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Banca Popolare di Sondrio

Governance Information Apr 16, 2021

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Governance Information

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Società cooperativa per azioni - fondata nel 1871 Sede sociale e direzione generale: I - 23100 Sondrio So - Piazza Garibaldi 16 Iscritta al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842 Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio iscritto all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0 - Iscritta all'Albo delle Società Cooperative al n. A160536 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice fiscale e Partita IVA: 00053810149 Capitale Sociale € 1.360.157.331 - Riserve € 1.157.414.409 (dati approvati dall'Assemblea dei soci del 12 giugno 2020)

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

Redatta ai sensi dell'art.123 bis TUF

Banca Popolare di Sondrio società cooperativa per azioni (modello di amministrazione e controllo tradizionale)

Sito web: istituzionale.popso.it

Esercizio a cui si riferisce la Relazione: 2020

Data di approvazione della Relazione: 30 marzo 2021

GLOSSARIO 4
1. PROFILO DELL'EMITTENTE 5
2. INFORMAZIONI sugli ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123 bis TUF) 7
a) Struttura del capitale sociale 7
b) Restrizioni al trasferimento di titoli 8
c) Partecipazioni rilevanti nel capitale 8
d) Titoli che conferiscono diritti speciali di controllo 9
e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto 9
f) Restrizioni al diritto di voto 9
g) Accordi tra azionisti 9
h) Clausole di change of control 10
i) Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del
rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto 10
l) Nomina e sostituzione degli amministratori e modifiche statutarie 10
m) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie 12
n) Attività di direzione e coordinamento 12
3. ADESIONE A CODICI DI COMPORTAMENTO 12
4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 12
4.1 COMPOSIZIONE 12
4.2 RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 63
4.3 ORGANI DELEGATI 65
4.4 ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI 67
4.5 AMMINISTRATORI INDIPENDENTI 67
5. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO 67
5.1 COMITATO REMUNERAZIONE 67
5.2 COMITATO CONTROLLO E RISCHI 68
5.3 COMITATO NOMINE 70
6. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI 71
7. RUOLI DIRETTIVI E AREE DI GOVERNO 72
7a. LA DIREZIONE GENERALE 72
7b. LE AREE DI GOVERNO 72
8. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE 73
9. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO 74
9.1 IL PROCESSO DI GESTIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI 74
9.2 IL SISTEMA DELLE REGOLE 75
9.3 I RUOLI DEGLI ORGANI DI VERTICE 75

9.4 LE FUNZIONI DI CONTROLLO 78
9.5 CONTROLLI INTERNI RELATIVI ALL'INFORMATIVA CONTABILE E
FINANZIARIA 84
9.6 MODELLO ORGANIZZATIVO EX D.LGS. 231/2001 88
9.7 SOCIETA' DI REVISIONE 89
9.8 DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI
SOCIETARI 90
10. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI
CORRELATE/SOGGETTI COLLEGATI 90
11. IL COLLEGIO SINDACALE 92
11.1. LA NOMINA DEL COLLEGIO SINDACALE 92
11.2. COMPOSIZIONE E COMPITI DEL COLLEGIO SINDACALE 94
12. RAPPORTI CON SOCI E AZIONISTI 106
13. ASSEMBLEE 106
14. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO 108

GLOSSARIO

Codice/Codice di autodisciplina: il Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel luglio del 2018 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria

Cod. civ./ c.c.: il codice civile.

Consiglio: il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio scpa.

Emittente: Banca Popolare Sondrio scpa.

Esercizio: l'esercizio sociale 2020.

Regolamento Emittenti Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti.

Regolamento Mercati Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 20249 del 28 dicembre 2017 in materia di mercati.

Regolamento Parti Correlate Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Relazione: la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari che le società sono tenute a redigere ai sensi degli art.123 bis TUF.

TUF: il Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 (Testo Unico della Finanza).

1. PROFILO DELL'EMITTENTE

La Banca Popolare di Sondrio, società cooperativa per azioni, fondata a Sondrio il 4 marzo 1871, è stata fra le prime banche popolari italiane ispirate al movimento popolare cooperativo del credito.

Il capitale sociale, pari a circa 1.360 milioni di euro, è distribuito fra circa 160.000 soci, che in larga parte sono pure clienti. Proprio attraverso il binomio socio/cliente viene data attuazione a uno dei principi originari e fondanti del nostro movimento, accrescendo pure l'intensità della relazione con la banca.

La Banca Popolare di Sondrio si caratterizza per l'impegno volto a favorire lo sviluppo sociale ed economico dei territori serviti, prestando specifica attenzione alle famiglie e agli operatori economici di piccole e medie dimensioni. E' questo l'elemento centrale della missione sociale che caratterizza l'intiera operatività aziendale.

Il fondamentale legame con il territorio e la volontà di essere un soggetto attivo del suo sviluppo si sono accompagnati all'intenso processo di ampliamento della rete delle dipendenze composta da circa 350 unità. Una rete che privilegia l'intensità sulla mera dilatazione e assicura il radicamento della banca nelle varie realtà geografiche servite.

La Banca Popolare di Sondrio adotta il modello di amministrazione e controllo tradizionale, che viene descritto nei suoi elementi essenziali e qualificanti dalla presente Relazione.

L'Amministrazione è da sempre impegnata per favorire la più ampia partecipazione dei soci alla vita aziendale e, in particolare, per agevolarne il diretto intervento all'Assemblea. Peraltro, nel 2020, causa la pandemia di Covid 19, la riunione assembleare ha dovuto svolgersi, secondo il disposto normativo, senza accesso ai locali assembleari ed esclusivamente tramite il Rappresentante designato.

A mantenere costante il rapporto fra banca e soci provvedono pure le comunicazioni periodiche di cui questi ultimi sono destinatari a metà e a fine di ogni esercizio. Si aggiunga che la relazione degli amministratori a corredo del fascicolo di bilancio offre al corpo sociale un'esaustiva informativa sui vari ambiti aziendali d'azione, avvalendosi di un linguaggio il più possibile chiaro e comprensibile alle persone comuni. A tale principio si attengono anche le relazioni finanziarie semestrali e le informazioni finanziarie periodiche aggiuntive riferite al primo e al terzo trimestre di ciascun esercizio che la banca pubblica su base volontaria.

Alla documentazione periodica finanziaria si affianca inoltre la "Dichiarazione di carattere non finanziario", nota anche come Bilancio sociale, importante strumento di rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali e ambientali delle attività svolte dalla banca.

La Banca Popolare di Sondrio è capogruppo dell'omonimo Gruppo Bancario, composto, oltre che dalla capogruppo stessa, dalla Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA – Lugano (CH), da Factorit spa – Milano, da Sinergia Seconda srl – Milano, da Popso Covered Bond srl – Conegliano e da Banca della Nuova Terra spa - Sondrio.

Nella sua qualità di capogruppo, la BPS, ai sensi dell'art. 61 del D.Lgs. 385/1993, nell'esercizio dell'attività di direzione e coordinamento, emana disposizioni alle componenti del Gruppo per l'esecuzione delle istruzioni impartite dall'Autorità di vigilanza nell'interesse della stabilità del Gruppo stesso.

In osservanza della Legge 24 marzo 2015 n. 33 di riforma delle banche popolari, che ha convertito il Decreto legge 24 gennaio 2015 n. 3, e delle conseguenti disposizioni dettate dalla Vigilanza, ha preso avvio nel mese di luglio 2015 il processo di trasformazione della Banca Popolare di Sondrio in società per azioni.

Accertato formalmente il superamento della soglia di 8 miliardi del valore degli attivi – limite imposto dalla normativa al di sopra del quale le popolari sono tenute a modificare il proprio status – l'amministrazione, in data 8 ottobre 2015 ha approvato il piano di massima delle iniziative per la trasformazione da perfezionarsi, ai sensi della normativa di vigilanza, entro il 27 dicembre 2016.

L'Assemblea straordinaria per l'esame della proposta di trasformazione e l'adeguamento dello statuto sociale è stata quindi convocata per il 17 dicembre 2016, ma la stessa non ha avuto luogo in quanto il Tribunale di Milano, in data 16 dicembre 2016, con provvedimento d'urgenza emesso su ricorso di un socio, ha inibito lo svolgimento della stessa. In data 10 gennaio 2017 il Tribunale di Milano ha confermato il provvedimento d'urgenza.

Peraltro, in sede giudiziaria la riforma delle banche popolari e il conseguente provvedimento attuativo della Banca d'Italia erano stati a suo tempo impugnati da più soggetti avanti al TAR del Lazio. Il pronunciamento di rigetto dello stesso era stato quindi impugnato davanti al Consiglio di Stato. Quest'ultimo, in data 2 dicembre 2016, in sede cautelare, ha sospeso il provvedimento della Banca d'Italia in tema di disciplina del diritto di recesso e del divieto posto dall'autorità di vigilanza alla creazione di holding cooperative poste a controllo di banche costituite in forma di spa. Con separata ordinanza, inoltre, sempre il Consiglio di Stato ha riscontrato numerosi profili di possibile incostituzionalità della legge di riforma delle banche popolari, rimettendo la questione alla Corte Costituzionale e sospendendo nel frattempo il proprio giudizio.

In accoglimento di specifica istanza della Banca Popolare di Sondrio, il Presidente della VI sezione del Consiglio di Stato, con decreto cautelare interinale del 15 dicembre 2016, ha disposto la sospensione in via cautelare del termine per la trasformazione delle popolari in spa. Tale decreto è stato confermato in sede collegiale il 12 gennaio 2017, con la precisazione che la sospensione avrebbe avuto efficacia fino alla pubblicazione dell'ulteriore ordinanza che il Consiglio di Stato avrebbe pronunciato successivamente alla decisione della Corte Costituzionale sulle questioni di legittimità che sono state rimesse alla Corte stessa.

In data 20 marzo 2018 la Corte Costituzionale si è pronunciata, dichiarando la legittimità costituzionale della citata riforma delle banche popolari. A seguito di ciò, il Consiglio di Stato, nell'udienza del 18 ottobre 2018 ha provveduto a riesaminare le questioni allo stesso sottoposte e, con ordinanza pubblicata il successivo 26 ottobre, ha deciso di formulare alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea diversi rilevanti quesiti.

In data 16 luglio 2020 la Corte di Giustizia dell'Unione Europea si è pronunciata

affermando che la riforma delle banche popolari varata nel 2015 è compatibile con il diritto europeo.

In particolare, la Corte di Giustizia ha stabilito due elementi di fondo:

  • 1) la normativa europea non pone ostacoli a che la legislazione di uno Stato dell'Unione fissi una soglia di attivo per l'esercizio di attività bancarie da parte di banche popolari stabilite nello Stato e costituite in forma di società cooperative per azioni a responsabilità limitata, al di sopra della quale tali banche sono obbligate a trasformarsi in società per azioni, a ridurre l'attivo al di sotto di detta soglia o a procedere alla loro liquidazione, a condizione che tale normativa sia idonea a garantire la realizzazione degli obiettivi di interesse generale che essa persegue e non ecceda quanto necessario per il loro raggiungimento, circostanza che spetta al giudice del rinvio verificare;
  • 2) la normativa europea non osta alla normativa di uno Stato membro che vieta alle banche popolari stabilite nel suo territorio di rifiutare il rimborso degli strumenti di capitale, ma che consente a tali banche di rinviare per un periodo illimitato il rimborso della quota del socio recedente e di limitare in tutto o in parte l'importo di tale rimborso, a condizione che i limiti di rimborso decisi nell'esercizio di tale facoltà non eccedano quanto necessario, tenuto conto della situazione prudenziale di dette banche, al fine di garantire che gli strumenti di capitale da esse emessi siano considerati strumenti del capitale primario di classe 1, alla luce, in particolare, degli elementi di cui all'articolo 10, paragrafo 3 del regolamento delegato n. 241/2014, circostanza che spetta al giudice del rinvio verificare.

In data 1° ottobre 2020 il procedimento è quindi ripreso con una nuova udienza avanti al Consiglio di Stato. Nell'occasione l'Organo giurisdizionale, con propria ordinanza, ha revocato la sopra menzionata ordinanza sospensiva emessa il 2 dicembre 2016 riguardante l'obbligo di trasformazione in spa. Per il prossimo 15 aprile è stata fissata l'udienza per discutere nel merito gli aspetti sostanziali della vicenda.

Si ricorda infine che l'art. 27 del Decreto Legge 16 luglio 2020 n. 76 (Decreto Semplificazioni), convertito in legge dalla Legge n. 120 in data 11 settembre 2020, ha fissato al 31 dicembre 2021 il termine per la trasformazione in società per azioni. In attesa degli esiti dei citati procedimenti giudiziari, la Banca Popolare di Sondrio continua quindi a operare quale società cooperativa per azioni.

Gli accadimenti legati al processo di trasformazione della banca in società per azioni, sopraccitati in estrema sintesi, non hanno influenzato il governo societario per l'anno 2020, esercizio a cui si riferisce la presente Relazione, e quindi non se ne è tenuto conto nella redazione della stessa.

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123 bis TUF) alla data del 31/12/2020

a) Struttura del capitale sociale

Il capitale sociale della Banca Popolare di Sondrio è rappresentato da sole azioni ordinarie nominative prive di valore nominale.

Le azioni Banca Popolare di Sondrio sono negoziate al Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana, indice FTSE Italia All Share.

Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale ammontava a € 1.360.157.331 suddiviso in n. 453.385.777 azioni ordinarie aventi tutte uguali diritti e obblighi. Ai soci spettano i normali diritti amministrativi e patrimoniali. Gli azionisti (ossia coloro che non hanno fatto domanda di ammissione a socio, oppure che non hanno ricevuto il gradimento ex art. 30 del TUB e art. 11 dello statuto) possono esercitare unicamente i diritti aventi contenuto patrimoniale.

Non vi sono strumenti finanziari (obbligazioni convertibili, warrant) che attribuiscono il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione.

L'assemblea ordinaria dei soci, in sede di approvazione del bilancio d'esercizio, determina l'entità del dividendo spettante alle singole azioni. I dividendi delle azioni non riscossi entro il quinquennio dal giorno in cui sono divenuti esigibili restano devoluti alla banca.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli

Le azioni sono nominative e liberamente trasferibili nei modi di legge.

I limiti al possesso azionario sono stabiliti dall'art. 30 del TUB. In particolare, nessuno può detenere una partecipazione in misura eccedente l'1,00% del capitale (4.533.858 azioni). Il limite suesposto non si applica agli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari, per i quali valgono i limiti previsti dalla disciplina propria di ciascuno di essi.

La banca, appena rileva il superamento di tale limite, contesta al detentore la violazione del divieto. Le azioni eccedenti devono essere alienate entro un anno dalla contestazione; trascorso tale termine, i relativi diritti patrimoniali maturati fino all'alienazione delle azioni eccedenti vengono acquisiti dalla banca.

Inoltre, secondo quanto previsto dal citato art. 30 del TUB, l'ammissione a socio è subordinata all'approvazione da parte del Consiglio di amministrazione, avuto riguardo all'interesse della società, alle prescrizioni statutarie e allo spirito della forma cooperativa. Il titolare di azioni, fino a quando non abbia richiesto e ottenuto l'ammissione a socio, può esercitare soltanto i diritti di contenuto patrimoniale.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale

Alla data del 31 dicembre 2020, sulla base delle risultanze del libro soci, delle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del TUF e delle altre informazioni a disposizione della Società, i seguenti soggetti risultano detenere direttamente o indirettamente una partecipazione rilevante (*) nel capitale della Banca Popolare di Sondrio:

Azionista
% sul capitale sociale
-
Amber Capital UK LLP
(possesso tramite le società:
Amber Capital UK LLP- Amber Active Investors Limited (4,863%),
Amber Capital UK LLP - Amber Global Opportunities Limited (1,184%),
Amber Capital UK LLP - Priviledge Amber Event Europe (0,218%)) 6,26%
-
Government Pension Fund Global -
Norges Bank
2,748%
-
DFA
International Small Cap Value Portfolio Of DFA
Inv Dim G
2,356%
-
UnipolSai Assicurazioni S.P.A.
1,888%
-
Vanguard Total International Stock Index
1,485%
-
Private Wealth Management Global Sif Dynamic Strategy
1,323%
-
Francesco Maria Baggi Sisini (possesso indiretto tramite
le società: Arbus srl con socio unico (0,45%), Albas srl (0,271%),
Icaria srl (0,225%), Oxer srl con socio unico (0,225%),
Nebida srl con socio unico (0,002%)) 1,173%

(*) Per partecipazioni rilevanti si intendono, in considerazione del regime transitorio di trasparenza rafforzata disposto da Consob con propria delibera n. 21672 del 13/1/2021, le interessenze superiori all'1% del capitale sociale.

d) Titoli che conferiscono diritti speciali di controllo

Non vi sono titoli che conferiscono diritti speciali di controllo.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto

Non sono previsti sistemi di partecipazione azionaria dei dipendenti.

f) Restrizioni al diritto di voto

Non sono previste restrizioni al diritto di voto. Alla Banca Popolare di Sondrio, società cooperativa per azioni, si applica il 1° comma dell'art. 30 del TUB, secondo cui ogni socio ha un voto, qualunque sia il numero delle azioni possedute.

Al successivo paragrafo 13 sono riportate le disposizioni di legge e di statuto relative alla partecipazione alle assemblee e per l'esercizio del diritto di voto.

g) Accordi tra azionisti

Non sono noti alla Banca accordi tra azionisti previsti dall'art. 122 del TUF.

h) Clausole di change of control

Non vi sono fattispecie di tale genere.

i) Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto

Non sussistono accordi della specie.

Per ulteriori informazioni si fa rinvio alla "Relazione sulla remunerazione" disponibile sul sito internet aziendale istituzionale.popso.it.

l) Nomina e sostituzione degli amministratori e modifiche statutarie

Lo statuto disciplina, agli articoli 35, 36 e 37, la nomina e la sostituzione degli amministratori attraverso il meccanismo del voto di lista.

Le liste, contenenti l'indicazione dei candidati elencati con numerazione progressiva, possono essere presentate da almeno 500 soci o da uno o più soci titolari di una quota di partecipazione complessiva non inferiore allo 0,50% del capitale sociale.

Le liste devono essere composte in modo di assicurare il numero minimo di amministratori indipendenti e l'equilibrio tra i generi nella composizione del Consiglio di amministrazione risultante dall'esito del voto, secondo i principi fissati dalla legge e dallo statuto.

Le liste devono essere presentate presso la sede sociale entro i termini previsti dalla vigente normativa.

Entro il medesimo termine, devono essere presentati presso la sede sociale il curricolo di ogni candidato e le dichiarazioni con le quali gli stessi accettano la candidatura e attestano l'inesistenza di cause di ineleggibilità e incompatibilità e il possesso dei requisiti prescritti dalla legge e dallo statuto per la carica di consigliere di amministrazione.

Sul sito internet aziendale, nella sezione https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci, sono reperibili tutte le informazioni previste dall'art. 144 decies del Regolamento Emittenti relative agli amministratori eletti. In particolare, le liste da cui sono stati tratti (con indicazione dei soci presentatori), un'esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati, le dichiarazioni attestanti il possesso dei requisiti previsti dalla legge e dell'eventuale possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla normativa.

Dalla lista che in Assemblea ha ottenuto il maggior numero di voti sono tratti, nell'ordine progressivo con cui sono elencati, tutti i candidati tranne l'ultimo.

Dalla lista che ha ottenuto il secondo maggior numero di voti è tratto il candidato indicato al primo posto. Non sono prese in considerazione le liste che non abbiano ottenuto in Assemblea un numero di voti pari ad almeno la metà del numero dei soci necessario per la presentazione delle liste stesse. Qualora una sola

lista abbia superato tale limite, e così anche nel caso di presentazione di un'unica lista, dalla stessa saranno tratti tutti i consiglieri.

Nel caso in cui la composizione del Consiglio di amministrazione risultante dall'esito del voto non rispetti il principio dell'equilibrio tra i generi, l'amministratore, privo del requisito richiesto, eletto nella lista che ha ottenuto il maggior numero di voti e contraddistinto dal numero progressivo più elevato è sostituito dal successivo candidato della medesima lista avente il requisito richiesto. Qualora anche applicando tale criterio non si individuino sostituti idonei, il criterio di sostituzione si applica all'amministratore eletto nella lista che ha ottenuto il secondo maggior numero di voti. Qualora anche così non si individuino sostituti idonei, ovvero in caso di impossibilità di applicazione del meccanismo, l'Assemblea delibera a maggioranza relativa tra singoli candidati, dando corso alle sostituzioni nell'ordine sopra indicato.

Lo statuto vigente prevede che almeno un quarto dei consiglieri debbano essere in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti dall'art. 147 ter quarto comma del TUF. A tal fine, è previsto che i candidati dichiarino l'eventuale possesso dei citati requisiti di indipendenza e tale qualità è indicata nelle liste.

In merito si informa che il 30 dicembre 2020 è entrato in vigore il Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze n. 169 del 23 novembre 2020, di attuazione dell'art. 26 del Testo Unico Bancario. Il citato Decreto, all'art 13 introduce fra l'altro una nuova e più stringente disciplina dei requisiti di indipendenza, che si affianca a quelli sopra esposti fissati dal Testo Unico della Finanza. Ai sensi dell'art. 26 del Decreto 169/2020, le nuove disposizioni si applicano alle nomine successive alla data di entrata in vigore dello stesso, pertanto a partire dal 30 dicembre 2020.

Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più consiglieri, gli altri provvedono a sostituirli, con deliberazione approvata dal Collegio sindacale, scegliendoli, ove possibile, tra i non eletti delle liste di appartenenza dei consiglieri cessati. Gli amministratori così nominati restano in carica fino alla prossima assemblea.

Qualora l'Assemblea debba provvedere alla sostituzione di consiglieri tratti dall'unica lista presentata ovvero, in caso di più liste, tratti dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti, l'elezione avviene con votazione a maggioranza relativa di singoli candidati senza obbligo di lista. Qualora invece l'Assemblea debba provvedere alla sostituzione di consiglieri tratti da altra lista, l'elezione avviene con votazione a maggioranza relativa di singoli candidati scegliendoli, ove possibile, tra i non eletti delle liste di appartenenza dei consiglieri cessati.

In ogni caso, la sostituzione di consiglieri deve avvenire nel rispetto del disposto statutario precitato in materia di possesso di requisiti di indipendenza e deve assicurare l'equilibrio tra i generi nella composizione del Consiglio di amministrazione, secondo i principi fissati dalla legge e dallo statuto.

La modifica delle norme statutarie è di competenza dell'Assemblea straordinaria e la relativa disciplina è contenuta nell'art. 30 dello statuto. Ai sensi dell'art. 43 dello statuto, è attribuita al Consiglio di amministrazione la competenza ad assumere le deliberazioni di adeguamento dello statuto a disposizioni normative.

m) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie

Non sussistono deleghe al Consiglio di amministrazione per aumenti di capitale ai sensi dell'art. 2443 del codice civile o per emettere strumenti finanziari partecipativi.

n) Attività di direzione e coordinamento

La Banca Popolare di Sondrio non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del codice civile.

3. ADESIONE A CODICI DI COMPORTAMENTO

La Banca Popolare di Sondrio non ha adottato il "Codice di autodisciplina" promosso da Borsa Italiana spa, né altri codici di autodisciplina.

L'Amministrazione della banca ritiene che il sistema di governo societario adottato, descritto nella presente Relazione, sia in linea per numerosi aspetti sostanziali con i contenuti del citato Codice promosso da Borsa Italiana spa. Tuttavia, si è valutato non conveniente per una società cooperativa con le nostre caratteristiche istituzionali e dimensionali aderire a forme organizzative, per altro complesse, che sono state pensate con particolare riferimento al modello della società per azioni. Ciò, anche in relazione alle specificità del nostro corpo sociale, che nella sua composizione continua a riflettere i caratteri tipici delle cooperative, con possessi azionari assai frazionati e diffusi fra circa 160.000 soci.

La Banca Popolare di Sondrio e le controllate Factorit spa, Sinergia Seconda srl, Popso Covered Bond srl, e Banca della Nuova Terra spa non sono soggette a disposizioni di legge non italiane tali da influenzarne la struttura di corporate governance.

La controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, con sede a Lugano CH, è soggetta alle disposizioni di legge della Confederazione Elvetica, ma ciò non influenza la struttura di corporate governance della Capogruppo.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

4.1 COMPOSIZIONE

Riportiamo di seguito la composizione del Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio, con l'indicazione delle assemblee di nomina dei componenti, tutti eletti tramite il voto di lista.

Si precisa che, ai sensi dell'art. 34 dello statuto, il Consiglio di amministrazione si rinnova per un terzo ogni esercizio.

Tutti i consiglieri sono in possesso dei requisiti previsti dalla vigente normativa. In tema, si ricorda che il precitato Decreto del Ministero dell'Economia e delle

Finanze n. 169 del 23 novembre 2020 - di attuazione dell'articolo 26 del Decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, Testo Unico Bancario -, ha introdotto nel nostro ordinamento nuovi requisiti e criteri di idoneità per lo svolgimento dell'incarico degli esponenti aziendali e i più stringenti limiti al cumulo degli incarichi fissati dalla Direttiva 2013/36/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013.

Per quanto concerne le politiche aziendali in materia di diversità applicate in relazione alla composizione del consiglio di amministrazione relativamente ad aspetti quali l'età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale, si specifica quanto segue:

  • il consiglio si rinnova ogni anno per un terzo; i consiglieri durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili. Questo negli anni ha comportato un confacente ricambio generazionale e ha portato a un'adeguata eterogeneità sia a livello di età anagrafica degli stessi e sia di durata nella carica, contribuendo a garantire pluralità di approcci e prospettive nell'analisi delle tematiche e nell'assunzione delle decisioni dell'organo collegiale. La tabella sinottica di seguito esposta riporta, in merito, l'attuale composizione del consiglio di amministrazione.
Età Data di prima nomina
Venosta Francesco presidente 60 26/09/2000
Stoppani Lino Enrico vicepresidente 68 25/7/1996
Pedranzini Mario Alberto cons.delegato 70 21/12/2012
Biglioli Paolo 82 29/03/2008
Carretta Alessandro 67 28/04/2018
Corradini Cecilia 48 23/04/2016
Credaro Loretta 59 18/04/2015
Depperu Donatella 62 28/04/2018(*)
Falck Federico 71 01/03/2003
Ferrari Attilio Piero 73 08/04/2006
Galbusera Cristina 68 21/12/2012
Propersi Adriano 73 28/03/2009
Rainoldi Annalisa 59 26/04/2014
Rossi Serenella 58 23/04/2016
Triacca Domenico 78 27/03/2010

(*) da 18/04/2015 al 27/04/2018 sindaco effettivo.

  • Per quello che in particolare riguarda la diversità di genere, ai sensi del disposto dell'art. 32 dello statuto sociale, la composizione del Consiglio deve assicurare l'equilibrio tra i generi secondo la vigente normativa. Attualmente, nel rispetto di ciò, 6 consiglieri su 15 sono espressione del genere meno rappresentato.
  • In tema di competenze ed esperienze diversificate, fasce di età anagrafica, rispetto del principio di equilibrio dei generi degli amministratori, preliminarmente si precisa che ogni anno, in previsione del rinnovo parziale del CdA, la banca pubblica il documento "Composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio scpa", reperibile alla pagina https://istituzionale.popso.it/it/investorrelations/assemblea-dei-soci. Nel documento in parola viene sottolineata

l'importanza della presenza di membri dotati di competenze ed esperienze diversificate. Tale eterogeneità - in uno con le differenze di età e nel rispetto del principio dell'equilibrio fra i generi di cui si è fatto cenno in precedenza – può infatti favorire la pluralità di approcci e prospettive nell'analisi delle tematiche e nell'assunzione delle decisioni. In esso, fra l'altro, è indicata la composizione qualitativa complessiva che l'amministrazione ritiene ottimale. In particolare, il Consiglio di amministrazione deve poter contare su una composizione della specie che complessivamente assicuri l'adeguato presidio delle seguenti aree di competenza:

  • conoscenza dell'attività bancaria;
  • conoscenza delle dinamiche del sistema economico finanziario;
  • conoscenza della regolamentazione del credito e della finanza e dei mercati;
  • conoscenza dei territori presidiati dalla banca;
  • conoscenza in tema di gestione dei rischi, in specie connessi all'esercizio dell'attività bancaria;
  • conoscenza dei processi di gestione aziendale e pianificazione e di governo societario, anche al fine di di valutare l'efficacia del sistema di supervisione, direzione e controllo;
  • conoscenza delle tematiche del bilancio bancario;
  • conoscenza del ruolo delle tecnologie nell'evoluzione del settore bancario;
  • conoscenza dell'attività, della struttura e dell'organizzazione della Banca Popolare di Sondrio e del suo Gruppo.

Infine, per favorire un adeguato confronto all'interno del Consiglio di amministrazione e assicurare decisioni consapevoli e meditate, si è ritenuto opportuno che siano presenti all'interno dell'organo più soggetti con comprovate competenze per ciascuna delle aree sopra elencate.

L'amministrazione, in sede di verifica dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza prevista dalla normativa di vigilanza, all'atto della nomina degli esponenti esegue una approfondita valutazione professionale dei soggetti nominati e accerta, anche sulla base delle verifiche effettuate in precedenza dal comitato nomine, la sussistenza degli stessi, la rispondenza ai richiamati principi di eterogeneità e la congruità con le figure professionali occorrenti come sopra illustrate. Si precisa in merito che le verifiche dei requisiti di professionalità, onorabilità, correttezza e indipendenza viene svolta anche nel rispetto delle prescrizioni disposte dalla Banca Centrale Europea, che hanno ampliato l'ambito dell'esame, estendendo il perimetro degli elementi di cui tener conto a ulteriori fattispecie assai articolate sia in tema di onorabilità e correttezza e sia di professionalità e competenza; per quest'ultimo aspetto, l'adeguatezza degli esponenti deve essere valutata non solo a livello individuale ma anche a livello collettivo, in termini di concreto apporto all'organo collegiale. Deve essere inoltre verificato l'impegno temporale che il soggetto dedica per svolgere adeguatamente le funzioni dal medesimo ricoperte e la compatibilità con gli impegni legati alle altre attività svolte dall'esponente. Si ricorda in proposito che, con il Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze n. 169 del 23 novembre 2020, è stata introdotta, a partire dal 30 dicembre 2020, la nuova

disciplina della materia, che trova applicazione per le nomine successive a tale data.

Questo approccio metodologico ha dato prova nel tempo della sua validità, assicurando alla banca una gestione equilibrata ed efficiente. Merita infine ricordare che le competenze e conoscenze degli esponenti aziendali si sviluppano nell'esercizio delle rispettive funzioni; inoltre mediante percorsi di approfondimenti tematici di alto profilo volti ad ampliare e aggiornare le conoscenze, stimolare la discussione e il confronto tra le diverse professionalità rappresentate nell'organo amministrativo, favorendo altresì l'identificazione di eventuali punti di miglioramento nell'ambito del governo e del controllo dei rischi di Gruppo.

Nell'esercizio 2020 non sono intervenute variazioni nella composizione del Consiglio di amministrazione.

La seguente tabella riporta la composizione del Consiglio di amministrazione alla
data del 31/12/2020.
Nominativo Carica In carica dal Scadenza Esec. Indip. % CdA
T.U.F.
Venosta Francesco P 27/4/2019 31/12/2021 100
Stoppani Lino Enrico
(*)
Vp 12/6/2020 31/12/2022 X 100
Pedranzini Mario Cd 12/6/2020 31/12/2022 X 100
Alberto (*)
Biglioli
Paolo ()(*)
A 12/6/2020 31/12/2022 X 87
Carretta Alessandro
(****)
A 28/4/2018 31/12/2020 X 87
Corradini Cecilia
()(**)
A 12/6/2020 31/12/2022 75
Credaro Loretta (*) A 28/4/2018 31/12/2020 X 100
Depperu Donatella ()
(
**)
A 28/4/2018 31/12/2020 X 94
Falck Federico (****) A 27/4/2019 31/12/2021 81
Ferrari Attilio Piero ()
(
**)
A 28/4/2018 31/12/2020 X 87
Galbusera Cristina (*) A 27/4/2019 31/12/2021 X 81
Propersi Adriano ()
(
**)
A 28/4/2018 31/12/2020 X 94
Rainoldi Annalisa (*) A 12/6/2020 31/12/2022 X 100
Rossi Serenella (*) A 27/4/2019 31/12/2021 X 87
Triacca Domenico (*) A 27/4/2019 31/12/2021 X 87

LEGENDA

Carica: P = Presidente, VP = Vice presidente, Cd = Consigliere delegato, A = Amministratore Scadenza: i consiglieri scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica

Esec.: il consigliere indicato è qualificato come esecutivo

Indip.: l'amministratore è in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti dagli artt. 147 ter, comma 4, e 148, comma 3, del TUF (art. 144-decies, del Regolamento Emittenti Consob)

% CdA: presenza, in termini percentuali, del consigliere alle riunioni del Consiglio

(*) Componenti del comitato esecutivo

(**) Componenti del comitato operazioni con parti correlate e soggetti collegati

(***) Componenti del comitato remunerazione

(****) Componenti del comitato controllo e rischi

(*****) Componenti del comitato nomine

Profili professionali degli amministratori

CURRICULUM VITAE

Nome e cognome FRANCESCO VENOSTA
Luogo e data di nascita Sondrio - 9 novembre 1960
Stato civile. Coniugato, con un figlio .
Residenza via Trieste n. 47 - Sondrio

Profilo professionale:

  • Maturità classica presso il liceo-ginnasio "G. Piazzi" di Sondrio, nella sessione estiva dell'anno scolastico 1978/1979 con la votazione di 60/60.
  • Alunno dell'Almo Collegio Borromeo di Pavia, presso il cui Ateneo il 25/10/1983 consegue la laurea in giurisprudenza, con lode.
  • Procuratore legale dal 1º marzo 1988. Avvocato con studio in Sondrio, via Cesura n. 4 e in Milano, via Agnello n. 5 - iscritto all'Albo degli Avvocati (già Albo degli Avvocati e Procuratori) del Foro di Sondrio dall'1/3/1988, inoltre all'Albo Speciale degli Avvocati Cassazionisti dal 13/4/2000 -.
  • Ricercatore di istituzioni di diritto privato nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano, dal 1994 al 2000.
  • Professore supplente di diritto civile nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università dell'Insubria di Como, nel 1999.
  • Professore associato di Diritto Civile nella facoltà di giurisprudenza dell'Università dell'Insubria - Como, dal 2000 al 2005. Dal 2004, affidatario anche dell'insegnamento di Istituzioni di diritto privato presso la medesima Facoltà.
  • Professore straordinario di Istituzioni di diritto privato nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Insubria - Como dal 2005, e ordinario della medesima materia dal 2008. Dall'Anno Accademico 2012/2013, affidatario dell'insegnamento di Istituzioni di diritto privato nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Statale di Milano, e dall'1/3/2017 ordinario di Istituzioni di diritto privato in tale Ateneo.
  • Autore di saggi giuridici pubblicati su "Banca Borsa e Titoli di

credito" e dei seguenti volumi: "La forma dei negozi preparatori e revocatori", Giuffrè 1997; "Le nullità contrattuali nell'evoluzione del sistema - nullità e inesistenza del contratto", Giuffrè 2004; "Tre studi sul contratto", Giuffrè 2008; "Commento agli artt. 713-736 del codice civile, nel Commentario del Codice Civile diretto da Enrico Gabrielli", UTET 2010; La divisione, volume del Trattato di diritto civile diretto da Rodolfo Sacco, Torino, UTET, 2014; inoltre, dei saggi dal titolo "Profili della disciplina dei doveri di protezione", pubblicato sulla Rivista di diritto civile nel 2011; "Prestazioni non dovute, contatto sociale e doveri di protezione 'autonomi' " pubblicato su Europa e diritto privato nel 2014; "Dichiarazioni inviate o pervenute in fotocopia, principio di apparenza e conclusione del contratto", pubblicato su Giustizia civile nel 2015.

  • Consigliere comunale di Sondrio dal 1985 al 1990, e dal 1994 al 2003; dal 2003 al 2007 assessore alla programmazione economicofinanziaria, all'organizzazione e al personale del Comune di Sondrio.
  • Consigliere di amministrazione dal 26 settembre 2000 della Banca Popolare di Sondrio, con sede in Sondrio; dal 2002 membro del Comitato di presidenza, dal 19 luglio 2011 vicepresidente, dal 26 aprile 2014 presidente.
  • Proboviro dell'Unione Artigiani della Provincia di Sondrio dal 1987.
  • Membro del Direttivo nazionale della Società Italiana degli Studiosi di diritto civile dal 2007 al 2010.
  • Consigliere di amministrazione del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, con sede in Roma, dal 20 aprile 2016; componente del Comitato di Gestione del medesimo Fondo dal 28 febbraio 2020;
  • Vicepresidente di Unione Fiduciaria spa, con sede in Milano, dal 21 aprile 2016.
  • Presidente di Banca della Nuova Terra spa, con sede in Sondrio, dall'8 settembre 2017.
  • Consigliere di amministrazione dell'Istituto della Enciclopedia Italiana Fondata da Giovanni Treccani Spa, con sede in Roma, dal 18 ottobre 2017.
  • Membro del Comitato Scientifico della Scuola di Alta Formazione dell'Avvocatura dal 2018.

Milano, 11 gennaio 2021

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CURRICULUM VITÆ

Stoppani Lino Enrico

DATI PERSONALI:

Nato a Bagnolo Mella (BS) il 22/09/1952. Coniugato con Pea Lidia, senza figli.

TITOLI DI STUDIO:

Laurea in Economia e Commercio conseguita presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Abilitazione all'esercizio della professione di Dottore Commercialista.

Iscritto nel Registro dei Revisori Contabili

ESPERIENZE DI LAVORO:

Consigliere di Amministrazione della PECK S.p.A. dal 01/01/1990 al 15/04/2013 e precedentemente dal 1/06/1980 della PECK Magazzini dell'Alimentazione S.p.A.

Dal 25/07/1996 è membro del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Sondrio, assumendo dal 26/04/2014 il ruolo di vice-presidente.

Dal maggio 2006 è membro del Consiglio di Amministrazione del Fondi di Previdenza per Dirigenti di Aziende Commerciali e di Spedizione e Trasporto "Mario Negri" - Roma

Dall'agosto 2010 è membro del Consiglio di Amministrazione della Factorit S.p.A.

Dall'aprile 2016 è Consigliere di amministrazione della Pirovano Stelvio S.p.A.

Dal 28/05/2019 Amministratore Unico della SPADARI S.p.A. società immobiliare di famiglia.

Dalla costituzione è amministratore unico delle seguenti società:

  • Sinergia Seconda Srl
  • Borgo Palazzo S.r.l.
  • San Paolo S.r.l.
  • Passo Pordoi S.r.l.

VIA SPADARI Nº 9 • 20123 MILANO • TEL. (02) 8023161

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INCARICHI ASSOCIATIVI O ISTITUZIONALI

Dal 22/6/1998 presidente EPAM - Associazione Pubblici Esercizi di Milano e Provincia

Dal 1998, con mandati rinnovati, Consigliere e membro di Giunta di Unione del Commercio, Turismo, Servizi e delle Professioni della Provincia di Milano, Monza e Brianza e Lodi, di cui è stato anche vice-presidente per la Consiliatura 2013-2018.

Dal novembre 2000 all'aprile 2010 è componente il Consiglio Generale di Fondazione Fiera Milano.

In questo periodo, si realizza la quotazione in Borsa della partecipata Fiera Milano S.p.A., la cessione di un'ampia area del polo interno al progetto CityLife e la costruzione del polo esterno di Fiera Milano, nei comuni di Rho/Pero.

Dal 05/04/2006 Presidente della F.I.P.E-Confcommercio (Federazione Italiana Pubblici Esercizi).

Dal 25/03/2010 Vice-presidente Confcommercio Imprese per l'Italia, incarico rinnovato per un altro mandato quinquiennale in data 15/05/2015 e rafforzato con il ruolo di vicepresidemte vicario dal 1/10/2018. Nel 2020 con il rinnovo deglui organi di Confcommercio, tale ruolo è stato riconfermato.

Dal 28/03/2014 componente il Consiglio dell'Ordine al Merito del Lavoro, incaricato alla selezione dei Cavalieri del Lavoro.

CURRICULUM VITAE

Nome e cognome MARIO ALBERTO PEDRANZINI
Luogo e data di nascita Bormio (So) - 11 giugno 1950
Stato civile Celibe
Residenza Bormio
Domicilio Piazza Garibaldi, 16
Sondrio
Titolo di studio commercio
Attuale professione. dirigente

Profilo professionale

  • dal 3 gennaio 1977 alle dipendenze della Banca Popolare di Sondrio, con sede in Sondrio, ove, percorsa l'intera carriera gerarchica, ha assunto, dal 3 aprile 1997, la carica di direttore generale; dal 21 dicembre 2012 è stato nominato consigliere delegato;
  • dal 18 aprile 1997 al 6 maggio 2005 consigliere di amministrazione di Factorit spa;
  • dal 17 luglio 1997 al 6 giugno 2011 consigliere di amministrazione di Centrosim spa;
  • dal 21 novembre 1998 all'8 luglio 2004 consigliere di amministrazione dell'Associazione Nazionale fra le Banche Popolari;
  • dal 27 aprile 2001 all'8 settembre 2007 consigliere di amministrazione di Banca per il Leasing - Italease spa;
  • dal 22 aprile 2002 al 31 dicembre 2005 consigliere di amministrazione di Arca Merchant spa;
  • dal 19 settembre 2002 al 26 aprile 2011 consigliere di amministrazione di Etica Sgr spa;
  • dal 20 febbraio 2004 consigliere di amministrazione di Co. Ba. Po. - Consorzio Banche Popolari;
  • dall'8 luglio 2004 consigliere dell'Associazione Bancaria Italiana, dal 10 luglio 2014 membro del Comitato esecutivo

22

e dal 19 dicembre 2018 membro del Comitato di presidenza; dal 19 dicembre 2018 al 9 luglio 2020 vicepresidente;

  • dal 23 luglio 2004 al 26 aprile 2012 consigliere di amministrazione della Banca della Nuova Terra;
  • dal 26 aprile 2007 al 1º settembre 2010 consigliere di amministrazione di Sì Holding spa;
  • dal 29 luglio 2010 consigliere di amministrazione e dal 23 marzo 2016 vicepresidente di Factorit spa;
  • dal 1º settembre 2010 al 19 aprile 2012 consigliere di amministrazione di Cartasì spa;
  • dal 29 aprile 2011 al 5 novembre 2012 consigliere di amministrazione di Arca SGR spa;
  • dal 6 maggio 2011 al 26 aprile 2012 consigliere di amministrazione dell'Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane;
  • dal 24 febbraio 2014 presidente del Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA;
  • dal 10 luglio 2014 consigliere e vicepresidente dell'Associazione Nazionale fra le Banche Popolari;
  • dal 21 luglio 2014 consigliere di amministrazione dello IEO - Istituto Europeo di Oncologia;
  • dall'11 gennaio 2017 componente del Consiglio Direttivo della FeBAF - Federazione delle Banche, delle Assicurazioni e della Finanza;
  • dall'8 settembre 2017 consigliere di amministrazione di Banca della Nuova Terra;
  • dal 19 dicembre 2018 al 9 luglio 2020 consigliere di amministrazione della Fondazione "Felice Gianani".

Sondrio, 28 gennaio 2021

FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome

Telefono

Indirizzo

Fax

E-mail

Nazionalità

Data di nascita

BIGLIOLI PAOLO

24, Via della Sila 20131 Milano Italy

+39.335276975

[email protected]

Italiana

26.01.1939

ESPERIENZA LAVORATIVA

· Date (da gennaio 2001- a giugno 2011)

Date (da 1998- a 2000)

Date (da 1996- a 1998)

Date (da 1992- a 2001)

Date (1992)

Date (da 1988- a 2002)

Date (da 1986- a 2007)

Date (da 1985- a 2008)

Date (1983)

Date (1978)

Direttore Scientifico del Centro Cardiologico Monzino, Istituto di Ricovero e Cura e Carattere Scientifico

Presidente della International Society for Cardiovascular Surgery.

Presidente della Società Italiana di Chirurgia Cardiaca e Cardiovascolare.

Direttore dell'Istituto di Cardiologia dell'Università degli Studi di Milano.

Fonda, presso il Centro Cardiologico la Banca Italiana Omoinnesti (B.I.O.), fondazione senza scopo di lucro, della quale riveste la qualifica di presidente.

Direttore della Scuola a Fini Speciali per Tecnici di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Coordinatore del Corso di Laurea in Tecniche di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare

Direttore della Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia.

Direttore della I Cattedra di Cardiochirurgia dell'Università degli Studi di Milano.

Professore di Chirurgia del Cuore e Grossi Vasi per decisione unanime della Facoltà degli Studi di Medicina dell'Università di Sassari.

Professore incaricato stabilizzato della Cattedra di Patologia Speciale Chirurgica e Propedeutica Clinica dell'Università degli Studi di Sassari ed in seguito Direttore della Clinica Chirurgica Generale e Terapia Chirurgica della stessa Università nonché Direttore dell'omonimo Istituto.

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

Ha conseguito la Specializzazione in Cardioangiochirurgia e l'idoneità nazionale a Primario in Cardiochirurgia.

Ha conseguito l'idoneità nazionale a Primario in Chirurgia Generale, in Chirurgia Vascolare.

Ha conseguito la Specializzazione in Angiologia e Chirurgia Vascolare

Ha conseguito con il massimo dei voti il Diploma di Specializzazione in Chirurgia Generale presso l'Università degli Studi di Milano.

Date (1976)

Date (1971-1972)

Date (1970)

Date (1967)

· Principali materie / abilità professionali oggetto di studio

Ha ideato e realizzato alcune tecniche chirurgiche di avanguardia ormai universalmente accettate, sia per la terapia dell'ischemia miocardica che per il trattamento degli aneurismi dell'aorta toracica.

E' autore di 4 testi di tecnica chirurgica e vanta più di 900 pubblicazioni su riviste nazioni ed internazionali.

E' revisore per riviste internazionali su argomenti di cardiochirurgia e chirurgia vascolare.

Ha soggiornato per vari periodi nelle più prestigiose istituzioni straniere

Ha partecipato come presidente, relatore e moderatore ad innumerevoli congressi nazionali ed internazionali.

Gli è stata attribuita la Laurea Honoris Causa presso l'Università di Shandong (Cina) per i suoi risultati accademici ed i suoi studi sull'aorta toracica.

Rettore onorario della Anzhen University Hospital nella provincia di Anhui.

Socio onorario dell'Academie Royale de Medecine del Belgio

Socio onorario della Societè Francaise de Chirurgie Thoracique et Cardio-Vasculaire Dimeo

Membro del CDA della Banca Popolare di Sondrio dal 2009.

CURRICULUM VITAE

Alessandro Carretta

[email protected]

Nato a Milano il 20 gennaio 1954.

Laurea in Economia Aziendale nell'Università Bocconi di Milano, 1976. ITP – International Schools of Business Management, HEC-CESA (Parigi), 1979.

http://economia.uniroma2.it/faculty/17/carretta-alessandro http://papers.ssrn.com/sol3/cf\_dev/AbsByAuth.cfm?per\_id=451074 http://logec.repec.org/RAS/pca413.htm

Posizione accademica

Professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari nell'Università Tor Vergata di Roma, dove insegna anche Cultura del rischio, integrità nei comportamenti e nelle decisioni finanziarie

Membro del Consiglio di amministrazione dell'Università di Roma Tor Vergata

Fellow SDA Bocconi School of Management

Vice Presidente di Brainline - Boosting Research Activity In Neuroeconomics Linked Experiences

Principali esperienze accademiche

Coordinatore (dal 1996 al 2016) e membro del Collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale (Management), in precedenza Dottorato di ricerca in Banca e Finanza, nell'Università degli studi di Roma Tor Vergata

Dal 2005 al 2017 ha insegnato Corporate & Investment banking nell'Università Tor Vergata di Roma

Direttore (dal 2000 al 2004) e membro del Consiglio (fino al 2006) del Master universitario di primo livello in Gestione del risparmio, e-MGR, promosso dalle Università di Bergamo, Cagliari, Lecce, Napoli Parthenope, Parma, RomaTre, Roma Tor Vergata, Sassari.

Dal 1994 al 2004 ha insegnato Economia del mercato mobiliare nell'Università Tor Vergata di Roma.

Nell'anno accademico 1994-1995 professore straordinario di Economia degli intermediari finanziari nell'Università di Lecce.

Dal 1990 al 1994 professore associato di Economia delle aziende di credito nell'Università Bocconi di Milano, ove ha anche insegnato Economia del mercato mobiliare.

Dal 1989 al 1990 direttore dell'Istituto di Studi aziendali nella Facoltà di Economia dell'Università di Urbino. Dal 1987 al 1990 professore associato di Tecnica bancaria e professionale nell'Università di Urbino, ove ha anche insegnato Finanza aziendale. Dal 1982 al 1987 professore a contratto di Tecnica bancaria e professionale nell'Università di Urbino.

Dal 1980 al 1987 ricercatore confermato di Economia degli intermediari finanziari nell'Università Bocconi di Milano. Dal 1977 al 1980 titolare di contratto presso la cattedra di Economia delle aziende di credito nell'Università Bocconi di Milano. Ha svolto attività di ricerca presso il NEWFIN, Centro di ricerche sull'innovazione finanziaria (attualmente CAREFIN) e presso il CESCOM, Centro studi sul commercio dell'Università Bocconi di Milano.

Docente (dal 1978 al 2016) nell'Area Intermediari finanziari e assicurazioni presso la SDA Bocconi School of management, responsabile del settore "Mercati, istituzioni ed attività non bancarie" (dal 1980 al 1991) e dell'area d'affari "Affari generali e progetti speciali" (dal 1992 al 1995) e per oltre dieci anni coordinatore dell'Osservatorio sulle istituzioni finanziarie non bancarie (OSSFIN).

Ha aderito all'Albo e partecipa all'attività di revisione del MIUR.

Altre esperienze, attività ed incarichi

Presidente (dal 2011 al 2014) e Accademico Onorario dell'Accademia Italiana di Economia Aziendale (AIDEA)

Membro dello Steering Committee di FINEST, Financial Intermediation Network of European Studies.

Socio fondatore dell'Associazione dei docenti di Economia degli intermediari e dei mercati finanziari – ADEIMF (dal 2006 al 2010 membro del Consiglio).

Membro dell'Advisory Board internazionale di Economic Notes - Review of Banking, Finance and Monetary Economics.

Membro della European Association of University Teachers of Banking and Finance, con sede a Bangor, Università del Galles (UK).

Socio fondatore dell'Associazione italiana per la pianificazione ed il controllo di gestione in banca e nelle istituzioni finanziarie.

Membro del Consiglio del Conciliatore BancarioFinanziario

Segretario Generale dell'Associazione Italiana per il Factoring (dal 1988).

Presidente del Collegio dei Probiviri dell'Associazione Italiana Leasing (Assilea)

Membro del Consiglio Direttivo di NED Community, associazione degli amministratori indipendenti e non esecutivi, Direttore responsabile della rivista "La voce degli indipendenti" e coordinatore del corso del percorso formativo TEB – The effective board

Membro dell'Editorial Board della rivista Bancaria.

Membro del Comitato scientifico della Rivista Bancaria - Minerva Bancaria.

Membro del Comitato editoriale di EIF-e.Book.

Iscritto nell'Elenco speciale dell'Albo dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia.

Membro, in qualità di amministratore non esecutivo e indipendente, del consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio.

Componente e successivamente Presidente del Comitato di sorveglianza dell'Istituto per il credito sportivo (in amministrazione straordinaria) dal 2012 al 2018.

Membro del Comitato di sorveglianza della Banca Padovana (in liquidazione coatta) dal 2015

Membro del Comitato scientifico di NED Community, associazione degli amministratori indipendenti e non esecutivi (2014-2016)

Membro del Comitato di sorveglianza di Est Capital sgr (in amministrazione straordinaria) (2014-2016)

Membro (2013-2014) della Deputazione amministratrice della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.

Membro del Consiglio di Amministrazione del Fondo pensioni Espero (dal 2004 al 2006).

Membro (dal 1989 al 1999) del Comitato consultivo e di coordinamento dell'Associazione Bancaria Italiana.

Membro del Consiglio (dal 1994 al 2007) e (dal 1994 al 1996) Segretario Generale della Federation of European Factoring Associations (Europafactoring), con sede a Bruxelles.

Presidente (dal 2000 al 2005) di Italease Finance, società per la cartolarizzazione dei crediti del gruppo Banca Italease.

Membro (dal 2003 al 2005) del Comitato scientifico della European Financial Planning Association (Italia).

Presidente del Direttivo della Sezione Lazio e Sardegna dell'Organismo per la tenuta dell'Albo dei promotori finanziari (2009-2012).

Docente di "Banque Central et Trésor" (in lingua francese) e "Commercial banking" (in lingua inglese) e docente nell'area "Financial management" del Master in Banking and Finance, presso Finafrica, Centro per l'assistenza finanziaria ai Paesi africani (1978- 1985).

Principali pubblicazioni

Libri con editori italiani (autore, coautore, curatore)

    1. Leasing 80, Giuffrè, Milano, 1977 (con Roberto Ruozi e Paolo Mottura).
    1. Aspetti economici e finanziari del leasing agevolato, in "Aggiornamenti sul leasing", Giuffrè, Milano, 1980.
    1. Il mercato monetario nella Repubblica Federale Tedesca, Centro Studi Eurogest, Milano, 1980.
    1. La gestione dei servizi bancari, Giuffrè, Milano, 1981.
    1. Il finanziamento delle aziende commerciali, Giuffrè, Milano, 1982.
    1. Strumenti alternativi di risparmio e attività di leasing, in "Leasing e investimento del risparmio", Giuffrè, Milano, 1982.
    1. L'intermediazione finanziaria negli Stati Uniti d'America, Centro Studi Eurogest, Milano, 1983.
    1. Il Manuale del leasing, Giuffrè, Milano, 1984 (con Roberto Ruozi).
    1. Banche e parabancario, Giuffrè, Milano, 1986 (con Luisa Anderloni).
    1. L'innovazione finanziaria, Giuffrè, Milano, 1987 (con Ignazio Basile e Luciano Munari).
    1. Le istituzioni finanziarie non bancarie (a cura di), EGEA, Milano, 1991.
    1. Gli intermediari finanziari non bancari (a cura di), EGEA, Milano, 1995.
    1. Manuale del leasing ( a cura di, con Giacomo De Laurentis), Egea, Milano, 1998.
    1. Euro e intermediazione finanziaria non bancaria, ( a cura di) Newfin, novembre 1998
    1. Banche e intermediari non bancari: concorrenza e regolamentazione, (a cura di), Bancaria Editrice, Roma, 1998.
    1. Il governo del cambiamento culturale in banca (a cura di), Bancaria editrice, Roma, 2001.
    1. Prospettive di ricerca in banca e finanza, (a cura di, insieme a Margherita Mori, Claudio Porzio, Paola Schwizer), Il denaro Libri, Napoli, 2005.
    1. Informazione e governo del rischio di credito, (a cura di, insieme a Umberto Filotto e Franco Fiordelisi, Franco Angeli, Milano, 2006.
    1. Le fusioni in banca. Gestire l'integrazione per creare valore (a cura di, insieme a Paola Schwizer), Bancaria Editrice, Roma, 2008.

    1. Factoring. Regolamentazione, mercato, gestione (a cura di), Uni-Service, Trento, 2009.
    1. Il credito cooperativo. Storia, diritto, economia, organizzazione (a cura di), Il Mulino, 2011
    1. Governance 2.0 (a cura di, insieme a Paola Schwizer), Bancaria Editrice, Roma, 2015

Articoli su riviste italiane

    1. Il finanziamento delle aziende di leasing, in "Bollettino Associazione tecnica banche popolari italiane", ottobre 1978 (con Roberto Ruozi).
    1. Aspetti della valutazione del leasing finanziario ed operativo in condizioni di incertezza, in "Banche e banchieri", dicembre 1980.
    1. Nuovi indirizzi del sistema creditizio nella Germania Federale, in "Lettera Barclays", luglio 1982.
    1. Il ruolo dei servizi nell'evoluzione dell'attività bancaria: il caso delle carte di credito, in "Bollettino Associazione tecnica banche popolari italiane", n. 6, 1982.
    1. Le caratteristiche della domanda di leasing, in "Banche e banchieri", maggio 1983 (con Roberto Ruozi).
    1. Intermediari finanziari e mercato del credito in Italia, in "Sviluppo e organizzazione", maggio-giugno 1983.
    1. Gli effetti della diversificazione sulle performance aziendali: alcune evidenze dal caso delle banche, in "Studi Urbinati", 1985.
    1. La valutazione della capacità di credito delle aziende di leasing, in "Bollettino associazione tecnica banche popolari italiane", n. 5/6, 1985.
    1. La valutazione del rischio delle operazioni di leasing, in "Rivista italiana del leasing", aprile 1985.
    1. Evoluzione del mercato del factoring e prospettive di regolamentazione, in "Rivista dei dottori commercialisti", n. 1, 1985.
    1. Le banche e la gestione delle attività non bancarie: alcuni profili organizzativi, in "Banca impresa società", n. 1, 1986.
    1. Banche parabancario e finanziamenti alle imprese, in "Studi Urbinati", 1986; pubblicato anche negli atti del convegno "Prospettive di cambiamento nei rapporti tra banca e impresa", Sirmione, ottobre 1985.
    1. La strategia dei servizi delle piccole banche: il ruolo delle collaborazioni interaziendali ed i modelli partecipativi, in "Rivista italiana del leasing", n. 3, 1986.

    1. Le aziende di leasing: caratteri economici e gestionali ed implicazioni per i controlli, in "Rivista italiana del leasing", n. 3, 1987.
    1. Effetti dell'intervento delle banche nelle attività non bancarie, in "Banche e banchieri", giugno 1987.
    1. Aspetti economici e finanziari delle operazioni di leasing immobiliare, in "Rivista italiana del leasing e dell'intermediazione finanziaria", aprile 1989; pubblicato anche negli atti del convegno "Il leasing immobiliare: tematiche giuridiche, finanziarie e fiscali", Ordine dei dottori commercialisti, Milano, 1988.
    1. Gruppi bancari e comportamento delle banche di gruppo, in "Banca impresa società", agosto 1989.
    1. Il ruolo del credito al consumo in banca: servizio bancario o società specializzata?, in "Il Risparmio", n. 1, 1990.
    1. Profili manageriali dell'attività delle istituzioni finanziarie non bancarie, in "Bancaria", ottobre 1991.
    1. Gruppo plurifunzionale e banche minori, in "Piccola Impresa Small Business", 1992.
    1. Recente evoluzione dell'attività delle istituzioni finanziarie non bancarie, in "Rivista italiana del leasing e dell'intermediazione finanziaria", 1992.
    1. La disciplina dell'acquisto dei crediti di impresa, in "Economia e diritto del terziario", 1992.
    1. La valutazione della performance delle istituzioni finanziarie non bancarie, in "Economia e diritto del terziario", n. 2, 1993.
    1. Regolamentazione e comportamento degli intermediari finanziari, in "Bancaria", n. 5, 1993.
    1. Le banche e gli intermediari non bancari: aree di interrelazione e gestione delle informazioni, in "Bancaria", n.2, 1998.
    1. Banche e intermediari finanziari: l'equita' competitiva nel sistema finanziario, in "Bancaria", n. 2, 1999.
    1. Banche e intermediari finanziari non bancari: un rapporto da rivedere, in "Banca Notizie", n. 1, 1999.
    1. La cultura aziendale come strumento di governo del cambiamento della banca, in "Banca Notizie", n. 3, 1999.
    1. Corporate governance e funzionamento dei Consigli di amministrazione negli intermediari finanziari ad azionariato diffuso (con Paola Schwizer), in "Bancaria", n. 4, 2000.

    1. Le competenze organizzative e individuali delle banche estere in Italia. Un'analisi dei gap nell'ottica home vs. host country, (con Paola Schwizer), in "Banche e banchieri", n. 1, 2002.
    1. Cambiamento della cultura bancaria e ruolo delle centrali dei rischi, in "Bancaria", n.7-8, 2002.
    1. E-leadership per la e-finance? Verso una nuova cultura bancaria nella finanza on line, in "Economia e management", n. 4, 2002.
    1. La valutazione del leasing nella fase di esecuzione del contratto: il calcolo dell'equo compenso e del risarcimento del danno, (con Gianni Nicolini), in "La Rivista dei dottori commercialisti", n. 3, 2004.
    1. La vigilanza bancaria dopo i controlli interni: verso la consulenza regolamentare e il knowledge management (con Paola Schwizer), in "Bancaria", n. 2, 2004.
    1. Politiche di outsourcing del Credito Cooperativo, in "Cooperazione di credito", lugliodicembre 2005.
    1. L'integrazione dei mercati mobiliari europei e i collegamenti tra borse valori: cross listing, cross membership, cross trading, (con Gianni Nicolini, in "Bancaria", n. 9, 2006.
    1. Banche, cultura dei fidi e capitale sociale: si può finanziare la fiducia nel territorio?, (con Paola Schwizer e Vincenzo Farina), in "Economia e diritto del terziario", vol. 19, n. 1, pp. 153-161, 2007.
    1. Creare valore nelle fusioni bancarie: i fattori di successo nell'integrazione, (con Paola Schwizer), in "Bancaria", n. 11, 2007.
    1. La valutazione delle riviste scientifiche: proprietà, limiti e condizioni di efficacia delle metodologie di classificazione, (con Gianluca Mattarocci), in "Bancaria", n. 5 , 2008, pp. 78-87.
    1. Corporate governance e performance delle società quotate: il ruolo delle notizie diffuse dai media, (con Vincenzo Farina, Franco Fiordelisi, Duccio Martelli, Paola Schwizer, Gaia Soana), in "Banca, Impresa e Società", Il Mulino, Bologna, dicembre 2008.
    1. Dal dire al fare». La comunicazione delle banche centrali, l'efficacia delle regole e l'azione di vigilanza (con Vincenzo Farina e Anna Graziano), in "Bancaria", vol. 10, 2011
    1. La fiducia nel sistema finanziario tra norme e comportamenti: una sfida ancora da vincere, in "Bancaria", n. 1, 2013
    1. WEB 2. Mass media e circolazione delle notizie finanziarie: il caso dello spread BTP-Bund, con Vincenzo Farina e Albana Nako, in Bancaria", n. 3, 2013
    1. La cultura del rischio nel sistema finanziario, in "Bancaria", n. 3, 2016

    1. Quando il central banking «cinguetta»: destinatari e contenuti dei tweet delle banche centrali, con Vincenzo Farina e Lucrezia Fattobene, in "Bancaria", n. 11, 2016
    1. Economia degli intermediari finanziari: contenuti, identità, impatto, in "Bancaria", n. 11, 2017
    1. Misurare la cultura del rischio nelle banche europee, con Vincenzo Farina, Nicola Bianchi e Franco Fiordelisi, in "Bancaria", n. 2, 2018

Capitoli di libri, atti pubblicati di convegni, e rapporti pubblicati di ricerca

    1. I finanziamenti agevolati a medio termine alle imprese commerciali, in "Il finanziamento delle imprese commerciali", Mediocredito Lombardo, Milano, 1978.
    1. I finanziamenti agevolati alle nuove iniziative imprenditoriali, in "Il finanziamento delle nuove iniziative imprenditoriali" Mediocredito Regionale Lombardo, Milano, 1979.
    1. Nuovi strumenti per lo sviluppo delle piccole e medie imprese, in "Il mercato finanziario e lo sviluppo delle piccole e medie imprese", Mediocredito Regionale Lombardo, Milano, 1980.
    1. Il leasing in agricoltura, in "Il leasing in agricoltura", Leasindustria, Milano, 1984.
    1. La pianificazione e il controllo di gestione negli intermediari finanziari, in "Problemi e prospettive della pianificazione e del controllo di gestione negli istituti di credito speciale". Quaderni della Banca di Trento e Bolzano, 1985.
    1. Le banche e il finanziamento delle aziende commerciali: osservazioni da una verifica empirica, in "Studi in onore di Francesco Brambilla", Edizioni di Bocconi Comunicazione, Milano, 1985.
    1. L'isolabilità dell'innovazione sotto il profilo finanziario, in "Il finanziamento dell'innovazione nelle imprese industriali", F. Angeli, Milano, 1985.
    1. Gli aggregati di operatori bancari e finanziari nell'esperienza italiana, in "Imprese senza confini", Etas, Milano, 1987 (con Giancarlo Forestieri e Paolo Mottura).
    1. L'innovazione finanziaria: inquadramento del fenomeno ed aspetti teorici, in "Atti del settimo convegno nazionale ATIC, Roma, 1987 (con Pier Luigi Fabrizi).
    1. Effetti della formazione e di aggregati bancari sul comportamento e sulle performance delle istituzioni finanziarie, in "Strategie e politiche aziendali", Clueb, Bologna, 1989.
    1. Banche locali e parabancario, in "La banca locale nel mercato europeo: ruolo e strategie", Analisi, Bologna, 1989.
    1. Evoluzione dei mercati del leasing e del factoring e ruolo delle banche, Atti del convegno "Soggetti, attività e prodotti finanziari non bancari", Cedam, Padova, 1989.

    1. Gruppi bancari e comportamento delle banche di gruppo, in Atti del Convegno "Fusioni ed acquisizioni delle aziende di credito", Giuffrè, Milano, 1990.
    1. Analisi del modello istituzionale del gruppo plurifunzionale: condizioni di dimensione per il funzionamento, Edibank, Milano, 1991.
    1. Regolamentazione e intermediari finanziari non bancari: alcune evidenze sui differenti comportamenti aziendali (con Stefano Monferrà), working paper n. 11, Ricerca di base Università Bocconi, Milano, giugno 1994.
    1. Il factoring, Newfin Centro studi sull'innovazione finanziaria, Universita' Bocconi, Milano, luglio 1995.
    1. Caratteristiche ed evoluzione del mercato del leasing in Italia, Newfin Centro studi sull'innovazione finanziaria, Universita' Bocconi, Milano, luglio 1996.
    1. Il leasing, il factoring, il credito al consumo, in "Le telecomunicazioni e la telematica per la gestione efficace del settore bancario", Newfin- Universita' Bocconi, Telecom Italia, ABI ed ACRI, Milano, 1996.
    1. La regolamentazione degli intermediari finanziari, in "La nuova legge bancaria", a cura di Paolo Ferro-Luzzi e Giovanni Castaldi, Giuffre', Milano, 1996.
    1. La centralizzazione dei rischi di credito: il punto di vista del factoring, in "La nuova centrale dei rischi", Bancaria editrice, Roma, 1997.
    1. La domanda di factoring Conoscenza, modalita' di utilizzo e valutazione della convenienza del factoring nelle imprese italiane, Assifact, Milano, 1997.
    1. L'ambiente come stakeholder dell'impresa: anche la banca deve saperlo, comunicazione al Convegno AIDEA "Imprese e istituzioni nel governo dell'ambiente", Lecce, settembre 1997, Atti del Convegno.
    1. Modelli di corporate governance negli intermediari finanziari ad azionariato diffuso: il sistema informativo e gli indicatori di performance per il consiglio di amministrazione, 1998, in "Corporate governance", a cura di Giuseppe Airoldi e Giancarlo Forestieri, Etaslibri, Milano, 1998.
    1. I modelli di corporate governance negli intermediari finanziari ad azionariato diffuso. Asimmetrie di ruolo degli azionisti, efficacia di governo e indicatori di performance per il Consiglio di amministrazione (con Paola Schwizer) in "Le relazioni tra imprese nella dinamica competitiva", Convegno AIDEA, 1999
    1. Il leasing operativo (con Franco Fiordelisi), Bancaria Editrice, Roma, 2000.
    1. Elementi caratteristici e modelli di analisi della cultura aziendale nelle banche (con Daniele Previati e Paola Schwizer) Working paper Ricerca di base, Università Bocconi, 2000.

    1. E-learning, collaborazione interuniversitaria e innovazione tecnologica, in "la cultura economico-aziendale nell'Università e nella società in cambiamento, Atti del XXIV Convegno AIDEA, 2002.
    1. La cultura della finanza on line, in "La nuova web bank", Bancaria editrice, Roma, 2002.
    1. Oltre la regolamentazione: il sistema dei controlli interni degli intermediari finanziari. Cultura del controllo o controllo della cultura ? (con Paola Schwizer e Valeria Stefanelli), VIII Rapporto Fondazione Rosselli, Edibank, Milano 2003.
    1. Il sistema dei controlli interni delle banche e degli intermediari finanziari: un'opportunità per lo sviluppo della conoscenza negli operatori e nelle autorità di vigilanza, (con Paola Schwizer), 26° convegno AIDEA, Udine 14 e 15 novembre 2003.
    1. Efficienza e creazione di valore nelle banche: teoria ed evidenze empiriche in Europa, (con Franco Fiordelisi), IX Rapporto Fondazione Rosselli, Edibank, Milano, 2004.
    1. I fabbisogni informativi del processo di rating interno per il portafoglio corporate delle banche: il caso della Loss Given Default, (con Lucia Gibilaro), 27° Convegno AIDEA "La riconfigurazione dei processi decisionali nel quadro evolutivo della competizione", Catania, ottobre 2004.
    1. Organizzazione e funzionamento dei consigli di amministrazione negli intermediari finanziari. Condizioni di efficacia, competenze e performance, (con Paola Schwizer e Vincenzo Farina), in Atti del Convegno "Evoluzione e prospettive degli studi di Economia degli intermediari finanziari", Parma, novembre 2005.
    1. Banche, cultura dei fidi e capitale sociale: si può finanziare la fiducia ? (con Paola Schwizer e Vincenzo Farina) , X Rapporto Fondazione Rosselli, Edibank, Milano, 2005.
    1. Gli studi di economia degli intermediari finanziari : una prospettiva di analisi basata sulla letteratura citata, in Atti del Convegno "Evoluzione e prospettive degli studi di Economia degli intermediari finanziari", Parma, novembre 2005.
    1. Come cambia e cosa cambia la regolamentazione dell'asset based lending: il caso del factoring. Verso la mezza età o l'età di mezzo ?, in "Scritti in onore di Isa Marchini", Franco Angeli, Milano 2006.
    1. Does corporate culture affect shareholder value? Evidence from european banking, (con Paola Schwizer, Franco Fiordelisi, e Vincenzo Farina) XI Rapporto Fondazione Rosselli, Edibank, Milano, 2006
    1. Indipendenza significa competenza? Un'analisi del funzionamento dei board dopo il SOA, (con Massimo Regalli e Paola Schwizer), in "Finanza e industria in Italia", Atti 29° convegno AIDEA, Roma, 2006.
    1. Esistono competenze board-specific? Un assessment sulle banche italiane, (con Paola Schwizer e Vincenzo Farina), in Bracchi G. e Masciandaro D. (a cura di), XII

rapporto sul sistema finanziario italiano - Banche italiane: la metamorfosi?, Bancaria Editrice, Milano, 2007.

    1. L'impatto delle notizie di corporate governance sulla performance delle società quotate, (con Vincenzo Farina, Franco Fiordelisi, Duccio Martelli, Paola Schwizer, Gaia Soana), in Atti del XXXI Convegno Aidea 2008, Il Mulino, Bologna.
    1. La mia banca è differente ! Performance e determinanti del localismo bancario, (con Massimo Caratelli, Franco Fiordelisi, Duccio Martelli), in Bracchi G. e Masciandaro D. (a cura di), XIII rapporto sul sistema finanziario italiano - Banche italiane e governo dei rischi, Bancaria Editrice, Milano, 2008.
    1. La promozione di una cultura aziendale della compliance, in "Libro bianco sulla funzione Compliance", Bancaria Editrice, Roma, 2008.
    1. Chi ha paura della sana e prudente gestione? Un confronto dell'atteggiamento verso il rischio della Vigilanza e delle banche, (con Vincenzo Farina e Paola Schwizer), in: Bracchi G., Masciandaro D.. XIV Rapporto sul Sistema Finanziario Italiano, "Dopo la crisi. L'industria finanziaria Italiana tra stabilità e sviluppo" Fondazione Rosselli. Edibank - Bancaria Editrice, Milano, 2009
    1. L'impatto delle notizie di corporate governance sulla performance delle società quotate, con (Farina, V., Fiordelisi, F., Martelli D., Schwizer, P. e Soana, M.G.) In (a cura di) Maggioni V., Potito L., Viganò R. "Corporate governance: governo, controllo e struttura finanziaria". Atti del XXXI Convegno Aidea, Il Mulino, Bologna, 2009.
    1. Indagine sulla domanda di factoring. (A cura di). Rapporto di ricerca. SDA Bocconi School of management. Milano 2009.
    1. Borse, intermediari e investitori: chi guida l'integrazione nel mercato mobiliare europeo? (con Gianni Nicolini) , In "Banca, Mercati e Risparmio". Saggi in onore di Tancredi Bianchi. Bancaria editrice, Roma 2009.
    1. La cultura aziendale nelle banche: implicazioni strategiche, gestionali e regolamentari (con Vincenzo Farina e Paola Schwizer) . In "Le risorse immateriali nell'economia delle aziende", Atti del XXXII Convegno Aidea, Il Mulino, Bologna, 2010.
    1. Rebuilding trust in the financial market: Compliance and effectiveness issues for banking boards (con Vincenzo Farina e Paola Schwizer). In: Bracchi G., Masciandaro D.. XV Rapporto sul Sistema Finanziario Italiano, "Nuovi equilibri in finanza: Banche, imprese e governi " Fondazione Rosselli. Edibank - Bancaria Editrice, Milano, 2010.
    1. "Dal dire al fare". Principi della regolamentazione e azione di vigilanza: l'evoluzione nel disegno delle regole e dei controlli (con Vincenzo Farina e Elvira Anna Graziano) , in: Bracchi G., Masciandaro D., XVI Rapporto sul Sistema Finanziario Italiano, "L'Europa e oltre - Banche e imprese nella nuova globalizzazione", " Fondazione Rosselli. Edibank - Bancaria Editrice, Milano, 2011.
    1. The Role of Supervision in the Derivatives Trading: towards a "new Pillar" of individual behaviour's control, con Giovanni Liccardo e Gianni Nicolini, in: Bracchi G., Masciandaro D., XVI Rapporto sul Sistema Finanziario Italiano, "L'Europa e oltre -

Banche e imprese nella nuova globalizzazione", " Fondazione Rosselli. Edibank - Bancaria Editrice, Milano, 2011.

    1. Banking on politicians. Il caso delle banche cooperative italiane, con Vincenzo Farina e Antonio Parisi, in: Bracchi G., Masciandaro D., XVII Rapporto sul Sistema Finanziario Italiano, "La banca commerciale territoriale nella crisi dei mercati", Fondazione Rosselli. Edibank - Bancaria Editrice, Milano, 2012.
    1. WEB 2. Mass media e circolazione delle notizie finanziarie: il caso dello spread BTP-Bund, con Vincenzo Farina e Albana Nako, in: Bracchi G., Masciandaro D., XVII Rapporto sul Sistema Finanziario Italiano, "La banca commerciale territoriale nella crisi dei mercati", Fondazione Rosselli. Edibank - Bancaria Editrice, Milano, 2012.
    1. Banking Union and supervisory styles. Does one style fit all?, con V. Farina, F. Fiordelisi, P. Schwizer, In Bracchi G., Masciandaro D., XVIII Rapporto sul Sistema Finanziario Italiano, "BANCHE E CICLO ECONOMICO: REDDITIVITÀ, STABILITÀ E NUOVA VIGILANZA", Fondazione Rosselli. Edibank - Bancaria Editrice, Milano, 2013.
    1. Risk culture and banking supervision, con Vincenzo Farina e Paola Schwizer, in XX Rapporto sul Sistema finanziario italiano – European Banking 3.0, Fondazione Rosselli. Edibank - Bancaria Editrice, Milano, 2015.
    1. Can high quality independent directors reduce CEO overconfidence ?, con Paola Schwizer e Maria-Gaia Soana, in XX Rapporto sul Sistema finanziario italiano – European Banking 3.0, Fondazione Rosselli. Edibank - Bancaria Editrice, Milano, 2015.
    1. European system of central banks and communication: what do social media reveal, con Vincenzo Farina e Lucrezia Fattobene, in 2016 Report on the italian financial system - The italian banks: which will be the new normal ?, Edibank, Bancaria Editrice, Roma, 2016
    1. Measuring risk culture in banks: how can behavioural auditing make the impossible possible, con Fabio Arnaboldi, Paola Schwizer, Caterina Vasciaveo, in 2016 Report on the italian financial system - The italian banks: which will be the new normal?, Edibank, Bancaria Editrice, Roma, 2016

Libri, articoli e relazioni pubblicati in libri e riviste internazionali oppure accettati in convegni internazionali e pubblicati nei relativi atti.

    1. Distribution and credit institutions:financing in theory and practice and evidence from a survey, in "Distributive trades: an international perspective", Angeli, Milano, 1986.
    1. Competition e Regulation In The Banking And Quasi-Banking Industries: Evidence From Italy, (con Franco Fiordelisi), University Working Papers, Tor Vergata University, Centre for international studies on economic growth, 2001.
    1. Shareholder Value And Efficiency In Banking, (con Franco Fiordelisi e Phil Molyneux), paper accettato alla European Financial Management Association Conference, Milano, 2005.

    1. Banking regulation towards advisory; the "culture compliance" of banks and supervisory authorities, (con Vincenzo Farina e Paola Schwizer), paper accettato alla EURAM - European Academy of Management Conference, Monaco, 2005.
    1. The "day after" Basel 2: Do regulators comply with banking culture? (con Vincenzo Farina e Paola Schwizer), paper presentato alla Wolpertinger Conference – European Association of University Teachers of Banking and Finance, Londra, 2005.
    1. The performance evaluation of hedge funds: a comparison of different approaches (con Gianluca Mattarocci), paper presentato al 25th International Symphosium of Forecasting – sezione Finance, San Antonio, Texas, 2005.
    1. Funds of Funds' portfolio composition and its impact on the performance: evidence from the italian market (con Gianluca Mattarocci), paper presentato al Convegno CEIS, Roma Tor Vergata, 2005.
    1. Pricing the lease during the contract: an in-progress approach to the lease evaluation (con Gianni Nicolini), articolo presentato alla rivista Managerial Finance per il numero monografico "Product and managerial innovation and value analysis in the leasing industry", 2005.
    1. The role of coordination in the exchange industry integration process: a cross-listing and cross-membership analysis (con Gianni Nicolini), paper presentato al convegno Coordination and cooperation across organisational boundaries, Milano, 2006.
    1. Coordination & cooperation in financial regulation: do regulators comply with banking culture? (con Vincenzo Farina e Paola Schwizer), paper presentato al convegno Coordination and cooperation across organisational boundaries, Milano, 2006.
    1. Corporate Culture and Performance in European Banking, (con Vincenzo Farina. Franco Fiordelisi, Paola Schwizer), in "The Journal of Financial Decision Making" vol. 4, n.2, 2008.
    1. Evaluating scientific journals: properties, limits and conditions of effectiveness of classification methodology, (con Gianluca Mattarocci), Allied Academies Fall 2008 International Conference, Reno (USA) 15-17/10/2008.
    1. European exchange, investor behaviour and asset allocation criteria: Country vs Industry approach" (con Gianni Nicolini), "2nd ICAF - International conference on accounting and finance", Thessaloniki (Greece), 28-30 August 2008.
    1. New drivers of performance in a changing financial world, (a cura di , insieme a Franco Fiordelisi e Gianluca Mattarocci) Palgrave McMillan, Houndmills, Basingstoke, Hampshire, 2009.
    1. Cooperative banking: innovations and development, (a cura di , insieme a Vittorio Boscia e Paola Schwizer) Palgrave McMillan, Houndmills, Basingstoke, Hampshire, 2009

    1. Pricing the lease during the contract: an in-progress approach to lease evaluation (con Gianni Nicolini), in "Managerial Finance", 2009.
    1. Leasing. Risk, pricing and value. (a cura di, con Giulio Tagliavini), numero monografico di Managerial Finance, Emerald, 2009.
    1. The Demand for factoring (editor), Research paper, Sda Bocconi School of management, Milan, 2009.
    1. The "day after" Basel 2: Do regulators comply with banking culture?, (con Vincenzo Farina e Paola Schwizer), Journal of Financial Regulation and Compliance, Emerald, vol. 18, n. 4, 2010
    1. Assessing effectiveness and compliance of banking boards, (con Vincenzo Farina e Paola Schwizer), Journal of Financial Regulation and Compliance, vol. 18, n. 4, 2010
    1. Does board composition affect strategic frames of banks?, (con Vincenzo Farina e Paola Schwizer), In (a cura di) Fiordelisi F., Molyneux P., Previati D. New Issues in Financial Institutions Management, Palgrave Macmillan, London, 2010
    1. Cooperative banking in Europe Case studies (a cura di , insieme a Vittorio Boscia e Paola Schwizer) Palgrave McMillan, Houndmills, Basingstoke, Hampshire, 2010
    1. The impact of corporate governance press news on stock market returns (con Vincenzo Farina, Franco Fiordelisi, Duccio Martelli e Paola Schwizer), European Financial Management, vol 17: 1 gennaio, 2011.
    1. Cultural fit and post merger integration in banking M&As (con Vincenzo Farina e Paola Schwizer), Journal of Financial Transformation, n. 33, 2011
    1. Financial Systems in Troubled Waters (a cura di, insieme a Gianluca Mattarocci), Routledge, 2012
    1. Political on board: do political connections affect banking activities in Italy? (con Vincenzo Farina, Abicheck Gon, Antonio Parisi), in European Management Review, vol 9, 2012
    1. Asset pricing, real estate and public finance over the crisis, (a cura di, insieme a Gianluca Mattarocci), Palgrave McMillan, Houndmills, Basingstoke, Hampshire, 2013
    1. Choice of Risk Measure in Evaluating UCITS Funds of Hedge Funds, (con Gianluca Mattarocci), in Reconsidering funds of hedge funds, Elsevier, 2013
    1. Don't stand so close to me: the role of supervisory style on banking stability, con Vincenzo Farina, Franco Fiordelisi, Paola Schwizer, Saverio Stentella Lopes, in Journal of Banking and Finance 2014.
    1. Doing banking in Italy: governance, risk, accounting and auditing issues, (a cura di, con Massimo Sargiacomo), Mc Graw Hill Education, London, 2016
    1. Risk culture in financial institutions, regulators and supervisors (con Nicola Bianchi), in Doing banking in Italy: governance, risk, accounting and auditing issues, Mc Graw Hill Education, London, 2016

    1. Risk culture in banking (a cura di, con Franco Fiordelisi e Paola Schwizer), Palgrave McMillan, Houndmills, Basingstoke, Hampshire, 2017
    1. Risk culture and banking supervision, (con Vincenzo Farina e Paola Schwizer), in "Journal of financial regulation and compliance", n. 25, 2017
    1. Errors and Failures in European Banking. A Cultural Perspective (con Paola Schwizer e Lucrezia Fattobene), in Mistakes, errors and failures across cultures. Navigating potentials, Springer, 2020
    1. Does expoused risk culture pay? Evidence from European banks (con Nicola Bianchi, Vincenzo Farina, Franco Fiordelisi), in "Journal of banking and finance", n. 122, 2021

Milano 21 gennaio 2021

E-Market
SDIR

Dr.ssa Cecifia Corradini Notaio in Rormin

CURRICULUM VITAE

Nome e cognome: CECILIA CORRADINI

Dati anagrafici: nata a Bormio (SO) il 27 giugno 1972, residente in Valdisotto (SO), Via Osteglio n.15/H, coniugata con due figli, Beatrice Dina e Giovanni.

Studi compiuti:

  • diploma di maturità classica presso il liceo-ginnasio "G.Piazzi" di Sondrio, anno scolastico 1990/1991; - laurea in giurisprudenza conseguita a pieni voti presso

l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nell'anno 1996 :

abilitazione all'esercizio della professione di Avvocato conseguita presso al Corte d'Appello di Milano nelle prove indette con D.M. 30/06/1999;

  • frequenza Scuola di Notariato della Lombardia "Federico Guasti", Milano (1º corso anni 1997/1998, 2ª corso anni 1998/1999, 3° corso anni 1999/2000);

  • frequenza Scuola di Notariato "Anselmo Anselmi" di Roma (1º semestre 2001-2002, 2° semestre 2002-2003);

  • frequenza lezioni del Notaio Claudio Trinchillo di Napoli anni 2002-2003;

  • nominata Notaio in Tirano (SO) con Decreto del Ministero della Giustizia in data 13 maqgio 2008.

Esperienze professionali:

  • iscritta all'Albo degli Avvocati del Foro di Sondrio dal 2001 al 2007:

  • iscritta presso il Collegio Notarile di Sondrio quale Notaio in Tirano dal giugno 2008;

  • dal giugno 2008 esercizio della professione notarile presso la Sede di Tirano (SO), Via Pedrotti n.4, e l'Ufficio secondario di Bormio (SO), Via Roma n.131/A, attività svolta in particolare nelle materie attinenti al settore creditizio, finanziario, societario, mobiliare ed immobiliare comunque funzionali all'attività della banca in Provincia di Sondrio, anche mediante studio, predisposizione e stipulazione di mutui e finanziamenti bancari a medio e lungo termine e dei correlati atti di acquisto immobiliare e societari occorrenti, con approfondimento delle relative problematiche giuridiche e tributarie.

  • 2019: Delegato del Collegio Notarile di Sondrio presso il Comitato Regionale Notarile Lombardo.

  • dal 17 dicembre 2019 trasferita presso la sede notarile di Bormio ad esito di concorso interno;

3

E-Market
SDIR

"Le novità fiscali e non di interesse notarile" "Deposito prezzo: modalità operative e tecniche redazioniali"

"La responsabilità civile del professionista"

"Il ruolo del Notaio nella crisi d'impresa"

"La funzione notarile nel mutato contesto familiare e sociale"

"La riforma del diritto fallimentare".

* biennio 2019/2020:

"Nuovi scenari del diritto societario tra novità legislative e consuetudini"

"Tutela dei contraenti e gradualità del controllo notarile" "Funzione notarile e nuove tecnologie: prospettive emergenti"

"Successioni e divisione ereditaria: questioni controverse e prospettive evolutive".

Bormio, 13 febbraio 2021.

Cecilia Corradini

FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

Informazioni personali

Nome CREDARO LORETTA
Indirizzo VIA CULTURA 11-VERVIO 23030- SONDRIO
Nazionalità ITALIANA
Data di nascita 23.09.1961
ESPERIENZA LAVORATIVA
• Date (da - a) DAL 01.10.1988 AD OGGI AGENTE INTERMEDIARIO ASSICURATIVO DI AXA ASSICURAZIONI SPA
SOCIO ACCOMANDATARIO DELLA VELA ASSICURAZIONI SAS DI CREDARO L. E COLZADA M.
DAL 05.10.2020 CONSIGLIERE-PRESIDENTE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE VELA ASSICURAZIONI SRL
SOCIETA INATTIVA
• Tipo di azienda o settore Agenzia di Assicurazioni
· Tipo di Implego Agente
Principali mansioni e responsabilità Intermediario con funzioni organizzative della propria struttura ed intermediazione diretta sui
clienti prioritari
· Date (da - a) DAL 2007 AD OGGI DOCENTE A CORSI DI FORMAZIONE IN AMBITO ASSICURATIVO PER LE SOCIETÀ
FREE WORK SERVIZI SRL, GRUPPO ITAS ASSICURAZIONI, GRUPPO AGENTI AXA
· Tipo di azienda o settore Agenzie di Formazione e Agenzie Assicurative
· Tipo di impiego Docente
Principali mansioni e responsabilità Progettazione e Docenza nell'ambito di corsi di formazione rivolti ad agenti settore
assicurativo
INCARICHI AMMINISTRATIVI
· Date (da - a) Da Novembre 2019 Consigliere di Amministrazione Fondo Est
· Date (da - a) Da Maggio 2019 Consigliere di Amministrazione di Dinlec SPA dimissionaria dal 30.03.21
· Date (da - a) Da Glugno 2019 Vice Presidente Vicario Unione Agenti Axa
· Date (da - a) Da Ottobre 2018 Presidente Camera Commercio Industria Artiglanato Sondrio
· Dale (da - a)
· Date (da -a)
Da maggio 2017 a Giugno 2019 Presidente nazionale Unione Agenti Axa
• Date (da –a) Da Settembre 2016 a Gennaio 2019 componente CDA Valtellina Turismo, Società cooperativa
· Date (da - a) Nel marzo 2016 nomina rappresentante italiano del settore Le donne nella distribuzione di Axa
Assicurazioni
· Date (da - a) Da aprile 2015 componente del CDA della Banca Popolare di Sondrio Dal 2017 Componente
Comitato di Presidenza
Da dicembre 2014 Presidente Sondrio Servizi al Terziario Sri dal dicembre 2020 senza deleghe
· Dale (da - a) · Date (da - a)
Da settembre 2014 al Maggio 2020 Consigliere Sondrio Confidi al Terziario
· Dale (da - a) Da giugno 2014 Presidente dell'Unione Commercio, Turlsmo e Servizi della provincia di Sondrio
· Date (da - a)
· Date (da - a)
Da novembre 2013 a Ottobre 2018 componente del Consiglio Generale e della Giunta Camera
Commercio Industria Artiglanato dio Sondrio

· Date (da - a) Dal 2011 al 2015 componente Giunta Gruppo Agenti Axa (organo di rappresentanza degli agenti
Axa In Italia).
· Date (da - a) Dal 2011 al 2014 responsabile commissioni: marketing-formazione-contrattuali-gruppo agenti Axa
assicurazioni
· Date (da - a) Dal 2009 al 2014 Vicepresidente Vicario Unione del Commercio, del Turismo e del Servizi della
· Date (da - a) Dal 2002 al 2012 componente di giunta di Unapass Unione Nazionale Agenti Professionisti di
Assicurazione.
• Date (da – a) Dal 2012 Presidente Onorario della stessa
· Date (da - a) Dal 2000 al 2003 Componente commissione Nazionale per il rinnovo accordo nazionale imprese agenti
sotloscritto 23/12/2003)

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

· Date (da - a)
· Nome e tipo di Istituto di istruzione o
formazione
Anni 2016 e 2017
Partecipazione al percorso formativo AXA Università in collaborazione con il Politecnico di
Milano
· Date (da - a)
· Nome e tipo di istituto di istruzione o
formazione
Anni 2010 e 2011
Parlecipazione al "Team Made in Italy" percorso formativo di Axa Business Academy con
diploma di " Manager per la valutazione dei rischi
· Date (da - a)
· Nome e tipo di isfituto di istruzione o
formazione
2008
Master per Agenti Formatori con conseguente diploma di agente formatore
· Date (da - a)
· Nome e fipo di istituto di istruzione o
formazione
DAL 2007 a OGGI FORMAZIONE PERIODICA ANNUALE
Axa Business Academy e Scuola Assicurativa Assinform
· Date (da - a)
· Nome e tipo di istituto di istruzione o
formazione
1981-1984
Iscrizione Facolta di Giurisprudenza presso Università degli Studi di Pavia interrotta al terzo
anno senza conseguimento Laurea
· Date (da - a)
· Nome e tipo di istituto di istruzione o
formazione
1980
Maturità scientifica presso Liceo Scientifico Donegani Sondrio
CAPACITÀ E COMPETENZE
PERSONALI
Acquisite nel corso della vita e della
carriera ma non necessariamente
riconosclyte da certificati e diplomi ufficiali.
MADRELINGUA ITALIANO
ALTRE LINGUA FRANCESE
· Capacità di lettura
· Capacità di scrittura
· Capacità di espressione orale.
виоло
BUONO
ECCELLENTE

CAPACITÁ E COMPETENZE
RELAZIONALI
Vivere e lavorare con altre persone, in
amblente multiculturale, occupando posti
in cui la comunicazione è importante e in
situazioni in cui è essenziale lavorare in
squadra (ad es. cultura e sport), ecc.
Capacità di relazione acquisite nell'ambito sia dell'altività lavorativa che delle rappresentanze u
calegoria.
CAPACITÀ E COMPETENZE
ORGANIZZATIVE
Ad es. coordinamento e amministrazione
di persone, progetti, bilanci; sul posto di
lavoro, in attività di volontariato (ad es.
cultura a sport), a casa, ecc.
Capacità organizzative e di coordinamento di Gruppi acquisite sia nell'ambito dell'Unione
nazionale Agenti in qualità di responsabile del Coordinamento delle Donne Agenti di
Assicurazione, sia nell'ambito dell'Unione Commercio e Turismo della Provincia di Sondrio in
qualità di Presidente con relativi compiti di coordinamento e di organizzazione di Gruppi di
avoro.
CAPACITÁ E COMPETENZE
TECNICHE
Con computer, attrezzature specifiche,
macchinari, ecc.
buon ultilizzo di word, excel, internet, power point e posta elettronica
PATENTE O PATENTI Patente B

Aulorizzo il traltamento dei miei dali personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 "Codice in materia dali personali ".

La sottoscritta, consapevole delle sanzioni pendi in caso dichiamate dall'art. 78-del DPR 445/2000 , dichiara che luto quanto riportato nel presente curriculum vitae corrisponde al vero

Sondrio, 03-03-2021

Firma //

Curriculum di Donatella Depperu

Nata a Savona il 17 gennaio 1959 Residente a Milano Coniugata, un figlio.

Professore Ordinario di Economia Aziendale presso la Facoltà di Economia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Titoli di studio e accademici

1978 - Maturità scientifica presso il Liceo scientifico "E. Fermi" di Padova con votazione 60/60.

1983 - Laurea in Economia Aziendale presso l'Università Commerciale L. Bocconi con votazione 110/110 e lode. Tesi dal titolo "L'innovazione tecnologica nel settore dell'Office Automation".

Dal 2003 - Professore Ordinario di Economia Aziendale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore.

Titolare di numerosi corsi di Strategia aziendale in Lauree triennali, Lauree magistrali, Master e Dottorati di ricerca e in corsi MBA ed executive, in lingua italiana ed inglese.

Membro del Collegio docenti del Dottorato in Management e Innovazione e del Comitato Direttivo del Master in Corporate Governance dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.

La sua attività di docenza si è in prevalenza incentrata sui temi di Strategia aziendale, Strategie di internazionalizzazione delle imprese, M&A, Strategia corporate con focus sui temi di Corporate Governance, Strategie di diversificazione, Pianificazione e Business planning.

E' stata docente senior della Scuola di Direzione Aziendale dell'Università L. Bocconi.

Attività istituzionali e manageriali nell'Università Cattolica del Sacro Cuore

Dal 2003 al 2012 - Program Director del Double Degree in Management Internazionale e Presidente della Commissione Erasmus e laurea internazionale.

Dall'a.a. 2005-06 all'a.a. 2012-13 - Direttore del Master universitario di primo livello in Management Internazionale (MINT).

Negli a.a. 2006-07 e 2007-08 e poi negli a.a. 2012-13 e 2013-14 - Direttore del DISES, Dipartimento di scienze economiche e sociali.

Dalla sua costituzione (2006) all'a.a. 2013-14 - Direttore del CERSI (Centro di ricerca per lo sviluppo imprenditoriale).

Più volte Presidente della Commissione per l'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di dottore commercialista.

Dal 2015 coordinatore della Commissione Exchange per il riconoscimento degli esami sostenuti all'estero dagli studenti della Facoltà di Economia.

Esperienze di governance in società scientifiche, network universitari, imprese

Dal 2001 al 2003 - membro della Giunta di Sezione della Scuola Interuniversitaria Lombarda di Specializzazione per l'Insegnamento Secondario (SILSIS) – Sezione di Milano.

Dal 2000 al 2009 - Membro dell'Executive Committee di EURAM (European Academy of Management), Vice-President for Research and Communication.

Dal 2003 al 2009 - Rappresentante italiano nel Board di EURAM.

Dal 2011 al 2013 - Vice-Presidente AIDEA (Accademia Italiana di Economia Aziendale) e membro del Consiglio Direttivo, responsabile dei rapporti internazionali e della newsletter. Dal 2014 al 2017 - Membro del Consiglio direttivo di AIDEA, responsabile dei rapporti internazionali e della newsletter.

Da aprile 2015 ad aprile 2018 – Sindaco effettivo della Banca Popolare di Sondrio. Da aprile 2017 ad aprile 2018 – Sindaco effettivo di Factorit Spa. Da aprile 2018 – Membro del Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Sondrio scpa.

Altre attività nazionali e internazionali connesse alla ricerca

Nel 2003 Chairperson della Annual Conference della European Academy of Management (EURAM).

Dal 2004 - Membro del Board della rivista European Management Review.

Reviewer per diverse riviste nazionali e internazionali.

Valutatore di progetti di ricerca per la Swiss National Science Foundation, per i progetti "Futuro in ricerca" e SIR del MIUR, per i progetti PRIN.

Condirettore della collana "Impresa e Società", Maggioli Editore.

Dal 2015 Fellow della European Academy of Management.

Membro di commissioni di dottorato presso l'università Cattolica del Sacro Cuore, l'Università di Pavia, l'Università di Palermo.

Attivita' di ricerca

L'attività di ricerca si è nel tempo sviluppata intorno ai seguenti filoni:

  • § internazionalizzazione delle imprese;
  • § strategie aziendali;
  • § processi di formazione della strategia e business planning;
  • § strategie di crescita esterna;
  • § assetti istituzionali e corporate governance;
  • § imprenditorialità femminile.

Selezione di pubblicazioni

Libri

Depperu D., L'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, EGEA, 1993.

Depperu D., Economia dei consorzi tra imprese, EGEA, 1996.

Depperu D., Il processo di formazione delle strategie competitive. Un modello per le imprese monobusiness, EGEA, 2001.

Depperu D., La competitività internazionale delle imprese, Il Sole 24 Ore, 2006.

Antoldi F., Cerrato D., Depperu D., Export Consortia in Developing Countries. Successful Management of Cooperation among SMEs, Berlin Heidelberg, Springer-Verlag, 2011.

Depperu D. (a cura di), Proprietà, management e governance. Al femminile, Maggioli Editore, Collana Impresa e Società, dicembre 2014.

Articoli e capitoli di libro nazionali

Depperu D., Todisco A., "Sistemi di creazione del valore nelle filiere equo solidali", in Pepe C. (a cura di), Prodotti dal Sud del mondo e mercati avanzati, Franco Angeli, 2007.

Depperu D., "Le strategie competitive a livello internazionale: un'analisi del settore macchine utensili", in Pepe C., Zucchella A. (a cura di), L'internazionalizzazione delle imprese italiane. Contributi di ricerca, Il Mulino, 2009.

Depperu D., "Formula imprenditoriale e internazionalizzazione delle imprese", in Airoldi G., Brunetti G., Corbetta G., Invernizzi G., (a cura di). Economia aziendale & management. Scritti in onore di Vittorio Coda, EGEA, 2010.

Depperu D., "Il soggetto economico secondo Carlo Masini tra teorie recenti e prassi manageriali virtuose", in Borgonovi E., Invernizzi G. (a cura di), Scienza, umanità e visione nel pensiero e nell'azione di Carlo Masini, EGEA, 2016.

Galavotti I, Depperu D., La diversificazione attraverso acquisizioni: mercato target e raggio d'azione, Economia & Management, 1, 2018.

Depperu D., Magnani G., Crescita e business model nel settore delle gallerie italiane d'arte moderna e contemporanea, Bancaria, 3, 2020.

Articoli internazionali

Depperu D., Gnan L. "The Role of the Competitive Context in the Business Strategy-Formulation Process", in International Studies of Management & Organization, vol.36, 2006.

Cerrato D., Depperu D., "Unbundling the construct of firm-level international competitiveness" in Multinational Business Review, vol. 19, 2011.

Alessandri T., Cerrato D., Depperu D., "Organizational slack, experience, and acquisition behavior across varying economic environments", in Management Decision, 52, 5, 2014.

Cerrato D., Alessandri T., Depperu D., Economic Crisis, Acquisitions and Firm Performance, Long Range Planning, 49 (2), 2016.

Cerrato D., Crosato L., Depperu D., Archetypes of SME internationalization: A configurational approach, International Business Review, 25 (1-part B), 2016.

Galavotti I., Cerrato D., Depperu D., Experience and Cross-Border Acquisitions: An Organizational Learning Perspective, European Management Review, 14(2), 2017.

Galavotti I., Depperu D., Cerrato D., Acquirer-to-target relatedness and target country unfamiliarity in acquisitions: the role of product diversification and international experience, Management Decision, 55(5), 2017.

Milano, 1 marzo 2021

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Oggetto: CV Ing. Federico Falck

Nato a Milano il 12 Agosto 1949 - Coniugato con 2 Figli

Laurea in Ingegneria meccanica - Politecnico di Milano

Inizia la propria attività professionale nel 1977 presso le Acciaierie Ferriere Lombarde Falck S.p.A. (oggi "Falck S.p.A."); dopo uno stage negli Stati Uniti presso aziende del settore siderurgico, si occupa principalmente di produzione e acquisti per l'attività siderurgica; ricopre per molti anni la carica di Direttore Acquisti e di Direttore Generale.

Attualmente ricopre la carica di Membro del Consiglio di Amministrazione di Falck Renewables S.p.A. società del Gruppo Falck quotata alla Borsa Valori di Milano (Segmento STAR) e Membro del Consiglio di Amministrazione di Falck SpA; Consigliere di Amministrazione di Banca Popolare di Sondrio; Consigliere Regionale Ucid; Consigliere Fondazione Sodalitas.

E' stato Presidente di Falck S.p.A., Presidente di Falck Renewables S.p.A., Presidente di ADR- Aeroporti di Roma, Consigliere Sezione di Milano Ucid, Membro del Consiglio d'Amministrazione di Camfin, del Credito Italiano, del Banco Lariano, di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., di Viscontea Assicurazioni, di Emittente Titoli e Presidente di Sodalitas (Associazione per lo Sviluppo dell'Imprenditoria nel Sociale), Membro del Consiglio di Amministrazione di Diritto Vaticano Centesimus Annus, Consigliere di Avvenire Nuova Editoriale Italiana SpA, Consigliere di Amministrazione di Italcementi SpA e componente del Controllo e rischi di Italcementi SpA, Membro della Giunta del Consiglio Direttivo di Assolombarda.

Federico Falck

CURRICULUM VITAE

ATTILIO PIERO FERRARI

Nato a Novara il 20 maggio 1947 Residente a Milano Via Domenichino, 40 Coniugato, una figlia.

Diploma di Ragioneria: Istituto Tecnico O.F. Mossotti -Novara Laurea in Economia e Commercio: Università Bocconi- Milano Master in finanza internazionale: Ecole S. de Commerce - Parigi

Dottore Commercialista Revisore Ufficiale dei Conti

Ing. C.Olivetti – Ivrea Direzione Finanziaria 1971 – 1975 – Impiegato nel Servizio Estero Finanziaria Tinove S.p.A. - Milano 1976 - 1978 - Funzionario Alitalia - Roma 1978-1979- Dirigente Servizio Pianificazione Finanziaria La Centrale Finanziaria Generale – Milano – 1979 – 1983 - Direttore Finanza e amm. Arca S.G.R. spa - Milano - 1984 - 2010 - Direttore Generale dalla fondazione e dal 2000 Amministratore Delegato fino alla data del pensionamento - 2010

Altri incarichi professionali svolti nel corso del tempo: -Zucchi spa - Milano - 1976- sindaco per un triennio -Arca Vita spa - Verona - amministratore per un biennio -Arca Banca spa – Milano - amministratore delegato fino al conferimento in Meliorbanca -Fondazione Unidea - Milano - amministratore per un triennio -Assogestioni - Roma - consigliere e vicepresidente -Ned Community - Milano - presidente del Collegio dei Saggi

Banca Popolare di Sondrio - membro del consiglio di amministrazione

Milano, 12 gennaio 2021

CURRICULUM VITAE DI CRISTINA GALBUSERA

CRISTINA GALBUSERA, nata a Morbegno il 30 marzo 1952.

Ragioniera

Residente a Morbegno (So) in via Ambrosetti n.38/A

Dopo il diploma ho fatto uno stage (settembre-ottobre 1972) presso la ditta Werner & Pfleiderer di Stoccarda (produttrice di forni per biscotti) poi, dal novembre dello stesso anno, ho iniziato il lavoro nell'azienda di famiglia impegnandomi ad imparare tutte le procedure amministrative, affiancando gli impiegati aziendali.

E-MARKET
SDIR

Sono passata dall'ufficio acquisti alla segreteria personale di mio padre , dalla contabilità fornitori alla contabilità generale, dalla responsabilità dell'ufficio cassa e banche fino a perfezionarmi nella valutazione e pianificazione dei costi di produzione della vasta gamma di prodotti dolciari che la nostra azienda distribuisce.

Sono membro del Consiglio di Amministrazione della Soc. Esprinet SpA IT & Consumer Electronics Wholesaler con sede nell' Energy Park di Vimercate dal 1 febbraio 2013.

Sono inoltre amministratore unico delle società Quattrosorelle Srl che sono le immobiliari di famiglia.

Sono stata Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio sino al 31 maggio 2017, sono stata membro del Consiglio di Amministrazione di Banca d'Italia di Sondrio fino al 31.12.2011.

Sono membro del Consiglio di Amministrazione dell'Associazione "Casa do Sol", che sostiene il progetto di una missionaria laica valtellinese impegnata nel migliorare la vita dei giovani e delle famiglie nelle favelas di Salvador di Bahia (Brasile); sono socio sostenitore dell'associazione "La Centralina" di Morbegno, che si preoccupa del recupero dei tossicodipendenti.

Morbegno, 12.01.2021

PROF. PROPERSI ADRIANO VIALE S. MICHELE DEL CARSO 32 20144 MILANO TEL. 02-48000392; FAX 02-48518952 e-mail: [email protected]

CURRICULUM

  • · Laurea presso l'Università Cattolica del sacro Cuore in economia e Commercio nel 1971.
  • · Iscritto all'Albo dei dottori commercialisti (n. 730) dal 1972; ha proprio studio professionale in Milano;
  • · Iscritto all'Albo dei Revisori Contabili (D.M. 12.4.1995 su G.U. n. 31-bis del 21.4.1995) al n. 47.625.
  • · Iscritto all'albo dei Consulenti Tecnici del Giudice (CTU) del Tribunale di Milano al n.5455 Sezione Civile e al n.47 della Sezione Penale.
  • · Ha svolto attività universitaria dal 1974 fino al 2015 in qualità di professore Associato di Economia Aziendale, presso il Politecnico di Milano, ove ha tenuto i corsi di "Economia aziendale" e "Finanza di progetto" presso il dipartimento di Edilizia.
  • · Ha svolto attività universitaria dal 1971 fino ad oggi in Università Cattolica, ove attualmente è professore a contratto con l'insegnamento di "Economia delle aziende non profit".
  • · Ha svolto numerose perizie di volontaria giurisdizione e in qualità di C.T.U., fra le quali trasformazione in S.p.A. di Mediocredito Lombardo, fusione Mediocredito Lombardo-Mecam e fusione Mediocredito Lombardo-Mediosud, valutazione AEM S.p.A., valutazione Smithkline Beekam, valutazione ramo leasing Banca Intesa, ecc.
  • · Ricopre incarichi in diverse società ed enti.

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  • · E' autore dei seguenti libri:
  • Il controllo di gestione delle Imprese Edilizie Giuffrè Ed.
  • Le imprese edili, Il Sole 24 Ore.
  • Gli enti non Profit Il sole 24 ore.
  • Le aziende non profit, Etas.
  • Contabilità e bilancio negli enti locali Il Sole 24 Ore.
  • Le scritture contabili e il bilancio di esercizio Etas Libri.
  • Gli adempimenti di bilancio Il sole 24 Ore.
  • I sistemi di rendicondazione degli enti non profit; dal bilancio d'esercizio al bilancio di missione, Vita e Pensiero.
  • Finanza di progetto Il Sole 24 Ore
  • Le imprese edili, Franco Angeli ed.
    • Enti non profit, Giuffrè Editore.
  • I Consorzi, Giuffrè Editore.

Elenco Cariche:

*Sindaco:

  • Bea Ingranaggi SpA, Milano (Presidente Collegio Sindacale)
  • Miba Srl, Milano (Presidente Collegio Sindacale)
  • Immobiliare Giulini SpA, Milano (Presidente Collegio Sindacale)
  • Kiron Partner SpA, Rozzano (MI) (Presidente Collegio Sindacale)
  • Tecnomedia Srl, Rozzano (MI) (Presidente Collegio Sindacale)
  • La Ducale SpA, Rozzano (MI) (Presidente Collegio Sindacale)
  • Tecnocasa Franchising SpA, Rozzano (MI) (Presidente Collegio Sindacale)
  • Tecnocasa Advisory Group (Presidente Collegio Sindacale)
  • IMI Fabi SpA, Milano (Presidente Collegio Sindacale)
  • Accademia SpA, Milano (Presidente Collegio Sindacale)

  • Sviluppo Chimica SpA, Milano (Presidente Collegio Sindacale)
  • Certiquality Srl, Milano (Presidente Collegio Sindacale)
  • SAIPEM Offshore Construction SpA, S. Donato Mil. (Sindaco Effettivo)
  • Centro Reach Srl, Milano (Presidente Collegio Sindacale)
  • * Consigliere di Amministrazione:
    • Banca Popolare di Sondrio, Sondrio

18/1/21

Curriculum Vitae ANNALISA RAINOLDI

Nata a Sondrio (SO) il 20/12/1961 Mail: [email protected] Telefono: +39 335 6747032 Nazionalità: Italiana

DOMICILIO E RESIDENZA:

Via Carolo 64 23026 Ponte in Valtellina (SO)

E-MARKET
SDIR certified

FORMAZIONE ED ESPERIENZE LAVORATIVE:

Da Novembre 2018: Membro del Consiglio e della Giunta Camerale CCIAA di Sondrio
Da 2016: al 2020 Presidente Consulta di Territorio di Sondrio di Confindustria
e Consigliere Consiglio Generale di Confindustria
Dal 2015 al Gen 2021: HOLZFIN SA
Socio Amministratore
Da Aprile 2014: Consigliere Banca Popolare di Sondrio
Dal 2011 al Gen 2021 PROENERGIA SRL
Socio Amministratore
Da Dicembre 2007: RAINOLDI MAC SRL
Socio Amministratore e Legale Rappresentante
Dal 2000 al 2005: Membro del Comitato Promozione Imprenditoria Femminile CCIAA Sondrio
Dal 1999 al 2007: Consigliere TCVVV
("Teleriscaldamento - Coogenerazione Valcamonica, Valtellina, Valchiavenna")
Da Giugno 1997: PROGETTO LEGNO SRL (oggi RAINOLDI LEGNAMI SRL)
Socio Amministratore
Aprile 1990: Università Cattolica del Sacro Cuore (MI)
Laurea in Economia e Commercio

Da Aprile 1988: RAINOLDI LEGNAMI SNC (oggi RAINOLDI LEGNAMI SRL)
Socio Amministratore
Da Giugno 1985: Inserimento lavorativo nell'azienda di famiglia
RAINOLDI LEGNAMI SNC

Luglio 1980: Diploma di maturità classica Liceo Classico "I.G. Piazzi" (SO)

CONOSCENZE LINGUISTICHE:

Italiano: madrelingua.
Inglese: base.
Francese: buono.

CONOSCENZE INFORMATICHE:

Buona conoscenza del pacchetto Office.

Autorizzo il trattamento dei dati personali ai sensi del DLGS 196/03.

u, 15/1/2021

Annalisa Rainold 8

Serenella Rossi

Nata a L'Aquila, il 15 luglio 1962. Laureata in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Milano nel 1986.

Esperienze di insegnamento e professionali

  • Avvocato dal 1990.
  • " Dal 1992 al 1998 ricercatore universitario di diritto commerciale presso l'Università degli studi di Milano.
  • Dal 1998 al 2004 professore associato di diritto commerciale presso l'Università dell'Insubria -Facoltà di Giurisprudenza.
  • ª Dal 2004, professore ordinario di diritto commerciale presso l'Università dell'Insubria Facoltà di
    di Giurisprudenza di Giurisprudenza.
  • " Dal 2005 al 2009 Componente del Consiglio della Camera arbitrale presso la Camera di Commercio di Varese.
  • Da marzo 2013 a marzo 2016 Coordinatore del Nucleo di Valutazione dell'Università degli studi dell'Insubria.
  • · Da marzo 2014 a marzo 2017 componente dell'Arbitro Bancario Finanziario presso Banca d'Italia (collegio di Milano).
  • · Da marzo 2014 presidente del Collegio sindacale di Edison s.p.a.
  • · Componente di collegi arbitrali anche con funzioni di presidente (in arbitrati in materia di diritto societario, finanziario e di contratti d'impresa).
  • Attività di consulenza in materia di diritto societario e dei mercati finanziari, di diritto fallimentare e dei contratti.
  • " Attività di ricerca sui temi della governance societaria, del diritto dei mercati finanziari, delle crisi d'impresa, del diritto della concorrenza e dell'etica degli affari.
  • ª Partecipazione a progetti PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale).
  • · Dal 1989 componente della redazione (e successivamente nel comitato dei referee) della rivista "Giurisprudenza commerciale" (Giuffrè).
  • Dal 2007 componente della redazione della "Rivista di diritto societario" (Giappichelli).
  • · Dal 2010, socia di "Orizzonti del diritto commerciale" Associazione Italiana dei Professori Universitari di Diritto Commerciale.
  • " Dal 2012 componente del comitato scientifico dell'Istituto per il Governo Societario.
  • · · Dal 2012 componente del comitato direttivo della rivista "Osservatorio del diritto civile e commerciale"(Il Mulino).
  • Dal 2013 componente del comitato direttivo della rivista "Orizzonti del diritto commerciale".
  • · Relatore e discussant in convegni organizzati da università, istituzioni ed enti.
  • " Autrice di numerose pubblicazioni sul diritto dell'impresa e dei mercati.
  • Lingue conosciute: inglese.

13 gennaio 2021

Serenella Rossi

Curriculum vitae Domenico Triacca

Domenico Triacca nato a Brusio in Valposchiavo il 21.01.1943 da Domenico e Luigina nata Magni.

Frequentato le scuole primarie a Brusio e le secondarie a Poschiavo.

Nel 1961 diploma di ragioneria al collegio Mari Hilf di Svitto.

Ho frequentato il sesto corso di viticoltura ed enologia ad Alba in qualità di uditore.

Ho frequentato l'ultimo semestre alla scuola enologica di Wàdenswil (Zurigo)

Nel 1965 sono entrato nella azienda di famiglia la "Fratelli Triacca AG" di Brusio/Campascio.

Ho percorso tutti i settori dell'azienda affiancato da mio padre e dai miei zii per apprendere e approfondire la filosofia aziendale.

A metà anni sessanta ho assunto la gestione della parte tecnica dell'azienda che coincideva con il ramo di azienda che operava in Italia; questa operatività si è conclusa con il mio pensionamento a giugno 2008.

Fine anni sessanta l'azienda ha avuto un periodo di grande espansione ed in Valtellina è stata realizzata una grande struttura di vinificazione e imbottigliamento oltre alla acquisizione della Tenuta La Gatta in quel di Bianzone.

Contemporaneamente l'azienda è scesa in Toscana dove ha acquistato la Fattoria La Madonnina. In pochi anni, da terreni incolti è nata una azienda di notevoli dimensioni ed una cantina attrezzatissima per la vinificazione e l'invecchiamento di Chianti Classico.

Nel 1991 si è aggiunta in Toscana, a Montepulciano, un'altra azienda; anche questa realtà è stata completamente ristrutturata nei vigneti e costruito una bellissima cantina.

Queste divagazioni in Toscana non mi hanno impedito di dedicare molto tempo alla ricerca in Valtellina di tecniche viticole ed enologiche per garantire un futuro migliore o addirittura un futuro alla viticoltura della Valle.

L'idea di cambiare l'orientamento dei filari, dal ritocchino al girappoggio, è stata rivoluzionaria e molto contrastata in particolare dal mondo agricolo e dalle Istituzioni; noto oggi con molta soddisfazione che a distanza di circa 30 anni questa tecnica è stata seguita da altre importanti case vinicole come pure da viticoltori con modeste superfici vitate.

ll "Progetto Sforzato" da me ideato e sviluppato in collaborazione con Consorzio Vini e Amministrazione Provinciale é stato determinante per la valorizzazione e la diffusione dei nostri vini; anche il recupero di vitigni autoctoni per vinificazioni e l'introduzione di nuovi vitigni hanno messo in evidenza la vocazione e l'unicità del nostro territorio e contribuito ad elevare l'immagine dei vini di Valtellina.

Ho sviluppato un sistema di allevamento nei filari a girappoggio con l'introduzione del "Palo Triacca" (regolarmente brevettato) per ottenere un'esposizione al sole dell'apparato fogliare sia a linfa ascendente che discendente così da avere un "pannello solare naturale" di ampie dimensioni che permette al grappolo una maturazione perfetta

Nel 1987 sono stato tra i fondatori del CERVIM (Centro di Ricerca per la Viticoltura di Montagna con sede ad Aosta)

Ho assunto la presidenza di Provinea per alcuni anni allo scopo di contribuire alla difesa del territorio e alla diffusione dell'immagine della Valtellina.

Nel 2008 mio figlio Marco ha deciso, dopo approfondita preparazione universitaria, di mettersi in proprio dando vita ad una azienda vinicola indipendente . Il mio impegno in questi anni è di accompagnarlo nella globale gestione dell'azienda con l'esperienza acquisita nel corso della vita.

Campascio 12 gennaio 2021

4.2 RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Il Consiglio di amministrazione è investito di tutti i poteri per l'ordinaria e la straordinaria amministrazione, tranne quelli che spettano esclusivamente all'Assemblea.

L'art. 43 dello statuto sociale prevede che:

"Oltre alle attribuzioni non delegabili a norma di legge, sono riservate alla esclusiva competenza del Consiglio di amministrazione le decisioni concernenti:

  • la determinazione delle linee e degli indirizzi generali di gestione;
  • l'approvazione dei piani industriali e finanziari;
  • la nomina del Comitato di presidenza, ovvero Comitato esecutivo, e le relative competenze;
  • l'eventuale nomina del consigliere delegato e i limiti della delega;
  • la determinazione dell'organico della Direzione generale, i gradi e le relative attribuzioni; la nomina, la revoca e il licenziamento dei componenti;
  • la nomina e il licenziamento dei dirigenti;
  • la nomina, sentito il parere del Collegio sindacale, del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e dei responsabili delle funzioni di revisione interna e di conformità;
  • la costituzione di comitati interni agli organi aziendali o commissioni con funzioni consultive, determinandone la composizione, le attribuzioni, il funzionamento, inoltre l'importo delle eventuali medaglie di presenza per i componenti che non siano anche consiglieri;
  • le deleghe dei poteri deliberativi in materia di erogazione del credito;
  • l'approvazione e la modifica dei principali regolamenti interni;
  • le decisioni in materia di partecipazioni, fatta eccezione per quelle comportanti l'assunzione di responsabilità illimitata per le obbligazioni della società partecipata. Queste ultime decisioni competono all'Assemblea;
  • le decisioni concernenti la promozione di azioni giudiziarie e amministrative di ogni ordine e grado di giurisdizione, a eccezione di quelle dirette al recupero dei crediti;
  • le decisioni concernenti la determinazione dei criteri per il coordinamento e la direzione delle società del Gruppo e la determinazione dei criteri per l'esecuzione delle istruzioni della Banca d'Italia.

Al Consiglio di amministrazione è inoltre attribuita la competenza esclusiva ad assumere le deliberazioni di adeguamento dello statuto a disposizioni normative, per l'istituzione o la soppressione di sedi secondarie, e anche quelle concernenti l'incorporazione di società totalmente possedute o possedute almeno al 90%.

Nelle riunioni consiliari, gli amministratori informano il collegio sindacale sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, effettuate dalla banca o dalle società controllate. In particolare, riferiscono sulle operazioni nelle quali abbiano un interesse per conto proprio o di terzi."

Il Consiglio, di norma in ogni riunione, valuta i risultati gestionali di periodo della

banca, avendo particolare riguardo all'evoluzione dei rischi assunti.

Non è prevista alcuna autorizzazione in via generale e preventiva da parte dell'assemblea di deroga al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 del codice civile.

Riunioni del Consiglio di amministrazione

Ai sensi dell'articolo 39 dello statuto: "Il Consiglio di amministrazione è convocato in via ordinaria ogni due mesi e in via straordinaria ogniqualvolta il presidente lo ritenga necessario. Il Consiglio si riunisce inoltre quando ne venga fatta richiesta motivata da almeno un terzo dei consiglieri".

Nell'esercizio 2020 si sono tenute 16 riunioni della durata media di circa 6 ore e i consiglieri hanno assicurato la loro presenza con grande assiduità.

All'inizio di ogni anno il Consiglio fissa un calendario di massima dei propri lavori. Per l'esercizio in corso sono programmate 10 riunioni; alla data di approvazione della presente Relazione si sono tenute tre riunioni.

La convocazione del Consiglio di amministrazione è fatta dal Presidente, con avviso contenente l'indicazione dell'ordine del giorno da inviare ai consiglieri e ai sindaci almeno cinque giorni prima della data fissata per l'adunanza, salvi i casi di urgenza nei quali si può prescindere dal termine e dalle modalità suindicati.

Il Collegio sindacale può convocare il Consiglio di amministrazione in base a quanto previsto dalla legge.

Le riunioni sono presiedute dal Presidente del Consiglio di amministrazione, il quale coordina i lavori, provvedendo affinché adeguate informazioni sulle materie all'ordine del giorno vengano preventivamente fornite a tutti i consiglieri e ai sindaci, così che possano essere assunte decisioni consapevoli e meditate. Ciò nel rispetto di quanto previsto dall'apposito Regolamento - approvato dal Consiglio di amministrazione in attuazione delle disposizioni in materia di organizzazione e governo societario emesse da Banca d'Italia - e con l'adozione di idonee misure volte a garantire la riservatezza della documentazione.

Per la validità delle riunioni del Consiglio di amministrazione occorre la presenza della maggioranza assoluta dei suoi membri. Le deliberazioni sono assunte con votazione palese e sono prese a maggioranza assoluta dei voti.

Delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio viene redatto apposito verbale che, iscritto nel relativo libro, deve essere firmato dal presidente e dal segretario. I suoi estratti, certificati conformi, fanno prova delle adunanze e delle deliberazioni assunte.

Attualmente la funzione di segretario del Consiglio è svolta dal Consigliere delegato.

Il Consiglio di amministrazione, nella riunione dello scorso 5 febbraio, ha provveduto a svolgere, con riferimento all'esercizio 2020, il processo di autovalutazione per verificare l'adeguatezza delle procedure, dei metodi di lavoro, dei flussi informativi, delle tempistiche delle proprie riunioni. Ciò in attuazione dell'apposito Regolamento adottato dal Consiglio di amministrazione stesso.

L'analisi ha preso in considerazione, attraverso l'esame di questionari anonimi, i

seguenti quattro profili:

  • dimensione e composizione del Consiglio di amministrazione;
  • funzionamento del Consiglio di amministrazione;
  • composizione e funzionamento dei Comitati;
  • aree tematiche.

I positivi risultati emersi dall'analisi, formalizzati nell'apposita Relazione in merito agli esiti del processo di autovalutazione, sono stati recepiti, valutati e approvati dal Consiglio di amministrazione stesso.

Il Consiglio di amministrazione ha inoltre svolto un'analisi volta a identificare la propria composizione quali-quantitativa ottimale e il profilo dei candidati alla carica di consiglieri. I risultati dell'analisi, contenuti nel documento "composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio" sono stati messi a disposizione dei soci sul sito internet istituzionale.popso.it per il rinnovo delle cariche sociali.

4.3 ORGANI DELEGATI

Amministratori delegati

Ai sensi dell'art. 43 dello statuto, al Consiglio di amministrazione compete l'eventuale nomina del consigliere delegato e la fissazione dei limiti della delega. In data 12 giugno 2020, il Consiglio di amministrazione ha proceduto alla conferma del consigliere delegato nella persona del dottor Mario Alberto Pedranzini. Le principali competenze conferite al medesimo sono:

  • sovraintendere all'attuazione delle decisioni del Consiglio di amministrazione, del Comitato di presidenza e del Presidente;
  • assicurare unità d'intenti e d'azione alle componenti del Gruppo bancario;
  • sottoporre all'approvazione del Consiglio di amministrazione le proposte di delibera per le materie specificamente individuate;
  • erogare il credito, nei limiti previsti dall'apposito regolamento;
  • assumere decisioni in materia di spese e di acquisto e alienazione di immobili entro soglie di importo predefinite.

Il Presidente

Il Presidente viene nominato dal Consiglio di amministrazione fra i suoi membri. Ai sensi dell'art. 46 dello statuto, il Presidente sorveglia l'andamento della banca e può adottare d'urgenza le decisioni e i provvedimenti che spetterebbero al Consiglio di amministrazione, informandone lo stesso alla prima adunanza. Il Presidente adotta le proprie decisioni su proposta vincolante del Consigliere delegato o, in sua assenza, del Direttore generale.

Il Presidente presiede l'Assemblea e ha pieni poteri per la sua direzione.

Il Presidente, come sopra detto, convoca il Consiglio di amministrazione e ne presiede e coordina i lavori, provvedendo affinché adeguate informazioni sulle materie all'ordine del giorno vengano fornite a tutti i consiglieri e ai sindaci nel

rispetto dell'apposito Regolamento del Consiglio di amministrazione.

Il Presidente può partecipare, senza diritto di voto, alle riunioni del Comitato di presidenza, al fine di assicurare un efficace raccordo informativo fra il Comitato stesso e il Consiglio di amministrazione.

Il Presidente promuove l'effettivo funzionamento del sistema di governo societario, favorisce la dialettica interna ed assicura il bilanciamento dei poteri, mentre non riveste uno specifico ruolo nell'elaborazione delle strategie aziendali.

Comitato di presidenza

Ai sensi dell'art. 43 dello statuto, al Consiglio di amministrazione spetta la nomina del Comitato esecutivo, denominato Comitato di presidenza, e la fissazione delle relative competenze.

Il Comitato di presidenza - disciplinato da un apposito Regolamento approvato dal Consiglio di amministrazione - è composto dal vicepresidente, dal consigliere delegato, dal consigliere anziano e da tre consiglieri di amministrazione designati alla carica per un esercizio.

Alle riunioni partecipa inoltre con funzione propositiva e voto consultivo il Direttore generale.

Alle riunioni può partecipare, senza diritto di voto, il Presidente, al fine di assicurare un efficace raccordo informativo fra il Comitato stesso e il Consiglio di amministrazione.

Le riunioni del Comitato si tengono, in via ordinaria, con la frequenza stabilita dallo stesso. Nell'anno 2020 le riunioni sono state n. 42, con una durata media di circa 1 ora e 30 minuti. Dal 1° gennaio 2021 ad oggi, il Comitato di presidenza si è riunito n. 10 volte.

Le principali competenze del Comitato esecutivo, fissate dal citato Regolamento, riguardano:

  • erogazione del credito, nei limiti previsti dall'apposito regolamento;
  • assunzioni, promozioni e licenziamenti del personale, a eccezione dei dirigenti e dei componenti della Direzione generale;
  • provvedimenti disciplinari;
  • erogazione di beneficenza;
  • promozioni di azioni giudiziarie per il recupero crediti;
  • decisioni in materia di concordati giudiziali ed extra giudiziali;
  • acquisto e alienazione di immobili entro soglie di importo predefinite;
  • istituzione, modificazione, trasferimento e soppressione di filiali;
  • conferimenti e revoche di poteri di firma nell'ambito delle apposite norme regolamentari.

Delle adunanze e delle deliberazioni assunte viene redatto apposito verbale che, iscritto nel relativo libro, deve essere firmato dai partecipanti.

Attualmente la funzione di segretario del Comitato è svolta dal Consigliere delegato.

Informativa al Consiglio

Ai sensi dell'art. 45 dello statuto, delle deliberazioni del Comitato di presidenza

viene data notizia al Consiglio di amministrazione nella sua prima riunione. Parimenti, il Consigliere delegato riferisce al Consiglio di amministrazione alla sua prima riunione in merito alle decisioni assunte.

4.4 ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI

Non vi sono consiglieri esecutivi in aggiunta al Consigliere delegato e ai componenti il Comitato esecutivo.

4.5 AMMINISTRATORI INDIPENDENTI

L'indipendenza di giudizio caratterizza l'attività di tutti gli amministratori della Banca Popolare di Sondrio. Sei membri del Consiglio hanno la qualifica di amministratore indipendente ai sensi degli artt. 147 ter, comma 4, e 148, comma 3, del TUF.

5. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO

All'interno del Consiglio di amministrazione, sono costituiti, oltre al Comitato esecutivo, il Comitato operazioni con parti correlate e soggetti collegati, di cui al seguente punto 10, il Comitato remunerazione, il Comitato controllo e rischi e il Comitato nomine.

È convincimento che l'attuale articolazione organizzativa dell'Amministrazione risponda appieno all'esigenza di assicurare alla banca un governo efficiente ed efficace, secondo criteri di economicità e snellezza operativa.

5.1 COMITATO REMUNERAZIONE

Il Consiglio di amministrazione, nella riunione del 29 agosto 2011, ha nominato al proprio interno il Comitato remunerazione.

Il Comitato remunerazione - disciplinato da un apposito Regolamento approvato dal Consiglio di amministrazione che ne regola composizione e nomina, riunioni, deliberazioni e attribuzioni - è composto da tre amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali indipendenti. Il Comitato ha nominato il Presidente e un segretario.

Il Comitato remunerazione può invitare soggetti che non ne sono membri a partecipare alle sue riunioni.

Nell'anno 2020 il Comitato remunerazione si è riunito 6 volte, con una durata media di 1 ora, con l'intervento di tutti i componenti.

Le principali competenze del Comitato remunerazione, fissate dal citato

Regolamento, sono le seguenti:

  • assicura il coinvolgimento delle funzioni aziendali competenti nel processo di elaborazione e controllo delle politiche e prassi di remunerazione;
  • ha compiti consultivi in relazione ai regolamenti attuativi del sistema di remunerazione aziendale;
  • ha funzioni consultive in tema di identificazione del personale più rilevante, valutando anche gli esiti di questo processo, e ha compiti consultivi in materia di determinazione dei criteri per la remunerazione del medesimo;
  • si esprime, anche avvalendosi delle informazioni ricevute dalle funzioni aziendali competenti, sul raggiungimento degli obiettivi di performance cui è legata l'erogazione della parte variabile della remunerazione;
  • ha compiti di proposta in materia di compensi del personale più rilevante e, inoltre, dei responsabili delle principali linee di business e funzioni aziendali, del personale più elevato delle funzioni di controllo, di coloro che riportano direttamente al Consiglio di amministrazione e al Collegio sindacale;
  • vigila direttamente sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei responsabili delle funzioni di controllo interno, in stretto raccordo con il Collegio sindacale;
  • fornisce adeguato riscontro sull'attività svolta al Consiglio di amministrazione e all'Assemblea dei soci;
  • adempie alle altre funzioni a esso assegnate nell'ambito delle Politiche retributive;
  • cura l'informativa e la documentazione da sottoporre al Consiglio di amministrazione per l'assunzione delle relative decisioni;
  • collabora con gli altri Comitati interni al Consiglio di amministrazione.

Delle adunanze e delle deliberazioni assunte viene redatto apposito verbale che, iscritto nel relativo libro, deve essere firmato dai partecipanti.

5.2 COMITATO CONTROLLO E RISCHI

Il Comitato – disciplinato da un apposito Regolamento approvato dal Consiglio di amministrazione che ne regola composizione, nomina, riunioni, deliberazioni e attribuzioni – è composto da 3 a 5 amministratori non esecutivi e per la maggior parte indipendenti.

Il Comitato ha nominato il Presidente e un segretario.

Il Presidente, i Vicepresidenti e il Consigliere delegato hanno diritto di assistere alle riunioni del suddetto comitato e, su invito del Presidente del Comitato, possono partecipare alle adunanze altri soggetti aziendali la cui presenza sia ritenuta utile. Nell'ambito della propria mission, il Comitato controllo e rischi esprime valutazioni e formula pareri al Consiglio in ordine ai principi cui devono essere uniformati il sistema dei controlli interni e l'organizzazione aziendale e ai requisiti che devono essere rispettati dalle funzioni aziendali di controllo, portando

all'attenzione del Consiglio di amministrazione gli eventuali punti di debolezza e le conseguenti azioni correttive da promuovere e, a tal fine, valuta le proposte del Consigliere delegato.

In particolare, il Comitato controllo e rischi:

  • supporta il Consiglio di amministrazione nello svolgimento delle funzioni che esso ha in tema di definizione degli obiettivi di rischio (propensione al rischio) e delle strategie in materia di prevenzione e governo dei rischi considerati rilevanti in ottica sia attuale sia prospettica; di analisi preventiva all'ingresso in nuovi mercati; di avvio di nuove attività di particolare rilievo; di erogazione di nuovi prodotti aventi caratteristiche innovative e struttura particolarmente complessa;
  • contribuisce, per mezzo di valutazioni e pareri, alla definizione della politica aziendale di esternalizzazione delle funzioni aziendali di controllo;
  • assiste il Consiglio di amministrazione, unitamente al Comitato nomine, nell'individuazione, nella nomina e nella revoca dei responsabili delle funzioni di controllo;
  • verifica che le funzioni aziendali di internal audit, di compliance e di risk management si conformino correttamente alle indicazioni e alle linee del Consiglio di amministrazione;
  • valuta, unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Banca, sentiti il revisore legale dei conti e il Collegio sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio d'esercizio e consolidato;
  • supporta il Consiglio di amministrazione nel monitoraggio periodico dell'esposizione al rischio, verificando la completezza, l'adeguatezza e la funzionalità del sistema dei controlli interni; con particolare riguardo al contenimento del rischio, accerta l'osservanza dei limiti fissati dal Consiglio di amministrazione e/o richiesti dalla normativa cogente. Inoltre, può formulare proposte di intervento in occasione delle riunioni consiliari;
  • esamina preventivamente i programmi di attività (compreso il piano di audit) e le relazioni annuali delle funzioni aziendali di controllo indirizzate al Consiglio di amministrazione. Identifica altresì tutti gli ulteriori flussi informativi che a esso devono essere indirizzati in materia di rischi (oggetto, formato, frequenza, ecc.);
  • ferme restando le competenze del Comitato remunerazione, il Comitato controllo e rischi accerta che gli incentivi sottesi al sistema di remunerazione e incentivazione della Banca siano coerenti con il RAF;
  • fornisce supporto al Consiglio ai fini del monitoraggio del rischio delle strategie di sviluppo del sistema informativo e della policy di sicurezza informatica;
  • fornisce supporto al Consiglio nella revisione e nell'aggiornamento dei regolamenti inerenti ai sistemi dei controlli interni (es. "Regolamento in materia di operazioni di maggior rilievo");
  • coadiuva il Consiglio di amministrazione nella redazione del documento di coordinamento previsto dalle disposizioni di Vigilanza in materia di sistema dei controlli interni;
  • assiste il Consiglio nell'adozione e nell'aggiornamento di modelli interni utilizzati ai fini gestionali e per la determinazione dei requisiti patrimoniali;

  • cura l'informativa e la documentazione da sottoporre al Consiglio di amministrazione per l'assunzione delle relative decisioni;
  • collabora con gli altri Comitati interni al Consiglio di amministrazione;
  • svolge gli ulteriori compiti che il Consiglio di amministrazione, in seguito, potrà attribuire al medesimo.

Il Comitato e il Collegio sindacale scambiano tutte le informazioni di reciproco interesse e, ove opportuno, si coordinano per lo svolgimento dei rispettivi compiti. Nell'anno 2020 il Comitato controllo e rischi si è riunito 18 volte, con una durata media circa di 2 ore. Delle adunanze e delle deliberazioni assunte viene redatto apposito verbale, firmato dal Presidente e dal segretario.

5.3 COMITATO NOMINE

Il Consiglio di amministrazione, nella seduta del 19 dicembre 2014, ha deliberato la costituzione al proprio interno del Comitato nomine.

Il Comitato – disciplinato da un apposito Regolamento approvato dal Consiglio di amministrazione che ne regola composizione, nomina, riunioni, deliberazioni e attribuzioni – è composto da tre amministratori non esecutivi di cui almeno due indipendenti.

Il Comitato ha nominato il Presidente e un segretario.

Il Comitato nomine svolge una funzione di supporto al Consiglio di amministrazione, anche al fine di favorire l'assunzione di decisioni frutto di riflessione collegiale e in particolare:

  • esprime il proprio parere sull'idoneità dei candidati in merito alle proposte di cooptazione di consiglieri di amministrazione;
  • esprime il proprio parere sull'idoneità dei candidati nel caso di presentazione all'Assemblea di una lista da parte del Consiglio di amministrazione per il rinnovo dell'organo stesso;
  • svolge un ruolo consultivo nel processo di autovalutazione del Consiglio di amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, e, fra l'altro, propone al Presidente l'individuazione del personale incaricato di condurre il processo stesso;
  • svolge, nell'ambito del processo di identificazione della composizione qualiquantitativa ottimale del Consiglio di amministrazione disciplinato dall'apposito regolamento, un ruolo consultivo sia nell'identificazione della composizione ottimale del Consiglio stesso e sia con riferimento alla verifica della rispondenza fra tale composizione quali-quantitativa ottimale e quella effettiva risultante dal processo di nomina;
  • svolge funzioni preparatorie nel processo di verifica dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza degli esponenti bancari previsti dall'art. 26 del Testo Unico Bancario e di verifica del rispetto della legge n. 214/2011 (cd. "normativa interlocking);
  • valuta, fermi gli obblighi di legge, la fissazione di un obiettivo in termini di quota del genere meno rappresentato e un piano per il suo raggiungimento;

  • supporta il Consiglio di amministrazione, unitamente al Comitato controllo e rischi, nell'individuazione dei responsabili delle funzioni di controllo e nella determinazione dei criteri di valutazione della loro idoneità;
  • svolge attività consultiva nel processo di definizione e aggiornamento della metodologia del piano di successione, riportata nel documento "Piano di Successione – Documento metodologico e di definizione dei processi di attivazione";
  • partecipa al processo di attuazione della successione alla carica di Consigliere delegato; supporta il Direttore generale e le competenti strutture della Banca nella definizione e nell'aggiornamento del piano di successione per i ruoli dell'alta dirigenza, al fine di accertare la solidità e la trasparenza dei procedimenti di successione in relazione alle esigenze ed alla complessiva organizzazione della Banca;
  • esprime un parere a supporto del Consiglio in merito alla nomina dell'alta dirigenza e supporta il Consiglio nella determinazione di un quadro adeguato alla valutazione della loro idoneità, al fine di assicurare la solidità e la trasparenza dei procedimenti di selezione e l'adeguatezza delle candidature proposte, in relazione alle esigenze ed alla complessiva organizzazione della Banca;
  • supporta il Consiglio di amministrazione nella definizione dei piani di formazione destinati ai Consiglieri;
  • cura l'informativa e la documentazione da sottoporre al Consiglio di amministrazione per l'assunzione delle relative decisioni;
  • collabora con gli altri Comitati interni al Consiglio di amministrazione.

Nell'anno 2020 il Comitato nomine si è riunito 12 volte, per una durata media di 1,5 ore. Delle adunanze e delle deliberazioni assunte viene redatto apposito verbale, firmato da tutti i partecipanti e dal segretario, se esterno.

6. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

Il compenso del Consiglio di amministrazione, secondo quanto previsto dall'art. 2389, comma 1, del codice civile e dall'art. 41 dello statuto, viene fissato annualmente dall'Assemblea, in attuazione delle Politiche retributive di Gruppo, che storicamente lo ha determinato in un importo fisso, senza incidere, stante la contenuta misura, sull'equilibrio delle grandezze di bilancio.

L'Assemblea determina inoltre l'importo delle medaglie di presenza e, eventualmente in misura forfetaria, il rimborso delle spese per l'intervento alle riunioni.

Non sono previste per i consiglieri forme di retribuzione incentivante basate su strumenti finanziari o collegate alle performance aziendali.

Ai sensi della richiamata normativa, spetta al Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato remunerazione, sentito il Collegio sindacale, fissare la remunerazione dei consiglieri investiti di particolari cariche previste dallo statuto. Tali cariche sono: Presidente, Vicepresidente, Consigliere delegato e Consigliere anziano.

Il Consiglio di amministrazione determina tali remunerazioni tenuto conto: dell'importanza dell'incarico e del connesso livello di responsabilità; delle qualità professionali e morali necessarie; dell'effettivo impegno che esso comporta anche in termini di tempo e di energie; della situazione patrimoniale ed economica della banca pure in proiezione futura; del livello di mercato delle remunerazioni per incarichi paragonabili in società di analoghe dimensioni e caratteristiche.

In ogni caso, ai fini della determinazione delle remunerazioni viene sempre considerato il criterio della loro sostenibilità, attuale e prospettica.

7. RUOLI DIRETTIVI E AREE DI GOVERNO

7a. LA DIREZIONE GENERALE

La Direzione generale, si sensi dell'art. 55 dello statuto, è composta dal Direttore generale e dai vicedirettori generali. Spetta al Consiglio di amministrazione nominare la Direzione generale e determinarne l'organico e le attribuzioni.

Il Direttore generale, coadiuvato dagli altri componenti la Direzione generale e dai responsabili delle Aree di governo, dà esecuzione, per gli ambiti di competenza, alle deliberazioni del Consiglio di amministrazione e del Comitato di presidenza e svolge un'attività propositiva inerente agli aspetti gestionali. Sovrintende allo svolgimento delle operazioni e dei servizi, esercitando i poteri che gli sono conferiti dallo statuto e dagli altri organi.

Il Direttore generale è capo del personale e prende parte, con funzione propositiva e voto consultivo, alle riunioni del Consiglio di amministrazione e del Comitato esecutivo.

In materia di erogazione del credito esercita i poteri delegatigli dal Consiglio di amministrazione nei limiti dell'apposito Regolamento.

7b. LE AREE DI GOVERNO

L'esercizio 2020 ha visto la riconfigurazione dell'assetto organizzativo di alto livello della banca, con l'obiettivo di ottimizzare l'efficacia e l'efficienza dell'azione aziendale e intensificare il coordinamento tra la casa madre e le società controllate.

Le principali linee di intervento, improntate a maggiore focalizzazione delle responsabilità e a crescente omogeneità a livello di Gruppo, attengono:

  • all'introduzione della nuova fattispecie organizzativa dell'«Area di Governo», che sovrintende un insieme di Servizi e Uffici preposti allo svolgimento di attività fra loro coerenti;
  • alla conseguente costituzione di una c-level suite, costituita dai responsabili delle nuove «Aree di Governo» a diretto riporto gerarchico-funzionale del Consigliere delegato;
  • all'esplicita estensione delle responsabilità spettanti ai capi delle «Aree di Governo», per gli ambiti presidiati da ciascuno, alla dimensione del Gruppo

bancario, con previsione di specifici compiti di indirizzo e coordinamento verso le altre componenti del Gruppo;

– al riposizionamento nell'ambito delle «Aree di Governo» di taluni Servizi e Uffici individuati in coerenza con le mission delle nuove fattispecie organizzative.

Di seguito si riportano le singole Aree di governo e una breve sintesi delle loro funzioni.

Area di Governo Chief Lending Officer, la cui mission è "Definire la strategia creditizia del Gruppo e presidiare l'adeguatezza e l'efficacia dei processi del credito, coerentemente con le direttrici di sviluppo del piano industriale e nei limiti di assunzione del rischio definiti dagli Organi apicali".

Area di Governo Chief Risk Officer, la cui mission è: "Progettare, sviluppare e gestire, nell'ambito e in attuazione delle deliberazioni assunte dagli Organi aziendali, sistemi di misurazione di natura regolamentare e/o gestionale delle varie fattispecie di rischio a livello di Gruppo, effettuando i relativi controlli di secondo livello, al fine di monitorarne nel tempo l'esposizione".

Area di Governo Chief Commercial Officer, la cui mission è: "Presidiare la creazione di valore a livello di Gruppo, garantendo l'eccellenza nella prassi commerciale, attraverso il monitoraggio dei mercati, la presenza sul territorio, la valorizzazione delle relazioni internazionali, l'analisi dei bisogni della clientela e il controllo sui prodotti e sui modelli di servizio".

Area di Governo Chief Financial Officer, la cui mission è: "Presidiare la generazione del valore a livello di Gruppo, tramite le attività di pianificazione, controllo di gestione, le politiche su capitale, investimenti finanziari e liquidità".

Area di Governo Chief Information Officer", la cui mission è: "Presidiare la creazione di valore a livello di Gruppo attraverso l'analisi e la valorizzazione del patrimonio informativo e la definizione di architetture, processi e metodologie ICT, insieme all'Organizzazione, alla gestione delle operations, alla gestione e protezione dei dati e alla sicurezza ICT".

Area di Governo Non Performing Exposure Unit", la cui mission è: "Presidiare la qualità del credito a livello di Gruppo attraverso il monitoraggio delle posizioni in bonis critiche e di quelle deteriorate, la definizione di strategie per la gestione delle NPE, il controllo del processo di gestione delle anomalie creditizie e di recupero del credito, l'attivazione di azioni volte a minimizzare i rischi e avviare tempestivamente le iniziative di tutela delle ragioni di credito della Banca".

8. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

La Banca Popolare di Sondrio ha adottato adeguate procedure che, nel rispetto delle vigenti normative, assicurano il corretto trattamento e la diffusione al mercato delle informazioni privilegiate di cui all'articolo 114 del Testo Unico della Finanza e al Regolamento UE 596/2014 (c.d. "MAR"). In particolare, è stato adottato il "Regolamento relativo alla gestione delle informazioni privilegiate e registro insider del Gruppo Banca Popolare di Sondrio" che è finalizzato ad assicurare l'osservanza delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti relative alla gestione e alla circolazione delle informazioni privilegiate e a garantire il rispetto della massima riservatezza e confidenzialità delle stesse. In particolare, si è inteso garantire la trasparenza nei confronti del mercato e adeguate misure preventive contro l'abuso di Informazioni Privilegiate.

Detto regolamento disciplina, fra l'altro, l'iter di accertamento delle informazioni privilegiate, il processo di comunicazione delle stesse al pubblico, la facoltà di ritardarne la comunicazione e il Registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate.

9. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

La banca, consapevole che il Sistema dei controlli interni costituisce un elemento determinante affinché l'attività sia sempre improntata ai tradizionali criteri di "sana e prudente gestione", è impegnata con continuità in un'opera finalizzata alla razionalizzazione e all'aggiornamento del sistema stesso. A tal fine, la banca si è sempre ispirata e continua a riferirsi ai principi statuiti dalla Vigilanza in tema di:

  • proporzionalità, intesa come l'applicazione delle norme in funzione delle caratteristiche dimensionali e operative della banca;
  • gradualità, intesa come la progressiva adozione di metodologie, strumenti e procedure di misurazione e controllo più evoluti;
  • unitarietà, intesa come l'utilizzo di modalità operative omogenee da parte delle diverse funzioni organizzative;
  • economicità, intesa come la capacità di garantire un onere complessivo del controllo adeguato, ma comunque non superiore agli impatti da contenere.

In conformità a tali linee guida, si è pervenuti a un sistema che consente la rilevazione, misurazione e gestione di tutte le tipologie di rischio che la banca ritiene rilevanti in considerazione dell'attività svolta, nell'ottica di perseguirne un governo consapevole.

9.1 IL PROCESSO DI GESTIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Il Sistema dei controlli interni è costituito dall'insieme delle regole, delle attività, delle procedure e delle strutture organizzative che mirano ad assicurare il rispetto delle strategie aziendali e il conseguimento delle seguenti finalità:

  • efficacia ed efficienza dei processi;
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • affidabilità e integrità delle informazioni contabili e gestionali;
  • conformità delle operazioni sia alle politiche stabilite dagli Organi di governo aziendale sia alle normative interne ed esterne;
  • condotta operativa improntata a criteri di correttezza e di prudenza.

9.2 IL SISTEMA DELLE REGOLE

In coerenza con quanto stabilito dalla normativa di vigilanza e tenuto conto delle esigenze aziendali, al fine di disciplinare dal punto di vista metodologico, organizzativo, operativo e informativo le componenti del Sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi che la banca assume nell'esercizio dell'attività quotidiana, sono predisposti per ciascuna fattispecie rilevante le seguenti tipologie di regolamenti:

  • Regolamenti generali e di processo, che disciplinano i criteri, i sistemi e i processi volti al monitoraggio e alla gestione dei rischi, nonché il ruolo al quale sono chiamati gli Organi e le Unità organizzative ai fini della loro definizione e attuazione;
  • Regolamenti operativi e metodologici, che normano le componenti necessarie all'attuazione dei citati sistemi di monitoraggio e gestione dei rischi, quali le attività, le metodologie, le procedure e le strutture organizzative coinvolte.

9.3 I RUOLI DEGLI ORGANI DI VERTICE

Il Sistema di controlli interni coinvolge, con diversi ruoli, il Consiglio di amministrazione e i Comitati endoconsiliari, il Collegio sindacale, il Consigliere delegato coadiuvato dai componenti la Direzione generale e dai Responsabili delle Aree di Governo, le Unità organizzative deputate a compiti di controllo interno e tutto il personale.

Il Consiglio di amministrazione e i Comitati endoconsiliari

Il Consiglio di amministrazione, in quanto Organo con funzione di supervisione strategica, assicura la completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del Sistema dei controlli interni. E' inoltre responsabile della definizione e approvazione del Risk Appetite Framework (RAF) e delle politiche di gestione dei rischi, nonché del loro aggiornamento in coerenza con gli indirizzi strategici.

Al fine di renderne effettiva l'esecuzione, le deliberazioni assunte con riferimento agli ambiti citati vengono comunicate al competente rappresentante dell'Organo

con funzione di gestione il quale, a sua volta, incarica le Unità organizzative preposte alla loro realizzazione.

In particolare, il Consiglio di amministrazione:

  • definisce gli orientamenti strategici, il quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio, le politiche di gestione dei rischi e le linee di indirizzo del Sistema dei controlli interni;
  • prende conoscenza del profilo di rischio e delle modalità attraverso le quali i rischi sono rilevati e valutati;
  • approva la costituzione delle funzioni aziendali di controllo, i relativi compiti e responsabilità, le modalità di coordinamento e collaborazione, i flussi informativi tra tali funzioni e tra queste e gli Organi aziendali;
  • accerta che l'assetto organizzativo sia rispondente alle politiche di gestione dei rischi e che i compiti e le responsabilità siano allocati in modo chiaro e appropriato;
  • accerta che l'adeguatezza e la funzionalità (efficacia ed efficienza) del Sistema dei controlli interni vengano verificati e, nel caso emergano carenze o anomalie, adotta con tempestività idonee misure correttive;
  • verifica che venga definito un sistema informativo corretto, completo e tempestivo coerente con la rilevanza e la complessità delle informazioni;
  • promuove lo sviluppo e la diffusione a tutti i livelli organizzativi di una cultura del controllo a cui deve essere improntata l'attività aziendale.

Nell'espletamento di tali compiti, il Consiglio di amministrazione si avvale del supporto dei propri Comitati interni, in funzione delle rispettive attribuzioni.

Il Consigliere delegato

Nell'ambito delle responsabilità spettanti all'Organo con funzione di gestione, il Consigliere delegato, coadiuvato dalla Direzione generale e dai Responsabili delle Aree di Governo, cura l'attuazione degli indirizzi strategici, del RAF, delle politiche di gestione dei rischi e delle ulteriori decisioni assunte dal Consiglio di amministrazione e dal Comitato di Presidenza, avuto specifico riguardo all'istituzione e al mantenimento di un efficace Sistema dei controlli interni, coerente con gli orientamenti strategici stabiliti dall'Organo amministrativo. Sovrintende inoltre alle attività di direzione, coordinamento e controllo sulle Società del Gruppo, assicurando in tal modo unitarietà d'intenti e d'azione.

In particolare, il Consigliere delegato:

• sottopone al Consiglio di amministrazione per l'approvazione le linee strategiche, i piani di sviluppo pluriennale e i relativi budget annuali, gli aggiornamenti/revisioni all'impianto di Risk Appetite Framework (RAF) e alle politiche di gestione dei rischi;

  • definisce, sottoponendoli all'esame del Consiglio di amministrazione per l'approvazione, gli aspetti caratterizzanti i processi aziendali rilevanti ai fini del Sistema dei controlli interni e ne cura l'attuazione;
  • esamina in via preventiva le operazioni aventi un significativo rilievo economico, patrimoniale e finanziario, per poi proporle all'approvazione del Consiglio di amministrazione;
  • stabilisce regole, attività, procedure e strutture organizzative inerenti al processo di gestione dei rischi, curando la relativa attuazione;
  • pone in essere le iniziative necessarie per garantire nel continuo la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità e l'affidabilità dell'intero Sistema dei controlli interni e delle sue componenti;
  • assicura gli interventi necessari per eliminare eventuali carenze, anomalie o disfunzioni rilevate nell'ambito del Sistema dei controlli interni, attivando le funzioni competenti;
  • assicura una corretta, tempestiva e sicura gestione delle informazioni a fini contabili, gestionali e di reporting.

Il Direttore generale, i Vicedirettori generali e i Responsabili delle Aree di Governo

La Direzione generale, al cui vertice è collocato il Direttore generale, è composta, oltre che dal medesimo, dai Vicedirettori generali.

Il Direttore generale, coadiuvato dagli altri componenti la Direzione generale, compartecipa alla funzione di gestione svolgendo in coerenza con gli indirizzi strategici assunti dall'Amministrazione un'attività propositiva con riguardo agli aspetti gestionali; dà inoltre esecuzione, per gli ambiti di competenza, alle determinazioni assunte dagli Organi apicali con particolare riferimento alla conduzione degli affari correnti. Nello specifico:

  • sovrintende al funzionamento generale e ai processi amministrativi della banca, verificando l'effettiva applicazione delle disposizioni emanate e assicurando il concreto e corretto esercizio dei poteri delegati;
  • in qualità di responsabile della gestione del personale aziendale, fissa gli indirizzi e le politiche di gestione delle risorse umane, definisce le proposte per gli avanzamenti di carriera e determina i fabbisogni quali-quantitativi dell'organizzazione, monitorando i risultati conseguiti; in relazione, sovrintende, con il supporto del Servizio Personale, alla corretta composizione delle Unità coinvolte nel processo di gestione dei rischi, assicurando che le varie attività siano dirette da personale qualificato, in possesso di esperienza e conoscenze tecniche adeguate.

La fattispecie organizzativa dell'Area di Governo accorpa un insieme di Servizi e Uffici preposti allo svolgimento di attività tra loro coerenti. I Responsabili delle Aree di Governo, costituenti nel loro insieme la cosiddetta «C-Level Suite», sovrintendono ai Servizi e agli Uffici che a essi riferiscono; al contempo, essi

assicurano un riporto gerarchico-funzionale al Consigliere delegato, il quale sovraintende a tutte le Aree di Governo. Ai responsabili delle Aree di Governo spettano inoltre specifici compiti di indirizzo e coordinamento verso le altre componenti del Gruppo bancario, secondo i rispettivi ambiti di azione.

Nel complesso, la Direzione generale e i Responsabili delle Aree di Governo coadiuvano il Consigliere delegato nell'attuazione degli indirizzi strategici, del RAF e delle politiche di gestione dei rischi definiti dagli Organi apicali, curando l'adozione di tutti gli interventi necessari ad assicurare l'aderenza dell'organizzazione e del Sistema dei controlli interni ai requisiti stabiliti dalle disposizioni interne e regolamentari.

Il Collegio sindacale

Il Collegio sindacale, avvalendosi delle Unità aziendali che svolgono attività di controllo interno, esercita le proprie responsabilità istituzionali di vigilanza sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del Sistema dei controlli interni e del RAF, contribuendo ad assicurare la regolarità e la legittimità della gestione e il rispetto delle norme che disciplinano l'attività della banca.

9.4 LE FUNZIONI DI CONTROLLO

L'assetto organizzativo aziendale prevede specifici ruoli in capo alle funzioni dedite ai controlli disciplinati dalle Istruzioni di vigilanza e riconducibili alle seguenti categorie:

  • controlli di linea o controlli di primo livello;
  • controlli sui rischi e sulla conformità o controlli di secondo livello;
  • attività di Revisione Interna o controlli di terzo livello.

I controlli di primo livello

I controlli di linea sono controlli di carattere procedurale, informatico o comportamentale volti alla verifica del corretto svolgimento delle operazioni. Qualora non siano integrati nelle procedure informatiche, sono demandati alle medesime Unità aziendali – comprese le strutture di back-office – cui compete l'esecuzione dei processi o di parte di essi ("controlli di linea di prima istanza") oppure sono condotti attraverso unità che, pur riportando a responsabili di aree operative, sono dedicate esclusivamente a compiti di controllo ("controlli di linea di seconda istanza").

La responsabilità dell'effettiva applicazione dei controlli e della loro adeguatezza è conferita, in relazione all'assetto organizzativo che caratterizza i diversi comparti di attività, ai Servizi centrali, agli uffici e alle dipendenze sul territorio.

In relazione, assume particolare rilievo l'esistenza, nell'ambito delle strutture organizzative centrali, di forme di presidio specializzato o rafforzato su ambiti operativi caratterizzati da peculiari profili di rischio (es. controlli sui processi di gestione delle anomalie creditizie e di recupero del credito; controlli sulla continuità operativa; presidi operativi in materia di trattamento e protezione dei dati, esternalizzazione di attività e componenti del sistema informativo, fiscalità, salute e sicurezza sul lavoro, gestione del personale e previdenza).

I controlli di secondo livello

I controlli sui rischi e sulla conformità sono diretti a definire i criteri e le metodologie per la rilevazione e la misurazione dei rischi e a verificarne il rispetto, a controllare la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio-rendimento eventualmente assegnati, a monitorare l'adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica.

I controlli in parola sono svolti da Unità organizzative distinte da quelle con funzioni produttive.

Le Unità organizzative a cui sono demandati i controlli della specie sono:

    1. l'Area di Governo Chief Risk Officer;
    1. la Funzione di Conformità e DPO;
    1. il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
    1. la Funzione Antiriciclaggio.

a) Area di Governo Chief Risk Officer

L'Area di Governo Chief Risk Officer (in breve "Area CRO"), nell'esercizio della "Funzione di controllo dei rischi" (risk management) della banca, coadiuva gli Organi aziendali nella configurazione e nell'attuazione del Risk Appetite Framework (RAF) e delle politiche di gestione dei rischi, nonché nel presidio dell'adeguatezza della situazione patrimoniale e di liquidità del Gruppo.

E' responsabile delle attività di progettazione, sviluppo, aggiornamento, validazione e gestione di sistemi, metodologie e procedure idonee all'identificazione, misurazione, valutazione e controllo dei profili di rischio rilevanti; svolge inoltre i controlli di secondo livello sulle principali fattispecie di rischio, provvedendo a monitorarne l'esposizione in chiave attuale e prospettica.

In particolare, l'Area CRO, il cui responsabile riporta gerarchicamente e funzionalmente al Consigliere delegato, svolge le seguenti principali attività:

  • definisce e sviluppa le metodologie, gli strumenti e i processi per l'identificazione, la valutazione, la misurazione e il controllo dei rischi connessi alle attività aziendali e produce la relativa reportistica;
  • promuove progetti per la configurazione dei sistemi di valutazione, misurazione, presidio e gestione dei rischi;
  • provvede a misurare e a valutare in modo attendibile, tempestivo, sistematico e completo l'esposizione ai rischi rilevanti, monitorandone l'esposizione in termini sia attuali che prospettici;
  • relativamente al rischio di credito, verifica il corretto svolgimento del monitoraggio andamentale sulle esposizioni creditizie – in particolare di quelle deteriorate – e valuta la coerenza delle classificazioni, la congruità degli accantonamenti e l'adeguatezza dei processi di recupero; svolge inoltre attività di controllo sulle posizioni di maggiore rilevanza e sulla complessiva rischiosità del portafoglio crediti;
  • analizza, in via preventiva, i rischi legati all'offerta di nuovi prodotti e servizi, all'ingresso in nuovi segmenti operativi e di mercato, alle scelte di esternalizzazione di attività e sistemi informativi e, in generale, al perseguimento di progetti aziendali "innovativi";
  • sovrintende ai processi di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e della liquidità (ILAAP) e alla predisposizione/aggiornamento del Piano di Risanamento del Gruppo; supporta inoltre la contribuzione della banca al Piano di Risoluzione del Gruppo;
  • sovrintende agli obblighi di Informativa al pubblico degli enti in applicazione della disciplina di "Terzo Pilastro";
  • governa l'esecuzione di esercizi di stress promossi dagli Organi di Supervisione a livello sistemico.

L'Area CRO, nella quale è incardinato il Servizio Controllo rischi, si articola in una serie di Uffici specialistici e di supporto operanti sotto il coordinamento del responsabile (Chief Risk Officer, CRO). Tra questi l'Ufficio Convalida, Unità di controllo collocata a diretto riporto del Chief Risk Officer, agisce in modo autonomo e indipendente dalle Unità deputate allo sviluppo dei modelli con la funzione di verificare, in fase di primo impianto come pure nel continuo, la qualità dei sistemi interni di misurazione dei rischi e di valutazione delle attività aziendali adottati tanto in ottica regolamentare quanto per finalità gestionali, avuto particolare riguardo per i sistemi di rating interni.

b) Funzione di Conformità e DPO

La Funzione di Conformità e DPO – il cui responsabile riporta gerarchicamente e funzionalmente al Consigliere delegato – provvede allo svolgimento di attività consulenziali e di controllo con finalità di rilevazione e prevenzione dei rischi legale e reputazionali relativi alla conformità di processi e procedure aziendali alle norme di eteroregolamentazione applicabili alla banca (leggi e regolamenti) e di autoregolamentazione (disposizioni interne).

Inoltre, nel ruolo di Data Protection Officer (DPO), è parte integrante del modello aziendale di funzionamento della Data Protection, adottato ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 del 27 aprile 2016 (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati Personali, "GDPR"), relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali.

Funzione di Conformità

La responsabilità del governo sull'intero assetto normativo concernente l'attività della banca, che le norme di Vigilanza assegnano alla Funzione, è intesa al netto delle tematiche già presidiate, in modo specializzato, dalle altre funzioni aziendali deputate ai controlli di secondo livello (Funzione di Controllo dei rischi, Funzione Antiriciclaggio, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Funzione di Convalida).

Quanto all'operatività svolta, la Funzione adotta un modello c.d. di "compliance diffusa" volto a soddisfare il citato obbligo normativo sia tramite la diretta soprintendenza di tematiche core, specie attinenti alla tutela dei consumatori (servizi di investimento, trasparenza, usura, privacy, ecc.) e alla prevenzione e gestione dei conflitti di interesse (disciplina in tema di parti correlate e soggetti collegati, ecc.), e sia attraverso la collaborazione, relativamente ad ambiti di rispettiva competenza, di "presidi specialistici" e di "referenti di compliance" appositamente individuati all'interno della struttura aziendale con l'obiettivo di accrescere la qualità dei controlli sulla conformità alle norme.

Il processo di compliance si articola, sinteticamente, nelle seguenti fasi: monitoraggio degli aggiornamenti normativi; consulenza; risk assessment (valutazione del grado di rischio di non conformità); testing (verifiche di funzionamento); formazione; reporting.

La Funzione è coinvolta nella valutazione ex ante della conformità alla regolamentazione potenzialmente applicabile all'operatività in nuovi prodotti e servizi, all'ingresso in nuovi segmenti operativi e di mercato, alle scelte di esternalizzazione di attività e sistemi informativi e, in generale, a tutti i progetti aziendali "innovativi" intrapresi. Presta inoltre assistenza nei confronti dell'Alta Direzione e dell'Amministrazione per tutte quelle materie in cui assume rilevanza il rischio di non conformità e collabora alla formazione e sensibilizzazione del personale sulle disposizioni applicabili alle attività svolte.

DPO - Data Protection Officer

Nel rispetto di quanto disposto all'articolo 39 del GDPR, la Funzione, in qualità di Data Protection Officer:

  • informa e consiglia il Titolare del trattamento (la banca) e i dipendenti in merito agli obblighi derivanti dal GDPR e dalle altre normative europee e nazionali relative alla protezione dei dati personali;
  • verifica che la normativa vigente e le policy interne del Titolare siano correttamente applicate, avendo pure riguardo alle attribuzioni delle responsabilità, alla sensibilizzazione e alla formazione del personale, provvedendo alle relative verifiche;

  • su richiesta, predispone pareri in merito alla valutazione d'impatto sulla protezione dei dati di determinati aspetti dell'operatività aziendale, sorvegliandone l'esecuzione;
  • coopera con il Garante della Privacy;
  • funge da punto di contatto sia per il Garante della Privacy, sia per i clienti che per i dipendenti.

Il DPO si avvale del supporto dell'Ufficio Gestione e protezione dei dati, quale presidio funzionale in materia, ricevendo dallo stesso informazioni relativamente alle attività e ai controlli di primo livello effettuati.

c) Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, collocato alle dirette dipendenze del Direttore generale, cui risponde gerarchicamente e funzionalmente, ha per compito principale quello di assicurare l'attendibilità dell'informativa contabile e finanziaria mediante la predisposizione di adeguate procedure amministrativo-contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato e il monitoraggio nel continuo circa la loro adeguatezza ed effettiva applicazione.

Il Dirigente attesta, con apposita dichiarazione scritta, che gli atti e le comunicazioni della società diffusi al mercato e relativi all'informativa societaria sono corrispondenti alle risultanze documentali e alle scritture contabili.

d) Funzione Antiriciclaggio

La Funzione Antiriciclaggio, posta alle dipendenze gerarchiche e funzionali del Consigliere delegato, attua uno stabile presidio allo scopo di sovrintendere alla prevenzione e al contrasto dei rischi derivanti dal coinvolgimento in operazioni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.

Funge da qualificato centro di competenza sullo specifico comparto, deputato tra l'altro alla supervisione dei controlli sui soggetti, sui rapporti e sulle transazioni compiuti quotidianamente dalle aree operative, verso cui indirizza un'intensa azione di stimolo e sensibilizzazione.

Verifica nel continuo l'idoneità dei processi e delle procedure adottate al fine di assicurare un'adeguata sorveglianza sui rischi connessi alla violazione della normativa tempo per tempo vigente in materia di riciclaggio del denaro e di finanziamento del terrorismo.

In particolare:

• identifica le norme applicabili e valuta il loro impatto sui processi e le procedure interne;

  • collabora alla configurazione del Sistema dei controlli interni e delle procedure dirette alla prevenzione e al contrasto dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, accertandone nel continuo l'adeguatezza;
  • conduce, in raccordo con il responsabile della segnalazione di operazioni sospette, verifiche sulla funzionalità del processo di segnalazione e sulla congruità delle valutazioni di primo livello sull'operatività della clientela;
  • concorre alla definizione delle politiche di governo dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo e delle fasi in cui si articola il processo;
  • conduce, in raccordo con le altre funzioni aziendali interessate, l'esercizio annuale di autovalutazione dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo previsto dalle disposizioni di vigilanza;
  • svolge attività di adeguata verifica rafforzata della clientela in relazione a particolari circostanze – oggettive, ambientali o soggettive – nelle quali risulta particolarmente elevato il rischio di riciclaggio;
  • valuta, in via preventiva, i rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo connessi con l'offerta di nuovi prodotti e servizi, l'ingresso in nuovi segmenti operativi e di mercato, le scelte di esternalizzazione di attività e sistemi informativi e, in generale, il perseguimento di progetti aziendali "innovativi";
  • valuta l'affidabilità del sistema informativo per l'adempimento degli obblighi di adeguata verifica della clientela, conservazione dei dati e segnalazione delle operazioni sospette;
  • cura, in collaborazione con le preposte funzioni, la predisposizione di un piano formativo aziendale finalizzato a conseguire un aggiornamento su base continuativa del personale e dei collaboratori in tema di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

I controlli di terzo livello

L'attività del Servizio Revisione Interna è volta, da un lato, a controllare, in un'ottica di verifiche di terzo livello e anche con ispezioni in loco, il regolare andamento dell'operatività e l'evoluzione dei rischi, e, dall'altro, a valutare l'adeguatezza e la funzionalità della struttura organizzativa e delle altre componenti del Sistema dei controlli interni, portando all'attenzione degli Organi aziendali i possibili miglioramenti, con particolare riferimento al Risk Appetite Framework (RAF), al processo di gestione dei rischi nonché agli strumenti di misurazione e controllo degli stessi.

Il Servizio, in qualità di funzione di controllo di terzo livello della banca, si pone a supporto del Consiglio di amministrazione, sia ai fini di un adeguato adempimento delle disposizioni degli Organi di Vigilanza, sia per esigenze specifiche di controllo dei rischi e di verifica dell'efficienza/efficacia organizzativa.

Il Servizio è indipendente da tutte le Unità produttive e dalle ulteriori funzioni che assumono compiti di controllo; non esegue alcuna attività operativa e/o a carattere

gestionale onde evitare l'insorgere di conflitti di interesse, essendo del tutto autonomo a livello organizzativo interno. Opera alle dipendenze del proprio Responsabile, che è direttamente subordinato al Consiglio di amministrazione, riportando al suo Presidente, cui risponde gerarchicamente e funzionalmente.

Il Servizio assume competenze di controllo sia su tutte le attività svolte individualmente dalla banca, sia sull'operatività delle società rientranti nel perimetro del Gruppo bancario, valutando l'adeguatezza e la funzionalità dei sistemi adottati per la gestione e il controllo dei rischi, formulando proposte di miglioramento in ordine alle procedure e alle modalità di assunzione e monitoraggio dei rischi rilevanti e svolgendo un'azione propulsiva per l'efficientamento dell'intero Sistema dei controlli interni.

Inoltre, verifica la correttezza dei comportamenti assunti dalle Unità organizzative aziendali nello svolgimento delle attività loro assegnate, individuando eventuali andamenti anomali e violazioni procedurali; assume inoltre compiti di accertamento, anche con riguardo a specifiche irregolarità o inadempienze rilevate.

9.5 CONTROLLI INTERNI RELATIVI ALL'INFORMATIVA CONTABILE E FINANZIARIA

Il Sistema di Controllo Interno sull'informativa societaria deve essere inteso come il processo che, coinvolgendo molteplici funzioni aziendali, fornisce ragionevoli assicurazioni circa l'affidabilità dell'informativa finanziaria, l'attendibilità dei documenti contabili e il rispetto della normativa applicabile.

E' stretta e chiara la correlazione con il processo di gestione dei rischi che si configura come il processo di identificazione e analisi di quei fattori che possono pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi aziendali, al fine di determinare come questi rischi possono essere gestiti. Un sistema di gestione dei rischi idoneo ed efficace può infatti mitigare gli eventuali effetti negativi sugli obiettivi aziendali, tra i quali l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività delle informazioni contabili e finanziarie.

L'istituzione e il mantenimento di un adeguato sistema di controllo sull'informativa societaria e la periodica valutazione della sua efficacia da parte della banca presuppongono l'individuazione preliminare di un modello di confronto cui fare riferimento. Esso deve essere generalmente accettato, rigoroso, completo e perciò tale da guidare nell'adeguata realizzazione e nella corretta valutazione del sistema di controllo stesso. Si è deciso di prendere spunto dalle indicazioni e dai principi di "COSO Report", modello di riferimento per la valutazione del sistema di controllo interno ampiamente diffuso anche a livello internazionale, qui considerato per la parte relativa all'informativa finanziaria.

Attraverso il citato modello, l'attività di istituzione del sistema di controllo passa attraverso le fasi di: confronto tra la situazione in essere e il modello di riferimento adottato; individuazione di carenze o punti di miglioramento; attuazione delle

azioni correttive e di valutazione del sistema di controllo interno teso a supportare le attestazioni del Dirigente Preposto.

La verifica della presenza di un adeguato sistema delle procedure amministrative e contabili e del suo corretto funzionamento nel tempo avviene secondo metodologie specifiche definite in un regolamento metodologico interno ed è condotta in parte dall'apposita unità organizzativa all'uopo istituita e, in parte, dalla stessa unità con il supporto di altre funzioni aziendali.

L'ambito di analisi tiene altresì conto delle componenti della struttura dei controlli interni a livello aziendale che influiscono sull'informativa finanziaria; tali controlli operano trasversalmente rispetto ai singoli processi aziendali di linea.

Descrizione delle principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

a) Fasi del Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

Identificazione dei rischi sull'informativa finanziaria

L'attività di identificazione dei rischi viene condotta in primis attraverso la selezione delle entità rilevanti (società) a livello di Gruppo e, successivamente, attraverso l'analisi dei rischi che risiedono lungo i processi aziendali da cui origina l'informativa finanziaria.

Questa attività prevede la definizione di criteri quantitativi in relazione al contributo economico e patrimoniale fornito dalle singole imprese nell'ultima situazione contabile e delle regole di selezione con soglie minime di rilevanza. Non si esclude la considerazione di elementi qualitativi.

Una volta definite le entità rilevanti, si procede all'individuazione dei processi significativi, definiti tali se associati a dati e informazioni materiali, ossia voci contabili per le quali esiste una possibilità non remota di contenere errori con un potenziale impatto rilevante sull'informativa finanziaria.

All'interno di ogni processo significativo si procede altresì ad identificare le "asserzioni" più rilevanti, sempre secondo valutazioni basate sull'analisi dei rischi. Le asserzioni di bilancio sono rappresentate dall'esistenza, dalla completezza, dall'occorrenza, dalla valutazione, da diritti e obblighi e dalla presentazione ed informativa. I rischi si riferiscono quindi alla possibilità che una o più asserzioni di bilancio non siano correttamente rappresentate, con conseguente impatto sull'informativa stessa.

Valutazione dei rischi sull'informativa finanziaria

La valutazione dei rischi è condotta sia a livello societario complessivo sia a livello di specifico processo. Nel primo ambito rientrano in particolare, con riferimento all'informativa finanziaria, i rischi di frode, i rischi di non corretto funzionamento dei sistemi informatici o l'assenza di separazione delle funzioni. A livello di processo i rischi connessi all'informativa finanziaria (errori operativi, sottostima o

sovrastima delle voci, non accuratezza dell'informativa, etc.) vanno analizzati a livello delle attività componenti i processi.

La valutazione di rischi e controlli pertinenti associati ai processi critici del Dirigente Preposto avviene utilizzando un approccio di tipo "risk based", che ha come prerequisito fondamentale la mappatura puntuale dei processi aziendali.

L'indice di rischio potenziale rappresenta la valutazione sintetica del singolo evento rischioso, il cui manifestarsi potrebbe provocare un danno diretto/indiretto di natura economico-finanziaria, patrimoniale, sanzionatoria o d'immagine verso l'esterno; esso è rilevato nell'ambito del processo e prescinde dai controlli esistenti. L'indice di rischio è valutato in base all'intensità del danno potenziale e alla frequenza, ossia il numero di volte in cui il rischio può manifestarsi. La combinazione del giudizio di intensità e frequenza dà origine agli indici di rischiosità inerente o potenziale.

Identificazione dei controlli a fronte dei rischi individuati

In prima istanza, viene posto il focus sull'attività dei controlli a livello aziendale ricollegabili a dati/informazioni e alle asserzioni rilevanti, che vengono identificati e valutati sia attraverso il monitoraggio del riflesso a livello di processo e sia a livello generale.

I controlli a livello aziendale possono prevenire o individuare eventuali errori significativi, pur non operando a livello di processo.

Avendo adottato un approccio "risk based", la determinazione dei processi critici e, all'interno degli stessi, dei rischi contabili a livello di processo, guida le attività di analisi e comporta la successiva individuazione e valutazione dei controlli, che possono mitigare il livello di rischio inerente e condurre il rischio residuo entro soglie di accettabilità.

Valutazione dei controlli a fronte dei rischi individuati

La valutazione del sistema dei controlli utilizzata è in funzione di diversi elementi: controlli virtuosi; tempistica e frequenza; adeguatezza; conformità operativa; valutazione organizzativa. L'analisi complessiva dei controlli a presidio di ciascun rischio viene definita autonomamente come sintesi del processo di valutazione del livello di adeguatezza e di conformità corrispondente a tali controlli. Dette analisi riassumono considerazioni di carattere soggettivo in merito all'efficacia ed efficienza dei controlli a presidio del singolo rischio. La valutazione complessiva sulla gestione dei rischi può essere scomposta in valutazioni di esistenza, adeguatezza e conformità.

Il processo di valutazione dei rischi si conclude con la determinazione del livello di rischio residuo, come valore risultante dall'applicazione della valutazione complessiva dei controlli alla rischiosità inerente.

Flussi informativi con i risultati dell'attività svolta vengono resi semestralmente agli organi amministrativi nella forma di relazioni operative del Dirigente Preposto a supporto delle attestazioni ai documenti contabili. Tali relazioni comprendono: i risultati della determinazione del perimetro critico di analisi, l'individuazione dei

rischi contabili con annessi score finali di valutazione, un focus sulle carenze e punti di miglioramento riscontrati e le connesse procedure di mitigazione, unitamente ad un sunto sulla adeguatezza e operatività dei controlli a livello aziendale.

b) Ruoli e funzioni coinvolte

Il Dirigente Preposto è sostanzialmente al vertice del sistema che supervisiona la formazione dell'informativa finanziaria. Al fine del perseguimento della sua missione, il Dirigente Preposto ha la facoltà di dettare le linee organizzative per un'adeguata struttura nell'ambito della propria funzione; è dotato di mezzi e strumenti per lo svolgimento della sua attività; ha la possibilità di collaborare con altre unità organizzative.

Una molteplicità di funzioni aziendali concorre all'alimentazione delle informazioni di carattere economico-finanziarie. Pertanto, il Dirigente Preposto instaura un sistematico e proficuo rapporto con dette funzioni.

Semestralmente il Dirigente Preposto redige una relazione, che presenta al Consiglio di amministrazione ed invia per conoscenza al Servizio Revisione Interna. Essa costituisce il flusso informativo tramite cui il Dirigente Preposto riferisce in merito all'attività svolta ed ai risultati emersi. Spetta al Consiglio di amministrazione vigilare affinché il Dirigente Preposto disponga di adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti a lui attribuiti, nonché sul rispetto effettivo delle procedure amministrative e contabili.

Il Dirigente Preposto è tenuto a informare tempestivamente il Collegio sindacale qualora emergessero criticità di natura contabile, patrimoniale e finanziaria.

Il Servizio Revisione Interna, nell'ambito di un apposito accordo di servizio, fornisce al Dirigente Preposto eventuali elementi e informazioni che possano favorire la valutazione e il governo degli eventuali fattori di criticità, quali anomalie che possano rientrare nel perimetro d'azione del Dirigente Preposto stesso. Parimenti, nel rispetto dei reciproci mandati, il Dirigente preposto è tenuto a informare tempestivamente il Servizio Revisione Interna qualora, nello svolgimento delle proprie attività, emergano irregolarità, anche non di natura strettamente contabile/finanziaria, di particolare gravità.

La Funzione Organizzazione e Normative collabora con il Dirigente Preposto relativamente alla documentazione dei processi contabili e al relativo aggiornamento nel tempo.

La Funzione di Risk Management collabora con il Dirigente Preposto per la redazione della Nota integrativa inerente alle informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, mentre la Funzione Compliance garantisce adeguati flussi informativi in materia di recepimento della normativa esterna che lo può interessare.

Nel caso di diffusione, debitamente autorizzata dal Consiglio di Amministrazione, di informazioni al mercato contenenti dati contabili, è previsto il coinvolgimento del Dirigente Preposto.

Per ogni società controllata definita rilevante e anche al fine dell'informativa contabile di gruppo, viene nominato dal relativo organo esecutivo un referente del

Dirigente Preposto, che ha il compito di estendere il modello di riferimento applicato dalla Capogruppo ai propri processi. E' prevista una certificazione almeno semestrale, indirizzata al Dirigente Preposto, tramite la quale il referente attesta l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del proprio bilancio, oltre che la corrispondenza dell'informativa predisposta a libri e scritture contabili.

Si ritiene che il modello utilizzato permetta di fornire sufficienti garanzie per una corretta informativa contabile e finanziaria. Si fa presente tuttavia che non è possibile avere la certezza che non possano verificarsi disfunzioni o anomalie suscettibili di ricadute sull'informativa contabile e finanziaria, pur in presenza di sistemi di controllo interno correttamente impostati e funzionanti.

9.6 MODELLO ORGANIZZATIVO EX D.LGS. 231/2001

La banca ha provveduto, con delibera consiliare assunta nel 2008, a dotarsi di un modello organizzativo, previsto dall'art. 6 del D.Lgs 231/2001, il cui obiettivo è quello di prevenire il rischio di commissione dei reati espressamente previsti dalla normativa in discorso. A tale scopo, viene svolta l'individuazione delle attività sensibili nell'ambito dei vari processi aziendali, con il conseguente adeguamento o la creazione di procedure di controllo, strutturate e organiche, che permettano di presidiare in ottica preventiva o di accertare successivamente comportamenti contrastanti col dettato normativo.

Il modello organizzativo è soggetto ad aggiornamenti al variare del contesto di riferimento: l'edizione attualmente in vigore è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 1° dicembre 2020.

Scopo del modello è quello di sviluppare in tutto il Personale la piena consapevolezza della illiceità dei comportamenti condannati dal Legislatore, che, se compiuti, vengono sottoposti al sistema sanzionatorio interno, nonché di dotare la Banca di uno strumento di monitoraggio costante dell'attività, tale da permettere azioni tempestive di prevenzione dei reati contemplati dalla normativa. Rilevano, in tal senso, anche la formazione, erogata a tutti i livelli aziendali, e le procedure di segnalazione delle violazioni, messe a disposizione di tutto il Personale tramite il portale intranet della banca.

Un elemento fondamentale del modello organizzativo è il Codice etico aziendale, la versione vigente è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 1° ottobre 2019 - alla cui osservanza è chiamato tutto il Personale interno, al quale è richiesta esplicita conferma di presa visione, nonché altri soggetti che intrattengono rapporti commerciali con la Banca, quali consulenti e fornitori.

Un'altra componente sostanziale per la concreta attuazione del modello organizzativo è la costante attività di monitoraggio condotta dall'Organismo di vigilanza, composto dal dottor Raffaele Manfredi Selvaggi, in qualità di Presidente e dai responsabili pro-tempore della Funzione di Conformità e DPO, della Revisione Interna e del Servizio Legale. L'organo collegiale è appositamente costituito col compito di vigilare:

  • sull'osservanza del Modello da parte dei Dipendenti, degli Organi sociali e degli altri soggetti tenuti alla sua osservanza;

  • sull'efficacia ed adeguatezza del modello in relazione alla struttura aziendale e alla effettiva capacità di prevenire la commissione dei reati;

  • sulla opportunità di aggiornare il modello, laddove si riscontrino esigenze di adeguamento dello stesso in relazione a mutate condizioni aziendali e/o normative, sollecitando a tal fine gli Organi competenti.

Più specificamente, all'Organismo di vigilanza sono affidati i seguenti compiti di verifica e controllo:

  • attuare le procedure di controllo previste dal modello anche tramite l'emanazione o proposizione di disposizioni (normative e/o informative) interne;

  • condurre ricognizioni sui processi aziendali ai fini dell'aggiornamento della mappatura delle attività sensibili;

  • effettuare o disporre verifiche mirate su determinate operazioni o specifici atti posti in essere dalla banca soprattutto nell'ambito delle attività sensibili;

  • raccogliere – anche attivando specifici dedicati canali -, elaborare e conservare le informazioni rilevanti in ordine al rispetto del modello, nonché aggiornare la lista di informazioni che devono essere a lui trasmesse o tenute a sua disposizione;

  • coordinarsi con le varie funzioni aziendali, anche attraverso apposite riunioni, per il miglior monitoraggio delle attività in relazione alle procedure stabilite nel modello;

  • attivare e svolgere le indagini interne, raccordandosi di volta in volta con le funzioni aziendali interessate per acquisire ulteriori elementi di analisi;

  • curare l'informazione e la formazione del Personale sulla specifica materia;

  • produrre una relazione annuale che viene sottoposta al Consiglio di Amministrazione.

A tali fini, l'Organismo di Vigilanza si avvale anche delle relazioni delle funzioni di controllo interne, si relaziona col Collegio sindacale e il Comitato di controllo e rischi, tiene periodiche riunioni, cui può convocare i responsabili dei servizi o dei processi aziendali per quanto di loro competenza. Il resoconto di tali adunanze viene riportato su apposito libro verbali.

La banca, nel suo ruolo di Capogruppo, ha il compito di fornire alle società appartenenti al Gruppo, indicazioni in merito alla stesura del modello organizzativo e alla costituzione dell'Organismo di vigilanza di natura collegiale.

9.7 SOCIETA' DI REVISIONE

L'Assemblea della Banca Popolare di Sondrio del 29 aprile 2017 ha conferito l'incarico di revisione contabile del bilancio d'esercizio della banca, del bilancio consolidato del Gruppo e di revisione contabile limitata della relazione finanziaria semestrale consolidata per gli esercizi 2017/2025 a EY S.p.A. iscritta nel Registro unico dei revisori legali tenuto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze al n. 70945.

9.8 DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

La Legge n. 262 del 28 dicembre 2005 recante "Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari", tra le varie innovazioni in materia di responsabilità e obblighi relativi all'informativa societaria, ha introdotto la figura aziendale del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, disciplinata ora dall'articolo 154 bis del TUF.

In conformità alle disposizioni normative, la banca ha provveduto a introdurre nello statuto l'art. 64 dedicato al "Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari".

Secondo tale norma, il Dirigente preposto viene nominato dal Consiglio di amministrazione previo parere obbligatorio, ma non vincolante, del Collegio sindacale e deve avere maturato un'adeguata esperienza professionale in ambito amministrativo e/o contabile per un congruo periodo di tempo nei settori bancario, finanziario, mobiliare o assicurativo.

Al Dirigente preposto sono attribuiti poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti attribuiti ai sensi di legge. Al Dirigente preposto spetta, in particolare, l'incombenza di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato e di attestare con apposita dichiarazione scritta che gli atti e le comunicazioni della società diffusi al mercato e relativi all'informativa societaria sono corrispondenti alle risultanze documentali e alle scritture contabili.

Il Consiglio di amministrazione nella riunione del 27 novembre 2007 ha provveduto a nominare quale Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari il dottor Maurizio Bertoletti.

10. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE/SOGGETTI COLLEGATI

La banca provvede alla gestione dei conflitti d'interesse con l'obiettivo di assicurare, quanto più efficacemente possibile, la conformità alle norme di riferimento dell'operatività aziendale. Gli ambiti sensibili ai fini della gestione dei conflitti d'interesse trattati in questa sede attengono: alle operazioni con parti correlate, di cui al principio contabile IAS 24 e al Regolamento emanato con delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni; alle operazioni con soggetti collegati, di cui alla parte terza, capitolo 11 della Circolare n.285/2013 di Banca d'Italia ("Attività di rischio e conflitti d'interesse nei confronti di soggetti collegati"); alle obbligazioni degli esponenti bancari, di cui all'articolo 136 del del decreto legislativo n. 385/1993 e successive modificazioni (TUB) e al titolo II, capitolo 3 della Circolare n. 229/1999 (Istruzioni di Vigilanza per le banche).

Il Regolamento interno in materia di operazioni con parti correlate adottato dalla banca è pubblicato sul sito internet aziendale all'indirizzo https://istituzionale.popso.it nella sezione relativa alla governance aziendale.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono riportate, ai sensi della vigente normativa, nelle relazioni e nelle note integrative, civilistiche e consolidate, del Resoconto d'esercizio della banca; inoltre, nella relazione e nella nota integrativa della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno.

Tali informazioni, oltre a quantificare l'incidenza delle operazioni con parti correlate in confronto agli aggregati patrimoniali e finanziari (comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006), precisano se le operazioni stesse: rientrano nella normale operatività della banca; sono regolate a condizioni di mercato o, in assenza di idonei parametri, sulla base dei costi sostenuti. Le informazioni specificano altresì, pure in relazione a possibili conflitti di interesse, l'eventuale presenza di posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali, come definite dalla specifica normativa (comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001).

Il Regolamento interno in materia di operazioni con soggetti collegati, adottato dalla banca ai sensi della disciplina di cui al titolo V, capitolo V della Circolare n. 263/2006 di Banca d'Italia, entrata in vigore il 31 dicembre 2012 e successivamente confluita nella Circolare n. 285/2013, è pure pubblicato sul sito internet aziendale https://istituzionale.popso.it nella sezione relativa alla governance aziendale. In particolare, le attività di rischio nei confronti di soggetti collegati sono oggetto di segnalazione a Banca d'Italia, con cadenza trimestrale a decorrere dal 31 dicembre 2012, a livello consolidato e individuale.

Le obbligazioni di cui all'articolo 136 del TUB, contratte con la Banca Popolare di Sondrio dai propri esponenti e dalle società ai medesimi riferibili ai sensi della specifica normativa, sono approvate all'unanimità dal Consiglio di amministrazione, assentatosi l'esponente interessato, con il voto favorevole di tutti i componenti effettivi del Collegio sindacale. Qualora un Sindaco sia assente nella riunione in cui le predette obbligazioni vengono esaminate e approvate, provvede non appena possibile, comunque prima dell'attuazione di quanto deliberato, a esprimere formalmente il proprio assenso.

Censimento dei soggetti correlati/collegati e di cui all'articolo 136 TUB e istruttoria delle operazioni

Il referente di compliance presso il Servizio Legale per il presidio degli ambiti normativi afferenti all'operatività con parti correlate e soggetti collegati raccoglie dagli Amministratori, dai Sindaci, dai Dirigenti con responsabilità strategiche e da determinato personale delle società del Gruppo, tramite apposite schede di censimento, le indicazioni relativamente ai soggetti rilevanti ai sensi del Regolamento Consob n. 17221, della Circolare n. 285/2013 e dell'art. 136 del TUB. L'aggiornamento di tali informazioni avviene, oltre che su segnalazione degli interessati e in occasione del rinnovo delle cariche degli organi societari, almeno annualmente nell'ambito del predetto censimento documentale.

Le informazioni raccolte vengono inserite dal referente di compliance in apposito applicativo informatico che si interfaccia con l'anagrafe generale, che, quindi, recepisce le informazioni attinenti a parte correlata e/o soggetto collegato e/o soggetto di cui all'art. 136 del TUB.

L'Ufficio Grandi rischi e rating desk provvede all'esame preventivo e alla registrazione nel predetto applicativo delle operazioni creditizie proposte dalle dipendenze con riguardo a parti correlate e soggetti collegati. Predispone, inoltre, l'informativa per il Comitato operazioni con parti correlate e soggetti collegati in relazione alle operazioni sulle quali il medesimo deve esprimere il proprio parere.

Comitato operazioni con parti correlate e soggetti collegati

Il Comitato operazioni con parti correlate e soggetti collegati, nominato dal Consiglio di amministrazione, opera ai sensi delle normative Consob e Banca d'Italia relative a parti correlate/soggetti collegati. È composto di tre amministratori indipendenti non esecutivi, uno dei quali con funzione di Presidente. Il Comitato nomina, su proposta di chi lo presiede, il segretario.

Tale Comitato è disciplinato da un proprio regolamento che attiene a composizione e nomina dei membri; attribuzioni; riunioni; deliberazioni. Le principali competenze del Comitato operazioni con parti correlate e soggetti collegati riguardano:

  • la formulazione di un parere preventivo sulle procedure organizzative e sui Regolamenti interni della banca in materia di operazioni con parti correlate e di operazioni con soggetti collegati e sulle eventuali modifiche degli stessi;
  • fatti salvi i casi e le facoltà di esclusione, dei quali il Comitato prende atto, l'esame preventivo delle operazioni individuate dalle predette specifiche normative;
  • la partecipazione alla fase delle trattative e all'istruttoria in caso di operazioni di maggiore rilevanza sulle quali deve esprimersi nel merito;
  • la collaborazione con il referente di compliance nella predisposizione dell'informativa trimestrale per il Consiglio di amministrazione e il Collegio sindacale sulle operazioni poste in essere nel periodo.

Il Comitato operazioni con parti correlate e soggetti collegati si riunisce ogniqualvolta si rende necessario esaminare un'operazione di propria competenza ai sensi della vigente normativa. Inoltre, per l'esame dell'informativa trimestrale al Consiglio di amministrazione e al Collegio sindacale.

Nell'esercizio 2020 il Comitato si è riunito sette volte. Delle adunanze e delle deliberazioni assunte viene redatto apposito verbale, sottoscritto dai Membri del Comitato e dal Segretario.

11. IL COLLEGIO SINDACALE

11.1 LA NOMINA DEL COLLEGIO SINDACALE

Lo statuto disciplina, agli articoli 49 e 50, la nomina dei componenti il Collegio sindacale attraverso il meccanismo del voto di lista.

Le liste, contenenti l'indicazione dei candidati alla carica di sindaco effettivo e di sindaco supplente distinti in due sezioni, possono essere presentate da almeno 500 soci o da uno o più soci titolari di una quota di partecipazione complessiva non inferiore allo 0,50% del capitale sociale.

Le liste devono assicurare l'equilibrio tra i generi nella loro composizione, secondo i principi fissati dalla legge e dallo statuto. A tal fine, uno dei candidati alla carica di sindaco effettivo deve appartenere al genere meno rappresentato.

Le liste devono essere depositate presso la sede sociale nei termini di legge.

Devono inoltre essere presentati presso la sede sociale il curricolo di ogni candidato e le dichiarazioni con le quali gli stessi accettano la candidatura e attestano l'inesistenza di cause di ineleggibilità e incompatibilità e il possesso dei requisiti prescritti dalla legge e dallo statuto per la carica di sindaco.

Sul sito internet aziendale, nella sezione https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/assemblea-dei-soci, sono reperibili tutte le informazioni previste dall'art. 144 decies del Regolamento Emittenti relative ai membri del Collegio sindacale eletti. In particolare, le liste da cui sono stati tratti (con indicazione dei soci presentatori), un'esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati, le dichiarazioni attestanti il possesso dei requisiti di onorabilità, correttezza, professionalità e indipendenza previsti dalla normativa.

Dalla lista che in Assemblea ha ottenuto il maggior numero di voti sono tratti, nell'ordine progressivo con cui i candidati sono elencati nella sezione della lista stessa, due sindaci effettivi e un supplente.

Dalla lista che ha ottenuto il secondo maggior numero di voti, sono tratti, nell'ordine progressivo con cui i candidati sono elencati nella sezione della lista stessa, un sindaco effettivo e un supplente. Al sindaco effettivo nominato in questa lista spetta la presidenza del Collegio.

Se due o più liste hanno ottenuto il medesimo numero di voti, si considera prevalente quella il cui primo candidato a sindaco effettivo risulti essere il più anziano di età.

Qualora sia stata presentata una sola lista, dalla stessa saranno tratti tutti i sindaci effettivi e supplenti. In tal caso, la presidenza spetta al candidato indicato al primo posto della lista stessa.

Nel caso in cui la composizione del Collegio sindacale risultante dall'esito del voto non rispetti il principio dell'equilibrio tra i generi, il sindaco, privo del requisito richiesto, eletto nella lista che ha ottenuto il maggior numero di voti e contraddistinto dal numero progressivo più elevato è sostituito dal successivo candidato della medesima lista avente il requisito richiesto. Qualora anche applicando tale criterio non si individuino sostituti idonei, il criterio di sostituzione si applica al sindaco eletto nella lista che ha ottenuto il secondo maggior numero di voti. Qualora anche così non si individuino sostituti idonei, ovvero in caso di impossibilità di applicazione del meccanismo, l'Assemblea delibera a maggioranza relativa tra singoli candidati, dando corso alle sostituzioni nell'ordine sopra

indicato.

L'art. 51 dello statuto disciplina la procedura di sostituzione dei sindaci. Se vengono a mancare uno o più sindaci effettivi, subentrano i supplenti della medesima lista, secondo l'ordine progressivo con cui sono stati elencati, e restano in carica fino alla prossima Assemblea.

Qualora l'Assemblea debba provvedere alla sostituzione di sindaci tratti dalla lista di maggioranza o dall'unica lista presentata, si procede con votazione a maggioranza relativa di candidati senza vincoli di lista. Qualora l'Assemblea debba invece provvedere alla sostituzione di sindaci tratti da altra lista, l'elezione avviene con votazione a maggioranza relativa tra i candidati indicati nella lista di cui facevano parte i sindaci da sostituire. Ove non sia possibile procedere in tal modo, l'Assemblea delibera con votazione a maggioranza relativa di singoli candidati senza vincolo di lista. In ogni caso, deve essere assicurato l'equilibrio tra i generi nella composizione del Collegio sindacale, secondo i principi fissati dalla legge e dallo statuto.

11.2 COMPOSIZIONE E COMPITI DEL COLLEGIO SINDACALE

Il Collegio sindacale è stato eletto dall'Assemblea del 28 aprile 2018 per il triennio 2018-2020. I sindaci, a norma di statuto, scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica. L'attuale composizione del Collegio sindacale è la seguente:

Nominativo Carica In carica dal Scadenza
Forni Piergiuseppe Presidente 28/4/2018 31/12/2020
Vitali Laura Sindaco effettivo 28/4/2018 31/12/2020
Zoani Luca Sindaco effettivo 28/4/2018 31/12/2020
Garbellini Bruno Sindaco supplente 28/4/2018 31/12/2020
Morelli Daniele Sindaco supplente 28/4/2018 31/12/2020

LEGENDA

Carica: indicare se presidente, sindaco effettivo, sindaco supplente. Scadenza: i sindaci scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica

Profili professionali dei Sindaci

CURRICULUM VITAE

COGNOME E NOME: FORNI Piergiuseppe

LUOGO E DATA DI NASCITA: Sondrio - 21 dicembre 1947

NAZIONALITA': italiana

STATO CIVILE: coniugato

RESIDENZA: Via Baiacca, 16 – 23100 Sondrio

ESPERIENZA LAVORATIVA E PROFESSIONALE

  • Presidente del Collegio Sindacale di Sinergia Seconda srl dal 2020

  • Presidente del Collegio Sindacale di Pirovano Stelvio Spa dal 2012

  • Presidente del Collegio sindacale della Banca Popolare di Sondrio S.C.p.A.
  • da 2012
  • Sindaco effettivo della Banca Popolare di Sondrio S.C.p.A. dal 1983 al 2012
  • Sindaco effettivo della Società di Sviluppo Locale Spa dal 2009 al 2018
  • Presidente del Collegio sindacale di Ripoval spa dal 2005 al 2008
  • Sindaco effettivo di Sinergia Seconda srl dal 2002 al 2020
  • Sindaco effettivo di Pirovano Stelvio Spa dal 2003 al 2012
  • Ordinario di Matematica e Fisica nei Licei dal 1973 al 2006

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

  • 1995 Iscrizione al Registro dei Revisori Contabili
  • 1974 Abilitazione all'insegnamento di Matematica e Fisica
  • 1971 Laurea in Matematica presso l'Università degli Studi di Milano
  • 1966 Diploma di maturità scientifica

DICHIARAZIONE

Dichiaro che le informazioni riportate nel presente Curriculum Vitae sono esatte e veritiere.

Autorizzo il trattamento dei dati personali, ivi compresi quelli sensibili, ai sensi e per gli effetti della legge 30 giugno 2003, n. 196

Sondrio, 12 gennaio 2021

Piergiuseppe Forni

LAURA VITALI

Dottore Commercialista - Revisore Contabile

INFORMAZIONI PERSONALI

DATA DI NASCITA: 06 Aprile 1983 VIA RAGAZZI DEL '99, 19
LUOGO DI NASCITA: SONDRIO (SO) DOMICILIO: 23100 SONDRIO (SO), ITALY
INDIRIZZO E-MAIL:
PEC:
[email protected]
VIA G. PIAZZI, 76 TELEFONO UFFICIO: [email protected]
0342-214005
RESIDENZA: 23100 Sondrio (so),
ITALY
TELEFONO CELLULARE:
FAX:
+39 339-8484266
0342-613647
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
FEBBRAIO 2011 Giurisdizione Tribunale di Sondrio - Scuola formazione civile e conciliazione -
Consiglio Ordine Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Sondrio (Ente accreditato al
Ministero Giustizia n. 64)
Conseguimento abilitazione di mediatore professionista D.L. 4 marzo 2010, n. 28 e D.M. 18
ottobre 2010, n. 180
MARZO 2009 Università Carlo Cattaneo LIUC, Castellanza
Conseguimento abilitazione all'esercizio della professione di Dottore Commercialista
Aprile 2009 - Iscrizione all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Sondrio
SETTEMBRE 2005 - LUGLIO 2007 Università commerciale Luigi Bocconi, Milano
Corso di Laurea specialistica in economia e legislazione per l'impresa (CLELI-LS)
Laurea in corso di studi, sessione di luglio 2007, votazione 107/110
Titolo tesi: "Il Bilancio Sociale come strumento di "misurazione" dell'etica d'impresa: breve analisi
e indagine sulla sua attuale applicazione in Italia e sulla sua valenza come strumento di
comparazione di merito tra imprese".
SETTEMBRE 2002 - LUGLIO 2005 Università commerciale Luigi Bocconi, Milano
Corso di laurea triennale in economia e legislazione per l'impresa (CLELI)
Laurea in corso di studi, sessione di luglio 2005, votazione 110/110
la normativa fiscale nazionale". Titolo tesi: "IAS 18 relativo ai ricavi: un'analisi delle principali differenze con i Principi Contabili e
SETTEMBRE 1997 - LUGLIO 2002 Liceo Classico Ginnasio G. Piazzi, Sondrio - Diploma di maturità classica
ESPERIENZE LAVORATIVE
SETTEMBRE 2008 - OGGI Studio Vitali Dottori Commercialisti
IMPIEGO Termine praticantato - Associato Dottore Commercialista
ATTIVITÀ SVOLTE Consulenza aziendale e fiscale a piccole-medie imprese, analisi di bilanci ed atti societari,
compilazione di dichiarazioni fiscali, analisi di pratiche di contenzioso tributario, predisposizione
di materiale didattico ed informativo; svolgimento di incarichi quale curatore fallimentare l
liquidatore giudiziale designato dal Tribunale nell'ambito di procedure concorsuali; svolgimento
di incarichi quale componente del collegio sindacale di Società ed enti.
GENNAIO 2007 - AGOSTO 2008 Picolli Difino & Associati
IMPIEGO Stage curricolare semestrale e completamento praticantato
ATTIVITA SVOLTE didattico ed informativo Supporto nella consulenza fiscale ad imprese internazionali (in inglese), redazione di bilanci, atti
societari e compilazione di dichiarazioni fiscali; assistenza nella predisposizione di materiale

Acconsento al trattamento e alla comunicazione dei miei dati personali ai sensi del GDPR UE 2016/679

LAURA VITALI Dottore Commercialista - Revisore Contabile

INCARICHI IN ESSERE

BANCA POPOLARE DI SONDRIO - Sindaco effettivo SECAM SPA - Sindaco effettivo SERVIZI ECOLOGICI AMBIENTALI SRL - Sindaco effettivo REEVO S.P.A. - Sindaco effettivo EMILIO GIACOMELLI SRL - Sindaco unico MUSIXMATCH SPA – Sindaco effettivo CLUB ACCELERATORI SPA – Sindaco effettivo AMERICAN STARTUP CLUB SPA - Sindaco effettivo FORME SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE - Presidente del Collegio Sindacale COPTRON SOCIETA' COOPERATIVA - Presidente del Collegio Sindacale ORIZZONTE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE - Sindaco effettivo CONSORZIO TUTELA BRESAOLA DELLA VALTELLINA - Presidente del Collegio dei Revisori CONSORZIO TUTELA VINI DI VALTELLINA – Membro del Collegio dei Revisori VALTELLINA SUB ASD – Revisore Unico

FACTORIT SPA - Sindaco supplente RING MILL SPA - Sindaco supplente MICRO MILL SRL - Sindaco supplente QUADRIO GAETANO COSTRUZIONI SPA - Sindaco supplente ENERBIO SRL - Sindaco supplente

F.LLI INVERNIZZI DI INVERNIZZI DAVIDE & C. SNC - Curatore fallimentare GIACOMELLI COSTRUZIONI SRL in liquidazione - Curatore fallimentare WORD WATCHES SRL - Curatore fallimentare L'AUTOINDUSTRIALE VALTELINESE SRL in breve L'AV SRL - Liquidatore giudiziale

Sondrio, 12 gennaio 2021

Acconsento al trattamento e alla comunicazione dei miei dati personali ai sensi del GDPR UE 2016/679

LUCA ZOANI

DATI PERSONALI

  • . Stato civile: coniugato
  • . Nazionalità: italiana
  • . Luogo e data di nascita: Milano, 26 novembre 1977
  • . Ufficio: Milano, Corso Italia n. 22
  • . Telefono: 02 - 76.01.41.81

ESPERIENZA PROFESSIONALE

" Dal 1 / 2011

Partner dello Studio Spada Partners di Milano; lo Studio si occupa prevalentemente di consulenza fiscale e societaria, ristrutturazione di società e/o di gruppi societati con riferimento all'indebitamento e alla razionalizzazione di gruppo, perizie tecnico-contabili. Le aree di specializzazioni includono: tassazione delle società e gruppi, IVA, fiscalità

internazionale, operazioni di M&A e prezzi di trasferimento.

Ho accumulato particolare esperienza nella consulenza di società e gruppi operanti nel settore chimico e farmaceutico

* Dal 2/2008

Collaboratore presso lo Studio Spadacini di Milano; consulenza fiscale in materia di imposte dirette ed indirette, con particolare riferimento a problematiche di merger & acquisition e fiscalità internazionale

· Dal 5/2005

Tax Specialist presso il Gruppo Multinazionale Bayer; consulenza fiscale in materia di imposte dirette ed indirette, con particolare riferimento a problematiche di merger & acquisition e fiscalità internazionale.

= Dal 10/2001

Collaboratore presso lo Studio Pirola Pennuto Zei & Associati di Millano; esperienza in materia di consulenza fiscale nazionale ed internazionale.

Principali cariche ricoperte

  • Banca Popolare di Sondrio soc. coop. S.p.A. Sindaco Effettivo
  • -
  • Arrow Electronic Italia S.r.l. Sindaco Unico
  • CMA MC S.r.l. Sindaco Unico
  • Formula Impresoft S.p.A. Sindaco Effettivo .
  • . DGS S.p.A. - Sindaco Effettivo
  • Bellatrix S.p.A. Sindaco Effettivo
  • -
  • TRS Evolution S.p.A. (Gruppo Trussardi) membro dell'Organismo di Vigilanza

FORMAZIONE UNIVERSITARIA

Luglio 2001

E-MARKET Certified

TITOLI

Gennaio 2005 Esame di abilitazione all'esercizio della professione di Dottore Commercialista

Iscrizione al Registro dei Revisori Contabili - pubblicazione nel supplumento ordinario alla
Gazzetta Ufficiale - serie 4ª speciale - n. 88 del 08 novembre 2005

PUBBLICAZIONI

a Autore di diverse pubblicazioni in materia tributaria.

I.INGUE

= Inglese c Tedesco

Luca Zoani

れったですし、

CURRICULUM VITAE F ORMATO E UROPEO

INFORMAZIONI PERSONALI

Nazionalità ITALIANA

Nome GARBELLINI BRUNO Lugo e Data di nascita TIRANO (SO), 29.06.1967 Indirizzo VILLA DI TIRANO (SO) – VIA RAGNO N. 43

Ufficio TIRANO (SO) – VIALE ITALIA N. 117 Telefono 0342-706013 Fax 02-700430147

ESPERIENZA LAVORATIVA

E-mail [email protected]
ESPERIENZA LAVORATIVA Ricopre incarichi quale Consigliere di Amministrazione - membro del Collegio Sindacale (sia in
qualità di Presidente che di Sindaco Effettivo) in PMI.
Ricopre incarichi di Revisore Legale dei conti in PMI ed incarichi di membro del Collegio dei
Revisori o Revisore Unico in enti di diritto Pubblico.
Ricopre incarichi in procedure Concorsuali e di Gestione della Crisi, su conferimento del Tribunale
di Sondrio (Curatore fallimentare, Commissario Giudiziale, Liquidatore Giudiziale, Gestore della
Crisi).
Dal 2009: Titolare, in collaborazione con altri professionisti, di Studio Commercialisti ed Avvocati,
sito in Milano (MI).
Dal 2000 al 2008: Titolare, in Associazione con altro professionista, di Studio Commercialisti
associati, sito in Cusano Milanino (MI)
Dal 1998:
Titolare in proprio di Studio professionale di Dottore Commercialista, sito in Tirano (SO) – Viale
Italia n. 117
Dal 1993 al 1999
Collaborazione presso Studio Professionale di Dottore Commercialista in Gallarate (VA)
specializzato in materie Societarie e Tributarie
Dal 1992 al 1993
Impiegato presso la Banca Popolare Di Sondrio
ISTRUZIONE E FORMAZIONE Dal 11.04.2017: Membro dell'Organismo di Composizione delle crisi da sovraindebitamento n. 80
delle Camere di Commercio di Como-Lecco, Cremona, Mantova, Milano Monza Brianza Lodi,
Pavia, Sondrio, Varese
Dal 01.01.2017:
Membro del Consiglio dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili della
provincia di Sondrio
Dal 01.03.2003:

Pagina 1 - Curriculum vitae di GARBELLINI BRUNO

Iscritto nell'elenco dei Revisori Contabili degli Enti Locali, di cui all'art. 16, comma 25, del D.L. 13.08.2011 n. 138 (convertito con modificazioni in L. 14.09.2011 n. 148)

Dal 02.11.1999:

Iscritto all'Albo Revisori Contabili n. 92122 Suppl. Str. GU del 02.11.1999

Dal 1998: Iscritto all'Albo dei Consulenti Tecnici, presso il Tribunale di Sondrio

Dal 1995:

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili della Provincia di Sondrio al 79/A.

Dal 1986 al 1992: Corso di laurea in Economia e Commercio presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Dal 1981 al 1986: Frequenza di Scuola superiore: Liceo Scientifico Carlo Donegani – Tirano, distaccamento di Sondrio

Durante tutta l'attività lavorativa si è occupato di tutta la materia inerente la professione di Dottore commercialista quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • Valutazioni di aziende e patrimoni, nonché di beni materiali ed immateriali, cessioni, conferimenti, trasformazioni, riduzioni ed aumenti di capitale, liquidazioni, fusioni e scissioni di società, da tutti i punti di vista (societario, fiscale e contabile)
  • Relazioni di perizie estimative,
  • Studi ed attuazioni di operazioni di Leverage finanziari
  • Problematiche di diritto societario tra i soci, azionisti e società, sistemazioni di patrimoni
  • Problematiche fiscali e societarie con rapporti infra-gruppo
  • Redazione di bilanci e situazioni patrimoniali straordinarie di società di capitali, nonché controllo legale dei conti, mediante verifiche ed accessi frequenti presso il settore amministrativo di aziende clienti dello Studio.
  • Predisposizione di Due Diligence
  • Consulenza inerente problematiche ordinarie quotidiane (problematiche IVA, Imposta di Registro, Imposte Dirette, rapporti con clienti e fornitori, ecc.)
  • Redazione dichiarazioni fiscali
  • Assunzione di incarichi in qualità di componente di Collegi Sindacali
  • Collaborazioni con Studi Professionali per la redazione di bilanci e/o di piani operativi specifici • Collaborazioni con Studi legali per operazioni di fiscalità nazionale ed internazionale (studio NCTM - Studio Hammonds Rossotto – Studio R&P Legal – Studio CBA LEX, di Milano)
  • Assunzione di cariche per Consulenze Tecniche di Parte e di Consulenze Tecniche di Ufficio
  • Assunzione di cariche di Liquidatore Giudiziale, di Commissario Giudiziale e di Curatore Fallimentare, presso il Tribunale di Sondrio
  • Assunzione di carica di amministratore indipendente per Società di Gestione del Risparmio.

CAPACITÀ E COMPETENZE

PERSONALI Acquisite nel corso della vita e della carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi Durante l'attività lavorativa ha partecipato a numerosi convegni e corsi di specializzazione ai fini della propria formazione professionale.

Ai tali corsi si aggiungono i corsi e convegni di aggiornamento seguiti con cadenza media mensile e connessi all'obbligo di formazione professionale continua.

MADRELINGUA Italiana

ufficiali

Pagina 2 - Curriculum vitae di GARBELLINI BRUNO

ALTRE LINGUE

Capacità di lettura BUONO Capacità di scrittura Buono Capacità di espressione orale BUONO

CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI

CAPACITÀ E COMPETENZE

ORGANIZZATIVE Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci; sul posto di lavoro, in attività di volontariato (ad es. cultura e sport), a casa, ecc.

CAPACITÀ E COMPETENZE TECNICHE Con computer, attrezzature specifiche, macchinari, ecc.

Ottima e conoscenza e padronanza dei maggiori programmi per la gestione d'ufficio; capacità di sviluppo software personali con adeguamenti alle esigenze organizzative ed informative dell'ambiente (database di Studio e programmi per la redazione di documenti standard).

Buone capacità relazionali acquisite nel corso della propria esperienza professionale, svolta a

Dotato di buone capacità organizzative, durante lo svolgimento della professione, si è occupato della organizzazione di Studio da un punto di vista sia del personale, sia dell'archiviazione ed accesso alla documentazione ed alle informazioni quotidianamente elaborate ed utilizzate.

contatto con la clientela e con istituti ed enti di vario tipo.

PATENTE O PATENTI A – B

ULTERIORI INFORMAZIONI --

ALLEGATI --

Tirano, 1.01.2021

INGLESE - SPAGNOLO

In Fede Dr. Bruno Garbellini

Pagina 3 - Curriculum vitae di GARBELLINI BRUNO

Morelli dr. Daniele

Dottore Commercialista Revisore Contabile

CURRICULUM VITAE

Nome e cognome: DANIELE MORELLI

Dati anagrafici:

nato a Sondrio il 14/04/1960, ivi residente in Via Lungo Mallero Diaz n. 33 e studio professionale in Sondrio, Via Stelvio n. 23 tel. n. 0342 200477, fax n. 0342 215917, e-mail [email protected], Pec [email protected];

Stato di famiglia:

coniugato dal 1987 con Rossatti Adriana e padre di due figli, Nicola di anni 31 ed Andrea di anni 29;

Studi compiuti:

  • diploma di maturità scientifica conseguita presso il Liceo Scientifico Carlo Donegani di Sondrio nell'anno 1979;
  • laurea in economia aziendale, specializzazione in libera professione di dottore commercialista conseguiti presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano nell'anno 1987;
  • iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti della Provincia di Sondrio dal gennaio 1997;
  • iscritto all'Albo dei Revisori Contabili dal novembre 1999;
  • iscritto All'albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale di Sondrio dal novembre 2000;

Esperienze professionali svolte:

  • dal luglio 1987 al febbraio 1988 presso la Banca Popolare di Sondrio Sede di Sondrio in qualità di impiegato amministrativo con mansioni generiche di supporto agli sportelli;
  • dal marzo 1988 all'ottobre 1996 dipendente delle società collegate Autoleasing Valtellinese Spa e poi Finauto Valtellinese Srl con sede in Sondrio con mansioni inizialmente di impiegato, quindi di responsabile amministrativo ed infine di procuratore generale;
  • dall'ottobre 1996 al marzo 1998 collaboratore dello Studio Commercialisti Vitali di Sondrio in materia contabile, fiscale e fallimentare nonché responsabile dell'avvio e della cura degli adempimenti e della consulenza in materia del lavoro;
  • dal marzo 1998 al marzo 1999 responsabile amministrativo del gruppo Impresa Castelli Ing. Leopoldo Spa di Morbegno;

23100 SONDRIO – Via Stelvio, 23 – Tel. 0342 / 200477 Fax 0342 / 215917 Codice Fiscale MRL DNL 60D14 I829Z – Partita I.V.A.: 00711680140 email: [email protected] sito: www.stmorelli.it

Morelli dr. Daniele

Dottore Commercialista Revisore Contabile

  • dall'aprile 1999 esercizio della professione di Dottore Commercialista prevalentemente strutturato in rapporti di consulenza in aziende della Provincia;
  • dal luglio 2000 avviato studio professionale in proprio in Sondrio, via Stelvio n. 23. Le prestazioni svolte rientrano tra quelle canoniche della professione: elaborazioni contabili, consulenza ed assistenza in materia amministrativa, contabile, fiscale e societaria, in materia di bilancio, in tema di dichiarazioni fiscali, in materia di paghe e lavoro, in amministrazioni di immobili e di aziende nonché gestione di procedure concorsuali, oltre ad incarichi di sindaco e di revisore in società ed enti locali;
  • segretario dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Sondrio dal gennaio 2008 al dicembre 2016;
  • revisore del Comune di Sondrio dal settembre 2009 al novembre 2015;
  • componente dell'Organismo di Vigilanza di S.EC.AM. Spa dal maggio 2016 al novembre 2019.

Formazione ed aggiornamento:

▪ ha frequentato e frequenta regolarmente corsi e convegni di aggiornamento professionale in materia fiscale, societaria, diritto societario e tributario, in materia del lavoro, revisione societaria ed in enti locali, conciliazione e mediazione, procedure concorsuali, vigilanza in ambito bancario.

Attuali incarichi di amministrazione, controllo e revisione:

  • BANCA POPOLARE DI SONDRIO Società Cooperativa per Azioni con sede in Sondrio sindaco supplente;
  • PIROVANO STELVIO SPA con sede in Sondrio sindaco effettivo;
  • FACTORIT SPA con sede in Milano sindaco effettivo;
  • BANCA DELLA NUOVA TERRA con sede in Sondrio sindaco effettivo e componente dell'Organismo di Vigilanza;
  • INDUSTRIA LEGNAMI TIRANO SPA con sede in Tirano sindaco supplente;
  • COMUNE di URAGO D'OGLIO revisore;
  • S.T.P.S. Società Trasporti Pubblici di Sondrio S.p.A.– sindaco supplente.

Sondrio, 12 gennaio 2021.

23100 SONDRIO – Via Stelvio, 23 – Tel. 0342 / 200477 Fax 0342 / 215917 Codice Fiscale MRL DNL 60D14 I829Z – Partita I.V.A.: 00711680140 email: [email protected] sito: www.stmorelli.it

Tutti i componenti del Collegio sindacale sono in possesso dei requisiti di professionalità previsti dalle norme vigenti per coloro che svolgono funzioni di controllo in banche.

Per quanto concerne le politiche aziendali in materia di diversità applicate in relazione alla composizione del Collegio sindacale relativamente ad aspetti quali l'età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale, si specifica quanto segue:

  • il Collegio sindacale è composto da tre membri effettivi e due supplenti, eletti dall'Assemblea ordinaria che nomina anche il presidente del Collegio. I sindaci restano in carica per tre esercizi e sono rieleggibili. La tabella sinottica di seguito esposta riporta, in merito, l'attuale composizione del Collegio sindacale, l'età anagrafica e l'anzianità di carica.
Età Data di prima nomina
Piergiuseppe Forni presidente (*) 73 12/03/1983
Laura Vitali sindaco effettivo 37 28/04/2018
Luca Zoani sindaco effettivo 43 28/04/2018
Bruno Garbellini sindaco supplente 53 27/04/2013
Daniele Morelli sindaco supplente 60 14/04/2012
(*) presidente da 8 anni, in precedenza sindaco effettivo
  • Ai sensi del disposto dell'art. 48 del vigente statuto sociale, la composizione del Collegio sindacale deve assicurare l'equilibrio tra i generi secondo la vigente normativa. Attualmente, nel rispetto di ciò, 1 sindaco effettivo è espressione del genere meno rappresentato.
  • In tema di percorso formativo e professionale dei membri del Collegio sindacale si rende noto che, nel rispetto delle disposizioni vigenti, l'amministrazione, in sede di verifica dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza prevista dalla normativa di vigilanza, all'atto della nomina degli esponenti esegue una approfondita valutazione professionale dei soggetti nominati e accerta la sussistenza degli stessi. Gli attuali membri effettivi del Collegio sindacale vantano percorsi formativi e professionali eterogenei che assicurano una visione globale perfettamente adeguate al ruolo ricoperto.

Come riportato nella sezione relativa al Consiglio di amministrazione, ricordiamo che, al fine di garantire massime efficienza ed efficacia agli organi aziendali di vertice, i Sindaci effettivi partecipano a percorsi di approfondimenti tematici di alto profilo volti ad aggiornare le conoscenze, stimolare la discussione e il confronto tra le diverse professionalità rappresentate nell'organo di appartenenza, favorendo altresì l'identificazione di eventuali punti di miglioramento nell'ambito del governo e del controllo dei rischi di Gruppo.

Il Collegio sindacale vigila sull'osservanza della legge, dello statuto, dei

regolamenti e delle deliberazioni sociali; sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; sull'adeguatezza della struttura organizzativa della società per gli aspetti di competenza, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione.

Il Collegio sindacale può chiedere agli amministratori notizie, anche con riferimento a società controllate, sull'andamento delle operazioni sociali o su determinati affari. Può altresì scambiare informazioni con i corrispondenti organi delle società controllate in merito ai sistemi di amministrazione e controllo e all'andamento generale dell'attività sociale.

Il Collegio sindacale informa senza indugio la Banca d'Italia di tutti gli atti o i fatti, di cui venga a conoscenza nell'esercizio dei propri compiti, che possano costituire un'irregolarità nella gestione della banca o una violazione delle norme disciplinanti l'attività bancaria.

Il Collegio sindacale adempie inoltre a tutte le altre funzioni che gli sono demandate dalla legge.

I sindaci devono assistere alle Assemblee dei soci e alle riunioni del Consiglio di amministrazione e del Comitato esecutivo.

Nell'esercizio 2020 si sono tenute 74 riunioni del Collegio Sindacale della durata media di circa 2 ore.

12. RAPPORTI CON SOCI E AZIONISTI

La Banca Popolare di Sondrio ha sempre dedicato particolare attenzione al rapporto con i propri soci. Ciò al fine di mantenere saldo il legame con il corpo sociale via via che questo si sviluppava pure al di fuori delle aree di più tradizionale insediamento.

La valorizzazione del binomio socio/cliente, oltre ad accrescere la fidelizzazione di importanti fasce di clientela, ha infatti permesso a buona parte dei soci di avvalersi dei servizi offerti dalla loro banca.

L'Amministrazione ha inoltre dedicato impegno e risorse per favorire la più ampia partecipazione dei soci alla vita aziendale e, in particolare, per agevolarne il diretto intervento all'Assemblea.

Le funzioni inerenti i rapporti con i soci e gli azionisti sono svolte dal Servizio segreteria e affari generali, dall'ufficio investor relations e dall'ufficio soci, sotto la supervisione della Direzione generale.

Nel sito internet della banca https://istituzionale.popso.it le sezioni "Governance" e "Investor relations" sono dedicate all'informativa societaria e riportano notizie di rilievo per soci e azionisti.

13. ASSEMBLEE

Ai sensi dell'art. 27 dello statuto, hanno diritto di intervenire in Assemblea ed esercitarvi il diritto di voto i soci che, iscritti nel libro dei soci da almeno novanta giorni, abbiano fatto pervenire presso la sede della banca, almeno due giorni non festivi prima della data fissata per la prima convocazione, l'apposita comunicazione che l'intermediario incaricato della tenuta dei conti deve effettuare all'emittente.

A detto obbligo non sono soggetti i soci che abbiano le proprie azioni depositate presso la banca e le banche del Gruppo.

I titoli non possono essere ritirati prima che l'assemblea abbia avuto luogo.

In attuazione del principio fondamentale proprio del movimento cooperativo, ogni socio esprime un solo voto, qualunque sia il numero delle azioni di cui è intestato. Ciascun socio può liberamente prendere la parola sugli argomenti all'ordine del giorno semplicemente prenotandosi presso la presidenza dell'assemblea.

E' ammessa la rappresentanza di un socio da parte di un altro socio nel rispetto dell'art. 2372, comma 5, del codice civile. Ogni socio non può rappresentare per delega più di dieci soci. I soci minori possono essere tutti rappresentati da chi ne ha legale rappresentanza.

L'Assemblea è l'organo sovrano della società e l'Amministrazione è impegnata da sempre a promuovere la più ampia partecipazione dei soci a questo momento essenziale della vita aziendale.

L'Assemblea regolarmente costituita rappresenta l'universalità dei soci e le sue deliberazioni, prese in conformità alla legge e allo statuto, vincolano tutti i soci. L'Assemblea è convocata, nei modi e nei termini di legge, dal Consiglio di amministrazione.

L'Assemblea è ordinaria o straordinaria.

Spetta all'Assemblea ordinaria:

  • approvare il bilancio e la destinazione dell'utile;
  • nominare e revocare gli amministratori;
  • nominare i sindaci;
  • fissare il compenso degli amministratori e dei sindaci;
  • deliberare sulla responsabilità degli amministratori e dei sindaci;
  • approvare le politiche di remunerazione a favore degli amministratori, di dipendenti e collaboratori non legati alla società da rapporto di lavoro subordinato;
  • nominare la società di revisione e fissarne il compenso;
  • nominare il Collegio dei probiviri;
  • deliberare sugli altri oggetti attribuiti alla sua competenza dalla legge o dallo statuto.

L'Assemblea ordinaria è validamente costituita in prima convocazione con l'intervento in proprio o per rappresentanza di almeno un quarto dei soci aventi diritto di voto; in seconda convocazione, qualunque sia il numero dei soci medesimi.

L'Assemblea straordinaria, da convocarsi nei casi previsti dalla legge, delibera a maggioranza assoluta dei voti, ma detta maggioranza deve rappresentare in prima convocazione il voto favorevole di almeno un quinto dei soci aventi diritto di voto e in seconda convocazione il voto favorevole di almeno un centesimo dei soci medesimi.

Il Consiglio di amministrazione non ha fin qui proposto all'Assemblea l'adozione di un Regolamento assembleare, non essendone emersa l'esigenza per il corretto ed efficiente svolgimento dei lavori.

Significhiamo infine che, in considerazione delle misure di contenimento imposte dal Governo a fronte dell'eccezionale situazione di emergenza conseguente all'epidemia di Covid 19, l'assemblea ordinaria dei Soci del 12 giugno 2020 si è tenuta, ai sensi dell'art. 106, comma 6, del D.L. 17 marzo 2020 n.18, senza accesso degli aventi diritto ai locali assembleari, ma esclusivamente tramite il Rappresentante designato ex art. 135-undecies del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998.

14. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Dal 31 dicembre 2020 alla data di approvazione della presente relazione non si sono verificati cambiamenti nella struttura di corporate governance.

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