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Avio

Annual Report Mar 30, 2018

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Annual Report

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Avio S.p.A.

Sede in Roma, via Leonida Bissolati n.76 Capitale sociale versato Euro 90.964.213 i.v. Registro delle Imprese - Ufficio di Roma n. 09105940960

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2017

INDICE

HIGHLIGHTS 4
LETTERA AGLI AZIONISTI 5
RELAZIONE SULLA GESTIONE 7
Il Gruppo Avio 8
Profilo 9
Organi sociali 12
Storia Recente 13
Aree di business 14
Presenza geografica 14
Strategia 15
Azionariato 17
L'esercizio 2017 19
Fatti di rilievo dell'esercizio 2017 20
Andamento del mercato e delle attività 26
Analisi dei risultati economici e della situazione
finanziaria e patrimoniale del Gruppo 28
Attività di ricerca e di sviluppo 40
Risorse umane 43
Comunicazione e responsabilità sociale 44
Principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto 46
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 48
Analisi dei risultati economici e della situazione
finanziaria e patrimoniale di Avio S.p.A. 50
Rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti
e imprese sottoposte al controllo di queste ultime 57
Altre informazioni 57
Corporate Governance 57
Proposta di destinazione del risultato di Avio S.p.A. 59
BILANCIO CONSOLIDATO 60
Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata 61
Conto Economico Consolidato 63
Conto Economico Complessivo Consolidato 64
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato 65
Rendiconto Finanziario Consolidato 66
Note Esplicative al Bilancio Consolidato 67
§
Informazioni generali
67
§
Principi contabili significativi
67
Composizione, commento e variazioni delle
§
principali voci e altre informazioni 93
§
Informativa per settore di attività e per area geografica
132
Impegni e rischi
§
133
§
Informativa sugli strumenti finanziari e politiche di gestione rischi
146
§
Operazioni con parti correlate
152
Elenco delle società del Gruppo al 31 dicembre 2017
§
156
§
Informazioni ai sensi dell'art. 149 – duodecies del
Regolamento Emittenti CONSOB 157
§
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio
157
Relazione della Società di Revisione sul Bilancio Consolidato 159
BILANCIO DI ESERCIZIO 165
Situazione Patrimoniale-Finanziaria 166
Conto Economico 168
Conto Economico Complessivo 169
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto 170
Rendiconto Finanziario 171
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 172
§
Informazioni generali
172
§
Principi contabili significativi
172
§
Composizione, commento e variazioni
delle principali voci e altre informazioni 194
§
Impegni e rischi
229
§
Informativa sugli strumenti finanziari e politiche di gestione rischi
236
§
Operazioni con parti correlate
242
§
Informazioni per area geografica
246
§
Informazioni ai sensi dell'art. 149 – duodecies del
Regolamento Emittenti CONSOB 246
§
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio
246
§
Proposta di destinazione del risultato di Avio S.p.A.
247
Attestazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato
ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971
del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 248
Relazione della Società di Revisione sul Bilancio di Esercizio 249
Relazione del Collegio Sindacale sul Bilancio di Esercizio 255

HIGHLIGHTS (1)

Ricavi netti (2)

343,8 milioni di Euro (+17,7% rispetto al 2016)

EBITDA

Reported: 39,2 milioni di Euro (+14,7 milioni e +60% rispetto al 2016) Adjusted (3) : 46,5 milioni di Euro (+10,1 milioni e +27,7% rispetto al 2016)

EBIT

Reported: 25,0 milioni di Euro (+14,2 milioni e +131,7% rispetto al 2016) Adjusted (3) : 32,3 milioni di Euro (+9,6 milioni e +42,2% rispetto al 2016)

Utile ante imposte

21,5 milioni di Euro (+15,5 milioni rispetto al 2016)

Utile netto

21,8 milioni di Euro (+19.0 milioni rispetto al 2016)

Posizione finanziaria netta (4)

+41,7 milioni di Euro (-6,6 milioni rispetto al al 31 dicembre 2016)

Investimenti

28,6 milioni di Euro (+4,1 milioni e +16,9% rispetto al 31 dicembre 2016)

Portafoglio ordini netto (2)

952,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2017 (+177,0 milioni e +22,8% rispetto al 31 Dicembre 2016)

Attività di ricerca e sviluppo

135,8 milioni di Euro di costi al netto del pass-through sostenuti nel 2017, pari al 39,5% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through 2017 (79,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2016, pari al 27,1% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through 2016)

Dipendenti

782 al 31 dicembre 2017 (758 al 31 dicembre 2016)

1 I valori presentati con riferimento all'esercizio 2017 e dell'esercizio comparativo 2016 sono "Pro-forma", come commentato nella relazione sulla gestione, al fine renderli comparabili e di rappresentare i 12 mesi pieni in entrambi gli esercizi rispetto alla 2 Al netto dei ricavi c.d. "pass-through".

3 Gli indicatori Adjusted sono considerati altamente rappresentativi per la misurazione dei risultati economici del Gruppo in quanto, oltre a non considerare gli effetti di variazioni della tassazione, degli ammontari e tipologie delle fonti di finanziamento del capitale investito e dei processi di ammortamento (relativamente all'EBITDA), escludono anche quei fattori di carattere non ricorrente o inusuale, al fine di aumentare il grado di comparabilità dei risultati medesimi.

4 Il dato pro-forma della Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2016 include l'apporto di cassa derivante dalla fusione per incorporazione di Avio S.p.A. in Space2 S.p.A..

LETTERA AGLI AZIONISTI

Gentili Signori Azionisti,

Il 2017 è stato un anno molto importante per Avio, segnato in particolare dal collocamento della Vostra società sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana nel segmento STAR lo scorso 10 Aprile 2017, a seguito della Business Combination con Space 2 SpA. Il nuovo assetto azionario ha portato ad avere un capitale flottante di oltre il 60%, distribuito in modo diffuso su un numero di investitori finanziari diversificato. Il management ha leggermente incrementato la propria quota, aumentando peraltro il numero di partecipanti al veicolo di investimento In Orbit SpA.

Nel corso del 2017 è stato rimborsato per intero il contratto di debito precedentemente stipulato per circa 95M€. Nel mese di settembre è stato firmato un nuovo contratto di debito per 40M€ con la Banca Europea degli Investimenti in relazione ai progetti di investimento e di sviluppo di nuovi prodotti che Avio ha in programma per i prossimi anni. Il nuovo contratto di debito ha una durata di 7 anni e una struttura a tasso fisso a costi molto contenuti in ragione anche della solidità finanziaria della vostra società.

Nel 2017 è stato raggiunto il record di acquisizione di nuovi ordini (oltre 500M€ di nuovi contratti tra produzione e sviluppo). Nel corso dell'anno è stata contrattualizzata con l'ESA l'ultima tranche del programma di sviluppo di Vega C (inclusiva di alcune modifiche migliorative della performance del lanciatore), la prima fase di sviluppo del programma Vega E (ulteriore evoluzione di Vega che volerà dal 2024), lo sviluppo di SSMS (Small Spacecraft Mission Service, adattatore per piccoli satelliti) e la prima tranche di sviluppo del programma Space Rider (veicolo orbitante lanciato con Vega C e capace di rientrare in atmosfera). Sono state inoltre contrattualizzate nuove attività di produzione per il lanciatore Vega (cd. Batch 3 di produzione, 10 lanciatori nel periodo 2019-2021) ed un ampliamento del perimetro di attività di integrazione del lanciatore presso la rampa di lancio (cd. Fase H0). Anche i programmi di Difesa hanno visto la contrattualizzazione di ulteriori attività di produzione del programma Aster. Nel complesso l'attvità di acquisizioni commerciali ha portato il portafoglio ordini a raggiungere il massimo mai registrato, pari a 952M€.

L'evoluzione del modello operativo dei lanciatori europei (cd. "governance") è proseguita nel 2017 con l'avvio della Exploitation Readiness Key Point sia di per Vega sia per Ariane, con la definizione insieme all'Agenzia Spaziale Europea delle condizioni di vendita dei nuovi lanciatori e dei programmi di supporto all'entrata in servizio. In questo contesto sono inoltre proseguite le attività di negoziazione per l'ulteriore evoluzione del perimetro di responsabilità delle attività ground del lanciatore Vega, che nel prossimo futuro includeranno – oltre all'integrazione nella fase H0 – anche la gestione e manutenzione degli impianti di terra della rampa di lancio. Nei primi mesi del 2018 è stato inoltre stipulato un addendum all'Industrial Agreement tra Avio e Ariane Group relativo alle condizioni di commercializzazione di Vega (già stipulato nel 2016), definendo meglio il ruolo di compartecipazione e controllo di Avio nelle attività commerciali di Vega gestite da Arianespace. In particolare, è stata definita all'interno di Arianespace, la figura di un Vega Cross Functional Manager, responsabile della performance complessiva della Business Unit Vega.

Le attività di lancio nello Spazio nel 2017 sono state piuttosto sostenute, con un numero totale di 90 lanci effettuati (di cui 29 in USA, 18 in Cina, 18 in Russia, 11 inEuropa, 7 in Giappone e 5 in India). Vi sono state 5 failures complete e 2 parziali. Presso il Centro Spaziale Guianese sono stati effettuati 11 lanci di cui 6 con Ariane, 3 con Vega e 2 con Soyuz. Nel mese di Marzo e Aprile la Guyana ha subito l'effetto di uno sciopero che si è protratto per oltre 6 settimane e che ha costretto ad un conseguente fermo totale delle attività. Ciò nonostante, il personale del Centro Spaziale Guyanese è stato in grado di recuperare il tempo perduto, concludendo l'anno comunque in linea con il programma previsto dei lanci, dimostrando una eccezionale capacità di addattamento e di reazione ad eventi imprevisti.

Le attività di sviluppo dei nuovi lanciatori Ariane 6 e Vega C hanno avuto un notevole avanzamento nel corso del 2017. Sono stati realizzati i primi esemplari del motore P120 (primo stadio sia di Vega C che di Ariane 6) e conclusi con successo i test meccanici di verifica strutturale nonchè quelli relativi al colaggio del propellente. Il test al banco del primo P120 è atteso nel corso del 2018. Per

quanto riguarda lo Zefiro 40 (secondo stadio di Vega) sono stati conclusi tutti i test di accettazione meccanica e del propellente e realizzata l'infrastruttura per il test al banco in Sardegna. La prova è stata realizzata con successo a Marzo 2018. Questi avanzamenti con successo delle attività di sviluppo dimostrano la piena maturità di Avio nella realizzazione di nuovi prodotti a tecnologia avanzata.

Nel corso del 2017 è emersa l'esigenza di integrare le attività della ELV e quelle di Avio in un'unica organizzazione, unendo le competenze relative alla propulsione di Avio con quelle sistemistiche di ELV. I soci di ELV (rispettivamente Avio al 70% e ASI al 30%) hanno condiviso di effettuare un'operazione straordinaria mediante la quale Avio ha acquisito il ramo d'azienda relativo allo sviluppo, alla produzione ed alla commercializzazione dei lanciatori della ELV. Le due organizzazioni sono state quindi fuse in un'unica integrata a partire dal 1 Marzo 2018. La società ELV prosegue il proprio percorso, sempre con le stesse quote azionarie di Avio ed ASI, focalizzandosi sullo sviluppo di nuove attività di sperimentazione e su nuove particolari tecnologie propulsive.

Il 2017 si è chiuso con risultati economico-finanziari in forte crescita. Il portafoglio ordini ha raggiunto il valore massimo storico di 952M€, in aumento del 23% rispetto al 2016. Ciò è dovuto all'acquisizione di circa 500M€ di nuovi ordini relativi ad attività sia di produzione che di sviluppo.

I ricavi netti hanno raggiunto il valore di 343,8M€, in aumento del 18% rispetto al 2016, grazie all'avanzamento delle commesse di sviluppo P120C e Vega C oltre all'aumento delle attività produttive di Vega. l margine operativo lordo rettificato (Adjusted EBITDA) si è attestato a 46,5 M€, in crescita del 28% rispetto al 2016, grazie ai maggiori volumi di attività con costi fissi stabili e grazie ad una modifica strutturale dei costi operativi per l'effetto dei crediti di imposta sulle attività di ricerca e sviluppo (ex DL 145/2013 e successiva normativa). Anche il margine operativo netto rettificato (Adjusted EBIT) si è chiuso a 32,3 M€, in aumento del 20% rispetto al 2016. I costi non ricorrenti si sono ridotti nel corso del 2017 a 7,3M€ rispetto ai 9,6M€ del 2016, portando così un miglioramento sui margini EBITDA e EBIT non rettificati.

L'utile netto raggiunto i 21,8M€ (rispetto ai 3,1M€ del 2016) grazie al maggior livello di margine lordo e grazie anche ai minori costi per interessi bancari derivanti dal nuovo contratto di debito (i cui effetti su un intero anno si vedranno tuttavia dal 2018).

La posizione finanziaria netta del 2017 si è chieusa a +42M€ (rispetto ai -18,6M€ del 2016) grazie anche all'apporto di cassa derivante dal completamento dell'operazione straordinaria con Space 2 SpA che ha condotto alla quotazione di Avio.

Giulio Ranzo Amministratore Delegato e Direttore Generale Avio S.p.A.

RELAZIONE SULLA GESTIONE

IL GRUPPO AVIO

PROFILO

Il Gruppo Avio (nel seguito della presente Relazione sulla Gestione indicato come "Avio" o il "Gruppo") è una azienda leader mondiale nel settore aerospaziale. L'esperienza e il know-how acquisiti nel corso degli oltre 50 anni di attività consentono ad Avio di essere un'eccellenza mondiale nel campo dei Sistemi di Lancio, della propulsione spaziale a solido, a liquido e criogenica, nonché nella propulsione tattica.

Il Gruppo occupa direttamente in Italia e all'estero 782 persone altamente qualificate (il dato non include la joint venture Europropulsion). In Italia è presente con 682 persone, nella sede principale di Colleferro nei pressi di Roma ed altri siti in Campania e Piemonte; ulteriori siti operativi sono presenti all'estero, in Francia e in Guyana Francese.

Il Gruppo opera attualmente nell'ambito del settore dei Sistemi di Lancio e della propulsione spaziale, in particolare con riferimento alle attività di progettazione, sviluppo, produzione ed integrazione di:

  • sistemi di trasporto spaziale (Lanciatore Vega e derivati);
  • sistemi propulsivi a propellente solido e liquido per vettori spaziali;
  • sistemi propulsivi a propellente solido per missili tattici;
  • sistemi propulsivi a propellente liquido per satelliti;
  • nuovi sistemi propulsivi a basso impatto ambientale.

Inoltre, il Gruppo ha iniziato le proprie attività nel segmento delle infrastrutture di terra, necessarie, queste ultime, per le operazioni cosiddette "ground" sui lanciatori.

I Sistemi di Lancio con contenuto Avio sono:

  • Ariane 5 per il posizionamento in orbita geostazionaria GEO - Geostationary Earth Orbit (circa 36.000 km di altezza) di satelliti di massa fino a 10 t;
  • Vega, per il posizionamento in orbite basse LEO – Low Earth Orbit (tra 300 e 2000 km di altezza) di satelliti di massa fino a 2 t.

Da fine anni '80, Avio partecipa al programma Ariane 5 con la fornitura dei booster e della turbopompa ad ossigeno del motore Vulcain.

Dal 2000, attraverso la società controllata ELV (Avio 70%, Agenzia Spaziale Italiana 30%), Avio sviluppa e realizza il vettore Vega, il lanciatore spaziale europeo per satelliti di massa fino a 2000 kg che ha effettuato con successo il lancio di qualifica nel febbraio 2012, completato con successo nel dicembre 2015 i 5 lanci previsti dal contratto VERTA per il completamento della qualifica e effettuato nel 2016 il primo lancio della fase commerciale tuttora in corso. Il successo di questo prodotto ha permesso all'Italia di entrare nel ristrettissimo numero di paesi al mondo in grado di sviluppare e produrre un proprio lanciatore spaziale.

Per consentire la partecipazione a tali programmi in ambito spazio, Avio è presente dal 1984 con propri insediamenti produttivi presso il Centro Spaziale Europeo in Guyana Francese, per la produzione del propellente solido, dei motori dei lanciatori Ariane e Vega, per l'assemblaggio dei booster e la loro integrazione al lanciatore Ariane e per l'integrazione dell'intero lanciatore Vega.

Per quanto riguarda i missili tattici, Avio partecipa ai principali programmi nazionali ed internazionali. Fra essi, citiamo:

  • ASTER, sistema d'arma terra-aria
  • CAMM-ER, missile tattico in sviluppo

Nel campo della propulsione satellitare, Avio ha realizzato e fornito a ESA e ASI sottosistemi propulsivi per la messa in orbita e il controllo di diversi satelliti, tra cui i più recenti SICRAL, Small GEO e EDRS-C.

Il Gruppo opera nell'ambito delle seguenti linee di business:

Ariane

Ariane è un programma spaziale per le missioni GEO sponsorizzato dall'ESA, in cui Airbus Safran Launchers ("ASL") ricopre il ruolo di prime contractor e Avio opera in qualità di subcontractor per la produzione di componenti del lanciatore Ariane-5, in particolare per la realizzazione del booster a propulsione solida P230 e della turbopompa ad ossigeno liquido (LOX) per il motore Vulcain 2. Avio è anche subcontractor per il lanciatore di nuova generazione Ariane 6 il cui lancio di qualifica è previsto per il 2020; per tale lanciatore Avio, per il tramite della consociata Europropulsion, sta sviluppando e successivamente produrrà (i) il motore a propellente solido P120C, e (ii) la Turbopompa ad ossigeno liquido per il motore Vinci, oltre a continuare a produrre la turbopompa ad ossigeno liquido per il motore Vulcain 2 sempre di Ariane 6.

Vega

Vega è un programma spaziale per le missioni LEO (il cui sviluppo è stato finanziato dall'ESA con fondi prevalentemente italiani) di cui il Gruppo è prime contractor tramite la controllata ELV per la produzione e l'integrazione dell'intero lanciatore e Avio è subcontractor per la realizzazione dei motori a propulsione solida P80, Zefiro 23 e Zefiro 9 e del modulo propulsivo AVUM. Il Gruppo riveste inoltre il ruolo di prime contractor di ESA per lo sviluppo dei lanciatori di nuova generazione Vega Consolidation ("Vega-C") e Vega Evolution ("Vega-E"), il cui lancio di qualifica è programmato rispettivamente per il 2019 e per il 2024. Per questi ultimi il Gruppo, tramite la controllata ELV, è responsabile dello sviluppo e della successiva produzione degli interi lanciatori spaziali, mentre Avio è responsabile dello sviluppo (i) del motore a propellente solido P120 C (primo stadio), (ii) del motore a propellente solido Z40 (secondo stadio in sostituzione dell'attuale Z23) e (iii) di un motore criogenico ad ossigeno-metano liquidi per lo stadio alto di Vega-E.

Propulsione tattica

Nell'ambito della business line di difesa tattica, Avio è responsabile della progettazione e della produzione di diversi prodotti:

  • Aster 30, in particolare dei motori booster e sustainer, del sistema di attuazione (TVC) e delle superfici di controllo aerodinamiche (ali);
  • Aster 15, in particolare del motore sustainer e delle superfici di controllo aerodinamiche (ali);
  • Accenditori dell'Aspide per le Forze Armate Italiane;
  • Marte sustainer a partire dal 2018.

Per quanto riguarda i programmi di sviluppo:

  • CAMM ER, per lo sviluppo del motore booster e sustainer, dei cablaggi e delle superfici di controllo aerodinamiche (ali);
  • Aster 30 MLU, per lo sviluppo del nuovo Aster 30 booster che a partire dal 2021 sostituirà in produzione l'attuale risolvendo problemi di REACH e obsolescenze.

Con ricavi al netto del pass-through conseguiti nell'anno 2017 pari a 343,8 milioni di Euro e un adjusted EBITDA di 46,5 milioni di Euro, il Gruppo si colloca attualmente in una posizione di vertice dell'industria spaziale italiana ed europea, alla cui competitività contribuisce in maniera sostanziale realizzando all'estero oltre il 98% dei propri ricavi.

Il contenuto fortemente tecnologico delle attività svolte ha portato Avio a sostenere costi per attività di ricerca e sviluppo - per la parte prevalente commissionata dall'ESA, dall'ASI e dai ministeri degli Stati Membri - pari a circa il 39,5% dei ricavi al netto del pass-through nel 2017. Tali attività sono state svolte sia in proprio sia attraverso una rete di laboratori e collaborazioni con numerose università e centri di ricerca tra i più importanti a livello nazionale e internazionale.

ORGANI SOCIALI

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione in carica di Avio S.p.A. è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti di Space 2 S.p.A. in data 1 dicembre 2016, con effetto a decorrere dalla data di efficacia della fusione per incorporazione di Avio S.p.A. in Space2 S.p.A., ovverosia dal 10 aprile 2017. Il Consiglio di Amministrazione durerà in carica per tre esercizi e scadrà con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

Roberto Italia Presidente
Giulio Ranzo Amministratore Delegato
Donatella Sciuto Amministratore Indipendente
Maria Rosaria Bonifacio Amministratore Indipendente
Monica Auteri Amministratore Indipendente
Giovanni Gorno Tempini Amministratore Indipendente
Vittorio Rabajoli Amministratore
Luigi Pasquali Amministratore
Stefano Ratti Amministratore

Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale in carica di Avio S.p.A. è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti di Space 2 S.p.A. in data 1 dicembre 2016, con effetto a decorrere dalla data di efficacia della fusione per incorporazione di Avio S.p.A. in Space2 S.p.A., ovverosia dal 10 aprile 2017. Il Collegio Sindacale durerà in carica per tre esercizi e scadrà con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

Riccardo Raul Bauer Presidente
Claudia Mezzabotta Sindaco effettivo
Maurizio Salom Sindaco effettivo
Maurizio De Magistris Sindaco supplente
Virginia Marini Sindaco supplente

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

STORIA RECENTE

1994

Il Gruppo nasce nell'ambito del Gruppo Fiat nel 1908 con la produzione del primo motore aeronautico, e nel 1994 acquisisce la BPD Difesa e Spazio, società nata nel 1912 con attività di sviluppo e produzione di munizionamento per le amministrazioni militari italiane e straniere raggiungendo una dimensione di circa 4000 persone.

2000

Oltre alle tradizionali attività nel campo della produzione aeronautica e spaziale, nel 2000 il Gruppo, in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), costituisce la ELV S.p.A., controllata al 70%, per lo sviluppo e la progettazione per intero di un nuovo lanciatore e in tale veste, sotto l'egida dell'Agenzia Spaziale europea (ESA), assume il rilevante ruolo di capocommessa per il lanciatore europeo VEGA.

2006

Il Gruppo viene acquisito da BCV Investments, società facente capo al fondo di private equity Cinven (81%), al Gruppo Finmeccanica (14%, ora Gruppo Leonardo) e altri investitori (5%).

2012

A febbraio viene qualificato il vettore spaziale europeo VEGA, progettato e realizzato da Avio. A dicembre Avio annuncia la firma di un accordo per la cessione a General Electric del proprio comparto aeronautico.

2013

A maggio il nuovo lanciatore Avio denominato VEGA compie con successo il suo primo volo commerciale. Il 1° agosto 2013 viene formalmente ceduta da Avio alla General Electric la società GE Avio S.r.l. contenente le attività del settore AeroEngine.

2014

A dicembre, la Conferenza Ministeriale degli Stati Membri dell'Agenzia Spaziale Europea decide di finanziare fino al suo completamento il programma di consolidamento ed evoluzione del lanciatore VEGA, che include un primo stadio comune (il P120 C) con il futuro lanciatore Ariane 6, anch'esso finanziato fino alla sua qualifica.

2015

Gli esiti della Conferenza tra i Ministri dei paesi aderenti all'ESA, tenutasi nel mese di dicembre 2014, si sono convertiti nell'agosto 2015 in importanti contratti di sviluppo per i lanciatori Vega –C e Ariane 6. Ad Avio è stato riconosciuto un ruolo molto importante grazie alla partecipazione al programma di sviluppo del P120 (motore di primo stadio comune a Vega-C e ad Ariane 6) ed alla guida con ruolo di sistemista del programma VECEP volto allo sviluppo del lanciatore Vega-C. Per la prima volta nella storia del Centro Spaziale di Kourou si sono realizzati 12 lanci in un anno, di cui 6 per Ariane e 3 per Vega.

2016 - 2017

Nel quarto trimestre 2016 è iniziata l'operazione di acquisizione e valorizzazione in Borsa del Gruppo Avio da parte di Space2 S.p.A., SPAC italiana quotata sul mercato MIV/segmento SIV di Borsa Italiana S.p.A.

Tale operazione si è perfezionata in data 31 marzo 2017 con l'acquisizione da parte di Space2, di Leonardo S.p.A. e di In Orbit S.p.A. (una società costituita da alcuni manager di Avio), di una partecipazione pari all'85,68% del capitale sociale di Avio. La restante partecipazione era già di proprietà del socio Leonardo. Alla medesima data CONSOB ha autorizzato la pubblicazione del prospetto di quotazione delle azioni ordinarie di Space2 post fusione con Avio sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana. La fusione per incorporazione con Space2 è poi avvenuta con efficacia reale dal 10 aprile 2017.

Sempre in data 10 aprile 2017 la Space2 post fusione con Avio, di cui ha conservato la denominazione di "Avio S.p.A.", ha conseguito la quotazione presso il segmento STAR di Borsa Italiana.

AREE DI BUSINESS

Principali attività: progettazione, sviluppo e produzione di sistemi propulsivi a propellente solido e liquido per vettori spaziali, sistemi propulsivi a propellente solido per missili tattici, sviluppo e integrazione e fornitura di lanciatori spaziali leggeri completi (VEGA), ricerca e sviluppo di nuovi sistemi propulsivi a basso impatto ambientale, motori di controllo assetto per satelliti.

Principali programmi: Ariane, VEGA, Aster

Principali clienti: ASL (Airbus-Safran-Launchers), ASI (Agenzia Spaziale Italiana), ESA (European Space Agency), ARIANESPACE e MBDA

Siti produttivi: Colleferro (Roma), Kourou (Guyana Francese)

PRESENZA GEOGRAFICA

ITALIA

(I) (II) (III) Colleferro (Roma), propulsione spaziale solida

EUROPA

  • (IV) Suresnes Francia, Europropulsion S.A.
  • (IV) Evry-Courcouronnes Francia, Arianespace S.A.

RESTO DEL MONDO

(II) (IV) Kourou - Guyana francese, caricamento dei segmenti del booster a propellente solido di Ariane 5 e loro integrazione, integrazione del lanciatore VEGA

Legenda

  • (I) Direzione generale
  • (II) Sede o insediamento produttivo
  • (III) Laboratorio di ricerca
  • (IV) Consorzi o società partecipate

STRATEGIA

Avio, leader europeo nel campo dei sistemi di trasporto spaziale, della propulsione a solido e a liquido, ha consolidato nel 2017 l'eccellenza raggiunta in questo settore, in particolare grazie al successo di 6 lanci Ariane 5 (che è arrivato a vantare 96 lanci, di cui 82 successi consecutivi, portando a 240 il numero totale dei lanci della linea Ariane) e 3 lanci Vega (che incrementa il suo record di affidabilità arrivando a 11 lanci di successo su 11 effettuati).

La Conferenza Ministeriale tenutasi in Lussemburgo a dicembre 2014 aveva sancito la definitiva approvazione del programma di sviluppo del vettore Ariane 6 che prevede il volo di qualifica nel 2020 e la sua definitiva entrata in servizio a fine 2023, e la conseguente completa dismissione dell'attuale vettore Ariane 5. Parallelamente, la Conferenza ha anche sancito la prosecuzione del programma di consolidamento del mercato di Vega (Vega C) che vedrà, a partire dal 2019, l'aumento del carico utile dagli attuali 1500 kg in orbita di riferimento polare a 2300 kg nella stessa orbita di riferimento SSO, 700 km. Sulla scia di queste decisioni nell'ambito del settore dei lanciatori europei, in agosto del 2015 ELV ed ESA hanno firmato il contratto VECEP per lo sviluppo del Vega C e lo sviluppo del P120 come "common element" di Vega C ed Ariane 6.

La Conferenza Ministeriale tenutasi in Svizzera nel dicembre 2016 ha definitivamente confermato la strategia europea circa l'evoluzione dei propri lanciatori. In particolare, il Vega C ha ottenuto ulteriori finanziamenti per prendere in conto una versione ancora più potente del motore P120 ed un Payload fairing di dimensioni maggiori per poter accogliere satelliti di massa e volume maggiori. Il Vega E, seconda fase dello sviluppo di Vega, ha ottenuto un finanziamento iniziale per gli studi sul nuovo 4° stadio con il suo motore LOx-Metano.

Inoltre, la strategia di ampliamento del mercato accessibile di Vega è stata ulteriormente consolidata tramite l'adesione ai programmi ESA denominati:

  • come già anticipato, Vega C, che prevede lo sviluppo di un Payload Fairing con diametro allungato ed allargato (possibilità di orbitare satelliti con volume maggiore), strutture dello stadio AVUM alleggerite (possibilità di guadagnare massa utile) e serbatoi di propellente liquido più capienti;
  • SSMS, che mira a fornire un servizio dedicato ai cosiddetti SmallSats (piccoli satelliti nel range di massa 1 – 400 kg); questa tipologia di satelliti (siano essi singoli o facenti parte delle cosiddette costellazioni) rappresentano un numero sempre crescente della domanda di mercato; alcuni lanciatori della stessa classe di Vega, come il Dnepr ed il PSLV, già sono equipaggiati con dispenser simili a SSMS che permettono agli stessi lanciatori di offrire un servizio di lancio multiplo dedicato ai piccoli satelliti in questo range di massa. Lo sviluppo di un dispenser ad hoc, insieme alle intrinseche caratteristiche di flessibilità e versatilità dello stadio alto di Vega, forniranno allo stesso lanciatore un vantaggio competitivo importante rispetto alla concorrenza;
  • Vega-C Light e Vega-E Light, ovvero dei vettori per satelliti di massa inferiore ai 500 kg derivati dalle evoluzioni Vega in corso di sviluppo;
  • Space Rider, una navicella spaziale portata in orbita da Vega C, capace di trasportare fino ad 800 kg di carico utile per diverse applicazioni, di rimanere in tale orbita per un periodo di tempo dell'ordine di 2 mesi e svolgere quindi una serie di esperimenti o servizi orbitali che saranno sempre più richiesti nel futuro prossimo.

Tutti i programmi suddetti hanno ottenuto finanziamenti a copertura delle attività di sviluppo e consolidamento dei prossimi 3-5 anni, ad eccezione del Vega Light per il quale solo uno studio di fattibilità sarà finanziato.

Il secondo step di evoluzione del Vega (denominato Vega E), anch'esso finanziato alla Conferenza Ministeriale 2016, permetterà, dal 2024 in poi l'inserimento in orbita di un carico utile pari a circa il doppio dell'attuale e permetterà ad Avio di consolidare le proprie competenze nell'ambito della propulsione liquida.

Ciò è coerente con il quadro che la società sta delineando insieme alle Agenzie Nazionali ed Europea. Tale quadro prevede che, a partire dal 2025, anno di scadenza della collaborazione con Soyuz, l'accesso autonomo allo spazio dell'Europa sarà quindi garantito solamente dai due vettori

Ariane 6 e Vega C per tutte le missioni in orbita geostazionaria, in orbita media e in orbita bassa. La policy di allocazione dei diversi satelliti nelle 3 orbite resta ancora da definire, un'esigenza, quest'ultima, dettata dalla possibilità di Ariane 62 di operare in orbita bassa.

Accanto al consolidamento ed evoluzione della propulsione a solido, nonché alla ricerca di collaborazioni in ambito internazionale, la proposta strategica di Avio si basa anche sullo sviluppo della propulsione a liquido ed in particolare della propulsione ossigeno liquido/metano. Attraverso un accordo di collaborazione con la società KBKhA ed in seguito al successo della prova al banco del motore ad ossigeno liquido/metano avvenuta nel 2014, Avio ha posto le basi per proporre lo sviluppo di un motore ad ossigeno liquido/metano per l'ultimo stadio delle future versioni di Vega tale da essere competitivo sia in termini di prestazioni, sia per compatibilità con i parametri di "clean space" che la politica europea prevedrà nel prossimo futuro.

Nel 2017 la Società ha consolidato il suo ruolo nelle cosiddette attività "ground", ovvero quelle attività meccaniche, elettriche e fluidiche sulla struttura della base di lancio iniziate nel 2016, che hanno costituito di fatto l'ampliamento del proprio perimetro di competenze. Ciò è avvenuto essenzialmente per il tramite di accordi raggiunti con Arianespace sul nuovo perimetro delle Attività "Launch System" in Guyana Francese con applicazione, per quanto riguarda le nuove attività Avio, nella seconda campagna di lancio del 2017 iniziata nel mese di Giugno.

In ultimo, nel 2017, la Società ha potuto implementare il nuovo modello di governance del settore spaziale europeo di cui è stata fautrice, ciò per il tramite di un accordo firmato con le società partner ASL (Prime Contract del lanciatore Ariane 5 e della sua evoluzione Ariane 6), Arianespace (Launch Service Provider) ed ESA come Observer. Tale modello permetterà ad Avio di avere il controllo diretto del Business Plan di Arianespace per quanto riguarda la commercializzazione del lanciatore Vega e delle sue evoluzioni, al fine di determinare quei volumi ed i relativi prezzi che permetteranno, insieme al controllo dei costi ricorrenti di tutto il Sistema di lancio, un'espletazione bilanciata del suddetto lanciatore. La strategia della società mira ad aumentare la cadenza di lancio Vega dagli attuali 2-3 lanci/anno a 4 stabilizzati/anno.

Nel corso del 2018 la Società aggiornerà il proprio piano industriale attualmente vigente.

AZIONARIATO

Nell'ambito dell'operazione di quotazione e business combination condotta nel 2017, Leonardo, azionista di Avio S.p.A. dal 2003, ha investito nell'operazione salendo nel capitale di Avio S.p.A., il management della società, attraverso la società In Orbit S.p.A. ha investito insieme a Space2 e a Leonardo, mentre Cinven Limited, gli altri investitori istituzionali e Viasimo sono usciti interamente dal capitale di Avio S.p.A.. Si segnala che alla data di efficacia della fusione, il 10 aprile 2017, Space Holding S.p.A., società promotrice di Space2 divenuta azionista diretta di Avio S.p.A. a seguito della fusione in parola, deteneva:

  • (i) n. 400.000 Azioni Speciali di cui:
  • a) una "prima tranche" pari al 35%, ossia n. 140.000 Azioni Speciali, da convertire in Azioni Avio S.p.A. post-fusione contestualmente alla efficacia della fusione con un rapporto di conversione pari a 4,5 e pertanto corrispondenti a n. 630.000 Avio S.p.A. post-fusione;
  • b) una "seconda tranche" pari al 65%, ossia n. 260.000 Azioni Speciali, da convertire automaticamente in Azioni Avio S.p.A. post-fusione all'avveramento della condizione che il prezzo del titolo Avio S.p.A. fosse risultato superiore a €13,00 per 20 giorni anche non consecutivi in un arco di 30 giorni di negoziazioni di Borsa Valori con un rapporto di conversione pari a 4,5 e pertanto corrispondenti a n. 1.170.000 Avio S.p.A. post-fusione;
  • (ii) n. 800.000 Sponsor Warrant, esercitabili per 10 anni alla condizione che il prezzo del titolo Avio S.p.A. avesse raggiunto il valore di €13,00 con un rapporto di conversione con azioni Avio S.p.A. post-fusione pari a 1 a fronte del pagamento di un prezzo di esercizio pari ad €13,00. Si segnala che già alla data di efficacia della fusione, ovverosia il 10 aprile 2017 primo

giorno di quotazione del titolo Avio S.p.A. sul MTA, si è avverata la condizione per l'esercizio degli Sponsor Warrant ma a tale data e fino alla data del presente documento non è pervenuta alcuna richiesta di esercizio da parte dei titolari.

Inoltre, alla data di efficacia della fusione, il 10 aprile 2017, risultavano in circolazione n. 7.499.978 Market Warrant esercitabili alla condizione che la media aritmetica del prezzo giornaliero del titolo Avio S.p.A. calcolata su di un mese da calendario fosse risultata superiore al valore di €13,00 con un rapporto di conversione pari a 0,27 e pertanto corrispondenti ad un massimo di n. 2.034.878 Azioni di Compendio di Avio S.p.A. post-fusione.

Si segnala che, ai sensi del relativo Regolamento, il prezzo di sottoscrizione di un'Azione di Compendio assegnata in conversione ad un Market Warrant è pari a €0,1.

Pertanto, alla data di efficacia della fusione, il 10 aprile 2017, l'azionariato della Società, a seguito della conversione della suddetta "prima tranche" di Azioni Speciali in azioni Avio S.p.A. post-fusione risultava come segue:

Compagine Sociale % capitale sociale
Leonardo 28,61%
In Orbit 3,91%
Space Holding 2,72%
Flottante su MTA 64,76%
Totale 100,00%

In data 16 maggio 2017, si è avverata la condizione per la conversione automatica della "seconda tranche" di Azioni Speciali detenute da Space Holding S.p.A.. Conseguentemente, in data 17 maggio 2017, ai sensi dello Statuto della Società, le rimanenti n. 260.000 Azioni Speciali sono state convertite in n. 1.170.000 Azioni Ordinarie.

In data 2 giugno 2017, è stato comunicato l'avveramento, con riferimento al mese di maggio 2017, della condizione per la conversione dei n. 7.499.978 Market Warrant.

A seguito dell'avveramento della condizione per l'esercizio dei Market Warrant, ai sensi del relativo Regolamento, il periodo per l'esercizio per al sottoscrizione di Azioni di Compendio di Avio S.p.A. è stato dal 16 giugno al 16 agosto 2017.

Alla data di chiusura del periodo di esercizio dei Market Warrant:

  • n. 7.465.267 Market Warrant sono stati esercitati per la sottoscrizione di n. 2.025.429 Azioni di Compendio ai sensi del relativo Regolamento;
  • n. 34.711 Market Warrant non sono stati esercitati e pertanto estinti e privi di validità ad ogni effetto ai sensi del relativo Regolamento.

Si segnala che, ai sensi del relativo Regolamento, il prezzo di sottoscrizione di un'Azione di Compendio assegnata in conversione ad un Market Warrant è pari a €0,1. Pertanto, l'aumento di capitale sociale al termine di periodo di conversione dei Market Warrant è risultato pari a €202.542,90.

Nel periodo dal 10 aprile al 31 dicembre 2017 non sono pervenute altresì richieste di esercizio di Sponsor Warrant.

Alla data di approvazione della Relazione, il numero di azioni ordinarie della Società è pari a 26.359.346.

Infine, sulla base delle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del TUF e delle valutazioni interne alla Società in merito all'effetto di diluizione derivante dalla conversione delle azioni speciali e dei market warrant di Avio, l'azionariato della Società risulta alla data di approvazione della Relazione, come segue:

Compagine Sociale % capitale sociale
Leonardo 25,88%
Space Holding 7,03%
In Orbit 3,51%
Flottante su MTA 63,58%
Totale 100,00%

ESERCIZIO 2017

FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO 2017

Business

Lanci Ariane

Il 2017 si conferma positivo per il lanciatore Ariane 5, che ha eseguito con successo 6 voli, mettendo in orbita 14 satelliti in totale, di cui 8 commerciali, 2 per conto di governi extraeuropei (Brasile e India) e 4 istituzionali europei (per il sistema di navigazione europeo Galileo). Con questa performance, Arianespace conferma il trend degli ultimi anni (6 lanci in media all'anno).

Lanci Vega

Nel 2017 sono state effettuate con successo tre missioni del vettore Vega (VV09, VV10 e VV11), lanciando in orbita 4 satelliti in totale, di cui 3 istituzionali europei (Sentinel-2B, Optsat 3000 e Venus) e 1 del Governo marocchino (Mohammed VI – A).

La campagna di lancio VV10 è stata la prima in cui Avio ha affiancato Arianespace durante le operazioni di terra, cosiddette "ground", che rappresentano un ampliamento del perimetro delle attività della Società nello spazioporto sito in Guyana Francese. La campagna VV11 ha visto il gruppo Avio subentrare definitivamente ad Arianespace per la responsabilità delle operazioni "ground".

Attività di propulsione tattica

In ambito Programma Aster produzione, nei primi mesi del 2017 la produzione dei Booster e delle Ali è stata rallentata è stata rallentata per alcune difficoltà nell'approvvigionamento delle materie prime. Nella seconda parte dell'anno AVIO ha portato a compimento il piano di recupero ipotizzato riuscendo a fabbricare tutti i booster e le ali dell'Aster 30 e le ali dell'Aster 15 previste a budget.

Per quanto riguarda il Programma di sviluppo CAMM ER, si è conclusa la parte dello sviluppo del motore e degli equipaggiamenti durante i quali sono stati testati con successo 4 motori (prove a fuoco al banco statico) ed effettuate prove meccaniche di scoppio su due involucri oltre a test meccanici su alcuni esemplari di ali e canaline.

Nella seconda parte dell'anno è iniziata la fase di prequalifica con la fabbricazione di tutti gli item. Sono iniziati i test che verranno completati nei primi mesi del 2018.

In parallelo sono stati prodotti ed accettati dal Cliente i primi cinque motori inerti di consegna per prove a livello sistema. Il primo test effettuato dal Cliente ha avuto un esito estremamente positivo.

In merito al programma Aster 30 MLU è stata effettuata nella seconda parte dell'anno la PDR e sono iniziate le attività di progettazione che porteranno alla fabbricazione e al test dei primi item nel 2018.

Principali accordi ed eventi contrattuali

Nel 2017, con riferimento all'attività di produzione corrente:

  • la Società ha inviato al cliente ASL, su sua richiesta, una proposta per la produzione di ulteriori 10 coppie di booster Ariane 5 e 10 turbopompe per Vulcain 2 (futuro Batch PC), contratto firmato a febbraio 2018;
  • per quanto riguarda Vega, la controllata ELV ha firmato con il cliente Arianespace:
  • o il Rider 1 al Batch 2 che introduce nel perimetro del gruppo Avio le attivià "Ground" in campagna di integrazione in Guyana Francese
  • o il contratto di produzione Batch 3; per tale lotto di produzione di 10 unità miste Vega/Vega C Arianespace ha emesso un ordine per l'acquisto dei cosiddetti Long Lead Items.

A valle della firma avvenuta nel 2015 dei contratti che di fatto hanno sancito l'inizio delle attività di sviluppo dei lanciatori Vega C e Ariane 6 destinati ad entrare in servizio rispettivamente nel 2019 e 2020 ed a sostituire, dopo una fase di transizione, gli attuali Vega ed Ariane 5, nel mese di giugno 2016 la Società ha firmato il contratto di sviluppo SSMS per il servizio di lancio dei cosiddetti Small Satellites. Il volo di qualifica di tale servizio è previsto nel primo quadrimestre del 2019.

Si segnala inoltre che, durante l'evento Paris Air Show di giugno 2017, Arianespace ha firmato contratti per tre voli Vega / Vega C :

  • uno per il servizio di lancio del satellite ottico Prisma dell'Agenzia Spaziale italiana;
  • due per il servizio di lancio dei satelliti di Osservazione della terra VD20 di Airbus Defence Space.

E' stato inoltre firmato il contratto per il lancio con Vega C del satellite Cosmo Sky Med di 2^ generazione.

In ambito propulsione tattica, il principale evento è stato la firma del contratto di Re-life Aster. Le attività si svilupperanno nei prossimi tre anni, per individuare componenti obsoleti e "reach" del motore Aster.

Altri eventi rilevanti sono:

  • l'accordo per la fabbricazione dei Marte Sustainer che occuperà AVIO nel 2018 e 2019
  • la firma del contratto per la prima tranche di prolungamento della fabbricazione di booster e ali dell'Aster 30; l'accordo completo porterà un impegno produttivo per il triennio 2018-2020.

Altri fatti di rilievo

Quotazione di Avio S.p.A. su segmento STAR del Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S.p.A.

In data 19 gennaio 2017, il Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A. ha approvato la bozza di prospetto informativo di Space2 S.p.A. depositato formalmente presso la Consob e Borsa Italiana S.p.A., limitatamente alle informazioni concernenti il Gruppo Avio ivi contenute, il memorandum sul sistema di controllo di gestione istituito dalla Società e il piano industriale per gli esercizi 2017 – 2019 in conformità alle Istruzioni del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A.

In data 16 febbraio 2017, a seguito della necessità di integrare il prospetto informativo con le stime degli utili per l'esercizio con chiusura al 31 dicembre 2016, il Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A. ha approvato i dati preliminari per l'esercizio con chiusura al 31 dicembre 2016. Tali dati preliminari sono risultati in linea con i dati riportati nel bilancio d'esercizio successivamente approvato dal Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A. in data 28 aprile 2017.

Sempre in data 16 febbraio 2017, il Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A. ha inoltre approvato nuovamente, limitatamente alle informazioni concernenti il Gruppo Avio ivi contenute, la bozza di prospetto informativo di Space2 S.p.A. da depositare formalmente presso la Consob e Borsa Italiana S.p.A.

In data 24 marzo 2017, anche tenuto conto della necessità di inserire nel prospetto informativo una dichiarazione attestante l' accordo della Società di Revisione relativamente al fatto che i dati preliminari 2016 contenuti nel prospetto fossero sostanzialmente in linea con i risultati definitivi poi pubblicati nel presente bilancio annuale per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 sottoposto a revisione, il Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A. ha approvato i dati contabili preliminari consolidati del Gruppo Avio per l'esercizio con chiusura al 31 dicembre 2016, in forma di schemi di bilancio consolidato del Gruppo Avio in accordo ai principi contabili di riferimento. Tali dati preliminari sono risultati in linea con i dati riportati nel bilancio d'esercizio successivamente approvato dal Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A. in data 28 aprile 2017.

In data 31 marzo 2017, si è perfezionata l'acquisizione da parte di Space2, di Leonardo S.p.A. società quotata sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Borsa Italiana S.p.A. (di seguito

"Leonardo") e di In Orbit S.p.A., società di nuova costituzione partecipata da alcuni dirigenti strategici di Avio S.p.A., di una partecipazione pari all'85,68% del capitale sociale di Avio S.p.A.

In data 10 aprile 2017, si è perfezionata la fusione per incorporazione di Avio S.p.a. in Space2 S.p.A. ad esito della quale quest'ultima ha assunto la denominazione di Avio S.p.A. e l'ammissione alle negoziazioni sul MTA, Segmento STAR, della Borsa Valori di Milano delle azioni Avio S.p.A. post fusione.

In data 28 aprile 2017, il Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A. ha approvato il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 con risultati in linea con i dati preliminari 2016 contenuti nel prospetto informativo di Space 2 S.p.A. depositato formalmente presso la Consob e Borsa Italiana S.p.A. limitatamente alle informazioni concernenti il Gruppo Avio ivi contenute.

Acquisto dalla società controllata ELV S.p.A. del ramo d'azienda relativo alle attività di sviluppo, produzione e commercializzazione dei lanciatori

La società controllata ELV S.p.A. fu costituita nel 2000 con la missione di sviluppare il lanciatore Vega.

Dopo 12 anni di attività di ricerca e sviluppo, nel febbraio 2012 è stato lanciato con successo il Maiden Flight e successivamente le attività del lanciatore Vega sono entrate nella fase di commercializzazione.

Essendo ormai nella piena fase di maturità della propria attività commerciale, la missione originaria della società ELV S.p.A. è stata raggiunta. Inoltre, nel corso del 2016 è stata definita dagli Stati membri dell'ESA una nuova governance del settore dei lanciatori che dal 2019 trasferirà ai prime contractors (sia di Vega sia di Ariane) la piena responsabilità dello sfruttamento commerciale con una conseguente riduzione del supporto delle agenzie spaziali. In questo nuovo contesto, lo sfruttamento commerciale del prodotto Vega, con tutti i rischi a esso associati, può essere più naturalmente gestito da un soggetto industriale quale Avio S.p.A. piuttosto che da una collaborazione pubblico-privato quale quella con ASI, per il tramite di ELV S.p.A., più idonea ad attività con prevalente scopo di ricerca e sviluppo.

Sulla base di tali premesse, nel dicembre 2017 ELV S.p.A. ha sottoscritto con la controllante Avio S.p.A. un contratto preliminare di cessione di ramo d'azienda relativo alle attività propriamente inerenti lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione dei lanciatori (Vega, Vega-C, Vega-E, Ariane e relativi sottosistemi), con esclusione del ramo d'azienda relativo alle attività di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e di infrastrutture di prova per il trasporto spaziale. Per maggiori informazioni si rinvia alla sezione "Fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell'esercizio"

Ridefinizione della struttura di debito e finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti

Nell'ambito della suddetta operazione societaria che ha portato alla quotazione di Avio S.p.A. sul segmento STAR del Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S.p.A., la Società ha ridefinito la propria struttura di debito.

In particolare, Avio, attraverso un accordo con Banca IMI S.p.A. (banca agente del sindacato delle proprie banche finanziatrici) di waiver alle clausole di merger e change of control che costituivano eventi di default e di rimborso delle liee di credito esistenti ("Senior Term and Revolving Facilities Agreement" stipulato in data 1 aprile 2015), ha dapprima posticipato il rimborso alla data precedente tra il compimento di sei mesi dalla data di efficacia della suddetta fusione e il 31 dicembre 2017.

Successivamente, in data 22 maggio 2017, Avio ha rimborsato anticipatamente su base volontariaria l'intero importo residuo in linea capitale della tranche "Term Loan B" pari a circa 63 milioni di Euro rispetto alla scadenza del 10 ottobre 2017 come determinatasi a seguito del perfezionamento dell'operazione di fusione tra Avio S.p.A. e Space2 S.p.A.. Per effetto di tale rimborso volontario anticipato integrale, l'importo in linea capitale residuo della tranche "Term Loan

A" di cui al "Senior Term and Revolving Facilities Agreement" stipulato in data 1 aprile 2015 era pari a circa 30 milioni di Euro.

In data 6 ottobre 2017, Avio S.p.A. ha rimborsato, mediante utilizzo di fondi propri, l'intero importo residuo in linea capitale della tranche "Term Loan A" pari a circa 30 milioni di Euro completando così il rimborso dell'intero finanziamento preesistente, ed ha contestualmente sottoscritto con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un contratto di finanziamento di 40 milioni di Euro con durata di 7 anni.

Tale finanziamento con la BEI supporterà, da un lato, lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie nei sistemi di propulsione spaziale attraverso attività di ricerca e sviluppo, e dall'altro la modernizzazione ed espansione della capacità produttiva nello stabilimento di Colleferro, principale sito industriale italiano di Avio.

Tale finanziamento rientra nell'ambito di un'iniziativa congiunta di BEI, Ministero per lo Sviluppo Economico e Ministero dell'Economia a sostegno degli investimenti nell'innovazione ("Italian risk sharing initiative", destinata a finanziare i progetti in ricerca, sviluppo e innovazione promossi da piccole e medie imprese).

Processo Verbale di Constatazione emesso dalla Guardia di Finanza in data 28 febbraio 2017

In data 28 febbraio 2017, la Guardia di Finanza ha notificato un Processo Verbale di Constatazione (c.d. "PVC") con riferimento alla società francese Regulus S.A., controllata al 60% da Avio.

Il verbale ha contestato la presunta residenza in Italia di tale società, avente sede legale e operativa in Guyana Francese, a Kourou, presso il Centro Spaziale Europeo, a partire dal periodo d'imposta 2010 e fino al 2016. Il presupposto è che la società avrebbe la propria "sede dell'amministrazione" (concetto rilevante ai fini della residenza fiscale) in Italia, presso gli uffici Avio di Colleferro.

Regulus S.A. si occupa della produzione e del caricamento dei propellenti nei motori dei lanciatori spaziali, ed è a tal fine e per tale motivo che ha la propria sede legale e opera nella Guyana francese, presso il Centro spaziale europeo, con circa 100 dipendenti tra tecnici ed amministrativi.

Il PVC, in quanto atto istruttorio della Guardia di Finanza, pur contestando la violazione di omessa presentazione della dichiarazione annuale dei redditi non ha inizialmente quantificato la presunta pretesa in termini di maggiore imposta, sanzioni e interessi applicabili, limitandosi a quantificare l'importo dei ricavi lordi (pari a circa Euro 266 milioni dal 2010 al 2016) qualificandoli come "elementi positivi di reddito" e rimettendo all'Agenzia delle Entrate la valutazione finale circa la prosecuzione dell'attività di accertamento e di successiva quantificazione economica del rilievo.

Tuttavia, sotto il profilo della quantificazione della pretesa, successivamente al PVC, in data 14 marzo 2017, la Guardia di Finanza, dopo un coordinamento con la competente Agenzia delle Entrate, ha notificato a Regulus un Processo Verbale di Operazioni Compiute (c.d. "PVOC") a fronte del quale è stata meglio definita la presunta base imponibile potenzialmente rilevante in capo a Regulus, nel caso in cui quest'ultima fosse in grado di documentare i costi deducibili sostenuti nel periodo di riferimento, riconoscendo espressamente che "la base imponibile rideterminata, su cui calcolare le imposte, sarebbe pari a euro 26.804.459,43 (anni dal 2010 al 2015)" e che Regulus "potrà fornire – ai fini di una possibile riconoscibilità da parte dell'Amministrazione finanziaria in sede di definizione – la necessaria documentazione comprovante l'effettivo assolvimento delle imposte all'erario francese pari, per quanto si evince dai bilanci acquisiti/esibiti in data 20.02.2017 e 22.02.2017, a complessivi euro 8.100.115,94 (anni dal 2010 al 2015)".

La Guardia di Finanza ha quindi invitato Regulus a produrre la documentazione utile ai fini del riconoscimento sia dei costi sia dell'avvenuto assolvimento delle imposte già pagate per gli anni dal 2010 al 2015 da Regulus in Francia.

Regulus S.A. ha incaricato un professionista di indubbia competenza ed indipendenza affinché valutasse la sostenibilità della ricostruzione proposta dalla Guardia di Finanza. Sulla base del parere fornito, il rischio fiscale potenziale quantificato in circa Euro 12 milioni, è stato qualificato come

remoto sulla base di motivi legati alla struttura, alla governance e alla operatività di Regulus, nonché sulla base della fiscalità ordinaria del Paese di insediamento (ossia la Francia, in quanto la Guyana è dipartimento d'oltremare della Francia). Inoltre, il suddetto parere ha rilevato che detto rischio verrebbe ridotto fin quasi ad azzerarsi nel caso in cui fosse tenuto in considerazione il credito per le imposte versate in Francia menzionato nello stesso PVOC in sede di definizione, sulla base dell'assunto che il carico fiscale francese sia del tutto in linea con quello italiano.

In particolare, gli elementi principali oggetto, a tal fine, di considerazione nell'ambito del parere sono rappresentati dalla presenza di un socio terzo oltre ad Avio, dalle ragioni commerciali che giustificano la presenza e localizzazione della società in Guyana francese, dalla dotazione - in loco di un'importante struttura in termini di dipendenti, dalla presenza di deleghe operative a favore di taluni dirigenti operativi in Guyana, dalla governance di Regulus e dai quorum previsti per l'adozione delle delibere consiliari, dalla fiscalità ordinaria del Paese di insediamento (ossia la Francia, in quanto la Guyana è dipartimento d'oltremare della Francia).

A riprova dell'inesistenza di intenti elusivi della presenza in Guyana francese, il parere reso ai fini fiscali evidenzia anche che le imposte assolte in Francia sarebbero in linea con quelle italiane, elemento che potrebbe essere opportunamente valorizzato in sede di contraddittorio con l'Agenzia.

In data 4 Aprile 2017 vi è stato un confronto con l'Agenzia delle Entrate in cui la società ha esposto le proprie ragioni e successivamente in data 28 aprile 2017 ha presentato le proprie osservazioni al PVC del 28 febbraio 2017 nei termini di legge (60 giorni), al fine di provare ad ottenere una archiviazione del processo verbale senza alcun accertamento da parte dell'Ente impositore.

Allo stato, la proposta di rilievo contenuta nel PVC non è stata recepita in un atto impositivo dell'Agenzia delle Entrate e, quindi, non vi sono mutamenti rispetto alla considerazioni conclusive già svolte nel sopra richiamato parere.

Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo

Corpo normativo di riferimento ed evoluzione nel 2017

Tale incentivo fu dapprima introdotto con Decreto Legge del 23 dicembre 2013, n. 145 (convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, noto come "decreto Destinazione Italia") quindi modificato con la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di Stabilità 2015) ed da ultimo con la legge 11 dicembre 2016 n. 232 (legge di bilancio 2017). In particolare, con il comma 1- bis, inserito nell'articolo 3 dalla lettera b) del comma 15 della legge di bilancio 2017, è stato previsto che l'agevolazione del credito d'imposta spetti anche alle imprese residenti che eseguono attività di ricerca e sviluppo commissionata da certe imprese non residenti, quali le imprese localizzate in altri Stati membri dell'Unione Europea.

Il corpo normativo di riferimento è composto anche da circolari dell'Agenzia delle Entrate e Decreti attuativi Ministeriali. La circolare n. 13/E del 27 aprile 2017 dell'Agenzia delle Entrate – elaborata d'intesa con il Ministero dello sviluppo economico – ha esaminato le modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2017, rinviando, per quanto non innovato, alle disposizioni attuative contenute nel decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico del 27 maggio 2015, nonché alla circolare n. 5/E del 16 marzo 2016 dell'Agenzia stessa con la quale sono stati forniti i primi chiarimenti interpretativi in merito alla disciplina agevolativa in esame.

Effetto dell'evoluzione normativa del 2017 sul Gruppo Avio

La suddetta estensione del beneficio in parola, a far data dal 2017, alle attività di ricerca e sviluppo commissionate da imprese non residenti ha interessato il Gruppo Avio relativamente all'attività di ricerca e sviluppo commissionata dall'Agenzia Spaziale Europea.

A fronte di tale mutamento normativo il Gruppo Avio ha condotto specifici approfondimenti per verificare l'eleggibilità dei costi sostenuti per la propria attività di ricerca e sviluppo commissionata dall'Agenzia Spaziale Europea per mezzo di specifici interpelli all'Agenzia delle Entrate, pareri ottenuti da primari professionisti esterni ed approfondimenti condotti con il supporto di consulenti esterni.

All'esito positivo di tali approfondimenti, nell'esercizio 2017, il Gruppo Avio, tramite la controllata ELV S.p.A., ha maturato un beneficio per crediti d'imposta a fronte di attività di ricerca e sviluppo commissionate dall'Agenzia Spaziale Europea.

Tale beneficio, poiché maturato a fronte delle predette attività di ricerca e sviluppo è stato riconosciuto a conto economico sulla base dell'avanzamento di tali attività commisurandolo all'avanzamento dei costi sostenuti per le commesse pluriennali cui il beneficio stesso si riferisce.

Il credito d'imposta spettante per l'esercizio 2017 ammonta ad Euro 20 milioni dei quali, secondo la predetta metodologia, è stato rilevato a conto economico dell'esercizio 2017 un beneficio pari a 6.147 migliaia di Euro.

Le commesse pluriennali in argomento sono quelle relative ai progetti di ricerca e sviluppo che includono principalmente i lanciatori di futura generazione Vega C e Vega E che formano parte della più ampia famiglia dei lanciatori Vega. Il riconoscimento dei benefici economici avverrà lungo la durata delle commesse di ricerca e sviluppo in parola e deriverà dall'effettivo avanzamento delle commesse determinato sulla base del sostenimento dei relativi costi.

Dal punto di vista normativo, l'agevolazione in oggetto riguarda il periodo 2017-2020 nella misura in cui esistano costi eleggibili.

ANDAMENTO DEL MERCATO E DELLE ATTIVITA'

Situazione generale

Nel 2017 sono stati effettuati 89 lanci orbitali da parte di 7 paesi (con un nuovo paese, la Nuova Zelanda, che ha effettuato il suo primo lancio della storia, sebbene in collaborazione con gli USA), in linea con quanto accaduto nel 2016 (85 lanci in totale, con servizi di lancio assicurati in 8 paesi). La maggior parte di questi lanci (72%) sono stati istituzionali, ovvero finanziati da budget governativi (siano essi per fini civili o militari); la rimanente parte sono stati commerciali (28%). Il 2017 ha registrato un aumento della quota commerciale a scapito di quella istituzionale; nel 2016, infatti, le quote sono state 81% istituzionali e 19% commerciali.

  • Gli 89 lanci effettuati nel 2017 hanno portato in orbita:
  • 148 satelliti principali (in aumento rispetto ai 104 satelliti del 2016), di cui 38 in GEO e 99 in LEO,
  • 315 satelliti secondari, tutti in LEO e generalmente di piccola massa, che hanno sfruttato un "passaggio in orbita" nel lancio del satellite principale; questa classe di satelliti hanno presentato la crescita maggiore in numero rispetto al 2016 quando ne furono lanciati 115.

Nel decennio 2016-2025, il trend riguardante il numero di satelliti che richiedono un servizio di lancio risulta pressoché stabile per i satelliti operanti in GEO (questi satelliti sono quasi esclusivamente commerciali e dedicati a servizi di telecomunicazione broadcasting). Si prevede, invece, un forte incremento dei satelliti in LEO, sia istituzionali che commerciali, con applicazioni soprattutto nel campo dell'osservazione della terra, della navigazione e dei servizi di telecomunicazione quali internet a banda larga e telefonia mobile. Relativamente a questi servizi, vi è ragione di credere che si assisterà all'affermazione delle cosiddette costellazioni di satelliti di piccola massa, tipicamente dell'ordine di 5-150 kg e numero di unità che potranno variare da poche centinaia alle migliaia (tale fenomeno è particolarmente evidente dal 2013 in poi e il 2017 lo ha confermato). Si prevede di conseguenza che la maggior parte dell'incremento dei lanci sarà assorbita dai lanciatori che avranno le caratteristiche tecniche di compiere missioni a carico multiplo (a tal fine, la Società sta sviluppando il servizio SSMS basato su Vega C) e cadenze elevate.

Mercato lanciatori

Il 2017 hanno confermato il trend globale degli ultimi anni, in cui:

  • poche nazioni al mondo dispongono di un'offerta di servizio di lancio capace di rispondere ad un mercato istituzionale che rimane sempre sostenuto: soprattutto USA, Russia, Cina e, in misura inferiore, Europa, India e Giappone;
  • solo un numero ancor più ristretto di nazioni risponde ad una domanda commerciale
  • o USA, in primis, con l'affermazione del lanciatore Falcon 9 commercializzato da Space X (11 lanci commerciali su 18 in totale, portando in orbita 47 satelliti commerciali),
  • o l'Europa con la gamma di lanciatori Ariane 5, Vega e Soyuz offerta da Arianespace (8 satelliti commerciali portati in orbita nel 2017 da Arianespace con Ariane 5 e Soyuz);
  • o la Russia con 3 lanci di Proton commercializzato da ILS;
  • o la Cina e l'India con, rispettivamente, 1 lancio commerciale

Tuttavia, nell'equilibrio di mercato che tende ad instaurarsi fra questi paesi pesa il basso tasso di "failure" della gamma dei lanciatori europei (circa 1% se si tengono in conto i lanciatori ad oggi tuttora in servizio, contro tassi di almeno il doppio per le altre nazioni): a tal riguardo, segnaliamo che Ariane 5 ha realizzato nel 2017 il suo 82° successo consecutivo e Vega ha uno "score" di 11 lanci riusciti su 11 lanci effettuati (della gamma europea, soltanto il Soyuz, peraltro fabbricato in Russia, ha fallito un lancio nel 2014).

Globalmente, nel 2017:

• i paesi che hanno effettuato il numero maggiore di lanci sono gli USA (29), seguiti da Russia (19) Cina (18), Europa (11), Giappone (6), India (5), Nuova Zelanda (1); questi numeri sono sostanzialmente in linea con i dati degli ultimi 5 anni, ad eccezione del dato

relativo agli USA che hanno fortemente incrementato la loro attività di lancio grazie alla performance record del lanciatore Falcon 9 di Space X (18 lanci nel 2017);

  • su 89 lanci totali, sono state registrate 5 failures (2 a carico di lanciatori cinesi, 1 relativa al volo di qualifica del mini-lanciatore neozelandese, 1 del lanciatore russo Soyuz e 1 del lanciatore indiano PSLV), contro le 4 del 2016.
  • hanno debuttato 3 nuovi lanciatori:
  • o il cinese Kaituozhe (KT)-2, che opererà in orbita bassa, con una capacità di 800 kg in SSO;
  • o il mini lanciatore Electron (Nuova Zelanda) per lanci di piccoli satelliti in orbite basse;
  • o la versione potenziata GSLV Mk3 del vettore indiano utilizzato per lanci in GTO;
  • si registrano voli di Falcon 9 con ri-utilizzo di elementi (primo stadio) recuperati da lanciatori di precedenti voli e ricondizionati; Space X continua, inoltre, nel recupero dei primi stadi e annuncia che i lanci che utilizzeranno tali elementi ricondizionati saranno offerti a prezzi inferiori del 30-40% rispetto a quello attuale.

ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICI E DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE DEL GRUPPO

Premessa

I dati consolidati dell'esercizio 2017 del Gruppo Avio sono stati influenzati dall'operazione societaria straordinaria perfezionata in data 31 marzo 2017 con l'acquisizione da parte di Space2 S.p.A., di Leonardo S.p.A. e di In Orbit S.p.A. (una società costituita da alcuni manager di Avio), di una partecipazione pari all'85,68% del capitale sociale di Avio (la restante partecipazione era già di proprietà del socio Leonardo) e dalla successiva fusione per incorporazione della medesima in Space2 S.p.A. avvenuta con efficacia reale dal 10 aprile 2017. Tale operazione societaria, a seguito della quale Space2 S.p.A. ha assunto la denominazione di Avio S.p.A., ha determinato effetti sul bilancio dell'esercizio 2017 e sulla comparabilità dello stesso con il precedente bilancio del Gruppo Avio. Per questo motivo sono stati predisposti a beneficio del lettore i dati "pro-forma" esposti nel seguito con lo scopo di rendere comparabile l'andamento della gestione sulla base del perimetro del Gruppo Avio prima dell'operazione con l'aggiunta dell'operatività di Space2 S.p.A..

Risultati economici e finanziari

Processo di ottenimento dei risultati economici e finanziari "Pro-Forma"

La tavola che segue illustra come sono stati ottenuti i risultati "Pro-Forma" dell'esercizio 2017 che nel seguito saranno oggetto di commenti, muovendo dai dati di bilancio consolidato IAS/IFRS al 31 dicembre 2017.

Space2
S.p.A.
Q1 2017
Gruppo
Avio
Q2+Q3+Q4
2017
Bilancio
IAS/IFRS
Gruppo
Avio
al 31
dicembre
Gruppo
Avio
Q1
2017
Esercizio
2017
"Pro
Forma"
(a) (b) 2017
(c)=(a)+(b)
(d) (c)+(d)
Ricavi 325.332 325.332 59.897 385.229
di cui: Ricavi pass-through 41.402 41.402 - 41.402
Ricavi al netto del pass-through - 283.930 283.930 59.897 343.827
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze
prodotti finiti, in corso di lavorazione e
semilavorati
4.326 4.326 1.142 5.468
Costi per beni e servizi, per il personale, altri
costi operativi, al netto di costi capitalizzati e
pass-through
(1.695) (254.459) (256.154) (56.973) (313.126)
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo
del patrimonio netto
– proventi/(oneri) operativi
2.513 2.513 566 3.079
Risultato operativo prima degli
ammortamenti (EBITDA)
(1.695) 36.310 34.615 4.632 39.247
Ammortamenti e svalutazioni (10.629) (10.629) (3.598) (14.226)
Risultato operativo (EBIT) (1.695) 25.682 23.987 1.034 25.021
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari 428 (2.387) (1.959) (1.609) (3.568)
Risultato gestione finanziaria 428 (2.387) (1.959) (1.609) (3.568)
Proventi (oneri) da partecipazioni - - - -
Risultato prima delle imposte (1.267) 23.295 22.028 (575) 21.453
Imposte correnti e differite 369 369 (34) 335
Totale risultato netto del Gruppo e di terzi (1.267) 23.664 22.397 (609) 21.788

La colonna "Space2 S.p.A. Q1 2017" riporta i costi della società incorporante Space2 S.p.A. dal 1 gennaio al 31 marzo 2017. La colonna "Gruppo Avio Q2+Q3+Q4 2017" riporta i risultati economici del Gruppo Avio dal 1 aprile al 31 dicembre 2017 che sono confluiti per effetto dell'acquisizione e fusione nel bilancio della società incorporante al 31 dicembre 2017 aggiungendosi ai risultati economici del Q1 di Space2 S.p.A. La colonna "Bilancio IAS/IFRS Gruppo Avio al 31 dicembre 2017" riporta i risultati economici del prospetto di conto economico del bilancio che, in ossequio ai principi contabili internazionali IAS/IFRS a seguito dell'operazione societaria Space2-Avio S.p.A., si riferiscono all'esercizio della società risultante dalla fusione, composti dai risultati economici di Space2 S.p.A. dal 1 gennaio al 31 marzo 2017 e dai risultati economici del Gruppo Avio dal 1 aprile al 31 dicembre 2017.

La colonna "Gruppo Avio Q1 2017" riporta i risultati economici del Gruppo Avio dal 1 gennaio 2017 al 31 marzo 2017 data della "business combination" con Space2 S.p.A..

Infine, la colonna "Esercizio 2017 "Pro-Forma" riporta i risultati economici dell'intero esercizio 2017 del Gruppo Avio comprensivi dei risultati economici di periodo di Space2 S.p.A. in modo tale da renderli comparabili con il corrispondente esercizio 2016.

Con riferimento all'esercizio 2016 la tavola che segue illustra come sono stati ottenuti i relativi risultati "Pro-Forma" che nel seguito saranno oggetto di commenti, muovendo dai dati del bilancio IAS/IFRS di Space2 S.p.A. al 31 dicembre 2016.

Bilancio
IAS/IFRS
Space2 S.p.A.
al 31
dicembre
2016
(a)
Bilancio
IAS/IFRS
Gruppo Avio
al 31
dicembre
2016
(b)
Esercizio
2016
"Pro-Forma"
(a)+(b)
Ricavi - 339.685 339.685
di cui: Ricavi pass-through - 47.676 47.676
Ricavi al netto del pass-through - 292.009 292.009
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze prodotti finiti,
in corso di lavorazione e semilavorati
- 11.370 11.370
Costi per beni e servizi, per il personale, altri costi
operativi, al netto di costi capitalizzati e pass-through
(2.414) (278.903) (281.316)
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del
patrimonio netto
– proventi/(oneri) operativi
- 2.461 2.461
Risultato operativo prima degli ammortamenti
(EBITDA)
(2.414) 26.936 24.523
Ammortamenti e svalutazioni - (13.727) (13.727)
Risultato operativo (EBIT) (2.414) 13.210 10.797
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari 2.082 (6.950) (4.868)
Risultato gestione finanziaria 2.082 (6.950) (4.868)
Proventi (oneri) da partecipazioni - - -
Risultato prima delle imposte (332) 6.261 5.929
Imposte correnti e differite - (3.120) (3.120)
Totale risultato netto del Gruppo e di terzi (332) 3.141 2.809

La colonna "Bilancio IAS/IFRS Space2 S.p.A. al 31 dicembre 2016" riporta i risultati economici dell'esercizio 2016 della stessa società incorporante.

La colonna "Bilancio IAS/IFRS Gruppo Avio al 31 dicembre 2016" riporta i risultati economici consolidati dell'esercizio 2016 del Gruppo.

Infine, la colonna "Esercizio 2016 "Pro-Forma" riporta i risultati economici dell'esercizio 2016 del Gruppo Avio comprensivi dei risultati di periodo di Space2 S.p.A. in modo tale da renderli comparabili con il corrispondente esercizio 2017.

Analisi dei risultati economici operativi "Pro-Forma"

Nella tavola "Pro-Forma" che segue è rappresentato in modo comparabile l'andamento economico del Gruppo Avio per l'esercizio 2017 e per l'esercizio 2016 (importi in migliaia di Euro).

Esercizio
2017
"Pro
Forma"
Esercizio
2016
"Pro
Forma"
Variazione
Ricavi 385.229 339.685 45.544
di cui: Ricavi pass-through 41.402 47.676 (6.275)
Ricavi al netto del pass-through 343.827 292.009 51.818
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze prodotti finiti, in corso
di lavorazione e semilavorati
5.468 11.370 (5.902)
Costi per beni e servizi, per il personale, altri costi operativi, al
netto di costi capitalizzati e pass-through
(313.126) (281.316) (31.810)
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto
– proventi/(oneri) operativi
3.079 2.461 618
Risultato operativo prima degli ammortamenti (EBITDA) 39.247 24.523 14.724
Ammortamenti e svalutazioni (14.226) (13.727) (499)
Risultato operativo (EBIT) 25.021 10.797 14.225
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari (3.568) (4.868) 1.300
Risultato gestione finanziaria (3.568) (4.868) 1.300
Proventi (oneri) da partecipazioni - - -
Risultato prima delle imposte 21.453 5.929 15.525
Imposte correnti e differite 335 (3.120) 3.455
Totale risultato netto del Gruppo e di terzi 21.788 2.809 18.980

I ricavi definiti "pass-through" derivano dagli accordi contrattuali raggiunti tra la controllata ELV S.p.A. e l'Agenzia Spaziale Europea nell'agosto 2015 per lo sviluppo e la realizzazione del nuovo propulsore, denominato "P120", destinato ai futuri lanciatori VEGA C e Ariane 6. Per effetto dell'implementazione di tali accordi, i ricavi consolidati del Gruppo Avio includono la seguente duplice fatturazione:

  • una prima fatturazione da parte della capogruppo Avio S.p.A., in qualità di sub-fornitore, alla joint-venture Europropulsion S.A. con ricavi e margini non elisi nel processo di consolidamento del Gruppo Avio in quanto tale joint-venture non è consolidata;
  • una seconda fatturazione da parte della controllata ELV S.p.A., in qualità di prime contractor, al cliente finale Agenzia Spaziale Europea. In questo caso, si tratta di una semplice rifatturazione di costi ricevuti da Europropulsion, senza margini, non elisi nel processo di consolidamento del Gruppo Avio in quanto realizzati verso terzi e definiti "pass-through" in tale relazione.

I ricavi al netto dei "pass-through" sono pari a 343.827 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017 e mostrano una variazione positiva di 51.818 migliaia di Euro (pari a +17.7%) rispetto al 2016. Tale incremento netto è principalmente attribuibile al differente mix delle attività di sviluppo del programma Ariane, che nel 2017 includono tra l'altro la realizzazione di impianti e macchinari relativi al motore P120 finanziati dall'ESA presso la sede di Colleferro, e al programma di produzione VEGA.

Esercizio 2017
"Pro-Forma"
Esercizio 2016
"Pro-Forma"
Variazione
Ariane 150.398 142.955 7.442
Vega 177.116 137.372 39.744
Propulsione tattica 14.635 10.097 4.538
Altri ricavi 1.678 1.584 94
Ricavi al netto del pass-through 343.827 292.009 51.818

Di seguito si riporta la ripartizione dei ricavi di cui sopra per linea di business:

Nell'esercizio 2017 il risultato operativo prima degli ammortamenti delle attività materiali e immateriali (EBITDA) è pari a 39.247 migliaia di Euro, in incremento (+14.724 migliaia di Euro e + 60%) rispetto all'esercizio 2016.

Il risultato operativo (EBIT) è stato pari a 25.021 migliaia di Euro, con un incremento di 14.225 migliaia di Euro rispetto all'esercizio 2016.

Tale marcato miglioramento rispetto all'esercizio precedente deriva principalmente dalla gestione operativa e dalla riduzione dei costi non ricorrenti relativi all'operazione societaria straordinaria che ha portato alla quotazione in Borsa della Società, nonché dall'effetto del contributo dei crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo. Tale contributo, di cui ha potuto beneficiare il Gruppo a partire dall'esercizio 2017 è attinente alle attività di ricerca e sviluppo commissionate dall'Agenzia Spaziale Europea ed è riconosciuto nei risultati dell'esercizo in base all'avanzamento dei costi sostenuti delle commesse pluriennali del Gruppo per attività di ricerca e sviluppo cui il contributo stesso si riferisce. Il contributo riconosciuto a Conto Economico nell'esercizio 2017 è stato pari a 6.147 migliaia di Euro. Allo stato, il periodo futuro che si stima interessato da tale beneficio maturato nel 2017, in base al grado di avanzamento delle commesse pluriennali cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, traguarderà il medio periodo con un effetto sui risultati di ciascun esercizio che dipenderà dall'effettivo grado di avanzamento delle commesse interessate. Per ulteriori informazioni relativamente alla natura di tale contributo si rinvia alla sezione "Fatti di rilievo accaduti nell'esercizio 2017 - Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" della presente relazione.

In aggiunta alla rappresentazione "Pro-Forma" finalizzata a depurare i risultati dalla operazioni straordinarie di natura societaria, per una più completa rappresentazione delle performance reddituali del Gruppo, di seguito sono riportati i valori dell'EBITDA e dell'EBIT rettificati per escludere le componenti aventi natura non ricorrente o estranea all'operatività del Gruppo come meglio illustrato nel seguito. I suddetti valori rettificati (importi in migliaia di Euro) e le relative marginalità raggiunte nel corso dell'esercizio 2017 e 2016 sono riportati nella tavola seguente:

Esercizio
2017
"Pro-Forma"
Esercizio
2016
"Pro-Forma"
Variazione
Adjusted EBITDA 46.493 36.411 10.082
Adjusted EBITDA Margin (rapporto rispetto ai ricavi al netto del
pass-through)
13,5% 12,5%
Adjusted EBIT 32.267 22.684 9.582
Adjusted EBIT Margin (rapporto rispetto ai ricavi al netto del
pass-through)
9,4% 7,8%

L'EBITDA rettificato (o "Adjusted EBITDA") è considerato dal management un indicatore rappresentativo per la misurazione dei risultati economici del Gruppo in quanto, oltre a non considerare gli effetti delle politiche di ammortamento, degli ammontari e tipologie delle fonti di finanziamento del capitale investito e di eventuali variazioni della tassazione (componenti già escluse dall'EBITDA), esclude anche le componenti aventi natura non ricorrente o estranea all'operatività del Gruppo, al fine di aumentare il grado di comparabilità dei risultati operativi nei periodi di confronto.

L'Adjusted EBITDA dell'esercizio 2017 "pro-forma" è stato pari a 46.493 migliaia di Euro (13,5% dei ricavi netti), in incremento di 10.082 migliaia di Euro in valore assoluto rispetto al valore di 36.411 migliaia di Euro dell'esercizio 2016 (12,5% dei ricavi netti).

L'incremento netto della marginalità è principalmente attribuibile all'effetto combinato del differente mix delle attività, alla riduzione di alcuni costi operativi, nonché al suddetto contributo dei crediti d'imposta attinente alle attività di ricerca e sviluppo che sarà riconosciuto in maniera ricorrente dall'esercizio 2017 in base al grado di avanzamento dei costi relativi alle commesse pluriennali per attività di ricerca e sviluppo.

L'EBIT rettificato (o "Adjusted EBIT"), anch'esso considerato dal management quale indicatore per la misurazione dei risultati economici del Gruppo, è rappresentato dal risultato operativo (EBIT) escluse le componenti aventi natura non ricorrente o estranea all'operatività del Gruppo, già esclusi ai fini della determinazione dell'Adjusted EBITDA.

L'Adjusted EBIT dell'esercizio 2017 "pro-forma" è stato pari a 32.267 migliaia di Euro (9,4% dei ricavi netti), in incremento di 9.582 migliaia di Euro in valore assoluto rispetto al valore di 22.684 migliaia di Euro dell'esercizio 2016 (7.8% dei ricavi netti). Nell'ambito della "Purchase Price Allocation" commentata alla sezione "Fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell'esercizoi" è stato ridefinito il valure delle attività immateriali per accreditamento presso la clientela e per la partecipazione a programmi che, in funzione della nuova vita utile stimata, non hanno più natura non ricorrente. Le componenti e dinamiche delle voci in riconciliazione tra EBIT ed EBIT rettificato sono le medesime commentate per l'Adjusted EBITDA.

Di seguito viene fornita la riconciliazione tra EBIT, Adjusted EBIT ed Adjusted EBITDA per l'esercizio 2017 e per il corrispondente esercizio precedente (migliaia di Euro):

Esercizio
2017
"Pro
Forma"
Esercizio
2016
"Pro
Forma"
Variazione
A Risultato operativo (EBIT) 25.021 10.797 14.224
Oneri/(Proventi) non ricorrenti costituiti da:
- Erogazioni integrative / incentivazioni 1.478 3.946 (2.468)
- Consulenze e prestazioni di natura societaria, legale e fiscale per IPO 3.472 6.127 (2.654)
- Consulenze e prestazioni di natura societaria, legale e fiscale 1.918 2.815 (896)
personale - Costi per piani cash-settled share-based payment e altri costi del (445) (1.016) 571
- Accantonamento imposta di registro 58.220 (58.220)
- (Indennizzo) imposta di registro (58.220) 58.220
- Accantonamenti (utilizzi e rilasci) di fondi rischi di natura fiscale (26) (4.113) 4.087
- Altri oneri/(proventi) non ricorrenti 415 2.935 (2.521)
B Totale Oneri/(Proventi) non ricorrenti 6.813 10.694 (3.881)
C Investor Fees 433 1.194 (761)
D Adjusted EBIT A+B+C 32.267 22.684 9.582
E Ammortamenti 14.226 13.727 499
Adjusted EBITDA D+E 46.493 36.411 10.082

(1) Costi ed accantonamenti a fondi relativi ad oneri integrativi per il personale inclusivi, tra gli altri, dei costi connessi all'attivazione di procedure di mobilità e di accompagnamento alla pensione, nonché incentivi all'esodo. La riduzione

rispetto all'esercizio precedente si riferiva principalmente al fatto che nel 2016 erano presenti costi per un piano di incentivazione consistente in un bonus forfettario ed una tantum connesso al buon esito dell'operazione Space2-Avio ("Exit Bonus 2017") attribuito agli alti dirigenti dle Gruppo Avio e finalizzato anche ad assicurarne la permanenza all'interno dell'organico di Avio, nonché per un piano di incentivazione per il Presidente e Vice-Presidente del Consiglio di Amministrazione di Avio in carica prima dell'operazione Space2-Avio. La voce nel 2017 si riferisce prevalentemente ad accantonamenti per incentivi all'esodo.

  • (2) La voce si riferisce principalmente a costi di consulenza esterna una tantum relativi al progetto di quotazione della Società, inclusi i costi sostenuti dalla SPAC Space2, sostenuti in prevalenza nel 2016 e fino alla qutazione in Borsa Valori nella prima parte dell'esercizio 2017.
  • (3) La voce si riferisce al rilascio di quote risultate eccedenti accantonate in esercizi passati in relazione ad un piano di incentivazione a lungo termine denominato "LTIP".
  • (4) Accantonamento di natura fiscale del I Semestre 2016 a seguito del ricevimento nel luglio 2016 da parte dall'Agenzia delle Entrate dell'avviso di liquidazione dell'imposta di registro, dell'imposta ipotecaria e dell'imposta catastale, per un importo complessivo pari a 58.220 migliaia di Euro, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric e rilevazione del credito per indennizzo da parte del Gruppo General Electric che si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio S.p.A. con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni straordinarie del 2013.
  • (5) La voce, relativamente all'esercizio 2016, si riferiva principalmente al rilascio di fondi per rischi ed oneri fiscali, stanziati in esercizi precedenti principalmente in relazione ai rischi di sanzioni connesse ai contenziosi relativi all'operaizone di LBO, a seguito della manifestazionene da parte dell'Agenzia delle Entrate della propria volontà di astenersi dall'irrogazione di sanzioni.
  • (6) Altri oneri/(proventi) non ricorrenti includono costi o proventi ritenuti di natura non ricorrente quali, ad esempio, accantonamenti a fondi non ricorrenti e altre operazioni di carattere straordinario.
  • (7) Le Investor Fees comprendono: la quota maturata al 31 marzo 2017 da parte di Cinven Limited, socio uscente a seguito della business combination relativa all'acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2 effettuata alla medesima data; la quota maturata dal socio Leonardo S.p.A. sino alla data di fusione Avio-Space2, nonché quella relativa alle attività di competenza dell'esercizio svolte da Space Holding S.p.A..

Analisi dei risultati finanziari

In aprile 2015, Avio sottoscrisse un contratto di finanziamento con un pool di primarie banche internazionali, e più esattamente Banca IMI S.p.A. (Agente), Banca Popolare di Milano Società Cooperativa a r.l., BNP Paribas, Italian Branch, Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, Milan Branch, Société Générale, Milan Branch e Unicredit S.p.A., per un importo pari a Euro 130 milioni composto da:

  • (i) una linea Senior Term Facility pari a Euro 100 milioni, a sua volta suddivisa in due tranches: la prima ("Loan A") da Euro 35 milioni soggetta ad un piano di rimborso in 6 anni e la seconda ("Loan B") da Euro 65 milioni da rimborsare in un'unica soluzione a 7 anni;
  • (ii) una linea Revolving Facility pari a Euro 30 milioni erogabile per cassa su base revolving.

ll contratto era soggetto a costi e tassi di interesse di mercato, non è assistito da alcuna garanzia reale e prevede alcuni limiti in termini di investimenti, acquisizioni, dismissioni, ulteriori finanziamenti (attivi o passivi), nonché il rispetto di alcuni parametri finanziari ("Financial covenants") in linea con le previsioni del piano pluriennale della Società.

La linea Senior Term Facility fu interamente erogata nel maggio 2015, mentre la linea Revolving Facility non è stata utilizzata.

Nell'ambito della Operazione Space2-Avio, nel dicembre 2016 Avio ottenne dalle banche finanziatrici il waiver alle clausole di merger, che costituiva un evento di default, e di change of control, che prevedeva, al suo avverarsi, l'immediato rimborso degli importi outstanding delle linee di credito. Pertanto, in deroga a tali previsioni, il finanziamento divenne rimborsabile alla data precedente tra il compimento di sei mesi dalla Data di Efficacia della Fusione, fissato al 10 ottobre 2017, e il 31 dicembre 2017.

Gli oneri connessi al rimborso anticipato dei finanziamenti, riferibili principalmente al valore residuo delle arrangement fees (interamente pagate al momento dell'erogazione del finanziamento) ammortizzabili non più sino al 2022 ma sino al 2017, nonché alla chiusura anticipata di IRS, sono stati quantificati in complessivi 3,2 milioni di Euro (di cui 1,7 milioni di Euro riferiti al 2016 e 1,6 milioni di Euro riferiti al 2017). Tale importo è stato quantificato a seguito del consenso delle banche finanziatrici alla suddetta richiesta di waiver.

In data 23 maggio 2017, anche in considerazione delle risorse finanziarie pervenute alla società a seguito dell'Operazione Space2-Avio, la Società ha proceduto al rimborso anticipato della tranche Loan B pari a 63,4 milioni di Euro (al netto di una quota pari a circa 1,6 milioni di Euro già rimborsati in precedenza grazie al favorevole andamento dei financial covenants).

In data 6 ottobre 2017, Avio S.p.A. ha rimborsato, mediante utilizzo di fondi propri, l'intero importo residuo in linea capitale della tranche "Term Loan A" pari a circa 30 milioni di Euro completando così il rimborso dell'intero finanziamento preesistente, ed ha contestualmente sottoscritto con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un contratto di finanziamento di 40 milioni di Euro.

Tale contratto di finanziamento con la BEI è stato strutturato prevededo l'intero "tiraggio" nel mese di ottobre 2017 con un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in diceci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024. Esso non è assistito da garanzie e prevede il rispetto di parametri finaziari (rapporto tra Indebitamento Fiannziario Lordo ed EBITDA e rapporto tra Indebitamento Fiannziario Lordo e Patrimonio Netto) e di taluni altri covenants. Allo stato, tali parametri risultano rispettati.

Non sono stati stiuplati contratti derivati di copertura relativamente a tale finanziamento.

Tale finanziamento rientra nell'ambito di un'iniziativa congiunta di BEI, Ministero per lo Sviluppo Economico e Ministero dell'Economia a sostegno degli investimenti nell'innovazione.

Pertanto, la gestione finanziaria dell'esercizio 2017 "pro-forma" registra un onere finanziario netto pari a circa Euro 3,6 milioni di Euro, in decremento di 1,3 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2016, principalmente per l'effetto combinato degli oneri connessi al rimborso anticipato del precedente finanziamento bancario (con impatto economico ma senza effetto finanziario), più che compensato da minori interessi sul finanziamento bancario stesso rimborsato in due tranche a maggio ed ottobre 2017, nonché per l'effetto del minor costo del nuovo finanziamento BEI nell'ultima parte dell'esercizio.

Struttura Patrimoniale

Processo di ottenimento dei saldi patrimoniali "Pro-Forma"

La tavola che segue illustra come sono stati ottenuti i saldi patrimoniali "Pro-Forma" al 31 dicembre 2016 che nel seguito saranno oggetto di commenti, muovendo dai dati di bilancio consolidato annuale del Gruppo Avio al 31 dicembre 2016.

Gruppo Avio Space2 31/12/2016
31/12/2016 31/12/2016 Aggregato Acquisizione
Avio
Scissione
Space3
S.p.A.
Fusione
Avio
Purchase
Price
Allocation
"Pro
Forma"
Immobilizzazioni
materiali e
investimenti
immobiliari
61.789 61.789 61.789
Avviamento 221.000 221.000 (141.924) (18.070) (1) 61.005
Attività immateriali
a vita definita
90.677 90.677 25.387 116.064
Partecipazioni 5.728 50 5.778 85.040 (50) (85.040) 5.728
Totale
immobilizzazioni
379.194 50 379.244 85.040 (50) (226.965) 7.317 244.586
Capitale di
esercizio netto
(28.639) 390 (28.249) (170) (28.418)
Altre attività non
correnti
68.149 68.149 68.149
Altre passività non
correnti
(117.734) (117.734) (117.734)
Attività per imposte
anticipate nette
56.086 56.086 26.466 (7.317) 75.236
Fondi per rischi ed
oneri
(24.865) (24.865) (24.865)
Fondi per benefici a
dipendenti
(10.930) (10.930) (10.930)
Capitale investito
netto
321.261 440 321.701 84.871 (50) (200.499) - 206.023
Attività finanziarie
non correnti
7.440 10 7.450 7.450
Capitale investito
netto e attività
finanziarie non
correnti
328.701 450 329.151 84.871 (50) (200.499) - 213.473
Posizione
finanziaria netta
(18.600) 304.611 286.011 (84.871) (152.797) 48.343
Patrimonio netto (310.101) (305.061) (615.162) 152.847 200.499 (261.816)
Fonti di
finanziamento
(328.701) (450) (329.151) (84.871) 50 200.499 - (213.473)

(1): Variazione netta del Goodwill a seguito della Purchase Price Allocation.

La colonna "Gruppo Avio al 31 dic 2016" riporta i saldi patrimoniali del prospetto di stato patrimoniale consolidato del Gruppo Avio a tale data.

La colonne "Space2" riportano rispettivamente i saldi patrimoniali del prospetto di stato patrimoniale di Space2 al 31 dicembre 2016, l'effetto dell'acquisizione da parte di Space2 del 53.15% di Avio S.p.A. in data 31 marzo 2017, l'effetto della scissione in Space3 in data 5 aprile 2017, l'effetto della fusione per incorporazione di Avio S.p.A. in data 10 aprile 2017 e, infine, la successiva allocazione del prezzo di acquisizione secondo l'IFRS 3 (c.d. "purchase price allocation"). La colonna " 31/12/2016 "Pro-Forma" anticipa gli effetti della fusione Space2 e Avio S.p.A. al 31 dicembre 2016 rendendoli in tal modo comparabili con i dati patrimoniali al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

A seguito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2 il disavanzo di fusione conseguito con l'operazione è stato allocato ("Purchase Price Allocation") nel bilancio separato come segue:

  • a due asset intangibili relativi ai programmi aerospaziali per 44.875 migliaia di Euro; dall'altro canto, è stato rettificato l'intangibile relativo all'accreditamento del Gruppo ai programmi che era stato identificato nell'ambito dell'allocazione del prezzo dell'acquisizione avvenuta nel 2007 del Gruppo da parte della precedente proprietà, per 19.398 migliaia di Euro: l'effetto sulle "Attività immateriali a vita definita", al netto dell'effetto fiscale differito, è quindi pari a 25.387 migliaia di Euro; e
  • in via residuale ad avviamento per un valore pari a 61.005 migliaia di Euro.

Analisi della struttura patrimoniale

Nella tavola "Pro-Forma" che segue è rappresentata in modo sintetico la struttura patrimoniale che considera i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2017 del Gruppo Avio post-fusione tra Space2 e Avio S.p.A. confrontati con i dati comparativi "Pro-Forma" che anticipano gli effetti della fusione Space2 e Avio S.p.A. al 31 dicembre 2016 rendendoli in tal modo comparabili con i dati patrimoniali al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31 Dicembre
2017
31 Dicembre
2016
"Pro-Forma"
Variazione
Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari 74.685 61.789 12.896
Avviamento 61.005 61.005 -
Attività immateriali a vita definita 117.577 116.064 1.513
Partecipazioni 6.347 5.728 619
Totale immobilizzazioni 259.614 244.586 15.028
Capitale di esercizio netto (25.114) (27.717) 2.603
Altre attività non correnti 65.521 67.448 (1.927)
Altre passività non correnti (116.270) (117.734) 1.464
Attività per imposte anticipate nette 76.547 75.236 1.311
Fondi per rischi ed oneri (16.340) (24.865) 8.525
Fondi per benefici a dipendenti (10.907) (10.930) 23
Capitale investito netto 233.052 206.023 27.028
Attività finanziarie non correnti 7.440 7.450 (10)
Capitale investito netto e attività finanziarie non
correnti
240.492 213.473 27.018
Posizione finanziaria netta 41.714 48.343 (6.629)
Patrimonio netto (282.205) (261.816) (20.389)
Fonti di finanziamento (240.492) (213.473) (27.018)

La voce "Totale immobilizzazioni" ammonta a 259.614 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017 con un incremento pari a 15.028 migliaia di Euro rispetto al dato "Pro-Forma" al 31 dicembre 2016 per l'effetto combinato delle seguenti movimentazioni:

  • incremento netto delle Immobilizzazioni materiali pari a 12.896 migliaia di Euro, principalmente attribuibile agli investimenti in corso per fabbricati per la realizzazione del progetto relativo al nuovo motore P120 per 11.100 migliaia di Euro, al netto degli ammortamenti dell'esercizio;
  • incremento netto delle Attività immateriali a vita definita per 1.513 migliaia di Euro attribuibile ad incrementi per costi di sviluppo capitalizzati;
  • incremento delle Partecipazioni per 619 migliaia di Euro, dovuto alla variazione di periodo relativa alla partecipazione nella società a controllo congiunto Europropulsion S.A., la quale viene valutata a patrimonio netto recependo un incremento per l'interessenza al 50% dell'utile di pertinenza maturato dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2017, pari a 3.079

migliaia di Euro, al netto del decremento di 2.460 migliaia di Euro per i dividendi erogati dalla società nel medesimo periodo.

La voce "Capitale di esercizio netto" evidenzia un incremento netto pari a 2.603 migliaia di Euro, attestandosi ad un valore pari a -25.114 migliaia di Euro di eccedenza delle passività sulle attività. Le sue componenti principali sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

31 Dicembre
2017
31 Dicembre
2016
"Pro-Forma"
Variazione
Lavori in corso su ordinazione al netto di acconti e
anticipi ricevuti
(131.282) (131.875) 593
Rimanenze di materie prime ed acconti a fornitori 125.789 133.092 (7.303)
Debiti commerciali (89.441) (57.298) (32.144)
Crediti commerciali 8.508 10.907 (2.399)
Altre attività e passività correnti 61.313 17.456 43.857
Capitale di esercizio netto (25.114) (27.717) 2.603

Il "Capitale di esercizio netto" (current trading) risulta sostanzialmente invariato per l'effetto combinato di un incremento dei debiti commerciali principalmente attribuibile all'incremento dei volumi di attività dell'esercizio (incluso effetto dei debiti per costi pass-through per Euro 8.276 migliaia) accentuato dall'effetto stagionale verso la fine dell'esercizio, compensato da un incremento dei crediti IVA e dei crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo precedentemente commentati nella sezione "Altri fatti di rilievo dell'esercizio 2017"

La voce "Altre attività e passività correnti" del Capitale di esercizio netto evidenzia un incremento netto pari a 44.658 migliaia di Euro, attestandosi ad un valore pari a 61.313 migliaia di Euro. Le sue componenti principali sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

31 Dicembre
2017
31 Dicembre
2016
"Pro-Forma"
Variazione
Crediti IVA 46.459 29.087 17.372
Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo 20.000 20.000
Attività per imposte correnti 5.771 3.342 2.430
Altre attività correnti 8.664 5.320 3.343
Passività per imposte correnti (1.982) (2.527) 546
Altre passività correnti (17.600) (18.567) 967
Altre attività e passività correnti 61.313 16.655 44.658

La voce "Crediti IVA" si incrementa di Euro 17.372 migliaia nell'esercizio con un saldo al 31 dicembre 2017 pari a Euro 46.459 migliaia principalmente a seguito della maturazione da parte del Gruppo di crediti IVA sugli acquisti da terzi non compensata con debiti IVA sulle vendite essendo queste ultime prevalentemente effettuate verso l'estero. A seguito dell'esito positivo dell'interpello IVA promosso dal Gruppo presso le autorità fiscali e del conseguente riconoscimento del plafond sugli acquisti, a partire dal 2018 non si applicherà più l'IVA sugli acquisti. I benefici dell'esito positivo dell'interpello, con la conseguente riduzione dei crediti IVA, sono pertanto attesi dal 1 gennaio 2018, come più ampiamente descritto nella note esplicative al bilancio.

Per quanto concerne i crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo si rinvia a quanto precedentemente commentato nella sezione "Altri fatti di rilievo dell'esercizio 2017".

Le voci "Altre attività non correnti" e "Altre passività non correnti" della struttura patrimoniale includono rispettivamente un credito verso il Gruppo General Electric e un contestuale debito verso l'Erario per un importo pari a 58.220 migliaia di Euro rilevati nel primo semestre del 2016 a seguito del ricevimento nel luglio 2016 da parte dall'Agenzia delle Entrate dell'avviso di liquidazione dell'imposta di registro, dell'imposta ipotecaria e dell'imposta catastale, per un importo complessivo pari a 58.220 migliaia di Euro, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio S.p.A. con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric.

Inoltre, si segnala che, sempre in base a specifiche previsioni contrattuali, il Gruppo General Electric è tenuto a mettere a disposizione di Avio S.p.A. le somme eventualmente richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato ai paragrafi 3.8 "Altre attività non correnti" e 3.23 "Altre Passività non correnti", nonché alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

Il decremento intervenuto nell'esercizio 2017 nella voce "Fondi per rischi ed oneri", pari a 8.525 migliaia di Euro, si riferisce principalmente alla liquidazione di un piano di compensi attribuibili a un certo numero di manager in carica prima dell'operazione Space2-Avio, pari a circa 3,7 milioni di Euro subordinato al verificarsi di determinati eventi riguardanti l'assetto azionario della Società e vincolato al raggiungimento di determinati livelli di valutazione patrimoniale del Gruppo, alla liquidazione di piani di incentivazione pari a circa 0,8 milioni di Euro al Presidente e al Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione in carica prima dell'operazione Space2-Avio, alla liquidazione di un piano di incentivazione pari a circa 2,9 milioni di Euro consistente in un bonus forfettario e una tantum connesso al buon esito dell'operazione Space2-Avio ("Exit Bonus 2017") attribuito dal Consiglio di Amministrazione del 19 ottobre 2016 agli Alti Dirigenti del Gruppo Avio e finalizzato anche ad assicurarne la permanenza all'interno dell'organico di Avio, alla liquidazione di compensi pari a circa 4,3 milioni di Euro al personale in dipendenza del raggiungimento di obiettivi individuali ed aziendali, controbilanciato dell'accantonamento del periodo pari a circa 5.0 milioni di Euro prevalentemente relativo a compensi per il raggiungimento di obiettivi individuali e aziendali, nonché all'utilizzo di fondi per rischi fiscali stanziati in anni precedenti per circa 2.1 milioni di Euro a seguito della definizione di alcuni contenziosi.

Analisi della posizione finanziaria

Nella tavola seguente viene illustrata la composizione della posizione finanziaria netta (importi in migliaia di Euro):

31 Dic 2017 31 Dic 2016
"Pro-Forma"
Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 107.033 87.620 19.413
(A) Liquidità 107.033 87.620 19.413
(B) Attività finanziarie correnti - 66.499 (66.499)
(C) Totale attività finanziarie correnti (A+B) 107.033 154.119 (47.085)
Debiti finanziari su derivati copertura tassi (312) 312
Debiti finanziari correnti verso imprese a controllo congiunto (25.259) (13.850) (11.409)
(D)Passività finanziarie correnti (25.259) (14.162) (11.098)
Quota corrente debiti finanziari non correnti verso banche (60) (91.615) 91.555
(E) Quota corrente dei debiti finanziari non correnti (60) (91.615) 91.555
(F) Indebitamento finanziario corrente (D+E) (25.319) (105.776) 80.457
(G) Posizione finanziaria corrente netto (C+F) 81.714 48.342 33.371
Quota non corrente debiti finanziari verso banche (40.000) - (40.000)
(H) Passività finanziarie non correnti (40.000) - (40.000)
(I) Indebitamento finanziario non corrente netto (H) (40.000) - (40.000)
(J) Posizione finanziaria netta (G-I) (Nota 1) 41.714 48.342 (6.629)

(Nota 1) La posizione finanziaria netta è allineata alla definizione contenuta nella Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005: "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi".

La situazione finanziaria riportata nella colonna "31 Dic 2016 "Pro-Forma"" include le risorse finanziarie rivenienti da Space2 per effetto della fusione al fine di rendere comparabili i saldi presentati.

Nel corso dell'esercizio tali risorse finanziarie, unitamente alle disponibilità liquide al 31 dicembre 2016 del Gruppo Avio, sono state in parte utilizzate per rimborsare il precedente finanziamento bancario ed in parte per finanziare le attività di sviluppo industriale del Gruppo Avio post Fusione.

La posizione finanziaria netta passa da un saldo positivo di 48.342 migliaia di Euro al 31 dicembre 2016 "Pro-Forma" ad un saldo positivo pari a 41.714 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017 con una variazione pari a -6.629 migliaia di Euro principalmente attribuibile ai flussi di cassa non operativi relativi alla liquidazione di piani di incentivazione derivanti dal perfezionamento dell'operazione Space2-Avio, sostanzialmente in linea con quanto previsto e stanziato nei fondi per oneri esistenti al 31 dicembre 2016.

Analisi del patrimonio netto

Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2017 ammonta a 282.205 migliaia di Euro, con un incremento di 20.389 migliaia di Euro rispetto al Patrimonio Netto al 31 dicembre 2016 "Pro-Forma" per effetto delle seguenti principali movimentazioni:

  • rilevazione del risultato netto consolidato pari a 21.788 migliaia di Euro;
  • decremento di 1.920 migliaia di Euro a valere sul patrimonio netto di terzi a seguito del dividendo erogato dalla controllata Regulus S.A. (detenuta al 60% da Avio S.p.A. ed al 40% da Airbus Safran Launchers);
  • incremento di 203 migliaia di Euro per conversione di market warrants;
  • incremento di 318 migliaria di Euro per riserva cash flow hedge estinta nell'anno e utili/perdite attuariali.

ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

Nell'industria spaziale gli investimenti in ricerca e sviluppo sono un fattore chiave per il conseguimento e mantenimento della posizione competitiva.

Avio ha sempre dedicato risorse importanti alla ricerca, allo sviluppo e all'innovazione di prodotti e processi coerentemente alla propria missione. Inoltre annovera tra i propri obiettivi lo sviluppo ecocompatibile delle proprie attività e prodotti, prestando particolare attenzione alle problematiche di salvaguardia ambientale, al miglioramento della sicurezza impianti e di tutela dei propri dipendenti. In questi ambiti collabora con istituzioni nazionali come l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il Ministero dell'Istruzione, l'Università e la Ricerca (MIUR), il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), e con istituzioni internazionali quali l'Agenzia Spaziale Europea o l'Unione Europea.

Avio ha sviluppato una rete di partnership con Università ed Enti di Ricerca in Italia e in Europa: tra i principali si elencano il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA), l'ENEA, le Università di Roma, il Politecnico di Milano, l'Università di Napoli "Federico II", l'Università di Padova, l'Università di Forlì, il Distretto Aero Spaziale della Sardegna e l'IMAST in Campania. Inoltre partecipa a diversi consorzi tra enti di ricerca ed industrie europee per lo sviluppo di ricerche di base per lo più nell'ambito dei materiali energetici.

Il Gruppo partecipa a progetti di ricerca in collaborazione con organizzazioni nazionali e internazionali attivi nella ricerca nel settore aerospaziale. In particolare, collabora con le università in relazione all'area propellenti avanzati a solido, area materiali in composito, area sistema motori a propellente solido (SRM), area propulsione criogenica, area propulsione ibrida e lavora a contatto con i maggiori costruttori e centri di ricerca a livello mondiale per tecnologie relative alla propulsione, con l'obiettivo di sviluppare moduli e componenti innovativi che beneficino della sinergia delle singole specifiche competenze.

I costi per attività di ricerca e sviluppo complessivamente sostenuti dal Gruppo Avio nel 2017 sono stati pari a 177,2 milioni di Euro (126.9 milioni di Euro nel 2016), ovvero pari al 46.0% dei ricavi lordi consolidati registrati nel 2017 (37.4% nel 2016).

Se consideriamo i suddetti dati al netto del c.d. pass-through, l'attività di ricerca e sviluppo sostenuta dal Gruppo nel 2017 è stata pari a 135,8 milioni di Euro, pari al 39.5% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through (79,2 milioni di Euro nel 2016, pari al 27.1% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through). Tali costi hanno principalmente contribuito al beneficio del credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo commentato nella sezione "Fatti di rilievo dell'esercizio 2017".

Le attività a proprio carico, autofinanziate, nel 2017 sono state pari a 12,4 milioni di Euro (11,8 milioni di Euro nel 2016).

Le attività autofinanziate nel 2017 includono 8,9 milioni di Euro relativi a costi di sviluppo capitalizzati come Attività immateriali a vita definita (9,0 milioni di Euro nel 2016) e 3,4 milioni di Euro relativi a costi di ricerca o a costi di sviluppo non aventi i requisiti per la capitalizzazione e che sono stati direttamente addebitati al conto economico (2,9 milioni di Euro nel 2016).

L'importo totale imputato al conto economico dei costi riferiti ad attività autofinanziate nel 2017 è stato a 8,0 milioni di Euro (6,0 milioni di Euro nel 2016), composto da 3,4 milioni di Euro per costi non capitalizzabili direttamente spesati (2,9 milioni di Euro nel 2016) e da 4,6 milioni di Euro relativi alle quote di ammortamento di costi di sviluppo capitalizzati (prevalentemente) in precedenti esercizi (3,2 milioni di Euro nel 2016).

Nel corso del 2017 Avio ha proseguito nelle attività di innovazione sulle principali linee di prodotto, armonizzando attività di ricerca di base, ricerca applicata e sviluppo precompetitivo.

Filiera Propulsione a Solido

Nella visione strategica di Avio, la propulsione a solido rappresenta una tecnologia matura ma concorrenziale che permette di ridurre significativamente il costo dei servizi di lancio, mantenendo la filiera europea dei trasporti spaziali competitiva nei confronti dell'offerta internazionale. Avio ha precisato la propria visione sia sul consolidamento ed evoluzione del VEGA, sia sul futuro lanciatore Ariane 6 destinato alla sostituzione di Ariane 5. Nel corso del 2017 Avio ha finalizzato le attività di

progetto preliminare del propulsore P120C comune, come detto, alla prossima generazione dei lanciatori Ariane e VEGA. Questo sforzo ha portato al passaggio alla fase di progetto di dettaglio e al lancio della fabbricazione dei primi prototipi dei principali elementi del motore.

In aggiunta ai programmi di sviluppo del nuovo propulsore comune alla filiera VEGA e Ariane (P120C), Avio ha consolidato il posizionamento sul mercato del VEGA C, consolidando la configurazione capace di accedere in modo competitivo al segmento dei grandi satelliti SAR per l'osservazione della terra. Nell'ambito dei motori a propellente solido Avio ha svolto attività di ricerca con gli obiettivi di consolidare e ottimizzare le tecnologie di produzione su prodotti qualificati, nell'ambito dei vettori Ariane 5 e VEGA, e di prepararne le evoluzioni nell'ambito delle prossime generazioni di veicoli di lancio europei, Ariane 6, VEGA C e VEGA E.

Sono inoltre proseguite le attività di sviluppo del motore Z40 (per un utilizzo come secondo stadio di VEGA C e di Vega E), in grado di sostenere flussi strutturali a compressione di 2KN/mm, massimo valore raggiunto da un propulsore in composito di questa classe.

Le attività di ricerca e sviluppo nel contesto dei materiali si sono concentrate principalmente sullo sviluppo di propellenti solidi avanzati ad alte prestazioni e bassa tossicità per l'implementazione su programmi Ariane e Vega. Inoltre è stato analizzato e verificato l'eventuale estensione della catena di produzione di materiali compositi ad alte prestazioni Avio, con possibile spin-off in altri settori.

Filiera Propulsione a Liquido

Avio considera la propulsione criogenica basata sull'ossigeno liquido e il metano come la risposta alle prossime generazioni di stadi alti per veicoli di lancio, così come per veicoli spaziali destinati all'esplorazione. Nel corso del 2017 sono proseguite le attività di fattibilità per la versione flight del dimostratore LM10F-MIRA, in grado di fornire la propulsione del terzo stadio del futuro VEGA E. Attività, queste, portate avanti anche all'interno di gruppi di lavoro con partner europei.

Avio ha condotto una serie di attività su base autofinanziata con l'intento di sviluppare potenziali soluzioni breakthrough in termini di configurazione, tecnologie e materiali per camere di combustione e Turbopompe con l'obiettivo finale di sviluppare un motore europeo Ossigeno-Metano da introdurre nello sviluppo di Vega E, il cui primo volo si prevede che si terrà nel 2024.

In particolare è stata completata con successo la prima campagna di test in Europa di un modulo camera raffreddato con cooling channel, prodotto utilizzando il brevetto Avio "Single Material Single Part", traendo beneficio dell'uso della tecnologia dell' additive layer manufacturing.

Tale risultato dimostra che con la Tecnologia Additiva è possibile raggiungere uno scambio termico adeguato alla realizzazione di una camera di combustione con un unico materiale a bassa diffusività termica.

Obiettivo quindi è realizzare e testare a fuoco entro il 2018 una Innovative Thrust Chamber completamente fabbricata in tecnologia ALM ed una Innovative thrust chamber fabbricata con la tecnologia tradizionale (nell'ambito del programma Hyprob).

Queste attività in corso sono risultate propedeutiche all'ottenimento nell'ambito della CM2016, dei finanziamenti completi necessari per la prima fase di sviluppo (2017-2019) del motore MIRA Flight e per la definizione e architettura dell'Upper stage del Vega E (VUS). La seconda parte dello sviluppo verrà rilasciata e finanziata alla prossima ministeriale prevista alla fine del 2019.

Avio inoltre ha lanciato, con risultati preliminari confortanti, un'attività di sviluppo di resine adatte all'ambiente criogenico per LOx e LNG al fine di realizzare una nuova generazione di grandi serbatoi in composito privi di liner.

Filiera Sistemi di Trasporto Spaziale

Nel corso del 2017 Avio, attraverso ELV, ha consolidato lo sviluppo del lanciatore VEGA C nell'ambito del contratto Vecep (ESA), basato su un primo stadio con impulso totale del 50% superiore alla versione attuale e un quarto stadio con impulso superiore del 15%. L'obiettivo è tra l'altro un consolidamento della flessibilità del lanciatore attraverso un aumento del carico utile di riferimento di oltre il 50%.

Sono inoltre proseguiti gli studi per verificare la fattibilità e l'interesse di mercato per un modulo elettrico da integrare nel composito superiore del VEGA per missioni di esplorazione spaziale, di un

dispenser per il rilascio di numerosi satelliti nell'ambito della stessa missione, utilizzabile anche per attività di "in orbit test o in orbit demonstration".

Filiera Propulsione Tattica

Le attività sono state incentrate sul progetto di dettaglio del propulsore del missile CAMM-ER, inclusi i componenti principali, alcuni dei quali fortemente innovativi per Avio, come ad esempio il propellente, il blast pipe, il Safe & Arm basato su principio energetico e l'architettura di sistema che permette un'elevata classe di insensitività del propulsore. Importanti conseguimenti sono stati dimostrati attraverso il test di diversi motori ad involucro in composito ad alte prestazioni. Sono state completate le attività di industrializzazione di propellenti a bassa viscosità, anche attraverso la modifica di impianti e attrezzature. Sono iniziate le attività di sviluppo delle ali, canaline e cablaggi per lo stesso missile.

Sono proseguite le attività di sviluppo pre-competitivo autofinanziato per il Thrust Vector Control elettromeccanico per propulsori tattici della classe Aster 30, e dopo il conseguimento della fine della fase A per l'unità di distribuzione di potenza, sono cominciate le attività relative alla fase B. Sono iniziate attività preliminari per la identificazione di nuovi parti e materiali per l'estensione

della vita dei prodotti Avio per il missile Aster 30.

RISORSE UMANE

Al 31 dicembre 2017 il numero dei dipendenti del Gruppo risulta pari a 782 unità, in aumento rispetto alle 758 unità del 31 dicembre 2016. Il numero dei dipendenti non include la società Europropulsion S.A. (89 unità) consolidata con il metodo del patrimonio netto. La maggior parte degli organici risulta impiegata presso la Capogruppo Avio S.p.A., il cui organico, alla medesima data, è pari a 596 unità rispetto alle 582 del 31 dicembre 2016.

A far data dal 1° giugno 2017, in ragione del nuovo ruolo che le attività di comunicazione rivestono all' interno di una società quotata, l' Ente "Comunicazione e Relazioni Esterne" è stato portato al 1° livello dell' Organizzazione Avio, a diretto riporto dell'AD.

Nell' ottobre 2017 è stata completata la riorganizzazione degli Enti di Staff, portando gli Enti di "Risorse Umane e Organizzazione" e "Sistemi Informativi" al 1° livello dell' Organizzazione aziendale, a diretto riporto dell' AD. In parallelo, è stata annullata l'unità "Coordinamento Affari generali e Staff", cui gli Enti anzidetti appartenevano.

Nel novembre 2017 è stata aggiornata la struttura organizzativa della società ELV, separando i perimetri e le responsabilità associate allo sviluppo e produzione dei lanciatori da quelle relative alla ricerca e allo sviluppo tecnologico e ai banchi di sperimentazione, accettazione e controllo.

L'azione di rafforzamento dell' Ente "Comunicazione e Relazioni Esterne" è proseguito nell'anno e nel dicembre 2017 è stata creata al suo interno, con l' obiettivo specifico di rafforzare la capacità di relazione internazionale ed istituzionale della società, l'unità organizzativa di "Relazioni Istituzionali".

Relazioni Industriali

Nel corso del 2017 sono proseguiti i rapporti con le Organizzazioni Sindacali, in primo luogo con RSU. Con queste è stato siglato un accordo circa la nuova modalità di fruizione dei ROL (giornate di riposo aggiuntive previste dal CCNL).

Nel primo semestre è stato avviato un tavolo di trattativa per il rinnovo dell'accordo di II Livello (Premio di Partecipazione) in scadenza il 31.12.2017 e per trattare argomenti relativi al Welfare aziendale ed al premio presenza, così come indicato dal CCNL, che è stato siglato nel secondo semestre dell'anno

E' stato inoltre siglato l'accordo sull'introduzione del sistema c.d "imparziale" e sono state introdotte, sempre di concerto con RSU, alcune modifiche tese a rendere più flessibili ed elastici l'orario di lavoro, nonché è stata introdotta una nuova modalità di fruizione del congedo parentale ad ore.

Le RSU sono state, altresì, coinvolte nella definizione dei periodi di chiusura estiva.

A fine anno si è svolto l'incontro annuale tra i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali territoriali sull'andamento dei volumi produttivi

Nel periodo in quesitone non si sono registrati scioperi, agitazioni né iniziative di contrasto all'azienda.

Sviluppo e Formazione

Nel corso del 2017 sono state assunte in diverse aree professionali n. 25 risorse laureate, di cui 5 Quadri, 8 Professional e 12 Impiegati, con diversi gradi di esperienza e in possesso di specifiche competenze in coerenza con le necessità di mantenimento e sviluppo del business.

Parimenti nel corso dell' anno, 14 Professional, pari al 5% della categoria, sono stati coinvolti in processi di mobilità professionale volti ad assicurare il funzionamento dell' organizzazione e lo sviluppo del business. Tali percorsi di mobilità, oltre a contribuire alla circolazione delle competenze in azienda, nell' 80% dei casi hanno rappresentato occasioni di crescita professionale per il personale interessato.

Per quanto riguarda lo Sviluppo del Personale, nel corso del 2017, specificamente nell'area "Operazione Industriali", vi sono stati 4 passaggi da qualifica operaia a qualifica impiegatizia. Inoltre, il 10,22% della popolazione impiegatizia è stata interessata da azioni di sviluppo. Più in

particolare in 10 casi è stata riconosciuta la qualifica di Professional, in 10 quella di Quadro e in 7 quella di Professional Expert.

A sostegno dei percorsi di apprendimento e training a livello di Gruppo sono state erogate, nel corso del 2017, circa 2390 giornate tra: incontri formativi, informativi e corsi di aggiornamento e professionalizzanti svolti in aula ed e-learning. E' stato stimato un coinvolgimento di 2914 partecipazioni, circa il 98% della popolazione aziendale, investendo in media 2 giornate di formazione pro-capite. La formazione interna ha influito circa il 22% sulla erogazione complessiva, principalmente per attività in ambito sicurezza, fabbricazione (processi speciali e sensibili) e logistica, con l'impiego del team di formatori aziendali certificati.

Le principali aree su cui si è incentrata l'attività formativa per il periodo considerato, sono state le seguenti:

  • § formazione e aggiornamento delle competenze tecniche specifiche obbligatorie in ambito sicurezza
  • § formazione in aula ed on-the-job sui processi sensibili e speciali in ambito fabbricazione
  • § sviluppo delle competenze manageriali e gestionali d'impresa
  • § partecipazione ad eventi interaziendali di alto livello, convegni e seminari internazionali;
  • § informative su temi di sicurezza e salute e tutela dei dati
  • § supporto alle competenze tecniche specialistiche attraverso l'aggiornamento delle nuove "features" dei software utilizzati
  • § supporto all'internazionalizzazione con focus sulla formazione linguistica di gruppo ed individuale (lingua francese/inglese).

Circa le principali modalità di apprendimento, si è proseguito con il modello strutturato di learning organization, dove:

  • l'organizzazione apprende attraverso il coinvolgimento attivo dei Responsabili e dei partecipanti attraverso interviste nella progettazione di attività formative mirate;
  • è stata implementata la piattaforma e-learning in particolare per l'erogazione di formazione su tematiche di sicurezza in ambito trimestrale Seveso a supporto dell'Ente HSE. La piattaforma continua ad essere uno strumento indispensabile per l'erogazione della formazione istituzionale "welcome to space" rivolta a neo assunti.

COMUNICAZIONE E RESPONSABILITA' SOCIALE

Avio promuove la propria immagine ed i propri prodotti sia attraverso la partecipazione ai più importanti eventi internazionali che attraverso la costante presenza nei consessi italiani ed internazionali rilevanti nel campo aerospaziale per l'attività di ricerca e di sviluppo di nuove tecnologie nel campo specifico della propulsione spaziale e dei lanciatori.

Inoltre sviluppa la propria rete di interscambio scientifico e di sviluppo di nuovi prodotti sia attraverso la collaborazione nel campo della ricerca con Università e Istituti di ricerca italiani e stranieri sia attraverso la collaborazione tecnica e operativa con le più importanti Agenzie Spaziali europee, in particolare l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il Centre National d'Études Spatiales (CNES), l'European Space Agency (ESA).

Eventi e manifestazioni

Il 10 aprile nella sede di Borsa Italiana, a Milano, si è svolto l'evento per il primo giorno della quotazione di Avio al Mercato Star. La manifestazione a Piazza Affari ha avuto come madrina l'astronauta italiana dell'ESA (European Space Agency) Samantha Cristoforetti.

Nel corso del 2017 Avio ha organizzato alcune importanti visite istituzionali. A marzo il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, ha visitato gli stabilimenti produttivi di Avio; in aprile è stato il turno del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Infine a giugno Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, accompagnato dal suo staff, ha incontrato i dipendenti Avio durante una visita ufficiale ai nuovi impianti di Colleferro. All'evento con il Primo Ministro erano presenti, oltre

all'Amministratore Delegato, Giulio Ranzo, il Management, il Presidente di Avio, Roberto Italia, il capo del direttorato dell'Esa per il trasporto spaziale, Daniel Neuenschwander, l'amministratore delegato di Arianespace, Stéphane Israel, e l'amministratore delegato di Arianegroup, Alain Charmeau.

Lo scorso mese di giugno Avio ha partecipato al Salone Internazionale dell'aerospazio di Parigi, Le Bourget. Nello stand sono stati esposti i modellini in scala 1:10 dei nuovi lanciatori Vega C, Vega E e Vega L (light) e il nuovissimo modellino dell'SSMS (Small Spacecrafts Mission Service) per il lancio multiplo di satelliti. Erano, inoltre, in vetrina per i presenti al Salone la prima turbopompa Vinci per Ariane 6, il motore LOx Mira, l'ugello dello Zefiro 23 e le skirt in composito dei seguenti motori: Z23, Z40, P80 e P120C. Durante l'evento sono stati firmati importanti contratti per Avio: in particolare il primo accordo per due voli con il nuovo lanciatore Vega C.

Nel mese luglio l'Azienda ha partecipato a Milano, con uno stand, alla settima edizione di EUCASS (European Conference For Aeronautics And Space Sciences). Alla manifestazione sono stati esposti i modellini dei lanciatori Vega e Vega C.

In agosto, invece, Avio ha partecipato a Logan, negli Stati Uniti, alla Small Satellite Conference: nel corso dell'evento è stato presentato l'SSMS, il nuovo dispenser per Vega e Vega C per il lancio multiplo di satelliti

I lanci di Ariane 5 sono stati complessivamente 6. L'ultima missione, con il corretto posizionamento in orbita di quattro satelliti della costellazione Galileo (navigazione e localizzazione), è stata completata il 13 dicembre 2017.

I voli di Vega dall'inizio del 2017 sono stati tre: nel mese di marzo è stato portato in orbita il satellite per l'osservazione della terra Sentinel 2 B; lo scorso agosto sono stati perfettamente collocati in orbita un satellite italo-israeliano, OPSAT-3000, e uno franco-israeliano, Venus, per l'osservazione della terra. Nell'ultima missione del 2017, a novembre, Vega ha portato in orbita per la prima volta un satellite marocchino, MOHAMMED VI-A, per l'osservazione della terra. Con l'ultimo lancio dalla base spaziale della Guyana francese Vega ha rafforzato il proprio record mondiale nel settore dei lanciatori: 11 lanci di successo in 5 anni senza failure.

Nel mese di ottobre Avio ha firmato, con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), un contratto di finanziamento di 40 Milioni di Euro al quale è stato dato un importante rilievo mediatico. Lo scorso novembre, invece, l'Azienda ha firmato a Parigi con ESA due contratti per lo sviluppo del lanciatore Vega E, a basso impatto ambientale poiché utilizza un motore a ossigeno e metano liquidi, e del veicolo Space Rider, che potrà rientrare a terra a fine missione per essere riutilizzato.

Dichiarazione Non Finanziaria

Con il bilancio 2017 Avio è tenuta a redigere la Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario (DNF - in attuazione al D.Lgs. 254/216), al fine di rendicontare la performance della Società in relazione ai seguenti temi: impatto ambientale, sociale, attività relative al personale, al rispetto dei diritti umani ed alla lotta alla corruzione attiva e passiva. Tale Dichiarazione ha il medesimo perimetro del Bilancio Consolidato, pertanto sono state inserite nella rendicontazione tutte le società integralmente consolidate che hanno una rilevanza rispetto ai temi materiali sopra considerati.

A tale scopo è stato costituito un Gruppo di Lavoro interno per definire ed implementare un 'Reporting package' in linea con quanto richiesto dalla normativa ed ottimizzare il processo di compliance normativa anche attraverso l'analisi degli indicatori di performance (KPI) già disponibili in azienda. La Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria redatta ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Avio in data 15 marzo 2018 con specifico punto all'ordine del giorno distinto dall'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 e dalla presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 ed contenuta in un documento distinto rispetto alla Relazione Finanziaria Annuale 2017.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE A CUI IL GRUPPO È ESPOSTO

Rischi macroeconomici

Nel contesto delle condizioni generali dell'economia, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macroeconomico (tra cui la dinamica del PIL, il costo delle materie prime, il tasso di disoccupazione, l'andamento dei tassi di interesse), sia nei vari Paesi in cui il Gruppo opera, sia a livello globale, per gli impatti sulla capacità di spesa destinata dai singoli paesi (in particolare in ambito europeo) allo sviluppo delle attività spaziali, per il tramite delle Agenzie nazionali ed Europea.

Nel corso degli ultimi anni, i mercati finanziari sono stati connotati da una volatilità particolarmente marcata che ha avuto pesanti ripercussioni sulle istituzioni bancarie e finanziarie e, più in generale, sull'intera economia, finendo poi per gravare sui bilanci pubblici. Il significativo e diffuso deterioramento delle condizioni di mercato è stato accentuato da una grave e generalizzata difficoltà nell'accesso al credito, sia per i consumatori sia per le imprese, e ha determinato una carenza di liquidità che si è ripercossa in ultimo stadio sullo sviluppo industriale e sull'occupazione, e, di riflesso, sulle strategie di budgeting degli stati europei e conseguentemente della capacità di spesa delle Agenzie spaziali di riferimento.

Sebbene i Governi e le autorità monetarie abbiano risposto a questa situazione con interventi di ampia portata, tra cui il taglio dei tassi di interesse ai minimi storici e interventi di finanziamento e rafforzamento degli intermediari e pur tenendo in considerazione i segnali di rallentamento del processo recessivo delle economie principali, non è tuttavia ad oggi possibile prevedere se e quando l'economia ritornerà ai livelli antecedenti la crisi, anche alla luce dell'aggravarsi del contesto geopolitico internazionale e del rallentamento del trend di crescita dell'economia cinese, nonché della rinnovata volatilità dei mercati finanziari e delle tensioni sulla situazione finanziaria e sulla capacità di credito di diversi Paesi.

Ove tale situazione di marcata debolezza ed incertezza dovesse prolungarsi significativamente o aggravarsi in particolare nel mercato in cui il Gruppo opera, l'attività, le strategie e le prospettive del Gruppo potrebbero essere negativamente condizionate, soprattutto per quanto riguarda le aspettative di produzione per i voli/lanci futuri dei vettori di riferimento del Gruppo, e per i nuovi programmi di ricerca e sviluppo, con conseguente impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Inoltre, le attività svolte nell'ambito dei programmi spaziali sono effettuate, prevalentemente, mediante l'utilizzo di fondi stanziati dai governi e dalle autorità comunitarie. Tali stanziamenti, dipendono dalle politiche adottate dai governi e – in generale – dalle condizioni economiche dell'Europa. La domanda di lanciatori, comunque, è sostenuta sia dal settore pubblico sia da quello privato.

Sebbene il Gruppo ritenga che il settore dei programmi spaziali sia meno volatile in considerazione dei progetti a lungo termine e del portafoglio ordini sviluppati in tale contesto, una contrazione della crescita economica, una situazione di recessione economica o una crisi finanziaria potrebbero deprimere, anche in maniera significativa, la domanda dei componenti prodotti dal Gruppo, con conseguenti effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio e delle società del Gruppo.

Inoltre, un contesto macroeconomico negativo potrebbe impedire al Gruppo l'accesso al mercato dei capitali, o impedirne l'accesso a condizioni favorevoli, con conseguenti effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio e delle società del Gruppo.

Rischi relativi al nostro specifico business

I programmi spaziali, per la loro stessa natura, complessità, rilevanza strategica e fonti di finanziamento, sono generalmente dipendenti da piani e decisioni assunte a livello governativo in Europa, sia di singola nazione sia nel contesto di accordi internazionali, attuati mediante l'intervento di specifiche istituzioni e agenzie nazionali e sovranazionali. Tali piani mirano a garantire l'accesso indipendente allo spazio da parte delle nazioni europee.

Mutamenti nelle politiche di accesso allo spazio, sia a livello nazionale come europeo o internazionale, e condizioni economiche non favorevoli che condizionino i livelli di spesa destinati a tali politiche da governi nazionali e istituzioni sovranazionali, potrebbero incidere sui livelli di attività del Gruppo con possibili effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Il business del Gruppo dipende inoltre da un numero limitato di programmi e quindi di clienti. Eventuali interruzioni, sospensioni temporanee o cancellazioni di uno o più programmi maggiori costituisce un rischio che può avere effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica e finanziaria del Gruppo. Il backlog, quindi potrebbe essere soggetto ad inattesi aggiustamenti e non essere quindi indicativo dei futuri ricavi o risultati delle attività.

Il Gruppo opera, nel settore spaziale, in misura rilevante mediante contratti a lungo termine spesso a prezzo fisso o eventualmente con revisione prezzi legata all'inflazione. I contratti a prezzo fisso presentano il rischio che eventuali costi aggiuntivi non vengano o vengano parzialmente rimborsati dal cliente con effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Inoltre per la rilevazione dei ricavi e dei relativi margini, derivanti da contratti per lavori su ordinazione a lungo termine, viene utilizzato il metodo della percentuale di avanzamento, che richiede la stima dei costi totali per l'esecuzione dei contratti e la verifica dello stato di avanzamento delle attività. Entrambi questi elementi risultano, per loro stessa natura, fortemente soggetti a stime operate dal management, che a loro volta dipendono dall'oggettiva possibilità e capacità di prevedere gli eventi futuri. Il verificarsi di eventi imprevedibili o previsti in misura diversa potrebbe causare un incremento dei costi sostenuti nell'esecuzione dei contratti a lungo termine, con effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Il Gruppo non opera come Prime Contractor per la vendita del servizio di lancio (ovvero non è il Launch Service Provider), di conseguenza non ha sempre accesso alle informazioni di mercato relative al servizio di lancio e non è sempre in condizioni di controllare gli aspetti commerciali. Se il Launch Service Provider non interpreta correttamente il suo ruolo oppure adotta delle pratiche commerciali non in linea con gli interessi del Gruppo, questo potrebbe avere effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

I clienti del Gruppo sono responsabili di accertare la conformità dei prodotti prima della loro accettazione e vendita e possono rifiutarli totalmente o parzialmente in caso che tale conformità non sia accertata. In tal caso le clausole di garanzia ci impongono di sostituire o riparare il componente non conforme sostenendo i costi associati oltre a quelli eventualmente necessari alla comprensione del problema. Se dovesse accadere che i costi associati non sono coperti dalle assicurazioni stipulate questo potrebbe impattare negativamente sui risultati del Gruppo. Una volta intervenuta l'accettazione da parte dei clienti, il Gruppo non è più responsabile per i danni derivanti dal malfunzionamento dei prodotti, salvo venga dimostrata la preesistenza di eventuali difetti, non evidenziati in sede di accettazione, con conseguente ulteriore obbligo di ripristinare ovvero di riparare i prodotti difettosi prima dell'utilizzo finale e/o del lancio.

Inoltre, per eventuali danni, qualunque ne sia la causa, e dunque ivi inclusi i danni derivanti da difetti e/o malfunzionamenti dei prodotti forniti dal Gruppo, causati durante il volo dei lanciatori saranno responsabili esclusivamente il launch service provider e – ricorrendone i presupposti – l'ESA e il governo francese.

Le attività industriali del Gruppo implicano l'utilizzo e la lavorazione di materiale esplosivo o chimicamente pericoloso. Nonostante che queste attività vengano condotte in accordo alla normative in vigore, seguendo uno specifico Safety Management System per prevenire gli incidenti e che vengono utilizzati mezzi e personale altamente qualificati, può succedere che si incorra in incidenti che possono generare interruzioni più o meno lunghe delle attività industriali con effetti negativi sui risultati del Gruppo.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Business

Vega

Nei primi mesi del 2018, non è stato effettuato alcun volo Vega. La previsione per l'anno in corso è di effettuarne 3.

Nuovo Motore P120C (primo stadio di Vega C e Ariane 6)

A giugno del 2018 è previsto il tiro al banco del primo Motore P120C (DM1). Tale evento segnerà un altro importante passo verso il lancio di Qualifica del Vega C previsto per fine 2019

Successo della prova a banco del nuovo motore Zefiro 40 (secondo stadio lanciatore Vega C)

In data 7 marzo 2018 si è svolta con successo la prova a banco del motore Zefiro 40 il sistema di propulsione di secondo stadio del Vega C, il nuovo lanciatore europeo di satelliti il cui volo di qualifica è previsto per la fine del 2019. Vega C, evoluzione di Vega, consentirà di aumentare del 60% le prestazioni, portando così il mercato accessibile a questo vettore dal 50% al 90% dei satelliti LEO (Low Earth orbit), una parte consistente dei quali gestita con lanci a carico multiplo.

Ariane 5

Nei primi mesi del 2018 è stato effettuato il primo dei sette lanci Ariane 5 previsti nel 2018. Durante tale lancio si è registrata un'anomalia a livello del software di volo che : un'errata implementazione di tale software ha provocato una traiettoria del lanciatore diversa da quella attesa, comportando, fra l'altro, la perdita dei segnali di telemetria durante alcune fasi di volo. I satelliti a bordo di Ariane 5 durante tale volo, SES 14 e Yah 3, anche se rilasciati su un'orbita diversa da quella attesa, sono tuttora funzionanti.

Una commissione di inchiesta ha appurato le cause che hanno originato l'anomalia, ciò ha permesso di iniziare le operazioni di preparazione al secondo lancio Ariane 5 dell'anno.

Si precisa che i componenti forniti da Avio e le operazioni eseguite da Avio sul lanciatore non sono coinvolte con la causa dell'anomalia.

Acquisizione di nuovi ordini

A febbraio 2018, Avio ha firmato con Europropulsion l'ultimo contratto di fornitura Ariane 5. Tale contratto, denominato PC, consiste nella consegna di 10 coppie di booster Ariane 5, che copriranno la produzione di tali componenti fino al 2022. Nei mesi a venire, è prevista anche la firma del contratto di fornitura di 10 Turbopompe ad ossigeno per lo stadio Vulcain.

Gare ESA

Avio è stata selezionata da ESA per eseguire gli studi di fattibilità economica (Business Plan) di un Mini-Lanciatore. Il concetto di Mini-Lanciatore che Avio intende sviluppare è fondamentalmente derivato dai componenti del Vega, i quali, opportunamente adattati e ottimizzati, possono fornire un sistema di lancio capace di portare in orbita LEO 200-300 kg di carico utile.

Altri fatti di rilievo

Acquisto dalla società controllata ELV S.p.A. del ramo d'azienda relativo alle attività di sviluppo, produzione e commercializzazione dei lanciatori

Con riferimento al contratto preliminare di di cessione di ramo d'azienda sottoscritto nel dicembre 2017 da ELV S.p.A. con la controllante Avio S.p.A. di cui alla precedente sezione "Fatti di rilievo dell'esercizio 2017", si segnala che, in data 1 marzo 2018, essendosi completate la procedura di consultazione sindacale di cui all'art. 47 delle legge n. 428/1990 e la procedura di c.d. golden power di cui al decreto-legge n. 21/2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 56/2012, dando seguito al suddetto contratto preliminare, ELV S.p.A. ed Avio S.p.A. hanno stipulato il contratto definitivo di cessione di ramo d'azienda con efficacia a decorrere dalla medesima data. Gli effetti contabili e fiscali delle cessione decorrono anch'essi dalla data del 1 marzo 2018.

Il prezzo di cessione del suddetto ramo d'azienda è stato pari a Euro 20,3 milioni come risultante da una perizia di stima redatta da primario professionista indipendente sulla base delle comuni metodologie valutative utilizzate in tali tipologie di transazioni, nonché tenendo conto di benchmarck di settore.

In relazione ai potenziali benefici derivanti dall'applicazione della normativa relativa ai crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo ex art. 3 del decreto legge n. 145/2013 e corpo normativo correlato concernenti le attività oggetto del ramo d'azienda ceduto da ELV S.p.A. ad Avio S.p.A., poiché alla data della stipula del contratto definitivo di cessione del ramo in parola tali potenziali benefici complessivi non erano ancora stati determinati con esattezza tra le parti, in quanto ancora in corso l'analisi anche con il supporto di consulenti fiscali, le parti hanno stabilito che il credito di imposta derivante dall'applicazione della suddetta normativa fa parte del ramo d'azienda ceduto alla data di stipula dell'atto definitivo, mentre la valorizzazione del ramo d'azienda ceduto e conseguentemente il prezzo di cessione alla data di stipula dell'atto definitivo non tengono conto dei potenziali benefici attesi complessivi ad esso associati. Le parti hanno pertanto concordato che, a conclusione dell'analisi di cui sopra, entro il 31 dicembre 2018 definiranno di comune accordo il valore del credito di imposta incluso nel ramo d'azienda ceduto ad Avio S.p.A. nonché l'eventuale aggiustamento del corrispettivo in relazione alla definizione dei potenziali benefici attesi complessivi.

Politica dei dividendi

In data contestuale all'approvazione del presente progetto di bilancio è stata posta all'approvazione degli organi sociali la politica dei dividendi ritenuta sostenibile nel medio/lungo termine sulla base delle prospettive economico-finanziarie, della solidità della struttura di capitale, nonché in considerazione di investimenti con cicli "capital intensive" nel medi/lungo termine.

L'obiettivo di tale politica è la distribuzione di un dividendo che abbia come riferimento:

  • un "payout ratio" (percentuale di utili distribuita sotto forma di dividendi) compreso in un range tra il 25% ed il 50% dell'utile netto consolidato;
  • un "dividend yield"(rapporto tra il dividendo per azione e il prezzo di mercato dell'azione stessa) compreso in un range tra il 2% ed il 3,5% del valore della capitalizzazione di borsa.

Evoluzione prevedibile della gestione

Le previsioni per l'esercizio 2018 indicano volumi complessivi di ricavi netti (esclusi i "Passthrough") in crescita rispetto all'anno 2017 principalmente per effetto delle maggiori attività di sviluppo relative al programma Vega.

Tali ricavi previsti sono ad oggi coperti dal backlog.

La redditività operativa complessiva è attesa sostanzialmente in linea rispetto all'anno 2017 principalmente per l'effetto della minor redditività di alcune specifiche attività di sviluppo condotte tramite schemi di subcontracting.

ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICI E DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE DI AVIO S.P.A.

Premessa

I dati dell'esercizio 2017 della Avio S.p.A. sono stati influenzati dall'operazione societaria straordinaria perfezionata in data 31 marzo 2017 con l'acquisizione da parte di Space2 S.p.A., di Leonardo S.p.A. e di In Orbit S.p.A. (una società costituita da alcuni manager di Avio), di una partecipazione pari all'85,68% del capitale sociale della Società (la restante partecipazione era già di proprietà del socio Leonardo) e dalla successiva fusione per incorporazione della medesima in Space2 S.p.A. avvenuta con efficacia reale dal 10 aprile 2017. Tale operazione societaria, a seguito della quale Space2 S.p.A. ha assunto la denominazione di Avio S.p.A., ha determinato effetti sul bilancio dell'esercizio 2017 e sulla comparabilità dello stesso con il precedente bilancio della Avio S.p.A.. Per questo motivo sono stati predisposti a beneficio del lettore i dati "pro-forma" esposti nel seguito con lo scopo di rendere comparabile l'andamento della gestione sulla base del perimetro delle attività della Avio S.p.A. prima dell'operazione con l'aggiunta dell'operatività di Space2 S.p.A..

Risultati economici e finanziari

Processo di ottenimento dei risultati economici e finanziari "Pro-Forma"

La tavola che segue illustra come sono stati ottenuti i risultati "Pro-Forma" dell'esercizio 2017 che nel seguito saranno oggetto di commenti, muovendo dai dati di bilancio separato IAS/IFRS al 31 dicembre 2017.

Space2
S.p.A.
1.01.2017
-
Avio S.p.A.
10.04.2017
-
31.12.2017
Bilancio
IAS/IFRS
Avio S.p.A.
al 31
Avio S.p.A.
1.01.2017-
9.04.2017
Esercizio
2017
"Pro
Forma"
9.04.2017
(a)
(b) dicembre
2017
(c)=(a)+(b)
(d) (c)+(d)
Ricavi 256.563 256.563 72.214 328.777
di cui: Ricavi pass-through 41.402 41.402 - 41.402
Ricavi al netto del pass-through - 215.161 215.161 72.214 287.375
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze
prodotti finiti, in corso di lavorazione e
semilavorati
4.743 4.743 1.403 6.146
Costi per beni e servizi, per il personale,
altri costi operativi, al netto di costi
capitalizzati e pass-through
(1.695) (201.712) (203.407) (68.746) (272.154)
Risultato operativo prima degli
ammortamenti (EBITDA)
(1.695) 18.192 16.497 4.871 21.368
Ammortamenti e svalutazioni (8.506) (8.506) (3.264) (11.769)
Risultato operativo (EBIT) (1.695) 9.686 7.991 1.608 9.599
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari 428 (2.339) (1.911) (1.759) (3.670)
Risultato gestione finanziaria 428 (2.339) (1.911) (1.759) (3.670)
Proventi (oneri) da partecipazioni 5.340 5.340 - 5.340
Risultato prima delle imposte (1.267) 12.687 11.420 (152) 11.268
Imposte correnti e differite 1.508 1.508 1.508
Totale risultato netto (1.267) 14.195 12.928 (152) 12.776

La colonna "Space2 S.p.A. 1.01.2017 - 9.04.2017" riporta i costi della società incorporante Space2 S.p.A. dal 1 gennaio al 9 aprile 2017. La colonna "Avio S.p.A. 10.04.2017 - 31.12.2017" riporta i risultati economici della Avio S.p.A. dal 10 aprile al 31 dicembre 2017 che sono confluiti per effetto

dell'acquisizione e fusione nel bilancio della società incorporante al 31 dicembre 2017 aggiungendosi ai risultati economici maturati fino al 9 aprile, il giorno prima della fusione, da Space2 S.p.A. La colonna "Bilancio IAS/IFRS Avio S.p.A. al 31 dicembre 2017" riporta i risultati economici del prospetto di conto economico del bilancio che, in ossequio ai principi contabili internazionali IAS/IFRS a seguito dell'operazione societaria Space2-Avio S.p.A., si riferiscono all'esercizio della società risultante dalla fusione, composti dai risultati economici di Space2 S.p.A. dal 1 gennaio al 9 aprile 2017 e dai risultati economici della incorporata Avio S.p.A. dal 10 aprile al 31 dicembre 2017.

La colonna "Avio S.p.A. 1.01.2017-9.04.2017" riporta i risultati economici della incorporata Avio S.p.A. dal 1 gennaio 2017 al 9 aprile 2017 data immediatamente precedente al 10 aprile, in cui ha avuto efficacia la fusione per incorporazione in Space2 S.p.A..

Infine, la colonna "Esercizio 2017 "Pro-Forma" riporta i risultati economici dell'intero esercizio 2017 della Avio S.p.A. comprensivi dei risultati economici di periodo di Space2 S.p.A. in modo tale da renderli comparabili con il corrispondente esercizio 2016.

Con riferimento all'esercizio 2016 la tavola che segue illustra come sono stati ottenuti i relativi risultati "Pro-Forma" che nel seguito saranno oggetto di commenti, muovendo dai dati del bilancio IAS/IFRS di Space2 S.p.A. al 31 dicembre 2016.

Bilancio
IAS/IFRS
Space2 S.p.A.
al 31
dicembre
2016
(a)
Bilancio
IAS/IFRS
Avio
S.p.A. al 31
dicembre
2016
(b)
Esercizio
2016
"Pro-Forma"
(a)+(b)
Ricavi - 299.703 299.703
di cui: Ricavi pass-through - 50.848 50.848
Ricavi al netto del pass-through - 248.855 248.855
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze prodotti finiti,
in corso di lavorazione e semilavorati
- 9.276 9.276
Costi per beni e servizi, per il personale, altri costi
operativi, al netto di costi capitalizzati e pass-through
(2.414) (243.799) (246.213)
Risultato operativo prima degli ammortamenti
(EBITDA)
(2.414) 14.332 11.918
Ammortamenti e svalutazioni - (11.041) (11.041)
Risultato operativo (EBIT) (2.414) 3.292 878
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari 2.082 (7.191) (5.109)
Risultato gestione finanziaria 2.082 (7.191) (5.109)
Proventi (oneri) da partecipazioni - 4.293 4.293
Risultato prima delle imposte (332) 394 62
Imposte correnti e differite - 263 263
Totale risultato netto (332) 657 325

La colonna "Bilancio IAS/IFRS Space2 S.p.A. al 31 dicembre 2016" riporta i risultati economici dell'esercizio 2016 della stessa società incorporante.

La colonna "Bilancio IAS/IFRS Avio S.p.A. al 31 dicembre 2016" riporta i risultati economici consolidati dell'esercizio 2016 della società incorporata.

Infine, la colonna "Esercizio 2016 "Pro-Forma" riporta i risultati economici dell'esercizio 2016 di Avio S.p.A. comprensivi dei risultati di periodo di Space2 S.p.A. in modo tale da renderli comparabili con il corrispondente esercizio 2017.

Analisi dei risultati economici operativi "Pro-Forma"

Nella tavola "Pro-Forma" che segue è rappresentato in modo comparabile l'andamento economico di Avio S.p.A. per l'esercizio 2017 e per l'esercizio 2016 (importi in migliaia di Euro).

Esercizio
2017
"Pro
Forma"
Esercizio
2016
"Pro
Forma"
Variazione
Ricavi 328.777 299.703 29.074
di cui: Ricavi pass-through 41.402 50.848 (9.446)
Ricavi al netto del pass-through 287.375 248.855 38.520
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze prodotti finiti, in corso
di lavorazione e semilavorati
6.146 9.276 (3.130)
Costi per beni e servizi, per il personale, altri costi operativi, al
netto di costi capitalizzati e pass-through
(272.154) (246.213) (25.941)
Risultato operativo prima degli ammortamenti (EBITDA) 21.368 11.918 9.449
Ammortamenti e svalutazioni (11.769) (11.041) (728)
Risultato operativo (EBIT) 9.599 878 8.721
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari (3.670) (5.109) 1.439
Risultato gestione finanziaria (3.670) (5.109) 1.439
Proventi (oneri) da partecipazioni 5.340 4.293 1.047
Risultato prima delle imposte 11.268 62 11.207
Imposte correnti e differite 1.508 263 1.245
Totale risultato netto 12.776 325 12.452

I ricavi al netto dei "Pass-through" sono pari a 287.375 migliaia di Euro e mostrano una variazione positiva di 38.520 migliaia di Euro (pari al 15,5%) rispetto all'esercizio 2016. Tale incremento netto è principalmente attribuibile al differente mix delle attività di sviluppo del programma Ariane, che nel 2017 includono tra l'altro la realizzazione di impianti e macchinari presso la sede di Colleferro, e al programma di produzione VEGA per il quale Avio S.p.A. ha svolto attività di fornitore per la controllata ELV S.p.A..

Nel 2017 il risultato operativo prima degli ammortamenti delle attività materiali e immateriali (EBITDA) è pari a 21.368 migliaia di Euro e registra un incremento di 9.449 migliaia di Euro (+79,3%) rispetto all'esercizio 2016.

Il risultato operativo (EBIT) è stato pari a 9.599 migliaia di Euro, con un incremento di 8.721 migliaia di Euro rispetto all'esercizio 2016.

Tali risultati sono frutto principalmente del differente mix di attività svolte, nonché per i minori costi non ricorrenti relativi alla quotazione in Borsa della Società.

Per una più ampia informativa in riferimento alle dinamiche gestionali si veda quanto già riportato nei paragrafi della Relazione sulla gestione relativi all' "Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo".

Analisi dei risultati finanziari

Nell'anno è stato estinto anticipatamente il "Senior Term and Revolving Facility" sottoscritto ad aprile 2015 con un pool di banche ed è stato sottoscritto un nuovo finanziamento con la BEI, si veda a riguardo quanto già riportato nei paragrafi della Relazione sulla gestione relativi all' "Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo".

Struttura Patrimoniale

Processo di ottenimento dei saldi patrimoniali "Pro-Forma"

La tavola che segue illustra come sono stati ottenuti i saldi patrimoniali "Pro-Forma" al 31 dicembre 2016 che nel seguito saranno oggetto di commenti, muovendo dai dati di bilancio separato annuale di Avio S.p.A. al 31 dicembre 2016.

Avio S.p.A Space2 31/12/2016
31/12/2016 31/12/2016 Aggregato Acquisizione
Avio
Scissione
Space3
S.p.A.
Fusione
Avio
Purchase
Price
Allocation
"Pro
Forma"
Immobilizzazioni
materiali
35.362 35.362 35.362
Avviamento 219.100 219.100 (127.271) (30.823)(1) 61.005
Attività immateriali
a vita definita
90.044 90.044 25.387 115.431
Partecipazioni 65.231 50 65.281 85.040 (50) (85.040) 12.753 77.984
Totale
immobilizzazioni
409.737 50 409.787 85.040 (50) (212.311) 7.317 289.782
Capitale di
esercizio netto
(57.719) 390 (57.329) (170) (57.498)
Altre attività non
correnti
67.279 67.279 67.279
Altre passività non
correnti
(117.380) (117.380) (117.380)
Attività per imposte
anticipate nette
54.520 54.520 26.466 (7.317) 73.670
Fondi per rischi ed
oneri
(15.045) (15.045) (15.045)
Fondi per benefici a
dipendenti
(8.344) (8.344) (8.344)
Capitale investito
netto
333.048 440 333.488 84.871 (50) (185.845) - 232.463
Attività finanziarie
non correnti
7.440 10 7.450 7.450
Capitale investito
netto e attività
finanziarie non
correnti
340.488 450 340.938 84.871 (50) (185.845) - 239.913
Posizione
finanziaria netta
(53.533) 304.611 251.078 (84.871) (152.797) 13.410
Patrimonio netto (286.955) (305.061) (592.016) 152.847 185.845 (253.323)
Fonti di
finanziamento
(340.488) (450) (340.938) (84.871) 50 185.845 - (239.913)

(1): Variazione netta del Goodwill a seguito della Purchase Price Allocation.

La colonna "Avio S.p.A. 31 dic 2016" riporta i saldi patrimoniali del prospetto di stato patrimoniale della Società a tale data.

La colonne "Space2" riportano rispettivamente i saldi patrimoniali del prospetto di stato patrimoniale di Space2 al 31 dicembre 2016, l'effetto dell'acquisizione da parte di Space2 del 53,15% di Avio S.p.A. in data 31 marzo 2017, l'effetto della scissione in Space3 in data 5 aprile 2017, l'effetto della fusione per incorporazione di Avio S.p.A. in data 10 aprile 2017 e, infine, la successiva allocazione del prezzo di acquisizione secondo l'IFRS 3 (c.d. "purchase price allocation"). La colonna " 31/12/2016 "Pro-Forma" anticipa gli effetti della fusione Space2 e Avio S.p.A. al 31 dicembre 2016 rendendoli in tal modo comparabili con i dati patrimoniali al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

A seguito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2 il disavanzo di fusione conseguito con l'operazione è stato allocato ("Purchase Price Allocation") nel bilancio separato come segue:

• a due asset intangibili relativi ai programmi aerospaziali per 44.875 migliaia di Euro; dall'altro canto, è stato rettificato l'intangibile relativo all'accreditamento del Gruppo ai

programmi che era stato identificato nell'ambito dell'allocazione del prezzo dell'acquisizione avvenuta nel 2007 del Gruppo da parte della precedente proprietà, per 19.398 migliaia di Euro: l'effetto sulle "Attività immateriali a vita definita" è quindi del netto, pari a 25.387 migliaia di Euro;

  • alle partecipazioni nelle società controllate Regulus ed ELV e nella società a controllo congiunto Europropulsion che presentavano, alla data di acquisizione, valori del Patrimonio Netto maggiori delle rispettive partecipazioni per un valore complessivo pari a 12.753 migliaia di Euro; e
  • in via residuale ad avviamento per un valore pari a 61.005 migliaia di Euro.

Analisi della struttura patrimoniale

Nella tavola "Pro-Forma" che segue è rappresentata in modo sintetico la struttura patrimoniale che considera i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2017 di Avio S.p.A. post-fusione tra Space2 e Avio S.p.A. confrontati con i dati comparativi "Pro-Forma" che anticipano gli effetti della fusione Space2 e Avio S.p.A. al 31 dicembre 2016 rendendoli in tal modo comparabili con i dati patrimoniali al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31 Dicembre
2017
31 Dicembre
2016
"Pro-Forma"
Variazione
Immobilizzazioni materiali 47.833 35.362 12.471
Avviamento 61.005 61.005 -
Attività immateriali a vita definita 117.175 115.431 1.745
Partecipazioni 78.440 77.984 456
Totale immobilizzazioni 304.454 289.782 14.672
Capitale di esercizio netto (43.427) (57.498) 14.071
Altre attività non correnti 65.353 67.279 (1.926)
Altre passività non correnti (115.489) (117.380) 1.891
Attività per imposte anticipate nette 74.685 73.670 1.015
Fondi per rischi ed oneri (8.114) (15.045) 6.931
Fondi per benefici a dipendenti (8.171) (8.344) 173
Capitale investito netto 269.290 232.463 36.827
Attività finanziarie non correnti 7.440 7.450 (10)
Capitale investito netto e attività finanziarie non
correnti
276.730 239.913 36.817
Posizione finanziaria netta (9.640) 13.410 (23.050)
Patrimonio netto (267.089) (253.323) (13.766)
Fonti di finanziamento (276.730) (239.913) (36.816)

Per una più ampia informativa in riferimento agli scostamenti patrimoniali si veda quanto già riportato nei paragrafi della Relazione sulla gestione relativi all' "Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo".

La voce "Capitale di esercizio netto" evidenzia un incremento netto pari a 14.071 migliaia di Euro, attestandosi ad un valore pari a -43.427 migliaia di Euro di eccedenza delle passività sulle attività. Le sue componenti principali sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

31 Dicembre
2017
31 Dicembre
2016
"Pro-Forma"
Variazione
Lavori in corso su ordinazione al netto di acconti e
anticipi ricevuti
(83.031) (102.831) 19.800
Rimanenze di materie prime ed acconti a fornitori 75.871 81.620 (5.749)
Debiti commerciali (77.004) (58.647) (18.357)
Crediti commerciali 7.224 9.818 (2.594)
Altre attività e passività correnti 33.513 12.541 20.972
Capitale di esercizio netto (43.427) (57.498) 14.071

La voce "Altre attività e passività correnti" del Capitale di esercizio netto evidenzia un incremento netto pari a 20.972 migliaia di Euro, attestandosi ad un valore pari a 33.513 migliaia di Euro. Le sue componenti principali sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

31 Dicembre
2017
31 Dicembre
2016
"Pro-Forma"
Variazione
Crediti IVA 33.615 16.776 16.839
Attività per imposte correnti 3.451 3.199 252
Altre attività correnti 9.205 5.108 4.097
Passività per imposte correnti (1.329) (1.268) (61)
Altre passività correnti (11.429) (11.274) (155)
Altre attività e passività correnti 33.513 12.541 20.972

Circa l'incremento dei crediti IVA si veda quanto già riportato nei paragrafi della Relazione sulla gestione relativi all' "Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo".

Analisi della posizione finanziaria

Nella tavola seguente viene illustrata la composizione della posizione finanziaria netta (importi in migliaia di Euro):

31 Dic 2017 31 Dic 2016
"Pro-Forma"
Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 100.424 84.639 15.785
(A) Liquidità 100.424 84.639 15.785
(B) Attività finanziarie correnti - 66.944 (66.944)
(C) Totale attività finanziarie correnti (A+B) 100.424 151.583 (51.160)
Debiti finanziari su derivati copertura tassi (312) 312
Debiti finanziari correnti verso imprese controllate e a controllo
congiunto
(70.004) (46.247) (23.757)
(D)Passività finanziarie correnti (70.004) (46.558) (23.445)
Quota corrente debiti finanziari non correnti verso banche (60) (91.615) 91.555
(E) Quota corrente dei debiti finanziari non correnti (60) (91.615) 91.555
(F) Indebitamento finanziario corrente (D+E) (70.064) (138.173) 68.109
(G) Posizione finanziaria corrente netto (C+F) 30.360 13.410 16.949
Quota non corrente debiti finanziari verso banche (40.000) - (40.000)
(H) Passività finanziarie non correnti (40.000) - (40.000)
(I) Indebitamento finanziario non corrente netto (H) (40.000) - (40.000)
(J) Posizione finanziaria netta (G-I) (Nota 1) (9.640) 13.410 (23.051)

Nota 1) la posizione finanziaria netta è allineata alla definizione contenuta nella Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005: "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi".

Variazione principalmente attribuibile agli investimenti dell'esercizio e all'andamento ciclico del capitale di esercizio netto.

Analisi del patrimonio netto

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2017 ammonta a 267.089 migliaia di Euro, in aumento di 13.766 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2016, per l'effetto combinato dei seguenti principali fenomeni:

  • risultato dell'esercizio 2016 pari a 12.776 migliaia di Euro;

  • incremento di 203 migliaia di Euro per conversione di market warrants;

  • incremento di 318 migliaria di Euro per riserva cash flow hedge estinta nell'anno e utili/perdite attuariali;

  • incremento di 469 migliaia di Euro delle altre riserve nell'ambito del processo di purchase price allocation.

RAPPORTI CON IMPRESE CONTROLLATE, COLLEGATE, CONTROLLANTI E IMPRESE SOTTOPOSTE AL CONTROLLO DI QUESTE ULTIME

I rapporti della Capogruppo Avio S.p.A. con imprese controllate, collegate, controllanti e con controllate e collegate di queste ultime sono costituiti da operazioni di tipo commerciale e finanziario svolte nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, si riferiscono a forniture e acquisti di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo-contabile, fiscale, informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza e relativi crediti e debiti a fine esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria e relativi oneri e proventi, essenzialmente nei confronti di imprese appartenenti al Gruppo Avio.

ALTRE INFORMAZIONI

Ai sensi dell'art. 40 del D.Lgs. 127/1991 si segnala che non esistono azioni della Capogruppo possedute da essa o da imprese controllate, anche per il tramite di società fiduciarie o per interposta persona.

CORPORATE GOVERNANCE

In data 10 aprile 2017 è divenuta efficace la fusione per incorporazione della società Avio S.p.A. in Space 2, ad esito e per effetto della quale Space2 S.p.A. è succeduta in tutti i diritti e gli obblighi della società incorporata e ha assunto la nuova denominazione di "Avio S.p.A.", nonché l'ammissione a quotazione delle azioni ordinarie della suddetta Società sul Mercato Telematico Azionario (MTA), segmento STAR, e contestuale esclusione delle azioni Space2 S.p.A. dalle negoziazioni sul MIV (Mercato degli Investment Vehicles).

In relazione alla suddetta quotazione, la Società ha aderito ai principi contenuti nel Codice di Autodisciplina (accessibile al pubblico sul sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2015clean.pdf) adeguando il proprio sistema di governance alle disposizioni regolamentari ivi indicate. In particolare, la Società quotata risulta essere dotata del Codice per il trattamento delle informazioni privilegiate e del Codice di comportamento in materia di internal dealing approvati dal Consiglio di Amministrazione di Space2 in data 29/09/2016, nonché della Procedura per le operazioni con Parti Correlate adottata dal Consiglio di Amministrazione di Space2 in data 19/01/2017 con efficacia a partire dalla data di quotazione.

Per ogni informazione di dettaglio in tema di corporate governance adottata dalla Società a seguito della quotazione in Borsa e tutte le decisioni inerenti il governo societario assunte sino all'11 maggio 2017, si rinvia alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari", approvata dal Consiglio di Amministrazione della società del 11 maggio 2017, predisposta in conformità con l'articolo 123–bis del TUF e alla luce delle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, nonché tenendo conto dei documenti di riferimento predisposti da Borsa Italiana.

Successivamente la data di approvazione della sopra citata Relazione, il Consiglio di Amministrazione di Avio ha approvato:

1) nella seduta del 28 giugno 2017

  • la versione aggiornata delle "Linee Guida del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi" della Società;
  • il Piano delle attività di Internal Audit per l'anno 2017, descrivente le attività di audit sul Sistema di Controllo Interno previste nel secondo semestre dell'anno, le attività di verifica connesse al D.Lgs. 231/2001 concordate con l'Organismo di Vigilanza della Società in un unico ciclo a fine anno, nonché le attività di assistenza in materia di risk assessment aziendale, attuazione delle procedure amministrativo-contabili ai fini dei controlli ex Legge 262/2005 ed aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Avio;
  • la versione aggiornata del "Codice di Condotta del Gruppo Avio", contenente i requisiti rispondenti all'avvenuta quotazione in Borsa;
  • la versione aggiornata del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 della Società comprendente tutte le novità legislative afferenti al D.Lgs. 231/2001 in vigore alla data di edizione, nonché le modifiche necessarie in relazione

all'avvenuta quotazione in Borsa della società ed al passaggio da Organismo di Vigilanza monocratico all'attuale plurisoggettivo.

  • 2) Nella seduta del 13 settembre 2017
  • le nuove versioni della Procedura per la disciplina delle operazioni con Parti Correlate e del Codice di comportamento in materia di internal dealing, a seguito di alcuni aggiornamenti normativi e regolamentari in materia di abusi di mercato.
  • 3) Nella seduta del 21 dicembre 2017
  • la nuova versione aggiornata del Codice per il trattamento delle informazioni privilegiate, al fine di recepire alcune raccomandazioni di Consob in materia di gestione delle informazioni privilegiate contenute nelle Linee Guida da quest'ultima pubblicate in data 13 ottobre 2017.
  • Il Piano delle attività di Internal Audit per l'anno 2018, descrivente le attività di audit sul Sistema di Controllo Interno previste nell'anno, le attività di verifica connesse al D.Lgs. 231/2001 concordate con l'Organismo di Vigilanza della Società, nonché le attività di assistenza al Dirigente Preposto in relazione ai controlli ex Legge 262/2005 ed agli Organismi di Vigilanza delle società controllate italiane.

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI AVIO S.p.A.

Nell'invitarVi ad approvare il bilancio di esercizio di Avio S.p.A. al 31 dicembre 2017, predisposto secondo i principi contabili internazionali IFRS, chiuso con un utile di Euro 12.928 migliaia, tenuto conto della politica dei dividendi in fase di approvazione, Vi proponiamo di destinare tale risultato come segue:

  • Euro 10.017 migliaia a dividendo;
  • Euro 2.911 migliaia a riserva Utili a nuovo.

Contestualmente, si propone la destinazione di parte della Riserva sovrapprezzo azioni pari a Euro 163.897 migliaia, quanto a Euro 18.185 migliaia a ricostituzione della Riserva Legale fino a concorrenza di un quinto del Capitale Sociale e per Euro 1.456 migliaia a copertura della Riserva da aumento di capitale 2015 ex-Space 2 S.p.A..

* * *

15 marzo 2018

per IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Giulio Ranzo

BILANCIO CONSOLIDATO

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA
Nota 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
(1)
(importi in Euro)
ATTIVITA'
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 3.1 71.852.360
Investimenti immobiliari 3.2 2.832.219
Avviamento 3.3 61.005.397
Attività immateriali a vita definita 3.4 117.577.280
Partecipazioni 3.5 6.346.612 50.000
Attività finanziarie non correnti 3.6 7.440.000 10.000
Attività per imposte anticipate 3.7 76.546.723
Altre attività non correnti 3.8 65.521.105
Totale attività non correnti 409.121.695 60.000
Attività correnti
Rimanenze 3.9 125.789.247
Lavori in corso su ordinazione 3.10 111.236.680
Crediti commerciali 3.11 8.507.533
Attività finanziarie correnti 3.12 - 304.165.745
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.13 107.033.059 444.788
Attività correnti per crediti tributari e d'imposta 3.14 72.230.694 1.013.555
Altre attività correnti 3.15 8.663.659 107.852
Totale attività correnti 433.460.873 305.731.940
Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation 3.42 - -
- -
TOTALE ATTIVITA' 842.582.567 305.791.940

(1) I dati al 31 dicembre 2016 e per l'esercizio 2016 si riferiscono al bilancio d'esercizio di Space2 S.p.A. che ha fuso per incorporazione Avio S.p.A. in data 10 aprile 2017 e si è rinominata Avio S.p.A..

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
Nota
CONSOLIDATA
31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
(1)
(importi in Euro)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 3.16 90.964.212 30.845.000
Riserva sovrapprezzo azioni 3.17 163.897.217 277.155.000
Altre riserve 3.18 (4.682.849) (2.896.914)
Utili/(Perdite) a nuovo 3.611.315 289.682
Utile/(Perdita) dell'esercizio del Gruppo 18.360.625 (331.964)
Totale Patrimonio netto di Gruppo 3.19 272.150.519 305.060.804
Patrimonio netto dei terzi 3.20 10.054.880
TOTALE PATRIMONIO NETTO 282.205.399 305.060.804
PASSIVITA'
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 3.21 40.000.000
Fondi per benefici ai dipendenti 3.22 10.906.705
Fondi per rischi ed oneri 3.23 7.788.960
Altre passività non correnti 3.24 116.269.657
Totale passività non correnti 174.965.322 -
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 3.25 25.259.221
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 3.26 60.000
Fondi per rischi ed oneri 3.22 8.550.872
Debiti commerciali 3.27 89.441.365 580.780
Anticipi per lavori in corso su ordinazione 3.10 242.518.981
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta 3.28 1.981.723 88.450
Altre passività correnti 3.29 17.599.685 61.906
Totale passività correnti 385.411.847 731.136
TOTALE PASSIVITA' 560.377.169 731.136
Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation 3.42 - -
- -
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 842.582.567 305.791.940

(1) I dati al 31 dicembre 2016 e per l'esercizio 2016 si riferiscono al bilancio d'esercizio di Space2 S.p.A. che ha fuso per incorporazione Avio S.p.A. in data 10 aprile 2017 e si è rinominata Avio S.p.A..

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO Nota Esercizio
2017 (2)
Esercizio
2016 (1)
(importi in Euro)
Ricavi 3.30 325.331.684
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, in corso
di lavorazione e semilavorati
(201.741)
Altri ricavi operativi 3.31 4.527.791
Consumi di materie prime 3.32 (98.573.405) (50)
Costi per servizi 3.33 (155.101.661)
Costi per il personale 3.34 (46.694.948)
Ammortamenti 3.35 (10.628.811)
Svalutazioni e ripristini di valore -
Altri costi operativi 3.36 (6.498.068) (2.413.529)
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto – proventi/(oneri) operativi
3.37 2.513.093
Costi capitalizzati per attività realizzate internamente 3.38 9.312.658
RISULTATO OPERATIVO 23.986.593 (2.413.579)
Proventi finanziari 3.39 1.418.689 2.081.615
Oneri finanziari 3.40 (3.377.345)
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (1.958.655) 2.081.615
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto – proventi/(oneri) finanziari
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni
PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI
- -
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO PRIMA DELLE IMPOSTE E
DELLE DISCONTINUED OPERATION
22.027.938 (331.964)
Imposte sul reddito 3.41 369.477
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO DELLE CONTINUING
OPERATION
22.397.415 (331.964)
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO DELLE DISCONTINUED
OPERATION AL NETTO DELLE IMPOSTE
3.42 - -
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO 22.397.415 (331.964)
-- di cui: Soci della controllante
Interessenze di pertinenza di terzi
18.360.625
4.036.790
Utile base per azione 3.43 0,73 (0,012)
Utile diluito per azione 3.43 0,70 (0,011)

(1) I dati per l'esercizio 2016 si riferiscono al bilancio d'esercizio di Space2 S.p.A. che ha fuso per incorporazione Avio S.p.A. in data 10 aprile 2017 e si è rinominata Avio S.p.A..

(2) Per un'analisi completa si rinvia a quanto illustrato nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO Esercizio
2017 (2)
Esercizio
2016 (1)
(importi in Euro)
UTILE/(PERDITA) DEL PERIODO (A) 22.397.415 331.964
Altre componenti di conto economico complessivo:
- Utili/(Perdite) attuariali - Riserva utili/perdite attuariali 2.318
Utili/(Perdite) iscritti direttamente a patrimonio netto (che saranno
successivamente riclassificate in conto economico)
- Utili/(Perdite) su strumenti di copertura di flussi finanziari iscritti
direttamente a riserva di cash flow hedge su tassi di interesse
316.508
Effetto fiscale relativo agli Altri Utili/(Perdite) (5.788)
TOTALE ALTRE COMPONENTI DI CONTO ECONOMICO
COMPLESSIVO, AL NETTO DEL RELATIVO EFFETTO FISCALE
(B)
313.038 -
UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO DEL PERIODO (A+B) 22.710.453 331.964
-- di cui: Soci della controllante 18.676.633
Interessenze di pertinenza di terzi 4.033.820

(1) I dati per l'esercizio 2016 si riferiscono al bilancio d'esercizio di Space2 S.p.A. che ha fuso per incorporazione Avio S.p.A. in data 10 aprile 2017 e si è rinominata Avio S.p.A..

(2) Per un'analisi completa si rinvia a quanto illustrato nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(Importi in migliaia di Euro)

Altre riserve
Capitale
sociale
Riserva
sovrappre
zzo azioni
Riserva
legale
Riserva
da cash
flow
hedge su
tassi
Riserva
utili /
(perdite)
attuariali
Riserva
costi per
aumento
di capitale
2015
Utili
(Perdit
e) a
nuovo
Risultato
dell'
esercizio
del
Gruppo
Totale
Patrimoni
o netto di
Gruppo
Patrimo
nio
netto di
Terzi
Totale
Patrimo
nio
Netto
Patrimonio netto al 31/12/2015 30.845 277.155 (2.912) 305 305.393 305.393
Destinazione risultato esercizio
precedente
15 290 (305) - -
Utile/(Perdita) dell'esercizio (332) (332) (332)
Patrimonio netto al 31/12/2016 30.845 277.155 15 - - (2.912) 290 (332) 305.061 - 305.061
Destinazione risultato esercizio
precedente
(332) 332 - -
Distribuzione dividendi (1.920) (1.920)
Effetti derivanti dalla Business
Combination con Avio (31 marzo
2017)
75.339 25.615 - (317) (3.245) - 3.559 - 100.951 8.033 108.984
Effetti derivanti dalla scissione in
Space3 (5 aprile 2017)
(15.423) (138.873) (8) 1.456 (152.847) (152.84
7)
Esercizio Warrant 203 203 203
Utile/(Perdita) dell'esercizio 18.361 18.361 3.945 22.305
Altre variazioni 94 94 94
Altri Utili/(Perdite):
- Variazioni di fair value dei derivati di
copertura
317 317 317
- Utili/(Perdite attuariali, al netto del
relativo effetto fiscale
12 12 (3) 9
Utile/(Perdita) complessivo del
periodo
- - 317 12 94 18.361 18.783 3.942 22.724
Patrimonio netto al 31/12/2017 90.964 163.897 7 - (3.234) (1.456) 3.611 18.361 272.150 10.055 282.205

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(Importi in migliaia di Euro)

2017 (2) 2016 (1)
ATTIVITA' OPERATIVA
Utile/(Perdita) dell'esercizio
Rettifiche per:
22.397 (332)
- Imposte sul reddito (369)
- (Proventi)/oneri da attività di investimento in partecipazioni (2.513)
- (Proventi)/oneri finanziari 1.959 1.903
- Ammortamenti 10.629
- (Plus)/minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni e altri (proventi)/oneri -
Dividendi incassati 2.460
Variazione netta fondi per rischi e oneri (6.445)
Variazione netta fondi per benefici ai dipendenti 65
Variazioni di:
- Rimanenze 5.372
- Lavori in corso su ordinazione e anticipi 10.286
- Crediti commerciali (1.076) (649)
- Debiti commerciali 14.454 465
- Altre attività correnti e non correnti (37.375)
- Altre passività correnti e non correnti (3.485)
Imposte sul reddito corrisposte (973)
Interessi corrisposti (2.147)
Disponibilità liquide nette generate/(impiegate) nell'attività operativa (A) 13.237 1.387
ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Investimenti in:
- Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari (16.452)
- Attività immateriali a vita definita
- Buoni di Risparmio/Depositi Bancari Vincolati
(9.189)
-
(1.032)
Prezzo di realizzo immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie -
Variazioni area di consolidamento:
Business combination Avio
- Prezzo pagato (84.871)
- Disponibilità liquide del Gruppo Avio acquisite al 31 marzo 2017 111.585
Prezzo di realizzo attività finanziarie 152.847
Disponibilità liquide generate/(impiegate) nell'attività di investimento (B) 153.920 (1.032)
ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Accensione finanziamento BEI 40.000
Rimborso Senior Term and Revolving Facilties Agreement (90.654)
Effetto tesoreria accentrata con società a controllo congiunto Europropulsion S.A. (4.343)
Rimborsi / (Erogazioni) di finanziamenti a società collegata Termica Colleferro S.p.A.
Versamenti di capitale e riserva sovrapprezzo azioni
-
203
Dividendi di pertinenza minorities di controllate (1.920)
Altre variazioni di attività e passività finanziarie (3.855) (50)
Disponibilità liquide generate/(impiegate) nell'attività di finanziamento (C) (60.570) (50)
INCREM/(DECREM) DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E DEI MEZZI EQUIVALENTI (A)+(B)+(C) 106.588 305
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI – INIZIO PERIODO 445 140
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI – FINE PERIODO 107.033 445

(1) I dati per l'esercizio 2016 si riferiscono al bilancio d'esercizio di Space2 S.p.A. che ha fuso per incorporazione Avio S.p.A. in data 10 aprile 2017 e si è rinominata Avio S.p.A..

(2) Per un'analisi completa si rinvia a quanto illustrato nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

1. INFORMAZIONI GENERALI

Avio S.p.A. (la "Società" o la "Capogruppo") è una società per azioni regolata secondo l'ordinamento giuridico vigente in Italia e iscritta presso l'Ufficio del Registro delle Imprese di Roma, con sede legale in Roma, Via Leonida Bissolati, n. 76.

La Società è stata costituita in data 28 maggio 2015 con il nome di Space2 S.p.A., veicolo che costituiva una Special Purpose Acquisition Company (SPAC) di diritto italiano, in forma di SIV (Special Investment Vehicle) ai sensi del Regolamento di Borsa Italiana, le cui azioni in data 28 luglio 2015 venivano collocate sul Segmento Professionale del Mercato Telematico degli Investment Vehicles (MIV) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

In data 31 marzo 2017 la SPAC Space2 S.p.A. ha acquisito la società Avio S.p.A., capogruppo del Gruppo Avio e, in data 10 aprile 2017, ha proceduto alla fusione per incorporazione della Avio S.p.A.. Space2 S.p.A. ha, inoltre, assunto la denominazione di "Avio S.p.A." a seguito della suddetta operazione.

La Capogruppo detiene, al 31 dicembre 2017, direttamente o indirettamente, partecipazioni in quattro società controllate (ELV S.p.A., Regulus S.A., AS Propulsion International BV e Avio India Aviation Aerospace Private Ltd. in liquidazione) e in una società a controllo congiunto (Europropulsion S.A.) incluse nell'area di consolidamento del presente bilancio (insieme il "Gruppo" o il "Gruppo Avio").

Il presente bilancio, a seguito dell'acquisizione del Gruppo Avio completata il 31 marzo 2017 da parte di Space2, costituisce il primo bilancio consolidato annuale predisposto a valle dell'operazione: i flussi di Conto Economico Consolidato, Conto Economico Complessivo Consolidato e Rendiconto Finanziario Consolidato considerati nel presente bilancio – riferiti all'acquisito Gruppo Avio - decorrono, pertanto, dal 1 aprile 2017.

Il Gruppo Avio è leader nel settore della propulsione spaziale e opera con 6 sedi e stabilimenti in quattro paesi in Europa oltre che in Sud America. Le principali attività del Gruppo sono descritte nella Relazione sulla gestione.

Il presente bilancio consolidato del Gruppo è espresso in Euro (€) in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. I prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata, di Conto Economico Consolidato e Conto Economico Complessivo Consolidato sono espressi in unità di Euro; i prospetti delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato e del Rendiconto Finanziario Consolidato nonché i valori riportati nelle presenti Note Esplicative sono espressi in migliaia di Euro, ove non diversamente indicato. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle Note che seguono.

2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI

2.1. Principi per la predisposizione del bilancio

Il presente bilancio al 31 dicembre 2017 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (di seguito anche "IFRS"), emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e adottati dalla Commissione Europea. Per IFRS si intendono gli International Financial Reporting Standards, i principi contabili internazionali rivisti ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il bilancio redatto secondo i principi IFRS sul presupposto della continuità aziendale.

Fatta eccezione per quanto previsto dall'IFRS 3 con riferimento all'aggregazione aziendale avvenuta nell'esercizio, il bilancio è stato predisposto sulla base del principio del costo storico, modificato,

ove applicabile, per la valutazione di alcuni strumenti finanziari e di altre attività e passività al fair value..

Il bilancio è stato altresì predisposto in conformità ai provvedimenti adottati dalla CONSOB in merito agli schemi di bilancio in applicazione dell'articolo 9 del D.Lgs. 38/2005 e delle altre norme e disposizioni CONSOB in materia di bilancio.

2.2. Schemi di bilancio

Il bilancio relativo al periodo chiuso al 31 dicembre 2017 è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata, dal Conto Economico Consolidato, dal Conto Economico Complessivo Consolidato, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato, dal Rendiconto Finanziario Consolidato e dalle Note Esplicative.

Gli schemi di bilancio utilizzati dal Gruppo prevedono:

  • per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata la distinta presentazione delle attività non correnti e correnti e delle passività non correnti e correnti, generalmente adottata dai gruppi industriali e commerciali;
  • per il Conto Economico Consolidato la classificazione dei costi basata sulla natura degli stessi, con separata evidenza dei risultati relativi alle attività cessate, ove applicabile;
  • per il Conto Economico Complessivo Consolidato l'adozione della presentazione autonoma ("twostatement approach") con indicazione degli altri utili/(perdite) al netto del relativo effetto fiscale;
  • per il Rendiconto Finanziario Consolidato l'adozione del metodo indiretto.

Come sopra riportato, seguito dell'acquisizione del Gruppo Avio completata il 31 marzo 2017 da parte di Space2, i flussi di Conto Economico Consolidato, Conto Economico Complessivo Consolidato e Rendiconto Finanziario Consolidato considerati nel presente bilancio bilancio – riferiti all'acquisito Gruppo Avio - decorrono dal 1 aprile 2017.

2.3. Informazioni comparative

Ai sensi dello IAS 1 il presente bilancio consolidato 2017 presenta le informazioni comparative per l'esercizio 2016 per le componenti patrimoniali (Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata) e quelle relative all'intero esercizio 2016 per le componenti economico-finanziarie (Conto Economico Consolidato, Conto Economico Complessivo Consolidato, Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato e Rendiconto Finanziario Consolidato).

I dati comparativi sono riferiti al bilancio d'esercizio della società incorporante Space2 S.p.A..

2.4. Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato include il bilancio della Capogruppo, delle imprese da questa direttamente o indirettamente controllate e delle imprese sulle quali il Gruppo esercita il controllo congiuntamente con altri soci, come di seguito specificato e così come definito dai principi IFRS 10 – Bilancio Consolidato, IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto, e lo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture.

Imprese controllate

Un'impresa è considerata controllata quando il Gruppo esercita il controllo come definito dal principio IFRS 10 – Bilancio consolidato. La Capogruppo controlla una partecipata quando, nell'esercizio del potere che ha sulla stessa, è esposta e ha diritto ai suoi rendimenti variabili, per il tramite del suo coinvolgimento nella gestione, e contestualmente ha la possibilità di incidere sui ritorni variabili della partecipata. L'esercizio del potere sulla partecipata deriva dall'esistenza di diritti che danno alla Capogruppo la possibilità corrente di dirigere le attività rilevanti della partecipata anche nel proprio interesse. Per valutare se il Gruppo controlla un'altra entità si

considera l'esistenza e l'effetto dei diritti di voto potenziali esercitabili o convertibili in quel momento. Le imprese controllate vengono consolidate integralmente dalla data in cui il controllo viene trasferito al Gruppo e vengono de-consolidate dalla data in cui il controllo cessa.

Le società controllate sono consolidate con il metodo dell'integrazione globale a partire dalla data in cui il Gruppo assume il controllo e fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Vengono escluse dal consolidamento con il metodo integrale le controllate inattive, quelle per le quali il consolidamento, per specifica dinamica operativa delle stesse (quali le imprese consortili non azionarie), non produce effetti rilevanti e quelle costituenti immobilizzazioni poco significative, sia sotto il profilo dell'investimento che dei relativi valori patrimoniali ed economici. Queste imprese sono valutate con i criteri applicati per le partecipazioni in altre imprese.

Nel bilancio consolidato le attività e le passività, i costi e i ricavi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente. Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione del patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo il loro fair value alla data di acquisizione del controllo.

Le variazioni delle quote di possesso di società controllate che non comportano acquisizione o perdita di controllo sono iscritte fra le variazioni di patrimonio netto.

I crediti, i debiti, i costi e i ricavi tra le società consolidate sono elisi. Sono altresì elisi gli utili e le perdite di importo significativo derivanti da operazioni tra le società incluse nel consolidamento e non ancora realizzati nei confronti di terzi.

I dividendi distribuiti all'interno del Gruppo sono eliminati dal conto economico.

Gli utili e le perdite di importo significativo non realizzati su operazioni con imprese collegate o a controllo congiunto sono eliminati in funzione della quota di partecipazione del Gruppo con le società stesse.

La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette e nel risultato delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo.

Aggregazioni aziendali

L'acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell'acquisizione. Il costo dell'acquisizione è determinato dalla sommatoria del fair value, alla data di ottenimento del controllo, delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell'impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono generalmente rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti. Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'impresa acquisita che rispettano le condizioni per l'iscrizione secondo l'IFRS 3 - Aggregazioni aziendali sono iscritte al loro fair value alla data di acquisizione; costituiscono un'eccezione le imposte differite attive e passive, le attività e passività per benefici ai dipendenti, le passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell'impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell'impresa acquisita, e le attività (o gruppi di attività e passività) destinate alla vendita, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento. L'avviamento derivante dall'acquisizione è iscritto come attività e valutato inizialmente al costo. L'avviamento rappresenta l'eccedenza tra la sommatoria (i) del corrispettivo trasferito, (ii) del fair value degli eventuali aumenti di capitale a favore degli azionisti di minoranza, (iii) dell'importo di interessenze dei terzi, (iv) del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita e il fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione.

Se il fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la sommatoria (i) del corrispettivo trasferito, (ii) dell'importo di interessenze dei terzi, (iii) del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.

Le quote di interessenze di pertinenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.

Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall'aggregazione aziendale).

Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dal Gruppo nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta e rilevati negli altri utili/(perdite) complessivi sono riclassificati nel conto economico come se la partecipazione fosse stata ceduta.

Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio per il periodo in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

Le aggregazioni aziendali avvenute prima del 1 gennaio 2010 sono state rilevate secondo la precedente versione dell'IFRS 3.

Non sussistono restrizioni significative alla capacità delle controllate di trasferire fondi alla controllante, a titolo di pagamento di dividendi, rimborsi di prestiti o anticipazioni.

Partecipazioni in joint venture

Le società controllate congiuntamente con altri soci, qualora i relativi accordi di compartecipazione siano configurabili come joint venture (ovvero laddove le parti hanno diritti solamente sul patrimonio netto dell'accordo), sono consolidate, in applicazione dei criteri previsti dal principio IFRS 11, con il metodo del patrimonio netto dal momento in cui diventano operative.

Qualora gli accordi in essere configurino la presenza di una joint operation (in cui le parti hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività dell'accordo), il consolidamento avviene per il proquota delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi derivanti dalla joint operation.

Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese a controllo congiunto consolidate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.

Partecipazioni in imprese collegate

Le società collegate sono quelle in cui il Gruppo esercita un'influenza notevole, così come definita dallo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture, ma non il controllo o il controllo congiunto sulle politiche.

finanziarie ed operative. Generalmente una percentuale di partecipazione compresa fra il 20% e il 50% dei diritti di voto indica l'esistenza di influenza notevole. Le società collegate nelle quali viene esercitata un'influenza notevole sono valutate con il metodo del patrimonio netto, a partire dal momento in cui inizia l'influenza notevole e fino al momento in cui tale influenza notevole cessa di esistere. In base a tale metodo il valore di carico della partecipazione è rettificato ad ogni chiusura di bilancio dalla quota di risultato della partecipata, al netto dei dividendi percepiti, dopo aver rettificato, ove necessario, i principi contabili delle società per renderli omogenei con quelli adottati dal Gruppo. L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. Il riconoscimento dell'avviamento alla data di acquisizione avviene in accordo a quanto descritto in precedenza al paragrafo "Aggregazioni aziendali" ed è incluso nel valore di carico dell'investimento. L'intero valore contabile della partecipazione è sottoposto a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test), in presenza di indicatori di possibile riduzione durevole di valore della partecipazione. L'eventuale perdita di valore non viene allocata alle singole attività (e in particolare all'eventuale avviamento) che compongono il valore di carico della partecipazione, ma al valore della partecipazione nel suo complesso. Pertanto, in presenza di condizioni per un successivo ripristino di valore, tale ripristino viene riconosciuto integralmente.

Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell'esercizio dell'acquisizione. Infine, se l'eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite delle collegate eccede il valore contabile della partecipazione iscritta in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata come passività, a meno che il Gruppo non abbia assunto un'obbligazione legale o implicita per la copertura delle stesse.

Non vengono allineate al patrimonio netto le partecipazioni in imprese collegate ritenute non significative ai fini della rappresentazione della situazione consolidata.

Partecipazioni in altre imprese

Le società nelle quali il Gruppo detiene una quota di partecipazione compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto senza tuttavia esercitare un'influenza notevole e le partecipazioni in altre imprese, per le quali il fair value è di difficile determinazione, sono valutate con il metodo del costo di acquisizione o di sottoscrizione, eventualmente svalutato per perdite durevoli di valore. Infine, se l'eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite eccede il valore contabile della partecipazione iscritta in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata come passività, a meno che il Gruppo non abbia assunto un'obbligazione legale o implicita per la copertura delle stesse. I dividendi ricevuti da tali imprese sono inclusi nella voce "Proventi/(oneri) da partecipazioni".

2.5. Conversione dei bilanci di imprese estere

I bilanci di ciascuna società consolidata vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera. Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è convertito in Euro, che è la moneta di conto del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato. Le operazioni in valute diverse dall'Euro sono convertite nella valuta funzionale al cambio in vigore alla data in cui si effettua l'operazione e gli utili e le perdite di conversione che derivano dalla successiva chiusura di dette operazioni sono rilevate a conto economico. Alla data di bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa da quella funzionale sono convertite in Euro al cambio corrente a tale data. Le differenze positive e/o negative tra i valori adeguati al cambio in chiusura e quelli registrati in contabilità sono anch'esse rilevate a conto economico. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in valuta diversa da quella funzionale non sono riconvertite al cambio corrente alla data di bilancio.

2.6. Area di consolidamento

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 comprende i bilanci della Capogruppo, delle società italiane ed estere nelle quali la medesima detiene direttamente o indirettamente al 31 dicembre 2017 più del 50% del capitale, consolidati con il metodo integrale, e il bilancio della società Europropulsion S.A., detenuta al 50% congiuntamente ad un altro azionista, consolidata con il metodo del patrimonio netto.

Nel corso dell'esercizio 2017 la Space2 S.p.A. (ora Avio S.p.A.) ha acquisito il Gruppo Avio, tale bilancio rappresenta quindi il primo consolidamento su base annuale che viene operato di tale gruppo. In seno a quest'ultimo, con riferimento alle altre società del gruppo a parte la incorporata Avio S.p.A., non sono intervenuti movimenti dell'area di consolidamento, che è indicata nella tabella seguente:

Società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2017 Quota di
partecipazione
Impresa Capogruppo
Avio S.p.A. -
Imprese controllate consolidate con il metodo integrale
ASPropulsion International B.V. 100%
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 100% (*)
ELV S.p.A. 70%
Regulus S.A. 60%
Avio India Aviation Aerospace Private Limited (**) 100% (***)
Imprese a controllo congiunto, consolidate con il metodo del patrimonio netto
Europropulsion S.A. 50%

Imprese collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto Termica Colleferro S.p.A. 40%

(*) Quota di partecipazione detenuta per il tramite di ASPropulsion International B.V.

(**) Si segnala che la società, alla data del 31 dicembre 2016, è in stato di liquidazione.

(***) Quota di partecipazione detenuta in parte direttamente da Avio S.p.A. (95%) ed in parte per il tramite di ASPropulsion International B.V. (5%).

La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nei patrimoni e nel risultato delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo, esposta nella voce "Interessenze di pertinenza di terzi".

2.6.rmativa IFRS 3 – Aggregazione aziendale

In data 31 marzo 2017 – Data di acquisizione - si è perfezionata l'acquisizione da parte di Space2 S.p.A., di Leonardo S.p.A., società quotata sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Borsa Italiana S.p.A. (di seguito "Leonardo"), e di In Orbit S.p.A., società di nuova costituzione partecipata da alcuni dirigenti di Avio S.p.A., di una partecipazione pari all'85,68% del capitale sociale di Avio S.p.A. La restante quota partecipativa (pari al 14,32% del capitale) era già di proprietà del socio Leonardo. Alla medesima data CONSOB ha autorizzato la pubblicazione del prospetto di quotazione delle azioni ordinarie di Space2 S.p.A. post fusione con Avio S.p.A. sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana. La fusione per incorporazione di Space2 S.p.A. con Avio S.p.A. è avvenuta con efficacia reale in data 10 aprile 2017 e contestualmente Space2 S.p.A. si è staa rinominata Avio S.p.A..ed ha iniziato la quotazione presso il Mercato Telematico Azionario (MTA) Segmento STAR di Borsa Italiana.

L'operazione descritta si configura come un'aggregazione aziendale e pertanto è soggetta alle disposizioni ed alla disciplina dell'IFRS 3. In dettaglio si è trattato dell'acquisizione da parte di Space2 S.p.A., Leonardo S.p.A. e di In Orbit S.p.A. del capitale sociale di Avio S.p.A. e della successiva fusione di quest'ultima in Space2 S.p.A. L'operazione di aggregazione ha determinato una differenza positiva tra il corrispettivo trasferito (pari al corrispettivo pagato da Space2 S.p.A.

addizionato del fair value delle azioni emesse a servizio della fusione a favore di Leonardo S.p.A. e In Orbit S.p.A.) ed il fair value delle attività nette acquisite e passività nette assunte alla data di acquisizione. Sulla base dei dettami dell'IFRS 3, se la somma dei corrispettivi trasferiti eccede il fair value delle attività nette acquisite e passività nette assunte alla data di acquisizione, tale eccedenza va rilevata quale Avviamento.

Le attività identificabili acquisite e le passività identificabili assunte del Gruppo Avio sono state quindi valutate al fair value alla data dell'acquisizione del controllo da parte di Space2 S.p.A., con eccezione delle imposte differite e di alcune passività associate ai benefici ai dipendenti che sono state rilevate in accordo con il relativo principio di riferimento, in conformità con l'IFRS 3. Tale processo di valutazione è stato completato all'inizio del 2018, ed ha determinato i seguenti valori (in migliaia di Euro):

Attività non correnti Alla data di acquisizione
(31 Marzo 2017)
Immobilizzazioni materiali
Investimenti immobiliari
Attività immateriali a vita definita
Partecipazioni
Attività finanziarie non correnti
Attività per imposte anticipate
Altre attività non correnti
59.672
2.787
114.818
6.294
7.440
75.210
67.502
Totale attività non correnti 333.723
Attività correnti
Rimanenze
Lavori in corso su ordinazione (al lordo degli acconti)
Crediti commerciali
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Attività per imposte correnti
131.161
1.494.792
6.607
1
111.585
34.902
Altre attività correnti 6.455
Totale attività correnti 1.785.504
TOTALE ATTIVITA' ACQUISITE (A) 2.119.227
Fondi per benefici ai dipendenti
Fondi per rischi ed oneri
Altre passività non correnti
10.842
10.151
117.734
Totale passività non correnti 138.727
Passività finanziarie correnti
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti
Fondi per rischi ed oneri
Debiti commerciali
Anticipi per lavori in corso su ordinazione
Passività per imposte correnti
Altre passività correnti
29.923
93.120
10.245
74.727
1.615.472
2.751
18.850
Totale passività correnti 1.847.476
TOTALE PASSIVITA' ASSUNTE (B) 1.986.203
Attività (Passività) nette acquisite (C = A-B) 133.023

Al completamento del processo di misurazione e adeguamento al fair value, l'avviamento derivante dall'acquisizione è stato così determinato:

Prezzo acquisizione del controllo da parte Space2 S.p.A. (ora Avio S.p.A.) 84.871
Differenza tra Fair Value e valore nominale dell'aumento di capitale a servizio
del rapporto di cambio delle azioni di Leonardo S.p.A. e In Orbit S.p.A.
25.615
Valore nominale dell'aumento di capitale 75.509
Attività nette acquisite/passività nette assunte (C) (133.023)
Valore attribuito alle interessenze di pertinenza di terzi 8.033
Avviamento 61.005

L'iscrizione di tale avviamento al 31 dicembre 2017 trova fondamento nelle prospettive reddituali e finanziarie del Gruppo Avio confortate dai risultati conseguiti nell'esercizio 2017.

Qualora l'acquisizione fosse stata effettuata il 1° gennaio 2017, il Gruppo avrebbe conseguito nel 2017 i risultati economici che sono esposti nel dettaglio nel paragrafo "Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo" della Relazione sulla gestione.

2.7. Principi contabili e criteri di valutazione

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

Il costo di acquisizione corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori sostenuti fino alla messa in esercizio (al lordo di eventuali contributi ricevuti) e degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene prevedibili, nonché dei costi di bonifica del sito su cui insiste il bene, ove necessari e se rispondenti alle previsioni dello IAS 37. Per i beni ricevuti in conferimento, il costo corrisponde ai valori determinati nei relativi atti sulla base delle risultanze peritali. Il costo di produzione interna include tutti i costi di costruzione sostenuti fino alla messa in esercizio, siano essi direttamente e specificatamente riferibili alle immobilizzazioni materiali oppure relativi, in generale, alle attività di fabbricazione impiegate e quindi comuni a più lavorazioni. Eventuali oneri finanziari sostenuti a fronte dell'acquisizione o produzione di immobilizzazioni materiali per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni a cui essi si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nell'esercizio nel quale sono sostenuti.

I costi sostenuti successivamente all'acquisizione (costi di manutenzione e riparazione e costi di sostituzione) sono iscritti nel valore contabile del cespite, oppure riconosciuti come cespite separato, solamente quando si ritiene che sia probabile che i benefici economici futuri associati al cespite saranno fruibili e che il costo del cespite possa essere misurato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione o i costi di sostituzione che non presentano le caratteristiche sopra riportate sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui vengono sostenuti.

Il valore contabile lordo dei beni viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata ed al valore residuo dei beni. L'ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l'uso. Per i beni ricevuti in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua al momento del conferimento.

Le aliquote economico-tecniche di ammortamento utilizzate dal Gruppo sono le seguenti:

Categoria Aliquote di ammortamento
Fabbricati
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
3-10%
7-30%
25-40%
Altri beni:
- Mobili, dotazioni e macchine ufficio
- Mezzi di trasporto
- Altri beni
12-20%
20-25%
12-25%

Nell'esercizio in cui inizia l'ammortamento del bene, questo viene calcolato in funzione del periodo di effettivo utilizzo. La vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono applicati in ottica prospettica.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati al minore tra la durata residua del contratto d'affitto o di concessione e la vita utile residua della natura di cespite cui la miglioria è relativa.

I beni composti di componenti, di importo significativo, con vita utile differente sono considerati separatamente nella determinazione dell'ammortamento (component approach).

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 17 e attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sul Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo al loro fair value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari.

I terreni non sono ammortizzati.

Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se negli esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione o il valore recuperabile, se inferiore.

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività al momento della cessione o dismissione e sono imputati al conto economico dell'esercizio.

Investimenti immobiliari

I terreni e i fabbricati di proprietà ad uso non strettamente strumentale al normale svolgimento dell'attività operativa e posseduti al solo scopo di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito sono inizialmente rilevati al costo, determinato attraverso le stesse modalità indicate per le immobilizzazioni materiali. Successivamente vengono contabilizzati al costo al netto degli ammortamenti (determinati, per i fabbricati, applicando un'aliquota costante del 3% ritenuta rappresentativa della vita utile) e di eventuali perdite per riduzione di valore cumulate. Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando essi sono ceduti o quando l'investimento immobiliare è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici futuri dalla sua eventuale cessione.

Attività immateriali

Un'attività immateriale è un'attività priva di consistenza fisica e viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Tra le attività immateriali viene incluso l'avviamento acquisito a titolo oneroso a seguito di un'aggregazione aziendale.

Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L'ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l'attività è disponibile all'uso. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione prospettica.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente se necessario, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).

Le attività immateriali rilevate a seguito di un'aggregazione aziendale sono iscritte separatamente dall'avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Attività immateriali a vita indefinita

Avviamento

L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo Aggregazioni di imprese. L'avviamento è rilevato come attività con vita utile indefinita e non viene ammortizzato, bensì sottoposto annualmente, o più frequentemente se vi sia un'indicazione che specifici eventi o modificate circostanze indichino la possibilità di una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test). Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto economico e non sono successivamente ripristinate. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al netto di eventuali perdite di valore cumulate. In caso di cessione di una società controllata, il valore netto dell'avviamento ad essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da cessione.

Ai fini della conduzione dell'impairment test l'avviamento è considerato allocato sulle singole entità generatrici dei flussi finanziari (Cash Generating Units o CGU) rappresentative delle unità di business finanziariamente indipendenti attraverso cui il Gruppo opera. Sulla base dell'attuale configurazione del Gruppo, al 31 dicembre 2016, è stata identificata una unica CGU corrispondente al Settore operativo Spazio.

L'avviamento negativo originato dalle acquisizioni è imputato direttamente a conto economico.

Attività immateriali a vita definita

Costi di sviluppo

I costi di sviluppo sono capitalizzati se e solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, l'attività sviluppata è chiaramente identificabile e vi è evidenza che il loro sostenimento genererà benefici economici futuri. In particolare, ai fini della capitalizzazione rilevano l'esistenza della fattibilità tecnica e dell'intenzione di completare l'attività in modo da renderla disponibile per l'uso o vendita, l'esistenza di adeguate risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la vendita e l'attendibilità della valutazione dei costi attribuibili all'attività durante lo sviluppo. Soddisfatte queste condizioni i costi sono iscritti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria ed ammortizzati, a quote costanti, a partire dall'avvio della produzione commerciale dei programmi ai quali si riferiscono. L'ammortamento è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento ad una stima prudente della durata dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e sono inizialmente stimate in 5, 10 o 15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I costi di sviluppo capitalizzati relativi a programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono ammortizzati e sono mantenuti iscritti tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica dell'assenza di perdite di valore (impairment), sulla base della redditività prospettica dei programmi di riferimento.

I costi di ricerca e quelli di sviluppo per i quali non sono rispettate le condizioni di cui sopra vengono imputati a conto economico quando sostenuti e non possono essere capitalizzati in periodi successivi.

Attività per accreditamento presso la clientela

Il Gruppo ha proceduto, alla data di acquisizione da parte di Space2 e con effetto dall'esercizio 2017, ad allocare il costo di tale acquisizione rilevando le attività, le passività e le passività

potenziali identificabili delle società acquisite ai relativi fair value a tale data. A seguito di tale processo di allocazione sono state identificate come rispondenti ai criteri richiesti per l'iscrizione, ai sensi di quanto indicato nell'IFRS 3 e nello IAS 38, le attività immateriali per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi, che sono state valutate al fair value applicando un metodo di valutazione reddituale, basato sul valore attuale dei flussi di cassa futuri generati dalle attività per il periodo di vita utile prevedibile residuo, determinato applicando un tasso di attualizzazione che tiene conto sia dei possibili rischi associati alle attività sia del valore temporale del denaro. Inoltre è stato considerato nel valore delle attività il beneficio attribuibile al risparmio fiscale conseguibile da un potenziale acquirente derivante dall'ammortamento delle attività immateriali iscrivibili (tax amortisation benefits).

Le attività per accreditamento presso la clientela vengono ammortizzate, in correlazione alla vita media ponderata residua dei programmi cui sono riferite, in un periodo di 15 anni. A fronte delle attività immateriali iscritte, sono state rilevate le relative imposte differite, determinate mediante applicazione delle aliquote fiscali che si prevede saranno in vigore al momento dell'imputazione a conto economico degli ammortamenti.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali sono iscritte nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria solo se è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e se il costo dell'attività può essere misurato in modo attendibile. Rispettate queste condizioni, le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto che corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori e, per i beni ricevuti in conferimento, ai valori determinati nei relativi atti. Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell'acquisizione di un'azienda sono iscritte separatamente dall'avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Il valore contabile lordo delle altre attività immateriali a vita utile definita viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata. L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile per l'uso ed è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Per le attività ricevute in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua delle medesime. Le aliquote di ammortamento utilizzate dal Gruppo sono le seguenti:

Categoria Aliquote di ammortamento
Brevetti 20%
Marchi 10%
Software 20-33%

Partecipazioni

Le partecipazioni in società non consolidate sono valutate secondo quanto riportato nel paragrafo "Principi di consolidamento".

Perdita di valore delle attività

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle immobilizzazioni materiali e delle attività immateriali al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività viene ridotto al relativo valore recuperabile. Inoltre un'attività immateriale a vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore. La perdita di valore di un'attività corrisponde alla differenza tra il suo valore contabile ed il suo valore recuperabile, definito come il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore d'uso è calcolato come valore attuale dei flussi di cassa operativi futuri attesi, i quali escludono i flussi di cassa derivanti da attività di finanziamento. La proiezione dei flussi di cassa si basa sui piani aziendali e su presupposti ragionevoli e documentati riguardanti i futuri risultati del Gruppo e le condizioni macroeconomiche. Il tasso di sconto utilizzato considera il valore temporale del denaro e i rischi specifici del settore di appartenenza.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (Cash Generating Unit – CGU) cui il bene appartiene.

Ogni qualvolta il valore recuperabile di un'attività, o di un'unità generatrice di flussi finanziari, è inferiore al valore contabile, quest'ultimo è ridotto al valore di recupero e la perdita viene imputata a conto economico. Successivamente, se una perdita su attività diverse dall'avviamento viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che comunque non può eccedere il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse mai stata effettuata la svalutazione per perdita di valore). Tale ripristino di valore è immediatamente contabilizzato a conto economico.

Attività finanziarie

In tale categoria sono inclusi, in relazione alla scadenza originaria prevista entro o oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio:

  • Finanziamenti e crediti

Le attività originatesi da transazioni aventi natura finanziaria diverse dagli strumenti derivati, a scadenza prefissata e da cui sono attesi pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati in un mercato attivo e per i quali non si intendono effettuare operazioni di negoziazione. La valutazione di questi strumenti è effettuata applicando il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo e tenendo conto di eventuali sconti o premi ottenuti o pagati al momento dell'acquisizione e rilevandoli lungo l'intero periodo di tempo fino alla scadenza degli strumenti stessi.

  • Attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale – AFS)

Si tratta di una categoria definita "residuale" che comprende le attività finanziarie che sono designate come disponibili per la vendita e che non sono classificate in una delle categorie precedenti.

Gli utili e le perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati direttamente nel patrimonio netto fino al momento in cui l'attività finanziaria è venduta o svalutata; nel momento in cui l'attività è venduta, gli utili o le perdite accumulate, incluse quelle precedentemente iscritte nel patrimonio netto, sono incluse nel conto economico del periodo; nel momento in cui l'attività è svalutata, le perdite accumulate sono incluse nel conto economico. Gli utili e le perdite generati dalle variazioni del fair value degli strumenti finanziari classificati come detenuti per la negoziazione sono rilevati nel conto economico del periodo.

Il fair value è il corrispettivo al quale un'attività può essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti.

Nel caso di titoli negoziati presso mercati regolamentati, il fair value è determinato con riferimento alla quotazione di borsa (bid price) rilevata al termine delle negoziazioni alla data di chiusura del periodo.

Nel caso in cui non sia disponibile una valutazione di mercato, il fair value è determinato o in base al valore corrente di un altro strumento finanziario sostanzialmente simile oppure tramite l'utilizzo di appropriate tecniche finanziarie (per esempio, il discounted cash flow).

Gli investimenti in attività finanziarie possono essere eliminati contabilmente (cosiddetta derecognition) solo quando sono scaduti i diritti contrattuali a riceverne i flussi finanziari oppure quando avviene il trasferimento a terzi dell'attività finanziaria e di tutti i rischi e benefici connessi alla stessa.

Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore fra costo di acquisto o di produzione e valore netto di realizzo desumibile dall'andamento del mercato, definito come il prezzo di vendita stimato meno i costi di completamento previsti e le spese necessarie per realizzare la vendita.

In particolare, le materie prime, i semilavorati ed i prodotti in corso di lavorazione sono iscritti inizialmente in base al costo di acquisto o di produzione. I costi di acquisto comprendono il costo pagato ai fornitori aumentato delle spese accessorie sostenute fino all'ingresso dei beni nei magazzini del Gruppo, al netto di sconti e abbuoni. I costi di produzione comprendono i costi sostenuti per portare i beni nel luogo e nello stato in cui si trovano alla data di bilancio: comprendono sia i costi specifici ai singoli beni o categorie di beni, sia i costi sostenuti globalmente nelle attività utilizzate per allestirli (spese generali di produzione). La valutazione del costo delle giacenze è generalmente effettuata mediante adozione del metodo FIFO. Tale criterio di valutazione è ritenuto il più adeguato per una rappresentazione veritiera e corretta, nonché omogenea, della situazione patrimoniale ed economica del Gruppo.

Il valore delle rimanenze così determinato viene poi eventualmente rettificato mediante apposito fondo svalutazione per tener conto di materiali obsoleti o di lento rigiro, in relazione alla loro possibile utilità e realizzo futuro.

I terreni di proprietà della controllata SE.CO.SV.IM. S.r.l. (di seguito anche indicata come "Secosvim") inclusi nelle rimanenze di magazzino e destinati ad essere venduti nel normale svolgimento delle attività aziendali sono valutati al minore fra il costo di acquisto e il valore netto di realizzo desumibile dal mercato.

Lavori in corso su ordinazione

I lavori in corso su ordinazione (o contratti di costruzione) si riferiscono a contratti stipulati specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. Principalmente sono relativi ad attività di sviluppo e di produzione nel settore dello spazio.

Quando il risultato di un contratto di costruzione può essere stimato con attendibilità, i lavori in corso su ordinazione sono valutati secondo il metodo della percentuale di completamento applicata al corrispettivo globale contrattuale, secondo il quale i costi, i ricavi ed il relativo margine sono riconosciuti in base all'avanzamento dell'attività produttiva. Per la determinazione della percentuale di completamento si adotta il criterio economico del rapporto fra costi di produzione già sostenuti e costi preventivi totali dell'intera opera (cost-to-cost), sulla base di stime aggiornate alla data di bilancio. Periodicamente vengono effettuati aggiornamenti delle assunzioni che sono alla base delle valutazioni. Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in cui essi sono stati concordati con il committente. Gli eventuali effetti economici sono contabilizzati nell'esercizio in cui vengono effettuati gli aggiornamenti.

Quando il risultato di un contratto di costruzione non può essere stimato con attendibilità, i ricavi riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell'esercizio nel quale essi sono sostenuti.

Viene inoltre tenuto conto degli oneri da sostenere dopo la chiusura della commessa e di quelli a fronte di perdite prevedibili mediante accantonamenti ai fondi rischi; in particolare eventuali perdite sui contratti vengono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note.

I lavori in corso su ordinazione sono esposti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria al netto degli acconti fatturati ai clienti. L'analisi viene effettuata per singola commessa: se il valore della singola commessa è superiore agli acconti, la differenza positiva è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce in esame; nel caso in cui il valore della singola commessa risulti inferiore agli acconti, la differenza negativa è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce "Anticipi per lavori in corso su ordinazione".

Crediti commerciali

I crediti sono inizialmente iscritti al fair value, che corrisponde al valore nominale, e successivamente rettificati, per adeguarli al presunto valore di realizzo, tramite l'iscrizione di un fondo svalutazione. Tale fondo svalutazione è commisurato sia all'entità dei rischi relativi a specifici crediti, sia all'entità del rischio generico di mancato incasso incombente sulla generalità dei crediti,

prudenzialmente stimato in base all'esperienza del passato ed al grado di equilibrio finanziario noto della generalità dei debitori.

Qualora la riscossione del corrispettivo fosse differita oltre i normali termini commerciali praticati ai clienti, il credito viene sottoposto ad attualizzazione e successivamente valutato al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Le operazioni di cessione di crediti mediante operazioni di factoring possono essere di tipo prosolvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto implicano il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti. Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l'eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non è stata trasferita la sostanzialità di tutti i relativi rischi e benefici. Di conseguenza, i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IAS 39 rimangono iscritti nel bilancio, pur se legalmente risultano ceduti. In contropartita viene contabilizzata una passività finanziaria di pari importo inclusa nella voce "Passività finanziarie correnti".

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono denaro e valori in cassa, depositi bancari a pronti ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti prontamente in denaro e che sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

Passività finanziarie

In tale voce sono classificate le passività di natura finanziaria, nella parte non corrente, e gli scoperti di conto corrente, nella parte a breve, nonché quei debiti correnti e non correnti che, seppur sorti in relazione ad operazioni di natura commerciale o comunque non finanziaria, sono stati negoziati a condizioni particolari, in quanto si è inteso porre in essere un'operazione di finanziamento rendendo di fatto tali debiti finanziari. I debiti fin anziari correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

La quota dei debiti finanziari non correnti esigibile entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio viene classificata nella voce "Quota corrente dei debiti finanziari non correnti".

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di di tasso. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l'efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

Gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dallo IAS 39.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:

Fair value hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e sono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un'attività o di una passività iscritta in bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto

economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata negli Altri utili/(perdite) complessivi. L'utile o la perdita cumulati sono stornati dal Conto economico complessivo e contabilizzati nel conto economico nello stesso periodo in cui è rilevato il correlato effetto economico dell'operazione oggetto di copertura.

L'utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura sono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati fino quel momento iscritti nel Conto economico complessivo sono rilevati nel conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell'operazione coperta. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi nel conto economico complessivo sono rilevati immediatamente nel conto economico.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

Fondi per benefici ai dipendenti

I dipendenti delle società del Gruppo fruiscono di benefici successivi al rapporto di lavoro, che possono essere piani pensionistici a contribuzione definita oppure a benefici definiti, e di altri benefici a lungo termine, secondo le condizioni e pratiche locali dei paesi in cui tali società operano.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Il trattamento contabile dei piani pensionistici e degli altri benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro dipende dalla natura degli stessi.

I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali le società del Gruppo versano contribuzioni fisse ad un'entità giuridicamente distinta su base obbligatoria, contrattuale o volontaria senza che esistano obbligazioni legali o implicite ad effettuare versamenti aggiuntivi se l'entità non dovesse detenere attività sufficienti per pagare tutti i benefici pensionistici maturati relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. I contributi da versare sono rilevati a conto economico sulla base del principio della competenza e classificati tra i costi del personale.

I piani a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita. L'obbligazione di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti ed il relativo costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method), in funzione di uno o più fattori quali l'età, gli anni di servizio e la retribuzione futura prevista.

Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali e delle rettifiche basate sull'esperienza passata sono rilevati immediatamente nel periodo in cui sorgono negli Altri utili/(perdite) complessivi e non sono mai riclassificati a conto economico nei periodi successivi.

Le passività per benefici successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio rappresentano il valore attuale delle passività per i piani a benefici definiti rettificate per tener conto degli utili e delle perdite attuariali non rilevati e ridotte del fair value delle attività a servizio del piano, se esistenti. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte fino a concorrenza delle perdite attuariali e del costo relativo a prestazioni pregresse non riconosciuti precedentemente, oltre al valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano.

I costi relativi ai piani a benefici definiti sono classificati tra i costi del personale ad eccezione dei costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici che sono classificati fra gli oneri finanziari.

Il trattamento di fine rapporto ("TFR") delle società italiane era considerato sino al 31 dicembre 2006 un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata profondamente modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti.

Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1 gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre

successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. In conseguenza, le quote di TFR maturate successivamente a tale data assumono la natura relativa ai piani a contribuzione definita, con esclusione, pertanto, di componenti di stima attuariale nella determinazione del costo di competenza. Le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono valutate quali piani a benefici definiti secondo procedimenti attuariali, escludendo, però, nel calcolo la componente relativa ai futuri incrementi salariali.

Altri benefici a lungo termine

Gli altri benefici a lungo termine hanno un trattamento contabile analogo a quello dei piani a benefici definiti, ad eccezione del fatto che gli utili e le perdite attuariali sono interamente riconosciuti a conto economico nell'esercizio in cui si determinano.

Piani retributivi basati su azioni (Share based payment)

Piani retributivi basati su azioni liquidabili per cassa o attraverso la consegna di altre attività finanziarie (cash-settled share-based payment) sono rilevati come passività, tra i fondi per rischi ed oneri, e sono valutati al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione. Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a conto economico.

Fondi per rischi ed oneri

Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione attuale, legale o implicita, a fronte di un evento passato, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse del Gruppo per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base della miglior stima dei costi richiesti per adempiere all'obbligazione alla data del bilancio. Se l'effetto è rilevante, l'accantonamento viene attualizzato e il suo incremento dovuto al trascorrere del tempo viene successivamente rilevato a Conto Economico negli oneri finanziari.

Nel caso di cause legali, l'ammontare dei fondi viene determinato sulla base delle valutazioni dei rischi al fine di determinare la probabilità, la tempistica e gli importi coinvolti.

In caso di passività per oneri futuri di smantellamento, rimozione e bonifica relative ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale al quale l'onere stesso si riferisce.

I fondi sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente; eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono menzionati nelle Note Esplicative senza procedere ad alcuno stanziamento.

Debiti commerciali

I debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale ritenuto rappresentativo del valore di estinzione.

I debiti commerciali sono iscritti fra le passività correnti, salvo i casi in cui il Gruppo abbia il diritto contrattuale di estinguere le proprie obbligazioni oltre i 12 mesi dalla data di bilancio.

Debiti per erogazioni ai sensi della Legge 808/85

Tali debiti sono iscritti in bilancio al loro valore nominale e sono classificati nelle voci di bilancio "Altre passività non correnti" e "Altre passività correnti".

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono iscritti per

competenza al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi.

I ricavi per la vendita di beni vengono riconosciuti quando il Gruppo ha trasferito all'acquirente i rischi significativi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni, momento generalmente coincidente con la spedizione. I ricavi per le prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento dell'attività, sulla base di medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Inoltre, qualora il risultato della prestazione di servizi non possa essere attendibilmente stimato, i ricavi vengono rilevati solo nella misura i cui i costi relativi saranno recuperabili.

I ricavi includono anche le variazioni dei lavori in corso su ordinazione relativi a commesse di durata pluriennale che sono riconosciute in base allo stato avanzamento lavori rapportato al prezzo di vendita (come più ampiamente descritto nella nota relativa ai Lavori in corso su ordinazione).

Gli interessi attivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile, che rappresenta il tasso che sconta gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dell'attività finanziaria per riportarli al valore di carico contabile dell'attività stessa.

Dividendi ricevuti

I dividendi delle società non consolidate sono rilevati nell'esercizio in cui si stabilisce il diritto degli azionisti a riceverne il pagamento.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che il Gruppo rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono generalmente rilevati a conto economico con un criterio sistematico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

In particolare, i contributi ottenuti a fronte di investimenti in attivo fisso e costi di sviluppo capitalizzati vengono iscritti nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, nelle voci "Altre passività non correnti" o "Altre passività correnti" e vengono imputati a conto economico in correlazione alla residua durata dell'ammortamento dei cespiti e delle attività cui si riferiscono. Qualora il contributo venga riconosciuto in un esercizio successivo a quello in cui i cespiti o le attività immobilizzate sono entrati in ammortamento, la quota di contributi relativi agli esercizi precedenti viene iscritta a conto economico tra gli altri proventi.

Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un eventuale finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all'inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all'ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici.

Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo

I crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo relativi alla legge 11 dicembre 2016 n. 232 "legge di bilancio 2017" sono contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito stesso. Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Altre attività correnti" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voce di conto economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Costi

I costi sono contabilizzati nel rispetto del principio della competenza e nella prospettiva di continuità aziendale delle società del Gruppo, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi,

sconti, abbuoni e premi. Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio con le modalità descritte nella nota relativa ai Fondi rischi ed oneri.

Gli interessi passivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile.

Imposte

Le imposte sul reddito sono costituite dalle imposte correnti e dalle imposte anticipate e differite.

Le imposte correnti sono calcolate sul risultato imponibile stimato dell'esercizio e sono determinate in base alla normativa tributaria vigente nei diversi paesi in cui le società del Gruppo operano.

Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico, poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti alla data di bilancio.

Le imposte anticipate e differite sono le imposte che ci si aspetta di recuperare o di pagare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell'imponibile fiscale, contabilizzate secondo il metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le differenze temporanee derivano da avviamento o dall'iscrizione iniziale (non in operazioni di aggregazioni aziendali) di altre attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul risultato contabile né sul risultato imponibile. Il beneficio fiscale derivante dal riporto a nuovo di perdite fiscali è rilevato quando e nella misura in cui sia ritenuta probabile la disponibilità di redditi imponibili futuri a fronte dei quali tali perdite possano essere utilizzate. Vengono inoltre determinate le imposte differite o anticipate relative alle rettifiche di consolidamento.

Le passività fiscali differite sono rilevate sulle differenze temporanee imponibili relative a partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto, ad eccezione dei casi in cui il Gruppo sia in grado di controllare l'annullamento di tali differenze temporanee e sia probabile che queste ultime non si annulleranno nel prevedibile futuro.

Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l'esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività.

Le imposte anticipate e differite sono calcolate in base alle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. Le imposte correnti e differite sono imputate direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte sono imputate al patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive, quando sono relative alla medesima società e quando si riferiscono ad imposte dovute alla medesima autorità fiscale e il Gruppo intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Distribuzione dei dividendi

I dividendi pagabili dal Gruppo sono rappresentati come movimento di patrimonio netto e iscritti nelle passività correnti nell'esercizio in cui la distribuzione è approvata dall'assemblea degli azionisti.

2.8. Gestione del rischio

Rischio di credito

Il Gruppo presenta una concentrazione di rischio di credito in funzione della natura delle attività svolte e dei mercati di riferimento. Nel complesso, i crediti commerciali manifestano un rischio di concentrazione nel mercato dell'Unione Europea. I crediti commerciali sono contabilizzati al netto della svalutazione determinata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, valutato le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando altresì i dati storici.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui è soggetto il Gruppo può sorgere dalle difficoltà ad ottenere nella giusta tempistica ed a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative, di investimento e dei rimborsi legati alle caratteristiche di scadenza dei debiti. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità e degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorati e gestiti centralmente nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide.

L'attuale contesto generale dell'economia, dei mercati in cui opera il Gruppo e di quelli finanziari richiede un'attenta gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al conseguimento di un sufficiente livello di liquidità disponibile per adempiere alle obbligazioni cui il Gruppo è tenuto.

Il management ritiene che i fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e finanziaria, consentiranno al Gruppo di soddisfare i propri bisogni derivanti dalla attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

Rischio di cambio e rischio di tasso di interesse

Il Gruppo è esposto al rischio di tasso di interesse essenzialmente con riferimento alle passività finanziarie a tasso variabile attribuibili al "Senior Term and Revolving Facilities Agreement" stipulato con Banca IMI ed altri primari istituti di credito in data 1 aprile 2015. La variazione dei tassi di interesse potrebbe avere un impatto postivo o negativo sul conto economico e sul patrimonio netto del Gruppo. Tale rischio è mitigato dall'utilizzo di strumenti finanziari derivati di copertura.

Si ritiene che il Gruppo non sia attualmente soggetto a significativi rischi derivanti dalla fluttuazione dei cambi della valute in relazione al fatto che la valuta con cui lo stesso opera è in via quasi esclusiva l'Euro. In considerazione di ciò il Gruppo non ha in essere operazioni specificatamente finalizzate alla copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa in valuta.

Ulteriori informazioni qualitative e quantitative sui rischi finanziari a cui il Gruppo è soggetto sono riportate nella Nota 6.

2.9. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative Note Esplicative in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sul valore delle attività e delle passività iscritte, sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio e sull'importo dei ricavi e dei costi di periodo.

I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente dal Gruppo in base alle migliori conoscenze dell'attività del Gruppo stesso e degli altri fattori ragionevolmente desumibili dalle circostanze attuali. Gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

L'attuale situazione macroeconomica internazionale, che interessa l'area di business in cui opera il Gruppo, ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio od in quelli successivi, di risultati diversi da quanto stimato, che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi chiaramente non stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci di bilancio. Le stime e le assunzioni sono utilizzate in diverse aree, quali le attività non correnti, le attività per imposte anticipate, il fondo svalutazione crediti, il fondo svalutazione magazzino, i piani per benefici ai dipendenti, le passività potenziali e gli altri fondi rischi, oltre che per stimare i costi a finire di commessa ed il relativo stato di avanzamento.

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili IFRS e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.

Valore recuperabile delle attività non correnti

Le attività non correnti includono gli Immobili, impianti e macchinari, l'Avviamento, le Attività immateriali a vita definita e le Partecipazioni. Il Gruppo rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle eventuali attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l'Avviamento tale analisi è svolta almeno una volta l'anno e ogni qualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L'analisi della recuperabilità (impairment test) del valore contabile delle attività non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati ai tassi di attualizzazione per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita durevole di valore, il Gruppo rileva una svalutazione pari all'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani pluriennali predisposti dal Gruppo.

Le stime e le assunzioni utilizzate nell'ambito di tale analisi riflettono lo stato delle conoscenze del Gruppo circa gli sviluppi del business in cui opera e tengono conto di previsioni ritenute ragionevoli sui futuri sviluppi dei mercati e del settore aerospaziale che rimangono soggette ad un fisiologico grado di incertezza anche in considerazione del perdurare dell'attuale crisi economico-finanziaria e dei suoi effetti sulla situazione macroeconomica internazionale. Nonostante le attuali stime del Gruppo non evidenzino situazioni di perdita di valore delle attività non correnti oltre a quelle rilevate nel presente bilancio, eventuali diversi sviluppi in tale contesto economico o eventuali diverse performance del Gruppo potrebbero portare a valori diversi dalle stime originarie e, ove necessario, a rettifiche nel valore contabile di alcune attività non correnti.

Recuperabilità attività per imposte anticipate

Al 31 dicembre 2017 il bilancio consolidato comprende attività per imposte anticipate, connesse a componenti di reddito a deducibilità fiscale differita, per un importo il cui recupero negli esercizi futuri è ritenuto probabile dal management. Nella valutazione della recuperabilità delle citate attività sono stati presi in considerazione gli imponibili fiscali futuri determinati sulla base di risultati coerenti con quelli utilizzati ai fini dell'impairment test e descritti nel precedente paragrafo relativo al valore recuperabile delle attività non correnti.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite connesse al portafoglio crediti del Gruppo. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di perdite attese su crediti, stimati in base

all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia, a importi insoluti correnti e storici, storni e incassi, nonché all'attento monitoraggio della qualità del portafoglio crediti e delle condizioni correnti e previste dell'economia e dei mercati di riferimento.

Fondo svalutazione magazzino

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso dei mercati di riferimento, per eventuali fenomeni di obsolescenza o lento rigiro legati a ragioni tecniche o commerciali.

Piani per benefici ai dipendenti

I fondi per benefici ai dipendenti, i costi e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l'uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell'obbligazione. Tale processo è basato su stime effettuate periodicamente da consulenti attuariali che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi ad esercizi passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati componenti di stima gli indici di mortalità e di recesso, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché le analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria.

La variazione di ognuno di questi parametri potrebbe comportare degli effetti sulle future contribuzioni ai fondi. A seguito dell'adozione del principio IAS 19 rivisto con riferimento al riconoscimento degli utili e perdite attuariali generati dalla valutazione delle passività e attività per benefici ai dipendenti, gli effetti derivanti dall'aggiornamento delle stime dei parametri sopra indicati sono riconosciuti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria attraverso l'iscrizione nel Patrimonio Netto del Gruppo di una specifica riserva e presentati nel conto economico complessivo.

Fondi per rischi e oneri e Passività potenziali

Il Gruppo accerta una passività a fronte di contenziosi e cause in corso quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

Il Gruppo è soggetto a cause legali e fiscali riguardanti varie tipologie di problematiche che sono soggette a un diverso grado di incertezza in relazione alla loro complessità, giurisdizione e differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il Gruppo monitora lo stato delle cause in corso e si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale; è quindi possibile che il valore dei fondi per procedimenti legali e contenziosi del Gruppo possa variare a seguito di futuri sviluppi nei procedimenti in corso.

Inoltre, l'attività del Gruppo si rivolge a settori e mercati ove talune problematiche di natura commerciale possono essere risolte soltanto dopo un significativo lasso di tempo rendendo necessaria la stima da parte del management dei risultati di tali controversie o contestazioni, mediante il monitoraggio delle condizioni contrattuali e delle evoluzioni delle singole fattispecie.

Valutazione dei lavori in corso su ordinazione

Il Gruppo opera con schemi contrattuali particolarmente complessi, taluni dei quali rilevati in bilancio attraverso il metodo della percentuale di completamento. In tali casi i margini riconosciuti a conto economico sono funzione sia dell'avanzamento della commessa sia dei margini che si ritiene verranno rilevati sull'intera opera al suo completamento: pertanto, la corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi ad opere non ancora concluse presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, delle variazioni contrattuali, nonché dei ritardi, degli extracosti e delle penali che potrebbero comprimere il margine atteso. Per meglio supportare le stime del management, il Gruppo si è dotato di schemi di gestione e di analisi dei rischi di commessa, finalizzati a identificare, monitorare e quantificare i rischi relativi allo svolgimento di tali contratti. I valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management, con l'ausilio di detti supporti procedurali.

Altro

Oltre alle voci elencate in precedenza, l'uso di stime ha riguardato la valutazione di talune attività e passività finanziarie, degli strumenti finanziari derivati, dei piani per compensi attribuibili a un certo numero di manager e del processo di valutazione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte con operazioni di aggregazioni aziendali.

2.10. Nuovi principi contabili

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1 GENNAIO 2017

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2017:

  • Emendamento allo IAS 7 "Disclosure Initiative" (pubblicato in data 29 gennaio 2016). Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti per migliorare l'informativa sulle passività finanziarie. In particolare, le modifiche richiedono di fornire un'informativa che permetta agli utilizzatori del bilancio di comprendere le variazioni delle passività derivanti da operazioni di finanziamento. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • Emendamento allo IAS 12 "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses" (pubblicato in data 19 gennaio 2016). Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti sull'iscrizione delle imposte differite attive sulle perdite non realizzate nella valutazione di attività finanziarie della categoria "Available for Sale" al verificarsi di determinate circostanze e sulla stima dei redditi imponibili per gli esercizi futuri. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS E IFRIC OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DALLA SOCIETA' AL 31 DICEMBRE 2017

Il Gruppo non ha applicato i seguenti principi, nuovi ed emendati, emessi ma non ancora in vigore.

  • Principio IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers" (pubblicato in data 28 maggio 2014 e integrato con ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016) che è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
  • o l'identificazione del contratto con il cliente;
  • o l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • o la determinazione del prezzo;
  • o l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • o i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Il nuovo principio IFRS 15 (Revenue from contracts with customers) emesso dallo IASB nel Maggio 2014 e rivisto nel Settembre 2015, fornisce un nuovo quadro normativo che andrà a sostituire dall'esercizio 2018 (1° gennaio) le disposizioni preesistenti in materia di ricavi per vendita di beni e servizi ai clienti.

Il principio prevede che i ricavi siano riconosciuti al trasferimento del controllo sui beni e servizi ai clienti per un ammontare che rifletta il prezzo atteso seguendo un processo con 5

fasi. Il nuovo principio richiede altresì informativa addizionale circa la natura, l'ammontare, le tempistiche ed il grado di incertezza dei ricavi e dei "cash flows" derivanti dai contratti. La finalità del nuovo Principio è quindi volta a garantire agli utilizzatori del bilancio una migliore comprensione della natura, importo e tempistica dei ricavi e dei flussi di cassa che si generano dai contratti con i clienti.

La Società ha avviato un progetto volto a individuare, una volta completato, eventuali effetti derivanti dall'introduzione di tale nuovo principio IFRS 15.

Allo stato, risulta confermato il principio generale della contabilizzazione dei ricavi con il metodo dell'avanzamento delle commesse senza modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi. Il Gruppo sta ultimando le proprie considerazioni sugli effetti che potrebbero deriverare dall'applicazione del nuovo principio non attendendo allo statoimpatti significativi sul bilancio nel suo complesso.

L'applicazione del nuovo principio IFRS 15 avverrà con il "Modified Retrospective Approach".

  • Versione finale dell'IFRS 9 – Financial Instruments (pubblicato in data 24 luglio 2014). Il documento accoglie i risultati del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39:
  • o introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie (unitamente alla valutazione delle modifiche non sostanziali delle passività finanziarie);
  • o con riferimento al modello di impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici;
  • o introduce un nuovo modello di hedge accounting (incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting, modifiche al test di efficacia).

Il nuovo principio deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.

Sulla base delle analisi svolte, gli amministratori si attendono che l'applicazione dell'IFRS 9 non avrà un impatto significativo sugli importi e sulla relativa informativa riportata nel bilancio consolidato del Gruppo.

• Principio IFRS 16 – Leases (pubblicato in data 13 gennaio 2016), destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 - Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata solo per le società che hanno già applicato l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers.

Gli amministratori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 16 possa avere un impatto significativo sugli importi e sulla relativa informativa riportata nel bilancio consolidato del Gruppo, in considerazione del fatto che i beni in locazione operativa sono di importo immateriale.

• Documento "Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts" (pubblicato in data 12 settembre 2016). Per le entità il cui business è costituito in misura predominante dall'attività di assicurazione, le modifiche hanno l'obiettivo di chiarire le preoccupazioni derivanti dall'applicazione del nuovo principio IFRS 9 (dal 1° gennaio 2018) alle attività finanziarie, prima che avvenga la sostituzione da parte dello IASB dell'attuale principio IFRS 4 con il nuovo principio attualmente in fase di predisposizione, sulla base del quale sono invece valutate le passività finanziarie.

Le modifiche introducono due possibili approcci:

  • o overlay approach;
  • o deferral approach.

Questi approcci consentiranno:

  • o la possibilità di rilevare nel conto economico complessivo (ad esempio nel prospetto OCI), piuttosto che nel conto economico, gli effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 9 piuttosto che dello IAS 39 ad alcune designate attività finanziarie prima dell'applicazione del nuovo principio avente ad oggetto i contratti assicurativi ("overlay approach");
  • o la possibilità di avvalersi di una temporanea esenzione dell'applicazione dell'IFRS 9 fino al primo tra la data di applicazione del nuovo principio sui contratti assicurativi o l'esercizio con inizio 1 gennaio 2021. Le entità che differiscono l'applicazione dell'IFRS 9 continueranno ad applicare l'attuale principio IAS 39 ("deferral approach").

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

Alla data di riferimento del presente bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

  • In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2021 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di questo principio.
  • Emendamento all'IFRS 2 "Classification and measurement of share-based payment transactions" (pubblicato in data 20 giugno 2016), che contiene alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cashsettled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e

condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cashsettled a equity-settled. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali modifiche, tuttavia al momento gli Amministratori stanno valutando eventuali possibili effetti derivanti dall'introduzione delle stesse.

  • Documento "Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle", pubblicato in data 8 dicembre 2016 (tra cui IFRS 1 First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards - Deletion of short-term exemptions for first-time adopters, IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures – Measuring investees at fair value through profit or loss: an investment-by-investment choice or a consistent policy choice, IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities – Clarification of the scope of the Standard) che integrano parzialmente i principi preesistenti. La maggior parte delle modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali modifiche, tuttavia al momento gli Amministratori stanno valutando eventuali possibili effetti derivanti dall'introduzione delle stesse.
  • Interpretazione IFRIC 22 "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration" (pubblicata in data 8 dicembre 2016). L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire delle linee guida per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari, prima della rilevazione della relativa attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve determinare la data di una transazione, e di conseguenza, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo. L'IFRIC 22 è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali modifiche, tuttavia al momento gli Amministratori stanno valutando eventuali possibili effetti derivanti dall'introduzione delle stesse.
  • Emendamento allo IAS 40 "Transfers of Investment Property" (pubblicato in data 8 dicembre 2016). Tali modifiche chiariscono i trasferimenti di un immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità. Tali modifiche sono applicabili dal 1° gennaio 2018. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali modifiche, tuttavia al momento gli Amministratori stanno valutando eventuali possibili effetti derivanti dall'introduzione delle stesse.

• In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato il documento interpretativo IFRIC 23 – Uncertainty over Income Tax Treatments. Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. Il documento prevede che le incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte vengano riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. La nuova interpretazione si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali modifiche, tuttavia al momento gli Amministratori stanno valutando eventuali possibili effetti derivanti dall'introduzione delle stesse.

• Emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation (pubblicato in data 12 ottobre 2017). Tale documento specifica gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare il test "SPPI" anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali modifiche, tuttavia al momento gli

Amministratori stanno valutando eventuali possibili effetti derivanti dall'introduzione delle stesse.

  • Emendamento allo IAS 28 "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures" (pubblicato in data 12 ottobre 2017)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • Documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle", pubblicato in data 12 dicembre 2017 (tra cui IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements – Remeasurement of previously held interest in a joint operation, IAS 12 Income Taxes – Income tax consequences of payments on financial instruments classified as equity, IAS 23 Borrowing costs Disclosure of Interests in Other Entities – Borrowing costs eligible for capitalisation) che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali modifiche, tuttavia al momento gli Amministratori stanno valutando eventuali possibili effetti derivanti dall'introduzione delle stesse.
  • Emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 "Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (pubblicato in data 11 settembre 2014). Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10 relativo alla valutazione dell'utile o della perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento.
  • Principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts (pubblicato in data 30 gennaio 2014) che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

3. COMPOSIZIONE, COMMENTO E VARIAZIONI DELLE PRINCIPALI VOCI E ALTRE INFORMAZIONI

ATTIVITA' NON CORRENTI

3.1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

I valori delle Immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2017 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Immobilizzazioni materiali del Gruppo Avio al 31 dicembre 2017 con gli stessi al 31 marzo 2017, data di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2. Tale ultima società non iscriveva Immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2016.

31/12/2017 - Gruppo Avio Saldi del Gruppo Avio alla data della
business combination 31/03/2017
31/12/2016
- Space2
S.p.A.
Valori Fondi Valori Valori Fondi Valori Valori netti
lordi ammortamento netti a
bilancio
lordi ammortamento netti a
bilancio
a bilancio
Terreni 7.563 7.563 7.563 - 7.563 -
Fabbricati 32.685 (15.135) 17.550 32.572 (14.238) 18.333 -
Impianti e
macchinario
67.601 (49.740) 17.861 65.038 (47.482) 17.557 -
Attrezzature
industriali e
commerciali
17.343 (15.045) 2.298 16.730 (14.587) 2.143 -
Altri beni
Immobilizzazioni
7.667 (5.779) 1.888 7.057 (5.359) 1.698 -
in corso e
acconti
24.692 - 24.692 12.379 - 12.379 -
Totale 157.551 (85.698) 71.852 141.338 (81.666) 59.672 -

Le variazioni tra il 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2) ed il 31 dicembre 2017 nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali del Gruppo Avio sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Totale 141.338 16.364 (152) - - 157.551
acconti
oni in corso e 12.379 12.420 (107) 24.692
Immobilizzazi
commerciali
Altri beni
7.057 661 (107) 55 7.667
Attrezzature
industriali e
16.730 606 (45) 52 17.343
Impianti e
macchinario
65.038 2.563 67.601
Fabbricati 32.572 113 32.685
Terreni 7.563 7.563
Valori lordi Saldi del
Gruppo Avio
alla data della
business
combination
31/03/2017
Incrementi Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
Adeguamento
cambi
31/12/2017

La voce immobilizzazioni in corso ed acconti si riferisce, al 31 dicembre 2017, agli investimenti in corso di completamento relativi principalmente alla realizzazione delle facilities per lo sviluppo e la costruzione del motore P120C, che sarà utilizzato sui due nuovi lanciatori VEGA-C e Ariane 6.

Tra il 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2) ed il 31 dicembre 2017 le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi Saldi del
Gruppo Avio
alla data della
business
combination
31/03/2017
Incrementi Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
Adeguamento
cambi
31/12/2017
Terreni
Fabbricati
-
(14.238)
(896) 0
(15.135)
Impianti e
macchinario
(47.482) (2.258) (49.740)
Attrezzature
industriali e
commerciali
(14.587) (487) 29 (15.045)
Altri beni (5.359) (515) 95 (5.779)
Totale (81.666) (4.156) 124 - - (85.698)

Gli ammortamenti stanziati nell'esercizio sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed alla obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti.

3.2. INVESTIMENTI IMMOBILIARI

I valori degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2017 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi degli Investimenti immobiliari del Gruppo Avio al 31 dicembre 2017 con gli stessi al 31 marzo 2017, data di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2. Tale ultima società non iscriveva Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2016.

31/12/2017 - Gruppo Avio Saldi del Gruppo Avio alla data della
business combination 31/03/2017
31/12/2016
- Space2
S.p.A.
Valori
lordi
Fondi
ammortamento
Valori netti a
bilancio
Valori
lordi
Fondi
ammortamento
Valori
netti a
bilancio
Valori netti
a bilancio
Terreni
Immobili e
fabbricati
1.834
1.882
(884) 1.834
998
1.834
1.794
-
(842)
1.834
952
Totale 3.716 (884) 2.832 3.628 (842) 2.787 -

Gli investimenti immobiliari si riferiscono a parte dei terreni, immobili e fabbricati nel comprensorio di Colleferro (Roma) di proprietà della controllata Secosvim, concessi in locazione a società del Gruppo e a terzi. Secosvim svolge attività di gestione immobiliare.

Le variazioni tra il 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2) ed il 31 dicembre 2017 nei valori lordi degli investimenti immobiliari del Gruppo Avio sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Totale 3.628 88 - - 3.716
Immobili e
fabbricati
1.794 88 1.882
Terreni 1.834 1.834
Valori lordi Saldi del Gruppo
Avio alla data
della business
combination
31/03/2017
Incrementi Diminuzioni Riclassifiche 31/12/2017

Tra il 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2) ed il 31 dicembre 2017 le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Fondo
ammortamento
Saldi del Gruppo
Avio alla data
della business
combination
31/03/2017
Ammortamenti Utilizzi Riclassifiche 31/12/2017
Terreni
Immobili e
fabbricati
-
(842)
(42) -
(884)
Totale (842) (42) -
-
(884)

Gli ammortamenti stanziati nell'esercizio sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed alla obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti.

3.3. AVVIAMENTO

L'avviamento risulta iscritto in bilancio al 31 dicembre 2017 per un importo pari a 61.005 migliaia di Euro è relativo alla quota allocata nell'ambito della Purchase Price Allocation alla data del 31 marzo 2017 commentata nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione. Per maggiori dettagli si rimanda inoltre all'informativa IFRS 3 al paragrafo 2.6.1 della presenta Nota.

Come indicato nella Nota 2.7. Principi contabili e criteri di valutazione, l'avviamento non viene ammortizzato ma eventualmente svalutato per perdite durevoli di valore. Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno annualmente, o più frequentemente qualora si verifichino specifici eventi e circostanze che possano far presumere una riduzione durevole di valore, attraverso apposite valutazioni (impairment test) su ciascuna unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit). La CGU identificata dal Gruppo per il monitoraggio dell'avviamento coincide con il livello di aggregazione delle attività ai sensi dell'IFRS 8 - Settori operativi rappresentato per il Gruppo dall'unico business Spazio.

L'avviamento allocato alla CGU Spazio è stato sottoposto a impairment test con riferimento alla data di bilancio e l'esito di questo non ha fatto emergere la necessità di apportare una svalutazione ai valori contabili dell'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2017.

La recuperabilità dei valori iscritti viene verificata confrontando il capitale investito netto (valore contabile) della CGU con il relativo valore recuperabile. Il valore recuperabile dell'avviamento è dato dalla determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa operativi che derivano dalle previsioni incluse nei piani pluriennali approvati dal Gruppo e di un valore terminale (terminal value) normalizzato, impiegato per esprimere una stima sintetica dei risultati futuri oltre l'arco temporale esplicitamente considerato. Tali flussi di cassa sono poi attualizzati utilizzando tassi di sconto rappresentativi delle correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e che tengono conto dei rischi specifici dell'attività del Gruppo e della CGU considerata.

Al 31 dicembre 2017, i flussi di cassa della CGU Spazio sono stati stimati in base alle previsioni desumibili dall'ultimo Business Plan predisposto dal Management della Società approvato dal Consiglio di Amministrazione il 19 gennaio 2017 per il triennio 2017-2019 integrato con alcuni aggiornamenti per l'anno 2018 (contenuti nel budget approvato) e 2019 nonché le proiezioni per l'anno 2020. Per la determinazione del terminal value sono stati normalizzati i flussi di cassa previsti per l'ultimo anno di proiezione (2020) con il metodo della perpetuity, ipotizzando una crescita del 2% dei flussi di cassa attesi a partire dal 2021.

Il tasso medio di sconto (costo medio ponderato del capitale) utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato, al netto delle imposte, pari al 8,90% (8,72% nel precedente esercizio).

E' opportuno precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal management sulla base dell'esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. A tal fine si segnala che l'attuale situazione macroeconomica internazionale e i possibili riflessi economico-finanziari, in particolare sui livelli di spesa destinati dai governi nazionali e istituzioni sovranazionali alle politiche di accesso allo spazio, potrebbero presentare scenari di incertezza nel conseguimento degli obiettivi e livelli di attività considerati nel piano, senza peraltro determinare il sorgere di situazioni di impairment dell'avviamento iscritto in bilancio. Tuttavia la stima del valore recuperabile dell'avviamento richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management e, pur considerando che i cicli di produzione e commercializzazione dei prodotti sono caratterizzati da archi temporali di durata significativa che consentono quindi recuperi su eventuali slittamenti degli obiettivi di piano, non si può escludere che si verifichi una perdita di valore dell'avviamento in periodi futuri a causa di cambiamenti di scenario ad oggi non prevedibili. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono oggetto di costante monitoraggio da parte del management del Gruppo.

In considerazione di quanto indicato, il Gruppo ha effettuato le seguenti sensitivities.

Una prima sensitivity ha riguardato il tasso di crescita del terminal value ed il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa:

  • per quanto concerne il tasso di crescita del terminal value è stata ipotizzata una variazione in diminuzione di 50 basis point; alternativamente
  • per quanto concerne il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa è stata ipotizzata una variazione in aumento di 50 basis point.

Sulla base della suddetta sensitivity, il valore recuperabile della CGU Spazio risulta superiore al valore contabile iscritto in bilancio. Anche ove si considerasse una medesima variazione negativa congiunta dei suddetti parametri, il valore recuperabile della CGU Spazio risulta comunque superiore al valore contabile iscritto in bilancio.

Una seconda sensitivity ha riguardato l'inclusione nel valore d'uso del "Surplus Asset" derivante dall'equity value della joint-venture Europropulsion. Sulla base della suddetta sensitivity, il valore recuperabile della CGU Spazio risulta superiore al valore contabile iscritto in bilancio.

Anche ove si considerassero congiuntamente le due sensitivities, ovverosia l'inclusione nel valore d'uso del "Surplus Asset" derivante dall'equity value della joint-venture Europropulsion e una variazione negativa di entrambi i parametri della prima sensitivity, il valore recuperabile della CGU Spazio risulta comunque superiore al valore contabile iscritto in bilancio.

3.4. ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA

I valori delle Attività immateriali a vita definita al 31 dicembre 2017 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Attività immateriali a vita definita del Gruppo Avio al 31 dicembre 2017 con gli stessi al 31 marzo 2017, data di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2. Tale ultima società non iscriveva Attività immateriali a vita definita al 31 dicembre 2016.

31/12/2017 - Gruppo Avio Saldi del Gruppo Avio alla data
della business combination
31/03/2017
31/12/2016
- Space2
S.p.A.
Valori lordi Fondi
ammorta
mento
Valori netti a
bilancio
Valori
lordi
Fondi
ammorta
mento
Valori
netti a
bilancio
Valori netti
a bilancio
Costi di sviluppo
- in
ammortamento
71.188 (44.479) 26.709 71.188 (40.919) 30.269
Costi di sviluppo
- in corso di
completamento
46.090 - 46.090 38.077 - 38.077
Totale costi di
sviluppo
Attività per
accreditamento
presso la
117.278 (44.479) 72.799 109.265 (40.919) 68.346 -
clientela per
partecipazione a
programmi (PPA
2007 Cinven)
- - - 61.257 (41.859) 19.398
Attività da PPA
2017 -
Programmi
44.785 (2.239) 42.546
Concessioni,
licenze, marchi
e diritti simili
5.842 (5.354) 488 5.639 (4.965) 674
Altre 2.492 (1.211) 1.281 1.823 (977) 846
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
462 - 462 167 - 167
Totale 170.859 (53.283) 117.576 178.150 (88.719) 89.431 -

I costi di sviluppo in ammortamento sono prevalentemente riferiti ai costi di progettazione e sperimentazione relativi al motore P80, mentre la maggior parte dei costi di sviluppo in corso di completamento sono relativi futuril motori Z40 e P120.

L'ammortamento di tali costi viene effettuato a partire dall'avvio della produzione commerciale di ogni singolo programma, in quote costanti in relazione alla vita utile, stimata inizialmente sulla base della durata dei programmi cui sono riferiti. Con riferimento ai costi di sviluppo in corso di completamento, che non sono soggetti ad ammortamento in quanto riferiti a programmi per i quali non è ancora avviata la produzione commerciale, la relativa iscrivibilità tra le immobilizzazioni immateriali a vita definita (previa verifica di assenza di condizioni di impairment) è supportata dalle previsioni di redditività dei programmi di riferimento. Nell'ambito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2 sono stati identificati due asset intangibili relativi ai programmi aerospaziali per 44.785 migliaia di Euro.

Dall'altro canto, è stato rettificato l'intangibile relativo all'accreditamento del Gruppo ai programmi che era stato identificato nell'ambito dell'allocazione del prezzo dell'acquisizione avvenuta nel 2007 del Gruppo da parte di Cinven, per un valore netto contabile di 19.398 migliaia di Euro.

Gli asset derivanti dalla suddetta allocazione sono stati iscritti al fair value sulla base del valore attuale dei benefici futuri attesi dei programmi aerospaziali e ammortizzati in un periodo di 15 anni sulla base della vita utile media dei programmi cui sono relativi.

Nella voce relativa a concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono essenzialmente compresi costi per acquisizione di licenze per uso software.

Le variazioni tra il 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2) ed il 31 dicembre 2017 nei valori lordi delle Attività immateriali a vita definita del Gruppo Avio sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi Saldi del
Gruppo Avio
alla data della
business
combination
31/03/2017
Purchase Price
Allocation
acquisizione
da parte di
Space2 -
31/03/2017
Incrementi Diminuzioni Riclassifiche 31/12/2017
Costi di sviluppo
- in
ammortamento
71.188 71.188
Costi di sviluppo
– in corso di
completamento
38.076 8.013 46.090
Totale costi di
sviluppo
Attività per
accreditamento
presso la
109.265 - 8.013 - - 117.278
clientela per
partecipazione a
programmi (PPA
2007 Cinven)
Attività da PPA
61.257 (61.257) -
2017 -
Programmi
44.785 44.785
Concessioni,
licenze, marchi
e diritti simili
5.639 203 5.842
Altre 1.823 646 (7) 30 2.492
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
167 325 (30) 462
Totale 178.150 (16.472) 9.187 (7) - 170.859

Gli incrementi intervenuti tra il 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2) ed il 31 dicembre 2017 con riferimento ai costi di sviluppo sono relativi essenzialmente ai costi di progettazione e sperimentazione per la realizzazione dei motori "Z40" e "P120" nell'ambito dei programmi dei lanciatori VEGA e Ariane 6.

Tra il 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2) ed il 31 dicembre 2017 le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Fondi
ammortamento
Saldi del
Gruppo Avio
alla data della
business
combination
31/03/2017
Purchase Price
Allocation
acquisizione
da parte di
Space2 -
31/03/2017
Incrementi Diminuzioni Riclassifiche 31/12/2017
Costi di sviluppo -
in ammortamento
Costi di sviluppo –
in corso di
completamento
(40.919) (3.560) (44.479)
-
Totale costi di
sviluppo
(40.919) - (3.560) - - (44.479)
Attività per
accreditamento
presso la clientela
per partecipazione
a programmi (PPA
2007 Cinven)
(41.859) 41.859 -
Attività da PPA
2017 - Programmi
(2.239) (2.239)
Concessioni,
licenze, marchi e
diritti simili
(4.965) (389) (5.354)
Altre (977) (241) 7 (1.211)
Immobilizzazioni
in corso e acconti
- -
Totale (88.719) 41.859 (6.430) 7 - (53.283)

3.5. PARTECIPAZIONI

La tabella sotto riporta la consistenza delle partecipazioni del Gruppo Avio al 31 dicembre 2017 ed al 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2), oltre che la consistenza delle medesime nel bilancio della società incorporante Space2 al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017 Saldi del Gruppo
Avio alla data
della business
combination
31/03/2017
31/12/2016 -
Space2 S.p.A.
Quota di
Gruppo
Totale Quota
di
Gruppo
Totale Quota
di
Space2
Totale
52,00% 63 52,00% 63 50
63 63 50
50,00% 3.752 50,00% 3.699
3.752 3.699 -
40,00% 2.007 40,00% 2.007
-
520 520
520 520 -
6.347 6.294 50
Totale 5
2.012
5
2.012
100%

I movimenti intervenuti tra il 31 marzo 2017 ed il 31 dicembre 2017 in riferimento alle partecipazioni sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro):

Saldi del Gruppo
Avio alla data
della business
combination
31/03/2017
Incrementi Decrementi Altre variazioni 31/12/2017
Imprese
controllate
63 - - - 63
Imprese a
controllo
congiunto
3.699 2.513 (2.460) - 3.752
Imprese collegate 2.012 - - - 2.012
Altre imprese 520 - - - 520
Totale 6.294 2.513 (2.460) - 6.347

La variazione di periodo è relativa alla partecipazione nella società a controllo congiunto Europropulsion S.A., la quale viene valutata a patrimonio netto recependo un incremento di 53 migliaia di Euro (incremento per l'interessenza al 50% dell'utile di pertinenza maturato dal 1° aprile

2017 al 31 dicembre 2017, pari a 2.513 migliaia di Euro, al netto del decremento di 2.460 migliaia di Euro per i dividendi erogati dalla società nel medesimo periodo).

Tra le partecipazioni nelle società collegate è iscritta la partecipazione nella società Termica Colleferro S.p.A., detenuta al 40%; anche tale partecipazione è valutata a patrimonio netto ed il valore della stessa alla data del presente bilancio è pari alla stima del patrimonio netto della collegata di pertinenza del Gruppo Avio a tale data.

Le partecipazioni nelle altre società collegate (essenzialmente consorzi) sono valutate al costo di acquisizione o di sottoscrizione, ritenendo le stesse non rilevanti ai fini della rappresentazione della situazione consolidata del Gruppo o perché non ancora operative. Peraltro la valutazione secondo il metodo del patrimonio netto non comporterebbe un effetto significativo rispetto alla valutazione al costo.

Non sussistono restrizioni significative alla capacità delle collegate di trasferire fondi alla partecipante, a titolo di pagamento di dividendi, rimborsi di finanziamenti o anticipazioni. Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al costo.

Al 31 dicembre 2016 la società incorporante Space2 S.p.A. esponeva nella voce "Partecipazioni" la partecipazione nella società Space3 S.p.A., pari ad Euro 50 migliaia, la quale era stata costituita in data 6 ottobre 2016. Tale ultima società, anch'essa una SPAC come Space2, non rientra nell'operazione di acquisizione del Gruppo Avio effettuata in data 31 marzo 2017 e persegue suoi fini operativi, essendo beneficiaria di apposito compendio patrimoniale e finanziario a seguito della scissione parziale proporzionale della Space2 completata ad inizio aprile. Pertanto, tale partecipazione non sussiste più alla data del presente bilancio.

3.6. ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La tabella sotto riporta la consistenza delle attività finanziarie non correnti del Gruppo Avio al 31 dicembre 2017 ed al 31 marzo 2017, data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2. La tabella riporta, inoltre, i saldi di tale voce in riferimento alla Space2 al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017 Saldi del Gruppo Avio alla
data della business
combination 31/03/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Finanziamento soci verso
Termica Colleferro S.p.A.
7.440 7.440
Altre attività finanziarie
non correnti
10
7.440 7.440 10

La voce, pari a 7.440 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017 ed al 31 marzo 2017, è costituita dal finanziamento soci concesso alla collegata Termica Colleferro S.p.A. di concerto con l'altro socio di quest'ultima SECI Energia S.p.A., erogato per il supporto durevole all'operatività di tale società in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta; altrettanto è stato effettuato dal suddetto socio di maggioranza. Tale finanziamento soci è infruttifero di interessi.

Al 31 dicembre 2016 la società incorporante Space2 esponeva nella voce "Attività finanziarie non correnti" un deposito cauzionale infruttifero, pari ad Euro 10 migliaia, relativo al servizio di assistenza amministrativa all'epoca svolto da primaria società di consulenza.

3.7. ATTIVITA' PER IMPOSTE ANTICIPATE

Le attività per imposte anticipate del Gruppo Avio iscritte in bilancio ammontano a 76.547 migliaia di Euro.

Il valore esposto in bilancio rappresenta il saldo netto delle imposte anticipate e differite determinate sia sulle differenze temporanee tra i valori di attività e passività assunti ai fini della redazione del bilancio e i rispettivi valori rilevanti ai fini fiscali, sia sulle perdite fiscali riportabili a nuovo.

La fiscalità differita è stata inoltre determinata applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili quando le differenze temporanee si annulleranno, o i benefici connessi alle perdite fiscali saranno utilizzabili.

Il riepilogo delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali che hanno determinato l'iscrizione di attività per imposte anticipate e passività per imposte differite è riportata nella tabella che segue con riferimento alla data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017
Imposte anticipate lorde su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamenti fiscali di pregressi avviamenti i cui benefici fiscali proseguono in capo al Gruppo 44.106
Oneri finanziari eccedenti il 30% dell'EBITDA 44.636
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Fondo per oneri personale dipendente, ex-dipendenti e assimilati 2.454
Altre differenze temporanee deducibili 4.662
Totale imposte anticipate lorde 95.858
Imposte differite passive su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamento attività immateriali da PPA 2017 - Accreditamento presso la clientela (12.291)
Effetto fiscale legato alle spese di ricerca e sviluppo in sede di First Time Adoption (5.144)
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Altre differenze temporanee tassabili (900)
Totale imposte differite lorde (18.335)
Saldo netto Imposte anticipate (differite) 77.522
Imposte anticipate su perdite fiscali 41.926
Imposte anticipate non rilevate (42.902)
Imposte anticipate (differite) nette rilevate 76.547

Le imposte anticipate sulle differenze temporanee e sulle perdite fiscali sono state iscritte in bilancio nella misura in cui si è ritenuto probabile il loro recupero futuro, sulla base delle previsioni di imponibili fiscali previsti, nonché sulla base di una proiezione di tali previsioni su di un orizzonte temporale successivo ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business pari a 15 anni.

Tale orizzonte temporale ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business è stato stimato anche tenendo conto delle risultanze sia della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi nel mese di dicembre 2014, a valle della quale sono stati sottoscritti in agosto 2015 accordi con l'ESA relativi sia allo sviluppo del nuovo lanciatore Ariane 6 sia all'evoluzione del lanciatore VEGA nella configurazione VEGA C che prevedono lo sviluppo e la realizzazione di un nuovo propulsore denominato "P120", sia della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi in data 1 e 2 dicembre 2016 che ha confermato i suddetti programmi di sviluppo e ha dato il via libera al programma pluriennale di sviluppo del motore e dell'Upper Stage del Vega E, ovvero l'evoluzione successiva del lanciatore Vega.

Come già descritto, in data 31 marzo è stata completata l'acquisizione da parte di Space2 del Gruppo Avio e, in data 10 aprile, la successiva fusione di Avio S.p.A. in Space2, con conseguente quotazione, realizzata alla stessa data, di Space2 (nel frattempo rinominata Avio S.p.A.) sul segmento STAR del Mercato MTA di Borsa Italiana.

La società incorporata Avio S.p.A. rileva in bilancio imposte differite attive, in particolare, derivanti dalla futura deducibilità fiscale dell'ammortamento dell'avviamento relativo al ramo d'azienda "Aviation" (ceduto nel 2013) e degli oneri finanziari eccedenti il 30% del reddito operativo lordo, nonché le perdite fiscali pregresse.

Ai sensi dell'art. 172 TUIR la fusione rappresenta un'operazione fiscalmente neutrale ai fini delle imposte dirette. Ciononostante, il riporto degli oneri finanziari non dedotti e delle perdite fiscali pregresse, così come la continuazione del regime del consolidato fiscale già in vigore, sono subordinati al rispetto di talune condizioni.

In linea generale, tali oneri finanziari e perdite fiscali possono essere interamente riportati a seguito della fusione a condizione che siano rispettati i limiti patrimoniali e i requisiti di "vitalità" di cui all'art. 172, settimo comma, del TUIR, ovvero qualora - in caso di mancato rispetto di queste condizioni - sia accolta da parte dell'Amministrazione finanziaria l'istanza di interpello disapplicativo della norma ex art. 11, secondo comma, della legge 27 luglio 2000, n. 212.

A questo proposito, l'apposito interpello proposto dalla Società ha avuto positiva risposta da parte dell'Amministrazione finanziaria, a supporto, quindi, della ragionevolezza della recuperabilità futura di tali attività fiscali.

Ai fini dell'imposizione indiretta, la fusione è esclusa dall'ambito applicativo dell'IVA, ai sensi dell'art. 2, terzo comma, lettera f), del D.P.R. n. 633/1972 ed è soggetta all'imposta di registro nella misura fissa, ai sensi dell'art. 4, lettera b), parte prima, della Tariffa allegata al D.P.R. n. 131/1986.

La fiscalità differita di Avio comprendeva, con riferimento all'ultimo bilancio di quest'ultima, al 31 dicembre 2016, anche le imposte differite passive, pari a circa 26 milioni di Euro, derivanti dall'ammortamento fiscale dell'avviamento relativo al business "Spazio" iscritto in bilancio prima dell'acquisizione da parte di Space2. Inoltre comprendeva imposte differite passive, pari ad Euro 5,6 milioni, derivanti dall'iscrizione delle attività immateriali per l'accreditamento alla clientela iscritte con riferimento alla precedente acquisizione. A seguito di tale ultima operazione in data 31 marzo e del conseguente trattamento della stessa secondo l'IFRS3, è venuto meno sia l'avviamento sia l'attività immateriale per l'accreditamento comportando di conseguenza il contestuale venir meno alla data di acquisizione, 31 marzo, delle suddette imposte differite passive ed il conseguente incremento delle imposte anticipate nette.

Come descritto nei precedenti paragrafi nell'ambito della purchase price allocation è stato identificata una nuova Attività immateriale per l'accreditamento alla clientela che ha generato l'iscrizione di nuove imposte differite passive per Euro 12,9 milioni alla data dell'operazione.

3.8. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2017 ed al 31 marzo 2017, data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2 (importi in migliaia di Euro). Con riferimento al periodo comparativo al 31 dicembre 2016 la società incorporante Space2 non aveva altre attività non correnti.

31/12/2017 Saldi del Gruppo
Avio alla data della
business
combination
31/03/2017
31/12/2016 -
Space2 S.p.A.
Altre attività non correnti 65.521 67.502 -
65.521 67.502 -

Il dettaglio della voce alla data del presente bilancio è il seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017
Crediti verso il Gruppo General Electric 58.220
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge
808/85 - quota non corrente
6.700
Depositi cauzionali 454
Altri crediti non correnti 147
Totale 65.521

La voce "Crediti verso il Gruppo General Electric", pari a 58.220 migliaia di Euro, si riferisce interamente al credito iscritto contestualmente alla rilevazione tra le passività non correnti di un debito verso l'Erario di pari importo, a seguito del ricevimento nel luglio 2016 da parte dall'Agenzia delle Entrate dell'avviso di liquidazione relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali, per il suddetto importo, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio S.p.A. con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni del 2013, mettendo a disposizione di Avio S.p.A. le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.24. Altre passività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85", pari a 6.700 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato della parte non corrente delle concessioni disposte al 31 dicembre 2017, sulla base dell'approvazione da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006 n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, del Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, la cui erogazione risulta differita lungo un arco temporale di dieci anni.

Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari". I crediti sono inizialmente rilevati in contropartita della voce "Altre passività non correnti" (Nota 3.24).

La quota il cui incasso è previsto entro 12 mesi è classificata tra le "Altre attività correnti" (Nota 3.15).

ATTIVITA' CORRENTI

3.9. RIMANENZE

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle rimanenze al 31 dicembre 2017 ed al 31 marzo 2017, data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2 (importi in migliaia di Euro). Con riferimento al periodo comparativo al 31 dicembre 2016 la società incorporante Space2 non aveva rimanenze.

31/12/2017 Saldi del Gruppo Avio alla
data della business
combination 31/03/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Rimanenze 125.789 131.161 -
125.789 131.161 -

Si riporta di seguito la composizione della voce al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017
Valore Fondi Valore
lordo Svalutazione netto
Materie prime, sussidiarie e di consumo 41.152 (3.277) 37.875
Prodotti in corso di lavorazione 7.296 (424) 6.871
Prodotti finiti 8.250 (4) 8.247
Acconti 72.796 - 72.796
129.494 (3.705) 125.789

La voce Prodotti finiti include, tra gli altri, terreni di proprietà della società controllata Secosvim per un importo pari a 8.243 migliaia di Euro, destinati ad essere ceduti nel corso del normale svolgimento delle attività aziendali di tale controllata.

La voce Acconti include le somme pagate ai fornitori in anticipo rispetto all'esecuzione delle relative forniture in base alle condizioni stabilite nei contratti di acquisto.

3.10. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

I lavori in corso su ordinazione sono relativi ad attività di produzione e di sviluppo. Sono iscritti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria se, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore lordo dei lavori in corso risulta superiore agli acconti incassati dai clienti e vengono invece iscritti nel passivo nel caso contrario.

Tali lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dell'avanzamento delle commesse secondo il metodo della percentuale di completamento sulla base del rapporto tra i costi sostenuti ed i costi complessivi stimati per l'intera opera.

L'ammontare complessivo del valore lordo dei lavori in corso su ordinazione e degli acconti incassati dei clienti è così riepilogato (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Lavori in corso su ordinazione
Acconti per lavori in corso su ordinazione
111.237
(242.519)
-
-
111.237
(242.519)
Totale netto (131.282) - (131.282)

La tabella che segue riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta superiore agli acconti e quindi iscritti per il valore netto nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi)
570.720
(459.483)
-
-
570.720
(459.483)
Lavori in corso su ordinazione (netti) 111.237 - 111.237

La tabella seguente riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta inferiore agli acconti e quindi iscritti, come anticipi netti, nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata (importi in migliaia di Euro):

Lavori in corso su ordinazione (lordi) 643.391 - 643.391
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi) (885.909) - (885.909)
Acconti per lavori in corso su ordinazione
(netti)
(242.519) - (242.519)

Nel corso del corso del 2017 come più ampiamente rappresentato nel paragrafo "Fatti di rilievo dell'esercizio 2017 – Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" della Relazione sulla gestione il Gruppo Avio tramite la controllata ELV S.p.A. ha maturato un beneficio per crediti d'imposta a fronte di attività di ricerca e sviluppo commissionata dalla Agenzia Spaziale Europea. Tale beneficio è stato riconosciuto a conto economico sulla base dell'avanzamento delle attività di ricerca e sviluppo medesime che sono parte dei lavori in corso su ordinazione (e delle relative commesse pluriennali).

Le commesse pluriennali in oggetto sono principalmente quelle relative ai lanciatori di future generazioni Vega C e Vega E ed il riconoscimento dei benefici economici avverrà lungo tutta la durata delle commesse in parola in accordo all'effettivo avanzamento determinato sulla base del sostenimento dei relativi costi.

3.11. CREDITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi dei crediti commerciali al 31 dicembre 2017 ed al 31 marzo 2017, data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2 (importi in migliaia di Euro). Con riferimento al periodo comparativo al 31 dicembre 2016 la società incorporante Space2 non aveva crediti commerciali.

8.508 6.607 -
Crediti commerciali 8.508 6.607 -
31/12/2017 Saldi del Gruppo Avio alla
data della business
combination 31/03/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.

Si riporta di seguito la composizione dei crediti commerciali entro l'esercizio successivo alla data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

Totale 8.508
Crediti verso società collegate e a controllo congiunto 4.069
Crediti verso terzi 4.439
31/12/2017

Il valore nominale dei crediti è stato rettificato da un fondo svalutazione crediti al fine di riflettere il fair value degli stessi.

Crediti verso terzi

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017
Valore lordo
meno: fondo svalutazione
4.439
(483)
Totale 3.956

I principali crediti sono nei confronti di Airbus Safran Launchers, Arianespace, l'ESA – Agenzia Spaziale Europea e l'Agenzia Spaziale Italiana.

3.12. ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Tale voce è pari a zero al 31 dicembre 2017 (era pari a mille Euro al 31 marzo 2017, data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2).

Al 31 dicembre 2016 invece il bilancio della società incorporante Space2 esprimeva attività finanziarie correnti pari a 304.165 migliaia di Euro, costituite da 184 milioni di Euro in Buoni di Risparmio e 121 milioni di Euro in Depositi Bancari Vincolati, rappresentative di parte del ricavato dell'offerta effettuata dalla suddetta SPAC tramite la quotazione sul Segmento Professionale del Mercato Telematico degli Investment Vehicles (MIV) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. conclusasi in data 28 luglio 2015.

Nel corso dell'anno le attività finanziarie di Space2 S.p.A. sono state azzerate in considerazione dei seguenti principali fenomeni:

  • attività finanziarie per circa 153 milioni di Euro sono state trasferite a seguito della scissione parziale proporzionale avente efficacia dal 5 aprile 2017 – alla società beneficiaria Space3 S.p.A. (tale ultima società, anch'essa una SPAC come Space2, non rientra nell'operazione di acquisizione del Gruppo Avio);
  • attività finanziarie per circa 85 milioni di Euro sono state investite nell'acquisizione del Gruppo Avio, completata in data 31 marzo 2017;
  • attività finanziarie per circa 66 milioni di Euro sono state disinvestite e riclassificate nelle disponibilità liquide.

3.13. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2017, al 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2017 Saldi del Gruppo Avio alla
data della business
combination 31/03/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
107.033 111.585 445
Totale 107.033 111.585 445

Le Disponibilità liquide sono sostanzialmente composte dal saldo dei conti correnti attivi. Si rimanda al Rendiconto finanziario ai fini della migliore comprensione dell'incremento di circa 107 milioni di Euro tra le disponibilità della sola Space2 S.p.A. al 31 dicembre 2016 e quelle del Gruppo Avio al 31 dicembre 2017, dovuto sia all'operazione di acquisizione del Gruppo che al conseguente consolidamento dello stesso dal 31 marzo.

3.14. ATTIVITÀ CORRENTI PER CREDITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle attività fiscali al 31 dicembre 2017, al 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2017 Saldi del Gruppo Avio
alla data della business
combination
31/03/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Attività fiscali correnti 72.231 34.902 1.014
Totale 72.231 34.902 1.014

La variazione in incremento della voce tra il 31 marzo 2017 ed il 31 dicembre 2017 è stata pari a 37.329 migliaia di Euro; tale variazione è essenzialmente dovuta all'incremento del credito IVA del Gruppo ed all'iscrizione del credito d'imposta per la ricerca e sviluppo, come spiegato oltre.

La composizione della voce Attività fiscali correnti alla data del presente bilancio è di seguito riportata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017
Crediti per IVA
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo
Crediti verso Erario
Crediti per IVA comunitaria
46.459
20.000
5.534
238
Totale 72.231

Crediti per IVA

La voce crediti per IVA, pari a Euro 46.459 migliaia, comprende Euro 23.400 migliaia, relativi a crediti IVA richiesti a rimborso all'Erario. Nel corso dell'esercizio 2017 i crediti IVA richiesti a rimborso da parte del Gruppo Avio sono stati oggetto di compensazione con un onere fiscale di Euro 887 mila a seguito della chiusura di un contenzioso fiscale relativo all'IVA per il periodo d'imposta 2007 mediante accordo conciliativo con l'Agenzia delle Entrate in data 26 aprile 2017. L'onere era iscritto tra i Fondi rischi ed oneri che sono stati, quindi, corrispondentemente rettificati in diminuzione. Si veda, a riguardo, anche il paragrafo "3.22. Fondi per rischi ed oneri" oltre che l'apposito paragrafo "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali".

Tra il 31 marzo 2017 ed il 31 dicembre 2017 il credito IVA del Gruppo si è incrementato di 14,2 milioni di Euro: le motivazioni risiedono nel fatto che il Gruppo ha come principali clienti l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per la fase di sviluppo dei lanciatori ed ArianeGroup per la fase di produzione/commercializzazione degli stessi, oltre alla società a controllo congiunto Europropulsion per entrambe le suddette fasi, con riferimento ai quali complessivamente non si genera IVA a debito essendo i regimi applicabili principalmente di non imponibilità oppure fuori campo IVA. Dall'altro lato, il Gruppo ha fornitori italiani le cui forniture – al netto degli imponibili a capienza dei plafond IVA utilizzabili dal Gruppo – comportano l'iscrizione di IVA a credito.

Riguardo all'evoluzione in prospettiva dei crediti IVA in particolare di Avio S.p.A., si rappresenta che a fine dicembre 2016 la Società ha ricevuto risposta positiva ad apposito interpello presentato all'Agenzia delle Entrate nel corso del 2016; a fronte di tale riscontro la Società, in riferimento alle attività di sviluppo dei lanciatori che effettua per conto della controllata ELV S.p.A. con committente finale l'Agenzia Spaziale Europea (ESA), emette fattura da inizio 2017 ad ELV beneficiando di un apposito regime di non imponibilità IVA, con contestuale generazione di plafond che potrà essere utilizzato nei confronti dei propri fornitori a partire dal 2018, emettendo questi ultimi fattura senza applicazione dell'IVA da tale anno. L'esito finale di tale interpello, relativamente alla significativa fase dello sviluppo dei lanciatori, si ritiene quindi che prevedibilmente porterà alla sostanziale non generazione di ulteriore credito IVA in Avio dal 2018.

Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo

Il credito d'imposta relativo alla ricerca e sviluppo è pari a 20.000 migliaia di Euro ed è stato maturato dalla controllata ELV.

Con riferimento a tale credito d'imposta si riportano le seguenti informazioni.

L'art. 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, accorda un credito di imposta alle imprese residenti in Italia che investono in attività di ricerca e sviluppo. In particolare, il credito d'imposta in questione:

• riguarda gli investimenti relativi ad attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale;

  • è riconosciuto a fronte degli investimenti, specificamente individuati dalla legge (costi del personale, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, spese per contratti di ricerca (c.d. extra-muros) e spese per brevetti e privative industriali), effettuati negli anni compresi tra il 2015 e il 2020;
  • è commisurato, per ciascuno dei periodi di imposta agevolati, all'eccedenza degli investimenti effettuati nell'anno rispetto alla media degli investimenti analoghi realizzati nel triennio 2012-2014 (c.d. "media storica di riferimento");
  • è pari al 50 per cento dell'eccedenza dei costi sostenuti nell'anno rispetto alla media storica di riferimento;
  • è fruibile per un ammontare annuale massimo di 20 milioni di Euro;
  • spetta anche nel caso in cui l'attività di ricerca e sviluppo sia commissionata a terzi. In tal caso, l'agevolazione è fruibile dal soggetto committente, se residente in Italia;
  • è fruibile in forma automatica, ossia senza alcuna richiesta di concessione o autorizzazione amministrativa;
  • è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di sostenimento dei costi eleggibili.

Per effetto delle importanti modifiche apportate dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017"), a decorrere dal periodo d'imposta 2017 il credito d'imposta è stato, tra l'altro, reso fruibile anche in relazione ai costi sostenuti per le attività di ricerca e sviluppo svolte da imprese residenti, in qualità di commissionarie, per conto di committenti esteri.

La novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2017 assume particolare rilevanza per la controllata ELV in quanto rende eleggibili ai fini del credito d'imposta i costi da essa sostenuti per le attività di ricerca e sviluppo svolte, in qualità di commissionaria, per conto del committente ESA. Alla luce della sopravvenuta possibilità concessa dalla Legge di Bilancio 2017, e tenuto conto dei chiarimenti forniti dall'Agenzia delle entrate, la società ha svolto un'approfondita analisi, anche con il supporto di consulenti esterni, relativamente a tale potenziale beneficio. Su tali è risultato che:

  • le attività di ricerca e sviluppo relative al VEGA C svolte da ELV per conto dell'ESA rientrano nell'eleggibilità ai fini del credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo;
  • una quota dei costi sostenuti da ELV nell'ambito delle predette attività di ricerca e sviluppo rientrano nell'eleggibilità ai fini del credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo ;
  • i costi eleggibili sostenuti da ELV nell'esercizio risultano superiori rispetto alla media di rifermento 2012-2014.

Sulla base di quanto precede è stato iscritto un credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo per il periodo d'imposta 2017 pari all'importo massimo previsto dalla legge di 20 milioni di Euro ed stato rilevato a conto economico dell'esercizio 2017 un beneficio pari a 6.147 migliaia di Euro.

Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voce di conto economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Crediti verso Erario

La voce crediti verso l'Erario per 5.534 migliaia di Euro è principalmente relativa a crediti d'imposta IRAP per 1.723 migliaia di Euro, crediti per ritenute su interessi per 914 migliaia di Euro, crediti tributari della controllata guyanese Regulus per 1.770 migliaia di Euro ed altri crediti tributari per 1.128 migliaia di Euro.

Crediti per IVA comunitaria

I crediti per IVA comunitaria derivano da scambi intracomunitari e sono pari ad Euro 238 migliaia.

Le attività fiscali iscritte nel bilancio comparativo al 31 dicembre 2016 della società incorporante Space2, pari a Euro 1.014 migliaia, erano relative al credito IVA maturato fino a tale data, pari a Euro 791 migliaia, ed al credito per ritenute su interessi attivi bancari e per IRES in compensazione pari a Euro 223 migliaia.

3.15. ALTRE ATTIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività correnti al 31 dicembre 2017, al 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2017 Saldi del Gruppo
Avio alla data della
business
combination
31/03/2017
31/12/2016 -
Space2 S.p.A.
Altre attività correnti 8.664 6.455 108
Totale 8.664 6.455 108

La composizione della voce al 31 dicembre 2017 è illustrata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017
Crediti verso Istituti Previdenziali
Crediti verso dipendenti
247
1.004
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85
Crediti verso debitori diversi
4.881
1.819
Ratei e risconti attivi 712

Totale 8.664

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85", pari a 4.881 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, successivi all'approvazione da parte del Comitato tra i Ministri per la Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006 n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, il cui incasso è previsto entro 12 mesi. Le quote il cui incasso è previsto oltre 12 mesi sono classificate nella voce "Altre attività non correnti" (Nota 3.8).

I crediti verso debitori diversi, pari a 1.819 migliaia di Euro, riguardano riaddebiti a soggetti terzi di oneri ambientali e fiscali sostenuti dal Gruppo.

Le "Altre attività correnti" iscritte nel bilancio comparativo al 31 dicembre 2016 della società incorporante Space2, pari a Euro 108 migliaia, erano principalmente relative ai servizi di consulenza prestati dalla società promotrice della SPAC Space2, Space Holding S.r.l., come da specifico contratto del 7 luglio 2015, il quale aveva ad oggetto l'attività di consulenza sia nella ricerca e selezione della società target con cui realizzare l'operazione di acquisizione sia, una volta individuata tale società, nell'analisi, valutazione della struttura e della negoziazione con la relativa controparte. Il suddetto contratto di servizi, essendosi completata ad aprile 2017 l'operazione di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2, non è più in vigore.

PATRIMONIO NETTO

3.16. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della Capogruppo è pari ad Euro 90.964.212 al 31 dicembre 2017; è interamente sottoscritto e versato.

Tale capitale sociale deriva dall'aggregazione:

  • di Euro 15.422.500, pari al capitale sociale della società Space2 S.p.A. a seguito della scissione parziale proporzionale avente efficacia dal 5 aprile 2017, la quale ha avuto come beneficiaria la nuova SPAC Space3 S.p.A. (tale ultima società non rientra, quindi, nell'operazione di acquisizione del Gruppo Avio). La società Space2, in seguito all'operazione del 31 marzo 2017, ha poi proceduto alla fusione per incorporazione della Avio S.p.A. con efficacia dal 10 aprile 2017 ed è stata ridenominata "Avio S.p.A.";
  • di Euro 75.339.170, pari all'aumento di capitale sociale a servizio del rapporto di cambio della suddetta fusione, a seguito del quale sono state assegnate azioni della società incorporante Space2 a Leonardo S.p.A. e In Orbit S.p.A.;
  • di Euro 202.542, quale incremento conseguente all'esercizio, nella seconda metà del 2017, di market warrant (si veda quanto già riportato nel paragrafo "Azionariato" della Relazione sulla gestione)

Il capitale sociale al 31 dicembre 2017 ammonta ad Euro 90.964.212 ed è diviso in n. 26.359.346 azioni ordinarie, di cui n. 1.170.000 a seguito della conversione in data 17 maggio 2017 di 260.000 azioni speciali.

Con riferimento al periodo di comparazione, chiuso al 31 dicembre 2016, il capitale sociale della Space2 S.p.A. (ora Avio S.p.A.) era pari ad Euro 30.845.000. Come sopra riportato, a seguito della scissione avente come beneficiaria la Space3 tale capitale sociale è stato ridotto a Euro 15.422.500.

3.17. RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI

La riserva sovrapprezzo azioni al 31 dicembre 2017 è pari a 163.897 migliaia di Euro. Rispetto all'esercizio precedente (Euro 277.155 migliaia) la stessa si è incrementata di Euro 25.615 migliaia per il differenziale tra il fair value delle azioni emesse a servizio della fusione ed il loro valore "nominale" e si è ridotta di Euro 138.873 migliaia per effetto della scissione in Space3 S.p.A.

3.18. ALTRE RISERVE

La voce altre riserve è composta come segue (importi in migliaia di Euro):

8
(1.456)
(3.234)
31/12/2017

La voce Altre riserve, negativa di 4.683 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017, accoglie, oltre alla Riserva legale di 8 migliaia di Euro:

  • per 3.234 migliaia di Euro gli utili e le perdite attuariali derivanti dall'applicazione del principio IAS 19 rivisto, con il relativo effetto fiscale ove applicabile;

  • per 1.456 migliaia di Euro i costi per l'aumento di capitale effettuato nel 2015 nell'allora SPAC Space2.

3.19. RACCORDO DEL PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO CON QUELLO CONSOLIDATO

Il collegamento tra il patrimonio netto al 31 dicembre 2017 e il risultato dell'esercizio 2017 risultanti dal bilancio di esercizio della Capogruppo e i corrispondenti valori risultanti dal bilancio consolidato è illustrato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Patrimonio netto al
31/12/2017
Risultato dell'esercizio
2017 (9 mesi)
Bilancio di esercizio di Avio S.p.A. 267.089 12.928
Eliminazione del valore delle partecipazioni iscritte nel
bilancio di esercizio
(129.829)
Contabilizzazione del patrimonio netto e del risultato
delle società consolidate
135.887 8.386
Eliminazione dividendi infragruppo (2.880)
Altre rettifiche di consolidamento (997) (73)
Bilancio consolidato (quota attribuibile al
Gruppo)
272.150 18.361

In riferimento al raccordo sopra rappresentato si riporta quanto segue:

  • l'eliminazione dei dividendi infragruppo è relativa interamente ai dividendi erogati dalla controllata Regulus S.A. nel corso del 2017 (Euro 2.880 migliaia);
  • l'eliminazione degli utili e perdite da operazioni infragruppo e altre rettifiche di consolidamento include la valutazione ad equity della società a controllo congiunto Europropulsion S.A..

3.20. INTERESSENZA DI PERTINENZA DI TERZI

Le interessenze di pertinenza di azionisti di minoranza terzi si riferiscono alla quota non di competenza del patrimonio delle società controllate ELV S.p.A. e Regulus S.A. consolidate con il metodo integrale, come di seguito riportato:

31/12/2017
Società consolidata % interessenze di terzi Capitale e
riserve
Utile (perdita)
dell'esercizio
Patrimonio Netto di
terzi
ELV S.p.A.
Regulus S.A.
30,00%
40,00%
1.638
4.472
2.217
1.817
3.766
6.289
6.110 4.034 10.055

PASSIVITA' NON CORRENTI

3.21. PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

Le passività finanziarie non correnti al 31 dicembre 2017 sono pari a 40 milioni di Euro e sono relative al contratto di finanziamento sottoscritto ad ottobre 2017 con la Banca Europea degli Investimenti (BEI). Tale contratto di finanziamento con la BEI è stato strutturato prevedendo l'intero "tiraggio" nel mese di ottobre 2017 con un tasso di interesse fisso , una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024. Esso non è assistito da garanzie e prevede il rispetto di parametri finaziari (rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo ed EBITDA e rapporto tra Indebitamento Fiannziario Lordo e Patrimonio Netto) e di taluni altri covenants. Allo stato, tali parametri risultano rispettati. Non sono stati stipulati contratti derivati di copertura relativamente a tale finanziamento.

3.22. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI

La voce in oggetto comprende le obbligazioni per benefici a favore dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro e per altri benefici a lungo termine.

La modalità secondo cui i benefici sono garantiti varia secondo le condizioni legali, fiscali ed economiche degli stati in cui le società del Gruppo operano. I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono ai dipendenti attivi.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al termine del rapporto di lavoro per i propri dipendenti sia contribuendo a fondi esterni tramite piani a contribuzione definita sia con piani a benefici definiti.

Piani a contribuzione definita

Nel caso di piani a contribuzione definita, il Gruppo versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di obbligo di legge o contrattuale. Con il versamento dei contributi le società adempiono ai loro obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio sono inclusi nella voce "Altre passività correnti" e il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è iscritto nel conto economico nella voce "Costi per il personale".

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono rappresentati da piani non finanziati ("unfunded"), fondamentalmente rappresentati dagli istituti, presenti nelle società italiane del Gruppo, del TFR (trattamento di fine rapporto) e dell'indennità speciale premio fedeltà, spettante, quest'ultimo, al momento dell'uscita ai dipendenti che abbiano maturato determinati requisiti di anzianità aziendale. Il valore delle passività iscritte a bilancio per tali istituti è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il TFR è relativo all'obbligazione per l'importo da liquidare ai dipendenti al momento della cessazione del rapporto di lavoro, determinato in base all'art. 2120 del Codice Civile. La disciplina di tale istituto è stata modificata dalla Legge Finanziaria 2007 e successivi Decreti e Regolamenti. In particolare, per le aziende con numero medio di dipendenti non inferiore a cinquanta, le quote di TFR maturate successivamente al 1 gennaio 2007 vengono, a scelta del dipendente, trasferite a fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. In conseguenza, per le società del Gruppo con un numero di dipendenti non inferiore a cinquanta, la parte del TFR maturata successivamente a tale data si configura come piano a contribuzione definita, in quanto l'obbligazione del Gruppo è rappresentata esclusivamente dal versamento ai fondi di previdenza complementare o all'INPS, mentre la passività esistente al 31 dicembre 2006 continua a costituire un piano a benefici definiti da valutare secondo metodologia attuariale. Per le società del Gruppo con un numero di dipendenti inferiore a cinquanta, le quote maturate nell'esercizio continuano ad essere accantonate al fondo TFR aziendale, a meno di scelte specifiche effettuate volontariamente dai singoli dipendenti.

Altri benefici a lungo termine

Il Gruppo riconosce altresì ai propri dipendenti altri benefici a lungo termine la cui erogazione avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore dell'obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il pagamento venga erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali passività iscritte a bilancio è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il Gruppo ha in essere principalmente piani a benefici definiti "unfunded", costituiti prevalentemente dal TFR delle società italiane.

Il dettaglio dei fondi iscritti in bilancio è riportato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017 Saldi del Gruppo
Avio alla data
della business
combination
31/03/2017
31/12/2016 -
Space2 S.p.A.
- Piani a benefici definiti:
Trattamento di fine rapporto 5.508 5.577 -
Altri piani a benefici definiti 2.353 2.364 -
7.861 7.941 -
- Altri benefici a lungo termine 3.046 2.901 -
Totale fondi per benefici ai dipendenti 10.907 10.842 -
di cui:
- Italia 9.589 9.747 -
- altri paesi 1.318 1.095 -
10.907 10.842 -

La tabella sottostante fornisce le principali variazioni avvenute nei fondi per benefici a dipendenti (importi in migliaia di Euro):

Piani a benefici
definiti
Altri benefici a
lungo termine
Totale fondi
per benefici ai
dipendenti
Valori al 31/03/2017 7.941 2.901 10.842
Oneri/(Proventi) finanziari (5) (4) (8)
Oneri/(Proventi) straordinari da adeguamento attuario 166 (153) 13
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico 82 82
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico
complessivo
(34) (34)
Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti 75 302 377
Benefici pagati (282) (82) (364)
Valori al 31/12/2017 7.861 3.046 10.907

La tabella sottostante fornisce le principali ipotesi utilizzate per il calcolo attuariale:

31/12/2017 31/12/2016
Tasso di sconto 0,50% 0,52%
Incrementi salariali attesi 2,09% 2,11%
Tasso di inflazione 1,50% 1,50%
Tasso medio di rotazione del personale 4,88% 4,78%

Ai fini del calcolo del Valore attuale, sono stati considerati titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe "AA" di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello elevato di rating nell'ambito dell'insieme dei titoli "Investment Grade" ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. La curva di mercato per cui si è optato è una curva di mercato "Composite", che riassume le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all'area geografica è stato fatto riferimento all'area Euro.

3.23. FONDI PER RISCHI ED ONERI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i fondi per rischi ed oneri al 31 dicembre 2017, al 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro). La società incorporante Space2 non iscriveva fondi per rischi ed oneri al 31 dicembre 2016.

Totale 16.340 20.396 -
Fondi per rischi ed oneri 16.340 20.396 -
31/12/2017 Saldi del Gruppo Avio alla
data della business
combination 31/03/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.

Si riporta di seguito la composizione dei Fondi rischi ed oneri al 31 dicembre 2017, data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

Al 31/12/2017
Quota corrente Quota non
corrente
Totale
Fondi per oneri di retribuzione variabile 5.993 863 6.856
Fondi per oneri per il personale e ristrutturazione organizzativa 7 7
Fondi per rischi e oneri legali e ambientali 1.268 5.007 6.275
Fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali 1.754 1.754
Fondi per rischi fiscali 1.282 165 1.447
Totale 8.551 7.789 16.340

I fondi comprendono:

  • fondi per oneri di retribuzione variabile per Euro 6,9 milioni, principalmente costituiti da oneri relativi a compensi da corrispondere al personale in dipendenza del raggiungimento di obiettivi individuali ed aziendali;
  • fondi per oneri per il personale e ristrutturazione organizzativa, comprendenti gli oneri previdenziali, le integrazioni al TFR, altri costi connessi alle procedure di mobilità di accompagnamento alla pensione del personale, pari a Euro 7 migliaia;
  • fondi per rischi e oneri legali e ambientali, a fronte di contenziosi legali e vertenze sindacali in corso, pari a Euro 6,3 milioni;
  • fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali, riferiti essenzialmente ad accantonamenti a copertura di contenziosi commerciali pendenti, penalità, oneri e perdite derivanti dalla conclusione di contratti in corso, oltre che oneri per i c.d. diritti di regia previsti dalla Legge 808/85 (disciplina post 2006), pari ad Euro 1,8 milioni;
  • fondi per rischi fiscali, pari ad Euro 1,4 milioni, riferiti principalmente allo stanziamento effettuato a fronte dei possibili esiti negativi di verifiche fiscali condotte sulla Società, anche a seguito della notifica di alcuni avvisi di accertamento.

Con riferimento agli oneri ambientali, si segnala che FCA Partecipazioni è tenuta a indennizzare Avio, per effetto del contratto "Agreement of Purchase and Sale" stipulato nel 2003, relativamente agli oneri ambientali da Avio stessa sostenuti. Tale garanzia fino al mese di aprile 2017 è stata varie volte attivata e sempre adeguatamente rispettata mentre, nel mese di giugno 2017 FCA Partecipazioni ha comunicato che ritiene che gli obblighi contrattuali sopra citati siano venuti meno per effetto dell'operazione societaria Space2/Avio avvenuta nel corso del primo semestre 2017. Tenuto conto di ciò, nel mese di luglio 2017, Avio ha promosso una domanda di arbitrato nei confronti di FCA Partecipazioni al fine di far accertare la permanenza dell'obbligo contrattuale sopra citato. Allo stato attuale non vi sono – anche secondo i consulenti legali del Gruppo - elementi tali da mettere in discussione l'accordo in essere e pertanto non si è provveduto nel presente bilancio a modificare la stima degli oneri ambientali per effetto di tale tematica.

I movimenti intervenuti dal 31 marzo 2017, data della business combination, al 31 dicembre 2017 nel totale dei fondi, parte corrente e parte non corrente, sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro):

Saldi da
business
combination al
31/03/2017
Accantona
menti
Altri
movim
enti
Utilizzi Proventizz
azioni
31/12/20
17
31/12/2016
- Space2
S.p.A.
Fondi per oneri di
retribuzione variabile
10.245 5.844 (8.789) (445) 6.856
Fondi per oneri per il
personale e
ristrutturazione
organizzativa
356 (19) (330) 7
Fondi per rischi e oneri
legali e ambientali
6.501 430 (655) 6.275
Fondi per rischi e oneri
contrattuali e commerciali
2.125 288 (659) 1.754
Fondi per rischi fiscali 3.558 9 161 (2.106) (175) 1.447
Totale 22.785 6.571 161 (11.569) (1.609) 16.340 -

Tra il 31 marzo 2017 ed il 31 dicembre 2017 si segnalano le seguenti principali variazioni:

  • il fondo per oneri di retribuzione variabile è stato utilizzato per Euro 8,8 milioni in considerazione sia degli importi pagati ai dipendenti a titolo di premio connesso al raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali (Euro 4,3 milioni) sia degli importi pagati in riferimento ai piani di incentivazione connessi al buon esito dell'operazione Space2-Avio (Euro 4,5 milioni). L'accantonamento di Euro 5,8 milioni è principalmente relativo agli oneri di retribuzione variabile che verranno erogati nei primi mesi del 2018, sulla base del raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali relativi all'esercizio 2017;
  • i fondi per rischi fiscali diminuiscono principalmente per l'utilizzo di Euro 2,1 milioni di cui:
  • o Euro 887 migliaia a seguito della chiusura del contenzioso fiscale relativo all'IVA per il periodo d'imposta 2007 mediante accordo conciliativo con l'Agenzia delle Entrate del 26 aprile 2017. Tale conciliazione ha consentito la compensazione del suddetto importo con corrispondente parte dei crediti IVA chiesti a rimborso da parte della Capogruppo Avio S.p.A.;
  • o Euro 846 migliaia a seguito della transazione sottoscritta dalla controllata Secosvim con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in data 29 settembre 2017 con riferimento ad un contenzioso fiscale relativo all'imposta per l'energia elettrica venduta a società del comprensorio industriale di Colleferro negli anni tra il 2001 ed il 2005.

Si veda a riguardo l'apposito paragrafo "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" della Nota integrativa.

3.24. ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto della voce in oggetto al 31 dicembre 2017, al 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro). La società incorporante Space2 non iscriveva poste tra le Altre passività non correnti al 31 dicembre 2016.

31/12/2017 Saldi del Gruppo
Avio alla data della
business
combination
31/03/2017
31/12/2016 -
Space2 S.p.A.
Debiti verso l'Erario per imposta di registro,
ipotecaria e catastale relativamente alle
operazioni straordinarie che nel 2013 hanno
portato alla cessione della società GE Avio S.r.l.
(contenente le attività del settore AeroEngine del
Gruppo Avio) al Gruppo General Electric
58.220 58.220 -
Debiti verso Ministero Sviluppo Economico per
erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota
oltre l'esercizio successivo
42.051 42.051
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge
808/85 – quota oltre l'esercizio successivo
14.828 16.602
Altri debiti verso l'Erario 441
Altri risconti passivi – quota oltre l'esercizio
successivo
730 861
Totale 116.270 117.734 -

Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e catastale relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric

La voce, pari a 58.220 migliaia di Euro, si riferisce al ricevimento nel luglio 2016 da parte dell'Agenzia delle Entrate dell'avviso di liquidazione relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali, per pari importo, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric. Contestualmente è stato rilevato un credito verso il Gruppo General Electric di pari importo.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio S.p.A. con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni, mettendo a disposizione di Avio S.p.A. le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.8. Altre attività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

Debiti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l'esercizio successivo

Tale voce (pari a 42.051 migliaia di Euro) è costituita dai debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico relativi alle erogazioni, ricevute ai sensi della Legge 808/85 e successive modificazioni e integrazioni, effettuate per la promozione delle attività di ricerca e sviluppo, inclusi studi, prove e

progettazione relativi a nuovi programmi e altre attività, dell'industria aeronautica. Tali erogazioni sono non onerose e devono essere rimborsate nel periodo di conseguimento dei ricavi generati dai programmi cui sono riferite. I debiti sono esposti in bilancio al loro valore nominale.

Tale debito relativo ai contributi previsti dalla Legge 808/85 è sottoposto alla relativa disciplina valida fino al 2006.

Nel 2006 i regolamenti attuativi della Legge 808/85 hanno subito modifiche. In particolare, è stata definita una specifica disciplina per i programmi oggetto di intervento da parte della Legge 808/85 definiti come funzionali alla sicurezza nazionale o finalizzati alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, che prevede, in luogo della restituzione delle erogazioni concesse, la corresponsione di diritti di regia sulla vendita dei prodotti sviluppati nell'ambito dei programmi stessi. Per i programmi non rientranti nelle categorie sopra indicate permane invece l'obbligo della restituzione senza corresponsione di interessi.

Si ritiene, a seguito di approfondite analisi condotte anche con l'ausilio di autorevoli studi legali e come comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico negli esercizi precedenti, che questa nuova disciplina introdotta non sia applicabile agli interventi disposti prima dell'adozione della Deliberazione 28/2006 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, avuto riguardo alla specifica situazione dei programmi oggetto degli interventi, e pertanto, non essendo nel corso del 2017 intervenute variazioni cogenti alla disciplina in vigore, non sono stati mutati i criteri sino ad oggi utilizzati nell'iscrizione a bilancio delle erogazioni in questione.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l'esercizio successivo

La voce, pari a 14.828 migliaia di Euro, rappresenta la contropartita iniziale del credito verso il Ministero dello Sviluppo Economico a fronte delle concessioni disposte ai sensi della Legge 808/85, riferite a progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, per la quota da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri, oltre l'esercizio successivo, in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico dei costi a fronte dei quali è stata concessa l'erogazione.

Altri debiti verso l'Erario

Tale voce riguarda interamente le rate a medio/lungo termine del debito verso l'Erario derivante dalla transazione ex art. 5-bis del D.L. 193/2016 (convertito dalla Legge 225 del 2016) sottoscritta dalla controllata Secosvim con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in data 29 settembre 2017 con riferimento al contenzioso fiscale relativo all'imposta per l'energia elettrica venduta alle società del comprensorio industriale di Colleferro negli anni tra il 2001 ed il 2005.

Come sopra riportato al paragrafo "3.23. Fondi per rischi ed oneri", a seguito di tale transazione, il fondo rischi acceso a suo tempo per tale contenzioso è stato parzialmente riclassificato in tale voce a medio/lungo termine di debiti verso l'Erario e nelle "Passività correnti per debiti tributari e d'imposta".

PASSIVITA' CORRENTI

3.25. PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività finanziarie correnti al 31 dicembre 2017, al 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro). La società incorporante Space2 non aveva debiti finanziari al 31 dicembre 2016.

31/12/2017 Saldi del Gruppo Avio
alla data della business
combination
31/03/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.

La voce in oggetto al 31 dicembre 2017, pari a 25,3 milioni di Euro, è costituita da debiti finanziari verso la società a controllo congiunto Europropulsion per 25,2 milioni di Euro e da altri debiti per servizi finanziari per 10 migliaia di Euro verso terzi.

Al 31 marzo 2017 la suddetta voce era pari a 29,9 milioni di Euro, di cui debiti finanziari verso Europropulsion per 29,6 milioni di Euro e strumenti derivati il cui fair value era valutato in 373 migliaia di Euro, relativi agli interest rate swap stipulati a fini di copertura dal rischio di oscillazioni del tasso d'interesse variabile del finanziamento Senior Term and Revolving Facilities Agreement. Tale finanziamento è stato estinto ad ottobre e, pertanto, al 31 dicembre 2017 non c'erano posizioni debitorie da interest rate swap.

I debiti verso la società a controllo congiunto Europropulsion derivano dal meccanismo di riversamento ai soci di quest'ultima delle risorse finanziarie nella disponibilità della joint venture, secondo apposito contratto di gestione della tesoreria.

3.26. QUOTA CORRENTE DEI DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto di tale voce al 31 dicembre 2017, al 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro). La società incorporante Space2 non aveva debiti finanziari al 31 dicembre 2016.

31/12/2017 Saldi del Gruppo Avio alla
data della business
combination 31/03/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Quota corrente dei debiti
finanziari non correnti
60 93.120 -
Totale 60 93.120 -

La quota corrente di Euro 60 migliaia di debiti finanziari si riferisce agli interessi accumulati sul finanziamento BEI di recente accensione.

La voce in oggetto, al 31 marzo 2017, era interamente riferita al debito residuo del finanziamento "Senior Term and Revolving Facilities Agreement" sottoscritto in data 1° aprile 2015 per originari Euro 130 milioni, comprensivo di una linea revolving di Euro 30 milioni.

  • Oltra alla linea revolving, mai attivata dal Gruppo, il finanziamento era suddiviso in due tranches:
  • la prima, da Euro 35 milioni, soggetta ad un piano di rimborso in 6 anni ("Term Loan A");

• la seconda, da Euro 65 milioni, da rimborsare in un'unica soluzione a 7 anni ("Term Loan B").

Tale finanziamento è stato interamente estinto, in due momenti diversi, nel periodo 31 marzo – 31 dicembre:

  • tra il 31 marzo ed il 30 giugno, a seguito della fusione per incorporazione della Avio nella Space2 che ha comportato il beneficio di nuove risorse finanziarie iscritte nel bilancio della incorporante per Euro 65,6 milioni, si è proceduto al rimborso anticipato del debito residuo relativo al Term Loan B, il quale, rispetto al Term Loan A, si contraddistingueva per una maggiore onerosità (Euribor + spread 4,5% contro Euribor + spread 4%);
  • ad inizio ottobre il Gruppo ha invece rimborsato anticipatamente il Term Loan A per circa 30 milioni di Euro.

3.27. DEBITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto dei debiti commerciali al 31 dicembre 2017, al 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro).

Saldi del Gruppo Avio alla
31/12/2016 - Space2
31/12/2017
data della business
S.p.A.
combination 31/03/2017
Debiti commerciali
89.441
74.727
581
Totale 89.441 74.727 581

I debiti commerciali del Gruppo Avio al 31 dicembre 2017 ammontano a Euro 89,4 milioni; tale importo comprende, per Euro 10,2 milioni, debiti commerciali verso società collegate, a controllo congiunto e controllate non consolidate così composti (importi in migliaia di Euro):

10.172
70
10.102
31/12/2017

I debiti commerciali iscritti nel bilancio comparativo al 31 dicembre 2016 della società incorporante Space2 erano pari a Euro 581 migliaia ed erano essenzialmente riferibili ai costi relativi ai servizi propedeutici all'operazione di acquisizione del Gruppo Avio.

3.28. PASSIVITÀ CORRENTI PER DEBITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività per imposte correnti al 31 dicembre 2017, al 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2017 Saldi del Gruppo Avio alla
data della business
combination 31/03/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Passività correnti per
debiti tributari e d'imposta
1.982 2.751 88
Totale 1.982 2.751 88

I debiti per imposte correnti sono di seguito rappresentati (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017 -
Gruppo Avio
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Debiti per ritenute d'imposta da versare
Debiti per altre imposte e tributi vari
1.465
286
88
Debiti per imposte estere
Totale
231
1.982
88

Il debito per ritenute d'imposta da versare si riferisce al debito verso l'Erario per trattenute IRPEF effettuate in qualità di sostituto d'imposta in relazione a redditi di lavoro dipendente e autonomo.

I debiti per altre imposte e tributi vari riguarda per 220 migliaia di Euro la rata a breve termine del debito verso l'Erario derivante dalla transazione ex art. 5-bis del D.L. 193/2016 (convertito dalla Legge 225 del 2016) sottoscritta dalla controllata Secosvim con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in data 29 settembre 2017 con riferimento al contenzioso fiscale relativo all'imposta per l'energia elettrica venduta alle società del comprensorio industriale di Colleferro negli anni tra il 2001 ed il 2005.

I debiti per imposte estere si riferiscono alle passività fiscali della società controllata Regulus S.A., operante a Kourou, nella Guyana francese, la quale costituisce una regione e un dipartimento d'oltremare della Francia in America meridionale. Le imposte di tale controllata sono pertanto disciplinate dalla legislazione fiscale francese. Regulus è leader, su scala mondiale, per la fabbricazione di propellente solido e per i caricamenti di motori a razzo di grandi dimensioni. La controllata si occupa del caricamento del propellente solido dei quattro segmenti che compongono i booster del lanciatore europeo Ariane 5 e del motore del primo stadio (denominato P80) del lanciatore Vega. Inoltre, presso gli stabilimenti di Regulus, proseguono le attività di sviluppo e industrializzazione del propellente destinato alla fabbricazione del nuovo motore P120C che alimenterà sia il futuro successore di Ariane 5, ovvero Ariane 6, sia la versione potenziata del Vega: il Vega C, per il quale si prevede che il suo primo lancio sia nel 2019.

I debiti tributari iscritti nel bilancio comparativo al 31 dicembre 2016 della società incorporante Space2 erano pari ad Euro 88 migliaia ed erano riferiti a ritenute su redditi di lavoro autonomo.

3.29. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle altre passività correnti al 31 dicembre 2017, al 31 marzo 2017 (data di acquisizione del Gruppo da parte di Space2) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2017 Saldi del Gruppo Avio alla
data della business
combination 31/03/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Altre passività correnti 17.600 18.850 62
Totale 17.600 18.850 62

Le altre passività correnti al 31 dicembre 2017 sono di seguito rappresentate (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017 31/12/2016
- Space2
S.p.A.
Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi 3.462 -
Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale 3.233 5
Debiti verso i dipendenti 6.526 -
Altri debiti verso terzi 1.239 24
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota corrente 1.115 -
Ratei e altri risconti passivi 2.025 33
Totale 17.600 62

Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi

La voce include principalmente gli anticipi ricevuti dai clienti finali a fronte di forniture per 3.462 migliaia di Euro.

Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale

La voce si riferisce agli importi da versare, pari a 3.233 migliaia di Euro, relativi alle quote a carico delle aziende e alle trattenute effettuate ai dipendenti per i contributi su retribuzioni, secondo quanto previsto dalle normative vigenti.

Debiti verso il personale

I debiti verso dipendenti ammontano a 6.526 migliaia di Euro e comprendono le voci retributive di prossima liquidazione oltre che le ferie ed altri diritti maturati e non goduti .

Altri debiti verso terzi

La voce "Altri debiti verso terzi", pari a Euro 1.239 mila, è per la maggior parte relativa a debiti verso terze parti della controllata Regulus.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota corrente

La voce è relativa alla riscontazione del contributo, con riferimento alla quota dello stesso che si prevede di girare come provento a Conto Economico entro i prossimi 12 mesi.

Ratei e risconti passivi

Tale voce, pari complessivamente a Euro 1.967 migliaia, è principalmente relativa al differimento di costi commerciali e contributi.

Le altre passività correnti riportate nel bilancio comparativo al 31 dicembre 2016 della società incorporante Space2 erano pari ad Euro 62 migliaia ed erano costituite da:

  • "altri debiti verso terzi" per Euro 24 migliaia, relativi agli emolumenti maturati in favore di due amministratori indipendenti per l'attività resa nel periodo di riferimento del bilancio 2016;
  • "ratei e altri risconti passivi" per Euro 33 migliaia, di cui:
  • o Euro 13 migliaia relativi alla quota di competenza dell'esercizio 2016 inerente all'assicurazione AON;
  • o Euro 20 migliaia relativi alla quota parte di competenza dell'esercizio 2016 della penale applicata da Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. sullo svincolo anticipato dei depositi bancari avvenuto nel 2017.

CONTO ECONOMICO

PREMESSA

La comparazione dei componenti economici positivi e negativi è conseguente all'operazione di acquisizione del Gruppo Avio, in data 31 marzo 2017, da parte di Space2 S.p.A.. Per una informativa completa sui 12 mesi 2017 si rinvia a quanto illustrato nella Relazione degli Amministratori sulla gestione.

3.30. RICAVI

Il totale dei ricavi, composto da quelli per cessioni di beni e per prestazioni di servizi e dalla variazione dei lavori in corso su ordinazione, ammonta a 325.332 migliaia di Euro per il periodo 1 aprile – 31 dicembre 2017.

I ricavi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo come descritto al paragrafo 2.7. "Principi contabili e criteri di valutazione".

Circa il corrispondente periodo 2016 la società incorporante Space2 S.p.A., conformemente alle sue caratteristiche di SPAC, non ha realizzato ricavi.

3.31. ALTRI RICAVI OPERATIVI

La voce altri ricavi operativi, al 31 dicembre 2017 pari a 4.528 migliaia di Euro, è di seguito riepilogata:

Esercizio 2017
– Gruppo Avio
(periodo 1/04 –
31/12)
Esercizio 2016
– Space2 S.p.A.
Variazione
Proventi da rilascio fondi 1.774 1.774
Proventi per quota accreditata a conto economico delle
erogazioni ai sensi Legge 808/85
1.561 1.561
Altri proventi 493 493
Sopravvenienze attive diverse 449 449
Recuperi di costi, risarcimenti e altri proventi 251 251
Totale 4.528 - 4.528

Nel corso dell'esercizio le proventizzazioni sono essenzialmente rappresentate da fondi per rischi su commesse, incentivi al personale e fondi mobilità (si veda a riguardo anche la Nota "3.23. Fondi per rischi ed oneri").

I proventi per quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai sensi della Legge 808/85 accolgono la quota di competenza dell'esercizio determinata in base alla tipologia di costi in contropartita all' imputazione a conto economico delle spese o degli ammortamenti delle attività cui si riferiscono.

Circa il corrispondente periodo 2016 la società incorporante Space2 S.p.A., conformemente alle sue caratteristiche di SPAC, non ha realizzato altri ricavi operativi.

3.32. CONSUMI DI MATERIE PRIME

La composizione della voce è la seguente (importi in migliaia di Euro):

Totale 98.573 - 98.573
Variazione delle rimanenze di materie prime 5.520 5.520
Costi per acquisti di materie prime 93.053 93.053
Esercizio 2017
– Gruppo Avio
(periodo 1/04 –
31/12)
Esercizio 2016
– Space2 S.p.A.
Variazione

3.33. COSTI PER SERVIZI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Costi per servizi
Costi per godimento beni di terzi
(periodo 1/04 –
31/12)
154.747
355
– Space2 S.p.A. 154.747
355
Totale 155.102 - 155.102

Nella voce costi per servizi sono, in particolare, inclusi i costi per attività svolte dai co-produttori, per consulenze e prestazioni tecniche e professionali, per lavorazioni esterne, per manutenzioni, per somministrazione di lavoro a tempo determinato (personale interinale).

I costi per servizi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo come descritto al paragrafo 2.7. "Principi contabili e criteri di valutazione".

Circa il corrispondente esercizio 2016 la società incorporante Space2 S.p.A., conformemente alle sue caratteristiche di SPAC, non ha sostenuto costi per servizi industriali/operativi. I costi per i servizi relativi all'attività tipica di SPAC, finalizzata alla ricerca ed acquisizione di società target, sono classificati nella voce "Altri costi operativi".

3.34. COSTI PER IL PERSONALE

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2017
– Gruppo Avio
(periodo 1/04
– 31/12)
Esercizio 2016
– Space2
S.p.A.
Variazione
Salari e stipendi 29.835 29.835
Oneri sociali 10.303 10.303
Accantonamenti per retribuzione variabile 4.077 4.077
Costo previdenziale per prestazioni di lavoro correnti relative
a "Altri benefici a lungo termine"
302 302
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico relative a
"Altri benefici a lungo termine"
81 81
Accantonamenti per "Altri piani a benefici definiti" 65 65
Altri costi per il personale 2.032 2.032
Totale 46.695 - 46.695

La società incorporante Space2 non aveva dipendenti nel 2016, pertanto non rilevava alcun costo del personale.

La tabella che segue espone, a livello di Gruppo e suddiviso per categoria, il numero medio dei dipendenti delle società incluse nell'area di consolidamento:

Esercizio 2017
Operai
Impiegati
Dirigenti
329
419
23
Totale 770

3.35. AMMORTAMENTI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2017
– Gruppo Avio
(periodo 1/04 –
31/12)
Esercizio 2016
– Space2 S.p.A.
Variazione
Immobilizzazioni materiali 4.156 4.156
Investimenti immobiliari 42 42
Attività immateriali a vita definita 6.430 6.430
Totale 10.629 - 10.629

Gli ammortamenti delle attività immateriali a vita definita comprendono, principalmente, l'importo di 3.560 migliaia di Euro per ammortamenti dei costi di sviluppo e l'importo di 2.239 migliaia di Euro riferito alla quota imputata a conto economico per l'ammortamento delle attività intangibili afferenti ai programmi Ariane e Vega identificate a seguito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo da parte di Space2.

La società incorporante Space2 non aveva iscritte immobilizzazioni materiali o immateriali nel 2016, pertanto non rilevava ammortamenti.

3.36. ALTRI COSTI OPERATIVI

Tale voce ammonta a Euro 6.498 migliaia (Euro 2.414 migliaia in Space2 S.p.A. nel 2016) ed è principalmente costituita dalle seguenti poste:

  • imposte indirette e tasse per Euro 1.674 migliaia;
  • accantonamento a fondi relativi a oneri straordinari del personale pari ad Euro 1.497 migliaia di Euro;
  • altri oneri di gestione per Euro 1.319 migliaia;
  • sopravvenienze passive per Euro 659 migliaia;
  • accantonamento a fondi relativi a rischi ambientali per Euro 430 migliaia.

3.37. EFFETTO VALUTAZIONE PARTECIPAZIONI CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO – PROVENTI/(ONERI) OPERATIVI

La voce include gli effetti dell'applicazione del metodo del patrimonio netto per la valutazione della partecipazione detenuta nella società a controllo congiunto Europropulsion S.A. Tali effetti sono iscritti, in applicazione della facoltà concessa dall'IFRS 11, tra i proventi ed oneri operativi del Gruppo, in relazione alla natura operativa della partecipazione del Gruppo Avio nella società. L'effetto registrato con riferimento al periodo 1 aprile – 31 dicembre 2017, pari ad un provento di 2.513 migliaia di Euro corrisponde al risultato positivo, per la quota di pertinenza, registrato dalla partecipata nel corso del periodo di riferimento (in assenza di rettifiche di consolidamento con impatto sul risultato della società controllata congiuntamente).

La società incorporante Space2 non aveva partecipazioni al 31 dicembre 2016 valutate con tale metodo, pertanto non si rilevava alcuna voce comparativa in tale periodo.

3.38. COSTI CAPITALIZZATI PER ATTIVITA' REALIZZATE INTERNAMENTE

La voce relativa ai costi capitalizzati per attività realizzate internamente, pari a 9.313 migliaia di Euro, include i costi per la realizzazione interna di attività materiali e immateriali, la cui contropartita è iscritta nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria ed è composta da costi per produzione interna di immobilizzazioni materiali per 1.149 migliaia di Euro, costi di sviluppo per 8.014 migliaia di Euro e costi per la realizzazione interna di altre attività immateriali per 150 migliaia di Euro.

La società incorporante Space2 non aveva iscritte immobilizzazioni materiali o immateriali nel 2016.

3.39. PROVENTI FINANZIARI

La composizione della voce è riportata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2017
– Gruppo Avio
(periodo 1/04 –
31/12)
Esercizio 2016
– Space2 S.p.A.
Variazione
Interessi attivi verso banche 141 542 (401)
Proventi finanziari su Buoni di Risparmio 558 1.539 (981)
Sconti e altri proventi finanziari 92 92
792 2.081 (1.289)
Differenze cambio attive realizzate 627 - 627
Differenze cambio attive accertate - -
627 - 627
Totale 1.419 2.081 (662)

La voce proventi finanziari, pari a 1.419 migliaia di Euro, è principalmente costituita da:

  • interessi attivi sui conti correnti bancari per 141 migliaia di Euro;
  • proventi derivanti dai Buoni di Risparmio in cui era investita la liquidità di Space2 per 558 migliaia di Euro; tali buoni sono stati in parte trasferiti per effetto della scissione in Space3 e successivamente completamente disinvestiti ad ottobre 2017;
  • interessi attivi sui crediti IVA chiesti a rimborso per Euro 92 migliaia;
  • differenze cambio attive per Euro 627 migliaia.

Le differenze cambio attive realizzate sono conseguenti all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Il decremento di 662 migliaia di Euro rispetto all'anno precedente è essenzialmente spiegato dai minori proventi finanziari sui Buoni di Risparmio oltre che sui conti correnti. Ad inizio aprile 2017 Space2 ha subito un'operazione di scissione parziale proporzionale avente come beneficiaria la nuova SPAC Space3; tale operazione, essendo ad aprile in corso di completamento l'operazione di acquisizione del Gruppo Avio, ha consentito ai promotori di Space2 di costituire nel frattempo un nuovo veicolo con scopi analoghi alla Space2: la Space3 pertanto non rientra nell'operazione di acquisizione del Gruppo Avio. A seguito di tale scissione le attività, essenzialmente rappresentate da Attività finanziarie in Buoni di Risparmio e da Depositi bancari vincolati e, corrispondentemente, il patrimonio netto di Space2 sono diminuite di circa la metà: tale diminuzione spiega il decremento dei proventi finanziari sui Buoni di Risparmio oltre che il decremento degli interessi attivi verso banche.

3.40. ONERI FINANZIARI

L'esposizione delle componenti principali della voce è riportata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2017
– Gruppo Avio
(periodo 1/04 –
31/12)
Esercizio 2016
– Space2 S.p.A.
Variazione
Interessi passivi su Senior Term Loan Agreement 2.147 2.147
Interessi passivi su finanziamento BEI 60 60
Interessi passivi su altri debiti 231 231
Oneri da attualizzazione benefici a dipendenti (16) (16)
Oneri relativi a operazioni su strumenti derivati su tasso
di interesse
311 311
2.733 - 2.733
Differenze cambio passive realizzate 628 628
Differenze cambio passive accertate 16 16
645 - 645
Totale 3.377 - 3.317

La voce oneri finanziari, pari a 3.377 migliaia di Euro, presenta una variazione in aumento rispetto al 2016 di pari importo: la Space2 non aveva indebitamento finanziario al 31 dicembre 2016 pertanto non iscriveva alcuna onere finanziario.

Gli oneri finanziari sono principalmente relativi agli interessi passivi derivanti dal finanziamento Senior Term and Revolving Facilities Agreement sottoscritto il 1 aprile 2015, il quale, come già descritto, è stato oggetto di estinzione anticipata nel corso del 2017.

Le differenze cambio passive realizzate sono relative all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Le differenze cambio passive accertate sono relative all'adeguamento al cambio di fine periodo di crediti e debiti espressi in valuta.

3.41. IMPOSTE SUL REDDITO

Il saldo netto della voce "Imposte sul reddito" è pari ad un provento netto di Euro 369 migliaia, costituito da un provento per imposte differite attive pari a 1.308 migliaia di Euro al netto di un carico di imposte correnti pari a 939 migliaia di Euro.

Nel 2016 la società incorporante Space2 non rilevava imposte.

La riconciliazione tra aliquota teorica ed aliquota effettiva IRES viene esposta nella seguente tabella (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2017
Risultato ante imposte
Aliquota ordinaria applicata
22.028
24,00%
Imposta teorica 5.287

Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'aliquota ordinaria:

Differenze permanenti in aumento 1.949
Differenze permanenti in diminuzione (13.433)
Differenze temporanee in aumento 14.693
Differenze temporanee in diminuzione (64.588)
Totale variazioni (61.379)
Perdita fiscale del Gruppo (39.351)
Imposte (anticipate)/differite nette
Imposte correnti società italiane
Imposte correnti società estere
(1.308)
-
939
(369)

3.42. UTILE/(PERDITA) DA ATTIVITA' CESSATE

Non vi sono utili o perdite derivanti da attività cessate. Non vi sono, inoltre, Attività e/o Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.

3.43. UTILE PER AZIONE

Esercizio 2017 –
Gruppo Avio
(periodo 1/04 –
31/12)
Esercizio 2016 –
Space2 S.p.A.
Risultato di compentenza del Gruppo (in Euro migliaia) 18.361 (332)
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione 25.305.773 30.000.000
Utile base per azione (in Euro)
Utile diluito per azione (in Euro)
0,73
0,70(1)
(0,012)
(0,011)(2)

(1) L'utile diluito per azione è stato determinato ipotizzando la conversione dei n. 800.000 sponsor warrant in azioni ordinarie.

(2) La perdita per azioni 2016 di Space2 S.p.A. era stata calcolata tenendo conto anche delle azioni speciali e dei market warrant.

4. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITA' E PER AREA GEOGRAFICA

Informativa per settore di attività

Con riferimento all'esercizio 2017 il Gruppo Avio ha operato in continuità con gli esercizi precedenti, esclusivamente nell'ambito del business Spazio. Conseguentemente tutte le attività e passività, i costi e i ricavi fanno esclusivo riferimento all'unico settore di attività, che corrisponde al perimetro di consolidamento del Gruppo.

Il numero di dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2017 è pari a 782. Al 31 dicembre 2016 i dipendenti del Gruppo erano pari a 758.

Informativa per area geografica

Con riferimento alla ripartizione per area geografica dei ricavi del Gruppo (definiti sulla base del paese di riferimento del cliente), si segnala che gli stessi nel 2017, come anche negli esercizi precedenti, fanno totalmente riferimento all'area Italia ed Europa.

Le attività del Gruppo, così come i nuovi investimenti, sono analogamente allocati, sulla base del medesimo criterio dei ricavi (paese di riferimento del cliente), interamente nell'area Italia ed Europa.

5. IMPEGNI E RISCHI

I principali impegni e rischi del Gruppo sono riepilogati nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017
Garanzie prestate:
Garanzie personali:
Fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo 13.078
Altre garanzie 29.788
Totale garanzie prestate 43.747
Garanzie ricevute:
Fideiussioni e garanzie ricevute 1.090
1.364

Garanzie prestate

Comprendono, tra le garanzie personali, fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo a favore della clientela per l'esecuzione di contratti e altre garanzie rappresentate da lettere di patronage rilasciate nell'interesse di società del Gruppo.

Fideiussioni e garanzie ricevute

La voce comprende principalmente fideiussioni ricevute da fornitori a fronte di ordini per forniture da completare.

Altri impegni

In riferimento alla società collegata Termica Colleferro S.p.A., partecipata al 40% da Avio e al 60% da S.E.C.I. Energia S.p.A., la quale svolge come attività la gestione di una centrale termoelettrica, essenziale, per la produzione di vapore, al funzionamento del sito produttivo di Colleferro, si riporta quanto segue.

In data 24 febbraio 2010, ai fini della realizzazione della suddetta centrale, Termica Colleferro ha stipulato con un consorzio di banche (costituito da Banco Popolare Soc. Coop., Unipol Banca S.c.p.A., Banca Popolare di Milano S.c.ar.l., Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A.), un contratto di finanziamento per un ammontare massimo di Euro 34 milioni assistito da garanzie reali e personali, avente durata sino al 24 febbraio 2022.

Al 31 dicembre 2017 il debito residuo della Termica Colleferro in riferimento a tale finanziamento era pari ad Euro 19,9 milioni.

Sempre in data 24 febbraio 2010, l'azionista SECI si è costituito garante per mezzo di una garanzia autonoma per il puntuale adempimento di tutte le obbligazioni di pagamento a favore delle banche finanziatrici nell'interesse di Termica Colleferro, per un importo massimo pari a Euro 44,2 milioni.

In considerazione del deterioramento delle condizioni del mercato dell'energia elettrica verificatosi negli anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento (con conseguente peggioramento dell'EBITDA della società collegata), al fine di poter rispettare i covenants bancari, Termica Colleferro ha avviato un processo di negoziazione con il ceto bancario finalizzato alla modifica del contratto di finanziamento stipulato nel 2010 con particolare riferimento all'innalzamento delle soglie dei financial covenants in esso previsti.

Al fine di poter addivenire a tale accordo con le banche finanziatrici, nel 2014 Termica Colleferro ha chiesto e ottenuto dai soci Seci e Avio una lettera di impegno ai sensi della quale i soci si sono impegnati a concedere un finanziamento soci per un importo massimo rispettivamente di Euro 18,2

milioni e di Euro 12,1 milioni in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta e cumulativamente corrispondente alla quota residua del finanziamento bancario in essere a quella data. Ai sensi dell'accordo si prevede che tale finanziamento soci sia erogato in più soluzioni previa richiesta di Termica Colleferro, vincolato alle esigenze operative di Termica Colleferro, e che sia subordinato e postergato rispetto al suddetto finanziamento erogato a quest'ultima dalle banche.

Alla data del presente bilancio Avio vanta un credito finanziario per finanziamento soci concesso a Termica Colleferro pari a Euro 7.440 migliaia. L'impegno residuo di Avio a concedere ulteriori finanziamenti soci a tale società collegata è pertanto pari a Euro 4,7 milioni (a fronte di un impegno originario complessivamente pari ad Euro 12,1 milioni, oggi ridotto a 8,4 milioni di Euro in considerazione del rimborso del finanziamento bancario nel frattempo effettuato dalla Termica Colleferro). Avio, invece, non ha assunto impegni di aumento di capitale sociale della società collegata.

Il suddetto finanziamento erogato alla Termica Colleferro dalle banche prevede il rispetto da parte di tale società di determinati covenant finanziari e più esattamente:

  • 1) Indebitamento Finanziario Netto / Mezzi Propri (IFN/MP); e
  • 2) Indebitamento Finanziario Netto /EBITDA (IFN/EBITDA).

Ognuno dei covenant in questione viene verificato con riferimento alla data di calcolo (31 dicembre di ciascun anno) mediante invio di una dichiarazione di rispetto sottoscritta dal legale rappresentante di Termica Colleferro entro il termine previsto contrattualmente per la consegna del bilancio (30 giorni dalla sua approvazione e in ogni caso 210 giorni dalla fine dell'anno). In caso di mancato rispetto di tali covenant le banche possono risolvere il finanziamento erogato alla Termica Colleferro ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile.

Al fine di poter rispettare i covenant bancari, Termica Colleferro, Avio, SECI e le banche finanziatrici hanno sottoscritto in data 22 luglio 2014 un accordo modificativo del contratto di finanziamento. Ai sensi di tale modifica Termica Colleferro ha il diritto di sanare la violazione dei parametri finanziari ("Equity cure") mediante il versamento da parte dei soci SECI e Avio a favore di Termica Colleferro (pro-quota nei limiti della rispettiva partecipazione al capitale sociale della società) di un importo a titolo di aumento di capitale e/o finanziamento soci complessivamente sufficiente a sanare la violazione ("Cure amount").

L'importo messo a disposizione dai soci di Termica Colleferro (nel periodo dal 1 maggio dell'esercizio che termina alla relativa data di calcolo e il 30 aprile dell'anno successivo) per "curare" il covenant violato (c.d. Cure Amount) viene sommato (i) ai Mezzi Propri risultanti dal bilancio (al fine di rettificare su base pro forma il rapporto IFN/MP) e (ii) all'EBITDA risultante dal bilancio (al fine di rettificare su base pro forma il rapporto IFN/EBITDA).

In data 30 dicembre 2016 Termica Colleferro, SECI ed Avio hanno sottoscritto con le banche finanziatrici di Termica Colleferro un accordo modificativo del suddetto finanziamento. Tale accordo di modifica prevede, tra le principali modifiche:

  • a) la proroga di sessanta mesi della durata del periodo di ammortamento, con conseguente posticipo della data di scadenza finale del finanziamento dal 24 febbraio 2022 al 24 febbraio 2027;
  • b) la modifica del tasso di interesse pari a Euribor 6 mesi (con floor a zero) oltre ad un margine di 2,3%;

c) la rimodulazione del piano di ammortamento del finanziamento e l'incremento a favore della Termica Colleferro della soglia massima del valore di riferimento del parametro finanziario maggiormente critico costituito dall'"Indebitamento Finanziario / EBITDA" (come meglio sotto indicato).

2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 dal 2023
fino alla
Data di
Scadenza
IFN/MP ≤ 2,00x 2,00x 2,00x 2,00x 1,50x 1,50x 1,50x 1,00x
IFN/EBITDA ≤ 6,00x 5,50x 5,00x 4,00x 4,00x 3,50x 3,50x 3,00x

Al riguardo si segnala che, anche alla luce dell'accordo modificativo del 30 dicembre 2016 che prevede, tra l'altro, l'incremento a favore della Termica Colleferro della soglia massima del valore di riferimento del parametro finanziario maggiormente critico costituito dall'"Indebitamento Finanziario / EBITDA" alla data del presente bilancio i covenant finanziari previsti dal suddetto contratto di finanziamento risultano rispettati.

L'accordo modificativo del contratto di finanziamento in argomento non ha modificato le garanzie concesse dai soci SECI ed Avio alle banche finanziatrici, eccetto l'estensione delle garanzie originarie alla nuova durata del finanziamento.

Il business plan approvato da TC in data 15 marzo 2016 tiene in considerazione le previsioni relative alle migliorate condizioni del mercato dell'energia elettrica e lo spread tra il costo del gas e l'andamento ed i prezzi dell'energia, nonché le previsioni delle suddette condizioni di ristrutturazione del finanziamento. Pertanto, tale business plan non è stato successivamente oggetto di approvazione a seguito della sottoscrizione degli accordi modificativi con le banche finanziatrici avvenuta in data 30 dicembre 2016.

Qualora Termica Colleferro dovesse risultare inadempiente in relazione ai covenant finanziari previsti dal Finanziamento TC, Avio e SECI potrebbero essere tenuti ad intervenire mediante la sottoscrizione di ulteriori quote di aumento di capitale o mediante la concessione di un ulteriore finanziamento soci (postergato), da eseguire proporzionalmente alla quota di capitale sociale rispettivamente detenuta.

Vertenze legali, fiscali e passività potenziali

Alla data del presente bilancio, le società del Gruppo, nel corso del normale svolgimento della attività, sono parte di procedimenti giudiziari, civili e amministrativi (inclusi giudizi di natura tributaria), attivi e passivi.

La società Avio S.p.A. e le società controllate hanno costituito nei propri bilanci e, quindi, nel bilancio consolidato appositi fondi per rischi ed oneri a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Nella costituzione dei fondi sono stati tenuti in considerazione: (i) i rischi connessi alla singola controversia; e (ii) i principi contabili di riferimento, che prescrivono l'accantonamento di passività per rischi probabili e quantificabili.

Le stime dei fondi rischi ed oneri sono ritenute congrue dal management del Gruppo Avio rispetto all'ammontare complessivo delle passività potenziali che riguardano il Gruppo stesso.

Si segnala, inoltre, che con riferimento ai contenziosi giudicati con rischio di soccombenza possibile o remoto, ovvero di valore indeterminabile, peraltro di numero limitato, conformemente ai principi contabili di riferimento, non è stato effettuato alcun accantonamento al fondo rischi.

Va altresì considerato che il Gruppo basa le proprie stime del rischio di soccombenza potenziale su valutazioni/aspettative in ordine alla presumibile definizione del contenzioso, che rimane comunque legata all'alea intrinseca a ciascun giudizio, per cui non è possibile escludere esiti diversi, sia in senso favorevole che sfavorevole per il Gruppo, rispetto alle stime ex ante effettuate.

Si riporta di seguito una descrizione sintetica dei procedimenti in essere che, per l'importo o l'oggetto delle pretese avanzate, il Gruppo considera rilevanti o comunque meritevoli di segnalazione.

Contenzioso legale

Comune di Colleferro/Secosvim (Arpa1 e Arpa2)

Nel marzo 2004, il commissario straordinario del Comune di Colleferro ha emanato nei confronti del Gruppo ordinanze di messa in sicurezza d'emergenza, caratterizzazione e bonifica delle aree circostanti lo stabilimento del Gruppo sito a Colleferro, per l'inquinamento da esaclorocicloesano rilevato nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque di falda di tali aree, in particolare della valle del fiume Sacco, in relazione al quale è stato dichiarato lo stato di emergenza socio-economicoambientale con Decreto Ministeriale del 19 maggio 2005, più volte prorogato e che è cessato solo nell'ottobre del 2012. In particolare sono stati individuati i siti Arpa1, Arpa2 e Cava di Pozzolana, tutte vecchie discariche industriali utilizzate sino agli anni 70 del secolo scorso, sede di inquinanti vari, trovandosi l'esaclorocicloesano solo in Arpa1.

Ritenendosi, tra l'altro, che l'inquinamento del fiume Sacco risulti originato non dai siti sopra citati, ma dai piazzali della società Caffaro (industria chimica operativa nel comprensorio sino a fine del secolo scorso) per dilavamento dei residui di tale sostanza ivi accumulata durante i processi produttivi relativi, il Gruppo ha impugnato tali ordinanze innanzi ai tribunali amministrativi e tali ricorsi risultano perenti in quanto superati dalla situazione di fatto e dalle azioni intraprese al riguardo, dal momento che il Gruppo ha provveduto alla messa in sicurezza d'emergenza delle aree risultate inquinate.

Il Gruppo ed in particolare la Secosvim, in qualità di mera proprietaria del terreno, benché abbia sempre dichiarato di non assumere la responsabilità dell'inquinamento suddetto e al solo fine di evitare le conseguenze dell'esecuzione in danno da parte delle autorità competenti, previo accordo con l'Ufficio Commissariale per l'Emergenza nella Valle del Sacco, ha completato le caratterizzazioni dei suoli e delle acque di falda del sito e ha provveduto, laddove le condizioni del suolo e del sottosuolo sono risultate non conformi ai requisiti previsti dalla normativa applicabile, alla realizzazione degli interventi di bonifica di propria competenza. Nello specifico, sono state completate le attività relative ai siti Arpa1, Cava di Pozzolana e Benzoino e derivati, mentre la bonifica del suolo di Arpa2, di competenza della Regione Lazio, è in fase di avvio.

Procedimento penale nei confronti del Consorzio Servizi Colleferro sul tema dell'inquinamento del fiume Sacco

Conseguentemente alla scoperta a giugno 2005 di sostanze tossiche nel latte, concluse le indagini preliminari a febbraio 2009, a marzo 2010 la Procura della Repubblica di Velletri ha chiesto il rinvio a giudizio di alcune persone della Caffaro S.r.l., della Centrale del Latte di Roma S.p.A. e del Consorzio Servizi Colleferro (il legale rappresentante e il presunto responsabile tecnico), ipotizzando la loro cooperazione colposa nella causazione del disastro ambientale a seguito dell'avvelenamento delle acque del fiume Sacco e delle sostanze destinate all'alimentazione umana (latte), posto in essere a Colleferro, Segni e Gavignano fino al dicembre 2008, nonché, solo nei confronti del consorzio, per aver effettuato nelle medesime zone, fino al novembre del 2006, scarichi di acque reflue industriali senza le prescritte autorizzazioni. In particolare, nonostante il Consorzio fosse esclusivamente il titolare dello scarico finale dell'impianto di depurazione delle acque reflue industriali del comprensorio, ai suoi soggetti apicali viene rimproverata la mancata predisposizione di adeguate misure di sicurezza, sistemi di controllo e/o trattamenti depurativi atti ad evitare che le acque bianche e di prima pioggia inquinate provenienti dal dilavamento di alcuni piazzali del comprensorio, raccolte attraverso un fosso demaniale prospiciente l'impianto di depurazione consortile, si riversassero nel fiume Sacco, con conseguente contaminazione del foraggio destinato all'alimentazione degli animali da latte allevati in prossimità del fiume. Al riguardo si evidenzia che il Consorzio opera con esclusione di ogni fine di lucro e ha, quale oggetto principale, la raccolta e il trattamento depurativo delle acque reflue provenienti dagli insediamenti appartenenti ai consorziati e siti nel comprensorio industriale di Colleferro. Nel luglio del 2010, le parti civili costituite nel procedimento in questione (tra cui lo stesso Comune di Colleferro, il Comune di Gavignano, il Comune di Segni e la Provincia di Roma) hanno chiesto ed ottenuto la citazione del Consorzio Servizi Colleferro, della Centrale del Latte S.p.A. di Roma e della Caffaro s.r.l., quali responsabili civili dei fatti contestati agli imputati. Accolta la richiesta della Procura, l'8 luglio 2011 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio dei predetti soggetti, fissando la prima udienza dibattimentale a novembre 2011, più volte rimandata sino all'udienza di ottobre 2012. Inoltre, in data 22 novembre 2011, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in qualità di soggetto titolare del diritto al risarcimento del danno ambientale ai sensi dell'art. 18 della Legge 349/1986 e della Parte VI del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, ha trasmesso al Consorzio Servizi Colleferro e ai predetti imputati, anche ai sensi e per gli effetti dell'art. 2943 del codice civile, una richiesta di risarcimento per danno ambientale in relazione ai fatti sopra descritti, quantificato dal Ministero in circa Euro 660 milioni oltre ad interessi legali e rivalutazione monetaria dal giorno dell'illecito al saldo effettivo. Il Consorzio Servizi Colleferro e gli imputati hanno respinto la richiesta avanzata dal Ministero negando qualsiasi responsabilità risarcitoria in merito ai fatti contestati nel procedimento penale. Nell'udienza di novembre 2012, il giudice ha eccepito la nullità di notifica del 415-bis c.p.p. per erroneo invio al domicilio di un imputato, con conseguente regressione del procedimento (per tutti gli imputati) allo stato in cui si trovava al momento del compimento dell'atto nullo e quindi restituzione degli atti al Pubblico Ministero per la rinnovazione della notifica del 415-bis. Il Pubblico Ministero ha quindi provveduto a rinnovare la notifica dell'avviso di cui all'art. 415-bis c.p.p. all'imputato in questione e, successivamente ad agosto 2013, a depositare richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli imputati. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha quindi fissato l'udienza preliminare per febbraio 2014. In tale occasione il Ministero dell'Ambiente ha depositato un nuovo atto di costituzione di parte civile contro gli imputati e i responsabili civili riportando le proprie richieste per danno ambientale per un importo pari ad Euro 10.000.000,00 oltre ad altrettanti Euro 10.000.000,00 per danni morali, a seguito di una nuova stima limitata all'apporto di inquinante nel fiume Sacco connesso ai fatti contestati nel periodo di riferimento 2001-2005. Altresì altre parti (privati e enti pubblici) hanno provveduto a rinnovare o a depositare atto di costituzione di parte civile contro gli imputati e i responsabili civili. Nell'udienza successiva di maggio 2014, il Giudice per l'Udienza Preliminare ha dichiarato non luogo a procedere con riferimento ai reati di avvelenamento (art. 452 coma 1, n. 3 c.p.) e di scarico senza autorizzazione per intervenuta prescrizione; ha quindi rinviato tutti gli imputati a giudizio all'udienza di luglio 2014 avanti il Tribunale di Velletri in composizione monocratica per il reato di disastro ambientale di cui all'art. 449 comma 1 c.p. (in relazione all'art. 434 c.p.). All'udienza del luglio 2014 avanti il Tribunale di Velletri il giudice, rilevata l'omessa notifica ad alcuni imputati, ne ha disposto la rinnovazione rinviando preliminarmente il processo al ottobre 2014.

Nelle udienze successive del 2014 e 2015 il dibattimento è proseguito con l'esame dei testi del Pubblico Ministero, sino all'udienza di inizio ottobre 2015 dove è stata sollevata la questione

inerente la prescrizione del reato contestato con ampia discussione delle parti. Il Tribunale si è quindi riservato la decisione alla udienza successiva dando termine alle parti civili per redigere eventuale memoria scritta. Nell'udienza di fine ottobre 2015 il Tribunale ha respinto – allo stato degli atti – le questioni sollevate in punto prescrizione e, all'esito della lettura dell'ordinanza, la difesa ha sollevato una questione di incostituzionalità dell'art. 157 comma 6 così come novellato dalla legge c.d. Cirielli, nella parte in cui, prevedendo il raddoppio dei termini di prescrizione per il reato in questione, li rende di durata analoga alla corrispondente ipotesi dolosa, così violando (ad avviso della difesa) l'art. 3 della Costituzione. Nell'udienza di novembre 2015 il Tribunale ha ritenuto la questione rilevante e non manifestamente infondata e, per l'effetto, ha sospeso il processo e trasmesso gli atti alla Corte Costituzionale. Il processo riprenderà solo successivamente alla suddetta decisione della Corte. Ad oggi, siamo in attesa della citazione della fissazione dell'udienza (in tempi allo stato non prevedibili) per la prosecuzione del dibattimento.

A dicembre 2015 il Consorzio era partecipato dalla Società Incorporanda direttamente al 18,% e indirettamente tramite Secosvim S.r.l. al 9% nonché dagli altri consorziati Caffaro S.r.l. (32%), Alstom Ferroviaria S.p.A. (8%), EP Sistemi S.p.A. (3%), Key Safety Systems S.r.l. (8%), Mobilservice S.r.l. (3%), Simmel Difesa S.p.A. (circa 11%) e ARC Automotive Italia S.p.A. (8%). Alla Data del Prospetto, la Società Consortile per Azioni Servizi Colleferro è partecipata dai seguenti consorziati azionisti: Avio al 32%, Secosvim al 20%, Termica Colleferro S.p.A. al 6%, Caffaro s.r.l. in liquidazione al 5%, Alstom Ferroviaria S.p.A. al 5%, Comune di Colleferro al 5%, EP Sistemi S.p.A. al 6%, Lazio Ambiente S.p.A. al 6%, Key Safety Systems S.r.l. al 5% e Simmel Difesa S.p.A. al 10%.

Sulla scorta dei pareri dei propri consulenti legali riguardo agli esiti attesi del procedimento e in conformità ai principi contabili IFRS, Avio non ha effettuato mai alcun accantonamento, ritenendo remota l'eventualità di una condanna penale dei soggetti del Consorzio e, conseguentemente, di un'eventuale condanna del Consorzio stesso, quale responsabile civile, al risarcimento del danno conseguente al reato. Inoltre, la quantificazione della richiesta di risarcimento è ritenuta da Avio abnorme e arbitraria, e comunque formulata in apparente inosservanza della disciplina speciale in materia di danno ambientale che prevede una responsabilità parziaria e non solidale degli autori del danno ambientale.

Tuttavia, qualora venissero accertate responsabilità penali in capo agli imputati, e qualora il Consorzio (alla Data del Prospetto denominato Società Consortile per Azioni Servizi Colleferro) fosse condannato, in via definitiva o a titolo di provvisionale, a risarcire i danni derivanti dai reati accertati in sede penale, ovvero qualora il Consorzio risultasse altrimenti responsabile del danno ambientale conseguente all'inquinamento della Valle del Sacco, l'odierna Servizi Colleferro sarebbe tenuta a risarcire i relativi danni nei limiti della propria responsabilità. In tale circostanza, Avio potrebbe essere chiamata, in qualità di consorziata all'epoca dei fatti, a dotare la Società Consortile per Azioni Servizi Colleferro dei mezzi patrimoniali necessari per fare fronte agli oneri derivanti dal risarcimento del danno ovvero essere chiamata a rispondere di tale danno in solido con il patrimonio consortile.

Secosvim/Caffaro

Nel comprensorio di Colleferro è compresa un'area industriale denominata "Benzoino e derivati" che fino al 31 dicembre 2007 è stata locata alla società Caffaro S.p.A. che dal mese di settembre 2009 è stata assoggettata a procedura di amministrazione straordinaria. Al fine di recuperare i crediti vantati nei confronti della Caffaro, Secosvim ha presentato istanza di ammissione al passivo avanti il tribunale di Udine, ed è stata ammessa al passivo.

Parallelamente l'Ufficio Commissariale per l'Emergenza nella Valle del Sacco ha proceduto in danno nei confronti di Caffaro per inquinamento del terreno per un valore stimato di circa 7 milioni di Euro, che corrispondeva al presumibile costo di bonifica di queste aree. La Caffaro ha impugnato nell'arco di tempo dal 2008 al 2012, dinanzi al TAR del Lazio una serie di atti amministrativi (verbali di Conferenze di servizio, note con le quali si richiedeva alla Caffaro di presentare piani di smaltimento matrici contaminate, atti di approvazione di attività di caratterizzazione), chiedendone l'annullamento, con i quali l'Ufficio Commissariale, ha proceduto in danno di Caffaro. Tali ricorsi sono stati notificati anche a Secosvim in qualità di proprietaria dell'area Benzoino (condotta in locazione da Caffaro sino al 2007), la quale si è quindi costituita in giudizio nei termini di legge.

Esistendo la possibilità che la società Caffaro rivendichi i suddetti costi nei confronti di Secosvim in qualità di proprietaria degli immobili, Secosvim ha comunque richiesto sin dall'ottobre 2009 al Tribunale di Velletri un accertamento tecnico preventivo ("ATP") volto a determinare eventuali

responsabilità della Caffaro nella contaminazione dell'area "Benzoino e derivati", che si è concluso con il deposito di una perizia che ha confermato una responsabilità diretta della Caffaro nell'anzidetta contaminazione.

A tal riguardo si evidenzia che nel corso del procedimento l'Avvocatura dello Stato ha richiesto al TAR di valutare la pregiudizialità del procedimento penale rispetto alla decisione dei ricorsi. All'esito dell'udienza del 6.12.2016, il TAR Lazio ha conseguentemente adottato separate ordinanze (tutte di identico tenore), con le quali (per ciascun ricorso) ha chiesto alla Presidenza del Consiglio di depositare entro 90 giorni documentati chiarimenti in ordine al processo penale pendente dinanzi al Tribunale di Velletri n. 1831/2014 (come riportato nel paragrafo precedente, relativo al "Procedimento penale nei confronti del Consorzio Servizi Colleferro sul tema dell'inquinamento del fiume Sacco"). L'udienza di discussione dei suddetti ricorsi, fissata per l'8 novembre 2017, è stata rinviata al 20 giugno 2018, e pertanto, solo all'esito di tale udienza si potrà valutare la rilevanza di tale ATP nei giudizi amministrativi pendenti.

Verifiche fiscali relative al Gruppo

Si riportano nel prosieguo le informazioni riguardanti le verifiche e i contenziosi fiscali più significativi che, alla data del presente bilancio, hanno interessato Avio S.p.A. e le sue controllate, con indicazione delle specifiche contestazioni e dei relativi importi.

a) Verifiche e contenziosi fiscali relativi ad Avio S.p.A. (società incorporata da Space2 S.p.A.)

a.1) Verifiche e contenziosi fiscali in corso

a.1.1.) La verifica generale avviata il 18 dicembre 2015 dalla Guardia di Finanza di Roma Il 18 dicembre 2015 il nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma (di seguito, "Guardia di Finanza") ha avviato a carico di Avio S.p.A. una verifica generale ai fini delle imposte sui redditi, dell'IRAP, e di altri tributi, poi estesa anche all'IVA limitatamente ad alcune fattispecie, in relazione ai periodi d'imposta 2011, 2012 e 2013.

Tale verifica ha, inoltre, riguardato la controllata Regulus (si veda quanto riportato nella Relazione sulla gestione, paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio").

Alla data del presente bilancio risulta che la verifica generale in esame:

  • limitatamente alla controllata Regulus si è formalmente conclusa con la notifica di un processo verbale di constatazione relativo ai periodi di imposta dal 2010 al 2016. A oggi non risulta che l'Agenzia delle entrate abbia dato seguito a tale contestazione con la notifica di eventuali avvisi di accertamento;
  • limitatamente alla controllante Avio S.p.A. non risulta ancora formalmente conclusa non essendo stato notificato il processo verbale di chiusura.

Nell'ambito di tale verifica sono stati emessi dalla Guardia di Finanza i processi verbali di constatazione (di seguito, anche singolarmente, "PVC") relativi a specifiche contestazioni che verranno illustrate più nel dettaglio qui appresso.

a.1.1.1) Processo Verbale di Constatazione notificato il 23 settembre 2016

Il 23 settembre 2016, nell'ambito della verifica generale avviata il 18 dicembre 2015, la Guardia di Finanza ha notificato ad Avio S.p.A. un PVC con cui, per il periodo d'imposta 2011, ha proposto il recupero a tassazione, ai fini IRES ed IRAP, dell'importo complessivo di Euro 2.571 mila, in relazione ai costi sostenuti da Avio S.p.A. nei confronti di alcuni fornitori ubicati in Paesi o territori aventi regime fiscale privilegiato ai sensi dell'art. 110, commi 10 e 11, del TUIR.

Il 4 gennaio 2017, dando seguito al suddetto PVC, l'Agenzia delle entrate, Direzione Regionale del Piemonte – Ufficio Grandi Contribuenti (di seguito, "DRE del Piemonte"), tenendo conto anche delle informazioni fornite da Avio S.p.A. in risposta allo specifico questionario del 30 settembre 2016, ha notificato ad Avio S.p.A. un avviso di accertamento, per il periodo d'imposta 2011, con il quale ha recuperato a tassazione, ai soli fini IRES, un importo - ridotto rispetto a quello proposto in recupero dalla Guardia di Finanza - complessivamente pari ad Euro 1.352 mila, con maggiore IRES pari a Euro 372 mila, oltre a interessi e sanzioni.

Il 26 maggio 2017, a seguito della procedura di accertamento con adesione, il rilievo è stato definito per il minor importo di Euro 357 mila, con IRES, sanzioni e interessi complessivamente pari a Euro 145 mila.

Con riferimento a tale attività non risulta dunque pendente alcuna contestazione in capo ad Avio S.p.A.

a.1.1.2) Processo Verbale di Constatazione notificato il 27 giugno 2017

1) Costi black-list

Il 27 giugno 2017, sempre nell'ambito della verifica generale avviata il 18 dicembre 2015, la Guardia di Finanza ha notificato ad Avio S.p.A. un PVC con cui, per il periodo d'imposta 2012, ha proposto il recupero a tassazione, ai fini IRES e IRAP, dell'importo complessivo di Euro 1.762 mila, in relazione ai costi sostenuti da Avio S.p.A. nei confronti di fornitori ubicati in Paesi o territori aventi regime fiscale privilegiato ai sensi dell'art. 110, commi 10 e 11, del TUIR.

Il 4 gennaio 2018, dando seguito al suddetto PVC, la DRE del Piemonte, tenendo conto anche delle informazioni fornite da Avio S.p.A. in risposta allo specifico questionario del 1° agosto 2017, ha notificato un avviso di accertamento, per il periodo d'imposta 2012, con il quale ha recuperato a tassazione, ai soli fini IRES, un importo - ridotto rispetto a quello proposto in recupero dalla Guardia di Finanza - pari ad Euro 245 mila, con maggiore IRES pari a Euro 67 mila, oltre a interessi e sanzioni.

Avio S.p.A. ha avviato delle interlocuzioni con la DRE del Piemonte per addivenire a una definizione concordata della controversia, proponendo a tal fine, il 6 febbraio 2018, apposita istanza di accertamento con adesione.

Alla data del presente bilancio tale procedura non risulta ancora perfezionata.

In relazione al periodo di imposta 2013, la Società incorporante non ha a tutt'oggi ricevuto alcuna contestazione.

In merito a tali rilievi si segnala che, in forza di quanto previsto dallo Share Purchase Agreement sottoscritto il 21 dicembre 2012 tra, inter alia, Avio S.p.A. (quale parte venditrice) e Nuovo Pignone Holding S.p.A. (quale parte acquirente), il Gruppo General Electric ha mantenuto indenne Avio S.p.A. relativamente alle passività fiscali definite.

2) Omessa effettuazione di ritenute

Con il PVC notificato ad Avio S.p.A. il 27 giugno 2017 la Guardia di Finanza ha formulato uno specifico rilievo, per il periodo d'imposta 2012 e 2013, concernente l'omessa effettuazione e versamento di ritenute a titolo di imposta su interessi erogati a percettori esteri, per un importo pari a Euro 1.046 mila per il 2012 e a Euro 502mila per il 2013.

Il 4 gennaio 2018, dando seguito al predetto rilievo, la DRE del Piemonte, tenendo conto anche delle informazioni fornite da Avio S.p.A., ha notificato un avviso di accertamento, per il periodo d'imposta 2012, con il quale ha recuperato a tassazione un importo - ridotto rispetto a quello proposto dalla Guardia di Finanza – complessivamente pari ad Euro 165 mila, oltre ad interessi e sanzioni pari a Euro 207 mila. Avio S.p.A. ha avviato delle interlocuzioni con la DRE del Piemonte per addivenire a una definizione concordata della controversia, proponendo a tal fine, il 6 febbraio 2018, apposita istanza di accertamento con adesione. Alla data del bilancio tale procedura non risulta ancora perfezionata.

Per quanto concerne il periodo d'imposta 2013 si segnala che la DRE del Piemonte non ha ancora provveduto all'emissione di avviso di accertamento e, inoltre, sono in corso contatti tra Avio S.p.A. e l'ufficio per la produzione di ulteriore documentazione.

Sulla base delle informazioni disponibili alla data del presente bilancio, tenuto peraltro conto della manleva da parte di General Electric sopra riportata, le passività potenziali inerenti tale contestazione si ritengono probabili per un importo coperto dal fondo per passività fiscali.

a.1.1.3) Avviso di Liquidazione notificato il 28 luglio 2016

L'8 marzo 2016, sempre nell'ambito della verifica generale avviata il 18 dicembre 2015, la Guardia di Finanza ha notificato ad Avio S.p.A., in qualità di co-obbligata, un PVC recante un rilievo relativo al trattamento fiscale, ai fini delle imposte indirette, delle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato al trasferimento del ramo AeroEngine da Avio S.p.A. al gruppo General Electric. In particolare, la Guardia di Finanza ha riqualificato il

conferimento del ramo d'azienda AeroEngine da Avio S.p.A. a GE Avio S.r.l. e la successiva cessione delle quote detenute nella società conferitaria a Nuovo Pignone Holding S.p.A., come cessione diretta di ramo d'azienda e, conseguentemente, ha sollevato un rilievo con riferimento alla mancata corresponsione delle imposte indirette applicabili a tale tipologia di atti, richiedendo anche il pagamento di sanzioni e interessi.

Il 28 luglio 2016, dando seguito al suddetto rilievo, la Direzione Provinciale 1 di Torino (di seguito, "DP1 Torino"), ha notificato ad Avio S.p.A., in qualità di co-obbligata, un avviso di liquidazione per imposta di registro, ipotecaria e catastale. In particolare, la DP1 di Torino ha confermato il rilievo della Guardia di Finanzia riconoscendo, come richiesto ed estensivamente argomentato nelle memorie difensive presentate da Avio S.p.A., l'inapplicabilità di sanzioni e interessi e la quantificazione delle maggiori imposte dovute su una base imponibile significativamente inferiore rispetto a quella proposta dalla Guardia di Finanza.

La passività potenziale emergente dall'avviso di liquidazione è complessivamente pari ad Euro 58,2 milioni ed è così composta:

  • Imposta di registro pari ad Euro 55,6 milioni;
  • Imposta ipotecaria pari ad Euro 1,7 milioni;
  • Imposta catastale pari ad Euro 0,9 milioni.

Il 26 settembre 2016 Avio S.p.A. ha presentato – di concerto con il Gruppo General Electric – apposito ricorso, impugnando l'Avviso di liquidazione in argomento entro i termini previsti dalla normativa di riferimento, respinto dalla Commissione Tributaria Provinciale di Torino in data .

Contro tale decisione è stato proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale del Piemonte.

Si fa presente che anche la passività potenziale riferibile a tale avviso di liquidazione risulta coperta dalla manleva che il Gruppo General Electric ha assunto nei confronti di Avio S.p.A. in relazione alle attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio.

Pertanto, in virtù dei vincoli contrattuali esistenti tra Avio S.p.A. e il Gruppo Generale Electric, nel presente bilancio Avio S.p.A., ha provveduto a iscrivere:

  • tra le passività non correnti un debito verso l'Erario in relazione alle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali per un importo complessivamente pari ad Euro 58,2 milioni:
  • tra le attività non correnti, un credito di pari importo verso l'acquirente, Nuova Pignone Holding S.p.A, facente parte del Gruppo General Electric.

a.2) Verifiche e contenziosi fiscali conclusi con effetti finanziari sul 2017 e sui primi mesi del 2018

a.2.1.) Avvisi di accertamento su operazioni rilevanti ai fini IVA relative agli anni 2011, 2012 e 2013.

A fine 2016 Avio S.p.A., in risposta alla richiesta della DRE del Piemonte, ha presentato documentazione e memorie esplicative a supporto della mancata applicazione dell'IVA in relazione alle fatture emesse nei confronti di un proprio cliente per prestazioni di servizi di revisione e manutenzione motori.

Il 29 dicembre 2016 e il 31 ottobre 2017, la DRE del Piemonte ha notificato ad Avio S.p.A. i relativi avvisi di accertamento, contestando la mancata applicazione dell'IVA, i per i periodi d'imposta 2011 e 2012 e 2013.

Avio S.p.A. si è attivata per addivenire a una definizione concordata della controversia. Tale iniziativa ha condotto al perfezionamento di un accertamento con adesione con la DRE Piemonte, che ha comportato la mancata irrogazione delle sanzioni nei confronti di Avio S.p.A.. Per quanto concerne gli importi oggetto di recupero a titolo di imposta si fa presente che alla data del presente bilancio:

  • gli importi relativi al 2011, pari a Euro 535 mila inclusi interessi, sono stati regolarmente pagati nel corso dell'anno 2017 in tre rate trimestrali;
  • gli importi relativi al 2012 e 2013, pari complessivamente a Euro 530 mila inclusi interessi, sono in corso di pagamento essendo stata corrisposta a dicembre del 2017 la prima delle tre rate trimestrali dovute, mentre la seconda e la terza saranno versate, rispettivamente, a marzo e a giugno 2018.

b) Contenzioso fiscale relativo a Regulus S.A.

Il 28 febbraio 2017, la Guardia di Finanza ha notificato un PVC con riferimento alla società francese Regulus S.A., controllata al 60% da Avio S.p.A.. La Guardia di Finanza ha contestato la presunta residenza in Italia di tale società, avente sede legale e operativa in Guyana Francese, Kourou, presso il Centro Spaziale Europeo, a partire dal periodo d'imposta 2010 e fino al 2016. Il presupposto è che la società avrebbe la propria "sede dell'amministrazione" (concetto rilevante ai fini della residenza fiscale) in Italia, presso gli uffici Avio di Colleferro.

Regulus S.A. si occupa della produzione e del caricamento dei propellenti nei motori dei lanciatori spaziali, ed è a tal fine e per tale motivo che ha la propria sede legale e opera nella Guyana francese, presso il Centro spaziale europeo, con circa 100 dipendenti tra tecnici ed amministrativi.

Il PVC, pur asserendo l'omessa presentazione della dichiarazione annuale dei redditi, non ha quantificato la pretesa in termini di maggiore imposta, sanzioni e interessi applicabili, limitandosi a quantificare l'importo dei ricavi lordi (pari a circa Euro 266 milioni nel periodo dal 2010 al 2016) e rimettendo all'Agenzia delle entrate l'attività di valutazione circa la prosecuzione dell'attività di accertamento e quella di quantificazione del rilievo. Tuttavia, sotto il profilo della quantificazione della pretesa, successivamente al PVC, in data 14 marzo 2017, la Guardia di Finanza, dopo un coordinamento con la competente Agenzia delle entrate, ha notificato a Regulus un Processo Verbale di Operazioni Compiute (c.d. "PVOC") a fronte del quale è stata meglio definita la presunta base imponibile potenzialmente rilevante in capo a Regulus, nel caso in cui quest'ultima fosse in grado di documentare i costi deducibili sostenuti nel periodo di riferimento, riconoscendo espressamente che "la base imponibile rideterminata, su cui calcolare le imposte, sarebbe pari a euro 26.804.459,43 (anni dal 2010 al 2015)" e che Regulus "potrà fornire – ai fini di una possibile riconoscibilità da parte dell'Amministrazione finanziaria in sede di definizione – la necessaria documentazione comprovante l'effettivo assolvimento delle imposte all'erario francese pari, per quanto si evince dai bilanci acquisiti/esibiti in data 20.02.2017 e 22.02.2017, a complessivi euro 8.100.115,94 (anni dal 2010 al 2015)". Regulus è stata quindi invitata a produrre la documentazione utile al riconoscimento sia dei costi, sia dell'avvenuto assolvimento delle imposte pagate in Francia per gli anni dal 2010 al 2015.

Regulus S.A. ha incaricato un professionista di comprovata competenza ed indipendenza affinché valutasse la sostenibilità della ricostruzione proposta dalla Guardia di Finanza. Sulla base del parere fornito, il rischio fiscale potenziale, quantificato in circa Euro 12 milioni, è stato qualificato come remoto sulla base di motivi legati alla struttura, alla governance e all'operatività di Regulus, nonché alla luce della fiscalità ordinaria del Paese di insediamento (ossia la Francia, in quanto la Guyana è un suo dipartimento d'oltremare). E' stato inoltre rilevato come detto rischio verrebbe ridotto fin quasi ad azzerarsi nel caso in cui fosse tenuto in considerazione il credito per le imposte versate in Francia, menzionato nello stesso PVOC in sede di definizione, sulla base dell'assunto che il carico fiscale francese è in linea con quello italiano.

In particolare, gli elementi principali di considerazione sono rappresentati dalla presenza di un socio terzo oltre ad Avio, dalle ragioni commerciali che giustificano la presenza e localizzazione della società in Guyana francese, dalla dotazione - in loco - di un'importante struttura in termini di dipendenti, dalla presenza di deleghe operative a favore di taluni dirigenti operativi in Guyana, dalla governance di Regulus e dai quorum previsti per l'adozione delle delibere consiliari, dalla fiscalità ordinaria del Paese di insediamento (ossia la Francia, in quanto la Guyana è dipartimento d'oltremare della Francia). A riprova dell'inesistenza di intenti elusivi della presenza in Guyana francese, si evidenzia altresì che le imposte assolte in Francia equivalevano a quelle italiane.

Nell'aprile 2017 vi è stato un confronto con l'Agenzia delle entrate in cui la società ha esposto le proprie ragioni e successivamente ha presentato le proprie osservazioni al PVC del 28 febbraio 2017 nei termini di legge (60 giorni), al fine di ottenere un'archiviazione del processo verbale senza alcun accertamento da parte dell'Ente impositore. Allo stato, la proposta di rilievo contenuta nel PVC non è stata recepita in alcun atto impositivo dell'Agenzia delle entrate e, quindi, non vi sono mutamenti rispetto alle considerazioni conclusive già svolte nel sopra richiamato parere.

c) Verifiche e contenziosi fiscali relativi a Secosvim S.r.l.

Si riporta di seguito una breve descrizione del contenzioso fiscale di Secosvim, nonché una breve descrizione delle principali correlate passività potenziali.

c.1 Contenzioso fiscale con l'Agenzia delle dogane di Roma in materia di accise e addizionali provinciali/comunali nel settore dell'energia elettrica

Periodo 2001–2005: relativamente alla verifica effettuata da parte dell'Ufficio Tecnico di Finanza di Roma ai fini dell'imposta erariale di consumo e relativa addizionale dovute sui consumi di energia elettrica nel periodo gennaio 2001 – agosto 2005, il ricorso avverso il giudizio di secondo grado, favorevole a Secosvim, da parte dell'Agenzia delle dogane ed il relativo controricorso di Secosvim erano pendenti presso la Corte di Cassazione. In data 29 settembre 2017 è stato ritenuto conveniente, alla luce di una sfavorevole prognosi dell'esito del contezioso in parola, addivenire con l'Agenzia delle dogane alla transazione ex art. 5-bis D.L. 193/2016, con il pagamento in quattro rate annuali (più interessi del 2,10% annuo) dell'importo complessivo di Euro 846 mila, dei quali la prima rata, pari a Euro 211 mila, è stata corrisposta nel novembre 2017. L'accordo ha comportato l'azzeramento di interessi, indennità di mora e sanzioni.

Periodo 2006-2010: circa invece i rilievi formulati dall'Ufficio Tecnico di Finanza di Roma, sempre in materia di accise e addizionali provinciali/comunali nel settore dell'energia elettrica, relativamente agli anni 2006-2010 e contro cui Secosvim aveva provveduto a ricorrere, ritenendoli infondati, la CTR del Lazio aveva respinto l'appello della società (20 maggio 2015) nonostante l'evidente erroneità del giudicato di primo grado in merito alla debenza delle sanzioni (Euro 280.000). Secosvim aveva pertanto ritenuto di rivolgersi alla Corte di Cassazione (ricorso presentato il 23 dicembre 2015, tuttora pendente). La riscossione provvisoria, attivata nel 2013 e dilazionata in rate mensili, verrà comunque completata nel maggio 2018 a titolo cautelativo, con richiesta di rimborso di quanto pagato in eccesso a seguito dell'adesione alla procedura di cui all'art. 6 del D.L. 193/2016.

c.2 Contenzioso fiscale con il Comune di Segni relativo all'ICI

Periodo d'imposta 2011: con avviso di accertamento notificato in data 15 dicembre 2016, il Comune di Segni ha azionato, per il periodo d'imposta 2011, un recupero di imposta a titolo di ICI per Euro 36 mila, oltre sanzioni ed interessi, per complessivi Euro 57 mila. Secosvim, a seguito di infruttuoso esperimento della procedura di accertamento con adesione, ha adìto la CTP di Roma nel maggio 2017. Tale contenzioso risulta a oggi tutt'ora pendente. Periodi d'imposta 2012 e 2013: con avviso di accertamento notificato in data 12 gennaio 2018, il Comune di Segni ha parimenti azionato il recupero della maggiore imposta e delle relative sanzioni, pari complessivamente a Euro 14 mila. Secosvim è intenzionata ad attivare la procedura di contenzioso presso la CTP di Roma.

c.3 Contenzioso fiscale relativo al disconoscimento dell'accordo di consolidamento IRES per i periodi d'imposta 2009 e 2010

A seguito della verifica fiscale conclusasi il 19 marzo 2013 e condotta dall'Ufficio Controlli della Direzione Provinciale III di Roma dell'Agenzia delle entrate, sono stati notificati a Secosvim nell'ottobre del medesimo anno due avvisi di accertamento ai fini IRES per i periodi d'imposta 2009 e 2010, aventi per oggetto il disconoscimento dell'accordo di consolidamento fiscale e il conseguente recupero della relativa imposta (importi rispettivamente pari, inclusi sanzioni e interessi, a Euro 3.265 e 1.764 migliaia). Risultando i predetti rilievi privi di fondamento, Secosvim e Avio S.p.A. hanno proposto ricorsi congiunti alla CTP di Roma, accolti in data 27 ottobre 2015.

Il 18 ottobre 2017 la CTR del Lazio ha respinto l'appello proposto dall'Agenzia delle entrate. Il 26 febbraio 2018 la sentenza della CTR del Lazio è passata in giudicato non essendo stata impugnata presso la Suprema Corte di Cassazione da parte dell'Agenzia delle entrate.

c.4 Contenzioso fiscale relativo all'omessa applicazione dell'IVA sugli addebiti dei costi di bonifica ad Avio negli anni 2010, 2011 e 2012

Nel corso del 2013 sono stati notificati a Secosvim due avvisi di accertamento ai fini IVA per gli anni 2010 e 2011, aventi per oggetto l'asserita omessa applicazione dell'imposta su costi di bonifica oggetto di riaddebito alla consolidante Avio S.p.A. (importi complessivamente pari, inclusi sanzioni e interessi, a Euro 2,5 milioni). La CTR del Lazio ha accolto in data 12 dicembre 2016 l'appello proposto dall'Agenzia delle entrate contro la sentenza della CTP di Roma del 7 settembre 2015, favorevole alla società.

I Giudici di seconda istanza hanno motivato l'accoglimento delle argomentazioni dell'Ufficio sulla base del fatto che le prestazioni acquistate da Secosvim per rimediare al danno ambientale sono state assoggettate ad IVA, e pertanto anche il risarcimento – pagato dal gruppo Fiat ad Avio S.p.A. e da quest'ultima poi trasferito a Secosvim – avrebbe dovuto soggiacere al medesimo regime.

Ritenendo che non sia configurabile il presupposto oggettivo di applicazione dell'IVA, in assenza di alcuna prestazione di servizio in favore di Avio S.p.A., Secosvim ha adito la Suprema Corte di Cassazione nel giugno 2017. La riscossione provvisoria del predetto importo di Euro 2,5 milioni non è stata ancora attivata, ancorché la correlata richiesta di sospensione sia stata respinta dalla CTP di Roma nel dicembre 2017.

Il 31 ottobre 2017 è stato notificato per la successiva annualità 2012 l'avviso di accertamento di maggiore imposta per Euro 644 mila, oltre a sanzioni e interessi per Euro 127 mila, contro cui è stato proposto ricorso alla CTP di Roma l'11 gennaio 2018.

c.5 Contenzioso fiscale relativo all'omessa contabilizzazione di ricavi ai fini IRES e IRAP negli anni 2011, 2012 e 2013

Con processo verbale di constatazione del 19 marzo 2013, l'Ufficio Controlli della Direzione Provinciale III dell'Agenzia delle entrate ha eccepito l'omessa contabilizzazione di ricavi ai fini IRAP relativi alle penali attive nei confronti di una società terza previste contrattualmente ed oggetto, a seguito di rinegoziazione, di riduzione per l'importo, nel periodo d'imposta 2011, di Euro 777 mila e, nel periodo d'imposta 2012, di Euro 850 mila.

Alla fine del 2013 era stato notificato a Secosvim l'avviso di accertamento ai fini IRAP per il solo periodo d'imposta 2011, annullato dalla CTP di Roma in data 23 giugno 2016 a seguito di tempestivo ricorso.

Il 22 dicembre 2016, sempre per il periodo d'imposta 2011, l'Ufficio aveva riformulato la contestazione con riferimento all'IRES, richiedendo una maggiore imposta pari ad Euro 214 mila, oltre ad interessi e sanzioni. L'avviso era stato esteso ad Avio in qualità di società consolidante.

Il 17 maggio 2017 è stata finalizzata la procedura di accertamento con adesione, che ha definito il pagamento di Euro 44 mila a titolo di IRES, mentre nulla è risultato dovuto ai fini IRAP. In tale occasione, a seguito di specifici inviti a comparire, sono stati parimenti modulate in adesione le annualità 2012 e 2013. I versamenti per le tre annualità così definite assommano a Euro 73 mila a titolo di maggiori imposte, sanzioni ed interessi.

c.6 Rettifica e liquidazione delle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali rivenienti dalla riqualificazione come cessione d'azienda, con correlata rideterminazione del valore dell'avviamento riferibile al ramo medesimo, dell'operazione di conferimento del ramo di azienda denominato "Energia Colleferro" a Termica Colleferro S.p.A. e successivo trasferimento della partecipazione in quest'ultima alla controllante indiretta Avio S.p.A.

L'Agenzia delle entrate ha appellato, presso la CTR dell'Emilia Romagna, la sentenza n. 95/10/14 della CTP di Bologna del 9 dicembre 2013, che aveva accolto il ricorso di Secosvim concernente l'avviso di rettifica e liquidazione delle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali rivenienti dalla riqualificazione come cessione d'azienda dell'operazione di conferimento del ramo di azienda denominato "Energia Colleferro" a Termica Colleferro S.p.A. e successivo trasferimento della partecipazione in quest'ultima alla controllante indiretta Avio S.p.A.. L'ammontare della controversia è di Euro 130 mila. Si è tuttora in attesa della fissazione dell'udienza da parte della CTR dell'Emilia Romagna.

Parimenti, l'Ufficio ha appellato presso la CTR dell'Emilia Romagna la sentenza n. 94/02/16 della CTP di Bologna del 15 gennaio 2016, che aveva accolto il correlato ricorso di Secosvim

concernente l'avviso di rettifica e liquidazione delle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali rivenienti dalla rideterminazione del valore dell'avviamento riferibile al sopracitato ramo d'azienda. L'ammontare della controversia è di Euro 17 mila. Si è tuttora in attesa della fissazione dell'udienza da parte della CTR dell'Emilia Romagna.

Con riferimento ai contenziosi fiscali sopra menzionati Secosvim S.r.l. evidenzia nel proprio bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017 un fondo rischi complessivamente congruo.

  • d) Verifiche e contenziosi fiscali relativi ad ELV S.p.A. Si precisa che detta società non è interessata da alcun contenzioso.
  • e) Verifiche e contenziosi fiscali relativi ad Europropulsion S.A.

Europropulsion è stata oggetto di accertamento fiscale da parte dell'Autorità Fiscale Francese con riferimento all'applicazione della cosiddetta "taxe professionnelle" (imposta diretta adottata in Francia, similare all'IRAP) sui beni di proprietà della ESA in utilizzo alla società per gli esercizi fiscali 2010 e 2011. Europropulsion ha quindi presentato ricorso in primo grado presso il competente Giudice fiscale, il quale ha emesso sentenza sfavorevole alla società, contro cui è stato promosso appello il 9 settembre 2016. L'ammontare totale della passività fiscale associata al suddetto contenzioso è pari a circa

Euro 2,6 milioni, includendo sanzioni ed interessi. Non è stata operata alcuna iscrizione al Fondo rischi fiscali in quanto la società, sentiti i propri consulenti, ritiene di avere validi argomenti di difesa, giacché i predetti beni sono di proprietà dell'ESA, la quale beneficia di una specifica esenzione in riferimento all'applicazione della "taxe professionnelle".

f) Verifiche e contenziosi fiscali relativo ad Avio S.p.A. (già Space2 S.p.A. - società incorporante)

Si precisa che detta società non è interessata da alcuna verifica o contenzioso fiscale alla data del presente bilancio.

6. INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI E POLITICHE DI GESTIONE RISCHI

Categorie e fair value di attività e passività finanziarie

La tabella sotto riportata mostra una dettagliata analisi delle attività e passività finanziarie prevista dall'IFRS 7, secondo le categorie previste dallo IAS 39 per il 2017 e il 2016:

Valori al 31 dicembre 2017:

Importi in migliaia di Euro Totale
valori di
bilancio
Categorie IAS
39
Fair
value*
Finanziamenti
e crediti
Passività a
costo
ammortizzato
Strumenti
finanziari
derivati
ATTIVITA' FINANZIARIE
- Attività finanziarie non correnti 7.440 7.440 7.440
- Altre attività non correnti 65.521 65.521 65.521
- Attività finanziarie correnti - - -
- Crediti commerciali 8.508 8.508 8.508
- Altre attività correnti
- Disponibilità liquide e mezzi
8.664 8.664 8.664
equivalenti 107.033 107.033 107.033
197.166 197.166 197.166
PASSIVITA' FINANZIARIE
- Passività finanziarie non
correnti
40.000 40.000 40.000
- Passività finanziarie correnti 25.259 25.259 25.259
- Quota corrente dei debiti 60 60 60
finanziari non correnti
- Altre passività non correnti
116.270 116.270 116.270
- Altre passività correnti 17.600 17.600 17.600
- Debiti commerciali 89.441 89.441 89.441
288.630 288.630 288.630

* ove non disponbile il fair value è stato indicato il costo.

Valori al 31 dicembre 2016 (Space2):

Importi in migliaia di Euro Totale
valori di
bilancio
Categorie IAS
39
Fair
value*
Finanziamenti
e crediti
Passività a
costo
ammortizzato
Strumenti
finanziari
derivati
ATTIVITA' FINANZIARIE
- Attività finanziarie non correnti 10 10 10
- Attività finanziarie correnti
- Altre attività correnti
304.166
1.121
304.166
1.121
304.166
1.121
- Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
445 445 445
305.742 305.742 305.742
PASSIVITA' FINANZIARIE
- Altre passività correnti 150 150 150
- Debiti commerciali 581 581 581
731 731 731

* ove non disponbile il fair value è stato indicato il costo.

Per le voci di attività e passività non si rilevano differenze rispetto al valore di bilancio, in quanto lo stesso rappresenta una ragionevole approssimazione del relativo fair value.

Fair value di attività e passività finanziarie e modelli di calcolo utilizzati

In relazione agli eventuali strumenti finanziari rilevati nel bilancio di esercizio al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

La Società ed il Gruppo Avio non hanno contratto strumenti finanziari derivati al 31 dicembre 2017.

Nel corso dell'esercizio 2017, con l'estinzione anticipata del "Senior Term and Revolving Facilities Agreement" stipulato con Banca IMI ed altri primari istituti di credito in data 1 aprile 2015, sono stati estinti anticipatamente anche i quattro contratti di interest rate swap originariamente finalizzati alla protezione dalle oscillazioni dei tassi di interesse relativi al suddetto contratto.

Oneri e proventi finanziari rilevati secondo lo IAS 39

La tabella seguente riporta gli oneri e proventi finanziari generati dalle attività e passività finanziarie suddivise nelle categorie previste dallo IAS 39 per il 2017 e il 2016.

Esercizio 2017

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a
conto economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia di
Euro
Da
interessi
Da variazioni di fair
value
Da variazioni di fair value
Finanziamenti e
crediti
792 - -
Passività a costo
ammortizzato
Strumenti finanziari
(2.438)
-
-
(311)
-
317
derivati
Totale categorie IAS
(1.646) (311) 317
39

Esercizio 2016

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a
conto economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia di
Euro
Da
interessi
Da variazioni di fair
value
Da variazioni di fair value
Finanziamenti e
crediti
2.081
Passività a costo
ammortizzato
-
Strumenti finanziari
derivati
-
Totale categorie IAS
39
2.081

Tipologie di rischi finanziari e attività di copertura connesse

La Società ed il Gruppo Avio non sono esposti a rischi finanziari connessi alle proprie attività operative, in particolare riferibili a:

  • rischi di credito, relativi ai rapporti commerciali con la clientela e alle attività di finanziamento;
  • rischi di liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito.

Vengono monitorati costantemente i predetti rischi finanziari, ponendo in essere azioni aventi l'obiettivo di fronteggiare e contenere i potenziali effetti negativi mediante l'utilizzo di appropriate politiche e, in generale laddove ritenuto necessario, anche mediante appositi strumenti di copertura (attualmente non necessari in quanto il tasso di interesse del finanziamento in essere con BEI è fisso e conveniente rispetto al mercato).

Nella presente sezione vengono fornite informazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incidenza di tali rischi sulla Società ed il Gruppo.

I dati quantitativi di seguito riportati non rivestono valenza previsionale e non possono completamente riflettere le complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società e del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.

L'esposizione al rischio di credito è connessa essenzialmente ai crediti iscritti in bilancio, particolarmente crediti di natura commerciale, e alle garanzie prestate a favore di terzi.

La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2017 è rappresentata essenzialmente dal valore contabile complessivo dei crediti commerciali, il cui valore a tale data ammonta ad Euro 8.508.

Tale importo è il netto tra:

  • i crediti commerciali, pari al 31 dicembre 2017 ad Euro 29.477 migliaia (tale importo include anche i crediti relativi a fatture per acconti ancora da incassare pari a Euro 20.486 migliaia di cui Euro 11.012 migliaia verso la società a controllo congiunto Europropulsion),
  • gli "acconti da incassare", pari a tale data a Euro 20.486 migliaia (inclusi anche gli acconti da incassare dalla Europropulsion, pari – come detto sopra - a Euro 11.012 migliaia),
  • il Fondo Svalutazione Crediti, che complessivamente ammonta a 483 mila Euro.

In merito alle motivazioni dell'esposizione al rischio credito rappresentata considerando i crediti al netto degli "acconti da incassare", è opportuno evidenziare che, contabilmente, l'emissione delle fatture comporta come contropartita, a fronte della rilevazione contabile attiva a cliente, la rilevazione contabile passiva rappresentata – appunto - da acconti da incassare; tali poste sono entrambe patrimoniali. L'analisi dello scaduto, pertanto, viene effettuata al netto dei suddetti acconti.

I principali clienti del Gruppo sono rappresentati da organismi governativi e committenti pubblici, che per la loro natura non presentano significative concentrazioni di rischio (Agenzia Spaziale Europea, Arianespace, Airbus Safran Launchers).

Inoltre, operando su commessa, il Gruppo Avio pianifica la gestione degli anticipi ed acconti finanziari in modo da conseguire la provvista finanziaria prima e durante il sostenimento dei costi di commessa, in funzione delle diverse milestone contrattuali e mitigando quindi concretamente il rischio di conseguire dei crediti a fronte di attività produttive già iniziate.

Sulla base delle analisi dello scaduto clienti effettuato al 31 dicembre 2017, lo stesso è iscritto al netto di un fondo svalutazione pari a 482 mila Euro). Si tratta di uno scaduto non significativo e relativo solo alle tempistiche di incasso.

A fronte di tali crediti, in ciascun esercizio, viene peraltro effettuata una attenta valutazione individuale del rischio ed iscritto specifico fondo di svalutazione, che tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e di eventuali situazioni di contingenti controversie in corso e possibili riscadenziamenti.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui sono soggetti la Società ed il Gruppo è individuabile nell'eventuale difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative. I due principali fattori che influenzano la liquidità sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorate e gestite centralmente, anche mediante l'implementazione di sistemi di tesoreria accentrata coinvolgenti le principali società italiane ed estere del Gruppo, nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide, ottimizzando la gestione della liquidità e dei flussi di cassa. Il Gruppo effettua periodicamente il monitoraggio dei flussi di cassa previsti ed effettivi, nonché l'aggiornamento delle proiezioni di flussi finanziari futuri al fine di ottimizzare la gestione della liquidità e la determinazione delle eventuali necessità di provvista.

I fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, sono ritenuti in grado di consentire al Gruppo di soddisfare i propri bisogni derivanti dall'attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

Liquidity analysis

La tabella che segue rappresenta un'analisi per scadenza dei flussi contrattuali futuri generati dalle passività finanziarie, commerciali e dalle principali altre passività della Società al 31 dicembre 2017 (valori in migliaia di Euro).

La tabella riporta i flussi non attualizzati, comprensivi della quota di capitale ed eventuali interessi, calcolati alle condizioni di mercato esistenti alla data di bilancio. Si precisa che l'analisi riflette le previsioni assunte per il manifestarsi dei flussi finanziari sulla base di date di rimborso contrattualmente definite o, in alcuni casi, stimate. In assenza di una data predefinita di rimborso i flussi sono stati inseriti tenendo conto della prima data nella quale potrebbe essere richiesto il pagamento. Per questo motivo i conti di tesoreria sono stati inseriti nella fascia temporale a vista. Valori al 31 dicembre 2017:

Valori di
bilancio
Poste a
vista
Entro 12
mesi
Tra 1
e 2
anni
Tra 2
e 3
anni
Tra 3
e 4
anni
Tra 4
e 5
anni
Oltre 5
anni
Totale
flussi
25.249 25.249 - - - - - - 25.249
60 - 60 - - - - - 60
25.309 25.249 60 - - - - - 25.309
89.441
89.441 - 89.441 - - - - - 89.441
40.000 - 360 360 8.331 8.258 8.186 16.156 41.650
42.051 - - - - - - 42.051 42.051
82.051 - 360 360 8.331 8.258 8.186 58.207 83.701
3.233 - 3.233 - - - - - 3.233
6.526 - 6.526 - - - - - 6.526
1.239 - 1.239 - - - - - 1.239
10.998 - 10.998 - - - - - 10.998
207.799 25.249 100.859 360 8.331 8.258 8.186 58.207 209.449
89.441 - 89.441 - - - - -

Al 31 dicembre 2016 la Società Space2 S.p.A. aveva in essere esclusivamente debiti commerciali e altri debiti pagabili a vista per complessivi Euro 731 migliaia.

Rischio di mercato

Con riferimento alla attuale struttura finanziaria della Società e del Gruppo e al fatto che la valuta con cui lo stesso opera è in misura quasi esclusiva l'Euro, si ritiene che lo stesso non sia attualmente soggetto a significativi rischi di mercato derivanti dalla fluttuazione dei cambi delle valute, né dei tassi di interesse su crediti e debiti finanziari.

La Società ed il Gruppo, in considerazione di quanto indicato con riferimento alla non significatività dei rischi di mercato connessi alla variabilità di tassi di cambio e di interesse, alla data del 31 dicembre 2017 non ha in essere operazioni specificatamente finalizzate alla copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa in relazione alle citate tipologie di rischi.

Rischio di tasso di interesse

La Società ha come unico finanziamento quello con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per Euro 40 milioni, ad un tasso d'interesse conveniente rispetto al mercato.

Alla luce di quanto sopra, tale rischio non si ritiene applicabile alla Società e, quindi, al Gruppo Avio.

7. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Avio intrattiene con regolarità rapporti di natura commerciale e finanziaria con le società da essa controllate e a controllo congiunto, che consistono in operazioni rientranti nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse, a normali condizioni di mercato. In particolare, si riferiscono a forniture e acquisti di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo-contabile, fiscale, informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza, e relativi crediti e debiti a fine esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria centralizzata e relativi oneri e proventi. Tali operazioni sono eliminate nella procedura di consolidamento e conseguentemente non sono descritte nella presente sezione.

Le parti correlate del Gruppo Avio sono individuate sulla base dei principi stabiliti dallo IAS 24 - Informativa di Bilancio sulle Operazioni con Parti Correlate, applicabile dal 1° gennaio 2011, e sono le società controllanti, le società che hanno un rapporto di colleganza con il Gruppo Avio e sue controllate così come definito dalla normativa applicabile, le società che sono controllate ma non consolidate nel Gruppo Avio, le società collegate o a controllo congiunto del Gruppo Avio e le altre imprese partecipate.

Si precisa che sino alla data di efficacia dell'acquisizione da parte di Space2, Leonardo e In Orbit, Leonardo - in virtù dei diritti nascenti dal patto parasociale Cinven - vantava con il Gruppo Avio un rapporto di colleganza pur detenendo formalmente una partecipazione al capitale sociale della Società Incorporanda inferiore alla soglia prevista dai principi contabili IAS e dall'art. 2359 c.c. ultimo comma. A valle della quotazione, pur venendo meno il patto parasociale con Cinven, Leonardo S.p.A. ha mantenuto questo rapporto di colleganza con il Gruppo Avio in virtù del proprio incremento nella partecipazione al capitale della Società Incorporanda in misura eccedente la soglia prevista dalla normativa sopra richiamata.

Le tabelle che seguono riportano i dati relativi alla quantificazione delle operazioni con parti correlate non rientranti nella procedura di consolidamento di Gruppo sulla Situazione Patrimoniale-Finanziaria e sul Conto Economico del Gruppo al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro):

Al 31 Dicembre 2017
Controparte Crediti
Comm.li
Altre
attività
correnti
Lavori in
corso su
ordinazi
one
Attività
finanziar
ie non
correnti
Debiti
Comm.li
Altre
passività
correnti
Anticipi per
lavori in corso
su
ordinazione
Passività
finanziarie
Cinven 278
Ex società controllanti 278
Leonardo S.p.A. 166
MBDA Italia S.p.A. 991 786
MBDA France S.A. 8.755 5.939
Thales Alenia Space Italia S.p.A.
Società che vanta un rapporto di
collegamento e relative società
partecipate
0 0 9.746 0 166 0 6.725 0
Termica Colleferro S.p.A. 777 7.440 70
Europropulsion S.A. 2.858 2.414 10.102 14.061 25.249
Consorzio Servizi Acque Potabile 333 30
Servizi Colleferro – Società Consortile per
Azioni
101 106
Società collegate e a controllo congiunto 4.069 136 2.414 7.440 10.172 0 14.061 25.249
Totale parti correlate 4.069 136 12.160 7.440 10.616 0 20.786 25.249
Totale voce di bilancio 8.508 8.664 111.237 7.440 89.441 17.600 242.519 65.319
Incidenza % sulla voce di bilancio 47,83% 1,57% 10,93% 100,00% 11,87% 0,00% 8,57% 38,65%

Nell'esercizio 2017 i principali valori economici dei rapporti del Gruppo con parti correlate sono stati i seguenti (importi in migliaia di Euro):

Al 31 Dicembre 2017
Controparte Ricavi
Operativi e
Variazione
lavori in
corso su
ordinazione
Costi
Operativi (1)
Proventi
Finanziari
Oneri
Finanziari
Cinven
Ex società controllanti 0 0 0 0
Leonardo S.p.A. 76
MBDA Italia S.p.A. 991
MBDA France S.A. 3064
Thales Alenia Space Italia S.p.A.
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative società partecipate 4.055 76 0 0
Termica Colleferro S.p.A. 84 5.408
Europropulsion S.A. 22.981 59.617
Consorzio Servizi Acque Potabile 4 54
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 2 216 - -
Società collegate e a controllo congiunto 23.071 65.295 0 0
Totale parti correlate 27.126 65.371 0 0
Totale voce di bilancio 325.332 300.370 1.419 3.377
Incidenza % sulla voce di bilancio 8,34% 21,76% 0,00% 0,00%

(1) La voce include i consumi di materie prime, i costi per servizi e i costi per il personale.

Società controllanti fino al 31 marzo 2017

I rapporti del Gruppo con Cinven sono costituiti dai servizi di consulenza ed assistenza prestati fino al 31 marzo 2017, data della perdita del controllo da parte di Cinven a seguito dell'acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2.

Rapporti verso società che vanta un rapporto di collegamento e relative società partecipate

I rapporti verso Leonardo S.p.A., considerata società con cui vi è un rapporto di collegamento, sono costituiti da servizi di assistenza e consulenza. I rapporti con le società partecipate da Leonardo sono di tipo commerciale.

In riferimento al cliente MBDA Italia S.p.A. le garanzie emesse da primari istituti di credito sono volte a garantire il puntuale adempimento degli obblighi contrattualmente assunti da parte di Avio nell'ambito delle commesse Camm-er. Il loro svincolo è previsto al completamento di apposite milestone contrattuali.

Rapporti verso società controllate non consolidate

I rapporti del Gruppo con società controllate non consolidate sono identificabili in operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato.

Rapporti verso imprese collegate e a controllo congiunto

I rapporti della Società verso imprese collegate e a controllo congiunto sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

• crediti commerciali, relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della

Società rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;

  • crediti finanziari, relativi a crediti finanziari, a breve e lungo termine, verso Termica Colleferro S.p.A.;
  • debiti commerciali, relativi a costi sostenuti nell'ordinaria attività di gestione e relativi ad operazioni concluse a normali condizioni di mercato; inoltre, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi costi sostenuti in seguito ad operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • debiti finanziari, relativi a debiti finanziari intercompany, a breve termine, di Avio S.p.A. verso Europropulsion S.A.;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali;
  • costi operativi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei debiti commerciali;
  • proventi finanziari, relativi a interessi attivi sui crediti finanziari precedentemente esposti.

Le garanzie bancarie nei confronti del Consorzio Sitab in liquidazione sono relative a forniture effettuate in anni scorsi ed è previsto che, di concerto con il Consorzio, vengano a breve revocate.

Rapporti verso altre parti correlate

I rapporti del Gruppo verso altre parti correlate sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business del Gruppo, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali.

8. ELENCO DELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2017

La tabella che segue riporta i dati principali relativi alle società partecipate dal Gruppo Avio alla data del 31 dicembre 2017:

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale
sociale
Quota
di
Gruppo
Imprese
partecipanti
Quota di
partecipazione
Imprese controllate consolidate con il metodo integrale
ASPropulsion International B.V. Amsterdam
(Olanda)
Euro 18.000 100% Avio S.p.A. 100%
SE.CO.SV.IM. S.r.l. Roma Euro 53.929.691 100% ASPropulsion
International B.V.
100%
ELV S.p.A. Roma Euro 4.680.000 70% Avio S.p.A. 70%
Regulus S.A. Kourou (Guyana
Francese)
Euro 640.000 60% Avio S.p.A. 60%
Avio India Aviation Aerospace Private
Limited
New Delhi
(India)
Rupie
Indiane
16.060.000
100%
Avio S.p.A.
ASPropulsion
95%
International B.V. 5%
Imprese controllate non consolidate
Servizi Colleferro - Società Consortile
per Azioni
Colleferro (Rm) Euro 120.000 52%
(*)
Avio S.p.A.
SE.CO.SV.IM.
S.r.l.
32%
20%
Imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto
Europropulsion S.A. Suresnes
(Francia)
Euro 1.200.000 50% Avio S.p.A. 50%
Termica Colleferro S.p.A. Bologna Euro 6.100.000 40% Avio S.p.A. 40%
Imprese collegate e a controllo congiunto (al costo)
Consorzio Servizi Acqua Potabile Colleferro (Rm) Euro - 50% Avio S.p.A.
SE.CO.SV.IM.
S.r.l.
25%
25%
Consorzio Sitab in liquidazione Roma Euro 25.823 20% Avio S.p.A. 20%

(*) Un'ulteriore quota a livello di Gruppo pari al 2% è indirettamente detenuta tramite Termica Colleferro S.p.A., società collegata non consolidata.

9. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149 – DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Ai sensi di quanto disposto dall'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nel prospetto che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2017 per le attività di revisione e altri servizi resi dalla società di revisione Deloitte & Touche SPA e dalle società appartenenti alla stessa rete (importi in migliaia di Euro):

Tipologia di servizi Destinatario Soggetto che ha erogato il
servizio
Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio 2017
Servizi di Revisione Capogruppo – Avio
S.p.A.
Società Controllate
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
131
27
Servizi di Revisione Capogruppo – Avio
S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A. 25(1)
Totale Totale 183

(1) Trattasi dell'esame limitato della Dichiarazione non finanziaria del Gruppo Avio

10. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Acquisto dalla società controllata ELV S.p.A. del ramo d'azienda relativo alle attività di sviluppo, produzione e commercializzazione dei lanciatori

Con riferimento al contratto preliminare di di cessione di ramo d'azienda sottoscritto nel dicembre 2017 da ELV S.p.A. con la controllante Avio S.p.A. di cui alla precedente sezione "Fatti di rilievo dell'esercizio 2017", si segnala che, in data 1 marzo 2018, essendosi completate la procedura di consultazione sindacale di cui all'art. 47 delle legge n. 428/1990 e la procedura di c.d. golden power di cui al decreto-legge n. 21/2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 56/2012, dando seguito al suddetto contratto preliminare, ELV S.p.A. ed Avio S.p.A. hanno stipulato il contratto definitivo di cessione di ramo d'azienda con efficacia a decorrere dalla medesima data. Gli effetti contabili e fiscali delle cessione decorrono anch'essi dalla data del 1 marzo 2018.

Il prezzo di cessione del suddetto ramo d'azienda è stato pari a Euro 20,3 milioni come risultante da una perizia di stima redatta da primario professionista indipendente sulla base delle comuni metodologie valutative utilizzate in tali tipologie di transazioni, nonché tenendo conto di benchmarck di settore.

In relazione ai potenziali benefici derivanti dall'applicazione della normativa relativa ai crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo ex art. 3 del decreto legge n. 145/2013 e corpo normativo correlato concernenti le attività oggetto del ramo d'azienda ceduto da ELV S.p.A. ad Avio S.p.A., poiché alla data della stipula del contratto definitivo di cessione del ramo in parola tali potenziali benefici complessivi non erano ancora stati determinati con esattezza tra le parti, in quanto ancora in corso l'analisi anche con il supporto di consulenti fiscali, le parti hanno stabilito che il credito di imposta derivante dall'applicazione della suddetta normativa fa parte del ramo d'azienda ceduto alla data di stipula dell'atto definitivo, mentre la valorizzazione del ramo d'azienda ceduto e conseguentemente il prezzo di cessione alla data di stipula dell'atto definitivo non tengono conto dei potenziali benefici attesi complessivi ad esso associati. Le parti hanno pertanto concordato che, a conclusione dell'analisi di cui sopra, entro il 31 dicembre 2018 definiranno di comune accordo il valore del credito di imposta incluso nel ramo d'azienda ceduto ad Avio S.p.A. nonché l'eventuale aggiustamento del corrispettivo in relazione alla definizione dei potenziali benefici attesi complessivi.

Politica dei dividendi

In data contestuale all'approvazione del presente progetto di bilancio è stata posta all'approvazione degli organi sociali la politica dei dividendi ritenuta sostenibile nel medio/lungo termine sulla base delle prospettive economico-finanziarie, della solidità della struttura di capitale, nonché in considerazione di investimenti con cicli "capital intensive" nel medi/lungo termine.

L'obiettivo di tale politica è la distribuzione di un dividendo che abbia come riferimento:

  • un "payout ratio" (percentuale di utili distribuita sotto forma di dividendi) compreso in un range tra il 25% ed il 50% dell'utile netto consolidato;
  • un "dividend yield"(rapporto tra il dividendo per azione e il prezzo di mercato dell'azione stessa) compreso in un range tra il 2% ed il 3,5% del valore della capitalizzazione di borsa.

* * *

15 marzo 2018

per IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Giulio Ranzo

BILANCIO DI ESERCIZIO

(importi in Euro)

ATTIVITA'

Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 3.1 47.833.292
Avviamento 3.2 61.005.397
Attività immateriali a vita definita 3.3 117.175.288
Partecipazioni 3.4 78.439.869 50.000
Attività finanziarie non correnti 3.5 7.440.000 10.000
Attività per imposte anticipate 3.6 74.684.624
Altre attività non correnti 3.7 65.352.564
Totale attività non correnti 451.931.034 60.000
Attività correnti
Rimanenze 3.8 75.871.062
Lavori in corso su ordinazione 3.9 46.198.448
Crediti commerciali 3.10 7.223.709
Attività finanziarie correnti 3.11 304.165.745
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.12 100.423.571 444.788
Attività correnti per crediti tributari e d'imposta 3.13 37.066.067 1.013.555
Altre attività correnti 3.14 9.205.128 107.852
Totale attività correnti 275.987.985 305.731.940
Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation 3.39 - -
- -
TOTALE ATTIVITA' 727.919.019 305.791.940

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA Nota 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016

(importi in Euro)

PATRIMONIO NETTO

Totale Patrimonio netto 267.089.410 305.060.804
Utile/(Perdita) dell'esercizio 12.927.785 (331.964)
Utili/(Perdite) a nuovo 3.475.031 289.682
Altre riserve 3.17 (4.174.836) (2.896.914)
Riserva sovrapprezzo azioni 3.16 163.897.217 277.155.000
Capitale sociale 3.15 90.964.212 30.845.000

PASSIVITA'

Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 3.18 40.000.000
Fondi per benefici ai dipendenti 3.19 8.171.438
Fondi per rischi ed oneri 3.20 2.088.557
Altre passività non correnti 3.21 115.489.066
Totale passività non correnti 165.749.061 0
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 3.22 70.003.744
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 3.23 60.000
Fondi per rischi ed oneri 3.20 6.025.185
Debiti commerciali 3.24 77.003.985 580.780
Anticipi per lavori in corso su ordinazione 3.9 129.229.703
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta 3.25 1.329.019 88.450
Altre passività correnti 3.26 11.428.912 61.906
Totale passività correnti 295.080.548 731.136
TOTALE PASSIVITA' 460.829.609 731.136
Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation 3.39 - -
- -

TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 727.919.019 305.791.940

CONTO ECONOMICO Nota Esercizio
2017 (1)
Esercizio
2016
(importi in Euro)
Ricavi 3.27 256.562.939
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, in corso
di lavorazione e semilavorati
(270.146)
Altri ricavi operativi 3.28 5.013.017
Consumi di materie prime 3.29 (68.117.188) (50)
Costi per servizi 3.30 (149.517.594)
Costi per il personale 3.31 (32.877.198)
Ammortamenti 3.32 (8.505.753)
Svalutazioni e ripristini di valore -
Altri costi operativi 3.33 (3.280.478) (2.413.529)
Costi capitalizzati per attività realizzate internamente 3.34 8.983.229
RISULTATO OPERATIVO 7.990.828 (2.413.579)
Proventi finanziari 3.35 1.133.236 2.081.615
Oneri finanziari 3.36 (3.044.221)
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (1.910.985) 2.081.615
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto – proventi/(oneri) finanziari
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni 3.37 5.340.000
PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI 5.340.000 -
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO PRIMA DELLE IMPOSTE E
DELLE DISCONTINUED OPERATION
11.419.843 (331.964)
Imposte sul reddito 3.38 1.507.943
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO DELLE CONTINUING
OPERATION
12.927.785 (331.964)
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO DELLE DISCONTINUED
OPERATION AL NETTO DELLE IMPOSTE
3.39 - -
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO 12.927.785 (331.964)
Utile base per azione 3.40 0,51 (0,012)
Utile diluito per azione 3.40 0,50 (0,011)

(1) Per un'analisi completa si rinvia a quanto illustrato nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO Esercizio
2017 (1)
Esercizio
2016
(importi in Euro)
UTILE/(PERDITA) DEL PERIODO (A) 12.927.785 331.964
Altre componenti di conto economico complessivo:
- Utili/(Perdite) attuariali - Riserva utili/perdite attuariali 12.607
Utili/(Perdite) iscritti direttamente a patrimonio netto (che saranno
successivamente riclassificate in conto economico)
- Utili/(Perdite) su strumenti di copertura di flussi finanziari iscritti
direttamente a riserva di cash flow hedge su tassi di interesse
316.508
Effetto fiscale relativo agli Altri Utili/(Perdite) 2.708
TOTALE ALTRE COMPONENTI DI CONTO ECONOMICO
COMPLESSIVO, AL NETTO DEL RELATIVO EFFETTO FISCALE
(B)
331.823 -
UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO DEL PERIODO (A+B) 13.259.609 331.964

(1) Per un'analisi completa si rinvia a quanto illustrato nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(Importi in migliaia di Euro)

Altre riserve
Capitale
sociale
Riserva
sovrapprezz
o azioni
Riserva
legale
Riserv
a da
cash
flow
hedge
su
tassi
Riserva
utili /
(perdite)
attuariali
Riserva
costi
per
aument
o di
capitale
2015
Utili
(Perdite) a
nuovo
Risultato
dell'
esercizio
Totale
Patrimonio
netto
Patrimonio netto al 31/12/2015 30.845 277.155 (2.912) 305 305.393
Destinazione risultato esercizio precedente 15 290 (305) -
Utile/(Perdita) dell'esercizio (332) (332)
Patrimonio netto al 31/12/2016 30.845 277.155 15 - - (2.912) 290 (332) 305.061
Destinazione risultato esercizio precedente (332) 332 -
Distribuzione dividendi
Effetti derivanti dalla fusione per incorporazione di
Avio S.p.A. (10 aprile 2017)
75.339 25.615 - (317) (2.745) - 3.062 - 100.954
Effetti derivanti dalla scissione in Space3 (5 aprile
2017)
(15.423) (138.873) (8) 1.456 (152.847)
Esercizio Warrant 203 203
Utile/(Perdita) dell'esercizio 12.928 12.928
Altre variazioni 456 456
Altri Utili/(Perdite):
- Variazioni di fair value dei derivati di copertura 317 317
- Utili/(Perdite attuariali, al netto del relativo effetto
fiscale
15 15
Utile/(Perdita) complessivo del periodo - - 317 15 456 12.928 13.716
Patrimonio netto al 31/12/2017 90.964 163.897 7 - (2.730) (1.456) 3.476 12.928 267.089

RENDICONTO FINANZIARIO

(Importi in migliaia di Euro)

2017 (1) 2016
ATTIVITA' OPERATIVA
Utile/(Perdita) dell'esercizio 12.928 (332)
Rettifiche per:
- Imposte sul reddito
- (Proventi)/oneri da attività di investimento in partecipazioni
(1.508)
-
- (Proventi)/oneri finanziari 1.911 1.903
- Ammortamenti 8.506
- (Plus)/minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni e altri (proventi)/oneri -
Variazione netta fondi per rischi e oneri (3.860)
Variazione netta fondi per benefici ai dipendenti (92)
Variazioni di:
- Rimanenze
- Lavori in corso su ordinazione e anticipi
653
8.754
- Crediti commerciali (3.394) (649)
- Debiti commerciali (2.326) 465
- Altre attività correnti e non correnti (11.394)
- Altre passività correnti e non correnti (3.279)
Imposte sul reddito corrisposte -
Interessi corrisposti (2.147)
Disponibilità liquide nette generate/(impiegate) nell'attività operativa (A) 4.752 1.387
ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Investimenti in:
- Immobilizzazioni materiali (13.811)
- Attività immateriali a vita definita (8.933)
- Buoni di Risparmio/Depositi Bancari Vincolati
Prezzo di realizzo immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie
-
-
(1.032)
Variazioni area di consolidamento:
Business combination Avio
- Prezzo pagato (84.871)
- Disponibilità liquide di Avio S.p.A. al 10 aprile 2017
Prezzo di realizzo attività finanziarie
123.655
152.847
Disponibilità liquide generate/(impiegate) nell'attività di investimento (B) 168.887 (1.032)
ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Accensione finanziamento BEI
Rimborso Senior Term and Revolving Facilties Agreement
40.000
(90.653)
Effetto tesoreria accentrata con società controllate e a controllo congiunto (19.576)
Rimborsi / (Erogazioni) di finanziamenti a società collegata Termica Colleferro S.p.A. -
Versamenti di capitale e riserva sovrapprezzo azioni 202
Altre variazioni di attività e passività finanziarie (3.632) (50)
Disponibilità liquide generate/(impiegate) nell'attività di finanziamento (C) (73.660) (50)
INCREM/(DECREM) DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E DEI MEZZI EQUIVALENTI (A)+(B)+(C) 99.979 305
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI – INIZIO PERIODO 445 140
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI – FINE PERIODO 100.424 445

(1) Per un'analisi completa si rinvia a quanto illustrato nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

1. INFORMAZIONI GENERALI

Avio S.p.A. (la "Società" o la "Capogruppo") è una società per azioni regolata secondo l'ordinamento giuridico vigente in Italia e iscritta presso l'Ufficio del Registro delle Imprese di Roma, con sede legale in Roma, Via Leonida Bissolati, n. 76.

La Società è stata costituita in data 28 maggio 2015 con il nome di Space2 S.p.A., veicolo che costituiva una Special Purpose Acquisition Company (SPAC) di diritto italiano, in forma di SIV (Special Investment Vehicle) ai sensi del Regolamento di Borsa Italiana, le cui azioni in data 28 luglio 2015 venivano collocate sul Segmento Professionale del Mercato Telematico degli Investment Vehicles (MIV) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

In data 31 marzo 2017 la SPAC Space2 S.p.A. ha acquisito la società Avio S.p.A., capogruppo del Gruppo Avio e, in data 10 aprile 2017, ha proceduto alla fusione per incorporazione della Avio S.p.A.. Space2 S.p.A. ha, inoltre, assunto la denominazione di "Avio S.p.A." a seguito della suddetta operazione.

La Capogruppo detiene, al 31 dicembre 2017, direttamente o indirettamente, partecipazioni in cinque società controllate (ELV S.p.A., Regulus S.A., Secosvim S.r.l., AS Propulsion International BV e Avio India Aviation Aerospace Private Ltd in liquidazione) e in una società a controllo congiunto (Europropulsion S.A.), incluse nell'area di consolidamento del presente bilancio (insieme il "Gruppo" o il "Gruppo Avio").

L'area di consolidamento non ha subito, nel corso dell'esercizio 2017, alcuna modifica.

Avio S.p.A. è leader nel settore della propulsione spaziale e opera direttamente e tramite le società del Gruppo attraverso 6 sedi e stabilimenti nelle aree geografiche di Europa e Sud America. Le principali attività del Gruppo sono descritte nella Relazione sulla gestione.

Il presente bilancio è espresso in Euro (€) in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni della Società. I prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, di Conto Economico e Conto Economico Complessivo sono espressi in unità di Euro; il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto ed il Rendiconto Finanziario nonché le presenti Note Esplicative sono espressi in migliaia di Euro, ove non diversamente indicato.

2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI

2.1. Principi per la predisposizione del bilancio

Il presente bilancio è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (di seguito anche "IFRS"), emessi dell'International Accounting Standards Board ("IASB") e adottati dalla Commissione Europea, per la predisposizione del proprio bilancio di esercizio. Per IFRS si intendono gli International Financial Reporting Standards, i principi contabili internazionali rivisti ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Standard Interpretations Committee ("IFRS IC", già "IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il bilancio redatto secondo i principi IFRS, fatta eccezione per quanto previsto dall'IFRS 3 con riferimento all'aggregazione aziendale avvenuta nell'esercizio, è stato predisposto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari e di altre attività e passività al fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale. E' stato altresì predisposto in conformità ai provvedimenti adottati dalla CONSOB in merito agli schemi di bilancio in applicazione dell'articolo 9 del D.Lgs. 38/2005 e delle altre norme e disposizioni CONSOB in materia di bilancio. Il bilancio d'esercizio è stato è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale – finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa della Società.

La redazione di un bilancio conforme agli IFRS richiede l'effettuazione di alcune importanti stime contabili. Inoltre si richiede che la Direzione della Società eserciti il proprio giudizio sul processo di applicazione delle politiche contabili della Società. Le aree di bilancio che comportano un maggior grado di attenzione o di complessità e quelle dove le ipotesi e le stime sono significative per il bilancio sono riportate in una nota successiva.

2.2. Schemi di bilancio

Il bilancio relativo all'esercizio 2017 è costituito dai prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalle Note Esplicative.

Gli schemi di bilancio utilizzati dalla Società prevedono:

  • per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria la distinta presentazione delle attività correnti e non correnti e delle passività correnti e non correnti, generalmente adottata dai gruppi industriali e commerciali;
  • per il Conto Economico la classificazione dei costi basata sulla natura degli stessi;
  • per il Conto Economico Complessivo l'adozione della presentazione autonoma ("two-statement approach") con indicazione degli altri utili/(perdite) al lordo del relativo effetto fiscale;
  • per il Rendiconto Finanziario l'adozione del metodo indiretto.

2.3. Informazioni comparative

Ai sensi dello IAS 1 il presente bilancio 2017 presenta le informazioni comparative per l'esercizio 2016 per le componenti patrimoniali (Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata) e quelle relative all'intero esercizio 2016 per le componenti economico-finanziarie (Conto Economico, Conto Economico Complessivo, Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto e Rendiconto Finanziario). I dati comparativi sono riferiti alla società incorporante Space2 S.p.A..

2.4. Principi contabili e criteri di valutazione

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

Il costo di acquisizione corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori sostenuti fino alla messa in esercizio (al lordo di eventuali contributi ricevuti) e degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene prevedibili, nonché dei costi di bonifica del sito su cui insiste il bene, ove necessari e se rispondenti alle previsioni dello IAS 37. Per i beni ricevuti in conferimento, il costo corrisponde ai valori determinati nei relativi atti sulla base delle risultanze peritali. Il costo di produzione interna include tutti i costi di costruzione sostenuti fino alla messa in esercizio, siano essi direttamente e specificatamente riferibili alle immobilizzazioni materiali oppure relativi, in generale, alle attività di fabbricazione impiegate e quindi comuni a più lavorazioni. Eventuali oneri finanziari sostenuti a fronte dell'acquisizione o produzione di immobilizzazioni materiali per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni a cui essi si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nell'esercizio nel quale sono sostenuti.

I costi sostenuti successivamente all'acquisizione (costi di manutenzione e riparazione e costi di sostituzione) sono iscritti nel valore contabile del cespite, oppure riconosciuti come cespite separato, solamente quando si ritiene che sia probabile che i benefici economici futuri associati al cespite saranno fruibili e che il costo del cespite possa essere misurato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione o i costi di sostituzione che non presentano le caratteristiche sopra riportate sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui vengono sostenuti.

Il valore contabile lordo dei beni viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata ed al valore residuo dei beni. L'ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l'uso. Per i beni ricevuti in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua al momento del conferimento.

Le aliquote economico-tecniche di ammortamento utilizzate dalla Società sono le seguenti:

Categoria Aliquote di ammortamento
Fabbricati 3-10%
Impianti e macchinari 7-30%
Attrezzature industriali e commerciali 25-40%
Altri beni:
- Mobili, dotazioni e macchine ufficio 12-20%
- Mezzi di trasporto 20-25%
- Altri beni 12-25%

Nell'esercizio in cui inizia l'ammortamento del bene, questo viene calcolato in funzione del periodo di effettivo utilizzo. La vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono applicati in ottica prospettica.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati al minore tra la durata residua del contratto d'affitto o di concessione e la vita utile residua della natura di cespite cui la miglioria è relativa.

I beni composti di componenti, di importo significativo, con vita utile differente sono considerati separatamente nella determinazione dell'ammortamento (component approach).

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 17 e attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sulla Società tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività della Società al loro fair value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari.

I contratti che pur non avendo la forma legale di contratto di leasing, ma che, ai sensi di quanto specificato nell'IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un leasing, contengono un leasing, vengono contabilizzati come i contratti di leasing finanziario.

I terreni non sono ammortizzati.

Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se negli esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione o il valore recuperabile, se inferiore.

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività al momento della cessione o dismissione e sono imputati al conto economico dell'esercizio.

Attività immateriali

Un'attività immateriale è un'attività priva di consistenza fisica e viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Tra le attività immateriali viene incluso l'avviamento acquisito a titolo oneroso a seguito di un'aggregazione aziendale.

Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L'ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l'attività è disponibile all'uso. La vita utile viene

riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione prospettica.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente se necessario, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).

Le attività immateriali rilevate a seguito di un'aggregazione aziendale sono iscritte separatamente dall'avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Attività immateriali a vita indefinita

Avviamento

L'avviamento deriva in parte dalla fusione del 2007, quale allocazione della differenza residua derivante dall'annullamento tra il valore della partecipazione e la corrispondente frazione del patrimonio netto delle società incorporate, e in parte dall'iscrizione degli avviamenti risultanti alla data della fusione nel bilancio dell'incorporata Avio S.p.A. e derivanti dal conferimento effettuato nella medesima nel 2003 e da acquisizioni minori di rami di azienda effettuate nel 2004 e 2005, che rappresentano il maggior valore attribuito ai rami di azienda conferiti o acquisiti rispetto al fair value delle attività, passività e passività potenziali conferite o acquisite. E' inoltre iscritto l'avviamento acquisito a titolo oneroso derivante da acquisizione di ramo d'azienda.

L'avviamento è rilevato come attività con vita utile indefinita e non viene ammortizzato, bensì sottoposto annualmente, o più frequentemente se vi sia un'indicazione che specifici eventi o modificate circostanze indichino la possibilità di una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test). Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto economico e non sono successivamente ripristinate. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al netto di eventuali perdite di valore cumulate.

Ai fini della conduzione dell'impairment test, l'avviamento è stato considerato allocato sulle singole entità generatrici dei flussi finanziari (Cash Generating Units o CGU) rappresentative delle unità di business finanziariamente indipendenti attraverso cui la Società opera. Sulla base dell'attuale configurazione della Società, al 31 dicembre 2016, è stata identificata una unica CGU corrispondente al Settore operativo Spazio.

Attività immateriali a vita definita

Costi di sviluppo

I costi di sviluppo sono capitalizzati se e solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, l'attività sviluppata è chiaramente identificabile e vi è evidenza che il loro sostenimento genererà benefici economici futuri. In particolare, ai fini della capitalizzazione rilevano l'esistenza della fattibilità tecnica e dell'intenzione di completare l'attività in modo da renderla disponibile per l'uso o vendita, l'esistenza di adeguate risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la vendita e l'attendibilità della valutazione dei costi attribuibili all'attività durante lo sviluppo. Soddisfatte queste condizioni i costi sono iscritti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria ed ammortizzati, a quote costanti, a partire dall'avvio della produzione commerciale dei programmi ai quali si riferiscono. L'ammortamento è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento ad una stima prudente della durata dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e sono inizialmente stimate in 5, 10 o 15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I costi di sviluppo capitalizzati relativi a programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono ammortizzati e sono mantenuti iscritti tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica dell'assenza di perdite di valore (impairment), sulla base della redditività prospettica dei programmi di riferimento.

I costi di ricerca e quelli di sviluppo per i quali non sono rispettate le condizioni di cui sopra vengono imputati a conto economico quando sostenuti e non possono essere capitalizzati in periodi successivi.

Attività per accreditamento presso la clientela

La Società ha proceduto, alla data di acquisizione da parte di Space2 e con effetto dall'esercizio 2017, ad allocare il costo di tale acquisizione rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili delle società acquisite ai relativi fair value a tale data. A seguito di tale processo di allocazione sono state identificate come rispondenti ai criteri richiesti per l'iscrizione, ai sensi di quanto indicato nell'IFRS 3 e nello IAS 38, le attività immateriali per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi, che sono state valutate al fair value applicando un metodo di valutazione reddituale, basato sul valore attuale dei flussi di cassa futuri generati dalle attività per il periodo di vita utile prevedibile residuo, determinato applicando un tasso di attualizzazione che tiene conto sia dei possibili rischi associati alle attività sia del valore temporale del denaro. Inoltre è stato considerato nel valore delle attività il beneficio attribuibile al risparmio fiscale conseguibile da un potenziale acquirente derivante dall'ammortamento delle attività immateriali iscrivibili (tax amortisation benefits).

Le attività per accreditamento presso la clientela vengono ammortizzate, in correlazione alla vita media ponderata residua dei programmi cui sono riferite, in un periodo di 15 anni. A fronte delle attività immateriali iscritte, sono state rilevate le relative imposte differite, determinate mediante applicazione delle aliquote fiscali che si prevede saranno in vigore al momento dell'imputazione a conto economico degli ammortamenti.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali sono iscritte nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria solo se è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e se il costo dell'attività può essere misurato in modo attendibile. Rispettate queste condizioni, le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto che corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori e, per i beni ricevuti in conferimento, ai valori determinati nei relativi atti.

Il valore contabile lordo delle altre attività immateriali a vita utile definita viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata. L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile per l'uso ed è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Per le attività ricevute in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua delle medesime.

Le aliquote di ammortamento utilizzate dalla Società sono le seguenti:

Categoria Aliquote di ammortamento
Brevetti 20%
Marchi 10%
Software 20-33%

Partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate, collegate e controllate congiuntamente sono iscritte al costo, rettificato in presenza di perdite di valore. Il costo è rappresentato dal valore di acquisto o iscritto a seguito della Fusione e corrispondente al valore della loro contribuzione nel bilancio consolidato alla data considerata in tale bilancio quale data di acquisizione.

L'eventuale differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è inclusa nel valore di carico della partecipazione e viene assoggettata annualmente a test di impairment, confrontando l'intero valore contabile della partecipazione con il suo valore recuperabile (il più elevato tra il valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita).

Qualora risultino evidenze che le partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l'obbligo di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del valore originario di iscrizione.

Le partecipazioni in altre imprese, costituenti attività finanziarie non correnti e non destinate ad attività di trading (cosiddette partecipazioni "available for sale"), per le quali il fair value è di difficile determinazione, trattandosi di società non quotate, sono valutate con il metodo del costo di acquisizione o di sottoscrizione, eventualmente ridotto per perdite di valore. Se l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite eccede il valore contabile della partecipazione iscritta in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata come passività, a meno che la Società non abbia assunto un'obbligazione legale o implicita per la copertura delle stesse.

Perdita di valore delle attività

La Società verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle immobilizzazioni materiali e delle attività immateriali e delle partecipazioni al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività viene ridotto al relativo valore recuperabile. Inoltre un'attività immateriale a vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore. La perdita di valore di un'attività corrisponde alla differenza tra il suo valore contabile ed il suo valore recuperabile, definito come il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore d'uso è calcolato come valore attuale dei flussi di cassa operativi futuri attesi, i quali escludono i flussi di cassa derivanti da attività di finanziamento. La proiezione dei flussi di cassa si basa sui piani aziendali e su presupposti ragionevoli e documentati riguardanti i futuri risultati della Società e le condizioni macroeconomiche. Il tasso di sconto utilizzato considera il valore temporale del denaro e i rischi specifici del settore di appartenenza. Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la Società stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (Cash Generating Unit – CGU) cui il bene appartiene.

In particolare, nel valutare la sussistenza di eventuali perdite di valore delle partecipazioni, trattandosi di partecipazioni in imprese non quotate e per le quali non è determinabile un valore di mercato ("fair value less costs to sell") attendibile, in linea con il disposto dello IAS 28 (paragrafo 33), il valore recuperabile ("equity value") è definito in base al valore d'uso della partecipata, inteso come sommatoria a) del valore attuale dei flussi di cassa operativi stimati per la società partecipata, b) del valore attuale stimato di una ipotetica cessione finale ("ultimate disposal") e c) della posizione finanziaria netta alla data del test.

Ogni qualvolta il valore recuperabile di un'attività, o di un'unità generatrice di flussi finanziari, è inferiore al valore contabile, quest'ultimo è ridotto al valore di recupero e la perdita viene imputata a conto economico. Successivamente, se una perdita su attività diverse dall'avviamento viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che comunque non può eccedere il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse mai stata effettuata la svalutazione per perdita di valore). Tale ripristino di valore è immediatamente contabilizzato a conto economico.

Attività finanziarie

In tale categoria sono incluse, in relazione alla scadenza originaria prevista entro o oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio:

  • le attività originatesi da transazioni aventi natura finanziaria diverse dagli strumenti derivati, a scadenza prefissata e da cui sono attesi pagamenti fissi o determinabili;
  • il fair value iniziale degli strumenti derivati;
  • l'effetto del successivo adeguamento a fair value degli strumenti derivati, ad eccezione delle variazioni di valore della componente di copertura degli strumenti derivati su cambi.

Gli utili e le perdite di tutte le attività incluse in tale categoria sono rilevati a conto economico. Per le attività diverse dagli strumenti derivati, vengono infine effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza che un'attività finanziaria non corrente possa aver subito una perdita di valore. Se esistono evidenze oggettive, viene rilevata immediatamente a conto economico una perdita. Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il

valore dell'attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato senza aver effettuato le precedenti svalutazioni.

Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore fra costo di acquisto o di produzione e valore netto di realizzo desumibile dall'andamento del mercato, definito come il prezzo di vendita stimato meno i costi di completamento previsti e le spese necessarie per realizzare la vendita.

In particolare, le materie prime, i semilavorati ed i prodotti in corso di lavorazione sono iscritti inizialmente in base al costo di acquisto o di produzione. I costi di acquisto comprendono il costo pagato ai fornitori aumentato delle spese accessorie sostenute fino all'ingresso dei beni nei magazzini della Società, al netto di sconti e abbuoni. I costi di produzione comprendono i costi sostenuti per portare i beni nel luogo e nello stato in cui si trovano alla data di bilancio: comprendono sia i costi specifici ai singoli beni o categorie di beni, sia i costi sostenuti globalmente nelle attività utilizzate per allestirli (spese generali di produzione). La valutazione del costo delle giacenze è generalmente effettuata mediante adozione del metodo FIFO. Tale criterio di valutazione è ritenuto il più adeguato per una rappresentazione veritiera e corretta, nonché omogenea, della situazione patrimoniale ed economica della Società.

Il valore delle rimanenze così determinato viene poi eventualmente rettificato mediante apposito fondo svalutazione per tener conto di materiali obsoleti o di lento rigiro, in relazione alla loro possibile utilità e realizzo futuro.

Lavori in corso su ordinazione

I lavori in corso su ordinazione (o contratti di costruzione) si riferiscono a contratti stipulati specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. Principalmente sono relativi ad attività di sviluppo e di produzione nel settore dello spazio.

Quando il risultato di un contratto di costruzione può essere stimato con attendibilità, i lavori in corso su ordinazione sono valutati secondo il metodo della percentuale di completamento applicata al corrispettivo globale contrattuale, secondo il quale i costi, i ricavi ed il relativo margine sono riconosciuti in base all'avanzamento dell'attività produttiva. Per la determinazione della percentuale di completamento si adotta il criterio economico del rapporto fra costi di produzione già sostenuti e costi preventivi totali dell'intera opera (cost-to-cost), sulla base di stime aggiornate alla data di bilancio. Periodicamente vengono effettuati aggiornamenti delle assunzioni che sono alla base delle valutazioni. Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in cui essi sono stati concordati con il committente. Gli eventuali effetti economici sono contabilizzati nell'esercizio in cui vengono effettuati gli aggiornamenti.

Quando il risultato di un contratto di costruzione non può essere stimato con attendibilità, i ricavi riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell'esercizio nel quale essi sono sostenuti.

Viene inoltre tenuto conto degli oneri da sostenere dopo la chiusura della commessa e di quelli a fronte di perdite prevedibili mediante accantonamenti ai fondi rischi; in particolare eventuali perdite sui contratti vengono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note.

I lavori in corso su ordinazione sono esposti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria al netto degli acconti fatturati ai clienti. L'analisi viene effettuata per singola commessa: se il valore della singola commessa è superiore agli acconti, la differenza positiva è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce in esame; nel caso in cui il valore della singola commessa risulti inferiore agli acconti, la differenza negativa è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce "Anticipi per lavori in corso su ordinazione".

Crediti commerciali

I crediti sono inizialmente iscritti al fair value, che corrisponde al valore nominale, e successivamente rettificati, per adeguarli al presunto valore di realizzo, tramite l'iscrizione di un fondo svalutazione. Tale fondo svalutazione è commisurato sia all'entità dei rischi relativi a specifici crediti, sia all'entità del rischio generico di mancato incasso incombente sulla generalità dei crediti, prudenzialmente stimato in base all'esperienza del passato ed al grado di equilibrio finanziario noto della generalità dei debitori.

Qualora la riscossione del corrispettivo fosse differita oltre i normali termini commerciali praticati ai clienti, il credito viene sottoposto ad attualizzazione e successivamente valutato al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Le operazioni di cessione di crediti mediante operazioni di factoring possono essere di tipo prosolvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto implicano il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti. Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l'eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non è stata trasferita la sostanzialità di tutti i relativi rischi e benefici. Di conseguenza, i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IAS 39 rimangono iscritti nel bilancio, pur se legalmente risultano ceduti. In contropartita viene contabilizzata una passività finanziaria di pari importo inclusa nella voce "Passività finanziarie correnti".

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono denaro e valori in cassa, depositi bancari a pronti ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti prontamente in denaro e che sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore. Gli scoperti di conto corrente sono portati a riduzione delle disponibilità liquide solo ai fini della redazione del rendiconto finanziario.

Passività finanziarie

In tale voce sono classificate le passività di natura finanziaria, nella parte non corrente, e gli scoperti di conto corrente, nella parte a breve, nonché quei debiti correnti e non correnti che, seppur sorti in relazione ad operazioni di natura commerciale o comunque non finanziaria, sono stati negoziati a condizioni particolari, in quanto si è inteso porre in essere un'operazione di finanziamento rendendo di fatto tali debiti finanziari. I debiti finanziari correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

La quota dei debiti finanziari non correnti esigibile entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio viene classificata nella voce "Quota corrente dei debiti finanziari non correnti".

Fondi per benefici ai dipendenti

I dipendenti della Società fruiscono di benefici successivi al rapporto di lavoro, che possono essere piani pensionistici a contribuzione definita oppure a benefici definiti, e di altri benefici a lungo termine.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Il trattamento contabile dei piani pensionistici e degli altri benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro dipende dalla natura degli stessi.

I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali la Società versa contribuzioni fisse ad un'entità giuridicamente distinta su base obbligatoria, contrattuale o volontaria senza che esistano obbligazioni legali o implicite ad effettuare versamenti aggiuntivi se l'entità non dovesse detenere attività sufficienti per pagare tutti i benefici pensionistici maturati relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli

precedenti. I contributi da versare sono rilevati a conto economico sulla base del principio della competenza e classificati tra i costi del personale.

I piani a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita. L'obbligazione di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti ed il relativo costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method), in funzione di uno o più fattori quali l'età, gli anni di servizio e la retribuzione futura prevista.

Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali e delle rettifiche basate sull'esperienza passata sono rilevati immediatamente nel periodo in cui sorgono negli Altri utili/(perdite) complessivi e non sono mai riclassificati a conto economico nei periodi successivi.

Il trattamento di fine rapporto ("TFR") era considerato sino al 31 dicembre 2006 un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata profondamente modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1 gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. In conseguenza, le quote di TFR maturate successivamente a tale data assumono la natura relativa ai piani a contribuzione definita, con esclusione, pertanto, di componenti di stima attuariale nella determinazione del costo di competenza. Le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono valutate quali piani a benefici definiti secondo procedimenti attuariali, escludendo, però, nel calcolo la componente relativa ai futuri incrementi salariali.

Altri benefici a lungo termine

Gli altri benefici a lungo termine hanno un trattamento contabile analogo a quello dei piani a benefici definiti, ad eccezione del fatto che gli utili e le perdite attuariali sono interamente riconosciuti a conto economico nell'esercizio in cui si determinano.

Piani retributivi basati su azioni (Share based payment)

Piani retributivi basati su azioni liquidabili per cassa o attraverso la consegna di altre attività finanziarie (cash-settled share-based payment) sono rilevati come passività, tra i fondi per rischi ed oneri, e sono valutati al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione. Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a conto economico.

Fondi per rischi ed oneri

La Società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione attuale, legale o implicita, a fronte di un evento passato, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse della Società per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base della miglior stima dei costi richiesti per adempiere all'obbligazione alla data del bilancio. Se l'effetto è rilevante, l'accantonamento viene attualizzato e il suo incremento dovuto al trascorrere del tempo viene successivamente rilevato a Conto Economico negli oneri finanziari.

Nel caso di cause legali, l'ammontare dei fondi viene determinato sulla base delle valutazioni dei rischi al fine di determinare la probabilità, la tempistica e gli importi coinvolti.

In caso di passività per oneri futuri di smantellamento, rimozione e bonifica relative ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale al quale l'onere stesso si riferisce.

I fondi sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente; eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono menzionati nelle Note Esplicative senza procedere ad alcuno stanziamento.

Debiti commerciali

I debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale ritenuto rappresentativo del valore di estinzione. I debiti commerciali sono iscritti fra le passività correnti, salvo i casi in cui la Società abbia il diritto contrattuale di estinguere le proprie obbligazioni oltre i 12 mesi dalla data di bilancio.

Debiti per erogazioni ai sensi della Legge 808/85

Tali debiti sono iscritti in bilancio al loro valore nominale e sono classificati nelle voci di bilancio "Altre passività non correnti" e "Altre passività correnti".

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Società affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono iscritti per competenza al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi.

I ricavi per la vendita di beni vengono riconosciuti quando la Società ha trasferito all'acquirente i rischi significativi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni, momento generalmente coincidente con la spedizione. I ricavi per le prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento dell'attività, sulla base di medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Inoltre, qualora il risultato della prestazione di servizi non possa essere attendibilmente stimato, i ricavi vengono rilevati solo nella misura i cui i costi relativi saranno recuperabili.

I ricavi includono anche le variazioni dei lavori in corso su ordinazione relativi a commesse di durata pluriennale che sono riconosciute in base allo stato avanzamento lavori rapportato al prezzo di vendita (come più ampiamente descritto nella nota relativa ai Lavori in corso su ordinazione).

Gli interessi attivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile, che rappresenta il tasso che sconta gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dell'attività finanziaria per riportarli al valore di carico contabile dell'attività stessa.

Dividendi ricevuti

I dividendi sono rilevati nell'esercizio in cui si stabilisce il diritto degli azionisti a riceverne il pagamento.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la Società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono generalmente rilevati a conto economico con un criterio sistematico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

In particolare, i contributi ottenuti a fronte di investimenti in attivo fisso e costi di sviluppo capitalizzati vengono iscritti nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, nelle voci "Altre passività non correnti" o "Altre passività correnti" e vengono imputati a conto economico in correlazione alla residua durata dell'ammortamento dei cespiti e delle attività cui si riferiscono. Qualora il contributo venga riconosciuto in un esercizio successivo a quello in cui i cespiti o le attività immobilizzate sono entrati in ammortamento, la quota di contributi relativi agli esercizi precedenti viene iscritta a conto economico tra gli altri proventi.

Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un eventuale finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all'inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair

value più i costi direttamente attribuibili all'ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici.

Costi

I costi sono contabilizzati nel rispetto del principio della competenza e nella prospettiva di continuità aziendale della Società, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi. Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio con le modalità descritte nella nota relativa ai Fondi rischi ed oneri.

Gli interessi passivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile.

Imposte

Le imposte sul reddito sono costituite dalle imposte correnti e dalle imposte anticipate e differite.

Le imposte correnti sono calcolate sul risultato imponibile stimato dell'esercizio e sono determinate in base alla normativa tributaria vigente.

Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico, poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti alla data di bilancio.

Nel corso dell'anno, la Società e alcune sue controllate italiane hanno deciso di rinnovare, a partire dal 2012 e per un triennio, l'adesione al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Avio S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale, beneficiando della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione.

Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). Avio S.p.A. rileva un credito nei confronti delle società che apportano redditi imponibili pari all'IRES da versare, così come determinato sulla base del contratto di consolidato. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, Avio S.p.A. iscrive un debito pari all'IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo, così come determinato sulla base del contratto di consolidato.

Il debito per IRAP è contabilizzato nelle "Passività per imposte correnti" al netto degli eventuali acconti corrisposti in corso d'anno.

Le imposte anticipate e differite sono le imposte che ci si aspetta di recuperare o di pagare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell'imponibile fiscale, contabilizzate secondo il metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le differenze temporanee derivano da avviamento o dall'iscrizione iniziale (non in operazioni di aggregazioni di imprese) di altre attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul risultato contabile né sul risultato imponibile. Il beneficio fiscale derivante dal riporto a nuovo di perdite fiscali è rilevato quando e nella misura in cui sia ritenuta probabile la disponibilità di redditi imponibili futuri a fronte dei quali tali perdite possano essere utilizzate.

Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l'esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività.

Le imposte anticipate e differite sono calcolate in base all'aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in

vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. Le imposte correnti e differite sono imputate direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte sono imputate al patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive e quando la Società intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Distribuzione dei dividendi

I dividendi pagabili dalla Società sono rappresentati come movimento di patrimonio netto e iscritti nelle passività correnti nell'esercizio in cui la distribuzione è approvata dall'assemblea degli azionisti.

Differenze cambio

I ricavi e i costi relativi a operazioni in moneta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.

Le attività e passività monetarie in moneta diversa da quella funzionale sono convertite nella moneta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura del periodo di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in valuta diversa da quella funzionale non sono riconvertite al cambio corrente alla data di bilancio.

L'importo dell'eventuale utile netto derivante dall'adeguamento ai cambi di fine esercizio delle poste in valuta, in sede di approvazione del bilancio e conseguente destinazione del risultato, è iscritto, per la parte non assorbita dall'eventuale perdita di esercizio, in una riserva non distribuibile sino al momento del successivo realizzo.

Alla chiusura di ogni esercizio viene rideterminato l'importo complessivo degli utili e perdite non realizzati su cambi. Qualora emerga un utile netto complessivo su cambi superiore all'importo della riserva patrimoniale, quest'ultima viene integrata. Se, invece, emerge una perdita o un utile netto inferiore all'importo iscritto nella riserva, rispettivamente l'intera riserva o l'eccedenza è riclassificata a una riserva liberamente distribuibile in sede di redazione del bilancio.

Aggregazioni aziendali

L'acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell'acquisizione. Il costo dell'acquisizione è determinato dalla sommatoria del fair value, alla data di ottenimento del controllo, delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell'impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono generalmente rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti. Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'impresa acquisita che rispettano le condizioni per l'iscrizione secondo l'IFRS 3 - Aggregazioni aziendali sono iscritte al loro fair value alla data di acquisizione; costituiscono un'eccezione le imposte differite attive e passive, le attività e passività per benefici ai dipendenti, le passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell'impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell'impresa acquisita, e le attività (o gruppi di attività e passività) destinate alla vendita, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento. L'avviamento derivante dall'acquisizione è iscritto come attività e valutato inizialmente al costo. L'avviamento rappresenta l'eccedenza tra la sommatoria (i) del corrispettivo trasferito, (ii) del fair value degli eventuali aumenti di capitale a favore degli azionisti di minoranza, (iii) del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita e il fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione.

Se il fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la sommatoria (i) del corrispettivo trasferito, (ii) dell'importo di interessenze dei terzi, (iii) del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.

Le quote di interessenze di pertinenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.

Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall'aggregazione aziendale).

Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dal Gruppo nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta e rilevati negli altri utili/(perdite) complessivi sono riclassificati nel conto economico come se la partecipazione fosse stata ceduta.

Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio per il periodo in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

Le aggregazioni aziendali avvenute prima del 1 gennaio 2010 sono state rilevate secondo la precedente versione dell'IFRS 3.

Non sussistono restrizioni significative alla capacità delle controllate di trasferire fondi alla controllante, a titolo di pagamento di dividendi, rimborsi di prestiti o anticipazioni.

2.4.rmativa IFRS 3

L'operazione descritta nella Relazione sulla Gestione di acquisizione da parte di Space2 S.p.A., Leonardo S.p.A. e di In Orbit S.p.A. del capitale sociale di Avio S.p.A. e della successiva fusione di quest'ultima in Space2 S.p.A. si configura come un'aggregazione aziendale e pertanto è soggetta alle disposizioni ed alla disciplina dell'IFRS 3. Tale operazione di aggregazione ha determinato una differenza positiva tra il corrispettivo trasferito (pari al corrispettivo pagato da Space2 S.p.A. addizionato del fair value delle azioni emesse a servizio della fusione a favore di Leonardo S.p.A. e In Orbit S.p.A.) ed i net assets acquisiti. Sulla base dei dettami dell'IFRS 3, se la somma dei corrispettivi trasferiti eccede il fair value delle attività nette acquisite e passività nette assunte alla data di acquisizione, tale eccedenza va rilevata ad Avviamento. Poiché la fusione ha avuto effetto con data 10 aprile 2017 ed essendo non significative le variazioni tra la data di acquisizione e quella di efficacia della fusione, nel bilancio separato della Avio S.p.A., l'operazione di aggregazione aziendale è stata contabilizzata alla data della fusione.

Le attività identificabili acquisite e le passività identificabili assunte di Avio S.p.A. sono state quindi valutate al fair value alla data di fusione, con eccezione delle imposte differite e di alcune passività associate ai benefici ai dipendenti che sono state rilevate in accordo con il relativo principio di riferimento, in conformità con l'IFRS 3. Tale processo di valutazione è stato completato all'inizio del mese di marzo 2018, ed ha determinato i seguenti valori (in Euro migliaia):

36.648
114.121
77.984
7.440
73.667
67.338
377.198
76.524
829.438
3.830
123.655
23.421
7.859
1.064.727
1.441.925
8.263
11.973
116.936
137.172
89.580
93.279
78.749
903.715
2.850
11.590
1.179.763
1.316.935
124.990

Al completamento del processo di misurazione e adeguamento al fair value, l'avviamento derivante dall'acquisizione è stato così determinato:

Prezzo acquisizione del controllo da parte Space2 S.p.A. (ora Avio S.p.A.) 84.871
Differenza tra Fair Value e valore nominale dell'aumento di capitale a servizio
del rapporto di cambio delle azioni di Leonardo S.p.A. e In Orbit S.p.A.
25.615
Valore nominale dell'aumento di capitale 75.509
Attività nette acquisite/passività nette assunte (124.990)
Avviamento 61.005

L'iscrizione di tale avviamento al 31 dicembre 2017 trova fondamento nelle prospettive reddituali e finanziarie del Gruppo Avio confortate dai risultati conseguiti nell'esercizio 2017.

Qualora l'acquisizione fosse stata effettuata il 1° gennaio 2017, la Società avrebbe conseguito nel 2017 i risultati economici che sono esposti nel dettaglio nel paragrafo "Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale di Avio S.p.A." della Relazione sulla gestione.

2.5. Gestione del rischio

Rischio di credito

La Società presenta una concentrazione di rischio di credito in funzione della natura delle attività svolte e dei mercati di riferimento. Nel complesso, i crediti commerciali manifestano un rischio di concentrazione nel mercato dell'Unione Europea. I crediti commerciali sono contabilizzati al netto della svalutazione determinata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinato considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando altresì i dati storici.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui è soggetta la Società può sorgere dalle difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I due principali fattori che influenzano la liquidità della Società sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità e degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorati e gestiti centralmente nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide.

L'attuale contesto generale dell'economia, dei mercati in cui opera la Società e di quelli finanziari richiede un'attenta gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al conseguimento di un sufficiente livello di liquidità disponibile per adempiere alle obbligazioni cui la Società è tenuta.

Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa ed eventualmente dalla ridefinizione dell'attuale struttura di indebitamento, consentiranno alla Società di soddisfare i propri bisogni derivanti dalla attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

2.6. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative Note Esplicative in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sul valore delle attività e delle passività iscritte, sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio e sull'importo dei ricavi e dei costi di periodo.

I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente dalla Società in base alle migliori conoscenze dell'attività della Società stessa e

degli altri fattori ragionevolmente desumibili dalle circostanze attuali. Gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

L'attuale situazione macroeconomica internazionale, che interessa anche talune aree di business in cui opera la Società, ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio od in quelli successivi, di risultati diversi da quanto stimato, che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi chiaramente non stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci di bilancio. Le stime e le assunzioni sono utilizzate in diverse aree, quali le attività non correnti, il fondo svalutazione crediti, il fondo svalutazione magazzino, i piani per benefici ai dipendenti, le passività potenziali e gli altri fondi rischi, oltre che per stimare i costi a finire di commessa ed il relativo stato di avanzamento.

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili IFRS e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.

Valore recuperabile delle attività non correnti

Le attività non correnti includono gli Immobili, impianti e macchinari, l'Avviamento, le Attività immateriali a vita definita e le Partecipazioni. La Società rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle eventuali attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l'Avviamento tale analisi è svolta almeno una volta l'anno e ogni qualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L'analisi della recuperabilità (impairment test) del valore contabile delle attività non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, la Società rileva una svalutazione pari all'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani pluriennali predisposti dalla Società.

Le stime e le assunzioni utilizzate nell'ambito di tale analisi riflettono lo stato delle conoscenze della Società circa gli sviluppi del business dei diversi settori di attività in cui opera e tengono conto di previsioni ritenute ragionevoli sui futuri sviluppi dei mercati e del settore aerospaziale che rimangono soggette ad un fisiologico grado di incertezza anche in considerazione del perdurare dell'attuale crisi economico-finanziaria e dei suoi effetti sulla situazione macroeconomica internazionale. Nonostante le attuali stime della Società non evidenzino situazioni di perdita di valore delle attività non correnti oltre a quelle rilevate nel presente bilancio, eventuali diversi sviluppi in tale contesto economico o eventuali diverse performance della Società potrebbero portare a valori diversi dalle stime originarie e, ove necessario, a rettifiche nel valore contabile di alcune attività non correnti.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite connesse al portafoglio crediti della Società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di perdite attese su crediti, stimati in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia, a importi insoluti correnti e storici, storni e incassi, nonché all'attento monitoraggio della qualità del portafoglio crediti e delle condizioni correnti e previste dell'economia e dei mercati di riferimento.

Fondo svalutazione magazzino

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte della Società determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso dei mercati di riferimento, per eventuali fenomeni di obsolescenza o lento rigiro legati a ragioni tecniche o commerciali.

Piani per benefici ai dipendenti

I fondi per benefici ai dipendenti, i costi e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l'uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell'obbligazione. Tale processo è basato su stime effettuate periodicamente da consulenti attuariali che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi ad esercizi passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati componenti di stima gli indici di mortalità e di recesso, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché le analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria.

La variazione di ognuno di questi parametri potrebbe comportare degli effetti sulle future contribuzioni ai fondi. A seguito dell'adozione del principio IAS 19 rivisto con riferimento al riconoscimento degli utili e perdite attuariali generati dalla valutazione delle passività e attività per benefici ai dipendenti, gli effetti derivanti dall'aggiornamento delle stime dei parametri sopra indicati sono riconosciuti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria attraverso l'iscrizione nel Patrimonio Netto del Gruppo di una specifica riserva.

Fondi per rischi e oneri e Passività potenziali

La Società accerta una passività a fronte di contenziosi e cause in corso quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

La Società è soggetta a cause legali e fiscali riguardanti varie tipologie di problematiche che sono soggette a un diverso grado di incertezza in relazione alla loro complessità, giurisdizione e differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, la Società monitora lo stato delle cause in corso e si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale, è quindi possibile che il valore dei fondi per procedimenti legali e contenziosi della Società possa variare a seguito di futuri sviluppi nei procedimenti in corso.

Inoltre, l'attività della Società si rivolge a settori e mercati ove talune problematiche di natura commerciale possono essere risolte soltanto dopo un significativo lasso di tempo rendendo necessaria la stima da parte del management dei risultati di tali controversie o contestazioni, mediante il monitoraggio delle condizioni contrattuali e delle evoluzioni delle singole fattispecie.

Valutazione dei lavori in corso su ordinazione

La Società opera con schemi contrattuali particolarmente complessi, taluni dei quali rilevati in bilancio attraverso il metodo della percentuale di completamento. In tali casi i margini riconosciuti a conto economico sono funzione sia dell'avanzamento della commessa sia dei margini che si ritiene verranno rilevati sull'intera opera al suo completamento: pertanto, la corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi ad opere non ancora concluse presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, delle variazioni contrattuali, nonché dei ritardi, degli extracosti e delle penali che potrebbero comprimere il margine atteso. Per meglio supportare le stime del management, la Società si è dotata di schemi di gestione e di analisi dei rischi di commessa, finalizzati a identificare, monitorare e quantificare i rischi relativi allo svolgimento di tali contratti. I valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management, con l'ausilio di detti supporti procedurali.

Altro

Oltre alle voci elencate in precedenza, l'uso di stime ha riguardato la valutazione di talune attività e passività finanziarie, dei piani per compensi attribuibili a un certo numero di manager e del processo di valutazione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte con operazioni di aggregazioni aziendali.

2.7. Nuovi principi contabili

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1 GENNAIO 2017

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2017:

  • Emendamento allo IAS 7 "Disclosure Initiative" (pubblicato in data 29 gennaio 2016). Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti per migliorare l'informativa sulle passività finanziarie. In particolare, le modifiche richiedono di fornire un'informativa che permetta agli utilizzatori del bilancio di comprendere le variazioni delle passività derivanti da operazioni di finanziamento. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio della Società.
  • Emendamento allo IAS 12 "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses" (pubblicato in data 19 gennaio 2016). Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti sull'iscrizione delle imposte differite attive sulle perdite non realizzate nella valutazione di attività finanziarie della categoria "Available for Sale" al verificarsi di determinate circostanze e sulla stima dei redditi imponibili per gli esercizi futuri. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio della Società.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS E IFRIC OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DALLA SOCIETA' AL 31 DICEMBRE 2017

La Società non ha applicato i seguenti principi, nuovi ed emendati, emessi ma non ancora in vigore.

  • Principio IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers" (pubblicato in data 28 maggio 2014 e integrato con ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016) che è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
  • o l'identificazione del contratto con il cliente;
  • o l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • o la determinazione del prezzo;
  • o l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • o i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Il nuovo principio IFRS 15 (Revenue from contracts with customers) emesso dallo IASB nel Maggio 2014 e rivisto nel Settembre 2015, fornisce un nuovo quadro normativo che andrà a sostituire dall'esercizio 2018 (1° gennaio) le disposizioni preesistenti in materia di ricavi per vendita di beni e servizi ai clienti.

Il principio prevede che i ricavi siano riconosciuti al trasferimento del controllo sui beni e servizi ai clienti per un ammontare che rifletta il prezzo atteso seguendo un processo con 5 fasi. Il nuovo principio richiede altresì informativa addizionale circa la natura, l'ammontare, le tempistiche ed il grado di incertezza dei ricavi e dei "cash flows" derivanti dai contratti.

La finalità del nuovo Principio è quindi volta a garantire agli utilizzatori del bilancio una migliore comprensione della natura, importo e tempistica dei ricavi e dei flussi di cassa che si generano dai contratti con i clienti.

La Società ha avviato un progetto volto a individuare, una volta completato, eventuali effetti derivanti dall'introduzione di tale nuovo principio IFRS 15.

Allo stato, risulta confermato il principio generale della contabilizzazione dei ricavi con il metodo dell'avanzamento delle commesse senza modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi. Il Gruppo sta ultimando le proprie considerazioni sugli effetti che deriveranno dall'applicazione del nuovo principio non attendendo ad oggi impatti significativi sul risultato, sul patrimonio netto e sui principali indicatori di "performance".

L'applicazione del nuovo principio IFRS 15 avverrà con il "Modified Retrospective Approach".

  • Versione finale dell'IFRS 9 – Financial Instruments (pubblicato in data 24 luglio 2014). Il documento accoglie i risultati del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39:
  • o introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie (unitamente alla valutazione delle modifiche non sostanziali delle passività finanziarie);
  • o con riferimento al modello di impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici;
  • o introduce un nuovo modello di hedge accounting (incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting, modifiche al test di efficacia).

Il nuovo principio deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.

Sulla base delle analisi svolte, gli amministratori si attendono che l'applicazione dell'IFRS 9 non avrà un impatto significativo sugli importi e sulla relativa informativa riportata nel bilancio d'sercizio della Società.

• Principio IFRS 16 – Leases (pubblicato in data 13 gennaio 2016), destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 - Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata solo per le società che hanno già applicato l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers.

Gli amministratori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 16 possa avere un impatto significativo sugli importi e sulla relativa informativa riportata nel bilancio d'esercizio della Società, in considerazione del fatto che i beni in locazione operativa sono di importo immateriale.

• Documento "Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts" (pubblicato in data 12 settembre 2016). Per le entità il cui business è costituito in misura predominante dall'attività di assicurazione, le modifiche hanno l'obiettivo di chiarire le preoccupazioni derivanti dall'applicazione del nuovo principio IFRS 9 (dal 1° gennaio 2018) alle attività finanziarie, prima che avvenga la sostituzione da parte dello IASB dell'attuale principio IFRS 4 con il nuovo principio attualmente in fase di predisposizione, sulla base del quale sono invece valutate le passività finanziarie.

Le modifiche introducono due possibili approcci:

  • o overlay approach;
  • o deferral approach.

Questi approcci consentiranno:

  • o la possibilità di rilevare nel conto economico complessivo (ad esempio nel prospetto OCI), piuttosto che nel conto economico, gli effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 9 piuttosto che dello IAS 39 ad alcune designate attività finanziarie prima dell'applicazione del nuovo principio avente ad oggetto i contratti assicurativi ("overlay approach");
  • o la possibilità di avvalersi di una temporanea esenzione dell'applicazione dell'IFRS 9 fino al primo tra la data di applicazione del nuovo principio sui contratti assicurativi o l'esercizio con inizio 1 gennaio 2021. Le entità che differiscono l'applicazione dell'IFRS 9 continueranno ad applicare l'attuale principio IAS 39 ("deferral approach").

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio d'esercizio della Società dall'adozione di queste modifiche.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

Alla data di riferimento del presente bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

  • In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2021 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio d'esercizio della Società dall'adozione di questo principio.
  • Emendamento all'IFRS 2 "Classification and measurement of share-based payment transactions" (pubblicato in data 20 giugno 2016), che contiene alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cashsettled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cashsettled a equity-settled. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio d'esercizio della Società dall'adozione di tali modifiche, tuttavia al momento gli Amministratori stanno valutando eventuali possibili effetti derivanti dall'introduzione delle stesse.

  • Documento "Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle", pubblicato in data 8 dicembre 2016 (tra cui IFRS 1 First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards - Deletion of short-term exemptions for first-time adopters, IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures – Measuring investees at fair value through profit or loss: an investment-by-investment choice or a consistent policy choice, IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities – Clarification of the scope of the Standard) che integrano parzialmente i principi preesistenti. La maggior parte delle modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio d'esercizio della Società dall'adozione di tali modifiche, tuttavia al momento gli Amministratori stanno valutando eventuali possibili effetti derivanti dall'introduzione delle stesse.

  • Interpretazione IFRIC 22 "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration" (pubblicata in data 8 dicembre 2016). L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire delle linee guida per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari, prima della rilevazione della relativa attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve determinare la data di una transazione, e di conseguenza, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo. L'IFRIC 22 è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio d'esercizio della Società dall'adozione di tali modifiche, tuttavia al momento gli Amministratori stanno valutando eventuali possibili effetti derivanti dall'introduzione delle stesse.
  • Emendamento allo IAS 40 "Transfers of Investment Property" (pubblicato in data 8 dicembre 2016). Tali modifiche chiariscono i trasferimenti di un immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità. Tali modifiche sono applicabili dal 1° gennaio 2018. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio d'esercizio della Società dall'adozione di tali modifiche, tuttavia al momento gli Amministratori stanno valutando eventuali possibili effetti derivanti dall'introduzione delle stesse.
  • In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato il documento interpretativo IFRIC 23 – Uncertainty over Income Tax Treatments. Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. Il documento prevede che le incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte vengano riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. La nuova interpretazione si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio d'esercizio della Società dall'adozione di tali modifiche, tuttavia al momento gli Amministratori stanno valutando eventuali possibili effetti derivanti dall'introduzione delle stesse.
  • Emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation (pubblicato in data 12 ottobre 2017). Tale documento specifica gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare il test "SPPI" anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio d'esercizio della Società dall'adozione di tali modifiche, tuttavia al momento gli Amministratori stanno valutando eventuali possibili effetti derivanti dall'introduzione delle stesse.
  • Emendamento allo IAS 28 "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures" (pubblicato in data 12 ottobre 2017)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare

l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio d'esercizio della Società dall'adozione di tali modifiche, tuttavia al momento gli Amministratori stanno valutando eventuali possibili effetti derivanti dall'introduzione delle stesse.

  • Documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle", pubblicato in data 12 dicembre 2017 (tra cui IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements – Remeasurement of previously held interest in a joint operation, IAS 12 Income Taxes – Income tax consequences of payments on financial instruments classified as equity, IAS 23 Borrowing costs Disclosure of Interests in Other Entities – Borrowing costs eligible for capitalisation) che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi sul bilancio d'esercizio della Società dall'adozione di tali modifiche, tuttavia al momento gli Amministratori stanno valutando eventuali possibili effetti derivanti dall'introduzione delle stesse.
  • Emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 "Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (pubblicato in data 11 settembre 2014). Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10 relativo alla valutazione dell'utile o della perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento.
  • Principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts (pubblicato in data 30 gennaio 2014) che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo la Società un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

3. COMPOSIZIONE, COMMENTO E VARIAZIONI DELLE PRINCIPALI VOCI E ALTRE INFORMAZIONI

ATTIVITA' NON CORRENTI

3.1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

I valori delle Immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2017 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Immobilizzazioni materiali della Avio S.p.A. al 31 dicembre 2017 con gli stessi al 10 aprile 2017, data di fusione per incorporazione da parte di Space2. Tale ultima società non iscriveva Immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2016.

Al 31/12/2017 Saldi di Avio S.p.A. al 10/04/2017 - data
fusione per incorporazione
31/12/2016
- Space2
S.p.A.
Valori Fondi
ammorta
Fondi
svaluta
Valori
netti
Valori Fondi
ammorta
Fondi
svaluta
Valori
netti
Valori netti
lordi -mento -zione a
bilancio
lordi -mento -zione a
bilancio
a bilancio
Terreni
Fabbricati 13.049 (5.579) 7.470 13.049 (5.242) 7.807
Impianti e
macchinario
Attrezzature
57.456 (41.032) 16.424 55.293 (39.135) 16.158
industriali e
commerciali
10.492 (10.318) 174 10.386 (10.205) 181
Altri beni 4.209 (2.851) 1.358 3.748 (2.572) 1.176
Immobilizzaz
ioni in corso
e acconti
22.408 0 22.408 11.327 11.327
Totale 107.614 (59.780) - 47.834 93.803 (57.154) - 36.649 -

Le variazioni tra il 10 aprile 2017 ed il 31 dicembre 2017 nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali della Avio S.p.A. sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi Al Incrementi Diminuzioni
per
Riclassifiche
ed altre
Al
10/04/2017 dismissioni variazioni 31/12/2017
Terreni
Fabbricati 13.049 13.049
Impianti e macchinario 55.293 2.163 57.456
Attrezzature industriali e commerciali 10.386 106 10.492
Altri beni 3.748 461 4.209
Immobilizzazioni in corso e acconti 11.327 11.081 22.408
Totale 93.803 13.811 - - 107.614

La voce immobilizzazioni in corso ed acconti si riferisce, al 31 dicembre 2017, agli investimenti in corso di completamento relativi principalmente alla realizzazione delle facilities per lo sviluppo e la costruzione del motore P120C, che sarà utilizzato sui due nuovi lanciatori VEGA-C e Ariane 6.

Le variazioni tra il 10 aprile 2017 ed il 31 dicembre 2017 nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali del Gruppo Avio sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

(5.242)
(337)
(5.579)
(39.135)
(1.897)
(41.032)
Attrezzature industriali e commerciali
(10.205)
(113)
(10.318)
(2.572)
(279)
(2.851)
(57.154)
(2.626)
-
-
(59.780)

Gli ammortamenti stanziati nell'esercizio sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed alla obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti.

3.2. AVVIAMENTO

L'avviamento risulta iscritto in bilancio al 31 dicembre 2017 per un importo pari a 61.005 migliaia di Euro è relativo alla quota allocata nell'ambito della Purchase Price Allocation alla data del 31 marzo 2017 commentata nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione. Per maggiori dettagli si rimanda inoltre all'informativa IFRS 3 al paragrafo 2.4.1 della presenta Nota.

Come indicato nella Nota 2.7. Principi contabili e criteri di valutazione, l'avviamento non viene ammortizzato ma eventualmente svalutato per perdite durevoli di valore. Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno annualmente, o più frequentemente qualora si verifichino specifici eventi e circostanze che possano far presumere una riduzione durevole di valore, attraverso apposite valutazioni (impairment test) su ciascuna unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit). La CGU identificata dal Gruppo per il monitoraggio dell'avviamento coincide con il livello di aggregazione delle attività ai sensi dell'IFRS 8 - Settori operativi rappresentato per il Gruppo dall'unico business Spazio.

L'avviamento allocato alla CGU Spazio è stato sottoposto a impairment test con riferimento alla data di bilancio e l'esito di questo non ha fatto emergere la necessità di apportare una svalutazione ai valori contabili dell'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2017.

La recuperabilità dei valori iscritti viene verificata confrontando il capitale investito netto (valore contabile) della CGU con il relativo valore recuperabile. Il valore recuperabile dell'avviamento è dato dalla determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa operativi che derivano dalle previsioni incluse nei piani pluriennali approvati dal Gruppo e di un valore terminale (terminal value) normalizzato, impiegato per esprimere una stima sintetica dei risultati futuri oltre l'arco temporale esplicitamente considerato. Tali flussi di cassa sono poi attualizzati utilizzando tassi di sconto rappresentativi delle correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e che tengono conto dei rischi specifici dell'attività del Gruppo e della CGU considerata.

Al 31 dicembre 2017, i flussi di cassa della CGU Spazio sono stati stimati in base alle previsioni desumibili dall'ultimo Business Plan predisposto dal Management della Società approvato dal Consiglio di Amministrazione il 19 gennaio 2017 per il triennio 2017-2019 integratp cpn alcuni

aggiornamenti per l'anno 2018 (contenuti nel budget approvato) e 2019 nonché le proiezioni per l'anno 2020. Per la determinazione del terminal value sono stati normalizzati i flussi di cassa previsti per l'ultimo anno di proiezione (2020) con il metodo della perpetuity, ipotizzando una crescita del 2% dei flussi di cassa attesi a partire dal 2021.

Il tasso medio di sconto (costo medio ponderato del capitale) utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato, al netto delle imposte, pari al 8,90% (8,72 % nel precedente esercizio).

E' opportuno precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal management sulla base dell'esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. A tal fine si segnala che l'attuale situazione macroeconomica internazionale e i possibili riflessi economico-finanziari, in particolare sui livelli di spesa destinati dai governi nazionali e istituzioni sovranazionali alle politiche di accesso allo spazio, potrebbero presentare scenari di incertezza nel conseguimento degli obiettivi e livelli di attività considerati nel piano, senza peraltro determinare il sorgere di situazioni di impairment dell'avviamento iscritto in bilancio. Tuttavia la stima del valore recuperabile dell'avviamento richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management e, pur considerando che i cicli di produzione e commercializzazione dei prodotti sono caratterizzati da archi temporali di durata significativa che consentono quindi recuperi su eventuali slittamenti degli obiettivi di piano, non si può escludere che si verifichi una perdita di valore dell'avviamento in periodi futuri a causa di cambiamenti di scenario ad oggi non prevedibili. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono oggetto di costante monitoraggio da parte del management del Gruppo.

In considerazione di quanto indicato, il Gruppo ha effettuato le seguenti sensitivities.

Una prima sensitivity ha riguardato il tasso di crescita del terminal value ed il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa:

  • per quanto concerne il tasso di crescita del terminal value è stata ipotizzata una variazione in diminuzione di 50 basis point; alternativamente
  • per quanto concerne il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa è stata ipotizzata una variazione in aumento di 50 basis point.

Sulla base della suddetta sensitivity, il valore recuperabile della CGU Spazio risulta superiore al valore contabile iscritto in bilancio. Anche ove si considerasse una medesima variazione negativa congiunta dei suddetti parametri, il valore recuperabile della CGU Spazio risulta comunque superiore al valore contabile iscritto in bilancio.

Una seconda sensitivity ha riguardato l'inclusione nel valore d'uso del "Surplus Asset" derivante dall'equity value della joint-venture Europropulsion. Sulla base della suddetta sensitivity, il valore recuperabile della CGU Spazio risulta superiore al valore contabile iscritto in bilancio.

Anche ove si considerassero congiuntamente le due sensitivities, ovverosia l'inclusione nel valore d'uso del "Surplus Asset" derivante dall'equity value della joint-venture Europropulsion e una variazione negativa di entrambi i parametri della prima sensitivity, il valore recuperabile della CGU Spazio risulta comunque superiore al valore contabile iscritto in bilancio.

3.3. ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA

I valori delle Attività immateriali a vita definita al 31 dicembre 2017 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro). Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Attività immateriali a vita definita di Avio S.p.A. al 31 dicembre 2017 con gli stessi al 10 aprile 2017, data della fusione per incorporazione di Space2. Tale ultima società non iscriveva Attività immateriali a vita definita al 31 dicembre 2016.

Totale 166.289 (49.114) - 117.175 173.827 (85.093) - 88.734 -
Altre 2.477 (1.053) 1.424 1.688 (844) 844
Diritti di
brevetti
industriali
0 0
Concessioni,
licenze, marchi
e diritti simili
4.420 (4.014) 406 4.247 (3.685) 562
Cinven)
Attività da PPA
2017 -
Programmi
44.785 (2.239) 42.546 0
accreditamento
presso la
clientela per
partecipazione
a programmi
(PPA 2007
61.257 (41.961) 19.296
Totale costi di
sviluppo
Attività per
114.607 (41.808) - 72.799 106.635 (38.603) - 68.032 -
Costi di
sviluppo - in
corso di
completamento
46.090 46.090 38.188 38.188
Costi di
sviluppo - in
ammortamento
68.517 (41.808) 26.709 68.517 (38.603) 29.914
Valori
lordi
Fondi
ammorta
mento
Fondi
svaluta
zione
Valori
netti a
bilancio
Valori
lordi
Fondi
ammorta
mento
Fondi
svaluta
zione
Valori
netti a
bilancio
Valori
netti a
bilancio
Al 31/12/2017 Saldi di Avio S.p.A. al 10/04/2017 -
data fusione per incorporazione
31/12/2016
- Space2
S.p.A.

I costi di sviluppo in ammortamento sono prevalentemente riferiti ai costi di progettazione e sperimentazione relativi al motore P80, mentre la maggior parte dei costi di sviluppo in corso di completamento (non ancora ammortizzati) sono relativi al motore Z40 nonché al nuovo motore P120.

L'ammortamento di tali costi viene effettuato a partire dall'avvio della produzione commerciale di ogni singolo programma, in quote costanti in relazione alla vita utile, stimata inizialmente sulla base della durata dei programmi cui sono riferiti.

Con riferimento ai costi di sviluppo in corso di completamento, che non sono soggetti ad ammortamento in quanto riferiti a programmi per i quali non è ancora avviata la produzione commerciale, la relativa iscrivibilità tra le immobilizzazioni immateriali a vita definita (previa verifica di assenza di condizioni di impairment) è supportata dalle previsioni di redditività dei programmi di riferimento.

Nell'ambito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2 sono stati identificati due asset intangibili relativi ai programmi aerospaziali per 44.785 migliaia di Euro; dall'altro canto, è stato rettificato l'intangibile relativo all'accreditamento del Gruppo ai programmi che era stato identificato nell'ambito dell'allocazione del prezzo dell'acquisizione avvenuta nel 2007 del Gruppo da parte di Cinven, per un valore netto contabile di 19.398 migliaia di Euro.

Gli asset derivanti dalla suddetta allocazione sono stati iscritti al fair value sulla base del valore attuale dei benefici futuri attesi dei programmi aerospaziali e ammortizzati in un periodo di 15 anni sulla base della vita utile media dei programmi cui sono relativi.

Nella voce relativa a concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono essenzialmente compresi costi per acquisizione di licenze per uso software.

Le variazioni tra il 10 aprile 2017 (data di incorporazione della Avio da parte di Space2) ed il 31 dicembre 2017 nei valori lordi delle Attività immateriali a vita definita del Gruppo Avio sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi Al
10/04/2017
Purchase
Price
Allocation
acquisizione
da parte di
Incrementi Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
Al
31/12/2017
Space2 -
31.03.2017
Costi di sviluppo - in
ammortamento
68.517 68.517
Costi di sviluppo – in corso di
completamento
38.118 7.972 46.090
Totale costi di sviluppo 106.635 7.972 0 0 114.607
Attività per accreditamento
presso la clientela per
partecipazione a programmi
(PPA 2007 Cinven)
61.257 (61.257) 0
Attività da PPA 2017 -
Programmi
44.785 44.785
Concessioni, licenze, marchi e
diritti simili
4.247 173 4.420
Diritti di brevetti industriali
Altre 1.688 789 2.477
Totale 173.827 (16.472) 8.934 0 0 166.289

Gli incrementi intervenuti tra il 10 aprile ed il 31 dicembre 2017 con riferimento ai costi di sviluppo sono relativi essenzialmente ai costi di progettazione e sperimentazione per la realizzazione dei motori "Z40" e "P120" nell'ambito dei programmi dei lanciatori VEGA e Ariane 6.

Tra il 10 aprile ed il 31 dicembre 2017 le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Totale (85.093) 41.859 (5.880) 0 0 (49.114)
Altre (844) (209) (1.053)
Diritti di brevetti industriali
Concessioni, licenze,
marchi e diritti simili
(3.685) (329) (4.014)
Cinven)
Attività da PPA 2017 -
Programmi
(2.137) (2.137)
Attività per accreditamento
presso la clientela per
partecipazione a
programmi (PPA 2007
(41.961) 41.859 (102)
Totale costi di sviluppo (38.603) 0 (3.205) 0 0 (41.808)
Costi di sviluppo – in corso
di completamento
0 0
Costi di sviluppo - in
ammortamento
(38.603) (3.205) (41.808)
Fondo ammortamento Al
10/04/2017
Purchase
Price
Allocation
acquisizione
da parte di
Space2 -
31.03.2017
Ammortamenti Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
Al
31/12/2017

3.4. PARTECIPAZIONI

La tabella sotto riporta la consistenza delle partecipazioni della capogruppo Avio S.p.A. al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro):

Denominazione Sede Quota di
possesso
Valore
partecipazione
a bilancio
Patrimonio
netto
Patrimonio
netto di
pertinenza
Differenza
Partecipazione
/ Patrimonio
netto di
pertinenza
Partecipazioni in imprese controllate
ASPropulsion International B.V. Amsterdam
(Olanda)
100% 58.640 57.744 57.744 896
ELV S.p.A. Roma 70% 3.825 12.552 8.787 (4.962)
Regulus S.A. Kourou
(Guyana
Francese)
60% 9.590 15.722 9.433 157
Avio India Aviation Aerospace Private
Limited
New Delhi
(India)
100% 114 105 105 9
Subtotale 72.170 86.123 76.068 (3.898)
Partecipazioni in imprese collegate e a
controllo congiunto
Europropulsion S.A. (*) Suresnes
(Francia)
50% 3.699 7.503 3.752 (53)
Termica Colleferro S.p.A. Bologna 40% 2.008 5.430 2.172 (165)
Servizi Colleferro - Società Consortile
per Azioni
Colleferro
(Rm)
32% 38 166 53 (15)
Consorzio Sitab in liquidazione Roma 20% 5 (20) (4) 9
Consorzio Servizi Acqua Potabile Colleferro
(Rm)
25% - - - -
Subtotale 5.750 13.079 5.973 (223)
Totale Partecipazioni in imprese
Controllate, collegate e a controllo
congiunto
77.920 99.202 82.041 (4.121)
Partecipazioni in altre imprese 520
Totale 78.440

(*) Società a controllo congiunto

La società controllata estera Avio India Aviation Aerospace alla data del 31 dicembre 2017 è ancora in stato di liquidazione.

Le partecipazioni in altre imprese sono pari ad Euro 520 mila e riguardano interessenze minori in Arianespace, nel C.I.R.A. - Centro Italiano Ricerche Aerospaziali S.c.p.A., in Imast S.c.a.r.l. e nel Distretto Aerospaziale Sardegna S.c.a.r.l.

Al 31 dicembre 2016, che costituisce il periodo di raffronto del presente bilancio, la società incorporante Space2 S.p.A. esponeva nella voce "Partecipazioni" la partecipazione nella società Space3 S.p.A., pari ad Euro 50 migliaia, la quale era stata costituita in data 6 ottobre 2016. Tale ultima società, anch'essa una SPAC come Space2, non rientra nell'operazione di acquisizione del Gruppo Avio effettuata in data 31 marzo 2017 e persegue suoi fini operativi, essendo beneficiaria di apposito compendio patrimoniale e finanziario a seguito della scissione parziale proporzionale della Space2 completata ad inizio aprile. Pertanto, tale partecipazione non sussiste più alla data del presente bilancio.

3.5. ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La tabella sotto riporta la consistenza delle attività finanziarie non correnti della Avio S.p.A. al 31 dicembre 2017 ed al 10 aprile 2017, data di efficacia della fusione per incorporazione di Avio S.p.A. in Space2 S.p.A.. La tabella riporta, inoltre, i saldi di tale voce in riferimento alla Space2 al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017 Saldi di Avio S.p.A. alla
data della fusione
10/04/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Finanziamento soci verso
Termica Colleferro S.p.A.
7.440 7.440
Altre attività finanziarie
non correnti
10
7.440 7.440 10

La voce, pari a 7.440 migliaia di Euro al 31 dicembre ed al 31 marzo, è costituita dal finanziamento soci concesso alla collegata Termica Colleferro S.p.A. di concerto con l'altro socio di quest'ultima SECI Energia S.p.A., erogato per il supporto durevole all'operatività di tale società in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta; altrettanto è stato effettuato dal suddetto socio di maggioranza. Tale finanziamento soci è infruttifero di interessi.

Al 31 dicembre 2016 la società incorporante Space2 esponeva nella voce "Attività finanziarie non correnti" un deposito cauzionale infruttifero, pari ad Euro 10 migliaia, relativo al servizio di assistenza amministrativa all'epoca svolto da primaria società di consulenza.

3.6. ATTIVITA' PER IMPOSTE ANTICIPATE

Le attività per imposte anticipate di Avio S.p.A. iscritte in bilancio ammontano a 74.685 migliaia di Euro.

Il valore esposto in bilancio rappresenta il saldo netto delle imposte anticipate e differite determinate sia sulle differenze temporanee tra i valori di attività e passività assunti ai fini della redazione del bilancio e i rispettivi valori rilevanti ai fini fiscali, sia sulle perdite fiscali riportabili a nuovo.

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle attività per imposte anticipate al 31 dicembre 2017 ed al 10 aprile 2017, data di fusione per incorporazione della Avio da parte di

Space2 (importi in migliaia di Euro). Con riferimento al periodo comparativo al 31 dicembre 2016 la società incorporante Space2 non iscriveva fiscalità differita attiva o passiva.

31/12/2017 Saldi di Avio S.p.A. alla
data della fusione
10/04/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Imposte anticipate nette 74.685 73.667 -
74.685 73.667 -

La fiscalità differita è stata inoltre determinata applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili quando le differenze temporanee si annulleranno, o i benefici connessi alle perdite fiscali saranno utilizzabili.

Il riepilogo delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali che hanno determinato l'iscrizione di attività per imposte anticipate e passività per imposte differite è riportata nella tabella che segue con riferimento alla data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017
Imposte anticipate lorde su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamenti fiscali di pregressi avviamenti i cui benefici fiscali proseguono in capo al Gruppo 44.106
Oneri finanziari eccedenti il 30% dell'EBITDA 44.636
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Fondo per oneri personale dipendente, ex-dipendenti e assimilati 2.086
Altre differenze temporanee deducibili 2.649
Totale imposte anticipate lorde 93.477
Imposte differite passive su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamento attività immateriali da PPA 2017 - Accreditamento presso la clientela (12.291)
Effetto fiscale legato alle spese di ricerca e sviluppo in sede di First Time Adoption (5.144)
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Altre differenze temporanee tassabili (381)
Totale imposte differite lorde (17.816)
Saldo netto Imposte anticipate (differite) 75.661
Imposte anticipate su perdite fiscali 41.926
Imposte anticipate non rilevate (42.902)
Imposte anticipate (differite) nette rilevate 74.685

Le imposte anticipate sulle differenze temporanee e sulle perdite fiscali sono state iscritte in bilancio nella misura in cui si è ritenuto probabile il loro recupero futuro, sulla base delle previsioni di imponibili fiscali previsti, nonché sulla base di una proiezione di tali previsioni su di un orizzonte temporale successivo ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business.

Tale orizzonte temporale ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business è stato stimato anche tenendo conto delle risultanze sia della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi nel mese di dicembre 2014, a valle della quale sono stati sottoscritti in agosto 2015 accordi con l'ESA relativi sia allo sviluppo del nuovo lanciatore Ariane 6 sia all'evoluzione del lanciatore VEGA nella configurazione VEGA C che prevedono lo sviluppo e la realizzazione di un nuovo propulsore denominato "P120", sia della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi in data 1 e 2 dicembre 2016 che ha confermato i suddetti programmi di sviluppo e ha dato il via libera al programma pluriennale di sviluppo del motore e dell'Upper Stage del Vega E, ovvero l'evoluzione successiva del lanciatore Vega.

Come già descritto, in data 31 marzo è stata completata l'acquisizione da parte di Space2 del Gruppo Avio e, in data 10 aprile, la successiva fusione di Avio S.p.A. in Space2, con conseguente quotazione, realizzata alla stessa data, di Space2 (nel frattempo rinominata Avio S.p.A.) sul segmento STAR del Mercato MTA di Borsa Italiana.

La società incorporata Avio S.p.A. rileva in bilancio imposte differite attive, in particolare, derivanti dalla futura deducibilità fiscale dell'ammortamento dell'avviamento relativo al ramo d'azienda "Aviation" (ceduto nel 2013) e degli oneri finanziari eccedenti il 30% del reddito operativo lordo, nonché le perdite fiscali pregresse.

Ai sensi dell'art. 172 TUIR la fusione rappresenta un'operazione fiscalmente neutrale ai fini delle imposte dirette. Ciononostante, il riporto degli oneri finanziari non dedotti e delle perdite fiscali pregresse, così come la continuazione del regime del consolidato fiscale già in vigore, sono subordinati al rispetto di talune condizioni.

In linea generale, tali oneri finanziari e perdite fiscali possono essere interamente riportati a seguito della fusione a condizione che siano rispettati i limiti patrimoniali e i requisiti di "vitalità" di cui all'art. 172, settimo comma, del TUIR, ovvero qualora - in caso di mancato rispetto di queste condizioni - sia accolta da parte dell'Amministrazione finanziaria l'istanza di interpello disapplicativo della norma ex art. 11, secondo comma, della legge 27 luglio 2000, n. 212.

A questo proposito, l'apposito interpello proposto dalla Società ha avuto positiva risposta da parte dell'Amministrazione finanziaria, a supporto, quindi, della ragionevolezza della recuperabilità futura di tali attività fiscali.

Ai fini dell'imposizione indiretta, la fusione è esclusa dall'ambito applicativo dell'IVA, ai sensi dell'art. 2, terzo comma, lettera f), del D.P.R. n. 633/1972 ed è soggetta all'imposta di registro nella misura fissa, ai sensi dell'art. 4, lettera b), parte prima, della Tariffa allegata al D.P.R. n. 131/1986.

La fiscalità differita di Avio comprendeva, con riferimento all'ultimo bilancio di quest'ultima, al 31 dicembre 2016, anche le imposte differite passive, pari a circa 26 milioni di Euro, derivanti dall'ammortamento fiscale dell'avviamento relativo al business "Spazio" iscritto in bilancio prima dell'acquisizione da parte di Space2. Inoltre comprendeva imposte differite passive, pari ad Euro 5,6 milioni, derivanti dall'iscrizione delle attività immateriali per l'accreditamento alla clientela iscritte con riferimento alla precedente acquisizione. A seguito di tale ultima operazione in data 31 marzo e del conseguente trattamento della stessa secondo l'IFRS3, è venuto meno sia l'avviamento sia l'attività immateriale per l'accreditamento comportando di conseguenza il contestuale venir meno alla data di acquisizione, 31 marzo, delle suddette imposte differite passive ed il conseguente incremento delle imposte anticipate nette.

Come descritto nei precedenti paragrafi nell'ambito della purchase price allocation è stato identificata una nuova Attività immateriale per l'accreditamento alla clientela che ha generato l'iscrizione di nuove imposte differite passive per Euro 12,9 milioni alla data dell'operazione.

3.7. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2017 ed al 10 aprile 2017, data di efficacia della fusione per incorporazione di Avio S.p.A. in Space2 S.p.A. (importi in migliaia di Euro). Con riferimento al periodo comparativo al 31 dicembre 2016 la società incorporante Space2 non aveva altre attività non correnti.

31/12/2017 Saldi di Avio S.p.A. alla
data della fusione
10/04/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Altre attività non correnti 65.353 67.338 -
65.353 67.338 -

Il dettaglio della voce alla data del presente bilancio è il seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017
Crediti verso il Gruppo General Electric 58.220
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge
808/85 - quota non corrente
6.700
Depositi cauzionali 432
Totale 65.353

La voce "Crediti verso il Gruppo General Electric", pari a 58.220 migliaia di Euro, si riferisce interamente al credito iscritto contestualmente alla rilevazione tra le passività non correnti di un debito verso l'Erario di pari importo, a seguito del ricevimento nel luglio 2016 da parte dall'Agenzia delle Entrate dell'avviso di liquidazione relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali, per il suddetto importo, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio S.p.A. con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni del 2013, mettendo a disposizione di Avio S.p.A. le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.21. Altre passività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85", pari a 6.700 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato della parte non corrente delle concessioni disposte al 31 dicembre 2017, sulla base dell'approvazione da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006 n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, del Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, la cui erogazione risulta differita lungo un arco temporale di dieci anni.

Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di

incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari". I crediti sono inizialmente rilevati in contropartita della voce "Altre passività non correnti" (Nota 3.21).

La quota il cui incasso è previsto entro 12 mesi è classificata tra le "Altre attività correnti" (Nota 3.15).

ATTIVITA' CORRENTI

3.8. RIMANENZE

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle rimanenze al 31 dicembre 2017 ed al 10 aprile 2017, data di efficacia della fusione per incorporazione di Avio S.p.A. in Space2 S.p.A. (importi in migliaia di Euro). Con riferimento al periodo comparativo al 31 dicembre 2016 la società incorporante Space2 non aveva rimanenze.

Rimanenze 75.871 10/04/2017
76.524
S.p.A.
0
75.871 76.524 -

Si riporta di seguito la composizione della voce al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017
Valore Fondi Valore
lordo Svalutazione Netto
Materie prime, sussidiarie e di consumo 24.985 (3.088) 21.897
Prodotti in corso di lavorazione 1.985 (424) 1.561
Prodotti finiti 7 (4) 3
Acconti 52.410 - 52.410
79.388 (3.516) 75.871

La voce Acconti include le somme pagate ai fornitori in anticipo rispetto all'esecuzione delle relative forniture in base alle condizioni stabilite nei contratti di acquisto.

3.9. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

I lavori in corso su ordinazione sono relativi ad attività di produzione e di sviluppo. Sono iscritti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria se, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore lordo dei lavori in corso risulta superiore agli acconti incassati dai clienti e vengono invece iscritti nel passivo nel caso contrario.

Tali lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dell'avanzamento delle commesse secondo il metodo della percentuale di completamento sulla base del rapporto tra i costi sostenuti ed i costi complessivi stimati per l'intera opera.

L'ammontare complessivo del valore lordo dei lavori in corso su ordinazione e degli acconti incassati dai committenti è così analizzabile (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017 31/12/2016 -
Space2 S.p.A.
Variazione
Lavori in corso su ordinazione
Acconti per lavori in corso su ordinazione
46.198
(129.230)
-
-
46.198
(129.230)
Totale netto (83.031) - (83.081)

La tabella che segue riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta superiore agli acconti e quindi iscritti per il valore netto nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria della Avio S.p.A. (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017 31/12/2016 -
Space2 S.p.A.
Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi)
317.974
(271.776)
-
-
317.974
(271.776)
Lavori in corso su ordinazione (netti) 46.198 - 46.198

La tabella seguente riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta inferiore agli acconti e quindi iscritti, come anticipi netti, nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria di Avio S.p.A. (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017 31/12/2016 -
Space2 S.p.A.
Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi)
606.281
(735.511)
-
-
606.281
(735.511)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (netti) (129.230) - (129.230)

3.10. CREDITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi dei crediti commerciali al 31 dicembre 2017 ed al 10 aprile 2017, data di efficacia della fusione per incorporazione di Avio S.p.A. in Space2 S.p.A. (importi in migliaia di Euro). Con riferimento al periodo comparativo al 31 dicembre 2016 la società incorporante Space2 non aveva crediti commerciali.

31/12/2017 Saldi di Avio S.p.A. alla
data della fusione
10/04/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Crediti commerciali 7.224 3.830 -
7.224 3.830 -

Di seguito la composizione dei crediti commerciali:

31/12/2017
Crediti verso terzi 1.832
Crediti verso società controllate 2.159
Crediti verso società collegate e a controllo congiunto 3.233
Totale 7.224

Si ritiene che il valore contabile dei crediti approssimi il loro fair value.

Crediti verso terzi

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017
Valore lordo
meno: fondo svalutazione
1.915
(83)
Totale 1.832

I crediti risultano totalmente esigibili entro l'esercizio successivo.

3.11. ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Tale voce è pari a zero al 31 dicembre 2017 (era pari a mille Euro al 10 aprile 2017, data della fusione per incorporazione di Avio S.p.A. in Space2 S.p.A.).

Al 31 dicembre 2016 invece il bilancio della società incorporante Space2 esprimeva attività finanziarie correnti pari a 304.165 migliaia di Euro, costituite da 184 migliaia di Euro in Buoni di Risparmio e 121 migliaia di Euro in Depositi Bancari Vincolati, rappresentative di parte del ricavato dell'offerta effettuata dalla suddetta SPAC tramite la quotazione sul Segmento Professionale del

Mercato Telematico degli Investment Vehicles (MIV) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. conclusasi in data 28 luglio 2015. Con tale quotazione, finalizzata alla raccolta delle risorse finanziarie necessarie per compiere la successiva operazione di acquisizione di una società/gruppo target, venivano collocati presso investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali all'estero n. 30 milioni di azioni ordinarie, al prezzo prefissato di 10 Euro per azione, per un controvalore complessivo di 300 milioni di Euro.

Nel corso dell'anno le attività finanziarie di Space2 sono state azzerate in considerazione dei seguenti principali fenomeni:

  • attività finanziarie per circa 153 milioni di Euro sono state trasferite a seguito della scissione parziale proporzionale avente efficacia dal 5 aprile 2017 – alla società beneficiaria Space3 S.p.A. (tale ultima società, anch'essa una SPAC come Space2, non rientra nell'operazione di acquisizione del Gruppo Avio);
  • attività finanziarie per circa 85 milioni di Euro sono state investite nell'acquisizione del Gruppo Avio, completata in data 31 marzo 2017;
  • attività finanziarie per circa 66 milioni di Euro sono state disinvestite e riclassificate nelle disponibilità liquide.

3.12. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Tale voce risulta così composta (importi in migliaia di Euro):

445
Disponibilità liquide e
100.424
123.655
mezzi equivalenti
Saldi di Avio S.p.A. alla
31/12/2016 - Space2
31/12/2017
data della fusione
S.p.A.
10/04/2017

Le Disponibilità liquide sono sostanzialmente composte dal saldo dei conti correnti attivi.

Circa l'analisi dei fattori che hanno determinato il decremento della voce dal 10 aprile al 31 dicembre, si rimanda al Rendiconto finanziario relativo al bilancio d'esercizio della società Avio S.p.A..

3.13. ATTIVITÀ CORRENTI PER CREDITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle attività fiscali al 31 dicembre 2017, al 10 aprile 2017 ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro).

Attività fiscali correnti 37.066 23.421 1.014
31/12/2017 Saldi di Avio S.p.A. alla
data della fusione
10/04/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.

La variazione in incremento della voce tra il 10 aprile 2017 ed il 31 dicembre 2017 è stata pari a 13.645 migliaia di Euro; tale variazione è essenzialmente dovuta all'incremento del credito IVA del Gruppo.

La composizione della voce Attività fiscali correnti alla data del presente bilancio è di seguito riportata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017
Crediti per IVA
Crediti verso Erario
Crediti per IVA comunitaria
33.615
3.214
237
Totale 37.066

Crediti per IVA

La voce crediti per IVA, pari a Euro 33.615 migliaia, comprende:

  • Euro 14.140 migliaia, relativi a crediti IVA richiesti a rimborso all'Erario.
  • Nel corso dell'esercizio 2017 i crediti IVA richiesti a rimborso da parte della capogruppo Avio S.p.A. già al 31 dicembre 2016 sono stati oggetto di compensazione con un onere fiscale di Euro 887 mila a seguito della chiusura di un contenzioso fiscale relativo all'IVA per il periodo d'imposta 2007 mediante accordo conciliativo con l'Agenzia delle Entrate in data 26 aprile 2017. L'onere era iscritto tra i Fondi rischi ed oneri che sono stati, quindi, corrispondentemente rettificati in diminuzione.
  • Si veda, a riguardo, anche il paragrafo "3.20. Fondi per rischi ed oneri" oltre che l'apposito paragrafo "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali";
  • Euro 19.474 migliaia, relativi a crediti IVA non richiesti a rimborso alla data del presente bilancio, principalmente riferiti ad Avio S.p.A.

Tra il 10 aprile 2017 ed il 31 dicembre 2017 il credito IVA della Società si è incrementato di 12,7 milioni di Euro: le motivazioni risiedono nel fatto che la Società ha come principali clienti l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per la fase di sviluppo dei lanciatori ed ArianeGroup per la fase di produzione/commercializzazione degli stessi, oltre alla società a controllo congiunto Europropulsion per entrambe le suddette fasi, con riferimento ai quali complessivamente non si genera IVA a debito essendo i regimi applicabili principalmente di non imponibilità oppure fuori campo IVA. Dall'altro lato, Avio ha numerosi fornitori italiani le cui forniture – al netto degli imponibili a capienza dei plafond IVA utilizzabili dal Gruppo – comportano l'iscrizione di IVA a credito.

Riguardo all'evoluzione in prospettiva dei crediti IVA in particolare di Avio S.p.A., si rappresenta che a fine dicembre 2016 la Società ha ricevuto risposta positiva ad apposito interpello presentato all'Agenzia delle Entrate nel corso del 2016; a fronte di tale riscontro la Società, in riferimento alle attività di sviluppo dei lanciatori che effettua per conto della controllata ELV S.p.A. con committente finale l'Agenzia Spaziale Europea (ESA), emette fattura da inizio 2017 ad ELV beneficiando di un apposito regime di non imponibilità IVA, con contestuale generazione di plafond che potrà essere utilizzato nei confronti dei propri fornitori a partire dal 2018, emettendo questi ultimi fattura senza applicazione dell'IVA da tale anno. L'esito finale di tale interpello, limitatamente alla significativa fase dello sviluppo dei lanciatori, si ritiene quindi che prevedibilmente porterà alla sostanziale non generazione di ulteriore credito IVA in Avio dal 2018.

Crediti verso Erario

La voce crediti verso l'Erario per 3.214 migliaia di Euro è principalmente relativa a crediti d'imposta IRAP per 1.616 migliaia di Euro, crediti verso Erario portati a nuovo derivanti dall'incorporante Space2 pari a 751 migliaia di Euro.

Crediti per IVA comunitaria

I crediti per IVA comunitaria derivano da scambi intracomunitari e sono pari ad Euro 237 migliaia.

Le attività fiscali iscritte nel bilancio comparativo al 31 dicembre 2016 della società incorporante Space2, pari a Euro 1.014 migliaia, erano relative al credito IVA maturato fino a tale data, pari a Euro 791 migliaia, ed al credito per ritenute su interessi attivi bancari e per IRES in compensazione pari a Euro 223 migliaia.

3.14. ALTRE ATTIVITA' CORRENTI

La composizione della voce è illustrata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Totale 9.205 7.859 108
Altre attività correnti 9.205 7.859 108
31/12/2017 Saldi di Avio S.p.A. alla
data della fusione
10/04/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.

Si riporta di seguito il dettaglio di tale voce:

Totale 9.205
Ratei e risconti attivi 667
Fondo svalutazione crediti verso debitori diversi -
Crediti verso debitori diversi 1.443
- Servizi Colleferro S.C.p.A. 76
Altri crediti verso società controllate non consolidate
Legge 808/85
Crediti verso società controllate
932
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle 4.881
Crediti verso dipendenti 960
Crediti verso Istituti Previdenziali 246
31/12/2017

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85", pari a 4.881 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, successivi all'approvazione da parte del Comitato tra i Ministri per la Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006 n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, il cui incasso è previsto entro 12 mesi. Le quote il cui incasso è previsto oltre 12 mesi sono classificate nella voce "Altre attività non correnti" (Nota 3.7).

I crediti verso società controllate derivano essenzialmente dal consolidamento fiscale.

I crediti verso debitori diversi, pari a 1.443 migliaia di Euro, riguardano principalmente riaddebiti a soggetti terzi di oneri ambientali sostenuti.

Le "Altre attività correnti" iscritte nel bilancio comparativo al 31 dicembre 2016 della società incorporante Space2, pari a Euro 108 migliaia, erano principalmente relative ai servizi di consulenza prestati dalla società promotrice della SPAC Space2, Space Holding S.r.l., come da specifico contratto del 7 luglio 2015, il quale aveva ad oggetto l'attività di consulenza sia nella ricerca e selezione della società target con cui realizzare l'operazione di acquisizione sia, una volta individuata tale società, nell'analisi, valutazione della struttura e della negoziazione con la relativa controparte. Il suddetto contratto di servizi, essendosi completata ad aprile 2017 l'operazione di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2, non è più in vigore.

PATRIMONIO NETTO

3.15. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della Capogruppo è pari ad Euro 90.964.212 al 31 dicembre 2017; è interamente sottoscritto e versato.

Tale capitale sociale deriva dall'aggregazione:

  • di Euro 15.422.500, pari al capitale sociale della società Space2 S.p.A. a seguito della scissione parziale proporzionale avente efficacia dal 5 aprile 2017, la quale ha avuto come beneficiaria la nuova SPAC Space3 S.p.A. (tale ultima società non rientra, quindi, nell'operazione di acquisizione del Gruppo Avio). La società Space2, in seguito all'operazione del 31 marzo 2018 ha poi proceduto alla fusione per incorporazione della Avio S.p.A. con efficacia dal 10 aprile 2017 ed è stata ridenominata "Avio S.p.A.";
  • di Euro 75.339.170, pari all'aumento di capitale sociale a servizio del rapporto di cambio della suddetta fusione, a seguito del quale sono state assegnate azioni della società incorporante Space2 a Leonardo S.p.A. e In Orbit S.p.A.;
  • di Euro 202.542, quale incremento conseguente all'esercizio, nella seconda metà del 2017, di market warrant (si veda quanto già riportato nel paragrafo "Azionariato" della Relazione sulla gestione)

Il capitale sociale al 31 dicembre 2017 ammonta ad Euro 90.964.212 ed è diviso in n. 26.359.346 azioni ordinarie, di cui n. 1.170.000 a seguito della conversione in data 17 maggio 2017 di 260.000 azioni speciali.

Con riferimento al periodo di comparazione, chiuso al 31 dicembre 2016, il capitale sociale della Space2 S.p.A. (ora Avio S.p.A.) era pari ad Euro 30.845.000. Come sopra riportato, a seguito della scissione avente come beneficiaria la Space3 tale capitale sociale è stato ridotto a Euro 15.422.500.

3.16. RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI

La riserva sovrapprezzo azioni al 31 dicembre 2017 è pari a 163.897 migliaia di Euro. Rispetto all'esercizio precedente (Euro 277.155 migliaia) la stessa si è incrementata di Euro 25.615 migliaia per il differenziale tra il fair value delle azioni emesse a servizio della fusione ed il loro valore "nominale" e si è ridotta di Euro 138.873 migliaia per effetto della scissione in Space3 S.p.A.

3.17. ALTRE RISERVE

La voce altre riserve è composta come segue (importi in migliaia di Euro):

Totale (4.175)
Riserva legale 8
Riserva costi per aumento di capitale 2015 (1.456)
Riserva utili / perdite attuariali (2.726)
31/12/2017

La voce Altre riserve, negativa di 4.175 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017, accoglie, oltre alla Riserva legale di 8 migliaia di Euro:

  • per 2.726 migliaia di Euro gli utili e le perdite attuariali derivanti dall'applicazione del principio IAS 19 rivisto, con il relativo effetto fiscale ove applicabile;
  • per 1.456 migliaia di Euro i costi per l'aumento di capitale effettuato nel 2015 nell'allora

SPAC Space2.

La distinzione delle voci del patrimonio netto secondo la loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi, è rappresentata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

Natura / Descrizione Importo Possibilità
di utilizzo
Quota
disponibile
Riepilogo degli
utilizzi effettuati
negli esercizi
precedenti
Per
copertura
perdite
Altre
ragioni
Capitale 90.964
Riserve di capitale:
- Riserva sovrapprezzo azioni 163.897 A, B, C 163.897 - -
Riserve di utili:
- Riserva legale 8 B
- Riserva utili e perdite attuariali (2.726) -
- Riserva costi per aumento di capitale 2015 (1.456)
Utili portati a nuovo (1.406) (332)
Totale 249.280 163.897
Quota non distribuibile (72.799)
Residua quota distribuibile 91.098

Legenda: A: per aumento di capitale - B: per copertura perdite - C: per distribuzione ai soci

La quota non distribuibile è relativa alla riserva sovrapprezzo azioni, non distribuibile per un ammontare pari al valore residuo dei costi di sviluppo oggetto di capitalizzazione.

PASSIVITA' NON CORRENTI

3.18. PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

Le passività finanziarie non correnti al 31 dicembre 2017 sono pari a 40 milioni di Euro e sono relative al contratto di finanziamento sottoscritto ad ottobre 2017 con la Banca Europea degli Investimenti (BEI). Tale contratto di finanziamento con la BEI è stato strutturato prevedendo l'intero "tiraggio" nel mese di ottobre 2017 con un tasso di interesse fisso conveniente rispetto al mercato, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024. Esso non è assistito da garanzie e prevede il rispetto di parametri finaziari (rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo ed EBITDA e rapporto tra Indebitamento Fiannziario Lordo e Patrimonio Netto) e di taluni altri covenants. Allo stato, tali parametri risultano rispettati.

Non sono stati stipulati contratti derivati di copertura relativamente a tale finanziamento.

3.19. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI

La voce in oggetto comprende le obbligazioni per benefici a favore dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro e per altri benefici a lungo termine.

I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono ai dipendenti attivi.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

La Società garantisce benefici successivi al termine del rapporto di lavoro per i propri dipendenti sia contribuendo a fondi esterni tramite piani a contribuzione definita sia con piani a benefici definiti.

Piani a contribuzione definita

Nel caso di piani a contribuzione definita, la Società versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di obbligo di legge o contrattuale. Con il versamento dei contributi la Società adempie ai propri obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio sono inclusi nella voce "Altre passività correnti" e il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è iscritto nel conto economico nella voce "Costi per il personale".

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono rappresentati da piani non finanziati ("unfunded"), fondamentalmente rappresentati dagli istituti del TFR (trattamento di fine rapporto) e dall'indennità speciale premio fedeltà, spettante, quest'ultimo, al momento dell'uscita ai dipendenti che abbiano maturato determinati requisiti di anzianità aziendale. Il valore delle passività iscritte a bilancio per tali istituti è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il TFR è relativo all'obbligazione per l'importo da liquidare ai dipendenti al momento della cessazione del rapporto di lavoro, determinato in base all'art. 2120 del Codice Civile. La disciplina di tale istituto è stata modificata dalla Legge Finanziaria 2007 e successivi Decreti e Regolamenti. In particolare, per le aziende con numero medio di dipendenti non inferiore a cinquanta, le quote di TFR maturate successivamente al 1 gennaio 2007 vengono, a scelta del dipendente, trasferite a fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. In conseguenza, la parte del TFR maturata successivamente a tale data si configura come piano a contribuzione definita, in quanto l'obbligazione della Società è rappresentata esclusivamente dal versamento ai fondi di previdenza complementare o all'INPS, mentre la passività esistente al 31 dicembre 2006 continua a costituire un piano a benefici definiti da valutare secondo metodologia attuariale.

Altri benefici a lungo termine

La Società riconosce altresì ai propri dipendenti altri benefici a lungo termine la cui erogazione avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore dell'obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il pagamento venga erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali passività iscritte a bilancio è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il dettaglio dei fondi iscritti a bilancio è riportato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017
- Piani a benefici definiti:
Trattamento di fine rapporto
4.740
Altri piani a benefici definiti
- Altri benefici a lungo termine
1.941
6.681
1.490
Totale fondi per benefici ai dipendenti 8.171

La tabella sottostante fornisce le principali variazioni avvenute nei fondi per benefici a dipendenti (importi in migliaia di Euro):

Piani a
benefici
definiti
Altri benefici a lungo
termine
Totale
fondi per
benefici ai
dipendenti
Valori al 10/04/2017 6.686 1.577 8.263
Oneri/(Proventi) finanziari (2) (3) (5)
Oneri/(Proventi) straordinari da adeguamento attuario 165 (152) 12
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico 71 71
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico
complessivo
(47) (47)
Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti 59 66 125
Benefici pagati (179) (68) (247)
Valori al 31/12/2017 6.681 1.490 8.171

La tabella sottostante fornisce le principali ipotesi utilizzate per il calcolo attuariale:

31/12/2017
Tasso di sconto 0,50%
Incrementi salariali attesi 2,09%
Tasso di inflazione 1,50%
Tasso medio di rotazione del personale 4,88%

Ai fini del calcolo del Valore attuale, sono stati considerati titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe "AA" di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello elevato di rating nell'ambito dell'insieme dei titoli "Investment Grade" ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. La curva di mercato per cui si è optato è una curva di mercato "Composite", che riassuma le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all'area geografica è stato fatto riferimento all'area Euro.

3.20. FONDI PER RISCHI ED ONERI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i fondi per rischi ed oneri al 31 dicembre 2017, al 10 aprile 2017 (data della fusione per incorporazione in Space2) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro). La società incorporante Space2 non iscriveva fondi per rischi ed oneri al 31 dicembre 2016.

31/12/2017 Saldi di Avio S.p.A. alla
data della fusione
10/04/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Fondi per rischi ed oneri 8.114 11.973 -
Totale 8.114 11.973 -

Si riporta di seguito la composizione dei Fondi rischi ed oneri al 31 dicembre 2017, data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

Al 31/12/2017
Quota corrente Quota non
corrente
Totale
Fondi per oneri di retribuzione variabile 5.338 863 6.201
Fondi per oneri per il personale e ristrutturazione organizzativa 7 7
Fondi per rischi e oneri legali 55 171 226
Fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali 1.055 1.055
Fondi per rischi fiscali 625 - 625
Totale 6.025 2.089 8.114

I fondi comprendono:

  • fondi per oneri di retribuzione variabile per Euro 6,2 milioni, principalmente costituiti da oneri relativi a compensi da corrispondere al personale in dipendenza del raggiungimento di obiettivi individuali ed aziendali;
  • fondi per oneri per il personale e ristrutturazione organizzativa, comprendenti gli oneri previdenziali, le integrazioni al TFR, altri costi connessi alle procedure di mobilità di accompagnamento alla pensione del personale, pari a Euro 7 migliaia;
  • fondi per rischi e oneri legali, a fronte di contenziosi legali e vertenze sindacali in corso, pari a Euro 0,2 milioni;
  • fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali, riferiti essenzialmente ad accantonamenti a copertura di contenziosi commerciali pendenti, penalità, oneri e perdite derivanti dalla conclusione di contratti in corso, oltre che oneri per i c.d. diritti di regia previsti dalla Legge 808/85 (disciplina post 2006), pari ad Euro 1,1 milioni;
  • fondi per rischi fiscali, pari ad Euro 0,6 milioni, riferiti principalmente allo stanziamento effettuato a fronte dei possibili esiti negativi di verifiche fiscali condotte sulla Società, anche a seguito della notifica di alcuni avvisi di accertamento.

Tra il 10 aprile ed il 31 dicembre 2017 si sono verificate le seguenti principali variazioni:

  • pagamento ai dipendenti a titolo di premio connesso al raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali (Euro 3,7 milioni) sia degli importi pagati in riferimento ai piani di incentivazione connessi al buon esito dell'operazione Space2-Avio (Euro 4,5 milioni);
  • accantonamento di oltre 4,5 milioni di Euro principalmente relativo agli oneri di retribuzione variabile che verranno erogati nei primi mesi del 2018, sulla base del raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali relativi all'esercizio 2017.

3.21. ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto della voce in oggetto al 31 dicembre 2017, al 10 aprile 2017 (data di fusione di Avio S.p.A. in Space2 S.p.A.) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro). La società incorporante Space2 non iscriveva poste tra le Altre passività non correnti al 31 dicembre 2016.

31/12/2017 Saldi di Avio S.p.A. alla
data della fusione
10/04/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Attività passività non
correnti
115.489 116.936
Totale 115.489 116.936 -

La composizione della voce in oggetto con riferimento al 31 dicembre 2017 è sotto rappresentata (importi in migliaia di Euro):

Totale 115.489
Altri Risconti passivi 390
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l'esercizio
successivo
14.828
Debiti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85
– quota oltre l'esercizio successivo
42.051
Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e catastale relativamente alle
operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE
Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo
General Electric
58.220
31/12/2017

Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e catastale relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric

La voce, pari a 58.220 migliaia di Euro, si riferisce al ricevimento nel luglio 2016 da parte dell'Agenzia delle Entrate dell'avviso di liquidazione relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali, per pari importo, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric. Contestualmente è stato rilevato un credito verso il Gruppo General Electric di pari importo.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio S.p.A. con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni, mettendo a disposizione di Avio S.p.A. le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.8. Altre attività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

Debiti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l'esercizio successivo

Tale voce (pari a 42.051 migliaia di Euro) è costituita dai debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico relativi alle erogazioni, ricevute ai sensi della Legge 808/85 e successive modificazioni e integrazioni, effettuate per la promozione delle attività di ricerca e sviluppo, inclusi studi, prove e progettazione relativi a nuovi programmi e altre attività, dell'industria aeronautica. Tali erogazioni sono non onerose e devono essere rimborsate nel periodo di conseguimento dei ricavi generati dai programmi cui sono riferite. I debiti sono esposti in bilancio al loro valore nominale.

Tale debito relativo ai contributi previsti dalla Legge 808/85 è sottoposto alla relativa disciplina valida fino al 2006.

Nel 2006 i regolamenti attuativi della Legge 808/85 hanno subito modifiche. In particolare, è stata definita una specifica disciplina per i programmi oggetto di intervento da parte della Legge 808/85 definiti come funzionali alla sicurezza nazionale o finalizzati alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, che prevede, in luogo della restituzione delle erogazioni concesse, la corresponsione di diritti di regia sulla vendita dei prodotti sviluppati nell'ambito dei programmi stessi. Per i programmi non rientranti nelle categorie sopra indicate permane invece l'obbligo della restituzione senza corresponsione di interessi.

Si ritiene, a seguito di approfondite analisi condotte anche con l'ausilio di autorevoli studi legali e come comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico negli esercizi precedenti, che questa nuova disciplina introdotta non sia applicabile agli interventi disposti prima dell'adozione della Deliberazione 28/2006 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, avuto riguardo alla specifica situazione dei programmi oggetto degli interventi, e pertanto, non essendo nel corso del 2017 intervenute variazioni cogenti alla disciplina in vigore, non sono stati mutati i criteri sino ad oggi utilizzati nell'iscrizione a bilancio delle erogazioni in questione.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota oltre l'esercizio successivo

La voce, pari a 14.828 migliaia di Euro, rappresenta la contropartita iniziale del credito verso il Ministero dello Sviluppo Economico a fronte delle concessioni disposte ai sensi della Legge 808/85, riferite a progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, per la quota da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri, oltre l'esercizio successivo, in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico dei costi a fronte dei quali è stata concessa l'erogazione.

PASSIVITA' CORRENTI

3.22. PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività finanziarie correnti al 31 dicembre 2017, alla data della fusione ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro). La società incorporante Space2 non aveva debiti finanziari al 31 dicembre 2016.

31/12/2017 Saldi di Avio S.p.A. alla
data della fusione
10/04/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Passività finanziarie correnti 70.004 89.580 -
Totale 70.004 89.580 -

Le componenti della voce sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017
Debiti finanziari v/controllata Secosvim
Debiti finanziari v/controllata ELV
Debiti finanziari v/società a controllo congiunto
Europropulsion
Altri debiti finanziari
29.949
14.793
25.249
12
70.004

I debiti verso controllate sono costituiti dal saldo del conto corrente istituito con queste società nell'ambito della gestione centralizzata della tesoreria di Gruppo effettuata dalla Società. Tali rapporti sono regolati a condizioni di mercato.

I debiti verso la società a controllo congiunto Europropulsion sono conseguenza del meccanismo di riversamento ai propri soci delle risorse finanziarie nella disponibilità della joint venture, secondo apposito contratto di gestione della tesoreria.

3.23. QUOTA CORRENTE DEI DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto di tale voce al 31 dicembre 2017, al 10 aprile 2017 (data di fusione per incorporazione in Space2) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro). La società incorporante Space2 non aveva debiti finanziari al 31 dicembre 2016.

31/12/2017 Saldi di Avio
S.p.A. alla data
della fusione
10/04/2017
31/12/2016 -
Space2 S.p.A.
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 60 93.279 -
Totale 60 93.279 -

La quota corrente di Euro 60 migliaia di debiti finanziari si riferisce agli interessi accumulati sul finanziamento BEI di recente accensione.

La voce in oggetto, al 10 aprile 2017, era interamente riferita al debito residuo del finanziamento "Senior Term and Revolving Facilities Agreement" sottoscritto in data 1° aprile 2015 per originari Euro 130 milioni, comprensivo di una linea revolving di Euro 30 milioni.

  • Oltra alla linea revolving, mai attivata dal Gruppo, il finanziamento era suddiviso in due tranches:
  • la prima, da Euro 35 milioni, soggetta ad un piano di rimborso in 6 anni ("Term Loan A");
  • la seconda, da Euro 65 milioni, da rimborsare in un'unica soluzione a 7 anni ("Term Loan B").

Tale finanziamento è stato interamente estinto, in due momenti diversi, nel periodo 31 marzo – 31 dicembre:

  • tra il 31 marzo ed il 30 giugno, a seguito della fusione per incorporazione della Avio nella Space2 che ha comportato il beneficio di nuove risorse finanziarie iscritte nel bilancio della incorporante per Euro 65,6 milioni, si è proceduto al rimborso anticipato del debito residuo relativo al Term Loan B, il quale, rispetto al Term Loan A, si contraddistingueva per una maggiore onerosità (Euribor + spread 4,5% contro Euribor + spread 4%);
  • ad inizio ottobre il Gruppo ha invece rimborsato anticipatamente il Term Loan A per circa 30 milioni di Euro.

3.24 DEBITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto dei debiti commerciali al 31 dicembre 2017, al 10 aprile 2017 (data della fusione per incorporazione da parte di Space2) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro).

Totale 77.004 78.749 581
Debiti commerciali 77.004 78.749 581
31/12/2017 Saldi di Avio S.p.A. alla
data della fusione
10/04/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.

I debiti commerciali al 31 dicembre 2017 includono i seguenti debiti verso società controllate:

  • debiti verso ELV per 2.928 migliaia di Euro;
  • debiti verso Regulus per 17.924 migliaia di Euro;
  • debiti verso Secosvim per 61 migliaia di Euro.

I suddetti debiti includono, inoltre, 10.102 migliaia di Euro verso la società a controllo congiunto Europropulsion e 70 miglaia di Euro verso la collegata Termica Colleferro.

I debiti commerciali iscritti nel bilancio comparativo al 31 dicembre 2016 della società incorporante Space2 erano pari a Euro 581 migliaia ed erano essenzialmente riferibili ai costi relativi ai servizi propedeutici all'operazione di acquisizione del Gruppo Avio.

3.25. PASSIVITA' CORRENTI PER DEBITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività correnti per debiti tributari e d'imposta al 31 dicembre 2017, al 10 aprile 2017 (data della fusione per incorporazione da parte di Space2) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2017 Saldi di Avio S.p.A. alla
data della fusione
10/04/2017
31/12/2016 - Space2
S.p.A.
Passività correnti per
debiti tributari e d'imposta
1.329 2.849 88
Totale 1.329 2.849 88

Il debito è essenzialmente dovuto a ritenute d'imposta da versare all'Erario per trattenute IRPEF effettuate in qualità di sostituto d'imposta in relazione a redditi di lavoro dipendente e autonomo.

I debiti tributari iscritti nel bilancio comparativo al 31 dicembre 2016 della società incorporante Space2 erano pari ad Euro 88 migliaia ed erano riferiti a ritenute su redditi di lavoro autonomo.

3.26. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività per imposte correnti al 31 dicembre 2017, al 10 aprile 2017 (data della fusione per incorporazione da parte di Space2) ed al 31 dicembre 2016 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2017 Saldi di Avio
S.p.A. alla
data della
fusione
10/04/2017
31/12/2016
- Space2
S.p.A.
Altre passività correnti 11.429 11.590 62
Totale 11.429 11.590 62

La composizione della voce in oggetto con riferimento al 31 dicembre 2017 è sotto rappresentata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017 31/12/2016
- Space2
S.p.A.
Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi 2.529 -
Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale 1.957 5
Debiti verso i dipendenti 2.644 -
Debiti verso controllate 1.634
Altri debiti verso terzi 584 24
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota corrente 1.116 -
Altri Ratei e altri risconti passivi 965 33
Totale 11.429 62

Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi

La voce include principalmente gli anticipi ricevuti dai clienti finali a fronte di forniture per 2.529 migliaia di Euro.

Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale

La voce si riferisce agli importi da versare, pari a 1.957 migliaia di Euro, relativi alle quote a carico delle aziende e alle trattenute effettuate ai dipendenti per i contributi su retribuzioni, secondo quanto previsto dalle normative vigenti.

Debiti verso i dipendenti

I debiti verso dipendenti ammontano a 2.644 migliaia di Euro e comprendono le voci retributive di prossima liquidazione oltre che le ferie ed altri diritti maturati e non goduti.

Debiti verso controllate

La voce, pari ad Euro 1.634 migliaia include, principalmente, il debito verso le società controllate, in particolare ELV S.p.A., conseguenti al consolidamento fiscale.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota corrente

La voce è relativa alla riscontazione del contributo, con riferimento alla quota dello stesso che si prevede di girare come provento a Conto Economico entro i prossimi 12 mesi.

Ratei e risconti passivi

Tale voce, pari complessivamente a Euro 965 migliaia, è principalmente relativa al differimento di costi commerciali e contributi.

Le altre passività correnti riportate nel bilancio comparativo al 31 dicembre 2016 della società incorporante Space2 erano pari ad Euro 62 migliaia ed erano costituite da:

  • "altri debiti verso terzi" per Euro 24 migliaia, relativi agli emolumenti maturati in favore di due amministratori indipendenti per l'attività resa nel periodo di riferimento del bilancio 2016;
  • "ratei e altri risconti passivi" per Euro 33 migliaia, di cui:
  • o Euro 13 migliaia relativi alla quota di competenza dell'esercizio 2016 inerente all'assicurazione AON;
  • o Euro 20 migliaia relativi alla quota parte di competenza dell'esercizio 2016 della penale applicata da Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. sullo svincolo anticipato dei depositi bancari avvenuto nel 2017.

CONTO ECONOMICO

PREMESSA

La comparazione dei componenti economici positivi e negativi è conseguente all'operazione di fusione per incorporazione della Avio S.p.A. in data 10 aprile 2017 da parte di Space2 S.p.A.. Per una informativa completa sui 12 mesi 2017 si rinvia a quanto illustrato nella Relazione degli Amministratori sulla gestione.

3.27. RICAVI

Il totale dei ricavi, composto da quelli per cessioni di beni e per prestazioni di servizi e dalla variazione dei lavori in corso su ordinazione, ammonta a 256.563 migliaia di Euro per il periodo 10 aprile – 31 dicembre 2017, come da tabella di seguito riportata:

Esercizio 2017 – Avio
(periodo 10/04 – 31/12)
Esercizio 2016 – Space2
S.p.A.
Variazione
Ricavi delle vendite 161.674 161.674
Ricavi da prestazioni di
servizi
528 528
162.202 0 162.202
Variazione dei lavori in
corso su ordinazione
94.361 94.361
Totale 256.563 0 256.563

Circa il corrispondente periodo 2016 la società incorporante Space2 S.p.A., conformemente alle sue caratteristiche di SPAC, non ha realizzato ricavi.

3.28. ALTRI RICAVI OPERATIVI

La voce, pari a 5.013 migliaia di Euro, è di seguito riepilogata:

Esercizio 2017
– Avio
(periodo
10/04 –
31/12)
Esercizio 2016 –
Space2 S.p.A.
Variazione
Proventi da rilascio fondi 1.274 1.274
Proventi per quota accreditata a conto economico delle
erogazioni ai sensi Legge 808/85
1.337 1.337
Altri proventi 723 723
Sopravvenienze attive diverse 350 350
Recuperi di costi, risarcimenti e altri proventi 1.329 1.329
Totale 5.013 0
5.013

Nel corso dell'esercizio le proventizzazioni sono essenzialmente rappresentate da fondi per rischi su commesse, incentivi al personale e fondi mobilità.

La voce "Recuperi di costi, risarcimenti e altri proventi" include il recupero dei costi sostenuti nell'esercizio dalla Società, riguardanti attività svolte principalmente a favore di società del Gruppo e altri proventi di natura diversa.

Circa il corrispondente periodo 2016 la società incorporante Space2 S.p.A., conformemente alle sue caratteristiche di SPAC, non ha realizzato altri ricavi operativi.

3.29. CONSUMI DI MATERIE PRIME

La voce, pari a 68.117 migliaia di Euro, è costituita dai costi per acquisti delle materie prime e dalla variazione delle rimanenze delle stesse, come di seguito riportato.

Esercizio 2017
– Avio
(periodo 10/04
– 31/12)
Esercizio 2016
– Space2 S.p.A.
Variazione
Costi per acquisti di materie prime
Variazione delle rimanenze di materie prime
74.014
(5.897)
0 74.014
(5.897)
Totale 68.117 0 68.117

La Space2 S.p.A. iscriveva un importo immateriale di acquisti per materie prime al 31 Dicembre 2016, inferiore al migliaio di Euro.

3.30. COSTI PER SERVIZI

Nella voce costi per servizi, pari a 149.518 migliaia di Euro, sono, in particolare, inclusi i costi per attività svolte dai co-produttori, per consulenze e prestazioni tecniche e professionali, per lavorazioni esterne, per manutenzioni, per somministrazione di lavoro a tempo determinato (personale interinale).

Si riporta di seguito apposita tabella riepilogativa dei costi per servizi e di quelli per godimento beni di terzi:

Esercizio 2017
– Avio
(periodo 10/04
– 31/12)
Esercizio 2016
– Space2 S.p.A.
Variazione
Costi per servizi
Costi per godimento beni di terzi
145.680
3.838
145.680
3.838
Totale 149.518 0 149.518

I costi per servizi includono costi c.d. pass-through, pari a Euro 41.402 migliaia, fatturati alla Avio dalla joint venture Europropulsion in relazione al contratto per lo sviluppo e la realizzazione del nuovo propulsore "P120", correlati e pari alla quota di fatturato c.d. "pass-through" (Euro 41.402 migliaia e, corrispondentemente, Euro 47.676 migliaia al 31 dicembre 2016), così come più dettagliatamente descritto nella relazione sulla gestione, cui si rimanda.

Nella voce "Costi per servizi" è incluso l'ammontare degli emolumenti spettanti agli organi sociali della Società, riguardanti compensi verso i sindaci per complessive 94 migliaia di Euro, verso amministratori per 259 migliaia di Euro e, infine, verso gli appositi comitati per 88 migliaia di Euro.

Circa il corrispondente esercizio 2016 la società incorporante Space2 S.p.A., conformemente alle sue caratteristiche di SPAC, non ha sostenuto costi per servizi industriali/operativi. I costi per i servizi relativi all'attività tipica di SPAC, finalizzata alla ricerca ed acquisizione di società

target, sono classificati nella voce "Altri costi operativi".

3.31. COSTI PER IL PERSONALE

Tale voce, pari a 32.877 migliaia di Euro, è rappresentativa del costo del personale maturato dal 10 aprile al 31 dicembre 2017.

Si riporta di seguito un prospetto riepilogativo degli elementi del costo del personale:

Esercizio 2017 – Avio
(periodo 10/04 – 31/12)
Esercizio 2016 – Space2
S.p.A.
Variazione
Salari e stipendi
Oneri sociali
Accantonamenti per
19.968
6.490
4.497
19.968
6.490
4.497
retribuzione variabile
Costo previdenziale per
prestazioni di lavoro
correnti relative a "Altri
benefici a lungo termine"
125 125
Perdite/(Utili) attuariali
rilevati nel conto
economico relative a "Altri
benefici a lungo termine"
70 70
Accantonamenti per "Altri
piani a benefici definiti"
1.727 1.727
Totale 32.877 0 32.877

Circa il corrispondente esercizio 2016 la società incorporante Space2 S.p.A., in considerazione del fatto di non avere personale dipendente, non ha sostenuto costi per servizi industriali/operativi.

Si riportano di seguito le informazioni relative al numero medio di dipendenti:

La tabella che segue espone, suddiviso per categoria, il numero medio dei dipendenti della Società:

Dirigenti
Totale
20
Impiegati 297
Operai 273
Esercizio 2017

3.32. AMMORTAMENTI

Gli ammortamenti ammontano a 8.506 migliaia di Euro; sono riferiti per 2.626 migliaia di Euro alle immobilizzazioni materiali e per 5.879 migliaia di Euro alle immobilizzazioni immateriali. Tra gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali sono ricompresi gli ammortamenti degli intangibili iscritti a seguito dell'allocazione del prezzo di acquisizione della Avio da parte di Space2, pari a 2.137 migliaia di Euro.

3.33. ALTRI COSTI OPERATIVI

La voce in oggetto ammonta a 3.280 migliaia di Euro e riguarda principalmente:

  • un accantonamento a fondi relativi a oneri straordinari del personale pari ad Euro 1.497 migliaia di Euro;
  • altri oneri di gestione per 942 migliaia di Euro;
  • sopravvenienze passive per 615 migliaia di Euro.

3.34. COSTI CAPITALIZZATI PER ATTIVITA' REALIZZATE INTERNAMENTE

La voce relativa ai costi capitalizzati per attività realizzate internamente, pari a 8.983 migliaia di Euro, include:

  • costi per la realizzazione interna di attività materiali per 1.011 migliaia di Euro;
  • costi per la realizzazione interna di attività immateriali, tutti relativi allo sviluppo, per 7.972 migliaia di Euro.

La società incorporante Space2 non aveva iscritte immobilizzazioni materiali o immateriali nel 2016.

3.35. PROVENTI FINANZIARI

Si riporta di seguito la composizione della voce dei proventi finanziari, pari a 1.133 migliaia di Euro:

Esercizio 2017 – Avio
(periodo 10/04 – 31/12)
Esercizio 2016 – Space2
S.p.A.
Variazione
Interessi attivi verso
banche
141 542 (401)
Proventi finanziari su
Buoni di Risparmio
374 1.539 (1.165)
Sconti e altri proventi
finanziari
179 179
694 2.081 (1.387)
Differenze cambio attive
realizzate
439 0 439
Differenze cambio attive
accertate
0 0
439 0 439
Totale 1.133 2.081 (948)

3.36. ONERI FINANZIARI

Di seguito, inoltre, la composizione della voce degli oneri finanziari:

Esercizio 2017 – Avio
(periodo 10/04 – 31/12)
Esercizio 2016 – Space2
S.p.A.
Variazione
Interessi passivi su Senior
Term Loan Agreement
1.988 1.988
Interessi passivi su
finanziamento BEI
60 60
Interessi passivi verso
controllate
5 5
Interessi passivi su altri
debiti
180 180
Oneri da attualizzazione
benefici a dipendenti
(13) (13)
Oneri relativi a operazioni
su strumenti derivati su
tasso di interesse
305 305
2.525 0 2.525
Differenze cambio passive
realizzate
515 515
Differenze cambio passive
accertate
3 3
519 0 519
Totale 3.044 0 3.044

Come già riportato in precedenza, il finanziamento Senior Term and Revolving Facilities Agreement sottoscritto il 1 aprile 2015 è stato oggetto di estinzione anticipata nel corso del 2017.

3.37. PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI

I proventi netti da partecipazioni dell'esercizio 2017 presentano un saldo netto positivo a conto economico pari a 5.340 migliaia di Euro e sono rappresentati da:

  • dividendi per 2.880 migliaia di Euro ricevuti nel periodo dalla controllata Regulus S.A.;
  • dividendi per 2.460 migliaia di Euro ricevuti nel periodo dalla società a controllo congiunto Europropulsion S.A.

3.38. IMPOSTE SUL REDDITO

Il saldo netto della voce "Imposte sul reddito" è pari ad un provento netto di Euro 1.508 migliaia, costituito da un provento per imposte correnti da consolidato fiscale per 493 migliaia di Euro e un provento da fiscalità differita attiva pari a 1.015 migliaia di Euro.

Nel 2016 la società incorporante Space2 non rilevava imposte.

La riconciliazione tra aliquota teorica ed aliquota effettiva IRES viene esposta nella seguente tabella (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2017
Risultato ante imposte
Aliquota ordinaria applicata
Imposta teorica
11.420
24,00%
2.741
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'aliquota ordinaria:
Differenze permanenti in aumento 1.274
Differenze permanenti in diminuzione (7.231)
Differenze temporanee in aumento 11.666
Differenze temporanee in diminuzione (62.570)
Totale variazioni (56.861)
(Perdita fiscale)/Imponibile fiscale (45.441)
Imposte (anticipate)/differite nette
(Provento da consolidato fiscale)/Accantonamento a fondo imposte
(1.015)
(493)
(1.508)

3.39. UTILE/(PERDITA) DA ATTIVITA' CESSATE

Non vi sono utili o perdite derivanti da attività cessate. Non vi sono, inoltre, Attività e/o Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.

3.40. UTILE PER AZIONE

Esercizio 2017 –
Avio
(periodo 10/04 –
31/12)
Esercizio 2016 –
Space2 S.p.A.
Risultato di compentenza del Gruppo (in Euro migliaia) 12.928 (332)
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione 25.305.773 30.000.000
Utile base per azione (in Euro)
Utile diluito per azione (in Euro)
0,51
0,50(1)
(0,012)
(0,011)(2)

(1) L'utile diluito per azione è stato determinato ipotizzando la conversione dei n. 800.000 sponsor warrant in azioni ordinarie.

(2) La perdita per azioni 2016 di Space2 S.p.A. era stata calcolata tenendo conto anche delle azioni speciali e dei market warrant.

4. IMPEGNI E RISCHI

I principali impegni e rischi della Società vengono analizzati nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017
Garanzie prestate:
Garanzie personali:
Fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo 7.325
Altre garanzie 29.788
Totale garanzie prestate 37.112
Garanzie ricevute:
Fideiussioni e garanzie ricevute 1.090
1.090

Garanzie prestate

Comprendono, tra le garanzie personali, fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo a favore della clientela per l'esecuzione di contratti e altre garanzie rappresentate da lettere di patronage rilasciate nell'interesse di società del Gruppo.

Fideiussioni e garanzie ricevute

La voce comprende principalmente fideiussioni ricevute da fornitori a fronte di ordini per forniture da completare.

Altri impegni

In riferimento alla società collegata Termica Colleferro S.p.A., partecipata al 40% da Avio e al 60% da S.E.C.I. Energia S.p.A., la quale svolge come attività la gestione di una centrale termoelettrica, essenziale, per la produzione di vapore, al funzionamento del sito produttivo di Colleferro, si riporta quanto segue.

In data 24 febbraio 2010, ai fini della realizzazione della suddetta centrale, Termica Colleferro ha stipulato con un consorzio di banche (costituito da Banco Popolare Soc. Coop., Unipol Banca S.c.p.A., Banca Popolare di Milano S.c.ar.l., Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A.), un contratto di finanziamento per un ammontare massimo di Euro 34 milioni assistito da garanzie reali e personali, avente durata sino al 24 febbraio 2022.

Al 31 dicembre 2017 il debito residuo della Termica Colleferro in riferimento a tale finanziamento era pari ad Euro 19,9 milioni.

Sempre in data 24 febbraio 2010, l'azionista SECI si è costituito garante per mezzo di una garanzia autonoma per il puntuale adempimento di tutte le obbligazioni di pagamento a favore delle banche finanziatrici nell'interesse di Termica Colleferro, per un importo massimo pari a Euro 44,2 milioni.

In considerazione del deterioramento delle condizioni del mercato dell'energia elettrica verificatosi negli anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento (con conseguente peggioramento dell'EBITDA della società collegata), al fine di poter rispettare i covenants bancari, Termica Colleferro ha avviato un processo di negoziazione con il ceto bancario finalizzato alla modifica del contratto di finanziamento stipulato nel 2010 con particolare riferimento all'innalzamento delle soglie dei financial covenants in esso previsti.

Al fine di poter addivenire a tale accordo con le banche finanziatrici, nel 2014 Termica Colleferro ha chiesto e ottenuto dai soci Seci e Avio una lettera di impegno ai sensi della quale i soci si sono impegnati a concedere un finanziamento soci per un importo massimo rispettivamente di Euro 18,2

milioni e di Euro 12,1 milioni in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta e cumulativamente corrispondente alla quota residua del finanziamento bancario in essere a quella data. Ai sensi dell'accordo si prevede che tale finanziamento soci sia erogato in più soluzioni previa richiesta di Termica Colleferro, vincolato alle esigenze operative di Termica Colleferro, e che sia subordinato e postergato rispetto al suddetto finanziamento erogato a quest'ultima dalle banche.

Alla data del presente bilancio Avio vanta un credito finanziario per finanziamento soci concesso a Termica Colleferro pari a Euro 7.440 migliaia. L'impegno residuo di Avio a concedere ulteriori finanziamenti soci a tale società collegata è pertanto pari a Euro 4,7 milioni (a fronte di un impegno originario complessivamente pari ad Euro 12,1 milioni, oggi ridotto a 8,4 milioni di Euro in considerazione del rimborso del finanziamento bancario nel frattempo effettuato dalla Termica Colleferro). Avio, invece, non ha assunto impegni di aumento di capitale sociale della società collegata.

Il suddetto finanziamento erogato alla Termica Colleferro dalle banche prevede il rispetto da parte di tale società di determinati covenant finanziari e più esattamente:

  • 1) Indebitamento Finanziario Netto / Mezzi Propri (IFN/MP); e
  • 2) Indebitamento Finanziario Netto /EBITDA (IFN/EBITDA).

Ognuno dei covenant in questione viene verificato con riferimento alla data di calcolo (31 dicembre di ciascun anno) mediante invio di una dichiarazione di rispetto sottoscritta dal legale rappresentante di Termica Colleferro entro il termine previsto contrattualmente per la consegna del bilancio (30 giorni dalla sua approvazione e in ogni caso 210 giorni dalla fine dell'anno). In caso di mancato rispetto di tali covenant le banche possono risolvere il finanziamento erogato alla Termica Colleferro ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile.

Al fine di poter rispettare i covenant bancari, Termica Colleferro, Avio, SECI e le banche finanziatrici hanno sottoscritto in data 22 luglio 2014 un accordo modificativo del contratto di finanziamento. Ai sensi di tale modifica Termica Colleferro ha il diritto di sanare la violazione dei parametri finanziari ("Equity cure") mediante il versamento da parte dei soci SECI e Avio a favore di Termica Colleferro (pro-quota nei limiti della rispettiva partecipazione al capitale sociale della società) di un importo a titolo di aumento di capitale e/o finanziamento soci complessivamente sufficiente a sanare la violazione ("Cure amount").

L'importo messo a disposizione dai soci di Termica Colleferro (nel periodo dal 1 maggio dell'esercizio che termina alla relativa data di calcolo e il 30 aprile dell'anno successivo) per "curare" il covenant violato (c.d. Cure Amount) viene sommato (i) ai Mezzi Propri risultanti dal bilancio (al fine di rettificare su base pro forma il rapporto IFN/MP) e (ii) all'EBITDA risultante dal bilancio (al fine di rettificare su base pro forma il rapporto IFN/EBITDA).

In data 30 dicembre 2016 Termica Colleferro, SECI ed Avio hanno sottoscritto con le banche finanziatrici di Termica Colleferro un accordo modificativo del suddetto finanziamento. Tale accordo di modifica prevede, tra le principali modifiche:

  • a) la proroga di sessanta mesi della durata del periodo di ammortamento, con conseguente posticipo della data di scadenza finale del finanziamento dal 24 febbraio 2022 al 24 febbraio 2027;
  • b) la modifica del tasso di interesse pari a Euribor 6 mesi (con floor a zero) oltre ad un margine di 2,3%;

c) la rimodulazione del piano di ammortamento del finanziamento e l'incremento a favore della Termica Colleferro della soglia massima del valore di riferimento del parametro finanziario maggiormente critico costituito dall'"Indebitamento Finanziario / EBITDA" (come meglio sotto indicato).

2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 dal 2023
fino alla
Data di
Scadenza
IFN/MP ≤ 2,00x 2,00x 2,00x 2,00x 1,50x 1,50x 1,50x 1,00x
IFN/EBITDA ≤ 6,00x 5,50x 5,00x 4,00x 4,00x 3,50x 3,50x 3,00x

Al riguardo si segnala che, anche alla luce dell'accordo modificativo del 30 dicembre 2016 che prevede, tra l'altro, l'incremento a favore della Termica Colleferro della soglia massima del valore di riferimento del parametro finanziario maggiormente critico costituito dall'"Indebitamento Finanziario / EBITDA" alla data del presente bilancio i covenant finanziari previsti dal suddetto contratto di finanziamento risultano rispettati.

L'accordo modificativo del contratto di finanziamento in argomento non ha modificato le garanzie concesse dai soci SECI ed Avio alle banche finanziatrici, eccetto l'estensione delle garanzie originarie alla nuova durata del finanziamento.

Il business plan approvato da TC in data 15 marzo 2016 tiene in considerazione le previsioni relative alle migliorate condizioni del mercato dell'energia elettrica e lo spread tra il costo del gas e l'andamento ed i prezzi dell'energia, nonché le previsioni delle suddette condizioni di ristrutturazione del finanziamento. Pertanto, tale business plan non è stato successivamente oggetto di approvazione a seguito della sottoscrizione degli accordi modificativi con le banche finanziatrici avvenuta in data 30 dicembre 2016.

Qualora Termica Colleferro dovesse risultare inadempiente in relazione ai covenant finanziari previsti dal Finanziamento TC, Avio e SECI potrebbero essere tenuti ad intervenire mediante la sottoscrizione di ulteriori quote di aumento di capitale o mediante la concessione di un ulteriore finanziamento soci (postergato), da eseguire proporzionalmente alla quota di capitale sociale rispettivamente detenuta.

Vertenze legali, fiscali e passività potenziali

Alla data del presente bilancio, la Società, nel corso del normale svolgimento della attività, è parte di procedimenti giudiziari, civili e amministrativi, in particolare di natura tributaria, attivi e passivi.

La Società ha costituito nel proprio bilancio appositi fondi per rischi ed oneri a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Nella costituzione dei fondi sono stati tenuti in considerazione: (i) i rischi connessi alla singola controversia; e (ii) i principi contabili di riferimento, che prescrivono l'accantonamento di passività per rischi probabili e quantificabili.

Le stime dei fondi rischi ed oneri sono ritenute congrue dal management della Società rispetto all'ammontare complessivo delle passività potenziali che riguardano la Società stessa.

Si segnala, inoltre, che con riferimento ai contenziosi giudicati con rischio di soccombenza possibile o remoto, ovvero di valore indeterminabile, peraltro di numero limitato, conformemente ai principi contabili di riferimento, non è stato effettuato alcun accantonamento al fondo rischi.

Va altresì considerato che la Società basa le proprie stime del rischio di soccombenza potenziale su valutazioni/aspettative in ordine alla presumibile definizione del contenzioso, che rimane comunque legata all'alea intrinseca a ciascun giudizio, per cui non è possibile escludere esiti diversi, sia in senso favorevole che sfavorevole per la Società, rispetto alle stime ex ante effettuate.

Si riporta di seguito una descrizione sintetica dei procedimenti in essere che, per l'importo o l'oggetto delle pretese avanzate, la Società considera rilevanti o comunque meritevoli di segnalazione.

Verifiche fiscali relative al Gruppo

Si riportano nel prosieguo le informazioni riguardanti le verifiche e i contenziosi fiscali più significativi che, alla data del presente bilancio, hanno interessato Avio S.p.A. e le sue controllate, con indicazione delle specifiche contestazioni e dei relativi importi.

  • a) Verifiche e contenziosi fiscali relativi ad Avio S.p.A. (società incorporata da Space2 S.p.A.)
  • a.1) Verifiche e contenziosi fiscali in corso

a.1.1.) La verifica generale avviata il 18 dicembre 2015 dalla Guardia di Finanza di Roma

Il 18 dicembre 2015 il nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma (di seguito, "Guardia di Finanza") ha avviato a carico di Avio S.p.A. una verifica generale ai fini delle imposte sui redditi, dell'IRAP, e di altri tributi, poi estesa anche all'IVA limitatamente ad alcune fattispecie, in relazione ai periodi d'imposta 2011, 2012 e 2013.

Tale verifica ha, inoltre, riguardato la controllata Regulus (si veda quanto riportato nella Relazione sulla gestione, paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio").

Alla data del presente bilancio risulta che la verifica generale in esame:

  • limitatamente alla controllata Regulus si è formalmente conclusa con la notifica di un processo verbale di constatazione relativo ai periodi di imposta dal 2010 al 2016. A oggi non risulta che l'Agenzia delle entrate abbia dato seguito a tale contestazione con la notifica di eventuali avvisi di accertamento;
  • limitatamente alla controllante Avio S.p.A. non risulta ancora formalmente conclusa non essendo stato notificato il processo verbale di chiusura.

Nell'ambito di tale verifica sono stati emessi dalla Guardia di Finanza i processi verbali di constatazione (di seguito, anche singolarmente, "PVC") relativi a specifiche contestazioni che verranno illustrate più nel dettaglio qui appresso.

a.1.1.1) Processo Verbale di Constatazione notificato il 23 settembre 2016

Il 23 settembre 2016, nell'ambito della verifica generale avviata il 18 dicembre 2015, la Guardia di Finanza ha notificato ad Avio S.p.A. un PVC con cui, per il periodo d'imposta 2011, ha proposto il recupero a tassazione, ai fini IRES ed IRAP, dell'importo complessivo

di Euro 2.571 mila, in relazione ai costi sostenuti da Avio S.p.A. nei confronti di alcuni fornitori ubicati in Paesi o territori aventi regime fiscale privilegiato ai sensi dell'art. 110, commi 10 e 11, del TUIR.

Il 4 gennaio 2017, dando seguito al suddetto PVC, l'Agenzia delle entrate, Direzione Regionale del Piemonte – Ufficio Grandi Contribuenti (di seguito, "DRE del Piemonte"), tenendo conto anche delle informazioni fornite da Avio S.p.A. in risposta allo specifico questionario del 30 settembre 2016, ha notificato ad Avio S.p.A. un avviso di accertamento, per il periodo d'imposta 2011, con il quale ha recuperato a tassazione, ai soli fini IRES, un importo - ridotto rispetto a quello proposto in recupero dalla Guardia di Finanza - complessivamente pari ad Euro 1.352 mila, con maggiore IRES pari a Euro 372 mila, oltre a interessi e sanzioni.

Il 26 maggio 2017, a seguito della procedura di accertamento con adesione, il rilievo è stato definito per il minor importo di Euro 357 mila, con IRES, sanzioni e interessi complessivamente pari a Euro 145 mila.

Con riferimento a tale attività non risulta dunque pendente alcuna contestazione in capo ad Avio S.p.A.

a.1.1.2) Processo Verbale di Constatazione notificato il 27 giugno 2017

1) Costi black-list

Il 27 giugno 2017, sempre nell'ambito della verifica generale avviata il 18 dicembre 2015, la Guardia di Finanza ha notificato ad Avio S.p.A. un PVC con cui, per il periodo d'imposta 2012, ha proposto il recupero a tassazione, ai fini IRES e IRAP, dell'importo complessivo di Euro 1.762 mila, in relazione ai costi sostenuti da Avio S.p.A. nei confronti di fornitori ubicati in Paesi o territori aventi regime fiscale privilegiato ai sensi dell'art. 110, commi 10 e 11, del TUIR.

Il 4 gennaio 2018, dando seguito al suddetto PVC, la DRE del Piemonte, tenendo conto anche delle informazioni fornite da Avio S.p.A. in risposta allo specifico questionario del 1° agosto 2017, ha notificato un avviso di accertamento, per il periodo d'imposta 2012, con il quale ha recuperato a tassazione, ai soli fini IRES, un importo - ridotto rispetto a quello proposto in recupero dalla Guardia di Finanza - pari ad Euro 245 mila, con maggiore IRES pari a Euro 67 mila, oltre a interessi e sanzioni.

Avio S.p.A. ha avviato delle interlocuzioni con la DRE del Piemonte per addivenire a una definizione concordata della controversia, proponendo a tal fine, il 6 febbraio 2018, apposita istanza di accertamento con adesione.

Alla data del presente bilancio tale procedura non risulta ancora perfezionata.

In relazione al periodo di imposta 2013, la Società incorporante non ha a tutt'oggi ricevuto alcuna contestazione.

In merito a tali rilievi si segnala che, in forza di quanto previsto dallo Share Purchase Agreement sottoscritto il 21 dicembre 2012 tra, inter alia, Avio S.p.A. (quale parte venditrice) e Nuovo Pignone Holding S.p.A. (quale parte acquirente), il Gruppo General Electric ha mantenuto indenne Avio S.p.A. relativamente alle passività fiscali definite.

2) Omessa effettuazione di ritenute

Con il PVC notificato ad Avio S.p.A. il 27 giugno 2017 la Guardia di Finanza ha formulato uno specifico rilievo, per il periodo d'imposta 2012 e 2013, concernente l'omessa effettuazione e versamento di ritenute a titolo di imposta su interessi erogati a percettori esteri, per un importo pari a Euro 1.046 mila per il 2012 e a Euro 502mila per il 2013.

Il 4 gennaio 2018, dando seguito al predetto rilievo, la DRE del Piemonte, tenendo conto anche delle informazioni fornite da Avio S.p.A., ha notificato un avviso di accertamento, per il periodo d'imposta 2012, con il quale ha recuperato a tassazione un importo - ridotto rispetto a quello proposto dalla Guardia di Finanza – complessivamente pari ad Euro 165 mila, oltre ad interessi e sanzioni pari a Euro 207 mila. Avio S.p.A. ha avviato delle interlocuzioni con la DRE del Piemonte per addivenire a una definizione concordata della controversia, proponendo a tal fine, il 6 febbraio 2018, apposita istanza di accertamento con adesione. Alla data del bilancio tale procedura non risulta ancora perfezionata.

Per quanto concerne il periodo d'imposta 2013 si segnala che la DRE del Piemonte non ha ancora provveduto all'emissione di avviso di accertamento e, inoltre, sono in corso contatti tra Avio S.p.A. e l'ufficio per la produzione di ulteriore documentazione.

Sulla base delle informazioni disponibili alla data del presente bilancio, tenuto peraltro conto della manleva da parte di General Electric sopra riportata, le passività potenziali inerenti tale contestazione si ritengono probabili per un importo coperto dal fondo per passività fiscali.

a.1.1.3) Avviso di Liquidazione notificato il 28 luglio 2016

L'8 marzo 2016, sempre nell'ambito della verifica generale avviata il 18 dicembre 2015, la Guardia di Finanza ha notificato ad Avio S.p.A., in qualità di co-obbligata, un PVC recante un rilievo relativo al trattamento fiscale, ai fini delle imposte indirette, delle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato al trasferimento del ramo AeroEngine da Avio S.p.A. al gruppo General Electric. In particolare, la Guardia di Finanza ha riqualificato il conferimento del ramo d'azienda AeroEngine da Avio S.p.A. a GE Avio S.r.l. e la successiva cessione delle quote detenute nella società conferitaria a Nuovo Pignone Holding S.p.A., come cessione diretta di ramo d'azienda e, conseguentemente, ha sollevato un rilievo con riferimento alla mancata corresponsione delle imposte indirette applicabili a tale tipologia di atti, richiedendo anche il pagamento di sanzioni e interessi.

Il 28 luglio 2016, dando seguito al suddetto rilievo, la Direzione Provinciale 1 di Torino (di seguito, "DP1 Torino"), ha notificato ad Avio S.p.A., in qualità di co-obbligata, un avviso di liquidazione per imposta di registro, ipotecaria e catastale. In particolare, la DP1 di Torino ha confermato il rilievo della Guardia di Finanzia riconoscendo, come richiesto ed estensivamente argomentato nelle memorie difensive presentate da Avio S.p.A., l'inapplicabilità di sanzioni e interessi e la quantificazione delle maggiori imposte dovute su una base imponibile significativamente inferiore rispetto a quella proposta dalla Guardia di Finanza.

La passività potenziale emergente dall'avviso di liquidazione è complessivamente pari ad Euro 58,2 milioni ed è così composta:

  • Imposta di registro pari ad Euro 55,6 milioni;
  • Imposta ipotecaria pari ad Euro 1,7 milioni;
  • Imposta catastale pari ad Euro 0,9 milioni.

Il 26 settembre 2016 Avio S.p.A. ha presentato – di concerto con il Gruppo General Electric – apposito ricorso, impugnando l'Avviso di liquidazione in argomento entro i termini previsti dalla normativa di riferimento, respinto dalla Commissione Tributaria Provinciale di Torino in data .

Contro tale decisione è stato proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale del Piemonte.

Si fa presente che anche la passività potenziale riferibile a tale avviso di liquidazione risulta coperta dalla manleva che il Gruppo General Electric ha assunto nei confronti di Avio S.p.A. in relazione alle attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio.

Pertanto, in virtù dei vincoli contrattuali esistenti tra Avio S.p.A. e il Gruppo Generale Electric, nel presente bilancio Avio S.p.A., ha provveduto a iscrivere:

  • tra le passività non correnti un debito verso l'Erario in relazione alle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali per un importo complessivamente pari ad Euro 58,2 milioni:
  • tra le attività non correnti, un credito di pari importo verso l'acquirente, Nuova Pignone Holding S.p.A, facente parte del Gruppo General Electric.

a.2) Verifiche e contenziosi fiscali conclusi con effetti finanziari sul 2017 e sui primi mesi del 2018

a.2.1.) Avvisi di accertamento su operazioni rilevanti ai fini IVA relative agli anni 2011, 2012 e 2013.

A fine 2016 Avio S.p.A., in risposta alla richiesta della DRE del Piemonte, ha presentato documentazione e memorie esplicative a supporto della mancata applicazione dell'IVA in relazione alle fatture emesse nei confronti di un proprio cliente per prestazioni di servizi di revisione e manutenzione motori.

Il 29 dicembre 2016 e il 31 ottobre 2017, la DRE del Piemonte ha notificato ad Avio S.p.A. i relativi avvisi di accertamento, contestando la mancata applicazione dell'IVA, i per i periodi d'imposta 2011 e 2012 e 2013.

Avio S.p.A. si è attivata per addivenire a una definizione concordata della controversia. Tale iniziativa ha condotto al perfezionamento di un accertamento con adesione con la DRE Piemonte, che ha comportato la mancata irrogazione delle sanzioni nei confronti di Avio S.p.A.. Per quanto concerne gli importi oggetto di recupero a titolo di imposta si fa presente che alla data del presente bilancio:

  • gli importi relativi al 2011, pari a Euro 535 mila inclusi interessi, sono stati regolarmente pagati nel corso dell'anno 2017 in tre rate trimestrali;
  • gli importi relativi al 2012 e 2013, pari complessivamente a Euro 530 mila inclusi interessi, sono in corso di pagamento essendo stata corrisposta a dicembre del 2017 la prima delle tre rate trimestrali dovute, mentre la seconda e la terza saranno versate, rispettivamente, a marzo e a giugno 2018.
  • b) Verifiche e contenziosi fiscali relativo ad Avio S.p.A. (già Space2 S.p.A. - società incorporante)

Si precisa che detta società non è interessata da alcuna verifica o contenzioso fiscale alla data del presente bilancio.

5. INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI E POLITICHE DI GESTIONE RISCHI

Categorie e fair value di attività e passività finanziarie

La tabella sotto riportata mostra una dettagliata analisi delle attività e passività finanziarie prevista dall'IFRS 7, secondo le categorie previste dallo IAS 39 per il 2017 e il 2016:

Valori al 31 dicembre 2017:

Importi in migliaia di Euro Totale
valori di
bilancio
Categorie IAS
39
Finanziamenti
e crediti
Passività a
costo
ammortizzato
Strumenti
finanziari
derivati
ATTIVITA' FINANZIARIE
- Attività finanziarie non correnti 7.440 7.440 7.440
- Altre attività non correnti 65.353 65.353 65.353
- Attività finanziarie correnti
- Crediti commerciali
-
7.224
-
7.224
-
7.224
- Altre attività correnti 9.205 9.205 9.205
- Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
100.424 100.424 100.424
189.646 189.646 189.646
PASSIVITA' FINANZIARIE
- Passività finanziarie non
correnti
40.000 40.000 40.000
- Passività finanziarie correnti 70.004 70.004 70.004
- Quota corrente dei debiti
finanziari non correnti
60 60 60
- Altre passività non correnti 115.489 115.489 115.489
- Altre passività correnti 11.429 11.429 11.429
- Debiti commerciali 77.004 77.004 77.004
313.986 313.986 313.986

* ove non disponbile il fair value è stato indicato il costo.

Valori al 31 dicembre 2016 (Space2):

Importi in migliaia di Euro Totale
valori di
bilancio
Categorie IAS
39
Fair
value*
Finanziamenti
e crediti
Passività a
costo
ammortizzato
Strumenti
finanziari
derivati
ATTIVITA' FINANZIARIE
- Attività finanziarie non correnti 10 10 10
- Attività finanziarie correnti
- Altre attività correnti
304.166
1.121
304.166
1.121
304.166
1.121
- Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
445 445 445
305.742 305.742 305.742
PASSIVITA' FINANZIARIE
- Altre passività correnti 150 150 150
- Debiti commerciali 581 581 581
731 731 731

* ove non disponbile il fair value è stato indicato il costo.

Per le voci di attività e passività non si rilevano differenze rispetto al valore di bilancio, in quanto lo stesso rappresenta una ragionevole approssimazione del relativo fair value.

Fair value di attività e passività finanziarie e modelli di calcolo utilizzati

In relazione agli eventuali strumenti finanziari rilevati nel bilancio di esercizio al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

La Società ed il Gruppo Avio non hanno contratto strumenti finanziari derivati al 31 dicembre 2017.

Nel corso dell'esercizio 2017, con l'estinzione anticipata del "Senior Term and Revolving Facilities Agreement" stipulato con Banca IMI ed altri primari istituti di credito in data 1 aprile 2015, sono stati estinti anticipatamente anche i quattro contratti di interest rate swap originariamente finalizzati alla protezione dalle oscillazioni dei tassi di interesse relativi al suddetto contratto.

Oneri e proventi finanziari rilevati secondo lo IAS 39

La tabella seguente riporta gli oneri e proventi finanziari generati dalle attività e passività finanziarie suddivise nelle categorie previste dallo IAS 39 per il 2017 e il 2016.

Esercizio 2017

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a
conto economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia di
Euro
Da
interessi
Da variazioni di fair
value
Da variazioni di fair value
Finanziamenti e
crediti
694 - -
Passività a costo
ammortizzato
(2.233) - -
Strumenti finanziari
derivati
- (305) 317
Totale categorie IAS
39
(1.539) (305) 317

Esercizio 2016

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a
conto economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia di
Euro
Da
interessi
Da variazioni di fair
value
Da variazioni di fair value
Finanziamenti e
crediti
Passività a costo
ammortizzato
Strumenti finanziari
derivati
2.081
-
-
Totale categorie IAS
39
2.081

Tipologie di rischi finanziari e attività di copertura connesse

La Società ed il Gruppo Avio non sono esposti a rischi finanziari connessi alle proprie attività operative, in particolare riferibili a:

  • rischi di credito, relativi ai rapporti commerciali con la clientela e alle attività di finanziamento;
  • rischi di liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito.

Vengono monitorati costantemente i predetti rischi finanziari, ponendo in essere azioni aventi l'obiettivo di fronteggiare e contenere i potenziali effetti negativi mediante l'utilizzo di appropriate politiche e, in generale laddove ritenuto necessario, anche mediante appositi strumenti di copertura (attualmente non necessari in quanto il tasso di interesse del finanziamento in essere con BEI è fisso e conveniente rispetto al mercato).

Nella presente sezione vengono fornite informazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incidenza di tali rischi sulla Società ed il Gruppo.

I dati quantitativi di seguito riportati non rivestono valenza previsionale e non possono completamente riflettere le complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società e del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.

L'esposizione al rischio di credito è connessa essenzialmente ai crediti iscritti in bilancio, particolarmente crediti di natura commerciale, e alle garanzie prestate a favore di terzi.

La massima esposizione teorica al rischio di credito per la Società ed il Gruppo al 31 dicembre 2017 è rappresentata essenzialmente dal valore contabile complessivo dei crediti commerciali, il cui valore a tale data ammonta ad Euro 7.224.

Tale importo è il netto tra:

  • i crediti commerciali, pari al 31 dicembre 2017 ad Euro 45.566 migliaia (tale importo include anche i crediti relativi a fatture per acconti ancora da incassare pari a Euro (38.260) milioni di cui Euro 11.012 migliaia verso la società a controllo congiunto Europropulsion e Euro 17.773 migliaia verso le società controllate),
  • gli "acconti da incassare", pari a tale data a Euro (38.260) migliaia (inclusi anche gli acconti da incassare dalla Europropulsion, pari – come detto sopra - a Euro 11.012 migliaia e dalle società controllate pari a Euro 17.773 migliaia),
  • il Fondo Svalutazione Crediti, che complessivamente ammonta a 82 mila Euro.

In merito alle motivazioni dell'esposizione al rischio credito rappresentata considerando i crediti al netto degli "acconti da incassare", è opportuno evidenziare che, contabilmente, l'emissione delle fatture comporta come contropartita, a fronte della rilevazione contabile attiva a cliente, la rilevazione contabile passiva rappresentata – appunto - da acconti da incassare; tali poste sono entrambe patrimoniali. L'analisi dello scaduto, pertanto, viene effettuata al netto dei suddetti acconti.

I principali clienti della Società sono rappresentati da organismi governativi e committenti pubblici, che per la loro natura non presentano significative concentrazioni di rischio (Agenzia Spaziale Europea, Arianespace, Airbus Safran Launchers).

Inoltre, operando su commessa, il Gruppo Avio pianifica la gestione degli anticipi ed acconti finanziari in modo da conseguire la provvista finanziaria prima e durante il sostenimento dei costi di commessa, in funzione delle diverse milestone contrattuali e mitigando quindi concretamente il rischio di conseguire dei crediti a fronte di attività produttive già iniziate.

Sulla base delle analisi dello scaduto clienti effettuato al 31 dicembre 2017, lo stesso ammonta a circa 3.087 migliaia di Euro (3.005 migliaia di Euro al netto del Fondo Svalutazione Crediti sopra menzionato, pari a 82 mila Euro). Si tratta di uno scaduto non significativo e relativo solo alle tempistiche di incasso.

A fronte di tali crediti, in ciascun esercizio, viene peraltro effettuata una attenta valutazione individuale del rischio ed iscritto specifico fondo di svalutazione, che tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e di eventuali situazioni di contingenti controversie in corso e possibili riscadenziamenti.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui sono soggetti la Società ed il Gruppo è individuabile nell'eventuale difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative. I due principali fattori che influenzano la liquidità sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorate e gestite centralmente, anche mediante l'implementazione di sistemi di tesoreria accentrata coinvolgenti le principali

società italiane ed estere del Gruppo, nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide, ottimizzando la gestione della liquidità e dei flussi di cassa. Il Gruppo effettua periodicamente il monitoraggio dei flussi di cassa previsti ed effettivi, nonché l'aggiornamento delle proiezioni di flussi finanziari futuri al fine di ottimizzare la gestione della liquidità e la determinazione delle eventuali necessità di provvista.

I fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, sono ritenuti in grado di consentire al Gruppo di soddisfare i propri bisogni derivanti dall'attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

Liquidity analysis

La tabella che segue rappresenta un'analisi per scadenza dei flussi contrattuali futuri generati dalle passività finanziarie, commerciali e dalle principali altre passività della Società al 31 dicembre 2017 (valori in migliaia di Euro).

La tabella riporta i flussi non attualizzati, comprensivi della quota di capitale ed eventuali interessi, calcolati alle condizioni di mercato esistenti alla data di bilancio. Si precisa che l'analisi riflette le previsioni assunte per il manifestarsi dei flussi finanziari sulla base di date di rimborso contrattualmente definite o, in alcuni casi, stimate. In assenza di una data predefinita di rimborso i flussi sono stati inseriti tenendo conto della prima data nella quale potrebbe essere richiesto il pagamento. Per questo motivo i conti di tesoreria sono stati inseriti nella fascia temporale a vista. Valori al 31 dicembre 2017:

Valori di
bilancio
Poste a
vista
Entro 12
mesi
Tra 1
e 2
anni
Tra 2
e 3
anni
Tra 3
e 4
anni
Tra 4
e 5
anni
Oltre 5
anni
Totale
flussi
Passività finanziarie correnti:
- Debiti finanziari verso
imprese controllate (correnti)
- Debiti finanziari verso
44.742 44.742 - - - - - - 44.742
imprese a controllo congiunto
(correnti)
25.249 25.249 - - - - - - 25.249
- Debiti finanziari verso altri
(correnti)
12 12 - - - - - - 12
- Debiti finanziari
Finanziamento BEI
60 - 60 - - - - - 60
70.064 70.004 60 - - - - - 70.064
Debiti commerciali (incluso
imprese controllate, collegate
e a controlo congiunto)
77.004 - 77.004 - - - - - 77.004
77.004 - 77.004 - - - - - 77.004
Altre passività non correnti:
- Debiti finanziari
Finanziamento BEI
40.000 - 360 360 8.331 8.258 8.186 16.156 41.650
- Debiti per erogazioni ai sensi
della Legge 808/85
42.051 - - - - - - 42.051 42.051
82.051 - 360 360 8.331 8.258 8.186 58.207 83.701
Altre passività correnti:
- Debiti previdenziali 1.957 - 1.957 - - - - - 1.957
- Debiti verso i dipendenti 2.644 - 2.644 - - - - - 2.644
- Altri debiti verso terzi 584 - 584 - - - - - 584
5.185 - 5.185 - - - - - 5.185
Totale flussi 234.304 70.004 82.609 360 8.331 8.258 8.186 58.207 235.954

Al 31 dicembre 2016 la Società Space2 S.p.A. aveva in essere esclusivamente debiti commerciali e altri debiti pagabili a vista per complessivi Euro 731 migliaia.

Rischio di mercato

Con riferimento alla attuale struttura finanziaria della Società e del Gruppo e al fatto che la valuta con cui lo stesso opera è in misura quasi esclusiva l'Euro, si ritiene che lo stesso non sia attualmente soggetto a significativi rischi di mercato derivanti dalla fluttuazione dei cambi delle valute, né dei tassi di interesse su crediti e debiti finanziari.

La Società ed il Gruppo, in considerazione di quanto indicato con riferimento alla non significatività dei rischi di mercato connessi alla variabilità di tassi di cambio e di interesse, alla data del 31 dicembre 2017 non ha in essere operazioni specificatamente finalizzate alla copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa in relazione alle citate tipologie di rischi.

Rischio di tasso di interesse

La Società ha come unico finanziamento quello con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per Euro 40 milioni, ad un tasso d'interesse conveniente rispetto al mercato.

Alla luce di quanto sopra, tale rischio non si ritiene applicabile alla Socieà e, quindi, al Gruppo Avio.

6. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Avio intrattiene con regolarità rapporti di natura commerciale e finanziaria con le società da essa controllate e a controllo congiunto, che consistono in operazioni rientranti nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse, a normali condizioni di mercato. In particolare, si riferiscono a forniture e acquisti di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo-contabile, fiscale, informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza, e relativi crediti e debiti a fine esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria centralizzata e relativi oneri e proventi. Tali operazioni sono eliminate nella procedura di consolidamento e conseguentemente non sono descritte nella presente sezione.

Le parti correlate della società Avio S.p.A. sono individuate sulla base dei principi stabiliti dallo IAS 24 - Informativa di Bilancio sulle Operazioni con Parti Correlate, applicabile dal 1° gennaio 2011, e sono le società controllanti, le società che hanno un rapporto di colleganza con il Gruppo Avio e sue controllate così come definito dalla normativa applicabile, le società che sono controllate ma non consolidate nel Gruppo Avio, le società collegate o a controllo congiunto del Gruppo Avio e le altre imprese partecipate.

Si precisa che sino alla data di efficacia dell'acquisizione da parte di Space2, Leonardo e In Orbit, Leonardo - in virtù dei diritti nascenti dal patto parasociale Cinven - vantava con il Gruppo Avio un rapporto di colleganza pur detenendo formalmente una partecipazione al capitale sociale della Società Incorporanda inferiore alla soglia prevista dai principi contabili IAS e dall'art. 2359 c.c. ultimo comma. A valle della quotazione, pur venendo meno il patto parasociale con Cinven, Leonardo S.p.A. ha mantenuto questo rapporto di colleganza con il Gruppo Avio in virtù del proprio incremento nella partecipazione al capitale della Società Incorporanda in misura eccedente la soglia prevista dalla normativa sopra richiamata.

Le tabelle che seguono riportano i dati relativi alla quantificazione delle operazioni con parti correlate non rientranti nella procedura di consolidamento di Gruppo sulla Situazione Patrimoniale-Finanziaria e sul Conto Economico del Gruppo al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro):

Al 31 Dicembre 2017
Controparte Crediti
Comm.li
Altre
attività
correnti
Lavori in
corso su
ordinazione
Attività
finanziarie
non
correnti
Debiti
Comm.li
Altre
passività
correnti
Anticipi per
lavori in
corso su
ordinazione
Passività
finanziarie
Cinven 278
Ex società controllanti 278
Leonardo S.p.A. 166
MBDA Italia S.p.A. 991 786
MBDA France S.A. 8.755 5.939
Thales Alenia Space Italia S.p.A.
Società che vanta un rapporto di
collegamento e relative società
partecipate
9746 166 6725
ELV S.p.A. 845 24.446 2.928 567 104.030 14.793
Regulus S.A. 316 32 17.924 542
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 681 61 1.067 29.949
Società controllate 1.161 713 24.446 20.913 1.634 104.572 44.742
Termica Colleferro S.p.A. 75 7.440 70
Europropulsion S.A. 2.858 2.414 10.102 14.061 25.249
Consorzio Servizi Acque Potabile 199
Servizi Colleferro – Società Consortile
per Azioni
101 76
Società collegate e a controllo
congiunto
3.233 76 2.414 7.440 10.172 14.061 25.249
Totale parti correlate 4.394 789 36.606 7.440 31.529 1.634 125.358 69.991
Totale voce di bilancio 7.224 9.205 46.198 7.440 77.004 11.429 129.230 110.064
Incidenza % sulla voce di bilancio 60,83% 8,57% 79,24% 100,00% 40,94% 14,30% 97,00% 63,59%

Nell'esercizio 2017 principali valori economici dei rapporti del Gruppo con parti correlate sono stati i seguenti (importi in migliaia di Euro):

Al 31 Dicembre 2017
Controparte Ricavi
Operativi (1)
Variazione
lavori in
corso su
ordinazione
Costi
Operativi (2)
Proventi
Finanziari
Oneri
Finanziari
Cinven
Ex società controllanti
Leonardo S.p.A. 76
MBDA Italia S.p.A. 991
MBDA France S.A. 3.201 (137)
Thales Alenia Space Italia S.p.A.
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative
società partecipate
3.201 854 76
ELV S.p.A. 103.648 (1.051) 2.400 3
Regulus S.A. 3.202 31.894
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 57 1.914 2
Società controllate 106.907 (1.051) 36.208 5
Termica Colleferro S.p.A. 84 5.408
Europropulsion S.A. 26.943 (3.962) 59.617
Consorzio Servizi Acque Potabile 4 54
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 2 216
Società collegate e a controllo congiunto 27.033 (3.962) 65.295
Totale parti correlate 137.141 (4.159) 101.579 5
Totale voce di bilancio 162.202 94.361 250.512 1.133 3.044
Incidenza % sulla voce di bilancio 84,55% 4,41% 40,55% 0,00% 0,16%

(1) La voce include i ricavi delle vendite e delle prestazioni e non include l'avanzamento dei lavori in corso su ordinazione non ancora terminati. (2) La voce include i consumi di materie prime, i costi per servizi e i costi per il personale.

Società controllanti fino al 31 marzo 2017

I rapporti del Gruppo con Cinven sono costituiti dai servizi di consulenza ed assistenza prestati fino al 31 marzo 2017, data della perdita del controllo da parte di Cinven a seguito dell'acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2.

Rapporti verso società che vanta un rapporto di collegamento e relative società partecipate

I rapporti verso Leonardo S.p.A., considerata società con cui vi è un rapporto di collegamento, sono costituiti da servizi di assistenza e consulenza. I rapporti con le società partecipate da Leonardo sono di tipo commerciale.

In riferimento al cliente MBDA Italia S.p.A. le garanzie emesse da primari istituti di credito sono volte a garantire il puntuale adempimento degli obblighi contrattualmente assunti da parte di Avio nell'ambito delle commesse Camm-er. Il loro svincolo è previsto al completamento di apposite milestone contrattuali.

Rapporti verso società controllate non consolidate

I rapporti del Gruppo con società controllate non consolidate sono identificabili in operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato.

Rapporti verso imprese collegate e a controllo congiunto

I rapporti della Società verso imprese collegate e a controllo congiunto sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali, relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • crediti finanziari, relativi a crediti finanziari, a breve e lungo termine, verso Termica Colleferro S.p.A.;
  • debiti commerciali, relativi a costi sostenuti nell'ordinaria attività di gestione e relativi ad operazioni concluse a normali condizioni di mercato; inoltre, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi costi sostenuti in seguito ad operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • debiti finanziari, relativi a debiti finanziari intercompany, a breve termine, di Avio S.p.A. verso Europropulsion S.A.;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali;
  • costi operativi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei debiti commerciali;
  • proventi finanziari, relativi a interessi attivi sui crediti finanziari precedentemente esposti.

Le garanzie bancarie nei confronti del Consorzio Sitab in liquidazione sono relative a forniture effettuate in anni scorsi ed è previsto che, di concerto con il Consorzio, vengano a breve revocate.

Rapporti verso altre parti correlate

I rapporti del Gruppo verso altre parti correlate sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business del Gruppo, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali.

7. INFORMAZIONI PER AREA GEOGRAFICA

Come indicato in precedenza, con riferimento alla ripartizione per area geografica di attività e passività in essere al 31 dicembre 2017 (in funzione della localizzazione della controparte), si segnala che tutti i crediti e i debiti in essere alla data di bilancio risultano avere controparti localizzate nell'aera Italia ed Europa.

8. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149 – DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Ai sensi di quanto disposto dall'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nel prospetto che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2017 per le attività di revisione e altri servizi resi dalla società di revisione Deloitte & Touche SPA e dalle società appartenenti alla stessa rete (importi in migliaia di Euro):

Tipologia di servizi Destinatario Soggetto che ha erogato il
servizio
Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio 2017
Servizi di Revisione Capogruppo – Avio
S.p.A.
Deloitte & Touche
S.p.A.
131
Servizi di Revisione Capogruppo – Avio
S.p.A.
Deloitte & Touche
S.p.A.
25(1)
Totale Totale 156

(1) Trattasi dell'esame limitato della Dichiarazione non finanziaria del Gruppo Avio

9. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Acquisto dalla società controllata ELV S.p.A. del ramo d'azienda relativo alle attività di sviluppo, produzione e commercializzazione dei lanciatori

Con riferimento al contratto preliminare di di cessione di ramo d'azienda sottoscritto nel dicembre 2017 da ELV S.p.A. con la controllante Avio S.p.A. di cui alla precedente sezione "Fatti di rilievo dell'esercizio 2017", si segnala che, in data 1 marzo 2018, essendosi completate la procedura di consultazione sindacale di cui all'art. 47 delle legge n. 428/1990 e la procedura di c.d. golden power di cui al decreto-legge n. 21/2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 56/2012, dando seguito al suddetto contratto preliminare, ELV S.p.A. ed Avio S.p.A. hanno stipulato il contratto definitivo di cessione di ramo d'azienda con efficacia a decorrere dalla medesima data. Gli effetti contabili e fiscali delle cessione decorrono anch'essi dalla data del 1 marzo 2018.

Il prezzo di cessione del suddetto ramo d'azienda è stato pari a Euro 20,3 milioni come risultante da una perizia di stima redatta da primario professionista indipendente sulla base delle comuni metodologie valutative utilizzate in tali tipologie di transazioni, nonché tenendo conto di benchmarck di settore.

In relazione ai potenziali benefici derivanti dall'applicazione della normativa relativa ai crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo ex art. 3 del decreto legge n. 145/2013 e corpo normativo correlato concernenti le attività oggetto del ramo d'azienda ceduto da ELV S.p.A. ad Avio S.p.A., poiché alla data della stipula del contratto definitivo di cessione del ramo in parola tali potenziali benefici complessivi non erano ancora stati determinati con esattezza tra le parti, in quanto ancora in corso l'analisi anche con il supporto di consulenti fiscali, le parti hanno stabilito che il credito di imposta derivante dall'applicazione della suddetta normativa fa parte del ramo d'azienda ceduto alla data di stipula dell'atto definitivo, mentre la valorizzazione del ramo d'azienda ceduto e conseguentemente il prezzo di cessione alla data di stipula dell'atto definitivo non tengono conto

dei potenziali benefici attesi complessivi ad esso associati. Le parti hanno pertanto concordato che, a conclusione dell'analisi di cui sopra, entro il 31 dicembre 2018 definiranno di comune accordo il valore del credito di imposta incluso nel ramo d'azienda ceduto ad Avio S.p.A. nonché l'eventuale aggiustamento del corrispettivo in relazione alla definizione dei potenziali benefici attesi complessivi.

Politica dei dividendi

In data contestuale all'approvazione del presente progetto di bilancio è stata posta all'approvazione degli organi sociali la politica dei dividendi ritenuta sostenibile nel medio/lungo termine sulla base delle prospettive economico-finanziarie, della solidità della struttura di capitale, nonché in considerazione di investimenti con cicli "capital intensive" nel medi/lungo termine.

L'obiettivo di tale politica è la distribuzione di un dividendo che abbia come riferimento:

  • un "payout ratio" (percentuale di utili distribuita sotto forma di dividendi) compreso in un range tra il 25% ed il 50% dell'utile netto consolidato;
  • un "dividend yield"(rapporto tra il dividendo per azione e il prezzo di mercato dell'azione stessa) compreso in un range tra il 2% ed il 3,5% del valore della capitalizzazione di borsa.

10. PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI AVIO S.p.A.

Nell'invitar Vi ad approvare il bilancio di esercizio di Avio S.p.A. al 31 dicembre 2017, predisposto secondo i principi contabili internazionali IFRS, chiuso con un utile di Euro 12.928 migliaia, tenuto conto della politica dei dividendi in fase di approvazione, Vi proponiamo di destinare tale risultato come segue:

  • Euro 10.017 migliaia a dividendo;
  • Euro 2.911 migliaia a riserva Utili a nuovo.

Contestualmente, si propone la destinazione di parte della Riserva sovrapprezzo azioni pari a Euro 163.897 migliaia, quanto a Euro 18.185 migliaia a ricostituzione della Riserva Legale fino a concorrenza di un quinto del Capitale Sociale e per Euro 1.456 migliaia a copertura della Riserva da aumento di capitale 2015 ex-Space 2 S.p.A..

* * *

15 marzo 2017

per IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Giulio Ranzo

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI AVIO S.P.A. AI SENSI DEGLI ART.153 DEL D.LGS. 58/1998

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, il Collegio Sindacale di AVIO S.p.A. (in seguito: la "Società'' o "AVIO ") ha svolto la propria attività di vigilanza in conformità alla legge, osservando i principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e le comunicazioni emanate dalla Consob inerenti ai controlli societari e all'attività del Collegio Sindacale. La presente relazione è redatta in conformità alle indicazioni fornite dalla stessa Consob con Comunicazione DAC/RM/97001574 del 20 febbraio 1997 e con Comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001, modificata e integrata dalle Comunicazioni DEM/3021582 del 4 aprile 2003 e DEM/6031329 del 7 aprile 2006.

Il Collegio Sindacale in carica è stato nominato dall'Assemblea del 1° dicembre 2016 con efficacia dal 10 aprile 2017 in conformità alle vigenti disposizioni legali, regolamentari nonché statutarie e terminerà il proprio mandato con l'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

I componenti del Collegio Sindacale hanno rispettato il limite di cumulo degli incarichi previsto dall'art. 144-terdecies del Regolamento Emittenti.

L'incarico di revisione legale, a norma del d.lgs. 58/1998 e del d.lgs. 39/2010, è svolto dalla società Deloitte & Touche S.p.A. (in seguito: la "Società di Revisione"), come deliberato dall'Assemblea del 15 giugno 2017 per la durata di nove esercizi (2017- 2025).

Con riferimento all'attività di sua competenza, nel corso dell'esercizio in esame, il Collegio Sindacale dichiara di avere:

• partecipato alla riunione dell'Assemblea degli Azionisti del 15 giugno 2017< e alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, ottenendo dagli amministratori adeguate informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per dimensioni e caratteristiche, effettuate dalla Società e dalle sue controllate;

• acquisito gli elementi di conoscenza necessari per svolgere l'attività di verifica del rispetto della legge, dello statuto, dei principi di corretta amministrazione e dell'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, attraverso l'acquisizione di documenti e di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate, nonché attraverso periodici scambi di informazioni con la Società di Revisione;

• partecipato, almeno attraverso il suo Presidente o altro suo componente, alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità, del Comitato Nomine e Compensi, del Comitato Investimenti, del Comitato per le Attività Strategiche nonché del Comitato riunito in veste di Comitato Parti Correlate;

• vigilato sul funzionamento e sull'efficacia dei sistemi di controllo interno e sull'adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, in particolare sotto il profilo dell'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare i fatti di gestione;

• scambiato tempestivamente con i responsabili della Società di Revisione i dati e le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti ai sensi dell'art. 150 del d.lgs. 58/98, anche attraverso l'esame dei risultati del lavoro svolto e la ricezione delle relazioni previste dall'art. 14 del d.lgs. 39/2010 e dall'art. 11 del Reg. UE 537/2014;

• esaminato i contenuti della Relazione aggiuntiva ex art. 11 del Reg. UE 537/2014 che ha trasmesso al Consiglio di Amministrazione, dall'esame della quale non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente relazione;

• monitorato la funzionalità del sistema di controllo sulle società del Gruppo e l'adeguatezza delle disposizioni ad esse impartite, anche ai sensi dell'art. 114, 2° comma, del d.lgs. 58/1998;

• preso atto dell'avvenuta predisposizione della Relazione sulla Remunerazione ex art. 123-ter del d.lgs. 58/1998 ed ex art. 84-quater del Regolamento Emittenti, senza osservazioni da segnalare;

• accertato la conformità delle previsioni statutarie alle disposizioni di legge e regolamentari;

• monitorato le concrete modalità di attuazione delle regole di governo societario adottate dalla Società in conformità al Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A.;

• vigilato sulla conformità della procedura interna riguardante le Operazioni con Parti Correlate secondo i principi indicati nel Regolamento approvato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, nonché sulla sua osservanza, ai sensi dell'art. 4, 6° comma, del medesimo Regolamento;

• vigilato sul processo di informazione societaria, verificando l'osservanza da parte degli amministratori delle norme procedurali inerenti alla redazione, all'approvazione e alla pubblicazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato;

• accertato l'adeguatezza metodologica del processo di impairment attuato al fine di determinare l'eventuale esistenza di perdite di valore sugli attivi iscritti a bilancio;

• verificato che la Relazione degli Amministratori sulla Gestione per l'esercizio 2017 fosse conforme alla normativa vigente, oltre che coerente con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione e con i fatti rappresentati nel bilancio di esercizio e in quello consolidato;

• svolto, nel ruolo di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ai sensi

dell'art. 19, 1° comma, del d.lgs. 39/2010, come modificato dal d. lgs. 135/2016, le specifiche funzioni di informazione, monitoraggio, controllo e verifica ivi previste, adempiendo ai doveri e ai compiti indicati dalla predetta normativa;

• vigilato sull'osservanza delle disposizioni stabilite dal d.lgs. 254/2016, esaminando, tra l'altro, la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, accertando altresì il rispetto delle disposizioni che ne regolano la redazione ai sensi del citato decreto. Nel corso dell'attività di vigilanza, svolta dal Collegio Sindacale secondo le modalità sopra descritte, sulla base delle informazioni e dei dati acquisiti, non sono emersi fatti da cui desumere il mancato rispetto della legge e dell'atto costitutivo o tali da giustificare segnalazioni alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente relazione.

***

Di seguito vengono fornite le ulteriori indicazioni richieste dalla Comunicazione Consob n. DEM/ 1025564 del 6 aprile 2001 come successivamente modificata.

  1. Tra i fatti di rilievo indicati dalla Società nella Relazione sulla Gestione e nel bilancio di esercizio, nonché nel bilancio consolidato relativamente all'esercizio 2017, si segnalano le seguenti operazioni di maggiore rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società, nel corso del predetto esercizio, anche per il tramite di società controllate, descritte in modo più approfondito nelle relative relazioni su cui il Collegio ha vigilato:

Quotazione di AVIO su segmento STAR del Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana Spa. In data 10 aprile 2017 si è perfezionata la fusione per incorporazione di AVIO S.p.A. in Space2 S.p.A. ad esito della quale questa ultima ha assunto la denominazione di AVIO S.p.A. e l'ammissione alle negoziazioni sul MTA, Segmento STAR, della Borsa Valori di Milano delle azioni AVIO S.p.A. post fusione.

Acquisto dalla società controllata ELV S.p.A. del ramo d'azienda relativo alle attività di sviluppo, produzione e commercializzazione dei lanciatori. Il 20 dicembre 2017 è

stato sottoscritto un contratto preliminare di cessione di ramo d'azienda successivamente perfezionatosi con la stipula del contratto definitivo in data 1° marzo 2018.

Ridefinizione della struttura di debito e finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti. In data 22 maggio 2017 AVIO ha rimborsato anticipatamente su base volontaria l'intero importo residuo in linea capitale del Term Loan B per circa 63 milioni di euro rispetto alla scadenza del 10 ottobre 2017. In data 6 ottobre 2017, AVIO ha rimborsato, mediante utilizzo di fondi propri, l'intero importo residuo in linea capitale del Term Loan A per circa 30 milioni di euro rispetto alla scadenza del 10 ottobre 2017 completando in tal modo il rimborso dell'intero finanziamento bancario preesistente, ed ha contestualmente sottoscritto con la Banca Europea per gli Investimenti un contratto di finanziamento di 40 milioni di euro con durata di sette anni. Tale finanziamento è destinato a progetti di ricerca e sviluppo in campo spaziale e per il potenziamento dello stabilimento di Colleferro.

Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo. All'esito positivo di specifici approfondimenti per verificare l'eleggibilità dei costi sostenuti per la propria attività di ricerca e sviluppo commissionata dalla Agenzia Spaziale Europea principalmente per i lanciatori di futura generazione Vega C e Vega E con specifici interpelli all'Agenzia delle Entrate, pareri di primari professionisti e consulenti esterni, il Gruppo AVIO ha riconosciuto nel conto economico dell'esercizio 2017 del bilancio consolidato, per il tramite la controllata ELV S.p.A., un beneficio per crediti d'imposta per le suddette attività di ricerca, in base all'avanzamento di tali attività commisurandolo ai costi sostenuti per le commesse a cui il beneficio si riferisce, per circa 6 milioni di euro.

In base delle informazioni fornite dalla Società e dei dati acquisiti relativamente alle predette operazioni, il Collegio Sindacale ne ha accertato la conformità alla legge, all'atto costitutivo e ai principi di corretta amministrazione, assicurandosi che le medesime non fossero manifestamente imprudenti o azzardate, in potenziale conflitto d'interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea degli Azionisti o tali da

compromettere integrità del patrimonio aziendale.

  1. Il Collegio non ha individuato nel corso delle proprie verifiche operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/ 6064293.

Si dà atto che l'informazione resa nella Relazione finanziaria in ordine ad eventi e operazioni significative che non si ripetono frequentemente e ad eventuali operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo o con parti correlate, risulta adeguata.

  1. Le caratteristiche delle operazioni infragruppo e con parti correlate attuate dalla Società e dalle sue controllate nel corso del 2017, i soggetti coinvolti ed i relativi effetti economici sono indicati nella sezione "Operazioni con parti correlate" del bilancio consolidato 2017, alla quale si rinvia. In tale sede è specificato che tutti i rapporti ivi richiamati sono regolati secondo condizioni in linea con le prassi di mercato. Il Collegio Sindacale valuta complessivamente adeguata l'informazione fornita nei modi indicati in merito alle predette operazioni e valuta che queste ultime, sulla base dei dati così acquisiti, appaiono congrue e rispondenti all'interesse sociale, considerato anche il costante monitoraggio delle stesse richiesto alla Società in considerazione delle caratteristiche dei suoi assetti proprietari.

Le Operazioni con Parti Correlate, individuate sulla base dei principi contabili internazionali e delle disposizioni emanate dalla Consob, sono regolate da una procedura interna (la "Procedura"), adottata dal Consiglio di Amministrazione della Società, in data 13 settembre 2017 - nel rispetto di quanto disposto dall'art. 2391-bis, c.c. e dalla disciplina emanata dalla Consob - e modificata, da ultimo, in data 12 novembre 2014. Il Collegio Sindacale ha esaminato la Procedura accertandone la conformità al Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 e interpretato con delibera n. 78683 del 24 settembre 2010.

Nel corso dell'esercizio 2017 la Società ha posto in essere, anche tramite società da essa controllate, operazioni con parti correlate qualificabili come operazioni di "Minore rilevanza" ai sensi della predetta Procedura, entrambe approvate dal Consiglio di amministrazione nelle sedute del 9 novembre 2017 e 21 dicembre 2017.

Per ciascuna delle predette operazioni il Collegio Sindacale ha verificato l'osservanza delle modalità di approvazione previste dalla Procedura e, in particolare, che il parere rilasciato dal Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità in veste di Comitato Parti Correlate contenesse un'adeguata motivazione dell'interesse della società al compimento delle operazioni nonché della loro convenienza e della correttezza sostanziale delle loro condizioni.

Inoltre, si dà atto che, nell'esercizio 2017, la Società ha posto in essere con parti correlate, anche tramite società da essa controllate, operazioni qualificabili come "Operazioni Ordinarie" e operazioni non qualificabili come "Operazioni di Maggiore di Minore rilevanza" ai sensi della Procedura interna, alcune delle quali sono state pure esaminate e valutate dal Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità in veste di Comitato Parti Correlate.

  1. La Società di Revisione. ha emesso, in data 30 marzo 2018, le Relazioni ai sensi dell'art. 14 del d.lgs. 39/ 2010 e dell'art. 10 del Reg. UE 537/2014, con le quali ha attestato che:

  2. il bilancio di esercizio della Società e il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2017 forniscono una rappresentazione veritiera e corretta dello stato patrimoniale al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del d. Lgs. 38/05;

  3. la Relazione sulla Gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari indicate nell'art. 123-bis, 4° comma,

del d.lgs. 58/1998 sono coerenti con il bilancio di esercizio della Società e con il bilancio consolidato del Gruppo e redatte in conformità alle norme di legge; - il giudizio sul bilancio di esercizio e sul bilancio consolidato espresso nelle predette Relazioni è in linea con quanto indicato nella Relazione aggiuntiva predisposta ai sensi dell'art'. 11 del Reg. UE 537/2014.

Nella Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato la Società di Revisione ha altresì dichiarato di aver verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori di AVIO della Dichiarazione di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2017.

Nelle predette Relazioni della Società di Revisione non risultano rilievi o richiami di informativa, né dichiarazioni rilasciate ai sensi del1'art. 14, 2° comma, lett. d) ed e) del d.lgs. 39/2010.

La Società di Revisione ha altresì:

  • trasmesso al Collegio Sindacale, quale organo deputato alla supervisione del controllo interno, la Relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Reg. UE n. 537/ 2014;

  • emesso, ai sensi dell'art. 3, 10° comma, del d. Lgs. 254/2016 e dell'art. 5 del Reg. Consob 20267/ 2018, l'attestazione di conformità, in tutti gli aspetti significativi, della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta dalla Società in base a quanto richiesto dal citato decreto e ai principi e alle metodologie di cui ai GRI Standards selezionati dalla Società. In tale Relazione la Società di Revisione ha dichiarato che non sono pervenuti alla sua attenzione elementi che facciano ritenere che la Dichiarazione non finanziaria del Gruppo AVIO relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli artt. 3 e 4 del Decreto e ai GRI Standards selezionati.

Nel corso delle periodiche riunioni tenute dal Collegio Sindacale con la Società di Revisione, ai sensi dell'art. 150, 3° comma, del d.lgs. 58/1998, non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente Relazione.

Inoltre, il Collegio non ha ricevuto dalla Società di Revisione informative su fatti ritenuti censurabili rilevati nello svolgimento dell'attività di revisione legale sul bilancio d'esercizio e consolidato.

  1. Nel corso dell'esercizio 2017 il Collegio non ha ricevuto denunce ai sensi dell'art. 2408 c.c., né esposti dei soci o di terzi.

  2. Nel corso dell'esercizio 2017, sulla base di quanto riferito dalla Società di Revisione, AVIO e alcune sue controllate hanno conferito alla Società di Revisione e a soggetti appartenenti al suo network incarichi a favore della Capogruppo, di alcune società del Gruppo e di loro dipendenti, per servizi diversi dalla revisione legale dei conti.

I corrispettivi dei predetti incarichi, come confermato dalla Società di Revisione ed inclusi, come richiesto dall' art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti nei prospetti informativi al bilancio consolidato del Gruppo Avio, ammontano complessivamente ad euro 25.000 per altri servizi resi dalla Società di Revisione o da soggetti appartenenti al suo network a favore di AVIO o di sue controllate nel corso dell'esercizio 2017.

Il Collegio sindacale, nel suo ruolo di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ha adempiuto ai doveri richiesti dall'art. 19, 1° comma, lett. e) del d. lgs.39/2010 come modificato dal d. Lgs. 135/ 2016 e dall'art. 5 par. 4 del Reg. UE 537/ 2014 in materia di preventiva approvazione dei predetti incarichi, se applicabili nelle circostanze, verificando la loro compatibilità con la normativa vigente e, specificamente, con le disposizioni di cui all'art. 17 del d. Lgs. 39/ 2010 - come modificato dal d. Lgs. 135/2016 - nonché con i divieti di cui all'art. 5 del Reg. EU 537/ 2014 ivi richiamato. Inoltre, il Collegio ha:

a) verificato e monitorato l'indipendenza della Società di Revisione, a norma degli artt.10, 10-bis, 10-ter, 10-quater e 17 del d.lgs. 39/ 2010 e dell'art. 6 del Reg. UE n. 537/2014, accertando il rispetto delle disposizioni normative vigenti in materia e che gli incarichi per servizi diversi dalla revisione conferiti a tale società non apparissero tali da generare rischi potenziali per l'indipendenza del revisore e per le salvaguardie di cui

all'art. 22-ter della Dir. 2006/ 43/ CE;

b) esaminato la relazione aggiuntiva redatta dalla Società di Revisione in osservanza dei criteri di cui al Reg. UE 537/ 2014, rilevando che, sulla base delle informazioni acquisite, non sono emersi aspetti critici in relazione all'indipendenza della Società di Revisione;

c) ricevuto in data 30 marzo 2018 la conferma per iscritto che la Società di Revisione, nel periodo dal 15 giugno 2017 al momento del rilascio della dichiarazione, non ha riscontrato situazioni che possano compromettere la sua indipendenza da AVIO ai sensi del combinato disposto degli artt. 6, par. 2, lett. a) del Reg. UE 537/2014, 10 e 17 del d. lgs. 39/ 2010 nonché 4 e 5 del Reg. UE 537/ 2014;

d) discusso con la Società di Revisione dei rischi per la sua indipendenza e delle misure adottate per mitigarli, ai sensi dell'art. 6, par. 2, lett. b) del Reg. UE n. 537/ 2014.

  1. Nel corso dell'esercizio 2017 e fino alla data della presente relazione, il Collegio Sindacale ha rilasciato i pareri richiesti, anche ai sensi di legge e di norme regolamentari, in particolare in merito:

a. all'approvazione del consuntivo dell'MBO per la parte variabile della remunerazione per l'Amministratore Delegato per il 2017, esaminando altresì le linee guida sulla politica retributiva 2018 per gli amministratori e il management;

b. all'approvazione degli obiettivi da porre a base dell'MBO 2018 dell'Amministratore Delegato come individuati dal Consiglio di Amministrazione della Società.

Si è altresì espresso in tutti quei casi in cui è stato richiesto dal Consiglio di Amministrazione anche in adempimento alle disposizioni che, per talune decisioni, richiedono la preventiva consultazione del Collegio Sindacale.

  1. In generale, al fine di acquisire le informazioni strumentali allo svolgimento dei propri compiti di vigilanza, il Collegio Sindacale, nell'esercizio 2017, si è riunito undici volte . Le attività svolte nelle predette riunioni sono documentate nei relativi verbali. Inoltre, il Collegio Sindacale ha partecipato:

  2. a tutte le otto riunioni del Consiglio di Amministrazione della Società, ottenendo degli amministratori in via continuativa informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate;

  3. all'Assemblea del 15 giugno 2017;

  4. almeno tramite il Presidente, o altro suo componente, alle sei riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, alle sei riunioni del Comitato per le Nomine e Compensi e alle due riunioni del Comitato Investimenti e ad una riunione del Comitato per le Attività Strategiche;

  5. ha incontrato due volte l'Organismo di Vigilanza ai fini del reciproco scambio di informazioni e all'aggiornamento del Modello di organizzazione e di gestione di cui al d.lgs. 231/ 2001.

Infine, il Collegio Sindacale ha scambiato informazioni con gli organi di controllo delle società controllate ai sensi dell'art. 151 del d.lgs. 58/1998, senza che gli siano stati sottoposti aspetti rilevanti o circostanze accertate da segnalare nella presente relazione.

  1. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, assicurandosi che le operazioni deliberate e poste in essere dagli amministratori fossero conformi alle predette regole e principi, oltre che ispirate a principi di razionalità economica e non manifestatamente imprudenti o azzardate, in conflitto d'interessi con la Società, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, ovvero tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale. Il Collegio ritiene che gli strumenti e gli istituti di governance adottati dalla Società rappresentino un valido presidio al rispetto dei principi di corretta amministrazione.

  2. La vigilanza sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e del Gruppo si è svolta attraverso la conoscenza della struttura amministrativa della Società e lo

scambio di dati e di informazioni con i responsabili delle diverse funzioni aziendali, con la funzione internal audit e con la Società di Revisione.

Il Consiglio di Amministrazione della Società conserva ampi poteri decisionali. Sono infatti riservate alla sua competenza, oltre alle materie previste dalla legge e dallo statuto, le decisioni relative a materie ed operazioni significative che risultano, pertanto, escluse delle deleghe di attribuzione agli amministratori esecutivi.

Deleghe di poteri sono attribuite dal Consiglio di Amministrazione esclusivamente all'Amministratore Delegato, che gli consentono di compiere tutti gli atti che rientrano nell'oggetto sociale, salve le limitazioni previste dalla legge o dallo statuto sociale e con esclusione delle operazioni che il Consiglio di Amministrazione ha inteso riservare alla propria competenza.

Al Presidente e all'Amministratore Delegato spettano, per statuto, la legale rappresentanza della Società nei confronti dei terzi ed in giudizio.

Al Presidente non sono assegnate deleghe operative e gli sono riservati compiti istituzionali di indirizzo e controllo.

La struttura organizzativa della Società e del Gruppo è curata dall'Amministratore Delegato e implementata attraverso un sistema di comunicazioni interne che hanno individuato i dirigenti responsabili delle diverse aree e conferito procure coerenti con le responsabilità assegnate, le cui linee guida sono indicate nell'ambito del Modello 231. In data 1° marzo 2018 è stata modificata la struttura organizzativa con una migliore efficacia ed efficienza dei ruoli assegnati e i riporti all'Amministratore Delegato. Alla luce delle verifiche effettuate, in assenza di criticità rilevate, la struttura

organizzativa della Società appare adeguata in considerazione dell'oggetto, delle caratteristiche e delle dimensioni dell'impresa.

  1. Con riferimento alla vigilanza sull'adeguatezza e sull'efficacia del sistema di controllo interno, anche ai sensi del vigente art. 19 del d.lgs. 39/2010, il Collegio ha avuto incontri periodici con i responsabili della funzione internal audit e di altre

funzioni aziendali e, tramite la partecipazione di almeno un suo componente, alle relative riunioni con il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità e ha incontrato semestralmente l'Organismo di Vigilanza in merito all'adeguamento del Modello ex D.Lgs. 231 / 2001. Ha rilevato che il sistema di controllo interno di AVIO si basa su un insieme strutturato e organico di regole, procedure e strutture organizzative volte a prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e a consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici ed operativi (ossia di coerenza delle attività con gli obiettivi, di efficacia ed efficienza delle attività e di salvaguardia del patrimonio aziendale), di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili e di corretta e trasparente informativa interna e verso il mercato.

Le linee guida di tale sistema sono definite dal Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità. Il Consiglio di amministrazione provvede altresì a valutare, almeno con cadenza annuale, la sua adeguatezza e il suo corretto funzionamento, con il supporto della funzione di internal audit.

Il Collegio Sindacale si è periodicamente confrontato con il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e con la funzione internal audit per valutare il piano di audit 2018 e le sue risultanze, sia nella fase di impostazione, sia in quella di analisi delle verifiche effettuate e dei relativi ƒollow-up.

La Società, anche a livello di gruppo, si avvale di ulteriori strumenti a presidio degli obiettivi operativi e degli obiettivi di compliance, tra cui un sistema strutturato e periodico di pianificazione, controllo di gestione e reporting, una struttura di governo dei rischi finanziari, un sistema di gestione dei rischi aziendali secondo i principi dell'Enterprise Risk Management (ERM), nonché il Modello di controllo contabile secondo la L. 262/2005 in materia di informazione finanziaria. Le caratteristiche di struttura e di funzionamento di tali sistemi e modelli sono descritte nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti proprietari.

Il Collegio ha periodicamente rivisto l'evoluzione della mappatura dei rischi secondo la

metodologia ERM con i responsabili della funzione a ciò preposta. Il Collegio ha altresì vigilato sull' adeguatezza della struttura organizzativa e sul corretto funzionamento dei presidi adottati dalla Società per assicurare il rispetto della normativa.

AVIO è dotata del modello organizzativo previsto dal d.lgs. 231/2001, di cui è parte integrante il Codice Etico, finalizzato a prevenire il compimento degli illeciti rilevanti ai sensi del decreto e, conseguentemente, l'estensione alla Società della responsabilità amministrativa. Nel 2017 la Società ha provveduto all'aggiornamento del Protocollo per la gestione delle Informazioni Riservate e Privilegiate a seguito dell'aggiornamento della Procedura del Gruppo AVIO sulle modalità di trattamento e gestione delle informazioni riservate e privilegiate onde adeguarlo alla disciplina di derivazione comunitaria emanata in tema di abusi di mercato (Reg. UE 596/2014 e Dir. 57/ 2014). Nel secondo semestre del 2017, a seguito dell'introduzione nel D. Lgs. 231/2001 di nuove fattispecie di reati presupposto. in materia dì: 1) intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (art. (603-bis, c.p.); 2) corruzione tra privati (art. 2635 c.c.,) e istigazione alla corruzione tra privati (art. 2635-bis, c.c.), la Società ha provveduto ad aggiornare il Modello e i Protocolli di decisione interessati da tali modifiche normative, ossia il Protocollo per la gestione delle informazioni riservate e privilegiate, il Protocollo per la gestione degli approvvigionamenti di beni e servizi, il Protocollo per la selezione e assunzione del personale, il Protocollo per la gestione degli incaricati professionali a terzi, il Protocollo per la gestione delle sponsorizzazioni, contributi associativi ed elargizioni liberali e il Protocollo per la gestione di omaggi e regalie. Sempre nel secondo semestre del 2017, la Società ha avviato un'attività di valutazione dei possibili impatti operativi sulla Procedura per il trattamento delle informazioni riservate e privilegiate derivanti dalla pubblicazione delle Linee guida della Consob n.1 2017 in tema di "Gestione delle informazioni privilegiate".

La Società ha provveduto a curare le iniziative di formazione del personale sui principi e le prescrizioni del Modello 231, sul Codice etico, nonché sull'implementazione della normativa sul whistleblowing. L'Organismo di Vigilanza ha vigilato sull'introduzione e

funzionamento e sull'osservanza del Modello 231 - del quale ha valutato la "idoneità" ai sensi del d.lgs. 231/2001 – monitorando l'evoluzione della normativa rilevante, l'implementazione delle iniziative di formazione del personale, nonché l'osservanza dei Protocolli da parte dei loro destinatari, anche attraverso verifiche effettuate con il supporto della funzione internal audit.

Infine, la Società, al fine di supportare e facilitare il rispetto delle regole a tutela della concorrenza in tema di internal dealing, fermi restando gli obblighi relativi alla disciplina del market abuse, ha regolato l'obbligo di astensione dal compimento di operazioni su strumenti finanziari emessi dalla Società e quotati in mercati regolamentati secondo quanto previsto dal Reg. UE 596/ 2014 relativo agli abusi di mercato, applicando l'obbligo di astensione ai soli documenti finanziari obbligatori e indicando i tempi e la durata dell'obbligo in conformità a quanto disposto sul punto dal citato Regolamento.

In relazione all'esercizio 2017, il Consiglio di Amministrazione ha effettuato, sulla base delle informazioni ed evidenze raccolte, anche con il supporto dell'attività istruttoria del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità, una valutazione complessiva dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ritenendo che esso sia complessivamente idoneo a consentire, con ragionevole certezza, l'adeguatezza gestione dei principali rischi identificati.

Ad avviso del Collegio, alla luce delle informazioni acquisite, il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società appare adeguato, efficace e dotato di effettiva operatività.

  1. Il Collegio ha inoltre vigilato sull'adeguatezza e affidabilità del sistema amministrativo-contabile a rappresentare correttamente i fatti di gestione, ottenendo informazioni da parte dei responsabili delle rispettive funzioni, esaminando documenti aziendali e analizzando i risultati del lavoro svolto dalla società di revisione. Al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari sono state attribuite

in modo congiunto le funzioni stabilite dalla legge e forniti adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei relativi compiti. Inoltre, all'Amministratore Delegato, per il tramite del Dirigente preposto, spetta l'attuazione del "Modello di controllo contabile ex L. 262/2005" avente l'obiettivo di definire le linee che devono essere applicate nell'ambito del Gruppo AVIO con riferimento agli obblighi derivanti dall'art. 154-bis del d.lgs. 58/1998 in tema di redazione di documenti contabili societari e dei relativi obblighi di attestazione. La predisposizione dell'informativa contabile e di bilancio, civilistica e consolidata, è disciplinata dal Manuale dei principi contabili di Gruppo e dalle altre procedure amministrativo-contabili che fanno parte del Modello ex L. 262/2005. Nell'ambito del Modello di cui alla L. 262/ 2005 sono formalizzare anche le procedure inerenti al processo di impairment in conformità al principio contabile IAS 36. L'analisi sulla recuperabilità dei valori degli asset e dell'avviamento è stata condotta con l'ausilio di una società di consulenza esterna appartenente alle "Big Four" diversa dalla Società di Revisione incaricata della revisione contabile del bilancio e condivisa dal Consiglio di Amministrazione del 15 marzo 2018. Per una più completa descrizione delle metodologie e assunzioni applicate si rimanda alla relativa nota del bilancio consolidato e del bilancio di esercizio.

La procedura di impairment e le sue risultanze sono state monitorate dal Collegio Sindacale attraverso incontri con il management aziendale e la Società di Revisione anche tramite la partecipazione di un suo componente alla riunione del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità che le ha esaminate.

Il Collegio Sindacale ha preso atto delle attestazioni rilasciate dall'Amministratore Delegato e dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di AVIO in merito all'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile in relazione alle caratteristiche dell'impresa e all'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio di AVIO e del bilancio consolidato del Gruppo AVIO. Inoltre, ha vigilato sul processo di informativa finanziaria, anche mediante assunzione di informazioni dal management della Società e valuta

complessivamente adeguato il sistema amministrativo-contabile della società ed affidabile nel rappresentare correttamente i fatti di gestione.

La Società ha definito dei criteri per la predisposizione della relazione dei dati non finanziari del Gruppo AVIO e pertanto funzionale alla rilevazione e alla raccolta delle informazioni di tipo qualitativo e quantitativo necessarie per elaborare la Dichiarazione stessa con il supporto di consulenti.

Il Collegio Sindacale ha esaminato detti criteri, valutandoli complessivamente adeguati. La Dichiarazione di carattere non finanziario è predisposta dalla Funzione Comunicazione che coordina e integra i contributi delle Direzioni e Divisioni competenti sulle rispettive tematiche di sostenibilità in collaborazione con una società di consulenza esterna.

  1. Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle Controllate ai sensi dell'art. 114, 2° comma, del d.lgs. 58/98, accertandone, sulla base delle informazioni rese dalla Società, l'idoneità a fornire le informazioni necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge, senza eccezioni.

  2. Per quanto concerne la verifica sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario, previste dal Codice di Autodisciplina della Borsa Italiana ("Codice") nell'edizione in vigore, il Collegio ha svolto tale attività di verifica con l'assistenza della Funzione Affari Legali e Societari, anche con riferimento al loro adeguamento alle disposizioni del Codice di Autodisciplina.

La Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari da conto delle raccomandazioni del Codice che il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di non attuare, fornendone la relativa motivazione e descrivendo l'eventuale comportamento alternativo adottato.

  1. Il Consiglio di Amministrazione della Società è attualmente composto da nove

amministratori, di cui quattro indipendenti. La sua composizione rispetta le regole in tema di equilibri di genere. Gli amministratori sono stati nominati dall'Assemblea del 1° dicembre 2016 e scadranno con l'Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

Nel 2017 il Consiglio di Amministrazione ha proceduto ad un'autovalutazione della dimensione, della composizione e del funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati, i cui risultati sono stati presentati alla riunione del Consiglio di Amministrazione del 15 marzo 2018 e sono richiamati nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari.

In merito alla procedura seguita dal Consiglio di Amministrazione ai fini della verifica dell'indipendenza dei propri consiglieri, il Collegio Sindacale ha proceduto alle valutazioni di propria competenza, constatando la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento dei requisiti di indipendenza di cui alla legge e al Codice di Autodisciplina ed il rispetto dei requisiti di composizione dell'organo amministrativo nel suo complesso.

Infine, il Collegio ha verificato il possesso, da parte dei componenti del Collegio Sindacale stesso, dei medesimi requisiti di indipendenza richiesti per gli amministratori, dandone comunicazione al Consiglio di Amministrazione della Società.

Ha altresì fatto propria la raccomandazione del Codice di Autodisciplina, che prescrive di dichiarare l'interesse proprio o di terzi in specifiche operazioni sottoposte al Consiglio di Amministrazione. Nel corso dell'esercizio 2017 non si sono verificate situazioni relativamente alle quali i componenti del Collegio Sindacale abbiano dovuto effettuare tali dichiarazioni.

All'interno del Consiglio di Amministrazione risultano istituiti i seguenti comitati:

• Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità, con funzioni di natura consultiva e propositiva, che riferisce al Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta e sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi nonché sulle politiche di sostenibilità e di Corporate Social Responsibility attuate in AVIO anche con

riguardo agli obblighi di redazione della Dichiarazione di carattere non finanziario di cui al d. lgs. 254/ 2016; tale comitato è composto da tre amministratori non esecutivi, di cui solo due indipendenti, e si è riunito sei volte nel 2017.

• Comitato per le Nomine e Compensi composto da tre amministratori non esecutivi, di cui due indipendenti, e riunitosi sei volte nel corso del 2017;

  1. Il Collegio Sindacale ha esaminato la Relazione sulla Remunerazione approvata dal Consiglio di Amministrazione il 15 marzo 2018 su proposta del Comitato Nomine e Compensi e ne ha verificato la conformità alle prescrizioni di legge e regolamentari, la chiarezza e completezza informativa con riguardo alla politica di remunerazione adottata dalla Società.

  2. Il Collegio Sindacale ha altresì esaminato le proposte che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 15 marzo 2018, ha deliberato di sottoporre all'Assemblea, e dichiara di non avere osservazioni al riguardo.

  3. Infine il Collegio Sindacale ha svolto le proprie verifiche sull'osservanza delle norme di legge inerenti alla formazione del progetto di bilancio di esercizio e di bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2017, delle rispettive note illustrative e della Relazione sulla Gestione a corredo degli stessi, in via diretta e con l'assistenza dei responsabili di funzione ed attraverso le informazioni ottenute dalla Società di Revisione. In particolare, il Collegio Sindacale, in base ai controlli esercitati e alle informazioni fornite dalla Società, nei limiti della propria competenza secondo l'art. 149, d.lgs. 58/ 98, da atto che i prospetti del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato di AVIO al 31 dicembre 2017 sono stati redatti in conformità alle disposizioni di legge che regolano la loro formazione e impostazione e agli International Financial Reporting Standards emessi dall'International Accounting Standards Board, in base al testo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione

Europea.

Il bilancio di esercizio e quello consolidato sono accompagnati dalle prescritte dichiarazioni di conformità sottoscritte dall'Amministratore Delegato e dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari. Inoltre, il Collegio Sindacale ha verificato che la Società ha adempiuto gli obblighi previsti dal d.lgs. 254/ 2016 e che, in particolare, ha provveduto a redigere la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, conformemente a quanto previsto dagli artt. 3 e 4 del medesimo decreto. Sul punto il Collegio sindacale dà atto che la Società si è avvalsa dell'esonero dall'obbligo di redigere la Dichiarazione individuale di carattere non finanziario previsto dall'art. 6, 1° comma del cl. Lgs. 254/ 2016, avendo essa redatto la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di cui all'art. 4. Tale dichiarazione è stata accompagnata delle prescritte attestazioni della Società di Revisione circa la conformità delle informazioni fornite a quanto previsto dal citato decreto legislativo con riferimento ai principi, alle metodologie e alle modalità stabilite per la loro redazione, anche ai sensi del Regolamento Consob adottato con delibera 18 gennaio 2018 n. 20267.

  1. Il Collegio ha rinunciato al termine, posto a proprio favore, di cui all'art. 2429 comma 1 del Codice Civile per la redazione e deposito della presente relazione.

Sulla base di quanto sopra riportato, a compendio dell'attività di vigilanza svolta nell'esercizio, il Collegio Sindacale non ha rilevato specifiche criticità, omissioni; fatti censurabili o irregolarità e non ha osservazioni, né proposte da formulare all'assemblea ai sensi dell'art. 153 del d.lgs. 58/1998, per quanto di propria competenza non rilevando motivi ostativi all'approvazione delle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione all'Assemblea.

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