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Ascopiave

Quarterly Report Nov 9, 2023

4357_10-q_2023-11-09_11ca3095-8899-4ddc-9313-7c883612175c.pdf

Quarterly Report

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Informazione
Regolamentata n.
0887-48-2023
Data/Ora Inizio
Diffusione
09 Novembre 2023
12:08:42
Euronext Star Milan
Societa' : ASCOPIAVE
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 183071
Nome utilizzatore : ASCOPIAVEN05 - Collodel
Tipologia : REGEM
Data/Ora Ricezione : 09 Novembre 2023 12:08:41
Data/Ora Inizio
Diffusione
: 09 Novembre 2023 12:08:42
Oggetto : Resoconto intermedio di gestione al 30
settembre 2023
Testo del comunicato

Vedi allegato.

RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2023

G r u p p o A s c o p i a v e

Indice

INFORMAZIONI GENERALI 5
Organi sociali ed informazioni societarie 5
RELAZIONE SULLA GESTIONE 8
Premessa 8
La struttura del Gruppo Ascopiave 10
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 11
Controllo della società 12
Corporate Governance e Codice Etico 13
Altri fatti di rilievo 19
Efficienza e risparmio energetico 19
Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura
condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale
Residuo" delle reti 19
Contenziosi 21
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 26
Ambiti territoriali 27
Distribuzione dividendi 30
Azioni proprie 30
Evoluzione prevedibile della gestione 30
Andamento inflazionistico e tassi di interesse 31
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 32
Altre informazioni 36
Stagionalità dell'attività 36
Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi dell'esercizio 2023
Errore. Il segnalibro non è definito.
Indicatori di performance 37
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 38
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 39
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 41
Andamento della gestione – Gli investimenti 44
Prospetti di bilancio del Resoconto intermedio di gestione 45
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 46
Conto economico e conto economico complessivo consolidato 47
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 48
Rendiconto finanziario consolidato 49
NOTE ESPLICATIVE 50
Informazioni societarie 50
Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 50
Schemi di Bilancio 51
Criteri di valutazione 51
Aggregazioni aziendali 51
Area e criteri di consolidamento 53
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente 55
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 56
Attività non correnti 56
Attività correnti 63
Patrimonio netto consolidato 68
Passività non correnti 69
Passività correnti 73

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 77
Ricavi 77
Proventi e oneri finanziari 82
Imposte 83
Risultato netto delle attività destinate alla vendita 84
Componenti non ricorrenti 84
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 84
Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla
vendita 85
I risultati economici delle Società destinate alla vendita 85
Aggregazioni aziendali 87
Impegni e rischi 89
Fattori di rischio ed incertezza 89
Gestione del Capitale 91
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 92
Rapporti con parti correlate 94
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 96
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 96
Conto economico complessivo consolidato 97
Rendiconto Finanziario consolidato 98
Indebitamento finanziario netto consolidato 99
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2023
100
Obiettivi e politiche del Gruppo 100

Allegati:

  • Dichiarazione del dirigente preposto - Attestazione al Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971;

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata carica data nomina data fine
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Amministratore delegato
Pietrobon Greta Consigliere indipendente 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Quarello Enrico Consigliere 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Bet Roberto Consigliere 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Geronazzo Mariachiara Consigliere indipendente 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Vecchiato Luisa Consigliere indipendente 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Novello Cristian Consigliere indipendente 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Amministratore delegato*
Pietrobon Greta Consigliere 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Quarello Enrico Consigliere 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Novello Cristian Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Monti Federica Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Vecchiato Luisa Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Zoppas Giovanni Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025

In data 18 aprile 2023 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione.

Soggetto carica durata carica data nomina data fine
Salvaggio Giovanni Presidente del Collegio sindacale 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Moro Barbara Sindaco Effettivo 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Biancolin Luca Sindaco Effettivo 2020-2022 29.05.2020 18.04.2023
Salvaggio Giovanni Presidente del Collegio sindacale 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Moro Barbara Sindaco Effettivo 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Biancolin Luca Sindaco Effettivo 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025

In data 18 aprile 2023 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha nominato il nuovo Collegio Sindacale.

Comitati interni

Comitato controllo e carica durata carica Comitato per le carica durata carica
rischi renumerazioni
Novello Cristian 08.06.2020 Approv. Bilancio 2022 Pietrobon Greta 08.06.2020 Approv. Bilancio 2022
Bet Roberto 08.06.2020 Approv. Bilancio 2022 Quarello Enrico 08.06.2020 Approv. Bilancio 2022
Geronazzo Mariachiara 08.06.2020 Approv. Bilancio 2022 Vecchiato Luisa 08.06.2020 Approv. Bilancio 2022
Novello Cristian 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025 Vecchiato Luisa 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Monti Federica 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025 Novello Cristian 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Vecchiato Luisa 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025 Pietrobon Greta 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025

Società di Revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

Sede legale e dati societari

Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo - TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 964778 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261

Investor relations

Tel. +39 0438 980098 Fax +39 0438 964778 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 % dei ricavi 2022 % dei ricavi
Ricavi 125.153 100,0% 120.009 100,0%
Margine operativo lordo 55.569 44,4% 53.566 44,6%
Risultato operativo 19.838 15,9% 20.199 16,8%
Risultato del periodo 14.378 11,5% 24.431 20,4%
Risultato netto del periodo 14.435 11,5% 25.292 21,1%

Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Capitale circolante netto 84.733 (17.005)
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 1.354.774 1.378.338
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (63.602) (63.073)
Capitale investito netto 1.375.905 1.298.260
Posizione finanziaria netta (525.851) (411.857)
Patrimonio netto totale (850.054) (886.403)
Fonti di finanziamento (1.375.905) (1.298.260)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

_____________________________________________________________________________________________

Dati dei flussi monetari

Primi nove mesi
(Migliaia di Euro) 2023 2022
Utile complessivo del periodo (1.510) 69.714
Flussi di cassa generati dall'attività operativa (48.420) 27.686
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (36.465) (121.373)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento 27.316 66.613
Flusso monetario del periodo (57.568) (27.075)
Disponibilità liquide esercizio precedente 76.917 42.539
Disponibilità liquide periodo corrente 19.349 15.465

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Premessa

Il Gruppo Ascopiave chiude i primi nove mesi dell'esercizio 2023 con un utile netto consolidato di 14,4 milioni di Euro (25,3 milioni di Euro al 30 settembre 2022), con un decremento pari a 10,9 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2023 ammonta a 850,1 milioni di Euro (886,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2022), ed il capitale investito netto a 1.375,9 milioni di Euro (1.297,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2022).

Nel corso dei primi nove mesi dell'anno il Gruppo ha realizzato investimenti per 55,3 milioni di Euro (41,4 milioni di Euro nei primi nove mesi 2022), prevalentemente nell'attività di installazione di misuratori elettronici, nonché nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas per 39,8 milioni di Euro (35,4 milioni di Euro nei primi nove mesi 2022). Al termine del periodo di riferimento sono stati effettuati investimenti in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per 14,4 milioni di Euro.

Si segnala che i risultati economici conseguiti dal Gruppo Estenergy e da Cogeide S.p.A. risultano iscritti per la quota di competenza del Gruppo nella voce "Risultato netto delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto".

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nel settore della distribuzione del gas naturale. Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 304 Comuni, esercendo una rete distributiva che si estende per circa 14.710 chilometri e fornendo il servizio a circa 874.000 utenti.

Il Gruppo è inoltre presente nel settore delle energie rinnovabili, detenendo 28 impianti di produzione di energia idroelettrica ed eolica.

Il Gruppo opera altresì nell'ambito della cogenerazione e gestione calore, nonché nel settore idrico, essendo socio e partner tecnologico della società Cogeide, che gestisce il servizio idrico integrato in 15 Comuni, servendo un bacino di oltre 100 mila abitanti tramite una rete di 880 km.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

Andamento della gestione

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 967,2 milioni di metri cubi, con un decremento del 7,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente principalmente correlato alle temperature relativamente miti che hanno caratterizzato i primi nove mesi dell'anno.

La rete di distribuzione al 30 settembre 2023 ha una lunghezza di 14.716 chilometri, in aumento di 102 chilometri rispetto al 31 dicembre 2022.

I 28 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dalla potenza installata complessiva di 62,5 MW, hanno prodotto 102,3 GWh nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio evidenziando un incremento del 67,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Nonostante il miglioramento registrato rispetto al dato in comparazione, la produzione dei primi nove mesi dell'esercizio è stata pesantemente condizionata dalla significativa siccità che ha caratterizzato lo stesso periodo.

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati dei primi nove mesi dell'esercizio 2023 si attestano a 125,2 milioni di Euro, contro i 120,0 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 19,8 milioni di Euro, in diminuzione di 0,4 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il risultato netto consolidato, pari a 14,4 milioni di Euro, evidenzia un decremento di 10,9 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 30 settembre 2023 è pari a 525,9 milioni di Euro, in crescita di 115,0 milioni di Euro rispetto ai 410,9 milioni di Euro del 31 dicembre 2022.

L'incremento dell'indebitamento finanziario è determinato dal cash flow dell'esercizio (dato dalla somma del risultato netto e degli ammortamenti e svalutazioni), che ha generato risorse per 40,7 milioni di Euro, dalla gestione del capitale circolante netto, che ha assorbito risorse finanziarie per Euro 88,2 milioni di Euro, dall'attività di investimento che ha comportato l'esborso di 62,3 milioni di Euro, dalla gestione del patrimonio (principalmente dividendi) che ha assorbito risorse per 6,1 milioni di Euro e dalle acquisizioni societarie perfezionate che hanno determinato una diminuzione della posizione finanziaria netta per 1,8 milioni di Euro.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 30 settembre 2023 è risultato pari a 0,62 (0,55 al 30 settembre 2022).

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 30 settembre 2023.

40%
EstEnergy
100% 51%
Reti Gas · ETRA artigue
an 4
100% 49%
Reti Gas Rovigo >0 ASM SET.
100% 84,17%
Reti Gas Vicenza CASCO EG
100% 100%
Reti Gas NordEst ASCO RENEWABLES
100% 100%
of gaz Eosforo
100%
ROMEO GAS
100%
Morina
1
78,4419 10096
Production of Sangineto Energie
100% 60%
AE Asco Energy Salinella Eolico
100% 90%
CARTA Green Factory
18,33% / 336
COGEIDEE = HERAcomm

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 29 settembre 2023 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 1,984 Euro per azione, con un decremento di 18,4 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2023 (2,430 Euro per azione, riferita al 2 gennaio 2023).

La capitalizzazione di Borsa al 29 settembre 2023 risultava pari a 465,07 milioni di Euro1 (564,19 milioni di Euro al 31 dicembre 2022).

La quotazione del titolo nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2023 ha registrato un peggioramento della performance (-18,4%). Nello stesso periodo gli indici FTSE Italia All Share e FTSE Italia Star hanno evidenziato rispettivamente un incremento del 15,0% ed un decremento del 9,4%. L'indice settoriale FTSE Italia Utenze ha registrato un aumento dell'8,8%.

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 29 settembre 2023:

Dati azionari e borsistici 29.09.2023 30.09.2022
Utile per azione (Euro) 0,06 0,12
Patrimonio netto per azione (Euro) 3,82 4,15
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 1,984 2,110
Prezzo massimo annuo (Euro) 2,910 3,630
Prezzo minimo annuo (Euro) 1,966 2,110
Capitalizzazione di borsa (Milioni di Euro) 465,07 502,22
N. di azioni in circolazione 216.709.997 216.709.997
N. di azioni che compongono il capitale sociale 234.
411.575
234.411.575
N. di azioni proprie in portafoglio 17.701.578 17.701.578

1 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acinque, Hera ed Iren) al 27 ottobre 2023 risultava pari a 14,3 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

Controllo della società

Alla data del 30 settembre 2023 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente la maggioranza del capitale di Ascopiave S.p.A. come indicato nel grafico di seguito riportato.

La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF e sulla base delle informazioni in possesso della società.

Corporate Governance e Codice Etico

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2023 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività del Responsabile Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare, le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio del Responsabile Internal Auditing e della Funzione Compliance, facente capo alla Direzione Affari Legali e Societari, ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio e aggiornamento delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e la maggior parte delle società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo, aggiornato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 novembre 2021; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave. In data 10 settembre 2021 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha approvato un aggiornamento del Codice Etico del Gruppo Ascopiave.

La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato. Ascopiave S.p.A. ha approvato la "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", adottata da tutte le società controllate del Gruppo, parte integrante del Modello 231 (allegato 3 del Modello 231). Le segnalazioni vengono gestite da un "Comitato Segnalazioni". La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio: Servizi amministrativi dalla controllante Asco Holding S.p.A..

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio: Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. con la controllante Asco Holding S.p.A..

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2023 i rapporti intrattenuti con le società collegate hanno prodotto ricavi in relazione alle seguenti tipologie di servizio:

  • Servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione locale;
  • Servizi al contatore svolti in qualità di distributori del gas naturale e servizi di lettura degli stessi;
  • Servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility.

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato; per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione.

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

30.09.2023 Ricavi costi
(migliaia di Euro) Crediti
commerciali
Altri crediti Debiti
commerciali
Altri debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Asco Holding S.p.A. 54 184 26 0 0 114 0 0 48 0
Totale controllanti 54 184 26 0 0 114 0 0 48 0
Bim Piave Nuove Energie S.r.l. 144 0 8 0 0 244 0 0 14 0
Totale società consociate 144 0 8 0 0 244 0 0 14 0
ASM Set S.r.l. 1 0 0 0 0 (1.850) 0 0 0 0
Etra Energia S.r.l. 1 0 0 0 0 (185) 0 0 0 0
Estenergy S.p.A. 265 0 0 0 0 (38.474) 0 0 0 0
Totale società collegate 267 0 0 0 0 (40.509) 0 0 0 0
Totale 465 184 33 0 0 (40.152) 0 0 62 0

Fatti di rilievo avvenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2023

Patti parasociali – aggiornamento dei diritti di voto

In data 7 gennaio 2023, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, è stata pubblicata nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it una versione aggiornata delle informazioni essenziali relative al patto parasociale tra azionisti sottoscritto in data 16 marzo 2020. Tale aggiornamento ha esclusivamente ad oggetto la variazione del numero dei diritti di voto in capo ad alcuni azionisti paciscenti per effetto della intervenuta maggiorazione dei diritti di voto, come da ultimo comunicato da Ascopiave in data 6 maggio 2022.

Ai sensi degli articoli 65-quinquies, 65-sexies e 65-septies del Regolamento Emittenti, il documento è a disposizione del pubblico presso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A., sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" () di Teleborsa S.r.l., nonché nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it.

Perfezionato il closing dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzioni gas tra Ascopiave e Iren

In data 31 gennaio 2023 Ascopiave e Iren hanno perfezionato l'operazione di razionalizzazione di alcuni assets nell'ambito del servizio di distribuzione del gas naturale (vedasi comunicato stampa del 25 novembre 2022), a seguito dell'avveramento delle condizioni sospensive contrattualmente previste.

In particolare, l'operazione ha previsto:

  • i) la cessione da parte del Gruppo Ascopiave al Gruppo Iren dell'intero capitale sociale di Romeo 2 S.r.l., società neocostituita dal Gruppo Ascopiave, in cui sono stati previamente conferiti i rami d'azienda relativi alla gestione delle concessioni degli ATEM Savona 1 e Vercelli di proprietà di Edigas S.p.A., società del Gruppo Ascopiave, per circa 19.000 PDR;
  • ii) la cessione da parte del Gruppo Iren in favore di Ascopiave della propria partecipazione del 19,7% del capitale di Romeo Gas S.p.A., società titolare, direttamente e attraverso la propria controllata Serenissima Gas S.r.l., di concessioni in Nord Italia per un totale di 126.000 PDR;
  • iii) la rinuncia da parte del Gruppo Iren ad acquisire da Romeo Gas S.p.A. i rami di azienda relativi alla gestione delle concessioni negli ATEM Piacenza 1 e Pavia 4;
  • iv) la cessione da parte di Romeo Gas S.p.A. in favore del Gruppo Iren dei rami d'azienda relativi alla gestione delle concessioni degli ATEM Parma e Piacenza 2 con circa 3.200 PdR;
  • v) la rinuncia al diritto di acquisire dal Gruppo A2A il ramo aziendale relativo alla gestione della rete di trasporto del gas localizzata in provincia di Pavia attualmente in capo a Retragas, quest'ultima all'avveramento della condizione per l'acquisizione (ovvero la preventiva riclassifica da rete di trasporto a rete di distribuzione); l'acquisizione da Retragas sarà pertanto perfezionata dal Gruppo Ascopiave.

Complessivamente l'operazione di razionalizzazione degli assets ha comportato il riconoscimento di un conguaglio monetario pari a 3,6 milioni di euro in favore del Gruppo Ascopiave basato sulla differente redditività attesa. L'operazione evidenzia la volontà delle due società di razionalizzare le concessioni di distribuzione gas perseguendo il proprio piano strategico basandosi sulla continuità territoriale degli asset.

Piano strategico 2022-2026

In data 9 febbraio 2023, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano strategico 2022-2026 del Gruppo.

Il piano conferma gli indirizzi strategici indicati nel piano approvato nel 2022, delineando un percorso di crescita sostenibile nei core business della distribuzione gas e delle energie rinnovabili e in nuovi ambiti di attività.

Lo sviluppo avverrà in condizioni di equilibrio della struttura finanziaria, garantendo una distribuzione di dividendi remunerativa.

Highlights economico finanziari:

  • EBITDA al 2026: 133 milioni di Euro (+ 55 milioni di Euro rispetto al consuntivo 2022);
  • Risultato netto al 2026: 41 milioni di Euro (+ 9 milioni di Euro rispetto al consuntivo 2022);

  • Investimenti netti 2022-2026: 873 milioni di Euro;

  • Disinvestimenti di partecipazioni di minoranza 2022-2026: 497 milioni di Euro;
  • Indebitamento netto al 2026: 373 milioni di Euro;

  • Leva finanziaria (Posizione finanziaria netta / Patrimonio Netto) al 2026: 0,40;
  • Previsione dei dividendi distribuiti: 13 centesimi per azione per l'esercizio 2022, in crescita di 1 centesimo per azione negli anni successivi sino al 2026.

Il piano presenta uno scenario che valorizza l'eventuale aggiudicazione da parte del Gruppo di alcune gare per il servizio di distribuzione gas in ambiti territoriali minimi di interesse. Tale opportunità, che dipende, tra le altre cose, dalle effettive tempistiche di pubblicazione dei bandi di gara, comporta una stima di un'ulteriore crescita dell'EBITDA al 2026 di 21 milioni di euro ed un incremento del volume degli investimenti di 220 milioni di euro.

Rettifica calendario annuale degli eventi societari, ex articolo 2.6.2 del Regolamento dei Mercati Organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A

In data 23 febbraio 2023, Ascopiave S.p.A. ha reso noto che il Consiglio di Amministrazione per l'approvazione del progetto di bilancio di esercizio e del bilancio consolidato relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, inizialmente previsto per il giorno 9 marzo 2023, si è tenuto il 7 marzo 2023, e che la Presentazione analisti, inizialmente prevista per il giorno 9 marzo 2023, si è tenuta il 7 marzo 2023. Inoltre, Ascopiave S.p.A. ha informato che il Consiglio di Amministrazione per l'approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2023, inizialmente previsto per il giorno 3 agosto 2023, si terrà il 27 luglio 2023, e che la Presentazione analisti, inizialmente prevista per il giorno 4 agosto 2023, si terrà il 27 luglio 2023.

Gruppo Hera e Ascopiave perfezionano l'acquisizione del 92% di Asco TLC

In data 14 marzo 2023, Ascopiave S.p.A. ha reso noto che il Gruppo Hera, tramite la controllata Acantho, e il Gruppo Ascopiave hanno perfezionato, presso la sede di Asco Holding in Pieve di Soligo (TV), l'acquisizione del 92% delle azioni di Asco TLC, rispettivamente con le quote del 36,8% e del 55,2%.

Il closing fa seguito all'aggiudicazione a fine novembre 2022 della procedura a evidenza pubblica indetta da Asco Holding per la cessione del 92% delle azioni di Asco TLC, detenute dalla stessa Asco Holding e dalla C.C.I.A.A. di Treviso-Belluno, e alla successiva sottoscrizione in data 29 dicembre 2022 della relativa documentazione contrattuale tra il Gruppo Hera e il Gruppo Ascopiave. Il prezzo di acquisizione, regolato per cassa, è pari a 37,2 milioni di euro.

Asco TLC, società attiva dal 2001 nella prestazione di servizi ICT principalmente a clienti corporate e pubbliche amministrazioni, dispone di una rilevante rete territoriale di proprietà, dislocata in Veneto e Friuli-Venezia Giulia per oltre 2.200 km di dorsali di fibra ottica, 56 ponti di diffusione radio e 24 centrali xDSL in unbundling ed eroga i propri servizi a oltre 2.700 clienti.

Per i due gruppi l'operazione rappresenta un passaggio strategico nell'evoluzione del portafoglio di attività nei settori IT-TLC, in linea con i rispettivi piani industriali. Inoltre, è il primo passo di un'operazione più ampia che porterebbe, attraverso la fusione per incorporazione di Asco TLC in Acantho, alla nascita di un operatore pluriregionale con significative sinergie operative rispetto alle società stand alone e benefici anche per i clienti.

Patti parasociali – rinnovo tacito triennale

Ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, Ascopiave, in data 20 marzo, ha diffuso al pubblico una versione aggiornata delle informazioni essenziali relative al patto parasociale tra azionisti sottoscritto in data 16 marzo 2020 e pubblicata a cura dei sottoscrittori dei patti sul quotidiano nazionale "Italia Oggi" in data 16 marzo 2023. Tale aggiornamento ha ad oggetto il tacito rinnovo del Patto per un ulteriore triennio ai sensi dell'art. 6 dello stesso Patto, avvenuto in data 16 marzo 2023.

Il Gruppo Ascopiave diviene socio unico di Morina S.r.l.

In data 14 aprile 2023 l'Assemblea della controllata Morina S.r.l. ha deliberato la copertura delle perdite maturate nel corso dell'esercizio 2022 e del primo trimestre 2023. La copertura delle perdite ha richiesto l'utilizzo di tutto il patrimonio netto della società nonché il versamento da parte dei Soci della quota residua. L'assemblea dei soci ha inoltre deliberato la ricostituzione del capitale sociale mediante sottoscrizione dei Soci in proporzione alla partecipazione sociale.

Il socio di maggioranza Asco Renewables S.p.A., società del Gruppo Ascopiave, si è offerto di sottoscrivere anche le quote dei Soci che non fossero stati interessati.

In data 17 maggio, decorso il termine stabilito dall'Assemblea, non essendovi stata sottoscrizione da parte degli altri Soci aventi diritto, Asco Renewables S.p.A. è subentrata nella sottoscrizione delle residue quote divenendo Socio unico di Morina S.r.L..

Assemblea ordinaria degli Azionisti del 18 aprile 2023

Si è riunita in data 18 aprile 2023, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Ascopiave S.p.A..

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha approvato il bilancio dell'esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2022 ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 0,13 Euro per azione, per un totale di 28,2 milioni di Euro, importo calcolato sulla base delle azioni in circolazione alla data di chiusura dell'esercizio 2022. Il dividendo ordinario sarà pagato il giorno 4 maggio 2023 con stacco della cedola, identificata con il numero 198, in data 2 maggio 2023 (record date il 3 maggio 2023).

L'Assemblea degli Azionisti ha inoltre approvato, con voto vincolante, la prima sezione della relazione sulla politica sulla remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") (i.e., la politica sulla remunerazione per l'esercizio 2023). L'Assemblea degli Azionisti ha altresì espresso voto consultivo favorevole sulla seconda sezione della relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF (i.e., la relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2022).

L'Assemblea degli Azionisti ha deliberato in sede ordinaria in merito alla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale della Società, che resteranno in carica per tre esercizi fino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2025. Il Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea è composto da 7 amministratori eletti sulla base delle liste di candidati presentate dagli Azionisti.

Dato l'esito delle votazioni, su n. 312.032.351 voti rappresentati in Assemblea, la lista n. 1 presentata da Asco Holding S.p.A. ha ottenuto n. 254.132.776 voti pari all'81,444% dei partecipanti al voto e pari al 64,439% dei diritti di voto complessivi; la lista n. 2 presentata da ASM Rovigo S.p.A. ha ottenuto n. 56.329.419 voti pari al 18,052% dei partecipanti al voto e pari al 14,283% dei diritti di voto complessivi.

Pertanto, in conformità a quanto previsto dall'articolo 15.12 dello Statuto sociale, dalla lista presentata dal socio di maggioranza Asco Holding S.p.A., titolare del 51,157% del capitale sociale e pari al 60,813% del capitale votante, sono stati eletti amministratori i Signori Luisa Vecchiato, Nicola Cecconato, Federica Monti, Greta Pietrobon, Enrico Quarello, Giovanni Zoppas. Dalla lista presentata dal socio ASM Rovigo S.p.A., risultata seconda per numero di voti ottenuti, è stato eletto amministratore il signor Cristian Novello, primo candidato della lista stessa. L'Assemblea ha altresì provveduto a nominare il dott. Nicola Cecconato Presidente del Consiglio di Amministrazione.

L'Assemblea degli Azionisti ha, inoltre, deliberato di determinare in Euro 380.000 il compenso annuo complessivo spettante al Consiglio di Amministrazione da corrispondersi, nel rispetto della normativa vigente, per Euro 80.000 al Presidente e per Euro 50.000 a ciascuno degli altri consiglieri, con decorrenza dalla data di assunzione dell'incarico e fino alla scadenza del mandato, ferma restando la competenza del Consiglio di determinare un compenso ulteriore per gli amministratori muniti di particolari cariche in conformità allo Statuto sociale secondo quanto previsto dall'articolo 2389 comma 3 del codice civile.

Dato l'esito delle votazioni, per la nomina del Collegio sindacale su n. 312.032.351 voti rappresentati in Assemblea, la lista n. 1 presentata da Asco Holding S.p.A. ha ottenuto n. 254.132.776 voti pari all'81,444% dei partecipanti al voto e pari al 64,439% dei diritti di voto complessivi; la lista n. 2 presentata da ASM Rovigo S.p.A. ha ottenuto n. 56.325.392 voti pari al 18,051% dei partecipanti al voto e pari al 14,282% dei diritti di voto complessivi.

Pertanto, il Collegio Sindacale nominato dall'odierna Assemblea è stato eletto sulla base delle liste di candidati presentate dagli Azionisti. Ai sensi dell'articolo 22.5 dello Statuto sociale, dalla lista presentata dal socio di maggioranza Asco Holding S.p.A., titolare del 51,157% del capitale sociale e pari al 60,813% del capitale votante, la quale ha ottenuto il maggior numero di voti, sono stati eletti sindaci effettivi il dott. Luca Biancolin, e la dott.ssa Barbara Moro e sindaco supplente il dott. Matteo Cipriano. Dalla lista presentata dal socio ASM Rovigo S.p.A., titolare del 4,399% del capitale sociale e pari al 5,229% del capitale votante, è stato eletto sindaco effettivo e Presidente del Collegio Sindacale il dott. Giovanni Salvaggio e sindaco supplente il dott. Marco Bosco.

L'Assemblea degli Azionisti ha, inoltre, fissato i compensi del Collegio Sindacale, ai sensi dell'articolo 2402 del codice civile, nell'importo di Euro 50.000 lordi annui per il Presidente del Collegio Sindacale e Euro 32.000 lordi annui per ciascun sindaco effettivo.

L'Assemblea degli Azionisti ha infine approvato l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie,

previa revoca della precedente autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2022, per la parte non eseguita.

Approvato il Bilancio di Sostenibilità 2022

In data 18 aprile 2023 Ascopiave S.p.A. ha reso noto che è stato pubblicato nella sezione "Sostenibilità" del proprio sito internet il Bilancio di Sostenibilità 2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nella riunione del 13 aprile 2023, previo parere positivo del Comitato Sostenibilità. Il Bilancio di Sostenibilità illustra l'impegno della Società con riguardo ai fattori "Environmental, Social e Governance" e fornisce una panoramica delle iniziative promosse dal Gruppo Ascopiave in tema di responsabilità sociale d'impresa.

Nomina dell'Amministratore Delegato e dei Comitati endoconsiliari, verifica dell'indipendenza di amministratori e sindaci.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitasi in data 11 maggio 2023, ha nominato il Presidente Nicola Cecconato quale Amministratore delegato della Società; lo stesso Consiglio ha delegato al Presidente e all'Amministratore delegato i relativi poteri. Inoltre, sulla base delle informazioni ricevute dai diretti interessati nonché delle informazioni in proprio possesso, il Consiglio ha accertato, ai sensi delle disposizioni del Testo Unico della Finanza e del Codice di Corporate Govenance, che gli amministratori Federica Monti, Cristian Novello, Luisa Vecchiato e Giovanni Zoppas sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148, comma 3, del Testo Unico della Finanza e dall'art. 2 del Codice di Corporate Governance e che pertanto la composizione del Consiglio di Amministrazione è conforme a quanto previsto dall'art. 147-ter del Testo Unico della Finanza e dall'art. IA.2.10.6 delle Istruzioni al Regolamento di Borsa Italiana in materia di emittenti STAR.

Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri componenti.

In data 8 maggio 2023 il Collegio Sindacale ha accertato il possesso, in capo ai propri componenti, dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148 comma 3, del Testo Unico della Finanza e dall'art. 2 del Codice di Corporate Governance, sulla base delle informazioni ricevute dai diretti interessati. La composizione del Collegio Sindacale è pertanto conforme a quanto previsto dallo stesso articolo 148 del Testo Unico della Finanza.

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì provveduto a costituire il Comitato Controllo e Rischi, individuando quali componenti del medesimo:

  • Cristian Novello (Presidente), amministratore indipendente;
  • Federica Monti, amministratore indipendente;
  • Luisa Vecchiato, amministratore indipendente.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a costituire il Comitato per le Remunerazioni individuando, quali componenti del medesimo:

  • Luisa Vecchiato (Presidente), amministratore indipendente;
  • Cristian Novello, amministratore indipendente;
  • Greta Pietrobon, amministratore non esecutivo.

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì provveduto a costituire il Comitato per la Sostenibilità individuando, quali componenti del medesimo:

  • Greta Pietrobon (Presidente), amministratore non esecutivo;
  • Federica Monti, amministratore indipendente;
  • Enrico Quarello, amministratore non esecutivo.

Ascopiave ed il Gruppo Hera incorporano Asco TLC in Acantho

In data 27 luglio 2023 il Gruppo Ascopiave e il Gruppo Hera hanno approvato, nelle assemblee straordinarie delle controllate Acantho e Asco TLC, la fusione per incorporazione di quest'ultima in Acantho. La fusione ha avuto efficacia con decorrenza dal 1° ottobre 2023.

A seguito dell'operazione i Soci di Acantho detengono le seguenti quote: Hera S.p.A. 70,16%, Con.AMI 16,84%, Ascopiave 11,35%, Provincia di Treviso 1,65%.

Finanziamenti ESG: 24,5 milioni di euro dal Gruppo BCC Iccrea a favore del Gruppo Ascopiave

In data 27 settembre 2023 BCC Banca Iccrea ha perfezionato un'operazione di Project Finance del valore di circa 24,5 milioni di euro a beneficio di Salinella Eolico, società controllata dal Gruppo Ascopiave di Pieve di Soligo (TV) e partecipata con una quota minoritaria dal Gruppo Renco.

Il finanziamento permetterà di realizzare un parco Eolico, denominato "Petronà - WP1", composto da 6 aerogeneratori Vestas di potenza unitaria pari a 3,6 MW per una potenza complessiva pari a 21,6 MW, nei comuni di Belcastro e Petronà (Catanzaro). Ad oggi è in corso la costruzione del Parco Eolico tramite contratto chiavi in mano da parte del Gruppo Renco ed è prevista l'entrata in esercizio del parco eolico entro fine 2023

A regime il parco eolico avrà una produzione attesa di circa 40 milioni di kWh all'anno, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 14.000 famiglie. Nei 30 anni di produzione, l'effetto di riduzione della CO2 prodotta sarà pari a ca. 319.000 tonnellate e pari all'assorbimento di circa 350.000 alberi

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2023

Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio.

Altri fatti di rilievo

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto concerne gli obiettivi cui le società di distribuzione del gas naturale del Gruppo sono obbligate relativamente ai titoli di efficienza energetica (TEE), con la pubblicazione del DM 21 maggio 2021 è stato ridotto considerevolmente l'obiettivo 2020, determinati i quantitativi di titoli oggetto degli obiettivi per il quadriennio 2021- 2024, ed è stata posticipata la normale scadenza del 31 maggio per la consegna dei titoli al 16 luglio (per l'anno 2021). A seguito delle modifiche effettuate dal decreto stesso all'obiettivo 2020, con la consegna del 16 luglio 2021 e con l'acconto del 30 novembre 2021, tutte le società del gruppo hanno completato l'obiettivo 2019, adempiuto alla quota minima dell'obiettivo 2020 e consegnato quota parte dell'obiettivo 2021, quest'ultimo nei limiti di legge. Per quanto riguarda la consegna di maggio 2022 (obiettivo 2021) sono stati consegnati circa 9.200 titoli che, insieme all'anticipo di novembre 2021, hanno permesso di rispettare per tutte le società obbligate del gruppo l'obiettivo minimo del 60%.

Nella sessione di novembre 2022 è stato completato per tutte le società obbligate, con l'eccezione di AP Reti gas Nordest, l'obiettivo 2020 e consegnato l'acconto per l'obiettivo 2022.

Con la consegna di maggio 2023 è stato adempiuto per tutte le società l'obiettivo minimo dell'obbligo.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) e
  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas. La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.

Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 86 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;
  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;
  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;
  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;
  • Euro 5.268 migliaia per il 2014;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2015;
  • Euro 5.079 migliaia per il 2016;
  • Euro 5.190 migliaia per il 2017;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2018;
  • Euro 5.482 migliaia per il 2019;
  • Euro 5.467 migliaia per il 2020;
  • Euro 5.430 migliaia per il 2021;
  • Euro 5.023 migliaia per il 2022;

per complessivi Euro 67.155 migliaia.

Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti agli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92) un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014. Successivamente, nel biennio 2016-2017, ai comuni appartenenti all'ambito di Treviso 2 - Nord e ad alcuni comuni dell'ambito Treviso 1 - Sud si è fornito un aggiornamento al 31 dicembre 2015,

applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.

Le stazioni appaltanti degli ambiti territoriali Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale hanno inviato ad ARERA le valorizzazioni dei rimborsi di alcuni comuni ai fini delle verifiche previste dalla normativa. L'Autorità ha esplicitato talune osservazioni (poi inoltrate dalle medesime stazioni appaltanti) rispetto alle quali AP Reti Gas ha proposto le proprie "contro-deduzioni".

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 30 settembre 2023 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 30 settembre 2023 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI / CIVILI – RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2023 sono pendenti:

COMUNE DI SOVIZZO

Un giudizio civile avviato dal Comune di Sovizzo, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 21 febbraio 2019. L'Ente richiede il pagamento di un canone concessorio, per Euro 65 migliaia/anno a far data dal 01 gennaio 2013.

L'udienza di comparizione, inizialmente fissata al 19 giugno 2019 è stata rinviata al 10 settembre.

A febbraio e marzo 2020 sono state depositate le memorie di replica.

Con Sentenza del 10 dicembre 2021, il Giudice monocratico ha accolto la domanda del Comune e condannato AP Reti Gas S.p.A. al pagamento di € 65 migliaia/anno, dal 2013 e sino alla conclusione dell'attuale gestione.

La Società non condividendo quanto stabilito nella pronuncia e ritenendola illegittima, ha proposto appello entro il termine relativo (16 gennaio 2022).

La prima udienza è stata celebrata il 16 maggio 2022 e l'udienza per la precisazione delle conclusioni si è tenuta il 12 giugno 2023. È in corso il deposito delle memorie conclusionali e delle relative repliche.

COMUNI DI CONCORDIA SAGITTARIA, FOSSALTA DI PORTOGRUARO E TEGLIO VENETO

Tre giudizi amministrativi, pendenti al TAR Veneto, avviati da AP Reti Gas S.p.A. per l'annullamento delle Delibere di Giunta Comunale n. 92, 85 e 70 del 2020, con le quali i tre Enti hanno approvato le rispettive stime del valore residuo degli impianti, redatte dal tecnico incaricato dalla S.A. (Città Metropolitana di Venezia) con il criterio delle LG ministeriali, anziché, come d'obbligo ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 e come fatto in precedenza, in applicazione dei criteri contrattuali debitamente e tempestivamente condivisi, con un minor valore riconosciuto ad AP Reti Gas S.p.A., rispettivamente, di circa Euro 412 migliaia, Euro 375 migliaia ed Euro 48 migliaia.

Il Comune di Concordia Sagittaria (sempre su sollecitazione della S.A. d'Ambito) ha trasmesso un'ulteriore Delibera di GC (n. 3/2022) con la quale ha approvato un'altra stima (sempre a LG ministeriali) che, sia pure marginalmente, riduce ulteriormente il valore di rimborso riconosciuto ad AP Reti Gas S.p.A. La Società, pertanto, ha provveduto alla relativa impugnazione con motivi aggiunti.

Analogamente, il Comune di Fossalta di Portogruaro, in data 11/08/2022, ha trasmesso la Delibera di GC n. 37/2022 (adottata a marzo) relativa all'approvazione della stima del VIR (a LG), che supera la precedente Delibera n. 85/2020. Anche se la differenza con il precedente valore (di cui all'impugnata Delibera 85/2020) è minimale (meno di un migliaio di euro), la Società ha dovuto procedere all'impugnativa con motivi aggiunti, debitamente depositata e notificata nei termini.

Allo stato, non vi sono altri atti processuali.

COMUNE DI FOSSALTA DI PORTOGRUARO

Un giudizio civile avviato c/o il Tribunale di Pordenone, dal Comune di Fossalta di Portogruaro, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 10 novembre 2022. L'Ente richiede il pagamento di un canone concessorio, per circa

Euro 72.000/anno a far data dal 01 gennaio 2013, per complessivi Euro 700.000 circa. La Società ritenendo di nulla dovere al Comune, si costituirà in giudizio per contrastare la pretesa dell'Ente. La prima udienza, fissata nell'atto di citazione al 28 febbraio 2023, è stata rinviata al 07 aprile 2023. AP Reti ha depositato la propria comparsa di costituzione il 17 marzo 2023.

COMUNI DI ALBIGNASEGO E CADONEGHE

Due giudizi amministrativi, pendenti al TAR Veneto, avviati da AcegasApsAmga (dante causa di AP Reti Gas Nord Est), nei riguardi dei Comuni di Albignasego e Cadoneghe, relativamente alla proprietà delle reti in area lottizzate. Rispetto al giudizio con il Comune di Cadoneghe, in data 28 febbraio 2023, è pervenuto l'avviso di prossima perenzione.

AP Reti Gas Nord Est ha comunicato l'intenzione di far decorrere il termine anzidetto, con la conseguente estinzione del giudizio. Il Decreto relativo, con la conseguente chiusura del giudizio, è stato pubblicato il 02 ottobre 2023.

In data 16 maggio 2023 è pervenuto l'analogo avviso di prossima perenzione relativo al giudizio in essere con il Comune di Albignasego. AP Reti Gas Nord Est comunicherà l'intenzione di far decorrere il termine anzidetto, con la conseguente estinzione del giudizio.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2023 sono pendenti:

ANAC DELIBERE 214 e 215 del 2022

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica), per l'annullamento delle Deliberazioni ANAC n. 214 e 215 del 2022, a mezzo delle quali, l'Autority, in asserita esecuzione della Sentenza n. 2607/2022 del TAR Lazio, ha sostanzialmente riprodotto quanto sancito nei Comunicati del Presidente, annullati per incompetenza del medesimo Tribunale.

In precedenza, infatti, AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica), aveva chiesto ed ottenuto l'annullamento del Comunicato del Presidente ANAC del 16 ottobre 2019. Detto provvedimento, nella sostanza, estendeva gli obblighi propri dei contratti soggetti all'applicazione del D.Lgs. 50/2016 (es. acquisizione CIG e pagamento contributo ANAC) anche ai contratti esclusi e finanche estranei all'applicazione del Codice.

Con Sentenza n. 2607/2022, il TAR Lazio ha accolto il ricorso di AP Reti Gas ed annullato il provvedimento impugnato, rilevando l'incompetenza del Presidente rispetto all'emanazione dell'atto medesimo. ANAC, tuttavia, in asserito adempimento della Sentenza, ha sostanzialmente riprodotto il contenuto dei provvedimenti cassati dal TAR in due deliberazioni (n. 214 e 215 del 2022).

I provvedimenti sono quindi stati impugnati, per gran parte, riproponendo le censure "di merito" già predisposte nel primo giudizio e non vagliate da TAR, non perché ritenute infondate, ma perché il Tribunale, ai sensi del CPA, ha ritenuto assorbente ed esaustiva la pronuncia di incompetenza.

ARERA DELIBERA ARG/GAS 570/2019 e DELIBERA 117/2021/R/gas (oltre al connesso procedimento di accesso agli atti)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano, promosso nei confronti dell'ARERA da Ascopiave S.p.A. ed AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas), per l'annullamento della Delibera 570/2019/R/gas, recante la "regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo 2020-2025". La nuova disciplina regolatoria prevede una forte ed ingiustificata riduzione delle voci tariffarie a copertura dei costi operativi riconosciuti ai distributori. Il ricorso è stato depositato in data 25 febbraio 2020.

Con ricorso per motivi aggiunti, depositato nei termini di impugnativa (24 maggio 2021), è stata altresì impugnata anche la Delibera ARERA n. 117/2021/R/gas pubblicata il 23 marzo 2021, recante la "Determinazione delle tariffe di riferimento definitive per i servizi di distribuzione e misura del gas, per l'anno 2020". Le Società hanno infatti ritenuto che il provvedimento, collocandosi nell'ambito delle determinazioni conseguenti alla regolazione tariffaria di cui alla delibera n. 570/2019, possa essere ulteriormente lesivo per le società di distribuzione del Gruppo.

A seguito del ricorso di Italgas Reti, il Tar Lombardia, con Sentenza n. 1517 del 4 agosto 2020, ha parzialmente accolto l'istanza, ordinando all'ARERA di esibire i documenti utilizzati per la determinazione del tasso di

remunerazione del capitale investito (parametro beta).

Successivamente, la stessa Italgas, ha prima avviato un procedimento di "ottemperanza", volto a dare esecuzione alla sentenza, poi ha impugnato la stessa (evidentemente, per le parti non accolte). Il giudizio di appello è stato tuttavia abbandonato da Italgas in data 16 febbraio 2022, per sopravvenuta carenza di interesse.

Entrambi i provvedimenti sono stati notificati ad AP Reti Gas, in qualità di mera contro-interessata. La Società, al fine di tutelare i propri interessi legittimi, solo in parte congruenti con quelli di Italgas Reti, ha ritenuto di intervenire nei due giudizi. Allo stato residua solo il giudizio di ottemperanza.

REGIONE VENETO – ESCLUSIONE DA SELEZIONE PER CONTRIBUZIONE PNRR PER PRODUZIONE IDROGENO

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (R.G. 612/2023), promosso da Green Factory S.R.L., nei riguardi della Regione Veneto e del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e nei confronti di Sapio Produzione Idrogeno Ossigeno S.R.L., per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del Decreto del Direttore della Direzione Ricerca Innovazione e Competitività energetica della Regione Veneto n. 28 del 29 marzo 2023 e di tutti gli atti conseguenti, con il quale la Regione ha escluso Green Factory dalla procedura per l'assegnazione del contributo (PNRR) previsto per la produzione di idrogeno in aree industriali dismesse.

La Società, in particolare, ritiene l'esclusione dall'anzidetta procedura illegittima sotto molteplici aspetti, ritenendo di disporre dei requisiti previsti.

Con Sentenza n. 1092 del 13 luglio 2023 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. La Società ha proposto ricorso in appello.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2023 sono pendenti:

RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI PER INTERRUZIONE DELLA FORNITURA VS AP RETI GAS VICENZA

Un giudizio, pendente innanzi al Tribunale di Vicenza, avviato nei riguardi di AP Reti Gas Vicenza, per il risarcimento dei danni conseguenti al fermo impianti, per la temporanea interruzione della fornitura (verificatosi in occasione dello svolgimento di attività sulla rete distributiva, affidate all'appaltatore Costruire e Progettare in Lombardia), promosso da Ariston Cavi S.p.A.

La Società, pur auspicando una soluzione bonaria, si è regolarmente costituita e, nell'esercizio della manleva negoziale, ha chiamato in causa l'impresa appaltatrice.

L'udienza di precisazione delle conclusioni si è svolta il 11 maggio 2023. Si è in attesa della pubblicazione della sentenza.

FIN ENERGY S.A. (Aumento di capitale di Asco EG)

Un giudizio avanti al Tribunale delle imprese di Venezia (R.G. 5768/22), avviato da Fin Energy S.A., socio di minoranza di Asco EG, nei riguardi della stessa società, con ricorso notificato il 03 agosto 2022, che contesta l'aumento di capitale deliberato dall'assemblea dei soci di Asco EG del 27 maggio 2022, mediante l'impugnazione della relativa delibera.

La Società, ritenendo la pretesa infondata, si è costituita nei termini.

La prima udienza si è svolta il 21 dicembre 2022, mentre una seconda si è tenuta il 19 luglio 2023.

L'udienza di escussione dei testi è stata fissata per il 12 ottobre 2023.

EXTRA PROFITTI (Provvedimenti Agenzia delle Entrate e altri Enti)

Un giudizio dinnanzi al TAR Lazio (R.G. 10986/22), avviato da Asco EG (notificato il 16 settembre 2022), nei riguardi dei provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate (e di altri Enti) attuativi di quanto previsto dall'art. 37 del D.L. 21/2022, convertito con modificazioni dalla Legge 51/2022 e successivamente ulteriormente modificato dal D.L. 50/2022, a propria volta convertito con modificazioni dalla Legge 91/2022.

Nell'ambito dell'impugnativa sono state sollevate le questioni di costituzionalità e conformità al diritto europeo della disciplina primaria. Al pari, in taluni ricorsi proposti da atre società avanti alla Commissione Tributaria è stata sollevata la questione di giurisdizione, pendente in Corte di Cassazione (con pronuncia attesa per ottobre 2023), oltre a quella di costituzionalità.

L'udienza pubblica per la discussione del ricorso nel merito si è svolta il 4 aprile 2023. Il TAR ha disposto il rinvio al 18 luglio 2023. All'esito dell'udienza, alla luce di quanto sopra indicato, dunque in attesa della decisione della

Cassazione, il TAR ha disposto la sospensione del giudizio.

DECRETO AIUTI (Delibera ARERA n. 266/2022 e Comunicato GSE del 07/07/202)

Un giudizio dinnanzi al TAR Lombardia Milano (R.G. 1770/22), avviato da Asco EG (notificato il 08 settembre 2022), avverso la Delibera ARERA n. 266/2022 ed il Comunicato del GSE del 07 luglio 2022, attuativi dell'art. 15 bis del D.L. 4/2022, convertito con Legge 25/2022, e modificato con D.L. 115/2022, convertito con modificazioni dalla Legge 142/2022.

Nell'ambito dell'impugnativa sono state sollevate le questioni di costituzionalità e conformità al diritto europeo della disciplina primaria.

Con Sentenza n. 2676/2022 del 23 novembre 2022, il TAR ha accolto il ricorso e conseguentemente annullato la Delibera ARERA 266/2022 e gli atti conseguenti del GSE. Le motivazioni del provvedimento sono state pubblicate il 09 febbraio 2023.

A titolo prudenziale, in attesa delle motivazioni anzidette, in data 05 dicembre 2022, la Società, unitamente alle altre parti ricorrenti, ha depositato un ulteriore ricorso per motivi aggiunti, conseguente alla sopravvenuta vigenza del Regolamento UE 2022/1854, per l'annullamento di tutti i provvedimenti conseguenti alla Delibera 266/2022, nonché per accertare il difetto dei presupposti per l'applicazione dell'art. 15 bis del DL 4/2022 e per la conseguente nullità di tutti gli atti applicativi emanati dall'ARERA e dal GSE. Si sono altresì riproposte le questioni di costituzionalità e conformità al diritto europeo della disciplina primaria.

La Sentenza del TAR è stata impugnata da ARERA al Consiglio di Stato (RG 10025/22), con richiesta di sospensiva della Sentenza di primo grado. Con provvedimento del 17 gennaio 2023, il CdS ha accolto l'istanza cautelare e ha quindi sospeso l'esecutività del dispositivo impugnato. A seguito della citata pubblicazione delle motivazioni della Sentenza di primo grado, in data 21 marzo 2023, è stata discussa l'istanza di revoca dell'ordinanza cautelare. Il Consiglio di Stato, tuttavia, ha confermato la sospensione dell'esecuzione della Sentenza e fissato l'udienza pubblica di discussione nel merito al 5 dicembre 2023.

Rispetto all'ulteriore giudizio instaurato al TAR Lombardia – Milano, con ordinanza del 17 luglio 2023 il tribunale ha sospeso il giudizio in attesa della pronuncia pregiudiziale della Corte di Giustizia dell'Unione Europea rispetto ai quesiti formulati dal medesimo TAR in una precedente ordinanza del 7 luglio (adottata nell'ambito di un giudizio con oggetto del tutto analogo).

PROVINCIA DI VERBANO CUSIO OSSOLA (Impugnativa sanzioni)

Un giudizio civile avviato con la notifica del ricorso ex art. 22 della Legge 689/1981 c/o il Tribunale di Verbania, da parte di Sangineto Energie S.R.L., nei riguardi della Provincia del Verbano Cusio Ossola, per l'annullamento e/o la declaratoria di nullità e/o la revoca, previa sospensione, dell'Ordinanza ingiunzione della medesima Provincia del 10 gennaio 2023, prot. n. 299, Rep. n. 1/2023, con la quale l'Ente pretende da Sangineto Energie (quale avente causa di Sant'Anna S.r.l.), nonché da Fusio S.r.l., EVA Renewables Assets S.p.a. e dall'Ing. S. B., in solido tra loro, il pagamento dell'importo di € 1.248.000,00, quale somma derivante della sanzione di Euro 1.600,00 (pari al minimo edittale) moltiplicata per 780 violazioni (di cui risulta la notifica di 778 verbali) asseritamente accertate dai Carabinieri forestali (tra il 23 settembre 2015 ed il 05 aprile 2016), relative allo stoccaggio del materiale di risulta dei lavori di realizzazione di una galleria di derivazione a servizio dell'impianto idroelettrico nei Comuni di Falmenta, Gurro e Cavaglio Spoccia.

La Società contesta sia l'inclusione nel perimetro dei soggetti debitori, sia il quantum richiesto, sia la stessa legittimazione della procedura adottata per l'irrogazione della sanzione.

Il Tribunale di Verbania ha fissato l'udienza di discussione il 23 maggio 2023, poi rinviata al 21 giugno 2023.

La prossima udienza è fissata al 17 ottobre 2023.

Deve sottolinearsi come, in merito alla stessa vicenda, la capogruppo Ascopiave, disponendo di una garanzia negoziale nell'ambito del rapporto di compravendita delle quote di Sangineto Energie, contestualmente alla notifica del ricorso da parte di Sangineto Energie, ha trasmesso alla società garante un apposito preavviso di escussione per l'intera somma pretesa della Provincia (condizionato all'eventuale soccombenza di Sangineto Energie).

AVVISI DI PAGAMENTO CANONI DEMANIALI GRANDI DERIVAZIONI IDROELETTRICHE ANNO 2023

Un giudizio al Tribunale Superiore Delle Acque Pubbliche, promosso da ASCO EG S.p.A. con ricorso del 16/06/2023, contro Regione Lombardia, per l'annullamento della Delibera della Giunta della Regione Lombardia del 12 aprile 2023

n. XII/136 "Determinazioni in merito all'aggiornamento della componente fissa del canone dovuto dalle grandi derivazioni idroelettriche per l'anno 2023 in applicazione dell'art. 20, comma 2, della legge regionale 8 aprile 2020, n. 5 e s.m.i.", pubblicata sul Boll. Uff. Regione Lombardia, S.O. n. 16 del 18 aprile 2023 e degli atti conseguenti (es. Avviso di scadenza canone utenza acqua pubblica 2023).

In estrema sintesi, la società contesta le modalità di adeguamento al tasso di inflazione e conseguentemente l'entità del canone richiesto.

La prima udienza è stata fissata al 11 ottobre 2023.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

Le società di distribuzione del Gruppo Ascopiave, in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agiscono, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c., al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze servite in regime di Servizio di Default (SDD) morosità.

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).

Allo scopo (ed onde adempiere alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del medesimo.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito (e limitatamente alle utenze con CA > 500 smc/anno), l'avvio delle azioni legali d'urgenza.

Attualmente, sono:

  • n. 3 pratiche depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio);
  • n. 3 pratiche in fase di esecuzione forzata;
  • n. 1 pratiche con criticità procedurali (es. con ricorso e/o reclamo rigettato);
  • n. 15 pratiche in fase di gestione (per le quali potrebbe perciò essere necessario il deposito del ricorso).

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Il numero annuo pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale nel 2023, per tutte le società del Gruppo (comprese le ultime in ordine di tempo, Romeo Gas e Serenissima Gas), è ora stimabile approssimativamente tra 12 e 25 azioni.

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

ROBIN TAX

Le società Ascopiave, Ap Reti Gas Rovigo, Edigas Esercizio Distribuzione Gas, Unigas Distribuzione (fusa in Ascopiave) ed Asco Energy (ex. Veritas Energia) a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires (Robin Tax) introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente, nel corso del 2015, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta ed a seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata, presentando i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza, supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista.

Dopo le pronunce negative da parte delle rispettive Commissioni Tributarie Regionali, le società hanno presentato ricorso presso la Suprema Corte di Cassazione.

Nel mese di marzo 2022 sono state comunicate le prime ordinanze negative, con il rigetto da parte della Corte Costituzionale del ricorso promosso da AP Reti Gas Rovigo ed Edigas Esercizio Distribuzione Gas, le quali hanno proceduto con la presentazione del ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Restano ancora pendenti i ricorsi presentati dalle altre società.

VERIFICA DIREZIONE REGIONALE DEL VENETO

Nel mese di settembre 2019 è iniziato un accesso breve nei confronti delle società Ascopiave S.p.A. ed Ascotrade S.p.A. (quest'ultima fusa in EstEnergy S.p.A. con decorrenza 1° ottobre 2022) da parte della Direzione Regionale del Veneto dell'Agenzia delle Entrate in relazione ai settori Ires, Irap e Iva relativamente alle annualità che vanno dal 2013 fino alla data di accesso.

La prima fase delle attività di verifica ha portato all'emissione in data 29 ottobre 2019 di un Processo Verbale di Constatazione a carico di Ascotrade S.p.A., società ceduta il successivo 19 dicembre 2019 al Gruppo Hera ed oggetto di apposita garanzia, contenente rilievi in merito alle imposte dirette ed indirette correlate alle annualità 2013 e 2014; a tale atto è seguita, a valle della presentazione di apposite memorie da parte della società, l'emissione da parte dell'Agenzia delle Entrate degli avvisi di accertamento relativi alle materie contestate, per i quali la società ha presentato ricorso avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, accolto con la sentenza del 21 aprile 2021, che ha previsto l'annullamento dei relativi atti impugnati. Avverso la pronuncia del Giudice di primo grado, in data 15 novembre 2021 l'Agenzia delle Entrate ha promosso appello avanti la Commissione Tributaria Regionale di Venezia; la società si è costituita in data 30.12.2021 con apposito atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale. La discussione dell'appello è avvenuta in data 13 febbraio 2023, ed il 19 giugno 2023 la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Veneto ha depositato la sentenza n. 577/2023 nella quale ha rigettato l'appello proposto dall'Agenzia delle Entrate, condannandola al pagamento delle spese di lite e al rimborso forfettario delle spese generali.

Con riferimento agli esercizi successivi, l'attività di verifica è proseguita con l'emissione in data 29 settembre 2020, a carico di Ascotrade S.p.A., del Processo Verbale di Constatazione riferito all'annualità 2015, a valle del quale, dopo la presentazione di apposite memorie, l'Agenzia delle Entrate ha emesso il 23 dicembre 2020 gli avvisi di accertamento, oggetto di successivo ricorso da parte della società avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, accolto con la sentenza del 23 febbraio 2022, che ha previsto l'annullamento dei relativi atti impugnati. In data 27 ottobre 2022 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in appello, al momento non ancora discusso.

In data 23 dicembre 2021 sono stati infine notificati alla società gli avvisi di accertamento relativi all'Ires per gli anni 2016 e 2017, nonché all'Irap e all'Iva per gli anni 2016, 2017 e 2018 per i quali in data 18 febbraio 2022 è stato presentato ricorso. Il 04 luglio 2023 la Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Venezia ha depositato la sentenza n. 315/2023 nella quale ha accettato il ricorso condannando l'Agenzia delle Entrate al pagamento delle spese di lite e al rimborso forfettario delle spese generali.

La società con il supporto del consulente fiscale ritiene il rischio come "possibile" o "remoto" e pertanto non ha provveduto ad alcun stanziamento.

Ambiti territoriali

Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali, è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito.

In particolare:

    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito (c.d. Decreti Ambiti);
    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale);
    1. con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 è stato approvato il regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas (c.d. Decreto Criteri).

L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.

La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'ARERA, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.

In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazione dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.

Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli

accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.

In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.

Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.

Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località. L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.

Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.

Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.

La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida.

In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Tra le modifiche più significative si segnalano:

    1. le disposizioni concernenti la valorizzazione del rimborso degli impianti da applicarsi nel caso di insussistenza di specifici accordi tra le parti intervenuti prima dell'entrata in vigore del decreto n. 226/2011, che riprendono in larga parte quanto già previsto dalle "Linee Guida".
    1. l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli enti locali, soglia elevata dal precedente 5% della quota parte del vincolo dei ricavi tariffari a copertura dei costi di capitale di località, all'attuale 10%;
    1. la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici relativi agli investimenti di efficienza energetica di offerta, concernenti la valorizzazione degli importi da riconoscere agli enti locali ed il riconoscimento della copertura dei costi al gestore che realizza gli interventi e matura i connessi titoli di efficienza energetica.

Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.

La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti.

Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.

La legge 4 agosto 2017 n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità riguardanti il settore della distribuzione del gas naturale.

In particolare, l'articolo 1, comma 93, modifica le disposizioni dell'articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 164/00, esentando gli Enti locali dall'obbligo di invio delle valutazioni di dettaglio all'Autorità qualora sussistano congiuntamente tutti i seguenti presupposti:

  • l'Ente locale concedente possa certificare anche tramite un idoneo soggetto terzo che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee guida 7 aprile 2014;
  • lo scostamento VIR-RAB aggregato d'ambito non superi l'8 per cento;
  • lo scostamento VIR-RAB del singolo Comune non superi il 20 per cento;

L'articolo 1, comma 93 prevede che, nel caso di valore delle immobilizzazioni nette disallineate rispetto alle medie di settore secondo le definizioni dell'Autorità, il valore delle immobilizzazioni nette rilevante ai fini del calcolo dello scostamento sia determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti dall'Autorità (si veda, a oggi, l'articolo 23, comma 1, della RTDG);

L'articolo 1, comma 94 prevede infine che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, applicabili nei casi in cui tali bandi siano stati redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che in ogni caso, la documentazione di gara non possa discostarsi dai punteggi massimi previsti per i criteri e i sub-criteri di gara dagli articoli 13, 14 e 15 del citato decreto 226/11, l se non nei limiti posti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni sub-criteri.

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge n. 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo di Belluno, dopo avere seguito l'iter previsto dalla normativa, ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio nel dicembre 2016. Nel settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha partecipato alla gara, presentando la propria offerta.

Gli atti di gara sono stati oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante alla gara. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. Contro la decisione il ricorrente ha proposto appello al Consiglio di Stato, presentando istanza di sospensiva del provvedimento di primo grado. Il Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata il 22 gennaio 2019, ha respinto l'appello.

Nel mese di dicembre 2018 il Comune di Schio, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo Vicenza 3 – Valli Astico Leogra e Timonchio ha emanato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas. Il Gruppo Ascopiave gestisce attualmente il servizio in 28 comuni dell'Ambito, per un totale di circa 80.000 utenze. Le società del Gruppo, AP Reti Gas S.p.A. AP Reti Gas Vicenza S.p.A., titolari di concessioni nell'Ambito, hanno impugnato il bando per irregolarità, presentando ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto. In data 8 maggio 2019 si è tenuta l'udienza di merito, ad oggi non vi sono tuttavia ulteriori evidenze.

Distribuzione dividendi

In data 18 aprile 2023, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi ordinari per Euro 0,13 per azione con stacco della cedola in data 2 maggio 2023, record date il 3 maggio 2023 e pagamento il giorno 4 maggio 2023.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 30 settembre 2023 possiede 17.701.578 azioni proprie per un valore pari ad Euro 55.423 migliaia, che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2023 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio e nello svolgimento delle attività propedeutiche alle prossime gare per l'affidamento delle concessioni. Nel caso in cui nel 2023 l'iter delle procedure di gara relative agli Ambiti di interesse per il Gruppo Ascopiave dovesse progredire, dati i tempi normalmente previsti per la presentazione delle offerte e quelli richiesti per la loro valutazione e per l'adozione delle decisioni di aggiudicazione da parte delle stazioni appaltanti, si ritiene che l'eventuale avvio delle nuove gestioni potrà avvenire successivamente alla chiusura dell'esercizio 2023 e dunque non sarà in grado di modificare il perimetro delle attività attualmente gestite. In merito ai risultati economici, si segnala che nel 2019 l'Autorità ha adottato la nuova regolazione tariffaria per il quinquennio 2020-2025. La nuova disciplina prevede una sensibile riduzione annuale delle componenti di ricavo destinate alla copertura dei costi operativi. A fine 2021, inoltre, l'Autorità ha rideterminato il tasso di remunerazione (reale pretasse) del capitale investito riconosciuto ai fini tariffari, che per l'esercizio 2023, sarà pari al 5,6% in linea con quello dell'anno precedente. Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica il Decreto 21 maggio 2021 del Ministro della Transizione Ecologica ha determinato gli obiettivi nazionali di risparmio energetico per gli anni 2021-2024. Gli obiettivi stimati per il 2023 per le società di distribuzione del Gruppo sono superiori agli obblighi annuali previsti per l'anno 2022.

Per quanto riguarda la produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili, nella prima metà del 2023, sono perdurati gli effetti dei decreti emanati in materia di contenimento dei prezzi dell'energia.

Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas ed energia elettrica, Ascopiave conseguirà i benefici del consolidamento della propria quota del risultato della partecipazione di minoranza detenuta in Est Energy e dei dividendi distribuiti da Hera Comm, società entrambe controllate dal Gruppo Hera. Ascopiave detiene delle opzioni di vendita su tali partecipazioni e non è esclusa l'eventualità che esse possano essere esercitate, in tutto o in parte, con un conseguente impatto sui risultati economici e sulla struttura finanziaria del Gruppo. Si precisa che i risultati effettivi del 2023 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico ed in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Andamento inflazionistico e tassi di interesse

I primi nove mesi del 2023 sono stati caratterizzati dai fattori che hanno influenzato anche l'esercizio precedente. L'esercizio 2022 è stato infatti fortemente colpito da una significativa spirale inflazionistica avviatasi già nel 2021 a causa di disallineamenti generatisi tra domanda ed offerta, quando la pandemia ha iniziato ad affievolirsi, e ad acuirsi nel 2022 con l'avvio del conflitto Russo-Ucraino, tutt'ora perdurante, che ha significativamente influenzato l'andamento dei prezzi delle commodity energetiche. L'incremento dei prezzi della materia prima gas naturale ha conseguentemente influenzato i prezzi della materia prima energia i cui effetti si sono rapidamente traslati sugli altri beni di consumo che, per manifattura o trasporto degli stessi, richiedono il consumo di energia. In particolare, tra i più sensibili rispetto all'andamento delle commodity, hanno reagito i beni alimentari, settore già in parte colpito dalla contrazione della produzione Ucraina e dalle ridotte esportazioni russe.

L'inflazione ha registrato in Italia, al termine dell'esercizio 2022, un incremento in media dell'8,1%, principalmente sostenuto dall'andamento dei prezzi dei beni energetici. Al netto degli stessi la crescita dei prezzi al consumo è stata pari al 4,1%.

Nel corso dell'esercizio 2022 Federal Reserve e Banca Centrale Europea, come le altre banche centrali del mondo, hanno avviato un processo di innalzamento dei tassi di interesse al fine frenare la corsa dell'inflazione e, nel contempo, cercare di scongiurare una frenata eccessivamente violenta da determinare una recessione nei rispettivi paesi.

Visto l'andamento inflazionistico registrato nei primi nove mesi dell'anno, che hanno presentato una significativa decelerazione rispetto all'anno precedente, evidenziando però percentuali di crescita ancora rilevanti, FED e BCE hanno ulteriormente aumentato i tassi di interesse, l'ultimo, nel mese di settembre 2023. Qualora dai dati dei prossimi mesi non emergessero indicatori anomali, la BCE potrebbe aver raggiunto un livello dei tassi adeguato, se mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, a fornire un contributo sostanziale per il ritorno ad un livello inflazionistico target.

Nel mese di settembre 2023, secondo le stime preliminari elaborate da Istat, l'indice dei prezzi al consumo si è infatti attestato al 5,3% su base annua, con una ulteriore riduzione rispetto al dato del mese precedente (+5,4%).

Nell'economic outlook di settembre l'OECD prevedere, a causa dell'inflazione, una crescita debole dell'economia mondiale per il biennio 2023- 2024, con l'esercizio in corso che potrebbe attestarsi al 3,0% ed al 2,7% nel 2024.

L'inflazione complessiva è diminuita parallelamente al calo dei prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari, ma rimane al di sopra degli obiettivi fissati dalle banche centrali in molti paesi.

Nel corso del mese di ottobre si è aperta una ulteriore area di crisi nel bacino del mediterraneo. Il conflitto Israelopalestinese non ha evidenziato nei primi momenti ripercussioni significative sui prezzi di mercato che, dopo un iniziale rapido aumento, si sono rapidamente stabilizzati a meno del gas naturale che continua ad evidenziato un andamento crescente anomalo. Il perdurare del conflitto potrebbe comunque influenzare l'andamento dei prezzi di altre commodity nei mesi successivi.

Gli scenari, nonostante alcuni indicatori siano in miglioramento, restano conseguentemente incerti sia a causa del perdurare del conflitto russo-ucraino nonché del conflitto israelo-palestinese e, delle variabili che gli stessi possono innescare, sia a causa della modesta crescita attesa nel 2023 che potrebbe velocemente mutare in recessione qualora alcune variabili non reagiscano secondo aspettative.

Il management del Gruppo continua a monitorare, mediante l'utilizzo di indicatori esterni e valori elaborati internamente, gli impatti in termini di performance così da poter intervenire con eventuali misure correttive volte a mitigare gli effetti che potrebbero riflettersi sull'esecuzione del business.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento.

Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando che presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, le cui regole per l'accesso ai servizi offerti sono stabilite dalla Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e sono previste nei codici di Rete, che dettano clausole contrattuali che riducono i rischi di inadempienza da parte dei clienti. Nei Codici è previsto, in particolare, il rilascio di idonee garanzie a parziale copertura delle obbligazioni assunte qualora il cliente non sia in possesso di un rating creditizio rilasciato da primari organismi internazionali.

A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che al termine dei primi nove mesi dell'esercizio risulta pari a circa il 14,6% (20,8% al 31 dicembre 2022) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 30 settembre 2023 il Gruppo Ascopiave detiene 304 concessioni di distribuzione di gas naturale (306 al 31 dicembre 2022). In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011, come successivamente modificate. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni attualmente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di

affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

RISCHI OPERATIVI

Ascopiave presidia i processi e le attività aziendali, nel rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori, della salvaguardia dell'ambiente, della qualità e del risparmio energetico nei servizi offerti e anticorruzione.

Rischi di malfunzionamento e/o interruzione del servizio di distribuzione

Eventi imprevisti accidentali quali incidenti, guasti di apparecchiature o sistemi di controllo, calo di resa degli impianti ed eventi eccezionali come esplosioni, incendi, o altri eventi simili, determinano dei rischi di malfunzionamento dell'infrastruttura sino alla possibile imprevista interruzione del servizio di distribuzione. Tali eventi potrebbero determinare una riduzione dei ricavi ed arrecare rilevanti danni a persone, cose o all'ambiente. Il Gruppo ha stipulato specifici contratti assicurativi a copertura dei rischi descritti. Nonostante le linee assicurative attivate risultino in linea con le migliori policy, potrebbero risultare insufficienti a fronteggiare tutte le perdite che il Gruppo potrebbe subire a causa di possibili incrementi di spesa e/o di risarcimenti da erogare.

Rischi connessi alla tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza

Il Gruppo svolge la propria attività nel rispetto della normativa italiana e dell'Unione Europea in materia di tutela dell'ambiente, osservando le leggi che normano e regolamentano in materia di ambiente e sicurezza. Nonostante l'attenzione recata a tale materia non può escludersi con certezza che il Gruppo possa incorrere in costi o responsabilità anche di entità significativa. Sono, infatti, difficilmente prevedibili le ripercussioni economico finanziarie di eventuali pregressi danni ambientali, anche in considerazione dei possibili effetti di nuove disposizioni legislative e regolamentari per la tutela dell'ambiente, dell'impatto di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale, della possibilità dell'insorgere di controversie e della difficoltà di determinarne le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti. il Gruppo è impegnata in attività di bonifica di siti contaminati sostanzialmente per effetto dell'attività di rimozione e smaltimento rifiuti (prevalentemente per demolizione di strutture impiantistiche obsolete).

Rischio connesso all'installazione degli Smart Meter

Il Gruppo ha avviato da anni un piano di sostituzione di misuratori tradizionali con smart meter, che ha interessato in primis i contatori di classe superiore a G6 e successivamente anche quelli di classe inferiore. I nuovi misuratori teleletti rappresentavano nella prima fase di sostituzione una tecnologia ancora in fase di evoluzione. Le caratteristiche costruttive fissate dall'Autorità hanno comportato per i produttori la necessità di progettare e realizzare in tempi coerenti con gli obblighi fissati da ARERA un prodotto dedicato unicamente al mercato italiano. Peraltro, si segnala la completa disponibilità solo dal 2015 della normativa tecnica di riferimento elaborata dal CIG (Comitato Italiano Gas, ente normatore affiliato all'UNI). Il Gruppo ha avviato l'installazione di tali apparecchi secondo le tempistiche definite dall'ARERA (solo la società del Gruppo AP Reti Gas Nord Est risulta in ritardo con il programma previsto); pertanto sussiste il rischio che si presentino livelli di malfunzionamento superiori alle performance storiche registrate per i contatori tradizionali e che si generino per la società maggiori oneri di manutenzione.

Rischi connessi ai titoli di efficienza energetica

L'art. 16.4 del D.Lgs. n. 164/2000 prevede che le imprese di distribuzione di gas naturale perseguano degli obiettivi di risparmio energetico negli utilizzi finali e nello sviluppo delle fonti rinnovabili; a fronte dei risultati raggiunti, ai distributori sono assegnati i cosiddetti Titoli di Efficienza Energetica, il cui annullamento comporta un rimborso da parte della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali finanziato mediante i fondi costituiti attraverso la componente RE (Risparmio Energetico) delle tariffe di distribuzione. L'ARERA determina gli obiettivi specifici di risparmio energetico in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale tenedo conto dei quantitativi nazionali annui di risparmio che devono essere perseguiti attraverso il meccanismo dei certificati bianchi. Esiste un potenziale rischio di perdita economica in capo al Gruppo dovuto all'eventuale differenza negativa tra il valore medio di acquisto dei titoli e il contributo tariffario riconosciuto e/o all'eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati.

Rischio legato all'esecuzione del piano di investimenti previsto dalle concessioni

Le concessioni di distribuzione del gas naturale prevedono impegni in capo al concessionario, tra cui impegni correlati agli investimenti da realizzarsi nel costo del periodo di perdurata della concessione. Non si può escludere che, anche per ritardi nell'ottenimento di autorizzazioni e permessi, tali investimenti siano realizzati oltre i termini temporali previsti, con il rischio che insorgano oneri a carico del Gruppo.

Rischio regolatorio

Il Gruppo svolge la propria attività in un settore regolato. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo Italiano, le decisioni dell'ARERA e più in generale la modifica del contesto normativo di riferimento possono avere un impatto sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario del Gruppo.

Particolare importanza assume l'evoluzione dei criteri per la determinazione delle tariffe di riferimento. Non si possono escludere futuri cambiamenti nelle normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale che potrebbero avere ripercussioni impreviste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Rischio legale e di non conformità

Il rischio legale e di non conformità consiste nel mancato rispetto, in tutto o in parte, delle norme a livello Europeo, nazionale, regionale e locale cui il Gruppo deve attenersi nello svolgimento delle proprie attività. La violazione delle norme può comportare sanzioni penali, civili e/o amministrative nonché danni patrimoniali, economici e/o reputazionali. Con riferimento a specifiche fattispecie, tra l'altro, la violazione della normativa a protezione della salute e sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente e la violazione delle norme per la lotta alla corruzione, può comportare sanzioni, anche rilevanti, a carico del Gruppo in base alla normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti (D. Lgs. n. 231/01).

RISK MANAGEMENT DEL CLIMATE CHANGE

Operando nel settore energetico, il Gruppo Ascopiave ha un rapporto sinergico con il fenomeno del "climate change" e le sue operazioni di business contribuiscono in forma immediata ai diversi scenari climatici dettati dalla letteratura internazionale come dall'IPCC (International Panel for Climate Change) e NGFS (Network for Greening the Financial System). Successivamente alle acquisizioni intercorse nel 2021 e 2022 nel settore dell'energia rinnovabile, e con lo sviluppo di nuovi progetti ed investimenti in corso di realizzazione, il Gruppo Ascopiave, con il proprio Piano Strategico aggiornato 2022-2026, continua il suo impegno per le attività di mitigazione del cambiamento climatico definite dal Green Deal europeo, per creare un'economia "carbon neutral" entro il 2050, e, per ridurre le emissioni del 55% entro il 2030.

A tale proposito il Gruppo Ascopiave, con la consapevolezza di lavorare in un settore estremamente influenzabile dal cambiamento climatico, ha svolto una prima analisi utile ad adeguare il quadro dei rischi e opportunità all'interno del proprio perimetro aziendale. L'analisi è stata condotta prendendo come riferimento le linee guida del TCFD (Task force on Climate-related Financial Disclosure) recepite dalla Commissione Europea negli "Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: integrazione concernente la comunicazione di

informazioni relative al clima". Il progetto, con conseguente "disclosure" preliminare, ha analizzato i 4 pillars consigliati dal documento: Governance, Strategy, Risk Management, Metrics & Targets.

Governance

La gestione strategica degli aspetti inerenti al "climate change", così come la governance di tutti gli aspetti della sostenibilità, spetta al Consiglio di Amministrazione, nel rispetto della normativa applicabile. Nel corso del 2021 Ascopiave S.p.A. ha posto il perseguimento dell'obiettivo del "successo sostenibile" al centro della propria cultura aziendale e del sistema di corporate governance. Anche a tal fine, in data 15 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha aderito formalmente al nuovo Codice di Corporate Governance il quale al Principio I, promuove il "successo sostenibile". Il Gruppo Ascopiave nell'anno 2021 ha istituito altresì il Comitato Sostenibilità con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni della capogruppo in materia di sostenibilità ambientale e della c.d. "transizione energetica". Il Consiglio di Amministrazione, oltre al Comitato Sostenibilità, si avvale anche del supporto del Comitato Controllo e Rischi nelle valutazioni e decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Strategy

La strategia del Gruppo mira a perseguire un successo sostenibile ed è orientata all'obiettivo di una stabile creazione di valore per gli azionisti, consapevole degli impatti potenzialmente significativi che il clima può avere nei confronti dei clienti, stakeholder e del business. Per altro, sul fronte dei processi produttivi e di distribuzione, lo sforzo costante di migliorare l'efficienza energetica sta portando benefici in termini di minore energia utilizzata a parità di attività, con conseguente riduzione dei costi e delle emissioni.

Il Piano Strategico 2022-2026, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2023, conferma gli indirizzi strategici indicati nei piani strategici pubblicati nei due anni precedenti, delineando un percorso di crescita sostenibile nei core business della distribuzione gas e delle energie rinnovabili e in nuovi ambiti di attività. Nell'ambito del processo di transizione energetica e di diversificazione del business, il Gruppo Ascopiave mira, tramite una crescita basata sulla valorizzazione delle competenze possedute, ad individuare una o più strategie utili a mitigare gli effetti negativi dei possibili scenari derivanti dai cambiamenti climatici. Parte degli investimenti previsti nella diversificazione nel settore delle energie rinnovabili sono destinati alla transizione energetica puntando sui gas definiti come "verdi",, nonché allo sviluppo di nuovi impianti eolici.

La diversificazione all'interno del proprio perimetro aziendale, oltre a rendere il Gruppo più profittevole e resiliente a eventi esogeni, ha effetti pervasivi nella coscienza e responsabilità del Gruppo. La crescita nei comparti diversificati potrà avvenire attraverso lo sviluppo di competenze interne, la partecipazione a procedure competitive, acquisizioni aziendali o, infine, la costituzione di partnership con soggetti esperti. Il fenomeno del cambiamento climatico costringe le aziende a promuovere l'innovazione e trovare soluzioni per aumentare l'efficienza energetica all'interno del proprio business. A tale proposito, Ascopiave ha raggiunto dei risultati apprezzabili sul fronte dell'efficienza energetica, implementando delle soluzioni organizzative e tecnologiche funzionali sia al miglioramento della qualità e affidabilità del servizio, sia al contenimento dei costi.

Risk Management

Con particolare riferimento ai rischi e le opportunità collegate al cambiamento climatico, il Gruppo Ascopiave si avvale del supporto dei comitati endoconsiliari Comitato Sostenibilità e Comitato Controllo e Rischi, e, a partire dal mese di ottobre 2022, della figura del Risk Manager. Come verrà specificato nella tabella successiva dei rischi e opportunità, in linea con le raccomandazioni del TCFD, la gestione dei rischi prevede le seguenti fasi: identificazione e valutazione dei rischi/opportunità, definizione della risposta, revisione periodica e continuità/miglioramento dei presidi.

Metrics & Targets

Per quanto riguarda le metriche utilizzate dal Gruppo, ad oggi è possibile fare riferimento al capitolo "Energy management e emissioni" della relazione finanziaria annuale dell'anno precedente dove vengono ampliamente descritti gli indicatori relativi ai consumi di energia, alle emissioni in atmosfera, all'utilizzo delle risorse idriche e alla produzione e gestione dei rifiuti. Le metriche utilizzate per la rendicontazione degli indicatori seguono i GRI Standards pubblicati dal Global Reporting Initiative.

I «Sustainable Development Goals» individuati da Ascopiave tramite dialogo con gli Stakeholders sono gli elementi su cui il Gruppo baserà il proprio percorso di crescita sostenibile. Il percorso di sostenibilità intrapreso da Ascopiave si ispira ai Sustainable Development Goals (SDGs) connessi da un lato alle proprie attività di business (SDG 6, 7, 8 e 9) e dall'altro all'impatto e agli effetti che il Gruppo esercita sui territori in cui opera (SDG 11, 12 e 13). In tale contesto, la strategia di Ascopiave recepisce il concetto di assunzione di responsabilità che l'Agenda 2030 richiede ad ogni realtà, non solo per quanto svolto a livello di business, ma anche in qualità di attivatore di cambiamenti in un'ottica di creazione di sistemi sostenibili sia a livello locale che globale.

In linea con le raccomandazioni del TCFD è stata realizzata, partendo da considerazioni prettamente qualitative, un'analisi preliminare dei rischi-opportunità generali e specifici del Gruppo. L'identificazione dei rischi, e la loro imputabilità, potrebbe risultare difficoltosa a causa di una conoscenza limitata delle questioni legate al clima e/o la tendenza a concentrarsi principalmente sui rischi a breve termine. E' stata pertanto realizzata una prima macro distinzione tra rischio fisico e di transizione:

  • rischio fisico, ossia il rischio derivante dal progressivo cambiamento delle condizioni climatiche, legato a variazioni di lungo termine (rischio cronico) e da eventi metereologici estremi (rischio acuto). Tali rischi espongono il Gruppo al danneggiamento o distruzione del "capitale materiale" quale fabbricati industriali, impianti e infrastrutture, a potenziali interruzioni delle forniture essenziali, ed alla potenziale contrazione della capacità produttiva e distributiva;
  • il rischio di transizione è correlato alle modifiche normative, regolamentari e tecnologiche associate alla lotta al cambiamento climatico e al passaggio ad un'economia a basse emissioni.

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Il business della distribuzione del gas naturale gestito dal Gruppo Ascopiave non risente in modo significativo della stagionalità; infatti, lo stesso risulta meno influenzato dall'andamento termico registrato nel corso dell'anno, a meno di alcune voci di modesta entità. Con le recenti acquisizioni effettuate nel settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili il Gruppo è invece esposto ai fattori ambientali che caratterizzano le stagioni, quali la piovosità/siccità, l'irraggiamento solare e la ventosità. Il Gruppo risulta esposto significativamente agli effetti della stagionalità in relazione alle partecipazioni in imprese collegate, attive nel settore della vendita di gas naturale ed energia elettrica, che saranno valutate con il metodo del patrimonio netto. Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale, in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. Pertanto, i dati e le informazioni, relative a tali società, contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare, si segnalano i seguenti indicatori:

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

Primi nove mesi
2023 2022 Var. Var. %
304 306 -2 -0,7%
14.716 14.596 120 0,8%
873.792 889.193 -15.401 -1,7%
967,2 1.040,9 -73,6 -7,1%
2023 2022 Var. Var. %
Primi nove mesi
Gruppo Ascopiave
Numero di impianti 28 28 0 0,0%
Potenza installata (MW) 62,5 62,5 0,0 0,0%
Volumi di energia elettrica prodotti (GWh) 102,3 61,1 41,2 67,4%

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nel corso dei primi nove mesi dell'anno i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo sono stati 967,2 milioni di metri cubi, in riduzione del 7,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Contrazione principalmente riconducibile al protrarsi di temperature relativamente miti nei primi mesi dell'anno.

Al 30 settembre 2023 il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società del Gruppo è pari a 873.792.

I 28 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dalla potenza complessiva installata di 62,5 MW, hanno prodotto 102,3 GWh nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio evidenziando un incremento del 67,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il volume di GWh prodotti, nonostante il miglioramento evidenziato rispetto al periodo in comparazione, è stato significativamente influenzato dal clima che ha caratterizzato il periodo, ed in particolare dalla perdurata siccità.

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 % dei ricavi 2022 % dei ricavi
Ricavi 125.153 100,0% 120.009 100,0%
Costi operativi 69.584 -55,6% 66.444 -55,4%
Margine operativo lordo 55.569 44,4% 53.566 44,6%
Ammortamenti e svalutazioni 35.435 -28,3% 33.367 -27,8%
Accantonamento rischi su crediti 296 -0,2% 0 0,0%
Risultato operativo 19.838 15,9% 20.199 16,8%
Proventi finanziari 5.862 4,7% 4.489 3,7%
Oneri finanziari 9.857 -7,9% 3.670 -3,1%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il 910 0,7% 10.503 8,8%
metodo del Patrimonio netto
Utile anteimposte 16.753 13,4% 31.521 26,3%
Imposte del periodo (2.375) -1,9% (7.090) -5,9%
Utile/(perdita) del periodo 14.378 11,5% 24.431 20,4%
Risultato netto da attività destinate alla vendita 56 0,0% 861 0,7%
Utile/(perdita) netto del periodo 14.435 11,5% 25.292 21,1%
Risultato del periodo di Gruppo 12.881 10,3% 25.482 21,2%
Risultato del periodo di Minoranza 1.554 1,2% (190) -0,2%

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2023 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 125.153 migliaia, in crescita del 4,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022
Ricavi da trasporto del gas 91.754 85.690
Ricavi da vendita energia elettrica 137 351
Ricavi per servizi di allacciamento 702 599
Ricavi da servizi di distribuzione 3.348 3.324
Ricavi da servizi generali a società del Gruppo 2.984 11.728
Ricavi per contributi ARERA 11.885 6.775
Ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche 11.756 8.018
Altri ricavi 2.587 3.524
Ricavi 125.153 120.009

I ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 84.494 migliaia ad Euro 90.540 migliaia) evidenziano una variazione positiva pari ad Euro 6.046 migliaia rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione dei ricavi conseguiti dalle società acquisite in data 1° aprile 2022 per Euro 3.462 migliaia.

Il differenziale tra i ricavi tariffari e la voce "ricavi da trasporto del gas" esposta in tabella (al 30 settembre 2023 pari a 1.214 migliaia e al 30 settembre 2022 pari a 1.197 migliaia) è spiegato dai ricavi iscritti in ragione del riaddebito dei canoni concessori correlati all'art. 46bis. Si segnala che tali ricavi concorrono alla formazione delle altre voci di costo e ricavo descritti nella seguente informativa.

I ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche risultano, al termine dei primi nove mesi dell'esercizio, pari ad Euro 11.756 migliaia ed evidenziano un incremento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente pari ad Euro 3.738 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori quantitativi di energia prodotta nel periodo di riferimento. Nonostante l'incremento della produzione si segnala che entrambi i periodi posti in comparazione sono stati significativamente influenzati dalla perdurante siccità.

I ricavi da titoli di efficienza energetica (che passano da Euro 6.775 migliaia ad Euro 11.885 migliaia) evidenziano una variazione positiva pari ad Euro 5.111 migliaia rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione dei contributi maturati dalla controllata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. e dall'innalzamento degli obiettivi di risparmio energetico attesi per l'esercizio 2023.

Il risultato operativo conseguito nei primi nove mesi dell'esercizio 2023 ammonta ad Euro 19.838 migliaia, registrando un decremento di Euro 361 migliaia (-2%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La riduzione del risultato operativo è dovuta ai seguenti fattori:

  • variazione positiva correlata all'ampliamento del perimetro di consolidamento per Euro 115 migliaia;
  • incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 2.584 migliaia;
  • incremento dei ricavi da produzione di energia da fonti rinnovabili per Euro 4.181 migliaia;
  • minor margine sui titoli di efficienza energetica per Euro 311 migliaia;
  • variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo per Euro 6.929 migliaia.

La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 6.929 migliaia, è dovuta a:

  • minori ricavi per Euro 11.232 migliaia;
  • minori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 6.453 migliaia;
  • maggior costo del personale per Euro 1.034 migliaia;
  • maggiori ammortamenti su immobilizzazioni e accantonamenti per Euro 1.117 migliaia.

L'utile netto consolidato dei primi nove mesi dell'esercizio 2023, attestandosi ad Euro 14.435 migliaia, registra un decremento pari ad Euro 10.857 migliaia (-43%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • minor risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 361 migliaia;
  • incremento dei proventi finanziari per Euro 1.372 migliaia;
  • incremento degli oneri finanziari per Euro 6.187 migliaia;
  • minor risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 9.593 migliaia; tale voce è rappresentativa della quota di partecipazione detenuta da Ascopiave, pari al 40%, nel Gruppo EstEnergy, e della quota di partecipazione del 18,33% detenuta in Cogeide;
  • minori imposte per Euro 4.715 migliaia;
  • minore risultato netto da attività destinate alla vendita per Euro 804 migliaia.

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, dei dividendi incassati da società partecipate, dalla plusvalenza realizzata nell'ambito dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione gas e dei relativi effetti fiscali, passa dal 33,4% dei primi nove mesi dell'esercizio 2022 all'attuale 33,7%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006. La tabella e l'informativa riportate sono state adeguate al fine di riflettere gli aggiornamenti riportati nel documento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021:

(migliaia di Euro) 30.09.2023 31.12.2022
A Disponibilità liquide 19.349 76.917
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0
C Altre attività finanziarie correnti 4.863 6.493
- di cui parti correlate 0 0
D Liquidità (A) + (B) + (C) 24.212 83.410
E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma
eslusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) (188.198) (98.917)
- di cui parti correlate 0 0
- di cui strumenti di debito parte corrente 0 0
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (118.601) (119.280)
- di cui parti correlate 0 0
G Indebitamento finanziario corrente (E) + (F) (306.798) (218.196)
H Indebitamento finanziario corrente netto (D) + (G) (282.586) (134.786)
I Debito finanziario non corrente (esclusa la parte corrente e gli
strumenti di debito) (246.161) (279.939)
J Strumenti di debito 0 0
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0 0
L Indebitamento finanziario non corrente (I) + (J) + (K) (246.161) (279.939)
M Totale indebitamento finanziario netto (H) + (L) (528.748) (414.726)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 414.726 migliaia del 31 dicembre 2022 ad Euro 528.748 migliaia del 30 settembre 2023, registrando un incremento di Euro 114.022 migliaia.

La posizione finanziaria netta monitorata dal Gruppo, che accoglie altresì i crediti di natura finanziaria non correnti, ha evidenziato un incremento pari ad Euro 113.994 migliaia, passando da Euro 411.857 migliaia del 31 dicembre 2022 ad Euro 525.851 migliaia del 30 settembre 2023.

La tabella sotto riportata evidenzia la riconciliazione tra la posizione finanziaria netta ESMA e la posizione finanziaria monitorata dal Gruppo:

(migliaia di Euro) 30.09.2023 31.12.2022
Posizione finanziaria netta ESMA (528.748) (414.726)
Crediti finanziari non correnti 2.896 2.868
Posizione finanziaria netta monitorata dal Gruppo (525.851) (411.857)

Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022*
Risultato netto dell'esercizio 14.435 25.292
Minusvalenze / (Plusvalenze) (4.046) 0
Proventi da partecipazioni (4.228) (4.307)
Altre variazioni di conto economico che non generano flussi finanziari (286) 9.682
Risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (910) (10.503)
Ammortamenti e svalutazioni 35.731 33.367
(a) Autofinanziamento 40.696 53.531
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della posizione finanziaria
generata dalla gestione operativa: (88.168) (20.665)
(c) Variazione della posizione finanziaria generata / (assorbita) dall'attività operativa = (a) + (b) (47.472) 32.866
(d) Variazione della posizione finanziaria assorbita dall'attività di investimento (62.275) (155.163)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria (4.246) (49.592)
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) (113.994) (171.889)

* Avendo modificato la struttura espositiva dei flussi finanziari dal 30.09.2023 ai fini della comparabilità sono stati riesposti i dati a confronto

Il flusso di cassa assorbito dalla gestione operativa (c), pari ad Euro 47.472 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 40.696 migliaia e da altre variazioni finanziarie negative per complessivi Euro 88.168 migliaia, collegate alla gestione del capitale circolante netto.

La gestione del capitale circolante netto, che ha impegnato risorse finanziarie per Euro 88.168 migliaia, è stata influenzata dalla variazione del capitale circolante netto operativo che ha assorbito risorse finanziarie per Euro 72.496 migliaia, dalla variazione positiva della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP per Euro 697 migliaia e dalla variazione negativa della posizione IVA per Euro 23.612 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nei primi nove mesi:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022*
Rimanenze di magazzino (5.855) (6.114)
Crediti e debiti commerciali (116.482) 5.781
Crediti e debiti operativi 49.841 (22.184)
Svalutazione immobilizzazioni e minusvalenze 2.288 1.157
Fondo TFR e altri fondi 207 (1.138)
Variazioni interessenze su società controllate 2.162
Imposte di competenza 2.375 7.090
Imposte pagate (92) (5.280)
Crediti e debiti tributari (22.612) 22
Variazione capitale circolante netto (88.168) (20.665)

* Avendo modificato la struttura espositiva dei flussi finanziari dal 30.09.2023 ai fini della comparabilità sono stati riesposti i dati a confronto

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa di Euro 62.275 migliaia, ed ha interessato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali, principalmente per interventi e sviluppi delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale e per lo sviluppo di impianti nel settore delle energie rinnovabili (eolico e fotovoltaico), per complessivi Euro 53.539 migliaia e investimenti in partecipazioni per Euro 38.477 migliaia. Con il perfezionamento dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione del gas naturale effettuata con il Gruppo Iren sono state cedute immobilizzazioni materiali ed immateriali per complessivi Euro 21.036 migliaia. Inoltre è stato

realizzato il valore di rimborso degli impianti acquisiti dal gestore subentrante per la cessazione di alcune concessioni comunali di distribuzione del gas per complessivi Euro 8.704 migliaia.

Le altre variazioni della Posizione Finanziaria Netta, pari ad Euro 4.246 migliaia, sono rappresentate principalmente dai dividendi per complessivi Euro 5.838 migliaia, determinati dal saldo tra i dividendi distribuiti (Euro -29.063 migliaia) e i dividendi incassati dalle società collegate (Euro +23.225 migliaia). L'ampliamento del perimetro di consolidamento alla società Asco TLC S.p.A. ha determinato la diminuzione della Posizione Finanziaria Netta del Gruppo per Euro 1.592 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le altre variazioni della posizione finanziaria intervenute nei primi nove mesi:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022*
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (28.172) (35.757)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (890) 0
Dividendi incassati da società partecipate 23.225 25.276
Ampliamento del perimetro di consolidamento 1.592 (39.111)
Altre variazioni della posizione finanziaria (4.246) (49.592)

* Avendo modificato la struttura espositiva dei flussi finanziari dal 30.09.2023 ai fini della comparabilità sono stati riesposti i dati a confronto

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per Euro 55.264 migliaia, in aumento di Euro 13.899 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. L'incremento registrato è principalmente spiegato dagli investimenti realizzati nel corso dei primi nove mesi dalle società attive nel settore delle energie rinnovabili (+10.321 migliaia).

Gli investimenti realizzati in infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale sono risultati, al termine del periodo, pari ad Euro 39.777 migliaia. Essi sono relativi alla posa e alla manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale per Euro 17.759 migliaia, alla realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 11.859 migliaia ed all'installazione di apparecchiature di misura per Euro 10.159 migliaia.

Gli investimenti realizzati in energie rinnovabili sono risultati pari ad Euro 14.448 migliaia e sono relativi alla costruzione, non ancora conclusa, di un parco eolico, alla costruzione di impianti fotovoltaici e all'acquisto di un terreno da parte della società Green Factory.

Gli altri investimenti realizzati sono risultati pari ad Euro 1.039 migliaia e sono relativi principalmente all'acquisto di hardware e licenze software per Euro 390 migliaia, all'acquisto di automezzi aziendali per Euro 274 migliaia nonché a migliorie e/o manutenzioni straordinarie di sedi aziendali per Euro 233 migliaia.

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022
Allacciamenti 11.859 9.975
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 16.171 15.419
Misuratori 10.159 8.096
Manutenzioni e Impianti di riduzione 1.588 1.953
Investimenti metano 39.777 35.443
Impianti di produzione energia idroelettrica 270 60
Parchi Eolici 5.098 4.068
Impianti di produzione energia fotovoltaica 2.160 0
Altri impianti green energy 6.920 0
Investimenti in energie rinnovabili 14.448 4.127
Terreni e Fabbricati 233 89
Attrezzature 132 93
Arredi 3 5
Automezzi 274 164
Hardware e Software 390 1.444
Altri investimenti 7 0
Altri investimenti 1.039 1.796
Investimenti 55.264 41.366

Gruppo Ascopiave

Prospetti di bilancio del Resoconto intermedio di gestione

al 30 settembre 2023

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Attività
Avviamento (1) 61.727 61.346
Altre immobilizzazioni immateriali (2) 697.734 698.397
Immobilizzazioni materiali (3) 147.286 138.432
Partecipazioni in imprese controllate e collegate (4) 328.769 358.029
Partecipazioni in altre imprese (4) 78.257 78.257
Altre attività non correnti (5) 3.694 4.625
Attività finanziarie non correnti (6) 2.896 2.868
Attività per imposte anticipate (7) 39.929 39.252
Attività non correnti 1.360.293 1.381.206
Rimanenze (8) 13.191 7.336
Crediti commerciali (9) 23.859 20.104
Altre attività correnti (10) 102.333 133.880
Attività finanziarie correnti (11) 963 820
Crediti tributari (12) 6.869 4.100
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (13) 19.349 76.917
Attività correnti su strumenti finanziari derivati (14) 5.110 6.661
Attività correnti 171.675 249.818
Attività non correnti destinate alla dismissione (39) 30.011 16.592
Attività 1.561.979 1.647.616
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.423) (55.423)
Riserve e risultato 648.566 687.294
Patrimonio netto di Gruppo (15) 827.554 866.280
Patrimonio Netto di Minoranza (15) 22.500 20.123
Patrimonio netto Totale (15) 850.054 886.403
Fondi rischi ed oneri (16) 1.287 996
Trattamento di fine rapporto (17) 4.926 5.011
Obbligazioni in circolazione a lungo termine (18) 86.172 94.033
Finanziamenti a medio e lungo termine (19) 152.942 178.538
Altre passività non correnti (20) 38.875 37.458
Passività finanziarie non correnti (21) 7.048 7.368
Passività per imposte differite (22) 18.513 19.608
Passività non correnti 309.763 343.012
Obbligazioni in circolazione a breve termine (23) 7.575
Debiti verso banche e finanziamenti (24) 295.301 183.285
Debiti commerciali (25) 67.753 180.195
Debiti tributari (26) 2.103 1.336
Altre passività correnti (27) 22.869 17.507
Passività finanziarie correnti (28) 3.922 34.911
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (29) 16 164
Passività correnti 399.540 417.398
Passività non correnti destinate alla dismissione (39) 2.622 803
Passività 711.925 761.213
Passività e patrimonio netto 1.561.979 1.647.616

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

Conto economico complessivo consolidato

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022
Ricavi (30) 125.153 120.009
Totale costi operativi 69.881 66.444
Costi acquisto altre materie prime (31) 1.234 1.659
Costi per servizi (32) 36.840 37.617
Costi del personale (33) 16.207 14.834
Altri costi di gestione (34) 19.870 12.488
Altri proventi (35) 4.269 155
Ammortamenti e svalutazioni (36) 35.435 33.367
Risultato operativo 19.838 20.199
Proventi finanziari (37) 5.862 4.489
Oneri finanziari (37) 9.857 3.670
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del PN (37) 910 10.503
Utile ante imposte 16.753 31.521
Imposte del periodo (38) (2.375) (7.090)
Risultato del periodo 14.378 24.431
Risultato netto da attività cessate/in dismissione (39) 56 861
Risultato netto del periodo 14.435 25.292
Risultato del periodo di Gruppo 12.881 25.482
Risultato del periodo di Minoranza 1.554 (190)
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione dell'esercizio al netto dell'effetto fiscale (3.190) 3.458
Fair value derivati relativi a società collegate, variazione del periodo al
netto dell'effetto fiscale (11.082) 39.961
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti al netto dell'effetto
fiscale (117) 410
Risultato del conto economico complessivo 45 69.121
Risultato del periodo di Gruppo (1.510) 69.714
Risultato del periodo di Minoranza 1.556 (593)
Utile base per azione 0,059 0,118
Utile netto diluito per azione 0,059 0,118

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

Saldo al 30 settembre 2023 234.412 46.882 (55.424) (282) 403.509 185.574 12.881 827.554 22.500 850.054
Variazione interessenze su società partecipate (8.974) (8.974) 1.710 (7.263)
Altri movimenti (71) (71) 1
(70)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (0) (890) (890)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (28.172) (28.172) (28.172)
Destinazione risultato 2022 32.664 (32.664) (0) (0)
Totale risultato conto economico complessivo (120) (14.271) (0) 12.881 (1.510) 1.556 45
Attualizzazione TFR IAS 19 del periodo (120) (120) 3
(117)
Fair value derivati società collegate (11.082) (11.082) (11.082)
Altri movimenti (3.189) (3.189) (1) (3.190)
Risultato del periodo 12.881 12.881 1.554 14.435
Saldo al 1 gennaio 2023 234.412 46.882 (55.424) (162) 454.997 152.910 32.664 866.280 20.123 886.403
(Euro migliaia) attuariali IAS 19 periodo del gruppo delle minoranze Netto
Capitale sociale Riserva legale Azioni proprie Riserve differenze Altre riserve Utili a Nuovo Risultato del Patrimonio Netto Patrimonio Netto Totale Patrimonio
Risultato e
(Euro migliaia) Capitale
sociale
Riserva legale Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Utili a Nuovo Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2022 234.412 46.882 (55.424) (443) 436.955 160.836 45.326 868.544 (39) 868.505
Risultato del periodo 25.482 25.482 (190) 25.292
Fair value derivati 3.861 3.861 (403) 3.458
Fair value derivati società collegate 39.961 39.961 39.961
Attualizzazione TFR IAS 19 del periodo 410 410 (0) 410
Totale risultato conto economico complessivo 410 43.822 (0) 25.482 69.714 (593) 69.121
Destinazione risultato 2021 17.495 27.831 (45.326) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (35.757) (35.757) (35.757)
Variazione interessenze partecipative società collegate (0) 42.399 42.399
Altri movimenti (2.188) (2.188) (0) (2.188)
Saldo al 30 settembre 2022 234.412 46.882 (55.424) (34) 496.084 152.910 25.482 900.312 41.767 942.079

Rendiconto finanziario consolidato

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022
Utile complessivo del periodo (1.510) 69.714
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi (15) 1.556 (593)
Variazione fair value derivati relativi a società collegate, variazione del periodo al (15) 11.082 (39.961)
netto dell'effetto fiscale
Variazione riserve HA su MTM derivati (15) 3.190 (3.458)
Variazione riserve su attualizzazioni TFR (15) 117 (410)
Ammortamenti (36) 35.435 33.367
Svalutazione dei crediti (35) 296 0
Svalutazione immobilizzazioni e minusvalenze (35) 2.288 1.157
Variazione del trattamento di fine rapporto (17) (84) (590)
Attività/passività correnti su strumenti finanziari (14 ; 29) (1.788) (3.721)
Variazione netta altri fondi (16) 291 (548)
Valutazione imprese collegate con il metodo patrimonio netto (37) (910) (10.503)
Minusvalenze / (Plusvalenze) su cessioni immobilizzazioni (35) (3.154) 0
Plusvalenze su cessioni partecipazioni (35) (892) 0
Proventi da partecipazioni (37) (4.228) (4.307)
Altre variazioni di conto economico che non generano flussi finanziari (286) 9.682
Interessi passivi pagati (9.543) (2.347)
Imposte pagate (92) (5.280)
Interessi passivi di competenza (37) 9.857 3.641
Imposte di competenza (38) 2.375 7.090
Totale rettifiche 45.510 (16.781)
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (8) (5.855) (6.114)
Crediti commerciali (9) (4.070) (3.343)
Altre attività correnti (10) 31.547 (12.620)
Debiti commerciali (25) (112.412) 9.124
Altre passività correnti (27) (3.973) (16.652)
Altre attività non correnti (5) 931 2.542
Altre passività non correnti (20) 1.418 1.816
Flussi operativi da attività/passività in dismissione (39) (4) (0)
Totale variazioni attività e passività (92.420) (25.247)
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa (48.420) 27.686
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali
(2) (38.133) (39.205)
Realizzo di immobilizzazioni immateriali (2) 9.412 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (3) (15.406) (6.033)
Realizzo di immobilizzazioni materiali (3) 64 0
Acquisizioni di partecipazioni e acconti (4) (38.053) (101.411)
Cessioni di partecipazioni e acconti (4) 21.036 0
Dividendi incassati da società partecipate (4) 23.225 25.276
variazioni interessenze su società controllate (4) 2.162 0
Flussi di investimento da attività/passività in dismissione (39) (772) 0
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (36.465) (121.373)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione attività/passività finanziarie non correnti (6 ; 21) (641) 0
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (24) (50.803) (103.552)
Accensioni prestiti obbligazionari (18) 0 69.892
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (11 ; 28) (29.490) (7.850)
Accensioni finanziamenti e mutui (19) 585.522 528.000
Rimborsi finanziamenti e mutui (19) (448.300) (384.120)
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (15) (28.172) (35.757)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (15) (890) 0
Flussi finanziari da attività/passività in dismissione (39) 90 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 27.316 66.613
Variazione delle disponibilità correnti (57.568) (27.075)
Disponibilità liquide esercizio precedente 76.917 42.539
Disponibilità liquide periodo corrente 19.349 15.465

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano. Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

Al 30 settembre 2023 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, era detenuto per la quota maggioritaria da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.. La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione del resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023 del Gruppo Ascopiave è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 9 novembre 2023.

L'attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la gestione calore e la cogenerazione.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 304 Comuni (306 Comuni al 31 dicembre 2022), esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 14.715 chilometri (14.580 chilometri al 31 dicembre 2022) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

Il Gruppo Ascopiave partecipa al capitale sociale di EstEnergy S.p.A., società di commercializzazione di gas naturale ed energia elettrica, nella misura del 40%, ed al capitale sociale di Cogeide S.p.A., società che opera nell'ambito dei servizi idrici nella regione Lombardia, nella misura del 18%.

Il Gruppo opera, inoltre, nel settore delle energie rinnovabili, in particolare, nel settore idroelettrico, eolico e fotovoltaico. Attualmente il Gruppo opera con 28 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili dalla potenza complessiva installata di 62,5 MW.

Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

I risultati economico-finanziari del Gruppo Ascopiave sono elaborati in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Nella predisposizione del presente resoconto intermedio di gestione, sono stati applicati gli stessi principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Il presente resoconto intermedio di gestione è redatto in euro, la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera, ed è costituita dalla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalle note esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

I valori utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo. Il presente resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 9 novembre 2023.

Schemi di Bilancio

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la situazione patrimoniale-finanziaria consolidata è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il conto economico complessivo consolidato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura.

Il prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto adottato presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del patrimonio netto riconciliandoli attraverso l'utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.

Lo schema di rendiconto finanziario è definito secondo il metodo "indiretto", rettificando l'utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria. Si ritiene che tali schemi rappresentino adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Criteri di valutazione

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio consolidato abbreviato dei primi nove mesi dell'esercizio 2023 richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.

Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo "Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.

Aggregazioni aziendali

Perfezionato il closing dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzioni gas tra Ascopiave e Iren

In data 31 gennaio 2023 Ascopiave e Iren hanno perfezionato l'operazione di razionalizzazione di alcuni assets nell'ambito del servizio di distribuzione del gas naturale (vedasi comunicato stampa del 25 novembre 2022), a seguito dell'avveramento delle condizioni sospensive contrattualmente previste.

In particolare, l'operazione ha previsto:

  • vi) la cessione da parte del Gruppo Ascopiave al Gruppo Iren dell'intero capitale sociale di Romeo 2 S.r.l., società neocostituita dal Gruppo Ascopiave, in cui sono stati previamente conferiti i rami d'azienda relativi alla gestione delle concessioni degli ATEM Savona 1 e Vercelli di proprietà di Edigas S.p.A., società del Gruppo Ascopiave, per circa 19.000 PDR;
  • vii) la cessione da parte del Gruppo Iren in favore di Ascopiave della propria partecipazione del 19,7% del capitale di Romeo Gas S.p.A., società titolare, direttamente e attraverso la propria controllata Serenissima Gas S.r.l., di concessioni in Nord Italia per un totale di 126.000 PDR;
  • viii) la rinuncia da parte del Gruppo Iren ad acquisire da Romeo Gas S.p.A. i rami di azienda relativi alla gestione delle concessioni negli ATEM Piacenza 1 e Pavia 4;
  • ix) la cessione da parte di Romeo Gas S.p.A. in favore del Gruppo Iren dei rami d'azienda relativi alla gestione delle concessioni degli ATEM Parma e Piacenza 2 con circa 3.200 PdR;

x) la rinuncia al diritto di acquisire dal Gruppo A2A il ramo aziendale relativo alla gestione della rete di trasporto del gas localizzata in provincia di Pavia attualmente in capo a Retragas, quest'ultima all'avveramento della condizione per l'acquisizione (ovvero la preventiva riclassifica da rete di trasporto a rete di distribuzione); l'acquisizione da Retragas sarà pertanto perfezionata dal Gruppo Ascopiave.

Complessivamente l'operazione di razionalizzazione degli assets ha comportato il riconoscimento di un conguaglio monetario pari a 3,6 milioni di euro in favore del Gruppo Ascopiave basato sulla differente redditività attesa. L'operazione evidenzia la volontà delle due società di razionalizzare le concessioni di distribuzione gas perseguendo il proprio piano strategico basandosi sulla continuità territoriale degli asset.

Ascopiave ed il Gruppo Hera perfezionano l'acquisizione del 92% di Asco TLC

In data 14 marzo 2023, Ascopiave S.p.A. ed il Gruppo Hera, tramite la controllata Acantho, hanno perfezionato l'acquisizione del 92% delle azioni di Asco TLC, rispettivamente con le quote del 55,2% e del 36,8%.

Il closing fa seguito all'aggiudicazione a fine novembre 2022 della procedura a evidenza pubblica indetta da Asco Holding per la cessione del 92% delle azioni di Asco TLC, detenute dalla stessa Asco Holding e dalla C.C.I.A.A. di Treviso-Belluno, e alla successiva sottoscrizione in data 29 dicembre 2022 della relativa documentazione contrattuale tra il Gruppo Hera e il Gruppo Ascopiave. Il prezzo di acquisizione, regolato per cassa, è pari a 37,2 milioni di euro.

Asco TLC, società attiva dal 2001 nella prestazione di servizi ICT principalmente a clienti corporate e pubbliche amministrazioni, dispone di una rilevante rete territoriale di proprietà, dislocata in Veneto e Friuli-Venezia Giulia per oltre 2.200 km di dorsali di fibra ottica, 56 ponti di diffusione radio e 24 centrali xDSL in unbundling ed eroga i propri servizi a oltre 2.700 clienti.

In data 27 settembre 2023 è stato siglato l'atto di fusione di Asco TLC da parte dalla controllata del Gruppo Hera e Ascopiave. La fusione ha avuto efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2023 con effetti contabili e fiscali retroattivi dal 1° gennaio 2023.

Variazione partecipazione in Morina S.r.l.

In data 14 aprile 2023 l'Assemblea della controllata Morina S.r.l. ha deliberato la copertura delle perdite maturate nel corso dell'esercizio 2022 e del primo trimestre 2023. La copertura delle perdite ha richiesto l'utilizzo di tutto il patrimonio netto della società nonché il versamento da parte dei Soci della quota residua. L'assemblea dei soci ha inoltre deliberato la ricostituzione del capitale sociale mediante sottoscrizione dei Soci in proporzione alla partecipazione sociale.

Il socio di maggioranza Asco Renewables S.p.A., società del Gruppo Ascopiave, si è offerto di sottoscrivere anche le quote dei Soci che non fossero stati interessati.

In data 17 maggio, decorso il termine stabilito dall'Assemblea, non essendovi stata sottoscrizione da parte degli altri Soci aventi diritto, Asco Renewables S.p.A. è subentrata nella sottoscrizione delle residue quote divenendo Socio unico di Morina S.r.l..

Acquisizione ramo d'azienda di distribuzione del gas naturale

Nel corso del mese di luglio il Gruppo Ascopiave ha acquistato un ramo d'azienda, avente ad oggetto una rete di distribuzione del gas naturale in provincia di Pavia, da Retragas. Tale acquisizione, già prevista nell'ambito della più ampia operazione avente ad oggetto Romeo Gas, è avvenuta a seguito della trasformazione della stessa infrastruttura da rete di trasporto a rete di distribuzione del gas naturale.

Area e criteri di consolidamento

Nel resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023 sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nella relazione consolidata a partire dalla data in cui si è assunto il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto o, qualora inferiore, esistono gli elementi che confermano l'esistenza di una influenza notevole. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle Società controllate utilizzati al fine della predisposizione della Relazione finanziaria annuale sono quelli approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 30 settembre 2023 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

Capitale Quota di Quota di Quota di
Denominazione Sede legale sociale pertinenza controllo controllo
versato del gruppo diretto indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 3.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
Asco Energy S.p.A. Venezia 1.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Schio (VI) 10.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
AP Reti Gas Nord Est S.r.l. Pieve di Soligo (TV) 15.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
Cart Acqua S.r.l. Bergamo (BG) 50.000 100,00% 100,00% 0,00%
Romeo Gas S.p.a. Pieve di Soligo (TV) 39.593.746 100,00% 100,00% 0,00%
Serenissima Gas S.p.a. (3) Como (CO) 9.250.000 78,44% 0,00% 78,44%
ASCO TLC S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 3.912.177 55,20% 55,20% 0,00%
Asco EG S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 57.000.000 84,17% 84,17% 0,00%
Asco Renewables S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 100.000 100,00% 100,00% 0,00%
Salinella Eolico S.r.l. (1) Pieve di Soligo (TV) 10.000 60,00% 0,00% 60,00%
Green Factory S.r.l. (1) Orio Al serio (BG) 10.000 90,00% 0,00% 90,00%
Sangineto Energie S.r.l. (1) Pertica Alta (BS) 20.000 100,00% 0,00% 100,00%
Morina S.r.l. (1) Pezzaze (BS) 10.000 100,00% 0,00% 100,00%
Eosforo S.r.l. (1) Gavardo (BS) 95.000 100,00% 0,00% 100,00%
Società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio
Estenergy S.p.A. Trieste (TS) 1.718.096 40,00% 40,00% 0,00%
Cogeide S.p.A. (2) Mozzanica (BG) 16.945.026 18,33% 0,00% 18,33%

(1) Partecipate tramite Asco Renewables S.p.A.

(2) Partecipate tramite Cart Acqua S.r.l.

(3) Partecipate tramite ROMEO GAS S.p.A.

In data 31 gennaio 2023 Ascopiave e Iren hanno perfezionato l'operazione di razionalizzazione di alcuni assets nell'ambito del servizio di distribuzione del gas naturale; l'operazione ha previsto:

  • la cessione da parte del Gruppo Ascopiave al Gruppo Iren dell'intero capitale sociale di Romeo 2 S.r.l., società neocostituita dal Gruppo Ascopiave, in cui sono stati previamente conferiti i rami d'azienda relativi alla gestione delle concessioni degli ATEM Savona 1 e Vercelli di proprietà di Edigas S.p.A., società del Gruppo Ascopiave, per circa 19.000 PDR;
  • la cessione da parte del Gruppo Iren in favore di Ascopiave della propria partecipazione del 19,7% del capitale di Romeo Gas S.p.A., società titolare, direttamente e attraverso la propria controllata Serenissima Gas S.r.l., di concessioni in Nord Italia per un totale di 126.000 PDR

In data 14 marzo 2023 il Gruppo Hera, tramite la controllata Acantho, e il Gruppo Ascopiave hanno perfezionato, presso la sede di Asco Holding in Pieve di Soligo (TV), l'acquisizione del 92% delle azioni di Asco TLC, rispettivamente con le quote del 36,8% e del 55,2%. Asco TLC, società attiva dal 2001 nella prestazione di servizi ICT principalmente a clienti corporate e pubbliche amministrazioni, dispone di una rilevante rete territoriale di proprietà, dislocata in Veneto e Friuli-Venezia Giulia per oltre 2.200 km di dorsali di fibra ottica, 56 ponti di diffusione radio e 24 centrali xDSL in unbundling ed eroga i propri servizi a oltre 2.700 clienti.

In data 27 settembre 2023 è stato siglato l'atto di fusione di Asco TLC in Acantho S.p.A., società controllata del Gruppo Hera. La fusione ha avuto efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2023 con effetti contabili e fiscali retroattivi dal 1° gennaio 2023.

Al 30 settembre 2023 il Gruppo ha perciò consolidato unicamente i dati patrimoniali della Società classificandoli tra le attività/passività destinate alla dismissione.

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente

Descrizione Ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
Risultato netto Patrimonio netto Posizione finanziaria
netta (disponibilità)
Principi contabili di
riferimento
Controllante
Ascopiave S.p.A. 51.638 35.325 842.176 284.284 IFRS
Società consolidate integralmente
AP Reti Gas Nord Est S.r.l. 23.436 4.462 134.262 24.440 IFRS
AP Reti Gas S.p.A. 51.219 7.837 306.635 29.598 IFRS
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 13.536 6.353 66.789 11.411 Ita Gaap
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 11.218 (912) 14.709 36.040 Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 4.329 816 19.791 12.191 Ita Gaap
Asco Energy S.p.A. 6.830 (128) 422 3.841 Ita Gaap
Cart Acqua S.r.l. 383 52 3.880 (100) Ita Gaap
Asco Renewables S.p.A. 0 (328) 105 (3.234) Ita Gaap
Morina S.r.l. 161 (55) 14 2.195 Ita Gaap
Sangineto Energie S.r.l. 430 (389) 141 932 Ita Gaap
Eosforo S.r.l. 712 27 5.493 2.819 Ita Gaap
Green Factory S.r.l. 0 (101) (20) 6.908 Ita Gaap
Asco EG S.p.A. 11.063 821 57.596 (13.060) Ita Gaap
Salinella Eolico S.r.l. (92) (30) 19.110 Ita Gaap
Romeo Gas S.p.A. 9.653 1.404 65.829 9.030 Ita Gaap
Serenissima Gas S.p.A. 5.151 4.786 18.658 4.160 IFRS
Asco TLC S.p.A. 7.311 190 13.735 (816) IFRS

Informazioni sulle società controllate consolidate con interessenze di terzi

La società Ascopiave S.p.A. detiene partecipazioni in società controllate consolidate che presentano quote di pertinenza di terzi. Si rimanda alla tabella informativa contenuta nel paragrafo precedente per l'indicazione della quota di controllo relativa ad ogni società consolidata. L'interessenza che le partecipazioni di minoranza hanno nelle attività e nei flussi finanziari del Gruppo Ascopiave è considerata dal management non significativa.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 61.727 migliaia al 30 settembre 2023, evidenzia un incremento rispetto al 31 dicembre 2022 di Euro 381 migliaia. La variazione è spiegata dal perfezionamento dell'operazione di acquisto di un ramo d'azienda avente ad oggetto una rete di distribuzione del gas naturale in provincia di Pavia. In merito, si segnala che l'allocazione effettuata sarà assoggettata ad ulteriori approfondimenti e verifiche al fine di determinare, nel termine annuale previsto dai principi contabili, la definitiva contabilizzazione dell'aggregazione aziendale.

L'importo si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai Comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione del gas naturale. Tra questi, gli avviamenti rilevati a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A. per Euro 9.368 migliaia, all'acquisto della totalità del capitale sociale della società di nuova costituzione AP Reti Gas Nord Est S.r.l. per Euro 14.149 migliaia, all'acquisto delle quote di Romeo Gas S.p.A. per Euro 4.853 migliaia, società operanti nella distribuzione del gas naturale, ed infine all'acquisto delle quote di Eusebio Energia S.r.l. per Euro 7.220 migliaia società operante nella produzione di energia da fonti rinnovabili.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile, l'avviamento viene allocato alle Cash Generating Unit costituite dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas) e all'attività di produzione di energia da fonti rinnovabili (CGU produzione energia).

La seguente tabella evidenzia il saldo degli avviamenti iscritti al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Distribuzione gas naturale 54.506 54.125
Produzione energia da fonti rinnovabili 7.220 7.220
Attività non correnti su derivati finanziari 61.727 61.346

I primi nove mesi dell'anno 2023 sono ancora caratterizzati dalla crisi internazionale avviata a febbraio 2022 quando si è acceso il conflitto Russo-Ucraino e che tutt'ora è in atto. L'andamento inflazionistico ravvivatosi a seguito della crisi e che per tutto il 2022 ha continuato la sua crescita interessando in primis il prezzo del gas naturale e del petrolio per poi ripercuotersi sugli altri beni di consumo che, per manifattura o trasporto degli stessi, richiedono il consumo di energia, ha rallentato la sua corsa ma permane un contesto di forte potenziale volatilità. Inoltre, non avendo ancora piegato significativamente la curva inflazionistica sta perdurando l'azione delle banche centrali sui tassi di interesse che sono stati significativamente innalzati a partire dagli ultimi mesi del 2022. Con l'aumento, effettuato a settembre 2023, qualora non emergano dati contrastanti dalle future rilevazioni, dovremmo aver raggiunto un livello sufficiente al contrasto dell'inflazione. Affinché gli effetti siano evidenti è possibile però che tali livelli debbano essere mantenuti per un periodo sufficientemente prolungato.

I recenti avvenimenti in Medio Oriente, e l'intensificarsi delle tensioni in quell'area, potrebbero ulteriormente modificare gli scenari determinando effetti non prevedibili alla data attuale. Molto dipenderà dall'andamento delle tensioni e dagli attori che ne saranno coinvolti.

Al 31 dicembre 2022 gli amministratori hanno valutato l'andamento economico finanziario del Gruppo ed il contesto macroeconomico e verificato le eventuali variazioni degli indicatori esterni e dei valori interni utilizzati nella realizzazione dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2022. Visti i risultati conseguiti nel corso del periodo di riferimento, gli effetti degli interventi effettuati e gli esiti dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2022, gli amministratori hanno valutato le variazioni riscontrate degli indicatori esterni e dei valori interni, a suo tempo utilizzati per la stima dei valori recuperabili dalle singole unità generatrici di flussi di cassa, non significativi; conseguentemente non hanno ritenuto necessario effettuare nuovamente un full impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine dei periodi considerati:

30.09.2023 31.12.2022
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 12.369 (7.109) 5.260 12.136 (6.454) 5.682
Concessioni, licenze, marchi e diritti 19.075 (16.245) 2.830 19.075 (15.701) 3.374
Altre immobillizzazioni immateriali 12.175 (5.079) 7.096 12.175 (4.905) 7.270
Immobilizzazioni immmateriali in regime di concessione IFRIC 12 1.279.916 (634.003) 645.913 1.251.319 (615.411) 635.907
Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di conc.IFRIC 12 36.393 0 36.393 45.934 0 45.934
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 242 0 242 229 0 229
Altre immobillizzazioni immateriali 1.360.596 (662.862) 697.734 1.340.867 (642.470) 698.397

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel periodo considerato ed in quello dell'esercizio precedente:

31.12.2022 30.09.2023
Valore Variazione Ampliamento del Decremento Consegna impianti Ammortamenti Decremento Valore
(migliaia di Euro) netto del periodo perimetro di Atem Udine 2 del periodo fondi netto
contabile consolidamento ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 5.682 201 0 623 5.260
Concessioni, licenze, marchi e diritti 3.374 (0) 0 545 2.830
Altre immobillizzazioni immateriali 7.270 0 0 (3) 171 0 7.096
Immobilizzazioni immmateriali in regime di concessione IFRIC 12 635.907 47.410 763 (3.380) (6.225) 27.272 1.290 645.913
Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di conc.IFRIC 12 45.934 (9.491) 0 (6) (44) 0 36.393
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 229 14 0 0 242
Altre immobillizzazioni immateriali 698.397 38.133 763 (3.389) (6.269) 28.611 1.291 697.734
31.12.2021 30.09.2022
Valore Variazione Ampliamento del Decremento Ammortamenti Decremento Valore
(migliaia di Euro) netto del periodo perimetro di del periodo fondi netto
contabile consolidamento ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 3.370 0 8 4 329 3.045
Concessioni, licenze, marchi e diritti 3.296 980 3.914 0 639 7.551
Altre immobillizzazioni immateriali 5.537 0 1.834 93 162 7.116
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 550.367 39.603 56.277 1.528 25.506 (574) 619.788
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 34.701 (2.265) 975 106 0 33.305
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 735 888 0 0 0 1.623
Altre immobillizzazioni immateriali 598.007 39.205 63.009 1.731 26.636 (574) 672.427

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio le immobilizzazioni immateriali risultano pari ad Euro 697.734 migliaia, registrando un decremento rispetto al 31 dicembre 2022 pari ad Euro 663 migliaia.

Si segnala che, nel corso del mese di luglio 2023, si è perfezionato l'acquisto di un ramo d'azienda operante nel settore della distribuzione del gas naturale che ha determinato l'iscrizione di immobilizzazioni immateriali per Euro 763 migliaia.

Si segnala inoltre che in data 1° aprile si è perfezionata la consegna degli impianti di distribuzione del gas naturale ricompresi nell'Atem Udine 2 e le immobilizzazioni ad essi correlate sono state conseguentemente dismesse interessando immobilizzazioni in regime di concessione IFRIC 12 ed immobilizzazioni in corso in regime di concessione IFRIC 12, per complessivi Euro 6.225 migliaia.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" ha registrato investimenti pari ad Euro 201 migliaia e quote di ammortamento pari ad Euro 623 migliaia. Gli investimenti realizzati sono principalmente relativi all'acquisto di licenze software.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

La voce accoglie principalmente i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso.

Nel corso dei primi nove mesi dell'anno la voce non ha registrato investimenti e le quote di ammortamento del periodo risultano pari ad Euro 545 migliaia. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

Le "Altre immobilizzazioni immateriali" non hanno registrato investimenti nel corso del periodo e le quote di ammortamento rilevate sono pari ad Euro 171 migliaia.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio la voce ha registrato una variazione positiva complessiva pari ad Euro 10.006 migliaia. A seguito del perfezionamento della consegna degli impianti di distribuzione del gas naturale ricompresi nell'Atem Udine 2, perfezionato in data 1° aprile 2023, le immobilizzazioni ad essi correlate sono state dismesse per Euro 6.225 migliaia.

Al netto della variazione pocanzi descritta, la voce ha evidenziato un incremento principalmente spiegato dagli investimenti effettuati nel corso del periodo e dalla riclassifica degli investimenti realizzati nel corso dell'anno precedente ma entrati in esercizio nel corso del periodo di riferimento. Gli investimenti, comprensivi delle riclassifiche delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 47.410 migliaia. L'incremento è stato in parte compensato dalle quote di ammortamento del periodo e dai decrementi registrati nel corso dello stesso, in particolare correlati alla sostituzione dei misuratori.

Il perfezionamento dell'acquisto di un ramo d'azienda operante nel settore della distribuzione del gas naturale ha determinato l'iscrizione di immobilizzazioni immateriali in regime di concessione per Euro 763 migliaia. Si segnala che l'allocazione effettuata sarà assoggettata ad ulteriori approfondimenti e verifiche al fine di determinare, nel termine annuale previsto dai principi contabili, la definitiva contabilizzazione dell'aggregazione aziendale.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine del periodo di riferimento. La voce ha registrato un decremento pari ad Euro 9.491 migliaia nel corso del periodo, principalmente correlato alle riclassifiche effettuate degli investimenti in impianti di distribuzione del gas realizzati nel corso di esercizi precedenti, la cui messa in opera è avvenuta nel corso dei primi nove mesi del 2023.

Si segnala che a seguito del perfezionamento della consegna degli impianti ubicati nell'Atem Udine 2 già descritta nel paragrafo precedente, la voce ha registrato una riduzione pari ad Euro 44 migliaia.

Immobilizzazioni immateriali in corso

La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto e lo sviluppo di software gestionali non ultimati al termine del periodo e correlati al core business della distribuzione del gas naturale. Il decremento registrato è principalmente spiegato dalla riclassifica degli investimenti realizzati in esercizi precedenti ma entrati in esercizio nel corso del periodo di riferimento.

3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni periodo considerato:

30.09.2023 31.12.2022
Costo Fondo
Fondo svalutazione
Valore
Costo Fondo Fondo Valore
storico ammortamento da impairment netto storico ammortamento svalutazione da netto
(migliaia di Euro) contabile impairment contabile
Terreni e fabbricati 51.121 (20.890) (265) 29.966 51.292 (20.061) (265) 30.966
Impianti e macchinari 161.414 (98.426) (1.132) 61.856 161.419 (93.917) (1.132) 66.371
Attrezzature industriali e commerciali 5.382 (4.511) 0 871 5.250 (4.411) 838
Altri beni 24.076 (21.052) 0 3.024 23.715 (20.396) 3.319
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 39.936 0 (55) 39.882 24.674 0 (55) 24.620
Diritti d'uso 14.844 (3.157) 11.687 14.616 (2.297) 12.319
Immobilizzazioni materiali 296.773 (148.036) (1.451) 147.286 280.965 (141.082) (1.451) 138.432

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel periodo considerato ed in quello precedente:

31.12.2022 30.09.2023
Valore Variazione Decremento Consegna impianti Ammortamenti Valore
netto del periodo Atem Udine 2 del periodo netto
(migliaia di Euro) contabile contabile
Terreni e fabbricati 30.966 2 (64) 938 29.966
Impianti e macchinari 66.371 (0) 4.514 61.856
Attrezzature industriali e commerciali 838 132 99 871
Altri beni 3.319 54 349 3.024
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 24.620 15.219 (43) 0 39.882
Diritti d'uso 12.319 292 924 11.687
Immobilizzazioni materiali 138.432 15.699 (43) (64) 6.824 147.286
31.12.2021 30.09.2022
Valore Variazione Ampliamento del Ammortamenti Valore
netto del periodo perimetro di del periodo netto
(migliaia di Euro) contabile consolidamento contabile
Terreni e fabbricati 27.856 217 4.406 934 31.544
Impianti e macchinari 14.512 1.280 58.398 4.462 69.728
Attrezzature industriali e commerciali 649 102 48 95 704
Altri beni 2.646 139 254 377 2.662
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 297 2.717 23 0 3.037
Diritti d'uso 12.051 1.578 0 861 12.769
Immobilizzazioni materiali 58.012 6.033 63.130 6.731 120.445

Le immobilizzazioni materiali passano da Euro 138.432 migliaia del 31 dicembre 2022 ad Euro 147.286 migliaia del 30 settembre 2023 evidenziando un incremento pari ad Euro 8.854 migliaia. L'incremento è principalmente correlato agli investimenti realizzati per la costruzione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non ultimati alla data di pubblicazione del presente resoconto intermedio di gestione.

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti significativi e le quote di ammortamento sono pari ad Euro 938 migliaia.

Impianti e macchinari

La voce accoglie principalmente i valori contabili degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili gestiti dal Gruppo, in particolare idroelettrici ed eolici.

Al termine del periodo considerato non sono stati ultimati i lavori di costruzione di nuovi impianti e conseguentemente la voce non rileva incrementi. Le quote di ammortamento del periodo risultano pari ad Euro 4.514 migliaia.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali" ha registrato investimenti per Euro 132 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto degli strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione e all'attività di misura. Le quote di ammortamento del periodo risultano pari ad Euro 99 migliaia.

Altri beni

Nel corso dei primi nove mesi dell'anno gli investimenti realizzati risultano pari ad Euro 54 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di hardware. Le quote di ammortamento del periodo risultano pari ad Euro 349 migliaia.

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente i costi sostenuti per la costruzione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili nonché, con minore rilevanza, interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici, non ultimati alla data di chiusura del periodo. Nel corso dei primi nove mesi dell'anno la voce ha registrato una variazione pari ad Euro 15.219 migliaia principalmente correlati alla realizzazione di un parco eolico ed alla realizzazione di un parco fotovoltaico.

Diritti d'uso

La voce accoglie i diritti d'uso correlati all'applicazione di IFRS 16. L'applicazione del principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali, quali locazione di immobili e noleggio di automezzi ed autocarri.

Nel corso del periodo la voce ha registrato un incremento pari ad Euro 292 migliaia e quote di ammortamento pari ad Euro 924 migliaia.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 dicembre 2022 Variazione
dell'esercizio
Valutazione a
patrimonio
netto
30 settembre 2023
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 358.029 (30.171) 910 328.769
Partecipazioni in altre imprese 78.257 0 78.257
Partecipazioni 436.287 (30.171) 910 407.026

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio le voci correlate alle partecipazioni hanno registrato una diminuzione complessiva pari ad Euro 29.261 migliaia correlati alle partecipazioni in imprese collegate.

La tabella di seguito riportata evidenzia il dettaglio delle partecipazioni iscritte al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Partecipazione in Estenergy S.p.A. 320.793 349.534
Partecipazione in Cogeide S.p.A. 7.976 8.496
Partecipazioni in imprese collegate 328.769 358.029
Partecipazione in Hera Comm S.p.A. 53.331 53.331
Partecipazione in Acinque S.p.A. 24.923 24.923
Partecipazione in Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi 1 1
Partecipazione iBanca Alto Vicentino 1 1
Partecipazione BCC Busto Garolfo e Buguggiate 1 1
Partecipazione A2A SECURITY 1 1
Partecipazioni in altre imprese 78.257 78.257
Partecipazioni 407.026 436.286

Partecipazioni in imprese controllate e collegate

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2023 risultano iscritte partecipazioni in società collegate pari a 328.769 migliaia di Euro, importo relativo alla partecipazione del 40% detenuta in EstEnergy S.p.A. ed alla partecipazione del 19% detenuta in Cogeide S.p.A..

La partecipazione in Estenergy, pari ad Euro 320.793 migliaia, ha registrato una diminuzione pari ad Euro 28.741 migliaia. La variazione registrata nel corso del periodo è spiegata dall'incasso di dividendi per Euro 18.997 migliaia e dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto per Euro 11.783 migliaia. Quest'ultima è principalmente spiegata dalla significativa variazione registrata dalla riserva di hadge accounting, iscritta nella collegata, conseguentemente alla flessione dei prezzi delle commodity.

Relativamente alla partecipazione in Cogeide, pari ad Euro 7.976 migliaia, si rileva una variazione pari ad Euro 520 migliaia spiegata dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto.

La tabella di seguito riportata evidenzia la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del Gruppo Estenergy alla data di chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio di riferimento e dello stesso periodo dell'esercizio precedente:

(Valori comprensivi di scritture di consolidamento ed espressi in
milioni di Euro)
Primi nove mesi
2023
pro-quota
Primi nove mesi
2023
Primi nove mesi
2022
pro-quota
Primi nove mesi
2022
Attività non correnti 261,0 652,5 311,0 648,0
Attività correnti 70,3 175,7 260,8 543,4
Patrimonio netto del Gruppo 251,7 629,2 380,8 793,4
Patrimonio netto di Terzi 0,4 1,0 0,4 0,9
Passività non correnti 26,2 65,6 41,1 85,7
Passività correnti 52,9 132,4 149,4 311,4
Ricavi 319,3 665,2 531,3 1.106,9
Costi 302,9 631,0 504,4 1.050,7
Margine operativo lordo 16,4 34,3 27,0 56,2
Ammortamenti e svalutazioni 12,2 25,3 12,3 25,6
Risultato operativo 4,3 8,9 14,7 30,5
Risultato netto del Gruppo 0,8 1,6 10,9 22,6
Risultato netto di Terzi 0,1 0,2 0,2 0,3
Posizione finanziaria netta (32,4) (80,9) (17,1) (35,6)

Partecipazioni in altre imprese

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2023 le partecipazioni in altre imprese risultano pari ad Euro 78.257 migliaia. La voce accoglie le partecipazioni costituite per Euro 53.331 migliaia dal 3% del capitale sociale di Hera Comm, acquisito a seguito della sottoscrizione della partnership commerciale con il Gruppo Hera, perfezionata in data 19 dicembre 2019, per Euro 24.923 migliaia dal 5,00% del capitale sociale di Acsm Agam S.p.A., il cui valore è stato oggetto di riduzione per Euro 1.806 migliaia nell'esercizio 2020, nonché le partecipazioni residue pari ad Euro 4 migliaia relative alle quote nella Banca Prealpi SanBiagio Credito Cooperativo - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia, nella Banca Alto Vicentino S.p.A. per Euro 1 migliaia, per Euro 1 migliaia nella BCC Busto Garolfo e Buguggiate e per Euro 1 migliaia nella A2A SECURITY.

Si segnala che Ascopiave S.p.A. detiene delle opzioni di vendita sulla partecipazione detenuta nell'impresa collegata EstEnergy e sulla partecipazione detenuta in Hera Comm che, al termine dei primi nove mesi dell'esercizio hanno evidenziato un fair value nullo.

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue evidenzia i saldi delle altre attività non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Depositi cauzionali 1.589 2.457
Altri crediti 2.106 2.169
Altre attività non correnti 3.694 4.625

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2023 le attività non correnti registrano una diminuzione complessiva rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 931 migliaia.

____________________________________________________________________________________________

La diminuzione è principalmente spiegata dalla diminuzione dei depositi cauzionali per Euro 868 migliaia.

6. Attività finanziarie non correnti

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 2.896 2.868
Attività finanziarie non correnti 2.896 2.868

Le attività finanziarie non correnti passano da Euro 2.868 migliaia dell'esercizio 2022 ad Euro 2.896 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 28 migliaia. La voce accoglie i crediti finanziari iscritti nei confronti di Enti Locali e derivanti da accordi transattivi sottoscritti in esercizi precedenti con gli stessi per la valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale. Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione e in ragione della durata della rateizzazione concordata, la posta e stata oggetto di attualizzazione. Il credito si somma al credito vantato nei confronti del Comune di Costabissara, con il quale era stato sottoscritto un

7. Attività per imposte anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Attività per imposte anticipate 39.929 39.252
Attività per imposte anticipate 39.929 39.252

accordo transattivo di valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale.

Le imposte anticipate passano da Euro 39.252 migliaia dell'esercizio 2022 ad Euro 39.929 migliaia del periodo di riferimento, registrando un incremento di Euro 677 migliaia. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 settembre 2023 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Si segnala che, nel corso del mese di luglio 2023, si è perfezionato l'acquisto di un ramo d'azienda operante nel settore della distribuzione del gas naturale che ha determinato l'iscrizione di attività per imposte anticipate pari ad Euro 65 migliaia.

Attività correnti

8. Rimanenze

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

30 settembre 2023 31 dicembre 2022
(migliaia di Euro) F.do
Valore Lordo
Valore netto Valore Lordo F.do Valore netto
Svalutazione Svalutazione
Combustibili e materiale a magazzino 12.783 (39) 12.744 7.372 (39) 7.333
Titoli efficienza energetica 447 0 447 4 0 4
Rimanenze 13.230 (39) 13.191 7.375 8.176 7.336

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2023 le rimanenze risultano pari ad Euro 13.191 migliaia registrando un incremento pari ad Euro 5.855 migliaia rispetto al 31 dicembre 2022. L'incremento è principalmente spiegato dall'incremento delle scorte dei materiali per la distribuzione del gas per Euro 5.412 migliaia e dall'acquisto di titoli di efficienza energetica per Euro 443 migliaia.

I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 39 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Crediti vers clienti 15.807 11.500
Crediti per fatture da emettere 10.362 11.000
Fondo svalutazione crediti (2.310) (2.396)
Crediti commerciali 23.859 20.104

I crediti commerciali passano da Euro 20.104 migliaia dell'esercizio 2022 ad Euro 23.859 migliaia del periodo di riferimento, registrando un incremento pari ad Euro 3.755 migliaia. Si segnala al 31 dicembre 2023 sono stati riclassificati tra i debiti commerciali, i saldi negativi iscritti nei confronti dei clienti in ragione delle note di credito emesse agli stessi. Il significativo ammontare delle note di credito era principalmente spiegato dagli effetti dei, susseguitesi, Decreti Legge Aiuti che disponevano l'applicazione di sconti funzionali a calmierare gli aumenti delle bollette. La regolazione ha inserito lo sconto applicato tra le componenti tariffarie e, conseguentemente, è stato regolarizzato con esse sia nei confronti delle società di vendita operanti nel territorio in cui insiste la rete delle società di distribuzione del Gruppo che nei confronti di CSEA. Lo sconto sancito ed applicato, risultando superiore rispetto alla tariffa di vettoriamento, determinò l'emissione di note di credito nei confronti delle società di vendita, in particolare, nell'ultimo trimestre dell'anno, periodo in cui iniziano ad intensificarsi i consumi dei clienti finali. Gli effetti del decreto e delle successive proroghe sono decaduti al termine del primo trimestre dell'esercizio in corso e le note di credito sono state oggetto di regolazione con le controparti nel corso dei due trimestri successivi.

I crediti verso clienti sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi. Il fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 2.310 migliaia, rappresenta principalmente i rischi in capo alle società del settore energie rinnovabili (Euro 1.661 migliaia) ed alle società di distribuzione del Gruppo, la variazione è dovuta all'utilizzo del fondo per Euro 383 miglia ed a nuovi accantonamenti per Euro 296 migliaia.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti riferita ai primi nove mesi dell'esercizio 2023 è riportata nella tabella seguente:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Fondo svalutazione crediti iniziale 2.396 698
Accantonamenti 296 44
Variazione perimetro di consolidamento 0 1.661
utilizzi (383) (6)
Fondo svalutazione crediti finale 2.310 2.396

La seguente tabella di seguito riportata evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto all'anzianità del credito:

(migliaia di Euro) 30.09.2023 31.12.2022
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 15.807 11.500
- fondo svalutazione crediti commerciali (2.310) (2.396)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 13.497 9.104
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 14.528 9.591
- scaduti entro 6 mesi 537 700
- scaduti da 6 a 12 mesi 20 465
- scaduti oltre 12 mesi 722 745

10.Altre attività correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Crediti per consolidato fiscale 193 289
Risconti attivi annuali 2.284 1.185
Anticipi a fornitori 4.612 562
Ratei attivi annuali 169 19
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 53.442 113.586
Credito IVA 38.426 15.315
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 40 40
Altri crediti 3.167 2.885
Altre attività correnti 102.333 133.880

Le altre attività correnti passano da Euro 133.880 migliaia dell'esercizio 2022 ad Euro 102.333 migliaia del periodo di riferimento, registrando un decremento pari ad Euro 31.547 migliaia.

La diminuzione è principalmente spiegata dai minori crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici ed Ambientali per Euro 60.144 migliaia, in parte compensata da maggiori crediti IVA per Euro 23.111 migliaia, voci entrambe correlate all'emissione di note di credito di importo rilevante dovute alle diverse modalità di fatturazione delle componenti accessorie del servizio di distribuzione del gas nonché dall'incremento dei risconti attivi annuali per Euro 1.099 migliaia e degli anticipi a fornitori per Euro 4.050 migliaia.

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio i crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) risultano pari ad Euro 53.442 migliaia e sono costituiti prevalentemente da crediti correlati al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico per Euro 25.335 migliaia, da saldi di perequazione per Euro 19.436 migliaia e da

crediti iscritti in ragione delle componenti tariffarie applicate al servizio di distribuzione del gas naturale per la parte residua. I primi sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica consegnati, al netto degli acconti incassati in relazione agli stessi, nonché il quantitativo di titoli maturati sino al 30 settembre 2023 ma non ancora consegnati alla stessa data. Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo fissato per gli obiettivi correlati a periodi regolamentari chiusi, mentre è pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione al 30 settembre 2023, pari ad Euro 250 (Euro 250 al 31 dicembre 2022).

11.Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Altre attività finanziarie correnti 963 820
Attività finanziarie correnti 963 820

Le attività finanziarie correnti registrano un aumento pari ad Euro 143 migliaia, passando da Euro 820 migliaia del 31 dicembre 2022 ad Euro 963 migliaia del periodo di riferimento. La variazione è principalmente spiegata dal perfezionamento dell'acquisizione di un ramo d'azienda operante nel settore della distribuzione del gas naturale che ha determinato l'iscrizione di attività finanziarie correnti, in relazione all'ammontare del conguaglio contrattualmente previsto dell'operazione stessa, pari ad Euro 131 migliaia. Si segnala che tale importo sarà assoggettato ad ulteriori approfondimenti e verifiche al fine di determinare, nel rispetto delle tempistiche contrattualmente previste, il definitivo ammontare dello stesso.

Si segnala inoltre che al termine del periodo la voce accoglie altresì, la quota a breve del credito iscritto nei confronti di Hera S.p.A. relativo all'accordo transattivo sulle accise per Euro 400 migliaia, al credito verso il comune di Creazzo per Euro 138 migliaia e del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara per Euro 165 migliaia, sorto a seguito dell'accordo transattivo raggiunto con l'Ente Locale nel corso dell'esercizio 2019.

12. Crediti Tributari

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Crediti IRAP 623 1.021
Crediti IRES 3.397 2.745
Altri crediti tributari 2.848 333
Crediti tributari 6.869 4.100

I crediti tributari passano da Euro 4.100 migliaia dell'esercizio 2022 ad Euro 6.869 migliaia del periodo di riferimento, registrando un incremento pari ad Euro 2.769 migliaia.

L'incremento è principalmente spiegato per Euro 2.515 migliaia dalla rilevazione dei crediti tributari legati al Superbonus.

____________________________________________________________________________________________

La voce accoglie il residuo credito, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Depositi bancari e postali 19.328 76.900
Denaro e valori in cassa 21 17
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 19.349 76.917

Le disponibilità liquide passano da Euro 76.917 migliaia dell'esercizio 2022 ad Euro 19.349 migliaia del periodo di riferimento, registrando un decremento pari ad Euro 57.568 migliaia.

Le disponibilità liquide si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali e per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel corso dell'esercizio si rimanda al rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine degli esercizi di riferimento è il seguente:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 19.349 76.917
Attività finanziarie correnti 4.863 6.493
Passività finanziarie correnti (3.922) (34.911)
Debiti verso banche e finanziamenti (295.301) (183.285)
Obbligazioni in circolazione a breve termine (7.575) 0
Posizione finanziaria netta a breve (282.586) (134.786)
Attività finanziarie non correnti 2.896 2.868
Finanziamenti a medio e lungo termine (152.942) (178.538)
Obbligazioni in circolazione a lungo termine (86.172) (94.033)
Passività finanziarie non correnti (7.048) (7.368)
Posizione finanziaria netta a medio lungo (243.265) (277.071)
Posizione finanziaria netta (525.851) (411.857)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi dell'esercizio 2023" ed al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questo resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023.

14. Attività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Attività su derivati materia prima 1.210 988
Attività su derivati su tassi di interesse 3.900 5.673
Attività non correnti su derivati finanziari 5.110 6.661

Le attività correnti su strumenti finanziari derivati sono principalmente relative ai contratti di copertura su tassi di interesse sottoscritti dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. il cui fair value al termine dei primi nove mesi dell'esercizio è risultato pari ad Euro 3.900 migliaia. La voce accoglie altresì Euro 1.210 migliaia rappresentativi del fair value dei derivati sottoscritti a copertura del prezzo dell'energia elettrica prodotta dagli impianti idroelettrici della società

Asco EG. In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto intermedio di gestione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati. Si segnala che al termine del periodo la voce accoglie crediti, per Euro 64 migliaia, correlati a strumenti finanziari maturati alla data del 30 settembre 2023 ma non incassati entro la stessa data.

Le attività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati in essere al 30 settembre 2023, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita in base alla durata del finanziamento sottostante:

# Controparte Tipologia strumento Commodity
Sottostante
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Posizione Nozionale
contrattuale
MtM
(€/000)
1 Intesa Sanpaolo Interest Rate Swap Euribor 1M 6-mar-15 6-mar-15 27-dic-29 Vanilla: Fixed - Float 2.570.540 € 212
2 BNL Interest Rate Swap Euribor 6M 9-ago-19 9-feb-20 9-feb-25 Vanilla: Fixed - Float 9.000.000 € 363
3 Credit Agricole Interest Rate Swap Euribor 6M 27-set-19 1-ott-19 27-set-24 Vanilla: Fixed - Float 3.000.000 € 95
4 Intesa Sanpaolo Interest Rate Swap Euribor 6M 30-nov-20 30-nov-20 30-nov-23 Vanilla: Fixed - Float 50.000.000 € 1.057
5 Mediobanca Interest Rate Swap Euribor 3M 2-dic-20 2-dic-20 2-dic-25 Vanilla: Fixed - Float 16.666.667 € 831
6 Mediobanca Interest Rate Swap Euribor 3M 23-dic-21 23-dic-21 23-dic-26 Vanilla: Fixed - Float 15.555.556 € 975
7 Credit Agricole Interest Rate Swap Euribor 6M 31-mar-22 31-mar-22 31-mar-27 Vanilla: Fixed - Float 7.000.000 € 366
8 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 20-apr-22 1-gen-23 31-dic-23 Sell/Short 2.209 Mwh 235
9 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 22-mag-22 1-gen-24 31-mar-24 Sell/Short 4.366 Mwh 73
10 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 22-mag-22 1-apr-24 30-giu-24 Sell/Short 6.552 Mwh 12
11 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 14-giu-23 1-ott-23 31-dic-23 Sell/Short 4.418 Mwh 142
12 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 14-giu-23 1-gen-24 31-mar-24 Sell/Short 2.183 Mwh 56
13 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 14-giu-23 1-gen-24 31-dic-24 Sell/Short 8.784 Mwh 132
14 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 5-ago-22 1-ott-23 31-dic-23 Sell/Short 2.209 Mwh 494
Totali
5.046

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.

Patrimonio netto consolidato

15. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 30 settembre 2023 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (55.423) (55.423)
Riserve e utili a nuovo 588.802 607.746
Risultato dell'esercizio di Gruppo 12.881 32.664
Patrimonio netto di Gruppo 827.554 866.280
Patrimonio Netto di Minoranza 22.500 20.123
Patrimonio netto Totale 850.054 886.403

Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2023 è pari ad Euro 850.054 migliaia ed evidenzia una diminuzione rispetto all'esercizio 2022 pari ad Euro 36.349 migliaia. Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute nell'esercizio, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente spiegate dalla distribuzione di dividendi per Euro 29.063 migliaia, dall'uscita dei soci di minoranza della società Romeo Gas S.p.A. per Euro 12.819 migliaia, dall'ingresso dei soci di minoranza di ASCO TLC S.p.A. per Euro 6.745 migliaia e dalla movimentazione delle riserve su hedge accounting legate a strumenti derivati per Euro 3.190 migliaia.

Alla data del 30 settembre 2023 Ascopiave S.p.A. detiene n. 17.701.578 azioni proprie, pari al 7,551% del capitale sociale, per un valore complessivo pari ad Euro 55.423 migliaia.

La riserva di hedge accounting iscritta al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2023 rappresenta il valore corrente degli strumenti finanziari derivati sottoscritti da Ascopiave S.p.A. e dalle società recentemente acquisite attive nel settore idroelettrico, a copertura di possibili oscillazioni dei tassi di interesse correlate ai finanziamenti sottoscritti e dei prezzi dell'energia elettrica. La stessa, al 30 settembre 2023 evidenzia un saldo positivo pari ad Euro 2.052 migliaia.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Il patrimonio netto del Gruppo ha altresì registrato un decremento pari ad Euro 11.082 migliaia correlato alla movimentazione di patrimonio netto di società collegate, in particolare all'andamento della riserva di hedge accounting iscritta in relazione ai contratti derivati sottoscritti a copertura delle fluttuazioni del prezzo delle commodity.

Passività non correnti

16. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 1.234 974
Altri fondi rischi ed oneri 53 22
Fondi rischi ed oneri 1.287 996

I fondi rischi ed oneri, passano da Euro 996 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 1.287 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrando un incremento per Euro 291 migliaia. La variazione è principalmente spiegata da nuovi accantonamenti al fondo.

Il fondi trattamento quiescenza e obblighi simili accoglie anche gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai piani di incentivazione a lungo termine per la quota in denaro.

La tabella che segue mostra la movimentazione del periodo:

(migliaia di Euro)
Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2023 996
Altre variazioni 157
Accantonamenti fondi rischi ed oneri 0
Fondi rischi ed oneri al 30 settembre 2023 1.287

17. Trattamento fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 5.011 migliaia al 1° gennaio 2023 ad Euro 4.926 migliaia del 30 settembre 2023, registrando un decremento pari ad Euro 84 migliaia.

____________________________________________________________________________________________

La tabella di seguito riportata riepiloga la movimentazione del fondo nel periodo considerato:

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2023 5.011
Liquidazioni (1.463)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 1.145
Perdita/(profitto) attuariale del periodo 235
Trattamento di fine rapporto al 30 settembre 2023 4.926

*comprensivo della quota di interest cost contabilizzata a conto economico.

18.Obbligazioni in circolazione a lungo termine

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Prestito obbligazionario Pricoa 86.172 94.033
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 86.172 94.033

Nell'ambito del programma "Shelf" di collocamento privato con Pricoa Capital Group, società del gruppo statunitense Prudential Financial Inc., la capogruppo Ascopiave S.p.A. alla data del 30 settembre 2023 ha in essere un primo collocamento di titoli obbligazionari ordinari non convertibili e non garantiti per 25 milioni di Euro, con scadenza a 10 anni e durata media di 8 anni, ed un secondo per 70 milioni di Euro, con scadenza a 10 anni e durata media di 6 anni. I titoli obbligazionari emessi sono privi di rating e non sono quotati sui mercati regolamentati. L'emissione non è assistita da garanzie reali. Ascopiave è tenuta al rispetto di alcuni covenant finanziari, come da normale prassi di mercato, da verificarsi semestralmente.

19. Finanziamenti a medio e lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Mutui passivi Banca Prealpi San Biagio 4.786 5.412
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 1.250 2.500
Mutui passivi Prelios 7.652 9.043
Mutui passivi INTESA SAN PAOLO S.P.A. 0 10.000
Mutui passivi BPER 17.720 22.384
Mutui passivi BANCO BPM 16.561 21.009
Mutui passivi BNL 16.750 25.250
Mutui passivi Cassa Centrale Banca 22.851 25.525
Mutui passivi CREDIT AGRICOLE FRIULADRIA 5.016 10.025
Mutui passivi MEDIOBANCA 21.111 26.667
Mutui passivi ICCREA 39.245 20.722
Finanziamenti a medio e lungo termine 152.942 178.538
Quota corrente finanziamenti a medio lungo termine 118.601 119.280
Totale finanziamenti 271.542 297.818

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 30 settembre 2023 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di Intesa Sanpaolo per Euro 65.000 migliaia, di Mediobanca per Euro 32.222 migliaia, di Cassa Centrale Banca per Euro 27.372 migliaia, di BNL per Euro 25.250 migliaia, di BPER per Euro 23.922 migliaia, di Iccrea Banca per Euro 23.819 migliaia, di Banco BPM per Euro 22.500 migliaia, di Credit Agricole Friuladria per Euro 10.000 migliaia, della BCC Prealpi-Sanbiagio per Euro 5.688 migliaia, dal debito della controllata Salinella Eolico nei confronti di Iccrea Banca per Euro 24.522 migliaia e dal debito della controllata Asco EG nei confronti di Prelios per Euro 9.043 migliaia, passano complessivamente da Euro 297.818 migliaia del 31 dicembre 2022 ad Euro 271.542 migliaia, con un decremento di Euro 26.276 migliaia, spiegato dall'accensione del nuovo finanziamento da parte di Salinella Eolico e dal pagamento delle rate.

In particolare, si riportano di seguito i dettagli del debito residuo nominale dei singoli contratti:

  • il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel novembre 2020 per complessivi Euro 50.000 migliaia, pari al debito residuo al 30 settembre 2023, risulta iscritto integralmente tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con BPER, erogato nel settembre 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2023 pari ad Euro 23.922 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.202 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri

finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;

  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato nel marzo 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2023 pari ad Euro 27.372 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.462 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Banco BPM, erogato nel maggio 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2023 pari ad Euro 22.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Iccrea Banca, erogato nel giugno 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 giugno 2023 pari ad Euro 23.819 migliaia, con l'iscrizione di Euro 7.826 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine;
  • il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel novembre 2019 per complessivi Euro 50.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2023 pari ad Euro 15.000 migliaia, integralmente iscritto tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Mediobanca, erogato nel dicembre 2020 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2023 pari ad Euro 16.667 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.667 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Mediobanca, erogato nel dicembre 2021 per complessivi Euro 20.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2023 pari ad Euro 15.556 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.444 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2023 pari ad Euro 16.250 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con BNL, erogato nell'agosto 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2023 pari ad Euro 9.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Crédit Agricole Friuladria, erogato nell'ottobre 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2023 pari ad Euro 3.000 migliaia, integralmente iscritto tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Crédit Agricole Friuladria, erogato nel marzo 2022 per complessivi Euro 10.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2023 pari ad Euro 7.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2023 pari ad Euro 2.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 1.250 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il

contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;

  • il finanziamento con BCC Prealpi SanBiagio/Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2023 pari ad Euro 5.688 migliaia, con l'iscrizione di Euro 902 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine;
  • il finanziamento con Prelios sottoscritto dalla società controllata Asco EG presenta un debito residuo al 30 settembre 2023 pari ad Euro 9.043 migliaia, con l'iscrizione di Euro 1.391 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine;
  • il finanziamento con Iccrea Banca, erogato con la formula del project finance alla società controllata Salinella Eolico nel luglio 2023 per un importo di Euro 24.522 migliaia, pari al debito residuo al 30 settembre 2023, prevede l'iscrizione di Euro 1.013 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento sottoscritti con BNL (solo quello erogato nel 2017) e Banca Europea per gli Investimenti, la Capogruppo ha ceduto alle banche finanziatrici una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento sottoscritto con Iccrea Banca dalla controllata Salinella Eolico, è stato concesso alla banca un pegno sul 100% delle quote della controllata, oltre che sui conti correnti del progetto.

20. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Depositi cauzionali 2.005 1.596
Risconti passivi pluriennali 35.479 34.470
Altri debiti 1.392 1.392
Altre passività non correnti 38.875 37.458

Le altre passività non correnti passano da Euro 37.458 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 38.875 migliaia dell'esercizio di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 1.417 migliaia in relazione all'andamento dei risconti passivi pluriennali, gli stessi sono rilevati a fronte di ricavi per contributi ricevuti da pubblici o privati per la realizzazione di allacciamenti alla rete del gas, o della stessa rete di distribuzione stessa, e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

I depositi cauzionali iscritti al termine dell'esercizio hanno registrato un incremento pari ad Euro 409 migliaia e si riferiscono a depositi ricevuti da società di vendita del gas naturale che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas naturale gestita dal Gruppo, per il servizio di vettoriamento della materia prima.

21. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Debiti finanziari IFRS 16 oltre 12 mesi 7.048 7.368
Passività finanziarie non correnti 7.048 7.368

Le altre passività finanziarie non correnti passano da Euro 7.368 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 7.048 migliaia del periodo di riferimento evidenziando una diminuzione pari ad Euro 320 migliaia dovuta principalmente al pagamento delle rate relative ai contratti di leasing operativi.

22. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Passività per imposte differite 18.513 19.608
Passività per imposte differite 18.513 19.608

I debiti per imposte differite passano da Euro 19.608 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 18.513 migliaia dell'esercizio di riferimento registrando un decremento pari ad Euro 1.095 migliaia. La variazione è principalmente correlata alla consegna degli impianti di distribuzione del gas naturale ricompresi nell'Atem Udine 2, effettuata a seguito degli esiti dell'aggiudicazione della gara d'ambito, che ha determinato il rilascio delle passività per imposte differite iscritte in relazione al differenziale di consolidamento determinato in sede di aggregazione.

Si segnala che, nel corso del mese di luglio 2023, si è perfezionato l'acquisto di un ramo d'azienda operante nel settore della distribuzione del gas naturale che ha determinato l'iscrizione di passività per imposte differite pari ad Euro 2 migliaia.

I debiti per imposte differite accolgono principalmente gli effetti fiscali derivanti dalle dinamiche degli ammortamenti sulle reti di distribuzione del gas naturale. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 settembre 2023 ed al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Passività correnti

23. Obbligazioni in circolazione a breve termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Prestito obbligazionario Pricoa 7.575 0
Obbligazioni in circolazione a breve termine 7.575 0

Le obbligazioni in circolazione a breve termine rappresentano la quota del collocamento obbligazionario Pricoa Capital Group con scadenza entro i 12 mesi, per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo "Obbligazioni in circolazione a lungo termine" di questo resoconto intermedio di gestione.

24. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Debiti verso banche 176.700 64.005
Quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine 118.601 119.280
Debiti verso banche e finanziamenti 295.301 183.285

I debiti verso banche passano da Euro 183.285 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 295.301 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 112.016 migliaia. Gli stessi sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

25.Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

0 50.601
41 71.685
46.214 32.997
21.498 24.912
30 settembre 2023 31 dicembre 2022

La voce debiti commerciali registra una diminuzione pari ad Euro 112.442 migliaia principalmente spiegato dalle minori note di credito emesse e da emettere verso i clienti. L'ammontare delle note di credito è principalmente spiegato dagli effetti dei, susseguitesi, Decreti Legge Aiuti che disponevano l'applicazione di sconti funzionali a calmierare gli aumenti delle bollette. La regolazione ha inserito lo sconto applicato tra le componenti tariffarie e, conseguentemente, è stato regolarizzato con esse sia nei confronti delle società di vendita operanti nel territorio in cui insiste la rete delle società di distribuzione del Gruppo che nei confronti di CSEA. Lo sconto sancito ed applicato, risultando superiore rispetto alla tariffa di vettoriamento, ha determinato l'emissione di note di credito nei confronti delle società di vendita, in particolare, nell'ultimo trimestre dell'anno 2022 e nel primo trimestre dell'esercizio 2023, periodo in cui si concentrano i consumi dei clienti finali.

Al 30 settembre 2023 tale effetto è venuto a scemare riducendosi a debiti residuali verso i clienti pari ad Euro 41 migliaia.

La voce debiti commerciali accoglie i debiti iscritti per fornitori di materiali e servizi per l'estensione o la manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale, per l'acquisto di titoli di efficienza energetica per il conseguimento degli obiettivi assegnati, nonché per la fruizione di servizi di consulenza ricevuti nel corso del periodo di riferimento.

Si segnala che i debiti collegati all'acquisto dei titoli di efficienza energetica, necessari al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico a cui le società di distribuzione del Gruppo sono assoggettate, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati sino alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione. Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura del periodo è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 30 settembre 2023 pari ad Euro 258,61 (Euro 261,7 alla data del 31 dicembre 2022).

26. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Debiti IRAP 362 89
Debiti IRES 1.712 1.127
Altri debiti tributari 30 119
Debiti tributari 2.103 1.336

I debiti tributari, passando da Euro 1.336 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 2.103 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrano un incremento pari ad Euro 767 migliaia.

I debiti tributari accolgono i debiti maturati sui risultati conseguiti nell'esercizio nei confronti dell'erario per IRES ed IRAP.

27. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Anticipi da clienti 1.032 1.065
Debiti per consolidato fiscale 505 505
Debiti verso enti previdenziali 1.406 1.931
Debiti verso il personale 4.967 4.355
Debiti per IVA 3 503
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 768 1.253
Risconti passivi annuali 1.124 1.000
Ratei passivi annuali 3.382 2.173
Debiti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 7.276 2.989
Altri debiti 2.408 1.732
Altre passività correnti 22.869 17.507

Le altre passività correnti passano da Euro 17.507 migliaia dell'esercizio 2022 ad Euro 22.869 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando un incremento pari ad Euro 5.362 migliaia.

La variazione è principalmente spiegata dai maggiori debiti iscritti nei confronti della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) per Euro 4.287 migliaia in relazione alle componenti tariffarie correlate al vettoriamento del gas naturale nonché dall'aumento registrato dai ratei passivi annuali per Euro 1.209 migliaia.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 30 settembre 2023.

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 30 settembre 2023 non liquidati alla stessa data.

Debiti verso il personale

La voce include i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 30 settembre 2023 non liquidati alla stessa data nonché la relativa quota contributiva. La voce evidenzia un incremento pari ad Euro 612 migliaia passando da Euro 4.355 migliaia dell'esercizio 2022 ad Euro 4.967 migliaia dell'esercizio di riferimento.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA risultano pari ad Euro 3 migliaia e registrano un decremento, rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 500 migliaia principalmente collegato alla dinamica delle liquidazioni IVA.

Risconti passivi annuali

Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai contributi ricevuti per la realizzazione della rete di distribuzione del gas naturale e gli allacciamenti alla stessa.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.

Altri debiti

Al termine del periodo di riferimento la voce ha evidenziato, un saldo pari ad Euro 2.408 migliaia, registrando un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 676 migliaia.

28. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Debiti finanziari entro 12 mesi 0 29.744
Debiti vs/soci c/finanziari 3.354 4.280
Debiti finanziari IFRS 16 entro 12 mesi 569 887
Passività finanziarie correnti 3.922 34.911

Le passività finanziare correnti passano da Euro 34.911 migliaia dell'esercizio 2022 ad Euro 3.922 migliaia del periodo di riferimento evidenziando una diminuzione di Euro 30.989 migliaia principalmente dovuti alla chiusura alle operazioni di factoring dei crediti con IFIS BANCA effettuate nell'ultimo mese dell'esercizio 2022.

I debiti finanziari correlati all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 hanno registrato una variazione pari ad Euro 318 migliaia nel corso dell'esercizio principalmente in ragione del pagamento delle rate dei leasing operativi.

Gli stessi rappresentano i debiti finanziari in scadenza entro i dodici mesi per contratti di leasing operativo sottoscritti per affitti di sedi aziendali ed automezzi.

29. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Passività per derivati su energia elettrica 16 164
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 16 164

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio la voce accoglie il fair value dei contratti di copertura aventi ad oggetto il prezzo dell'energia elettrica prodotta dagli impianti idroelettrici della società Asco EG. In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto intermedio di gestione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

# Controparte Tipologia strumento Commodity
Sottostante
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Posizione Nozionale
contrattuale
MtM
(€/000)
1 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 22-mag-22 1-lug-24 30-set-24 Sell/Short 2.208 Mwh 0
2 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 22-mag-22 1-ott-24 31-dic-24 Sell/Short 2.209 Mwh 9
3 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 22-mag-22 1-ott-24 31-dic-24 Sell/Short 2.209 Mwh 7
Totali 16

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi

30. Ricavi

La tabella che segue evidenzia il dettaglio delle poste che compongono la voce, in base alle categorie di attività, al termine dei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022
Ricavi da trasporto del gas 91.754 85.690
Ricavi da vendita energia elettrica 137 351
Ricavi per servizi di allacciamento 702 599
Ricavi da servizi di distribuzione 3.348 3.324
Ricavi da servizi generali a società del Gruppo 2.984 11.728
Ricavi per contributi ARERA 11.885 6.775
Ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche 11.756 8.018
Altri ricavi 2.587 3.524
Ricavi 125.153 120.009

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2023 i ricavi risultano pari ad Euro 125.153 migliaia, rilevando un incremento pari ad Euro 5.144 migliaia rispetto al periodo posto a confronto dell'esercizio precedente dove risultavano pari ad Euro 120.009 migliaia. Si segnala che la sostanziale totalità dei ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave è realizzata in Italia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto con le acquisizioni perfezionate il 1° aprile 2022, ha determinato nel primo trimestre 2023 l'iscrizione di ricavi per le società acquisite per un importo pari ad Euro 4.485 migliaia. A parità di perimetro di consolidamento invece, i ricavi conseguiti dal Gruppo risultano pari ad Euro 120.668 migliaia, evidenziando un incremento di Euro 659 migliaia rispetto al periodo posto in comparazione.

L'aumento, in parte compensato dalla diminuzione dei ricavi da servizi resi alle società del Gruppo per Euro 9.117 migliaia, è principalmente spiegato dai maggiori ricavi realizzati per il trasporto del gas per Euro 2.579 migliaia, per il conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico per Euro 5.131 migliaia e per le maggiori vendite di energia prodotta da fonti rinnovabili per Euro 3.738 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento, il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha generato ricavi per Euro 88.270 migliaia evidenziando un incremento pari ad Euro 2.579 migliaia rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente. L'ampliamento del perimetro di consolidamento, nello specifico dal 1° aprile 2022 di Romeo Gas S.p.A. e Serenissima Gas S.p.A., ha determinato, con riferimento al primo trimestre 2023, l'iscrizione di ricavi conseguiti dalle nuove società per un importo pari ad Euro 3.484 migliaia. Il vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento i cui valori sono fissati e pubblicati da ARERA.

A parità di perimetro di consolidamento, i ricavi conseguiti per servizi svolti da distributori risultano pari ad Euro 2.853 migliaia, con un decremento rispetto allo stesso periodo posto a confronto pari ad Euro 471 migliaia. Nel corso dei primi tre mesi del 2023, l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di ricavi conseguiti da Romeo Gas S.p.A. e Serenissima Gas S.p.A. per un importo pari ad Euro 495 migliaia mentre, i ricavi complessivi conseguiti dal Gruppo al termine del periodo di riferimento, risultano pari ad Euro 3.348 migliaia.

Rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente, a parità di perimetro di consolidamento, i ricavi per servizi svolti a favore delle società del Gruppo evidenziano un decremento pari ad Euro 9.117 migliaia attestandosi a 2.611 migliaia di Euro al 30 settembre 2023. Per la stessa voce, l'ampliamento del perimetro di consolidamento trova l'iscrizione di ricavi per Euro 373 migliaia determinando, di conseguenza, un decremento complessivo pari ad Euro 8.744 migliaia. La variazione è principalmente correlata all'iscrizione nel primo semestre 2022 di ricavi per Euro 6.544 migliaia che le società collegate, oggetto della partnership effettuata nell'esercizio 2019 con il Gruppo Hera hanno corrisposto in ragione del recesso anticipato di alcuni contratti di servizio. La residuale differenza è in parte spiegata

dalla cessazione di alcuni servizi resi dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. alle società collegate, oggetto della partnership effettuata nell'esercizio 2019 con il Gruppo Hera.

Al termine del periodo di riferimento i contributi erogati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente si attestano ad Euro 11.885 migliaia rilevando un incremento pari ad Euro 5.111 migliaia rispetto allo stesso periodo posto a confronto. L'incremento è principalmente spiegato dall'innalzamento degli obiettivi di efficienza e risparmio energetico assegnati alle società di distribuzione del Gruppo rispetto all'esercizio precedente, oltre che per l'aggiungersi dei contributi maturati dalla controllata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. per gli obiettivi formalmente assegnati dall'Autorità per l'esercizio 2023.

Negli esercizi precedenti, infatti, la Società AP Reti Gas Nord Est S.r.l., nonostante per dimensione e volumi gestiti fosse potenzialmente obbligata al conseguimento di obiettivi di risparmio energetico, non era stata formalmente annoverata tra le società obbligate. Solo al termine dell'anno 2022, l'Autorità le ha formalmente assegnato l'obiettivo di efficienza e risparmio energetico. Nel periodo posto in comparazione, l'onere che la Società poteva patire era stato quindi accantonato tra i fondi rischi ed oneri.

I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati. I contributi iscritti al 30 settembre 2023 sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2023 (periodo regolamentare giugno 2023 - maggio 2024). Conseguentemente, il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione, al 30 settembre 2023 pari ad Euro 250, in linea con il dato al 30 settembre 2022.

Nei primi nove mesi dell'esercizio, i ricavi conseguiti dalla vendita di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, in particolare fonti idroelettriche ed eoliche, risultano pari ad Euro 11.756 migliaia con un incremento pari ad Euro 3.738 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. L'incremento è principalmente spiegato dalla maggiore piovosità registrata, con particolare riferimento al secondo trimestre dell'esercizio. I ricavi delle vendite di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili sono stati significativamente impattati dagli effetti del Decreto Sostegni-ter (DL 4/2022) emanato dal Governo nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2022. Il decreto ha disposto la sostanziale costituzione di un tetto massimo ai prezzi di vendita dell'energia elettrica prodotta, inglobando anche i produttori di energia da fonti rinnovabili. Il decreto, con decorrenza 1° febbraio 2022 è rimasto in vigore sino al 30 giugno 2023. Secondo le disposizioni sancite dal sopra citato decreto, la rettifica dei ricavi è stata quantificata e applicata agli impianti che il Gestore Servizi Energetici (GSE) ha indicato come inclusi nell'ambito di applicazione determinato dal Decreto stesso.

La voce altri ricavi evidenzia un decremento pari ad Euro 938 migliaia, passando da Euro 3.519 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2022, ad Euro 2.580 migliaia del periodo di riferimento. Si segnala che l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di altri ricavi pari ad Euro 85 migliaia e, a parità di perimetro, una diminuzione della voce per l'importo di Euro 1.023 migliaia. Lo scostamento è principalmente spiegato dai minori contributi incassati per attività svolte in materia di sicurezza degli impianti di distribuzione del gas naturale per Euro 1.329 migliaia. Alla data di chiusura del presente resoconto ARERA non ha infatti deliberato l'ammontare delle premialità e delle penali a carico dei soggetti distributori.

31. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022
Acquisti di altri materiali 1.234 1.659
Costi acquisto altre materie prime 1.234 1.659

Al termine del periodo di riferimento i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 1.234 migliaia evidenziando una diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 425 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato, nel corso dei primi tre mesi del 2023, l'iscrizione dei costi sostenuti da Romeo Gas S.p.A. e Serenissima Gas S.p.A. per un importo pari ad Euro 614 migliaia.

La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali utilizzati per la manutenzione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale, all'odorizzazione dello stesso, nonché i costi di acquisto del gas naturale finalizzato al funzionamento degli impianti di cogenerazione e fornitura calore gestiti dal Gruppo.

32. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi sostenuti nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022
Costi di lettura contatori 1.551 663
Manutenzioni e riparazioni 2.967 3.460
Servizi di consulenza 2.328 4.801
Servizi commerciali e pubblicità 92 118
Utenze varie 2.301 3.050
Compensi ad amministratori e sindaci 1.049 1.178
Assicurazioni 892 794
Spese per il personale 492 616
Altre spese di gestione 1.527 1.677
Costi per godimento beni di terzi 23.602 21.259
Costi per servizi 36.840 37.617

A parità di perimetro di consolidamento i costi per servizi sostenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio risultano pari ad Euro 34.853 migliaia evidenziando un decremento pari ad Euro 2.764 migliaia rispetto all'esercizio precedente. Nei primi tre mesi dell'anno, l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione dei costi per servizi sostenuti dalle società acquisite in data 1° aprile 2022, per Euro 1.986 migliaia.

A parità di perimetro, i costi sostenuti per la lettura dei contatori, attestandosi ad Euro 1.494 migliaia, evidenziano un aumento pari ad Euro 831 migliaia rispetto all'esercizio precedente (Euro 663 migliaia al 30 settembre 2022). Tale aumento risente degli effetti della delibera Arera 269/2022/R/GAS del 21 giugno 2022, entrata in vigore ad aprile 2023, che dispone la revisione della regolazione del servizio di misura prevedendo degli indennizzi a favore dei clienti finali in caso di mancato rispetto della modalità di raccolta delle letture. Si segnala che tali indennizzi troveranno una parziale copertura nell'ambito del calcolo perequativo. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di costi per Euro 56 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento i costi per manutenzioni e riparazioni passano da Euro 3.460 migliaia del periodo posto a confronto, ad Euro 2.854 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando un decremento pari ad Euro 606 migliaia. L'ampliamento del perimetro ha determinato l'iscrizione di costi per Euro 113 migliaia. La voce accoglie principalmente i costi correlati a canoni software e costi sostenuti per la manutenzione ordinaria degli impianti.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di costi per servizi di consulenza pari ad Euro 361 migliaia. A parità di perimetro i costi per servizi di consulenza si sono attestati ad Euro 1.967 migliaia evidenziando un decremento pari ad Euro 2.834 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La variazione registrata è in parte spiegata dai costi sostenuti nell'ambito delle operazioni straordinarie effettuate nel corso dell'esercizio precedente.

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio, a parità di perimetro di consolidamento, i costi sostenuti per le forniture ammontano ad Euro 2.095 migliaia evidenziando un decremento pari ad Euro 955 migliaia rispetto al periodo posto a confronto. La variazione registrata è principalmente spiegata dall'andamento delle tariffe del gas naturale e dell'energia elettrica che nel corso dell'esercizio precedente hanno toccato i valori massimi per poi ridimensionarsi a gennaio 2023. Si segnala che l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di costi per utenze pari ad Euro 206 migliaia.

I costi per godimento beni di terzi sostenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio, a parità di perimetro di consolidamento, risultano pari ad Euro 22.510 migliaia evidenziando un incremento rispetto allo stesso periodo

dell'esercizio precedente pari ad Euro 1.251 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione dei costi per godimento beni di terzi sostenuti dalle società acquisite in data 1° aprile 2022 per Euro 1.092 migliaia. La voce accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale e in relazione agli impianti idroelettrici ed eolici siti nei territori comunali degli stessi Enti.

33. Costi del personale

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022
Salari e stipendi 16.999 15.724
Oneri sociali 5.250 5.054
Trattamento di fine rapporto 1.145 1.340
Altri costi 5 46
Costo del personale capitalizzato (7.192) (7.330)
Costi del personale 16.207 14.834

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia; gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato, nel corso del primo trimestre dell'esercizio, l'iscrizione dei costi sostenuti dalle società acquisite in data 1° aprile 2022, per un importo pari ad Euro 408 migliaia. A parità di perimetro i costi del personale passano da Euro 22.164 migliaia del periodo di confronto, ad Euro 22.991 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 827 migliaia.

Si segnala che al 30 settembre 2023 risultano iscritti i costi maturati nell'esercizio per piani di incentivazione a lungo termine per Euro 376 migliaia e piani di incentivazione a breve termine per Euro 447 migliaia. Si segnala inoltre che in osservanza dell'IFRS 2 il costo dei piani di incentivazione a lungo termine ha trovato contropartita tra le riserve di patrimonio netto. Nello specifico, Euro 55 migliaia per la quota da corrispondersi in azioni e Euro 321 migliaia tra i fondi di quiescenza per la parte in denaro. Gli importi contabilizzati in relazione ai piani di incentivazione a lungo termine si riferiscono al terzo anno del triennio 2021-2023, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

A parità di perimetro di consolidamento il costo del personale capitalizzato ha registrato un decremento pari ad Euro 207 migliaia passando da Euro 7.330 migliaia del periodo posto a comparazione, ad Euro 7.123 migliaia dell'esercizio di riferimento. I costi del personale capitalizzati dalle società oggetto dell'ampliamento del perimetro di consolidamento risultano pari ad Euro 70 migliaia.

I costi del personale hanno conseguentemente registrato un incremento complessivo pari ad Euro 1.373 migliaia.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo in forza per categoria nei periodi posti a confronto:

Descrizione 30.09.2023 Ampliamento del
perimetro
A parità di
perimetro
30.09.2022
Dirigenti 13 0 13 14
Impiegati 318 4 314 311
Operai 174 4 170 159
Totale personale dipendente 505 8 497 484

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un incremento della forza lavoro del Gruppo di 8 unità. Si segnala che, in relazione al numero di risorse correlato all'ampliamento del perimetro di consolidamento, la tabella sopra esposta rappresenta il personale di Romeo Gas S.p.A. e Serenissima S.p.A. proporzionato al solo primo trimestre 2023.

34. Altri costi di gestione

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022
Accantonamento rischi su crediti 296 0
Altri accantonamenti 0 114
Contributi associativi e ARERA 554 555
Minusvalenze 2.351 1.141
Sopravvenienze caratteristiche 769 163
Altre imposte 1.526 1.339
Altri costi 769 912
Costi per appalti 1.465 1.546
Titoli di efficienza energetica 12.139 6.718
Altri costi di gestione 19.870 12.488

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:

A parità di perimetro di consolidamento gli altri costi di gestione passano da Euro 12.488 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2022 ad Euro 19.745 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 7.257 migliaia. L'incremento registrato è principalmente spiegato dai maggiori costi sostenuti per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (Euro + 5.442 migliaia) correlati ai maggiori obiettivi di efficienza e risparmio energetico a cui sono obbligate le società del Gruppo e dalle maggiori minusvalenze per Euro 1.209 migliaia.

Come già indicato nei paragrafi precedenti, si ricorda che nel corso dell'esercizio 2022 l'Autorità ha formalmente assegnato, per l'esercizio 2023, l'obiettivo di efficienza e risparmio energetico anche alla controllata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. determinando l'iscrizione dei relativi costi. Negli esercizi precedenti la Società, nonostante che per dimensione e volumi gestiti fosse potenzialmente obbligata al conseguimento di obiettivi di risparmio energetico, non era formalmente annoverata tra le società obbligate. L'onere che la Società poteva patire era stato conseguentemente accantonato tra i fondi rischi ed oneri. L'iscrizione dei costi correlati al conseguimento degli obiettivi dell'anno solare 2023, riferiti ai primi nove mesi, è pari ad Euro 2.934 migliaia.

I costi iscritti al termine del periodo per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2023 (periodo regolamentare giugno 2023 - maggio 2024). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 30 settembre 2023 pari ad Euro 258,61 (Euro 261,7 al 30 settembre 2022).

Si segnala che l'incremento delle minusvalenze rilevate nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio è principalmente spiegata dall'attività di sostituzione dei misuratori effettuata dalle società di distribuzione del gas naturale.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di altri costi di gestione sostenuti dalle società acquisite in data 1° aprile 2022 per Euro 124 migliaia.

35. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primi nove mesi
2023 2022
Altri proventi 4.269 155
Altri proventi 4.269 155

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio gli altri proventi operativi, a parità di perimetro di consolidamento, rilevano un incremento pari ad Euro 4.175 migliaia passando da Euro 155 migliaia del 30 settembre 2023, ad Euro 4.329 migliaia del periodo di riferimento.

L'incremento registrato è principalmente spiegato dall'iscrizione del plusvalore, pari ad Euro 3.154 migliaia, generato

a seguito della cessione degli impianti di distribuzione del gas dell'Atem Udine 2 al nuovo concessionario a seguito dell'aggiudicazione della gara d'ambito.

La voce accoglie altresì il plusvalore, pari a Euro 892 migliaia, maturato in relazione alla cessione di Romeo 2 S.r.l. avvenuta nell'ambito della più ampia operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione di gas naturale effettuata con Iren S.p.A. descritta tra i fatti di rilievo di questo resoconto intermedio di gestione.

36. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022
Immobilizzazioni immateriali 28.611 26.636
Immobilizzazioni materiali 5.900 5.869
Ammortamenti diritti d'uso 924 861
Ammortamenti e svalutazioni 35.435 33.367

A parità di perimetro di consolidamento gli ammortamenti hanno registrato un incremento pari ad Euro 820 migliaia rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente passando da Euro 33.367 migliaia del periodo in comparazione, ad Euro 34.187 migliaia del 30 settembre 2023. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione delle quote di ammortamento maturate nel primo trimestre dell'anno nelle società acquisite in data 1° aprile, pari ad Euro 1.248 migliaia.

Proventi e oneri finanziari

37. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022
Interessi attivi bancari e postali 148 0
Altri interessi attivi 1.438 50
Distribuzione dividendi da società partecipate 4.228 4.306
Altri proventi finanziari 48 133
Proventi finanziari 5.862 4.489
Interessi passivi bancari 4.053 510
Interessi passivi su mutui 4.267 1.972
Altri oneri finanziari 1.537 1.188
Oneri finanziari 9.857 3.670
Quota utile/(perdita) società contabilizzate
con il metodo del PN 910 10.503
Quota utile/(perdita) società contabilizzate
con il metodo del PN 910 10.503
Totale (oneri)/proventi finanziari netti (3.085) 11.323

La voce oneri e proventi finanziari evidenzia al termine dei primi nove mesi dell'esercizio un saldo negativo pari ad Euro 3.085 migliaia che, confrontato al saldo positivo di Euro 11.323 migliaia del periodo precedente, rileva una

diminuzione di Euro 14.408 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla contrazione dei risultati conseguiti dalle società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, che hanno registrato un decremento pari ad Euro 9.593 migliaia.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, con l'iscrizione degli oneri finanziari netti maturati dalle società acquisite in data 1° aprile 2022, ha determinato l'iscrizione di oneri pari ad Euro 44 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento i proventi finanziari evidenziano, al termine dei primi nove mesi dell'anno, un incremento pari ad Euro 1.372 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. L'incremento registrato è principalmente spiegato dall'iscrizione dello sconto applicato in sede di acquisizione di crediti fiscali da superbonus 110% che ha determinato l'iscrizione di proventi finanziari per complessivi Euro 1.300 migliaia.

Al termine del periodo considerato, a parità di perimetro di consolidamento, gli oneri finanziari sono risultati pari ad Euro 9.813 migliaia, in aumento di 6.143 migliaia di Euro rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio posto in comparazione. L'incremento degli oneri finanziari è principalmente spiegato dai maggiori interessi passivi maturati sui finanziamenti a breve e a medio/lungo termine a tasso variabile per effetto dell'innalzamento dei tassi di interesse operati a partire dagli ultimi mesi del 2022, oltre che dall'incremento dell'indebitamento.

La voce quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto accoglie gli utili consolidati maturati dalla collegata Estenergy S.p.A., società partecipata al 40% dal Gruppo Ascopiave, nonché di Cogeide S.p.A. partecipata dal Gruppo Ascopiave al 18%. Al termine dei primi nove mesi i risultati consolidati delle collegate, attestandosi ad Euro 910 migliaia, evidenziano una diminuzione pari ad Euro 9.593 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Imposte

38. Imposte dell'esercizio

La tabella che segue evidenzia la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022
Imposte correnti IRES (4.286) (7.015)
Imposte correnti IRAP (1.333) (1.210)
Imposte (anticipate)/differite 2.821 1.373
Imposta sostitutiva (68) (22)
Imposte dell'esercizio (2.375) (7.090)

Le imposte maturate, a parità di perimetro di consolidamento, passano da Euro 7.090 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio precedente ad Euro 2.408 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 4.682 migliaia. Si segnala che il decremento è in parte spiegato dall'iscrizione, al termine dei primi nove mesi dell'anno precedente, del contributo straordinario sugli extra-profitti energetici, sancito nel Decreto Legge 21 del 21 marzo 2022, che la società Asco EG S.p.A. ha dovuto erogare all'erario. L'ammontare complessivo del contributo era pari ad Euro 1.515 migliaia.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022
Utile ante imposte 16.753 31.521
Imposte dell'esercizio 2.375 7.090
Incidenza sul risultato anteimposte 14,2% 22,5%

Il tax-rate registrato al 30 settembre 2023 è pari al 14,2%, mentre al termine dei primi nove mesi dell'esercizio precedente risultava pari al 22,5%. Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del

consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, dei dividendi incassati da società partecipate, dalla plusvalenza realizzata nell'ambito dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione gas e dei relativi effetti fiscali, passa dal 33,4% dei primi nove mesi dell'esercizio 2022 all'attuale 33,7%.

Risultato netto delle attività destinate alla vendita

La seguente tabella riporta il dettaglio del risultato netto delle attività destinate alla vendita nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2023 2022
Risultato di attività destinate alla dismissione 56 861
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 56 861

Il risultato netto delle attività destinate alla vendita al 30 settembre 2023 è pari ad Euro 56 migliaia. Lo stesso accoglie il risultato economico conseguito nel mese di gennaio dai rami oggetto dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione del gas naturale perfezionata con il Gruppo Iren in data 31 gennaio 2023 nonché, il risultato maturato nel corso del primo trimestre dell'anno dalle concessioni di distribuzione del gas naturale che sono state oggetto di consegna in data 1° aprile 2023 a seguito dell'aggiudicazione della gara d'ambito correlata all'Atem Udine 2.

Al fine di meglio visionare l'andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società riclassificate ai sensi di IFRS 5 si rinvia al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita".

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala che i risultati conseguiti al termine dei primi nove mesi del 2022 accoglievano ricavi non ricorrenti per complessivi Euro 6.544 migliaia. Nel corso di tale periodo le società collegate, controllate da Estenergy S.p.A., ed Amgas Blu S.r.l. (oggetto dell'operazione di partnership che ha visto coinvolti il Gruppo Ascopiave ed il Gruppo Hera nel 2019), hanno comunicato, nei termini contrattualmente previsti, il recesso anticipato da alcuni contratti di servizio in essere tra la capogruppo e le stesse società. Tale disdetta ha determinato l'iscrizione del fair value delle penali contrattualmente previste in favore di Ascopiave S.p.A..

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita

I risultati economici delle Società destinate alla vendita

La tabella di seguito riportata evidenzia il conto economico delle attività riclassificate ai sensi di IFRS 5 come destinate alla vendita. Tali dati rappresentano il risultato maturato nel corso del mese di gennaio sui rami di Romeo Gas S.p.A. ed Edigas Distribuzione Gas S.p.A. che sono stati oggetto di cessione per effetto del perfezionamento dell'accordo di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione del gas naturale tra Ascopiave ed Iren in data 31 gennaio 2023.

Gli stessi rappresentano inoltre il risultato maturato nel corso del primo trimestre dell'anno dalle concessioni di distribuzione del gas naturale che sono state oggetto di consegna in data 1° aprile 2023 a seguito dell'aggiudicazione della gara d'ambito correlata all'Atem Udine 2.

Rispetto ai risultati di Asco TLC S.p.A., il progetto di fusione in Acantho S.p.A. prevede la decorrenza dal 1° gennaio 2023 e quindi il risultato economico non è stato consolidato mentre viene esposto trai proventi finanziari il dividendo pari ad Euro 689 migliaia.

(migliaia di Euro) 30.09.2023
Ricavi 577
Totale costi operativi 381
Costi acquisto materie prime 70
Costi per servizi 148
Costi del personale 68
Altri costi di gestione 94
Altri proventi 0
Ammortamenti e svalutazioni 97
Risultato operativo 99
Proventi finanziari 0
Oneri finanziari 4
Quota utile/(perdita) società contabilizzate 0
Utile ante imposte 95
Imposte del periodo 39
Risultato del periodo 56

La tabella di seguito riportata evidenzia i saldi di stato patrimoniale al 30 settembre 2023 delle attività riclassificate ai sensi di IFRS 5 come destinate alla vendita. Tali dati rappresentano le attività e passività di Asco TLC S.p.A. che saranno oggetto di fusione in Acantho S.p.A.

(Migliaia di Euro) 30.09.2023
Attività
Attività non correnti
Avviamento 13.989
Altre immobilizzazioni immateriali 500
Immobilizzazioni materiali 10.939
Altre attività non correnti 86
Attività per imposte anticipate 180
Totale attività non correnti 25.695
Attività correnti
Rimanenze 683
Crediti commerciali 1.621
Altre attività correnti 1.746
Crediti tributari 267
Totale attività correnti 4.317
Totale attività 30.011
Passività
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri 14
Trattamento di fine rapporto 574
Altre passività non correnti 394
Passività finanziarie non correnti 157
Totale passività non correnti 1.139
Passività correnti
Debiti commerciali 436
Altre passività correnti 942
Passività finanziarie correnti 105
Totale passività correnti 1.484
Passività 2.622

Aggregazioni aziendali

ASCO TLC S.p.A.

In data 14 marzo 2023 il Gruppo Hera, tramite la controllata Acantho, e il Gruppo Ascopiave hanno perfezionato, l'acquisizione del 92% delle azioni di Asco TLC, rispettivamente con le quote del 36,8% e del 55,2%. Il closing fa seguito all'aggiudicazione a fine novembre 2022 della procedura a evidenza pubblica indetta da Asco Holding per la cessione del 92% delle azioni di Asco TLC, detenute dalla stessa Asco Holding e dalla C.C.I.A.A. di Treviso-Belluno, e alla successiva sottoscrizione in data 29 dicembre 2022 della relativa documentazione contrattuale tra il Gruppo Hera e il Gruppo Ascopiave. Il prezzo di acquisizione, regolato per cassa, è pari a 37.168 migliaia di Euro di cui Euro 22.301 migliaia versati da Ascopiave S.p.A..

Asco TLC, società attiva dal 2001 nella prestazione di servizi ICT principalmente a clienti corporate e pubbliche amministrazioni, dispone di una rilevante rete territoriale di proprietà, dislocata in Veneto e Friuli-Venezia Giulia per oltre 2.200 km di dorsali di fibra ottica, 56 ponti di diffusione radio e 24 centrali xDSL in unbundling ed eroga i propri servizi a oltre 2.700 clienti.

Il maggior valore pagato rispetto ai valori contabili del patrimonio netto alla data di acquisizione è stato prudenzialmente allocato all'avviamento.

L'aggregazione aziendale è stata provvisoriamente contabilizzata al 31 marzo 2023 secondo quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 3.62.

In particolare, il valore equo attribuito alle attività e passività identificabili nella società ASCO TLC S.p.A. alla data di acquisizione sono i seguenti:

valori contabili Maggiori valori Valori equi
pro quota allocati riscontrati
(migliaia di euro) all'acquisizione
Altre immobilizzazioni immateriali 301 301
Immobilizzazioni materiali 6.083 6.083
Altre attività non correnti 47 47
Attività per imposte anticipate 121 121
Totale attività non correnti 6.552 6.552
Rimanenze 520 520
Crediti commerciali 929 929
Altre attività correnti 823 823
Crediti tributari 148 148
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 973 973
Totale attività correnti 3.392 3.392
Totale attività 9.944 9.944
Fondi rischi ed oneri 8 8
Trattamento di fine rapporto 319 319
Altre passività non correnti 226 226
Passività finanziarie non correnti 61 61
Totale passività non correnti 614 614
Debiti commerciali 486 486
Altre passività correnti 464 464
Passività finanziarie correnti 33 33
Totale passività correnti 1.019 1.019
Totale passività 1.633 1.633
Totale attività/passività della società acquisita 8.311
Avviamento derivante dall'acquisizione 13.989
Costo totale dell'acquisizione 22.301
Totale liquidità netta della società 1.763
Pagamenti 22.301
Liquidità netta assorbita dall'acquisizione 20.538

Per maggiori informazioni sull'acquisizione si rinvia al paragrafo "Fatti di rilievo intervenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2023" e al paragrafo "Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2023" di questo resoconto intermedio di gestione.

Romeo Gas S.p.A.

In data 31 gennaio 2023 Ascopiave e Iren hanno perfezionato l'operazione di razionalizzazione di alcuni assets nell'ambito del servizio di distribuzione del gas naturale; in particolare con questa operazione il Gruppo Ascopiave ha acquisito le residue quote del 19,7% di Romeo Gas S.p.A. arrivando a detenere il 100% della società.

Il maggior valore pagato rispetto ai valori contabili del patrimonio netto ha trovato collocazione nel maggior valore rilevato negli assets acquisiti per Euro 3.357 migliaia al netto dell'effetto fiscale.

Morina S.r.l.

In data 14 aprile 2023 l'Assemblea della controllata Morina S.r.l. ha deliberato la copertura delle perdite maturate nel corso dell'esercizio 2022 e del primo trimestre 2023. La copertura delle perdite ha richiesto l'utilizzo di tutto il patrimonio netto della società nonché il versamento da parte dei Soci della quota residua. L'assemblea dei soci ha inoltre deliberato la ricostituzione del capitale sociale mediante sottoscrizione dei Soci in proporzione alla partecipazione sociale.

Il socio di maggioranza Asco Renewables S.p.A., società del Gruppo Ascopiave, si è offerto di sottoscrivere anche le quote dei Soci che non fossero stati interessati.

In data 17 maggio, decorso il termine stabilito dall'Assemblea, non essendovi stata sottoscrizione da parte degli altri Soci aventi diritto, Asco Renewables S.p.A. è subentrata nella sottoscrizione delle residue quote divenendo Socio unico di Morina S.r.l..

Acquisizione ramo d'azienda di distribuzione del gas naturale

Nel corso del mese di luglio il Gruppo Ascopiave ha acquistato un ramo d'azienda, avente ad oggetto una rete di distribuzione del gas naturale in provincia di Pavia, da Retragas. Tale acquisizione, già prevista nell'ambito della più ampia operazione avente ad oggetto Romeo Gas, è avvenuta a seguito della trasformazione della stessa infrastruttura da rete di trasporto a rete di distribuzione del gas naturale.

Il maggior valore pagato rispetto ai valori contabili del patrimonio netto alla data di acquisizione è stato prudenzialmente allocato all'avviamento.

L'aggregazione aziendale è stata provvisoriamente contabilizzata al 30 settembre 2023 secondo quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 3.62.

In particolare, il valore equo attribuito alle attività e passività identificabili del ramo alla data di acquisizione sono i seguenti:

Maggiori
valori
Valori equi
riscontrati
(Migliaia di Euro) Valori contabili allocati all'acquisizione
Attività
Attività non correnti
Altre immobilizzazioni immateriali 763 763
Attività per imposte anticipate 65 65
Totale attività non correnti 829 0 829
Totale attività correnti 0 0 0
Totale attività 829 0 829
Passività
Passività non correnti
Passività per imposte differite 2 2
Totale passività non correnti 2 0 2
Totale passività correnti 0 0 0
Passività 2 0 2
Totale attività/passività del ramo acquisito 827 0 827
Avviamento derivante dall'operazione 381
Costo totale dell'operazione 1.207
Credito finanziario iscritto quale conguaglio dell'operazione* 131
Pagamenti 1.338
Liquità netta assorbita dall'acquisizione 1.207

*si segnala che il credito finanziario iscritto quale conguaglio dell'operazione, alla data di pubblicazione del presente resoconto intermedio di gestione, risulta in corso di verifica ai sensi degli accordi contrattuali siglati.

Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 30 settembre 2023:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(Migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Patronage su linee di credito 6.307 6.307
Su esecuzione lavori 4.673 6.710
Su concessione distribuzione 6.509 6.206
Su compravendite quote societarie 0 4.832
Su contratti di locazione 0 13
Su concessioni per derivazioni acqua per utilizzo idroelettrico 53 912
Su cessione di energia prodotta da fondi rinnovabili 120 120
su occupazione spazi ed aree pubbliche 0 106
Su impianti di produzione energia rinnovabile 6.053 6.168
Totale 23.715 31.374

Garanzie in carico rilasciate da Ascopiave S.p.A. a favore di società collegate:

(Migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Patronage a copertura obbligazioni derivanti dai relativi rapporti 17.792 28.375
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 1.850 1.850
Totale 19.642 30.225

Ascopiave ha ricevuto una garanzia attiva da Hera S.p.A., pari ad Euro 962 migliaia, in relazione alle fidejussioni rilasciate dalla collegata Blue Meta S.p.A. agli uffici tecnici di finanza ed alle regioni per imposte di consumo sul gas naturale.

Garanzie in carico rilasciate da Ascopiave S.p.A. a favore di società cedute:

(Migliaia di Euro) 30 settembre 2023
Su esecuzione lavori 100
Su attività di telecomunicazione 211
Totale 311

La tabella sopra riportata evidenzia le garanzie prestate da Asco TLC S.p.A.. Si segnala che tra le stesse risultano Euro 100 migliaia di garanzie rilasciate da Ascopiave S.p.A..

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, all'emissione di prestiti obbligazionari, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Il Gruppo gestisce le proprie necessita di liquidità tramite linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso, tramite finanziamenti a medio/lungo termine con applicazione di tassi fissi e variabili e tramite l'emissione di prestiti obbligazionari con applicazione di tasso fisso.

I finanziamenti a medio lungo termine gestiti dal Gruppo, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, presentano un debito residuo al 30 settembre 2023 pari ad Euro 271.542 migliaia e scadenze comprese tra il 1° ottobre 2023 ed il 30 giugno 2040.

I finanziamenti bancari a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2023 ed il 2030, ed al 30 settembre 2023 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 183.007 migliaia (Euro 219.416 migliaia al 31 dicembre 2022), di cui Euro 101.222 migliaia oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di derivati finanziari, per i quali quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso.

Si rileva che alla data del 30 settembre 2023 gli strumenti derivati di copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativi ai finanziamenti sottoscritti con BNL, Credit Agricole – Friuladria, Intesa Sanpaolo e Mediobanca, dettagliati nei paragrafi n. 14 "Attività correnti su strumenti finanziari derivati" e n. 29 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati", presentano un mark to market complessivamente positivo per Euro 5.030 migliaia e presentano una situazione di efficacia.

Non risultano esposti al rischio tasso, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso, i finanziamenti sottoscritti con BNL, Cassa Centrale Banca e Intesa Sanpaolo, ed il finanziamento sottoscritto dalla controllata Salinella Eolico con Iccrea Banca, con debito residuo al termine del periodo di Euro 88.832 migliaia, oltre al prestito obbligazionario con debito residuo al termine del periodo di Euro 95.000 migliaia.

I finanziamenti rappresentati sono soggetti a covenants finanziari.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 19 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.

I trim 2023 II trim 2023 III trim 2023
Posizione Finanziaria Netta media 2023 (421.040) (465.890) (513.205)
Tasso medio attivo 0,926% 1,295% 0,935%
Tasso medio passivo 1,91% 2,56% 2,80%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,93% 3,29% 2,94%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 3,91% 4,56% 4,80%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,43% 0,79% 0,44%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 1,41% 2,06% 2,30%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (423.116) (468.213) (515.792)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (420.521) (465.309) (512.558) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis (2.076) (2.323) (2.587) (6.987)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points 519 581 647 1.747

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alla Posizione Finanziaria Netta media di ciascun trimestre del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 6.987 migliaia ed un miglioramento di Euro 1.747 migliaia.

Rischio di credito

Nell'ambito dell'attività di distribuzione del gas, il Gruppo presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, il cui mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario, ma la tutela del credito è supportata dall'applicazione dei meccanismi di garanzia previsti dal Codice di Rete.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive ed i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto. Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 30 settembre 2023 31 dicembre 2022
Posizione finanziaria netta a breve 282.586 134.786
Posizione finanziaria netta a lungo 243.265 277.071
Posizione finanziaria netta 525.851 411.857
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.423) (55.423)
Riserve 656.630 674.750
Utile netto non distribuito 14.435 32.664
Patrimonio netto totale 850.054 886.403
Totale fonti di finanziamento 1.375.905 1.298.260
Rapporto posizione finanziaria netta /
patrimonio netto
0,62 0,46

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 30 settembre 2023 risulta pari a 0,62, in aumento rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2022.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, peggiorata di Euro 113.995 migliaia nel corso dei primi nove mesi, e del Patrimonio Netto, che ha subito un decremento di Euro 36.349 migliaia, variazioni dovute agli investimenti effettuati, al risultato maturato nel periodo ed in parte al normale flusso connesso con l'attività ordinaria.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 30 settembre 2023 e del 31 dicembre 2022 risultano essere le seguenti:

30 settembre 2023
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair Value
Altre attività non correnti 2.879 2.879 2.879
Attività finanziarie non correnti 2.896 2.896 2.896
Crediti commerciali e altre attività correnti 119.297 119.297 119.297
Attività finanziarie correnti 963 963 963
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 19.349 19.349 19.349
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 5.110 5.110 5.110
0
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 86.172 86.172 86.172
Finanziamenti a medio e lungo termine 152.942 152.942 152.942
Altre passività non correnti 3.397 3.397 3.397
Passività finanziarie non correnti 7.048 7.048 7.048
Obbligazioni in circolazione a breve termine 7.575 7.575 7.575
Debiti verso banche e finanziamenti 295.301 295.301 295.301
Debiti commerciali e altre passività correnti 88.466 88.466 88.466
Passività finanziarie correnti 3.922 3.922 3.922
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 16 16 16
31 dicembre 2022
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair Value
Altre attività non correnti 3.747 3.747 3.747
Attività finanziarie non correnti 2.868 2.868 2.868
2.868 2.868 2.868
152.237 152.237 152.237
820 820 820
76.917 76.917 76.917
6.661 6.661 6.661
0
94.033 94.033 94.033
178.538 178.538 178.538
2.988 2.988 2.988
7.368 7.368 7.368
183.285 183.285 183.285
195.636 195.636 195.636
34.911 34.911 34.911
164 164 164

Legenda

A - Attività e passività al fair value rilevato direttamente a conto economico

B - Attività e passività al fair value rilevato direttamente a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

  • C Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)
  • D Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti "distribuzione gas", "energie rinnovabili" e "altro" i settori di attività oggetto di informativa. Nello specifico, il segmento "altro" accoglie le attività di cogenerazione, fornitura calore, servizio idrico e i risultati della capogruppo.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni riguardanti i segmenti di business del Gruppo dei primi nove mesi dell'esercizio 2023 e dei primi nove mesi dell'esercizio 2022.

9M 2023
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Energie
rinnovabili
Altro 30.09.2023
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 105.324 12.365 3.134 4.330 125.153
Ricavi intragruppo tra segmenti 4.665 1 11.887 155 (16.708) 0
Ricavi del segmento 109.989 12.366 15.021 4.485 (16.708) 125.153
Risultato ante imposte 23.208 370 (7.585) 760 16.753
9M 2022
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Energie
rinnovabili
Altro 30.09.2022
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 92.647 8.246 11.533 7.584 120.009
Ricavi intragruppo tra segmenti 4.280 0 4.327 101 (8.709) 0
Ricavi del segmento 96.927 8.246 15.860 7.685 (8.709) 120.009
Risultato ante imposte 21.043 (2.456) 11.798 1.136 31.521

Rapporti con parti correlate

30.09.2023 Ricavi costi
(migliaia di Euro) Crediti
commerciali
Altri crediti Debiti
commerciali
Altri debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Asco Holding S.p.A. 54 184 26 0 0 114 0 0 48 0
Totale controllanti 54 184 26 0 0 114 0 0 48 0
Bim Piave Nuove Energie S.r.l. 144 0 8 0 0 244 0 0 14 0
Totale società consociate 144 0 8 0 0 244 0 0 14 0
ASM Set S.r.l. 1 0 0 0 0 (1.850) 0 0 0 0
Etra Energia S.r.l. 1 0 0 0 0 (185) 0 0 0 0
Estenergy S.p.A. 265 0 0 0 0 (38.474) 0 0 0 0
Totale società collegate 267 0 0 0 0 (40.509) 0 0 0 0
Totale 465 184 33 0 0 (40.152) 0 0 62 0

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. e Asco Energy S.p.A. avevano aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A.. Lo stesso è decaduto in ragione della modifica dell'esercizio sociale di quest'ultima, che non coincide più con il 31 dicembre. Le attività e passività correnti iscritte riferiscono conseguentemente alle sole posizioni pregresse

Relativamente alle società controllanti

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

Relativamente alle società collegate:

  • verso EstEnergy S.p.A.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas Nord Est S.r.l. ed a servizi facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica sostenuti da Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas Nord Est S.r.l., AP Reti Gas S.p.A. ed Edigas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas Nord Est S.r.l., AP Reti Gas S.p.A. ed Edigas S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. e ed a servizi facility forniti da Ascopiave S.p.A..
  • verso Etra Energia S.r.l.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A..
  • verso ASM Set S.r.l.:
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas Rovigo S.r.l..

- verso Cogeide S.p.A.:

o Ricavi per servizi tecnici e di ingegneria per la gestione degli acquedotti con CART Acqua S.r.l..

Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1° gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

di cui correlate
(migliaia di Euro) 30.09.2023 A B C D
Totale
% 31.12.2022 A B C D Totale %
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento 61.727 0 0 0 0
0
0,0% 61.346 0 0 0 0 0 0,0%
Altre immobilizzazioni immateriali 697.734 0 0 0 0
0
0,0% 698.397 0 0 0 0 0 0,0%
Immobilizzazioni materiali 147.286 0 0 0 0
0
0,0% 138.432 0 0 0 0 0 0,0%
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 328.769 0 0 328.769 0
328.769
100,0% 358.029 0 0 358.029 0 358.029 100,0%
Partecipazioni in altre imprese 78.257 0 0,0% 78.257 0 0,0%
Altre attività non correnti 3.694 0 0 0 0
0
0,0% 4.625 0 0 0 0 0 0,0%
Attività finanziarie non correnti 2.896 0 0 0 0
0
0,0% 2.868 0 0 0 0 0 0,0%
Attività per imposte anticipate 39.929 0 0 0 0
0
0,0% 39.252 0 0 0 0 0 0,0%
Attività non correnti 1.360.293 0 0 328.769 0
328.769
24,2% 1.381.206 0 0 358.029 0 358.029 25,9%
Attività correnti 0 0 0,0% 0 0 0,0%
Rimanenze 13.191 0 0 0 0,0% 7.336 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali 23.859 540 144 267 0
951
4,0% 20.104 80 214 8.250 0 8.544 42,5%
Altre attività correnti 102.333 184 0 0 0
184
0,2% 133.880 174 0 0 0 174 0,1%
Attività finanziarie correnti 963 0 0 0 0
0
0,0% 820 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti tributari 6.869 0 0 0 0
0
0,0% 4.100 0 0 0 0 0 0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 19.349 0 0 0 0
0
0,0% 76.917 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 5.110 0 0 0 0
0
0,0% 6.661 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti 171.675 724 144 267 0
1.135
0,7% 249.818 254 214 8.250 0 8.718 3,5%
Attività non correnti destinate alla dismissione 30.011 0
0
0,0% 16.592 0 0 0,0%
Attività 1.561.979 724 144 329.036 0
329.904
21,1% 1.647.616 254 214 366.279 0 366.747 22,3%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0,0% 0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0
0
0,0% 234.412 0 0 0 0 0 0,0%
Azioni proprie (55.423) (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0% (55.423) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Riserve e risultato 648.566 0 0 0 0
0
0,0% 687.291 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto di Gruppo 827.554 0 0 0 0
0
0,0% 866.280 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio Netto di Minoranza 22.500 0 0 0 0
0
0,0% 20.123 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 850.054 0 0 0 0
0
0,0% 886.403 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Fondi rischi ed oneri 1.287 0 0 0 0
0
0,0% 996 0 0 0 0 0 0,0%
Trattamento di fine rapporto 4.926 0 0 0 0
0
0,0% 5.011 0 0 0 0 0 0,0%
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 86.172 94.033
Finanziamenti a medio e lungo termine 147.942 0 0 0 0
0
0,0% 178.538 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività non correnti 38.875 0 0 0 0
0
0,0% 37.458 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie non correnti 7.048 0 0 0 0
0
0,0% 7.368 0 0 0 0 0 0,0%
Passività per imposte differite 18.513 0 0 0 0
0
0,0% 19.608 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 309.763 0 0 0 0
0
0,0% 343.012 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Obbligazioni in circolazione a breve termine 7.575 0
Debiti verso banche e finanziamenti 300.301 0 0 0 0
0
0,0% 183.285 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti commerciali 67.753 26 8 0
34
-0,1% 180.195 25 66 60.968 0 61.059 33,9%
Debiti tributari 2.103 0 0 0
0
0,0% 1.336 0 0 0 0 0,0%
Altre passività correnti 22.869 0 0 0 0
0
0,0% 17.507 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie correnti 3.922 0 0 0 0
0
0,0% 34.911 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 16 0 0 0 0
0
0,0% 164 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 399.540 26 8 0 0
34
0,0% 417.398 25 66 60.968 0 61.059 14,6%
Passività non correnti destinate alla dismissione 2.622 0
0
803 0 0 0,0%
Passività 711.925 26 8 0 0
34
0,0% 761.213 25 66 60.968 0 61.059 8,0%
Passività e patrimonio netto 1.561.979 26 8 0 0
34
0,0% 1.647.616 25 66 60.968 0 61.059 3,7%

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

Conto economico complessivo consolidato

PrimI nove PrimI nove
mesi di cui correlate mesi di cui correlate
(migliaia di Euro) 2023 A B C D Totale % 2022 A B C D Totale %
Ricavi 125.153 114 244 (358) -0,3% 120.009 123 56 26.215 26.393 22,0%
Totale costi operativi 69.881 48 14 40.509 775 41.346 59,2% 66.444 47 560 0 757 1.365 2,1%
Costi acquisto altre materie prime 1.234 0 0,0% 1.659 0 0,0%
Costi per servizi 36.840 48 14 40.509 365 40.936 111,1% 37.617 47 560 757 1.365 3,6%
Costi del personale 16.207 410 410 2,5% 14.834
Altri costi di gestione 19.870 0 0,0% 12.488 0 0,0%
Altri proventi 4.269 0 0,0% 155 0 0,0%
Ammortamenti e svalutazioni 35.435 0 0 0 0 0 0,0% 33.367 0 0,0%
Risultato operativo 19.838 (162) (258) (40.509) (775) (41.704) -210,2% 20.199 75 (505) 26.215 757 25.028 123,9%
Proventi finanziari 5.862 0 0 0 0 0 0,0% 4.489
Oneri finanziari 9.857 0 0 0 0 0 0,0% 3.670
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto 910 910 910 100,0% 10.503 10.503 10.503 100,0%
Utile ante imposte 16.753 (162) (258) (39.599) (775) (40.794) (243,5%) 31.521 75 505 36.718 757 35.533 112,7%
Imposte del periodo (2.375) (7.090)
Risultato del periodo 14.378 24.431
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 56 0 0,0% 861
Risultato netto del periodo 14.435 25.292
Risultato del periodo di Gruppo 12.881 0 0 0 0 0 0,0% 25.482 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato del periodo di Minoranza 1.554 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (190) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Altre componenti del Conto Economico Complessivo (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 3.458 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell'effetto fiscale (3.190) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 39.961 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Effetto fiscale relativo alle componenti di conto economico complessivo (11.082) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 410 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale (117) (0)
Fair value valutazione partecipazione in altre imprese (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Risultato del conto economico complessivo 45 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 69.121 0
Risultato netto complessivo del gruppo (1.510) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 69.714
Risultato netto complessivo di terzi 1.556 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (593)
Utile base per azione 0,059 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,0% 0,118
Utile netto diluito per azione 0,059 0,118

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Rendiconto Finanziario consolidato

PrimI nove PrimI nove
mesi di cui correlate mesi
(migliaia di Euro) 2023 A B C D Totale 2022 A B C D Totale
Utile complessivo del periodo (1.510) 69.714
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi 1.556 (593)
Variazione fair value derivati relativi a società collegate, variazione dell'esercizio al
netto dell' effetto fiscale 11.082 0
(39.961)
0
Variazione riserve HA su MTM derivati 3.190 (3.458)
0
0
Variazione riserve su attualizzazioni TFR 117 0
(410)
0
Ammortamenti 35.435 0
33.367
0
Svalutazione dei crediti 296 0
0
0
Svalutazione immobilizzaizoni e minusvalenze 2.288 0
1.157
0
Variazione del trattamento di fine rapporto (84) (590)
0
0
Attività/passività correnti su strumenti finanziari (1.788) 0
(3.721)
0
Variazione netta altri fondi 291 0
(548)
0
Valutazione imprese collegate con il metodo patrimonio netto (910) (910) (910) (10.503) (10.503) (10.503)
Minusvalenze / (Plusvalenze) su cessioni immobilizzazioni (3.154) 0
0
0
Plusvalenze su cessioni partecipazioni (892) 0
0
0
Proventi da partecipazioni (4.228) 0
(4.307)
0
Interessi passivi pagati (9.543) 0
(2.347)
0
Imposte pagate (92) 0
(5.280)
0
Interessi passivi di competenza 9.857 0
3.641
0
Imposte di competenza 2.375 7.090
0
0
Totale rettifiche 29.951 0 0 (910) 0
(910)
(16.781) 0 0 (10.503) 0 (10.503)
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (5.855) 0
(6.114)
0
Crediti commerciali (4.070) (460) 70 7.983 7.593 (3.343) 82 (60) (13.949) (13.927)
Altre attività correnti 31.547 (10) (10) (12.620) (11) (11)
Debiti commerciali (112.412) (51) (74) (60.968) (61.093) 9.124 36 (60) (1.110) (1.134)
Altre passività correnti (3.973) (16.652)
0
0
Altre attività non correnti 931 0
2.542
0
Altre passività non correnti 1.418 0
1.816
0
Flussi operativi da attività/passività in dismissione (4) 0 0 0 0 (0)
0
0 0 0 0 0
Totale variazioni attività e passività (92.420) (521) (4) (52.985) 0
(53.510)
(25.247) 107 (120) (15.059) 0 (15.072)
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa (63.979) (521) (4) (53.895) 0
(54.421)
27.686 107 (120) (25.562) 0 (25.575)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (38.133) 0
(39.205)
0
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 9.412 0
0
0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (15.406) 0
(6.033)
0
Realizzo di immobilizzazioni materiali 64 0
0
0
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti (38.053) 0
(101.411)
0
Cessioni di partecipazioni 21.036 0
0
0
Dividendi incassati da società partecipate 23.225 0
25.276
0
variazioni interessenze su società controllate 2.162 0
Flussi di investimento da attività/passività in dismissione (772) 0
0
0
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (16.714) 0
(121.373)
0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti
(641) 0
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (50.803) 0
(103.552)
0
Accensione prestiti obbligazionari 0 69.892
0 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (29.490) 0
(7.850)
0
Accensioni finanziamenti e mutui 585.522 528.000
0
0
Rimborsi finanziamenti e mutui (448.300) 0
(384.120)
0
Esborsi relativi a diritti d'uso 0 0
0
0
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (28.172) 0
(35.757)
0
Prestiti obbligazionari (890) 0
0
0
Flussi finanziari da attività/passività in dismissione 90 0
0
0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 27.316 0
66.613
0
Variazione delle disponibilità correnti 57.568 0 0 0 0 0
(27.075)
0 0 0 0 0
Disponibilità liquide esercizio precedente 76.917 0
42.539
0
Disponibilità liquide periodo corrente 19.349 0
15.465
0
Totale Rendiconto (0) 0
0
0

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate
(migliaia di Euro) 30.09.2023 A B C D Totale % 31.12.2022 A B C D Totale %
A Disponibilità liquide 19.349 0 0% 76.917 0 0%
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0 0% 0 0 0%
C Altre attività finanziarie correnti 4.863 0 0% 6.493 0 0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0 0%
D Liquidità (A) + (B) + (C) 24.212 0 0 0 0 0 0% 83.410 0 0 0 0 0 0%
E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma
eslusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) (188.198) 0 0% (98.917) 0 0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0 0%
- di cui strumenti di debito parte corrente 0 0 0% 0 0 0%
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (118.601) 0 0% (119.280) 0 0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0 0%
G Indebitamento finanziario corrente (E) + (F) (306.798) 0 0 0 0 0 0% (218.196) 0 0 0 0 0 0%
H Indebitamento finanziario corrente netto (D) + (G) (282.586) 0 0 0 0 0 0% (134.786) 0 0 0 0 0 0%
I Debito finanziario non corrente (esclusa la parte corrente e gli
strumenti di debito) (246.161) 0 0% (279.939) 0 0%
J Strumenti di debito 0 0 0% 0 0 0%
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0 0 0% 0 0 0%
L Indebitamento finanziario non corrente (I) + (J) + (K) (246.161) 0 0 0 0 0 0% (279.939) 0 0 0 0 0 0%
M Totale indebitamento finanziario netto (H) + (L) (528.748) 0 0 0 0 0 0% (414.726) 0 0 0 0 0 0%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società consociate:

  • Bim Piave Nuove energie S.r.l.

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • Estenergy S.p.A. (Gruppo), collegata

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2023

Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio.

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale. Il Gruppo intende inoltre valorizzare il proprio investimento nelle fonti rinnovabili aumentando la presenza anche in questo settore, in linea con quanto rappresentato nel piano strategico 2022-2026 approvato nel corso del primo trimestre dell'anno.

Per quanto riguarda il segmento della vendita di gas naturale e di energia elettrica, Ascopiave, a fine 2019, ha avviato una partnership commerciale con il Gruppo Hera, attraverso la comune partecipazione ad EstEnergy. Questa società, che è a capo di un Gruppo che conta oltre un milione di clienti, è una primaria realtà con una forte presenza territoriale nel Triveneto. Ascopiave intende dare continuità alla partnership, contando tuttavia di poter esercitare l'opzione di vendita detenuta sulle proprie quote di partecipazione laddove si presentasse la necessità di finanziare delle nuove opportunità di investimento in settori che il Gruppo ritiene di maggior interesse, così come indicato nel piano strategico 2022-2026 approvato e presentato al mercato il 9 febbraio 2023.

Pieve di Soligo, 9 novembre 2023

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

G r u p p o A s c o p i a v e

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