segnalazione perviene direttamente al Responsabile del Servizio Revisione interna della Banca. Allo stesso

modo, nel caso in cui il Responsabile del Servizio Revisione interna sia coinvolto negli atti e/o fatti oggetto di segnalazione, la procedura di segnalazione consente l'intera gestione della segnalazione al Responsabile del sistema interno di segnalazione.

Infine, appare opportuno evidenziare che il sistema interno di segnalazione delle violazioni adottato da Banca Popolare di Sondrio risulta essere esteso anche alle controllate Banca della Nuova Terra Spa e Factorit Spa, che condividono il medesimo Responsabile per la gestione delle segnalazioni, individuato nel Responsabile pro tempore della Funzione di Conformità di Capogruppo. Le stesse hanno inoltre adottato la procedura "Comunica Whistleblowing", disponibile ai soggetti abilitati a effettuare le segnalazioni sui rispettivi siti internet, nonché la Policy in materia di segnalazione interna delle violazioni - whistleblowing. Sono escluse dal perimetro in esame BPS (SUISSE) e le entità fuori dal gruppo bancario.

Informazioni sul processo di comunicazione dei risultati agli organi di governance

Terminata la fase di istruttoria, il Responsabile del Servizio Revisione interna trasmette gli esiti della stessa al Responsabile del sistema interno di segnalazione delle violazioni. Nel caso in cui, all'esito della istruttoria, il Responsabile del sistema interno di segnalazione delle violazioni ritenga i fatti segnalati:

  • insussistenti: ne dispone l'archiviazione unitamente alle relative motivazioni;
  • sussistenti: il Responsabile del sistema interno di segnalazione delle violazioni individua il soggetto al quale inoltrare la segnalazione.

Di seguito si riportano tutti i soggetti a cui possono essere inoltrate le segnalazioni:

  • Organismo di Vigilanza: nei casi in cui i fatti oggetto di segnalazione appaiano rilevanti ai sensi del medesimo D.lgs. 231/2001 e/o possano essere ricondotti a violazioni del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo;
  • Responsabile Funzione Antiriciclaggio: nei casi in cui i fatti oggetto di segnalazione appaiano rilevanti ex D.lgs. 231/2007;
  • Servizio Personale e modelli organizzativi e Ufficio Consulenza legale e normative: ai soli effetti dell'avvio di possibili procedimenti disciplinari;
  • Consigliere delegato e Direttore generale: qualora i soggetti preposti all'attivazione dei provvedimenti siano coinvolti nella segnalazione, affinché valuti le opportune iniziative;
  • Autorità Giudiziaria: per i profili di competenza.

In ogni caso, il Responsabile del sistema interno di segnalazione delle violazioni comunica l'esito della propria valutazione al Consiglio di Amministrazione, per le ulteriori eventuali azioni che si rendano necessarie a tutela della Banca.

Inoltre, il Responsabile dei sistemi interni di segnalazione delle violazioni redige la relazione annuale attinente al funzionamento della procedura di whistleblowing e contenente le informazioni aggregate sulle risultanze dell'attività svolta a seguito delle segnalazioni ricevute.

Tale relazione viene trasmessa agli Organi aziendali (Consigliere delegato/Direttore generale, Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Servizio Revisione interna, Servizio Personale e modelli organizzativi) e, a seguito dell'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, viene messa a disposizione del Personale della Banca nella intranet aziendale, sull'applicazione Funzione di Conformità (sezione-Whistleblowing).

Tale relazione è redatta anche dalle società controllate BNT e Factorit; sono invece escluse dal perimetro in esame BPS (SUISSE) e le entità fuori dal gruppo bancario.

anticorruzione

Informazioni sulla natura, la portata e il livello di profondità dei programmi di formazione

Il Gruppo ha sviluppato una serie di programmi di formazione per sensibilizzare il proprio personale sui temi della corruzione e della responsabilità amministrativa, in linea con il Decreto Legislativo 231/2001 e la sua applicazione.

Il Framework 231 (Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo) è uno strumento fondamentale che regola il sistema di governance della Banca e viene messo a disposizione di tutti i dipendenti attraverso la intranet aziendale. Eventuali aggiornamenti e revisioni del modello vengono comunicati tramite circolari interne, garantendo che tutte le strutture aziendali siano sempre allineate.

Tutti i dipendenti, indipendentemente dal loro ruolo, sono tenuti a completare il corso online "La responsabilità amministrativa degli enti: profili di rischio per la Banca" della durata di circa 4 ore.

Realizzato da ABI, il corso è suddiviso in tre moduli che trattano in dettaglio i rischi specifici legati all'attività bancaria e i reati connessi, non esclusivamente limitati al settore bancario.

In aggiunta, i nuovi assunti con contratto di apprendistato professionalizzante partecipano a una sessione in aula di 1 ora, che approfondisce il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e il Codice Etico, specificamente in relazione al Decreto 231/2001.

La formazione anticorruzione è obbligatoria per tutti i dipendenti della Banca Popolare di Sondrio, con l'obiettivo di coprire tutte le funzioni potenzialmente a rischio. Il 100% dei dipendenti ha accesso alla formazione, garantendo che tutte le strutture aziendali siano sensibilizzate sui temi della corruzione.

Per quanto riguarda la controllata BPS (SUISSE), la formazione sul tema della corruzione viene trattata annualmente nell'ambito del programma antiriciclaggio, con particolare attenzione alle funzioni più a rischio, che si trovano nella Divisione Fronte. Su un totale di 210 dipendenti a rischio, 176 hanno completato i programmi di formazione, mentre le differenze si spiegano con motivi come assenze giustificate (ad esempio maternità o malattia).

Nel corso del 2024, anche il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale della Banca Popolare di Sondrio hanno partecipato a specifici corsi di formazione, con un focus sulle tematiche della condotta aziendale e della sostenibilità. Nel quarto trimestre dell'anno, entrambi gli organi hanno seguito il "Corso di alta formazione per il Consiglio di Amministrazione" promosso da ABI, che ha incluso una lezione dedicata alla "Responsabilità dei membri degli organi amministrativi", analizzando gli aspetti civili, penali e amministrativi di tale responsabilità.

4.1.2.1 Casi accertati di corruzione attiva o passiva (G1-4)

2024
Numero di condanne per violazione delle leggi anticorruzione e anti-concussione 0
Importo delle sanzioni per violazione delle leggi anticorruzione e anti-concussione in euro 0,00

Per il periodo di riferimento non si segnalano condanne per violazione delle leggi contro la corruzione attiva e passiva.

4.1.2.2 Prassi di pagamento (G1-6)

2024
Numero medio di giorni per pagare la fattura dalla data in cui inizia a calcolare il termine di
pagamento contrattuale o legale
35,66
Percentuale di pagamenti allineati ai termini di pagamento standard 70,35%
Numero di procedimenti legali pendenti per ritardi di pagamento 0

La Banca effettua i pagamenti a favore dei propri fornitori a 60 giorni data fattura fine mese. Fanno eccezione i pagamenti degli incarichi professionali conferiti dall'Ufficio Legale e dall'Ufficio Recupero Crediti NPE, oltre ai canoni di noleggio software e i servizi di pulizia, che prevedono un pagamento a 30 giorni data fattura fine mese. Inoltre, quando necessario, vengono processati anche dei pagamenti a vista o a ricezione delle note pro-forma, in attesa dei documenti definitivi. Per una corretta lettura del dato si segnala che per la controllata Rent2GO, in conseguenza delle particolarità del business, i termini di pagamento riportati dai fornitori risultano disomogenei e in molti casi è previsto il pagamento vista fattura.

La percentuale di pagamenti allineata ai termini di pagamento standard viene espressa come rapporto tra il numero di fatture il cui pagamento è allineato ai termini descritti nel paragrafo precedente e il numero totale di pagamenti di fatture passive effettuati nell'esercizio oggetto di rendicontazione. Relativamente alle fatture pagate da Banca Popolare di Sondrio che coprono il 55% del numero dei pagamenti totali, si rende noto che mediamente le fatture vengono pagate 0,88 giorni dopo la scadenza. Per i calcoli sopra riportati sono state considerate tutte le fatture pagate nel periodo di riferimento dalle società rientrati nel perimetro di consolidamento ad eccezione di BPS (SUISSE) e Rent2GO. Per la controllata elvetica è stato considerato un campione rappresentativo di fatture per un valore di circa un quinto del totale dei pagamenti effettuati, mentre per Rent2GO il campione copre un terzo dei documenti d'acquisto ricevuti e contabilizzati. Per quanto riguarda il numero medio di giorni per pagare le fatture sono stati considerati i giorni medi di pagamento a partire dalla data di ricezione.

Relazione finanziaria annuale 2024 Relazione degli amministratori sulla gestione del Gruppo

FATTI DI RILIEVO E PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Per quel che attiene ai fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio, rinviamo alla relazione degli amministratori sulla gestione a corredo del bilancio della Capogruppo.

Relativamente alle controllate non vi è nulla da segnalare.

Negli ultimi trimestri la crescita economica italiana si è indebolita e le prospettive per il 2025 sono di una moderata espansione del prodotto interno lordo. Gli elementi di maggiore incertezza continuano a essere collegati alle tensioni geo-politiche internazionali a cui, più di recente, si sono aggiunte le preoccupazioni provenienti dall'introduzione da parte della nuova Amministrazione americana di rilevanti dazi commerciali. Sul fronte della politica monetaria, il graduale allentamento dei tassi di riferimento deciso dalla Banca Centrale Europea a partire dal giugno dello scorso anno è destinato a proseguire, con un obiettivo finale che la maggior parte dei centri di ricerca macroeconomica - in linea pure con le aspettative di mercato - vede intorno al 2 per cento per la metà del 2025. In tale contesto, per il Gruppo Banca Popolare di Sondrio il margine d'interesse, seppur in flessione rispetto al picco raggiunto nello scorso esercizio, continuerà a contribuire in maniera significativa alla redditività dell'attività bancaria caratteristica. Dal canto suo, il proseguimento del trend di crescita della componente commissionale sarà in grado di supportare adeguatamente la tenuta complessiva dei ricavi. L'efficienza gestionale è destinata a rimanere particolarmente elevata, oltre che per l'adozione di misure di contenimento dei costi operativi, pure per il venir meno dei contributi connessi al fondo di garanzia dei depositi, la cui capienza è stata raggiunta. Per quanto riguarda la qualità degli attivi, il limitato stock di crediti deteriorati, una gestione proattiva del loan book e le aspettative che i tassi di decadimento restino contenuti lasciano ipotizzare che l'impatto del costo del rischio sul conto economico permanga ampiamente sotto controllo. Tutto ciò considerato, per l'esercizio in corso il Gruppo Banca Popolare di Sondrio continuerà a evidenziare un'elevata solidità patrimoniale e livelli di redditività che si ritiene possano sostanzialmente replicare quanto ottenuto nel 2024.

Sondrio, 11 marzo 2025

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Relazione finanziaria annuale 2024 Schemi del bilancio consolidato

SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO BANCA POPOLARE DI SONDRIO AL 31 DICEMBRE 2024

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

VOCI DELL'ATTIVO 31/12/2024 31/12/2023
10. Cassa e disponibilità liquide 3.738.224 4.546.559
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
739.876 690.970
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 174.038 150.073
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 565.838 540.897
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
2.656.254 3.212.616
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 45.459.416 45.530.807
a) Crediti verso banche 2.135.962 2.122.051
b) Crediti verso clientela 43.323.454 43.408.756
50. Derivati di copertura - 1
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
2.139 1.775
70. Partecipazioni 402.758 376.357
90. Attività materiali 663.577 677.074
100. Attività immateriali 35.836 37.756
di cui:
- avviamento 12.632 16.997
110. Attività fiscali 190.030 260.813
a) correnti 1.776 1.375
b) anticipate 188.254 259.438
120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 108.593 -
130. Altre attività 2.631.879 2.387.037
TOTALE DELL'ATTIVO 56.628.582 57.721.765

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 31/12/2024 31/12/2023
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 50.729.041 52.310.486
a) Debiti verso banche 6.228.550 9.917.675
b) Debiti verso clientela 39.346.409 37.916.301
c) Titoli in circolazione 5.154.082 4.476.510
20. Passività finanziarie di negoziazione 16.561 69.577
40. Derivati di copertura 2.426 1.924
60. Passività fiscali 72.423 71.354
a) correnti 41.501 41.999
b) differite 30.922 29.355
70. Passività associate ad attività in via di dismissione 3 -
80. Altre passività 1.228.645 1.062.057
90. Trattamento di fine rapporto del personale 32.577 33.459
100. Fondi per rischi e oneri 390.567 363.620
a) impegni e garanzie rilasciate 88.827 96.237
b) quiescenza e obblighi simili 189.432 178.950
c) altri fondi per rischi e oneri 112.308 88.433
120. Riserve da valutazione 6.559 (16.222)
150. Riserve 2.160.953 1.950.646
160. Sovrapprezzi di emissione 78.934 78.949
170. Capitale 1.360.157 1.360.157
180. Azioni proprie (-) (25.220) (25.418)
190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 14 14
200. Utile (Perdita) dell'esercizio (+/-) 574.942 461.162
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 56.628.582 57.721.765

Relazione finanziaria annuale 2024 Schemi del bilancio consolidato

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)
10.
INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI
2.118.032
1.812.025
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo
2.065.165
1.795.686
20.
INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI
(1.027.928)
(875.070)
30.
MARGINE DI INTERESSE
1.090.104
936.955
40.
COMMISSIONI ATTIVE
455.493
423.567
50.
COMMISSIONI PASSIVE
(20.991)
(21.007)
60.
COMMISSIONI NETTE
434.502
402.560
70.
DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI
6.501
7.652
80.
RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE
124.507
112.981
90.
RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA
2
(76)
100.
UTILI (PERDITE) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI:
14.567
6.565
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
10.680
7.644
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
3.210
(1.166)
c) passività finanziarie
677
87
RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL
110.
(7.752)
5.208
FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
(7.752)
5.208
120.
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
1.662.431
1.471.845
130.
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO RELATIVO A:
(195.464)
(202.267)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
(195.610)
(202.614)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
146
347
140.
UTILI/PERDITE DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA CANCELLAZIONI
(3.997)
6.550
150.
RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA
1.462.970
1.276.128
180.
RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA E ASSICURATIVA
1.462.970
1.276.128
190.
SPESE AMMINISTRATIVE:
(660.415)
(622.158)
a) spese per il personale
(321.497)
(300.268)
b) altre spese amministrative
(338.918)
(321.890)
200.
ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI
(22.751)
(59.470)
a) impegni per garanzie rilasciate
7.273
(32.982)
b) altri accantonamenti netti
(30.024)
(26.488)
210.
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI
(56.444)
(53.836)
220.
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI
(19.929)
(18.647)
230.
ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE
99.648
101.562
240.
COSTI OPERATIVI
(659.891)
(652.549)
250.
UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI
44.706
38.524
RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ
260.
(3.100)
(2.288)
MATERIALI E IMMATERIALI
270.
RETTIFICHE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO
(4.365)
-
280.
UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI
410
469
290.
UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE
840.730
660.284
300.
IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE
(265.788)
(199.122)
310.
UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE
574.942
461.162
330.
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
574.942
461.162
340.
(UTILE) PERDITA D'ESERCIZIO DI PERTINENA DI TERZI
-
-
350.
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO
574.942
461.162
Utile base per azione (basic EPS) - euro
1,277
1,024
VOCI 31/12/2024 31/12/2023
Utile diluito per azione (diluted EPS) - euro 1,277 1,024

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA

(in migliaia di euro)

Prospetto della redditività consolidata complessiva
VOCI 2024 2023
10. Utile (perdita) di esercizio 574.942 461.162
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 197 (4.603)
50. Attività materiali 90 -
70. Piani a benefici definiti (6.977) (7.110)
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 90 116
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
120. Differenze di cambio (1.056) 1.209
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
27.228 38.466
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 3.209 23.786
200. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 22.781 51.864
210. Redditività complessiva (Voce 10+200) 597.723 513.026
220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi - -
230. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 597.723 513.026

Relazione finanziaria annuale 2024 Schemi del bilancio consolidato

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato

Allocazione
risultato
esercizio
precedente
Variazioni dell'esercizio
Esistenze al 1.1.2024
Riserve
Dividendi e altre destinazioni Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2023 Modifica saldi apertura Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Variazioni interessenze partecipative Redditività complessiva 31.12.2024 Patrimonio netto del Gruppo al 31.12.2024 Patrimonio netto di terzi al 31.12.2024
Capitale
a) azioni ordinarie 1.360.171 - 1.360.171 - - - - - - - - - - - 1.360.157 14
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 78.949 - 78.949 - - - (15) - - - - - - - 78.934 -
Riserve
a) di utili 1.914.752 - 1.914.752 208.800 - 599 - - - - - - - - 2.124.151 -
b) altre 35.894 - 35.894 - - 908 - - - - - - - - 36.802 -
Riserve da valutazione (16.222) - (16.222) - - - - - - - - - - 22.781 6.559 -
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (25.418) - (25.418) - - - 258 (60) - - - - - - (25.220) -
Utile d'esercizio 461.162 - 461.162 (208.800) (252.362) - - - - - - - - 574.942 574.942 -
Patrimonio netto del Gruppo 3.809.274 - 3.809.274 - (252.362) 1.507 243 (60) - - - - - 597.723 4.156.325 -
Patrimonio netto di Terzi 14 - 14 - - - - - - - - - - - - 14

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

Allocazione
risultato
esercizio
precedente
Variazioni dell'esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2022 Modifica saldi apertura Esistenze al 1.1.2023 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Variazioni interessenze partecipative Redditività complessiva 31.12.2023 Patrimonio netto del Gruppo al 31.12.2023 Patrimonio netto di terzi al 31.12.2023
Capitale
a) azioni ordinarie 1.360.161 - 1.360.161 - - - 10 - - - - - - - 1.360.157 14
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 78.978 - 78.978 - - - (29) - - - - - - - 78.949 -
Riserve
a) di utili 1.754.574 - 1.754.574 125.093 - 35.085 - - - - - - - - 1.914.752 -
b) altre 35.894 - 35.894 - - - - - - - - - - - 35.894 -
Riserve da valutazione (68.086) - (68.086) - - - - - - - - - - 51.864 (16.222) -
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (25.402) - (25.402) - - - 63 (79) - - - - - - (25.418) -
Utile d'esercizio 251.321 - 251.321 (125.093) (126.228) - - - - - - - - 461.162 461.162 -
Patrimonio netto del Gruppo 3.387.436 - 3.387.436 - (126.228) 35.085 34 (79) - - - - - 513.026 3.809.274 -
Patrimonio netto di Terzi 4 - 4 - - - 10 - - - - - - - - 14

Rendiconto finanziario consolidato

Relazione finanziaria annuale 2024

Schemi del bilancio consolidato

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (metodo indiretto)

31/12/2024 31/12/2023
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1.
Gestione
1.151.731 899.765
˗ risultato del periodo (+/-) 574.942 461.162
˗ plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre
attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
(18.546) (59.634)
˗ plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) (2) 76
˗ rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 206.059 212.321
˗ rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 79.473 74.771
˗ accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-) 57.553 89.973
˗ imposte, tasse e crediti di imposta non liquidati (+) 265.788 199.122
˗ altri aggiustamenti (+/-) (13.536) (78.026)
2.
Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
(261.868) (2.078.825)
˗ attività finanziarie detenute per la negoziazione (10.862) 96.421
˗ attività finanziarie designate al fair value - -
˗ attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (36.844) 546.098
˗ attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 569.826 (608.587)
˗ attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (252.643) (1.441.591)
˗ altre attività (531.345) (671.166)
3.
Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
(1.395.746) (1.127.077)
˗ passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.481.848) (1.304.275)
˗ passività finanziarie di negoziazione (39.055) (60.834)
˗ passività finanziarie valutate al fair value - -
˗ altre passività 125.157 238.032
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (505.883) (2.306.137)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1.
Liquidità generata da
82.808 48.971
˗
vendite di partecipazioni
- 3
˗
dividendi incassati su partecipazioni
29.219 16.303
vendite di attività materiali
˗
53.589 32.665
vendite di attività immateriali
˗
- -
vendite di società controllate e di rami d'azienda
˗
- -
2.
Liquidità assorbita da
(124.288) (120.155)
˗
acquisti di partecipazioni
(940) -
acquisti di attività materiali
˗
(100.892) (100.521)
acquisti di attività immateriali
˗
(22.456) (19.634)
acquisti di società controllate o rami d'azienda
˗
- -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento (41.480) (71.184)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
˗
emissioni/acquisti di azioni proprie
(198) 26
emissioni/acquisti di strumenti di capitale
˗
- -
distribuzione dividendi e altre finalità
˗
(251.862) (126.948)
˗
vendita/acquisto di controllo di terzi
- -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (252.060) (126.922)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (799.423) (2.504.243)

Legenda:

(+) generata (-) assorbita

RICONCILIAZIONE

Voci di bilancio 31/12/2024 31/12/2023
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 4.546.559 6.990.689
Liquidità totale netta generata/assorbita dell'esercizio (799.423) (2.504.243)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi (8.912) 60.113
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 3.738.224 4.546.559

NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA

PARTE A - Politiche contabili

A.1 Parte generale

Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

La Banca Popolare di Sondrio, società per azioni, dichiara che il presente bilancio consolidato è stato predisposto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) adottati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e alle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee, vigenti alla data del 31 dicembre 2024 e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista dal regolamento UE n. 1606/2002.

La predisposizione in base ai Principi Contabili Internazionali è stata effettuata in conformità di quanto previsto dall'art. 4, comma 1, 2 del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38 «Esercizio delle opzioni previste dall'art. 5 del regolamento (CE) n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali».

Il bilancio consolidato è predisposto nel rispetto del provvedimento Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 emanato nell'esercizio dei poteri definiti dal D. Lgs. 38/2005 e successivi aggiornamenti ed integrazioni.

Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2025.

Sezione 2 - Principi generali di redazione

Nella predisposizione del bilancio consolidato sono stati osservati i seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1:

  • 1) Continuità aziendale. Il bilancio è stato predisposto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale: attività, passività ed operazioni «fuori bilancio» sono state pertanto valutate secondo valori di funzionamento. Al riguardo si specifica che gli organi di amministrazione e controllo valutano con estrema attenzione la prospettiva della continuazione dell'attività aziendale e non hanno rilevato nella struttura patrimoniale e finanziaria e nell'andamento operativo sintomi che possano indurre incertezze sul punto della continuità aziendale pur prendendo atto dell'attuale contesto macroeconomico. Si ritiene al riguardo che il Gruppo, nonostante possibili ripercussioni negative circa l'andamento di alcune tipologie di ricavi e del costo del credito, e la presenza degli elementi di alea e rischiosità di cui al paragrafo «La gestione dei rischi» possa continuare ad operare come un'entità in funzionamento in un futuro prevedibile secondo quanto previsto dal nuovo Piano Industriale (2025-2027).
  • 2) Contabilizzazione per competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario in base alla maturazione economica e secondo il criterio di correlazione.
  • 3) Coerenza di presentazione del bilancio. La presentazione e la classificazione delle voci vengono mantenute da un esercizio all'altro allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni a meno di variazioni richieste da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure se consente una presentazione o classificazione più appropriata in termini di rilevanza e affidabilità nella rappresentazione delle informazioni.

Quando la presentazione o classificazione di voci di bilancio viene modificata, gli importi comparativi, qualora sia fattibile, vengono riclassificati, indicando anche la natura e i motivi della riclassifica.

  • 4) Rilevanza e aggregazione. Ogni classe rilevante di voci simili viene esposta distintamente in bilancio. Le voci di natura o destinazione dissimile vengono presentate distintamente a meno che siano irrilevanti.
  • 5) Divieto di compensazione. Attività, passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro se non è

richiesto o consentito da un Principio Contabile Internazionale o da una interpretazione.

6) Informativa comparativa. Le informazioni comparative vengono fornite per il periodo precedente per tutti i dati esposti nei prospetti di bilancio ad eccezione di quando un Principio Contabile Internazionale o una interpretazione consenta diversamente. Vengono incluse anche delle informazioni di commento e descrittive quando ciò favorisce una migliore comprensione del bilancio consolidato di riferimento.

Il documento di bilancio recepisce quanto previsto in materia dal D. Lgs. 136/2015, dagli articoli del codice civile e dalle corrispondenti norme del Testo Unico della Finanza (TUF). Tutti i dati contenuti negli schemi e nella nota integrativa sono espressi in migliaia di euro qualora non diversamente specificato.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa consolidata – Parte A

Sezione 3 Area e metodi di consolidamento

1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Nella seguente tabella sono elencate le partecipazioni in società controllate in via esclusiva. Il consolidamento integrale riguarda le seguenti società controllate:

Denominazione Sede Operativa Sede Legale Tipo di
Rapporto (1)
Capitale
Sociale (in
migliaia)
Rapporto di partecipazione
Impresa
partecipante
Quota % Disponibilità
voti % (2)
Banca Popolare di Sondrio
(SUISSE) SA
Lugano Lugano 1 (CHF) 180.000 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Factorit S.p.a. Milano Milano 1 85.000 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Sinergia Seconda S.r.l. Milano Milano 1 60.000 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Banca della Nuova Terra S.p.a. Sondrio Sondrio 1 31.315 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Pirovano Stelvio S.p.a. (3) Sondrio Sondrio 1 2.064 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Servizi Internazionali e
Strutture Integrate 2000 S.r.l.
(3)
Milano Milano 1 75 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
PrestiNuova S.r.l. - Agenzia in
Attività Finanziaria
Roma Roma 1 100 Banca della Nuova
Terra S.p.a.
100
Immobiliare Borgo Palazzo
S.r.l. (3)
Milano Milano 1 10 Sinergia Seconda
S.r.l.
100
Immobiliare San Paolo S.r.l. (3) Tirano Tirano 1 10 Sinergia Seconda
S.r.l.
100
Rajna Immobiliare S.r.l. (3) Sondrio Sondrio 1 20 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Rent2Go S.r.l. (3) Monza Monza 1 12.050 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Popso Covered Bond S.r.l. Conegliano V. Conegliano V. 1 10 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
60
Centro delle Alpi SME S.r.l. (4) Conegliano V. Conegliano V. 4 10 - 0
Centro delle Alpi RE (3) Milano Milano 4 69.036 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100

(1) 1= maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria. 4 = altre forme di controllo

(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, solo se diversa dalla quota partecipativa, distinguendo tra voti effettivi e potenziali.

(3) Partecipazioni non rientranti nel gruppo bancario ai fini di vigilanza.

(4) Società veicolo di operazioni di cartolarizzazione originate dal Gruppo.

In data 22 aprile 2024 è stata ceduta la quota di partecipazione, pari al 100% del capitale, nella società Residence Nuova Dogana Srl, costituita in data 22 marzo 2024 per scissione da parte della Immobiliare Borgo Palazzo Srl di una quota del suo patrimonio.

Nel mese di ottobre 2024 ha avuto efficacia l'acquisizione da parte della Capogruppo Banca Popolare di Sondrio S.p.a. del 50% del capitale sociale di Rajna Immobiliare S.r.l. di cui la Banca deteneva già una quota pari al 50%. Il corrispettivo riconosciuto per l'acquisizione del capitale è stato pari ad Euro 0,6 milioni. Per i dettagli si rinvia a quanto esposto nell'apposita sezione della presente nota integrativa consolidata PARTE G – Operazioni di Aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

2. Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Il Bilancio consolidato del Gruppo Banca Popolare di Sondrio comprende le risultanze patrimoniali ed economiche della Capogruppo e delle entità controllate direttamente e indirettamente; sono comprese le società controllate operanti in settori di attività dissimili da quello di appartenenza della Capogruppo e le società veicolo (SPE/SPV), quando ne ricorrano i requisiti di effettivo controllo, anche indipendentemente dall'esistenza di una quota partecipativa.

Come previsto dall'IFRS 10, il controllo si configura per le imprese nelle quali la Banca è esposta a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con le stesse e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tali entità. Il controllo può configurarsi solamente con la presenza contemporanea dei seguenti elementi:

  • ˗ il potere di dirigere le attività rilevanti della partecipata;
  • ˗ l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • ˗ la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

Con il metodo del consolidamento integrale il valore contabile delle partecipazioni viene eliminato contro il relativo patrimonio netto, assumendo la totalità delle attività e passività, delle garanzie, impegni e altri conti d'ordine, nonché dei proventi e degli oneri delle imprese partecipate.

Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del gruppo sono eliminati in fase di consolidamento, salvo eventuali proventi e oneri d'importo irrilevante. I bilanci delle stesse sono stati opportunamente riclassificati e ove necessario rettificati per uniformarli ai principi contabili adottati dal Gruppo.

Non sono oggetto di consolidamento le società non partecipate per le quali si sono ricevute azioni in pegno con diritto di voto poiché il pegno ha lo scopo di tutelare i crediti concessi e non di influire sulle politiche gestionali per usufruire dei benefici economici derivanti.

Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.

Se il Gruppo perde il controllo di una società, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

Sono altresì comprese nell'area di consolidamento le partecipazioni su cui la Capogruppo esercita un'influenza notevole in quanto la quota detenuta direttamente o indirettamente è superiore al 20%, oppure, pur nel caso di una interessenza minore, si è in presenza di una o più delle seguenti circostanze:

  • 1) la rappresentanza nel consiglio di amministrazione o nell'organo equivalente della partecipata;
  • 2) la partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi;
  • 3) il verificarsi di rilevanti operazioni tra la partecipante e la partecipata;
  • 4) l'interscambio di personale dirigente;
  • 5) la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Queste società vengono valutate al patrimonio netto.

Il metodo del patrimonio netto prevede l'iscrizione iniziale della partecipazione al costo e il suo successivo adeguamento di valore sulla base delle quote di pertinenza del patrimonio netto. La quota di pertinenza dei risultati d'esercizio della partecipata è rilevata a specifica voce del conto economico.

Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo.

Nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e

società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment). Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che la partecipazione nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della partecipazione in una società collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce «quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture». Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate.

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

Le percentuali di possesso in società collegate sono specificate nella tabella seguente:

Denominazione Sede Capitale Sociale (in migliaia) Quota di partecipazione %
Alba Leasing S.p.a. Milano 357.953 19,264
Arca Vita S.p.a. Verona 208.279 14,837
Arca Holding S.p.a. Milano 50.000 34,715
Unione Fiduciaria S.p.a. Milano 5.940 24,000
Polis SGR S.p.a. Milano 5.200 19,600
Liquid Factory S.b.r.l. Sondrio 84 4,559
Bormio Golf S.p.a. Bormio 317 25,237
Lago di Como GAL S.c.r.l. Canzo 22 14,606
Acquedotto dello Stelvio S.r.l. (1) Bormio 21 27,000
Sifas S.p.a. (1) Bolzano 1.209 21,614

(1) partecipata da Pirovano Stelvio S.p.a.

Nel mese di giugno 2024 è stata costituita la società Liquid Factory S.b.r.l., holding di partecipazioni dedicata allo sviluppo di start-up tecnologiche, nella quale la Banca dispone al momento del 4,559% del capitale. L'influenza notevole si configura in virtù degli accordi in essere.

Società veicolo di operazioni di cartolarizzazione di crediti deteriorati

Sulla base delle previsioni dell'IFRS 10, le Società Veicolo Diana S.P.V. S.r.l., Pop Npls 2020 S.r.l., Pop Npls 2021 S.r.l., Pop Npls 2022 S.r.l., Pop Npls 2023 S.r.l. e Pop Npls 2024 S.r.l. appositamente costituite ai sensi della Legge 130/1999, non rientrano nel perimetro di consolidamento della Banca Popolare di Sondrio, in quanto:

  • la Banca Popolare di Sondrio e le altre società del Gruppo non hanno alcun rapporto partecipativo con le SPV né hanno il potere di fatto o di diritto di nominare gli amministratori della società.
  • le SPV non sono parti correlate della Banca Popolare di Sondrio o delle altre Società del Gruppo ai sensi dello IAS 24;
  • la Banca Popolare di Sondrio e le altre società del Gruppo non hanno alcun potere né di fatto né di diritto di dirigere le attività rilevanti delle SPV (le attività di recupero dei crediti);
  • i contratti di servicing prevedono che gli investitori (e quindi anche la Banca Popolare di Sondrio in qualità di Banca Cedente) non abbiano facoltà di revocare il Master Servicer e/o gli Special Servicers; con riferimento al Master Servicer, sono le SPV il soggetto che avrà la facoltà ovvero l'obbligo di revocare l'incarico del Master Servicer e di procedere al conferimento di tale incarico a un diverso soggetto;
  • le strutture delle operazioni di cartolarizzazione hanno consentito l'eliminazione contabile dal bilancio di Banca Popolare di Sondrio dei crediti ceduti in quanto sono stati trasferiti alle SPV i diritti a ricevere i flussi finanziari (par. 3.2.4 (a) dell'IFRS 9) e la «sostanzialità dei rischi e dei benefici» ad essi associati (par. 3.2.6 (a) dell'IFRS 9).

Si rimanda alla parte E, sezione 2, C. Operazioni di Cartolarizzazione, della presente nota integrativa, per maggiori dettagli riguardanti le operazioni di cartolarizzazione perfezionate nel corso dell'anno.

3. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interessenze di terzi significative

Al 31 dicembre 2024, non sono presenti società controllate in via esclusiva con interessenze di terzi ritenute significative per il Gruppo.

4. Restrizioni significative

Nell'ambito delle Banche e Società che formano l'area di consolidamento del Gruppo Banca Popolare di Sondrio non sono presenti restrizioni significative di cui al paragrafo 13 dell'IFRS 12.

5. Altre informazioni

Per il consolidamento delle società con metodo integrale sono utilizzati i dati riferiti ai bilanci 2024 approvati dalle rispettive assemblee degli azionisti, ovvero in mancanza di questi ai progetti di bilancio approvati dai rispettivi consigli di amministrazione. Per le partecipazioni controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole, qualora non fossero disponibili tali informazioni, si è fatto riferimento all'ultima situazione patrimoniale ed economica disponibile nel rispetto delle indicazioni dello IAS 28.

Conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro

La valorizzazione in euro del bilancio della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA avviene applicando il cambio ufficiale alla data di chiusura del periodo per attività e passività di stato patrimoniale, mentre costi e ricavi sono stati convertiti sulla base di un cambio medio di periodo. Le differenze da conversione sono rilevate nel prospetto della redditività consolidata complessiva.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa consolidata – Parte A

Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio consolidato

Nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del presente bilancio e la sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, avvenuta in data 11 marzo 2025, non sono intervenuti fatti che comportino una rettifica dei dati patrimoniali ed economici.

Come già riportato nella relazione degli amministratori sulla gestione in data 6 febbraio 2025 BPER Banca spa ha comunicato, ai sensi dell'art. 102 del TUF, il lancio di un'Offerta Pubblica di Scambio volontaria totalitaria sulle azioni di Banca Popolare di Sondrio. La Banca, con comunicati stampa del 7 e dell'11 febbraio u.s., ha reso noto che l'Offerta non è stata in alcun modo sollecitata, né preventivamente discussa o concordata.

Inoltre si evidenzia che in data 11 marzo 2025 il Consiglio di amministrazione ha approvato il nuovo Piano Industriale per il periodo 2025-2027.

Sezione 5 - Altri aspetti

1. Nuovi principi contabili internazionali omologati e applicati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2024

Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall'UE da adottare obbligatoriamente ai fini della redazione del bilancio 2024:

  • Regolamento (UE) 2023/2579 del 20 novembre 2023 che modifica il regolamento (UE) 2023/1803 per quanto riguarda l'IFRS 16. Le modifiche dell'IFRS 16 specificano in che modo il locatario venditore valuta successivamente le operazioni di vendita e retrolocazione. L'applicazione delle modifiche in esame non ha comportato impatti per il Gruppo.
  • Regolamento (UE) n. 2822 del 19 dicembre 2023 Modifiche allo IAS 1 "Classificazione delle passività come correnti o non correnti e Passività non correnti con clausole". Il 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento allo IAS 1 che mira a chiarire uno dei criteri dello IAS 1 per la classificazione di una passività come non corrente ovvero il requisito che l'entità deve avere il diritto di differire il regolamento della passività per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento del bilancio. La modifica include:
    • l'indicazione che il diritto di differire il regolamento deve esistere alla data di Bilancio;
    • un chiarimento che la classificazione non è influenzata dalle intenzioni o aspettative del management circa la possibilità di utilizzare il diritto di differimento;
    • un chiarimento su come le condizioni del finanziamento influenzano la classificazione;
    • un chiarimento sui requisiti per la classificazione di passività che una entità intende regolare o potrebbe regolare mediante emissione di propri strumenti di capitale. Le modifiche allo IAS 1 non risultano rilevanti per il Gruppo.

  • Regolamento (UE) 2024/1317 del 15 maggio 2024 che modifica il regolamento (UE) 2023/1803 per quanto riguarda lo IAS 7 e l'IFRS 7. Le modifiche hanno introdotto obblighi di informativa sugli accordi di finanziamento per le forniture di un'impresa. L'applicazione delle modifiche in esame non ha comportato impatti per il Gruppo.

Nuovi principi contabili, emendamenti e interpretazioni la cui applicazione sarà obbligatoria successivamente al 31 dicembre 2024.

  • Regolamento (UE) 2024/2862 del 12 novembre 2024 che modifica il regolamento (UE) 2023/1803 per quanto riguarda lo IAS 21. Le modifiche specificano quando una valuta è scambiabile con un'altra valuta e, se non lo è, in che modo l'impresa determina il tasso di cambio da applicare, e le informazioni integrative che l'impresa deve fornire quando una valuta non è scambiabile. Le modifiche sono applicabili dal 1°gennaio 2025.

Principi contabili IAS/IFRS e interpretazioni SIC/IFRIC emanati dallo IASB/IFRIC, in attesa di omologazione.

  • Ad aprile 2024, l'International Accounting Standards Board (IASB) ha emesso un nuovo standard contabile IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements che sostituirà il principio IAS 1 Presentation of Financial Statements. Il nuovo principio si pone l'obiettivo di migliorare la rendicontazione delle performance finanziarie. IFRS 18 entrerà in vigore il 1° gennaio 2027 ma è consentita un'applicazione anticipata. In considerazione del contenuto della modifica e stante l'obbligo di applicare gli schemi previsti dalla Banca d'Italia l'applicazione sarà soggetta ad eventuali aggiornamenti della Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.
  • A maggio 2024, l'International Accounting Standards Board (IASB) ha emesso un nuovo standard contabile IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures. Il nuovo principio consente alle controllate idonee, di utilizzare i principi contabili IFRS con un'informativa ridotta. Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027.
  • IFRS 14 Regulatory deferral accounts. L'IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti principi contabili adottati. Il processo di omologazione è sospeso in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities". Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.
  • In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments—Amendments to IFRS 9 and IFRS 7″. Il documento chiarisce alcuni aspetti problematici emersi dalla post-implementation review dell'IFRS 9, tra cui il trattamento contabile delle attività finanziarie i cui rendimenti variano al raggiungimento di obiettivi ESG (i.e. green bonds). Le modifiche si applicano a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1°gennaio 2026. È consentita l'applicazione anticipata.
  • In data 18 dicembre 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to IFRS 9 and IFRS 7 Contracts Referencing Nature-dependent Electricity". Il documento ha l'obiettivo di aiutare le imprese a rendicontare al meglio gli effetti finanziari dei contratti strutturati come Power Purchase Agreements (PPAs), ed in particolare:
    • fornisce chiarimenti in merito all'applicazione dell'"own-use requirement";
    • permette l'impiego di questi contratti quali strumenti di copertura nell'ambito di un'operazione di hedge accounting;
    • introduce nuovi requisiti di informativa integrativa per queste tipologie di strumenti.

L'emendamento si applica a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1°gennaio 2026. È consentita l'applicazione anticipata.

  • Modifiche allo IAS 28 e IFRS 10. Tali modifiche sono a volte a risolvere l'incoerenza tra i requisiti dell'IFRS 10 Bilancio consolidato e dello IAS 28 Investimenti in società collegate e joint venture (2011), nel trattare la perdita di controllo di una controllata che viene conferita ad una collegata o joint venture. Il processo di omologazione è sospeso in attesa della conclusione del progetto IASB sull'equity method.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa consolidata – Parte A

2. TLTRO III

L'operazione di rifinanziamento TLTRO III consiste in un programma di dieci operazioni di rifinanziamento, ciascuna con scadenza a tre anni, a partire da settembre 2019 con frequenza trimestrale, ad un tasso di interesse fissato ad un livello pari al costo medio di rifinanziamento interbancario. Nel corso del 2020, con l'intento di supportare ulteriormente il credito a famiglie e imprese, alcuni dei parametri delle operazioni in essere sono stati rivisti con particolare riferimento all'importo massimo finanziabile e alla relativa remunerazione. Le operazioni di TLTRO III sono indicizzate al tasso di interesse medio sulle operazioni di rifinanziamento principali (MRO – Main Refinancing Operation rate) o in alternativa, in funzione del raggiungimento di determinati benchmark, al tasso di interesse medio sui depositi presso la banca centrale (DF – Deposit Facility rate). Nel 2022 la BCE è intervenuta anche modificando le modalità del conteggio del tasso finale applicabile alle operazioni. Nel dettaglio la precedente metodologia di calcolo del tasso è stata applicata per il periodo fino al 22 novembre 2022 e dal 23 novembre 2022 il tasso di interesse applicabile è stato indicizzato ai tassi interbancari medi applicabili da tale data in poi (alzando nella sostanza il tasso applicabile sull'intera vita). Al 31 dicembre 2024 la Capogruppo non aveva più in essere operazioni TLTRO con la BCE, dopo il rimborso della tranche di 806 milioni del 27 marzo 2024 accesa il 24 marzo 2021 e il rimborso della tranche di 3.700 milioni del 25 settembre 2024 accesa il 29 settembre 2021. Gli interessi ordinari sono rilevati considerando le condizioni di rifinanziamento definite dalla BCE come tassi di mercato variabili definiti nell'ambito delle misure di politica monetaria che il Consiglio Direttivo può in qualsiasi momento modificare prospetticamente. A partire dal 23 novembre 2022, gli interessi vengono quindi rilevati tempo per tempo sulla base del tasso di interesse dello strumento definito come media del tasso sui depositi in essere in ciascuno dei periodi di riferimento. Questa componente di interessi passivi a dicembre 2024 è ammontata a € 102 milioni.

3. Contributi a fondi di Risoluzione e Garanzia

Il legislatore europeo con le Direttive 2014/49/UE del 16 aprile 2014 e 2014/59/UE del 15 maggio 2014, rispettivamente note come «Deposit Guarantee Schemes Directive (DGS)» e Bank Recovery and Resolution Directive (BRDD) e con l'istituzione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Regolamento UE n. 806/2014 del 15 luglio 2014) ha introdotto significative modifiche alla disciplina delle crisi bancarie con l'obbiettivo di rafforzare il mercato unico e la stabilità sistemica. La Direttiva 2014/49/UE (DGS) armonizza i livelli di tutela offerti dai Fondi nazionali di tutela dei depositi e ha introdotto un sistema di contribuzione misto che prevede una contribuzione anticipata fino al raggiungimento, in dieci anni, di un obiettivo minimo pari allo 0,8% dei depositi garantiti. E' prevista la possibilità che la contribuzione avvenga con lo strumento costituito da impegni di pagamento, nella misura massima del 30%. Per il 2024 è stato chiesto al Gruppo un contributo ordinario di 21,297 milioni che è stato rilevato a conto economico.

La Direttiva 2014/59/UE(BRRD) ha definito le regole di risoluzione da applicarsi a tutte le banche dell'Unione in presenza di uno stato di dissesto. Dette regole prevedono che, al verificarsi di determinate condizioni, al finanziamento della risoluzione intervenga il Fondo Nazionale per la Risoluzione di cui ogni Stato membro deve dotarsi. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari ad almeno l'1% dell'ammontare dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati in tutti gli stati dell'Unione Europea.

Con comunicato del 15 febbraio 2024 il Single Resolution Board ha confermato l'effettivo raggiungimento del livello obiettivo del Fondo. Pertanto, nel corso del 2024 non è stato richiesto alcun contributo al Gruppo. L'impegno iscritto fuori bilancio è valutato ad ogni chiusura di bilancio e/o ogniqualvolta si verifichino elementi che possano far ritenere probabile la sua escussione. In proposito, si ritiene che, al 31 dicembre 2024, il rischio di richiamo degli impegni irrevocabili di pagamento a cui si è fatto ricorso sia remoto.

4. Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Schema Volontario

Nel mese di dicembre 2015 la Capogruppo ha aderito allo Schema Volontario costituito nell'ambito del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per l'effettuazione di interventi di sostegno a favore di banche in amministrazione straordinaria o in condizioni di dissesto o a rischio di dissesto e ad esso aderenti. Trattasi di uno strumento aggiuntivo per la soluzione delle crisi bancarie destinato ad interventi per i quali sussistono prospettive di risanamento della banca o sia prevedibile un minor onere rispetto a quello da sostenere in liquidazione della stessa. Nel corso del 2018, il fondo è intervenuto a favore di Banca Carige, che si è tradotto, per la Capogruppo, in un esborso di 5,257 milioni a fronte dell'iscrizione di un'attività finanziaria nel portafoglio dei titoli valutati al fair value con impatto a conto economico. L'attività finanziaria è stata completamente svalutata in sede di bilancio 2018. Negli esercizi successivi e nell'esercizio in commento non sono stati contabilizzati oneri per altri interventi.

5. Autocartolarizzazione - Centro delle Alpi SME s.r.l.

In data 16 giugno 2023 è stata perfezionata dalla Capogruppo un'operazione di cartolarizzazione nell'ambito della gestione della raccolta interbancaria a medio e lungo termine. L'operazione è consistita nella cessione pro-soluto di un portafoglio granulare di crediti performing erogati a SMEs, garantiti o chirografari, ai sensi della legge 130/1999, alla società veicolo, denominata Centro delle Alpi SME S.r.l. appositamente costituita.

In data 2 maggio 2024, è stata effettuata una ulteriore cessione di crediti al veicolo. La cessione ha riguardato un portafoglio granulare di crediti chirografari performing erogati a SMEs pari a 1.528 milioni.

Al 31 dicembre 2024 il valore dei titoli in essere sottoscritti dal Gruppo è pari a 1.529 milioni per i titoli senior, a 252 milioni per i titoli mezzanine e a 545 milioni per i titoli junior.

Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nella presente nota integrativa consolidata PARTE E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, sottosezione 1.4 "Rischio di liquidità".

6. Cartolarizzazione Luzzatti Pop Npls 2024

Nell'ambito di un più ampio programma di interventi sui crediti deteriorati e in linea con la strategia di derisking e di miglioramento della qualità degli attivi, in data 19 dicembre 2024 la Capogruppo ha concluso - insieme ad altri 9 soggetti partecipanti - l'operazione di cartolarizzazione multi-originator di sofferenze denominata "LUZZATTI POP NPLS 2024", per un valore lordo contabile complessivo di 28,6 milioni.

Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nella presente nota integrativa consolidata PARTE E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, sottoparagrafo C. "Operazioni di cartolarizzazione".

7. Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

La predisposizione del bilancio consolidato richiede il ricorso a stime e valutazioni che possono impattare in modo significativo sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico riguardanti in particolare:

  • ˗ la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle attività finanziarie;
  • ˗ l'utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • ˗ la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;
  • ˗ la quantificazione del fair value degli immobili di investimento;
  • ˗ la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
  • ˗ le stime di recuperabilità della fiscalità differita attiva.

La Capogruppo e le altre società del Gruppo hanno definito i processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, così come previsto dai principi contabili vigenti e dalle normative di riferimento.

Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa consolidata – Parte A

secondo le regole dettate dalle norme vigenti e sono stati svolti in un'ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. Nello specifico, con riferimento alle stime che potrebbero, potenzialmente, essere maggiormente impattate dall'attuale contesto geopolitico e macroeconomico si rimanda al paragrafo 16 della Sezione A.2 della presente nota integrativa consolidata.

I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori menzionati ai precedenti capoversi sono quindi significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato che potrebbe registrare, rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, con conseguenti effetti, anche rilevanti, sui valori riportati nel bilancio al 31 dicembre 2024.

8. Verifiche ispettive - BCE

Come già riportato nel bilancio al 31 dicembre 2023 (Parte A - Politiche contabili), la BCE ha condotto, da ottobre 2022 ad aprile 2023, una visita ispettiva sul Capogruppo avente a oggetto il rischio di credito e di controparte con specifico riferimento ai segmenti Corporate&Large e SME (Small and Medium Enterprises). L'accertamento rientra nell'ambito degli ordinari processi che la Vigilanza europea attua con la finalità di effettuare una ricognizione della qualità degli attivi su portafogli selezionati e valutare i processi e le procedure interne di gestione del rischio di credito e i sistemi di controllo e di governance, ivi compresa l'implementazione del principio contabile IFRS 9 e qualsiasi altro aspetto accessorio. In data 23 gennaio 2024 è stato trasmesso il "Final Report" seguito, in data 7 marzo 2025, dal progetto di decisione della BCE, rispetto al quale la Banca potrà formulare le proprie osservazioni, in vista della decisione conclusiva.

A fronte delle raccomandazioni formulate dal gruppo ispettivo, riprese nel progetto di decisione, e anche nell'ambito delle annuali valutazioni SREP da parte della BCE, sono stati pianificati e avviati vari cantieri progettuali di rafforzamento dei sistemi di governo, gestionali e di controllo. I piani di lavoro vertono principalmente sui seguenti aspetti: i processi di gestione del credito, la gestione dei rischi, l'assetto dei controlli di secondo e terzo livello e le metodologie di implementazione del principio IFRS 9. Detta programmazione verrà riesaminata ed eventualmente modificata al ricevimento della decisione definitiva da parte dell'Autorità. In particolare, sulla base delle osservazioni ricevute dalla vigilanza la Banca ha già provveduto nel corso dell'esercizio 2023 a incrementare il rischio di credito relativo alle posizioni oggetto di verifica e a monitorare le esposizioni in relazione all'eventuale passaggio a non performing, così come richiesto dai paragrafi 5.5.9 e 5.5.17 dell'IFRS 9. Con riferimento a profili di potenziale riclassificazione a fini di segnalazioni prudenziali, che interessano solo una porzione del campione esaminato dall'Autorità di Vigilanza (per un controvalore netto per cassa al 31 dicembre 2024 di circa euro 116 milioni), la Banca, anche in relazione agli eventi successivi all'avvio dell'ispezione e delle metodologie aggiornate ad esito dell'attività ispettiva, presenterà le proprie valutazioni nell'ambito delle interlocuzioni in corso con BCE.

In ogni caso, l'insieme degli interventi in corso e previsti non comporterà la rilevazione di significativi effetti economici aggiuntivi rispetto a quelli già rilevati, con riferimento alle posizioni selezionate dalla BCE.

9. Termini di approvazione e pubblicazione del bilancio

L'art. 154-ter del D.Lgs. 58/98 (T.U.F.) prevede che, entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio, sia approvato il bilancio d'esercizio e sia pubblicata la relazione finanziaria annuale comprendente il progetto di bilancio di esercizio, il bilancio consolidato, la relazione sulla gestione e l'attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di cui all'articolo 154-bis, comma 5. Il progetto di bilancio della Banca Popolare di Sondrio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 11 marzo 2025 e sarà sottoposto all'approvazione da parte dell'Assemblea dei Soci convocata per il 30 aprile 2025. La relazione finanziaria annuale ricomprende, in un'apposita sezione della relazione sulla gestione consolidata, la rendicontazione di sostenibilità redatta sulla base di questo previsto dal D.Lgs 125/2024.

10. Pillar Two - Global Minimum Tax

Con efficacia dal 1° gennaio 2024, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio quale Gruppo Multinazionale che supera la soglia di ricavi di euro 750 milioni, per due dei quattro esercizi precedenti rientra nel campo di applicazione delle imposte sul reddito del secondo pilastro (c.d. Pillar II) previste dalla Direttiva 2022/2523, adottata in Italia dal Decreto legislativo n. 209/2023, intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione. Sulla base delle analisi effettuate non si rilevano esposizioni del Gruppo Banca Popolare di Sondrio alle imposte sul reddito del secondo pilastro nelle tre giurisdizioni in cui è presente (Italia, Svizzera e Principato di Monaco) in quanto risultano soddisfatti i requisiti previsti dai Transitional safe harbours. Per ulteriori dettagli si rinvia a quanto esposto nella sezione 11 «Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato» sottosezione 11.8 «Altre Informazioni» della presente Nota Integrativa.

11. Il formato elettronico unico di comunicazione per la redazione delle relazioni finanziarie annuali

La Direttiva 2013/50/UE, che ha modificato la Direttiva 2004/109/CE (Direttiva sulla trasparenza), ha stabilito che tutte le relazioni finanziarie annuali degli emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato devono essere redatte in un formato elettronico unico di comunicazione. All'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), la Direttiva sulla trasparenza ha assegnato il compito di elaborare norme tecniche per specificare tale formato elettronico di comunicazione. La Commissione europea ha adottato le suddette norme tecniche con il Regolamento delegato 2019/815 del 17 dicembre 2018 (Regolamento ESEF European Single Electronic Format, d'ora in poi Regolamento), il quale ha stabilito per gli emittenti i seguenti obblighi principali:

  • ˗ gli emittenti redigono e pubblicano la loro relazione finanziaria annuale nel formato XHTML (eXtensible HyperText Markup Language);
  • ˗ gli emittenti che redigono il bilancio consolidato conformemente agli International Financial Reporting Standard (IFRS) utilizzano il linguaggio iXBRL (Inline eXtensible Business Reporting Language) per la marcatura di tale bilancio consolidato.

La combinazione del formato XHTML con le marcature iXBRL ha l'obiettivo di rendere le relazioni finanziarie annuali leggibili anche da dispositivi automatici, migliorando così l'accessibilità, l'analisi e la comparabilità delle informazioni incluse nelle relazioni finanziarie annuali. La tecnologia InlineXBRL consente di incorporare i mark-up XBRL nell'XHTML. Il linguaggio XBRL (eXtensible Business Reporting Language) è leggibile da un dispositivo automatico e consente l'utilizzo automatizzato di grandi quantità di informazioni. Il linguaggio XBRL è consolidato e utilizzato in diverse giurisdizioni ed è attualmente l'unico linguaggio di markup appropriato per marcare le informazioni contenute nei bilanci. L'utilizzo del linguaggio di markup XBRL comporta l'applicazione di una tassonomia per convertire il testo anche in informazioni leggibili da un dispositivo automatico. La tassonomia IFRS, resa disponibile dalla Fondazione IFRS, è una tassonomia consolidata elaborata per marcare le informazioni presentate secondo gli IFRS. L'utilizzo della tassonomia IFRS facilita la comparabilità a livello mondiale dei markup dei bilanci redatti conformemente agli IFRS. A partire dal bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022, l'obbligo di redazione secondo il nuovo formato ESEF, prima circoscritto ad anagrafica di base e schemi di bilancio consolidati, è stato esteso anche all'informativa contenuta nella Nota integrativa.

La presente Relazione finanziaria annuale è stata redatta in conformità a quanto previsto dal Regolamento ESEF ed approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 11 marzo 2025, e sarà resa pubblica nei termini di legge.

12. Informativa ai sensi art. 1 commi 125-129 della Legge 4 agosto 2017 n. 124/17 «Legge annuale per il mercato e la concorrenza - Misure di trasparenza nelle erogazioni pubbliche» come modificata dal D.L. 30/4/2019 n. 34 (c.d. «Decreto crescita») art. 35

Con riferimento alla normativa sopra richiamata si specifica che i contributi o aiuti in denaro o in natura non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria corrisposti alla banca sono stati oggetto di pubblicazione nell'ambito del Registro Nazionale degli aiuti di Stato, cui si rinvia come previsto dall'art. 125-quinquies della legge.

13. Revisione legale dei conti

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è sottoposto a revisione contabile da parte di EY S.p.A., a cui è stato conferito l'incarico di revisione per il novennio 2017/2025 con delibera assembleare del 29 aprile 2017, ai sensi del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010.

A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio

Di seguito si riportano i principi contabili, dettagliati per voce di bilancio, che sono stati adottati per la predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi introdotti da alcuni elementi di carattere generale inerenti alla classificazione delle attività finanziarie.

Classificazione delle attività finanziarie

La classificazione delle attività finanziarie è guidata dalle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento legati alla generazione di flussi finanziari rappresentati solamente da pagamenti di capitale e interessi sul capitale da restituire (ossia che prevedono il superamento del cosiddetto «SPPI test» – «Solely Payment of Principal and Interest test») e dal modello di business aziendale adottato che determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Modelli di business

Held to Collect (HTC)

L'obiettivo di tale modello di business è quello di possedere un'attività finanziaria con la finalità di incassare i flussi contrattuali durante la vita dello strumento. Si considerano ammesse le vendite solo se sono frequenti ma non significative oppure significative ma non frequenti, se dovute ad un incremento del rischio di credito ed in caso di prossimità alla data di scadenza dell'attività finanziaria. Per misurare la frequenza ci si basa sul numero di vendite effettuate nel periodo, mentre per misurare la significatività sul valore complessivo delle vendite in raffronto al portafoglio di inizio periodo.

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio ha associato al modello di business HTC:

  • La quasi totalità del portafoglio dei crediti verso clientela e banche in quanto il Gruppo svolge principalmente attività di banca tradizionale e detiene un portafoglio impieghi originati al fine di finanziare famiglie, privati e aziende;
  • I titoli di debito che possono essere assoggettati alle logiche gestionali di questo business model.

Held to Collect & Sell (HTC&S)

L'obiettivo di questo business model è quello sia di raccogliere i flussi di cassa contrattuali sia di vendere le attività finanziarie. Il Gruppo utilizza il modello di business HTC&S per i titoli.

Others (FVTPL)

Questo modello di business è adottato quando il Gruppo assume decisioni sulla base dei fair value delle attività finanziarie e le gestisce al fine del realizzo oppure il Business Model non rientra tra i due precedentemente descritti (HTC e HTC&S). Il Gruppo ha associato al modello Others:

  • Gli strumenti finanziari detenuti con finalità di negoziazione (modello di business Trading)
  • Gli strumenti finanziari detenuti con gestione su base Fair value.

Per l'area titoli è prevista un'attività di monitoraggio ex post per verificare la coerenza del portafoglio rispetto al modello di business HTC e HTC&S associato.

SPPI Test - Solely Payment Principal Interest Test

Attraverso il Test SPPI si verifica se un'attività finanziaria possa essere considerata un «contratto base di concessione del credito» (basic lending arrangement), cioè che i flussi finanziari contrattuali consistono esclusivamente in pagamenti di capitale e interessi maturati sull'importo del capitale da restituire. Se la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali risulta conforme ai requisiti previsti dal Principio

IFRS 9 (Test SPPI con esito «superato»), l'attività potrà essere misurata al Costo Ammortizzato, a condizione che sia detenuta in un modello di business il cui obiettivo è quello di incassare i flussi finanziari contrattuali nell'arco della vita dello strumento (modello di business HTC), oppure al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI), a condizione che l'attività sia detenuta in un modello di business il cui obiettivo è sia incassare i flussi di cassa contrattuali per tutta la durata dello strumento che vendere tale attività (modello di business HTC&S).

Se la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di un'attività finanziaria risulta non conforme ai requisiti previsti dal Principio IFRS 9 (Test SPPI «non superato») tale attività dovrà essere misurata al fair value rilevato a conto economico (FVTPL). In conformità con le linee guida a livello di Gruppo, il Test viene eseguito prima che un credito venga erogato o un titolo acquistato (origination).

  • Per l'area crediti l'approccio per l'esecuzione del test SPPI è differenziato a seconda che si tratti di: • Prodotti standard (es. conti correnti o mutui); il test avviene a livello di prodotto. Al momento dell'erogazione del singolo finanziamento viene considerato l'esito del Test SPPI a livello di prodotto, aggiornato con la verifica della remunerazione del rischio di credito e del superamento del Benchmark Test, quando questo è necessario.
  • Contratti non standard; sono testati singolarmente per ciascun rapporto. Si specifica che tale categoria comprende altresì i prodotti aventi «contingent features» connessi a KPI ESG che non sono direttamente correlati alle variazioni dei rischi e dei costi dei cd. basic lending arramgements (come il valore temporale del denaro o il rischio di credito), come ad esempio i Sustainability-Linked Loans (SLL) che prevedono l'aggiustamento dello spread contrattuale in funzione del raggiungimento di determinati Sustainability Performance Target (SPTs).

Per il portafoglio titoli viene acquisito per ciascun ISIN il risultato del Test SPPI e del Benchmark test da un info Provider esterno. Per i rapporti per cui l'esito del Test SPPI e/o del benchmark test dall'info Provider esterno non sono disponibili e/o completi, i test vengono svolti internamente al Gruppo. Sono qui compresi titoli aventi «contingent features» connessi a KPI ESG che non sono correlati direttamente alle variazioni dei rischi e dei costi base di concessione del credito (come il valore temporale del denaro o il rischio di credito); ad esempio Sustainabilty-Linked Bonds (SLBs) che prevedono che il tasso di interesse venga aggiustato in funzione del raggiungimento o meno di determinati Sustainable Performance Targets (SPTs) entro una data predeterminata prevista contrattualmente.

1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Criteri di classificazione

In tale voce sono allocate le attività finanziarie detenute per la negoziazione (titoli di debito, titoli di capitale, finanziamenti, quote di OICR). Sono inclusi anche i contratti derivati, con fair value positivo, ad esclusione di quelli oggetto di compensazione ai sensi di quanto previsto dallo IAS 32. Un contratto derivato è uno strumento finanziario il cui valore è legato all'andamento di un tasso d'interesse, del corso di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio di una valuta, di un indice di prezzi o tassi o di altri indici, è regolato a scadenza e richiede un investimento netto iniziale limitato. Qualora il derivato fosse un derivato di copertura viene rilevato nella voce «derivati di copertura». Se un'attività finanziaria incorpora un derivato la valutazione avviene sull'intera attività al fair value. Il derivato associato ad uno strumento finanziario ma contrattualmente trasferibile indipendentemente dallo strumento, o avente una controparte diversa, non è un derivato incorporato ma uno strumento finanziario separato.

Tale voce comprende inoltre le attività finanziarie designate al fair value (titoli di debito e finanziamenti) a seguito dell'esercizio della fair value option. Al momento il Gruppo non applica la fair value option.

Da ultimo sono incluse le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (titoli di debito, titoli di capitale, quote di OICR e finanziamenti) ossia attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la classificazione al costo ammortizzato od al fair value con impatto sulla redditività complessiva, in quanto non superano il test per la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali (test SPPI), oltreché titoli di capitale e quote di OICR (che non hanno finalità di negoziazione) e strumenti di debito con tale business model.

Criteri di iscrizione

Le attività valutate al fair value con impatto a conto economico vengono iscritte alla data di regolamento in base al loro fair value, che corrisponde di norma al corrispettivo versato con esclusione dei costi e proventi di transazione che sono imputati direttamente a conto economico. Gli strumenti derivati di negoziazione sono contabilizzati secondo il principio della data di «contrattazione» e vengono registrati al valore corrente al momento dell'acquisizione.

Criteri di valutazione

Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valutate in base al fair value alla data di riferimento. Per gli strumenti quotati su mercati ufficiali, il fair value viene calcolato, utilizzando di norma il prezzo di riferimento rilevabile sul mercato, mentre per gli strumenti non quotati su mercati ufficiali il fair value viene rilevato attraverso l'utilizzo dei prezzi forniti da provider informativi quali Bloomberg e Reuters. Ove non sia possibile ricorrere a quanto sopra si impiegano stime e modelli valutativi che fanno riferimento a dati rilevabili sul mercato, ove disponibili; detti metodi si basano, ad esempio, su valutazione di strumenti quotati con caratteristiche simili, attualizzazione di flussi di cassa, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, tenendo in considerazione nella determinazione del tasso il rischio creditizio dell'emittente.

Nel caso non fossero disponibili dati per effettuare valutazioni attraverso i suddetti modelli, viene effettuata una valutazione utilizzando dati non osservabili (es. patrimonio netto rettificato).

Per quanto riguarda i crediti (verso la clientela e verso le banche) i modelli utilizzati differiscono a seconda della natura e delle caratteristiche proprie degli strumenti oggetto di valutazione. Sono al momento applicati tre principali modelli base:

  • ˗ Discounted Cash Flow Model (DCF)
  • ˗ Modello per i Prestiti ipotecari vitalizi (PIV)
  • ˗ Modello per gli ABS

Nel caso di crediti a vista o con scadenza nel breve periodo, il valore contabile di iscrizione è considerato una buona approssimazione del fair value.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le componenti reddituali derivanti da variazioni di fair value sono rilevate a conto economico del periodo nel quale emergono nella voce «Risultato netto dell'attività di negoziazione» e «Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico» diviso nelle sottovoci: «attività e passività finanziarie designate al fair value» e «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value».

Gli interessi attivi e i dividendi sono rilevati rispettivamente nelle voci di conto economico «interessi attivi e proventi assimilati» e «dividendi e proventi simili».

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Criteri di classificazione

Nella presente voce figurano tutte le attività finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale e finanziamenti) classificate nel portafoglio valutato al fair value con impatto sulla redditività complessiva con la distinzione tra quelli con rigiro a conto economico (titoli di debito e finanziamenti) e quelli senza rigiro a conto economico (titoli di capitale). La classificazione all'interno del portafoglio valutato al fair value con impatto sulla redditività complessiva richiede:

  • per i titoli di debito e i finanziamenti che siano gestiti attraverso un modello di business HTC&S e superino il Test SPPI;
  • per i titoli di capitale che sia esercitata l'opzione prevista dal Principio che permette al momento della rilevazione iniziale di designare gli strumenti di capitale al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Criteri di iscrizione

Le attività incluse in questa voce sono iscritte alla data di regolamento al fair value che corrisponde, di norma, al corrispettivo versato per l'acquisto

Criteri di iscrizione

Le attività incluse in questa voce sono iscritte alla data di regolamento al fair value che corrisponde, di norma, al corrispettivo versato per l'acquisto.

Il Gruppo stabilisce, relativamente ai titoli di debito e i finanziamenti, che eventuali cambiamenti di modello di business imputabili alla mancata coerenza tra la gestione del portafoglio e il modello di business prescelto, oppure dovuti a cambiamenti significativi nelle scelte strategiche, saranno decisi dal Consiglio di amministrazione di ciascuna componente del Gruppo, e in tale sede verrà definita l'eventuale riclassificazione la quale è limitata a rare circostanze.

Relativamente ai titoli di capitale non è prevista alcuna possibilità di riclassifica. L'esercizio della FVOCI option, ossia l'opzione prevista dal Principio che permette al momento della rilevazione iniziale di designare gli strumenti di capitale al fair value a patrimonio netto, è infatti irrevocabile.

Criteri di valutazione

Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valutate in base al fair value, determinato secondo i criteri illustrati per le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

All'interno della voce «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» rientrano titoli azionari detenuti in un'ottica di sostegno all'attività tipica e di supporto allo sviluppo delle realtà territoriali in cui opera il Gruppo. Tali strumenti rappresentano la prevalenza dei titoli di capitale classificati in tale portafoglio.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, i titoli di debito classificati in questa voce sono assoggettati a rettifiche e riprese di valore connesse a variazioni del rischio di credito calcolate sulla base di un framework metodologico analogo a quello definito per gli strumenti finanziari valutati al «costo ammortizzato». Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate.

Le variazioni di valore dei titoli di capitale classificati nella voce «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» sono imputate ad apposita riserva di patrimonio netto.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo, che tiene conto delle differenze tra il costo, comprensivo dei costi di transazione, e il valore di rimborso, sono rilevati a conto economico.

Le variazioni di fair value delle attività, al netto del relativo effetto fiscale differito, sono rilevate in

un'apposita riserva di patrimonio netto, denominata «Riserve da valutazione», composta dalle sottovoci «Riserve da valutazione: Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva» e «Riserve da valutazione: Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva». Fanno eccezione, per i titoli di debito, le rettifiche e riprese di valore connesse a variazioni del rischio di credito che sono imputate a conto economico nella voce 130 b) «Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito». Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla riduzione del valore dell'attività finanziaria, le riprese di valore su titoli di debito sono imputate a conto economico, mentre quelle su titoli di capitale sono imputate ad apposita riserva di patrimonio netto denominata «Riserva da valutazione».

Al momento della cancellazione, l'utile o la perdita cumulati sui titoli di debito sono imputati a conto economico mentre sui titoli di capitale sono imputati a riserva di patrimonio netto (voce 150).

I dividendi sono registrati nella voce di conto economico «dividendi e proventi simili».

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

In tale voce sono rilevate le attività finanziarie, titoli di debito e finanziamenti, gestite attraverso un modello di business HTC che hanno superato il Test SPPI. Formano dunque oggetto di rilevazione:

  • a) i crediti verso banche (conti correnti, depositi cauzionali, titoli di debito, ecc.), diversi da quelli «a vista» inclusi nella voce «Cassa e disponibilità liquide». Sono inclusi i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio, distribuzione di prodotti finanziari) e i crediti verso Banche Centrali (ad esempio, riserva obbligatoria), diversi dai conti correnti e depositi «a vista» inclusi nella voce «Cassa e disponibilità liquide»;
  • b) i crediti verso clientela (mutui, operazioni di locazione finanziaria, operazioni di factoring, titoli di debito, ecc.). Sono inclusi anche i crediti verso gli Uffici Postali e la Cassa Depositi e Prestiti, i margini di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati nonché i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio, attività di servicing).

Sono inoltre incluse:

  • le anticipazioni a fronte di cessione di crediti pro–solvendo ovvero in regime di pro–soluto senza trasferimento sostanziale dei rischi e benefici e i crediti acquistati dalla società iscritti nei confronti del debitore ceduto per i quali si è rilevato il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici in capo al cessionario;
  • le operazioni di leasing finanziario aventi ad oggetto i beni in corso di costruzione e quelli in attesa di locazione nel caso di contratti «con trasferimento dei rischi», cioè nel caso in cui i rischi sono trasferiti sul locatario anteriormente alla presa in consegna del bene e alla decorrenza dei canoni di locazione;
  • i prestiti erogati a valere su fondi forniti dallo Stato o da altri enti pubblici e destinati a particolari operazioni di impiego previste e disciplinate da apposite leggi («crediti con fondi di terzi in amministrazione»), sempre che sui prestiti e sui fondi maturino interessi, rispettivamente, a favore e a carico dell'ente prestatore;
  • gli effetti e i documenti che le banche ricevono salvo buon fine (s.b.f.) o al dopo incasso e dei quali le banche stesse curano il servizio di incasso per conto dei soggetti cedenti (registrati solo al

momento del regolamento di tali valori).

Criteri di iscrizione

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato vengono iscritte alla data di regolamento in base al loro fair value che corrisponde di norma al corrispettivo erogato o versato comprensivo degli oneri di transazione.

Le operazioni di pronti contro termine sono iscritte in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l'importo incassato a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come credito per l'importo versato a pronti.

Eventuali cambiamenti di modello di business imputabili alla mancata coerenza tra la gestione del portafoglio e il modello di business prescelto, oppure dovuti a cambiamenti significativi nelle scelte strategiche, sono limitati a rare circostanze e definiti dal Consiglio di amministrazione di ciascuna componente del Gruppo che stabilisce quindi l'eventuale riclassificazione.

Criteri di valutazione

Le valutazioni successive alla rilevazione iniziale sono effettuate in base al principio del costo ammortizzato utilizzando il tasso d'interesse effettivo. Il costo ammortizzato è pari al valore iniziale, comprensivo dei costi di transazione, al netto di eventuali rimborsi di capitale, variato in aumento o diminuzione per le rettifiche e riprese di valore e per l'ammortamento della differenza tra importo erogato e quello rimborsabile a scadenza. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi di cassa futuri all'ammontare del credito erogato rettificato dai costi o ricavi di diretta imputazione. I crediti a breve termine (inferiori ai 12 mesi) e quelli senza una scadenza definita o a revoca sono iscritti al costo in considerazione del fatto che il calcolo del costo ammortizzato non produce scostamenti significativi. Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di indicizzazione del finanziamento, viene utilizzato successivamente per attualizzare i flussi di cassa previsti, ancorché sia intervenuta una modifica creditizia del rapporto a seguito di misure di forbearance che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale.

Ad ogni data di bilancio, le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono assoggettate a rettifiche e riprese di valore connesse a variazioni del rischio di credito; le rettifiche di valore operate sono rilevate a Conto Economico nella voce «130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato». Per la definizione delle rettifiche di valore le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate in diversi Stadi:

  • Stadio 1: sono ricomprese le posizioni in bonis per le quali non si è manifestato un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale. Le rettifiche/riprese di valore sono determinate collettivamente sulla base della perdita attesa a 12 mesi;
  • Stadio 2: sono ricomprese le posizioni in bonis per le quali si è manifestato un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale. Le rettifiche/riprese di valore sono determinate collettivamente sulla base della perdita attesa sulla vita residua dello strumento;
  • Stadio 3: sono ricomprese le posizioni deteriorate (posizioni scadute deteriorate, inadempienze probabili, sofferenze). Le rettifiche/riprese di valore sono determinate analiticamente o collettivamente sulla base della perdita attesa sulla vita residua dello strumento.

La determinazione del significativo incremento del rischio di credito (SICR) e la successiva stima della svalutazione su un orizzonte di stima rispettivamente annuale (per posizioni classificate in stage 1) o poliennale legato alla vita residua dell'esposizione (per posizioni classificate in stage 2) viene effettuata mediante l'utilizzo di specifiche metodologie, che contemperano l'utilizzo sia di criteri assoluti – in particolare, informazioni relative al numero di giorni di scaduto/sconfino continuativo, presenza di misure di forbearance, situazioni di crediti originati o acquistati deteriorati e applicazione della low credit risk exemption per limitate e particolari tipologie di controparti e forme tecniche – che relativi. Più precisamente, questi ultimi consentono di valutare, mediante l'analisi di un'opportuna metrica PD–based («Probability of Default»), la variazione della rischiosità della posizione sull'orizzonte temporale pari alla

vita residua della stessa intercorsa tra la data di analisi/reporting e quella di origination. Per la costruzione della medesima ci si avvale di strutture a termine del parametro di probabilità di insolvenza (curve di PD lifetime, differenziate secondo opportuna granularità), le quali vengono costruite partendo dal sistema di rating interno, ove disponibile, ovvero assegnato da un'agenzia esterna, e considerando altresì elementi di natura previsiva–evolutiva e specifici dello scenario macro–economico considerato come maggiormente plausibile alla data di analisi/reporting conformemente ai razionali sottostanti il nuovo principio contabile.

Nel caso in cui si è verificata una variazione significativa del rischio di crediti ci sarà un trasferimento tra stadi. Nel caso di posizioni oggetto di misure di forberance, classificate a stadio 2, si precisa che in coerenza con i principi prudenziali è previsto un periodo di osservazione pari ad almeno due anni prima dell'eventuale ritorno della posizione a stadio 1.

Con riferimento ai rapporti in bonis (Stadio 1 e 2), la valutazione avviene su base collettiva considerando i parametri di rischio di Probabilità di Default (PD) e Loss Given Default (LGD), nonché dell'esposizione al momento al default (EAD). Le rettifiche di valore per perdite attese sono quantificate come prodotto dei parametri precedentemente riportati per la cui stima ci si avvale dei parametri similari utilizzati ai fini regolamentari opportunamente modificati e adattati in relazione ai differenti requisiti tra la normativa contabile e quella prudenziale con particolare riferimento (I) alla logica di calibrazione dei suddetti parametri di rischio secondo approccio point in time, (II) alla natura prospettica delle stime (segnatamente, modellazione delle c.d. FLI-forward-looking information) ed (III) al loro esplicito condizionamento alla realizzazione di una pluralità di scenari macroeconomici opportunamente ponderati (c.d. aspetti di scenario-dependency).

La classificazione in uno degli stati di deteriorato per lo stadio 3 è in accordo con le definizioni di «Non performing exposure» previste dagli Implementing Technical Standards («ITS») dell'EBA, recepiti dalla Commissione Europea. Le attività finanziarie deteriorate sono ripartite nelle categorie delle sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate.

Nello specifico:

  • Le sofferenze sono date dalle esposizioni in essere nei confronti di soggetti in stato di insolvenza o situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate. Si prescinde, pertanto dall'esistenza di eventuali garanzie poste a presidio delle esposizioni.
  • Le inadempienze probabili sono definite come le esposizioni, diverse dalle sofferenze, per le quali il gruppo giudichi improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni.
  • Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono invece definite come le esposizioni diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni e superano le prefissate soglie di materialità assoluta (100 € per le esposizioni al dettaglio o i 500 € per le esposizioni diverse dal dettaglio) e relativa (fissata all'uno per cento (1%) sia per le esposizioni al dettaglio sia per le esposizioni diverse dal dettaglio). Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore.

Con riferimento ai rapporti deteriorati, la valutazione può avvenire su base collettiva oppure analitica. La perdita di valore sulle singole attività valutate al costo ammortizzato si ragguaglia alla differenza negativa tra il loro valore recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Nel caso della valutazione analitica il valore recuperabile è dato dal valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi:

  • valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite previste calcolate tenendo conto sia della capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore delle eventuali garanzie reali o personali che assistono il credito;
  • del tempo atteso di recupero, stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero;
  • tasso interno di rendimento.

Per la valutazione analitica delle attività finanziarie in sofferenza sono utilizzati i seguenti parametri di calcolo:

Nota Integrativa consolidata – Parte A

  • previsioni di recupero effettuate dai gestori delle posizioni;
  • tempi attesi di recupero stimati su base storico statistica;
  • tassi di attualizzazione originari o effettivi contrattuali in essere al momento della classificazione della posizione a sofferenza.

Per la valutazione delle inadempienze probabili sono utilizzati i seguenti parametri di calcolo:

  • previsioni di recupero effettuate dagli uffici addetti;
  • tempi attesi di recupero stimati su base storico–statistica;
  • tassi di attualizzazione originari rappresentati dai tassi effettivi contrattuali in vigore al momento della classificazione della posizione a inadempienza probabile o, con specifico riferimento ai crediti oggetto di piano di ristrutturazione, in vigore antecedentemente la stipula dell'accordo con il debitore.

La valutazione collettiva viene applicata a posizioni con esposizione complessiva contenuta non superiore a determinati «valori–soglia» pro–tempore individuati mediante l'adozione di processi valutativi snelli, prevalentemente di carattere automatico, utilizzando specifici coefficienti definiti internamente sulla base di mirate analisi quantitative.

Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate vengono rilevate per il tramite di procedure automatizzate che estrapolano le posizioni oggetto di anomalie sulla base di determinati parametri individuati dalla normativa tempo per tempo vigente. Le rettifiche di valore sono determinate sulla base delle evidenze storiche di perdita rilevate su operazioni con tale tipologia di anomalia.

Si evidenzia come il modello di impairment relativo ai crediti deteriorati (Stage 3) previsto dall'IFRS9 è basato sulla stima della differenza tra flussi contrattuali originari e flussi finanziari attesi. Nella determinazione dei flussi attesi è necessario quindi includere le stime alla data di reporting dei diversi scenari attesi tra cui anche eventuali programmi di cessione dei crediti e/o di accordi transattivi. Qualora quindi l'entità si aspetti di recuperare una porzione di cash flow delle esposizioni attraverso procedure di vendita o accordi transattivi questi potranno essere inclusi nel calcolo dell'Expected credit loss verificate determinate condizioni.

Il Gruppo incorpora le diverse strategie di recupero considerando le diverse probabilità di accadimento. La previsione di perdita sulla singola posizione in stato di deterioramento sarà quindi determinata dal risultato della seguente formula:

Perdita attesa Perdita attesa Scenario Cessione/accordo transattivo* Perdita attesa Scenario Gestione
=
Probabilità di accadimento della Cessione/accordo
+ Interna* Probabilità di accadimento della
Singola Posizione transattivo Gestione Interna

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificati alla voce «interessi attivi e proventi assimilati». Si precisa che per le attività finanziarie classificate in stage 3 e per i crediti originati o acquistati deteriorati (POCI), gli interessi sono calcolati con il metodo degli interessi netti, e contabilizzati nella voce «interessi attivi e proventi assimilati».

Le rettifiche e riprese per variazioni del rischio di credito, calcolate come sopra specificato, sono rilevate a conto economico. Eventuali riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle svalutazioni (individuali e collettive) contabilizzate in precedenza.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o quando non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi, nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

L'IFRS 9 prevede inoltre le previsioni di seguito riportate su:

  • ˗ Write-off di attività finanziarie: quando l'Entità non ha ragionevoli aspettative di recuperare i flussi finanziari contrattuali sull'attività finanziaria, integralmente o parte di essi, deve ridurre direttamente il valore contabile lordo dell'attività finanziaria. Tale svalutazione costituisce un caso di eliminazione contabile, parziale o totale dell'attività.
  • ˗ Modifica dei flussi finanziari contrattuali: quando interviene una modifica sui flussi finanziari contrattuali, l'Entità deve valutare se l'attività originaria debba continuare ad esser rilevata in bilancio o se lo strumento originario debba esser cancellato e rilevato un nuovo strumento finanziario. Quando la modifica intervenuta sui flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria è sostanziale, l'Entità procede con l'eliminazione contabile dell'attività finanziaria esistente e la successiva rilevazione dell'attività finanziaria modificata: l'attività modificata è considerata una «nuova» attività finanziaria ai fini del presente Principio (IFRS 9 B5.5.25). Quando la modifica intervenuta sui flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria non è sostanziale, l'Entità ridetermina se c'è stato un significativo incremento del rischio di credito e/o se l'attività finanziaria deve essere riclassificata nello stage 3. Al momento della modifica che non comporta la cancellazione, il Gruppo rettifica il valore contabile al valore attuale dei flussi di cassa modificati al tasso d'interesse effettivo originale rilevando la differenza in contropartita di conto economico.

3.1 Impegni e garanzie rilasciate

Criteri di classificazione

Sono costituiti da tutte le garanzie personali e reali rilasciate a fronte di obbligazioni di terzi e dagli impegni ad erogare fondi.

Criteri di iscrizione e valutazione

I crediti di firma sono valutati sulla base della rischiosità della forma tecnica di utilizzo e tenuto conto del merito creditizio del debitore. Il modello di impairment previsto per questa categoria di attività finanziarie è il medesimo di quello delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (si veda il precedente paragrafo 3).

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le commissioni maturate sono rilevate nella voce di conto economico «commissioni attive». Le perdite di valore da impairment, nonché le successive riprese di valore, vengono registrate a conto economico alla voce «accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri» con contropartita alla voce «Fondi per rischi e oneri – a) Impegni e garanzie rilasciate».

4. Operazioni di copertura

Criteri di classificazione e iscrizione

I derivati finanziari e creditizi di copertura che presentano un fair value positivo o negativo vengono contabilizzati nelle corrispondenti voci di stato patrimoniale. Si evidenzia che lo IASB sta ancora sviluppando i nuovi requisiti di macro hedging a completamento di quanto già incluso nell'IFRS 9 per l'hedge accounting che sostituiranno le regole dello IAS 39, pertanto sino al completamento ed alla pubblicazione del nuovo standard, il Gruppo ha ritenuto di continuare ad applicare i requisiti di hedge accounting dettati dallo IAS 39 sulla base della facoltà prevista dall'IFRS9.

Il portafoglio dei contratti derivati di copertura dei rischi accoglie gli strumenti derivati impiegati dal Gruppo con la finalità di neutralizzare o minimizzare le perdite rilevabili su elementi dell'attivo o del passivo oggetto di copertura.

Le relazioni di copertura dei rischi di mercato possono assumere due differenti configurazioni:

– coperture del fair value, per coprire l'esposizione alla variazione del fair value di una posta di bilancio attribuibile a un particolare rischio; vi rientrano anche le coperture generiche di fair value

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa consolidata – Parte A

(«macro hedge») aventi l'obiettivo di ridurre le oscillazioni di fair value, imputabili al rischio tasso di interesse, di un importo monetario, riveniente da un portafoglio di attività e di passività finanziarie;

– coperture dei flussi di cassa, per coprire l'esposizione a variazioni di flussi di cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste di bilancio.

Nel caso il test di efficacia evidenzi una insufficiente relazione di copertura lo strumento viene allocato nel portafoglio di negoziazione. Gli strumenti di copertura sono contabilizzati secondo il principio della «data di contrattazione».

Affinché un'operazione possa essere contabilizzata come «operazione di copertura» è necessario siano soddisfatte le seguenti condizioni: a) la relazione di copertura deve essere formalmente documentata, b) la copertura deve essere efficace nel momento in cui ha inizio e prospetticamente durante tutta la vita della stessa. L'efficacia viene verificata ricorrendo ad apposite tecniche e sussiste quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello strumento coperto (il risultato del test si colloca in un intervallo tra l'80% e il 125%). La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale.

Gli strumenti derivati di copertura sono inizialmente iscritti al fair value alla data di stipula del contratto e sono classificati, in funzione del valore positivo o negativo dei medesimi, rispettivamente nell'attivo patrimoniale alla voce «50. Derivati di copertura» o nel passivo patrimoniale alla voce «40. Derivati di copertura».

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le relazioni di copertura del fair value sono valutate secondo i seguenti principi:

  • gli strumenti di copertura sono valutati al fair value; il fair value degli strumenti quotati in mercati attivi (efficienti) è dato dalle quotazioni di chiusura dei mercati mentre per gli strumenti non quotati in mercati attivi corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa attesi, determinato tenendo conto dei diversi profili di rischio insiti negli strumenti oggetto di valutazione. Le conseguenti plusvalenze e minusvalenze vengono iscritte a conto economico alla voce «90. Risultato netto dell'attività di copertura»;
  • le posizioni coperte sono valutate includendo le variazioni di valore attribuibili alla variazione del rischio coperto. Tali variazioni di valore sono rilevate a conto economico sempre nella voce «90. Risultato netto dell'attività di copertura» in contropartita al cambiamento di valore contabile dell'elemento coperto.

Qualora l'operazione di copertura non soddisfi più i criteri previsti dal principio per la contabilizzazione come tale la differenza tra il valore di carico dell'elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai esistita viene ammortizzata a conto economico, nel caso di strumenti finanziari fruttiferi di interessi; se si tratta di strumenti finanziari infruttiferi tale differenza è registrata direttamente a conto economico.

Nel caso di operazioni di copertura generica di fair value («macro hedge») le variazioni di fair value con riferimento al rischio coperto delle attività e delle passività oggetto di copertura sono imputate nello stato patrimoniale, rispettivamente, nella voce «60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica» oppure «50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica». La contropartita economica delle variazioni di valore riferite sia all'elemento coperto sia allo strumento di copertura, al pari delle coperture specifiche di fair value, è la voce «90. Risultato netto dell'attività di copertura» del conto economico. Nel caso di interruzione di una relazione di copertura generica di fair value, le rivalutazioni/svalutazioni cumulate iscritte alle voci patrimoniali suindicate sono rilevate a conto economico tra gli interessi attivi o passivi lungo la durata residua delle originarie relazioni di copertura, previa verifica della sussistenza dei presupposti di base.

Le relazioni di copertura dei flussi di cassa sono valutate e contabilizzate secondo i seguenti principi:

– gli strumenti derivati sono valutati al fair value. Le conseguenti plusvalenze o minusvalenze per la parte efficace della copertura vengono contabilizzate all'apposita riserva di patrimonio netto «Riserve da valutazione», al netto del relativo effetto fiscale differito, mentre sono rilevate a conto

economico solo quando si manifesta la variazione dei flussi di cassa da compensare o se la copertura risulta inefficace;

  • la posizione coperta rimane assoggettata agli specifici criteri di valutazione previsti per la categoria di appartenenza;
  • gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto.

Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o quando la copertura non risponde più ai criteri previsti, qualsiasi plusvalenza o minusvalenza precedentemente rilevate tra le altre componenti di conto economico complessivo restano iscritte separatamente nel patrimonio netto fino a quando l'operazione prevista viene effettuata o l'impegno stabilito relativo alla valuta estera si verifica.

Criteri di cancellazione

Le relazioni di copertura dei rischi cessano prospetticamente di produrre effetti contabili quando giungono a scadenza oppure viene deciso di chiuderle anticipatamente o di revocarle oppure non soddisfano più i requisiti di efficacia previsti.

5. Partecipazioni

Criteri di classificazione

Nel portafoglio partecipazioni sono allocate le interessenze azionarie per le quali si verifica una situazione di controllo congiunto o collegamento.

Criteri di iscrizione

Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.

Criteri di valutazione

Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.

Criteri di rilevazione e valutazione delle componenti reddituali

Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.

Criteri di cancellazione

Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.

6. Attività materiali

Criteri di classificazione

La voce include i fabbricati, terreni, impianti, mobili, attrezzature, arredi e macchinari. Sono ricompresi inoltre i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale (per i locatari).

Sono compresi gli immobili strumentali detenuti a scopo di investimento posseduti con la finalità di percepire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito e le attività materiali classificate in base allo IAS 2 Rimanenze, relative principalmente ai cespiti acquisiti nell'ottica di valorizzazione dell'investimento, attraverso anche lavori di ristrutturazione o di riqualificazione, con l'intento di rivendita.

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo comprensivo degli oneri accessori sostenuti e direttamente imputabili alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri sono imputate a incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.

Gli investimenti immobiliari, al momento dell'acquisto, vengono iscritti fra le attività dello stato patrimoniale al costo. In presenza di un cambiamento d'uso dell'immobile da immobile ad uso strumentale a investimento immobiliare il valore iniziale di iscrizione è pari al fair value, desunto da apposita perizia. La differenza tra il fair value e il valore contabile dell'immobile alla data del cambiamento d'uso viene trattata sulla base di quanto previsto dallo IAS 16, ovvero se si riscontra una differenza negativa tra fair value e valore contabile, il decremento viene imputato a conto economico, mentre se si rileva una differenza positiva tra fair value e valore contabile l'incremento di valore va imputato a conto economico come provento per l'ammontare che rettifica un eventuale decremento di valore già rilevato in precedenza a conto economico; qualsiasi eccedenza deve essere accreditata ad una riserva di rivalutazione di patrimonio netto.

Con riferimento al leasing, l'IFRS 16 stabilisce che alla data iniziale i leasing sono contabilizzati sulla base del modello del right of use che prevede l'esistenza, per il locatario, di un'obbligazione finanziaria a effettuare pagamenti dovuti al locatore per compensare il suo diritto a utilizzare il bene sottostante durante la durata del leasing.

L'inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all'esercizio del suo diritto all'utilizzo del bene locato, corrisponde alla data di rilevazione iniziale del leasing e include anche i c.d. rent–free period, ovvero quei periodi contrattuali nei quali il locatario usufruisce gratuitamente del bene. Quando l'attività è resa disponibile al locatario per il relativo utilizzo il locatario rileva:

  • un'attività consistente nel diritto di utilizzo del bene sottostante il contratto di leasing. L'attività è rilevata al costo, determinato dalla somma di:
    • la passività finanziaria per il leasing;
    • i pagamenti per il leasing corrisposti precedentemente o alla data di decorrenza del leasing (al netto degli incentivi per il leasing già incassati);
    • costi diretti iniziali;
    • eventuali costi (stimati) per lo smantellamento o il ripristino dell'attività sottostante il leasing;
  • una passività finanziaria derivante dal contratto di leasing corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse implicito, se determinabile; in caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse di finanziamento marginale del locatario. Qualora un contratto di leasing contenga «componenti non leasing» (ad esempio prestazioni di servizi, quali la manutenzione ordinaria, da rilevarsi secondo le previsioni dell'IFRS 15) il locatario deve contabilizzare separatamente «componenti leasing» e «componenti non leasing» e ripartire il corrispettivo del contratto tra le diverse componenti sulla base dei relativi prezzi.

La durata del leasing viene determinata tenendo conto di:

  • periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, in caso l'esercizio della medesima sia ragionevolmente certa;
  • periodi coperti da un'opzione di risoluzione del leasing, in caso l'esercizio della medesima sia ragionevolmente certa.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite durevoli di valore.

L'ammortamento avviene su base sistematica secondo profili temporali definiti per classi omogenee ragguagliati alla vita utile delle immobilizzazioni. Dal valore di carico degli immobili da ammortizzare «terra–cielo» è stato scorporato il valore dei terreni su cui insistono, determinato sulla base di specifiche stime, che non viene ammortizzato in quanto bene con durata illimitata. Ad ogni chiusura di bilancio o di

situazione infrannuale, in presenza di evidenze sintomatiche dell'esistenza di perdite durevoli, le attività materiali sono sottoposte ad impairment test, contabilizzando le eventuali perdite di valore rilevate come differenza tra valore di carico del cespite e il suo valore di recupero. Il valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita ed il relativo valore d'uso del bene inteso come valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite; successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment precedentemente registrate.

Le attività materiali «rimanenza» a cui si applica lo IAS 2 sono valutate al minore tra il costo di iscrizione ed il valore netto di realizzo. Tale fattispecie non è soggetta ad ammortamento periodico.

Per gli immobili a scopo di investimento, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 40, il Gruppo adotta il metodo di valutazione del fair value in base al quale, successivamente alla rilevazione iniziale, tutti gli investimenti immobiliari sono valutati al fair value. Di conseguenza i suddetti immobili non sono oggetto di ammortamento.

Per quanto riguarda i contratti di leasing, nel corso della durata dello stesso, il locatario deve:

  • valutare il diritto d'uso al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle rettifiche cumulate di valore determinate e contabilizzate in base alle previsioni dello IAS 36 «Riduzioni di valore delle attività», rettificato per tenere conto delle eventuali rideterminazioni della passività del leasing;
  • incrementare la passività riveniente dall'operazione di leasing a seguito della maturazione di interessi passivi calcolati al tasso di interesse implicito del leasing, o, alternativamente, al tasso di finanziamento marginale e ridurla per i pagamenti delle quote capitale e interessi. In caso di modifiche nei pagamenti dovuti per il leasing la passività deve essere rideterminata; l'impatto della rideterminazione della passività è rilevato in contropartita dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce «rettifiche di valore nette su attività materiali».

Il metodo del fair value per gli investimenti immobiliari prevede che le variazioni di valore derivanti dalla rideterminazione periodica del fair value debbano essere rilevati a conto economico come proventi od oneri nel «Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali». Per le modalità di determinazione del fair value e della periodicità di rideterminazione del patrimonio immobiliare si fa rinvio ai criteri illustrati nella successiva «Parte A.4 – Informativa sul fair value».

Per quanto riguarda i contratti di leasing, l'ammortamento del Diritto d'uso del bene viene rilevato nella voce «Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali» mentre gli interessi passivi rilevati sulla passività finanziaria riferita al contratto sono inclusi nella voce «Interessi passivi e oneri assimilati».

Criteri di cancellazione

Le attività materiali vengono cancellate dal bilancio all'atto della dismissione o quando hanno esaurito la loro funzionalità economica e non si attendono benefici economici futuri.

In caso di dismissione di un investimento immobiliare, la differenza tra il corrispettivo della cessione ed il valore di carico deve essere riconosciuta a conto economico, come «Utile (perdita) da cessione di investimenti».

Il diritto d'uso derivante da contratti di leasing è eliminato dal bilancio al termine della durata del leasing.

7. Attività immateriali

Criteri di classificazione

Nella voce sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili, ad utilità pluriennale. Le attività immateriali in essere sono costituite da software, avviamenti e altre attività immateriali rilevate nel caso di aggregazioni aziendali nell'ambito del processo di allocazione del costo dell'acquisizione.

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto, rettificato in aumento degli eventuali oneri accessori solo se è probabile che i benefici economici futuri attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è sostenuto; eventuali spese successive sono capitalizzate unicamente se ne aumentano il valore o aumentano i benefici economici attesi. L'avviamento è iscritto tra le attività quando deriva da un'operazione di aggregazione aziendale secondo i criteri di determinazione previsti dal principio contabile IFRS 3, quale eccedenza residua tra il costo complessivamente sostenuto per l'operazione ed il fair value netto delle attività e passività acquistate costituenti aziende o rami aziendali.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali, ad eccezione dell'avviamento, sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. L'ammortamento è calcolato sistematicamente per il periodo previsto della loro utilità futura utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, alla presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività: l'ammontare della perdita è pari alla differenza tra valore contabile e valore recuperabile ed è iscritto a conto economico.

L'avviamento iscritto non è soggetto ad ammortamento ma a verifica periodica della tenuta del valore contabile, eseguita con periodicità annuale o inferiore in presenza di segnali di deterioramento del valore. A tal fine vengono identificate le unità generatrici di flussi finanziari cui attribuire i singoli avviamenti. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore recuperabile, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce «Rettifiche di valore nette su attività immateriali» o «Rettifiche di valore dell'avviamento». Per l'avviamento non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.

Criteri di cancellazione

Le attività immateriali vengono cancellate dal bilancio quando non siano attesi benefici economici futuri.

8. Attività non correnti in via di dismissione

Il Gruppo classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. La classificazione in tale voce avviene unicamente quando la cessione è ritenuta molto probabile, il cui completamento è previsto entro un anno dalla data della classificazione, e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Vengono valutate al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi connessi alla transazione, eccetto che nel caso di alcune tipologie di attività (es. attività finanziarie rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9) per cui l'IFRS 5 prevede specificatamente che debbano essere applicati i criteri valutativi del principio contabile di pertinenza.

I risultati della valutazione affluiscono alle pertinenti voci di conto economico o nella voce «Utile

(Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte» qualora si tratti di unità operative cessate (Discontinued operations - Gruppi di attività in via di dismissione).

9. Fiscalità corrente e differita

Crediti e debiti di natura fiscale sono esposti nello stato patrimoniale nelle voci «Attività fiscali» e «Passività fiscali». Le poste della fiscalità corrente includono eccedenze di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere (passività correnti) per imposte sul reddito di competenza dell'esercizio da recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Il debito tributario viene determinato applicando le aliquote fiscali e la normativa vigente.

Per la stima delle attività e passività fiscali si tiene conto di eventuali oneri derivanti da contestazioni notificate dall'Amministrazione Finanziaria e non ancora definite oppure il cui esito è incerto, nonché delle eventuali incertezze circa il trattamento fiscale adottato dalla Società e dalle altre società del Gruppo data la complessità della normativa fiscale.

In presenza di differenze temporanee deducibili o tassabili tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio viene rilevata, applicando il cosiddetto «liability method», una attività/ passività fiscale anticipata/ differita. Le passività fiscali differite sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le passività fiscali differite derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le attività per imposte anticipate sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • le attività per imposte anticipate collegate alle differenze temporanee deducibili derivano dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

La legge n. 214/2011 consente, al verificarsi di determinate situazioni, di trasformare in crediti di imposta certe tipologie di attività per imposte anticipate iscritte in bilancio quali ad esempio quelle correlate alle rettifiche/riprese di valore su crediti.

Non sono stanziate imposte differite con riguardo ai maggiori valori dell'attivo in sospensione d'imposta e a riserve in sospensione d'imposta in quanto si ritiene che non sussistano, allo stato attuale, i presupposti per la loro futura tassazione.

Le attività per imposte anticipate determinate sulla base di differenze temporanee deducibili vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero; tale probabilità viene valutata, attraverso lo svolgimento del c.d. «Probability test», sulla base della capacità di generare con continuità redditi imponibili positivi in capo al Gruppo o, per effetto dell'opzione relativa al «Consolidato fiscale», al complesso delle società aderenti. Eventuali attività per imposte anticipate non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Attività e passività fiscali vengono contabilizzate con contropartita, di norma, a conto economico salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente a patrimonio netto; in tali casi vengono imputate rispettivamente, al prospetto della redditività complessiva e al patrimonio coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

10. Fondi per rischi e oneri

Nella voce sono ricompresi i seguenti fondi:

  • nella sottovoce «impegni e garanzie rilasciate» vanno indicati i fondi per rischio di credito a fronte di impegni a erogare fondi e di garanzie finanziarie rilasciate che sono soggetti alle regole di determinazione delle perdite di valore per rischio di credito previste dall'IFRS 9 e i fondi su altri impegni e altre garanzie che non sono soggetti a tali regole.
  • nella sottovoce «Fondi di quiescenza e obbligazioni simili» sono iscritti i fondi di previdenza complementare a benefici definiti e quelli a contribuzione definita classificati come fondi interni ai sensi della vigente legislazione previdenziale e i restanti fondi di previdenza complementare «fondi esterni», solo se è stata rilasciata una garanzia sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari. Tale voce ricomprende:
    • Fondo di quiescenza della capogruppo, classificato come fondo di previdenza «interno» che rientra nella categoria dei fondi a prestazioni definite. L'onere di una eventuale insufficienza delle attività del fondo rispetto alle relative obbligazioni è a carico della banca.
    • Passività attuariale in capo a BPS (Suisse) SA derivante dagli oneri per la previdenza integrativa per i dipendenti della stessa.
  • la sottovoce «Altri fondi per rischi e oneri» comprende, oltre al fondo «premio di fedeltà», che rappresenta l'onere derivante dalla corresponsione del premio ai dipendenti che raggiungono l'anzianità di servizio di 30 anni, i fondi accantonati a fronte di passività di ammontare o scadenza incerti, tra cui le controversie legali, che sono rilevati in bilancio quando ricorrono le seguenti contestuali condizioni:
    • l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita), ossia in corso alla data di riferimento del bilancio, quale risultato di un evento passato;
    • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario un impiego di risorse economiche;
    • può essere effettuata una stima attendibile dell'importo necessario all'adempimento dell'obbligazione.

Laddove l'effetto del valore attuale del denaro assume rilevanza, (si prevede che l'esborso si verificherà oltre 12 mesi dalla data della rilevazione) si procede all'attualizzazione del relativo fondo.

11. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Nella presente voce figurano i debiti verso banche e verso clientela, qualunque sia la loro forma tecnica (depositi, conti correnti, finanziamenti, titoli), diversi da quelli ricondotti nelle voci 20. «Passività finanziarie di negoziazione» e 30. «Passività finanziarie designate al fair value». Sono inclusi i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. ed i margini di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati nonché i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari. I debiti verso clientela, debiti verso banche e titoli in circolazione sono rappresentati da strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione) che configurano le forme tipiche della provvista fondi realizzata dal Gruppo presso la clientela, presso altre banche oppure incorporata in titoli. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.

Criteri di iscrizione

Le predette passività finanziarie sono iscritte in bilancio alla data di regolamento. La contabilizzazione

iniziale avviene al valore corrente, valore che di norma corrisponde all'importo riscosso. Nel valore di iscrizione iniziale sono inclusi i costi riferiti alla transazione mentre non sono inclusi tutti gli oneri che vengono recuperati a carico della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi interni di natura amministrativa. Le passività di raccolta di tipo strutturato, costituite cioè dalla combinazione di una passività ospite e di uno o più strumenti derivati incorporati vengono disaggregate e contabilizzate separatamente dai derivati in essa impliciti a condizione che le caratteristiche economiche e i rischi dei derivati incorporati siano sostanzialmente differenti da quelli della passività finanziaria ospite e i derivati siano configurabili come autonomi contratti derivati.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il costo ammortizzato non è calcolato nel caso di operazioni di breve termine laddove l'effetto del calcolo è ritenuto immateriale.

Le passività oggetto di una relazione di copertura efficace vengono valutate in base alla normativa prevista per tale tipologia di operazioni.

I debiti per leasing vengono rideterminati quando vi è una lease modification (e.g. una modifica del perimetro del contratto), che non è contabilizzata/considerata come contratto separato.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi passivi collegati agli strumenti di raccolta, calcolati con il metodo del tasso interno di rendimento, sono registrati a conto economico nella voce «interessi passivi e oneri assimilati».

Gli utili e le perdite da riacquisto di tali passività sono rilevati a conto economico nella voce «utili/perdite da cessione o riacquisto di passività finanziarie».

Gli interessi passivi relativi a debiti per leasing sono rilevati alla voce «Interessi passivi e oneri assimilati».

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scaduti, estinti, annullati ovvero adempiuti gli obblighi sottostanti le passività. Le passività di raccolta emesse e successivamente riacquistate vengono cancellate dal passivo.

12. Passività finanziarie di negoziazione

La voce include gli strumenti derivati, fatta eccezione per quelli di copertura, il cui fair value risulta essere negativo. Vi sono allocati anche i valori negativi degli strumenti derivati separati contabilmente dai sottostanti strumenti finanziari strutturati quando esistono le condizioni per effettuare lo scorporo. I criteri di iscrizione in bilancio, di cancellazione, di valutazione e di rilevazione delle componenti di conto economico sono le stesse già illustrate per le attività detenute per negoziazione.

13. Passività finanziarie designate al fair value

La voce ricomprende le passività finanziarie valutate al fair value, così definite al momento della rilevazione iniziale e nel caso in cui sussistano i presupposti previsti dall'IFRS 9. In particolare, si fa riferimento a passività la cui designazione al fair value con impatto a conto economico elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa (talvolta definita come "asimmetria contabile"). Attualmente il Gruppo non classifica passività finanziarie come designate al fair value.

14. Operazioni in valuta

Sono costituite da tutte le attività e passività denominate in valute diverse dall'Euro.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa consolidata – Parte A

Criteri di iscrizione

Le attività e passività denominate in valute diverse dall'euro sono inizialmente iscritte al tasso di cambio a pronti in essere alla data dell'operazione.

Criteri di valutazione

Alla data di chiusura dell'esercizio le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio a pronti corrente a tale data. Le immobilizzazioni finanziarie espresse in valuta sono convertite al cambio storico d'acquisto.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono. Per le attività classificate come attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, che non sono elementi monetari, le differenze di cambio sono imputate alle riserve di valutazione.

Criteri di cancellazione

Si applicano i criteri indicati per le voci di bilancio corrispondenti. Il tasso di cambio utilizzato è quello alla data di estinzione.

15. Trattamento di fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto è considerato un programma a benefici definiti, ossia una obbligazione a benefici definiti e pertanto, come previsto dallo IAS 19, la determinazione del valore dell'obbligazione è effettuato utilizzando il «projected unit credit method».

Tale metodologia considera ogni singolo periodo di servizio come originatore di una unità addizionale di TFR da utilizzarsi per costruire l'obbligazione finale proiettando gli esborsi futuri sulla base di analisi storico statistiche e della curva demografica e attualizzando tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. L'analisi attuariale è svolta semestralmente da un attuario indipendente.

A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 5 dicembre 2005 n. 252, per le società del gruppo con sede in Italia e con un organico superiore a 50 unità, le quote di TFR maturate fino al 31/12/2006 rimangono in azienda, mentre le quote maturate successivamente devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare o mantenute in azienda per essere trasferite successivamente all'INPS. Questo ha comportato delle modifiche alle ipotesi prese a base ai fini del calcolo attuariale, in particolare non si tiene più conto del tasso annuo medio di aumento delle retribuzioni.

Il TFR maturato dopo il 31 dicembre 2006 rientra nella fattispecie di piani a contribuzione definita, Il Gruppo rileva i contributi da versare a un piano a contribuzione definita per competenza come passività dopo aver dedotto eventuali contributi già versati ai fondi di previdenza integrativa e al fondo INPS a fronte delle prestazioni di lavoro dipendente e in contropartita il conto economico.

Si evidenzia inoltre che, in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 335/95 i dipendenti assunti dal 28/4/1993 possono destinare parte del trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato a un Fondo di Previdenza complementare ai sensi dei vigenti accordi aziendali.

Gli utili e le perdite attuariali derivanti da aggiustamenti delle stime attuariali sono contabilizzati con contropartita ad una posta del patrimonio netto come evidenziato nel prospetto della redditività complessiva.

16. Altre informazioni

16.1 Pagamenti basati su azioni – Operazioni con pagamento regolato con strumenti di capitale

Il Gruppo ha in essere un piano dei compensi a favore del personale più rilevante basato su strumenti finanziari nell'ambito del quale la remunerazione variabile, qualora superi la soglia di rilevanza determinata dal Consiglio di amministrazione, è soggetta alle norme relative al differimento e al pagamento con strumenti finanziari che si ritengono idonee ad assicurare il rispetto degli obiettivi aziendali di lungo periodo. In conformità al principio IFRS 2, i piani di remunerazione basati su azioni proprie sono rilevati come costi a conto economico (voce "190. a) spese per il personale") con contropartita un corrispondente incremento del patrimonio netto (voce "150. Riserve").

Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata in funzione della prestazione lavorativa ricevuta. In considerazione della difficoltà di misurare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute, il principio permette di valutare le prestazioni, in modo indiretto, facendo riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale alla data della loro assegnazione (c.d. "grant date"; tale data corrisponde al momento in cui le parti hanno condiviso i termini e le condizioni dell'accordo, se però l'accordo è soggetto all'approvazione del Consiglio di amministrazione la data di accordo coincide con la data di approvazione). Tale costo, va suddiviso lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio (c.d. "vesting period").

I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti di capitale che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio. Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione.

16.2 Riconoscimento dei ricavi

I ricavi, in ottemperanza a quanto previsto dal principio contabile IFRS 15, rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation).

I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati a conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione. Nel dettaglio, i ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi. Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto può variare a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere successivamente stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa. Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri rimborsi. La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta

sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto. Con riferimento alla rilevazione delle commissioni di collocamento di prodotti, i ricavi vengono rettificati per tener conto della possibilità di restituzione di importi già incassati legati a ricavi variabili. Con riferimento ai corrispettivi connessi a conti correnti, le modalità di rilevazione prevedono l'allocazione dei ricavi stessi sui singoli prodotti o servizi costituenti il pacchetto «stand alone».

16.3 Riconoscimento dei costi

I costi sono iscritti contabilmente a Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti seguendo il principio della competenza. I costi relativi all'ottenimento e all'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto Economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Qualora i costi non siano associabili ai ricavi, vengono rilevati immediatamente a Conto Economico.

16.4 Ricavi e costi relativi a strumenti finanziari

Con riferimento ai proventi ed oneri relativi alle attività/passività finanziarie si precisa che:

  • gli interessi sono riconosciuti pro rata temporis in base al tasso di interesse contrattuale o a quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato. Le voci interessi attivi e interessi passivi comprendono anche i differenziali o i margini, positivi o negativi, maturati sino alla data di riferimento del bilancio, relativi a:
    • contratti derivati finanziari di copertura di attività e passività che generano interessi;
    • contratti derivati classificati nello stato patrimoniale tra gli strumenti di negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attività e/o passività finanziarie designate al fair value, secondo quanto previsto dall'IFRS 9;
    • contratti derivati connessi gestionalmente con attività e passività finanziarie classificate nello stato patrimoniale tra gli strumenti di negoziazione o connessi gestionalmente con «altre attività finanziare obbligatoriamente valutate al fair value» e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini a più scadenze;
  • gli interessi di mora sulle sofferenze sono contabilizzati a conto economico nel momento dell'effettivo incasso;
  • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui gli stessi servizi sono stati prestati, ad eccezione delle commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo;
  • i dividendi sono rilevati a Conto Economico nel momento del pagamento;
  • gli utili e perdite derivanti dalla negoziazione di strumenti finanziari sono riconosciuti a Conto Economico, o a patrimonio netto nel caso di strumenti di capitale per i quali si è optato per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva, al momento del perfezionamento della vendita, sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il valore di iscrizione degli strumenti stessi.

16.5 Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge «Cura Italia» e «Rilancio»

I Decreti-legge n.18/2020 (c.d. «Decreto Cura Italia») e n.34/2020 (c.d. «Decreto Rilancio») hanno previsto una serie di misure volte a sostenere privati e imprese italiane nel loro rilancio post emergenza Covid-19, tra cui misure fiscali di incentivazione connesse a spese sostenute per specifici interventi fruibili sotto forma di detrazioni d'imposta o crediti d'imposta. Tali incentivi fiscali si applicano a famiglie o imprese, sono commisurati a una percentuale della spesa sostenuta (che in alcuni casi raggiunge anche il 110%) e sono erogati sotto forma di crediti d'imposta o di detrazioni d'imposta (trasformabili su opzione in crediti d'imposta). Il Gruppo, nell'ottica di contribuire a sostenere famiglie e imprese, nel secondo semestre 2020 ha avviato un progetto specifico mirato all'acquisizione di tali crediti d'imposta.

  • Le caratteristiche principali di tali crediti d'imposta sono:
  • la possibilità di utilizzo in compensazione di imposte e contributi con le limitazioni previste dalla

normativa;

  • la cedibilità a terzi acquirenti;
  • la non rimborsabilità da parte dell'Erario in caso di mancato utilizzo nelle tempistiche previste.

La contabilizzazione è avvenuta in conformità a quanto previsto dai principi contabili internazionali e coerentemente a quanto previsto dal Documento Banca d'Italia/ Consob/Ivass n. 9 («Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti-legge «Cura Italia» e «Rilancio» acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti») emanato in data 5 gennaio 2021.

Come rappresentato dal citato documento, i crediti d'imposta acquistati non rappresentano attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie. La classificazione più appropriata è quindi quella residuale delle «altre attività» dello stato patrimoniale.

Al momento della rilevazione iniziale il credito d'imposta viene rilevato al prezzo dell'operazione (valore corrispondente al suo valore equo). Per le valutazioni successive è prevista l'applicazione delle previsioni dell'IFRS 9.

Il Gruppo in considerazione dell'andamento dei volumi di crediti acquistati, delle prospettive future e della nota di Banca d'Italia riguardo il trattamento prudenziale di tali crediti, ha ritenuto di affiancare al business model HTC anche il business model HTCS e quello del Trading.

Il business model HTC prevede che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo determinato al momento della rilevazione iniziale, mentre il business model HTCS prevede che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al fair value con contropartita la redditività complessiva. Il business model Trading prevede invece che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al fair value con contropartita il conto economico. Si specifica che tale operatività non genera day one profit/loss. Su questi crediti non è calcolata alcuna perdita attesa poiché non esiste un rischio di credito della controparte considerato che il realizzo del credito avviene in compensazione o in contanti nel caso di cessione.

Al fine di riflettere in bilancio i rischi derivanti da eventuali frodi perpetrate ai danni della banca e, quindi, di determinare gli impatti contabili connessi al potenziale rischio sui crediti d'imposta, si è ritenuto di fare riferimento alle disposizioni dello IAS 37 – Accantonamenti, attività e passività potenziali, per quanto riguarda la misurazione e rilevazione dei rischi in oggetto. Sono stati quindi effettuati specifici accantonamenti nella voce del passivo "Fondi per rischi e oneri".

In data 10 maggio 2024, Il Governo ha introdotto delle misure di razionalizzazione e coordinamento delle agevolazioni fiscali in edilizia attraverso l'introduzione dell'art. 4-bis al D.L. 39/2024. In particolare:

    1. i commi 1, 2 e 3 definiscono, a partire dal 1° gennaio 2025, il divieto di compensazione per i crediti di imposta da bonus edilizi con i contributi previdenziali/assistenziali e premi assicurativi dovuti dalle Banche;
    1. i commi 4 e 5 impongono la detrazione il 10 anni per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2024. Tale ripartizione non sarà applicabile in caso di opzione di sconto in fattura/cessione del credito;
    1. si stabilisce inoltre che per le banche e gli intermediari finanziari che hanno acquistato le rate dei crediti di imposta derivanti da spese agevolate Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche ad un corrispettivo inferiore al 75% dell'importo delle corrispondenti detrazioni, le rate annuali utilizzabili dal 2025 dei crediti a cui è stato attribuito il codice identificativo univoco (crediti tracciabili) sono ripartiti in 6 rate annuali di pari importo in luogo dell'originaria rateizzazione prevista per tali crediti. Le rate dei crediti di imposta risultanti dalla nuova ripartizione non possono essere cedute ad altri soggetti, oppure ulteriormente ripartire. I soggetti che non rientravano in tale casistica hanno provveduto ad inviare apposita documentazione all'Agenzia delle Entrate entro il termine del 31 dicembre 2024;
    1. il comma 7 stabilisce il divieto peri i beneficiari delle detrazioni di esercitare l'opzione per la cessione delle rate residue dei crediti d'imposta.

Le modifiche di cui ai punti 1) e 3) non comportano effetti significativi per il Gruppo poiché la riduzione della capacità fiscale è coperta da accordi di vendita già stipulati mentre non ci sono in essere fattispecie riconducibili alle categorie evidenziate nel punto 3. Le altre modifiche non comportano effetti sui crediti d'imposta in portafoglio.

16.6 Trattamento contabile degli strumenti finanziari con clausole ESG

Con riferimento al 31 dicembre 2024, si rileva la presenza nel portafoglio del Gruppo di:

  • − sottoscrizione di titoli di debito emessi da primarie aziende nazionali operanti principalmente nel settore energetico nell'ambito dei quali sono state inserite clausole step up legate al raggiungimento di determinati obiettivi ESG (Sustainabilty-Linked Bonds - SLBs);
  • − sottoscrizione di contratti di finanziamento (sia bilaterali che in pool) a imprese di rilevanza nazionale nell'ambito dei quali sono state inserite clausole step up o step down legate al raggiungimento di determinati obiettivi ESG (Sustainabilty-Linked Loans - SLLs);
  • − altri finanziamenti della campagna NEXT dalla banca, strumenti che si connotano per la caratteristica di essere collegati al sostegno di progetti di sostenibilità ma che non contengono clausole specifiche che generano tematiche ai fini della classificazione contabile IFRS 9.

Le clausole di step-up e step-down legate alle sottoscrizioni in oggetto non presentano un elevato grado di complessità; nello specifico, le clausole più comuni riguardano il miglioramento delle emissioni dirette di GHGs (Greenhouse gases) e la capacità installata di fonti di energia rinnovabile entro una determinata data. Da un punto di vista contabile, durante l'esercizio oggetto di rendicontazione, nel momento della sottoscrizione di titoli di debito e/o erogazione di finanziamenti, la banca ha verificato che tali strumenti potessero essere o meno conformi ad un cd. basic lending arrangement secondo i requisiti previsti dal Principio IFRS 9 e suoi emendamenti (Test SPPI con esito «superato»). Nello specifico, si è ritenuto che tali strumenti potrebbero superare il test nel caso in cui sia stato verificato, mediante test quali/quantitativi, che i flussi finanziari contrattuali non sarebbero significativamente diversi dai flussi finanziari contrattuali relativi a uno strumento finanziario con condizioni contrattuali identiche, ma senza tale caratteristica contingente. È stata inoltre valutata la natura di qualsiasi evento contingente che modificherebbe la tempistica o l'ammontare dei flussi finanziari contrattuali, senza tenere conto della probabilità che l'evento si verifichi.

Per quanto riguarda i finanziamenti, la natura dell'evento contingente è associata al raggiungimento dei seguenti obiettivi ESG:

  • − Riduzione emissioni, riduzione consumi energetici, livello di perdite idriche, miglioramento della percentuale di rifiuti destinata a riciclo/compostaggio/recupero, utilizzo di materiali riciclati;
  • − Quote rosa, programmi di formazione per i dipendenti, livello di soddisfazione dei clienti, sicurezza sul lavoro;
  • − Governance, redazione piano ESG, miglioramento rating di sostenibilità.

Per quanto riguarda i titoli di debito, le clausole di step-up contrattuali sono correlate principalmente alla riduzione delle emissioni e alla capacità installata di fonti di energia rinnovabile.

Le clausole contrattuali in funzione delle quali possono cambiare i flussi di cassa vengono inserite nel contratto dello strumento come incentivo al raggiungimento degli obiettivi ESG contrattualmente specificati e non come remunerazione per rischi e costi diversi da quelli di «basic lending arrangement». Pertanto, la natura dell'evento contingente non è riconducibile a un cambiamento nei costi e rischi tipici di un «basic lending arrangement».

16.7 Azioni proprie

Eventuali azioni proprie detenute in portafoglio sono portate in diminuzione del patrimonio netto. Allo stesso modo vengono imputati eventuali utili o perdite derivanti dalla successiva negoziazione.

16.8 Cassa e disponibilità liquide

Nella voce Cassa e disponibilità liquide sono rilevati il contante e tutti i crediti «a vista», nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e Banche Centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria). Nello schema di conto economico le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ai suddetti crediti verso banche e Banche Centrali «a vista» sono rilevate nella voce 130. «Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito».

16.9 Pronti contro termine, prestito titoli e riporti

Le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali il Gruppo vende a terzi dei titoli con l'obbligo di riacquisto degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, vengono iscritte nei debiti verso banche o verso clientela a seconda della controparte. Analogamente, le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali il Gruppo acquista da terzi dei titoli con l'obbligo di rivendita degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, sono contabilizzate come crediti verso banche o clientela (categoria contabile delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato»), a seconda della controparte. La differenza tra il prezzo a pronti e il prezzo a termine delle predette operazioni è contabilizzata come interesse e registrata per competenza lungo la vita dell'operazione. Le operazioni di prestito titoli nelle quali la garanzia è rappresentata da contante che rientra nella piena disponibilità economica del prestatore vengono rilevate in bilancio come le anzidette operazioni di pronti contro termine. Nel caso di operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli, ovvero senza garanzia, il prestatore e il prestatario continuano a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale, rispettivamente, il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia. La remunerazione di tale operatività è rilevata dal prestatore nella voce «40. Commissioni attive» e dal prestatario nella voce «50. Commissioni passive».

16.10 Aggregazioni aziendali

Un'aggregazione aziendale è un'operazione o altro evento in cui un acquirente acquisisce il controllo di un'attività aziendale costituita da fattori di produzione e processi applicati a tali fattori in grado di creare produzione. Sono da considerarsi aggregazioni aziendali, pertanto, le acquisizioni di partecipazioni in controllate, le operazioni di fusione, le acquisizioni di rami d'azienda.

Le aggregazioni di imprese che rientrano nel relativo campo di applicazione dell'IFRS 3 sono rilevate applicando il metodo dell'acquisizione. Per ogni aggregazione aziendale, una delle entità partecipanti all'aggregazione deve essere identificata come acquirente individuato nel soggetto che detiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività aziendali.

La data di acquisizione è la data in cui l'acquirente ottiene il controllo sull'acquisito e costituisce la data a decorrere dalla quale l'acquisita viene consolidata nel bilancio della società acquirente. Nel caso in cui un'operazione di aggregazione viene realizzata in un'unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con la data di acquisizione. Il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale deve essere valutato al fair value calcolato come la somma dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività trasferite dall'acquirente ai precedenti soci dell'acquisita, delle passività sostenute dall'acquirente per tali soggetti e delle interessenze emesse dall'acquirente.

Il corrispettivo che l'acquirente trasferisce in cambio dell'acquisita comprende qualsiasi attività o passività risultante da un accordo sul corrispettivo potenziale. I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale e sono contabilizzati conto economico ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dai principi contabili che definiscono le modalità di contabilizzazione degli strumenti finanziari.

Il metodo dell'acquisizione prevede che le attività identificabili acquisite, comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita, e le passività identificabili assunte, debbano essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. L'identificazione del fair value delle attività, passività e passività potenziali dell'impresa acquisita deve essere perfezionata entro un anno dalla data di acquisizione. Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che deteneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare a conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico.

L'acquirente, alla data di acquisizione, deve rilevare l'avviamento valutandolo come l'eccedenza della somma del corrispettivo trasferito, dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita e, in una aggregazione aziendale realizzata in più fasi, del fair value alla data di acquisizione delle interessenze nell'acquisita precedentemente possedute dall'acquirente, sul valore netto degli importi, determinati alla data di acquisizione, delle attività identificabili acquisite e delle passività assunte

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa consolidata – Parte A

identificabili valutate sulla base di quanto sopra esposto. Qualora si rilevi una differenza negativa, la stessa viene imputata a conto economico.

Si specifica che, per ogni aggregazione aziendale, eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value, con conseguente incremento del corrispettivo trasferito, o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili della società acquisita.

Successivamente all'acquisizione del controllo di una società, la contabilizzazione di ulteriori quote partecipative è effettuata rilevando a patrimonio netto le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite. Allo stesso modo, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite a conto economico ma variazioni del patrimonio netto di Gruppo.

Le operazioni di aggregazione aziendale realizzate fra soggetti sottoposti a controllo comune non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3. In assenza di specifiche indicazioni in altri principi contabili internazionali IAS/IFRS, lo IAS 8 prevede che l'impresa debba fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile che fornisca un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica delle operazioni. Tali tipologie di aggregazioni, normalmente realizzate all'interno di progetti di riorganizzazione aziendale, vengono contabilizzate preservando la continuità dei valori dell'acquisita nel bilancio dell'acquirente.

16.11 Strumenti finanziari (valutazioni di attività finanziarie, partecipazioni e modelli valutativi per la rilevazione del fair value per strumenti non quotati in mercati attivi)

Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi sono previste specifiche valutazioni che prevedono l'utilizzo di modelli di valutazione e/o parametri a non osservabili sul mercato. Tali valutazioni vengono evidenziate nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulla modalità di determinazione del fair value per gli strumenti misurati in bilancio al fair value e per quelli valutati al costo ammortizzato, si fa rinvio a quanto contenuto nella presente Nota Integrativa, Parte A.4 – «Informativa sul fair value».

Per quanto concerne gli investimenti partecipativi consolidati con il metodo del patrimonio netto, il Gruppo non ha identificato segnali di deterioramento del valore. Si evidenzia che l'eventuale indisponibilità, dei progetti di bilancio delle partecipate e dei loro piani industriali previsionali aggiornati introduce ulteriori elementi di incertezza nell'ambito del processo di valutazione del valore delle partecipazioni. In tali circostanze non si può quindi escludere che il valore attribuito alle partecipazioni, sulla base delle informazioni disponibili, possa eventualmente differire da successive valutazioni formulate alla luce di diversi elementi informativi disponibili.

16.12 Attività per imposte anticipate e valutazione delle passività associate ai benefici a favore dei dipendenti

Il Gruppo presenta, tra le proprie attività patrimoniali significative, attività fiscali per imposte anticipate principalmente derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico e la data nella quale i costi potranno essere dedotti e in misura residuale da perdite fiscali riportabili a nuovo. Nella Sezione 11 – «Attività fiscali e passività fiscali» contenuta nella Parte B – Attivo della presente Nota Integrativa viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate, sui risultati della sensitivity relativi all'orizzonte temporale di recuperabilità delle attività per imposte anticipate, in funzione di ragionevoli variazioni nei previsti flussi reddituali.

La valutazione delle passività associate ai benefici a favore dei dipendenti implica un certo grado di complessità specialmente con riferimento ai piani a benefici definiti ed ai benefici a lungo termine laddove vengono utilizzate ipotesi attuariali di natura demografica (quali tassi di mortalità e di turnover dei dipendenti) e finanziaria (quali tassi di attualizzazione e tassi di inflazione). Nella Parte B della presente Nota Integrativa per i fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti è stata effettuata l'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.

16.13 Politiche contabili rilevanti ed incertezze sull'utilizzo di stime nella predisposizione del bilancio consolidato (ai sensi di quanto previsto dallo IAS 1 e dalle raccomandazioni contenute nei Documenti Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3 marzo 2010)

Come indicato precedentemente l'adozione di alcuni principi contabili comporta necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti nella situazione annuale e sull'informativa relativa alle eventuali attività e passività potenziali. Nella determinazione delle stime contabili il Gruppo prende in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio nonché le eventuali ipotesi considerate ragionevoli sulla base di evidenze esterne e alla luce dell'esperienza storica. Non si può pertanto escludere che per quanto ragionevoli tali stime possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero infatti anche discostarsi dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione annuale o semestrale e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte.

Allo stato, tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui il Gruppo si troverà ad operare si annoverano le conseguenze negative sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati all'evoluzione del contesto geopolitico e macroeconomico.

A partire dall'invasione russa dell'Ucraina, avvenuta a fine febbraio 2022, si evidenzia invece che la stessa ha determinato un drastico peggioramento del contesto macroeconomico e delle previsioni di ripresa. In particolare, il conflitto ha avuto un impatto negativo sull'economia globale attraverso l'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia. Ciò ha aggiunto pressioni inflazionistiche, imponendo un difficile equilibrio alle banche centrali nel loro tentativo di tenere sotto controllo l'inflazione senza innescare una recessione. Inoltre, le ulteriori tensioni geopolitiche del 2023 in particolare il conflitto in Medio Oriente, hanno ulteriormente contribuito a generare incertezza.

In questo contesto, caratterizzato da una crescente incertezza sulle prospettive macroeconomiche, il Gruppo ha mantenuto i presidi già avviati nei precedenti trimestri.

Nel corso del 2024 non si segnalano novità normative, pertanto le classificazioni e le valutazioni sono avvenute in continuità del Bilancio 2023 a cui si rimanda.

ECL – Perdite attese su crediti

Con riferimento al framework metodologico utilizzato dal Gruppo per la quantificazione delle perdite attese sui crediti performing ("ECL") nel corso del 2024 sono state effettuate le usuali attività di aggiornamento delle parametrizzazioni degli scenari macroeconomici e dei fattori ponderali ad essi associati in base alle ultime previsioni disponibili, inclusive del mutato contesto macroeconomico.

Con specifico riferimento alla esplicita modellazione delle componenti prospettica e di scenario dependency, si precisa come si siano adottati, per il calcolo delle svalutazioni di dicembre 2024, una pluralità di scenari macroeconomici:

  • uno scenario baseline, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile al momento di calcolo delle svalutazioni;
  • uno scenario (lievemente) avverso, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile al momento di calcolo delle svalutazioni;
  • uno scenario di natura estremale, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile al momento di calcolo delle svalutazioni;

In sede di ponderazione delle ECL scenario-dependent, allo scenario baseline viene assegnato, in ragione della sua natura, il fattore ponderale prevalente (pari al 70%), mentre gli scenari alternativi sono assegnati fattori ponderali rispettivamente pari a 25% e 5%.

Con riferimento ai management overlay applicati nel calcolo delle rettifiche di valore sui crediti performing, si è provveduto all'introduzione di evolutive metodologiche nelle varie componenti della c.d. ECL core (costruzione di curve di PD Lifetime, modellazione del parametro di LGD e delle sue componenti,

Nota Integrativa consolidata – Parte A

c.d. extended maturity per poste a vista, ESG layer, modello svalutazione per c.d. "posizioni rosa") e conseguente rimozione degli add-on ad essi associati. Sono stati introdotti inoltre un c.d. scenario-related add-on e un c.d. A-IRB-related add-on.

E' stato altresì revisionato il framework di stage allocation, che vede ora la presenza di un nuovo criterio assoluto di staging legato alla PD lifetime annualizzata e la modifica del trattamento delle posizioni soggette a override di staging.

In ogni caso, non è tuttavia da escludersi come l'introduzione di differenti metodologie, parametri, assunzioni nella determinazione del valore recuperabile delle esposizioni creditizie performing del Gruppo – influenzati peraltro dall'evoluzione del contesto economico-finanziario e regolamentare di riferimento – possano determinare valutazioni differenti rispetto a quelle condotte ai fini della redazione dei prospetti contabili al 31 dicembre 2024.

Per ulteriori dettagli in merito agli effetti di questi interventi sul calcolo delle rettifiche di valore sui crediti e sull'analisi di sensitivity si rinvia al paragrafo «2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese» contenuto nella sezione dedicata al rischio credito della «Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura» della Nota Integrativa individuale.

A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

Nel corso dell'esercizio 2024, così come per quelli precedenti, non è intervenuto alcun cambiamento del «business model» del Gruppo Banca Popolare di Sondrio, ossia delle modalità con le quali il Gruppo gestisce gli strumenti finanziari. Non sono quindi intercorse riclassifiche di attività finanziarie dovute al cambiamento di business model.

A.4 Informativa sul fair value

Informativa di natura qualitativa

Di seguito viene fornita l'informativa sul fair value come richiesto dall'IFRS 13. Il richiamato principio definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di una attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Il fair value è un criterio di valutazione di mercato ma, mentre per alcune attività e passività potrebbero essere disponibili transazioni o informazioni di mercato osservabili, per altre attività e passività tali informazioni potrebbero non essere disponibili. Quando non è rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica è necessario ricorrere a delle tecniche di valutazione che massimizzino l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riducano al minimo l'input di quelli non osservabili.

L'IFRS 13 richiede la misurazione del rischio di inadempimento nella determinazione del fair value dei derivati OTC. Tale rischio riguarda le variazioni sia del merito creditizio della controparte sia quello dell'emittente. È stato pertanto implementato un modello di valorizzazione di questa componente di rischio che va a rettificare il valore dello strumento.

Per quanto riguarda i derivati con mark to market attivo la componente di rischio viene denominata CVA (Credit value adjustment) e rappresenta la perdita potenziale associata al rischio creditizio della controparte, mentre per gli strumenti con mark to market negativo il DVA (Debit value adjustment) quantifica il rischio emittente.

Questi aggiustamenti al prezzo sono ottenuti secondo un approccio model-based derivanti dalla possibilità di default sia delle controparti che della banca stessa, nonché ulteriori componenti rappresentativi di costo/convenienza associati all'operazione. Il Credit Valuation Adjustment rappresenta l'aggiustamento di fair value dovuto al rischio che la controparte fallisca in un momento in cui la banca vanta un'esposizione positiva verso di essa. Assume quindi segno negativo e rappresenta una componente della valutazione che va pertanto a diminuire il fair value positivo dello strumento. Il Debt Valuation Adjustment rappresenta l'aggiustamento di fair value che considera le conseguenze sulle controparti di un eventuale fallimento della banca. Contrariamente al CVA, esso rappresenta un aggiustamento di segno positivo che va pertanto a diminuire il fair value negativo dello strumento. Nel caso in cui con la controparte sia stato stipulato uno specifico accordo di CSA (Credit Support Annex) e sia quindi stato dato o preso a garanzia un deposito in contanti, il valore dello strumento non viene rettificato per la componente di CVA/DVA. Il valore di CVA/DVA contabile per gli strumenti derivati viene quindi calcolato come il prodotto tra il fair value della posizione, la probabilità di default cumulata e il complemento a 1 del tasso di recupero (RR). Il calcolo di questi aggiustamenti è effettuato giornalmente direttamente negli applicativi che gestiscono le posizioni in strumenti derivati detenute dalla banca.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

I valori di input per la determinazione del fair value di livello 2 comprendono: prezzi quotati per attività o passività similari in mercati attivi, prezzi quotati per attività o passività identiche o similari in mercati non attivi, dati diversi dai prezzi quotati osservabili come tassi di interesse e curve dei rendimenti osservabili a intervalli comunemente quotati, volatilità implicite, spread creditizi, input corroborati dal mercato. Sono generalmente forniti da provider o desunti sulla base di prezzi calcolati grazie a parametri di mercato per attività finanziarie simili.

I valori di input per la determinazione del fair value di livello 3 sono valori non osservabili sul mercato per l'attività o per la passività e devono essere utilizzati per valutare il fair value nella misura in cui non siano disponibili gli input osservabili rilevanti. Devono riflettere le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nel determinare il prezzo dell'attività o passività, incluse le assunzioni circa il rischio. I valori di input non osservabili sul mercato derivano da stime e valutazioni interne derivanti da modelli di pricing che privilegiano l'esame dei cash flow attesi e informazioni di prezzi e spread nonché dati e serie di dati storici relativi a fattori di rischio e report specialistici in materia.

Strumenti derivati

Gli strumenti derivati OTC, per cui non esistono quotazioni formulate pubblicamente da terze parti indipendenti e che sono tipicamente dei contratti siglati bilateralmente tra la banca e un'altra controparte finanziaria, vengono valorizzati attraverso opportuni modelli di pricing e classificati al Livello 2 o al Livello 3 (qualora si debba ricorrere ad assunzioni significative e/o a parametri di mercato non osservabili) della gerarchia del fair value. In particolare, tutti gli strumenti derivati possono essere ricondotti a due categorie:

  • Strumenti derivati con profilo simmetrico, che hanno come sottostante una transazione che avverrà in modo certo alla data (o a più date) di scadenza determinata e che prevedono azioni contemporanee e posizioni identiche (in termini di valore e di rischio) per entrambe le controparti. Fanno parte di questa categoria gli strumenti futures, forward e swap di tipo plain vanilla su tutte le tipologie di sottostanti negoziati. Tali strumenti si valutano tipicamente con il ricorso a un modello Discounted Cash Flow, che prevede lo sconto, a un tasso risk-free, dei flussi di cassa impliciti nel contratto.
  • Strumenti derivati con profilo asimmetrico, che hanno come sottostante una transazione che potrà avvenire (o non avvenire) a discrezione di una delle controparti. In particolare, esiste una controparte che acquista il diritto e che potrà discrezionalmente attivare la transazione sottostante alla data (o alle date) di scadenza determinata, mentre l'altra controparte, che vende il diritto, subirà la decisione dell'acquirente. Tale categoria di strumenti derivati, cui appartengono tutte le tipologie di opzioni, necessita di modelli di calcolo basati sulla volatilità del sottostante con il possibile ricorso a modelli basati su metodi numerici, nel caso di presenza di elementi path-dependent rispetto all'evoluzione attesa del valore del sottostante o elementi di esoticità nella determinazione del payoff.

Finanziamenti e crediti

La modalità di valutazione al fair value dei finanziamenti e crediti, ove non si possano utilizzare parametri relativi al rischio di credito desumibili da quotazioni di mercato, comporta la classificazione dello strumento nel Livello 3 della Gerarchia del fair value. In linea generale, il calcolo del fair value per questi crediti avviene attraverso un modello DCF (Discounted Cash Flow), dove i flussi di cassa associati alle singole scadenze, depurati della componente non recuperabile correlata al rischio di credito della controparte, sono attualizzati ad un tasso privo di rischio maggiorato di un premio per l'illiquidità dello strumento stesso. I flussi di cassa alla singola data di pagamento vengono determinati partendo dai flussi contrattuali e considerano, ove rilevanti, sia dinamiche previsive di estinzione anticipata, sia la modellazione di eventuali componenti opzionali legate all'indicizzazione dei flussi. Per i crediti a vista o senza scadenza contrattuale il valore di bilancio netto è considerata la migliore approssimazione del fair value. I Prestiti Ipotecari Vitalizi (PIV), in ragione della loro particolare struttura contrattuale e del profilo di rischio, hanno un modello di valutazione specifico che è maggiormente focalizzato sul valore dell'immobile oggetto di finanziamento.

Per quanto attiene i crediti fiscali classificati nella voce delle Altre Attività di stato patrimoniale la stima del fair value viene calcolata con una modalità «base», che replica il modello DCF precedentemente esposto. Eventuali arricchimenti del modello valutativo potranno dipendere dall'osservazione sul mercato di transazioni comparabili, avendo a riferimento, ad esempio, size, livelli di attività, prossimità temporale agli attivi oggetto di valutazione.

Fondi OICR

Gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) sono intermediari finanziari che raccolgono risparmio privato e lo investono sulla base di specifiche regole di gestione, declinate con riferimento a specifici limiti in termini di rischio, asset allocation, concentrazione ed esposizione.

Gli OICR hanno generalmente un patrimonio segregato che viene usualmente gestito in modo dinamico. L'Ente Gestore provvede, con una frequenza prevista dal regolamento interno dell'OICR, a pubblicare una stima del valore netto complessivo del patrimonio dell'OICR stesso (denominato Net Asset Value o NAV), da cui viene calcolato il valore teorico di ciascuna quota.

Il profilo di rischio e rendimento di un investimento in OICR è estremamente variabile a seconda delle caratteristiche e della forma dell'OICR stesso, del tipo di legislazione cui è soggetto, del tipo di investimenti che effettua e delle possibilità di smobilizzo delle quote detenute. La maggior parte dei fattori connessi al profilo di rischio e di rendimento delle quote di un OICR è riflessa nella valorizzazione del patrimonio e, conseguentemente, nel valore del NAV prodotto e comunicato dall'Ente Gestore, che costituisce la base di determinazione del fair value delle quote stesse. Tuttavia, ci possono essere degli elementi di rischio non perfettamente o completamente riflessi nel NAV e che, pertanto, richiedono l'esecuzione di opportuni aggiustamenti rispetto al NAV per individuare il fair value. Ciò si riscontra particolarmente negli OICR con le seguenti caratteristiche:

  • OICR chiusi al contrario degli OICR aperti, non consentono agli investitori di ottenere (in qualunque momento) l'immediato smobilizzo delle proprie quote. Pertanto, tale smobilizzo è possibile soltanto rivendendo le proprie quote a terzi, il che comporta tempi normalmente lunghi e costi di transazione elevati.
  • OICR il cui NAV non rappresenta il fair value del patrimonio sottostante alcune tipologie di OICR, sulla base della legislazione di riferimento, possono adottare criteri valutativi del NAV che non corrispondono ai criteri valutativi che verrebbero utilizzati per determinare il fair value degli investimenti sottostanti. A tale categoria appartengono, a esempio, i fondi che investono in private equity (i cui investimenti sono spesso valutati al minore tra costo e mercato), quelli che investono in private debt (normalmente valutati al costo salvo impairment) e i fondi di NPEs che valorizzano talvolta i crediti sottostanti attualizzando i recuperi attesi rispetto a tassi lontani da quelli di mercato. In tutte queste situazioni, può essere opportuno effettuare un aggiustamento rispetto al NAV per riallinearlo al potenziale fair value.
  • OICR con pubblicazione del NAV poco frequente alcune tipologie di OICR, specialmente gli OICR chiusi e con asset sottostanti illiquidi forniscono il calcolo del NAV con una frequenza limitata. Conseguentemente, il valore espresso dall'ultimo NAV disponibile potrebbe essere anche significativamente diverso (in quanto non aggiornato) rispetto al valore effettivo a prezzi correnti del patrimonio dell'OICR stesso. Anche in questo caso, potrebbe essere opportuno procedere ad aggiustamenti del NAV per determinare il fair value.

Partecipazioni e altri titoli di capitale

Qualora non siano disponibili fonti di prezzo di Livello 1 e di Livello 2, la determinazione del fair value avviene attraverso l'utilizzo di un modello di valutazione ad-hoc, definito specificamente rispetto alle caratteristiche dello strumento in oggetto e delle informazioni finanziarie disponibili al momento della valutazione. In tal caso, lo strumento verrà classificato al Livello 3 della Gerarchia del fair value. In tali circostanze si utilizzano specifici approcci e metodologie valutative sviluppati ad-hoc dall'Ufficio Modelli di pricing e di valutazione conformente alle best practice e alla letteratura di settore in ambito di valuation and financial modelling, che possono essere ricondotti alle due seguenti macro-tipologie di metodi

valutativi analitici e empirici. I c.d. metodi analitici vengono solitamente utilizzati come approccio valutativo principale, qualora non siano rilevabili transazioni dirette sulla società oggetto di valutazione aventi a riferimento il trasferimento di una quota significativa del capitale sociale intercorso tra controparti indipendenti di mercato in un arco di tempo ragionevolmente ravvicinato. Tali metodologie stimano il valore di una società attraverso l'analisi dei suoi fondamentali per la determinazione degli input (come flussi di cassa, reddito, patrimonio, etc.) su cui la valutazione è basata. I metodi analitici si differenziano da quelli empirici (descritti in seguito), i quali stimano il valore di una società facendo affidamento ai prezzi di società comparabili sul mercato.

Per i titoli di capitale non quotati per i quali non sono disponibili input osservabili e per i quali le più recenti informazioni disponibili per valutare il fair value sono insufficienti, la miglior stima dello stesso è stata effettuata considerando il valore del patrimonio netto rettificato.

Attività non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente

Per il Gruppo Banca Popolare di Sondrio le attività non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente sono rappresentate dal patrimonio immobiliare di proprietà detenuto a scopo d'investimento valutati al fair value sulla base di quanto previsto dal principio IAS 40.

Il fair value degli immobili detenuti a scopo di investimento, viene determinato annualmente attraverso il ricorso ad apposite perizie predisposte da parte di indipendenti società, professionalmente qualificate ed operanti nel ramo specifico, in grado di fornire valutazioni immobiliari sulla base degli standard RICS Valuation.

Tali standard garantiscono che:

  • ˗ il fair value venga determinato coerentemente alle indicazioni del principio contabile internazionale IFRS 13, ossia rappresenti l'ammontare stimato a cui un'attività verrebbe ceduta e acquistata, alla data di valutazione, da un venditore e da un acquirente privi di legami particolari, entrambi interessati alla compravendita, a condizioni concorrenziali, dopo un'adeguata commercializzazione in cui le parti abbiano agito entrambe in modo informato, consapevole e senza coercizioni;
  • ˗ i periti presentino dei requisiti professionali, etici e di indipendenza allineati alle previsioni degli standard internazionali ed europei.

Per gli immobili di importo significativo, ossia per gli immobili di valore superiore a 5 milioni, è prevista una perizia di tipo «full», ossia condotta mediante un sopralluogo dell'immobile, oltre che attraverso un'analisi di dettaglio della documentazione disponibile. Per i restanti immobili è invece possibile ricorrere ad una perizia di tipo «drive-by», ossia basata sull'esame della documentazione oltre che attraverso un sopralluogo esterno dell'unità oggetto di valutazione.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Il Gruppo determina il fair value delle attività e passività ricorrendo a varie metodologie definite all'interno delle policies aziendali. Sulla base degli input che possono essere utilizzati gli strumenti finanziari vengono classificati di Livello 1, Livello 2, Livello 3. Vengono classificati nel Livello 1 gli strumenti finanziari che sono oggetto di quotazione in mercati attivi per i quali il fair value è assunto sulla base delle quotazioni ufficiali sul mercato. Nel caso in cui si sia in presenza di più mercati attivi viene considerato il mercato principale; in assenza di quest'ultimo il mercato più vantaggioso. Di norma gli input di livello 1 non possono essere rettificati. Il concetto di mercato attivo non coincide con quello di mercato regolamentato ma è strettamente riferito allo strumento finanziario. Ne consegue che l'essere quotato in un mercato regolamentato non è sufficiente per essere definito quotato in un mercato attivo. I prezzi quotati sono rilevati da listini, dealer, broker ecc. e sono rappresentativi di transazioni regolarmente effettuate. Vengono classificati nel livello 2 gli strumenti finanziari per i quali gli input sono diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. In tale caso si ricorre a tecniche di valutazione che sono il metodo della valutazione di mercato, il metodo reddituale che a sua volta si basa sulle tecniche del valore attuale e modelli di misurazione del prezzo delle opzioni. L'utilizzo di una tecnica del valore attuale ricomprende a sua volta i seguenti elementi:

  • a) una stima dei flussi finanziari futuri per l'attività o la passività da valutare;
  • b) l'incertezza inerente ai flussi finanziari data dalle possibili variazioni dell'ammontare e della tempistica degli stessi;
  • c) il tasso applicato ad attività monetarie senza rischio con durate analoghe;
  • d) il premio per il rischio;
  • e) per le passività il rischio di inadempimento relativo a tale passività, compreso il rischio di credito del debitore stesso.

Vengono classificati nel livello 3 gli strumenti finanziari per i quali gli input non siano osservabili. In questo caso vengono utilizzate le migliori informazioni disponibili nelle circostanze specifiche tenendo conto anche di tutte le informazioni relative ad assunzioni ragionevolmente disponibili adottate dagli operatori di mercato.

Nel caso in cui la valutazione di uno strumento finanziario avvenga mediante ricorso a input di livelli diversi allo strumento finanziario viene attribuito il livello con l'input significativo più basso. Il principio contabile IFRS 13 richiede, per le attività finanziarie classificate al livello 3, informativa in merito alla sensitività dei risultati economici a seguito del cambiamento di uno o più parametri non osservabili utilizzati nelle tecniche di valutazione impiegate nella determinazione del fair value.

Anche in considerazione del fatto che il peso specifico di tali strumenti all'interno del portafoglio delle attività finanziarie del gruppo è contenuto e che all'interno degli strumenti di livello 3 sono ricompresi una buona parte di titoli valutati secondo modelli i cui input sono specifici dell'entità oggetto di valutazione (ad esempio i valori patrimoniali della società) o attraverso prezzi tratti da operazioni precedenti senza ulteriori rettifiche (per i quali non è richiesta informativa quantitativa della sensibilità della misurazione), variazioni degli input non osservabili non comportano significativi impatti economici.

In relazione ai titoli Asset Backed Securities (ABS) presenti in portafoglio, rivenienti dalle operazioni di cessione tramite cartolarizzazione di portafogli di crediti in sofferenza le analisi e valutazioni sono state svolte sulla base del più recente patrimonio informativo disponibile e seguendo per la modellazione dei flussi di cassa dell'operazione di securitization la c.d. waterfall structure. Dalle analisi svolte non sono emersi elementi tali da giustificare una variazione del fair value delle tranche rispetto ai valori attualmente scritti a bilancio.

Sono inoltre presenti in portafoglio quote di fondi rivenienti da operazioni di ristrutturazione di crediti corporate, la cui misurazione al fair value viene effettuata sulla base del NAV, eventualmente corretto per tenere conto della scarsa liquidabilità dell'investimento.

Gli strumenti classificati al livello 3, per i quali nella determinazione del fair value vengono elaborati input non osservabili di carattere quantitativo, sono riconducibili, in buona parte, a strumenti finanziari che non hanno superato il test SPPI previsto per la classificazione delle attività finanziarie dall'IFRS 9. Il fair value della maggior parte di tali strumenti finanziari è determinato attraverso un modello di Discounted Cash Flow o, per prodotti a revoca, posto pari all'esposizione lorda rettificata per la componente di perdita per rischio di credito. Al cambiamento dei parametri di rischio non osservabili, i risultati economici non presentano rilevanti oscillazioni. In particolare, sono state effettuate le seguenti analisi:

  • a) un'analisi di sensitivity alla variazione del parametro di PD (Probability of default) considerando i valori del parametro stesso in differenti scenari: avverso ed estremo. In entrambi i casi le variazioni del fair value sono molto contenute (fair value complessivo minore dello 0,06% nello scenario avverso e minore dello 0,17% nello scenario estremo). Le variazioni risultano molto contenute, in quanto la maggior parte di tali strumenti presenta un basso rischio di credito.
  • b) un'analisi di sensitivity alla variazione del parametro di LGD (Loss Given default) considerando i valori del parametro stesso in differenti scenari: avverso ed estremo. In entrambi i casi le variazioni del fair value sono molto contenute (fair value minore dello 0,23% nello scenario avverso e minore dello 0,42% nello scenario estremo). Anche in questo caso, le variazioni risultano molto contenute in quanto la maggior parte di tali strumenti presenta un basso rischio di credito.
  • c) un'analisi di sensitivity alla variazione del tasso di attualizzazione utilizzato per lo sconto dei flussi di cassa, applicando uno «shock» parallelo alle curve dei tassi di +/–200 basis points. In questi casi le variazioni del fair value sono pari a -1,81% nel caso in cui si consideri l'innalzamento delle curve

dei tassi, viceversa un aumento di fair value pari a +2,70% in caso di abbassamento delle medesime. In particolare, nei rapporti rateali a tasso fisso il valore del tasso di capitalizzazione non è impattato dallo «shock», che impatta invece in fase di attualizzazione dei flussi; al contrario, nei rapporti rateali indicizzati ad un tasso variabile il valore del tasso di capitalizzazione, con riferimento alla componente di spread, non è impattato dallo «shock», mentre lo «shock» impatta in fase di determinazione delle componenti variabili delle cedole e nella fase di attualizzazione dei flussi. Il fair value, con e senza l'applicazione dello «shock», può riflettere un effetto di attualizzazione da tasso negativo; questo è in linea con quanto calcolato correntemente in altre elaborazioni e con la prassi di mercato. La fase di capitalizzazione ha un limite naturale a zero, non vengono generate rate con quota interessi negativa. Le variazioni di fair value sono maggiori rispetto alle altre due sensitivity, ma rimangono comunque su livelli contenuti.

d) un'analisi di sensitivity volta a quantificare l'impatto della modellazione esplicita della componente di illiquidity and funding spread. Nell'ipotesi di non applicare una modellazione esplicita di tale componente la variazione del fair value è pari a +1,12% applicando invece uno «shock» parallelo alle curve dei tassi di +/–50 basis points, le variazioni del fair value sono pari a -2,30% nel caso in cui si consideri l'innalzamento delle curve dei tassi, viceversa un aumento di fair value pari a +2,41% in caso di abbassamento delle medesime.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Si distinguono i seguenti livelli di gerarchia del fair value:

  • a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);
  • b) input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);
  • c) input che non sono basati sui dati di mercato osservabili (livello 3). In questo caso il fair value viene determinato ricorrendo a tecniche di valutazione che si basano in modo consistente sul ricorso di stime e assunti da parte degli uffici del Gruppo.

L'allocazione nei livelli non è opzionale ma va effettuata in ordine gerarchico essendo attribuita priorità ai prezzi ufficiali su mercati attivi; in assenza di tali input si ricorre prima a metodi diversi dai primi ma che prendono comunque a riferimento parametri osservabili, altrimenti a tecniche di valutazione utilizzando input non osservabili.

I trasferimenti di una attività o passività tra i diversi livelli di gerarchia del fair value sono effettuati quando a seguito di variazioni degli input appare non coerente la classificazione precedente.

Gerarchia del fair value del patrimonio immobiliare

Il fair value degli immobili detenuti a scopo d'investimento è classificato in corrispondenza del livello 3 nella gerarchia di fair value prevista dal principio contabile IFRS 13, in quanto è determinato utilizzando tecniche di valutazione per le quali uno degli input significativi non è basato su dati osservabili dal mercato.

A.4.4 Altre informazioni

Le informazioni fornite a commento in precedenza unitamente a quanto esposto nelle tabelle successive è coerente all'informativa richiesta dall'IFRS 13 paragrafi 91 e 92, e non ricorrono obblighi informativi di cui ai paragrafi 51, 93 lettera (i) e 96 del predetto principio.

INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

31/12/2024 31/12/2023
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico
150.012 140.796 449.068 115.305 128.809 446.857
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 69.667 104.372 - 57.735 91.758 580
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value
80.345 36.424 449.068 57.570 37.051 446.277
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
2.566.328 - 89.924 3.106.079 - 106.537
3. Derivati di copertura - - - - 1 -
4. Attività materiali - - 80.396 - - 82.188
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 2.716.340 140.796 619.388 3.221.384 128.810 635.582
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 168 16.393 - 68 69.509 -
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 2.426 - - 1.924 -
Totale 168 18.819 - 68 71.433 -

Nell'esercizio non si sono registrati significativi trasferimenti di strumenti finanziari tra i tre livelli di fair value. L'impatto di CVA (Credit value adjustment) e DVA (Debit value adjustment) sulla determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati non è significativo, anche in relazione alla presenza, per una parte consistente di esposizioni, di accordi di credit support annex (CSA).

Nota Integrativa consolidata – Parte A

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
di cui: a)
attività
finanziarie
detenute per
la
di cui: b)
attività
finanziarie
designate al
di cui: c) altre
attività finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair
Attività
finanziarie
valutate al
fair value
con impatto
sulla
redditività
Derivati di Attività Attività
1. Esistenze iniziali Totale
446.857
negoziazione
580
fair value
-
value
446.277
complessiva
106.537
copertura
-
materiali
82.188
immateriali
-
2. Aumenti 140.962 19.002 - 121.960 4.304 - 3.554 -
2.1. Acquisti 118.325 19.002 - 99.323 1.531 - 1.340 -
2.2. Profitti imputati a: 9.622 - - 9.622 2.765 - 134 -
2.2.1. Conto Economico 9.622 - - 9.622 39 - 134 -
- di cui plusvalenze 8.659 - - 8.659 - - 134 -
2.2.2. Patrimonio netto - - - - 2.726 - - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - - - - - - -
2.4. Altre variazioni in aumento 13.015 - - 13.015 8 - 2.080 -
3. Diminuzioni 138.751 19.582 - 119.169 20.917 - 5.346 -
3.1. Vendite 21.278 19.482 - 1.796 49 - - -
3.2. Rimborsi 48.223 - - 48.223 103 - - -
3.3. Perdite imputate a: 15.040 100 - 14.940 3.002 - 3.100 -
3.3.1. Conto Economico 15.040 100 - 14.940 - - 3.100 -
- di cui minusvalenze 14.902 - - 14.902 - - 3.100 -
3.3.2. Patrimonio netto - - - - 3.002 - - -
3.4. Trasferimenti da altri livelli - - - - 17.610 - - -
3.5. Altre variazioni in
diminuzione
54.210 - - 54.210 153 - 2.246 -
4. Rimanenze finali 449.068 - - 449.068 89.924 - 80.396 -

La variazione delle attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, nel corso dell'esercizio, è in buona parte riconducibile al rimborso degli strumenti finanziari (in particolare crediti) che non hanno superato il test SPPI e che, pertanto, sono stati classificati in questa voce. In questa stessa voce si sono invece incrementate le quote di OICR, non detenute ai fini di trading.

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3)

Non sono presenti passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

31/12/2024 31/12/2023
Attività/Passività non misurate al fair value o
misurate al fair value su base non ricorrente
Valore
Bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Valore
Bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
45.459.416 9.142.224 - 37.544.036 45.530.807 9.937.520 - 36.424.182
2. Attività materiali detenute a scopo di
investimento
- - - - - - - -
3. Attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
108.593 - - 108.593 - - - -
Totale 45.568.009 9.142.224 - 37.652.629 45.530.807 9.937.520 - 36.424.182
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
50.729.041 4.900.142 361.511 45.574.959 52.310.486 4.097.785 381.795 47.833.989
2. Passività associate ad attività in via di
dismissione
3 - - 3 - - - -
Totale 50.729.044 4.900.142 361.511 45.574.962 52.310.486 4.097.785 381.795 47.833.989

A.5 Informativa sul c.d. «day one profit/loss»

Il «day one profit/loss» regolato dall'IFRS7 e dallo IFRS 9 B5.1.2A, deriva dalla differenza all'atto della prima rilevazione tra il prezzo di transazione dello strumento finanziario e il fair value. Tale differenza è riscontrabile, in linea di massima, per quegli strumenti finanziari che non hanno un mercato attivo. Tale differenza viene imputata a conto economico in funzione della vita utile dello strumento finanziario stesso. Il Gruppo non ha in essere operatività tali da generare componenti di reddito significative inquadrabili nel cosiddetto «day one profit/loss».

PARTE B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato

Attivo

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31/12/2024 31/12/2023
a) Cassa 178.332 176.068
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 3.314.837 4.191.373
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 245.055 179.118
Totale 3.738.224 4.546.559

Sezione 2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto

economico - voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

31/12/2024 31/12/2023
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - - - - -
2. Titoli di capitale 34.540 - - 28.251 - 580
3. Quote di O.I.C.R. 34.398 69.196 - 28.823 69.702 -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) 68.938 69.196 - 57.074 69.702 580
B. Strumenti derivati - - - - - -
1. Derivati finanziari 729 35.175 - 661 22.056 -
1.1 di negoziazione 729 35.175 - 661 22.056 -
1.2 connessi con la fair value - - - - - -
option
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value - - - - - -
option
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) 729 35.175 - 661 22.056 -
Totale (A+B) 69.667 104.371 - 57.735 91.758 580

Voci/Valori 31/12/2024 31/12/2023
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale 34.540 28.831
a) Banche 7.592 3.313
b) Altre società finanziarie 2.036 2.306
di cui: imprese di assicurazione - 96
c) Società non finanziarie 24.912 23.212
d) Altri emittenti - -
3. Quote di O.I.C.R. 103.594 98.525
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale (A) 138.134 127.356
B. Strumenti derivati
a) Controparti Centrali - -
b) Altre 35.904 22.717
Totale (B) 35.904 22.717
Totale (A+B) 174.038 150.073

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

31/12/2024 31/12/2023
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 80.345 - 14.409 57.570 - 17.139
1.1 Titoli strutturati 17.977 - 14.409 6.479 - 17.139
1.2 Altri titoli di debito 62.368 - - 51.091 - -
2. Titoli di capitale - - - - - -
3. Quote di O.I.C.R. - 36.425 214.000 - 37.051 125.431
4. Finanziamenti - - 220.659 - - 303.706
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - 220.659 - - 303.706
Totale 80.345 36.425 449.068 57.570 37.051 446.276

Le quote di OICR sono costituite da: fondi e sicav azionari per € 48,004 milioni, fondi obbligazionari per € 170,721 milioni, fondi bilanciati e flessibili per € 17,854 milioni e fondi immobiliari per € 13,846 milioni.

In merito ai fondi comuni acquisiti nell'ambito di operazioni di cessione di crediti ricompresi tra i fondi

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa consolidata – Parte B

obbligazionari si rinvia allo specifico paragrafo riportato nella Parte E della presente Nota Integrativa consolidata (Sottosezione D «Operazioni di Cessione» punto C «Consolidato Prudenziale – Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente»).

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

31/12/2024 31/12/2023
1.Titoli di capitale - -
di cui: banche - -
di cui: altre società finanziarie - -
di cui: società non finanziarie - -
2. Titoli di debito 94.754 74.709
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 45.814 37.252
c) Banche 34.532 20.318
d) Altre società finanziarie 14.408 17.139
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
3. Quote di O.I.C.R. 250.425 162.482
4. Finanziamenti 220.659 303.706
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 19 35
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie 1.226 6.676
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie 130.819 189.293
f) Famiglie 88.595 107.702
Totale 565.838 540.897

Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

31/12/2024 31/12/2023
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 2.562.616 - 154 3.102.919 - 17.857
1.1 Titoli strutturati 341.456 - - 334.190 - 2.906
1.2 Altri titoli di debito 2.221.160 - 154 2.768.729 - 14.951
2. Titoli di capitale 3.712 - 89.772 3.159 - 88.681
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 2.566.328 - 89.926 3.106.078 - 106.538

Il portafoglio dei titoli di debito è per lo più costituito da titoli governativi.

Tra i titoli di capitale sono anche classificate partecipazioni detenute in un'ottica di sostegno all'attività tipica e di supporto allo sviluppo delle realtà territoriali in cui opera il Gruppo.

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31/12/2024 31/12/2023
1. Titoli di debito 2.562.770 3.120.776
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 2.060.467 2.567.770
c) Banche 406.437 419.910
d) Altre società finanziarie 52.863 71.809
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie 43.003 61.287
2. Titoli di capitale 93.484 91.840
a) Banche 8.126 6.956
b) Altri emittenti: 85.358 84.884
- altre società finanziarie 72.739 74.081
di cui: imprese di assicurazione - -
- società non finanziarie 12.091 10.321
- altri 528 482
3. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 2.656.254 3.212.616

Nota Integrativa consolidata – Parte B

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Write-off
parziali
complessivi
Titoli di
debito
2.509.340 1.236.966 54.255 - - 754 71 - - -
Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 31/12/2024 2.509.340 1.236.966 54.255 - - 754 71 - - -
Totale 31/12/2023 3.103.788 - 17.959 - - 931 40 - - -

Sezione 4 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

31/12/2024 31/12/2023
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia
operazioni/Valori
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso
Banche Centrali
331.185 - - - - 331.185 322.403 - - - - 322.403
1. Depositi a
scadenza
- - - - - - - - - - - -
2. Riserva
obbligatoria
331.185 - - - - - 322.403 - - - - -
3. Pronti contro
termine
- - - - - - - - - - - -
4. Altri - - - - - - - - - - - -
B. Crediti verso
banche
1.804.777 - - 1.066.502 - 740.703 1.799.648 - - 1.052.148 - 726.905
1. Finanziamenti 728.656 - - - - 731.345 693.116 - - - - 698.622
1.1 Conti
correnti
- - - - - - - - - - - -
1.2. Depositi a
scadenza
639.060 - - - - - 620.286 - - - - -
1.3. Altri
finanziamenti:
89.596 - - - - - 72.830 - - - - -
- Pronti contro
termine attivi
- - - - - - - - - - - -
- Finanziamenti
per leasing
- - - - - - - - - - - -
- Altri 89.596 - - - - - 72.830 - - - - -
2. Titoli di debito 1.076.121 - - 1.066.502 - 9.358 1.106.532 - - 1.052.148 - 28.283
2.1 Titoli
strutturati
676.566 - - 685.203 - 7.290 683.752 - - 675.721 - 8.406
2.2 Altri titoli di
debito
399.555 - - 381.299 - 2.068 422.780 - - 376.427 - 19.877
Totale 2.135.962 - - 1.066.502 - 1.071.888 2.122.051 - - 1.052.148 - 1.049.308

I crediti sopra esposti non sono oggetto di copertura specifica.

Il fair value dei crediti a vista o con scadenza a breve termine viene assunto pari al valore di bilancio.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

31/12/2024
Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Finanziamenti 33.782.628 364.316 94.614 - - 35.656.497
1. Conti correnti 3.136.669 80.147 19.558 - - -
2. Pronti contro termine attivi - - - - - -
3. Mutui 20.447.774 238.390 71.331 - - -
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del
quinto
592.004 6.070 357 - - -
5. Finanziamenti per leasing - - - - - -
6. Factoring 4.496.934 4.866 - - - -
7. Altri finanziamenti 5.109.247 34.843 3.368 - - -
2. Titoli di debito 9.081.896 - - 8.075.722 - 815.651
1. Titoli strutturati 1.293.626 - - 463.345 - 815.651
2. Altri titoli di debito 7.788.270 - - 7.612.377 - -
Totale 42.864.524 364.316 94.614 8.075.722 - 36.472.148
31/12/2023
Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Finanziamenti 32.819.543 509.528 94.165 - - 34.588.601
1. Conti correnti 3.416.247 132.715 19.137 - - -
2. Pronti contro termine attivi - - - - - -
3. Mutui 20.172.284 323.263 70.952 - - -
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del
quinto
533.310 6.515 490 - - -
5. Finanziamenti per leasing - - - - - -
6. Factoring 3.788.495 1.208 - - - -
7. Altri finanziamenti 4.909.207 45.827 3.586 - - -
2. Titoli di debito 9.985.520 - - 8.885.372 - 786.273
1. Titoli strutturati 1.586.329 - - 799.215 - 765.875
2. Altri titoli di debito 8.399.191 - - 8.086.157 - 20.398
Totale 42.805.063 509.528 94.165 8.885.372 - 35.374.874

I crediti per una parte non rilevante sono oggetto di copertura specifica e generica.

Tra i crediti sono ricompresi € 2.523 milioni di mutui residenziali che hanno costituito oggetto di operazioni di covered bond poste in essere dalla Capogruppo. I titoli emessi nell'ambito del programma di covered bond in essere sono stati collocati presso clientela istituzionale.

Inoltre, tra i mutui sono ricompresi € 2.139 milioni di mutui erogati a SMEs, garantiti o chirografari, che hanno costituito oggetto dell'operazione di autocartolarizzazione posta in essere dalla Capogruppo. La Capogruppo ha mantenuto tutti i rischi e benefici dei crediti cartolarizzati pertanto non si è proceduto all'eliminazione contabile.

Per effetto delle operazioni di derisking intervenute nel corso dell'anno o in corso di perfezionamento

i crediti deteriorati (terzo stadio) si sono ridotti rispetto allo scorso esercizio.

Nella voce 2. Titoli di debito, sono inclusi per € 197,335 milioni i titoli senior emessi dal veicolo Diana S.p.V., POP NPLs 2020 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2021 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2022 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2023 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2024 S.p.V.; quest'ultima ha provveduto all'emissione nell'ambito dell'operazione di cessione definita nell'ultimo trimestre del 2024. Per maggiori informazioni si rinvia a quanto esposto nella Parte E, Sezione 1, «C. Operazioni di cartolarizzazione» della presente nota integrativa consolidata.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

31/12/2024 31/12/2023
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo stadio
Terzo stadio Attività
impaired
acquisite o
originate
Primo e
secondo stadio
Terzo stadio Attività
impaired
acquisite o
originate
1. Titoli di debito 9.081.896 - - 9.985.516 - -
a) Amministrazioni pubbliche 7.700.056 - - 8.505.806 - -
b) Altre società finanziarie 1.030.375 - - 1.136.091 - -
di cui: imprese di assicurazione 43.161 - - 3.039 - -
c) Società non finanziarie 351.465 - - 343.619 - -
2. Finanziamenti verso: 33.782.629 364.315 94.614 32.819.547 509.528 94.165
a) Amministrazioni pubbliche 400.593 1.047 - 317.654 23 -
b) Altre società finanziarie 3.196.446 7.194 - 3.009.534 8.241 2
di cui: imprese di assicurazione 2.878 - - 4.939 - -
c) Società non finanziarie 18.401.326 218.558 60.278 17.616.325 352.849 54.051
d) Famiglie 11.784.264 137.516 34.336 11.876.034 148.415 40.112
Totale 42.864.525 364.315 94.614 42.805.063 509.528 94.165

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off
parziali
complessivi
Titoli di debito 10.148.377 73.163 13.544 - - 3.788 109 - - -
Finanziamenti 31.505.147 - 3.624.117 958.778 158.982 74.251 212.552 594.461 64.368 104.818
Totale
31/12/2024
41.653.524 73.163 3.637.661 958.778 158.982 78.039 212.661 594.461 64.368 104.818
Totale
31/12/2023
40.860.578 70.024 4.319.820 1.186.707 158.585 65.568 187.720 677.177 64.419 83.467

Sezione 5 - Derivati di copertura - voce 50

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

Fair Value
31/12/2024
Valore
nominale
Fair Value
31/12/2023
Valore
nominale
Livello 1 Livello 2 Livello 3 31/12/2024 Livello 1 Livello 2 Livello 3 31/12/2023
A. Derivati finanziari
1) Fair value - - - - - 1 - 208
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - - - - - 1 - 208

Sezione 6 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - voce 60

6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti

Adeguamento di valore delle attività coperte / Componenti del gruppo 31/12/2024 31/12/2023
1.776
1. Adeguamento positivo 2.139
1.1 di specifici portafogli: 2.139 1.776
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.139 1.776
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
1.2 complessivo - -
2. Adeguamento negativo - (1)
2.1 di specifici portafogli: - (1)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - (1)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
2.2 complessivo - -
Totale 2.139 1.775

Forma oggetto di rilevazione nella presente voce il saldo delle variazioni di valore delle attività oggetto di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso di interesse, per la cui applicazione il Gruppo si avvale della possibilità, prevista dall'IFRS 9, di continuare ad applicare le previsioni consentite dallo IAS 39 nella versione «Carve-out».

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa consolidata – Parte B

Sezione 7 - Le partecipazioni - voce 70

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Sede Sede Tipo di Impresa Quota di Disponibilità
Denominazioni legale operativa rapporto partecipante partecipazione % voti %
B. Imprese sottoposte
ad influenza notevole
ALBA LEASING S.p.A. Milano Milano 8 Banca Popolare di Sondrio S.p.a. 19,264 19,264
ARCA VITA S.p.A. Verona Verona 8 Banca Popolare di Sondrio S.p.a. 14,837 14,837
ARCA HOLDING S.p.A. Milano Milano 8 Banca Popolare di Sondrio S.p.a. 34,715 34,715
UNIONE FIDUCIARIA S.p.A. Milano Milano 8 Banca Popolare di Sondrio S.p.a. 24,000 24,000
POLIS SGR S.p.A. Milano Milano 8 Banca Popolare di Sondrio S.p.a. 19,600 19,600
LIQUID FACTORY S.b.r.l. Sondrio Sondrio 8 Banca Popolare di Sondrio S.p.a. 4,559 8,720
BORMIO GOLF S.p.A. Bormio Bormio 8 Banca Popolare di Sondrio S.p.a. 25,237 25,237
LAGO DI COMO GAL S.c.r.l. Canzo Canzo 8 Banca Popolare di Sondrio S.p.a. 14,606 14,606
ACQUEDOTTO DELLO
STELVIO S.r.l.
Bormio Bormio 8 Pirovano Stelvio S.p.a. 27,000 27,000
SIFAS S.p.A. Bormio Bormio 8 Pirovano Stelvio S.p.a. 21,614 21,614

7.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti

Denominazioni Valore di Bilancio Fair value Dividendi percepiti
B. Imprese sottoposte ad influenza notevole
1. ALBA LEASING S.p.A. 88.116 - -
2. ARCA VITA S.p.A. 101.052 - 8.910
3. ARCA HOLDING S.p.A. 199.712 - 18.747
4. UNIONE FIDUCIARIA S.p.A. 11.459 - 1.423
5. POLIS SGR S.p.A. 954 - -
6. LIQUID FACTORY S.b.r.l. 921 - -
Totale 402.214 - 29.080

Il fair value non viene indicato per le società non quotate in mercati attivi.

7.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili

Denominazioni Cassa e
disponibilità liquide
Attività
finanziarie
Attività non
finanziarie
Passività
finanziarie
Passività non
finanziarie
Ricavi totali Margine di
interesse
B. Imprese sottoposte ad
influenza notevole
1. ALBA LEASING S.p.A. X 5.214.543 89.392 4.614.479 232.041 X X
2. ARCA VITA S.p.A. X 16.395.682 218.537 2.962.263 13.125.330 X X
3. ARCA HOLDING S.p.A. X 539.188 164.117 85.706 42.312 X X
4. UNIONE FIDUCIARIA S.p.A. X 22.553 55.986 11.834 18.958 X X
5. POLIS SGR S.p.A. X 4.724 2.634 461 2.031 X X
6. LIQUID FACTORY S.b.r.l. X 186 814 - 2 X X
Utile Utile
Rettifiche e (Perdita) (Perdita) Utile (Perdita)
riprese di della della delle attività Altre
valore su operatività operatività operative Utile componenti
attività corrente al corrente al cessate al (Perdita) reddituali al Redditività
materiali e lordo delle netto delle netto delle d'esercizio netto delle complessiva
Denominazioni immateriali imposte imposte imposte (1) imposte (2) (3) = (1)+(2)
B. Imprese sottoposte ad influenza
notevole
1. ALBA LEASING S.p.A. -2.727 30.453 20.098 - 20.098 72 20.170
2. ARCA VITA S.p.A. -251 103.953 83.531 - 83.531 4.656 88.187
3. ARCA HOLDING S.p.A. -3.034 116.397 80.232 - 80.232 243 80.475
4. UNIONE FIDUCIARIA S.p.A. -2.068 3.215 2.441 - 2.441 - 2.441
5. POLIS SGR S.p.A. -239 -358 -402 - -402 - -402
6. LIQUID FACTORY S.b.r.l. - -28 -21 - -21 - -21

I dati sopra esposti sono desunti dai progetti di bilancio al 31 dicembre 2024 forniti dalle società collegate o, qualora non disponibili, dalle più recenti situazioni patrimoniali (riferiti al 100% della partecipazione e non alla percentuale detenuta dal Gruppo, come previsto dal principio contabile IFRS 12). Si precisa che la valutazione a patrimonio netto è stata effettuata sulla base dei suddetti dati: per Arca Vita S.p.A., Unione Fiduciaria S.p.A. e Polis SGR S.p.A. non avendo ancora approvato il proprio progetto di bilancio, è stata assunta a riferimento la più recente situazione patrimoniale ed economica della società e delle sue controllate riferita al 30 settembre 2024.

Riconciliazione delle informazioni di natura contabile con il valore contabile delle partecipazioni significative come richiesto dall'IFRS 12 paragrafo B14 b)

Denominazioni Valore di patrimonio
netto
Valore di patrimonio
netto pro quota
Altre variazioni Valore di bilancio Dividendi
B. Imprese sottoposte
ad influenza notevole
1. ALBA LEASING S.p.A. 457.421 88.116 - 88.116 -
2. ARCA VITA S.p.A. 681.097 101.052 - 101.052 8.910
3. ARCA HOLDING S.p.A. 575.286 199.712 - 199.712 18.746
4. UNIONE FIDUCIARIA S.p.A. 47.747 11.459 - 11.459 1.423
5. POLIS SGR S.p.A. 4.866 954 - 954 -
6. LIQUID FACTORY S.b.r.l. 999 46 875 921 -

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa consolidata – Parte B

7.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili

Altre
Utile (Perdita) della Utile (Perdita) delle componenti
Valore di operatività corrente attività operative Utile reddituali al
bilancio delle Totale Totale Ricavi al netto delle cessate al netto delle (Perdita) netto delle Redditività
Denominazioni partecipazioni attivo passività totali imposte imposte d'esercizio imposte complessiva
Imprese sottoposte
a influenza notevole
544 6.405 3.848 2.173 -1.094 - -1.094 - -1.094

I dati sopra esposti sono desunti dalle situazioni contabili più recenti disponibili.

7.5 Partecipazioni: variazioni annue

31/12/2024 31/12/2023
A. Esistenze iniziali 376.357 322.632
B. Aumenti 27.792 54.256
B.1 Acquisti 940 -
B.2 Riprese di valore - -
B.3 Rivalutazioni - -
B.4 Altre variazioni 26.852 54.256
C. Diminuzioni 1.391 531
C.1 Vendite - -
C.2 Rettifiche di valore - -
C.3 Svalutazioni 241 34
C.4 Altre variazioni 1.150 497
D. Rimanenze finali 402.758 376.357
E. Rivalutazioni totali - -
F. Rettifiche totali (447) (447)

Le altre variazioni in aumento derivano dalla valutazione al patrimonio netto delle partecipate; gli acquisti si riferiscono alla costituzione della nuova società Liquid Factory S.b.r.l., holding di partecipazioni dedicata allo sviluppo di start-up tecnologiche. Le svalutazioni riguardano la partecipazione detenuta in Sifas S.p.A.; le altre variazioni in diminuzione derivano dalla valutazione al patrimonio netto delle partecipazioni e dall'acquisto del 100% di Rajna Immobiliare S.r.l..

7.6 Valutazioni e assunzioni significative per stabilire l'esistenza di controllo congiunto o influenza notevole

L'esistenza di controllo congiunto o influenza notevole è presunta come riportato nella Parte A – Politiche contabili.

7.7-7.8 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto e influenza notevole

Non sussistono impegni che possono generare passività potenziali derivanti da eventuali responsabilità solidali. Tra le garanzie e gli impegni rilasciati è ricompreso un impegno a favore di Alba Leasing spa assunto in sede di avvio della società stessa nell'ambito del piano di ristrutturazione organizzativa di Banca Italease spa a fronte del quale la Capogruppo ha ritenuto di effettuare specifico accantonamento al fondo per rischi e oneri.

7.9 Restrizioni significative

Coerentemente a quanto previsto dall'IFRS 12 paragrafo 13 nell'ambito delle Banche e Società che formano l'area di consolidamento non sono presenti restrizioni significative.

Sezione 9 - Attività materiali - voce 90

9.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori 31/12/2024 31/12/2023
1. Attività di proprietà 370.315 347.774
a) terreni 75.634 75.316
b) fabbricati 199.092 182.508
c) mobili 6.795 6.495
d) impianti elettronici 5.956 4.912
e) altre 82.838 78.543
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 141.437 158.882
a) terreni - -
b) fabbricati 141.098 158.593
c) mobili - -
d) impianti elettronici 176 161
e) altre 163 128
Totale 511.752 506.656
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

9.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value

31/12/2024 31/12/2023
Attività/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività di proprietà - - 80.396 - - 82.188
a) terreni - - - - - -
b) fabbricati - - 80.396 - - 82.188
2. Diritti d'uso acquisiti con il
leasing
- - - - - -
a) terreni - - - - - -
b) fabbricati - - - - - -
Totale - - 80.396 - - 82.188
di cui: ottenute tramite l'escussione
delle garanzie ricevute
- - - - - -

9.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione

Attività/Valori 31/12/2024 31/12/2023
1. Rimanenze di attività materiali ottenute tramite l'escussione delle garanzie
ricevute
58.784 61.929
a) terreni 4.970 2.128
b) fabbricati 53.814 59.801
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre - -
2. Altre rimanenze di attività materiali 12.647 26.306
Totale 71.431 88.235
di cui: valutate al fair value al netto dei costi di vendita - -

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa consolidata – Parte B

9.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 75.398 606.686 47.316 41.794 204.660 975.854
A.1 Riduzioni di valore totali nette (82) (265.585) (40.821) (36.721) (125.989) (469.198)
A.2 Esistenze iniziali nette 75.316 341.101 6.495 5.073 78.671 506.656
B. Aumenti: 1.056 36.238 1.967 2.859 61.729 103.849
B.1 Acquisti 1.056 18.655 1.964 2.767 61.650 86.092
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - - - -
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - 6.417 - - - 6.417
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo
di investimento
- 2.246 - - - 2.246
B.7 Altre variazioni - 8.920 3 92 79 9.094
C. Diminuzioni: 738 37.149 1.667 1.800 57.399 98.753
C.1 Vendite - - - - 38.982 38.982
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - - - -
C.2 Ammortamenti - 31.289 1.654 1.758 17.617 52.318
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a
- - - - 779 779
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - 779 779
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio 38 523 13 42 21 637
C.6 Trasferimenti a: 700 1.380 - - - 2.080
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento
700 1.380 - - - 2.080
b) attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
- - - - - -
C.7 Altre variazioni - 3.957 - - - 3.957
D. Rimanenze finali nette 75.634 340.190 6.795 6.132 83.001 511.752
D.1 Riduzioni di valore totali nette (82) (286.948) (42.310) (38.259) (127.059) (494.658)
D.2 Rimanenze finali lorde 75.716 627.138 49.105 44.391 210.060 1.006.410
E. Valutazione al costo 75.634 340.190 6.795 6.132 83.001 511.752

9.7 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

Totale
Terreni Fabbricati
A. Esistenze iniziali - 82.188
B. Aumenti - 4.234
B.1 Acquisti - 1.340
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - 1.340
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - -
B.3 Variazioni positive di fair value - 814
B.4 Riprese di valore - -
B.5 Differenze di cambio positive - -
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - 2.080
B.7 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni - 6.026
C.1 Vendite - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
C.2 Ammortamenti - -
C.3 Variazioni negative di fair value - 3.780
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - -
C.5 Differenze di cambio negative - -
C.6 Trasferimenti a: - 2.246
a) immobili ad uso funzionale - 2.246
b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
C.7 Altre variazioni - -
D. Rimanenze finali - 80.396
E. Valutazione al fair value - -

Le attività materiali detenute a scopo di investimento sono prevalentemente concesse in locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà (si rimanda alla Parte M, Sezione 2 per maggiori dettagli), sono valutate al fair value. Per le modalità di determinazione del fair value si è data informativa nella Parte A.4 della Nota integrativa nel capitolo «Metodologie di determinazione del fair value».

Al riguardo si precisa che il Gruppo non detiene attività di investimento rappresentate da diritti d'uso acquisiti con il leasing.

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa consolidata – Parte B

Rimanenze di attività materiali ottenute tramite l'escussione delle
garanzie ricevute
Altre
rimanenze di
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre attività
materiali
Totale
A. Esistenze iniziali 2.128 59.801 - - - 26.306 88.235
B. Aumenti 3.197 733 - - - 3.847 7.777
B.1 Acquisti 3.196 - - - - 3.847 7.043
B.2 Riprese di valore - - - - - - -
B.3 Differenze di cambio
positive
- - - - - - -
B.4 Altre variazioni 1 733 - - - - 734
C. Diminuzioni 355 6.720 - - - 17.506 24.581
C.1 Vendite 201 2.822 - - - 11.584 14.607
C.2 Rettifiche di valore da
deterioramento
- 3.348 - - - - 3.348
C.3 Differenze di cambio
negative
- - - - - - -
C.4 Altre variazioni 154 550 - - - 5.922 6.626
D. Rimanenze finali 4.970 53.814 - - - 12.647 71.431

9.8 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: variazioni annue

9.9 Impegni per acquisto di attività materiali

Gli impegni contrattuali per l'acquisto di immobili, impianti e macchinari assommano a € 0,943 milioni.

Sezione 10 - Attività immateriali - voce 100

10.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

31/12/2024 31/12/2023
Attività/Valori Durata
definita
Durata
indefinita
Durata
definita
Durata
indefinita
A.1 Avviamento - 12.632 - 16.997
A.1.1 di pertinenza del gruppo - 12.632 - 16.997
A.1.2 di pertinenza di terzi - - - -
A.2 Altre attività immateriali 23.204 - 20.760 -
di cui: software 23.188 - 20.116 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 23.204 - 20.760 -
a) Attività immateriali generate internamente 15 - 16 -
b) Altre attività 23.189 - 20.744 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 23.204 12.632 20.760 16.997

Le attività immateriali a vita utile indefinita iscritte nel bilancio consolidato sono rappresentate da avviamenti rilevati nell'ambito di aggregazioni aziendali a seguito del completamento del processo di allocazione del costo dell'acquisizione effettuato come previsto dall'IFRS 3. In particolare, gli avviamenti iscritti riguardano:

  • - Factorit S.p.a per un importo pari a € 7,847 milioni, la società opera nel settore delle Anticipazioni, garanzie e gestione dei crediti commerciali delle imprese. L'acquisizione del controllo è avvenuta nel 2010, in data 1° marzo 2022 si è perfezionato l'acquisto delle quote di minoranza e l'interessenza detenuta dalla Capogruppo è quindi salita dal 60,5% al 100%;
  • - Prestinuova S.p.a. per un importo pari a € 4,785 milioni, la società è stata acquisita il 23 luglio 2018. Operava nel settore delle concessioni di finanziamento rimborsabile mediante cessione del quinto dello stipendio o della pensione. In data 24 giugno 2019 è stata perfezionata l'operazione di fusione per incorporazione di PrestiNuova S.p.A. in Banca della Nuova Terra S.p.A. («BNT») che svolge ora tale attività, società quest'ultima anch'essa interamente posseduta da Banca Popolare di Sondrio.

Al 31 dicembre 2023 risultava iscritto anche un avviamento riferito a Rent2Go S.r.l. per un importo pari a € 4,365 milioni, la Capogruppo aveva acquisito la totalità del capitale sociale in data 1°aprile 2022. La società opera nel settore del noleggio autoveicoli a lungo termine dedicato a professionisti, partite IVA e piccole imprese.

Secondo quanto disposto dallo IAS 36 le attività immateriali a vita utile indefinita devono essere sottoposte almeno annualmente al test di impairment al fine di verificarne la recuperabilità. Il test viene effettuato al 31 dicembre di ogni anno e, comunque, ogni qualvolta sia rilevata la presenza di indicatori di perdita di valore.

A tale fine, l'avviamento deve essere allocato a singole o a gruppi di Unità Generatrice di Flussi di Cassa (Cash Generative Units – CGU). A livello consolidato le CGU sono state individuate nelle singole entità legali di riferimento (CGU Factorit e CGU Banca della Nuova Terra S.p.A. in considerazione dell'operazione di fusione per incorporazione realizzata). Tali CGU rappresentano il livello più basso al quale la direzione aziendale verifica la redditività dell'investimento e tale livello non è più grande dei segmenti operativi identificati ai fini dell'informativa di settore di gruppo predisposta secondo l'IFRS 8 Segmenti operativi.

I principi contabili di riferimento richiedono che il test di impairment sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il valore recuperabile dalla stessa. Laddove tale valore risultasse inferiore al valore contabile deve essere rilevata una rettifica di valore.

Il valore recuperabile della CGU è il maggiore tra il suo fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Ai fini della procedura di impairment è stato utilizzato il valore d'uso per la verifica della recuperabilità dell'avviamento iscritto, determinato attraverso la stima del valore attuale dei flussi finanziari

futuri che si prevede possano essere generati dalla CGU. In particolare, per lo svolgimento del test sugli avviamenti allocati alle CGU Factorit e Banca della Nuova Terra S.p.A., è utilizzato il Dividend Discount Model («DDM») secondo cui il valore di un'impresa è funzione del flusso di dividendi che essa è in grado di generare in chiave prospettica. Nella fattispecie il metodo utilizzato è il DDM nella variante Excess Capital, il quale assume che il valore economico sia pari alla somma del valore attuale dei flussi di cassa futuri generati nell'orizzonte temporale di pianificazione prescelto e distribuibili agli azionisti mantenendo un livello di patrimonializzazione adeguato a garantire lo sviluppo futuro atteso, e della capitalizzazione perpetua di un dividendo considerato sostenibile dopo il periodo di pianificazione esplicita.

I flussi di cassa futuri sono stati definiti mediante specifiche proiezioni formulate internamente da parte del management. Si è assunto un tasso di crescita, dopo il periodo di pianificazione esplicita, pari al 2% annuo.

Il valore attuale è stato calcolato utilizzando un tasso di attualizzazione (Ke) che corrisponde al costo del capitale di rischio, pari al tasso di rendimento dei mezzi propri richiesto dagli investitori/azionisti per investimenti con analoghe caratteristiche di rischio. Il costo del capitale (Ke) è stimato utilizzando la metodologia Capital Asset Pricing Model con un tasso di rendimento delle attività prive di rischio incrementato di un premio per il rischio azionario specifico. Tale premio viene calcolato secondo la seguente formula:

Ke = Rf + ß(Rm-Rf)

Dove:

Rf = Tasso di rendimento delle attività prive di rischio: rendimento annuo lordo dei titoli di Stato a medio e lungo termine.

ß = Coefficiente beta, che indica la rischiosità della specifica impresa in termini di correlazione tra il rendimento effettivo del titolo azionario specifico ed il rendimento complessivo del mercato di riferimento.

(Rm-Rf) = premio per il rischio richiesto dal mercato: rendimento medio del mercato determinato sulla base del differenziale di rendimento di lungo periodo tra i titoli azionari e obbligazionari.

La componente priva di rischio (Rf), che ingloba in ogni caso il c.d. «Rischio Paese», è stata determinata utilizzando la media relativa al mese di dicembre 2024 dei rendimenti dei Titoli di Stato italiani BTP a 10 anni, pari al 3,36%.

Con riferimento al coefficiente beta (ß):

  • a) per la CGU Factorit è stato stimato sulla base del valore medio settimanale consuntivato degli ultimi 3 anni su un campione di società comparabili, risultato pari a 0,91;
  • b) per la CGU Banca della Nuova Terra S.p.A. è stato stimato sulla base del valore medio settimanale consuntivato negli ultimi 3 anni su un campione di società comparabili, risultato pari ad 1.

Il premio per il rischio richiesto dal mercato azionario (Rm-Rf) è stato assunto nella misura pari al 6,2% valore in linea con la prassi valutativa al momento osservata.

L'utilizzo di tali parametri ha portato alla determinazione di un Ke pari all'8,98% per la CGU Factorit e al 9,55% per la CGU Banca delle Nuova Terra.

I test di impairment condotti sugli avviamenti allocati alla CGU Factorit e alla CGU Banca della Nuova Terra S.p.A. non hanno evidenziato perdite di valore.

Al riguardo si segnala che i parametri e le ipotesi sottostanti la determinazione del valore d'uso risultano significativamente influenzati dal quadro macroeconomico assunto a riferimento. Come evidenziato nella Parte A della Nota integrativa consolidata, stante la particolare situazione di incertezza del quadro macroeconomico, non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli e prudenziali, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. In particolare, l'eventuale peggioramento dello scenario macroeconomico potrebbe incidere negativamente sulle proiezioni dei flussi finanziari stimati, sul costo del capitale e sul fattore di crescita, comportando risultati differenti rispetto a quelli stimati nel presente Bilancio.

Sono state effettuate specifiche analisi di sensitivity al fine di valutare gli effetti prodotti sulle stime dei valori d'uso e, di conseguenza, sui risultati degli esercizi di impairment test delle variazioni dei principali parametri posti alla base del modello valutativo. Le analisi svolte hanno evidenziato dei differenziali tra i

valori impiegati nell'esercizio e i valori limite tali da non far emergere particolari criticità «prospettiche» in merito al buon esito delle valutazioni.

In particolare, per CGU Factorit e Banca della Nuova Terra sono stati verificati gli impatti sui valori d'uso derivanti da un incremento/decremento di 25 e 50 punti base del costo del capitale e di un incremento/decremento di 25 e 50 punti base del tasso di crescita di medio/lungo periodo; per tutte le combinazioni ipotizzate i valori d'uso sono risultati superiori ai valori contabile rilevato nel bilancio consolidato. Al fine di non pregiudicare il positivo esito dei predetti esercizi di valutazione è stato quantificato il massimo livello sostenibile in termini di costo del capitale (fattore di attualizzazione). Il margine di tolleranza sul costo del capitale è risultato pari a circa 6,9 punti percentuali per la CGU Factorit e a circa 2,1 punti percentuali per la CGU Banca della Nuova Terra.

Con riferimento all'avviamento allocato alla CGU Rent2Go, al 31 dicembre 2023 iscritto per un valore pari ad € 4,365 milioni, l'impairment test è stato condotto mediante applicazione del metodo valutativo del Discounted Cash Flow («DCF») secondo il quale il valore economico di una società (pari al valore finanziario del suo capitale investito) è definito come somma de: (i) il valore attuale dei flussi di cassa futuri disponibili per gli azionisti, in un determinato orizzonte temporale di pianificazione esplicita e (ii) il valore attuale di una rendita perpetua definita sulla base di un flusso di cassa disponibile per l'azionista sostenibile nel periodo terminale successivo al periodo di pianificazione esplicita, stimato sulla base di un utile netto di lungo periodo normalizzato. Il valore d'uso, determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutativa sopra citate è risultato inferiore al valore contabile. Pertanto, secondo quanto disposto dallo IAS 36, par. 60, è stata registrata una rettifica di valore pari all'intero ammontare dell'avviamento allocato a tale CGU per un importo pari a € 4,365 milioni, rilevata nel conto economico alla voce 270 Rettifiche di valore dell'avviamento.

In considerazione dell'attuale contesto economico, che vede il book value di molte società non pienamente riconosciuto dal mercato finanziario, la Capogruppo ha inoltre effettuato un impairment test di secondo livello, applicato all'intero complesso aziendale anziché alla singola attività, confrontando il valore recuperabile complessivo di Gruppo con il valore contabile del patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2024. Il metodo utilizzato per stimare il valore recuperabile è il Dividend Discount Model (DDM) il quale assume che il valore economico del Gruppo sia pari: alla somma dei dividendi distribuibili agli azionisti nell'orizzonte temporale prescelto (2024-2027), mantenendo un livello di patrimonializzazione adeguato a garantire lo sviluppo futuro atteso, e assumendo un tasso di crescita del dividendo dopo il periodo di pianificazione esplicita pari al 2% annuo e un costo del capitale utilizzato per l'attualizzazione dei dividendi futuri pari al 11,31%. Il test effettuato ha evidenziato un valore economico del Gruppo superiore rispetto al patrimonio netto consolidato.

Sono state pure effettuate specifiche analisi di sensitivity al fine di valutare gli effetti prodotti sulle stime dei valori d'uso e, di conseguenza, sui risultati degli esercizi di impairment test delle variazioni dei principali parametri posti alla base del modello valutativo (costo del capitale e tasso di crescita di mediolungo periodo).

In particolare, sono stati verificati gli impatti sul valore d'uso derivanti da variazioni di+/- 25 e 50 punti base del costo del capitale e di variazioni di +/- 25 e 50 punti base del tasso di crescita di medio/lungo periodo, per tutte le combinazioni ipotizzate il valore d'uso risulta superiore al valore di confronto.

Le analisi svolte hanno evidenziato dei differenziali tra i valori impiegati nell'esercizio e i valori limite tali da non far emergere particolari criticità «prospettiche» in merito al buon esito delle valutazioni.

È stato inoltre quantificato il massimo livello sostenibile in termini di costo del capitale, il margine di tolleranza sul costo del capitale è risultato pari a circa 4,5 punti percentuali.

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa consolidata – Parte B

10.2 Attività immateriali: variazioni annue

Altre attività immateriali: Altre attività immateriali:
Avviamento generate internamente altre Totale
DEF INDEF DEF INDEF
A. Esistenze iniziali 16.997 190 - 284.655 - 301.845
A.1 Riduzioni di valore totali nette - (175) - (263.913) - (264.088)
A.2 Esistenze iniziali nette 16.997 15 - 20.744 - 37.756
B. Aumenti - - - 22.455 - 22.455
B.1 Acquisti - - - 22.455 - 22.455
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - - - -
B.2 Incrementi di attività immateriali interne - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto - - - - - -
- a conto economico - - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni 4.365 - - 20.011 - 24.376
C.1 Vendite - - - - - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - - - -
C.2 Rettifiche di valore 4.365 - - 19.929 - 24.294
- Ammortamenti - - - 19.929 - 19.929
- Svalutazioni 4.365 - - - - 4.365
+ patrimonio netto - - - - - -
+ conto economico 4.365 - - - - 4.365
C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - -
- a patrimonio netto - - - - - -
- a conto economico - - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di
dismissione
- - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - 67 - 67
C.6 Altre variazioni - - - 15 - 15
D. Rimanenze finali nette 12.632 15 - 23.189 - 35.836
D.1 Rettifiche di valori totali nette (4.365) (175) - (283.841) - (288.381)
E. Rimanenze finali lorde 16.997 190 - 307.110 - 324.297
F. Valutazione al costo 12.632 15 - 23.189 - 35.836

Legenda:

DEF: a durata definita

INDEF: a durata indefinita

10.3 Altre informazioni

Gli impegni contrattuali per acquisizione di diritti di utilizzazione di software ammontano a € 8,953 milioni.

Sezione 11 - Le attività fiscali e le passività fiscali - voce 110 e voce 60 del passivo

31/12/2024 31/12/2023
- Rettifiche di valore sui crediti 84.777 155.068
- Accantonamenti a fondi rischi e oneri 64.702 57.784
- Oneri pluriennali 142 559
- Titoli e partecipazioni 7.213 18.472
- Spese amministrative e ammortamenti 21.762 20.498
- Perdite fiscali 4.599 4.607
- Minusvalenze crediti al FV 5.059 2.450
Totale 188.254 259.438

11.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Il Gruppo ha rilevato attività per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Asset) per € 188,254 milioni. Di queste, € 27,559 milioni risultano in contropartita del patrimonio netto, € 76,864 milioni rispondono ai requisiti richiesti dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 e sono trasformabili in crediti di imposta nell'ipotesi di rilevazione di una «perdita civilistica», di una «perdita fiscale» ai fini IRES e di un «valore della produzione netto negativo» ai fini IRAP; il loro recupero è quindi certo, in quanto prescinde dalla capacità di generare una redditività futura. Per le attività fiscali non trasformabili in crediti di imposta l'iscrizione è avvenuta previa verifica sulla recuperabilità degli stessi, supportata da un giudizio di probabilità, attraverso l'esecuzione del cosiddetto probability test.

Ai fini dell'espressione del suddetto giudizio è stata svolta la verifica del presupposto di recuperabilità attraverso l'analisi della probabilità di disporre in futuro di redditi imponibili sufficienti. In particolare, la stima delle previsioni reddituali su cui fondare il giudizio di recuperabilità si basa su ipotesi ed assunzioni ragionevoli e realistiche, tenendo altresì conto anche di un fattore di ponderazione sul relativo grado di incertezza. La verifica relativa alla capienza dei redditi imponibili futuri è stata condotta basandosi sulle proiezioni economiche per gli anni 2024-2026 esaminate dal Consiglio di Amministrazione che ha approvato il budget annuale 2024, cui si aggiungono le previsioni economiche per gli anni 2027-2030 (elaborate esclusivamente al fine della completa verifica di iscrivibilità delle DTA dell'esercizio 2024) che sono mantenute pari a quelle contenute nel piano approvato e previste per l'esercizio 2026. I risultati sono stati successivamente verificati anche alla luce del nuovo piano strategico 2025-2027 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2025. Il calcolo delle incidenze delle variazioni permanenti IRES e IRAP su risultato ante imposte e margine di intermediazione è stato effettuato considerando una base dati storica riferita agli esercizi 2015-2024 e applicando regole di normalizzazione delle riprese fiscali degli anni pregressi con l'obiettivo di giungere ad una riespressione degli imponibili fiscali coerente con la normativa tributaria vigente eliminando dagli imponibili degli anni pregressi le variazioni relative alle componenti non ricorrenti o straordinarie ritenute non più ripetibili. Il probability test relativo alle imposte anticipate iscritte è stato svolto separatamente, in ragione delle diverse condizioni di utilizzo delle sottostanti differenze temporanee, per le principali entità del Gruppo aderenti al consolidato fiscale: Capogruppo, Banca della Nuova Terra SpA, e Factorit SpA.

Il D.L. 59/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/6/2016 ha introdotto la possibilità, dietro pagamento di un canone e al ricorrere di determinate condizioni, di trasformare le D.T.A. (Deferred Tax Assets) in crediti d'imposta. Il Gruppo non dovrà versare alcun canone non essendosi al momento verificate le condizioni per il pagamento.

11.2 Passività per imposte differite: composizione

31/12/2024 31/12/2023
- Immobili di proprietà e in leasing 8.509 8.579
- Rivalutazione immobili al fai value 5.725 5.680
- Rivalutazione titoli e plusvalenze 4.257 5.107
- Spese amministrative 840 635
- Crediti 11.591 9.354
Totale 30.922 29.355

11.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

31/12/2024 31/12/2023
1. Importo iniziale 220.832 272.994
2. Aumenti 27.755 33.888
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 27.755 31.213
a) relative a precedenti esercizi 4 1
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) riprese di valore - -
d) altre 27.751 31.212
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 2.675
3. Diminuzioni 87.892 86.050
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 87.235 83.563
a) rigiri 87.235 83.563
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni: 657 2.487
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge.n.214/2011 558 -
b) altre 99 2.487
4. Importo finale 160.695 220.832

11.4 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011

31/12/2024 31/12/2023
1. Importo iniziale 143.334 212.924
2. Aumenti 347 558
3. Diminuzioni 66.817 70.148
3.1 Rigiri 66.817 70.148
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta - -
a) derivante da perdite di esercizio - -
b) derivante da perdite fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 76.864 143.334

11.5 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

31/12/2024 31/12/2023
1. Importo iniziale 22.475 20.812
2. Aumenti 2.123 2.508
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 1.621 1.574
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 1.621 1.574
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti 502 934
3. Diminuzioni 959 845
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 798 629
a) rigiri 798 629
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni 161 216
4. Importo finale 23.639 22.475

11.6 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

31/12/2024 31/12/2023
1. Importo iniziale 38.606 51.999
2. Aumenti 2.389 5.205
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 2.389 4.817
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 2.389 4.817
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 388
3. Diminuzioni 13.436 18.598
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 13.343 18.551
a) rigiri 13.343 18.551
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - -
d) altre - 47
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni 93 -
4. Importo finale 27.559 38.606

L'importo si riferisce alle minusvalenze contabilizzate a patrimonio netto afferenti titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e a perdite attuariali rilevati in sede di determinazione dei benefici di lungo periodo per il personale, ossia fondo pensione e TFR imputati a riserva da valutazione.

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11.7 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

31/12/2024 31/12/2023
1. Importo iniziale 6.879 8.387
2. Aumenti 3.999 4.589
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 3.965 4.589
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 3.965 4.589
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti 34 -
3. Diminuzioni 3.595 6.097
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 3.095 5.434
a) rigiri 3.095 5.434
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni 500 663
4. Importo finale 7.283 6.879

L'importo si riferisce alla fiscalità connessa alle plusvalenze contabilizzate a patrimonio netto afferenti alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e alla rivalutazione degli immobili valutati al fair value effettuata in sede di prima applicazione del nuovo criterio di valutazione degli immobili da investimento.

11.8 Altre informazioni

Con efficacia dal 1/1/2024, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio quale Gruppo Multinazionale che supera la soglia di ricavi di euro 750 milioni, per due dei quattro esercizi precedenti rientra nel campo di applicazione delle imposte sul reddito del secondo pilastro previste dalla Direttiva 2022/2523, adottata in Italia dal Decreto legislativo 209/2023, intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione.

In base al paragrafo 4.A dello IAS 12, che prevede, in deroga alle disposizioni di tale Principio, di non rilevare e comunicare informazioni sulle attività e passività fiscali differite relative alle imposte sul reddito del secondo pilastro, non si comunicano informazioni e non si rilevano attività o passività per imposte differite relative alle imposte sul reddito del secondo pilastro.

L'esposizione alle imposte sul reddito del secondo pilastro discende, con riguardo a tutte le imprese del Gruppo (e le eventuali entità a controllo congiunto) che sono localizzate in ogni singola giurisdizione, dal livello di imposizione effettiva che, per ognuna di tali giurisdizioni, dipende da vari fattori, anche tra loro interconnessi, quali principalmente il reddito ivi prodotto, il livello dell'aliquota nominale, le regole fiscali di determinazione della base imponibile, la previsione, la forma ed il godimento di incentivi o altri benefici fiscali.

Peraltro, considerata la novità e la complessità sottesa alla determinazione del livello di imposizione effettiva, la legislazione del secondo pilastro prevede, per i primi periodi di efficacia (c.d. regime transitorio valevole per i periodi che iniziano prima del 31/12/2026 e terminano non oltre il 30/6/2028), la possibilità di applicare un regime semplificato (c.d. safe harbour transitori da rendicontazione paese per paese) basato principalmente su informazioni contabili disponibili per ogni giurisdizione rilevante che, in caso di superamento di almeno uno di tre test, comporta la riduzione degli oneri di adempimento e l'azzeramento delle imposte da secondo pilastro.

Sulla base delle informazioni conosciute o ragionevolmente stimabili, al 31 dicembre 2024, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio non ha esposizioni alle imposte sul reddito del secondo pilastro nelle tre giurisdizioni in cui è presente (Italia e Svizzera e Principato di Monaco) in quanto, nelle giurisdizioni in cui è presente, risultano superati i CbCR Safe harbour Test (applicati tenuto conto dei chiarimenti OCSE ad

oggi disponibili).

Il Gruppo si sta organizzando e preparando agli adempimenti connessi alla legislazione del secondo pilastro, anche al fine di gestirne l'esposizione per i periodi successivi, tramite la predisposizione di adeguati sistemi e procedure volte a:

  • identificare, localizzare e caratterizzare, anche nel continuo, ai fini della legislazione del secondo pilastro tutte le imprese del Gruppo (o le entità a controllo congiunto);
  • computare i test semplificati (c.d. safe harbour transitori da rendicontazione paese per paese) per ogni giurisdizione rilevante, al fine di godere dei relativi benefici in termini di riduzione degli oneri di adempimento e di azzeramento delle imposte da secondo pilastro;
  • effettuare i calcoli completi e di dettaglio delle grandezze rilevanti come richiesti dalla legislazione del secondo pilastro per le eventuali giurisdizioni che non dovessero superare nessuno dei suddetti test.

Sezione 12 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - voce 120 dell'attivo e voce 70 del passivo

12.1 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività

31/12/2024 31/12/2023
A. Attività possedute per la vendita
A.1 Attività finanziarie 108.593 -
A.2 Partecipazioni - -
A.3 Attività materiali - -
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -
A.4 Attività immateriali - -
A.5 Altre attività non correnti - -
Totale (A) 108.593 -
di cui valutate al costo 103.208 -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 5.385 -
B. Attività operative cessate
B.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - -
- attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
- attività finanziarie designate al fair value - -
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - -
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
B.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - -
B.4 Partecipazioni - -
B.5 Attività materiali - -
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -
B.6 Attività immateriali - -
B.7 Altre attività - -
Totale (B) - -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -
C. Passività associate ad attività possedute per la vendita
C.1 Debiti 3 -
C.2 Titoli - -
C.3 Altre passività - -
Totale (C) 3 -
di cui valutate al costo 3 -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -
D. Passività associate ad attività operative cessate
D.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - -
D.2 Passività finanziarie di negoziazione - -
D.3 Passività finanziarie designate al fair value - -
D.4 Fondi - -
D.5 Altre passività - -
Totale (D) - -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -

Al 31 dicembre 2024 tra le attività possedute per la vendita figurano attività finanziarie riconducibili a crediti classificati a sofferenza ed inadempienza probabile per i quali è stata deliberata la cessione, esposti nella voce A.1. "Attività finanziarie". Per le attività indicate in corrispondenza delle sottovoci "di cui al fair value livello 1, livello 2, livello 3" si fa rinvio a quanto contenuto nella "Parte A.4 – Informativa sul fair value" della presente nota integrativa consolidata.

Sezione 13 - Altre attività - voce 130

13.1 Altre attività: composizione

31/12/2024 31/12/2023
Acconti versati al fisco 77.995 55.095
Crediti d'imposta DL «Cura Italia» e «Rilancio» 2.137.106 1.964.684
Crediti d'imposta e relativi interessi 5.417 13.978
Assegni di c/c tratti su terzi 16.318 16.897
Assegni di c/c tratti su banche del gruppo 545 604
Operazioni in titoli di clientela 23.738 24.821
Anticipi a fornitori 2.132 1.191
Anticipi a clienti in attesa di accrediti 24.720 31.946
Addebiti diversi in corso di esecuzione 38.294 33.714
Liquidità fondo quiescenza 24.965 18.553
Ratei attivi non riconducibili 59.568 53.489
Risconti attivi non riconducibili 46.261 41.886
Differenze di elisione 13.413 3.930
Poste residuali 161.407 126.249
Totale 2.631.879 2.387.037

La voce principale è riferibile ai crediti d'imposta connessi con i Decreti-legge «Cura Italia» e «Rilancio» pari a € 2.137,106 milioni.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa consolidata – Parte B

Passivo

Sezione 1 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - voce 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

31/12/2023
Valore Fair Value Valore Fair Value
Tipologia operazioni/Valori Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Debiti verso banche centrali 18.561 - - - 4.653.679 - - -
2. Debiti verso banche 6.209.989 - - - 5.263.996 - - -
2.1 Conti correnti e depositi a vista 716.218 - - - 538.811 - - -
2.2 Depositi a scadenza 1.045.779 - - - 1.036.843 - - -
2.3 Finanziamenti 4.426.467 - - - 3.660.258 - - -
2.3.1 Pronti contro termine passivi 3.953.993 - - - 3.239.952 - - -
2.3.2 Altri 472.474 - - - 420.306 - - -
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
- - - - - - - -
2.5 Debiti per leasing - - - - 11 - - -
2.6 Altri debiti 21.525 - - - 28.073 - - -
Totale 6.228.550 - - 6.228.550 9.917.675 - - 9.917.675

Tali debiti non sono oggetto di copertura specifica.

Al 31 dicembre 2024 la Capogruppo non aveva più in essere operazioni TLTRO con la BCE, con conseguente contrazione dei debiti verso banche centrali, dopo il rimborso della tranche di 806 milioni del 27 marzo 2024 accesa il 24 marzo 2021 e il rimborso della tranche di 3.700 milioni del 25 settembre 2024 accesa il 29 settembre 2021.

La sottovoce «Finanziamenti - Altri» è principalmente costituita da provvista fondi della BEI in correlazione ai finanziamenti erogati dall'Istituto sulla base di convenzione stipulata con la stessa.

Trattandosi di debiti prevalentemente a vista o con scadenza a breve termine il valore di bilancio viene considerato una buona approssimazione del fair value.

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

31/12/2023
Valore Fair Value Valore Fair Value
Tipologia operazioni/Valori Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Conti correnti e depositi a vista 32.181.375 - - - 30.553.720 - - -
2. Depositi a scadenza 5.486.445 - - - 4.376.073 - - -
3. Finanziamenti 1.471.044 - - - 2.241.059 - - -
3.1 Pronti contro termine passivi 1.471.044 - - - 2.241.059 - - -
3.2 Altri - - - - - - - -
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
- - - - - - - -
5. Debiti per leasing 146.293 - - - 163.259 - - -
6. Altri debiti 61.252 - - - 582.190 - - -
Totale 39.346.409 - - 39.346.409 37.916.301 - - 37.916.301

Tali debiti non sono oggetto di copertura specifica.

Il fair value viene assunto pari al valore di bilancio trattandosi di debiti prevalentemente a vista o con scadenza a breve termine.

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

31/12/2024 31/12/2023
Valore Fair Value Valore Fair Value
Tipologia titoli/Valori Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Titoli
1. obbligazioni 5.088.450 4.902.669 295.879 - 4.383.516 4.097.785 288.801 -
1.1 strutturate 2.330.231 2.195.826 198.349 - 2.239.535 2.014.669 212.679 -
1.2 altre 2.758.219 2.706.843 97.530 - 2.143.981 2.083.116 76.122 -
2. altri titoli 65.632 - 65.632 - 92.994 - 92.994 -
2.1 strutturati - - - - - - - -
2.2 altri 65.632 - 65.632 - 92.994 - 92.994 -
Totale 5.154.082 4.902.669 361.511 - 4.476.510 4.097.785 381.795 -

Il fair value della sottovoce altri titoli è pari al valore di bilancio in quanto nella voce sono ricompresi assegni circolari e similari con durata a breve termine.

I titoli a livello 1 si riferiscono in buona parte a prestiti obbligazionari quotati sul mercato Hi-mtf (Sistema Multilaterale di negoziazione).

1.4 Dettaglio debiti/titoli subordinati

I titoli subordinati ammontano a € 621,293 milioni e sono costituiti dai prestiti di seguito indicati per scadenza:

  • ˗ prestito di € 309,239 milioni decorrenza dal 25/11/2021 e scadenza al 25/02/2032 con rimborso in un'unica soluzione alla scadenza. Ha un tasso fisso del 3,875%.
  • ˗ prestito di € 312,054 milioni decorrenza dal 30/07/2019 e scadenza al 30/07/2029 con rimborso in un'unica soluzione alla scadenza. Ha un tasso fisso del 6,25%.

1.6 Debiti per leasing

Flussi finanziari in uscita per i leasing

31/12/2023
Immobili Autovetture Altre Totale Totale
Valore Lease Liability iniziale 162.987 123 160 163.270 171.179
Flussi finanziari (24.245) (61) (77) (24.383) (24.452)
Interessi 2.893 3 4 2.900 3.023
Altre variazioni 4.369 47 90 4.506 13.520
Valore Contabile Finale 146.004 112 177 146.293 163.270

Per quanto concerne le Altre variazioni nell'esercizio l'impatto è dovuto principalmente alla rideterminazione della Lease Liability a seguito delle variazioni degli indici ISTAT e all'apertura e chiusura di contratti.

Alla data del 31.12.2024 il tasso di finanziamento marginale medio ponderato del locatario dei tassi utilizzati per l'attualizzazione delle passività per leasing è pari all'1,94 %.

Analisi scadenze delle passività di leasing

fino a 1 anno oltre 1 anno e
fino a 5 anni
oltre 5 anno e
fino a 10 anni
oltre 10 anni
Immobili 23.095 78.854 47.182 9.391
Autovetture 57 112 - -
Altre tipologie 81 103 - -
Totale 23.233 79.069 47.182 9.391

Gli importi rappresentati si riferiscono ai i flussi finanziari non attualizzati.

Sezione 2 - Passività finanziarie di negoziazione - voce 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

31/12/2024 31/12/2023
Fair Value Fair Value
Tipologia operazioni/Valori VN Livello 1 Livello 2 Livello 3 FV* VN Livello 1 Livello 2 Livello 3 FV*
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -
3. Titoli di debito - - - - - - - - - -
3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - -
3.1.1 Strutturate - - - - - - - - - -
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - - - - - - -
3.2 Altri titoli - - - - - - - - - -
3.2.1 Strutturati - - - - - - - - - -
3.2.2 Altri - - - - - - - - - -
Totale (A) - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 168 16.393 - - - 68 69.509 - -
1.1 Di negoziazione - 168 16.393 - - - 68 69.509 - -
1.2 Connessi con la fair value
option
- - - - - - - - - -
1.3 Altri - - - - - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - - - - - -
2.1 Di negoziazione - - - - - - - - - -
2.2 Connessi con la fair value
option
- - - - - - - - - -
2.3 Altri - - - - - - - - - -
Totale (B) - 168 16.393 - - - 68 69.509 - -
Totale (A+B) - 168 16.393 - - - 68 69.509 - -

Fair Value* = Fair Value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

VN = Valore nominale o nozionale

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa consolidata – Parte B

Sezione 4 - Derivati di copertura - voce 40

Fair value 31/12/2024 VN Fair value 31/12/2023 VN
Livello 1 Livello 2 Livello 3 31/12/2024 Livello 1 Livello 2 Livello 3 31/12/2023
A. Derivati finanziari - 2.426 - 59.243 - 1.924 - 63.794
1) Fair value - 2.426 - 59.243 - 1.924 - 63.794
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 2.426 - 59.243 - 1.924 - 63.794

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

VN = Valore nominale

4.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologie di copertura

Fair Value Flussi finanziari
Specifica
Operazioni/Tipo di
copertura
titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e
oro
credito merci altri Generica Specifica Generica Investim.
esteri
1. Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
- - - - - - - - - -
2. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
206 - - - - - - - - -
3. Portafoglio - - - - - - 2.220 - - -
4. Altre operazioni - - - - - - - - - -
Totale attività 206 - - - - - 2.220 - - -
1. Passività finanziarie - - - - - - - - - -
2. Portafoglio - - - - - - - - - -
Totale passività - - - - - - - - - -
1. Transazioni attese - - - - - - - - - -
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie
- - - - - - - - - -

Sezione 6 - Passività fiscali – Voce 60

La voce presenta un saldo di € 72,423 milioni riferito per € 41,501 milioni a imposte correnti e per € 30,922 milioni per imposte differite passive. Riguardo alla composizione e consistenza delle imposte differite si rinvia a quanto riportato nella presente nota integrativa «Attivo – Sezione 11». In merito alla situazione fiscale della Capogruppo si precisa che sono da ritenersi fiscalmente definiti gli esercizi fino al 2017.

La Capogruppo, in qualità di consolidante, ha esercitato l'opzione per il regime del "consolidato fiscale nazionale" unitamente a Factorit S.p.a., Banca della Nuova Terra S.p.a., Pirovano Stelvio S.p.a., Sinergia Seconda S.r.l., Immobiliare Borgo Palazzo S.r.l., Immobiliare San Paolo S.r.l e Rent2Go S.r.l.

Sezione 7 - Passività associate ad attività in via di dismissione – Voce 70

Le informazioni di questa sezione sono esposte nella sezione 12 dello stato patrimoniale attivo della Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale della presente Nota integrativa consolidata.

Sezione 8 - Altre passività – Voce 80

31/12/2024 31/12/2023
Somme a disposizione di terzi 406.262 549.629
Imposte da versare al fisco c/terzi 158.292 156.976
Imposte da versare al fisco 9.420 7.447
Competenze e contributi relativi al personale 23.163 19.714
Fornitori 44.914 42.462
Transitori enti vari 17.004 4.862
Fatture da ricevere 21.287 23.559
Accrediti in corso per operazioni finanziarie 86 154
Scarti valuta su operazioni di portafoglio 240.257 18.156
Compenso amministratori e sindaci 34 98
Finanziamenti da perfezionare erogati a clientela 5.260 7.621
Accrediti diversi in corso di esecuzione 67.033 47.455
Ratei passivi non riconducibili 34.541 25.634
Risconti passivi non riconducibili 17.496 15.725
Differenze di elisione 74.944 46.576
Poste residuali 108.652 95.989
Totale 1.228.645 1.062.057

8.1 Altre passività: composizione

La voce evidenzia un incremento del 15,69%.

La voce «Scarti valuta su operazioni di portafoglio» riguarda gli effetti ricevuti e inviati salvo buon fine o al dopo incasso e che vengono registrati nei conti di stato patrimoniale solo al momento del regolamento.

Sezione 9 - Trattamento di fine rapporto del personale - voce 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

31/12/2024 31/12/2023
A. Esistenze iniziali 33.459 35.597
B. Aumenti 11.974 10.900
B.1 Accantonamenti dell'esercizio 10.921 10.890
B.2 Altre variazioni 1.053 10
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
C. Diminuzioni 12.856 13.038
C.1 Liquidazioni effettuate 2.377 2.078
C.2 Altre variazioni 10.479 10.960
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
D. Rimanenze finali 32.577 33.459
Totale 32.577 33.459

Sezione 10 - Fondi per rischi e oneri - voce 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Componenti 31/12/2024 31/12/2023
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie
rilasciate
49.167 47.302
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 39.660 48.935
3. Fondi di quiescenza aziendali 189.432 178.950
4. Altri fondi per rischi ed oneri 112.308 88.433
4.1 controversie legali e fiscali 84.246 63.626
4.2 oneri per il personale 25.726 22.237
4.3 altri 2.336 2.570
Totale 390.567 363.620

Ragionevolmente si ritiene non sussistano passività potenziali. I dati dei fondi di quiescenza aziendali relativi comprendono, oltre al fondo della Capogruppo, la contabilizzazione, in base allo IAS 19, della passività per «Swiss BVG pension» della controllante Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA.

Nota Integrativa consolidata – Parte B

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Fondi su altri
impegni e altre Fondi di Altri fondi per
garanzie rilasciate quiescenza rischi ed oneri Totale
A. Esistenze iniziali 48.935 178.950 88.433 316.318
B. Aumenti 10.503 15.524 53.076 79.103
B.1 Accantonamento dell'esercizio 10.503 7.714 52.225 70.442
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - 766 766
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di - 1.996 85 2.081
sconto
B.4 Altre variazioni - 5.814 - 5.814
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - -
C. Diminuzioni 19.778 5.042 29.201 54.021
C.1 Utilizzo nell'esercizio - 4.788 26.849 31.637
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di
sconto - - 274 274
C.3 Altre variazioni 19.778 254 2.078 22.110
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - -
D. Rimanenze finali 39.660 189.432 112.308 341.400

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
Totale
Impegni a erogare fondi 23.476 11.361 1.313 151 36.301
Garanzie finanziarie rilasciate 809 1.624 10.433 - 12.866
Totale 24.285 12.985 11.746 151 49.167

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

10.5.1. Illustrazione delle caratteristiche dei fondi e dei connessi rischi

I fondi di quiescenza pari a € 189,432 milioni sono costituiti dal fondo di quiescenza per il personale della Capogruppo per € 164,175 milioni e dalle passività attuariali legate alla previdenza integrativa per dipendenti della BPS Suisse SA per € 25,257 milioni.

Il fondo di quiescenza per il personale della Capogruppo è un fondo interno a prestazione definita costituito con la finalità di corrispondere ai dipendenti un trattamento pensionistico aggiuntivo rispetto a quanto corrisposto dalla previdenza pubblica. È alimentato da contributi versati dalla banca e dai dipendenti calcolati percentualmente rispetto alle retribuzioni degli iscritti e accreditati mensilmente. È configurato come fondo con patrimonio di destinazione ai sensi dell'art. 2117 del codice civile.

La consistenza del fondo di quiescenza per il personale della Capogruppo viene adeguata tenendo conto del gruppo chiuso di aderenti riferito al 28/04/1993. Tale gruppo chiuso è costituito da 273 dipendenti e 342 pensionati. Agli assunti dal 28/04/1993, ai sensi dei vigenti accordi aziendali è stata data la possibilità di aderire a un fondo di previdenza complementare.

BPS Suisse SA ha aderito alla Fondazione collettiva LPP della Rentenanstalt che garantisce per il tramite di Swiss Life una previdenza professionale ai proprio dipendenti.

La congruità della consistenza dei fondi rispetto al valore attuale delle obbligazioni alla data di riferimento è stata verificata mediante calcolo predisposto da attuari esterni utilizzando ipotesi demografiche distinte per età e sesso e ipotesi tecnico economiche che riflettono l'andamento teorico delle retribuzioni e delle prestazioni. Le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base di un'ipotesi

economico-finanziaria dinamica. L'attualizzazione è stata effettuata sulla base del rendimento di primarie obbligazioni.

10.5.2 Variazioni nell'esercizio delle passività (attività) nette a benefici definiti e dei diritti di rimborso

31/12/2024 31/12/2023
Esistenze iniziali 178.950 167.827
Service cost 6.485 5.563
Interest cost 4.506 4.309
Utili/perdite attuariali 10.360 10.434
Prestazioni (12.108) (12.233)
Altri accantonamenti 1.239 3.050
Rimanenze finali 189.432 178.950

10.5.3 Informazioni nel fair value delle attività a servizio del piano

Di seguito viene fornito il dettaglio delle attività del fondo di quiescenza per il personale della Capogruppo:

31/12/2024 31/12/2023
titoli di debito 102.149 101.052
titoli di capitale 1.676 281
O.I.C.R. obbligazionari 8.400 10.161
O.I.C.R. azionari 10.019 12.175
O.I.C.R. immobiliari 16.966 16.966
Altre attività 24.965 18.552
Totale 164.175 159.187

La consistenza del fondo aumenta di € 4,988 milioni (+3,13%).

Le prestazioni erogate per trattamenti pensionistici ammontano a € 4,788 milioni rispetto a € 4,744 milioni del 2023. I contributi versati dai dipendenti ammontano a € 0,219 milioni in aumento rispetto all'esercizio precedente (€ 0,199 milioni).

10.5.4 Descrizione delle principali ipotesi attuariali

Di seguito vengono fornite separatamente per la Capogruppo e BPS Suisse SA le assunzioni adottate nel calcolo attuariale:

Banca Popolare di Sondrio Spa

31/12/2024 31/12/2023
tasso tecnico di attualizzazione 3,11% 3,19%
tasso atteso degli incrementi salariali 0,25% 0,25%
tasso annuo di inflazione: 2,00%
- per il periodo 2025-2027: 1,80%
- per il 2028: 1,90%

Il tasso medio annuo di aumento delle pensioni erogate dal fondo tiene conto della perequazione prevista per i trattamenti pensionistici obbligatori. Sulle modalità di individuazione del tasso tecnico di attualizzazione si rinvia a quanto riportato nel bilancio d'impresa.

Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA

31/12/2024 31/12/2023
tasso tecnico di attualizzazione 1,00% 1,50%
tasso atteso degli incrementi salariali 1,30% 1,50%
tasso annuo di inflazione 1,30% 1,50%
tasso tendenziale degli incrementi pensioni 0,00% 0,00%

Il tasso tecnico di attualizzazione è stato determinato con riferimento a corporate bond di alta qualità sul mercato svizzero, l'analisi si basa sul rendimento del SBI Basket AA al 31.12.2024.

10.5.5 Informazioni su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari

In conformità a quanto previsto dai principi IAS/IFRS è stata effettuata un'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo. A tale scopo è stato utilizzato come scenario base quello utilizzato per la valutazione e da quello sono stati modificati i due parametri ritenuti più significativi, ovvero il tasso medio annuo di attualizzazione ed il tasso di inflazione per Banca Popolare di Sondrio Spa e il tasso medio annuo di attualizzazione ed il tasso degli incrementi salariali per la Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA. Di seguito i risultati ottenuti.

Analisi di sensitività

Banca Popolare di Sondrio Spa

  • variazione +0,25% del tasso di attualizzazione, l'importo della passività decresce per € 3,526 milioni;
  • variazione –0,25% del tasso di attualizzazione, l'importo della passività cresce per € 3,703 milioni;
  • variazione +0,25% del tasso di inflazione, l'importo della passività cresce per € 2,240 milioni;
  • variazione –0,25% del tasso di inflazione, l'importo della passività decresce per € 2,181 milioni.

Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA

  • variazione +0,50% tasso di attualizzazione, l'importo della passività decresce per € 7,854 milioni;
  • variazione -0,50% tasso di attualizzazione, l'importo della passività cresce per € 8,655 milioni;
  • variazione +0,50% tasso degli incrementi salariali, l'importo della passività cresce per € 0,641 milioni;
  • variazione -0,50% tasso degli incrementi salariali, l'importo della passività decresce per € 0,641 milioni.

10.6 Fondi per rischi e oneri - altri fondi

Voci/Valori 31/12/2024 31/12/2023
Controversie legali 84.246 63.626
Oneri personale 25.726 22.237
Altri fondi 2.336 2.570
Totale 112.308 88.433

Il fondo controversie legali comprende gli accantonamenti effettuati a fronte di contenziosi in corso, in particolare a fronte di azioni revocatorie instaurate da curatori fallimentari su posizioni a sofferenze o già spesate a perdite e altre controversie che sorgono nello svolgimento dell'attività ordinaria.

La durata di tali contenziosi, dati i tempi lunghi della giustizia, è di difficile valutazione.

Aumenta di € 20,620 milioni per differenza tra gli accantonamenti di periodo e rilascio di accantonamenti effettuati negli esercizi precedenti. Inoltre come riportato nel bilancio della capogruppo è stato effettuato uno specifico accantonamento a fronte dei rischi collegati ai crediti fiscali acquistati.

Al 31 dicembre 2024 risultavano pendenti numerose vertenze non di natura fiscale, con un petitum complessivo di circa € 480 milioni. Tale importo riferito all'insieme delle vertenze in essere, prescinde dalla

stima del rischio di esborso di risorse economiche derivante dalla potenziale soccombenza e, quindi, include anche il petitum di vertenze che presentano un rischio remoto.

Nei paragrafi che seguono sono fornite sintetiche informazioni sulle vertenze considerate rilevanti, principalmente quelle con maggiore petitum, nonché su casistiche considerate di rilievo.

Richieste di «indennizzo» relative ai crediti ceduti nell'ambito delle operazioni di cartolarizzazione denominate «Diana», «Pop NPLs 2020», «Pop NPLs 2021», «Pop NPLs 2022», «Pop NPLs 2023» e «Pop NPLs 2024».

Le società cessionarie hanno il diritto contrattuale di avanzare richieste risarcitorie aventi per oggetto asserite violazioni delle garanzie date dalla banca sul portafoglio dei crediti ceduti. Per quanto riguarda l'operazione "Diana" risultano pendenti n. 143 richieste per un ammontare potenziale di € 44,06 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di € 9,51 milioni. Per quanto riguarda, invece, l'operazione "Pop NPLS 2020" risultano pendenti n. 42 richieste per un ammontare potenziale di € 5,45 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di € 3,02 milioni, per l'operazione "Pop NPLS 2021" risultano pendenti n. 145 richieste per un ammontare potenziale di € 9,00 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di € 3,85 milioni. Infine, per l'operazione "Pop NPLS 2022" risultano pendenti n. 27 richieste per un ammontare potenziale di € 3,99 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di € 0,77 milioni. Per le operazioni «POP NPLs 2023» e «POP NPLs 2024» al momento non sono pervenute richieste di indennizzo.

Contenziosi in materia di anatocismo e in materia di usura

Per le controversie in materia di anatocismo il petitum è pari a circa € 3,92 milioni, con accantonamenti per € 0,37 milioni, mentre per quelle in materia di usura il petitum è pari a € 4,35 milioni, con accantonamenti per € 2,43 milioni.

Azioni revocatorie promosse nell'ambito di procedure concorsuali

Risultavano pendenti 10 vertenze per un petitum di € 6,499 milioni, con un accantonamento di € 2,631 milioni. Nessuna con richiesta di restituzione di importo particolarmente rilevante.

AMA - Azienda Municipale Ambiente s.p.a.

Nel dicembre del 2020 è stato notificato alla banca l'atto di citazione avanti il Tribunale di Roma, avente per oggetto le richieste di accertamento e dichiarazione della nullità o dell'annullamento dell'operazione in strumenti finanziari denominata "Interest Rate Swap" stipulata il data 30 settembre 2010 e di restituzione di somme indebitamente percepite dalla banca per € 20,67 milioni. Il Tribunale di Roma ha respinto, con sentenza resa in data 23 febbraio 2025 la richiesta di AMA s.p.a. Dalla pubblicazione della sentenza decorrono 6 mesi entro i quali AMA s.p.a. potrà decidere di impugnare la decisione. Il rischio di soccombenza appare "possibile".

Fallimento Interservice s.r.l. in liquidazione

Nel febbraio del 2015 la procedura fallimentare ha citato la Banca avanti il Tribunale di Milano con richiesta di risarcimento del danno provocato alla società dalla condotta illecita del proprio amministratore, quantificato in € 14,65 milioni. Con sentenza pubblicata il 26 maggio 2020 il citato Tribunale ha respinto la domanda di parte attrice, la quale ha però promosso appello. La Corte d'Appello di Milano ha condannato la banca alla restituzione di oltre € 7 milioni. È stato depositato un ricorso di impugnazione in Cassazione e si è in attesa della fissazione dell'udienza di discussione. Il rischio di soccombenza appare "probabile", sebbene siano pendenti delle trattative per la chiusura a saldo e stralcio di ogni pendenza con la cessionaria che ha rilevato l'intera massa dei crediti dalla procedura di liquidazione giudiziale.

Ginevra s.r.l.

Nel gennaio del 2019 la società e i soci signori Giuliana Piovan e Gianpiero De Luca hanno citato la banca avanti il Tribunale di Genova con richiesta di risarcimento, quantificato in € 11,40 milioni, per

responsabilità contrattuale per mancata concessione di credito, anatocismo e usura. All'udienza del 13 giugno 2023 sono stati assegnati i termini per il deposito di memorie conclusionali. Il Tribunale di Genova si è pronunciato a favore della banca. I soccombenti hanno impugnato la decisione e la Banca si è costituita in giudizio richiedendo il rigetto dalla domanda di appello. La causa verrà chiamata per la rimessione in decisione alla prossima udienza fissata il 4 giugno 2025. Il rischio di soccombenza appare "possibile".

Società Italiana per le Condotte d'Acqua s.p.a.

Nel dicembre del 2022 è stato notificato un atto di citazione avente per oggetto il presunto danno derivato arrecato, in concorso con altri soggetti e intermediari finanziari, alla società dalla Banca per aver concesso credito nonostante l'asserito stato di crisi conclamata e la mancanza di concrete prospettive di superamento della crisi stessa. L'importo della domanda, richiesta in solido con altri istituti di credito, è pari a € 389 milioni. La Banca si è costituita respingendo l'addebito perché infondato e privo di supporto probatorio. Si segnala la fissazione della prima udienza al 24 febbraio 2025, nella quale il giudice ha disposto un ulteriore rinvio al 1° luglio 2025. Il rischio di soccombenza appare "possibile".

Il fondo oneri per il personale ricomprende principalmente accantonamenti per retribuzioni differite da corrispondere al personale e per la rilevazione degli oneri connessi al premio di fedeltà per i dipendenti. Aumenta di € 3,489 milioni, +15,69%.

Tra gli altri fondi è compreso il fondo di beneficenza della Capogruppo, costituito da utili netti a seguito di delibera assembleare che ammonta a € 1,265 milioni e viene utilizzato per le erogazioni liberali deliberate. È aumentato di € 0,500 milioni in sede di riparto dell'utile 2023 e diminuisce di € 0,192 milioni per elargizioni effettuate nell'esercizio.

Sezione 13 - Patrimonio del gruppo - Voci 120, 130, 140, 150, 160, 170 e 180

Il capitale è interamente sottoscritto e versato ed è costituito da n. 453.385.777 azioni prive di valore nominale, per complessivi € 1.360,157 milioni, invariato rispetto all'esercizio precedente. Tutte le azioni in circolazione hanno godimento regolare 1° gennaio 2024.

Alla data di chiusura dell'esercizio erano in carico in portafoglio azioni di propria emissione per € 25,220 milioni.

13.2 Capitale - Numero azioni della capogruppo: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 453.385.777
- interamente liberate 453.385.777
- non interamente liberate -
A.1 Azioni proprie (-) (3.669.363)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 449.716.414
B. Aumenti 39.247
B.1 Nuove emissioni -
- a pagamento: -
- conversione di obbligazioni -
- esercizio di warrant -
- altre -
- a titolo gratuito: -
- a favore dei dipendenti -
- a favore degli amministratori -
- altre -
B.2 Vendita di azioni proprie -
B.3 Altre variazioni 39.247
C. Diminuzioni -
C.1 Annullamento -
C.2 Acquisto di azioni proprie -
C.3 Operazioni di cessione di imprese -
C.4 Altre variazioni -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 449.755.661
D.1 Azioni proprie (+) 3.630.116
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 453.385.777
- interamente liberate 453.385.777
- non interamente liberate -

13.3 Capitale: altre informazioni

Sovrapprezzi di emissione

Ammonta a € 78,934 milioni in lieve contrazione per differenze negative tra il prezzo di scarico e il corrispondente valore di libro delle azioni alienate.

13.4 Riserve di utili: altre informazioni

La voce 150 «Riserve» ammonta a € 2.160,953 milioni con un incremento del 10,78%, comprendono anche il fondo acquisto azioni sociali, previsto anch'esso dall'art. 60 dello Statuto Sociale ante trasformazione in S.p.a. a disposizione, ai sensi dell'art. 8 dello statuto vigente, degli amministratori per acquistare o vendere azioni sociali a prezzi di mercato nell'ambito di una normale attività d'intermediazione volta a favorire la circolazione dei titoli. Il fondo ammonta a € 30 milioni (utilizzato per € 24,955 milioni).

Sezione 14 - Patrimonio di pertinenza di terzi - Voce 190

14.1 Dettaglio della voce 210 «Patrimonio di pertinenza di terzi»

La voce patrimonio di pertinenza di terzi ammonta a € 0,014 milioni in linea con il periodo precedente.

14.2 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Non ci sono state emissioni di strumenti finanziari che contribuiscono alla formazione del capitale emessi da società del gruppo non oggetto di controllo totalitario.

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa consolidata – Parte B

Altre informazioni

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate Totale Totale
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
31/12/2024 31/12/2023
1. Impegni a erogare fondi 16.469.561 1.836.161 109.606 8.397 18.423.725 16.847.497
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche 869.680 46.250 72 - 916.002 629.002
c) Banche 277.643 5.000 - - 282.643 357.664
d) Altre società finanziarie 1.704.981 41 102 - 1.705.124 1.297.904
e) Società non finanziarie 11.291.549 1.668.637 102.831 8.164 13.071.181 12.088.142
f) Famiglie 2.325.708 116.233 6.601 233 2.448.775 2.474.785
2. Garanzie finanziarie rilasciate 848.459 62.164 13.977 - 924.600 862.719
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche 10.523 2 - - 10.525 2.240
c) Banche 17.375 436 - - 17.811 13.551
d) Altre società finanziarie 71.700 31 121 - 71.852 102.858
e) Società non finanziarie 705.272 54.692 13.251 - 773.215 683.897
f) Famiglie 43.589 7.003 605 - 51.197 60.173

2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

Valore nominale
Totale Totale
31/12/2024 31/12/2023
Altre garanzie rilasciate 4.533.991 4.339.552
di cui: esposizioni creditizie deteriorate 94.699 73.392
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 132.608 94.411
c) Banche 271.219 214.844
d) Altre società finanziarie 19.200 43.183
e) Società non finanziarie 3.922.395 3.784.397
f) Famiglie 188.569 202.717
Altri impegni 4.795.162 4.170.410
di cui: esposizioni creditizie deteriorate 26.918 27.662
a) Banche Centrali - 50.000
b) Amministrazioni pubbliche 32.724 70.858
c) Banche 444.621 423.861
d) Altre società finanziarie 59.135 53.491
e) Società non finanziarie 4.163.381 3.483.408
f) Famiglie 95.301 88.792

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli 31/12/2024 31/12/2023
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 42.864 103.070
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.277.801 1.268.168
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 5.805.572 12.332.150
4. Attività materiali - -
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -

Per le attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e quelle valutate al costo ammortizzato trattasi di titoli ceduti a clientela a fronte di operazioni di pronti contro termine e a garanzia dell'operatività della controllata elvetica.

Inoltre tra le attività valutate al costo ammortizzato sono compresi finanziamenti posti a garanzia di provvista fornita dalla Banca Centrale (crediti ABACO).

5. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela 1.318.169
a) acquisti 839.710
1. regolati 838.098
2. non regolati 1.612
b) vendite 478.459
1. regolate 477.768
2. non regolate 691
2. Gestioni di portafogli 2.105.627
a) individuali 2.105.627
b) collettive -
3. Custodia e amministrazione di titoli 81.450.056
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le
gestioni di portafogli)
5.259.446
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento -
2. altri titoli 5.259.446
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 27.674.445
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 2.080.535
2. altri titoli 25.593.910
c) titoli di terzi depositati presso terzi 32.879.188
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 15.636.977
4. Altre operazioni 12.089.600

Nota Integrativa consolidata – Parte B

6. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordiquadro di compensazione o ad accordi similari

Ammontare Ammontare
netto delle
attività
Ammontari correlati non
oggetto di compensazione in
bilancio
Ammontare
netto (f=c-d
e)
Ammontare
netto
Ammontare delle passività finanziarie Depositi di 31/12/2024 31/12/2023
lordo delle finanziarie riportato in contante
attività compensato in bilancio (c=a Strumenti ricevuti in
Forme tecniche finanziarie (a) bilancio (b) b) finanziari (d) garanzia (e)
1. Derivati 27.142 - 27.142 5.896 21.157 89 -
2. Pronti contro termine - - - - - - -
3. Prestito titoli - - - - - - -
4. Altre - - - - - - -
Totale 31/12/2024 27.142 - 27.142 5.896 21.157 89 -
Totale 31/12/2023 10.350 - 10.350 5.203 5.147 - -

Il principio IFRS 7 richiede di fornire specifica informativa degli strumenti finanziari che sono compensati o compensabili nello stato patrimoniale ai sensi dello IAS 32, in quanto regolati da accordi quadro di compensazione o accordi simili.

Non sono presenti accordi di netting per i quali si debba procedere alla compensazione dei saldi nello stato patrimoniale ai sensi dello IAS 32.

Per quanto riguarda gli strumenti potenzialmente compensabili nelle tabelle sotto riportate sono indicati strumenti finanziari derivati regolati da «ISDA Master Agreement». Infatti, con talune controparti, sono stati stipulati accordi di Credit Support Annex (CSA) attraverso i quali le parti si impegnano a dare e prendere assets a garanzia (nel caso della banca trattasi di giacenze di contanti in euro), che vengono rideterminati periodicamente in funzione dell'andamento del fair value dei derivati sottostanti.

I derivati oggetto di accordi della specie e qui rappresentati sono valutati al fair value.

7. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

Ammontare Ammontare
netto delle
passività
Ammontari correlati non
oggetto di compensazione in
bilancio
Ammontare
netto (f=c-d
e)
Ammontare
netto
Ammontare
lordo delle
delle attività
finanziarie
finanziarie
riportato in
Depositi di 31/12/2024 31/12/2023
passività compensato in bilancio (c=a Strumenti contante posti
Forme tecniche finanziarie (a) bilancio (b) b) finanziari (d) a garanzia (e)
1. Derivati 8.833 - 8.833 5.896 1.010 1.927 9.157
2. Pronti contro termine 4.042.255 - 4.042.255 4.042.255 - - -
3. Prestito titoli - - - - - - -
4. Altre operazioni - - - - - - -
Totale 31/12/2024 4.051.088 - 4.051.088 4.048.151 1.010 1.927 -
Totale 31/12/2023 3.541.138 - 3.541.138 3.487.120 44.861 - 9.157

Le operazioni di pronti contro termine indicate sono oggetto ad accordi di compensazione regolati da contratti di Global Master Repurchase Agreement (GMRA). Gli importi lordi (a) indicati nella tabella relativi alle operazioni di «Pronti contro termine» sono contabilizzati nelle voci 10 a) «Debiti verso Banche» e 10 b) «Debiti verso Clientela»; i relativi strumenti finanziari correlati (d) sono rappresentati dal valore dei titoli oggetto delle operazioni stesse.

Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato

PARTE C - Informazioni sul conto economico consolidato

Sezione 1 – Interessi – voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni 31/12/2024 31/12/2023
1. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto a conto economico:
6.620 10.895 - 17.515 16.066
1.1 Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
2.862 - - 2.862 109
1.2 Attività finanziarie designate al fair
value
- - - - -
1.3 Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
3.758 10.895 - 14.653 15.957
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
90.982 - - 90.982 74.100
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato:
279.209 1.613.797 - 1.893.006 1.646.615
3.1 Crediti verso banche 31.725 164.565 - 196.290 198.758
3.2 Crediti verso clientela 247.484 1.449.232 - 1.696.716 1.447.857
4. Derivati di copertura - - 431 431 274
5. Altre attività - - 116.089 116.089 74.909
6. Passività finanziarie - - - 9 61
Totale 376.811 1.624.692 116.520 2.118.032 1.812.025
di cui: interessi attivi su attività finanziarie
impaired
- 51.938 - 51.938 49.770
di cui: interessi attivi su leasing finanziario - - - - -

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

Voci 31/12/2024 31/12/2023
Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 179.815 164.922

Nota Integrativa consolidata – Parte C

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni 31/12/2024 31/12/2023
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
(835.745) (192.078) - (1.027.823) (874.740)
1.1 Debiti verso banche centrali (102.384) - - (102.384) (220.351)
1.2 Debiti verso banche (164.248) - - (164.248) (138.849)
1.3 Debiti verso clientela (569.113) - - (569.113) (394.684)
1.4 Titoli in circolazione - (192.078) - (192.078) (120.856)
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - -
4. Altre passività e fondi - - - - -
5. Derivati di copertura - - (28) (28) (173)
6. Attività finanziarie - - - (77) (157)
Totale (835.745) (192.078) (28) (1.027.928) (875.070)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per
leasing
(2.900) - - (2.900) (3.022)

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.4.1 Interessi passivi su passività finanziarie in valuta

Voci 31/12/2024 31/12/2023
Interessi passivi su passività finanziarie in valuta (61.752) (104.568)

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

Voci 31/12/2024 31/12/2023
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 431 274
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (28) (173)
C. Saldo (A-B) 403 101

Sezione 2 – Commissioni – voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori 31/12/2024 31/12/2023
a) Strumenti finanziari 84.900 74.991
1. Collocamento titoli 48.012 39.917
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile - -
1.2 Senza impegno irrevocabile 48.012 39.917
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei
clienti
19.151 18.700
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 16.021 15.450
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti 3.130 3.250
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari 17.737 16.374
di cui: negoziazione per conto proprio 107 191
di cui: gestione di portafogli individuali 12.513 11.260
b) Corporate Finance - -
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni - -
2. Servizi di tesoreria - -
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance - -
c) Attività di consulenza in materia di investimenti 42 115
d) Compensazione e regolamento - -
e) Gestione di portafogli collettive - -
f) Custodia e amministrazione 19.318 17.661
1. Banca depositaria 6.314 6.146
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 13.004 11.515
g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive - -
h) Attività fiduciaria - -
i) Servizi di pagamento 157.137 147.752
1. Conti correnti 48.973 47.012
2. Carte di credito 18.630 16.249
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 17.982 19.507
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 58.995 52.756
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento 12.557 12.228
j) Distribuzione di servizi di terzi 36.166 30.048
1. Gestioni di portafogli collettive - -
2. Prodotti assicurativi 32.240 27.052
3. Altri prodotti 3.926 2.996
di cui: gestioni di portafogli individuali - -
k) Finanza strutturata - -
l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
m) Impegni a erogare fondi - -
n) Garanzie finanziarie rilasciate 38.998 35.734
di cui: derivati su crediti - -
o) Operazioni di finanziamento 94.988 93.933
di cui: per operazioni di factoring 35.628 31.093
p) Negoziazione di valute - -
q) Merci - -
r) Altre commissioni attive 23.944 23.333
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione
- -

I dati del periodo precedente sono stati riesposti, per omogeneità di confronto con il 2024, a seguito di una riclassificazione all'interno delle tipologie di servizi.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa consolidata – Parte C

2.2 Commissioni passive: composizione

Tipologia di servizi/valori 31/12/2024 31/12/2023
a) Strumenti finanziari (3.265) (3.166)
di cui: negoziazione di strumenti finanziari (3.265) (3.166)
di cui: collocamento di strumenti finanziari - -
di cui: gestione di portafogli individuali - -
- Proprie - -
- Delegate a terzi - -
b) Compensazione e regolamento - -
c) Gestione di portafogli collettive - -
1. Proprie - -
2. Delegate a terzi - -
d) Custodia e amministrazione (3.904) (3.377)
e) Servizi di incasso e pagamento (4.975) (5.348)
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento (2.634) (2.935)
f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
g) Impegni a ricevere fondi - -
h) Garanzie finanziarie ricevute (4.637) (5.186)
di cui: derivati su crediti - -
i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -
j) Negoziazione di valute - -
k) Altre commissioni passive (4.210) (3.930)
Totale (20.991) (21.007)

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili – voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

31/12/2024 31/12/2023
Voci/Proventi Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie di negoziazione 1.018 224 1.296 209
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
38 1.418 30 2.249
C. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
3.689 114 3.824 44
D. Partecipazioni - - - -
Totale 4.745 1.756 5.150 2.502

Sezione 4 – Risultato netto dell'attività di negoziazione – voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto
[(A+B) -
(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 30.763 104.157 (5.483) (5.943) 123.494
1.1 Titoli di debito - 1.136 - - 1.136
1.2 Titoli di capitale 1.017 3.370 (3.797) (285) 305
1.3 Quote di O.I.C.R. 6.257 6.200 (622) (14) 11.821
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre 23.489 93.451 (1.064) (5.644) 110.232
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3. Attività e passività finanziarie: differenze di
cambio
- - - - 3.112
4. Strumenti derivati 2.131 11.255 (3.520) (12.210) (2.099)
4.1 Derivati finanziari: 2.131 11.255 (3.520) (12.210) (2.099)
- Su titoli di debito e tassi di interesse 1.728 5.063 (3.001) (4.615) (825)
- Su titoli di capitale e indici azionari 68 - (183) (1.506) (1.621)
- Su valute e oro - - - - 245
- Altri 335 6.192 (336) (6.089) 102
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value
option
- - - - -
Totale 32.894 115.412 (9.003) (18.153) 124.507

Il risultato netto da negoziazione su attività finanziarie «altre» è costituito principalmente dall'utile su cambi.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa consolidata – Parte C

Sezione 5 – Risultato netto dell'attività di copertura – voce 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori 31/12/2024 31/12/2023
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value - -
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 444 2.022
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 444 2.022
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (442) (2.098)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - -
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (442) (2.098)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) 2 (76)
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette - -

I proventi sono dati da € 0,444 milioni per valutazione positiva del fair value dei finanziamenti oggetto di copertura a fronte di una valutazione negativa complessiva per € 0,442 milioni del fair value dei derivati di copertura.

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – voce 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

31/12/2024 31/12/2023
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto
Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 17.094 (6.415) 10.679 8.596 (953) 7.643
1.1 Crediti verso banche - - - 167 - 167
1.2 Crediti verso clientela 17.094 (6.415) 10.679 8.429 (953) 7.476
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
9.057 (5.846) 3.211 2.479 (3.644) (1.165)
2.1 Titoli di debito 9.057 (873) 8.184 2.479 - 2.479
2.2 Finanziamenti - (4.973) (4.973) - (3.644) (3.644)
Totale attività (A) 26.151 (12.261) 13.890 11.075 (4.597) 6.478
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - - - - - -
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione 678 (1) 677 106 (19) 87
Totale passività (B) 678 (1) 677 106 (19) 87

Le perdite esposte alla riga «1.2 Crediti verso clientela», complessivamente pari a € 6,415 milioni, si riferiscono agli effetti delle azioni di derisking effettuate nel corso dell'esercizio 2024 e alla cessione dei titoli di Stato italiani. Gli utili esposti alla riga «1.2 Crediti verso clientela» si riferiscono per circa € 11 milioni alle azioni di derisking effettuate nel corso dell'esercizio 2024 comprese quelle relative alla cessione di crediti a favore di fondi di investimento. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato alla parte E della presente nota integrativa consolidata sezioni «C. Operazioni di cartolarizzazione» e «D. Operazioni di Cessione».

Sezione 7 – Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – voce 110

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da
realizzo (D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie 15.408 1.019 (25.470) (69) (9.112)
1.1 Titoli di debito 2.001 798 (2.265) - 534
1.2 Titoli di capitale 38 - (4) - 34
1.3 Quote di O.I.C.R. 4.189 221 (4.536) (69) (195)
1.4 Finanziamenti 9.180 - (18.665) - (9.485)
2. Attività finanziarie: differenze di cambio - - - - 1.360
Totale 15.408 1.019 (25.470) (69) (7.752)

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

Rettifiche di valore (1)
Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Operazioni/Componenti reddituali Primo stadio Secondo stadio Write-off Altre Write-off Altre
A. Crediti verso banche (1.489) (60) - - - -
- Finanziamenti (1.108) (52) - - - -
- Titoli di debito (381) (8) - - - -
B. Crediti verso clientela (51.615) (145.727) (20.227) (270.363) (2.350) (24.173)
- Finanziamenti (50.559) (145.681) (20.227) (270.363) (2.350) (24.173)
- Titoli di debito (1.056) (46) - - - -
Totale (53.104) (145.787) (20.227) (270.363) (2.350) (24.173)
Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
31/12/2024 31/12/2023
A. Crediti verso banche 3.342 62 - - 1.855 (1.780)
- Finanziamenti 1.887 62 - - 789 (475)
- Titoli di debito 1.455 - - - 1.066 (1.305)
B. Crediti verso clientela 113.706 42.673 145.230 15.381 (197.465) (200.834)
- Finanziamenti 109.754 42.673 145.230 15.381 (200.315) (203.798)
- Titoli di debito 3.952 - - - 2.850 2.964
Totale 117.048 42.735 145.230 15.381 (195.610) (202.614)

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Rettifiche di valore (1)
Secondo Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Operazioni/Componenti reddituali Primo stadio stadio Write-off Altre Write-off Altre
A. Titoli di debito (454) (17) - - - -
B. Finanziamenti - - - - - -
- Verso clientela - - - - - -
- Verso banche - - - - - -
Totale (454) (17) - - - -
Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite
o originate
31/12/2024 31/12/2023
A. Titoli di debito 613 4 - - 146 347
B. Finanziamenti - - - - - -
- Verso clientela - - - - - -
- Verso banche - - - - - -
Totale 613 4 - - 146 347

Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – voce 140

9.1 Utili (perdite) da modifiche contrattuali senza cancellazione: composizione

Le perdite per modifiche contrattuali senza cancellazioni ammontano a € 3,997 milioni.

Sezione 12 – Spese amministrative – voce 190

12.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Valori 31/12/2024 31/12/2023
1) Personale dipendente (316.180) (295.784)
a) salari e stipendi (201.561) (188.879)
b) oneri sociali (48.700) (46.016)
c) indennità di fine rapporto (13) (13)
d) spese previdenziali (7.745) (7.630)
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (10.972) (11.022)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: (9.923) (9.671)
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti (9.923) (9.671)
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (5.337) (4.704)
- a contribuzione definita (5.300) (4.669)
- a benefici definiti (37) (35)
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (1.330) (1.205)
i) altri benefici a favore dei dipendenti (30.599) (26.644)
2) Altro personale in attività (811) (608)
3) Amministratori e sindaci (4.506) (3.876)
4) Personale collocato a riposo - -
Totale (321.497) (300.268)

12.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

31/12/2024 31/12/2023
1) Personale dipendente 3.652 3.522
a) dirigenti 39 38
b) quadri direttivi 952 891
c) restante personale dipendente 2.661 2.593
2) Altro personale 12 13
31/12/2024 31/12/2023
- Numero puntuale dei dipendenti 3.720 3.597
- Altro personale 13 14

12.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita: totale costi

Componenti reddituali/Valori 31/12/2024 31/12/2023
Service cost 2.200 1.784
Interest cost 4.214 4.042
Contributi dipendenti (219) (199)
Riduzioni e pagamenti 3.728 4.044
Totale costi c/economico (A) 9.923 9.671
Rendimento attività a servizi del fondo (B) 7.108 7.226
Onere complessivo (A-B) 2.815 2.445

I costi sono stati contabilizzati tra gli oneri del personale.

Le informazioni concernenti l'ammontare delle obbligazioni contratte, le variazioni nell'esercizio delle stesse, le attività a servizio del fondo e le principali ipotesi attuariali sono fornite nelle tabelle della parte B Sezione 10.5 della nota integrativa. L'onere per la Capogruppo è dato dai contributi che la stessa è tenuta a versare al fondo.

Inoltre, è stato effettuato un ulteriore accantonamento per € 7,108 milioni, pari al rendimento delle attività a servizio del Fondo che viene a sua volta contabilizzato nella voce «altri proventi di gestione». Una variazione negativa di € 1,996 milioni, corrispondente alla perdita attuariale, è stata contabilizzata in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 19, in contropartita di patrimonio netto come evidenziato nel prospetto della redditività complessiva.

12.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

La voce comprende essenzialmente i costi per oneri e remunerazioni del personale allocati ad uno specifico fondo e riferiti a, buoni mensa, borse di studio, oneri assicurativi, rimborsi spese, spese di addestramento e provvidenze varie.

12.5 Altre spese amministrative: composizione

Tipologia servizi/Valori 31/12/2024 31/12/2023
Telefoniche, postali, per trasmissione dati (15.410) (15.087)
Manutenzione su immobilizzazioni materiali (11.654) (10.602)
Fitti passivi su immobili (551) (459)
Vigilanza (6.118) (5.156)
Trasporti (3.821) (3.380)
Compensi a professionisti (53.849) (50.028)
Fornitura materiale uso ufficio (2.629) (2.351)
Energia elettrica, riscaldamento e acqua (7.967) (11.570)
Pubblicità e rappresentanza (4.921) (4.253)
Legali (10.646) (10.471)
Premi assicurativi (2.193) (2.159)
Informazioni e visure (10.614) (9.626)
Imposte indirette e tasse (75.385) (67.079)
Noleggio e manutenzione hardware e software (38.748) (32.372)
Registrazione dati presso terzi (2.730) (2.633)
Pulizia (6.706) (6.664)
Associative (2.353) (2.254)
Servizi resi da terzi (6.251) (6.277)
Attività in outsourcing (42.260) (27.991)
Oneri pluriennali (916) (828)
Beni e servizi destinati ai dipendenti (1.412) (1.193)
Contributi a fondi di risoluzione e di garanzia (21.298) (38.874)
Altre (10.486) (10.583)
Totale (338.918) (321.890)

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri – voce 200

13.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

La sottovoce è negativa per € 2,002 milioni costituiti dallo sbilanciamento tra accantonamenti dell'esercizio e riattribuzioni.

13.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni a erogare fondi e garanzie rilasciate: composizione

La sottovoce è positiva per € 9,275 milioni costituiti dallo sbilanciamento tra accantonamenti dell'esercizio e riattribuzioni.

13.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

La voce è negativa per € 30,024 milioni costituiti dallo sbilanciamento tra accantonamenti dell'esercizio e riattribuzioni.

Per maggiori dettagli sugli stanziamenti effettuati si fa rinvio all'informativa contenuta nella «Sezione 10 - Fondi per rischi e oneri» – Voce 100 della parte B – Passivo della presente Nota integrativa.

Sezione 14 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – voce 210

Ammortamento Rettifiche di valore per Riprese di valore Risultato netto
Attività/Componente reddituali (a) deterioramento (b) (c) (a+b-c)
A. Attività materiali
1. Ad uso funzionale (52.317) (779) - (53.096)
- Di proprietà (29.665) (779) - (30.444)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing (22.652) - - (22.652)
2. Detenute a scopo di investimento - - - -
- Di proprietà - - - -
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - -
3. Rimanenze - (3.348) - (3.348)
Totale (52.317) (4.127) - (56.444)

14.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa consolidata – Parte C

Sezione 15 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – voce 220

Rettifiche di valore
per deterioramento
Riprese di valore Risultato netto
Attività/Componente reddituale Ammortamento (a) (b) (c) (a+b-c)
A. Attività immateriali
di cui: software (19.303) - - (19.303)
A.1 Di proprietà (19.929) - - (19.929)
- Generate internamente dall'azienda - - - -
- Altre (19.929) - - (19.929)
A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - -
B. Attività possedute per la vendita - - - -
Totale (19.929) - - (19.929)

15.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

Le rettifiche di valore riguardano attività immateriali con vita utile definita costituite da diritti di utilizzo di programmi EDP. Nell'esercizio non si sono rilevate perdite per riduzioni significative di valori per le attività immateriali con vita utile definita, pertanto, non viene fornita l'informativa prevista dallo IAS 36 paragrafo 130 lettere a) c) d) f) g) e 131.

Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – voce 230

16.1 Altri oneri di gestione: composizione

31/12/2024 31/12/2023
Sopravvenienze passive (8.305) (3.061)
Altri (8.614) (9.994)
Differenze di consolidamento (3.096) (2.793)
Totale (20.015) (15.848)

16.2 Altri proventi di gestione: composizione

31/12/2024 31/12/2023
Recupero spese su depositi e conti correnti passivi 852 1.003
Recuperi di spese 1.919 1.734
Fitti attivi su immobili 6.962 6.701
Recupero di imposte 65.331 57.096
Proventi finanziari fondo quiescenza 6.486 6.894
Sopravvenienze attive - altre 1.788 2.949
Sopravvenienze attive - insussistenze del passivo - -
Altri 33.394 37.643
Differenze di consolidamento 2.931 3.390
Totale 119.663 117.410

Nella voce «Altri» sono ricompresi i ricavi da noleggio automezzi della controllata Rent2Go Srl.

Sezione 17 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – voce 250

17.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione

Componenti reddituali/Settori 31/12/2024 31/12/2023
1) Imprese a controllo congiunto
A. Proventi 462 23
1. Rivalutazioni 462 23
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri - -
1. Svalutazioni - -
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto 462 23
2) Imprese sottoposte a influenza notevole
A. Proventi 44.584 38.671
1. Rivalutazioni 44.584 38.671
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri (340) (170)
1. Svalutazioni (99) (170)
2. Rettifiche di valore da deterioramento (241) -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto 44.244 38.501
Totale 44.706 38.524

Sezione 18 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – voce 260

18.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) o al valore di presumibile realizzo delle attività materiali e immateriali: composizione

Differenze di cambio Risultato netto
Attività/Componenti reddituale Rivalutazioni (a) Svalutazioni (b) Positive (c) Negative (d) (a-b+c-d)
A. Attività materiali 680 (3.780) - - (3.100)
A.1 Ad uso funzionale: - - - - -
- Di proprietà - - - - -
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
A.2 Detenute a scopo di investimento: 680 (3.780) - - (3.100)
- Di proprietà 680 (3.780) - - (3.100)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
A.3 Rimanenze - - - - -
B. Attività immateriali - - - - -
B.1 Di proprietà: - - - - -
B.1.1 Generate internamente dall'azienda - - - - -
B.1.2 Altre - - - - -
B.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
Totale 680 (3.780) - - (3.100)

Sezione 19 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270

19.1 Rettifiche di valore dell'avviamento: composizione

I risultati del test di impairment degli avviamenti iscritti in bilancio hanno condotto alla rilevazione di una rettifica di valore a carico dell'esercizio per € 4,365 milioni sull'avviamento allocato alla CGU Rent2go.

Per la descrizione delle modalità di effettuazione degli impairment test sugli avviamenti si rimanda a quanto esposto nella "Sezione 10 – Attività immateriali" della parte B della presente nota integrativa consolidata.

Sezione 20 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – voce 280

20.1 Utile (perdite) da cessione di investimenti: composizione

Componente reddituale/Settori 31/12/2024 31/12/2023
A. Immobili 347 439
- Utili da cessione 347 439
- Perdite da cessione - -
B. Altre attività 63 30
- Utili da cessione 63 30
- Perdite da cessione - -
Risultato netto 410 469

Sezione 21 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – voce 300

21.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/Valori 31/12/2024 31/12/2023
1. Imposte correnti (-) (206.034) (146.348)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) - 4
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) 114 350
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti
d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+)
- -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (59.133) (52.564)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) (735) (564)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (265.788) (199.122)

21.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Utile al lordo delle imposte 840.730
Imposte Dirette
Imposta teorica 228.296
Dividendi (-) (15.458)
Utili/perdite su cessioni di partecipazioni (PEX) (+/-) (127)
Maxi ammortamento (70)
Spese amministrative parzialmente deducibili 406
Minusvalenze da valutazione partecipazioni 3.758
Altre variazioni (+/-) 849
Totale Imposte Dirette 217.654
IRAP
Imposta teorica 44.555
Dividendi (1.676)
Spese personale 1.655
Spese amministrative 1.846
Ammortamento beni materiali/immateriali 299
Altri oneri/proventi di gestione 3.886
Altre poste (2.431)
Totale IRAP 48.134
Totale Imposte 265.788

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa consolidata – Parte C

Sezione 23 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – voce 340

23.1 Dettaglio della voce 340 «Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi»

Al 31.12.2024 non vi sono utili o perdite di pertinenza di terzi.

Sezione 24 – Altre informazioni

Non si segnalano altre informazioni rilevanti oltre a quanto già indicato nelle sezioni precedenti.

Sezione 25 – Utile per azione

25.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Nell'esercizio non si è provveduto ad alcuna operazione sul capitale sociale o all'emissione di strumenti finanziari che potrebbero comportare l'emissione di azioni.

31/12/2024 31/12/2023
Media ponderata azioni in circolazione (1) 449.737.600 449.711.060

(1) Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione è calcolato escludendo le azioni proprie riacquistate.

Gli importi riportati sono utilizzati come denominatore nel calcolo dell'utile base per azione. Non ci sono strumenti in essere con potenziale effetto diluitivo.

25.2 Altre informazioni

31/12/2024 31/12/2023
Risultato netto attribuibile 574.442 460.662
utile per azione - € (a) 1,277 1,024
utile diluito per azione - € (b) 1,277 1,024

(a) «EPS base» calcolato rapportando il risultato netto attribuibile agli azionisti con numero medio ponderato delle azioni in circolazione, escludendo le azioni proprie in portafoglio.

(b) «EPS diluito» calcolato tenendo conto dell'eventuale effetto diluitivo di tutte le potenziali azioni ordinarie

Parte D – Redditività consolidata complessiva

PARTE D - Redditività consolidata complessiva

Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva

Voci 31/12/2024 31/12/2023
10.
Utile (Perdita) d'esercizio
574.942 461.162
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico (6.600) (11.598)
20.
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
229 (8.733)
a) variazione di fair value (263) (8.603)
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto 492 (130)
30.
Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio):
- -
a) variazione del fair value - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
40.
Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
-
-
-
-
a) variazione di fair value (strumento coperto) - -
b) variazione di fair value (strumento di copertura) - -
50.
Attività materiali
90 -
60.
Attività immateriali
- -
70.
Piani a benefici definiti
(8.923) (9.643)
80
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- -
90.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
124 159
100. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi - -
110. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 1.880 6.619
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 29.381 63.462
120. Copertura di investimenti esteri: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
130. Differenze di cambio: (1.056) 1.209
a) variazioni di valore - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni (1.056) 1.209
140. Copertura dei flussi finanziari: - -
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
-
-
-
-
c) altre variazioni - -
di cui: risultato delle posizioni nette - -
150. Strumenti di copertura (elementi non designati): - -
a) variazioni di valore - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
160. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: 41.092 57.644
a) variazioni di fair value 39.347 57.903
b) rigiro a conto economico 1.745 (259)
- rettifiche per rischio di credito (146) (347)
- utili/perdite da realizzo 1.891 88
c) altre variazioni - -
170. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
180. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: 4.427 32.808
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
4.427
-
32.808
-
- rettifiche da deterioramento - -
- utili/perdite da realizzo - -
c) altre variazioni - -
190. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
200. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
210. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico (15.082) (28.199)
220. Totale altre componenti reddituali 22.781 51.864
230. Redditività complessiva (Voce 10 + 220) 597.723 513.026
240. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi - -
250. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 597.723 513.026

PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Le informazioni previste nella presente parte possono basarsi su dati gestionali interni e, pertanto, possono non coincidere con quanto riportato nelle parti B e C della presente nota integrativa, fatta eccezione ove sia specificatamente richiesta l'indicazione del valore di bilancio.

L'informativa al pubblico ai sensi del Regolamento (UE) n. 575/2013, Parte Otto e Parte Dieci, Titolo I, Capo 3 è diffusa, entro i termini previsti, sul sito internet istituzionale della Capogruppo, nella sezione «Investor relations» (https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/).

Premessa

La Capogruppo ha il compito di assicurare un'efficace gestione dei rischi attraverso la corretta articolazione di ruoli e responsabilità dei principali centri decisionali nonché l'integrità e la completezza del sistema dei controlli del gruppo. Tale principio si declina, in concreto, attraverso l'accentramento delle scelte essenziali in tema di gestione del rischio, allo scopo di assicurare l'unitarietà dei sistemi di valutazione e controllo dei rischi sviluppati all'interno del gruppo e di realizzare una politica di gestione del rischio il più possibile integrata e coerente.

Gli indirizzi strategici in materia di esposizione ai rischi vengono assunti dagli organi di vertice della Capogruppo, valutando l'operatività complessiva del Gruppo e i rischi effettivi cui esso incorre, sulla base delle specifiche operatività e dei profili di rischio di ciascuna delle società componenti. Le decisioni sono supportate da meccanismi di monitoraggio e controllo inerenti all'evoluzione dei vari rischi assunti entro il perimetro di gruppo e alla loro compatibilità rispetto al perseguimento di obiettivi di sana e prudente gestione.

Gli equivalenti organi delle controllate, secondo le competenze proprie di ciascuno, sono responsabili dell'attuazione, in modo coerente con la realtà aziendale di appartenenza, delle politiche di gestione dei rischi definite dalla Capogruppo, assicurando il funzionamento di idonee procedure di controllo interno e un flusso informativo costante nei confronti della controllante sulle singole fattispecie di rischio rilevante.

Rischi ESG (Environmental, Social and Governance)

L'integrazione dei rischi ESG presso le società del Gruppo

Come seguito del percorso intrapreso a fine 2023 con l'obiettivo di accompagnare le società controllate del Gruppo nel proprio cammino di integrazione di elementi di valutazione ESG all'interno delle visioni strategiche e dei processi aziendali nevralgici, tra cui quelli di gestione del rischio, la Capogruppo ha ulteriormente rafforzato il supporto alle Legal Entities al fine di individuare le specifiche necessità di ciascuna tipologia di business e prevedere azioni atte a garantire una migliore gestione e mitigazione dei rischi di sostenibilità, prendendo spunto da iniziative, politiche, processi, strumenti e attività già implementate presso la stessa e procedendo a una loro declinazione (roll-out) in via proporzionale sulle singole realtà societarie.

Di seguito viene riportata una panoramica di sintesi delle principali iniziative in corso e in programma presso ciascuna entità controllata.

Factorit

Successivamente all'approvazione a marzo 2023 da parte dell'Organo di Amministrazione della società di factoring di un delineato Piano di attività teso a dare applicazione alle "Aspettative di Vigilanza sui rischi climatici e ambientali" emanate dalla Banca d'Italia, la Capogruppo ha affiancato la controllata nei processi che porteranno alla progressiva integrazione delle valutazioni di esposizione ai fattori di rischio ESG nella sfera aziendale. Il Piano, oggetto di rivisitazione e aggiornamento nel corso del primo trimestre 2024, abbraccia, in modo similare ai programmi di attività già sviluppati e attuati presso la Capogruppo, molteplici aree di intervento: dai meccanismi di governance e di organizzazione interna, alle strategie e ai modelli di business; dalla gestione dei rischi e dei dati fino ai sistemi di rendicontazione e disclosure.

Nel corso di questo esercizio, simbolicamente centrale essendo il Piano di azione predisposto sull'orizzonte temporale pluriennale (triennio 2023-2025), si sono registrati progressi importanti in diverse macroaree di lavoro; sono degne di nota, in particolare, le seguenti attività:

  • la formalizzazione di un primo esercizio di mappatura e analisi della materialità di esposizione ai rischi C&E di rilievo nel breve, nel medio e nel lungo periodo, con successiva definizione e integrazione di un set iniziale di indicatori ESG all'interno degli schemi RAF societari;
  • l'avvio delle attività inerenti allo sviluppo di una valutazione in chiave ESG del parco di fornitori aziendali, in allineamento alla metodologia già elaborata presso la Capogruppo;
  • l'avanzamento della progettualità di estensione a Factorit di un modello di scoring ESG analogo a quello realizzato dalla Capogruppo, al fine di poter classificare e valutare ciascuna controparte cedente anche sotto il profilo della sostenibilità socio-ambientale del proprio business;
  • in merito alle tematiche di governance: l'avvio di valutazioni circa gli effort e le risorse necessarie all'ottemperamento delle attività – ordinarie e progettuali – di carattere ESG, in ottica anche previsionale; la conclusione di progetti di formazione sulla sostenibilità; l'avvio di analisi per la determinazione di una strategia climatica individuale e di dedicate riflessioni in merito all'introduzione di meccanismi remunerativi incentivanti correlati a indici ESG-based.

Banca della Nuova Terra

Nell'ultimo trimestre del 2023, anche per la controllata Banca della Nuova Terra si è inteso dare inizio a uno specifico task progettuale preceduto da un gap assessment per rilevare l'iniziale tasso di allineamento alle aspettative di vigilanza nazionali e comunitarie sulle prassi di gestione dei rischi climatici e ambientali. Per identificare le aree aziendali potenzialmente assoggettabili a iniziative di integrazione/revisione dei processi in prospettiva ESG è stata realizzata agli inizi del 2024 una prima valutazione di significatività della potenziale incidenza dei drivers di rischio fisici e di transizione green sulle categorie di rischi cd. tradizionali ai quali l'entità controllata è sottoposta in funzione delle caratteristiche del proprio particolare core business.

Sono state individuate in questo modo le linee di intervento per gli esercizi 2024-2025 in relazione agli ambiti nei quali i rischi connessi al clima e all'ambiente sono risultati di particolare portata.

Le azioni mitigative intraprese dalla società hanno riguardato principalmente:

  • il miglioramento delle prassi inerenti alla propria catena di fornitura, mediante avvio di attività propedeutiche allo sviluppo di una valutazione in chiave ESG dei fornitori, recependo in via proporzionale il sistema introdotto dalla Capogruppo;
  • il consolidamento di attività di formazione dedicate a tematiche ESG;
  • prime valutazioni circa l'integrazione di indicatori di rischio ESG all'interno degli schemi RAF aziendali, attese entro il 2025.

Bps Suisse

Similare attività di assessment ha preso avvio a inizio 2024 presso la controllata BPS (SUISSE), tenuto conto del framework adottato dalla Capogruppo per una corretta gestione dei rischi climatici e ambientali nonché del peculiare contesto giuridico e regolamentare in cui la società opera. Le macro-attività in programma si sono sostanziate in via preliminare:

  • nel consolidamento degli esiti di una gap analysis individuale, con successiva declinazione delle linee di intervento considerate di rilievo per il contesto aziendale e per la giurisdizione di appartenenza, da esperirsi negli anni 2024-2025;
  • nella fornitura di indirizzi e attività di supporto e coordinamento di un primo esercizio di identificazione e valutazione della materialità dei fattori di rischio C&E a cui la controllata è soggetta, in coerenza con le metodologie adottate presso la Capogruppo.

In particolare, l'analisi dei gap ha suggerito l'attivazione di specifici tavoli di lavoro interni e infragruppo che riguardano, tra i più rilevanti e a titolo non esaustivo:

  • il miglioramento delle modalità e degli strumenti per l'identificazione, la misurazione e la gestione delle potenziali fonti di esposizione di BPS (SUISSE) ai fattori di rischio ESG;
  • un'attività puntuale di individuazione e formalizzazione di ruoli e responsabilità interne alla società in ambito ESG, ed infine
  • l'inclusione di elementi di valutazione ESG all'interno dei processi di concessione creditizia ed eventuale adeguamento del paniere di prodotti di finanziamento con dedicate offerte atte a rispondere ad esigenze di natura ESG della clientela.

È rilevante inoltre dar conto che, nell'esercizio appena concluso, la controllata ha arricchito il proprio organico con una nuova risorsa manageriale con forti competenze in materia ESG con l'obiettivo di ricoprire un ruolo di governo e indirizzo delle questioni di sostenibilità all'interno dell'operatività aziendale, segnale tangibile della volontà della partecipata di intensificare l'impegno all'integrazione degli elementi di valutazione ESG all'interno dei propri processi di business, strategici e di controllo, in linea con le disposizioni delle autorità di vigilanza locali e in attuazione proporzionale delle buone prassi acquisite dalla Capogruppo.

Per maggiori dettagli in merito alle tematiche di sostenibilità nonché alle principali attività di rafforzamento dei presìdi ESG condotte nel periodo si rinvia a quanto esposto nella nota integrativa dell'impresa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione Rischi ESG (Environmental, Social and Governance)

Sezione 1 - Rischi del consolidato contabile

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Inadempienze Esposizioni
scadute
Esposizioni
scadute
non
Altre
esposizioni
non
Portafogli/qualità Sofferenze probabili deteriorate deteriorate deteriorate Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 44.108 262.446 83.836 532.090 44.536.937 45.459.417
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - 2.562.770 2.562.770
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value
- 6.163 1.543 2.424 305.283 315.413
5. Attività finanziarie in corso di dismissione 7.123 101.469 - - - 108.592
31/12/2024 51.231 370.078 85.379 534.514 47.404.990 48.446.192
31/12/2023 62.223 438.005 62.082 587.757 47.879.933 49.030.000

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Write-off*
parziali
complessivi
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Totale
(esposizione
netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
1.038.553 (648.163) 390.390 104.818 45.370.391 (301.364) 45.069.027 45.459.417
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - 2.563.595 (825) 2.562.770 2.562.770
3. Attività finanziarie designate al fair
value
- - - - - - - -
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
16.824 (9.118) 7.706 - - - 307.707 315.413
5. Attività finanziarie in corso di
dismissione
211.546 (102.953) 108.593 - - - - 108.593
31/12/2024 1.266.923 (760.234) 506.689 104.818 47.933.986 (302.189) 47.939.504 48.446.193
31/12/2023 1.316.484 (754.174) 562.310 83.467 48.370.340 (259.617) 48.467.690 49.030.000

* valore da esporre a fini informativi

Con il termine esposizioni creditizie si intendono esclusi i titoli di capitale e le quote di OICR.

Per le attività finanziarie valutate al fair value l'esposizione lorda viene esposta al valore risultante dalla valutazione di fine periodo.

Sui portafogli sopra indicati sono state effettuate cancellazioni parziali per complessivi € 105 milioni, per lo più riferite ad attività deteriorate a «sofferenza» ancora iscritte in bilancio.

Si presenta di seguito, per le «Attività finanziarie detenute per la negoziazione e derivati di copertura», le minusvalenze cumulate e le esposizioni nette degli strumenti finanziari che presentano una evidente scarsa qualità creditizia, nonché le esposizioni nette delle rimanenti attività finanziarie.

Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività
Portafogli/Qualità Minusvalenze
cumulate
Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - 35.904
2. Derivati di copertura - - -
Totale 31/12/2024 - - 35.904
Totale 31/12/2023 - - 22.718

B. Informativa sulle entità strutturate (diverse dalle società per la cartolarizzazione)

Il Gruppo non presenta entità strutturate per le quali risulta applicabile la presente informativa.

B.1 Entità strutturate consolidate

Al 31 dicembre 2024 non risultano entità strutturate consolidate contabilmente, come definite dall'IFRS 12, diverse dalla società cartolarizzate, rientranti nel perimetro del Gruppo Banca Popolare di Sondrio.

B.2 Entità strutturate non consolidate contabilmente

B.2.1 Entità strutturate consolidate prudenzialmente

Al 31 dicembre 2024 non risultano entità strutturate consolidate prudenzialmente rientranti nel perimetro del Gruppo Banca Popolare di Sondrio.

B.2.2 Altre entità strutturate

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio detiene interessenze in OICR (fondi e SICAV) a scopo di investimento a lungo termine o con finalità di trading, nel quale sono comprese le quote di fondi detenute a seguito di operazioni di cessione multi-originator di esposizione creditizie deteriorate del Gruppo.

Per maggiori informazioni si rimanda a quanto indicato alla successiva sezione «D.3 Consolidato prudenziale – Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute e non cancellate integralmente: fair value» e all'informativa fornita in corrispondenza delle tabelle presenti nella Sezione 2: «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – voce 20», contenute nella parte B della presente nota integrativa.

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale

1.1 Rischio di credito

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

La Capogruppo, nell'esercizio delle proprie funzioni di indirizzo strategico e di coordinamento nei confronti delle controllate, assicura che a livello di gruppo siano adottate politiche creditizie uniformi e fissati criteri omogenei di valutazione e monitoraggio del rischio.

Le linee strategiche promosse sono in generale finalizzate, come analiticamente delineato nella corrispondente Sezione della nota integrativa dell'impresa, al sostenimento delle economie locali e, in particolare, dei piccoli e medi operatori economici e delle famiglie, perseguendo il mantenimento di un profilo di rischio e di un livello di concentrazione contenuti. Gli indirizzi sono declinati dalle controllate nel rispetto delle peculiarità che possono derivare dalla natura delle controparti servite e dalle particolari tipologie dei prodotti offerti, oltre che dalle caratteristiche del mercato di riferimento.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Il processo di gestione del rischio di credito implementato dalla Capogruppo e l'articolazione della struttura organizzativa deputata a svolgere le inerenti attività sono dettagliatamente descritti nella corrispondente Sezione della nota integrativa relativa all'impresa.

L'assetto organizzativo delle controllate si conforma a quello della Capogruppo, pur nel rispetto delle specificità che possono discendere dalle dimensioni operative delle società e dall'ambito di azione delle stesse.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

La Capogruppo, nell'esercizio della propria funzione di coordinamento, prescrive alle controllate l'adozione di modalità di controllo omogenee a quelle illustrate nella corrispondente Sezione della nota integrativa relativa all'impresa.

Al riguardo, si precisa che la controllata elvetica dispone di un proprio sistema di rating applicato ai finanziamenti alla clientela. Quest'ultimo è fondato sul giudizio esperienziale e statistico espresso dagli addetti del settore: l'approccio metodologico adottato prevede, nel corso dell'istruttoria del credito, a seconda della tipologia di controparte e del credito stesso (immobiliare, lombard o aziendale), la raccolta di definiti indicatori e di informazioni di carattere finanziario, andamentale e qualitativo. L'esame congiunto di tali elementi consente al valutatore finale di attribuire il rating. Anche la consorella Factorit dispone di un sistema di rating interno per la valutazione delle proprie controparti per cui è stata formalizzata all'Autorità di Vigilanza istanza di autorizzazione all'utilizzo dei parametri ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali. Inoltre, per quanto riguarda la componente di rischio di credito di portafoglio, particolare attenzione è stata posta nel tempo al rischio di concentrazione sia in relazione ai principali rapporti in essere sia in rapporto a valutazioni di natura geo-settoriale, che interessa le esposizioni verso i principali Gruppi economici e/o giuridici. Detta analisi viene pure effettuata avuto riguardo delle posizioni condivise con la Capogruppo, per le quali la stessa valuta l'ammontare complessivo delle esposizioni in essere.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

La descrizione del framework metodologico implementato da Banca Popolare di Sondrio relativamente al calcolo della Expected Credit Loss (ECL) per il proprio portafoglio crediti, sulla base dei requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9 è illustrato nel corrispondente paragrafo della nota integrativa al bilancio

d'impresa.

La Capogruppo, nell'esercizio della propria funzione di coordinamento, prescrive alle controllate l'adozione di metodologie omogenee anche con l'utilizzo dei medesimi strumenti informatici. Presso le Società Controllate, i modelli sviluppati per il computo delle svalutazioni sono stati sviluppati secondo logiche che, nel rispetto di una coerenza con il framework metodologico sviluppato presso la Capogruppo rispetto agli aspetti caratterizzanti del principio (e.g. stima di parametri di rischio su orizzonti pluriennali e differenziati per scenari, orizzonte di svalutazione dipendente dallo staging della posizione), recepiscono aspetti di peculiarità delle medesime, quali ad esempio il contesto geografico ed economico nelle quali esse si trovano ad operare, la natura e livello di diversificazione del loro core business, la complessità ed il dimensionamento delle loro strutture di controllo.

Per quantificare la variabilità introdotta nel livello finale delle valutazioni da tutte le componenti di scenario-dependency esplicitamente considerate all'interno del proprio framework metodologico, il Gruppo ha provveduto, conformemente sia alle best practice di settore che alle raccomandazioni emanate dalle autorità di vigilanza (Report On the application of the IFRS 7 and IFRS 9 requirements regarding banks' expected credit losses - ECL «del 15 dicembre 2021»), ad effettuare specifiche sensitivity analysis.

Stante la rilevanza che la Capogruppo ha sulle numeriche del Gruppo (le previsioni di perdita della Capogruppo rappresentano più del 90% di quelle complessive del Gruppo), si rimanda all'informativa già presentata con riferimento al bilancio d'impresa.

Per quanto riguarda le altre controllate rilevanti, anche in considerazione delle caratteristiche dei propri portafogli crediti e dei contesti geografici di riferimento, gli esercizi svolti non mostrano risultati significativamente differenti da quelli mostrati per la Capogruppo.

Con riferimento, infine, alla determinazione delle perdite attese sulle esposizioni classificate nello stage 3, ossia sulle esposizioni deteriorate, si fa rinvio a quanto illustrato nella «Parte A - Politiche contabili» della presente nota integrativa. In maggior dettaglio, al 31 dicembre 2024 le perdite attese sui crediti deteriorati sono prevalentemente determinate analiticamente in base alle previsioni di recupero, attualizzate in funzione dei tassi di interesse effettivi originari e della relativa tempistica di recupero. Considerato che le previsioni di recupero assumono a riferimento la specifica situazione del debitore, si ritiene non significativo fornire una ragionevole analisi di sensitivity delle perdite attese.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

La Capogruppo, nell'ambito dell'esercizio delle proprie funzioni di coordinamento e controllo, dispone che le Società Controllate si dotino di un processo in grado di assicurare l'efficiente gestione e la prudente valutazione delle garanzie acquisite.

La controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) adotta tecniche di mitigazione del rischio di credito sostanzialmente conformi a quelle della casa madre, queste ultime delineate nella corrispondente Sezione della nota integrativa relativa all'impresa. In particolare, costituisce prassi consolidata l'attività di finanziamento assistito da protezione del credito mediante garanzia immobiliare o finanziaria: a conferma, per oltre l'80% i crediti verso la clientela sono attinenti alla componente ipotecaria, pressoché esclusivamente riferita a edilizia abitativa.

Per quanto riguarda l'operatività di Factorit, che ha come oggetto la cessione pro-solvendo o prosoluto di crediti di natura commerciale, strumenti peculiari di attenuazione dei rischi di credito sono da ricercarsi nell'adozione di presidi volti a limitare e, ove possibile, contenere il più elevato livello di rischio assunto, quali: l'incremento della numerosità delle relazioni commerciali intermediate, la presenza di clausole di mitigazione nei rapporti "pro-soluto", le azioni preventive finalizzate alla limitazione delle esposizioni particolarmente concentranti tramite principalmente l'utilizzo di fidejussioni della Capogruppo e l'acquisizione e gestione di garanzie o di coperture assicurative sul credito. La più breve scadenza media del credito concesso, e quindi il più rapido turnover, che caratterizza l'attività di fattorizzazione del credito rispetto all'operatività più prettamente bancaria garantisce un apprezzabile grado di flessibilità quanto al rientro delle risorse investite.

In materia di attenuazione del rischio creditizio della controllata Banca della Nuova Terra, il cui portafoglio crediti è composto da cessioni del quinto dello stipendio/pensione e delegazioni di

pagamento, si evidenziano le caratteristiche tipiche del prodotto che prevedono l'acquisizione non derogabile di apposite polizze assicurative sul rischio di premorienza e perdita d'impiego sottoscritte direttamente dalla controllata in qualità di contraente/beneficiaria dove il cliente è l'assicurato. Inoltre, la controllata, valutati i requisiti economico giuridici, effettua le interrogazioni banca dati Crif per tutte le richieste di finanziamento (con approccio maggiormente prudenziale rispetto a quanto previsto dal protocollo Assofin (25% delle richieste)) al fine di verificare gli impegni finanziari e la reale capacità economica del cliente garantendo il rispetto del reddito minimo «intangibile», anche questo in conformità con quanto previsto dal citato protocollo Assofin.

3. Esposizioni creditizie deteriorate

3.1 Strategie e politiche di gestione

La Capogruppo, nell'ambito dell'esercizio delle proprie funzioni di coordinamento e controllo, dispone che le Società Controllate uniformino criteri di classificazione e modalità di gestione dei crediti deteriorati a quelli adottati dalla controllante, che trovano adeguata descrizione nella corrispondente Sezione della presente nota integrativa relativa all'impresa.

3.2 Write-off

La Capogruppo, nell'ambito dell'esercizio delle proprie funzioni di coordinamento e controllo, dispone che le Società Controllate uniformino criteri di classificazione e gestione dei write-off a quelli adottati dalla controllante, che trovano adeguata descrizione nella corrispondente Sezione della presente nota integrativa relativa all'impresa.

3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate

Anche in tale ambito la Capogruppo dispone che le Società Controllate si uniformino ai principi adottati dalla controllante, che trovano adeguata descrizione nella corrispondente Sezione della presente nota integrativa relativa all'impresa.

4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni

Si rimanda alla corrispondente Sezione della nota integrativa relativa all'impresa, che illustra le politiche di gestione e di monitoraggio specifiche connesse a tali esposizioni, politiche che la Capogruppo he esteso alle Società Controllate.

5. Informazioni relative ai finanziamenti oggetto di garanzia pubblica

Si rimanda alla corrispondente Sezione della nota integrativa relativa all'impresa.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio
Impaired acquisite o originate
Portafogli/stadi di rischio Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
Oltre 90
giorni
1. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
320.837 - - 97.395 107.115 4.013 77.109 16.674 132.391 3.299 431 2.391
2. Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
- - - - - - - - - - - -
3. Attività finanziarie in
corso di dismissione
- - - - - - 9.485 2.920 49.838 - 53 496
Totale
31/12/2024
320.837 - - 97.395 107.115 4.013 86.594 19.594 182.229 3.299 484 2.887
Totale
31/12/2023
413.385 - - 97.306 68.233 3.569 62.804 34.229 164.731 2.715 1.183 9.265

A.1.2 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

Rettifiche di valore complessive
Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio
Causali/ stadi di rischio Crediti verso
banche e
Banche
Centrali a
vista
Attività
finanziarie
valutate al
costo
ammortizzato
Attività
finanziarie
valutate al fair
value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie in
corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Crediti verso
banche e
Banche
Centrali a
vista
Attività
finanziarie
valutate al
costo
ammortizzato
Attività
finanziarie
valutate al fair
value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie in
corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Rettifiche complessive iniziali 514 65.568 931 - - 67.013 105 187.722 40 - - 187.866
Variazioni in aumento da attività
finanziarie acquisite o originate
21 21.868 523 - - 22.412 - 41.503 42 - - 41.545
Cancellazioni diverse dai write-off (1.450) (18.261) (715) - - (20.426) (11) (32.652) (10) - - (32.673)
Rett/riprese di valore nette per
rischio di credito (+/-)
967 10.349 15 - - 11.331 (67) 15.815 (2) - - 15.747
Modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- (715) - - - (715) - 758 - - - 758
Cambiamenti della metodologia di
stima
- - - - - - - - - - - -
Write-off non rilevati direttamente
a conto economico
- - - - - - - - - - - -
Altre variazioni 2 (770) - - - (768) - (483) - - - (483)
Rettifiche complessive finali 54 78.039 754 - - 78.847 27 212.663 70 - - 212.760
Recuperi da incasso su attività
finanziarie oggetto di write-off
- - - - - - - - - - - -
Write-off rilevati direttamente a
conto economico
- - - - - - - - - - - -
Rettifiche di valore complessive Accantonamenti complessivi su
impegni a erogare fondi e
Attività rientranti nel terzo stadio Attività fin. impaired acquisite o originate garanzie finanziarie rilasciate
Causali/ stadi di
rischio
Crediti
verso
banche
e
Banche
Centrali
a vista
Attività
finanziarie
valutate al
costo
ammortizzato
Attività
finanziarie
valutate al
fair value
con impatto
sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie
in corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Attività
finanziarie
valutate al
costo
ammortizzato
Attività
finanziarie
valutate al
fair value
con impatto
sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie
in corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impegni a
erogare
fondi e
garanzie
fin.
rilasciate
impaired
acquisiti/e
o originati/
Tot.
Rettifiche
complessive
iniziali
- 677.177 - - 677.177 - 64.419 - - 59.061 5.358 11.231 23.209 12.517 343 1.043.777
Variazioni in
aumento da
attività finanziarie
acquisite o
originate
- 45.090 - 3.063 48.153 - - - - - - 15.438 7.014 979 - 135.541
Cancellazioni
diverse dai write
off
- (88.126) - (601) (88.727) - (9.895) - (6) (9.653) (246) - - - - (151.727)
Rett/riprese di
valore nette per
rischio di credito
(+/-)
- 39.843 - 15.342 55.185 - 17.725 - 424 19.387 (1.239) (2.371) (17.231) (1.838) (189) 78.782
Modifiche
contrattuali senza
cancellazioni
- 1.549 - 309 1.858 - 418 - 16 399 35 (11) (6) 89 - 2.407
Cambiamenti della
metodologia di
stima
- - - - - - - - - - - - - - - -
Write-off non
rilevati
direttamente a
conto economico
- (66.809) - - (66.809) - (5.100) - - (5.100) - - - - - (71.909)
Altre variazioni - (14.263) - 75.337 61.074 - (3.199) - 2.043 (1.156) - (5) (1) 1 - 58.662
Rettifiche
complessive finali
- 594.461 - 93.450 687.911 - 64.368 - 2.477 62.938 3.908 24.282 12.985 11.748 154 1.095.533
Recuperi da
incasso su attività
finanziarie oggetto
di write-off
- 18.538 - - 18.538 - - - - - - - - - - 18.538
Write-off rilevati
direttamente a
conto economico
- (20.228) - - (20.228) - (2.350) - - (2.350) - - - - - (22.578)

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa consolidata – Parte E

A.1.3 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

Valori lordi/valore nominale
Trasferimenti tra primo
stadio e secondo stadio
Trasferimenti tra secondo
stadio e terzo
Trasferimenti tra primo stadio
e terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio Da primo a
secondo
stadio
Da secondo
stadio a primo
stadio
Da secondo
stadio a terzo
stadio
Da terzo
stadio a
secondo
stadio
Da primo
stadio a terzo
stadio
Da terzo
stadio a primo
stadio
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.538.000 1.572.101 132.732 46.175 172.432 5.888
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie
rilasciate
264.332 287.012 5.564 772 6.276 229
Totale
31/12/2024
1.802.332 1.859.113 138.296 46.947 178.708 6.117
Totale
31/12/2023
3.129.843 1.189.576 141.140 34.306 154.451 9.991

A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Esposizione lorda
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 A vista 3.559.978 3.549.867 10.111 - -
a) Deteriorate - - - - -
b) Non deteriorate 3.559.978 3.549.867 10.111 - -
A.2 Altre 2.578.544 2.497.171 63.397 - -
a) Sofferenze - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
b) Inademp. probabili - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 555 509 47 - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate 2.577.989 2.496.662 63.350 - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
Totale (A) 6.138.522 6.047.038 73.508 - -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate - - - - -
b) Non deteriorate 1.202.879 237.018 5.436 - -
Totale (B) 1.202.879 237.018 5.436 - -
Totale (A+B) 7.341.401 6.284.056 78.944 - -
Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
Primo
stadio
complessivi
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Esposizione
Netta
Write-off
parziali
complessivi*
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 A vista 86 58 28 - - 3.559.892 -
a) Deteriorate - - - - - - -
b) Non deteriorate 86 58 28 - - 3.559.892 -
A.2 Altre 1.612 1.482 130 - - 2.576.932 -
a) Sofferenze - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
b) Inademp. probabili - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 2 2 - - - 553 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate 1.610 1.480 130 - - 2.576.379 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
Totale (A) 1.698 1.540 158 - - 6.136.824 -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate - - - - - - -
b) Non deteriorate 74 2 - - - 1.202.805 -
Totale (B) 74 2 - - - 1.202.805 -
Totale (A+B) 1.772 1.542 158 - - 7.339.629 -

* valore da esporre a fini informativi

L'esposizione per cassa comprende i crediti verso banche esposti alla voce 40a e voce 10 nonché le altre attività finanziarie costituite da titoli bancari comprese nelle voci 20c, 30, 40 dell'attivo dello stato patrimoniale, esclusi i titoli di capitale. L'esposizione fuori bilancio è rappresentata da garanzie prestate, impegni e derivati (a eccezione di quelli aventi a oggetto titoli di capitale). I valori complessivi considerano anche le esposizioni non in perimetro di impairment IFRS 9.

Nota Integrativa consolidata – Parte E

A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

Esposizione lorda
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze 326.400 - - 320.356 6.043
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 113.512 - - 109.282 4.229
b) Inadempienze probabili 835.572 - - 730.672 77.477
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 393.212 - - 339.333 37.983
c) Esposizioni scadute deteriorate 104.953 - - 103.005 135
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 8.535 - - 7.543 -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 556.889 322.397 229.226 - 2.842
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 21.582 - 19.120 - 1.874
e) Altre esposizioni non deteriorate 45.106.260 41.405.664 3.399.291 - 76.366
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 279.765 - 236.303 - 35.260
Totale (A) 46.930.074 41.728.061 3.628.517 1.154.033 162.863
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate 246.092 - - 123.582 893
b) Non deteriorate 27.498.301 16.936.031 1.892.890 - 7.504
Totale (B) 27.744.393 16.936.031 1.892.890 123.582 8.397
Totale (A+B) 74.674.467 58.664.092 5.521.407 1.277.615 171.260
Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi Write-off
Tipologie esposizioni/valori Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired acquisite o
originate
Esposizione
Netta
parziali
complessivi*
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze 275.168 - - 269.613 5.555 51.232 101.898
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 96.726 - - 92.775 3.952 16.786 38.296
b) Inadempienze probabili 465.493 - - 399.043 50.575 370.079 2.879
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 231.962 - - 195.981 27.342 161.250 -
c) Esposizioni scadute deteriorate 19.573 - - 19.254 50 85.380 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 1.073 - - 902 - 7.462 -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 22.928 2.069 20.750 - 110 533.961 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 4.182 - 4.106 - 76 17.400 -
e) Altre esposizioni non deteriorate 277.648 75.242 191.850 - 10.556 44.828.612 40
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 23.482 - 17.749 - 5.733 256.283 -
Totale (A) 1.060.810 77.311 212.600 687.910 66.846 45.869.264 104.817
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate 44.391 - - 11.747 - 201.701 -
b) Non deteriorate 44.364 24.287 12.985 - 151 27.453.937 -
Totale (B) 88.755 24.287 12.985 11.747 151 27.655.638 -
Totale (A+B) 1.149.565 101.598 225.585 699.657 66.997 73.524.902 104.817

* valore da esporre a fini informativi

L'esposizione per cassa comprende i crediti verso clientela esposti alla voce 40b e 120 nonché le altre attività finanziarie costituite da titoli non bancari comprese nelle voci 20c, 30, 40 dell'attivo dello stato patrimoniale, esclusi i titoli di capitale e le quote di OICR. L'esposizione fuori bilancio è rappresentata da garanzie prestate, impegni e derivati (a eccezione di quelli aventi a oggetto titoli di capitale e quote di OICR). I valori complessivi considerano anche le esposizioni non in perimetro di impairment IFRS 9.

A.1.7 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Inadempienze Esposizioni scadute
Causali/Categorie Sofferenze probabili deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 348.409 894.501 73.577
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - 27.598 6.368
B. Variazioni in aumento 235.254 416.862 104.403
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 44.792 237.303 94.890
B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate 346 28.016 27
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 92.236 22.988 41
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - 2.973 60
B.5 altre variazioni in aumento 97.880 125.582 9.385
C. Variazioni in diminuzione 257.263 475.791 73.027
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate 323 50.939 17.337
C.2 write-off 70.669 23.505 -
C.3 incassi 126.260 216.085 21.056
C.4 realizzi per cessioni 11.860 56.388 28
C.5 perdite da cessione 3.045 13.094 142
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 15.998 92.259 7.007
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni - 116 1
C.8 altre variazioni in diminuzione 29.108 23.405 27.456
D. Esposizione lorda finale 326.400 835.572 104.953
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - 20.113 13.027

A.1.7bis Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Esposizioni oggetto di
Esposizioni oggetto di concessioni: non
Causali/Qualità concessioni: deteriorate deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 584.513 330.087
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 18.693 48.174
B. Variazioni in aumento 192.345 145.996
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni 12.741 83.684
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 35.849 -
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate - 29.844
B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione 64.971 1.144
B.5 altre variazioni in aumento 78.784 31.324
C. Variazioni in diminuzione 261.599 174.736
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni - 62.941
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 29.844 -
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate - 35.849
C.4 write-off 42.412 -
C.5 incassi 135.972 74.371
C.6 realizzi per cessioni 28.194 -
C.7 perdite da cessione 3.123 -
C.8 altre variazioni in diminuzione 22.054 1.575
D. Esposizione lorda finale 515.259 301.347
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 7.634 55.657

Nota Integrativa consolidata – Parte E

A.1.9 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute
deteriorate
di cui: di cui: di cui:
esposizioni esposizioni esposizioni
oggetto di oggetto di oggetto di
Causali/Categorie Totale concessioni Totale concessioni Totale concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali 286.186 101.906 456.494 239.642 11.496 848
- di cui: esposizioni cedute non
cancellate
- - 11.243 6.929 770 30
B. Variazioni in aumento 130.293 43.595 238.729 101.803 18.172 1.080
B.1 rettifiche di valore da attività
finanziarie impaired acquisite o
originate
802 - 20.595 - 41 -
B.2 altre rettifiche di valore 81.407 24.032 183.051 95.633 13.190 420
B.3 perdite da cessione 3.045 610 13.094 1.299 142 1
B.4 trasferimenti da altre categorie
di esposizioni deteriorate
42.937 18.812 5.082 135 8 -
B.5 modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- - 1.631 - 11 -
B.6 altre variazioni in aumento 2.102 141 15.276 4.736 4.780 659
C. Variazioni in diminuzione 141.311 48.775 229.732 109.483 10.096 855
C.1 riprese di valore da valutazione 2.404 2.071 24.580 30.933 531 258
C.2 riprese di valore da incasso 30.875 8.486 64.166 23.337 1.914 249
C.3 utili da cessione 4.799 799 13.685 5.654 9 -
C.4 write-off 70.669 30.354 23.505 7.906 - -
C.5 trasferimenti ad altre categorie
di esposizioni deteriorate
57 4 41.443 18.610 6.527 333
C.6 modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- - 92 - - -
C.7 altre variazioni in diminuzione 32.507 7.061 62.261 23.043 1.115 15
D. Rettifiche complessive finali 275.168 96.726 465.491 231.962 19.572 1.073
- di cui: esposizioni cedute non
cancellate
- - 10.827 4.013 4.086 39

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)

Classi di rating esterni
Esposizioni Classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5 classe 6 Senza
rating
Totale
A. Attività finanziarie vautate al costo
ammortizzato
6.909.744 1.910.371 2.420.046 778.845 84.625 6.352 34.298.960 46.408.943
- Primo stadio 6.909.744 1.910.371 2.414.930 761.623 67.729 2.681 29.586.445 41.653.523
- Secondo stadio - - 5.098 17.222 16.896 - 3.598.444 3.637.660
- Terzo stadio - - 18 - - 3.671 955.089 958.778
- Impaired acquisite o originate - - - - - - 158.982 158.982
B. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
1.424.058 724.175 325.239 65.751 - - 24.372 2.563.595
- Primo stadio 1.424.058 724.175 278.434 58.302 - - 24.372 2.509.341
- Secondo stadio - - 46.805 7.449 - - - 54.254
- Terzo stadio - - - - - - - -
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
C. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - 199.134 199.134
- Primo stadio - - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - 195.253 195.253
- Impaired acquisite o originate - - - - - - 3.881 3.881
Totale (A+B+C) 8.333.802 2.634.546 2.745.285 844.596 84.625 6.352 34.522.466 49.171.672
D. Impegni a erogare fondi e garanzie
finanziarie rilasciate
172.372 224.285 321.011 127.324 10.700 - 18.492.632 19.348.324
- Primo stadio 172.372 223.110 287.511 127.054 10.700 - 16.497.271 17.318.018
- Secondo stadio - 1.175 33.500 270 - - 1.863.382 1.898.327
- Terzo stadio - - - - - - 123.582 123.582
- Impaired acquisiti/e o originati/e - - - - - - 8.397 8.397
Totale (D) 172.372 224.285 321.011 127.324 10.700 - 18.492.632 19.348.324
Totale (A+B+C+D) 8.506.174 2.858.831 3.066.296 971.920 95.325 6.352 53.015.098 68.519.996

Viene esposta la distribuzione delle esposizioni diverse da quelle in titoli di capitale, secondo classi rappresentative di giudizi di rating, assegnati da agenzie esterne e memorizzati sugli archivi informatici delle entità appartenenti al gruppo bancario.

Le classi di rischio per rating esterni indicate nella presente tavola si riferiscono alle classi di merito creditizio dei debitori di cui alla normativa prudenziale. Di seguito viene indicato il raccordo tra le classi di giudizio sopra rappresentate e i rating rilasciati dalle agenzie delle quali il Gruppo ha scelto di avvalersi. Nello specifico, per le esposizioni verso governi e banche centrali sono utilizzate le valutazioni espresse dall'agenzia DBRS, mentre per le restanti esposizioni ci si avvale di Standard &Poor's e di FitchRatings.

Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6
DBRS Limited da AAA a AAL da AH a AL da BBBH a BBBL da BBH a BBL da BH a BL CCC
Standard &Poor's
Rating Services
da AAA a AA- da A+ a A- da BBB+ a BBB- da BB+ a BB da B+ a B CCC+ e
inferiori
FitchRatings da AAA a AA- da A+ a A- da BBB+ a BBB- da BB+ a BB- da B+ a B CCC+ e
inferiori-

A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e «fuori bilancio» per classi di rating interni

Per quanto attiene alle tavole rappresentative della distribuzione delle esposizioni per cassa e «fuori bilancio» per classi di rating interni di pertinenza della Capogruppo Banca Popolare di Sondrio si fa rimando alla corrispondente Sezione della nota integrativa relativa all'impresa.

La controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA dispone di un proprio sistema, applicato ai soli crediti verso la clientela, il quale prevede la distribuzione del portafoglio su una scala di 11 classi di rischio. La prima classe identifica una controparte a rischio minimo, mentre le classi da R6 a R8 identificano lo stato di insolvenza, nei diversi livelli di gravità.

Classi di rating interni (1)
Clientela - Esposizioni Rating 1 Rating 2 Rating 3 Rating 3G Rating 4 Rating 4G
A. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
- 595 1.151.154 818.829 2.527.862 1.222.206
- Primo stadio - 595 1.123.531 817.673 2.506.062 1.218.577
- Secondo stadio - - 27.623 1.156 21.800 3.629
- Terzo stadio - - - - - -
B. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - - -
- Primo stadio - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - -
Totale (A+B) - 595 1.151.154 818.829 2.527.862 1.222.206
di cui: attività finanziarie impaired
acquisite o originate
- - - - - -
C. Impegni a erogare fondi e garanzie
finanziarie rilasciate
- - 12.244 913 175.932 3.772
- Primo stadio - - 12.244 913 175.932 3.772
- Secondo stadio - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - -
Totale (C) - - 12.244 913 175.932 3.772
Totale (A+B+C) - 595 1.163.398 819.742 2.703.794 1.225.978
Classi di rating interni (2)
Clientela - Esposizioni Rating 5 Rating 6 Rating 6G Rating 7 Rating 8 Rating Totale
A. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
214.437 29.223 5.187 48.203 18.217 708 6.036.620
- Primo stadio 1 - - - - 541 5.666.980
- Secondo stadio 214.436 - - - - 167 268.811
- Terzo stadio - 29.223 5.187 48.203 18.217 - 100.829
B. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
- - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - -
Totale (A+B) 214.437 29.223 5.187 48.203 18.217 708 6.036.620
di cui: attività finanziarie impaired acquisite o
originate
- - - - - - -
C. Impegni a erogare fondi e garanzie
finanziarie rilasciate
891 - - - - 72.097 265.849
- Primo stadio - - - - - 72.097 264.959
- Secondo stadio 891 - - - - - 890
- Terzo stadio - - - - - - -
Totale (C) 891 - - - - 72.097 265.849
Totale (A+B+C) 215.328 29.223 5.187 48.203 18.217 72.805 6.302.469

Si segnala che i rating interni vengono utilizzati solo dalla Capogruppo per il calcolo dei requisiti patrimoniali relativi ai portafogli «corporate» e «retail», per la quale la Capogruppo ha ricevuto la validazione dei modelli IRB.

A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

Gli importi relativi alla colonna «esposizione netta» sono riportati al netto delle rettifiche di valore specifiche e di portafoglio. La classificazione delle esposizioni tra «totalmente garantite» e «parzialmente garantite» è realizzata confrontando l'importo dell'esposizione lorda con quello della garanzia, stabilito contrattualmente. Gli importi riportati nelle colonne «garanzie» si riferiscono all'effettivo valore della garanzia (cd. «fair value»), con un limite superiore rappresentato dal valore di bilancio dell'esposizione garantita: ciò significa che l'effettivo valore della garanzia può essere superiore rispetto a quanto riportato nella tavola.

A.3.1 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Derivati su crediti
Immobili - Altre Altri derivati
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Immobili -
ipoteche
finanziamenti
per leasing
Titoli garanzie
reali
CLN Controparti
centrali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
236.505 236.369 - - 10.002 - - -
1.1. totalmente garantite 134.239 134.150 - - 10.002 - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
1.2. parzialmente garantite 102.266 102.219 - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio" garantite:
66.512 66.452 - - 3.841 6.822 - -
2.1. totalmente garantite 27.180 27.123 - - 3.841 6.421 - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2.2. parzialmente garantite 39.332 39.329 - - - 401 - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
Garanzie personali (2)
Derivati su crediti Totale
Altri derivati
Banche Altre società
finanziarie
Altri
soggetti
Amministrazioni
pubbliche
Banche Altre società
finanziarie
Altri
soggetti
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
- - - 190 221.312 37 - 231.541
1.1. totalmente garantite - - - 190 123.921 37 - 134.150
- di cui deteriorate - - - - - - - -
1.2. parzialmente garantite - - - - 97.391 - - 97.391
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio" garantite:
- - - 38.462 9.083 - - 58.208
2.1. totalmente garantite - - - 11.473 5.388 - - 27.123
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2.2. parzialmente garantite - - - 26.989 3.695 - - 31.085
- di cui deteriorate - - - - - - - -

Nota Integrativa consolidata – Parte E

A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Derivati su crediti
Immobili - Altre Altri derivati
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Immobili -
Ipoteche
Finanziamenti
per leasing
Titoli garanzie
reali
CLN Controparti
centrali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
23.872.658 23.110.310 14.651.831 - 912.265 2.217.022 - -
1.1. totalmente garantite 21.140.621 20.478.672 14.650.063 - 779.772 2.147.251 - -
- di cui deteriorate 878.106 404.103 348.159 - 4.661 5.757 - -
1.2. parzialmente garantite 2.732.037 2.631.638 1.768 - 132.493 69.771 - -
- di cui deteriorate 120.298 48.476 88 - 2.806 27 - -
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio" garantite:
4.331.965 4.305.946 430.720 - 227.288 351.764 - -
2.1. totalmente garantite 3.216.514 3.194.488 430.720 - 142.479 252.576 - -
- di cui deteriorate 48.297 34.379 5.645 - 502 349 - -
2.2. parzialmente garantite 1.115.451 1.111.458 - - 84.809 99.188 - -
- di cui deteriorate 10.791 9.013 - - 627 574 - -
Garanzie personali (2)
Derivati su crediti Crediti di firma Totale
Altri derivati (1)+(2)
Banche Altre società
finanziarie
Altri
soggetti
Amministrazioni
pubbliche
Banche Altre società finanziarie Altri soggetti
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
- - - 2.065.771 39.350 302.067 2.225.719 22.414.025
1.1. totalmente garantite - - - 707.981 36.513 238.447 1.890.088 20.450.115
- di cui deteriorate - - - 24.150 14 4.850 16.408 403.999
1.2. parzialmente garantite - - - 1.357.790 2.837 63.620 335.631 1.963.910
- di cui deteriorate - - - 36.750 - 2.757 5.029 47.457
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio" garantite:
- - - 40.597 20.807 109.107 2.677.085 3.857.368
2.1. totalmente garantite - - - 4.970 15.370 79.448 2.230.183 3.155.746
- di cui deteriorate - - - 41 - 3.959 23.822 34.318
2.2. parzialmente garantite - - - 35.627 5.437 29.659 446.902 701.622
- di cui deteriorate - - - 320 - 387 5.150 7.058

A.4 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie e non finanziarie ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute

Valore di bilancio
Esposizione
creditizia
cancellata
Valore lordo Rettifiche di
valore
complessive
di cui ottenute
nel corso
dell'esercizio
A. Attività materiali - - - - -
A.1. Ad uso funzionale - - - - -
A.2. A scopo di investimento - - - - -
A.3. Rimanenze - - - - -
B. Titoli di capitale e titoli di debito - - - - -
C. Altre attività 83.008 64.428 1.530 62.898 57.046
D. Attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
- - - - -
D.1. Attività materiali - - - - -
D.2. Altre attività - - - - -
Totale 31/12/2024 83.008 64.428 1.530 62.898 57.046
Totale 31/12/2023 93.879 64.466 2.165 62.301 57.122

B. Distribuzione e concentrazione del credito

Ai fini della compilazione della presente sezione, sono escluse dai valori di esposizione di cui alle tavole A.1.4. e A.1.5. le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli o merci in prestito.

Nota Integrativa consolidata – Parte E

B.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e «fuori bilancio» verso clientela

Amministrazioni pubbliche Società finanziarie Società finanziarie (di cui:
imprese di assicurazione)
Rettifiche Rettifiche Rettifiche
Esposizione valore Esposizione valore Esposizione valore
Esposizioni/Controparti netta complessive netta complessive netta complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - 397 134 183 - -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - 5.467 18.708 - -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
- - 71 14.775 - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 1.047 170 1.594 243 - -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 10.206.948 2.040 4.295.319 5.629 46.039 27
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
- - 85 5 - -
Totale (A) 10.207.995 2.607 4.302.514 24.763 46.039 27
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 552 20 102 121 - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 1.254.499 463 1.766.187 1.297 4.115 -
Totale (B) 1.255.051 483 1.766.289 1.418 4.115 -
Totale (A+B) 31/12/2024 11.463.046 3.090 6.068.803 26.181 50.154 27
Totale (A+B) 31/12/2023 12.388.656 3.803 5.742.200 37.274 12.264 11
Società non finanziarie Famiglie
Esposizioni/Controparti Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 41.261 208.275 9.837 66.311
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
13.195 61.751 3.590 34.976
A.2 Inadempienze probabili 258.178 324.981 106.434 121.805
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
119.318 150.941 41.860 66.247
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 31.224 9.392 51.515 9.767
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
448 75 7.013 998
A.4 Esposizioni non deteriorate 18.959.883 225.898 11.900.422 67.009
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
127.088 15.467 146.510 12.192
Totale (A) 19.290.546 768.546 12.068.208 264.892
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 193.209 42.934 7.838 1.316
B.2 Esposizioni non deteriorate 21.660.766 39.328 2.771.415 3.276
Totale (B) 21.853.975 82.262 2.779.253 4.592
Totale (A+B)
31/12/2024
41.144.521 850.808 14.847.461 269.484
Totale (A+B)
31/12/2023
38.382.476 824.665 15.229.223 241.304

B.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e «fuori bilancio» verso clientela

Italia Altri paesi europei
Esposizioni/Aree geografiche Esposizioni
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizioni
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 46.366 260.628 4.866 14.515
A.2 Inadempienze probabili 332.261 448.697 37.652 16.577
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 50.993 17.810 34.036 1.669
A.4 Esposizioni non deteriorate 34.205.037 284.211 10.828.215 15.494
Totale (A) 34.634.657 1.011.346 10.904.769 48.255
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 201.606 44.269 95 122
B.2 Esposizioni non deteriorate 26.218.686 40.091 1.170.918 3.149
Totale (B) 26.420.292 84.360 1.171.013 3.271
Totale (A+B)
31/12/2024
61.054.949 1.095.706 12.075.782 51.526
Totale (A+B)
31/12/2023
59.203.590 1.060.623 11.990.619 45.354
America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Esposizioni
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizioni
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizioni
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - 24 - - - (1)
A.2 Inadempienze probabili 91 167 75 53 - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 109 29 242 64 - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 79.837 532 46.264 216 203.219 123
Totale (A) 80.037 752 46.581 333 203.219 122
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 7.696 30 49.520 1.094 6.047 -
Totale (B) 7.696 30 49.520 1.094 6.047 -
Totale (A+B) 31/12/2024 87.733 782 96.101 1.427 209.266 122
Totale (A+B) 31/12/2023 196.313 437 103.923 370 248.110 264

Nota Integrativa consolidata – Parte E

B.3 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e «fuori bilancio» verso banche

Italia Altri paesi europei
Esposizioni Rettifiche valore Esposizioni Rettifiche valore
Esposizioni/Aree geografiche netta complessive netta complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 4.314.141 1.393 1.411.265 137
Totale (A) 4.314.141 1.393 1.411.265 137
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 323.264 10 314.885 60
Totale (B) 323.264 10 314.885 60
Totale (A+B)
31/12/2024
4.637.405 1.403 1.726.150 197
Totale (A+B)
31/12/2023
5.592.356 2.888 1.516.151 276
America Asia Resto del mondo
Rettifiche Rettifiche Rettifiche
Esposizioni valore Esposizioni valore Esposizioni valore
Esposizioni/Aree geografiche netta complessive netta complessive netta complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 29.186 17 233.014 119 131.397 28
Totale (A) 29.186 17 233.014 119 131.397 28
B. Esposizioni creditizie fuori
bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 60.837 1 173.036 1 79.268 2
Totale (B) 60.837 1 173.036 1 79.268 2
Totale (A+B) 31/12/2024 90.023 18 406.050 120 210.665 30
Totale (A+B) 31/12/2023 98.453 114 397.895 278 179.115 44

B.4 Grandi esposizioni

31/12/2024 31/12/2023
Numero posizioni 28 27
Esposizione 32.529.555 33.215.368
Posizione di rischio 9.264.155 8.321.918

Il limite di esposizione del 10% rispetto al capitale di classe 1 – soglia che determina l'inclusione di una controparte fra le grandi esposizioni –, viene commisurato all'ammontare «nominale» dell'esposizione, determinato come somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi. La «posizione di rischio», grandezza sulla quale sono definiti i limiti massimi all'assunzione di ciascun singolo grande rischio, è invece data dall'ammontare del primo aggregato, ponderato secondo un sistema che tiene conto della natura della controparte debitrice e delle eventuali garanzie acquisite.

Si precisa che tra le posizioni sopra rappresentate figurano la Repubblica Italiana (Esposizione nominale, € 10.590 milioni; Posizione di rischio, € 17 milioni), prettamente in ragione di titoli sovrani detenuti nei portafogli di proprietà, e la Banca d'Italia (Esposizione nominale, € 2.746 milioni; Posizione di rischio nulla), principalmente in relazione a depositi vincolati.

In aderenza a quanto previsto dall'articolo 4 punto 39) del regolamento (UE) n.575/2013 e successive modifiche e integrazioni, sono previste – nell'ambito delle segnalazioni di vigilanza prudenziale afferenti alle Grandi esposizioni - modalità convenzionali di rappresentazione dei Gruppi di clienti connessi che prevedono la ripetizione - in corrispondenza di ogni gruppo di clienti connessi direttamente controllato da un'Amministrazione centrale o ad essa legato da dipendenza economica – degli importi dell'esposizione e della conseguente posizione di rischio verso le Amministrazioni centrali corrispondenti.

Si specifica che le informazioni rassegnate nella tabella in esame non seguono l'approccio segnaletico precedentemente descritto in quanto gli importi di esposizione e posizione di rischio verso le Amministrazioni centrali non vengono ripetuti in relazione ai gruppi di clienti connessi interessati da legami di natura economica e/o giuridica con le citate Amministrazioni centrali.

C. Operazioni di cartolarizzazione

1. Cartolarizzazioni tradizionali

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Nel corso dell'esercizio 2024 il Gruppo ha proseguito nel perfezionamento di operazioni di cartolarizzazione mediante la cessione in blocco di crediti a sofferenza in linea con gli obiettivi aziendali di derisking e di miglioramento della qualità degli attivi. Come illustrato nella relazione sulla gestione, il Gruppo nell'ultimo trimestre del 2024 ha perfezionato un'operazione di cartolarizzazione mediante la cessione di crediti a sofferenza denominata Luzzatti V.

Si segnala che il valore di bilancio con riferimento alle cartolarizzazioni originate da società terze, esposte nella successiva tabella C.2, al 31 dicembre 2024 ammonta a € 367 milioni.

Nuove operazioni dell'esercizio

Cartolarizzazione Luzzatti V

Nel corso del mese di dicembre 2024, il Gruppo ha realizzato la quinta operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 8 Banche e un Istituto Finanziario, per un valore complessivo pari a circa € 205 milioni in termini di Gross Book Value di cui € 28,6 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio.

Il pagamento del prezzo d'acquisto da parte della società Veicolo, appositamente costituita ai sensi della legge 130 del 30 aprile 1999, denominata «Luzzatti POP NPLs 2024 Srl» (l'SPV) è stato finanziato tramite l'emissione di titoli asset-backed per un valore nominale complessivo pari a € 56,35 milioni così ripartiti:

  • una tranche Senior (Class A) per € 47,85 milioni, con rating investment grade (BBB (high) assegnato da Morningstar DBRS e BBB+ assegnato da Arc Ratings). La tranche in questione, trattenuta da Banca Popolare di Sondrio S.p.A., presenta caratteristiche strutturali di ammissibilità alla GACS e, qualora tale garanzia statale venisse reintrodotta, le banche partecipanti valuteranno l'opportunità di avvalersene. Tali titoli, prevedono un rendimento fisso pari al 3,5%;
  • una tranche Mezzanine (Class B) per € 7,0 milioni, sprovvista di rating, con rendimento pari alla somma algebrica tra uno spread annuo pari a 10% e l'Euribor a 6 mesi;
  • una tranche Junior (Class J) per € 1,5 milioni, sprovvista di rating, con rendimento pari all'EURIBOR 6 mesi maggiorato di uno spread annuo del 15% e dell'eventuale rendimento variabile in funzione dell'andamento della cartolarizzazione.

In data 19 dicembre 2024, alla data di emissione dei titoli, le banche cedenti hanno sottoscritto il 100% dei titoli Senior e in applicazione della retention rule prevista dall'art 405 del CRR ciascuna delle banche cedenti ha mantenuto una quota non inferiore al 5% delle tranche Mezzanine e Junior. La restante parte dei titoli Mezzanine e Junior è stata sottoscritta da investitori terzi.

Coerentemente a quanto previsto dagli IFRS 9 si sono verificate le condizioni per l'eliminazione contabile dal bilancio delle sofferenze cedute in quanto risultano trasferiti in modo sostanziale i diritti e i benefici ad esse relative.

Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio alla data di riferimento del bilancio.

Seniority Scadenza Ammontare Nominale (in €) Morningstar DBRS Arc Ratings
Senior Maggio 2045 5.974.000 BBB (high) BBB+
Mezzanine Maggio 2045 43.696 N/D N/D
Junior Maggio 2045 9.364 N/D N/D
TOTALE 6.027.060

La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo

ammortizzato» par un valore al netto delle perdite attese rilevate in base in base al modello di impairment IFRS9 pari a € 5,976 milioni, di converso le quote di proprietà dei titoli mezzanine e junior (Fair Value € 1 mila) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

La perdita da cessione, pari a € 0,2 milioni, confluita nella voce «Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato».

L'attività di gestione e recupero dei crediti è stata affidata dalla Società Veicolo a Special Gardant S.p.A., servicer nominato ai sensi dell'articolo 2 commi terzo e sesto-bis della legge 130/1999.

Per completezza d'informazione si segnala che nel contesto dell'operazione le banche cedenti hanno concesso al veicolo Luzzatti POP NPLs 2024 S.r.l. un «Mutuo a Ricorso Limitato» («MRL») destinato, alla data di emissione dei titoli, a costituire una riserva di cassa a disposizione dell'SPV a copertura di eventuali disallineamenti tra il piano di recupero del Portafoglio ceduto ed i pagamenti da effettuarsi a favore dei portatori di titoli. Il «Mutuo a Ricorso Limitato» («MRL») erogato dalla Banca Popolare di Sondrio pari a € 0,282 milioni è iscritto tra le «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» e sarà oggetto di rimborso a valere sulla liquidità disponibile dell'SPV nel rispetto dell'ordine di priorità dei pagamenti e, comunque, prioritariamente rispetto al rimborso del capitale dei titoli senior; pertanto, non rappresenta alcuna forma di supporto creditizio nei confronti della cartolarizzazione.

Data di cessione del portafoglio 10/12/2024 Società Veicolo Luzzatti POP NPLs 2024 S.r.l. Corporate Servicer Zenith Global S.p.A. Data di emissione dei titoli 19/12/2024 Tipologia operazione Cessione multi-originator tradizionale Attività cedute Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e chirografarie Distinzione per settore di attività economica Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail Ripartizione Territoriale I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti residenti in Italia. Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) € 0,282 milioni Qualità delle attività cedute Sofferenze Ammontare attività cartolarizzate Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di €28,6 milioni. Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate Il prezzo di cessione è di € 6 milioni Struttura Organizzativa La società Zenith Global S.p.A.., predispone un rendiconto trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di ciascuna Posizione Debitoria. Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento nella gestione del recupero crediti.

Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:

Operazioni di cartolarizzazione già in essere

Le operazioni di cartolarizzazione perfezionate nel periodo 2020-2023 hanno previsto:

  • la sottoscrizione dei titoli Senior emessi dal veicolo e la cessione a terzi delle tranche Mezzanine e Junior, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa prudenziale. A fronte di tale detenzione, i crediti ceduti sono stati oggetto di cancellazione dal bilancio (cosiddetta «derecognition»), avendo il Gruppo trasferito in modo sostanziale i diritti ed i benefici delle attività finanziarie cedute;
  • l'ottenimento della garanzia dello Stato sui titoli Senior (cosiddetta Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze - GACS ai sensi del Decreto 18 del 14 febbraio 2016 convertito in legge n. 49 dell'8 aprile 2016 e successivo decreto del MEF del 3 agosto 2016) salvo per l'operazione Luzzatti III e IV. Di seguito si fornisce una sintesi delle operazioni perfezionate nei precedenti esercizi.
Data di cessione del portafoglio 01/06/2020
Società Veicolo Diana S.P.V. S.r.l.
Servicer Prelios Credit Servicing S.p.A.
Data di emissione dei titoli 17/06/2020
Tipologia operazione Tradizionale con Garanzia del Ministero dell'Economia e delle
Finanze GACS (Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze).
Attività cedute Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e
chirografarie
Distinzione per settore di attività economica Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail
Ripartizione Territoriale I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti
residenti in Italia.
Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) € 10,925 milioni originario, € 3,532 milioni residuo al 31.12.2024
Garanzie e linee di credito rilasciate da terzi Contratto IRC per copertura flussi finanziari note emesse
Qualità delle attività cedute Sofferenze
Ammontare attività cartolarizzate Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di €872 milioni.
Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate Il prezzo di cessione è di € 274 milioni.
Struttura Organizzativa La società Prelios Credit Servicing S.p.A., predispone un rendiconto
trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di
ciascuna Posizione Debitoria.
Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è
affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca
Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento
nella gestione del recupero crediti.

Cartolarizzazione Diana

La società veicolo ha emesso i seguenti titoli:

Ammontare Rating DBRS Rating Scope
Seniority Scadenza Nominale (in €) Morningstar Rating Moody's Ratings
Senior Dicembre 2038 235.000.000 BBB Baa2 BBB
Mezzanine Dicembre 2038 35.000.000 N/D N/D N/D
Junior Dicembre 2038 3.651.000 N/D N/D N/D
TOTALE 273.651.000

La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data chiusura dell'esercizio ammonta a € 41,823 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value € 667 mila) e junior (Fair Value € 528) sono state iscritte invece come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Cartolarizzazione Luzzatti I

Nel corso del mese di dicembre 2020, il Gruppo ha realizzato la seconda operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 15 Banche, per un valore complessivo pari a 919,9 milioni in termini di Gross Book Value di cui 371,8 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio.

Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:

Data di cessione del portafoglio 03/12/2020
Società Veicolo POP NPLs 2020 S.r.l.
Servicer Credito Fondiario S.p.A. e Fire S.p.A.
Data di emissione dei titoli 23/12/2020
Tipologia operazione Cessione multi-originator tradizionale con Garanzia del Ministero
dell'Economia e delle Finanze GACS (Garanzia Cartolarizzazione
Sofferenze).
Attività cedute Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e
chirografarie
Distinzione per settore di attività economica Il portafoglio oggetto di cessione è prevalentemente costituito da
debitori di tipo corporate.
Ripartizione Territoriale I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti
residenti in Italia.
Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) 4,505 milioni originario, 1,744 milioni residuo al 31.12.2024
Garanzie e linee di credito rilasciate da terzi Contratto IRC per copertura flussi finanziari note emesse
Qualità delle attività cedute Sofferenze
Ammontare attività cartolarizzate Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di Euro 345
milioni.
Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate Il prezzo di cessione è di Euro 112 milioni
Struttura Organizzativa La società Credito Fondiario S.p.a., predispone un rendiconto
trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di
ciascuna Posizione Debitoria.
Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è
affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca
Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento
nella gestione del recupero crediti.

Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio:

Rating DBRS Rating Scope
Seniority Scadenza Ammontare Nominale (in €) Morningstar Ratings
Senior Novembre 2045 109.783.000 BBB BBB
Mezzanine Novembre 2045 568.250 CCC CC
Junior Novembre 2045 227.400 N/D N/D
TOTALE 110.578.650

La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data chiusura dell'esercizio ammonta a € 37,907 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value € 101 mila) e junior (Fair Value € 227) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa consolidata – Parte E

Cartolarizzazione Luzzatti II

Nel corso del mese di dicembre 2021, il Gruppo ha realizzato la terza operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 11 Banche, per un valore complessivo pari a € 789,2 milioni in termini di Gross Book Value di cui € 420,9 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio (composto da crediti secured per il 57%).

Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:

Data di cessione del portafoglio 13/12/2021
Società Veicolo POP NPLs 2021 S.r.l.
Servicer Zenith Service S.p.A. e doValue S.p.A.
Data di emissione dei titoli 23/12/2021
Tipologia operazione Cessione multi-originator tradizionale con Garanzia del Ministero
dell'Economia e delle Finanze GACS (Garanzia Cartolarizzazione
Sofferenze).
Attività cedute Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e
chirografarie
Distinzione per settore di attività economica Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail
Ripartizione Territoriale I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti
residenti in Italia.
Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) € 4,113 milioni originario, € 2,299 milioni residuo al 31.12.2024
Garanzie e linee di credito rilasciate da terzi Contratto IRC per copertura flussi finanziari note emesse
Qualità delle attività cedute Sofferenze
Ammontare attività cartolarizzate Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di €374 milioni.
Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate Il prezzo di cessione è di € 99,250 milioni
Struttura Organizzativa La società Zenith Service S.p.A., predispone un rendiconto
trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di
ciascuna Posizione Debitoria.
Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è
affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca
Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento
nella gestione del recupero crediti.

Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio alla data di riferimento del bilancio.

Rating DBRS
Seniority Scadenza Ammontare Nominale (in €) Morningstar Arc Ratings
Senior Ottobre 2045 97.715.000 BBB BBB
Mezzanine Ottobre 2045 665.614 N/D N/D
Junior Ottobre 2045 266.246 N/D N/D
TOTALE 98.646.860

La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data di chiusura dell'esercizio ammonta a € 49,125 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value € 93 mila) e junior (Fair Value € 266) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Cartolarizzazione Luzzatti III

Nel corso del mese di dicembre 2022, il Gruppo ha realizzato la terza operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 15 Banche, per un valore complessivo pari a € 545,2 milioni in termini di Gross Book Value di cui € 242,5 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio.

Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:

Data di cessione del portafoglio 15/12/2022
Società Veicolo Luzzatti POP NPLs 2022 S.r.l.
Servicer Prelios Credit Solutions S.p.A. and Fire S.p.A
Data di emissione dei titoli 29/12/2022
Tipologia operazione Cessione multi-originator tradizionale
Attività cedute Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e
chirografarie
Distinzione per settore di attività economica Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail
Ripartizione Territoriale I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti
residenti in Italia.
Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) € 2,520 milioni, € 1,561 milioni residuo al 31.12.2024
Qualità delle attività cedute Sofferenze
Ammontare attività cartolarizzate Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di € 242,5
milioni.
Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate Il prezzo di cessione è di € 58,2 milioni
Struttura Organizzativa La società Prelios Credit Solutions S.p.A., predispone un rendiconto
trimestrale contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di
ciascuna Posizione Debitoria.
Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è
affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca
Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento
nella gestione del recupero crediti.

Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio alla data di riferimento del bilancio.

Seniority Scadenza Ammontare Nominale (in €) Moody's Arc Ratings
Senior Gennaio 2042 56.005.000 Baa1 BBB+
Mezzanine Gennaio 2042 414.406 N/D N/D
Junior Gennaio 2042 71.042 N/D N/D
TOTALE 56.490.448

La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» in base ai rimborsi ricevuti a decorrere dalla data di esecuzione dell'operazione alla data di chiusura del presente esercizio e delle perdite attese rilevate in base al modello di impairment IFRS 9, il valore netto di bilancio alla data di chiusura dell'esercizio ammonta a € 34,289 milioni. Le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value € 127 mila) e junior (Fair Value € 249) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Cartolarizzazione Luzzatti IV

Nel corso del mese di dicembre 2023, il Gruppo ha realizzato la quarta operazione di cartolarizzazione attraverso una cessione multi-originator, avente ad oggetto crediti classificati in sofferenza originati da 12 Banche, per un valore complessivo pari a € 313 milioni in termini di Gross Book Value di cui € 173,7 milioni riferibili alla Banca Popolare di Sondrio.

Si riepilogano di seguito i principali elementi dell'operazione sopra descritta con riferimento alla Banca Popolare di Sondrio:

Data di cessione del portafoglio 15/12/2023
Società Veicolo Luzzatti POP NPLs 2023 S.r.l.
Servicer doNext S.p.A. e doValue S.p.A
Data di emissione dei titoli 28/12/2023
Tipologia operazione Cessione multi-originator tradizionale
Attività cedute Crediti deteriorati costituiti da esposizioni creditizie ipotecarie e
chirografarie
Distinzione per settore di attività economica Crediti deteriorati verso privati, imprese corporate e retail
Ripartizione Territoriale I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti
residenti in Italia.
Finanziamento subordinato (Riserva di cassa) € 2,196 milioni, € 1,949 milioni residuo al 31.12.2024
Qualità delle attività cedute Sofferenze
Ammontare attività cartolarizzate Il totale dei crediti esigibili del portafoglio ceduto è di € 173,7
milioni.
Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate Il prezzo di cessione è di € 50,7 milioni
Struttura Organizzativa La società doNext S.p.A., predispone un rendiconto trimestrale
contenente tutte le informazioni relative ai Crediti di ciascuna
Posizione Debitoria.
Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi Il recupero transattivo o giudiziale dei crediti a sofferenza ceduti è
affidato unicamente ai Servicer incaricati dall'SPV. La Banca
Popolare di Sondrio non ha mantenuto alcun ruolo/coinvolgimento
nella gestione del recupero crediti.

Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio alla data di riferimento del bilancio.

Seniority Scadenza Ammontare Nominale (in €) Morningstar DBRS Arc Ratings
Senior Giugno 2043 48.392.000 BBB (high) BBB+
Mezzanine Giugno 2043 343.430 N/D N/D
Junior Giugno 2043 93.663 N/D N/D
TOTALE 48.829.093

La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» par un valore al netto delle perdite attese rilevate in base in base al modello di impairment IFRS9 pari a € 28,215 milioni, di converso le quote di proprietà dei titoli mezzanine (Fair Value € 115 mila) e junior (Fair Value €33) sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

2. Cartolarizzazioni sintetiche

In data 14 giugno 2022 il Gruppo ha sottoscritto con il Gruppo BEI un'operazione di cartolarizzazione sintetica per un controvalore pari a € 958 milioni di euro a valere di un portafoglio di finanziamenti erogati a controparti «imprese». Sul finanziamento del portafoglio oggetto della transazione è stato mantenuto un interesse economico netto (cd. retention) di almeno il 5%.

Le cartolarizzazioni sintetiche prevedono, attraverso la stipula di contratti di garanzia, l'acquisto di protezione del rischio creditizio sottostante ad un portafoglio di finanziamenti, del quale l'Originator mantiene la piena titolarità. Tali operazioni sono quindi finalizzate a trasferire il rischio di credito dall'Originator ad una Controparte esterna, senza derecognition degli attivi che pertanto sono mantenuti nel bilancio della Capogruppo.

Mediante la cartolarizzazione sintetica la banca acquisisce, in forma sintetica e dunque aggregata, una copertura a fronte delle «prime perdite» che dovessero manifestarsi in un portafoglio di impieghi identificato. La struttura finanziaria mitiga i rischi creditizi presenti nei crediti oggetto della transazione e libera conseguentemente risorse finanziarie destinabili anche allo sviluppo di nuovi impieghi.

La struttura dell'operazione prevede che il portafoglio venga virtualmente suddiviso in 2 tranche in relazione al grado di rischio: Senior e Junior. Il portafoglio iniziale assoggettato all'operazione è stato così ripartito:

  • Senior: € 910,43 milioni;
  • Junior: € 47,92 milioni.

In particolare, la quota Senior non gode di alcuna garanzia, mentre la quota Junior è coperta con garanzia da parte del Fondo Europeo per gli investimenti (FEI) e controgarantita dalla Banca Europea per gli investimenti (BEI), mediante l'utilizzo dei fondi provenienti dall'European Guarantee Fund (EGF), strumento dell'UE di aiuto alla ripresa, lanciato nel 2020 in risposta alla crisi da Covid-19.

Al 31 dicembre 2024 l'esposizione netta della Banca verso la cartolarizzazione è pari a € 433,8 milioni, di cui € 18,9 milioni rappresentati dalla componente Junior.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

C.1 Consolidato prudenziale -Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione «proprie» ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

Esposizioni per cassa
Senior Mezzanine Junior
Tipologia attività Valore di Rettif./ripr. di Valore di Rettif./ripr. di Valore di Rettif./ripr. di
sottostanti/Esposizioni bilancio valore bilancio valore bilancio valore
A. Oggetto di integrale
cancellazione dal bilancio
- - - - - -
Crediti non performing 197.335 (2) 1.106 - 1 -
B. Oggetto di parziale
cancellazione dal bilancio
- - - - - -
C. Non cancellate dal bilancio 414.897 (32) 18.908 280
C.1 Prestiti verso imprese (*) 414.897 (32) 18.908 280

* La sottovoce «Prestiti verso imprese» è relativa all'operazione di cartolarizzazione sintetica.

Nella tabella sono evidenziate le esposizioni per cassa assunte dal Gruppo Banca Popolare di Sondrio relativamente alle operazioni di cartolarizzazione proprie Diana, Luzzatti, Luzzatti II, III, IV, V. Non si riportano le parti della tabella relative alle garanzie rilasciate e alle linee di credito in quanto fattispecie non presenti.

C.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione «di terzi» ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipo di esposizione

Esposizioni per cassa
Senior Mezzanine Junior
Tipologia attività Valore di Rettif./ripr. di Valore di Rettif./ripr. di Valore di Rettif./ripr. di
sottostanti/Esposizioni bilancio valore bilancio valore bilancio valore
Bnt Portfolio Spv Srl
15.05.2014/08.02.2042
Mutui 13.302 - - - - -
Alba 6 Spv 27.06.2014/25.10.2045
Contratti di leasing 353.461 (29) - - - -

La nota della cartolarizzazione BNT Portfolio SPV Srl è classificata tra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, pertanto, è valutata al fair value il cui valore è indicato in corrispondenza della colonna «Valore di bilancio». Non si riportano le parti della tabella relative alle garanzie rilasciate e alle linee di credito in quanto fattispecie non presenti.

C.3 Consolidato prudenziale – Interessenze in società veicolo per la cartolarizzazione

Attività Passività
Titoli di
Denominazione Sede legale Consolidamento Crediti debito Altre Senior Mezzanine Junior
Alba 6 Spv Srl Conegliano (TV) NO 581.766 - 36.819 353.738 - 143.432
Bnt Portfolio Spv Srl Conegliano (TV) NO 69.047 - 14.290 81.258 - -
Diana SPV Conegliano (TV) NO 68.300 - 27.560 41.831 35.045 4.346
Pop Npls 2020 Srl* Roma (RM) NO 110.583 42.190 121.208 25.000 10.000
Pop Npls 2021 Srl Milano (MI) NO 105.454 - 16.510 96.046 25.517 10.258
Pop Npls 2022 Srl Conegliano (TV) NO 59.637 - 40.552 72.461 18.571 3.239
Pop Npls 2023 Srl Conegliano (TV) NO 46.882 - 5.106 45.228 11.004 3.001
Pop Npls 2024 Srl Conegliano (TV) NO 56.350 - 2.255 47.850 7.000 1.500

* Dati al 31 dicembre 2023

C.4 Consolidato prudenziale - Società veicolo per la cartolarizzazione non consolidate

Non si è provveduto al consolidamento delle società veicolo Alba 6 Spv Srl, BNT Porfolio Spv Srl, Diana SPV Srl, Pop Npls 2020 Srl, Pop Npls 2021 Srl, Pop Npls 2022 Srl, Pop Npls 2023 e Pop Npls 2024 in quanto non sussiste controllo come definito dallo IFRS 10. Si rimanda alla Parte A Politiche contabili della presente nota integrativa.

Nell'ambito delle operazioni Diana, Luzzatti I, Luzzatti II, Luzzatti III, Luzzatti IV e Luzzatti V il Gruppo ha erogato alle società veicolo mutui a ricorso limitato, alla data del 31 dicembre 2024 il valore è pari a € 11,367 milioni, destinati, alla data di emissione dei titoli, a costituire una riserva di cassa a disposizione dell'SPV a copertura di eventuali disallineamenti tra il piano di recupero del Portafoglio ceduto ed i pagamenti da effettuarsi a favore dei portatori di titoli, iscritti tra le «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato». L'esposizione massima del Gruppo Banca Popolare di Sondrio al rischio di perdita è pari alla sommatoria tra il valore di bilancio delle notes (€ 198,442 milioni) e il valore di bilancio dei mutui a ricorso limitato. Tenuto conto che la garanzia dello stato assiste le sole tranche senior (salvo per la cessione Luzzatti III, IV e V) si ritiene che l'esposizione al rischio di perdita si riduca a € 69,587 milioni.

C.5 Consolidato prudenziale - Attività di servicer – cartolarizzazioni proprie: incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo per la cartolarizzazione

Al 31 dicembre 2024 il Gruppo non svolge attività di servicer in operazioni di cartolarizzazioni proprie nelle quali le attività cedute sono state cancellate dal bilancio ai sensi dell'IFRS 9.

C.6 Consolidato prudenziale – Società veicolo per la cartolarizzazione consolidate

Al 31 dicembre 2024 non si rilevano operazioni che utilizzano società veicolo per la cartolarizzazione consolidate.

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa consolidata – Parte E

D. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Ai sensi dell'IFRS 7, paragrafo 42D, lettere a), b), c) nella tabella seguente figura il valore di bilancio relativo ad operazioni di pronto contro termine passivi su titoli di proprietà (in prevalenza classificati nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato») che non hanno comportato l'eliminazione contabile dal bilancio delle sottostanti attività finanziarie.

La mancata eliminazione contabile dei titoli, con riferimento alle operazioni passive di pronti contro termine, è legata al mantenimento in capo al Gruppo di tutti i rischi e benefici connessi al titolo, poiché sussiste l'obbligo di riacquistarlo a termine ad un prezzo stabilito contrattualmente. In funzione della tipologia della controparte il corrispettivo della cessione è rilevato tra i debiti verso banche o verso clientela, mentre i titoli oggetto di transazione restano iscritti nei portafogli di appartenenza.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

D.1 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valori di bilancio

Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di
bilancio
di cui: oggetto
di operazioni di
cartolarizzazione
di cui:
oggetto di
contratti di
vendita con
patto di
riacquisto
di cui
deteriorate
Valore di
bilancio
di cui: oggetto
di operazioni di
cartolarizzazione
di cui:
oggetto di
contratti di
vendita con
patto di
riacquisto
A. Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
- - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - - - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
4. Derivati - - - - - - -
B. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair
value
2.243 - 2.243 - 2.045 - 2.045
1. Titoli di debito 2.243 - 2.243 - 2.045 - 2.045
2. Titoli di capitale - - - - - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
C. Attività finanziarie designate al
fair value
- - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Finanziamenti - - - - - - -
D. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
1.277.801 - 1.277.801 - 1.234.460 - 1.234.460
1. Titoli di debito 1.277.801 - 1.277.801 - 1.234.460 - 1.234.460
2. Titoli di capitale - - - - - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
E. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
4.514.662 - 4.514.662 - 4.188.532 - 4.188.532
1. Titoli di debito 4.514.662 - 4.514.662 - 4.188.532 - 4.188.532
2. Finanziamenti - - - - - - -
Totale
31/12/2024
5.794.706 - 5.794.706 - 5.425.037 - 5.425.037
Totale
31/12/2023
5.927.753 - 5.927.753 - 5.481.011 - 5.481.011

D.2 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente e passività finanziarie associate: valori di bilancio

Sia nell'esercizio in corso che in quello precedente il Gruppo non ha attività finanziarie cedute ma ancora rilevate parzialmente e passività finanziarie associate.

D.3 Consolidato prudenziale – Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute e non cancellate integralmente: fair value

Rilevate per Rilevate Totale
intero parzialmente 31/12/2024 31/12/2023
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - -
1. Titoli di debito - - - -
2. Titoli di capitale - - - -
3. Finanziamenti - - - -
4. Derivati - - - -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value
2.242 - 2.242 -
1. Titoli di debito 2.242 - 2.242 -
2. Titoli di capitale - - - -
3. Finanziamenti - - - -
C. Attività finanziarie designate al fair value - - - -
1. Titoli di debito - - - -
2. Finanziamenti - - - -
D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
1.277.801 - 1.277.801 1.263.058
1. Titoli di debito 1.277.801 - 1.277.801 1.263.058
2. Titoli di capitale - - - -
3. Finanziamenti - - - -
E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (fair
value)
4.511.860 - 4.511.860 4.446.783
1. Titoli di debito 4.511.860 - 4.511.860 4.446.783
2. Finanziamenti - - - -
Totale attività finanziarie 5.791.903 - 5.791.903 5.709.841
Totale passività finanziarie associate 5.425.037 - 5.425.037 5.481.012
Valore netto
31/12/2024
366.866 - 366.866 -
Valore netto
31/12/2023
228.829 - - 228.829

B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento

Al 31 dicembre 2024 non sono presenti attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento.

C. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente

Ai sensi di quanto stabilito dalla Comunicazione di Banca d'Italia del 23 dicembre 2019, recepite nel 8° aggiornamento della Circolare 262, nella seguente sezione vengono fornite le informazioni qualiquantitative in merito alle operazioni di cessione di tipo multioriginator di portafogli creditizi effettuate dal Gruppo, nel corso dell'esercizio 2024 ed in quelli precedenti, riconducibili allo schema della cessione ad un fondo comune di investimento con attribuzione delle relative quote al Gruppo stesso.

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

La cessione di crediti a fondi comuni di investimento persegue come obiettivo industriale e strategico quello di affidare la gestione di esposizioni classificate come ad alto rischio ad operatori professionali specializzati ed indipendenti (rappresentati da società di gestione del risparmio, di seguito anche "SGR"), i quali, attraverso azioni di discontinuità manageriale, dovrebbero consentire un più efficace turnaround aziendale rispetto a quanto perseguibile dalla Banca creditrice mediante una gestione in proprio della propria esposizione.

Le strategie perseguite dalla SGR, infatti, puntano su leve gestionali difficilmente attivabili dalle singole banche, quali, a mero titolo di esempio, la conversione in equity dei crediti, l'ingresso negli organi di gestione delle società per realizzare un effettivo turnaround operativo, lo sviluppo di operazioni di distressed M&A volte a salvaguardare il valore delle imprese attraverso partnership industriali il riacquisto diretto dell'immobile nel caso di operatori real estate e, da ultimo, l'apporto di nuova finanza da parte di investitori terzi finalizzata al rilancio delle imprese attraverso strumenti che consentano un grado di priorità nel rimborso superiore rispetto all'indebitamento finanziario già in essere (Debtor-in-Possession Financing).

Le operazioni di seguito evidenziate hanno comportato la cancellazione contabile dei crediti ceduti in quanto il Gruppo ha trasferito in modo sostanziale tutti i rischi e benefici derivanti dal possesso delle attività oggetto di vendita e, inoltre, non ha mantenuto alcun potere sulla gestione del fondo stesso che è stato invece assunto dalla società di gestione del fondo. In particolare, i rischi ed i benefici che il Gruppo potrà conseguire, sulla base dalle quote detenute in cambio del conferimento dei crediti, dipendono dal generale andamento del fondo gestito dalla SGR.

Con riferimento alla necessità di dover consolidare i fondi comuni di investimenti sottoscritti in merito ai requisiti richiesti dal principio contabile IFRS 10 per la detenzione del controllo su un'entità - si rappresenta che non è stato individuato alcun fondo da dover consolidare. In particolare, sulla base dei poteri attribuiti agli organi costitutivi del fondo (Consiglio di Amministrazione, Comitato degli investitori, Assemblea del fondo - a cui partecipano tutti i possessori di quote dei Comparti del Fondo) e alle maggioranze richieste per assumere le relative deliberazioni, non è stato individuato alcun fondo per il quale si ritiene che il Gruppo detenga il potere di dirigere le attività rilevanti.

In sostituzione delle attività cancellate, le quote dei fondi, ottenute quale permuta della cessione, sono state iscritte a voce 20 c) "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" dello schema di Stato patrimoniale Attivo. Per maggiori dettagli sulla determinazione del fair value delle quote si rinvia alla parte A.4 della presente nota integrativa.

Nel corso del 2024 sono state effettuate le seguenti operazioni di cessione:

  • ˗ Illimity Credit & Corporate Turnaround Fund
  • ˗ Illimity Real Estate Credit Fund (di seguito «iREC Fund»)
  • ˗ Keystone
  • ˗ Kleos
  • ˗ IDeA CCR II
  • ˗ Re-City (City Regeneration)

Operazione illimity Credit & Corporate Turnaround Fund

Nelle date 28 giugno 2024 e 18 dicembre 2024 sono state perfezionate due operazioni illimity che hanno visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Capogruppo. Le operazioni si sono realizzate mediante il conferimento di crediti deteriorati al prezzo di € 21,147 milioni con conseguente emissione a favore della Capogruppo di numero 23.671.542 quote di classe A, del Fondo «Illimity Credit & Corporate Turnaround Fund».

Tenuto conto del valore di iscrizione dei le operazioni di cessione hanno comportato la rilevazione di un effetto economico positivo pari a circa € 6,5 milioni.

Il Fondo «Illimity Credit & Corporate Turnaround Fund» è un fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) mobiliare di tipo chiuso monocomparto riservato a investitori qualificati, istituito e gestito da Illimity SGR S.p.A.

Le quote del fondo, unitamente alle quote sottoscritte nel precedente esercizio, sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2024 risulta pari a € 38 milioni.

Operazione illimity Real Estate Credit Fund

In data 19 dicembre 2024 si è perfezionata l'operazione che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Capogruppo. L'operazione si è realizzata mediante il conferimento di crediti deteriorati al prezzo di € 22,974 milioni con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, per pari importo, di numero 22.951.049 quote di classe A, del Fondo «Illimity Real Estate Credit Fund».

Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione di un effetto economico positivo pari a € 3,2 milioni.

Il Fondo «Illimity Real Estate Credit Fund» è un fondo comune di investimento alternativo italiano (FIA) mobiliare di tipo chiuso rientrante nella categoria dei FIA (Fondi di Investimento Alternativi), riservato e monocomparto, istituito e gestito da Illimity SGR S.p.A.

Le quote del fondo, unitamente alle quote sottoscritte nel precedente esercizio, sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2024 risulta pari a € 40 milioni.

Operazione Keystone

In data 23 dicembre 2024 si è perfezionata un'operazione che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» e «sofferenze» da parte della Banca Popolare di Sondrio. L'operazione si è realizzata mediante il conferimento di crediti deteriorati al prezzo di € 13,873 milioni di euro con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, di numero 16.634.460 quote di classe A, del Fondo «Keystone».

Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione di un effetto economico positivo pari a € 1,3 milioni.

Il Fondo «Keystone» è un fondo comune di investimento di diritto italiano, di tipo chiuso, rientrante nella categoria dei FIA (Fondi di Investimento Alternativi), riservato a investitori professionali istituito e gestito dalla società Kryalos SGR S.p.A.

Le quote del fondo, unitamente alle quote sottoscritte nel precedente esercizio, sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2024 risulta pari a € 26 milioni.

Operazione Kleos

In data 16 dicembre 2024 si è perfezionata un'operazione che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «inadempienze probabili» da parte della Banca Popolare di Sondrio. L'operazione si è realizzata mediante il conferimento di crediti deteriorati al prezzo di € 1,698 milioni con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, di numero 1.697.888 quote di classe B, del Fondo

«Kleos».

Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione di un effetto economico negativo pari a € 0,2 milioni.

Il Fondo «Kleos» è un fondo comune di investimento mobiliare di diritto italiano, di tipo chiuso, rientrante nella categoria dei FIA (Fondi di Investimento Alternativi), riservato e mono comparto gestito dalla società Polis SGR S.p.A..

Le quote del fondo sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2024 risulta pari a circa € 1,6 milioni.

Operazione IDeA CCR II

In data 30 ottobre 2024 si è perfezionata un'altra operazione che ha visto la cessione di crediti, qualificati con lo status di «bonis» e «past due» da parte della Banca Popolare di Sondrio. L'operazione si è realizzata mediante il conferimento di crediti al prezzo di € 19,156 milioni con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, di numero 1.058.950 quote di classe A1, del Fondo «IDeA CCR II».

Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione di un effetto economico negativo pari a € 1,7 milioni.

Il Fondo «IDeA CCR II» è un fondo comune di investimento italiano alternativo (FIA) mobiliare di tipo chiuso multi-comparto riservato a investitori qualificati gestito dalla società DeA Capital Alternative Funds SGR.

Le quote del fondo, unitamente alle quote sottoscritte nel precedente esercizio, sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2024 risulta pari a € 24 milioni.

Operazione City Regeneration

La detenzione del fondo in oggetto rappresenta l'apporto conseguito da Banca Popolare di Sondrio a fronte della cessione, in data 10 giugno 2024, di esposizioni creditizie in bonis al Fondo Euromilano al prezzo di € 12,847 milioni con compensazione del prezzo di cessione con il prezzo di sottoscrizione, di quote di classe C pari al nozionale.

Le quote sopra menzionate sono state oggetto di un ulteriore e successivo apporto al Fondo Re-City attraverso pagamento mediante compensazione con il prezzo di sottoscrizione di quote di una nuova categoria c.d. "Quote C Re-City". L'operazione complessiva ha come fine ultimo l'integrazione tra REDO SGR ed Euromilano S.p.A., dato che entrambe svolgono attività nel campo dello sviluppo e gestione di investimenti immobiliari, in modo da consentire una valorizzazione delle capacità operative delle due società, di sviluppare importanti sinergie e ottimizzare le opportunità di riqualificazione delle aree urbane.

Entrambi i fondi (i.e. EuroMilano e Re-City) sono gestiti e rappresentati da REDO SGR S.p.A..

Tenuto conto del valore di iscrizione dei crediti l'operazione di cessione ha comportato la rilevazione di un effetto economico negativo pari a € 1,7 milioni.

Il Fondo denominato "City Regeneration", istituito da REDO SGR S.p.A il 9 novembre 2020, è un fondo comune di investimento di diritto italiano, di tipo chiuso, rientrante nella categoria dei FIA (Fondi di Investimento Alternativi), riservato a investitori professionali. Lo scopo del Fondo consiste in investimenti sostenibili ai sensi del Regolamento Europeo 2019/2088 (cosiddetto "Fondo ex art. 9 SFDR"), da realizzarsi tramite l'investimento del proprio patrimonio in iniziative immobiliari volte alla rigenerazione urbana e aventi impatto sociale, con focalizzazione su Social Housing, Senior Living e Student Housing, con particolare attenzione al settore affordable e, in generale, al settore del living.

Le quote del fondo sono state iscritte nel portafoglio contabile delle «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico», il valore del fair value al 31 dicembre 2024 risulta pari a € 10 milioni.

Dettaglio delle quote di fondi comuni di investimento in essere al 31 dicembre 2024

Al 31 dicembre 2024 il controvalore di bilancio dei fondi comuni di investimento rivenienti dalle operazioni in esame ammonta complessivamente a € 140 milioni, interamente riferito alla Capogruppo.

Nella seguente tabella viene fornito il dettaglio dei fondi detenuti, con evidenza della società di gestione del fondo, della data del primo closing e dei successivi conferimenti e della qualità delle attività cedute.

Valore di
bilancio al
31/12/2024 (in
Società di gestione Data primo closing/ Qualità delle
Nome del Fondo milioni di €)* del risparmio successivi conferimenti attività cedute
Fondo iCCT
(Illimity Credit and Corporate
Turnaround Fund)
38,047 Illimity SGR S.p.A. 31 marzo 2021 / 21 ottobre
2021 / 23 giugno 2023 / 28
giugno 2024 / 18 dicembre
2024
Sofferenze /
Inadempienze
probabili
Fondo iREC
(Illimity Real Estate Credit Fund)
39,808 Illimity SGR S.p.A. 3 agosto 2022 / 22 dicembre
2023 / 19 dicembre 2024
Sofferenze /
Inadempienze
probabili
Fondo Keystone 26,141 Kryalos SGR S.p.A. 28 dicembre 2022 / 22
dicembre 2023 / 23 dicembre
2024
Sofferenze /
Inadempienze
probabili
IDeA Corporate Credit
Recovery II
23,948 DeA Capital Alternative
Funds SGR
7 ottobre 2020 / 30 ottobre
2024
Bonis / Past due
/ Inadempienze
probabili
Fondo Kleos 1,577 Polis SGR S.p.A. 16 dicembre 2024 Sofferenze
Fondo City Regeneration 10,410 REDO SGR S.p.A. 10 giugno 2024 Bonis

(*) Attività incluse nella voce di bilancio "20 c. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".

D. Operazione di Covered Bond

In data 6 novembre 2013 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha autorizzato un Programma di obbligazioni bancarie garantite (covered bonds) per un importo massimo fino ad € 5 miliardi basato sulla cessione ad una società veicolo di mutui fondiari ed ipotecari residenziali originati dalla Capogruppo stessa.

In data 30 giugno 2023, il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato l'aggiornamento del Programma in narrativa recependo le novità introdotte dalle disposizioni attuative del Titolo I-bis della legge 30 aprile 199. N. 130 in materia di obbligazioni bancarie garantite (OBG), che modificano la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013.

Per ciò che concerne la cessione di attivi, in data 1° giugno 2014 è stata effettuata la cessione prosoluto, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 4 e 7 bis della legge n. 130 del 30 aprile 1999, al veicolo POPSO Covered bond s.r.l. di un portafoglio di complessivi € 802 milioni di crediti in bonis in relazione all'emissione della prima serie di obbligazioni bancarie garantite per complessivi € 500 milioni avvenuta il 5 agosto 2014 e con durata pari ad anni 5.

In data 5 dicembre 2015, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una seconda cessione per € 202 milioni di crediti in bonis.

Nel corso dell'anno 2016 sono state effettuate ulteriori 2 cessioni. La prima, il 1° febbraio 2016, di un portafoglio di complessivi € 576 milioni di crediti in bonis in relazione all'emissione della seconda serie di obbligazioni bancarie garantite per complessivi € 500 milioni avvenuta il 4 aprile 2016. La seconda, in data 1° novembre 2016, di un portafoglio di crediti in bonis per complessivi € 226 milioni.

Nel corso dell'anno 2017, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una quinta cessione in data 1° ottobre 2017 per complessivi € 307 milioni di crediti in bonis.

Parimenti nel corso dell'anno 2018 è stata effettuata una sesta cessione in data 1° ottobre 2018 per complessivi € 323 milioni di crediti in bonis.

Nel corso dell'anno 2019, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una settima cessione in data 1° dicembre 2019 per complessivi € 352 milioni di crediti in bonis.

Nel corso dell'anno 2022, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata un'ottava cessione in data 1° novembre 2022 per complessivi € 167 milioni di crediti in bonis.

Nel corso dell'anno 2023, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una nona cessione in data 1° novembre 2023 per complessivi € 877 milioni di crediti in bonis.

Nel corso dell'anno 2024, in virtù dello stesso contratto, è stata effettuata una decima cessione in data 1° novembre 2024 per complessivi € 990 milioni di crediti in bonis.

Le operazioni, come sopra riportate, si sono articolate nella cessione di mutui residenziali alla società veicolo e la contestuale concessione alla stessa di un finanziamento subordinato per regolare il prezzo di cessione. Poiché in carico alla Capogruppo permangono tutti i rischi e benefici connessi a tali crediti, tali operazioni non comportano l'eliminazione contabile secondo quanto previsto dall'IFRS 9.

Tra i principali obiettivi strategici perseguiti vi è quello di dotare la Banca di strumenti destinabili al mercato, pure mediante pubbliche operazioni. In aggiunta a questo primario obiettivo, l'attivazione di strumenti della specie può contribuire a:

  • allungare le scadenze della raccolta e pertanto rafforzare la correlazione tra quest'ultima e la massa degli impieghi a medio/lungo termine;
  • diversificare le fonti di provvista a lunga scadenza;
  • usufruire di condizioni favorevoli, rispetto a quelle ottenibili tramite l'ordinaria raccolta obbligazionaria non garantita.

È stato predisposto un complesso ed articolato processo atto a soddisfare i dettami normativi. Per consentire, in particolare, il calcolo e il monitoraggio dei test di legge e contrattuali, verificare il rispetto dei requisiti di idoneità degli attivi ceduti, redigere la reportistica chiesta dalla normativa e dalle agenzie di rating e adempiere a tutte le attività di controllo. Nello specifico si cita, tra le varie controparti a vario titolo coinvolte, la società di revisione indipendente BDO Italia Spa, in qualità di «asset monitor», deputata alle verifiche dei test regolamentari.

Le operazioni evidenziano un andamento regolare e non sono emerse irregolarità rispetto a quanto

contrattualmente previsto.

La normativa dispone inoltre che gli obiettivi, i rischi, anche legali e reputazionali, e le procedure di controllo poste in essere siano valutati dagli organi sociali con funzione di supervisione strategica e di controllo.

Di seguito si riportano le informazioni relative alle obbligazioni emesse dalla Banca Popolare di Sondrio S.p.A per le quali il veicolo, Popso Covered Bond srl, svolge il ruolo di Garante:

Serie e Classe Serie 3
Codice ISIN IT0005568529
Data di emissione 24/10/2023
Data di scadenza 24/10/2028
Scadenza estesa 24/10/2029
Valuta Euro
Importo 500.000.000
Tipo tasso Fisso
Parametro 4,125%
Cedola Annuale
Legge applicabile Italiana
Serie e Classe Serie 4
Codice ISIN IT0005580276
Data di emissione 22/01/2024
Data di scadenza 22/07/2029
Scadenza estesa 22/07/2030
Valuta Euro
Importo 500.000.000
Tipo tasso Fisso
Parametro 3,250%
Cedola Annuale

Per quanto concerne le prime due serie di obbligazioni, si informa che sono state integralmente rimborsate alla scadenza.

E. Consolidato prudenziale – modelli per la misurazione del rischio di credito

Il Gruppo non dispone di modelli interni di portafoglio sul rischio di credito (metodologia VaR).

1.2 Gruppo bancario – Rischi di mercato

1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali

Per la Capogruppo si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.

Le società Factorit s.p.a., Sinergia Seconda s.r.l. e Banca della Nuova Terra s.p.a. non sono esposte a rischi di tasso e di prezzo inerenti al portafoglio di negoziazione, mentre Popso Covered Bond s.r.l., consolidata sinteticamente con la Capogruppo, rientra nelle analisi effettuate per il bilancio dell'impresa.

La partecipata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA risulta essere esposta al rischio di tasso di interesse derivante dal portafoglio di negoziazione per la presenza di contratti a termine su tassi di cambio. Relativamente alla trattazione di strumenti derivati (derivati in senso stretto), gli uffici della controllata elvetica svolgono saltuariamente un'attività in opzioni su cambi e su merci al fine di rispondere a esigenze della clientela; tali operazioni sono poi pareggiate con operazioni di segno opposto concluse con primarie controparti finanziarie. Di conseguenza, tali operazioni non generano alcun rischio. Nel corso dell'anno sono stati saltuariamente presenti contenuti ammontari di titoli obbligazionari classificati tra le «attività finanziarie detenute per la negoziazione».

La partecipata elvetica non è più esposta al rischio di prezzo derivante dal portafoglio di negoziazione, essendo state cedute le contenute quote di OICR classificate tra le «attività finanziarie detenute per la negoziazione».

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Per la Capogruppo si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.

A livello consolidato, analogamente a quanto in essere a livello individuale, i processi interni di misurazione, controllo e gestione del rischio di tasso di interesse del portafoglio di negoziazione si avvalgono di due distinti sistemi di monitoraggio, basati rispettivamente su:

  • un modello interno per il calcolo giornaliero del Valore a Rischio (VaR), utilizzato pure per l'analisi di esposizione al rischio di prezzo;
  • analisi di sensitività al rischio di tasso di interesse basate sulle metodologie di Asset & Liability Management (ALM) strategico illustrate in dettaglio nella successiva sezione 1.2.2 (Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio bancario).

Con riferimento al modello basato sul calcolo del VaR, il Gruppo adotta un complessivo sistema di limiti per l'esposizione ai rischi nell'ambito dell'attività finanziaria a livello consolidato analogo a quello illustrato nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa, cui si rimanda anche per le caratteristiche del modello interno per il calcolo del Valore a Rischio (VaR) in uso.

In particolare, il modello utilizzato copre, oltre agli strumenti finanziari esposti al rischio di tasso di interesse e al rischio di prezzo inclusi nel portafoglio di negoziazione di vigilanza della Capogruppo, i contratti a termine su tassi di cambio, i derivati in senso stretto (opzioni su cambi e merci) e le quote di OICR della controllata svizzera.

Per ciò che afferisce alle metodologie utilizzate per aggregare i vari profili di rischio, tale aggregazione avviene calcolando il VaR non per semplice somma, ma tenendo conto delle correlazioni tra i profili di rischio, in virtù delle quali il VaR globale risulta di norma inferiore alla somma dei VaR parziali.

Con riferimento alla seconda metodologia citata, basata su analisi di sensitività, condotte attraverso una procedura per l'Asset & Liability Management (ALM) si rimanda alla sezione della nota integrativa dell'impresa nella quale sono inoltre descritte le attività di «stress testing». Relativamente ai risultati si rinvia a quanto esposto nel successivo paragrafo (Informazioni quantitative).

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari

Valuta di denominazione: EURO

Da oltre 3
mesi fino a 6
Da oltre 6
mesi fino a 1
Da oltre 1
anno fino a 5
Da oltre 5
anni fino a
Oltre 10 Durata
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi mesi anno anni 10 anni anni indeterminata
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - 3.534.349 326.570 326.532 1.220.680 286.886 11.706 -
3.1 Con titolo sottostante - 174 - - - - - -
- Opzioni - 174 - - - - - -
+ Posizioni lunghe - 8 - - - - - -
+ Posizioni corte - 166 - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - 3.534.175 326.570 326.532 1.220.680 286.886 11.706 -
- Opzioni - 112.732 101.910 209.928 1.031.726 263.778 - -
+ Posizioni lunghe - 56.366 50.955 104.964 515.863 131.889 - -
+ Posizioni corte - 56.366 50.955 104.964 515.863 131.889 - -
- Altri derivati - 3.421.443 224.660 116.604 188.954 23.108 11.706 -
+ Posizioni lunghe - 2.928.460 112.090 56.841 94.483 11.554 5.853 -
+ Posizioni corte - 492.983 112.570 59.763 94.471 11.554 5.853 -

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari

Valuta di denominazione: ALTRE VALUTE

Da oltre 3
mesi fino a 6
Da oltre 6
mesi fino a 1
Da oltre 1
anno fino a
Da oltre 5
anni fino a
Oltre 10 Durata
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi mesi anno 5 anni 10 anni anni indeterminata
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - 3.779.276 118.978 146.582 67.188 - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - 3.779.276 118.978 146.582 67.188 - - -
- Opzioni - 38.578 16.076 36.388 27.190 - - -
+ Posizioni lunghe - 19.289 8.038 18.194 13.595 - - -
+ Posizioni corte - 19.289 8.038 18.194 13.595 - - -
- Altri derivati - 3.740.698 102.902 110.194 39.998 - - -
+ Posizioni lunghe - 661.541 51.634 56.669 20.003 - - -
+ Posizioni corte - 3.079.157 51.268 53.525 19.995 - - -

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

Quotati
Tipologia operazioni/Indice quotazione ITALIA FRANCIA SPAGNA GERMANIA ALTRI PAESI Non quotati
A. Titoli di capitale
- posizioni lunghe 21.547 3.959 1.525 7.367 141 -
- posizioni corte - - - - - -
B. Compravendite non ancora regolate su titoli
di capitale
- posizioni lunghe - - - - - -
- posizioni corte - - - - - -
C. Altri derivati su titoli di capitale
- posizioni lunghe 38 - - - - -
- posizioni corte 1 - - - - -
D. Derivati su indici azionari
- posizioni lunghe - - - - - -
- posizioni corte 7.432 - - - - -

Nota Integrativa consolidata – Parte E

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza - modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Riportiamo, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio, i dati di VaR suddivisi, oltre che tra rischio di tasso e rischio di prezzo, tra le operazioni esplicitamente previste nelle precedenti tabelle e le altre operazioni su cui viene comunque effettuato il calcolo.

Valore a Rischio (VaR) di fine periodo

(dati in migliaia di euro)
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
1.2 Altre attività
2. Passività per cassa
2.1 P.C.T. passivi
2.2 Altre passività
3. Derivati finanziari 201
3.1 Con titolo sottostante -
- Opzioni -
+ Posizioni lunghe 1
+ Posizioni corte -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante 201
- Opzioni -
+ Posizioni lunghe 51
+ Posizioni corte 54
- Altri derivati 201
+ Posizioni lunghe 236
+ Posizioni corte 188
Globale Rischio di tasso 201
A. Titoli di capitale 796
- Posizioni lunghe 796
- Posizioni corte
B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C. Altri derivati su titoli di capitale 198
- Posizioni lunghe 207
- Posizioni corte 28
D. Derivati su indici azionari 104
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte 104
Globale Rischio di prezzo operazioni tab.2 812
OICR 1.431
Globale Rischio di prezzo 2.296
Globale negoziazione (al netto del cambio e delle merci) 2.121

Rischio di tasso di interesse

Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo sono di seguito riportate.

Valore a Rischio (VaR) di tasso di interesse

(dati in migliaia di euro)
Medio 197
Minimo 57
Massimo 479

Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di tasso totale, generico e specifico in ciascuno dei dodici mesi del 2024.

Gennaio 128
Febbraio 166
Marzo 232
Aprile 297
Maggio 219
Giugno 229
Luglio 249
Agosto 175
Settembre 163
Ottobre 186
Novembre 117
Dicembre 206

Con riferimento ai titoli di debito rientranti nel portafoglio di negoziazione gestionale, il numero dei giorni nei quali le perdite teoriche hanno superato il VaR è stato di 1 su 201 osservazioni totali. Non vi sono stati superi con riferimento alle perdite effettive e le perdite teoriche da modello.

Con riferimento ai titoli di debito (non presenti a fine 2024) e ai crediti fiscali del portafoglio di negoziazione di vigilanza, ai contratti a termine sui tassi di cambio, alle opzioni su tassi di interesse e agli interest rate swap (escludendo gli interest rate swap utilizzati dalla Capogruppo a fini di copertura del rischio di tasso di interesse riveniente dall'erogazione di mutui a tasso fisso «Macro Fair Value Hedging» e gli interest rate swap che la Capogruppo stipula con primarie controparti finanziarie per pareggiare analoghi interest rate swap che Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA stipula con la Capogruppo per coprire i crediti erogati della controllata), riportiamo di seguito i dati rivenienti dalla procedura ALM, analoghi a quelli rassegnati nella successiva sezione 1.2.2 per il portafoglio bancario. Si specifica che gli esiti di seguito riportati sono riferiti agli scenari ipotetici di movimento dei tassi in uso per le analisi mensili di rischio, tra cui:

  • i sei scenari descritti nei «Regulatory Techincal Standards EBA/RTS/2022/10»;
  • due scenari ipotetici di movimento dei tassi volti a cogliere rispettivamente le aspettative future del mercato («ongoing») e specifiche situazioni particolarmente avverse verificatesi in passato («storico»).

Effetti di una variazione dei tassi di interesse sul margine di interesse futuro nell'arco di dodici mesi.

Per margine di interesse futuro si intende la differenza tra gli interessi attivi futuri e gli interessi passivi futuri, calcolati sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti.

Variazione del margine di interesse
Dati in migliaia di euro dall'01/01/2024 al 31/12/2024
Esposizione al rischio di fine periodo media minima massima 31/12/2023
movimento parallel shock up 2.382 1.983 1.005 4.208 991
movimento parallel shock down -2.190 -1.625 -3.754 -477 -689
movimento steepener shock 137 -534 -1.280 137 -432
movimento flattener shock 318 1.038 318 2.341 669
movimento short shock up 998 1.657 948 3.775 931
movimento short shock down -822 -1.334 -3.367 -470 -662
movimento ongoing 29 -442 -1.003 29 -496
movimento storico 2.092 3.120 1.618 7.319 1.584
scenario peggiore -2.190 -1.625 -3.754 -477 -689

Effetti di una variazione dei tassi di interesse sull'utile futuro ante imposte nell'arco di dodici mesi.

Per utile futuro ante imposte si intende la differenza tra i ricavi futuri e i costi futuri calcolati sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti.

Variazione dell'utile ante imposte
Dati in migliaia di euro dall'01/01/2024 al 31/12/2024
Esposizione al rischio di fine periodo media minima massima 31/12/2023
movimento parallel shock up -17.827 -585 -17.827 3.916 991
movimento parallel shock down 19.258 1.161 -3.457 19.258 -689
movimento steepener shock 6.941 143 -1.000 6.941 -432
movimento flattener shock -9.882 -77 -9.882 2.001 669
movimento short shock up -14.614 -185 -14.614 3.349 931
movimento short shock down 15.472 584 -2.928 15.472 -662
movimento ongoing 933 -178 -583 933 -496
movimento storico -24.831 -176 -24.831 6.647 1.584
scenario peggiore -24.831 -585 -24.831 933 -689

Effetti di una variazione dei tassi di interesse sul patrimonio netto.

Per patrimonio netto si intende la differenza tra il valore attuale delle poste attive e di quelle passive calcolata sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento in ipotesi di volumi inerziali.

Variazione del valore del patrimonio netto
Dati in migliaia di euro dall'01/01/2024 al 31/12/2024
Esposizione al rischio di fine periodo media minima massima 31/12/2023
movimento parallel shock up -20.823 -3.387 -20.823 336 434
movimento parallel shock down 22.319 3.877 20 22.319 -24
movimento steepener shock 7.541 1.712 432 7.541 478
movimento flattener shock -10.959 -2.189 -10.959 -369 -321
movimento short shock up -16.452 -3.002 -16.452 -206 -132
movimento short shock down 17.314 3.269 429 17.314 372
movimento ongoing 1.317 898 216 2.283 378
movimento storico -31.003 -9.034 -31.003 -2.779 -2.713
scenario peggiore -31.003 -9.034 -31.003 -2.779 -2.713

Rischio di prezzo

Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo sono di seguito riportate.

Valore a Rischio (VaR) di prezzo

(dati in migliaia di euro)
Medio 1.994
Minimo 1.209
Massimo 2.971

Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di prezzo in ciascuno dei dodici mesi del 2024.

Gennaio 1.661
Febbraio 1.985
Marzo 1.553
Aprile 1.402
Maggio 1.454
Giugno 1.358
Luglio 1.298
Agosto 2.648
Settembre 2.819
Ottobre 2685
Novembre 2.541
Dicembre 2.514

Con riferimento ai titoli di capitale e agli OICR rientranti nel portafoglio di negoziazione gestionale, vi è stato 1 giorno nel quale le perdite effettive, le perdite teoriche e le perdite teoriche da modello abbiano superato il VaR su 255 osservazioni totali.

1.2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio bancario

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Per la Capogruppo si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.

Per Factorit s.p.a. il rischio di tasso di interesse è causato dalle differenze, nei tempi e modi, di riprezzamento del tasso di interesse delle attività e delle passività. La presenza di diversificate fluttuazioni dei tassi di interesse determina in generale sia una variazione del margine di interesse atteso, sia una variazione del valore corrente delle attività e delle passività e, di conseguenza, del valore economico delle poste a rischio. Si specifica che le caratteristiche dell'attivo e del passivo di Factorit rendono marginale l'impatto di una variazione nei tassi di mercato sul valore corrente delle attività e delle passività. L'elevata velocità di rotazione dei crediti e la presenza di esclusiva provvista a breve termine, assicurando riprezzamenti frequenti e ravvicinati, consentono infatti di mantenere le condizioni di impiego e di raccolta allineate alle situazioni di mercato tempo per tempo vigenti.

Per Banca della Nuova Terra s.p.a. sono presenti esposizioni al rischio di tasso di interesse legate all'operatività di impiego a clientela e al, seppur limitato, investimento in titoli, controbilanciate parzialmente dalla raccolta a scadenza presso la Capogruppo.

Per Sinergia Seconda s.r.l. sono presenti limitate esposizioni al rischio di tasso di interesse legate a rapporti in conto corrente presso la Capogruppo mentre Popso Covered Bond s.r.l., consolidata sinteticamente con la Capogruppo, concorre, sebbene in minima parte, alle esposizioni rientranti nelle analisi effettuate per il bilancio dell'impresa.

Presso la partecipata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, la fonte principale del rischio di tasso di interesse è costituita da operazioni di impiego a tasso fisso (mutui ipotecari), da operazioni di raccolta a scadenza da banche e da operazioni di raccolta a vista da clientela dotate di opportuna modellizzazione delle scadenze.

In ottica di Gruppo, i processi interni di misurazione, controllo e gestione del rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario si avvalgono di due distinti sistemi di monitoraggio gestiti dalla Capogruppo servendosi di una base dati integrata a livello consolidato, basati rispettivamente su:

  • un modello interno per il calcolo giornaliero del Valore a Rischio (VaR), utilizzato pure per l'analisi di esposizione al rischio di prezzo;
  • analisi di sensitività al rischio di tasso di interesse basate sulle metodologie di Asset & Liability Management (ALM) strategico.

Il monitoraggio basato sul calcolo giornaliero del VaR ha per oggetto le attività finanziarie consolidate classificate tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», al netto degli investimenti di pertinenza del fondo quiescenza e dei fondi immobiliari; il relativo processo interno di controllo e gestione del rischio, sia di tasso di interesse sia di prezzo, nonché la metodologia, risultano analoghe a quanto dettagliato nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa. Come già indicato nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa, per le «attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» è in vigore una metrica di rischio di tipo prettamente creditizia ritenuta maggiormente rappresentativa del profilo di rischio tipico di tale tipologia di investimenti.

Circa il monitoraggio basato su analisi di sensitività tramite metodologie di ALM strategico si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa. Similmente i processi interni di gestione e controllo del rischio di tasso di interesse adottano un sistema di metriche composto da due indicatori detti «primari» e due indicatori di rischiosità detti «complementari» i cui rispettivi sistemi di soglie sono definiti dal Consiglio di Amministrazione e su un terzo gruppo di indicatori di rischiosità detti «operativi» i cui limiti sono stabiliti dal Comitato Rischi, in armonia con la propensione al rischio stabilita dall'organo consiliare. Gli indicatori classificati come primari sono rappresentati dalle metriche di «Supervisory Outlier Test on EVE» e di «Supervisory Outlier Test on NII» descritte nel «Final

report on guidelines on the management of interest rate risk and credit spread risk arising from nontrading book activities» pubblicato il 20 ottobre 2022 dall'Autorità Bancaria Europea e nei «Regulatory Technical Standards EBA/RTS/2022/10». Quanto agli indicatori «complementari» e «operativi», si rimanda a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.

Il monitoraggio dei suddetti indicatori è effettuato con frequenza mensile fatta eccezione per i due indicatori relativi al «Supervisory Outlier Test» per i quali la frequenza di monitoraggio adottata è trimestrale.

A supporto dei processi di monitoraggio del rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario, sono predisposte, in ottica puntuale e andamentale, adeguate informative interne atte a documentare agli Organi e alle Funzioni competenti, su richiesta o con frequenza predefinita, le analisi e le misurazioni di rischio eseguite.

Relativamente all'attività di «stress testing» si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.

La fonte del rischio di prezzo per la partecipata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA risiede nei titoli di capitale e negli OICR rientranti tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» o tra le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva».

I metodi di misurazione e controllo del rischio di prezzo constano essenzialmente del modello interno della Capogruppo per il calcolo del Valore a Rischio (VaR) avente le caratteristiche già esposte nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.

Quanto al monitoraggio delle partecipazioni, il modello utilizzato copre le partecipazioni della Capogruppo, escluse le partecipazioni nelle controllate Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit s.p.a., Popso Covered Bond s.r.l., Sinergia Seconda s.r.l. e Banca della Nuova Terra s.p.a.; inoltre, è compreso il titolo di capitale di proprietà della stessa controllata elvetica classificato tra le «partecipazioni».

B. Attività di copertura del fair value

Per la Capogruppo si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.

Per la controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, importi significativi di crediti erogati aventi caratteristiche omogenee sono normalmente coperti contro il rischio di oscillazione dei tassi mediante stipulazione di contratti di IRS (interest rate swap) per il tramite della Capogruppo.

C. Attività di copertura dei flussi finanziari

Il Gruppo non ha effettuato operazioni di copertura dei flussi finanziari.

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa consolidata – Parte E

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: ALTRE VALUTE

Da oltre 3 Da oltre 6 Da oltre 1 Da oltre 5
mesi fino a 6 mesi a fino a anno fino a 5 anni fino a Oltre 10 Durata
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi mesi 1 anno anni 10 anni anni indeterminata
3. Derivati finanziari - 6.389 - - 3.825 - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - 6.389 - - 3.825 - - -
- Opzioni - 2.564 - - - - - -
+ Posizioni lunghe - 1.282 - - - - - -
+ Posizioni corte - 1.282 - - - - - -
- Altri derivati - 3.825 - - 3.825 - - -
+ Posizioni lunghe - 3.825 - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - 3.825 - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio 118.320 - - - - - - -
+ Posizioni lunghe 59.160 - - - - - - -
+ Posizioni corte 59.160 - - - - - - -

La presente tabella viene predisposta solo per i derivati finanziari in quanto per le attività e passività per cassa viene fornita un'analisi di sensitività al rischio di tasso basata su modelli interni.

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Rischio di tasso di interesse

Con riferimento alle attività e alle passività generanti il margine di interesse diverse dai titoli di debito e dai crediti fiscali del portafoglio di negoziazione di vigilanza, dai contratti a termine sui tassi di cambio, dalle opzioni su tassi di interesse e dagli interest rate swap oggetto dell'informativa sul portafoglio di negoziazione di vigilanza – come definite nelle informazioni di natura qualitativa inerenti alla presente sezione – riportiamo di seguito i dati rivenienti dalla procedura ALM.

Si specifica che gli esiti di seguito riportati sono riferiti a scenari ipotetici di movimento dei tassi in uso per le analisi mensili di esposizione al rischio, tra cui:

  • i sei scenari descritti nei «Regulatory Techincal Standards EBA/RTS/2022/10»;
  • due scenari ipotetici di movimento dei tassi volti a cogliere rispettivamente le aspettative future del mercato («ongoing») e specifiche situazioni particolarmente avverse verificatesi in passato («storico»).

Sulla rilevazione di fine periodo del 31/12/2024 si è provveduto a adottare una versione aggiornata dei modelli comportamentali afferenti ai mutui e ai prestiti rateali.

Effetti di una variazione dei tassi di interesse sul margine di interesse futuro nell'arco di dodici mesi.

Per margine di interesse futuro si intende la differenza tra gli interessi attivi futuri e gli interessi passivi futuri, calcolati sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti.

Variazione del margine di interesse
Dati in migliaia di euro dall'01/01/2024 al 31/12/2024
Esposizione al rischio di fine periodo media minima massima 31/12/2023
movimento parallel shock up 110.338 119.029 103.155 146.238 94.138
movimento parallel shock down -76.022 -83.657 -108.730 -69.837 -70.248
movimento steepener shock -17 2 -19.830 19.142 -6.334
movimento flattener shock 47.840 43.649 19.182 75.212 39.358
movimento short shock up 82.026 79.116 52.008 117.274 67.879
movimento short shock down -35.988 -40.801 -69.108 -16.679 -39.866
movimento ongoing 9.665 -7.975 -25.742 9.665 -19.094
movimento storico 140.239 135.726 88.966 197.095 109.431
scenario peggiore -76.022 -83.657 -108.730 -69.837 -70.248

Effetti di una variazione dei tassi di interesse sull'utile futuro ante imposte nell'arco di dodici mesi.

Per utile futuro ante imposte si intende la differenza tra i ricavi futuri e i costi futuri calcolati sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento eventualmente rinnovate mantenendo i volumi costanti.

Variazione dell'utile ante imposte
Dati in migliaia di euro dall'01/01/2024 al 31/12/2024
Esposizione al rischio di fine periodo media minima massima 31/12/2023
movimento parallel shock up -11.770 38.231 -11.770 80.450 25.953
movimento parallel shock down 72.415 13.955 -26.563 72.415 9.844
movimento steepener shock 20.069 16.961 -7.650 40.293 12.672
movimento flattener shock 8.681 14.068 -14.659 52.991 9.543
movimento short shock up 6.443 25.647 -4.828 75.140 18.439
movimento short shock down 42.832 14.890 -25.180 42.832 11.581
movimento ongoing 13.777 5.890 -8.933 15.250 6.341
movimento storico 1.934 39.464 -11.890 120.605 22.417
scenario peggiore -11.770 5.890 -26.563 15.250 6.341

Effetti di una variazione dei tassi di interesse sul patrimonio netto.

Per patrimonio netto si intende la differenza tra il valore attuale delle poste attive e di quelle passive calcolata sulle operazioni in essere e sulle operazioni da regolare alla data di riferimento in ipotesi di volumi inerziali.

Variazione del valore del patrimonio netto
Dati in migliaia di euro dall'01/01/2024 al 31/12/2024
Esposizione al rischio di fine periodo media minima massima 31/12/2023
movimento parallel shock up -91.916 85.837 -91.916 165.441 111.892
movimento parallel shock down 35.621 -109.126 -184.438 35.621 -126.987
movimento steepener shock 255.347 151.195 107.843 255.347 148.148
movimento flattener shock -104.864 -14.629 -104.864 23.010 -63.195
movimento short shock up -80.024 16.340 -80.024 65.641 -18.967
movimento short shock down 276.374 107.907 42.054 276.374 98.114
movimento ongoing -16.098 -29.464 -45.430 -16.098 -12.834
movimento storico 6.984 91.910 6.984 165.936 43.350
scenario peggiore -104.864 -109.126 -184.438 -16.098 -126.987

Con riferimento ai titoli di debito classificati tra le «attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» si rassegnano di seguito le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo.

Valore a Rischio (VaR) di tasso di interesse

(dati in migliaia di euro)
Medio 4.268
Minimo 2.990
Massimo 5.774

Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di tasso in ciascuno dei dodici mesi del 2024.

Gennaio 5.275
Febbraio 5.534
Marzo 5.076
Aprile 4.854
Maggio 4.517
Giugno 4.117
Luglio 3.686
Agosto 3.320
Settembre 3.057
Ottobre 3.776
Novembre 4.362
Dicembre 3.744

Rischio di prezzo

Riportiamo innanzitutto, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio, i dati di VaR relativi ai titoli di capitale (azioni e OICR) classificati tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», al netto degli eventuali investimenti di pertinenza del fondo quiescenza e dei fondi immobiliari, nonché il valore corrispondente alle partecipazioni.

Valore a Rischio (VaR) di fine periodo

(dati in migliaia di euro)
Titoli di capitale 2.035
OICR 3.828
Globale 5.871
Partecipazioni 5.027

Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo relativi ai titoli di capitale (azioni e OICR) classificati tra le «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value» e le «attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva», al netto degli eventuali investimenti di pertinenza del fondo quiescenza e dei fondi immobiliari, sono di seguito riportate.

Valore a Rischio (VaR) di prezzo

(dati in migliaia di euro)
Medio 4.465
Minimo 2.856
Massimo 5.874

Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR in ciascuno dei dodici mesi del 2024.

Gennaio 4.512
Febbraio 4.187
Marzo 3.502
Aprile 3.554
Maggio 3.878
Giugno 4.035
Luglio 4.240
Agosto 5.241
Settembre 5.194
Ottobre 4.944
Novembre 5.070
Dicembre 5.200

1.2.3 Rischio di cambio

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Per la Capogruppo si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.

Per Factorit s.p.a. il rischio di cambio risulta marginale, data la politica aziendale di copertura sistematica delle poste in valuta. Tale rischio sussiste principalmente, ma per volumi limitati, per quanto riguarda: le competenze e la quota in conto interessi attivi non compensata dagli interessi passivi espressi in divisa diversa dall'euro; le garanzie in divisa estera a fronte di operazioni in euro. Sinergia Seconda s.r.l., Popso Covered Bond s.r.l. e Banca della Nuova Terra s.p.a. non sono esposte a rischio di cambio, non presentando attività o passività in valuta estera.

Per la controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, escludendo le posizioni in titoli detenute nel portafoglio di proprietà, l'operatività in divise è svolta in funzione delle esigenze della clientela, salvo sfasamenti transitori di tesoreria.

I metodi di misurazione e controllo del rischio di cambio – con riferimento alla chiusura dell'esercizio – constano essenzialmente del modello interno della Capogruppo per il calcolo del Valore a Rischio (VaR) avente le caratteristiche già esposte nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.

In particolare, il modello utilizzato copre, oltre alle attività ivi elencate in termini di strumenti finanziari esposti al rischio di cambio inclusi nel portafoglio di bilancio della Capogruppo, tutte le attività e le passività in valuta (esclusi l'oro), in bilancio e fuori bilancio, di pertinenza delle controllate, che rientrano nella successiva tabella 1. Eventuali rapporti infragruppo vengono elisi.

I contratti a termine su tassi di cambio, i derivati finanziari (in senso stretto), i titoli di debito e i titoli di capitale sono trattati analiticamente, mentre lo sbilancio complessivo per singola valuta delle restanti poste è trattato come un deposito (attivo o passivo) con scadenza di un giorno.

Si ricorda la presenza di un sistema di monitoraggio gestionale dedicato alle posizioni in cambi di natura strutturale avente le medesime caratteristiche descritte nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa,

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Per la Capogruppo si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.

Per la controllata svizzera l'operatività è omogenea con quella svolta dalla Capogruppo. La Sala Cambi della partecipata provvede alla gestione delle posizioni tramite l'adozione di una politica volta a pareggiare il rischio di cambio sul mercato interbancario e a mantenere esposizioni residuali nell'ambito dei plafond fissati dai regolamenti interni.

Nota Integrativa consolidata – Parte E

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati

Valute
Dollari Sterline Yen Franchi Dollari
Voci statunitensi inglesi giapponesi svizzeri canadesi Altre valute
A. Attività finanziarie 917.186 85.209 50.703 6.734.035 40.826 105.607
A.1 Titoli di debito 2.813 - - 25.286 - -
A.2 Titoli di capitale 32.369 - - 20.650 - -
A.3 Finanziamenti a banche 501.004 44.651 47.220 9.949 40.584 102.208
A.4 Finanziamenti a clientela 366.517 39.693 3.422 5.768.504 - 58
A.5 Altre attività finanziarie 14.483 865 61 909.646 242 3.341
B. Altre attività 9.289 1.567 248 123.610 332 851
C. Passività finanziarie 1.116.701 95.792 50.194 3.608.994 42.000 112.306
C.1 Debiti verso banche 353.534 35.342 2104 1.040.658 831 22.032
C.2 Debiti verso clientela 763.167 60.450 48.090 2.470.734 41.169 90.274
C.3 Titoli di debito - - - 97.602 - -
C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -
D. Altre passività 4.068 95 1 441.503 - 5
E. Derivati finanziari 954.968 87.400 5.525 2.712.270 16.463 336.665
- Opzioni 88.740 - 210 526 - 31.318
+ Posizioni lunghe 44.370 - 105 263 - 15.659
+ Posizioni corte 44.370 - 105 263 - 15.659
- Altri derivati 866.228 87.400 5.315 2.711.744 16.463 305.347
+ Posizioni lunghe 550.962 48.581 2.120 22.847 8.628 156.049
+ Posizioni corte 315.266 38.819 3.195 2.688.897 7.835 149.298
Totale attività 1.521.807 135.357 53.176 6.880.755 49.786 278.166
Totale passività 1.480.405 134.706 53.495 6.739.657 49.835 277.268
Sbilancio (+/-) 41.402 651 (319) 141.098 (49) 898

Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa consolidata – Parte E

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Riportiamo innanzitutto, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio, i dati di VaR suddivisi tra le operazioni esplicitamente previste dalla precedente tabella 1 e le altre operazioni su cui viene comunque effettuato il calcolo.

Valore a Rischio (VaR) di fine periodo

(dati in migliaia di euro)
Titoli di debito 240
Titoli di capitale 314
Sbilancio restanti attività e passività 24.263
Derivati finanziari 23.528
- Opzioni
+ Posizioni lunghe 390
+ Posizioni corte 397
- Altri derivati 23.528
+ Posizioni lunghe 23.364
+ Posizioni corte 2.664
Globale operazioni tab. 1 930
- Interest Rate Swap 2
+ Posizioni lunghe 2
+ Posizioni corte
Globale 929
Dettaglio delle principali valute
Dollari USA 776
Sterline 42
Yen giapponesi 9
Franchi svizzeri 674
Dollari canadesi 0
Altre valute 0
Globale 929
Posizione in cambi di natura strutturale 1.264

Le informazioni sul VaR medio, minimo e massimo sono di seguito riportate.

Valore a Rischio (VaR) di cambio

(dati in migliaia di euro)
Medio 1.962
Minimo 427
Massimo 5.608

Per ciò che attiene alla distribuzione del VaR nell'esercizio indichiamo di seguito il valore medio del VaR di cambio in ciascuno dei dodici mesi del 2024.

Gennaio 4.277
Febbraio 2.429
Marzo 1.579
Aprile 1.274
Maggio 1.219
Giugno 1.403
Luglio 1.953
Agosto 2.557
Settembre 2.811
Ottobre 2.079
Novembre 1.002
Dicembre 879

1.3 Gli strumenti derivati e le politiche di copertura

1.3.1. Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

31/12/2024 31/12/2023
Over the counter Over the counter
Attività Senza controparti centrali Senza controparti centrali
sottostanti/Tipologie
derivati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
1. Titoli di debito e tassi
d'interesse
- - 371.958 - - - 530.840 -
a) Opzioni - - 97.845 - - - 83.076 -
b) Swap - - 274.113 - - - 447.764 -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e
indici azionari
- - 86.405 - - - 106.858 -
a) Opzioni - - 86.405 - - - 106.858 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - 3.814.733 - - - 3.928.900 -
a) Opzioni - - 153.684 - - - 145.073 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - 3.661.049 - - - 3.783.827 -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - 26.479 - - - 29.853 -
5. Altri - - - - - - - -
Totale - - 4.299.575 - - - 4.596.451 -

Relazione finanziaria annuale 2024

Nota Integrativa consolidata – Parte E

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

Totale 31/12/2024 Totale 31/12/2023
Over the counter
Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni - - 3.597 - - - 3.057 -
b) Interest rate swap - - 4.240 - - - 7.469 -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - 27.520 - - - 11.977 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - 548 - - - 213 -
Totale - - 35.905 - - - 22.716 -
2. Fair value negativo
a) Opzioni - - 3.018 - - - 2.444 -
b) Interest rate swap - - 3.500 - - - 6.235 -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - 9.512 - - - 60.703 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - 531 - - - 195 -
Totale - - 16.561 - - - 69.577 -

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC – valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Altre società
Attività sottostanti Controparti centrali Banche finanziarie Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - 205.085 200 166.673
- fair value positivo - 3.815 - 1.092
- fair value negativo - 1.670 1 2.487
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - 86.405 - -
- fair value positivo - 729 - -
- fair value negativo - 168 - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - 3.316.911 10.157 487.665
- fair value positivo - 24.505 97 5.120
- fair value negativo - 6.173 49 5.482
4) Merci
- valore nozionale - 13.240 - 13.240
- fair value positivo - 161 - 387
- fair value negativo - 379 - 152
5) Altri
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4) Merci
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5) Altri
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -

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Relazione finanziaria annuale 2024 Nota Integrativa consolidata – Parte E

A.4 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 59.087 220.868 92.003 371.958
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari 86.405 - - 86.405
A.3 Derivati finanziari su valute e oro 3.743.916 70.817 - 3.814.733
A.4 Derivati finanziari su merci 26.479 - - 26.479
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale
31/12/2024
3.915.887 291.685 92.003 4.299.575
Totale
31/12/2023
4.260.693 256.060 79.698 4.596.451

B. Derivati creditizi

Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi.

1.3.2 Le coperture contabili

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Il Gruppo in sede di prima applicazione del principio IFRS 9 ha esercitato l'opzione prevista dal principio di continuare ad applicare integralmente le regole dello IAS 39 per ogni tipologia di operazione di coperture (micro e macro). Pertanto, non trovano applicazione le previsioni dell'IFRS 9 in tema di copertura.

A. Attività di copertura del fair value

Per la Capogruppo si rinvia a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa. Per la controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, importi non significativi di crediti erogati aventi caratteristiche omogenee sono normalmente coperti contro il rischio di oscillazione dei tassi mediante stipulazione di contratti di IRS (interest rate swap) per il tramite della Capogruppo. L'attività di copertura del rischio tasso di interesse si pone come obiettivo di riallineare le differenze tra il portafoglio bancario dalle variazioni di fair value degli impieghi verso clientela causati dai movimenti nella curva dei tassi di interesse (rischio tasso).

I derivati non sono quotati su mercati regolamentati, ma negoziati nell'ambito di circuiti OTC.

B. Attività di copertura dei flussi finanziari

Il Gruppo non ha effettuato operazioni di copertura dei flussi finanziari.

C. Attività di copertura di investimenti esteri

Il Gruppo non ha effettuato operazioni di copertura di investimenti esteri.

D. Strumenti di copertura

In linea generale, nell'ipotesi di copertura di «tipo fair value hedge», le fonti dell'inefficacia di una relazione di copertura, durante il relativo periodo di validità, sono riconducibili a:

  • disallineamento tra nozionale del derivato e del sottostante coperto rilevato al momento della designazione iniziale o generato successivamente, come nel caso di rimborsi parziali dei finanziamenti;
  • inclusione nel test di efficacia del valore della gamba variabile del derivato di copertura.

Nel corso dell'esercizio non sono stati rilevati elementi che abbiano determinato l'inefficacia delle coperture con conseguente valutazione in merito alla possibilità di continuare ad applicare le regole di hedge accounting.

Nel corso dell'esercizio il Gruppo non ha utilizzato coperture dinamiche, così come definite dall'IFRS 7, paragrafo 23C.

E. Elementi coperti

Impieghi a tasso fisso

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio ha attualmente in essere coperture contabili, di tipo macro fair value hedge, su impieghi a tasso fisso tramite l'utilizzo di IRS plain vanilla per la copertura del rischio tasso per tutta la durata del sottostante.

Il portafoglio di impieghi a tasso fisso oggetto di copertura è di tipo aperto, ovvero è costituito dinamicamente dagli strumenti a tasso fisso gestiti a livello aggregato tramite i derivati di copertura stipulati nel tempo.

L'efficacia della copertura Macro Fair Value Hedge (MFVH) sugli impieghi a tasso fisso è periodicamente verificata sulla base di specifici test prospettici e retrospettivi. Il test prospettico mira a verificare che per ogni intervallo temporale definito dalla Capogruppo, la sensitivity delle operazioni di copertura sottoscritte (approssimate dal «meta-mutuo» sviluppato sulla base della gamba fissa del derivato) sia inferiore rispetto alla sensitivity dei mutui coperti. Si intende in tal modo accertare che gli strumenti derivati sottoscritti per finalità di copertura non creino fenomeno di sovra-copertura («overhedging») per specifici intervalli di scadenze. I test retrospettivi invece da un lato mirano a verificare che all'interno del perimetro di copertura potenziale si individui un sottoportafoglio e che questo sottoinsieme presenti un Delta Present Value superiore al Delta Present Value del meta-mutuo dall'altro lato si verifica periodicamente, durante tutta la vita dell'operazione, che il rapporto tra la variazione di fair value dell'elemento coperto rispetto allo strumento di copertura è compreso nel range 80%-125%.

Anche per la controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, i crediti sono coperti contro il rischio di oscillazione dei tassi mediante stipulazione di contratti di IRS.

Nota Integrativa consolidata – Parte E

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

A. Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

Totale 31/12/2024 Totale 31/12/2023
Over the counter
Senza controparti centrali Senza controparti centrali
Attività
sottostanti/Tipologie
Controparti Con accordi di Senza accordi
di
Mercati Controparti Con accordi di Senza accordi
di
Mercati
derivati
1. Titoli di debito e
tassi d'interesse
centrali
-
compensazione
-
compensazione
59.243
organizzati
-
centrali
-
compensazione
-
compensazione
64.002
organizzati
-
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - 59.243 - - - 64.002 -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e
indici azionari
- - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale - - 59.243 - - - 64.002 -

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

Fair value positivo e negativo Variazione del valore usato
per rilevare l'inefficacia
della copertura
Totale 31/12/2024 Totale 31/12/2023
Over the counter Over the counter Totale Totale
Senza controparti centrali Senza controparti centrali 31/12/2024 31/12/2023
Tipologie
derivati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
Fair value
positivo
a) Opzioni - -
-
- - -
-
- - -
b) Interest
rate swap
- -
-
- - -
1
- - -
c) Cross
currency
swap
- -
-
- - -
-
- - -
d) Equity
swap
- -
-
- - -
-
- - -
e) Forward - -
-
- - -
-
- - -
f) Futures - -
-
- - -
-
- - -
g) Altri - -
-
- - -
-
- - -
Totale - -
-
- - -
1
- - -
Fair value
negativo
a) Opzioni - -
-
- - -
-
- - -
b) Interest
rate swap
- -
2.426
- - -
1.924
- - -
c) Cross
currency
swap
- -
-
- - -
-
- - -
d) Equity
swap
- -
-
- - -
-
- - -
e) Forward - -
-
- - -
-
- - -
f) Futures - -
-
- - -
-
- - -
g) Altri - -
-
- - -
-
- - -
Totale - -
2.426
- - -
1.924
- - -

Nota Integrativa consolidata – Parte E

A.3 Derivati finanziari di copertura OTC – valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Controparti Altre società
Attività sottostanti centrali Banche finanziarie Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - 59.243 - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - 2.426 - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4) Merci
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5) Altri
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4) Merci
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5) Altri - - - -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 4.543 21.546 33.153 59.242
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari - - - -
A.3 Derivati finanziari su valute ed oro - - - -
A.4 Derivati finanziari su merci - - - -
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31/12/2024 4.543 21.546 33.153 59.242
Totale 31/12/2023 4.696 21.879 37.427 64.002

B. Derivati creditizi di copertura

La fattispecie non è presente per il Gruppo; si omettono pertanto le relative tabelle.

C. Strumenti non derivati di copertura

La fattispecie non è presente per il Gruppo; si omettono pertanto le relative tabelle.

D. Strumenti coperti

La fattispecie non è presente per il Gruppo; si omettono pertanto le relative tabelle.

E. Effetti delle operazioni di copertura a patrimonio netto

La fattispecie non è presente per il Gruppo; si omettono pertanto le relative tabelle.

1.3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati (di negoziazione e di copertura)

A. Derivati finanziari e creditizi

A.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti per controparti

Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
A. Derivati finanziari
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - 264.328 200 166.673
- fair value netto positivo - 6.035 - 1.092
- fair value netto negativo - 1.876 1 2.487
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - 86.405 - -
- fair value netto positivo - 729 - -
- fair value netto negativo - 168 - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - 3.316.911 10.157 487.665
- fair value netto positivo - 24.505 97 5.120
- fair value netto negativo - 6.173 49 5.482
4) Merci
- valore nozionale - 13.240 - 13.240
- fair value netto positivo - 161 - 387
- fair value netto negativo - 379 - 152
5) Altri
- valore nozionale - - - -
- fair value netto positivo - - - -
- fair value netto negativo - - - -
B. Derivati creditizi
1) Acquisto protezione
- valore nozionale - - - -
- fair value netto positivo - - - -
- fair value netto negativo - - - -
2) Vendita protezione
- valore nozionale - - - -
- fair value netto positivo - - - -
- fair value netto negativo - - - -

1.4 Gruppo bancario – Rischio di liquidità

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Per la Capogruppo si rimanda a quanto esposto nella corrispondente sezione della nota integrativa dell'impresa.

La strategia generale di gestione del rischio di liquidità del Gruppo, caratterizzata da una contenuta propensione al rischio, si manifesta nella scelta di privilegiare, in ottica prudenziale, l'equilibrio della struttura per scadenze di attivo e passivo rispetto al perseguimento di crescenti livelli di redditività.

Il fabbisogno di liquidità prospettico è attentamente monitorato in modo da consentire, attraverso tempestivi interventi operati sui mercati, le pertinenti sistemazioni.

In tale ambito la Capogruppo svolge nei confronti delle controllate una funzione di controparte preferenziale sia nel reperimento di fondi sia nelle operazioni di impiego di eventuali eccedenze di liquidità.

Le riserve di liquidità in forma di attività stanziabili presso la Banca Centrale Europea sono detenute in parte preponderante presso la Capogruppo; il valore totale delle attività in parola, al netto degli scarti di garanzia, ammonta a € 14.901 milioni, € 9.832 milioni erano liberi (tra cui € 2.859 milioni di Crediti A.Ba.Co.) e € 5.069 milioni utilizzati a garanzia o a pegno.

Il portafoglio della controllata Banca della Nuova Terra spa è costituito da titoli emessi dallo stato italiano e caratterizzati da un elevato grado di liquidità. Circa la controllata elvetica, essa detiene un portafoglio obbligazionario composto principalmente da titoli stanziabili presso la propria Banca Centrale.

La Capogruppo svolge un monitoraggio quotidiano del rischio di liquidità a livello consolidato. Le controllate lo presidiano attraverso l'impiego di strumenti di monitoraggio adeguati in rilevazione all'operatività svolta; per quanto attiene alla controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA essi sono conformi alle prescrizioni della vigilanza elvetica.

Si sottolinea che l'informativa di seguito fornita è conforme a quanto previsto dall'IFRS 7.39.

Nota Integrativa consolidata – Parte E

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: EURO

Da oltre 1 Da oltre 7 Da oltre 15 Da oltre 1 Da oltre 3 Da oltre 6 Da oltre 1
giorno a 7 giorni a 15 giorni a 1 mese fino mesi fino a mesi fino a anno fino a Durata
Voci/ Scaglioni temporali
Attività per cassa
A vista
4.674.992
giorni
620.563
giorni
925.733
mese
1.860.198
3 mesi
3.479.749
6 mesi
2.107.764
1 anno 2.708.391 15.876.393 10.688.561 5 anni Oltre 5 anni Indeterminata
360.094
A.1 Titoli di Stato - - 81.352 253.583 389.606 98.154 277.490 4.946.313 3.661.000 -
A.2 Altri titoli di debito 18.933 - 2.523 53.787 50.534 154.697 219.030 2.203.183 640.651 -
A.3 Quote OICR 379.098 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 4.276.961 620.563 841.858 1.552.828 3.039.609 1.854.913 2.211.871 8.726.897 6.386.910 360.094
- Banche 49.963 891 1.145 402 120.757 1.389 21.920 - - 331.185
- Clientela 4.226.998 619.672 840.713 1.552.426 2.918.852 1.853.524 2.189.951 8.726.897 6.386.910 28.909
Passività per cassa 31.472.579 1.865.697 1.391.058 2.772.195 1.950.185 789.330 789.771 4.063.153 1.278.614 -
B.1 Depositi e conti correnti 29.805.038 649.561 1.150.165 1.269.212 1.048.070 545.599 267.070 395.517 - -
- Banche 495.859 - - - - - 66 394.017 - -
- Clientela 29.309.179 649.561 1.150.165 1.269.212 1.048.070 545.599 267.004 1.500 - -
B.2 Titoli di debito 65.577 29.264 - 16.868 131.243 230.851 235.496 3.285.638 1.181.160 -
B.3 Altre passività 1.601.964 1.186.872 240.893 1.486.115 770.872 12.880 287.205 381.998 97.454 -
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di
1.871.375 928.674 622.431 2.404.973 478.225 292.481 202.792 263.644 395.312 -
capitale - 116.616 616.120 2.308.479 216.951 102.570 126.466 64.852 - -
- Posizioni lunghe - 58.809 86.628 157.955 108.984 51.557 64.731 32.432 - -
- Posizioni corte - 57.807 529.492 2.150.524 107.967 51.013 61.735 32.420 - -
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
10.257 - - - 32 77 245 - - -
- Posizioni lunghe 5.666 - - - 16 - - - - -
- Posizioni corte 4.591 - - - 16 77 245 - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 807.851 807.851 - - - - - - - -
- Posizioni lunghe 807.851 - - - - - - - - -
- Posizioni corte - 807.851 - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi 1.053.267 4.207 6.311 96.494 261.242 189.834 76.081 198.792 395.312 -
- Posizioni lunghe 58.914 - - 40.119 141.935 95.520 25.635 193.298 395.312 -
- Posizioni corte 994.353 4.207 6.311 56.375 119.307 94.314 50.446 5.494 - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio di
capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza scambio di
capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

Nella voce B.1 – Depositi e conti correnti sono indicati i debiti verso banche e clientela allocati alle specifiche voci di bilancio.

La distribuzione temporale è determinata con riferimento alla vita residua delle attività e delle passività, come differenza tra la data del bilancio e la scadenza delle singole operazioni. In presenza di piani di ammortamento si è tenuto conto della vita residua delle singole rate. Le quote di OICR sono convenzionalmente collocate nella fascia «a vista». Il deposito presso Banca d'Italia per riserva obbligatoria è esposto tra i crediti verso banche con durata indeterminata. I crediti deteriorati per cui siano disponibili previsioni di recupero dei flussi di cassa sottostanti effettuate dal gruppo ai fini delle valutazioni di bilancio sono collocati nelle pertinenti fasce temporali. Nella voce impegni irrevocabili a erogare fondi sono

rappresentati tutti gli impegni irrevocabili a utilizzo certo o incerto relativi a linee di cassa accordate a banche e clientela.

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: ALTRE VALUTE

Da oltre 1 Da oltre 7 Da oltre 15 Da oltre 1 Da oltre 3 Da oltre 6 Da oltre 1
Voci/ Scaglioni temporali A vista giorno a 7
giorni
giorni a 15
giorni
giorni a 1
mese
mese fino
3 mesi
mesi fino a
6 mesi
mesi fino a
1 anno
anno fino a 5 anni Oltre 5 anni Durata
Indeterminata
Attività per cassa 393.594 404.223 207.150 177.470 490.894 484.117 873.363 2.851.729 1.155.285 327
A.1 Titoli di Stato - - - - - 1.063 2.813 12.532 - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - 11.690 - -
A.3 Quote OICR 44.834 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 348.760 404.223 207.150 177.470 490.894 483.054 870.550 2.827.507 1.155.285 327
- Banche 198.453 248.704 124.459 25.877 84.723 71.673 19.466 - - -
- Clientela 150.307 155.519 82.691 151.593 406.171 411.381 851.084 2.827.507 1.155.285 327
Passività per cassa 3.129.901 89.969 184.270 213.242 343.417 131.641 79.204 375.611 478.824 -
B.1 Depositi e conti correnti 3.120.181 89.549 182.778 174.342 245.552 92.856 59.779 311.826 477.602 -
- Banche 221.377 48.201 124.653 30.773 31.646 16.541 21.386 311.695 477.602 -
- Clientela 2.898.804 41.348 58.125 143.569 213.906 76.315 38.393 131 - -
B.2 Titoli di debito 589 385 643 1.697 5.056 7.103 17.487 63.403 1.222 -
B.3 Altre passività 9.131 35 849 37.203 92.809 31.682 1.938 382 - -
Operazioni "fuori bilancio" 119.642 120.583 884.450 2.481.101 301.910 119.747 146.617 67.188 - -
C.1 Derivati finanziari con scambio di
capitale
- 120.583 883.609 2.478.855 298.790 118.980 146.584 67.188 - -
- Posizioni lunghe - 59.782 660.847 2.229.453 148.644 59.308 71.723 33.598 - -
- Posizioni corte - 60.801 222.762 249.402 150.146 59.672 74.861 33.590 - -
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
196 - - 15 4 - 33 - - -
- Posizioni lunghe 98 - - - - - - - - -
- Posizioni corte 98 - - 15 4 - 33 - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 70.772 - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe 35.386 - - - - - - - - -
- Posizioni corte 35.386 - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi 48.674 - 841 2.231 3.116 767 - - - -
- Posizioni lunghe 23.774 - - - - - - - - -
- Posizioni corte 24.900 - 841 2.231 3.116 767 - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio di
capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza scambio di
capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

Operazioni di auto-cartolarizzazione

Le operazioni di auto-cartolarizzazione di crediti sono operazioni realizzate con l'obiettivo di conseguire il miglioramento della gestione del rischio di liquidità, attraverso l'ottimizzazione dell'ammontare degli attivi immediatamente disponibili per sopperire fabbisogni di liquidità. La sottoscrizione diretta ed integrale da parte della Capogruppo dei titoli emessi dai veicoli, pur non permettendo di ottenere liquidità diretta dal mercato, consente comunque di disporre di titoli utilizzabili per operazioni di rifinanziamento presso la BCE e per operazioni di pronti contro termine sul mercato, migliorando il margine di sicurezza a fronte del rischio di liquidità della capogruppo. Tali operazioni di cessione non hanno generato alcun impatto sul bilancio: i crediti continuano ad essere evidenziati nelle voci dell'attivo, mentre non sono rappresentati i titoli sottoscritti.

In data 16 giugno 2023 è stata perfezionata dalla Capogruppo un'operazione di cartolarizzazione nell'ambito della gestione della raccolta interbancaria a medio e lungo termine. L'operazione è consistita nella cessione pro-soluto di un portafoglio granulare di crediti performing erogati a SMEs, garantiti o chirografari pari a € 1.554 milioni, ai sensi della legge 130/1999, alla società veicolo, denominata Centro delle Alpi SME S.r.l. appositamente costituita. In data 2 maggio 2024, è stata effettuata una ulteriore cessione di crediti al veicolo. La cessione ha riguardato un portafoglio granulare di crediti chirografari performing erogati a SMEs pari a € 1.528 milioni.

L'operazione ha previsto, complessivamente, l'emissione da parte della SPV di tre tranche di titoli per € 3.199,97 milioni:

  • una tranche senior, pari a € 2.288,2 milioni così suddivisa:
    • o Classe A1 Valore Nominale = € 941,6 milioni
    • o Classe A2 Valore Nominale = € 73 milioni
    • o Classe A3 Valore Nominale = € 1.182 milioni
    • o Classe A4 Valore Nominale = € 91,6 milioni

I titoli sopraesposti sono dotati di rating A attribuitogli dalle agenzie di rating Standard & Poor's e DBRS Morningstar. Le classi hanno avuto altresì l'eleggibilità BCE.

  • una tranche mezzanine rating BB (high) di DBRS Morningstar e BBB di Standard & Poor's pari a € 288 milioni di Valore Nominale.
  • una tranche junior, pari a € 623,77 milioni di Valore Nominale, senza rating.

I titoli senior, mezzanine e junior sono stati sottoscritti dalla Banca Popolare di Sondrio, pertanto non si è proceduto ad effettuare alcuna eliminazione contabile dei crediti dal bilancio. La Banca ha mantenuto, infatti, il rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato ed i relativi benefici, conseguentemente, nel bilancio separato della banca originator i crediti continuano a rimanere iscritti in bilancio, come "Attività cedute e non cancellate"; il corrispettivo incassato dalla cessione viene rilevato in contropartita di un debito verso la società veicolo, al netto dei titoli sottoscritti dalla banca stessa.

Tra i principali obiettivi strategici perseguiti vi è quello di dotare la Capogruppo di uno strumento in grado di allungare le scadenze della raccolta e pertanto rafforzare la correlazione tra quest'ultima e la massa degli impieghi a medio/lungo termine nonché quella di potenzialmente utilizzare parte di tali titoli per poter diversificare le fonti di provvista a lunga scadenza.

La Capogruppo svolge per conto della società veicolo Centro delle Alpi SME srl l'attività di «servicer» ossia il servizio di gestione, amministrazione e incasso dei mutui; agisce per conto della società veicolo ma è la sola controparte dei clienti e, a fronte di tale servizio, vengono incassate le commissioni di servicing.

Al 31 dicembre 2024 il valore dei titoli in essere sottoscritti dalla Capogruppo è pari a € 1.529 milioni per i titoli senior, a € 251,6 milioni per i titoli mezzanine e a € 544,9 milioni per i titoli junior.

1.5 Gruppo bancario - Rischi operativi

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Il rischio operativo è definito come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.

Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, malfunzionamento e indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel perimetro del rischio operativo sono ricompresi i rischi legali (inclusi rischi di condotta) e il rischio informatico, mentre sono esclusi i rischi strategici e di reputazione.

Nell'ambito della «Sezione 5 – Rischi operativi» del Bilancio Individuale della Capogruppo Banca Popolare di Sondrio è descritto il sistema di gestione del rischio operativo adottato a livello di Gruppo, il quale è recepito e applicato dalle Società Controllate secondo un principio di proporzionalità rispetto alla natura e tipologia di attività svolta e alle relative caratteristiche dimensionali.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Gli impatti più significativi in termini assoluti sono in prevalenza rappresentati da manifestazioni di perdita riconducibili a errori/carenze nell'ambito dei rapporti posti in essere con controparti diverse da clientela, adozione di prassi commerciali e di mercato improprie, oltre a contestata violazione di obblighi normativi/contrattuali. Tali fattispecie di perdita si configurano prevalentemente quali accantonamenti a carattere prudenziale appostati a Fondo Rischi e Oneri a fronte di procedimenti giudiziari/pretese risarcitorie nei confronti delle società del Gruppo.

Concorrono inoltre all'ammontare complessivo di perdita gli esborsi derivanti da azioni fraudolente di soggetti terzi (laddove possibile oggetto di mitigazione tramite dedicate polizze assicurative), in prevalenza a fronte di evento di raggiro cibernetico occorso presso la controllata Factorit (determinante l'esecuzione di ordinativi di pagamento fraudolenti), nonché a titolo di rimborso a favore di clientela utente di servizi di pagamento online vittima di attacchi cyber; fattispecie quest'ultima in significativa crescita, in relazione alla quale si è provveduto nell'esercizio all'appostamento a Fondo Rischi e Oneri di accantonamento a copertura delle correlate pretese risarcitorie.

Da ultimo, si evidenziano le manifestazioni economiche riconducibili a errori/ritardi nello svolgimento dell'operatività, nonché a disfunzioni dei sistemi e interruzioni dell'operatività.

Di seguito viene fornita una rappresentazione tabellare delle perdite operative contabilizzate dal Gruppo negli ultimi cinque esercizi (2020–2024), nell'ambito del processo di Loss Data Collection, secondo lo schema di classificazione regolamentare delle tipologie di eventi di rischio operativo (Event Type):

  • Frode interna Eventi di frode, appropriazione indebita o elusione di leggi posti in essere dal personale interno della Banca, al fine di conseguire vantaggi personali che comportino un danno (perdite monetarie) a carico della Banca stessa.
  • Frode esterna Eventi di frode, appropriazione indebita o elusione di leggi perpetrati da soggetti esterni/terzi al fine di ottenere vantaggi personali e che comportino un danno nei confronti della Banca.
  • Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro Eventi riconducibili ad atti non conformi alle leggi o ad accordi in materia di impiego, salute e sicurezza sul lavoro.
  • Clientela, prodotti e prassi professionali Eventi riconducibili a inadempienze/negligenze relative all'applicazione di leggi, codici, norme di comportamento e obblighi professionali verso clienti ovvero dovuti a vizi nella natura o nelle caratteristiche di prodotti, servizi e modelli.
  • Danni da eventi esterni Eventi riconducibili a danneggiamento o distruzioni di beni materiali a seguito di incidenti, catastrofi naturali o altri atti vandalici.
  • Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi Eventi riconducibili a interruzioni della continuità operativa e a indisponibilità/malfunzionamento dei sistemi informativi utilizzati a supporto dell'operatività aziendale.
  • Esecuzione, consegna e gestione dei processi Eventi riconducibili a errori, carenze e ritardi non

intenzionali nell'esecuzione dell'operatività quotidiana, nella gestione dei processi e delle relazioni con controparti diverse dalla clientela (es. controparti commerciali, fornitori di beni e servizi).

Gruppo Banca Popolare di Sondrio – Fonti di manifestazione delle perdite operative (periodo di contabilizzazione: 01/01/2020 – 31/12/2024)

Numerosità degli eventi di Impatti degli eventi di perdita
Event Type perdita operativa (%) operativa (%)
- Frode interna 0,17 0,04
- Frode esterna 16,78 17,77
- Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro 0,44 0,31
- Clientela, prodotti e prassi professionali 27,61 34,70
- Danni da eventi esterni 9,39 0,73
- Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi 0,72 3,63
- Esecuzione, consegna e gestione dei processi 44,89 42,82
Totale 100,00 100,00

1.6 Rischio Sovrano

Informativa in merito all'esposizione verso debitori sovrani

La Consob con comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011 ha invitato le società quotate a fornire nelle relazioni finanziarie informazioni sulle esposizioni verso debitori sovrani, intendendosi con tale termine i titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali, da enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi.

Al riguardo si precisa che l'esposizione complessiva del Gruppo bancario al 31 dicembre 2024 ammontava a € 10.219 milioni ed era così articolata:

  • a) Titoli di Stato italiano: € 5.794 milioni;
  • b) Titoli di altri emittenti: € 4.012 milioni;
  • c) Finanziamenti ad amministrazioni statali e locali: € 70 milioni;
  • d) Finanziamenti ad altre amministrazioni pubbliche ed enti vari: € 343 milioni.

Nella Tabella seguente si riporta il valore di bilancio della sola esposizione in titoli di debito, complessivamente detenuta dal Gruppo nei confronti degli Stati sovrani al 31 dicembre 2024, per portafoglio.

Attività finanziarie valutate Attività finanziarie valutate al Attività finanziarie
al fair value con impatto sul fair value con impatto sulla valutate al costo Valore di
(in migliaia di euro) conto economico redditività complessiva ammortizzato Bilancio
Titoli di Stato
Italia 197.550 5.596.936 5.794.486
Francia 626.398 484.435 1.110.833
Spagna 678.058 960.054 1.638.112
Germania 301.829 444.826 746.655
Austria 99.595 50.455 150.050
Altri Titoli verso enti pubblici
- Italia 111.662 111.662
- Altri 45.814 157.037 51.688 254.539
Totale 45.814 2.060.467 7.700.056 9.806.337

Nella Tabella non sono inclusi i titoli delle cartolarizzazioni assistiti da GACS.

Con riferimento alle esposizioni in titoli di stato nella tabella seguente vengono fornite informazioni relativamente alla scadenza, per portafoglio:

(in migliaia di euro) Fino ad 1 anno da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva (Voce 30)
574.912 1.127.132 201.386 1.903.430
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
(Voce 40)
258.013 3.785.815 3.492.877 7.536.705

PARTE F - Informazioni sul patrimonio consolidato

Sezione 1 – Il patrimonio consolidato

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Il buon andamento del sistema bancario è una esigenza di interesse pubblico irrinunciabile e la solvibilità e affidabilità delle banche presuppone il mantenimento di adeguate risorse patrimoniali. Risorse che devono permettere al Gruppo l'assorbimento di eventuali perdite senza pregiudicare le ragioni dei depositanti ma la cui consistenza concorre alla reputazione della istituzione stessa.

La Banca Popolare di Sondrio come Capogruppo svolge l'attività di coordinamento e di indirizzo sulle società appartenenti al Gruppo preoccupandosi dell'adeguatezza del patrimonio di ogni singola controllata e impostando eventuali linee da adottare. Le dimensioni patrimoniali del Gruppo sono costantemente verificate e portate periodicamente all'attenzione degli Amministratori e Organi di controllo.

La necessità di una adeguata dotazione patrimoniale è stata resa ancora più stringente dalla crisi e dagli interventi degli Organi di Vigilanza.

La crisi economico/finanziaria ha portato in primo piano l'importanza del patrimonio delle banche, a causa delle consistenti perdite registrate, dell'esplosione delle perdite attese indotte dalla recessione e dal deterioramento della qualità del credito e dalle incertezze sulla valutazione degli attivi, esigenza resa ancor più attuale dalle tensioni in corso legate al persistere su livelli elevati dell'inflazione, al conflitto russoucraino, alla crisi energetica e ultime le tensioni in Medio Oriente. Senza dimenticare, al contempo, la necessità di sostenere l'economia al fine di stimolare la ripresa. I recenti avvenimenti che hanno interessato il sistema bancario ne sono la controprova. L'attenzione degli Organi di Vigilanza è sempre più focalizzata sulla adeguatezza patrimoniale delle istituzioni creditizie.

Il Gruppo ha sempre avuto una grande attenzione alla componente patrimoniale e alla definizione delle dimensioni della stessa, al fine di garantire un profilo patrimoniale adeguato alla propria dimensione e ai rischi assunti, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di vigilanza. Fedele alla propria origine di banca popolare, la Capogruppo ha individuato nella politica di patrimonializzazione lo strumento che, favorendo la creazione della figura socio/cliente, ha permesso di perseguire quella strategia di sviluppo autonomo che è nella volontà dell'Amministrazione.

Con delibera assembleare del 29 dicembre 2021, la Banca, in conformità con quanto previsto dalla Legge 24 marzo 2015 n. 33, ha provveduto alla trasformazione da società cooperativa per azioni a società per azioni. La trasformazione in Spa non ha fatto venire meno i principi fondanti che sono alla base dell'attività della Banca.

La storia della Banca è pertanto caratterizzata da periodici aumenti di capitale, in forme semplici e trasparenti nelle modalità tecniche, in modo che il corpo sociale percepisca con immediatezza gli estremi delle operazioni. In questa ottica non si è mai ricorsi all'emissione di strumenti innovativi di capitale e i ripetuti aumenti hanno sempre avuto corali adesioni.

I mezzi finanziari raccolti con tali operazioni, unitamente agli accantonamenti di utili effettuati in conformità dei dettati statutari hanno permesso al Gruppo di espandere in modo armonico la propria attività e di guardare con sufficiente tranquillità alle sfide future.

L'ultimo aumento di capitale ha avuto luogo nel 2014 in forma mista con l'incasso per la quota a pagamento di € 343 milioni.

L'adeguatezza patrimoniale è costantemente verificata e periodicamente portata all'attenzione della Direzione degli Organi Amministrativi e di controllo. Inoltre, in conformità della normativa CCRR e CRD, è valutata anche in rapporto alla capacità del Gruppo di resistere in situazioni di ipotetici eventi di stress in condizioni particolarmente avverse.

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Si rinvia, oltre a quanto di seguito indicato, alla parte B del Passivo – sezioni 13 e 14 della presente nota integrativa dove viene fornita l'informativa sul patrimonio del Gruppo nelle sue varie componenti e consistenza.

B.1 Patrimonio consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

Elisioni e
aggiustamenti
Voci/Valori Consolidato
prudenziale
Imprese di
assicurazione
Altre imprese da
consolidamento
Totale
1. Capitale 1.360.161 - 10 - 1.360.171
2. Sovrapprezzi di emissione 78.934 - - 78.934
3. Riserve 2.007.826 (3.260) 156.387 2.160.953
4. Strumenti di capitale -
5. Azioni proprie (25.220) - - (25.220)
6. Riserve da valutazione: 2.667 - 199 3.693 6.559
˗ Titoli di capitale designati al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
64.443 - - - 64.443
˗ Copertura di titoli di capitale designati al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
-
˗ Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale)
valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
(5.330) - - - (5.330)
˗ Attività materiali 11.940 - - - 11.940
˗ Attività immateriali -
˗ Copertura di investimenti esteri -
˗ Copertura dei flussi finanziari -
˗ Strumenti di copertura (elementi non designati) -
˗ Differenze di cambio - - - 399 399
˗ Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
-
˗ Passività finanziarie designate al fair value con
impatto a conto economico (variazioni del proprio
merito creditizio)
-
˗ Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a
benefici definiti
(68.386) - 7 - (68.379)
˗ Quote delle riserve da valutazione relative alle
partecipate valutate al patrimonio netto
- - - 3.294 3.294
˗ Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti
assicurativi emessi
-
˗ Ricavi o costi di natura finanziaria relativi alle
cessioni in riassicurazione
-
˗ Leggi speciali di rivalutazione - - 192 - 192
7. Utile (perdita) d'esercizio 555.150 - 4.366 15.426 574.942
Totale 3.979.518 - 1.315 175.506 4.156.339

Nota Integrativa consolidata – Parte F

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Consolidato prudenziale Imprese di
assicurazione
Altre imprese Elisioni e
aggiustamenti da
consolidamento
Totale
Attività/valori Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
1. Titoli di debito 5.459 (13.998) - - - - - - 5.459 (13.998)
2. Titoli di capitale 68.658 (4.215) - - - - - - 68.658 (4.215)
3. Finanziamenti 3.209 - - - - - - - 3.209 -
31/12/2024 77.326 (18.213) - - - - - - 77.326 (18.213)
31/12/2023 75.816 (44.128) - - - - - - 75.816 (44.128)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali (29.046) 64.245 (3.511)
2. Variazioni positive 28.142 3.416 6.720
2.1 Incrementi di fair value 20.567 3.416 6.720
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito 486 - -
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo 7.089 - -
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
2.5 Altre variazioni - - -
3. Variazioni negative (7.635) (3.218) -
3.1 Riduzioni di fair value (1.179) (3.167) -
3.2 Riprese di valore per rischio di credito (632) - -
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo (5.824) - -
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - (51) -
3.5 Altre variazioni - - -
4. Rimanenze finali (8.539) 64.443 3.209

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

La riserva di valutazione relativa a piani a benefici definiti è negativa per € 68,379 milioni. L'importo deriva dalla contabilizzazione di utili e perdite attuariali e relative imposte differite.

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

L'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale è rappresentata nel documento «Informativa al Pubblico – Pillar 3 al 31 dicembre 2024» predisposto sulla base del dettato regolamentare costituito dalla Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, emanata da Banca d'Italia, e dal Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013 (CRR), e successivi aggiornamenti. Il documento riporta un'informativa consolidata ed è messa a disposizione sul sito aziendale all'indirizzo www.popso.it nella sezione «Investor Relations» del sito istituzionale.

PARTE G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio

Operazione di aggregazione

Denominazione Data Costo Interessenza Totale ricavi Utile(perdita) della
dell'operazione dell'operazione acquisita (a) Società (b)
Rajna Immobiliare S.r.l. 29/10/2024 0,6 50% 0,121 0,032

(a) Ricavi riferiti all'intero esercizio 2024. I ricavi riferiti a partire dalla data di acquisizione e inclusi nel risultato consolidato del Gruppo Banca Popolare di Sondrio sono pari a 0,030 milioni.

(b) Utile/Perdita della Società riferito all'intero esercizio 2024. Utile/Perdita d'esercizio risultante dai bilanci delle società redatti secondo i Principi Contabili Nazionali emanati dall'OIC. L'utile rilevato a partire dalla data di acquisizione e incluse nel risultato consolidato del Gruppo Banca Popolare di Sondrio sono pari a 0,017 milioni.

L'acquisizione di Rajna Immobiliare S.r.l.

Descrizione dell'operazione

In data 29 ottobre 2024 ha avuto efficacia l'acquisizione da parte della capogruppo Banca Popolare di Sondrio S.p.a. del 50% del capitale sociale di Rajna Immobiliare S.r.l. (di seguito «Rajna»), società immobiliare, di cui la Banca deteneva già una quota pari al 50%.

Il corrispettivo riconosciuto per l'acquisizione del capitale è stato pari ad € 0,6 milioni.

Contabilizzazione dell'operazione di aggregazione secondo il metodo dell'acquisizione previsto dall'IFRS 3

L'acquisizione del controllo della Società si è configurato come un'aggregazione aziendale da contabilizzarsi in base alle previsioni dell'IFRS 3, che prevede l'applicazione del metodo dell'acquisizione. In base a tale metodo l'acquirente deve procedere a:

  • identificare l'acquirente e la data dell'acquisizione;
  • determinare il costo dell'acquisizione, inclusivo del fair value dell'interessenza già detenuta;
  • allocare il costo dell'acquisizione (cosiddetta «Purchase Price Allocation», di seguito «PPA») rilevando le attività, le passività e le passività potenziali ritenute identificabili della società acquisita ai relativi fair value a tale data, incluse eventuali attività immateriali identificabili non rilevate nel bilancio dell'impresa acquisita. L'eventuale eccedenza del costo dell'aggregazione non allocato alle singole attività e passività acquisite deve essere iscritta fra le attività come avviamento («goodwill»); diversamente la differenza negativa, derivante dalla contabilizzazione dell'aggregazione a prezzi favorevoli è rilevata nel conto economico come avviamento negativo («badwill»). Nello specifico il paragrafo 45 dell'IFRS 3 prevede che nel caso in cui «al termine dell'esercizio in cui ha luogo l'aggregazione, la contabilizzazione iniziale di una aggregazione aziendale è incompleta, l'acquirente deve rilevare nel proprio bilancio gli importi provvisori degli elementi la cui contabilizzazione è incompleta. Durante il periodo di valutazione, l'acquirente deve rilevare attività o passività aggiuntive. Tuttavia, il periodo di valutazione non deve protrarsi per oltre un anno dalla data di acquisizione». Si segnala che nel presente bilancio si procede alla contabilizzazione definitiva dell'acquisizione.

Identificazione dell'acquirente e della data di acquisizione e determinazione del costo di acquisizione

Nell'operazione di acquisizione di Rajna il soggetto acquirente è la Banca Popolare di Sondrio. La data di acquisizione rappresenta un elemento rilevante ai fini della contabilizzazione dell'operazione in quanto è la data di riferimento per la determinazione dei fair value delle attività e delle passività acquisite oltre che la data a partire dalla quale i risultati economici del soggetto acquisito sono recepiti nel conto economico consolidato del soggetto acquirente. Il perfezionamento dell'operazione si è verificato in data

29 ottobre 2024. È pertanto da tale data che Banca Popolare di Sondrio detenendo il 100% del capitale sociale della società ne ha acquisito il controllo come definito dall'IFRS 10 e che i rispettivi risultati economici sono consolidati integralmente.

Con riferimento alla determinazione del costo di acquisizione, occorre tener conto delle quote di già possedute da Banca Popolare di Sondrio in Rajna prima di assumerne il controllo e che pertanto l'operazione in oggetto si è qualificata come aggregazione aziendale realizzata in più fasi; conseguentemente il costo dell'acquisizione è stato determinato tenendo conto della sommatoria del corrispettivo per cassa trasferito per le quote di maggioranza e del fair value delle interessenze già possedute. In sintesi, il costo dell'acquisizione complessivo è risultato pari a € 1,327 milioni di cui € 0,727 milioni relativa al fair value dell'interessenza già detenuta dalla Banca Popolare di Sondrio e € 0,6 milioni riferito al corrispettivo per cassa trasferito per l'acquisizione delle quote di maggioranza.

Il fair value delle attività e passività acquisite e il Processo di PPA

Come riportato in precedenza, la contabilizzazione dell'aggregazione richiede la valutazione delle attività acquisite e delle passività assunte identificabili ai rispettivi fair value, incluse le passività potenziali e le eventuali attività immateriali identificabili non rilevate nel bilancio dell'impresa acquisita. Ciò che residua dopo questa allocazione deve essere iscritto come avviamento, valore che rappresenta un pagamento effettuato dall'acquirente in previsione di benefici economici futuri derivanti da attività che non possono essere identificate individualmente e rilevate separatamente. Dall'analisi del bilancio e a seguito delle informazioni fornite dalla società, alla data di acquisizione sono emerse alcune differenze tra i valori contabili rivenienti dalla situazione contabile di riferimento ed i relativi valori di fair value, relativamente all'immobile di proprietà dell'azienda che ha comportato la rilevazione di una rivalutazione pari a € 0,908 milioni. Non sono emerse specifiche attività intangibili precedentemente non rilevate nel bilancio della società.

Dal confronto tra il costo di acquisizione complessivo e il patrimonio netto rivalutato al fair value, pari a € 1,454 milioni, è emerso un badwill rilevato a conto economico nella voce «230 Altri oneri/proventi di gestione» pari a € 0,127 milioni.

Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio

2.1 Operazioni di aggregazione

Non sono state realizzate operazioni di aggregazione aziendale dopo il 31 dicembre 2024 e fino alla data di approvazione del presente Bilancio consolidato.

Sezione 3 – Rettifiche retrospettive

Nel corso dell'esercizio 2024 non sono state rilevate rettifiche relative ad aggregazioni aziendali verificatesi nello stesso esercizio o in esercizi precedenti.

PARTE H - Operazioni con parti correlate

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Si riportano di seguito le informazioni sui compensi di competenza dell'esercizio, indipendentemente dalla loro corresponsione, corrisposti nel 2024 ai dirigenti con responsabilità strategiche così come richiesto dallo IAS 24, in linea con le previsioni della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia (e successivi aggiornamenti) che prevede l'inclusione dei compensi corrisposti ai membri del Collegio Sindacale.

I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito del Gruppo Banca Popolare di Sondrio hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività.

(in migliaia di euro)
Emolumenti 6.703
Bonus e altri incentivi 478
Benefici non monetari 193
Altri compensi 225
Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro -
Pagamenti in azioni 557
Totale 8.156

In conformità a quanto previsto dall'articolo 123-ter del Decreto Legislativo 58/1998 e successive modificazioni e dell'art. 84-quater del Regolamento Emittenti (delibera Consob n.11971/1999 e successive modificazioni), la Capogruppo ha provveduto a mettere a disposizione sia presso la sede sociale che sul proprio sito internet la «Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti».

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

La banca, in attuazione di quanto previsto dal Regolamento emanato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12.3.2010 e successive modifiche, ha adottato con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 11 novembre 2010 un proprio Regolamento interno per la gestione delle operazioni con parti correlate.

Tale regolamento è stato aggiornato da ultimo con delibere del Consiglio di Amministrazione del 7 maggio 2024 ed è pubblicato sul sito internet aziendale all'indirizzo www. istituzionale.popso.it.

Per parte correlata si intende il soggetto che, in considerazione della posizione coperta, potrebbe esercitare sulla Capogruppo un'influenza tale da poterne condizionare l'operatività favorendo, direttamente o indirettamente, i propri interessi personali.

Si è provveduto alla individuazione delle parti correlate così come definite dallo IAS 24 e dal sopra richiamato Regolamento CONSOB. Sono state considerate parti correlate:

    1. Le società controllate, controllanti oppure soggette a controllo congiunto.
    1. Le società che possono esercitare un'influenza notevole sulla società che redige il bilancio.
    1. Le società collegate e le loro controllate.
    1. Le joint venture cui partecipi la società che redige il bilancio.
    1. I dirigenti con responsabilità strategiche della società e della sua controllante.
    1. Gli stretti familiari di uno dei soggetti di cui al punto 5.
    1. Società controllate, controllate congiuntamente da uno dei soggetti di cui ai punti 5 e 6.
    1. Fondi pensionistici dei dipendenti o qualsiasi altra entità agli stessi correlata.

Sono considerati familiari stretti: il coniuge non legalmente separato e il convivente more uxorio del soggetto; i figli e le persone a carico del soggetto, del coniuge non legalmente separato o del convivente more uxorio; i genitori del soggetto, i parenti di secondo grado dello stesso e le altre persone con lui

conviventi.

Si presume sussistere una situazione di influenza notevole qualora si detenga, direttamente o indirettamente il 20% o una quota maggiore dei voti esercitabili nell'assemblea della partecipata, ovvero il 10% nel caso di società con azioni quotate in mercati regolamentati, a meno che non possa essere chiaramente dimostrato il contrario.

I rapporti con le società partecipate rientrano nella normale operatività e riguardano prevalentemente conti correnti di corrispondenza, depositi e finanziamenti. Tali rapporti sono regolati in un'ottica di Gruppo e di norma in linea con le condizioni applicate alla Capogruppo sui mercati di riferimento e che possono discostarsi da quelli che la controllata potrebbe vedersi applicate agendo in modo autonomo.

Gli altri rapporti con le altre parti correlate, diverse dalle società partecipate, sono anch'essi regolati in base alle condizioni di mercato previste per le singole operazioni o allineati, se ve ne siano i presupposti alle condizioni applicate al personale dipendente.

Per le parti correlate che sono soggetti con funzioni di amministrazione, direzione, controllo per la concessione di affidamenti bancari viene applicata la particolare procedura deliberativa prevista dall'art. 136 del TUB che subordina l'operazione all'approvazione unanime del Consiglio di Amministrazione.

Con riferimento alle operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate deliberate dai competenti Organi della banca nel periodo 1° gennaio-31 dicembre 2024, nel rispetto degli obblighi informativi di cui all'articolo 5 del citato Regolamento Consob, si rinvia al capitolo "Operazioni con parti correlate" della relazione degli amministratori.

Non si segnalano, nell'esercizio 2024 e in quello in corso, posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche o inusuali, per tali intendendosi, in relazione a quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, quelle estranee alla normale gestione d'impresa, che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica di accadimento, possono dare luogo a dubbi in ordine alla completezza delle informazioni in bilancio, ai conflitti d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti.

Si riportano di seguito i dati patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2024 riferiti a parti correlate come sopra definite sulla base di quanto previsto dallo IAS 24:

(in migliaia di euro) Attività Passività Proventi Oneri Garanzie rilasciate
e impegni
Garanzie
ricevute
Amministratori 414 10.355 9 347 105 497
Sindaci 512 195 10 5 392 1.576
Direzione - 1.286 - 43 540 -
Familiari 1.042 2.947 65 80 230 5.040
Collegate 698.872 87.519 14.232 2.207 73.073 612
Altre 118.270 1.657 4.230 - 3.492 -
Totali 819.110 103.959 18.546 2.682 77.832 7.725

La voce altre ricomprende le posizioni verso Unipol Gruppo che esercita influenza notevole sul Gruppo. Le attività e passività si riferiscono principalmente alle voci 40 «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – b) crediti verso clientela» e 10 «Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – b) debiti verso clientela» e hanno un'incidenza percentuale rispettivamente del 1,89% e dello 0,26%. I proventi e gli oneri si riferiscono principalmente alle voci interessi e commissioni ed incidono

L'esposizione verso società collegate è riferibile per € 45 milioni ad Arca Vita spa, € 135 milioni ad Arca Holding spa e € 431 milioni ad Alba Leasing spa.

rispettivamente del 0,72% e dello 0,26%.

PARTE I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

3. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Banca Popolare di Sondrio S.p.A., in qualità di Capogruppo, predispone l'annuale Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza della Banca d'Italia (Circolare n. 285/2013, 37° aggiornamento, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione"), dell'art. 450 della CRR (Regolamento EU N.876/2019), dell'art. 123-ter, del D. Lgs 58/1998 e successive modificazioni, dell'art. 84-quater e Allegato 3A del Regolamento Emittenti Consob approvato con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni e integrazioni.

Coerentemente con le politiche retributive approvate dall'Assemblea e nel rispetto delle disposizioni in materia di remunerazione e di incentivazione della Banca d'Italia si è proceduto alla definizione di un sistema retributivo variabile basato in parte su pagamenti in contanti e in parte attraverso l'assegnazione gratuita di azioni.

Il sistema è volto a favorire la competitività e il buon governo del Gruppo. La remunerazione, in particolare di coloro che rivestono ruoli rilevanti all'interno dell'organizzazione aziendale, tende ad attrarre e mantenere nell'azienda soggetti aventi professionalità e capacità adeguate alle esigenze dell'impresa. Al contempo, i sistemi retributivi sono definiti in coerenza con gli obiettivi e i valori aziendali, ivi inclusi gli obiettivi di finanza sostenibile che tengono conto, tra l'altro, dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG), e con le strategie di lungo periodo e le politiche di prudente gestione del rischio del Gruppo, ivi comprese le strategie di monitoraggio e gestione dei crediti deteriorati, coerentemente con quanto definito nell'ambito delle disposizioni sul processo di controllo prudenziale.

La circolare n. 285/2013 al fine di assicurare che i sistemi di remunerazione e incentivazione rispondano agli obiettivi fondamentali della regolamentazione: collegamento con i rischi, compatibilità con i livelli di capitale e liquidità, orientamento al medio-lungo termine, rispetto delle regole, prevede una serie di criteri che la componente variabile della remunerazione deve rispettare. In particolare, la componente variabile deve essere bilanciata, ovvero almeno il 50% della remunerazione variabile erogata al "Personale più rilevante" deve essere attribuita mediante l'assegnazione di azioni o strumenti finanziari ad esse collegati (ex art. 114-bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58) e corrisposta mediante sistemi di pagamento a pronti ("up-front") o differiti per un periodo non inferiore ai 4-5 anni in modo da tenere conto dell'andamento nel tempo dei rischi assunti dal Gruppo (c.d. meccanismi di malus).

In ottemperanza delle sopraccitate disposizioni regolamentari, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio, al 31 dicembre 2024, aveva in essere:

˗ Piano dei compensi a breve termine su base annuale – 2024: il Piano individua i soggetti destinatari, le ragioni che motivano l'adozione del piano e l'iter di approvazione e tempistica di assegnazione degli strumenti. Il Piano 2024, previsto dalle Politiche retributive di Gruppo, è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione del 15 marzo 2024.

Quanto alle caratteristiche degli strumenti attribuiti, il Piano prevede, l'eventuale assegnazione gratuita di azioni ordinarie della Banca Popolare di Sondrio al verificarsi di determinate condizioni predefinite. Il periodo di attuazione del Piano 2024 è compreso fra il periodo di rilevazione dei risultati definitivi per l'esercizio 2024 e l'anno dell'eventuale attribuzione dell'ultima tranche di azioni. Considerando il periodo di differimento di 5 anni stabilito dalle Politiche retributive, il Piano 2024 si potrà concludere nel 2030. Il Piano prevede per gli eventuali beneficiari un periodo di retention delle azioni di 1 anno.

˗ Piano dei compensi di Lungo Termine 2023-2025: il Piano individua i soggetti destinatari, le ragioni che motivano l'adozione del piano e l'iter di approvazione e tempistica di assegnazione degli

strumenti. In merito alle caratteristiche degli strumenti attribuiti, il Piano prevede, l'eventuale assegnazione gratuita di azioni ordinarie della Banca Popolare di Sondrio al verificarsi di determinate condizioni predefinite. Il periodo di attuazione del Piano legato al Sistema premiante di lungo periodo 2023 - 2025 è compreso fra il periodo di rilevazione dei risultati definitivi per l'esercizio 2025 e l'anno dell'eventuale attribuzione dell'ultima tranche di azioni (2031). Considerando il periodo di differimento di 5 anni stabilito dalle Politiche retributive, il Piano legato al Sistema premiante di lungo periodo, misurato al termine di valenza del piano industriale (2025) si potrà concludere nel 2031. Il Piano prevede per gli eventuali beneficiari un periodo di retention delle azioni di 1 anno.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Per entrambi i piani (di breve e di lungo termine) l'assegnazione degli strumenti finanziari è funzionale all'autorizzazione da parte dell'Assemblea dei soci al Consiglio di amministrazione della Capogruppo per l'utilizzo delle azioni proprie già in carico. Il Piano incentivante 2024 è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione del 15 marzo 2024. Alla data del 15 marzo 2024, il prezzo di mercato dell'azione della Banca Popolare di Sondrio, negoziata al Mercato Euronext Milan è risultato pari a 6,70 euro.

1. Variazioni annue

La determinazione della remunerazione variabile a breve termine riferita al 2023 ha comportato l'assegnazione, nel 2024, di n. 56.879 azioni Banca Popolare di Sondrio S.p.A..

Tenuto conto della pregressa giacenza di azioni proprie oltre alle consegne di azioni effettuate nel corso del 2024 avvenute nell'ambito dell'attuazione delle politiche di remunerazione e incentivazione, al 31 dicembre 2024 il Gruppo possiede n. 3.630.116 azioni proprie.

Con riferimento al Piano dei compensi a breve termine su base annuale – 2024, la remunerazione variabile verrà deliberata ed erogata nel corso del 2025; in sede di presentazione del bilancio per l'esercizio 2024 si è provveduto ad effettuare una stima dell'esborso rilevando un accantonamento a conto economico in contropartita di patrimonio netto per la parte attribuibile in azioni per un importo pari a € 0,9 milioni.

Con riferimento al Piano dei compensi di Lungo Termine 2023-2025 l'esatta individuazione delle azioni da assegnare è condizionata al raggiungimento dei risultati previsti e alle determinazioni del Consiglio di amministrazione. Per l'esercizio 2024 si è provveduto a stimare la quota costo di competenza dell'anno contabilizzando un accantonamento a conto economico di € 0,4 milioni in contropartita di patrimonio netto.

4. Altre informazioni

Per informazioni di dettaglio sui contenuti del Piano Piano dei compensi a breve termine su base annuale – 2024 e al Piano dei compensi di Lungo Termine 2023-2025 si rinvia ai Documenti informativi redatti ai sensi dell'art. 84 bis del Regolamento Emittenti e dell'art. 114-bis del TUF a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet della Banca www.popso.it – Sito Istituzionale > Investor relations > Assemblea dei Soci.

PARTE L - Informativa di settore

L'informativa di settore è stata redatta in conformità al principio contabile IFRS 8 – Settori operativi.

Ciascun comparto è individuato in considerazione della natura dei prodotti e dei servizi offerti e della tipologia della clientela di riferimento, in modo da presentare al proprio interno caratteristiche adeguatamente omogenee sotto il profilo di rischio e di redditività.

La classificazione, pur rifacendosi alle linee di business previste dal metodo Standardizzato per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi, trova sostanziale riscontro nelle prassi interne di suddivisione delle attività, utilizzate al fine di impostare le politiche aziendali e valutarne a consuntivo i risultati.

La distribuzione geografica si basa sulla distribuzione degli sportelli sul territorio nazionale e sulla Svizzera.

A.1 Distribuzione per settori di attività: dati economici

Vengono individuati e rendicontati i seguenti settori:

  • ˗ Imprese: sono ricomprese le «società non finanziarie» e le «famiglie produttrici», per le quali vengono esposti i risultati rivenienti dalle attività di finanziamento e di erogazione del credito di firma, di raccolta del risparmio, di leasing, di prestazione di servizi. Nell'ambito assumono particolare rilievo i ricavi connessi all'operatività in valuta con clientela residente e non residente.
  • ˗ Privati e altra clientela: sono ricomprese le «famiglie consumatrici», le «amministrazioni pubbliche», le «società finanziarie», le «istituzioni senza scopo di lucro»; vengono esposti i risultati rivenienti dallo svolgimento delle attività tipiche con tale tipologia di clientela, riconducibili alla raccolta e alla intermediazione del risparmio, al credito a medio-lungo termine e al consumo, agli incassi e ai pagamenti, al rilascio di carte di debito e di credito e a funzioni residuali collaterali.
  • ˗ Settore titoli: ricomprende i risultati rivenienti dalle attività con clientela relative alla negoziazione in titoli in contropartita diretta, alla raccolta ordini, al collocamento di strumenti finanziari e di prodotti assicurativi e previdenziali, alla gestione di patrimoni mobiliari.
  • ˗ Struttura centrale: espone i risultati rivenienti dalle attività di gestione del portafoglio di titoli di proprietà e delle partecipazioni, di cambi per conto proprio, di esercizio delle funzioni di tesoreria. Inoltre, aggrega alcune attività residuali non allocate nei precedenti settori in quanto, avuto riguardo all'ammontare dei ricavi conseguiti, restano al di sotto dei limiti di rilevanza previsti dalla normativa di riferimento.

Gli schemi sottostanti riportano i risultati economici, al lordo delle imposte, riferiti agli esercizi 2024 e 2023 per ogni singolo settore.

Gli interessi attivi e passivi sono comprensivi di una componente figurativa, necessaria al fine di rilevare il contributo al margine finanziario fornito dal singolo settore.

La gestione di tale componente avviene mediante l'utilizzo di un tasso di trasferimento interno multiplo («pool di tesoreria»), differenziato in base a divisa e durata, che consente il riequilibrio tra attività e passività e che viene regolato all'interno del settore «struttura centrale».

Le spese amministrative di pertinenza dei vari settori, ove possibile, vengono attribuite direttamente; negli altri casi sono allocate mediante l'utilizzo di opportuni indicatori (driver), rappresentativi di massima della scala dimensionale dell'attività svolta.

Il raccordo con i dati di bilancio è ottenuto attraverso la colonna «riconciliazione».

Nota Integrativa consolidata – Parte L

Privati e altra Settore Struttura
Voci Imprese clientela titoli centrale Totale Riconciliazione 31/12/2024
Interessi attivi 1.173.115 1.348.576 - 1.654.828 4.176.519 -2.058.487 2.118.032
Interessi passivi -831.932 -1.138.330 - -1.116.153 -3.086.415 2.058.487 -1.027.928
Margine di interesse 341.183 210.246 - 538.675 1.090.104 - 1.090.104
Commissioni attive 203.797 85.622 137.332 29.126 455.877 -384 455.493
Commissioni passive -6.825 -8.672 -6.341 1.315 -20.523 -468 -20.991
Dividendi e proventi simili 38 - - 6.463 6.501 - 6.501
Risultato netto attività
negoziazione
- -841 - 125.348 124.507 - 124.507
Risultato netto attività copertura - - - 2 2 - 2
Utili/perdite da cessione o
riacquisto
7.053 -286 - 7.800 14.567 - 14.567
Risultato netto delle attività e
passività finanziarie valutate al
fair value
-8.674 -811 - 1.733 -7.752 - -7.752
Margine di intermediazione 536.572 285.258 130.991 710.462 1.663.283 -852 1.662.431
Rettifiche di valore nette attività
finanziarie
-173.130 -24.220 - -2.111 -199.461 - -199.461
Risultato netto della gestione
finanziaria
363.442 261.038 130.991 708.351 1.463.822 -852 1.462.970
Spese amministrative -144.196 -205.574 -66.883 -170.507 -587.160 -73.255 -660.415
Accantonamenti netti e fondi per
rischi e oneri
3.569 -25.266 - -1.054 -22.751 - -22.751
Rettifiche di valore nette su
attività materiali
-10.799 -15.924 -5.197 -24.524 -56.444 - -56.444
Rettifiche di valore nette su
attività immateriali
-4.954 -7.363 -2.408 -5.204 -19.929 - -19.929
Altri oneri/proventi di gestione -826 4.021 -12 22.358 25.541 74.107 99.648
Utile/perdite delle partecipazioni - - - 44.706 44.706 - 44.706
Risultato netto della valutazione
al fair value delle attività
materiali e immateriali
- - - -3.100 -3.100 - -3.100
Rettifiche di valore
dell'avviamento
- - - -4.365 -4.365 - -4.365
Utile/perdite da cessione di
investimenti
- - - 410 410 - 410
Risultato lordo 206.236 10.932 56.491 567.071 840.730 - 840.730

Nota Integrativa consolidata – Parte L

Voci Imprese Privati e altra
clientela
Settore titoli Struttura
centrale
Totale Riconciliazione 31/12/2023
Interessi attivi 937.906 1.039.165 - 1.489.052 3.466.123 -1.654.098 1.812.025
Interessi passivi -700.855 -869.181 - -959.132 -2.529.168 1.654.098 -875.070
Margine di interesse 237.051 169.984 - 529.920 936.955 - 936.955
191.062 87.556 120.509 25.001 424.128 -561 423.567
Commissioni attive
Commissioni passive -6.546 -9.338 -6.009 1.330 -20.563 -444 -21.007
Dividendi e proventi simili 30 - - 7.622 7.652 - 7.652
Risultato netto attività
negoziazione
- - - 112.979 112.979 2 112.981
Risultato netto attività copertura - - - -76 -76 - -76
Utili/perdite da cessione o
riacquisto
4.961 -524 - 2.128 6.565 - 6.565
Risultato netto delle attività e
passività finanziarie valutate al
fair value
-1.779 1.097 - 5.890 5.208 - 5.208
Margine di intermediazione 424.779 248.775 114.500 684.794 1.472.848 -1.003 1.471.845
Rettifiche di valore nette attività
finanziarie
-175.276 -27.182 - 6.741 -195.717 - -195.717
Risultato netto della gestione
finanziaria
249.503 221.593 114.500 691.535 1.277.131 -1.003 1.276.128
Spese amministrative -132.624 -191.008 -62.094 -171.042 -556.768 -65.390 -622.158
Accantonamenti netti e fondi
per rischi e oneri
-41.698 -14.616 - -3.156 -59.470 - -59.470
Rettifiche di valore nette su
attività materiali
-10.417 -15.229 -5.057 -23.133 -53.836 - -53.836
Rettifiche di valore nette su
attività immateriali
-4.815 -6.846 -2.245 -4.741 -18.647 - -18.647
Altri oneri/proventi di gestione 4.432 2.598 -40 28.179 35.169 66.393 101.562
Utile/perdite delle partecipazioni - - - 38.524 38.524 - 38.524
Risultato netto della valutazione
al fair value delle attività
materiali e immateriali
- - - -2.288 -2.288 - -2.288
Utile/perdite da cessione di
investimenti
- - - 469 469 - 469
Risultato lordo 64.381 -3.508 45.064 554.347 660.284 - 660.284

Di seguito viene fornito il dettaglio delle commissioni attive disaggregate in funzione dei servizi prestati, definiti in ottica gestionale, e del settore operativo IFRS 8, in linea con i requisiti informativi introdotti dall'IFRS 15.

Nota Integrativa consolidata – Parte L

Privati e
altri Settore Struttura 2024 2023
Tipologia di servizi Imprese clientela titoli centrale Riconciliazione
COMMISSIONI ATTIVE 203.797 85.622 137.332 29.126 (384) 455.493 423.567
Garanzie rilasciate 34.083 6.733 - - - 40.816 37.501
Gestione, Intermediazione e Consulenza - - 137.332 - - 137.332 120.509
di cui risparmio amministrato - - 39.956 - - 39.956 38.291
di cui risparmio gestito - - 65.135 - - 65.135 55.166
di cui raccolta assicurativa - - 32.241 - - 32.241 27.052
Servizi incasso e pagamento 48.799 36.313 - 22.849 - 107.961 100.472
Tenuta e gestione dei conti correnti 33.644 16.310 - - - 49.954 48.037
Altre commissioni 87.271 26.266 - 6.277 (384) 119.430 117.048
di cui finanziamenti 76.078 19.799 - - - 95.877 94.600
di cui prodotti di terzi 3.901 2.197 - - - 6.098 5.224
di cui altro 7.292 4.270 - 6.277 (384) 17.455 17.224
COMMISSIONI PASSIVE (6.825) (8.672) (6.341) 1.315 (468) (20.991) (21.007)
COMMISSIONI NETTE 196.972 76.950 130.991 30.441 (852) 434.502 402.560

Si precisa che la disaggregazione per servizi è effettuata secondo logiche gestionali e pertanto la suddivisione risulta differente rispetto alle singole voci di bilancio richieste dallo schema 262/2005 per la composizione delle commissioni attive.

A.2 Distribuzione per settori di attività: dati patrimoniali

Voci Imprese Privati e altra
clientela
Settore titoli Struttura centrale 31/12/2024
Attività finanziarie 20.802.244 18.295.358 - 10.162.841 49.260.443
Altre attività - - - 6.668.726 6.668.726
Attività materiali 114.947 167.574 54.537 326.519 663.577
Attività immateriali 5.575 8.843 2.936 18.482 35.836
Passività finanziarie 12.309.431 32.244.988 - 6.193.609 50.748.028
Altre passività 28.869 14.870 - 1.257.332 1.301.071
Fondi 174.111 147.774 26.112 75.147 423.144
Garanzie rilasciate 4.694.800 474.761 - 289.031 5.458.592
Impegni 17.542.283 4.899.905 49.466 727.232 23.218.886
Privati e altra
Voci Imprese clientela Settore titoli Struttura centrale 31/12/2023
Attività finanziarie 20.181.412 16.873.574 - 12.757.540 49.812.526
Altre attività - - - 7.194.409 7.194.409
Attività materiali 117.593 166.693 54.581 338.207 677.074
Attività immateriali 4.910 7.692 2.631 22.523 37.756
Passività finanziarie 12.061.995 30.381.558 - 9.938.434 52.381.987
Altre passività 17.914 8.474 - 1.107.023 1.133.411
Fondi 176.387 127.761 25.345 67.586 397.079
Garanzie rilasciate 4.473.892 499.984 - 228.396 5.202.272
Impegni 15.866.773 4.279.517 40.267 831.348 21.017.905

A.3 Distribuzione per settori di attività: commento

Con riferimento ai risultati conseguiti si rileva quanto segue.

Settore imprese: apprezzabile in particolare è il contributo di «Factorit», che presenta in tale ambito un risultato positivo, pari a € 48.753 migliaia, in aumento rispetto all'anno precedente (+25,8%), prevalentemente per la significativa crescita del margine di interesse e delle commissioni nette.

Il settore contribuisce al risultato globale nella misura del 24,5%.

Le attività finanziarie e le passività finanziarie si commisurano rispettivamente a € 20.802 milioni e a € 12.309 milioni.

Rispetto al margine di intermediazione, l'incidenza delle rettifiche di valore nette per deterioramento delle attività finanziarie è pari al 32,3% e quella delle spese amministrative al 26,9%.

Il confronto con l'esercizio precedente pone in evidenza un significativo incremento del risultato di settore (+€ 141.855 migliaia), riconducibile essenzialmente al contributo della Capogruppo e principalmente ascrivibile all'operare sinergico dei seguenti fattori:

  • ˗ significativo incremento del margine di interesse (+43,9%) in un contesto di crescita degli spread degli impieghi e della raccolta;
  • ˗ sensibile incremento dei flussi commissionali (+6,7);
  • ˗ positivo contributo (+€ 7.053 migliaia) del risultato delle operazioni di cessione di crediti deteriorati (voce «Utile/perdite da cessione»);
  • ˗ minusvalenze rilevate sui crediti valutati al fair value (- € 8.674 migliaia di euro);
  • ˗ lieve contrazione delle rettifiche di valore nette su attività finanziarie (-1,2%);
  • ˗ sensibile incremento delle spese amministrative (+8,7%);
  • ˗ decremento degli accantonamenti netti e fondi per rischi e oneri, positivi per +€ 3.569 migliaia. Settore privati e altra clientela: il settore contribuisce al risultato globale nella misura del +1,3%.

Le attività finanziarie e le passività finanziarie si commisurano rispettivamente a € 18.295 milioni e a € 32.245 milioni.

Rispetto al margine di intermediazione, l'incidenza delle rettifiche di valore nette per deterioramento delle attività finanziarie si posiziona al 8,5% e quella delle spese amministrative al 72,1%.

Il confronto con l'esercizio precedente pone in evidenza un significativo miglioramento del risultato di settore (+€ 14.440 migliaia) riconducibile essenzialmente alla Capogruppo e principalmente ascrivibile all'operare sinergico dei seguenti fattori:

  • ˗ importante aumento del margine di interesse (+23,7%), in un contesto di incremento dello spread degli impieghi e di sostanziale stabilità dello spread della raccolta, in cui si rilevano masse maggiori e in apprezzabile crescita;
  • ˗ lieve contrazione dei flussi commissionali (-2,2%);
  • ˗ minusvalenze rilevate sui crediti valutati al fair value (- € 811 migliaia di euro);
  • ˗ significativo decremento delle rettifiche di valore inerenti alle attività finanziarie (-10,9%);
  • ˗ sensibile incremento delle spese amministrative (+7,6%);
  • ˗ marcato aumento degli accantonamenti netti e fondi per rischi e oneri, con un apporto negativo pari a € 25,3 milioni.

Settore titoli: Il settore contribuisce al risultato globale nella misura del 6,7%.

Rispetto al margine di intermediazione le spese amministrative incidono nella misura del 51,1%.

Il confronto con l'esercizio precedente pone in evidenza un sensibile miglioramento del risultato di settore (+25,4%), dovuto principalmente al contributo della Capogruppo, ove si registra un incremento pari a +€ 10.438 migliaia, grazie in particolare al positivo andamento dei comparti relativi ai fondi di investimento e polizze assicurative.

Struttura centrale: il settore contribuisce al risultato globale nella misura dell'67,5%.

Il confronto con l'esercizio precedente pone in evidenza un lieve incremento del risultato (+2,3%), dovuto in massima parte all'apporto della Capogruppo, in cui essenzialmente si è registrata una positiva dinamica del margine di interesse, per effetto in particolare da una crescita del flusso cedolare riveniente dal portafoglio di proprietà, unitamente all'incremento dei dividenti da partecipazione.

Nota Integrativa consolidata – Parte L

B. Distribuzione per aree geografiche

La distribuzione geografica è stata effettuata sulla base all'ubicazione degli sportelli, la rappresentazione secondo il criterio alternativo, basato sulla residenza delle controparti, non comporta delle differenze significative.

Gli sportelli, per la Capogruppo, vengono aggregati nelle aree geografiche corrispondenti al «Nord Italia» e al «Centro Italia» in quanto, tra le due zone, a fronte di una completa omogeneità dei prodotti e dei servizi offerti e delle politiche di vendita e gestionali, è possibile rilevare una significativa difformità nella composizione della clientela di riferimento.

Difatti, in termini di volumi intermediati, nel Nord Italia le quote di mercato maggiormente significative afferiscono alle «società non finanziarie» e alle «famiglie consumatrici e produttrici» mentre nel Centro Italia assume una particolare rilevanza il settore delle «amministrazioni pubbliche».

Le difformità esistenti tra la Capogruppo e la controllata elvetica, in ordine alla tipologia di clientela servita, ai prodotti e ai servizi offerti, alle politiche di vendita e gestionali, rendono significativa la rappresentazione separata dell'area operativa «Svizzera».

B.1 Distribuzione per aree geografiche: dati economici

Voci Nord Italia Centro Sud Italia Svizzera Totale Riconciliazione 31/12/2024
Interessi attivi 3.637.439 389.093 153.593 4.180.125 -2.062.093 2.118.032
Interessi passivi -2.644.698 -316.657 -130.175 -3.091.530 2.063.602 -1.027.928
Margine di interesse 992.741 72.436 23.418 1.088.595 1.509 1.090.104
Commissioni attive 369.897 61.606 29.462 460.965 -5.472 455.493
Commissioni passive -18.586 -2.833 -2.684 -24.103 3.112 -20.991
Dividendi e proventi simili 63.705 38 138 63.881 -57.380 6.501
Risultato netto attività negoziazione 45.515 - 78.991 124.506 1 124.507
Risultato netto attività copertura -3 - 9 6 -4 2
Utili/perdite da cessione o
riacquisto
18.009 -3.442 - 14.567 - 14.567
Risultato netto delle attività e
passività finanziarie valutate al fair
value
-9.460 -1.114 2.822 -7.752 - -7.752
Margine di intermediazione 1.461.819 126.690 132.156 1.720.665 -58.234 1.662.431
Rettifiche di valore nette attività
finanziarie
-192.335 -6.768 -1.140 -200.243 782 -199.461
Risultato netto della gestione
finanziaria
1.269.484 119.922 131.016 1.520.422 -57.452 1.462.970
Spese amministrative -454.195 -55.027 -80.410 -589.632 -70.783 -660.415
Accantonamenti netti e fondi per
rischi e oneri
-23.771 151 -75 -23.695 944 -22.751
Rettifiche di valore nette su attività
materiali
-51.223 -3.100 -5.978 -60.301 3.857 -56.444
Rettifiche di valore nette su attività
immateriali
-14.957 -1.417 -2.930 -19.304 -625 -19.929
Altri oneri/proventi di gestione 30.963 1.159 241 32.363 67.285 99.648
Utile/perdite delle partecipazioni -16.736 - - -16.736 61.442 44.706
Risultato netto della valutazione al
fair value delle attività materiali e
immateriali
-3.100 - - -3.100 - -3.100
Rettifiche di valore dell'avviamento - - - - -4.365 -4.365
Utile/perdite da cessione di
investimenti
410 - - 410 - 410
Risultato lordo 736.875 61.688 41.864 840.427 303 840.730

Nota Integrativa consolidata – Parte L

Centro Sud
Voci Nord Italia Italia Svizzera Totale Riconciliazione 31/12/2023
Interessi attivi 2.986.216 311.655 135.146 3.433.017 -1.620.992 1.812.025
Interessi passivi -2.137.482 -263.650 -95.930 -2.497.062 1.621.992 -875.070
Margine di interesse 848.734 48.005 39.216 935.955 1.000 936.955
Commissioni attive 343.154 57.418 28.381 428.953 -5.386 423.567
Commissioni passive -18.365 -2.830 -2.683 -23.878 2.871 -21.007
Dividendi e proventi simili 44.100 - 44 44.144 -36.492 7.652
Risultato netto attività negoziazione 48.584 - 64.416 113.000 -19 112.981
Risultato netto attività copertura -55 - -4 -59 -17 -76
Utili/perdite da cessione o riacquisto 5.405 1.160 - 6.565 - 6.565
Risultato netto delle attività e
passività finanziarie valutate al fair
value
4.966 655 -413 5.208 - 5.208
Margine di intermediazione 1.276.523 104.408 128.957 1.509.888 -38.043 1.471.845
Rettifiche di valore nette attività
finanziarie
-149.836 -38.804 -7.562 -196.202 485 -195.717
Risultato netto della gestione
finanziaria
1.126.687 65.604 121.395 1.313.686 -37.558 1.276.128
Spese amministrative -442.086 -41.448 -75.816 -559.350 -62.808 -622.158
Accantonamenti netti e fondi per
rischi e oneri
-56.284 -3.640 -279 -60.203 733 -59.470
Rettifiche di valore nette su attività
materiali
-48.703 -3.017 -5.805 -57.525 3.689 -53.836
Rettifiche di valore nette su attività
immateriali
-14.726 -1.413 -2.008 -18.147 -500 -18.647
Altri oneri/proventi di gestione 39.254 1.410 419 41.083 60.479 101.562
Utile/perdite delle partecipazioni -587 - - -587 39.111 38.524
Risultato netto della valutazione al
fair value delle attività materiali e
immateriali
-2.288 - - -2.288 - -2.288
Utile/perdite da cessione di
investimenti
469 - - 469 - 469
Risultato lordo 601.736 17.496 37.906 657.138 3.146 660.284

Nota Integrativa consolidata – Parte L

B.2 Distribuzione per aree geografiche: dati patrimoniali

Voci Nord Italia Centro Sud Italia Svizzera 31/12/2024
Attività finanziarie 39.249.808 3.919.373 6.091.262 49.260.443
Altre attività 5.662.126 - 1.006.600 6.668.726
Attività materiali 573.104 33.157 57.316 663.577
Attività immateriali 29.166 1.549 5.121 35.836
Passività finanziarie 34.579.986 9.586.937 6.581.105 50.748.028
Altre passività 1.237.945 10.165 52.961 1.301.071
Fondi 352.587 44.194 26.363 423.144
Garanzie rilasciate 4.325.576 891.818 241.198 5.458.592
Impegni 19.332.337 3.620.700 265.849 23.218.886
Voci Nord Italia Centro Sud Italia Svizzera 31/12/2023
Attività finanziarie 40.268.786 3.507.029 6.036.711 49.812.526
Altre attività 6.307.530 - 886.879 7.194.409
Attività materiali 595.297 34.557 47.220 677.074
Attività immateriali 31.841 1.373 4.542 37.756
Passività finanziarie 37.600.298 8.363.991 6.417.698 52.381.987
Altre passività 1.075.181 6.725 51.505 1.133.411
Fondi 332.034 44.124 20.921 397.079
Garanzie rilasciate 4.099.876 854.834 247.562 5.202.272
Impegni 17.559.339 3.146.458 312.108 21.017.905

Informativa al pubblico stato per stato ai sensi della circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 «Disposizioni di vigilanza per le banche»

Tale informativa viene messa a disposizione sul sito aziendale all'indirizzo www.popso.it nella sezione «Governance» sottosezione «Documenti societari» del sito istituzionale.

PARTE M - Informativa sul Leasing

Sezione 1 – Locatario

INFORMAZIONI QUALITATIVE

I contratti che rientrano nell'applicazione del principio contabile IFRS 16 possono essere raggruppati in tre distinte categorie:

a) immobili, che rappresentano la casistica più rilevante con le relative pertinenze (es. parcheggi anche se presentano un'incidenza marginale);

b) autovetture;

c) altre tipologie, in cui sono ricompresi i contratti di noleggio di apparecchiature informatiche.

In linea a quanto previsto dal principio IFRS 16 sono esclusi dall'ambito di applicazione di tale principio i diritti detenuti in forza di accordi di licenza che continuano ad essere contabilizzati ai sensi dello IAS 38 – Attività immateriali.

I contratti di leasing sono relativi in prevalenza ad immobili destinati a filiali bancarie ed hanno, di norma, una durata maggiore di 48 mesi, tipicamente pari a 72 o 108 mesi, con opzioni di rinnovo tacito. Per i contratti con vita utile indefinita, come previsto dalle policy in essere, la vita utile è stata definita sulla base della durata rilevata storicamente per il contratto alla data di prima applicazione dell'IFRS 16. In assenza di tale informazione viene posta pari a quella del contratto a cui è strettamente funzionale, se esistente, oppure a quella di contratti che presentino caratteristiche simili.

L'aggiornamento del canone avviene annualmente a partire dal secondo anno di locazione nella misura del 75% o del 100% della variazione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI).

I contratti di leasing di autovetture e di apparecchiature informatiche hanno tipicamente durata quadriennale senza esercizio di opzioni di rinnovo e/o di acquisto e pagamento con frequenza mensile.

La verifica dell'esistenza di indicatori di potenziale riduzione di valore dei diritti di utilizzo è effettuata coerentemente con i criteri previsti per le altre attività materiali (ad esempio esistenza di piani di dismissione o negoziazione delle filiali, presenza di filiali in disuso). Non sono emerse evidenze tali da richiedere una riduzione di valore nell'attività relativa al diritto di utilizzo.

In linea con gli obiettivi informativi richiesti dai paragrafi 51, 53 e 59 del principio IFRS 16 si forniscono le seguenti informazioni integrative:

  • ˗ pagamenti variabili dovuti per il leasing: la casistica dei pagamenti variabile risulta essere marginale ai fini dell'informativa di bilancio in quanto prassi poco usata nei contratti stipulati dal Gruppo;
  • ˗ opzioni di proroga e opzioni di risoluzione: i contratti stipulati dal Gruppo prevedono in linea generale un preavviso di 6 mesi per la risoluzione dello stesso. La prevalenza dei contratti aventi ad oggetto la locazione delle filiali prevedono il pagamento delle spese relative al ripristino dei locali in caso di risoluzione del leasing, il cui valore risulta essere poco rilevante;
  • ˗ garanzie sul valore residuo: il Gruppo non fornisce garanzie sul valore residuo;
  • ˗ leasing non ancora stipulati: il Gruppo non si è impegnato per leasing di importo rilevante;
  • ˗ operazioni di vendita e retrolocazione: il Gruppo non ha in essere piani di vendita o contratti di retrolocazione.

Nella Parte B della Nota integrativa sono esposti rispettivamente le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing (Tabella 9.1 – 9.6 Parte B, Attivo) e sui debiti per leasing (Tabella 1.1 – 1.6 Parte B, Passivo). In particolare, i diritti d'uso sono pari a circa € 141 milioni e i debiti per leasing ammontano a € 146 milioni di euro.

Nella Parte C della Nota integrativa sono contenute le informazioni, richieste al paragrafo 53 del principio IFRS 16, sugli interessi passivi sui debiti per leasing e i proventi derivanti da operazioni di subleasing. Si rimanda a tali sezioni per maggiori dettagli.

Coerentemente a quanto previsto dall'IFRS 16 il Gruppo si avvale delle esenzioni consentite dal principio per i leasing a breve termine e i leasing di attività di modesto valore, i cui costi, nel corso del 2024 ammontano a € 0,158 milioni.

INFORMAZIONI QUANTITATIVE

Coerentemente al Paragrafo 53 del principio IFRS 16 vengono fornite le seguenti informazioni: valore contabile delle attività consistenti nel diritto di utilizzo alla data di chiusura dell'esercizio e spese di ammortamento per le attività consistenti nel diritto di utilizzo per classe di attività sottostante.

2024 2023
Attività/Valori Immobili Autovetture Altre Totale Totale
Diritto d'uso iniziale 158.593 128 161 158.882 167.522
Ammortamenti esercizio (22.511) (64) (77) (22.652) (22.598)
Altre variazioni 5.016 99 92 5.207 13.958
Valore Contabile Finale 141.098 163 176 141.437 158.882

Per quanto concerne le Altre variazioni, nell'esercizio l'impatto è dovuto alla rideterminazione del diritto d'uso a seguito delle variazioni ISTAT e all'apertura/chiusura di contratti.

Sezione 2 – Locatore

INFORMAZIONI QUALITATIVE

Il Gruppo ha in essere contratti di leasing operativo di immobili. I contratti di leasing operativo non trasferiscono al locatario sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene che rimangono in capo del locatore. Nel caso di contratti di leasing operativo, il locatore iscrive i canoni di leasing a conto economico per competenza.

INFORMAZIONI QUANTITATIVE

1. Informazioni di stato patrimoniale e conto economico

Si rinvia a quanto contenuto nella Parte C della presente nota integrativa consolidata tabella 16.2 (Altri proventi di gestione: composizione) per le informazioni sugli altri proventi derivanti da operazioni di leasing operativo.

3. Leasing operativo

Si fornisce la classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere.

3.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere

2024 2023
Fasce temporali Pagamenti da ricevere
per il leasing
Pagamenti da ricevere
per il leasing
Fino a 1 anno 108 116
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 109 119
Da oltre 2 anno fino a 3 anni 110 123
Da oltre 3 anno fino a 4 anni 110 126
Da oltre 4 anno fino a 5 anni 111 131
Da oltre 5 anni 336 402
Totale 884 1.017

3.2 Altre informazioni

Nessuna ulteriore informazione da segnalare.

Relazione finanziaria annuale 2024 Attestazioni e altre relazioni

ATTESTAZIONI E ALTRE RELAZIONI

Attestazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Mario Alberto Pedranzini in qualità di Consigliere Delegato e Simona Orietti in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Banca Popolare di Sondrio S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto all'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche dell'impresa,
      • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso del 2024.
    1. La valutazione dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 si è basata su un modello definito dalla Banca Popolare di Sondrio S.p.A., che fa riferimento ai principi dell' "Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e, per la componente IT, a quelli definiti nel "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano frameworks di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting generalmente accettati a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre che:
    2. 3.1 Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
    3. 3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Sondrio, 11 marzo 2025

Il Consigliere Delegato Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Mario Alberto Pedranzini Simona Orietti

Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5-ter, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58

    1. I sottoscritti Mario Alberto Pedranzini in qualità di Consigliere Delegato e Simona Orietti in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Banca Popolare di Sondrio S.p.A., attestano, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5-ter, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, che la Rendicontazione di Sostenibilità inclusa nella Relazione sulla Gestione Consolidata è stata redatta:
    2. a) conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, e del decreto legislativo 6 settembre 2024, n. 125;
    3. b) con le specifiche adottate a norma dell'articolo 8, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020.

Sondrio, 11 marzo 2025

Il Consigliere Delegato Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Mario Alberto Pedranzini Simona Orietti

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO

2

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6

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RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SULLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ

1

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3

848

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5

PARTE STRAORDINARIA

Punto1) all'ordine del giorno: Proposta di modifica dell'articolo 49 dello Statuto sociale. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

Relazione illustrativa del Consiglio di amministrazione di Banca Popolare di Sondrio s.p.a. redatta ai sensi dell'articolo 125-ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), e successive modifiche, e dell'articolo 72 e dello schema n. 3 dell'Allegato 3A del Regolamento adottato con deliberazione Consob 14 maggio 1999 n. 11971 e successive modifiche (Regolamento Emittenti)

Signori Soci,

con la presente relazione (di seguito, la «Relazione») redatta ai sensi dell'articolo 125-ter TUF e dell'articolo 72 e dello schema n. 3 dell'Allegato 3A del Regolamento Emittenti, si intende fornire un'illustrazione della proposta di modifica dello Statuto sociale di Banca Popolare di Sondrio s.p.a. (di seguito, la «Banca») che il Consiglio di amministrazione della Banca sottopone alla Vostra approvazione.

* * *

1. Motivazione della modifica statutaria proposta

La proposta di modifica dell'articolo 49 dello Statuto sociale, relativa alla possibilità per la Banca di erogare acconti sui dividendi, verrà sottoposta all'approvazione dell'Assemblea straordinaria convocata per il prossimo 30 aprile 2025.

Si rammenta, al riguardo, che ai sensi dell'articolo 2433-bis comma 2 c.c., la possibilità di distribuire acconti sui dividendi è subordinata a una previsione statutaria che espressamente riconosca tale facoltà, sicché in difetto della stessa resta precluso procedere in tale direzione.

La proposta di introduzione di un nuovo comma nell'articolo 49 dello Statuto è finalizzata a mettere la Banca in condizione di valutare tale possibilità e di ampliare le leve strategiche e i margini di manovra a disposizione del Consiglio di amministrazione con riguardo alla politica dei dividendi, in linea con quanto previsto dagli Statuti dei principali emittenti titoli quotati all'indice FTSE MIB.

La modifica statutaria de quo, qualora deliberata, consentirà di prendere in considerazione la possibilità di distribuire acconti sui dividendi nel quadro del nuovo Piano industriale relativo al triennio 2025-2027.

Resta inteso che, qualora la modifica statutaria proposta fosse approvata dall'Assemblea, le eventuali future delibere consiliari aventi ad oggetto la distribuzione di acconti sui dividendi potranno essere adottate soltanto nei limiti fissati dall'articolo 2433-bis c.c. e, in ogni caso, subordinatamente all'accertamento della sussistenza dei presupposti previsti dalla normativa tempo per tempo vigente, nonché nel rispetto del principio generale di sana e prudente gestione che caratterizza gli enti sottoposti a vigilanza prudenziale.

* * *

2. Esposizione a confronto dell'articolo dello Statuto sociale di cui si propone la modifica nel testo vigente e in quello proposto

Di seguito è riportato l'articolo statutario con evidenza delle modifiche proposte, rispetto al testo del vigente statuto.

Testo vigente Articolo 49 Ripartizione utili

    1. Dall'utile netto risultante dal bilancio annuale approvato dall'Assemblea ordinaria, viene prelevata la quota destinata alla riserva legale, nella misura stabilita dalla legge.
    1. Il residuo utile è ripartito come segue:
    2. a) ai soci, a titolo di dividendo, nella misura che, su proposta del Consiglio di amministrazione, viene fissata con criteri di prudenza dall'Assemblea;
    3. b) il rimanente, su proposta del Consiglio di amministrazione e secondo le deliberazioni dell'Assemblea ordinaria, può essere destinato alla costituzione di un fondo per il sostegno di opere e iniziative di carattere culturale o sociale, con particolare riguardo ai territori serviti dalla società, e alla costituzione e/o all'incremento di riserve straordinarie e/o di altre riserve.

Proposta di modifica Articolo 49 Ripartizione utili

    1. Dall'utile netto risultante dal bilancio annuale approvato dall'Assemblea ordinaria, viene prelevata la quota destinata alla riserva legale, nella misura stabilita dalla legge.
    1. Il residuo utile è ripartito come segue:
    2. a) ai soci, a titolo di dividendo, nella misura che, su proposta del Consiglio di amministrazione, viene fissata con criteri di prudenza dall'Assemblea;
    3. b) il rimanente, su proposta del Consiglio di amministrazione e secondo le deliberazioni dell'Assemblea ordinaria, può essere destinato alla costituzione di un fondo per il sostegno di opere e iniziative di carattere culturale o sociale, con particolare riguardo ai territori serviti dalla società, e alla costituzione e/o all'incremento di riserve straordinarie e/o di altre riserve.
  • 3. Il Consiglio di amministrazione può deliberare la distribuzione di acconti sui dividendi, con le modalità e nei limiti consentiti dalla normativa tempo per tempo vigente.

Commento

Il nuovo comma dell'articolo 49 dello statuto è volto a consentire al Consiglio di amministrazione la deliberazione di acconti sui dividendi, ampliando le leve strategiche e i margini di manovra a disposizione del Consiglio stesso con riguardo alla politica dei dividendi, in linea con quanto previsto dagli Statuti dei principali emittenti titoli quotati all'indice FTSE MIB.

* * *

3. Informazioni circa la ricorrenza del diritto di recesso: inesistenza di fattispecie di recesso in relazione alla modifica statutaria proposta

Ai sensi dell'articolo 72, comma 1, del Regolamento Emittenti e di quanto indicato dallo schema 3 dell'Allegato 3A del medesimo Regolamento, si segnala che la proposta di modifica dell'articolo 49 dello

Statuto della Banca non comporta l'insorgenza del diritto di recesso né ai sensi dell'articolo 2437 c.c., né ai sensi dell'articolo 9 dello Statuto sociale.

* * *

4. Autorizzazioni

La modifica statutaria proposta è stata sottoposta, ai sensi degli articoli 56 e 61 del D.Lgs. 1 settembre 1993 n. 385 (TUB), alla Banca Centrale Europea, che con provvedimento del 27 febbraio 2025 ha comunicato che essa non contrasta con la sana e prudente gestione.

* * *

5. Deliberazione proposta all'Assemblea Straordinaria

Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di amministrazione della Banca sottopone all'Assemblea straordinaria dei Soci la seguente proposta di deliberazione:

«L'Assemblea straordinaria dei Soci di Banca Popolare di Sondrio società per azioni, preso atto della Relazione illustrativa del Consiglio di amministrazione sulla proposta di modifica statutaria, tenuto contro di quanto disposto dall'articolo 56 del Testo Unico Bancario

delibera

  • di modificare l'articolo 49 dello Statuto sociale, approvando la variazione del testo così come riportato nella Relazione illustrativa, per le motivazioni in essa rappresentate;
  • di conferire al Consiglio di amministrazione, e per esso al Presidente e al Consigliere delegato, anche in via tra loro disgiunta, nei limiti di legge, ogni e più ampio potere per provvedere a quanto necessario per l'attuazione e per la completa esecuzione della presente delibera, con ogni e qualsiasi potere a tal fine necessario e opportuno, nessuno escluso ed eccettuato, compreso quello di apportare alla presente deliberazione quelle modificazioni, aggiunte o soppressioni di carattere non sostanziale necessarie per l'iscrizione nel registro delle imprese, inclusa ogni modifica necessaria ovvero opportuna per motivi tecnico-giuridici o richiesta dalle competenti Autorità, dichiarando fin d'ora per rato e valido l'operato».

Sondrio, 20 marzo 2025

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Il progresso della Banca nelle principali voci di bilancio

IL PROGRESSO DELLA BANCA POPOLARE DI SONDRIO NELLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Impieghi finanziari Crediti verso clientela Massa fiduciaria Patrimonio (capitale e riserve) Utile d'esercizio Dividendo
Anno euro euro euro euro euro euro
1871 26 93 37 47 1 0,001
1875
1880
109
46
675
1.024
569
777
181
360
21
33
0,002
0,002
1885 213 1.431 1.161 410 42 0,002
1890 459 1.805 1.646 457 49 0,002
1895 840 1.380 1.631 453 36 0,002
1900 860 1.627 1.987 465 43 0,002
1905
1910
940
1.460
2.330
3.717
2.834
4.738
504
563
53
68
0,002
0,003
1915 2.425 3.399 5.178 658 59 0,002
1920 7.906 9.100 22.320 1.232 186 0,005
1925 9.114 35.692 39.924 2.303 523 0,006
1930 12.899 43.587 54.759 3.230 561 0,006
1935
1940
21.402
24.397
30.912
32.808
53.190
57.064
3.543
3.091
339
312
0,004
0,002
1945 112.239 101.840 191.619 6.491 817 0,002
1950 608.460 892.440 1.359.864 50.496 10.834 0,041
1955 1.413.363 2.372.139 3.573.499 262.122 25.998 0,124
1960 3.474.898 5.864.314 9.124.181 495.960 45.997 0,150
1965 6.564.058 9.861.955 18.238.851 670.265 60.044 0,170
1970
1975
11.228.709
49.247.998
21.140.462
46.458.454
34.440.002
103.136.018
1.577.469
4.940.413
86.800
336.351
0,196
0,284
1980 248.877.713 135.350.391 386.128.259 44.618.760 2.298.768 0,620
1981 303.227.605 149.856.755 435.958.220 70.294.839 3.543.126 0,878
1982 434.505.499 168.991.589 564.440.308 93.988.765 5.876.973 0,930
1983 551.731.767 201.889.280 722.876.267 105.498.725 9.795.722 1,394
1984 657.323.707 244.311.938 885.640.690 117.286.747 11.754.271 1,911
1985
1986
669.773.787
854.978.708
327.572.423
381.346.894
985.454.131
1.108.118.326
123.347.208
129.106.270
13.332.058
13.582.958
2,582
2,169
1987 954.429.924 407.643.937 1.205.007.005 134.486.897 13.588.657 2,169
1988 950.465.324 510.164.638 1.285.408.512 139.730.318 13.665.548 2,272
1989 958.277.398 634.760.956 1.431.120.712 145.100.954 13.984.014 2,324
1990 919.261.388 819.877.375 1.567.539.101 170.006.961 14.919.668 1,653
1991 886.480.827 1.014.385.379 1.708.284.250 192.743.654 16.018.859 1,653
1992
1993
1.162.262.510
1.675.065.908
1.202.265.949
1.441.158.530
2.151.786.340
2.862.510.529
198.979.714
250.913.662
16.304.997
17.860.906
1,704
1,136
1994 1.438.251.891 1.701.208.296 2.922.731.483 258.100.923 16.976.601 1,136
1995 1.828.374.994 1.903.530.111 3.401.567.857 335.480.368 18.688.353 0,413
1996 1.817.497.737 2.120.842.006 3.590.238.215 345.127.951 20.685.619 0,439
1997 1.730.940.393 2.485.706.688 3.844.781.082 353.507.281 20.796.084 0,439
1998 2.005.202.039 2.990.333.100 4.343.203.973 535.162.454 24.784.724 0,196
1999
2000
1.993.529.114
2.043.141.602
3.724.763.745
4.443.945.484
5.058.960.710
5.829.901.035
557.555.696
576.036.331
30.555.532
38.428.768
0,232
0,300
2001 2.618.137.267 5.579.546.805 7.374.954.358 731.304.438 46.064.525 0,180
2002 3.218.789.508 6.246.734.925 8.626.473.276 752.369.741 46.703.800 0,190
2003 2.827.584.863 7.117.211.453 9.139.503.657 773.957.639 60.117.119 0,230
2004 3.492.730.224 8.078.424.234 10.498.481.204 1.031.391.991 73.210.556 0,170
2005
2006
4.029.597.013
4.216.404.673
9.197.849.967
10.560.504.042
11.928.279.967
13.316.179.364
1.119.500.111
1.231.012.722
85.178.406
107.113.135
0,190
0,230
2007 5.174.395.815 12.402.268.867 15.844.113.698 1.592.235.650 130.823.404 0,220
2008 5.260.646.663 14.936.103.083 18.469.073.506 1.492.021.195 13.735.247 0,030
2009 4.794.397.579 16.711.080.589 19.779.755.056 1.683.715.881 190.674.454 0,330
2010 5.063.550.816 18.247.861.145 21.243.136.724 1.722.830.035 133.319.754 0,210
2011 5.742.516.051 20.606.382.386 24.261.565.885 1.676.472.699 57.283.707 0,090
2012
2013
7.098.208.844
8.696.206.457
22.390.051.929
20.843.577.225
27.490.789.964
27.752.052.266
1.711.323.846
1.773.767.299
25.822.369
48.831.672
0,033
0,050
2014 11.078.365.152 20.535.826.086 29.329.977.518 2.221.418.922 97.552.111 0,060
2015 10.945.940.157 20.021.406.321 28.704.284.801 2.334.513.952 100.064.082 0,070
2016 11.185.303.807 21.331.910.550 30.252.182.840 2.334.785.742 80.047.620 0,060
2017 15.201.247.408 21.819.028.458 34.664.943.911 2.426.948.619 118.400.102 0,070
2018 14.716.303.975 21.483.735.791 33.770.793.630 2.366.819.712 83.623.117 0,050
2019
2020
12.258.037.925
15.725.255.450
22.314.013.776
24.097.378.444
33.139.673.205
41.392.257.234
2.517.571.741
2.641.048.692
100.695.191
75.045.078
0,000
0,060
2021 18.378.602.771 25.039.636.995 45.539.331.233 2.831.986.698 212.099.145 0,200
2022 17.320.911.729 26.711.957.796 48.509.904.000 2.872.857.462 212.901.668 0,280
2023 17.754.599.125 26.973.237.775 46.820.066.615 3.178.641.981 392.765.866 0,560
2024 16.755.054.451 27.947.716.731 45.690.745.755 3.464.321.454 510.516.920 0,800

I dati relativi agli anni antecedenti al 1993 non sono stati resi omogenei con quelli degli esercizi successivi che, sono aggregati con criteri diversi a seguito delle variazioni normative intervenute.

Il progresso della Banca nelle principali voci di bilancio

Relazione finanziaria annuale 2024

856

1

RELAZIONE ANNUALE SULLA POLITICA IN MATERIA DI REMUNERAZIONE PER IL 2025 E SUI COMPENSI CORRISPOSTI NEL 2024

Redatta ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza della Banca d'Italia (Circolare n. 285/2013, 37° aggiornamento, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione"), dell'art. 450 della CRR (Regolamento EU N.876/2019), dell'art. 123-ter, approvato con D. Lgs 58/1998 e successive modificazioni, dell'art. 84-quater e Allegato 3A del Regolamento Emittenti Consob approvato con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni e integrazioni.

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI DEL 30 APRILE 2025

INDICE

INDICE 5
DEFINIZIONI 8
LETTERA DEL PRESIDENTE DEL COMITATO REMUNERAZIONE 11
PREMESSA E QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO 13
SEZIONE I – POLITICHE DI REMUNERAZIONE 2025 DEL GRUPPO BANCARIO BPS 15
1. PRINCIPALI NOVITÀ INTRODOTTE PER IL 2025 15
2. DIALOGO CON LA COMUNITÀ DI INVESTITORI, ANALISTI E AGENZIE DI RATING 17
3. GOVERNANCE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE 17
3.1 ORGANI SOCIALI 18
3.1.1 ASSEMBLEA DEI SOCI 18
3.1.2 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 18
3.1.3 COMITATO REMUNERAZIONE 19
3.1.4 COMITATO CONTROLLO E RISCHI 21
3.2 FUNZIONI AZIENDALI 21
3.2.1 CONSIGLIERE DELEGATO 21
3.2.2 DIRETTORE GENERALE 22
3.2.3 UNITÀ ORGANIZZATIVE DELL'AREA CFO 22
3.2.4 SERVIZIO PERSONALE E MODELLI ORGANIZZATIVI 22
3.2.5 UNITÀ ORGANIZZATIVE DELL'AREA CRO 23
3.2.6 FUNZIONE DI CONFORMITÀ 23
3.2.7 REVISIONE INTERNA 23
3.3 SOCIETÀ CONTROLLATE 23
3.4 GESTIONE DI CIRCOSTANZE ECCEZIONALI 23
4. IDENTIFICAZIONE DEL PERSONALE PIÙ RILEVANTE 25
4. 1 RELEVANT STAFF AI FINI DELLA DIRETTIVA N.2014/59/UE "BANK RECOVERY
AND RESOLUTION DIRECTIVE (BRRD)……………………………………………………………………………….……25
5. PRINCIPI FONDANTI E FINALITÀ DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE 29
5.1 LA BANCA POPOLARE DI SONDRIO: LA SUA MISSIONE, IL SUO PERSONALE 29
5.2 NEUTRALITÀ DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE 32
5.3 POLITICHE DI REMUNERAZIONE, PIANO INDUSTRIALE E TEMATICHE ESG 33
6. CATEGORIE DI PERSONALE DESTINATARIE DELLE POLITICHE DI
REMUNERAZIONE 36

7. REMUNERAZIONE DEGLI ORGANI SOCIALI E DI CONTROLLO 37
7.1 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA CAPOGRUPPO 37
7.2 COMPENSI PER CARICHE STATUTARIE 38
7.3 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLE CONTROLLATE 38
7.4 IL COLLEGIO SINDACALE 38
8. POLITICA DI REMUNERAZIONE 2025 39
8.1 COMPONENTI DELLA RETRIBUZIONE PER IL PERSONALE DIPENDENTE 40
8.1.1 REMUNERAZIONE FISSA 40
8.1.2 REMUNERAZIONE VARIABILE 41
8.1.2.1 COMPONENTI DELLA REMUNERAZIONE VARIABILE PER IL
PERSONALE DIPENDENTE 41
8.1.2.2 RAPPORTO TRA COMPONENTE VARIABILE E FISSA DELLA
REMUNERAZIONE 43
8.1.2.3 SISTEMA PREMIANTE DI BREVE PERIODO 43
8.1.2.4 SISTEMI PREMIANTI DI LUNGO PERIODO FIGURE APICALI 49
8.2 REMUNERAZIONE PERSONALE PIU' RILEVANTE 59
8.2.1 REMUNERAZIONE DELLE FIGURE APICALI 59
8.2.1.1 REMUNERAZIONE DEL CONSIGLIERE DELEGATO 59
8.2.1.2 REMUNERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 59
8.2.1.3 REMUNERAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA CAPOGRUPPO E/O
RESPONSABILI AREE DI GOVERNO 64
8.2.2 REMUNERAZIONE RESPONSABILI DELLE FUNZIONI DI CONTROLLO 69
8.2.3 REMUNERAZIONE RESPONSABILI DELLE FUNZIONI DI CONTROLLO DELLE
SOCIETÀ CONTROLLATE 70
8.2.4 REMUNERAZIONE ALTRO PERSONALE PIU' RILEVANTE DELLA
CAPOGRUPPO 70
8.2.5 REMUNERAZIONE ALTRO PERSONALE PIU' RILEVANTE DELLE
CONTROLLATE 71
8.3 REMUNERAZIONE DEL PERSONALE NON PIU' RILEVANTE 72
8.3.1 REMUNERAZIONE DEI DIRIGENTI NON APPARTENENTI AL PERSONALE PIÙ
RILEVANTE 72
8.3.2 REMUNERAZIONE DEL PERSONALE GERARCHICAMENTE DIPENDENTE
DALLA NPE UNIT DELLA CAPOGRUPPO 73
8.3.3 REMUNERAZIONE QUADRI DIRETTIVI E AREE PROFESSIONALI 75
8.3.4 REMUNERAZIONE CONSULENTI FINANZIARI E AGENTI IN ATTIVITÀ
FINANZIARIA 78
8.3.5 REMUNERAZIONE PERSONALE DELLA CONTROLLATA ELVETICA 78
8.4 PATTI DI NON CONCORRENZA E DI PROLUNGAMENTO DEL PREAVVISO 79

8.5 COMPENSI ACCORDATI IN VISTA O IN OCCASIONE DELLA CESSAZIONE DEL
RAPPORTO DI LAVORO DEL PERSONALE PIÙ RILEVANTE 79
8.6 BENEFICI PENSIONISTICI DISCREZIONALI 82
9. ATTIVITÀ E VERIFICHE DELLE FUNZIONI DI CONTROLLO 83
SEZIONE II – RELAZIONE ANNUALE SULLA REMUNERAZIONE 2024 84
INTRODUZIONE E CONTESTO 84
PARTE I 85
1.1 VOCI CHE COMPONGONO LA REMUNERAZIONE E MODALITÀ CON CUI LA
REMUNERAZIONE CONTRIBUISCE AI RISULTATI DI LUNGO TERMINE DELLA
SOCIETÀ 85
1.1.1 COMPENSI DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E DI
CONTROLLO 85
1.1.2 COMPENSI DEL DIRETTORE GENERALE E DEI C-LEVEL………………………………….…86
1.1.3 PIANO DI INCENTIVO A LUNGO TERMINE 96
1.2 INDENNITÀ PER LA CESSAZIONE DALLA CARICA O PER LA RISOLUZIONE DEL
RAPPORTO DI LAVORO 96
1.3 DEROGHE ALLA POLITICA DI REMUNERAZIONE96
1.4 EVENTUALE APPLICAZIONE DI MECCANISMI DI CORREZIONE EX POST DELLA
COMPONENTE VARIABILE …………….….97
1.5 VARIAZIONI ANNUALI ………………….97
1.6 VOTAZIONE ESPRESSA DALL'ASSEMBLEA DEI SOCI 2024 100
PARTE II: COMPENSI CORRISPOSTI AI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI
AMMINISTRAZIONE E DI CONTROLLO, AI DIRETTORI GENERALI E AGLI ALTRI
DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE. 101
PARTE III: INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI DEI COMPONENTI DEGLI
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO, DEI DIRETTORI GENERALI E DEGLI
ALTRI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE. ……………………………………………….108
ALLEGATO – INFORMAZIONI QUALITATIVE E QUANTITATIVE AI SENSI DELL'ART. 450
DEL CRR – EBA ……………………………………………………………………………………………………………………………………………109

DEFINIZIONI

Banca: Banca Popolare di Sondrio S.p.a.;

Bonus: parte variabile della retribuzione definita in base alle Politiche di remunerazione di Gruppo;

Bonus pool: le risorse economiche previste nel budget di esercizio destinate al pagamento della parte variabile della retribuzione;

Capogruppo: Banca Popolare di Sondrio S.p.a.;

Comitato remunerazione: il Comitato consiliare della Capogruppo;

Consiglio di amministrazione: l'organo con funzione di supervisione strategica di Banca Popolare di Sondrio e delle controllate;

Common Equity Tier 1 Ratio (CET1 Ratio): indicatore di Gruppo che riflette l'adeguatezza della dotazione patrimoniale derivante dal rapporto tra i mezzi patrimoniali di maggiore qualità e le attività ponderate per il rischio;

Correttivi per il rischio: meccanismi ulteriori di correzione delle performance in base al rischio che, in caso di mancato rispetto delle soglie indicate nel Risk Appetite Framework per CET1 Ratio e LCR, riducono, fino all'azzeramento, l'importo di remunerazione variabile da erogare;

Cost-income ratio: indicatore di efficienza operativa calcolato sulla base dei prospetti contabili consolidati riclassificati del Gruppo: viene misurato come rapporto tra gli oneri operativi e i proventi operativi netti;

Dirigenti con responsabilità strategiche: i soggetti così definiti nell'Allegato 1 al Regolamento CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, come successivamente modificato;

Disposizioni di Banca d'Italia o Vigilanza: "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" emanate da Banca d'Italia con l'Aggiornamento 37° - Circolare n.285/2013;

Emittente: l'emittente azioni quotate Banca Popolare di Sondrio S.p.a.;

Figure apicali: insieme di soggetti comprendente il Direttore generale, tutti i componenti della Direzione generale e i Responsabili delle Aree di governo della Capogruppo;

Gruppo Bancario BPS (nel documento anche "Gruppo BPS" o "Gruppo"): Banca Popolare di Sondrio S.p.a. e le Società controllate appartenenti al Gruppo Bancario;

Liquidity coverage ratio (LCR): indicatore di liquidità del Gruppo, calcolato come il rapporto tra stock di attività liquide di elevata qualità e outflows netti nei 30 giorni di calendario successivi alla data di rilevazione;

Masse amministrate: indicatore di volumi comprendente i debiti verso la clientela, i crediti lordi e la raccolta indiretta di Gruppo;

NPL ratio lordo: indicatore di Gruppo che rapporta i crediti deteriorati al totale dei crediti;

Personale più rilevante: il personale del Gruppo che, per l'attività svolta, ha o può avere un impatto significativo sul profilo di rischio del Gruppo, identificato sulla base dei criteri quali-quantitativi previsti dal Regolamento Delegato (UE) n. 923/2021 del 25 marzo 2021 e dalle disposizioni di Vigilanza;

Politiche di remunerazione: Politiche approvate dall'Assemblea dei Soci di Banca Popolare di Sondrio S.p.a. sulla scorta delle Disposizioni di Banca d'Italia;

Redditività core: indicatore di redditività derivante dal core business del Gruppo, composto da margine di interesse e commissioni nette da servizi;

Responsabili delle Funzioni di controllo: Responsabile della Revisione interna, Responsabile Compliance, Responsabile Funzione Antiriciclaggio, Risk manager e, al fine delle Politiche di remunerazione, il Dirigente Preposto alla verifica dei dati contabili e finanziari;

ROE (Return On Equity): indicatore di redditività del capitale proprio del Gruppo;

RORAC (Return on Risk Adjusted Capital): indicatore di redditività corretto per il rischio a livello di Gruppo;

Sistemi di remunerazione e incentivazione: insieme delle regole, dei processi, dei meccanismi e degli strumenti di determinazione e attribuzione delle diverse componenti della retribuzione;

Società controllate appartenenti al Gruppo bancario (nel documento anche "Società controllate" o "Controllate"): Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit S.p.a. e Banca della nuova Terra S.p.a.;

Soglie di accesso (entry gate): parametri minimi di solidità patrimoniale e liquidità, al di sotto dei quali non viene assegnato il bonus.

LETTERA DEL PRESIDENTE DEL COMITATO REMUNERAZIONE

Ing. Nicola Cordone

Consigliere di Amministrazione del Gruppo BPS Presidente del Comitato remunerazione

Egregi Signori e Signore Soci,

In qualità di Presidente del Comitato Remunerazione, vi introduco la Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione per il 2025 e sui compensi corrisposti nel 2024.

L'esercizio 2024 si è rivelato molto positivo per il nostro Gruppo, che ha registrato risultati finanziari di assoluto rilievo. Tale traguardo rappresenta non solo il miglior esercizio nei 155 anni di storia della Banca, ma anche la conferma della solidità del nostro modello imprenditoriale. L'identità del Gruppo BPS si fonda infatti su una cultura orientata alla responsabilità e all'eccellenza, nonché sulla centralità della relazione con la Clientela e sul servizio dei territori in cui operiamo. Il nostro modo distintivo di "fare banca" si è dimostrato nel tempo un fattore chiave di resilienza e successo, contribuendo a rafforzare ulteriormente la fiducia dei nostri stakeholder.

Negli ultimi anni, il Gruppo ha intrapreso un profondo percorso di revisione delle Politiche di remunerazione, con l'introduzione di sistemi premianti evoluti che hanno consentito di valorizzare ulteriormente le competenze e il contributo dei nostri dipendenti, da sempre importante fattore di successo della Banca. L'efficacia di questo approccio trova riscontro nei risultati raggiunti, che testimoniano come l'impegno quotidiano del nostro personale abbia un ruolo determinante nel consolidare la posizione del Gruppo. A loro, che con professionalità e dedizione contribuiscono al successo della nostra Istituzione, va il nostro più sentito riconoscimento.

La relazione sui compensi corrisposti nel 2024 evidenzia in modo tangibile come la struttura retributiva adottata abbia supportato il conseguimento di performance di eccellenza da parte del management. Tale impostazione, coerente con le direttrici strategiche del Gruppo, si è rivelata particolarmente efficace nel garantire un equilibrio tra valorizzazione delle risorse umane, mitigazione dei rischi e creazione di valore per tutti gli stakeholder, pure in un contesto

caratterizzato da incertezza e crescente complessità. La capacità della Banca di mantenere elevati standard di performance, grazie a meccanismi di incentivazione adeguati e rigorosi, rappresenta un segnale di grande solidità e affidabilità.

Le Politiche di remunerazione per il 2025, nella continuità della strategia avviata, introducono ulteriori innovazioni volte a perfezionare il sistema di misurazione e incentivazione delle performance. Come dettagliato nel paragrafo 1, le principali evoluzioni riguardano il perfezionamento delle metriche di valutazione degli obiettivi, l'ampliamento dei correttivi di rischio per garantire comportamenti sempre più prudenti e responsabili e il rafforzamento dell'attenzione verso le tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG). Questo approccio si inserisce nella più ampia strategia del Gruppo, orientata alla creazione di un valore sostenibile e duraturo, nel rispetto degli interessi di tutti gli stakeholder.

Il Comitato Remunerazione continuerà a svolgere il proprio ruolo di supporto al Consiglio di amministrazione, al fine di preservare pure in futuro la propria cultura meritocratica e fortemente collaborativa, al contempo rafforzando i meccanismi di accountability del management e di trasparenza verso gli Investitori e i mercati. La capacità del Gruppo BPS di coniugare solidità patrimoniale, efficienza operativa e responsabilità sociale continuerà a guidare le nostre azioni con determinazione e coerenza.

Nicola Cordone

Presidente del Comitato remunerazione

PREMESSA E QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

La "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione per il 2025 e sui compensi corrisposti nel 2024" è redatta in adempimento al capitolo "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" delle vigenti Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia e recepisce il Regolamento Delegato (UE) n° 923/2021 del 25 marzo 2021, pubblicato il 9 giugno 2021, concernente le norme tecniche di regolamentazione per l'identificazione del personale più rilevante, e il Regolamento (UE) 2021/637, relativo alle norme tecniche per redigere l'informativa in merito ai principali elementi della politica in materia di remunerazione e alla relativa modalità di attuazione.

Inoltre, vengono attuate le previsioni normative indicate nel paragrafo 2-quater delle "Disposizioni in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari – correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti", emanate da Banca d'Italia in data 19 marzo 2019, con cui è stata data attuazione agli " Orientamenti in materia di politiche e prassi di remunerazione per il personale preposto all'offerta dei prodotti bancari e per i terzi addetti alla rete di vendita" emanati dall'EBA a settembre 2016.

Nel recepire le indicazioni di Vigilanza, si è tenuto adeguatamente conto – sia per la Capogruppo e sia per le Controllate – delle finalità istituzionali, del tipo di attività svolta e degli ordinamenti giuridici di appartenenza.

Principi ai quali il Gruppo conforma le proprie Politiche di remunerazione

L'obiettivo è quello di pervenire a sistemi di remunerazione e incentivazione in linea con i valori, le strategie e gli obiettivi aziendali di lungo periodo, tra cui anche le tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG). I sistemi di remunerazione devono premiare i comportamenti più virtuosi per il Gruppo, promuovendo l'allineamento tra interessi individuali e aziendali, evitando effetti distorsivi che possano indurre a violazioni normative o a un'eccessiva assunzione di rischi.

La remunerazione costituisce uno degli strumenti fondamentali per poter attrarre e mantenere risorse umane dotate delle professionalità necessarie ad assicurare il positivo sviluppo delle società del Gruppo e la loro capacità competitiva sui mercati.

Il sistema retributivo deve coordinarsi al meglio con le politiche di prudente gestione del rischio e deve essere coerente con il quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio del Gruppo.

A tal proposito occorre assicurare un corretto bilanciamento fra le componenti fisse e quelle variabili della remunerazione.

Le componenti variabili devono essere compatibili con i livelli di capitale e liquidità previsti dalla normativa e devono essere sostenibili rispetto alla situazione finanziaria del Gruppo e non limitare la sua capacità di mantenere o conseguire un livello di capitalizzazione adeguato ai rischi assunti. Esigenze di rafforzamento patrimoniale conducono, quindi, a una contrazione della remunerazione variabile.

All'Assemblea dei Soci deve essere garantita un'informazione chiara e completa sulle politiche e prassi di remunerazione e sulla loro attuazione.

SEZIONE I – POLITICHE DI REMUNERAZIONE 2025 DEL GRUPPO BANCARIO BPS

1. PRINCIPALI NOVITÀ INTRODOTTE PER IL 2025

Costruendo sulla profonda revisione dell'impianto delle Politiche promossa negli scorsi esercizi, le novità introdotte per il 2025 si sono focalizzate su alcune innovazioni mirate a un continuo perfezionamento dei meccanismi di incentivo del Gruppo BPS.

Le presenti Politiche contribuiscono a incentivare comportamenti coerenti con gli indirizzi definiti nel nuovo Piano industriale, rafforzando i meccanismi esistenti di accountability del management e di trasparenza nei confronti degli Investitori e dei mercati in sostanziale continuità con quanto definito per il 2024, stante il largo consenso raccolto;

le principali novità introdotte per il 20251 riguardano:

    1. l'individuazione di indicatori economico finanziari di breve periodo e ESG, in conformità al nuovo piano industriale e strategie di Gruppo;
    1. la definizione di un piano LTI 2025-2027 correlato al nuovo piano industriale;
    1. la continua sofisticazione del set di KPI metriche quantitative e oggettive considerate nella determinazione della remunerazione variabile [v. par. 8.1.2.4 e 8.2], mediante l'introduzione di nuove aree di analisi
    1. la selezione per il 2025 di metriche di performance di breve termine, coerenti con gli obiettivi declinati nel nuovo Piano industriale (risultati attesi e tempistiche) [v. par. 8.1.2.3 e 8.2];
    1. la conferma dei correttivi per il rischio in aggiunta agli entry gate e alle clausole di malus e claw-back regolamentari già previsti – volti a disincentivare un aumento delle performance ottenuto per il tramite dell'assunzione di rischi eccessivi, mediante un allineamento alle metriche esposte nel più recente quadro di monitoraggio (Risk Appetite Framework) del Gruppo e agli obiettivi

1 Rispetto alla versione precedente, ovvero alla "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", approvato dall'Assemblea ordinaria dei Soci del 27 aprile 2024 con più del 98% di voti favorevoli

che il Gruppo tempo per tempo si pone di rafforzamento della propria struttura patrimoniale, di liquidità e di governance [v. par. 8.1.2]. In aggiunta, il Consiglio di amministrazione potrebbe valutare l'inserimento, in fase di parametrizzazione, di ulteriori correttivi specifici per il rischio.

Gli interventi descritti sono stati svolti in modo da non comportare un appesantimento dell'attuale struttura complessiva dei costi del Gruppo, pure al fine di preservare uno dei principali vantaggi competitivi della banca, ovvero gli elevatissimi livelli di produttività del personale, richiamati nel Piano industriale.

Nello specifico:

  • la banca, nel corso del 2024, non ha modificato in modo significativo i compensi di natura fissa del personale più rilevante (si rimanda, per i compensi della Direzione generale, alla Sezione II, Parte II);
  • la banca, nel corso del 2025, potrà valutare un adeguamento dei compensi di natura fissa del personale più rilevante al fine di mantenere e motivare le migliori risorse umane dotate delle professionalità necessarie ad assicurare il positivo sviluppo delle società del Gruppo;
  • le componenti di natura variabile della retribuzione del personale più rilevante sono storicamente contenute nella banca; a ogni modo, le Politiche 2025 non ne prevedono un aumento apprezzabile nello scenario di mero raggiungimento degli obiettivi del Piano industriale nel breve periodo;
  • l'aumento dell'incidenza delle componenti variabili e quindi in generale della remunerazione complessiva del personale più rilevante è previsto solo nel caso in cui siano pienamente raggiunti gli obiettivi sfidanti previsti dal nuovo Piano industriale al termine dell'orizzonte di Piano (ovvero nel 2027) e/o in caso di significativa overperformance.

Gli interventi effettuati sono stati informati, per la retribuzione del Consigliere delegato e Direttore generale, anche dal confronto con un peer-set costituito sia da banche italiane sia da banche europee, come illustrato in figura 1.

Figura 1, Composizione del peer set

2. DIALOGO CON LA COMUNITÀ DI INVESTITORI, ANALISTI E AGENZIE DI RATING

La predisposizione del nuovo Piano industriale ha rafforzato il dialogo con i mercati, in particolare con la comunità di investitori, analisti e agenzie di rating anche al fine di identificare le principali aspettative per quanto di attinenza del sistema di remunerazione e incentivazione. Le risultanze sono state oggetto di vaglio del Comitato remunerazione e del Consiglio di amministrazione e recepite nelle modifiche delle presenti Politiche esposte nel paragrafo precedente.

Il monitoraggio delle novità introdotte nelle Politiche 2025 potrà portare all'identificazione di ulteriori interventi di rafforzamento nelle versioni successive.

3. GOVERNANCE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE

Il Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio ha delineato il processo di governo delle Politiche di remunerazione finalizzato a disciplinare la definizione, l'implementazione e la gestione delle Politiche di remunerazione. Tale processo prevede il coinvolgimento di molteplici Organi sociali e Funzioni aziendali e ha riflessi significativi sulle Società controllate.

3.1 ORGANI SOCIALI

3.1.1 ASSEMBLEA DEI SOCI

L'Assemblea dei Soci detiene i seguenti poteri:

  • fissa anno per anno il compenso del Consiglio di amministrazione e il compenso annuo, valevole per l'intero periodo di durata della carica, del Collegio sindacale;
  • approva le Politiche di remunerazione e i piani di compensi basati su strumenti finanziari a favore dei dipendenti del Gruppo, nonché i criteri per la determinazione del compenso da accordare in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro o della carica.

3.1.2 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Il Consiglio di amministrazione detiene i seguenti poteri:

  • adotta, sottopone all'Assemblea e riesamina, con periodicità almeno annuale, le Politiche di remunerazione, ed è responsabile della loro corretta attuazione;
  • approva gli esiti del processo di identificazione del personale più rilevante, comprese le eventuali esclusioni;
  • definisce i sistemi di remunerazione e incentivazione delle figure apicali;
  • assicura la coerenza dei sistemi di remunerazione e di incentivazione con le scelte complessive della banca in termini di assunzione dei rischi, strategie, obiettivi di lungo periodo, assetto di governo societario e dei controlli interni;
  • fornisce l'informativa annuale sulle modalità di attuazione delle Politiche di remunerazione;
  • definisce, secondo i principi fissati nelle Politiche, la remunerazione dei consiglieri investiti di particolari cariche previste dallo statuto;
  • su proposta del Comitato remunerazione, stabilisce la remunerazione del personale più rilevante e quella degli altri dipendenti della banca;
  • monitora la neutralità di genere delle Politiche di remunerazione;

  • gestisce circostanze eccezionali, derogando temporaneamente alle Politiche, quando ciò sia necessario nell'interesse del Gruppo e nei limiti di quanto disposto dalla normativa applicabile.

Il Consiglio di amministrazione ha inoltre un ruolo di indirizzo, supervisione e monitoraggio del dialogo tra Amministratori e Azionisti, pure con attinenza all'evoluzione del sistema di remunerazione e incentivazione, in coerenza con la normativa di riferimento e la regolamentazione interna al Gruppo.

3.1.3 COMITATO REMUNERAZIONE

Il Consiglio di amministrazione della banca ha nominato al proprio interno il Comitato remunerazione.

Il Comitato remunerazione è composto da tre amministratori non esecutivi di cui due indipendenti. Il Comitato nomina al proprio interno il Presidente, al quale spetta convocare le riunioni tramite avviso da inviare ai membri del Comitato con l'indicazione delle materie da trattare.

Il Comitato remunerazione può, all'occorrenza, invitare soggetti che non ne sono membri a partecipare alle sue riunioni.

Tabella 1, Composizione attuale del Comitato remunerazione (composizione da maggio 2024 alla data delle presenti Politiche)

Componenti Ruolo Indipendente2
Nicola Cordone Presidente
Maria Chiara Malaguti Membro Si
Roberto Giay Membro No

La composizione del Comitato Remunerazione potrà variare nel corso del 2025, a valle dell'Assemblea ordinaria del 30 aprile 2025, anche in ragione di cambiamenti nell'insieme degli Amministratori effettivamente eletti.

2 Ex. art. 21, Statuto sociale, art. 147-ter, comma 4, TUF e Circolare Banca d'Italia n.285/2013, Parte I, Titolo IV, Capitolo I, Sezione IV

Le principali funzioni svolte dal Comitato sono le seguenti:

  • assicura il coinvolgimento delle funzioni aziendali competenti nel processo di elaborazione e controllo delle politiche e prassi di remunerazione;
  • ha compiti di proposta in materia di compenso aggiuntivo dei consiglieri investiti di particolari cariche previste dallo Statuto;
  • ha compiti consultivi in relazione ai regolamenti attuativi del sistema di remunerazione aziendale;
  • ha funzioni consultive in tema di identificazione del personale più rilevante, valutando anche gli esiti di questo processo, e ha compiti consultivi in materia di determinazione dei criteri per la remunerazione del medesimo;
  • si esprime, anche avvalendosi delle informazioni ricevute dalle funzioni aziendali competenti, sul raggiungimento degli obiettivi di performance cui è legata l'erogazione della parte variabile della remunerazione;
  • ha compiti di proposta in materia di compensi del personale più rilevante e, inoltre, dei Responsabili delle principali linee di business e funzioni aziendali, del personale più elevato delle Funzioni di controllo, di coloro che riportano direttamente al Consiglio di amministrazione e al Collegio sindacale;
  • vigila direttamente sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei Responsabili delle Funzioni di controllo interno, in stretto raccordo con il Collegio sindacale;
  • fornisce adeguato riscontro sull'attività svolta al Consiglio di amministrazione e all'Assemblea dei Soci;
  • cura l'informativa e la documentazione da sottoporre al Consiglio di amministrazione per l'assunzione delle relative decisioni;
  • collabora con gli altri Comitati interni al Consiglio di amministrazione;
  • adempie alle altre funzioni a esso assegnate nell'ambito delle Politiche di remunerazione.

Il Comitato remunerazione dispone delle risorse finanziarie sufficienti a garantirne l'indipendenza operativa e può avvalersi della collaborazione di esperti, anche esterni,

per le materie di sua competenza. Per la validità delle riunioni del Comitato remunerazione è necessaria la presenza della maggioranza dei suoi componenti. Le deliberazioni sono assunte con votazione palese e sono prese a maggioranza assoluta di voti.

Delle adunanze e delle deliberazioni assunte viene redatto apposito verbale che, iscritto nel relativo libro, deve essere firmato dai partecipanti.

3.1.4 COMITATO CONTROLLO E RISCHI

Il Comitato Controllo e Rischi, ferme restando le competenze del Comitato remunerazione, accerta che gli incentivi sottesi al sistema di remunerazione e incentivazione della banca siano coerenti con il RAF (Risk Appetite Framework).

Supporta il Consiglio di amministrazione, ferme le responsabilità del Comitato remunerazione, nella definizione della retribuzione di base, in sede di nomina, del responsabile della funzione di internal audit e dei parametri impiegati per la determinazione della relativa remunerazione variabile, coerentemente con le Politiche retributive. Supporta il Presidente del Consiglio di amministrazione nella valutazione degli obiettivi assegnati al responsabile della funzione di internal audit.

3.2 FUNZIONI AZIENDALI

3.2.1 CONSIGLIERE DELEGATO

Il Consigliere delegato è posto a capo del Personale di cui indirizza e coordina le attività. Salvi i casi in cui ciò sia di competenza del Comitato remunerazione ovvero di altri organi sociali o funzioni aziendali, avanza al Consiglio di amministrazione le proposte per la retribuzione del personale dipendente.

Il Consigliere delegato detiene inoltre la responsabilità di assicurare un'effettiva gestione del dialogo tra Amministratori e Azionisti, pure con attinenza all'evoluzione del sistema di remunerazione e incentivazione, in coerenza con la normativa di riferimento e la regolamentazione interna al Gruppo.

3.2.2 DIRETTORE GENERALE

Il Direttore generale, per il tramite dei Servizi Segreteria affari generali e Personale e modelli organizzativi, coordina le strutture nel dare concreta attuazione alle decisioni assunte dagli organi e fornisce agli stessi tutta l'assistenza di cui necessitano.

3.2.3 UNITÀ ORGANIZZATIVE DELL'AREA CFO

Le unità organizzative dell'Area CFO detengono i seguenti poteri:

  • forniscono supporto tecnico per l'individuazione degli obiettivi economico finanziari di riferimento ai quali rapportare la componente variabile della remunerazione e per la definizione dei parametri di accesso ai sistemi variabili;
  • forniscono supporto tecnico per l'individuazione degli obiettivi ESG da prendere a riferimento per il riconoscimento della remunerazione variabile, in coerenza con le Politiche di Sostenibilità adottate dal Gruppo;
  • forniscono supporto tecnico, nell'ambito dei processi di pianificazione strategica e operativa, per la definizione delle soglie di riferimento target per ciascuno degli indicatori di performance individuati.

Le unità organizzative dell'Area CFO, per il tramite dell'investor relator, fungono da primo Contact Point per le richieste di dialogo degli Azionisti con la società, incluse quelle di attinenza del sistema di remunerazione e incentivazione, in coerenza con la normativa di riferimento e la regolamentazione interna al Gruppo.

3.2.4 SERVIZIO PERSONALE E MODELLI ORGANIZZATIVI

Il Servizio personale e modelli organizzativi detiene i seguenti poteri:

  • offre il suo apporto agli organi per assicurare l'adeguatezza dei parametri qualitativi e di funzione ai principi contenuti nelle Politiche di remunerazione; predispone le schede di valutazione e verifica il grado di raggiungimento dei criteri qualitativi attesi;
  • fornisce il proprio supporto alla Funzione di Conformità assicurando, tra l'altro, la coerenza tra le Politiche, le procedure di gestione delle risorse umane e i sistemi di remunerazione.

3.2.5 UNITÀ ORGANIZZATIVE DELL'AREA CRO

Le unità organizzative dell'Area CRO detengono i seguenti poteri:

  • offrono il loro apporto agli organi aziendali per assicurare che i sistemi di remunerazione variabile siano adeguatamente corretti per tener conto dei rischi assunti e che siano coerenti con il quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio della banca (RAF);
  • verificano il conseguimento degli obiettivi economico finanziari ai quali rapportare la componente variabile delle remunerazioni e il rispetto delle soglie di accesso.

3.2.6 FUNZIONE DI CONFORMITÀ

La funzione di Conformità verifica che il sistema di remunerazione e incentivazione sia coerente con gli obiettivi di rispetto delle norme, dello statuto e del codice etico o altri standard di condotta applicabili, così che siano opportunamente contenuti i rischi legali e reputazionali.

3.2.7 REVISIONE INTERNA

La Revisione interna verifica, con frequenza almeno annuale, la rispondenza delle prassi di remunerazione alle Politiche di remunerazione e alle disposizioni di Vigilanza.

3.3 SOCIETÀ CONTROLLATE

Come parte della sua attività di indirizzo e coordinamento, la Capogruppo trasmette le Politiche alle Società controllate (anche "Controllate") e ne monitora il recepimento e l'attuazione. Le Controllate recepiscono le Politiche e adeguano i loro sistemi di remunerazione in coerenza.

Il ruolo dei diversi Organi sociali, Funzioni aziendali e Società controllate, richiamato nel presente paragrafo, è disciplinato in un apposito Regolamento approvato dal Consiglio di amministrazione nel mese di giugno 2022.

3.4 GESTIONE DI CIRCOSTANZE ECCEZIONALI

Come previsto dall'art. 123 – ter comma 3 bis del TUF, e dal Regolamento Emittenti, in presenza di circostanze eccezionali, ossia in cui una deroga alle previsioni ordinarie delle

Politica di remunerazione è necessaria ai fini del perseguimento degli interessi a lungo termine e della sostenibilità della società nel suo complesso o per assicurarne la capacità di stare sul mercato, il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Remunerazione, può derogare temporaneamente alla politica in materia di remunerazione, fermo restando in ogni caso il rispetto dei vincoli normativi e regolamentari in materia di operazioni con parti correlate e soggetti collegati.

Nel rispetto di quanto precede, potranno essere derogate la definizione della struttura della remunerazione del CEO, del Direttore generale e dei C- level e il conseguente rapporto tra remunerazione fissa e variabile, i parametri economici legati ai sistemi premianti di breve periodo e piani LTI.

Verranno fornite specifiche informazioni sulle eventuali deroghe alle Politiche di remunerazione applicate in circostanze eccezionali nella Sezione II - Compensi Corrisposti dell'esercizio successivo.

4. IDENTIFICAZIONE DEL PERSONALE PIÙ RILEVANTE

Il Gruppo, in ottemperanza alle vigenti disposizioni di Vigilanza, si è dotato di una politica sul processo di identificazione del "personale più rilevante", ovvero le categorie di soggetti la cui attività professionale ha o può avere un impatto rilevante sul profilo di rischio del Gruppo. Tale politica definisce: i) i criteri e le procedure utilizzati per l'identificazione del personale più rilevante; ii) le modalità di valutazione del personale; iii) il ruolo svolto dagli organi societari e dalle funzioni aziendali competenti per l'elaborazione, il monitoraggio e il riesame del processo di identificazione.

Il Consiglio di amministrazione della banca provvede all'identificazione e, dove necessario, all'esclusione del personale più rilevante, previo parere del Comitato remunerazione, secondo le specifiche tecniche e i criteri dettati dal Regolamento delegato (UE) n. 923/2021 del 25 marzo 2021, dalle disposizioni di Vigilanza e in attuazione dei Regolamenti, definiti dai Consigli di amministrazione, che, presso la Capogruppo e presso le Controllate, disciplinano il processo di identificazione del personale più rilevante.

In tale attività occorre in particolare provvedere a:

  • censire e valutare le posizioni in termini di responsabilità, livelli gerarchici, impatti sulle attività operative e sui principali processi;
  • effettuare l'analisi quantitativa e qualitativa e la mappatura dei rischi correlati per verificare il livello di incidenza sul profilo di rischio del Gruppo;
  • valutare le attività di indirizzo e coordinamento esercitate dalla Capogruppo nei confronti delle Controllate, pure tramite le Funzioni di controllo;
  • analizzare il contributo al rischio apportato al Gruppo dalle diverse figure;
  • verificare i livelli retributivi individuali. Ai fini della determinazione dell'anno di riferimento per la remunerazione variabile da considerare nel calcolo della retribuzione complessiva, viene preso a riferimento l'anno precedente l'esercizio finanziario nel quale è attribuita la retribuzione variabile.
  • Il processo di identificazione e/o esclusione del personale più rilevante è effettuato su base individuale dalle singole Società controllate e dalla Capogruppo, tenuto conto della struttura e della dimensione delle Controllate e del contesto operativo

economico e territoriale ove esse operano, al fine di assicurare la complessiva coerenza a livello di Gruppo.

Nell'attività della Capogruppo sono coinvolte le seguenti funzioni aziendali: Servizio Personale e modelli organizzativi, Servizio Revisione interna, Funzione di conformità, strutture dell'Area CRO e dell'Area CFO, Servizio Consulenza legale e normative, Servizio Segreteria e affari generali.

Il processo di identificazione è documentato e formalizzato, deve essere svolto con cadenza almeno annuale e comunque ogni qual volta vi siano modifiche organizzative e/o funzionali a livello di Gruppo o di singole società del Gruppo che incidono sull'identificazione e/o esclusione del personale che ha o può avere un impatto rilevante sul profilo di rischio del Gruppo Bancario.

Tabella 2, Identificazione del personale più rilevante, 2024 e 20253

Numero Figure – 2024 Numero Figure – 2025
TOTALE 60 60
% sul totale del personale del Gruppo 1,69% 1,63%4
  • Amministratori della Capogruppo, di Factorit Spa, di Banca della Nuova Terra Spa e della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA;
  • Consigliere delegato e Direttore generale della Capogruppo;
  • Vice Direttori generali della Capogruppo, Responsabili aree di governo e dirigenti con poteri di firma equipollenti;
  • Direzione generale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA;
  • Direttore generale di Factorit Spa;
  • Vice direttore generale di Factorit;
  • Responsabile del Servizio supporto logistico e operativo della Capogruppo;

3 Il valore rappresentato si riferisce al numero di persone fisiche appartenenti al personale più rilevante

4 Valore aggiornato all'ultimo dato disponibile sul totale del personale di Gruppo (FTE)

  • Consigliere delegato e Dirigente di Banca della Nuova Terra Spa;
  • Responsabile del Servizio crediti della Capogruppo;
  • Responsabile del Servizio Finanza d'impresa della Capogruppo;
  • Responsabile della divisione contabilità e mercati della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA;
  • Responsabile del Servizio finanza della Capogruppo;
  • Responsabile del Servizio Commerciale retail e prodotti della Capogruppo;
  • Responsabile del Servizio Bancassicurazione della Capogruppo;
  • Responsabile del Servizio PopsoFarma della Capogruppo;
  • Responsabile del Servizio pianificazione, investor relations e controlli direzionali della Capogruppo;
  • Responsabile del Servizio Capital & Liquidity management della Capogruppo;
  • Responsabile della filiale di Monaco della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA;
  • Responsabile dell'Ufficio Consulenza Legale e Normative della Capogruppo;
  • Responsabile del Servizio legale, recupero crediti e contenzioso di Factorit;
  • Responsabile della direzione commerciale della Capogruppo e Direttore della Banca della Nuova Terra;
  • CRO della Capogruppo e di Banca della Nuova Terra;
  • Responsabile Servizio controllo rischi della Capogruppo;
  • Responsabile Ufficio controllo rischi della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA;
  • Responsabile Servizio Personale e modelli organizzativi della Capogruppo;
  • Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari della Capogruppo;

  • Responsabile Servizio Revisione interna della Capogruppo, di Banca della Nuova Terra e di Factorit;
  • Responsabile Ufficio Revisione interna della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA;
  • Responsabile Funzione conformità e DPO, Ufficio Antiriciclaggio di BPS e Servizio Antiriciclaggio di Gruppo e delle Funzioni Compliance e Antiriciclaggio di Banca della Nuova Terra;
  • Responsabile Funzione Antiriciclaggio di Factorit;

Responsabile Ufficio Legale e Compliance Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA.

4.1. RELEVANT STAFF AI FINI DELLA DIRETTIVA N.2014/59/UE "BANK RECOVERY AND RESOLUTION DIRECTIVE (BRRD)

il Gruppo, con specifico Regolamento interno, identifica periodicamente e aggiorna il perimetro del Relevant Staff ai fini del Resolution Plan.

In tale ambito viene ribadito che le Politiche di remunerazione sono leve con cui attrarre e mantenere risorse umane dotate delle professionalità necessarie ad assicurare, in coerenza con i valori aziendali, il positivo sviluppo delle società del Gruppo e la loro capacità competitiva sui mercati.

Viene altresì confermato che l'attuale impostazione prevista dalle Politiche di remunerazione e gli strumenti ivi individuati permettono di assicurare la continuità dei ruoli rilevanti, anche in prossimità dell'evento di risoluzione, garantendo in tal modo tempestività d'intervento.

5. PRINCIPI FONDANTI E FINALITÀ DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE

5.1 LA BANCA POPOLARE DI SONDRIO: LA SUA MISSIONE, IL SUO PERSONALE

La Banca Popolare di Sondrio, grazie all'intensa crescita operativa e dimensionale realizzata in particolare negli ultimi decenni, è oggi un istituto di dimensione sovraregionale, dotato di una Rete territoriale presente in tutte le province lombarde; inoltre, in Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Roma e territorio circostante, e nella città di Napoli.

Figura 2: Presenza geografica del Gruppo BPS in Italia (sportelli)

Il legame con il territorio caratterizza fortemente l'operatività aziendale. La natura di banca locale non è infatti venuta meno per effetto del progressivo ampliamento delle aree servite né per effetto della trasformazione in Società per Azioni (da Società Cooperativa per Azioni).

Destinatari privilegiati dell'offerta sono le famiglie e le piccole e medie imprese. Una scelta in linea con la storia della banca e con la struttura produttiva italiana; soprattutto, una scelta di grande attualità.

In tale visione, le risorse umane, importanti per qualsiasi tipologia d'impresa, assumono valenza centrale nell'azione della banca. Infatti, spetta ai collaboratori farsi portatori e interpreti dei principi aziendali e darvi pratica attuazione nelle intense relazioni con I soci, la clientela e il territorio.

Fondamentale è quindi la valorizzazione delle risorse umane anche tramite la collocazione in ruoli via via di maggiori responsabilità.

A tal proposito, le Politiche di remunerazione della Capogruppo, soggette a revisione annuale, si sono evolute, riflettendo e supportando la crescita aziendale. Quest'ultima ha, fra l'altro, progressivamente evidenziato l'esigenza di disporre di risorse professionali sempre più qualificate, a livello centrale e periferico, in riferimento sia ai nuovi ambiti operativi cui è stata estesa l'azione e sia all'aumento del livello di competizione nel sistema bancario. Fondamentale, quindi, la necessità di motivare i collaboratori,

favorendo l'emergere del potenziale insito in ognuno di loro, accompagnandone la crescita nelle competenze e nei ruoli.

Nel tenere in giusto conto le logiche generali di mercato e con il fine di attrarre, mantenere e motivare le migliori risorse umane dotate delle professionalità necessarie ad assicurare il positivo sviluppo delle società del Gruppo, la banca ha tenuto fermi alcuni principi di fondo: l'attenzione alla sostenibilità nel medio e lungo periodo delle Politiche di remunerazione, l'equilibrio generale, la meritocrazia, la gradualità e la volontà di impostare rapporti duraturi nel tempo.

La filosofia aziendale è quella di rendere chiari ai collaboratori ai vari livelli, e quindi fin dall'assunzione, la missione della banca e gli obiettivi da perseguire nel rispetto dei principi statutari.

L'obiettivo è quello di pervenire a sistemi di remunerazione e incentivazione in linea con i valori, le strategie e gli obiettivi aziendali di lungo periodo – tra cui anche le tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG) – tali da evitare incentivi con effetti distorsivi, che possano indurre a violazioni normative o a un'eccessiva assunzione di rischi.

Le Politiche di remunerazione sono redatte in coerenza con il quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio del Gruppo (RAF) e con la prudenza gestionale che contraddistingue la banca.

In linea con tale impostazione, non sono previste per i consiglieri forme di retribuzione variabile basate su strumenti finanziari o collegate alle performance aziendali. Ugualmente, per i componenti del Collegio sindacale non vi sono compensi basati su strumenti finanziari o bonus collegati a risultati economici.

Le nuove Politiche di remunerazione sono presentate all'approvazione dell'Assemblea del 30 Aprile 2025.

La scelta strategica della Capogruppo di attuare una crescita operativa e dimensionale principalmente per linee interne – fondata, come già accennato, sulla collocazione in ruoli via via di maggiore responsabilità e complessità del personale – ha favorito lo sviluppo di una visione di lungo periodo anche in ambito retributivo. Alla gradualità con cui vengono attuati i percorsi professionali corrisponde infatti un'equilibrata politica di remunerazione volta a motivare e trattenere le migliori risorse che, in coerenza con

i valori aziendali, supportano i processi di sviluppo. Tale visione è stata fatta propria anche dalle altre Società del Gruppo Bancario.

Le Politiche di remunerazione sono improntate al rispetto delle disposizioni normative e contrattuali proprie del settore del credito che ne garantiscono anche la neutralità di genere. In particolare, il contratto collettivo nazionale di lavoro e la contrattazione integrativa, oltre che gli accordi stipulati a livello aziendale.

In tale ambito, assurgono a elementi fondanti della politica retributiva: il merito, le competenze, l'etica professionale e l'impegno profuso dalle collaboratrici e dai collaboratori, principi che si riassumono nella generale condivisione delle visioni e strategie aziendali, improntate al servizio e al rispetto dei propri clienti.

L'attuazione di tali principi si realizza attraverso specifiche procedure di rilevazione formalizzate e con una sistematica interazione tra il Servizio Personale e modelli organizzativi e le altre strutture.

L'equilibrio tra componente fissa e variabile della remunerazione, da sempre primario oggetto di valutazione, consente di evitare comportamenti eccessivamente orientati al rischio e ai risultati immediati, favorendo, al contrario, la creazione di valore nel mediolungo periodo.

Nelle linee guida aziendali sono fondamentali il rispetto, l'attenzione, la diligenza, la trasparenza e la correttezza verso il cliente, che viene individuato, sin dall'acquisizione, come bene primario con l'obiettivo di rafforzare il legame con il Gruppo, in ottica pluriennale.

In attuazione al Regolamento delegato (UE) n.923 del 25 marzo 2021 è stato individuato il personale più rilevante, cioè le categorie di soggetti la cui attività professionale ha o può avere un impatto rilevante sul profilo di rischio del Gruppo. Ciò, in esecuzione anche delle disposizioni di Vigilanza e degli appositi Regolamenti che, presso la Capogruppo e presso le Controllate, disciplinano il processo di identificazione e/o esclusione del personale più rilevante.

Le Politiche di remunerazione risultano conformi alle previsioni normative indicate nel paragrafo 2-quater delle "Disposizioni in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari – correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti", emanate

da Banca d'Italia in data 19 marzo 2019. Vengono infatti applicate anche ai "soggetti rilevanti", ossia il personale che offre prodotti ai clienti, interagendo con questi ultimi (1936 soggetti alla data di redazione del documento appartenenti all'area di attività Retail Banking), nonché a coloro a cui questo personale risponde in via gerarchica (323 soggetti alla data di redazione del documento appartenenti all'area di attività Retail Banking).

5.2 NEUTRALITÀ DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE

Le Politiche di remunerazione del Gruppo garantiscono il rispetto di pari opportunità di crescita durante l'intero ciclo di vita in azienda e sono neutrali rispetto al genere.

Come indicato nelle "Linee guida in materia di Diversità e Inclusione" approvate dal Consiglio di amministrazione della banca, uno dei principali obiettivi perseguiti riguarda l'equità, che viene garantita sia nei processi di selezione e assunzione del personale, sia nelle Politiche di remunerazione, attraverso attività volte a eliminare ogni tipo di discriminazione.

Tutti i collaboratori, attuali e potenziali, sono trattati senza distinzione o preferenze basate su: genere, identità e/o espressione di genere, orientamento affettivo-sessuale, stato civile e situazione familiare, età, etnia, credo religioso, appartenenza politica e sindacale, condizione socioeconomica, nazionalità, lingua, estrazione culturale, condizioni fisiche e psichiche, né di qualsiasi altra caratteristica.

Durante l'iter di selezione e assunzione delle risorse, il Servizio Personale e modelli organizzativi si impegna a valorizzare ogni dimensione della diversità e a considerare gli elementi di multiculturalità, intesa come espressione delle specificità sociali e territoriali dei contesti in cui la banca opera.

Inoltre, la banca tiene conto del principio di equità nelle proprie assunzioni, impegnandosi a migliorare l'equilibrio di diversità del proprio organico, in attuazione anche del "piano operativo di Diversità e Inclusione" approvato dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo

Le Politiche di remunerazione si basano su trattamenti improntati alla coerenza retributiva tra ruoli e responsabilità confrontabili e alla valorizzazione del merito, prevedendo piena parità di trattamento a prescindere dal genere, nel rispetto dei principi di neutralità, così come da ogni altra forma di diversità.

Ciò si esplicita nell'offerta di un equo livello retributivo – in linea con le declaratorie del Contratto collettivo nazionale e aziendale di lavoro – che riflette le competenze, le capacità, l'esperienza professionale, le specializzazioni, il ruolo ricoperto e il grado di responsabilità di ogni dipendente.

L'attribuzione delle qualifiche, delle mansioni e il percorso di sviluppo della carriera lavorativa si fondano su strutturati e oggettivi criteri di classificazione professionale che tengono adeguatamente in considerazione gli elementi richiamati, senza alcuna diversificazione di genere né di altro tipo.

Il sistema interno di mappatura delle competenze prevede, per ogni ruolo professionale, la strutturazione in processi, conoscenze e capacità, declinati secondo oggettivi livelli di sviluppo.

Nei percorsi di progressione nel ruolo rileva il possesso di specifiche competenze coerenti con i livelli richiesti. Pertanto, il processo risulta strutturato, ben definito e rispondente a criteri di assoluta oggettività.

Nell'assegnazione dei ruoli e delle responsabilità connesse, emerge altresì come criterio rilevante la condivisione degli stessi con il collaboratore, evitando la logica dell'imposizione.

Nell'ambito del riesame periodico delle Politiche di remunerazione, il Consiglio di amministrazione, con il supporto del Comitato remunerazione, analizza la neutralità delle Politiche di remunerazione rispetto al genere e sottopone a verifica il divario retributivo di genere (Gender Pay Gap) e la sua evoluzione nel tempo.

5.3 POLITICHE DI REMUNERAZIONE, PIANO INDUSTRIALE E TEMATICHE ESG

Le Politiche di remunerazione costituiscono una leva di attuazione della strategia del Gruppo BPS. Gli interventi di aggiornamento effettuati sono dunque mirati ad accompagnare e incentivare le attività volte alla realizzazione degli obiettivi previsti dal nuovo Piano industriale 2025 – 2027, nell'interesse dei diversi stakeholder.

In tale ottica, le Politiche 2025 prevedono sia un'evoluzione e sofisticazione del set di KPI considerati nella determinazione della remunerazione variabile, volta a garantire l'allineamento tra le metriche di valutazione delle performance e le priorità strategiche

della Banca, sia all'introduzione di nuove metriche ESG, coerentemente con l'impegno del Gruppo sul tema della Sostenibilità e Responsabilità Sociale.

Per supportare il nuovo Piano industriale, con la finalità di perseguire risultati che creino valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo conto degli interessi di tutti gli stakeholder rilevanti, la Banca ha deciso di sottoporre all'Assemblea dei Soci del 30 aprile 2025 un nuovo piano long term incentive (piano LTI 2025-2027) correlato alle performance da conseguire nel triennio 2025-2027. Rimangono, invece, immutate le disposizioni relative al meccanismo di remunerazione di lungo periodo introdotto nelle Politiche 2023 (piano LTI 2023 – 2025).

In conformità con l'art. 5 del Regolamento (UE) 2019/2088 (SFDR), le Politiche di remunerazione del Gruppo risultano coerenti con l'integrazione dei rischi di sostenibilità (intesi come "evento o una condizione di tipo ambientale, sociale o di governance che, qualora si verificasse, potrebbe provocare un significativo impatto negativo effettivo o potenziale sul valore dell'investimento").

Come richiamato nei vari capitoli del documento, vengono infatti previsti nei sistemi di remunerazione, elementi e strumenti che consentono di ridurre gli eventi critici derivanti dai fattori ESG, in un'ottica di lungo periodo, in linea con i valori, le strategie e gli obiettivi aziendali.

La definizione delle Politiche di remunerazione si basa su processi ben delineati e prevede il coinvolgimento di diversi organi e funzioni aziendali. I processi sono controllati e verificati dalle funzioni interne.

La remunerazione complessiva risulta adeguatamente bilanciata fra quota fissa e quota variabile, collegata alle performance, che non induca a comportamenti rischiosi e orientati al breve termine.

Le Politiche di remunerazione del Gruppo garantiscono il rispetto di pari opportunità di crescita durante l'intero ciclo di vita in azienda e sono neutrali rispetto al genere.

I sistemi premianti di breve e di lungo termine sono basati su indicatori aggiustati per il rischio e allineati al Risk Appetite Framework (RAF), in un'ottica di continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo periodo.

Nel processo di valutazione delle performance ai fini della politica retributiva rilevano altresì obiettivi ambientali, sociali e di governance (ESG).

La remunerazione variabile ha dei limiti massimi di erogazione ben definiti.

Viene garantita una adeguata trasparenza della rendicontazione.

6. CATEGORIE DI PERSONALE DESTINATARIE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE

I principi dettati dalle Politiche di remunerazione sono riflessi in meccanismi declinati sulle diverse figure aziendali, con l'obiettivo di assicurare la più ampia generazione di valore per le diverse categorie di personale e garantire piena efficacia nello svolgimento dei ruoli:

Organi sociali Par. 7
Personale Più Rilevante Par. 8.2
Dirigenti non appartenenti al Personale Più Rilevante Par. 8.3.1
Personale NPE Unit Par. 8.3.2
Dipendenti – distinti in base ai diversi inquadramenti Par. 8.3.3
Consulenti finanziari e Agenti in attività finanziaria Par. 8.3.4
Personale della controllata elvetica – Banca Popolare di Sondrio
(SUISSE) SA Par. 8.3.5

7. REMUNERAZIONE DEGLI ORGANI SOCIALI E DI CONTROLLO

7.1 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA CAPOGRUPPO

Il compenso del Consiglio di amministrazione, secondo quanto previsto dall'art. 2389, comma 1, del Codice civile e dall'art. 30 dello statuto, viene fissato annualmente dall'Assemblea, che lo determina in un importo fisso, comprensivo di una voce relativa alla partecipazione ai Comitati consiliari, senza incidere, stante la contenuta misura, sull'equilibrio delle grandezze di bilancio.

L'Assemblea determina inoltre l'importo delle medaglie di presenza e, eventualmente in misura forfetaria, il rimborso delle spese per l'intervento alle riunioni e i compensi per la partecipazione ai Comitati.

Non sono previste per i consiglieri forme di retribuzione incentivante basate su strumenti finanziari o collegate alle performance aziendali.

Per gli amministratori con incarichi esecutivi non sono previste forme di remunerazione diverse dagli altri amministratori.

Per il Consigliere delegato valgono le stesse regole previste per gli altri consiglieri investiti di particolari cariche previste dallo statuto descritte nel paragrafo successivo.

Quanto sopra è in linea con la tradizionale impostazione prudenziale della gestione e trova ragione nella natura della nostra istituzione e nello spirito di servizio che ha sempre contraddistinto i componenti dell'Amministrazione nello svolgimento delle loro funzioni.

Va peraltro sottolineato che attualmente le cariche di Consigliere delegato e di Direttore generale sono in capo a un solo soggetto, a cui, nella qualità di Direttore generale, viene riconosciuta una quota variabile della remunerazione. I relativi dettagli sono indicati al paragrafo 8.2.1.

7.2 COMPENSI PER CARICHE STATUTARIE

Ai sensi della normativa richiamata al precedente paragrafo, spetta al Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, sentito il Collegio sindacale, fissare la remunerazione dei consiglieri investiti di particolari cariche previste dallo statuto.

Il Consiglio di amministrazione determina tali remunerazioni, sempre di natura fissa, tenuto conto: dell'importanza dell'incarico e del connesso livello di responsabilità; delle qualità professionali necessarie; dell'effettivo impegno che esso comporta anche in termini di tempo e di energie; della situazione patrimoniale ed economica della banca pure in proiezione futura; del livello di mercato delle remunerazioni per incarichi paragonabili in società di analoghe dimensioni e caratteristiche.

In ogni caso, ai fini della determinazione delle remunerazioni viene sempre considerato il criterio della loro sostenibilità, attuale e prospettica.

7.3 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLE CONTROLLATE

Per le Controllate, il compenso del Consiglio di amministrazione viene fissato annualmente dall'Assemblea in un importo fisso, senza incidere, stante la contenuta misura, sull'equilibrio delle grandezze di bilancio.

7.4 IL COLLEGIO SINDACALE

L'Assemblea determina l'emolumento annuale, valevole per l'intero periodo di durata della carica, dei componenti il Collegio sindacale. Determina inoltre l'importo delle medaglie di presenza e il rimborso delle spese sostenute per l'espletamento del mandato.

Non sono previsti compensi basati su strumenti finanziari e bonus collegati ai risultati economici.

8. POLITICA DI REMUNERAZIONE 2025

La Politica di remunerazione del Gruppo trova la sua definizione nei principi e nelle finalità delineati nel capitolo 5 e in ottemperanza a quanto previsto dalle disposizioni di Vigilanza.

Le Politiche di remunerazione sono state aggiornate per il 2025, pure avvalendosi della collaborazione di consulenti esterni con solide esperienze in materia (società del Gruppo Marsh & McLennan Companies, Inc.), rafforzando gli elementi di allineamento alle migliori prassi di mercato sulla base di un confronto con i principali istituti bancari italiani significativi.

Gli interventi svolti hanno consentito anzitutto di sofisticare ulteriormente e rafforzare il nesso tra crescita sostenibile del Gruppo, misurazione delle performance individuali del management e remunerazioni erogate.

Sono stati altresì mantenuti i correttivi per il rischio, ulteriori rispetto alle soglie di accesso già previste, per assicurare l'allineamento alla normativa di riferimento e incentivare comportamenti allineati all'interesse di lungo termine del Gruppo.

Il limite massimo del rapporto tra componente variabile e componente fissa della remunerazione è stato confermato al 100% per il Direttore generale e le altre figure apicali e al 50% per il restante personale, mentre è stato confermato il limite per la retribuzione variabile a un terzo di quella fissa per i Responsabili delle Funzioni di controllo. Le Politiche prevedono inoltre un crescente impiego di strumenti finanziari nel corrispondere le remunerazioni variabili, immediate e differite, così incentivando ulteriormente l'allineamento dell'interesse del management a quello di medio-lungo termine del Gruppo.

Gli interventi svolti trovano attuazione nei paragrafi che seguono: sono descritte le componenti della retribuzione del personale dipendente in generale (par. 8.1), sia quelle di natura fissa (par. 8.1.1) e sia quelle di natura variabile (par. 8.1.2); sono esposte le modalità di calcolo della componente variabile, distinguendo tra quelle che discendono dall'applicazione del sistema premiante di breve periodo (par. 8.1.2.3) e quelle, previste per le figure apicali, che derivano dai sistemi premianti di lungo periodo (par. 8.1.2.4).

Le componenti sono poi declinate sulle categorie di personale, anzitutto quello appartenente all'insieme del personale più rilevante (par. 8.2) e poi per il resto del personale (par. 8.3).

Sono infine esposti i patti di non concorrenza e di prolungamento del preavviso (par. 8.4), i compensi accordati in vista o in occasione della cassazione del rapporto di lavoro del personale più rilevante (par. 8.5) e i benefici pensionistici discrezionali (par. 8.6).

8.1 COMPONENTI DELLA RETRIBUZIONE PER IL PERSONALE DIPENDENTE

8.1.1 REMUNERAZIONE FISSA

La retribuzione fissa costituisce la parte stabile e irrevocabile della remunerazione del personale dipendente, corrisposta sulla base di criteri prestabiliti, non discrezionali e non dipendenti dalla performance del Gruppo o del singolo individuo.

La componente fissa è finalizzata a compensare le competenze e le responsabilità connesse al ruolo ricoperto, privilegiando le capacità professionali e le esperienze, oltre all'impegno dimostrato. Tali fattori sono alla base dello sviluppo meritocratico dei percorsi di carriera disegnati in modo da garantire la neutralità rispetto al genere.

La struttura retributiva, nel pieno rispetto delle disposizioni contrattuali, si sviluppa all'interno delle dinamiche degli inquadramenti del personale (avanzamento dei livelli retributivi) e mediante riconoscimenti economici (Ad Personam) e/o l'attribuzione di specifiche indennità di ruolo correlate all'attività svolta e all'anzianità nel ruolo o nella funzione.

Altri elementi retributivi fissi

In aggiunta alle componenti sopra richiamate, il Gruppo è attento a dare attuazione a quegli istituti, espressione di valenza sociale, che sono a corredo della prestazione lavorativa. Lo sviluppo della previdenza complementare e dell'assistenza sanitaria completa e integra la struttura retributiva del personale, favorendo il senso di appartenenza e la soddisfazione delle risorse. Ai collaboratori vengono inoltre riconosciuti alcuni benefici rappresentati da condizioni speciali di accesso a determinati prodotti bancari (mutui, finanziamenti, ecc.) e ad altri servizi.

La politica seguita in tema di benefici non monetari è limitata all'uso promiscuo di auto aziendali, al riconoscimento di alloggi a canoni ridotti e al riconoscimento di finanziamenti a tassi agevolati; ha lo scopo di accrescere la soddisfazione delle risorse. Tali benefici sono revocabili in caso di modifica dell'attività lavorativa o del luogo di lavoro.

Si precisa che, per il calcolo del limite massimo della retribuzione variabile delle figure apicali, è considerata la componente fissa al netto degli altri elementi retributivi fissi sopra richiamati. In particolare, per la persona del Direttore generale, che ricopre anche la carica di Consigliere delegato, il calcolo del limite massimo della remunerazione variabile avviene sulla base della sola remunerazione fissa corrisposta per la carica di Direttore generale.

Inoltre, come richiamato in precedenza (cfr. Sezione I, par. 1), non sono state apportate modifiche di rilievo ai compensi di natura fissa del Consigliere delegato e Direttore generale.

Remunerazione fissa Contrattuale
Ad Personam fissi
Indennità di ruolo / funzione
Benefit

Figura 3, Composizione della remunerazione fissa

8.1.2 REMUNERAZIONE VARIABILE

8.1.2.1 COMPONENTI DELLA REMUNERAZIONE VARIABILE PER IL PERSONALE DIPENDENTE

La retribuzione variabile rappresenta la parte di remunerazione collegata alla performance, aziendale e individuale, ed è finalizzata a gratificare una prestazione professionale di rilievo e qualificante per l'ottenimento di risultati aziendali duraturi.

È strutturata secondo le seguenti logiche:

  • le figure apicali del Gruppo5 , nello specifico il Direttore generale, i componenti della Direzione generale e i Responsabili delle Aree di governo (a eccezione dei Responsabili delle Funzioni di controllo valutate su due differenti orizzonti temporali:
    • di breve termine, ovvero sulla base delle performance nell'anno;
    • di medio-lungo termine, ovvero in funzione del raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano industriale (attualmente, quindi, sulla performance triennale 2023-2025 e 2025-2027.
  • il resto del personale più rilevante e i dirigenti non appartenenti al personale più rilevante e altre categorie di personale specificatamente individuate sono valutati secondo la performance nell'anno;
  • per il resto del personale (ovvero quello non più rilevante) sono previsti diversi strumenti di remunerazione variabile: il premio di produttività, secondo il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), e il sistema motivazionale.

Rientrano nella componente variabile anche le pattuizioni non collegate alla performance: i "patti integrativi del rapporto di lavoro", ovvero il Patto di non concorrenza (PNC), il Patto di Prolungamento del Termine di Preavviso, i bonus di ingresso (cosiddetti "Entry Bonus") e i pagamenti in vista o in occasione della cessazione anticipata del rapporto o della carica (severance).

5 I sistemi premianti di breve e di lungo periodo applicano anche ad eventuali nuovi soggetti che dovessero assumere le cariche rientranti nella definizione di figure apicali in un momento successivo alla redazione delle presenti Politiche

Remunerazione
variabile
Personale più
rilevante
Figure apicali Sistema premiante di breve
periodo
Sistemi premianti di lungo
periodo
Altro personale più
rilevante e altre
categorie di personale
specificatamente
individuate
Sistema premiante di breve
periodo
Resto del Personale Premio produttività CCNL
Sistema motivazionale
Altre componenti «variabili» Patti integrativi del
rapporto di lavoro

Figura 4, Composizione della remunerazione variabile per le diverse figure dipendenti

8.1.2.2 RAPPORTO TRA COMPONENTE VARIABILE E FISSA DELLA REMUNERAZIONE

La Politica 2025 ha confermato il peso relativo delle componenti variabili della remunerazione rispetto a quelle fisse, con limite pari al 100% per il Direttore generale, Figure apicali e al 50% per il restante personale.

Per i Responsabili delle Funzioni di controllo appartenenti al personale più rilevante la remunerazione variabile non può superare un terzo della retribuzione fissa.

8.1.2.3 SISTEMA PREMIANTE DI BREVE PERIODO

Il sistema premiante di breve periodo determina la ricompensa del personale in funzione dei risultati ottenuti nel breve termine, ovvero nell'anno.

All'inizio dell'anno è stabilito un bonus pool, ovvero l'ammontare complessivo delle risorse di budget di esercizio destinate al pagamento della remunerazione variabile. Sono fissate delle soglie di accesso (entry gate), al cui rispetto è subordinata l'erogazione delle retribuzioni variabili. La performance è misurata sulla base di una serie di indicatori, in prevalenza quantitativi. Alla performance del personale più rilevante sono quindi applicati degli ulteriori correttivi per il rischio, volti a disincentivare un aumento delle performance ottenuto per il tramite dell'assunzione di rischi eccessivi.

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La metodologia di calcolo dell'importo da erogare prevede la definizione ex ante dei livelli su cui le componenti variabili delle retribuzioni del personale più rilevante si attesteranno come funzione delle performance (reward).

Le modalità di erogazione disciplinano il differimento e il riconoscimento in strumenti finanziari della remunerazione variabile, in un'ottica di ulteriore allineamento dell'interesse di medio-lungo termine del Gruppo a quelli del management. Sono previsti i meccanismi di malus e claw-back richiesti dalla normativa.

I paragrafi che seguono descrivono nel dettaglio i meccanismi del sistema premiante di breve periodo.

Determinazione del bonus pool

Il bonus pool corrisponde alle risorse di budget di esercizio, destinate al pagamento della remunerazione variabile. L'ammontare annuo del bonus pool assegnato ai sistemi premianti per il personale più rilevante viene fissato dal Consiglio di amministrazione nel corso del processo di budgeting, in base ai risultati attesi del Gruppo. Il bonus pool può essere adeguato, in caso di variazioni significative degli stessi. Il Consiglio di amministrazione può inoltre deliberare la riduzione dell'ammontare stabilito nel caso in cui l'utile corrente al lordo delle imposte (al netto delle componenti non ricorrenti) risulti particolarmente ridotto o negativo. Viene altresì stabilito dal Consiglio di amministrazione il bonus pool per il premio di produzione, nonché per il sistema motivazionale. Similmente a quanto descritto per il personale più rilevante, tale importo è determinato nel corso del processo di budgeting e può essere rivisto in caso di variazioni significative nelle previsioni di risultato.

Soglie di accesso (entry gate)

L'erogazione della retribuzione variabile è subordinata al rispetto di alcuni criteri prudenziali, in particolare la solidità patrimoniale e la liquidità del Gruppo. Nel concreto, l'attivazione del sistema premiante di breve periodo è subordinata al rispetto di due soglie di accesso (entry gate) definite in coerenza con i livelli di "Massimo rischio assumibile / Minimo regolamentare" del RAF di Gruppo.

Tabella 3, Soglie di accesso per l'erogazione della remunerazione variabile

SOGLIE DI ACCESSO
Ambito Indicatore Valore soglia
Adeguatezza patrimoniale CET1 Ratio Massimo rischio assumibile /
Minimo regolamentare
(8,06% nel 2025)
Adeguatezza della liquidità Liquidity Coverage Ratio Massimo rischio assumibile /
Minimo regolamentare
(100% nel 2025)

Il mancato rispetto delle soglie di accesso, anche solo di uno degli indicatori, determina la mancata erogazione della retribuzione variabile del personale del Gruppo (a eccezione dei patti integrativi del rapporto di lavoro, indicati ai paragrafi 8.4 e 8.5).

Sono previsti ulteriori correttivi per il rischio, descritti in dettaglio nel prosieguo del presente paragrafo. Nell'ambito di tali correttivi, è prevista la mancata erogazione del bonus al superamento della soglia di risanamento anche solo di uno degli indicatori. Come riportato nella seguente tabella, il valore delle soglie di risanamento è significativamente superiore a quelle di "Massimo rischio assumibile / Minimo regolamentare". Queste soglie assumono quindi la natura di soglie di accesso de facto in luogo di quelle riportate nella Tabella 3.

SOGLIE DI AZZERAMENTO DEL BONUS
Ambito Indicatore Valore soglia
Adeguatezza patrimoniale CET1 Ratio Soglia di risanamento
(12,10% nel 2025)
Adeguatezza della liquidità Liquidity Coverage Ratio Soglia di risanamento
(115% nel 2025)

Tabella 4, Soglie di azzeramento dell'erogazione della remunerazione variabile

Misurazione della performance annuale

Appurato il rispetto delle soglie di accesso, si procede alla misurazione della performance. La performance è misurata sulla base di una serie di indicatori, in prevalenza quantitativi.

Gli indicatori sono selezionati al fine di premiare il contributo individuale al conseguimento degli obiettivi del Gruppo definiti dal Consiglio di amministrazione in ottica di successo sostenibile. Tali obiettivi sono sfidanti, seppur raggiungibili, e tengono in considerazione le direttive strategiche delineate nel Piano industriale e il contesto economico di riferimento nel quale il Gruppo opera.

Nella relazione annuale sui compensi corrisposti nel 2025 sarà fornita piena disclosure degli indicatori considerati e, per ciascuno di essi, del livello di raggiungimento degli obiettivi.

A ogni modo, il set di metriche utilizzate nel sistema premiante di breve periodo è esplicitato già ora, nelle presenti Politiche al paragrafo 8.2.1.2.

Metodologia di calcolo dell'importo variabile di breve periodo da erogare

  • Misurata la performance, si procede al calcolo dell'importo da erogare sulla base di criteri e parametri stabiliti dal Consiglio di amministrazione.
  • Sono definiti ex ante i livelli su cui le componenti variabili delle retribuzioni delle figure apicali si attesteranno come funzione delle performance (reward), in particolare nel caso di raggiungimento dei target o di loro superamento (overperformance), come illustrato nei paragrafi 8.2.1.2 e 8.2.1.4.

Correttivi per il rischio

Nel sistema di remunerazione e incentivazione per il personale più rilevante, in aggiunta agli entry gate (cfr. supra) e alle clausole di malus e claw-back (cfr. infra) sono previsti ulteriori correttivi per il rischio, volti a disincentivare un aumento delle performance ottenuto attraverso l'assunzione di rischi eccessivi. Tali strumenti limitano fortemente o impediscono l'erogazione di componenti variabili al verificarsi di dinamiche ed esiti non pienamente coerenti con l'appetito al rischio definito dal Consiglio di amministrazione (in particolare nel RAF). È prevista in particolare l'applicazione di un correttivo di valore crescente al superamento delle diverse soglie definite nel RAF: dalle soglie di propensione al rischio a quelle di primo intervento, tolleranza, e infine di risanamento, sino all'azzeramento completo dei bonus (cfr. Tabella 4).

Sono considerati come indicatori il CET1 Ratio e il Liquidity Coverage Ratio (LCR).

In aggiunta, il Consiglio di amministrazione potrebbe valutare l'inserimento, per alcune delle figure in esame, di ulteriori correttivi specifici per il rischio in funzione delle attività legate allo specifico ruolo.

Modalità di erogazione della remunerazione variabile di breve periodo

La remunerazione variabile del personale più rilevante, qualora superi la soglia di rilevanza prevista dalla normativa di Vigilanza di 50.000 euro e rappresenti più di un terzo della remunerazione totale annua, è soggetta alle seguenti norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari:

  • una quota up-front è attribuita entro il mese di giugno dell'anno successivo. Le specifiche percentuali per ciascuna categoria di personale sono riportate nel paragrafo 8.2;
  • cinque quote annue, ciascuna di importo uguale, sono differite in un periodo quinquennale a partire dall'anno successivo a quello di attribuzione della quota upfront;
  • il riconoscimento di parte della quota up-front e di parte della quota differita avviene attraverso l'assegnazione di azioni Banca Popolare di Sondrio Spa. Tali azioni sono soggette a un periodo di retention di 1 anno e per tale periodo saranno dunque indisponibili alla vendita e/o al trasferimento. Si veda il paragrafo 8.2 per il dettaglio delle specifiche percentuali per ciascuna categoria di personale.

Nel caso in cui l'importo della remunerazione variabile di breve periodo risultasse particolarmente elevato – essendo superiore al 25% della remunerazione complessiva degli high earners italiani (456.258 euro6) – la quota up-front sarà ridotta, secondo quanto indicato ai paragrafi 8.2.1.2 e 8.2.1.4.

Queste norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari contribuiscono all'orientamento complessivo del sistema di remunerazione e incentivazione al lungo periodo.

6 Dato aggiornato all'ultimo report EBA "EBA Report on High Earners - Data as of end 2023" pubblicato nel gennaio 2025

Meccanismi di correzione ex post: malus e claw-back

L'erogazione delle quote differite della remunerazione è soggetta a regole di malus che portano all'azzeramento della quota in caso di mancato raggiungimento delle soglie di accesso previste per l'esercizio precedente l'anno di erogazione di ciascuna quota differita e in caso di provvedimenti disciplinari.

È inoltre prevista l'applicazione di clausole malus sui premi da corrispondere e di clawback sui premi corrisposti per le fattispecie previste dalla normativa di Vigilanza. In particolare, tali clausole sono applicate nelle seguenti eventualità:

  • l'assunzione di rischi eccessivi che impattino la solidità e la liquidità della banca;
  • l'ottenimento di risultati significativamente inferiori alle attese e/o negativi;
  • comportamenti non conformi alle disposizioni di legge, regolamentari o statutarie o al codice etico o ad altri standard di condotta applicabili;
  • comportamenti fraudolenti o di colpa grave a danno della banca.

Le clausole di claw-back hanno una durata di 5 anni a decorrere dal pagamento della singola quota di retribuzione variabile (sia up-front, sia differita).

Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, per cause diverse dalla quiescenza e dalla morte, sia la parte up-front e sia quella differita non sono corrisposte. Nelle eventualità di quiescenza e morte il riconoscimento delle quote di remunerazione variabile non ancora corrisposte avviene pro quota in relazione al periodo effettivamente lavorato.

Compensi accordati in vista o in occasione della cessazione del rapporto di lavoro

Possono essere previsti compensi in vista o in occasione della cessazione del rapporto di lavoro, in coerenza con quanto previsto dalla normativa di Vigilanza. Per il dettaglio si veda il paragrafo 8.5.

Benefici pensionistici discrezionali

Non sono previsti benefici pensionistici discrezionali, secondo quanto previsto al paragrafo 8.6.

8.1.2.4 SISTEMA PREMIANTE DI LUNGO PERIODO FIGURE APICALI

Le Politiche di remunerazione relative all'anno 2023, approvate dall'assemblea dei soci del 29 aprile 2023 hanno definito un meccanismo di remunerazione di lungo periodo correlato alle performance da conseguire nel triennio 2023-2025 (LTI 2023-2025). La verifica del raggiungimento degli obiettivi, come previsto, sarà effettuata a fine 2025.

Per supportare il nuovo Piano industriale, con la finalità di perseguire risultati che creino valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo conto degli interessi di tutti gli stakeholder rilevanti, la Banca ha deciso di sottoporre all'Assemblea dei Soci del 30 aprile 2025 un nuovo piano long term incentive (piano LTI 2025-2027) correlato alle performance da conseguire nel triennio 2025-2027. Il nuovo sistema premiante di lungo periodo (LTI 2025 – 2027) coinvolge le figure apicali (eccetto le funzioni di controllo).

Il Sistema in parola rafforza ulteriormente il nesso tra successo sostenibile del Gruppo e remunerazione delle figure apicali, anche grazie al suo riconoscimento integrale in azioni Banca Popolare di Sondrio Spa. Il riconoscimento avverrà mediante l'utilizzo di azioni proprie, con autorizzazione specifica dell'Assemblea ai sensi dell'art. 2357 e 2357 ter del Codice civile.

Il sistema premiante di lungo periodo è strutturato secondo logiche coerenti a quelle previste per il sistema premiante di breve periodo (cfr. par. 8.1.2.3).

Determinazione del bonus pool

Il bonus pool nell'anno 2025 per il piano LTI 2023 – 2025 e nell'anno 2027 per il piano LTI 2025-2027 è definito, secondo logiche coerenti con quanto illustrato nel paragrafo 8.1.2.3, considerando pure l'esigenza di corrispondere la remunerazione derivante dal sistema premiante di lungo periodo.

Soglie di accesso (entry gate)

L'erogazione della retribuzione variabile di lungo periodo è subordinata al rispetto di alcuni criteri prudenziali, in particolare la solidità patrimoniale e la liquidità del Gruppo. Nel concreto, l'attivazione del sistema premiante di lungo periodo è subordinata al rispetto delle medesime soglie di accesso (entry gate) previste per il sistema di breve termine (CET1 Ratio e Liquidity Coverage Ratio, secondo quanto dettagliato al paragrafo 8.1.2.3), valutate nell'anno 2025 per il piano LTI 2023 – 2025 e nell'anno 2027 per il piano LTI 2025 - 2027.

Il mancato rispetto delle soglie di accesso, anche solo di uno degli indicatori, determina la mancata erogazione della retribuzione variabile di lungo periodo.

Misurazione della performance di lungo periodo

Appurato il rispetto delle soglie di accesso, si procede nell'anno 2025 per il piano LTI 2023 – 2025 e nell'anno 2027 per il piano LTI 2025-2027 alla misurazione della performance al completamento dell'orizzonte di Piano industriale.

La performance è misurata sulla base di tre indicatori quantitativi. Gli indicatori sono selezionati per premiare il contributo al conseguimento degli obiettivi del Gruppo, in coerenza con il Piano industriale e in ottica di successo sostenibile nel lungo periodo.

SISTEMA PREMIANTE DI LUNGO PERIODO
Ambito Indicatore Peso
Volumi Masse amministrate 30%
Qualità dell'attivo NPL Ratio 25%
Redditività ROE 40%
ESG Indicatori vari di verifica del
raggiungimento degli
obiettivi ESG
5%

Tabella 5, Parametri di valutazione del sistema premiante di lungo periodo per le figure apicali (LTI 2023 - 2025)

Tabella 5 bis, Parametri di valutazione del sistema premiante di lungo periodo per le figure apicali (LTI 2025 – 2027)

SISTEMA PREMIANTE DI LUNGO PERIODO
Ambito Indicatore Peso
Volumi Masse amministrate 25%
Qualità dell'attivo NPL Ratio 25%
Redditività ROE 40%
ESG Indicatori vari di verifica del
raggiungimento degli obiettivi ESG
10%

La performance ESG riflette il successo dimostrato dalle figure apicali nell'attuazione del Piano operativo sulla Sostenibilità di Gruppo e nella gestione dei rischi di sostenibilità, in coerenza con la normativa di riferimento (in particolare, il Regolamento (UE) 2019/2088 SFDR).

La sostenibilità riguarda trasversalmente i diversi ambiti di operatività del Gruppo. Gli indicatori di verifica del raggiungimento degli obiettivi ESG riflettono questa trasversalità.

Gli obiettivi ESG relativi al piano LTI 2023 - 2025 sono i seguenti:

  • Rating ESG: assicurare un solido posizionamento della banca nel rating di sostenibilità di Standard Ethics e nello score di rating climatico CDP;
  • Credito e Finanza ESG: ampliare l'offerta di prodotti ESG e i relativi volumi;
  • Emissioni ESG: aumentare l'attività di funding ESG, provvedendo a nuove emissioni di green bond e social bond;
  • Emissioni di CO2: ridurre le emissioni dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2 e 3);
  • Iniziative ESG: aderire a iniziative internazionali relative alla sostenibilità ambientale e sociale;
  • -Formazione ESG: integrare in modo completo e trasversale le tematiche di sostenibilità nei programmi di formazione aziendale.

Gli obiettivi ESG relativi al piano LTI 2025 - 2027 sono definiti sui medesimi ambiti di quelli previsti per il breve periodo (cfr. par. 8.2.1.2), con in aggiunta obiettivi nei seguenti ambiti:

- Obiettivi di business:

Emissioni ESG: nuove emissioni obbligazionarie sostenibili;

- Obiettivi legati alle persone e alle comunità:

Diversità, parità e inclusione: contribuire al riequilibrio di genere intervenendo sulle prassi di recruiting;

-Obiettivi di filiera e operatività:

  • Emissioni di CO2: ridurre le emissioni dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2);
  • Fornitori ESG: aumentare i fornitori valutati secondo logiche ESG.

Tabella 5. ter, Obiettivi ESG relativi al piano LTI 2025 - 2027

Categoria Obiettivo Descrizione
Business Credito Incremento dei volumi di finanziamenti erogati in termini di valore complessivo di nuovi
prodotti creditizi ESG, ovvero finanziamenti ammissibili secondo i criteri definiti
all'interno del GSS Bond Framework, (incluse le linee di credito next e i finanziamenti
dedicati all'inclusione finanziaria) e gli S-loan
Prodotti assicurativi Aumento dei premi di nuova produzione relativa ai prodotti assicurativi distribuiti (con
riferimento a polizze contro rischi catastrofali e piani sanitari per le imprese)
Green, Social and
Sustainable Bond
Crescita delle nuove emissioni obbligazionarie sostenibili
Persone e comunità Formazione Incremento delle ore annuali di formazione obbligatoria su tematiche di Sostenibilità
per i dipendenti e per gli organi di governo
degli stakeholder -
studenti
Educazione finanziaria Ampliamento del bacino di utenti di scuole primarie o secondarie)
della formazione su temi inerenti all'Educazione Finanziaria e/o alla Sostenibilità
erogate da FEduF
degli stakeholder -
adulti
Educazione finanziaria Introduzione di un'offerta formativa di corsi di formazione gratuiti su tematiche inerenti
all'Educazione Finanziaria messe a disposizione di tutti gli stakeholder su una nuova
sezione del sito istituzionale BPS o su Scrigno e fornita da FEduF o ABI
Diversità, parità e
inclusione
Promozione della diversità, parità e inclusione tramite la definizione di una soglia target
per le assunzioni di risorse appartenenti al genere meno rappresentato
Filiera e operatività Energia elettrica
rinnovabile
Incremento dei consumi di energia elettrica provenienti da fonti rinnovabili certificate
Riduzione delle
emissioni GHG
operative
Riduzione delle emissioni (ton di CO2e) in proporzione di emissioni dirette (Scope 1) e
indirette (Scope 2 - market based) abbattute rispetto alla baseline di riferimento (2023)
Acquisti valutati con
criteri ESG
Aumento dei fornitori valutati secondo logiche ESG

Metodologia di calcolo dell'importo variabile di lungo periodo da erogare e soglie di risultato

Sono definiti ex ante i livelli su cui la remunerazione variabile di lungo termine delle figure apicali si attesta come funzione delle performance (reward).

In caso di raggiungimento dei target (100% degli obiettivi di Piano industriale), in aggiunta alla remunerazione fissa e alla remunerazione variabile che discende dal sistema premiante di breve periodo, verrà corrisposta un'ulteriore remunerazione variabile pari, per il Direttore generale, al 30%, per le altre figure apicali, al 15% della retribuzione fissa percepita nel 2025 per il piano LTI 2023 – 2025 e nell'anno 2027 per il piano LTI 2025 - 2027.

In caso di overperformance, ovvero in caso di risultati pari o superiori al 120% degli obiettivi, la remunerazione variabile crescerà ulteriormente sino a raggiungere nel suo

complesso il 50% della remunerazione fissa percepita nel 2025 per il piano LTI 2023 – 2025 e nell'anno 2027 per il piano LTI 2025 - 2027.

Il bonus è ridotto nel caso in cui non siano raggiunti i target del Piano industriale. In caso il raggiungimento dei target si attesti su livelli inferiori al 70%, non è corrisposto un bonus associato al sistema premiante di lungo periodo.

Figura 5, Raggiungimento obiettivi e bonus corrispondente, sistema premiante di lungo periodo (LTI 2023 - 2025)

Bonus - RAL %
al 2025
0% 30% (Dg)
15%
(Figure
apicali)
50%
Raggiungimento obiettivo 70%
FLOOR
100%
TARGET
120%
CAP
Obiettivi Piano industriale
2022-2025
(misurati al 2025)
TARGET
(€MId) Masse amministrate 117
NPL Ratio (%) 3,8%
ROE (%) 9,2%

Figura 5bis, Raggiungimento obiettivi e bonus corrispondente, sistema premiante di lungo periodo (LTI 2025 - 2027)

Bonus - RAL %
al 2027
0% 30% (Dg)
15%
(Figure
apicali)
50%
Raggiungimento obiettivo 70%
FLOOR
100%
TARGET
120%
CAP
Obiettivi Piano industriale
2025-2027
(misurati al 2027)
TARGET
(€MId) Masse amministrate 132,20
NPL Ratio (%) 2,6%
ROE (%) 14,4%

Correttivi per il rischio

In coerenza con quanto previsto nel breve termine, anche nel lungo termine sono stati introdotti ulteriori correttivi per il rischio, in aggiunta agli entry gate e alle clausole di malus e claw-back.

Sono impiegati a tal fine il CET1 Ratio e il Liquidity Coverage Ratio (LCR), pure in questo caso facendo riferimento alle soglie del RAF, nonché eventuali ulteriori correttivi di rischio in funzione delle attività legate allo specifico ruolo definiti dal Consiglio di amministrazione.

Modalità di erogazione della remunerazione variabile di lungo periodo

Qualora la remunerazione variabile superi la soglia di rilevanza prevista dalla normativa di Vigilanza di 50.000 euro e rappresenti più di un terzo della remunerazione totale annua – è soggetta alle seguenti norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari:

  • una quota up-front, pari al 40% del totale, è attribuita entro il mese di giugno dell'anno successivo;
  • cinque quote annue, complessivamente pari al 60% del totale, ciascuna di uguale importo, sono differite in un periodo quinquennale a partire dall'anno successivo a quello di attribuzione della quota up-front;
  • il riconoscimento sia della quota up-front e sia della quota differita avviene attraverso l'assegnazione di azioni Banca Popolare di Sondrio Spa. Tali azioni sono soggette a un periodo di retention di 1 anno e per tale periodo saranno dunque indisponibili alla vendita e/o al trasferimento.

Queste norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari supportano ulteriormente l'orientamento al lungo periodo del sistema di remunerazione e incentivazione.

Figura 6, differimento e modalità di erogazione della remunerazione variabile di lungo periodo per le figure apicali

La percentuale indicata in figura rappresenta la quota parte del bonus nella sua interezza, erogata secondo specifiche modalità nell'anno indicato

LTI 2023 – 2025

LTI 2025 – 2027

Meccanismi di correzione ex post: malus e claw-back

La remunerazione variabile che discende dal sistema premiante di lungo periodo è soggetta alle medesime clausole di malus e claw-back previste per il sistema premiante di breve periodo (cfr. 8.1.2.3).

Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, per cause diverse dalla quiescenza e dalla morte, sia la parte up-front e sia quella differita non sono corrisposte. Nelle eventualità di quiescenza e morte il riconoscimento delle quote di remunerazione variabile non ancora corrisposte avviene pro quota in relazione al periodo effettivamente lavorato, secondo quanto riportato nel paragrafo 8.1.2.3, salvo nei casi in cui il rapporto cessi prima del 31 dicembre 2025 per il piano LTI 2023 – 2025 e prima del 31 dicembre 2027, per il piano LTI 2025 - 2027.

8.2 REMUNERAZIONE PERSONALE PIU' RILEVANTE

8.2.1 REMUNERAZIONE DELLE FIGURE APICALI

8.2.1.1 REMUNERAZIONE DEL CONSIGLIERE DELEGATO

La Remunerazione del Consigliere delegato viene fissata dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, sentito il Collegio sindacale. Come per tutti i consiglieri, tale compenso è di natura fissa.

8.2.1.2 REMUNERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

Alla data di predisposizione delle Politiche, le cariche di Consigliere delegato e di Direttore generale sono in capo al medesimo soggetto.

Al Direttore generale viene riconosciuta una remunerazione composta da una componente fissa e da una componente variabile. La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.

La componente fissa compensa le competenze e le responsabilità connesse al ruolo ricoperto, privilegiando le capacità professionali e le esperienze, oltre all'impegno profuso. La struttura della parte fissa della retribuzione del Direttore generale si compone di una parte "tabellare", prevista dalle disposizioni contrattuali, da riconoscimenti economici individuali (Ad Personam) e da specifiche indennità di funzione manageriale correlate all'attività svolta, che vengono riconosciuti con cadenza mensile. La parte "tabellare" segue le dinamiche di incremento previste dalla contrattazione nazionale. La componente "Ad Personam" può essere incrementata solo previa deliberazione del Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, mediante l'attribuzione di nuovi riconoscimenti economici individuali.

La parte variabile della retribuzione non può superare il 100% della retribuzione fissa, secondo quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.

Per quanto attiene al sistema premiante di breve periodo, la performance annuale è misurata sulla base di obiettivi quantitativi economico finanziari e qualitativi, specificati nella scheda obiettivi del Direttore generale. Gli obiettivi quantitativi hanno il peso più significativo, complessivamente pari all'80% della valutazione del Direttore generale, e catturano sia i risultati di "top line", ovvero la redditività core, sia l'efficienza operativa,

tramite il cost-income ratio, sia i risultati di "bottom line", mediante l'utilizzo del RORAC e sia la qualità dell'attivo attraverso l'NPL ratio lordo e il Texas ratio.

SCHEDA OBIETTIVI DEL DIRETTORE GENERALE – BREVE PERIODO
Categoria indicatori Indicatore Peso
Redditività core 20%
Quantitativi economico
finanziari
Cost-income ratio 20%
RORAC 20%
NPL Ratio lordo 10%
Qualità dell'attivo TEXAS Ratio 10%
ESG Indicatori vari di verifica del
raggiungimento degli
obiettivi ESG
10%
Qualitativi Metriche qualitative di
funzione
10%

Tabella 6, Scheda obiettivi di breve periodo (2025) per il Direttore generale

La performance ESG è valutata a livello di Gruppo e riflette il successo dimostrato dalle figure apicali nell'attuazione del Piano operativo sulla Sostenibilità di Gruppo e nella gestione dei rischi di sostenibilità, in coerenza con la normativa di riferimento (in particolare, il Regolamento (UE) 2019/2088 SFDR).

La sostenibilità riguarda trasversalmente i diversi ambiti di operatività del Gruppo, e gli indicatori di verifica del raggiungimento degli obiettivi ESG riflettono questa trasversalità. Per il 2025 gli obiettivi di breve periodo sono i seguenti:

-Obiettivi di business:

  • Credito ESG: aumentare i volumi di finanziamento di nuovi prodotti ESG;
  • Prodotti assicurativi: incrementare i premi di nuova produzione relativi ai prodotti assicurativi ESG (es. polizze contro rischi catastrofali e piani sanitari per le imprese);

- Obiettivi legati alle persone e alle comunità:

  • Formazione ESG: potenziare la formazione su tematiche di Sostenibilità per i dipendenti e per gli organi di governo;
  • Educazione finanziaria: introdurre un'offerta formativa su tematiche di educazione finanziaria a vantaggio degli stakeholder;

  • Obiettivi di filiera e operatività: incrementare il consumo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili certificate.

Per ognuno di tali obiettivi il Consiglio di amministrazione, in base ai parametri definiti, valuterà il livello di raggiungimento, definendo il "sotto-performance" o il "sovraperformance.

Categoria Obiettivo Descrizione
Business Credito Incremento dei volumi di finanziamenti erogati in termini di
valore complessivo di nuovi prodotti creditizi ESG, ovvero
finanziamenti ammissibili secondo i criteri definiti all'interno del
GSS Bond Framework (incluse le linee di credito next e i
finanziamenti dedicati all'inclusione finanziaria) e gli S-loan
Prodotti
assicurativi
Aumento dei premi di nuova produzione relativa ai prodotti
assicurativi distribuiti (con riferimento a polizze contro rischi
catastrofali e piani sanitari per le imprese)
Persone e
comunità
Formazione Incremento delle ore annuali di formazione obbligatoria su
tematiche di Sostenibilità per i dipendenti e per gli organi di
governo
Educazione
finanziaria degli
stakeholder -
adulti
Introduzione di un'offerta formativa di corsi di formazione gratuiti
su tematiche inerenti all'Educazione Finanziaria messe a
disposizione di tutti gli stakeholder su una nuova sezione del sito
istituzionale BPS o su Scrigno e fornita da FEduF o ABI
Filiera e
operatività
rinnovabile Energia elettrica Incremento dei consumi energetici provenienti da fonti
rinnovabili certificate

Tabella 6 bis, Scheda obiettivi di breve periodo (2025) per il Direttore generale

Gli indicatori qualitativi, il cui peso nella misurazione complessiva delle performance è pari al 10%, ricomprendono una valutazione delle capacità manageriali e di visione strategica, della continuità nel ruolo ricoperto, dell'etica nel lavoro e negli affari, delle

capacità di interpretare e dare attuazione alle politiche e ai valori aziendali. Includono inoltre una valutazione della «disciplina» dimostrata dal Direttore generale nell'esecuzione dei processi chiave per l'evoluzione di lungo termine del Gruppo, in particolare quelli di attuazione delle iniziative di sviluppo previste dal Piano industriale e di gestione dei rischi e dei rilievi delle Funzioni Aziendali di Controllo.

Il dettaglio relativo alla valutazione qualitativa effettuata sulla performance del Direttore generale, nonché il livello di raggiungimento degli obiettivi, sarà pubblicato ex post nella relazione sui compensi corrisposti nel 2025, all'interno della relativa scheda obiettivo.

In caso di raggiungimento dei target (100% degli obiettivi) previsti per l'anno di misurazione, è corrisposta una remunerazione variabile pari al 15%7 della retribuzione fissa, in aggiunta alla remunerazione fissa e alla remunerazione variabile che discende dal sistema premiante di lungo periodo.

In caso di superamento dei target, quindi di overperformance, il bonus è aumentato; raggiunge il 50% della remunerazione fissa nel caso in cui il conseguimento degli obiettivi si attesti al 120% di quanto previsto o su un livello superiore.

Il bonus è ridotto nel caso in cui non siano raggiunti i target. In caso il raggiungimento dei target si attesti su livelli inferiori al 70%, non è corrisposto un bonus associato al sistema premiante di breve periodo.

Sono adottati i correttivi per il rischio, le norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari, le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3.

È esposto di seguito il dettaglio delle quote riconosciute up-front, quelle differite, quelle cash e quelle riconosciute in strumenti finanziari per il sistema premiante di breve periodo:

  • una quota up-front, pari al 60% del totale, è attribuita entro il mese di giugno dell'anno successivo;

7 Il livello della componente variabile del Direttore generale è stato stabilito in considerazione dell'attuale componente fissa e delle analisi svolte sul peer set.

  • cinque quote annue, complessivamente pari al 40% del totale, ciascuna di importo uguale, sono differite in un periodo quinquennale a partire dall'anno successivo a quello di attribuzione della quota up-front;
  • il riconoscimento del 50% della quota up-front e del 55% della quota differita avviene attraverso l'assegnazione di azioni Banca Popolare di Sondrio Spa. Tali azioni sono soggette a un periodo di retention di 1 anno e per tale periodo saranno dunque indisponibili alla vendita e/o al trasferimento.

Nel caso in cui l'importo della remunerazione variabile risultasse particolarmente elevato – essendo superiore al 25% della remunerazione complessiva degli high earners italiani (456.258 euro) – la quota up-front sarà pari al 40% del totale. In termini di riconoscimento in strumenti finanziari, sono applicate le medesime logiche sopra descritte: il riconoscimento in azioni Banca Popolare di Sondrio avviene per il 50% della quota upfront e per il 55% della quota differita.

Figura 7, differimento e modalità di erogazione della remunerazione variabile di breve periodo per il Direttore generale

La percentuale indicata in figura rappresenta la quota parte del bonus nella sua interezza, erogata secondo specifiche modalità nell'anno indicato

Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, per cause diverse dalla quiescenza e dalla morte, sia la parte up-front e sia quella differita non sono corrisposte.

Non sono previsti benefici pensionistici discrezionali.

Possono essere invece previsti compensi in vista o in occasione della cessazione del rapporto di lavoro, secondo quanto previsto dalla normativa di Vigilanza, come illustrato al paragrafo 8.5.

Il Direttore generale è beneficiario, inoltre, dei sistemi premianti di lungo periodo descritti nella Sezione I, al paragrafo 8.1.2.4.

8.2.1.3 REMUNERAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA CAPOGRUPPO E/O RESPONSABILI AREE DI GOVERNO

Agli altri membri della Direzione generale e ai Responsabili delle Aree di governo viene riconosciuta una remunerazione composta da una componente fissa e da una componente variabile.

La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.

La componente fissa compensa le competenze e le responsabilità connesse al ruolo ricoperto, privilegiando le capacità professionali e le esperienze, oltre all'impegno profuso. La struttura della parte fissa si compone di una parte "tabellare", prevista dalle disposizioni contrattuali, da riconoscimenti economici individuali (Ad Personam) e da specifiche indennità di funzione manageriale correlate all'attività svolta, che vengono riconosciuti con cadenza mensile. La parte "tabellare" segue le dinamiche di incremento previste dalla contrattazione nazionale. La componente "Ad Personam" può essere incrementata solo previa deliberazione del Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, mediante l'attribuzione di nuovi riconoscimenti economici individuali.

La parte variabile della retribuzione non può superare il 100% della retribuzione fissa, in coerenza con quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.

Per quanto attiene al sistema premiante di breve periodo, la performance annuale dei membri della Direzione generale e dei Responsabili delle Aree di governo, esclusi coloro che ricoprono Funzioni di controllo, è misurata sulla base di obiettivi che ricalcano anzitutto quelli previsti per il Direttore generale: sono previsti indicatori quantitativi economico-finanziari, ESG e qualitativi, specificati nelle schede obiettivi individuali.

Gli obiettivi quantitativi catturano sia i risultati di "top line", ovvero la redditività core, sia l'efficienza operativa, tramite il cost-income ratio, sia i risultati di "bottom line", mediante l'utilizzo del RORAC e sia la qualità dell'attivo attraverso l'NPL ratio lordo e il Texas ratio.

A queste metriche, volte a misurare il contributo dei membri della Direzione generale e dei Responsabili delle Aree di governo al risultato in un'ottica "di squadra", sono affiancate metriche specifiche definite in funzione del ruolo di ciascuno. Le metriche sono selezionate almeno nei seguenti ambiti:

  • per il Chief Financial Officer, gestione delle attività finanziarie e contributo allo sviluppo dei servizi commissionali di Wealth management;
  • per il Chief Commercial Officer, sviluppo della raccolta indiretta e assicurativa, sviluppo dei servizi commissionali in generale e dei servizi legati alle imprese;

  • per il Chief Lending Officer, sviluppo del credito in coerenza con le Politiche creditizie di Gruppo;
  • per il Chief Information and Operations Officer, gestione dell'evoluzione in chiave Digital del modello di servizio e dei prodotti. Presidio della sicurezza informatica.

Il Responsabile della NPE Unit è valutato sulla base di metriche attinte dal Piano NPE di Gruppo, in particolare con riguardo:

  • alla regolarizzazione di posizioni classificate a scaduto deteriorato e a inadempienza probabile;
  • agli incassi ottenuti su posizioni non-performing (scaduti deteriorati, inadempienze probabili e sofferenze);
  • alle posizioni NPL rinegoziate e/o rimodulate (i.e. forbearance).

Gli obiettivi quantitativi hanno il peso più significativo, complessivamente pari all'80% della valutazione dei membri della Direzione generale e dei Responsabili delle Aree di governo.

Gli obiettivi di performance ESG, il cui peso nella misurazione complessiva delle performance di breve periodo è pari al 10%, dei componenti la Direzione generale e dei Responsabili delle Aree di governo sono definiti secondo quanto riportato nel paragrafo 8.2.1.2 per il Direttore generale.

Gli indicatori qualitativi, il cui peso nella misurazione complessiva delle performance di breve periodo è pari al 10% e quindi minoritario rispetto agli indicatori quantitativi, ricomprendono una valutazione delle capacità manageriali e di visione strategica, della continuità nel ruolo ricoperto, dell'etica nel lavoro e negli affari, delle capacità di interpretare e dare attuazione alle politiche e ai valori aziendali. Includono inoltre una valutazione della «disciplina» dimostrata nell'esecuzione dei processi chiave per l'evoluzione di lungo termine del Gruppo, in particolare quelli di attuazione delle iniziative di sviluppo previste dal Piano industriale e di gestione dei rischi e dei rilievi delle Funzioni Aziendali di Controllo. Il dettaglio relativo alle valutazioni qualitative effettuate sulla performance dei componenti la Direzione generale e dei Responsabili delle Aree di governo, nonché il livello di raggiungimento degli obiettivi, sarà pubblicato ex post nella relazione sui compensi corrisposti nel 2025, all'interno della scheda obiettivo di ciascun soggetto.

In caso di raggiungimento dei target (100% degli obiettivi) previsti per l'anno di misurazione, è corrisposta una remunerazione variabile pari al 30% della retribuzione fissa, in aggiunta alla remunerazione fissa e alla remunerazione variabile che discende dal sistema premiante di lungo periodo.

In caso di superamento dei target, quindi di overperformance, il bonus è aumentato; raggiunge il 50% della remunerazione fissa nel caso in cui il conseguimento degli obiettivi si attesti al 120% di quanto previsto o su un livello superiore.

Il bonus è ridotto nel caso in cui non siano raggiunti i target. In caso il raggiungimento dei target si attesti su livelli inferiori al 70%, non è corrisposto un bonus associato al sistema premiante di breve periodo.

Sono adottati i correttivi per il rischio, le norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari, le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3. Possono essere stabiliti dal Consiglio di amministrazione ulteriore correttivi declinati per ruolo.

È esposto di seguito il dettaglio delle quote riconosciute up-front, quelle differite, quelle cash e quelle riconosciute in strumenti finanziari.

  • una quota up-front, pari al 60% del totale, è attribuita entro il mese di giugno dell'anno successivo;
  • cinque quote annue, complessivamente pari al 40% del totale, ciascuna di importo uguale, sono differite in un periodo quinquennale a partire dall'anno successivo a quello di attribuzione della quota up-front;
  • il riconoscimento del 50% della quota up-front e del 55% della quota differita avviene attraverso l'assegnazione di azioni Banca Popolare di Sondrio Spa. Tali azioni sono soggette a un periodo di retention di 1 anno e per tale periodo saranno dunque indisponibili alla vendita e/o al trasferimento.

Nel caso in cui l'importo della remunerazione variabile risultasse particolarmente elevato - essendo superiore al 25% della remunerazione complessiva degli high earners italiani (456.258 euro) - la quota up-front sarà pari al 40% del totale. In termini di riconoscimento in strumenti finanziari, sono applicate le medesime logiche sopra descritte: il riconoscimento in azioni Banca Popolare di Sondrio avviene per il 50% della quota upfront e per il 55% della quota differita.

Figura 8, differimento e modalità di erogazione della remunerazione variabile di breve periodo per la Direzione generale e i Responsabili delle Aree di governo

La percentuale indicata in figura rappresenta la quota parte del bonus nella sua interezza, erogata secondo specifiche modalità nell'anno indicato

Trovano inoltre applicazione le clausole di malus e di claw-back descritte al paragrafo 8.1.2.3.

Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, per cause diverse dalla quiescenza e dalla morte, sia la parte up-front e sia quella differita non sono corrisposte.

Non sono previsti benefici pensionistici discrezionali.

Possono essere invece previsti compensi in vista o in occasione della cessazione del rapporto di lavoro, secondo quanto previsto dalla normativa di Vigilanza, come illustrato al paragrafo 8.5.

I membri della Direzione generale e i Responsabili delle Aree di governo, esclusi coloro che ricoprono Funzioni di controllo, sono beneficiari, inoltre, dei sistemi premianti di lungo periodo descritto al paragrafo 8.1.2.4.

8.2.2 REMUNERAZIONE RESPONSABILI DELLE FUNZIONI DI CONTROLLO

Le Politiche 2024 confermano per i Responsabili delle Funzioni di controllo il sistema di remunerazione e incentivazione già previsto nelle Politiche 2023.

La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.

La remunerazione applicata risulta adeguata alla responsabilità e all'impegno connessi al ruolo ricoperto; nel rispetto della normativa di Vigilanza, non sono previsti incentivi legati a risultati economici.

La componente fissa ha la medesima struttura richiamata per i membri della Direzione generale e per i Responsabili delle Aree di governo.

Diversamente da quanto previsto per i membri della Direzione generale e per i Responsabili delle Aree di governo, la parte variabile della retribuzione non può superare un terzo della retribuzione fissa, in coerenza con quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.

La performance annuale è misurata sulla base di obiettivi qualitativi individuali e di funzione che ricomprendono una valutazione del grado di responsabilità e di continuità nel ruolo ricoperto, della qualità del lavoro, della capacità di valorizzare le risorse e di lavorare in squadra, nonché del rispetto e attuazione delle politiche e dei valori del Gruppo e dell'etica dimostrata nello svolgimento della funzione. Per la valutazione di alcune di tali aree si potranno utilizzare anche metriche quantitative di funzione. Il dettaglio relativo agli obiettivi qualitativi e al loro livello di raggiungimento da parte dei Responsabili delle Funzioni di controllo sarà pubblicato ex post nella relazione sui compensi corrisposti nel 2025, all'interno della scheda obiettivo di ciascun soggetto.

I criteri e i parametri per l'attribuzione della retribuzione variabile in funzione della performance annuale sono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione.

Sono adottate le norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari, le clausole di malus e claw-back previste al par. 8.1.2.3.

8.2.3 REMUNERAZIONE RESPONSABILI DELLE FUNZIONI DI CONTROLLO DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE

Ai Responsabili delle Funzioni di controllo delle società Controllate si applica la medesima disciplina prevista per i Responsabili delle Funzioni di controllo della Capogruppo.

8.2.4 REMUNERAZIONE ALTRO PERSONALE PIU' RILEVANTE DELLA CAPOGRUPPO

Al resto del personale più rilevante della Capogruppo viene riconosciuta una remunerazione composta da una componente fissa e da una componente variabile.

La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.

La componente fissa ha la medesima struttura richiamata per i membri della Direzione generale e per i Responsabili delle Aree di governo. La remunerazione variabile non può superare il 50% della fissa, in coerenza con quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.

La performance annuale è misurata sulla base di indicatori quantitativi economico finanziari, ESG e qualitativi, specificati nelle schede obiettivi individuali.

La performance ESG è misurata in funzione del contributo annuale del singolo al raggiungimento degli obiettivi ESG di lungo termine delineati nel Piano operativo sulla Sostenibilità di Gruppo e alla gestione dei rischi di sostenibilità, in coerenza con la normativa di riferimento (in particolare, il Regolamento (UE) 2019/2088 SFDR).

I criteri e i parametri per l'attribuzione della retribuzione variabile in funzione della performance annuale sono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione. Gli obiettivi quantitativi hanno il peso più significativo, complessivamente pari ad almeno il 70% della valutazione. Non trova invece applicazione, per il resto del personale più rilevante della Capogruppo, il sistema premiante di lungo periodo.

Sono adottati i correttivi per il rischio, le norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari, le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3. Possono essere stabiliti dal Consiglio di amministrazione ulteriore correttivi declinati per ruolo.

8.2.5 REMUNERAZIONE ALTRO PERSONALE PIU' RILEVANTE DELLE CONTROLLATE

Al personale più rilevante delle Controllate viene riconosciuta una remunerazione composta da una componente fissa e da una componente variabile.

La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.

La componente fissa ha la medesima struttura richiamata per i membri della Direzione generale, per i Responsabili delle Aree di governo e per il resto del personale più rilevante della Capogruppo.

La remunerazione variabile non può superare il 50% della fissa, in coerenza con quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.

La performance annuale è misurata sulla base di indicatori quantitativi economico finanziari, ESG e qualitativi, specificati nelle schede obiettivi individuali. Gli indicatori quantitativi afferiscono al risultato della Società controllata di appartenenza rispetto agli obiettivi definiti nel Piano industriale di Gruppo.

I criteri e i parametri per l'attribuzione della retribuzione variabile in funzione della performance annuale sono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione della controllata. Non trova invece applicazione, per il resto del personale più rilevante delle Società controllate, il sistema premiante di lungo periodo.

Sono adottati i correttivi per il rischio, le norme di differimento e di pagamento con strumenti finanziari, le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3. Possono essere stabiliti dal Consiglio di amministrazione ulteriore correttivi declinati per ruolo.

L'applicazione dei principi qui descritti presso la controllata elvetica Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA avviene nel rispetto delle caratteristiche, delle particolarità tecniche e di composizione strutturale del mercato bancario svizzero.

La remunerazione variabile erogata da Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) non può superare il 50% della fissa, in coerenza con quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.

Il sistema di remunerazione e incentivazione della controllata elvetica è, nel suo complesso, in linea con i principi in materia di remunerazione emanati dall'Autorità Federale di Vigilanza sui Mercati Finanziari (FINMA) ed è strutturato in modo semplice, trasparente e orientato al lungo periodo, garantendo continuità nello sviluppo aziendale correlata a un'attenta valutazione dei rischi.

8.3 REMUNERAZIONE DEL PERSONALE NON PIU' RILEVANTE

8.3.1 REMUNERAZIONE DEI DIRIGENTI NON APPARTENENTI AL PERSONALE PIÙ RILEVANTE

All'interno della struttura aziendale, la figura professionale del dirigente ha assunto nel tempo un ruolo di primaria importanza, dovendo rispondere a necessità crescenti di specializzazione operativa e coordinamento organizzativo.

I dirigenti presidiano gli ambiti strategici e attuano la filosofia aziendale con spirito imprenditoriale. Sono responsabili della qualità e del controllo dei processi operativi e, attraverso il coinvolgimento del proprio personale, devono qualificare le loro prestazioni e mirare all'efficienza e all'efficacia, controllando e contenendo i rischi effettivi e potenziali nel comune intento di creare valore.

Ai dirigenti non appartenenti al personale più rilevante viene riconosciuta una remunerazione composta da una componente fissa e da una componente variabile.

La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.

La componente fissa ha la medesima struttura richiamata per il personale più rilevante.

La remunerazione variabile non può superare il 50% della fissa, in coerenza con quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.

La performance annuale è misurata sulla base di un indicatore quantitativo di Gruppo, derivato dagli obiettivi ricompresi nel Piano industriale, e obiettivi qualitativi, organizzativi e di funzione.

Gli obiettivi qualitativi ricomprendono una valutazione della qualità del lavoro svolto e sono in particolare funzione delle capacità manageriali, della continuità nel ruolo, dell'etica nel lavoro e del rispetto e attuazione delle politiche e dei valori del Gruppo.

I criteri e i parametri per l'attribuzione della retribuzione variabile in funzione della performance sono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione della società di appartenenza.

Gli obiettivi quantitativi hanno il peso più significativo, complessivamente pari ad almeno il 70% della valutazione. Non trova invece applicazione, per il Personale non Più Rilevante, il sistema premiante di lungo periodo.

L'erogazione avviene entro il mese di giugno dell'anno successivo a quello di competenza, senza applicazione di differimento ulteriore e senza il ricorso a strumenti finanziari. Sono adottate le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3.

8.3.2 REMUNERAZIONE DEL PERSONALE GERARCHICAMENTE DIPENDENTE DALLA NPE UNIT DELLA CAPOGRUPPO

Il Gruppo gestisce con particolare attenzione la qualità del credito e i Non Performing Loans, in coerenza con il proprio Piano NPE. La Capogruppo svolge attività di de-risking e gestione dei Non Performing Loans anzitutto grazie all'azione della NPE Unit, che si avvale di addetti qualificati e competenti con adeguate deleghe operative.

In ragione degli importanti obiettivi stabiliti dal Consiglio di amministrazione nel Piano NPE, è previsto un meccanismo di remunerazione specifico e aggiuntivo per il Personale gerarchicamente dipendente dalla NPE Unit.

Al Personale gerarchicamente dipendente dalla NPE Unit viene riconosciuta una remunerazione composta da una componente fissa e da una componente variabile.

La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.

La componente fissa ha la medesima struttura richiamata per il personale più rilevante.

La remunerazione variabile non può superare il 50% della fissa, in coerenza con quanto previsto dalle presenti Politiche al paragrafo 8.1.2.2.

La performance annuale è misurata sulla base di metriche attinte dal Piano NPE di Gruppo, in particolare con riguardo:

  • alla regolarizzazione di posizioni classificate a scaduto deteriorato e a inadempienza probabile;
  • agli incassi ottenuti su posizioni non-performing (scaduti deteriorati, inadempienze probabili e sofferenze);
  • alle posizioni NPL rinegoziate e/o rimodulate (i.e. forbearance).

Gli obiettivi qualitativi ricomprendono anche una valutazione del contributo all'efficientamento dei processi, della continuità nel ruolo, dell'etica nel lavoro e del rispetto e attuazione delle politiche e dei valori del Gruppo.

I criteri e i parametri per l'attribuzione della retribuzione variabile in funzione della performance annuale sono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione di Capogruppo che stabilisce anche l'importo complessivo da erogare, su proposta del Consigliere delegato. È demandata al Consigliere delegato la definizione degli importi singoli e il loro riconoscimento in base ai criteri stabiliti dal Consiglio di amministrazione, nel rispetto dei limiti individuali indicati.

Gli obiettivi quantitativi hanno il peso più significativo, complessivamente pari ad almeno il 75% della valutazione. Non trova invece applicazione, per il personale gerarchicamente dipendente dalla NPE Unit della Capogruppo non Più Rilevante, il sistema premiante di lungo periodo.

L'erogazione avviene entro il mese di giugno dell'anno successivo a quello di competenza, senza applicazione di differimento ulteriore e senza il ricorso a strumenti finanziari. Sono adottate le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3.

Al personale gerarchicamente dipendente dalla NPE Unit della Capogruppo potrà essere riconosciuto anche quanto previsto dal successivo par. 8.3.3.

8.3.3 REMUNERAZIONE QUADRI DIRETTIVI E AREE PROFESSIONALI

Agli appartenenti alla categoria dei quadri direttivi e delle aree professionali viene riconosciuta una remunerazione composta da una componente fissa e da una componente variabile.

La struttura retributiva si fonda sui principi richiamati in precedenza e sulla disciplina qui descritta.

La componente fissa ha la medesima struttura richiamata per il personale più rilevante; costituisce in via generale l'entità remunerativa prevalente.

Nel pieno rispetto delle disposizioni contrattuali, si sviluppa all'interno delle dinamiche degli inquadramenti del personale (avanzamento dei livelli retributivi) e mediante riconoscimenti economici (Ad Personam) e/o l'attribuzione di specifiche indennità di ruolo correlate all'attività svolta.

La parte variabile della retribuzione non può superare il limite individuale del 50% della retribuzione fissa ed è composta dal premio di produzione aziendale, dal sistema motivazionale. e per specifiche figure professionali, anche su sistemi premianti conformi ai principi richiamati in precedenza. La sua erogazione è subordinata al rispetto delle soglie di accesso descritte nel paragrafo 8.1.2.3.

Premio di produzione aziendale

Il premio aziendale è disciplinato dalla normativa contrattuale di settore, che rimanda alla trattativa di secondo livello la definizione delle condizioni e dei criteri di erogazione, in stretta correlazione ai risultati aziendali conseguiti.

Secondo le disposizioni contrattuali, obiettivo del premio è il riconoscimento di "incrementi della produttività del lavoro, della qualità ed altri elementi di competitività (…) tenendo anche conto degli apporti professionali".

Le disposizioni aziendali, d'intesa con le parti sindacali, stabiliscono in modo specifico le formule di calcolo e i parametri da impiegare per la determinazione del premio in funzione dei risultati economici; parimenti, le condizioni per l'erogazione del premio.

L'erogazione avviene entro il mese di giugno dell'anno successivo a quello di competenza, senza applicazione di differimento ulteriore e senza il ricorso a strumenti finanziari. Non sono adottate le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3.

Il sistema motivazionale

Il sistema prevede il riconoscimento di importi una tantum in base alla valutazione di una serie di parametri relativi alla capacità dei singoli di interpretare al meglio il loro ruolo, adottando comportamenti finalizzati al conseguimento degli obiettivi strategici definiti dal Gruppo nonché rispettando, condividendo e promuovendo i principi e i valori aziendali.

A tal fine, sono considerati elementi della prestazione professionale, correlati ai risultati qualitativi ottenuti nell'ambito del ruolo ricoperto e della struttura operativa di riferimento. Le aree di valutazione sono le seguenti:

  • capacità di interpretare al meglio le attività e i compiti assegnati;
  • impegno dimostrato;
  • qualità della prestazione;
  • condivisione dei principi e valori aziendali e di Gruppo;
  • deontologia professionale ed etica dei comportamenti;
  • capacità di formare e valorizzare le risorse;
  • attitudine al lavoro di squadra;
  • capacità di trasferire i valori aziendali.

Il sistema premiante consente, in un'ottica di gestione sostenibile delle risorse, di conciliare la crescita professionale del dipendente con il riconoscimento del lavoro svolto e dei risultati ottenuti nel medio-lungo periodo.

La procedura di valutazione coinvolge diverse strutture aziendali, coordinate e indirizzate dal Servizio personale e modelli organizzativi in un'ottica di sintesi e rispetto di equità retributiva; per la valutazione del personale delle diramazioni territoriali, coinvolge in particolare il servizio Presidio della Rete.

L'arco temporale di riferimento è annuale ed è completato da valutazioni di continuità di più ampio periodo.

Questo sistema motivazionale si discosta dai tradizionali sistemi incentivanti, previsti pure dalla contrattazione collettiva di settore: riconosce e considera una componente non oggettivabile e comunicabile a priori, seppur legata a valutazioni di sostanza. I superiori, nel processo di interazione con i propri collaboratori, sono tenuti a rappresentare chiaramente gli elementi che identificano le qualità richieste.

All'interno di tale sistema, è opportunamente valutata la continuità temporale nello sviluppo degli obiettivi strategici aziendali e di Gruppo e l'adeguatezza alla gestione prudenziale del rischio, nell'ambito del settore di competenza (finanza, credito, credito anomalo, commerciale, attività di supporto ecc.).

L'importo complessivo da erogare viene stabilito dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Consigliere delegato. È demandata al Consigliere delegato la definizione degli importi singoli e il loro riconoscimento al raggiungimento e al mantenimento di tali obiettivi qualitativi, nel rispetto dei limiti individuali indicati.

Il Consiglio di amministrazione può altresì valutare il riconoscimento di premi, attribuiti al personale delle Filiali, in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di budget.

L'erogazione avviene entro il mese di giugno dell'anno successivo a quello di competenza, senza applicazione di differimento ulteriore e senza il ricorso a strumenti finanziari. Sono adottate le clausole di malus e claw-back previsti al par. 8.1.2.3.

8.3.4 REMUNERAZIONE CONSULENTI FINANZIARI E AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA

Il sistema di retribuzione e incentivazione previsto per gli appartenenti ai quadri direttivi e alle aree professionali è adottato pure per i consulenti finanziari che operano in qualità di lavoratori dipendenti.

Una società del Gruppo prevede l'opportunità di utilizzare soggetti non dipendenti in qualità di Agenti in attività finanziaria, per la promozione e la conclusione di contratti relativi alla concessione di finanziamenti.

Per tali soggetti verrà prevista una componente retributiva esclusivamente "ricorrente", mediante la pattuizione e l'erogazione di importi fissi e/o di provvigioni legate alla conclusione dei contratti. Non verranno erogate somme "non ricorrenti" di valenza incentivante.

8.3.5 REMUNERAZIONE PERSONALE DELLA CONTROLLATA ELVETICA

Fermi restando i principi sopra delineati per il sistema di remunerazione della Capogruppo, l'applicazione del sistema di remunerazione e incentivante per il personale non più rilevante avviene, presso la controllata elvetica Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, nel rispetto delle caratteristiche, delle particolarità tecniche e di composizione strutturale del mercato bancario svizzero.

Le diversità esistenti fra l'ordinamento giuridico italiano e quello elvetico in tema di rapporti di lavoro e di sistemi di remunerazione e incentivazione non rendono sempre possibile l'estensione automatica alla controllata delle regole previste per gli altri dipendenti del Gruppo.

Le particolarità del mercato finanziario svizzero, infatti, correlate a una diversa classificazione del personale, determinano in generale una differente composizione della struttura retributiva.

Il sistema di remunerazione e incentivazione della controllata elvetica è, nel suo complesso, in linea con i principi in materia di remunerazione emanati dall'Autorità Federale di Vigilanza sui Mercati Finanziari (FINMA) ed è strutturato in modo semplice, trasparente e orientato al lungo periodo, garantendo continuità nello sviluppo aziendale correlata a un'attenta valutazione dei rischi.

8.4 PATTI DI NON CONCORRENZA E DI PROLUNGAMENTO DEL PREAVVISO

Per specifiche categorie di personale e/o su base individuale, in costanza di rapporto di lavoro o alla sua cessazione, il Gruppo può stipulare specifici patti di non concorrenza, in coerenza con le disposizioni di Vigilanza, le prassi di mercato e nel rispetto dei criteri e limiti massimi indicati.

Il Gruppo può altresì sottoscrivere accordi volti a estendere le tempistiche di preavviso dei dipendenti in caso di dimissioni. I patti citati, volti anche a soddisfare l'esigenza del Gruppo di garantirsi nel tempo la collaborazione di lavoratori particolarmente qualificati, prevedono come compenso importi contenuti, erogati per i relativi periodi di effettivo rispetto dell'impegno assunto.

Eventuali forme di retention bonus e/o patti di stabilità verranno disciplinati in conformità alle disposizioni regolamentari e normative tempo per tempo applicabili.

I gate cui sono soggette le somme corrisposte a compenso di patti in costanza di rapporto di lavoro corrispondono ai requisiti regolamentari minimi di Vigilanza in materia di patrimonio e liquidità, verificati al momento dell'erogazione.

Gli importi erogati in relazione alle menzionate pattuizioni sono soggetti alle disposizioni specifiche previste dalla Vigilanza.

8.5 COMPENSI ACCORDATI IN VISTA O IN OCCASIONE DELLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DEL PERSONALE PIÙ RILEVANTE

Le disposizioni di Vigilanza in tema di remunerazioni delineano una specifica disciplina per i compensi pattuiti in vista o in occasione della conclusione anticipata del rapporto di lavoro o per la cessazione anticipata della carica per il personale più rilevante (c.d. golden parachute o compensi aggiuntivi). Le stesse disposizioni prevedono alcune deroghe, cui si fa specifico rinvio.

Ferme restando le citate deroghe, non rientrano nei predetti compensi aggiuntivi:

  • gli importi erogati in esecuzione di una decisione di un terzo indipendente (giudice o arbitro) sulla base della normativa applicabile;
  • gli importi corrispondenti all'indennità di mancato preavviso nei limiti di quanto stabilito dalle disposizioni di legge e di contratto collettivo;

  • gli importi riconosciuti a titolo di patto di non concorrenza, per la quota che non eccede l'ultima annualità di remunerazione fissa.

Nel caso in cui si intendesse procedere in via unilaterale o consensuale alla risoluzione del rapporto di lavoro su iniziativa e/o per interesse della banca o del Gruppo, potranno essere previsti compensi aggiuntivi a titolo di incentivo all'esodo per l'accompagnamento alla pensione o al prepensionamento o per la composizione di una possibile controversia al fine di evitare un eventuale contenzioso.

L'importo dei menzionati compensi aggiuntivi, fra i quali non rientrano i trattamenti sopra elencati – ferme restando le citate deroghe – non potrà superare le 2 annualità di remunerazione fissa – derivante dal rapporto di lavoro subordinato dirigenziale e dalle eventuali altre cariche all'interno del Gruppo – e sarà soggetto al limite massimo di 2,4 milioni di euro (lordo per il dipendente).

In ogni caso, fermo quanto precede, l'ammontare complessivo dell'insieme dei predetti compensi aggiuntivi, di eventuali patti di non concorrenza e degli importi corrispondenti alle indennità di mancato preavviso riferiti al Consigliere delegato, al Direttore generale e Vice direttori generali e ai Responsabili delle Aree di governo, non potrà superare le 2 annualità di retribuzione complessiva (retribuzione fissa corrente più media della retribuzione variabile effettivamente assegnata nel corso degli ultimi tre esercizi).

Verranno considerati i più volte citati criteri delle disposizioni di Vigilanza per la definizione del rapporto fra remunerazione fissa e variabile.

Questi eventuali compensi aggiuntivi potranno essere riconosciuti solo nel caso in cui, al momento della sottoscrizione, i livelli di liquidità e solidità patrimoniale del Gruppo risultino superiori alle soglie di Vigilanza.

Ai compensi aggiuntivi sono applicati i meccanismi di differimento e utilizzo di strumenti finanziari previsti per il riconoscimento della retribuzione variabile di breve periodo relativa al personale più rilevante, nonché le relative clausole di malus e clawback.

Le Disposizioni di Vigilanza prevedono inoltre la possibilità di utilizzare una formula predefinita, contenuta nelle Politiche di remunerazione della banca, che definisca l'importo da riconoscere per la cessazione anticipata della carica oppure la conclusione

anticipata del rapporto di lavoro, in caso di accordo tra la banca e il personale, per la composizione di una controversia attuale o potenziale, qualunque sia la sede in cui tale accordo viene raggiunto. I compensi aggiuntivi definiti attraverso l'utilizzo di tale formula non sono inclusi nel calcolo del suddetto limite massimo di incidenza della componente variabile rispetto a quella fissa.

La formula adottata riguarda il personale più rilevante e prevede che l'importo sia così determinato:

  • compenso aggiuntivo ordinario paria a 18 mensilità di remunerazione fissa;
  • in caso di anzianità nel Gruppo superiore a 20 anni il compenso ordinario viene aumentato di 2 mensilità di retribuzione fissa;
  • in caso di anzianità nel Gruppo inferiore a 10 anni il compenso ordinario viene dimezzato.

Le mensilità così definite sono decurtate del 50% in caso di:

  • performance individuale negli ultimi 2 anni inferiori ai target stabiliti;
  • possibilità di accedere direttamente al trattamento pensionistico ordinario.

Gli importi sopra indicati, stabiliti dalla formula, non sono riconosciuti in caso di comportamenti dolosi o di colpa grave riscontrati negli ultimi 5 anni di calendario.

Il personale appartenente al personale più rilevante può aderire ad accordi di incentivazione all'esodo definiti con le Organizzazioni sindacali, compresi quelli riferiti all'accesso al Fondo di Solidarietà di settore. In tal caso la quantificazione dell'incentivo definito in tale sede è considerato quale "formula predefinita" ai sensi delle disposizioni di Vigilanza, fermi restando i limiti pari a 2 annualità di retribuzione complessiva previsti per l'ammontare dei compensi aggiuntivi riferiti al Consigliere delegato, al Direttore generale e Vice direttori generali e ai Responsabili delle Aree di governo.

In caso di applicazione delle formule sopra previste le relative somme non concorrono pertanto alla determinazione del rapporto variabile/fisso.

Si precisa che accordi analoghi destinati a dirigenti non appartenenti al personale più rilevante potranno essere previsti nei limiti dettati dal CCNL per i procedimenti arbitrali specifici.

Per i non appartenenti alle figure apicali, il Gruppo può prevedere che il rapporto massimo tra la remunerazione variabile e quella fissa possa raggiungere il limite massimo del 1:1 per poter erogare eventuali pagamenti in vista o in occasione della cessazione anticipata del rapporto o della carica.

8.6 BENEFICI PENSIONISTICI DISCREZIONALI

Non sono previsti per alcuna figura aziendale benefici pensionistici discrezionali individuali per la conclusione anticipata del rapporto di lavoro o per la cessazione anticipata della carica. In caso di eventuale eccezionale assegnazione saranno applicate le regole previste dalla normativa vigente.

9. ATTIVITÀ E VERIFICHE DELLE FUNZIONI DI CONTROLLO

La funzione di Conformità effettua una valutazione ex ante in merito alla rispondenza delle Politiche di remunerazione e incentivazione di Gruppo al quadro normativo, verificando che le stesse siano coerenti con gli obiettivi di rispetto delle norme, dello statuto e del codice etico o altri standard di condotta applicabili, così che siano opportunamente contenuti i rischi legali e reputazionali.

La Revisione interna verifica, con frequenza almeno annuale, la rispondenza delle prassi di remunerazione del personale alle presenti Politiche e alle disposizioni normative tempo per tempo vigenti.

Nel dettaglio, la Revisione interna ha appurato l'aderenza delle Politiche retributive del Gruppo Bancario BPS approvate dall'Assemblea dei soci del 27 aprile 2024 alle disposizioni di Vigilanza.

Secondo quanto previsto dalle disposizioni di Vigilanza, la funzione di Controllo dei rischi dell'Area di governo CRO contribuisce ad assicurare la coerenza del sistema di remunerazione e incentivazione con il quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio della banca, così come definita nel RAF, anche attraverso la definizione degli indicatori di rischio da utilizzare per i meccanismi di correzione (ex ante ed ex post, cfr. Sezione I, par. 8.1.2.3 e 8.1.2.4), e si esprime sulla correttezza dell'eventuale attivazione di questi ultimi.

SEZIONE II – RELAZIONE ANNUALE SULLA REMUNERAZIONE 2024

INTRODUZIONE E CONTESTO

La presente sezione del documento descrive l'attuazione delle Politiche di remunerazione 2024, approvate dall'Assemblea dei Soci il 27 aprile 2024, secondo quanto previsto dalle disposizioni normative e di vigilanza.

Nonostante un contesto geopolitico e macroeconomico sfidante, e alle dinamiche inflazionistiche, il Gruppo ha confermato anche nel 2024 la propria capacità di creare valore per i propri Azionisti e in generale per tutti gli stakeholder.

I risultati finanziari, infatti, segnano un anno record per il Gruppo BPS, con utile netto e proventi dell'attività bancaria caratteristica in forte crescita rispetto all'anno precedente, a testimonianza della capacità del Gruppo BPS di sapersi adattare con successo ai mutevoli contesti di riferimento, azionando opportunamente le leve operative identificate nel Piano industriale.

Il Gruppo ha incrementato i finanziamenti alla clientela e la raccolta, confermando la propria vocazione quale motore dello sviluppo economico e sociale delle realtà presidiate.

Il Gruppo è stato in grado di raggiungere una buona performance mantenendo l'approccio prudente al rischio che lo contraddistingue. I livelli di solidità patrimoniale e di liquidità del 2024 si confermano infatti ampiamente al di sopra delle soglie regolamentari previste.

In particolare, sono state rispettate le soglie di accesso corrispondenti ai parametri minimi fissati annualmente dall'Autorità di Vigilanza e recepiti nel RAF, che abilitano il riconoscimento della remunerazione variabile per i soggetti che ne sono destinatari.

Tabella 1, rispetto delle soglie di accesso nel 2024

SOGLIE DI ACCESSO - 2024
Indicatore
Rispetto soglia di massimo rischio assumibile
CET1 Ratio
Liquidity Coverage Ratio (LCR)

Le remunerazioni corrisposte, il cui dettaglio è illustrato nel prosieguo della Sezione, riflettono dunque la volontà del Gruppo di compensare i propri dipendenti per il lavoro svolto nel corso del 2024, fermi restando i principi di prudenza e il rispetto delle disposizioni di Vigilanza.

PARTE I

1.1 VOCI CHE COMPONGONO LA REMUNERAZIONE E MODALITÀ CON CUI LA REMUNERAZIONE CONTRIBUISCE AI RISULTATI DI LUNGO TERMINE DELLA SOCIETÀ

1.1.1 COMPENSI DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E DI CONTROLLO

In coerenza con le Politiche di remunerazione adottate nel 2024, i compensi riconosciuti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo si basano esclusivamente su componenti fisse.

Tale impostazione è in linea con i valori e le strategie del Gruppo e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di lungo periodo, evitando incentivi con effetti distorsivi, che possano indurre a violazioni normative o a un'eccessiva assunzione di rischi.

Non sono previste forme di retribuzione incentivante basate su strumenti finanziari o collegate alle performance di Gruppo.

Il compenso del Consiglio di amministrazione, secondo quanto previsto dalla normativa e dallo statuto, viene fissato annualmente dall'Assemblea che determina altresì l'importo delle medaglie di presenza e, eventualmente in misura forfettaria, il rimborso delle spese per l'intervento alle riunioni.

Sono previsti dei compensi per i consiglieri investiti di particolari cariche previste dallo statuto.

Per il Collegio sindacale, l'Assemblea determina l'emolumento annuale, valevole per l'intero periodo di durata della carica, l'importo delle medaglie di presenza e il rimborso delle spese sostenute per l'espletamento del mandato.

Il dettaglio dei compensi riconosciuti è illustrato nelle tabelle contenute nella seconda parte della presente sezione.

1.1.2 COMPENSI DEL DIRETTORE GENERALE E DEI C-LEVEL

La struttura retributiva del Direttore generale, e dei C-LEVEL, come stabilito dalle Politiche di remunerazione 2024, si compone di una parte fissa prevalente e di una parte variabile.

La componente fissa è divisa in una parte "tabellare", prevista dalle disposizioni contrattuali, da riconoscimenti economici individuali (Ad Personam) e da specifiche indennità correlate all'attività svolta, che vengono riconosciuti con cadenza mensile. La parte "tabellare" segue le dinamiche di incremento previste dalla contrattazione nazionale. La componente "Ad Personam" può essere incrementata solo previa deliberazione del Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, mediante l'attribuzione di nuovi riconoscimenti economici individuali.

Come specificato nelle Politiche 2024, la componente variabile della retribuzione per il Direttore generale e le altre figure apicali non può superare il 100% della componente fissa. Tale limite è fissato al 50% per il resto del personale, con l'eccezione delle Funzioni di controllo, per le quali il limite è fissato a un terzo della retribuzione fissa.

Nel rispetto dei limiti sopra citati, l'ammontare della remunerazione variabile è funzione delle performance registrate, con riferimento a i) indicatori quantitativi economicofinanziari, ii) indicatori ESG e iii) indicatori qualitativi.

Per tutte le figure in esame, a eccezione delle Funzioni di controllo, per le quali la valutazione viene effettuata esclusivamente a livello qualitativo mediante metriche qualitative di funzione, sono considerate le seguenti metriche di Gruppo: i) redditività core, ii) cost-income ratio e iii) RORAC.

A queste, per i membri della Direzione generale e dei Responsabili delle Aree di governo, sono affiancate metriche individuali specifiche, definite in funzione del ruolo, coerentemente con le Politiche 2024. Tali metriche sono state selezionate nei seguenti ambiti:

  • per il Chief Financial Officer, gestione delle attività finanziarie e dei crediti fiscali;
  • per il Chief Commercial Officer, sviluppo della raccolta indiretta e assicurativa, sviluppo dei servizi commissionali in generale e gestione dei crediti fiscali;
  • per il Chief Lending Officer, sviluppo del credito e attuazione delle Politiche creditizie di Gruppo;
  • per il Chief Information and Operations Officer, gestione dell'architettura IT e operativa;
  • per il Responsabile della NPE Unit, metriche attinte dal Piano NPE di Gruppo.

Similmente alle metriche di Gruppo, anche gli indicatori ESG sono valutati a livello di Gruppo e prevedono una valutazione di sintesi rispetto al grado di raggiungimento degli obiettivi esposti nelle Politiche 2024 e qui richiamati:

  • Rating ESG: miglioramento del corporate rating EE di Standard Ethics;
  • Prodotti e servizi ESG: ampliamento dell'offerta di prodotti ESG (next) secondo quanto previsto dal Piano industriale;
  • Credito ESG valutazione delle controparti: completamento delle attività di due diligence ESG delle controparti corporate; ampliamento del perimetro coperto dalla valutazione dello Score C&E.
  • Finanza ESG: Innalzamento della "percentuale ESG" della componente obbligazionaria del portafoglio di proprietà;
  • Iniziative internazionali: elaborazione di un set di target da condividere con Net-Zero Banking Alliance (NZBA) entro giugno 2025 per la definizione degli obiettivi di decarbonizzazione;
  • Governance ESG: Completamento e approvazione entro il mese di dicembre 2024 del piano operativo D&I;

Da ultimo, gli indicatori qualitativi sono analizzati a livello individuale e comprendono valutazioni in merito a:

  • capacità manageriali e di visione strategica;
  • continuità nel ruolo ricoperto;
  • etica nel lavoro e negli affari;
  • capacità di interpretare e dare attuazione alle politiche e ai valori aziendali;
  • esecuzione dei processi chiave per l'evoluzione di lungo termine del Gruppo, in particolare quelli di attuazione delle iniziative di sviluppo previste dal Piano industriale;
  • gestione dei rischi e dei rilievi delle Funzioni Aziendali di Controllo.

I criteri e i parametri per l'attribuzione della componente variabile legata agli indicatori sopra richiamati vengono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione.

L'importo della retribuzione variabile da erogare ai singoli viene deliberato dal Consiglio di amministrazione su proposta del Comitato remunerazione, previa verifica del raggiungimento totale o parziale degli obiettivi indicati, sulla base della parametrizzazione stabilita.

La remunerazione variabile determinata in applicazione delle regole sopra descritte – qualora superi la soglia di rilevanza determinata dal Consiglio di amministrazione in relazione sia all'entità dell'importo e sia alla sua incidenza sulla retribuzione fissa – è soggetta, tenuto conto dei limiti posti all'entità delle remunerazioni variabili, alle seguenti norme relative al differimento e al pagamento con strumenti finanziari che si ritengono idonee ad assicurare il rispetto degli obiettivi aziendali di lungo periodo:

  • una quota upfront, pari al 60% del totale, è attribuita entro il mese di giugno dell'anno successivo;

  • cinque quote annue, complessivamente pari al 40% del totale, ciascuna di importo uguale, sono differite in un periodo quinquennale a partire dall'anno successivo a quello di attribuzione della quota up-front;

Il riconoscimento del 50% della quota up-front e del 55% della quota differita avviene attraverso l'assegnazione di azioni Banca Popolare di Sondrio spa. Tali azioni sono soggette a un periodo di retention pari a 1 anno.

L'erogazione delle quote differite della remunerazione è soggetta a regole di malus che portano all'azzeramento della quota in caso di mancato raggiungimento delle soglie di accesso previste per l'esercizio precedente l'anno di erogazione di ciascuna quota differita e in caso di erogazione di provvedimenti disciplinari.

È inoltre prevista l'applicazione di clausole malus sui premi da corrispondere e di clawback sui premi corrisposti per le fattispecie previste dalla normativa di Vigilanza.

Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, per cause diverse dalla quiescenza e dalla morte, sia la parte up-front sia quella differita non sono corrisposte.

Non sono previsti benefici pensionistici discrezionali.

Il Chief Risk Officer, ai fini delle Politiche di remunerazione, rientra tra i Responsabili delle Funzioni di controllo e pertanto la parte variabile della retribuzione è legata esclusivamente a obiettivi qualitativi e di funzione.

Prima di entrare nel merito delle singole schede obiettivi, si riportano di seguito i risultati ottenuti dal Gruppo in termini di performance economico-finanziaria e in ambito ESG.

BREVE PERIODO - VARIABILI DI GRUPPO ECONOMICO - FINANZIARIE
Indicatore Target Consuntivo Raggiungimento
Redditività core (€ Mln) 1301 1525 117%
Cost-income ratio (%) 41.7% 39.0% 108%
RORAC (%) 10.9% 14.9% 137%

Tabella 2, consuntivo degli indicatori di performance economico-finanziaria di Gruppo

BREVE PERIODO - VARIABILI DI GRUPPO ESG
Indicatore Target Consuntivo Raggiungimento
Rating ESG 1 1 100%
Prodotti e servizi ESG 1 2 120%
Credito ESG 1 2 120%
Finanza ESG 1 1 100%
Governance ESG 1 1 100%
Iniziative ESG 1 2 120%

Tabella 3, consuntivo degli indicatori di performance ESG di Gruppo

(Schema di valutazione performance ESG: 0. Sotto-performance; 1. Target; 2. Sovra-performance)

Gli obiettivi ESG di breve termine definiti per l'esercizio 2024 sono stati pienamente raggiunti, a testimonianza dell'impegno del Gruppo in tale ambito. In particolare:

  • Rating ESG: Corporate Rating Standard Ethics Migliorato a EE + a marzo 2024;
  • Prodotti e servizi ESG: nel corso del 2024 sono state introdotte 14 nuove linee next (finanziamenti ESG), di cui 13 green e una social;
  • Finanza ESG: nel corso del 2024, la "percentuale ESG" della componente obbligazionaria del portafoglio di proprietà ha raggiunto il 15,47%;
  • Iniziative ESG: Elaborazione, approvazione e condivisione di un set di target di decarbonizzazione del portafoglio crediti, in linea con l'Accordo di Parigi, con sei mesi di anticipo rispetto alle tempistiche dettate dalla Net-Zero Banking Alliance (NZBA);
  • Governance ESG: Completamento e approvazione nel corso del mese di dicembre 2024 del piano operativo D&I;
  • Credito ESG: Completamento Due Diligence ESG su 571 controparti corporate e implementazione nei sistemi operativi dello score C&E (perimetro ampliato).

Si riporta di seguito la scheda obiettivi di breve termine del Direttore generale per l'esercizio 2024, fornendo disclosure delle performance raggiunte e dei conseguenti impatti sulla remunerazione variabile di breve termine di competenza.

CONSUNTIVO SCHEDA OBIETTIVI BREVE PERIODO – DIRETTORE GENERALE
Categoria
indicatori
Indicatore Target Raggiungiment
o
Quantitativi
economico
finanziari di
Gruppo
Redditività core (€ Mln) 25% 1301,1 117%
Cost-income ratio (%) 25% 41,7% 108%
RORAC (%) 30% 10,93% 137%
ESG Indicatori vari di verifica del
raggiungimento degli obiettivi
10%
ESG
100% 110%
Qualitativi Metriche qualitative di funzione 10% Sopra le attese
Totale 119,94%

Tabella 4, consuntivo delle performance di breve periodo 2024 per il Direttore generale

Il risultato complessivo di performance del Direttore Generale per l'esercizio 2024 si attesta al 119,94%. Il valore della componente variabile di remunerazione di breve termine assegnato, pertanto, è pari a 453.490 euro, equivalente al 48% della remunerazione fissa.

BREVE PERIODO - PERFORMANCE QUALITATIVA
Indicatore Target Consuntivo Raggiungimento
Capacità manageriale 2 3 110%
Continuità nel ruolo ricoperto 2 3 120%
Etica nel lavoro e negli affari 2 3 120%
Capacità di interpretare e di dare
attuazione alle politiche e ai valori
aziendali
2 3 120%
Gestione dei processi chiave per
l'evoluzione di lungo termine del Gruppo
2 3 120%

Tabella 5, consuntivo delle performance qualitativa 2024 per il Direttore generale

(Schema di valutazione performance qualitativa: 0. Non adeguata al ruolo; 1. Adeguata al ruolo; 2. Soddisfacente; 3. Sopra le attese)

Figura 1, curva di incentivazione del Direttore generale

Si riporta di seguito il consuntivo delle performance complessive di breve periodo raggiunte dalle figure apicali nell'esercizio 2024, fornendo disclosure dei conseguenti impatti sulle rispettive remunerazioni variabili di breve termine.

CONSUNTIVO SCHEDA OBIETTIVI BREVE PERIODO – FIGURE APICALI
Ruolo Livello delle performance (%) Bonus (% retribuzione fissa)
Chief Financial Officer 120% 50%
Chief Commercial Officer 118% 48%
Chief Lending Officer 114% 43%
Chief Information and Operations
Officer
114% 43%
Responsabile NPE Unit 118% 48%
Totale remunerazione erogata 398.270

Tabella 6, consuntivo delle performance di breve periodo 2024 per le altre figure apicali

Figura 2, curva di incentivazione del Chief Financial Officer

Figura 3, curva di incentivazione del Chief Commercial Officer

Figura 4, curva di incentivazione del Chief Lending Officer

Figura 5, curva di incentivazione del Chief Information and Operations Officer

Figura 6, curva di incentivazione del Responsabile NPE Unit

Nel 2024 le Funzioni aziendali di controllo hanno raggiunto gli obiettivi qualitativi stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, andando oltre i target attesi. La retribuzione variabile complessivamente riconosciuta ai Responsabili delle varie Funzioni di controllo è pari a 166.837 euro.

Per ogni dettaglio si rimanda ai dati indicati nelle tabelle contenute nella seconda parte della presente sezione.

1.1.3 PIANO DI INCENTIVO A LUNGO TERMINE

Gli interventi di innovazione effettuati nell'impianto delle Politiche 2023 hanno introdotto per il Direttore generale e per le altre figure apicali, in aggiunta ai meccanismi di remunerazione variabile di breve termine, un piano di incentivo a lungo termine sull'orizzonte 2023-2025.

L'erogazione della remunerazione variabile di lungo periodo è funzione del livello di performance consuntivato nell'anno di completamento dell'orizzonte di Piano.

In particolare:

  • per livelli di performance inferiori al 70%, non verrebbe erogato nessun bonus;
  • al raggiungimento del 100% del target corrisponderebbe un bonus pari al 30% della remunerazione fissa per il Direttore generale, e al 15% della remunerazione fissa delle altre figure apicali;
  • in caso di over performance, il valore del bonus erogabile crescerebbe per tutte le figure in esame fino al 50% della remunerazione fissa, in corrispondenza di una performance pari o superiore al 120% del target.

Il valore di tale Piano sarà quindi valutato ed erogato nel 2025, tuttavia, considerando i livelli attuali di remunerazione fissa del personale ricevente, il montante complessivo da erogare sarebbe pari a:

  • 413.000 euro al raggiungimento del 100% del target di performance;
  • 904.000 euro in caso di overperformance pari al 120% del target prefissato.

1.2 INDENNITÀ PER LA CESSAZIONE DALLA CARICA O PER LA RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO

Non sono stati corrisposti compensi relativi alla conclusione anticipata della carica o del rapporto di lavoro.

1.3 DEROGHE ALLA POLITICA DI REMUNERAZIONE

Non sono state effettuate deroghe all'applicazione delle Politiche di remunerazione 2024.

1.4 EVENTUALE APPLICAZIONE DI MECCANISMI DI CORREZIONE EX POST DELLA COMPONENTE VARIABILE

Non è stato adottato alcun meccanismo di correzione ex post, né in termini di malus né di claw-back.

1.5 VARIAZIONI ANNUALI

Sono illustrate di seguito le variazioni annuali della remunerazione totale erogata tra il 2023 e il 2024 per il Consiglio di amministrazione, il Collegio sindacale e la Direzione generale.

Tabella 7, variazione della retribuzione dei componenti del Consiglio di amministrazione

Nominativo Carica Retribuzione
totale 2020
(€)
Retribuzione
totale 2021 (€)
Retribuzione
totale 2022
(€)
Retribuzione
totale 2023
(€)
Retribuzione
totale 2024
(€)
Variazione %
2023-2024
Venosta
Francesco
Presidente 357.196 301.741 292.151 378.186 410.828 8,63%
Pedranzini
Mario
Alberto
Consigliere
delegato
286.714 339.227 362.974 396.547 358.965* -9,48%
Stoppani
Lino
Vicepresidente 145.190 182.220 181.516 225.693 231.910 2,75%
Carretta
Alessandro
Amministratore 44.700 48.900 56.100 103.400 45.000 -56,48%
Cordone
Nicola
Amministratore - - 35.529 92.733 129.267 39,40%
Credaro
Loretta
Amministratore 50.550 52.900 59.600 90.900 111.450 22,61%
Depperu
Donatella
Amministratore 47.600 52.900 63.500 90.867 38.733 -57,37%
Doro Anna Amministratore - - 38.229 107.900 144.450 33,87%
Falck
Federico
Amministratore 46.500 47.000 57.214 87.200 112.953 29,53%

Ferrari
Attilio
Piero
Amministratore 47.900 18.747 90.763 41.680 -54,08%
Giay
Roberto
Amministratore - - - - 57.800 -
Malaguti
Maria
Chiara
Amministratore - - - 69.667 121.667 74,64%
Molla
Pierluigi
Amministratore 11.844 56.600 102.767 138.901 35,16%
Neervoort
Severine
Melissa
Harmine
Amministratore - - - - 80.383 -
Recchi
Giuseppe
Amministratore - - - - 78.133 -
Rossi
Serenella
Amministratore 47.200 50.800 54.900 86.400 117.617 36,13%
Stefini
Silvia
Amministratore - - - 74.600 114.883 54,00%
Zambelli
Rossana
Amministratore - - - 107.000 155.733 45,54%

* revisione tecnica della componente remunerazione percepita come Presidente di BPS Suisse.

Tabella 8, variazione della retribuzione dei componenti del Collegio sindacale

Nominativo Carica Retribuzione
totale 2020
(€)
Retribuzione
totale 2021 (€)
Retribuzione
totale 2022
(€)
Retribuzione
totale 2023
(€)
Retribuzione
totale 2024
(€)
Variazione
%
2023-2024
Rossano
Serenella
Presidente
collegio
sindacale
- 71.326 106.550 106.850 42.054 -60,64%
Vitali
Laura
Sindaco effettivo 75.400 87.600 104.818 116.800 151.366 29,59%
De Buglio
Massimo
Sindaco effettivo - 55.649 86.000 87.400 111.116 27,14%
Vago Carlo
Maria
Presidente
collegio
sindacale
- - - - 103.910 -
Vido Paolo Sindaco
supplente
- 22.752 19.240 19.560 19.560 0,00%

Nominativo Carica Retribuzione totale 2020 (€) Retribuzione totale 2021 (€) Retribuzione totale 2022 (€) Retribuzione totale 2023 (€) Retribuzione totale 2024 (€) Variazione % 2023-2024 Pedranzini Mario Alberto Direttore generale 1.114.108 1.135.247 1.132.984 1.405.849 1.497.678 6,53% Erba Mario Vice direttore generale 240.848 243.534 241.182 272.730 299.297 9,74% Gusmeroli Milo Vice direttore generale 268.427 271.586 271.323 288.474 304.307 5,49% Poletti Cesare Vice direttore generale 255.682 260.858 258.031 254.760 254.756 0,00%

Tabella 9, variazione della retribuzione dei componenti della Direzione generale

Vengono indicate di seguito le variazioni annuali dei risultati del Gruppo:

Tabella 10, utile netto di Gruppo, 2023-24

Utile netto di Gruppo
2023 (€) 2024 (€) Variazione %
2023-2024
461.162 574.942 24,67%

Di seguito sono indicate le variazioni annuali della retribuzione annua lorda media dei dipendenti della Banca Popolare di Sondrio:

Retribuzione annua lorda media dei dipendenti Banca Popolare di Sondrio
2023 (€) 2024 (€) Variazione %
2023-2024
49.952 52.147 4,39%

Tabella 11, retribuzione annua lorda media dei dipendenti Banca Popolare di Sondrio, 2023-24

1.6 VOTAZIONE ESPRESSA DALL'ASSEMBLEA DEI SOCI 2024

In linea con quanto previsto dall'art. 123-ter del TUF, l'Assemblea dei Soci del 27 aprile 2024 si è espressa in modo favorevole (98,41% dei voti espressi, corrispondenti al 50,73% del capitale sociale complessivo), con deliberazione non vincolante, sulla "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti (SEZIONE II)", posta al punto 2, lettera a2) dell'OdG.

Il Gruppo, nel definire la Politica di Remunerazione 2025 descritta nella Prima Sezione del presente documento, ha tenuto in considerazione il voto favorevole espresso dall'Assemblea dei Soci nel 2024, sia sulla Prima e sia sulla Seconda Sezione. Alla luce di tale riscontro positivo, le innovazioni introdotte con le Politiche 2025 promuovono un insieme di innovazioni mirate, volte a perfezionare nel continuo gli strumenti a supporto delle performance.

PARTE II: COMPENSI CORRISPOSTI AI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E DI CONTROLLO, AI DIRETTORI GENERALI E AGLI ALTRI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE.

Tabella 1: Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, ai direttori generali e agli altri dirigenti con responsabilità strategiche (€)

Compensi per Compensi variabili non
equity
Benefici Altri
compensi
Totale Fair value
dei
compensi
equity
Indennità di
fine carica o
di
cessazione
del rapporto
di lavoro
Nominativo Carica Periodo di
riferimento
Scadenza
della carica
Compensi
fissi
la
partecipazione
ai comitati
Bonus
ed altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
non
monetari
Francesco
Venosta
Presidente 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
365.200
18.600
11.467* 15.561 392.228
18.600
(III) Totale
*Nota: Comitato nomine 11.467 euro
383.800 11.467 410.828
Mario Alberto
Pedranzini
Consigliere
delegato
2024 31/12/2025
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
225.200
107.365
26.400* 251.600
107.365
(III) Totale 332.565 26.400 358.965
*Nota: Comitato esecutivo 26.400 euro Lino Stoppani Vicepresidente 2024 31/12/2025
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
178.600 32.050* 210.650
(III) Totale 21.260
199.860
32.050 21.260
231.910
*Nota: Comitato esecutivo 32.050 euro
Alessandro
Amministratore 2024 27/04/2024
Carretta
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
25.667 19.333* 45.000
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale
25.667 19.333 45.000
*Nota: Comitato Controllo e Rischi 15.400 euro; Comitato Remunerazione 3.933 euro Nicola Cordone Amministratore 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 78.200 51.067* 129.267
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale
78.200 51.067 129.267
Correlate 7.534 euro *Nota: Comitato Remunerazione 22.400 euro; Comitato Controllo e Rischi 21.133 euro; Comitato Parti
Loretta Credaro Amministratore 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
76.950 34.500* 111.450
(III) Totale
*Nota: Comitato esecutivo 34.500 euro
76.950 34.500 111.450
Donatella
Depperu
Amministratore 2024 31/12/2023
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
26.667 12.066* 38.733
(III) Totale
*Nota: Comitato Controllo e Rischi 12.066 euro
26.667 12.066 38.733
Anna Doro Amministratore 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
75.650 68.800* 144.450
(III) Totale 75.650 68.800
*Nota: Comitato Nomine 16.267 euro, Comitato Controllo e Rischi 41.667 euro, Comitato Parti Correlate 10.866 euro
144.450
Federico Falck Amministratore 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
82.553 30.400* 112.953
(III) Totale
*Nota: Comitato esecutivo 30.400 euro
82.553 30.400 112.953
Piero Attilio
Ferrari
Amministratore 2024 27/07/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
33.280 8.400* 41.680
(III) Totale
*Nota: Comitato remunerazione 7.267 euro
33.280 8.400 41.680
Giay Roberto Amministratore 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
50.533 7.267* 57.800
(III) Totale
*Nota: Comitato esecutivo 8.400 euro
50.533 7.267 57.800
Maria Chiara
Malaguti
Amministratore 2024 31/12/2025
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
75.200 46.467* 121.667
(III) Totale 75.200 46.467
*Nota: Comitato Nomine 12.333 euro, Comitato Controllo e Rischi 21.734 euro, Comitato Remunerazione 12.400 euro
121.667
Pierluigi Molla Amministratore 2024 31/12/2023
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
108.791 30.110* 138.901
(III) Totale 108.791 30.110
*Nota: Comitato esecutivo 10.910 euro, Comitato Controllo e Rischi 13.267 euro, Comitato Sostenibilità 5.933 euro
138.901
Neervoort
Severine
Melissa
Harmine
Amministratore 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
48.983 31.400* 80.383
(III) Totale
*Nota: Comitato Controllo e Rischi 21.133 euro, Comitato Sostenibilità
48.983 31.400 80.383
10.267 euro
Recchi
Giuseppe
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
Amministratore 2024 31/12/2026 48.733 29.400* 78.133
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale
48.733 29.400 78.133
*Nota: Comitato Nomine 18.533 euro, Comitato Parti Correlate 10.867 euro
(I) Compensi nella società che redige il bilancio Serenella Rossi Amministratore 2024 31/12/2024 76.550 41.067* 117.617
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale
76.550 41.067 117.617
*Nota: Comitato Parti Correlate 25.067 euro; Comitato Sostenibilità 16.000 euro
Silvia Stefini
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
Amministratore 2024 31/12/2025 76.350 38.533* 114.883
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale
76.350 38.533 114.883
*Nota: Comitato Nomine 12.333 euro; Comitato Sostenibilità 26.200
euro

Rossana
Zambelli
Amministratore 2024 31/12/2
025
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 79.800 57.333* 137.133
(II) Compensi da società controllate e collegate 18.600 18.600
(III) Totale 98.400 57.333 155.733
*Nota: Comitato Controllo e Rischi 34.400 euro; Comitato Nomine
11.867 euro, Comitato Parti Correlate 11.066 euro
Compensi per Compensi variabili non
equity
Fair value
dei
compensi
equity
Indennità
di fine
carica o di
Nominativo Carica Periodo di
riferimento
Scadenza
della carica
Compensi
fissi
la
partecipazione
ai comitati
Bonus
ed altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
Benefici
non
monetari
Altri
compensi
Totale cessazione
del
rapporto di
lavoro
Vago
Carlo Maria
Presidente
collegio
sindacale
2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 82.360 21.550* 103.910
(II) Compensi da Società controllate e collegate
(III) Totale 82.360 21.550 103.910
*Nota: Comitato esecutivo 21.550 euro
Serenella
Rossano
Presidente
collegio
sindacale
2024 27/04/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 36.154 5.900* 42.054
(II) Compensi da Società controllate e collegate
(III) Totale 36.154 5.900 42.054
*Nota: Comitato esecutivo 5.900 euro
Vitali Laura Sindaco
effettivo
2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 85.766 22.800* 108.566
(II) Compensi da Società controllate e collegate 42.800 42.800
(III) Totale 128.566 22.800 151.366
*Nota: Comitato esecutivo 22.800 euro
De
Buglio
Massimo
Sindaco
effettivo
2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 85.916 25.200* 111.116
(II) Compensi da Società controllate e collegate
(III) Totale 85.916 25.200 111.116
*Nota: Comitato esecutivo 25.200 euro
Paolo Vido Sindaco
supplente
2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da Società controllate e collegate 19.560 19.560
(III) Totale 19.560 19.560
Compensi variabili non equity Fair value
dei
compensi
equity
Indennità
di fine
carica o di
cessazione
del
rapporto
di lavoro
Nominativo Carica Periodo di
riferimento
Scadenza
della
carica
Compensi
fissi
Compensi per
la
partecipazione
ai comitati
Bonus ed
altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
Benefici
non
monetari
Altri
compensi
Totale
Mario Alberto
Pedranzini
Direttore
generale
2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 944.771 217.675 99.419 1.261.865 235.814
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 944.771 217.675 99.419 1.261.865
Mario Erba Vice
direttore
generale
vicario
2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 200.102 46.104 3.145 249.351 49.946
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 200.102 46.104 3.145 249.351
Milo
Gusmeroli
Vice
direttore
generale
2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 199.473 41.170 19.065 259.707 44.600
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 199.473 41.170 19.065 259.707
Cesare Poletti Vice
direttore
generale
2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 187.873 49.996 16.887 254.756
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 187.873 49.996 16.887 254.756
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
3 2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 286.522 123.105 7.375 417.002 93.345
(II) Compensi da società controllate e collegate 449.937 32.680 482.617
(III) Totale 736.459 123.105 40.055 899.619

Il dettaglio dei "Compensi fissi" è riportato di seguito:

Scadenza
della carica
Compensi fissi
Nominativo Carica Periodo di riferimento Totale Importo
Assemblea
Gettoni
presenza
Rimborsi
spese
Compenso
cariche
statutarie
o incarichi
Lavoro
dipendente
Francesco
Venosta
Presidente 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
365.200
18.600
65.000
15.000
10.200
3.600
290.000
(III) Totale 383.800 80.000 13.800 - 290.000
Mario Alberto
Pedranzini
Consigliere delegato 2024 31/12/2025
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
225.200
107.365
65.000
107.365
10.200 150.000
(III) Totale 332.565 172.365 10.200 - 150.000
Lino Stoppani Vicepresidente
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
2024 31/12/2025 178.600 65.000 13.600 100.000
(III) Totale (II) Compensi da società controllate e collegate 21.260
199.860
15.000
80.000
3.760
17.360
- 2.500
102.500
Alessandro
Carretta
Amministratore 2024 27/04/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 25.667 21.667 3.600 400
(III) Totale (II) Compensi da società controllate e collegate 25.667 21.667 3.600 400
Nicola
Cordone
Amministratore 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
78.200 65.000 10.200 3.000
(III) Totale 78.200 65.000 10.200 3.000
Loretta
Credaro
Amministratore 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
76.950 65.000 10.200 1.750
(III) Totale
Donatella
76.950 65.000 10.200 1.750
Depperu Amministratore
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
2024 27/04/2024 26.667 21.667 4.200 800
(III) Totale (II) Compensi da società controllate e collegate 26.667 21.667 4.200 800
Anna Doro Amministratore 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
75.650 65.000 10.200 450
(III) Totale 75.650 65.000 10.200 450
Federico
Falck
Amministratore 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
82.553 65.000 9.600 1.200 6.753
(III) Totale 82.553 65.000 9.600 1.200 6.753
Piero Attilio
Ferrari
Amministratore
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
2024 27/04/2024 33.280 21.667 3.000 600 8.013
(III) Totale (II) Compensi da società controllate e collegate 33.280 21.667 3.000 600 8.013
Giay Roberto Amministratore 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
50.533 43.333 6.000 1.200
(III) Totale 50.533 43.333 6.000 1.200
Maria Chiara
Malaguti
Amministratore 2024 31/12/2025
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
75.200 65.000 9.600 600
(III) Totale
Pierluigi
75.200 65.000 9.600 600
Molla Amministratore
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
2024 31/12/2026 108.791 65.000 10.200 3.400 30.191
(III) Totale (II) Compensi da società controllate e collegate 108.791 65.000 10.200 3.400 30.191
Neervoort
Severine
Amministratore 2024 31/12/2026
Melissa
Harmine
(III) Totale (I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
48.983 43.333 5.400 250
Recchi Amministratore 48.983 43.333 5.400 250
Giuseppe (I) Compensi nella società che redige il bilancio 2024 31/12/2026 48.733 43.333 4.200 1.200
(III) Totale (II) Compensi da società controllate e collegate 48.733 43.333 4.200 1.200
Serenella
Rossi
Amministratore 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
76.550 65.000 10.200 1.350
(III) Totale 76.550 65.000 10.200 1.350
Silvia Stefini Amministratore 2024 31/12/2025
(III) Totale (I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
76.350
76.350
65.000
65.000
9.600
9.600
1.750
1.750
Rossana Amministratore 2024 31/12/2025
Zambelli (I) Compensi nella società che redige il bilancio 79.800 65.000 10.200 4.600
(III) Totale (II) Compensi da società controllate e collegate 18.600
98.400
15.000
80.000
3.600
13.800
4.600

Nominativo Periodo di Compensi fissi
Carica riferimento Scadenza della carica Totale Importo
Assemblea
Gettoni presenza Rimborsi
spese
Compenso
cariche
statutarie
o incarichi
Lavoro
dipendente
Vago Carlo
Maria
Presidente
collegio
sindacale
2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 82.360 67.760 6.000 8.600
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 82.360 67.760 6.000 8.600
Serenella
Rossano
Presidente
collegio
sindacale
2024 27/04/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 36.154 27.404 4.200 4.550
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 36.154 27.404 4.200 4.550
Vitali Laura Sindaco
effettivo
2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 85.766 67.316 10.200 8.250
(II) Compensi da società controllate e collegate 42.800 30.000 12.800
(III) Totale 128.566 97.316 23.000 8.250
Massimo De
Buglio
Sindaco
effettivo
2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 85.916 67.316 10.200 8.400
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 85.916 67.316 10.200 8.400
Paolo Vido Sindaco
supplente
2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate 19.560 17.000 2.560
(III) Totale 19.560 17.000 2.560
Nominativo Carica Periodo di
riferimento
Scadenza della
carica
Compensi fissi
Totale Importo
Assemblea
Gettoni
presenza
Rimborsi spese Compenso
cariche
statutarie o
incarichi
Lavoro
dipendente
Mario Alberto
Pedranzini
Direttore generale 2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 944.771 944.771
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 944.771 944.771
Mario Erba Vice direttore
generale vicario
2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 200.102 200.102
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 200.102 200.102
Milo Gusmeroli Vice direttore
generale
2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 199.473 199.473
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 199.473 199.473
Cesare Poletti Vice direttore
generale
2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 187.873 187.873
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 187.873 187.873
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
3 2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 286.522 286.522
(II) Compensi da società controllate e collegate 449.937 39.400 3.600 406.937
(III) Totale 736.459 39.400 3.600 693.459

Tabella 2: Stock-option assegnate ai componenti dell'organo di amministrazione, ai direttori generali e agli altri dirigenti con responsabilità strategiche.

Non sono previsti piani di Stock-option.

Tabella 3: Piani di incentivazione a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche.

Tabella 3A: Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, diversi dalle stock-option, a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche.

(A) (B) (1) Strumenti
corso dell'esercizio
finanziari
assegnati negli esercizi
precedenti non vested nel
Strumenti finanziari assegnati nel corso dell'esercizio Strumenti
finanziari
vested nel
Strumenti finanziari vested
corso
nel corso dell'esercizio e
dell'eserci
attribuibili
zio e non
attribuiti
Strumenti
finanziari di
competenz
a
dell'esercizi
o
(2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) (10) (11) (12)
Nominativ
o
Carica Piano Numero e
tipologia di
strumenti
finanziari
Periodo di
vesting
Numero e
tipologia
di
strumenti
finanziari
Fair Value alla
data
di
assegnazione
Periodo di
vesting
Data
di
assegnazione
Prezzo di
mercato
all'assegn
azione
Numero e
tipologia
di
strumenti
finanziari
Numero e
tipologia
di
strumenti
finanziari
Valore alla
data
di
maturazione
Fair Value
Mario Alberto
Pedranzini
Direttore
generale
(I) Compensi nella società
che redige il bilancio
27/04/2024 20.559 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
235.814 Bonus
attribuito in
quote
annuali
uguali nei
cinque
esercizi
successivi a
quello di
assegnazione
20/03/2025 11,47 11.861 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
N.d. 235.814
(II) Compensi da Società
controllate e collegate
(I) Compensi nella società
che redige il bilancio
29/04/2023 9.927 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
Bonus
attribuito in
quote annuali
uguali nei
quattro
esercizi
successivi
2.482 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
N.d. -
(II) Compensi da Società
controllate e collegate
(I) Compensi nella società
che redige il bilancio
30/04/2022 3.463 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
Bonus
attribuito in
quote annuali
uguali nei tre
esercizi
successivi
1.154 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
N.d.
(II) Compensi da Società
controllate e collegate
(I) Compensi nella società
che redige il bilancio
11/05/2021 2.429 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
Bonus
attribuito in
quote annuali
uguali nei
due esercizi
successivi
1.215 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
N.d.
(II) Compensi da Società
controllate e collegate
(III) Totale 235.814 235.814
Mario Erba Vice
direttore
generale
vicario
(I) Compensi nella società
che redige il bilancio
27/04/2024 4.353 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
49.946 Bonus
attribuito in
quote
annuali
uguali nei
cinque
esercizi
successivi a
quello di
assegnazione
20/03/2025 11,47 2.512 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
N.d. 49.946
(II) Compensi da Società
controllate e collegate
(I) Compensi nella società
che redige il bilancio
29/04/2023 2.126 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
Bonus
attribuito in
quote annuali
uguali nei
quattro
esercizi
successivi
532 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
N.d. -
(II) Compensi da Società
controllate e collegate
(III) Totale 49.946 49.946

Vice
Milo
direttore
Gusmeroli
generale
(I) Compensi nella società
che redige il bilancio
27/04/2024 3.887 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
44.600 Bonus
attribuito in
quote
annuali
uguali nei
cinque
esercizi
successivi a
quello di
assegnazione
20/03/2025 11,47 2.243 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
N.d. 44.600
(II) Compensi da Società
controllate e collegate
(I) Compensi nella società
che redige il bilancio
29/04/2023 1.834 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
Bonus
attribuito in
quote annuali
uguali nei
quattro
esercizi
successivi
458 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
N.d. -
(II) Compensi da Società
controllate e collegate
(III) Totale 44.600 44.600
Dirigenti con
responsabilità
2
strategiche
(I) Compensi nella società
che redige il bilancio
27/04/2024 8.138 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
93.345 Bonus
attribuito in
quote
annuali
uguali nei
cinque
esercizi
successivi a
quello di
assegnazione
20/03/2025 11,47 4.695 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
N.d. 93.345
(II) Compensi da Società
controllate e collegate
(I) Compensi nella società
che redige il bilancio
29/04/2023 4.031 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
Bonus
attribuito in
quote annuali
uguali nei
quattro
esercizi
successivi
1.007 Azioni
della Banca
Popolare di
Sondrio
N.d. -
(II) Compensi da Società
controllate e collegate

Tabella 3B: Piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche.

(A) (B) (1) (2) (4)
Bonus dell'anno Bonus di anni precedenti
Nominativo Carica Piano (A) (B) (C) (A) (B) (C) Altri bonus
Erogabile /
erogato
Differito Periodo di
differimento
Non più
erogabili
Erogabile /
erogato
Ancora
differiti
Mario Alberto Pedranzini
Direttore generale
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 27/04/2024 136.047 81.628 quote annuali
uguali nei cinque
esercizi successivi
a quello di
assegnazione
(II) Compensi da società controllate e collegate
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 29/04/2023 13.605 54.419
(II) Compensi da società controllate e collegate
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 30/04/2022 3.600 10.800
(II) Compensi da società controllate e collegate
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 11/05/2021 3.600 7.200
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 136.047 81.628 20.805 72.419

Mario Erba Vice direttore
generale vicario
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 27/04/2024 28.815 17.289
(II) Compensi da società controllate e collegate
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 29/04/2023 2.915 11.659
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 28.815 17.289 2.915 11.659
Milo Gusmeroli
Vice direttore
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 27/04/2024 25.731 15.439
(II) Compensi da società controllate e collegate
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
29/04/2023
2.513 10.054
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 25.731 15.439 2.513 10.054
Cesare Poletti Vice direttore
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 27/04/2024 49.996
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 49.996
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
3
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 27/04/2024 90.793 32.312
(II) Compensi da società controllate e collegate
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 29/04/2023 2.995 11.981
(II) Compensi da società controllate e collegate 2.529 10.114

PARTE III: INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO, DEI DIRETTORI GENERALI E DEGLI ALTRI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE.

SCHEMA N.7-ter: Schema relativo alle informazioni sulle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche.

Tabella 1: Partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo e dei direttori generali (Partecipazioni dirette e indirette).

Nominativo Carica Società
partecipata
NUMERO AZIONI
POSSEDUTE AL
31/12/2023
o alla data di
nomina
NUMERO AZIONI
ASSEGNATE
SOTTOSCRITTE
ACQUISTATE
NUMERO AZIONI
VENDUTE
NUMERO AZIONI
POSSEDUTE AL
31/12/2024
Francesco Venosta Presidente Banca Popolare di
Sondrio
164.743 0 0 164.743
Lino Stoppani Vicepresidente Banca Popolare di
Sondrio
220.000 0 0 220.000
Mario Alberto
Pedranzini
Consigliere delegato Banca Popolare di
Sondrio
122.368 19.290 0 141.658
Alessandro
Carretta(1)
Consigliere Banca Popolare di
Sondrio
0 0 0 0
Nicola Cordone Consigliere Banca Popolare di
Sondrio
0 0 0 0
Loretta Credaro Consigliere Banca Popolare di
Sondrio
10.880 0 0 10.880
Donatella Depperu(1) Consigliere Banca Popolare di
Sondrio
19.000 0 0 19.000
Anna Doro Consigliere Banca Popolare di
Sondrio
0 0 0 0
Federico Falck Consigliere Banca Popolare di
Sondrio
10.000 0 0 10.000
Attilio Piero Ferrari (1) Consigliere Banca Popolare di
Sondrio
42.500 0 0 42.500
Roberto Giay(2) Consigliere Banca Popolare di
Sondrio
0 0 0 0
Maria Chiara
Malaguti
Consigliere Banca Popolare di
Sondrio
0 0 0 0
Pierluigi Molla Consigliere Banca Popolare di
Sondrio
625 15.000 0 15.625
Neervoort Severine
Melissa Harmine(2)
Consigliere Banca Popolare di
Sondrio
0 0 0 0
Recchi Giuseppe(2) Consigliere Banca Popolare di
Sondrio
0 0 0 0
Serenella Rossi Consigliere Banca Popolare di
Sondrio
1.000 0 0 1.000
Silvia Stefini Consigliere Banca Popolare di
Sondrio
0 0 0 0
Rossana Zambelli Consigliere 16.500 0 0 16.500
Serenella Rossano(1) Presidente Collegio
Sindacale
Banca Popolare di
Sondrio
0 0 0 0
Vago Carlo Maria(2) Presidente Collegio
Sindacale
Banca Popolare di
Sondrio
0 0 0 0
Massimo De Buglio Sindaco effettivo Banca Popolare di
Sondrio
1.500 0 0 1.500
Laura Vitali Sindaco effettivo Banca Popolare di
Sondrio
0 0 0 0

(1) in carica fino al 27/04/2024 (2) in carica dal 27/04/2024

Tabella 2: partecipazioni degli altri dirigenti con responsabilità strategica (Partecipazioni dirette e indirette)

Numero dirigenti Società partecipata NUMERO AZIONI
POSSEDUTE AL
NUMERO AZIONI
ASSEGNATE
SOTTOSCRITTE
NUMERO AZIONI
VENDUTE
NUMERO AZIONI
POSSEDUTE AL
31/12/2023 ACQUISTATE 31/12/2024
6 Banca Popolare di Sondrio 85.967 13.621 0 99.588

ALLEGATO – INFORMAZIONI QUALITATIVE E QUANTITATIVE AI SENSI DELL'ART. 450 DEL CRR – EBA

PREMESSA

Il presente allegato è redatto in attuazione delle vigenti disposizioni di Banca d'Italia in tema di Politiche e prassi di remunerazione – Circolare n. 285/2013, 37° aggiornamento – che, fra l'altro, stabiliscono obblighi informativi in merito alle politiche e prassi di remunerazione per il personale le cui attività professionali hanno un impatto rilevante sul profilo di rischio della banca da soddisfare tramite pubblicazione sul sito internet aziendale. Le medesime informazioni devono essere fornite annualmente all'Assemblea.

Di seguito vengono pertanto indicate le informazioni previste dall'art. 450 del CRR in base alle specifiche tecniche previste dall'art. 17 del Regolamento di esecuzione (UE) 2021/637 della Commissione, del 15 marzo 2021.

a) Informazioni relative al processo decisionale seguito per definire la politica di remunerazione, nonché numero di riunioni tenute dal principale organo preposto alla vigilanza sulle remunerazioni durante l'esercizio, comprese, se del caso, informazioni sulla composizione e sul mandato del Comitato per le remunerazioni, il consulente esterno dei cui servizi ci si è avvalsi per definire la politica di remunerazione e il ruolo delle parti interessate.

Nel processo di determinazione delle Politiche di remunerazione intervengono diversi organi sociali e funzioni aziendali.

Il Direttore generale assicura la predisposizione delle Politiche. Il Servizio segreteria e affari generali coordina diverse funzioni aziendali che danno il loro apporto al processo di determinazione delle Politiche di remunerazione. Dette funzioni aziendali sono:

  • Servizio personale e modelli organizzativi;
  • Unità organizzative dell'area CFO, tra cui il Servizio pianificazione investor relations e controlli direzionali;
  • Servizio Revisione interna;
  • Unità organizzative dell'area CRO tra cui il Servizio controllo rischi;
  • Servizio Consulenza legale e normative;
  • Funzione di conformità.

Il documento così elaborato è sottoposto alla valutazione del Comitato remunerazione. La relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, una volta deliberata dal Consiglio di amministrazione, è presentata all'approvazione dell'Assemblea dei soci. La Politica di remunerazione del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio è adottata dalle Società controllate.

Il Consiglio di amministrazione provvede alla nomina al proprio interno del Comitato remunerazione. Tale organo nel corso del 2024 si è riunito 4 volte e, nell'esercizio della sua attività, ha svolto funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio di amministrazione e ha vigilato sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei responsabili delle funzioni di controllo interno.

Il Comitato remunerazione nel corso dell'esercizio 2024 ha posto in essere le seguenti principali attività:

  • ha dato informativa sull'attività svolta al Consiglio di amministrazione e all'Assemblea con la relazione approvata dallo stesso nella riunione del 12 marzo 2024;
  • dopo aver dato corso, avvalendosi delle competenti funzioni aziendali, a un'approfondita attività di analisi delle Politiche retributive del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio volta ad apportare miglioramenti in grado di assicurare piena coerenza con il contesto normativo, in evoluzione, e con le aspettative delle Autorità di vigilanza e degli azionisti, ha svolto funzione propositiva per l'adozione da parte del Consiglio di amministrazione sia della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti prevista dall'articolo 123-ter del D.Lgs 58/98, Testo Unico della Finanza, che è quindi stata approvata dall'Assemblea dei soci e sia del Piano dei compensi 2024 basato su strumenti finanziari, anch'esso poi approvato dall'Assemblea;
  • ha svolto funzione propositiva a favore del Consiglio di amministrazione in merito alla formulazione all'Assemblea della proposta relativa al compenso annuale del Consiglio di amministrazione stesso;
  • ha svolto funzione propositiva a favore del Consiglio di amministrazione in merito alla formulazione all'Assemblea della proposta relativa al compenso annuo, valido per il triennio 2024-2026, del Collegio sindacale;
  • ha esaminato e approfondito l'analisi predisposta dalle funzioni aziendali competenti in merito alla neutralità delle Politiche di remunerazione rispetto al genere e sottoposto a verifica il divario retributivo di genere (gender pay gap) e la sua evoluzione nel tempo. Detta analisi è quindi stata sottoposta al Consiglio di amministrazione;
  • successivamente all'approvazione delle Politiche retributive da parte dell'Assemblea,

il Comitato remunerazione ha formulato le proposte relative alla remunerazione dei consiglieri investiti di particolari cariche;

  • ha proposto al Consiglio di amministrazione i criteri e i parametri per l'attribuzione della retribuzione variabile ai dipendenti appartenenti al personale più rilevante;
  • ha formulato al Consiglio di amministrazione proposte relativamente ai compensi del personale più rilevante, del personale più elevato delle funzioni di controllo e di coloro che riportano direttamente al Consiglio di amministrazione e al Collegio sindacale e ha valutato il raggiungimento degli obiettivi cui è legata l'erogazione della parte variabile della remunerazione;
  • ha formulato al Consiglio di amministrazione la proposta relativa al compenso del Consigliere responsabile per l'antiriciclaggio a livello aziendale e a livello di Gruppo;
  • ha definito e sottoposto al Consiglio di amministrazione gli orientamenti evolutivi relativamente alle Politiche retributive del 2025;
  • ha definito e sottoposto al Consiglio di amministrazione proposte di modifica del Regolamento del processo di definizione delle Politiche retributive del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio.

Il Comitato remunerazione non ha riscontrato nell'esercizio delle proprie funzioni anomalie nell'applicazione delle Politiche retributive.

Il Comitato remunerazione è composto da tre amministratori non esecutivi, di cui due indipendenti. Il Comitato nomina al proprio interno il Presidente, al quale spetta convocare le riunioni con avviso da inviare ai membri del Comitato con l'indicazione delle materie da trattare. Le principali funzioni svolte dal Comitato sono le seguenti:

  • assicura il coinvolgimento delle funzioni aziendali competenti nel processo di elaborazione e controllo delle politiche e prassi di remunerazione;
  • ha compiti di proposta in materia di compenso aggiuntivo dei consiglieri investiti di particolari cariche previste dallo Statuto;
  • ha compiti consultivi in relazione ai regolamenti attuativi del sistema di remunerazione aziendale;
  • ha funzioni consultive in tema di identificazione del personale più rilevante, valutando anche gli esiti di questo processo, e ha compiti consultivi in materia di determinazione dei criteri per la remunerazione del medesimo;

  • si esprime, anche avvalendosi delle informazioni ricevute dalle funzioni aziendali competenti, sul raggiungimento degli obiettivi di performance cui è legata l'erogazione della parte variabile della remunerazione;
  • ha compiti di proposta in materia di compensi del personale più rilevante e, inoltre, dei Responsabili delle principali linee di business e funzioni aziendali, del personale più elevato delle Funzioni di controllo, di coloro che riportano direttamente al Consiglio di amministrazione e al Collegio sindacale;
  • vigila direttamente sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei Responsabili delle Funzioni di controllo interno, in stretto raccordo con il Collegio sindacale;
  • fornisce adeguato riscontro sull'attività svolta al Consiglio di amministrazione e all'Assemblea dei Soci;
  • cura l'informativa e la documentazione da sottoporre al Consiglio di amministrazione per l'assunzione delle relative decisioni;
  • collabora con gli altri Comitati interni al Consiglio di amministrazione;
  • adempie alle altre funzioni a esso assegnate nell'ambito delle Politiche di remunerazione.

Per la validità delle riunioni del Comitato remunerazione è necessaria la presenza della maggioranza dei suoi componenti. Le deliberazioni sono assunte con votazione palese e sono prese a maggioranza assoluta di voti.

Delle adunanze e delle deliberazioni assunte viene redatto apposito verbale che, iscritto nel relativo libro, deve essere firmato dai partecipanti.

Particolare attenzione è dedicata all'individuazione e/o esclusione del personale più rilevante, ovvero soggetti la cui attività professionale ha un impatto rilevante sul profilo di rischio del Gruppo. Tale attività è svolta dalle singole società componenti il Gruppo e, quindi, dalla Capogruppo, con specifico riferimento alle disposizioni di Vigilanza e al Regolamento delegato (UE) n. 923/2021 del 25 marzo 2021.

Per l'anno 2024 in attuazione delle disposizioni previste da Regolamento delegato (UE) n. 923/2021 del 25 marzo 2021, erano stati individuati come personale più rilevante sul profilo di rischio del Gruppo i seguenti soggetti:

• Amministratori della Capogruppo, di Factorit Spa, di Banca della Nuova Terra Spa e della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA;

  • Consigliere delegato e Direttore generale della Capogruppo;
  • Vice Direttori generali della Capogruppo, Responsabili aree di governo e dirigenti con poteri di firma equipollenti;
  • Direzione generale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA;
  • Direttore generale di Factorit Spa;
  • Vice direttore generale di Factorit;
  • Responsabile del Servizio supporto logistico e operativo della Capogruppo;
  • Consigliere delegato e Dirigente di Banca della Nuova Terra Spa;
  • Responsabile del Servizio crediti della Capogruppo;
  • Responsabile del Servizio Finanza d'impresa della Capogruppo;
  • Responsabile della divisione contabilità e mercati della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA;
  • Responsabile del Servizio finanza della Capogruppo;
  • Responsabile del Servizio Commerciale retail e prodotti della Capogruppo;
  • Responsabile del Servizio Bancassicurazione della Capogruppo;
  • Responsabile del Servizio PopsoFarma della Capogruppo;
  • Responsabile del Servizio pianificazione, investor relations e controlli direzionali della Capogruppo;
  • Responsabile del Servizio Capital & Liquidity management della Capogruppo;
  • Responsabile della filiale di Monaco della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA;
  • Responsabile dell'Ufficio Consulenza Legale e Normative della Capogruppo;
  • Responsabile del Servizio legale, recupero crediti e contenzioso di Factorit;
  • Responsabile della direzione commerciale della Capogruppo e Direttore della Banca della Nuova Terra;
  • CRO della Capogruppo e di Banca della Nuova Terra;

  • Responsabile Servizio controllo rischi della Capogruppo;
  • Responsabile Ufficio controllo rischi della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA;
  • Responsabile Servizio Personale e modelli organizzativi della Capogruppo;
  • Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari della Capogruppo;
  • Responsabile Servizio Revisione interna della Capogruppo, di Banca della Nuova Terra e di Factorit;
  • Responsabile Ufficio Revisione interna della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA;
  • Responsabile Funzione conformità e DPO, Ufficio Antiriciclaggio di BPS e Servizio Antiriciclaggio di Gruppo e delle Funzioni Compliance e Antiriciclaggio di Banca della Nuova Terra;
  • Responsabile Funzione Antiriciclaggio di Factorit;
  • Responsabile Ufficio Legale e Compliance Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA.

Le politiche presentate all'approvazione dell'Assemblea del 27 aprile 2024 si sono focalizzate su alcune innovazioni mirate a un continuo perfezionamento dei meccanismi di incentivo del Gruppo BPS.

b) Informazioni sul collegamento tra remunerazione e performance

In linea con l'impostazione di prudenza gestionale della banca, la remunerazione per gli Amministratori e per i componenti il Collegio sindacale è esclusivamente di natura fissa.

La struttura retributiva dell'altro personale più rilevante è articolata in una componente fissa e in una componente variabile. La componente fissa, che risulta prevalente, remunera le competenze e le responsabilità connesse al ruolo ricoperto, privilegiando le capacità professionali e le esperienze, oltre all'impegno profuso. La componente variabile rappresenta la parte di remunerazione collegata alla performance, aziendale e individuale, ed è finalizzata a gratificare una prestazione professionale di rilievo e qualificante per l'ottenimento di risultati aziendali duraturi.

Sono definite soglie di accesso cui è subordinata l'erogazione della retribuzione variabile. Ciò trova esplicazione al successivo punto c).

Nel 2024, il peso relativo delle componenti variabili della remunerazione rispetto a quelle fisse è stato mantenuto al 100% per il Direttore generale e le altre figure apicali e al 50% per il resto del personale. La retribuzione variabile si compone di una quota legata al conseguimento di obiettivi quantitativi aziendali, di una quota legata al raggiungimento di obiettivi qualitativi ESG di Gruppo e di una quota collegata al raggiungimento di qualitativi individuali.

Gli obiettivi quantitativi catturano sia i risultati di "top line", ovvero la redditività core, sia l'efficienza operativa, tramite il cost-income ratio, sia i risultati di "bottom line", mediante l'utilizzo del RORAC.

Gli obiettivi ESG riguardano trasversalmente i vari ambiti di operatività del Gruppo, valutando il livello di attuazione del Piano operativo sulla Sostenibilità di Gruppo e nella gestione dei rischi di sostenibilità

Gli obiettivi qualitativi sono determinati in base al ruolo e alla funzione individuale, e ricomprendono, tra gli altri, la valutazione del grado di responsabilità associato al ruolo, delle capacità manageriali e di valorizzazione delle risorse, del rispetto e attuazione delle politiche e dei valori del Gruppo e dell'etica dimostrata nello svolgimento della funzione.

Gli obiettivi sopra citati sono specificati al successivo punto c).

Ai Responsabili delle Funzioni di controllo applica una disciplina differente.

La retribuzione fissa, che risulta l'entità prevalente, ha la stessa struttura sopra richiamata per il personale più rilevante, mentre la remunerazione variabile, che non può superare un terzo della retribuzione fissa, è misurata esclusivamente sulla base di obiettivi qualitativi individuali e di funzione specificati al successivo punto c).

c) Le caratteristiche di maggior rilievo del sistema di remunerazione, tra cui le informazioni sui criteri utilizzati per la valutazione delle performance e l'aggiustamento per il rischio, le politiche di differimento e i criteri di attribuzione.

Le Politiche di remunerazione della Capogruppo, soggette a revisione annuale, si sono evolute, riflettendo e supportando la crescita aziendale. Quest'ultima ha, fra l'altro, progressivamente evidenziato l'esigenza di disporre di risorse professionali sempre più qualificate, a livello centrale e periferico, in riferimento sia ai nuovi ambiti operativi cui è stata estesa l'azione e sia all'aumento del livello di competizione nel sistema bancario. Fondamentale, quindi, la necessità di motivare i collaboratori, favorendo l'emergere del potenziale insito in ognuno di loro, accompagnandone la crescita nelle competenze e nei ruoli. Nel tenere in giusto conto le logiche generali di mercato e con il fine di attrarre, mantenere e motivare le migliori risorse umane dotate delle professionalità necessarie ad

assicurare il positivo sviluppo delle società del Gruppo, la banca ha tenuto fermi alcuni principi di fondo: l'attenzione alla sostenibilità nel medio e lungo periodo delle Politiche di remunerazione, l'equilibrio generale, la meritocrazia, la gradualità e la volontà di impostare rapporti duraturi nel tempo.

Di seguito sono descritte in sintesi le caratteristiche di maggior rilievo del sistema di remunerazione e incentivazione applicato ai diversi soggetti nel 2024.

Come già detto al precedente punto b) in linea con la consolidata prudenza gestionale della nostra istituzione, non sono previste per gli Amministratori e i componenti del Collegio sindacale forme di retribuzione incentivante basate su strumenti finanziari o collegate alle performance aziendali.

Per gli altri soggetti appartenenti al personale più rilevante, la struttura retributiva prevede una componente fissa e una componente variabile, articolate secondo quanto descritto al punto b). La retribuzione variabile è stabilita per l'esercizio 2024 entro un valore massimo individuale del 100% della retribuzione fissa percepita per il Direttore generale e le altre figure apicali, e del 50% per il restante personale.

Il sistema di remunerazione e incentivazione 2024 è basato sul principio secondo cui le componenti variabili della remunerazione devono essere compatibili con i livelli di capitale e liquidità previsti dalla normativa e devono essere sostenibili rispetto alla situazione finanziaria, senza limitare la capacità di mantenere o raggiungere un livello di capitalizzazione adeguato ai rischi assunti.

A tal fine, l'erogazione della retribuzione variabile è subordinata al rispetto di alcuni criteri prudenziali, in particolare la solidità patrimoniale e la liquidità del Gruppo. Nel concreto, l'attivazione del sistema premiante di breve periodo è subordinata al rispetto di due soglie di accesso (entry gate) definite in coerenza con i livelli di "Massimo rischio assumibile / Minimo regolamentare" del RAF di Gruppo.

In particolare, vengono presi a riferimento:

  • indicatori di sostenibilità a livello consolidato: Common Equity Tier 1 (CET1);
  • indicatori di liquidità a livello consolidato (LCR).

La performance annuale è misurata sulla base di obiettivi quantitativi a livello aziendale, obiettivi ESG di Gruppo e obiettivi qualitativi, organizzativi e di funzione.

Per tutti i soggetti appartenenti al personale più rilevante, la misurazione quantitativa considera:

  • un indicatore di redditività corretto per il rischio a livello aziendale, il Return on Risk Adjusted Capital (RORAC), individuato in coerenza con il piano di sviluppo;
  • un indicatore di efficienza operativa, il Cost-income ratio;
  • un indicatore della performance "top line" attraverso la misurazione della redditività core.

Fa eccezione il Responsabile della NPE Unit per il quale sono state prese a riferimento metriche relative al Piano NPE di Gruppo.

La parte qualitativa della remunerazione variabile è parametrata a indicatori che evidenziano i risultati del Gruppo in ambito ESG e la qualità della prestazione fornita individualmente.

Gli indicatori di verifica del raggiungimento degli obiettivi ESG riflettono la trasversalità delle tematiche di sostenibilità nell'operatività di Gruppo. Gli obiettivi per il breve periodo sono i seguenti

  • Rating ESG: miglioramento del corporate rating EE di Standard Ethics;
  • Prodotti e servizi ESG: ampliamento dell'offerta di prodotti ESG (next) secondo quanto previsto dal Piano industriale;
  • Credito ESG valutazione delle controparti: completamento delle attività di due diligence ESG delle controparti corporate; ampliamento del perimetro coperto dalla valutazione dello Score C&E.
  • Finanza ESG: Innalzamento della "percentuale ESG" della componente obbligazionaria del portafoglio di proprietà;
  • Iniziative internazionali: elaborazione di un set di target da condividere con Net-Zero Banking Alliance (NZBA) entro giugno 2025 per la definizione degli obiettivi di decarbonizzazione;
  • Governance ESG: Completamento e approvazione entro il mese di dicembre 2024 del piano operativo D&I;

Gli obiettivi qualitativi presi a riferimento sono:

  • capacità manageriali e di visione strategica;
  • continuità nel ruolo ricoperto;

  • etica nel lavoro e negli affari;
  • capacità di interpretare e dare attuazione alle politiche e ai valori aziendali;
  • esecuzione dei processi chiave per l'evoluzione di lungo termine del Gruppo, in particolare quelli di attuazione delle iniziative di sviluppo previste dal Piano industriale;
  • gestione dei rischi e dei rilievi delle Funzioni Aziendali di Controllo.

I parametri per l'attribuzione della retribuzione variabile legata ai sopra indicati obiettivi vengono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione. L'importo della retribuzione variabile da erogare ai singoli viene deliberata previa verifica del raggiungimento totale o parziale degli obiettivi indicati, sulla base della parametrizzazione stabilita.

La remunerazione variabile - qualora superi la soglia di rilevanza determinata dal Consiglio di amministrazione in relazione sia all'entità dell'importo e sia alla sua incidenza sulla retribuzione fissa - è soggetta alle seguenti norme relative al differimento e al pagamento con strumenti finanziari, volte assicurare il rispetto degli obiettivi aziendali di lungo periodo:

  • una quota up-front, pari al 60% del totale, è attribuita entro il mese di giugno dell'anno successivo;
  • cinque quote annue, complessivamente pari al 40% del totale, ciascuna di importo uguale, sono differite in un periodo quinquennale a partire dall'anno successivo a quello di attribuzione della quota up-front;
  • il riconoscimento del 50% della quota up-front e del 55% della quota differita avviene attraverso l'assegnazione di azioni Banca Popolare di Sondrio Spa. Tali azioni sono soggette a un periodo di retention pari a 1 anno.

Nell'ambito delle prescrizioni della normativa di Vigilanza, per la determinazione dei periodi di differimento si è tenuto conto della ridotta entità della quota variabile della remunerazione e dell'idoneità dei citati periodi ad assicurare gli interessi di lungo periodo perseguiti.

L'erogazione delle quote differite della remunerazione è soggetta a regole di malus che portano all'azzeramento della quota in caso di mancato raggiungimento delle soglie di accesso previste per l'esercizio precedente l'anno di erogazione di ciascuna quota differita. È inoltre prevista l'applicazione di clausole malus sui premi da corrispondere e di claw-back sui premi corrisposti per le fattispecie previste dalla normativa di Vigilanza. Non sono

previsti benefici pensionistici discrezionali, né compensi pattuiti in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro.

d) i rapporti tra le componenti fissa e variabile della remunerazione stabiliti conformemente all'articolo 94, paragrafo 1, lettera g) della direttiva 2013/36/UE.

Nel 2024, il peso relativo delle componenti variabili della remunerazione rispetto a quelle fisse è stato mantenuto, per il Direttore generale e le altre figure apicali, al 100% e, per il resto del personale, al 50%. Fanno eccezione i Responsabili delle funzioni di controllo per i quali la retribuzione variabile non può superare un terzo della retribuzione fissa percepita.

A livello di Gruppo, per i soli membri della Direzione generale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, tale limite è fissato al 50%.

e) informazioni sui criteri di valutazione delle performance in virtù dei quali sono concesse opzioni, azioni o altre componenti variabili della remunerazione.

I criteri di valutazione delle performance ai fini dell'attribuzione della quota variabile della remunerazione sono quelli descritti al precedente punto c).

f) i principali parametri e le motivazioni per qualsiasi regime di remunerazione variabile e di ogni altra prestazione non monetaria.

È stabilita una politica in tema di benefici non monetari in un'ottica di incremento della soddisfazione delle risorse della banca e loro retention. La politica seguita nell'esercizio 2023 è limitata ai seguenti benefici:

  • uso promiscuo di auto aziendali;
  • riconoscimento di alloggi a canoni ridotti;
  • riconoscimento di finanziamenti a tassi agevolati.

Tali benefici sono revocabili in caso di modifica dell'attività lavorativa o del luogo di lavoro.

g) informazioni quantitative aggregate sulle remunerazioni del Gruppo, ripartite per area di business.

Le retribuzioni del personale più rilevante del Gruppo sono riepilogate nella seguente tabella sinottica:

a b c d e f g h i j
Remunerazione dell'organo di amministrazione Aree di business
Organo di
amministrazione –
funzione di
supervisione
strategica
Organo di
amministrazione –
funzione di gestione
Totale organo di
amministrazione
Banca
d'investimento
Servizi bancari
al dettaglio
Gestione del
risparmio
(asset
management)
Funzioni aziendali Funzioni di
controllo
indipendenti
Tutte le altre Totale
1 Numero dei membri del
personale più rilevante
60
2 Di cui membri
dell'organo di
amministrazione
17 8 25
3 Di cui membri dell'alta
dirigenza
5 7 1
4 Di cui altri membri del
personale più rilevante
1 5 8 8
5 Remunerazione
complessiva del
personale più rilevante
2.126.473 3.610.093 5.736.566 165.894 2.674.623 3.334.396 1.897.274

6 Di cui remunerazione
variabile
796.093 796.093 49.875 568.639 823.604 346.615
7 Di cui remunerazione
fissa
2.126.473 2.814.000 4.940.473 116.019 2.105.984 2.510.792 1.550.659

Il totale lordo delle retribuzioni del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio è stato di 219,830 milioni di euro. La componente variabile è stata di 19,653 milioni di euro di cui 7,731 milioni per premi di produzione pattuiti con le rappresentanze sindacali.

I dati complessivi a livello di Gruppo, evidenziano che l'incidenza percentuale della componente variabile sul totale delle retribuzioni erogate al personale dipendente, nel 2024, si è attestata all'8,94%, in leggera crescita rispetto agli anni precedenti.

h) Informazioni quantitative aggregate sulle remunerazioni ripartite per alta dirigenza e membri del personale le cui azioni hanno un impatto significativo sul profilo di rischio dell'ente.

I compensi del personale più rilevante, così come identificato nelle politiche retributive 2024, sono riportati nella seguente tabella sinottica:

a b C d
Organo di amministrazione –
funzione di supervisione
strategica
Organo di amministrazione –
funzione di gestione
Altri membri dell'alta
dirigenza
Altri membri del personale
più rilevante
1 Numero dei membri del
personale più rilevante
17 8 13 22
2 Remunerazione fissa
complessiva
2.126.473 2.814.000 3.019.470 3.263.984
3 Di cui in contanti 2.126.473 2.700.039 2.885.736 3.194.475
4
EU-4a Di cui azioni o
partecipazioni al capitale
equivalenti
5 Remunerazione fissa Di cui strumenti collegati
alle azioni o strumenti non
monetari equivalenti
EU-5x Di cui altri strumenti
6
7 Di cui altre forme 113.961 133.734 69.509
8
9 Numero dei membri del
personale più rilevante
4 13 22
10 Remunerazione variabile
complessiva
796.093 926.995 861.738
11 Remunerazione variabile Di cui in contanti 426.845 704.003 828.588
12 Di cui differita 127.817 77.189 11.475

EU-13a Di cui azioni o
partecipazioni al capitale
equivalenti
369.248 222.992 33.150
EU-14a Di cui differita 156.220 94.343 14.025
EU-13b Di cui strumenti collegati
alle azioni o strumenti non
monetari equivalenti
EU-14b Di cui differita
EU-14x Di cui altri strumenti
EU-14y Di cui differita
15 Di cui altre forme
16 Di cui differita
17 Remunerazione complessiva (2+10) 2.126.473 3.610.093 3.946.465 4.125.722

Nella seguente tabella sinottica sono riportati gli importi delle remunerazioni variabili garantite e dei trattamenti di fine rapporto erogati o riconosciuti nell'esercizio 2024:

a b C d
Organo di amministrazione –
funzione di supervisione
strategica
Organo di amministrazione –
funzione di gestione
Altri membri dell'alta
dirigenza
Altri membri del personale
più rilevante
Premi facenti parte della remunerazione variabile garantita
1 Premi facenti parte della
remunerazione variabile
garantita – Numero dei
membri del personale più
rilevante
2 Premi facenti parte della
remunerazione variabile
garantita – Importo
complessivo
3 Di cui premi facenti parte
della remunerazione
variabile garantita versati
nel corso dell'esercizio che
non sono presi in
considerazione nel limite
massimo dei bonus
Trattamenti di fine rapporto riconosciuti in periodi precedenti che sono stati versati nel corso dell'esercizio
4 Trattamenti di fine rapporto
riconosciuti in periodi
precedenti che sono stati
versati nel corso dell'esercizio –
Numero dei membri del
personale più rilevante
5 Trattamenti di fine rapporto
riconosciuti in periodi
precedenti che sono stati
versati nel corso dell'esercizio –
Importo complessivo
Trattamenti di fine rapporto riconosciuti nel corso dell'esercizio
6 Trattamenti di fine rapporto
riconosciuti nel corso
dell'esercizio – Numero dei
membri del personale più
rilevante

7 Trattamenti di fine rapporto
riconosciuti nel corso
dell'esercizio – Importo
complessivo
8 Di cui versati nel corso
dell'esercizio
9 Di cui differiti
10 Di cui trattamenti di fine
rapporto versati nel corso
dell'esercizio non
considerati nel limite
massimo dei bonus
11 Di cui l'importo più elevato
riconosciuto a una singola
risorsa

Nella seguente tabella sinottica sono riportati gli importi delle remunerazioni variabili differite:

a b C d e f EU-g EU-h
Remunerazione
differita e
soggetta a
mantenimento
Importo
complessivo
della
remunerazione
differita
riconosciuta per
periodi di
prestazione
precedenti
Di cui importi
che maturano
nel corso
dell'esercizio
Di cui importi
che
matureranno
negli esercizi
successivi
Importo della
correzione delle
performance,
effettuata
nell'esercizio,
sulla
remunerazione
differita che
sarebbe dovuta
maturare nel
corso
dell'esercizio
Importo della
correzione delle
performance,
effettuata
nell'esercizio,
sulla
remunerazione
differita che
sarebbe dovuta
maturare in
successivi anni
di prestazione
Importo
complessivo
delle correzioni
effettuate nel
corso
dell'esercizio
dovute a
correzioni
implicite ex
post (ossia
variazioni di
valore della
remunerazione
differita dovute
alle variazioni
dei prezzi degli
strumenti)
Importo
complessivo
della
remunerazione
differita
riconosciuta
prima
dell'esercizio,
effettivamente
versato nel
corso
dell'esercizio
Importo
complessivo
della
remunerazione
differita
riconosciuta per
il precedente
periodo di
prestazione che
è stata
maturata ma è
soggetta a
periodi di
mantenimento
1 Organo di
amministrazione –
funzione di
supervisione
strategica
2 In contanti
3 Azioni o
partecipazioni
al capitale
equivalenti
4 Strumenti
collegati alle
azioni o
strumenti non
monetari
equivalenti

5 Altri strumenti
6 Altre forme
7 Organo di
amministrazione –
funzione di
gestione
469.117 130.775 338.342 130.775 71.926
8 In contanti 211.103 58.849 152.254 58.849
9 Azioni o
partecipazioni
al capitale
equivalenti
258.014 71.926 186.088 71.926 71.926
10 Strumenti
collegati alle
azioni o
strumenti non
monetari
equivalenti
11 Altri strumenti
12 Altre forme
13 Altri membri
dell'alta dirigenza
144.087 28.817 115.270 28.817 15.849
14 In contanti 64.839 12.968 51.872 12.968
15 Azioni o
partecipazioni
al capitale
equivalenti
79.248 15.849 63.398 15.849 15.849

16 Strumenti
collegati alle
azioni o
strumenti non
monetari
equivalenti
17 Altri strumenti
18 Altre forme
19 Altri membri del
personale più
rilevante
20 In contanti
21 Azioni o
partecipazioni
al capitale
equivalenti
22 Strumenti
collegati alle
azioni o
strumenti non
monetari
equivalenti
23 Altri strumenti
24 Altre forme
25 Importo totale 613.204,00 159.592,00 453.612,00 - - - 159.592,00 87.775,00

i) Numero di persone remunerate con 1 milione di euro o più per esercizio

Solo il Consigliere delegato e Direttore generale della Capogruppo percepisce un compenso superiore al milione di euro.

a
EUR Membri del personale più rilevante che hanno una remunerazione elevata ai sensi dell'articolo 450. lettera i).
del CRR.
1 Da 1.000.000 a meno di 1.500.000 1

j) Informazioni sulla remunerazione dei membri dell'organo con funzione di supervisione strategica. del direttore generale. dei condirettori generali e dei vicedirettori generali.

La retribuzione complessiva dei membri del Consiglio di amministrazione. del Collegio sindacale e dei componenti la Direzione generale è riportata nelle seguenti tabelle sinottiche:

Carica Periodo di
riferimento
Scadenza
della carica
Compensi
fissi
Compensi per Compensi variabili non
equity
Benefici Fair value Indennità
di fine
carica o di
Nominativo la
partecipazione
ai comitati
Bonus
ed altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
non
monetari
Altri
compensi
Totale dei
compensi
equity
cessazione
del
rapporto
di lavoro
Francesco
Venosta
Presidente 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
365.200
18.600
11.467* 15.561 392.228
18.600
(III) Totale 383.800 11.467 410.828
*Nota: Comitato nomine 11.467 euro
Mario Alberto
Pedranzini
Consigliere delegato 2024 31/12/2025
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 225.200 26.400* 251.600
(II) Compensi da società controllate e collegate 107.365 107.365
(III) Totale 332.565 26.400 358.965
*Nota: Comitato esecutivo 26.400 euro
Lino Stoppani Vicepresidente 2024 31/12/2025
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 178.600 32.050* 210.650
(II) Compensi da società controllate e collegate 21.260 21.260
(III) Totale 199.860 32.050 231.910
*Nota: Comitato esecutivo 32.050 euro

Alessandro
Carretta
Amministratore 2024 27/04/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
25.667 19.333* 45.000
(III) Totale 25.667 19.333 45.000
*Nota: Comitato Controllo e Rischi 15.400 euro; Comitato Remunerazione 3.933 euro
Nicola Cordone Amministratore 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
78.200 51.067* 129.267
(III) Totale 78.200 51.067 129.267
*Nota: Comitato Remunerazione 22.400 euro; Comitato Controllo e Rischi 21.133 euro; Comitato Parti Correlate 7.534 euro
Loretta Credaro Amministratore 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
76.950 34.500
*
111.450
(III) Totale 76.950 34.500 111.450
*Nota: Comitato esecutivo 34.500 euro
Donatella
Depperu
Amministratore 2024 31/12/2023
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
26.667 12.066
*
38.733
(III) Totale 26.667 12.066 38.733
*Nota: Comitato Controllo e Rischi 12.066 euro
Anna Doro Amministratore 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
75.650 68.800
*
144.450
(III) Totale 75.650 68.800 144.450
*Nota: Comitato Nomine 16.267 euro, Comitato Controllo e Rischi 41.667 euro, Comitato Parti Correlate 10.866 euro
Federico Falck Amministratore 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
82.553 30.400
*
112.953
(III) Totale 82.553 30.400 112.953
*Nota: Comitato esecutivo 30.400 euro
Piero Attilio
Ferrari
Amministratore 2024 27/07/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
33.280 8.400
*
41.680
(III) Totale 33.280 8.400 41.680
*Nota: Comitato remunerazione 7.267 euro
Giay Roberto Amministratore 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
50.533 7.267
*
57.800
(III) Totale 50.533 7.267 57.800
*Nota: Comitato esecutivo 8.400 euro
Maria Chiara
Malaguti
Amministratore 2024 31/12/2025
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
75.200 46.467* 121.667
(III) Totale 75.200 46.467 121.667
*Nota: Comitato Nomine 12.333 euro, Comitato Controllo e Rischi 21.734 euro, Comitato Remunerazione 12.400 euro

Pierluigi Molla Amministratore 2024 31/12/2023
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 108.791 30.110* 138.901
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 108.791 30.110 138.901
*Nota: Comitato esecutivo 10.910 euro, Comitato Controllo e Rischi 13.267 euro, Comitato Sostenibilità 5.933 euro
Neervoort
Severine Melissa
Harmine
Amministratore 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 48.983 31.400* 80.383
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 48.983 31.400 80.383
*Nota: Comitato Controllo e Rischi 21.133 euro, Comitato Sostenibilità 10.267 euro
Recchi Giuseppe Amministratore 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 48.733 29.400* 78.133
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 48.733 29.400 78.133
*Nota: Comitato Nomine 18.533 euro, Comitato Parti Correlate 10.867 euro
Serenella Rossi Amministratore 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 76.550 41.067* 117.617
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 76.550 41.067 117.617
*Nota: Comitato Parti Correlate 25.067 euro; Comitato Sostenibilità 16.000 euro
Silvia Stefini Amministratore 2024 31/12/2025
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 76.350 38.533* 114.883
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 76.350 38.533 114.883
*Nota: Comitato Nomine 12.333 euro; Comitato Sostenibilità 26.200 euro
Rossana
Zambelli
Amministratore 2024 31/12/2025
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 79.800 57.333* 137.133
(II) Compensi da società controllate e collegate 18.600 18.600
(III) Totale 98.400 57.333 155.733
Parti Correlate 11.066 euro *Nota: Comitato Controllo e Rischi 34.400 euro; Comitato Nomine 11.867 euro, Comitato
Compensi variabili non equity Indennità di
Nominativo Carica Periodo di
riferimento
Scadenza
della carica
Compensi
fissi
Compensi per la
partecipazione ai
comitati
Bonus ed
altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
Benefici
non
monetari
Altri
compensi
Totale Fair value
dei
compensi
equity
fine carica o
di cessazione
del rapporto
di lavoro
Vago
Carlo Maria
Presidente
collegio
sindacale
2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 82.360 21.550* 103.910
(II) Compensi da Società controllate e collegate
(III) Totale 82.360 21.550 103.910
*Nota: Comitato esecutivo 21.550 euro
Serenella
Rossano
Presidente
collegio
sindacale
2024 27/04/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 36.154 5.900* 42.054
(II) Compensi da Società controllate e collegate
(III) Totale 36.154 5.900 42.054
*Nota: Comitato esecutivo 5.900 euro
Vitali Laura Sindaco
effettivo
2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 85.766 22.800* 108.566
(II) Compensi da Società controllate e collegate 42.800 42.800
(III) Totale 128.566 22.800 151.366
*Nota: Comitato esecutivo 22.800 euro
De
Buglio
Massimo
Sindaco
effettivo
2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 85.916 25.200* 111.116
(II) Compensi da Società controllate e collegate
(III) Totale 85.916 25.200 111.116
*Nota: Comitato esecutivo 25.200 euro
Paolo Vido Sindaco
supplente
2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da Società controllate e collegate 19.560 19.560
(III) Totale 19.560 19.560

Compensi variabili non equity Altri
compensi
Totale Fair value
dei
compensi
equity
Indennità di
fine carica o
di
cessazione
del rapporto
di lavoro
Nominativo Carica Periodo di
riferimento
Scadenza
della
carica
Compensi
fissi
Compensi per la
partecipazione
ai comitati
Bonus ed
altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
Benefici
non
monetari
Mario Alberto
Pedranzini
Direttore
generale
2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
944.771 217.675 99.419 1.261.865 235.814
(III) Totale 944.771 217.675 99.419 1.261.865
Mario Erba Vice direttore
generale
vicario
2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 200.102 46.104 3.145 249.351 49.946
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 200.102 46.104 3.145 249.351
Milo Gusmeroli Vice direttore generale 2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 199.473 41.170 19.065 259.707 44.600
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 199.473 41.170 19.065 259.707
Cesare Poletti Vice direttore generale 2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 187.873 32.844 16.887 237.604 35.591
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 187.873 32.844 16.887 237.604
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
3 2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 286.522 123.105 7.375 417.002 93.345
(II) Compensi da società controllate e collegate 449.937 32.680 482.617
(III) Totale 736.459 123.105 40.055 899.619

Periodo di Scadenza della Compensi fissi
Nominativo Carica riferimento carica Totale Importo
Assemblea
Gettoni
presenza
Rimborsi spese Compenso
cariche
statutarie o
incarichi
Lavoro
dipendente
Francesco Venosta Presidente 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale
365.200
18.600
383.800
65.000
15.000
80.000
10.200
3.600
13.800
- 290.000
290.000
Mario Alberto
Pedranzini
Consigliere delegato 2024 31/12/2025
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 225.200
107.365
332.565
65.000
107.365
172.365
10.200
10.200
- 150.000
150.000
Lino Stoppani
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
Vicepresidente 2024 31/12/2025 178.600
21.260
65.000
15.000
13.600
3.760
100.000
2.500
(III) Totale 199.860 80.000 17.360 - 102.500
Alessandro
Carretta
Amministratore 2024 27/04/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale
25.667
25.667
21.667
21.667
3.600
3.600
400
400
Nicola Cordone Amministratore 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
78.200 65.000 10.200 3.000
(III) Totale 78.200 65.000 10.200 3.000
Loretta Credaro Amministratore 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
76.950 65.000 10.200 1.750
(III) Totale 76.950 65.000 10.200 1.750
Donatella Depperu Amministratore 2024 27/04/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
26.667 21.667 4.200 800
(III) Totale 26.667 21.667 4.200 800

Il dettaglio dei "Compensi fissi" è riportato di seguito:

Anna Doro Amministratore 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 75.650 65.000 10.200 450
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 75.650 65.000 10.200 450
Federico Falck Amministratore 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 82.553 65.000 9.600 1.200 6.753
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 82.553 65.000 9.600 1.200 6.753
Piero Attilio Ferrari Amministratore 2024 27/04/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
33.280 21.667 3.000 600 8.013
(III) Totale 33.280 21.667 3.000 600 8.013
Giay Roberto Amministratore 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 50.533 43.333 6.000 1.200
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 50.533 43.333 6.000 1.200
Maria Chiara
Malaguti
Amministratore 2024 31/12/2025
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 75.200 65.000 9.600 600
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 75.200 65.000 9.600 600
Pierluigi Molla Amministratore 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate
108.791 65.000 10.200 3.400 30.191
(III) Totale 108.791 65.000 10.200 3.400 30.191
Neervoort Severine
Melissa Harmine
Amministratore 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 48.983 43.333 5.400 250
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 48.983 43.333 5.400 250
Recchi Giuseppe Amministratore 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 48.733 43.333 4.200 1.200
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 48.733 43.333 4.200 1.200
Serenella Rossi Amministratore 2024 31/12/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 76.550 65.000 10.200 1.350
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 76.550 65.000 10.200 1.350

Silvia Stefini Amministratore 2024 31/12/2025
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 76.350 65.000 9.600 1.750
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale
76.350 65.000 9.600 1.750
Rossana Zambelli Amministratore 2024 31/12/2025
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 79.800 65.000 10.200 4.600
(II) Compensi da società controllate e collegate 18.600 15.000 3.600
(III) Totale 98.400 80.000 13.800 4.600
Periodo di
Nominativo
Carica
Scadenza della Compensi fissi
riferimento carica Totale Importo
Assemblea
Gettoni presenza Rimborsi spese Compenso
cariche statutarie
o incarichi
Lavoro
dipendente
Vago Carlo Maria Presidente collegio
sindacale
2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 82.360 67.760 6.000 8.600
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 82.360 67.760 6.000 8.600
Serenella Rossano Presidente collegio
sindacale
2024 27/04/2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 36.154 27.404 4.200 4.550
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 36.154 27.404 4.200 4.550
Vitali Laura Sindaco effettivo 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate 85.766
42.800
67.316
30.000
10.200
12.800
8.250
(III) Totale 128.566 97.316 23.000 8.250
Massimo De Buglio Sindaco effettivo 2024 31/12/2026
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 85.916 67.316 10.200 8.400
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 85.916 67.316 10.200 8.400
Paolo Vido Sindaco supplente 2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da società controllate e collegate 19.560 17.000 2.560
(III) Totale 19.560 17.000 2.560

Periodo di
Nominativo
Carica
Scadenza della Compensi fissi
riferimento carica Totale Importo
Assemblea
Gettoni presenza Rimborsi spese Compenso
cariche statutarie
o incarichi
Lavoro dipendente
Mario Alberto
Pedranzini
Direttore generale 2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 944.771 944.771
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 944.771 944.771
Mario Erba Vice direttore
generale vicario
2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 200.102 200.102
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 200.102 200.102
Milo Gusmeroli Vice direttore
generale
2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 199.473 199.473
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 199.473 199.473
Cesare Poletti Vice direttore
generale
2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 187.873 187.873
(II) Compensi da società controllate e collegate
(III) Totale 187.873 187.873
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
3 2024
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 286.522 286.522
(II) Compensi da società controllate e collegate 449.937 39.400 3.600 406.937
(III) Totale 736.459 39.400 3.600 693.459

k) Informazioni sull'eventuale applicazione all'ente di una deroga di cui all'art. 94. paragrafo 3. della direttiva 2013/36/UE

La Banca applica al personale più rilevante la deroga prevista dall'art. 94. paragrafo 3. lettera b) della direttiva 2013/36/UE. In particolare, la deroga prevede che al personale più rilevante che percepisce una retribuzione variabile non superiore a 50.000 euro e che non rappresenti più di un terzo della retribuzione annua totale. non vengano applicate le disposizioni inerenti al pagamento con strumenti finanziari (art. 94. paragrafo 1. lettera l) della direttiva 2013/36/UE) e al differimento (art. 94. paragrafo 1. lettera m) della direttiva 2013/36/UE). Di seguito si riportano i dati relativi al personale più rilevante della Banca che percepisce una retribuzione variabile e a cui si attua la deroga:

Numero (FTE) Retribuzione totale (€) Retribuzione fissa (€) Retribuzione variabile (€)
31,00 6.639.656,31 5.248.503,76 1.391.153 €

DOCUMENTO INFORMATIVO Relativo al Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari

Redatto ai sensi dell'art. 84 bis e dello schema 7 dell'allegato 3A del Regolamento Emittenti adottato da Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni, in attuazione dell'art. 114-bis del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998

Sondrio, 20 marzo 2025

DEFINIZIONI

Assemblea: l'assemblea dei Soci che approverà il Piano.

Banca: Banca Popolare di Sondrio S.p.a..

Bonus o Bonus pool: parte variabile della retribuzione riferita ai dipendenti appartenenti al Personale più rilevante, stabilita in base alle Politiche retributive del Gruppo;

Capogruppo: Banca Popolare di Sondrio S.p.a..

Comitato remunerazione: il Comitato consigliare della Capogruppo.

Consiglio di amministrazione: l'organo con funzione di supervisione strategica di Banca Popolare di Sondrio e delle Controllate.

Common Equity Tier 1: indicatore che riflette l'adeguatezza della dotazione patrimoniale derivante dal rapporto tra i mezzi patrimoniali di maggiore qualità e le attività ponderate per il rischio.

Correttivi per il rischio: meccanismi ulteriori di correzione della performance in base al rischio che, in caso di mancato rispetto delle soglie indicate nel Risk Appetite Framework per CET1 Ratio e LCR, riducono, fino all'azzeramento, l'importo di remunerazione variabile da erogare;

Cost-income ratio: indicatore di efficienza operativa calcolato sulla base dei prospetti contabili consolidati riclassificati del Gruppo. Viene misurato come rapporto tra gli oneri operativi e i proventi operativi netti;

Dirigenti con responsabilità strategiche: i soggetti così definiti nell'Allegato 1 al Regolamento CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, come successivamente modificato.

Disposizioni di Banca d'Italia o Vigilanza: "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" emanate da Banca d'Italia con l'Aggiornamento 37° - Circolare n.285/2013.

Emittente: l'emittente azioni quotate Banca Popolare di Sondrio S.p.a..

Entry gates: parametri minimi al di sotto dei quali non viene assegnato il bonus.

Figure apicali: insieme di soggetti comprendente il Direttore generale, tutti i componenti della Direzione generale e i Responsabili delle Aree di governo della Capogruppo.

Liquidity coverage ratio (LCR): indicatore di liquidità del Gruppo, calcolato come il rapporto tra stock di attività liquide di elevata qualità e outflows netti nei 30 giorni di calendario successivi alla data di rilevazione.

NPL ratio lordo: indicatore qualità dell'attivo di Gruppo calcolato come il rapporto tra il volume totale dei crediti per cassa verso clientela classificati in uno stato di deterioramento e il totale degli impieghi per cassa verso la clientela, entrambi considerati al lordo delle rettifiche di valore.

Personale più rilevante: il personale di Banca Popolare di Sondrio e delle società del Gruppo che, per l'attività svolta, ha o può avere un impatto significativo sul profilo di rischio del Gruppo, identificato sulla base dei criteri quali-quantitativi previsti dal Regolamento Delegato (UE) n. 923/2021 del 25 marzo 2021 e dalle disposizioni di Vigilanza.

Piano incentivante 2025 o Piano: Sistema incentivante 2025, basato anche su compensi in strumenti finanziari (azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio S.p.a).

Politiche retributive o di remunerazione: Politiche approvate dall'Assemblea dei Soci di Banca Popolare di Sondrio S.p.a. sulla scorta delle Disposizioni di Banca d'Italia.

Redditività core: indicatore di redditività derivante dal core business del Gruppo, composto da margine di interesse e commissioni nette da servizi.

Regolamento Emittenti CONSOB: il Regolamento emanato da CONSOB con deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999 (e successive modificazioni e integrazioni) in materia di emittenti.

Responsabili delle Funzioni di Controllo: Responsabile della revisione interna, Responsabile Compliance, Responsabile Funzione Antiriciclaggio, Risk manager e, al fine del Piano, il Dirigente Preposto alla verifica dei dati contabili e finanziari.

RORAC (Return on Risk Adjusted Capital): indicatore di redditività corretto per il rischio a livello di Gruppo.

Società controllate di maggior rilevanza: Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit Spa e Banca della nuova Terra Spa.

TEXAS ratio: indicatore qualità dell'attivo di Gruppo calcolato come rapporto tra il volume totale dei crediti classificati in uno stato di deterioramento, considerati al netto delle rettifiche di valore, e l'ammontare del patrimonio netto tangibile, grandezza pari al valore del patrimonio netto contabile decurtato del valore delle attività immateriali.

TUF: il Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico della Finanza).

TUB: il Decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (Testo Unico Bancario).

Premessa

Il presente Documento Informativo è stato predisposto dalla Banca, al fine di fornire un'informativa in merito all'adozione del Piano dei compensi 2025 basato su strumenti finanziari, sottoposto all'approvazione dell'Assemblea ordinaria dei soci della Banca in data 30 aprile 2025.

In particolare, il Documento Informativo è stato redatto ai sensi dell'art. 84 bis del Regolamento Emittenti ed in coerenza con le indicazioni contenute nello Schema n. 7 dell'Allegato 3A al Regolamento Emittenti.

Il Piano è finalizzato all'eventuale erogazione di azioni Banca Popolare di Sondrio, al verificarsi delle particolari condizioni previste nelle Politiche Retributive del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio.

Il Piano è da considerarsi di "particolare rilevanza" ai sensi dell'art. 114 bis, comma 3, del TUF e dell'art. 84 bis, comma 2, del Regolamento Emittenti in quanto rivolto al personale della Banca Popolare di Sondrio e delle altre società del Gruppo, identificato dal suddetto art. 114 bis, del TUF.

Il Documento Informativo è pubblicato nel sito internet https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci, ed è a disposizione del pubblico presso la sede sociale della Banca Popolare di Sondrio Spa, Piazza Garibaldi, 16, Sondrio.

1. I SOGGETTI DESTINATARI

1.1 L'indicazione nominativa dei destinatari che sono componenti del consiglio di amministrazione ovvero del consiglio di gestione dell'emittente strumenti finanziari, delle società controllanti l'emittente e delle società da questa, direttamente o indirettamente, controllate.

Il dott. Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato della Capogruppo, rientra fra i potenziali beneficiari del Piano in quanto ricopre anche l'incarico di direttore generale della Banca Popolare di Sondrio.

Il rag. Luigino Negri, vice presidente della Banca della Nuova Terra Spa, rientra tra i potenziali beneficiari del Piano nella sua funzione di Responsabile risorse umane della Capogruppo.

Il rag. Umberto Seretti, Consigliere Delegato della Banca della Nuova Terra Spa, rientra tra i potenziali beneficiari del Piano nella sua funzione di dirigente di Banca della Nuova Terra Spa.

Il rag. Antonio De Martini, Consigliere di Factorit Spa, rientra tra i potenziali beneficiari del Piano nella sua funzione di Chief Lending Officer della Capogruppo.

L'erogazione mediante strumenti finanziari prevista dal Piano verrà attuata esclusivamente qualora la componente variabile della retribuzione assegnata agli stessi superi la specifica soglia di rilevanza prevista dalle disposizioni di Vigilanza e recepita nelle Politiche retributive. Nessun altro amministratore della Banca Popolare di Sondrio e delle

società da questa controllate è potenzialmente interessato dal Piano.

1.2 Le categorie di dipendenti o di collaboratori dell'emittente strumenti finanziari e delle società controllanti o controllate di tale emittente.

Il Piano riguarda i dipendenti di Banca Popolare di Sondrio e delle società appartenenti al Gruppo, legati da rapporti di lavoro subordinato, che rientrano tra il Personale più rilevante del Gruppo, individuato ai sensi del Regolamento (UE) n. 923/2021 del 25 marzo 2021 e dalle disposizioni di Vigilanza.

1.3 L'indicazione nominativa dei soggetti che beneficiano del Piano appartenenti ai seguenti gruppi:

  • a) Direttori generali dell'emittente strumenti finanziari; Dott. Mario Alberto Pedranzini, direttore generale della Capogruppo.
  • b) altri dirigenti con responsabilità strategiche dell'emittente strumenti finanziari, che non risulta di "minori dimensioni", ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lett. f, del Regolamento n.17221 del 12 marzo 2010, nel caso in cui abbiano percepito nel corso dell'esercizio compensi complessivi (ottenuti sommando i compensi monetari e i compensi basati su strumenti finanziari) maggiori rispetto al compenso complessivo più elevato tra quelli attribuiti ai componenti del consiglio di amministrazione, ovvero del consiglio di gestione, e ai direttori generali dell'emittente strumenti finanziari;

Tra i destinatari del Piano non vi sono soggetti rientranti in questa categoria.

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c) persone fisiche controllanti l'emittente azioni, che siano dipendenti ovvero che prestino attività di collaborazione nell'emittente azioni.

Tra i destinatari del Piano non vi sono soggetti rientranti in questa categoria.

  • 1.4 Descrizione e indicazione numerica, separate per categorie:
    • a) dei dirigenti con responsabilità strategiche diversi da quelli indicati nella lett. b) del paragrafo 1.3;

n. 5 Dirigenti della Capogruppo (Vicedirettori generali e Responsabili aree di governo); n. 4 Dirigenti (equiparati) della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA (Presidente e membri della Direzione generale); n. 1 Dirigente di Factorit (Direttore generale).

Anche per i soggetti di cui sopra, l'erogazione mediante strumenti finanziari prevista dal presente Piano verrà attuata esclusivamente qualora la componente variabile della retribuzione assegnata agli stessi superi la specifica soglia di rilevanza prevista dalle disposizioni di Vigilanza e recepita nelle Politiche retributive.

b) nel caso delle società di "minori dimensioni", ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lett. f), del Regolamento n.17221 del 12 marzo 2010, l'indicazione per aggregato di tutti i dirigenti con responsabilità strategiche dell'emittente strumenti finanziari;

La Banca Popolare di Sondrio non è qualificabile di minori dimensioni.

c) delle altre eventuali categorie di dipendenti o di collaboratori per le quali sono state previste caratteristiche differenziate del Piano (ad esempio, dirigenti, quadri, impiegati etc.).

Tra i destinatari del Piano non vi sono soggetti rientranti in questa categoria.

2 LE RAGIONI CHE MOTIVANO L'ADOZIONE DEL PIANO

2.1 gli obiettivi che si intendono raggiungere mediante l'attribuzione dei piani.

Per quel che riguarda gli obiettivi che si intendono conseguire mediante il Piano dei compensi, si fa rinvio alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'art. 84-quater del Regolamento adottato con Deliberazione CONSOB 14 maggio 1999 n. 11971 e successive modifiche ed integrazioni, in attuazione del Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 5.

In ogni caso, la politica retributiva adottata intende anzitutto assicurare che le modalità di erogazione delle retribuzioni variabili per il Personale più rilevante siano conformi alle disposizioni di Vigilanza per le banche in tema di Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione.

L'obiettivo è quello di pervenire a sistemi di remunerazione in linea con i valori, le strategie e gli interessi aziendali, tali da evitare incentivi con effetti distorsivi, che possano indurre a violazioni normative o a un'eccessiva assunzione di rischi.

La remunerazione costituisce uno degli strumenti fondamentali per poter attrarre e mantenere risorse umane dotate delle professionalità necessarie ad assicurare il positivo sviluppo delle società del Gruppo e la loro capacità competitiva sul mercato di riferimento.

Il sistema retributivo deve coordinarsi al meglio con le politiche di prudente gestione del rischio e deve essere coerente con il quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio del Gruppo.

2.1.1 Per i piani rilevanti come definiti nell'art. 84-bis, comma 2, del Regolamento emittenti

  • le ragioni e i criteri in base alle quali l'emittente ha deciso di stabilire un dato rapporto tra compensi incentivanti basati su strumenti finanziari e altri componenti della retribuzione complessiva;
  • finalità dei sistemi incentivanti a lungo termine;
  • i criteri di definizione dell'orizzonte temporale alla base dei sistemi incentivanti.

La retribuzione dei dipendenti appartenenti al Personale più rilevante è strutturata in ottemperanza alle disposizioni emanate dalla Vigilanza, le quali prevedono che parte della retribuzione variabile sia riconosciuta attraverso strumenti finanziari. Al fine di allineare gli incentivi economici con gli interessi aziendali di lungo termine, alla parte variabile della remunerazione si applica il così detto "pagamento differito", con una quota up-front del 60% e cinque quote pari complessivamente al 40% da differire in un periodo quinquennale.

Nel caso in cui l'importo della remunerazione variabile risultasse particolarmente elevato – essendo superiore al 25% della remunerazione complessiva degli high earners italiani - la quota up-front sarà pari al 40% del totale.

Inoltre, il riconoscimento del 50% della quota up-front e del 55% della quota differita avviene attraverso l'assegnazione di azioni Banca Popolare di Sondrio. Tali azioni sono soggette a un periodo di retention di 1 anno.

2.2 variabili chiave, anche nella forma di indicatori di performance considerati ai fini dell'attribuzione dei piani basati su strumenti finanziari.

L'erogazione della retribuzione variabile è subordinata al rispetto di soglie di accesso individuate in coerenza con i parametri minimi fissati annualmente dall'Autorità di vigilanza e recepiti nel Risk Appetite Framework.

In particolare, vengono presi a riferimento:

  • indicatori di sostenibilità a livello consolidato: Common Equity Tier 1 (CET1);
  • indicatori di liquidità a livello consolidato (LCR).

Superate le soglie sopra indicate, per l'erogazione del bonus pool, vengono presi a riferimento: obiettivi quantitativi economico finanziari e qualitativi, che tengono in considerazione sia i risultati di "top line", ovvero la redditività core, sia l'efficienza operativa, tramite il cost-income ratio, sia i risultati di "bottom line", mediante l'utilizzo del RORAC e sia la qualità dell'attivo attraverso l'NPL ratio lordo e il Texas ratio.

Vengono altresì previste metriche specifiche definite in base alle funzioni e attività svolte da ciascuno beneficiario del piano. In particolare, per il Chief Financial Officer, la gestione delle attività finanziarie e contributo allo sviluppo dei servizi commissionali di Wealth Management; per il Chief Commercial Officer, lo sviluppo della raccolta indiretta e assicurativa, lo sviluppo dei servizi commissionali in generale e dei servizi legati alle Imprese; per il Chief Lending Officer, lo Sviluppo del credito in coerenza con le Politiche creditizie di Gruppo; per il Chief Information and Operations Officer, la gestione dell'evoluzione in chiave Digital del modello di servizio e dei prodotti. Il presidio della sicurezza informatica.

Per il Responsabile della NPE Unit vengono presi a riferimenti quali obiettivi economico finanziari, il raggiungimento totale o parziale degli obiettivi del piano NPE definiti dal Consiglio di amministrazione. In particolare:

  • la regolarizzazione (i.e. ritorni in bonis) di posizioni classificate a scaduto deteriorato e a inadempienza probabile;
  • gli incassi ottenuti su posizioni non performing (scaduti deteriorati, inadempienze probabili e sofferenze);
  • le posizioni NPL rinegoziate e/o rimodulate (i.e. forbearance).

Sono inoltre previsti ulteriori correttivi per il rischio, volti a disincentivare un aumento delle performance ottenuto attraverso l'assunzione di rischi eccessivi. Tali strumenti limitano fortemente o impediscono l'erogazione di componenti variabili al verificarsi di dinamiche ed esiti non pienamente coerenti con l'appetito al rischio definito dal Consiglio di amministrazione (in particolare nel RAF). È prevista in particolare l'applicazione di un correttivo di valore

crescente al superamento delle diverse soglie definite nel RAF: dalle soglie di propensione al rischio a quelle di primo intervento, tolleranza e infine di massimo rischio assumibile, sino all'azzeramento completo dei bonus. Sono considerati come indicatori il CET1 Ratio e il Liquidity Coverage Ratio (LCR).

Per i Responsabili delle Funzioni di Controllo, in ottemperanza alle disposizioni della Vigilanza, vengono presi a riferimento solo i parametri qualitativi e/o quantitativi individuali e di funzione.

2.2.1 Per i piani rilevanti come definiti nell'art. 84-bis, comma 2, del Regolamento emittenti l'informazione è di maggiore dettaglio e include ad esempio:

  • l'indicazione dei fattori, anche in termini di performance, e dei criteri utilizzati per individuare le particolari caratteristiche relative alle modalità dei compensi basati su strumenti finanziari;
  • il modo in cui tali modalità sono state individuate in relazione agli amministratori, ai direttori generali, ai dirigenti con responsabilità strategiche, alle altre specifiche categorie di dipendenti o di collaboratori per le quali sono previsti piani con particolari condizioni, o di collaboratori sia della società quotata sia delle relative società in rapporto di controllo;
  • le ragioni alla base della scelta degli specifici compensi previsti nei medesimi piani, anche in relazione al raggiungimento degli individuati obiettivi di lungo periodo.

In linea con la tradizionale impostazione prudenziale della gestione e della banca, la remunerazione per i consiglieri di amministrazione è esclusivamente di natura fissa.

La struttura retributiva del Direttore generale e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche è articolata in una componente fissa e in una componente variabile che si attiva come già descritto nel precedente punto 2.2.

La retribuzione variabile massima erogabile è pari al 100% del compenso fisso per il Direttore generale e le figure apicali. Per il restante personale la percentuale è pari al 50%.

Per il personale più rilevante delle funzioni aziendali di controllo la retribuzione variabile non può comunque superare un terzo della retribuzione fissa percepita.

I parametri e i criteri per l'attribuzione della retribuzione variabile legata ai sopra indicati obiettivi (punto 2.2) vengono stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione. L'importo della retribuzione variabile da erogare ai singoli viene deliberato, previa verifica del raggiungimento totale o parziale dei suddetti obiettivi, sulla base della parametrizzazione stabilita.

Per quel che riguarda la disciplina del differimento, si fa rinvio al precedente punto 2.1.

L'erogazione delle quote differite della remunerazione è soggetta a regole di malus, che portano all'azzeramento della quota in caso di mancato raggiungimento delle soglie di accesso previste per l'esercizio precedente l'anno di erogazione di ciascuna quota differita e in caso di erogazione di provvedimenti disciplinari.

E' inoltre prevista l'applicazione di clausole malus sui premi da corrispondere e di claw back sui premi corrisposti per le fattispecie previste dalla normativa di Vigilanza.

La finalità generale che ha presieduto alla scelta degli specifici compensi previsti è sintetizzabile nella volontà di allineare gli incentivi economici agli interessi aziendali di lungo periodo.

2.3 elementi alla base della determinazione dell'entità del compenso basato su strumenti finanziari, ovvero i criteri per la sua determinazione.

L'entità del compenso viene stabilito dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, in base ai seguenti criteri:

Misurazione della performance annuale

Appurato il rispetto delle soglie di accesso (Entry gate), si procede alla misurazione della performance. La performance è misurata sulla base di una serie di indicatori, in prevalenza quantitativi.

Gli indicatori sono selezionati con l'obiettivo di premiare il contributo individuale al conseguimento degli obiettivi del Gruppo, in ottica di successo sostenibile.

Metodologia di calcolo dell'importo da erogare Misurata la performance, si procede al calcolo dell'importo da erogare sulla base di criteri e parametri stabiliti dal Consiglio di amministrazione.

Sono definiti ex ante i livelli su cui le componenti variabili delle retribuzioni delle figure apicali si attesteranno come funzione delle performance (reward), in particolare nel caso di raggiungimento dei target del Piano industriale o di loro superamento (overperformance).

Correttivi per il rischio L'importo da erogare viene eventualmente ridotto in funzione dell'applicazione dei correttivi richiamati al punto 2.2.

Modalità di erogazione della remunerazione variabile

La remunerazione variabile del personale più rilevante, qualora superi la soglia di rilevanza prevista dalla normativa di Vigilanza, verrà riconosciuta in parte tramite azioni, secondo le modalità e i criteri illustrati al punto 2.1.1.

2.3.1 Per i piani rilevanti come definiti nell'art. 84-bis, comma 2, del Regolamento emittenti

  • i fattori considerati per decidere l'entità dei compensi;
  • gli elementi presi in considerazione per la modifica rispetto ad analoghi precedenti piani;
  • il modo in cui hanno influito su tale determinazione eventuali compensi realizzabili sulla base di tali precedenti piani;
  • le indicazioni sulla coerenza tra gli elementi alla base della determinazione del compenso e gli obiettivi stabiliti.

Una volta superati gli entry gates di Gruppo come sopra indicati, l'ammontare della retribuzione variabile individuale è determinato dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, nel

rispetto dei limiti e sulla base dei criteri definiti ai numeri 2.2.1 e 2.3.

2.4 le ragioni alla base dell'eventuale decisione di attribuire piani di compenso basati su strumenti finanziari non emessi dall'emittente strumenti finanziari, quali strumenti finanziari emessi da controllate o, controllanti o società terze rispetto al gruppo di appartenenza; nel caso in cui i predetti strumenti non sono negoziati nei mercati regolamentati informazioni sui criteri utilizzati per la determinazione del valore a loro attribuibile.

Il Piano non prevede l'assegnazione di strumenti finanziari non emessi dalla Banca Popolare di Sondrio.

2.5 valutazioni in merito a significative implicazioni di ordine fiscale e contabile cha hanno inciso sulla definizione dei piani.

Per la definizione del Piano non hanno inciso valutazioni in merito a significative implicazioni di ordine fiscale e contabile.

2.6 l'eventuale sostegno del Piano da parte del Fondo speciale per l'incentivazione della partecipazione dei lavoratori nelle imprese, di cui all'articolo 4, comma 112, della legge 24 dicembre 2003, n. 350.

Non è previsto il sostegno del Piano da parte del Fondo speciale per l'incentivazione della partecipazione dei lavoratori nelle imprese, di cui all'art. 4, comma 112, della Legge 24 dicembre 2003, n. 350.

* * *

Per qualsiasi altra informazione circa l'adozione del Piano si rinvia alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti – sezione I.

3. ITER DI APPROVAZIONE E TEMPISTICA DI ASSEGNAZIONE DEGLI STRUMENTI

3.1 Ambito dei poteri e funzioni delegati dall'assemblea al Consiglio di Amministrazione al fine dell'attuazione del Piano.

L'Assemblea dei soci delibera le Politiche retributive che prevedono l'attuazione di un Piano di remunerazione basato su strumenti finanziari. In tale ambito, viene conferita la facoltà al Consiglio di amministrazione di definire tutti i profili tecnici di dettaglio funzionali all'attuazione del Piano, nel rispetto dei termini e delle condizioni stabilite dall'Assemblea stessa ed illustrate nel Documento Informativo e in ottemperanza alle vigenti disposizioni. In particolare spetta al Consiglio di amministrazione della Banca, su proposta del Comitato remunerazione, definire i parametri e i criteri per l'attribuzione della retribuzione variabile nell'ambito dei principi approvati.

3.2 Indicazione dei soggetti incaricati per l'amministrazione del Piano e loro funzione e competenza.

Fatte salve le competenze del Consiglio di amministrazione e del Comitato remunerazione, il Consigliere delegato, per il tramite del Servizio personale e modelli organizzativi, dà concreta attuazione alle decisioni assunte dagli organi aziendali superiori e fornisce agli stessi tutta l'assistenza di cui necessitano.

3.3 Eventuali procedure esistenti per la revisione del Piano anche in relazione a eventuali variazioni degli obiettivi di base.

Spetta al Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, provvedere ad eventuali variazioni dei parametri e criteri per l'attribuzione della retribuzione variabile legati agli obiettivi indicati nelle Politiche retributive. Ciò può avvenire nell'ambito dei processi di pianificazione e budgeting.

3.4 Descrizione delle modalità attraverso le quali determinare la disponibilità e l'assegnazione degli strumenti finanziari sui quali è basato il Piano.

Successivamente all'approvazione da parte dell'Assemblea dei soci delle Politiche retributive che prevedono l'applicazione di un Piano di remunerazione basato su strumenti finanziari, ai fini dell'attuazione di quest'ultimo, il Consiglio di amministrazione della banca valuta il raggiungimento degli obiettivi attesi da parte dei soggetti beneficiari e definisce l'assegnazione del bonus, che, nei casi previsti, sarà erogato per il 50% o 55% attraverso l'assegnazione gratuita di azioni della Banca Popolare di Sondrio. Si veda al riguardo quanto detto al punto 2.3. E' prevista l'autorizzazione da parte dell'Assemblea dei soci al Consiglio di amministrazione della banca per l'utilizzo delle azioni proprie già in carico, al servizio del piano dei compensi.

3.5 il ruolo svolto da ciascun amministratore nella determinazione delle caratteristiche dei citati piani; eventuale ricorrenza di situazioni di conflitti di interesse in capo agli amministratori interessati.

Ai fini della definizione della proposta sottoposta all'Assemblea dei soci, il Consiglio di amministrazione ha individuato gli elementi essenziali del Piano, contenuto nelle Politiche retributive di Gruppo, su proposta del Comitato remunerazione, tenuto conto delle disposizioni normative vigenti. Il Consiglio di amministrazione ha definito altresì i criteri e gli importi da erogare, su proposta del Comitato remunerazione, tenuto conto delle disposizioni contenute nelle Politiche retributive del Gruppo.

Poiché tra i potenziali beneficiari del Piano vi è anche il Consigliere delegato della Capogruppo, lo stesso, ottemperando alle previsioni di legge in merito agli interessi degli amministratori, non ha partecipato alla decisione consiliare concernente la determinazione dell'importo della retribuzione variabile a lui erogabile.

3.6 ai fini di quanto richiesto dall'art. 84-bis, comma 1, la data della decisione assunta da parte dell'organo competente a proporre l'approvazione dei piani all'assemblea e dell'eventuale proposta dell'eventuale comitato per la remunerazione.

Il Piano incentivante 2025, previsto dalle Politiche retributive di Gruppo, è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione dell'20 marzo 2025, su proposta del Comitato remunerazione del 7 marzo 2025.

3.7 ai fini di quanto richiesto dall'art. 84-bis, comma 5, lett. a), la data della decisione assunta da parte dell'organo competente in merito all'assegnazione degli strumenti e dell'eventuale proposta al predetto organo formulata dall'eventuale comitato per la remunerazione.

L'erogazione della retribuzione mediante strumenti finanziari avviene in applicazione dei principi contenuti nelle Politiche retributive di Gruppo. In data 20 marzo 2025 il Consiglio di amministrazione, in attuazione delle predette Politiche retributive, già definite dalla precedente Assemblea dei soci, ha stabilito il bonus da erogare ai dipendenti appartenenti al Personale più rilevante, su proposta del Comitato remunerazione del 7 marzo 2025.

3.8 il prezzo di mercato, registrato nelle predette date, per gli strumenti finanziari su cui sono basati i piani, se negoziati nei mercati regolamentati.

Alla data del 20 marzo 2025, il prezzo di mercato dell'azione della Banca Popolare di Sondrio, negoziata al Mercato Euronext Milan è risultato pari a 11,47 euro.

3.9 nel caso di piani basati su strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati, in quali termini e secondo quali modalità l'emittente tiene conto, nell'ambito dell'individuazione della tempistica di assegnazione degli strumenti in attuazione dei piani, della possibile coincidenza temporale tra: i) detta assegnazione o le eventuali decisioni assunte al riguardo dal comitato per la remunerazione, e

ii) la diffusione di eventuali informazioni rilevanti ai sensi dell'art. 114, comma 1; ad esempio, nel caso in cui tali informazioni siano:

a. non già pubbliche ed idonee ad influenzare positivamente le quotazioni di mercato, ovvero

b. già pubblicate ed idonee ad influenzare negativamente le quotazioni di mercato.

L'intera fase esecutiva del Piano si svolgerà nel pieno rispetto degli obblighi informativi gravanti sulla Banca, derivanti dalle leggi e dai regolamenti applicabili, in modo da assicurare trasparenza e parità dell'informazione al mercato.

4. LE CARATTERISTICHE DEGLI STRUMENTI ATTRIBUITI

4.1 la descrizione delle forme in cui sono strutturati i piani di compensi basati su strumenti finanziari; ad esempio, indicare se il Piano è basato su attribuzione di: strumenti finanziari (c.d. assegnazione di restricted stock); dell'incremento di valore di tali strumenti (c.d. phantom stock); di diritti di opzione che consentono il successivo acquisto degli strumenti finanziari (c.d. option grant) con regolamento per consegna fisica (c.d. stock option) o per contanti sulla base di un differenziale (c.d. stock appreciation right).

Il Piano prevede l'eventuale assegnazione gratuita di azioni ordinarie della Banca Popolare di Sondrio, al verificarsi dei requisiti già indicati ai numeri 2.2.1 e 2.3 e con le modalità ivi previste.

4.2 l'indicazione del periodo di effettiva attuazione del Piano con riferimento anche ad eventuali diversi cicli previsti.

Il periodo di attuazione del Piano 2025 è compreso fra il periodo di rilevazione dei risultati definitivi per l'esercizio 2025 e l'anno dell'eventuale attribuzione dell'ultima tranche di azioni.

4.3 il termine del Piano.

Considerando il periodo di differimento di 5 anni stabilito dalle Politiche retributive, il Piano 2025 si potrà concludere nel 2031.

4.4 il massimo numero di strumenti finanziari, anche nella forma di opzioni, assegnati in ogni anno fiscale in relazione ai soggetti nominativamente individuati o alle indicate categorie.

Attualmente non è possibile indicare il numero di azioni della Banca Popolare di Sondrio che verranno assegnate ai sensi del Piano 2025, in quanto la loro esatta individuazione è condizionata al raggiungimento dei risultati previsti e all'effettiva assegnazione dei bonus da parte del Consiglio di amministrazione.

4.5 le modalità e le clausole di attuazione del Piano, specificando se la effettiva attribuzione degli strumenti è subordinata al verificarsi di condizioni ovvero al conseguimento di determinati risultati anche di performance; descrizione di tali condizioni e risultati.

Le modalità e le clausole di attivazione del Piano sono già state definiti nei precedenti punti 2.2 e 2.3.

4.6 l'indicazione di eventuali vincoli di disponibilità gravanti sugli strumenti attribuiti ovvero sugli strumenti rivenienti dall'esercizio delle opzioni, con particolare riferimento ai termini entro i quali sia consentito o vietato il successivo trasferimento alla stessa società o a terzi.

Il Piano prevede per gli eventuali beneficiari un periodo di retention delle azioni di 1 anno.

4.7 la descrizione di eventuali condizioni risolutive in relazione all'attribuzione dei piani nel caso in cui i destinatari effettuano operazioni di hedging che consentono di neutralizzare eventuali divieti di vendita degli

strumenti finanziari assegnati, anche nella forma di opzioni, ovvero degli strumenti finanziari rivenienti dall'esercizio di tali opzioni.

Ai sensi delle vigenti disposizioni contenute nel Codice interno di autodisciplina è vietato ai dipendenti effettuare operazioni in strumenti derivati e comunque porre in essere operazioni e/o strategie operative aventi caratteristiche altamente speculative. Conseguentemente, i beneficiari non potranno effettuare operazioni di hedging sugli strumenti finanziari attribuiti nell'ambito del Piano.

Inoltre, coerentemente a quanto previsto dalle disposizioni di Vigilanza, i beneficiari del Piano non potranno avvalersi di strategie di copertura personale o di assicurazioni sulla retribuzione o su altri aspetti che possono alterare o inficiare gli effetti di allineamento al rischio insiti nei meccanismi retributivi previsti dalle Politiche retributive del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio. La tematica è stata disciplinata dal Regolamento in tema di Politiche retributive del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, approvato nel febbraio 2022.

4.8 la descrizione degli effetti determinati dalla cessazione del rapporto di lavoro.

Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, per cause diverse dalla quiescenza e dalla morte, sia la parte up - front e sia quella differita della quota variabile della retribuzione non sono corrisposte.

4.9 indicazione di altre eventuali cause di annullamento dei piani.

L'erogazione delle quote di retribuzione variabile assegnate non verrà attuata nei casi indicati al punto 4.8. E' inoltre prevista l'applicazione di clausole malus sui premi da corrispondere e di claw back sui premi corrisposti per le fattispecie previste dalla normativa di Vigilanza. Le clausole di claw back hanno una durata di 5 anni a decorrere dal pagamento della singola quota di retribuzione variabile (sia up-front, sia differita).

4.10 le motivazioni relative all'eventuale previsione di un "riscatto", da parte della società, degli strumenti finanziari oggetto dei piani, disposto ai sensi degli articoli 2357 e ss. del codice civile; i beneficiari del riscatto indicando se lo stesso è destinato soltanto a particolari categorie di dipendenti; gli effetti della cessazione del rapporto di lavoro su detto riscatto.

Non è prevista alcuna facoltà di riscatto da parte della Banca Popolare di Sondrio o di altre società del Gruppo delle azioni oggetto di attribuzione.

4.11 gli eventuali prestiti o altre agevolazioni che si intendono concedere per l'acquisto delle azioni ai sensi dell'art. 2358, comma 3 del codice civile.

Non applicabile.

4.12 l'indicazione di valutazioni sull'onere atteso per la società alla data di relativa assegnazione, come determinabile sulla base di termini e condizioni già definiti, per ammontare complessivo e in relazione a ciascuno strumento del Piano.

Allo stato attuale non è possibile indicare l'ammontare complessivo dell'onere atteso, in quanto la determinazione del costo è condizionata al raggiungimento dei risultati previsti e all'effettiva assegnazione dei premi da parte del Consiglio di amministrazione.

4.13 l'indicazione degli eventuali effetti diluitivi sul capitale determinati dai piani di compenso.

Le modalità di attuazione del Piano attraverso l'assegnazione gratuita di azioni già emesse, possedute in portafoglio o da acquistare sul mercato, non comporteranno alcun effetto diluitivo sul capitale della Banca.

4.14 gli eventuali limiti previsti per l'esercizio del diritto di voto e per l'attribuzione dei diritti patrimoniali.

Al riguardo ci si attiene alle disposizioni normative vigenti.

4.15 nel caso in cui le azioni non sono negoziate nei mercati regolamentati, ogni informazione utile ad una compiuta valutazione del valore a loro attribuibile.

Non applicabile

4.16 numero di strumenti finanziari sottostanti ciascuna opzione.

Non applicabile

4.17 scadenza delle opzioni.

Non applicabile

4.18 modalità (americano/europeo), tempistica (ad es. periodi validi per l'esercizio) e clausole di esercizio (ad esempio clausole di knock-in e knockout).

Non applicabile

4.19 il prezzo di esercizio dell'opzione ovvero le modalità e i criteri per la sua determinazione, con particolare riguardo:

a) alla formula per il calcolo del prezzo di esercizio in relazione ad un determinato prezzo di mercato (c.d. fair market value) (ad esempio: prezzo di esercizio pari al 90%, 100% o 110%

del prezzo di mercato), e

b) alle modalità di determinazione del prezzo di mercato preso a riferimento per la determinazione del prezzo di esercizio (ad esempio: ultimo prezzo del giorno precedente l'assegnazione, media del giorno, media degli ultimi 30 giorni ecc.).

Non applicabile

4.20 nel caso in cui il prezzo di esercizio non è uguale al prezzo di mercato determinato come indicato al punto 4.19.b (fair market value), motivazioni di tale differenza.

Non applicabile

4.21 criteri sulla base dei quali si prevedono differenti prezzi di esercizio tra vari soggetti o varie categorie di soggetti destinatari.

Non applicabile

4.22 nel caso in cui gli strumenti finanziari sottostanti le opzioni non sono negoziati nei mercati regolamentati, indicazione del valore attribuibile agli strumenti sottostanti o i criteri per determinare tale valore.

Non applicabile

4.23 criteri per gli aggiustamenti resi necessari a seguito di operazioni straordinarie sul capitale e di altre operazioni che comportano la variazione del numero di strumenti sottostanti (aumenti di capitale, dividendi straordinari, raggruppamento e frazionamento delle azioni sottostanti, fusione e scissione, operazioni di conversione in altre categorie di azioni ecc.).

Non applicabile

4.24 Gli emittenti azioni uniscono al documento informativo l'allegata tabella n. 1 compilando: a) in ogni caso la sezione 1 dei quadri 1 e 2 nei campi di specifico interesse; b) la sezione 2 dei quadri 1 e 2, compilando i campi di specifico interesse, sulla base delle caratteristiche già definite dal consiglio di amministrazione.

In allegato la tabella 1 quadro 1, compilata nella sezione 1 e 2 in quanto di specifico interesse in considerazione dell'assegnazione gratuita di azioni. Il quadro 2 della predetta tabella non è applicabile.

PIANI DI COMPENSI BASATI SU STRUMENTI FINANZIARI

Tabella 1 dello schema 7 dell'Allegato 3A del Regolamento n.111971/1999

Data 20 marzo 2025
-------------------- -- -- -- --
Carica (da riportare
solo per i soggetti
riportati
nominativamente)
QUADRO 1
Nome e cognome
o categoria
Strumenti finanziari diversi dalle stock option
Sezione 1 Strumenti relativi a piani, in corso di validità, approvati sulla base di precedenti delibere assembleari
Data della
delibera
assembleare
Tipologia
degli
strumenti
finanziari
Numero
strumenti
finanziari
Data assegnazione Eventuale prezzo
di acquisto degli
strumenti
Prezzo di mercato
all'assegnazione
Periodo di
vesting
Mauro De Stefani Presidente Direzione
generale Banca
Popolare di Sondrio
(Suisse) Sa
12 giugno 2020 Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
42.656 2 marzo 2021 ND 2,43 0
1
2
3
4
Mauro De Stefani Presidente Direzione
generale Banca
Popolare di Sondrio
(Suisse) Sa
11 maggio 2021 Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
26.919 22 febbraio 2022 ND 4,08 5
0
1
2
3
4
5
Mario Alberto
Pedranzini
Consigliere delegato e
Direttore generale
Banca Popolare di
Sondrio
11 maggio 2021 Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
14.356 CPR 16 marzo
2022
CDA 21 marzo
2022
ND 3,622 0
1
2
3
4
5

Mauro De Stefani Presidente Direzione
generale Banca
Popolare di Sondrio
(Suisse) Sa
30 aprile 2022 Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
23.460 27 febbraio 2023 ND 4,78 0
1
2
3
4
5
Mario Alberto
Pedranzini
Consigliere delegato e
Direttore generale
Banca Popolare di
Sondrio
30 aprile 2022 Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
13.641 CPR 13 marzo
2023
CDA 17 marzo
2023
ND 3,81 0
1
2
3
4
5
Mauro De Stefani Presidente Direzione
generale Banca
Popolare di Sondrio
(Suisse) Sa
29 aprile 2023 Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
17.632 27 febbraio 2024 ND 7,165 0
1
2
3
4
5
Mario Alberto
Pedranzini
Consigliere delegato e
Direttore generale
Banca Popolare di
Sondrio
29 aprile 2023 Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
29.330 CPR 12 marzo
2024
CDA 15 marzo
2024
ND 6,70 0
1
2
3
4
5
Mario Erba Vicedirettore
generale vicario
29 aprile 2023 Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
6.283 CPR 12 marzo
2024
CDA 15 marzo
2024
ND 6,70 0
1
2
3
4
5
Milo Gusmeroli Vicedirettore
generale
29 aprile 2023 Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
5.418 CPR 12 marzo
2024
CDA 15 marzo
2024
ND 6,70 0
1
2
3
4
5

N.2 Dirigenti con
responsabilità
strategiche
N.2 Dirigenti con
responsabilità
strategiche
29 aprile 2023 Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
11.908 CPR 12 marzo
2024
CDA 15 marzo
2024
ND 6,70 0
1
2
3
4
5
N.1 Altri dirigenti
destinatari del
Piano
N.1 Altri dirigenti
destinatari del Piano
29 aprile 2023 Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
4.346 CPR 12 marzo
2024
CDA 15 marzo
2024
ND 6,70 0
1
2
3
4
5
Mauro De Stefani Presidente Direzione
generale Banca
Popolare di Sondrio
(Suisse) Sa
27 aprile 2024 Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
15.165 21 gennaio 2025 ND 8,680 0
1
2
3
4
5
Mario Alberto
Pedranzini
Consigliere delegato e
Direttore generale
Banca Popolare di
Sondrio
27 aprile 2024 Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
20.559 CPR 7 marzo 2025
CDA 20 marzo
2025
ND 11,47 0
1
2
3
4
5
Mario Erba Vicedirettore
generale vicario
27 aprile 2024 Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
4.353 CPR 7 marzo 2025
CDA 20 marzo
2025
ND 11,47 0
1
2
3
4
5

27 aprile 2024 Azioni Banca
Popolare di
3.887 CPR 7 marzo 2025
CDA 20 marzo
2025
11,47 0
1
Vicedirettore 2
Milo Gusmeroli generale ND 3
Sondrio 4
5
27 aprile 2024 Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
8.138 CPR 7 marzo 2025
CDA 20 marzo
2025
ND 11,47 0
N.2 Dirigenti con
responsabilità
strategiche
N.2 Dirigenti con
responsabilità
strategiche
1
2
3
4
5
27 aprile 2024 5.950 CPR 7 marzo 2025
CDA 20 marzo
2025
ND 11,47 0
1
N.2 Altri dirigenti
destinatari del
N.2 Altri dirigenti Azioni Banca
Popolare di
Sondrio
2
destinatari del Piano 3
Piano 4
5

PIANI DI COMPENSI BASATI SU STRUMENTI FINANZIARI

Tabella 1 dello schema 7 dell'Allegato 3A del Regolamento n.111971/1999

Data 20 marzo 2025

Nome e cognome o
categoria
Carica (da riportare
solo per i soggetti
riportati
nominativamente)
QUADRO 1
Strumenti finanziari diversi dalle stock option
Sezione 2
Strumenti di nuova assegnazione in base alla decisione:
Data della
delibera
assembleare
Tipologia
degli
strumenti
finanziari
Numero
strumenti
finanziari
Data
assegnazione
Eventuale prezzo
di acquisto degli
strumenti
Prezzo di mercato
all'assegnazione
Periodo di
vesting
Non disponibile
Note: In ottemperanza alle disposizioni contenute nelle Politiche retributive del Gruppo, l'erogazione della retribuzione variabile è subordinata al raggiungimento

delle performance attese e alla definizione dei criteri e parametri di erogazione definiti dal Consiglio di Amministrazione della Banca. Inoltre l'utilizzo di strumenti finanziari è subordinata al superamento di una soglia di rilevanza prevista dalle normative di vigilanza. Pertanto, non è al momento possibile esporre ex -ante i soggetti che effettivamente beneficeranno del piano.

DOCUMENTO INFORMATIVO Relativo al Piano dei compensi di Lungo Periodo basato su strumenti finanziari "Sistema Premiante di Lungo periodo (2025 – 2027)"

Redatto ai sensi dell'art. 84 bis e dello schema 7 dell'allegato 3A del Regolamento Emittenti adottato da Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni, in attuazione dell'art. 114-bis del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998

Sondrio, 20 marzo 2025

DEFINIZIONI

Assemblea: l'assemblea dei Soci che approverà il Piano. Banca: Banca Popolare di Sondrio S.p.a.. Bonus o Bonus pool: parte variabile della retribuzione riferita ai dipendenti appartenenti al Personale più rilevante, stabilita in base alle Politiche retributive del Gruppo; Capogruppo: Banca Popolare di Sondrio S.p.a.. Comitato remunerazione: il Comitato consigliare della Capogruppo. Consiglio di amministrazione: l'organo con funzione di supervisione strategica di Banca Popolare di Sondrio e delle Controllate. Common Equity Tier 1: indicatore che riflette l'adeguatezza della dotazione patrimoniale derivante dal rapporto tra i mezzi patrimoniali di maggiore qualità e le attività ponderate per il rischio. Correttivi per il rischio: meccanismi ulteriori di correzione della performance in base al rischio che, in caso di mancato rispetto delle soglie indicate nel Risk Appetite Framework per CET1 Ratio e LCR, riducono, fino all'azzeramento, l'importo di remunerazione variabile da erogare; Cost-income ratio: indicatore di efficienza operativa calcolato sulla base dei prospetti contabili consolidati riclassificati del Gruppo. Viene misurato come rapporto tra gli oneri operativi e i proventi operativi netti; Dirigenti con responsabilità strategiche: i soggetti così definiti nell'Allegato 1 al Regolamento CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, come successivamente modificato. Disposizioni di Banca d'Italia o Vigilanza: "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" emanate da Banca d'Italia con l'Aggiornamento 37° - Circolare n.285/2013.

Emittente: l'emittente azioni quotate Banca Popolare di Sondrio S.p.a..

Entry gates: parametri minimi al di sotto dei quali non viene assegnato il bonus.

Figure apicali: insieme di soggetti comprendente il Direttore generale, tutti i componenti della Direzione generale e i Responsabili delle Aree di governo della Capogruppo.

Liquidity coverage ratio (LCR): indicatore di liquidità del Gruppo, calcolato come il rapporto tra stock di attività liquide di elevata qualità e outflows netti nei 30 giorni di calendario successivi alla data di rilevazione.

Masse amministrate: indicatore di volumi comprendente i debiti verso la clientela, i crediti lordi e la raccolta indiretta di Gruppo;

NPL ratio lordo: indicatore qualità dell'attivo di Gruppo calcolato come il rapporto tra il volume totale dei crediti per cassa verso clientela classificati in uno stato di deterioramento e il totale degli impieghi per cassa verso la clientela, entrambi considerati al lordo delle rettifiche di valore.

Personale più rilevante: il personale di Banca Popolare di Sondrio e delle società del Gruppo che, per l'attività svolta, ha o può avere un impatto significativo sul profilo di rischio del Gruppo, identificato sulla base dei criteri quali-quantitativi previsti dal Regolamento Delegato (UE) n. 923/2021 del 25 marzo 2021 e dalle disposizioni di Vigilanza.

Piano incentivante di lungo periodo o Piano: Sistema incentivante di lungo periodo correlato al piano industriale 2025 - 2027, basato su compensi in strumenti finanziari (azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio S.p.a).

Politiche retributive o di remunerazione: Politiche approvate dall'Assemblea dei Soci di Banca Popolare di Sondrio S.p.a. sulla scorta delle Disposizioni di Banca d'Italia.

Redditività core: indicatore di redditività derivante dal core business del Gruppo, composto da margine di interesse e commissioni nette da servizi.

Regolamento Emittenti CONSOB: il Regolamento emanato da CONSOB con deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999 (e successive modificazioni e integrazioni) in materia di emittenti.

Responsabili delle Funzioni di Controllo: Responsabile della revisione interna, Responsabile Compliance, Responsabile Funzione Antiriciclaggio, Risk manager e, al fine del Piano, il Dirigente Preposto alla verifica dei dati contabili e finanziari.

ROE (Return On Equity): indicatore di redditività del capitale proprio del Gruppo;

RORAC (Return on Risk Adjusted Capital): indicatore di redditività corretto per il rischio a livello di Gruppo.

Società controllate di maggior rilevanza: Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit Spa e Banca della nuova Terra Spa.

TUF: il Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico della Finanza).

TUB: il Decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (Testo Unico Bancario).

Premessa

Il presente Documento Informativo è stato predisposto dalla Banca, al fine di fornire un'informativa in merito all'adozione del Piano dei compensi basato su strumenti finanziari relativo al sistema premiante di lungo periodo 2025 - 2027, sottoposto all'approvazione dell'Assemblea ordinaria dei soci della Banca in data 30 aprile 2025.

In particolare, il Documento Informativo è stato redatto ai sensi dell'art. 84 bis del Regolamento Emittenti ed in coerenza con le indicazioni contenute nello Schema n. 7 dell'Allegato 3A al Regolamento Emittenti.

Il Piano, collegato al Sistema premiante di lungo periodo (2025 - 2027) è stato introdotto per supportare il piano industriale 2025-2027, presentato a marzo 2025 ed è finalizzato all'eventuale erogazione di azioni Banca Popolare di Sondrio, al verificarsi delle particolari condizioni previste nelle Politiche Retributive del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio.

Il Piano è da considerarsi di "particolare rilevanza" ai sensi dell'art. 114 bis, comma 3, del TUF e dell'art. 84 bis, comma 2, del Regolamento Emittenti in quanto rivolto al personale della Banca Popolare di Sondrio e delle altre società del Gruppo, identificato dal suddetto art. 114 bis, del TUF.

Il Documento Informativo è pubblicato nel sito internet https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci, ed è a disposizione del pubblico presso la sede sociale della Banca Popolare di Sondrio Spa, Piazza Garibaldi, 16, Sondrio.

1. I SOGGETTI DESTINATARI

1.1 L'indicazione nominativa dei destinatari che sono componenti del consiglio di amministrazione ovvero del consiglio di gestione dell'emittente strumenti finanziari, delle società controllanti l'emittente e delle società da questa, direttamente o indirettamente, controllate.

Il dott. Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato della Capogruppo, rientra fra i potenziali beneficiari del Piano in quanto ricopre anche l'incarico di direttore generale della Banca Popolare di Sondrio. L'erogazione mediante strumenti finanziari prevista dal Piano verrà attuata esclusivamente qualora la componente variabile della retribuzione assegnata agli stessi superi la specifica soglia di rilevanza prevista dalle disposizioni di Vigilanza e recepita nelle Politiche retributive. Nessun altro amministratore della Banca Popolare di Sondrio e delle società da questa controllate è potenzialmente interessato dal Piano.

1.2 Le categorie di dipendenti o di collaboratori dell'emittente strumenti finanziari e delle società controllanti o controllate di tale emittente.

Il Piano riguarda le figure apicali di Banca Popolare di Sondrio e delle società appartenenti al Gruppo, legati da rapporti di lavoro subordinato, che rientrano tra i Responsabili delle aree di governo della Capogruppo, non appartenenti alle funzioni di controllo.

1.3 L'indicazione nominativa dei soggetti che beneficiano del Piano appartenenti ai seguenti gruppi:

  • a) Direttori generali dell'emittente strumenti finanziari; Dott. Mario Alberto Pedranzini, direttore generale della Capogruppo.
  • b) altri dirigenti con responsabilità strategiche dell'emittente strumenti finanziari, che non risulta di "minori dimensioni", ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lett. f, del Regolamento n.17221 del 12 marzo 2010, nel caso in cui abbiano percepito nel corso dell'esercizio compensi complessivi (ottenuti sommando i compensi monetari e i compensi basati su strumenti finanziari) maggiori rispetto al compenso complessivo più elevato tra quelli attribuiti ai componenti del consiglio di amministrazione, ovvero del consiglio di gestione, e ai direttori generali dell'emittente strumenti finanziari;

Tra i destinatari del Piano non vi sono soggetti rientranti in questa categoria.

c) persone fisiche controllanti l'emittente azioni, che siano dipendenti ovvero che prestino attività di collaborazione nell'emittente azioni.

Tra i destinatari del Piano non vi sono soggetti rientranti in questa categoria.

1.4 Descrizione e indicazione numerica, separate per categorie:

a) dei dirigenti con responsabilità strategiche diversi da quelli indicati nella lett. b) del paragrafo 1.3;

n. 4 Dirigenti della Capogruppo (Vicedirettori generali e Responsabili aree di governo, non appartenenti alle funzioni di controllo); n. 1 Dirigente di Factorit nella sua funzione di Chief Lending Officer della Capogruppo)

Anche per i soggetti di cui sopra, l'erogazione mediante strumenti finanziari prevista dal presente Piano verrà attuata esclusivamente qualora la componente variabile della retribuzione assegnata agli stessi superi la specifica soglia di rilevanza prevista dalle disposizioni di Vigilanza e recepita nelle Politiche retributive.

b) nel caso delle società di "minori dimensioni", ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lett. f), del Regolamento n.17221 del 12 marzo 2010, l'indicazione per aggregato di tutti i dirigenti con responsabilità strategiche dell'emittente strumenti finanziari;

La Banca Popolare di Sondrio non è qualificabile di minori dimensioni.

c) delle altre eventuali categorie di dipendenti o di collaboratori per le quali sono state previste caratteristiche differenziate del Piano (ad esempio, dirigenti, quadri, impiegati etc.).

Tra i destinatari del Piano non vi sono soggetti rientranti in questa categoria.

2 LE RAGIONI CHE MOTIVANO L'ADOZIONE DEL PIANO

2.1 gli obiettivi che si intendono raggiungere mediante l'attribuzione dei piani.

Per quel che riguarda gli obiettivi che si intendono conseguire mediante il Piano dei compensi, si fa rinvio alla Relazione sulla remunerazione redatta ai sensi dell'art. 84-quater del Regolamento adottato con Deliberazione CONSOB 14 maggio 1999 n. 11971 e successive modifiche ed integrazioni, in attuazione del Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 5.

In ogni caso, l'obiettivo è quello di pervenire a sistemi di remunerazione in linea con i valori, le strategie e gli obiettivi di lungo periodo, tali da evitare incentivi con effetti distorsivi, che possano indurre a violazioni normative o a un'eccessiva assunzione di rischi.

Il Sistema premiante di lungo periodo (2025 - 2027) a cui è collegato il presente Piano, rafforza ulteriormente il nesso tra successo sostenibile del Gruppo e remunerazione delle figure apicali, anche grazie al suo riconoscimento integrale in azioni Banca Popolare di Sondrio Spa.

2.1.1 Per i piani rilevanti come definiti nell'art. 84-bis, comma 2, del Regolamento emittenti

  • le ragioni e i criteri in base alle quali l'emittente ha deciso di stabilire un dato rapporto tra compensi incentivanti basati su strumenti finanziari e altri componenti della retribuzione complessiva;
  • finalità dei sistemi incentivanti a lungo termine;
  • i criteri di definizione dell'orizzonte temporale alla base dei sistemi incentivanti.

La retribuzione variabile legata al Sistema premiante di lungo periodo a cui è collegato il presente Piano viene riconosciuta esclusivamente attraverso strumenti finanziari. Al fine di allineare gli incentivi economici con gli interessi aziendali di lungo termine, alla parte variabile della remunerazione si applica il così detto "pagamento differito", con una quota up-front del 40% e cinque quote pari complessivamente al 60% da differire in un periodo quinquennale.

Inoltre, il riconoscimento sia della quota up-front e sia della quota differita avviene attraverso l'assegnazione di azioni Banca Popolare di Sondrio. Tali azioni sono soggette a un periodo di retention di 1 anno.

2.2 variabili chiave, anche nella forma di indicatori di performance considerati ai fini dell'attribuzione dei piani basati su strumenti finanziari.

L'erogazione della retribuzione variabile legata al Sistema premiante di lungo periodo a cui è collegato il presente Piano è subordinata al rispetto di soglie di accesso individuate in coerenza con i parametri minimi fissati annualmente dall'Autorità di vigilanza e recepiti nel Risk Appetite Framework.

In particolare, vengono presi a riferimento, con valutazione effettuata nel 2027:

  • indicatori di sostenibilità a livello consolidato: Common Equity Tier 1 (CET1);
  • indicatori di liquidità a livello consolidato (LCR).

Superate le soglie sopra indicate, per l'erogazione del bonus pool, vengono presi a riferimento specifici indicatori quantitativi individuati in coerenza al piano industriale 2025-2027. Gli indicatori sono selezionati per premiare il contributo al conseguimento degli obiettivi del Gruppo, in coerenza con il Piano industriale e in ottica di successo sostenibile nel lungo periodo.

SISTEMA PREMIANTE DI LUNGO PERIODO
Ambito Indicatore Peso
Volumi Masse amministrate 25%
Qualità dell'attivo NPL Ratio 25%
Redditività ROE 40%
ESG Performance ESG 10%

Sono inoltre previsti ulteriori correttivi per il rischio, volti a disincentivare un aumento delle performance ottenuto attraverso l'assunzione di rischi eccessivi. Tali strumenti limitano fortemente o impediscono l'erogazione di componenti variabili al verificarsi di dinamiche ed esiti non pienamente coerenti con l'appetito al rischio definito dal Consiglio di amministrazione (in particolare nel RAF). È prevista in particolare l'applicazione di un correttivo di valore crescente al superamento delle diverse soglie definite nel RAF: dalle soglie di propensione al rischio a quelle di primo intervento, tolleranza e infine di massimo rischio assumibile, sino all'azzeramento completo dei bonus.

Sono considerati come indicatori il CET1 Ratio e il Liquidity Coverage Ratio (LCR).

2.2.1 Per i piani rilevanti come definiti nell'art. 84-bis, comma 2, del Regolamento emittenti l'informazione è di maggiore dettaglio e include ad esempio:

  • l'indicazione dei fattori, anche in termini di performance, e dei criteri utilizzati per individuare le particolari caratteristiche relative alle modalità dei compensi basati su strumenti finanziari;
  • il modo in cui tali modalità sono state individuate in relazione agli amministratori, ai direttori generali, ai dirigenti con responsabilità strategiche, alle altre specifiche categorie di dipendenti o di

collaboratori per le quali sono previsti piani con particolari condizioni, o di collaboratori sia della società quotata sia delle relative società in rapporto di controllo;

le ragioni alla base della scelta degli specifici compensi previsti nei medesimi piani, anche in relazione al raggiungimento degli individuati obiettivi di lungo periodo.

La remunerazione variabile per le figure apicali precedentemente indicate, si attiva come già descritto nel precedente punto 2.2.

La retribuzione variabile massima erogabile è pari al 100% del compenso fisso per il Direttore generale e le figure apicali. Per il restante personale la percentuale è pari al 50%.

I parametri e i criteri per l'attribuzione della retribuzione variabile legata ai sopra indicati obiettivi (punto 2.2) vengono stabiliti dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione. L'importo della retribuzione variabile da erogare ai singoli viene deliberato, previa verifica del raggiungimento totale o parziale dei suddetti obiettivi, sulla base della parametrizzazione stabilita.

Per quel che riguarda la disciplina del differimento, si fa rinvio al precedente punto 2.1.

L'erogazione delle quote differite della remunerazione è soggetta a regole di malus, che portano all'azzeramento della quota in caso di mancato raggiungimento delle soglie di accesso previste per l'esercizio precedente l'anno di erogazione di ciascuna quota differita e in caso di erogazione di provvedimenti disciplinari.

È inoltre prevista l'applicazione di clausole malus sui premi da corrispondere e di claw back sui premi corrisposti per le fattispecie previste dalla normativa di Vigilanza.

La finalità generale che ha presieduto alla scelta degli specifici compensi previsti è sintetizzabile nella volontà di allineare gli incentivi economici agli interessi aziendali di lungo periodo.

2.3 elementi alla base della determinazione dell'entità del compenso basato su strumenti finanziari, ovvero i criteri per la sua determinazione.

L'entità del compenso viene stabilito dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, in base al seguente processo:

Soglie di accesso (entry gate):

L'erogazione della retribuzione variabile di lungo periodo è subordinata al rispetto di alcuni criteri prudenziali, in particolare la solidità patrimoniale e la liquidità del Gruppo. Nel concreto, l'attivazione del sistema premiante di lungo periodo è subordinata al rispetto delle soglie di accesso (CET1 Ratio e Liquidity Coverage Ratio) valutate nell'anno 2027. Il mancato rispetto delle soglie di accesso, anche solo di uno degli indicatori, determina la mancata erogazione della retribuzione variabile di lungo periodo.

Misurazione della performance di lungo periodo:

Appurato il rispetto delle soglie di accesso, si procede nell'anno 2027 alla misurazione della performance al completamento dell'orizzonte di Piano industriale. La performance è misurata sulla base di indicatori quantitativi e ESG richiamati nei punti precedenti.

Metodologia di calcolo dell'importo variabile di lungo periodo da erogare e soglie di risultato:

Sono definiti ex ante i livelli su cui la remunerazione variabile di lungo termine delle figure apicali si attesta come funzione delle performance (reward).

In caso di raggiungimento dei target (100% degli obiettivi di Piano industriale), in aggiunta alla remunerazione fissa e alla remunerazione variabile che discende dal sistema premiante di breve periodo, verrà corrisposta un'ulteriore remunerazione variabile pari, per il Direttore generale, al 30%, per le altre figure apicali, al 15% della retribuzione fissa percepita nel 2027.

In caso di overperformance, ovvero in caso di risultati pari o superiori al 120% degli obiettivi, la remunerazione variabile crescerà ulteriormente sino a raggiungere nel suo complesso il 50% della remunerazione fissa percepita nel 2027.

Il bonus è ridotto nel caso in cui non siano raggiunti i target del Piano industriale. In caso il raggiungimento dei target si attesti su livelli inferiori al 70%, non è corrisposto un bonus associato al sistema premiante di lungo periodo.

Correttivi per il rischio: Sono stati introdotti ulteriori correttivi per il rischio, in aggiunta agli entry gate e alle clausole di malus e claw-back. Sono impiegati a tal fine il CET1 Ratio e il Liquidity Coverage Ratio (LCR), facendo riferimento alle soglie del RAF.

Modalità di erogazione della remunerazione variabile: La remunerazione variabile del personale più rilevante, qualora superi la soglia di rilevanza prevista dalla normativa di Vigilanza, verrà riconosciuta totalmente tramite azioni, secondo le modalità e i criteri illustrati al punto 2.1.1.

2.3.1 Per i piani rilevanti come definiti nell'art. 84-bis, comma 2, del Regolamento emittenti

  • i fattori considerati per decidere l'entità dei compensi;
  • gli elementi presi in considerazione per la modifica rispetto ad analoghi precedenti piani;
  • il modo in cui hanno influito su tale determinazione eventuali compensi realizzabili sulla base di tali precedenti piani;
  • le indicazioni sulla coerenza tra gli elementi alla base della determinazione del compenso e gli obiettivi stabiliti.

Una volta superati gli entry gates di Gruppo come sopra indicati, l'ammontare della retribuzione variabile individuale è determinato dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, nel rispetto dei limiti e sulla base dei criteri definiti ai numeri 2.2.1 e 2.3.

2.4 le ragioni alla base dell'eventuale decisione di attribuire piani di compenso basati su strumenti finanziari non emessi dall'emittente strumenti finanziari, quali strumenti finanziari emessi da controllate o, controllanti o società terze rispetto al gruppo di appartenenza; nel caso in cui i predetti strumenti non sono negoziati nei mercati regolamentati informazioni sui criteri utilizzati per la determinazione del valore a loro attribuibile.

Il Piano non prevede l'assegnazione di strumenti finanziari non emessi dalla Banca Popolare di Sondrio.

2.5 valutazioni in merito a significative implicazioni di ordine fiscale e contabile cha hanno inciso sulla definizione dei piani.

Per la definizione del Piano non hanno inciso valutazioni in merito a significative implicazioni di ordine fiscale e contabile.

2.6 l'eventuale sostegno del Piano da parte del Fondo speciale per l'incentivazione della partecipazione dei lavoratori nelle imprese, di cui all'articolo 4, comma 112, della legge 24 dicembre 2003, n. 350.

Non è previsto il sostegno del Piano da parte del Fondo speciale per l'incentivazione della partecipazione dei lavoratori nelle imprese, di cui all'art. 4, comma 112, della Legge 24 dicembre 2003, n. 350.

* * *

Per qualsiasi altra informazione circa l'adozione del Piano si rinvia alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti – sezione I.

3. ITER DI APPROVAZIONE E TEMPISTICA DI ASSEGNAZIONE DEGLI STRUMENTI

3.1 Ambito dei poteri e funzioni delegati dall'assemblea al Consiglio di Amministrazione al fine dell'attuazione del Piano.

L'Assemblea dei soci delibera le Politiche retributive che prevedono l'attuazione di un Piano di remunerazione di lungo periodo basato su strumenti finanziari.

In tale ambito, viene conferita la facoltà al Consiglio di amministrazione di definire tutti i profili tecnici di dettaglio funzionali all'attuazione del Piano, nel rispetto dei termini e delle condizioni stabilite dall'Assemblea stessa ed illustrate nel Documento Informativo e in ottemperanza alle vigenti disposizioni. In particolare spetta al Consiglio di amministrazione della Banca, su proposta del Comitato remunerazione, definire i parametri e i criteri per l'attribuzione della retribuzione variabile nell'ambito dei principi approvati.

3.2 Indicazione dei soggetti incaricati per l'amministrazione del Piano e loro funzione e competenza.

Fatte salve le competenze del Consiglio di amministrazione e del Comitato remunerazione, il Consigliere delegato, per il tramite del Servizio personale e modelli organizzativi, dà concreta attuazione alle decisioni assunte dagli organi aziendali superiori e fornisce agli stessi tutta l'assistenza di cui necessitano.

3.3 Eventuali procedure esistenti per la revisione del Piano anche in relazione a eventuali variazioni degli obiettivi di base.

Spetta al Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, provvedere ad eventuali variazioni dei parametri e criteri per l'attribuzione della retribuzione variabile legati agli obiettivi indicati nelle Politiche retributive. Ciò può avvenire nell'ambito dei processi di pianificazione e budgeting.

3.4 Descrizione delle modalità attraverso le quali determinare la disponibilità e l'assegnazione degli strumenti finanziari sui quali è basato il Piano.

Successivamente all'approvazione da parte dell'Assemblea dei soci delle Politiche retributive che prevedono l'applicazione di un Piano di remunerazione di lungo periodo basato su strumenti finanziari, ai fini dell'attuazione di quest'ultimo, il Consiglio di amministrazione della banca valuta il raggiungimento degli obiettivi attesi da parte dei soggetti beneficiari e definisce l'assegnazione del bonus, che, nei casi previsti, sarà erogato esclusivamente attraverso l'assegnazione gratuita di azioni della Banca Popolare di Sondrio. Si veda al riguardo quanto detto al punto 2.3.

E' prevista l'autorizzazione da parte dell'Assemblea dei soci al Consiglio di amministrazione della banca per l'utilizzo delle azioni proprie già in carico, al servizio del piano dei compensi.

3.5 il ruolo svolto da ciascun amministratore nella determinazione delle caratteristiche dei citati piani; eventuale ricorrenza di situazioni di conflitti di interesse in capo agli amministratori interessati.

Ai fini della definizione della proposta sottoposta all'Assemblea dei soci, il Consiglio di amministrazione ha individuato gli elementi essenziali del Piano, contenuto nelle Politiche retributive di Gruppo, su proposta del Comitato remunerazione, tenuto conto delle disposizioni normative vigenti.

Poiché tra i potenziali beneficiari del Piano vi è anche il Consigliere delegato della Capogruppo, lo stesso, ottemperando alle previsioni di legge in merito agli interessi degli amministratori, non parteciperà alla decisione consiliare concernente la determinazione dell'importo della retribuzione variabile a lui erogabile.

3.6 ai fini di quanto richiesto dall'art. 84-bis, comma 1, la data della decisione assunta da parte dell'organo competente a proporre l'approvazione dei piani all'assemblea e dell'eventuale proposta dell'eventuale comitato per la remunerazione.

Il Piano collegato al Sistema premiante di lungo periodo (2025 - 2027) previsto dalle Politiche retributive di Gruppo, è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione del 20 marzo 2025, su proposta del Comitato remunerazione del 7 marzo 2025.

3.7 ai fini di quanto richiesto dall'art. 84-bis, comma 5, lett. a), la data della decisione assunta da parte dell'organo competente in merito all'assegnazione degli strumenti e dell'eventuale proposta al predetto organo formulata dall'eventuale comitato per la remunerazione.

Al momento risulta operativo un ulteriore Piano di lungo periodo (LTI 2023 – 2025) approvato in precedenza dall'Assemblea del 29 aprile 2023, deliberato dal Consiglio di amministrazione del 17 marzo 2023, su proposta del comitato remunerazione del 13 marzo 2023.

3.8 il prezzo di mercato, registrato nelle predette date, per gli strumenti finanziari su cui sono basati i piani, se negoziati nei mercati regolamentati.

Alla data del 20 marzo 2025, il prezzo di mercato dell'azione della Banca Popolare di Sondrio, negoziata al Mercato Euronext Milan è risultato pari a 11,47 euro.

3.9 nel caso di piani basati su strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati, in quali termini e secondo quali modalità l'emittente tiene conto, nell'ambito dell'individuazione della tempistica di assegnazione degli strumenti in attuazione dei piani, della possibile coincidenza temporale tra: i) detta assegnazione o le eventuali decisioni assunte al riguardo dal comitato per la remunerazione, e ii) la diffusione di eventuali informazioni rilevanti ai sensi dell'art. 114, comma 1; ad esempio, nel caso in cui tali informazioni siano: a. non già pubbliche ed idonee ad influenzare positivamente le quotazioni di mercato, ovvero b. già pubblicate ed idonee ad influenzare negativamente le quotazioni di mercato.

L'intera fase esecutiva del Piano si svolgerà nel pieno rispetto degli obblighi informativi gravanti sulla Banca, derivanti dalle leggi e dai

regolamenti applicabili, in modo da assicurare trasparenza e parità dell'informazione al mercato.

4. LE CARATTERISTICHE DEGLI STRUMENTI ATTRIBUITI

4.1 la descrizione delle forme in cui sono strutturati i piani di compensi basati su strumenti finanziari; ad esempio, indicare se il Piano è basato su attribuzione di: strumenti finanziari (c.d. assegnazione di restricted stock); dell'incremento di valore di tali strumenti (c.d. phantom stock); di diritti di opzione che consentono il successivo acquisto degli strumenti finanziari (c.d. option grant) con regolamento per consegna fisica (c.d. stock option) o per contanti sulla base di un differenziale (c.d. stock appreciation right).

Il Piano prevede l'eventuale assegnazione gratuita di azioni ordinarie della Banca Popolare di Sondrio, al verificarsi dei requisiti già indicati ai numeri 2.2.1 e 2.3 e con le modalità ivi previste.

4.2 l'indicazione del periodo di effettiva attuazione del Piano con riferimento anche ad eventuali diversi cicli previsti.

Il periodo di attuazione del Piano legato al Sistema premiante di lungo periodo 2025 - 2027 è compreso fra il periodo di rilevazione dei risultati definitivi per l'esercizio 2027 e l'anno dell'eventuale attribuzione dell'ultima tranche di azioni (2033).

4.3 il termine del Piano.

Considerando il periodo di differimento di 5 anni stabilito dalle Politiche retributive, il Piano legato al Sistema premiante di lungo periodo, misurato al termine di valenza del piano industriale (2027) si potrà concludere nel 2033.

4.4 il massimo numero di strumenti finanziari, anche nella forma di opzioni, assegnati in ogni anno fiscale in relazione ai soggetti nominativamente individuati o alle indicate categorie.

Attualmente non è possibile indicare il numero di azioni della Banca Popolare di Sondrio che verranno assegnate ai sensi del Piano 2025 - 2027, in quanto la loro esatta individuazione è condizionata al raggiungimento dei risultati previsti e all'effettiva assegnazione dei bonus da parte del Consiglio di amministrazione.

4.5 le modalità e le clausole di attuazione del Piano, specificando se la effettiva attribuzione degli strumenti è subordinata al verificarsi di condizioni ovvero al conseguimento di determinati risultati anche di performance; descrizione di tali condizioni e risultati.

Le modalità e le clausole di attivazione del Piano sono già state definiti nei precedenti punti 2.2 e 2.3.

4.6 l'indicazione di eventuali vincoli di disponibilità gravanti sugli strumenti attribuiti ovvero sugli strumenti rivenienti dall'esercizio delle opzioni, con particolare riferimento ai termini entro i quali sia consentito o vietato il successivo trasferimento alla stessa società o a terzi.

Il Piano prevede per gli eventuali beneficiari un periodo di retention delle azioni di 1 anno.

4.7 la descrizione di eventuali condizioni risolutive in relazione all'attribuzione dei piani nel caso in cui i destinatari effettuano operazioni di hedging che consentono di neutralizzare eventuali divieti di vendita degli strumenti finanziari assegnati, anche nella forma di opzioni, ovvero degli strumenti finanziari rivenienti dall'esercizio di tali opzioni.

Ai sensi delle vigenti disposizioni contenute nel Codice interno di autodisciplina è vietato ai dipendenti effettuare operazioni in strumenti derivati e comunque porre in essere operazioni e/o strategie operative aventi caratteristiche altamente speculative. Conseguentemente, i beneficiari non potranno effettuare operazioni di hedging sugli strumenti finanziari attribuiti nell'ambito del Piano.

Inoltre, coerentemente a quanto previsto dalle disposizioni di Vigilanza, i beneficiari del Piano non potranno avvalersi di strategie di copertura personale o di assicurazioni sulla retribuzione o su altri aspetti che possono alterare o inficiare gli effetti di allineamento al rischio insiti nei meccanismi retributivi previsti dalle Politiche retributive del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio. La tematica è stata disciplinata dal Regolamento in tema di Politiche retributive del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, approvato nel febbraio 2022.

4.8 la descrizione degli effetti determinati dalla cessazione del rapporto di lavoro.

Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, per cause diverse dalla quiescenza e dalla morte, sia la parte up - front e sia quella differita della quota variabile della retribuzione non sono corrisposte.

4.9 indicazione di altre eventuali cause di annullamento dei piani.

L'erogazione delle quote di retribuzione variabile assegnate non verrà attuata nei casi indicati al punto 4.8. E'inoltre prevista l'applicazione di clausole malus sui premi da corrispondere e di claw back sui premi corrisposti per le fattispecie previste dalla normativa di Vigilanza. Le clausole di claw back hanno una durata di 5 anni a decorrere dal pagamento della singola quota di retribuzione variabile (sia up-front, sia differita).

4.10 le motivazioni relative all'eventuale previsione di un "riscatto", da parte della società, degli strumenti finanziari oggetto dei piani, disposto ai sensi degli articoli 2357 e ss. del codice civile; i beneficiari del riscatto indicando se lo stesso è destinato soltanto a particolari categorie di dipendenti; gli effetti della cessazione del rapporto di lavoro su detto riscatto.

Non è prevista alcuna facoltà di riscatto da parte della Banca Popolare di Sondrio o di altre società del Gruppo delle azioni oggetto di attribuzione.

4.11 gli eventuali prestiti o altre agevolazioni che si intendono concedere per l'acquisto delle azioni ai sensi dell'art. 2358, comma 3 del codice civile.

Non applicabile.

4.12 l'indicazione di valutazioni sull'onere atteso per la società alla data di relativa assegnazione, come determinabile sulla base di termini e condizioni già

definiti, per ammontare complessivo e in relazione a ciascuno strumento del Piano.

Allo stato attuale non è possibile indicare l'ammontare complessivo dell'onere atteso, in quanto la determinazione del costo è condizionata al raggiungimento dei risultati previsti e all'effettiva assegnazione dei premi da parte del Consiglio di amministrazione.

4.13 l'indicazione degli eventuali effetti diluitivi sul capitale determinati dai piani di compenso.

Le modalità di attuazione del Piano attraverso l'assegnazione gratuita di azioni già emesse, possedute in portafoglio o da acquistare sul mercato, non comporteranno alcun effetto diluitivo sul capitale della Banca.

4.14 gli eventuali limiti previsti per l'esercizio del diritto di voto e per l'attribuzione dei diritti patrimoniali.

Al riguardo ci si attiene alle disposizioni normative vigenti.

4.15 nel caso in cui le azioni non sono negoziate nei mercati regolamentati, ogni informazione utile ad una compiuta valutazione del valore a loro attribuibile.

Non applicabile

4.16 numero di strumenti finanziari sottostanti ciascuna opzione.

Non applicabile

4.17 scadenza delle opzioni.

Non applicabile

4.18 modalità (americano/europeo), tempistica (ad es. periodi validi per l'esercizio) e clausole di esercizio (ad esempio clausole di knock-in e knockout).

Non applicabile

4.19 il prezzo di esercizio dell'opzione ovvero le modalità e i criteri per la sua determinazione, con particolare riguardo: a) alla formula per il calcolo del prezzo di esercizio in relazione ad un determinato prezzo di mercato (c.d. fair market value) (ad esempio: prezzo di esercizio pari al 90%, 100% o 110% del prezzo di mercato), e b) alle modalità di determinazione del prezzo di mercato preso a riferimento per la determinazione del prezzo di esercizio (ad esempio: ultimo prezzo del giorno

precedente l'assegnazione, media del giorno, media degli ultimi 30 giorni ecc.).

Non applicabile

4.20 nel caso in cui il prezzo di esercizio non è uguale al prezzo di mercato determinato come indicato al punto 4.19.b (fair market value), motivazioni di tale differenza.

Non applicabile

4.21 criteri sulla base dei quali si prevedono differenti prezzi di esercizio tra vari soggetti o varie categorie di soggetti destinatari.

Non applicabile

4.22 nel caso in cui gli strumenti finanziari sottostanti le opzioni non sono negoziati nei mercati regolamentati, indicazione del valore attribuibile agli strumenti sottostanti o i criteri per determinare tale valore.

Non applicabile

4.23 criteri per gli aggiustamenti resi necessari a seguito di operazioni straordinarie sul capitale e di altre operazioni che comportano la variazione del numero di strumenti sottostanti (aumenti di capitale, dividendi straordinari, raggruppamento e frazionamento delle azioni sottostanti, fusione e scissione, operazioni di conversione in altre categorie di azioni ecc.).

Non applicabile

4.24 Gli emittenti azioni uniscono al documento informativo l'allegata tabella n. 1 compilando: a) in ogni caso la sezione 1 dei quadri 1 e 2 nei campi di specifico interesse; b) la sezione 2 dei quadri 1 e 2, compilando i campi di specifico interesse, sulla base delle caratteristiche già definite dal consiglio di amministrazione.

In allegato la tabella 1 quadro 1, compilata nella sezione 2.

PIANI DI COMPENSI BASATI SU STRUMENTI FINANZIARI

Tabella 1 dello schema 7 dell'Allegato 3A del Regolamento n.111971/1999

Data 20 marzo 2025

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delle performance attese e alla definizione dei criteri e parametri di erogazione definiti dal Consiglio di Amministrazione della Banca. Inoltre l'utilizzo di strumenti finanziari è subordinata al superamento di una soglia di rilevanza prevista dalle normative di vigilanza. Pertanto, non è al momento possibile esporre ex ‐ante i soggetti che effettivamente beneficeranno del piano.

Comunicazione all'Assemblea degli aggiornamenti alle politiche interne in materia di controlli sulle attività di rischio e sui conflitti di interesse nei confronti di "soggetti collegati" formalizzate nel documento «Regolamento generale in materia di rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati»

Signori Soci,

rammentiamo che, in attuazione di quanto previsto dal 9° aggiornamento alla Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 «Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche», pubblicato dalla Banca d'Italia in data 12 dicembre 2011, con il quale è stato riformulato il Titolo V – Capitolo 5, dedicato alle «Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati» (disciplina ora confluita nella Circolare di Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti), il Consiglio di amministrazione, con deliberazione del 15 maggio 2012, aveva provveduto all'emanazione di un documento descrittivo delle politiche e dei processi organizzativi atti a garantire la mitigazione dei rischi assunti verso tali soggetti a livello di Gruppo bancario.

Il documento - originariamente intitolato «Regolamento del processo di gestione del rischio di conflitto di interessi nei confronti di soggetti collegati», in seguito ridenominato «Regolamento generale in materia di rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati» - stabilisce gli

indirizzi generali e le caratteristiche distintive delle politiche interne a disciplina dei controlli sull'operatività con parti correlate e soggetti a essi connessi, collettivamente definiti «soggetti collegati», adottate dal Gruppo.

Ai sensi delle cennate Disposizioni della Banca d'Italia, tali politiche mirano a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali del Gruppo possa comprometterne l'imparzialità e l'oggettività delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e ad altre transazioni nei loro confronti, con possibili distorsioni nell'allocazione delle risorse e conseguenti danni per depositanti e soci.

Nello specifico, il Regolamento istituisce e disciplina processi di controllo finalizzati a garantire la corretta misurazione, il monitoraggio e la gestione dei rischi assunti verso «soggetti collegati», nonché a verificare il corretto disegno e l'effettiva applicazione delle politiche all'interno del Gruppo, precisando le responsabilità in capo agli organi aziendali, alle funzioni di controllo dei rischi, di conformità, di revisione interna e al Comitato operazioni con parti correlate e soggetti collegati.

La policy, in conformità alle prescrizioni normative, deve essere rivista con cadenza almeno triennale e tenuta a disposizione per eventuali richieste da parte dell'Autorità di Vigilanza.

Dopo le variazioni apportate rispettivamente nell'agosto 2014, nel febbraio 2017, nel marzo 2018, nel marzo 2022 e nel marzo 2023, si informa che il documento, approvato dall'Organo consiliare in data 7 maggio 2024, è stato sottoposto ad aggiornamento teso ad affinare ulteriormente le già solide prassi operative interne riguardanti gli iter di gestione dell'operatività con «soggetti collegati».

BANCA POPOLARE DI SONDRIO

GESTIONE DEI RISCHI – Regolamentazione generale

Regolamento generale in materia di rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati

Data 07/05/2024
Edizione 7
Codice REG_078_E7_07052024
Regime di circolazione PUBBLICO
Unità emittente: Ufficio Grandi rischi e rating desk / Ufficio Rischio di credito
Approvazione: Consiglio di amministrazione

Aggiornamenti al documento

Data Versione Descrizione
05/2012 1 Prima stesura
08/2014 2 Primo aggiornamento
02/2017 3 Secondo aggiornamento
03/2018 4 Terzo aggiornamento: recepimento di modifiche negli assetti
organizzativi e nelle prassi gestionali
03/2022 5 Quarto aggiornamento: recepimento di modifiche negli assetti
organizzativi e nelle prassi gestionali; allineamento agli sviluppi della
regolamentazione in materia di operatività con soggetti collegati
03/2023 6 Quinto aggiornamento: recepimento di modifiche negli assetti
organizzativi e nelle prassi gestionali; modifica dei limiti dimensionali
previsti per l'identificazione delle operazioni esigue
05/2024 7 Sesto aggiornamento: introduzione di modifiche nelle prassi gestionali

REG_078_E7_07052024 Regolamento generale in materia di rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati

INDICE

1. INTRODUZIONE 6
1.1. OBIETTIVI 6
1.2. PERIMETRO DI APPLICAZIONE 6
1.3. DESCRIZIONE DEI CONTENUTI 7
1.4. MODALITÀ DI DISTRIBUZIONE 7
1.5. MODALITÀ DI APPROVAZIONE E REVISIONE 7
1.6. DEFINIZIONI 8
2. DEFINIZIONE DEI RISCHI DERIVANTI DALL'OPERATIVITA' CON
SOGGETTI COLLEGATI 13
3. PROPENSIONE AL RISCHIO E MODELLO PER LA GESTIONE DEI RISCHI
DERIVANTI DALL'OPERATIVITA' CON SOGGETTI COLLEGATI 14
3.1. PROPENSIONE AL RISCHIO DA OPERATIVITÀ CON SOGGETTI COLLEGATI 14
3.2. MODELLO DI GESTIONE DEL RISCHIO DA OPERATIVITÀ CON SOGGETTI COLLEGATI 14
3.2.1. Linee guida per la gestione dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati 15
3.2.2. Settori e attività rilevanti 15
3.2.3. Casistiche di esclusione e di esenzione 16
3.2.4. Modello organizzativo 16
4. IL PROCESSO E L'ASSETTO ORGANIZZATIVO A SUPPORTO DELLA GESTIONE
DEI RISCHI CONNESSI ALL'OPERATIVITA' CON SOGGETTI COLLEGATI 18
4.1. IL PROCESSO DI GESTIONE DEI RISCHI CONNESSI ALL'OPERATIVITÀ CON SOGGETTI COLLEGATI 18
4.1.1. Misurazione e valutazione del rischio 18
4.1.2. Monitoraggio e controllo del rischio 18
4.1.3. Informativa 19
4.2. STRUTTURA ORGANIZZATIVA: COMPITI E RESPONSABILITÀ 20
4.2.1. Consiglio di amministrazione 20
4.2.2. Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati 21
4.2.3. Consigliere delegato 21
4.2.4. Collegio sindacale 22
4.2.5. Comitato Rischi 22
4.2.6. Ulteriori Unità organizzative coinvolte 23
4.2.6.1. Funzione di Conformità e DPO 23
4.2.6.2. Area di Governo Chief Risk Officer (CRO) 23
4.2.6.3. Servizio Revisione Interna 24
4.2.6.4. Unità operative 24
4.3. GRUPPO BANCARIO 24
4.3.1. I compiti della Capogruppo 25
4.3.2. I compiti presso le Società controllate 25
5. DESCRIZIONE DEI PRESIDI IN MATERIA DI CONTROLLI INTERNI 27
5.1. IDENTIFICAZIONE E GESTIONE DEL PERIMETRO DEI SOGGETTI COLLEGATI 27
5.1.1. Censimento dei rapporti di gruppo 28
5.1.2. Raccolta dei dati dagli esponenti aziendali 28
5.1.3. Censimento dei soggetti collegati (esponenti, famigliari, affini, personale più rilevante,
società partecipate) 28
5.1.4. Censimento delle relazioni dei soggetti collegati (famigliari, incarichi societari e
legami partecipativi) 29
5.1.5. Verifica delle informazioni sui soggetti collegati con fonti esterne 30
5.1.6. Produzione dei questionari e aggiornamento delle informazioni fornite dagli esponenti aziendali 30
5.1.7. Messa a disposizione del perimetro dei soggetti collegati 31
5.2. ITER DELIBERATIVO SUPPLEMENTARE 31
5.3. DOCUMENTAZIONE DEI DATI RELATIVI ALLE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO 32
5.4. MONITORAGGIO DEI LIMITI ALLE ATTIVITÀ DI RISCHIO 33
5.5. PROCEDURE DI RIENTRO 34

1. INTRODUZIONE

Il presente "Regolamento generale in materia di rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati" risponde all'esigenza del Gruppo Banca Popolare di Sondrio (di seguito "Gruppo") di formalizzare i principi generali, le linee applicative essenziali e l'assetto dei presidi che caratterizza il processo di gestione del rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali possa compromettere l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e ad altre transazioni nei confronti dei medesimi, nonché le regole organizzative e di controllo interno idonee a prevenire e gestire correttamente detti rischi, in ottemperanza ai dettami della vigente normativa di vigilanza ("Disposizioni di vigilanza per le banche" – Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti).

1.1. Obiettivi

Il presente documento costituisce la disciplina interna di riferimento degli assetti organizzativi e di controllo posti a prevenzione e gestione dei rischi di conflitti di interesse che potrebbero insorgere a fronte dell'operatività svolta dal Gruppo con soggetti capaci di condizionarne la gestione ("soggetti collegati").

In particolare, stanti i requisiti regolamentari e le esigenze interne di governo, detta le "Politiche in materia di controlli sulle attività di rischio e sui conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati". In relazione, descrive l'insieme di fasi in cui si articola il processo di gestione dei rischi derivanti dall'operatività con tali soggetti, nonché i ruoli e le responsabilità di pertinenza degli Organi e delle Unità organizzative coinvolti nel processo e i presidi posti in essere per il monitoraggio sull'operatività in oggetto.

Il documento rappresenta la cornice normativa di riferimento in cui si inquadrano le procedure operative aziendali per la gestione dell'operatività con soggetti collegati disciplinate nel "Regolamento in materia di operazioni con soggetti collegati" pubblicato sul sito internet istituzionale di Banca Popolare di Sondrio.

1.2. Perimetro di applicazione

La responsabilità della realizzazione dell'impianto regolamentare di Gruppo per il governo e la gestione dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati è di competenza della Capogruppo; i principi ivi espressi si applicano sia a livello di singola Società appartenente al Gruppo, sia a livello consolidato.

La Capogruppo fornisce gli indirizzi necessari ad assicurare la coerenza delle scelte compiute dalle singole Società del Gruppo e supervisiona il processo di gestione e controllo dei rischi di conflitto di interesse, verificando il rispetto della normativa esterna di riferimento

e l'attuazione delle disposizioni in oggetto.

Le Società controllate recepiscono, mediante atto deliberativo del proprio Organo competente, le linee generali del processo di gestione delle operazioni con soggetti collegati e del correlato rischio formalizzate nel presente Regolamento. Provvedono affinché le stesse trovino attuazione nell'ambito delle rispettive realtà aziendali, in misura proporzionale alle caratteristiche dimensionali, alla natura e alla tipologia di attività svolta, alla complessità e specificità operativa di ciascuna, nonché, qualora insediate all'estero, compatibilmente con i vincoli imposti dalla giurisdizione di appartenenza.

1.3. Descrizione dei contenuti

Il Regolamento descrive le linee guida, le attività e i presidi organizzativi e di controllo interno che caratterizzano il processo di gestione dei rischi derivanti dall'operatività nei confronti di soggetti collegati e le annesse responsabilità in capo agli Organi aziendali, alle funzioni di controllo e alle altre Unità organizzative coinvolte presso la Capogruppo e le Controllate. In particolare, tratta:

  • la definizione dei rischi connessi all'operatività con soggetti collegati (cap. 2);
  • la propensione ai rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati e i principi generali che informano la gestione dei medesimi (cap. 3);
  • il processo e l'assetto organizzativo a presidio dei rischi della specie, anche in riferimento ai compiti di pertinenza della Capogruppo e delle Controllate (cap. 4);
  • la descrizione dei presidi organizzativi, delle procedure e di controlli in materia di operazioni con soggetti collegati (cap. 5).

1.4. Modalità di distribuzione

Il presente documento è comunicato all'Assemblea dei Soci della Capogruppo, tenuto a disposizione per eventuali richieste della Banca d'Italia e/o altre Autorità di Vigilanza e tramesso agli Organi, alle funzioni di controllo e alle strutture operative interessate presso le varie componenti del Gruppo.

Al Chief Risk Officer (CRO) della Capogruppo, con l'ausilio dei competenti Uffici, è attribuito il compito di diffonderlo alle Società del Gruppo, affinché le stesse provvedano al recepimento per gli aspetti di competenza, nonché di darne idonea informativa interna.

1.5. Modalità di approvazione e revisione

L'approvazione del presente Regolamento è di competenza del Consiglio di amministrazione della Capogruppo, previo parere favorevole del Collegio sindacale e del Comitato operazioni con parti correlate e soggetti collegati.

Il documento viene sottoposto a revisione con cadenza almeno triennale e, in ogni caso, a seguito di cambiamenti rilevanti nella normativa di riferimento, negli assetti organizzativi e di governo del Gruppo e nell'operatività svolta dalle singole Società di appartenenza.

Ogni modifica e/o integrazione rilevante al documento è approvata dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo, previo parere favorevole del Collegio sindacale e del Comitato operazioni con parti correlate e soggetti collegati. Qualora gli adeguamenti siano meramente ricognitivi di deliberazioni consigliari o di revisioni organizzative intervenute, nonché in caso di ulteriore modificazione formale, l'approvazione è demandata al Consigliere delegato della Capogruppo.

Al presente Regolamento possono essere in ogni momento acclusi Allegati contenenti deliberazioni tempo per tempo assunte ai sensi del Regolamento medesimo – relative tra le altre, ove di rilievo, alla fissazione di limiti gestionali – senza che ciò comporti la necessità di risottoporre il documento al descritto iter di approvazione.

Compete al Chief Risk Officer della Capogruppo, avvalendosi degli Uffici competenti, mantenere aggiornato il presente Regolamento.

1.6. Definizioni

  • a) "Gruppo": il Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio ai sensi degli artt. 60 e seguenti del D.lgs. 1° settembre 1993, n. 385 (Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia) e successive modificazioni o integrazioni, costituito dalla Capogruppo e dalle Società controllate tempo per tempo rientranti nel perimetro di consolidamento di vigilanza.
  • b) "Organo con funzione di supervisione strategica": l'organo aziendale a cui, ai sensi del codice civile o per disposizione statutaria, sono attribuite funzioni di indirizzo della gestione dell'impresa, mediante, tra l'altro, esame e delibera in ordine ai piani di sviluppo ovvero alle operazioni strategiche. Presso la Capogruppo l'organo di supervisione strategica è rappresentato dal Consiglio di amministrazione.
  • c) "Organo con funzione di gestione": l'organo aziendale o i suoi componenti ai quali spettano o sono delegati compiti di gestione, ossia l'attuazione degli indirizzi deliberati nell'esercizio della funzione di supervisione strategica. Nell'ambito della funzione di gestione della Capogruppo, il Consigliere delegato ha il compito di sovraintendere all'attuazione delle decisioni assunte dall'Organo con funzione di supervisione strategica, con particolare riguardo all'istituzione e al mantenimento di un efficace sistema dei controlli interni.
  • d) "Organo con funzione di controllo": l'organo aziendale al quale viene attribuita la responsabilità di vigilare su completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del sistema dei controlli interni. Presso la Capogruppo l'organo con funzione di controllo è rappresentato dal Collegio sindacale.

  • e) "Organi aziendali": il complesso degli organi con funzioni di supervisione strategica, di gestione e di controllo. La funzione di supervisione strategica e quella di gestione attengono, unitariamente, alla gestione dell'impresa.

  • f) "Parte correlata": uno dei soggetti specificatamente individuati, in virtù delle relazioni intrattenute con una banca o con un intermediario vigilato appartenenti a un gruppo bancario, tra i seguenti: i) l'esponente aziendale; ii) il partecipante; iii) il soggetto, diverso dal partecipante, in grado di nominare, da solo, uno o più componenti dell'organo con funzione di gestione o dell'organo con funzione di supervisione strategica, anche sulla base di patti in qualsiasi forma stipulati o di clausole statutarie aventi per oggetto o per effetto l'esercizio di tali diritti o poteri; iv) una società o un'impresa anche costituita in forma non societaria su cui la banca o una società del gruppo bancario è in grado di esercitare il controllo o un'influenza notevole.
  • g) "Parte correlata non finanziaria": una parte correlata che eserciti in prevalenza, direttamente o tramite società controllate, attività d'impresa non finanziaria come definita nell'ambito della disciplina delle partecipazioni detenibili dalle banche e dai gruppi bancari. Si è in presenza di una parte correlata non finanziaria allorché le attività diverse da quelle bancarie, finanziarie e assicurative eccedono il 50% del totale delle attività complessive. La nozione include anche il partecipante e una delle parti correlate, come indicata ai punti iii) e iv) della relativa definizione, che sia società di partecipazioni qualificabile come impresa non finanziaria ai sensi della richiamata disciplina delle partecipazioni detenibili.
  • h) "Soggetti connessi": i) le società e le imprese, anche costituite in forma non societaria, controllate da una parte correlata; ii) i soggetti che controllano una parte correlata tra quelle indicate ai punti ii) e iii) della relativa definizione, ovvero i soggetti sottoposti, direttamente o indirettamente, a comune controllo con la medesima; iii) gli stretti familiari di una parte correlata e le società o le imprese controllate da questi ultimi.
  • i) "Soggetti collegati": l'insieme costituito da una parte correlata e da tutti i soggetti a essa connessi. Per l'applicazione a livello individuale, le singole banche appartenenti a un gruppo bancario fanno riferimento al medesimo perimetro di soggetti collegati determinato dalla capogruppo per l'intero gruppo bancario.
  • j) "Controllo", esercitabile anche congiuntamente con altri soggetti:
      1. la disponibilità della maggioranza dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria o altro organo equivalente;
      1. la disponibilità di voti sufficienti a esercitare un'influenza dominante nell'assemblea ordinaria o altro organo equivalente;
      1. il controllo da contratti o da clausole statutarie aventi per oggetto o per effetto il potere di esercitare l'attività di direzione e coordinamento dell'impresa.

Nelle situazioni di controllo congiunto, inteso come la condivisione, contrattualmente stabilita, del controllo su un'attività economica, si considerano controllanti:

  • a) i soggetti che hanno la possibilità di esercitare un'influenza determinante sulle decisioni finanziarie e operative di natura strategica dell'impresa1 ;
  • b) gli altri soggetti in grado di condizionare la gestione dell'impresa in base alle partecipazioni detenute, a patti in qualsiasi forma stipulati, a clausole statutarie, aventi per oggetto o per effetto la possibilità di esercitare il controllo.

Il controllo rileva anche quando sia esercitato indirettamente, per il tramite di società controllate, società fiduciarie, organismi o persone interposti. Non si considerano indirettamente controllate le società e imprese controllate da entità a loro volta sottoposte a controllo congiunto.

  • k) "Influenza notevole": il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e operative di un'impresa, pur senza averne il controllo. L'influenza notevole si presume in caso di possesso di una partecipazione, diretta o indiretta, pari o superiore al 20 per cento del capitale sociale o dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria o in altro organo equivalente della partecipata, ovvero al 10 per cento nel caso di società con azioni quotate in mercati regolamentati; anche in presenza di una interessenza minore, l'influenza notevole può essere determinata dal ricorrere di una o più delle seguenti circostanze:
      1. la rappresentanza nell'organo con funzione di gestione o nell'organo con funzione di supervisione strategica dell'impresa partecipata; non costituisce di per sé indice di influenza notevole il solo fatto di esprimere il componente in rappresentanza della minoranza secondo quanto previsto dalla disciplina degli emittenti azioni quotate in mercati regolamentati;
      1. la partecipazione alle decisioni di natura strategica dell'impresa partecipata, in particolare in quanto disponga di diritti di voto determinanti nelle decisioni dell'assemblea in materia di bilancio, destinazione degli utili, distribuzione di riserve, senza che si configuri una situazione di controllo congiunto;
      1. il ricorrere di operazioni di maggiore rilevanza come definite ai sensi della disciplina delle attività di rischio nei confronti di soggetti collegati;
      1. l'interscambio di personale dirigente;
      1. la fornitura di informazioni tecniche essenziali.
  • l) "Esponenti aziendali": i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo presso una banca, una società finanziaria capogruppo o un intermediario vigilato; nella definizione sono compresi, in particolare, gli amministratori, i sindaci, il direttore generale e chi svolge cariche comportanti l'esercizio di funzioni equivalenti a quella di direttore generale.

1 Tale situazione ricorre, ad esempio, in presenza di due o più soggetti aventi ciascuno la possibilità di impedire l'adozione di decisioni finanziarie e operative di natura strategica dell'impresa controllata, attraverso l'esercizio di un diritto di veto o per effetto dei quorum per le decisioni degli organi societari

  • m) "Fondi propri": ai fini del presente Regolamento, coincidono con l'aggregato patrimoniale definito ai sensi della disciplina in materia di concentrazione dei rischi (c.d. "capitale ammissibile"); tale aggregato, in ottemperanza del Regolamento UE 575/13 ("CRR"), art. 4, par. 1.71, è pari alla somma delle seguenti componenti patrimoniali, come definite dalle vigenti norme prudenziali: i) Capitale di classe 1; ii) Capitale di classe 2, pari o inferiore a un terzo del Capitale di classe 1.
  • n) "Partecipante": il soggetto tenuto a richiedere le dovute autorizzazioni alla Banca d'Italia e/o altre Autorità di Vigilanza preventivamente all'acquisizione a qualsiasi titolo di azioni o quote di banche.
  • o) "Stretti familiari": i parenti fino al secondo grado, il coniuge o il convivente more-uxorio di una parte correlata nonché i figli di questi ultimi.
  • p) "Attività di rischio": le esposizioni nette come definite ai fini della disciplina in materia di Grandi esposizioni a fini di vigilanza.
  • q) "Operazione con soggetti collegati": la transazione con soggetti collegati che comporta assunzione di attività di rischio, trasferimento di risorse, servizi o obbligazioni, indipendentemente dalla previsione di un corrispettivo, ivi incluse le operazioni di fusione e di scissione. Non si considerano operazioni con soggetti collegati:
      1. quelle effettuate tra componenti di un gruppo bancario quando tra esse intercorre un rapporto di controllo totalitario, anche congiunto;
      1. i compensi corrisposti agli esponenti aziendali, se conformi alle disposizioni di vigilanza in materia di sistemi di incentivazione e remunerazione delle banche;
      1. le operazioni di trasferimento infragruppo di fondi o di "collateral" poste in essere nell'ambito del sistema di gestione del rischio di liquidità a livello consolidato;
      1. le operazioni da realizzare sulla base di istruzioni con finalità di stabilità impartite dall'Autorità di Vigilanza.
  • r) "Operazione di maggiore rilevanza": l'operazione con soggetti collegati il cui controvalore in rapporto ai fondi propri (a livello consolidato, nel caso di gruppi bancari) è superiore alla soglia del 5 per cento. Per le operazioni di acquisizione, fusione e scissione la predetta soglia del 5 per cento attiene al rapporto tra il totale attivo dell'entità oggetto dell'operazione e il totale attivo della Banca (riferiti ai più recenti stati patrimoniali consolidati, se pubblicati, o individuali).
  • s) "Operazione di minore rilevanza": l'operazione con soggetti collegati diversa da quella "di maggiore rilevanza" e "di importo esiguo".
  • t) "Operazione ordinaria": l'operazione con soggetti collegati, di minore rilevanza, rientrante nell'ordinaria operatività della banca o del gruppo bancario e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard.
  • u) "Operazione di importo esiguo": l'operazione con soggetti collegati il cui controvalore

risulti inferiore ai seguenti importi: i) se il soggetto collegato è una persona fisica, una cointestazione tra persone fisiche o una ditta individuale: euro 150.000; ii) se il soggetto collegato è un soggetto diverso da quelli indicati al punto i): euro 750.000.

  • v) "Propensione al rischio": ai fini del presente Regolamento, si intende la misura massima delle attività di rischio verso soggetti collegati ritenuta accettabile in rapporto ai fondi propri, con riferimento alla totalità delle esposizioni del Gruppo verso la totalità dei soggetti collegati.
  • w) "Risk Appetite Framework (RAF)": quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio, comprendente le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento, i sistemi e le procedure di controllo tramite i quali la propensione al rischio viene definita, attuata e monitorata, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il modello imprenditoriale e gli indirizzi strategici del Gruppo. Sono parte integrante del RAF il sistema degli obiettivi di rischio (RAS - Risk Appetite Statement) e i più specifici limiti di rischio in cui essi si articolano, nonché i processi necessari a definirli e attuarli.

2. DEFINIZIONE DEI RISCHI DERIVANTI DALL'OPERATIVITA' CON SOGGETTI COLLEGATI

Secondo la definizione riportata nella "Mappa dei rischi" di Gruppo, i rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati consistono nella possibilità che sia compromessa l'oggettività e imparzialità delle decisioni in merito alla concessione di finanziamenti e all'erogazione di altre transazioni nei confronti di soggetti che, in virtù della vicinanza ai centri decisionali, possono esercitare, direttamente o indirettamente, un'influenza sulla gestione della Banca o del Gruppo bancario, nonché dei soggetti ad essi connessi ("soggetti collegati"), con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, potenziali danni per depositanti e azionisti.

I rischi della specie sono prevalentemente ricondotti alla famiglia dei rischi di non conformità alle norme in quanto presidiati attraverso l'osservanza della disciplina in materia di prevenzione e gestione dei conflitti di interesse.

3. PROPENSIONE AL RISCHIO E MODELLO PER LA GESTIONE DEI RISCHI DERIVANTI DALL'OPERATIVITA' CON SOGGETTI COLLEGATI

3.1. Propensione al rischio da operatività con soggetti collegati

In coerenza con quanto previsto nell'ambito del Risk Appetite Framework (RAF), il Consiglio di amministrazione della Capogruppo individua i parametri rappresentativi della propensione al rischio del Gruppo nell'operatività con soggetti collegati e ne stabilisce i rispettivi livelli di riferimento, declinati in una misura di sintesi espressiva della massima esposizione di tipo aggregato e in una serie di soglie di sorveglianza finalizzate a pre-allertare rispetto al raggiungimento della massima esposizione consentita verso le diverse tipologie di soggetti collegati individuate dalla normativa. Tali soglie interne, previste per finalità gestionali, assumono di norma valori pari o inferiori ai rispettivi limiti regolamentari.

In relazione il Gruppo, coerentemente con il proprio profilo strategico e con le proprie caratteristiche organizzative, stabilisce la propensione al rischio complessiva quale limite massimo all'entità totale delle attività di rischio nei confronti della totalità dei soggetti collegati, da contenersi entro l'80 per cento dei fondi propri su base consolidata.

I limiti e le soglie gestionali definiti a livello consolidato si applicano all'intero perimetro del Gruppo, mentre quelli definiti a livello individuale si applicano alle sole componenti del Gruppo sottoposte a vigilanza prudenziale.

Al raggiungimento o superamento dei suddetti limiti e/o soglie sono avviate specifiche azioni di contenimento del rischio descritte nei successivi paragrafi 5.4 e 5.5.

3.2. Modello di gestione del rischio da operatività con soggetti collegati

Il modello di gestione dell'operatività con soggetti collegati mira in generale a:

  • istituire e disciplinare processi organizzativi atti a identificare e censire in modo completo i soggetti collegati e a individuare e quantificare le relative transazioni;
  • istituire e disciplinare processi di controllo atti a garantire la corretta misurazione e gestione dei rischi assunti verso soggetti collegati e a verificare il corretto disegno e l'effettiva applicazione delle politiche interne;
  • fissare, in via discrezionale e prudenziale, specifiche soglie quantitative alle esposizioni verso soggetti collegati, di norma più stringenti rispetto ai corrispondenti limiti di natura regolamentare, e assicurarne la costante osservanza;
  • definire regole e procedure deliberative volte ad assicurare la correttezza sostanziale e procedurale dell'operatività;
  • dettare gli indirizzi di monitoraggio dei rischi di conflitto di interesse connessi all'operatività con soggetti collegati.

3.2.1. Linee guida per la gestione dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati

L'adeguata gestione dei rischi connessi all'operatività con soggetti collegati comporta la necessità di dotarsi di una configurazione organizzativa e di controlli interni idonei a rafforzare il presidio su tali rischi.

A questo proposito, la Banca individua le seguenti linee guida generali alle quali attenersi per la definizione dei relativi assetti organizzativi e di controllo:

  • effettuare una mappatura ex ante dei soggetti collegati, vale a dire prima e indipendentemente dal fatto di avere instaurato relazioni creditizie o di altra natura con tali soggetti; a tale proposito, ciascuna parte correlata fornisce alla Banca medesima, sotto la propria responsabilità, l'elenco dei propri soggetti connessi (stretti familiari, società controllate/controllanti, ecc.);
  • verificare le dichiarazioni rese dai soggetti collegati in base alle informazioni in proprio possesso e a quelle desunte da basi dati esterne, integrando, se del caso, il censimento fornito dalla parte correlata;
  • monitorare specifici limiti e soglie di sorveglianza per le attività della Banca e del Gruppo nei confronti dei soggetti collegati, differenziati in funzione delle diverse tipologie di parti correlate in modo da cogliere i maggiori rischi inerenti ai conflitti di interesse nelle relazioni con soggetti non rientranti tra le imprese finanziarie;
  • definire e adottare apposite procedure deliberative dirette a preservare l'integrità dei processi decisionali nelle operazioni con soggetti collegati, oltre che caratterizzate da un livello crescente di impegno in relazione alla rilevanza delle operazioni;
  • individuare i criteri che permettono di qualificare un'operazione o transazione come rispondente a condizioni di mercato.

3.2.2. Settori e attività rilevanti

La normativa richiede che vengano identificati i settori, anche diversi da quelli che comportano assunzione di rischio, che possono ingenerare conflitti di interesse e, in particolare, le tipologie di attività per le quali può essere compromessa l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni in merito alla concessione di finanziamenti e all'effettuazione di altre transazioni nei confronti dei soggetti collegati.

Ogni componente del Gruppo individua, in relazione alla propria operatività, i settori e le attività economiche suscettibili di generare conflitti di interesse.

In particolare, la Banca individua come attività e tipologie di rapporto rilevanti:

  • i finanziamenti verso la clientela e le banche;
  • − le operazioni finanziarie, effettuate sia con terzi (derivati, pronti contro termine attivi, depositi a termine, ecc.) sia in conto proprio (acquisto di obbligazioni emesse da soggetti

collegati, compravendita over-the-counter in derivati e strumenti finanziari illiquidi con soggetti collegati, ecc.), che necessitano dell'attribuzione di un plafond di affidamento; tra questi rientrano anche i finanziamenti/impieghi infragruppo di tesoreria, finalizzati alla gestione della liquidità di Gruppo;

  • − nell'ambito delle operazioni di raccolta e di impiego, le deliberazioni sulle condizioni di tasso e di spread; fanno eccezione le fattispecie per le quali vengono applicate le medesime condizioni "standardizzate" a tutta la clientela e cioè a dire le obbligazioni emesse dalla Banca, i conti di deposito, i certificati di deposito, i conti vincolati in divisa, i conti oro, i conti esteri multivaluta;
  • − le operazioni di acquisto e di locazione degli immobili;
  • − la prestazione e l'ottenimento di beni e servizi, tra i quali rientrano anche le consulenze e le prestazioni professionali;
  • − l'assunzione e la cessione di partecipazioni; tali operazioni, di natura straordinaria, sono assoggettate sia alla presente disciplina che a quella in tema di partecipazioni detenibili.

La remunerazione degli esponenti aziendali, in quanto conforme alle disposizioni di vigilanza in materia di sistemi di remunerazione e incentivazione, e le eventuali operazioni realizzate sulla base di istruzioni con finalità di stabilità impartite dall'Autorità di Vigilanza ovvero dalla Banca in qualità di Capogruppo, costituiscono fattispecie di operazioni escluse dall'applicazione della disciplina.

In analogia, le Società controllate individuano, avuto riguardo all'operatività svolta, i settori e le attività rilevanti soggetti ai rischi della specie.

3.2.3. Casistiche di esclusione e di esenzione

Sono escluse dalla disciplina in materia di operatività con soggetti collegati:

  • i compensi corrisposti agli esponenti aziendali, in quanto conformi alle disposizioni di vigilanza in materia di sistemi di incentivazione e remunerazione delle banche;
  • le operazioni realizzate sulla base di istruzioni con finalità di stabilità impartite dall'Autorità di Vigilanza ovvero sulla base di disposizioni emanate dalla Banca per l'esecuzione di istruzioni impartite dall'Autorità di Vigilanza nell'interesse della stabilità del Gruppo.

Sono altresì esentate dal calcolo dei limiti, ai sensi della normativa prudenziale, le operazioni concluse tra le componenti del Gruppo.

3.2.4. Modello organizzativo

Il Gruppo adotta un modello organizzativo di tipo accentrato; pertanto, la gestione del perimetro dei soggetti collegati e l'iter decisionale richiesto per l'operatività con tali soggetti sono attribuiti a Uffici centralizzati presso la Capogruppo, individuati in relazione alla natura

dell'attività svolta. Ai medesimi Uffici spetta il compito di interagire con le componenti del Gruppo per lo svolgimento degli adempimenti di competenza.

Il Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati, istituito unicamente presso la Capogruppo, viene messo a conoscenza delle operazioni riferite a soggetti collegati e/o parti correlate istruite dalle componenti del Gruppo, in modo che possa ottemperare agli adempimenti previsti in base alla natura delle operazioni.

Spetta inoltre alla Capogruppo:

  • − fissare i limiti e le soglie di sorveglianza relativi all'operatività con soggetti collegati svolta a livello di Gruppo e verificare nel continuo che l'esposizione al rischio sia contenuta entro i valori prefissati;
  • − definire le procedure deliberative, nonché il livello e le modalità di coinvolgimento delle varie componenti del Gruppo.

In particolare, il presidio del perimetro dei "soggetti collegati" su base consolidata è attribuito alla medesima Unità organizzativa della Capogruppo incaricata di seguire il fenomeno dei gruppi economici ai fini dell'osservanza della disciplina delle "Grandi esposizioni" ai fini di vigilanza.

Spetta alle singole componenti del Gruppo:

  • − definire un proprio iter deliberativo che preveda il coinvolgimento della Capogruppo in coerenza con le procedure deliberative poste in essere dalla Capogruppo medesima;
  • − contribuire alla determinazione del perimetro dei soggetti collegati, fornendo informazioni tempestive in merito a nuovi incarichi e a cessazioni di incarichi;
  • − recepire il perimetro dei soggetti collegati;

  • − riconoscere le operazioni della specie e, in relazione, comunicarle alla Capogruppo;

  • − acquisire le risultanze dell'iter procedurale e, in funzione dell'esito ricevuto, bloccare l'operazione ovvero completarne il procedimento deliberativo.

La responsabilità del completamento degli adempimenti connessi all'iter procedurale per i nominativi qualificati come "soggetti collegati" è assegnata alle medesime strutture aziendali che svolgono l'operatività generatrice del rischio in oggetto.

4. IL PROCESSO E L'ASSETTO ORGANIZZATIVO A SUPPORTO DELLA GESTIONE DEI RISCHI CONNESSI ALL'OPERATIVITA' CON SOGGETTI COLLEGATI

4.1. Il processo di gestione dei rischi connessi all'operatività con soggetti collegati

Nel seguito sono descritte le sole attività specificamente attinenti alla gestione dei rischi in oggetto, rimandando, per quelle aventi carattere più generale, al "Regolamento del processo di gestione dei rischi".

4.1.1. Misurazione e valutazione del rischio

La Capogruppo determina, ai fini del controllo dei limiti e delle soglie di sorveglianza, l'esposizione per singolo soggetto collegato e quelle riferita al complesso dell'operatività con i soggetti della specie, tanto a livello consolidato quanto a livello individuale, con riferimento a tutte le componenti di rilievo del Gruppo.

L'ammontare dell'esposizione viene aggiornato nel continuo ogniqualvolta viene effettuata una nuova transazione avente come controparte un soggetto collegato rientrante nei settori che possono generare rischi della specie e non ricadente nelle casistiche di esclusione ed esenzione.

4.1.2. Monitoraggio e controllo del rischio

Il Gruppo individua un assetto organizzativo e dei controlli interni atto a prevenire e a gestire correttamente i potenziali conflitti di interesse che possono insorgere nei rapporti intercorrenti con soggetti collegati. In relazione, la Capogruppo:

  • monitora l'adeguatezza dei processi organizzativi finalizzati a identificare e censire in modo completo, avvalendosi di ogni fonte di informazioni disponibile, sia interna che esterna, i soggetti collegati, nonché a individuare e gestire le relative operazioni in ciascuna fase del rapporto;
  • verifica che le apposite procedure deliberative adottate nei confronti dei soggetti collegati, aventi lo scopo di salvaguardare la corretta allocazione delle risorse, siano applicate secondo le regole prestabilite;
  • verifica l'adeguatezza delle politiche e dei processi di controllo finalizzati a garantire la corretta misurazione e gestione del rischio verso soggetti collegati;
  • valuta se le linee guida di impostazione dei sistemi informativi comuni a tutte le strutture della Banca e a tutte le componenti del Gruppo risultano idonee a censire i soggetti collegati, a fornire a ogni Società controllata una conoscenza corretta e aggiornata dei

soggetti collegati al Gruppo, a registrare le relative movimentazioni e a monitorarne l'andamento unitamente all'ammontare complessivo delle connesse attività di rischio;

  • adotta sistemi di monitoraggio dell'esposizione nei confronti di soggetti collegati;
  • fa uso dei risultati del monitoraggio a fini di controllo, attraverso il raffronto fra la posizione di rischio rilevata e i limiti prudenziali e gestionali;
  • valuta l'esposizione del Gruppo al rischio di conflitto di interesse nei confronti di soggetti collegati, laddove rilevante per l'operatività aziendale.

In relazione, mitiga il rischio di conflitto di interesse tramite l'adozione di un insieme di strumenti e di tecniche di attenuazione. In particolare:

  • definisce procedure deliberative nelle quali un ruolo rilevante è attribuito agli Amministratori indipendenti che compongono il Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati, per i quali è previsto un impegno differenziato in funzione della rilevanza delle operazioni;
  • fa rientrare nell'ambito di applicazione delle procedure deliberative qualunque transazione con soggetti collegati in relazione alla quale possano determinarsi conflitti di interesse, comportando attività di rischio ovvero trasferimenti di risorse, servizi o obbligazioni, pure indipendentemente dal fatto che sia pattuito un corrispettivo;
  • individua le casistiche nelle quali l'assunzione di nuove attività di rischio verso soggetti collegati è assistita da adeguate tecniche di attenuazione dei rischi prestate da soggetti indipendenti dai soggetti correlati;
  • adotta per finalità gestionali un sistema di limiti interni più stringenti rispetto ai corrispondenti limiti regolamentari (soglie interne di sorveglianza);
  • individua, in caso di superamento dei limiti di esposizione prefissati, specifiche azioni di rientro, definendo le procedure da avviare e le Unità organizzative da coinvolgere.

4.1.3. Informativa

Il Gruppo mette a disposizione degli Organi e delle Unità organizzative competenti i risultati delle attività di monitoraggio e di controllo attraverso la produzione di report e informative periodiche e/o estemporanee.

In relazione, le competenti funzioni della Capogruppo elaborano, tra gli altri:

  • apposite evidenze relative al monitoraggio dei rischi assunti nei confronti dei soggetti collegati, nelle quali le attività di rischio, a livello aggregato e per singole tipologie di soggetti collegati, vengono messe a confronto con la propensione al rischio, le soglie interne di sorveglianza e i corrispondenti limiti regolamentari;
  • un'informativa trimestrale in merito alle operazioni deliberate con soggetti collegati, singole o aggregate, in relazione alla loro significatività rispetto alla normativa in oggetto,

destinata al Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati, al Consiglio di amministrazione e al Collegio sindacale;

– ulteriori informative e comunicazioni al Consiglio di amministrazione, al Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati e ad eventuali ulteriori funzioni coinvolte nella gestione dell'operatività, nei casi stabiliti dalle disposizioni operative interne in materia.

Ogni componente del Gruppo si adopera al fine di produrre adeguati flussi informativi, in modo da consentire alla Capogruppo di assicurare il rispetto nel continuo del limite consolidato sulle attività di rischio, di verificare la correttezza delle procedure deliberative adottate e di valutare l'esposizione nei confronti dei soggetti collegati a livello di Gruppo.

Il Gruppo provvede inoltre alla trasmissione delle segnalazioni dovute all'Autorità di Vigilanza, su base sia individuale sia consolidata, secondo le cadenze prestabilite.

4.2. Struttura organizzativa: compiti e responsabilità

Le attività di individuazione, gestione e controllo dei rischi assunti nell'ambito dell'operatività con soggetti collegati si inquadrano all'interno di una struttura costituita da un insieme di Organi e Unità organizzative.

Il Gruppo attribuisce specifici compiti e responsabilità a ciascuna delle funzioni aziendali coinvolte nel governo dei rischi della specie. I principi trovano concreta attuazione nell'esecuzione di attività svolte da definite funzioni, che si avvalgono di idonee procedure organizzative e informatiche.

Di seguito sono elencati gli Organi e le Unità organizzative della Banca a ciò deputati ed è fornita la descrizione del ruolo da essi ricoperto con riferimento alle attività peculiari dei rischi in oggetto, rimandando, per i compiti e le attribuzioni che prescindono dalla specifica tipologia di rischio, al "Regolamento del processo di gestione dei rischi".

4.2.1. Consiglio di amministrazione

Il Consiglio di amministrazione:

  • definisce e approva: i) le politiche di gestione e controllo dei rischi assunti nei confronti dei soggetti collegati, provvedendo al loro riesame periodico, in coerenza con l'evoluzione dell'attività aziendale e del contesto esterno, al fine di assicurarne l'efficacia nel tempo; ii) la propensione al rischio relativa all'operatività con soggetti collegati in termini di limite complessivo delle attività di rischio nei confronti di tali soggetti a livello consolidato in rapporto ai fondi propri;
  • approva: i) il processo di gestione dei rischi derivanti da operazioni con soggetti collegati, le modalità attraverso cui gli stessi sono rilevati e valutati e le procedure da applicarsi nell'operatività con tali soggetti; ii) sentito il Collegio sindacale, uno specifico piano di

rientro proposto dal Consigliere delegato qualora l'esposizione nei confronti dei soggetti collegati superi uno o più limiti regolamentari;

  • delibera le singole operazioni di maggiore rilevanza, prevedendosi l'astensione dalla votazione per gli Amministratori eventualmente coinvolti in un'operazione con soggetti collegati, intesi come coloro i quali hanno nella stessa un interesse, per conto proprio o di terzi, in conflitto con quello della banca;
  • prende periodicamente conoscenza della complessiva situazione dell'esposizione al rischio verso soggetti collegati mediante idonee informative e comunicazioni;
  • assicura, con il supporto delle strutture di controllo interno, la funzionalità e l'efficacia del processo di gestione dei rischi connessi all'operatività con soggetti collegati.

Il Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati, in particolare, svolge un ruolo valutativo, propositivo e di supporto in materia di organizzazione e svolgimento dei controlli interni sulla complessiva attività di assunzione e gestione di rischi verso soggetti collegati nonché per la generale verifica di coerenza dell'attività con gli indirizzi strategici e gestionali.

4.2.2. Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati

Il Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati è l'Organo collegiale preposto alla valutazione, al supporto e alla proposta in materia di organizzazione e svolgimento dei controlli interni sulla complessiva attività di assunzione e di gestione dei rischi nei confronti di soggetti collegati e per la verifica di coerenza dell'attività con gli indirizzi strategici e gestionali stabiliti dal Consiglio di amministrazione. In relazione:

  • supporta il Consiglio di amministrazione nella definizione delle politiche, degli assetti procedurali e del sistema dei controlli interni sull'operatività con soggetti collegati, valutandone l'adeguatezza ed esprimendo proprie valutazioni;
  • si avvale della collaborazione del Servizio Revisione Interna allo scopo di verificare che l'operatività svolta con i soggetti collegati sia coerente con le linee strategiche fissate dal Consiglio di amministrazione;
  • viene trimestralmente informato della complessiva situazione dell'esposizione al rischio verso soggetti collegati mediante idonee comunicazioni, supportando il Consiglio di amministrazione nelle relative determinazioni;
  • fornisce parere in merito a singole operazioni con soggetti collegati nelle fattispecie previste dalla normativa.

4.2.3. Consigliere delegato

Il Consigliere delegato, in attuazione delle politiche di gestione dei rischi nei confronti di soggetti collegati stabilite dal Consiglio di amministrazione e coadiuvato dai Responsabili delle Aree di Governo e dai componenti della Direzione generale secondo le rispettive

competenze:

  • è responsabile dell'impianto metodologico e di processo attinente alla gestione dei rischi connessi all'operatività con soggetti collegati, ne cura l'applicazione e vigila sulla sua idoneità nel tempo, in termini di adeguatezza e funzionalità, assicurando gli interventi necessari per eliminare le carenze e le disfunzioni rilevate
  • verifica nel tempo che le esposizioni nei confronti di soggetti collegati siano coerenti con i limiti regolamentari, la propensione al rischio e le soglie di allerta e, in caso di superamento, attua le opportune iniziative di mitigazione coinvolgendo le figure competenti affinché l'esposizione al rischio venga ricondotta entro limiti confacenti;
  • sottopone al Consiglio di amministrazione, in caso di superamento dei limiti regolamentari, un piano di rientro descrittivo delle azioni individuate affinché le esposizioni verso soggetti collegati siano ricondotte entro i livelli prestabiliti e ne cura l'inoltro all'Autorità di Vigilanza una volta approvato dal Consiglio di amministrazione;
  • verifica periodicamente l'adeguatezza e la funzionalità del sistema dei controlli, garantendo la corretta identificazione, rilevazione e valutazione dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati.

4.2.4. Collegio sindacale

Il Collegio sindacale esercita, in ordine al processo di gestione dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati, le facoltà previste dalla vigente normativa, che gli assegna la responsabilità di vigilare sull'adeguatezza, funzionalità e affidabilità del processo e del relativo assetto procedurale e di controllo, nonché sulla loro aderenza alle indicazioni normative, riferendo all'Assemblea dei Soci secondo i dettami regolamentari.

In relazione, promuove gli interventi correttivi delle carenze e delle irregolarità rilevate nell'ambito dei controlli svolti sul processo e sulle strutture organizzative coinvolte.

E' periodicamente messo al corrente della complessiva situazione dell'esposizione al rischio verso soggetti collegati mediante idonee informative e comunicazioni. Viene altresì specificamente sentito in merito ai piani di rientro proposti dal Consigliere delegato nei casi di superamento dei limiti regolamentari.

Fornisce inoltre un parere preventivo alla sottoposizione al Consiglio di amministrazione sulle singole operazioni di maggiore rilevanza che hanno ricevuto un parere negativo o condizionato a rilievi da parte del Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati.

4.2.5. Comitato Rischi

Il Comitato Rischi vigila sull'esposizione ai rischi connessi all'operatività con soggetti collegati, supportando il Consigliere delegato nell'individuazione delle iniziative da

intraprendersi a fronte dell'emergere di criticità, specie legate a situazioni di superamento delle soglie gestionali o dei limiti regolamentari ovvero a un particolare inasprimento dei livelli di rischiosità, effettiva o potenziale.

Inoltre, esamina le proposte di definizione, integrazione o modifica significativa delle tecniche, delle metodologie e dei criteri di monitoraggio dei rischi in parola, formulando propri pareri e valutazioni; in relazione, fissa, in coerenza con la misura massima di esposizione complessiva (propensione al rischio), le soglie interne di sorveglianza applicabili alle esposizioni verso singole tipologie di soggetti collegati.

4.2.6. Ulteriori Unità organizzative coinvolte

4.2.6.1. Funzione di Conformità e DPO

La Funzione di Conformità e DPO, in ordine al processo di gestione dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati, verifica l'esistenza e l'affidabilità delle procedure e dei sistemi idonei ad assicurare il rispetto degli obblighi stabiliti dalla normativa e la coerenza con la regolamentazione interna. Svolge inoltre le ulteriori incombenze stabilite dalle disposizioni operative aziendali in materia.

4.2.6.2. Area di Governo Chief Risk Officer (CRO)

L'Area di Governo CRO, tramite l'Ufficio Grandi rischi e rating desk:

  • presidia le attività di mantenimento del perimetro dei soggetti collegati con riferimento all'intero Gruppo, come più dettagliatamente descritto nei successivi paragrafi 5.1, 5.1.3 e 5.1.4, in qualità di Unità organizzativa della Capogruppo incaricata di seguire il fenomeno dei gruppi economici ai fini dell'osservanza della disciplina della "Grandi esposizioni" di vigilanza;
  • sovrintende al processo di iter deliberativo supplementare previsto al paragrafo 5.2 per le operazioni di finanziamento e delle variazioni di tasso ad esse associate oltre che per la definizione dei tassi avere associati alle operazioni di raccolta;
  • misura i rischi sottostanti alle relazioni con soggetti collegati e ne monitora l'andamento dell'esposizione, in coerenza con i limiti regolamentari e la propensione al rischio;
  • verifica l'osservanza delle soglie di sorveglianza;
  • attiva i presidi, meglio dettagliati al successivo paragrafo 5.4, in caso di superamento dei limiti/soglie stabiliti.

Tramite l'Ufficio Rischio di credito rende disponibile apposita reportistica trimestrale relativa al rischio inerente all'operatività con soggetti collegati.

4.2.6.3. Servizio Revisione Interna

Nell'ambito delle proprie responsabilità di verifica del corretto funzionamento del sistema dei controlli interni, il Servizio Revisione Interna:

  • vigila sull'osservanza e sull'effettiva applicazione delle politiche interne in materia di operatività con soggetti collegati;
  • valuta l'adeguatezza e la funzionalità dei presidi di controllo nell'ambito del processo di gestione dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati;
  • segnala agli Organi aziendali eventuali inefficienze, punti di debolezza o irregolarità emerse nel corso delle proprie attività di verifica, formulando raccomandazioni e portando all'attenzione i possibili miglioramenti nelle politiche e negli assetti organizzativi e di controllo interno.

4.2.6.4. Unità operative

Spetta alle Unità organizzative della Capogruppo operanti nei settori o esecutrici delle attività rilevanti ai fini della normativa in oggetto il compito di sovraintendere, secondo le rispettive attribuzioni, all'iter deliberativo supplementare previsto a fronte delle operazioni con soggetti collegati, di iniziativa della Capogruppo o delle altre componenti del Gruppo.

4.3. Gruppo bancario

La Capogruppo, nel quadro dell'attività di direzione e coordinamento del Gruppo, formalizza e rende note a tutte le Società del Gruppo le politiche interne in materia di gestione dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati.

In particolare, spetta alla Capogruppo:

  • la definizione delle politiche e delle procedure da applicarsi in relazione all'operatività con soggetti collegati posta in essere dal Gruppo;
  • la definizione dei processi e dei sistemi per la gestione e il controllo dei rischi assunti nei confronti di soggetti collegati da applicarsi a livello di Gruppo;
  • il monitoraggio dell'esposizione complessiva del Gruppo ai rischi connessi all'operatività con soggetti collegati.

Ogni componente del Gruppo recepisce gli indirizzi generali dettati dalla Capogruppo, dotandosi, previa valutazione di materialità del rischio nello specifico contesto aziendale, di politiche, sistemi e processi per la gestione dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati, in coerenza con le linee guida impartite della Casa madre. In relazione, assicura alla Capogruppo tutti i dati e le informazioni necessarie ad assumere le pertinenti decisioni in merito all'operatività con i soggetti della specie e a valutare in modo tempestivo, sistematico e completo i relativi rischi su base consolidata.

4.3.1. I compiti della Capogruppo

Il Consiglio di amministrazione, con il supporto del Consigliere delegato e dei competenti Comitati endoconsiliari, definisce le politiche relative all'operatività con soggetti collegati e le procedure applicabili a livello di Gruppo, avendo piena consapevolezza dei rischi assunti. Determina inoltre le linee di indirizzo dei sistemi di gestione e controllo dei rischi derivanti dall'operatività con soggetti da adottarsi in ambito di Gruppo.

Il Consigliere delegato, coadiuvato dai Responsabili delle Aree di Governo e dai componenti della Direzione generale secondo le rispettive competenze, sovrintende alla comunicazione delle politiche di gestione e controllo dei rischi connessi all'operatività con soggetti collegati, nonché della relativa propensione al rischio, verificandone il recepimento in base al principio di proporzionalità e nel rispetto della normativa di settore e della diversa giurisdizione di insediamento delle Società controllate.

L'Area di Governo CRO, tramite i pertinenti Uffici:

  • supporta i competenti Organi e Comitati aziendali nella definizione dei parametri espressivi della propensione al rischio del Gruppo in materia di operatività con soggetti collegati e nella fissazione delle relative soglie di sorveglianza;
  • definisce le caratteristiche comuni dei sistemi e delle metodologie di misurazione, valutazione e controllo dei rischi della specie utilizzati in ambito di Gruppo, vigilando sulla loro coerenza complessiva;
  • presidia le attività finalizzate al mantenimento del perimetro dei soggetti collegati relativo all'intero Gruppo;
  • monitora l'andamento dell'esposizione ai rischi derivanti dall'operatività con soggetti collegati a livello di Gruppo e la loro coerenza con i livelli interni di attenzione e corrispondenti limiti regolamentari.

Le Unità operative preposte alla conduzione dell'operatività nei settori e nelle attività rilevanti per il rischio in oggetto sovraintendono all'iter deliberativo supplementare previsto in caso di operatività con soggetti collegati. Nello specifico:

  • raccolgono le informazioni in merito ai soggetti della specie, a fronte di specifiche richieste provenienti dalle omologhe Unità presso le Controllate;
  • sovraintendono all'iter deliberativo previsto per l'operatività con i soggetti della specie;
  • ne comunicano l'esito alle Controllate.

4.3.2. I compiti presso le Società controllate

Il Consiglio di amministrazione, in funzione della materialità del rischio nel contesto aziendale di riferimento:

  • recepisce le politiche e la propensione al rischio stabilite dalla Capogruppo relativamente all'operatività svolta con soggetti collegati attraverso l'approvazione di coerenti politiche interne;
  • approva i sistemi e i processi di gestione dei rischi legati all'operatività svolta con soggetti collegati, sulla base dei criteri indicati dalla Casa madre.

L'Organo con funzione di gestione comunica alla Capogruppo il recepimento delle politiche di Gruppo in materia di operatività con soggetti collegati e ne cura l'attuazione interna attraverso la definizione di regole, attività, procedure e strutture organizzative inerenti al processo aziendale di gestione dei rischi della specie.

Le Unità operative preposte alla conduzione dell'operatività nei settori e nelle attività rilevanti per il rischio in oggetto forniscono alle omologhe Unità della Capogruppo tutte le informazioni necessarie al fine di avviare l'iter deliberativo supplementare previsto in caso di operatività con soggetti collegati, ricevendo dai medesimi l'esito del processo decisionale prima di dare corso all'iter deliberativo usuale.

5. DESCRIZIONE DEI PRESIDI IN MATERIA DI CONTROLLI INTERNI

Il Gruppo presidia i rischi derivanti dall'operatività con soggetti che, per la loro vicinanza ai centri decisionali del medesimo, sono suscettibili di influenzare l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e di altre transazioni nei loro confronti, attraverso l'approntamento di specifici controlli. Questi sono finalizzati a valutare l'efficacia e l'efficienza delle procedure deliberative e delle altre misure adottate, in modo di perseguire obiettivi di integrità e imparzialità del processo decisionale rispetto agli interessi della generalità di soci, azionisti, clienti e controparti di qualsiasi natura.

Nel seguito sono descritte le procedure applicate al fine di assicurare il rispetto costante dei limiti e delle soglie di esposizione prefissati e l'attuazione degli adempimenti deliberativi previsti dalla disciplina in materia di operazioni con soggetti collegati.

5.1. Identificazione e gestione del perimetro dei soggetti collegati

L'attività viene svolta dalla Capogruppo, con riferimento al perimetro dei soggetti collegati rilevanti per l'intero Gruppo, sulla base delle seguenti linee guida:

  • le regole previste dalle disposizioni normative sono indirizzate, nell'ambito delle parti correlate, agli esponenti aziendali, ai loro famigliari e affini fino al secondo grado2 ;
  • è annoverato tra i soggetti collegati, in quanto potenzialmente in grado di esercitare un significativo condizionamento sulle transazioni effettuate, anche il c.d. "personale più rilevante" così come identificato nelle "Politiche retributive del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio";
  • ciascuna entità legale del Gruppo fa riferimento al medesimo insieme di soggetti collegati individuato per l'intero Gruppo;
  • la responsabilità della definizione del perimetro dei soggetti collegati è attribuita alla Capogruppo;
  • il compito di presidiare le relazioni intercorrenti con controparti qualificabili come parti correlate e soggetti ad essi connessi è attribuito alla medesima funzione aziendale della Capogruppo incaricata di seguire il fenomeno dei gruppi economici ai fini del controllo sulla concentrazione dei rischi;
  • le funzioni aziendali della Capogruppo responsabili della definizione del perimetro dei soggetti collegati si avvalgono delle fonti di informazioni disponibili, sia interne che esterne, integrandole e raccordandole in modo da acquisire e mantenere una visione completa e aggiornata dei fenomeni;

2 Le informazioni in merito agli affini fino al secondo grado devono essere mantenute a disposizione per eventuali richieste della Banca d'Italia.

– è dovere dei soggetti interessati comunicare tempestivamente le circostanze sopravvenute che possano comportare modifiche al perimetro dei soggetti collegati.

Le Società controllate hanno la responsabilità di acquisire e registrare nel proprio sistema informativo la perimetrazione dei nominativi qualificati come "soggetti collegati", in modo da garantire la corretta gestione delle operazioni concluse con i medesimi.

5.1.1. Censimento dei rapporti di gruppo

Ai fini della perimetrazione dei soggetti collegati, è compito dell'Ufficio Grandi rischi e rating desk della Capogruppo, sentita la Funzione di Conformità e DPO, sovrintendere al censimento delle componenti del Gruppo bancario e dei rapporti partecipativi, diretti e indiretti, riconducibili a ciascuna di esse.

5.1.2. Raccolta dei dati dagli esponenti aziendali

Spetta alla Funzione di Conformità e DPO della Capogruppo, tramite il referente di compliance presso l'Ufficio Consulenza legale e normative, raccogliere dagli esponenti aziendali e dal personale più rilevante del Gruppo i dati di rilievo inerenti agli incarichi e ai rapporti partecipativi, interni ed esterni al Gruppo, oltre che ai rapporti di parentela.

In particolare, il referente di compliance presso l'Ufficio Consulenza legale e normative, anche coordinandosi con le altre componenti del Gruppo, interagisce periodicamente con gli esponenti aziendali, allo scopo di raccogliere informazioni circa:

  • gli incarichi assunti e cessati internamente ed esternamente al Gruppo dall'esponente stesso e dai suoi familiari;
  • i legami di parentela fino al secondo grado;
  • gli affini fino al secondo grado;
  • le partecipazioni detenute in società esterne al Gruppo dall'esponente stesso o dai suoi stretti familiari.

Per quanto attiene agli incarichi interni al Gruppo, il referente di compliance presso l'Ufficio Consulenza legale e normative, recupera le informazioni rilevanti (nuovi incarichi, cariche decadute) da documenti ufficiali redatti in concomitanza delle sedute consiliari o assembleari.

Inoltre, con periodicità almeno annuale, provvede a inviare agli esponenti aziendali specifici questionari, acquisendo le informazioni di ritorno.

5.1.3. Censimento dei soggetti collegati (esponenti, famigliari, affini, personale più rilevante, società partecipate)

Spetta all'Ufficio Grandi rischi e rating desk della Capogruppo, con l'eventuale supporto

del referente di compliance presso l'Ufficio Consulenza legale e normative e dell'Ufficio Centro rischi per gli aspetti di pertinenza, il compito di sovrintendere al censimento a sistema di un nuovo soggetto collegato, sia esso un esponente, un soggetto appartenente al "personale più rilevante" o un soggetto ad essi connesso, persona fisica o giuridica (famigliari, affini, società esterne al Gruppo bancario nelle quali esponenti e loro famigliari hanno rapporti partecipativi o ricoprono cariche dirigenziali o svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo).

Completato il censimento, l'Ufficio Grandi rischi e rating desk, ove ne ricorrano i presupposti, richiede all'Ufficio Istruttoria fidi di avanzare alla Banca d'Italia una richiesta di prima informazione, allo scopo di acquisire il codice Centrale rischi riferito al soggetto censito3 . La casistica rileva a fronte di:

  • assegnazione di nuovo incarico nel Gruppo, comunicato dalla Funzione di Conformità e DPO per il tramite del referente di compliance presso l'Ufficio Consulenza legale e normative;
  • segnalazione di nuovi incarichi comunicati dall'esponente medesimo nei questionari o all'atto dell'apertura di una nuova relazione o della revisione di una già in essere;
  • confronto periodico con i dati, relativi a esponenti e famigliari, resi disponibili da fonti esterne (visure camerali).

Contestualmente, il medesimo nominativo deve essere censito a sistema, così come gli affini fino al secondo grado, seppure solo a fini informativi.

E' cura dell'Ufficio Grandi rischi e rating desk sovrintendere all'aggiornamento delle informazioni presenti a sistema ogniqualvolta si verifichino eventi che comportino modifiche nel perimetro dei soggetti collegati (sia in ingresso che in uscita) e/o delle rilevanze di carattere normativo.

5.1.4. Censimento delle relazioni dei soggetti collegati (famigliari, incarichi societari e legami partecipativi)

Spetta all'Ufficio Grandi rischi e rating desk presso la Capogruppo, per ogni esponente aziendale e soggetto qualificato come "personale più rilevante", sovrintendere al censimento a sistema delle seguenti tipologie di relazioni:

  • − i famigliari di primo grado (legami tra genitori e figli) e di secondo grado (legami tra nonni e nipoti e tra fratelli e sorelle);
  • − gli affini di primo grado (legami tra suoceri e generi/nuore) e di secondo grado (legami

3 Ciò fermo restando che, preliminarmente all'invio delle segnalazioni di vigilanza in tema di attività di rischio verso soggetti collegati, l'Ufficio Sistemi di sintesi effettua un controllo sull'eventuale esistenza di nominativi sprovvisti di codice Centrale rischi, provvedendo se del caso a promuovere una richiesta di censimento e di acquisizione del relativo codice CR, a cura dell'ufficio Segreteria fidi, prima della trasmissione dei dati alla Banca d'Italia.

tra cognati4 );

  • − gli incarichi assunti nel Gruppo rilevanti ai fini della disciplina (ad esempio amministratori, sindaci, dirigenti con responsabilità strategiche);
  • − i rapporti partecipativi, laddove individuino situazioni di controllo o influenza notevole o, quanto meno, superiori al 10% del capitale o dei diritti di voto dell'entità partecipata, compresi quelli riferiti agli stretti familiari;
  • − gli incarichi assunti presso entità esterne al Gruppo comportanti lo svolgimento di funzioni di amministrazione, direzione e controllo, compresi quelli riferiti agli stretti familiari.

5.1.5. Verifica delle informazioni sui soggetti collegati con fonti esterne

Al fine di ottemperare alla normativa, è necessario che sia mantenuta una visione completa e aggiornata del perimetro dei soggetti collegati, avvalendosi di tutte le fonti informative, sia interne che esterne, disponibili.

A tale scopo, la Capogruppo riscontra da fonte esterna indipendente le informazioni inerenti agli incarichi e ai legami partecipativi degli esponenti aziendali delle Società del Gruppo e dei loro famigliari, provvedendo, ove necessario, ad aggiornare il perimetro dei soggetti collegati e a censire anagraficamente eventuali soggetti mancanti.

5.1.6. Produzione dei questionari e aggiornamento delle informazioni fornite dagli esponenti aziendali

Spetta alla Funzione di Conformità e DPO della Capogruppo, per il tramite del referente di compliance presso l'Ufficio Consulenza legale e normative, generare, con periodicità almeno annuale, i questionari da inviare agli esponenti aziendali delle componenti del Gruppo. Essa valuta la possibilità di predisporre e inoltrare i questionari alla luce delle modifiche agli incarichi e/o ai rapporti partecipativi degli esponenti intercorse dall'ultimo invio.

I formulari, precompilati con le informazioni disponibili relativamente agli esponenti (dati anagrafici, legami di parentela, incarichi in Società del Gruppo, quote partecipative detenute, incarichi assunti esternamente al Gruppo), sono trasmessi ai medesimi sia su modulo cartaceo che elettronicamente.

Poiché la normativa attribuisce agli esponenti aziendali la responsabilità di confermare o meno le informazioni presenti nei questionari e di comunicare tempestivamente ogni circostanza sopravvenuta che possa comportare modifiche nel perimetro dei soggetti

4 Il coniuge del cognato non è considerato un affine, così come i cognati del coniuge.

collegati, agli stessi è richiesto di confermare le informazioni riportate nei formulari e di provvedere ad aggiornare le informazioni mancanti o errate.

Il referente di compliance presso l'Ufficio Consulenza legale e normative, acquisiti dagli esponenti i questionari aggiornati, effettua un confronto con quanto riportato negli ultimi formulari compilati, al fine di individuare quali informazioni sono state confermate e quali non sono più valide.

A seguito di tale verifica, segnala le situazioni che possono comportare una variazione del perimetro dei soggetti collegati all'Ufficio Grandi rischi e rating desk, al quale a sua volta compete la responsabilità di sovrintendere all'eventuale aggiornamento anagrafico del perimetro dei soggetti.

5.1.7. Messa a disposizione del perimetro dei soggetti collegati

Giornalmente, mediante un procedimento automatico, viene estratto e messo a disposizione delle componenti del Gruppo un flusso informativo contenente il perimetro aggiornato dei soggetti collegati.

5.2. Iter deliberativo supplementare

La disciplina in tema di operatività con soggetti collegati richiede di avviare un iter deliberativo supplementare rispetto all'usuale, secondo un approccio basato sul rischio, così strutturato:

  • verifica della rilevanza del soggetto rispetto al perimetro normativo;
  • individuazione delle casistiche di esclusione dalla normativa e di esenzione dal calcolo dei limiti regolamentari;
  • verifica della rilevanza dell'operazione rispetto alla normativa, riconoscendo le casistiche di esenzione dall'iter deliberativo;
  • valutazione del rispetto dei limiti a livello individuale e consolidato, provvedendo, in caso di superamento dei valori rappresentativi della propensione al rischio e/o di limiti regolamentari, ad applicare un blocco operativo;
  • classificazione delle operazioni (di maggiore rilevanza, di minore rilevanza non ordinaria, di minore rilevanza ordinaria, di importo esiguo) sulla base di informazioni di natura sia oggettiva che soggettiva;
  • per le operazioni non esenti, gestione del correlato iter deliberativo prevedendo il coinvolgimento degli organi necessari;
  • registrazione delle operazioni relative a soggetti rientranti nel perimetro normativo che non sono esclusi in toto dall'applicazione della disciplina;
  • produzione delle informative dovute, per singola operazione e di tipo aggregato, nel

corso del completamento dell'iter deliberativo o ex post.

La responsabilità in merito al corretto svolgimento dell'iter deliberativo supplementare richiesto per le operazioni relative a soggetti qualificati come "soggetti collegati", di iniziativa della Banca o delle altre componenti del Gruppo, è attribuita a un Ufficio centrale presso la Capogruppo, individuato in relazione alla natura dell'attività. In particolare:

  • per le operazioni di finanziamento e di concessione di linee di credito, delibera delle relative condizioni di tasso dare ed eventuali variazioni successive e delibera delle condizioni di tasso avere su operazioni di raccolta che non possono essere considerate come "sicuramente di mercato", l'Unità competente è individuata nell'Ufficio Grandi rischi e rating desk;
  • per le operazioni di acquisito di beni/servizi e per quelle di locazione/acquisto di immobili, l'Unità competente è individuata nell'Ufficio Economato.

Le Unità operative della Capogruppo o delle Controllate, in caso di operatività con un soggetto collegato, comunicano l'operazione all'Ufficio competente della Capogruppo e attendono l'esito dell'iter supplementare dal medesimo Ufficio, prima di proseguire l'usuale procedimento deliberativo.

5.3. Documentazione dei dati relativi alle operazioni di finanziamento

Con particolare riferimento alle sole operazioni di finanziamento deliberate in favore dei seguenti soggetti:

  • a) esponenti aziendali;
  • b) il coniuge, il convivente more-uxorio, il figlio, il genitore di un esponente aziendale;
  • c) un'entità nella quale un soggetto compreso nei precedenti punti a) e b) detiene una partecipazione qualificata uguale o superiore al 10% del capitale o dei diritti di voto di tale entità, o sulla quale tali persone possono esercitare un'influenza significativa, o nelle quali tali persone occupano posti dirigenziali o svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo;

è previsto un ulteriore specifico processo di registrazione delle seguenti informazioni affinché possano essere prontamente messe a disposizione delle Autorità competenti su richiesta:

  • − il nome del soggetto finanziato;
  • − il suo status (ovvero se sia un esponente aziendale o uno dei soggetti elencati ai sopra citati punti b) e c);
  • − il nome dell'esponente aziendale a cui è correlato il soggetto finanziato nel caso in cui quest'ultimo sia annoverato nei sopra citati punti b) e c);
  • − il tipo/natura del prestito e il suo importo;

  • − la data di approvazione del prestito e l'organo deliberante;

  • − le condizioni applicabili al prestito e la loro definizione, o meno, di mercato;
  • − il fatto che il prestito sia stato concesso, o meno, a condizioni disponibili per tutto il personale.

La responsabilità in merito al corretto svolgimento del processo è attribuita all'Ufficio Grandi rischi e rating desk della Capogruppo.

5.4. Monitoraggio dei limiti alle attività di rischio

Fra i presidi contemplati dalla normativa sulle operazioni con soggetti collegati, alle banche e ai gruppi bancari viene richiesto:

  • − di rispettare specifici limiti prudenziali per le attività di rischio nei confronti dei soggetti collegati, differenziati in funzione delle diverse tipologie di parti correlate considerate e più stringenti per le attività di rischio nei confronti di parti correlate qualificabili come imprese non finanziarie;
  • − di assicurare in via continuativa l'osservanza dei limiti prudenziali alle attività di rischio verso soggetti collegati;
  • − di definire le attività di rischio in termini di esposizioni nette, così come previste dalla disciplina in materia di "Grandi esposizioni";
  • − di stabilire specifiche procedure di rientro nel caso in cui tali limiti vengano superati.

In relazione, la Banca, in qualità di Capogruppo:

  • − definisce l'esposizione al rischio come il valore nominale dell'accordato o, se superiore, dell'utilizzato delle operazioni con soggetti collegati;
  • − in aggiunta ai limiti regolamentari, fissa internamente al Gruppo un limite complessivo all'esposizione al rischio da operatività con soggetti collegati (propensione al rischio) e, con riferimento alle attività di rischio nei confronti di tali soggetti, limiti differenziati in funzione delle diverse tipologie di parti correlate (soglie di sorveglianza);
  • − calcola giornalmente, con logica massiva, la posizione di rischio corrente riferita all'insieme dei soggetti collegati e a sottoinsiemi di tali soggetti, differenziati in funzione delle diverse tipologie di parti correlate, aggregando, nel continuo, l'esposizione delle operazioni rappresentative di attività di rischio;
  • − monitora in via continuativa il rispetto dei limiti regolamentari, della propensione al rischio e delle relative soglie di sorveglianza; la valutazione dell'osservanza dei limiti prudenziali e delle soglie gestionali avviene:
    • a livello individuale, nei casi in cui la componente del Gruppo sia sottoposta a vigilanza prudenziale su base individuale, avendo come riferimento le posizioni di rischio verso il singolo soggetto collegato;

• a livello consolidato, con riguardo sia all'ammontare complessivo delle posizioni di rischio dei soggetti collegati che all'esposizione per singolo soggetto della specie, avuto riguardo alla tipologia (esponente aziendale, partecipante, ecc.) e alla natura (parte correlata non finanziaria) del medesimo.

In particolare, le operazioni di finanziamento nei confronti di soggetti collegati sono oggetto di controllo in fase di inserimento a sistema, per verificare che l'ammontare dell'operazione, sommato alle attività di rischio correnti riferite al medesimo soggetto collegato, non determinino un'esposizione eccedente le soglie di sorveglianza, la propensione al rischio o i limiti regolamentari.

In caso di superamento della propensione al rischio o dei limiti prudenziali, l'operazione in fase di procedimento istruttorio viene automaticamente bloccata, mentre nel caso di superamento delle soglie di sorveglianza il sistema fornisce adeguate informative.

Spetta all'Ufficio Grandi rischi e rating desk della Capogruppo comunicare l'esito della verifica al soggetto istruente, il quale non darà corso all'operazione o ne diminuirà l'importo, riconducendo così l'esposizione al rischio entro i valori ritenuti accettabili.

Compete all'Ufficio Grandi rischi e rating desk della Capogruppo monitorare nel continuo che le attività di rischio, complessive e per soggetto collegato, sia a livello individuale che consolidato, siano contenute entro la propensione al rischio, le soglie di sorveglianza e i relativi limiti regolamentari.

L'Ufficio Grandi rischi e rating desk, nel caso in cui l'esposizione corrente ecceda la propensione al rischio ovvero uno o più limiti regolamentari, ne effettua il ricalcolo, ponderando le attività di rischio secondo i fattori definiti dalla regolamentazione di vigilanza prudenziale in tema di Grandi esposizioni che tengono conto della rischiosità connessa alla natura della controparte e delle eventuali forme di protezione del credito esistenti.

Qualora si verifichi anche in tale circostanza il mancato rispetto della propensione al rischio ovvero di uno o più limiti regolamentari, l'Ufficio Grandi rischi e rating desk rende tempestiva comunicazione al Responsabile del Servizio Controllo rischi e al Chief Risk Officer e, per il tramite di quest'ultimo, al Consigliere delegato al fine di dare avvio alle previste procedure di rientro.

Nel caso in cui, a seguito di una nuova operazione o nel continuo, si determini il superamento di una o più soglie di sorveglianza definite per singola tipologia di soggetto collegato, l'Ufficio Grandi rischi e rating desk, provvede a rafforzare i livelli di presidio, analizzando le esposizioni di maggiore ammontare e valutando, di concerto con le unità operative che gestiscono direttamente le relazioni, l'opportunità di ridurne l'importo.

5.5. Procedure di rientro

A seguito di una modifica del perimetro dei soggetti collegati, le attività di rischio potrebbero superare la propensione al rischio e/o uno o più limiti regolamentari.

In tali circostanze, spetta all'Ufficio Grandi rischi e rating desk segnalare al Responsabile del Servizio Controllo rischi, al Chief Risk Officer e, per il tramite di quest'ultimo, al Consigliere delegato l'ammontare di esposizione che eccede i limiti stabiliti. Il Consigliere delegato ha la responsabilità di definire, di concerto con il Chief Risk Officer e le ulteriori funzioni aziendali competenti, nonché con l'eventuale supporto del Comitato Rischi, le iniziative da porre in essere affinché l'esposizione al rischio venga ricondotta entro limiti confacenti.

Qualora si determini la mancata osservanza di uno o più limiti regolamentari, è compito del Consigliere delegato della Capogruppo presentare, entro 45 giorni dal superamento del limite, uno specifico piano di rientro, da sottoporre all'approvazione del Consiglio di amministrazione, sentito il Collegio sindacale.

Il piano di rientro viene trasmesso all'Autorità di Vigilanza entro 20 giorni dall'approvazione, unitamente ai verbali recanti le deliberazioni degli Organi aziendali competenti.

Spetta al Consigliere delegato comunicare alla competente Unità organizzativa del Servizio Finanza della Capogruppo le situazioni di sconfinamento dei limiti regolamentari riferiti a una parte correlata in virtù della partecipazione dalla stessa detenuta, affinché vengano sospesi i diritti amministrativi connessi alle partecipazioni che riguardano la parte correlata medesima.

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