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Ascopiave

Quarterly Report Nov 10, 2016

4357_10-q_2016-11-10_979b3077-c890-452b-800b-dcc883f03a6f.pdf

Quarterly Report

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________________________________________________________________________________________________

Resoconto intermedio di gestione

al 30 settembre 2016

INFORMAZIONI GENERALI 5
Organi sociali ed informazioni societarie 5
Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave 6
RELAZIONE SULLA GESTIONE 7
PREMESSA 7
La struttura del Gruppo Ascopiave 9
Controllo della società 11
Corporate Governance e Codice Etico 11
Rapporti con parti correlate e collegate 12
Fatti di rilievo avvenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 13
Efficienza e risparmio energetico 17
Contenziosi 19
Distribuzione dividendi 28
Azioni proprie 28
Evoluzione prevedibile della gestione 28
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 29
Altre informazioni 32
Indicatori di performance 32
Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 34
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 34
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 36
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 38
Andamento della gestione – Gli investimenti 39
Prospetti del Resoconto Intermedio di Gestione 41
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 42
Conto economico e conto economico complessivo consolidato 43
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 44
Rendiconto finanziario consolidato 45
NOTE ESPLICATIVE 46
Informazioni societarie 46
Criteri generali di redazione e principi contabili adottati 46
Utilizzo di stime 46
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in
via anticipata dal Gruppo 47
Area e criteri di consolidamento 47
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto
consolidate con il metodo del patrimonio netto 49
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO . 50
Attività non correnti 50
Attività correnti 57
Patrimonio netto consolidato 62
Passività non correnti 63
Passività correnti 66
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
CONSOLIDATO 70
Ricavi 70
Costi 71
Proventi e oneri finanziari 76
Imposte 77
Componenti non ricorrenti 77
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 77
ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30
SETTEMBRE 2016 78
Impegni e rischi 78
Fattori di rischio ed incertezza 78
Informativa di settore 83
Rapporti con parti correlate 84
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 85
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 89
Dati di sintesi al 30 settembre 2016 delle società a controllo congiunto consolidate con il
metodo del patrimonio netto 90
Obiettivi e politiche del Gruppo 93

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Allegati:

Controllo interno:

  • Dichiarazione del dirigente preposto - Attestazione alla Resoconto Intermedio di Gestione ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n. 11971.

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata carica data inizio data fine
Zugno Fulvio Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore delegato*
2014-2017 24/04/2014 Approv.bilancio 2016
Coin Dimitri Consigliere indipendente 2014-2017 24/04/2014 Approv.bilancio 2016
Pietrobon Greta Consigliere indipendente 2014-2017 24/04/2014 Approv.bilancio 2016
Paron Claudio Consigliere indipendente ** 2014-2017 19/06/2014 Approv.bilancio 2016
Quarello Enrico Consigliere 2014-2017 24/04/2014 Approv.bilancio 2016

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(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione, secondo le delibere del Consiglio di Amministrazione.

(**) Il signor Paron Claudio sostituisce il signor Piva Bruno che si è dimesso.

Soggetto carica durata carica data inizio data fine
Bortolomiol Marcellino Presidente del collegio sindacale 2014-2017 24/04/2014 Approv.bilancio 2016
Biancolin Luca Sindaco effettivo 2014-2017 24/04/2014 Approv.bilancio 2016
Alberti Elvira Sindaco effettivo 2014-2017 24/04/2014 Approv.bilancio 2016
Comitato per il controllo interno dal al Comitato per la renumerazione dal al
Coin Dimitri 29/04/2014 Approv.bilancio 2016 Coin Dimitri 29/04/2014 Approv.bilancio 2016
Quarello Enrico 29/04/2014 Approv.bilancio 2016 Quarello Enrico 29/04/2014 Approv.bilancio 2016
Paron Claudio 19/06/2014 Approv.bilancio 2016 Paron Claudio 19/06/2014 Approv.bilancio 2016

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Società di Revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

Sede legale e dati societari Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 82096 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261 e-mail : [email protected]

Investor relations Tel. +39 0438 980098 fax +39 0438 964779 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

(migliaia di Euro) Primi nove mesi 2016 % dei ricavi Primi nove mesi 2015 % dei ricavi
Ricavi 353.337 100,0% 413.413 100,0%
Margine operativo lordo 61.477 17,4% 52.113 12,6%
Risultato operativo 44.959 12,7% 35.351 8,6%
Risultato netto dell'esercizio 34.359 9,7% 27.509 6,7%

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Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015 30.09.2015
Capitale circolante netto 12.320 56.689 30.932
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 516.805 527.182 521.087
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (46.661) (49.698) (52.721)
Capitale investito netto 482.464 534.173 499.298
Posizione finanziaria netta (62.985) (114.037) (97.008)
Patrimonio netto Totale (419.479) (420.137) (402.290)
Fonti di finanziamento (482.464) (534.173) (499.298)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

Dati dei flussi monetari

(Migliaia di Euro) Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
Risultato netto del Gruppo 32.621 26.081
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 94.611 76.818
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (13.971) (12.067)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento (97.128) (149.734)
Flusso monetario del periodo (16.487) (84.983)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 28.301 100.882
Disponibilità liquide alla fine del periodo 11.814 15.900

RELAZIONE SULLA GESTIONE

PREMESSA

Il Gruppo Ascopiave chiude i primi nove mesi dell'esercizio 2016 con un utile netto consolidato di 34,4 milioni di Euro (27,5 milioni di Euro al 30 settembre 2015), con un incremento pari a 6,9 milioni di Euro, +24,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

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Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2016 ammonta a 419,5 milioni di Euro, (420,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2015) ed il capitale investito netto a 482,5 milioni di Euro (534,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2015).

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 il Gruppo ha realizzato investimenti per 14,3 milioni di Euro (12,4 milioni di Euro al 30 settembre 2015), prevalentemente nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas e nell'installazione di misuratori elettronici.

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la cogenerazione e la gestione calore.

Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 208 Comuni, (208 comuni al 31 dicembre 2015) esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 8.365 chilometri1 , (oltre 8.300 chilometri al 31 dicembre 2015) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali è svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci. In tale segmento di mercato, il Gruppo, con oltre 614 milioni di metri cubi1 di gas venduti nei primi nove mesi dell'esercizio 2016 (634 milioni di metri cubi al 30 settembre 2015) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le

1 I dati indicati relativamente alla lunghezza della rete di distribuzione e ai volumi di gas venduti sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

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Andamento della gestione

I volumi di gas venduti nei primi nove mesi dell'esercizio 2016 sono stati pari a 614,1 milioni di metri cubi, evidenziando una riduzione del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

I volumi di energia elettrica venduti sono stati pari a 282,6 GWh, con un decremento del 9,9% rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente.

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 576,3 milioni di metri cubi, con un incremento dell'1,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2015. La rete di distribuzione al 30 settembre 2016 ha una lunghezza di 8.365 chilometri (8.312 chilometri al 31 dicembre 2015).

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 si attestano a 353,3 milioni di Euro, contro i 413,4 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente. Il decremento del fatturato è determinato principalmente dalla diminuzione dei ricavi da vendita di gas naturale (-67,0 milioni di Euro), in ragione sia dei minori volumi di gas venduti che della flessione dei prezzi di vendita unitari.

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 45,0 milioni di Euro, in crescita rispetto ai 35,4 milioni di Euro dello stesso periodo dell'esercizio 2015. L'incremento è riconducibile principalmente ai migliori risultati dell'attività di vendita gas e di vendita di energia elettrica, spiegati dalla crescita della marginalità unitaria.

Il risultato netto, pari a 34,4 milioni di Euro, evidenzia un aumento rispetto ai 26,1 milioni di Euro dei primi nove mesi dell'esercizio 2015, per effetto del miglioramento del risultato operativo e del maggior risultato economico delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, che hanno più che compensato l'incremento degli oneri finanziari netti e il maggior carico fiscale per imposte sui redditi.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 30 settembre 2016 è pari a 63,0 milioni di Euro, in miglioramento di 51,1 milioni di Euro rispetto ai 114,0 milioni di Euro del 31 dicembre 2015, (al 30 settembre 2015 il saldo di Posizione Finanziaria Netta risultava pari a 97,0 milioni).

La riduzione dell'indebitamento finanziario è determinata dal cash flow del periodo (+50,9 milioni di Euro, dato dalla somma del risultato netto, degli accantonamenti e degli ammortamenti), e dalla gestione del capitale circolante che ha generato risorse finanziarie per Euro 43,7 milioni. L'attività si investimento ha assorbito risorse finanziarie per 13,6 milioni di Euro, mentre la gestione del patrimonio (distribuzione dividendi e dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto) ha assorbito risorse per 29,9 milioni di Euro.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 30 settembre 2016 è risultato pari a 0,15 (0,24 al 30 settembre 2015).

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 30 settembre 2016.

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89% ASCOTRADE 1 100% ap Reti Gas
51% $\bullet$ ETRA exergia 100% ED Reti Gas Rovigo
100% VERITAS 100% edigas
48,999% EstEnergy 48,86% SUNIGAS
49% SET.
100% Sylvetar
100% PASSED BL
80% AMGAS

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 30 settembre 2016 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 2,690 Euro per azione, con un incremento di 21,4 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2016 (2,216 Euro per azione, riferita al 4 gennaio 2016).

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La capitalizzazione di Borsa al 30 settembre 2016 risultava pari a 623,31 milioni di Euro2 .

La quotazione del titolo nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 ha registrato una performance positiva (+21,4%), seguendo il miglioramento dell'indice settoriale FTSE Italia Servizi di Pubblica Utilità (+2,6%). Hanno invece subito un peggioramento l'indice FTSE Italia All-Share (-20,0%) e l'indice FTSE Italia Star (-2,5%).

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 30 settembre 2016:

Dati azionari e borsistici 30.09.2016 30.09.2015
Utile per azione (Euro) 0,15 0,12
Patrimonio netto per azione (Euro) 1,79 1,70
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 2,690 2,060
Prezzo massimo annuo (Euro) 2,910 2,460
Prezzo minimo annuo (Euro) 2,010 1,760
Capitalizzazione di borsa (Milioni di Euro) 623,31 479,71
N. di azioni in circolazione 222.310.702 222.310.702
N. di azioni che compongono il capitale sociale 234.
411.575
234.411.575
N. di azioni proprie in portafoglio 12.100.873 12.100.873

______________________________________________________________________________________________ 2 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acsm-Agam, Hera ed Iren) al 30 settembre 2016 risultava pari a 11,7 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

Controllo della società

Alla data del 30 settembre 2016 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente il capitale di Ascopiave S.p.A. in misura pari al 61,562%.

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La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF.

Corporate Governance e Codice Etico

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività della struttura di Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio della funzione di Internal Audit, ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio delle procedure

ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

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Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e le Società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave.

La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato.

La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio:

  • Acquisto di servizi telematici e informatici dalla consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Acquisto di materiali per la produzione e di servizi di manutenzione dalla consociata SEVEN CENTER S.r.l.;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza passivi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Acquisto di gas dalla collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Servizi amministrativi e del personale dalla società Unigas Distribuzione S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Acquisto di energia elettrica dalla società Estenergy S.p.A., controllata a controllo congiunto.

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:

  • Locazione di immobili di proprietà verso la consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Locazione di immobili di proprietà verso la collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza attivi verso ASM Set S.r.l. controllata a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. ad ASM Set S.r.l., Unigas Distribuzione S.r.l., Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione e a SEVEN CENTER S.r.l.;
  • Vendita di energia elettrica verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto.

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Pasubio Servizi S.r.l., Blue Meta S.p.A. e Veritas Energia S.p.A. hanno aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le attività e passività correnti.

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione finanziaria.

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

Crediti Altri Debiti Costi Ricavi
(migliaia di Euro) commerciali crediti commerciali Altri debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
ASCO HOLDING S.P.A. 9 1.149 0 6.028 0 0 12.279 0 39 0
Totale controllanti 9 1.149 0 6.028 0 0 12.279 0 39 0
Società consociate
ASCO TLC S.P.A. 75 0 140 0 0 389 0 172 83 58
SEVEN CENTER S.R.L. 3 0 13 0 1 147 6 0 16 0
Totale consociate 77 0 127 0 1 536 6 172 99 58
Società collegate e a controllo congiunto
Estenergy S.p.A. 7 0 85 0 0 0 0 0 0 0
ASM SET S.R.L. 598 0 18 2.570 17 52 7 4.171 347 48
Unigas Distribuzione S.r.l. 28 0 636 0 0 5.868 0 72 47 0
SINERGIE ITALIANE S.R.L. 16 8.193 0 0 38.235 13 0 0 37 0
Totale collegate/controllo congiunto 635 8.193 739 2.570 38.252 5.933 7 4.243 430 48
Totale 722 9.342 866 8.598 38.253 6.469 12.291 4.415 568 106

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Fatti di rilievo avvenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2016

In data 18 gennaio 2016 Ascopiave S.p.A., insieme con altri operatori, ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la Sentenza del T.A.R. della Lombardia n. 2221/2015 concernete la regolazione tariffaria della distribuzione del gas. Nel mese di febbraio 2016 è stata approvata la Legge n. 21/2016, contenente alcune disposizioni riguardanti la distribuzione del gas. In particolare, l'articolo 3 differisce le scadenze di pubblicazione dei bandi previste dalla precedentemente normativa da un massimo di 14 mesi ad un minimo di 5 mesi, a seconda del raggruppamento di cui fa parte l'Ambito Territoriale Minimo. Scaduti i termini per la pubblicazione dei bandi da parte delle stazioni appaltanti designate dai Comuni, la nuova normativa prevede che la Regione competente sull'Ambito assegni ulteriori sei mesi per provvedere, decorsi i quali avrà facoltà di avviare la gara nominando un commissario ad acta. Decorsi due mesi in assenza di tale nomina, il Ministero dello Sviluppo Economico, sentita la Regione, potrà intervenire nominando un proprio commissario ad acta. La legge ha inoltre abolito le sanzioni in capo ai Comuni previste dalla precedente normativa nell'ipotesi di ritardata pubblicazione dei bandi di gara.

Costituzione AP Reti Gas S.p.A.

In data 18 marzo 2016 è stata costituita la società AP Reti Gas S.p.A. con capitale sociale di Euro 200 migliaia interamente versato, controllata al 100% da Ascopiave S.p.A.. La società ha ricevuto in conferimento, con efficacia dal 1 luglio 2016, il ramo d'azienda relativo alla distribuzione del gas naturale di Ascopiave S.p.A., in ottemperanza agli obblighi di separazione funzionale (unbundling) fra attività di vendita e attività di distribuzione del gas naturale integrate in uno stesso gruppo societario.

L'assetto di governance di AP Reti Gas S.p.A. è stato definito nell'ambito di un intervento strategico volto a razionalizzare la struttura societaria del Gruppo, a rinforzare la focalizzazione per attività di business e a garantire l'allineamento con la normativa unbundling.

Il Consiglio di Amministrazione di AP Reti Gas S.p.A. è interamente costituito da membri provenienti dal Top Management di Ascopiave S.p.A., in particolare, il dott. Roberto Gumirato, Direttore Generale di Ascopiave S.p.A., riveste l'incarico di Presidente non esecutivo e completano la composizione del Consiglio di Amministrazione l'ing. Antonio Vendraminelli, il dott. Giacomo Bignucolo, il dott. Riccardo Paggiaro e l'ing. Chiara Gabrel.

Aggregazione Veritas Energia S.p.A.

In data 10 febbraio 2014 era stato perfezionato l'acquisto da Veritas S.p.A. della quota rimanente del capitale di Veritas Energia S.p.A., assumendo quindi il controllo totalitario della società, a fronte del riconoscimento di un corrispettivo pari ad Euro 4 milioni, con il conseguente consolidamento integrale della società all'interno del Gruppo Ascopiave a partire dal 1° gennaio 2014.

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Il contratto di acquisizione prevedeva, a carico di Veritas S.p.A., una garanzia sui crediti verso terzi esistenti alla data del closing, tale da far fronte al loro mancato incasso entro i 24 mesi successivi, nel limite massimo di Euro 5.000 migliaia.

A tal fine la parte venditrice aveva versato ad Ascopiave S.p.A. un deposito a garanzia, fruttifero di interessi, di Euro 2.838 migliaia, iscritto fino al 31 dicembre 2015 tra le passività finanziarie, e tale liquidità era stata vincolata a mezzo di acquisto di titoli "pronti contro termine" a due anni. La differenza tra l'importo massimo della garanzia prevista nel contratto, pari ad Euro 5.000 migliaia, ed il deposito di Euro 2.838 migliaia era stata garantita da Veritas S.p.A. ad Ascopiave S.p.A. mediante idonea lettera di garanzia dalla stessa emessa.

Il 10 febbraio 2016 è giunto a scadenza il vincolo sugli importi ricevuti dalla parte cedente ed è stato conseguentemente calcolato l'importo dell'indennizzo che quest'ultima avrebbe dovuto riconoscere ad Ascopiave S.p.A. per il mancato incasso dei crediti pregressi, quantificato in Euro 396 migliaia. Successivamente si è proceduto con la restituzione del deposito residuo, unitamente alla lettera di garanzia rilasciata da Veritas S.p.A. L'indennizzo è stato iscritto tra gli altri proventi in base a quanto disposto dal principio contabile IFRS 3, in quanto l'aggregazione risultava già essere definitiva decorsi i 12 mesi dall'acquisizione.

Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2016

L'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A., riunitasi in sede ordinaria il giorno 28 aprile 2016, sotto la presidenza del dott. Fulvio Zugno, ha approvato il bilancio dell'esercizio 2015 e deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo pari a 0,15 Euro per azione. Il dividendo è stato pagato in data 11 maggio 2016, con stacco cedola il 9 maggio 2016 (record date il 10 maggio 2016).

L'Assemblea ha, inoltre, approvato la politica per la remunerazione della Società, redatta ai sensi dell'art. 123- ter del TUF.

Nella seduta, è stato altresì approvato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie a norma degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, in sostituzione e revoca della precedente autorizzazione del 23 aprile 2015.

Cessione degli impianti di cogenerazione alla controllata Veritas Energia S.p.A..

In data 30 giugno 2016 Ascopiave S.p.A. ha ceduto alla società controllata Veritas Energia S.p.A. gli impianti di cogenerazione.

DCO 205/2016/R/gas e DCO 456/2016/R/gas

In data 28 aprile 2016 l'Autorità ha emanato il documento per la consultazione DCO 205/2016/R/gas avente ad oggetto il riconoscimento dei costi relativi agli investimenti nelle reti di distribuzione del gas naturale realizzati a partire dall'anno 2017. Il documento pone in consultazione gli orientamenti iniziali dell'Autorità e prevede delle ulteriori fasi di approfondimento, con l'obiettivo di emanare il provvedimento definitivo entro il mese di dicembre 2016. L'Autorità

ha manifestato l'intenzione – con riguardo ai nuovi investimenti – di superare l'attuale criterio di riconoscimento dei costi storici e di adottare, in alternativa, dei criteri basati su metodi parametrici, illustrando tre ipotesi alternative:

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    1. la valutazione dei costi riconosciuti sulla base di costi standard;
    1. l'applicazione del metodo del price cap;
    1. l'applicazione differenziata per ambito territoriale minimo del metodo del price cap piuttosto che della valutazione a costi standard in funzione del grado di metanizzazione del territorio e delle prospettive di sviluppo del servizio.

In data 4 agosto 2016 l'Autorità ha emanato il documento per la consultazione DCO 456/2016/R/gas che illustra gli orientamenti finali per la definizione dei criteri per il riconoscimento dei costi degli investimenti. Rispetto alle tre diverse opzioni previste nel documento per la consultazione 205/2016/R/gas, l'orientamento espresso è di implementare criteri di valutazione sulla base di costi standard e che tali criteri – in ragione degli approfondimenti necessari da effettuare – trovino applicazione a partire dall'anno 2019, con riferimento agli investimenti effettuati nel 2018.

L'Autorità ha inoltre chiarito di ritenere in ogni caso necessario che siano previsti adeguati meccanismi di monitoraggio dell'efficacia della metodologia, soprattutto con riferimento all'applicazione nei contesti dove prevalgano attività di rinnovo delle reti esistenti.

Per lo sviluppo della metodologia l'Autorità ha dichiarato di voler dare seguito alla proposta avanzata da alcuni partecipanti alla consultazione di istituire un tavolo di lavoro tecnico congiunto tra le imprese di distribuzione e gli Uffici dell'Autorità, allo scopo di definire una struttura di prezzario condivisa.

Il management sta partecipando al processo di consultazione, valutando i potenziali impatti organizzativi e finanziari dell'evoluzione regolamentare.

AP Reti Gas, Società del Gruppo Ascopiave per la gestione del servizio della distribuzione e misura di gas naturale, operativa dal 1° luglio 2016

AP Reti Gas S.p.A., controllata al 100% da Ascopiave S.p.A., è operativa dal 1° luglio 2016 con un organico di circa 170 dipendenti e gestisce il servizio di distribuzione del gas naturale in 150 Comuni nelle province di Treviso, Vicenza, Venezia, Padova, Rovigo, Belluno, Varese, Piacenza e Pavia, per un totale circa 6.800 Km di rete gestita e oltre 335.400 punti di riconsegna serviti.

Ascopiave S.p.A. continua a detenere il proprio ruolo di holding e di riferimento del Gruppo per il mercato azionario, focalizzando le proprie attività sull'erogazione di servizi alle altre società del Gruppo Ascopiave.

L'operazione di conferimento del ramo distribuzione gas in AP Reti Gas S.p.A. ha consentito di dare attuazione alle disposizioni della delibera AEEGSI 296/15/R/com (articolo 17) in materia di separazione funzionale tra le attività di distribuzione e di vendita di gas naturale ed elettricità.

Dal 1° luglio ASM DG S.r.l. diventa AP Reti Gas Rovigo S.r.l.

Dal 1° luglio, in ottemperanza alla normativa dell'AEEGSI in materia di separazione funzionale (unbundling), ASM Distribuzione Gas S.r.l., società del Gruppo Ascopiave operante nel settore della distribuzione gas nell'area di Rovigo, ha assunto la denominazione di AP Reti Gas Rovigo S.r.l..

Il Gruppo Aeb-Gelsia e Ascopiave sottoscrivono una lettera di intenti per lo sviluppo di una futura operazione di aggregazione industriale.

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I Gruppi Aeb-Gelsia e Ascopiave hanno sottoscritto in data 12 luglio 2016 una lettera di intenti nella quale individuano le linee guida e i principi di un percorso finalizzato all'aggregazione delle proprie attività sia di vendita che di distribuzione di gas ed energia, con ambito territoriale focalizzato in Lombardia, ma estendibile anche ad altre realtà territoriali.

L'accordo, che prevede un periodo di esclusiva reciproca nelle trattative fissato al 31 ottobre 2016, definisce le ipotesi di riferimento, gli approfondimenti e il percorso che le Parti intraprenderanno per perfezionare l'operazione di aggregazione entro la fine dell'anno.

Ascopiave si aggiudica provvisoriamente la gara per l'acquisto del pacchetto azionario di Pasubio Group S.p.A., società attiva nella distribuzione di gas naturale in 22 comuni del Veneto con oltre 88.000 utenti serviti.

In data 12 settembre 2016, il comune di Schio, stazione appaltante dell'asta indetta per la cessione del 100% del capitale della società Pasubio Group S.p.A., ha deliberato l'aggiudicazione provvisoria ad Ascopiave S.p.A..

La società Pasubio Group S.p.A. è a capo di un gruppo attivo nella distribuzione del gas naturale operante in 22 comuni nelle province di Vicenza e Padova a favore di circa 88.000 utenti.

Secondo stime elaborate da Ascopiave S.p.A. aggregando i dati delle società appartenenti al Gruppo, Pasubio Group S.p.A. ha chiuso il 2015 con ricavi consolidati pari a 12,6 milioni di euro (12,7 milioni di euro nel 2014), un margine operativo lordo di 4,7 milioni di euro (4,4 milioni di euro nel 2014), un margine operativo netto di 2,7 milioni di euro (2,1 milioni di euro nel 2014) e un utile netto di 1,5 milioni di euro (0,7 ,milioni di euro nel 2014).

Al 31 dicembre 2015 il Gruppo aveva un patrimonio netto di 21,1 milioni di euro e presentava un indebitamento finanziario netto (aggiustato per tenere conto dell'ammontare di fatture da ricevere per canoni concessori dovuti ai comuni concedenti di competenza di esercizi precedenti al 2015) pari a 6,9 milioni di euro.

Le concessioni gestite dal Gruppo sono state affidate nella quasi totalità (20 su 22) mediante gare indette ai sensi del Decreto Legislativo n. 164/2000 (cosiddetto Decreto Letta) e avranno scadenza tra il 2018 e il 2024 (oltre il 70% degli utenti serviti sono relativi a concessioni a scadenza dicembre 2024).

Le condizioni economiche offerte da Ascopiave S.p.A. prevedono principalmente:

  • 1) l'acquisto del 100% del capitale di Pasubio Group per un prezzo (equity value) di 16,3 milioni di euro;
  • 2) l'impegno di Pasubio Group a corrispondere ad alcuni comuni concedenti (ed attuali soci di Pasubio Group) un canone integrativo una tantum pari a 5,1 milioni di euro;
  • 3) l'impegno a ripristinare a favore dei comuni anzidetti a partire dal 2017 il pagamento dei canoni annui nella misura originaria, ossia precedente alle modifiche novative intervenute fra le parti;
  • 4) l'impegno di Pasubio Group a versare anticipatamente ai comuni anzidetti un importo pari alle annualità di canone dovute per gli anni 2017 e 2018.

Facendo riferimento ai dati dell'anno 2016, Ascopiave S.p.A. stima che i maggiori canoni annualmente dovuti in conseguenza dell'impegno indicato al precedente punto 3) dovrebbero comportare maggiori costi e una conseguente riduzione dei risultati operativi per i prossimi anni di circa 1,6 milioni di euro all'anno.

L'offerta prevede un aggiustamento del prezzo in funzione della variazione della posizione finanziaria netta dalla data del 31 dicembre 2015 alla data del trasferimento delle azioni.

L'offerta presentata da Ascopiave S.p.A., ancora, prevede l'impegno al mantenimento del personale attualmente impiegato, un miglioramento della pianta organica della società, oltre che un potenziamento degli attuali presidi operativi territoriali.

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Ascopiave S.p.A., in caso i aggiudicazione definitiva e perfezionamento dell'operazione, finanzierà l'acquisizione mediate ricorso all'indebitamento finanziario.

Efficienza e risparmio energetico

Per ottemperare agli obblighi di risparmio energetico previsti dal Decreto 20 luglio 2004, Ascopiave S.p.A., nel corso del 2006 e del 2007, ha provveduto alla realizzazione di due progetti (di cui il secondo in più fasi), quali:

  • l'installazione di apparecchiature di termoregolazione e telegestione negli edifici pubblici;

  • la distribuzione a tutti i clienti domestici di lampade fluorescenti per il risparmio di energia elettrica e di un kit comprendente un erogatore a basso flusso per doccia e dei rompigetto aerati per rubinetto per il risparmio di acqua calda.

Il progetto relativo alla telegestione si è concluso nel 2009 e quello principale relativo alla distribuzione del kit risparmio energetico è cessato nel primo semestre 2010 con l'assegnazione di circa 5.000 titoli.

Nel corso del 2015 Ascopiave ha deciso di riprendere l'attività di realizzazione di progetti per l'ottenimento dei titoli ed a tal fine è stata presentata una richiesta per l'efficientamento degli impianti di preriscaldo del gas a servizio della rete di distribuzione.

Per colmare il proprio fabbisogno attuale e futuro Ascopiave S.p.A. dovrà realizzare nuovi progetti di risparmio energetico e acquistare titoli sul mercato. Con la delibera AEEG EEN 9/11 del 27 ottobre 2011 sono state emanate le nuove linee guida per il mercato dei titoli di efficienza energetica che tra l'altro prevedono un adeguamento del riconoscimento dei titoli alla vita utile del progetto, questo negli anni a venire dovrebbe aiutare l'offerta di titoli sicuramente deficitaria rispetto agli obiettivi previsti per i distributori.

In data 31 maggio 2016 Ascopiave S.p.A. ha consegnato a GSE un quantitativo di titoli superiore al 60% dell'obiettivo 2015 ad essa assegnato in ottemperanza di quanto disposto dalla vigente normativa che prevede l'applicazione di penali in caso di percentuali di conseguimento inferiori. L'obiettivo di risparmio energetico in capo alla Capogruppo Ascopiave S.p.A. per l'esercizio 2015 risultava pari a 84.057 TEE.

Per quanto attiene il 2016, Ascopiave S.p.A. ha ricevuto comunicazione dal GSE per cui è stato quantificato un obbligo di 104.012 certificati bianchi da consegnare entro il 31 maggio 2017.

In data 31 maggio 2016 Ascopiave S.p.A. ha consegnato a GSE un quantitativo di titoli superiore al 60% in ottemperanza di quanto disposto dalla vigente normativa che prevede l'applicazione di penali in caso di percentuali di conseguimento inferiori. L'obiettivo di risparmio energetico per l'esercizio 2015 risultava pari a 84.057 TEE.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

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  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) e

  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

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Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas.

La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011.

L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.

Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 86 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;
  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;
  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;
  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;
  • Euro 5.268 migliaia per il 2014.
  • Euro 5.258 migliaia per il 2015.

per complessivi Euro 30.226 migliaia.

Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti degli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92), un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014, applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.

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Contenziosi

CATEGORIA I – CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI

Alla data del 30 settembre 2016, relativamente ai rapporti concessori, non sono pendenti contenziosi amministrativi.

CATEGORIA II – CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 30 settembre 2016 sono pendenti:

COMUNE DI COSTABISSARA:

Un Giudizio innanzi alla Corte d'Appello di Venezia per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2011 al nuovo gestore), avviato dal Comune di Costabissara che, con atto notificato il 12 dicembre 2015, ha impugnato il Lodo Arbitrale del 25-26 maggio 2015, emesso all'esito del relativo procedimento. All'udienza del 19 maggio 2016, la Corte ha fissato l'udienza di precisazione delle conclusioni al 7 marzo 2019.

Il Collegio Arbitrale, con il Provvedimento anzidetto, ha condannato il Comune al pagamento della somma di Euro 3.473 migliaia, oltre ad interessi dalla data di deposito del Lodo. Ha inoltre quantificato le spese della procedura in Euro 210 migliaia (oltre IVA, CPA e spese generali), poste per due terzi in capo al Comune e per un terzo a carico di Ascopiave S.p.A.. Il Lodo è stato dichiarato esecutivo dal Tribunale di Vicenza il 7 luglio 2015.

CATEGORIA III – CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 30 settembre 2016 sono pendenti:

COMUNE DI CREAZZO:

Un Arbitrato tra Ascopiave S.p.A. ed il Comune di Creazzo per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2005 al nuovo gestore) conseguente all'esito del precedente giudizio civile,

rispetto al quale la C.d.A. di Venezia, con Sentenza n. 2178/15, in accoglimento dell'appello comunale, ha sancito la validità e l'efficacia della clausola compromissoria prevista in convenzione, con ciò annullando la Sentenza di primo grado del 25 agosto 2014, con la quale il Giudice Monocratico aveva condannato il Comune al pagamento della somma di Euro 1.678 migliaia.

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In una logica prudenziale volta ad evitare la possibile decadenza conseguente alla Sentenza 2178, in data 11 dicembre 2015, Ascopiave S.p.A., ha provveduto a notificare la Denuncia di lite per l'avvio della procedura di Arbitrato.

Sono in corso trattative per una soluzione transattiva che nel mese di agosto del presente esercizio hanno visto le parti incontrarsi al fine di addivenire ad una convergenza di intenti che permetta di sanare i motivi della lite.

COMUNE DI SANTORSO:

Un arbitrato tra Ascopiave S.p.A. ed il Comune di Santorso per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2007 al nuovo gestore). L'avvio della procedura si è reso necessario in conseguenza della Sentenza del 4 settembre 2013 con la quale il Giudice ha dichiarato l'incompetenza del Tribunale di Vicenza per la vigenza della clausola compromissoria sancita nella Convenzione originaria.

Constatato il fallimento dei tentativi di composizione bonaria, in data 12 novembre 2013, Ascopiave S.p.A. ha notificato la denuncia di lite, con la nomina ad Arbitro di parte. Il Comune, con atto del 26 novembre 2013, ha nominato il proprio Arbitro. Con provvedimento del Presidente del Tribunale di Vicenza del 31 gennaio 2014 (prodotto su istanza di Ascopiave S.p.A.) è stato nominato il terzo Arbitro e Presidente del Collegio.

Il Comune ha contestato detta procedura (fissata anche nel contratto concessorio) sostenendo l'applicabilità della novella legislativa del 2012 che, modificando il Codice dei Contratti Pubblici, ha introdotto una peculiare disciplina rispetto alle procedure arbitrali con gli Enti pubblici che prevede, tra l'altro, la nomina del terzo Arbitro in capo alla Camera Arbitrale dell'AVCP (ora ANAC).

Con Lodo parziale del 10 gennaio 2015, il Collegio ha confermato la legittimità della propria costituzione e dunque la piena legittimità a procedere.

Con Ordinanza del 27 febbraio 2015, il Collegio ha poi disposto una CTU per la determinazione della valorizzazione degli impianti.

Il CTU ha presentato la sua perizia entro il termine assegnato del 30 novembre 2015. Questa è stata duramente (e dettagliatamente) contestata dal CTP e dal legale di Ascopiave.

All'udienza del 21 dicembre 2015, il Collegio ha assegnato alle Parti termini a difesa (1 febbraio 2016) per replicare alle rispettive note depositate nel corso della medesima, relativamente agli elaborati peritali redatti dal CTU.

A fronte delle contestazioni anzidette ed alle conseguenti istanze delle Parti, il Collegio ha concesso il termine del 10 marzo 2016 per lo scambio di quesiti da porre al CTU. Ha quindi assegnato al CTU il termine del 29 aprile 2016 per rispondere ai quesiti formulati. Ascopiave S.p.A. ha provveduto di conseguenza nel termine assegnato.

All'udienza del 27 giugno 2016, il Collegio ha assegnato alle Parti i termini per le comparse conclusionali e per le eventuali repliche, rispettivamente al 21 settembre 2016 ed al 11 ottobre 2016.

CATEGORIA IV – CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2016 sono pendenti:

AEEGSI – DELIBERE ARG/GAS 241/2013 – 533/2013:

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, avverso il DM 5 febbraio 2013 che ha approvato lo schema di contratto tipo per la gestione del servizio successivo alle prossime gare d'ambito, limitatamente all'ultima parte dell'art. 21.3 ove si dispone che il gestore "eroga il servizio di default, secondo le modalità definite dall' AEEGSI". Trattasi di un'impugnativa meramente prudenziale e volta ad evitare il rischio di carenza di interesse nel giudizio principale di cui sopra. Stante il carattere strumentale e la Sentenza del 12 giugno 2014, con la quale il C.d.S. ha accolto il ricorso dell'AEEGSI ed, in conseguenza, ha annullato la Sentenza del TAR Lombardia n. 3272 del 28 dicembre 2012, il Giudizio non verrà ulteriormente coltivato.

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Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia Milano, avverso la Delibera 241/2013. Le principali motivazioni sono: la mancata previsione di remunerazione degli interventi in corso di servizio di default; la previsione di penali da ritardo, o da mancata effettuazione della disalimentazione a carico del distributore anche quando il ritardo o la mancata attuazione dipendono da cause non imputabili al distributore medesimo. Infine, in connessione con i precedenti ricorsi (all'epoca pendenti in Appello), è stata contestata la "motivazione" data al provvedimento che l'AEEGSI rinviene esclusivamente nell'esigenza di sopperire ad una sorta di "inadeguatezza" dei distributori.

L'AEEGSI è nuovamente intervenuta in materia, con le Delibere 533/2013 e 84/2014. In data 21 gennaio 2014 è stato depositato c/o il TAR Milano il ricorso avverso la Delibera 533/2013. Le motivazioni sono simili a quelle che hanno condotto all'impugnazione della Delibera 241/2013.

Ad inizio marzo 2015 è giunta notizia che, con sentenze n. 593 e 594/2015, il TAR ha respinto i ricorsi di 2i Rete Gas S.p.A. ed Italgas avverso le medesime delibere 241/2013 e 533/2013.

Anche in considerazione di dette Pronunce, l'interesse alla prosecuzione del ricorso è alquanto scemato in quanto il contesto regolatorio della materia è stato profondamente mutato dai numerosi provvedimenti normativi sopravvenuti. Vi è quindi l'esigenza di valutare eventuali altre pronunce rispetto a ricorsi presentati da altre società del settore.

LINEE GUIDA – DM 22.05.2014

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio – Roma nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico per l'annullamento del DM del 22 maggio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del V.I.R.. Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (scomputo retroattivo dei contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

In data 1 ottobre 2015, Ascopiave, con il deposito di "motivi aggiunti" al ricorso principale, ha effettivamente provveduto all'impugnazione anche del Decreto Ministeriale n. 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011. Quest'ultimo, infatti, almeno con riguardo all'art. 5, si è limitato ad introdurre la regolamentazione propria delle Linee Guida nel DM 226/2011.

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All'esito dell'udienza del 28 aprile 2016, la causa è stata posta in decisione.

Con sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016 il TAR Lazio ha respinto il ricorso per motivi aggiunti e dichiarato improcedibile il ricorso principale.

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La società, visto l'esito sfavorevole, sta valutando se appellare la decisione al Consiglio di Stato.

AEEGSI DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'AEEGSI, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

AEEGSI DELIBERA ARG/GAS 367/2014

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'AEEGSI, per l'annullamento della Delibera ARG/gas 367/2014 relativa alle modalità di riconoscimento tariffario del delta V.I.R. R.A.B. nella parte in cui prevede una regolamentazione difforme a seconda che l'aggiudicatario della Gara d'Ambito sia (nessun ristoro tariffario) o meno (pieno ristoro tariffario) "incumbent".

Con Sentenza n. 2221/2015 depositata il 19 ottobre 2015, il T.A.R., confermando la precedente (e già segnalata) Sentenza 1396/2015, ha respinto il ricorso. Sono attualmente in corso le valutazioni in ordine all'opportunità di proporre Appello.

Limitando il commento agli aspetti di maggior impatto, la Sentenza ha riconosciuto la legittimità della soluzione regolatoria asimmetrica adottata dall'Autorità, la quale prevede che, per ciascun impianto comunale, il capitale investito netto di località (RAB), riconosciuto all'aggiudicatario della gara d'ambito territoriale, sarà pari:

  • − al valore di rimborso del suddetto impianto, nel caso in cui il gestore entrante sia diverso dall'uscente;
  • − al valore attualmente riconosciuto in vigenza dell'attuale concessione comunale, nel caso in cui vi sia coincidenza tra entrante ed uscente.

Si precisa che la regolazione simmetrica si applicherà esclusivamente per il periodo di durata della prima concessione d'ambito.

Con atto notificato il 18 gennaio 2016, Ascopiave S.p.A. ha presentato appello.

In data 8 febbraio 2016 il C.d.S. ha fissato l'udienza cautelare al 31 marzo 2016. Nell'ambito della stessa i legali della società hanno chiesto una celere fissazione dell'udienza di merito (scopo primario dell'istanza cautelare era infatti quello di imprimere la maggiore accelerazione possibile al procedimento). Il C.d.S. ha calendarizzato la discussione per il prossimo 24 novembre 2016.

IMPUGNAZIONE ATTI DI GARA PASUBIO GROUP S.P.A.:

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da 2i Rete Gas S.p.A. nei confronti del Comune di Schio e di Ascopiave S.p.A. (notificato il 10 ottobre 2016), per l'annullamento, previa concessione di misure cautelari, dell'aggiudicazione provvisoria ad Ascopiave S.p.A., ovvero del bando e di tutti gli atti conseguenti, richiedendo pertanto l'aggiudicazione alla ricorrente, o in subordine la riedizione della gara.

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L'udienza cautelare si è tenuta il 9 novembre 2016.

CATEGORIA V – CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2016 sono pendenti:

ASCOPIAVE – CORPO B:

Un giudizio civile c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) successivo all'Accertamento Tecnico Preventivo, conclusosi con la relazione del CTU (nominato dal Tribunale), ed avviato da Ascopiave S.p.A. (atto di citazione del 22 agosto 2013) al fine di ottenere il risarcimento del danno per la rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B", nei confronti di: Bandiera Architetti S.R.L. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.R.L. (Appaltatore).

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La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU per ripristino integrale) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza per rifacimento integrale).

Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU, nominando un consulente d'ufficio. L'incarico è stato confermato nell'udienza del 13 marzo 2015. Ascopiave S.p.A. ha nominato proprio CTP.

Il CTU, a conclusione dell'incarico, ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, nell'ambito del quale la società ha richiesto, oltre alla somma fissata dal CTU, anche il rimborso dei costi patiti per il contenzioso. Il tentativo è fallito essenzialmente perché non vi è accordo sulla ripartizione della somma tra i soggetti debitori.

Il 10 giugno 2016, il Giudice, a scioglimento della riserva, ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusioni al 26 gennaio 2017.

ASCOPIAVE – SIDERA/FAJ COMPONENTS:

Un Giudizio civile (azione possessoria) c/o il Tribunale di Treviso (RG 7655/2015), promosso da Ascopiave S.p.A. nei confronti delle ditte Sidera e Faj Components, conseguente alla realizzazione, da parte di queste ultime, di un nuovo manufatto tecnologico (sostitutivo di un precedente silos), c/o il lato sud della proprietà Ascopiave S.p.A. in violazione delle distanze minime e della precedente transazione in essere tra le Parti. Sono inoltre in contestazione aspetti connessi alla sicurezza del personale e delle proprie strutture.

Il Giudice ha disposto la CTU.

Nel frattempo, anche su sollecitazione del medesimo CTU, si è avviato un confronto volto ad addivenire ad una soluzione transattiva. In proposito è stata redatta una bozza di accordo, allo stato non formalizzata per l'assenza di una adeguata garanzia assicurativa a favore di Ascopiave S.p.A.

Le operazioni peritali si sono concluse il 11 luglio 2016.

Il CTU ha depositato la propria relazione il 30 settembre 2016. La successiva udienza si è svolta in data 17 ottobre 2016.

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

Nel corso dell'esercizio 2008 la società Ascopiave S.p.A. è stata assoggettata a verifica fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale. Ad esito della stessa è stato emesso un Processo Verbale di Constatazione con

rilievi in merito alle imposte indirette ed a quelle dirette. Nel corso del mese di luglio 2008 la locale Agenzia delle Entrate ha emesso avviso di accertamento riprendendo interamente i contenuti del suddetto Processo Verbale di Constatazione.

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La società in data 5 febbraio 2010 ha provveduto a presentare ricorso in Commissione Tributaria Provinciale oltre versare la somma di Euro 243 migliaia a seguito iscrizione a ruolo in pendenza di giudizio.

In data 30 settembre 2010 la Commissione Tributaria Provinciale di Treviso ha pronunciato la sentenza 131/03/10 depositata in data 14 dicembre 2010 accogliendo il ricorso e riconoscendo il corretto comportamento tributario adottato da parte della società.

Successivamente l'Agenzia delle Entrate ha presentato appello avverso la sentenza di primo grado emessa dalla Commissione Provinciale di Treviso.

In data 24 settembre 2012 la Commissione Tributaria Regionale ha emesso la sentenza n. 109/30/12, depositata il 20 dicembre 2012 che ha respinto l'appello presentato dall'Agenzia delle Entrate confermando la sentenza di primo grado.

In data 26 giugno 2013 la società Ascopiave S.p.A. ha avuto evidenza del ricorso in Cassazione presentata da parte dell'Agenzia delle Entrate ed ha provveduto a costituirsi parte nel giudizio in ragione dell'esito dei precedenti giudizi. Gli amministratori, confortati dal giudizio dei professionisti incaricati, confidano nell'esito positivo della lite.

Si precisa che alcune società del gruppo nel corso degli ultimi anni sono state interessate dall'ambito normativo previsto dalla legge art. 81 commi 16-18 del D.L.25/06/2008 n. 112 convertito in legge n. 133 del 06/08/2008 e s.s.m con il quale sono state introdotte novità per i soggetti che operano nei settori energetico e petrolifero prevedendo un imposta supplementare rispetto all'IRES dovuta e denominata Addizionale Ires.

Tale imposta, che aveva la stessa base imponibile dell'IRES, ha subito nel tempo alcune variazioni di importo percentuale passando da una aliquota iniziale del 5,5% raggiungendo, nel corso del tempo anche la soglia massima del 10,5% e variando anche i parametri dimensionali al di sopra dei quali era dovuta l'imposta.

Successivamente con sentenza della Corte Costituzionale n.10 dell'11 febbraio 2015 la stessa è stata dichiarata costituzionalmente illegittima per violazione degli artt. 3 e 53 della Costituzione.

Tale declaratoria ha generato poi un'incertezza interpretativa sulla decorrenza ed efficacia della declaratoria e sulla questione del perimetro temporale di incostituzionalità; l'incertezza riguardava il fatto se l'efficacia ricomprendeva anche addizionali Ires relative ad annualità precedenti a quella in cui è stata pronunciata la sentenza.

La società ha affidato incarico ad alcuni professionisti per valutare i presupposti e le condizioni per la presentazione di istanza di rimborso dell'addizionale Ires versata per le annualità chiuse fino al 31/12/2014.

A seguito di tali verifiche, nel mese di dicembre 2015, sono state presentate istanza di rimborso relativamente alle annualità 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013 e 2014 per un importo complessivo di Euro 29.018 migliaia.

Per la presentazione delle istanze il gruppo Ascopiave ha sostenuto costi per Euro 111,2 migliaia.

Successivamente solo in relazione alla società Pasubio Servizi SpA e Veritas Energia SpA l'Agenzia delle Entrate ha rigettato l'istanza di rimborso mentre per tutte le altre società si è verificato il cosidetto silenzio diniego non essendo intervenuta risposta da parte dell'Agenzia delle Entrate entro i 90 giorni dalla presentazione dell'istanza di rimborso.

Nel mese di settembre 2016 le altre società del gruppo interessate dalla materia, hanno presentato ricorso presso le varie commissioni tributarie di competenza e nei confronti dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale di Treviso per ottenere:

a) l'annullamento del silenzio-rifiuto formatosi nei successivi 90 giorni decorrenti dalla presentazione delle istanze di rimborso dell'addizionale IRES per le varie annualità (per Pasubio e Veritas invece per ottenere l'annullamento del provvedimento di diniego del rimborso);

b) l'erogazione del rimborso richiesto, oltre agli interessi maturati e maturandi.

Allo stato attuale i procedimenti risultano pendenti e non risulta ancora fissata la prima udienza.

Ambiti territoriali

Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito.

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In particolare:

  • 1) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito (c.d. Decreti Ambiti);
  • 2) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale);
  • 3) con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 è stato approvato il regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas (c.d. Decreto Criteri).

L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.

La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all' AEEGSI, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.

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In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazioni dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.

Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011).

Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.

In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.

Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.

Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località.

L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.

Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.

Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli

ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.

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La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida. In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Tra le modifiche più significative si segnalano:

  • 1) le disposizioni concernenti la valorizzazione del rimborso degli impianti da applicarsi nel caso di insussistenza di specifici accordi tra le parti intervenuti prima dell'entrata in vigore del decreto n. 226/2011, che riprendono in larga parte quanto già previsto dalle "Linee Guida".
  • 2) l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli enti locali, soglia elevata dal precedente 5% della quota parte del vincolo dei ricavi tariffari a copertura dei costi di capitale di località, all'attuale 10%;
  • 3) la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici relativi agli investimenti di efficienza energetica oggetto di offerta, concernenti la valorizzazione degli importi da riconoscere agli enti locali ed il riconoscimento della copertura dei costi al gestore che realizza gli interventi e matura i connessi titoli di efficienza energetica.

Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.

La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nel corso dell'anno 2015 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti,

Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.

Distribuzione dividendi

In data 28 aprile 2016, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi per una somma pari ad Euro 0,15 per azione con diritto di stacco della cedola in data 9 maggio 2016, record date il 10 maggio 2016, il pagamento dei dividendi è avvenuto in data 11 maggio 2016.

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Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 30 settembre 2016 possiede per un valore pari ad Euro 17.521 migliaia (Euro 17.521 migliaia al 31 dicembre 2015), che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nell'ultimo trimestre del 2016 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio, nello svolgimento delle attività propedeutiche alle gare per l'aggiudicazione degli Ambiti Territoriali Minimi di interesse per il Gruppo. La grande maggioranza dei comuni attualmente gestiti da Ascopiave appartengono ad Ambiti per i quali è previsto un termine massimo di pubblicazione del bando di gara che supera il 31 dicembre 2016. Nonostante le stazioni appaltanti abbiano la facoltà di anticipare i tempi massimi previsti dalla normativa, non si ritiene probabile che alcune stazioni appaltanti possano pubblicare i bandi prima della fine dell'anno in corso. Valutando improbabile che ciò accada, pur non avendosi assoluta certezza dei tempi necessari per l'aggiudicazione, si ritiene che, per le prime gare, gli eventuali passaggi di gestione agli eventuali nuovi operatori aggiudicatari si concluderanno solo successivamente al termine dell'esercizio 2016, per cui il perimetro di attività del Gruppo, nell'ultimo bimestre dell'anno, non subirà dei mutamenti rispetto alla situazione attuale.

Per quanto concerne i risultati economici, si segnala che essi verranno negativamente impattati dalla rivisitazione del tasso di remunerazione del capitale previsto dai recenti provvedimenti tariffari; il tasso di rendimento reale pre-tasse per l'attività di distribuzione è stato infatti ridotto dal 6,9% del 2015 al 6,1%, determinando una attesa diminuzione dei ricavi tariffari complessivi. Tali effetti saranno almeno compensati dai risultati positivi legati ai positivi conguagli tariffari comunicati per l'anno 2015 e già rilevati nella situazione contabile al 30 settembre 2016.

Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas, formulare delle attese sull'andamento dei risultati appare maggiormente difficile, anche per l'incidenza del fattore climatico, che influisce significativamente sui consumi di gas. Al momento attuale, tuttavia, non si ritiene che nel prossimo futuro si registreranno delle sensibili variazioni nelle condizioni di redditività del business, nonostante il progredire della pressione competitiva sul mercato retail e l'impatto atteso dai provvedimenti tariffari definiti dall'AEEGSI per il mercato tutelato. Per quanto concerne l'attività di vendita dell'energia elettrica, dovrebbe confermarsi il risultato positivo già realizzato nei primi nove mesi.

I risultati potranno naturalmente essere condizionati, oltre che da eventuali nuovi provvedimenti tariffari da parte dell'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas e il Sistema Idrico – che non sono ad oggi preventivabili – anche dall'evoluzione dello scenario competitivo più generale e dalla strategia di approvvigionamento del Gruppo. Si ritiene di precisare che i risultati effettivi del 2016 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: l'evoluzione della domanda, dell'offerta e dei prezzi del gas e dell'energia elettrica, le performance operative effettive, le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo

energetico e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

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Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento. Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando la rilevante numerosità della clientela e la scarsa rischiosità fisiologica rilevata nel servizio di somministrazione del gas. A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che in questa fase dell'anno risulta pari a circa il 22,9% (37,2% al 30 settembre 2015) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

I principali impegni di pagamento aperti al 30 settembre 2016 sono associati ai contratti di fornitura del gas naturale.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 30 settembre 2016, il Gruppo Ascopiave detiene 208 concessioni (208 al 31 dicembre 2015) di distribuzione di gas naturale in tutto il territorio nazionale. In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni precedentemente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso

all'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara. Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

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A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

Il Gruppo sta tutelando le proprie ragioni patrimoniali ed economiche rispetto all'evoluzione normativa avversa sopra descritta, in particolare nei paragrafi "Ambiti territoriali" e "Contenziosi".

Evoluzione del meccanismo APR

L'AEEGSI, in virtù della legge istitutiva n. 481/95, svolge funzione di monitoraggio dei livelli dei prezzi del gas naturale e definisce le condizioni economiche di fornitura del gas ai clienti che hanno diritto al servizio di tutela. Le decisioni dell'AEEGSI in tale materia possono limitare la capacità degli operatori del gas di trasferire gli incrementi del costo della materia prima nel prezzo finale. I clienti che hanno diritto al servizio di tutela sono i clienti finali domestici e i condomini a uso domestico con consumi inferiori a 200 mila metri cubi/anno.

Nel 2013 l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI - "Autorità") ha riformato la struttura delle tariffe gas ai clienti tutelati del segmento civile con il passaggio all'indicizzazione hub della componente a copertura del costo della materia prima – quotazioni forward rilevate presso l'hub olandese TTF - in luogo della precedente prevalentemente oil-linked, in un contesto di mercato che vedeva quotazioni hub del gas significativamente inferiori rispetto a quelle dei contratti long-term indicizzati all'olio. In tale ambito, l'Autorità introduce, con la delibera 447/2013/R/gas, fra gli strumenti compensativi per gli operatori titolari di contratti di lungo termine, un meccanismo facoltativo "per la promozione della rinegoziazione dei contratti di approvvigionamento di lungo termine". Tale meccanismo di compensazione, imperniato sul cosiddetto APR (ammontare pro rinegoziazione), ha il duplice obiettivo da un lato di assicurare a tali operatori titolari di contratti di approvvigionamento long term (tipicamente oil-linked) una graduale transizione al nuovo regime dei prezzi, compensando parte dei maggiori costi di approvvigionamento long term non più recuperabili attraverso la tariffa, dall'altro di garantire i clienti tutelati nel caso di inversione di tendenza tra i prezzi spot del gas e le formule long term nei tre anni successivi alla riforma. Il periodo di riferimento del Meccanismo APR è costituito dai tre anni termici 2014/2016.

L'importo iniziale della compensazione è stato definito dall'Autorità nel 2013 per ciascun operatore sulla base della documentazione presentata, considerando il differenziale tra il costo medio efficiente teorico dei contratti di lungo periodo (cd Ptop) e il prezzo espresso dal mercato hub (riferimento TTF), attribuendo agli operatori la facoltà di aderirvi. L'Autorità ha determinato (con riferimento ai volumi della Società ed ad una lettura forward delle formule di prezzo) una compensazione totale massima per il triennio di vigenza del meccanismo pari ad Euro 11,2 milioni. La delibera prevedeva una regolazione finanziaria del corrispettivo con una proporzione, sui tre anni termici di riferimento, pari a 40/40/20%. Il meccanismo prevedeva un processo di aggiornamento dell'APR nel triennio volto a confermare il valore inizialmente previsto, ovvero, in caso di inversione tra prezzo di approvvigionamento e prezzo spot, a determinare una restituzione ai clienti finali fino a 3 volte l'importo inizialmente definito: circa Euro 33,5 milioni. In particolare, l'evoluzione al ribasso si sarebbe attivata nel caso in cui il prezzo di approvvigionamento di lungo periodo fosse risultato inferiore al prezzo spot, secondo gli indicatori e le modalità indicate nella delibera 447/2013/R/GAS. La Società non ha aderito in prima offerta al meccanismo APR posto in essere dall'AEEGSI in ragione delle, valutate sfavorevoli, condizioni di funzionamento pur impugnando, con richiesta di sospensiva, davanti al TAR della Lombardia il provvedimento stesso.

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Assunto che la Società non ritenne di aderire nel precedente biennio al meccanismo dell'APR, pur essendo titolare a mezzo della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione di contratti di approvvigionamento di lungo periodo, e che nel corso del terzo trimestre dell'esercizio 2015 ha perfezionato la rinegoziazione delle formule che regolano i prezzi di approvvigionamento del gas naturale, la Società ha ritenuto di rivalutare la posizione originariamente assunta.

L'evoluzione delle condizioni generali del mercato del gas naturale, l'effetto derivante dalla rinegoziazione delle formule di indicizzazione del contratto di lungo periodo della Società ed i ragionevoli scenari elaborati dal management, hanno segnalato come remoto il rischio di patire perdite economiche causate dall'adesione al sopradetto meccanismo. Gli stessi scenari, hanno piuttosto evidenziando, una possibile perdita di future opportunità economiche in caso di mancata adesione al meccanismo stesso. Vista la ragionevolezza degli scenari elaborati, nel corso del quarto trimestre 2015 si è ritenuto di aderire al meccanismo APR e gli effetti economici del funzionamento di tale meccanismo saranno riportati a bilancio in coerenza con le future deliberazione dell'AEEGSI in materia. Si segnala che nel corso del mese di novembre 2016 l'Autorità procederà al terzo ed ultimo aggiornamento dell'indice Ptop per l'anno termico 2016.

Il Gruppo Ascopiave, alla data di pubblicazione della presente Resoconto intermedio di gestione, ha incassato complessivamente Euro 6.838 migliaia di Euro da Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) e relativi al meccanismo descritto: Euro 1.573 migliaia nel corso del mese di giugno, ed Euro 5.266 migliaia nel mese di luglio. Gli stessi sono stati iscritti nella voce altre passività finanziarie correnti di questo resoconto nell'attesa della definizione consuntiva dell'ammontare della compensazione in capo al Gruppo che avverrà nell'ultimo bimestre dell'esercizio.

Evoluzione sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale

Alla data di chiusura della relazione finanziaria semestrale al 30 settembre 2016 non sono intervenute modificazioni regolamentari rispetto allo scenario descritto nel paragrafo "Criteri di valutazione" della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2015. Le sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale risultano tutt'ora sospese ai sensi di quanto disposto dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas e il Sistema Idrico a mezzo della delibera 276/2015/R/GAS del 9 giugno 2015. Al 30 settembre 2016 il Gruppo risulta esposto agli effetti economici negativi e positivi derivanti dalla probabile modificazione dei volumi allocati nonché dei differenziali volumetrici che naturalmente si formano nei diversi punti della rete in cui il gas naturale è oggetto di misurazione. In merito si segnala che gli effetti economici che il Gruppo ha registrato a causa della mancata esecuzione della sessione di aggiustamento interessano pertanto gli

esercizi 2013 e 2014 nonché gli effetti maturati del corso dell'esercizio 2015 e dei primi nove mesi del 2016. Si segnala altresì che non vi sono evidenze regolamentari o pattizie che permettano di stabilire quando saranno resi pubblici i risultati della prima sessione di aggiustamento valida.

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Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e i costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. La stagionalità dell'attività svolta influenza anche l'andamento della posizione finanziaria netta del Gruppo, in quanto i cicli di fatturazione attiva e passiva non sono tra loro allineati e dipendono anch'essi dall'andamento dei volumi di gas venduti e acquistati in corso d'anno. Pertanto, i dati e le informazioni contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare si segnalano i seguenti indicatori:

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico.
  • Primo margine sull'attività di vendita gas: è definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita (realizzati dalle società di vendita del Gruppo verso i clienti del mercato finale oppure nell'ambito dell'attività di vendita come grossista) e la somma delle seguenti voci di costo: costo del servizio di vettoriamento (costo espresso al lordo degli importi oggetto di elisione e rappresentato dall'importo delle tariffe di distribuzione applicate dalle società di distribuzione) e costo di acquisto del gas venduto.

  • Primo margine sull'attività di vendita energia elettrica: viene definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita di energia elettrica e la somma delle seguenti voci di costo: costo dei servizi di trasporto, dispacciamento e sbilanciamento e costo di acquisto dell'energia elettrica venduta.

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Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi dell'esercizio 2016

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 9M 2016 9M 2015 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di concessioni 176 176 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 7.826 7.727 99 1,3%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 529,7 527,9 1,9 0,4%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di concessioni 32 32 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 1.103 1.097 6 0,5%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 95,2 95,6 -0,4 -0,4%
Gruppo Ascopiave*
Numero di concessioni 192 192 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 8.365 8.263 102 1,2%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 576,3 574,6 1,6 0,3%

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* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

VENDITA DI GAS NATURALE 9M 2016 9M 2015 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Volumi di gas venduti (smc/mln)
529,2 542,8 -13,7 -2,5%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Volumi di gas venduti (smc/mln)
173,3 187,3 -14,0 -7,5%
Gruppo Ascopiave*
Volumi di gas venduti (smc/mln)
614,1 634,6 -20,5 -3,2%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA 9M 2016 9M 2015 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Volumi di energia elettrica venduti (GWh)
248,9 271,4 -22,5 -8,3%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Volumi di energia elettrica venduti (GWh)
80,2 95,8 -15,7 -16,3%
Gruppo Ascopiave*
Volumi di energia elettrica venduti (GWh)
282,6 313,7 -31,1 -9,9%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nei primi nove mesi dell'esercizio 2016 i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo consolidate al 100% sono stati 529,7 milioni di metri cubi, in crescita dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La società Unigas Distribuzione S.r.l., consolidata con il metodo del patrimonio netto, ha distribuito 95,2 milioni di metri cubi, con un decremento dello 0,4% rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio 2015.

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2016 i volumi di gas venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 529,2 milioni di metri cubi, in riduzione del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 173,3 milioni di metri cubi di gas (-7,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).

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Nei primi nove mesi dell'esercizio 2016 i volumi di energia elettrica venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 248,9 GWh, in riduzione dell'8,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 80,2 GWh di energia elettrica (-16,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).

(migliaia di Euro) Primi nove mesi 2016 % dei ricavi Primi nove mesi 2015 % dei ricavi
Ricavi 353.337 100,0% 413.413 100,0%
Costi operativi 291.860 82,6% 361.300 87,4%
Margine operativo lordo 61.477 17,4% 52.113 12,6%
Ammortamenti e svalutazioni 15.140 4,3% 14.748 3,6%
Accantonamento rischi su crediti 1.379 0,4% 2.013 0,5%
Risultato operativo 44.959 12,7% 35.351 8,6%
Proventi finanziari 196 0,1% 696 0,2%
Oneri finanziari 658 0,2% 1.103 0,3%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate
con il metodo del patrimonio netto 4.571 1,3% 4.442 1,1%
Utile ante imposte 49.067 13,9% 39.386 9,5%
Imposte del periodo 14.708 4,2% 11.877 2,9%
Utile/perdita del periodo del gruppo 34.359 9,7% 27.509 6,7%
Risultato del periodo del Gruppo 32.621 9,2% 26.081 6,3%
Risultato del periodo di Terzi 1.738 0,5% 1.427 0,3%

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Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2016 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 351.041 migliaia, in riduzione del 15,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

(migliaia di Euro) Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
Ricavi da trasporto del gas 21.347 18.846
Ricavi da vendita gas 266.587 333.619
Ricavi da vendita energia elettrica 44.542 45.687
Ricavi per servizi di allacciamento 107 828
Ricavi da servizi di fornitura calore 66 23
Ricavi da servizi di distribuzione 3.821 2.943
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 830 820
Ricavi per contributi AEEG 11.285 6.817
Altri ricavi 4.753 3.830
Ricavi 353.337 413.413

I ricavi di vendita gas passano da Euro 333.619 migliaia ad Euro 266.587 migliaia, registrando una riduzione di Euro 67.032 migliaia (-20,1%). Il decremento è dovuto sia ai minori volumi di gas venduti che alla flessione dei prezzi di vendita unitari.

I ricavi di vendita energia elettrica passano da Euro 45.687 migliaia ad Euro 44.542 migliaia, registrando un decremento di Euro 1.145 migliaia (-2,5%), principalmente per effetto dei minori volumi di energia elettrica venduti.

Il risultato operativo dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 ammonta ad Euro 44.959 migliaia, registrando un incremento di Euro 9.608 migliaia (+27,2%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il maggiore risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 154 migliaia;
  • incremento del primo margine dell'attività di vendita gas per Euro 7.570 migliaia;
  • incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica per Euro 1.937 migliaia;
  • variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo per Euro 53 migliaia.

L'incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 46.044 migliaia ad Euro 46.198 migliaia) è stato determinato da due effetti combinati: dall'applicazione della regolazione tariffaria per il periodo 2014-2019 (c.d. quarto periodo regolatorio) prevista dalla Deliberazione AEEGSI 367/2014/R/gas, il cui effetto negativo è stato compensato dall'iscrizione del differenziale positivo riscontrato tra tariffe provvisorie e definitive di perequazione dell'esercizio 2015.

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L'incremento del primo margine sull'attività di vendita gas (che passa da Euro 39.191 migliaia ad Euro 46.761 migliaia), è stato principalmente determinato dalla maggiore marginalità unitaria, a fronte dei minori volumi di gas venduti.

L'incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica, che passa da Euro 2.802 migliaia ad Euro 4.739 migliaia è da ricondurre principalmente alla maggiore marginalità unitaria, a fronte dei minori volumi di energia elettrica venduti e al positivo andamento dei costi di acquisto nel periodo.

La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari a Euro 53 migliaia, è dovuta a:

  • maggiori altri ricavi per Euro 5.601 migliaia;
  • maggiori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 5.952 migliaia;
  • minori costi del personale per Euro 55 migliaia;
  • maggiori ammortamenti su immobilizzazioni per Euro 392 migliaia;
  • minori accantonamenti per rischi su crediti per Euro 635 migliaia.

L'utile netto consolidato dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 ammonta ad Euro 34.359 migliaia, registrando una crescita di Euro 6.850 migliaia (+24,9%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • maggiore risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 9.608 migliaia;
  • maggiore risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 129 migliaia;
  • decremento dei proventi finanziari per Euro 550 migliaia;
  • decremento degli oneri finanziari per Euro 445 migliaia;
  • aumento delle imposte per Euro 2.831 migliaia, come conseguenza della maggiore base imponibile.

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 34,0% al 33,1%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

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(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015 30.09.2015
A Cassa 17 15 20
B Altre disponibilità liquide 11.797 28.286 15.879
D Liquidità (A) + (B) + (C) 11.814 28.301 15.900
E Crediti finanziari correnti 90 3.487 3.478
F Debiti bancari correnti (18.141) (88.238) (56.187)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (9.369) (9.628) (9.680)
H Altri debiti finanziari correnti (9.617) (3.708) (3.207)
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (37.127) (101.574) (69.073)
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (25.223) (69.786) (49.696)
K Debiti bancari non correnti (37.399) (43.829) (46.868)
M Altri debiti non correnti (364) (422) (444)
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (37.762) (44.250) (47.312)
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (62.985) (114.037) (97.008)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questa relazione finanziaria

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 114.037 migliaia del 31 dicembre 2015 ad Euro 62.985 migliaia del 30 settembre 2016, registrando un miglioramento di Euro 51.052 migliaia.

Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:

(Migliaia di Euro) 30.09.2016 30.09.2015
Risultato netto consolidato 34.359 27.509
Ammortamenti 15.140 14.748
Svalutazione dei crediti 1.379 2.013
(a) Autofinanziamento 50.877 44.270
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della
posizione finanziaria generata dalla gestione operativa: 43.734 32.193
(c) Variazione della posizione finanziaria generata
dall'attività operativa = (a) + (b) 94.611 76.463
(d) Variazione della posizione finanziaria generata
dall'attività di investimento (13.660) (12.338)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria (29.899) (31.461)
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) 51.052 32.665

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (lettere a + b), pari ad Euro 94.611 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 50.877 migliaia e da altre variazioni finanziarie positive per complessivi Euro 43.734

migliaia, collegate principalmente alla gestione del capitale circolante netto per Euro 48.305 migliaia e alla valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro -4.571 migliaia.

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La gestione del capitale circolante netto ha generato risorse finanziarie per Euro 48.305 migliaia ed è stata influenzata essenzialmente dalla variazione della posizione complessiva verso l'Ufficio Tecnico Imposte di Fabbricazione e Regioni che ha generato risorse finanziarie per Euro 11.692 migliaia, dalla variazione della posizione IVA che ha determinato una generazione di risorse finanziarie per Euro 4.832 migliaia, dalla variazione della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP, che ha generato risorse finanziarie per Euro 4.154 migliaia, e dalla variazione del capitale circolante netto operativo, che ha originato risorse finanziarie per Euro 14.581 migliaia. Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nel

periodo:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 30.09.2015
Rimanenze (2.163) (3.499)
Crediti e debiti commerciali 39.155 6.008
Crediti e debiti operativi (22.410) (26.863)
Fondo TFR e altri fondi 979 115
Imposte correnti 16.631 11.594
Imposte pagate (1.695) (4.074)
Crediti e debiti tributari 17.809 53.708
Attività/(passività) finanziarie correnti e non correnti 0 (355)
Variazione capitale circolante netto 48.305 36.635

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa di Euro 13.660 migliaia.

Le altre variazioni della Posizione Finanziaria Netta sono rappresentate dai dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, che hanno generato risorse per Euro 5.980 migliaia, e dalla distribuzione dei dividendi per Euro 35.569 migliaia. Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le altre variazioni della posizione finanziaria intervenute nel periodo:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 30.09.2015
Dividendi distribuiti ad azionisti Ascopiave S.p.A. (33.347) (33.332)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (2.222) (1.768)
Dividendi/(copertura perdite) società collegate o a controllo congiunto 5.980 3.369
Altri movimenti di patrimonio netto (310) 270
Altre variazioni della posizione finanziaria (29.899) (31.461)

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2016 il Gruppo ha realizzato investimenti per Euro 14.302 migliaia.

I costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale, pari ad Euro 12.809 migliaia, sono relativi alla realizzazione di allacciamenti per Euro 3.527 migliaia, alla realizzazione ed alla manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale per Euro 4.881 migliaia e all'installazione/sostituzione di misuratori e all'installazione di correttori per Euro 4.391 migliaia.

INVESTIMENTI (migliaia di Euro) Primi
nove mesi
2016
Primi
nove mesi
2015
Allacciamenti 3.527 2.443
Concessioni 0
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 4.084 4.624
Misuratori 4.391 3.899
Manutenzioni e Impianti di riduzione 807 698
Investimenti metano 12.809 11.664
Terreni e Fabbricati 554 98
Attrezzature 14 99
Arredi 17 2
Automezzi 318 175
Hardware e Software 134 91
Lista clienti
Altri investimenti 457 236
Altri investimenti 1.492 701
Investimenti 14.302 12.365

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Gruppo Ascopiave

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Prospetti del Resoconto Intermedio di Gestione

al 30 settembre 2016

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

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(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento (1) 80.758 80.758
Altre immobillizzazioni immateriali (2) 316.155 316.659
Immobilizzazioni materiali (3) 32.560 34.987
Partecipazioni (4) 65.864 68.078
Altre attività non correnti (5) 13.566 15.366
Attività non correnti su strumenti finanziari derivati (6) 339
Crediti per imposte anticipate (7) 7.562 11.333
Attivita non correnti 516.805 527.182
Attività correnti
Rimanenze (8) 5.740 3.577
Crediti commerciali (9) 61.934 172.022
Altre attività correnti (10) 39.764 46.518
Attività finanziarie correnti (11) 90 3.487
Crediti tributari (12) 1.178 1.368
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (13) 11.814 28.301
Attività correnti su strumenti finanziari derivati (14) 428
Attività correnti 120.949 255.272
Attività 637.755 782.454
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie 17.521 17.521
Riserve 198.113 198.374
Patrimonio netto di Gruppo 415.004 415.264
Patrimonio Netto di Terzi 4.476 4.873
Patrimonio netto Totale (15) 419.479 420.137
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri (16) 6.965 7.360
Trattamento di fine rapporto (17) 4.432 3.864
Finanziamenti a medio e lungo termine (18) 37.399 43.829
Altre passività non correnti (19) 19.801 18.903
Passività finanziarie non correnti (20) 364 422
Debiti per imposte differite (21) 15.463 19.571
Passività non correnti 84.423 93.948
Passività correnti
Debiti verso banche e finanziamenti (22) 27.510 97.866
Debiti commerciali (23) 53.268 122.823
Debiti tributari (24) 1.155 397
Altre passività correnti (25) 42.179 43.324
Passività finanziarie correnti (26) 9.617 3.708
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (27) 123 252
Passività correnti
Passività
133.852
218.275
268.370
362.317
Passività e patrimonio netto 637.755 782.454

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa relazione finanziaria

Conto economico e conto economico complessivo consolidato

(migliaia di Euro) Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
Ricavi (28) 353.337 413.413
Totale costi operativi 293.238 363.313
Costi acquisto materia prima gas (29) 169.292 237.657
Costi acquisto altre materie prime (30) 14.717 15.315
Costi per servizi (31) 77.611 83.221
Costi del personale (32) 16.043 16.098
Altri costi di gestione (33) 15.729 11.427
Altri proventi (34) 155 405
Ammortamenti e svalutazioni (35) 15.140 14.748
Risultato operativo 44.959 35.351
Proventi finanziari (36) 196 696
Oneri finanziari (36) 658 1.103
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto (36) 4.571 4.442
Utile ante imposte 49.067 39.386
Imposte del periodo (37) 14.708 11.877
Risultato netto del periodo 34.359 27.509
Risultato del periodo di Gruppo 32.621 26.081
Risultato del periodo di Terzi 1.738 1.427
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell' effetto
fiscale
863
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti al netto
dell'effetto fiscale
(310) 58
Risultato del conto economico complessivo 34.912 27.567
Risultato netto complessivo del gruppo 33.086 26.138
Risultato netto complessivo di terzi 1.825 1.428
Utile base per azione 0,147 0,117
Utile netto diluito per azione 0,147 0,117

________________________________________________________________________________________________

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa relazione finanziaria

N.b.:L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico del periodo dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

(Euro migliaia) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 01/01/2016 234,412 46,882 (17,521) (99) 108,578 43,014 415,264 4,873 420,137
Risultato del periodo 32,621 32,621 1,738 34,359
Altri movimenti 768 768 95 863
Attualizzazione TFR IAS 19 del periodo (302) (302) (8) (310)
Totale risultato conto economico complessivo (302) 768 32,621 33,086 1,825 34,912
Destinazione risultato 2015 43,014 (43,014) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (33,347) (33,347) (33,347)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (0) (2,222) (2,222)
Saldo al 30/09/2016 234,412 46,882 (17,521) (401) 119,013 32,621 415,004 4,476 419,479

________________________________________________________________________________________________

(Euro migliaia) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali
IAS 19
Altre
riserve
Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di
Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 01/01/2015 234.412 46.882 (17.660) (286) 106.426 35.583 405.357 4.309 409.666
Risultato del periodo 26.081 26.081 1.427 27.509
Attualizzazione TFR IAS 19 del periodo 57 57 1 58
Totale risultato conto economico complessivo 57 (0) 26.081 26.139 1.428 27.567
Destinazione risultato 2014 35.583 (35.583) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (33.332) (33.332) (33.332)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (0) (1.768) (1.768)
Altri movimenti (50) (50) (6) (56)
Piani incentivazione a lungo termine 138 74 212 212
Saldo al 30/09/2015 234.412 46.882 (17.522) (228) 108.701 26.081 398.324 3.964 402.289

Rendiconto finanziario consolidato

( migliaia d i Euro) Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Utile netto del periodo di gruppo 32.621 26.081
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi 1.738 1.427
Ammortamenti 15.140 14.748
Svalutazione dei crediti 1.379 2.013
Variazione del trattamento di fine rapporto 569 (48)
Attività/passività correnti su strumenti finanziari (897) 0
Variazione netta altri fondi 411 163
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (4.571) (4.442)
Interessi passivi pagati (555) (1.067)
Imposte pagate (1.695) (4.074)
Interessi passivi di competenza 599 1.080
Imposte di competenza 14.708 11.594
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (2.163) (3.499)
Crediti commerciali 108.709 72.584
Altre attività correnti 6.754 18.383
Crediti tributari e debiti tributari 0 35
Debiti commerciali (69.555) (66.576)
Altre passività correnti (12.504) 4.629
Altre attività non correnti 1.800 2.387
Altre passività non correnti 2.124 1.397
Totale rettifiche e variazioni 61.991 50.737
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 94.611 76.818
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (13.498) (11.903)
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 640 27
Investimenti in immobilizzazioni materiali (804) (462)
Realizzo di immobilizzazioni materiali 2 0
Altri movimenti di patrimonio netto (310) 270
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (13.971) (12.067)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti (58) (45)
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (45.287) (45.572)
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti 9.306 7.614
Accensioni finanziamenti e mutui 76.000 66.500
Rimborsi finanziamenti e mutui (107.500) (146.500)
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (33.347) (33.332)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (2.222) (1.768)
Dividendi società a controllo congiunto 5.980 3.369
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (97.128) (149.734)
Variazione delle disponibilità liquide (16.487) (84.983)
Disponibilità correnti periodo precedente 28.301 100.882
Disponibilità correnti periodo corrente 11.814 15.900

________________________________________________________________________________________________

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa relazione finanziaria

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano.

________________________________________________________________________________________________

Al 30 settembre 2016 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575 era detenuto per il 61,56% da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.

La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione del Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2016 del Gruppo Ascopiave è stato autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 novembre 2016. Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

I risultati economico-finanziari del Gruppo al 30 settembre 2016 e dei periodi posti a confronto, sono stati redatti secondo gli International Financial Reporting Standards (IFRS), emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), omologati dall'Unione Europea e in vigore alla data di redazione del presente Resoconto Intermedio di Gestione.

I principi contabili adottati per la predisposizione del presente Resoconto Intermedio di Gestione sono altresì i medesimi utilizzati per il bilancio consolidato del Gruppo Ascopiave chiuso al 31 dicembre 2015 e sono stati applicati in modo coerente per tutti i periodi.

I risultati del Resoconto Intermedio di Gestione non sono sottoposti a revisione contabile.

Utilizzo di stime

La redazione del resoconto intermedio dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 abbreviato richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.

Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo " Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo

________________________________________________________________________________________________

Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o miglioramento emanato ma non ancora in vigore.

Area e criteri di consolidamento

Nel bilancio consolidato sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità (incluso le entità strutturate) quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nel Bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti.

Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. "partial goodwill method"); in relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento (goodwill negativo) di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento (goodwill negativo) è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo.

Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è

inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

________________________________________________________________________________________________

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

Le situazioni contabili delle Società controllate e a controllo congiunto utilizzate al fine della predisposizione del Bilancio Consolidato dei primi tre mesi dell'esercizio 2016 Abbreviato sono quelle approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del Patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 30 settembre 2016 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

Denominazione Sede legale Quota di pertinenza
del gruppo
Quota di controllo
diretto
Quota di controllo
indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
Ascotrade S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 89,00% 89% 0%
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Etra Energia S.r.l. Cittadella (PD) 100.000 51,00% 51% 0%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 100% 0%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Amgas Blu S.r.l. Foggia (FG) 10.000 80,00% 80% 0%
Blue Meta S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 606.123 100,00% 100% 0%
Pasubio Servizi S.r.l. Schio (VI) 250.000 100,00% 100% 0%
Veritas Energia S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto
ASM Set S.r.l. (1) Rovigo (RO) 200.000 49,00% 49% 0%
Estenergy S.p.A. (2) Trieste (TS) 1.718.096 48,999% 48,999% 0%
Unigas Distribuzione S.r.l. (3) Nembro (BG) 3.700.000 48,86% 48,86% 0%
Società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto
Sinergie Italiane Sr.l. in liquidazione Milano (MI) 1.000.000 30,94% 30,94% 0%

(1) Controllo congiunto con ASM Rovigo S.p.A.;

(2) Controllo congiunto con AcegasApsAmga S.p.A.;

(3) Controllo congiunto con Anita S.p.A..

Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2015 si segnala che in data 18 marzo 2016 è stata costituita la società AP Reti Gas S.p.A., controllata al 100% da Ascopiave S.p.A. e che dal 1° luglio 2016, in ottemperanza alla normativa dell'AEEGSI in materia di separazione funzionale (unbundling), ASM Distribuzione Gas S.r.l. ha assunto la denominazione di AP Reti Gas Rovigo S.r.l..

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

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Descrizione Ricavi delle vendite
e delle prestazioni
Risultato netto Patrimonio netto Posizione
finanziaria netta
(disponibilità)
Principi contabili
di riferimento
Amgas Blu S.r.l. 12.563 1.404 1.669 (2.109) Ita Gaap
AP Reti Gas S.p.A. 19.381 4.603 303.343 (11.622) IFRS
Ascopiave S.p.A. 52.721 34.372 393.979 124.762 IFRS
Ascotrade S.p.A. 199.683 12.727 27.475 (25.405) IFRS
Blue Meta S.p.A. 46.355 3.767 8.608 (11.016) Ita Gaap
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 3.846 867 10.010 (129) Ita Gaap
Estenergy S.p.A. 84.477 5.624 18.760 (11.042) IFRS
Etra Energia S.r.l. 5.073 277 699 (951) Ita Gaap
Pasubio Servizi S.r.l. 23.929 2.255 5.135 (8.731) Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 3.220 915 13.640 (1.021) Ita Gaap
ASM Set S.r.l. 16.825 1.280 1.549 (3.045) Ita Gaap
Unigas Distribuzione S.r.l. 12.071 2.005 40.450 2.251 Ita Gaap
Veritas Energia S.p.A. 57.898 2.479 4.400 (793) Ita Gaap

L'omogeneizzazione dei bilanci delle società controllate redatti secondo i principi contabili nazionali avviene in sede di consolidamento.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

________________________________________________________________________________________________

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 80.758 migliaia al 30 settembre 2016, non rileva variazioni rispetto al 31 dicembre 2015. L'importo iscritto si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione e vendita di gas naturale.

L'avviamento ai sensi del Principio Contabile Internazionale 36 non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile l'avviamento viene allocato alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas) e alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di vendita del gas naturale (CGU vendita gas). La ripartizione dell'avviamento alle due CGU sopradescritte è la seguente:

(migliaia di Euro) 31.12.2015 Incrementi Decrementi 30.09.2016
Distribuzione gas naturale 24.396 24.396
Vendita gas naturale 56.362 56.362
Totale avviamento 80.758 80.758

Al 30 settembre 2016 considerato l'esito dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2015, l'evoluzione nel periodo degli indicatori esterni e dei valori interni a suo tempo utilizzati per la stima dei valori recuperabili dalle singole unità generatrici di flussi di cassa, e, visto che non sono emersi significativi nuovi indicatori di impairment da considerare, gli amministratori non hanno ritenuto necessario rieffettuare un full impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine di ogni periodo considerato:

30.09.2016 31.12.2015
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 4.910 (4.474) 435 4.886 (4.321) 565
Concessioni, licenze, marchi e diritti 9.933 (4.651) 5.282 9.933 (4.096) 5.837
Altre immobillizzazioni immateriali 25.632 (16.704) 8.927 25.631 (14.838) 10.793
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 530.851 (240.780) 290.071 520.579 (230.243) 290.336
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 11.439 0 11.439 9.128 0 9.128
Altre immobillizzazioni immateriali 582.769 (266.615) 316.155 570.163 (253.503) 316.659

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel periodo considerato:

31.12.2015 30.09.2016
(migliaia di Euro) Valore
netto
contabile
Variazione
dell'esercizio
Decremento Ammortamenti
dell'esercizio
Decremento
fondi
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 565 23 153 435
Concessioni, licenze, marchi e diritti 5.837 (0) 555 5.282
Altre immobillizzazioni immateriali 10.793 1 1.867 8.927
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 290.336 10.818 550 10.789 (256) 290.071
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 9.128 2.656 346 0 11.439
Altre immobillizzazioni immateriali 316.659 13.498 896 13.362 (256) 316.155

________________________________________________________________________________________________

Gli investimenti realizzati nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 risultano pari ad Euro 13.498 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso dei nove mesi la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" ha registrato investimenti pari ad Euro 23 migliaia spiegati dall'acquisto di un software applicativo.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

In questa voce sono iscritti i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. Nel corso del periodo la voce non ha registrato incrementi e la variazione è spiegata dalle quote di ammortamento. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

In questa voce è iscritto il valore equo delle liste clienti che derivano da acquisizioni di aziende operanti nel settore della vendita di gas naturale e energia elettrica avvenute nei precedenti esercizi. L'analisi degli switching della clientela effettuata al termine dei primi nove mesi non ha evidenziato percentuali di switch-out superiori alla percentuale di ammortamento prevista e pertanto la vita utile delle stesse (10 anni) non ha richiesto modifiche o svalutazioni.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Al termine dei primi nove mesi la voce ha registrato investimenti pari ad Euro 10.818 migliaia, e sono principalmente relativi alla realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale per Euro 1.802 migliaia, della rete di distribuzione per Euro 5.454 migliaia e degli allacciamenti alla stessa migliaia per Euro 1.389 migliaia nonché all'installazione di contatori per Euro 1.403 migliaia. Quest'ultimi sono principalmente correlati dalla campagna di sostituzione dei contatori cosiddetti tradizionali a favore dell'installazione di misuratori elettronici, in adempimento alla delibera 155 dell'AEEGSI.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da AEEGSI in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha

determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine dei primi nove mesi dell'esercizio. La voce ha registrato una variazione pari ad Euro 2.656 migliaia ed è spiegata dagli investimenti realizzati nel corso dei primi nove mesi, i quali sono stati parzialmente compensati dalla riclassifica delle immobilizzazioni iscritte al termine dell'esercizio 2015 ed i cui lavori sono stati completati nel periodo di riferimento.

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3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni periodo considerato:

30.09.2016 31.12.2015
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 36.975 (9.429) 27.546 36.575 (8.629) 27.945
Impianti e macchinari 2.599 (1.070) 1.530 4.576 (1.879) 2.697
Attrezzature industriali e commerciali 3.185 (2.650) 536 3.172 (2.539) 633
Altri beni 15.784 (12.963) 2.821 15.354 (12.232) 3.122
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 128 0 128 590 0 590
Immobilizzazioni materiali 58.672 (26.111) 32.560 60.266 (25.278) 34.987

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel periodo considerato:

31.12.2015 30.09.2016
(migliaia di Euro) Valore
netto
contabile
Variazione
dell'esercizio
Decremento Ammortamenti
dell'esercizio
Riclassifiche
contributi
ricevuti per la
realizzazione
degli impianti
Decremento
fondi
ammortamento
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 27.945 542 826 (116) 27.546
Impianti e macchinari 2.697 153 129 (1.191) 1.530
Attrezzature industriali e commerciali 633 18 115 536
Altri beni 3.122 430 731 2.821
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 590 (356) 2 0 (104) 128
Immobilizzazioni materiali 34.987 787 2 1.801 (1.411) 0 32.560

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio di riferimento i contributi ricevuti per la realizzazione degli impianti di cogenerazione siti nel veneziano sono stati oggetto di riclassifica per complessivi Euro 1.411 migliaia andando a diminuire il valore netto contabile delle immobilizzazioni iscritte di pari importo. Gli stessi, al termine dell'esercizio precedente, risultavano iscritti nella voce altre passività correnti e non correnti e contabilizzati a conto economico in coerenza con la vita utile degli impianti.

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Al termine del periodo la voce ha evidenziato incrementi pari ad Euro 542 migliaia e la variazione è principalmente spiegata dai costi sostenuti per l'ammodernamento di sedi aziendali.

Impianti e macchinario

La voce impianti e macchinari passa da Euro 2.697 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 1.530 migliaia del 30 settembre 2016. La variazione è principalmente spiegata dalla riclassifica dei contributi ricevuti per la realizzazione degli impianti di cogenerazione.

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Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali", ha registrato investimenti per Euro 18 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto di strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione, ed all'attività di misura.

Altri beni

Gli investimenti realizzati nel corso dei primi nove mesi risultano pari ad Euro 430 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di autoveicoli aziendali per Euro 285 migliaia nonché di hardware e telefonia per Euro 112 migliaia.

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici. Nel corso dei primi nove mesi la voce ha registrato una variazione negativa pari ad Euro 356 migliaia in ragione della riclassifica delle immobilizzazioni che risultavano in corso al termine dell'esercizio 2015 ed i cui lavori sono stati completati nel semestre di riferimento.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto ed in altre imprese considerati al termine di ogni periodo considerato:

31.12.2015
Valore netto Incremento Decremento Valore netto
(migliaia di Euro)
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto
68.078 3.729 5.943 65.864
Partecipazioni in altre imprese 1 0 1
Partecipazioni 68.078 302.470 5.943 65.864

Partecipazioni in Imprese a controllo congiunto

Le Partecipazioni in imprese a controllo congiunto passano da Euro 68.078 migliaia ad Euro 65.864 migliaia con un decremento di Euro 2.214 migliaia. In particolare, il decremento è principalmente spiegato dai dividendi distribuiti dalle società a controllo congiunto per Euro 5.943 migliaia di cui Estenergy S.p.A. Euro 4.378 migliaia, ASM Set S.r.l. Euro 881 migliaia e Unigas Distribuzione S.r.l. Euro 684 migliaia, parzialmente compensato dei risultati conseguiti nei primi nove mesi dell'esercizio 2016 per Euro 3.766 migliaia di cui Estenergy S.p.A. Euro 2.291 migliaia, ASM Set S.r.l. Euro 493 migliaia e Unigas Distribuzione S.r.l. Euro 982 migliaia.

La valutazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto con il metodo del patrimonio netto e i dati economici e patrimoniali delle stesse sono esposti al paragrafo "Dati di sintesi al 30 settembre 2016 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto" delle Note Esplicative.

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Partecipazioni in Imprese Collegate

Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Il Gruppo detiene una partecipazione pari al 30,94% nella società collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, dalla quale approvvigiona parte del fabbisogno di gas naturale. La collegata chiude il proprio esercizio sociale al 30 settembre.

Il perimetro operativo della collegata, nel corso dell'esercizio 2015-2016, è limitato all'importazione del gas russo e alla cessione dello stesso alle società di vendita partecipate dai soci oltre che alla gestione di accordi, transazioni e liti relative alla regolazione di rapporti contrattuali, perfezionati in esercizi precedenti alla messa in liquidazione.

Nel corso del mese di agosto dell'esercizio 2013 la collegata ha finalizzato la ricontrattazione dei prezzi di acquisto del gas naturale dei contratti "Take or pay" con l'unico fornitore "Gazprom Export LLC"; l'effetto economico positivo della ricontrattazione è perdurato nel biennio termico 2013-2014 e 2014-2015.

Nel corso del mese di settembre 2015 la collegata ha siglato la seconda rinegoziazione del contratto "long term" con lo stesso fornitore; la stessa ha avuto come focus principale la rinegoziazione del prezzo di acquisto della materia prima ed, al contempo, è stato possibile pervenire ad una significativa riduzione delle quantità minime contrattuali. Gli effetti economici di suddetta rinegoziazione si estenderanno nel triennio termico 2015/2016 – 2017/2018.

Sulla base dei risultati del bilancio relativo all'esercizio 2015-2016, come approvato dall'assemblea dei soci in data 18 dicembre 2015 e dei dati operativi preconsuntivi dell'esercizio 2015-2016 rielaborati secondo principi contabili internazionali, considerando la collegata in condizioni di continuità aziendale, si quantifica in Euro 14.698 migliaia il deficit patrimoniale accumulato, di cui Euro 4.547 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave. In virtù del fatto che il deficit patrimoniale della collegata al 31 dicembre 2015 ammontava ad Euro 17.300 migliaia, di cui Euro 5.353 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave, gli Amministratori hanno rilasciato il relativo fondo per rischi ed oneri stanziato a copertura del deficit patrimoniale della collegata del differenziale maturato nel periodo e corrispondente ad Euro 805 migliaia con impatto positivo a conto economico (Euro 1.270 migliaia al 30 settembre 2015).

Si riportano di seguito i dati essenziali della partecipazione nella società collegata al 30 settembre 2016, al 31 dicembre 2015 ed al 30 settembre 2015:

Gruppo Ascopiave

(Valori riferiti al pro-quota di partecipazione al lordo
di scritture di consolidamento ed espressi in milioni
di Euro)
Bilancio al
30/09/2016
Primo
trimestre al
31/12/2015
Bilancio al
30/09/2015
Attività non correnti 2,67 2,84 2,90
Attività correnti 6,72 9,32 9,37
Patrimonio netto (4,35) (5,13) (5,39)
Passività non correnti 0,00 0,00 0,00
Passività correnti 12,72 16,28 16,63
Ricavi 53,32 15,89 71,07
Costi (51,38) (15,39) (67,62)
Margine operativo lordo 1,94 0,50 3,45
Ammortamenti e Svalutazioni (0,80) (0,20) (0,80)
Risultato operativo 1,14 0,30 2,65
risultato netto 1,08 0,30 1,75
Posizione finanziaria netta 2,09 2,60 2,07

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5. Altre attività non correnti

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Depositi cauzionali 9.504 11.304
Altri crediti 4.062 4.062
Altre attività non correnti 13.566 15.366

Le attività non correnti sono prevalentemente costituite dai depositi cauzionali che le società di vendita del gas naturale hanno costituito a presidio dei pagamenti mensili dovuti per l'importazione del gas di provenienza russa e depositi versati al Gestore Mercati Energetici per l'acquisto di titoli di efficienza energetica. La voce in esame passa da Euro 15.366 migliaia ad Euro 13.566 migliaia con un decremento di Euro 1.800 migliaia ascrivibile principalmente all'incasso di parte del deposito cauzionale che la controllata Ascotrade S.p.A. aveva versato a Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione..

Per quanto riguarda la voce "Altri crediti" la stessa risulta principalmente così composta:

  • il credito vantato nei confronti del comune di Creazzo, pari ad Euro 1.678 migliaia, il quale risulta svalutato per Euro 464 migliaia rispetto al 31 dicembre 2006. La consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2004. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Creazzo, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia. Si segnala che è in essere un contenzioso giudiziale con lo stesso Comune, volto a definire il valore di indennizzo dell'impianto di distribuzione consegnato a nuovi distributori, la cui evoluzione è riportata al paragrafo "Contenziosi" di questo resoconto intermedio di gestione.
  • il credito vantato nei confronti del comune di Santorso, pari ad Euro 748 migliaia. L'importo, corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nell'agosto 2007 al Comune stesso e la consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31

dicembre 2006. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Santorso, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.

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  • il credito vantato nei confronti del comune di Costabissara, pari ad Euro 1.537 migliaia. Tale importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati il 1° ottobre 2011.

Alla data del 30 settembre 2016 risulta in essere un contenzioso giudiziale con i comuni menzionati, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Il Gruppo, anche in base al parere dei propri consulenti legali, ritiene incerto l'esito del contenzioso.

6. Attività non correnti su strumenti derivati

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività non correnti su strumenti derivati al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Attività non correnti su derivati materia prima 339
Attività non correnti su strumenti finanziari derivati 339

Le attività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati su commodity in essere al 30 settembre 2016, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita tra ottobre 2017 e settembre 2018:

# Ref. Counterparty Type of
instrument
Underlying
Commodity
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Position Notional MtM (€)
1 19355256 Intesa Sanpaolo Commodity Swap TTF Month Ahead 22-mar-16 1-ott-17 31-ott-17 Long/Buy 3.720 MWh 9
2 19513462 Intesa Sanpaolo Commodity Swap TTF Month Ahead 14-apr-16 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 180.912 MWh 330
Totali 184.632 339

7. Crediti per Imposte Anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Crediti per imposte anticipate 7.562 11.333
Crediti per imposte anticipate 7.562 11.333

Le imposte anticipate passano da Euro 11.333 migliaia ad Euro 7.562 migliaia con un decremento di Euro 3.771 migliaia.

La variazione è principalmente spiegata dalla corrispondente diminuzione dei debiti per imposte differite pari ad Euro 4.108 migliaia. Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 la verifica delle logiche di calcolo delle variazioni

fiscali temporanee sugli ammortamenti ha evidenziato la errata allocazione di variazioni numerarie rilevando la compensazione degli stock di imposte anticipate e differite.

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Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 settembre 2016 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Attività correnti

8. Rimanenze

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

30.09.2016 31.12.2015
(migliaia di Euro) Valore
lordo
F.do
Svalutazione
Valore
netto
Valore
lordo
F.do
Svalutazione
Valore
netto
Gas in stoccaggio 2.909 (478) 2.431 1.980 (562) 1.418
Combustibili e materiale a magazzino 3.342 (33) 3.309 2.192 (33) 2.158
Totale Rimanenze 6.252 (512) 5.740 4.172 (595) 3.577

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 le rimanenze risultano pari ad Euro 5.740 migliaia registrando un incremento pari ad Euro 2.163 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015. L'incremento è principalmente spiegato dall'aumento del gas naturale stoccato (+1.013 migliaia di Euro) e dall'incremento delle giacenze di materiale in magazzino (+1.151 migliaia di Euro).

I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 512 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo. Si segnala che la valorizzazione delle rimanenze di gas stoccato è conteggiata al prezzo medio ponderato di acquisto della materia prima, mentre il fondo svalutazione ad esse correlato è misurato al prezzo di mercato dell'ultimo giorno del periodo di riferimento (30 settembre 2016 pari a 16,500 €/MWh, 31 dicembre 2015 16,500 €/MWh; fonte PB-GAS).

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9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Crediti verso clienti 27.798 82.413
Crediti per fatture da emettere 40.515 101.660
Fondo svalutazione crediti (6.379) (12.052)
Crediti commerciali 61.934 172.022

I crediti commerciali passano da Euro 172.022 migliaia ad Euro 61.934 migliaia con un decremento di Euro 110.088 migliaia.

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I crediti verso clienti sono vantati tutti verso debitori nazionali, sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi.

Il decremento è spiegato principalmente dalla stagionalità del ciclo d'affari che in questo periodo dell'anno influenza significativamente i saldi dei crediti vantati nei confronti dei clienti finali.

Il decremento del fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 5.673 migliaia, è principalmente spiegato sia dall'importante utilizzo dovuto alla intensiva attività di cancellazione dei crediti con anzianità superiore ai 12 mesi per i quali sono state portate a termine senza esito positivo tutte le attività di recupero, sia dal minor accantonamento effettuato nei primi nove mesi dell'esercizio 2016 dovuto alla buona capienza dei fondi già esistenti ed ai risultati dell'attività di recupero crediti condotta da agenzie esterne e dal network di legali incaricati.

In particolare si segnala che gli elevati utilizzi del fondo svalutazione crediti dei primi nove mesi del 2016, pari ad Euro 7.051 migliaia, sono parzialmente riferiti per Euro 3.530 migliaia alla società Veritas Energia S.p.A. per la quale si è proceduto, a partire dal 2014, anno di acquisizione del 100% del capitale, e fino al 10 febbraio 2016, ad una intensa attività di gestione dei crediti esistenti al momento dell'acquisto, che ha comportato la conseguente messa a perdita delle posizioni

con una anzianità maggiore, dopo essere state eseguite tutte le attività previste dalla policy di recupero del credito del Gruppo. Rispetto ad un valore complessivo di crediti esistenti al 10 febbraio 2014 di Euro 28.085 migliaia, al 10 febbraio 2016 risultavano incassati Euro 20.119 migliaia e portati a perdita Euro 7.622 migliaia, di cui Euro 2.579 nel corso del 2016.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel periodo considerato è riportata nella tabella seguente:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Fondo svalutazione crediti iniziale 12.052 18.566
Accantonamenti 1.379 4.004
Utilizzo (7.051) (10.518)
Fondo svalutazione crediti finale 6.379 12.052

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto ai crediti con maggiore anzianità:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 27.798 82.413
- fondo svalutazione crediti commerciali (6.379) (12.052)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 21.419 70.362
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 16.602 62.031
- scaduti entro 6 mesi 2.921 6.892
- scaduti da 6 a 12 mesi 2.110 3.504
- scaduti oltre 12 mesi 6.166 9.986

10. Altre attività correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Crediti per consolidato fiscale 1.941 1.570
Risconti attivi annuali 833 736
Anticipi a fornitori 6.229 7.587
Ratei attivi annuali 0 136
Crediti verso Cassa Conguaglio Settore Elettrico 26.058 29.217
Credito IVA 2.910 3.309
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 1.447 3.515
Altri crediti 347 449
Altre attività correnti 39.764 46.518

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La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione dei crediti iscritti nei confronti di Cassa per i servizi energetici e ambientali per componenti tariffarie e perequazione per Euro 3.159 migliaia, dell'Agenzia delle Dogane per Euro 2.068 migliaia, e dell'Erario per Euro 399 migliaia in ragione della diminuzione dei crediti IVA. Tali diminuzioni sono state parzialmente compensate dall'aumento dai risconti attivi.

La variazione registrata dai crediti iscritti nei confronti di Cassa per i servizi energetici e ambientali è principalmente spiegata dalla diminuzione, pari ad Euro 6.584 migliaia, dei crediti iscritti per componenti tariffarie, la stessa è stata parzialmente compensata dai maggiori crediti iscritti per contributi su titoli di efficienza energetica che hanno registrato un incremento pari ad Euro 3.325 migliaia. La valutazione del contributo che sarà riconosciuto a fronte della consegna dei titoli oggetto dell'obiettivo 2016 (periodo regolatorio giugno 2016 – maggio 2017) ha determinato infatti l'iscrizione di crediti per Euro 10.826 migliaia mentre, gli incassi pervenuti nel corso dei primi nove mesi per i titoli consegnati a copertura dell'obiettivo 2015, sono risultati pari ad Euro 7.501 migliaia.

Si segnala che la variazione dei crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale è legata alle modalità di liquidazione delle imposte di consumo basate sulle fatturazioni mensili agli utenti finali contrapposte agli acconti mensili previsti dalle dichiarazioni fiscali effettuate nei primi mesi dell'esercizio e basate sui consumi dell'esercizio precedente.

I crediti IRES per il consolidato fiscale nazionale si riferiscono a crediti verso la controllante Asco Holding S.p.A. con riferimento alle società del Gruppo che hanno aderito a tale opzione.

11. Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Altre attività finanziarie correnti 90 3.487
Attività finanziarie correnti 90 3.487

Le attività finanziarie correnti passano da Euro 3.487 migliaia ad Euro 90 migliaia con un decremento di Euro3.396

migliaia.

La diminuzione è principalmente spiegata alla cessione dei titoli pronti contro termine scaduti il 10 febbraio 2016, per Euro 2.838 migliaia, acquistati con la liquidità versata nel febbraio 2014 da Veritas S.p.A. a titolo di deposito cauzionale previsto come garanzia sui crediti commerciali di Veritas Energia S.p.A. in sede di acquisizione da parte di Ascopiave S.p.A. del 49% di Veritas Energia S.p.A. ed in parte minore dalla riscossione dei crediti vantati da Ascopiave S.p.A. verso il Comune di San Vito Leguzzano, nei termini contrattualmente previsti.

________________________________________________________________________________________________

12. Crediti Tributari

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Crediti IRAP 826 368
Crediti IRES 0 647
Altri crediti tributari 352 352
Crediti tributari 1.178 1.368

I crediti tributari passano da Euro 1.368 migliaia ad Euro 1.178 migliaia con un decremento di Euro 189 migliaia. La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza dei primi nove mesi dell'esercizio 2016, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES per le società che non fruiscono del consolidato fiscale di Gruppo.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Depositi bancari e postali 11.797 28.286
Denaro e valori in cassa 17 15
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11.814 28.301

Le disponibilità liquide passano da Euro 28.301 migliaia ad Euro 11.814 migliaia con un decremento di Euro 16.487 migliaia e si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali.

Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nei primi nove mesi dell'esercizio 2016 si rimanda al rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine di ogni periodo considerato è il seguente:

________________________________________________________________________________________________

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11.814 28.301
Attività finanziarie correnti 90 3.487
Passività finanziarie correnti (9.548) (3.641)
Debiti verso banche e finanziamenti (27.510) (97.866)
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi (70) (67)
Posizione finanziaria netta a breve (25.223) (69.786)
Finanziamenti a medio e lungo termine (37.399) (43.829)
Passività finanziarie non correnti (364) (422)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (37.762) (44.250)
Posizione finanziaria netta (62.985) (114.037)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi dell'esercizio 2016" e al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questo Resoconto Intermedio di Gestione.

14. Attività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Attiività su derivati materia prima 428
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 428

Le attività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati su commodity in essere al 30 settembre 2016, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita nei prossimi 12 mesi:

# Ref. Counterparty Type of
instrument
Underlying
Commodity
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Position Notional MtM (€)
1 19355207 Intesa Sanpaolo Commodity Swap TTF Month Ahead 22-mar-16 1-set-16 31-ott-16 Long/Buy 13.080 MWh 1
2 19355256 Intesa Sanpaolo Commodity Swap TTF Month Ahead 22-mar-16 1-set-17 30-set-17 Long/Buy 9.360 MWh 10
3 374160156 Unicredit Commodity Swap TTF Month Ahead 14-apr-16 1-ott-16 30-set-17 Long/Buy 195.027 MWh 395
4 20477027 Intesa Sanpaolo Commodity Swap TTF Month Ahead 1-set-16 1-ott-16 31-ott-16 Long/Buy 14.900 MWh 4
5 20477112 Intesa Sanpaolo Commodity Swap TTF Month Ahead 1-set-16 1-ott-16 31-ott-16 Long/Buy 22.350 MWh 5
6 20594628 Intesa Sanpaolo Commodity Swap TTF Month Ahead 20-set-16 1-nov-16 30-nov-16 Long/Buy 21.600 MWh 13
Totali 276.317 428

Patrimonio netto consolidato

15. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 30 settembre 2016 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

________________________________________________________________________________________________

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (17.521) (17.521)
Riserve e utili a nuovo 118.610 108.478
Risultato del periodo di Gruppo 32.621 43.014
Patrimonio netto di Gruppo 415.004 415.264
Capitale e Riserve di Terzi 2.738 2.524
Risultato del periodo di Terzi 1.738 2.349
Patrimonio Netto di Terzi 4.476 4.873
Patrimonio netto Totale 419.479 420.137

La movimentazione del patrimonio netto consolidato intervenute nei primi nove mesi dell'esercizio 2016, ad esclusione del risultato conseguito, hanno riguardato la distribuzione di dividendi da parte della Capogruppo per Euro 33.347 migliaia nonché la distribuzione di dividendi ad azionisti terzi da parte delle controllate Ascotrade S.p.A. e Amgas Blu S.r.l. rispettivamente per Euro 1.873 e 349 migliaia.

Si segnalano inoltre una variazione negativa per Euro 310 migliaia della riserva di rimisurazione dei piani a benefici definiti (IAS 19R), una variazione positiva per Euro 864 migliaia relativa a una riserva di Cash Flow Hedge a fronte della valutazione a fair value dei contratti derivati in essere al 30 settembre 2016.

Gli effetti di copertura maturati nell'anno e quelli trasferiti in Conto Economico a rettifica dei costi di approvvigionamento sottostanti con riferimento a tutti i derivati oggetto di designazione in hedge accounting nel corso dell'esercizio sono:

(migliaia di Euro)
Saldo di apertura al 1° gennaio 2016 194
Efficacia maturata nel corso dell'esercizio 761
Efficacia rilasciata in Conto Economico nell'esercizio -311
Saldo di chiusura 644

Patrimonio netto di terzi

È costituito dalle attività nette e dal risultato non attribuibile al Gruppo e fa riferimento alle quote di terzi delle società controllate Ascotrade S.p.A., Etra Energia S.r.l., Amgas Blu S.r.l..

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Passività non correnti

16. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Altri fondi rischi ed oneri 6.965 7.360
Fondi rischi ed oneri 6.965 7.360

I fondi rischi ed oneri passano, da Euro 7.360 migliaia ad Euro 6.965 migliaia con un decremento di Euro 394 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione degli accantonamenti rischi relativi a Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione.

La tabella che segue mostra la movimentazione del periodo:

(migliaia euro)
Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2016 7.360
Rilascio fondo rischi copertura perdite società
collegate (805)
Utilizzo fondi rischi e oneri 411
Fondi rischi ed oneri al 30 settembre 2016 6.965

17. Trattamento fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 3.864 migliaia al 1 gennaio 2016 ad Euro 4.432 migliaia al 30 settembre 2016 con un incremento pari ad Euro 569 migliaia.

____________________________________________________________________________________________

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2016 3.864
Liquidazioni (1.042)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 1.194
Perdita/(profitto) attuariale del periodo (*) 416
Trattamento di fine rapporto al 30 settembre 2016 4.432

*comprensivo della quota di interest cost contabilizzata a conto economico.

18. Finanziamenti a medio e lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Mutui passivi Prealpi 684 757
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 31.000 34.500
Mutui passivi Unicredit Spa 5.714 8.571
Finanziamenti a medio e lungo termine 37.399 43.829
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 9.369 9.628
Finanziamenti a medio-lungo termine 46.767 53.456

________________________________________________________________________________________________

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 30 settembre 2016 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 34.500 migliaia e nei confronti di Unicredit per Euro 11.429 migliaia, passano complessivamente da Euro 53.456 migliaia del 31 dicembre 2015 ad Euro 46.767 migliaia con un decremento di Euro 6.689 migliaia, spiegato dal pagamento delle rate pagate nel corso dei primi nove mesi del 2016. In particolare il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2016 pari a 34.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 3.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine, e prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 30 giugno 2016 risultano rispettati.

Il finanziamento a medio - lungo termine con Unicredit S.p.A., di importo originario pari ad Euro 40.000 migliaia, acceso dalla Capogruppo nel corso dell'esercizio 2011 per finanziare importanti operazioni di aggregazione aziendale migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2016 pari ad Euro 11.429 migliaia, con l'iscrizione di Euro 5.714 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine, e prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati pro-forma derivanti dalla somma dei dati del bilancio consolidato e del pro-quota delle società a controllo congiunto, che al 31 dicembre 2015 risultavano rispettati.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento con Banca Europea per gli Investimenti e Unicredit, la Capogruppo ha ceduto agli istituti di credito una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas.

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La tabella che segue evidenzia le scadenze dei finanziamenti a medio-lungo termine:

Migliaia di Euro 30/09/2016
Esercizio 2016 2.939
Esercizio 2017 9.287
Esercizio 2018 7.681
Esercizio 2019 4.826
Oltre 31 dicembre 2019 22.034
Totale finanziamenti a medio-lungo termine 46.767

19. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Depositi cauzionali 12.172 12.054
Risconti passivi pluriennali 7.629 6.849
Altre passività non correnti 19.801 18.903

Le altre passività non correnti passano, da Euro 18.903 migliaia ad Euro 19.801 migliaia con un incremento pari ad Euro 898 migliaia.

________________________________________________________________________________________________

I depositi cauzionali si riferiscono a depositi degli utenti del gas ed energia elettrica.

I risconti passivi pluriennali sono rilevati a fronte di ricavi per contributi da privati su allacciamenti alla rete del gas e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione e su contributi per la realizzazione di rete di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas. Si segnala che l'incremento derivante dalla sospensione di tali poste è stato parzialmente compensato dalla riclassifica dei contributi ricevuti per la realizzazione degli impianti di cogenerazione e fornitura calore descritta nel paragrafo "Immobilizzazioni materiali" di questo Resoconto Intermedio di Gestione.

20. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Debiti verso società di leasing oltre 12 mesi 364 422
Passività finanziarie non correnti 364 422

Le passività finanziarie non correnti passano da Euro 422 migliaia al 31 dicembre 2015 ad Euro 364 migliaia, con un decremento di Euro 58 migliaia, e sono rappresentate prevalentemente dai debiti verso società di leasing scadenti oltre i 12 mesi.

____________________________________________________________________________________________

21. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Debiti per imposte differite 15.463 19.571
Debiti per imposte differite 15.463 19.571

I debiti per imposte differite passano da Euro 19.571 migliaia ad Euro 15.463 migliaia con un decremento di Euro 4.108 migliaia, ed è legato principalmente alla dinamica degli ammortamenti delle liste clienti. La variazione evidenziata è principamente spiegata dalle dinamiche descritte nel paragrafo "Imposte anticipate" di questo Resoconto Intermedio di Gestione.

________________________________________________________________________________________________

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 settembre 2016 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Passività correnti

22. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Debiti verso banche 18.141 88.238
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 9.369 9.628
Debiti verso banche e finanziamenti 27.510 97.866

I debiti verso banche passano da Euro 97.866 migliaia ad Euro 27.510 migliaia con un decremento pari ad Euro 70.357 migliaia e sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

23. Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Debiti vs/ fornitori 4.193 43.078
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 49.075 79.744
Debiti commerciali 53.268 122.823

I debiti commerciali passano da Euro 122.823 migliaia ad Euro 53.268 migliaia con un decremento pari ad Euro 69.555 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione del costo di acquisto del gas naturale correlato all'andamento del paniere dei prezzi a cui la materia prima è indicizzata.

24. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Debiti IRAP 879 176
Debiti IRES 275 221
Debiti tributari 1.155 397

I debiti tributari passano da Euro 397 migliaia ad Euro 1.155 migliaia con un incremento pari ad Euro 758 migliaia ed includono i debiti maturati alla fine dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 per IRAP, ed il debito IRES relativo alle società che non aderiscono al consolidato fiscale in capo ad Asco Holding S.p.A..

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25. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

30.09.2016 31.12.2015
(migliaia di Euro)
Anticipi da clienti 2.333 1.821
Debiti per consolidato fiscale 6.599 3.020
Debiti verso enti previdenziali 1.028 1.441
Debiti verso il personale 4.177 4.419
Debiti per IVA 7.076 2.643
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 641 951
Risconti passivi annuali 523 1.102
Ratei passivi annuali 310 1.059
Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 12.505 2.881
Altri debiti 6.988 23.986
Altre passività correnti 42.179 43.324

Le altre passività correnti passano da Euro 43.324 migliaia ad Euro 42.179 migliaia con un decremento di Euro 1.145 migliaia.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data di chiusura del 30 settembre 2016.

Debiti per consolidato fiscale

La voce include il debito maturato nei confronti della società controllante Asco Holding S.p.A., nell'ambito dei contratti di consolidato fiscale nazionale sottoscritti dalle società del Gruppo con Asco Holding S.p.A.. Il saldo corrisponde al debito IRES maturato al 30 settembre 2016 e presenta un incremento di Euro 3.579 migliaia rispetto al 31 dicembre

2015.

Debiti verso il personale

I debiti verso il personale includono i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 30 settembre 2016 non liquidati alla stessa data.

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Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA aumentano di Euro 4.433 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015. La variazione del debito IVA è spiegata dalla modalità di liquidazione trimestrale dell'imposta concessa alle società del Gruppo che operano nel settore della vendita di gas naturale ed energia elettrica, in quanto rientranti nella categoria dei soggetti che emettono fatture ad una elevata numerosità di clienti finali.

Risconti passivi annuali

La variazione della voce altri risconti passivi è principalmente riconducibile alla riclassifica dagli altri debiti dei risconti sui ricavi su cogenerazione/fornitura calore.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.

Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale

Sono relativi ai debiti verso gli uffici tecnici di finanza e per le accise e le addizionali sul gas naturale, il saldo è legato alla tempistica di fatturazione dei consumi del gas agli utenti, alla quale si contrappongono i versamenti mensili effettuati dalla società di vendita con riferimento ai valori del periodo precedente. Alla data del 30 settembre 2016 il Gruppo ha maturato debiti per Euro 12.505 migliaia.

Altri debiti

Gli altri debiti, composti principalmente da debiti verso la Cassa Conguaglio Settore Elettrico per le componenti tariffarie correlate all'attività di vettoriamento del gas, debiti per contributi ai dipendenti sugli assegni familiari e debiti per piani di incentivazione, sono diminuiti rispetto al 31 dicembre 2015 per Euro 16.980 migliaia.

Il Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti che ricoprono posizioni di primo piano, attraverso piani di compensi basati in parte su strumenti finanziari (cd. "piano di incentivazione a lungo termine 2015-2017").

In particolare, i piani adottati dal Gruppo prevedono l'attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una corresponsione di carattere straordinario legata al raggiungimento di obiettivi prefissati.

26. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Debiti finanziari entro 12 mesi 9.548 3.641
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi 70 67
Passività finanziarie correnti 9.617 3.708

________________________________________________________________________________________________

Le passività finanziare correnti passano da Euro 3.708 migliaia ad Euro 9.617 migliaia con un incremento di Euro 5.910 migliaia dovuto principalmente all'iscrizione della somma incassata da Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA), pari ad Euro 6.838 migliaia, correlata al meccanismo APR e descritto nel paragrafo "Evoluzione del meccanismo APR" di questo Resoconto Intermedio di Gestione, parzialmente compensato per Euro 2.838 migliaia dall'indennizzo, definito nel mese di febbraio 2016, spettante ad Ascopiave S.p.A. da parte di Veritas S.p.A., contrattualizzato in sede di acquisizione del 49% di Veritas Energia S.p.A., a garanzia dei crediti commerciali della società acquisita nel febbraio 2014.

27. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Passività su derivati materia prima 123 252
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 123 252

Le passività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati su commodity in essere al 30 settembre 2016, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita tra il 2016 ed il 2017:

# Ref. Counterparty Type of
instrument
Underlying
Commodity
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Position Notional MtM (€)
1 19989586 Intesa Sanpaolo Commodity Swap TTF Month Ahead 17-apr-16 1-lug-16 30-set-16 Long/Buy 45.840 MWh 27
2 377846650 Unicredit Commodity Swap TTF Quarter Ahead 17-apr-16 1-ott-16 31-dic-16 Long/Buy 41.940 MWh 53
3 377847968 Unicredit Commodity Swap TTF Quarter Ahead 17-apr-16 1-gen-17 31-mar-17 Long/Buy 43.922 MWh 44
Totali 131.702 123

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

________________________________________________________________________________________________

Ricavi

28. Ricavi

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività nei periodi considerati:

Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
(migliaia di Euro)
Ricavi da trasporto del gas 21.347 18.846
Ricavi da vendita gas 266.587 333.619
Ricavi da vendita energia elettrica 44.542 45.687
Ricavi per servizi di allacciamento 107 828
Ricavi da servizi di fornitura calore 66 23
Ricavi da servizi di distribuzione 3.821 2.943
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 830 820
Ricavi per contributi AEEG 11.285 6.817
Altri ricavi 4.753 3.830
Ricavi 353.337 413.413

Al termine dei primi nove mesi i ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave ammontano ad Euro 353.337 migliaia, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di Euro 60.075 migliaia.

I ricavi di vendita del gas naturale, attestandosi ad Euro 266.587 migliaia, rilevano un decremento pari ad Euro 67.032 migliaia rispetto ai primi nove mesi 2015. Il decremento è principalmente spiegato dalla flessione dei prezzi di vendita unitari nonché dalla diminuzione dei volumi di gas naturale consumati dai clienti finali (-13,7 milioni di metri cubi); nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 sono stati infatti commercializzati 529,2 milioni di metri cubi a fronte dei 542,8 milioni del periodo a confronto.

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio risultano iscritti ricavi per la cessione di gas naturale a grossisti o al punto di scambio virtuale (c.d. PSV) per complessivi Euro 35.750 migliaia. Gli stessi sono principalmente relativi ai metri cubi di gas naturale di importazione russa. Le cessioni sono finalizzate alle attività di redenzione del rischio di approvvigionamento ed efficientamento del prezzo di acquisto della materia prima. Si segnala che l'attività di shipping del gas naturale non era svolta dal Gruppo nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2015 ove tali quantitativi erano gestiti nell'ambito del contratto quadro sottoscritto per l'esercizio termico 2014-2015 con lo shipper di riferimento del Gruppo.

Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha conseguito ricavi pari ad Euro 21.347 migliaia, in aumento rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente di Euro 2.501 migliaia, interessando il vettoriamento di 529,7 milioni di metri cubi (+1,9 milioni rispetto ai primi nove mesi 2015).

Il Vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento, i cui valori sono fissati e pubblicati dall'AEEGSI entro il 15 dicembre dell'anno precedente a quello di entrata in vigore. Si segnala che nel mese di settembre infatti CSEA ha comunicato alle società del Gruppo i risultati preliminari di perequazione per l'anno 2015. Da tale comunicazione è emerso – per le società consolidate con il metodo integrale - un differenziale positivo rispetto

al valore degli importi di perequazione iscritti nel bilancio 2015 di complessivi Euro 1.173.576; tale importo è stato rilevato contabilmente nella situazione contabile al 30 settembre 2016.

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La differenza registrata è dovuta principalmente alla diversa valorizzazione del vincolo dei ricavi, in quanto gli importi di perequazione stanziati nel bilancio dell'esercizio 2015 erano stati calcolati sulla base delle tariffe di riferimento provvisorie pubblicate in allegato alla delibera 147/2015/R/GAS, mentre gli importi di perequazione comunicati da CSEA sono stati calcolati sulla base delle tariffe di riferimento definitive pubblicate in allegato alla delibera 99/2016/R/GAS.

Al termine del periodo i ricavi conseguiti dalla vendita di energia elettrica risultano pari ad Euro 44.542 migliaia, rilevando una diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 1.145 migliaia. I chilowattora commercializzati nel corso del periodo di riferimento risultano pari a 248,9 milioni, in diminuzione di 22,5 milioni rispetto al periodo di confronto.

I ricavi conseguiti da servizi di allacciamento alla rete di distribuzione risultano pari ad Euro 107 migliaia, in diminuzione di Euro 721 migliaia rispetto ai primi nove mesi 2015. Si segnala che i ricavi conseguiti dalle società di distribuzione del Gruppo risultano integralmente iscritti tra le passività non correnti e rilasciati a conto economico in base alla vita utile degli impianti realizzati.

I ricavi conseguiti da servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 3.821 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 878 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Si segnala che la variazione è principalmente spiegata dalla riclassifica dei ricavi iscritti dalle società di vendita per il riaddebito dei costi di allacciamento che nel periodo a confronto risultavano iscritti nella voce "Ricavi per servizi di allacciamento".

I contributi erogati dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas e il Servizio Idrico si attestano al termine del periodo ad Euro 11.285 migliaia rilevando un incremento pari ad Euro 4.468 migliaia rispetto al periodo di confronto. I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati.

I contributi iscritti al 30 settembre 2016 sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2016 (periodo regolamentare giugno 2016-maggio 2017). Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al fair value del contributo previsionale comunicato dal GSE per l'obiettivo 2016 (periodo regolamentare giugno 2016 - maggio 2017) misurato al 30 settembre 2016 e pari ad Euro 134,82 (fonte iCASCO).

La voce altri ricavi passa da Euro 3.830 migliaia dei primi nove mesi 2015, ad Euro 4.753 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 924 migliaia. Si segnala che nella voce risultano iscritti Euro 396 migliaia derivanti dal perfezionamento degli accordi contrattuali assunti con Veritas S.p.A. per l'acquisizione della partecipata Veritas Energia S.p.A., che prevedevano un indennizzo a carico della parte venditrice per i crediti commerciali presenti alla data del closing e non incassati entro i due anni successivi.

Costi

29. Costo acquisto gas

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto della materia prima gas nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
Costi acquisto materia prima gas 169.292 237.657
Costi acquisto materia prima gas 169.292 237.657

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Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio i costi sostenuti per gli approvvigionamenti di gas naturale risultano pari ad Euro 169.292 migliaia, rilevando un decremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 68.365 migliaia. La diminuzione dei costi sostenuti è principalmente spiegata dall'andamento del paniere dei prezzi a cui la materia prima è indicizzata nonché dai minori consumi registrati nel corso del periodo di riferimento. L'attività di approvvigionamento della materia prima destinata al mercato finale ha interessato infatti l'acquisto di 529,2 milioni di metri cubi evidenziando una diminuzione dei metri cubi consumati pari a 13,7 milioni.

Si segnala al termine del periodo risultano rimanenze di gas naturale in stoccaggio per complessivi Euro 2.905 migliaia rispetto al Euro 2.475 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2015.

La contabilizzazione degli effetti economici dei contratti derivati di copertura maturati nel corso dei nove mesi di riferimento ha determinato l'iscrizione di costi per complessivi Euro 311 migliaia che hanno incrementato la voce di pari importo.

Si segnala altresì che nel corso dell'esercizio non sono state effettuate operazioni di trading e che le quantità di gas naturale più significative per la fornitura della clientela finale sono fornite al Gruppo Ascopiave dalla società Eni Gas & Power S.p.A..

30. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
Acquisti di energia elettrica 13.421 14.383
Acquisti di altri materiali 1.296 933
Costi acquisto altre materie prime 14.717 15.315

Al termine dei primi nove mesi i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime rilevano un decremento pari ad Euro 598 migliaia principalmente spiegato dai minori costi sostenuti per gli approvvigionamenti di energia elettrica.

I costi sostenuti per l'acquisto di energia elettrica registrano una diminuzione pari ad Euro 961 migliaia, passando da Euro 14.383 migliaia, ad Euro 13.421 migliaia del periodo di riferimento. Il decremento è principalmente spiegato dai minori chilowattora commercializzati (-22,5 milioni) che al termine dei primi nove mesi 2016 si attestano a 248,9 milioni.

I costi iscritti nella voce acquisti di altri materiali rilevano un incremento pari ad Euro 363 migliaia, passando da Euro 933 migliaia dei primi nove mesi 2015, ad Euro 1.296 migliaia del periodo di riferimento. La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali atti alla realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale.

31. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
Costi di vettoriamento su reti secondarie 52.142 57.959
Costi di lettura contatori 464 549
Spese invio bollette 485 361
Spese postali e telegrafiche 1.048 1.004
Manutenzioni e riparazioni 1.859 2.030
Servizi di consulenza 3.590 3.327
Servizi commerciali e pubblicità 1.780 1.577
Utenze varie 970 1.478
Compensi ad amministratori e sindaci 871 852
Assicurazioni 672 857
Spese per il personale 765 616
Altre spese di gestione 4.984 4.468
Costi per godimento beni di terzi 7.521 8.062
Servizi di stoccaggio 460 81
Costi per servizi 77.611 83.221

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I costi per servizi sostenuti nel corso dei primi nove mesi 2016 rilevano un decremento pari ad Euro 5.610 migliaia, passando da Euro 83.221 migliaia del 2015, ad Euro 77.611 migliaia del periodo di riferimento. Il decremento è principalmente spiegato dai minori costi sostenuti per il vettoriamento del gas naturale su reti secondarie e primarie (- 3.989 migliaia di Euro), per il servizio di trasporto dell'energia elettrica (-1.828 migliaia di Euro), per utenze (-507 migliaia di Euro) e per costi per godimento beni di terzi (-541 migliaia di Euro). Tali decrementi sono stati parzialmente compensati dall'aumento dei costi sostenuti per servizi di consulenza (+263 migliaia di Euro), per altre spese di gestione (+516 migliaia di Euro) e per servizi di stoccaggio (+378 migliaia di Euro).

I minori costi sostenuti per il vettoriamento su reti secondarie sono principalmente spiegati dalla diminuzione dei consumi di gas naturale registrata nel corso dei nove mesi di riferimento (-13,7 milioni di metri cubi) nonché dalla diminuzione registrata dai costi di trasporto dell'energia elettrica (-22,5 milioni di chilowattora).

I costi sostenuti per servizi di consulenza passano da Euro 3.327 migliaia dei primi nove mesi 2015, ad Euro 3.590 migliaia del periodo di riferimento. L'incremento è principalmente spiegato dai costi sostenuti per la costituzione della società AP Reti Gas S.p.A. che sono risultati pari ad Euro 757 migliaia.

I costi sostenuti per altre spese di gestione registrano un aumento pari ad Euro 516 migliaia, la quale è principalmente spiegata dai maggiori costi sostenuti per commissioni bancarie e postali per 225 migliaia e dai maggiori costi per servizi di sportello e call center per 208 migliaia.

I costi sostenuti per godimento beni di terzi hanno evidenziato una diminuzione pari ad Euro 541 migliaia rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente. La voce accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale.

32. Costi del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:

Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
(migliaia di Euro)
Salari e stipendi 13.806 13.515
Oneri sociali 4.593 4.287
Trattamento di fine rapporto 1.067 995
Altri costi 28 179
Totale costo del personale 19.494 19.005
Costo del personale capitalizzato (3.451) (2.906)
Costi del personale 16.043 16.098

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia, gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

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I costi del personale passano da Euro 19.005 migliaia dei primi nove mesi 2015 ad Euro 19.494 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 489 migliaia. L'aumento è principalmente spiegato da aumenti salariali corrisposti nel corso del periodo di riferimento dovuti a riconoscimenti individuali e trascinamenti contrattuali.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un incremento pari ad Euro 544 migliaia passando da Euro 2.906 migliaia del periodo precedente, ad Euro 3.451 migliaia del 2016 diminuendo il costo complessivo del personale di pari importo.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo per categoria al termine dei trimestri indicati:

Descrizione 30.09.2016 30.09.2015 Variazione
Dirigenti (medio) 17 17 0
Impiegati (medio) 363 356 7
Operai (medio) 103 105 (2)
Totale personale dipendente 483 479 6

33. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
Accantonamento rischi su crediti 1.379 2.013
Contributi associativi e AEEG 614 648
Minusvalenze 610 27
Sopravvenienze caratteristiche 214 182
Altre imposte 669 719
Altri costi 539 642
Costi per appalti 375 292
Titoli di efficienza energetica 11.330 6.602
Altri costi di gestione 15.729 11.427

Gli altri costi di gestione, passando da Euro 11.427 migliaia dei primi nove mesi 2015, ad Euro 15.729 migliaia dei nove mesi di riferimento, rilevano un incremento pari ad Euro 4.303 migliaia. Lo stesso è principalmente determinato dal maggior costo iscritto per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (+4.728 migliaia di Euro), il quale è stato parzialmente compensato dalla diminuzione degli accantonamenti per rischi su crediti (-635 migliaia di Euro) reso possibile dall'adeguata capienza del fondo svalutazione crediti.

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La voce minusvalenze registra una variazione pari ad Euro 583 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2015. La voce accoglie il valore netto contabile delle immobilizzazioni che sono state oggetto di dismissione nel corso del periodo di riferimento e che ha interessato apparecchi di misurazione del gas naturale per Euro 281 migliaia ed impianti di distribuzione per il residuo.

I costi iscritti al 30 settembre 2016 per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2016 (periodo regolamentare giugno 2016-maggio 2017). Il costo unitario è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 30 settembre 2016, è stimato pari ad Euro 148,00 (Euro 108,13 alla data del 30 settembre 2015).

34. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
Altri proventi 155 405
Altri proventi 155 405

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 gli altri proventi operativi rilevano un decremento pari ad Euro 250 migliaia, passando da Euro 405 migliaia del 2015, ad Euro 155 migliaia.

35. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
Immobilizzazioni immateriali 13.339 12.854
Immobilizzazioni materiali 1.801 1.894
Ammortamenti e svalutazioni 15.140 14.748

Gli ammortamenti registrano un incremento pari ad Euro 392 migliaia, passando da Euro 14.748 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2015, ad Euro 15.140 migliaia del periodo di riferimento.

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Proventi e oneri finanziari

36. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:

Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
(migliaia di Euro)
Interessi attivi bancari e postali 10 280
Altri interessi attivi 183 414
Altri proventi finanziari 3 2
Proventi finanziari 196 696
Interessi passivi bancari 88 511
Interessi passivi su mutui 422 551
Altri oneri finanziari 148 42
Oneri finanziari 658 1.103
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto 805 1.270
Quota risultato da società controllo congiunto 3.766 3.172
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto 4.571 4.442
Totale (oneri)/proventi finanziari netti 4.108 4.034

Al termine del periodo di riferimento il saldo tra oneri e proventi finanziari evidenzia un risultato negativo pari ad Euro 463 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente per Euro 55 migliaia.

La variazione è dovuta all'effetto combinato della mancata effettuazione nel corso dei primi nove mesi 2016 delle operazioni di arbitraggio sui tassi di interesse, che avevano caratterizzato invece lo stesso periodo 2015, della riduzione dei tassi di interesse applicati dagli istituti di credito alle linee di credito e del miglioramento della situazione finanziaria del Gruppo, che ha consentito un minor utilizzo delle linee stesse.

La voce Valutazione imprese collegate con il metodo del patrimonio netto risulta pari ad Euro 805 migliaia ed accoglie il rilascio di parte del fondo rischi per la copertura del deficit patrimoniale della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione a seguito del risultato positivo conseguito nel periodo come spiegato nel paragrafo "Partecipazioni" delle presenti note esplicative. La voce rileva un decremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 465 migliaia.

La voce "Quota risultato da società controllo congiunto" accoglie i risultati economici maturati dalle società soggette a controllo congiunto nel corso dei nove mesi di riferimento; gli stessi registrano un incremento pari ad Euro 594 migliaia, attestandosi ad Euro 3.766 migliaia.

Imposte

37. Imposte del periodo

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

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(migliaia di Euro) Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
Imposte correnti IRES 13.389 10.716
Imposte correnti IRAP 1.553 1.659
Imposte (anticipate)/differite (234) (498)
Imposte del periodo 14.708 11.877

Le imposte maturate passano da Euro 11.877 migliaia dei primi nove mesi 2015 ad Euro 14.708 migliaia dei nove mesi di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 2.831 migliaia. L'aumento registrato è principalmente spiegato dal maggior risultato conseguito nel corso del periodo.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
Utile ante imposte 49.067 39.386
Imposte del periodo 14.708 11.877
Incidenza sul risultato ante imposte 30,0% 30,2%

Il tax-rate registrato al 30 settembre 2016 risulta pari al 30,0% e registra una variazione rispetto al 30 settembre dell'esercizio precedente pari allo 0,2%.

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala l'assenza di componenti non ricorrenti nel resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dei primi nove mesi 2016 non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2016

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Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 30 settembre 2016:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(Migliaia di Euro) 30 settembre 2016 31 dicembre 2015
Patronage su linee di credito 6.400 6.400
Patronage su contratti di locazione finanziaria 956 956
Fidejussioni su linee di credito 1.653 1.653
Su esecuzione lavori 1.181 943
Su accordi di incentivazione all'esodo di cui all'art. 4, legge n. 92/2012 59 119
Ad uffici UTF regioni per imposte sul gas 5.682 6.232
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 319 669
Su concessione distribuzione 7.475 2.789
Su contratti di vettoriamento 5.827 8.778
Su contratto di trasporto di energia elettrica 16.767 13.849
Su contratti di acquisto gas 578 556
Su contratti di acquisto energia elettrica 2.000 2.000
Su concorso a premi 19 19
Su servizio di stoccaggio del gas naturale 410 110
Totale 49.326 45.072

L'incremento delle garanzie rilasciate è principalmente collegato con la maggior copertura richiesta dall'operatore nazionale che si occupa di distribuzione di energia elettrica, oltre dalle maggiori fideiussioni rilasciate a favore delle società di vettoriamento del gas, esterne al Gruppo.

Garanzie in carico alle società a controllo congiunto e società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto:

(Migliaia di Euro) 30 settembre 2016 31 dicembre 2015
Patronage su linee di credito 34.333 34.333
Su esecuzione lavori 8 8
Su accordi di incentivazione all'esodo di cui all'art. 4, legge n. 92/2012 495 0
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 928 928
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 68 79
Su concessione distribuzione 180 180
Su contratti di vettoriamento 1.123 671
Su contratto di trasporto di energia elettrica 220 406
Su contratti di locazione 114 114
Totale 37.469 36.719

I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 30 settembre 2016 ad Euro 34.333 migliaia.

Fattori di rischio ed incertezza

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, leasing finanziari, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo prevalentemente a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

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Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Essendo il ciclo d'affari caratterizzato da una certa stagionalità, il Gruppo mira a gestire le necessità di liquidità per mezzo di linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tasso variabile.

Il Gruppo gestisce anche finanziamenti a medio lungo termine con primari istituti di credito, regolati a tasso variabile, con un debito residuo al 30 settembre 2016 pari ad Euro 46.767 migliaia e scadenze comprese tra il 1° ottobre 2016 ed il 5 febbraio 2026.

Il Gruppo, inoltre, gestisce marginalmente linee di credito a tasso fisso (mutui), per importi non significativi, che si sono originate al momento del conferimento delle reti di distribuzione del gas degli enti locali ora soci di Asco Holding S.p.A., la cui scadenza è prevista entro l'esercizio.

I finanziamenti a medio - lungo termine sono principalmente rappresentati dal mutuo erogato nel mese di agosto 2013 dalla Banca Europea per gli Investimenti, con un debito residuo al 30 settembre 2016 di Euro 34.500 migliaia, e dal finanziamento erogato nel 2011 da Unicredit S.p.A., con un debito residuo al termine dei primi 9 mesi del 2016 di Euro 11.429 migliaia, oggetto di un'operazione di cartolarizzazione da parte dell'istituto erogante, entrambi soggetti a covenants che risultano rispettati.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 18 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.

gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre
Posizione Finanziaria Netta 2016 (120.610) (94.608) (70.635) (42.423) (64.081) (46.639) (69.473) (76.740) (62.985)
Tasso medio attivo 0,01% 0,01% 0,01% 0,01% 0,02% 0,01% 0,01% 0,01% 0,01%
Tasso medio passivo 0,63% 0,66% 0,71% 0,67% 0,58% 0,62% 0,63% 0,61% 0,55%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,01% 2,01% 2,01% 2,01% 2,02% 2,01% 2,01% 2,01% 2,01%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,63% 2,66% 2,71% 2,67% 2,58% 2,62% 2,63% 2,61% 2,55%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,13% 0,16% 0,21% 0,17% 0,08% 0,12% 0,13% 0,11% 0,05%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (120.815) (94.759) (70.755) (42.492) (64.190) (46.716) (69.591) (76.870) (63.088)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (120.559) (94.571) (70.605) (42.405) (64.054) (46.620) (69.444) (76.707) (62.959) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis points (205) (150) (120) (70) (109) (77) (118) (130) (104) (1.082)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points 51 38 30 17 27 19 30 33 26 271

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 1.082 migliaia (2015: Euro 1.611 migliaia) ed un miglioramento di Euro 271 migliaia (2015: Euro 403 migliaia).

Rischio di credito

L'attività operativa mette di fronte il Gruppo ai possibili rischi di credito causati dal mancato rispetto dei vincoli commerciali con le controparti.

Il Gruppo monitora costantemente tale tipologia di rischio attraverso un'adeguata procedura di gestione del credito, agevolata in tal senso anche dalla parcellizzazione di una componente significativa dei crediti verso clienti. La politica è quella di svalutare integralmente i crediti che presentano un'anzianità superiore all'esercizio (cioè che sono scaduti da oltre un anno) e comunque tutti i crediti in essere nei confronti dei clienti falliti o sottoposti a procedura concorsuale, e applicare invece ai crediti più recenti delle percentuali di svalutazione determinate dall'analisi storica di incassi ed insoluti, verificando la capienza del fondo svalutazione crediti, affinché risulti in grado di coprire integralmente tutti i crediti aventi un ageing superiore ai 12 mesi e parte di quelli scaduti tra 6 e 12 mesi.

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Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischio di prezzo delle materie prime

La società è esposta al rischio di oscillazione del costo della materia prima dovuto al disallineamento tra i panieri di indicizzazione delle tariffe di vendita dell'energia e i panieri di indicizzazione del costo di acquisto, che possono essere tra di loro differenti.

Al fine di ridurre l'esposizione al rischio sopra descritto, la società ha sottoscritto contratti di approvvigionamento che prevedono la copertura quasi integrale delle clausole di indicizzazione del costo nel portafoglio di acquisto della materia prima e delle clausole di indicizzazione del prezzo nel portafoglio di vendita, oltre a contratti derivati di copertura finalizzati all'allineamento delle diverse formule di acquisto/vendita.

Il rischio rimane pertanto legato all'eventuale missmatching in termini volumetrici, tra le quantità consuntivate sottese alle varie formule di indicizzazione e le relative quantità stimate a budget sulla base delle quali è stato strutturato il portafoglio in acquisto.

Policy per la gestione ed il controllo dei rischi

Dal mese di settembre 2015 il Gruppo applica le Policy di "Gestione e Controllo dei Rischi Energetici e Finanziari", perseguendo l'obiettivo del contenimento della volatilità indotta dai rischi energetici sulla marginalità complessiva e della stabilizzazione dei flussi di cassa, oltre al mantenimento dell'equilibrio tra fonti di finanziamento ed impieghi e al contenimento del costo del funding.

In accordo con quanto previsto dalle Policy, il Gruppo potrà fare ricorso all'utilizzo di strumenti derivati con finalità di copertura, al fine di ridurre o contenere il rischio in oggetto, seguendo quanto previsto dalla procedura "Adempimenti Regolamento EMIR", che definisce i criteri e le regole con cui il Gruppo Ascopiave risponde agli obblighi imposti dal Regolamento UE n. 648/2012 – European Market Infrastructure Regulation, avente ad oggetto le tecniche di attenuazione del rischio collegate con l'utilizzo di strumenti derivati di copertura, richieste per rendere tale operatività il

più trasparente possibile al mercato.

Gestione del rischio di prezzo e modalità di rappresentazione contabile

Il Gruppo risulta esposto al rischio di prezzo delle commodity relativamente alla propria operatività nei business del gas e dell'energia elettrica; obiettivo generale delle attività di gestione del rischio è quello di ridurre gli impatti sul Conto Economico aziendale generati dagli acquisti e dalle vendita in portafoglio per effetto della variazione dei prezzi di mercato

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L'esposizione al rischio è attualmente definita in termini di gap volumetrico tra le diverse formule di indicizzazione dei contratti in portafoglio tenendo pertanto in considerazione eventuali situazioni di natural hedging all'interno del portafoglio; nell'ambito delle attività di risk management il Gruppo ricorre all'utilizzo di strumenti finanziari derivati e nello specifico attraverso la stipula di operazioni di Swap, con l'obiettivo di ridurre l'esposizione complessiva del portafoglio, attraverso una riduzione dei gap rilevati tra le diverse formule.

Gli strumenti derivati che possono essere stipulati dal Gruppo sono rappresentati da Commodity Swap sul prezzo del gas e/o da Contract For Difference sul prezzo dell'energia elettrica, che prevedono lo scambio periodico di un differenziale tra un prezzo fisso ed un prezzo variabile indicizzato ad un determinato benchmark di mercato.

Si rileva che alla data del 30 settembre 2016 gli strumenti derivati in essere, dettagliati nei paragrafi n. 6 "Attività non correnti su strumenti finanziari derivati", n. 14 "Attività correnti su strumenti finanziari derivati" e n. 27 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati" ed il cui mark to market ammonta complessivamente ad Euro +644 migliaia, presentano una situazione di efficacia prospettica e retrospettica.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

Gruppo Ascopiave

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015 30.09.2015
Posizione finanziaria netta a breve (25.223) (69.786) (49.696)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (37.762) (44.250) (47.312)
Posizione finanziaria netta 62.985 114.037 97.008
Capitale sociale 234.412 234.412 234.412
Azioni proprie (17.521) (17.521) (17.521)
Riserve 169.968 160.233 159.318
Utile netto non distribuito 32.621 43.014 26.081
Patrimonio netto Totale 419.479 420.137 402.290
Totale fonti di finanziamento 482.464 534.173 499.298
Rapporto posizione finanziaria netta/Patrimonio netto 0,15 0,27 0,24

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Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 30 settembre 2016 risulta pari a 0,15, evidenziando un decremento sia rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2015, quando era risultato pari a 0,27, che rispetto al dato calcolato al 30 settembre 2015, pari a 0,24.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, migliorata di Euro 51.052 migliaia nel corso dei primi nove mesi del 2016 e di Euro 34.023 migliaia rispetto al dato del 30 settembre 2015, e del Patrimonio Netto, che ha subito un incremento di Euro 658 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015 e un incremento di Euro 17.189 migliaia rispetto al 30 settembre 2015.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 30 settembre 2016 e del 31 dicembre 2015 risultano essere le seguenti:

30.09.2016
(migliaia di Euro) A B C D E F Totale Fair value
Altre attività non correnti 13.566 13.566 13.566
Attività non correnti su strumenti finanziari derivati 339 339 339
Crediti commerciali e altre attività correnti 94.636 94.636 94.636
Attività finanziarie correnti 90 90 90
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11.814 11.814 11.814
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 428 428 428
Finanziamenti a medio e lungo termine 37.399 37.399 37.399
Altre passività non correnti 12.172 12.172 12.172
Passività finanziarie non correnti 364 364 364
Debiti verso banche e finanziamenti 27.510 27.510 27.510
Debiti commerciali e altre passività correnti 92.590 92.590 92.590
Passività finanziarie correnti 9.617 9.617 9.617
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 123 123 123
31.12.2015
(migliaia di Euro) A B C D E F Totale Fair value
Altre attività non correnti 15.366 15.366 16.741
Attività finanziarie non correnti 0 0 3.124
Crediti commerciali e altre attività correnti 210.217 210.217 215.077
Attività finanziarie correnti 3.487 3.487 8.234
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 28.301 28.301 100.882
Finanziamenti a medio e lungo termine 43.829 43.829 53.456
Altre passività non correnti 12.054 12.054 12.351
Passività finanziarie non correnti 422 422 3.327
Debiti verso banche e finanziamenti 97.866 97.866 184.851
Debiti commerciali e altre passività correnti 163.224 163.224 161.622
Passività finanziarie correnti 3.708 3.708 280
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 252 252 0

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Legenda

A - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a conto economico

B - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

C - Investimenti posseduti fino a scadenza

D - Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

E - Attività disponibili per la vendita

F - Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore Segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti di distribuzione e vendita di gas ed energia elettrica i settori di attività oggetto di informativa.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi riguardanti i segmenti di business del Gruppo dei primi nove mesi del 2016 e dei primi nove mesi del 2015.

9M 2016
(Migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Vendita gas Vendita
energia
elettrica
Altro Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 31.663 276.379 44.542 754 353.337
Ricavi intragruppo tra segmenti 35.025 3.518 21.062 11.727 (71.333) 0
Ricavi del segmento 66.688 279.898 65.604 12.481 (71.333) 353.337
Risultato ante imposte 17.566 29.105 4.668 (2.272) 49.067

Gruppo Ascopiave

9M 2015
(Migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Vendita gas Vendita
energia
elettrica
Altro Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 34.084 333.619 45.687 23 413.413
Ricavi intragruppo tra segmenti 35.721 1.278 23.940 0 (60.939) 0
Ricavi del segmento 69.805 334.896 69.627 23 (60.939) 413.413
Risultato ante imposte 14.996 23.484 905 0 39.386

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Si segnala che i dati riportati in tabella sono stati riesposti a seguito dell'applicazione di una diversa metodologia di attribuzione dei risultati ante imposte alle SBU.

Rapporti con parti correlate

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:

Crediti Altri Debiti Costi Ricavi
(migliaia di Euro) commerciali crediti commerciali Altri debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
ASCO HOLDING S.P.A. 9 1.149 0 6.028 0 0 12.279 0 39 0
Totale controllanti 9 1.149 0 6.028 0 0 12.279 0 39 0
Società consociate
ASCO TLC S.P.A. 75 0 140 0 0 389 0 172 83 58
SEVEN CENTER S.R.L. 3 0 13 0 1 147 6 0 16 0
Totale consociate 77 0 127 0 1 536 6 172 99 58
Società collegate e a controllo congiunto
Estenergy S.p.A. 7 0 85 0 0 0 0 0 0 0
ASM SET S.R.L. 598 0 18 2.570 17 52 7 4.171 347 48
Unigas Distribuzione S.r.l. 28 0 636 0 0 5.868 0 72 47 0
SINERGIE ITALIANE S.R.L. 16 8.193 0 0 38.235 13 0 0 37 0
Totale collegate/controllo congiunto 635 8.193 739 2.570 38.252 5.933 7 4.243 430 48
Totale 722 9.342 866 8.598 38.253 6.469 12.291 4.415 568 106

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Distribuzione S.r.l., Pasubio Servizi S.r.l., Blue Meta S.p.A. e Veritas Energia S.p.A. aderiscono al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le altre attività e passività correnti.

Relativamente alle società a controllo congiunto:

  • Estenergy S.p.A.:
  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di energia elettrica da parte di Etra Energia S.r.l. e Ascotrade S.p.A.;
  • o I ricavi per servizi sono relativi a servizi di vettoriamento del gas da Ascopiave S.p.A.;
  • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi sul conto corrente infragruppo.
  • ASM Set S.r.l. :
  • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A.;
  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con Asm Dg S.r.l.;
  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Energia Elettrica con Veritas Energia S.p.A.;
  • o I costi per servizi sono relativi a servizi amministrativi forniti ad Ascopiave S.p.A.;

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o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave

S.p.A.;

o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con Asm DG S.r.l.;

________________________________________________________________________________________________

  • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A..
  • Unigas Distribuzione S.r.l.;
  • o I costi per servizi sono relativi a costi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con Blue Meta S.p.A.;
  • o I ricavi per beni sono relativi a vendita di gas con Blue Meta S.p.A..

I costi per servizi verso la consociata Asco TLC S.p.A. si riferiscono al canone di noleggio dei server. I ricavi verso la stessa consociata derivano dal contratto di fornitura gas ed energia elettrica e dai contratti di servizio stipulati tra le parti.

I costi per beni verso Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione sono relativi all'acquisto di gas naturale effettuati da Ascotrade S.p.A. mentre i costi ed i ricavi per servizi sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti e a rifatturazione di consulenza.

Si segnala inoltre che i patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 30 settembre 2016 ad Euro 34.333 migliaia (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015).

I costi per servizi verso la consociata Seven Center S.r.l si riferiscono principalmente a servizi di manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale.

Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 30.09.2016 A B C D Totale % 31.12.2015 A B C D
Totale
%
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento (1) 80.758 0 0 0 0 0 0,0% 80.758 0 0 0 0 0 0,0%
Altre immobillizzazioni immateriali (2) 316.155 0 0 0 0 0 0,0% 316.659 0 0 0 0 0 0,0%
Immobilizzazioni materiali (3) 32.560 0 0 0 0 0 0,0% 34.987 0 0 0 0 0 0,0%
Partecipazioni (4) 65.864 0 0 65.864 0 65.864 100,0% 68.078 0 0 68.078 0 68.078 100,0%
Altre attività non correnti (5) 13.566 0 0 8.193 0 8.193 60,4% 15.366 0 0 48.060 0 48.060 312,8%
Attività non correnti su strumenti finanziari derivati (6) 339 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti per imposte anticipate (7) 7.562 0 0 0 0 0 0,0% 11.333 0 0 0 0 0 0,0%
Attivita non correnti 516.805 0 0 78.020 0 78.020 15,1% 527.182 0 0 #### 0 117.888 22,4%
Attività correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Rimanenze (8) 5.740 0 0 0 0 0 0,0% 3.577 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali (9) 61.934 9 77 635 0 722 1,2% 172.022 0 45 1.319 0 1.364 0,8%
Altre attività correnti (10) 39.764 1.149 52 9.900 0 11.101 27,9% 46.518 1.330 0 0 0 1.330 2,9%
Attività finanziarie correnti (11) 90 0 0 0 0 0 0,0% 3.487 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti tributari (12) 1.178 0 0 0 0 0 0,0% 1.368 3.509 0 0 0 3.509 256,6%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (13) 11.814 0 0 0 0 0 0,0% 28.301 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti su strumenti finanziari derivati (14) 428 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti 120.949 1.159 77 635 0 1.871 1,5% 255.272 4.839 45 1.319 0 6.203 2,4%
Attività 637.755 1.159 77 78.655 0 79.891 12,5% 782.454 4.839 45 #### 0 124.091 15,9%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0 0 0,0% 234.412 0 0 0 0 0 0,0%
Azioni proprie (17.521) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (17.521) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Riserve 198.113 0 0 0 0 0 0,0% 198.374 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto di Gruppo 415.004 0 0 0 0 0 0,0% 415.264 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio Netto di Terzi 4.476 0 0 0 0 0 0,0% 4.873 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale (15) 419.479 0 0 0 0 0 0,0% 420.137 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Fondi rischi ed oneri (16) 6.965 0 0 0 0 0 0,0% 7.360 0 0 0 0 0 0,0%
Trattamento di fine rapporto (17) 4.432 0 0 0 0 0 0,0% 3.864 0 0 0 0 0 0,0%
Finanziamenti a medio e lungo termine (18) 37.399 0 0 0 0 0 0,0% 43.829 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività non correnti (19) 19.801 0 0 0 0 0 0,0% 18.903 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie non correnti (20) 364 0 0 0 0 0 0,0% 422 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti per imposte differite (21) 15.463 0 0 0 0 0 0,0% 19.571 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 84.423 0 0 0 0 0 0,0% 93.948 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti verso banche e finanziamenti (22) 27.510 0 0 0 0 0 0,0% 97.866 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti commerciali (23) 53.268 0 179 10.639 0 10.818 20,3% 122.823 0 106 8.734 0 8.839 7,2%
Debiti tributari (24) 1.155 0 0 0 0 0 0,0% 397 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività correnti (25) 42.179 6.028 0 0 0 6.028 14,3% 43.324 4.838 0 0 0 4.838 11,2%
Passività finanziarie correnti (26) 9.617 0 0 2.570 0 2.570 26,7% 3.708 0 0 99 0 99 2,7%
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (27) 123 0 0 0 0 0 0,0% 252 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 133.852 6.028 127 3.309 0 9.464 7,1% 268.370 4.838 106 8.833 0 13.777 5,1%
Passività 218.275 6.028 127 3.309 0 9.464 4,3% 362.317 4.838 106 8.833 0 13.777 3,8%
Passività e patrimonio netto 637.755 6.028 127 3.309 0 9.464 1,5% 782.454 4.838 106 8.833 0 13.777 1,8%

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Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Conto economico e conto economico complessivo consolidato

Primi nove Primi nove
mesi di cui correlate mesi di cui correlate
(migliaia di Euro) Note 2016 A B C D Totale % 2015 A B C D
Totale
%
Ricavi (28) 353.337 39 329 4.719 0 5.087 1,4% 413.413 39 596 5.362 0
5.997
1,5%
Totale costi operativi 293.238 0 542 44.185 1.225 45.952 15,7% 363.313 0 921 117.532 0
118.453
32,6%
Costi acquisto materia prima gas (29) 169.292 0 0 38.246 0 38.246 22,6% 237.657 0 0 111.412 0
111.412
46,9%
Costi acquisto altre materie prime (30) 14.717 0 1 6 0 6 0,0% 15.315 0 7 0 0
7
0,0%
Costi per servizi (31) 77.611 0 536 5.933 427 6.896 8,9% 83.221 0 904 6.121 0
7.025
8,4%
Costi del personale (32) 16.043 0 0 0 798 798 5,0% 16.098 0 0 0 0 0
0,0%
Altri costi di gestione (33) 15.729 0 6 0 0 6 0,0% 11.427 0 10 0 0
10
0,1%
Altri proventi (34) 155 0 0 0 0 0 0,0% 405 0 0 0 0 0
0,0%
Ammortamenti e svalutazioni (35) 15.140 0 0 0 0 0 0,0% 14.748 0 0 0 0 0
0,0%
Risultato operativo 44.959 39 (213) (39.466) (1.225) (40.865) -90,9% 35.351 39 325 112.171 0
112.456
-318,1%
Proventi finanziari (36) 196 0 0 2 0 2 1,0% 696 0 0 11 0
11
1,6%
Oneri finanziari (36) 658 0 0 7 0 7 1,0% 1.103 0 0 3 0
3
0,3%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto
(36) 4.571 (0) 3 (0) (0) 3 0,1% 4.442 (0) (10) (0) (0)
(10)
-0,2%
Utile ante imposte 49.067 39 (210) (39.471) (1.225) (40.866) -83,3% 39.386 39 334 112.162 0
112.458
-285,5%
Imposte del periodo (37) 14.708 12.279 0 0 0 12.279 83,5% 11.877 10.497 0 0 0
10.497
88,4%
Risultato del periodo 34.359 (12.240) (210) (39.471) (1.225) (53.146) -154,7% 27.509 10.459 334 112.162 0
122.955
-447,0%
Risultato netto del periodo 34.359 (12.240) (210) (39.471) (1.225) (53.146) -154,7% 27.509 10.459 334 112.162 0
122.955
-447,0%
Risultato del periodo di Gruppo 32.621 0 0 0 0 0 0,0% 26.081 0 0 0 0 0
0,0%
Risultato del periodo di Terzi 1.738 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 1.427 (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0%
Altre componenti del Conto Economico Complessivo (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0%
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell'effetto
fiscale
(0)
863
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
0,0%
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
0,0%
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0%
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti (310) (14) (0) (0) (0) (14) 4,4% 58 (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0%
Risultato del conto economico complessivo 34.912 (12.254) (210) (39.471) (1.225) (53.159) -152,3% 27.567 10.459 334 112.162 0
122.955
-446,0%
Risultato netto complessivo del gruppo 33.085 (12.236) (192) (39.453) (1.225) (53.141) -160,6% 26.139 (10.441) (317) (112.144) (0) (122.938) -470,3%
Risultato netto complessivo di terzi 1.825 (18) (18) (18) (0) (18) -1,0% 1.428 (18) (18) (18) (0)
(18)
-1,3%
Utile base per azione 0,147 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,0% 0,117 0,000 0,000 0,000 0,000
0,000
0,0%
Utile netto diluito per azione 0,147 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,117 0,000 0,000 0,000 0,000
0,000
0,0%

________________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Rendiconto Finanziario consolidato

Primi nove Primi nove
(migliaia di Euro) mesi di cui correlate mesi di cui correlate
2016 A B C D Totale % 2015 A B C D Totale %
Utile netto del periodo di gruppo 32.621 26.081
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi 1.738 0 0% 1.427 0 0%
Ammortamenti 15.140 0 0% 14.748 0 0%
Svalutazione dei crediti 1.379 0 0% 2.013 0 0%
Variazione del trattamento di fine rapporto 569 0 0% (48) 0 0%
Attività/passività correnti su strumenti finanziari (897) 0 0% 0 0 0%
Variazione netta altri fondi 411 0 0% 163 0 0%
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (4.571) (3.766) (3.766) 82% (4.442) 0 (3.369) (36.045) 0 (39.414) 887%
Interessi passivi pagati (555) 0 0% (1.067) 0 0%
Imposte pagate (1.695) 0 0% (4.074) 0 0%
Interessi passivi di competenza 599 0 0% 1.080 0 0%
Imposte di competenza 14.708 0 0% 11.594 0 0%
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (2.163) 0 0% (3.499) 0 0%
Crediti commerciali 108.709 (9) (32) 684 0 642 1% 72.584 9 60 830 0 898 1%
Altre attività correnti 6.754 180 (52) (9.900) 0 (9.771) -145% 18.383 (1.037) (52) (9.900) 0 (10.989) -60%
Crediti tributari e debiti tributari 0 0 0% 35 0 0%
Debiti commerciali (69.555) 0 73 1.905 0 1.978 -3% (66.576) (42) (64) 7.481 0 7.375 -11%
Altre passività correnti (12.504) 1.190 0 0 0 1.190 -10% 4.629 922 0 0 0 922 20%
Altre attività non correnti 1.800 0 0 39.867 0 39.867 2215% 2.387 0 0%
Altre passività non correnti 2.124 0 0 0 0 0 0% 1.397 0 0%
Totale rettifiche e variazioni 61.991 1.361 (3.777) 32.558 0 30.141 49% 50.737 (149) (3.425) (37.634) 0 (41.208) -81%
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 94.611 1.361 (3.777) 32.558 0 30.141 32% 76.818 (149) (3.425) (37.634) 0 (41.208) -54%
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (13.498) 0 0% (11.903) 0 0%
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 640 0 0% 27 0 0%
Investimenti in immobilizzazioni materiali (804) 0 0% (462) 0 0%
Realizzo di immobilizzazioni materiali 2 0 0% 0 0 0%
Altri movimenti di patrimonio netto (310) 0 0% 270 0 0%
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (13.971) 0 0 0 0 0 0% (12.067) 0 0 0 0 0%
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti (58) 0 0 0 0 0 0% (45) 0 0%
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (45.287) 0 0% (45.572) 0 0%
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti 9.306 0 0 2.471 0 2.471 27% 7.614 0 0 13.488 0 13.488 177%
Accensioni finanziamenti e mutui 76.000 0 0% 66.500 0 0%
Rimborsi finanziamenti e mutui (107.500) 0 0% (146.500) 0 0%
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (33.347) 0 0% (33.332) 0 0%
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (2.222) 0 0% (1.768) 0 0%
Dividendi società a controllo congiunto 5.980 5.980 5.980 100% 3.369 3.369 3.369 100%
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (97.128) 0 5.980 2.471 0 8.450 -9% (149.734) 0 3.369 13.488 0 16.857 -11%
Variazione delle disponibilità liquide (16.487) 0 0% (84.983) 0 0%
Disponibilità correnti periodo precedente 28.301 0 0% 100.882 0 0%
Disponibilità correnti periodo corrente 11.814 0 0% 15.900 0 0%

________________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 30.09.2016 A B C
D
Totale % 31.12.2015 A B C D Totale %
A Cassa 17 0 0 0 0 0 0,0% 15 0 0 0 0
0
0,0%
B Altre disponibilità liquide 11.797 0 0 0 0 0 0,0% 28.286 0 0 0 0
0
0,0%
C Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0
0
0,0%
D Liquidità (A) + (B) + (C) 11.814 0 0 0 0 0 0,0% 28.301 0 0 0 0
0
0,0%
E Crediti finanziari correnti 90 0 0 0 0 0 0,0% 3.487 0 0 0 0
0
0,0%
F Debiti bancari correnti (18.141) 0 0 0 0 0 0,0% (88.238) 0 0 0 0
0
0,0%
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (9.369) 0 0 0 0 0 0,0% (9.628) 0 0 0 0
0
0,0%
H Altri debiti finanziari correnti (9.617) 0 0 (2.570) 0 (2.570) 26,7% (3.708) 0 0 (249) 0 (249) 6,7%
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (37.127) 0 0 (2.570) 0 (2.570) 6,9% (101.574) 0 0 (249) 0 (249) 0,2%
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (25.223) 0 0 (2.570) 0 (2.570) 10,2% (69.786) 0 0 (249) 0 (249) 0,4%
K Debiti bancari non correnti (37.399) 0 0 0 0 0 0,0% (43.829) 0 0 0 0
0
0,0%
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 0 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0
0
0,0%
M Altri debiti non correnti (364) 0 0 0 0 0 0,0% (422) 0 0 0 0
0
0,0%
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (37.762) 0 0 0 0 0 0,0% (44.250) 0 0 0 0
0
0,0%
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (62.985) 0 0 (2.570) 0 (2.570) 4,1% (114.037) 0 0 (249) 0 (249) 0,2%

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

________________________________________________________________________________________________

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società collegate e a controllo congiunto:

  • Asco TLC S.p.A.
  • Seven Center S.r.l.

Gruppo C – Società consociate:

  • Estenergy S.p.A.
  • ASM Set S.r.l.
  • Unigas Distribuzione S.r.l.
  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2016

Gara per l'acquisto del pacchetto azionario di Pasubio Group S.p.A.: ricorso presentato dal secondo classificato

In data 4 ottobre 2016 il concorrente secondo classificato ha presentato ricorso nei confronti del Comune di Schio e di Ascopiave S.p.A. per l'annullamento, previa concessione di misure cautelari,, dell'aggiudicazione provvisoria ad Ascopiave del bando e d tutti gli atti conseguenti, richiedendo pertanto l'aggiudicazione alla ricorrente o, in subordine, l'annullamento della gara.

In data 17 ottobre 2016 il Comune di Schio ha comunicato ad Ascopiave che, con determinazione dirigenziale del 5 ottobre 2016, la gara è stata aggiudicata alla società, per avere conseguito, in applicazione delle disposizioni del bando, il miglior punteggio.

Il comune di Schio ha altresì informato la società che il perfezionamento dell'operazione oggetto del bando di gara, attraverso la stipula del contratto di compravendita delle quote sociali di Pasubio Group S.p.A., è sospeso in attesa della definizione del ricorso anzidetto (l'udienza cautelare, avanti al TAR Veneto, non è ancora stata fissata).

Il Gruppo Aeb-Gelsia e Ascopiave prorogano i termini del periodo di esclusiva nelle trattative

In data 27 ottobre 2016 le parti hanno deciso di prorogare i termini del periodo di esclusiva nelle trattative al 31 gennaio 2017.

Esito in primo grado del contezioso sul DM 22.05.2014 (Linee Guida per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas)

________________________________________________________________________________________________

Ascopiave S.p.A., insieme ad altri operatori del settore, aveva presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio – Roma nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento del DM del 22 maggio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale. Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (scomputo retroattivo dei contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

In data 1 ottobre 2015, Ascopiave S.p.A., unitamente agli altri ricorrenti, con il deposito di "motivi aggiunti" al ricorso principale, ha provveduto all'impugnazione anche del Decreto Ministeriale n. 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011. Quest'ultimo, infatti, almeno con riguardo all'art. 5, si è limitato ad introdurre la regolamentazione propria delle Linee Guida nel DM 226/2011.

All'esito dell'udienza del 28 aprile 2016, la causa è stata posta in decisione.

Con sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016 il TAR Lazio ha respinto il ricorso per motivi aggiunti e dichiarato improcedibile il ricorso principale.

La società sta valutando se appellare la decisione al Consiglio di Stato.

Dati di sintesi al 30 settembre 2016 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

Estenergy S.p.A.

Il Gruppo ha una partecipazione del 48,999% in Estenergy S.p.A., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

La partecipazione del Gruppo in Estenergy S.p.A. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

____________________________________________________________________________________________

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Attività correnti 37.777 61.728
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11.093 2.751
Attivita non correnti 72.734 73.452
Passività correnti 18.811 38.647
di cui
Passività finanziarie correnti 50 18
Passività non correnti 5.399 5.974
86.301 90.560
Quota detenuta dal gruppo 48,999% 48,999%
Valore di carico della partecipazione 42.287 44.373

Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio (dati riassuntivi);

Conto Economico - dati riassuntivi

Primi nove mesi Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2016 2015
Ricavi 84.477 97.357
Totale costi operativi 76.258 90.536
Margine operativo Lordo 8.219 6.821
Ammortamenti e svalutazioni 1.346 1.469
Risultato operativo 6.873 5.352
Proventi finanziari 238 234
Oneri finanziari 9 72
Utile ante imposte 7.102 5.514
Imposte dell'esercizio 2.426 1.826
Risultato netto del periodo 4.676 3.688
Quota detenuta dal gruppo 48,999% 48,999%
Utile netto dell'esercizio di competenza del gruppo 2.291 1.807

________________________________________________________________________________________________

Unigas Distribuzione S.r.l.

Il Gruppo ha una partecipazione del 48,86% in Unigas Distribuzione S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella distribuzione del gas naturale.

La partecipazione del Gruppo in Unigas Distribuzione S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

____________________________________________________________________________________________

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Attività correnti 15.528 14.848
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.135 3.322
Attivita non correnti 45.930 46.146
Passività correnti 18.548 18.764
di cui
Passività finanziarie correnti 0 0
Passività non correnti 1.045 929
41.865 41.302
Quota detenuta dal gruppo 48,860% 48,860%
Valore di carico della partecipazione 20.455 20.180

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio (dati riassuntivi);

Conto Economico - dati riassuntivi

Primi nove mesi Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2016 2015
Ricavi 12.071 11.070
Totale costi operativi 7.215 6.840
Margine operativo Lordo 4.855 4.230
Ammortamenti e svalutazioni 1.772 1.705
Risultato operativo 3.083 2.525
Proventi finanziari 3 0
Oneri finanziari 55 41
Utile ante imposte 3.031 2.485
Imposte dell'esercizio 1.022 671
Risultato netto del periodo 2.009 1.813
Quota detenuta dal gruppo 48,86% 48,86%
Utile netto dell'esercizio di competenza del gruppo 982 886

________________________________________________________________________________________________

Asm Set S.r.l.

Il Gruppo ha una partecipazione del 49% in Asm Set S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

La partecipazione del Gruppo in Asm Set S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

____________________________________________________________________________________________

(migliaia di Euro) 30.09.2016 31.12.2015
Attività correnti 5.358 10.707
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 477 4.375
Attivita non correnti 5.360 5.538
Passività correnti 3.366 8.058
di cui
Passività finanziarie correnti 0 0
Passività non correnti 981 995
6.371 7.192
Quota detenuta dal gruppo 49,000% 49,000%
Valore di carico della partecipazione 3.122 3.524

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio (dati riassuntivi);

Conto Economico - dati riassuntivi

Primi nove mesi Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2016 2015
Ricavi 16.825 19.178
Totale costi operativi 15.200 17.594
Margine operativo Lordo 1.625 1.584
Ammortamenti e svalutazioni 153 156
Risultato operativo 1.472 1.428
Proventi finanziari 21 32
Oneri finanziari 7 13
Utile ante imposte 1.486 1.448
Imposte dell'esercizio 479 471
Risultato netto del periodo 1.007 976
Quota detenuta dal gruppo 49,00% 49,00%
Utile netto dell'esercizio di competenza del gruppo 493 478

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Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale.

Per quanto riguardo il segmento della vendita di gas, il Gruppo intende attuare le necessarie azioni per salvaguardare i livelli di redditività attuali in un contesto di mercato che si profila in mutamento, attraverso una politica commerciale incentrata sulla proposizione di formule di pricing differenziato e sul miglioramento della qualità del servizio. In questo segmento il Gruppo intende perseguire degli obiettivi di crescita della quota di mercato sia attraverso l'acquisizione diretta di nuova clientela, sia attraverso operazioni straordinarie di acquisizione aziendale e/o di partnership.

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Pieve di Soligo, 10 novembre 2016

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Fulvio Zugno

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