Annual Report • Mar 13, 2020
Annual Report
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188° anno di attività
Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2019

generali.com
Per quanto non diversamente indicato in maniera espressa, le informazioni fornite in questa Relazione s'intendono riferite alla situazione al 31 dicembre 2019.
Contatti indicati a fine volume
* Relazione redatta ai sensi dell'art. 123-bis del Testo Unico della Finanza e dell'art. 144-decies del Regolamento Emittenti CONSOB.
al 12 marzo 2020
Presidente Gabriele Galateri di Genola
Francesco Gaetano Caltagirone Clemente Rebecchini
Philippe Donnet
Romolo Bardin Paolo Di Benedetto Alberta Figari Ines Mazzilli Antonella Mei-Pochtler Diva Moriani Lorenzo Pellicioli Roberto Perotti Sabrina Pucci
Carolyn Dittmeier (presidente) Antonia Di Bella Lorenzo Pozza Francesco Di Carlo (supplente) Silvia Olivotto (supplente)
Giuseppe Catalano
Assicurazioni Generali S.p.A. Società costituita nel 1831 a Trieste Sede legale in Trieste, piazza Duca degli Abruzzi, 2 Capitale sociale € 1.569.773.403 interamente versato Codice fiscale e numero di iscrizione nel Registro Imprese della Venezia Giulia 00079760328 Partita IVA 01333550323 Iscritta al numero 1.00003 dell'Albo delle imprese di assicurazione e riassicurazione Capogruppo del Gruppo Generali, iscritto al numero 026 dell'Albo dei gruppi assicurativi Pec: [email protected]
ISIN: IT0000062072 Reuters: GASI.MI Bloomberg: G:IM
Rimando a una sezione della Relazione o ad altri report di AG
Rimando al Sito www.generali.com/it per la versione navigabile della Relazione

Gabriele Galateri di Genola Presidente
Signori Azionisti,
con l'esercizio 2019 si è chiuso il primo anno del nostro vigente piano strategico, Generali 2021, e posso dire con soddisfazione che il processo di raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissi procede secondo le previsioni. Un anno particolarmente impegnativo, il 2019, a fronte di significative incertezze non solo nel quadro finanziario, economico, politico e sociale, ma anche – a prescindere dalle situazioni legate alla crisi del c.d. Coronavirus – per le problematiche legate all'evoluzione del clima a livello globale: in tale ambito, dove è necessario che anche il mondo degli affari fornisca risposte e contributi concreti, Generali si sta impegnando fattivamente.
La serietà del nostro impegno per la sostenibilità a lungo termine rappresenta, infatti, uno dei fattori abilitanti del conseguimento degli obiettivi del nostro piano strategico. Tale impegno si concreta quotidianamente nel modo in cui svolgiamo la nostra attività d'affari, per creare valore sostenibile e un positivo supporto all'economia reale, gestendo le attività di sottoscrizione assicurativa e quelle di investimento degli attivi a copertura degli impegni assunti verso i nostri assicurati. Infatti siamo convinti del ruolo fondamentale dell'attività assicurativa nel supportare una maggior resilienza dell'economia e della società nel suo complesso. E siamo altrettanto certi che, per conseguire risultati coerenti a tale approccio sia necessario fare leva su un'adeguata corporate governance, definendo, attuando e aggiornando periodicamente l'assetto organizzativo e di controllo, a livello societario e aziendale, per assicurare il raggiungimento dello scopo per il quale la nostra società opera: generare profitto per tutti i propri azionisti, tenendo conto anche degli interessi di tutti i propri stakeholder (clienti, dipendenti, fornitori, ecc.).
Questo orientamento è ormai formalmente sostenuto anche dai legislatori, a livello europeo e in diversi paesi, i quali ritengono determinante indirizzare il mondo degli affari verso una transizione giusta. In questa prospettiva, un ruolo di rilievo è affidato agli operatori finanziari, come banche, assicurazioni, gestori di attivi, investitori istituzionali e intermediari finanziari: il loro impegno è fondamentale per il supporto all'economia e alle persone, oltre che per l'allocazione delle risorse finanziarie verso soluzioni sostenibili, sia a livello globale sia a vantaggio delle comunità di riferimento. In tale contesto, Generali sostiene una "transizione equa" per i lavoratori e le comunità locali, al fine di contribuire alla creazione di una società sana e resiliente, dove nessuno è "lasciato indietro".
Nei processi di business abbiamo attivato stabilmente delle iniziative di coinvolgimento dei nostri clienti e degli emittenti verso i quali investiamo, soprattutto nei paesi in cui l'economia e l'occupazione dipendono fortemente dal settore del carbone. In proposito, nel 2019 abbiamo preso alcune decisioni importanti e tutt'altro che scontate, che vanno dalla risoluzione completa delle relazioni assicurative con alcuni clienti impegnati nel settore del carbone, che non hanno fornito segnali incoraggianti all'esito del dialogo svolto; alla cessazione dell''esposizione verso tutte le miniere polacche, indipendentemente dall'emittente.
Nel 2019 è proseguita, a livello nazionale ed europeo, un'evoluzione della normativa, che accompagna la crescente attenzione non solo della società civile, ma anche degli investitori e del mondo produttivo. In questo contesto si colloca anche l'aggiornamento del codice di corporate governance italiano, che è oggi tra i più evoluti a livello internazionale anche per i profili relativi al quadro sociale e ambientale: su tali aspetti il nostro consiglio di amministrazione adotterà, nel 2020, le proprie decisioni nell'ottica di tenere sempre allineata la nostra corporate governance agli standard nazionali e internazionali più elevati.
L'approccio di Generali alla sostenibilità è fortemente sostenuto dal nostro consiglio di amministrazione che, dopo la sua nomina a maggio scorso, non solo ha inteso confermare un modello di governo societario nel quale un ruolo chiave è affidato, appunto, al Comitato governance e sostenibilità, ma ha ritenuto anche di rafforzarlo, incrementando il numero dei suoi componenti e con la presenza dei due vicepresidenti. E particolarmente attiva e incisiva è stata, nel 2019, l'attività di tale comitato, a supporto del consiglio, nel proprio ruolo di indirizzo e monitoraggio sullo sviluppo strategico sostenibile del business del Gruppo.
Lo scorso anno il punto di vista di Generali sul tema si è concretizzato anche nelle scelte che il consiglio ha effettuato nella revisione strategica della matrice di materialità, nella definizione di una politica di incentivazione del management inclusiva degli obiettivi di sostenibilità, oltre che nell'elevare la cultura e la difesa dai rischi per la sicurezza informatica. Il livello qualitativo della nostra governance e dell'approccio sostenibile al business è oggi riconosciuto, a livello internazionale, anche dalla presenza della nostra Compagnia sia nel "Dow Jones Sustainability Index" globale sia in quello europeo, che prevede standard ancora più sfidanti; tanto che Generali è oggi riconosciuta tra le 100 aziende più sostenibili del mondo. E il 2019 è stato anche l'anno in cui Generali ha lanciato il proprio primo "green bond", assumendo un ruolo di leadership assoluta tra gli operatori assicurativi del nostro continente: tutti aspetti sui quali la nostra Relazione Annuale Integrata fornisce un'ampia panoramica.
Come sapete, all'ultima assemblea degli azionisti è stato eletto il consiglio di amministrazione che sarà in carica sino all'approvazione del bilancio 2021, che sarà anche l'anno di chiusura del vigente piano strategico. L'assemblea ha preso la propria decisione facendo tesoro anche delle raccomandazioni che il consiglio uscente aveva espresso nel proprio parere di orientamento. In questa prospettiva ha avuto rilievo particolare l'invito a considerare, in coerenza con la visione strategica del Gruppo, l'esigenza del presidio di competenze in ambito ESG (Environmental, Social, Governance), vieppiù rilevanti per sovrintendere alla gestione dei rischi collegati alla sostenibilità nel medio e lungo periodo. È stata colta anche la raccomandazione di affrontare, in coerenza con gli obiettivi di business e del nuovo piano strategico, le sfide poste dall'innovazione tecnologica (inclusi i profili collegati all'information technology, alla cybersecurity e alle operations) e, in particolare, dalla digitalizzazione nel mondo assicurativo e, più in generale, in quello finanziario.
Sono convinto che, grazie alle scelte fatte dall'assemblea nel 2019, oggi il consiglio di amministrazione sia in grado di assicurare una governance efficace della nostra Società nel medio-lungo termine e di presidiare con le proprie competenze gli aspetti strategici rilevanti per la Compagnia; facendo leva su importanti profili di diversità (genere, età, anzianità in carica, profilo formativo e professionale, esperienze, indipendenza), nel solco della politica che il consiglio ha formalmente adottato sul tema.
Infine, qualche parola su questa Relazione. È stata ulteriormente semplificata rispetto al passato grazie all'utilizzo, anche quest'anno, di un documento di compendio che la affianca su alcuni aspetti specifici di natura più tecnica. Pensiamo di aver migliorato anche l'integrazione della Relazione nell'ambito della reportistica societaria della Compagnia, in linea con l'approccio del cd. "Core&More", nel contesto del quale essa è portatrice di approfondimenti su alcuni dei temi trattati nel documento centrale rappresentato dalla Relazione Annuale Integrata.
Vi ringrazio dell'attenzione e auguro a tutti una buona lettura.
Presidente del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità sociale e ambientale
Prosegue, in un'ottica di pensiero integrato, il nostro racconto sulla creazione di valore sostenibile, iniziato nel 2013 con la pubblicazione della prima relazione integrata e poi sviluppato tramite l'approccio alla rendicontazione Core&More1 . La Relazione Annuale Integrata rappresenta il report Core del Gruppo e illustra le informazioni materiali di carattere finanziario e non finanziario. Gli altri report e canali di comunicazione More contengono ulteriori informazioni, alcune delle quali destinate ad una audience specializzata.

Fornisce una visione concisa e integrata delle performance finanziarie e non finanziarie del Gruppo, anche ai sensi al decreto legislativo 254/2016 (D.lgs. 254/2016).

Relazione Annuale Integrata e Bilancio Consolidato
Amplia il contenuto della Relazione Annuale Integrata di Gruppo dettagliandone le performance finanziarie nel rispetto della normativa nazionale e internazionale.

Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari
Illustra il funzionamento del sistema di governo societario di Assicurazioni Generali e il suo assetto proprietario.

Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti Dettaglia specifiche
indicazioni sulla politica retributiva adottata dal Gruppo e sulla sua attuazione.

Relazione sulla Gestione e Bilancio d'Esercizio della Capogruppo
Fornisce l'informativa sulle performance di Assicurazioni Generali secondo le disposizioni normative vigenti.

generali.com per ulteriori informazioni sul Gruppo.

1 L'approccio Core&More, ideato da Accountancy Europe, prevede un report core, contenente una sintesi delle principali informazioni per la valutazione e la comprensione di una società, e report more che forniscono invece informazioni più di dettaglio. Per ulteriori approfondimenti www.accountancyeurope.eu/. La rendicontazione del Gruppo Generali ha l'obiettivo di soddisfare al meglio la richiesta di informazioni da parte degli stakeholder. Commenti, opinioni, domande e richieste di copie della Relazione possono essere inviati a: [email protected]
La nostra Relazione assolve innanzitutto agli obblighi di comunicazione dettati dall'art. 123-bis del Testo unico della Intermediazione Finanziaria (TUIF), che impone agli emittenti di fornire annualmente al mercato precise informazioni in merito agli assetti proprietari, all'adesione a codici di comportamento in materia di governo societario nonché alla struttura e al funzionamento degli organi sociali e alle pratiche di governance effettivamente applicate.
La Società ha fatto propri, sin dal 1999, i principi espressi dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate nelle versioni che si sono succedute nel tempo. La governance della Compagnia descritta nella Relazione è conforme ai principi e ai criteri contenuti nell'edizione approvata a luglio 2018 e tiene conto di quanto esposto nel 7° Rapporto sull'applicazione del Codice di Autodisciplina approvato il 9 dicembre 2019 dal Comitato Italiano per la corporate governance. Al riguardo, per maggior chiarezza del lettore, nel Compendio informativo a parte della Relazione (disponibile sul Sito) è presente una check-list grazie alla quale individuare, per ciascun principio/ criterio dettato dal Codice, il rimando alla corrispondente pagina di trattazione della materia nella Relazione. Nel corso del 2020 il Consiglio approfondirà gli aspetti innovativi legati alla revisione del Codice di Autodisciplina, ai fini della loro attuazione nell'esercizio 2021 secondo le attuali previsioni.
La Relazione tiene conto della check-list prevista dal Format per la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Borsa Italiana (VIII Edizione - Gennaio 2019).
La struttura della Relazione si articola in una sezione introduttiva (Executive Summary) che raccoglie informazioni di particolare rilievo e dati macro che permettono, nel loro insieme, una efficace sintesi delle peculiarità finanziarie e di governance caratterizzanti del nostro Gruppo, con riferimento al 2019.
Alla sezione introduttiva fa seguito il corpo centrale del report, suddiviso in 4 capitoli, rispettivamente sul nostro modello di governance, sugli Azionisti e investitori nonché sui rapporti intrattenuti con questi, su ciascun attore del nostro modello di governo societario e sul Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi adottato. Chiude la Relazione la parte dedicata alle Tabelle.
Nel già menzionato Compendio informativo a parte (disponibile sul Sito) sono indicate in dettaglio le competenze che il CdA si è riservato e quelle che ha delegato ad altri organi sociali, unitamente alla citata check-list di conformità al Codice di autodisciplina con i rinvii di trattazione nonché a un approfondimento su modalità e termini di funzionamento dell'Assemblea.
Le definizioni di abbreviazioni e acronimi sono indicate nel Glossario in calce alla Relazione, cui segue da ultimo l'elenco dei Contatti.


| (Importi in milioni di euro) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Premi lordi emessi * | 69.785 | 66.691 | +4,3% |
| Risultato operativo * | 5.192 | 4.857 | +6,9% |
| TSR ** | 32,95% | 1,39% | +31,56 p.p. |
| Capitalizzazione | 28.884 | 22.851 | +26,4% |
| Utile netto di Gruppo | 2.670 | 2.309 | +15,7% |
| Dividendo per azione proposto (in €) | 0,96 | 0,90 | +6,7% |
| Asset Under Management complessivi (in miliardi di €) * | 630 | 488 | +29,0% |
| di cui SRI (in miliardi di €) | 35,5 | 33,2 | +6,9% |
| Regulatory Solvency Ratio | 224% | 217% | +8 p.p. |
| Le nostre persone | 71.936 | 70.734 | +1,7% |
| I nostri clienti (in milioni di unità) | 61 | 61 | n.s. |
| I nostri distributori (in migliaia di unità) | 156 | 155 | +0,9% |
| Emissioni totali (t CO2 e) |
96.784 | 107.394 | -20,1% (vs/ anno base 2013) |
I dati esposti in tabella sono arrotondati, se non diversamente indicato. Le variazioni percentuali 2019/18 (ultima colonna) non tengono conto di tale arrotondamento.
* La variazione di premi è a termini omogenei, ossia a parità di cambi e area di consolidamento. Il risultato operativo e gli Asset Under Management escludono le entità in dismissione o cedute nel periodo.
** Il ritorno totale per gli azionisti (TSR) è la misurazione della performance che tiene conto sia della variazione del prezzo azionario sia dei dividendi pagati per mostrare la remunerazione complessiva per l'azionista espressa come percentuale annualizzata.

Il Total Shareholder Return (TSR) rappresenta la performance del titolo nel periodo di riferimento, includendo l'ipotesi del reinvestimento del dividendo
Alla chiusura delle procedure di registrazione nel libro soci degli Azionisti che hanno percepito il dividendo pagato a maggio 2019, è emersa una loro consistenza di circa 190.000 unità. La composizione della nostra platea azionaria, aggiornata al 2 marzo 20201 , è rappresentata dal seguente grafico.
* La categoria comprende persone giuridiche tra cui Fondazioni, Società Fiduciare, Istituti religiosi e morali.
** La categoria comprende Asset manager, Fondi sovrani, Fondi pensione, Casse di previdenza, Assicurazioni ramo Vita.
1 In base alle risultanze del Libro soci, riferite principalmente alla registrazione del pagamento del dividendo del 22 maggio 2019, integrate dalle comunicazioni ricevute ex art. 120 TUIF e da altre informazioni a disposizione..
La nostra governance, pp. 26 e ss.
Generali ha adottato il sistema di amministrazione e controllo tradizionale italiano, articolato su due organi sociali nominati dall'Assemblea: un Consiglio di Amministrazione (attualmente formato da 13 componenti), titolare dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società e del Gruppo, e un Collegio sindacale, con funzione di vigilanza sull'amministrazione e sull'osservanza della legge e dello statuto.
La revisione legale dei conti è esercitata da una società di revisione ("EY S.p.A."), iscritta nell'apposito Registro, incaricata dall'Assemblea su proposta del Collegio. L'Assemblea degli Azionisti del 7 maggio 2019 ha altresì conferito a KPMG S.p.A. l'incarico di revisione legale per il periodo 2021-2029, all'esito di un processo di selezione istruito e coordinato dal Collegio sindacale.
Il nuovo CdA nominato il 7 maggio 2019, anche in conformità alle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, ha istituito 6 Comitati endoconsiliari con funzioni propositive, consultive ed istruttorie a beneficio del Consiglio. L'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 231/2001 è nominato dal Consiglio.

più efficace e condiviso
La nostra governance Azionisti e Investitori
Gli attori della governance
Le tabelle e i grafici che seguono prendono a riferimento la composizione del Consiglio al 31 dicembre 2019.

77% esperienza manageriale
15% capacità imprenditoriale
23% esperienze accademiche conoscenza del contesto normativo e dei requisiti regolamentari
85% conoscenza finanziaria e contabile
85% esperienza settore assicurativo esperienza in società a grande capitalizzazione
Fino a 3 anni
33% 3-6 anni
25% 6-9 anni
25% Più di 9 anni
La seguente tabella riporta il numero degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti da ciascun Amministratore in altre società, significativi ai fini della politica adottata da Generali, secondo cui rilevano gli incarichi di amministrazione e controllo in società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni (per tali intendendosi quelle il cui patrimonio netto è superiore a 10 Mrd EUR). Più cariche ricoperte in società appartenenti allo stesso gruppo sono considerate come un unico incarico.
| Amministratore | Incarichi |
|---|---|
| Gabriele Galateri di Genola | 2 |
| Philippe Donnet | 0 |
| Francesco G. Caltagirone | 1 |
| Clemente Rebecchini | 1 |
| Romolo Bardin | 3 |
| Paolo Di Benedetto | 2 |
| Alberta Figari | o |
| Amministratore | Incarichi |
|---|---|
| Ines Mazzilli | 2 |
| Antonella Mei-Pochtler | 1 |
| Diva Moriani | 3 |
| Lorenzo Pellicioli | 1 |
| Roberto Perotti | 0 |
| Sabrina Pucci | 1 |
Dimensione – Confronto europeo
Dimensione – Confronto nazionale



% Indipendenza – Confronto europeo % Indipendenza – Confronto nazionale

Diversità di genere 2019


* Assonime "La Corporate Governance in Italia: autodisciplina, remunerazioni e comply or explain (anno 2019)".
** Spencer Stuart "Italia Board Index 2019" e "Boards around the world".
*** Spencer Stuart "Boards around the world": si tratta della media dei Paesi dell'Unione Europea presi in considerazione nell'ambito dell'analisi.
La Board review 2019 è stata svolta dal CdA con il supporto del Comitato Governance e Sostenibilità.
18 Assicurazioni Generali Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2017
| Mandato 2019/2021 | Mandato precedente | |
|---|---|---|
| Componenti CdA | 13 | 13 |
| Amministratori eletti dalla lista di minoranza | 2 | 2 |
| Quota genere meno rappresentato | 38,4% | 38,4% |
| Quota Amministratori Indipendenti | 61,5% | 61,5% |
| Età media Amministratori | 60,3 | 59,5 |
| Status del Presidente | non esecutivo | non esecutivo |
| Lead Independent Director | no | no |



Il SCIGR adottato dalla Società è un Sistema integrato che coinvolge l'intera struttura organizzativa. A ciascuna componente di essa sono stati attribuiti precisi compiti e responsabilità. L'obiettivo è quello di dotarsi e mantenere un Sistema efficace, nel rispetto delle vigenti disposizioni normative, ove ruoli e competenze siano ben definiti e le modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti siano delineate con chiarezza e facilmente individuabili. Il Sistema è quello rappresentato in figura:

Ai fini del compiuto rispetto della vigente normativa in materia (art. 2391-bis c.c.) e del Regolamento OPC che ne dà attuazione, Generali ha adottato sin dal 2010 formali specifiche Procedure interne – oggetto di aggiornamento continuo – tali da garantire che queste operazioni siano realizzate nel rispetto dei principi di trasparenza e di correttezza sostanziale e procedurale. È istituito, inoltre, un apposito Comitato endoconsiliare, composto integralmente da Amministratori non esecutivi e Indipendenti, chiamato a pronunciarsi nelle materie di sua competenza ai sensi delle Procedure OPC. Il parere reso da tale organo è vincolante per tutte le operazioni di maggiore rilevanza e per quelle di minore rilevanza che superino determinate soglie di valore.
La Società è dotata di un Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) – pure oggetto di aggiornamento continuo – per la prevenzione dei reati commessi nell'interesse o a vantaggio della stessa – ai sensi del Decreto legislativo 231/2001 – che possano, per questo, comportare potenzialmente una sua responsabilità amministrativa in sede giudiziaria. È costituito, inoltre, l'Organismo di Vigilanza – la cui composizione è ritenuta in grado di soddisfare i requisiti di autonomia e indipendenza – con il compito di vigilare sull'efficace attuazione del MOG e riferire periodicamente al CdA sul suo buon funzionamento e sistematico aggiornamento.
L'Assemblea del 7 maggio 2019 ha determinato che, per il triennio 2019-2021, a ciascun componente del CdA spetti:
– il rimborso a pie' di lista delle spese sostenute per la partecipazione alle sedute.
Si specifica inoltre che non esistono accordi con gli Amministratori non esecutivi relativi a trattamenti economici in caso di cessazione del rapporto (previsioni di severance).
Ai componenti dei Comitati Consiliari e dell'OdV è attribuito, ai sensi dell'art. 2389 c.c., il seguente compenso:
| Ruolo | Compenso annuo lordo (EUR) | Gettone di presenza per seduta (EUR) |
|---|---|---|
| Componenti del Comitato Controllo e Rischi | 40.000 | 2.000 |
| Presidente del Comitato Controllo e Rischi | 60.000 | 2.000 |
| Componenti del Comitato Governance e Sostenibilità | 20.000 | 2.000 |
| Presidente del Comitato Governance e Sostenibilità | 30.000 | 2.000 |
| Componenti del Comitato Investimenti | 30.000 | 2.000 |
| Presidente del Comitato Investimenti * | nessun compenso | nessun compenso |
| Componenti del Comitato Nomine e Remunerazione ** | 30/20.000 | 2.000 |
| Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione | 40.000 | 2.000 |
| Componenti del Comitato Operazioni Parti Correlate | 20.000 | 2.000 |
| Presidente del Comitato Operazioni Parti Correlate | 25.000 | 2.000 |
| Componenti del Comitato Operazioni Strategiche | 10.000 | 2.000 |
| Presidente del Comitato Operazioni Strategiche* | nessun compenso | nessun compenso |
| Componenti dell'Organismo di Vigilanza *** | 25.000 | -- |
| Presidente dell'Organismo di Vigilanza | 35.000 | -- |
* L'incarico di Presidente del Comitato per gli Investimenti e di Presidente del Comitato per le Operazioni Strategiche è ricoperto dal Group CEO e non prevede corresponsione di compensi.
** Il diverso compenso si riferisce, rispettivamente, ai componenti coinvolti in tematiche di nomine e remunerazione/coinvolti nelle sole tematiche di nomine.
*** Il compenso del componente che riveste altresì il ruolo di dirigente di Generali è assorbito negli emolumenti già previsti a suo favore in ragione del suddetto ruolo.
L'Amministratore Delegato e Group CEO e il Personale rilevante non appartenente alle Funzioni Fondamentali sono destinatari di un pacchetto retributivo complessivo costituito da una componente fissa, da una componente variabile (annuale e differita) della remunerazione e da benefit, ispirato ai seguenti principi:

Essere leader del mercato assicurativo europeo per i privati, i professionisti e
e focalizzata, e perseguendo opportunità nei mercati ad alto potenziale
L'impegno costante per la sostenibilità
SVILUPPARE UNA PIATTAFORMA GLOBALE DI ASSET MANAGEMENT: 15%-20% il tasso annuo composto di crescita degli utili 2018-2021
RIDURRE IL LIVELLO E IL COSTO DEL DEBITO: € 1,5-2,0 miliardi di riduzione
€ 70-140 milioni di riduzione nella spesa annua per interessi lordi al 2021 rispetto al 2017
del debito al 2021;
TRASFORMARE E DIGITALIZZARE
IL MODELLO OPERATIVO
le PMI, creando allo stesso tempo una piattaforma di asset management globale
Generali 2021 – Target Finanziari
DIVIDENDI IN CRESCITA:
del tasso annuo composto di crescita dell'utile
DEGLI UTILI PER AZIONE:
2019-2021
RENDIMENTO PIÙ ELEVATO
il range del dividend
PER GLI AZIONISTI:
il return on equity5 medio 2019-2021
11,5%
55%-65%
per azione 2018-2021
payout4
il range3
AUMENTO
6%-8%

RAFFORZARE
AUMENTARE LA
LA LEADERSHIP IN EUROPA: consolidare la prima posizione2
Crescita Profittevole
rete distributiva senza uguali
GENERAZIONE DI CAPITALE: > € 10,5 miliardi di generazione cumulativa di capitale 2019-2021
Innovazione e Trasformazione Digitale
Capital Management e Ottimizzazione Finanziaria
AUMENTARE
LE RIMESSE DI CASSA: +35% di rimesse cumulative di cassa alla holding 2019-2021 rispetto al periodo 2016-2018
FOCALIZZARSI
al paese/segmento
SUI MERCATI ASSICURATIVI AD ALTO POTENZIALE: 15%-25% il tasso annuo composto di crescita degli utili 2018-2021 in base
Diventare Partner di Vita per i clienti, offrendo
soluzioni innovative e personalizzate grazie a una
ca. € 1 miliardo di investimenti totali in iniziative strategiche interne 2019-2021
Tre presupposti fondanti la strategia
che ne guideranno l'esecuzione:
PROMUOVERE LA
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA DISTRIBUZIONE
Un brand
forte
DIVENTARE PARTNER DI VITA PER I CLIENTI
Le nostre persone
Gli attori della governance
21
Essere leader del mercato assicurativo europeo per i privati, i professionisti e le PMI, creando allo stesso tempo una piattaforma di asset management globale e focalizzata, e perseguendo opportunità nei mercati ad alto potenziale

2 Sulla base dei premi lordi sottoscritti ai sensi degli IAS-IFRS in Europa a fine esercizio 2017.
3 CAGR su tre anni; normalizzato per l'impatto di plus e minusvalenze derivanti dalle dismissioni.
4 Normalizzato per l'impatto di plus e minusvalenze derivanti dalle dismissioni. 5 Basato su Equity IFRS esclusi OCI e su risultato netto complessivo.
In Generali la sostenibilità è parte integrante e necessaria dell'approccio strategico al business, conseguente al purpose che la Società s'è data: "enable people to shape a safer future by caring for their lives and dreams". Il nostro impegno per la sostenibilità non è nuovo: negli anni, abbiamo pubblicamente aderito a iniziative volontarie
come il Global Compact (2007), i Principles for Responsible Investment (2011), i Principles for Sustainable Insurance (2014) e il Paris Pledge for Action (2015), in coerenza alla nostra visione.
Il modello di Generali è basato sulla Carta degli Impegni di Sostenibilità, approvata dal Consiglio, che si articola su tre pilastri:
La sostenibilità è uno dei fattori abilitanti della strategia Generali 2021 e riguarda la creazione di valore di lungo termine per i nostri stakeholder: non solo Azionisti, investitori e clienti ma anche dipendenti, fornitori, ambiente, comunità locali e la società in generale. Generali s'è impegnata ad aumentare entro il 2021 la porzione di premi derivanti dai prodotti assicurativi con valore socio-ambientale del 7-9% e ad allocare € 4,5 Mrd in investimenti verdi e sostenibili.
Abbiamo un insieme di politiche e linee guida di Gruppo che supportano il Consiglio e il management nello svolgimento dei rispettivi compiti in modo sostenibile e responsabile. Nel 2019 il Consiglio ha approvato, previo parere favorevole del CGS, la Politica di Sostenibilità di Gruppo, che delinea il sistema per identificare, valutare e gestire i rischi connessi a fattori di natura ambientale, sociale e pertinenti il governo societario (fattori ESG).
Come previsto dalla suddetta Politica, a novembre 2019 il Consiglio ha approvato, previo parere favorevole del CGS, la nuova Matrice di Materialità, che identifica i trend ambientali, sociali e di governance (ESG) rilevanti, che richiedono di essere opportunamente gestiti e rendicontati dal Gruppo per poter essere riconosciuto come attore sostenibile.

Importanza per Generali
La materialità è stata valutata in una duplice prospettiva, considerando rilevanti quei cambiamenti sistemici (cd. megatrend) che possono incidere sulle prestazioni aziendali di Generali (per esempio, con impatti su costi, ricavi e profilo di rischio) o che il Gruppo può influenzare significativamente, anche attraverso la sua catena del valore, generando rischi o opportunità per gli stakeholder.
La Matrice di Materialità del Gruppo individua 3 fasce di rilevanza:
Svolgiamo la nostra attività nel rispetto della legge, dei regolamenti e codici interni e dell'etica professionale. Monitoriamo con continuità le evoluzioni del sistema regolamentare nazionale e internazionale, dialogando anche con i legislatori e le istituzioni, in modo da valutare sia nuove opportunità di business che la nostra esposizione al rischio di non conformità e da prendere tempestive misure per gestirlo adeguatamente. Abbiamo un sistema di governo, di gestione e di rendicontazione che garantisce il rispetto dei principi di sostenibilità e la loro integrazione concreta nelle decisioni quotidiane, in coerenza con l'obiettivo di favorire uno sviluppo sostenibile dell'attività d'impresa e di generare valore durevole nel tempo.
Il nostro modello di sostenibilità è basato sulla Carta degli Impegni di Sostenibilità, approvata dal Consiglio di Amministrazione del Gruppo, che si articola su tre pilastri: 1. fare impresa in modo sostenibile, puntando all'eccellenza nei processi aziendali; 2. vivere la comunità, svolgendo un ruolo attivo dove opera il Gruppo, andando oltre le attività quotidiane;

È stato istituito un Comitato di Sostenibilità a livello del top management e gruppi di lavoro integrati con le funzioni di business di Head Office e le business unit del Gruppo.
Abbiamo inoltre un insieme di politiche e linee guida di Gruppo pubbliche, che ci supportano nello svolgere il nostro lavoro in modo sostenibile e responsabile, quali:
– Politica di Sostenibilità di Gruppo, che, approvata dal Consiglio di Amministrazione a marzo 2019, delinea il sistema per identificare, valutare e gestire i rischi connessi a fattori di natura ambientale, sociale e pertinenti il governo societario (fattori ESG). In particolare, definisce le regole per:
identificare, valutare e gestire fattori ESG che potrebbero presentare rischi e opportunità per il conseguimento degli obiettivi aziendali;
identificare, valutare e gestire gli impatti positivi e negativi che le decisioni e le attività aziendali potrebbero avere sull'ambiente esterno e sugli interessi legittimi degli stakeholder;
Codice di Condotta, che definisce i principi basilari di comportamento che tutto il personale del Gruppo è tenuto ad osservare e che vengono declinati in specifiche linee guida aventi ad oggetto, ad esempio, la promozione della diversità e dell'inclusione, la gestione dei conflitti di interesse, la tutela dei dati personali e la prevenzione di fenomeni di corruzione;

2016.
Il CdA approva alcune modifiche dello Statuto sociale per conformarlo al Regolamento IVASS
38/2018 (entrata in vigore: 6 marzo 2019).
Il CdA approva il Parere di orientamento agli Azionisti su dimensione e composizione del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2019-2021: il parere viene pubblicato il 21 febbraio 2019. Il CdA accerta la sussistenza dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza (da Codice CG, da TUIF e da CAP) in capo ai componenti degli organi di amministrazione e controllo.
Il CdA approva i bilanci dell'esercizio 2018, ivi inclusa la Dichiarazione Non Finanziaria, gli altri documenti d'informativa societaria per il 2018 e convoca l'Assemblea annuale degli Azionisti. Il CdA delibera di aumentare il capitale sociale al servizio del Piano di incentivazione a lungo termine
Entra in vigore lo Statuto sociale modificato a seguito dell'esecuzione dell'aumento del capitale sociale in attuazione del Piano di incentivazione a lungo termine, approvato dall'Assemblea 2016. Il CdA approva la Policy for Sustainability di Assicurazioni Generali.
Executive Summary La nostra governance Azionisti e investitori
Gli attori della governance
Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
27
L'Assemblea degli Azionisti approva i bilanci 2018, la relazione sulla remunerazione e compensi, il piano di incentivazione a lungo termine 2019, alcune modifiche statutarie (in materia di: limiti di età per l'assunzione di cariche sociali, competenza per la nomina del presidente del Comitato Esecutivo, riunioni a distanza del Collegio), il Piano di azionariato per i dipendenti del Gruppo Generali, e conferisce l'incarico di revisione legale per il novennio 2021-2029, definendone il corrispettivo. L'Assemblea degli Azionisti nomina il Consiglio di Amministrazione in carica per il triennio 2019-2021 definendone il compenso. Il CdA nomina le cariche sociali e costituisce 6 comitati endoconsiliari.
Il CdA delibera l'aumento di capitale sociale al servizio dello speciale piano azionario 2016-2019 per il Group CEO: le modifiche statutarie entrano in vigore il 31 luglio 2019. Il CdA approva un aggiornamento del Regolamento CdA e Comitati, per adeguarlo alla governance societaria conseguente al rinnovo del CdA. Il CdA accerta la sussistenza dei requisiti di indipendenza (da Codice CG e da TUIF) in capo ai componenti del nuovo CdA.
Il CdA approva la Relazione finanziaria semestrale.
Il CdA delibera l'esecuzione del Piano di azionariato per i dipendenti del Gruppo.
Il CdA condivide il percorso della Board review relativa al triennio 2019-21.

Il CdA approva la nuova Matrice di materialità di Gruppo.

L'insieme delle metodologie, dei modelli e dei sistemi di pianificazione, gestione e controllo relativi al funzionamento degli organi sociali costituisce il governo societario di un'impresa.
Il modello di governo societario di Generali è quello tradizionale secondo la definizione della normativa italiana, che delinea una struttura organizzativa tripartita:
ad una Società di Revisione iscritta nell'apposito albo e incaricata dall'Assemblea su parere del Collegio
Nell'ambito del modello tradizionale, il sistema di governo societario di Generali si fonda sui seguenti elementi cardine:
Tale sistema è conforme alla normativa applicabile e ai principi enunciati nel Codice CG e ha come punto di riferimento le best practice nazionali e internazionali.
La composizione, le attribuzioni e le modalità di funzionamento degli organi sociali sono disciplinate dalla legge, dallo Statuto, dal Regolamento CdA e Comitati e dalle deliberazioni assunte dagli organi competenti, oltre che dai principi e dai criteri enunciati nel Codice CG, cui la Società aderisce sin dalla sua istituzione nel 1999.
Lo Statuto è disponibile presso la sede legale in lingua originale nonché, sul Sito, anche in lingua inglese, francese, spagnola e tedesca.
Anche quest'anno Generali, come tutti gli altri emittenti quotati italiani, ha ricevuto la lettera del presidente del Comitato Italiano per la Corporate Governance (costituito dalle principali associazioni d'impresa e d'investitori professionali e da Borsa Italiana S.p.A.), indirizzata ai presidenti e agli AD per incentivare a un'applicazione vieppiù consapevole e sostanziale del Codice CG. La comunicazione è stata portata all'attenzione del CGS e, successivamente, del CdA: in quelle sedi sono state valutate le raccomandazioni formulate dal Comitato per la Corporate Governance al mercato, alla luce di quanto esposto nel suo ultimo rapporto annuale del dicembre 2019 sull'applicazione del Codice CG, riscontrando che la Società è sostanzialmente allineata alle stesse oltre che ai principi e ai criteri enunciati dal Codice CG.

Svolge un ruolo consultivo, propositivo e istruttorio a favore del CdA nell'assunzione delle decisioni di sua competenza relative all'assetto delle regole di governo societario e alle tematiche di sostenibilità sociale e ambientale.
Svolge un ruolo consultivo, propositivo e istruttorio a favore del CdA sulle operazioni in materia di investimenti.
Esprime pareri sulle operazioni con parti correlate, in conformità alla specifica procedura approvata dal Consiglio.
Supporta il CdA nelle decisioni sulle operazioni aventi valore strategico per il Gruppo.
I sei Comitati Consiliari, pp. 72 e ss.
Il Consiglio definisce l'assetto di governance della Società, determinando i poteri e i compiti degli organi sociali da esso nominati o istituiti e formula proposte all'Assemblea sulle revisioni della governance aventi rilevanza statutaria. Inoltre, approva, su proposta del Group CEO, la struttura organizzativa aziendale di primo livello, ovvero l'insieme delle funzioni aziendali che compongono il Group Head Office (GHO). L'assetto organizzativo della Compagnia comprende i compiti e le responsabilità delle funzioni aziendali, i rapporti gerarchici e funzionali tra esse intercorrenti e i meccanismi di coordinamento.
Generali, in qualità di Capogruppo, esercita un'attività di direzione e coordinamento nei confronti delle altre società appartenenti al Gruppo, che si estrinseca concretamente nel ruolo di indirizzo strategico, di controllo e di coordinamento svolto dalle funzioni di GHO verso le Business Unit.
Non sempre c'è chiarezza nell'utilizzo di termini quali impresa, azienda, società e gruppo e ciò determina che la comunicazione sia talvolta ambigua: cerchiamo pertanto di fare un po' di chiarezza.
Il Codice civile definisce l'imprenditore ma non l'impresa, la cui nozione può comunque essere dedotta dal testo dell'art. 2082 c.c. secondo cui "è imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi". L'impresa è pertanto l'attività economica diretta alla produzione o allo scambio di beni e di servizi che l'imprenditore esercita professionalmente mediante un complesso di beni organizzati in funzione di tale attività.
L'art. 2555 c.c. definisce appunto l'azienda come "il complesso dei beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa".
La società è una forma di esercizio collettivo dell'impresa, perseguita mediante un contratto con il quale due o più soggetti conferiscono beni o servizi per il perseguimento di uno scopro lucrativo, mutualistico o consortile (art. 2247 c.c.).
Il gruppo è una specifica forma organizzativa dell'attività di impresa che si realizza attraverso l'attività di direzione e coordinamento svolta da un soggetto o un ente, la capogruppo, in forza della quale l'attività d'impresa di più società è unificata e coordinata in vista del perseguimento di un interesse imprenditoriale comune, più ampio di quello delle singole società appartenenti al gruppo.
L'assetto organizzativo di Gruppo si basa su due dimensioni: il Group Head Office e le Business Unit.
Il modello organizzativo adottato da Generali accresce la capacità del Gruppo di perseguire le importanti sfide del Piano Strategico 2019-2021, che si basa su tre pilastri: crescita profittevole, ottimizzazione finanziaria, innovazione e trasformazione del business model. Queste direttrici richiedono la realizzazione di progetti integrati a livello di Gruppo e un forte coinvolgimento delle società operative.
La struttura facilita il coordinamento del processo di trasformazione tra le diverse funzioni di GHO e le Business Unit e favorisce la condivisione delle performance di business all'interno del Group Management Committee (GMC),
Le Business Unit valorizzano l'imprenditorialità e le autonomie, assicurando il presidio a livello internazionale attraverso:
Le 6 Business Unit sono rappresentate da:
La nostra governance
Il grafico che segue illustra l'assetto del GHO e del Gruppo, dando evidenza delle funzioni, delle Business Unit e dei membri del GMC, al 4 febbraio 2020.

* Il responsabile Corporate Affairs riporta anche al Group CEO per gli aspetti di competenza
** Il responsabile Group Actuarial Function riporta direttamente al Consiglio d'Amministrazione per gli aspetti di competenza
La governance organizzativa è assicurata da meccanismi di integrazione e coordinamento tra le Business Unit e le strutture organizzative di GHO. I meccanismi, che favoriscono il dialogo e la corretta interazione tra le due componenti, sono rappresentati da:
Inoltre nel corso del 2019 è stato costituito il Comitato manageriale in materia di sostenibilità con l'obiettivo di garantire un approccio coerente su tutte le funzioni di Group Head Office e le Business Unit nell'integrazione della sostenibilità nel core business identificandone rischi e opportunità e monitorandone progressi e risultati.
Il GMC ha l'obiettivo di migliorare l'allineamento sulle priorità strategiche tra le Business Unit e rendere il processo decisionale più efficace e condiviso, attraverso un approccio di team che promuove lo scambio di opinioni e l'adozione di una prospettiva internazionale.
Il GMC ha la seguente composizione (vedi figura):
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Il supporto alle decisioni del Group CEO si concretizza attraverso:

Il CGS svolge un ruolo consultivo, propositivo e istruttorio a favore del CdA nell'assunzione delle decisioni di sua competenza relative non solo all'assetto delle regole di governo societario, ma anche alle tematiche di sostenibilità sociale e ambientale. Si compone di Amministratori non esecutivi, in maggioranza non indipendenti.
La responsabilità a livello di Gruppo sull'implementazione delle strategie e delle politiche definite dal Consiglio, anche in materia di sostenibilità, è affidata al Group CEO.
A livello di GHO sono stati inoltre costituiti specifici comitati, funzioni e gruppi di lavoro dedicati, in modo da rendere sistematica la considerazione, oltre che degli aspetti finanziari, anche di quelli sociali e ambientali inerenti all'attività d'impresa:
mento delle prestazioni ambientali del Gruppo, come previsto anche dalla norma ISO:14001;
Generali ritiene che un sistema normativo efficace e diffuso in tutto il Gruppo costituisca una delle colonne portanti a sostegno del proprio business. A tale fine la Società, in qualità di Capogruppo, con delibera del CdA del 3 maggio 2018, si è dotata del Generali Internal Regulations System (GIRS). Un sistema normativo interno strutturato, avente valenza su tutto il Gruppo, che mira a favorire una solida ed efficace governance e a promuovere l'implementazione coerente delle norme interne di Gruppo nelle diverse realtà che lo compongono. (vedi seguente figura).
Il GIRS definisce e disciplina la gerarchia e le caratteristiche delle norme interne emanate dalla Capogruppo nello svolgimento della propria attività di direzione, indirizzo e coordinamento; chiarisce inoltre i ruoli e le responsabilità nell'ambito del processo che ne governa il ciclo di vita (redazione, approvazione, comunicazione, implementazione, monitoraggio e reportistica), favorendo un'adeguata implementazione a livello di Gruppo, nel rispetto degli eventuali requisiti normativi locali specifici.
Executive Summary La nostra governance Azionisti e investitori
Gli attori della governance
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Tutte le norme interne di Gruppo sono emanate in coerenza con i Valori e il Codice di Condotta del Gruppo e sono riviste e, ove necessario, aggiornate con cadenza periodica. La gerarchia delle fonti normative interne si articola su 3 livelli, come di seguito illustrato.

Il GIRS è caratterizzato dai seguenti principi:
Il Codice di Condotta di Generali ("Codice"), che è la guida di Gruppo per agire in modo corretto, definisce le aspettative etiche di tutti coloro che lavorano per o per conto di Generali in tutto il mondo. L'insieme dei valori e delle aspettative etiche definite nel Codice vuole essere di ausilio al compimento di scelte coerenti e consentire che nei luoghi di lavoro si possa fare sempre affidamento su buoni principi, quali la franchezza, l'apertura e l'imparzialità. Chiunque si trovi davanti a un tema di natura etica potrà sempre fare affidamento sui valori di Gruppo e sul nostro Codice.
In tale ottica, i manager del Gruppo sono invitati a svolgere il ruolo di "modello di riferimento" e a incoraggiare i loro collaboratori ad accertarsi che i comportamenti e le proposte d'affari siano in linea con i valori della Compagnia e con i principi del Codice. L'erogazione di alcuni programmi di formazione online e in aula, unita a un programma di comunicazione globale, ha inteso creare in tutti i dipendenti piena consapevolezza dell'importanza del Codice e delle proprie responsabilità nel segnalare ogni violazione di cui si venga a conoscenza. La Società incoraggia, peraltro, non solo i dipendenti ma anche le terze persone che lavorano con il Gruppo a segnalare eventuali problemi legati alle violazioni del Codice o situazioni potenzialmente critiche. È garantita la riservatezza e non è ammessa alcuna tolleranza verso qualsiasi forma di ritorsione.
Tutte le informazioni sono disponibili sul Sito nella sezione dedicata a La nostra responsabilità-Business responsabile-Codice di Condotta, inclusa la descrizione del processo che il Gruppo utilizza per la gestione delle segnalazioni. I canali attivati per le segnalazioni fanno capo al servizio di Group Compliance e sono:
Quest'ultimo link conduce l'utente alla landing page della piattaforma Generali Group Compliance Helpline, gestita da un fornitore esterno specializzato ("GCS Compliance Services Europe Ltd.", società del gruppo "Navex Global"), utilizzabile per segnalare asserite violazioni del Codice, così come per chiedere indicazioni sulla conformità di determinati comportamenti alla normativa applicabile.
I soli dipendenti del Gruppo possono inoltre inviare le loro segnalazioni avvalendosi di un contatto diretto e personale con il proprio responsabile.
Nei mesi di settembre e ottobre 2019 si è tenuta l'usuale "Compliance Week": durante questa nuova edizione è stato lanciato un sondaggio volontario fra i dipendenti del Gruppo sul tema della loro propensione a segnalare le violazioni al Codice di cui siano stati oggetto o testimoni.
Da ultimo, nel corso dell'anno sono stati erogati nel Gruppo due corsi e-learning sul Codice: l'uno introduttivo dell'argomento e indirizzato ai nuovi dipendenti; l'altro, di aggiornamento per coloro che abbiano già fruito del corso introduttivo.
Il sistema della rappresentanza legale, disciplinato dagli articoli 38 e 39 dello Statuto, mira a garantire la migliore flessibilità operativa e, al contempo, un adeguato controllo sugli atti societari.
Hanno la rappresentanza legale della Società per tutti gli affari sociali il Presidente, i Vicepresidenti, l'Amministratore Delegato, gli altri componenti del Consiglio, il Direttore Generale e, nell'ambito dell'area di competenza a essi rispettivamente assegnata, gli altri dirigenti della Società.
La rappresentanza si esprime con l'apposizione, sotto la denominazione della Società, della firma congiunta di 2 dei soggetti sopraccitati. Il Presidente, i Vicepresidenti quando sostituiscono il Presidente assente o impedito, l'Amministratore Delegato e il Direttore Generale possono firmare congiuntamente fra loro o con altro componente del Consiglio ovvero con uno degli altri dirigenti della Società. In tali casi, questi ultimi concorrono a rappresentare la Società anche per affari che esulano dall'area di competenza loro rispettivamente assegnata.
Lo Statuto prevede inoltre che i dirigenti possano firmare anche congiuntamente tra loro, purché almeno uno di essi agisca nei limiti dell'area di competenza assegnata. Gli altri componenti del Consiglio non possono firmare congiuntamente fra loro, né con uno degli altri dirigenti della Società.
Sempre secondo Statuto, l'organo amministrativo competente può ulteriormente limitare, per materia e per valore, l'ambito del potere di rappresentanza dei dirigenti della Società e attribuire la rappresentanza ad altri dipendenti e a terzi, con il rilascio di procure generali o speciali per singoli atti o categorie di atti.
Il nostro sistema della rappresentanza legale è coerente con le responsabilità organizzative assegnate e costituisce uno strumento di controllo interno e un presidio fondamentale anche per la prevenzione dei reati previsti dal Decreto 231 in materia di responsabilità amministrativa di enti e persone giuridiche.
Il sistema delle deleghe di poteri, in coerenza con l'attuale assetto di governance della Compagnia definito dal Consiglio, prevede la definizione dell'area di competenza e dei poteri di rappresentanza dei responsabili delle funzioni che formano l'assetto organizzativo della Società: il tutto nel rispetto delle vigenti normative di legge, regolamentari e statutarie. Il sistema si fonda sui seguenti principi:
Nell'attuale sistema delle deleghe di poteri, per ciascun ruolo è definita l'area di competenza attraverso atti di delega costituenti atti interni di attribuzione di poteri e responsabilità. Le deleghe definiscono, da un lato, responsabilità comuni a tutti i ruoli; dall'altro, responsabilità specifiche di ciascun ruolo. Sono previsti ambiti di autonomia di spesa differenziati in ragione del ruolo assegnato per l'acquisto di beni, di servizi e di prestazioni consulenziali.
Il sistema prevede inoltre il conferimento, attraverso apposita procura ovvero attraverso un atto risolutivo del Group CEO, del potere di rappresentanza nei confronti di terzi per l'esercizio dei poteri e l'assolvimento delle responsabilità delegate; la procura comprende i soli poteri attribuiti per conto della Società e, nel rispetto del principio statutario della firma congiunta e delle disposizioni del Decreto 231, circoscrive il potere di rappresentanza ai soli poteri e responsabilità compresi negli atti di delega.
In ragione del loro riporto diretto al CdA, le deleghe degli esponenti delle 4 Funzioni Fondamentali sono articolate in maniera tale da garantirne e preservarne il necessario livello d'indipendenza.
In data 1° aprile 2019 è stata creata la posizione del Group Chief Digital Officer, a diretto riporto del General Manager, con la responsabilità di indirizzare, controllare e supportare le iniziative di Gruppo in ambito digitale e di data analytics e di orchestrare l'innovazione a livello di Gruppo. Tale posizione è stata affidata a Steven Zuanella.
In data 1° maggio 2019, la responsabilità di Investor & Rating Agency Relations, a diretto riporto del General Manager, è stata affidata a Giulia Raffo.
Relativamente all'assetto organizzativo delle Business Unit si segnala:

Il capitale sociale sottoscritto e versato della Società di 1.569.773.403,00 EUR è suddiviso in altrettante Azioni nominative, esclusivamente ordinarie, ciascuna del valore nominale di 1,00 EUR.
Il 17 aprile 2019 è stato effettuato un aumento del capitale sociale per 4.435.531,00 EUR, in attuazione di un piano d'incentivazione a lungo termine (Piano LTI 2016) e il 31 luglio 2019 è stato effettuato un altro aumento del capitale sociale per 172.508,00 EUR, in attuazione dello speciale piano azionario destinato all'Amministratore Delegato e Group CEO Philippe Donnet relativo al mandato 2016-2018, approvato dall'Assemblea 2017.
Il 12 marzo 2020 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, in attuazione di un piano di incentivazione a lungo termine (Piano LTI 2017) ed esercitando la delega ex art. 2443 c.c. conferita dall'Assemblea 2017, un aumento di capitale sociale per n° 6.278.644 Azioni: la sua attuazione è prevista per metà aprile 2020, con iscrizione della delibera nel registro delle imprese, subordinatamente all'autorizzazione dell'autorità di vigilanza.
| n° Azioni (*) | % rispetto al capitale sociale |
Quotato / Non quotato | Diritti e obblighi (**) | |
|---|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie | 1.569.773.403 | 100,00 | FTSE MIB | Vedi nota |
| Azioni a voto multiplo, con diritto di voto limitato, prive del diritto di voto e altro (***) |
- | - | - | - |
(*) Nel sistema di gestione accentrata in regime di dematerializzazione presso la Monte Titoli S.p.A. di Milano sono immesse Azioni corrispondenti al 99,99% del capitale sociale.
(**) Ciascun titolare di azioni ordinarie ha un complesso di diritti di natura patrimoniale e amministrativa nonché di obblighi. Tra i diritti di natura patrimoniale, si menzionano, tra gli altri, il diritto al dividendo, il diritto di opzione sulle azioni emesse in sede di aumento a pagamento del capitale o di sua ricostituzione, in proporzione al numero delle azioni già possedute, il diritto all'assegnazione gratuita delle nuove azioni in caso di aumento gratuito di capital, in proporzione al numero di azioni già possedute, nonché il diritto alla quota di liquidazione a seguito della liquidazione della società. Tra i diritti amministrativi, sono compresi, tra gli altri, il diritto di intervento e di voto nelle assemblee, il diritto di recesso al ricorrere delle circostanze previste dalla normativa applicabile e il diritto d'informazione. Infine, quanto agli obblighi, si rammenta che ciascun Azionista è tenuto ad eseguire i conferimenti dei mezzi necessari per l'attuazione dell'oggetto sociale.
(***)Non esistono azioni a voto multiplo, con diritto di voto limitato, prive del diritto di voto e altro.
Per la rappresentazione schematica della platea azionaria di Generali rimandiamo ai grafici del paragrafo Assetti proprietari del precedente capitolo Executive summary (pag. 13).
Partecipano in misura superiore al 3% del capitale sociale della Compagnia - direttamente ovvero anche indirettamente tramite interposte persone, fiduciari e società controllate - i soggetti elencati nella Tabella 1 (pag. 117).
In relazione alla previsione dell'art. 123-bis, comma 1, lett. e), del TUIF, si informa che l'Assemblea 2019 ha approvato il "Piano di azionariato per i dipendenti del Gruppo Generali" ("WeShare"): lo stesso è stato promosso nell'ambito del Piano Generali 2021 ed è funzionale a supportare il raggiungimento degli obiettivi strategici, nell'ottica di una cultura di ownership ed empowerment e della partecipazione dei dipendenti alla creazione di valore sostenibile del Gruppo. L'assegnazione delle Azioni è prevista nell'autunno del 2022.
Il Piano prevede l'opportunità per i dipendenti di acquistare Azioni Generali a condizioni agevolate, assegnando, in caso di apprezzamento del valore dell'azione, Azioni gratuite definite in proporzione al numero di Azioni acquistate e ai dividendi distribuiti. Il Piano, che ha avuto inizio a novembre 2019 e avrà una durata di 3 anni, ha come destinatari i dipendenti del Gruppo, salvi i componenti del Group Management Committee (GMC) e gli appartenenti al Global Leadership Group (GLG). Il Consiglio, dandone attuazione, ha individuato le categorie di dipendenti beneficiari del piano e dei paesi in cui è stato possibile avviare il piano. A servizio del Piano, l'Assemblea ha altresì autorizzato l'acquisto e la disposizione di un numero massimo di 6 milioni di Azioni proprie, per un periodo sino al 7 novembre 2020. Le operazioni di acquisto di Azioni proprie saranno effettuate, ai sensi dell'art. 144-bis, comma 1, lettera b) e c) del Regolamento Emittenti e delle vigenti disposizioni di legge, secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, in modo da assicurare la parità di trattamento tra gli Azionisti.
La Società agevola la partecipazione alle Assemblee dei beneficiari dei piani d'incentivazione di lungo termine (LTI), che sono basati su Azioni, mettendo a loro disposizione i servizi del rappresentante designato di cui all'art. 135-undecies del TUIF, nel rispetto di quanto previsto dall'anzidetta disposizione di legge.
Non sono stati comunicati patti parasociali sulle Azioni ai sensi dell'art. 122 del TUIF.
| Aumenti di capitale (artt. 2443 e 2349, comma 1, c.c.) |
Acquisto di azioni proprie (artt. 2357 e 2357-ter c.c.) |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Organo deliberante |
Denominazione | n° massimo di Azioni erogabili per Piano |
Periodo di attuazione |
Valore nominale dell'azione |
Aumento massimo di c.s. in EUR |
Periodo di attuazione |
Valore nominale dell'azione |
Prezzo massimo di acquisto |
Numero massimo di azioni ordinarie |
| Assemblea 2017 |
Piano LTI 2017 |
12.500.000 | entro il 27/04/2022 |
€ 1,00 | 12.500.000 | termine scaduto il 19/04/2018 |
N.A. | N.A. | N.A. |
| Assemblea 2018 |
Piano LTI 2018 |
11.500.000 | entro il 19/04/2023 |
€ 1,00 | 11.500.000 | termine scaduto il 07/05/2019 |
N.A. | N.A. | N.A. |
| Assemblea 2019 |
Piano LTI 2019 |
12.000.000 | entro il 07/05/2024 |
€ 1,00 | 12.000.000 | entro il 30/04/2020 |
€ 1,00 | Min. € 1,00 Max +5% prezzo di Borsa giorno precedente l'operazione |
12.000.000 |
| Piano di azionariato per i dipendenti Gruppo Generali WeShare |
6.000.000 | N.A. | N.A. | N.A. | entro il 07/11/2020 |
€ 1,00 | Min. € 1,00 Max +5% prezzo di Borsa giorno precedente l'operazione |
6.000.000 | |
| Ai fini dell'attuazione dei Piani LTI, le Azioni oggetto di assegnazione gratuita ai beneficiari dello stesso riverranno, in tutto o in parte, dalla provvista di Azioni proprie che la Società potrà acquistare in esecuzione di apposite autorizzazioni |
assembleari, ai sensi degli artt. 2357 e 2357-ter c.c., e/o da eventuali aumenti di capitale gratuiti - mediante utilizzo di utili e/o riserve di utili - ai sensi dell'art. 2349, primo comma, Codice civile.
L'art. 8 dello Statuto consente, nei modi e nelle forme di legge, l'assegnazione di utili e/o di riserve di utili ai prestatori di lavoro dipendenti della Società o di sue Controllate, mediante l'emissione di Azioni ai sensi dell'art. 2349, comma 1, del Codice civile.
Le informazioni sulle deliberazioni relative ai piani LTI 2017 e 2018 sono reperibili nelle relazioni sul governo societario e gli assetti proprietari del 2017 e del 2018.
L'Assemblea 2019 ha deliberato di autorizzare, ai sensi
degli artt. 2357 e 2357-ter c.c., l'acquisto di un massimo di 12 milioni di Azioni ordinarie emesse dalla Compagnia, del valore nominale di EUR 1,00, in relazione al Piano LTI 2019. Le operazioni sulle Azioni, incluse quelle acquistate sulla base di precedenti piani, devono avvenire alle seguenti condizioni:
• l'autorizzazione è limitata agli acquisti da effettuarsi per dare esecuzione al piano di incentivazione denominato "Piano LTI2019"; nonché ai piani di incentivazione approvati prima d'ora dall'Assemblea e ancora in corso di esecuzione, al netto delle Azioni che dovessero essere emesse, sempre per le medesime finalità, in esecuzione delle deleghe attribuite al CdA, ex art. 2443 c.c., ad effettuare aumenti al servizio dei medesimi piani;
L'Assemblea 2019 ha inoltre deliberato in sede straordinaria di attribuire al Consiglio - ai sensi degli articoli 2443 e 2349, comma 1, del c.c., per il periodo di cinque anni dalla data della deliberazione - la facoltà di aumentare gratuitamente il capitale sociale, in via scindibile, ai sensi dell'art. 2439, comma 2, del c.c., in una o più tranche, mediante utilizzo di utili e/o riserve di utili, per un ammontare complessivo nominale massimo di EUR 12.000.000,00 con emissione di un numero massimo di 12 milioni di Aioni ordinarie, del valore nominale di EUR 1,00 cadauna, con godimento regolare, al netto delle Azioni acquistate nell'ambito del programma di acquisto di Azioni proprie, in relazione al Piano LTI 2019, da attribuire gratuitamente ai beneficiari del Piano approvato dall'Assemblea, che siano dipendenti della Società o delle sue Controllate e abbiano maturato tale diritto.
L'Assemblea 2019 ha altresì deliberato di autorizzare, ai sensi degli artt. 2357 e 2357-ter c.c. e degli artt. 132 TUIF e 144-bis del Regolamento Emittenti e nel rispetto delle condizioni relative alle negoziazioni stabilite nell'art. 3 del Regolamento Delegato dettate in attuazione del Regolamento MAR, l'acquisto di un massimo di 6 milioni di Azioni ordinarie emesse dalla Compagnia, del valore nominale di EUR 1,00, in relazione al Piano di azionariato per i dipendenti del Gruppo Generali ("WeShare"). Le operazioni sulle Azioni, incluse quelle acquistate sulla base di precedenti piani, devono avvenire alle seguenti condizioni:
Executive Summary La nostra governance Azionisti e investitori
Gli attori della governance
Nel rispetto di quanto richiesto dall'art. 123-bis, comma 1, lett. h), del TUIF, sia la Compagnia sia le sue Controllate, nel perseguimento delle proprie linee strategiche, hanno stipulato alcuni accordi contrattuali che contengono clausole aventi quale riferimento l'elemento del cambiamento del controllo sulla Società. Allo stato tali clausole non risultano peraltro in concreto applicabili poiché nessuna persona, fisica o giuridica, direttamente e/o indirettamente, singolarmente o congiuntamente, riveste la posizione di azionista di controllo di Generali.
Inoltre né la Compagnia né alcuna delle sue Controllate strategiche sono soggette a disposizioni di legge non italiane che ne influenzino la struttura di corporate governance.
Ai sensi di quanto richiesto dall'art. 123-bis, comma 1, lettera i) del TUIF, relativamente ai trattamenti economici in caso di cessazione del rapporto (previsioni di severance) con riguardo agli amministratori che non siano al contempo dipendenti, trova applicazione quanto segue:
seguito di un'offerta pubblica di acquisto nonché di decadenza (per qualsivoglia causa, fra cui anche il venir meno dei requisiti di professionalità, onorabilità ed indipendenza, ovvero per il sopravvenire di situazioni impeditive e di incompatibilità) e, comunque, per ogni altro fatto e/o causa non imputabile alla Società;
• in caso di cessazione concordata della carica prima della relativa scadenza, l'importo da erogarsi a favore dell'interessato viene definito sulla base delle circostanze e motivazioni della cessazione del rapporto (con particolare riferimento alla performance realizzata, ai rischi assunti ed ai reali risultati operativi della Società, dimodoché, in particolare, nessun importo possa essere pagato in presenza di condotte dolose o gravemente colpose).
Relativamente ai trattamenti economici in caso di cessazione del rapporto (previsioni di severance) con l'Amministratore Delegato e Group CEO e con gli altri dirigenti con responsabilità strategiche, trova applicazione quanto segue:
Per retribuzione ricorrente si intende la retribuzione annua lorda incrementata della media di quanto effettivamente percepito dall'interessato a titolo di componente variabile annuale della remunerazione nell'ultimo triennio.
Accettando tale importo, l'interessato rinuncia in via generale ad ogni diritto comunque connesso, direttamente e/o indirettamente, al rapporto di lavoro con Generali o con una delle sue Controllate e alla sua risoluzione; nonché a ogni diritto, pretesa e/o azione nei confronti delle altre società del Gruppo per qualsivoglia titolo direttamente o indirettamente connesso con il rapporto di lavoro stesso e con la sua definitiva accettata cessazio-
1 Ovvero in aggiunta ad altro trattamento di natura e/o finalità assimilabile eventualmente previsto dalla normativa localmente applicabile. In caso di rapporto a tempo determinato, il limite alla severance è di norma rappresentato dai compensi dovuti sino alla scadenza naturale del termine.
ne. La rinuncia si estende ai diritti di natura risarcitoria ex artt. 2043, 2059, 2087 e 2116 c.c. nonché ai diritti di natura economica connessi al rapporto di lavoro e alla sua cessazione.
Qualsiasi importo erogato è soggetto a clawback nel caso in cui le performance considerate si siano rivelate non durature o effettive in conseguenza di condotte dolose o gravemente colpose.
Le previsioni di cui sopra si applicano anche agli amministratori esecutivi che siano al contempo dirigenti, in tal caso computandosi – ai fini del calcolo dell'importo che potrà essere riconosciuto all'interessato – anche quanto da questi percepito a titolo di emolumento fisso e variabile di breve termine (sempre sulla base della media dell'ultimo triennio) per l'esercizio della carica. Sia con gli Amministratori sia con i dirigenti con responsabilità strategiche, possono essere stipulati accordi che predeterminino (entro i limiti massimi di cui sopra) la severance per il caso di futura cessazione del rapporto nonché – tanto in fase di assunzione quanto in costanza o alla cessazione del rapporto – patti di non concorrenza o di riservatezza per un periodo di tempo successivo alla cessazione del rapporto. Il corrispettivo di tali ultimi patti, di durata comunque limitata, è determinato corrispettivamente all'estensione temporale e territoriale del vincolo e al pregiudizio che potrebbe derivare alla Società e/o al Gruppo nel caso in cui l'interessato esercitasse attività in concorrenza a quella della Società e/o del Gruppo o divulgasse informazioni che potrebbero anch'esse arrecare nocumento alla Società e/o al Gruppo, tenendo altresì conto di ruolo e responsabilità precedentemente ricoperti dall'interessato.
Quanto agli effetti della cessazione del rapporto su diritti eventualmente assegnati nell'ambito di piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, si veda quanto illustrato al riguardo nella Relazione su remunerazione e compensi di Assicurazioni Generali, in merito al Long Term Incentive (LTI).
Relativamente alla cessazione dei rapporti con i dirigenti con responsabilità strategiche, si rimanda al paragrafo Trattamenti economici in caso di cessazione del rapporto (previsioni di severance) della medesima Relazione su remunerazione e compensi.
Alla luce delle disposizioni vigenti Generali non è assoggettata all'attività di direzione e coordinamento di enti o società, italiani ed esteri. Viceversa, la Compagnia esercita l'attività di direzione e coordinamento su tutte le società appartenenti al Gruppo: nella Relazione Annuale Integrata 2019 è fornita indicazione puntuale sui rapporti che intercorrono tra Generali e le medesime società.
In caso di variazioni significative nella capitalizzazione di mercato delle azioni dell'emittente o nella composizione della sua compagine sociale, il Codice CG raccomanda al consiglio di amministrazione di valutare l'opportunità di proporre all'assemblea modifiche allo statuto relativamente alle percentuali stabilite per l'esercizio delle azioni e delle prerogative poste a tutela delle minoranze. Nel 2019 ciò non è avvenuto, non essendosi verificati i presupposti previsti dal Codice CG.
In relazione alle ulteriori informazioni di cui l'art. 123-bis del TUIF chiede che sia dato conto in questa sede, si segnala che non sussistono:
L'adunanza annuale degli Azionisti è una delle principali occasioni per il confronto fra gli Azionisti e il vertice della Compagnia. Nel corso dei lavori, all'esposizione sull'andamento della gestione svolta dal vertice segue tradizionalmente un dibattito articolato in domande e risposte fra Azionisti e management. L'Assemblea esprime con le sue deliberazioni, limitatamente alle materie di propria competenza, la volontà sociale; le decisioni prese in conformità della legge e dello Statuto vincolano tutti i soci, compresi quelli assenti o dissenzienti. La prossima adunanza assembleare si terrà presumibilmente giovedì 30 aprile 2020 a Trieste; tutte le informazioni sul punto sono reperibili nell'apposito avviso di convocazione, pubblicato sul nostro Sito.
Per tale evento, la Compagnia mette a disposizione di tutti gli interessati la trasmissione in diretta streaming degli interventi dei suoi esponenti di vertice all'apertura dell'Assemblea, anche in traduzione simultanea in inglese, francese, tedesco, spagnolo e nella lingua dei segni italiana, mentre il seguito dell'adunanza resta un momento privato riservato ai soli azionisti.
Sin dal 2011, Generali nomina, ai sensi dell'art 135-undecies TUIF, per ogni assemblea un Rappresentante Designato, per consentire la partecipazione all'Assemblea di tutti gli azionisti che fossero impossibilitati a farlo di 2015
2019
persona, attraverso il semplice rilascio, fatto gratuitamente e anche in via elettronica, di una delega completa di istruzioni di voto secondo le modalità esplicitate nell'avviso di convocazione.
Maggiori informazioni sul funzionamento dell'Assemblea della Società sono indicate nel Compendio informativo alla Relazione (disponibile sul Sito).
www.generali.com/it/governance/annual-general-meeting/AGM-2020.html
www.generali.com/it/governance/annual-general-meeting.html

Percentuale di capitale sociale rappresentato da investitori istituzionali


Incidenza degli investitori istituzionali esteri sul capitale sociale presente in Assemblea nell'arco dell'ultimo quinquennio
2017
2018
2016


45
L'Investor & Rating Agency Relations (IR) è la struttura di GHO deputata ai rapporti con gli investitori istituzionali. La funzione di Corporate Affairs, attraverso l'unità di Shareholders & Governance (S&G), supporta l'attività di IR in occasione dell'attività di engagement degli Investitori per le tematiche di corporate governance, avendo il compito di definire linee guida strutturate per gestire in via continuativa i rapporti con gli stakeholder esterni (Azionisti, investitori, proxy advisor) ed interni (organi sociali e altre funzioni interessate della Compagnia).
Durante tutto l'anno, è stata svolta una intensa attività di relazione con investitori istituzionali e proxy advisor, in coordinamento con IR e con il coinvolgimento attivo delle funzioni del Group HR & Organization (Group Reward & Inst. HR Processes) nell'ambito di un apposito ciclo di incontri (roadshow). Il confronto è stato incentrato su tematiche rilevanti per la comunità finanziaria relative alla corporate governance e a componenti di remunerazione. Tali confronti mirano a comunicare le scelte di governo societario del Gruppo e a ricevere riscontri utili per alimentare il continuo processo interno di valutazione e revisione.
Nel mese di luglio è proseguito il percorso di comunicazione proattiva iniziata l'anno scorso con gli investitori istituzionali attenti alle tematiche ESG (Environmental, Social and Governance), attraverso la partecipazione a una conferenza focalizzata sulla tematica con le strutture di S&G, IR unitamente a quella di Sustainability & Social Responsibility. Inoltre, nel corso del 2019 sono state svolte dal Corporate Affairs specifiche attività di engagement nei confronti dei principali investitori e Azionisti; in particolare, è stata intensificata l'attività di gestione dei rapporti con i piccoli azionisti.
L'attività di incontri con gli investitori istituzionali e il management è costante nell'arco dell'anno. Sono stati incontrati i principali investitori nelle più importanti piazze europee e americane (per approfondimenti utilizzare il link sottostante sulla sinistra). Particolarmente intensa l'attività nel periodo del lancio del primo Green Bond che ha permesso al Gruppo Generali di diventarne il primo emittente tra gli assicuratori europei (Ottobre 2019), durante il quale sono stati incontrati i principali investitori del credito che analizzano i loro investimenti anche attraverso un'ottica di sostenibilità (per approfondimenti, utilizzare il link sottostante sulla destra).
www.generali.com/it/investors/debt-ratings/green-bondframework
Tra i compiti di S&G figura anche la gestione continuativa dei rapporti con l'ampia platea degli Azionisti retail, che rappresentano attualmente poco più di un quarto del nostro capitale; tali rapporti si intensificano proprio in occasione dell'approssimarsi delle adunanze assembleari. La tabella che segue offre una panoramica delle iniziative intraprese nell'ambito delle attività di engagement.
I contatti delle funzioni aziendali qui citate sono reperibili sul Sito nelle sezioni Investors, Governance, La nostra responsibilità e Media.
| www.generali.com/it/investors.html | www.generali.com/it/governance.html | ||
|---|---|---|---|
| www.generali.com/it/our-responsibilities.html | www.generali.com/it/media.html |
www.generali.com/it/investors/reports-and-presentations/ Presentations
| Outreach con le proxy agency | marzo, aprile e dicembre |
|---|---|
| Governance & Remuneration Roadshow engagement ante Assemblea |
gennaio, febbraio, marzo e aprile |
| Sustainability Day di Borsa Italiana | luglio |
| Engagement verso gli Azionisti retail 2019 | ||
|---|---|---|
| Incontri con gli Azionisti retail | Nel corso del 2019 è proseguito il percorso di dialogo promosso dal Presidente nell'ambito di alcuni eventi culturali sponsorizzati dalla Compagnia, con lo scopo di facilitare una migliore conoscenza delle attività della Società e una maggiore partecipazione ai momenti istituzionali. |
|
| Assemblea | SS&G è l'unità aziendale di appoggio per l'attività assembleare, riservata agli Azionisti retail e istituzionali. | |
| Investor's info | Newsletter inviata 2 volte l'anno, di cui una in vista dell'Assemblea 2019 (ad inizio aprile) e la seconda dopo la pubblicazione dei risultati di bilancio al terzo trimestre. |
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| Brochure assembleare: Kit per l'Assemblea degli Azionisti |
Inviata agli Azionisti a inizio aprile, contiene l'avviso di convocazione nonché documenti e informazioni utili alla partecipazione assembleare. Tale brochure è stata pubblicata anche sul Sito istituzionale |
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| Guida dell'azionista | La Guida mira a instaurare un rapporto attivo con tutti gli Azionisti, con particolare attenzione ai piccoli azionisti, per favorire una loro maggior consapevolezza sui diritti connessi alle Azioni possedute. Tale documento è stato distribuito durante Assemblea 2019 e pubblicato sul Sito istituzionale. |
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| Video: partecipazione, dialogo, confronto | Video informativo sulle modalità di partecipazione e le relative procedure per l'Assemblea degli Azionisti, pubblicato sul Sito a marzo 2019. |
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| Diretta streaming delle relazioni di apertura dell'Assemblea del Presidente, del Group CEO e del Group CFO |
In occasione dell'Assemblea 2019, Assicurazioni Generali ha offerto l'opportunità di seguire le relazioni di apertura del Presidente, del Group CEO e del Group CFO in diretta streaming. In tal modo una platea sempre più ampia di Azionisti e stakeholder ha potuto assistere facilmente a questo fondamentale momento di comunicazione istituzionale. Il servizio di diretta streaming è stato fruibile, oltre che in italiano, anche attraverso una traduzione simultanea in inglese, in francese, in tedesco e in spagnolo e per la prima volta anche nella Lingua dei Segni Italiana. |
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| Shareholders' meeting extended inclusion | Nell'ambito del programma avviato nel 2016, in occasione dell'Assemblea degli Azionisti sono stati previsti ulteriori servizi per contenere l'impatto di barriere fisiche, comunicative e sensoriali; per alcuni partecipanti è stata richiesta la prenotazione secondo le modalità indicate nella procedura pubblicata sul Sito nella sezione Governance/Assemblea azionisti. Tra i servizi offerti segnaliamo: la traduzione simultanea in diverse lingue, la lingua dei segni e la sottotitolatura in italiano, l'accoglienza e il check-in dedicati, l'assistenza sanitaria qualificata. |
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| Comunicazione del Presidente | Tutti gli Azionisti che hanno partecipato all'ultima Assemblea sono stati destinatari di una comunicazione del Presidente con i suoi auguri natalizi. |
|
| Documentazioni | L'unità S&G si occupa di recapitare su richiesta ai singoli Azionisti documenti societari, come ad esempio bilanci e verbali assembleari. |
| Contatti Shareholders & Governance | |
|---|---|
| +39 040 671621 | Recapito telefonico riservato agli Azionisti |
| +39 041 3362876 | Fax riservato agli Azionisti |
| [email protected] [email protected] |
Caselle di posta elettronica dedicate agli Azionisti retail |
| Contatti Investor Relations | |
|---|---|
| +39 040 671402 | Recapito telefonico riservato agli investitori istituzionali e alle proxy agency |
| +39 040 671338 | Fax riservato agli investitori istituzionali e alle proxy agency |
| [email protected] | Casella di posta elettronica dedicata agli investitori istituzionali e alle proxy agency |
Nella classifica 2019/2020 "Webranking by Comprend" – società leader da molti anni nel valutare la comunicazione istituzionale on-line delle maggiori 500 aziende europee – generali.com è risultato nella 'top five' dei siti fra le 111 emittenti quotate osservate in Italia e il miglior sito assicurativo europeo, consolidando la presenza al vertice di questa speciale e prestigiosa classifica. In particolare l'analisi della situazione italiana ha permesso di identificare generali.com tra i siti best practice in materia di trasparenza finanziaria e di governance: tale risultato premia le scelte di qualità informativa sui contenuti e di trasparenza che la Compagnia persegue co n impegno e dedizione: infatti il Sito è lo strumento principe attraverso cui vengono diffuse tempestivamente e a livello globale le principali informazioni che riguardano la Società, incluse quelle price sensitive comunicate al mercato nel rispetto della normativa vigente. Il Sito – in inglese e italian o – è aggiornato sistematicamente per garantire una corretta, chiara ed esauriente informazione a tutti gli stakeholder.
Costruito secondo un'impostazione "responsive" (ottimizzata per essere visualizzata efficacemente su desktop, tablet e smartphone, dotati di sistemi operativi iOS e Android), il Sito adotta un'impostazione grafica moderna, semplice e chiara, con una navigazione allineata alle migliori e consolidate prassi internazionali, la cui efficacia è stata riconosciuta dai consulenti esterni BowenCraggs di Londra. Particolare cura è stata rivolta sia alla presentazione della Compagnia e del Gruppo, sia a quella dei concetti base dell'assicurazione – anche nell'ottica dell'educazione finanziaria – dell'impegno rispetto alla gestione responsabile del business, della cultura aziendale e dell'employer branding.
Sul piano più propriamente istituzionale, nel rispetto della trasparenza dell'informazione, è stato confermato l'ampio spazio dedicato alla presentazione della platea azionaria e dei dati finanziari e contabili: vengono puntualmente pubblicati, fra gli altri documenti, i rendiconti finanziari e la reportistica societaria completa relativa agli ultimi esercizi. Particolare visibilità è offerta agli aspetti salienti della vita societaria, come l'Assemblea degli Azionisti, l'Investor Day e la comunicazione al mercato dei risultati finanziari (trimestrali, semestrali ed annuali). Questi ultimi vengono descritti mediante una molteplicità di evidenze documentali e video e a essi viene dedicata la homepage del Sito nei diversi periodi dell'anno, per permettere una loro agevole fruizione. All'Assemblea 2019 è stata offerta nuovamente offerta l'opportunità di seguire le relazioni di apertura del Presidente, del Group CEO e del Group CFO in diretta streaming. In tal modo, una platea sempre più ampia di Azionisti e stakeholder ha potuto assistere facilmente a questo fondamentale Executive Summary
momento di comunicazione istituzionale. Il servizio è stato fruibile oltre che in italiano – disponibile anche nella lingua dei segni – anche attraverso una traduzione simultanea in inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Altre sezioni specifiche sono dedicate, tra l'altro, alla corporate governance, ai rapporti con gli investitori, a quelli con i media e in materia di sostenibilità:
| Sezione Governance |
Riporta ampie informazioni sul sistema di Governance, sul Consiglio, sul Collegio e sui Comitati Consiliari. Sono inoltre consultabili e scaricabili i documenti societari più importanti, tra cui lo Statuto, il Regolamento Assembleare e questa Relazione: la sezione contiene anche tutte le informazioni sull'Assemblea dei soci. Sono qui reperibili, tra le altre, informazioni sugli aspetti relativi all'internal dealing (con evidenza delle operazioni compiute dai nostri internal dealer), alle politiche di remunerazione, alle operazioni con parti correlate, alla rappresentanza legale e al MOG. |
|---|---|
| Sezione Investors |
Sono disponibili i principali dati finanziari, i rendiconti finanziari periodici, i giudizi delle agenzie di rating e le informazioni relative al titolo Generali. Uno spazio è dedicato alla composizione dell'azionariato (sottosezione Informazioni sul titolo e analisti) e al calendario finanziario: accedendo a quest'ultima pagina è possibile conoscere le date delle riunioni degli Organi Sociali, quali l'Assemblea ed il Consiglio, chiamati ad approvare il progetto e il bilancio d'esercizio, il bilancio consolidato, la relazione semestrale e le informative finanziarie intermedie. C'è poi una pagina dedicata esclusivamente agli Azionisti retail ove sono inoltre indicati i contatti per questi ultimi e per gli investitori istituzionali. |
| Sezione Media |
Qui sono pubblicati tempestivamente i comunicati stampa e le news relative al Gruppo. Nella Multimedia Gallery sono presentati i principali video prodotti da Generali. Ampio spazio viene dedicata alle Ricerche Macroeconomiche ed Assicurative. È presente inoltre la sottosezione Calendario Eventi che illustra i principali eventi dell'anno in corso rilevanti per il Gruppo. |
| Sezione La nostra responsabilità |
Si articola in apposite sottosezioni, in cui forniamo ai nostri stakeholder informazioni aggiuntive rispetto alla reportistica annuale di Generali. In particolare decliniamo il nostro impegno di business responsabile nei confronti di dipendenti, clienti, fornitori e comunità, e approfondiamo i temi dei nostri investimenti responsabili e dell'impegno per l'ambiente e il clima. La sottosezione Performance e Rendicontazione fornisce una panoramica dei dati annuali relativi alla sostenibilità e illustra gli indici e i rating di sostenibilità del Gruppo. |
A fronte dell'approvazione del Piano Generali 2021, nel corso del 2019 il piano editoriale si è arricchito di contenuti volti a comunicare la nuova strategia del Gruppo per il triennio 2019-2021 e l'ambizione di Generali di diventare Lifetime Partner dei propri clienti.
Al contempo, è proseguito con impegno lo sforzo creativo per sviluppare un piano editoriale con un approccio visuale diretto e accattivante che soddisfi al meglio l'interesse di un pubblico sempre più abituato alla fruizione di informazioni digitali. La ricerca dei contenuti è agevolata da un'organizzazione tematica del materiale disponibile, realizzata non solo sulla base di macro categorie, ma anche l'uso di tag.
Tra le varie iniziative da segnalare la serie Insurance for Dummies, video cartoon tutorial miranti a presentare con linguaggio efficace e scherzoso le principali classi assicurative, avvicinando i giovani ai temi della prevenzione e della sicurezza, spesso ritenuti difficili e troppo tecnici. Altra iniziativa importante i video di Guess the finance
dove vengono spiegati, in maniera agile e accattivante, i principali termini del gergo finanziario. Altri video di particolare impatto la serie I'm Generali, dove in 30 secondi viene chiesto a colleghi internazionali di raccontare il Gruppo in cui lavorano tutti i giorni.
Per ampliare le fasce di utenti e stakeholder attraverso un linguaggio più moderno, nel corso del 2019 si è irrobustita l'azione qualitativa sui due canali istituzionali social (Twitter e Instagram) e rafforzato l'uso del canale professionale LinkedIn, in ottica sia di recruitment internazionale sia di divulgazione informativa.
È opportuna una speciale menzione per l'iniziativa "The Human Safety Net", il programma del Gruppo che, agendo su 3 principali filoni (Famiglie / Start up di rifugiati / Neonati), si prefigge di aiutare le persone svantaggiate a esprimere il loro pieno potenziale, in modo tale da migliorare le loro condizioni di vita e quelle delle proprie famiglie e comunità.
A questo progetto è stata dedicata una apposita sezione di generali.com che funge anche da ponte verso lo specifico sito web www.thehumansafetynet.org.

Nomina: 7 maggio 2019 Scadenza: Assemblea 2022
Componenti: 13 Esecutivi: 1 Indipendenti: 8
Comitati: 6 Comitato Controllo e Rischi Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità sociale e ambientale Comitato per gli Investimenti e le Operazioni Strategiche Comitato per le Nomine e la Remunerazione Comitato per le Operazioni con Parti Correlate Comitato per le Operazioni Strategiche
Il Consiglio in carica, composto da 13 Amministratori, è stato nominato dall'Assemblea 2019 e rimarrà in carica fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2021. I seguenti 11 Amministratori sono stati tratti dalla lista risultata di maggioranza, presentata dall'azionista Mediobanca S.p.A. (13% del capitale sociale): Gabriele Galateri di Genola, Francesco Gaetano Caltagirone, Clemente Rebecchini, Philippe Donnet, Romolo Bardin, Paolo Di Benedetto, Alberta Figari, Antonella Mei-Pochtler, Lorenzo Pellicioli, Diva Moriani e Sabrina Pucci. Dalla lista di minoranza, presentata da alcuni investitori istituzionali (la cui elencazione completa è reperibile sul Sito) sotto l'egida di Assogestioni (1,768 % del capitale sociale), sono stati eletti Ines Mazzilli e Roberto Perotti. A tal proposito, i soci che hanno presentato la lista di minoranza hanno altresì attestato l'assenza di rapporti di collegamento, anche indiretti, con l'azionista che deteneva una partecipazione di maggioranza relativa. Tra le proposte presentate dal Consiglio all'Assemblea, non era inclusa quella di autorizzare deroghe al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 del Codice civile.
Circa i requisiti di indipendenza, 8 Amministratori (Bardin, Di Benedetto, Figari, Mazzilli, Mei-Pochtler, Moriani, Perotti e Pucci) hanno dichiarato di possedere sia il requisito d'indipendenza previsto dall'art. 147-ter, quarto comma, e 148, terzo comma, del TUIF; sia quello definito dall'art. 3 del Codice CG.
Tutti gli Amministratori hanno dichiarato di possedere i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza previsti dalla normativa applicabile al settore assicurativo. Le informazioni complete relative ai requisiti e alle caratteristiche personali e professionali degli Amministratori sono disponibili sul Sito nella sezione Governance.

Gabriele Galateri di Genola Presidente - non esecutivo
Nazionalità: Italiana Background professionale: Manager In carica dal 8 aprile 2011
Comitati Consiliari: Presidente del Comitato Corporate Governance e Sostenibilità sociale e ambientale - Comitato per gli Investimenti
È nato a Roma l'11 gennaio 1947. Laureato in Giurisprudenza, ha conseguito il Master of Business Administration presso la Columbia University. Inizia la carriera professionale nel 1971 nella Direzione Centrale del Banco di Roma, con l'incarico prima di Responsabile dell'Ufficio Analisi Finanziaria e successivamente di Responsabile dell'Ufficio Finanziamenti Internazionali. Nel 1974 entra nel Gruppo Saint Gobain, prima in Italia come Direttore Finanziario, poi a Parigi, dove resta fino al 1976. Nel 1977 entra in FIAT S.p.A. dove assume incarichi di crescente responsabilità: da Responsabile dell'Area Nord-Centro-Sud America della Direzione Finanza Estero a Direttore della Finanza Estero e, infine, Direttore Finanza. Nel 1986 è nominato amministratore delegato di Ifil S.p.A e, nel 1993, assume anche la posizione di amministratore delegato e direttore generale di IFI, incarichi che manterrà fino al 2002. Nel giugno 2002 è nominato amministratore delegato di FIAT S.p.A. Dall'aprile 2003 a giugno 2007 ha ricoperto il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione di Mediobanca S.p.A. e dal 3 dicembre 2007 al 12 aprile 2011 quello di presidente di Telecom Italia S.p.A., di cui è stato membro del consiglio di amministrazione fino all'aprile 2014. Inoltre, dal 26 aprile 2003 al 24 aprile 2010 è stato amministratore e vicepresidente di Assicurazioni Generali S.p.A..
Membro non esecutivo del consiglio di amministrazione di Moncler S.p.A. ed Edenred S.A.
Membro non esecutivo del consiglio di amministrazione di Fondazione Giorgio Cini e Lavazza S.p.A.. È presidente del consiglio di amministrazione di Fondazione Generali the Human Safety Net Onlus, presidente dell'Istituto Italiano di Tecnologia, membro del board of Overseers della Columbia Business School e dell'European Advisory Board di Temasek. Componente del Global Advisory Council di Bank of America Merrill Lynch.
Executive Summary
La nostra governance Azionisti e investitori
Gli attori della governance
Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Nazionalità: Italiana Background professionale: Imprenditore In carica dal 28 aprile 2007 Vicepresidente dal 30 aprile 2010
Comitati Consiliari: Comitato per gli Investimenti - Comitato per le Operazioni Strategiche - Comitato Nomine e Remunerazione (in materia di nomine) - Comitato Corporate Governance e Sostenibilità sociale e ambientale
È nato a Roma il 2 marzo 1943. Dopo gli studi in ingegneria, rilancia l'impresa di costruzioni della famiglia, per poi ampliarne l'attività ai settori del cemento e dei media, dando vita ad uno dei principali gruppi imprenditoriali italiani, che annovera quattro società quotate in borsa, importanti partecipazioni strategiche e una crescente presenza sul piano internazionale. È stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2006.
Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori Presidente di Caltagirone S.p.A.
È presidente de Il Messaggero S.p.A., membro non esecutivo del consiglio di amministrazione di Aalborg Portland Holding A/S e membro del consiglio di amministrazione di ICAL S.p.A. (Il Messaggero S.p.A., Aalborg Portland Holding A/S e ICAL S.p.A. fanno parte del Gruppo FGC).

Nazionalità: Italiana Background professionale: Manager In carica dal 11 maggio 2012 Vicepresidente dal 6 novembre 2013
Comitati Consiliari: Comitato Controllo e Rischi - Comitato per gli Investimenti – Comitato per le Operazioni Strategiche – Comitato Corporate Governance e Sostenibilità sociale e ambientale - Comitato Nomine e Remunerazione (in materia di nomine)
È nato a Roma l'8 marzo 1964 e, dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma, nel 1988 ha conseguito l'abilitazione alla professione di dottore commercialista. In Mediobanca dal 1989, dove ricopre attualmente la carica di Direttore Centrale, responsabile della divisione Principal Investing. Già membro del consiglio di amministrazione di Gemina S.p.A., Atlantia S.p.A., Aeroporti di Roma e di Telco S.p.A., dove, dal 2012 al 2015, ha ricoperto anche la carica di presidente.
Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori È membro non esecutivo del consiglio di amministrazione di Italmobiliare S.p.A. Altre cariche
Direttore Centrale responsabile della Divisione Principal Investing di Mediobanca nonché membro del consiglio di amministrazione dell'Istituto Europeo di Oncologia S.r.l.

Nazionalità: Francese Background professionale: Manager In carica dal 17 marzo 2016
Comitati Consiliari: Presidente del Comitato per gli Investimenti – Presidente del Comitato per le Operazioni Strategiche
È nato a Suresnes (Francia) il 26 luglio 1960. Si è laureato a Parigi presso l'École Polytechnique e presso l'institut des Actuaires Français. Dal 1985 al 2007 ha ricoperto diverse posizioni presso il Gruppo AXA. Nel 2007 diventa Managing Director responsabile per Asia Pacific presso Wendel Investissements a Singapore. Nel 2010 è nominato Managing Partner della società di investimenti HLD a Parigi. Il 7 ottobre 2013 entra a far parte del Gruppo Generali come Country Manager Italy e CEO di Generali Italia, posizione ricoperta fino a maggio del 2016. In questa veste ha diretto il progetto di fusione dei cinque marchi del Gruppo in Italia, uno dei progetti di integrazione e semplificazione più complessi nel panorama europeo.
Dal 2008 al 2016 è stato membro dell'assemblea generale di Vivendi, dal 2013 al 2016 membro del cda di Banca Generali S.p.A. e dal 2016 al 2017 vicepresidente dell'ANIA.
Chevalier de l'Ordre National du Mérite. Chevalier dans l'Ordre de la Légion d'honneur.
Altre cariche
È presidente di Generali Italia S.p.A. e di Generali Services Pte. Ltd. Membro del consiglio generale della Fondazione Giorgio Cini e membro del consiglio di amministrazione di Fondazione Generali the Human Safety Net Onlus.
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Amministratore - non esecutivo - Indipendente*
Nazionalità: Italiana Background professionale: Manager In carica dal 28 aprile 2016
Comitati Consiliari: Comitato Nomine e Remunerazione (in materia di nomine) – Comitato per gli Investimenti - Comitato per le Operazioni Strategiche - Comitato Operazioni con Parti Correlate
È nato a Belluno il 23 aprile 1978. Si è laureato in Business Administration presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Dal 2002 svolge la propria attività presso il Gruppo Del Vecchio, prima in Luxottica S.p.A. e poi in Delfin S.a.r.l.. Attualmente è CEO di Delfin S.a.r.l. e di altre società del Gruppo Delfin S.a.r.l.. È stato amministratore di Molmed S.p.A., quotata alla borsa di Milano.
È chief executive officer di Delfin S.a.r.l. Membro del consiglio di amministrazione, del comitato di audit e del comitato strategico e di investimento di Covivio S.A. (ex Fonciere des Regions), società quotata alla Borsa di Parigi. Membro del consiglio di amministrazione, membro del comitato di audit e del comitato nomine e remunerazione di EssilorLuxottica S.A., società quotata alla Borsa di Parigi.
Altre cariche
È membro del consiglio di amministrazione di Fondazione Leonardo Del Vecchio..

Amministratore - non esecutivo - Indipendente*
Nazionalità: Italiana Background professionale: Avvocato In carica dal 28 aprile 2016
Comitati Consiliari: Presidente del Comitato Operazioni con Parti Correlate - Comitato Corporate Governance e Sostenibilità sociale e ambientale
È nato a Roma il 21 ottobre 1947. Laureato in Giurisprudenza e diplomato con lode presso la scuola di specializzazione in Scienze Amministrative presso l'Università La Sapienza di Roma. Ha iniziato la propria carriera al Banco di Napoli. In seguito è stato dirigente della Consob. Dal 2003 al 2010 è stato commissario della Consob. Successivamente è stato amministratore delegato di SIM Poste S.p.A., di BancoPosta Fondi SGR e membro del consiglio di amministrazione di Acea S.p.A., Banca Finnat S.p.A. e dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. È stato docente di Diritto dei Mercati Mobiliari presso la LUISS di Roma e presso l'Università di Tor Vergata.
È membro del consiglio di amministrazione, presidente del comitato remunerazioni e del comitato operazioni con parti correlate, membro del comitato controllo e rischi e membro dell'organismo di vigilanza di Edison S.p.A.. È amministratore, lead Independent director, presidente del comitato controllo e rischi, del comitato operazioni con parti correlate e del comitato remunerazioni di Cementir Holding S.p.A..
Dal 2010 presidente del Fondo Nazionale di Garanzia tra gli intermediari finanziari..

Nazionalità: Italiana Background professionale: Avvocato In carica dal 30 aprile 2013
Comitati Consiliari: Presidente del Comitato Controllo e Rischi - Comitato Nomine e Remunerazione
È nata a Milano il 30 gennaio 1964 e si è laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Milano nel 1988. Ha conseguito il Master of Laws presso il King's College di Londra ed è stata ammessa all'Ordine degli Avvocati di Milano nel 1992.
Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori Non ha cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori. Altre cariche
È partner dello Studio Legale Clifford Chance dove ha maturato una significativa esperienza nel settore del diritto societario, bancario/assicurativo e finanziario.
Executive Summary
La nostra governance Azionisti e investitori
Gli attori della governance
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Amministratore - non esecutivo - Indipendente*
Nazionalità: Italiana
Background professionale: Manager In carica dal 7 maggio 2019
Comitati Consiliari: Comitato Controllo e Rischi – Comitato Operazioni con Parti Correlate
È nata a Milano il 5 maggio 1962. Si è laureata in Economia Aziendale, con specializzazione in Finanza presso l'Università Bocconi di Milano e ha seguito un corso di Management presso l'Università INSEAD in Francia. Dal 1987 al 1993 ha lavorato in ruoli senior nella funzione finanza in Elizabeth Arden, parte del gruppo farmaceutico Eli Lilly e successivamente acquisita da Unilever. Dal 1993 al 2016 ha lavorato in Heineken, iniziando come Direttore Pianificazione e Controllo per la filiale italiana, dove è stata Direttore Finanziario dal 2001 al 2005. Dal 2006 al 2010 è stata Direttore Finanziario Senior per la regione Western Europe. Dal 2011 al 2015 è stata Direttore Finanziario Senior per i Global Business Services e infine, dal 2015 al 2016 è stata Direttore Senior per i Centri Servizi Amministrativi e per i Processi delle funzioni Finanza e Controllo Interno.
È membro non esecutivo indipendente del consiglio di amministrazione e presidente del comitato per il controllo e rischi di Saipem S.p.A.. È componente non esecutivo indipendente del consiglio di amministrazione, membro dell'organismo di vigilanza e presidente del comitato controllo, rischi e sostenibilità e del comitato operazioni parti correlate di Safilo Group S.p.A. nonché membro dell'organismo di vigilanza delle sue società controllate Safilo S.p.A. e Safilo Industrial S.r.l.. Altre cariche
È membro dell'advisory board del Corso di Laurea Magistrale in Economia e Legislazione d'impresa all'Università di Pavia e componente dell'advisory council e Senior Advisor (esterno) per Genpact.

Amministratore - non esecutivo - Indipendente*
Nazionalità: Italiana Background professionale: Manager In carica dal 7 maggio 2019
Comitati Consiliari: Comitato Corporate Governance e Sostenibilità sociale e ambientale - Comitato Operazioni con Parti Correlate
È nata a Roma il 17 maggio 1958, è cittadina italiana e vive in Austria. È cresciuta a Roma dove ha frequentato la Scuola Germanica presso la quale ha conseguito una laurea ad honorem. Ha vinto così una borsa di studio DAAD per studiare economia aziendale presso l'Università Ludwig-Maximilian di Monaco e presso l'Università La Sapienza di Roma. Nel 1983 ha conseguito un MBA presso l'università d'élite INSEAD a Fontainebleau, in Francia. Ha iniziato la sua carriera come consulente di gestione presso Boston Consulting Group (BCG) a Monaco di Baviera dove si è focalizzata sulle strategie per il consumatore, sui media e sulla trasformazione digitale. Nel 1990 è diventata la Partner più giovane e la prima Amministratore Delegato donna in Germania. Nel 1997 ha aperto l'ufficio BCG di Vienna e lo ha diretto fino al 2003. È diventata Global Branding Topic Leader nel 1999, membro dell'European Management Team dal 2002 al 2006 e membro del Comitato Esecutivo dal 2006 al 2011. Ha una vasta esperienza nei consigli di amministrazione nelle varie aziende profit e quelle non-profit come J.A. Benckiser SE, PPCapital, Wolford AG (dal 2015 al 2017 era Presidente), Business@School (progetto educativo), Phorms S.E. (rete scolastica) e DKMS (German Bone Marrow Donor Association). Attualmente è consulente speciale del Cancelliere austriaco e Senior Advisor di Boston Consulting Group.
Cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori
È vice presidente del consiglio di sorveglianza di Westwing AG nonché membro del consiglio di sorveglianza di Teach For All (rete globale per la promozione dell'opportunità di istruzione) - realtà impegnata nel mondo del non-profit.

Nazionalità: Italiana Background professionale: Manager In carica dal 28 aprile 2016
Comitati Consiliari: Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione - Comitato Operazioni con Parti Correlate
È nata ad Arezzo il 18 ottobre 1968 e si è laureata in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Firenze. Dal 1994 svolge la propria attività in Intek Group S.p.A., di cui è diventata membro del consiglio di amministrazione nel 2002 e dal 2007 vicepresidente esecutivo. Nello stesso gruppo ricopre anche il ruolo di vicepresidente di KME SE e svolge ruoli esecutivi in altre società.
Oltre alla sopra citata carica in Intek Group S.p.A., è membro non esecutivo del consiglio di amministrazione, presidente del comitato nomine e remunerazione e membro del comitato parti correlate di Moncler S.p.A.; membro non esecutivo del consiglio di amministrazione, presidente del comitato nomine, membro del comitato controllo e rischi e del comitato remunerazioni di Eni S.p.A..
È membro del consiglio di amministrazione di Dynamo Academy, Fondazione Dynamo e Associazione Dynamo.

Amministratore - non esecutivo
Nazionalità: Italiana Background professionale: Manager In carica dal 28 aprile 2007
Comitati Consiliari: Comitato per gli Investimenti – Comitato per le Operazioni Strategiche - Comitato Nomine e Remunerazione
È nato ad Alzano Lombardo (Bergamo) il 29 luglio 1951. Dopo aver iniziato la sua carriera nel campo del giornalismo e della televisione, nel 1984 è entrato a far parte del Gruppo Mondadori Espresso, ricoprendo in breve posizioni di vertice. Passato al Gruppo Costa Crociere, dal 1990 al 1997 è stato dapprima presidente e amministratore delegato di Costa Cruise Lines e di Compagnie Francaise de Croisières, quindi, direttore generale Worldwide di Costa Crociere S.p.A.. Nel 2017 diventa Cavaliere nell'ordine della Legione d'Onore.
È stato amministratore delegato di SEAT Pagine Gialle S.p.A., amministratore di ENEL, di INA, di Toro Assicurazioni e membro dell'advisory board di Lehman Brothers Merchant Banking.
È amministratore delegato di De Agostini S.p.A., presidente di IGT PLC e presidente del consiglio di amministrazione di DeA Capital S.p.A. (IGT PLC e DeA Capital S.p.A. fanno parte del gruppo De Agostini S.p.A.).
Nel Gruppo De Agostini è anche membro del consiglio di amministrazione di B&D Holding S.p.A. e componente del cda e del comitato esecutivo di De Agostini Editore S.p.A. È membro del consiglio di sorveglianza di Banijay Group S.a.s. e dell'advisory board di Palamon Capital Partners.

eletto nella lista di minoranza
Amministratore - non esecutivo - Indipendente*
Nazionalità: Italiana Background professionale: Docente universitario In carica dal 28 aprile 2016
Comitati Consiliari: Comitato Controllo e Rischi - Comitato per gli Investimenti
È nato a Milano il 7 aprile 1961. Si è laureato in Economia all'Università Bocconi di Milano e ha poi conseguito il Ph.D. al dipartimento di Economia del MIT. Dal 1991 al 2001 è stato professore di Economia alla Columbia University di New York; dal 2005 è professore ordinario di Economia all'Università Bocconi. È stato direttore del Journal of the European Economic Association. È autore di saggi e di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali.
Non ha cariche rilevanti ai fini della politica sul cumulo degli incarichi degli amministratori. Altre cariche
È membro del consiglio di amministrazione di REF Ricerche. Componente del National Bureau of Economic Research, Cambridge, Massachusetts. Membro del Center for Economic Policy Research, London e membro del comitato scientifico del CREI, Universitat Pompeu Fabra.

Sabrina Pucci Amministratore - non esecutivo - Indipendente*
Nazionalità: Italiana Background professionale: Docente universitaria In carica dal 30 aprile 2013
Comitati Consiliari: Comitato Controllo e Rischi - Comitato Nomine e Remunerazione (in materia di nomine)
È nata a Roma il 30 agosto 1967. Dopo la laurea in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma e un'esperienza pluriennale presso l'autorità di vigilanza, ha intrapreso la carriera accademica. Tra i suoi principali campi di ricerca figurano i principi contabili internazionali, il rischio, le assicurazioni, le banche, gli strumenti finanziari, i beni immateriali e i fondi pensione. È autrice di diverse pubblicazioni di carattere scientifico aventi ad oggetto i suoi campi di ricerca.
È membro indipendente del consiglio di amministrazione di EssilorLuxottica S.A., società quotata alla Borsa di Parigi. Altre cariche
Dal 2005 è Professore Ordinario di Economia Aziendale presso la Facoltà di Economia dell'Università Roma Tre. È membro dell'Insurance Accounting Working Group presso l'EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) e presidente della Commissione Assicurativa istituita presso l'OIC (Organismo Italiano di Contabilità).
Executive Summary
La nostra governance Azionisti e investitori
Gli attori della governance

Segretario del Consiglio
Nazionalità: Italiana Background professionale: Manager In carica dal 15 gennaio 2015
È nato a Bari il 21 aprile 1967. Dal 2005 al gennaio 2015 è stato Legal and Corporate Affairs Executive Director di Indesit Company S.p.A., con compiti di coordinamento di tutte le attività di consulenza legale e societaria del Gruppo. Dal 2000 al 2005 è stato Responsabile della Direzione Legale e Societaria di Natuzzi S.p.A., società quotata al NYSE, e, precedentemente, legale interno di istituzioni bancarie in Italia e in Lussemburgo. Ha esercitato la professione forense e ha conseguito il Diploma di perfezionamento presso la SSSUP S. Anna di Pisa. È stato consulente della pubblica accusa in un procedimento penale inerente all'analisi di modelli organizzativi e di controllo ex D.lgs. 231/2001 delle società sotto inchiesta. È autore di numerosi contributi scientifici in vari campi del diritto civile e commerciale. Attualmente è docente a contratto di Diritto Commerciale Internazionale e presidente del consiglio generale di AIGI (Associazione Italiana Giuristi d'Impresa).

Anche alla luce di quanto previsto dal D.lgs. n° 254/2016, il Consiglio ha approvato, previo parere del CGS, un'apposita Politica sulla diversità per i componenti dei nostri organi sociali: essa raccoglie in un unico testo quanto già previsto da altre fonti normative interne ed esterne alla Società e formalizza, al contempo, gli obiettivi perseguiti e l'impegno a promuovere i principi di non discriminazione generalmente riconosciuti. La Compagnia riconosce e accoglie il valore delle norme e dei principi di diversità e inclusione generalmente accettati (su aspetti quali, ad esempio, l'origine etnica, la razza, la disabilità e l'orientamento sessuale), in linea con quanto indicato dagli Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario della Commissione Europea. La diversità a livello di CdA è garantita, da tempo, anche dallo Statuto, dal Regolamento CdA e Comitati e dalla Fit&Proper Policy, che stabiliscono il rispetto di quote di genere, requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza per gli Amministratori, anche alla luce della dimensione e della complessità della Società, della sua visione strategica, dei suoi obiettivi di business e dei mercati in cui opera. Sul tema dell'internazionalità, la Politica contiene una raccomandazione agli Azionisti di prendere in considerazione il profilo internazionale dei candidati, a prescindere dalla loro nazionalità, oltre a quelli formativo e culturale.
Generali riconosce i benefici che possono derivare dalla presenza in CdA di diversi generi, fasce d'età, anzianità di carica, esperienze formative e professionali, in grado di alimentare un dibattito consiliare robusto e costruttivo, evitando così l'omologazione di pensiero dei Consiglieri (il cd. group-thinking).
La Politica aziendale persegue i seguenti obiettivi:
Per quanto attiene alle modalità di attuazione di tale Politica, si fa presente che, come raccomandato dal Codice CG, il CdA effettua con cadenza annuale un'autovalutazione sul proprio funzionamento, dimensione e composizione nonché con riferimento ai propri comitati. In tale contesto verifica, fra l'altro, che siano adeguatamente rappresentate le competenze professionali e manageriali, anche di carattere internazionale, tenendo altresì conto dei benefici che possono derivare dalla presenza in Consiglio di diversi generi, fasce d'età e anzianità di carica. Come raccomandato dal Codice CG il CdA uscente, prima della presentazione delle liste da parte degli Azionisti e della successiva nomina degli Amministratori, esprime, con il supporto del CNR, un parere d'orientamento agli Azionisti sulla dimensione e la composizione quali/quantitativa ritenuta ottimale per lo svolgimento dell'attività del CdA entrante, tenuto conto anche degli esiti dell'autovalutazione annuale. Il Codice CG raccomanda che gli Azionisti tengano conto di tale parere al momento della scelta delle caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei candidati.
Il CdA, nominato dall'Assemblea 2019, rispecchia le raccomandazioni espresse nel parere di orientamento agli Azionisti, sia dal punto di vista della composizione quali-quantitativa del Consiglio; sia dal punto di vista della necessaria combinazione equilibrata di profili personali e professionali, competenze ed esperienze. È stata altresì colta la raccomandazione, espressa nel parere, di porre attenzione al profilo internazionale dei candidati e alla loro necessaria apertura alle sfide poste dall'innovazione tecnologica.
Circa i risultati dell'attuazione della Politica di diversità, si fa presente quanto segue:
contesto normativo e regolamentare applicabile; il 77% possiede un profilo manageriale; il 69% ha esperienza a livello internazionale, attestato dai ruoli ricoperti dalla gran parte dei suoi componenti in contesti aziendali, professionali o accademici esteri; il 31% dei componenti ha esperienza come amministratore in emittenti a elevata capitalizzazione di borsa; il 23% ha competenze in ambito accademico; il 15% possiede consolidate esperienze in ambito imprenditoriale;
• in tema di indipendenza, ampie informazioni sono fornite nell'apposita sezione della Relazione (vedi p. 61).
Lo Statuto stabilisce che il Consiglio sia composto da non meno di 10 e non oltre 21 amministratori, nominati dall'Assemblea previa determinazione del numero dei componenti da eleggere.
Con l'introduzione del sistema del voto di lista nella nostra governance, la lista di maggioranza ha il diritto di nominare l'intero Consiglio, tranne 1, 2 ovvero 3 Amministratori (che sono tratti dalla lista risultata seconda per numero di voti) a seconda che il numero dei componenti da nominare, predeterminato dall'Assemblea, sia inferiore a 12, compreso tra 12 e 15 ovvero superiore a 15. I componenti del Consiglio devono possedere i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza stabiliti dalla normativa vigente e almeno un terzo deve possedere i requisiti di indipendenza previsti dalla legge per i sindaci1 . Qualora il numero dei componenti del Consiglio stabilito dall'Assemblea non sia un multiplo di 3, il numero dei Consiglieri Indipendenti chiamati a comporlo è arrotondato per difetto all'unità inferiore.
Sono legittimati a presentare le liste gli Azionisti che, da soli o assieme ad altri, rappresentino almeno lo 0,5% del capitale sociale di Generali. Ogni avente diritto al voto e le società da questi direttamente o indirettamente controllate, così come le società direttamente o indirettamente soggette a comune controllo, possono presentare una sola lista. Lo Statuto non prevede che il Consiglio sia legittimato alla presentazione di liste.
La composizione del Consiglio deve rispettare i criteri di equilibrio di genere previsti dalla normativa vigente. A tal proposito, si segnala che la legge 27 dicembre 2019, n° 160 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n° 304 del 30 dicembre 2019) ha disposto l'aumento da 1/3 a 2/5 della quota riservata al genere sottorappresentato negli organi di amministrazione e di controllo delle società quotata, Executive Summary
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prorogando altresì da 3 a 6 i mandati in cui trova applicazione la nuova disposizione. È previsto che tale norma sia applicata dal primo rinnovo degli organi di amministrazione e di controllo successivo all'entrata in vigore della legge, ossia dall'1 gennaio 2020.
Per effetto delle modifiche statutarie approvate dall'Assemblea 2019, non sono più previsti limiti d'età per l'assunzione delle cariche di Amministratore, Presidente e Amministratore Delegato.
All'elezione del Consiglio si procede secondo quanto previsto dall'art. 28 dello Statuto. Dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti espressi dai soci vengono tratti, in base al numero di ordine progressivo con il quale i candidati sono elencati nella lista stessa, tutti i Consiglieri da eleggere, meno quelli che devono essere tratti dalla seconda lista. Qualora il numero di Consiglieri del genere meno rappresentato tratti da tale lista sia inferiore a quello previsto dalle vigenti disposizioni di legge, si esclude il candidato eletto che ha il numero progressivo più alto e che appartiene al genere più rappresentato: il candidato escluso viene sostituito da quello successivo appartenente al genere meno rappresentato, tratto dalla medesima lista dell'escluso. Nel caso in cui non sia possibile trarre dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti il necessario numero di Consiglieri del genere meno rappresentato, i mancanti sono nominati dall'Assemblea con voto a maggioranza.
Le liste devono essere depositate presso la sede sociale entro il 25° giorno precedente la data dell'Assemblea in prima o in unica convocazione. Unitamente alle liste vanno inoltre depositati:
I componenti del Consiglio restano in carica per 3 esercizi, scadono alla data dell'Assemblea che approva il bilancio relativo all'ultimo esercizio del loro mandato e sono rieleggibili. In caso di nomina durante il triennio, i nuovi eletti scadono assieme a quelli in carica.
Nell'ipotesi di cessazione dalla carica di un componente tratto dalla lista di minoranza, il Consiglio provvede alla sua sostituzione – con deliberazione approvata dal Collegio – nominando consigliere, fino alla successiva Assemblea, il primo dei candidati non eletti della lista alla quale apparteneva l'Amministratore cessato, purché sia ancora eleggibile e disponibile ad accettare la carica; alla scadenza, l'Assemblea sostituisce l'Amministratore cessato a maggioranza, scegliendone, se possibile, il sostituto tra i candidati della stessa lista che abbiano previamente accettato la sostituzione. In tutti gli altri casi in cui, nel corso del triennio, cessi dalla carica un Amministratore, si provvede alla sua sostituzione secondo le vigenti disposizioni di legge. Nel caso in cui sia cessato un Consigliere Indipendente, il sostituto, cooptato dal Consiglio su proposta del CNR – con deliberazione approvata dal Collegio – o nominato dall'Assemblea, deve possedere i requisiti di indipendenza previsti dalla legge per l'assunzione alla carica di Sindaco.
Il Consiglio nomina un segretario che può essere scelto anche tra persone diverse dai Consiglieri. Secondo una prassi consolidata, il Segretario in carica non è Amministratore della Compagnia.
Generali si è dotata di una policy per il Piano di successione del Group CEO, approvata dal Consiglio su proposta del CNR e previo parere del CGS, in merito all'ambito di applicazione del piano di successione e alla definizione del processo per la sua predisposizione. Il CNR ha il compito di esaminare annualmente le proposte di modifica del Piano e sottoporle all'esame del CdA. Il processo di identificazione del successore del Group CEO prevede 2 distinte procedure: quella in via definitiva e quella in situazioni d'urgenza. In entrambi i processi il Consiglio è supportato dal CNR che, a sua volta, riceve ausilio dal responsabile della funzione Group HR & Organization. Il Consiglio è supportato anche dal CGS, qualora deliberi in merito alla sostituzione del Group CEO e alla relativa attribuzione di poteri.
Gli aspetti relativi all'indennità prevista in caso di scioglimento anticipato del mandato del Group CEO e gli altri a ciò collegati sono esposti nella Relazione su remunerazione e compensi.
Il Consiglio definisce inoltre, su proposta del Group CEO e sempre previo parere del CNR, un piano per la successione dei componenti del GMC – individuando, con cadenza almeno annuale, obiettivi, strumenti e tempistica per l'esecuzione dello stesso – e le politiche di sviluppo e di gestione delle risorse appartenenti al GLG, che rappresentano le ulteriori figure manageriali chiave della Società e del Gruppo. A tale piano è collegato un processo annuale di valutazione delle prestazioni e del potenziale del personale dirigente, basato sul modello delle competenze del Gruppo, mirato a favorire la crescita professionale degli interessati e assicurarne la sostenibilità tramite l'individuazione di successori a breve e a medio termine per i ruoli coperti dai dirigenti con responsabilità strategiche e per le altre posizioni manageriali chiave.
I consiglieri devono essere scelti secondo criteri di professionalità e competenza tra persone che abbiano maturato un'esperienza complessiva di almeno un triennio attraverso l'esercizio di attività professionali qualificate. Essi devono inoltre essere in possesso di specifici requisiti di onorabilità e di indipendenza, per tali intendendosi quelli previsti dal TUIF, dal Codice CG e dal Decreto ministeriale n° 220/2011 (vedi infra BOX NORMATIVO). La perdita in corso di mandato dei requisiti di onorabilità o di indipendenza indicati nello Statuto non determina la decadenza dalla carica solo se tali requisiti permangono in capo al numero minimo di Consiglieri stabilito dallo Statuto, pari a un terzo dei componenti.
Per assicurare il rispetto delle disposizioni di Solvency II e dell'art. 5, comma 2, lett. l) del Regolamento IVASS 38/2018, Generali si è dotata della già citata Fit&Proper Policy, che definisce i requisiti minimi standard e obbligatori di professionalità e onorabilità di coloro che ricoprono determinate cariche o ruoli rilevanti (il "Personale rilevante"2 ) nonché il contenuto minimo e la tempistica prevista per la valutazione della sussistenza di tali requisiti.
Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 11 novembre 2011, n° 220 definisce i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza degli amministratori, sindaci e direttori generali di imprese di assicurazione e di riassicurazione con sede legale in Italia che un candidato deve possedere, pena l'ineleggibilità. In corso di mandato, il difetto di tali requisiti e la presenza di situazioni impeditive comportano la decadenza dall'incarico, che il consiglio di amministrazione deve dichiarare entro 30 giorni dalla nomina o dalla conoscenza del difetto sopravvenuto. Per i soli casi di inerzia dell'organo amministrativo con riferimento ai requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza, la decadenza è pronunciata dall'IVASS, in conformità alla previsione dell'art. 76, comma 2 del Codice delle Assicurazioni Private.
L'art. 147-ter, comma 4, del TUIF stabilisce che almeno uno dei componenti del consiglio di amministrazione, ovvero due se il consiglio di amministrazione sia composto da più di sette componenti, deve possedere i requisiti di indipendenza stabiliti per i sindaci dall'art. 148, comma 3. Lo Statuto eleva tale livello minimo, stabilendo che tale requisito deve essere posseduto da almeno un terzo dei componenti del Consiglio: qualora il loro numero non sia un multiplo di tre, il numero dei Consiglieri indipendenti è arrotondato per difetto all'unità inferiore. In questo caso la perdita del requisito comporta la decadenza dall'incarico del Consigliere interessato, soltanto qualora venga meno il numero minimo di Consiglieri indipendenti previsto dallo Statuto. Infine, anche i requisiti di indipendenza indicati dall'art. 3 del Codice CG devono essere posseduti da almeno un terzo dei consiglieri: non essendo peraltro richiesto dallo Statuto, la loro perdita non comporta la decadenza dalla carica.
La competenza dei Consiglieri è valutata dal Consiglio sotto il profilo sia individuale che collettivo. La nostra Fit&Proper Policy stabilisce che i componenti degli organi di amministrazione e controllo devono possedere collegialmente un'adeguata esperienza e conoscenza almeno in merito a:
Riguardo alle tempistiche, la valutazione della professionalità deve essere condotta:
Executive Summary
La nostra governance Azionisti e investitori
La Politica prevede che il Personale rilevante debba essere altresì onorabile (cioè, affidabile, finanziariamente solido e con una buona reputazione) per poter assolvere adeguatamente il proprio ruolo di responsabilità. Specifica inoltre che, salvo diversa previsione di legge, le violazioni passate non comportano automaticamente la perdita del requisito di onorabilità. Le valutazioni sui requisiti di onorabilità del Personale rilevante sono svolte assieme a quelle sui requisiti di professionalità. L'accettazione dell'incarico implica che l'Amministratore abbia già valutato di essere in grado di dedicare allo svolgimento diligente dei propri compiti il tempo necessario, anche tenendo conto del numero di cariche di amministratore o di sindaco ricoperte in altre società (rilevano, a tale scopo, le quotate in mercati regolamentati, anche esteri, le società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni) e di altre attività professionali svolte dall'interessato. A tal fine sono considerate di rilevanti dimensioni le società il cui patrimonio netto è superiore a 10 Mrd EUR.
È di regola considerato compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di amministratore della Società un numero massimo di 2 incarichi presso altre società rilevanti per gli amministratori esecutivi e di 5 per i non esecutivi. Più cariche ricoperte in società dello stesso gruppo sono considerate come un unico incarico.
Il Group CEO non ricopre incarichi di amministrazione in altri emittenti, non appartenenti al Gruppo, di cui sia chief executive officer un amministratore della Società.
Anche nel 2019 si è provveduto, come ogni anno, a effettuare le verifiche sui requisiti di indipendenza, di professionalità e di onorabilità, anche secondo quanto previsto dalla nostra Fit&Proper Policy: non sono emerse situazioni di perdita dei predetti requisiti, situazioni d'incompatibilità – anche ai sensi dell'art. 36 della Legge n° 214/2011 (vedi infra BOX NORMATIVO) – né di superamento del limite al cumulo di incarichi.
L'art. 36 del Decreto legge 6 dicembre 2011, n° 201, convertito nella Legge n° 214/2011, a tutela della concorrenza ed in tema di indipendenza degli esponenti di vertice delle imprese operanti nei mercati del credito e finanziari, stabilisce che:
Al 31 dicembre 2019, dei 12 Consiglieri non esecutivi, 8 sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice CG; ai sensi del quale sono "esponenti di rilievo", e quindi non indipendenti, il Presidente e il Group CEO.
Il numero dei Consiglieri non esecutivi e quello degli indipendenti è tale da garantire un peso decisivo del loro giudizio nell'assunzione delle decisioni consiliari. Infatti, il loro background professionale permette al Consiglio e ai Comitati Consiliari di intavolare discussioni sfidanti e approfondite sui temi sottoposti al loro esame: i Comitati Consiliari previsti dal Codice CG sono composti essenzialmente proprio da Amministratori non esecutivi e Indipendenti e il loro supporto alle decisioni consiliari si è sensibilmente accresciuto nell'arco degli ultimi anni, come emerge da quanto illustrato nel successivo paragrafo a essi dedicato.
Il requisito di indipendenza previsto dalla normativa di vigilanza assicurativa (Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n° 220 dell'11 novembre 2011) e il requisito di indipendenza previsto dal TUIF sono stati verificati nella seduta consiliare del 20 febbraio 2019, per i Consiglieri già in carica durante il precedente mandato, e nelle sedute consiliari del 7 maggio e del 20 giugno 2019, per i componenti del Consiglio eletto dall'Assemblea 2019. In queste due ultime sedute è stata accertata la sussistenza del requisito di indipendenza:
• previsto dalla normativa di vigilanza assicurativa, in capo a tutti gli Amministratori;
La valutazione del CdA sulla sussistenza dei requisiti previsti dal Codice CG e dal TUIF è stata condotta: per un verso, alla luce delle informazioni fornite dagli Amministratori qualificatisi come indipendenti attraverso loro specifiche dichiarazioni integrative, focalizzate sull'eventuale sussistenza di relazioni o rapporti rilevanti rispettivamente ai sensi del Codice CG e del TUIF3 ; per l'altro, in considerazione delle informazioni a disposizione della Società, acquisite in modo strutturato anche per il tramite di un'apposita procedura operativa scritta. Quest'ultima è applicata anche per la valutazione dell'indipendenza dei componenti del Collegio.
Per valutare la significatività delle relazioni e dei rapporti sopra indicati sono stati inoltre utilizzati criteri quantitativi predefiniti, formalizzati nel Regolamento CdA e Comitati: sono ritenuti di regola rilevanti, salva la ricorrenza di specifiche circostanze da valutare in concreto caso per caso, in base al principio della prevalenza della sostanza sulla forma, quelli il cui corrispettivo – fatturato per anno nell'esercizio in corso e in quello precedente rispetto alla data della verifica – superi, anche in un solo esercizio di riferimento, almeno uno dei seguenti parametri:
L'accertamento del requisito di indipendenza (ai sensi della normativa di vigilanza di settore, del Codice CG e del TUIF) si è nuovamente svolto – applicando la medesima rigorosa procedura sopra descritta – nella seduta consiliare del 19 febbraio 2020 e i risultati confermano quanto emerso nel 2019.
Il Collegio ha accertato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottati dal Consiglio per la valutazione dell'indipendenza dei loro componenti.
La figura del Lead Independent Director (LID), la cui introduzione è raccomandata in certi casi dal Codice CG, non è necessaria in relazione all'assetto di governance della Compagnia, in quanto il Presidente non è né esecutivo né controllante la Società; inoltre, la maggioranza degli Amministratori Indipendenti non hanno sino a oggi ritenuto di formulare al Consiglio una proposta di nomina di un LID.
Nel 2019 gli Amministratori Indipendenti si sono incontrati in 2 occasioni. La presenza dei Consiglieri Indipendenti alle riunioni consiliari svoltesi nel 2019 è stata del 97%, a fronte del 95% riscontrato nel 2018 e del 97% nel 2017. Per maggiori dettagli si veda la Tabella 2/a allegata alla Relazione contenente informazioni sulle presenze relative a ciascun Consigliere.
Il Consiglio ha ogni più ampio potere di gestione per il perseguimento dello scopo sociale. È inoltre l'organo deputato a curare che le deliberazioni dell'Assemblea abbiano corretta e tempestiva esecuzione.
Fra le sue competenze rientrano, in primo luogo, quelle previste dallo Statuto in via esclusiva, come le proposte per la destinazione dell'utile di bilancio, l'approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari, le operazioni aventi un significativo rilievo economico, patrimoniale e finanziario e le operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza.
Nel quadro della sua azione, il CdA ha impostato un approccio improntato alla sostenibilità della gestione del business: tale obiettivo è perseguito attraverso una pianificazione strategica orientata su un orizzonte temporale di 3 anni, oggetto di supervisione periodica, che fa leva sulle competenze e sul lavoro delle strutture del GHO e delle Business Unit.
Fra le competenze non delegabili rientrano pure, sempre a termini di Statuto:
3 Si tratta delle relazioni commerciali, finanziarie o professionali nonché dei rapporti di lavoro dipendente previsti dal Codice CG (Criterio applicativo 3.C.1, lett. c), e dei rapporti di lavoro autonomo o subordinato nonché degli altri rapporti di natura patrimoniale o professionale previsti dal TUIF (art. 148, comma 3, lett. c).
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dinamento delle imprese del Gruppo e per l'attuazione delle disposizioni impartite dall'IVASS;
• la deliberazione sulle altre materie non delegabili per legge.
Per quanto concerne i documenti contabili, a termini di legge e di Statuto rientrano altresì tra le competenze del Consiglio quelle di redigere:
L'art. 2381 c.c. stabilisce che sono materie di competenza esclusiva del consiglio di amministrazione quelle indicate agli artt. 2420-ter (Delega agli amministratori), 2423 (Redazione del bilancio), 2443 (Delega agli amministratori), 2446 (Riduzione del capitale per perdite), 2447 (Riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale), 2501-ter (Progetto di fusione) e 2506-bis (Progetto di scissione).
A seguito dell'evoluzione del quadro normativo di riferimento intervenuta nel 2016, il CdA ha deliberato di approvare e pubblicare le informative finanziarie al 31 marzo e al 30 settembre di ciascun esercizio, che offrono una rappresentazione più sintetica del nostro business, focalizzata sulle informazioni rilevanti, inclusi i seguenti KPI (indicatori chiave di performance) quantitativi, coerentemente con quelli forniti nelle relazioni semestrali e annuali:
Qualora necessario, i comunicati stampa che veicolano le informative finanziarie intermedie contengono ulteriori informazioni qualitative e quantitative per meglio spiegare l'evoluzione del business: tali informazioni sono approvate dal Consiglio e pubblicate sul Sito secondo tempistiche indicate nel calendario finanziario del Gruppo; a ciò si aggiunge la conference call di approfondimento con i giornalisti e gli analisti. Coerentemente all'approccio relativo alla diffusione delle informazioni finanziarie intermedie, la presentazione dei risultati e le informazioni finanziarie supplementari sono fornite soltanto in concomitanza alla pubblicazione dei risultati semestrali e annuali.
Le ulteriori competenze riservate al Consiglio, per deliberazione consiliare, sono riportate integralmente nel Compendio informativo alla Relazione (disponibile sul Sito).
Ai sensi dell'art. 150 del TUIF e dell'art. 32 dello Statuto, anche nel 2019 il Consiglio ha riferito tempestivamente e con cadenza almeno trimestrale al Collegio sull'attività svolta, in particolare sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale nonché sulle operazioni in cui gli amministratori abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi. L'informativa è stata resa periodicamente dal Group CFO nelle riunioni consiliari attraverso l'illustrazione di apposita reportistica, elaborata secondo un processo predefinito. Il Consiglio e il Collegio sono stati altresì informati sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale. Quest'ultime informazioni hanno riguardato non solo le attività esecutive e gli sviluppi delle operazioni già deliberate dal Consiglio, ma anche le iniziative intraprese dagli organi delegati – incluse quelle per il tramite delle Controllate – nell'esercizio delle deleghe loro attribuite, comprese le decisioni assunte e i progetti avviati.
Il Consiglio – dopo l'attività istruttoria compiuta dalle funzioni interne e il preventivo esame del CCR – ha valutato positivamente per il 2019 l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale della Compagnia e delle società controllate. Con riguardo all'assetto organizzativo, sono stati presi in considerazione diversi profili: la governance organizzativa, la dinamica delle posizioni chiave e il succession planning. La valutazione dell'assetto amministrativo e contabile è stata condotta anche sulla base dei riscontri forniti dai CEO e dai CFO locali, nell'ambito delle dichiarazioni rilasciate a seguito dell'attività di autovalutazione svolta a livello locale nonché sulla base degli ulteriori aspetti qualitativi individuati dagli stessi e dalle competenti funzioni di GHO.
Si precisa che, nella valutazione delle controllate, vengono presi in considerazione anche altri criteri di ordine qualitativo, come quelli riferiti alle società che, seppur di dimensione patrimoniale non rilevante, forniscono un apporto imprescindibile al Gruppo alla luce dell'attività svolta nel proprio ambito.
L'art. 151 del Regolamento Emittenti CONSOB stabilisce che non rivestono significativa rilevanza le società controllate italiane o estere, anche se incluse nel bilancio consolidato, il cui attivo patrimoniale sia inferiore al 2% dell'attivo del bilancio consolidato e i cui ricavi siano inferiori al 5% dei ricavi consolidati, sempre che la somma degli attivi e dei ricavi di tali società non superi il 10% o il 15%, rispettivamente, dell'attivo e dei ricavi consolidati. Il medesimo articolo stabilisce, invece, che rientrano nel concetto di significatività le società controllate italiane o estere che, in relazione al tipo di attività svolta o al tipo di contratti, garanzie, impegni e rischi conclusi e assunti, siano idonee ad influenzare in maniera rilevante la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo cui appartengono.
Il Consiglio si riunisce con cadenza regolare – di fatto mensile e, comunque, almeno trimestrale – in osservanza delle scadenze di legge e di un calendario di lavori approvato annualmente e pubblicato sul Sito, quanto meno per le riunioni aventi rilevanza ai fini della normativa applicabile.
Il CdA è organizzato e opera per garantire un efficiente ed efficace svolgimento delle proprie funzioni. A tale proposito si è dotato di 2 specifici regolamenti per disciplinare e scadenzare la propria operatività:
• il Regolamento CdA e Comitati, che accoglie il sistema delle norme societarie disciplinanti l'attività dei citati organi e formalizza, tra l'altro, i diritti, i doveri, i poteri e le responsabilità degli Amministratori nel loro agire nell'ambito degli organi collegiali. È stato oggetto di modifiche nel febbraio 2018, alla luce delle novità normative introdotte dal D.lgs. 254/2016 sulle informazioni di carattere non finanziario, con la formalizzazione, nell'ambito del regolamento, dei rispettivi compiti del CdA e dei Comitati Consiliari competenti; nel dicembre 2018, per l'adeguamento al Regolamento IVASS 38/2018 e al Regolamento IVASS 42/2018; nel giugno 2019, per l'adeguamento alla nuova governance societaria;
• il Regolamento interno sull'ordine del giorno e sulle modalità di presentazione della documentazione relativa alle sedute del Consiglio e dei Comitati Consiliari, che contempla il processo volto ad assicurare un processo efficiente ed efficace di formazione dell'ordine del giorno delle riunioni del Consiglio e dei Comitati e un'adeguata e tempestiva informativa preventiva ai componenti interessati sulle materie iscritte all'ordine del giorno.
Al fine di garantire che gli Amministratori deliberino con cognizione di causa e di assicurare il buon funzionamento dei lavori consiliari, il Presidente, nel predisporre l'ordine del giorno, indica in modo dettagliato le materie che saranno trattate e chiarisce gli argomenti sui quali gli Amministratori sono chiamati a deliberare e quelli che costituiscono, al contrario, oggetto di informativa. Il Presidente cura, inoltre, che la documentazione relativa alle riunioni sia resa disponibile ai Consiglieri entro 4 giorni lavorativi precedenti ciascuna seduta. Nel corso del 2019, tale termine è stato regolarmente osservato, tranne sporadiche occasioni nelle quali, pur con adeguato anticipo, alcune funzioni hanno prodotto in ritardo la documentazione. Inoltre, il termine di 4 giorni lavorativi non è stato applicato alla documentazione prodotta da Funzioni Fondamentali che devono esprimere pareri sulle proposte formulate servendosi della documentazione definitiva. Le risultanze della Board review 2019 testimoniano soddisfazione per l'adeguatezza del processo di informazione che precede le riunioni.
Per favorire un'efficace focalizzazione degli Amministratori sui temi in discussione viene reso disponibile, per ciascun argomento la cui documentazione superi una decina di pagine, un apposito executive summary.


* Il target di partecipazione degli Amministratori alle sedute consiliari e a quelle dei Comitati Consiliari è del 100%, in conformità alla normativa applicabile: la loro mancata partecipazione a singole sedute può essere giustificata da specifiche ragioni, che il Consiglio valuta di volta in volta.
Ad ogni seduta il Presidente del Consiglio e quelli dei comitati, ai sensi dell'art. 2391 c.c., invitano sempre gli Amministratori che, in relazione agli argomenti all'ordine del giorno, fossero eventualmente portatori di interessi, per conto proprio o di terzi, a darne notizia: ricorrendo tale presupposto, gli Amministratori devono precisare, sul tema in questione, la natura, i termini, l'origine e la portata dell'eventuale situazione avente rilevanza ai fini della normativa in discorso. Nelle sporadiche situazioni in cui, nel corso del 2019, si sono determinati tali presupposti, gli Amministratori hanno puntualmente fornito riscontri in merito.
Di ciascuna riunione è stato redatto un processo verbale, approvato nella riunione successiva, per quanto di competenza.
Nella Tabella 2/a allegata alla Relazione si dà conto delle presenze individuali dei Consiglieri; si precisa sin d'ora che, nei casi in cui si sono registrate assenze, gli interessati hanno fornito appropriata giustificazione.
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| Mese | Strategia e finanza | Controlli interni e gestione dei rischi | Governance |
|---|---|---|---|
| Gennaio | · Affari finanziari e partecipazioni · Strategia di asset management |
· Deliberazioni e informative in materia di SCIGR e di remunerazione dei responsabili delle Funzioni Fondamentali · Aggiornamento di politiche di Gruppo e approvazione di Policy della Capogruppo |
· Sistemi d'incentivazione di Gruppo · Approvazione di proposte di modifiche statutarie · Esame risultanze della Board Review 2018 |
| Febbraio | · Affari finanziari e partecipazioni | · Approvazione delle procedure di impairment test · Approvazione del budget di spesa di Comitati Consiliari e dell'OdV · Esame di tematiche sul SCIGR · Relazione del responsabile della funzione Internal Audit su gestione dei reclami |
· Approvazione del parere di orientamento agli Azionisti su dimensione e composizione del CdA per il triennio 2019-21 · Prima analisi della DNF · Accertamento dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza dei componenti del CdA e del Collegio · Accertamento dei requisiti previsti dalla Fit&Proper Policy per il Personale rilevante ai fini della stessa · Informativa su comunicazione del Comitato Italiano per la Corporate Governance del 21 dicembre 2018 · Esame della proposta del Collegio per la nomina della nuova società di revisione |
| Marzo | · Approvazione del Bilancio Consolidato, del progetto di Bilancio della Capogruppo, delle relative relazioni sull'andamento della gestione e della proposta di distribuzione del dividendo · Affari finanziari e partecipazioni |
· Valutazione sull'adeguatezza e l'efficacia del SCIGR · Approvazione del piano delle attività del DP e del budget di spesa · Esame della Relazione della Funzione di Compliance sulle attività svolte · Esame relazione attuariale sulle riserve tecniche della Capogruppo · Approvazione di politiche di Gruppo |
· Convocazione dell'Assemblea 2019 e approvazione relative relazioni · Relazione su remunerazione e compensi · Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2018 · Consuntivazione piani di incentivazione annuali 2018 e attuazione del piano LTI 2016 · Designazione e determinazione del compenso di esponenti di vertice di società controllate aventi rilevanza strategica · Piano di azionariato per i dipendenti del Gruppo · Informativa in materia di OPC · Approvazione della Group Policy for Sustainability |
| Aprile | · Affari finanziari e partecipazioni · Strategia di asset management |
· Esame delle relazioni della Società di Revisione, ex art. 14 D.lgs. n° 39/2010, art. 10 Regolamento UE n° 537/2014, art. 102 D.lgs. n° 209/2005 e art. 11 Regolamento UE n° 537/2014 · Approvazione dell'ORSA Report 2018 della Capogruppo · Approvazione del RSR 2018 e del SFCR 2018 · Approvazione di politiche di Gruppo e della Capogruppo |
· Approvazione della politica di sostenibilità di Generali · Aggiornamento della strategia sul clima · Approvazione del documento ex art. 5, c. 2, lett. i) Regolamento IVASS 38/2018 · Aggiornamento del MOG |
| Mese | Strategia e finanza | Controlli interni e gestione dei rischi | Governance |
|---|---|---|---|
| Maggio | · Approvazione delle informazioni finanziarie intermedie al 31 marzo 2019 |
· Approvazione dell'ORSA Report 2018 di Gruppo · Approvazione del RSR 2018 e del SFCR 2018 di Gruppo |
· Accertamento della sussistenza dei requisiti per l'assunzione della carica di Consigliere · Nomina delle cariche sociali · Nomina dei Comitati Consiliari · Nomina dell'OdV · Temi di remunerazione dei titolari delle cariche sociali e dei componenti dei Comitati Consiliari |
| Giugno | · Strategy Day · Affari finanziari e partecipazioni · Approvazione del piano ICT della Capogruppo, ex art. 16 Regolamento IVASS 38/2018 |
· Tematiche sul SCIGR e aggiornamento di politiche di Gruppo e della Capogruppo · Modifiche del Modello Interno di calcolo del capitale ex Solvency II |
· Aumento di capitale per piano LTI 2016- 19 per Group CEO · Deliberazioni in materia di remunerazione · Modifiche del Regolamento CdA e Comitati |
| Luglio | · Relazioni semestrali al 30 giugno 2019 · Affari finanziari e partecipazioni |
· Esame di tematiche sul SCIGR · Valutazione adeguatezza e efficacia del SCIGR · Report semestrale sulle attività dell'OdV · Relazione del responsabile della funzione Internal Audit su gestione dei reclami · Informativa sulle attività delle Funzioni Fondamentali e del DP · Approvazione e revisione di politiche di Gruppo e della Capogruppo |
· Informativa periodica su OPC · Deliberazioni in materia di remunerazione |
| Settembre | · Affari finanziari e partecipazioni | · Informativa sui risultati della Global Engagement Survey 2019 · Esecuzione del Piano di azionariato per i dipendenti del Gruppo · Informativa sul processo di autovalutazione del CdA per il triennio 2019-2021 |
|
| Ottobre | · Affari finanziari e partecipazioni | · Valutazione periodica della politica sul piano di successione del Group CEO · Piano di successione del Group CEO · Piano per la successione dei componenti del GMC · Proposte relative a esponenti di vertice di controllate strategiche |
|
| Novembre | · Strategy Day · Approvazione delle informazioni finanziarie intermedie al 30 settembre 2019 · Affari finanziari e partecipazioni · Rinnovo programma EMTN |
· Revisione del Liquidity Risk Management Plan, del Recovery Plan e del Systemic Risk Management Plan |
· Incarico di consulenza per le attività di Board review per il triennio 2019-21 · Approvazione della Matrice di materialità di Gruppo |
| Dicembre | · Esame del forecast 2019 e del budget, del RAF e della SAA 2020 · Affari finanziari e partecipazioni · Approvazione della nuova matrice di materialità4 |
· Aggiornamento di politiche di Gruppo | · Designazione e determinazione del compenso di esponenti di vertice di società controllate aventi rilevanza strategica |
4 In conformità a quanto previsto dalla Politica di sostenibilità, il CdA ha approvato la nuova 'Matrice di Materialità' che identifica i trend 'ESG' materiali, in quanto rilevanti per il Gruppo, in quanto possono avere un impatto significativo sulla performance (in termini di ricavi, costi, profilo di rischio) nei prossimi 10 anni (si tratta dei rischi e delle opportunità che i trend materiali portano a Generali), e quelli sui quali Generali può avere un impatto significativo, anche attraverso la propria catena di valore (si tratta dei rischi e delle opportunità generati da Generali che hanno un impatto sugli stakeholder esterni). L'approvazione consiliare, adottata previo parere favorevole del CGS, ha fatto seguito alla proposta formulata dalla funzione Sustainability and Social Responsibility, rivista dal Comitato manageriale di sostenibilità. I trend materiali sono stati identificati combinando le valutazioni di portatori di interessi interni (manager della Società e del Gruppo, dipendenti) ed esterni (opinion leader, clienti, fornitori, investitori, agenzie di rating, associazioni di settore, istituzioni e autorità, università e centri di ricerca, ONG). Sulla matrice di materialità sono fornite informazioni di merito nel Rapporto Annuale Integrato 2019.
| Data | Evento | Focus |
|---|---|---|
| 12 marzo 2020 | Consiglio di Amministrazione | Approvazione bilancio consolidato e progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 |
| 30 aprile 2020 | Assemblea degli Azionisti | Approvazione bilancio d'esercizio 2019 |
| 20 maggio 2020 | Consiglio di Amministrazione | Approvazione informazioni finanziarie intermedie al 31 marzo 2020 |
| 29 luglio 2020 | Consiglio di Amministrazione | Approvazione relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020 |
| 11 novembre 2020 | Consiglio di Amministrazione | Approvazione informazioni finanziarie intermedie al 30 settembre 2020 |
Anche in coerenza con quanto raccomandato dal Codice CG, la nostra governance prevede che i componenti del Consiglio agiscano e deliberino con cognizione di causa e in autonomia sulle materie rientranti nella loro competenza, perseguendo l'obiettivo della creazione di valore per tutti gli Azionisti. In questa prospettiva, l'accrescimento della conoscenza da parte degli Amministratori della realtà e delle dinamiche aziendali e del Gruppo viene favorito anche attraverso la sistematica partecipazione alle riunioni degli organi collegiali di manager della Compagnia e del Gruppo, che contribuiscono a fornire approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno. Nello specifico, ad eccezione della riunione del 7 maggio, nel 2019 il Group CFO e il General Manager hanno preso parte ad ogni seduta del Consiglio e, per gli argomenti di rispettiva competenza, sono intervenuti diversi responsabili delle strutture di GHO, tra cui quelli delle 4 Funzioni Fondamentali e il Group CIO.
Il Presidente e il Group CEO si sono adoperati, anche con il supporto del Segretario, al fine di tenere informato il Consiglio sulle principali novità legislative e regolamentari che riguardano la Società e gli organi sociali. Inoltre il CdA viene sistematicamente tenuto aggiornato sugli eventi caratterizzanti lo scenario economico internazionale e sul panorama assicurativo in grado di produrre riflessi significativi sul nostro business.
Nel corso del 2019, sono state svolte sessioni di aggiornamento e approfondimento sugli impatti derivanti dalla futura applicazione dei principi contabili IFRS 9 e IFRS 17, sugli impatti IT nel settore delle assicurazioni (Insurtech), su tematiche di governance, finanziarie, di rischio, e sull'organizzazione e le attività del Gruppo.
Per aggiornare gli Amministratori e i Sindaci sull'andamento del titolo Generali, vengono loro inviati periodicamente dei report mensili elaborati dalla struttura di Investor & Rating Agency Relations, che evidenziano un confronto con i risultati dei principali peer europei, unitamente ad approfondimenti (di regola trimestrali) forniti dal Group Insurance Research sul generale andamento dei principali gruppi assicurativi quotati e sulle previsioni triennali di mercato.
Anche nel corso del 2019 si sono svolti 2 incontri (Strategy Day) destinati agli Amministratori e ai Sindaci, cui hanno preso parte i componenti del GMC e altri manager del Gruppo: si tratta di occasioni di confronto tra i componenti degli organi sociali e il top management del Gruppo sullo stato di attuazione dei piani strategici approvati dal Consiglio e sull'elaborazione di quelli futuri, anche in funzione della definizione dei budget annuali e del monitoraggio dei rolling target triennali. Gli Strategy Day del 2019 si sono focalizzati, in particolare, su svariati aspetti dell'implementazione del piano strategico 2019–21.
Executive Summary
Il Codice CG prevede che il Consiglio effettui, almeno una volta all'anno, una valutazione sul funzionamento proprio e dei comitati consiliari. In linea con una prassi condivisa dalla gran parte degli emittenti italiani a più elevata capitalizzazione, da tempo Generali affida il compito di supportare il competente comitato consiliare e, quindi il Consiglio, a una società di consulenza esterna, individuata per il triennio 2019-2021 – dal Consiglio, previo parere del CGS – in Egon Zehnder International S.p.A. Tale società, nel corso del 2019, ha fornito la propria attività consulenziale anche a un'altra società del Gruppo, per un corrispettivo tale da non inficiare la sua indipendenza di giudizio.
Il Consiglio ha stabilito un attivo coinvolgimento del consulente per lo svolgimento delle Board review per gli esercizi sociali 2019 e 2021, con la predisposizione del questionario per i componenti del CdA e la presidente del Collegio e l'effettuazione di successive interviste, mentre per l'esercizio sociale 2020 l'attività sarà svolta internamente, con il mero supporto del consulente.
Il processo di Board review 2019, che ha coinvolto come di consueto tutti gli Amministratori e la presidente del Collegio, si è svolto mediante risposte a un questionario accompagnate da interviste svolte dal consulente, volte a valorizzare meglio il contributo individuale di ciascun Consigliere. Il processo di valutazione ha riguardato il funzionamento e l'efficienza del CdA e dei suoi Comitati Consiliari nonché la loro dimensione e composizione, come previsto dal Codice CG. Le risposte sono state gestite dal consulente, che ha avuto quale punto di riferimento il CGS e la struttura di Corporate Affairs: le informazioni pervenute sono state trattate in maniera riservata e riportate in forma consolidata nel rapporto finale di autovalutazione.
I risultati della Board review sono stati presentati e condivisi dal Consiglio nella riunione del 19 febbraio 2020, previo esame del CGS che ha valutato anche le possibili azioni di rimedio individuate dal management. Il CdA ha espresso valutazioni, in relazione ai punti di forza (di cui alla successiva tabella) e alle aree di attenzione (di cui alla breve descrizione sottostante la tabella) che sintetizzano, nel loro complesso, i risultati. Il Consiglio ha valutato i punti di attenzione, peraltro sollevati da una parte minoritaria dei consiglieri, con lo scopo di ottenere ulteriori livelli di miglioramento in un quadro, comunque, di ampia soddisfazione espressa dai Consiglieri. Il processo si è concluso formalmente con l'approvazione di questa Relazione da parte del CdA nella seduta del 12 marzo 2020.
| Area | Focus | |
|---|---|---|
| Dimensione, | Adeguatezza della dimensione del CdA | |
| composizione e competenze del CdA |
Appropriato il rapporto tra Amministratori Esecutivi e Non Esecutivi (1:12) e tra Amministratori Indipendenti e Non Indipendenti (8:5) |
|
| Apprezzamento per il mix di competenze ed esperienze nel Consiglio | ||
| Apprezzamento per l'allineamento dell'attuale composizione del Consiglio con quanto raccomandato nel parere di orientamento agli Azionisti |
||
| Adeguatezza dei processi di nomina del CdA, preceduti dal parere di orientamento approvato dal Consiglio | ||
| Assetto organizzativo | Adeguatezza dell'assetto di governance degli organi sociali | |
| Adeguatezza del numero e della natura degli incarichi esterni ricoperti dagli Amministratori che garantiscono tempi idonei per l'adempimento del ruolo |
| Area | Focus |
|---|---|
| Funzionamento e formazione degli |
Soddisfazione generale per l'attività di formazione a beneficio del Consiglio e apprezzamento per il programma di Board induction per i nuovi Consiglieri, pur con alcuni spazi di miglioramento |
| Amministratori | Adeguatezza del numero delle riunioni e della durata delle stesse |
| Apprezzamento dell'indipendenza sostanziale e di giudizio degli Amministratori | |
| Efficienza ed efficacia del processo decisionale, a fronte di un ruolo chiave sostanziale del Consiglio | |
| Adeguatezza del flusso informativo, sia in termini di contenuto, sia per la tempistica con cui la documentazione è trasmessa ai Consiglieri |
|
| Soddisfazione per la presenza e la partecipazione attiva degli Amministratori alle riunioni del Consiglio | |
| Efficacia del processo di verbalizzazione delle sedute consiliari | |
| Soddisfazione per la gestione in Consiglio delle informazioni price sensitive e di quelle non finanziarie | |
| Ruolo del Presidente | Apprezzamento del ruolo e dello stile di leadership del Presidente nelle dinamiche consiliari |
| e del Group CEO | Riconoscimento del rapporto costruttivo e bilanciato tra Presidente e Group CEO |
| Adeguatezza del riparto di poteri tra il Consiglio e il Group CEO, nel bilanciamento tra funzioni strategica e gestionale | |
| Apprezzamento per il top management quale elemento competitivo e asset fondamentale per la Società | |
| Crescente soddisfazione per la proattività con cui il Group CEO fornisce quadri e analisi informative sul business assicurativo |
|
| Apprezzamento per la qualità e continuità dei rapporti tra Consiglio e Group CEO | |
| Collegio sindacale | Soddisfazione per le modalità con cui il Collegio esercita il ruolo di vigilanza, per la sua interazione con il Consiglio e apprezzamento per l'autorevolezza della Presidente |
La maggioranza dei Consiglieri, durante la Board Review 2019, ha espresso piena soddisfazione sull'efficacia e sul funzionamento del Consiglio: si segnala, a tal proposito, che le aree di eccellenza emerse dall'analisi, sinteticamente riportate nella tabella di cui sopra, sono notevolmente aumentate rispetto allo scorso anno. La raccomandazione relativa alla presenza di competenze in materia di sostenibilità sociale e ambientale, individuata come area di miglioramento nella Board Review 2018, è stata evidenziata nel parere di orientamento agli azionisti per l'Assemblea 2019; cionondimeno, anche quest'anno, una parte minoritaria dei Consiglieri ha espresso l'auspicio di un rafforzamento del profilo qualitativo del Consiglio su tale aspetto, unitamente all'accrescimento della dimensione internazionale e delle competenze nelle aree IT, digitalizzazione e sicurezza cibernetica. Su tale ultimo aspetto, il Consiglio ha già avviato un processo per acquisire informative più puntuali dal management, anche attraverso apposite sessioni di induction. Una minoranza di Consiglieri ritiene che sussistano spazi di miglioramento sui flussi informativi tra alcuni Comitati e il Consiglio, su tematiche relative alle risorse umane e sull'esigenza di intensificare l'attività di benchmarking sui temi rilevanti nei trend di mercato.
Ai sensi di quanto previsto dall'art. 123-ter del TUIF, dal Regolamento IVASS 38/2018 e dai principi e criteri applicativi dell'art. 6 del Codice CG, la politica generale per la remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche è illustrata in un'apposita relazione approvata dal Consiglio, previo parere del CNR, che sarà sottoposta all'esame e all'approvazione dell'Assemblea 2020.
La relazione sarà disponibile sul Sito sotto la voce Governance, nelle sezioni dedicate rispettivamente alla Remunerazione e alla Assemblea degli Azionisti.
Approfondimenti nella Relazione su remunerazione e compensi
Executive Summary
La nostra governance Azionisti e investitori
Gli attori della governance
Il Consiglio elegge fra i suoi componenti il Presidente, ove non vi abbia provveduto l'Assemblea: la scelta è effettuata fra candidati in possesso di requisiti professionali specifici fra quelli richiesti per gli altri Consiglieri. Il Presidente ha la legale rappresentanza della Società e la esprime con l'apposizione della propria firma abbinata a quella di altro legale rappresentante sotto la denominazione della Società5 .
Il Decreto del Ministero dello Sviluppo economico n° 220 del 2011 prevede che, per assumere la carica, il presidente, l'amministratore delegato e i componenti del comitato esecutivo di un'impresa di assicurazione debbano aver svolto, per non meno di un quinquennio, almeno una delle seguenti attività:
Per la carica di direttore generale (o di funzione equivalente) è richiesto il possesso di una specifica competenza professionale acquisita in materia assicurativa, creditizia o finanziaria attraverso esperienze di lavoro con funzioni dirigenziali di adeguata responsabilità per un periodo non inferiore a 5 anni.
Oltre alle altre attribuzioni spettanti a termini di legge, il Presidente presiede l'Assemblea in conformità alle regole fissate nel Regolamento Assembleare.
Inoltre, convoca e presiede il CdA e ne fissa l'ordine del giorno, assicura che i componenti siano posti nelle condizioni di essere preparati a ciascuna seduta; ne dirige, coordina e modera i lavori proclamando i risultati delle rispettive deliberazioni.
Redige, supportato dal Segretario, il verbale di ogni seduta del Consiglio, che viene reso disponibile ai componenti, nel termine previsto per la messa a disposizione della documentazione relativa alla riunione successiva.
Gabriele Galateri di Genola, confermato Presidente per il triennio 2019-2021 con deliberazione del CdA del 7 maggio 2019, riunitosi al termine dei lavori dell'Assemblea tenutasi in pari data, ha assunto le funzioni dal 23 maggio 2019, data di entrata in vigore del nuovo Statuto, che non prevede più limiti d'età per la carica. Il Presidente non svolge un ruolo operativo non essendogli state attribuite deleghe aggiuntive rispetto ai poteri previsti dalla legge e dallo Statuto.
Il Regolamento IVASS 38/2018 ha sancito che il presidente del consiglio di amministrazione delle imprese assicurative e delle USCI cui si applica il cd. "regime rafforzato" (tra le quali rientra Generali) non deve avere un ruolo esecutivo né svolgere alcuna funzione gestionale; inoltre non può essere componente del comitato esecutivo, se costituito, ma può partecipare alle relative riunioni, senza diritto di voto. Conseguentemente, nella seduta del 30 gennaio 2019, il Consiglio ha deliberato, ai sensi del combinato disposto dell'art. 2365 c.c. e dell'art. 32.2, lett. g) dello Statuto, l'adeguamento del testo degli articoli 29.3, 29.4 e 35.3 dello Statuto stesso e, successivamente, l'Assemblea 2019 ha approvato la modifica dell'art. 35.3 dello Statuto, circa le modalità di nomina del presidente del Comitato Esecutivo, essendo in passato previsto un'automatica coincidenza tra la presidenza del consiglio e quella dell'eventuale Comitato Esecutivo. Si rammenta peraltro che da tempo la Compagnia non istituisce un proprio comitato esecutivo.
Il Consiglio elegge fra i suoi componenti uno o più Vicepresidenti, ai quali spetta di sostituire in tutte le sue attribuzioni il Presidente in caso di sua assenza o impedimento. In presenza di più Vicepresidenti, tale com-
5 Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo dedicato alla Rappresentanza legale (nel primo capitolo La nostra governance).
pito spetta al Vicepresidente che ricopre anche la carica di Amministratore Delegato: qualora nessuno dei Vicepresidenti ricopra tale ruolo, la sostituzione compete al Vicepresidente più anziano di età.
Francesco Gaetano Caltagirone (cui spetta, in virtù dell'art. 30.2 dello Statuto, il ruolo di Vicepresidente vicario) e Clemente Rebecchini sono stati confermati nella carica di Vicepresidenti per il triennio 2019-2021 con deliberazione consiliare del 7 maggio 2019. I Vicepresidenti ricoprono, per disposizione statutaria, la carica di componente di diritto del Comitato Esecutivo, se nominato.
Il Consiglio può nominare fra i propri componenti uno o più amministratori delegati, stabilendone le attribuzioni.
A termini di Statuto, l'Amministratore Delegato esercita il potere di guida e la gestione operativa della Società e del Gruppo, in Italia e all'estero, con ogni facoltà di ordinaria amministrazione, in coerenza con gli indirizzi generali programmatici e strategici determinati dal CdA e nei limiti di valore specificati; sono fatti salvi i poteri attribuiti dalla legge o dallo Statuto in via esclusiva ad altri organi della Società ovvero altrimenti delegati dal Consiglio. Le formali attribuzioni dell'Amministratore Delegato in carica sono riportate nel Compendio informativo alla Relazione (disponibile sul Sito).
Il CdA eletto dall'Assemblea 2019 ha confermato Philippe Donnet nella carica di Amministratore Delegato e Group CEO per il triennio 2019-2021, conferendogli i poteri di cui disponeva al termine del precedente mandato di carica.
Per monitorare l'esercizio delle deleghe del Group CEO, il Gruppo garantisce un sistematico flusso informativo proveniente da tutte le strutture aziendali e di Gruppo. Il Group CFO, con l'ausilio di una propria funzione, le raccoglie e le esamina, al fine di riferire in merito trimestralmente al Consiglio e al Collegio. Tali procedure operative sono state regolarmente applicate nel 2019, anno a partire dal quale sono state estese per comprendere anche informazioni sull'attuazione delle deliberazioni consiliari.
A cadenza mediamente mensile viene poi fornita una informativa strutturata sul generale andamento della gestione del Gruppo, segmentata anche nelle sue articolazioni geografiche e di Business Unit, sulla sua prevedibile evoluzione e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale.
Nella riunione del 7 maggio 2019 il CdA ha istituito 6 Comitati Consiliari, con l'attribuzione di funzioni propositive, consultive e istruttorie a beneficio dello stesso organo amministrativo.
Aderendo alle raccomandazioni del Codice CG sono stati nominati il Comitato Controllo e Rischi (CCR) e il Comitato Nomine e Remunerazione (CNR). Il Consiglio ha inoltre istituito il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (COPC), anche in considerazione delle disposizioni del Regolamento OPC, il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità sociale e ambientale (CGS), il Comitato per gli Investimenti (CI) e il Comitato per le Operazioni Strategiche (COS).
Il CdA ha ritenuto opportuno suddividere le competenze del precedente Comitato per gli Investimenti e le Operazioni Strategiche in due comitati separati, l'uno focalizzato sugli 'Investimenti', l'altro sulle 'Operazioni Strategiche'. La separazione dei due comitati anzidetti è stata deliberata al fine di conseguire una miglior distribuzione del carico di lavoro e, conseguentemente, una più efficace azione a beneficio della qualità delle decisioni di competenza del Consiglio. L'istituzione del CI e del COS ha reso necessaria una revisione del Regolamento del CdA e Comitati, approvata dal Consiglio nella seduta del 20 giugno 2019.
Quale riferimento statutario per l'istituzione dei Comitati Consiliari è stata individuata la norma dell'art. 34 dello Statuto, la quale dà facoltà al Consiglio di istituire comitati consultivi, anche presso il Consiglio stesso, e di fissarne le attribuzioni e i compensi. Il funzionamento dei comitati in parola è garantito dal Regolamento CdA e Comitati.
I componenti dei comitati (non meno di 3 per ciascuno di essi) sono nominati dal Consiglio e, salva sua diversa determinazione, sono scelti tra i membri dello stesso. I Comitati Consiliari decadono all'atto della cessazione del Consiglio: qualora, nel corso del mandato, uno o più componenti vengano a mancare per qualsiasi ragione, il CdA provvede, se ritenuto necessario, alla sostituzione con propri componenti che siano in possesso dei requisiti previsti per l'assunzione della carica.
Executive Summary
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Nominati dal Consiglio tra i propri componenti, i presidenti dei Comitati Consiliari ne convocano le riunioni, definendone le agende, preparandone i lavori, coordinandone e moderandone la discussione. Alla prima seduta utile del Consiglio, essi forniscono informativa sulle attività svolte dai Comitati Consiliari e sulle proposte, pareri e raccomandazioni formulate. In caso di assenza o impedimento, essi sono sostituiti in tutte le loro attribuzioni dal componente del comitato più anziano d'età.
Per l'organizzazione dei propri lavori i Comitati Consiliari si avvalgono sia di un segretario nominato dal Consiglio o dai comitati stessi, sia del supporto della funzione Corporate Affairs. Il Consiglio ha affidato il ruolo di segretario di tutti i Comitati Consiliari al Segretario del CdA, Giuseppe Catalano.
I Comitati Consiliari si radunano, su invito del proprio presidente o di chi ne fa le veci, nel luogo fissato dall'avviso di convocazione trasmesso a tutti i componenti almeno 4 giorni lavorativi prima di quello fissato per la riunione: in caso d'urgenza, il termine può essere ridotto a 2 giorni. La documentazione relativa alle riunioni è posta a disposizione dei Consiglieri contestualmente all'avviso di convocazione. Nel corso del 2019, in alcune occasioni il termine è stato leggermente ritardato, fermo che la documentazione è stata resa disponibile in anticipo rispetto alle riunioni, in tempo utile per un'adeguata valutazione da parte degli interessati, oltre a essere stata illustrata e approfondita nel corso della seduta stessa: tali situazioni eccezionali hanno riguardato pochi documenti (per es.: presentazioni oggetto di revisione a seguito di pareri di funzioni interne, una presentazione su un'operazione ancora in corso di negoziazione al momento della scadenza del termine dianzi indicato). Le risultanze della Board review 2019 testimoniano soddisfazione per l'adeguatezza del processo di informazione che precede le riunioni dei Comitati.
I Comitati Consiliari si riuniscono sulla base di un calendario approvato dal Consiglio, su proposta dei loro presidenti, e aggiornato ogniqualvolta ritenuto opportuno e/o necessario dal rispettivo presidente, alla luce dell'evoluzione delle attività sociali; è previsto che le riunioni si tengano in tempo utile per la trattazione delle materie di rispettiva competenza, i cui esiti sono poi sottoposti all'esame e alla valutazione del Consiglio.
Alle sedute dei Comitati Consiliari possono partecipare persone diverse dai loro componenti – per esempio: altri Consiglieri, dirigenti e funzionari del Gruppo – su invito del presidente del comitato stesso, anche con riferimento a singoli punti all'ordine del giorno. Alle riunioni partecipa con continuità il Presidente, per assicurare il corretto coordinamento con le attività del Consiglio.
Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei voti: a parità di voto prevale quello del presidente del comitato. Il voto non può essere espresso per rappresentanza.
Di ogni riunione viene redatto un verbale, firmato dal presidente del comitato e dal suo segretario.
Nello svolgimento delle proprie attività, i Comitati Consiliari hanno la facoltà di accedere alle informazioni e alle strutture aziendali ritenute necessarie per lo svolgimento dei propri compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio. In questo senso, nel 2019 è stata richiesta più volte la presenza alle riunioni dei manager della Compagnia, competenti per le materie iscritte all'ordine del giorno, che hanno fornito ai componenti dei Comitati Consiliari gli approfondimenti e la documentazione utile all'assunzione delle relative decisioni.
I comitati previsti dal Codice CG dispongono di un adeguato budget annuale di spesa attribuito loro dal Consiglio (che si è riservato la facoltà di approvare almeno annualmente il budget anche per i comitati la cui istituzione non è oggetto di espressa raccomandazione del Codice CG). Inoltre, ai componenti dei Comitati Consiliari spetta il rimborso delle spese sostenute per intervenire alle riunioni nonché l'eventuale compenso stabilito dal Consiglio.
In linea con le best practice, gli Amministratori Indipendenti costituiscono la maggioranza dei componenti dei comitati consiliari raccomandati dal Codice CG e a uno di essi ne è stata affidata la presidenza.

■ Amministratori Indipendenti Amministratori non Indipendenti

Nelle pagine che seguono forniamo per ciascun comitato l'informativa di dettaglio inerente ai contenuti dell'incarico a essi conferito e all'attività effettivamente svolta nel corso dell'esercizio. Riguardo alle riunioni tenutesi nell'anno, anche per opportuno raffronto, indichiamo in apposite tabelle numero, durata e presenza media dell'ultimo triennio.
Executive Summary
La nostra governance Azionisti e investitori
Gli attori della governance

Nella seduta del 7 maggio 2019 il CdA ha confermato la composizione del CCR in carica nel precedente triennio di mandato, con la sola sostituzione di Romolo Bardin con Ines Mazzilli, confermando l'attribuzione della Presidenza ad Alberta Figari e il ruolo di Segretario a Giuseppe Catalano.
La maggioranza dei componenti del CCR è in possesso di una specifica competenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria. È stato accertato il possesso del requisito d'indipendenza in capo a 4 dei 5 componenti: l'amministratore non indipendente Clemente Rebecchini è stato nominato componente del comitato in considerazione della sua qualificata e ampia esperienza in materia finanziaria e di gestione dei rischi.
Alle riunioni partecipano, quali invitati permanenti, i responsabili delle Funzioni Fondamentali.
Il CCR è investito di funzioni consultive, propositive e istruttorie nelle materie dei controlli interni e della gestione dei rischi. Assiste il CdA nella determinazione delle linee di indirizzo del SCIGR, nella verifica periodica della sua adeguatezza e del suo effettivo funzionamento; nell'identificazione, valutazione e gestione dei principali rischi aziendali, ivi inclusi quelli derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio stesso sia venuto a conoscenza e quelli connessi ai temi di carattere non finanziario. Esprime pareri sulle proposte formulate in merito alla nomina, revoca e remunerazione dei responsabili delle Funzioni Fondamentali e sui piani di attività delle stesse.
Le competenze riservate al CCR sono riportate integralmente nel Compendio informativo alla Relazione (disponibile sul Sito).
* Il CCR non corrisponde al cd. Audit Committee di stampo anglosassone in quanto non è un organo con funzioni di controllo sulle attività del CdA bensì di supporto al medesimo per le deliberazioni in materia di controllo interno e gestione dei rischi (vedi Codice CG, principio 7.P.3. lett. a.ii).
| Mese | Solvency II | Controlli interni, gestione dei rischi | Documenti finanziari e contabili, investimenti |
|---|---|---|---|
| Gennaio | · Esame di modifiche minori del Modello Interno di calcolo del capitale ai sensi di Solvency II e della relativa documentazione da presentare all'IVASS |
· Proposta di budget del Comitato per il 2019 · Esame dei risultati del Risk Assessment 2018 relativo ai rischi operativi e di compliance · Parere sui Piani delle attività 2019 per la Società e per il Gruppo e sui relativi budget di spesa · Parere in merito al sistema di incentivazione 2019 · Analisi di mercato e proposte retributive per i responsabili delle Funzioni Fondamentali · Informativa sul monitoraggio dei limiti di concentrazione di Gruppo |
|
| Febbraio | · Informativa sulla corretta e omogenea applicazione dei principi contabili · Parere sulle procedure di impairment test, ai sensi del documento congiunto Banca d'Italia/CONSOB/ISVAP del 3 marzo 2010, n°4 |
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| Marzo | · Informativa in tema di capitale di rischio di Gruppo ai sensi di Solvency II a livello di Gruppo al 31/12/2018 |
· Valutazione dell'adeguatezza e dell'efficacia del Sistema di controllo interno e gestione dei rischi · Esame della Relazione attuariale sulle riserve tecniche della Società · Esame della relazione della funzione di compliance circa le attività svolte per il controllo di conformità al Regolamento congiunto di Banca d'Italia e CONSOB del 29 ottobre 2007 ed esame della relazione redatta dalla funzione di compliance, ai sensi della delibera CONSOB 28 aprile 2010, n° 17297, sui reclami relativi alla distribuzione dei prodotti finanziari assicurativi · Esame delle relazioni della responsabile del Group Audit, del Group Compliance Officer e del Group Chief Risk Officer sulle politiche di remunerazione (art. 58 Regolamento IVASS 38/2018) · Informativa di aggiornamento da parte del DP e parere sul piano di attività 2019 e sul relativo budget · Monitoraggio periodico sui limiti relativi alla SAA |
· Valutazione sul corretto utilizzo dei principi contabili e sulla loro omogeneità tra le varie società del Gruppo, ai fini del bilancio consolidato, e valutazione sul corretto utilizzo dei principi contabili ai fini del bilancio della Capogruppo · Informativa in tema di Impairment test del goodwill · Esame della reportistica in materia di investimenti |
| Aprile | · Informativa sulle technical provision ai sensi di Solvency II, Underwriting e Reinsurance di Assicurazioni Generali S.p.A. · Informativa sulla revisione e verifica indipendente dei metodi di valutazione delle attività e passività diverse dalle riserve tecniche della Capogruppo |
· Esame dell'ORSA Report 2018 della Capogruppo · Esame del Regulatory Supervisory Report e del Solvency Financial Condition Report della Capogruppo · Esame delle Relazioni della Società di Revisione ai sensi dell'art. 14 D.lgs. 27 gennaio 2010, n° 39, dell'art. 10 del Regolamento UE n° 537/2014 e dell'art. 102 del D.lgs. 7 settembre 2005, n° 209, e dell'art. 11 del Regolamento UE n° 537/2014 |
| Mese | Solvency II | Controlli interni, gestione dei rischi | Documenti finanziari e contabili, investimenti |
|---|---|---|---|
| Maggio | · Informativa sulle technical provision ai sensi di Solvency II, Underwriting e Reinsurance del Gruppo · Informativa in tema di capitale di rischio di Gruppo ai sensi di Solvency II al 31 marzo 2019 · Informativa sulla revisione e verifica indipendente dei metodi di valutazione delle attività e passività diverse dalle riserve tecniche del Gruppo Generali |
· Esame dell'ORSA Report 2018 del Gruppo · Esame del Regulatory Supervisory Report e del Solvency Financial Condition Report del Gruppo |
|
| Giugno | · Informativa su posizioni di solvibilità locali al 31 dicembre 2018 · Esame di modifiche del Modello Interno di calcolo del capitale ai sensi di Solvency II e della relativa documentazione da presentare all'IVASS |
· Esame del Group Audit Report e del Report di Audit di Assicurazioni Generali S.p.A. al 31 marzo 2019 · Informativa sul monitoraggio dei limiti di concentrazione di Gruppo |
· Esame della reportistica in materia di investimenti · Esame della relazione della Società di Revisione redatta ai sensi dell'art. 12 del Regolamento IVASS 42/2018 |
| Luglio | · Informativa in tema di capitale di rischio di Gruppo ai sensi di Solvency II al 30 giugno 2019 |
· Informativa di aggiornamento sullo stato delle attività delle Funzioni di controllo al 30 giugno 2019 · Valutazione dell'adeguatezza e dell'efficacia del Sistema di controllo interno e gestione dei rischi · Relazione del responsabile della funzione di Internal Audit su gestione dei reclami · Informativa sugli investimenti nel settore del private equity · Monitoraggio periodico sui limiti relativi alla SAA |
· Informativa sulle Relazioni semestrali al 30 giugno 2019 e sulla revisione contabile limitata delle stesse, in corso di esecuzione da parte della Società di Revisione · Informativa di aggiornamento da parte del Dirigente Preposto · Esame della reportistica in materia di investimenti |
| Ottobre | · Informativa in tema di capitale di rischio ai sensi di Solvency II a livello di Gruppo al 30 settembre 2019 · Revisione del Liquidity Risk Management Plan, del Recovery Plan e del Systemic Risk Management Plan |
· Esame del Group Audit Report e del Report di Audit di Assicurazioni Generali S.p.A. al 30 settembre 2019 · Informativa sul monitoraggio dei limiti di concentrazione di Gruppo |
· Esame della reportistica in materia di investimenti |
| Novembre | · Informativa sugli investimenti nel settore del private equity · Reportistica in materia di outsourcing · Monitoraggio periodico sui limiti relativi alla SAA |
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| Dicembre | · Revisione del Risk Appetite Framework | · Esame della delibera quadro sugli investimenti della Capogruppo, ai sensi del Regolamento IVASS 24/2016 |
Nel 2019, su invito del suo presidente, hanno partecipato alle sedute del CCR i responsabili delle 4 Funzioni Fondamentali, il Dirigente Preposto nonché alcuni dirigenti e funzionari della Compagnia aventi competenza sugli argomenti che, di volta in volta, sono stati sottoposti all'esame del CCR: a cadenza periodica hanno preso parte ad alcune sedute anche esponenti della Società di Revisione, limitatamente a specifici temi all'ordine del giorno.
L'avviso di convocazione è trasmesso anche ai componenti del Collegio per consentirne la partecipazione alle riunioni. Nel 2019 la percentuale di partecipazione di questi ultimi è stata del 84%, mentre nel 2018 del 83,3%.
Durante l'esercizio 2019 il CCR non ha fatto ricorso all'ausilio di consulenti esterni alla Società.
In occasione delle riunioni del 2019, i responsabili delle 4 Funzioni Fondamentali hanno riferito sull'operato delle proprie strutture al CCR e ai componenti del Collegio: detti responsabili hanno avuto accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico.
Si precisa che il CCR, nel corso del 2019, ha espresso diversi pareri e raccomandazioni su specifici aspetti inerenti all'identificazione dei principali rischi aziendali; ha monitorato l'autonomia, l'efficacia e l'efficienza delle risorse assegnate alle Funzioni Fondamentali, chiedendo altresì, in occasione delle riunioni del CCR stesso (alla presenza del Collegio) di svolgere alcune verifiche su specifiche aree operative.

I componenti del CCR ricevono un compenso annuo lordo (60.000 EUR per il presidente e 40.000 EUR per gli altri componenti) e un gettone di presenza pari a 2.000 EUR per seduta, oltre al rimborso delle spese sostenute per intervenire alle riunioni.
Le riunioni del CCR si tengono in tempo utile per deliberare nelle materie sulle quali è prevista l'interazione con il Consiglio e sulle risultanze delle stesse è fornito sistematicamente al Consiglio un rapporto scritto, di regola nei tempi previsti per la messa a disposizione della documentazione pre-consiliare.
Delle riunioni è sempre stato redatto dal presidente e dal Segretario un processo verbale, poi approvato nelle successive riunioni.


Executive Summary
Gli attori della governance
79
La Tabella 2/b allegata alla Relazione evidenzia le presenze relative a ciascun componente del CCR. Il calendario 2020 prevede al momento 13 riunioni.
Con riferimento all'esercizio 2019, le risorse finanziarie messe a disposizione del comitato per le attività rientranti nelle proprie attribuzioni sono state pari complessivamente a 250.000 EUR, in conformità al relativo budget di spesa.
Nella riunione del 23 gennaio 2020 il CCR ha definito il proprio budget di spesa per l'esercizio 2020 in 250.000 EUR, poi approvato dal Consiglio nella successiva seduta del 29 gennaio 2020.

Nella seduta del 7 maggio 2019, il CdA ha confermato la composizione del COPC in carica nel precedente triennio di mandato, con la sostituzione di Roberto Perotti e Paola Sapienza con Ines Mazzilli e Antonella Mei-Pochtler, confermando l'attribuzione della Presidenza a Paolo Di Benedetto e il ruolo di segretario a Giuseppe Catalano. In conformità alla normativa di legge e regolamentare applicabile, il COPC ha ricevuto dal Consiglio il compito di esprimere pareri sulle operazioni con parti correlate sottoposte alla sua attenzione, in conformità alle Procedure OPC approvate dal Consiglio: il parere ha per oggetto l'interesse della Società al compimento delle operazioni con parti correlate e la convenienza e la correttezza sostanziale delle relative condizioni.
Il COPC, inoltre, è competente a esprimere il proprio parere sulla revisione delle Procedure OPC; per il rilascio dei propri pareri, può farsi assistere da uno o più esperti indipendenti.
Nella nostra governance il rilascio di pareri sulle operazioni relative ai compensi degli Amministratori, dei Sindaci effettivi e dei componenti del GMC spetta, in ragione della materia trattata, al CNR, che è composto in maggioranza da Amministratori Indipendenti.
La disciplina del COPC, formalizzata anche nelle Procedure OPC, è stata ottimizzata, nell'arco del precedente triennio di mandato consiliare, per renderne più efficace il coordinamento con gli altri comitati che trattino materie di interesse comune.
Il numero delle riunioni non segue un calendario annuale predefinito, ma varia in funzione del numero di operazioni che si rende necessario sottoporre all'esame del COPC.
Nel 2019 il COPC si è riunito in 3 occasioni: ogni anno, vi è almeno una riunione in cui il comitato riceve un'informativa sulle operazioni effettuate nell'esercizio precedente classificate come esenti dall'applicazione delle Procedure OPC.
Nella Tabella 2/b allegata alla Relazione sono indicate le presenze relative a ciascun componente del COPC.
Delle riunioni è sempre stato redatto dal presidente e dal Segretario un processo verbale, poi approvato in occasione delle riunioni successive.

L'avviso di convocazione è trasmesso anche al Collegio per consentire a tutti i suoi componenti di partecipare alle sedute: nel 2019, la percentuale di partecipazione di questi ultimi è stata del 42% (78% nel 2018).
Secondo quanto deliberato dal Consiglio, i componenti del COPC ricevono un compenso annuo lordo (25.000 EUR per il presidente e 20.000 EUR per gli altri componenti) e un gettone di presenza pari a 2.000 EUR per seduta, oltre al rimborso delle spese sostenute per intervenire alle riunioni.

COPC: durata media riunioni

Executive Summary
La nostra governance Azionisti e investitori
Gli attori della governance

* Componenti del comitato soltanto in relazione alle tematiche inerenti alle nomine.
Nella seduta del 7 maggio 2019, il CdA ha allargato da 5 a 7 la composizione del CNR, confermando i membri in carica nel precedente triennio di mandato, con la sostituzione di Ornella Barra e la nomina quali nuovi componenti di Clemente Rebecchini, Alberta Figari e Romolo Bardin, attribuendo la Presidenza a Diva Moriani e confermando nel ruolo di segretario Giuseppe Catalano.
Il Consiglio ha ritenuto di confermare la scelta, già effettuata nel precedente triennio di mandato, di dotarsi di un unico comitato che integri in sé le competenze in materia sia di nomine sia di remunerazione (che spesso si combinano tra loro in vista delle deliberazioni che il CdA è chiamato ad assumere).
Tale comitato, che è presieduto da un Amministratore Indipendente, è formato da 7 componenti, che si riducono a 3, in maggioranza indipendenti, per la trattazione di argomenti in materia di remunerazione.
Qualora uno o più dei suoi componenti dichiarino la sussistenza di rapporti di correlazione con un'operazione sottoposta all'esame del CNR, lo stesso è integrato, limitatamente all'esame di detta operazione, dagli altri Amministratori Indipendenti facenti parte del CdA a partire dal più anziano d'età. Mancando almeno 2 Amministratori Indipendenti a formare il CNR, il parere o la proposta sono resi da un esperto indipendente nominato dal Consiglio. Si precisa peraltro che, nell'arco del 2019, nessun Amministratore, né altri soggetti interessati, hanno preso parte alle riunioni del CNR in cui vengono formulate proposte al Consiglio in merito alla propria remunerazione.
e indipendente
Il CNR svolge un ruolo consultivo, propositivo e istruttorio a favore del CdA, con il supporto del CGS, nell'assunzione delle decisioni di sua competenza relative alla dimensione, alla composizione del CdA stesso nonché alla sostituzione degli Amministratori Indipendenti. Svolge l'istruttoria sulla predisposizione del piano di successione degli Amministratori esecutivi ed esprime un parere sulle proposte del Group CEO in merito al piano per la successione degli appartenenti al GMC e sulle politiche di sviluppo e gestione degli appartenenti al GLG.
Esprime inoltre pareri e formula proposte al CdA sulla definizione delle politiche di remunerazione e sulla determinazione del trattamento economico spettante all'Amministratore Delegato, al Direttore Generale (ove nominato), al Presidente, agli altri Amministratori e ai Sindaci nonché, previo parere del Group CEO, a coloro che ricoprono ruoli interni alla Società e al Gruppo rilevanti ai fini dell'appartenenza al GMC. Riguardo al trattamento economico spettante agli Amministratori esecutivi e agli altri Amministratori che ricoprono particolari cariche, il CNR esprime proposte e formula pareri al Consiglio sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile della remunerazione, verificando l'effettivo raggiungimento di tali obiettivi. Esprime, inoltre, un parere sulle proposte formulate dal Group CEO in merito alla designazione e alla remunerazione dei componenti del GMC, degli appartenenti al GLG e dei presidenti, degli amministratori esecutivi e dei direttori generali delle controllate strategiche.
Le competenze riservate al CNR per deliberazione consiliare sono riportate integralmente nel Compendio informativo alla Relazione (disponibile sul Sito).
| DIARIO DEL CNR 2019 – Principali pareri e valutazioni | |||
|---|---|---|---|
| Mese | Nomine | Remunerazione | Controllate del Gruppo |
| Gennaio | · Parere sulla proposta relativa al sistema di incentivazione 2019 di Gruppo per i componenti del GMC e del GLG · Esame della proposta di Piano di azionariato per i dipendenti del Gruppo |
||
| Febbraio | · Esame del progetto di Parere di orientamento agli Azionisti sulla dimensione e composizione del nominando CdA |
· Proposta sul budget di spesa del Comitato per il 2019 · Parere su consuntivazione dei piani di incentivazione 2018 per il Group CEO e i componenti del GMC · Esame della proposta di Piano di azionariato per i dipendenti del Gruppo |
|
| Marzo | · Parere sulla consuntivazione dei piani di incentivazione 2018 per il Group CEO e i componenti del GMC · Parere sulla Relazione annuale sulla remunerazione e sui documenti informativi sui piani di incentivazione · Parere sulla proporzionalità retributiva tra il Group CEO e il personale dell'impresa · Parere sul Piano di azionariato per i dipendenti del Gruppo · Parere in merito alla definizione dei key target e range relativi agli obiettivi STI 2019 per i componenti del GMC e sul sistema di incentivazione 2019 per il Group CEO · Parere sulla proposta di remunerazione per i componenti del nominando Consiglio · Parere sull'aumento di capitale al servizio del piano LTI 2016 |
· Parere sulla nomina e sul trattamento retributivo di esponenti di vertice di Gruppo |
|
| Aprile | · Esame di tematiche in materia di remunerazione |
||
| Maggio | · Informativa sulla nomina del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Generali · Parere sulla nomina dell'OdV |
· Parere sul trattamento retributivo dei Comitati Consiliari e dell'OdV |
| Mese | Nomine | Remunerazione | Controllate del Gruppo |
|---|---|---|---|
| Giugno | · Consuntivazione dello speciale piano azionario 2016-19 per il Group CEO · Esame del benchmark di mercato sul trattamento retributivo del Presidente, del Group CEO e dei componenti del GMC · Proposta di trattamento retributivo per il Group CEO · Parere sulle proposte di revisione retributiva per i componenti del GMC · Pareri sul piano LTI 2019 |
||
| Ottobre | · Parere sul piano di successione per i componenti del GMC · Valutazione periodica sul processo per la successione del Group CEO |
· Analisi sui possibili meccanismi di attuazione dei Piani LTI |
· Parere sulla nomina e sul trattamento retributivo di esponenti di vertice di Gruppo |
| Dicembre | · Parere sulla nomina e sul trattamento retributivo di esponenti di vertice di Gruppo |
Le seguenti 3 tabelle recano schematicamente gli indici di attività del comitato nell'ultimo triennio.
Delle riunioni è sempre stato redatto dal presidente e dal Segretario un processo verbale, poi approvato nelle successive riunioni.
La Tabella 2/b allegata alla Relazione attesta le presenze relative a ciascun componente del CNR.


CNR: numero riunioni - Solo materia 'nomine' anno 2017 = 7; anno 2018 = 5; anno 2019 = 5.
CNR: durata media riunioni

CNR: presenza media alle riunioni - Solo materia 'nomine' anno 2017 = 94,3%; anno 2018 = 96%; anno 2019 = 93%.
Per l'anno 2020 sono state programmate al momento 6 riunioni.
Come approvato dal Consiglio nell'adunanza del 7 maggio 2019, i componenti del comitato ricevono un compenso annuo lordo (40.000 EUR per il presidente, 30.000 EUR per i componenti e 20.000 EUR per i componenti del comitato soltanto in relazione alle tematiche di nomine) e un gettone di presenza pari a 2.000 EUR per seduta, oltre al rimborso delle spese sostenute per intervenire alle riunioni.
In occasione della riunione tenutasi il 14 febbraio 2020, il CNR ha deliberato il proprio budget di spesa per l'esercizio 2020 in 100.000 EUR, poi approvato dal Consiglio di Amministrazione in occasione della propria seduta del 19 febbraio 2020.
Durante l'esercizio 2019 il CNR si è avvalso di consulenti esterni indipendenti, alcuni dei quali hanno fornito la propria attività consulenziale anche ad altre società del Gruppo, per corrispettivi tali da non inficiare la loro indipendenza di giudizio.
Il CdA ha accertato che il CNR è composto in maggioranza da Amministratori non esecutivi Indipendenti. Tutti i componenti del comitato, nella composizione competente in materia di remunerazione, sono in possesso di una adeguata conoscenza sui temi concernenti le politiche retributive.
Il suo presidente o altro suo membro possono riferire all'Assemblea annuale sulle modalità di esercizio delle funzioni demandate al Comitato.
Nel 2019, su invito del presidente, hanno partecipato con assiduità alle sedute il responsabile della funzione Group HR & Organization e altri componenti dell'Alta Direzione.
Il Collegio è invitato a partecipare alle sedute per la parte di trattazione delle tematiche sulla remunerazione. Nel 2019 la percentuale di partecipazione di questi ultimi è stata del 61% (nel 2018 del 67%).

Executive Summary
85
Nella seduta del 7 maggio 2019, il CdA ha allargato da 3 a 5 la composizione del CGS, confermando i membri in carica nel precedente triennio di mandato, con la sostituzione di Alberta Figari e la nomina quali nuovi componenti dei due Vice Presidenti e di Antonella Mei-Pochtler, confermando la Presidenza a Gabriele Galateri e il ruolo di segretario a Giuseppe Catalano.
Il Consiglio s'è dotato di un organo endoconsiliare cui demandare, da un lato, l'approfondimento delle questioni in materia di governo societario; dall'altro, l'esame delle tematiche di crescente rilievo sulla sostenibilità sociale ed ambientale, dando in tal modo coerente risposta all'esigenza di ricevere adeguato supporto per la definizione delle linee strategiche – e per il monitoraggio della loro compiuta applicazione – circa lo sviluppo sostenibile e la promozione di iniziative di responsabilità sociale in seno al Gruppo.
Il CGS svolge un ruolo consultivo, propositivo e istruttorio a favore del CdA nell'assunzione delle decisioni relative all'assetto delle regole di governo societario della Società e del Gruppo. Esprime un parere sul processo di autovalutazione annuale del CdA (Board review) e sulla documentazione assembleare nonché in merito alla politica sul cumulo degli incarichi. Supporta il CdA nell'accertamento del possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla legge e dal Codice CG in capo agli Amministratori; del possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalla legge e dalla Fit&Proper Policy in capo agli Amministratori e ai dirigenti che all'interno della Società e del Gruppo costituiscono le prime linee di riporto dell'Amministratore Delegato o del Direttore Generale e ai membri del GMC. Assiste altresì il Consiglio nell'accertamento dell'insussistenza di cause di ineleggibilità, incompatibilità o decadenza ex lege in capo agli Amministratori, ai componenti del Collegio e al Direttore Generale (se nominato).
In merito alla sostenibilità sociale, in particolare, il Comitato è chiamato ad esprimere il proprio parere sulla "Carta degli Impegni di Sostenibilità", sulla "Politica di Gruppo per l'Ambiente e il Clima", sugli altri elementi del "Sistema di Gestione Ambientale" e su ogni altra questione concernente il principio della sostenibilità connessa all'esercizio dell'attività della Società e del Gruppo.
Alla luce di quanto previsto dal D.lgs. 30 dicembre 2016, n° 254 in materia di rendicontazione delle informazioni di carattere non finanziario, il CGS ha supportato il CdA nell'adozione delle decisioni di competenza, esprimendo un parere sulla metodologia di rendicontazione, sulla definizione degli indicatori materiali e sulla Politica di diversità per i componenti degli organi sociali della Società.
Rispetto al precedente triennio di mandato consiliare, a fronte della crescente rilevanza delle tematiche trattate, la composizione del CGS è stata integrata da due ulteriori componenti della rilevanza dei due Vice Presidenti.
| DIARIO DEL CGS 2019 – Principali pareri e valutazioni | ||
|---|---|---|
| Mese | Governance | Sostenibilità |
| Febbraio | · Esame del progetto di Parere di orientamento agli Azionisti sulla dimensione e composizione del nominando consiglio di amministrazione · Informativa sulla comunicazione del Comitato italiano per la Corporate Governance del 21 dicembre 2018 · Valutazioni sull'accertamento dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza dei componenti degli organi di amministrazione e controllo della Società · Valutazioni sull'accertamento dei requisiti previsti dalla Fit&Proper Policy della Capogruppo per il Personale rilevante, così come definito dalla Policy |
· Informativa di aggiornamento su tematiche di sostenibilità · Prima analisi sui contenuti della DNF |
| Marzo | · Parere sulla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2018 · Parere sull'avviso di convocazione dell'Assemblea degli Azionisti e sulle relative relazioni |
· Informativa sulla DNF · Esame della Group Policy for Sustainability |
| Aprile | · Esame del documento previsto dagli art. 5, c. 2, lett. i), e 71, c. 2, lett. m,), del Regolamento IVASS 38/2018 |
· Esame della Policy for Sustainability della Capogruppo · Aggiornamento sulla Climate Strategy |
| Maggio | · Aggiornamento su tematiche di sostenibilità · Informativa sul framework per l'emissione di green bond |
| Mese | Governance | Sostenibilità |
|---|---|---|
| Giugno | · Parere sulle modifiche al testo del Regolamento CdA e Comitati · Valutazioni sull'accertamento di requisiti di componenti degli organi sociali |
· Informativa finanziaria sui rischi connessi ai cambiamenti climatici |
| Settembre | · Parere sulla Policy per il piano di successione del Group CEO · Informativa sulle novità normative ex D.lgs. 10 maggio 2019, n° 49 · Informativa sul processo di autovalutazione del Consiglio per il triennio 2019-2021 |
|
| Novembre | · Parere sul conferimento dell'incarico a un consulente esterno per le attività di Board review per il triennio di mandato 2019-21 |
· Parere sulla matrice di materialità del Gruppo · Informativa di aggiornamento su DNF |
Le seguenti 3 tabelle recano schematicamente gli indici di attività del comitato nell'ultimo triennio.
Delle riunioni è sempre stato redatto dal presidente e dal Segretario un processo verbale, poi approvato in occasione delle riunioni successive.
La Tabella 2/b allegata alla Relazione attesta le presenze relative a ciascun componente del CGS.
Per l'anno 2020 sono state programmate al momento 4 riunioni.



CGS: durata media riunioni

Gli attori della governance
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Come approvato dal Consiglio nell'adunanza del 15 maggio 2019, i componenti del comitato ricevono un compenso annuo lordo (30.000 EUR per il presidente e 20.000 EUR per gli altri componenti) e un gettone di presenza pari a 2.000 EUR per seduta, oltre al rimborso delle spese sostenute per intervenire alle riunioni.
L'avviso di convocazione è trasmesso altresì al Collegio, la cui partecipazione alle sedute del CGS nel 2019 è risultata del 68% (nel 2018, 62,96%).

Il Consiglio del 28 aprile 2016 aveva deciso di continuare ad avvalersi di uno specifico Comitato per gli Investimenti (CI), mantenendone invariata la composizione rispetto al precedente mandato triennale: il comitato era presieduto dal Group CEO e composto da 3 Amministratori non esecutivi e 2 top manager della Società.
Il CdA del 25 gennaio 2017 ha esteso le competenze del comitato anche alle operazioni aventi valore strategico, ridefinendone la denominazione in Comitato per gli Investimenti e le Operazioni Strategiche (CIS) e mutandone la composizione. Il CdA del 7 maggio 2019 ha deliberato la suddivisione delle competenze del CIS, in due distinti Comitati, competenti rispettivamente, da un lato, per gli Investimenti e, dall'altro, per le Operazioni Strategiche, per le ragioni precedentemente esposte. Il Group CFO, il Group CRO e il Group CIO partecipano stabilmente alle riunioni.
Il CI ha compiti consultivi, propositivi e istruttori nei confronti del Consiglio – in coerenza con l'assetto di governance definito dalla normativa di vigilanza assicurativa vigente – e del Group CEO, nei limiti delle loro rispettive attribuzioni, nella materia degli investimenti.
In particolare, il CI esamina le tematiche relative agli investimenti, tra cui quelle riguardanti la SAA e la ALM del Gruppo, per supportare il CdA nell'attività di valutazione e monitoraggio della coerenza delle attività di investimento perseguite dal management con gli obiettivi e i vincoli di capitale derivanti dal processo di pianificazione.
Verifica preventivamente ed esprime un parere in merito alle operazioni di investimento e disinvestimento di competenza del Consiglio, previo esame dei pareri delle competenti funzioni di controllo.
L'organo è altresì chiamato a svolgere un'analisi periodica della situazione dei mercati finanziari internazionali e di quelli rilevanti per l'operatività del Gruppo, dell'evoluzione del contesto politico, economico e finanziario nei contesti di rilevanza per il Gruppo nonché delle previsioni finanziarie su cui si fonda la strategia del Gruppo, potendo raccomandare eventuali proposte di revisione della SAA che ottimizzino il profilo di rischio e rendimento del capitale economico. Inoltre esamina le operazioni di investimento e di disinvestimento di particolare rilevanza effettuate nel periodo precedente.
L'avviso di convocazione è trasmesso anche al Collegio per consentire a tutti i suoi componenti la partecipazione alle sedute. Nel 2019 la percentuale di partecipazione di questi ultimi è stata dell'81% (85% nel 2018, con riferimento al CIS).
I componenti del CI ricevono un compenso annuo lordo (30.000 EUR per tutti i membri escluso il presidente) e un gettone di presenza di 2.000 EUR per seduta, oltre al rimborso delle spese sostenute per intervenire alle riunioni.
Delle riunioni è sempre stato redatto dal presidente del comitato e dal Segretario un processo verbale, poi approvato in occasione delle riunioni successive.
Nel corso del 2019 ha svolto attività istruttoria ed espresso pareri riguardo la SAA del Gruppo, operazioni relative all'attività di asset management del gruppo, in ambito immobiliare e su operazioni di investimento e disinvestimento di partecipazioni finanziarie, anche nel settore del private equity.
Su analoghe materie relative agli investimenti aveva svolto la propria attività il Comitato per gli investimenti e le operazioni strategiche, in carica sino al 7 maggio 2019.
Negli otto mesi di attività del 2019 il CI si è riunito in 9 occasioni, con una partecipazione media dei suoi componenti del 94% ed una durata media di 1 ora e 26' per seduta. Per mancanza di omogeneità di confronto si omettono le consuete tabelle di raffronto cronologico dell'ultimo triennio.
La Tabella 2/b allegata alla Relazione evidenzia le presenze relative a ciascun componente del CI. Il calendario 2020 prevede al momento 10 riunioni.
Executive Summary
La nostra governance Azionisti e investitori
Gli attori della governance
Il CdA del 7 maggio 2019, come anticipato, ha deliberato di suddividere le competenze del CIS in due distinti Comitati, l'uno focalizzato sugli investimenti e l'altro sulle operazioni strategiche, per le ragioni precedentemente esposte. Il Group CFO, il Group CRO e il Group CIO partecipano stabilmente alle riunioni.
Il COS valuta preventivamente, ed esprime un parere in merito a operazioni, attività e altre iniziative di valore strategico o destinate a incidere sulla struttura o sul modello di business del Gruppo, e comunque aventi un valore superiore a 50 milioni di euro. E' inoltre competente a formulare analisi e proposte sui piani di riacquisto di azioni proprie – al di fuori dei piani a servizio di politiche di remunerazione del management – e per l'emissione e il riacquisto di prestiti obbligazionari di competenza del CdA.
I componenti del COS ricevono un compenso annuo lordo (10.000 EUR per tutti i membri escluso il presidente) e un gettone di presenza di 2.000 EUR per seduta, oltre al rimborso delle spese sostenute per intervenire alle riunioni.
Nel corso del 2019 ha svolto attività istruttoria ed espresso pareri riguardo potenziali iniziative societarie e di gestione del debito. Su analoghe materie relative a operazioni strategiche aveva svolto la propria attività il Comitato per gli investimenti e le operazioni strategiche, in carica sino al 7 maggio 2019.
Negli otto mesi di attività del 2019 il COS si è riunito in 6 occasioni, con una partecipazione dei suoi componenti del 100% ed una durata media di 2 ore per seduta. Per mancanza di omogeneità di confronto si omettono le consuete tabelle di raffronto cronologico dell'ultimo triennio.
La Tabella 2/b allegata alla Relazione evidenzia le presenze relative a ciascun componente del COS.
Il Collegio attualmente in carica è stato nominato dall'Assemblea 2017, che ha confermato la composizione dell'intero organo rispetto al precedente mandato.
Il mandato è triennale e, pertanto, l'organo attualmente in carica cesserà con l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2019.
Dalla lista risultata di maggioranza, presentata dall'azionista Mediobanca S.p.A. (13% circa del capitale sociale), sono stati eletti 2 Sindaci effettivi (Lorenzo Pozza e Antonia Di Bella) e 1 Sindaco supplente (Francesco Di Carlo).
Dalla lista risultata di minoranza, presentata da alcuni investitori istituzionali sotto l'egida di Assogestioni (1,63% del capitale sociale), sono stati eletti la Presidente del Collegio (Carolyn Dittmeier) e 1 Sindaco supplente (Silvia Olivotto).
A questo proposito, si segnala che la lista di minoranza ha altresì attestato l'assenza di rapporti di collegamento, anche indiretti, con l'azionista che deteneva una partecipazione di maggioranza relativa.
Tutti i Sindaci hanno dichiarato di possedere i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza previsti dalla normativa applicabile e dal Codice CG. Le informazioni complete relative ai predetti requisiti e alle caratteristiche personali e professionali dei Sindaci sono disponibili sul Sito, nella sezione Governance.
Nel corso del 2019, il Collegio si è riunito in 25 occasioni; nel 2018 si erano tenute 34 riunioni contro le 24 del 2017.
La partecipazione alle sedute è stata del 100% nel 2019, 97,1% nel 2018 e del 97,2% nel 2017; le assenze sono state sempre regolarmente giustificate.

Carolyn Dittmeier Presidente del Collegio sindacale
Nazionalità: Italiana e Statunitense In carica dal 30 aprile 2014
È nata il 6 novembre 1956 a Salem, Massachusetts (USA). È laureata in economia e commercio alla Wharton School dell'Università di Pennsylvania ed è revisore legale, certified public accountant, certified internal auditor e certified risk management assurance professional. Ha svolto la propria carriera soprattutto nel settore audit, ricoprendo il ruolo di responsabile internal audit del Gruppo Poste Italiane dal 2002 al 2014.
Ha maturato, in precedenza, esperienze professionali nell'ambito delle società di revisione (KPMG) e del Gruppo Montedison. Ha svolto diverse attività professionali e accademiche, concentrandosi sulla governance in tema di rischi e controlli. È stata Vice Chair dell'Institute of Internal Auditors (IIA), associazione professionale di riferimento mondiale per l'internal auditing dal 2013 al 2014 (consigliere dal 2007); Presidente dell'European Confederation of Institutes of Internal Auditing-ECIIA (2011-2012) e dell'Associazione Italiana Internal Auditors (2004-2010). Già consigliere indipendente e presidente del comitato controllo e rischi di Autogrill S.p.A. e di Italmobiliare S.p.A..
È consigliere indipendente e presidente dell'audit committee di Alpha Bank AE e Senior Advisor per Ferrero SA in qualità di membro dell'audit committee dal 2016. È consigliere indipendente e presidente del comitato controllo interno e rischi di Illycaffè S.p.A.
* Il Collegio sindacale è l'organo maggiormente assimilabile al cd. Audit Committee di stampo anglosassone, in quanto titolare di funzioni di controllo sulle attività del CdA.
Executive Summary
La nostra governance Azionisti e investitori
Gli attori della governance

Nazionalità: Italiana In carica dal 30 aprile 2014
È nata a Drapia (Vibo Valentia) il 17 febbraio 1965. È laureata in Scienze Economiche e Sociali all'Università della Calabria. È iscritta all'albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano e a quello dei Revisori Legali. È docente di Accounting and Management in Insurance – corso di Laurea Magistrale, Facoltà di Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha svolto la propria carriera professionale dapprima nel network KPMG, occupandosi della revisione contabile dei bilanci delle compagnie di assicurazione e riassicurazione e di società operanti nel settore finanziario e da ottobre 2007 in Mazars S.p.A., dove è stata responsabile per il settore assicurativo fino a luglio 2015. Ha rivestito la carica di Sindaco e di Presidente del collegio sindacale in altre compagnie di assicurazione e società quotate.
Membro effettivo del collegio sindacale di Maire Tecnimont S.p.A., Ariston Thermo S.p.A., Merloni Holding S.p.A., Pininfarina S.p.A., ERPTech S.p.A, Nuova Società di Telecomunicazioni S.p.A., Viridis Energia S.p.A. e Trenitalia Tper S.c.a.r.l.
È amministratore indipendente di Interpump Group S.p.A.. Presidente del collegio sindacale di BT Enia Telecomunicazioni S.p.A. e Atlanet S.p.A.. È sindaco unico di Yolo Group Srl e Yolo Srl.
È membro dello steering committee del MIRM, Master in Insurance Risk Management di Trieste e della Commissione Tecnica Assicurativa dell'Organismo Italiano di Contabilità. Attualmente esercita l'attività professionale in forma individuale presso il proprio studio in Milano ed è Of Counsel di NCTM Studio Legale.

Lorenzo Pozza Sindaco effettivo
Nazionalità: Italiana In carica dal 30 aprile 2014
È nato l'11 ottobre 1966 a Milano. È laureato in economia aziendale ed è iscritto al Registro dei Revisori Legali dal 1995. È docente di materie economiche presso l'Università Bocconi di Milano. Dottore commercialista e consulente di diverse imprese, operanti in diversi settori commerciali, ha maturato esperienza come amministratore e sindaco di società. È autore di numerose pubblicazioni in tema di bilancio e di valore del capitale delle imprese.
È presidente del collegio sindacale di Ariston Thermo S.p.A. e Gas Plus S.p.A., membro del cda di Amplifon S.p.A. e di Rudra S.p.A., sindaco effettivo di Viridis S.r.l., Bracco Imaging S.p.A., Houlihan Lokey S.p.A., Merloni Holding S.p.A., Edison S.p.A. e Transalpina di Energia S.r.l.. È vicepresidente del cda di Angel Capital Management S.p.A..

Francesco Di Carlo Sindaco supplente
Nazionalità: Italiana In carica dal 30 aprile 2014
È nato a Milano il 4 ottobre 1969. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è iscritto al Registro dei Revisori Legali e all'Albo dei Dottori Commercialisti di Milano. Socio fondatore dello Studio Craca Di Carlo Guffanti Pisapia Tatozzi (ora FIVELEX Studio Legale), presta da anni attività di consulenza a favore di primari operatori italiani ed esteri su tematiche connesse alla normativa societaria, bancaria, dei mercati finanziari, assicurativa e degli emittenti quotati. Tra i propri clienti vanta alcuni dei principali gruppi italiani e internazionali che operano in ambito finanziario. Opera da anni con le principali Authority. Ha ricoperto incarichi di amministratore, sindaco e liquidatore di società di capitali e, principalmente, di società che operano nel comparto finanziario e quotate.
È presidente del collegio sindacale di ltalmobiliare S.p.A., sindaco effettivo di Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A.. È consigliere di amministrazione di Milano Investment Partners SGR S.p.A..
Altre cariche È componente di organismi di vigilanza ex Decreto 231 di società di capitali.

Nazionalità: Italiana In carica dal 30 aprile 2014
È nata a Varallo (Vercelli) il 4 settembre 1950. Iscritta al Registro dei Revisori Legali e all'Albo dei Dottori Commercialisti di Milano, nel 1975 inizia l'attività professionale di revisore legale presso la Arthur Young (ora EY S.p.A.). Dal 1982 al 1991 svolge l'attività di revisore legale con la qualifica di senior manager presso la CZ Revisione, presso la quale nel 1991 acquisisce la qualifica di socio amministratore e assume la responsabilità della revisione legale di società, anche quotate, prevalentemente nei settori industriali e dei servizi e di società di leasing e di assicurazione. Dal 1994 al 2005 svolge l'attività di revisore legale con la qualifica di partner presso la Reconta Ernst & Young S.p.A. (ora EY S.p.A.), dove dal 2002 al 2006 svolge la funzione di CFO. Dal giugno 2005 al 30 ottobre 2006 è prima amministratore delegato e poi presidente del consiglio di amministrazione di Global Shared Services S.r.l.. Nel corso degli anni ha ricoperto la carica di sindaco presso diverse società.
Membro indipendente del consiglio di amministrazione di Giglio Group S.p.A. È presidente del collegio sindacale in Garmin Italia S.p.A., sindaco unico in Expedia Italy S.r.l. e Venere Net S.r.l., sindaco effettivo in Leica Geosystems S.p.A., Resindion S.r.l., Sas Institute S.r.l., Smith & Nephew S.r.l., Greif Italy S.r.l. e Hexagon Geosystems Services S.p.A..
La Tabella 3 allegata alla Relazione descrive nel dettaglio le presenze relative a ciascun componente del Collegio nel 2019.
La durata media delle riunioni del 2019 è stata di circa 2 ore e 20 minuti, rispetto alle 3 ore e 15 minuti del 2018. La presenza media dei Sindaci alle riunioni del Consiglio è stata nel 2019 del 92,85%, a fronte del 97,6% del precedente biennio; le assenze sono state regolarmente giustificate. Il Collegio è sempre stato presente al completo alle assemblee svoltesi negli ultimi 3 anni.
L'età media dei componenti del Collegio è di circa 58 anni (includendo i Sindaci supplenti), mentre la durata media della carica degli attuali componenti è di 5,7 anni circa.
Si segnala che l'elevato numero di riunioni del Consiglio tenutesi nel corso del 2018 (n° 34 riunioni), rispetto alle 25





La "Politica sulla diversità" dei componenti degli organi sociali della Compagnia riguarda anche i componenti del Collegio. La diversità a livello di Collegio è garantita, da tempo, anche dalle previsioni statutarie e dalla Fit&Proper Policy, che stabiliscono il rispetto di quote di genere, requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza per i Sindaci. In particolare, la Fit&Proper Policy prevede che il Consiglio valuti, con il supporto del CGS, la competenza e l'onorabilità dei Sindaci da un punto di vista sia individuale che collettivo in caso di nomina o di modifica della composizione del Collegio e, in ogni caso, almeno una volta all'anno.
Gli obiettivi perseguiti dalla Politica sono i medesimi esposti nella parte relativa al Consiglio, alla quale si fa qui rinvio.
Per quanto attiene alle modalità di attuazione di tale Politica è previsto che il Consiglio elabori, in vista dell'Assemblea di nomina del Collegio, un'apposita relazione nella quale formuli agli Azionisti legittimati a presentare liste dei suggerimenti circa la composizione delle stesse, coerenti con la predetta Politica. Si raccomanda, così, di prendere in considerazione candidati appartenenti a diverse fasce d'età e di considerare la candidatura di un adeguato numero di Sindaci già in carica per valorizzare la continuità nella gestione delle attività del Collegio. Almeno un terzo dei Sindaci deve appartenere al genere meno rappresentato e pertanto le liste, a eccezione di quelle che presentano un numero di candidati inferiore a tre, devono contenere un numero di candidati in grado d'assicurare un adeguato equilibrio tra i generi. Agli Azionisti è richiesto il deposito, unitamente alle liste, del curriculum vitae di ciascun candidato contenente un'esauriente informativa sulle caratteristiche professionali e sulle competenze maturate dagli stessi. La Politica prevede che il Collegio possegga, a livello collegiale, un adeguato livello d'esperienza e conoscenza riguardo ad almeno il mercato in cui Generali opera, alla strategia e al modello di business, al sistema di governance, all'analisi contabile, finanziaria e attuariale e al quadro normativo. L'accertamento del possesso dei requisiti di professionalità è condotta dal CdA, con il supporto del CGS, in caso di nomina o di modifica della composizione del Collegio e, comunque, almeno una volta all'anno.
Circa i risultati dell'attuazione della Politica di diversità, si fa presente quanto segue:
• sotto il profilo della diversità di genere, la componente meno rappresentata è quella maschile con il 40% (33,3% considerando i soli Sindaci effettivi);
Non possono essere nominati sindaci, e se eletti decadono dall'incarico, coloro che si trovino in situazioni di incompatibilità previste dalla legge o che eccedano i limiti al cumulo degli incarichi stabiliti dalla normativa vigente.
L'Assemblea nomina il Collegio attraverso un sistema di voto di liste, avente il fine di assicurare l'elezione di almeno un sindaco eletto dalle minoranze, cui spetta il ruolo di presidente. Hanno diritto a presentare una lista per la nomina del Collegio gli Azionisti che, da soli o congiuntamente ad altri, detengono una partecipazione pari almeno allo 0,5% del capitale sociale.
Le liste presentate dagli Azionisti, composte di 2 sezioni (l'una per la nomina dei sindaci effettivi e l'altra per la nomina dei sindaci supplenti), sono da depositare entro il 25° giorno precedente la data dell'Assemblea in prima o in unica convocazione.
Le liste, composte in modo tale da assicurare l'equilibrio tra i generi, devono essere corredate dalle informazioni relative ai soci che le hanno presentate e alla percentuale del capitale sociale complessivamente detenuta dagli stessi. Unitamente alle liste sono inoltre depositati:
• copia delle certificazioni rilasciate dagli intermediari attestanti la titolarità della percentuale del capitale sociale richiesta per la presentazione delle liste.
In difetto dei suddetti requisiti la lista si considera come non presentata.
Se, alla data di scadenza del termine previsto per il deposito delle liste, ne è stata presentata una sola oppure molteplici presentate da Azionisti collegati tra loro, possono essere presentate liste sino al 3° giorno successivo a tale data. In tal caso la soglia di legittimazione per la presentazione delle liste di candidati è ridotta allo 0,25%. Gli aventi diritto al voto, le società da questi direttamente o indirettamente controllate, le società direttamente o indirettamente soggette a comune controllo nonché i soci tra loro legati da uno dei rapporti indicati dall'art. 109, comma 1, del TUIF relativo alla Società, possono concorrere a presentare (e potendone votare) una sola lista; in caso di violazione di tale regola non si tiene conto dell'appoggio dato a qualunque lista.
Risultano eletti sindaci effettivi i primi 2 candidati della lista che ha ottenuto il maggior numero di voti ("Lista di Maggioranza") e il primo candidato della lista che – senza tenere conto dell'appoggio dato da Azionisti, in qualunque modo, anche solo indirettamente, collegati con quelli che hanno presentato o votato la Lista di Maggioranza – sarà risultata seconda per numero di voti ("Lista di Minoranza"). Qualora il numero di sindaci effettivi del genere meno rappresentato sia inferiore a quello previsto dalle vigenti disposizioni di legge (oggi pari ad un terzo dei componenti da nominare), si procede, nell'ambito della sezione dei sindaci effettivi della Lista di Maggioranza, alle necessarie sostituzioni secondo l'ordine di presentazione dei candidati.
Circa i sindaci supplenti, risultano eletti i candidati indicati nella Lista di Maggioranza e in quella di Minoranza che, nella relativa sezione, avranno ottenuto il maggior numero di voti.
Se le prime 2 liste ottengono lo stesso numero di voti si procede a nuova votazione. In caso di parità di voti fra 2 o più liste, diverse da quella che ha ottenuto il maggior numero di voti, sono eletti sindaci i candidati più giovani per età fino a concorrenza dei posti da assegnare. Se viene presentata una sola lista da essa sono tratti tutti i sindaci da eleggere.
La presidenza spetta al sindaco effettivo tratto dalla Lista di Minoranza. Nel caso in cui tutti i sindaci siano tratti da un'unica lista, la presidenza spetta al primo candidato indicato nella stessa.
In caso di decesso, di rinunzia o di decadenza di un sindaco effettivo tratto dalla Lista di Maggioranza o dall'unica lista, subentra il supplente tratto dalla medesima lista o, in difetto, il supplente più giovane d'età. L'Assemblea integra la composizione del Collegio con le maggioranze di legge.
In caso di decesso, di rinunzia o di decadenza di un sindaco effettivo tratto dalla Lista di Minoranza, subentra – anche nella carica di presidente – il supplente tratto dalla Lista di Minoranza. L'Assemblea integra la composizione del Collegio nel rispetto del principio di necessaria rappresentanza delle minoranze.
Se la procedura di sostituzione dei sindaci non assicura l'equilibrio tra i generi, l'Assemblea interviene deliberando con le maggioranze di legge.
Tutti i sindaci, sia effettivi che supplenti, devono possedere i necessari requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza stabiliti dalla legge. Inoltre non devono ricoprire un numero di incarichi superiore a quello previsto dalla normativa vigente.
La Politica in materia di competenza e onorabilità (Fit&Proper Policy), che definisce requisiti minimi standard e obbligatori di professionalità e onorabilità, si applica anche ai componenti del Collegio. La valutazione, sia da un punto di vista individuale che collettivo, è condotta dal CdA.
Riguardo ai requisiti di indipendenza, ferme restando le prescrizioni di legge, il Codice CG prevede che i sindaci vengano scelti tra persone in possesso dei requisiti previsti per gli amministratori e che il collegio sindacale verifichi il rispetto di tali criteri dopo la nomina e successivamente con cadenza annuale, indicando l'esito della verifica nella Relazione.
In proposito, il Collegio in carica ha regolarmente effettuato nel febbraio 2020 l'accertamento della sussistenza del requisito d'indipendenza da Codice CG in capo ai suoi componenti effettivi, verificandone la sussistenza e trasmettendo l'esito di tali verifiche al Consiglio.
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Il CdA del 19 febbraio 2020 ha, inoltre, accertato la sussistenza dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza stabiliti dalla legge e dalla Fit&Proper Policy.
Il Collegio nel febbraio 2020 ha inoltre condotto un'autonoma autovalutazione dell'idoneità e dell'adeguatezza della propria composizione.
Quanto al limite relativo al cumulo d'incarichi in altre società, l'Assemblea al momento dell'elezione ha avuto evidenza di quelli ricoperti dai candidati al momento della nomina. Inoltre i Sindaci hanno accettato la carica avendo valutato di poter dedicare allo svolgimento dei loro compiti il tempo necessario
Come già accennato, secondo il modello tradizionale di amministrazione e controllo adottato da Generali, i compiti di vigilanza sull'osservanza della legge e dello Statuto nonché di controllo sulla gestione sono attribuiti al Collegio, che agisce in autonomia e indipendenza sia all'interno della Società sia nei confronti degli Azionisti che lo hanno eletto.
L'assetto di governance di Generali garantisce al Collegio l'efficace svolgimento dei propri compiti, non soltanto assicurando la partecipazione dei suoi componenti alle riunioni del Consiglio e dei Comitati Consiliari (ad eccezione del CNR per la parte relativa alle tematiche di nomine e del COS, in quanto di regola non previsto), ma anche mettendo a disposizione, secondo stesse tempistiche e modalità informatiche d'accesso previste per gli Amministratori, tutta la documentazione predisposta per le suddette riunioni.
Riguardo ai profili di formazione e aggiornamento dei Sindaci, nel corso del 2019, sono state svolte sessioni di aggiornamento e approfondimento sugli impatti derivanti dalla futura applicazione dei principi contabili IFRS 9 e IFRS 17 e sugli impatti IT nel settore delle assicurazioni (Insurtech), sui temi di governance, organizzazione e attività del Gruppo Generali e su temi di finanza e rischio. Nel 2019 essi hanno partecipato alle giornate di Strategy Day.
Vengono regolarmente inviati anche a loro i comunicati stampa della Compagnia – di regola prima della loro diffusione al mercato – e i documenti di approfondimento economico. È stata inoltre favorita anche la partecipazione dei Sindaci ai corsi di formazione, organizzati da Assonime e Assogestioni, riservati agli amministratori non esecutivi delle società quotate.
Al Collegio è garantito l'accesso a tutte le informazioni aziendali ritenute necessarie, attraverso il supporto del Segretario. Per le esigenze logistiche e operative legate ai compiti svolti, un supporto dedicato è fornito dalla struttura di Corporate Affairs.
Il Collegio ha il potere di vigilanza sull'indipendenza della società di revisione (unitamente a quello di proporne la nomina), con l'obbligo di verifica del rispetto della normativa in materia, della natura e dell'entità dei servizi diversi dal controllo contabile prestati dalla stessa (e dalle entità appartenenti alla rete della medesima) alla Società e alle sue Controllate.
I Sindaci possono altresì verificare la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri componenti.
Nel corso del 2019 il Collegio ha regolarmente svolto le attività di verifica previste dalla legge nonché redatto i relativi verbali e le relazioni richieste dallo svolgimento dell'attività della Compagnia. Dette attività di vigilanza svolte dal Collegio per il 2019 verranno esposte nella relazione annuale che sarà presentata all'Assemblea 2020 chiamata ad approvare il bilancio 2019.
Nella stessa relazione il Collegio darà conto delle verifiche svolte sulle concrete modalità di attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice CG.
Nel febbraio 2019, il Collegio ha adottato un proprio regolamento interno volto a disciplinare l'organizzazione del suo funzionamento e lo svolgimento delle proprie attività.
Ciascun componente del Collegio ha l'obbligo di informare tempestivamente ed esaurientemente gli altri membri e il Presidente del CdA circa natura, termini, origine e portata di un loro eventuale interesse nei confronti di una determinata operazione di Generali, sia per proprio conto che di terzi. Nel corso del 2019 non si sono determinati i presupposti per tale informativa.
La remunerazione del Collegio viene sottoposta all'Assemblea dal Consiglio, su proposta del CNR, ed è formulata tenendo conto dell'impegno richiesto ai suoi componenti, della rilevanza del ruolo ricoperto e delle caratteristiche dimensionali e settoriali di Generali. La decisione viene assunta anche sulla base dell'approfondimento di benchmark formati da peer panel. Ogni ulteriore informazione sulla remunerazione del Collegio è indicata nella Relazione su remunerazione e compensi, reperibile sul nostro Sito nella sezione Governance.
Ai sensi di quanto previsto dall'art. 123-ter del TUIF, la politica generale per la remunerazione comprende anche quella relativa ai componenti del Collegio ed è illustrata nell'apposita relazione approvata dal Consiglio, previo parere del CNR, che sarà sottoposta all'esame e all'approvazione dell'Assemblea 2020.
La relazione sarà disponibile sul Sito sotto la voce Governance, nelle sezioni dedicate rispettivamente alla Remunerazione e all'Assemblea degli Azionisti.
Approfondimenti nella Relazione su remunerazione e compensi
La Società di Revisione, cui è stato conferito l'incarico – su proposta motivata del Collegio – dall'Assemblea 2011 per gli esercizi sociali 2012/2020, è la "Reconta Ernst & Young S.p.A." (ora "EY S.p.A.").
Detta società, che deve essere iscritta in un apposito albo tenuto dalla CONSOB, ha il compito di controllare nel corso dell'esercizio la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili – informando senza indugio il Collegio e la CONSOB dei fatti che ritenga censurabili – nonché quello di verificare che il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato corrispondano alle risultanze delle scritture contabili e agli accertamenti eseguiti e che siano conformi alle norme che li disciplinano.
La legge prevede che la durata dell'incarico sia pari a 9 esercizi e che questo possa essere nuovamente conferito alla medesima società di revisione decorso un intervallo temporale di almeno 3 esercizi dalla data di cessazione del precedente incarico.
Il responsabile della revisione deve essere sostituito dopo 7 esercizi e non può assumere nuovamente tale incarico – neppure per conto di un'altra società di revisione, né con riferimento ai bilanci di società controllate, collegate, controllanti l'emittente o sottoposte a comune controllo – se non siano decorsi almeno 3 anni dalla cessazione del precedente.
Il predetto incarico può essere revocato prima della scadenza prevista – su proposta motivata del Collegio – nel solo caso in cui ricorra una giusta causa. Le delibere assembleari di nomina e di revoca vengono trasmesse alla CONSOB.
Al termine di ogni esercizio la Società di Revisione esprime un giudizio sul bilancio che viene formalizzato in una apposita relazione. Tale documento viene allegato al bilancio stesso e depositato presso la sede della Società durante i 21 giorni che precedono l'Assemblea chiamata ad approvarlo e finché il medesimo non è approvato. La Società di Revisione svolge anche un'attività di limited assurance sulla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.lgs. n° 254/16.
Al fine di preservare l'indipendenza della Società di Revisione, è stata formalizzata un'apposita guideline di gruppo che disciplina l'affidamento di incarichi alla società medesima ovvero alle entità del relativo network da parte di società del Gruppo. In base a tale procedura, il Collegio provvede a esprimere un preventivo parere vincolante circa l'affidamento da parte di società del Gruppo di incarichi aggiuntivi – diversi, quindi, dall'incarico principale di revisione e per i quali non ricorrano fattispecie di incompatibilità previste dalla legge – in favore del revisore principale di Gruppo ovvero di entità appartenenti al relativo network.
L'Assemblea 2019 ha conferito a KPMG S.p.A. l'incarico di revisione legale per il periodo 2021-29, all'esito del processo di selezione istruito e coordinato dal Collegio. Come esposto nella relazione del CdA all'Assemblea 2019, tale processo di selezione è stato avviato in maniera anticipata rispetto alla naturale scadenza del mandato di EY principalmente per le seguenti ragioni:
Executive Summary
La nostra governance Azionisti e investitori
Gli attori della governance
Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
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Il Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR o Sistema), che costituisce una parte essenziale dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società, è stato definito in linea con le disposizioni di Solvency II – ivi inclusi gli atti delegati e le linee guida emanati da EIOPA – e con la normativa di legge e regolamentare che l'ha recepita a livello nazionale, anche attraverso il Regolamento IVASS 38/2018.
Il Gruppo ha ricevuto dalla competente autorità di vigilanza l'autorizzazione all'utilizzo del Modello Interno Parziale (PIM) per il calcolo del requisito di capitale (Solvency Capital Requirement o SCR), secondo quanto richiesto da Solvency II: tale autorizzazione consente l'utilizzo del PIM per la determinazione del SCR del Gruppo e delle principali Business Unit in ambito italiano, tedesco, francese e della Repubblica Ceca. A novembre 2018 l'autorità ha consentito l'estensione dell'utilizzo del PIM per la determinazione del SCR di Gruppo e delle principali Business Unit delle compagnie austriache, e del SCR di Gruppo per le compagnie svizzere e, a novembre 2019, per le compagnie spagnole. Per ulteriori dettagli si rimanda al Risk Report di Gruppo.
In seguito, in conformità a Solvency II, si sono aggiornate o definite le correlate politiche interne al Gruppo volte ai seguenti obiettivi:
Il processo di aggiornamento e revisione delle politiche è proseguito poi anche nel 2019.
La formalizzazione delle politiche richieste da Solvency II è improntata alla diffusione, all'interno del GHO e nel Gruppo, della cultura del controllo interno e della consapevolezza sul funzionamento del SCIGR adottato.
Infine, nonostante Generali non rientri più tra le entità sistemiche, sono stati confermati anche nel 2019 i presidi di Gruppo con l'aggiornamento del Systemic Risk Management Plan, del Liquidity Risk Management Plan e del Recovery Plan, quest'ultimo anche alla luce delle recenti disposizioni del Regolamento IVASS 38/2018 in materia di piani di emergenza rafforzati.
Generali Internal Regulation System (GIRS), pp. 34-35
Il SCIGR è l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture aziendali che operano – avuto riguardo anche al ruolo di Generali quale capogruppo di un gruppo assicurativo – da un lato, per assicurare l'efficace funzionamento della Società e del Gruppo e, dall'altro, per identificare, gestire e monitorare i principali rischi cui essa è esposta. L'efficacia del Sistema garantisce il corretto funzionamento dei meccanismi d'impresa, il rispetto della legge e l'affidabilità di tutte le informazioni che, attraverso gli organi sociali, giungono al mercato.
Il nostro SCIGR è, quindi, un Sistema integrato che coinvolge l'intera struttura organizzativa: al suo funzionamento sono chiamati a contribuire, in modo coordinato e interdipendente, tanto gli organi sociali quanto le strutture aziendali, anche per stimolare il processo continuativo di creazione di valore, facendo leva sui tre pilastri (Vision, Mission e Value), costituenti le assi portanti della nostra cultura d'impresa.
Nel 2018 il Consiglio, previo parere favorevole del CGS, ha definito il modello di governo societario di Generali – anche in qualità di ultima società controllante italiana, di cui all'art. 210, comma 2, del CAP – quale quello di tipo "rafforzato", tenuto conto delle valutazioni e dei parametri quali-quantitativi indicati nella Lettera al mercato di IVASS del 5 luglio 2018. Tale modello, che da tempo è di fatto già applicato da Generali, implica elementi quali: la non esecutività del Presidente, la sussistenza del CCR e di un comitato per le remunerazioni, l'efficace ed efficiente svolgimento delle Funzioni Fondamentali esercitate da specifiche unità organizzative (separate dalle funzioni operative e non esternalizzate), affidate alla responsabilità di soggetti adeguatamente competenti e idonei all'incarico. Ulteriori aspetti sono previsti riguardo alla politica di remunerazione, per i quali si rimanda all'apposita Relazione su remunerazione e compensi.
Il Codice delle Assicurazioni Private e il Regolamento IVASS 38/2018 sono i principali riferimenti normativi in materia di sistema di governo societario e del sistema di controlli interni e gestione dei rischi per le imprese assicurative italiane. Successivamente all'introduzione del nuovo regime Solvency II, in vigore dal 1° gennaio 2016, il quadro normativo nazionale in materia assicurativa si è evoluto, tenendo anche conto delle "Linee Guida" emanate da EIOPA, oltreché del suddetto Regolamento 38.
Le vigenti disposizioni in materia dettate dalla normativa di settore, dal TUIF e dal Codice CG hanno definito ulteriormente i compiti e le responsabilità dei vari attori della struttura organizzativa aziendale.
A tale impianto normativo la Compagnia ha dato attuazione attraverso la propria regolamentazione interna, imperniata sul Generali Internal Regulation System (GIRS - vedi pag. 34) e su altre fonti, tra cui il Regolamento CdA e Comitati.
Ciascun attore del nostro assetto organizzativo e di governo societario ha specifici compiti e responsabilità rilevanti anche ai fini del SCIGR: l'obiettivo perseguito, tenuto conto delle vigenti disposizioni normative, è quello di creare un Sistema in cui le attribuzioni e le competenze siano ben definite, implementate e monitorate, e in cui le modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti siano delineate con chiarezza e facilmente individuabili.
Il Consiglio è il primo attore del nostro assetto organizzativo e del Sistema, avendo la responsabilità di definire le strategie e gli indirizzi in materia di controllo interno e di gestione dei rischi nonché di garantirne l'adeguatezza e la tenuta nel tempo, in termini di completezza, funzionalità ed efficacia. Ogni valutazione è eseguita con cadenza almeno annuale, tenendo conto delle dimensioni della Compagnia e del Gruppo, delle loro specificità operative e della natura e dell'intensità dei rischi aziendali, anche con riferimento alle attività aziendali esternalizzate. In particolare, nel 2019, la valutazione sull'adeguatezza e sull'efficacia del SCIGR è stata condotta a marzo, con riguardo al secondo semestre e all'intero esercizio 2018, e a luglio relativamente al primo semestre 2019; quella inerente al secondo semestre e all'intero esercizio 2019 si è svolta a marzo 2020. In tutti i casi, dette valutazioni, supportate dal parere del CCR, hanno avuto esito positivo.
Tra gli elementi portanti del SCIGR c'è il piano di attività della funzione di revisione interna, che il CdA approva annualmente, sentito il parere del Collegio e dell'Amministratore Incaricato: a ciò il Consiglio ha provveduto regolarmente anche nel 2019.
Nello svolgimento dei suoi compiti il Consiglio ha operato per assicurare che il Sistema consenta l'identificazione, la valutazione (anche prospettica) e il controllo dei rischi, ivi compresi quelli derivanti dalla non conformità alle norme e da fatti pregiudizievoli, garantendo l'obiettivo della salvaguardia del patrimonio, anche in un'ottica di sostenibilità nel medio-lungo periodo. Il Sistema viene diffuso da Generali presso le Controllate, che lo adottano tenendo presenti le eventuali specificità dei contesti normativi in cui le stesse operano.
Il Consiglio ha esaminato i pareri e i report provenienti dagli altri attori del Sistema. Il coordinamento tra gli attori del SCIGR è stato perseguito attraverso le informative rese al Consiglio dalla presidente del CCR e la presenza costante del Collegio alle riunioni del Consiglio, oltreché mediante la partecipazione alle sedute di Consiglio e del CCR, per gli argomenti di rispettiva competenza, dei responsabili delle strutture aziendali cui sono affidate le 4 Funzioni Fondamentali (per maggiori dettagli vedi il successivo paragrafo dedicato, in questo capitolo) e, in maniera sistematica, del Dirigente Preposto.
È altresì costante il dialogo tra il Collegio e le predette strutture esercitanti le Funzioni Fondamentali, che partecipano periodicamente, secondo un calendario predefinito, alle riunioni di quell'organo.
Tra i propri compiti il Consiglio ha anche quelli di:
Infine, il CdA valuta, sentito il Collegio, i risultati esposti dalla Società di Revisione e gli eventuali suggerimenti emersi in sede di revisione legale. La relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale è stata fornita da E&Y S.p.A. al Collegio il 3 aprile 2019 ed è stata portata poi all'attenzione sia del CCR che del Consiglio, per quanto di rispettiva competenza, nelle rispettive sedute di aprile.
Per ulteriori dettagli sulle competenze deliberative del Consiglio si rimanda al paragrafo dedicato al CdA (nel terzo capitolo Gli attori della governance) e al Compendio informativo alla Relazione (disponibile sul Sito).
Il CCR svolge funzioni consultive, propositive e istruttorie nei confronti del Consiglio nella materia dei controlli interni e della gestione dei rischi. Più in particolare, assiste il CdA nella determinazione delle direttive sul SCIGR, nella verifica periodica della sua adeguatezza e del suo effettivo funzionamento, nell'identificazione e gestione dei principali rischi aziendali, inclusi quelli derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio stesso sia venuto a conoscenza.
Il Consiglio oggi in carica, nella seduta del 7 maggio 2019, ha nominato un Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, che rappresenta pure un importante presidio parte del Sistema.
Anche in un'ottica di costante e tempestivo scambio di informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti, alle sedute del CCR partecipano, fra l'altro, il Dirigente Preposto, il Collegio e i responsabili delle strutture aziendali esercitanti le 4 Funzioni Fondamentali.
Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo I sei Comitati Consiliari (nel terzo capitolo Gli attori della governance) e al Compendio informativo (disponibile sul Sito) che riporta in dettaglio le materie affidate alla competenza del CCR.
Nella seduta del 7 maggio 2019, il Consiglio ha attribuito al Group CEO, anche per il corrente triennio di mandato, il ruolo di Amministratore Incaricato: in tale qualità egli cura l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società e dalle sue Controllate, sottoponendoli periodicamente all'esame del Consiglio; dà attuazione alle direttive definite dall'organo amministrativo curando la progettazione, la realizzazione e la gestione del SCIGR, verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia; si occupa dell'adattamento del Sistema alla dinamica delle condizioni operative e del quadro legislativo e regolamentare.
Nella sua qualità di Amministratore Incaricato del SCIGR, il Group CEO può anche chiedere alla struttura Group Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree e sul rispetto delle regole e delle procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione ai presidenti del CdA, del CCR e del Collegio. Inoltre, il Group CEO riferisce tempestivamente al CCR e al Consiglio sulle problematiche o criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, per l'adozione delle iniziative più opportune.
Il Sistema si fonda sulla presenza di tre linee di difesa, cui appartengono:

Per quanto attiene ai controlli di linea o di primo livello, i responsabili di ogni unità organizzativa hanno la responsabilità di assicurare la corretta gestione dei rischi correlati alle attività svolte e di porre in essere adeguati presidi di controllo, nel rispetto dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile oltre che degli indirizzi impartiti dal Group CEO e dal Consiglio.
I ruoli e le responsabilità di ciascuna unità organizzativa sono definiti nell'ambito del sistema di deleghe e poteri e delle policy approvate dal Consiglio che, salvo eccezioni, hanno valenza a livello di Gruppo.
In questo contesto particolare attenzione merita la figura del Dirigente Preposto (di cui si riferisce con maggior dettaglio nel seguito di questo quarto capitolo della Relazione) al quale, secondo le disposizioni dell'art. 154-bis del TUIF,
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è attribuita la responsabilità di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario diffusa al mercato.
I controlli di secondo livello rispondono all'esigenza di garantire il monitoraggio continuo dei rischi più significativi per l'attività aziendale: nel nostro SCIGR la responsabilità di tali controlli è attribuita a tre funzioni (Group Actuarial, Group Compliance e Group Risk Management), prive di compiti operativi e dedicate in via esclusiva a valutare la presenza di un efficace presidio dei rischi. Per garantire alle suddette strutture l'indipendenza e l'autonomia necessaria, i loro responsabili riportano direttamente al Consiglio.
I controlli di terzo livello sono affidati alla struttura denominata Group Audit, che svolge il monitoraggio e la valutazione dell'efficacia e dell'efficienza del SCIGR. Essa si caratterizza per una spiccata indipendenza dal business e un elevato grado di autonomia: anche in questo caso, la responsabile dipende direttamente dal Consiglio.
Il ruolo, le responsabilità e la collocazione organizzativa delle quattro strutture di controllo di secondo e terzo livello, oltre che le relazioni che intercorrono tra dette strutture e le omologhe funzioni locali, sono definite da apposite policy di Gruppo.
La tabella che segue illustra la mappa dei rischi di Gruppo, approvata dal Consiglio, in coerenza con le disposizioni della normativa Solvency II.
| Rischi coperti dal Modello Interno Parziale | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Modello Interno | Standard Formula | ||||
| Rischi finanziari | Rischi di credito | Rischi sottoscrittivi danni |
Rischi sottoscrittivi vita |
Rischi operativi | Rischi non quantificabili |
| Tassi d'interesse | Ampliamento dello spread |
Tariffazione | Mortalità Catastrofale |
Liquidità | |
| Volatilità dei tassi d'interesse |
Credit Default | Riservazione | Mortalità non Catastrofale |
Strategico | |
| Prezzo delle azioni | Default delle controparti |
Catastrofale | Longevità | Reputazionale | |
| Volatilità delle azioni | Riscatti Danni | Morbilità/Invalidità | Emergenti | ||
| Immobili | Riscatti Vita | Contagio | |||
| Valute | Spese | Operazioni infragruppo* | |||
| Concentrazione | Going concern reserve | Concentrazione* | |||
| Catastrofi Malattia | Interdipendenze tra rischi* |
||||
| Sinistri Malattia |
* Rischi rilevanti solo a livello di Gruppo.
Relazione Annuale Integrata e Bilancio Consolidato 2019, Risk Report, p. 101
La funzione di gestione dei rischi è affidata alla struttura istituita presso il GHO chiamata Group Risk Management, affidata alla responsabilità del Group CRO: essa supporta il Consiglio e l'Alta Direzione nella definizione delle strategie di gestione dei rischi, nella definizione e nella misurazione degli strumenti di monitoraggio fornendo, attraverso un adeguato sistema di reporting, gli elementi per la valutazione della tenuta del SCIGR nel suo complesso. Il ruolo e la posizione della struttura di Risk Management è definito nella Politica di gestione dei rischi di Gruppo, sulla base delle "Direttive di Gruppo sul Sistema di Governance". In particolare, il Group CRO:
La Politica di gestione dei rischi di Gruppo definisce anche i ruoli e le responsabilità relative al processo d'aggiornamento della strategia di rischio, della propensione e delle tolleranze al rischio nell'ambito del Risk Appetite Framework (RAF) e per la valutazione interna del rischio e della solvibilità (ORSA).
Per garantire un approccio coerente e omogeneo all'interno del Gruppo, il Group CRO coordina e monitora l'adozione della Politica di gestione dei rischi a livello di Gruppo, fermi gli eventuali necessari adattamenti dovuti al contesto normativo di riferimento in cui operano le diverse società del Gruppo, secondo la natura e la complessità dei rischi condotti, in linea con quanto previsto dal GIRS. Più precisamente, la predetta Politica definisce:
Il risk reporting viene coordinato dalla struttura di Risk Management della Capogruppo, al fine di garantirne un impianto condiviso e strutturato, tenendo conto degli adattamenti in virtù delle specificità normative locali e dei modelli di business delle singole società del Gruppo.
A livello di Capogruppo, in aggiunta alla Relazione ORSA e all'informativa sull'evoluzione del profilo di rischio e sul rispetto delle tolleranze di rischio, la struttura contribuisce anche all'informativa sulla tenuta generale del sistema di gestione dei rischi, come richiesto dalla regolamentazione vigente e definito ulteriormente nell'ambito del SCIGR.
Nel quadro della governance del Gruppo, la Politica di gestione dei rischi definisce i ruoli e le responsabilità del Group CRO, dei CRO delle Business Unit e delle singole società del Gruppo che, rispettivamente, supportano il monitoraggio della corretta implementazione del Sistema in coerenza con la politica di Gruppo. Nello svolgimento dell'attività di direzione e coordinamento del Gruppo è previsto un modello di solid line reporting tra il Group CRO e i CRO ai diversi livelli.
Al fine di rafforzare il coordinamento e la condivisione di best practice a livello di Gruppo è stato altresì istituito il Group Risk Council, cui partecipano il Group CRO (supportato dai principali responsabili di struttura a livello di GHO) e i CRO responsabili presso le Business Unit.
Nel 2019, in aggiunta alla pianificazione delle attività presentate al CCR, il Group CRO ha riportato in via continuativa al Consiglio, anche per il tramite del CCR, sull'andamento delle attività e sulle metodologie e i modelli utilizzati per il presidio dei rischi.
La necessità di operare in conformità alle norme di legge e regolamentari e ai principi definiti dal codice di condotta di Gruppo è parte integrante della cultura della nostra organizzazione aziendale. A quest'ultima è richiesto di dotarsi, a ogni livello, di presidi volti a prevenire il rischio d'incorrere in sanzioni amministrative o giudiziarie, perdite patrimoniali o danni reputazionali conseguenti a violazioni di leggi, regolamenti o provvedimenti delle autorità di vigilanza ovvero di norme di autoregolamentazione nonché il rischio derivante da cambiamenti sfavorevoli della legge o dell'orientamento giudiziario (rischi di compliance). Nell'ambito del Sistema la struttura Group Compliance ha la responsabilità di valutare, a livello individuale e di Gruppo, che l'organizzazione e le procedure interne siano adeguate a gestire tali rischi.
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Più in particolare, la Group Compliance agisce nel perseguimento dei seguenti principali obiettivi:
Nel perseguimento dei propri obiettivi, la Group Compliance adotta un approccio basato sulla rilevanza dei rischi, valutati sia a livello di Assicurazioni Generali che di Gruppo, applicando comuni metodologie di risk assessment. Nella seduta del 30 gennaio 2019, come previsto dalla vigente normativa, la pianificazione delle attività della struttura ("Piano di Compliance") è stata approvata dal Consiglio, previo esame del CCR avvenuto in data 23 gennaio 2019.
Il responsabile della struttura ha quindi riportato in via continuativa al Consiglio, anche per il tramite del CCR, sull'andamento delle attività svolte e sull'esposizione del Gruppo ai rischi di non conformità. La Group Compliance ha, inoltre, curato la supervisione della corretta gestione delle operazioni con le parti correlate.
Nell'ambito della seconda linea di difesa del SCIGR, tale funzione è affidata alla struttura del GHO chiamata Group Actuarial Function, la cui principale responsabilità è di coordinare, monitorare e validare il calcolo delle riserve tecniche secondo Solvency II. In aggiunta ai compiti previsti in relazione alle riserve tecniche e in linea con le disposizioni previste da Solvency II, essa è tenuta anche a esprimere un'opinione sulla politica di sottoscrizione e sull'adeguatezza degli accordi di riassicurazione. Infine, contribuisce a implementare in modo efficace il SCIGR, anche in collaborazione con la struttura di Risk Management.
Coerentemente al modello organizzativo definito dal Consiglio, la struttura è collocata nell'ambito dell'area del Group CFO per garantire un coordinamento efficace del processo di calcolo delle riserve tecniche. Al fine di preservare l'indipendenza nello svolgimento delle proprie attività, il responsabile riporta al Consiglio, per quanto di competenza, cui ha accesso indipendente e diretto. Inoltre, il Consiglio assicura che l'indipendenza del responsabile della struttura sia preservata e che i conflitti d'interesse siano adeguatamente gestiti nel processo di definizione degli obiettivi del responsabile, che non riguardano la performance aziendale.
Per garantire un approccio coerente e omogeneo all'interno del Gruppo, la Actuarial Function Group Policy definisce il modello organizzativo della funzione attuariale (a livello sia locale che di Gruppo) e ne delinea i principali ruoli e responsabilità, in conformità a Solvency II. Ogni società del Gruppo è tenuta ad applicare le linee guida contenute in tale politica, fatti salvi gli eventuali adattamenti dovuti alle normative locali. Sono inoltre definite delle linee di riporto tra le strutture organizzative locali e quella di GHO per garantire a quest'ultima un opportuno supporto informativo nello svolgimento delle proprie attività.
In questo contesto, secondo le disposizioni di Solvency II, il responsabile della Group Actuarial Function è tenuto a presentare al Consiglio, con frequenza almeno annuale, il suo parere sull'adeguatezza del calcolo delle riserve tecniche, sulla politica di sottoscrizione e sugli accordi di riassicurazione, segnalando le eventuali criticità individuate e, nel caso, formulando opportune raccomandazioni su come porvi rimedio. Nel 2019 il responsabile ha presentato detto parere al Consiglio con riferimento sia al Gruppo sia alla Società. Ha inoltre predisposto i piani di attività della struttura ("Piano della Group Actuarial Function"), poi approvati dal Consiglio nella seduta del 30 gennaio 2019, previo esame da parte del CCR.
La funzione di revisione interna è affidata alla Group Audit, una struttura obiettiva e indipendente istituita dal Consiglio per esaminare e valutare a beneficio del Consiglio medesimo, dell'Alta Direzione e degli altri attori, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza del sistema di controllo interno e di tutti gli altri elementi del sistema di governo societario. La mission è quella di proteggere e accrescere il valore dell'organizzazione, fornendo attività di assurance, consulenza e approfondimento obiettive e basate sul rischio. La struttura adotta un approccio professionale e sistematico volto a valutare i processi di controllo, di gestione dei rischi e di governo societario, operando in conformità con le linee guida dell'Institute of Internal Auditors (IIA), inclusi i Principi Fondamentali e gli Standard Internazionali per la Pratica Professionale di Internal Auditing, e con il Codice Etico dell'IIA.
Il responsabile di Group Audit soddisfa i requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza previsti dalla normativa applicabile e dalla regolamentazione interna di Gruppo nonché mantiene un rapporto aperto, costruttivo e collaborativo con le autorità di vigilanza. Garantisce altresì che la struttura sia provvista delle adeguate risorse umane, tecniche e finanziarie e che possegga, nel suo insieme le conoscenze, capacità e competenze necessarie a svolgere il proprio incarico e la propria mission. Il responsabile di Group Audit non dipende da alcun responsabile di aree operative ne assume alcuna responsabilità operativa, ha accesso diretto e libero al Consiglio e ha facoltà d'interagire in via diretta con gli organi di controllo.
L'attività di revisione interna rimane libera da ogni tipo di interferenza da parte dell'organizzazione aziendale nella scelta delle aree da sottoporre a verifica, nella definizione del perimetro delle attività di revisione nonché nella scelta dei risultati e dei contenuti da comunicare, di modo da mantenere la necessaria autonomia e obiettività di giudizio.
Ai soggetti preposti alla struttura di Group Audit non sono affidate responsabilità operative nell'ambito delle aree aziendali sottoposte a verifica. Non possono pertanto essere coinvolti nell'implementazione di presidi di controllo, nella definizione e attuazione di procedure e sistemi aziendali nonché nello svolgimento di qualsiasi altra attività che possa, in qualunque modo, ledere la loro obiettività di giudizio.
Group Audit, mantenendo un profilo di responsabilità per la riservatezza e la salvaguardia delle informazioni aziendali, dispone di una piena e puntuale libertà d'accesso a tutte le unità organizzative aziendali e alla documentazione relativa alle aree oggetto di verifica. Tutti i dipendenti sono tenuti a supportare Group Audit nell'adempimento del suo ruolo e delle sue responsabilità.
In linea con la normativa primaria e secondaria che suddivide il ruolo della singola compagnia assicurativa da quello dell'ultima società controllante, Group Audit ha predisposto nel 2019 due differenti Politiche di Audit (AG "solo" Policy e Audit Group Policy), approvate dal Consiglio previo esame del CCR. La Audit Group Policy definisce i principi che regolano l'attività di audit all'interno del Gruppo Generali e si applica a tutte le società del Gruppo in coerenza con le loro specificità e sulla base del principio di proporzionalità mentre la AG "solo" Policy declina per la compagnia assicurativa i principi stabiliti dalla Audit Group Policy.
La Audit Group Policy descrive le modalità con cui la struttura di Internal Audit dell'ultima società controllante coordina l'attività di audit all'interno del Gruppo e con cui garantisce la conformità ai requisiti interni ed esterni riguardo la struttura organizzativa e le attività di audit.
A tale scopo la Audit Group Policy definisce i principali ruoli, le responsabilità, gli obiettivi, i processi nonché le attività di reportistica che devono essere adottate, inclusi i ruoli del Consiglio e del CCR e i ruoli dei corrispondenti organi amministrativi a livello locale. Inoltre, nella Audit Group Policy è definito un riporto gerarchico (solid line) fra i responsabili delle funzioni di revisione interna locali, i responsabili delle funzioni di revisione interna delle Business Unit ed il responsabile di Group Audit. Sulla base di questo modello, il responsabile della funzione di revisione interna locale riporta al competente organo amministrativo istituito a livello locale e, in ultima istanza, al responsabile di Group Audit per il tramite dei responsabili delle funzioni di internal audit delle singole Business Unit. Ciò assicura autonomia ed indipendenza dalle funzioni operative, così come flussi di comunicazione più efficaci, in coerenza con il modello organizzativo di Gruppo.
Il modello di riporto gerarchico si estende alle metodologie da utilizzare, e in accordo con gli organi amministrativi locali, all'organizzazione interna da adottare (in termini di selezione, nomina, revoca, remunerazione, dimensionamento e budget), alla definizione e valutazione annuale degli obiettivi, alla reportistica così come alla proposta degli interventi da includere nel "Piano di Audit" da sottoporre all'approvazione del competente organo amministrativo locale.
Con cadenza almeno annuale il responsabile di Group Audit sottopone all'approvazione del Consiglio i Piani di Audit a livello di Capogruppo e di Gruppo, previo parere del CCR. I Piani di Audit individuano almeno le attività soggette a verifica e i criteri sulla base dei quali sono state selezionate, le tempistiche degli interventi, le risorse umane e il budget necessari per il successivo anno e ogni altra informazione rilevante.
I Piani di Audit sono sviluppati sulla base di un approccio integrato di programmazione, coordinato a livello di Gruppo e con una continua interazione con tutte le funzioni di audit locali. Essi sono predisposti sulla base delle priorità identificate nell'universo di audit, utilizzando una metodologia basata sulla valutazione dei rischi che tiene in considerazione tutte le attività, il sistema di governo societario, gli sviluppi attesi delle attività e le innovazioni, le strategie aziendali e i principali obiettivi di business, incluse le indicazioni provenienti dai principali interlocutori. Il processo di pianificazione deve inoltre tenere conto di
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eventuali carenze riscontrate durante le attività di verifica svolte e di ogni nuovo rischio identificato.
I Piani di Audit possono essere soggetti a revisioni e aggiustamenti anche in risposta a significative evoluzioni dell'organizzazione aziendale, dei rischi cui l'impresa è esposta, dei sistemi utilizzati e dei presidi di controllo. Qualunque revisione significativa ai Piani è condivisa con il Consiglio nell'ambito del processo di reportistica periodica allo stesso e è sottoposta all'approvazione.
I Piani di Audit definiti a livello di Capogruppo e di Gruppo per il 2019 sono stati approvati dal Consiglio nella seduta del 30 gennaio 2019, previo esame del CCR, e sono stati rivisti, da ultimo, nella seduta del 6 novembre 2019.
A seguito della conclusione di ciascuna attività di verifica la funzione di Group Audit redige un rapporto di revisione e provvede alla sua trasmissione ai competenti destinatari. Tale report riporta le criticità riscontrate, la loro significatività nonché le azioni correttive intraprese o da intraprendere e le scadenze proposte per la loro implementazione. Group Audit può svolgere anche attività di consulenza a beneficio del Consiglio, dell'Alta Direzione o di altri attori. Sulla base delle proprie attività e in conformità con la metodologia applicabile, Group Audit è tenuto a riportare al Consiglio eventuali significative esposizioni a rischi e le carenze identificate nei controlli, considerando i rischi di frode, le criticità nel sistema di governo societario e qualsiasi altro aspetto necessario o richiesto dal Consiglio. È altresì tenuto a riferire al Consiglio su ogni altra tematica di suo interesse.
Il responsabile di Group Audit garantisce un'attività di reportistica almeno semestrale nei confronti del CCR, presentando un documento riepilogativo delle attività di revisione svolte e dei punti di debolezza o delle carenze rilevati nel periodo di riferimento nonché sullo stato d'attuazione delle azioni correttive concordate con il management. La relazione riepilogativa a livello di Gruppo include anche una panoramica di tutte le criticità valutate significative per il Gruppo (Group Level issue) identificate nel corso delle attività di audit svolte dalle funzioni di revisione interna a livello locale e di BU. Dopo l'esame del CCR tale documento viene trasmesso ai presidenti del Consiglio e del Collegio e all'Amministratore Incaricato. Tuttavia, qualora eventi di particolare gravità dovessero accadere all'interno del normale ciclo di reportistica, il responsabile di Group Audit informa immediatamente l'Alta Direzione, il CCR, il Consiglio e il Collegio.
In aggiunta a quanto sopra, nell'ambito del Documento di sintesi sulla valutazione dell'adeguatezza e dell'efficacia del Sistema dei controlli interni e gestione dei rischi (SCIGR) – con il quale il CCR riferisce, almeno semestralmente, al Consiglio sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza ed efficacia del SCIGR a livello di Gruppo – il responsabile di Group Audit fornisce adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui è condotta la gestione dei rischi da parte del management, sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento nonché sull'idoneità del SCIGR medesimo.
Group Audit sviluppa e sostiene un programma di assurance e miglioramento della qualità che contempla sia verifiche interne che esterne e copre tutti gli aspetti dell'attività di revisione interna: tale programma include una valutazione di conformità dell'attività di revisione agli "Standard Internazionali per la Pratica Professionale dell'Internal Auditing", alla Audit Group Policy e alla metodologia di audit. Il programma valuta inoltre l'efficienza e l'efficacia dell'attività di revisione interna e identifica le opportunità per il suo miglioramento. Le valutazioni interne sono condotte direttamente dalla funzione, mentre le verifiche esterne sono condotte almeno una volta ogni cinque anni da un valutatore indipendente qualificato. Il Responsabile di Group Audit fornisce almeno annualmente al Consiglio un resoconto delle risultanze di tutte le attività realizzate nell'ambito del programma di assurance e miglioramento della qualità, comprensive delle azioni proposte per apportare continui miglioramenti.
Come già accennato, al Collegio sono attribuite dalla normativa vigente funzioni di vigilanza sull'osservanza della legge e dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e, in quel contesto, sulla adeguatezza e sul concreto funzionamento dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile.
Il Collegio partecipa alle riunioni del Consiglio e dei Comitati Consiliari (a quelle del CNR per le sole tematiche di remunerazione), intrattenendo con tali organi un costante e tempestivo scambio delle informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti.
Con particolare riferimento al sistema di controllo interno, il Collegio ha la responsabilità, fra l'altro, di rilasciare un proprio parere:
Inoltre monitora il lavoro svolto dalla Società di Revisione anche in relazione al rilascio della relazione aggiuntiva prevista dalla normativa applicabile.
Queste facoltà sono state regolarmente esercitate anche nel corso del 2019: a tal fine il Collegio ha interagito con tutte le strutture aziendali che svolgono compiti di controllo. In questo contesto può sempre chiedere alla struttura di Group Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative od operazioni aziendali.
Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo dedicato al Collegio sindacale, nel terzo capitolo Gli attori della governance.
In ottemperanza alle disposizioni dell'art. 154-bis del TUIF, nella seduta del 31 luglio 2018 il Consiglio ha nominato il Group CFO Cristiano Borean quale Dirigente Preposto (DP), avendone accertato il possesso dell'esperienza richiesta in materia di amministrazione, finanza e controllo e dei necessari requisiti di onorabilità, sul rispetto dei quali il CdA è incaricato di vigilare periodicamente.
L'art. 154-bis del TUIF prevede la nomina di un dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e ne disciplina attività e responsabilità nei confronti dell'informativa contabile dell'emittente quotato.
Inoltre, l'art. 40 dello Statuto stabilisce che il dirigente preposto venga scelto tra coloro che abbiano maturato un'adeguata esperienza in materia di amministrazione, finanza e controllo presso società di rilevanti dimensioni ovvero nell'esercizio di attività professionale e posseggano i requisiti di onorabilità stabiliti per gli amministratori. Il venir meno di tali requisiti nel corso del mandato determina la decadenza dall'incarico; in tal caso, si provvede alla tempestiva sostituzione del dirigente decaduto.
Al fine di consentire l'adempimento dei propri doveri, il DP ha facoltà di:
I mezzi di cui è dotato il DP includono almeno:
Il Consiglio, nell'esercizio delle proprie attività di vigilanza,
qualora ravvisi che i poteri e i mezzi attribuiti al DP non siano sufficienti per l'esercizio dei compiti previsti dalla legge, adotta i provvedimenti ritenuti necessari.
Il DP contribuisce all'efficacia del complessivo sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria.
Gli obiettivi di identificare, valutare e controllare i rischi relativi al processo d'informativa finanziaria (cd. financial reporting risk1 ) cui la Compagnia e il Gruppo sono esposti e di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili, sono perseguiti attraverso l'applicazione di una specifica struttura organizzativa (governance) e di un modello di financial reporting risk (framework).
1 Per "rischio di financial reporting" s'intende il rischio di errata contabilizzazione del dato generato da una transazione aziendale che comporti una non veritiera e corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società nel bilancio d'esercizio, nel bilancio consolidato e nella relazione semestrale consolidata nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario al mercato.
Executive Summary
Test Performer
Tale set documentale è coerente con le indicazioni fornite dalle "Direttive di Gruppo sul Sistema dei controlli interni e gestione dei rischi", così come rappresentato in dettaglio nella seguente figura:
Per offrire una compiuta informativa sull'argomento, è illustrato di seguito lo schema del modello di governance del DP previsto per le Società del Gruppo incluse nel perimetro2 .

* Informano il Dirigente Preposto, anche per il tramite del GFRR&DQ, qualora identifichino Società del Gruppo da includere nel perimetro del DP in base a valutazioni qualitative
2 Le "società del Perimetro" sono quelle che, in applicazione dei rapporti tra gli attivi, i ricavi e i risultati economici delle singole società e i rispettivi totali consolidati, superano determinate soglie coerenti con le best practice di mercato. In particolare, con riferimento all'esercizio 2019, le Società del Perimetro rappresentano oltre il 90% del totale attivo consolidato.
Operating Effectiveness, al fine di garantire che le procedure amministrative e contabili di AG e delle Società significative del Gruppo siano adeguate e
operino in maniera efficace
È stato inoltre predisposto un set strutturato di policy, linee guida e istruzioni operative per dotare le società del Gruppo di idonei strumenti per garantire l'applicazione del framework.
Il Local Financial Reporting Officer (Local FRO) verifica e garantisce, con il supporto delle unità organizzative competenti, che l'informativa di natura finanziaria fornita al GHO corrisponda alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e sia conforme ai principi contabili e alle metodologie adottate dal Gruppo, in ottemperanza alla normativa applicabile; verifica e garantisce inoltre che l'informativa finanziaria fornita in generale al GHO esprima una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della/e società, includendo le valutazioni sui principali rischi e incertezze cui è esposta. Il Local FRO predispone presso le società del perimetro adeguate procedure amministrative e contabili per l'informativa finanziaria fornita al GHO, per la formazione del bilancio consolidato nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario.
Il framework è stato definito in linea con le best practice3 ed è previsto un piano di implementazione progressivo.
Certificazioni trimestrali sottoscritte dai CEO e dai CFO, o persone in posizione equivalente, di tutte le Società del Gruppo e dai CEO e Local FRO delle sub-holding (laddove esistenti), volte ad attestare che:
Confirmation Letters ad-hoc per:
Entity Level Controls
IT General Controls


Controlli che operano a livello societario volti a verificare l'esistenza di un contesto aziendale organizzato e formalizzato, funzionale a ridurre i rischi di comportamenti non corretti (grazie ad elementi quali adeguati sistemi di governance, efficaci strutture organizzative, adeguate politiche, ecc.).
Controlli che operano a livello societario e che sono specificamente legati ai processi di gestione dell'Information Technology a supporto dell'esecuzione dei processi aziendali.
Controlli che operano a livello di procedure aziendali (sia informatiche che non) e la cui esecuzione fornisce evidenza che adeguate procedure amministrative e contabili sono applicate al fine di assicurare un efficace controllo interno sull'informativa finanziaria. Includono:
3 In tema di controllo interno sull'informativa finanziaria, generalmente riconosciuti e accettati a livello internazionale sono
− il CoSO Internal Control – Integrated Framework, che definisce le linee guida per la valutazione e lo sviluppo di un sistema di controllo interno;
− il CObiT (Control Objective for IT and Related Technology), che fornisce linee guida specifiche per l'area dei sistemi informativi, integrato dall'ITIL e dall'ISO/ IEC 27001.
111
Il framework è declinato in step di dettaglio che ne determinano l'approccio operativo per la valutazione delle procedure amministrative e contabili in occasione delle chiusure di bilancio annuale e semestrale:

Il perimetro di analisi (overall scoping) viene stabilito in funzione dei conti di bilancio consolidato valutati come rilevanti determinando per ogni società del perimetro i processi aziendali che hanno un potenziale impatto contabile su tali conti nonché tutti i processi aziendali direttamente riferiti alle attività di chiusura contabile di un dato periodo di competenza. Detto perimetro è integrato tenendo in considerazione elementi di natura qualitativa riferibili ai profili di rischio derivanti da fattori interni ed esterni alle società ed è revisionato, con periodicità almeno annuale, coerentemente alle mutate condizioni dell'assetto del Gruppo.
Fase preliminare, effettuata con cadenza almeno annuale da parte del GFRR&DQ, nella quale sono identificate le società del Gruppo significative per le finalità del DP nonché i conti rilevanti oggetto di analisi. Tali società significative, per ogni Livello di analisi (ELC, ITGC e Process Control), devono porre in essere le seguenti fasi di attività:
Definizione del perimetro di intervento dell'analisi FRR
Attività periodica di identificazione dei FRR cui la società è esposta e definizione delle procedure amministrative e contabili attraverso l'identificazione dei controlli chiave che coprono e mitigano i FRR
Attività periodica di verifica volta ad assicurare che le procedure amministrative e contabili sono efficacemente operative e che i controlli chiave sono adeguati a coprire e mitigare i FRR cui sono associati e operano efficacemente
Definizione e implementazione delle azioni correttive e/o dei piani delle azioni di miglioramento per quanto riguarda le carenze identificate durante le fasi di Assessment e di Operating Effectiveness, con l'obiettivo di rafforzare il sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria
Coerentemente con il SCIGR adottato dalla Compagnia, il modello di financial reporting risk coinvolge gli organi sociali e le strutture operative e di controllo in una gestione integrata, nel rispetto dei differenti livelli di responsabilità, per garantire in ogni momento l'adeguatezza del modello.
Il DP riferisce al Consiglio, periodicamente, anche per il tramite del CCR, in relazione alle attività svolte nell'esercizio delle sue funzioni: a ciò ha provveduto sistematicamente anche nel corso del 2019.
In attuazione della disciplina comunitaria sugli abusi di mercato, la Società ha aggiornato la propria regolamentazione interna, fornendo al Gruppo linee guida e principi fondamentali cui attenersi per prevenire abusi di mercato. La politica di Gruppo prevede regole funzionali volte a identificare e gestire le informazioni rilevanti e quelle privilegiate che concernono, direttamente o indirettamente, sia le società emittenti del Gruppo che emittenti terzi (non appartenenti al Gruppo) o i rispettivi strumenti finanziari.
La regolamentazione interna della Compagnia, oltre a definire le regole per l'identificazione4 e la gestione delle informazioni privilegiate, disciplina le comunicazioni al pubblico delle stesse, la tenuta dell'Elenco dei soggetti che hanno accesso a informazioni privilegiate (insider list), l'internal dealing (operazioni compiute dai soggetti rilevanti sugli strumenti finanziari emessi dalla Società) e gli adempimenti connessi allo svolgimento di sondaggi di mercato.
Generali, in qualità di emittente, ha l'obbligo di istituire, mantenere e aggiornare costantemente un Elenco delle persone che hanno accesso a informazioni privilegiate e che le trattano in ragione dell'attività lavorativa o professionale ovvero in ragione delle funzioni svolte.
La politica di Gruppo disciplina i criteri per la tenuta e gestione del citato Elenco, affidato alla competenza del responsabile della struttura Corporate Affairs in qualità di soggetto preposto.
Con deliberazione del 31 luglio 2019 il Consiglio ha confermato la Market Abuse Policy della Compagnia che, nella sezione dedicata alla materia internal dealing, disciplina gli obblighi informativi verso il mercato e le limitazioni alle operazioni rilevanti in capo agli internal dealer e alle persone a questi strettamente legate, secondo la normativa oggi applicabile.
Ad oggi, i "Soggetti Rilevanti" di Generali sono:
Sono "Persone Strettamente Legate ai Soggetti Rilevanti" i soggetti indicati dal Regolamento (UE) n° 596/2014 del 16 aprile 2014 (vedi il seguente BOX NORMATIVO).
Inoltre, in prossimità di determinati eventi societari, sono previsti alcuni blocking period durante i quali è vietato agli internal dealer compiere operazioni sugli strumenti finanziari rilevanti.
Delle operazioni compiute dai Soggetti Rilevanti è data evidenza nella sezione Governance del Sito.
4 La richiamata politica sul market abuse prevede, inoltre, l'eventuale coinvolgimento di un comitato consultivo ad hoc –¬ composto dal Group CFO, dal Group General Counsel, dal responsabile del Corporate Affairs, dal Group Compliance Officer e dal Responsabile del Group Supervisory Affairs & Group Entities Corporate Matters – che può essere chiamato a esprimersi sulla natura di un'informazione quale "Informazione Privilegiata", ai sensi della vigente disciplina market abuse, in caso di dubbi dei soggetti deputati a classificarla.
Executive Summary
L'art. 3, comma 1, n° 26 del Regolamento (UE) n° 596/2014 definisce, quale "Persona strettamente legata" ai soggetti rilevanti, una delle seguenti persone: (a) un coniuge o un partner equiparato al coniuge ai sensi del diritto nazionale; (b) un figlio a carico ai sensi del diritto nazionale; (c) un parente che abbia condiviso la stessa abitazione da almeno un anno alla data dell'operazione in questione; (d) una persona giuridica, trust o società di persone, le cui responsabilità di direzione siano rivestite da una persona che svolge funzioni di amministrazione, di controllo o di direzione o di una persona di cui alle lettere a), b) o c), o direttamente o indirettamente controllata da detta persona, o sia costituita a suo beneficio, o i cui interessi economici siano sostanzialmente equivalenti agli interessi di detta persona.
Il Consiglio ha adottato le Procedure OPC sin dall'11 novembre 2010, con l'obiettivo di garantire che tali operazioni siano realizzate nel rispetto dei principi di trasparenza e di correttezza sostanziale e procedurale.
Le Procedure OPC, predisposte in conformità a quanto previsto dall'art. 2391-bis c.c. e dal Regolamento OPC che dà attuazione alla normativa di legge, operano una distinzione tra operazioni qualificabili come di minore o di maggiore rilevanza, associando a queste ultime una regolamentazione più stringente sotto il duplice profilo dell'iter deliberativo e della trasparenza nei confronti del mercato.
Per entrambe le tipologie di operazioni è comunque previsto che un comitato di amministratori indipendenti (COPC) si pronunci in ordine all'interesse della Società al compimento dell'operazione nonché alla convenienza e alla correttezza sostanziale delle sue condizioni. Il parere reso è vincolante per tutte le operazioni di maggiore rilevanza e per quelle di minore rilevanza che superino determinate soglie di valore.
È stabilito, inoltre, che per alcune operazioni non sia necessario attivare l'iter deliberativo accompagnato dal parere del COPC: si tratta di fattispecie, individuate nelle Procedure OPC, considerate non idonee ad arrecare pregiudizio agli interessi tutelati dalla normativa.
Questa disciplina trova applicazione con riferimento alle operazioni con parti correlate poste in essere direttamente da Assicurazioni Generali e da ciascuna sua controllata.
Il testo integrale delle Procedure OPC è disponibile sul Sito nella sezione Governance.
Nel 2018 sono state avviate le attività progettuali per l'aggiornamento del Modello della Capogruppo e di alcune società italiane del Gruppo, anche con filiali all'estero, per recepire le modifiche normative introdotte al Decreto 231 nel periodo di riferimento nonché le variazioni organizzative e/o operative occorse. Tali attività progettuali hanno portato all'approvazione, con delibera consiliare dell'8 aprile 2019, di un aggiornamento del MOG. Le attività di aggiornamento mirano a garantire una migliore integrazione del Modello nel sistema normativo interno, maggiore semplificazione e fruibilità con la puntuale associazione tra le funzioni e i relativi presidi di controllo applicabili nonché un'attenzione nell'indicazione dei presidi normativi adottati localmente anche a livello delle singole Branch.
Il vigente MOG è costituito da una Parte Generale e da una Parte Speciale suddivisa in sezioni distinte per ciascuna categoria di reato 231:
Al fine di dare efficace attuazione al Modello adottato, la Capogruppo assicura una corretta divulgazione dei contenuti e dei principi dello stesso all'interno ed all'esterno della propria organizzazione nonché una adeguata attività formazione (in modalità e-learning ed in aula).
In linea con le indicazioni giurisprudenziali e le Linee guida di categoria, l'OdV, nominato dal Consiglio il 15 maggio 2019, per il triennio 2019-2022, è composto da due professionisti esterni, Luigi Arturo Bianchi (che ricopre la carica di Presidente) e Giuseppe Alessio Vernì, unitamente al Group Compliance Officer. Segretario dell'OdV è Giuseppe Catalano. La composizione dell'Organismo risulta idonea a garantire i necessari requisiti di autonomia, indipendenza e professionalità in capo all'organo.
| Parte | Artt. 24-26 - Reati contro la PA | Parte Speciale D |
Art. 25-octies - Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e autoriciclaggio |
|---|---|---|---|
| Speciale A |
Art. 25-decies - Reati di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria |
Art. 24-bis - Delitti informatici e trattamento illecito di dati | |
| Art. 25-ter - Reati Societari Ad es. ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza (art. 2638 c.c.), falso in prospetto (art. 173-bis TUIF), ecc. |
Art. 24-ter - Delitti di criminalità organizzata | ||
| Parte Speciale B Parte Speciale B-bis |
Art. 25-sexies - Abuso di mercato Abuso delle informazioni privilegiate (artt. 184 - 187-bis TUIF) |
Parte Speciale |
Reati transnazionali ex art. 10 Legge n° 146/06 |
| e manipolazione del mercato (artt. 185 - 187-ter TUIF) | E | Art. 25-bis - Delitti in materia di falsità in monete, in carte di pubblico credito in valori in bollo e in strumento o segni di riconoscimento |
|
| Art. 25-ter - Corruzione tra privati | Art. 25-quater - Delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico |
||
| Parte | Art. 25-septies - Reati di omicidio colposo o lesioni gravi o | ||
| Speciale C |
gravissime, commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro |
Art. 25-undecies - Reati Ambientali |

115
Il Modello contiene inoltre specifiche previsioni sui requisiti soggettivi di eleggibilità dei componenti e disciplina le cause di cessazione che possono coinvolgere l'intero Organismo o un singolo componente.
Il Group Audit svolge le attività di verifica a supporto dell'OdV sulla base di un piano approvato dall'Organismo stesso: resta salva la facoltà dell'OdV di compiere ulteriori verifiche e ispezioni, anche senza alcun preavviso né preventiva autorizzazione, per accertare eventuali violazioni del MOG o comunque ritenute opportune ai fini del corretto espletamento dei propri compiti. Inoltre, l'Organismo è supportato dall'unità interna dedicata (Unità D.lgs.231/01) che garantisce altresì l'aggiornamento del Modello nel continuo.
Oltre alle previsioni contenute nel Modello, l'OdV si è dotato di un apposito Regolamento interno che disciplina gli aspetti e le modalità principali dell'esercizio della propria azione: funzionamento e organizzazione interna, attività di vigilanza, gestione delle segnalazioni e delle violazioni nonché attribuzione delle risorse finanziarie (budget dell'Organismo). Anche nel 2019 l'OdV ha riferito periodicamente sulle attività svolte al Consiglio, inviando apposita relazione.
Al fine di assicurare un'efficace attività di informativa verso l'OdV, il Modello prevede una serie di obblighi di informativa e di segnalazione di potenziali illeciti. Nell'ambito dei flussi informativi ivi descritti la Società si è dotata di apposito Protocollo "Gestione dei flussi informativi verso l'Organismo di Vigilanza" con l'obiettivo di dare una chiara illustrazione della tipologia di informazioni che devono essere trasmesse all'OdV.
Per rafforzare il sistema dei flussi informativi e responsabilizzare maggiormente i destinatari al rispetto del Modello e alla prevenzione del rischio di commissione dei reati, i responsabili delle strutture aziendali individuati sono inoltre tenuti alla trasmissione all'Organismo di una "Scheda di evidenza", contenente una dichiarazione periodica di rispetto del Modello per l'area di riferimento nonché ulteriori specifiche informazioni in relazione alle attività a rischio gestite.
Si informa che la Parte Generale del MOG è disponibile sul nostro Sito, nella sezione dedicata al sistema di governance all'indirizzo:
https://www.generali.com/it/governance/corporate -governance-system/administrative-liability.
Milano, 12 marzo 2020
Redatta secondo lo schema previsto dal Format per la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Borsa Italiana (VIII Edizione – Gennaio 2019)
Aggiornamento al 2 Marzo 2020, sulla base delle risultanze del Libro dei Soci riferite principalmente alla registrazione del pagamento del dividendo al 22 maggio 2019, integrate dalle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del TUIF e da altre informazioni a disposizione.
| Dichiarante | Azionista diretto | Quota % su capitale ordinario* |
|---|---|---|
| MEDIOBANCA | Mediobanca | 13,029 |
| TOTALE | 13,029 | |
| Gruppo CALTAGIRONE | Caltagirone Editore S.p.A. | 0,213 |
| Caltagirone S.p.A. | 0,204 | |
| Capitolium SpA | 0,032 | |
| FGC S.p.A. | 0,049 | |
| Finanziaria Italia 2005 S.p.A. | 0,255 | |
| Fincal S.p.A. | 2,226 | |
| Finced S.r.l. | 0,201 | |
| Gamma S.r.l. | 0,405 | |
| Mantegna 87 S.r.l. | 0,319 | |
| Pantheon 2000 S.p.A. | 0,261 | |
| Quarta Iberica S.r.l. | 0,191 | |
| So.co.ge.im. S.p.A. | 0,032 | |
| VM 2006 S.r.l. | 0,605 | |
| Francesco Gaetano Caltagirone | 0,007 | |
| TOTALE | 5,001 | |
| Gruppo LEONARDO DEL VECCHIO | Delfin S.à R.L. | 4,857 |
| TOTALE | 4,857 | |
| Gruppo BENETTON | Schematrentatre S.p.A. | 4,001 |
| TOTALE | 4,001 |
* Il capitale ordinario coincide con quello votante.
Tabella 2/a - Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati Consiliari nel 2019
Redatta secondo lo schema previsto dal Format per la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Borsa Italiana (VIii Edizione – Gennaio 2019)
| Consiglio di Amministrazione | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Carica | Componenti | Anno di nascita |
Data di prima nomina * |
In carica da | In carica fino a | Lista** | Esecutivo | Non esecutivo | Indipendenza Codice |
Indipendenza TUIF |
incarichi*** n° altri |
(*) |
| Presidente | Galateri di Genola Gabriele | 1947 | 28.04.2003 | 07.05.2019 | Appr. Bilancio 2021 | M | X | X | 2 | 14/14 | ||
| Vicepresidente | Caltagirone Francesco Gaetano | 1943 | 28.04.2007 | 07.05.2019 | Appr. Bilancio 2021 | M | X | X | 1 | 11/14 | ||
| Vicepresidente | Rebecchini Clemente | 1964 | 11.05.2012 | 07.05.2019 | Appr. Bilancio 2021 | M | X | X | 1 | 14/14 | ||
| Amministratore Delegato ◊ • | Donnet Philippe | 1960 | 17.03.2016 | 07.05.2019 | Appr. Bilancio 2021 | M | X | - | 14/14 | |||
| Amministratore | Bardin Romolo | 1978 | 28.04.2016 | 07.05.2019 | Appr. Bilancio 2021 | M | X | X | X | 3 | 12/14 | |
| Amministratore | Di Benedetto Paolo | 1947 | 28.04.2016 | 07.05.2019 | Appr. Bilancio 2021 | M | X | X | X | 2 | 13/14 | |
| Amministratore | Figari Alberta | 1964 | 30.04.2013 | 07.05.2019 | Appr. Bilancio 2021 | M | X | X | X | - | 14/14 | |
| (dal 07.05.2019) Amministratore |
Mazzilli Ines | 1962 | 07.05.2019 | 07.05.2019 | Appr. Bilancio 2021 | m | X | X | X | 2 | 10/10 | |
| (dal 07.05.2019) Amministratore |
Mei-Pochtler Antonella | 1968 | 07.05.2019 | 07.05.2019 | Appr. Bilancio 2021 | M | X | X | X | 1 | 09/10 | |
| Amministratore | Moriani Diva | 1968 | 28.04.2016 | 07.05.2019 | Appr. Bilancio 2021 | M | X | X | X | 3 | 14/14 | |
| Amministratore | Pellicioli Lorenzo | 1951 | 28.04.2007 | 07.05.2019 | Appr. Bilancio 2021 | M | X | X | 1 | 11/14 | ||
| Amministratore | Perotti Roberto | 1961 | 28.04.2016 | 07.05.2019 | Appr. Bilancio 2021 | m | X | X | X | - | 14/14 | |
| Amministratore | Pucci Sabrina | 1967 | 30.04.2013 | 07.05.2019 | Appr. Bilancio 2021 | M | X | X | X | 1 | 14/14 | |
| (fino al 07.05.2019) Amministratore |
Barra Ornella | 1953 | 30.04.2013 | 28.04.2016 | 07.05.2019 | M | X | X | X | 1 | 04/04 | |
| (fino al 07.05.2019) Amministratore |
Sapienza Paola | 1965 | 24.04.2010 | 28.04.2016 | 07.05.2019 | m | X | X | X | - | 04/04 | |
| Numero riunioni svolte durante l'esercizio 2019: 14 | ||||||||||||
Quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUIF): 0,5% del capitale sociale
I simboli di seguito indicati devono essere inseriti nella colonna "Carica":
* **
Tabella 2/b - Struttura dei Comitati Consiliari nel 2019 Redatta secondo lo schema previsto dal Format per la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Borsa Italiana (VIii Edizione – Gennaio 2019)
| Comitato per le Operazioni con Parti Correlate Comitato per le Operazioni Strategiche |
() (*) () (*) |
M | M | P | M 2/2 M |
P 2/2 |
M 2/2 |
M 2/2 |
M 2/2 |
M | Operazioni con Comitato per le Parti Correlate 2 Comitato per le Operazioni Strategiche 6 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Situazione da Assemblea 7 maggio 2019 fino a 31.12.2019 | (**) | M | 6/6 M |
6/6 M |
6/6 P |
6/6 M |
6/6 M |
M | ||||||||||||
| Comitato per gli Investimenti |
(*) | 9/9 | 8/9 | 9/9 | 9/9 | 8/9 | 7/9 | 9/9 | per gli Investimenti Comitato 9 |
|||||||||||
| Governance e Comitato per la Corporate |
la Sostenibilità ambientale sociale e |
(**) | P | M | M | M | M | Corporate | la Sostenibilità Governance e |
|||||||||||
| (*) | 4/4 | 3/4 | 4/4 | 3/4 | 4/4 | Comitato per la | ambientale sociale e 4 |
|||||||||||||
| Remunerazione | (**) | M | P | M | Remunerazione 6 |
|||||||||||||||
| Comitato | (*) | 6/6 | 6/6 | 6/6 | Comitato per le Nomine e la Remunerazione |
|||||||||||||||
| per le Nomine e la Remunerazione | Nomine | (**) | M | M | M | M | P | M | M | Nomine 3 |
||||||||||
| (*) | 2/3 | 3/3 | 3/3 | 3/3 | 3/3 | 3/3 | 3/3 | |||||||||||||
| Comitato Controllo e Rischi |
(*) () |
M | P | M | M | M | Comitato Controllo e Rischi 9 |
|||||||||||||
| 9/9 | 9/9 | 9/9 | 8/9 | 9/9 | ||||||||||||||||
| Comitato per le Operazioni con Parti Correlate gli Investimenti e le Operazioni Comitato per Strategiche |
(*) () |
M 1/1 |
P 1/1 |
M 1/1 |
M 1/1 |
M 1/1 |
Operazioni con Parti Correlate Comitato per le 1 |
|||||||||||||
| (**) | M | M | M | P | M | M | ||||||||||||||
| Situazione da 1.1.2019 fino ad Assemblea 7 maggio 2019 | (*) | 4/4 | 2/4 | 4/4 | 4/4 | 2/4 | 3/4 | gli Investimenti e le Operazioni Comitato per Strategiche 4 |
||||||||||||
| (**) | P | M | M | M | ||||||||||||||||
| Comitato per | la Sostenibilità Governance e la Corporate ambientale sociale e |
3/3 | 3/3 | 3/3 | 3/3 | Comitato per la Corporate |
la Sostenibilità Governance e ambientale sociale e 3 |
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| (**) | M | M | P | |||||||||||||||||
| per le Nomine e la Remunerazione Comitato |
Remunerazione | (*) | 5/5 | 4/5 | 5/5 | Comitato per le Nomine e la | Remunerazione 5 |
|||||||||||||
| Nomine | (**) | M | M | M | M | P | Remunerazione | |||||||||||||
| (*) | 1/2 | 2/2 | 2/2 | 2/2 | 2/2 | Nomine 2 |
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| Comitato Controllo e Rischi |
(**) | M | M | P | M | M | Comitato Controllo e Rischi 5 |
|||||||||||||
| (*) | 5/5 | 4/5 | 5/5 | 5/5 | 5/5 | |||||||||||||||
| Componenti | Galateri di Genola Gabriele |
Caltagirone Francesco Gaetano |
Rebecchini Clemente | Donnet Philippe | Bardin Romolo | Di Benedetto Paolo | Figari Alberta | Mazzilli Ines | Mei-Pochtler Antonella | Moriani Diva | Pellicioli Lorenzo | Perotti Roberto | Pucci Sabrina | Barra Ornella | Sapienza Paola |
(*)In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del CdA e dei comitati (indicato il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).(**) In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del Comitato: "P": presidente; "M": membro.
Redatta secondo lo schema previsto dal Format per la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Borsa Italiana (VIII Edizione – Gennaio 2019)
| Carica | Componenti | Anno di nascita |
Data prima nomina* |
In carica da | In carica fino a | Lista** | Indipendenza da Codice |
Partecipazione alle riunioni del Collegio*** |
Numero altri incarichi**** |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Presidente | Dittmeier Carolyn |
1956 | 30.04.2014 | 27.04.2017 | Appr. Bilancio 2019 | m | X | 25/25 | - |
| Sindaco effettivo | Di Bella Antonia |
1965 | 30.04.2014 | 27.04.2017 | Appr. Bilancio 2019 | M | X | 25/25 | 13 |
| Sindaco effettivo | Pozza Lorenzo |
1966 | 30.04.2014 | 27.04.2017 | Appr. Bilancio 2019 | M | X | 25/25 | 11 |
| Sindaco supplente | Di Carlo Francesco |
1969 | 30.04.2014 | 27.04.2017 | Appr. Bilancio 2019 | M | X | - | 3 |
| Sindaco supplente | Olivotto Silvia |
1950 | 30.04.2014 | 27.04.2017 | Appr. Bilancio 2019 | m | X | - | 10 |
Numero delle riunioni svolte durante l'esercizio 2019: 25
Quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUIF): 0,5% del capitale sociale
* Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio sindacale dell'emittente.
** "M" = lista di maggioranza; "m" = lista di minoranza.
*** Numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).
**** Numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell'art. 148-bis TUIF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.
Asset Liability Management.
Coloro che ricoprono la carica di Amministratore Delegato, General Manager nonché i dirigenti che all'interno del GHO ricoprono le prime linee di riporto dell'Amministratore Delegato o del Direttore Generale.
L'Amministratore al quale sono state delegate specifiche attribuzioni da parte del Consiglio, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2381 c.c..
L'amministratore cui il CdA della Compagnia ha formalmente affidato la delega dell'istituzione e mantenimento di un efficace SCIGR, nel rispetto delle raccomandazioni del Codice CG (art. 7).
Gli Amministratori in possesso del requisito di indipendenza previsto dal Codice CG, accertato dal Consiglio.
I componenti del CdA della Società.
L'Assemblea degli Azionisti della Compagnia.
L'assemblea degli Azionisti della Società riunitasi, in sede straordinaria ed ordinaria, il 30 aprile 2011.
L'assemblea degli Azionisti della Società riunitasi, in sede straordinaria ed ordinaria, il 28 aprile 2016.
L'assemblea degli Azionisti della Società riunitasi, in sede straordinaria ed ordinaria, il 27 aprile 2017.
L'assemblea degli azionisti della Società convocata, in sede straordinaria ed ordinaria, il 17-18-19 aprile 2018.
L'assemblea degli azionisti della Società convocata, in sede straordinaria e ordinaria, il 30 aprile, il 3 e 7 maggio 2019.
L'assemblea degli azionisti della Società convocata, in sede straordinaria e ordinaria, il 27-29-30 aprile 2020.
Azioni Le azioni emesse dalla Compagnia.
Gli azionisti della Compagnia.
Componente dell'assetto organizzativo di Gruppo, le Business Units valorizzano l'imprenditorialità e le autonomie locali, assicurando il presidio a livello internazionale attraverso le aree geografiche e le linee globali. Le 6 Business Unit sono rappresentate da: i 3 principali paesi (Italia, Francia, Germania); il conglomerato Austria, CEE & Russia; la struttura International; il Group Investments, Asset & Wealth Management.
c.c.
Il Codice civile.
Il Decreto legislativo 7 settembre 2005 n° 209 e successive modificazioni e integrazioni, "Codice delle Assicurazioni Private".
Assicurazioni Generali S.p.A. in qualità di holding.
Il Comitato Controllo e Rischi della Compagnia, istituito nel rispetto delle raccomandazioni del Codice CG (art. 7).
Il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità sociale e ambientale della Compagnia.
Il Comitato per gli Investimenti della Compagnia, poi modificato nella denominazione (CIS) e composizione il 25 gennaio 2017.
Il Comitato per gli Investimenti e le Operazioni Strategiche della Compagnia.
Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione della Compagnia, istituito nel rispetto delle raccomandazioni del Codice CG (artt. 5 e 6).
Il Codice di autodisciplina delle società quotate, approvato a luglio 2018 dal Comitato per la Corporate Governance, promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, ANIA, Assogestioni, Assonime e Confindustria, pubblicato sul sito www.borsaitaliana.it, cui la Società ha aderito con delibera del CdA.
Il collegio sindacale della Compagnia.
Il CCR, il CGS, il CNR, il COPC, il CI e il COS (questi ultimi due inclusi in un unico comitato CIS sino al 7 maggio 2019).
Assicurazioni Generali S.p.A..
Documento a corredo della Relazione, disponibile sul Sito, recante le competenze riservate al CdA nonché quelle attribuite ad altri organi sociali su delibera del Consiglio, unitamente alla check-list di riscontro con il Codice CG e alle modalità di funzionamento dell'Assemblea.
Il consiglio di amministrazione della Società.
La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa.
La/le società controllata/e da Assicurazioni Generali S.p.A., anche indirettamente, ai sensi di quanto previsto dalla normativa di volta in volta applicabile. In tale ambito, la definizione di controllata strategica identifica le società per la nomina degli esponenti di vertice del Gruppo. A tali fini si considerano strategiche le seguenti società: Generali Italia S.p.A., Generali France S.A., Generali Deutschland Holding A.G., Generali CEE B.V., Generali China Life Insurance Co. Ltd, Generali España Holding de entidades de seguros S.A., Generali Insurance Asset Management SGR S.p.A., Banca Generali S.p.A., Generali Real Estate
Il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate della Compagnia.
S.p.A., Generali Schweiz Holding AG e Generali Versicherung AG (Vienna).
Il Comitato per le Operazioni Strategiche della Compagnia, istituito dal CdA del 7 maggio 2019.
Il decreto legislativo 8 giugno 2001, n° 231, recante la "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n° 300".
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Compagnia, ai sensi dell'art. 154-bis del TUIF.
La Dichiarazione sulle informazioni Non Finanziarie, ai sensi della Direttiva 2014/95/UE e del D.lgs. 30 dicembre 2016, n° 254.
"European Insurance and Occupational Pensions Authority". È l'organismo che sovrintende tutte le autorità di vigilanza assicurative dell'Unione Europea, con il compito di sorvegliare il mercato assicurativo europeo.
L'elenco dei soggetti aventi accesso ad informazioni privilegiate, tenuto presso la Società ed istituito secondo la procedura adottata dal Consiglio ai sensi dell'art. 115-bis del TUIF e della regolamentazione applicativa (come successivamente modificata e integrata).
La politica in materia di competenze professionali e onorabilità dei componenti degli organi sociali della Società e di coloro che ricoprono determinate cariche o ruoli rilevanti. Approvata dal CdA, in attuazione di quanto previsto dal Regolamento IVASS 38/2018.
Le funzioni di revisione interna, di verifica della conformità alle norme, di gestione dei rischi e quella attuariale, che la Società ha affidato ad altrettante strutture organizzative istituite nel GHO.
Assicurazioni Generali S.p.A..
La funzione Group Financial Reporting Risk & Data Quality, istituita nel GHO, all'interno dell'area organizzativa che fa capo al Group CFO.
Il Group Head Office. Rappresenta l'insieme delle funzioni della Società che svolgono l'attività strategica di indirizzo e coordinamento a supporto delle Business Unit.
Il Global Leadership Group. L'insieme dei manager della Società e del Gruppo che ricoprono i ruoli con maggior peso organizzativo e impatto sui risultati e sul processo di declinazione della strategia, quali i CEO delle Controllate, i responsabili di branch, le posizioni strategiche all'interno dei paesi, le linee di business e le posizioni di head office con impatto globale sui risultati di Gruppo.
Il Group Management Committee. L'insieme dei manager della Società e del Gruppo con funzioni di supporto al Group CEO, che si riuniscono sotto la presidenza del Group CEO per discutere scelte fondamentali per il Gruppo, verificare proposte da sottoporre al Consiglio, valutare i principali rischi, gli investimenti e i risultati finanziari e industriali.
I suoi componenti al 31/12/2019 sono indicati nella figura di pag. 33 della Relazione.
Il Chief Executive Officer, principale responsabile della gestione della Società e del Gruppo.
Il Chief Financial Officer del Gruppo.
Il Chief Investment Officer and CEO Asset & Wealth Management del Gruppo.
Il Chief Risk Officer del Gruppo.
La Società e le società di diritto italiano ed estero soggette al controllo della stessa, ai sensi dell'articolo 93 del TUIF.
Le informazioni finanziarie periodiche aggiuntive - già cc.dd. "Relazioni trimestrali" - ex art. 82-ter del Regolamento Emittenti.
L'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Autorità che esercita la vigilanza sul mercato assicurativo italiano, per garantirne la stabilità e tutelare il consumatore.
Lead Independent Director. Figura contemplata dal Codice CG, Generali non ne è dotata. L'attuale assetto di governance della Compagnia, infatti, annovera un Presidente non esecutivo e né controllante la Società.
Il modello di organizzazione, gestione e controllo della Società, previsto dal Decreto 231.
L'organismo di vigilanza della Compagnia, previsto dal Decreto 231.
I componenti del Consiglio e del Collegio, i dirigenti costituenti la prima linea di riporto del Group CEO ("Dirigenti con responsabilità strategiche"), il personale delle Funzioni Fondamentali e quello esercitante il controllo su talune attività esternalizzate (gestione del portafoglio assicurativo e gestione degli asset finanziari e immobiliari).
Il "Piano di azionariato per i dipendenti del Gruppo Generali" denominato WeShare, approvato dall'Assemblea 2019.
Il nuovo piano strategico della Società relativo al triennio 2019-2021.
Modello Interno Parziale, con riferimento alla normativa Solvency II.
Colui che ricopre la carica di presidente del Consiglio della Compagnia.
Le procedure in materia di operazioni con parti correlate, approvate dal Consiglio in conformità con quanto disciplinato dalla delibera CONSOB n° 17221 del 12 marzo 2010.
Risk Appetite Framework.
Il Regolamento che disciplina lo svolgimento dell'Assemblea della Società.
Il Regolamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati Consiliari della Assicurazioni Generali S.p.A..
Il Regolamento di attuazione del TUIF, nella formulazione vigente alla data della Relazione.
Il Regolamento IVASS 6 giugno 2016, n° 24 (in materia di investimenti e di attivi a copertura delle riserve tecniche).
Il Regolamento IVASS 3 luglio 2018, n° 38 (recante disposizioni in materia di sistema di governo societario, ai sensi degli articoli 29-bis, 30, 30-bis, 30-quater, 30-sexies, 30-septies, 215-bis, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n° 209 – Codice delle assicurazioni private).
Il Regolamento IVASS 2 agosto 2018, n° 42 (recante disposizioni in materia di revisione esterna dell'informativa al pubblico - SFCR).
Il regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato dalla CONSOB con delibera n° 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n° 17389 del 23 giugno 2010, nella formulazione vigente alla data della Relazione.
La presente "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" relativa all'esercizio 2019, approvata dal Consiglio il 12 marzo 2020.
La "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", di cui all'art. 123-ter del TUIF.
Il Regulatory Supervisory Report, di cui alla normativa Solvency II.
SAA Strategic Asset Allocation.
Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del Gruppo.
Solvency Capital Requirement, con riferimento alla normativa Solvency II.
L'unità Shareholders & Governance, facente parte della funzione Corporate Affairs della Compagnia.
Il segretario del CdA, dei Comitati Consiliari e dell'OdV della Società.
Il Solvency Financial Condition Report, di cui alla normativa Solvency II.
Il/i componente/i effettivo/i o supplente/i del Collegio della Compagnia.
Il sito internet istituzionale della Società www.generali.com.
Assicurazioni Generali S.p.A..
"EY S.p.A." (gia "Reconta Ernst & Young S.p.A."), nominata dall'Assemblea 2011 per il periodo 2012/2020, incaricata della revisione legale della Società.
L'insieme di norme legislative e regolamentari introdotte in seguito all'emanazione della direttiva n° 2009/138/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009, in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 17 dicembre 2009.
Lo statuto sociale della Compagnia.
TUIF o Testo Unico della Finanza Il decreto legislativo 24 febbraio 1998, n° 58, "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ai sensi degli articoli 8 e 21 della legge 6 febbraio 1996, n° 52", nella formulazione vigente alla data della Relazione.
Il/i vicepresidente/i della Società.
[email protected] Responsabile: Giuseppe Catalano
[email protected] Responsabile: Michele Amendolagine
[email protected] Responsabile: Massimo Romano
[email protected] Responsabile: Roberto Alatri
[email protected] Responsabile: Giovanni Lanati
[email protected] Responsabile: Lucia Silva
[email protected] Responsabile: Giulia Raffo Redazione Corporate Affairs Shareholders & Governance
Coordinamento Group Communications & Public Affairs
Foto Francesca Gaspari, Federico Guida, Giuliano Koren
Illustrazioni Studio Mistaker
Stampa Lucaprint S.p.A.
Concept & Design Inarea Strategic Design
Traduzione in inglese Dotwords S.r.l.
Il presente documento è disponibile all'indirizzo www.generali.com
generali.com
188° anno di attività
Societario e gli Assetti Proprietari 2019 alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2019

generali.com
alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2019
1
A conferma ovvero anche ad integrazione dei poteri e delle attribuzioni riservati al Consiglio di Amministrazione dalla Legge, dalle disposizioni regolamentari vigenti in materia e dallo Statuto, sono in ogni caso riservati alla competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione i seguenti poteri ed attribuzioni:
esclusivo riferimento alla soglia di €. 200 milioni di cui al precedente paragrafo iii) 1.) e per gli strumenti obbligazionari (rif. ai precedenti paragrafi i)1., i)2.), sulla base delle regole contabili di classificazione dell'OICR;
tali previsioni non si applicano alle operazioni di sottoscrizione e al rimborso di:
Le operazioni di investimento e disinvestimento si intendono eseguite per il tramite di singole "Transazioni" o "Transazioni Connesse", ossia transazioni a valere sullo stesso strumento finanziario/ asset (o strumento sottostante) svolte in più giorni adiacenti (in base alle condizioni di liquidità del mercato di negoziazione) o in lotti multipli o effettuate da più società del Gruppo, individualmente di importo inferiore alle soglie autorizzative ma globalmente di importo superiore, nel caso in cui tutte le transazioni siano chiaramente riconducibili alla stessa decisione di investimento.
Con riferimento a programmi di investimento e/o disinvestimento composti da Transazioni multiple, riconducibili a medesima decisione di investimento/disinvestimento, a valere su diverse tipologie di strumenti finanziari/asset, una o più eccedenti le soglie rilevanti, una autorizzazione preventiva può essere concessa per programmi di investimento/ disinvestimento da effettuarsi in un orizzonte temporale non superiore a 12 mesi;
sottoscrizione di aumenti di capitale) d'importo superiore a 100 milioni di euro; autorizzare la rinuncia o la cessione di diritti di opzione relativi ad aumenti di capitale di società partecipate e la rinuncia a diritti di prelazione;
una società di revisione incaricata dello svolgimento dell'attività di cui al Regolamento IVASS n. 42 del 2 agosto 2018, stabilendone il relativo compenso.
Al Dott. Philippe Roger Donnet spettano, a titolo esemplificativo e non esaustivo e fatto salvo quanto al precedente paragrafo e quanto infra ulteriormente specificato, deleghe di poteri nelle seguenti materie: la gestione operativa degli affari assicurativi e riassicurativi nonché delle relative attività a ciò strumentali, in Italia e all'estero; la responsabilità delle attività di pianificazione strategica, del controllo di gestione, dell'enterprise risk management e dell'asset liability management, del merger and acquisition e di gestione delle partecipazioni rilevanti, dell'attività svolta dal Gruppo nei settori bancario, finanziario e immobiliare; la responsabilità degli affari amministrativi, fiscali, legali e societari; la responsabilità delle risorse umane e dell'organizzazione del lavoro, del coordinamento delle attività di information technology, di direzione e coordinamento delle società del Gruppo, la gestione della comunicazione, delle relazioni esterne e dei rapporti istituzionali della Compagnia e del Gruppo. Sempre in via meramente esemplificativa e non esaustiva, sono attribuiti al Dott. Philippe Roger Donnet, quale Amministratore Delegato, i seguenti poteri e facoltà funzionali allo svolgimento delle deleghe affidate, restando inteso che le limitazioni, di ordine quantitativo, relative ai poteri conferiti, vanno intese quali limiti interni tra l'organo amministrativo delegante ed il soggetto delegato:
nendolo al Consiglio di Amministrazione per la valutazione di sua competenza;
dei poteri e del trattamento economico del personale di ogni ordine e grado della Compagnia e del Gruppo, a eccezione del personale dirigente che ricopre i ruoli interni alla Società o al Gruppo rilevanti ai fini della loro appartenenza al GMC e avendo riguardo al riporto funzionale che le risorse umane appartenenti alle aree che rispondono al Direttore Generale (ove nominato) avranno nei confronti di quest'ultimo. Nei confronti di tale personale: adottare i provvedimenti di merito, autorizzare la concessione di agevolazioni finanziarie e di periodi di aspettativa, disporre trasferimenti e distacchi, assumere tutti i provvedimenti cautelari e disciplinari compreso il licenziamento e la definizione del trattamento di uscita;
dirigenziali aventi un punteggio Hay superiore a 1.200 punti (ossia gli appartenenti al c.d. GLG);
tali previsioni non si applicano alle operazioni di sottoscrizione e al rimborso di:
Le operazioni di investimento e disinvestimento si intendono eseguite per il tramite di singole "Transazioni" o "Transazioni Connesse", ossia transazioni a valere sullo stesso strumento finanziario/ asset (o strumento sottostante) svolte in più giorni adiacenti (in base alle condizioni di liquidità del mercato di negoziazione) o in lotti multipli o effettuate da più società del Gruppo, individualmente di importo inferiore alle soglie autorizzative ma globalmente di importo superiore, nel caso in cui tutte le transazioni siano chiaramente riconducibili alla stessa decisione di investimento.
Con riferimento a programmi di investimento e/o disinvestimento composti da Transazioni multiple, riconducibili a medesima decisione di investimento/ disinvestimento, a valere su diverse tipologie di strumenti finanziari/asset, una o più eccedenti le soglie rilevanti, una autorizzazione preventiva può essere concessa per programmi di investimento/disinvestimento da effettuarsi in un orizzonte temporale non superiore a 12 mesi. Le transazioni effettuate in conformità a limiti e vincoli stabiliti nei mandati assegnati agli Asset Manager di Gruppo o Terzi non necessitano dell'approvazione preventiva del Group CEO, salvo vadano sottoposte al vaglio del Comitato per gli Investimenti e le Operazioni Strategiche;
società incorporata (fusa) ovvero delle attività oggetto di scissione risulti non superiore a 100 Mio EUR;
9
svolgere, entro le linee guida fissate dal Consiglio di Amministrazione, l'attività di direzione e coordinamento delle società del Gruppo;
Il Dott. Donnet è altresì nominato Amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, cui spettano i seguenti poteri e attribuzioni:
mica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare;
Il Comitato Controllo e Rischi (CCR) è titolare di funzioni consultive, propositive e istruttorie nei confronti del Consiglio e può svolgere indagini conoscitive per quel che attiene al sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi. Il CCR assicura che le valutazioni e le decisioni del Consiglio relative al sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, all'approvazione dei bilanci e delle relazioni semestrali nonché ai rapporti tra la Società e la società di revisione, siano supportate da un'adeguata attività istruttoria. In questo quadro, il CCR suddivide la trattazione delle materie di sua competenza in distinte sessioni a seconda che le materie attengano alle tematiche di controllo interno ovvero alle tematiche di gestione dei rischi ovvero presentino profili comuni di controllo interno e gestione dei rischi. In questo quadro, a titolo esemplificativo, nell'ambito delle tematiche di controllo interno, il CCR:
supporta altresì il Consiglio nel processo di conferimento dell'incarico funzionale al rilascio della relazione d'attestazione di cui al punto successivo;
A titolo esemplificativo, nell'ambito delle tematiche di gestione dei rischi, il CCR:
guite per tale valutazione, con particolare riguardo ai rischi rappresentati come maggiormente significativi, anche esprimendo il proprio parere sull'ORSA report della Società e del Gruppo;
A titolo esemplificativo, nell'ambito delle tematiche comuni al controllo interno e alla gestione dei rischi, il CCR:
Il CNR è titolare di funzioni consultive, propositive ed istruttorie nei confronti del Consiglio nella materia della remunerazione. Il CNR esprime inoltre il proprio parere in ordine alle operazioni con parti correlate aventi ad oggetto i compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche, in conformità a quanto disciplinato dalle Procedure OPC. Più in particolare, costituiscono compiti del CNR in materia di remunerazione, tra l'altro, quelli di:
Il CNR svolge altresì un ruolo consultivo, propositivo e istruttorio a favore del Consiglio in materia di nomine, tra l'altro, con i seguenti compiti:
• assistere il Consiglio nell'espletamento dei compiti allo stesso attribuiti dalla Legge e dal Codice di Autodisciplina;
Applicato: governance conforme al Codice CG Non applicato: governance non conforme al Codice CG Inapplicabile: mancanza dei presupposti di fatto o di diritto perché le disposizioni del Codice CG siano applicate Riferimento pagina: numeri di pagina della Relazione sul Governo Societario 2019 dove si trovano le informazioni che danno conto delle raccomandazioni del Codice CG.
| Principi e Criteri del Codice di Autodisciplina | Applicato | Non applicato | Inapplicabile | Riferimento pagina | |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Ruolo del Consiglio di Amministrazione | |||||
| 1.P.1. | L'emittente è guidato da un consiglio di amministrazione che si riunisce con regolare cadenza e che si orga nizza e opera in modo da garantire un efficace svolgimento delle proprie funzioni |
√ | 64 e ss. | ||
| 1.P.2. | Gli amministratori agiscono e deliberano con cognizione di causa e in autonomia, perseguendo l'obiettivo prioritario della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo. |
√ | 64, 68 | ||
| 1.C.1. | 1.C.1. Il consiglio di amministrazione: a) esamina e approva i piani strategici, industriali e finanziari dell'emittente e del gruppo di cui esso sia a capo, monitorandone periodicamente l'attuazione; definisce il sistema di governo societario dell'emittente e la struttura del gruppo; |
√ | 62, 66-67 | ||
| b) definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell'emittente, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel me dio-lungo periodo dell'attività dell'emittente; |
√ | Compendio 3-6 | |||
| c) valuta l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell'emittente nonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; |
√ | 64-66, 67 | |||
| d) stabilisce la periodicità, comunque non superiore al trimestre, con la quale gli organi delegati devono riferire al consiglio circa l'attività svolta nell'esercizio delle deleghe loro conferite; |
√ | 64 e 72 | |||
| e) valuta il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati, nonché confrontando, periodicamente, i risultati conseguiti con quelli pro grammati; |
√ | 63-66 e 72 | |||
| f) delibera in merito alle operazioni dell'emittente e delle sue controllate, quando tali operazioni abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per l'emittente stesso; a tal fine stabili sce criteri generali per individuare le operazioni di significativo rilievo; |
√ | 63-64, Compendio 3-7 |
|||
| g) effettua, almeno una volta all'anno, una valutazione sul funzionamento del consiglio stesso e dei suoi co mitati nonché sulla loro dimensione e composizione, tenendo anche conto di elementi quali le caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoi componenti, nonché della loro anzianità di carica. Nel caso in cui il consiglio di amministrazione si avvalga dell'opera di consulenti esterni ai fini dell'autovalutazione, la relazione sul governo societario fornisce informazioni sull'identità di tali consulenti e sugli eventuali ulteriori servizi da essi forniti all'emittente o a società in rapporto di controllo con lo stesso; |
√ | 16, 69-70 | |||
| h) tenuto conto degli esiti della valutazione di cui alla lettera g), esprime agli azionisti, prima della nomina del nuovo consiglio, orientamenti sulle figure manageriali e professionali, la cui presenza in consiglio sia ritenuta opportuna, considerando anche i criteri di diversità raccomandati all'art. 2; |
√ | 58 e 70 | |||
| i) fornisce informativa nella relazione sul governo societario: (1) sulla propria composizione, indicando per cia scun componente la qualifica (esecutivo, non esecutivo, indipendente), il ruolo ricoperto all'interno del consi glio (ad esempio presidente o chief executive officer, come definito nell'articolo 2), le principali caratteristiche professionali nonché l'anzianità di carica dalla prima nomina; (2) sulle modalità di applicazione del presente articolo 1 e, in particolare, sul numero e sulla durata media delle riunioni del consiglio e del comitato esecutivo, ove presente, tenutesi nel corso dell'esercizio nonché sulla relativa percentuale di partecipazione di ciascun amministratore; (3) sulle modalità di svolgimento del processo di valutazione di cui alla precedente lettera g); (4) sugli obiettivi, sulle modalità di attuazione e sui risultati dell'applicazione dei criteri di diversità raccomandati agli artt. 2 e 8; |
√ | 15, 52 e ss., 65, 69 e 70 Tabella 2 (p. 118) |
| Principi e Criteri del Codice di Autodisciplina | Applicato | Non applicato | Inapplicabile | Riferimento pagina | |
|---|---|---|---|---|---|
| j) al fine di assicurare la corretta gestione delle informazioni societarie, adotta, su proposta dell'amministra tore delegato o del presidente del consiglio di amministrazione, una procedura per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti l'emittente, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate. |
√ | 112 | |||
| 1.C.2. | Gli amministratori accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario, anche tenendo conto dell'impegno connesso alle proprie attività lavorative e professionali, del numero di cariche di amministratore o sindaco da essi ricoperte in altre società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Il consiglio, sulla base delle informazioni ricevute dagli amministratori, rileva annualmente e rende note nella relazione sul governo societario le cariche di amministratore o sindaco ricoperte dai consiglieri nelle predette società. |
√ | 16, 60-61, 52-57 | ||
| 1.C.3. | Il consiglio esprime il proprio orientamento in merito al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco nelle società di cui al paragrafo precedente che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di amministratore dell'emittente, tenendo conto della partecipazione dei consiglieri ai comitati costituiti all'interno del consiglio. A tal fine individua criteri generali differenziati in ragione dell'impegno connesso a ciascun ruolo (di consigliere esecutivo, non esecutivo o indipendente), anche in relazione alla natura e alle dimensioni delle società in cui gli incarichi sono ricoperti nonché alla loro eventuale appartenenza al gruppo dell'emittente. |
√ | 16 e 61 | ||
| 1.C.4. | Qualora l'assemblea, per far fronte ad esigenze di carattere organizzativo, autorizzi in via generale e preven tiva deroghe al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 cod. civ., il consiglio di amministrazione valuta nel merito ciascuna fattispecie problematica e segnala alla prima assemblea utile eventuali criticità. A tal fine, ciascun amministratore informa il consiglio, all'atto dell'accettazione della nomina, di eventuali attività esercitate in concorrenza con l'emittente e, successivamente, di ogni modifica rilevante. |
√ | 52 | ||
| 1.C.5. | Il presidente del consiglio di amministrazione si adopera affinché la documentazione relativa agli argomenti all'ordine del giorno sia portata a conoscenza degli amministratori e dei sindaci con congruo anticipo rispetto alla data della riunione consiliare. Il consiglio fornisce nella relazione sul governo societario informazioni sulla tempestività e completezza dell'informativa pre-consiliare, fornendo indicazioni, tra l'altro, in merito al preavviso ritenuto generalmente congruo per l'invio della documentazione e indicando se tale termine sia stato normalmente rispettato. |
√ | 64-65, 73 | ||
| 1.C.6. | Il presidente del consiglio di amministrazione, anche su richiesta di uno o più amministratori, può chiedere agli amministratori delegati che i dirigenti dell'emittente e quelli delle società del gruppo che ad esso fa capo, responsabili delle funzioni aziendali competenti secondo la materia, intervengano alle riunioni consiliari per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno. La relazione sul governo societario fornisce informazioni sulla loro effettiva partecipazione. |
√ | 68 | ||
| 2. Composizione del Consiglio di Amministrazione | |||||
| 2.P.1. | Il consiglio di amministrazione è composto da amministratori esecutivi e non esecutivi, dotati di adeguata competenza e professionalità. |
√ | 15, 52 e ss., 60-62 | ||
| 2.P.2. | Gli amministratori non esecutivi apportano le loro specifiche competenze alle discussioni consiliari, contri buendo all'assunzione di decisioni consapevoli e prestando particolare cura alle aree in cui possono mani festarsi conflitti di interesse. |
√ | 61-62 | ||
| 2.P.3. | Il numero, la competenza, l'autorevolezza e la disponibilità di tempo degli amministratori non esecutivi sono tali da garantire che il loro giudizio possa avere un peso significativo nell'assunzione delle decisioni consiliari. |
√ | 61-62 | ||
| 2.P.4. | L'emittente applica criteri di diversità, anche di genere, nella composizione del consiglio di amministrazione, nel rispetto dell'obiettivo prioritario di assicurare adeguata competenza e professionalità dei suoi membri. |
√ | 57-58 | ||
| 2.P.5. | È opportuno evitare la concentrazione di cariche sociali in una sola persona. | √ | 52, 61-62 | ||
| 2.P.6. | Il consiglio di amministrazione, allorché abbia conferito deleghe gestionali al presidente, fornisce adeguata informativa nella relazione sul governo societario in merito alle ragioni di tale scelta organizzativa. |
√ | 36-37, 71-72 | ||
| 2.C.1. | Sono qualificati amministratori esecutivi dell'emittente: gli amministratori delegati dell'emittente o di una società controllata avente rilevanza strategica, ivi compresi i relativi presidenti quando ad essi vengano attribuite deleghe individuali di gestione o quando essi abbiano uno specifico ruolo nell'elaborazione delle strategie aziendali; - gli amministratori che ricoprono incarichi direttivi nell'emittente o in una società controllata avente rilevan za strategica, ovvero nella società controllante quando l'incarico riguardi anche l'emittente; - gli amministratori che fanno parte del comitato esecutivo dell'emittente, quando manchi l'identificazione di un amministratore delegato o quando la partecipazione al comitato esecutivo, tenuto conto della frequenza delle riunioni e dell'oggetto delle relative delibere, comporti, di fatto, il coinvolgimento sistematico dei suoi componenti nella gestione corrente dell'emittente. |
√ | 52-56, 71-72 | ||
| L'attribuzione di poteri vicari o per i soli casi di urgenza ad amministratori non muniti di deleghe gestionali |
non vale, di per sé, a configurarli come amministratori esecutivi, salvo che tali poteri siano, di fatto, utilizzati
con notevole frequenza.
√ 52-56, 61-62
| Principi e Criteri del Codice di Autodisciplina | Applicato | Non applicato | Inapplicabile | Riferimento pagina | |
|---|---|---|---|---|---|
| 2.C.2. | Gli amministratori sono tenuti a conoscere i compiti e le responsabilità inerenti alla carica. | √ | 68 | ||
| Il presidente del consiglio di amministrazione cura che gli amministratori e i sindaci possano partecipare, successivamente alla nomina e durante il mandato, nelle forme più opportune, a iniziative finalizzate a fornire loro un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera l'emittente, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, dei principi di corretta gestione dei rischi nonché del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento. |
|||||
| L'emittente riporta nella relazione sul governo societario la tipologia e le modalità organizzative delle inizia tive che hanno avuto luogo durante l'esercizio di riferimento. |
|||||
| 2.C.3. | Almeno un terzo del consiglio di amministrazione è costituito da amministratori del genere meno rappre sentato. |
√ | 16, 61-62 | ||
| 2.C.4. | Il consiglio di amministrazione designa un amministratore indipendente quale lead independent director, nei seguenti casi: (i) se il presidente del consiglio di amministrazione è il principale responsabile della gestione dell'impresa (chief executive officer); (ii) se la carica di presidente è ricoperta dalla persona che controlla l'emittente. |
√ | 62 | ||
| Il consiglio di amministrazione degli emittenti appartenenti all'indice FTSEMib designa un lead independent director se ciò è richiesto dalla maggioranza degli amministratori indipendenti, salvo diversa e motivata valutazione da parte del consiglio da rendere nota nell'ambito della relazione sul governo societario. |
|||||
| 2.C.5. | Il lead independent director: | √ | 62 | ||
| a) rappresenta un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli amministratori non esecutivi e, in particolare, di quelli che sono indipendenti ai sensi del successivo articolo 3; |
|||||
| b) collabora con il presidente del consiglio di amministrazione al fine di garantire che gli amministratori siano destinatari di flussi informativi completi e tempestivi. |
|||||
| 2.C.6. | Il chief executive officer di un emittente (A) non assume l'incarico di amministratore di un altro emittente (B) non appartenente allo stesso gruppo, di cui sia chief executive officer un amministratore dell'emittente (A). |
√ | 61 | ||
| 3. Amministratori Indipendenti |
3.P.1. Un numero adeguato di amministratori non esecutivi sono indipendenti, nel senso che non intrattengono, né
| Principi e Criteri del Codice di Autodisciplina | Applicato | Non applicato | Inapplicabile | Riferimento pagina | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 3.C.2. | Ai fini di quanto sopra, sono da considerarsi "esponenti di rilievo" di una società o di un ente: il presidente dell'ente, il presidente del consiglio di amministrazione, gli amministratori esecutivi e i dirigenti con respon sabilità strategiche della società o dell'ente considerato. |
√ | 61-62 | |||
| 3.C.3. | Il numero e le competenze degli amministratori indipendenti sono adeguati in relazione alle dimensioni del consiglio e all'attività svolta dall'emittente; sono inoltre tali da consentire la costituzione di comitati all'inter no del consiglio, secondo le indicazioni contenute nel Codice. Negli emittenti appartenenti all'indice FTSE-Mib almeno un terzo del consiglio di amministrazione è co stituito da amministratori indipendenti. Se a tale quota corrisponde un numero non intero, quest'ultimo è arrotondato per difetto. In ogni caso gli amministratori indipendenti non sono meno di due. |
√ | 52 e ss., 57-59, 73-74 | |||
| 3.C.4. | Dopo la nomina di un amministratore che si qualifica indipendente e successivamente, al ricorrere di circo stanze rilevanti ai fini dell'indipendenza e comunque almeno una volta all'anno, il consiglio di amministrazione valuta, sulla base delle informazioni fornite dall'interessato o a disposizione dell'emittente, le relazioni che potrebbero essere o apparire tali da compromettere l'autonomia di giudizio di tale amministratore. Il consiglio di amministrazione rende noto l'esito delle proprie valutazioni, dopo la nomina, mediante un comu nicato diffuso al mercato e, successivamente, nell'ambito della relazione sul governo societario. In tali documenti il consiglio di amministrazione: - riferisce se siano stati adottati e, in tal caso, con quale motivazione, parametri di valutazione differenti da quelli indicati nel Codice, anche con riferimento a singoli amministratori; - illustra i criteri quantitativi e/o qualitativi eventualmente utilizzati per valutare la significatività dei rapporti oggetto di valutazione. |
√ | 61-62, 66-67 | |||
| 3.C.5. | Il collegio sindacale, nell'ambito dei compiti ad esso attribuiti dalla legge, verifica la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri. L'esito di tali controlli è reso noto al mercato nell'ambito della relazione sul governo societario o della relazione dei sindaci all'assemblea. |
√ | 62 | |||
| 3.C.6. | Gli amministratori indipendenti si riuniscono almeno una volta all'anno in assenza degli altri amministratori. | √ | 62 | |||
| 4. Istituzione e funzionamento dei comitati interni al Consiglio di Amministrazione | ||||||
| 4.P.1. | Il consiglio di amministrazione istituisce al proprio interno uno o più comitati con funzioni propositive e consultive secondo quanto indicato nei successivi articoli. |
√ | 72-73 | |||
| 4.C.1. | L'istituzione e il funzionamento dei comitati previsti dal Codice rispondono ai seguenti criteri: a) i comitati sono composti da non meno di tre membri. Tuttavia, negli emittenti il cui consiglio di ammini strazione è composto da non più di otto membri, i comitati possono essere composti da due soli consiglieri, purché indipendenti. I lavori dei comitati sono coordinati da un presidente; |
√ | 72-73 |
| 4.P.1. | Il consiglio di amministrazione istituisce al proprio interno uno o più comitati con funzioni propositive e consultive secondo quanto indicato nei successivi articoli. |
√ | 72-73 |
|---|---|---|---|
| 4.C.1. | L'istituzione e il funzionamento dei comitati previsti dal Codice rispondono ai seguenti criteri: a) i comitati sono composti da non meno di tre membri. Tuttavia, negli emittenti il cui consiglio di ammini strazione è composto da non più di otto membri, i comitati possono essere composti da due soli consiglieri, purché indipendenti. I lavori dei comitati sono coordinati da un presidente; |
√ | 72-73 |
| b) i compiti dei singoli comitati sono stabiliti con la deliberazione con cui sono costituiti e possono essere integrati o modificati con successiva deliberazione del consiglio di amministrazione; |
√ | 72 | |
| c) le funzioni che il Codice attribuisce a diversi comitati possono essere distribuite in modo differente o demandate ad un numero di comitati inferiore a quello previsto, purché si rispettino le regole per la com posizione di volta in volta indicate dal Codice e si garantisca il raggiungimento degli obiettivi sottostanti; |
√ | 72-73, 81-85 | |
| d) le riunioni di ciascun comitato sono verbalizzate e il presidente del comitato ne dà informazione al primo consiglio di amministrazione utile; |
√ | 72-73, 78, 80, 83, 84, 86, 88 |
|
| e) nello svolgimento delle proprie funzioni, i comitati hanno la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei loro compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal consiglio di amministrazione. L'emittente mette a disposizione dei comitati risorse finanziarie adeguate per l'adempimento dei propri compiti, nei limiti del budget approvato dal consiglio; |
√ | 73, 79, 83 | |
| f) alle riunioni di ciascun comitato possono partecipare soggetti che non ne sono membri, inclusi altri com ponenti del consiglio o della struttura dell'emittente, su invito del comitato stesso, con riferimento a singoli punti all'ordine del giorno; |
√ | 72-73, 78, 85 | |
| g) l'emittente fornisce adeguata informativa, nell'ambito della relazione sul governo societario, sull'istitu zione e sulla composizione dei comitati, sul contenuto dell'incarico ad essi conferito nonché, in base alle indicazioni fornite da ogni comitato, sull'attività effettivamente svolta nel corso dell'esercizio, sul numero e |
√ | 72-88 |
sulla durata media delle riunioni tenutesi e sulla relativa percentuale di partecipazione di ciascun membro.
| Principi e Criteri del Codice di Autodisciplina | Applicato | Non applicato | Inapplicabile | Riferimento pagina | |
|---|---|---|---|---|---|
| 4.C.2. | L'istituzione di uno o più comitati può essere evitata riservando le relative funzioni all'intero consiglio, sotto il coordinamento del presidente e alle seguenti condizioni: (i) gli amministratori indipendenti rappresentino almeno la metà del consiglio di amministrazione, con arrotondamento all'unità inferiore qualora il consiglio sia formato da un numero dispari di persone; (ii) all'espletamento delle funzioni che il Codice attribuisce ai comitati medesimi siano dedicati, all'interno delle sedute consiliari, adeguati spazi, dei quali venga dato conto nella relazione sul governo societario; (iii) limitatamente al comitato controllo e rischi, l'emittente non sia controllato da un'altra società quotata, o sottoposto a direzione e coordinamento. Il consiglio di amministrazione illustra analiticamente nella relazione sul governo societario i motivi sottesi alla scelta di non istituire uno o più comitati; in particolare, motiva adeguatamente la scelta di non istituire il comitato controllo e rischi in relazione al grado di complessità dell'emittente e al settore in cui esso opera. Inoltre il consiglio procede periodicamente a rivalutare la scelta effettuata. |
√ | 72-73 |
| 5.P.1. | Il consiglio di amministrazione costituisce al proprio interno un comitato per le nomine, composto, in mag gioranza, da amministratori indipendenti. |
√ | 81 |
|---|---|---|---|
| 5.C.1. | Il comitato per le nomine è investito delle seguenti funzioni: a) formulare pareri al consiglio di amministrazione in merito alla dimensione e alla composizione dello stesso ed esprimere raccomandazioni in merito alle figure professionali la cui presenza all'interno del consiglio sia ritenuta opportuna nonché sugli argomenti di cui agli artt. 1.C.3 e 1.C.4; |
√ | 81, Compendio 12 |
| b) proporre al consiglio di amministrazione candidati alla carica di amministratore nei casi di cooptazione, ove occorra sostituire amministratori indipendenti. |
√ | 59, 81, Compendio 12 |
|
| 5.C.2. | Il consiglio di amministrazione valuta se adottare un piano per la successione degli amministratori esecutivi. Nel caso in cui abbia adottato tale piano, l'emittente ne dà informativa nella relazione sul governo societario. L'istruttoria sulla predisposizione del piano è effettuata dal comitato per le nomine o da altro comitato interno al consiglio a ciò preposto. |
√ | 59 |
| 6.P.1. | La remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche è stabilita in misura sufficiente ad attrarre, trattenere e motivare persone dotate delle qualità professionali richieste per gestire con successo l'emittente. |
√ | Relazione Remunerazione | |
|---|---|---|---|---|
| 6.P.2. | La remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategiche è definita in modo tale da allineare i loro interessi con il perseguimento dell'obiettivo prioritario della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo. Per gli amministratori che sono destinatari di deleghe gestionali o che svolgono, anche solo di fatto, funzioni attinenti alla gestione dell'impresa nonché per i diri genti con responsabilità strategiche, una parte significativa della remunerazione è legata al raggiungimento di specifici obiettivi di performance, anche di natura non economica, preventivamente indicati e determinati in coerenza con le linee guida contenute nella politica di cui al successivo principio 6.P.4. La remunerazione degli amministratori non esecutivi è commisurata all'impegno richiesto a ciascuno di essi, tenuto anche conto dell'eventuale partecipazione ad uno o più comitati. |
√ | 19, 70, Relazione Remunerazione |
|
| 6.P.3. | Il consiglio di amministrazione costituisce al proprio interno un comitato per la remunerazione, composto da amministratori indipendenti. In alternativa, il comitato può essere composto da amministratori non esecutivi, in maggioranza indipendenti; in tal caso, il presidente del comitato è scelto tra gli amministratori indipendenti. Almeno un componente del comitato possiede una adeguata conoscenza ed esperienza in materia finanziaria o di politiche retributive, da valutarsi dal consiglio di amministrazione al momento della nomina. |
√ | 81-84 | |
| 6.P.4. | Il consiglio di amministrazione, su proposta del comitato per la remunerazione, definisce una politica per la remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche. |
√ | 70, 81-84 | |
| 6.P.5. | L'emittente, in occasione della cessazione dalla carica e/o dello scioglimento del rapporto con un ammini stratore esecutivo o un direttore generale, rende note, ad esito dei processi interni che conducono all'attri buzione o al riconoscimento di indennità e/o altri benefici, informazioni dettagliate in merito, mediante un comunicato diffuso al mercato. |
√ | 43 | |
| 6.C.1. | La politica per la remunerazione degli amministratori esecutivi o investiti di particolari cariche definisce linee guida con riferimento alle tematiche e in coerenza con i criteri di seguito indicati: |
√ | 19, Relazione Remunerazione |
a) la componente fissa e la componente variabile sono adeguatamente bilanciate in funzione degli obiettivi strategici e della politica di gestione dei rischi dell'emittente, tenuto anche conto del settore di attività in cui esso opera e delle caratteristiche dell'attività d'impresa concretamente svolta;
| Principi e Criteri del Codice di Autodisciplina | Applicato | Non applicato | Inapplicabile | Riferimento pagina | |
|---|---|---|---|---|---|
| b) sono previsti limiti massimi per le componenti variabili; | √ | Relazione Remunerazione | |||
| c) la componente fissa è sufficiente a remunerare la prestazione dell'amministratore nel caso in cui la com ponente variabile non fosse erogata a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi di performance indicati dal consiglio di amministrazione; |
√ | Relazione Remunerazione | |||
| d) gli obiettivi di performance ovvero i risultati economici e gli eventuali altri obiettivi specifici cui è collegata l'erogazione delle componenti variabili (ivi compresi gli obiettivi definiti per i piani di remunerazione basati su azioni) sono predeterminati, misurabili e collegati alla creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo; |
√ | Relazione Remunerazione | |||
| e) la corresponsione di una porzione rilevante della componente variabile della remunerazione è differita di un adeguato lasso temporale rispetto al momento della maturazione; la misura di tale porzione e la durata del differimento sono coerenti con le caratteristiche dell'attività d'impresa svolta e con i connessi profili di rischio; |
√ | Relazione Remunerazione | |||
| f) sono previste intese contrattuali che consentono alla società di chiedere la restituzione, in tutto o in parte, di componenti variabili della remunerazione versate (o di trattenere somme oggetto di differimento), deter minate sulla base di dati che si siano rivelati in seguito manifestamente errati; |
√ | Relazione Remunerazione | |||
| g) l'indennità eventualmente prevista per la cessazione del rapporto di amministrazione è definita in modo tale che il suo ammontare complessivo non superi un determinato importo o un determinato numero di anni di remunerazione. Tale indennità non è corrisposta se la cessazione del rapporto è dovuta al raggiungimento di risultati obiettivamente inadeguati. |
√ | Relazione Remunerazione | |||
| 6.C.2. | Nel predisporre piani di remunerazione basati su azioni, il consiglio di amministrazione assicura che: a) le azioni, le opzioni e ogni altro diritto assegnato agli amministratori di acquistare azioni o di essere remunerati sulla base dell'andamento del prezzo delle azioni abbiano un periodo medio di vesting pari ad almeno tre anni; |
√ | Relazione Remunerazione | ||
| b) il vesting di cui al punto a) sia soggetto a obiettivi di performance predeterminati e misurabili; | √ | Relazione Remunerazione | |||
| c) gli amministratori mantengano sino al termine del mandato una quota delle azioni assegnate o acquistate attraverso l'esercizio dei diritti di cui al punto a). |
√ | Relazione Remunerazione | |||
| 6.C.3. | I criteri 6.C.1 e 6.C.2 si applicano, in quanto compatibili, anche alla determinazione - da parte degli organi a ciò delegati - della remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche. I meccanismi di incentivazione del responsabile della funzione di internal audit e del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari sono coerenti con i compiti ad essi assegnati. |
√ | Relazione Remunerazione | ||
| 6.C.4. | La remunerazione degli amministratori non esecutivi non è - se non per una parte non significativa - legata ai risultati economici conseguiti dall'emittente. Gli amministratori non esecutivi non sono destinatari di piani di remunerazione basati su azioni, salvo motivata decisione dell'assemblea dei soci. |
√ | 19, Relazione Remunerazione |
||
| 6.C.5. | Il comitato per la remunerazione: | √ | 81-84 | ||
| - valuta periodicamente l'adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della politica per la remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche, avvalendosi a tale ultimo riguardo delle informazioni fornite dagli amministratori delegati; formula al consiglio di amministrazione proposte in materia; - presenta proposte o esprime pareri al consiglio di amministrazione sulla remunerazione degli ammini stratori esecutivi e degli altri amministratori che ricoprono particolari cariche nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione; monitora l'applicazione delle decisioni adottate dal consiglio stesso verificando, in particolare, l'effettivo raggiungimento degli obiet tivi di performance. |
|||||
| 6.C.6. | Nessun amministratore prende parte alle riunioni del comitato per la remunerazione in cui vengono formulate le proposte al consiglio di amministrazione relative alla propria remunerazione. |
√ | 81 | ||
| 6.C.7. | Qualora intenda avvalersi dei servizi di un consulente al fine di ottenere informazioni sulle pratiche di mercato in materia di politiche retributive, il comitato per le remunerazioni verifica preventivamente che esso non si trovi in situazioni che ne compromettano l'indipendenza di giudizio. |
√ | 84 |
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|---|---|---|---|---|---|
| 6.C.8. | La comunicazione al mercato di cui al principio 6.P.5 comprende: a) adeguate informazioni sull'indennità e/o altri benefici, incluso il relativo ammontare, la tempistica di ero gazione - distinguendo la parte corrisposta immediatamente da quella eventualmente soggetta a meccani smi di differimento e distinguendo altresì le componenti attribuite in forza della carica di amministratore da quelle relative a eventuali rapporti di lavoro dipendente - ed eventuali clausole di restituzione, con particolare riferimento a: - indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro, specificando la fattispecie che ne giustifica la maturazione (ad esempio, per scadenza dalla carica, revoca dalla medesima o accordo transattivo); - mantenimento dei diritti connessi ad eventuali piani di incentivazione monetaria o basati su strumenti finanziari; - benefici (monetari o non monetari) successivi alla cessazione dalla carica; - impegni di non concorrenza, descrivendone i principali contenuti; - ogni altro compenso attribuito a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma; b) informazioni circa la conformità o meno dell'indennità e/o degli altri benefici alle indicazioni contenute nella politica per la remunerazione, nel caso di difformità anche parziale rispetto alle indicazioni della poli tica medesima, informazioni sulle procedure deliberative seguite in applicazione della disciplina Consob in materia di operazioni con parti correlate; c) indicazioni circa l'applicazione, o meno, di eventuali meccanismi che pongono vincoli o correttivi alla cor responsione dell'indennità nel caso in cui la cessazione del rapporto sia dovuta al raggiungimento di risultati obiettivamente inadeguati, nonché circa l'eventuale formulazione di richieste di restituzione di compensi già corrisposti; d) informazione circa il fatto che la sostituzione dell'amministratore esecutivo o del direttore generale ces sato è regolata da un piano per la successione eventualmente adottato dalla società e, in ogni caso, indi cazioni in merito alle procedure che sono state o saranno seguite nella sostituzione dell'amministratore o del direttore. |
√ | 43 |
| 7.P.1. | Ogni emittente si dota di un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi. Tale sistema è integrato nei più generali assetti organizzativi e di governo societario adottati dall'emittente e tiene in adeguata considerazione i modelli di riferimento e le best practices esistenti in ambito nazionale e internazionale. |
√ | 100 e ss. |
|---|---|---|---|
| 7.P.2. | Un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi contribuisce a una conduzione dell'impre sa coerente con gli obiettivi aziendali definiti dal consiglio di amministrazione, favorendo l'assunzione di decisioni consapevoli. Esso concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità delle informazioni fornite agli organi sociali ed al mercato, il rispetto di leggi e regolamenti nonché dello statuto sociale e delle procedure interne. |
√ | 100 e ss. |
| 7.P.3. | Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi coinvolge, ciascuno per le proprie competenze: a) il consiglio di amministrazione, che svolge un ruolo di indirizzo e di valutazione dell'adeguatezza del si stema e individua al suo interno: |
√ | 101 |
| (i) uno o più amministratori, incaricati dell'istituzione e del mantenimento di un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (nel seguito dell'articolo 7, l'"amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi"), nonché |
√ | 102 | |
| (ii) un comitato controllo e rischi, avente le caratteristiche indicate nel principio 7.P.4, con il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del consiglio di amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche; |
√ | 102 | |
| b) il responsabile della funzione di internal audit, incaricato di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato; |
√ | 102-103 | |
| c) gli altri ruoli e funzioni aziendali con specifici compiti in tema di controllo interno e gestione dei rischi, articolati in relazione a dimensioni, complessità e profilo di rischio dell'impresa; |
√ | 102-105 | |
| d) il collegio sindacale, anche in quanto comitato per il controllo interno e la revisione contabile, che vigila sull'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. |
√ | 107 | |
| L'emittente prevede modalità di coordinamento tra i soggetti sopra elencati al fine di massimizzare l'efficien za del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e di ridurre le duplicazioni di attività. |
101 e 107 | ||
| 7.P.4. | Il comitato controllo e rischi è composto da amministratori indipendenti. In alternativa, il comitato può es sere composto da amministratori non esecutivi, in maggioranza indipendenti; in tal caso, il presidente del comitato è scelto tra gli amministratori indipendenti. Se l'emittente è controllato da altra società quotata o è soggetto all'attività di direzione e coordinamento di un'altra società, il comitato è comunque composto esclusivamente da amministratori indipendenti. Almeno un componente del comitato possiede un'adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi, da valutarsi da parte del consiglio di amministrazione al momento della nomina. |
√ | 75-79, 102 |
| Principi e Criteri del Codice di Autodisciplina | Applicato | Non applicato | Inapplicabile | Riferimento pagina | |
|---|---|---|---|---|---|
| 7.C.1. | Il consiglio di amministrazione, previo parere del comitato controllo e rischi: | √ | 66-67, 101-102 | ||
| a) definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i prin cipali rischi afferenti all'emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adegua tamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre il grado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati; |
|||||
| b) valuta, con cadenza almeno annuale, l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia; |
√ | 66-67, 101-102 | |||
| c) approva, con cadenza almeno annuale, il piano di lavoro predisposto dal responsabile della funzione di internal audit, sentiti il collegio sindacale e l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; |
√ | 66-67, 101-102 e 106 | |||
| d) descrive, nella relazione sul governo societario, le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti, esprimendo la propria valutazione sull'adeguatezza dello stesso; |
√ | 66-67, 100-102 | |||
| e) valuta, sentito il collegio sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggeri menti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale. |
√ | 101-102 | |||
| Il consiglio di amministrazione, su proposta dell'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e previo parere favorevole del comitato controllo e rischi, nonché sentito il collegio sindacale: - nomina e revoca il responsabile della funzione di internal audit; - assicura che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate all'espletamento delle proprie responsabilità; - ne definisce la remunerazione coerentemente con le politiche aziendali. |
√ | 66-67 e 101 | |||
| 7.C.2. | Il comitato controllo e rischi, nell'assistere il consiglio di amministrazione: a) valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e sentiti il re visore legale e il collegio sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e, nel caso di gruppi, la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato; |
√ | 76-77 | ||
| b) esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali; | √ | 78-81 e 102 | |||
| c) esamina le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione internal audit; |
√ | 77 | |||
| d) monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della funzione di internal audit; | √ | 77 | |||
| e) può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dando ne contestuale comunicazione al presidente del collegio sindacale; |
√ | 77 | |||
| f) riferisce al consiglio, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di ge stione dei rischi; |
√ | 76-77 e 101 | |||
| g) supporta, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del consiglio di amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il consiglio di amministrazione sia venuto a conoscenza. |
√ | 75 e 101-102 | |||
| 7.C.3. | Ai lavori del comitato controllo e rischi partecipa il presidente del collegio sindacale o altro sindaco da lui designato; possono comunque partecipare anche gli altri sindaci. |
√ | 78 e 107 | ||
| 7.C.4. | L'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi: | √ | 102 | ||
| a) cura l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dall'emittente e dalle sue controllate, e li sottopone periodicamente all'esame del consiglio di amministra zione; |
|||||
| b) dà esecuzione alle linee di indirizzo definite dal consiglio di amministrazione, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costante mente l'adeguatezza e l'efficacia; |
|||||
| c) si occupa dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legi slativo e regolamentare; |
|||||
| d) può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al presidente del consiglio di amministrazione, al presidente del comitato controllo e rischi e al presidente del collegio sindacale; |
|||||
| e) riferisce tempestivamente al comitato controllo e rischi (o al consiglio di amministrazione) in merito a pro |
blematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il comitato (o il consiglio) possa prendere le opportune iniziative.
| Principi e Criteri del Codice di Autodisciplina | Applicato | Non applicato | Inapplicabile | Riferimento pagina | |
|---|---|---|---|---|---|
| 7.C.5. | Il responsabile della funzione di internal audit: a) verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard in ternazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso un piano di audit, approvato dal consiglio di amministrazione, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi; |
√ | 105-107 | ||
| b) non è responsabile di alcuna area operativa e dipende gerarchicamente dal consiglio di amministrazione; | √ | 31 e 105-107 | |||
| c) ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico; | √ | 105-107 | |||
| d) predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento. Le relazioni periodiche contengono una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; |
√ | 105-107 | |||
| e) predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza; | √ | 77, 105-107 | |||
| f) trasmette le relazioni di cui ai punti d) ed e) ai presidenti del collegio sindacale, del comitato controllo e rischi e del consiglio di amministrazione nonché all'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; |
√ | 105-107 | |||
| g) verifica, nell'ambito del piano di audit, l'affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile. |
√ | 105-107 | |||
| 7.C.6. | La funzione di internal audit, nel suo complesso o per segmenti di operatività, può essere affidata a un soggetto esterno all'emittente, purché dotato di adeguati requisiti di professionalità, indipendenza e orga nizzazione. L'adozione di tali scelte organizzative, adeguatamente motivata, è comunicata agli azionisti e al mercato nell'ambito della relazione sul governo societario. |
√ | 105-107 |
| 8.P.1. | I sindaci agiscono con autonomia ed indipendenza anche nei confronti degli azionisti che li hanno eletti. | √ | 90 e 94-95 |
|---|---|---|---|
| 8.P.2. | L'emittente applica criteri di diversità, anche di genere, per quanto riguarda la composizione del collegio sindacale. |
√ | 93 |
| 8.P.3. | L'emittente predispone le misure atte a garantire un efficace svolgimento dei compiti propri del collegio sindacale. |
√ | 93-95 |
| 8.C.1. | I sindaci sono scelti tra persone che possono essere qualificate come indipendenti anche in base ai criteri previsti dal presente Codice con riferimento agli amministratori. Il collegio verifica il rispetto di detti criteri dopo la nomina e successivamente con cadenza annuale, trasmettendo l'esito di tali verifiche al consiglio di amministrazione che le espone, dopo la nomina, mediante un comunicato diffuso al mercato, e, succes sivamente, nell'ambito della relazione sul governo societario, con modalità conformi a quelle previste per gli amministratori. |
√ | 94-95 |
| 8.C.2. | I sindaci accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario. |
√ | 93, 94-95 |
| 8.C.3. | Almeno un terzo dei membri effettivi e supplenti del collegio sindacale è costituito da sindaci del genere meno rappresentato. |
√ | 93 |
| 8.C.4. | La remunerazione dei sindaci è commisurata all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali dell'impresa. |
√ | 95-96, Relazione Remunerazione |
| 8.C.5. | Il sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'emittente informa tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il presidente del consiglio di amministrazio ne circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse. |
√ | 95 |
| 8.C.6. | Nell'ambito delle proprie attività, i sindaci possono chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative od operazioni aziendali. |
√ | 108 |
| 8.C.7. | Il collegio sindacale e il comitato controllo e rischi si scambiano tempestivamente le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti. |
√ | 102, 107 e 108 |
| Principi e Criteri del Codice di Autodisciplina 9. Rapporti con gli azionisti |
Applicato | Non applicato | Inapplicabile | Riferimento pagina | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 9.P.1. | Il consiglio di amministrazione promuove iniziative volte a favorire la partecipazione più ampia possibile degli azionisti alle assemblee e a rendere agevole l'esercizio dei diritti dei soci. |
√ | 44-47 | |||
| 9.P.2. | Il consiglio di amministrazione si adopera per instaurare un dialogo continuativo con gli azionisti fondato sulla comprensione dei reciproci ruoli. |
√ | 47-49 | |||
| 9.C.1. | Il consiglio di amministrazione assicura che venga identificato un responsabile incaricato della gestione dei rapporti con gli azionisti e valuta periodicamente l'opportunità di procedere alla costituzione di una struttura aziendale incaricata di tale funzione. |
√ | 48 | |||
| 9.C.2. | Alle assemblee, di norma, partecipano tutti gli amministratori. Le assemblee sono occasione anche per la comunicazione agli azionisti di informazioni sull'emittente, nel rispetto della disciplina sulle informazioni pri vilegiate. In particolare, il consiglio di amministrazione riferisce in assemblea sull'attività svolta e program mata e si adopera per assicurare agli azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari perché essi possano assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare. |
√ | 44-46 | |||
| 9.C.3. | Il consiglio di amministrazione propone all'approvazione dell'assemblea un regolamento che indichi le pro cedure da seguire al fine di consentire l'ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni assembleari, ga rantendo, al contempo, il diritto di ciascun socio di prendere la parola sugli argomenti posti in discussione. |
√ | 49 | |||
| 9.C.4. | Il consiglio di amministrazione, in caso di variazioni significative nella capitalizzazione di mercato delle azioni dell'emittente o nella composizione della sua compagine sociale, valuta l'opportunità di proporre all'assem blea modifiche dello statuto in merito alle percentuali stabilite per l'esercizio delle azioni e delle prerogative poste a tutela delle minoranze. |
√ | 44 | |||
| 10. Sistemi di amministrazione e controllo dualistico e monistico | ||||||
| 10.P.1. | In caso di adozione di un sistema di amministrazione e controllo dualistico o monistico, gli articoli precedenti si applicano in quanto compatibili, adattando le singole previsioni al particolare sistema adottato, in coerenza con gli obiettivi di buon governo societario, trasparenza informativa e tutela degli investitori e del mercato perseguiti dal Codice e alla luce dei criteri applicativi previsti dal presente articolo. |
√ | ||||
| 10.P.2. | Nel caso in cui sia proposta l'adozione di un nuovo sistema di amministrazione e controllo, gli amministratori informano i soci e il mercato in merito alle ragioni di tale proposta, nonché al modo nel quale si prevede che |
√ |
10.P.3. Nella prima relazione sul governo societario pubblicata successivamente alla modifica del sistema di amministrazione e controllo, l'emittente illustra in dettaglio le modalità con cui il Codice è stato applicato a tale sistema. Tali informazioni sono pubblicate anche nelle relazioni successive, indicando eventuali modifiche relative alle modalità di recepimento del Codice nell'ambito del sistema di amministrazione e controllo prescelto.
il Codice sarà applicato al nuovo sistema di amministrazione e controllo.
10.C.1. Nel caso di adozione del sistema di amministrazione e controllo dualistico, l'applicazione del Codice si informa ai seguenti criteri:
a) salvo quanto previsto dal successivo punto b), gli articoli del Codice che fanno riferimento al consiglio di amministrazione e al collegio sindacale, o ai loro componenti, trovano applicazione, in linea di principio, rispettivamente al consiglio di gestione e al consiglio di sorveglianza o ai loro componenti;
b) l'emittente, in ragione delle specifiche opzioni statutarie adottate, della configurazione degli organi di amministrazione e controllo – anche in relazione al numero dei loro componenti e delle competenze ad essi attribuite – nonché delle specifiche circostanze di fatto, può applicare le previsioni riguardanti il consiglio di amministrazione o gli amministratori al consiglio di sorveglianza o ai suoi componenti;
c) le disposizioni in materia di nomina degli amministratori previste dall'art. 5 del presente Codice si applicano, in quanto compatibili, alla nomina dei membri del consiglio di sorveglianza e/o dei membri del consiglio di gestione.
| 10.C.2. | Nel caso di adozione del sistema di amministrazione e controllo monistico, l'applicazione del Codice si in forma ai seguenti criteri: |
√ | |
|---|---|---|---|
| a) gli articoli del Codice che fanno riferimento al consiglio di amministrazione e al collegio sindacale, o ai loro componenti, trovano applicazione, in linea di principio, rispettivamente al consiglio di amministrazione e al comitato per il controllo sulla gestione o ai loro componenti; |
|||
| b) le funzioni attribuite al comitato controllo e rischi dall'art. 7 del presente Codice possono essere riferite al comitato per il controllo sulla gestione previsto dall'art. 2409-octiesdecies cod. civ., ove rispetti i criteri di composizione indicati nello stesso art. 7. |
√
√
L'adunanza annuale degli Azionisti è una delle principali occasioni per il confronto fra gli Azionisti e il vertice della Compagnia. Nel corso dei lavori, all'esposizione sull'andamento della gestione svolta dal vertice segue tradizionalmente un dibattito articolato in domande e risposte fra Azionisti e management. L'Assemblea esprime con le sue deliberazioni, limitatamente alle materie di propria competenza, la volontà sociale; le decisioni prese in conformità della legge e dello Statuto vincolano tutti i soci, compresi quelli assenti o dissenzienti.
www.generali.com/it/governance/annual-general-meeting/AGM-
2019.html www.generali.com/it/governance/annual-general-meeting.html
L'Assemblea è convocata attraverso un avviso pubblicato sul Sito almeno 30 giorni prima della data fissata in prima o in unica convocazione, contenente l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo dell'adunanza, l'elenco delle materie da trattare e le ulteriori informazioni previste dalle vigenti disposizioni di legge.
L'avviso viene pubblicato anche per estratto su alcuni quotidiani aventi rilevanza nazionale e con comunicazione diretta agli Azionisti intervenuti alle ultime adunanze.
L'Assemblea non può deliberare su materie che non siano state indicate nell'ordine del giorno.
La documentazione viene pubblicata circa 40 giorni prima dell'Assemblea per favorirne la miglior conoscibilità ai fini dei processi decisionali degli azionisti e, in particolare, dei proxy advisor e degli investitori istituzionali.
Nel caso di Assemblea convocata per l'elezione dei componenti degli organi di amministrazione e controllo, l'avviso è pubblicato almeno 40 giorni prima dell'adunanza mentre è posticipato a 21 giorni prima della stessa per le assemblee previste dagli artt. 2446 (Riduzione del capitale per perdite), 2447 (Riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale) e 2487 (Nomina e revoca dei liquidatori; criteri di svolgimento della liquidazione) del Codice Civile.
L'Assemblea ordinaria per l'approvazione del bilancio è convocata entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio: quando ricorrano le condizioni di legge, tale termine può essere prorogato a 180 giorni. La stessa si svolge di regola a Trieste, ma può essere tenuta in altra località dello Stato italiano.
I soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno il 2,5% del capitale sociale possono chiedere, entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'Assemblea, l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti proposti ovvero presentare loro specifiche proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno.
Possono intervenire in Assemblea gli Azionisti aventi diritto al voto, sempre che provino la loro legittimazione nelle forme di legge. La legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione alla Società, effettuata dagli intermediari, in conformità alle loro scritture contabili, sulla base delle evidenze relative al termine della giornata contabile del 7° giorno di mercato aperto precedente la data dell'Assemblea in prima o in unica convocazione. Le registrazioni in accredito e in addebito compiute sui conti successivamente a tale termine non rilevano ai fini della legittimazione all'esercizio del diritto di voto nell'Assemblea.
La comunicazione dell'intermediario che tiene i conti relativi alle Azioni deve pervenire alla Società entro la fine del 3° giorno di mercato aperto precedente la data dell'Assemblea, in prima o in unica convocazione, ovvero entro il diverso termine eventualmente indicato, in conformità alle disposizioni di legge, nell'avviso di convocazione e, in ogni caso, entro l'inizio dei lavori assembleari della singola convocazione.
Gli Azionisti possono partecipare all'Assemblea per il tramite di propri rappresentanti: per legge, il diritto di rappresentanza può essere conferito ad un unico rappresentante per ciascuna Assemblea, fatta salva la facoltà di indicare sostituti, ma è consentito delegare un rappresentante diverso per ciascuno dei conti sui quali l'intermediario ha effettuato la propria comunicazione.
La Compagnia designa per ciascuna Assemblea un rappresentante al quale i soci possono conferire la delega con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno. L'identità del rappresentante designato dalla Società nonché le modalità e i termini per il conferimento delle deleghe da parte dei Soci, sono indicate nell'avviso di convocazione dell'Assemblea. La delega può essere conferita in forma scritta ovvero elettronica, in conformità alle vigenti disposizioni di legge e secondo le modalità previste dalle apposite norme regolamentari. La delega può essere notificata alla Società mediante utilizzo dell'apposita sezione del Sito ovvero tramite posta elettronica certificata, con le modalità di volta in volta indicate nell'avviso di convocazione.
Le modalità di funzionamento dell'Assemblea nonché quelle d'intervento degli Azionisti alla discussione assembleare sono disciplinate da un apposito regolamento, disponibile presso la nostra sede legale e nella sezione del Sito contenente, oltre al Regolamento Assembleare, anche lo Statuto e le informazioni sugli organi statutari.
Generali ha adottato un proprio Regolamento Assembleare sin dal 1972 rivelatosi il prototipo al quale molte società italiane – quotate e non quotate – si sono ispirate nel tempo per la redazione del proprio regolamento.
La governance della Società non prevede variazioni, rispetto alla disciplina prevista dalla normativa vigente, per quanto riguarda le percentuali stabilite per l'esercizio delle azioni.
Il Presidente regola la discussione e dà la parola a coloro che abbiano fatto richiesta scritta di intervento su uno specifico punto dell'agenda dei lavori: tale domanda può avvenire nel lasso di tempo tra la lettura dell'ordine del giorno e la chiusura della discussione sull'argomento al quale essa si riferisce. Il Presidente può autorizzare la presentazione delle richieste di intervento per alzata di mano. Anche i componenti del Consiglio e i Sindaci possono chiedere di intervenire nella discussione.
Al fine di consentire di rispondere il più esaurientemente possibile alle domande dei soggetti legittimati, questi possono far pervenire delle note scritte sugli argomenti sui quali intendono chiedere la parola anche prima della costituzione dell'Assemblea.
Ogni legittimato all'intervento ha diritto di prendere la parola per la durata massima di 15 minuti, su ciascuno degli argomenti posti in discussione e mantenendo la pertinenza alle materie all'ordine del giorno. Il Presidente, tenuto conto dell'importanza dell'argomento in discussione, del numero dei richiedenti la parola nonché del numero degli argomenti in agenda, può determinare in ogni momento una diversa durata degli interventi.
Il Presidente e, su suo invito, coloro che lo assistono, rispondono di regola alle domande una volta esauriti tutti gli interventi sul punto all'ordine del giorno. Coloro che sono già intervenuti nella discussione hanno facoltà di replica una sola volta e per la durata massima di 5 minuti.
| Assemblea | Quorum | 1ª convocazione | 2ª convocazione | 3ª convocazione (e successive) |
Unica convocazione |
|---|---|---|---|---|---|
| Ordinaria | Costitutivo | ≥ 50% del c.s. | > 0% del c.s. | N.A. | > 0% del c.s. |
| Deliberativo | > 50% del c.s. votante |
> 50% del c.s. votante |
N.A. | > 50% del c.s. votante |
|
| Straordinaria | Costitutivo | > 50% del c.s. | > 33,33% del c.s. | > 20% del c.s. | > 20% del c.s. |
| Deliberativo | ≥ 66,67% del c.s. votante |
≥ 66,67% del c.s. votante |
≥ 66,67% del c.s. votante |
≥ 66,67% del c.s. votante |
Redazione Corporate Affairs Shareholders & Governance
Coordinamento Group Communications & Public Affairs
Impaginazione Lucaprint S.p.A.
Concept & Design Inarea Strategic Design
Traduzione in inglese Dotwords S.r.l.
Il presente documento è disponibile esclusivamente all'indirizzo www.generali.com
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