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Assicurazioni Generali

Governance Information Mar 12, 2021

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Governance Information

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RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI 2020

Generali ha attraversato i tre secoli nei quali si è formato il mondo di oggi, consolidando la propria resilienza e aiutando le persone a costruire un futuro più sicuro, prendendosi cura della loro vita e dei loro sogni.

È stato così anche in un anno senza precedenti come il 2020 e lo sarà in futuro.

La capacità di offrire soluzioni con competenza e human touch è stata celebrata nella prima campagna pubblicitaria globale del Gruppo, da cui sono tratte le immagini che illustrano questo Report e che evidenziano le caratteristiche distintive del rosso di Generali: l'empatia, la passione, il dinamismo, la propositività.

Per noi sono queste le qualità che le persone cercano in un brand e che aggiungono valore alla vita di clienti, agenti, dipendenti, investitori e partner.

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI 2020

Per quanto non diversamente indicato in maniera espressa, le informazioni fornite in questa Relazione s'intendono riferite alla situazione al 31 dicembre 2020.

Contatti indicati a fine volume

*Relazione redatta ai sensi dell'art. 123-bis del Testo Unico della Finanza e dell'art. 144-decies del Regolamento Emittenti Consob.

ORGANI SOCIALI AL 10 MARZO 2021

PRESIDENTE Gabriele Galateri di Genola
VICEPRESIDENTI Francesco Gaetano Caltagirone
Clemente Rebecchini
AMMINISTRATORE DELEGATO E GROUP CEO Philippe Donnet
CONSIGLIERI DI AMMINISTRAZIONE Romolo Bardin
Paolo Di Benedetto
Alberta Figari
Ines Mazzilli
Antonella Mei-Pochtler
Diva Moriani
Lorenzo Pellicioli
Roberto Perotti
Sabrina Pucci
COLLEGIO SINDACALE Carolyn Dittmeier (Presidente)
Antonia Di Bella
Lorenzo Pozza
Silvia Olivotto (Supplente)
Tazio Pavanel (Supplente)
SEGRETARIO DEL CONSIGLIO Giuseppe Catalano
ISIN: IT0000062072
Reuters: GASI.MI
Bloomberg: G IM
Assicurazioni Generali S.p.A.
Società costituita nel 1831 a Trieste
Sede legale in Trieste, piazza Duca degli Abruzzi, 2
Capitale sociale € 1.576.052.047 interamente versato
Codice fiscale e numero di iscrizione nel Registro Imprese della Venezia Giulia 00079760328
Partita IVA 01333550323
Iscritta al numero 1.00003 dell'Albo delle imprese di assicurazione e riassicurazione
Capogruppo del Gruppo Generali, iscritto al numero 026 dell'Albo dei gruppi assicurativi
Pec: [email protected]
Contatti disponibili a fine volume
Commenti e opinioni sulla Relazione possono essere inviate a [email protected]

INDICE

LETTERA DEL PRESIDENTE DEL COMITATO
PER LA CORPORATE GOVERNANCE
E LA SOSTENIBILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE 4
LA VISIONE INTEGRATA DEI NOSTRI REPORT 6
INFORMAZIONI SU QUESTA RELAZIONE 7
EXECUTIVE SUMMARY 9
DATI SIGNIFICATIVI DI GRUPPO 10
RENDIMENTO COMPLESSIVO PER GLI AZIONISTI 10
ASSETTI PROPRIETARI 11
IL NOSTRO MODELLO DI GOVERNANCE 12
FOCUS SUL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 13
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
E DI GESTIONE DEI RISCHI 16
POLITICA SULLA REMUNERAZIONE 17
LA STRATEGIA GENERALI 2021 18
L'IMPEGNO COSTANTE PER LA SOSTENIBILITÀ 20
LE NOSTRE REGOLE PER UN AGIRE CORRETTO 21
LA NOSTRA GOVERNANCE 23
EVENTI SIGNIFICATIVI DI GOVERNANCE 2020 E
DEI PRIMI MESI DEL 2021 24
IL GOVERNO SOCIETARIO DI GENERALI 26
ORGANIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ 28
AZIONISTI E INVESTITORI37
ASSETTI PROPRIETARI 38
ASSEMBLEA 42
RAPPORTI CON INVESTITORI ISTITUZIONALI
ED ALTRI SOCI - CONTATTI 44
IL SITO CORPORATE WWW.GENERALI.COM 46
GLI ATTORI DELLA GOVERNANCE 49
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 50
PRESIDENTE 68
VICEPRESIDENTI 69
AMMINISTRATORE DELEGATO E GROUP CEO 69
I SEI COMITATI CONSILIARI 69
COLLEGIO SINDACALE 86
SOCIETÀ DI REVISIONE 92
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
E DI GESTIONE DEI RISCHI 95
IL MODELLO INTERNO DI GENERALI 96
IL SISTEMA 96
RUOLI E COMPETENZE 97
PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SISTEMA
DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
IN RELAZIONE ALL'AFFIDABILITÀ DELLE INFORMAZIONI
FORNITE AGLI ORGANI SOCIALI E AL MERCATO104
DISCIPLINA DELL'INTERNAL DEALING 108
PROCEDURE IN MATERIA DI OPERAZIONI
CON PARTI CORRELATE109
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE (MOG)
E ORGANISMO DI VIGILANZA (ODV) 110
TABELLE113
TABELLA 1
PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE DELLA SOCIETÀ 113
TABELLE 2
STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
E DEI COMITATI CONSILIARI NEL 2020 114
TABELLA 3
STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE NEL 2020 115
GLOSSARIO E ABBREVIAZIONI116
CONTATTI120

Rimando a una sezione della Relazione o ad altri report di AG

Rimando al Sito www.generali.com/it per la versione navigabile della Relazione

LETTERA DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE E LA SOSTENIBILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE

Signori Azionisti,

con l'esercizio 2020 si è chiuso un anno che resterà a lungo nella memoria di ognuno di noi, diverso da tutti gli altri, un anno che scriverà un nuovo capitolo nei libri di storia e di economia, sotto il titolo della prima pandemia con effetti globali del XXI secolo. L'impatto di questo evento sulle persone, sulle famiglie, sulle comunità, sulle nazioni, si è tradotto in una stretta economica e materiale per tanti, in limitazioni necessarie alla libertà di movimento per il bene di tutti, in una decrescita economica e in una contrazione delle connessioni costruite dalla globalizzazione. Ognuno di noi, se non è stato colpito personalmente dalla pandemia, ha vissuto in prima persona esperienze più o meno difficili collegate al dolore che il Covid-19 ha portato con sé. Tanti hanno subito e stanno subendo su di loro le ricadute economiche della crisi che si è innescata.

In questo contesto, di emergenza personale ed economica, le imprese assicurative si sono dimostrate un cardine per la società, in grado non solo di reggere l'urto della pandemia, ma anche di trasferire un senso di fiducia e di forza alle persone e a tutto il sistema sociale ed economico, per consentire a ciascuno di gettare le basi per la ripresa. L'assicurazione si è rivelata quanto mai necessaria, a tutela sia delle persone sia delle attività economiche e, nel caso di Generali, la lungimiranza strategica insita nel modo di fare affari, per essere il partner di vita dei suoi clienti, è stato un fattore essenziale e continuerà a esserlo anche dopo la fine della pandemia e di questa crisi globale.

Per una società come Generali, che si appresta a festeggiare il suo 190° anniversario di fondazione, creare valore sostenibile nel lungo termine consiste nel pensare al futuro, anche oltre l'arco temporale di un solo piano strategico, con una visione orientata alle nuove generazioni e a quello che consegneremo loro: attività economiche, sviluppo sociale e, ora più che mai, il nostro pianeta. Adottare un approccio sostenibile all'attività d'impresa non è un "nice to have" – ce lo ha dimostrato ulteriormente questa pandemia – ma una necessità, anche per il mondo produttivo. Per Generali, ha significato porsi al fianco dei suoi clienti, senza mai interrompere il servizio, mettendo al primo posto la sicurezza e la salute di ognuno, anche grazie all'aiuto dello smart working e delle nuove piattaforme digitali. La costituzione del Fondo Straordinario Internazionale con una dotazione di oltre 100 milioni di euro per l'emergenza Covid-19 è un ulteriore esempio di come la Compagnia e le sue persone abbiano agito a supporto delle comunità in cui operiamo.

La sostenibilità in Generali non è un capitolo del nostro bilancio, ma la visione di un approccio che parte dalla governance, voluta dai nostri Azionisti e dal Consiglio di Amministrazione, per integrarsi in tutte le decisioni e gli aspetti del business e arrivare sino al nostro modello di reportistica.

Creiamo valore sostenibile per l'economia reale, monitorando attentamente che le attività sottoscrittive e d'investimento rispettino i criteri ESG, coinvolgendo nella sfida della sostenibilità non solo i nostri Azionisti attuali e potenziali, ma anche i clienti, i dipendenti, i distributori e i fornitori, senza dimenticare le comunità in cui operiamo e l'ambiente che ci circonda. A testimonianza del nostro impegno, per quanto riguarda l'attività assicurativa, stiamo aumentando di quasi il 10% i premi derivanti da prodotti con valenza sociale e ambientale mentre, per quanto riguarda gli investimenti, abbiamo deciso di allocare, entro il 2021, 4,5 miliardi di euro in investimenti green e sostenibili per contribuire al raggiungimento degli "Obiettivi per lo sviluppo sostenibile" delle Nazioni Unite.

Il nostro impegno verso le comunità in cui operiamo è portato avanti anche attraverso The Human Safety Net, uno straordinario progetto di sviluppo sociale in cui coinvolgiamo dipendenti, agenti e clienti, che punta a liberare il potenziale umano nei contesti più svantaggiati. A tre anni dal lancio, THSN è presente in 23 paesi e, affidandosi all'operato di 48 partner sul territorio, è riuscita a raggiungere e sostenere più di 30 mila bambini, famiglie e rifugiati, operando con tempestività anche durante la pandemia del Covid-19.

Questo impegno a trecentosessanta gradi ci permette di puntare concretamente al successo sostenibile, che significa perseguire la creazione di valore tenendo conto, secondo un approccio inclusivo, dell'interesse di tutti i nostri stakeholder rilevanti, a partire dagli Azionisti, attraverso processi sempre più condivisi e strutturati.

Chiave di volta di questo modello di governance integrata è la matrice di materialità, che è la bussola – condivisa dal Consiglio di Amministrazione che ho l'onore di presiedere – per guidare l'azione del Gruppo e per rendicontare sul suo operato. La matrice permette di guardare alle sfide del futuro – per esempio: cambiamenti climatici, invecchiamento demografico e welfare, rischi sistemici come terremoti e pandemie – per comprendere gli ecosistemi e orientare le scelte aziendali.

Perseguire il successo sostenibile significa includere nelle decisioni strategiche molteplici prospettive. In questa ottica si legge anche la scelta, approvata dall'Assemblea 2020, di modificare lo statuto sociale, per favorire una più significativa inclusione di tutto l'azionariato nella rappresentanza in Consiglio. Il processo di inclusione che abbiamo svolto nel 2020 si è completato nella seconda parte dell'anno con l'adesione al nuovo Codice italiano di corporate governance, che proprio del successo sostenibile fa il suo punto di riferimento, assieme a una visione inclusiva e di dialogo costante che coinvolge tutti gli stakeholder. Tra questi ci sono anche i nostri numerosi Azionisti, da quelli professionali agli investitori retail, per i quali abbiamo elaborato, tra i primi in Italia, una specifica politica di dialogo.

L'auspicio è per un ritorno a una nuova normalità, in cui sia possibile mantenere il tradizionale momento d'incontro rappresentato dall'Assemblea annuale degli Azionisti, gestita nel 2020 "a porte chiuse" per rispondere alle esigenze del distanziamento sociale, ma che rimpiange certamente i valori della condivisione e della vicinanza di un incontro in presenza.

Il mio impegno, anche come presidente del Comitato per la corporate governance e la sostenibilità sociale e ambientale, è quello di contribuire, assieme a tutti i colleghi componenti del Consiglio, con spirito sempre costruttivo, a incrementare il valore della nostra Società, in una prospettiva di successo sostenibile nel lungo termine.

Nel ringraziarVi dell'attenzione, Vi invito a leggere questo documento che dimostra l'impegno continuativo della nostra Società in questa prospettiva.

Gabriele Galateri di Genola Presidente del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità sociale e ambientale.

LA VISIONE INTEGRATA DEI NOSTRI REPORT

La nostra storia di creazione di valore sostenibile continua a basarsi sul pensiero integrato. Seguendo l'approccio Core & More1 , la Relazione Annuale Integrata è il documento "core" e illustra le informazioni materiali di carattere finanziario e non finanziario. Attraverso gli altri rendiconti, di tipo "more", tra i quali rientra anche questa Relazione, riportiamo ulteriori informazioni indirizzate principalmente a destinatari specializzati.

RELAZIONE ANNUALE INTEGRATA DI GRUPPO

Fornisce una visione concisa e integrata delle performance finanziarie e non finanziarie del Gruppo, anche ai sensi del decreto legislativo (d.lgs.) 254/2016.

RELAZIONE ANNUALE INTEGRATA E BILANCIO CONSOLIDATO 189° anno di attività generali.com

Amplia il contenuto della Relazione Annuale Integrata di Gruppo dettagliandone le performance finanziarie nel rispetto della normativa nazionale e internazionale.

189° anno di attività
RELAZIONE SUL
E GLI ASSETTI
PROPRIETARI
2020
GOVERNO SOCIETARIO generali.com

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

Illustra il funzionamento del sistema di governo societario di Assicurazioni Generali e il suo assetto proprietario.

RELAZIONE SULLA POLITICA IN MATERIA DI REMUNERAZIONE E SUI COMPENSI CORRISPOSTI

Dettaglia specifiche indicazioni sulla politica retributiva adottata dal Gruppo e sulla sua attuazione.

CAPOGRUPPO Fornisce l'informativa sulle performance di Assicurazioni Generali secondo le disposizioni normative vigenti.

INFORMATIVA FINANZIARIA SUL CLIMA

RELAZIONE SULLA GESTIONE E BILANCIO D'ESERCIZIO DELLA

Fornisce agli investitori e agli altri stakeholder informazioni rilevanti per valutare l'adeguatezza dell'approccio al cambiamento climatico da parte del Gruppo e la capacità di gestire i rischi e le opportunità che esso comporta.

GREEN BOND REPORT

Illustra l'utilizzo dei proventi delle emissioni del Green Bond di Generali e i relativi impatti in termini di minori emissioni di anidride carbonica.

www.generali.com per ulteriori informazioni sul Gruppo

1 L'approccio Core & More, ideato da Accountancy Europe, prevede un report core, contenente una sintesi delle principali informazioni per la valutazione e la comprensione di una società, e i report more che forniscono invece informazioni più di dettaglio. Per ulteriori approfondimenti www.accountancyeurope.eu/ La rendicontazione del Gruppo Generali ha l'obiettivo di soddisfare al meglio la richiesta di informazioni da parte degli stakeholder. Commenti, opinioni, domande e richieste di copie della Relazione possono essere inviati a: [email protected]

INFORMAZIONI SU QUESTA RELAZIONE

La nostra Relazione assolve innanzitutto agli obblighi di comunicazione dettati dall'art. 123-bis del Testo unico delle disposizioni in materia di Intermediazione Finanziaria (TUF), che impone agli emittenti italiani di fornire annualmente al mercato precise informazioni sui loro assetti proprietari, sull'adesione a codici di comportamento in materia di governo societario, sulla struttura e sul funzionamento degli organi sociali nonché sulle pratiche di governance effettivamente applicate.

La Società ha fatto propri, sin dal 1999, i principi espressi dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate (Codice CG) nelle versioni che si sono succedute nel tempo. La governance della Compagnia descritta nella Relazione è conforme ai principi e ai criteri contenuti nell'edizione approvata a luglio 2018 e tiene conto di quanto esposto nell'8° Rapporto sull'applicazione del Codice CG, approvato il 22 dicembre 2020 dal Comitato Italiano per la corporate governance. Al riguardo, per maggior chiarezza del lettore, nel Compendio informativo integrativo della Relazione (disponibile sul Sito) c'è una check-list che consente di individuare, per ciascun principio e criterio applicativo dettato dal Codice CG, il rimando alla corrispondente pagina di trattazione della materia nella Relazione. A ottobre 2020, il Consiglio ha deciso, previo parere del CGS, di adottare tutti i Principi e le Raccomandazioni del nuovo Codice di Corporate Governance (Nuovo Codice CG) con effetto dal 1° gennaio 2021: della sua attuazione la Società darà conto al pubblico nella relazione sul governo societario da pubblicarsi nel 2022.

La Relazione tiene conto della check-list prevista dal Format per la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Borsa Italiana (VIII Edizione, Gennaio 2019).

La struttura della Relazione si articola in una sezione introduttiva (Executive Summary) che raccoglie informazioni di particolare rilievo e dati macro che permettono, nel loro insieme, una efficace sintesi delle peculiarità finanziarie e di governance caratterizzanti il nostro Gruppo, con riferimento al 2020.

Alla sezione introduttiva fa seguito il corpo centrale, suddiviso in 4 capitoli, rispettivamente sul nostro modello di governance, sugli Azionisti e investitori nonché sui rapporti intrattenuti con questi, su ciascun attore del nostro modello di governo societario e sul Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi adottato. Chiude la Relazione la parte dedicata alle Tabelle.

Nel già menzionato Compendio informativo a parte (disponibile sul Sito) sono indicate in dettaglio le competenze che il CdA si è riservato e quelle che ha delegato, unitamente alla citata check-list di conformità al Codice CG con i rinvii di trattazione, oltre a un approfondimento su modalità e termini di funzionamento dell'Assemblea.

Delle abbreviazioni e degli acronimi si dà conto nel Glossario in calce alla Relazione, cui segue da ultimo l'elenco dei Contatti.

EXECUTIVE SUMMARY

DATI SIGNIFICATIVI DI GRUPPO 10
RENDIMENTO COMPLESSIVO PER GLI AZIONISTI 10
ASSETTI PROPRIETARI 11
IL NOSTRO MODELLO DI GOVERNANCE 12
FOCUS SUL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 13
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
E DI GESTIONE DEI RISCHI 16
POLITICA SULLA REMUNERAZIONE 17
LA STRATEGIA GENERALI 2021 18
L'IMPEGNO COSTANTE PER LA SOSTENIBILITÀ 20
LE NOSTRE REGOLE PER UN AGIRE CORRETTO 21

DATI SIGNIFICATIVI DI GRUPPO

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Premi lordi emessi1
(in Mio* EUR)
70.704 69.785 +0,5%
Risultato operativo1 (in Mio* EUR) 5.208 5.192 +0,3%
TSR2 - 19,36% 32,95%
Capitalizzazione (in Mio* EUR) 22.475 28.884 -22,2%
Utile netto di Gruppo (in Mio* EUR) 1.744 2.670 -34,7%
Dividendo per azione proposto3
(in EUR)
1,47 0,50 n.s.
Asset Under Management complessivi (in Mrd EUR) 664 630 +5,4%
di cui SRI (in Mrd EUR) 41,5 35,5 16,9%
Solvency Ratio 224% 224% 0 p.p.
Le nostre persone 72.644 71.936 +1,0%
I nostri clienti (in milioni di unità) 65,9 61 +7,3%
I nostri agenti (in migliaia di unità) 165 156 + 5,5%
Emissioni totali (t CO2
e)
77.456 96.784 -36,1% (vs/ anno base 2013)
Nuovi investimenti green e sostenibili (in Mio* EUR) 5.973 2.667
Investimenti diretti a cui si applica la Responsibile Investment Guideline (in Mrd EUR) 326,4 311,7 + 4,7%
Premi da prodotti a valenza sociale e ambientale (in Mio* EUR) 16.930 15.224,3 + 11,2%
Variazione Relationship NPS vs 1Q2019 +9 + 3
THSN (paesi attivi) 22 21 + 4,8%
Entità organizzative con smart working policy 83% 62% + 21 p.p.
Dipendenti reskilled 52% 19,7% + 32,3 p.p.
Diversity and Inclusion Index4 106% 81% + 25 p.p.

Approfondimenti sulle informazioni finanziarie e non finanziarie nella Relazione Annuale Integrata 2020

RENDIMENTO COMPLESSIVO PER GLI AZIONISTI2

I dati esposti in tabella sono arrotondati, se non diversamente indicato. Le variazioni percentuali 2020 vs 2019 (ultima colonna) non tengono conto di tale arrotondamento.

  • 1 La variazione di premi è a termini omogenei, ossia a parità di cambi e area di consolidamento. Il risultato operativo e gli Asset Under Management escludono le entità in dismissione o cedute nel periodo.
  • 2 Il rendimento complessivo per gli azionisti (o Total Shareholder Return -TSR) è la misurazione della performance che tiene conto sia della variazione del prezzo azionario sia dei dividendi pagati per mostrare la remunerazione complessiva per l'azionista espressa come percentuale annualizzata.
  • 3 Diviso in due tranche rispettivamente pari a € 1,01 e € 0,46. La prima tranche, che verrà posta in pagamento a partire dal 26 maggio 2021, rappresenta il pay-out ordinario dall'utile 2020: le azioni saranno negoziate prive del diritto al dividendo a partire dal 24 maggio 2021.

La seconda tranche, invece, relativa alla parte del dividendo 2019 non distribuita, sarà pagabile a partire dal 20 ottobre 2021 e le azioni saranno negoziate prive del diritto al dividendo a partire dal 18 ottobre 2021: l'erogazione di questa seconda tranche sarà soggetta alla verifica da parte del Consiglio di Amministrazione dell'insussistenza al tempo di disposizioni o raccomandazioni di vigilanza ostative.

4 L'indice si riferisce alle società, anche non consolidate integralmente, in cui sono misurate le priorità che compongono l'indice stesso. La variazione è stata calcolata sul valore di fine 2019 rideterminato, passando dal 77% all'81%, a seguito della sostituzione di uno degli otto indicatori sottostanti.

* Milioni.

ASSETTI PROPRIETARI

Alla chiusura delle procedure di registrazione nel libro soci degli Azionisti che hanno percepito il dividendo pagato a maggio 2020, è emersa una loro consistenza di circa 200.000 unità. La composizione della nostra platea azionaria, aggiornata al 2 marzo 20211 , è rappresentata dal seguente grafico.

Il nostro azionariato

* La categoria comprende persone giuridiche tra cui Fondazioni, Società Fiduciarie, Istituti religiosi e morali.

** La categoria comprende Asset manager, Fondi sovrani, Fondi pensione, Casse di previdenza, Assicurazioni ramo Vita. Alla luce delle misure temporanee previste dalle delibere Consob in vigore dal 18 marzo 2020 al 13 aprile 2021, di cui l'ultima è la n. 21672 del 13 gennaio 2021, si dà evidenza dei dati relativi alle partecipazioni comprese tra l'1% e il 3% comunicate da New B&D Holding Group (1,45% del capitale sociale), da Fondazione Cassa di Risparmio di Torino (1,30% del capitale sociale) e da Norges Bank (1,02% del capitale sociale).

Ripartizione azionariato per area geografica

Per un aggiornamento continuo sugli assetti proprietari www.generali.com/it/investors/share-information-analysts/ownership-structure.

1 Sulla base delle risultanze del Libro dei soci, riferite principalmente alla registrazione del pagamento del dividendo del 20 maggio 2020, integrate dalle comunicazioni ricevute ex art. 120 TUF e da altre informazioni a disposizione.

IL NOSTRO MODELLO DI GOVERNANCE

Generali ha adottato il sistema di amministrazione e controllo tradizionale italiano, articolato su due organi sociali nominati dall'Assemblea: un Consiglio di Amministrazione (attualmente formato da 13 componenti), titolare dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società e del Gruppo, e un Collegio sindacale, con funzione di vigilanza sull'amministrazione e sull'osservanza della legge e dello statuto.

La revisione legale dei conti è esercitata da una società di revisione (EY S.p.A.), iscritta nell'apposito Registro, incaricata dall'Assemblea su proposta del Collegio, in scadenza con il rilascio dei giudizi sui bilanci relativi all'esercizio 2020. L'Assemblea 2019 ha conferito a KPMG S.p.A. l'incarico di revisione legale per il novennio 2021-2029, all'esito di un processo di selezione istruito e coordinato dal Collegio sindacale.

Il CdA, anche in conformità alle raccomandazioni del Codice CG, ha istituito 6 Comitati endoconsiliari con funzioni propositive, consultive e istruttorie. L'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 231/2001 è stato nominato dal Consiglio.

* Per ciascun Comitato si riporta il collegamento con i capitali: il Comitato Controllo e Rischi è associato ai capitali finanziario e intellettuale, il Comitato Nomine e Remunerazione ai capitali umano, finanziario, sociale e relazionale, intellettuale e naturale, il Comitato Governance e Sostenibilità ai capitali naturale, umano, intellettuale, sociale e relazionale e finanziario, il Comitato Investimenti ai capitali finanziario e sociale e relazionale, il Comitato Operazioni con Parti Correlate ai capitali finanziario, sociale e relazionale e intellettuale, il Comitato Operazioni Strategiche al capitale finanziario.

FOCUS SUL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Le tabelle e i grafici che seguono prendono a riferimento la composizione del Consiglio al 31 dicembre 2020.

Competenze ed esperienze Anzianità di carica

ESPERIENZA INTERNAZIONALE 69% CONOSCENZA DEL CONTESTO NORMATIVO
ESPERIENZE ACCADEMICHE 23% ESPERIENZA IN SOCIETÀ
ESPERIENZA INTERNAZIONALE 69% CONOSCENZA DEL CONTESTO NORMATIVO
E DEI REQUISITI REGOLAMENTARI
85% FINO A 3 ANNI 17%
ESPERIENZA MANAGERIALE 77% CONOSCENZA FINANZIARIA E CONTABILE 85% 3-6 ANNI 33%
CAPACITÀ IMPRENDITORIALE 15% ESPERIENZA SETTORE ASSICURATIVO 85% 6-9 ANNI 25%
ESPERIENZE ACCADEMICHE 23% ESPERIENZA IN SOCIETÀ
A GRANDE CAPITALIZZAZIONE
31% PIÙ DI 9 ANNI 25%

(amministratori non esecutivi)

FINO A 3 ANNI 17%
3-6 ANNI 33%
6-9 ANNI 25%
PIÙ DI 9 ANNI 25%

Altri incarichi di amministrazione e controllo degli Amministratori in altre società

La seguente tabella riporta il numero degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti da ciascun Amministratore in altre società, significativi ai fini della politica adottata da Generali, secondo cui rilevano gli incarichi di amministrazione e controllo in società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni (per tali intendendosi quelle il cui patrimonio netto è superiore a 10 Mrd EUR). Più cariche ricoperte in società appartenenti allo stesso gruppo sono considerate come un unico incarico.

Amministratore Incarichi
Gabriele Galateri di Genola 2
Philippe Donnet 0
Francesco G. Caltagirone 1
Clemente Rebecchini 0
Romolo Bardin 3
Paolo Di Benedetto 2
Alberta Figari O
Amministratore Incarichi
Ines Mazzilli 2
Antonella Mei-Pochtler 3
Diva Moriani 3
Lorenzo Pellicioli 1
Roberto Perotti 0
Sabrina Pucci 1

DIMENSIONE - CONFRONTO EUROPEO

DIMENSIONE - CONFRONTO NAZIONALE

Assicurazioni**

* Assonime "La Corporate Governance in Italia: autodisciplina, remunerazioni e comply or explain (anno 2020)".

** Spencer Stuart "Italia Board Index 2020" e "Boards around the world".

*** Spencer Stuart "Boards around the world": si tratta della media dei Paesi dell'Unione Europea presi in considerazione nell'ambito dell'analisi.

La Board review 2020 è stata svolta dal CdA con il supporto del Comitato Nomine e Remunerazione.

EVOLUZIONE CDA - CONFRONTO MANDATI
Mandato 2019/2021 Mandato precedente
Componenti CdA 13 13
Amministratori eletti dalla lista di minoranza 2 2
Quota genere meno rappresentato 38,4% 38,4%
Quota Amministratori Indipendenti 61,5% 61,5%
Età media Amministratori 61,5 59,5
Status del Presidente non esecutivo non esecutivo
Lead Independent Director no no

Numero di riunioni del CDA e dei Comitati 2020

Partecipazione media % alle riunioni del CdA e dei Comitati 2020

Durata media delle riunioni del CdA e dei Comitati 2020 (minuti)

SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il SCIGR adottato dalla Società è un sistema integrato che coinvolge l'intera struttura organizzativa. A ciascuna componente di essa sono stati attribuiti precisi compiti e responsabilità. L'obiettivo è quello di dotarsi di, e mantenere in vita, un Sistema efficace, nel rispetto delle vigenti disposizioni normative, ove ruoli e competenze siano ben definiti e le modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti siano delineate con chiarezza e facilmente individuabili. Il Sistema è quello rappresentato in figura:

Operazioni con parti correlate

Ai fini del rispetto della vigente normativa in materia (art. 2391-bis c.c.) e del Regolamento OPC che ne dà attuazione, Generali ha adottato sin dal 2010 formali specifiche Procedure OPC interne – oggetto di aggiornamento periodico, ove necessario – tali da garantire che queste operazioni siano realizzate nel rispetto dei principi di trasparenza e di correttezza sostanziale e procedurale. È istituito, inoltre, un apposito Comitato endoconsiliare, composto da soli Amministratori non esecutivi e Indipendenti, chiamato a pronunciarsi nelle materie di sua competenza ai sensi delle Procedure OPC. Il parere reso da tale organo è vincolante per le operazioni di maggiore rilevanza.

Disciplina sulla responsabilità amministrativa delle società: MOG e Organismo di Vigilanza

La Società è dotata di un Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) – oggetto di continuo aggiornamento – per la prevenzione dei reati commessi nell'interesse o a vantaggio della stessa (ai sensi del Decreto 231) che possano, per questo, comportare potenzialmente una sua responsabilità amministrativa in sede giudiziaria. È costituito, inoltre, l'Organismo di Vigilanza – la cui composizione è ritenuta in grado di soddisfare i requisiti di autonomia, indipendenza e professionalità – con il compito di vigilare sull'efficace attuazione del MOG, di riferire periodicamente al CdA sul suo buon funzionamento e proporne il sistematico aggiornamento.

POLITICA SULLA REMUNERAZIONE

L'Assemblea 2019 ha determinato che, per il triennio 2019-2021, a ciascun componente del CdA spetti:

  • ∙ un compenso fisso di 100.000 EUR lordi annui, con incremento del 50% per i componenti del Comitato Esecutivo ove costituito;
  • ∙ un gettone di presenza per ciascuna seduta del CdA e del Comitato Esecutivo, ove costituito, pari a 4.000 EUR lordi;
  • ∙ il rimborso a pie' di lista delle spese sostenute per la partecipazione alle sedute.

Si specifica inoltre che non esistono accordi con gli Amministratori non esecutivi relativi a trattamenti economici in caso di cessazione del rapporto (previsioni di severance).

Ai componenti dei Comitati Consiliari e dell'OdV è attribuito, ai sensi dell'art. 2389 c.c., il seguente compenso:

Ruolo Compenso annuo lordo (EUR) Gettone di presenza per seduta (EUR)
Componenti del Comitato Controllo e Rischi 40.000 2.000
Presidente del Comitato Controllo e Rischi 60.000 2.000
Componenti del Comitato Governance e Sostenibilità 20.000 2.000
Presidente del Comitato Governance e Sostenibilità 30.000 2.000
Componenti del Comitato Investimenti 30.000 2.000
Presidente del Comitato Investimenti * nessun compenso nessun compenso
Componenti del Comitato Nomine e Remunerazione ** 30/20.000 2.000
Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione 40.000 2.000
Componenti del Comitato Operazioni Parti Correlate 20.000 2.000
Presidente del Comitato Operazioni Parti Correlate 25.000 2.000
Componenti del Comitato Operazioni Strategiche 10.000 2.000
Presidente del Comitato Operazioni Strategiche* nessun compenso nessun compenso
Componenti dell'Organismo di Vigilanza*** 25.000 --
Presidente dell'Organismo di Vigilanza 35.000 --

* L'incarico di Presidente del Comitato per gli Investimenti e di Presidente del Comitato per le Operazioni Strategiche è ricoperto dal Group CEO e non prevede corresponsione di compensi.

** Il diverso compenso si riferisce, rispettivamente, ai componenti coinvolti in tematiche di nomine e remunerazione/coinvolti nelle sole tematiche di nomine. *** Il compenso del componente che riveste altresì il ruolo di dirigente di Generali è assorbito negli emolumenti già previsti a suo favore in ragione del suddetto ruolo.

L'Amministratore Delegato e Group CEO e il Personale rilevante non appartenente alle Funzioni Fondamentali sono destinatari di un pacchetto retributivo complessivo costituito da una componente fissa, da una componente variabile (annuale e differita) della remunerazione e da benefit, ispirato ai seguenti principi:

RETRIBUZIONE COMPLESSIVA TARGET*

* Pacchetto retributivo target per tutta la popolazione descritta, a esclusione delle funzioni di controllo per le quali si applicano una politica retributiva e regole specifiche come indicato nella Sezione I della Relazione su remunerazione e compensi

LA STRATEGIA GENERALI 2021

DIVENTARE PARTNER DI VITA PER I CLIENTI, OFFRENDO SOLUZIONI INNOVATIVE E PERSONALIZZATE GRAZIE A UNA RETE DISTRIBUTIVA SENZA UGUALI

CRESCITA PROFITTEVOLE

p. 33 della Relazione Annuale Integrata di Gruppo 2020

RAFFORZARE LA LEADERSHIP IN EUROPA:

consolidare la prima posizione2

FOCALIZZARSI SUI MERCATI ASSICURATIVI AD ALTO POTENZIALE:

15%-25% il tasso annuo composto di crescita degli utili 2018-2021 in base al paese/segmento

SVILUPPARE UNA PIATTAFORMA GLOBALE DI ASSET MANAGEMENT:

15%-20% il tasso annuo composto di crescita degli utili 2018-2021

CAPITAL MANAGEMENT E OTTIMIZZAZIONE FINANZIARIA

AUMENTARE LA GENERAZIONE DI CAPITALE:

€ 10,5 miliardi di generazione cumulativa di capitale 2019-2021

AUMENTARE LE RIMESSE DI CASSA:

+35% di rimesse cumulative di cassa alla holding 2019-2021 rispetto al periodo 2016-2018

p. 34 della Relazione Annuale Integrata di Gruppo 2020

RIDURRE IL LIVELLO E IL COSTO DEL DEBITO:

€ 1,5-2,0 miliardi di riduzione del debito al 2021; € 70-140 milioni di riduzione nella spesa annua per interessi lordi al 2021 rispetto al 2017

INNOVAZIONE E TRASFORMAZIONE DIGITALE

p. 37 della Relazione Annuale Integrata di Gruppo 2020

DIVENTARE PARTNER DI VITA PER I CLIENTI PROMUOVERE LA TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA DISTRIBUZIONE

TRASFORMARE E DIGITALIZZARE IL MODELLO OPERATIVO

ca. € 1 miliardo di investimenti totali in iniziative strategiche interne 2019-2021

PRESUPPOSTI FONDANTI LA STRATEGIA 3 CHE NE GUIDANO L'ESECUZIONE

ESSERE LEADER DEL MERCATO ASSICURATIVO EUROPEO PER I PRIVATI, I PROFESSIONISTI E LE PMI, CREANDO ALLO STESSO TEMPO UNA PIATTAFORMA DI ASSET MANAGEMENT GLOBALE E FOCALIZZATA, E PERSEGUENDO OPPORTUNITÀ NEI MERCATI AD ALTO POTENZIALE

3 CAGR su tre anni; normalizzato per l'impatto di plus e minusvalenze derivanti dalle dismissioni.

4 Normalizzato per l'impatto di plus e minusvalenze derivanti dalle dismissioni. 5 Basato su Equity IFRS esclusi OCI e su risultato netto complessivo.

L'IMPEGNO COSTANTE PER LA SOSTENIBILITÀ

In Generali la sostenibilità è parte integrante e necessaria dell'approccio strategico al business, conseguente al purpose che la Società s'è data: "aiutare le persone a costruirsi un futuro più sicuro, prendendoci cura della loro vita e dei loro sogni".

Il nostro impegno per la sostenibilità non è nuovo: in coerenza alla nostra visione, negli anni, abbiamo pubblicamente aderito a iniziative volontarie come il Global Compact (2007), i Principles for Responsible Investment (2011), i Principles for Sustainable Insurance (2014), il Paris Pledge for Action (2015) e la Net Zero Asset Owner Alliance (2020).

Il modello di Generali è basato sulla Carta degli Impegni di Sostenibilità, approvata dal Consiglio, che si articola su tre pilastri:

  • ∙ fare impresa in modo sostenibile, puntando all'eccellenza nei processi aziendali;
  • ∙ vivere la comunità, svolgendo un ruolo attivo dove opera il Gruppo, andando oltre le attività quotidiane;
  • ∙ dotarsi di un sistema di governance e di regole appropriate per agire correttamente.

La sostenibilità è uno dei fattori abilitanti del Piano Generali 2021 e riguarda la creazione di valore di lungo termine per i nostri stakeholder: non solo Azionisti, investitori e clienti, ma anche dipendenti, fornitori, ambiente, comunità locali e la società in generale. Generali s'è impegnata ad aumentare entro il 2021 la porzione di premi derivanti dai prodotti assicurativi con valore socio-ambientale del 7-9% e ad allocare 4,5 Mrd EUR in investimenti verdi e sostenibili. I progressi raggiunti in tema di sostenibilità sono stati inclusi anche nella presentazione agli investitori durante l'Investor Day del novembre 2020.

Abbiamo un insieme di politiche e di linee guida di Gruppo che supportano il Consiglio e il management nello svolgimento dei rispettivi compiti in modo sostenibile e responsabile. In particolare, la Politica di Sostenibilità di Gruppo, approvata dal Consiglio nel 2019, delinea il sistema per identificare, valutare e gestire i rischi connessi a fattori di natura ambientale, sociale e pertinenti il governo societario (fattori ESG).

Come previsto dalla suddetta Politica, l'analisi di materialità identifica i trend ambientali, sociali e di governance (ESG) rilevanti, che Generali deve opportunamente gestire e rendicontare per poter essere riconosciuto come attore sostenibile. La materialità è stata valutata in una duplice prospettiva, considerando rilevanti non solo quei cambiamenti sistemici (cd. megatrend) che possono incidere sulle prestazioni aziendali di Generali (per esempio, con impatti su costi, ricavi e profilo di rischio) ma anche quelli che il Gruppo può influenzare significativamente, anche attraverso la sua catena del valore, generando rischi o opportunità per gli stakeholder.

A fronte della crisi innescata dalla pandemia di Covid-19, il top management di Generali ha verificato l'attualità dell'analisi di materialità condotta nel 2019 e la distribuzione dei megatrend all'interno delle tre fasce di priorità. A novembre 2020 il Consiglio, previo parere favorevole del CGS, ha approvato una revisione dell'analisi di materialità condotta nel 2019. La matrice di materialità individua 3 fasce di rilevanza:

  • ∙ Fascia con priorità 1: raccoglie megatrend valutati di massima rilevanza dal Consiglio e dagli stakeholder, su cui si focalizzeranno le iniziative strategiche comuni di Gruppo e la relativa rendicontazione;
  • ∙ Fascia con priorità 2: raccoglie i megatrend valutati di notevole rilevanza alternativamente dal Consiglio o dagli stakeholder, oggetto di progettualità sviluppate da specifiche Business Unit o funzioni di GHO;
  • ∙ Fascia con priorità 3: raccoglie quei megatrend che in base alla valutazione del Consiglio e degli stakeholder risultano di rilevanza minore rispetto agli altri fattori analizzati.

LE NOSTRE REGOLE PER UN AGIRE CORRETTO

Svolgiamo la nostra attività nel rispetto della legge, dei regolamenti e codici interni e dell'etica professionale. Monitoriamo con continuità le evoluzioni del sistema regolamentare nazionale e internazionale, dialogando anche con i legislatori e le istituzioni, in modo da valutare sia nuove opportunità di business sia la nostra esposizione al rischio di non conformità e da prendere tempestive misure per gestirlo adeguatamente. Abbiamo un sistema di governo societario, di gestione e di rendicontazione che garantisce il rispetto dei principi di sostenibilità e la loro integrazione concreta nelle decisioni quotidiane, in coerenza con l'obiettivo di favorire uno sviluppo sostenibile dell'attività d'impresa e di generare valore durevole nel tempo.

Il nostro modello di sostenibilità è basato sulla Carta degli Impegni di Sostenibilità, approvata dal Consiglio, che si articola su tre pilastri:

    1. fare impresa in modo sostenibile, puntando all'eccellenza nei processi aziendali;
    1. vivere le comunità, svolgendo un ruolo attivo dove opera il Gruppo, andando oltre le attività quotidiane;
    1. dotarsi di governance e regole appropriate per agire correttamente.

Sono stati istituiti un Comitato di Sostenibilità a livello del top management e gruppi di lavoro integrati con le funzioni di business del GHO e delle Business Unit.

Abbiamo inoltre un insieme di politiche, linee guida e strategie di Gruppo pubbliche,che ci supportano nello svolgere il nostro lavoro in modo sostenibile e responsabile, quali:

POLITICA DI SOSTENIBILITÀ DI GRUPPO

approvata dal Consiglio a marzo 2019, che delinea il sistema per identificare, valutare e gestire i rischi connessi a fattori di natura ambientale, sociale e pertinenti al governo societario (fattori ESG). In particolare, definisce le regole per:

  • ∙ identificare, valutare e gestire i fattori ESG che potrebbero presentare rischi e/o opportunità per il conseguimento degli obiettivi aziendali;
  • ∙ identificare, valutare e gestire gli impatti positivi e negativi che le decisioni e le attività aziendali potrebbero avere sull'ambiente esterno e sugli interessi legittimi degli stakeholder;

CODICE DI CONDOTTA

che definisce i principi basilari di comportamento che tutto il personale del Gruppo è tenuto a osservare e che vengono declinati in specifiche linee guida riguardanti, ad esempio, la promozione della diversità e dell'inclusione, la gestione dei conflitti di interesse, la tutela dei dati personali e la prevenzione di fenomeni di corruzione;

STRATEGIA DEL GRUPPO GENERALI SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO

che definisce le regole con cui intendiamo favorire, attraverso le nostre attività di investimento e di sottoscrizione, la transazione giusta verso un'economia a basse emissioni;

RESPONSIBLE INVESTMENT GUIDELINE

che codifica a livello di Gruppo le attività di investimento responsabile;

RESPONSIBLE UNDERWRITING GROUP GUIDELINE

che delinea i principi e le regole per valutare le caratteristiche ambientali, sociali e di governance dei clienti potenziali e attuali nel processo di sottoscrizione dei rischi assicurativi dei rami Danni;

CODICE ETICO PER I FORNITORI

che evidenzia i principi generali per la gestione corretta e proficua dei rapporti con i partner contrattuali;

POLITICA DI GESTIONE DEL DIALOGO CON LA GENERALITÀ DEGLI INVESTITORI

che disciplina il dialogo extra-assembleare tra il Consiglio e i rappresentanti degli investitori su tematiche di competenza consiliare e definisce le regole di tale dialogo, individuando gli interlocutori, gli argomenti oggetto di discussione, le tempistiche e i canali di interazione;

STRATEGIA FISCALE DI GRUPPO

che rappresenta un elemento essenziale del sistema di controllo del rischio fiscale, e definisce, per tutte le società del Gruppo, le modalità di sana e prudente gestione della variabile fiscale.

LA NOSTRA GOVERNANCE

EVENTI SIGNIFICATIVI DI GOVERNANCE 2020 24
IL GOVERNO SOCIETARIO DI GENERALI 26
ORGANIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ 28

WEREALLABOUTYOU

EVENTI SIGNIFICATIVI DI GOVERNANCE 2020 E DEI PRIMI MESI DEL 2021

FEB20

∙ Il CdA accerta la sussistenza dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza (da Codice CG, da TUF e da CAP) in capo ai componenti degli organi di amministrazione e controllo.

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  • ∙ Il CdA accerta la sussistenza dei requisiti previsti dalla Fit&Proper Policy di Assicurazioni Generali per il personale rilevante.
  • ∙ Il CdA esamina le risultanze della Board review 2019.
  • ∙ Il CdA esamina la comunicazione del Comitato Italiano per la Corporate Governance del 19 dicembre 2019.

MAR20

∙ Il CdA approva i bilanci dell'esercizio 2019, ivi inclusa la Dichiarazione Non Finanziaria, gli altri documenti d'informativa societaria per il 2019 e convoca l'Assemblea annuale degli Azionisti.

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  • ∙ Il CdA approva l'aumento di capitale al servizio del Piano LTI 2017.
  • ∙ Il CdA approva l'aggiornamento di alcune modifiche alle Procedure OPC.
  • ∙ Il CdA approva il RSR e il SFCR a livello di Gruppo e di Capogruppo.
  • ∙ Il CdA delibera l'istituzione del fondo straordinario internazionale per rispondere all'emergenza da Covid-19.
  • ∙ Avvio delle operazioni di acquisto di azioni proprie al servizio del piano di azionariato dei dipendenti approvato dall'Assemblea 2019.

APR20

∙ L'Assemblea delibera, in sede ordinaria, il pagamento del dividendo in due tranche; nomina il Collegio Sindacale in carica per il triennio 2020-22, definendone anche il compenso; approva la nuova politica sulla remunerazione e i piani di incentivazione per il management. In sede straordinaria, approva alcune modifiche statutarie (entrate in vigore il 17 giugno 2020) inerenti alla dimensione del CdA, all'incremento della quota di Amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza ex art. 148 TUF, alla procedura di nomina del CdA, alla legittimazione del CdA uscente a presentare una propria lista di candidati per la nomina del CdA entrante e all'ampliamento del livello di rappresentanza delle minoranze nel CdA.

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MAG20

  • ∙ Il CdA approva le Informazioni Finanziarie al 31 marzo 2020.
  • ∙ È data attuazione al pagamento della prima tranche del dividendo 2019.

GIU20

  • ∙ Il CdA delibera le modifiche del Modello Interno di calcolo del capitale ai sensi di Solvency 2.
  • ∙ Il CdA delibera l'aggiornamento del Modello di Organizzazione e Gestione della Società.

LUG20

  • ∙ Il CdA approva la Relazione finanziaria semestrale.
  • ∙ Completamento del riacquisto di circa 600 Mio EUR di tre serie di titoli subordinati e collocamento del secondo green bond di Generali.

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OTT20

∙ Il CdA delibera l'adozione di tutti i principi e le raccomandazioni del Nuovo Codice CG.

NOV20

  • ∙ Il CdA approva le Informazioni Finanziarie al 30 settembre 2020 ed esamina le condizioni per la distribuzione della seconda tranche del dividendo 2019 deliberando, nonostante risultassero rispettate le condizioni previste dal RAF, di attenersi alle richieste dell'autorità di vigilanza e, quindi, di non procedere all'erogazione della seconda tranche del dividendo 2019 entro fine anno e di procedere alla riattribuzione dei relativi importi a riserva di capitale.
  • ∙ Conferma della presenza di Generali nel Dow Jones Sustainability World Index e nel Dow Jones Sustainability Europe Index.
  • ∙ Il CdA aggiorna il Regolamento del CdA e dei Comitati alla luce del Nuovo Codice CG.
  • ∙ Il CdA approva la Politica per la Gestione del dialogo con la generalità degli Azionisti.
  • ∙ Il CdA approva una revisione della matrice di sostenibilità a livello di Gruppo.

GEN21

∙ Assicurazioni Generali è ammessa al regime di adempimento collaborativo che consente un'innovativa modalità di interlocuzione costante e preventiva con l'Agenzia delle Entrate: tale ammissione è in linea con le best practice internazionali e si colloca in continuità con la Strategia fiscale di Generali.

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∙ Il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali ha approvato, su proposta del Group CEO, la nuova struttura organizzativa del Gruppo.

FEB21

  • ∙ Il CdA accerta la sussistenza dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza (da Nuovo Codice CG, da TUF e da CAP) in capo ai componenti degli organi di amministrazione e controllo.
  • ∙ Il CdA esamina le risultanze della Board review 2020.
  • ∙ Il CdA esamina la comunicazione del Comitato Italiano per la Corporate Governance del 22 dicembre 2020
  • ∙ Per consolidare le iniziative straordinarie avviate nel 2020 per affrontare la crisi economica innescata dalla pandemia, è stato lanciato, nell'ambito dei festeggiamenti dell'anniversario dei 190 anni dalla fondazione, Fenice 190, un piano di investimenti da 3,5 miliardi di euro per sostenere il rilancio delle economie europee colpite dal Covid-19, attraverso fondi internazionali dedicati a infrastrutture, innovazione e digitalizzazione, PMI, vita sostenibile, strutture sanitarie e istruzione, a cominciare da Italia, Francia e Germania e, proseguendo durante i cinque anni del piano, in tutti i paesi europei dove il Gruppo è presente.

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MAR21

∙ Il CdA approva la Relazione Annuale Integrata e Bilancio Consolidato, il Progetto di Bilancio d'Esercizio della Capogruppo, la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari al 31 dicembre 2020 e la Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti

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  • ∙ Il CdA approva l'aumento di capitale al servizio del Piano LTI 2017
  • ∙ Il CdA convoca l'Assemblea 2021

IL GOVERNO SOCIETARIO DI GENERALI

L'insieme delle metodologie, dei modelli e dei sistemi di pianificazione, gestione e controllo relativi al funzionamento degli organi sociali costituisce il governo societario di un'impresa.

Il modello di governo societario di Generali è quello tradizionale, secondo la definizione della normativa italiana, che delinea una struttura organizzativa tripartita:

  • ∙ un'Assemblea dei soci che, nelle materie di sua competenza, esprime con le proprie deliberazioni la volontà degli Azionisti;
  • ∙ un Consiglio di Amministrazione, al quale è affidata la supervisione strategica per il perseguimento dello scopo sociale e la gestione delle operazioni di maggior rilievo, mentre la gestione operativa è affidata all'Amministratore Delegato, che la declina nell'organizzazione attraverso il sistema delle deleghe e delle procure;
  • ∙ un Collegio sindacale, con funzioni di vigilanza sul rispetto della legge, dello statuto e dei principi di corretta amministrazione, sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile e sul suo concreto funzionamento. La revisione legale dei conti è affidata a una Società di Revisione, iscritta nell'apposito albo, nominata dall'Assemblea su proposta del Collegio.

Nell'ambito del modello tradizionale, il sistema di governo societario di Generali si fonda sui seguenti elementi cardine:

  • ∙ il ruolo centrale del Consiglio;
  • ∙ la corretta gestione delle situazioni di conflitto di interessi;
  • ∙ la trasparenza nella comunicazione delle scelte di gestione societaria;
  • ∙ l'efficacia e l'efficienza del SCIGR.

Tale sistema è conforme alla normativa applicabile e ai principi enunciati nel Codice CG e ha come punto di riferimento le best practice nazionali e internazionali.

La composizione, le attribuzioni e le modalità di funzionamento degli organi sociali sono disciplinate dalla legge, dallo Statuto, dal Regolamento CdA e Comitati e dalle deliberazioni assunte dagli organi competenti, oltre che dai principi e dai criteri enunciati nel Codice CG, cui la Società aderisce sin dalla sua istituzione nel 1999.

Lo Statuto è disponibile presso la sede legale in lingua originale nonché, sul Sito, anche in lingua inglese, francese, spagnola e tedesca.

IL NUOVO CODICE CG

A ottobre 2020 il Consiglio ha stabilito di adottare, con effetto dal 1° gennaio 2021, il Nuovo Codice CG, recependone tutti i principi e le raccomandazioni. Così facendo, il Consiglio ha condiviso che è suo compito primario quello di guidare la Società perseguendone il successo sostenibile, ossia la creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo conto degli interessi degli altri stakeholder rilevanti per la Società. La Relazione è redatta prendendo a riferimento il Codice CG, in vigore nell'arco temporale di riferimento della Relazione, e cioè sino al 31 dicembre 2020. Anche quest'anno Generali, come tutti gli altri emittenti quotati italiani, ha ricevuto la lettera del presidente del Comitato Italiano per la Corporate Governance (costituito dalle principali associazioni d'impresa e d'investitori professionali e da Borsa Italiana S.p.A.), indirizzata ai presidenti e agli AD per incentivare un'applicazione vieppiù consapevole e sostanziale del Codice CG. La comunicazione è stata portata all'attenzione del CGS e, successivamente, del CdA: in quelle sedi sono state valutate le raccomandazioni formulate dal Comitato per la Corporate Governance al mercato, alla luce di quanto esposto nel suo ultimo rapporto annuale del 22 dicembre 2020 sull'applicazione del Codice CG, riscontrando che la Società è sostanzialmente allineata alle stesse oltre che ai principi e ai criteri applicativi del Codice CG. In quel contesto è stato condiviso, in termini di possibili miglioramenti, che ulteriori sviluppi nel percorso di integrazione degli interessi degli stakeholder rilevanti della Società, nel perseguimento della creazione di valore nel lungo termine per i suoi azionisti, saranno svolti nel 2021, stante il ruolo guida del Consiglio verso il successo sostenibile. Inoltre, alla luce della previsione del Nuovo Codice CG, è stata condivisa l'opportunità di definire anche una soglia per la significatività delle remunerazioni aggiuntive rispetto al compenso fisso per la carica e a quello previsto per la partecipazione ai comitati raccomandati dal nuovo Codice o previsti dalla normativa vigente, se del caso differenziando tra Amministratori e Sindaci.

Il grafico che segue illustra la struttura di governance della Società al 31 dicembre 2020:

I sei Comitati Consiliari, pp. 69 e ss.

ORGANIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ

Il Consiglio definisce l'assetto di governance della Società, determinando i poteri e i compiti degli organi sociali da esso nominati o istituiti e formula proposte all'Assemblea sulle revisioni della governance aventi rilevanza statutaria. Inoltre, approva, su proposta del Group CEO, la struttura organizzativa aziendale di primo livello, ovvero l'insieme delle funzioni aziendali che compongono il Group Head Office (GHO). L'assetto organizzativo della Compagnia comprende i compiti e le responsabilità delle funzioni aziendali, i rapporti gerarchici e funzionali tra esse intercorrenti e i meccanismi di coordinamento.

Assicurazioni Generali, in qualità di Capogruppo, esercita un'attività di direzione e coordinamento nei confronti delle altre società appartenenti al Gruppo, che si estrinseca concretamente nel ruolo di indirizzo strategico, di controllo e di coordinamento svolto dalle funzioni di GHO verso le Business Unit.

BOX NORMATIVO

Non sempre c'è chiarezza nell'utilizzo di termini quali impresa, azienda, società e gruppo e ciò determina che la comunicazione sia talvolta ambigua: cerchiamo pertanto di fare un po' di chiarezza, anche al fine della comprensione dei termini utilizzati nella Relazione. Il Codice civile definisce l'imprenditore ma non l'impresa, la cui nozione può comunque essere dedotta dal testo dell'art. 2082 c.c. secondo cui "è imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi". L'impresa è pertanto l'attività economica diretta alla produzione o allo scambio di beni e di servizi che l'imprenditore esercita professionalmente mediante un complesso di beni organizzati in funzione di tale attività.

L'art. 2555 c.c. definisce appunto l'azienda come "il complesso dei beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa". La società è una forma di esercizio collettivo dell'impresa, perseguita mediante un contratto con il quale due o più soggetti conferiscono beni o servizi per il perseguimento di uno scopro lucrativo, mutualistico o consortile (art. 2247 c.c.).

Il gruppo è una specifica forma organizzativa dell'attività di impresa, che si realizza attraverso l'attività di direzione e coordinamento svolta da un soggetto o un ente, la capogruppo, in forza della quale l'attività d'impresa di più società è unificata e coordinata in vista del perseguimento di un interesse imprenditoriale comune, più ampio di quello delle singole società appartenenti al gruppo.

Il modello organizzativo del Gruppo

L'assetto organizzativo di Gruppo si basa su due dimensioni: il Group Head Office e le Business Unit.

Il modello organizzativo adottato da Generali accresce la capacità del Gruppo di perseguire le importanti sfide del Piano Generali 2021, che si basa su tre pilastri: crescita profittevole, ottimizzazione finanziaria, innovazione e trasformazione del business model. Queste direttrici richiedono la realizzazione di progetti integrati a livello di Gruppo e un forte coinvolgimento delle società operative.

La struttura facilita il coordinamento del processo di trasformazione tra le diverse funzioni di GHO e le Business Unit e favorisce la condivisione delle performance di business all'interno del Group Management Committee (GMC),

Le Business Unit valorizzano l'imprenditorialità e le autonomie, assicurando il presidio a livello internazionale attraverso:

  • ∙ le aree geografiche che guidano la strategia locale e stabiliscono un approccio più mirato per segmenti di clienti nella creazione dei prodotti, nell'attivazione dei canali di distribuzione e nella fornitura dei servizi;
  • ∙ le linee globali, responsabili di cogliere le opportunità di business sviluppando soluzioni assicurative a livello globale.

Le 6 Business Unit sono rappresentate da:

  • ∙ Country Italy & Global Business Lines;
  • ∙ Country Germany;
  • ∙ Country France & Europ Assistance;
  • ∙ Austria, CEE & Russia;
  • ∙ International;
  • ∙ Asset & Wealth Management.

Assetto del GHO e del Gruppo

Il grafico che segue illustra l'assetto del GHO e del Gruppo, dando evidenza delle funzioni, delle Business Unit e dei membri del GMC, al 1 marzo 2021

* Il Responsabile Corporate Affairs riporta anche al Group CEO per gli aspetti di competenza.

La governance organizzativa è assicurata da meccanismi di integrazione e coordinamento tra le Business Unit e le strutture organizzative di GHO. I meccanismi, che favoriscono il dialogo e la corretta interazione tra le due componenti, sono rappresentati da:

  • ∙ il Group Management Committee, che supporta il Group CEO e il top management nella condivisione delle principali decisioni strategiche;
  • ∙ i 4 principali comitati cross-funzionali, che supportano il Group CEO nell'indirizzo delle decisioni strategiche di Gruppo:
  • Balance Sheet Committee: esamina e identifica le tematiche che possono avere un impatto sostanziale su capitale e bilancio e i risultati di risk assessment, sia a livello di Gruppo che locale;
  • Finance Committee: esamina e valuta le transazioni e gli investimenti straordinari;
  • Group Product & Underwriting Committee: esamina la profittabilità e il livello di rischio dei nuovi business assicurativi e la redditività dei portafogli in essere, nell'ambito di un processo centralizzato di analisi e revisione;
  • Sustainability Committee: definisce le priorità in ambito Environmental Social & Governance, identifica i rischi e le opportunità e monitora i progressi e i risultati per garantire un approccio coerente fra GHO e le Business Unit nell'integrazione della sostenibilità nel core business.
  • ∙ le Business Strategic Review, i Clearance Meeting e i Capital & Cash Deep Dive, che assicurano l'allineamento tra GHO e le Business Unit con un focus, rispettivamente, su: azioni e discussioni strategiche, andamento economico-finanziario, remittance e ottimizzazione del capitale;
  • ∙ le Functional Guideline e i Functional Council, attraverso cui si estrinseca il coordinamento funzionale a livello globale: supportano i responsabili delle funzioni di GHO nel coordinamento delle omologhe funzioni all'interno delle Business Unit;

  • ∙ un sistema matriciale di linee di riporto, definite "solid" e "dotted" in base all'intensità del livello di indirizzo e coordinamento tra le funzioni di GHO e le omologhe strutture organizzative nelle Business Unit. Abbiamo quindi:

  • funzioni solid", caratterizzate da un riporto gerarchico esercitato, nel rispetto delle normative locali, in modo più diretto e sistematico da parte del GHO attraverso l'indirizzo di decisioni chiave su tematiche funzionali e di risorse umane, quali ad esempio assunzioni, cessazioni, assegnazione di obiettivi annuali. Esse permettono di rafforzare i meccanismi di controllo dei principali rischi aziendali introducendo una maggior separazione dei poteri tra funzioni di controllo e di business;
  • "funzioni dotted", caratterizzate da un riporto funzionale, esercitano attività di indirizzo e coordinamento attraverso l'indicazione di linee guida funzionali e di best practice e la partecipazione ad alcune decisioni chiave relative alle risorse umane.
    • Le "funzioni solid" sono:Group Chief Risk Officer, Group Actuarial Function, Group Compliance Function, Group Anti Money Laudering Function, Group Audit e Group Chief Investment Officer; le altre funzioni di Gruppo sono "dotted".
    • All'interno della struttura di governance di GHO si annovera la presenza di steering committee, ovvero delle entità organizzative cross funzionali destinate all'implementazione di tematiche legate al Piano Generali 2021.

Questi gruppi di lavoro (quali ad esempio: l'Innovation & Digital Transformation committee e il Climate Change Risk Project committee) sono formati da esponenti del top management, i quali forniscono una guida strategica ai vari progetti sia a livello di GHO sia di Gruppo, supervisionandone la realizzazione e curando l'analisi degli aspetti pratici necessari al raggiungimento di questi obiettivi.

Focus sul Group Management Committee (GMC)

Il GMC ha l'obiettivo di migliorare l'allineamento sulle priorità strategiche tra le Business Unit e rendere il processo decisionale più efficace e condiviso, attraverso un approccio di squadra che promuove lo scambio di opinioni e l'adozione di una prospettiva internazionale.

Il GMC ha la seguente composizione (vedi figura):

  • ∙ Philippe Donnet Group CEO
  • ∙ Jaime Anchùstegui CEO International
  • ∙ Cristiano Borean Group Chief Financial Officer
  • ∙ Luciano Cirinà Austria, CEE & Russia Officer
  • ∙ Isabelle Conner Group Chief Marketing and Customer Officer
  • ∙ Giancarlo Fancel Group Chief Risk Officer
  • ∙ Jean-Laurent Granier Country Manager France & Europ Assistance
  • ∙ Giovanni Liverani Country Manager Germany
  • ∙ Sandro Panizza Group Chief Insurance & Investment Officer
  • ∙ Monica Alessandra Possa Group Chief HR & Organization Officer
  • ∙ Bruno Scaroni Group Chief Transformation Officer
  • ∙ Marco Sesana Country Manager Italy & Global Business Lines
  • ∙ Carlo Trabattoni CEO Asset & Wealth Management

Il supporto alle decisioni del Group CEO si concretizza attraverso:

  • ∙ la validazione delle proposte da sottoporre al Consiglio;
  • ∙ la valutazione delle decisioni in materia di rischio e investimenti;
  • ∙ la valutazione dei risultati finanziari e operativi di Gruppo;
  • ∙ l'indirizzo dei principali programmi strategici di Gruppo e/o con impatto su più paesi.

Gli organi per lo sviluppo della sostenibilità

Il CGS svolge un ruolo consultivo, propositivo e istruttorio a favore del CdA nell'assunzione delle decisioni di sua competenza relative non solo all'assetto delle regole di governo societario, ma anche alle tematiche di sostenibilità sociale e ambientale. Si compone di Amministratori non esecutivi, in maggioranza non indipendenti.

La responsabilità a livello di Gruppo sull'implementazione delle strategie e delle politiche definite dal Consiglio, anche in materia di sostenibilità, è affidata al Group CEO.

A livello di GHO sono stati inoltre costituiti specifici comitati, funzioni e gruppi di lavoro dedicati, per rendere sistematica la considerazione, oltre che degli aspetti finanziari, anche di quelli sociali e ambientali inerenti all'attività d'impresa:

  • ∙ il Comitato di Sostenibilità, di cui è sponsor il Group CEO, è presieduto dal Group CIO ed è composto dai responsabili delle funzioni del GHO e di alcune Country: i suoi principali obiettivi sono di orientare il Gruppo alla piena integrazione delle tematiche di sostenibilità nel core business, di anticipare i rischi e le opportunità derivanti da aspetti di sostenibilità, di garantire la coerenza d'approccio tra tutte le funzioni di GHO e le Business Unit e di monitorare i progressi e i risultati conseguiti. Nel corso del 2020 è stato stabilito che dal 2021 il Comitato si riunirà nel quadro delle riunioni del GMC;
  • ∙ la funzione Group Sustainability and Social Responsibility, a riporto del Group Communications & Public Affairs Director, si occupa di definire, implementare e rendicontare il modello di sostenibilità di Gruppo attraverso il dialogo con le funzioni del GHO e il coinvolgimento dei referenti di sostenibilità nei paesi di operatività;
  • ∙ nell'ottica di una crescente integrazione della sostenibilità nel core business, sono attivi ulteriori comitati e gruppi di lavoro interfunzionali che si focalizzano su temi specifici:
  • il Responsible Investment Committee, organo interfunzionale che valuta gli emittenti alla luce di criteri ambientali, sociali e di governance definiti dal Gruppo e supporta le decisioni del Group CIO su possibili esclusioni dall'universo investibile del Gruppo;
  • l'EMS Review Committee, comitato di direzione che riesamina iniziative e risultati raggiunti nel miglioramento delle prestazioni ambientali del Gruppo, come previsto anche dalla norma ISO:14001;
  • il Responsible Business Lab, gruppo di lavoro che coinvolge le funzioni Group Sustainability and Social Responsibility, Group

Investments, Assets and Wealth Management, Group Life & Health Insurance e Group P&C, Claims and Reinsurance e ha l'obiettivo di coordinare le attività di sostenibilità rilevanti per il business di Gruppo;

  • l'Integrated Reporting Lab, gruppo di lavoro che coinvolge le funzioni del Group Sustainability and Social Responsibility, del Group Chief Financial Officer e di Corporate Affairs per la definizione e l'implementazione di un approccio comune alla reportistica societaria;
  • ∙ la Sustainability Community è la rete composta dai referenti di Country per la sostenibilità. In alcune Country, inoltre, sono stati creati dei Sustainability Committee, organi attivi a livello nazionale che perseguono lo scopo di migliorare l'organizzazione e il coordinamento dell'attività in campo socio-ambientale.

Generali Internal Regulations System (GIRS)

Generali ritiene che un sistema normativo efficace e diffuso in tutto il Gruppo costituisca una delle colonne portanti a sostegno della propria attività d'affari. A tale fine la Società, in qualità di Capogruppo, con delibera del CdA del 3 maggio 2018, si è dotata del Generali Internal Regulations System (GIRS): un sistema normativo interno strutturato, avente valenza su tutto il Gruppo, che mira a favorire una solida ed efficace governance e a promuovere l'implementazione coerente delle norme interne di Gruppo nelle diverse realtà che lo compongono (vedi seguente figura).

Il GIRS definisce e disciplina la gerarchia e le caratteristiche delle norme interne emanate dalla Capogruppo nello svolgimento della propria attività di direzione, indirizzo e coordinamento; chiarisce inoltre i ruoli e le responsabilità nell'ambito del processo che ne governa il ciclo di vita (redazione, approvazione, comunicazione, implementazione, monitoraggio e reportistica), favorendo un'adeguata implementazione a livello di Gruppo, nel rispetto degli eventuali requisiti normativi locali specifici.

Tutte le norme interne di Gruppo sono emanate in coerenza con i valori e il Codice di Condotta del Gruppo e sono riviste e, ove necessario, aggiornate con cadenza periodica.

La gerarchia delle fonti normative interne si articola su 3 livelli, come di seguito illustrato.

IL FRAMEWORK NORMATIVO

Group Policy
Introducono principi volti ad implementare obiettivi fondamentali per il Gruppo e/o disposizioni legate al sistema di governance
del Gruppo. Sono emanate per adempiere a specifici obblighi regolamentari o per disciplinare materie di competenza del CdA.
Group Guideline
Disciplinano materie di competenza del Group CEO o dei Responsabili delle Funzioni Fondamentali di Gruppo.
Group Technical Measure
Contengono disposizioni operative con un impatto trasversale a più funzioni, incluse quelle volte a regolare più nel
dettaglio le previsioni delle Group Policy e delle Group Guideline. Sono emanate dai responsabili delle strutture di Gruppo
nel rispetto delle linee di riporto e del sistema di deleghe.

Il GIRS è caratterizzato dai seguenti principi:

  • ∙ semplicità e chiarezza: la normativa interna di Generali punta a raggiungere in modo immediato e comprensibile tutti i suoi destinatari: il linguaggio utilizzato è semplice e finalizzato a evidenziare chiaramente e in modo diretto le regole che vi sono contenute;
  • ∙ accessibilità: le norme sono raccolte in un unico archivio centralizzato, raggiungibile da tutti i dipendenti del Gruppo, organizzato in modo da facilitare la ricerca dei documenti;
  • ∙ integrazione: le norme interne fanno parte di un corpus unico integrato di regole rispondenti al ruolo di direzione, indirizzo e coordinamento sul Gruppo rivestito dalla Capogruppo;
  • ∙ adattabilità: le regole interne tengono conto delle esigenze normative locali e delle diverse entità che compongono il Gruppo.

Codice di Condotta e Whistleblowing

Il Codice di Condotta, che è la guida di Gruppo per agire in modo corretto, definisce le aspettative etiche di tutti coloro che lavorano per, o per conto di, Generali in tutto il mondo. L'insieme dei valori e delle aspettative etiche definite nel Codice di Condotta vuole essere di ausilio al compimento di scelte coerenti e consentire che nei luoghi di lavoro si possa fare sempre affidamento su buoni principi, quali la franchezza, l'apertura e l'imparzialità. Chiunque si trovi davanti a un tema di natura etica potrà sempre fare affidamento sui valori di Gruppo e sul nostro Codice di Condotta.

In tale ottica, i manager del Gruppo sono invitati a svolgere il ruolo di "modello di riferimento" e a incoraggiare i loro collaboratori ad accertarsi che i comportamenti e le proposte d'affari siano in linea con i valori della Compagnia e con i principi del Codice di Condotta. L'erogazione di alcuni programmi di formazione online e in aula, unita a un programma di comunicazione globale, ha inteso creare in tutti i dipendenti piena consapevolezza dell'importanza del Codice di Condotta e delle proprie responsabilità nel segnalare ogni violazione di cui si venga a conoscenza. La Società incoraggia, peraltro, non solo i dipendenti ma anche le terze persone che lavorano con il Gruppo a segnalare eventuali problemi legati alle violazioni del Codice di Condotta o situazioni potenzialmente critiche. È garantita la riservatezza e non è ammessa alcuna tolleranza verso qualsiasi forma di ritorsione.

Tutte le informazioni sono disponibili sul Sito nella sezione La nostra responsabilità/Business responsabile/Codice di Condotta, inclusa la descrizione del processo che il Gruppo utilizza per la gestione delle segnalazioni. I canali attivati per le segnalazioni fanno capo al servizio di Group Compliance e sono:

  • ∙ attraverso la helpline, all'indirizzo http://secure.ethicspoint.eu mediante webform, o via telefono ai numeri gratuiti per tutti gli Stati in cui opera il Gruppo;
  • ∙ via posta elettronica all'indirizzo: [email protected];
  • ∙ via posta all'indirizzo: Group Compliance Business Integrity via Machiavelli 3, Trieste;

Il link della helpline conduce l'utente alla pagina della piattaforma Generali Group Compliance Helpline, gestita da un fornitore esterno specializzato ("GCS Compliance Services Europe Ltd.", società del gruppo "Navex Global"), utilizzabile per segnalare asserite violazioni del Codice, così come per chiedere indicazioni sulla conformità di determinati comportamenti alla normativa applicabile.

I soli dipendenti del Gruppo possono inoltre inviare le loro segnalazioni avvalendosi di un contatto diretto e personale con il proprio responsabile.

A ottobre 2020 si è tenuta la consueta "Compliance Week": anche quest'anno è stato messo in luce uno dei temi del Codice di Condotta, ossia il nostro impegno verso gli obiettivi di sostenibilità. Più in particolare, ci si è focalizzati sulla rappresentazione del quadro normativo emergente in materia di finanza sostenibile e sugli impatti sul business assicurativo.

Continua l'erogazione dei corsi e-learning sul Codice di Condotta: l'uno introduttivo dell'argomento e indirizzato ai nuovi colleghi; l'altro, di aggiornamento per coloro che abbiano già fruito del corso introduttivo.

Rappresentanza legale

LO STATUTO

Il sistema della rappresentanza legale, disciplinato dagli articoli 38 e 39 dello Statuto, mira a garantire la migliore flessibilità operativa e, al contempo, un adeguato controllo sugli atti societari.

Hanno la rappresentanza legale della Società per tutti gli affari sociali il Presidente, i Vicepresidenti, l'Amministratore Delegato, gli altri componenti del Consiglio, il Direttore Generale e, nell'ambito dell'area di competenza a essi rispettivamente assegnata, gli altri dirigenti della Società.

La rappresentanza si esprime con l'apposizione, sotto la denominazione della Società, della firma congiunta di due dei soggetti sopraccitati. Il Presidente, i Vicepresidenti quando sostituiscono il Presidente assente o impedito, l'Amministratore Delegato e il Direttore Generale possono firmare congiuntamente fra loro o con altro componente del Consiglio ovvero con uno degli altri dirigenti della Società. In tali casi, questi ultimi concorrono a rappresentare la Società anche per affari che esulano dall'area di competenza loro rispettivamente assegnata.

Lo Statuto prevede inoltre che i dirigenti possano firmare anche congiuntamente tra loro, purché almeno uno di essi agisca nei limiti dell'area di competenza assegnata. Gli altri componenti del Consiglio non possono firmare congiuntamente fra loro, né con uno degli altri dirigenti della Società.

Sempre secondo Statuto, l'organo amministrativo competente può ulteriormente limitare, per materia e per valore, l'ambito del potere di rappresentanza dei dirigenti della Società e attribuire la rappresentanza ad altri dipendenti e a terzi, con il rilascio di procure generali o speciali per singoli atti o categorie di atti.

IL SISTEMA DI DELEGHE E RAPPRESENTANZA

Il nostro sistema della rappresentanza legale è coerente con le responsabilità organizzative assegnate e costituisce uno strumento di controllo interno e un presidio fondamentale anche per la prevenzione dei reati previsti dal Decreto 231 in materia di responsabilità amministrativa di enti e persone giuridiche.

Il sistema delle deleghe di poteri, in coerenza con l'attuale assetto di governance della Compagnia definito dal Consiglio, prevede la definizione dell'area di competenza e dei poteri di rappresentanza dei responsabili delle funzioni che formano l'assetto organizzativo della Società: il tutto nel rispetto delle vigenti normative di legge, regolamentari e statutarie. Il sistema si fonda sui seguenti principi:

  • ∙ separazione delle funzioni e segregazione dei compiti;
  • ∙ chiarezza e trasparenza nell'attribuzione delle funzioni e dei poteri, nell'ambito di un sistema organico;
  • ∙ definizione di limiti all'esercizio delle deleghe di poteri assegnate;
  • ∙ possibilità di delega del Group CEO ai suoi riporti diretti di poteri e responsabilità per l'assolvimento del ruolo loro affidato, con facoltà di subdelegare parte di tali poteri e responsabilità a coloro che ricoprono ruoli subordinati in linea diretta (e così via a cascata);
  • ∙ possibilità, per i responsabili cui è attribuito un potere subdelegabile, di esercitare la facoltà di subdelega stabilendone i limiti, entro quelli loro riconosciuti, e i meccanismi di controllo e monitoraggio sul relativo esercizio: i subdelegati sono tenuti a garantire, a loro volta, un'adeguata reportistica al subdelegante;
  • ∙ pieno allineamento tra ruolo organizzativo, deleghe e potere di rappresentanza.

Nell'attuale sistema delle deleghe di poteri, per ciascun ruolo è definita l'area di competenza attraverso atti interni di delega, i.e. di attribuzione di poteri e responsabilità. Le deleghe definiscono, da un lato, responsabilità comuni a tutti i ruoli; dall'altro, responsabilità specifiche di ciascun ruolo. Sono previsti ambiti di autonomia di spesa differenziati in ragione del ruolo assegnato per l'acquisto di beni, di servizi e di prestazioni consulenziali.

Il sistema prevede inoltre il conferimento, attraverso apposita procura ovvero attraverso un atto risolutivo del Group CEO, del potere di rappresentanza nei confronti di terzi per l'esercizio dei poteri e l'assolvimento delle responsabilità delegate; la procura comprende i soli poteri attribuiti per conto della Società e, nel rispetto del principio statutario della firma congiunta e delle disposizioni del Decreto 231, circoscrive il potere di rappresentanza ai soli poteri e responsabilità compresi negli atti di delega.

In ragione del loro riporto diretto al CdA, le deleghe degli esponenti delle Funzioni Fondamentali sono articolate in maniera tale da garantirne e preservarne il necessario livello d'indipendenza.

Principali cambiamenti organizzativi occorsi nel 2020 e nei primi mesi del 2021

Per quanto riguarda l'assetto organizzativo di Gruppo è stata definita la nuova governance organizzativa della Group Actuarial Function come funzione autonoma e separata dal Group CFO, con riporto diretto al Consiglio di Amministrazione di AG S.p.A. e «dotted» verso il Group CEO. Inoltre, nel rispetto della governance locale è prevista una linea di riporto «solid» manageriale verso le Local Actuarial Function, anch'esse con collocazione autonoma e riporto diretto al Consiglio di Amministrazione locale.

Nel Group Head Office ha avuto luogo la nomina di Massimiliano Ottochian a Group Head of Mergers & Acquisitions, con la contestuale ricollocazione delle attività di Bancassurance nella struttura di Group Strategy & Business Accelerator. Bruno Scaroni è nominato Group Head of Bancassurance ad interim.

In data 23 settembre 2020 è stato approvato da parte del Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali S.p.A. il nuovo modello organizzativo della Group Anti Money Laundering Function, che prevede che la stessa sia costituita in forma di specifica unità organizzativa autonoma e indipendente con riporto diretto al Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali S.p.A. e dotted verso il Group Compliance Officer. Con medesima decorrenza, la Group Compliance Function, affidata a Maurizio Basso, che riportava precedentemente anche al Group General Counsel, Antonio Cangeri, riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali S.p.A. e dotted verso il Group CEO.

In data 10 dicembre 2020, il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali S.p.A. ha deliberato l'inserimento di un modello di riporto solido tra il GCIO & CEO AWM e i CIO di Business Unit e tra questi ultimi e i capi degli investimenti a livello di singola compagnia assicurativa del Gruppo.

In data 27 gennaio 2021, la struttura organizzativa del Gruppo è stata ridefinita al fine di sostenere l'efficace esecuzione del Piano Generali 2021, focalizzare le priorità chiave e preparare il Gruppo in vista del prossimo ciclo strategico.

In particolare, i razionali organizzativi sottostanti mirano a:

∙ integrare la gestione degli investimenti del Gruppo con l'area Insurance incrementando ulteriormente la gestione disciplinata dell'asset liability management e rafforzando le competenze nello sviluppo dei prodotti assicurativi;

  • ∙ aumentare il focus sull'Asset Management attraverso la creazione di una Business Unit dedicata come pilastro fondamentale di crescita;
  • ∙ velocizzare la trasformazione digitale, la semplificazione ulteriore dei processi operativi e il raggiungimento dell'ambizione strategica di essere Partner di Vita.

Con decorrenza 1 febbraio 2021, la funzione General Manager è stata eliminata e le funzioni che riportavano ad essa sono state riorganizzate:

  • ∙ riporto diretto al Group CEO delle seguenti funzioni già esistenti: i) Group Chief Financial Officer, che incorpora Investor & Rating Agency Relations, ii) Group Chief Marketing & Customer Officer e iii) Group Merger & Acquisitions;
  • ∙ creazione della posizione di Group Chief Transformation Officer, affidata a Bruno Scaroni, a riporto diretto del Group CEO, che consolida le aree legate alla strategia, alla trasformazione e alla digitalizzazione del Gruppo:
  • Group Strategy & Business Accelerator;
  • Group Operations & Processes;
  • Group Chief Digital Officer.

Con decorrenza 1 marzo 2021, Creazione della posizione di Group Chief Insurance & Investments Officer, affidata a Sandro Panizza, a riporto diretto del Group CEO, che integra le competenze della componente assicurativa e riassicurativa del Group Head Office con quelle di indirizzo degli investimenti coordinando:

  • ∙ Group Life & Health Insurance;
  • ∙ Group P&C, Claims and Reinsurance;
  • ∙ Group Chief Investment Officer (incluso il coordinamento dei Chief Investment Officer delle Business Unit) precedentemente all'interno del perimetro del Group Chief Investments Officer and CEO Asset & Wealth Management.

Inoltre, il perimetro organizzativo dell'attuale Business Unit Group Investment, Asset & Wealth Management, è stato rivisto e ha portato alla creazione di una Business Unit focalizzata su Asset & Wealth Management, affidata a Carlo Trabattoni, a riporto diretto del Group CEO, con la responsabilità di coordinare tutte le attività delle società di asset management di Gruppo e di Banca Generali.

Con decorrenza 1 marzo, Giancarlo Fancel è nominato Group Chief Risk Officer, con riporto diretto al Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali S.p.A. e «dotted» verso il Group CEO.

AZIONISTI E INVESTITORI

ASSETTI PROPRIETARI 38
ASSEMBLEA 42
RAPPORTI CON INVESTITORI ISTITUZIONALI
ED ALTRI SOCI – CONTATTI 44
IL SITO CORPORATE WWW.GENERALI.COM 46

ASSETTI PROPRIETARI

Struttura del capitale sociale

Il capitale sociale sottoscritto e versato della Società di 1.576.052.047,00 EUR è suddiviso in altrettante Azioni nominative, esclusivamente ordinarie, ciascuna del valore nominale di 1,00 EUR.

Il 16 aprile 2020 è stato effettuato un aumento del capitale sociale per 6.278.644,00 EUR, in attuazione di un piano d'incentivazione a lungo termine (Piano LTI 2017).

Il 10 marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, in attuazione di un piano di incentivazione a lungo termine (Piano LTI 2018) ed esercitando la delega ex art. 2443 c.c. conferita dall'Assemblea 2018, un aumento di capitale sociale per n° 5.017.194 Azioni: la sua attuazione è prevista per metà aprile 2021, con iscrizione della delibera nel registro delle imprese, subordinatamente all'autorizzazione dell'autorità di vigilanza.

n° Azioni (*) % rispetto al
capitale sociale
Quotato / Non quotato Diritti e obblighi (**)
Azioni ordinarie 1.576.052.047 100,00 FTSE MIB Vedi nota
Azioni a voto multiplo, con diritto di
voto limitato, prive del diritto di voto
e altro (***)
- - - -

(*) Nel sistema di gestione accentrata in regime di dematerializzazione presso la Monte Titoli S.p.A. di Milano sono immesse Azioni corrispondenti al 99,99% del capitale sociale.

(**) Ciascun titolare di azioni ordinarie ha un complesso di diritti di natura patrimoniale e amministrativa nonché di obblighi. Tra i diritti di natura patrimoniale, si menzionano, tra gli altri, il diritto al dividendo, il diritto di opzione sulle azioni emesse in sede di aumento a pagamento del capitale o di sua ricostituzione, in proporzione al numero delle azioni già possedute, il diritto all'assegnazione gratuita delle nuove azioni in caso di aumento gratuito di capital, in proporzione al numero di azioni già possedute, nonché il diritto alla quota di liquidazione a seguito della liquidazione della società. Tra i diritti amministrativi, sono compresi, tra gli altri, il diritto di intervento e di voto nelle assemblee, il diritto di recesso al ricorrere delle circostanze previste dalla normativa applicabile e il diritto d'informazione. Infine, quanto agli obblighi, si rammenta che ciascun Azionista è tenuto ad eseguire i conferimenti dei mezzi necessari per l'attuazione dell'oggetto sociale.

(***)Non esistono azioni a voto multiplo, con diritto di voto limitato, prive del diritto di voto e altro.

Per la rappresentazione schematica della platea azionaria di Generali rimandiamo ai grafici del paragrafo Assetti proprietari del precedente capitolo Executive summary (pag. 11) mentre nella Tabella 1 (pag. 113) sono indicati i soggetti che – direttamente ovvero anche indirettamente tramite interposte persone, fiduciari e società controllate – partecipano in misura superiore al 3% del capitale sociale della Compagnia.

In relazione alla previsione dell'art. 123-bis, c.1, lett. e), del TUF, si informa che è in corso il "Piano di azionariato per i dipendenti del Gruppo Generali" ("Piano We Share"), approvato dall'Assemblea 2019: lo stesso, promosso nel contesto del Piano Generali 2021, è funzionale a supportare il raggiungimento degli obiettivi strategici, nell'ottica di una cultura di ownership ed empowerment e della partecipazione dei dipendenti alla creazione di valore sostenibile del Gruppo. L'assegnazione delle Azioni è prevista nell'autunno del 2022. Il Piano We Share dà ai dipendenti l'opportunità di acquistare Azioni Generali a condizioni agevolate, assegnando – in caso di apprezzamento del valore dell'azione – Azioni gratuite definite in proporzione al numero di Azioni acquistate e ai dividendi distribuiti. Il Piano We Share, iniziato a novembre 2019 e della durata di 3 anni, è rivolto a tutti i dipendenti del Gruppo, salvi i componenti del Group Management Committee (GMC) e gli appartenenti al Global Leadership Group (GLG): nel darvi attuazione, il Consiglio ha individuato i paesi in cui è stato possibile prevederne l'avvio, in conformità alle normative di volta in volta applicabili.

L'Assemblea ha autorizzato l'acquisto e la disposizione di un numero massimo di 6 milioni di Azioni proprie al servizio del Piano We Share per un periodo di tempo chiusosi al 7 novembre 2020, entro il quale gli acquisti di Azioni sono stati finalizzati: le operazioni di acquisto di Azioni proprie sono state effettuate, ai sensi dell'art. 144-bis, c. 1, lettere b) e c) del Regolamento Emittenti e delle vigenti disposizioni di legge, secondo modalità operative stabilite nel Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana, in modo da assicurare la parità di trattamento tra gli Azionisti.

La Società agevola la partecipazione alle Assemblee dei beneficiari dei piani d'incentivazione di lungo termine (LTI), che sono basati su Azioni, mettendo a loro disposizione i servizi del rappresentante designato di cui all'art. 135-undecies del TUF, nel rispetto di quanto previsto dall'anzidetta disposizione di legge.

Si precisa, ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, che non sono stati comunicati patti parasociali sulle Azioni rilevanti ai sensi dell'art. 122 del TUF.

Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di Azioni proprie

Aumenti di capitale e acquisto di Azioni proprie 2018-2020

Aumenti di capitale (artt. 2443 e 2349, comma 1, c.c.) Acquisto di azioni proprie
(artt. 2357 e 2357-ter c.c.)
Organo
deliberante
Denominazione N° massimo di
Azoni erogabili
per Piano
Periodo di
attuazione
Valore nominale
dell'azione
Aumento
massimo di c.s.
in EUR
Periodo di
attuazione
Valore nominale
dell'azione
Prezzo massimo
di acquisto
Numero massimo
di azioni
ordinarie
Assemblea
2018
Piano
LTI 2018
11.500.000 Entro il
19/04/2023
€ 1,00 11.500.000 Termine
scaduto il
07/05/2019
N.A. N.A. N.A.
Assemblea
2019
Piano
LTI 2019
12.000.000 Entro il
07/05/2024
€ 1,00 12.000.000 entro il
30/04/2020
€ 1,00 Min. € 1,00
Max +5%
prezzo di
Borsa giorno
precedente
l'operazione
12.000.000
Piano WeShare 6.000.000 N.A. N.A. N.A. Termine
scaduto il
07/11/2020
N.A. N.A. Delega
esercitata
completamente
per azioni n.
6.000.000
Assemblea
2020
Piano
LTI 2020-2022
9.500.000 Entro il
30/04/2025
€ 1,00 9.500.000 Entro il
30/10/2021
€ 1,00 Min. € 1,00
Max +5%
prezzo di
Borsa giorno
precedente
l'operazione
9.500.000
Piano azionario
collegato
al mandato
dell'Amministratore
Delegato/Group
CEO
690.000 entro il
30/04/2025
€ 1,00 690.000 Entro il
30/10/2021
Min. € 1,00
Max +5%
prezzo di
Borsa giorno
precedente
l'operazione
690.000
Ai fini dell'attuazione dei Piani LTI, le Azioni oggetto di assegnazione gratuita ai beneficiari dello stesso riverranno, in
tutto o in parte, dalla provvista di Azioni proprie che la Società potrà acquistare in esecuzione di apposite autorizzazioni

assembleari, ai sensi degli artt. 2357 e 2357-ter c.c., e/o da eventuali aumenti di capitale gratuiti - mediante utilizzo di utili e/o riserve di utili - ai sensi dell'art. 2349, c.1, c.c.

L'art. 8 dello Statuto consente, nei modi e nelle forme di legge, l'assegnazione di utili e/o di riserve di utili ai prestatori di lavoro dipendenti della Società o di sue Controllate, mediante l'emissione di Azioni ai sensi dell'art. 2349, c. 1, c.c.

Le informazioni sulle deliberazioni relative ai piani LTI 2018 e 2019, nonché quelle relative al Piano We Share, sono reperibili nelle relazioni sul governo societario e gli assetti proprietari del 2018 e del 2019.

L'Assemblea 2020 ha deliberato di autorizzare, ai sensi degli articoli 2357 e 2357-ter c.c., l'acquisto di un massimo di 9,5 milioni di Azioni ordinarie emesse dalla Compagnia, del valore nominale di 1,00 EUR, in relazione al Piano LTI 2020-22, e di ulteriori 690.000 azioni ordinarie in relazione al piano azionario collegato al mandato dell'Amministratore Delegato e Group CEO. Le operazioni sulle Azioni, incluse quelle acquistate sulla base di precedenti piani, devono avvenire alle seguenti condizioni:

∙ l'autorizzazione è limitata agli acquisti da effettuarsi per dare esecuzione ai piani di incentivazione denominati "Piano LTI 2020-2022" e "Piano azionario collegato al mandato dell'Amministratore Delegato/Group CEO" rispettivamente; nonché ai piani di incentivazione approvati prima d'ora dall'Assemblea e ancora in corso di esecuzione, al netto delle Azioni che dovessero essere emesse, sempre per le medesime finalità, in esecuzione delle deleghe attribuite al CdA, ex art. 2443 c.c., ad effettuare aumenti al servizio dei medesimi piani;

  • ∙ il prezzo minimo di acquisto delle Azioni ordinarie non potrà essere inferiore al valore nominale del titolo, pari a 1,00 EUR; il prezzo massimo di acquisto non potrà essere superiore del 5% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione di acquisto;
  • ∙ la Società potrà procedere all'acquisto di Azioni proprie, in una o più volte, entro 18 mesi dalla data della delibera;
  • ∙ gli acquisti saranno effettuati nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato;
  • ∙ le operazioni di acquisto di Azioni proprie saranno effettuate, ai sensi dell'art. 144-bis, c. 1, lettere b) e c), del Regolamento Emittenti, secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione

e gestione dei mercati stessi, in modo da assicurare la parità di trattamento tra gli Azionisti. Pertanto, gli acquisti saranno effettuati esclusivamente ed anche in più volte per ciascuna modalità alternativa:

  • sui mercati regolamentati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., secondo modalità operative stabilite da quest'ultima che non consentano l'abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita;
  • mediante acquisto e vendita di strumenti derivati negoziati sul relativo mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., il cui regolamento prevede modalità conformi a quanto previsto dal citato art. 144-bis, c. 1, lettera c), del Regolamento Emittenti;
  • ∙ le Azioni proprie potranno essere attribuite senza limiti temporali e a titolo gratuito ai beneficiari dei piani, fermo restando il rispetto delle disposizioni normative e regolamentari di volta in volta vigenti.

L'Assemblea 2020 ha inoltre deliberato in sede straordinaria di attribuire al Consiglio – ai sensi degli articoli 2443 e 2349, c.1, del c.c., per il periodo di cinque anni dalla data della deliberazione – la facoltà di aumentare gratuitamente il capitale sociale, in via scindibile, ai sensi dell'art. 2439, c.2, del c.c., in una o più tranche, mediante utilizzo di utili e/o riserve di utili, per un ammontare complessivo nominale massimo di 9.500.000,00 EUR con emissione di un numero massimo di 9,5 milioni di Azioni ordinarie, del valore nominale di 1,00 EUR cadauna, con godimento regolare, al netto delle Azioni acquistate nell'ambito del programma di acquisto di Azioni proprie, in relazione al Piano LTI 2020-2022, da attribuire gratuitamente ai beneficiari del Piano approvato dall'Assemblea o eventualmente di altri piani di remunerazione e/o incentivazione basati su azioni Generali in corso, che siano dipendenti della Società o delle sue Controllate e abbiano maturato tale diritto.

L'Assemblea ha deliberato di attribuire al Consiglio, con le stesse modalità di cui sopra, la facoltà di aumentare gratuitamente il capitale sociale per un ammontare complessivo di 690.000,00 EUR con emissione di un numero massimo di 690 mila azioni ordinarie, del valore nominale di 1,00 EUR cadauna, con godimento regolare, al netto delle azioni acquistate nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie, in relazione al Piano azionario collegato al mandato dell'Amministratore Delegato/Group CEO, da assegnare gratuitamente al beneficiario del Piano nel caso abbia maturato tale diritto.

Accordi significativi dei quali la Società o sue controllate siano parti e che acquistano efficacia, sono modificati o si estinguono in caso di cambiamento di controllo della Società

Nel rispetto di quanto richiesto dall'art. 123-bis, c.1, lett. h), del TUF, sia la Compagnia sia le sue Controllate, nel perseguimento delle proprie linee strategiche, hanno stipulato alcuni accordi contrattuali che contengono clausole aventi quale riferimento l'elemento del cambiamento del controllo sulla Società. Allo stato tali clausole non risultano peraltro in concreto applicabili poiché nessuna persona, fisica o giuridica, direttamente e/o indirettamente, singolarmente o congiuntamente, riveste la posizione di azionista di controllo di Generali.

Inoltre, né la Compagnia né alcuna delle sue Controllate strategiche sono soggette a disposizioni di legge non italiane che ne influenzino la struttura di corporate governance.

Accordi tra la Società e gli Amministratori che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto

Ai sensi di quanto richiesto dall'art. 123-bis, c. 1, lettera i) del TUF, relativamente ai trattamenti economici in caso di cessazione del rapporto (c.d.previsioni di severance) con riguardo agli amministratori che non siano al contempo dipendenti, trova applicazione quanto segue:

  • ∙ in caso di scadenza naturale del mandato, non è prevista l'erogazione di alcun importo;
  • ∙ in caso di revoca anticipata in difetto di giusta causa, può essere riconosciuto all'interessato, a titolo di indennizzo, in coerenza con quanto previsto dalla legge e qualora ne ricorrano i presupposti, un importo fino al massimo del compenso spettante per il residuo periodo di durata della carica;
  • ∙ nessun importo viene per contro riconosciuto in caso di dimissioni dalla carica (salvo che vengano rassegnate per giusta causa), di revoca dell'incarico per giusta causa, per l'ipotesi in cui il rapporto cessi a seguito di un'offerta pubblica di acquisto nonché di decadenza (per qualsivoglia causa, fra cui anche il venir meno dei requisiti di professionalità, onorabilità ed indipendenza, ovvero per il sopravvenire di situazioni impeditive e di incompatibilità) e, comunque, per ogni altro fatto e/o causa non imputabile alla Società;
  • ∙ in caso di cessazione concordata della carica prima della relativa scadenza, l'importo da erogarsi a favore dell'interessato viene definito sulla base delle circostanze e motivazioni della cessazione del rapporto (con particolare riferimento alla performance realizzata, ai rischi assunti ed ai reali risultati operativi della Società, dimodoché, in particolare, nessun importo possa essere pagato in presenza di condotte dolose o gravemente colpose).

Relativamente ai trattamenti economici in caso di cessazione del rapporto (previsioni di severance) con riguardo al Personale rilevante1 – di norma personale con qualifica dirigenziale assunto a tempo indeterminato2 – trova applicazione quanto segue:

∙ in caso di licenziamento, s'applicano necessariamente – sino a eventuali future modifiche del quadro normativo – le previsioni inderogabili di cui alla legge e alla contrattazione applicabile;

∙ in caso di risoluzione consensuale, l'importo che può essere erogato a favore dell'interessato viene definito sulla base delle circostanze e motivazioni della cessazione del rapporto (con particolare riguardo, tra l'altro, alla performance realizzata, i rischi assunti ed i reali risultati operativi della Società, dimodoché, in particolare, nessun importo possa essere corrisposto in presenza di condotte dolose o gravemente colpose): l'importo così determinato non può in nessun caso superare i 24 mesi della retribuzione ricorrente in aggiunta a quanto dovuto in base alle applicabili previsioni di legge e di contratto come indennità di mancato preavviso3 .

Per retribuzione ricorrente si intende la retribuzione annua lorda incrementata della media di quanto effettivamente percepito dall'interessato a titolo di componente variabile annuale della remunerazione nell'ultimo triennio. Accettando tale importo, l'interessato rinuncia in via generale a ogni diritto comunque connesso, direttamente e/o indirettamente, al rapporto di lavoro con Generali o con una delle sue Controllate e alla sua risoluzione nonché a ogni diritto, pretesa e/o azione nei confronti delle altre società del Gruppo per qualsivoglia titolo direttamente o indirettamente connesso con il rapporto di lavoro stesso e con la sua definitiva accettata cessazione. La rinuncia si estende ai diritti di natura risarcitoria ex artt. 2043, 2059, 2087 e 2116 c.c. nonché ai diritti di natura economica connessi al rapporto di lavoro e alla sua cessazione.

Sia con gli Amministratori sia con il Personale rilevante, possono essere stipulati accordi che predeterminino (entro i limiti massimi di cui sopra) la severance per il caso di futura cessazione del rapporto nonché – tanto in fase di assunzione quanto in costanza o alla cessazione del rapporto – patti di non concorrenza o di riservatezza per un periodo di tempo successivo alla cessazione del rapporto. Il corrispettivo di tali ultimi patti, di durata comunque limitata, è determinato corrispettivamente all'estensione temporale e territoriale del vincolo e al pregiudizio che potrebbe derivare alla Società e/o al Gruppo nel caso in cui l'interessato esercitasse attività in concorrenza a quella della Società e/o del Gruppo o divulgasse informazioni che potrebbero anch'esse arrecare nocumento alla Società e/o al Gruppo, tenendo altresì conto di ruolo e responsabilità precedentemente ricoperti dall'interessato.

Fermi restando i limiti e le condizioni definite in precedenza, l'eventuale severance e il corrispettivo per i patti di non concorrenza verranno erogati secondo tempi, modalità e termini definiti, in coerenza con le previsioni del Regolamento IVASS n. 38/2018 per la remunerazione degli Amministratori, in linea con quanto previsto per il pagamento della componente variabile.

Nel caso di Amministratori esecutivi che siano al contempo dirigenti, la Società ha facoltà di prevedere – in luogo dell'applicazione delle due distinte discipline di severance applicabili rispettivamente al rapporto di amministrazione e di lavoro subordinato – l'applicazione unicamente della disciplina di severance sopra illustrata per il rapporto di lavoro dipendente, in tal caso computandosi – ai fini del calcolo dell'importo che potrà essere riconosciuto all'interessato – anche quanto da questi percepito a titolo di emolumento fisso e variabile di breve termine (sempre sulla base della media dell'ultimo triennio) per l'esercizio della carica (e ferma altresì la facoltà di prevedere l'applicazione, all'intera severance così determinata, dei termini di erogazione previsti per il rapporto di amministrazione).

Quanto agli effetti della cessazione del rapporto su diritti eventualmente assegnati nell'ambito di piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, si veda quanto esposto nella Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti in merito alla componente differita della remunerazione variabile (LTI).

Direzione e coordinamento

Alla luce delle disposizioni vigenti Generali non è assoggettata all'attività di direzione e coordinamento di enti o società, italiani ed esteri. Viceversa, la Compagnia esercita l'attività di direzione e coordinamento su tutte le società appartenenti al Gruppo: nella Relazione Annuale Integrata 2020 è fornita indicazione puntuale sui rapporti che intercorrono tra Generali e le medesime società.

In caso di variazioni significative nella capitalizzazione di mercato delle azioni dell'emittente o nella composizione della sua compagine sociale, il Codice CG raccomanda al consiglio di amministrazione di valutare l'opportunità di proporre all'assemblea modifiche allo statuto relativamente alle percentuali stabilite per l'esercizio delle azioni e delle prerogative poste a tutela delle minoranze. Nel 2020 ciò non è avvenuto, non essendosi verificati i presupposti previsti dal Codice CG.

https://www.generali.com/it/investors/reports-and-presentations

In relazione alle ulteriori informazioni di cui l'art. 123-bis del TUF viene chiesto che sia dato conto in questa sede, si segnala che non sussistono:

  • ∙ restrizioni al trasferimento delle Azioni;
  • ∙ titoli che conferiscono diritti speciali di controllo;
  • ∙ restrizioni al diritto di voto inerente alle Azioni.

1 Categoria che comprende i Dirigenti con Responsabilità Strategiche

3 Ovvero in aggiunta ad altro trattamento di natura e/o finalità assimilabile eventualmente previsto dalla normativa localmente applicabile. In particolare, per i dirigenti con responsabilità strategiche assunti presso Assicurazioni Generali, il preavviso è calcolato di regola sulla base delle previsioni del Contratto Collettivo Nazionale per i Dirigenti delle Imprese Assicurative, che prevede un preavviso da un minimo di 9 a un massimo di 12 mesi a seconda dell'anzianità aziendale. Nell'eventualità di dirigenti con responsabilità strategiche con rapporto di lavoro a tempo determinato (v. nota precedente), il limite alla severance è di norma rappresentato dai compensi dovuti sino alla scadenza naturale del termine.

2 Attualmente non vi sono assunti presso Assicurazioni Generali Dirigenti con Responsabilità Strategiche con contratto a tempo determinato

ASSEMBLEA

ASSEMBLEA

In occasione dell'Assemblea 2020, per minimizzare i rischi connessi all'emergenza sanitaria, la Società ha deciso di avvalersi della facoltà, stabilita dall'art. 106 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, "Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19", (c.d. "Decreto Cura Italia", poi convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27) che l'intervento degli aventi diritto al voto in Assemblea avvenisse esclusivamente tramite il rappresentante designato ai sensi dell'art. 135-undecies del TUF, ossia senza partecipazione di persona da parte degli Azionisti, e con facoltà per i componenti degli organi sociali di partecipare all'Assemblea mediante mezzi di comunicazione a distanza.

A questo scopo è stato modificato l'avviso di convocazione dell'Assemblea 2020, trasferendo a Torino il luogo di svolgimento della riunione ( inizialmente previsto a Trieste). È stato messo a disposizione degli Azionisti legittimati alla partecipazione all'Assemblea un servizio di streaming audio, in italiano con la traduzione simultanea in inglese, per consentire loro di seguire in diretta i lavori assembleari, peraltro senza diritto d'intervento e di voto: l'assemblea, infatti, è stata "a porte chiuse" e non in forma "virtuale" o "ibrida".

Si è potuto quindi, secondo le disposizioni del Decreto Cura Italia e valorizzando al massimo l'istituto del rappresentante designato, organizzare un'Assemblea senza pericolo di assembramenti, evento cui hanno peraltro partecipato (per sola delega) 2.895 azionisti – pari al 57,59% del capitale sociale, record assoluto di partecipazione degli ultimi decenni – per le assemblee della Compagnia – nel pieno di una pandemia che sta sconvolgendo l'Italia e il mondo. È stato definito un processo decisionale efficiente, per tutelare i diritti degli azionisti di conoscenza anticipata delle proposte su cui votare, di poter rivolgere domande e avere le relative risposte, in tempo utile per tenerne conto per adottare le proprie scelte di voto e, infine, di esprimere il loro voto su ciascuna proposta presentata. Tale processo è stato imperniato sull'anticipazione del termine di presentazione delle domande pre-assembleari (ex art. 127-ter del TUF), sulla pubblicazione delle stesse e delle relative risposte prima della scadenza del termine previsto per l'esercizio del diritto di voto, esteso sino alle ore 12:00 del giorno precedente l'assemblea. Per meglio illustrare agli azionisti tutte le novità predisposte per l'Assemblea 2020, è stato pubblicato, con adeguato anticipo, un video messaggio del Presidente nella sezione del sito dedicata all'assise assembleare.

Solitamente l'adunanza annuale degli Azionisti è una delle principali occasioni per il confronto fra gli Azionisti e il vertice della Compagnia. Nel corso dei lavori, all'esposizione sull'andamento della gestione svolta dal vertice segue tradizionalmente un dibattito articolato in domande e risposte fra Azionisti e management. L'Assemblea esprime con le sue deliberazioni, limitatamente alle materie di propria competenza, la volontà sociale; le decisioni prese in conformità della legge e dello Statuto vincolano tutti i soci, compresi quelli assenti o dissenzienti. La prossima adunanza assembleare si terrà presumibilmente giovedì 29 aprile 2021; tutte le informazioni sul punto sono reperibili nell'apposito avviso di convocazione, pubblicato sul nostro Sito.

Per tale evento, la Compagnia mette a disposizione di tutti gli interessati la trasmissione in diretta streaming degli interventi dei suoi esponenti di vertice all'apertura dell'Assemblea, anche in traduzione simultanea in inglese, francese, tedesco, spagnolo e nella lingua dei segni italiana, mentre il seguito dell'adunanza resta un momento privato riservato ai soli azionisti.

Sin dal 2011, Generali nomina, ai sensi dell'art 135-undecies del TUF, per ogni assemblea un rappresentante designato, per consentire la partecipazione all'Assemblea di tutti gli azionisti che fossero impossibilitati a farlo di persona, attraverso il semplice rilascio, gratuito e anche in via elettronica, di una delega completa di istruzioni di voto secondo le modalità esplicitate nell'avviso di convocazione. L'utilizzo di tale modalità, già positivamente sperimentata negli anni precedenti, è stata, come si diceva, di particolare aiuto per gestire la contingenza imposta dalla pandemia nella gestione dell'Assemblea 2020 a porte chiuse.

Maggiori informazioni sul funzionamento dell'Assemblea della Società sono fornite nel Compendio informativo alla Relazione (disponibile sul sito).

www.generali.com/it/governance/annual-general-meeting/AGM-2021.html
www.generali.com/it/governance/annual-general-meeting.html

Percentuale di capitale sociale presente in Assemblea nell'arco dell'ultimo quinquennio

Incidenza degli investitori istituzionali esteri sul capitale sociale presente in Assemblea nell'arco dell'ultimo quinquennio

Assemblea: presenza dei Consiglieri e dei Sindaci alle adunanze

RAPPORTI CON INVESTITORI ISTITUZIONALI ED ALTRI SOCI – CONTATTI

L'Investor & Rating Agency Relations (IR) è la struttura del GHO deputata ai rapporti con gli investitori istituzionali. La funzione di Corporate Affairs, attraverso l'unità S&G, supporta l'attività dell'IR in occasione dell'attività di engagement degli investitori per le tematiche di corporate governance, nel quadro di linee guida strutturate per gestire in via continuativa i rapporti con gli stakeholder esterni (Azionisti, investitori, proxy advisor) e interni (organi sociali e altre funzioni interessate della Compagnia).

L'attività di incontri tra gli investitori istituzionali e il management è stata costante nell'arco dell'anno.

Durante tutto l'anno, è stata svolta una intensa attività di relazione con investitori istituzionali e proxy advisor, in coordinamento con IR e con il coinvolgimento attivo delle funzioni del Group HR & Organization (Group Reward & Inst. HR Processes) e Group Sustainability & Social Responsibility, nell'ambito di appositi cicli di incontri (roadshow). Il confronto è stato incentrato su tematiche rilevanti per la comunità finanziaria relative alla corporate governance, alle componenti di remunerazione e sui temi di sostenibilità. Tali confronti sono stati volti a comunicare le scelte di governo

societario del Gruppo e a ricevere riscontri utili per alimentare il continuo processo interno di valutazione e revisione. Un'intensa attività di dialogo su temi di remunerazione è stata intrapresa anche a valle delle indicazioni di voto non positive di diversi azionisti, investitori istituzionali e gestori di attivi, emerse dall'Assemblea 2020: tale attività, che è stata estesa anche ai principali consulenti di voto, è stata volta a spiegare le scelte adottate dal Consiglio e a comprendere il punto di vista degli interlocutori. Delle risultanze di tale dialogo si è tenuto conto ai fini della presentazione della proposta di Relazione sulla remunerazione e i compensi corrisposti da presentare all'Assemblea 2021.

Nel mese di luglio è proseguito il percorso di comunicazione proattiva iniziata l'anno scorso con gli investitori istituzionali attenti alle tematiche ESG (Environmental, Social and Governance), attraverso la partecipazione a una conferenza focalizzata sulla tematica con le strutture di S&G, IR unitamente a quella di Group Sustainability & Social Responsibility. L'attività di gestione dei rapporti con i piccoli azionisti è proseguita anche nel corso del 2020, pur se in modalità a distanza, in coerenza con le disposizioni riguardanti il contenimento dell'emergenza sanitaria da Covid-19.

https://www.generali.com/it/investors/reports-and-presentations https://www.generali.com/it/investors/debt-ratings/green-bond-framework

Generali crede fortemente nel valore della fiducia dimostrata da decine di migliaia di investitori privati, che costituiscono circa un quarto del nostro capitale. Per garantire che anche gli azionisti retail abbiano il loro interlocutore diretto, la Compagnia ha affiancato alla funzione IR – che si occupa delle relazioni con gli investitori istituzionali e gli analisti – la Shareholders Unit, dedicata alle relazioni con gli azionisti retail: verso questi ultimi Generali si impegna a fornire un'informazione continua e

https://www.generali.com/it/investors.html
https://www.generali.com/it/our-responsibilities.html

In conformità con quanto raccomandato dal Nuovo Codice CG, Generali si è inoltre dotata di una Politica per la gestione del dialogo con la generalità degli investitori, intesi come azionisti attuali e potenziali. Il documento, sviluppato e approvato in conformità al processo indicato dalla raccomandazione n. 18 del Nuovo Codice CG e in vigore dal 1° gennaio 2021, regola l'attività di dialogo tra gli Azionisti attuali e potenziali

www.generali.com/it/governance/engagement.htm

dettagliata, che si intensifica proprio in occasione dell'approssimarsi delle adunanze assembleari, oltre a fornire chiarimenti alle domande di interesse. La tabella che segue offre una panoramica delle iniziative intraprese nell'ambito delle attività di dialogo.

I contatti delle funzioni aziendali qui citate sono reperibili sul Sito nelle sezioni Investors, Governance, La nostra responsabilità e Media.

https://www.generali.com/it/governance.html
https://www.generali.com/it/media.html

e il Consiglio, affiancando gli strumenti già esistenti di dialogo con i soci, nel rispetto dei criteri di trasparenza e di chiarezza della comunicazione.

Di detta Politica è data pubblicità, assieme ai contatti dedicati alle diverse categorie di stakeholder rilevanti, nella sezione "Governance/ Engagement" del Sito.

Engagement verso gli investitori istituzionali e le proxy agency 2020

Outreach con le proxy agency febbraio e settembre
Governance & Remuneration Roadshow febbraio, marzo, aprile, settembre e ottobre
Sustainability Week di Borsa Italiana luglio
Investor Day novembre
Engagement verso gli Azionisti retail 2020
Incontri con gli Azionisti retail Nel 2020 è proseguito il percorso di dialogo promosso dal Presidente nell'ambito di alcuni eventi culturali
sponsorizzati dalla Compagnia, con lo scopo di facilitare una migliore conoscenza delle attività della Società e una
maggiore partecipazione ai momenti istituzionali. L'attività è proseguita anche durante la pandemia di Covid-19,
utilizzando forme virtuali atte a gestire i limiti imposti dal contesto emergenziale e offrire nuove opportunità di
dialogo.
Assemblea S&G è l'unità aziendale di appoggio per l'attività assembleare, riservata agli Azionisti retail e istituzionali.
Investor's info Newsletter inviata 2 volte l'anno, di cui una in vista dell'Assemblea 2020 (a inizio aprile) e nella parte finale
dell'anno.
Brochure assembleare:
Kit per l'Assemblea degli Azionisti
Inviata agli Azionisti a inizio aprile, contiene l'avviso di convocazione dell'Assemblea nonché documenti e
informazioni utili alla partecipazione alla stessa: dal 2020 l'invio è effettuato solo a mezzo posta elettronica,
pertanto senza l'impiego di carta, coerentemente con l'impegno di Generali a salvaguardare l'ambiente e la
sicurezza di tutti gli stakeholder. Tale brochure è pubblicata anche sul Sito.
Diretta streaming audio dell'Assemblea In occasione dell'Assemblea 2020, Generali ha offerto agli Azionisti legittimati alla partecipazione e al voto
l'opportunità di seguire tutti i lavori assembleari. In tal modo anche nell'impossibilità di partecipare di persona,
causa le disposizioni normative in vigore in materia di divieto di assembramenti, un'ampia platea di Azionisti ha
potuto assistere facilmente a questo fondamentale momento di comunicazione istituzionale.
Comunicazione del Presidente Tutti gli Azionisti attivatisi per partecipare all'Assemblea 2020 sono stati destinatari di una comunicazione del
Presidente e dei suoi auguri natalizi.
Documentazione L'unità S&G si occupa di recapitare su richiesta agli Azionisti interessati documenti societari (ad esempio: bilanci e
verbali assembleari).
Contatti Shareholders & Governance
+39 040 671621 Recapito telefonico riservato agli Azionisti
+39 041 3362876 Fax riservato agli Azionisti
[email protected] -
[email protected]
Caselle di posta elettronica dedicate agli Azionisti retail
Contatti Investor Relations
+39 040 671402 Recapito telefonico riservato agli investitori istituzionali e alle proxy agency
+39 040 671338 Fax riservato agli investitori istituzionali e alle proxy agency
[email protected] Casella di posta elettronica dedicata agli investitori istituzionali e alle proxy agency

IL SITO CORPORATE WWW.GENERALI.COM

Compliance e trasparenza al servizio degli stakeholder

Nella classifica 2020-21 "Webranking by Comprend" – società leader da molti anni nel valutare la comunicazione istituzionale on-line delle maggiori 500 aziende europee – www.generali.com è risultato tra i primi 5 siti fra le 122 emittenti quotate osservate in Italia e il miglior sito di emittente assicurativo europeo, consolidando la presenza al vertice di questa speciale e prestigiosa classifica. Più in particolare, www.generali. com è stato giudicato tra i migliori siti societari italiani in materia di trasparenza finanziaria e di governance: tale risultato premia le scelte di qualità informativa sui contenuti e di trasparenza che la Compagnia persegue con impegno e dedizione da tempo. Infatti, il Sito è lo strumento principe attraverso cui sono diffuse tempestivamente e a livello globale le principali informazioni che riguardano la Società, incluse quelle price sensitive comunicate al mercato nel rispetto della normativa vigente. Il Sito è aggiornato sistematicamente – nelle due sezioni, in inglese e in italiano – per garantire una corretta, chiara ed esauriente informazione a tutti gli stakeholder.

Costruito secondo un'impostazione "responsive" (ottimizzata per essere visualizzata efficacemente su desktop, tablet e smartphone, dotati di sistemi operativi iOS e Android), il Sito adotta un'impostazione grafica moderna, semplice e chiara, con una navigazione allineata alle migliori e consolidate prassi internazionali, la cui efficacia è stata riconosciuta dai consulenti esterni BowenCraggs di Londra. Particolare cura è stata rivolta sia alla presentazione della Compagnia e del Gruppo, sia a quella dei concetti base dell'assicurazione – anche nell'ottica dell'educazione finanziaria – dell'impegno rispetto alla gestione responsabile del business, della cultura aziendale e dell'employer branding.

Sul piano più propriamente istituzionale, nel rispetto della trasparenza dell'informazione, è stato confermato l'ampio spazio dedicato alla presentazione della platea azionaria e dei dati finanziari e contabili: vengono puntualmente pubblicati, fra gli altri documenti, i rendiconti finanziari e la reportistica societaria completa relativa agli ultimi esercizi. Particolare visibilità è offerta agli aspetti salienti della vita societaria, come l'Assemblea, l'Investor Day e la comunicazione al mercato dei risultati finanziari (trimestrali, semestrali e annuali): questi ultimi sono descritti attraverso una molteplicità di evidenze documentali e video; a essi è dedicata la homepage del Sito nei diversi periodi dell'anno, per permettere una loro più agevole fruizione.

In occasione dell'Assemblea 2020, soggetta alle norme eccezionali legate all'emergenza Covid-19 relative alle assemblee delle società quotate, attraverso il Sito è stata offerta per la prima volta agli Azionisti legittimati la diretta audio streaming dell'intero evento. In una apposita sezione del Sito sono state pubblicate le risposte alle domande sulle materie all'ordine del giorno formulate dagli Azionisti prima dell'Assemblea 2020, in tempo utile per consentire agli aventi diritto di esprimere il proprio voto tenendo conto dei riscontri forniti dalla Società.

Altre sezioni specifiche sono dedicate, tra l'altro, alla corporate governance, ai rapporti con gli investitori, a quelli con i media e in materia di sostenibilità:

Sezione
governance
Riporta ampie informazioni sul sistema di governance, sul Consiglio, sul Collegio e sui Comitati Consiliari. Sono inoltre
consultabili e scaricabili i documenti societari più importanti, tra cui lo Statuto, il Regolamento Assembleare e questa
Relazione: la sezione contiene anche tutte le informazioni sull'Assemblea. Sono reperibili, tra le altre, informazioni sulle
operazioni compiute dai nostri internal dealer, sulle politiche di remunerazione, sulle operazioni con parti correlate, sulla
rappresentanza legale, sul MOG e sul dialogo tra investitori e Consiglio, anche tramite pubblicazione dell'apposita politica,
con evidenza dei contatti per tutti gli stakeholder rilevanti.
Sezione
investors
Sono qui disponibili i principali dati finanziari, i rendiconti finanziari periodici, i giudizi delle agenzie di rating e le informazioni
relative al titolo Generali. Uno spazio è dedicato alla composizione dell'azionariato (sottosezione Informazioni sul titolo e
analisti) e al calendario finanziario: accedendo a quest'ultima pagina è possibile conoscere le date delle riunioni degli Organi
Sociali, quali l'Assemblea ed il Consiglio, chiamati ad approvare il progetto e il bilancio d'esercizio, il bilancio consolidato,
la relazione semestrale e le informative finanziarie intermedie. Si aggiunge poi una pagina riservata agli Azionisti retail,
attraverso la quale si forniscono informazioni su numerosi aspetti di interesse dei risparmiatori privati e si gestiscono in
modo articolato le relazioni con una categoria di azionisti che raggiunge circa un quarto del capitale sociale della Compagnia.
Sezione
media
Qui sono pubblicati tempestivamente i comunicati stampa e svariate informazioni relative al Gruppo e, nella "multimedia
gallery", sono presentati i principali video prodotti da Generali. Ampio spazio è dedicato alle "ricerche macroeconomiche ed
assicurative" e, nella sottosezione "calendario eventi", sono indicati i principali appuntamenti dell'anno rilevanti per il Gruppo.
Sezione
"La nostra
responsabilità"
Nelle sue diverse sottosezioni, fornisce ai nostri stakeholder informazioni aggiuntive rispetto alla reportistica annuale di
Generali. In particolare, si declina l'impegno di business responsabile verso dipendenti, clienti, fornitori e comunità, e si
approfondiscono i temi riguardanti gli investimenti responsabili e l'impegno per l'ambiente e il clima. La sottosezione
Performance e Rendicontazione fornisce una panoramica sui dati annuali relativi alla sostenibilità oltre che sugli indici e sui
rating di sostenibilità del Gruppo.

Funzionalità e creatività per una eccellente esperienza utente

A fronte dell'approvazione del Piano Generali 2021, il piano editoriale del Sito si è arricchito di contenuti per fornire un aggiornamento sugli obiettivi strategici e sull'ambizione di Generali di essere il partner di vita dei propri clienti.

Al contempo, è proseguito l'impegno creativo per sviluppare un approccio visuale diretto e accattivante, che soddisfi l'interesse di un pubblico sempre più abituato alla fruizione di informazioni digitali. La ricerca dei contenuti è agevolata da un'organizzazione tematica del materiale disponibile, realizzata non solo sulla base di macrocategorie, ma anche sull'uso di tag.

Nel contesto dell'emergenza Covid-19, il Sito è diventato un canale di comunicazione ancora più importante per raccontare le iniziative del Gruppo e per presentare studi e analisi di scenario che aiutino a comprendere i risvolti economici e sociali dell'emergenza. È stata creata una sezione specifica sul tema "Emergenza Covid-19", caratterizzata da un layout grafico dedicato e divisa in tre sottocategorie: Le iniziative di Generali in tutto il mondo, Il Fondo Straordinario Internazionale di Generali e Studi e analisi di scenario. Questa sezione annovera numerosi contributi, notizie e articoli di approfondimento, cui è data massima visibilità nella homepage del Sito, per fornire un aggiornamento costante sulle iniziative promosse dal Gruppo a livello globale e sull'evoluzione del contesto finanziario, economico e sociale.

Un'altra iniziativa del 2020 da segnalare è la rivisitazione della homepage, aggiornata a livello grafico e nella disposizione dei contenuti, per rendere il Sito ancora più moderno, riconoscibile ed efficace sul piano narrativo. Il modello si basa, da un lato, su un'evoluzione delle storie e dei contributi editoriali in un'ottica narrativa e, dall'altro, su una migliore coesione e correlazione tra i temi editoriali trattati. In linea con le migliori pratiche del settore, si dà maggiore evidenza alla strategia del Gruppo e alla sostenibilità, mettendo in primo piano le voci dei manager, con interviste e video.

Per ampliare le fasce di utenti e stakeholder attraverso un linguaggio più moderno, nel 2020 si è irrobustita l'azione qualitativa sui due canali istituzionali social (Twitter e Instagram) e rafforzato l'uso del canale professionale LinkedIn, in ottica sia di recruitment internazionale sia di divulgazione informativa.

Una speciale menzione va al programma di Gruppo "The Human Safety Net" che, agendo su 3 filoni di progetti (Famiglie / Start up di rifugiati / Neonati), si prefigge di aiutare le persone svantaggiate a esprimere il loro pieno potenziale, grazie al miglioramento delle condizioni di vita loro e delle proprie famiglie e comunità: a questo programma è dedicata una apposita sezione del Sito, che funge anche da ponte verso il sito dedicato, www.thehumansafetynet.org.

GLI ATTORI DELLA GOVERNANCE

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 50
PRESIDENTE 68
VICEPRESIDENTI 69
AMMINISTRATORE DELEGATO E GROUP CEO 69
I SEI COMITATI CONSILIARI 69
COLLEGIO SINDACALE 86
SOCIETÀ DI REVISIONE 92

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Nomina: 7 maggio 2019 Scadenza: Assemblea 2022 Componenti: 13 Esecutivi: 1 Indipendenti: 8

Comitati: 6

  • ∙ Comitato Controllo e Rischi
  • ∙ Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità sociale e ambientale
  • ∙ Comitato per gli Investimenti
  • ∙ Comitato per le Nomine e la Remunerazione
  • ∙ Comitato per le Operazioni con Parti Correlate
  • ∙ Comitato per le Operazioni Strategiche

Composizione - Consiglieri in carica

Il Consiglio in carica, composto da 13 Amministratori, è stato nominato dall'Assemblea 2019 e rimarrà in carica fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2021. I seguenti 11 Amministratori sono stati tratti dalla lista risultata di maggioranza, presentata dall'azionista Mediobanca S.p.A. (13% del capitale sociale): Gabriele Galateri di Genola, Francesco Gaetano Caltagirone, Clemente Rebecchini, Philippe Donnet, Romolo Bardin, Paolo Di Benedetto, Alberta Figari, Antonella Mei-Pochtler, Diva Moriani, Lorenzo Pellicioli e Sabrina Pucci. Dalla lista di minoranza, presentata da alcuni investitori istituzionali (la cui elencazione completa è reperibile sul Sito) sotto l'egida di Assogestioni (1,768% del capitale sociale), sono stati eletti Ines Mazzilli e Roberto Perotti: coloro che hanno presentato la lista di minoranza hanno altresì attestato l'assenza di rapporti di collegamento, anche indiretti, con l'azionista titolare della partecipazione di maggioranza relativa. Tra le proposte presentate dal Consiglio all'Assemblea, non è stata inclusa quella di autorizzare deroghe al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 c.c.

Circa i requisiti di indipendenza, 8 Amministratori (Bardin, Di Benedetto, Figari, Mazzilli, Mei-Pochtler, Moriani, Perotti e Pucci) hanno dichiarato di possedere sia il requisito d'indipendenza previsto dall'art. 147-ter, c. 4, e 148, c. 3, del TUF, sia quello definito dall'art. 3 del Codice CG. In più, 3 Amministratori (Galateri di Genola, Pellicioli e Rebecchini) hanno dichiarato di possedere il requisito d'indipendenza previsto dall'art. 147 ter, c. 4, del TUF.

Tutti gli Amministratori hanno dichiarato di possedere i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza previsti dalla normativa applicabile al settore assicurativo. Le informazioni complete relative ai requisiti e alle caratteristiche personali e professionali degli Amministratori sono disponibili sul Sito nella sezione Governance.

Gabriele Galateri di Genola

Presidente - non esecutivo

Nazionalità: Italiana Background professionale: Manager In carica dal 8 aprile 2011

Comitati Consiliari: Presidente del Comitato Corporate Governance e Sostenibilità sociale e ambientale - Comitato per gli Investimenti

Carriera

È nato a Roma l'11 gennaio 1947. Laureato in Giurisprudenza, ha conseguito il Master of Business Administration presso la Columbia University. Inizia la carriera professionale nel 1971 nella Direzione Centrale del Banco di Roma, con l'incarico prima di Responsabile dell'Ufficio Analisi Finanziaria e successivamente di Responsabile dell'Ufficio Finanziamenti Internazionali. Nel 1974 entra nel Gruppo Saint Gobain, prima in Italia come Direttore Finanziario, poi a Parigi, dove resta fino al 1976. Nel 1977 entra in FIAT S.p.A. dove assume incarichi di crescente responsabilità: da Responsabile dell'Area Nord-Centro-Sud America della Direzione Finanza Estero a Direttore della Finanza Estero e, infine, Direttore Finanza. Nel 1986 è nominato amministratore delegato di Ifil S.p.A. e, nel 1993, assume anche la posizione di amministratore delegato e direttore generale di IFI, incarichi che manterrà fino al 2002. Nel giugno 2002 è nominato amministratore delegato di FIAT S.p.A. Dall'aprile 2003 a giugno 2007 ha ricoperto il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione di Mediobanca S.p.A. e, dal 3 dicembre 2007 al 12 aprile 2011, quello di presidente di Telecom Italia S.p.A., di cui è stato membro del consiglio di amministrazione fino all'aprile 2014. Inoltre, dal 26 aprile 2003 al 24 aprile 2010 è stato amministratore e vicepresidente di Assicurazioni Generali S.p.A.

Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori

Membro non esecutivo dei consigli di amministrazione di Moncler S.p.A. e di Edenred S.A.

Altre cariche

Membro non esecutivo dei consigli di amministrazione di Fondazione Giorgio Cini e Lavazza S.p.A. È presidente del consiglio di amministrazione di Fondazione Generali The Human Safety Net Onlus, presidente dell'Istituto Italiano di Tecnologia, membro del Board of Overseers della Columbia Business School e dell'European Advisory Board di Temasek, oltre che componente del Global Advisory Council di Bank of America Merrill Lynch.

Francesco Gaetano Caltagirone

Vicepresidente vicario - non esecutivo

Nazionalità: Italiana Background professionale: Imprenditore In carica dal 28 aprile 2007 Vicepresidente dal 30 aprile 2010

Comitati Consiliari: Comitato per gli Investimenti - Comitato per le Operazioni Strategiche – Comitato Nomine e Remunerazione (in materia di nomine) - Comitato Corporate Governance e Sostenibilità sociale e ambientale

Carriera

È nato a Roma il 2 marzo 1943. Dopo gli studi in ingegneria, rilancia l'impresa di costruzioni della famiglia, per poi ampliarne l'attività ai settori del cemento e dei media, dando vita ad uno dei principali gruppi imprenditoriali italiani, che annovera quattro società quotate in borsa, importanti partecipazioni strategiche e una crescente presenza sul piano internazionale. È stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2006.

Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori

Presidente di Caltagirone S.p.A.

Altre cariche

È presidente de Il Messaggero S.p.A., membro non esecutivo del consiglio di amministrazione di Aalborg Portland Holding A/S e membro del consiglio di amministrazione di ICAL S.p.A. (Il Messaggero S.p.A., Aalborg Portland Holding A/S e ICAL S.p.A. fanno parte del Gruppo FGC).

Clemente Rebecchini

Vicepresidente - non esecutivo

Nazionalità: Italiana Background professionale: Manager In carica dal 11 maggio 2012 Vicepresidente dal 6 novembre 2013 Comitati Consiliari: Comitato Controllo e Rischi - Comitato per gli Investimenti – Comitato per le Operazioni Strategiche – Comitato Corporate Governance e Sostenibilità sociale e ambientale - Comitato Nomine e Remunerazione (in materia di nomine)

Carriera

È nato a Roma l'8 marzo 1964 e, dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma, nel 1988 ha conseguito l'abilitazione alla professione di dottore commercialista. In Mediobanca dal 1989, dove ricopre attualmente la carica di Direttore Centrale, responsabile della divisione Principal Investing. Già membro del consiglio di amministrazione di Gemina S.p.A., Atlantia S.p.A., Aeroporti di Roma e di Telco S.p.A., dove, dal 2012 al 2015, ha ricoperto anche la carica di presidente.

Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori

Non ha cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori.

Altre cariche

Direttore Centrale responsabile della Divisione Principal Investing di Mediobanca nonché membro del consiglio di amministrazione di Burgo Group S.p.A. e dell'Istituto Europeo di Oncologia S.r.l.

Philippe Donnet

Amministratore Delegato (Group CEO) - esecutivo Amministratore Incaricato del SCIGR

Nazionalità: francese Background professionale: Manager In carica dal 17 marzo 2016

Comitati Consiliari: Comitati Consiliari: Presidente del Comitato per gli Investimenti – Presidente del Comitato per le Operazioni Strategiche

Carriera

È nato a Suresnes (Francia) il 26 luglio 1960. Si è laureato a Parigi presso l'École Polytechnique e presso l'institut des Actuaires Français. Dal 1985 al 2007 ha ricoperto diverse posizioni presso il Gruppo AXA. Nel 2007 diventa Managing Director responsabile per Asia Pacific presso Wendel Investissements a Singapore. Nel 2010 è nominato Managing Partner della società di investimenti HLD a Parigi. Il 7 ottobre 2013 entra a far parte del Gruppo Generali come Country Manager Italy e CEO di Generali Italia, posizione ricoperta fino a maggio del 2016. In questa veste ha diretto il progetto di fusione dei cinque marchi del Gruppo in Italia, uno dei progetti di integrazione e semplificazione più complessi nel panorama europeo. Dal 2008 al 2016 è stato membro dell'assemblea generale di Vivendi, dal 2013 al 2016 membro del cda di Banca Generali S.p.A. e dal 2016 al 2017 vicepresidente dell'ANIA. Chevalier de l'Ordre National du Mérite. Chevalier dans l'Ordre de la Légion d'honneur.

Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori

Non ha cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori.

Altre cariche

È presidente di Generali Italia S.p.A. e di Generali Services Pte. Ltd. Membro del consiglio generale della Fondazione Giorgio Cini e membro del consiglio di amministrazione di Fondazione Generali The Human Safety Net Onlus.

Romolo Bardin

Amministratore - non esecutivo – Indipendente*

Nazionalità: Italiana Background professionale: Manager In carica dal 28 aprile 2016

Comitati Consiliari: Comitato Nomine e Remunerazione (in materia di nomine) – Comitato per gli Investimenti - Comitato per le Operazioni Strategiche - Comitato Operazioni con Parti Correlate

Carriera

È nato a Belluno il 23 aprile 1978. Si è laureato in Business Administration presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Dal 2002 svolge la propria attività presso il Gruppo Del Vecchio, prima in Luxottica S.p.A. e poi in Delfin S. à r.l. Attualmente è CEO di Delfin S. à r.l. e di altre società del Gruppo Delfin S. à r.l. È stato Amministratore di Molmed S.p.A., già quotata alla borsa di Milano.

Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori

È chief executive officer di Delfin S. à r.l. È membro del consiglio di amministrazione, del comitato di audit e del comitato strategico e di investimento di Covivio S.A. (ex Fonciere des Regions), società quotata alla Borsa di Parigi. Membro del consiglio di amministrazione, membro del comitato di audit e del comitato nomine e remunerazione di EssilorLuxottica S.A., società quotata alla Borsa di Parigi.

Altre cariche

È membro del consiglio di amministrazione di Fondazione Leonardo Del Vecchio e CEO di Vast Gain Ltd Group S. à r.l., Immochapelle S.A., DFR Investment S. à r.l. e Aterno S. à r.l. e componente del consiglio di amministrazione di Luxair S.A.

Paolo Di Benedetto

Amministratore - non esecutivo – Indipendente*

Nazionalità: Italiana Background professionale: Avvocato In carica dal 28 aprile 2016

Comitati Consiliari: Presidente del Comitato Operazioni con Parti Correlate - Comitato Corporate Governance e Sostenibilità sociale e ambientale

Carriera

È nato a Roma il 21 ottobre 1947. Laureato in Giurisprudenza e diplomato con lode presso la scuola di specializzazione in Scienze Amministrative presso l'Università La Sapienza di Roma. Ha iniziato la propria carriera al Banco di Napoli. In seguito, è stato dirigente della Consob. Dal 2003 al 2010 è stato commissario della Consob. Successivamente è stato Amministratore delegato di SIM Poste S.p.A., di BancoPosta Fondi SGR e membro del consiglio di amministrazione di Acea S.p.A., Banca Finnat S.p.A. e dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. È stato docente di Diritto dei Mercati Mobiliari presso la LUISS di Roma e presso l'Università di Tor Vergata.

Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori

È membro del consiglio di amministrazione, presidente del comitato remunerazioni e del comitato operazioni con parti correlate, membro del comitato controllo e rischi e membro dell'organismo di vigilanza di Edison S.p.A. È Amministratore Senior non executive director, membro del Comitato Audit e del Comitato Nomine e Remunerazioni di Cementir Holding N.V.

Altre cariche

Dal 2010 presidente del Fondo Nazionale di Garanzia tra gli intermediari finanziari.

Alberta Figari

Amministratore - non esecutivo - Indipendente*

Nazionalità: Italiana Background professionale: Avvocato In carica dal 30 aprile 2013

Comitati Consiliari: Presidente del Comitato Controllo e Rischi - Comitato Nomine e Remunerazione

Carriera

È nata a Milano il 30 gennaio 1964 e si è laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Milano nel 1988. Ha conseguito il Master of Laws presso il King's College di Londra ed è stata ammessa all'Ordine degli Avvocati di Milano nel 1992.

Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori

Non ha cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori.

Altre cariche

È partner dello Studio Legale Clifford Chance dove ha maturato una significativa esperienza nel settore del diritto societario, bancario/assicurativo e finanziario.

Ines Mazzilli

Amministratore - non esecutivo - Indipendente*

Nazionalità: Italiana

Background professionale: Manager In carica dal 7 maggio 2019

Comitati Consiliari: Comitato Controllo e Rischi – Comitato Operazioni con Parti Correlate

Carriera

È nata a Milano il 5 maggio 1962. Si è laureata in Economia Aziendale, con specializzazione in Finanza presso l'Università Bocconi di Milano e ha seguito un corso di Management presso l'Università INSEAD in Francia. Dal 1987 al 1993 ha lavorato in ruoli senior nella funzione finanza in Elizabeth Arden, parte del gruppo farmaceutico Eli Lilly e successivamente acquisita da Unilever. Dal 1993 al 2016 ha lavorato in Heineken, iniziando come Direttore Pianificazione e Controllo per la filiale italiana, dove è stata Direttore Finanziario dal 2001 al 2005. Dal 2006 al 2010 è stata Direttore Finanziario Senior per la regione Western Europe. Dal 2011 al 2015 è stata Direttore Finanziario Senior per i Global Business Services e infine, dal 2015 al 2016 è stata Direttore Senior per i Centri Servizi Amministrativi e per i Processi delle funzioni Finanza e Controllo Interno. Dal 2016 al 2020 è stata membro dell'Advisory Council e Senior Advisor (esterno) per GENPACT.

Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori

È membro non esecutivo indipendente del consiglio di amministrazione e presidente del comitato per il controllo e rischi di Saipem S.p.A. È componente non esecutivo indipendente del consiglio di amministrazione, membro dell'organismo di vigilanza e presidente del comitato controllo e rischi e del comitato operazioni parti correlate di Safilo Group S.p.A. nonché membro dell'organismo di vigilanza delle sue società controllate Safilo S.p.A. e Safilo Industrial S.r.l.

Altre cariche

È membro dell'advisory board del Corso di Laurea Magistrale in Economia e Legislazione d'impresa all'Università di Pavia.

Antonella Mei-Pochtler

Amministratore - non esecutivo - Indipendente*

Nazionalità: Italiana Background professionale: Manager In carica dal 7 maggio 2019

Comitati Consiliari: Comitato Corporate Governance e Sostenibilità sociale e ambientale – Comitato Operazioni con Parti Correlate

Carriera

È nata a Roma il 17 maggio 1958, è cittadina italiana e vive in Austria. È cresciuta a Roma dove ha frequentato la Scuola Germanica presso la quale ha conseguito una laurea scientifica cum laude, vincendo così una borsa di studio DAAD per studiare economia aziendale presso l'Università Ludwig-Maximilian di Monaco e presso l'Università La Sapienza di Roma. Nel 1983 ha conseguito un MBA presso l'università d'élite INSEAD a Fontainebleau, in Francia. Ha iniziato la sua carriera come consulente di gestione presso Boston Consulting Group (BCG) a Monaco di Baviera dove si è focalizzata sulle strategie per il consumatore, sui media e sulla trasformazione digitale. Nel 1990 è diventata la Partner più giovane e la prima amministratore delegato donna in Germania. Nel 1997 ha aperto l'ufficio BCG di Vienna e lo ha diretto fino al 2003. È diventata Global Marketing Leader nel 1999, membro dell'European Management Team dal 2002 al 2006 e membro del Comitato Esecutivo dal 2006 al 2011. Ha una vasta esperienza in consigli di amministrazione di aziende profit e non-profit come J.A. Benckiser SE, Wolford AG (dal 2015 al 2017 era Presidente), Business@School (progetto educativo), Phorms S.E. (rete scolastica), DKMS (German Bone Marrow Donor Association) e Teach For All (rete globale per la promozione dell'opportunità di istruzione). Attualmente è consulente speciale del Cancelliere austriaco a capo di ThinkAustria, il think tank della cancelleria austriaca e Senior Advisor di Boston Consulting Group.

Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori

È membro del consiglio di sorveglianza e del comitato remunerazione di Publici Groupe SA. È membro del consiglio di sorveglianza e dei comitati di audit e di remunerazione di ProSiebenSat.1 SE. È vice presidente del consiglio di sorveglianza di Westwing AG.

Altre cariche

È membro del consiglio di sorveglianza di SIPRA, Costa d'Avorio, come rappresentante dell'IFC (International Finance Corporation).

Diva Moriani

Amministratore - non esecutivo - Indipendente*

Nazionalità: Italiana Background professionale: Manager In carica dal 26 aprile 2016

Comitati Consiliari: Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione – Comitato Operazioni con Parti Correlate

Carriera

È nata ad Arezzo il 18 ottobre 1968 e si è laureata in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Firenze. Dal 1994 svolge la propria attività in Intek Group S.p.A., di cui è diventata membro del consiglio di amministrazione nel 2002 e dal 2007 vicepresidente esecutivo. Nello stesso gruppo ricopre anche il ruolo di vicepresidente di KME SE e svolge ruoli esecutivi in altre società.

Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori

Oltre alla sopra citata carica in Intek Group S.p.A., è membro non esecutivo del consiglio di amministrazione, presidente del comitato nomine e remunerazione e membro del comitato parti correlate di Moncler S.p.A.; è membro del consiglio di amministrazione di Culti Milano S.p.A.

Altre cariche

È membro del consiglio di amministrazione di Dynamo Academy, Fondazione Dynamo e Associazione Dynamo.

Lorenzo Pellicioli

Amministratore - non esecutivo

Nazionalità: Italiana Background professionale: Manager In carica dal 28 aprile 2007

Comitati Consiliari: Comitato Nomine e Remunerazione (in materia di nomine) – Comitato per gli Investimenti – Comitato per le Operazioni Strategiche – Comitato Operazioni con Parti Correlate

Carriera

È nato ad Alzano Lombardo (Bergamo) il 29 luglio 1951. Dopo aver iniziato la sua carriera nel campo del giornalismo e della televisione, nel 1984 è entrato a far parte del Gruppo Mondadori Espresso, ricoprendo in breve posizioni di vertice. Passato al Gruppo Costa Crociere, dal 1990 al 1997 è stato dapprima presidente e amministratore delegato di Costa Cruise Lines e di Compagnie Francaise de Croisières, quindi, direttore generale Worldwide di Costa Crociere S.p.A.

Nel 2017 diventa Cavaliere nell'ordine della Legione d'Onore.

È stato amministratore delegato di SEAT Pagine Gialle S.p.A., amministratore di ENEL, di INA, di Toro Assicurazioni e membro dell'advisory board di Lehman Brothers Merchant Banking.

Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori

È amministratore delegato di De Agostini S.p.A., presidente di IGT PLC e presidente del consiglio di amministrazione di DeA Capital S.p.A. (IGT PLC e DeA Capital S.p.A. fanno parte del gruppo De Agostini S.p.A.).

Altre cariche

Nel Gruppo De Agostini è anche membro del consiglio di amministrazione di B&D Holding S.p.A. È membro del consiglio di sorveglianza di Banijay Group S.a.s. e dell'advisory board di Palamon Capital Partners.

Roberto Perotti

Amministratore - non esecutivo – Indipendente *

Nazionalità: Italiana Background professionale: Docente universitario In carica dal 28 aprile 2016 eletto nella lista di minoranza

Comitati Consiliari: Comitato Controllo e Rischi - Comitato per gli Investimenti

Carriera

È nato a Milano il 7 aprile 1961. Si è laureato in Economia all'Università Bocconi di Milano e ha poi conseguito il Ph.D. al dipartimento di Economia del MIT. Dal 1991 al 2001 è stato professore di Economia alla Columbia University di New York; dal 2005 è professore ordinario di Economia all'Università Bocconi. È stato direttore del Journal of the European Economic Association. È autore di saggi e di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali.

Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori

Non ha cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori.

Altre cariche

È membro del consiglio di amministrazione di REF Ricerche. Componente del National Bureau of Economic Research, Cambridge, Massachusetts. Membro del Center for Economic Policy Research, London e membro del comitato scientifico del CREI, Universitat Pompeu Fabra.

Sabrina Pucci

Amministratore - non esecutivo - Indipendente*

Nazionalità: Italiana Background professionale: Docente universitaria In carica dal 30 aprile 2013

Comitati Consiliari: Comitato Controllo e Rischi - Comitato Nomine e Remunerazione (in materia di nomine)

Carriera

È nata a Roma il 30 agosto 1967. Dopo la laurea in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma e un'esperienza pluriennale presso l'autorità di vigilanza, ha intrapreso la carriera accademica. Tra i suoi principali campi di ricerca figurano i principi contabili internazionali, il rischio, le assicurazioni, le banche, gli strumenti finanziari, i beni immateriali e i fondi pensione. È autrice di diverse pubblicazioni di carattere scientifico aventi ad oggetto i suoi campi di ricerca.

Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori

È membro indipendente del consiglio di amministrazione di EssilorLuxottica S.A., società quotata alla Borsa di Parigi.

Altre cariche

Dal 2005 è Professore Ordinario di Economia Aziendale presso la Facoltà di Economia dell'Università Roma Tre. È membro dell'Insurance Accounting Working Group presso l'EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) e presidente della Commissione Assicurativa istituita presso l'OIC (Organismo Italiano di Contabilità).

Giuseppe Catalano Segretario del Consiglio

Nazionalità: Italiana Background professionale: Manager

In carica dal 15 gennaio 2015

Carriera

È nato a Bari il 21 aprile 1967. Dal 2005 al gennaio 2015 è stato Legal and Corporate Affairs Executive Director di Indesit Company S.p.A., con compiti di coordinamento di tutte le attività di consulenza legale e societaria del Gruppo. Dal 2000 al 2005 è stato Responsabile della Direzione Legale e Societaria di Natuzzi S.p.A., società quotata al NYSE, e, precedentemente, legale interno di istituzioni bancarie in Italia e in Lussemburgo. Ha esercitato la professione forense e ha conseguito il Diploma di perfezionamento presso la SSSUP S. Anna di Pisa. È stato consulente della pubblica accusa in un procedimento penale inerente all'analisi di modelli organizzativi e di controllo ex D.lgs. 231/2001 delle società sotto inchiesta È autore di numerosi contributi scientifici in vari campi del diritto civile e commerciale. Attualmente è presidente di AIGI (Associazione Italiana Giuristi d'Impresa) ed è componente del Consultative Working Group del Secondary Markets Standing Committee di ESMA.

Dimensione del CdA

Quota di genere

Amministratori Indipendenti

Anche alla luce di quanto previsto dal D.lgs. n. 254/2016, il Consiglio ha approvato, previo parere del CGS, un'apposita Politica sulla diversità per i componenti degli organi sociali: la stessa, disponibile sul Sito nella sezione Governance, consolida quanto già previsto da altre fonti normative interne ed esterne alla Società e formalizza, al contempo, gli obiettivi perseguiti e l'impegno a promuovere i principi di non discriminazione generalmente riconosciuti. La Compagnia riconosce e accoglie, infatti, il valore delle norme e dei principi di diversità e inclusione generalmente accettati (su aspetti quali, ad esempio, l'origine etnica, la razza, la disabilità e l'orientamento sessuale), in linea con quanto indicato dagli Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario della Commissione Europea. La diversità a livello di CdA è garantita, da tempo, anche dallo Statuto, dal Regolamento CdA e Comitati e dalla Fit&Proper Policy, che stabiliscono il rispetto di quote di genere, requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza per gli Amministratori, anche alla luce della dimensione e della complessità del Gruppo e della Società, della sua visione strategica, dei suoi obiettivi di business e dei mercati in cui opera. Sul tema dell'internazionalità, la Politica contiene una raccomandazione agli Azionisti di prendere in considerazione il profilo internazionale dei candidati, a prescindere dalla loro nazionalità, oltre a quelli formativo e culturale. Generali riconosce i benefici che possono derivare dalla presenza in CdA di diversi generi, fasce d'età, anzianità di carica, esperienze formative e professionali, in grado di alimentare un dibattito consiliare robusto e costruttivo, evitando così l'omologazione di pensiero dei Consiglieri (il cd. group-thinking).

La Politica persegue i seguenti obiettivi:

  • ∙ garantire una migliore conoscenza delle esigenze e delle richieste degli stakeholder;
  • ∙ ridurre il rischio di omologazione delle opinioni dei componenti;
  • ∙ rendere il processo decisionale più efficace e approfondito;
  • ∙ arricchire la discussione negli organi sociali grazie a competenze, di carattere strategico generale o tecnico particolare, formate anche al di fuori di Generali;
  • ∙ alimentare la dialettica, presupposto distintivo di una decisione meditata e consapevole;
  • ∙ consentire ai componenti degli organi sociali di mettere costruttivamente in discussione le proposte del management;
  • ∙ favorire il ricambio interno agli organi sociali.

Per quanto attiene alle modalità di attuazione di tale Politica, si fa presente che, come raccomandato dal Codice CG, il CdA effettua con cadenza annuale un'autovalutazione sul proprio funzionamento, dimensione e composizione anche con riferimento ai propri comitati. In tale contesto verifica, fra l'altro, che siano adeguatamente rappresentate le competenze professionali e manageriali, anche di carattere internazionale, tenendo altresì conto dei benefici che possono derivare dalla presenza in Consiglio di diversi generi, fasce d'età e anzianità di carica. Come raccomandato dal Codice CG il CdA uscente, prima della presentazione delle liste e della successiva nomina degli Amministratori, esprime, con il supporto del CNR, un parere d'orientamento agli Azionisti sulla dimensione e la composizione quali/quantitativa ritenuta ottimale per lo svolgimento dell'attività del CdA

entrante, tenuto conto anche degli esiti dell'autovalutazione annuale. Il Codice CG raccomanda che gli Azionisti e il Consiglio stesso tengano conto di tale parere al momento della scelta delle caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei candidati.

Circa i risultati dell'attuazione della Politica di diversità, si fa presente quanto segue:

  • ∙ sotto il profilo della diversità di genere, la componente femminile in Consiglio si attesta al 38%;
  • ∙ alla data del 31 dicembre 2020, l'età media dei componenti del Consiglio è di 61 anni circa (60 del 2019);
  • ∙ riguardo alla seniority, l'attuale organo appare dotato di una composizione equilibrata: a fronte di un'anzianità di incarico media di 7,3 anni (6,3 nel 2019) riscontrata nell'arco degli ultimi 17 anni, il 46% dei componenti si colloca su un livello superiore alla media, il 38% fra la stessa e 3 anni e il restante 16% inferiore a 3 anni: tali percentuali sono inalterate rispetto al 2019;
  • ∙ in merito alle competenze professionali ed al profilo formativo e professionale, il Consiglio esprime la presenza, diretta o tramite propri rappresentanti, di alcuni tra i più rilevanti soci del Gruppo, di imprenditori operanti in settori economici diversificati, di manager di importanti imprese italiane ed estere, di docenti universitari in materie economiche e finanziarie e di professionisti indipendenti. Più precisamente: l'85% dei componenti ha esperienza nel settore assicurativo, competenze in materia finanziaria e contabile e sul contesto normativo e regolamentare applicabile; il 77% possiede un profilo manageriale; il 69% ha esperienza a livello internazionale, attestato dai ruoli ricoperti in contesti aziendali, professionali o accademici esteri; il 31% dei componenti ha esperienza come amministratore in emittenti a elevata capitalizzazione di borsa; il 23% ha competenze in ambito accademico; il 15% possiede consolidate esperienze in ambito imprenditoriale;
  • ∙ in tema di indipendenza, ampie informazioni sono fornite nell'apposito paragrafo della Relazione (vedi p.59 ).

Nomina e sostituzione

L'Assemblea 2020 ha deliberato, in sede straordinaria, alcune modifiche statutarie in tema di nomina del Consiglio.

E' stato ridotto l'intervallo numerico entro il quale è definita la dimensione del CdA che, a partire dal rinnovo in programma all'Assemblea 2022, sarà composto da non meno di 13 e non oltre 17 componenti (e non più tra 10 e 21).

Per assicurare una più adeguata rappresentanza dell'azionariato, qualora siano state presentate più di due liste, dalla Lista di Maggioranza saranno tratti, in base al numero di ordine progressivo con il quale i candidati sono elencati nella lista stessa, tutti i Consiglieri da eleggere, meno 4 Consiglieri - se il numero di Consiglieri da eleggere fissato dall'Assemblea è inferiore o uguale a 14 - o 5 Consiglieri - se il numero di Consiglieri da eleggere fissato dall'Assemblea è uguale o superiore a 15 - che saranno tratti: dalla lista che avrà ottenuto il maggior numero di voti dopo quella risultata prima ("Prima Lista di Minoranza") nonché dalla lista che sia risultata terza per numero di voti ("Seconda Lista di Minoranza"), sempreché la Seconda Lista di Minoranza abbia ottenuto un numero di voti pari almeno al 5% del capitale sociale. In difetto di quest'ultimo presupposto o in presenza di una sola lista di minoranza, i Consiglieri tratti dalla lista di minoranza, secondo il loro ordine progressivo, saranno comunque 3. Se i candidati vanno tratti da due liste di minoranza, gli stessi saranno eletti secondo un meccanismo basato su quozienti e, quindi, su un criterio sostanzialmente proporzionale. La nuova formulazione statutaria ha elevato il livello di rappresentanza delle minoranze entro un intervallo tra il 28,6% e il 33,3%. Ai fini della ripartizione dei candidati delle liste di minoranza, i voti ottenuti dalla Prima e dalla Seconda Lista di Minoranza sono divisi per numeri interi progressivi, da uno fino al numero massimo di candidati da eleggere, ed i quozienti così ottenuti sono assegnati progressivamente ai candidati.

Il numero minimo di Consiglieri indipendenti ( in possesso dei requisiti previsti dal TUF) è stato elevato alla metà dei componenti in carica, con arrotondamento all'unità superiore. Per fare sì che ciascuna lista contribuisca alla nomina degli indipendenti è previsto un meccanismo di scorrimento delle liste che rispecchia la suddivisione tra eletti dalla lista di maggioranza e da quelle (o da quella) di minoranza.

Alla luce della composizione della platea azionaria di Generali e della crescente partecipazione degli Azionisti alle Assemblee, è stata introdotta una clausola statutaria volta ad agevolare i lavori assembleari e assicurare una più efficiente nomina del CdA per il caso in cui la lista più votata non contenga un numero di candidati eletti sufficiente a completare la composizione del CdA, tenuto conto anche dei posti spettanti alle altre liste. In quel caso, i mancanti saranno tratti dalla lista o dalle liste di minoranza, applicando il criterio dei quozienti in analogia a quanto già in precedenza esposto.

I componenti del Consiglio devono possedere i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza stabiliti dalla normativa vigente e almeno un terzo deve possedere i requisiti di indipendenza previsti dalla legge per i Sindaci1 . Qualora il numero dei componenti del Consiglio stabilito dall'Assemblea non sia un multiplo di 2, il numero dei Consiglieri Indipendenti chiamati a comporlo è arrotondato all'unità superiore.

Sono legittimati a presentare le liste gli Azionisti che, da soli o assieme ad altri, rappresentino almeno la percentuale minima del capitale sociale prevista dalla normativa vigente (allo stato, almeno lo 0,5% del capitale sociale). Lo Statuto, modificato dall'Assemblea 2020, riconosce anche al CdA uscente la facoltà di presentare una propria lista di candidati per la nomina del CdA entrante, in linea con una prassi ampiamente diffusa all'estero e in via di estensione tra le principali emittenti quotate in Italia e ammessa dallo Statuto in passato. Tale opzione – che si aggiunge e non sostituisce affatto quella spettante agli Azionisti in possesso della partecipazione minima prevista dalla normativa vigente e che il CdA ha facoltà, ma non l'obbligo, di utilizzare – può consentire di valorizzare appieno il ruolo propositivo che il CdA uscente è in grado di svolgere in materia, a fronte dell'esperienza maturata nell'arco del suo mandato: tale ruolo, in passato, era circoscritto alla sola emissione di un parere di orientamento sulla composizione quali-quantitativa del CdA entrante (che, peraltro, permarrà anche nel nuovo contesto previsto dallo Statuto).

Ogni avente diritto al voto e le società da questi direttamente o indirettamente controllate, così come le società direttamente o indirettamente soggette a comune controllo, possono presentare una sola lista. Non si tiene conto dell'appoggio fornito ad alcuna delle liste in violazione delle previsioni di cui al periodo precedente.

La composizione del Consiglio deve rispettare i criteri di equilibrio di genere previsti dalla normativa vigente. A tal proposito, si segnala che la legge 27 dicembre 2019, n. 160 ha disposto l'aumento da 1/3 a 2/5 della quota riservata al genere meno rappresentato negli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate, prorogando altresì da 3 a 6 i mandati per i quali questa disposizione trova applicazione. Tale norma si applica dal primo rinnovo degli organi di amministrazione e di controllo successivo all'entrata in vigore della legge, ossia dal 1° gennaio 2020.

Qualora il numero di Consiglieri del genere meno rappresentato sia inferiore a quello previsto dalla legge, il Consigliere del genere più rappresentato tratto dalla lista di maggioranza avente il numero progressivo più alto è automaticamente sostituito, seguendo l'ordine progressivo, dal primo dei candidati del genere meno rappresentato presente nella stessa lista di maggioranza, fermo il rispetto del numero minimo di Consiglieri indipendenti.

Nel caso in cui meno di due quinti dei Consiglieri eletti provenienti dalle liste di minoranza appartenga al genere meno rappresentato, il candidato del genere più rappresentato con il quoziente più basso tra i candidati tratti dalle liste di minoranza è sostituito, fermo il rispetto del numero minimo di Consiglieri indipendenti, dall'appartenente al genere meno rappresentato eventualmente indicato, con il numero progressivo successivo più alto, nella stessa lista del candidato sostituito.

Si prevede inoltre che, nel caso in cui candidati di diverse liste di minoranza abbiano ottenuto lo stesso quoziente minimo, verrà sostituito il candidato della lista dalla quale è tratto il maggior numero di Amministratori, ovvero, in subordine, il candidato tratto dalla lista che abbia ottenuto il minor numero di voti oppure, in caso di parità di voti, il candidato che ottenga meno voti da parte dell'Assemblea in un'apposita votazione.

Le liste presentate dagli Azionisti vanno depositate presso la sede sociale entro il 25° giorno precedente la data dell'Assemblea in prima o in unica convocazione, mentre la lista eventualmente presentata dal Consiglio va pubblicata, secondo le stesse modalità previste per quelle degli Azionisti, ma con un anticipo di almeno 5 giorni rispetto alle altre, per garantire agli Azionisti interessati a presentare una loro lista il diritto di conoscere in anticipo la proposta del CdA uscente, prima di completare il processo decisionale e il deposito della loro lista.

Unitamente alle liste vanno inoltre depositati:

  • ∙ il curriculum vitae di ciascuno dei candidati, contenente un'esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali e sulle competenze maturate nel campo assicurativo, finanziario e/o bancario;
  • ∙ le dichiarazioni con le quali ogni candidato accetta la designazione, si impegna (se nominato) ad accettare la carica e attesta altresì, sotto la propria responsabilità, il possesso dei requisiti di onorabilità, di professionalità e di indipendenza previsti dalla normativa vigente nonché l'insussistenza di cause di incompatibilità e di ineleggibilità.

I componenti del Consiglio restano in carica per 3 esercizi, scadono alla data dell'Assemblea che approva il bilancio relativo all'ultimo esercizio del loro mandato e sono rieleggibili. In caso di nomina durante il triennio, i nuovi eletti scadono assieme a quelli in carica.

Nell'ipotesi di cessazione dalla carica di un componente tratto dalla lista di minoranza, il Consiglio provvede alla sua sostituzione – con deliberazione approvata dal Collegio – nominando, fino alla successiva Assemblea, il primo dei candidati non eletti della lista alla quale apparteneva l'Amministratore cessato, purché sia ancora eleggibile e disponibile ad accettare la carica; alla scadenza, l'Assemblea sostituisce l'Amministratore cessato a maggioranza, scegliendone, se possibile, il sostituto tra i candidati della stessa lista che abbiano previamente accettato la sostituzione. In tutti gli altri casi in cui, nel corso del triennio, cessi dalla carica un Amministratore, si provvede alla sua sostituzione secondo le vigenti disposizioni di legge. Nel caso in cui sia cessato un Consigliere Indipendente, il sostituto, cooptato dal Consiglio su proposta del CNR – con deliberazione approvata dal Collegio – o nominato dall'Assemblea, deve possedere i requisiti di indipendenza previsti dalla legge per l'assunzione della carica di Sindaco.

Il Consiglio nomina un Segretario che può essere scelto anche tra persone diverse dai Consiglieri. Secondo una prassi consolidata, il Segretario in carica non è Amministratore della Compagnia.

Generali si è dotata di una politica per il Piano di successione del Group CEO, approvata dal Consiglio su proposta del CNR e previo parere del CGS, in merito all'ambito di applicazione del piano di successione e alla definizione del processo per la sua predisposizione. Il CNR ha il compito di esaminare annualmente le proposte di modifica del Piano e sottoporle all'esame del CdA. Il processo di identificazione del successore del Group CEO prevede due distinte procedure: quella in via definitiva e quella in situazioni d'urgenza. In entrambi i processi il Consiglio è supportato dal CNR che, a sua volta, riceve ausilio dal responsabile della funzione Group HR & Organization. Il Consiglio è assistito anche dal CGS in merito all'attribuzione di poteri in caso di sostituzione del Group CEO.

Gli aspetti relativi all'indennità prevista in caso di scioglimento anticipato del mandato del Group CEO e gli altri a ciò collegati sono esposti nella Relazione su remunerazione e compensi.

Il Consiglio definisce inoltre, su proposta del Group CEO e sempre previo parere del CNR, un piano per la successione dei componenti del GMC – individuando, con cadenza almeno annuale, obiettivi, strumenti e tempistica per l'esecuzione dello stesso – e le politiche di sviluppo e di gestione delle risorse appartenenti al GLG, che rappresentano le ulteriori figure manageriali chiave della Società e del Gruppo.

A tale piano è collegato un processo annuale di valutazione delle prestazioni e del potenziale del personale dirigente, basato sul modello delle competenze del Gruppo, mirato a favorire la crescita professionale degli interessati e assicurarne la sostenibilità tramite l'individuazione di successori a breve e a medio termine per i ruoli coperti dai dirigenti con responsabilità strategiche e per le altre posizioni manageriali chiave.

Requisiti per la carica di Amministratore

I Consiglieri devono essere scelti secondo criteri di professionalità e competenza tra persone che abbiano maturato un'esperienza complessiva di almeno un triennio attraverso l'esercizio di attività professionali qualificate. Essi devono inoltre essere in possesso di specifici requisiti di onorabilità e di indipendenza, per tali intendendosi quelli previsti dal TUF, dal Codice CG e dal Decreto ministeriale n. 220/2011 (vedi infra BOX NORMATIVO). La perdita in corso di mandato dei requisiti di onorabilità o di indipendenza indicati nello Statuto non determina la decadenza dalla carica solo se tali requisiti permangono in capo al numero minimo di Consiglieri stabilito dallo Statuto, pari alla metà dei componenti, eventualmente arrotondato all'unità superiore.

Per assicurare il rispetto delle disposizioni di Solvency II e dell'art. 5, c. 2, lett. l) del Regolamento IVASS 38/2018, Generali si è dotata della già citata Fit&Proper Policy, che definisce i requisiti minimi standard e obbligatori di professionalità e onorabilità di coloro che ricoprono determinate cariche o ruoli rilevanti – il "Personale rilevante"2 – nonché il contenuto minimo e la tempistica prevista per la valutazione della sussistenza di tali requisiti.

BOX NORMATIVO

Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 11 novembre 2011, n. 220 definisce i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza degli amministratori, sindaci e direttori generali di imprese di assicurazione e di riassicurazione con sede legale in Italia che un candidato deve possedere, pena l'ineleggibilità. In corso di mandato, il difetto di tali requisiti e la presenza di situazioni impeditive comportano la decadenza dall'incarico, che il consiglio di amministrazione deve dichiarare entro 30 giorni dalla nomina o dalla conoscenza del difetto sopravvenuto. Per i soli casi di inerzia dell'organo amministrativo con riferimento ai requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza, la decadenza è pronunciata dall'IVASS, in conformità alla previsione dell'art. 76, c. 2 del Codice delle Assicurazioni Private.

L'art. 147-ter, c. 4, del TUF stabilisce che almeno uno dei componenti del consiglio di amministrazione, ovvero due se il consiglio di amministrazione sia composto da più di sette componenti, deve possedere i requisiti di indipendenza stabiliti per i Sindaci dall'art. 148, c. 3. Lo Statuto eleva tale livello minimo, stabilendo che tale requisito deve essere posseduto da almeno un terzo dei componenti del Consiglio: qualora il loro numero non sia un multiplo di tre, il numero dei Consiglieri indipendenti è arrotondato per difetto all'unità inferiore. In questo caso la perdita del requisito comporta la decadenza dall'incarico del Consigliere interessato, soltanto qualora venga meno il numero minimo di Consiglieri indipendenti previsto dallo Statuto. Infine, anche i requisiti di indipendenza indicati dall'art. 3 del Codice CG devono essere posseduti da almeno un terzo dei Consiglieri (soglia peraltro elevata al 50% dal Nuovo Codice CG con effetto dal 1° gennaio 2021 e recepita da Generali nel suo Regolamento CdA e Comitati): non essendo peraltro richiesto dallo Statuto, la loro perdita non comporta la decadenza dalla carica.

La competenza dei Consiglieri è valutata dal Consiglio sotto il profilo sia individuale che collettivo. La nostra Fit&Proper Policy stabilisce che i componenti degli organi di amministrazione e controllo debbano possedere collegialmente un'adeguata esperienza e conoscenza almeno in merito a:

  • ∙ i mercati in cui opera la Società;
  • ∙ la strategia e il modello di business;
  • ∙ il sistema di governance;
  • ∙ l'analisi attuariale e finanziaria (per le società assicurative);
  • ∙ il contesto normativo e i requisiti regolamentari.

Riguardo alle tempistiche, la valutazione della professionalità deve essere condotta:

  • ∙ a fronte della nomina;
  • ∙ successivamente alla nomina, almeno una volta all'anno;
  • ∙ in caso di modifiche nella composizione dell'organo.

La Politica prevede che il Personale rilevante debba essere altresì onorabile (cioè, affidabile, finanziariamente solido e con una buona reputazione) per poter assolvere adeguatamente alle proprie responsabilità. Specifica inoltre che, salvo diversa previsione di legge, le violazioni passate non comportano automaticamente la perdita del requisito di onorabilità. Le valutazioni sui requisiti di onorabilità del Personale rilevante sono svolte assieme a quelle sui requisiti di professionalità. L'accettazione dell'incarico implica che l'Amministratore abbia già valutato di essere in grado di dedicare allo svolgimento diligente dei propri compiti il tempo necessario, anche tenendo conto del numero di cariche di Amministratore o di Sindaco ricoperte in altre società (rilevano, a tale scopo, le quotate in mercati regolamentati, anche esteri, le società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni) e di altre attività professionali svolte dall'interessato. A tal fine, sono considerate di rilevanti dimensioni le società il cui patrimonio netto è superiore a 10 Mrd EUR.

2 Costituiscono la categoria del Personale rilevante i seguenti soggetti: i componenti del Consiglio e del Collegio, i dirigenti che costituiscono la prima linea di riporto del Group CEO ("Dirigenti con responsabilità strategiche"), il personale delle Funzioni Fondamentali e quello che esercita il controllo su alcune attività esternalizzate (gestione del portafoglio assicurativo e gestione degli asset finanziari e immobiliari).

È di regola considerato compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore un numero massimo di 2 incarichi presso altre società rilevanti per gli Amministratori esecutivi e di 5 per i non esecutivi: più cariche ricoperte in società dello stesso Gruppo sono considerate come un unico incarico.

Il Group CEO non ricopre incarichi di amministrazione in altri emittenti, non appartenenti al Gruppo, di cui sia chief executive officer un Amministratore della Società.

Nel 2020 si è provveduto, come ogni anno, a effettuare le verifiche sui requisiti di indipendenza, di professionalità e di onorabilità, anche secondo quanto previsto dalla nostra Fit&Proper Policy: non sono emerse situazioni di perdita dei predetti requisiti, situazioni d'incompatibilità – anche ai sensi dell'art. 36 della Legge n. 214/2011 (vedi infra BOX NORMATIVO) – né di superamento del limite al cumulo di incarichi. Le valutazioni relative al requisito di indipendenza previste dall'autodisciplina sono state valutate secondo quanto previsto dal Nuovo Codice CG.

BOX NORMATIVO

L'art. 36 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito nella Legge n. 214/2011, a tutela della concorrenza ed in tema di indipendenza degli esponenti di vertice delle imprese operanti nei mercati del credito e finanziari, stabilisce che:

  • ∙ è vietato ai titolari di cariche negli organi gestionali, di sorveglianza e di controllo e ai funzionari di vertice di imprese o gruppi di imprese operanti nei mercati del credito, assicurativi e finanziari di assumere o esercitare analoghe cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti;
  • ∙ ai fini del divieto di cui al c. 1, si intendono concorrenti le imprese o i gruppi di imprese tra i quali non vi sono rapporti di controllo ai sensi dell'art. 7 della legge 10 ottobre 1990, n. 287 e che operano nei medesimi mercati del prodotto e geografici;
  • ∙ i titolari di cariche incompatibili ai sensi del citato decreto possono optare, nel termine di 90 giorni dalla nomina, per quale carica intendono continuare a svolgere l'incarico attribuitogli dal competente organo societario. Decorso inutilmente tale termine, decadono da entrambe le cariche e la decadenza è dichiarata dagli organi competenti degli organismi interessati nei 30 giorni successivi alla scadenza del termine o alla conoscenza dell'inosservanza del divieto. In caso di inerzia, la decadenza è dichiarata dall'autorità di vigilanza di settore competente.

Amministratori non esecutivi e indipendenti

Al 31 dicembre 2020, dei 12 Consiglieri non esecutivi, 8 sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice CG, ai sensi del quale sono "esponenti di rilievo"3 , e quindi non indipendenti, il Presidente e il Group CEO. Il numero dei Consiglieri non esecutivi e quello degli indipendenti sono tali da garantire un peso decisivo del loro giudizio nell'assunzione delle decisioni consiliari. Infatti, il loro background professionale permette al Consiglio e ai Comitati Consiliari di intavolare discussioni sfidanti e approfondite sui temi sottoposti al loro esame: i Comitati Consiliari previsti dal Codice CG sono composti essenzialmente proprio da Amministratori non esecutivi e Indipendenti e il loro supporto alle decisioni consiliari si è sensibilmente accresciuto nell'arco degli ultimi anni, come emerge da quanto illustrato nel successivo paragrafo a essi dedicato.

Nella seduta consiliare del 19 febbraio 2020 è stata accertata la sussistenza del requisito di indipendenza:

  • ∙ previsto dalla normativa di vigilanza assicurativa, in capo a tutti gli Amministratori;
  • ∙ previsto dal Codice CG, in capo agli Amministratori Bardin, Di Benedetto, Figari, Mazzilli, Mei-Pochtler, Moriani, Perotti e Pucci. Nel

compiere questo accertamento il Consiglio, supportato dal CGS, ha utilizzato i parametri di valutazione indicati nel Codice CG, rafforzati da ulteriori specifiche;

∙ previsto dal TUF: in capo agli Amministratori Bardin, Di Benedetto, Figari, Galateri, Mazzilli, Mei-Pochtler, Moriani, Pellicioli, Perotti, Pucci e Rebecchini.

La valutazione del CdA sulla sussistenza dei requisiti previsti dal Codice CG e dal TUF è stata condotta: per un verso, alla luce delle informazioni fornite dagli Amministratori qualificatisi come indipendenti, anche attraverso loro specifiche dichiarazioni integrative, focalizzate sull'eventuale sussistenza di relazioni o rapporti rilevanti rispettivamente ai sensi del Codice CG e del TUF4 ; per l'altro, in considerazione delle informazioni a disposizione della Società, acquisite in modo strutturato anche per il tramite di un'apposita procedura operativa scritta. Quest'ultima è stata applicata anche per la valutazione dell'indipendenza dei componenti del Collegio.

Per valutare la significatività delle relazioni e dei rapporti sopra indicati sono stati inoltre utilizzati criteri quantitativi predefiniti, formalizzati nel Regolamento CdA e Comitati: sono ritenuti di regola rilevanti, salva la ricorrenza di specifiche circostanze da valutare in concreto caso per caso, in base al principio della prevalenza della sostanza sulla forma, quelli il cui corrispettivo – fatturato per anno nell'esercizio in corso e in quello

3 Il Nuovo Codice CG ha sostituito, dal 1° gennaio 2021, la nozione di "esponenti di rilevo" con quella di top management, categoria alla quale non appartengono né il presidente né gli altri componenti dell'organo di amministrazione, ma gli alti dirigenti dell'emittente che hanno il potere e la responsabilità della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della società e del gruppo ad essa facente capo.

4 Si tratta delle relazioni commerciali, finanziarie o professionali nonché dei rapporti di lavoro dipendente previsti dal Codice CG (Criterio applicativo 3.C.1, lett. c), e dei rapporti di lavoro autonomo o subordinato nonché degli altri rapporti di natura patrimoniale o professionale previsti dal TUF (art. 148, c. 3, lett. c).

precedente rispetto alla data della verifica – superi, anche in un solo esercizio di riferimento, almeno uno dei seguenti parametri:

  • ∙ il 5% del fatturato annuo del Gruppo cui appartiene l'impresa o l'ente di cui l'Amministratore abbia il controllo o di cui sia esponente di rilievo ovvero dello studio professionale o della società di consulenza di cui egli sia partner o associato;
  • ∙ il 5% dei costi annui sostenuti dal Gruppo in relazione ai rapporti della medesima natura commerciale o finanziaria negli esercizi di riferimento; tale soglia è ridotta al 2,5% per i rapporti di natura professionale.

L'accertamento del requisito di indipendenza (ai sensi della normativa di vigilanza di settore, del Codice CG e del TUF) si è nuovamente svolto – applicando la medesima rigorosa procedura sopra descritta – nella seduta consiliare del 18 febbraio 2021 e i risultati confermano quanto emerso nel 2020: in quella sede, in linea con quanto previsto dal Nuovo Codice CG, il Consiglio è stato supportato dal CNR.

Il Collegio ha accertato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottati dal Consiglio per la valutazione dell'indipendenza dei loro componenti.

Generali non ha nominato un Lead Independent Director. Infatti, la figura del Lead Independent Director (LID) – la cui introduzione è raccomandata dal Codice CG limitatamente a casi specifici, che non ricorrono nel caso di Generali5 – non è necessaria in relazione all'assetto organizzativo della Compagnia, in quanto il Presidente non è né esecutivo né azionista di controllo della Società; inoltre, la maggioranza degli Amministratori Indipendenti non hanno sino a oggi ritenuto di formulare al Consiglio una proposta di nomina di un LID.

Nel 2020 i Consiglieri non esecutivi si sono incontrati una sola volta.

Nel 2020 gli Amministratori Indipendenti si sono incontrati in un' occasione. La presenza dei Consiglieri Indipendenti alle riunioni consiliari svoltesi nel 2020 è stata del 98,4% (97% del 2019 e 95% del 2018): per maggiori dettagli si veda la Tabella 2, allegata alla Relazione, contenente informazioni sulle presenze relative a ciascun Consigliere.

Ruolo

Il Consiglio ha ogni più ampio potere di gestione per il perseguimento dello scopo sociale e cura che le deliberazioni dell'Assemblea abbiano corretta e tempestiva esecuzione.

A ottobre 2020, il Consiglio ha deciso, previo parere del CGS, di adottare tutti i Principi e le Raccomandazioni del nuovo Codice di Corporate Governance (Nuovo Codice CG) con effetto dal 1° gennaio 2021: della sua attuazione la Società darà conto al pubblico nella relazione sul governo societario e gli assetti societari da pubblicarsi nel 2022. A seguito di tale adesione, a novembre 2020, il Consiglio ha provveduto alla revisione del Regolamento CdA e Comitati, che rappresenta la principale fonte normativa interna nella quale sono formalizzati e declinati i principi e le Raccomandazioni del Nuovo Codice CG. In quel contesto, è stata formalizzata, tra l'altro, l'attribuzione al CdA, come obiettivo guida della sua azione, del compito di perseguire il successo sostenibile, ossia la creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli Azionisti, tenendo conto degli interessi degli altri stakeholder rilevanti per la Società. Peraltro, nel quadro della sua azione di governo societario, il CdA da tempo persegue un approccio improntato alla sostenibilità della gestione del business, imperniato su una pianificazione strategica orientata su un orizzonte temporale di massima triennale, ma con obiettivi anche di più lunga durata, che integra obiettivi finanziari e prefinanziari, oggetto di supervisione periodica, che fa leva sulle competenze e sul lavoro delle strutture del GHO e delle Business Unit.

Fra le competenze del Consiglio rientrano quelle previste dallo Statuto in via esclusiva, come le proposte per la destinazione dell'utile di bilancio, l'approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari, le operazioni aventi un significativo rilievo economico, patrimoniale e finanziario e le operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza.

Fra le competenze non delegabili del Consiglio rientrano, a termini di Statuto:

  • ∙ la distribuzione agli Azionisti, durante il corso dell'esercizio, di acconti sul dividendo
  • ∙ la formulazione di proposte per la destinazione degli utili;
  • ∙ l'istituzione o la soppressione di direzioni e stabili organizzazioni all'estero;
  • ∙ le deliberazioni in materia di fusione, nei casi consentiti dalla legge, d'istituzione o di soppressione di sedi secondarie e di adeguamento delle disposizioni dello Statuto e del Regolamento Assembleare che divenissero incompatibili con nuove disposizioni normative aventi carattere imperativo;
  • ∙ la deliberazione sull'inizio o sul termine delle operazioni di singoli rami d'affari;
  • ∙ la nomina del Direttore Generale, determinandone i poteri, le attribuzioni nonché la loro revoca;
  • ∙ l'adozione delle decisioni sui criteri di direzione e coordinamento delle imprese del Gruppo e per l'attuazione delle disposizioni impartite dall'IVASS;
  • ∙ la deliberazione sulle altre materie non delegabili per legge.

Per quanto concerne i documenti contabili, a termini di legge e di Statuto rientrano altresì tra le competenze del Consiglio quelle di redigere:

  • ∙ la relazione finanziaria annuale;
  • ∙ la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno di ciascun anno e, se previste, le informative finanziarie intermedie.

5 Il Criterio Applicativo 2.C.4 del Codice CG prevede quanto segue: "Il consiglio di amministrazione designa un amministratore indipendente quale lead independent director, nei seguenti casi: (i) se il presidente del consiglio di amministrazione è il principale responsabile della gestione dell'impresa (chief executive officer); (ii) se la carica di presidente è ricoperta dalla persona che controlla l'emittente. Il consiglio di amministrazione degli emittenti appartenenti all'indice FTSE-Mib designa un lead independent director se ciò è richiesto dalla maggioranza degli amministratori indipendenti, salvo diversa e motivata valutazione da parte del consiglio da rendere nota nell'ambito della relazione sul governo societario".

BOX NORMATIVO

L'art. 2381 c.c. stabilisce che sono materie di competenza esclusiva del consiglio di amministrazione quelle indicate agli artt. 2420 ter c.c. (Delega agli amministratori), 2423 c.c. (Redazione del bilancio), 2443 c.c. (Delega agli amministratori), 2446 c.c. (Riduzione del capitale per perdite), 2447 c.c. (Riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale), 2501-ter c.c. (Progetto di fusione) e 2506-bis c.c. (Progetto di scissione).

A seguito dell'evoluzione del quadro normativo di riferimento intervenuta nel 2016, il CdA ha deliberato di approvare e pubblicare le informative finanziarie al 31 marzo e al 30 settembre di ciascun esercizio, che offrono una rappresentazione più sintetica del nostro business, focalizzata sulle informazioni rilevanti, inclusi i seguenti KPI (indicatori chiave di performance) quantitativi, coerentemente con quelli forniti nelle relazioni semestrali e annuali:

  • ∙ andamento della raccolta dei premi (di Gruppo e di segmento);
  • ∙ nuova produzione e raccolta netta vita;
  • ∙ combined ratio;
  • ∙ risultato operativo (di Gruppo e di segmento);
  • ∙ risultato del periodo;
  • ∙ patrimonio netto;
  • ∙ posizione di capitale.

Qualora necessario, i comunicati stampa che veicolano le informative finanziarie intermedie contengono ulteriori informazioni qualitative e quantitative per meglio spiegare l'evoluzione del business: tali informazioni sono approvate dal Consiglio e pubblicate sul Sito secondo tempistiche indicate nel calendario finanziario del Gruppo; a ciò si aggiungono la conference call di approfondimento con giornalisti e analisti. Coerentemente all'approccio relativo alla diffusione delle informazioni finanziarie intermedie, la presentazione dei risultati e le informazioni finanziarie supplementari sono fornite soltanto in concomitanza della pubblicazione dei risultati semestrali e annuali.

Le ulteriori competenze riservate al Consiglio, per deliberazione consiliare, sono riportate integralmente nel Compendio informativo alla Relazione (disponibile sul Sito).

Ai sensi dell'art. 150 del TUF e dell'art. 32 dello Statuto, anche nel 2020 il Consiglio ha riferito tempestivamente e con cadenza almeno trimestrale al Collegio sull'attività svolta, in particolare sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale nonché sulle operazioni in cui gli amministratori abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi. L'informativa è stata resa periodicamente dal Group CFO nelle riunioni consiliari attraverso l'illustrazione di apposita reportistica, elaborata secondo un processo predefinito. Il Consiglio e il Collegio sono stati altresì informati con continuità sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale: quest'ultime informazioni hanno riguardato non solo le attività esecutive e gli sviluppi delle operazioni già deliberate dal Consiglio, ma anche le iniziative intraprese dagli organi delegati – incluse quelle per il tramite delle Controllate – nell'esercizio delle deleghe loro attribuite, comprese le decisioni assunte e i progetti avviati.

Il Consiglio – dopo l'attività istruttoria compiuta dalle funzioni interne e il preventivo esame del CCR – ha valutato positivamente per il 2020 l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale della Compagnia e delle società controllate. Con riguardo all'assetto organizzativo, sono stati presi in considerazione diversi profili: la governance organizzativa, la dinamica delle posizioni chiave e i piani di successione. La valutazione dell'assetto amministrativo e contabile è stata condotta anche sulla base dei riscontri forniti dai CEO e dai CFO locali, nell'ambito delle dichiarazioni rilasciate a seguito dell'attività di autovalutazione svolta a livello locale nonché sulla base degli ulteriori aspetti qualitativi individuati dagli stessi e dalle competenti funzioni di GHO.

Si precisa che, nella valutazione delle Controllate, sono stati adottati diversi livelli di analisi che considerano anche criteri di ordine qualitativo, come quelli riferiti alle società che, seppur di dimensione patrimoniale non rilevante, forniscono un apporto imprescindibile al Gruppo alla luce dell'attività svolta nel proprio ambito.

Funzionamento

Il Consiglio si riunisce con cadenza regolare – di fatto mensile e, comunque, almeno trimestrale – in osservanza delle scadenze di legge e di un

BOX NORMATIVO

L'art. 151 del Regolamento Emittenti Consob stabilisce che non rivestono significativa rilevanza le società controllate italiane o estere, anche se incluse nel bilancio consolidato, il cui attivo patrimoniale sia inferiore al 2% dell'attivo del bilancio consolidato e i cui ricavi siano inferiori al 5% dei ricavi consolidati, sempre che la somma degli attivi e dei ricavi di tali società non superi il 10% o il 15%, rispettivamente, dell'attivo e dei ricavi consolidati. Il medesimo articolo stabilisce, invece, che rientrano nel concetto di significatività le società controllate italiane o estere che, in relazione al tipo di attività svolta o al tipo di contratti, garanzie, impegni e rischi conclusi e assunti, siano idonee ad influenzare in maniera rilevante la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo cui appartengono.

calendario di lavori approvato annualmente e pubblicato sul Sito, quanto meno per le riunioni aventi rilevanza ai fini della normativa applicabile.

Il CdA è organizzato e opera per garantire un efficiente ed efficace svolgimento delle proprie funzioni. A tale proposito si è dotato di 2 specifici regolamenti per disciplinare e scadenzare la propria operatività:

  • ∙ il Regolamento CdA e Comitati, che accoglie il sistema delle norme societarie disciplinanti l'attività dei citati organi e formalizza, tra l'altro, i diritti, i doveri, i poteri e le responsabilità degli Amministratori nel loro agire nell'ambito degli organi collegiali. È stato oggetto di revisione, da ultimo, nel novembre 2020, per l'adeguamento al nuovo Codice di Corporate Governance con effetto dal 1° gennaio 2021;
  • ∙ il Regolamento interno sull'ordine del giorno e sulle modalità di presentazione della documentazione relativa alle sedute del Consiglio e dei Comitati Consiliari, che contempla il processo volto ad assicurare un processo efficiente ed efficace di formazione dell'ordine del giorno delle riunioni del Consiglio e dei Comitati e un'adeguata e tempestiva informativa preventiva ai componenti interessati sulle materie iscritte all'ordine del giorno.

Al fine di garantire che gli Amministratori deliberino con cognizione di causa e di assicurare il buon funzionamento dei lavori consiliari, il Presidente, nel predisporre l'ordine del giorno, indica in modo dettagliato le materie che saranno trattate e chiarisce gli argomenti sui quali gli Amministratori sono chiamati a deliberare e quelli che costituiscono, al contrario, oggetto di informativa. Quindi, il Presidente ha curato che l'informativa pre-consiliare e le informazioni complementari fornite durante le riunioni siano idonee a consentire agli Amministratori di agire in modo informato nello svolgimento del loro ruolo. In particolare, ha monitorato che venissero fornite adeguate informazioni sulle materie iscritte all'ordine del giorno di ciascuna riunione e che ciò avvenisse nel rispetto dei tempi previsti dalla normativa interna: questa prevede che i documenti siano sono resi disponibili agli Amministrati di regola entro quattro giorni lavorativi precedenti l'adunanza con accesso riservato, fermo l'obbligo di riservatezza in capo a ciascun di essi, ai sensi di quanto stabilito dal vigente Regolamento CdA e Comitati. Nelle ipotesi in cui tale tempistica non sia tata rispettata per motivate ragioni, il Presidente

CdA: numero riunioni

ha provveduto affinché gli Amministratori fossero informati con la massima tempestività e completezza sul contenuto delle proposte all'ordine del giorno, il tutto nel rispetto dell'art. 2381 c.c. Nel corso del 2020, tale termine è stato regolarmente osservato, tranne sporadiche occasioni nelle quali, pur con adeguato anticipo, alcune funzioni hanno prodotto in ritardo la documentazione: tali situazioni eccezionali hanno riguardato pochi documenti (per es: le presentazioni su materie per le quali si rende necessario, ai sensi della normativa interna, un parere preventivo delle Funzioni Fondamentali, presentazioni oggetto di revisione a seguito di suggerimenti formulati dai Comitati, resoconti dei lavori delle sedute dei Comitati svolte in prossimità delle riunioni del CdA). Inoltre, il termine di 4 giorni lavorativi non è stato applicato alla documentazione prodotta da Funzioni Fondamentali che devono esprimere pareri sulle proposte formulate servendosi della documentazione definitiva. Dalle risultanze della Board review 2020 emerge soddisfazione per l'adeguatezza del processo di informazione che precede le riunioni del CdA e dei Comitati Consiliari.

Per favorire un'efficace focalizzazione degli Amministratori sui temi in discussione viene reso disponibile, per ciascun argomento la cui documentazione superi una decina di pagine, un apposito executive summary.

CdA: durata media delle riunioni (ore)

CdA: presenza media alle riunioni*

* Il target di partecipazione degli Amministratori alle sedute consiliari e a quelle dei Comitati Consiliari è del 100%, in conformità alla normativa applicabile: la loro mancata partecipazione a singole sedute può essere giustificata da specifiche ragioni, che il Consiglio valuta di volta in volta.

Le adunanze consiliari si possono tenere anche tramite mezzi di partecipazione a distanza (teleconferenza e videoconferenza): tale opzione è subordinata alla condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati da ciascuno di essi e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale rispetto alla trattazione degli argomenti affrontati. Alla luce della migliore e più diffusa prassi societaria, sviluppatasi di pari passo con l'evoluzione tecnologica, l'Assemblea 2020 ha stabilito di rimuovere il limite statutario che richiedeva la compresenza nel medesimo luogo del Presidente e del Segretario6 .

Nel 2020, il ricorso a sistemi di partecipazione a distanza si è intensificato e reso opportuno, quanto mai prima in passato, in conseguenza dell'emergenza sanitaria innescata dalla pandemia da Covid-19: tale modalità di partecipazione è stata facilitata dal consolidamento dell'utilizzo di una piattaforma tecnologica funzionale non solo a rendere disponibili in maniera sicura la documentazione preparatoria alle riunioni del CdA e dei Comitati, ma anche alla sua fruizione più efficace durante le relative adunanze.

A ogni seduta il Presidente del Consiglio e quelli dei Comitati Consiliari, ai sensi dell'art. 2391 c.c., invitano sempre gli Amministratori che, in relazione agli argomenti all'ordine del giorno, fossero eventualmente portatori di interessi, per conto proprio o di terzi, a darne notizia: ricorrendo tale presupposto, gli Amministratori devono precisare, sul tema in questione, la natura, i termini, l'origine e la portata dell'eventuale situazione avente rilevanza ai fini della normativa in discorso. Nelle sporadiche situazioni in cui, nel corso del 2020, si sono determinati tali presupposti, gli Amministratori hanno puntualmente fornito riscontri in merito.

Di ciascuna riunione è stato redatto un processo verbale, approvato nella riunione successiva, per quanto di competenza.

Nella Tabella 2 allegata alla Relazione si dà conto delle presenze individuali dei Consiglieri; si precisa sin d'ora che, nei casi in cui si sono registrate assenze, gli interessati hanno sempre fornito appropriata giustificazione.

DIARIO DEL CONSIGLIO 2020 – Principali traguardi
Mese Strategia e finanza Controlli interni e gestione dei rischi Governance
Gennaio ∙ Affari finanziari e partecipazioni
∙ Strategia digitale di Gruppo
∙ Deliberazioni e informative in materia di
SCIGR e di remunerazione dei responsabili
delle Funzioni Fondamentali
∙ Aggiornamento di politiche a livello di
Gruppo e di Capogruppo
Febbraio ∙ Affari finanziari e partecipazioni ∙ Approvazione delle procedure di
impairment test
∙ Approvazione del budget di spesa di
Comitati Consiliari e dell'OdV
∙ Esame di tematiche sul SCIGR
∙ Relazione del responsabile della funzione
Internal Audit su gestione dei reclami
∙ Aggiornamento della Politica di Internal
Audit di Gruppo
∙ Sistemi d'incentivazione di Gruppo
∙ Esame risultanze della Board Review 2019
∙ Prima analisi della DNF
∙ Accertamento dei requisiti di
professionalità, onorabilità e indipendenza
dei componenti del CdA e del Collegio
∙ Accertamento dei requisiti previsti dalla
Fit&Proper Policy per il Personale rilevante
ai fini della stessa
∙ Informativa su comunicazione del Comitato
Italiano per la Corporate Governance del 19
dicembre 2019
Marzo ∙ Approvazione del Bilancio Consolidato,
del progetto di Bilancio della Capogruppo,
delle relative relazioni sull'andamento della
gestione e della proposta di distribuzione
del dividendo
∙ Affari finanziari e partecipazioni
∙ Valutazione sull'adeguatezza e l'efficacia
del SCIGR e sull'adeguatezza dell'assetto
organizzativo e amministrativo-contabile
∙ Approvazione del piano delle attività del DP
e del budget di spesa
∙ Esame relazione attuariale sulle riserve
tecniche della Capogruppo
∙ Approvazione di politiche di Gruppo
∙ Approvazione dell'ORSA Report 2019 della
Capogruppo
∙ Approvazione del RSR e del SFCR della
Capogruppo
∙ Convocazione dell'Assemblea 2020 e
approvazione delle relative relazioni
∙ Relazione su remunerazione e compensi
∙ Approvazione della Relazione sul governo
societario e gli assetti proprietari 2019
∙ Deliberazione della proposta di compenso
del nominando Collegio
∙ Consuntivazione piani di incentivazione
annuali 2019 e attuazione del piano LTI
2017 attraverso una deliberazione di
aumento del capitale sociale
∙ Designazione e determinazione del
compenso di esponenti di vertice di società
controllate aventi rilevanza strategica
∙ Aggiornamento Procedure di OPC
∙ Approvazione del Fondo Straordinario
Internazionale Covid-19

6 L'intervento sullo Statuto ha valorizzato anche la Massima n. 187 dell'11 marzo 2020 del Consiglio Notarile di Milano, Commissione Società, secondo la quale "Le clausole statutarie che prevedono la presenza del presidente e del segretario nel luogo di convocazione (o comunque nel medesimo luogo) devono intendersi di regola funzionali alla formazione contestuale del verbale dell'assemblea, sottoscritto sia dal presidente sia dal segretario. Esse pertanto non impediscono lo svolgimento della riunione assembleare con l'intervento di tutti i partecipanti mediante mezzi di telecomunicazione, potendosi in tal caso redigere successivamente il verbale assembleare, con la sottoscrizione del presidente e del segretario, oppure con la sottoscrizione del solo notaio in caso di verbale in forma pubblica".

DIARIO DEL CONSIGLIO 2020 – Principali traguardi
Mese Strategia e finanza Controlli interni e gestione dei rischi Governance
Aprile ∙ Affari finanziari e partecipazioni
∙ Strategia di asset management
∙ Esame delle relazioni della Società di
Revisione, ex art. 14 D.lgs. n. 39/2010, art.
10 Regolamento UE n. 537/2014, art. 102
D.lgs. n. 209/2005 e art. 11 Regolamento
UE n. 537/2014
∙ Approvazione di politiche a livello di Gruppo
e della Capogruppo
∙ Provvedimenti legati all'emergenza
Covid-19
Maggio ∙ Approvazione delle informazioni finanziarie
intermedie al 31 marzo 2020
∙ Affari finanziari e partecipazioni
∙ Approvazione dell'SFCR 2019 di Gruppo
∙ Aggiornamento delle politiche di Gruppo e
approvazione di policy di Capogruppo
∙ Accertamento della sussistenza dei
requisiti per l'assunzione della carica di
membro del Collegio
∙ Revisione della struttura organizzativa della
Group Actuarial Function
Giugno ∙ Affari finanziari e partecipazioni ∙ Tematiche sul SCIGR e aggiornamento
di politiche a livello di Gruppo e della
Capogruppo
∙ Aggiornamento del Modello Interno di
calcolo del capitale ex Solvency II
∙ Approvazione dell'ORSA Report 2019 di
Gruppo
∙ Approvazione del RSR 2019 di Gruppo
∙ Approvazione di aggiornamento della
Treasury Group Policy
∙ Aggiornamento del MOG
∙ Valutazione delle situazioni di interlocking
ex art. 36 del DL. 6 dicembre 2011, n.201
in capo a Consiglieri e Sindaci
∙ Deliberazioni in materia di remunerazione
Luglio ∙ Relazioni semestrali al 30 giugno 2020
∙ Affari finanziari e partecipazioni
∙ Esame della relazione del responsabile
della funzione di Internal Audit relativa alla
gestione dei reclami al 30.6.2020
∙ Aggiornamento di politiche di Gruppo e
della Capogruppo
∙ Esame di tematiche sul SCIGR
∙ Valutazione sull'adeguatezza e l'efficacia
del SCIGR
∙ Report semestrale sulle attività dell'OdV
∙ Informativa sulle attività delle Funzioni
Fondamentali e del DP
Settembre ∙ Affari finanziari e partecipazioni ∙ Aggiornamento di Politiche di Gruppo e
della Capogruppo
Ottobre ∙ Affari finanziari e partecipazioni ∙ Revisione del Regolamento del CdA e dei
Comitati consiliari
∙ Approvazione della politica per la gestione
del dialogo con la generalità degli Azionisti
∙ Revisione della matrice di materialità
Novembre ∙ Approvazione delle informazioni finanziarie
intermedie al 30 settembre 2020
∙ Deliberazione sul pagamento della seconda
tranche del dividendo relativo all'utile 2019
∙ Affari finanziari e partecipazioni
∙ Revisione del Liquidity Risk Management
Plan, del Recovery Plan e del Systemic Risk
Management Plan
∙ Aggiornamento di Politiche di Gruppo e
della Capogruppo
∙ Revisione del Regolamento del CdA e dei
Comitati consiliari
∙ Approvazione della politica per la gestione
del dialogo con la generalità degli Azionisti
∙ Revisione della matrice di materialità
Dicembre ∙ Esame del forecast 2020 e del budget, del
RAF e della SAA 2021
∙ Affari finanziari e partecipazioni
∙ Aggiornamento di Politiche di Gruppo e
della Capogruppo
∙ Designazione e determinazione del
compenso di esponenti di vertice di società
controllate aventi rilevanza strategica

Appuntamenti 2021 per l'approvazione di bilanci, relazione semestrale e informazioni finanziarie intermedie

Data Evento Focus
10 marzo 2021 Consiglio di Amministrazione Approvazione bilancio consolidato e progetto di
bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020
29 aprile 2021 Assemblea degli azionisti Approvazione bilancio d'esercizio 2020
17 maggio 2021 Consiglio di Amministrazione Approvazione informazioni finanziarie intermedie
al 31 marzo 2021
2 agosto 2021 Consiglio di Amministrazione Approvazione relazione finanziaria semestrale al
30 giugno 2021
10 novembre 2021 Consiglio di Amministrazione Approvazione informazioni finanziarie intermedie
al 30 settembre 2021

Anche in coerenza con quanto raccomandato dal Codice CG, la nostra governance prevede che i componenti del Consiglio agiscano e deliberino con cognizione di causa e in autonomia sulle materie rientranti nella loro competenza, perseguendo l'obiettivo della creazione di valore per tutti gli Azionisti. In questa prospettiva, l'accrescimento della conoscenza da parte degli Amministratori della realtà e delle dinamiche aziendali e del Gruppo viene favorito anche attraverso la sistematica partecipazione alle riunioni degli organi collegiali di manager della Compagnia e del Gruppo, che contribuiscono a fornire approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno.

Nel corso del 2020, sono state svolte sessioni di aggiornamento e approfondimento sugli impatti derivanti dalla futura applicazione dei principi contabili IFRS 9 e IFRS 17 oltre che sull'organizzazione dei processi di back-office e sulla loro convergenza nell'ambito del Piano Generali 2021.

Il Presidente e il Group CEO si sono adoperati, anche con il supporto del Segretario, al fine di tenere informato il Consiglio sulle principali novità legislative e regolamentari che riguardano la Società e gli organi sociali. Inoltre, il CdA è stato sistematicamente tenuto aggiornato, anche nel 2020, sugli eventi caratterizzanti lo scenario economico internazionale e sul panorama assicurativo in grado di produrre riflessi significativi sul nostro business.

Per aggiornare gli Amministratori e i Sindaci sull'andamento del titolo Generali, sono stati inviati loro periodicamente dei report mensili elaborati dalla struttura di Investor & Rating Agency Relations, che evidenziano un confronto con i risultati dei principali peer europei, unitamente ad approfondimenti (di regola trimestrali) forniti dal Group Insurance Research sul generale andamento dei principali gruppi assicurativi quotati e sulle previsioni triennali di mercato.

Gli Amministratori Indipendenti hanno formulato alcune proposte di efficientamento del funzionamento del CdA. All'esito dell'esame svolto dal CdA, su proposta del Presidente, formulata d'intesa con il Group CEO, è stato condiviso quanto segue:

∙ di raccomandare al management il rispetto dei termini stringenti previsti per l'informativa preventiva alle riunioni del CdA e dei comitati. Per le riunioni del COS, che possano implicare difficoltà per il rispetto di tali termini, si è deciso che la documentazione sia resa disponibile contestualmente ai componenti del COS e agli altri Amministratori, prima dell'emissione del parere del COS: il parere del COS sarà comunque portato a conoscenza preventiva del CdA, non appena rilasciato;

  • ∙ una chiara evidenza, nel repository in cui sono contenuti i documenti preparatori alle riunioni del CdA e dei comitati, dei documenti fondamentali per l'assunzione delle deliberazioni consiliari (per es.: quelli contenenti le proposte e le informazioni chiave) da quelli di mero compendio informativo (per es.: traduzioni di documenti in lingua straniera o con evidenze di variazioni rispetto a versioni previgenti);
  • ∙ di affidare al Presidente il compito di sensibilizzare ulteriormente il management sulla qualità degli executive summary e, in linea più generale, dei documenti di presentazione, fermi comunque i miglioramenti consistenti già raggiunti rispetto al passato;
  • ∙ di praticare un processo decisionale più efficiente e spedito, con un ruolo attivo dei presidenti dei competenti Comitati Consiliari, per le decisioni consiliari su proposte chiare relative a operazioni di minori complessità, supportate dai pareri favorevoli dei predetti comitati.

Strategy Day

Anche nel corso del 2020 si sono svolti 2 incontri (Strategy Day) destinati agli Amministratori e ai Sindaci, cui hanno preso parte i componenti del GMC e altri manager del Gruppo: si tratta di occasioni di confronto tra i componenti degli organi sociali e il top management del Gruppo sullo stato di avanzamento dei piani strategici approvati dal Consiglio e sull'elaborazione di quelli futuri, anche in funzione della definizione dei budget annuali e del monitoraggio dei rolling target triennali. Gli Strategy Day del 2020 si sono focalizzati, in particolare, su svariati aspetti dell'implementazione del Piano Generali 2021, spaziando dalle tematiche finanziarie e strategiche a quelle di gestione delle risorse umane, dai temi relativi alla digitalizzazione all'approccio ai fattori ESG e al nostro purpose, oltre che ai progetti di crescita esogena del Gruppo.

La Board review e il parere di orientamento

In linea con il Codice CG, il Consiglio effettua, almeno una volta all'anno, una valutazione sul funzionamento proprio e dei Comitati Consiliari. In linea con una prassi condivisa dalla gran parte degli emittenti italiani a più elevata capitalizzazione, da tempo Generali affida il compito di supportare il competente comitato consiliare e, quindi il Consiglio, a una società di consulenza esterna, individuata per il triennio 2019-21 – dal Consiglio, previo parere del CGS – in Egon Zehnder International S.p.A. L'attività del consulente prevede, per il primo e il terzo triennio di mandato del Consiglio, la predisposizione di un questionario per i componenti del CdA e per la presidente del Collegio e lo svolgimento di successive interviste, mentre per il secondo anno del triennio di mandato, e quindi per l'esercizio sociale 2020 – seguendo una prassi già utilizzata nel triennio di mandato 2016-18 – l'attività è stata svolta internamente, tramite l'elaborazione di un questionario rivisto dal predetto consulente.

Più in particolare, il processo di Board review 2020, si è svolto mediante risposte al già menzionato questionario: il processo di valutazione ha riguardato, come di consueto, il funzionamento e l'efficienza del CdA e dei Comitati Consiliari nonché la loro dimensione e composizione, come previsto dal Codice CG. La consuntivazione delle risposte è stata svolta dalla presidente del Collegio e limitatamente ai temi concernenti l'organo di controllo, dal Segretario del CdA: le informazioni pervenute sono state trattate in maniera riservata e riportate in forma consolidata nel rapporto finale di autovalutazione

I risultati della Board review sono stati presentati e condivisi dal Consiglio nella riunione del 18 febbraio 2021, previo esame del CNR – in linea con il Nuovo Codice CG – che ha valutato anche le possibili azioni di rimedio individuate dal management. Il CdA ha espresso valutazioni, in relazione ai punti di forza (di cui alla successiva tabella) e alle aree di attenzione (di cui alla breve descrizione sottostante la tabella) .

Principali punti di forza emersi dalla Board review 2020

Area Focus
Dimensione, Adeguatezza della dimensione del CdA
composizione e
competenze del CdA
Appropriato il rapporto tra Amministratori Esecutivi e Non Esecutivi (1:12) e tra Amministratori Indipendenti e Non Indipendenti (8:5)
Apprezzamento per il profilo qualitativo del Consiglio e per il mix di competenze ed esperienze nel Consiglio e la diversità declinata
nelle diverse accezioni
Assetto Adeguatezza dell'assetto di governance degli organi sociali
organizzativo Adeguatezza del numero e della natura degli incarichi esterni ricoperti dagli Amministratori che garantiscono tempi idonei per
l'adempimento del ruolo
Funzionamento e
formazione degli
Apprezzamento per la chiarezza e la condivisione della strategia nonché per le riunioni di approfondimento strategico e per gli
approfondimenti, anche nel dibattito consiliare, sugli aspetti di gestione dei rischi e sull'assetto organizzativo della gestione dei rischi stessi
Amministratori Adeguatezza del numero di riunioni
Adeguatezza della presenza e del contributo dei Consiglieri nelle riunioni
Efficienza ed efficacia del processo decisionale, a fronte di un ruolo chiave sostanziale del Consiglio, con un equilibrio tra valutazioni
di breve e medio-lungo termine, pur con alcuni spazi di miglioramento
Adeguatezza del flusso informativo, sia in termini di contenuto, sia per la tempistica con cui la documentazione è trasmessa ai
Consiglieri pur con alcuni margini di miglioramento
Soddisfazione per la presenza e la partecipazione attiva degli Amministratori alle riunioni del Consiglio
Efficacia del processo di verbalizzazione delle sedute consiliari
Disponibilità a impegnarsi in iniziative di formazione in incontri separati dalle riunioni formali del Consiglio, con l'auspicio di poter
svolgere approfondimenti su specifiche aree d'interesse
Apprezzamento per le modalità di gestione delle operazioni con parti correlate e, in generale, di quelle in situazioni di conflitto d'interessi
Soddisfazione per la gestione in Consiglio delle informazioni price sensitive e di quelle non finanziarie, condividendo il ruolo guida del
Consiglio verso il successo sostenibile
Ruolo del Presidente Apprezzamento del ruolo e dello stile di leadership del Presidente nelle dinamiche consiliari
e del Group CEO Adeguatezza del riparto di poteri tra il Consiglio e il Group CEO, nel bilanciamento tra funzioni strategica e gestionale
Apprezzamento per la qualità e continuità dei rapporti tra Consiglio e Group CEO, oltre al contributo dei componenti del GMC e dei
responsabili delle Funzioni Fondamentali
Collegio sindacale Soddisfazione per le modalità con cui il Collegio esercita il ruolo di vigilanza, per la sua interazione con il Consiglio e apprezzamento
per l'autorevolezza della Presidente e per le sue modalità di gestione del rapporto con gli stakeholder rilevanti
Soddisfazione per l'interazione tra il Collegio Sindacale, il Consiglio e gli altri organi, ritenuta costruttiva e ben bilanciata

Il Consiglio ha valutato i punti di attenzione,sollevati da una minoranza, in alcuni casi significativa dei Consiglieri, con lo scopo di ottenere ulteriori livelli di miglioramento in un quadro, comunque, di generale soddisfazione espressa dai Consiglieri. Il processo si è concluso formalmente il 10 marzo 2021 con la pubblicazione dei risultati in questa Relazione. La maggioranza dei Consiglieri, durante la Board review 2020, si è espressa in modo generalmente più che positivo sull'efficacia e sul funzionamento del Consiglio: cionondimeno, una parte minoritaria dei Consiglieri ha individuato spazi di miglioramento su alcuni aspetti, in parte già emersi nel 2019, rispetto ai quali si registra, invece, una maggior soddisfazione riguardante la gestione delle operazioni con parti correlate. Tra gli aspetti su cui si auspica un miglioramento, si rileva, per un verso, un maggior spazio da dedicare in Consiglio alla discussione strategica e ai temi della digitalizzazione e dell'innovazione e, per l'altro, l'opportunità di un rafforzamento delle competenze del Consiglio in ambito IT, cybersecurity, operations e dell'esperienza a livello internazionale. Una minoranza di Consiglieri ha rilevato spazi di miglioramento anche rispetto ai flussi informativi tra alcuni Comitati Consiliari e il Consiglio, auspicando un miglioramento dell'adeguatezza e della tempestività delle informazioni attinenti ai temi in agenda: su tale aspetto, sollevato anche nella riunione degli Amministratori Indipendenti di dicembre, il Consiglio ha già condiviso l'adozione di alcune misure conseguenti nella sua prima seduta successiva. In seguito, su tutti gli anzidetti punti di attenzione, esaminati dal CNR nella seduta del 10 febbraio 2021, sono stati forniti riscontri e previste azioni di intervento: in particolare, è iniziata da subito l'attuazione delle misure di miglioramento relative ai flussi tra Comitati Consiliari e Consiglio anche al fine di salvaguardare un clima positivo all'interno del Consiglio. È stato condiviso di valutare l'opportunità di ulteriori sessioni di approfondimento sui temi della digitalizzazione e dell'innovazione, peraltro già svolti nel 2020, fermo che su questi temi è intervenuta a dicembre 2020 una revisione organizzativa a livello sia di GHO sia di GMC, di cui si è dato conto in una precedente sezione della Relazione. Il tema delle competenze nel Consiglio sarà considerato in sede di redazione del parere di orientamento in vista dell'Assemblea 2022, in cui sarà all'ordine del giorno la nomina del Consiglio.

Per quanto la Board review 2020 non abbia impegnato se non marginalmente il consulente Egon Zehnder International, si dà atto che il predetto consulente ha svolto, nel corso dell'ultimo esercizio, attività professionalità a favore della Compagnia e di altre società del Gruppo per un corrispettivo di ammontare tale da non inficiare la sua indipendenza di giudizio.

Remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche

Ai sensi di quanto previsto dall'art. 123-ter del TUF, dal Regolamento IVASS 38/2018 e dai principi e criteri applicativi dell'art. 6 del Codice CG, la politica generale per la remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche è illustrata nell'apposita relazione approvata dal Consiglio, previo parere del CNR, che sarà sottoposta all'esame e all'approvazione dell'Assemblea 2021. Tale relazione sarà disponibile sul Sito sotto la voce Governance, nelle sezioni dedicate rispettivamente alla Remunerazione e alla Assemblea degli Azionisti.

Approfondimenti nella Relazione su remunerazione e compensi

PRESIDENTE

Il Consiglio elegge fra i suoi componenti il Presidente, ove non vi abbia già provveduto l'Assemblea: la scelta è effettuata fra candidati in possesso di requisiti professionali specifici fra quelli richiesti per gli altri Consiglieri.

Il Presidente ha la legale rappresentanza della Società e la esprime con l'apposizione della propria firma abbinata a quella di altro legale rappresentante sotto la denominazione della Società7 .

BOX NORMATIVO

Il Decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 220 del 2011 prevede che, per assumere la carica, il presidente, l'amministratore delegato e i componenti del comitato esecutivo di un'impresa di assicurazione debbano aver svolto, per non meno di un quinquennio, almeno una delle seguenti attività:

  • ∙ amministrazione, direzione e controllo in società ed enti del settore assicurativo, finanziario o creditizio;
  • ∙ amministrazione, direzione e controllo in imprese pubbliche e private, aventi dimensioni adeguate a quelle di assicurazione o di riassicurazione presso le quali la carica deve essere ricoperta;
  • ∙ professionali in materie attinenti al settore assicurativo, creditizio o finanziario o attività di insegnamento universitario di ruolo in materie economiche, giuridiche o attuariali aventi rilievo per il settore assicurativo.

Per la carica di direttore generale (o di funzione equivalente) è richiesto il possesso di una specifica competenza professionale acquisita in materia assicurativa, creditizia o finanziaria attraverso esperienze di lavoro con funzioni dirigenziali di adeguata responsabilità per un periodo non inferiore a 5 anni.

Oltre alle altre attribuzioni spettanti a termini di legge, il Presidente presiede l'Assemblea in conformità alle regole fissate nel Regolamento Assembleare.

Inoltre, convoca e presiede il CdA e ne fissa l'ordine del giorno, chiarisce su quali argomenti gli Amministratori sono chiamati a deliberare e su quali invece sono chiamati a prendere atto di informativa, assicura che i componenti siano posti nelle condizioni di essere preparati a ciascuna seduta, nel rispetto delle previsioni del Regolamento CdA e Comitati; ne dirige, coordina e modera i lavori proclamando i risultati delle rispettive deliberazioni. Riveste inoltre un ruolo di raccordo tra gli Amministratori Esecutivi e i non Esecutivi e cura il coordinamento tra le attività di tutti i Comitati Consiliari, compresi quelli di cui non è componente, e del Consiglio: tale attività, che comporta anche una partecipazione alle sedute dei Comitati Consiliari, implica che sia assicurato dal Presidente un flusso informativo tempestivo a favore del Consiglio sulle risultanze dell'attività istruttoria, propositiva e consultiva svolta dal Comitati Consiliari. Il Presidente si fa parte diligente affinché vengano effettivamente svolte attività di formazione a favore degli Amministratori e dei Sindaci e cura l'adeguatezza e la trasparenza del processo di autovalutazione dell'organo di amministrazione. Redige, supportato dal Segretario, il verbale di ogni seduta del Consiglio, che viene reso disponibile ai componenti, nel termine previsto per la messa a disposizione della documentazione relativa alla riunione successiva. A tutti questi compiti il Presidente ha regolarmente assolto nel 2020.

Gabriele Galateri di Genola, confermato Presidente per il triennio 2019- 21 con deliberazione del CdA del 7 maggio 2019 riunitosi al termine dei lavori dell'Assemblea tenutasi in pari data, ha assunto le funzioni dal 23 maggio 2019, data di entrata in vigore del nuovo Statuto. Il Presidente non svolge un ruolo operativo non essendogli state attribuite deleghe aggiuntive rispetto ai poteri previsti dalla legge e dallo Statuto.

Il Regolamento IVASS 38/2018 ha sancito che il presidente del consiglio di amministrazione delle imprese assicurative e delle USCI cui si applica il cd. "regime rafforzato" (tra le quali rientra Generali) non abbia un ruolo esecutivo né svolga alcuna funzione gestionale; inoltre non può essere componente del comitato esecutivo, se costituito, ma può partecipare alle relative riunioni, senza diritto di voto. Al riguardo, si evidenzia che da tempo la Compagnia non istituisce un comitato esecutivo, organo facoltativo previsto dallo Statuto.

VICEPRESIDENTI

Il Consiglio elegge fra i suoi componenti uno o più Vicepresidenti, ai quali spetta di sostituire in tutte le sue attribuzioni il Presidente in caso di sua assenza o impedimento. In presenza di più Vicepresidenti, tale compito spetta al Vicepresidente che ricopre anche la carica di Amministratore Delegato: qualora nessuno dei Vicepresidenti ricopra tale ruolo, la sostituzione compete al Vicepresidente più anziano di età.

Francesco Gaetano Caltagirone (cui spetta, in virtù dell'art. 30.2 dello Statuto, il ruolo di Vicepresidente vicario) e Clemente Rebecchini sono stati confermati nella carica di Vicepresidente per il triennio 2019-21 con deliberazione consiliare del 7 maggio 2019. In caso di nomina di un Comitato Esecutivo, i Vicepresidenti ne sono componenti di diritto per disposizione statutaria.

AMMINISTRATORE DELEGATO E GROUP CEO

Il Consiglio può nominare fra i propri componenti uno o più Amministratori delegati, stabilendone le attribuzioni.

A termini di Statuto, l'Amministratore Delegato esercita il potere di guida e la gestione operativa della Società e del Gruppo, in Italia e all'estero, con ogni facoltà di ordinaria amministrazione, in coerenza con gli indirizzi generali programmatici e strategici determinati dal CdA e nei limiti di valore specificati; sono fatti salvi i poteri attribuiti dalla legge o dallo Statuto in via esclusiva ad altri organi della Società ovvero altrimenti delegati dal Consiglio. Le formali attribuzioni dell'Amministratore Delegato in carica sono riportate nel Compendio informativo alla Relazione (disponibile sul Sito).

Il CdA eletto dall'Assemblea 2019 ha confermato Philippe Donnet nella carica di Amministratore Delegato e Group CEO per il triennio 2019-21, conferendogli i poteri di cui disponeva al termine del precedente mandato di carica.

Per monitorare l'esercizio delle deleghe del Group CEO, il Gruppo garantisce un sistematico flusso informativo proveniente da tutte le strutture aziendali e di Gruppo: il Group CFO, con l'ausilio di una propria funzione, raccoglie ed esamina le informazioni acquisite e riferisce in merito trimestralmente al Consiglio e al Collegio. Tali procedure operative sono state regolarmente applicate nel 2020.

A cadenza mediamente mensile viene poi fornita una informativa strutturata sul generale andamento della gestione del Gruppo, segmentata anche nelle sue articolazioni geografiche e di Business Unit, sulla sua prevedibile evoluzione e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale.

I SEI COMITATI CONSILIARI

Nella riunione del 7 maggio 2019 il CdA ha istituito 6 Comitati Consiliari, cui sono state attribuite funzioni propositive, consultive e istruttorie a beneficio dello stesso organo amministrativo. Più precisamente, aderendo alle raccomandazioni del Codice CG, sono stati nominati il Comitato Controllo e Rischi (CCR) e il Comitato Nomine e Remunerazione (CNR). Il Consiglio ha inoltre istituito il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (COPC), anche in considerazione delle disposizioni del Regolamento OPC, il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità sociale e ambientale (CGS), il Comitato per gli Investimenti (CI) e il Comitato per le Operazioni Strategiche (COS).

Il riferimento statutario per l'istituzione dei Comitati Consiliari risiede nella norma dell'art. 34 dello Statuto, che dà facoltà al Consiglio di istituire comitati consultivi, anche presso il Consiglio stesso, e di fissarne le attribuzioni e i compensi. Inoltre, ai componenti dei Comitati Consiliari spetta il rimborso delle spese sostenute per intervenire alle riunioni nonché l'eventuale compenso stabilito dal Consiglio (sul punto vedi quanto esposto alla pag. 17). Il funzionamento di tutti i Comitati Consiliari è disciplinato dal Regolamento CdA e Comitati.

I componenti dei comitati (non meno di 3 per ciascuno di essi) sono nominati dal Consiglio e, salva sua diversa determinazione, sono scelti tra i membri dello stesso. I Comitati Consiliari decadono all'atto della cessazione del Consiglio: qualora, nel corso del mandato, uno o più componenti vengano a mancare per qualsiasi ragione, il CdA provvede, se ritenuto necessario, alla sostituzione con propri componenti che siano in possesso dei requisiti previsti per l'assunzione della carica.

Nominati dal Consiglio tra i propri componenti, i presidenti dei Comitati Consiliari ne convocano le riunioni, definendone le agende, preparandone i lavori, coordinandone e moderandone la discussione. Alla prima seduta utile del Consiglio, essi forniscono informativa sulle attività svolte dai

Comitati Consiliari e sulle proposte, pareri e raccomandazioni formulate. In caso di assenza o impedimento, essi sono sostituiti in tutte le loro attribuzioni dal componente del comitato più anziano d'età.

Il Presidente garantisce l'efficace coordinamento tra l'attività dei Comitati Consiliari (sia quelli espressamente previsti dalla raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, sia quelli istituiti dalla Società) con quella dell'organo di amministrazione anche attraverso la sua partecipazioni alle riunioni.

Per l'organizzazione dei propri lavori i Comitati Consiliari si avvalgono sia di un segretario nominato dal Consiglio o dai Comitati stessi, sia del supporto della funzione Corporate Affairs: il Consiglio ha affidato il ruolo di Segretario di tutti i Comitati Consiliari al Segretario del CdA, Giuseppe Catalano.

I Comitati Consiliari si radunano, su invito del proprio presidente o di chi ne fa le veci, nel luogo fissato dall'avviso di convocazione trasmesso a tutti i componenti almeno 4 giorni lavorativi prima di quello fissato per la riunione: in caso d'urgenza, il termine può essere ridotto a 2 giorni. La documentazione relativa alle riunioni è posta a disposizione dei Consiglieri contestualmente all'avviso di convocazione. L'occasionale inosservanza di tale termine, nel corso del 2020, ha riguardato pochi documenti, per la maggior parte dei casi presentazioni oggetto di revisione a seguito di interventi di funzioni interne, fermo restando che la documentazione è stata comunque resa disponibile in tempo utile per l'esame da parte degli interessati prima delle riunioni, oltre a essere stata illustrata in modo ancora più approfondito nel corso della seduta stessa. I lavori e l'esito dell'esame istruttorio svolto dai Comitati sono riportati dai rispettivi Presidenti in seno al Consiglio alle prime riunioni utili, se del caso con l'ausilio dei manager competenti.

In ogni caso, le risultanze della Board review 2020 testimoniano una complessiva soddisfazione per l'adeguatezza del processo di informazione che precede le riunioni dei Comitati.

I Comitati Consiliari si riuniscono sulla base di un calendario approvato dal Consiglio, su proposta dei loro presidenti, e aggiornato ogniqualvolta ritenuto opportuno e/o necessario dal rispettivo presidente, alla luce dell'evoluzione delle attività sociali; è previsto che le riunioni si tengano in tempo utile per la trattazione delle materie di rispettiva competenza, i cui esiti sono poi sottoposti all'esame e alla valutazione del Consiglio.

Alle sedute dei Comitati Consiliari possono partecipare persone diverse dai loro componenti – per esempio: altri Consiglieri, dirigenti e funzionari del Gruppo – su invito del presidente del comitato stesso, anche con riferimento a singoli argomenti dell'ordine del giorno. Alle riunioni partecipa con continuità il Presidente, per assicurare il corretto coordinamento con le attività del Consiglio.

Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei voti: a parità di voti, prevale quello del presidente del comitato. Il voto non può essere espresso per rappresentanza.

Di ogni riunione è redatto un verbale, firmato dal presidente del comitato e dal suo segretario.

Nello svolgimento delle proprie attività, i Comitati Consiliari hanno la facoltà di accedere alle informazioni e alle strutture aziendali ritenute necessarie per lo svolgimento dei propri compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio. In questo senso, nel 2020 è stata richiesta più volte la presenza alle riunioni dei manager della Compagnia, competenti per le materie iscritte all'ordine del giorno, che hanno fornito ai componenti dei Comitati Consiliari gli approfondimenti e la documentazione utile all'assunzione delle relative decisioni.

I comitati previsti dal Codice CG dispongono di un adeguato budget annuale di spesa attribuito loro dal Consiglio (che si è riservato la facoltà di approvare almeno annualmente il budget anche per i comitati la cui istituzione non è oggetto di espressa raccomandazione del Codice CG). In linea con le best practice, gli Amministratori Indipendenti costituiscono la maggioranza dei componenti dei comitati consiliari raccomandati dal Codice CG e a uno di essi ne è stata affidata la presidenza.

Composizione dei Comitati in essere

Nelle pagine che seguono forniamo per ciascun comitato l'informativa di dettaglio sui contenuti dell'incarico conferito e sull'attività effettivamente svolta nel corso dell'esercizio. Riguardo alle riunioni tenutesi nell'anno, anche per opportuno raffronto, indichiamo in apposite tabelle numero, durata e presenza media nell'ultimo triennio.

Comitato Controllo e Rischi8

Il Comitato Controllo e Rischi (CCR) oggi in carica è stato nominato dal Consiglio il 7 maggio 2019: è composto da 5 Consiglieri, in carica fino all'Assemblea che approverà il bilancio relativo all'esercizio 2021. L'Amministratore indipendente Alberta Figari ne è presidente, mentre il ruolo di Segretario è svolto da Giuseppe Catalano.

La maggioranza dei componenti del CCR è in possesso di una specifica competenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria. È stato accertato il possesso del requisito d'indipendenza in capo a 4 dei 5 componenti: l'amministratore non indipendente Clemente Rebecchini è stato scelto in considerazione della sua qualificata e ampia esperienza in materia finanziaria e di gestione dei rischi. Alle riunioni partecipano, quali invitati permanenti, i responsabili delle Funzioni Fondamentali.

Il CCR è investito di funzioni consultive, propositive e istruttorie nelle materie dei controlli interni e della gestione dei rischi. Assiste il CdA nella determinazione delle linee di indirizzo del SCIGR, nella verifica periodica della sua adeguatezza e del suo effettivo funzionamento; nell'identificazione, valutazione e gestione dei principali rischi aziendali, ivi inclusi quelli derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio stesso sia venuto a conoscenza e quelli connessi ai temi di carattere non finanziario. Esprime pareri sulle proposte formulate in merito alla nomina, revoca e remunerazione dei responsabili delle Funzioni Fondamentali e sui piani di attività delle stesse. La lista completa delle attribuzioni del CCR è riportata nel Compendio informativo alla Relazione (disponibile sul Sito).

E-MARKET
SDIR
ce CERTIFIED
DIARIO DEL CCR 2020 – Principali pareri e valutazioni
Mese Solvency II Controlli interni, gestione dei rischi Documenti finanziari e contabili,
investimenti
Gennaio ∙ Esame di modifiche minori del Modello
Interno di calcolo del capitale ai sensi di
Solvency II e della relativa documentazione
da presentare all'IVASS
∙ Proposta di budget del Comitato per il 2020
∙ Esame dei risultati del Risk Assessment
2019 relativo ai rischi operativi e di
compliance
∙ Informativa delle Funzioni di Controllo sulle
attività svolte nel 2019
∙ Parere in merito al sistema di
incentivazione 2020
∙ Analisi di mercato e proposte retributive
per i responsabili delle funzioni
fondamentali
Febbraio ∙ Informativa sul processo di Internal Model
Review
∙ Pareri sulla revisione periodica di politiche
a livello di Gruppo e di Capogruppo
∙ Informative su tematiche di rischio
∙ Relazione del responsabile della Funzione
di Internal Audit relativa alla gestione dei
reclami al secondo semestre 2019
∙ Esame della Delibera Quadro sugli
investimenti di Assicurazioni Generali
S.p.A. ai sensi del Regolamento IVASS
24/2016
∙ Parere sulle procedure di impairment test,
ai sensi del documento congiunto Banca
d'Italia/Consob/ISVAP del 3 marzo 2010,
n. 4
∙ Informativa sulla corretta e omogenea
applicazione dei principi contabili
Marzo ∙ Informativa sulla situazione di solvibilità
economica di Gruppo al 31/12/2019
∙ Esame dell'ORSA Report 2019 della
Capogruppo
∙ Parere sul RSR e sul SFCR della
Capogruppo
∙ Informativa sulle riserve tecniche ai sensi
di Solvency II a livello della Capogruppo
∙ Valutazione dell'adeguatezza e
dell'efficacia del SCIGR
∙ Esame dell'adeguatezza dell'assetto
amministrativo e contabile con riferimento
alla gestione dei rischi
∙ Esame della Relazione attuariale
sulle riserve tecniche della Società al
31/12/2019
∙ Analisi attuariale sulla riservazione al
31/12/2019
∙ Esame delle relazioni della responsabile
del Group Audit, del Group Compliance
Officer e del Group Chief Risk Officer
sulle politiche di remunerazione (art. 58
Regolamento IVASS 38/2018)
∙ Informativa di aggiornamento del DP e
parere sul piano di attività 2020 e sul
relativo budget
∙ Monitoraggio periodico sui limiti relativi
alla SAA
∙ Valutazione sul corretto utilizzo dei principi
contabili e sulla loro omogeneità tra le
varie società del Gruppo, ai fini del bilancio
consolidato, e valutazione sul corretto
utilizzo dei principi contabili ai fini del
bilancio della Capogruppo
∙ Informativa in tema di Impairment test del
goodwill
∙ Esame della reportistica periodica in
materia di investimenti
Aprile ∙ Pareri sulla revisione periodica di politiche
a livello di Gruppo e di Capogruppo
∙ Informativa sulle riserve tecniche ai sensi
di Solvency II a livello di Gruppo
∙ Parere sul SFCR a livello di Gruppo
∙ Informativa sulla revisione e verifica
indipendente dei metodi di valutazione
delle attività e passività diverse dalle
riserve tecniche a livello di Gruppo
∙ Esame dell'ORSA Report 2018 della
Capogruppo
∙ Esame del Regulatory Supervisory Report
e del Solvency Financial Condition Report
della Capogruppo
∙ Esame delle Relazioni della Società di
Revisione ai sensi dell'art. 14 D.lgs. 27
gennaio 2010, n. 39, dell'art. 10 del
Regolamento UE n. 537/2014 e dell'art.
102 del D.lgs. 7 settembre 2005, n. 209,
e dell'art. 11 del Regolamento UE n.
537/2014
Maggio ∙ Informativa periodica sulla situazione di
solvibilità economica
∙ Aggiornamento sul SFCR a livello di Gruppo
∙ Pareri sulla revisione periodica di politiche
a livello di Gruppo e di Capogruppo
∙ Parere sulla nuova governance
organizzativa della Group Actuarial
Function
∙ Esame della relazione trimestrale di audit a
livello di Capogruppo e di Gruppo
∙ Esame della reportistica periodica in
materia di investimenti
DIARIO DEL CCR 2020 – Principali pareri e valutazioni (segue)
Mese Solvency II Controlli interni, gestione dei rischi Documenti finanziari e contabili,
investimenti
Giugno ∙ Esame di modifiche del Modello Interno di
calcolo del capitale ai sensi di Solvency
II e della relativa documentazione da
presentare all'IVASS
∙ Esame dell'ORSA Report 2019 del Gruppo
∙ Esame del RSR a livello di Gruppo
∙ Informativa sul Validation Report 2019 di
Gruppo e della Capogruppo
∙ Monitoraggio periodico sui limiti relativi
alla SAA
∙ Informativa sugli investimenti nel settore
del private equity
Luglio ∙ Informativa periodica sulla situazione di
solvibilità economica del Gruppo
∙ Pareri sulla revisione periodica di politiche
a livello di Gruppo e di Capogruppo
∙ Informativa di aggiornamento sullo stato
delle attività delle Funzioni Fondamentali al
30/6/2020
∙ Relazione del responsabile della funzione
di Internal Audit su gestione dei reclami al
30/6/2020
∙ Informativa periodica sul monitoraggio dei
limiti di concentrazione del Gruppo
∙ Valutazione periodica sull'adeguatezza e
l'efficacia del SCIGR al 30/6/2020
∙ Valutazione sul corretto utilizzo dei principi
contabili e sulla loro omogeneità tra le varie
società del Gruppo, ai fini della Relazione
semestrale
∙ Informativa di aggiornamento da parte
del DP
∙ Esame della reportistica in materia di
investimenti
Settembre ∙ Pareri sulla revisione periodica di politiche
a livello di Gruppo e di Capogruppo
∙ Monitoraggio periodico sui limiti relativi
alla SAA
Ottobre ∙ Informativa su specifiche aree di rischio
Novembre ∙ Pareri sulla revisione periodica di politiche
a livello di Gruppo e di Capogruppo
∙ Informativa periodica sulla situazione di
solvibilità economica del Gruppo
∙ Reportistica in materia di outsourcing
∙ Informativa periodica sul monitoraggio dei
limiti di concentrazione di Gruppo
∙ Esame degli Audit Report al 30/9/2020 a
livello di Capogruppo e di Gruppo
∙ Tematiche di sicurezza IT
∙ IT Risk Management Framwork
∙ Security Group Policy
∙ Esame della reportistica in materia di
investimenti
Dicembre ∙ Pareri sulla revisione periodica di politiche
a livello di Gruppo e di Capogruppo
∙ Revisione del Risk Appetite Framework
∙ Informativa sugli investimenti nel settore
del private equity
∙ Esame della delibera quadro sugli
investimenti della Capogruppo, ai sensi del
Regolamento IVASS 24/2016

Nel 2020, su invito del suo presidente, hanno partecipato alle sedute del CCR oltre ai responsabili delle Funzioni Fondamentali, il Dirigente Preposto nonché alcuni dirigenti e funzionari della Compagnia aventi competenza sugli argomenti che, di volta in volta, sono stati sottoposti all'esame del CCR: a cadenza periodica hanno preso parte ad alcune sedute anche esponenti della Società di Revisione, limitatamente a specifici temi all'ordine del giorno.

L'avviso di convocazione è trasmesso anche ai componenti del Collegio per consentirne la partecipazione alle riunioni. Nel 2020 la percentuale di partecipazione di questi ultimi è stata del 94,7%, (84% nel 2019).

Durante l'esercizio 2020

  • ∙ il CCR non ha fatto ricorso all'ausilio di consulenti esterni alla Società;
  • ∙ i responsabili delle Funzioni Fondamentali hanno riferito sull'operato

delle proprie strutture al CCR e ai componenti del Collegio: detti responsabili hanno avuto accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico;

∙ il CCR ha espresso diversi pareri e raccomandazioni su specifici aspetti inerenti all'identificazione dei principali rischi aziendali e ha monitorato l'autonomia, l'efficacia e l'efficienza delle risorse assegnate alle Funzioni Fondamentali, chiedendo altresì, in occasione delle riunioni del CCR stesso (alla presenza del Collegio) di svolgere alcune verifiche su specifiche aree operative.

I componenti del CCR ricevono un compenso annuo lordo (60.000 EUR per il presidente e 40.000 EUR per gli altri componenti) e un gettone di presenza pari a 2.000 EUR per seduta, oltre al rimborso delle spese sostenute per intervenire alle riunioni.

Usualmente le riunioni del CCR si tengono in tempo utile per l'esame delle materie sulle quali è prevista l'interazione con il Consiglio: sulle risultanze delle stesse è fornito sistematicamente al Consiglio un rapporto scritto, di regola nei tempi previsti per la messa a disposizione della documentazione pre-consiliare.

Delle riunioni è sempre stato redatto dal presidente e dal Segretario un processo verbale, poi approvato nelle successive riunioni.

CCR: durata media delle riunioni (ore)

CCR: numero riunioni

La Tabella 2 allegata alla Relazione evidenzia le presenze relative a ciascun componente del CCR. Il calendario 2021 prevede al momento 14 riunioni.

Con riferimento all'esercizio 2020, nella riunione del 23 gennaio 2020 il CCR ha definito il proprio budget di spesa per l'esercizio 2020 in 250.000 EUR, poi approvato dal Consiglio nella successiva seduta del 29 gennaio 2020.

Nella riunione del 21 gennaio 2021 il CCR ha definito il proprio budget di spesa per l'esercizio 2021 in 250.000 EUR, poi approvato dal Consiglio nella successiva seduta del 27 gennaio 2021.

A febbraio 2021 è stato presentato al CCR il framework per la misurazione e la gestione del cyber risk, individuato attraverso lo studio di diversi ipotetici scenari di attacco, la cui intensità è stata determinata in base all'entità dell'impatto economico dell'attacco e alla probabilità di successo dello stesso, in funzione della vulnerabilità del SCIGR e dell'intensità della minaccia. Tali elementi sono stati valutati studiando, per ogni scenario, gli attori, l'obiettivo, il bene oggetto dell'attacco e le modalità con cui lo stesso potrebbe essere perpetrato. L'impatto economico per Generali è stato considerato in termini sia diretti (maggiori costi, ad esempio per sanzioni imposte dal Regolatore), sia indiretti (minori ricavi per un maggiore tasso di riscatto).

Il sistema dei controlli interni approntato a fronte di tale rischio si sostanzia in un modello predisposto dal Group Risk Management con una lista di controlli, definita centralmente dalla funzione Group Security e rivista una volta all'anno sulla base dei risultati dell'anno precedente e dell'evolversi degli standard internazionali (in particolare del cyber security framework NIST*, che si basa su 5 aree di analisi: identify, protect, detect, respond e recover): l'adeguatezza di ciascun controllo è oggetto di autovalutazione del responsabile locale della sicurezza informatica (ossia il Chief Security Transformation Officer) sulla base di una scala da 0 a 4 e il giudizio di sintesi sull'adeguatezza complessiva dei controlli è basato sulla media delle valutazioni dei singoli controlli. Per i controlli valutati come più deboli devono essere individuate e implementate specifiche a zioni d i r imedio. Il framework così definito sarà prossimamente esteso a tutte le società del Gruppo, secondo un piano pluriennale che terrà in considerazione gli altri programmi aziendali in ambito IT e sicurezza e che definirà l a governance dei rapporti tra la Capogruppo, le Business Unit e le varie funzioni aziendali coinvolte.

Comitato per le Operazioni con Parti Correlate

Il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (COPC), nominato dal Consiglio il 7 maggio 2019, è composto da 5 Consiglieri indipendenti, in carica fino all'Assemblea che approverà il bilancio relativo all'esercizio 2021. L'Amministratore indipendente Paolo Di Benedetto ne è presidente e il ruolo di Segretario è affidato a Giuseppe Catalano.

In conformità alla normativa di legge e regolamentare applicabile, il COPC ha ricevuto dal Consiglio il compito di esprimere pareri sulle operazioni con parti correlate sottoposte alla sua attenzione, in conformità alle Procedure OPC approvate dal Consiglio e pubblicate sul Sito (nella sezione Governance / Sistema di Governance / Operazioni con parti correlate): il parere ha per oggetto l'interesse della Società al compimento delle operazioni con parti correlate e la convenienza e la correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Il COPC, inoltre, è competente a esprimere il proprio parere sulla revisione delle Procedure OPC; per il rilascio dei propri pareri, può farsi assistere da uno o più esperti indipendenti. Nel 2020, su iniziativa del COPC, tali procedure sono state riviste per allinearle alle migliori prassi societarie riscontrate sul mercato, nella prospettiva di ottimizzare il funzionamento del COPC. La disciplina del COPC, formalizzata anche nelle Procedure OPC, era stata inoltre ottimizzata, nell'arco del precedente triennio di mandato consiliare, per rendere più efficace il coordinamento tra il COPC e gli altri comitati che trattino materie di interesse comune.

Nella nostra governance il rilascio di pareri sulle operazioni relative ai compensi degli Amministratori, dei Sindaci effettivi e dei componenti del GMC spetta, in ragione della materia trattata, al CNR, che, anche per svolgere tale compito, è composto in maggioranza da Amministratori Indipendenti, in conformità alla normativa vigente.

Il numero delle riunioni segue un calendario annuale predefinito, integrato in funzione del numero di operazioni che si rende necessario sottoporre all'esame del COPC. Nel 2020 il COPC si è riunito in 3 occasioni: ogni anno, vi è almeno una riunione in cui il comitato riceve un'informativa sulle operazioni effettuate nell'esercizio precedente classificate come esenti dall'applicazione delle Procedure OPC.

Nella Tabella 2 allegata alla Relazione sono indicate le presenze relative a ciascun componente del COPC.

Delle riunioni è sempre stato redatto dal presidente e dal Segretario un processo verbale, poi approvato in occasione delle riunioni successive.

L'avviso di convocazione è trasmesso anche al Collegio per consentire a tutti i suoi componenti di partecipare alle sedute: nel 2020, la percentuale di partecipazione di questi ultimi è stata del 88,9% (42% nel 2019).

Secondo quanto deliberato dal Consiglio, i componenti del COPC ricevono un compenso annuo lordo (25.000 EUR per il presidente e 20.000 EUR per gli altri componenti) e un gettone di presenza pari a 2.000 EUR per seduta, oltre al rimborso delle spese sostenute per intervenire alle riunioni.

01:30 01:15 01:00 00:45 00:30 00:15 2018 2019 2020 00:43 00:42 00:34

COPC: numero riunioni

COPC: presenza media alle riunioni

COPC: durata media delle riunioni

Comitato per le Nomine e la Remunerazione

* Componenti del comitato soltanto in relazione alle tematiche inerenti alle nomine.

Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione (CNR), nominato dal Consiglio il 7 maggio 2019, è composto da 7 Consiglieri in carica fino all'Assemblea che approverà il bilancio relativo all'esercizio 2021: i componenti si riducono a 3, in maggioranza indipendenti, per la trattazione degli argomenti in materia di remunerazione. L'Amministratore indipendente Diva Moriani ne è presidente e il ruolo di Segretario è affidato a Giuseppe Catalano. * Componenti del comitato soltanto in relazione alle tematiche inerenti alle nomine.

Il Consiglio ha ritenuto di confermare la scelta, già effettuata nel precedente triennio di mandato, di dotarsi di un unico comitato che integri in sé le competenze in materia sia di nomine sia di remunerazione (che spesso si combinano tra loro in vista delle deliberazioni che il CdA è chiamato ad assumere).

Come detto sopra, il CNR è competente al rilascio di pareri su quelle particolari operazioni con parti correlate che riguardano i compensi degli Amministratori, dei Sindaci effettivi e dei componenti del GMC. Pertanto, come accade per il COPC, qualora uno o più dei suoi componenti dichiarino la sussistenza di rapporti di correlazione rispetto a un'operazione sottoposta all'esame del CNR, quest'ultimo è integrato, limitatamente all'esame di detta operazione, dagli altri Amministratori Indipendenti facenti parte del CdA a partire dal più anziano d'età. Mancando almeno 2 Amministratori Indipendenti a formare il CNR, il parere o la proposta sono resi da un esperto indipendente nominato dal Consiglio. Si precisa peraltro che, anche nell'arco del 2020, nessun Amministratore, né altri soggetti interessati, hanno preso parte alle riunioni del CNR in cui vengono formulate proposte al Consiglio in merito alla propria remunerazione.

Il CNR, inoltre, svolge un ruolo consultivo, propositivo e istruttorio a favore del CdA, con il supporto del CGS, nell'assunzione delle decisioni di sua competenza relative alla dimensione, alla composizione del CdA stesso nonché alla sostituzione degli Amministratori Indipendenti. Svolge l'istruttoria sulla predisposizione del piano di successione degli Amministratori esecutivi ed esprime un parere sulle proposte del Group CEO in merito al piano per la successione degli appartenenti al GMC e sulle politiche di sviluppo e gestione degli appartenenti al GLG.

Esprime inoltre pareri e formula proposte al CdA sulla definizione delle politiche di remunerazione e sulla determinazione del trattamento economico spettante all'Amministratore Delegato, al Direttore Generale (ove nominato), al Presidente, agli altri Amministratori e ai Sindaci nonché, previo parere del Group CEO, a coloro che ricoprono ruoli interni alla Società e al Gruppo rilevanti ai fini dell'appartenenza al GMC. Riguardo al trattamento economico spettante agli Amministratori esecutivi e agli altri Amministratori che ricoprono particolari cariche, il CNR esprime proposte e formula pareri al Consiglio sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile della remunerazione, verificando l'effettivo raggiungimento di tali obiettivi. Esprime, inoltre, un parere sulle proposte formulate dal Group CEO in merito alla designazione e alla remunerazione dei componenti del GMC, degli appartenenti al GLG e dei presidenti, degli Amministratori esecutivi e dei direttori generali delle Controllate strategiche.

Le competenze riservate al CNR per deliberazione consiliare sono riportate integralmente nel Compendio informativo alla Relazione (disponibile sul Sito).

Con effetto dal 1° gennaio 2021, in linea con le raccomandazioni del Nuovo Codice CG, il CNR ha assunto i compiti già spettanti al CGS riguardanti il processo di Board review, la verifica periodica sul possesso dei requisiti previsti in capo ai componenti del CdA e del Collegio, sulla redazione del parere di orientamento e – alla luce della nuova previsione statutaria, introdotta dall'Assemblea 2020, entrata in vigore il 17 giugno 2020 – sull'eventuale presentazione di una lista di candidati del Consiglio uscente per la nomina di quello entrante.

DIARIO DEL CNR 2019 – Principali pareri e valutazioni
Mese Nomine Remunerazione Controllate del Gruppo
Gennaio ∙ Esame di informative sui sistemi
di incentivazione 2019 e 2020 e
sull'evoluzione normativa rilevante in
materia
Febbraio ∙ Proposta sul budget di spesa del Comitato
per il 2020
∙ Parere sulla proposta relativa al sistema di
incentivazione 2020 di Gruppo per il Group
CEO e i componenti del GMC
Marzo ∙ Parere sulla consuntivazione dei piani di
incentivazione 2019 per il Group CEO e i
componenti del GMC
∙ Parere sulla Relazione su remunerazione e
compensi e sui documenti informativi sui
piani di incentivazione
∙ Informativa sulla proporzionalità retributiva
tra il Group CEO e il personale dell'impresa
∙ Parere in merito alla definizione dei key
target e range relativi agli obiettivi STI
2020 per i componenti del GMC e sul
sistema di incentivazione 2020 per il Group
CEO
∙ Parere sulla proposta di remunerazione
per i componenti del nominando Collegio,
previa analisi di benchmark di mercato
∙ Parere sull'aumento di capitale al servizio
del piano LTI 2017
∙ Parere su proposte di designazione di
esponenti di vertice di società controllate
aventi rilevanza strategica
Giugno ∙ Esame dell'esecuzione del Piano LTI
2020-22
∙ Analisi di tematiche collegate all'Assemblea
2020
Luglio ∙ Esame del benchmark di mercato sul
trattamento retributivo del Group CEO
Settembre ∙ Approfondimenti su tematiche in materia di
remunerazione
Ottobre ∙ Presentazione del "Reskilling and We
LEARN Program"
∙ Parere sulla nomina e sul trattamento
retributivo di esponenti di vertice di Gruppo

DIARIO DEL CNR 2019 – Principali pareri e valutazioni

DIARIO DEL CNR 2019 – Principali pareri e valutazioni
(segue)
Mese Nomine Remunerazione Controllate del Gruppo
Novembre ∙ Approfondimenti sull'evoluzione della
normativa applicabile
∙ Presentazione delle iniziative di Diversity &
Inclusion e di Sustainability commitment
Dicembre ∙ Parere sul piano di successione per i
Componenti del GMC
∙ Valutazione periodica sul processo per la
successione del Group CEO
∙ Approfondimenti sull'evoluzione della
normativa applicabile
∙ Parere su una proposta di designazione di
un componente dell'organo amministrativo
di una società controllata avente rilevanza
strategica

Le seguenti 3 tabelle recano schematicamente gli indici di attività del comitato nell'ultimo triennio.

Delle riunioni è sempre stato redatto dal presidente e dal Segretario un processo verbale, poi approvato nelle successive riunioni.

La Tabella 2 allegata alla Relazione attesta le presenze relative a ciascun componente del CNR.

CNR: numero riunioni

Per l'anno 2021 sono state programmate al momento 8 riunioni.

Come approvato dal Consiglio nell'adunanza del 7 maggio 2019, i componenti del comitato ricevono un compenso annuo lordo (40.000 EUR per il presidente, 30.000 EUR per i componenti e 20.000 EUR per i componenti del comitato soltanto in relazione alle tematiche di nomine) e un gettone di presenza pari a 2.000 EUR per seduta, oltre al rimborso delle spese sostenute per intervenire alle riunioni.

Con riferimento all'esercizio 2020, nella riunione del 14 febbraio 2020 il CNR ha definito il proprio budget di spesa per l'esercizio 2020 in 100.000 EUR, poi approvato dal Consiglio nella successiva seduta del 19 febbraio 2020.

CNR: presenza media alle riunioni

Nella riunione del 10 febbraio 2021 il CNR ha definito il proprio budget di spesa per l'esercizio 2021 in 100.000 EUR, poi approvato dal Consiglio nella successiva seduta del 18 febbraio 2021.

Durante l'esercizio 2020:

  • ∙ il CNR si è avvalso di consulenti esterni indipendenti (quali ad esempio PWC e Mercer), alcuni dei quali hanno fornito la propria attività consulenziale anche ad altre società del Gruppo, per corrispettivi tali da non inficiare la loro indipendenza di giudizio, ai sensi del Codice CG;
  • ∙ su invito del presidente, hanno partecipato con assiduità alle sedute il responsabile della funzione Group HR & Organization e altri componenti dell'Alta Direzione.

Il CdA ha accertato che il CNR è composto in maggioranza da Amministratori

non esecutivi Indipendenti. Tutti i componenti del comitato, nella composizione competente in materia di remunerazione, sono in possesso di una adeguata conoscenza sui temi concernenti le politiche retributive.

Il presidente del CNR o altro suo membro possono riferire all'Assemblea annuale sulle modalità di esercizio delle funzioni demandate al Comitato.

Nel 2020, su invito del presidente, hanno partecipato con assiduità alle sedute il responsabile della funzione Group HR & Organization e altri componenti dell'Alta Direzione.

Il Collegio è invitato a partecipare alle sedute per la parte di trattazione delle tematiche sulla remunerazione. Nel 2020 la percentuale di partecipazione di questi ultimi è stata dell'83,3% (nel 2019 del 61%).

Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità sociale e ambientale

Il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità sociale e ambientale (CGS), nominato dal Consiglio il 7 maggio 2019, è composto da 5 Consiglieri in carica fino all'Assemblea 2021: Gabriele Galateri ne è presidente, mentre il ruolo di Segretario è attribuito a Giuseppe Catalano.

Il Consiglio s'è dotato di un organo endoconsiliare cui ha demandato,

da un lato, l'approfondimento delle questioni in materia di governo societario e, dall'altro, l'esame delle tematiche di crescente rilievo sulla sostenibilità sociale ed ambientale, per ricevere un adeguato supporto per la definizione delle linee strategiche – e per il monitoraggio della loro compiuta applicazione – sullo sviluppo sostenibile e sulla promozione di iniziative di responsabilità sociale in seno al Gruppo.

Il CGS svolge un ruolo consultivo, propositivo e istruttorio a favore del CdA nell'assunzione delle decisioni relative all'assetto delle regole di governo societario della Società e del Gruppo. Esprime un parere sul processo di autovalutazione annuale del CdA (Board review) – compito affidato, dal 1/1/2021, al CNR, in linea con il Nuovo Codice CG – e sulla documentazione assembleare nonché in merito alla politica sul cumulo degli incarichi. Supporta il CdA nell'accertamento del possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla legge e dal Codice CG in capo agli Amministratori; del possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalla legge e dalla Fit&Proper Policy in capo agli Amministratori e ai dirigenti che all'interno della Società e del Gruppo costituiscono le prime linee di riporto dell'Amministratore Delegato o del Direttore Generale e ai membri del GMC: questi compiti sono affidati, dall' 1/1/2021, al CNR, in linea con il nuovo Codice di CG. Assiste altresì il Consiglio nell'accertamento dell'insussistenza di cause di ineleggibilità, incompatibilità o decadenza ex lege in capo agli Amministratori, ai componenti del Collegio e al Direttore Generale (se nominato).

Alle riunioni del Comitato prende parte la segretaria dello specifico comitato di management focalizzato sulla sostenibilità (il Comitato di Sostenibilità9 ), ruolo affidato alla responsabile della funzione Group Sustainability and Social Responsibility: tale scelta assicura il collegamento diretto tra il Consiglio, per il tramite dell'apposito comitato endoconsiliare, e il management e la direzione e il coordinamento del Gruppo verso il raggiungimento degli obiettivi legati alla sostenibilità, e la declinazione operativa, all'interno delle varie Business Unit, delle iniziative e delle decisioni nell'ottica della sostenibilità

In merito alla sostenibilità sociale, in particolare, il Comitato è chiamato ad esprimere il proprio parere sulla "Carta degli Impegni di Sostenibilità", sulla "Politica di Gruppo per l'Ambiente e il Clima", sugli altri elementi del "Sistema di Gestione Ambientale" e su ogni altra questione concernente la visione della sostenibilità connessa all'esercizio dell'attività della Società e del Gruppo e alle dinamiche di interazione con gli stakeholder.

Alla luce di quanto previsto dal D. lgs. 30 dicembre 2016, n. 254 in materia di rendicontazione delle informazioni di carattere non finanziario, il CGS supporta il CdA nell'adozione delle decisioni di competenza, esprimendo un parere sulla metodologia di rendicontazione, sulla definizione degli indicatori materiali e sulla Politica di diversità per i componenti degli organi sociali della Società.

Con effetto dal 1/1/2021, il CGS svolge il compito di supportare il Consiglio nell'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine, in conformità alla Raccomandazione n. 1, lett. a), del Nuovo Codice CG, oltre a esprimere una propria valutazione preventiva sulla proposta di politica per la gestione del dialogo con la generalità degli Azionisti.

DIARIO DEL CGS 2020 – Principali pareri e valutazioni
Mese Governance Sostenibilità
Febbraio ∙ Informativa sulla comunicazione del Comitato italiano per la Corporate
Governance del 19 dicembre 2019
∙ Informativa sul nuovo Codice di Autodisciplina
∙ Informativa sull'evoluzione normativa in tema di quote di genere
∙ Valutazioni sull'accertamento dei requisiti di professionalità, onorabilità
e indipendenza dei componenti degli organi di amministrazione e
controllo della Società e dei requisiti previsti dalla Fit&Proper Policy della
Capogruppo per il Personale rilevante, così come definito dalla Policy
∙ Esame degli esiti della Board review 2019
∙ Avvio dei lavori per eventuali revisioni statutarie
∙ Informativa di aggiornamento su tematiche di sostenibilità
∙ Prima analisi sui contenuti della DNF
∙ Informativa sui green bond
Marzo ∙ Parere sulla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
2019
∙ Parere sull'avviso di convocazione dell'Assemblea 2020 e sulle relative
relazioni
∙ Informativa di aggiornamento relativa alla strategia sul
cambiamento climatico
∙ Informativa sulla DNF
Maggio ∙ Valutazioni sull'accertamento dei requisiti di professionalità, onorabilità e
indipendenza dei componenti del Collegio
∙ Esame dei risultati dell'Assemblea 2020
Giugno ∙ Parere sulla verifica delle situazioni di interlocking previste dall'art 36
DL. 6 dicembre 2011, n.201 in capo ai Consiglieri e Sindaci
∙ Aggiornamento su tematiche di sostenibilità
Ottobre ∙ Parere sull'adesione al Nuovo Codice CG
∙ Esame della proposta di revisione del Regolamento CdA e Comitati
∙ Esame del documento ex all'art. 5, c. 2, lett. i), e art. 71, c. 2, lett. m), del
Regolamento IVASS del 3 luglio 2018, n. 38
Novembre ∙ Parere sulla Politica per la gestione del dialogo con la generalità degli
Azionisti
∙ Parere sulla proposta di revisione del Regolamento CdA e Comitati
∙ Parere sulla revisione periodica della politica sul piano di
∙ successione del Group CEO
∙ Informativa sull'avvio della Board review 2020
∙ Parere sulla proposta di revisione della matrice di materialità
∙ Aggiornamento della normativa interna al Gruppo in tema di
sostenibilità
∙ Informativa sul Green Bonds Report
∙ Analisi dei risultati degli investimenti verdi e sostenibili

9 Si rinvia al paragrafo Gli organi per lo sviluppo della sostenibilità (nel primo capitolo La nostra governance)

Le seguenti 3 tabelle recano schematicamente gli indici di attività del comitato nell'ultimo triennio.

Delle riunioni è sempre stato redatto dal presidente e dal Segretario un processo verbale, poi approvato in occasione delle riunioni successive.

La Tabella 2 allegata alla Relazione attesta le presenze relative a ciascun componente del CGS. Per l'anno 2021 sono state programmate al momento 6 riunioni.

CGS: durata media delle riunioni

CGS: numero riunioni

Con deliberazione consiliare del 15 maggio 2019, è stato stabilito che i componenti del comitato ricevano un compenso annuo lordo (30.000 EUR per il presidente e 20.000 EUR per gli altri componenti) e un gettone di presenza pari a 2.000 EUR per seduta, oltre al rimborso delle spese sostenute per intervenire alle riunioni.

CGS: presenza media alle riunioni

L'avviso di convocazione è trasmesso altresì al Collegio, la cui partecipazione alle sedute del CGS nel 2020 è risultata del 72% (nel 2019, 68%).

Comitato per gli Investimenti

Il Comitato per gli Investimenti (CI), nominato dal Consiglio del 7 maggio 2019, è composto da 7 Consiglieri in carica fino all'Assemblea che approverà il bilancio relativo all'esercizio 2021. Philippe Donnet è il Presidente e il ruolo di Segretario è attribuito a Giuseppe Catalano. Il Group CFO, il Group CRO e il Group CIO partecipano stabilmente alle riunioni.

Il CI ha compiti consultivi, propositivi e istruttori nei confronti del Consiglio – in coerenza con l'assetto di governance definito dalla normativa di vigilanza assicurativa vigente – e del Group CEO, nei limiti delle loro rispettive attribuzioni, nella materia degli investimenti. In particolare, esamina le tematiche relative agli investimenti, tra cui quelle riguardanti la SAA e la ALM del Gruppo, per supportare il CdA nelle attività di valutazione e di monitoraggio della coerenza delle attività di investimento perseguite dal management con gli obiettivi e i vincoli di capitale derivanti dal processo di pianificazione.

Verifica preventivamente ed esprime un parere sulle operazioni di investimento e su quelle di disinvestimento di competenza del Consiglio, previo esame dei pareri delle competenti Funzioni Fondamentali.

L'organo è altresì chiamato a svolgere un'analisi periodica della situazione

dei mercati finanziari internazionali e di quelli rilevanti per l'operatività del Gruppo, dell'evoluzione del contesto politico, economico e finanziario negli ambiti di rilevanza per il Gruppo nonché delle previsioni finanziarie su cui si fonda la strategia del Gruppo, potendo raccomandare eventuali proposte di revisione della SAA che ottimizzino il profilo di rischio e rendimento del capitale economico. Inoltre, esamina le operazioni di investimento e di disinvestimento di particolare rilevanza effettuate nel periodo precedente.

L'avviso di convocazione è trasmesso anche al Collegio per consentire a tutti i suoi componenti di partecipare alle sedute: nel 2020 la percentuale di partecipazione di questi ultimi è stata del 75% (81% nel 2019).

I componenti del CI ricevono un compenso annuo lordo (30.000 EUR per tutti i membri, escluso il presidente) e un gettone di presenza di 2.000 EUR per seduta, oltre al rimborso delle spese sostenute per intervenire alle riunioni.

Delle riunioni è sempre stato redatto dal presidente del comitato e dal Segretario un processo verbale, poi approvato in occasione delle riunioni successive.

Nel corso del 2020, il CI:

  • ∙ ha svolto attività istruttoria ed espresso pareri sulla SAA del Gruppo, su iniziative nel settore dell'asset management, in ambito immobiliare, di investimento e disinvestimento di partecipazioni finanziarie e sulla gestione dei rischi finanziari e la strategia di investimento.
  • ∙ si è riunito in 8 occasioni, con una partecipazione media dei suoi componenti del 95% ed una durata media di 1 ora e 51' per seduta.

Per mancanza di omogeneità di confronto si omettono le consuete tabelle di raffronto cronologico dell'ultimo triennio, nel quale tale comitato non era istituito.

La Tabella 2 allegata alla Relazione evidenzia le presenze relative a ciascun componente del CI. Il calendario 2021 prevede al momento 11 riunioni.

Comitato per le Operazioni Strategiche

Il Comitato per le Operazioni Strategiche (COS), nominato dal Consiglio il 7 maggio 2019, è composto da 5 Consiglieri in carica fino all'Assemblea che approverà il bilancio relativo all'esercizio 2021. Philippe Donnet è stato eletto Presidente e il ruolo di Segretario è attribuito a Giuseppe Catalano.

Il COS valuta preventivamente, ed esprime un parere in merito a operazioni, attività e altre iniziative di valore strategico o destinate a incidere sulla struttura o sul modello di business del Gruppo, e comunque aventi un valore superiore a 50 Mio EUR. È inoltre competente a formulare analisi e proposte sui piani di riacquisto di azioni proprie – al di fuori dei piani a servizio di politiche di remunerazione del management – e per l'emissione e il riacquisto di prestiti obbligazionari di competenza del CdA.

I componenti del COS ricevono un compenso annuo lordo (10.000 EUR per tutti i membri escluso il presidente) e un gettone di presenza di 2.000 EUR per seduta, oltre al rimborso delle spese sostenute per intervenire alle riunioni.

Delle riunioni è sempre stato redatto dal presidente del comitato e dal Segretario un processo verbale, poi approvato in occasione delle riunioni successive.

Nel 2020 il COS si è riunito in 10 occasioni, con una partecipazione dei suoi componenti del 96% ed una durata media di 2 ore e 18' per seduta. Per mancanza di omogeneità di confronto col triennio precedente, nel quale tale comitato non era istituito, si omettono le consuete tabelle di raffronto cronologico dell'ultimo triennio.

La Tabella 2 allegata alla Relazione evidenzia le presenze relative a ciascun componente del COS.

COLLEGIO SINDACALE*

Il Collegio attualmente in carica è stato nominato dall'Assemblea 2020, con scadenza con l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2022: sono stati confermati tutti i componenti effettivi mentre è stato sostituito uno dei supplenti.

Dalla lista risultata di maggioranza, presentata dall'azionista Mediobanca S.p.A. (13% circa del capitale sociale), sono stati eletti 2 Sindaci effettivi (Lorenzo Pozza e Antonia Di Bella) e 1 Sindaco supplente (Tazio Pavanel) mentre dalla lista risultata di minoranza, presentata da alcuni investitori istituzionali sotto l'egida di Assogestioni (1,38% del capitale sociale), sono stati eletti la Presidente del Collegio (Carolyn Dittmeier) e 1 Sindaco supplente (Silvia Olivotto).

Composizione A questo proposito, si precisa che la lista di minoranza ha altresì attestato l'assenza di rapporti di collegamento, anche indiretti, con l'azionista che deteneva una partecipazione di maggioranza relativa.

Tutti i Sindaci hanno dichiarato di possedere i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza previsti dalla normativa applicabile e dal Codice CG: le informazioni complete relative ai predetti requisiti e alle caratteristiche personali e professionali dei Sindaci sono disponibili sul Sito, nella sezione Governance.

Nel 2020, il Collegio si è riunito in 25 occasioni (25 anche nel 2019). La partecipazione alle sedute è stata del 100% nel 2020, 100% nel 2019 e del 97,1% nel 2018; le assenze sono state sempre regolarmente giustificate.

Carolyn Dittmeier

Presidente del Collegio sindacale

Nazionalità: Italiana e Statunitense In carica dal 30 aprile 2014

Carriera

È nata il 6 novembre 1956 a Salem, Massachusetts (USA). È laureata in economia e commercio alla Wharton School dell'Università di Pennsylvania ed è revisore legale, certified public accountant, certified internal auditor e certified risk management assurance professional. Ha svolto la propria carriera soprattutto nel settore audit, ricoprendo il ruolo di responsabile internal audit del Gruppo Poste Italiane dal 2002 al 2014.

Ha maturato, in precedenza, esperienze professionali nell'ambito della società KPMG, avviando in Italia il practice di corporate governance services, e del Gruppo Montedison. Ha svolto diverse attività professionali e accademiche, concentrandosi sulla governance in tema di rischi e controlli. È stata Vice Chair dell'Institute of Internal Auditors (IIA), associazione professionale di riferimento mondiale per l'internal auditing, Presidente dell'European Confederation of Institutes of Internal Auditing-ECIIA e dell'Associazione Italiana Internal Auditors. È stata inoltre consigliere indipendente e presidente del comitato controllo e rischi di Autogrill S.p.A. e di Italmobiliare S.p.A.

Cariche rilevanti ai sensi dell'art. 148-bis TUIF sul cumulo degli incarichi

È sindaco effettivo di Moncler S.p.A. e consigliere indipendente e presidente del comitato controllo interno e rischi di Illycaffè S.p.A.

Altre cariche

È Consigliere indipendente e presidente dell'audit committee di Alpha Bank AE.

Nazionalità: Italiana In carica dal 30 aprile 2014

Carriera

È nata a Drapia (Vibo Valentia) il 17 febbraio 1965. È laureata in Scienze Economiche e Sociali all'Università della Calabria. È iscritta all'albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano e a quello dei Revisori Legali. È docente di Accounting and Management in Insurance – corso di Laurea Magistrale, Facoltà di Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha svolto la propria carriera professionale dapprima nel network KPMG, occupandosi della revisione contabile dei bilanci delle compagnie di assicurazione e riassicurazione e di società operanti nel settore finanziario e da ottobre 2007 in Mazars S.p.A., dove è stata responsabile per il settore assicurativo fino a luglio 2015. Ha rivestito la carica di Sindaco e di presidente del Collegio Sindacale in altre compagnie di assicurazione e società quotate.

Cariche rilevanti ai sensi dell'art. 148-bis TUIF sul cumulo degli incarichi

Membro effettivo del Collegio Sindacale di Maire Tecnimont S.p.A., Ariston Thermo S.p.A., Merloni Holding S.p.A., Pininfarina S.p.A., ERPTech S.p.A., Nuova Società di Telecomunicazioni S.p.A. e TTPER S.c.a.r.l.

È amministratore indipendente di Interpump Group S.p.A., presidente del Collegio Sindacale di BT Enia Telecomunicazioni S.p.A. e Atlanet S.p.A. È Sindaco unico di Yolo Group Srl e Yolo Srl.

Altre cariche

È membro dello steering committee del MIRM, Master in Insurance Risk Management - MIB Trieste e della Commissione Tecnica Assicurativa dell'Organismo Italiano di Contabilità. Attualmente esercita l'attività professionale in forma individuale presso il proprio studio in Milano ed è Of Counsel di NCTM.

Lorenzo Pozza

Sindaco effettivo

Nazionalità: Italiana In carica dal 30 aprile 2014

Carriera

È nato l'11 ottobre 1966 a Milano. È laureato in economia aziendale ed è iscritto al Registro dei Revisori Legali dal 1995. È docente di materie economiche presso l'Università Bocconi di Milano. Dottore commercialista e consulente di diverse imprese, operanti in diversi settori commerciali, ha maturato esperienza come amministratore e Sindaco di società. È autore di numerose pubblicazioni in tema di bilancio e di valore del capitale delle imprese.

Cariche rilevanti ai sensi dell'art. 148-bis TUIF sul cumulo degli incarichi

È presidente del collegio sindacale di Ariston Thermo S.p.A. e Gas Plus S.p.A., componente del consiglio di amministrazione di Amplifon S.p.A. e di Angel Capital Management S.p.A., Sindaco effettivo di Bracco Imaging S.p.A., Houlihan Lokey S.p.A., Merloni Holding S.p.A., Edison S.p.A. e Transalpina di Energia S.r.l.

Tazio Pavanel Sindaco supplente

Nazionalità: Italiana In carica dal 30 aprile 2020

Carriera

È nato a Torino il 13 febbraio 1970. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Torino, è revisore legale e ha l'abilitazione all'esercizio della professione di dottore commercialista. Ha esperienze di management sia in Italia sia all'estero. Ha maturato una consolidata esperienza nella consulenza in materia di governance, di analisi strategica e in operazioni di turnaround. Supporta le imprese nel processo di Internazionalizzazione e di sviluppo in altri paesi. È stato anche docente di corsi professionali per l'inserimento di giovani diplomati nel mondo lavorativo ed è esperto in problematiche inerenti i Modelli Organizzativi ex D.lgs. 231/2001.

Cariche rilevanti ai sensi dell'art. 148-bis TUIF sul cumulo degli incarichi

È presidente del Collegio sindacale e dell'Organismo di Vigilanza di Salmoiraghi & Viganò S.p.A.(*), presidente del Collegio sindacale di EFORT W.F.C. Holding S.p.A., sindaco effettivo di Luxottica S.r.l., Luxottica Italia S.r.l. (*), Barberini S.p.A.(*), GENERALI Insurance Asset Management S.p.A. SGR, Egal S.p.A., M.P.E. S.r.l. e O.L.C.I. Engineering S.r.l. E' Revisore Unico di Nextore S.r.l.(*).

Altre cariche

È presidente del Collegio di Sorveglianza della Fondazione Leonardo Del Vecchio, Revisore Unico della Fondazione Salmoiraghi & Viganò e Revisore della Fondazione One Sight.

Silvia Olivotto Sindaco supplente

Nazionalità: Italiana In carica dal 30 aprile 2014

Carriera

È nata a Varallo (Vercelli) il 4 settembre 1950. Iscritta al Registro dei Revisori Legali e all'Albo dei Dottori Commercialisti di Milano, nel 1975 inizia l'attività professionale di revisore legale presso la Arthur Young (ora EY S.p.A.). Dal 1982 al 1991 svolge l'attività di revisore legale con la qualifica di senior manager presso la CZ Revisione, presso la quale nel 1991 acquisisce la qualifica di socio amministratore e assume la responsabilità della revisione legale di società, anche quotate, prevalentemente nei settori industriali e dei servizi e di società di leasing e di assicurazione. Dal 1994 al 2005 svolge l'attività di revisore legale con la qualifica di partner presso la Reconta Ernst & Young S.p.A. (ora EY S.p.A.), dove dal 2002 al 2006 svolge la funzione di CFO. Dal giugno 2005 al 30 ottobre 2006 è prima amministratore delegato e poi presidente del consiglio di amministrazione di Global Shared Services S.r.l. Nel corso degli anni ha ricoperto la carica di Sindaco presso diverse società.

Cariche rilevanti ai sensi dell'art. 148-bis TUIF sul cumulo degli incarichi

Membro indipendente del consiglio di amministrazione di Giglio Group S.p.A.

È presidente del Collegio Sindacale in Garmin Italia S.p.A., Sindaco unico in Expedia Italy S.r.l. e Venere Net S.r.l., Sindaco effettivo in Leica Geosystems S.p.A., Resindion S.r.l., Sas Institute S.r.l., Smith & Nephew S.r.l., Greif Italy S.r.l. e Hexagon Geosystems Services S.p.A.

La Tabella 3 allegata alla Relazione descrive nel dettaglio le presenze relative a ciascun componente del Collegio nel 2020.

La durata media delle riunioni del 2020 è stata di circa 2 ore e 30 minuti, rispetto alle 2 ore e 20 minuti del 2019. La presenza media dei Sindaci alle riunioni del Consiglio è stata nel 2020 del 100%, a fronte del 93% del 2019.

Si segnala che l'Assemblea 2019 ha modificato lo Statuto per prevedere espressamente che le riunioni del Collegio possano svolgersi anche attraverso collegamenti in teleconferenza.

L'età media dei componenti del Collegio è di circa 59 anni (includendo i Sindaci supplenti), mentre la durata media della carica degli attuali componenti (effettivi) è di 6,7 anni circa.

CdA: presenza media alle riunioni

Collegio Sindacale: presenza media alle riunioni

La Politica sulla diversità dei componenti degli organi sociali della Compagnia riguarda anche i componenti del Collegio. La diversità a livello di Collegio è garantita, da tempo, anche dalle previsioni statutarie e dalla Fit&Proper Policy, che stabiliscono il rispetto di quote di genere, requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza per i Sindaci. In particolare, la Fit&Proper Policy prevede che il Consiglio valuti, con il supporto del CGS – e, a partire dall' 1/1/2021, dal CNR, nella composizione relativa alle tematiche sulle nomine – la competenza e l'onorabilità dei Sindaci da un punto di vista sia individuale che collettivo in caso di nomina o di modifica della composizione del Collegio e, in ogni caso, almeno una volta all'anno.

Gli obiettivi perseguiti dalla Politica sono i medesimi esposti nella parte relativa al Consiglio, alla quale si fa qui rinvio.

Per quanto attiene alle modalità di attuazione di tale Politica è previsto che il Consiglio elabori, in vista dell'Assemblea di nomina del Collegio, un'apposita relazione nella quale formuli agli Azionisti legittimati a presentare liste dei suggerimenti circa la composizione delle stesse, coerenti con la predetta Politica. Si raccomanda, così, di prendere in considerazione candidati appartenenti a diverse fasce d'età e di considerare la candidatura di un adeguato numero di Sindaci già in carica per valorizzare la continuità nella gestione delle attività del Collegio. Almeno un terzo dei Sindaci deve appartenere al genere meno rappresentato e pertanto le liste, a eccezione di quelle che presentano un numero di candidati inferiore a tre, devono contenere un numero di candidati in grado d'assicurare un adeguato equilibrio tra i generi. Agli Azionisti è richiesto il deposito, unitamente alle liste, del curriculum vitae di ciascun candidato contenente un'esauriente informativa sulle caratteristiche professionali e sulle competenze maturate dagli stessi. La Politica prevede che il Collegio possegga, a livello collegiale, un adeguato livello d'esperienza e conoscenza riguardo ad almeno il mercato in cui Generali opera, alla strategia e al modello di business, al sistema di governance, all'analisi contabile, finanziaria e attuariale e al quadro normativo. L'accertamento del possesso dei requisiti di professionalità è condotto dal CdA, con il supporto del CGS, in caso di nomina o di modifica della composizione del Collegio e, comunque, almeno una volta all'anno.

Tali aspetti della politica sono stati attuati nel processo di nomina del Collegio da parte dell'Assemblea 2020. In quel contesto, il CdA ha approvato una sua relazione, accompagnata da un manuale operativo funzionale a facilitare gli Azionisti interessati alla presentazione di una loro lista. Inoltre, in linea con le Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate, approvate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili del 26 aprile 2018, il Collegio uscente ha elaborato a beneficio degli Azionisti proprie considerazioni sui temi della composizione e del compenso del nominando Collegio, che sono state pubblicate sul Sito contestualmente agli altri documenti dianzi menzionati.

Circa i risultati dell'attuazione della Politica di diversità, si fa presente quanto segue:

  • ∙ sotto il profilo della diversità di genere, la componente meno rappresentata è quella maschile con il 40% (33,3% considerando i soli Sindaci effettivi);
  • ∙ alla data del 31 dicembre 2020 l'età media dei componenti del Collegio è di 58 anni circa;
  • ∙ riguardo alla seniority, l'attuale organo appare dotato di una composizione omogenea, essendo i componenti effettivi in carica da sei anni e mezzo circa;
  • ∙ in merito a competenze professionali, profilo formativo e professionale, il Collegio esprime professionalità diversificate, anche in termini d'internazionalità, potendo fare leva su competenze nel settore dell'audit, dell'attività di revisione contabile, in ambito accademico e delle professioni liberali.

Nomina e sostituzione

Non possono essere nominati Sindaci, e se eletti decadono dall'incarico, coloro che si trovino in situazioni di incompatibilità previste dalla legge o che eccedano i limiti al cumulo degli incarichi stabiliti dalla normativa vigente.

L'Assemblea nomina il Collegio attraverso un sistema di voto di liste, avente il fine di assicurare l'elezione di almeno un Sindaco eletto dalle minoranze, cui spetta il ruolo di presidente.

Hanno diritto a presentare una lista per la nomina del Collegio gli Azionisti che, da soli o congiuntamente ad altri, detengono una partecipazione pari almeno allo 0,5% del capitale sociale. Le liste presentate dagli Azionisti, composte di 2 sezioni (l'una per la nomina dei Sindaci effettivi e l'altra per la nomina dei Sindaci supplenti), sono da depositare entro il 25° giorno precedente la data dell'Assemblea in prima o in unica convocazione.

Le liste, composte in modo tale da assicurare l'equilibrio tra i generi, devono essere corredate dalle informazioni relative ai soci che le hanno presentate e alla percentuale del capitale sociale complessivamente detenuta dagli stessi. Unitamente alle liste sono inoltre depositati:

  • ∙ il curriculum vitae di ciascun candidato, contenente un'esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali nonché sulle competenze maturate nel campo assicurativo, finanziario e/o bancario;
  • ∙ le dichiarazioni con le quali ogni candidato accetta la designazione, si impegna – ove nominato – ad accettare la carica e attesta, sotto la propria responsabilità, l'insussistenza di cause di incompatibilità e di ineleggibilità e, se sussistenti, il possesso dei requisiti di onorabilità, di professionalità e di indipendenza previsti dalla normativa vigente;
  • ∙ copia delle certificazioni rilasciate dagli intermediari attestanti la titolarità della percentuale del capitale sociale richiesta per la presentazione delle liste.

In difetto dei suddetti requisiti la lista si considera come non presentata.

Se, alla data di scadenza del termine previsto per il deposito delle liste, ne è stata presentata una sola oppure molteplici presentate da Azionisti collegati tra loro, possono essere presentate liste sino al 3° giorno successivo a tale data. In tal caso la soglia di legittimazione per la presentazione delle liste di candidati è ridotta allo 0,25%. Gli aventi diritto al voto, le società da questi direttamente o indirettamente controllate, le società direttamente o indirettamente soggette a comune controllo nonché i soci tra loro legati da uno dei rapporti indicati dall'art. 109, c. 1, del TUF relativo alla Società, possono concorrere a presentare (e potendone votare) una sola lista; in caso di violazione di tale regola non si tiene conto dell'appoggio dato a qualunque lista.

Risultano eletti Sindaci effettivi i primi 2 candidati della lista che ha ottenuto il maggior numero di voti ("Lista di Maggioranza") e il primo candidato della lista che – senza tenere conto dell'appoggio dato da Azionisti, in qualunque modo, anche solo indirettamente, collegati con quelli che hanno presentato o votato la Lista di Maggioranza – sarà risultata seconda per numero di voti ("Lista di Minoranza"). Qualora il numero di Sindaci effettivi del genere meno rappresentato sia inferiore a quello previsto dalle vigenti disposizioni di legge (oggi pari ad un terzo dei componenti da nominare), si procede, nell'ambito della sezione dei Sindaci effettivi della Lista di Maggioranza, alle necessarie sostituzioni secondo l'ordine di presentazione dei candidati.

Circa i Sindaci supplenti, risultano eletti i candidati indicati nella Lista di Maggioranza e in quella di Minoranza che, nella relativa sezione, avranno ottenuto il maggior numero di voti.

Se le prime 2 liste ottengono lo stesso numero di voti si procede a nuova votazione. In caso di parità di voti fra 2 o più liste, diverse da quella che ha ottenuto il maggior numero di voti, sono eletti Sindaci i candidati più giovani per età fino a concorrenza dei posti da assegnare. Se viene presentata una sola lista da essa sono tratti tutti i Sindaci da eleggere.

La presidenza spetta al Sindaco effettivo tratto dalla Lista di Minoranza. Nel caso in cui tutti i Sindaci siano tratti da un'unica lista, la presidenza spetta al primo candidato indicato nella stessa.

In caso di decesso, di rinunzia o di decadenza di un Sindaco effettivo tratto dalla Lista di Maggioranza o dall'unica lista, subentra il supplente tratto dalla medesima lista o, in difetto, il supplente più giovane d'età. L'Assemblea integra la composizione del Collegio con le maggioranze di legge. In caso di decesso, di rinunzia o di decadenza di un Sindaco effettivo tratto dalla Lista di Minoranza, subentra – anche nella carica di presidente – il supplente tratto dalla Lista di Minoranza. L'Assemblea integra la composizione del Collegio nel rispetto del principio di necessaria rappresentanza delle minoranze.

Se la procedura di sostituzione dei Sindaci non assicura l'equilibrio tra i generi, l'Assemblea interviene deliberando con le maggioranze di legge.

Requisiti per la carica

Tutti i Sindaci, sia effettivi che supplenti, devono possedere i necessari requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza stabiliti dalla legge. Inoltre, non devono ricoprire un numero di incarichi superiore a quello previsto dalla normativa vigente.

La Politica in materia di competenza e onorabilità (Fit&Proper Policy), che definisce requisiti minimi standard e obbligatori di professionalità e onorabilità, si applica anche ai componenti del Collegio. La valutazione, sia da un punto di vista individuale che collettivo, è condotta dal CdA. Riguardo ai requisiti di indipendenza, ferme restando le prescrizioni di legge, il Codice CG prevede che i Sindaci vengano scelti tra persone in possesso dei requisiti previsti per gli amministratori e che il Collegio Sindacale verifichi il rispetto di tali criteri dopo la nomina e successivamente con cadenza annuale, indicando l'esito della verifica nella Relazione. Peraltro, nel recepire il Nuovo Codice CG, a partire dall' 1/1/2021, in attuazione del nuovo Regolamento CdA e Comitati, è stato il CdA a svolgere tale verifica, previa istruttoria svolta dal CNR, nella composizione prevista per la trattazione delle tematiche relative alle nomine. In proposito, il 18 febbraio 2021, il CdA ha regolarmente effettuato la verifica, accertando la sussistenza dei requisiti d'indipendenza previsti dal Nuovo Codice CG in capo a tutti i componenti effettivi e supplenti del Collegio.

Sempre il 18 febbraio 2021, il CdA ha accertato la sussistenza dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza stabiliti dalla legge e dalla Fit&Proper Policy.

Le valutazioni relative al requisito di indipendenza previste dall'autodisciplina sono state valutate secondo quanto previsto dal Nuovo Codice CG.

Il Collegio nella sua riunione del 2 marzo 2021 ha inoltre condotto un'autonoma autovalutazione dell'idoneità e dell'adeguatezza della propria composizione.

Quanto al limite relativo al cumulo d'incarichi in altre società, l'Assemblea al momento dell'elezione ha avuto evidenza di quelli ricoperti dai candidati al momento della nomina. Inoltre, i Sindaci hanno accettato la carica avendo valutato di poter dedicare allo svolgimento dei loro compiti il tempo necessario.

Ruolo

Come già accennato, secondo il modello tradizionale di amministrazione e controllo adottato da Generali, i compiti di vigilanza sull'osservanza della legge e dello Statuto nonché di controllo sulla gestione sono attribuiti al Collegio, che agisce in autonomia e indipendenza sia all'interno della Società sia nei confronti degli Azionisti che lo hanno eletto.

L'assetto di governance di Generali garantisce al Collegio l'efficace svolgimento dei propri compiti, non soltanto assicurando la partecipazione dei suoi componenti alle riunioni del Consiglio e dei Comitati Consiliari (ad eccezione del CNR per la parte relativa alle tematiche di nomine e del COS, in quanto di regola non previsto), ma anche mettendo a disposizione, secondo stesse tempistiche e modalità informatiche d'accesso previste per gli Amministratori, tutta la documentazione predisposta per le suddette riunioni.

Riguardo ai profili di formazione e aggiornamento dei Sindaci, nel corso del 2020, sono state svolte sessioni di aggiornamento e approfondimento sugli impatti derivanti dalla futura applicazione dei principi contabili IFRS 9 e IFRS 17 oltre che sull'organizzazione dei processi di back-office e sulla loro convergenza nell'ambito del Piano Generali 2021. Nel 2020 essi hanno partecipato alle giornate di Strategy Day.

Vengono regolarmente inviati anche a loro i comunicati stampa della Compagnia – di regola prima della loro diffusione al mercato – e i documenti di approfondimento economico.

Al Collegio è garantito l'accesso a tutte le informazioni aziendali ritenute necessarie, attraverso il supporto del Segretario. Per le esigenze logistiche e operative legate ai compiti svolti, un supporto dedicato è fornito dalla struttura di Corporate Affairs.

Il Collegio ha il potere di vigilanza sull'indipendenza della Società di Revisione (unitamente a quello di proporne la nomina), con l'obbligo di verifica del rispetto della normativa in materia, della natura e dell'entità dei servizi diversi dal controllo contabile prestati dalla stessa (e dalle entità appartenenti alla rete della medesima) alla Società e alle sue Controllate.

I Sindaci possono altresì verificare la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri componenti.

Nel corso del 2020 il Collegio ha regolarmente svolto le attività di verifica previste dalla legge nonché redatto i relativi verbali e le relazioni richieste dallo svolgimento dell'attività della Compagnia. Dette attività di vigilanza svolte dal Collegio per il 2020 verranno esposte nella relazione annuale che sarà presentata all'Assemblea 2021 chiamata ad approvare il bilancio 2020.

Nella stessa relazione il Collegio darà conto delle verifiche svolte sulle concrete modalità di attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice CG.

Ciascun componente del Collegio ha l'obbligo di informare tempestivamente ed esaurientemente gli altri membri e il Presidente del CdA circa natura, termini, origine e portata di un loro eventuale interesse nei confronti di una determinata operazione di Generali, sia per proprio conto che di terzi. Salva un'unica eccezione, nel 2020 non si sono determinati i presupposti per tale informativa.

Remunerazione

La remunerazione del Collegio viene sottoposta all'Assemblea dal Consiglio, su proposta del CNR, ed è formulata tenendo conto dell'impegno richiesto ai suoi componenti, della rilevanza del ruolo ricoperto e delle caratteristiche dimensionali e settoriali di Generali. La decisione viene assunta anche sulla base dell'approfondimento di benchmark formati da peer panel.

In occasione dell'Assemblea convocata nel mese di aprile 2020 e chiamata a deliberare sulla nomina e sulla determinazione del compenso del Collegio, i Sindaci uscenti, in base a quanto previsto dal punto Q.1.6. delle Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate del CNDCEC del 26 aprile 2018, hanno ritenuto opportuno, prima della scadenza del proprio incarico, di riassumere in un apposito documento le attività espletate dal Collegio, precisando il numero di riunioni e la loro durata media, nonché il tempo richiesto per ciascuna delle attività espletate e le risorse professionali impiegate con l'obiettivo di favorire la conoscenza da parte dell'Assemblea dei soci, degli azionisti interessati alla presentazione di liste per la nomina del nuovo organo di controllo e dei candidati sindaci, di un quadro esaustivo delle attività che l'organo di controllo della Compagnia è chiamato a svolgere, al fine di valutare in modo ponderato le competenze professionali necessarie e l'adeguatezza del compenso proposto per l'espletamento dell'incarico. Il documento predisposto dal Collegio, prima di essere messo a disposizione dei soci, è stato inviato al Presidente del CdA per essere portato all'attenzione del Comitato Nomine e Remunerazione e del CdA per le valutazioni di loro rispettiva competenza.

Ogni ulteriore informazione sulla remunerazione del Collegio è indicata nella Relazione su remunerazione e compensi, reperibile sul nostro Sito nella sezione Governance.

Ai sensi di quanto previsto dall'art. 123-ter del TUF, la politica generale per la remunerazione comprende anche quella relativa ai componenti del Collegio ed è illustrata nell'apposita relazione approvata dal Consiglio, previo parere del CNR, che sarà sottoposta all'esame e all'approvazione dell'Assemblea 2021.

La relazione sarà disponibile sul Sito sotto la voce Governance, nelle sezioni dedicate rispettivamente alla Remunerazione e all'Assemblea degli Azionisti.

Approfondimenti nella Relazione su remunerazione e compensi

SOCIETÀ DI REVISIONE

La Società di Revisione, cui è stato conferito l'incarico – su proposta motivata del Collegio – dall'Assemblea 2011 per gli esercizi sociali 2012/2020, è la "Reconta Ernst & Young S.p.A." (ora "EY S.p.A.").

Detta società, che deve essere iscritta in un apposito albo tenuto dalla Consob, ha il compito di controllare nel corso dell'esercizio la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili – informando senza indugio il Collegio e la Consob dei fatti che ritenga censurabili – nonché quello di verificare che il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato corrispondano alle risultanze delle scritture contabili e agli accertamenti eseguiti e che siano conformi alle norme che li disciplinano.

La legge prevede che la durata dell'incarico sia pari a 9 esercizi e che questo possa essere nuovamente conferito alla medesima società di revisione decorso un intervallo temporale di almeno 3 esercizi dalla data di cessazione del precedente incarico.

Il responsabile della revisione deve essere sostituito dopo 7 esercizi e non può assumere nuovamente tale incarico – neppure per conto di un'altra società di revisione, né con riferimento ai bilanci di società controllate, collegate, controllanti l'emittente o sottoposte a comune controllo – se non siano decorsi almeno 3 anni dalla cessazione del precedente.

Il predetto incarico può essere revocato prima della scadenza prevista – su proposta motivata del Collegio – nel solo caso in cui ricorra una giusta causa. Le delibere assembleari di nomina e di revoca vengono trasmesse alla Consob.

Al termine di ogni esercizio la Società di Revisione esprime un giudizio sul bilancio che viene formalizzato in una apposita relazione. Tale documento viene allegato al bilancio stesso e depositato presso la sede della Società durante i 21 giorni che precedono l'Assemblea chiamata ad approvarlo e finché il medesimo non è approvato. La Società di Revisione svolge anche

un'attività di limited assurance sulla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.lgs. n. 254/16.

Al fine di preservare l'indipendenza della Società di Revisione, è stata formalizzata un'apposita guideline di Gruppo che disciplina l'affidamento di incarichi alla società medesima ovvero alle entità del relativo network da parte di società del Gruppo. In base a tale procedura, il Collegio provvede a esprimere un preventivo parere vincolante circa l'affidamento da parte di società del Gruppo di incarichi aggiuntivi – diversi, quindi, dall'incarico principale di revisione e per i quali non ricorrano fattispecie di incompatibilità previste dalla legge – in favore del revisore principale di Gruppo ovvero di entità appartenenti al relativo network.

L'Assemblea 2019 ha conferito a KPMG S.p.A. l'incarico di revisione legale per il periodo 2021-29, all'esito del processo di selezione istruito e coordinato dal Collegio. Come esposto nella relazione del CdA all'Assemblea 2019, tale processo di selezione è stato avviato in maniera anticipata rispetto alla naturale scadenza del mandato di EY principalmente per le seguenti ragioni:

  • ∙ evitare che nel corso dell'esercizio precedente l'inizio del periodo oggetto di revisione (e, dunque, nel caso di specie, nel corso dell'esercizio 2020) il soggetto destinato ad assumere il ruolo di nuovo revisore legale prestasse alla Società e alle sue Controllate i servizi vietati per i quali la normativa comunitaria prevede l'obbligo di cooling-in;
  • ∙ consentire di gestire per tempo situazioni potenzialmente idonee a minacciare l'indipendenza del revisore entrante, anche legate allo svolgimento di incarichi aventi a oggetto servizi indicati dall'art. 5 del Regolamento UE n. 537/2014 (diversi da quelli per cui è previsto l'obbligo di cooling-in) che potrebbero protrarsi nel 2020 e che devono trovare pertanto adeguata soluzione prima dell'inizio dell'incarico di revisione legale;
  • ∙ facilitare il passaggio di consegne tra revisore entrante ed uscente.

SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI

IL MODELLO INTERNO DI GENERALI 96
IL SISTEMA 96
RUOLI E COMPETENZE 97
PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI CONTROLLO
INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI IN RELAZIONE
ALL'AFFIDABILITÀ DELLE INFORMAZIONI FORNITE
AGLI ORGANI SOCIALI E AL MERCATO104
DISCIPLINA DELL'INTERNAL DEALING 108
PROCEDURE IN MATERIA DI OPERAZIONI
CON PARTI CORRELATE109
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE (MOG)
E ORGANISMO DI VIGILANZA (ODV)110

IL MODELLO INTERNO DI GENERALI

Il Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR o Sistema), che costituisce una parte essenziale dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società, è stato definito in linea con le disposizioni di Solvency II – ivi inclusi gli atti delegati e le linee guida emanati da EIOPA – e con la normativa di legge e regolamentare che l'ha recepita a livello nazionale, anche attraverso il Regolamento IVASS 38/2018.

Il Gruppo ha ricevuto dalla competente autorità di vigilanza l'autorizzazione all'utilizzo del Modello Interno Parziale (PIM) per il calcolo del requisito di capitale (Solvency Capital Requirement o SCR), secondo quanto richiesto da Solvency II: tale autorizzazione consente l'utilizzo del PIM per la determinazione del SCR delle società assicurative italiane, tedesche, francesi, ceche e austriache appartenenti al Gruppo, e del SCR a livello di Gruppo, derivante dalle contribuzioni provenienti dalle compagnie svizzere e spagnole oltre che da quelle dianzi indicate. A dicembre 2020 IVASS ha autorizzato l'estensione dell'utilizzo del PIM anche al calcolo dei rischi operativi. Per ulteriori dettagli si rimanda al Risk Report di Gruppo.

In conformità a Solvency II, si sono aggiornate o definite le correlate politiche interne al Gruppo volte ai seguenti obiettivi:

∙ normare il SCIGR, stabilendo ruoli e responsabilità delle strutture

aziendali cui sono affidate le Funzioni Fondamentali;

∙ definire i processi legati alla gestione di specifici rischi (di investimento, di sottoscrizione, di concentrazione e dei rischi operativi) e i principali processi di business, tra cui: la gestione del capitale, il processo di ALM e quello di approvazione dei prodotti.

Il processo di aggiornamento e revisione delle politiche è proseguito poi anche nel 2020.

La formalizzazione delle politiche richieste da Solvency II è improntata alla diffusione, all'interno del GHO e nel Gruppo, della cultura del controllo interno e della consapevolezza sul funzionamento del SCIGR adottato.

Infine, nonostante Generali non rientri più tra le entità sistemiche, sono stati confermati anche nel 2020 i presidi di Gruppo con l'aggiornamento del Systemic Risk Management Plan, del Liquidity Risk Management Plan e del Group Recovery Plan, quest'ultimo anche alla luce delle disposizioni del Regolamento IVASS 38/2018 in materia di piani di emergenza rafforzati.

Generali Internal Regulation System (GIRS). pp. 32-33

IL SISTEMA

Il SCIGR è l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture aziendali che operano – avuto riguardo anche al ruolo di Generali quale capogruppo di un gruppo assicurativo – da un lato, per assicurare l'efficace funzionamento della Società e del Gruppo e, dall'altro, per identificare, gestire e monitorare i principali rischi cui essa è esposta. L'efficacia del Sistema garantisce il corretto funzionamento dei meccanismi d'impresa, il rispetto della legge e l'affidabilità di tutte le informazioni che, attraverso gli organi sociali, giungono al mercato.

Il nostro SCIGR è, quindi, un Sistema integrato che coinvolge l'intera struttura organizzativa: al suo funzionamento sono chiamati a contribuire, in modo coordinato e interdipendente, tanto gli organi sociali quanto le strutture aziendali, anche per stimolare il processo continuativo di creazione di valore, facendo leva sui tre pilastri (Vision, Mission e Value), costituenti le assi portanti della nostra cultura d'impresa.

Nel 2018 il Consiglio, previo parere favorevole del CGS, ha definito il modello di governo societario di Generali – anche in qualità di ultima società controllante italiana, di cui all'art. 210, c. 2, del CAP – quale quello di tipo "rafforzato", tenuto conto delle valutazioni e dei parametri qualiquantitativi indicati nella Lettera al mercato di IVASS del 5 luglio 2018. Tale modello, che da tempo è di fatto già applicato da Generali, implica elementi quali: la non esecutività del Presidente, la sussistenza del CCR e di un comitato per le remunerazioni, l'efficace ed efficiente svolgimento delle Funzioni Fondamentali esercitate da specifiche unità organizzative (separate dalle funzioni operative e non esternalizzate), affidate alla responsabilità di soggetti adeguatamente competenti e idonei all'incarico. Ulteriori aspetti sono previsti riguardo alla politica di remunerazione, per i quali si rimanda all'apposita Relazione su remunerazione e compensi.

BOX NORMATIVO

Il Codice delle Assicurazioni Private e il Regolamento IVASS 38/2018 sono i principali riferimenti normativi in materia di sistema di governo societario e del sistema di controlli interni e gestione dei rischi per le imprese assicurative italiane. Successivamente all'introduzione del nuovo regime Solvency II, in vigore dal 1° gennaio 2016, il quadro normativo nazionale in materia assicurativa si è evoluto, tenendo anche conto delle "Linee Guida" emanate da EIOPA, oltreché del suddetto Regolamento 38.

Le vigenti disposizioni in materia dettate dalla normativa di settore, dal TUF e dal Codice CG hanno definito ulteriormente i compiti e le responsabilità dei vari attori della struttura organizzativa aziendale.

A tale impianto normativo la Compagnia ha dato attuazione attraverso la propria regolamentazione interna, imperniata sul Generali Internal Regulation System (GIRS - vedi pag. 32) e su altre fonti, tra cui il Regolamento CdA e Comitati.

RUOLI E COMPETENZE

Ciascun attore del nostro assetto organizzativo e di governo societario ha specifici compiti e responsabilità rilevanti anche ai fini del SCIGR: l'obiettivo perseguito, tenuto conto delle vigenti disposizioni normative, è quello di creare un Sistema in cui le attribuzioni e le competenze siano ben definite, implementate e monitorate, e in cui le modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti siano delineate con chiarezza e facilmente individuabili.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Il Consiglio è il primo attore del nostro assetto organizzativo e del Sistema, avendo la responsabilità di definire le strategie e gli indirizzi in materia di controllo interno e di gestione dei rischi nonché di garantirne l'adeguatezza e la tenuta nel tempo, in termini di completezza, funzionalità ed efficacia. Ogni valutazione è eseguita con cadenza almeno annuale, tenendo conto delle dimensioni della Compagnia e del Gruppo, delle loro specificità operative e della natura e dell'intensità dei rischi aziendali, anche con riferimento alle attività aziendali esternalizzate. In particolare, nel 2020, la valutazione sull'adeguatezza e sull'efficacia del SCIGR è stata condotta a marzo, con riguardo al secondo semestre e all'intero esercizio 2019, e a luglio relativamente al primo semestre 2020; quella inerente al secondo semestre e all'intero esercizio 2020 si è svolta a marzo 2021. In tutti i casi, dette valutazioni, supportate dal parere del CCR, hanno avuto esito positivo.

Tra gli elementi portanti del SCIGR c'è il piano di attività della funzione di revisione interna, che il CdA approva annualmente, sentito il parere del Collegio e dell'Amministratore Incaricato: a ciò il Consiglio ha provveduto regolarmente anche nel 2020.

Nello svolgimento dei suoi compiti il Consiglio ha operato per assicurare che il Sistema consenta l'identificazione, la valutazione (anche prospettica) e il controllo dei rischi, ivi compresi quelli derivanti dalla non conformità alle norme e da fatti pregiudizievoli, garantendo l'obiettivo della salvaguardia del patrimonio, anche in un'ottica di sostenibilità nel medio-lungo periodo. Il Sistema viene diffuso da Generali presso le Controllate, che lo adottano tenendo presenti le eventuali specificità dei contesti normativi in cui le stesse operano.

Il Consiglio ha esaminato i pareri e i report provenienti dagli altri attori del Sistema. Il coordinamento tra gli attori del SCIGR è stato perseguito attraverso le informative rese al Consiglio dalla presidente del CCR e la presenza costante del Collegio alle riunioni del Consiglio, oltreché mediante la partecipazione alle sedute di Consiglio e del CCR, per gli argomenti di rispettiva competenza, dei responsabili delle Funzioni Fondamentali (per maggiori dettagli vedi il successivo paragrafo dedicato, in questo capitolo) e, in maniera sistematica, del Dirigente Preposto.

È altresì costante il dialogo tra il Collegio e le Funzioni Fondamentali, che partecipano periodicamente, secondo un calendario predefinito, alle riunioni di quell'organo.

Tra i propri compiti il Consiglio ha anche quelli di:

  • ∙ nominare e revocare il responsabile della struttura cui è affidata la funzione di revisione interna;
  • ∙ assicurare che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate all'espletamento delle proprie responsabilità;
  • ∙ definirne la remunerazione coerentemente con le politiche aziendali;
  • ∙ assumere le relative decisioni su proposta dell'Amministratore Incaricato, sentito il parere vincolante del CCR e quello del Collegio.

Infine, il CdA valuta, sentito il Collegio, i risultati esposti dalla Società di Revisione e gli eventuali suggerimenti emersi in sede di revisione legale. La relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale è stata fornita da E&Y S.p.A. al Collegio il 31 marzo 2020 ed è stata portata poi all'attenzione del CCR e del Consiglio, per quanto di rispettiva competenza, nelle relative sedute di aprile.

Per ulteriori dettagli sulle competenze deliberative del Consiglio si rimanda al paragrafo dedicato al CdA (nel terzo capitolo Gli attori della governance) e al Compendio informativo alla Relazione (disponibile sul Sito).

COMITATO CONTROLLO E RISCHI

Il CCR svolge funzioni consultive, propositive e istruttorie nei confronti del Consiglio nella materia dei controlli interni e della gestione dei rischi. Più in particolare, assiste il CdA nella determinazione delle direttive sul SCIGR, nella verifica periodica della sua adeguatezza e del suo effettivo funzionamento, nell'identificazione e gestione dei principali rischi aziendali, inclusi quelli derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio stesso sia venuto a conoscenza.

Il Consiglio oggi in carica, nella seduta del 7 maggio 2019, ha nominato il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate oggi in carica, che rappresenta pure un importante presidio parte del Sistema.

Anche in un'ottica di costante e tempestivo scambio di informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti, alle sedute del CCR partecipano, fra l'altro, il Dirigente Preposto, il Collegio e i responsabili delle strutture aziendali esercitanti le Funzioni Fondamentali.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo I sei Comitati Consiliari (nel terzo capitolo Gli attori della governance) e al Compendio informativo (disponibile sul Sito), che riporta in dettaglio le materie affidate alla competenza del CCR.

AMMINISTRATORE INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il Consiglio ha attribuito al Group CEO il ruolo di Amministratore Incaricato: in tale qualità egli cura l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società e dalle sue Controllate, sottoponendoli periodicamente all'esame del Consiglio; dà attuazione alle direttive definite dall'organo amministrativo curando la progettazione, la realizzazione e la gestione del SCIGR, verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia; si occupa dell'adattamento del Sistema alla dinamica delle condizioni operative e del quadro legislativo e regolamentare.

Nella sua qualità di Amministratore Incaricato del SCIGR, il Group CEO può anche chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree e sul rispetto delle regole e delle procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione ai presidenti del CdA, del CCR e del Collegio. Inoltre, il Group CEO riferisce tempestivamente al CCR e al Consiglio sulle problematiche o criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, per l'adozione delle iniziative più opportune.

FUNZIONI FONDAMENTALI

Il Sistema si fonda sulla presenza di tre linee di difesa, cui appartengono:

  • ∙ le aree operative, responsabili di effettuare i controlli di primo livello (o di linea), ivi incluso il Dirigente Preposto;
  • ∙ le funzioni di risk management, compliance e attuariale, cui competono i controlli di secondo livello, cui si aggiunge anche la funzione antiriciclaggio;
  • ∙ la funzione di internal audit, responsabile dei controlli di terzo livello.

Per quanto attiene ai controlli di linea o di primo livello, i responsabili di ogni unità organizzativa hanno il compito di assicurare la corretta gestione dei rischi correlati alle attività svolte e di porre in essere adeguati presidi di controllo, nel rispetto dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile definito dal Group CEO secondo le direttive dettate dal Consiglio.

I ruoli e le responsabilità di ciascuna unità organizzativa sono definiti nell'ambito del sistema di deleghe e poteri e delle policy approvate dal Consiglio.

In questo contesto particolare attenzione merita la figura del Dirigente Preposto (di cui si riferisce con maggior dettaglio nel seguito di questo quarto capitolo della Relazione) al quale, secondo le disposizioni dell'art. 154-bis del TUF, è attribuita la responsabilità di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario diffusa al mercato.

I controlli di secondo livello rispondono all'esigenza di garantire il monitoraggio continuo dei rischi più significativi per l'attività aziendale: nel nostro SCIGR la responsabilità di tali controlli è attribuita a strutture (Group Actuarial, Group Compliance, Group Financial Crime e Group Risk Management) prive di compiti operativi e dedicate in via esclusiva a valutare la presenza di un efficace presidio dei rischi: a queste funzioni è stata assimilata anche la Funzione Antiriciclaggio di Gruppo. Per garantire

alle suddette strutture l'indipendenza e l'autonomia necessaria, i loro responsabili riportano direttamente al Consiglio. Nell'ambito della Group Compliance opera anche il Data Protection Officer, che ha la responsabilità di presidiare l'osservanza della normativa inerente alla protezione dei dati personali

I controlli di terzo livello sono affidati alla struttura denominata Group Audit, che svolge il monitoraggio e la valutazione dell'efficacia e dell'efficienza del SCIGR. Essa si caratterizza per una spiccata indipendenza dal business e un elevato grado di autonomia: anche in questo caso, la responsabile dipende direttamente dal Consiglio.

Il ruolo, le responsabilità e la collocazione organizzativa delle strutture di controllo di secondo e terzo livello, oltre che le relazioni che intercorrono tra dette strutture e le omologhe funzioni locali, sono definite da apposite policy di Gruppo.

Funzione di gestione dei rischi

La tabella che segue illustra la mappa dei rischi di Gruppo, approvata dal Consiglio, in coerenza con le disposizioni della normativa Solvency II.

Mappa dei rischi di Gruppo
Rischi coperti dal Modello Interno Parziale
Rischi finanziari
sottoscrittivi
Rischi
di credito
Rischi Rischi
sottoscrittivi vita
Rischio
operativi
Rischi
non quantificabili
Tassi di interesse Ampliamento dello
spread
Tariffazione Mortalità
Catastrofale
Liquidità
Volatilità dei tassi di
interesse
Credit Default Riservazione Mortalità non
Catastrofale
Strategico
Prezzo delle azioni Default delle controparti Catastrofale Longevità Reputazionale
Volatilità delle azioni Riscatti Danni Morbilità/Invalidità
Immobili Riscatti vita Contagio
Valute Spese Operazioni infragruppo(*)
Concentrazione Going concern reserve Concentrazione(*)
Catastrofi Malattia Interdipendenze tra
rischi(*)
Sinistri Malattia

* Rischi rilevanti solo a livello di Gruppo.

Tra gli altri rischi, si considerano anche i rischi emergenti, contraddistinti da un maggior livello di incertezza, e i rischi di sostenibilità correlati ai fattori c.d. ESG (Environmental, Social e Governance).

La funzione di gestione dei rischi è affidata alla struttura istituita presso il GHO chiamata Group Risk Management, affidata alla responsabilità del Group CRO: essa supporta il Consiglio e l'Alta Direzione nella definizione delle strategie di gestione dei rischi, nella definizione e nella misurazione degli strumenti di monitoraggio fornendo, attraverso un adeguato sistema di reporting, gli elementi per la valutazione della tenuta del SCIGR nel suo complesso.

Il ruolo e la posizione della struttura di Risk Management sono definiti nella Politica di gestione dei rischi di Gruppo, sulla base delle "Direttive di Gruppo sul Sistema di Governance". In particolare, il Group CRO:

∙ concorre alla definizione della politica di gestione dei rischi e supporta la definizione della strategia dei rischi, dell'obiettivo di solvibilità e delle tolleranze al rischio;

Relazione Annuale Integrata e Bilancio Consolidato 2020. Risk Report, p. 117

  • ∙ definisce i criteri e le metodologie di valutazione dei rischi nonché gli esiti delle valutazioni, che vengono successivamente comunicati all'Alta Direzione e al Consiglio;
  • ∙ supporta le valutazioni in materia di risk management su tematiche strategiche, operazioni di M&A, progetti e investimenti significativi e, più in generale, persegue l'integrazione della gestione dei rischi nei processi decisionali;
  • ∙ propone limiti di rischio da assegnare alle strutture operative in materia di rischi d'investimento e di liquidità, definendo le procedure per la tempestiva verifica dei limiti medesimi;
  • ∙ monitora l'attuazione della Politica di gestione dei rischi e il profilo generale di rischio della Società nel suo complesso;
  • ∙ coordina la predisposizione su base annuale del Group Own Risk and Solvency Assessment (ORSA) Report e, in caso di variazioni significative al profilo di rischio, in corso d'anno.

La Politica di gestione dei rischi di Gruppo definisce anche i ruoli e le responsabilità relative al processo d'aggiornamento della strategia di rischio, della propensione e delle tolleranze al rischio nell'ambito del Risk Appetite Framework (RAF) e per la valutazione interna del rischio e della solvibilità (ORSA).

Per garantire un approccio coerente e omogeneo all'interno del Gruppo, il Group CRO coordina e monitora l'adozione della Politica di gestione dei rischi a livello di Gruppo, fermi gli eventuali necessari adattamenti dovuti al contesto normativo di riferimento in cui operano le diverse società del Gruppo, secondo la natura e la complessità dei rischi condotti, in linea con quanto previsto dal GIRS. Più precisamente, la predetta Politica definisce:

  • ∙ il processo d'identificazione dei rischi e le categorie di rischio cui la Capogruppo e le imprese del Gruppo sono esposte;
  • ∙ le metodologie di misurazione e valutazione dei rischi, unitamente ai processi e alle procedure volte ad assicurare una loro efficace gestione e mitigazione, sulla base della propensione e delle tolleranze al rischio definite nel RAF;
  • ∙ i principi che normano la predisposizione della Relazione ORSA a livello di Gruppo.

Il risk reporting viene coordinato dalla struttura di Risk Management della Capogruppo, per garantirne un impianto condiviso e strutturato, tenendo conto degli adattamenti in virtù delle specificità normative locali e dei modelli di business delle singole società del Gruppo.

A livello di Capogruppo, in aggiunta alla Relazione ORSA e all'informativa sull'evoluzione del profilo di rischio e sul rispetto delle tolleranze di rischio, la struttura contribuisce anche all'informativa sulla tenuta generale del sistema di gestione dei rischi, come richiesto dalla regolamentazione vigente e definito ulteriormente nell'ambito del SCIGR.

Nel quadro della governance del Gruppo, la Politica di gestione dei rischi definisce i ruoli e le responsabilità del Group CRO, dei CRO delle Business Unit e delle singole società del Gruppo che, rispettivamente, supportano il monitoraggio della corretta implementazione del Sistema in coerenza con la politica di Gruppo. Nello svolgimento dell'attività di direzione e coordinamento del Gruppo è previsto un modello di "solid line reporting" tra il Group CRO e i CRO ai diversi livelli.

Per rafforzare il coordinamento e la condivisione di best practice a livello di Gruppo, è stato altresì istituito il Group Risk Council, cui partecipano il Group CRO (supportato dai principali responsabili di struttura a livello di GHO) e i CRO responsabili presso le Business Unit.

Nel 2020, in aggiunta alla pianificazione delle attività presentate al CCR, il Group CRO ha riportato in via continuativa al Consiglio, anche per il tramite del CCR, sull'andamento delle attività e sulle metodologie e i modelli utilizzati per il presidio dei rischi.

Funzione di verifica della conformità alle norme

La necessità di operare in conformità alle norme di legge e regolamentari e ai principi definiti dal Codice di Condotta di Gruppo è parte integrante della cultura della nostra organizzazione aziendale. A quest'ultima è richiesto di dotarsi, a ogni livello, di presidi volti a prevenire il rischio d'incorrere in sanzioni amministrative o giudiziarie, perdite patrimoniali o danni reputazionali conseguenti a violazioni di leggi, regolamenti o provvedimenti delle autorità competenti ovvero di norme di autoregolamentazione nonché il rischio derivante da cambiamenti sfavorevoli della legge o dell'orientamento giudiziario (rischi di compliance). Nell'ambito del Sistema la struttura Group Compliance ha la responsabilità di valutare, a livello di Capogruppo e di Gruppo, che l'organizzazione e le procedure interne siano adeguate a gestire tali rischi.

Più in particolare, la Group Compliance agisce nel perseguimento dei seguenti principali obiettivi:

  • ∙ fornire supporto al Consiglio e all'Alta Direzione sull'osservanza delle norme legislative, regolamentari e amministrative;
  • ∙ valutare i possibili impatti di modifiche del quadro normativo sull'attività della Società;
  • ∙ identificare e valutare i rischi di compliance;
  • ∙ contribuire a preservare l'integrità e la reputazione della Società e del Gruppo;
  • ∙ consolidare la consapevolezza in materia di compliance, così come la trasparenza e la responsabilità, nei confronti degli stakeholder di Generali;
  • ∙ supportare l'operatività aziendale e il business per creare un vantaggio competitivo sostenibile, integrando la gestione del rischio di compliance nelle attività quotidiane e nella pianificazione strategica;
  • ∙ valutare l'appropriatezza del sistema di gestione dei rischi di compliance rispetto alla dimensione, alla complessità, alla struttura e al business delle Controllate.

Nel perseguimento dei propri obiettivi, Group Compliance adotta un approccio basato sulla rilevanza dei rischi, valutati a livello sia di Capogruppo sia di Gruppo, applicando metodologie comuni di risk assessment. Nella seduta del 29 gennaio 2020, come previsto dalla vigente normativa, il Consiglio ha approvato la pianificazione delle attività della struttura ("Piano di Compliance"), previo esame del CCR, avvenuto nella sua riunione del 23 gennaio 2020.

Il responsabile della struttura ha riportato in via continuativa al Consiglio, anche per il tramite del CCR, sull'andamento delle attività svolte e sull'esposizione del Gruppo ai rischi di non conformità. Group Compliance ha, inoltre, curato la supervisione della corretta gestione delle operazioni con le parti correlate.

Funzione antiriciclaggio

La valutazione che l'organizzazione e le procedure interne siano adeguate a gestire i rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo è affidato alla Funzione Antiriciclaggio di Gruppo (Group Financial Crime) che opera a livello di Gruppo con il fine della prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo.

Più in particolare, la Funzione Antiriciclaggio di Gruppo agisce nel perseguimento dei seguenti principali obiettivi:

  • ∙ fornire supporto al Consiglio e all'Alta Direzione sull'osservanza delle norme legislative, regolamentari e amministrative;
  • ∙ valutare i possibili impatti di modifiche del quadro normativo sull'attività della Società e del Gruppo;
  • ∙ identificare e valutare i rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo della Società e del Gruppo nel suo complesso;
  • ∙ contribuire a preservare l'integrità e la reputazione della Società e del Gruppo con riferimento alle materie di competenza;
  • ∙ consolidare la cultura e la consapevolezza in materia di antiriciclaggio, così come la trasparenza e la responsabilità, nei confronti degli stakeholder di Generali;
  • ∙ supportare l'operatività aziendale e il business per creare un vantaggio competitivo sostenibile, integrando la gestione del rischio di riciclaggio nelle attività quotidiane e nella pianificazione strategica;
  • ∙ valutare l'appropriatezza del sistema di gestione dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo rispetto alla dimensione, alla complessità, alla struttura e al business delle Controllate.

Nel perseguimento dei propri obiettivi, la Funzione Antiriciclaggio di Gruppo adotta un approccio basato sulla rilevanza dei rischi, valutati a livello sia di Capogruppo sia di Gruppo, applicando comuni metodologie di risk assessment. Il responsabile della struttura ha riportato in via continuativa al Consiglio, anche per il tramite del CCR, sull'andamento delle attività svolte e sull'esposizione del Gruppo ai rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo.

Funzione attuariale

Nell'ambito della seconda linea di difesa del SCIGR, tale funzione è affidata alla struttura del GHO chiamata Group Actuarial Function, la cui principale responsabilità è di coordinare, monitorare e validare il calcolo delle riserve tecniche secondo Solvency II. In aggiunta ai compiti previsti in relazione alle riserve tecniche e in linea con le disposizioni previste da Solvency II, essa è tenuta anche a esprimere un parere sulla politica di sottoscrizione e sull'adeguatezza degli accordi di riassicurazione. Infine, contribuisce a implementare in modo efficace il SCIGR, anche in collaborazione con la struttura di Risk Management.

Coerentemente al modello organizzativo definito dal Consiglio, il responsabile della struttura riporta al Consiglio e anche al Group CEO: in particolare, il riporto al Group CEO assicura che la funzione sia organicamente inserita nel contesto aziendale e possa svolgere le proprie attività, essendo dotata dei mezzi necessari.

Per garantire un approccio coerente e omogeneo all'interno del Gruppo, la Actuarial Function Group Policy definisce il modello organizzativo della funzione attuariale (a livello sia locale sia di Gruppo) e ne delinea i principali ruoli e responsabilità, in conformità a Solvency II: ogni società del Gruppo è tenuta ad applicare le linee guida contenute in tale politica, fatti salvi gli eventuali adattamenti dovuti alle normative locali. Sono inoltre definite delle linee di riporto solide tra le strutture organizzative locali e quella di GHO per garantire a quest'ultima un opportuno supporto informativo nello svolgimento delle proprie attività.

In questo contesto, secondo le disposizioni di Solvency II, il responsabile della Group Actuarial Function è tenuto a presentare al Consiglio, con frequenza almeno annuale, un'informativa sull'adeguatezza del calcolo delle riserve tecniche e un parere sulla politica di sottoscrizione e sugli accordi di riassicurazione, segnalando le eventuali criticità individuate e, nel caso, formulando opportune raccomandazioni su come porvi rimedio. Nel 2020 il responsabile ha presentato detto parere al Consiglio con riferimento sia al Gruppo sia alla Società. Ha inoltre predisposto i piani di attività della struttura ("Piano della Group Actuarial Function"), poi approvati dal Consiglio nella seduta del 29 gennaio 2020, previo esame da parte del CCR.

Funzione di revisione interna

La funzione di revisione interna è affidata al Group Audit, una struttura indipendente istituita dal Consiglio per esaminare e valutare, a beneficio del Consiglio medesimo, dell'Alta Direzione e degli altri attori aventi competenza, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza del SCIGR e delle ulteriori componenti del sistema di governo societario. La funzione persegue lo scopo di proteggere e accrescere il valore dell'organizzazione, fornendo attività di assurance, consulenza e approfondimento obiettive e basate sul rischio. La funzione adotta un approccio professionale e sistematico volto a valutare i processi di controllo, di gestione dei rischi e di governo societario, operando in conformità alle linee guida dell'Institute of Internal Auditors (IIA), inclusi i Principi Fondamentali e gli Standard Internazionali per la Pratica Professionale di Internal Auditing, la definizione di Internal Auditing e il Codice Etico dell'IIA.

Il responsabile del Group Audit soddisfa i requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza previsti dalla normativa applicabile e dalla regolamentazione interna di Gruppo nonché mantiene un rapporto aperto, costruttivo e collaborativo con le autorità di vigilanza. Garantisce altresì che la struttura sia provvista delle adeguate risorse umane, tecniche e finanziarie e che possegga nel suo insieme le conoscenze, capacità e competenze necessarie a svolgere il proprio incarico e la propria mission. Il responsabile del Group Audit risponde direttamente al Consiglio, non dipende quindi da alcun responsabile di aree operative né assume alcuna

responsabilità operativa, ha accesso diretto e libero al Consiglio stesso, anche per il tramite del CCR, e ha facoltà d'interagire in via diretta con il Collegio.

L'attività di revisione interna rimane libera da ogni tipo di interferenza da parte di qualsiasi soggetto dell'organizzazione aziendale nella scelta delle aree da sottoporre a verifica, nella definizione di modalità, frequenza e tempistica delle verifiche nonché nell'identificazione dei contenuti da comunicare, così da mantenere la necessaria autonomia e obiettività di giudizio.

Ai soggetti preposti alla struttura di Group Audit non sono affidate responsabilità operative nell'ambito delle aree aziendali sottoposte a verifica. Non possono pertanto essere coinvolti nell'organizzazione operativa dell'impresa, nello sviluppo, introduzione o implementazione di presidi organizzativi o di controllo interno nonché nello svolgimento di qualsiasi altra attività che possa, in qualunque modo, ledere la loro obiettività di giudizio.

La funzione di Group Audit non può essere responsabile delle funzioni di Risk Management, di Compliance, di quella Attuariale o della funzione Antiriciclaggio. Qualora ritenuto appropriato, Group Audit può svolgere le proprie attività in cooperazione con le altre Funzioni Fondamentali nonché con la funzione Antiriciclaggio del Gruppo e può fare affidamento sulle attività svolte dagli altri "assurance provider". In ogni caso, questi elementi di cooperazione devono garantire l'indipendenza e l'autonomia del Group Audit, restando altresì impregiudicata la facoltà di assoggettare a verifica tali funzioni.

Oltre alla cooperazione con le Funzioni Fondamentali e la funzione Antiriciclaggio, il Group Audit collabora con la Società di Revisione per favorire in modo continuativo l'efficienza e l'efficacia del SCIGR.

La funzione di Group Audit, nel rispetto della riservatezza e della salvaguardia dei dati e delle informazioni, dispone di una piena e puntuale libertà d'accesso a tutti i dati e informazioni dell'organizzazione utili allo svolgimento della sua funzione, alle strutture aziendali e al personale coinvolti nelle verifiche. Tutti i dipendenti sono tenuti a supportare e ad assistere il Group Audit nello svolgimento della sua funzione e nell'assolvimento delle sue responsabilità.

In linea con la normativa primaria e secondaria che distingue il ruolo dell'impresa di assicurazione e riassicurazione da quello dell'ultima società controllante di un gruppo assicurativo, nel 2020 il Group Audit ha aggiornato sia la Politica di Audit di Assicurazioni Generali S.p.A. sia la Politica di Audit di Gruppo, che il Consiglio ha approvato previo parere del CCR.

La Politica di Audit di Gruppo, che definisce i principi che regolano l'attività di audit all'interno del Gruppo, si applica a tutte le società del Gruppo in coerenza con le rispettive specificità e sulla base del principio di proporzionalità. Essa definisce, tra l'altro, le modalità con cui la funzione di revisione interna dell'ultima Società controllante coordina l'attività di audit all'interno del Gruppo e con cui garantisce la conformità ai requisiti interni ed esterni riguardo alla struttura organizzativa e alle attività di revisione interna.

A tale scopo la Politica di Audit di Gruppo definisce i principali ruoli, le responsabilità, gli obiettivi, i processi e le attività di reportistica che devono essere adottate dalla funzione. Inoltre, nella stessa è definito un riporto gerarchico (solid line) fra i responsabili delle funzioni di revisione interna locali, i responsabili delle funzioni di revisione interna delle Business Unit e il responsabile di Group Audit. Sulla base di questo modello, il responsabile della funzione di revisione interna locale riporta al competente organo amministrativo istituito a livello locale e, in ultima istanza, al responsabile di Group Audit per il tramite dei responsabili delle funzioni di revisione interna delle singole Business Unit. Tale assetto organizzativo assicura autonomia e indipendenza dalle funzioni operative oltre che flussi di comunicazione più efficaci, in coerenza con il modello organizzativo di Gruppo.

Il modello di riporto gerarchico si estende alle metodologie da utilizzare e, in accordo con gli organi amministrativi locali, all'organizzazione interna da adottare (in termini di selezione, nomina, revoca, remunerazione, dimensionamento e budget), alla definizione e alla valutazione annuale degli obiettivi, alla reportistica e alla proposta degli interventi da includere nel Piano di Audit da sottoporre all'approvazione del competente organo amministrativo locale.

In coerenza con quanto previsto dalla Politica di Audit di Gruppo, con cadenza almeno annuale il responsabile della funzione di revisione interna locale sottopone all'approvazione dell'organo amministrativo competente un piano di audit: questi ultimi individuano almeno le attività soggette a verifica e i criteri sulla base dei quali esse sono state selezionate, le tempistiche degli interventi, le risorse umane e i budget necessari e ogni altra informazione rilevante.

Tutti i piani di audit sono sviluppati sulla base di un approccio integrato di programmazione, coordinato a livello di Gruppo e con una continua interazione con le funzioni di audit locali. Essi sono predisposti sulla base delle priorità identificate nel conteso di audit considerato, utilizzando una metodologia basata sulla valutazione dei rischi: tale metodologia considera tutte le attività, il sistema di governo societario, gli sviluppi attesi delle attività e le innovazioni, le strategie aziendali e i principali obiettivi di business, incluse le indicazioni provenienti dai principali interlocutori. Il processo di pianificazione inoltre tiene conto di eventuali carenze riscontrate durante le attività di verifica svolte e dei nuovi rischi identificati.

I piani di audit vengono rivisti ed eventualmente aggiornati durante l'anno, in coerenza con i cambiamenti intervenuti nell'organizzazione aziendale, nei rischi, nei processi operativi, nel sistema dei controlli e in risposta alle criticità individuate: qualunque revisione significativa ai piani è esaminata dall'organo amministrativo competente nell'ambito del processo di reportistica periodica al fine della sua approvazione.

I Piani di Audit a livello di Società e di Gruppo per il 2020, predisposti sulla base delle rispettive Politiche di Audit, sono stati approvati dal Consiglio nella seduta del 29 gennaio 2020, previa analisi da parte del CCR, e sono stati rivisti, da ultimo, nella seduta dell'11 novembre 2020.

Alla conclusione di ogni intervento di audit, il Group Audit redige un rapporto di revisione e provvede alla sua trasmissione ai destinatari competenti: tale report illustra le criticità riscontrate, la loro significatività e le proposte di azioni correttive intraprese o da intraprendere, precisando le relative scadenze di implementazione, volte a superare le criticità stesse.

Il Group Audit può svolgere anche attività di consulenza a beneficio del Consiglio, dell'Alta Direzione o di altri attori aventi competenza. Sulla base delle proprie attività e in conformità con la metodologia applicabile, il Group Audit è tenuto a riportare al Consiglio su eventuali significative esposizioni a rischi e sulle carenze identificate nei controlli, considerando i rischi di frode, le criticità nel sistema di governo societario e qualsiasi altro aspetto necessario o richiesto dal Consiglio. È altresì tenuto a riferire al Consiglio su ogni altra tematica di suo interesse.

Il responsabile del Group Audit garantisce al Consiglio un'attività di reportistica almeno semestrale, presentando, previa analisi del CCR, un documento riepilogativo delle attività di revisione svolte e dei punti di debolezza o delle carenze rilevati nel periodo di riferimento nonché sullo stato d'attuazione delle azioni correttive. La relazione riepilogativa a livello di Gruppo fornisce una visione sulle attività svolte nell'intero Gruppo e le relative risultanze, compresa una panoramica su tutte le criticità valutate significative per il Gruppo (cosiddette Group Level) e sugli interventi conclusi con un giudizio di inadeguatezza. La medesima relazione contiene altresì una sezione specifica sulle tematiche di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, che include una sintesi degli interventi svolti in materia e delle eventuali criticità di rilievo emerse (dunque con valutazione pari a Group Level o "Alto").

Qualora eventi di particolare gravità dovessero accadere all'interno del normale ciclo di reportistica, il responsabile del Group Audit informa immediatamente l'Alta Direzione, il CCR, il Consiglio e il Collegio sindacale. In aggiunta a quanto sopra, nell'ambito del Documento di sintesi sulla valutazione dell'adeguatezza e dell'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi – con il quale il CCR riferisce, almeno semestralmente, al Consiglio sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza e sull'efficacia del SCIGR a livello di Gruppo – il responsabile di Group Audit fornisce adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui è condotta la gestione dei rischi da parte del management, sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento e sull'idoneità del SCIGR medesimo.

Il Group Audit sviluppa e mantiene programmi di assurance e di miglioramento della qualità, con verifiche interne ed esterne volte a coprire tutti gli aspetti dell'attività di revisione interna: tali programmi valutano, oltre alla conformità dell'attività di revisione agli standard professionali, alla Politica di Audit di Gruppo, alla metodologia di audit dettagliata nel Group Audit Manual e al Codice Etico dell'IIA, l'efficienza e l'efficacia dell'attività di revisione interna e ne identifica le opportunità di miglioramento. Le valutazioni interne sono condotte direttamente dalla funzione, mentre le verifiche esterne sono svolte, almeno una volta ogni cinque anni, da un valutatore indipendente qualificato. Il responsabile del Group Audit fornisce almeno annualmente al Consiglio un resoconto sulle risultanze di tutte le attività svolte nell'ambito dei programmi di assurance e di miglioramento della qualità e di "miglioramento continuo", ivi incluse le azioni proposte.

COLLEGIO SINDACALE

Come già accennato, al Collegio sono attribuite dalla normativa vigente funzioni di vigilanza sull'osservanza della legge e dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e, in quel contesto, sull'adeguatezza e sul concreto funzionamento dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile.

Il Collegio partecipa alle riunioni del Consiglio e dei Comitati Consiliari (a quelle del CNR, per le tematiche di remunerazione, a partire dal 1° gennaio 2021), intrattenendo con tali organi un costante e tempestivo scambio delle informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti.

Con particolare riferimento al sistema di controllo interno, il Collegio ha la responsabilità, fra l'altro, di rilasciare un proprio parere:

  • ∙ sul piano di attività del Group Audit;
  • ∙ sulla nomina e sulla revoca del responsabile del Group Audit, sull'adeguatezza delle risorse a quest'ultimo destinate e sulla sua remunerazione.

Inoltre, monitora il lavoro svolto dalla Società di Revisione anche in relazione al rilascio della relazione aggiuntiva prevista dalla normativa applicabile.

Queste facoltà sono state regolarmente esercitate anche nel corso del 2020: a tal fine il Collegio ha interagito con tutte le strutture aziendali che svolgono compiti di controllo. In questo contesto può sempre chiedere alla struttura di Group Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative od operazioni aziendali.

Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo dedicato al Collegio, nel terzo capitolo, intitolato Gli attori della governance.

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

In ottemperanza alle disposizioni dell'art. 154-bis del TUF, nella seduta del 31 luglio 2018 il Consiglio ha nominato il Group CFO Cristiano Borean quale Dirigente Preposto (DP), avendone accertato il possesso dell'esperienza richiesta in materia di amministrazione, finanza e controllo e dei necessari requisiti di onorabilità, sul rispetto dei quali il CdA è incaricato di vigilare periodicamente.

BOX NORMATIVO

L'art. 154-bis del TUF prevede la nomina di un dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e ne disciplina attività e responsabilità nei confronti dell'informativa contabile dell'emittente quotato.

Inoltre, l'art. 40 dello Statuto stabilisce che il dirigente preposto venga scelto tra coloro che abbiano maturato un'adeguata esperienza in materia di amministrazione, finanza e controllo presso società di rilevanti dimensioni ovvero nell'esercizio di attività professionale e posseggano i requisiti di onorabilità stabiliti per gli amministratori. Il venir meno di tali requisiti nel corso del mandato determina la decadenza dall'incarico; in tal caso, si provvede alla tempestiva sostituzione del dirigente decaduto.

Per l'adempimento dei propri doveri, il DP ha facoltà di:

  • ∙ emanare politiche e linee guida per la gestione delle inerenti attività a livello di Gruppo;
  • ∙ definire un modello di governo per l'applicazione delle politiche e delle linee guida a livello di Compagnia e di Gruppo, vigilando sulla loro effettiva attuazione;
  • ∙ acquisire qualsiasi dato o informazione, sia a livello di Compagnia che di Gruppo, considerati necessari per adempiere ai requisiti normativi;
  • ∙ verificare che le procedure amministrative e contabili siano effettivamente ed efficacemente applicate, sia a livello di Compagnia che di Gruppo;
  • ∙ proporre modifiche al sistema di controllo interno, sia a livello di Compagnia che di Gruppo, laddove ritenuto necessario per adempiere ai requisiti normativi.

I mezzi di cui è dotato il DP includono almeno:

  • ∙ personale con le capacità e competenze richieste per il ruolo;
  • ∙ strumenti, anche di natura informatica, per l'implementazione delle politiche e delle linee guida;
  • ∙ budget adeguato.

Il Consiglio, nell'esercizio delle proprie attività di vigilanza, qualora ravvisi che i poteri e i mezzi attribuiti al DP non siano sufficienti per l'esercizio dei compiti previsti dalla normativa di legge e regolamentare applicabile, adotta i provvedimenti ritenuti necessari.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI IN RELAZIONE ALL'AFFIDABILITÀ DELLE INFORMAZIONI FORNITE AGLI ORGANI SOCIALI E AL MERCATO

L'INFORMATIVA PERIODICA AL MERCATO

Il DP contribuisce all'efficacia del complessivo sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria.

Gli obiettivi di identificare, valutare e controllare i rischi relativi al processo d'informativa finanziaria – cd. financial reporting risk1 – cui la Compagnia e il Gruppo sono esposti e di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili, sono perseguiti attraverso l'applicazione di una specifica struttura organizzativa (governance) e di un modello di financial reporting risk (framework).

1 Per "rischio di financial reporting" s'intende il rischio di errata contabilizzazione del dato generato da una transazione aziendale che comporti una non veritiera e corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società nel bilancio d'esercizio, nel bilancio consolidato e nella relazione semestrale consolidata nonché in ogni altra comunicazione di carattere finanziario al mercato.

Tale ambito documentale è coerente con le indicazioni fornite dalle "Direttive di Gruppo sul Sistema dei controlli interni e gestione dei rischi", così come rappresentato in dettaglio nella seguente figura:

Regolamento relativo al ruolo del dirigente preposto

Definisce doveri, poteri e mezzi del DP regolamentandone i rapporti con gli altri organi e funzioni del GHO e delle Società del Gruppo.

Il regolamento è emanato dal Consiglio.

Group Directives on the System of Governance

Politica sul sistema di controllo interno in relazione alle attività del dirigente preposto

Definisce il modello di governo in merito alla gestione delle attività del DP definendo ruoli e responsabilità degli attori coinvolti a livello di GHO e di Società del Gruppo.

La politica è emanata dal Consiglio su proposta del DP, pubblicata nel Generali Internal Regulation System e inviata a tutti i CEO delle Società del Gruppo consolidate integralmente, per approvazione dai board locali e implementazione della medesima.

Linee guida Operative

Emanate dal DP, su proposta del GFRR&DQ, definiscono il quadro di riferimento (framework) e l'approccio operativo che le società del Gruppo devono adottare.

❚ Dirigente Preposto activities ❚ Process representation

Istruzioni Operative

Emanate dal GFRR&DQ, le istruzioni operative forniscono indicazioni puntuali per l'esecuzione delle attività, anche per il tramite di strumenti dedicati, necessarie all'adempimento delle indicazioni contenute nelle linee guida operative.

Per offrire una compiuta informativa sull'argomento, è illustrato di seguito lo schema del modello di governance del DP previsto per le società del Gruppo incluse nel perimetro2 .

2 Le "società del perimetro" sono quelle che, in applicazione dei rapporti tra gli attivi, i ricavi e i risultati economici delle singole società e i rispettivi totali consolidati, superano determinate soglie coerenti con le best practice di mercato. In particolare, con riferimento all'esercizio 2020, le società del perimetro rappresentano oltre il 90% del totale attivo consolidato.

È stato inoltre predisposto un ambito strutturato di policy, linee guida e istruzioni operative per dotare le società del Gruppo di strumenti idonei a garantire l'applicazione del framework.

Il Local Financial Reporting Officer (Local FRO) verifica e garantisce, con il supporto delle unità organizzative competenti, che l'informativa di natura finanziaria fornita al GHO corrisponda alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e sia conforme ai principi contabili e alle metodologie adottate dal Gruppo, in ottemperanza alla normativa applicabile; verifica e garantisce, inoltre, che l'informativa finanziaria fornita in generale al GHO esprima una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria delle società interessate, includendo le valutazioni sui principali rischi e incertezze cui sono esposte. Il Local FRO predispone presso le società del perimetro adeguate procedure amministrative e contabili per l'informativa finanziaria fornita al GHO, per la formazione del bilancio consolidato nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario.

Il framework è stato definito in linea con le best practice3 ed è previsto un piano di implementazione progressivo.

  • il CoSO Internal Control – Integrated Framework, che definisce le linee guida per la valutazione e lo sviluppo di un sistema di controllo interno;

3 In tema di controllo interno sull'informativa finanziaria, generalmente riconosciuti e accettati a livello internazionale sono:

- il CObiT (Control Objective for IT and Related Technology), che fornisce linee guida specifiche per l'area dei sistemi informativi, integrato dall'ITIL e dall'ISO/ IEC 27001

Il framework è declinato in passaggi di dettaglio che ne determinano l'approccio operativo per la valutazione delle procedure amministrative e contabili in occasione delle chiusure di bilancio annuale e semestrale:

Il perimetro di analisi (overall scoping) viene stabilito in funzione dei conti di bilancio consolidato valutati come rilevanti, determinando per ogni società del perimetro i processi aziendali che hanno un potenziale impatto contabile su tali conti nonché tutti i processi aziendali direttamente riferiti alle attività di chiusura contabile di un dato periodo di competenza. Detto perimetro è integrato tenendo in considerazione elementi di natura qualitativa riferibili ai profili di rischio derivanti da fattori interni ed esterni alle società interessate ed è revisionato, con periodicità almeno annuale, coerentemente alle eventuali mutate condizioni dell'assetto del Gruppo.

Overall Scoping

Approccio operativo

Fase preliminare, effettuata con cadenza almeno annuale da parte del GFRR&DQ, nella quale sono identificate le società del Gruppo significative per le finalità del DP nonché i conti rilevanti oggetto di analisi. Tali società significative, per ogni livello di analisi (ELC, ITGC e Process Controls), devono porre in essere le seguenti fasi di attività:

1 Area of Analysis

Definizione del perimetro di intervento dell'analisi sui Financial Reporting Risk (FRR)

2 Assessment

Attività periodica di identificazione dei FRR cui la società è esposta e definizione delle procedure amministrative e contabili attraverso l'identificazione dei controlli chiave che coprono e mitigano i FRR

3 Operating effectiveness

Attività periodica di verifica volta ad assicurare che le procedure amministrative e contabili siano efficacemente operative e che i controlli chiave siano adeguati a coprire e mitigare i FRR cui sono associati e operano efficacemente

4 Remediation management

Definizione e implementazione delle azioni correttive e/o dei piani delle azioni di miglioramento per quanto riguarda le carenze identificate durante le fasi di Assessment e di Operating Effectiveness, con l'obiettivo di rafforzare il sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria

Coerentemente al SCIGR adottato dalla Compagnia, il modello di financial reporting risk coinvolge gli organi sociali e le strutture operative e di controllo in una gestione integrata, nel rispetto dei differenti livelli di responsabilità, per garantire in ogni momento l'adeguatezza del modello.

Il DP riferisce al Consiglio, periodicamente, anche per il tramite del CCR, in relazione alle attività svolte nell'esercizio delle sue funzioni: a ciò ha provveduto sistematicamente anche nel corso del 2020.

L'INFORMATIVA CONTINUATIVA E STRAORDINARIA AL MERCATO: LA POLITICA DI GRUPPO IN MATERIA DI GESTIONE E COMUNICAZIONE AL PUBBLICO DELLE INFORMAZIONI PRIVILEGIATE E DELLE OPERAZIONI SUI TITOLI DEL GRUPPO GENERALI

In attuazione della disciplina comunitaria sugli abusi di mercato, la Società ha aggiornato la propria regolamentazione interna, fornendo al Gruppo linee guida e principi fondamentali cui attenersi per prevenire abusi di mercato. La politica di Gruppo prevede regole funzionali volte a identificare e gestire le informazioni rilevanti e quelle privilegiate che concernono, direttamente o indirettamente, sia le società mittenti del Gruppo sia emittenti terzi (non appartenenti al Gruppo) o i rispettivi strumenti finanziari.

La regolamentazione interna della Compagnia, oltre a definire le regole per l'identificazione4 e la gestione delle informazioni privilegiate, disciplina le comunicazioni al pubblico delle stesse, la tenuta dell'Elenco delle persone che hanno accesso a Informazioni Rilevanti (la cd. Relevant Information List) e dell'Elenco dei soggetti che hanno accesso a informazioni privilegiate (insider list), l'internal dealing (operazioni compiute dai soggetti rilevanti sugli strumenti finanziari emessi dalla Società) e gli adempimenti connessi allo svolgimento di sondaggi di mercato.

Generali, in qualità di emittente, ha l'obbligo di istituire, mantenere e aggiornare costantemente un Elenco delle persone che hanno accesso a informazioni privilegiate e che le trattano in ragione dell'attività lavorativa o professionale ovvero in ragione delle funzioni svolte.

La politica di Gruppo disciplina i criteri per la tenuta e gestione del citato Elenco, affidato alla competenza del responsabile della struttura Corporate Affairs in qualità di soggetto preposto.

DISCIPLINA DELL'INTERNAL DEALING

La Market Abuse Policy della Compagnia, confermata con deliberazione consiliare del 20 maggio 2020, disciplina, nella sezione dedicata alla materia internal dealing, gli obblighi informativi verso il mercato e le limitazioni alle operazioni rilevanti in questa materia che ricadono sugli internal dealer e sulle persone a questi strettamente legate, secondo la normativa oggi applicabile.

Ad oggi, i "Soggetti Rilevanti" di Generali sono:

  • (i) i componenti del Consiglio (incluso il Group CEO) e del Collegio;
  • (ii) la prima linea di riporto gerarchico al Consiglio;
  • (iii) i componenti del GMC;
  • (iv) altre prime linee di riporto del Group CEO e del General Manager, escluso il relativo staff;
  • (v) chiunque detenga una partecipazione pari ad almeno il 10% del capitale sociale e chiunque detenesse il controllo di Generali, situazione allo stato peraltro insussistente.

Sono "Persone Strettamente Legate ai Soggetti Rilevanti" i soggetti indicati dal Regolamento (UE) n° 596/2014 del 16 aprile 2014 (vedi il seguente BOX NORMATIVO).

Per la consultazione della lista aggiornata dei Soggetti Rilevanti si rinvia all'apposita pagina Governance/Internal dealing/Soggetti rilevanti del Sito.

Inoltre, in prossimità di determinati eventi societari, sono previsti alcuni blocking period durante i quali è vietato agli internal dealer compiere operazioni sugli strumenti finanziari rilevanti.

Delle operazioni compiute dai Soggetti Rilevanti è data evidenza al pubblico anche nella sezione Governance del Sito.

La richiamata politica sugli abusi di mercato prevede, inoltre, l'eventuale coinvolgimento di un comitato consultivo ad hoc – composto dal Group CFO, dal Group General Counsel, dal responsabile del Corporate Affairs, dal Group Compliance Officer e dal Head of Group Supervisory Affairs & International General Counsel – che può essere chiamato a esprimersi sulla natura di un'informazione quale "Informazione Privilegiata", ai sensi della vigente disciplina in materia di abusi di mercato, in caso di dubbi dei soggetti deputati a classificarla.

BOX NORMATIVO

L'art. 3, c. 1, n° 26 del Regolamento (UE) n° 596/2014 definisce, quale "Persona strettamente legata" ai soggetti rilevanti, una delle seguenti persone: (a) un coniuge o un partner equiparato al coniuge ai sensi del diritto nazionale; (b) un figlio a carico ai sensi del diritto nazionale; (c) un parente che abbia condiviso la stessa abitazione da almeno un anno alla data dell'operazione in questione; (d) una persona giuridica, trust o società di persone, le cui responsabilità di direzione siano rivestite da una persona che svolge funzioni di amministrazione, di controllo o di direzione o di una persona di cui alle lettere a), b) o c), o direttamente o indirettamente controllata da detta persona, o sia costituita a suo beneficio, o i cui interessi economici siano sostanzialmente equivalenti agli interessi di detta persona.

PROCEDURE IN MATERIA DI OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Il Consiglio ha adottato le Procedure OPC sin dall'11 novembre 2010 e da ultimo aggiornate il 12 marzo 2020, con l'obiettivo di garantire che tali operazioni siano realizzate nel rispetto dei principi di trasparenza e di correttezza sostanziale e procedurale.

Le Procedure OPC, predisposte in conformità a quanto previsto dall'art. 2391-bis c.c. e dal Regolamento OPC che dà attuazione alla normativa di legge, operano una distinzione tra operazioni qualificabili come di minore o di maggiore rilevanza, associando a queste ultime una regolamentazione più stringente sotto il duplice profilo dell'iter deliberativo e della trasparenza nei confronti del mercato.

Per entrambe le tipologie di operazioni è comunque previsto che un comitato di Amministratori indipendenti (COPC) si pronunci in ordine all'interesse della Società al compimento dell'operazione nonché alla convenienza e alla correttezza sostanziale delle sue condizioni. Il parere reso è vincolante per tutte le operazioni di maggiore rilevanza. Nel 2020, su iniziativa del COPC, tali procedure sono state riviste per allinearle alle migliori prassi societarie riscontrate sul mercato, nella prospettiva di ottimizzare il funzionamento del COPC. In particolare, è stato stabilito che le operazioni di minore rilevanza che superino determinate soglie di valore possano essere compiute solamente previa deliberazione del Consiglio, assunta con il voto favorevole della maggioranza degli Amministratori Indipendenti, ovvero, in caso di mancato raggiungimento di detta maggioranza, dall'Assemblea.

I pareri sulle operazioni relative ai compensi degli Amministratori, dei Sindaci effettivi e dei componenti del GMC spetta, in ragione della materia trattata, al CNR, che è composto in maggioranza da Amministratori Indipendenti.

È stabilito, inoltre, che per alcune operazioni non sia necessario attivare l'iter deliberativo accompagnato dal parere del COPC: si tratta di fattispecie, individuate nelle Procedure OPC, considerate non idonee ad arrecare pregiudizio agli interessi tutelati dalla normativa.

Questa disciplina trova applicazione con riferimento alle operazioni con parti correlate poste in essere direttamente da Assicurazioni Generali e da ciascuna sua controllata.

Il testo integrale delle Procedure OPC è disponibile sul Sito nella sezione Governance.

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE (MOG) E ORGANISMO DI VIGILANZA (ODV)

Nel 2020 sono proseguite le attività di aggiornamento del Modello della Società (MOG) e di tutte le società italiane del Gruppo, anche con filiali all'estero, volte a recepire le modifiche apportate al Decreto 231 nel periodo di riferimento e le variazioni organizzative e/o operative occorse nella Società.

In aggiunta il MOG è stato aggiornato per tenere conto del rischio epidemiologico connesso all'emergenza sanitaria da Covid-19. In particolare, è stata introdotto, nella Parte Speciale G dello stesso, dedicata ai reati in ambito salute e sicurezza sul lavoro, lo specifico rischio biologico o da contagio e la contestuale valorizzazione di tutte le misure di prevenzione adottate dalla Società e dalle società italiane del Gruppo per la gestione della citata emergenza. Tali aggiornamenti sono stati formalizzati con deliberazione consiliare del 24 giugno 2020.

Il vigente MOG è costituito da una Parte Generale e da Parti Speciali distinte per ciascuna categoria di reato-presupposto del Decreto 231:

∙ la Parte Generale, oltre a rappresentare il quadro normativo di riferimento, illustra la struttura del Modello e le sue finalità, descrive il funzionamento dell'OdV, fornisce evidenza del sistema disciplinare e sanzionatorio nonché delle modalità di comunicazione, di formazione e di aggiornamento del Modello;

∙ le Parti Speciali contengono l'analisi normativa dei singoli reati richiamati dal Decreto 231 e i principi generali di condotta da applicare in tutte le aree "a rischio reato" nonché, per ognuna di queste, i "principi di controllo preventivo" da rispettare.

Per dare efficace attuazione al Modello adottato, la Capogruppo assicura una corretta divulgazione dei contenuti e dei principi dello stesso all'interno ed all'esterno della propria organizzazione nonché un'adeguata attività di formazione (in modalità e-learning e webinar).

In linea con le indicazioni giurisprudenziali e le linee guida di categoria, l'OdV, nominato dal Consiglio il 15 maggio 2019 per il triennio 2019- 21, è composto da due professionisti esterni, Luigi Arturo Bianchi (che ricopre la carica di Presidente) e Giuseppe Alessio Vernì, unitamente al Group Compliance Officer della Società. Segretario dell'OdV è Giuseppe Catalano.

La composizione dell'Organismo è funzionale a garantire i necessari requisiti di autonomia, indipendenza e professionalità.

Parte
Speciale
A
Parte
Speciale
B
Artt. 24-26 - Reati contro la PA Parte
Speciale
D
Art. 25-octies - Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di
denaro, beni o utilità di provenienza illecita e autoriciclaggio
Art. 25-decies - Reati di induzione a non rendere dichiarazioni o a
rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria
Art. 24-bis - Delitti informatici e trattamento illecito di dati
Art. 25-ter - Reati Societari Reati transnazionali ex art. 10 Legge n° 146/06
Art. 25-sexies - Abuso di mercato
Abuso delle informazioni privilegiate (artt. 184 - 187-bis TUF)
e manipolazione del mercato (artt. 185 - 187-ter TUF)
Parte
Speciale
E
Art. 25-bis - Delitti in materia di falsità in monete, in carte di
pubblico credito in valori in bollo e in strumento o segni di
riconoscimento
Parte
Speciale
B-bis
Art. 25-ter - Corruzione tra privati Art. 25-quater - Delitti con finalità di terrorismo o di eversione
dell'ordine democratico
Parte
Speciale
C
Art. 25-septies - Reati di omicidio colposo o lesioni gravi o
gravissime, commesse con violazione delle norme sulla tutela
della salute e della sicurezza sul lavoro
Art. 25-undecies - Reati Ambientali

Organismo di Vigilanza

In linea con le indicazioni giurisprudenziali e le linee guida di categoria, l'OdV, nominato dal Consiglio il 15 maggio 2019 per il triennio 2019- 21, è composto da due professionisti esterni, Luigi Arturo Bianchi (che ricopre la carica di Presidente) e Giuseppe Alessio Vernì, unitamente al Group Compliance Officer della Società. Segretario dell'OdV è Giuseppe Catalano.

La composizione dell'Organismo risulta idonea a garantire i necessari requisiti di autonomia, indipendenza e professionalità in capo all'Organo. Il Modello contiene inoltre specifiche previsioni sui requisiti soggettivi di eleggibilità dei componenti e disciplina le cause di cessazione che possono coinvolgere l'intero Organismo o un singolo componente.

La funzione di revisione interna svolge le attività di verifica a supporto dell'OdV sulla base di un piano approvato dall'Organismo stesso: resta salva la facoltà dell'OdV di compiere ulteriori verifiche e ispezioni, anche senza alcun preavviso né preventiva autorizzazione, per accertare eventuali violazioni del MOG o comunque ritenute opportune per il corretto espletamento dei propri compiti. Inoltre, l'Organismo è supportato dall'unità interna dedicata (Unità D.lgs.231/01) che garantisce altresì supporto per l'aggiornamento del Modello nel continuo.

Oltre alle previsioni contenute nel Modello, l'OdV si è dotato di un apposito Regolamento interno che disciplina le principali modalità d'esercizio della sua azione, il funzionamento e la sua organizzazione interna, l'attività di vigilanza, la gestione delle segnalazioni e delle violazioni nonché l'attribuzione delle risorse finanziarie (budget dell'Organismo). Nel 2020 l'OdV ha riferito sulle attività svolte al Consiglio con cadenza semestrale, avvalendosi del supporto di una relazione scritta.

Per assicurare un'efficace attività di informativa verso l'OdV, il Modello prevede una serie di obblighi di comunicazione e di segnalazione di potenziali illeciti. Nell'ambito dei flussi informativi ivi descritti la Società si è dotata dell'apposito protocollo "Gestione dei flussi informativi verso l'Organismo di Vigilanza" con l'obiettivo di dare una chiara illustrazione della tipologia di informazioni da trasmettere all'OdV.

Per rafforzare il sistema dei flussi informativi e responsabilizzare in maniera ancora più efficace i destinatari al rispetto del Modello e alla prevenzione del rischio di commissione dei reati, i responsabili delle strutture aziendali individuati sono tenuti anche alla trasmissione all'Organismo di una "Scheda di evidenza", contenente una dichiarazione periodica sul rispetto del Modello per l'area di riferimento nonché ulteriori specifiche informazioni in relazione alle attività a rischio gestite.

La Parte Generale del MOG è disponibile sul Sito, nella sezione dedicata al sistema di governance all'indirizzo: https://www.generali.com/it/ governance/corporate-governance-system/administrative-liability.

Milano, 10 marzo 2021

TABELLE

TABELLA 1 – PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE DELLA SOCIETÀ

Redatta secondo lo schema previsto dal Format per la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Borsa Italiana (VIII Edizione – Gennaio 2019).

Aggiornamento al 2 Marzo 2020, sulla base delle risultanze del Libro dei Soci riferite principalmente alla registrazione del pagamento del dividendo al 20 maggio 2020, integrate dalle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del TUF e da altre informazioni a disposizione.

Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale ordinario*
MEDIOBANCA Mediobanca 12,970
TOTALE 12,970
Gruppo CALTAGIRONE Caltagirone Editore S.p.A. 0,213
Caltagirone S.p.A. 0,368
Capitolium S.p.A. 0,032
FGC S.p.A. 0,049
Finanziaria Italia 2005 S.p.A. 0,254
Fincal S.p.A. 2,528
Finced S.r.l. 0,263
Gamma S.r.l. 0,531
Mantegna 87 S.r.l. 0,317
Pantheon 2000 S.p.A. 0,260
Quarta Iberica S.r.l. 0,190
So.co.ge.im. S.p.A. 0,032
VM 2006 S.r.l. 0,603
Francesco Gaetano Caltagirone 0,007
TOTALE 5,647
Gruppo LEONARDO DEL VECCHIO Delfin S.à R.L. 4,837
TOTALE 4,837
Gruppo BENETTON Schematrentatre S.p.A. 3,985
TOTALE 3,985
Gruppo NEW B&D HOLDING De Agostini S.p.A. 1,277
DeA Communications SA 0,171
TOTALE 1,449
Fondazione Cassa di Risparmio di Torino Fondazione Cassa di Risparmio di Torino 1,310
TOTALE 1,310
Gruppo FERAK Ferak S.r.l. 0,768
Effeti S.p.A. 0,295
TOTALE 1,062
Norges Bank Norges Bank 1,022
TOTALE 1,022

* Il capitale ordinario coincide con quello votante.

Per l'aggiornamento continuo dei "Maggiori azionisti" della Società www.generali.com/it/investors/share-information-analysts/ownership-structure

ARI NEL 2020
MITATI CONSILI
MINISTRAZIONE E DEI CO
M
TABELLA 2 - STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI A

Comitato Controllo e Rischi

Comitato per le Nomine e la Remunerazione

Comitato

Comitato

Comitato

Comitato per le

Controllo e Rischi la Remunerazione Corporate
per la
Investimenti
per gli
per le Operazioni
Strategiche
Operazioni con
Parti Correlate
Consiglio di Amministrazione Nomine Remunerazione la Sostenibilità
Governance e
ambientale
sociale e
Carica Componenti Anno di
nascita
prima nomina
Data di
*
In carica
da
In carica
fino a
Lista
**
esecutivo
Non
Esecutivo
Indip.
Codice
Indip.
TUIF
incarichi
n° altri
***
(*) (*) (**) (*) (**) (*) (**) (*) (**) (*)
(
)
(*) (**) (*) (**)
Presidente Galateri di Genola
Gabriele
1947 28.04.2003 07.05.2019 Appr. Bilancio
2021
M X X 2 16/16 6/6 P M
8/8
Vicepresidente Caltagirone
Francesco
Gaetano
1943 28.04.2007 07.05.2019 Appr. Bilancio
2021
M X X 1 15/16 3/3 M 5/6 M M
7/8
9/10 M
Vicepresidente Rebecchini
Clemente
1964 11.05.2012 07.05.2019 Appr. Bilancio
2021
M X X - 16/16 19/19 M 3/3 M 6/6 M M
8/8
10/10 M
Amministratore
Delegato ◊ •
Donnet Philippe 1960 17.03.2016 07.05.2019 Appr. Bilancio
2021
M X - 16/16 P
8/8
10/10 P
Amministratore Bardin Romolo 1978 28.04.2016 07.05.2019 Appr. Bilancio
2021
M X X X 3 15/16 3/3 M M
7/8
10/10 M 3/3 M
Amministratore Di Benedetto
Paolo
1947 28.04.2016 07.05.2019 Appr. Bilancio
2021
M X X X 2 16/16 6/6 M 3/3 P
Amministratore Figari Alberta 1964 30.04.2013 07.05.2019 Appr. Bilancio
2021
X X X - 16/16 19/19 P 3/3 M 10/10 M
Amministratore Mazzilli Ines 1962 07.05.2019 07.05.2019 Appr. Bilancio
2021
M X X X 2 16/16 18/19 M 3/3 M
Amministratore Mei-Pochtler
Antonella
1968 07.05.2019 07.05.2019 Appr. Bilancio
2021
m X X X 3 16/16 6/6 M 3/3 M
Amministratore Moriani Diva 1968 28.04.2016 07.05.2019 Appr. Bilancio
2021
M X X X 3 15/16 3/3 P 10/10 P 3/3 M
Amministratore Pellicioli Lorenzo 1951 28.04.2007 07.05.2019 Appr. Bilancio
2021
M X X 1 14/16 3/3 M 10/10 M M
7/8
9/10 M
Amministratore Perotti Roberto 1961 28.04.2016 07.05.2019 Appr. Bilancio
2021
M X X X - 16/16 18/19 M M
8/8
Amministratore Pucci Sabrina 1967 30.04.2013 07.05.2019 Appr. Bilancio
2021
m X X X 1 16/16 19/19 M 3/3 M
Numero riunioni svolte durante l'esercizio 2020: 16 Controllo e Rischi
Comitato
Comitato per le Nomine e
la Remunerazione
la Sostenibilità
Governance e
Corporate
per la
Comitato
per gli
per le Operazioni
Comitato
Comitato per le
Operazioni con
19 Nomine
3
Remunerazione
10
ambientale
sociale e
6
Investimenti
8
Strategiche
10
Parti Correlate
3
Quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUIF): 0,5% del capitale sociale -

I simboli di seguito indicati devono essere inseriti nella colonna "Carica":

Amministratore Incaricato responsabile del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Principale responsabile della gestione dell'emittente (Chief Executive Officer o CEO).

Lead Independent Director (LID).

Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'emittente.

** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA).

Ai fini della nostra governance, più cariche ricoperte in società appartenenti allo stesso Gruppo, valgono come una carica singola. Nella Relazione sulla corporate governance gli incarichi sono indicati per esteso.

*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni.

(*) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni del CdA (indicato il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare nel periodo di incarico).

(**) In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del Comitato: "P": presidente; "M": membro.

TABELLA 3 - STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE NEL 2020

Redatta secondo lo schema previsto dal Format per la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Borsa Italiana (VIII Edizione – Gennaio 2019)

Carica Componenti Anno di
nascita
Data prima
nomina*
In carica da In carica fino a Lista** Indipendenza
da Codice
Partecipazione
alle riunioni del
Collegio***
Numero altri
incarichi****
Presidente Dittmeier Carolyn 1956 30.04.2014 30.04.2020 Appr. Bilancio 2022 m X 25/25 2
Sindaco effettivo Di Bella Antonia 1965 30.04.2014 30.04.2020 Appr. Bilancio 2022 M X 25/25 12
Sindaco effettivo Pozza Lorenzo 1966 30.04.2014 30.04.2020 Appr. Bilancio 2022 M X 25/25 9
Sindaco supplente Olivotto Silvia 1950 30.04.2014 30.04.2020 Appr. Bilancio 2022 m X - 9
Sindaco supplente Pavanel Tazio 1970 30.04.2020 30.04.2020 Appr. Bilancio 2022 M X - 10
SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERIZIO DI RIFERIMENTO
Sindaco supplente
(fino al 30.04.2020)
Di Carlo Francesco 1969 30.04.2014 27.04.2017 30.04.2020 M X - N.A.
Numero delle riunioni svolte durante l'esercizio 2020: 25

Quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUIF): 0,5% del capitale sociale

* Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio sindacale dell'emittente.

** M = lista di maggioranza; m = lista di minoranza.

*** Numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.

**** Numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell'art. 148-bis TUIF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.

GLOSSARIO E ABBREVIAZIONI

ALM

Asset Liability Management.

Alta Direzione

Coloro che ricoprono la carica di Amministratore Delegato, General Manager nonché i dirigenti che all'interno del GHO ricoprono le prime linee di riporto dell'Amministratore Delegato o del Direttore Generale.

Amministratore Delegato

L'Amministratore al quale sono state delegate specifiche attribuzioni da parte del Consiglio, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2381 c.c.

Amministratore Incaricato

L'amministratore cui il CdA ha formalmente affidato la delega dell'istituzione e mantenimento di un efficace SCIGR, nel rispetto delle raccomandazioni del Codice CG (art. 7).

Amministratore/i (anche Consigliere/i) Indipendente/i

Gli Amministratori in possesso del requisito di indipendenza previsto dal Codice CG, accertato dal Consiglio.

Amministratori/Consiglieri

I componenti del CdA della Società.

Assemblea

L'Assemblea degli Azionisti della Compagnia.

Assemblea 2016

L'assemblea degli Azionisti della Società riunitasi, in sede straordinaria e ordinaria, il 28 aprile 2016.

Assemblea 2017

L'assemblea degli Azionisti della Società riunitasi, in sede straordinaria e ordinaria, il 27 aprile 2017.

Assemblea 2018

L'assemblea degli azionisti della Società riunitasi, in sede straordinaria e ordinaria, il 19 aprile 2018.

Assemblea 2019

L'assemblea degli azionisti della Società riunitasi, in sede straordinaria e ordinaria, il 7 maggio 2019.

Assemblea 2020

L'assemblea degli azionisti della Società riunitasi, in sede straordinaria e ordinaria, il 30 aprile 2020.

Azioni

Le azioni emesse dalla Compagnia.

Azionisti

Gli azionisti della Compagnia.

Board review

L'attività di autovalutazione che il Consiglio svolge sulla dimensione, sulla composizione e sul funzionamento di sé stesso e dei Comitati Consiliari.

Business Unit

Componente dell'assetto organizzativo di Gruppo, le Business Unit valorizzano l'imprenditorialità e le autonomie locali, assicurando il presidio a livello internazionale attraverso le aree geografiche e le linee globali. Le 6 Business Unit sono rappresentate da: i 3 principali paesi (Italia, Francia, Germania); il conglomerato Austria, CEE & Russia; la struttura International; il Group Investments, Asset & Wealth Management.

c.c.

Il Codice civile.

CAP

Il Decreto legislativo 7 settembre 2005 n° 209 e successive modificazioni e integrazioni, "Codice delle Assicurazioni Private".

Capogruppo

Assicurazioni Generali S.p.A. in qualità di holding.

CCR

Il Comitato Controllo e Rischi della Compagnia, istituito nel rispetto delle raccomandazioni del Codice CG (art. 7).

CGS

Il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità sociale e ambientale della Compagnia.

CI

Il Comitato per gli Investimenti della Compagnia, poi modificato nella denominazione (CIS) e composizione il 25 gennaio 2017.

CIS

Il Comitato per gli Investimenti e le Operazioni Strategiche della Compagnia.

CNDCEC

Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contrabili

CNR

Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione della Compagnia, istituito nel rispetto delle raccomandazioni del Codice CG (artt. 5 e 6).

Codice CG

Il Codice di autodisciplina delle società quotate, approvato a luglio 2018 dal Comitato per la Corporate Governance, promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, ANIA, Assogestioni, Assonime e Confindustria, pubblicato sul sito www. borsaitaliana.it, cui la Società ha aderito con delibera del CdA.

Collegio

Il collegio sindacale della Compagnia.

Comitati Consiliari

Il CCR, il CGS, il CNR, il COPC, il CI e il COS (questi ultimi due inclusi in un unico comitato CIS sino al 7 maggio 2019).

Compagnia (anche Generali o Società)

Assicurazioni Generali S.p.A.

Compendio informativo

Documento a corredo della Relazione, disponibile sul Sito, recante le competenze riservate al CdA nonché quelle attribuite ad altri organi sociali su delibera del Consiglio, unitamente alla check-list di riscontro con il Codice CG e alle modalità di funzionamento dell'Assemblea.

Consiglio o CdA

Il consiglio di amministrazione della Società.

Consob

La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa.

Controllata/e

La/le società controllata/e da Assicurazioni Generali S.p.A., anche indirettamente, ai sensi di quanto previsto dalla normativa di volta in volta applicabile. In tale ambito, la definizione di controllata strategica identifica le società per la nomina degli esponenti di vertice del Gruppo. A tali fini si considerano strategiche le seguenti società: Generali Italia S.p.A., Generali France S.A., Generali Deutschland Holding A.G., Generali CEE B.V., Generali China Life Insurance Co. Ltd, Generali España Holding de entidades de seguros S.A., Generali Insurance Asset Management SGR S.p.A., Banca Generali S.p.A., Generali Real Estate S.p.A., Generali (Schweiz) Holding AG e Generali Versicherung AG (Austria).

COPC

Il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate della Compagnia.

COS

Il Comitato per le Operazioni Strategiche della Compagnia, istituito dal CdA del 7 maggio 2019.

Decreto 231

Il decreto legislativo 8 giugno 2001, n° 231, e successive modifiche e integrazioni, recante la "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n° 300".

Decreto Cura Italia

Il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18

Dirigente Preposto o DP

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Compagnia, ai sensi dell'art. 154-bis del TUIF.

DNF

La Dichiarazione sulle informazioni Non Finanziarie, redatta ai sensi della Direttiva 2014/95/UE e del D.lgs. 30 dicembre 2016, n° 254.

EIOPA

"European Insurance and Occupational Pensions Authority". È l'organismo che sovrintende tutte le autorità di vigilanza assicurative dell'Unione Europea, con il compito di sorvegliare il mercato assicurativo europeo.

Elenco

L'elenco dei soggetti aventi accesso ad informazioni privilegiate, tenuto presso la Società ed istituito secondo la procedura adottata dal Consiglio ai sensi dell'art. 115-bis del TUIF e della regolamentazione applicativa (come successivamente modificata e integrata).

Fit&Proper Policy

La politica in materia di competenze professionali e onorabilità dei componenti degli organi sociali della Società e di coloro che ricoprono determinate cariche o ruoli rilevanti. Approvata dal CdA, in attuazione di quanto previsto dal Regolamento IVASS 38/2018.

Funzioni Fondamentali

Le funzioni di revisione interna, di verifica della conformità alle norme, di gestione dei rischi e quella attuariale, che la Società ha affidato ad altrettante strutture organizzative istituite nel GHO. Alle Funzioni Fondamentali è stata aggiunta, a fine 2020, la Funzione Antiriciclaggio di Gruppo.

Generali (anche Compagnia o Società)

Assicurazioni Generali S.p.A.

GFRR&DQ

La funzione Group Financial Reporting Risk & Data Quality, istituita nel GHO, all'interno dell'area organizzativa che fa capo al Group CFO.

GHO

Il Group Head Office. Rappresenta l'insieme delle funzioni della Società che svolgono l'attività strategica di indirizzo e coordinamento a supporto delle Business Unit.

GIRS

Il Generali Internal Regulation System è il sistema normativo interno strutturato, avente valenza su tutto il Gruppo, che mira a favorire una solida ed efficace governance e a promuovere l'implementazione coerente delle norme interne di Gruppo nelle differenti realtà che lo compongono.

GLG

Il Global Leadership Group. L'insieme dei manager della Società e del Gruppo che ricoprono i ruoli con maggior peso organizzativo e impatto sui risultati e sul processo di declinazione della strategia, quali i CEO delle Controllate, i

responsabili di branch, le posizioni strategiche all'interno dei paesi, le linee di business e le posizioni di head office con impatto globale sui risultati di Gruppo.

GMC

Il Group Management Committee. L'insieme dei manager della Società e del Gruppo con funzioni di supporto al Group CEO, che si riuniscono sotto la presidenza del Group CEO per discutere scelte fondamentali per il Gruppo, verificare proposte da sottoporre al Consiglio, valutare i principali rischi, gli investimenti e i risultati finanziari e industriali. I suoi componenti al 31/12/2019 sono indicati nella figura di pag. 33 della Relazione.

Group CEO

Il Chief Executive Officer, principale responsabile della gestione della Società e del Gruppo.

Group CFO

Il Chief Financial Officer del Gruppo.

Group CIO

Il Chief Investment Officer and CEO Asset & Wealth Management del Gruppo.

Group CRO

Il Chief Risk Officer del Gruppo.

Gruppo

La Società e le società di diritto italiano ed estero soggette al controllo della stessa, ai sensi dell'articolo 93 del TUIF.

Informazioni finanziarie intermedie

Le informazioni finanziarie periodiche aggiuntive - già cc.dd. "Relazioni trimestrali" ex art. 82-ter del Regolamento Emittenti.

IR

Investor & Rating Agency Relations.

IVASS

L'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Autorità che esercita la vigilanza sul mercato assicurativo italiano, per garantirne la stabilità e tutelare il consumatore.

LID

Lead Independent Director. Figura contemplata dal Codice CG, Generali non ne è dotata. L'attuale assetto di governance della Compagnia, infatti, annovera un Presidente non esecutivo e né controllante la Società.

Modello o MOG

Il modello di organizzazione, gestione e controllo della Società, previsto dal Decreto 231.

Nuovo Codice CG

Il Codice di Corporate Governance, approvato a dicembre 2019 dal Comitato per la Corporate Governance, promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, ANIA, Assogestioni, Assonime e Confindustria, pubblicato sul sito www.borsaitaliana.it il 31 gennaio 2020, ai cui Principi e Raccomandazioni la Società ha integralmente aderito con effetto dal 1° gennaio 2021.

OdV o Organismo di Vigilanza

L'organismo di vigilanza della Compagnia, previsto dal Decreto 231.

Personale rilevante

I componenti del Consiglio e del Collegio, i dirigenti costituenti la prima linea di riporto del Group CEO ("Dirigenti con responsabilità strategiche"), il personale delle Funzioni Fondamentali e quello esercitante il controllo su talune attività esternalizzate (gestione del portafoglio assicurativo e gestione degli asset finanziari e immobiliari).

Piano We Share

Il "Piano di azionariato per i dipendenti del Gruppo Generali" denominato We Share, approvato dall'Assemblea 2019.

Piano LTI

Il Piano Long Term Incentive è il piano pluriennale basato su Azioni, parte della politica sulla remunerazione della Compagnia e del Gruppo, attraverso il quale è riconosciuta ai destinatari una remunerazione variabile differita, subordinatamente al raggiungimento di obiettivi predefiniti, indicati nella Relazione su remunerazione e compensi.

Piano Generali 2021

Il piano strategico della Società relativo al triennio 2019-2021.

PIM

Il Modello Interno Parziale di cui alla normativa Solvency II.

Presidente

Colui che ricopre la carica di presidente del Consiglio della Compagnia.

Procedure OPC

Le procedure in materia di operazioni con parti correlate, approvate dal Consiglio in conformità alla delibera Consob n° 17221 del 12 marzo 2010.

ORSA Report

L'Own Risk and Solvency Assessment , Report di cui alla normativa Solvency II

RAF

Risk Appetite Framework.

Regolamento Assembleare

Il Regolamento che disciplina lo svolgimento dell'Assemblea della Società.

Regolamento CdA e Comitati

Il Regolamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati Consiliari della Società.

Regolamento Emittenti

Il Regolamento di attuazione del TUIF, nella formulazione vigente alla data della Relazione.

Regolamento IVASS 24/2016

Il Regolamento IVASS 6 giugno 2016, n° 24 (in materia di investimenti e di attivi a copertura delle riserve tecniche).

Regolamento IVASS 38/2018

Il Regolamento IVASS 3 luglio 2018, n° 38, recante disposizioni in materia di sistema di governo societario, ai sensi degli articoli 29-bis, 30, 30-bis, 30-quater, 30-sexies, 30-septies, 215-bis, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n° 209 – Codice delle assicurazioni private.

Regolamento IVASS 42/2018

Il Regolamento IVASS 2 agosto 2018, n° 42, recante disposizioni in materia di revisione esterna dell'informativa al pubblico - SFCR.

Regolamento OPC

Il regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato dalla Consob con delibera n° 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n° 17389 del 23 giugno 2010, nella formulazione vigente alla data della Relazione.

Relazione

La presente "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" relativa all'esercizio 2020, approvata dal Consiglio il 10 marzo 2021.

Relazione su remunerazione e compensi

La "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", di cui all'art. 123-ter del TUIF.

RSR

Il Regulatory Supervisory Report, di cui alla normativa Solvency II.

SAA

Strategic Asset Allocation.

SCIGR o Sistema

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del Gruppo.

SCR

Il Solvency Capital Requirement di cui alla normativa Solvency II.

S&G

L'unità Shareholders & Governance, facente parte della funzione Corporate Affairs della Compagnia.

Segretario

Il segretario del CdA, dei Comitati Consiliari e dell'OdV della Società.

SFCR

Il Solvency Financial Condition Report, di cui alla normativa Solvency II.

Sindaco/i

Il/i componente/i effettivo/i o supplente/i del Collegio della Compagnia.

Sito

Il sito internet istituzionale della Società www. generali.com.

Società (anche Compagnia o Generali)

Assicurazioni Generali S.p.A.

Società di Revisione

"EY S.p.A." (già "Reconta Ernst & Young S.p.A."), nominata dall'Assemblea 2011 per il periodo 2012/2020, incaricata della revisione legale della Società.

Solvency II

L'insieme di norme legislative e regolamentari introdotte in seguito all'emanazione della direttiva n° 2009/138/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009, in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 17 dicembre 2009.

Stakeholder

Individui o gruppi che hanno diritti o interessi nei confronti di una impresa e delle sue attività, presenti e future. Il concetto abbraccia una pluralità di soggetti portatori di interessi che si relazionano con la Società e il Gruppo, distinguibili tra "stakeholder interni" (per es.: i dipendenti, gli azionisti e i manager) e "stakeholder esterni" (per es.: istituzioni, governi, fornitori, clienti, associazioni di imprenditori, sindacati e altri attori sociali che operano nelle comunità in cui l'organizzazione opera).

Statuto

Lo statuto sociale della Compagnia.

Successo sostenibile

La creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo conto degli interessi degli altri stakeholder rilevanti per la società, che costituisce obiettivo che guida l'azione dell'organo di amministrazione, alla luce del Nuovo Codice CG.

TUF o Testo Unico della Finanza

Il decreto legislativo 24 febbraio 1998, n° 58, "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ai sensi degli articoli 8 e 21 della legge 6 febbraio 1996, n° 52", nella formulazione vigente alla data della Relazione.

USCI

Ultima Società controllante italiana, ai sensi dell'art. 210, c.2, del CAP

Vicepresidente/i

Il/i vicepresidente/i della Società.

CONTATTI

GROUP INTEGRATED REPORTING

[email protected] Responsabile: Massimo Romano

CORPORATE AFFAIRS

[email protected] Responsabile: Giuseppe Catalano

GROUP MEDIA,

CONTENT AND CHANNELS [email protected] Responsabile: Roberto Alatri

GROUP REWARD & INSTITUTIONAL HR GOVERNANCE

[email protected] Responsabile: Giovanni Lanati

GROUP SUSTAINABILITY & SOCIAL RESPONSIBILITY

[email protected] Responsabile: Lucia Silva

INVESTOR & RATING

AGENCY RELATIONS [email protected] Responsabile: Giulia Raffo

SHAREHOLDERS

& GOVERNANCE [email protected] Responsabile: Michele Amendolagine

Redazione

Corporate Affairs Shareholders & Governance

Coordinamento Group Communications & Public Affairs

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189° anno di attività generali.com COMPENDIO INFORMATIVO ALLA RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI 2020

COMPENDIO INFORMATIVO ALLA RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI 2020

  • 1 COMPETENZE RISERVATE AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PER L'ESERCIZIO SOCIALE 2020 PER DELIBERAZIONE CONSILIARE
  • 2 COMPETENZE DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO E GROUP CEO PER L'ESERCIZIO SOCIALE 2020
  • 3 COMPETENZE DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI NELL'ESERCIZIO SOCIALE 2020 PER DELIBERAZIONE CONSILIARE
  • 4 COMPETENZE DEL COMITATO PER LE NOMINE E LA REMUNERAZIONE NELL'ESERCIZIO SOCIALE 2020 PER DELIBERAZIONE CONSILIARE
  • 5 CHECK LIST RISPETTO AL CODICE DI AUTODISCIPLINA (VERS. 7/2018)
  • 6 L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

1 – COMPETENZE RISERVATE AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PER L'ESERCIZIO SOCIALE 2020 PER DELIBERAZIONE CONSILIARE

A conferma ovvero anche ad integrazione dei poteri e delle attribuzioni riservati al Consiglio di Amministrazione dalla Legge, dalle disposizioni regolamentari vigenti in materia e dallo Statuto, sono in ogni caso riservati alla competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione i seguenti poteri ed attribuzioni:

  • 1) esaminare e approvare il budget, i piani strategici, industriali e finanziari della Società e del Gruppo, proposti dal Group CEO, monitorandone trimestralmente l'attuazione, valutando il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione in particolare le informazioni ricevute dagli organi delegati nonché confrontando periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati;
  • 2) definire, su proposta del Group CEO, il sistema degli obiettivi di rischio della Società e del Gruppo in coerenza con gli obiettivi strategici, la propensione al rischio della Società e del Gruppo e il corrispettivo fabbisogno di solvibilità globale, individuando le tipologie di rischio che ritiene di assumere anche nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività della Società e del Gruppo e fissando coerentemente i livelli di tolleranza al rischio, da rivedere almeno annualmente al fine di assicurarne l'efficacia nel tempo;
  • 3) integrare il tema della sostenibilità come parte fondamentale delle strategie d'impresa,
  • 4) esaminare e approvare, su proposta del Group CEO, l'assetto organizzativo della Società nonché l'attribuzione di compiti e responsabilità alle unità operative e del Gruppo, curandone l'adeguatezza nel tempo;
  • 5) valutare l'adeguatezza dell'assetto amministrativo e contabile generale della Società e delle Controllate aventi rilevanza strategica, curandone l'adeguatezza nel tempo;
  • 6) approvare il sistema delle deleghe di poteri e responsabilità, curandone l'adeguatezza nel tempo;
  • 7) definire, con il supporto del CCR, le direttive in materia di sistema del governo societario della Società e del Gruppo riferite, tra l'altro, al sistema di controllo interno e gestione dei rischi, rivedendole con cadenza almeno annuale; a tal fine, verificare che l'Alta Direzione implementi detto sistema secondo le direttive impartite e ne valuti la funzionalità, anche mediante esame della tempestiva e periodica informativa pervenuta su eventuali criticità rilevanti;
  • 8) valutare, sentito il collegio sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nell'eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale;
  • 9) nominare l'Amministratore Incaricato; nominare, revocare e determinare, su proposta del Group CEO, il trattamento retributivo dei responsabili delle funzioni di Internal Audit (sentito il parere vincolante del CCR e quello del Collegio Sindacale), Risk Management, Compliance e della funzione Attuariale (sentito il parere del CCR); esaminare e approvare, previo parere del CCR, i piani annuali di attività delle predette Funzioni di Controllo Interno ed esaminare i consuntivi elaborati dalle stesse;
  • 10) esaminare, approvare e sottoporre a periodica revisione secondo la cadenza da esse prevista, su proposta della competente funzione e previo parere dei Comitati secondo le rispettive competenze, le policy emanate a livello di Società e di Gruppo;

  • 11) attribuire e revocare le deleghe agli organi delegati di poteri esecutivi e ai Comitati ed eventuali sotto comitati, definendone i limiti e le modalità di esercizio; stabilire altresì la periodicità, comunque non superiore al trimestre, con la quale gli organi delegati devono riferire al Consiglio di Amministrazione circa l'attività svolta nell'esercizio delle deleghe conferite;

  • 12) su proposta del Group CEO e previo parere del CNR:
  • a) istituisce il GMC;
  • b) definisce i ruoli interni alla Società e al Gruppo rilevanti ai fini della composizione del GMC;
  • c) nomina e revoca coloro che sono chiamati a ricoprire i ruoli interni alla Società e al Gruppo rilevanti ai fini dell'appartenenza al GMC: nel caso in cui la nomina o la revoca riguardi il responsabile delle Funzioni di Controllo Interno, il previo parere è espresso dal CCR;
  • 13) deliberare, su proposta del Group CEO e previo parere del CNR, sulla nomina, sulla revoca e sulla remunerazione dei presidenti, degli amministratori esecutivi e dei direttori generali (o dirigenti dell'Alta Direzione che ricoprono ruoli equivalenti) delle società Controllate aventi rilevanza strategica, dei loro amministratori non esecutivi, se individuati tra figure esterne alla Società e al Gruppo e dei componenti dei loro collegi sindacali (e, comunque, di analoghi organi sociali aventi funzioni di controllo);
  • 14) definire, su proposta del CNR e previo parere del CGS, il processo relativo alla successione dell'/degli Amministratore/i Esecutivo/i;
  • 15) definire, su proposta del Group CEO e previo parere del CNR, il piano per la successione dei componenti del GMC, individuando, con cadenza almeno annuale, obiettivi, strumenti e tempistica per l'esecuzione dello stesso; definire, su proposta del Group CEO e previo parere del CNR, politiche di sviluppo e di gestione delle risorse facenti parte del GLG;
  • 16) redigere il progetto di bilancio d'esercizio della Società da sottoporre all'approvazione dell'Assemblea e il bilancio consolidato del Gruppo; formulare le proposte per la destinazione degli utili e deliberare la distribuzione agli azionisti di acconti sui dividendi; redigere le relazioni trimestrali e semestrale;
  • 17) su proposta del Group CEO e sentito il parere del CI, approvare la strategia di asset allocation, monitorandone l'esecuzione con cadenza trimestrale e sottoponendola a revisione con cadenza semestrale;
  • 18) esaminare e approvare, preventivamente, previo esa me dei pareri delle funzioni di Risk Management e di Compliance (formulati ai sensi delle linee guida di Gruppo), le operazioni della Società e delle sue controllate, quando tali operazioni abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per la Società stessa, prestando particolare attenzione alle situazioni in cui uno o più Amministratori siano portatori di un interesse per conto proprio o di terzi, fermo restando quanto previsto in materia di operazioni con parti correlate. Sono operazioni che hanno un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario, anche concluse per il tramite di società controllate, le seguenti operazioni:
  • a) le emissioni di strumenti finanziari per un controvalore complessivo superiore a 100 milioni di euro;
  • b) la concessione di finanziamenti e garanzie per importi superiori a 100 milioni di euro;
  • c) le operazioni aventi ad oggetto la prestazione di opere e/o di servizi, gli accordi di collaborazione per l'esercizio e lo sviluppo dell'attività sociale, per importi superiori a 100 milioni di euro;
  • d) le spese, anche se previste nel budget, per importi superiori a 50 milioni di euro;

  • e) le operazioni di fusione o scissione, in relazione alle quali il dato del totale attivo della società incorporata (fusa) ovvero delle attività oggetto di scissione risulti superiore a 100 milioni di euro;

  • f) le seguenti operazioni di investimento e disinve stimento, il cui rischio è interamente a carico della Società o condiviso con gli assicurati Vita, effettuate sia direttamente sia per il tramite di OICR istituiti o gestiti da asset manager di Gruppo o terzi, riservati agli investimenti delle società del Gruppo, ove non in contrasto con il regolamento e/o prospetto e/o normativa che regola l'operatività dell'OICR stesso, aventi ad oggetto:
  • i) operazioni su strumenti obbligazionari "Fixed Income" (debito e assimilabili):
      1. emessi da enti governativi o sovranazionali e assimilabili, aventi le seguenti caratteristiche:
    • 1.1. "Investment Grade" d'importo pari o superiore a 1.000 milioni di euro;
    • 1.2. "Sub-Investment Grade o sprovvisti di Rating" d'importo pari o superiore a 500 milioni di euro;
      1. emessi da enti diversi da quelli governativi o sovranazionali e assimilabili, inclusi strumenti supportati da garanzie e cartolarizzazioni, aventi le seguenti caratteristiche:
    • 2.1. "Investment Grade" d'importo pari o superiore a 400 milioni di euro;
    • 2.2. "Sub-Investment Grade o sprovvisti di Rating" d'importo pari o superiore a 250 milioni di euro;
      1. "Alternative Fixed Income", inclusi OICR:
    • 3.1. di livello "Senior" d'importo pari o su periore a 350 milioni di euro;
    • 3.2. di livello "Junior" d'importo pari o su periore a 150 milioni di euro;
  • ii) operazioni di acquisto e cessione di diritti su beni immobili, di concessione in comodato e di restrizione di ipoteche sugli stessi, di acquisto e cessione di quote o azioni di veicoli immobiliari (inclusi gli OICR) d'importo pari o superiore a 200 milioni di euro: resta fermo quanto disposto in merito alle decisioni relative alle operazioni di investimento e disinvestimento relative a OICR, effettuate dagli asset manager del Gruppo nell'esercizio della loro autonomia gestionale e non su indicazione di società appartenenti al Gruppo, che esulano sia dai poteri che il Consiglio riserva alla propria competenza sia dalla delega al Group CEO, essendo tali operazioni di competenza degli OICR stessi;
  • iii) operazioni su strumenti finanziari azionari e assimilabili ("Equity, Equity-Like"):
      1. quotati, d'ammontare pari o superiore al 3% del capitale con diritti di voto dell'emittente o a 200 milioni di euro;
      1. non quotati (escluso Private Equity), d'ammontare pari o superiore al 20% del capitale con diritti di voto dell'emittente o a 25 milioni di euro;
  • iv) operazioni su strumenti di "Private Equity", inclusi OICR, d'importo pari o superiore a 150 milioni di euro;
  • v) operazioni di sottoscrizione e/o rimborso di quote di OICR (Fondi, SICAV, ETF):
      1. armonizzati (conformi alla Direttiva UCITS e normative equivalenti), per i quali si applicano le medesime soglie previste per strumenti finanziari azionari quotati (con esclusivo riferimento alla soglia di €. 200 milioni di cui

al precedente paragrafo iii) 1.) e per gli strumenti obbligazionari (rif. ai precedenti paragrafi i)1., i)2.), sulla base delle regole contabili di classificazione dell'OICR;

  1. alternativi (conformi alla Direttiva AIFMD e normative equivalenti), d'importo pari o superiore a 150 milioni di euro;

tali previsioni non si applicano alle operazioni di sottoscrizione e al rimborso di:

  • quote di OICR "Alternative Fixed Income", immobiliari e di Private Equity ai quali si applicano le specifiche soglie precedentemente riportate (rif. ai precedenti paragrafi i)3., ii), iv));
  • quote di OICR istituiti e/o gestiti da asset manager del Gruppo o terzi laddove riservati agli investimenti delle società del Gruppo, in quanto gli investimenti effettuati per conto di tali OICR sono assoggettati ai limiti di cui alla presente lettera f) ("Look Through") ove non in contrasto con il regolamento e/o prospetto e/o normativa che regola l'operatività dell'OI-CR.

Le operazioni di investimento e disinvestimento si intendono eseguite per il tramite di singole "Transazioni" o "Transazioni Connesse", ossia transazioni a valere sullo stesso strumento finanziario/ asset (o strumento sottostante) svolte in più giorni adiacenti (in base alle condizioni di liquidità del mercato di negoziazione) o in lotti multipli o effettuate da più società del Gruppo, individualmente di importo inferiore alle soglie autorizzative ma globalmente di importo superiore, nel caso in cui tutte le transazioni siano chiaramente riconducibili alla stessa decisione di investimento.

Con riferimento a programmi di investimento e/o disinvestimento composti da Transazioni multiple, riconducibili a medesima decisione di investimento/disinvestimento, a valere su diverse tipologie di strumenti finanziari/asset, una o più eccedenti le soglie rilevanti, una autorizzazione preventiva può essere concessa per programmi di investimento/ disinvestimento da effettuarsi in un orizzonte temporale non superiore a 12 mesi;

  • g) le seguenti operazioni in materia di partecipazioni non detenute con finalità riconducibili ad attività di investimento e/o disinvestimento di cui alla precedente lettera f):
  • i) acquisire e/o incrementare partecipazioni (direttamente o indirettamente e anche attraverso sottoscrizione di aumenti di capitale) d'importo superiore a 100 milioni di euro; autorizzare la rinuncia o la cessione di diritti di opzione relativi ad aumenti di capitale di società partecipate e la rinuncia a diritti di prelazione;
  • ii) rilasciare il benestare agli aumenti di capitale delle società partecipate; rilasciare il benestare alle operazioni societarie (quali, a titolo esemplificativo: operazioni di fusione, scissione, conferimento di rami d'azienda, emissione di obbligazioni o di prestiti subordinati, acquisto di azioni proprie, etc.) poste in essere dalle società controllate o da società partecipate presso cui esistono patti parasociali concernenti le materie in oggetto: il tutto per operazioni d'importo superiore a 100 milioni di euro;
  • iii) rilasciare il benestare alle operazioni di acquisto, incremento o cessione, anche parziale, di partecipazioni (incluse la sotto-

scrizione di aumenti di capitale e la rinuncia a diritti di opzione su aumenti di capitale o a diritti di prelazione) proposte dalle società controllate e partecipate per importi superiori a 100 milioni di euro;

  • h) le operazioni di acquisizione e cessione di aziende o di rami d'azienda, di cespiti e di altre attività, in relazione alle quali il prezzo del ramo di azienda o delle attività acquisite (o cedute) risulti d'importo pari o superiore a 100 milioni di euro;
  • 19) approvare la stipula di patti parasociali di particolare rilevanza strategica, relativi alla partecipazione al capitale di società quotate di diritto italiano e/o straniero;
  • 20) approvare, su proposta del Group CEO, una procedura per la gestione interna e per la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti la Società e il Gruppo, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate;
  • 21) definire e rivedere periodicamente, sentito il parere del CNR, le politiche di remunerazione a favore dei componenti degli organi sociali e del personale, inclusi i piani di remunerazione basati su strumenti finanziari, verificando la loro corretta applicazione;
  • 22) determinare, su proposta del CNR e sentito il parere del Collegio Sindacale, la remunerazione degli Amministratori Esecutivi e degli altri amministratori che ricoprono particolari cariche; determinare, su proposta del Group CEO e sentito il parere del CNR, il trattamento retributivo del personale dirigente che ricopre i ruoli interni al Gruppo rilevanti ai fini della loro appartenenza al GMC;
  • 23) su proposta del Group CEO e sentito il parere del CNR, esaminare e approvare le linee guida del sistema d'incentivazione delle risorse appartenenti al GLG;
  • 24) effettuare, con il supporto del CGS, almeno una volta all'anno, una valutazione sulla dimensione, sulla composizione e sul funzionamento del Consiglio stesso, dei Comitati ed eventuali sotto comitati, tenendo anche conto di elementi quali le caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoi componenti nonché della loro anzianità di carica, eventualmente esprimendo orientamenti sulle figure professionali e manageriali la cui presenza all'interno dell'organo consiliare sia ritenuta opportuna;
  • 25) fornire informativa, nella Relazione, sulle modalità di applicazione del Codice di Autodisciplina e su quant'altro richiesto dalla normativa applicabile;
  • 26) dopo la nomina di un amministratore che si qualifica indipendente e successivamente una volta all'anno, valutare – secondo la procedura di cui all'art. 10 del Regolamento – l'indipendenza dei propri componenti non esecutivi, rendendo noto l'esito delle proprie valutazioni (in occasione della nomina mediante un comunicato diffuso al mercato e, successivamente, nell'ambito della Relazione), nonché il possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalla Legge e dalla Politica Fit&Proper; valutare l'eventuale sussistenza di cause di incompatibilità o decadenza in capo ad altri soggetti apicali secondo la Legge;
  • 27) esprimere il proprio orientamento in merito al numero massimo di incarichi di amministrazione o controllo in altre società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di amministratore della Società, tenendo conto anche della partecipazione degli Amministratori ai Comitati;
  • 28) approvare, con il supporto della competente funzione societaria istituita presso il GHO, il testo del Regolamento nonché le relative modi-

fiche, integrazioni o soppressioni derivanti dalla Legge, dal Codice di Autodisciplina, dallo Statuto e dalle deliberazioni del Consiglio, fermo restando quanto previsto dall'art. 39.3 del Regolamento;

  • 29) esaminare e approvare, su proposta del Group CEO e previo parere del CGS, la metodologia di rendicontazione delle informazioni non finanziarie, gli indicatori materiali di prestazione e la dichiarazione non finanziaria;
  • 30) nominare, previo parere del CCR, la società di revisione se diversa da quella incaricata della revisione contabile incaricata del rilascio della relazione d'attestazione emessa ai sensi del d.lgs. 30 dicembre 2016, n. 254;
  • 31) nominare, previo parere del CCR e del Collegio Sindacale (tale ultimo parere essendo vincolante), una società di revisione incaricata dello svolgimento dell'attività di cui al Regolamento IVASS n. 42 del 2 agosto 2018, stabilendone il relativo compenso.

2 – COMPETENZE DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO E GROUP CEO PER L'ESERCIZIO SOCIALE 2020

Al Dott. Philippe Roger Donnet spettano, a titolo esemplificativo e non esaustivo e fatto salvo quanto al precedente paragrafo e quanto infra ulteriormente specificato, deleghe di poteri nelle seguenti materie: la gestione operativa degli affari assicurativi e riassicurativi nonché delle relative attività a ciò strumentali, in Italia e all'estero; la responsabilità delle attività di pianificazione strategica, del controllo di gestione, dell'enterprise risk management e dell'asset liability management, del merger and acquisition e di gestione delle partecipazioni rilevanti, dell'attività svolta dal Gruppo nei settori bancario, finanziario e immobiliare; la responsabilità degli affari amministrativi, fiscali, legali e societari; la responsabilità delle risorse umane e dell'organizzazione del lavoro, del coordinamento delle attività di information technology, di direzione e coordinamento delle società del Gruppo, la gestione della comunicazione, delle relazioni esterne e dei rapporti istituzionali della Compagnia e del Gruppo. Sempre in via meramente esemplificativa e non esaustiva, sono attribuiti al Dott. Philippe Roger Donnet, quale Amministratore Delegato, i seguenti poteri e facoltà funzionali allo svolgimento delle deleghe affidate, restando inteso che le limitazioni, di ordine quantitativo, relative ai poteri conferiti, vanno intese quali limiti interni tra l'organo amministrativo delegante ed il soggetto delegato:

  • a) proporre al Consiglio di Amministrazione l'adozione dei provvedimenti di sua competenza;
  • b) formulare le proposte relative ai piani pluriennali ed ai budget annuali di Assicurazioni Generali e del Gruppo da sottoporre all'esame e all'approvazione del Consiglio di Amministrazione;
  • c) impartire le direttive per la formazione dei bilanci della Società; predisporre le proposte da presentare al Consiglio di Amministrazione sul progetto di bilancio d'esercizio e di bilancio consolidato, sulle relazioni trimestrali e su quella semestrale;
  • d) formulare le proposte relative alla strategia di asset allocation da sottoporre all'esame e all'approvazione del Consiglio di Amministrazione;
  • e) definire l'assetto organizzativo generale di Assicurazioni Generali S.p.A. e del Gruppo, sottoponendolo al Consiglio di Amministrazione per la valutazione di sua competenza;

  • f) assicurare l'esecuzione delle deliberazioni dell'Assemblea degli Azionisti e del Consiglio di Amministrazione;

  • g) assicurare l'applicazione delle regole di corporate governance della Società e del Gruppo;
  • h) in materia assicurativa e riassicurativa:
  • i) gestire gli affari assicurativi e riassicurativi, in Italia e all'estero, autorizzando l'assunzione dei rischi assicurativi e riassicurativi nei Rami in cui la Compagnia è autorizzata a operare nonché il pagamento dei relativi indennizzi, provvedere allo svolgimento delle attività a ciò strumentali e adottare le opportune decisioni al riguardo;
  • ii) sovrintendere ed indirizzare la gestione delle attività tecniche ed attuariali di Gruppo e gestire l'attività di ricerca e sviluppo;
  • iii) redigere e approvare i rendiconti delle Gestioni Interne Separate e dei Fondi Interni Assicurativi della Compagnia nonché stabilire l'aliquota di partecipazione al rendimento delle gestioni interne separate, facendo salve pattuizioni contrattuali di maggior favore e/o clausole che prevedano un rendimento minimo trattenuto dalla Compagnia;
  • i) in materia di gestione delle risorse umane e organizzazione:
  • i) formulare proposte al Comitato per le Nomine e la Remunerazione in materia di linee guida della politica retributiva della Compagnia e del Gruppo;
  • ii) definire le politiche di sviluppo e di gestione delle risorse umane nonché il relativo sistema incentivante; gestire i rapporti con le organizzazioni sindacali, sia dei datori di lavoro che dei prestatori di lavoro, potendo firmare con le stesse accordi in nome e per conto della Società; esperire tentativi di conciliazione, conciliare e firmare i verbali relativi ad accordi transattivi;
  • iii) formulare proposte al Consiglio di Amministrazione in merito:
      1. all'istituzione del Group Management Committee ("GMC");
      1. alla definizione dei ruoli interni al Gruppo rilevanti ai fini della composizione del GMC;
      1. alla nomina, alla revoca e al trattamento retributivo di coloro che sono chiamati a ricoprire i ruoli interni al Gruppo rilevanti ai fini dell'appartenenza al GMC;
  • iv) ad eccezione delle attribuzioni spettanti in via esclusiva al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 32.2 dello Statuto sociale, assumere le decisioni relative all'assunzione, alla promozione, alla definizione delle funzioni, delle deleghe, dei poteri e del trattamento economico del personale di ogni ordine e grado della Compagnia e del Gruppo, a eccezione del personale dirigente che ricopre i ruoli interni alla Società o al Gruppo rilevanti ai fini della loro appartenenza al GMC e avendo riguardo al riporto funzionale che le risorse umane appartenenti alle aree che rispondono al Direttore Generale (ove nominato) avranno nei confronti di quest'ultimo. Nei confronti di tale personale: adottare i provvedimenti di merito, autorizzare la concessione di agevolazioni finanziarie e di periodi di aspettativa, disporre trasferimenti e distacchi, assumere tutti i provvedimenti cautelari e disciplinari compreso il licenziamento e la definizione del trattamento di uscita;
  • v) determinare, nel rispetto delle disposizioni degli articoli 38 e 39 dello Statuto sociale, l'ambito del potere di rappresentanza e di firma sociale del personale dirigente della Compagnia, con l'esclusione dei componenti del GMC nonché conferire in via continuativa e revocare il medesimo potere ai funzionari della Società;
  • vi) proporre al Consiglio di Amministrazione la designazione dei Pre-

sidenti, degli Amministratori Delegati e dei Direttori Generali (o di componenti dell'Alta Direzione che ricoprono ruoli equivalenti) delle società controllate aventi rilevanza strategica, formulando altresì le proposte relative alla revoca e alla remunerazione degli stessi, nonché degli amministratori non esecutivi, se individuati tra figure esterne al Gruppo. A tali fini, si considerano strategiche le seguenti società: Generali Italia S.p.A., Generali France S.A., Generali Deutschland Holding AG, Generali CEE B.V., Generali España Holding de entidades de seguros S.A., Generali Insurance Asset Management S.G.R.p.A., Generali Real Estate S.p.A., Banca Generali S.p.A., Generali Versicherung AG , Generali China Life Insurance Co. Ltd e Generali (Schweiz) Holding AG; designare i componenti non esecutivi dei Consigli di Amministrazione delle controllate strategiche, se individuati tra figure interne al Gruppo, e quelli anche esecutivi delle controllate non strategiche; designare i componenti del Collegio Sindacale delle controllate non aventi rilevanza strategica;

  • vii) proporre al Consiglio di Amministrazione la stipula di patti parasociali di particolare rilevanza strategica, relativi alla partecipazione al capitale di società quotate di diritto italiano e/o straniero;
  • viii) presentare al Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, il piano di successione dei componenti del GMC, dei CEO delle country e delle figure dirigenziali aventi un punteggio Hay superiore a 1.200 punti (ossia gli appartenenti al c.d. GLG);
  • j) approvare le seguenti operazioni di investimento e disinvestimento, il cui rischio è interamente a carico della Società o condiviso con gli assicurati Vita, effettuate sia direttamente sia per il tramite di OICR, istituiti o gestiti da asset manager di Gruppo o terzi, riservati agli investimenti delle società del Gruppo, ove non in contrasto con il regolamento e/o prospetto e/o normativa che regola l'operatività dell'OICR stesso, aventi a oggetto:
  • i) operazioni su strumenti obbligazionari "Fixed Income" (debito e assimilabili):
      1. emessi da enti governativi o sovranazionali e assimilabili, aventi le seguenti caratteristiche:
    • 1.1. "Investment Grade" d'importo inferiore a 1.000 milioni di euro;
    • 1.2. "Sub-Investment Grade o sprovvisti di Rating" d'importo inferiore a 500 milioni di euro;
      1. emessi da enti diversi da quelli governativi o sovranazionali e assimilabili, inclusi strumenti supportati da garanzie e cartolarizzazioni, aventi le seguenti caratteristiche:
    • 2.1. "Investment Grade" d'importo inferiore a 400 milioni di euro;
    • 2.2. "Sub-Investment Grade o sprovvisti di Rating" d'importo inferiore a 250 milioni di euro;
      1. "Alternative Fixed Income", inclusi OICR:
    • 3.1. di livello "Senior" d'importo inferiore a 350 milioni di euro;
    • 3.2. di livello "Junior" d'importo inferiore a 150 milioni di euro;
  • ii) operazioni di acquisto e cessione di diritti su beni immobili, di concessione in comodato e di restrizione di ipoteche sugli stessi, di acquisto e cessione di quote o azioni di veicoli immobiliari (inclusi gli OICR) d'importo inferiore a 200 milioni di euro, fermo restando quanto disposto in merito alle decisioni relative alle operazioni di investimento e disinvestimento relative a OICR, effettuate dagli Asset

Manager del Gruppo nell'esercizio della loro autonomia gestionale e non su indicazione di società appartenenti al Gruppo, che esulano sia dai poteri che il Consiglio riserva alla propria competenza sia dalla delega al Group CEO, essendo tali operazioni di competenza degli OICR stessi;

  • iii) operazioni su strumenti finanziari azionari e assimilabili ("Equity, Equity-Like"):
    1. quotati, d'ammontare inferiore a 200 milioni di euro e al 3% del capitale con diritti di voto dell'emittente;
    1. non quotati (escluso Private Equity), d'ammontare inferiore al 20% del capitale con diritti di voto dell'emittente e d'importo inferiore a 25 milioni di euro;
  • iv) operazioni su strumenti di "Private Equity", inclusi OICR, d'importo inferiore a 150 milioni di euro;
  • v) operazioni di sottoscrizione e/o rimborso di quote di OICR (Fondi, SICAV, ETF):
    1. armonizzati (conformi alla Direttiva UCITS e normative equivalenti), per i quali si applicano le medesime soglie previste per strumenti finanziari azionari quotati (con esclusivo riferimento alla soglia di 200 milioni di euro di cui al precedente paragrafo iii)1.) e per gli strumenti obbligazionari (rif. ai precedenti paragrafi i)1., i)2.), sulla base delle regole contabili di classificazione dell'OICR;
    1. alternativi (conformi alla Direttiva AIFMD e normative equivalenti), d'importo inferiore a 150 milioni di euro;

tali previsioni non si applicano alle operazioni di sottoscrizione e al rimborso di:

  • quote di OICR "Alternative Fixed Income", immobiliari e di Private Equity, ai quali si applicano le specifiche soglie precedentemente riportate (rif. ai precedenti paragrafi i)3., ii), iv));
  • quote di OICR istituiti e/o gestiti da Asset Manager del Gruppo o terzi laddove riservati agli investimenti delle società del Gruppo, in quanto gli investimenti effettuati per conto di tali OICR sono assoggettati ai limiti di cui alla presente lettera j) ("Look Through") ove non in contrasto con il regolamento e/o prospetto e/o normativa che regola l'operatività dell'OICR.

Le operazioni di investimento e disinvestimento si intendono eseguite per il tramite di singole "Transazioni" o "Transazioni Connesse", ossia transazioni a valere sullo stesso strumento finanziario/asset (o strumento sottostante) svolte in più giorni adiacenti (in base alle condizioni di liquidità del mercato di negoziazione) o in lotti multipli o effettuate da più società del Gruppo, individualmente di importo inferiore alle soglie autorizzative ma globalmente di importo superiore, nel caso in cui tutte le transazioni siano chiaramente riconducibili alla stessa decisione di investimento.

Con riferimento a programmi di investimento e/o disinvestimento composti da Transazioni multiple, riconducibili a medesima decisione di investimento/ disinvestimento, a valere su diverse tipologie di strumenti finanziari/asset, una o più eccedenti le soglie rilevanti, una autorizzazione preventiva può essere concessa per programmi di investimento/ disinvestimento da effettuarsi in un orizzonte temporale non superiore a 12 mesi. Le transazioni effettuate in conformità a limiti e vincoli stabiliti nei mandati assegnati agli Asset Manager di Gruppo o Terzi non necessitano dell'approvazione preventiva del Group CEO, salvo vadano sottoposte al vaglio del Comitato per gli Investimenti e le Operazioni Strategiche;

k) in materia di partecipazioni non detenute con finalità riconducibili ad attività di investimento e/o disinvestimento di cui alla precedente lettera j): 7

  • i) acquisire e/o incrementare partecipazioni (direttamente o indirettamente e anche attraverso sottoscrizione di aumenti di capitale) nei limiti di 100 Mio EUR; autorizzare la rinuncia o la cessione di diritti di opzione relativi ad aumenti di capitale di società partecipate e la rinuncia a diritti di prelazione;
  • ii) rilasciare il benestare agli aumenti di capitale delle società partecipate; rilasciare il benestare alle operazioni societarie (quali, a titolo esemplificativo: operazioni di fusione, scissione, conferimento di rami d'azienda, emissione di obbligazioni o di prestiti subordinati, acquisto di azioni proprie, etc.) poste in essere dalle società controllate o da società partecipate presso cui esistono patti parasociali concernenti le materie in oggetto: il tutto nei limiti di 100 Mio EUR;
  • iii) rilasciare il benestare alle operazioni di acquisto, incremento o cessione, anche parziale, di partecipazioni (incluse la sottoscrizione di aumenti di capitale e la rinuncia a diritti di opzione su aumenti di capitale o a diritti di prelazione) proposte dalle società controllate e partecipate nei limiti di 100 Mio EUR;
  • iv) rilasciare il benestare alle modifiche statutarie di società partecipate;
  • v) conferire istruzioni di voto per le assemblee delle società controllate e di quelle partecipate;
  • l) le operazioni di acquisizione e cessione di aziende o di rami d'azienda, di cespiti e di altre attività, in relazione alle quali il prezzo del ramo di azienda o delle attività acquisite (o cedute) risulti d'importo inferiore a 100 Mio EUR;
  • m) in materia di altre operazioni:
  • i) approvare le emissioni di strumenti finanziari per un controvalore complessivo fino a 100 Mio EUR;
  • ii) approvare la concessione di finanziamenti e garanzie, per importi fino a 100 Mio EUR;
  • iii) approvare le operazioni aventi ad oggetto la prestazione di opere e di servizi, gli accordi di collaborazione per l'esercizio e lo sviluppo dell'attività sociale per importi fino a 100 Mio EUR;
  • iv) approvare le operazioni di fusione o scissione, in relazione alle quali il dato del totale attivo della società incorporata (fusa) ovvero delle attività oggetto di scissione risulti non superiore a 100 Mio EUR;
  • n) in materia di gestione immobiliare, fermo quanto previsto alla lett. j), punto ii):
  • i) assentire alla costituzione di servitù passive su proprietà immobiliari della Compagnia, senza limiti di importo;
  • ii) prestare atti di assenso a cancellazione o a estavolazione nonché a riduzione e restrizione di ipoteche e/o di privilegi di qualsiasi natura (con espressa facoltà di individuare, sotto il profilo catastale ed ipotecario, i beni da sottrarre) nonché atti di postergazione o surroga; prestare atti di assenso a cancellazione di trascrizioni e annotazioni: il tutto con esonero del competente conservatore dei registri immobiliari e/o di altri uffici dalla responsabilità di accertare che sia avvenuta l'estinzione ovvero una corrispondente diminuzione del credito vantato e/o che sia intervenuta deliberazione autorizzativa del competente organo societario della Compagnia;
  • o) in materia di spesa: con riferimento alla Compagnia, autorizzare, senza limiti d'importo, le spese obbligatorie nonché, nel limite unitario di 50 Mio EUR, le altre spese;
  • p) in materia legale:

  • i) promuovere azioni e procedure, in sede giurisdizionale, amministrativa, di volontaria giurisdizione e arbitrale; resistere alle azioni promosse contro la Società; rappresentare la Compagnia in giudizio sia come attore che come convenuto avanti qualsiasi autorità, in qualsiasi sede, grado e fase, quindi anche in sede di procedimenti conservativi e cautelari, di esecuzione, revocazione e cassazione ed in sede arbitrale, con tutte le relative facoltà, comprese quelle di conciliare e/o transigere le controversie, di sottoscrivere clausole compromissorie e compromessi, di rilasciare procure generali e speciali alle liti nonché procure speciali ai sensi degli articoli 183 e 420 del Codice di Procedura Civile per rappresentare la Società in giudizio, anche con poteri di conciliare o transigere le controversie, di rinunciare e accettare rinunce agli atti giudiziari, di rendere dichiarazioni di terzo pignorato e sequestrato e di costituirsi parte civile; proporre e rimettere querele;

  • ii) autorizzare esborsi a fronte di pretese di terzi;
  • q) nelle attività di servizi: stipulare e recedere dai contratti di appalto di servizi e/o di outsourcing aventi ad oggetto la prestazione di servizi a favore di altre società del Gruppo;
  • r) attività di direzione e coordinamento del Gruppo: svolgere, entro le linee guida fissate dal Consiglio di Amministrazione, l'attività di direzione e coordinamento delle società del Gruppo;
  • s) stabilire gli indirizzi per l'esercizio dei poteri del Direttore Generale;
  • t) facoltà di subdelega: subdelegare a dipendenti e anche a terzi non dipendenti uno o più dei poteri e delle attribuzioni di cui alle lettere precedenti, con onere di predeterminarne gli eventuali limiti;
  • u) poteri in caso d'urgenza: disporre di qualsiasi potere di competenza del Consiglio di Amministrazione, in quanto il carattere d'urgenza dell'oggetto esiga – a suo insindacabile giudizio – un'immediata decisione, esclusi i poteri di cui agli articoli 2420-ter (Delega agli amministratori), 2423 (Redazione del bilancio), 2443 (Delega agli amministratori), 2446 (Riduzione del capitale per perdite), 2447 (Riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale), 2501-ter (Progetto di fusione) e 2506-bis (Progetto di scissione) del Codice Civile, con il limite di valore di 100 Mio EUR per singola operazione. Il limite di valore di 100 Mio EUR opera anche con riferimento al caso di più operazioni della stessa tipologia che, pur ciascuna di importo inferiore al predetto limite, risultino collegate tra loro da un'unicità temporale, funzionale o programmatica. L'esercizio dei poteri d'urgenza è subordinato alla preventiva verifica, da parte del Group CEO, di concerto con il Presidente, dell'impossibilità che possa avere luogo una seduta del Consiglio di Amministrazione in tempo utile per l'adozione della decisione rientrante nella sua competenza, nel rispetto del termine minimo di due giorni, previsto dallo Statuto sociale per il caso di convocazioni da diramare in caso di urgenza. Delle operazioni rilevanti, poste in essere in attuazione di quanto precede, dev'essere data informativa al Consiglio di Amministrazione nella sua prima adunanza utile successiva all'esercizio dei poteri delegati ferma in ogni caso la validità dei provvedimenti adottati.

Il Dott. Donnet è altresì nominato Amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, cui spettano i seguenti poteri e attribuzioni:

  • 1) curare l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svol-te dall'emittente e dalle sue controllate, e sottoporli periodicamente all'esame del Consiglio di Amministrazione;
  • 2) dare attuazione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione curando la progettazione, realizzazione e gestione del

sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia;

  • 3) occuparsi dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare;
  • 4) chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree e sul rispetto delle regole e delle procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione alle Presidenti del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale;
  • 5) riferire tempestivamente al CCR e al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche o criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato e il Consiglio possano prendere le opportune iniziative.

3 – COMPETENZE DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI NELL'ESERCIZIO SOCIALE 2020 PER DELIBERAZIONE CONSILIARE

Il Comitato Controllo e Rischi (CCR) è titolare di funzioni consultive, propositive e istruttorie nei confronti del Consiglio e può svolgere indagini conoscitive per quel che attiene al sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi. Il CCR assicura che le valutazioni e le decisioni del Consiglio relative al sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, all'approvazione dei bilanci e delle relazioni semestrali nonché ai rapporti tra la Società e la società di revisione, siano supportate da un'adeguata attività istruttoria. In questo quadro, il CCR suddivide la trattazione delle materie di sua competenza in distinte sessioni a seconda che le materie attengano alle tematiche di controllo interno ovvero alle tematiche di gestione dei rischi ovvero presentino profili comuni di controllo interno e gestione dei rischi. In questo quadro, a titolo esemplificativo, nell'ambito delle tematiche di controllo interno, il CCR:

  • assiste il Consiglio nell'espletamento dei compiti allo stesso attribuiti dalla Legge e dal Codice di Autodisciplina rispetto al sistema dei controlli interni;
  • valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili della Società, sentiti i rappresentanti della società di revisione ed il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità nel Gruppo ai fini della redazione del bilancio consolidato e della relazione semestrale consolidata, vigilando sull'adeguatezza del sistema di controllo interno relativo all'informativa finanziaria in relazione alle attività del dirigente preposto;
  • esamina la proposta motivata del Collegio Sindacale sul conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti alla società di revisione e formula le sue eventuali osservazioni in merito, riferendone al Consiglio e supporta altresì il Consiglio nel processo di conferimento dell'incarico funzionale al rilascio della relazione d'attestazione di cui al punto successivo;
  • supporta il Consiglio nel processo di conferimento dell'incarico ad una società di revisione per lo svolgimento dell'attività di cui al Regolamento IVASS 42 del 2 agosto 2018;
  • valuta quanto esposto nella relazione aggiuntiva della società di revisione destinata al Collegio Sindacale (prevista dall'art. 11 del Regolamento

UE n. 537/2014) e, per quanto di propria competenza, nella relazione d'attestazione emessa ai sensi del d.lgs. 30 dicembre 2016, n. 254;

  • acquisisce informazioni, in occasione almeno della presentazione del piano di lavoro annuale delle Funzioni Fondamentali, in merito all'adeguatezza del budget di spesa e dei profili quantitativi e qualitativi delle risorse assegnate alle predette funzioni monitorando l'autonomia, l'efficacia e l'efficienza delle risorse assegnate alle stesse, ed esprime in merito a quanto sopra il proprio parere al Consiglio;
  • supporta il Consiglio nella definizione e nella successiva valutazione di adeguatezza nel tempo dell'assetto organizzativo della Società e del Gruppo;
  • riceve l'informativa in materia di attività esternalizzate a livello di Società e a livello di Gruppo secondo quanto previsto dalla politica in materia.

A titolo esemplificativo, nell'ambito delle tematiche di ge stione dei rischi, il CCR:

  • assiste il Consiglio nell'espletamento dei compiti allo stesso attribuiti dalla Legge e dal Codice di Autodisciplina rispetto al sistema di gestione dei rischi;
  • esprime il proprio parere sulle proposte presentate sulla nomina, revoca e remunerazione dei responsabili delle Funzioni Fondamentali; tale parere è vincolante per le proposte riguardanti il responsabile della funzione di Internal Audit;
  • esprime il proprio parere sulla adozione o revisione di politiche della Società e di Gruppo previste dalla normativa "Solvency II";
  • supporta, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio relative alla gestione dei rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui lo stesso Consiglio sia venuto a conoscenza;
  • supporta il Consiglio, con un'adeguata attività istruttoria, nella determinazione della propensione al rischio e nella fissazione dei livelli di tolleranza al rischio, come definito nel Risk Appetite Framework, nonché nella definizione della mappa dei rischi, espri mendo un proprio parere;
  • assiste il Consiglio nella valutazione attuale e prospettica dei rischi, dei criteri e delle metodologie seguite per tale valutazione, con particolare riguardo ai rischi rappresentati come maggiormente significativi, anche esprimendo il proprio parere sull'ORSA report della Società e del Gruppo;
  • riceve informativa periodica sulle metriche di capitale e liquidità per la Società e il Gruppo, con particolare riguardo a eventuali sforamenti delle soglie hard e soft fissate;
  • riceve informativa, con cadenza almeno semestrale, sugli investimenti effettuati dal Gruppo e sull'evoluzione del portafoglio di private equity e di alternative investment;
  • assiste il Consiglio, esprimendo un proprio parere, su eventuali piani predisposti per garantire la regolarità e la continuità aziendale.

A titolo esemplificativo, nell'ambito delle tematiche comuni al controllo interno e alla gestione dei rischi, il CCR:

  • esprime, con cadenza almeno annuale, il proprio parere sul progetto di "Piano di Audit" della Società e del Gruppo ed esamina il relativo consuntivo di sintesi sulle attività di revisione interna svolte per la Società e per il Gruppo, in vista della loro presentazione al Consiglio;
  • esprime, con cadenza almeno annuale, il proprio parere sul progetto di "Piano di Compliance" della Società e del Gruppo ed esamina il relativo consuntivo di sintesi sulle attività svolte per la Società e per il Gruppo dalla funzione di Compliance, in vista della loro presentazione al Consiglio;
  • esprime, con cadenza almeno annuale, il proprio parere sul "Piano delle

attività della funzione di Risk Management" della Società e del Gruppo ed esamina la reportistica relativa alle attività svolte per la Società e per il Gruppo dalla funzione di Risk Management, in vista della loro presentazione al Consiglio;

  • esprime, con cadenza almeno annuale, il proprio parere sul "Piano delle attività della funzione Attuariale" della Società e del Gruppo ed esamina la reportistica relativa alle attività svolte per la Società e per il Gruppo dalla funzione Attuariale, in vista della loro presentazione al Consiglio;
  • riferisce sull'attività svolta e, sulla base delle valutazioni svolte dalle Funzioni Fondamentali, sull'adeguatezza ed efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società e del Gruppo al Consiglio, in occasione delle riunioni consiliari convocate per l'approvazione del progetto di bilancio e delle relazioni semestrali;
  • su richiesta del Consiglio, esprime pareri su aspetti specifici inerenti all'identificazione dei principali rischi aziendali, alla progettazione, alla realizzazione e alla gestione del sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi;
  • può chiedere alle Funzioni Fondamentali lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative o tematiche rilevanti per la Società e/o il Gruppo, dandone eventualmente comunicazione al presidente del Collegio Sindacale;
  • può chiedere alle funzioni operative e di business lo svolgimento di analisi e approfondimenti su specifici temi conducendo indagini conoscitive, ricevendone la relativa informativa.
  • può chiedere alle Funzioni Fondamentali lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative o tematiche rilevanti per la Società e/o il Gruppo, dandone eventualmente comunicazione al presidente del Collegio Sindacale;
  • può chiedere alle funzioni operative e di business lo svolgimento di analisi e approfondimenti su specifici temi conducendo indagini conoscitive, ricevendone la relativa informativa

4 – COMPETENZE DEL COMITATO PER LE NOMINE E LA REMUNERAZIONE NELL'ESERCIZIO SOCIALE 2020 PER DELIBERAZIONE CONSILIARE

Il CNR è titolare di funzioni consultive, propositive ed istruttorie nei confronti del Consiglio nella materia della remunerazione. Il CNR esprime inoltre il proprio parere in ordine alle operazioni con parti correlate aventi ad oggetto i compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche, in conformità a quanto disciplinato dalle Procedure OPC. Più in particolare, costituiscono compiti del CNR in materia di remunerazione, tra l'altro, quelli di:

  • assistere il Consiglio nell'espletamento dei compiti allo stesso attribuiti dalla Legge e dal Codice di Autodisciplina;
  • formulare al Consiglio pareri e proposte in merito alla determinazione del trattamento economico spettante agli Amministratori;
  • formulare pareri e proposte relative alle politiche di remunerazione a favore dei componenti degli organi sociali e del personale, inclusi i piani di remunerazione basati su strumenti finanziari, verificando la loro corretta applicazione;
  • esprimere al Consiglio proposte e/o pareri circa l'importo del compenso da attribuire agli Amministratori Esecutivi ed agli Amministratori che

ricoprano altre particolari cariche o abbiano incarichi in conformità allo Statuto nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione e verificare l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance: i pareri e le proposte relativi agli Amministratori Esecutivi sono espressi sulla base di una valutazione discrezionale, condotta tenendo conto, tra l'altro, dei seguenti parametri:

  • rilevanza delle responsabilità nella struttura organizzativa societaria;
  • incidenza sui risultati aziendali;
  • risultati economici conseguiti;
  • raggiungimento di obiettivi specifici preventivamente indicati dal Consiglio;
  • esprimere pareri e proposte non vincolanti in merito alla determinazione dell'importo del trattamento economico spettante al Direttore Generale e a coloro che ricoprono i ruoli interni alla Società e al Gruppo rilevanti ai fini dell'appartenenza al GMC, previa proposta del Group CEO, secondo una valutazione discrezionale ispirata al rispetto dei seguenti criteri:
  • il livello di responsabilità e dei rischi connessi alle funzioni svolte;
  • i risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi assegnati;
  • le prestazioni svolte a fronte di impegni di carattere straordinario;
  • valutare periodicamente i criteri adottati per la remunerazione degli Amministratori e del Personale Rilevante, avvalendosi a tale ultimo riguardo delle informazioni fornite dal Group CEO e formulare raccomandazioni generali in materia al Consiglio;
  • verificare la congruità del complessivo schema retributivo e la proporzionalità delle remunerazioni degli Amministratori Esecutivi, eventualmente anche tra loro, e rispetto al Personale Rilevante;
  • esprimere un parere sulla proposta del Group CEO relativa al sistema d'incentivazione delle risorse appartenenti al GLG;
  • esprimere un parere sulle proposte formulate dal Group CEO relative alla remunerazione dei presidenti, gli amministratori esecutivi e dei direttori generali (o dirigenti dell'alta direzione che ricoprono ruoli equivalenti) delle società Controllate aventi rilevanza strategica, nonché degli amministratori non esecutivi, se individuati tra figure esterne alla Società e al Gruppo;
  • verificare la coerenza dei sistemi di remunerazione e incentivazione con il Risk Appetite Framework;
  • monitorare che trovino applicazione le decisioni adottate dal Consiglio sulla base delle proposte presentate, fornendo allo stesso informativa sull'efficace funzionamento delle politiche di remunerazione;
  • sottoporre periodicamente le politiche di remunerazione al fine di garantirne l'adeguatezza anche in caso di modifiche all'operatività della

Società o del Gruppo ovvero del contesto di mercato in cui gli stessi operano;

  • accertare il verificarsi delle condizioni per il pagamento degli incentivi al Personale Rilevante;
  • individuare i potenziali conflitti di interesse e le misure adottate per gestirli.

Il CNR svolge altresì un ruolo consultivo, propositivo e istruttorio a favore del Consiglio in materia di nomine, tra l'altro, con i seguenti compiti:

  • assistere il Consiglio nell'espletamento dei compiti allo stesso attribuiti dalla Legge e dal Codice di Autodisciplina;
  • formulare, con il supporto del CGS, il parere al Consiglio in merito alla dimensione e alla composizione dello stesso ed esprimere raccomandazioni in merito alle figure professionali la cui presenza all'interno del Consiglio sia ritenuta opportuna;
  • proporre al Consiglio candidati alla carica di Amministratore nei casi di cooptazione, ove occorra sostituire Amministratori Indipendenti;
  • svolgere l'istruttoria sulla predisposizione del piano per la successione degli Amministratori Esecutivi, qualora adottato dal Consiglio;
  • proporre al Consiglio, previo parere del CGS, la definizione del processo relativo alla successione dell'/ degli Amministratore/i Esecutivo/i; esprimere un parere sulla proposta del Group CEO inerente al piano per la successione dei componenti del GMC, individuando, con cadenza almeno annuale, obiettivi, strumenti e tempistica per l'esecuzione dello stesso;
  • esprimere un parere sulle proposte del Group CEO inerenti alle politiche di sviluppo e di gestione delle risorse facenti parte del GLG;
  • formulare pareri in merito all'istituzione del GMC, alla definizione dei ruoli interni alla Società e al Gruppo rilevanti ai fini della sua composizione nonché, previo adeguato coinvolgimento dei suoi componenti, alla nomina e alla revoca di coloro che sono chiamati a ricoprire i ruoli interni alla Società e al Gruppo rilevanti ai fini dell'appartenenza al GMC, salvi i casi di cui all'articolo 8.2, punto 7) e dell'articolo 14.4;
  • esprimere un parere sulla proposta che il Group CEO formula al Consiglio di Amministrazione sulla designazione (anche tramite cooptazione) di presidenti, amministratori esecutivi, direttori generali (o dirigenti dell'Alta Direzione che ricoprono ruoli equivalenti) e sindaci delle società Controllate aventi rilevanza strategica, formulando altresì pareri sulle proposte relative alla loro revoca; nonché di amministratori non esecutivi, se individuati tra figure esterne alla Società e al Gruppo;
  • esprimere un parere sulla proposta che il Group CEO formula al Consiglio sulle altre designazioni o revoche.

5 – CHECK LIST RISPETTO AL CODICE DI AUTODISCIPLINA (CODICE CG)

LEGENDA

Applicato: governance conforme al Codice CG (quello in vigore sino al 31/12/2020)

Non applicato: governance non conforme al Codice CG

Inapplicabile: mancanza dei presupposti di fatto o di diritto perché le disposizioni del Codice CG siano applicate

Riferimento pagina: numeri di pagina della Relazione sul Governo Societario 2020 dove si trovano le informazioni che danno conto delle raccomandazioni del Codice CG.

Principi e Criteri del Codice di Autodisciplina Applicato Non applicato Inapplicabile Riferimento pagina
1. Ruolo del Consiglio di Amministrazione
1.P.1. L'emittente è guidato da un consiglio di amministrazione che si riunisce con regolare cadenza e che si organizza e opera
in modo da garantire un efficace svolgimento delle proprie funzioni
61 e ss.
1.P.2. Gli amministratori agiscono e deliberano con cognizione di causa e in autonomia, perseguendo l'obiettivo prioritario
della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo.
61, 65
1.C.1. 1.C.1. Il consiglio di amministrazione:
a) esamina e approva i piani strategici, industriali e finanziari dell'emittente e del gruppo di cui esso sia a capo, monito
randone periodicamente l'attuazione; definisce il sistema di governo societario dell'emittente e la struttura del gruppo;
60, 63-64
b) definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell'emittente, includendo nelle proprie
valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività
dell'emittente;
Compendio 3-6
c) valuta l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell'emittente nonché quello delle con
trollate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
61-63, 64
d) stabilisce la periodicità, comunque non superiore al trimestre, con la quale gli organi delegati devono riferire al
consiglio circa l'attività svolta nell'esercizio delle deleghe loro conferite;
61 e 72
e) valuta il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli
organi delegati, nonché confrontando, periodicamente, i risultati conseguiti con quelli programmati;
61-63 e 69
f) delibera in merito alle operazioni dell'emittente e delle sue controllate, quando tali operazioni abbiano un significativo
rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per l'emittente stesso; a tal fine stabilisce criteri generali per
individuare le operazioni di significativo rilievo;
61-62,
Compendio 3-7
g) effettua, almeno una volta all'anno, una valutazione sul funzionamento del consiglio stesso e dei suoi comitati non
ché sulla loro dimensione e composizione, tenendo anche conto di elementi quali le caratteristiche professionali, di
esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoi componenti, nonché della loro anzianità di carica. Nel caso in cui
il consiglio di amministrazione si avvalga dell'opera di consulenti esterni ai fini dell'autovalutazione, la relazione sul
governo societario fornisce informazioni sull'identità di tali consulenti e sugli eventuali ulteriori servizi da essi forniti
all'emittente o a società in rapporto di controllo con lo stesso;
14, 66-67
h) tenuto conto degli esiti della valutazione di cui alla lettera g), esprime agli azionisti, prima della nomina del nuovo
consiglio, orientamenti sulle figure manageriali e professionali, la cui presenza in consiglio sia ritenuta opportuna,
considerando anche i criteri di diversità raccomandati all'art. 2;
56 e 66-67
i) fornisce informativa nella relazione sul governo societario: (1) sulla propria composizione, indicando per ciascun compo
nente la qualifica (esecutivo, non esecutivo, indipendente), il ruolo ricoperto all'interno del consiglio (ad esempio presidente
o chief executive officer, come definito nell'articolo 2), le principali caratteristiche professionali nonché l'anzianità di carica
dalla prima nomina; (2) sulle modalità di applicazione del presente articolo 1 e, in particolare, sul numero e sulla durata me
dia delle riunioni del consiglio e del comitato esecutivo, ove presente, tenutesi nel corso dell'esercizio nonché sulla relativa
percentuale di partecipazione di ciascun amministratore; (3) sulle modalità di svolgimento del processo di valutazione di cui
alla precedente lettera g); (4) sugli obiettivi, sulle modalità di attuazione e sui risultati dell'applicazione dei criteri di diversità
raccomandati agli artt. 2 e 8;
13, 50 e ss., 62, 66 e 67
Tabella 2 (p. 114)
j) al fine di assicurare la corretta gestione delle informazioni societarie, adotta, su proposta dell'amministratore delegato 108

o del presidente del consiglio di amministrazione, una procedura per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti l'emittente, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate.

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1.C.2. Gli amministratori accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti
il tempo necessario, anche tenendo conto dell'impegno connesso alle proprie attività lavorative e professionali, del
numero di cariche di amministratore o sindaco da essi ricoperte in altre società quotate in mercati regolamentati (anche
esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Il consiglio, sulla base delle informazioni
ricevute dagli amministratori, rileva annualmente e rende note nella relazione sul governo societario le cariche di ammi
nistratore o sindaco ricoperte dai consiglieri nelle predette società.
14, 50-54, 58-59
1.C.3. Il consiglio esprime il proprio orientamento in merito al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco nelle
società di cui al paragrafo precedente che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento dell'incari
co di amministratore dell'emittente, tenendo conto della partecipazione dei consiglieri ai comitati costituiti all'interno del
consiglio. A tal fine individua criteri generali differenziati in ragione dell'impegno connesso a ciascun ruolo (di consigliere
esecutivo, non esecutivo o indipendente), anche in relazione alla natura e alle dimensioni delle società in cui gli incarichi
sono ricoperti nonché alla loro eventuale appartenenza al gruppo dell'emittente.
14 e 59
1.C.4. Qualora l'assemblea, per far fronte ad esigenze di carattere organizzativo, autorizzi in via generale e preventiva deroghe
al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 cod. civ., il consiglio di amministrazione valuta nel merito ciascuna
fattispecie problematica e segnala alla prima assemblea utile eventuali criticità. A tal fine, ciascun amministratore
informa il consiglio, all'atto dell'accettazione della nomina, di eventuali attività esercitate in concorrenza con l'emittente
e, successivamente, di ogni modifica rilevante.
50
1.C.5. Il presidente del consiglio di amministrazione si adopera affinché la documentazione relativa agli argomenti all'ordine
del giorno sia portata a conoscenza degli amministratori e dei sindaci con congruo anticipo rispetto alla data della riu
nione consiliare. Il consiglio fornisce nella relazione sul governo societario informazioni sulla tempestività e completezza
dell'informativa pre-consiliare, fornendo indicazioni, tra l'altro, in merito al preavviso ritenuto generalmente congruo per
l'invio della documentazione e indicando se tale termine sia stato normalmente rispettato.
61-63, 70
1.C.6. Il presidente del consiglio di amministrazione, anche su richiesta di uno o più amministratori, può chiedere agli am
ministratori delegati che i dirigenti dell'emittente e quelli delle società del gruppo che ad esso fa capo, responsabili
delle funzioni aziendali competenti secondo la materia, intervengano alle riunioni consiliari per fornire gli opportuni
approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno. La relazione sul governo societario fornisce informazioni
sulla loro effettiva partecipazione.
65

2. Composizione del Consiglio di Amministrazione

2.P.1. Il consiglio di amministrazione è composto da amministratori esecutivi e non esecutivi, dotati di adeguata competenza
e professionalità.
13, 50 e ss., 58-60
2.P.2. Gli amministratori non esecutivi apportano le loro specifiche competenze alle discussioni consiliari, contribuendo all'as
sunzione di decisioni consapevoli e prestando particolare cura alle aree in cui possono manifestarsi conflitti di interesse.
59-60
2.P.3. Il numero, la competenza, l'autorevolezza e la disponibilità di tempo degli amministratori non esecutivi sono tali da garan
tire che il loro giudizio possa avere un peso significativo nell'assunzione delle decisioni consiliari.
59-60
2.P.4. L'emittente applica criteri di diversità, anche di genere, nella composizione del consiglio di amministrazione, nel rispetto
dell'obiettivo prioritario di assicurare adeguata competenza e professionalità dei suoi membri.
55-56
2.P.5. È opportuno evitare la concentrazione di cariche sociali in una sola persona. 50, 59-60
2.P.6. Il consiglio di amministrazione, allorché abbia conferito deleghe gestionali al presidente, fornisce adeguata informativa
nella relazione sul governo societario in merito alle ragioni di tale scelta organizzativa.
34, 68-69
2.C.1. Sono qualificati amministratori esecutivi dell'emittente:
gli amministratori delegati dell'emittente o di una società controllata avente rilevanza strategica, ivi compresi i relativi
presidenti quando ad essi vengano attribuite deleghe individuali di gestione o quando essi abbiano uno specifico ruolo
nell'elaborazione delle strategie aziendali;
- gli amministratori che ricoprono incarichi direttivi nell'emittente o in una società controllata avente rilevanza strategi
ca, ovvero nella società controllante quando l'incarico riguardi anche l'emittente;
- gli amministratori che fanno parte del comitato esecutivo dell'emittente, quando manchi l'identificazione di un am
ministratore delegato o quando la partecipazione al comitato esecutivo, tenuto conto della frequenza delle riunioni e
dell'oggetto delle relative delibere, comporti, di fatto, il coinvolgimento sistematico dei suoi componenti nella gestione
corrente dell'emittente.
L'attribuzione di poteri vicari o per i soli casi di urgenza ad amministratori non muniti di deleghe gestionali non vale, di
per sé, a configurarli come amministratori esecutivi, salvo che tali poteri siano, di fatto, utilizzati con notevole frequenza.
50-54, 68-69
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2.C.2. Gli amministratori sono tenuti a conoscere i compiti e le responsabilità inerenti alla carica.
Il presidente del consiglio di amministrazione cura che gli amministratori e i sindaci possano partecipare, successiva
mente alla nomina e durante il mandato, nelle forme più opportune, a iniziative finalizzate a fornire loro un'adeguata
conoscenza del settore di attività in cui opera l'emittente, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, dei principi
di corretta gestione dei rischi nonché del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento.
L'emittente riporta nella relazione sul governo societario la tipologia e le modalità organizzative delle iniziative che hanno
avuto luogo durante l'esercizio di riferimento.
65
2.C.3. Almeno un terzo del consiglio di amministrazione è costituito da amministratori del genere meno rappresentato. 14, 58-60
2.C.4. Il consiglio di amministrazione designa un amministratore indipendente quale lead independent director, nei seguenti
casi: (i) se il presidente del consiglio di amministrazione è il principale responsabile della gestione dell'impresa (chief
executive officer); (ii) se la carica di presidente è ricoperta dalla persona che controlla l'emittente.
Il consiglio di amministrazione degli emittenti appartenenti all'indice FTSEMib designa un lead independent director se
ciò è richiesto dalla maggioranza degli amministratori indipendenti, salvo diversa e motivata valutazione da parte del
consiglio da rendere nota nell'ambito della relazione sul governo societario.
60
2.C.5. Il lead independent director:
a) rappresenta un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli amministratori non esecu
tivi e, in particolare, di quelli che sono indipendenti ai sensi del successivo articolo 3;
b) collabora con il presidente del consiglio di amministrazione al fine di garantire che gli amministratori siano destinatari
di flussi informativi completi e tempestivi.
60
2.C.6. Il chief executive officer di un emittente (A) non assume l'incarico di amministratore di un altro emittente (B) non appar
tenente allo stesso gruppo, di cui sia chief executive officer un amministratore dell'emittente (A).
59
3. Amministratori Indipendenti
3.P.1. Un numero adeguato di amministratori non esecutivi sono indipendenti, nel senso che non intrattengono, né hanno di
recente intrattenuto, neppure indirettamente, con l'emittente o con soggetti legati all'emittente, relazioni tali da condi
zionarne attualmente l'autonomia di giudizio.
50-54, 59-60
3.P.2. L'indipendenza degli amministratori è valutata dal consiglio di amministrazione dopo la nomina e, successivamente, con
cadenza annuale. L'esito delle valutazioni del consiglio è comunicato al mercato.
59-60, 63-64
3.C.1. Il consiglio di amministrazione valuta l'indipendenza dei propri componenti non esecutivi avendo riguardo più alla so
stanza che alla forma e tenendo presente che un amministratore non appare, di norma, indipendente nelle seguenti
ipotesi, da considerarsi come non tassative:
a) se, direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate, fiduciari o interposta persona, controlla
l'emittente o è in grado di esercitare su di esso un'influenza notevole, o partecipa a un patto parasociale attraverso il
quale uno o più soggetti possono esercitare il controllo o un'influenza notevole sull'emittente;
b) se è, o è stato nei precedenti tre esercizi, un esponente di rilievo dell'emittente, di una sua controllata avente ri
levanza strategica o di una società sottoposta a comune controllo con l'emittente, ovvero di una società o di un ente
che, anche insieme con altri attraverso un patto parasociale, controlla l'emittente o è in grado di esercitare sullo stesso
un'influenza notevole;
c) se, direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali sia esponente di rilievo,
ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di una società di consulenza), ha, o ha avuto nell'esercizio
precedente, una significativa relazione commerciale, finanziaria o professionale:
- con l'emittente, una sua controllata, o con alcuno dei relativi esponenti di rilievo;
- con un soggetto che, anche insieme con altri attraverso un patto parasociale, controlla l'emittente, ovvero – trattandosi
di società o ente – con i relativi esponenti di rilievo;
59-60, 63-64
ovvero è, o è stato nei precedenti tre esercizi, lavoratore dipendente di uno dei predetti soggetti;
d) se riceve, o ha ricevuto nei precedenti tre esercizi, dall'emittente o da una società controllata o controllante una
significativa remunerazione aggiuntiva (rispetto all'emolumento "fisso" di amministratore non esecutivo dell'emittente
e al compenso per la partecipazione ai comitati raccomandati dal presente Codice) anche sotto forma di partecipazione
a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a base azionaria;
e) se è stato amministratore dell'emittente per più di nove anni negli ultimi dodici anni;
f) se riveste la carica di amministratore esecutivo in un'altra società nella quale un amministratore esecutivo dell'emit
tente abbia un incarico di amministratore;
g) se è socio o amministratore di una società o di un'entità appartenente alla rete della società incaricata della revisione
legale dell'emittente;
h) se è uno stretto familiare di una persona che si trovi in una delle situazioni di cui ai precedenti punti.
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3.C.2. Ai fini di quanto sopra, sono da considerarsi "esponenti di rilievo" di una società o di un ente: il presidente dell'ente, il
presidente del consiglio di amministrazione, gli amministratori esecutivi e i dirigenti con responsabilità strategiche della
società o dell'ente considerato.
59-60
3.C.3. Il numero e le competenze degli amministratori indipendenti sono adeguati in relazione alle dimensioni del consiglio
e all'attività svolta dall'emittente; sono inoltre tali da consentire la costituzione di comitati all'interno del consiglio,
secondo le indicazioni contenute nel Codice.
Negli emittenti appartenenti all'indice FTSE-Mib almeno un terzo del consiglio di amministrazione è costituito da am
ministratori indipendenti. Se a tale quota corrisponde un numero non intero, quest'ultimo è arrotondato per difetto.
In ogni caso gli amministratori indipendenti non sono meno di due.
50 e ss., 55-57, 70-71
3.C.4. Dopo la nomina di un amministratore che si qualifica indipendente e successivamente, al ricorrere di circostanze rilevanti
ai fini dell'indipendenza e comunque almeno una volta all'anno, il consiglio di amministrazione valuta, sulla base delle
informazioni fornite dall'interessato o a disposizione dell'emittente, le relazioni che potrebbero essere o apparire tali da
compromettere l'autonomia di giudizio di tale amministratore.
Il consiglio di amministrazione rende noto l'esito delle proprie valutazioni, dopo la nomina, mediante un comunicato
diffuso al mercato e, successivamente, nell'ambito della relazione sul governo societario.
In tali documenti il consiglio di amministrazione:
- riferisce se siano stati adottati e, in tal caso, con quale motivazione, parametri di valutazione differenti da quelli
indicati nel Codice, anche con riferimento a singoli amministratori;
- illustra i criteri quantitativi e/o qualitativi eventualmente utilizzati per valutare la significatività dei rapporti oggetto di
valutazione.
59-60, 63-64
3.C.5. Il collegio sindacale, nell'ambito dei compiti ad esso attribuiti dalla legge, verifica la corretta applicazione dei criteri e
delle procedure di accertamento adottati dal consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri. L'esito di tali con
trolli è reso noto al mercato nell'ambito della relazione sul governo societario o della relazione dei sindaci all'assemblea.
60
3.C.6. Gli amministratori indipendenti si riuniscono almeno una volta all'anno in assenza degli altri amministratori. 60
4. Istituzione e funzionamento dei comitati interni al Consiglio di Amministrazione
4.P.1. Il consiglio di amministrazione istituisce al proprio interno uno o più comitati con funzioni propositive e consultive
secondo quanto indicato nei successivi articoli.
69-70
4.C.1. L'istituzione e il funzionamento dei comitati previsti dal Codice rispondono ai seguenti criteri:
a) i comitati sono composti da non meno di tre membri. Tuttavia, negli emittenti il cui consiglio di amministrazione è
composto da non più di otto membri, i comitati possono essere composti da due soli consiglieri, purché indipendenti. I
lavori dei comitati sono coordinati da un presidente;
69-70
b) i compiti dei singoli comitati sono stabiliti con la deliberazione con cui sono costituiti e possono essere integrati o
modificati con successiva deliberazione del consiglio di amministrazione;
69
c) le funzioni che il Codice attribuisce a diversi comitati possono essere distribuite in modo differente o demandate ad un
numero di comitati inferiore a quello previsto, purché si rispettino le regole per la composizione di volta in volta indicate
dal Codice e si garantisca il raggiungimento degli obiettivi sottostanti;
69-70, 78-82
d) le riunioni di ciascun comitato sono verbalizzate e il presidente del comitato ne dà informazione al primo consiglio
di amministrazione utile;
69-70, 75, 77, 80, 83,
84, 85
e) nello svolgimento delle proprie funzioni, i comitati hanno la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni
aziendali necessarie per lo svolgimento dei loro compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal
consiglio di amministrazione. L'emittente mette a disposizione dei comitati risorse finanziarie adeguate per l'adempi
mento dei propri compiti, nei limiti del budget approvato dal consiglio;
70, 76, 80
f) alle riunioni di ciascun comitato possono partecipare soggetti che non ne sono membri, inclusi altri componenti del
consiglio o della struttura dell'emittente, su invito del comitato stesso, con riferimento a singoli punti all'ordine del
giorno;
69-70, 74, 82
g) l'emittente fornisce adeguata informativa, nell'ambito della relazione sul governo societario, sull'istituzione e sulla 69-85

g) l'emittente fornisce adeguata informativa, nell'ambito della relazione sul governo societario, sull'istituzione e sulla composizione dei comitati, sul contenuto dell'incarico ad essi conferito nonché, in base alle indicazioni fornite da ogni comitato, sull'attività effettivamente svolta nel corso dell'esercizio, sul numero e sulla durata media delle riunioni tenutesi e sulla relativa percentuale di partecipazione di ciascun membro.

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4.C.2. L'istituzione di uno o più comitati può essere evitata riservando le relative funzioni all'intero consiglio, sotto il coor
dinamento del presidente e alle seguenti condizioni: (i) gli amministratori indipendenti rappresentino almeno la metà
del consiglio di amministrazione, con arrotondamento all'unità inferiore qualora il consiglio sia formato da un numero
dispari di persone; (ii) all'espletamento delle funzioni che il Codice attribuisce ai comitati medesimi siano dedicati,
all'interno delle sedute consiliari, adeguati spazi, dei quali venga dato conto nella relazione sul governo societario; (iii)
limitatamente al comitato controllo e rischi, l'emittente non sia controllato da un'altra società quotata, o sottoposto a
direzione e coordinamento.
Il consiglio di amministrazione illustra analiticamente nella relazione sul governo societario i motivi sottesi alla scelta
69-70
di non istituire uno o più comitati; in particolare, motiva adeguatamente la scelta di non istituire il comitato controllo
e rischi in relazione al grado di complessità dell'emittente e al settore in cui esso opera. Inoltre il consiglio procede
periodicamente a rivalutare la scelta effettuata.

5. Nomina degli Amministratori

5.P.1. Il consiglio di amministrazione costituisce al proprio interno un comitato per le nomine, composto, in maggioranza, da
amministratori indipendenti.
78
5.C.1. Il comitato per le nomine è investito delle seguenti funzioni:
a) formulare pareri al consiglio di amministrazione in merito alla dimensione e alla composizione dello stesso ed espri
mere raccomandazioni in merito alle figure professionali la cui presenza all'interno del consiglio sia ritenuta opportuna
nonché sugli argomenti di cui agli artt. 1.C.3 e 1.C.4;
78,
Compendio 9
b) proporre al consiglio di amministrazione candidati alla carica di amministratore nei casi di cooptazione, ove occorra
sostituire amministratori indipendenti.
57, 78,
Compendio 9
5.C.2. Il consiglio di amministrazione valuta se adottare un piano per la successione degli amministratori esecutivi. Nel caso
in cui abbia adottato tale piano, l'emittente ne dà informativa nella relazione sul governo societario. L'istruttoria sulla
predisposizione del piano è effettuata dal comitato per le nomine o da altro comitato interno al consiglio a ciò preposto.
57

6. Remunerazione degli Amministratori

di amministrazione;

6.P.1. La remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche è stabilita in misura sufficiente ad
attrarre, trattenere e motivare persone dotate delle qualità professionali richieste per gestire con successo l'emittente.
Relazione Remunerazione
6.P.2. La remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategiche è definita in modo tale
da allineare i loro interessi con il perseguimento dell'obiettivo prioritario della creazione di valore per gli azionisti in
un orizzonte di medio-lungo periodo. Per gli amministratori che sono destinatari di deleghe gestionali o che svolgono,
anche solo di fatto, funzioni attinenti alla gestione dell'impresa nonché per i dirigenti con responsabilità strategiche,
una parte significativa della remunerazione è legata al raggiungimento di specifici obiettivi di performance, anche di
natura non economica, preventivamente indicati e determinati in coerenza con le linee guida contenute nella politica di
cui al successivo principio 6.P.4.
La remunerazione degli amministratori non esecutivi è commisurata all'impegno richiesto a ciascuno di essi, tenuto
anche conto dell'eventuale partecipazione ad uno o più comitati.
17, 67,
Relazione Remunerazione
6.P.3. Il consiglio di amministrazione costituisce al proprio interno un comitato per la remunerazione, composto da ammini
stratori indipendenti. In alternativa, il comitato può essere composto da amministratori non esecutivi, in maggioranza
indipendenti; in tal caso, il presidente del comitato è scelto tra gli amministratori indipendenti. Almeno un componente
del comitato possiede una adeguata conoscenza ed esperienza in materia finanziaria o di politiche retributive, da valu
tarsi dal consiglio di amministrazione al momento della nomina.
78-81
6.P.4. Il consiglio di amministrazione, su proposta del comitato per la remunerazione, definisce una politica per la remunera
zione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche.
67, 78-81
6.P.5. L'emittente, in occasione della cessazione dalla carica e/o dello scioglimento del rapporto con un amministratore esecu
tivo o un direttore generale, rende note, ad esito dei processi interni che conducono all'attribuzione o al riconoscimento
di indennità e/o altri benefici, informazioni dettagliate in merito, mediante un comunicato diffuso al mercato.
40
6.C.1. La politica per la remunerazione degli amministratori esecutivi o investiti di particolari cariche definisce linee guida con
riferimento alle tematiche e in coerenza con i criteri di seguito indicati:
a) la componente fissa e la componente variabile sono adeguatamente bilanciate in funzione degli obiettivi strategici
e della politica di gestione dei rischi dell'emittente, tenuto anche conto del settore di attività in cui esso opera e delle
caratteristiche dell'attività d'impresa concretamente svolta;
17,
Relazione Remunerazione
b) sono previsti limiti massimi per le componenti variabili; Relazione Remunerazione
c) la componente fissa è sufficiente a remunerare la prestazione dell'amministratore nel caso in cui la componente
variabile non fosse erogata a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi di performance indicati dal consiglio
Relazione Remunerazione
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Principi e Criteri del Codice di Autodisciplina Riferimento pagina
d) gli obiettivi di performance ovvero i risultati economici e gli eventuali altri obiettivi specifici cui è collegata l'eroga
zione delle componenti variabili (ivi compresi gli obiettivi definiti per i piani di remunerazione basati su azioni) sono
predeterminati, misurabili e collegati alla creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo;
Relazione Remunerazione
e) la corresponsione di una porzione rilevante della componente variabile della remunerazione è differita di un adeguato
lasso temporale rispetto al momento della maturazione; la misura di tale porzione e la durata del differimento sono coerenti
con le caratteristiche dell'attività d'impresa svolta e con i connessi profili di rischio;
Relazione Remunerazione
f) sono previste intese contrattuali che consentono alla società di chiedere la restituzione, in tutto o in parte, di com
ponenti variabili della remunerazione versate (o di trattenere somme oggetto di differimento), determinate sulla base di
dati che si siano rivelati in seguito manifestamente errati;
Relazione Remunerazione
g) l'indennità eventualmente prevista per la cessazione del rapporto di amministrazione è definita in modo tale che il
suo ammontare complessivo non superi un determinato importo o un determinato numero di anni di remunerazione.
Tale indennità non è corrisposta se la cessazione del rapporto è dovuta al raggiungimento di risultati obiettivamente
inadeguati.
Relazione Remunerazione
6.C.2. Nel predisporre piani di remunerazione basati su azioni, il consiglio di amministrazione assicura che:
a) le azioni, le opzioni e ogni altro diritto assegnato agli amministratori di acquistare azioni o di essere remunerati sulla
base dell'andamento del prezzo delle azioni abbiano un periodo medio di vesting pari ad almeno tre anni;
Relazione Remunerazione
b) il vesting di cui al punto a) sia soggetto a obiettivi di performance predeterminati e misurabili; Relazione Remunerazione
c) gli amministratori mantengano sino al termine del mandato una quota delle azioni assegnate o acquistate attraverso
l'esercizio dei diritti di cui al punto a).
Relazione Remunerazione
6.C.3. I criteri 6.C.1 e 6.C.2 si applicano, in quanto compatibili, anche alla determinazione - da parte degli organi a ciò delegati
- della remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche.
I meccanismi di incentivazione del responsabile della funzione di internal audit e del dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari sono coerenti con i compiti ad essi assegnati.
Relazione Remunerazione
6.C.4. La remunerazione degli amministratori non esecutivi non è - se non per una parte non significativa - legata ai risultati
economici conseguiti dall'emittente. Gli amministratori non esecutivi non sono destinatari di piani di remunerazione
basati su azioni, salvo motivata decisione dell'assemblea dei soci.
17,
Relazione Remunerazione
6.C.5. Il comitato per la remunerazione:
- valuta periodicamente l'adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della politica per la remu
nerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche, avvalendosi a tale ultimo riguardo delle
informazioni fornite dagli amministratori delegati; formula al consiglio di amministrazione proposte in materia;
- presenta proposte o esprime pareri al consiglio di amministrazione sulla remunerazione degli amministratori esecu
tivi e degli altri amministratori che ricoprono particolari cariche nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance
correlati alla componente variabile di tale remunerazione; monitora l'applicazione delle decisioni adottate dal consiglio
stesso verificando, in particolare, l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance.
78-81
6.C.6. Nessun amministratore prende parte alle riunioni del comitato per la remunerazione in cui vengono formulate le propo
ste al consiglio di amministrazione relative alla propria remunerazione.
78
6.C.7. Qualora intenda avvalersi dei servizi di un consulente al fine di ottenere informazioni sulle pratiche di mercato in materia
di politiche retributive, il comitato per le remunerazioni verifica preventivamente che esso non si trovi in situazioni che
ne compromettano l'indipendenza di giudizio.
81
6.C.8. La comunicazione al mercato di cui al principio 6.P.5 comprende:
a) adeguate informazioni sull'indennità e/o altri benefici, incluso il relativo ammontare, la tempistica di erogazione -
distinguendo la parte corrisposta immediatamente da quella eventualmente soggetta a meccanismi di differimento e
distinguendo altresì le componenti attribuite in forza della carica di amministratore da quelle relative a eventuali rapporti
di lavoro dipendente - ed eventuali clausole di restituzione, con particolare riferimento a:
- indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro, specificando la fattispecie che ne giustifica la matura
zione (ad esempio, per scadenza dalla carica, revoca dalla medesima o accordo transattivo);
- mantenimento dei diritti connessi ad eventuali piani di incentivazione monetaria o basati su strumenti finanziari;
- benefici (monetari o non monetari) successivi alla cessazione dalla carica;
- impegni di non concorrenza, descrivendone i principali contenuti;
- ogni altro compenso attribuito a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma;
b) informazioni circa la conformità o meno dell'indennità e/o degli altri benefici alle indicazioni contenute nella politica
per la remunerazione, nel caso di difformità anche parziale rispetto alle indicazioni della politica medesima, informazioni
sulle procedure deliberative seguite in applicazione della disciplina Consob in materia di operazioni con parti correlate;
c) indicazioni circa l'applicazione, o meno, di eventuali meccanismi che pongono vincoli o correttivi alla corresponsione
dell'indennità nel caso in cui la cessazione del rapporto sia dovuta al raggiungimento di risultati obiettivamente inade
guati, nonché circa l'eventuale formulazione di richieste di restituzione di compensi già corrisposti;
d) informazione circa il fatto che la sostituzione dell'amministratore esecutivo o del direttore generale cessato è regolata
da un piano per la successione eventualmente adottato dalla società e, in ogni caso, indicazioni in merito alle procedure
che sono state o saranno seguite nella sostituzione dell'amministratore o del direttore.
40-41
Applicato Non applicato Inapplicabile
Principi e Criteri del Codice di Autodisciplina Riferimento pagina
7. Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
7.P.1. Ogni emittente si dota di un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi costituito dall'insieme delle regole, delle
procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitorag
gio dei principali rischi. Tale sistema è integrato nei più generali assetti organizzativi e di governo societario adottati
dall'emittente e tiene in adeguata considerazione i modelli di riferimento e le best practices esistenti in ambito nazionale
e internazionale.
96 e ss.
7.P.2. Un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi contribuisce a una conduzione dell'impresa coerente
con gli obiettivi aziendali definiti dal consiglio di amministrazione, favorendo l'assunzione di decisioni consapevoli. Esso
concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affida
bilità delle informazioni fornite agli organi sociali ed al mercato, il rispetto di leggi e regolamenti nonché dello statuto
sociale e delle procedure interne.
96 e ss.
7.P.3. Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi coinvolge, ciascuno per le proprie competenze:
a) il consiglio di amministrazione, che svolge un ruolo di indirizzo e di valutazione dell'adeguatezza del sistema e indi
vidua al suo interno:
97
(i) uno o più amministratori, incaricati dell'istituzione e del mantenimento di un efficace sistema di controllo interno e di
gestione dei rischi (nel seguito dell'articolo 7, l'"amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione
dei rischi"), nonché
98
(ii) un comitato controllo e rischi, avente le caratteristiche indicate nel principio 7.P.4, con il compito di supportare,
con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del consiglio di amministrazione relative al sistema di
controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche;
98
b) il responsabile della funzione di internal audit, incaricato di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione
dei rischi sia funzionante e adeguato;
98-99
c) gli altri ruoli e funzioni aziendali con specifici compiti in tema di controllo interno e gestione dei rischi, articolati in
relazione a dimensioni, complessità e profilo di rischio dell'impresa;
98-101
d) il collegio sindacale, anche in quanto comitato per il controllo interno e la revisione contabile, che vigila sull'efficacia
del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
103
L'emittente prevede modalità di coordinamento tra i soggetti sopra elencati al fine di massimizzare l'efficienza del
sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e di ridurre le duplicazioni di attività.
97 e 103
7.P.4. Il comitato controllo e rischi è composto da amministratori indipendenti. In alternativa, il comitato può essere composto
da amministratori non esecutivi, in maggioranza indipendenti; in tal caso, il presidente del comitato è scelto tra gli
amministratori indipendenti. Se l'emittente è controllato da altra società quotata o è soggetto all'attività di direzione e
coordinamento di un'altra società, il comitato è comunque composto esclusivamente da amministratori indipendenti.
Almeno un componente del comitato possiede un'adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione
dei rischi, da valutarsi da parte del consiglio di amministrazione al momento della nomina.
72-75, 98
7.C.1. Il consiglio di amministrazione, previo parere del comitato controllo e rischi:
a) definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi
afferenti all'emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti
e monitorati, determinando inoltre il grado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli
obiettivi strategici individuati;
63-64, 97-98
b) valuta, con cadenza almeno annuale, l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto
alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia;
63-64, 97-98
c) approva, con cadenza almeno annuale, il piano di lavoro predisposto dal responsabile della funzione di internal audit,
sentiti il collegio sindacale e l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
63-64, 97-98 e 102
d) descrive, nella relazione sul governo societario, le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di
gestione dei rischi e le modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti, esprimendo la propria valutazione
sull'adeguatezza dello stesso;
63-64, 96-98
e) valuta, sentito il collegio sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggerimenti e nella
relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale.
97-98
Il consiglio di amministrazione, su proposta dell'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione
dei rischi e previo parere favorevole del comitato controllo e rischi, nonché sentito il collegio sindacale:
- nomina e revoca il responsabile della funzione di internal audit;
- assicura che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate all'espletamento delle proprie responsabilità;
- ne definisce la remunerazione coerentemente con le politiche aziendali.
63-64 e 97
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7.C.2. Il comitato controllo e rischi, nell'assistere il consiglio di amministrazione: 73-74
a) valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e sentiti il revisore legale e il
collegio sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e, nel caso di gruppi, la loro omogeneità ai fini della redazione
del bilancio consolidato;
b) esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali; 74-77 e 98
c) esamina le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei
rischi, e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione internal audit;
73-74
d) monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della funzione di internal audit; 73-74
e) può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone conte
stuale comunicazione al presidente del collegio sindacale;
74
f) riferisce al consiglio, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e
semestrale, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
73-74 e 97
g) supporta, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del consiglio di amministrazione relative
alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il consiglio di amministrazione sia venuto a conoscenza.
72 e 97-98
7.C.3. Ai lavori del comitato controllo e rischi partecipa il presidente del collegio sindacale o altro sindaco da lui designato;
possono comunque partecipare anche gli altri sindaci.
74 e 103
7.C.4. L'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi: 98
a) cura l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dall'emit
tente e dalle sue controllate, e li sottopone periodicamente all'esame del consiglio di amministrazione;
b) dà esecuzione alle linee di indirizzo definite dal consiglio di amministrazione, curando la progettazione, realizzazio
ne e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza e
l'efficacia;
c) si occupa dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e
regolamentare;
d) può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle
regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al presidente
del consiglio di amministrazione, al presidente del comitato controllo e rischi e al presidente del collegio sindacale;
e) riferisce tempestivamente al comitato controllo e rischi (o al consiglio di amministrazione) in merito a problematiche
e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il comitato (o il
consiglio) possa prendere le opportune iniziative.
7.C.5. Il responsabile della funzione di internal audit: 101-103
a) verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali,
l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso un piano di audit, approvato
dal consiglio di amministrazione, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi;
b) non è responsabile di alcuna area operativa e dipende gerarchicamente dal consiglio di amministrazione; 29 e 101 e 103
c) ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico; 101 e 103
d) predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene
condotta la gestione dei rischi nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento. Le relazioni periodiche
contengono una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
101 e 103
e) predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza; 74, 101 - 103
f) trasmette le relazioni di cui ai punti d) ed e) ai presidenti del collegio sindacale, del comitato controllo e rischi e del con
siglio di amministrazione nonché all'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
101-103
g) verifica, nell'ambito del piano di audit, l'affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile. 101-103
7.C.6. La funzione di internal audit, nel suo complesso o per segmenti di operatività, può essere affidata a un soggetto esterno
all'emittente, purché dotato di adeguati requisiti di professionalità, indipendenza e organizzazione. L'adozione di tali
scelte organizzative, adeguatamente motivata, è comunicata agli azionisti e al mercato nell'ambito della relazione sul
governo societario.
101-103
Principi e Criteri del Codice di Autodisciplina Applicato Non applicato Inapplicabile Riferimento pagina
8. Sindaci
8.P.1. I sindaci agiscono con autonomia ed indipendenza anche nei confronti degli azionisti che li hanno eletti. 86 e 90-91
8.P.2. L'emittente applica criteri di diversità, anche di genere, per quanto riguarda la composizione del collegio sindacale. 89
8.P.3. L'emittente predispone le misure atte a garantire un efficace svolgimento dei compiti propri del collegio sindacale. 89-91
8.C.1. I sindaci sono scelti tra persone che possono essere qualificate come indipendenti anche in base ai criteri previsti dal
presente Codice con riferimento agli amministratori. Il collegio verifica il rispetto di detti criteri dopo la nomina e suc
cessivamente con cadenza annuale, trasmettendo l'esito di tali verifiche al consiglio di amministrazione che le espone,
dopo la nomina, mediante un comunicato diffuso al mercato, e, successivamente, nell'ambito della relazione sul governo
societario, con modalità conformi a quelle previste per gli amministratori.
94
8.C.2. I sindaci accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo
necessario.
89,90 e 91
8.C.3. Almeno un terzo dei membri effettivi e supplenti del collegio sindacale è costituito da sindaci del genere meno rap
presentato.
89
8.C.4. La remunerazione dei sindaci è commisurata all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle carat
teristiche dimensionali e settoriali dell'impresa.
91,
Relazione Remunerazione
8.C.5. Il sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'emittente informa
tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il presidente del consiglio di amministrazione circa natura,
termini, origine e portata del proprio interesse.
90
8.C.6. Nell'ambito delle proprie attività, i sindaci possono chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su
specifiche aree operative od operazioni aziendali.
105
8.C.7. Il collegio sindacale e il comitato controllo e rischi si scambiano tempestivamente le informazioni rilevanti per l'esple
tamento dei rispettivi compiti.
98 e 103

9. Rapporti con gli azionisti

9.P.1. Il consiglio di amministrazione promuove iniziative volte a favorire la partecipazione più ampia possibile degli azionisti
alle assemblee e a rendere agevole l'esercizio dei diritti dei soci.
42-45
9.P.2. Il consiglio di amministrazione si adopera per instaurare un dialogo continuativo con gli azionisti fondato sulla com
prensione dei reciproci ruoli.
45-47
9.C.1. Il consiglio di amministrazione assicura che venga identificato un responsabile incaricato della gestione dei rapporti con
gli azionisti e valuta periodicamente l'opportunità di procedere alla costituzione di una struttura aziendale incaricata
di tale funzione.
45-46
9.C.2. Alle assemblee, di norma, partecipano tutti gli amministratori. Le assemblee sono occasione anche per la comunicazio
ne agli azionisti di informazioni sull'emittente, nel rispetto della disciplina sulle informazioni privilegiate. In particolare,
il consiglio di amministrazione riferisce in assemblea sull'attività svolta e programmata e si adopera per assicurare agli
azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari perché essi possano assumere, con cognizione di causa,
le decisioni di competenza assembleare.
42-44
9.C.3. Il consiglio di amministrazione propone all'approvazione dell'assemblea un regolamento che indichi le procedure da
seguire al fine di consentire l'ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni assembleari, garantendo, al contempo, il
diritto di ciascun socio di prendere la parola sugli argomenti posti in discussione.
46
9.C.4. Il consiglio di amministrazione, in caso di variazioni significative nella capitalizzazione di mercato delle azioni dell'emit
tente o nella composizione della sua compagine sociale, valuta l'opportunità di proporre all'assemblea modifiche dello
statuto in merito alle percentuali stabilite per l'esercizio delle azioni e delle prerogative poste a tutela delle minoranze.
41

10. Sistemi di amministrazione e controllo dualistico e monistico

10.P.1. In caso di adozione di un sistema di amministrazione e controllo dualistico o monistico, gli articoli precedenti si applica
no in quanto compatibili, adattando le singole previsioni al particolare sistema adottato, in coerenza con gli obiettivi di
buon governo societario, trasparenza informativa e tutela degli investitori e del mercato perseguiti dal Codice e alla luce
dei criteri applicativi previsti dal presente articolo.
Principi e Criteri del Codice di Autodisciplina Applicato Non applicato Inapplicabile Riferimento pagina
10.P.2. Nel caso in cui sia proposta l'adozione di un nuovo sistema di amministrazione e controllo, gli amministratori
informano i soci e il mercato in merito alle ragioni di tale proposta, nonché al modo nel quale si prevede che
il Codice sarà applicato al nuovo sistema di amministrazione e controllo.
10.P.3. Nella prima relazione sul governo societario pubblicata successivamente alla modifica del sistema di amministrazione e
controllo, l'emittente illustra in dettaglio le modalità con cui il Codice è stato applicato a tale sistema. Tali informazioni
sono pubblicate anche nelle relazioni successive, indicando eventuali modifiche relative alle modalità di recepimento del
Codice nell'ambito del sistema di amministrazione e controllo prescelto.
10.C.1. Nel caso di adozione del sistema di amministrazione e controllo dualistico, l'applicazione del Codice si informa ai se
guenti criteri:
a) salvo quanto previsto dal successivo punto b), gli articoli del Codice che fanno riferimento al consiglio di amministra
zione e al collegio sindacale, o ai loro componenti, trovano applicazione, in linea di principio, rispettivamente al consiglio
di gestione e al consiglio di sorveglianza o ai loro componenti;
b) l'emittente, in ragione delle specifiche opzioni statutarie adottate, della configurazione degli organi di amministrazio
ne e controllo – anche in relazione al numero dei loro componenti e delle competenze ad essi attribuite – nonché delle
specifiche circostanze di fatto, può applicare le previsioni riguardanti il consiglio di amministrazione o gli amministratori
al consiglio di sorveglianza o ai suoi componenti;
c) le disposizioni in materia di nomina degli amministratori previste dall'art. 5 del presente Codice si applicano, in
quanto compatibili, alla nomina dei membri del consiglio di sorveglianza e/o dei membri del consiglio di gestione.
10.C.2. Nel caso di adozione del sistema di amministrazione e controllo monistico, l'applicazione del Codice si informa ai se
guenti criteri:
a) gli articoli del Codice che fanno riferimento al consiglio di amministrazione e al collegio sindacale, o ai loro com
ponenti, trovano applicazione, in linea di principio, rispettivamente al consiglio di amministrazione e al comitato per il
controllo sulla gestione o ai loro componenti;
b) le funzioni attribuite al comitato controllo e rischi dall'art. 7 del presente Codice possono essere riferite al comitato
per il controllo sulla gestione previsto dall'art. 2409-octiesdecies cod. civ., ove rispetti i criteri di composizione indicati
nello stesso art. 7.

6 – ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

L'adunanza annuale degli Azionisti è una delle principali occasioni per il confronto fra gli Azionisti e il vertice della Compagnia. Nel corso dei lavori, all'esposizione sull'andamento della gestione svolta dal vertice

www.generali.com/it/governance/annual-general-meeting/AGM-2019.html www.generali.com/it/governance/annual-general-meeting.html

segue tradizionalmente un dibattito articolato in domande e risposte fra Azionisti e management. L'Assemblea esprime con le sue deliberazioni, limitatamente alle materie di propria competenza, la volontà sociale; le decisioni prese in conformità della legge e dello Statuto vincolano tutti i soci, compresi quelli assenti o dissenzienti.

Convocazione

L'Assemblea è convocata attraverso un avviso pubblicato sul Sito almeno 30 giorni prima della data fissata in prima o in unica convocazione, contenente l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo dell'adunanza, l'elenco delle materie da trattare e le ulteriori informazioni previste dalle vigenti disposizioni di legge.

L'avviso viene pubblicato anche per estratto su alcuni quotidiani aventi rilevanza nazionale e con comunicazione diretta agli Azionisti intervenuti alle ultime adunanze.

L'Assemblea non può deliberare su materie che non siano state indicate nell'ordine del giorno.

La documentazione viene pubblicata circa 40 giorni prima dell'Assemblea per favorirne la miglior conoscibilità ai fini dei processi decisionali degli azionisti e, in particolare, dei proxy advisor e degli investitori istituzionali.

Nel caso di Assemblea convocata per l'elezione dei componenti degli organi di amministrazione e controllo, l'avviso è pubblicato almeno 40 giorni prima dell'adunanza mentre è posticipato a 21 giorni prima della stessa per le assemblee previste dagli artt. 2446 (Riduzione del capitale per perdite), 2447 (Riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale) e 2487 (Nomina e revoca dei liquidatori; criteri di svolgimento della liquidazione) del Codice Civile.

L'Assemblea ordinaria per l'approvazione del bilancio è convocata entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio: quando ricorrano le condizioni di legge, tale termine può essere prorogato a 180 giorni. La stessa si svolge di regola a Trieste, ma può essere tenuta in altra località dello Stato italiano.

I soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno il 2,5% del capitale sociale possono chiedere, entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'Assemblea, l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti proposti ovvero presentare loro specifiche proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno.

Partecipazione all'Assemblea

Possono intervenire in Assemblea gli Azionisti aventi diritto al voto, sempre che provino la loro legittimazione nelle forme di legge. La legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione alla Società, effettuata dagli intermediari, in conformità alle loro scritture contabili, sulla base delle evidenze relative al termine della giornata contabile del 7° giorno di mercato aperto precedente la data dell'Assemblea in prima o in unica convocazione. Le registrazioni in accredito e in addebito compiute sui conti successivamente a tale termine non rilevano ai fini della legittimazione all'esercizio del diritto di voto nell'Assemblea.

La comunicazione dell'intermediario che tiene i conti relativi alle Azioni deve pervenire alla Società entro la fine del 3° giorno di mercato aperto precedente la data dell'Assemblea, in prima o in unica convocazione, ovvero entro il diverso termine eventualmente indicato, in conformità alle disposizioni di legge, nell'avviso di convocazione e, in ogni caso, entro l'inizio dei lavori assembleari della singola convocazione.

Gli Azionisti possono partecipare all'Assemblea per il tramite di propri rappresentanti: per legge, il diritto di rappresentanza può essere conferito ad un unico rappresentante per ciascuna Assemblea, fatta salva la facoltà di indicare sostituti, ma è consentito delegare un rappresentante diverso per ciascuno dei conti sui quali l'intermediario ha effettuato la propria comunicazione.

La Compagnia designa per ciascuna Assemblea un rappresentante al quale i soci possono conferire la delega con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno. L'identità del rappresentante designato dalla Società nonché le modalità e i termini per il conferimento delle deleghe da parte dei Soci, sono indicate nell'avviso di convocazione dell'Assemblea. La delega può essere conferita in forma scritta ovvero elettronica, in conformità alle vigenti disposizioni di legge e secondo le modalità previste dalle apposite norme regolamentari. La delega può essere notificata alla Società mediante utilizzo dell'apposita sezione del Sito ovvero tramite posta elettronica certificata, con le modalità di volta in volta indicate nell'avviso di convocazione.

Regolamento Assembleare

Le modalità di funzionamento dell'Assemblea nonché quelle d'intervento degli Azionisti alla discussione assembleare sono disciplinate da un apposito regolamento, disponibile presso la nostra sede legale e nella sezione del Sito contenente, oltre al Regolamento Assembleare, anche lo Statuto e le informazioni sugli organi statutari.

Generali ha adottato un proprio Regolamento Assembleare sin dal 1972 rivelatosi il prototipo al quale molte società italiane – quotate e non quotate – si sono ispirate nel tempo per la redazione del proprio regolamento.

La governance della Società non prevede variazioni, rispetto alla disciplina prevista dalla normativa vigente, per quanto riguarda le percentuali stabilite per l'esercizio delle azioni.

Svolgimento dei lavori assembleari

Il Presidente regola la discussione e dà la parola a coloro che abbiano fatto richiesta scritta di intervento su uno specifico punto dell'agenda dei lavori: tale domanda può avvenire nel lasso di tempo tra la lettura dell'ordine del giorno e la chiusura della discussione sull'argomento al quale essa si riferisce. Il Presidente può autorizzare la presentazione delle richieste di intervento per alzata di mano. Anche i componenti del Consiglio e i Sindaci possono chiedere di intervenire nella discussione.

Al fine di consentire di rispondere il più esaurientemente possibile alle domande dei soggetti legittimati, questi possono far pervenire delle note scritte sugli argomenti sui quali intendono chiedere la parola anche prima della costituzione dell'Assemblea.

Ogni legittimato all'intervento ha diritto di prendere la parola per la durata massima di 15 minuti, su ciascuno degli argomenti posti in discussione e mantenendo la pertinenza alle materie all'ordine del giorno. Il Presidente, tenuto conto dell'importanza dell'argomento in discussione, del numero dei richiedenti la parola nonché del numero degli argomenti in agenda, può determinare in ogni momento una diversa durata degli interventi.

Il Presidente e, su suo invito, coloro che lo assistono, rispondono di regola alle domande una volta esauriti tutti gli interventi sul punto all'ordine del giorno. Coloro che sono già intervenuti nella discussione hanno facoltà di replica una sola volta e per la durata massima di 5 minuti.

Maggioranze assembleari
Assemblea Quorum 1ª convocazione 2ª convocazione 3ª convocazione
(e successive)
Unica
convocazione
Ordinaria Costitutivo ≥ 50% del c.s. > 0% del c.s. N.A. > 0% del c.s.
Deliberativo > 50%
del c.s. votante
> 50%
del c.s. votante
N.A. > 50%
del c.s. votante
Straordinaria Costitutivo > 50% del c.s. > 33,33% del c.s. > 20% del c.s. > 20% del c.s.
Deliberativo ≥ 66,67%
del c.s. votante
≥ 66,67%
del c.s. votante
≥ 66,67%
del c.s. votante
≥ 66,67%
del c.s. votante

Redazione

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