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Ascopiave

Management Reports Nov 14, 2018

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Management Reports

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE FINANZIARIA 2018

G r u p p o A s c o p i a v e

Indice
INFORMAZIONI GENERALI 5
Organi sociali ed informazioni societarie 5
Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave 6
RELAZIONE SULLA GESTIONE 7
Premessa 7
La struttura del Gruppo Ascopiave 9
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 10
Controllo della società 11
Corporate Governance e Codice Etico 12
Rapporti con parti correlate e collegate 13
Fatti di rilievo intervenuti nel corso dei primi nove mesi del 2018 14
Altri fatti di rilievo 17
Efficienza e risparmio energetico 17
Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa
finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti 18
Contenziosi 19
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 23
Ambiti territoriali 23
Distribuzione dividendi 26
Azioni proprie 26
Evoluzione prevedibile della gestione 27
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 28
Altre informazioni 30
Stagionalità dell'attività 30
Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi del 2018 31
Indicatori di performance 31
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 32
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 34
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 36
Andamento della gestione – Gli investimenti 39
Prospetti del Resoconto Intermedio di Gestione 40
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 41
Conto economico e conto economico complessivo consolidato 42
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 43
Rendiconto finanziario consolidato 44
NOTE ESPLICATIVE 45
Informazioni societarie 45
Criteri generali di redazione e principi contabili adottati 45
Nuovi principi internazionali in prima applicazione dal 1° gennaio 2018 45
Utilizzo di stime 47
Aggregazioni aziendali 48
Area e criteri di consolidamento 48
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto
consolidate con il metodo del patrimonio netto 50
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 51
Attività non correnti 51
Attività correnti 56
Patrimonio netto consolidato 62
Passività non correnti 63
Passività correnti 66
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 70
Ricavi 70
Costi 71
Proventi e oneri finanziari 76
Imposte 77
Componenti non ricorrenti 77
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 77
AGGREGAZIONI AZIENDALI 78
Acquisizione del 20% delle quote di Amgas Blu S.r.l. 78
ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2018 79
Impegni e rischi 79
Fattori di rischio ed incertezza 80
Gestione del Capitale 83
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 84
Informativa di settore 85
Rapporti con parti correlate 86
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 88
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 88
Conto economico e conto economico complessivo consolidato 89
Rendiconto Finanziario consolidato 90
Indebitamento finanziario netto consolidato 91
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 92
Obiettivi e politiche del Gruppo 93
Dati di sintesi al 30 settembre 2018 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo
del patrimonio netto 93

Allegati:

Controllo interno:

  • Dichiarazione del dirigente preposto - Attestazione al Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971;

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata
carica
data inizio data fine
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore delegato*
2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Coin Dimitri Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Martorelli Giorgio Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Lillo Antonella Consigliere 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Pietrobon Greta Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Quarello Enrico Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019

(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione, secondo le delibere del Consiglio di Amministrazione.

Soggetto carica durata
carica
data inizio data fine
Schiro Antonio Presidente del collegio sindacale 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Biancolin Luca Sindaco effettivo 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Marcolin Roberta Sindaco effettivo 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Comitato controllo e
rischi
dal al Comitato per la
remunerazione
dal al
Quarello Enrico 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 Coin Dimitri 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019
Martorelli Giorgio 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 Lillo Antonella 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019
Pietrobon Greta 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 Quarello Enrico 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019

Società di Revisione

PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

Sede legale e dati societari

Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 82096 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261 e-mail : [email protected]

Investor relations

Tel. +39 0438 980098 fax +39 0438 964779 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 % dei ricavi 2017 % dei ricavi
Ricavi 402.825 100,0% 377.344 100,0%
Margine operativo lordo 57.502 14,3% 58.906 15,6%
Risultato operativo 38.898 9,7% 41.595 11,0%
Risultato netto del periodo 31.278 7,8% 33.610 8,9%

Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017 30.09.2017
Capitale circolante netto 22.784 66.380 26.045
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 547.393 553.397 548.720
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (50.288) (49.411) (50.456)
Capitale investito netto 519.889 570.367 524.309
Posizione finanziaria netta (86.523) (119.867) (90.315)
Patrimonio netto Totale (433.365) (450.500) (433.994)
Fonti di finanziamento (519.889) (570.367) (524.309)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

Dati dei flussi monetari

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Risultato netto del Gruppo 29.971 32.200
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 87.824 72.251
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (20.224) (24.133)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento (20.800) (12.268)
Flusso monetario del periodo 46.800 35.851
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 15.555 8.822
Disponibilità liquide alla fine del periodo 62.355 44.672

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Premessa

Il Gruppo Ascopiave chiude i primi nove mesi 2018 con un utile netto consolidato di 31,3 milioni di Euro (33,6 milioni di Euro al 30 settembre 2017), con un decremento pari a 2,3 milioni di Euro, -6,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2018 ammonta a 433,4 milioni di Euro, (450,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2017) ed il capitale investito netto a 519,9 milioni di Euro (570,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2017).

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 il Gruppo ha realizzato investimenti per 16,7 milioni di Euro (14,7 milioni di Euro al 30 settembre 2017), prevalentemente nell'attività di installazione di misuratori elettronici, nonché nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas.

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la cogenerazione e la gestione calore.

Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 230 Comuni, (230 comuni al 31 dicembre 2017) esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 9.796 chilometri1 , (oltre 9.780 chilometri al 31 dicembre 2017) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali è svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci.

In tale segmento di mercato, il Gruppo, con oltre 620 milioni di metri cubi1 di gas venduti nei primi nove mesi dell'esercizio 2018 (606,1 milioni di metri cubi al 30 settembre 2017) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

Andamento della gestione

I volumi di gas venduti nei primi nove mesi dell'esercizio 2018 sono stati pari a 620,8 milioni di metri cubi1 , evidenziando un incremento del 2,4% rispetto allo stesso all'esercizio precedente.

I volumi di energia elettrica venduti sono stati pari a 339,6 GWh1 , con un incremento dello 2,0% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il portafoglio clienti gestito al termine dei primi nove mesi è pari a 744,0 mila clienti, in crescita dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 748,7 milioni di metri cubi1 , con un incremento del 16,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2017 (82,0 milioni di metri cubi relativi all'ampliamento dell'area di consolidamento a Ap Reti Gas Vicenza S.p.A.). La rete di distribuzione al 30 settembre 2018 ha una lunghezza di 9.796 chilometri1in aumento di 9 chilometri rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

1 I dati indicati relativamente alla lunghezza della rete di distribuzione e ai volumi di gas ed energia elettrica venduti sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 si attestano a 402,8 milioni di Euro, contro i 377,3 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente. L'incremento del fatturato è determinato principalmente dalla crescita dei ricavi da vendita di energia elettrica (+8,4 milioni di Euro), dall'iscrizione dei ricavi di vendita della materia prima a termine (+7,2 milioni di Euro) e dall'ampliamento del perimetro di consolidamento (5,0 milioni di Euro).

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 38,9 milioni di Euro, in diminuzione rispetto ai 41,6 milioni di Euro dei primi nove mesi dell'esercizio 2017. La flessione registrata è principalmente spiegata dal peggioramento del primo margine di vendita del gas naturale (-1,0 milioni di Euro), del primo margine di vendita dell'energia elettrica (-0,7 milioni di Euro) e dai maggiori costi del personale (-1,2 milioni di Euro).

Il risultato netto, pari a 31,3 milioni di Euro, evidenzia un decremento di 2,3 milioni di Euro rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio 2017.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 30 settembre 2018 è pari a 86,5 milioni di Euro, in miglioramento di 33,3 milioni di Euro rispetto ai 119,9 milioni di Euro del 31 dicembre 2017.

La riduzione dell'indebitamento finanziario è determinata dal cash flow dei primi nove mesi (+49,9 milioni di Euro, dato dalla somma del risultato netto, degli accantonamenti e degli ammortamenti) e dalla gestione del capitale circolante che ha generato risorse finanziarie per Euro 37,9 milioni. L'attività di investimento ha assorbito risorse finanziarie per 20,2 milioni di Euro mentre la gestione del patrimonio (distribuzione dividendi e dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto) ha assorbito risorse per 34,3 milioni di Euro.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 30 settembre 2018 è risultato pari a 0,20 (0,27 al 30 settembre 2017).

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 30 settembre 2018.

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 28 settembre 2018 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 3,030 Euro per azione, con una diminuzione di 14,6 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2018 (3,548 Euro per azione, riferita al 02 gennaio 2018).

La capitalizzazione di Borsa al 30 settembre 2018 risultava pari a 710,27 milioni di Euro (840,37 milioni di Euro al 29 dicembre 2017).

La quotazione del titolo nel corso dei primi nove mesi del 2018 ha registrato una flessione della performance (-14,6%), evidenziando un andamento al di sotto rispetto all'indice settoriale FTSE Italia Servizi di Pubblica Utilità (-11,0%), all'indice FTSE Italia All Share (-5,2%) ed all'indice FTSE Italia Star (+1,3%).

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 30 settembre 2018:

Dati azionari e borsistici 30.09.2018 30.09.2017
Utile per azione (Euro) 0,14 0,15
Patrimonio netto per azione (Euro) 1,85 1,85
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 3,030 3,506
Prezzo massimo annuo (Euro) 3,690 3,782
Prezzo minimo annuo (Euro) 2,850 2,710
Capitalizzazione di borsa (M ilioni di Euro) 717,23 818,53
N. di azioni in circolazione 222.683.966 222.310.702
N. di azioni che compongono il capitale sociale 234.411.575 234.411.575
N. di azioni proprie in portafoglio 11.727.609 12.100.873

Controllo della società

Alla data del 30 settembre 2018 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente il capitale di Ascopiave S.p.A. in misura pari al 61,562%.

La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF.

Corporate Governance e Codice Etico

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2018 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività della struttura di Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio della funzione di Internal Audit, ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e le Società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave.

La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato.

La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio:

  • Acquisto di servizi telematici e informatici dalla consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Acquisto di materiali per la produzione e di servizi di manutenzione dalla consociata SEVEN CENTER S.r.l. in liquidazione;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza passivi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Acquisto di gas dalla collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Servizi amministrativi e del personale dalla società Unigas Distribuzione S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Oneri da adesione al consolidato fiscale nazionale con Asco Holding S.p.A.;

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:

  • Locazione di immobili di proprietà verso la consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Locazione di immobili di proprietà verso la collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza attivi verso ASM Set S.r.l. controllata a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. ad ASM Set S.r.l., Unigas Distribuzione S.r.l., Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione e a SEVEN CENTER S.r.l. in liquidazione;
  • Vendita di energia elettrica verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto.
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. verso la controllante Asco Holding S.p.A.;
  • Proventi da adesione al consolidato fiscale nazionale con Asco Holding S.p.A..

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Pasubio Servizi S.r.l., Blue Meta S.p.A. e Veritas Energia S.p.A. hanno aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le attività e passività correnti.

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione finanziaria.

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

(migliaia di Euro) Crediti Debiti
Altri
commerci
commerci
Altri Costi Ricavi
ali crediti ali debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
ASCO HOLDING S.P.A. 18 886 0 11.398 0 0 11.416 0 62 871
Totale controllanti 18 886 0 11.398 0 0 11.416 0 62 871
Società controllate dalla controllante
ASCO TLC S.P.A. 84 0 143 0 0 442 33 201 112 29
SEVEN CENTER S.R.L. 0 0 0 0 0 0 0 12 0
Totale società controllate dalla controllante 84 0 143 0 0 442 33 201 123 29
Società collegate e a controllo congiunto
Estenergy S.p.A. 6 0 17 7 0 0 0 0 0 0
ASM SET S.R.L. 1.005 0 358 1.164 0 149 3 5.029 375 53
Unigas Distribuzione S.r.l. 55 0 380 761 0 6.353 1 80 62 0
SINERGIE ITALIANE in liquidazione S.R.L. 5 7.510 0 0 53.558 44 0 0 32 0
Totale collegate/controllo congiunto 1.071 7.510 5 1.918 53.558 6.546 4 5.109 469 53
Totale 1.173 8.396 138 13.315 53.558 6.988 11.452 5.310 654 954

Fatti di rilievo intervenuti nel corso dei primi nove mesi del 2018

Sottoscrizione mutuo chirografario

In data 25 gennaio 2018 la Capogruppo Ascopiave S.p.A. ha sottoscritto con Cassa Centrale Banca, in pool con Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi, un mutuo chirografario di Euro 10.000 migliaia della durata di 12 anni con applicazione di un tasso fisso pari all'1,83%. Il finanziamento non prevede la verifica di covenants finanziari.

Riforma in materia di Settlement gas con delibera 72/2018/R/GAS del 8 febbraio 2018

Con la Delibera 72/2018/R/GAS del 8 febbraio 2018, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ha approvato la riforma della disciplina in materia di settlement gas, la cui efficacia decorrerà a partire dal 1° gennaio 2020. Con questo provvedimento l'Autorità ha introdotto una semplificazione delle procedure per la determinazione delle partite attribuibili all'utente del bilanciamento, il quale sarà tenuto ad approvvigionare al Remi i quantitativi determinati in base alle misure effettive per i punti di riconsegna della rete di distribuzione con frequenza di rilevazione mensile o con dettaglio giornaliero dei consumi attesi, e in base all'applicazione del profilo di prelievo atteso con correzione climatica per i punti di prelievo con frequenza di rilevazione inferiore alla mensile. Ha assegnato inoltre al responsabile del bilanciamento il compito di approvvigionare la differenza tra i quantitativi prelevati ai Remi e la somma dei consumi attesi riferibili agli utenti del bilanciamento per i Remi serviti e ha posto in capo al SII (Sistema Informativo Integrato) la responsabilità di mettere a disposizione del responsabile del bilanciamento i dati di prelievo dei PDR (Punti di riconsegna per i clienti finali). Nel mese di giugno sono stati pubblicati da Snam Sete Gas i dati relativi alle sessioni di aggiustamento per gli esercizi 2013-2016.

Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. del 26 aprile 2018

Si è riunita il 26 aprile 2018, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A., in sede ordinaria.

L'Assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio dell'esercizio 2017 e deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo pari a 0,18 Euro per azione. Il dividendo è stato pagato il 9 maggio 2018, con stacco cedola il 7 maggio 2018 (record date 8 maggio 2018).

L'Assemblea ha, inoltre, approvato la politica per la remunerazione della Società, redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e rimosso parzialmente il vincolo di indisponibilità sul premio in azioni, per la quota sufficiente a corrispondere le ritenute fiscali e contributive a carico del beneficiario, con riferimento al Documento Informativo - redatto ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob - "Piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria 2015- 2017".

L'Assemblea ha altresì approvato un piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria per il triennio 2018- 2020, riservato agli amministratori esecutivi e a talune risorse direttive di Ascopiave S.p.A. e delle società da essa controllate.

Da ultimo, ha approvato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie a norma degli artt. 2357 e 2357 ter del codice civile, in sostituzione e revoca della precedente autorizzazione del 28 aprile 2017.

Anita e Ascopiave sottoscrivono una lettera di intenti per lo sviluppo di una futura operazione di aggregazione industriale

In data 4 giugno 2018, Anita e Ascopiave hanno sottoscritto una lettera di intenti nella quale individuano le linee guida e i principi di un percorso finalizzato all'aggregazione delle proprie attività di distribuzione di gas attraverso un'operazione di fusione di Anita per incorporazione in Ascopiave.

L'accordo, che prevede un periodo di esclusiva reciproca nelle trattative fissato al 31 dicembre 2018, definisce le ipotesi di riferimento, gli approfondimenti e il percorso che le Parti intraprenderanno al fine di perfezionare l'operazione entro la fine dell'anno.

Comunicato Asco Holding S.p.A.

In data 8 giugno 2018 il Consiglio di Amministrazione di Asco Holding ha deliberato di convocare l'assemblea in data 20 luglio 2018 in prima convocazione e in data 23 luglio 2018 in seconda convocazione, per proporre l'adozione di alcune modifiche al vigente statuto, finalizzate ad una maggiore coesione e stabilità della governance. I soci di Asco Holding che non concorrano all'adozione della delibera assembleare di approvazione del nuovo statuto (in quanto contrari, assenti o astenuti), potranno esercitare il diritto di recesso ai sensi del codice civile, per tutte o parte delle proprie azioni, entro il quindicesimo giorno successivo all'iscrizione della delibera assembleare nel Registro delle Imprese, dal momento che le modifiche statutarie proposte dal Consiglio di Amministrazione comprendono, tra l'altro, l'introduzione di limiti alla circolazione delle azioni. Tra le modalità di pagamento del valore di liquidazione ai soci recedenti si prevede, tra l'altro: (i) l'attribuzione di azioni della controllata Ascopiave, entro un limite massimo pari a n. 27.000.000 azioni, rappresentanti l'11,52% del capitale sociale di Ascopiave, talché Asco Holding manterrà in ogni caso più del 50% del capitale sociale di Ascopiave; e (ii) l'utilizzo della cassa riveniente da un dividendo straordinario di cui si prevede di chiedere la distribuzione ad Ascopiave, tramite formale richiesta di convocazione dell'assemblea, fino ad un importo massimo di Euro 77 milioni, subordinatamente all'approvazione delle modifiche statutarie da parte dell'assemblea dei soci di Asco Holding.

La delibera di approvazione del nuovo statuto si intenderà revocata qualora il diritto di recesso sia esercitato oltre una determinata soglia oppure in caso di mancata approvazione della distribuzione del suddetto dividendo straordinario da parte dell'assemblea di Ascopiave.

La conclusione della procedura di recesso, prevista originariamente entro la fine di ottobre 2018, non è ancora avvenuta in ragione della contestazione del valore di liquidazione.

Riforma in materia di Settlement gas con delibera 72/2018/R/GAS del 8 febbraio 2018

In data 6 luglio Snam rete gas S.p.A. ha comunicato la riapertura dei termini di bilanciamento per recepire le eventuali segnalazioni da parte degli utenti del bilanciamento sino alla data del 24 luglio 2018. Le eventuali segnalazioni effettuate non hanno determinato variazioni rispetto ai dati volumetrici oggetto di elaborazione che, alla data attuale, risultano confermati.

Informazioni in merito alla cessazione dei rapporti in essere con il Dott. Roberto Gumirato

In data 8 agosto 2018 Ascopiave S.p.A. ha reso noto che è stato raggiunto un accordo con il Direttore Generale, Dott. Roberto Gumirato, che prevede la risoluzione consensuale con effetto a far data dal 15 novembre 2018 del rapporto di lavoro subordinato in essere tra le parti. L'accordo prevede altresì che, sempre con effetto dal 15 novembre 2018, il Dott. Gumirato rassegni le dimissioni delle cariche di presidente e di membro del consiglio di amministrazione di AP Reti Gas S.p.A., società direttamente controllata da Ascopiave S.p.A., e rimetta le procure attribuitegli da Ascopiave S.p.A. nonché da Asco TLC S.p.A. e da Bim Piave Nuove Energie S.r.l., società appartenenti al Gruppo.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha ringraziato il Dott. Gumirato per l'impegno e per i risultati raggiunti in questi anni di lavoro.

In conformità e coerenza con quanto previsto nella politica di remunerazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 14 marzo 2018, il Dott. Gumirato riceverà un importo pari a lordi Euro 695.018, corrispondenti a 2 annualità di retribuzione fissa, a titolo di incentivo all'esodo, un importo pari a lordi Euro 532.000 a titolo di premio straordinario per aver gestito con successo l'operazione di risanamento di Sinergie Italiane S.r.l., in esecuzione di quanto è stato già deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in data 27 febbraio 2014, un importo pari a lordi Euro 90.000 a titolo di MBO per l'anno 2018 calcolato pro-rata temporis fino alla data di cessazione del rapporto, e un importo pari a lordi Euro 10.000 a titolo di corrispettivo per le rinunce del Dott. Gumirato a ogni domanda o pretesa derivante dagli intercorsi rapporti di lavoro subordinato e di amministrazione.

Il Dott. Gumirato resterà vincolato dagli obblighi di non concorrenza di cui al patto sottoscritto con Ascopiave S.p.A. in data 15 marzo 2016, che dunque troveranno applicazione dal 16 novembre 2018 al 15 maggio 2022, e riceverà, ai sensi del suddetto patto e quale corrispettivo degli obblighi di non concorrenza, un importo lordo pari a Euro 547.327.

Tutti gli importi sopra indicati sono stati corrisposti al Dott. Gumirato entro 10 giorni dalla ripetizione dell'accordo in una delle sedi cui agli artt. 2113 c.c. e 410 e segg. c.p.c.

L'accordo prevede infine reciproche rinunce a ogni domanda o pretesa derivante dagli intercorsi rapporti di lavoro subordinato e di amministrazione, ovviamente ad eccezione, per quanto riguarda le rinunce a favore del Dott. Gumirato, dei casi di dolo o colpa grave.

In ragione dell'attribuzione complessivamente determinata, l'accordo si qualifica come operazione con parte correlata esente dalla Procedura adottata da Ascopiave S.p.A. in materia, in quanto da un lato coerente con la politica di remunerazione e con gli accordi già in essere, e dall'altro (per la parte che riguarda il corrispettivo a favore del Dott. Gumirato, pari a lordi Euro 10.000, per le rinunce previste nell'accordo), di valore esiguo. L'operazione, prima dell'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Società, è stata comunque esaminata dal Comitato per la Remunerazione - comitato interno al Consiglio di Amministrazione composto da amministratori indipendenti – che ha espresso il proprio motivato parere favorevole alla conclusione dell'accordo. Il Consiglio di Amministrazione ha avviato immediatamente la ricerca del nuovo Direttore Generale.

Comunicato Asco Holding S.p.A.

In data 13 agosto 2018 Asco Holding S.p.A. ha comunicato che lo scorso 10 agosto 2018 è terminato il periodo per l'esercizio del diritto di recesso, ai sensi dell'art. 2437 del codice civile, da parte dei titolari di azioni Asco Holding che in data 23 luglio u.s. non hanno concorso all'approvazione della delibera avente ad oggetto alcune modifiche statutarie, tra cui la proroga del termine di durata della società e l'introduzione di limiti alla circolazione delle azioni.

Sulla base delle comunicazioni pervenute alla Società, il diritto di recesso è stato esercitato per n. 37.464.867 azioni (le "Azioni Oggetto di Recesso"), rappresentanti il 26,76% del capitale sociale di Asco Holding, per un complessivo controvalore pari a Euro 140.493.251,25 calcolato al valore di liquidazione di Euro 3,75 (tre/75) per ciascuna azione, stabilito in conformità all'art. 2437-ter del codice civile. Il pagamento di tale importo è stato chiesto per il 13,96% del capitale sociale di Asco Holding in denaro e per il 12,80% mediante attribuzione di azioni della controllata Ascopiave S.p.A.

Dal momento che il numero delle Azioni Oggetto di Recesso è inferiore al 38,48% delle azioni di Asco Holding e che il numero dei soci recedenti che abbia chiesto di ricevere il valore di liquidazione delle azioni per le quali è stato esercitato il diritto di recesso in denaro rappresenta una percentuale del capitale inferiore al 23,05%, sulla base dei dati odierni, non risultano verificate le relative condizioni risolutive a cui era soggetta la delibera di approvazione delle modifiche statutarie.

N. 12.611.081 Azioni Oggetto di Recesso, diverse dalle n. 24.853.786 azioni di titolarità di alcuni soci che hanno contestato il valore di liquidazione, saranno offerte in opzione, ai sensi dell'articolo 2437-quater del codice civile, ai soci di Asco Holding diversi da coloro che abbiano esercitato il diritto di recesso, dal 13 agosto 2018 all'11 settembre 2018, estremi inclusi, in proporzione al numero di azioni dai medesimi possedute (l'"Offerta in Opzione").

Si ricorda che i soci di Asco Holding che esercitino il diritto di opzione nel contesto dell'Offerta in Opzione avranno diritto di prelazione nell'acquisto delle Azioni Oggetto di Recesso rimaste eventualmente inoptate nel contesto di detta offerta, a condizione che tali soci formulino apposita richiesta contestualmente all'esercizio del diritto di opzione.

Qualora, ad esito dell'Offerta in Opzione, residuino ulteriori Azioni Oggetto di Recesso rimaste inoptate, Asco Holding procederà al riacquisto di tali azioni.

L'avviso di Offerta in Opzione è stato depositato presso il Registro delle Imprese di Treviso - Belluno, ai sensi dell'art. 2437-quater, comma 2, del codice civile, in pari data.

Comunicato Asco Holding S.p.A.

In data 6 settembre 2018 Asco Holding S.p.A. ha informato che, sulla base delle comunicazioni dei soci pervenute successivamente alla data dell'ultimo comunicato diffuso (13 agosto 2018) ma validamente spedite entro il termine finale per l'esercizio del diritto di recesso spettante ai soci che non abbiano concorso all'adozione della delibera assembleare del 23 luglio 2018 (ovvero entro il 10 agosto 2018), i risultati definitivi inerenti all'esercizio del diritto di recesso sono i seguenti:

(i) il diritto di recesso è stato esercitato per complessive n. 41.945.221 azioni, rappresentanti il 29,96% del capitale sociale di Asco Holding, per un complessivo controvalore pari a Euro 157.294.578,75 calcolato al valore di liquidazione di Euro 3,75 (tre/75) per ciascuna azione, stabilito dal Consiglio di Amministrazione in conformità all'art. 2437-ter del codice civile;

(ii) il pagamento del valore di liquidazione è stato chiesto per il 15,78% del capitale sociale di Asco Holding in denaro e per il 14,18% mediante attribuzione di azioni della controllata Ascopiave S.p.A.

N. 14.007.435 azioni recedute, diverse dalle n. 27.937.786 azioni di titolarità di alcuni soci recedenti che hanno contestato il valore di liquidazione, sono oggetto di una nuova offerta in opzione, depositata in data odierna presso il Registro delle Imprese di Treviso – Belluno, da intendersi ad integrale sostituzione della precedente offerta in opzione depositata in data 13 agosto 2018.

Ascopiave S.p.A., che già deteneva l'80% del Capitale Sociale di Amgas Blu, acquisisce il rimanente 20% da Amgas S.p.A, divenendo socio unico della società

In data 18 settembre 2018 Amgas S.p.A. e Ascopiave S.p.A. hanno perfezionato l'operazione per il trasferimento del 20% del capitale sociale di Amgas Blu S.r.l., da Amgas S.p.A. ad Ascopiave S.p.A., che già deteneva una quota pari all'80% del capitale della società. Ascopiave S.p.A. arriva così a detenere il 100% di Amgas Blu S.r.l..

Il controvalore pagato per l'acquisizione, pari a 3,8 milioni di euro, corrisponde ad un enterprise value di Amgas Blu S.r.l. pari a 19,5 milioni di euro.

Amgas Blu S.r.l., nel 2017, ha servito circa 48.800 clienti, di cui 46.100 nel comparto gas e 2.700 nel comparto energia elettrica, conseguendo ricavi per 19,3 milioni di euro. L'EBITDA si è attestato, nello stesso periodo, a 2,5 milioni di euro.

Dimissioni del CFO del Gruppo Ascopiave Cristiano Belliato

In data 28 settembre 2018 Ascopiave S.p.A. ("Ascopiave" o la "Società"") ha reso noto che il Chief Financial Officer del Gruppo Ascopiave, dott. Cristiano Belliato, ha rassegnato le proprie dimissioni per intraprendere un nuovo percorso di carriera professionale.

Il dott. Belliato ha mantenuto i propri incarichi e responsabilità quali Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Ascopiave, Chief Financial Officer e dirigente strategico del Gruppo Ascopiave fino al 30 ottobre 2018.

Il dott. Belliato resterà vincolato dagli obblighi di non concorrenza di cui al patto sottoscritto con Ascopiave in data 15 marzo 2016, che dunque trovano applicazione dal 1° novembre 2018 al 1° maggio 2021, e ha ricevuto, ai sensi del suddetto patto e quale corrispettivo degli obblighi di non concorrenza, un importo lordo pari a Euro 213.558. In quanto coerente con la politica di remunerazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 14 marzo 2018 e con gli accordi già in essere, tale attribuzione si qualifica come operazione con parte correlata esente dall'applicazione della Procedura adottata dalla Società in materia.

In conformità a quanto richiesto dalle Istruzioni al Regolamento dei Mercati di Borsa Italiana, si informa che in 28 settembre 2018 il dott. Belliato era titolare di n. 33.737 azioni ordinarie di Ascopiave.

Altri fatti di rilievo

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto attiene le società di distribuzione del Gruppo, consolidate al 100%, al 31 maggio 2018 sono stati conseguiti gli obiettivi minimi dell'anno 2017 con un residuo del 13% per AP Reti Gas S.p.A. e del 39% per AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Per entrambe le società sono state annullate le quote residue degli anni precedenti.

Con determina del 29 gennaio 2018 l'Autorità ha definito gli obiettivi delle società per il 2018 quantificati in 78.513 TEE per AP Reti Gas S.p.A. e 19.504 TEE per AP Reti Gas Vicenza S.p.A..

Per quanto attiene invece la società consolidata con il metodo del patrimonio netto Unigas Distribuzione, l'obiettivo del 2017 è stato quantificato dal GSE in 15.354 TEE consegnato per il 60% entro il 31 maggio 2018. Nel 2016 la società ha un obbligo di 22.737 TEE al 31 maggio 2018 adempiuto per l'86%, sempre alla stessa data è stato consegnato il residuo dell'obiettivo 2015 che risulta quindi conseguito al 100%.

Con determina del 29 gennaio 2018 l'Autorità ha definito l'obiettivo delle società per il 2018 quantificati in 16.103 TEE.

Nel corso del mese di settembre sono stati incassati 28.103 migliaia correlati ai titoli consegnati nel mese di settembre.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) e
  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas. La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.

Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 86 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;
  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;
  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;
  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;

  • Euro 5.268 migliaia per il 2014;

  • Euro 5.258 migliaia per il 2015;
  • Euro 5.079 migliaia per il 2016;
  • Euro 5.190 migliaia per il 2017;

per complessivi Euro 40.495 migliaia.

Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti agli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92) un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014. Successivamente, nel biennio 2016-2017, ai comuni appartenenti all'ambito di Treviso 2 - Nord e ad alcuni comuni dell'ambito Treviso 1 - Sud si è fornito un aggiornamento al 31 dicembre 2015, applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.

Le stazioni appaltanti degli ambiti territoriali Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale hanno inviato ad ARERA le valorizzazioni dei rimborsi di alcuni comuni ai fini delle verifiche previste dalla normativa. L'Autorità ha esplicitato talune osservazioni (poi inoltrate dalle medesime stazioni appaltanti) rispetto alle quali AP Reti Gas ha proposto (e/o è in procinto di proporre) le proprie "contro-deduzioni".

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 30 settembre 2018 sono pendenti:

COMUNE DI COSTABISSARA:

Un Giudizio innanzi alla Corte d'Appello di Venezia, avviato dal Comune di Costabissara che, con atto notificato il 12 dicembre 2015, ha impugnato il Lodo Arbitrale del 25-26 maggio 2015, emesso all'esito del relativo procedimento. All'udienza del 19 maggio 2016, la Corte ha fissato l'udienza di precisazione delle conclusioni al 7 marzo 2019.

Il Collegio Arbitrale, con il Provvedimento anzidetto, ha condannato il Comune al pagamento della somma di Euro 3.473 migliaia, oltre ad interessi dalla data di deposito del Lodo.

Sono in corso dei contatti volti ad accertare la possibilità di una soluzione transattiva.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 30 settembre 2018 sono pendenti:

COMUNE DI CREAZZO:

Un Arbitrato avviato da Ascopiave per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2005 al nuovo gestore).

In un'ottica di amichevole composizione della controversia, in data 1° marzo 2017, i tecnici incaricati di addivenire ad una stima degli impianti condivisa hanno proposto una valorizzazione omnicomprensiva di Euro 1.678 migliaia (da rateizzarsi in 12 anni).

Il Comune, con Delibera di C.C. n. 18 del 22 marzo 2018, ha definitivamente approvato, nei termini di cui sopra, l'atto transattivo, poi stipulato il 2 agosto 2018.

COMUNE DI SANTORSO:

Un Arbitrato avviato da Ascopiave per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2007 al nuovo gestore).

In data 20 aprile 2017, successivamente al deposito delle memorie conclusive e delle relative repliche, si è tenuta l'ultima udienza di discussione orale.

All'esito della stessa, con Ordinanza del 2 maggio 2017, il Collegio ha rigettato la l'istanza di produzione documentale inerente alla RAB presentata dalla Società.

Con Lodo definitivo del 18 luglio 2017, il Collegio ha condannato il Comune a versare ad Ascopiave la somma di Euro

1.346 migliaia più interessi (dalla pronuncia).

Le spese complessive, compensate tra le Parti, sono state liquidate in circa Euro 221 migliaia.

Il Comune ha proposto appello.

L'udienza innanzi alla C.d.A. di Venezia è fissata per il 9 gennaio p.v. Ascopiave ha provveduto alla costituzione nei termini di legge.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2018 sono pendenti:

LINEE GUIDA – DM 22 maggio 2014

Un Ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso (con atto del 16 gennaio 2017) da Ascopiave insieme ad altre imprese di distribuzione, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento della Sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016, con la quale il TAR Lazio ha respinto il Ricorso principale avverso il DM 22 magio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del VIR ed il Ricorso per motivi aggiunti avverso il DM 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011.

Relativamente al ricorso promosso da Ascopiave, l'udienza di merito è stata fissata per il 20 settembre 2018.

Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

Rispetto ad un analogo appello presentato da altre imprese di distribuzione, il C.d.S. ha ritenuto di rimettere la questione (di legittimità della normativa primaria) all'esame della Corte di Giustizia Europea, con ciò palesando la non manifesta irrilevanza / infondatezza della stessa.

Anche a fronte della pronuncia anzidetta, i legali di Ascopiave hanno presentato "istanza di prelievo", con conseguente fissazione dell'udienza di discussione al 20 settembre 2018. Allo stato si è in attesa della decisione del Collegio. Pare, tuttavia, probabile che la questione sarà rimessa alla Corte di Giustizia Europea.

ARERA DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'AEEGSI, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%.

Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

Le Delibere 310 e 414 sono state formalmente abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha riproposto la medesima regolazione. Ascopiave, pertanto, unitamente alle altre aziende ricorrenti, al fine di evitare la declaratoria di carenza di interesse, ha provveduto all'impugnazione, con motivi aggiunti, della Delibera 905/2017. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

IMPUGNAZIONE ATTI DI GARA PASUBIO GROUP S.P.A.:

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da 2i Rete Gas S.p.A. nei confronti del Comune di Schio e di Ascopiave S.p.A. (notificato il 10 ottobre 2016), per l'annullamento, previa concessione di misure cautelari, dell'aggiudicazione provvisoria ad Ascopiave S.p.A., ovvero del bando e di tutti gli atti conseguenti, richiedendo pertanto l'aggiudicazione alla ricorrente, o in subordine la riedizione della gara.

Il TAR Veneto (udienza del 9 novembre 2016) ha respinto l'istanza cautelare di 2i.

Quest'ultima ha quindi presentato appello al C.d.S.. Il Consigliere Delegato del C.d.S. ha respinto l'istanza per ottenere una misura cautelare monocratica, riservando la decisione al Collegio.

In data 2 febbraio 2017 si è tenuta l'udienza cautelare avanti al Consiglio di Stato. All'esito della stessa, il Collegio ha confermato l'Ordinanza cautelare n. 644/2016 del TAR Veneto, con ciò respingendo l'appello presentato da 2i Rete Gas, volto ad ottenere la sospensione dell'efficacia degli atti di gara in attesa della decisione di merito sul ricorso principale, rimessa allo stesso TAR Veneto.

In conseguenza, il 3 aprile 2017, Ascopiave S.p.A. ha stipulato il contratto di compravendita della quote societarie, con ciò divenendo socio unico di Pasubio Group S.p.A..

Si è in attesa della calendarizzazione per la discussione del merito del ricorso.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2018 sono pendenti:

ASCOPIAVE – CORPO B:

Al fine di ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B", Ascopiave, successivamente ad un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, ha promosso un giudizio c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) nei confronti di: Bandiera Architetti S.R.L. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.R.L. (Appaltatore).

La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU in sede di accertamento tecnico preventivo) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza).

Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU. Il "nuovo" CTU ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, fallito essenzialmente perché non vi era accordo sulla ripartizione della somma tra i convenuti.

Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando lo Studio di progettazione (F.lli Bandiera), la relativa compagnia assicuratrice (Groupama Assicurazioni) e l'impresa esecutrice (Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali) al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.

La direzione lavori (con la relativa compagnia assicuratrice, Unipol Sai) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.

Con due distinti atti, Groupama Assicurazioni e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali hanno notificato il ricorso in appello avverso la Sentenza di primo grado.

Ascopiave S.p.A. ha provveduto alla costituzione in giudizio nei termini di legge.

Con Provvedimento del 07 giugno 2018 il CdA ha parzialmente accolto la richiesta di sospensiva, limitando la provvisoria esecutività della Sentenza di primo grado all'importo di Euro 150 migliaia, rispetto al quale Ascopiave S.p.A. è legittimata alla prosecuzione dell'azione esecutiva.

All'udienza del 28 giugno 2018, la CdA ha sancito la riunione dei ricorsi.

ASCOPIAVE – SIDERA/FAJ COMPONENTS:

Un Giudizio civile (azione possessoria) c/o il Tribunale di Treviso (RG 7655/2015), promosso da Ascopiave S.p.A. nei confronti delle ditte Sidera e Faj Components, conseguente alla realizzazione, da parte di queste ultime, di un nuovo manufatto tecnologico (sostitutivo di un precedente silos), c/o il lato sud della proprietà Ascopiave S.p.A., in violazione delle distanze minime e della precedente transazione in essere tra le Parti. Sono inoltre in contestazione aspetti connessi alla sicurezza del personale e delle proprie strutture.

Il Giudice ha disposto la CTU.

Nel frattempo, anche su sollecitazione del medesimo CTU, si è avviato un confronto volto ad addivenire ad una soluzione transattiva. In proposito è stata redatta una bozza di accordo, allo stato non formalizzata per l'assenza di una adeguata garanzia assicurativa a favore di Ascopiave S.p.A..

Le operazioni peritali si sono concluse il 11 luglio 2016.

Il CTU ha depositato la propria relazione il 31 marzo 2017, analizzata nell'udienza del 17 ottobre 2016.

Nella successiva del 10 novembre 2016, inaspettatamente, il Giudice, ritenendo non esaustivi alcuni riscontri, ha disposto la rinnovazione della consulenza tecnica, affidandone il relativo incarico ad un nuovo C.T.U. A metà marzo 2017, dopo un primo sopraluogo del collegio peritale, è pervenuta la notizia del fallimento della Faj Components, con conseguente interruzione del procedimento giudiziale.

Il 23 giugno 2017 si è tenuta l'udienza di riassunzione, nel corso della quale è intervenuta il curatore del fallimento, dichiarando di avere chiesto al Giudice Delegato l'autorizzazione per costituirsi in giudizio e di non averla ancora ottenuta. Ha poi fatto presente che l'impianto per cui è causa è acquisito alla massa fallimentare e che la procedura provvederà quanto prima all'esperimento delle procedura di vendita.

A dicembre 2017 il manufatto oggetto della vertenza è stato rimosso.

La causa, pertanto, a seguito di un'intesa transattiva conclusa a maggio 2018, è stata chiusa (con compensazione delle spese) per il venir meno dell'oggetto del contendere.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

AP Reti Gas S.p.A. (come le altre imprese di distribuzione del Gruppo), in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agisce, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c. al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze (con misuratore in proprietà privata) servite in regime i Servizio di Default (SDD) morosità.

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).

Allo scopo (ed onde adempiere fedelmente alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del SDD.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito, l'avvio delle azioni legali, normalmente nella forma del ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c.

Identica procedura è stata adottata anche dalle altre società di distribuzione del Gruppo (AP Reti Gas Rovigo S.R.L., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. ed Unigas Distribuzione S.R.L.). Allo stato sono in corso:

  • in corso (trasmesse allo Studio legale in attesa di deposito) n. 3 pratiche;
  • depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio) n. 2 pratiche;
  • in fase di esecuzione forzata n. 1 pratiche;
  • in fase di avvio (prossima redazione del ricorso ed invio allo Studio) n. 12 pratiche;
  • sospese (a vario titolo) n. 5 pratiche;
  • terminate (in diverse fasi) n. 184 pratiche.

La numerosità annua delle pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale, per tutte le società del gruppo (comprendendosi Unigas Distribuzione S.r.l.), è stimabile approssimativamente tra 30 e 50 (la procedura e le conseguenti attività intraprese nella fase pre-giudiziale hanno consentito una sensibile riduzione delle azioni legali, rispetto all'entità inizialmente prevista).

Al 30 settembre 2018, i costi legali complessivi (compresi i connessi oneri fiscali), riferiti alle pratiche Ascopiave S.p.A. / AP Reti Gas S.p.A. trasmesse allo Studio legale, sono pari a circa Euro 177 migliaia. Per le altre società i medesimi costi ammontano approssimativamente ad Euro 100 migliaia (comprendendosi quelli propri di Unigas Distribuzione S.r.l.).

ARERA DELIBERE 670/2017/R/GAS e 782/2017/R/GAS

Un Ricorso in appello al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, promosso (con atto del 4 dicembre 2017) da Ascotrade S.p.A. nei confronti dell'ARERA per l'annullamento della delibera 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017, e 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017, con la quale il regolatore ha disposto in merito alle effettuazioni delle sessioni di aggiustamento con riferimento agli anni a partire dal 2013 fino all'entrata in vigore della nuova disciplina del settlement gas ed al completamento del quadro regolatorio in merito all'effettuazioni delle sessioni di aggiustamento. Nel mese di giugno Snam Rete Gas, pubblicando i dati relativi alle sessioni di aggiustamento per gli anni 2013-2016, ha permesso la prima valorizzazione dell'impatto economico negativo dei provvedimenti regolamentari impugnati. Alla data attuale, l'impatto negativo è peraltro aleatorio in quanto Snam Rete Gas ha comunicato la riapertura dei termini per il ricalcolo delle quantità comunicate. Si aggiunga a ciò, che qualora le società del segmento vendita del Gruppo Ascopiave dovessero essere richiesti da parte degli shipper di riferimento di riconoscere gli importi derivanti dall'applicazione della delibera 670/2017/R/gas, le stesse, potranno giudizialmente agire sul versante amministrativo mediante domanda di sospensione cautelare degli effetti della delibera visto la sua impugnazione. Si segnala inoltre che, sul versante civilistico, sarà possibile contestare dinanzi al giudice civile il diritto degli shipper di avanzare richieste economiche sulla base dei contratti originariamente perfezionati. Si segnala altresì che alla data di pubblicazione del presente resoconto non è stata fissata l'udienza in merito.

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

Per quanto riguarda gli altri contenziosi in essere con l'agenzia delle entrate si segnala che risultano in corso alcuni ricorsi presso le commissioni tributarie provinciali relative al silenzio diniego / diniego espresso delle istanze di rimborso della Robin Tax (addizionale Ires).

Le società coinvolte nei suddetti contenziosi sono le seguenti: Amgas Blu, Ascopiave. Ascotrade, Ap Reti Gas Rovigo unipersonale, Asm set, Blue Meta, Ediga esercizio distribuzione gas unipersonale, Pasubio servici, Unigas distribuzione, Veritas Energia unipersonale.

Le predette società facenti parte del gruppo Ascopiave a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta. A seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata. Avverso il silenzio rifiuto ovvero il diniego espresso sono stati così presentati i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista. Dal punto di vista del possibile esito dei ricorsi la situazione è alquanto aleatoria considerato anche il fatto che in caso di accoglimento si genererebbe per l'amministrazione finanziaria un enorme peso finanziario a livello nazionale. Per quanto riguarda i tempi della definizione del contenzioso essi non sono stimabili anche perché sono stati assegnati a diverse commissioni tributarie le quali hanno diverse tempistiche. Attualmente sono stati discussi i soli ricorsi relativi alle società Pasubio Servizi S.r.l, Unigas Distribuzione S.r.l., Ascopiave S.p.A, Edigas DG S.p.A., Blue Meta S.p.A e la società incorporate Edigas Due S.p.A. per alcune mentre per altre società si attende ancora la fissazione delle udienze di merito.

Con riferimento all'esito dei contenziosi in essere l'esito del primo grado di giudizio è stato favorevole per l'Agenzia delle Entrate e le società hanno deciso di presentare appello contro la sentenza della commissione tributaria provinciale.

Ambiti territoriali

Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito.

In particolare:

1) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito (c.d. Decreti Ambiti);

2) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale);

3) con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 è stato approvato il regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas (c.d. Decreto Criteri).

L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.

La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto

Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all' AEEGSI, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.

In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazioni dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.

Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli

accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.

In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.

Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.

Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località. L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.

Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.

Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.

La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida.

In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Tra le modifiche più significative si segnalano:

1) le disposizioni concernenti la valorizzazione del rimborso degli impianti da applicarsi nel caso di insussistenza di specifici accordi tra le parti intervenuti prima dell'entrata in vigore del decreto n. 226/2011, che riprendono in larga parte quanto già previsto dalle "Linee Guida".

2) l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli enti locali, soglia elevata dal precedente 5% della quota parte del vincolo dei ricavi tariffari a copertura dei costi di capitale di località, all'attuale 10%;

3) la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici relativi agli investimenti di efficienza energetica di offerta, concernenti la valorizzazione degli importi da riconoscere agli enti locali ed il riconoscimento della copertura dei costi al gestore che realizza gli interventi e matura i connessi titoli di efficienza energetica.

Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.

La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti.

Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.

La legge 4 agosto 2017 n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità riguardanti il settore della distribuzione del gas naturale.

In particolare, l'articolo 1, comma 93, modifica le disposizioni dell'articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 164/00, esentando gli Enti locali dall'obbligo di invio delle valutazioni di dettaglio all'Autorità qualora sussistano congiuntamente tutti i seguenti presupposti:

  • l'Ente locale concedente possa certificare anche tramite un idoneo soggetto terzo che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee guida 7 aprile 2014;

  • lo scostamento VIR-RAB aggregato d'ambito non superi l'8 per cento;

  • lo scostamento VIR-RAB del singolo Comune non superi il 20 per cento;

L'articolo 1, comma 93 prevede che, nel caso di valore delle immobilizzazioni nette disallineate rispetto alle medie di settore secondo le definizioni dell'Autorità, il valore delle immobilizzazioni nette rilevante ai fini del calcolo dello scostamento sia determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti dall'Autorità (si veda, a oggi, l'articolo 23, comma 1, della RTDG);

L'articolo 1, comma 94 prevede infine che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, applicabili nei casi in cui tali bandi siano stati redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che in ogni caso, la documentazione di gara non possa discostarsi dai punteggi massimi previsti per i criteri e i sub-criteri di gara dagli articoli 13, 14 e 15 del citato decreto 226/11, l se non nei limiti posti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni sub-criteri.

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge n. 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo di Belluno, dopo avere seguito l'iter previsto dalla normativa, ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio nel dicembre 2016. Nel settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha partecipato alla gara, presentando la propria offerta.

Gli atti di gara sono stati oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante alla gara. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. Contro la decisione il ricorrente ha proposto appello al Consiglio di Stato, presentando istanza di sospensiva del provvedimento di primo grado. Alla data attuale non si hanno notizie in merito all'udienza cautelare originariamente fissata per il 3 maggio 2018.

Distribuzione dividendi

In data 26 aprile 2018, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi per una somma pari ad Euro 0,18 per azione con stacco della cedola in data 7 maggio 2018, record date il 8 maggio 2018 e pagamento il 9 maggio 2018.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 30 settembre 2018 possiede per un valore pari ad Euro 16.980 migliaia (Euro 17.521 migliaia al 31 dicembre 2017), che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel corso del quarto trimestre del 2018 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio, nello svolgimento delle attività propedeutiche alle gare, oltre che nell'eventuale partecipazione alle gare che verranno bandite per l'aggiudicazione degli Ambiti Territoriali Minimi di interesse per il Gruppo. La grande maggioranza dei comuni attualmente gestiti dal Gruppo appartiene ad Ambiti per i quali sono previsti dei termini massimi di pubblicazione del bando di gara ad oggi scaduti. Nel caso in cui le stazioni appaltanti pubblicassero i bandi nel corso del 2018, dati i termini necessari per la presentazione delle offerte, la loro valutazione ed aggiudicazione, si ritiene ragionevole che gli eventuali passaggi di gestione agli eventuali nuovi operatori aggiudicatari potranno concludersi solo successivamente al termine dell'esercizio 2018.

Il perimetro di attività del Gruppo non dovrebbe subire dei mutamenti rispetto alla situazione attuale, anche nell'ipotesi di una eventuale aggiudicazione della gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale dell'ATEM di Belluno qualora l'esito pervenisse nel 2018.

Per quanto concerne i risultati economici si segnala come la regolazione tariffaria per l'esercizio 2018 sia compiutamente definita e dovrebbe assicurare dei ricavi sostanzialmente in linea con quelli dell'esercizio 2017.

Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica è presumibile che il margine conseguito, al termine dell'esercizio, risulti in diminuzione rispetto a quello conseguito al 30 settembre 2018, nonché dell'esercizio 2017, in ragione delle modifiche regolamentari entrate in vigore nel terzo trimestre dell'esercizio. Tali modifiche hanno significativamente modificato il prezzo dei titoli di efficienza energetica nonché il valore massimo del contributo erogato.

Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas, in ipotesi di condizioni climatiche normali, si prevedono margini commerciali in diminuzione rispetto a quelli dell'esercizio 2017, a causa della pressione competitiva sul mercato retail, dei provvedimenti tariffari di ARERA (modulazione della componente di gradualità) e degli effetti economici complessivamente negativi dovuti all'applicazione della regolazione sul settlement del gas per gli anni 2013-2016, già rilevati nel secondo trimestre del corrente esercizio. Il Gruppo è altresì esposto agli effetti economici positivi o negativi derivanti dagli effetti economici correlati alla regolamentazione sul settlement del gas per l'esercizio 2017.

Per quanto concerne l'attività di vendita dell'energia elettrica, l'esercizio 2018 potrebbe riportare dei risultati inferiori rispetto al 2017.

I risultati potranno naturalmente essere condizionati, oltre che da eventuali nuovi provvedimenti tariffari da parte dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – che non sono ad oggi preventivabili – anche dall'evoluzione dello scenario competitivo più generale e dalla strategia di approvvigionamento del Gruppo.

Si ritiene di precisare che i risultati effettivi del 2018 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: l'evoluzione della domanda, dell'offerta e dei prezzi del gas e dell'energia elettrica, le performance operative effettive, le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento. Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando la rilevante numerosità della clientela e la scarsa rischiosità fisiologica rilevata nel servizio di somministrazione del gas e dell'energia elettrica. A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che in questa fase dell'anno risulta pari a circa il 8,3% (15,6% al 30 settembre 2018) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

I principali impegni di pagamento aperti al 30 settembre 2018 sono associati ai contratti di fornitura del gas naturale.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 30 settembre 2018 il Gruppo Ascopiave detiene 230 concessioni (230 al 30 settembre 2017) di distribuzione di gas naturale in tutto il territorio nazionale. In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011, come successivamente modificate. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni attualmente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

Evoluzione sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale

Con il DCO 590/2017 del 3 agosto 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha illustrato gli orientamenti finali in merito alle possibili modifiche ed integrazioni alla regolazione vigente in materia di Settlement, indirizzati a semplificare la disciplina e a superare alcune criticità emerse.

Con la Delibera 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017 e 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha approvato le prime disposizioni in tema di Settlement gas con specifico riferimento alla metodologia da utilizzare per la determinazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento per il periodo pregresso, a partire dall'anno 2013 e fino all'avvio della nuova disciplina. Al fine di determinare le quantità di gas naturale competenti alle diverse società di vendita, la nuova disciplina prevede l'applicazione degli stessi algoritmi già utilizzati in sede di prima allocazione con chiusura della cabina.

Il differenziale dei quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati dagli utenti finali collegati alla stessa, determina il quantitativo dei metri cubi di materia prima oggetto di conguaglio economico tra Utente del Bilanciamento (Shipper) e Responsabile del Bilanciameto (Snam Rete Gas).

In data 18 giugno 2018 sono stati resi disponibili da Snam Sete Gas i dati relativi alle sessioni di aggiustamento per gli anni 2013-2016 in via non definitiva. I dati ricevuti hanno permesso agli amministratori di eseguire delle valutazioni di stima in merito agli effetti economici dei maggiori volumi attribuiti a termine del processo. Le valutazioni di stima sono state eseguite considerando le diverse tipologie di conguaglio volumetrico comunicate da Snam Rete Gas in coerenza con l'evoluzione del quadro regolamentare. In merito ai conguagli volumetrici dovuti all'aggiornamento dei dati utilizzati per la prima allocazione con chiusura della cabina, con l'applicazione degli originari algoritmi, il segmento vendita del Gruppo ha stimato i conguagli economici correlati ai maggiori quantitativi di gas prelevati pari ad Euro 2.668 migliaia. I maggiori costi registrati sono correlati a ricavi già maturati nel medesimo intervallo temporale nei confronti della clientela finale per un importo pari ad Euro 3.565 migliaia. L'attuale prima iscrizione sia dei maggiori costi, come dei maggiori ricavi, è spiegata dal fatto che negli esercizi di riferimento, in assenza dell'esecuzione delle annuali sessioni di aggiustamento, si ritenne opportuno bilanciare i metri cubi venduti con i metri cubi allocati dal responsabile del servizio di bilanciamento.

La ricezione dei dati volumetrici da parte di Snam ha permesso inoltre di eseguire la prima stima dell'impatto economico dei provvedimenti deliberativi dell'ARERA 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas che introducevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione del delta in-output, al netto di una franchigia pari allo 0,4%. La comunicazione delle sessioni di aggiustamento per gli esercizi 2013-2016, eseguita nel corso del mese di giugno, ha permesso di definire il dato volumetrico di input utile ad individuare la differenza fra i volumi immessi nella rete di distribuzione locale e i volumi prelevati dai consumatori finali. Considerando i dati volumetrici aggiornati dal Responsabile del Bilanciamento in materia in-output, gli amministratori hanno proceduto alla valorizzazione degli stessi. Gli importi relativi ai maggiori costi di acquisto del gas che potremmo dover riconoscere agli shipper in ragione del disposto regolamentare sono pari ad Euro 8.149 migliaia. L'effetto negativo dei maggiori costi è stato parzialmente compensato dal margine maturato sulla cessione, già avvenuta, di tali volumi per un importo pari ad Euro 5.172 migliaia. La maturazione contestuale del margine è risultata condizionata dal ricevimento dei dati aggiornati per i maggiori volumi attribuiti dal Responsabile del bilanciamento. L'impatto netto della componente inoutput risulta negativo per Euro 2.976 migliaia.

L'effetto complessivo degli aggiornamenti volumetrici ricevuti sino all'esercizio 2016 è conseguentemente negativo per Euro 2.080 migliaia.

Alla data di pubblicazione del presente resoconto intermedio di gestione le eventuali segnalazioni pervenute a Snam Rete Gas in relazione al quadriennio 2013-2016 non hanno determinato variazioni per le società del Gruppo.

In merito alle sessioni di aggiustamento relative all'esercizio 2017 si segnala che le nuove allocazioni volumetriche nonché il delta in-output, sono state rese disponibili da Snam Rete Gas in data 7 novembre 2018. I dati ricevuti sono in corso di verifica da parte del Gruppo e, conseguentemente, gli effetti economici positivi o negativi ad essi correlati saranno iscritti nel corso del quarto trimestre venturo.

Il Gruppo, rispetto alla seconda componente di impatto economico sopra spiegata (in-output) ha intrapreso attività legali di rimedio come meglio spiegate nel paragrafo contenziosi di questa Relazione.

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. La stagionalità dell'attività svolta influenza anche l'andamento della posizione finanziaria netta del Gruppo, in quanto i cicli di fatturazione attiva e passiva non sono tra loro allineati e dipendono anch'essi dall'andamento dei volumi di gas venduti e acquistati in corso d'anno. Pertanto, i dati e le informazioni contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi del 2018

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare si segnalano i seguenti indicatori:

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.
  • Primo margine sull'attività di vendita gas: è definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita (realizzati dalle società di vendita del Gruppo verso i clienti del mercato finale oppure nell'ambito dell'attività di vendita come grossista) e la somma delle seguenti voci di costo: costo del servizio di vettoriamento (costo espresso al lordo degli importi oggetto di elisione e rappresentato dall'importo delle tariffe di distribuzione applicate dalle società di distribuzione) e costo di acquisto del gas venduto.
  • Primo margine sull'attività di vendita energia elettrica: viene definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita di energia elettrica e la somma delle seguenti voci di costo: costo dei servizi di trasporto, dispacciamento e sbilanciamento e costo di acquisto dell'energia elettrica venduta.

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

Primi nove mesi
DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 2018 2017 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di concessioni 198 198 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 9.257 9.248 9 0,1%
Numero di PDR 489.655 487.366 2.289 0,5%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 698,7 593,7 105,0 17,7%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di concessioni 32 32 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 1.104 1.103 1 0,1%
Numero di PDR 94.388 94.336 52 0,1%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 102,2 95,7 6,5 6,7%
Gruppo Ascopiave*
Numero di concessioni 214 214 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 9.796 9.787 9 0,1%
Numero di PDR 535.773 533.459 2.314 0,4%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 748,7 640,5 108,2 16,9%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

Primi nove mesi
VENDITA DI GAS NATURALE 2018 2017 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di clienti 538.185 546.651 -8.466 -1,5%
Volumi di gas venduti (smc/mln) 535,8 520,9 15,0 2,9%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di clienti 229.155 233.215 -4.060 -1,7%
Volumi di gas venduti (smc/mln) 173,3 173,8 -0,5 -0,3%
Gruppo Ascopiave*
Numero di clienti 650.469 660.924 -10.455 -1,6%
Volumi di gas venduti (smc/mln) 620,8 606,1 14,7 2,4%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

Primi nove mesi
VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA 2018 2017 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di POD 78.169 65.216 12.953 19,9%
Volumi di energia elettrica venduti (GWh) 291,6 290,2 1,4 0,5%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di POD 31.279 22.923 8.356 36,5%
Volumi di energia elettrica venduti (GWh) 98,0 87,3 10,7 12,3%
Gruppo Ascopiave*
Numero di POD 93.495 76.448 17.047 22,3%
Volumi di energia elettrica venduti (GWh) 339,6 332,9 6,7 2,0%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Primi nove mesi
VENDITA DI GAS NATURALE - INGROSSO E TRADING 2018 2017 Var. Var. %
Volumi di gas venduti (smc/mln) 30,3 0,0 30,3 n.a.

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nei primi nove mesi dell'esercizio 2018 i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo consolidate al 100% sono stati 698,7 milioni di metri cubi (dei quali 82,3 milioni di mc relativi all'ampliamento del perimetro di consolidamento a Ap Reti Gas Vicenza S.p.A.), in crescita del 17,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La società Unigas Distribuzione S.r.l., consolidata con il metodo del patrimonio netto, ha distribuito 102,2 milioni di metri cubi, con una crescita del 6,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2017.

Al 30 settembre il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società consolidate al 100% è pari a 489,7 migliaia e registra un incremento pari a 2,3 mila unità rispetto all'esercizio precedente (487,4 migliaia al 30 settembre 2017). A questi si aggiungono i punti gestiti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Unigas Distribuzione S.r.l.), che al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 ha evidenziato un numero di punti di riconsegna gestiti pari a 94,4 migliaia (94,3 al termine dei primi nove mesi 2017).

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2018 i volumi di gas venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 535,8 milioni di metri cubi, in crescita del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. ed ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 173,3 milioni di metri cubi di gas (in linea con il valore dello stesso periodo dell'esercizio precedente).

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2018 i volumi di energia elettrica venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 291,6 GWh, in crescita dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 98,0 GWh di energia elettrica (+12,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).

Al 30 settembre il portafoglio clienti gas delle società consolidate al 100% è costituito da 538,2 mila clienti e registra una contrazione di 8,5 mila unità rispetto al 30 settembre dell'esercizio precedente (546,7 mila unità al 30 settembre 2017). A questi si aggiungono i clienti delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.), che al termine del periodo di riferimento, hanno un portafoglio pari a 229,2 mila clienti registrando una diminuzione dell'1,7% rispetto all'esercizio precedente (233,2 mila unità al 30 settembre 2017).

La diminuzione del portafoglio gas è stata più che compensata dall'incremento dei clienti elettrici che, al termine dei primi nove mesi dell'esercizio, per le società consolidate al 100%, hanno evidenziato un incremento pari 13,0 mila unità, attestandosi a 78,2 mila clienti. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto, al termine del periodo di riferimento, hanno un portafoglio clienti elettrici pari a 31,3 migliaia evidenziando una crescita pari a 8,4 mila unità.

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

(migliaia di Euro) 2018 % dei ricavi 2017 % dei ricavi
Ricavi 402.825 100,0% 377.344 100,0%
Costi operativi 345.323 85,7% 318.438 84,4%
Margine operativo lordo 57.502 14,3% 58.906 15,6%
Ammortamenti e svalutazioni 17.356 4,3% 16.176 4,3%
Accantonamento rischi su crediti 1.248 0,3% 1.134 0,3%
Risultato operativo 38.898 9,7% 41.595 11,0%
Proventi finanziari 299 0,1% 253 0,1%
Oneri finanziari 888 0,2% 503 0,1%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate
con il metodo del patrimonio netto 5.139 1,3% 4.962 1,3%
Utile ante imposte 43.448 10,8% 46.307 12,3%
Imposte del periodo 12.169 3,0% 12.698 3,4%
Utile/perdita del periodo 31.278 7,8% 33.610 8,9%
Risultato del periodo del Gruppo 29.971 7,4% 32.200 8,5%
Risultato del periodo di Terzi 1.308 0,3% 1.410 0,4%

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2018 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 402.825 migliaia, in crescita del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Ricavi da trasporto del gas 25.574 22.389
Ricavi da vendita gas 286.703 270.764
Ricavi da vendita energia elettrica 51.630 43.263
Ricavi per servizi di allacciamento 198 194
Ricavi da servizi di fornitura calore 5 32
Ricavi da servizi di distribuzione 7.108 4.535
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 1.312 1.315
Ricavi per contributi ARERA 19.127 30.938
Ricavi per vendite materie prime a termine 7.207 (55)
Altri ricavi 3.962 3.968
Ricavi 402.825 377.344

I ricavi di vendita gas passano da Euro 270.764 migliaia ad Euro 286.703 migliaia, registrando un incremento di Euro 15.938 migliaia (+5,9%). L'incremento è in parte spiegato dalla prima iscrizione dei ricavi correlati ai maggiori volumi attribuiti alle società di vendita del Gruppo a seguito del Settlement. Lo stesso ha determinato l'iscrizione di maggiori ricavi, quale effetto combinato della chiusura della cabine e dell'annullamento del delta in-output, per complessivi 8.737 migliaia di Euro (per maggiori approfondimenti si rinvia al paragrafo "evoluzione delle sessioni di aggiustamento del gas naturale di questa relazione finanziaria dei nove mesi 2018).

I ricavi di vendita energia elettrica passano da Euro 43.263 migliaia ad Euro 51.630 migliaia, registrando un incremento di Euro 8.367 migliaia (+19,3%). Si segnala che la voce è in parte influenzata positivamente dalla revisione della stima dei crediti per fatture da emettere relative a precedenti esercizi per Euro 2.053 migliaia. La stima delle vendite avviene sulla base dei dati comunicati dai gestori delle reti di distribuzione nazionali e locali. Il riscontro dei consumi effettivi dei clienti può determinare rettifiche e conseguenti conguagli fino al quinto anno successivo.

I ricavi per vendite di materie prime a termine risultano pari ad Euro 7.207 migliaia. Gli stessi risultano poco significativi al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2017 in quanto le attività di trading sono state avviate a decorrere dal mese di settembre 2017 e, conseguentemente, al 30 settembre 2017 rappresentavano esclusivamente il valore attuale degli impegni contrattuali sottoscritti.

Il risultato operativo dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 ammonta ad Euro 38.898 migliaia, registrando un decremento di Euro 2.697 migliaia (-6,5%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il minor risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 3.313 migliaia (di cui Euro 2.885 migliaia dovuti all'ampliamento dell'area di consolidamento);
  • decremento del primo margine dell'attività di vendita gas per Euro 1.081 migliaia;
  • decremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica per Euro 676 migliaia;
  • variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo per Euro 4.253 migliaia (di cui Euro -2.754 migliaia correlati all'ampliamento del perimetro di consolidamento).

L'incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 51.259 migliaia ad Euro 54.573 migliaia) è principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione di 2.885 migliaia di Euro di maggiori ricavi.

Il decremento del primo margine sull'attività di vendita gas (che passa da Euro 41.304 migliaia ad Euro 40.258 migliaia), è stato principalmente determinato dagli effetti del così detto settlement gas per Euro -2.080 come meglio spiegato nel paragrafo "Evoluzione sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale" di questo resoconto intermedio di gestione.

Il primo margine derivante dall'attività di trading del gas al termine dei primi nove mesi è risultato pari a Euro 17 migliaia. Nel corso dell'esercizio 2017, e del primo semestre 2018, sono stati sottoscritti dei contratti di acquisto e di vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Gli impegni contrattuali sottoscritti avevano consegne fisiche previste per il periodo ottobre - dicembre 2018 per quanto riguarda la materia prima, mentre il servizio di trasporto era relativo al periodo ottobre 2018 – settembre 2019 (anno termico 2018/19).

Le componenti di ricavo e costo correlate a consegne fisiche intervenute nel periodo gennaio - settembre 2018 nonché i relativi costi di trasporto sono stati iscritti ai prezzi all'uopo contrattualizzati, mentre le componenti di ricavo e costo correlate alle consegne fisiche riferite al periodo ottobre - dicembre 2018 e al servizio di trasporto per il periodo ottobre – settembre 2019, trattandosi di operazioni a termine alla data di chiusura dell'esercizio sono stati valutati al valore corrente.

Il decremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica, che passa da Euro 4.626 migliaia ad Euro 3.950 migliaia è principalmente riconducibile dalla revisione della stima dei crediti e debiti per fatture da emettere e ricevere relative a precedenti esercizi che ha determinato l'iscrizione di un maggior onere pari ad Euro 1.374 migliaia. La stima delle vendite avviene sulla base dei dati comunicati dai gestori delle reti di distribuzione nazionali e locali. Il riscontro dei consumi effettivi dei clienti può determinare rettifiche e conseguenti conguagli fino al quinto anno successivo. Al netto dell'effetto descritto si registra una migliore marginalità unitaria conseguita, sia una crescita dei volumi di energia elettrica venduti rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 4.253 migliaia, è dovuta a:

  • ampliamento del perimetro di consolidamento: variazione negativa per Euro 2.754 migliaia;
  • minori altri ricavi per Euro 11.409 migliaia, principalmente legati all'andamento dei titoli di efficienza energetica (Euro -11.812 migliaia);
  • minori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 11.675 migliaia;
  • maggior costo del personale per Euro 930 migliaia;
  • maggiori ammortamenti su immobilizzazioni per Euro 721 migliaia;
  • maggiori accantonamenti per rischi su crediti per Euro 113 migliaia.

L'utile netto consolidato dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 attestandosi ad Euro 31.278 migliaia, registra una diminuzione pari ad Euro 2.331 migliaia (-6,9%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • minore risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 2.697 migliaia;
  • maggiore risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 177 migliaia;
  • incremento dei proventi finanziari per Euro 46 migliaia;
  • incremento degli oneri finanziari per Euro 385 migliaia;
  • minori imposte per Euro 529 migliaia, come conseguenza della minor base imponibile del periodo di riferimento.

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 30,7% del primi nove mesi del 2017 all'attuale 31,8%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017 30.09.2017
A Cassa 18 17 19
B Altre disponibilità liquide 62.337 15.538 44.654
C Titoli detenuti per la negoziazione
D Liquidità (A) + (B) + (C) 62.355 15.555 44.672
E Crediti finanziari correnti 139 0 0
F Debiti bancari correnti (85.028) (70.123) (65.021)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (8.073) (10.181) (13.039)
H Altri debiti finanziari correnti (1.646) (480) (2.271)
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (94.747) (80.785) (80.331)
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (32.254) (65.230) (35.659)
K Debiti bancari non correnti (55.303) (54.360) (54.360)
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 1.252
M Altri debiti non correnti (219) (277) (296)
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (54.270) (54.637) (54.656)
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (86.523) (119.867) (90.315)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questa relazione finanziaria

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 119.867 migliaia del 31 dicembre 2017 ad Euro 86.523 migliaia del 30 settembre 2018, registrando una diminuzione di Euro 33.344 migliaia.

Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n.DEM/6064293/2006 si evidenzia nella seguente tabella la riconciliazione tra la Posizione finanziaria netta e la posizione finanziaria netta ESMA:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Posizione finanziaria netta (86.523) (119.867)
Crediti finanziari non correnti (1.252) 0
Posizione finanziaria netta ESMA (87.776) (119.867)

Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Risultato netto consolidato 31.278 33.610
Ammortamenti 17.356 16.176
Svalutazione dei crediti 1.248 1.134
(a) Autofinanziamento 49.883 50.920
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della posizione finanziaria
generata dalla gestione operativa: 37.941 22.960
(c) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività operativa = (a) + (b) 87.824 73.880
(d) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività di investimento (20.224) (32.619)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria (34.256) (37.456)
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) 33.344 3.805

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (lettere a + b), pari ad Euro 87.824 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 49.883 migliaia e da altre variazioni finanziarie positive per complessivi Euro 37.941 migliaia, collegate principalmente alla gestione del capitale circolante netto per Euro 43.080 migliaia e alla valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro -5.134 migliaia.

La gestione del capitale circolante netto ha generato risorse finanziarie per Euro 43.080 migliaia ed è stata influenzata essenzialmente dalla variazione della posizione complessiva verso l'Ufficio Tecnico Imposte di Fabbricazione e Regioni che ha generato risorse finanziarie per Euro 89 migliaia, dalla variazione della posizione IVA che ha generato risorse finanziarie per Euro 9.858 migliaia, dalla variazione della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP, che anch'essa ha generato risorse finanziarie per Euro 10.201 migliaia. La variazione del capitale circolante netto operativo ha generato risorse finanziarie per Euro 22.940 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nei primi nove mesi dell'esercizio:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Rimanenze (4.172) (927)
Crediti e debiti commerciali 34.045 34.603
Crediti e debiti operativi (6.933) (17.307)
Fondo TFR e altri fondi (1.818) 612
Imposte correnti 12.169 12.698
Imposte pagate (8.695) (14.517)
Crediti e debiti tributari 18.484 11.132
Variazione capitale circolante netto 43.080 26.293

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa netto di Euro 20.224 migliaia, dei quali 16.449 migliaia in immobilizzazioni materiali ed immateriali e 3.778 migliaia in partecipazioni. Gli investimenti realizzati nei primi nove mesi 2017 accoglievano investimenti in partecipazioni per 16.300 migliaia di Euro.

Le altre variazioni della Posizione Finanziaria Netta sono rappresentate dai dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, che hanno generato risorse per Euro 7.274 migliaia, e dalla distribuzione dei dividendi per Euro 42.070 migliaia. Nel corso dell'esercizio sono state erogate a dipendenti ed amministratori azioni proprie per Euro 540 migliaia correlati a piani di incentivazione.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le altre variazioni della posizione finanziaria intervenute nei primi nove mesi dell'esercizio 2018:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Vendita azioni proprie 540 0
Dividendi distribuiti ad azionisti Ascopiave S.p.A. (40.016) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (2.054) (3.237)
Dividendi/(copertura perdite) società collegate o a controllo congiunto 7.274 6.706
Altri movimenti di patrimonio netto 0 212
Ampliamento del perimetro di consolidamento 0 (1.121)
Altre variazioni della posizione finanziaria (34.256) (37.456)

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per Euro 16.701 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di 2.009 migliaia di Euro. L'incremento è spiegato dai maggiori costi sostenuti per la realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale (+2.104 migliaia di Euro) ed è stato parzialmente compensato dalla diminuzione degli altri investimenti (- 95 migliaia di Euro).

Gli investimenti in infrastrutture di distribuzione del gas naturale, pari ad Euro 15.803 migliaia, hanno interessato la posa e manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale, per Euro 4.290 migliaia, la realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 3.654 migliaia e l'installazione di apparecchiature di misura per Euro 7.363 migliaia.

Primi nove mesi
INVESTIMENTI (migliaia di Euro) 2018 2017
Allacciamenti 3.654 2.802
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 3.723 2.316
Misuratori 7.363 5.628
Manutenzioni e Impianti di riduzione 567 992
Altri investimenti in impianti di distribuzione 496 0
Investimenti nuove società acquisite 0 1.960
Investimenti metano 15.803 13.699
Terreni e Fabbricati 397 517
Attrezzature 39 23
Arredi 50 17
Automezzi 169 89
Hardware e Software 186 164
Altri investimenti 57 171
Investimenti nuove società acquisite 0 12
Altri investimenti 898 993
Investimenti 16.701 14.692

Gruppo Ascopiave

Prospetti del Resoconto Intermedio di Gestione

al 30 settembre 2018

Gruppo Ascopiave – Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 |40

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017 30.09.2017
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento (1) 80.758 80.758 80.758
Altre immobillizzazioni immateriali (2) 346.625 346.934 343.979
Immobilizzazioni materiali (3) 31.732 32.334 33.411
Partecipazioni (4) 65.252 68.878 66.402
Altre attività non correnti (5) 11.347 13.015 12.984
Attività finanziarie non correnti (6) 1.252
Crediti per imposte anticipate (7) 11.679 11.479 11.185
Attivita non correnti 548.645 553.397 548.720
Attività correnti
Rimanenze (8) 8.244 4.072 5.410
Crediti commerciali (9) 82.989 156.884 59.940
Altre attività correnti (10) 52.519 57.865 66.849
Attività finanziarie correnti (11) 139 0 0
Crediti tributari (12) 1.631 2.645 1.490
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (13) 62.355 15.555 44.672
Attività correnti su strumenti finanziari derivati (14) 711 1.510 816
Attività correnti 208.587 238.532 179.177
Attività 757.232 791.929 727.897
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.412 234.412 234.412
Azioni proprie (16.981) (17.521) (17.521)
Riserve e risultato 212.117 228.620 212.866
Patrimonio netto di Gruppo 429.548 445.511 429.756
Patrimonio Netto di Terzi 3.817 4.989 4.239
Patrimonio netto Totale (15) 433.365 450.500 433.994
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri (16) 3.796 5.913 7.083
Trattamento di fine rapporto (17) 4.989 4.836 4.991
Finanziamenti a medio e lungo termine (18) 55.303 54.360 54.360
Altre passività non correnti (19) 26.587 22.930 22.405
Passività finanziarie non correnti (20) 219 277 296
Debiti per imposte differite (21) 14.916 15.733 15.978
Passività non correnti 105.810 104.048 105.112
Passività correnti
Debiti verso banche e finanziamenti (22) 93.101 80.304 78.060
Debiti commerciali (23) 79.050 117.653 62.210
Debiti tributari (24) 1.274 625 905
Altre passività correnti (25) 42.087 38.312 45.338
Passività finanziarie correnti (26) 1.646 480 2.271
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (27) 898 7 7
Passività correnti 218.057 237.382 188.790
Passività 323.867 341.430 293.903
Passività e patrimonio netto 757.232 791.929 727.897

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa relazione finanziaria

Conto economico e conto economico complessivo consolidato

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Ricavi (27) 402.825 377.344
Totale costi operativi 346.570 319.573
Costi acquisto materia prima gas (28) 201.866 172.400
Costi acquisto altre materie prime (29) 19.737 15.676
Costi per servizi (30) 84.516 82.738
Costi del personale (31) 19.336 18.150
Altri costi di gestione (32) 21.348 31.271
Altri proventi (33) 234 662
Ammortamenti e svalutazioni (34) 17.356 16.176
Risultato operativo 38.898 41.595
Proventi finanziari (35) 299 253
Oneri finanziari (35) 888 503
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto (35) 5.139 4.962
Utile ante imposte 43.448 46.307
Imposte del periodo (36) 12.169 12.698
Risultato del periodo 31.278 33.610
Risultato del periodo di Gruppo 29.971 32.200
Risultato del periodo di Terzi 1.308 1.410
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell' effetto fiscale (1.488) (784)
Effetto fiscale relativo alle componenti di conto
economico complessivo
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
fiscale 54 3
Risultato del conto economico complessivo 29.844 32.830
Risultato netto complessivo del gruppo 28.663 31.578
Risultato netto complessivo di terzi 1.180 1.251
Utile base per azione 0,135 0,145
Utile netto diluito per azione 0,135 0,145

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa Relazione finanziaria semestrale.

N.b.:L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico del periodo dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di
Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2018 234.412 46.882 (17.521) (46) 134.649 47.135 445.511 4.989 450.500
Risultato del periodo 29.971 29.971 1.308 31.278
Altri movimenti (1.333) (1.333) (155) (1.488)
Attualizzazione TFR IAS 19 del periodo 91 91 (38) 54
Totale risultato conto economico complessivo 91 (1.333) 29.971 28.729 1.115 29.844
Destinazione risultato 2017 47.135 (47.135) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (40.016) (40.016) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (0) (2.054) (2.054)
Altri movimenti (745) (745) (745)
Piani incentivazione a lungo termine 540 (926) (385) (385)
Aggregazioni aziendali (3.545) (3.545) (233) (3.778)
Saldo al 30 settembre 2018 234.412 46.882 (16.981) 46 135.219 29.971 429.548 3.817 433.365
(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di
Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2017 234.412 46.882 (17.521) (108) 120.757 53.635 438.055 6.154 444.209
Risultato del periodo 32.200 32.200 1.410 33.610
Altri movimenti (695) (695) (88) (784)
Attualizzazione TFR IAS 19 del periodo 3 3 (0) 3
Totale risultato conto economico complessivo 3 (695) 32.200 31.507 1.321 32.829
Destinazione risultato 2016 53.635 (53.635) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (40.016) (40.016) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (0) (3.237) (3.237)
Piani incentivazione a lungo termine 210 210 210
Saldo al 30 settembre 2017 234.412 46.882 (17.521) (106) 133.890 32.200 429.756 4.239 433.995

Rendiconto finanziario consolidato

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Utile netto del periodo di gruppo 29.971 32.200
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi 1.308 1.410
Ammortamenti 17.356 16.176
Svalutazione dei crediti 1.248 1.134
Variazione del trattamento di fine rapporto 197 141
Attività/passività correnti su strumenti finanziari e vendite/acquisti a termine 1.720 951
Variazione netta altri fondi (2.016) 471
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (5.139) (4.962)
Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni 0 (373)
Interessi passivi pagati (877) (403)
Imposte pagate (8.695) (14.517)
Interessi passivi di competenza 851 410
Imposte di competenza 12.169 12.698
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (4.172) (927)
Crediti commerciali 72.647 94.363
Altre attività correnti 5.849 (13.890)
Debiti commerciali (38.602) (59.760)
Altre passività correnti (1.318) 5.400
Altre attività non correnti 1.668 592
Altre passività non correnti 3.657 1.137
Totale rettifiche e variazioni 57.853 40.051
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 87.824 72.251
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (15.812) (14.010)
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 499 2
Investimenti in immobilizzazioni materiali (1.142) (682)
Realizzo di immobilizzazioni materiali 8 (0)
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti (3.778) (9.655)
Altri movimenti di patrimonio netto 0 212
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (20.224) (24.133)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti (58) (61)
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (4.094) (7.856)
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (226) (1.374)
Acquisto / Cessione azioni proprie 540 0
Accensioni finanziamenti e mutui 150.000 300.000
Rimborsi finanziamenti e mutui (132.166) (266.430)
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (40.016) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (2.054) (3.237)
Dividendi società a controllo congiunto 7.274 6.706
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (20.800) (12.268)
Variazione delle disponibilità liquide 46.800 35.851
Disponibilità correnti periodo precedente 15.555 8.822
Disponibilità correnti periodo corrente 62.355 44.672

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questo resoconto intermedio di gestione

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano.

Al 30 settembre 2018 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, era detenuto per il 61,56% da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 del Gruppo Ascopiave è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 14 novembre 2018.

I risultati del Resoconto Intermedio di Gestione non sono sottoposti a revisione contabile.

Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

L' attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la gestione calore e la cogenerazione.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 230 Comuni (230 Comuni al 31 dicembre 2017) esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 9.796 chilometri2 (9.780 chilometri al 31 dicembre 2017) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali è svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci.

Nel segmento vendita del gas naturale, Ascopiave, con circa 620 milioni di metri cubi2 di gas venduto (circa 606,1 milioni al 30 settembre 2017) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.

Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

I risultati economico-finanziari del Gruppo al 30 settembre 2018 e dei periodi posti a confronto, sono stati redatti secondo gli International Financial Reporting Standards (IFRS), emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), omologati dall'Unione Europea e in vigore alla data di redazione del presente Resoconto Intermedio di Gestione.

I principi contabili adottati per la predisposizione del presente Resoconto Intermedio di Gestione sono altresì i medesimi utilizzati per il bilancio consolidato del Gruppo Ascopiave chiuso al 31 dicembre 2017 e sono stati applicati in modo coerente per tutti i periodi.

I risultati del Resoconto Intermedio di Gestione non sono sottoposti a revisione contabile.

Nuovi principi internazionali in prima applicazione dal 1° gennaio 2018

Applicazione IFRS 9 e IFRS 15

A decorrere dal 1 gennaio 2018, sono entrati in vigore i nuovi principi contabili IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti" e IFRS 9 "Strumenti finanziari". Maggiori informazioni sono fornite al paragrafo "Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2017 della relazione finanziari annuale consolidata al 31 dicembre 2017". Per entrambi i principi il Gruppo Ascopiave ha sviluppato la rilevazione delle fattispecie esistenti al 1 gennaio 2018 avvalendosi della facoltà di rilevare gli eventuali effetti, connessi alla rideterminazione retroattiva dei valori, nel patrimonio netto senza effettuare il

2 I dati indicati relativamente ai volumi sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando

preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

restatement degli esercizi precedenti posti a confronto. Le ricognizioni effettuate nelle società consolidate integralmente non hanno evidenziato effetti correlati all'adozione dei nuovi principi.

In merito alla prima applicazione di IFRS 9, il Gruppo ha posto particolare attenzione ai possibili impatti della prima applicazione del criterio dell'incurred losses rispetto a quello dell'expected losses, per il segmento della vendita del gas e dell'energia elettrica. Il significativo ampliamento dei montanti da considerare nella valutazione del rischio credito atteso, non ha determinato la necessità di modificare le usuali metriche di quantificazione del rischio perdita del credito utilizzate dal Gruppo. L'ampliamento dei montanti, oggetto di valutazione è prevalentemente spiegato, nel primo trimestre di ogni esercizio dalla concentrazione dei consumi di gas da parte degli utenti finali e dalla considerazione dei crediti non scaduti alla data di chiusura del periodo. Le prassi di valutazione originariamente adottate non sono state impattate da detti effetti in quanto il Gruppo ha in passato scelto di eseguire una valutazione del rischio crediti che vedeva svalutati totalmente i crediti scaduti da oltre 365 giorni e parzialmente di quelli scaduti da oltre 180 giorni. Il processo predittivo è stato sostenuto dalle attività mensili di utilizzo del fondo svalutazione crediti accantonato in base all'esecuzione dei cicli di sollecito e recupero dei crediti inadempiuti. Le serie storiche relative agli esercizi passati hanno dimostrato che la svalutazione operata in termini predittivi è una ragionevole approssimazione per eccesso delle effettive perdite che il gruppo subisce verso la clientela finale.

La diversa logica sottostante alla valutazione della stima delle perdite su crediti (expected losses vs incurred losses), derivante dalla sostituzione del principio contabile IAS 39 con IFRS 9, ha comportato per la società a controllo congiunto Estenergy S.p.A. i seguenti effetti:

  • diversa ponderazione della quota di accantonamento dei primi nove mesi del 2018 al fondo svalutazione crediti rispetto al precedente esercizio (+638 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente)
  • rettifica del Patrimonio netto di -1.517 migliaia di Euro per l'applicazione del nuovo principio sui crediti sorti sino al 31 dicembre 2017, al netto degli effetti fiscali sulle imposte differite

La seguente tabella evidenzia la sintesi degli effetti dell'adozione dei nuovi principi sui saldi di apertura al 1 gennaio 2018. Non ci sono effetti sulla posizione finanziaria netta.

Effetti adozione Riesposto 1°
(migliaia di Euro) 1° gennaio 2018 IFRS 9 IFRS 15 gennaio 2018
Attività correnti 238.532 0 239
di cui:
Crediti commerciali 156.884 156.884
Altre attività correnti 57.865 57.865
Attività non correnti 553.397 0 553.397
di cui:
Altre immobilizzazioni immateriali 346.934 346.934
Partecipazioni 68.878 743 68.135
Crediti per imposte anticipate 11.479 11.479
Totale Attività 791.929 0 791.929
Passività correnti 237.382 0 237.382
di cui:
Debiti commerciali 117.653 117.653
Altre passività correnti 38.312 38.312
Passività non correnti 104.048 0 104.048
Totale passività 341.430 0 341.430
Patrimonio netto 450.500 743 0 449.757
Passività e patrimonio netto 791.929 0 791.929

Altri principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili con effetto 1° gennaio 2018

In data 20 giugno 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti all'IFRS 2 – Classification and Measurement of Sharebased Payment Transactions. Con tali modifiche il documento risolve alcune tematiche relative alla contabilizzazione dei pagamenti basati su azioni. In particolare, tale emendamento apporta notevoli miglioramenti (i) nella valutazione dei pagamenti basati su azioni regolati per cassa, (ii) nella classificazione degli stessi e (iii) nella modalità di contabilizzazione in caso di modifica da pagamenti basati su azioni regolati per cassa a pagamenti basati su azioni regolati mediante strumenti di capitale. L'applicazione di tali modifiche non ha comportato effetti nella Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018.

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso l'interpretazione IFRIC 22 – Foreign Currency Transactions and Advance Consideration, il quale definisce il tasso di cambio da utilizzare nella contabilizzazione di transazioni in valuta estera il cui pagamento è effettuato o ricevuto in anticipo. L'applicazione di tali interpretazione non ha comportato effetti nella Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018.

Nella medesima data lo IASB ha emesso il documento "Annual improvements to IFRSs 2014-2016 Cycle come parte del programma di miglioramenti annuali ai principi; la maggior parte delle modifiche sono chiarimenti o correzioni degli IFRS esistenti, oppure modifiche conseguenti a cambiamenti precedentemente apportati agli IFRS. L'applicazione di tali modifiche non ha comportato effetti nella Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018.

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio consolidato abbreviato dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.

Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo "Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.

Gerarchia del fair value

Le attività e le passività finanziarie valutate al fair value sono classificate in una gerarchia di tre livelli sulla base delle modalità di determinazione del fair value stesso, ovvero in base alla rilevanza delle informazioni (input) utilizzate nella determinazione del valore:

  • (i) livello 1, strumenti finanziari il cui fair value è determinato sulla base di un prezzo quotato in un mercato attivo;
  • (ii) livello 2, strumenti finanziari il cui fair value è determinato mediante tecniche di valutazione che utilizzano parametri osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Sono classificati in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di curve forward di mercato e i contratti differenziali a breve termine;
  • (iii) livello 3, strumenti finanziari il cui fair value è determinato con tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato, ovvero facendo esclusivamente ricorso a stime interne.

Il Gruppo al 30 settembre 2018 possiede esclusivamente una tipologia di strumenti finanziari su commodity riconducibile alla gerarchia di livello 3.

Nel corso del primo semestre dell'essercizio non vi sono stati passaggi all'interno dei vari livelli.

Aggregazioni aziendali

In data 3 aprile 2018 per le società Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. (ex Pasubio Group S.p.A.), Pasubio Distribuzione S.r.l. e Pasubio Rete S.r.l. è decorso un anno dal perfezionamento dell'aggregazione aziendale condotto con le suddette società . Si segnala che la maturazione dei termini in base allo IFRS 3 rende definitivi i valori contabili originariamente consolidati.

In data 18 settembre 2018 Amgas S.p.A. e Ascopiave S.p.A. hanno perfezionato l'operazione per il trasferimento del 20% del capitale sociale di Amgas Blu S.r.l., da Amgas S.p.A. ad Ascopiave S.p.A., che già deteneva una quota pari all'80% del capitale della società. Ascopiave S.p.A. arriva così a detenere il 100% di Amgas Blu.

Area e criteri di consolidamento

Nel bilancio consolidato sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nel Bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle Società controllate e a controllo congiunto utilizzate al fine della predisposizione del Bilancio Consolidato sono quelle approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 30 settembre 2018 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

Denominazione Sede legale Capitale sociale
versato
Quota di
pertinenza del
gruppo
Quota di
controllo
diretto
Quota di
controllo
indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
Ascotrade S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 89,00% 89% 0%
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Etra Energia S.r.l. Cittadella (PD) 100.000 51,00% 51% 0%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 100% 0%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Amgas Blu S.r.l. Foggia (FG) 10.000 100,00% 100% 0%
Blue Meta S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 606.123 100,00% 100% 0%
Ascopiave Energie S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 250.000 100,00% 100% 0%
Veritas Energia S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 100,00% 100% 0%
Società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto
ASM Set S.r.l. (1) Rovigo (RO) 200.000 49,00% 49% 0%
Estenergy S.p.A. (2) Trieste (TS) 1.718.096 48,999% 48,999% 0%
Unigas Distribuzione S.r.l. (3) Nembro (BG) 3.700.000 48,86% 48,86% 0%
Società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto
Sinergie Italiane Sr.l. in liquidazione Milano (MI) 1.000.000 30,94% 30,94% 0%

(1) Controllo congiunto con ASM Rovigo S.p.A.;

(2) Controllo congiunto con AcegasApsAmga S.p.A.;

(3) Controllo congiunto con Anita S.p.A..

Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2017, in data 18 settembre 2018 Amgas S.p.A. e Ascopiave S.p.A. hanno perfezionato l'operazione per il trasferimento del 20% del capitale sociale di Amgas Blu S.r.l., da Amgas S.p.A. ad Ascopiave S.p.A., che già deteneva una quota pari all'80% del capitale della società. Ascopiave S.p.A. arriva così a detenere il 100% di Amgas Blu S.r.l..

Per una maggiore informativa sono stati esposti, nelle tabelle della nota esplicativa, i valori apportati dalle nuove società consolidate e i valori al 31 dicembre 2017.

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

Descrizione Ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
Risultato netto Patrimonio netto Posizione
finanziaria netta
(disponibilità)
Principi contabili di
riferimento
Amgas Blu S.r.l. 13.433 644 909 (387) Ita Gaap
AP Reti Gas S.p.A. 67.241 13.577 312.309 (18.189) IFRS
Ascopiave S.p.A. 59.687 44.193 402.229 138.920 IFRS
Ascotrade S.p.A. 234.133 10.686 24.529 (21.083) IFRS
Blue Meta S.p.A. 46.993 2.695 7.537 (10.486) Ita Gaap
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 4.043 1.088 11.394 (1.473) Ita Gaap
Estenergy S.p.A. 88.284 6.705 18.608 (27.075) IFRS
Etra Energia S.r.l. 6.096 280 1.218 (1.638) Ita Gaap
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 13.541 483 17.331 13.607 Ita Gaap
Ascopiave Energie S.p.A. 25.614 1.220 4.101 (8.178) Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 3.408 1.141 16.667 (1.924) Ita Gaap
ASM Set S.r.l. 18.767 872 1.141 (1.732) Ita Gaap
Unigas Distribuzione S.r.l. 13.006 1.368 41.540 2.834 Ita Gaap
Veritas Energia S.p.A. 65.739 1.574 6.425 (1.690) Ita Gaap

Informazioni sulle società controllate consolidate con interessenze di terzi

La società Ascopiave S.p.A. detiene partecipazioni in società controllate consolidate che presentano, in alcuni casi, quote di pertinenza di terzi. Si rimanda alla tabella informativa contenuta nel paragrafo precedente per l'indicazione della quota di controllo relativa ad ogni società consolidata. L'interessenza che le partecipazioni di minoranza hanno nelle attività e nei flussi finanziari del Gruppo Ascopiave è considerata dal management non significativa.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 80.758 migliaia al 30 settembre 2018, non rileva variazioni rispetto al 31 dicembre 2017. L'importo iscritto si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione e vendita di gas naturale.

L'avviamento ai sensi del Principio Contabile Internazionale 36 non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile l'avviamento viene allocato alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas) e alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di vendita del gas naturale (CGU vendita gas). La ripartizione dell'avviamento alle due CGU sopradescritte è la seguente:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Distribuzione gas naturale 24.396 24.396
Vendita gas naturale 56.362 56.362
Totale avviamento 80.758 80.758

Al 30 settembre 2018, considerato l'esito dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2017, l'evoluzione nel periodo degli indicatori esterni e dei valori interni a suo tempo utilizzati per la stima dei valori recuperabili dalle singole unità generatrici di flussi di cassa e visto che non sono emersi indicatori di impairment da considerare, gli amministratori non hanno ritenuto necessario rieffettuare un full impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine di ogni periodo considerato:

30.09.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 5.579 (5.488) 91 5.579 (5.366) 213
Concessioni, licenze, marchi e diritti 15.256 (9.111) 6.146 15.256 (8.302) 6.954
Altre immobillizzazioni immateriali 25.632 (20.954) 4.678 25.632 (19.398) 6.234
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 610.768 (284.479) 326.290 599.302 (271.714) 327.589
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 9.421 0 9.421 5.945 0 5.945
Altre immobillizzazioni immateriali 666.656 (320.031) 346.625 651.714 (304.780) 346.934

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel periodo considerato:

31.12.2017 30.09.2018
Valore Decremento Valore
netto Variazione
del periodo
Decremento Ammortamenti fondi netto
(migliaia di Euro) contabile dell'esercizio ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 213 (0) 122 91
Concessioni, licenze, marchi e diritti 6.954 0 808 6.146
Altre immobillizzazioni immateriali 6.234 0 1.556 4.678
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 327.589 12.248 782 13.136 (371) 326.290
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 5.945 3.563 88 9.421
Altre immobillizzazioni immateriali 346.934 15.812 870 15.622 (371) 346.625

Gli investimenti realizzati nel corso del primi nove mesi dell'esercizio risultano pari a 15.812 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento del periodo.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

In questa voce sono iscritti i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. Nel corso dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento del periodo. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

In questa voce è iscritto il valore equo delle liste clienti che derivano da acquisizioni di aziende operanti nel settore della vendita di gas naturale e energia elettrica avvenute nei precedenti esercizi. L'analisi degli switching della clientela effettuata al termine del periodo non ha evidenziato percentuali di switch-out superiori alla percentuale di ammortamento prevista e pertanto la vita utile delle stesse (10 anni) non ha richiesto modifiche o svalutazioni.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio la voce ha registrato una variazione netta complessiva pari ad Euro 1.299 migliaia principalmente in ragione degli ammortamenti del periodo e degli investimenti realizzati. Gli investimenti, comprensivi delle riclassifiche delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 12.248 migliaia. Le dismissioni nette sono principalmente correlate all'attività di sostituzione massiva dei misuratori.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine dei primi nove mesi dell'esercizio. La voce ha registrato una variazione pari ad Euro 3.563 migliaia.

3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni periodo considerato:

30.09.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Fondo
svalutazione
da impairment
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Fondo
svalutazione
da impairment
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 40.108 (12.683) 27.425 40.108 (11.775) 28.333
Impianti e macchinari 2.737 (1.205) (995) 536 2.737 (1.396) (995) 346
Attrezzature industriali e commerciali 3.467 (2.903) 564 3.428 (2.929) 499
Altri beni 17.540 (15.343) 2.197 17.107 (14.684) 2.423
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 1.010 0 1.010 733 0 733
Immobilizzazioni materiali 64.862 (32.134) (995) 31.732 64.113 (30.784) (995) 32.334

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel periodo considerato:

31.12.2017 30.09.2018
Valore Decremento Valore
netto Variazione Decremento Ammortamenti fondi netto
(migliaia di Euro) contabile del periodo dell'esercizio ammortamento contabile
Terreni e fabbricati 28.333 0 4 905 27.425
Impianti e macchinari 346 0 97 249
Attrezzature industriali e commerciali 499 127 62 564
Altri beni 2.423 733 0 671 (0) 2.485
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 733 285 8 1.010
Immobilizzazioni materiali 32.334 1.145 12 1.734 (0) 31.732

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. La variazione registrata al termine del periodo di riferimento è spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Impianti e macchinario

La voce impianti e macchinari non ha registrato incrementi e la variazione è spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali", ha registrato investimenti per Euro 127 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto di strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione, ed all'attività di misura.

Altri beni

Gli investimenti realizzati nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio risultano pari ad Euro 733 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di autoveicoli aziendali (Euro 168 migliaia), hardware e telefonia (Euro 178 migliaia), nonché mobili e complementi d'arredo (Euro 86 migliaia).

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici. Nel corso dei primi nove mesi dell'anno la voce ha registrato una variazione pari ad Euro 285 migliaia.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto ed in altre imprese considerati al termine di ogni periodo considerato:

31.12.2017
(migliaia di Euro) Valore netto Incremento Decremento Valore netto
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 68.871 4.383 8.009 65.245
Partecipazioni in altre imprese 7 0 7
Partecipazioni 68.878 4.383 8.009 65.252

Partecipazioni in Imprese a controllo congiunto

Le Partecipazioni in imprese a controllo congiunto passano da Euro 68.871 migliaia ad Euro 65.245 migliaia con una variazione netta di Euro -3.626 migliaia. Il decremento è principalmente spiegato dalla distribuzione dei dividendi delle società a controllo congiunto per Euro 7.274 migliaia di cui Estenergy S.p.A. Euro 5.641 migliaia, ASM Set S.r.l. Euro 949 migliaia e Unigas Distribuzione S.r.l. Euro 684 migliaia. Il residuo decremento è spiegato dalla rettifica di patrimonio netto effettuata dalla controlla Estenergy S.p.A. per gli effetti della prima applicazione dei principi contabili IFRS 9. Tali diminuzioni sono state parzialmente compensate dai risultati conseguiti nei primi nove mesi dell'esercizio 2018, di cui Estenergy S.p.A. Euro 3.285 migliaia, ASM Set S.r.l. Euro 426 migliaia e Unigas Distribuzione S.r.l. Euro 671 migliaia.

La valutazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto con il metodo del patrimonio netto e i dati economici e patrimoniali delle stesse sono esposti al paragrafo "Dati di sintesi al 30 settembre 2018 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto" delle Note Esplicative.

Partecipazioni in Imprese Collegate

Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Il Gruppo detiene una partecipazione pari al 30,94% nella società collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, dalla quale approvvigiona parte del fabbisogno di gas naturale. La collegata chiude il proprio esercizio sociale al 30 settembre.

Il perimetro operativo della collegata, nel corso dell'esercizio 2016-2017, è stato limitato all'importazione del gas russo e alla cessione dello stesso alle società di vendita partecipate dai soci oltre che alla gestione di accordi, transazioni e liti relative alla regolazione di rapporti contrattuali, perfezionati in esercizi precedenti alla messa in liquidazione.

Nel corso del mese di agosto dell'esercizio 2013 la collegata ha finalizzato la ricontrattazione dei prezzi di acquisto del gas naturale dei contratti "Take or pay" con l'unico fornitore "Gazprom Export LLC"; l'effetto economico positivo della ricontrattazione è perdurato nel biennio termico 2013-2014 e 2014-2015.

Nel corso del mese di settembre 2015 la collegata ha siglato la seconda rinegoziazione del contratto "long term" con lo stesso fornitore; la stessa ha avuto come focus principale la rinegoziazione del prezzo di acquisto della materia prima ed, al contempo, è stato possibile pervenire ad una significativa riduzione delle quantità minime contrattuali. Gli effetti economici di suddetta rinegoziazione si estenderanno nel triennio termico 2015/2016 – 2017/2018.

Sulla base dei risultati del bilancio relativo all'esercizio 2016-2017, come approvato dall'assemblea dei soci in data 18 dicembre 2017 e dei dati operativi preconsuntivi dei primi nove mesi 2017-2018 rielaborati secondo principi contabili internazionali, considerando la collegata in condizioni di continuità aziendale, si quantifica in Euro 9.294 migliaia il deficit patrimoniale accumulato, di cui Euro 2.876 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave. In virtù del fatto che il deficit patrimoniale della collegata al 30 giugno 2018 ammontava ad Euro 11.737 migliaia, di cui Euro 3.631 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave, gli Amministratori hanno rilasciato il relativo fondo per rischi ed oneri stanziato a copertura del deficit patrimoniale della collegata del differenziale maturato nel periodo e corrispondente ad Euro 756 migliaia con impatto positivo a conto economico (Euro 564 migliaia al 31 dicembre 2017).

I dati al 30 settembre 2018 non sono pervenuti in tempo utile per la loro inclusione nel risultato consolidato, gli amministratori hanno valutato comunque non significativo l'impatto della mancata contabilizzazione del trimestre che peraltro risulterebbe positiva.

(Valori riferiti al pro-quota di partecipazione al lordo di scritture di Novestrale al Bilancio al Primi 5 mesi al
consolidamento ed espressi in milioni di Euro) 30/06/2018 30/09/2017 31/05/2017
Attività non correnti 1,73 2,14 2,53
Attività correnti 9,90 7,46 13,62
Patrimonio netto (2,71) (3,48) (3,48)
Passività non correnti 0,00 0,00 0,00
Passività correnti 13,36 12,10 18,65
Ricavi 50,89 59,17 42,01
Costi (49,76) (57,23) (40,64)
Margine operativo lordo 1,13 1,94 1,37
Ammortamenti e svalutazioni (0,40) (1,01) (0,45)
Risultato operativo 0,73 0,93 0,92
Risultato netto 0,73 0,87 0,87
Posizione finanziaria netta 4,03 2,93 2,50

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue mostra la movimentazione delle altre attività non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Depositi cauzionali 8.906 8.877
Altri crediti 2.441 4.138
Altre attività non correnti 11.347 13.015

Le attività non correnti sono prevalentemente costituite dai depositi cauzionali che le società di vendita del gas naturale hanno costituito a presidio dei pagamenti mensili dovuti per l'importazione del gas di provenienza. La voce in esame passa da Euro 13.015 migliaia ad Euro 11.347 migliaia con un decremento di Euro 1.668 migliaia. La variazione è spiegata dalla riclassifica tra le attività finanziarie non correnti e correnti del credito iscritto nei confronti del comune di Creazzo con il quale è stato sottoscritto un accordo transattivo meglio commentato nel paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questo resoconto.

Per quanto riguarda la voce "Altri crediti" risulta principalmente così composta:

  • il credito vantato nei confronti del comune di Santorso, pari ad Euro 748 migliaia. L'importo, corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nell'agosto 2007 al Comune stesso e la consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2006. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Santorso, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.
  • il credito vantato nei confronti del comune di Costabissara, pari ad Euro 1.537 migliaia. Tale importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati il 1° ottobre 2011.

Alla data del 30 settembre 2018 risulta in essere un contenzioso giudiziale con i comuni menzionati, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Il Gruppo, anche in base al parere dei propri consulenti legali, ritiene incerto l'esito del contenzioso. L'evoluzione delle liti è riportata nel paragrafo "Contenziosi" di questo Resoconto intermedio di gestione.

6. Attività finanziarie non correnti

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 1.252
Attività finanziarie non correnti 1.252

La voce è relativa al credito vantato nei confronti del comune di Creazzo. La consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2004. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Creazzo, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.

In un'ottica di amichevole composizione della controversia, in data 1° marzo 2017, i tecnici incaricati di addivenire ad una stima degli impianti condivisa hanno proposto una valorizzazione omnicomprensiva di Euro 1.678 migliaia (da rateizzarsi in 12 anni). Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del presente resoconto e in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta è stata oggetto di attualizzazione.

Il Comune, con Delibera di C.C. n. 18 del 22 marzo 2018, ha definitivamente approvato, nei termini di cui sopra, l'atto transattivo, poi stipulato il 2 agosto 2018.

Ulteriori informazioni sono riportate al paragrafo "Contenziosi" di questo resoconto intermedio di gestione.

7. Crediti per imposte anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Crediti per imposte anticipate 11.679 11.479
Crediti per imposte anticipate 11.679 11.479

Le imposte anticipate passano da Euro 11.479 migliaia ad Euro 11.679 migliaia con un incremento di Euro 200 migliaia. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 settembre 2018 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Attività correnti

8. Rimanenze

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

30.09.2018
(migliaia di Euro) Valore lordo F.do
Svalutazione
Valore netto Valore lordo F.do
Svalutazione
Valore netto
Gas in stoccaggio 3.496 0 3.496 1.608 0 1.608
Combustibili e materiale a magazzino 4.787 (39) 4.748 2.503 (39) 2.464
Totale Rimanenze 8.283 (39) 8.244 4.111 (39) 4.072

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 le rimanenze risultano pari ad Euro 8.244 migliaia registrando un incremento pari ad Euro 4.172 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017. L'incremento è principalmente spiegato dal maggiore gas naturale stoccato (+1.888 migliaia di Euro) e dall'incremento delle giacenze di materiale in magazzino (+2.284 migliaia di Euro).

I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 39 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

La valorizzazione delle rimanenze di gas stoccato è conteggiata al prezzo medio ponderato di acquisto della materia prima, mentre il fondo svalutazione ad esse correlato è misurato al prezzo di mercato dell'ultimo giorno del periodo di riferimento (30 settembre 2018 pari a 29,699 €/MWh fonte MGS). Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio non è stato necessario deprezzare il valore del gas naturale stoccato in quanto il prezzo di mercato risultava superiore al valore di carico del gas naturale stoccato.

9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Crediti verso clienti 48.132 78.998
Crediti per fatture da emettere 38.839 83.245
Fondo svalutazione crediti (3.982) (5.358)
Crediti commerciali 82.989 156.884

I crediti commerciali passano da Euro 156.884 migliaia ad Euro 82.989 migliaia con un decremento per Euro 73.895 migliaia.

I crediti verso clienti, sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi.

Il decremento del fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 1.376 migliaia, è principalmente spiegato dalla buona capienza del fondo già esistente che non ha richiesto nuovi ingenti accantonamenti nonostante gli utilizzi effettuati nei primi nove mesi dell'esercizio 2018 grazie ai risultati dell'attività di recupero crediti condotta da agenzie esterne e dal network di legali incaricati.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 è riportata nella tabella seguente:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Fondo svalutazione crediti iniziale 5.358 7.148
Accantonamenti 1.248 1.885
Utilizzo (2.624) (3.675)
Fondo svalutazione crediti finale 3.982 5.358

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, dimostrando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto ai crediti con maggiore anzianità:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 48.132 78.998
- fondo svalutazione crediti commerciali (3.982) (5.358)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 44.150 73.640
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 37.381 72.284
- scaduti entro 6 mesi 6.467 548
- scaduti da 6 a 12 mesi 1.370 1.945
- scaduti oltre 12 mesi 2.915 4.221

10.Altre attività correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Crediti per consolidato fiscale 1.369 9.601
Risconti attivi annuali 1.168 435
Anticipi a fornitori 7.287 7.589
Ratei attivi annuali 19 19
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 32.572 29.362
Credito IVA 3.493 7.183
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 4.517 912
Attività per vendite a termine 94 597
Altri crediti 2.000 2.167
Altre attività correnti 52.519 57.865

Le altre attività correnti passano da Euro 57.865 migliaia ad Euro 52.519 migliaia con un decremento di Euro 5.346 migliaia.

La variazione registrata è principalmente spiegata dall' aumento dei crediti sulle accise del gas e dell'energia elettrica per Euro 3.605 migliaia, dei crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali per Euro 3.210 migliaia dovuti principalmente alle componenti tariffarie della distribuzione del gas naturale e ai titoli di efficienza energetica, dall'incremento dei risconti attivi per Euro 733 migliaia, parzialmente compensata dalla diminuzione degli anticipi a fornitori per Euro 302 migliaia e dal decremento dei crediti IVA per Euro 3.690 migliaia.

Le attività per vendite a termine passano da Euro 597 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 94 migliaia del 30 settembre 2018, registrando una diminuzione di 503 migliaia di Euro. Le stesse sono correlate a contratti di acquisto e di vendita sottoscritti sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Gli impegni contrattuali sottoscritti avevano consegne fisiche previste per il periodo ottobre 2018 - dicembre 2018 per quanto riguarda la materia prima, mentre il servizio di trasporto era relativo al periodo ottobre 2018 – settembre 2019 (anno termico 2018/19).

La voce attività per vendite a termine rappresenta il valore corrente degli impegni contrattuali previsti per il quarto trimestre 2018 per le consegne fisiche di materia prima, e ottobre 2018 - settembre 2019 per il servizio di trasporto avente ad oggetto la capacità di trasporto ed esportazione del gas dalla rete austriaca a mezzo del gasdotto TAG.

11.Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Altre attività finanziarie correnti 139
Altre attività finanziarie correnti 139

Le attività finanziarie correnti sono relative principalmente alla quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Creazzo così come descritto al paragrafo "Attività finanziarie non correnti" di questo resoconto intermedio di gestione.

12. Crediti Tributari

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Crediti IRAP 669 1.467
Crediti IRES 672 888
Altri crediti tributari 290 290
Crediti tributari 1.631 2.645

I crediti tributari passano da Euro 2.645 migliaia ad Euro 1.631 migliaia con un decremento per Euro 1.014 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017. La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza dei primi nove mesi dell'esercizio 2018, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES per le società che non fruiscono del consolidato fiscale di Gruppo.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Depositi bancari e postali 62.337 15.538
Denaro e valori in cassa 18 17
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 62.355 15.555

Le disponibilità liquide passano da Euro 15.555 migliaia ad Euro 62.355 migliaia registrando un incremento di Euro 46.800 migliaia e si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali.

Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nei primi nove mesi dell'esercizio 2018 si rimanda al rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine di ogni periodo considerato è il seguente:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 62.355 15.555
Attività finanziarie correnti 139 0
Passività finanziarie correnti (1.570) (406)
Debiti verso banche e finanziamenti (93.101) (80.304)
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi (77) (74)
Posizione finanziaria netta a breve (32.254) (65.230)
Attività finanziarie non correnti 1.252
Finanziamenti a medio e lungo termine (55.303) (54.360)
Passività finanziarie non correnti (219) (277)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (54.270) (54.637)
Posizione finanziaria netta (86.523) (119.867)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi dell'esercizio 2018" e al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questo resoconto intermedio di gestione.

14. Attività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Attività su derivati materia prima 711 1.510
Attività su derivati materia prima 711 1.510

Le attività correnti su strumenti finanziati derivati passano da Euro 1.510 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 711 migliaia del 30 settembre 2018 evidenziando una diminuzione di 799 migliaia di Euro.

Le attività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati su commodity in essere al 30 settembre 2018, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita nei prossimi 12 mesi:

# Ref. Counterparty Type of
instrument
Underlying
Commodity
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Position Notional MtM (€/000)
1 300418-2002 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 30-apr-18 1-lug-18 30-set-18 Long/Buy 6.624 MWh 3
2 180518-2010 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 18-mag-18 1-ott-18 31-ott-18 Long/Buy 7.450 MWh 10
3 150618-2001 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 15-giu-18 1-ott-18 30-giu-19 Long/Buy 90.144 MWh 397
4 23087709 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 4-lug-17 1-apr-18 30-set-18 Long/Buy 33.480 MWh 24
5 23145776 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 12-lug-17 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 20.016 MWh 6
6 22155980 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 14-giu-18 1-ott-18 30-set-19 Long/Buy 12.193 MWh 40
7 23170149 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 17-lug-17 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 9.084 MWh 3
8 23197768 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 20-lug-17 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 7.284 MWh 6
9 24683698 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 17-gen-18 1-apr-18 30-set-18 Long/Buy 21.960 MWh 24
10 27191783 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 30-lug-18 1-ott-18 31-dic-18 Long/Buy 22.090 MWh 100
11 050718-2009 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 5-lug-18 1-ott-18 31-lug-19 Long/Buy 6.523 MWh 17
12 190718-2014 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 19-lug-18 1-ott-18 30-set-19 Long/Buy 8.552 MWh 38
13 22175430 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 31-lug-18 1-ott-18 30-set-19 Long/Buy 4.970 MWh 15
14 22177190 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 31-lug-18 1-ott-18 31-gen-19 Long/Buy 2.590 MWh 6
15 22176498 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 2-ago-18 1-ott-18 1-apr-19 Long/Buy 5.329 MWh 25
Totali 258.289 711

Patrimonio netto consolidato

15. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 30 settembre 2018 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (16.981) (17.521)
Riserve e utili a nuovo 135.264 134.603
Risultato del periodo di Gruppo 29.971 47.135
Patrimonio netto di Gruppo 429.548 445.511
Capitale e Riserve di Terzi 2.509 2.872
Risultato del periodo di Terzi 1.308 2.117
Patrimonio Netto di Terzi 3.817 4.989
Patrimonio netto Totale 433.365 450.500

Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute nei primi nove mesi dell'esercizio, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente relative ad una variazione positiva per Euro 1.163 migliaia relativa alla riserva di Cash Flow Hedge, alla variazione negativa derivante dall'aggregazione della residua quota societaria di Amgas Blu S.p.A. per Euro 3.778 migliaia, ed all'erogazione di azioni proprie a favore di dipendenti ed amministratori per piani di incentivazione a lungo termine per Euro 540 migliaia. Ai fini di una maggiore comprensione delle variazioni intervenute si rinvia al prospetto di movimentazione del patrimonio netto di questo resoconto intermedio di gestione.

La variazione registrata dalla riserva di Cash Flow Hedge è spiegata dalla valutazione a fair value dei contratti derivati in essere al 30 settembre 2018. Gli effetti di copertura maturati nel periodo e quelli trasferiti in Conto Economico a rettifica dei costi di approvvigionamento sottostanti con riferimento a tutti i derivati oggetto di designazione in hedge accounting nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 sono:

(migliaia di Euro)
Saldo di apertura al 1° gennaio 2018 (1.236)
Efficacia maturata nel corso dell'esercizio (151)
Efficacia rilasciata in Conto Economico nell'esercizio 1.639
Saldo di chiusura 252

Il valore della riserva di cash flow hedge in essere al 30 settembre 2018 fa riferimento a flussi di approvvigionamento attesi che saranno oggetto di imputazione a costo (e quindi di manifestazione economica) nell'ultimo trimestre del 2018 (per un importo negativo pari ad Euro 117 migliaia) e nell'esercizio 2019 (per un valore positivo di Euro 369 migliaia).

Ipotizzando una variazione del 10% delle quotazioni a termine del gas naturale (i.e. TTF Month Ahead) al 30 settembre 2018, in aumento e in diminuzione, si verificherebbe rispettivamente un miglioramento e un peggioramento di Euro 456 migliaia del saldo della riserva di cash flow hedge di Patrimonio Netto; nessun impatto sarebbe, invece, generato in Conto Economico in ragione della totale efficacia delle relazioni di copertura analizzate.

Con riferimento alle passività da derivati in essere al 30 settembre 2018 (fair value pari ad Euro 898 migliaia) è attesa la liquidazione di un differenziale negativo nel corso dell'ultimo trimestre del 2018 pari ad Euro 193 migliaia e nel corso dell'esercizio 2019 pari ad Euro 704 migliaia.

Patrimonio netto di terzi

È costituito dalle attività nette e dal risultato non attribuibile al Gruppo e fa riferimento alle quote di terzi delle società controllate Ascotrade S.p.A. e Etra Energia S.r.l..

Passività non correnti

16. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 376 1.740
Altri fondi rischi ed oneri 3.420 4.172
Fondi rischi ed oneri 3.796 5.913

I fondi rischi ed oneri passano, da Euro 5.913 migliaia ad Euro 3.796 migliaia e registra un decremento di Euro 2.117 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione dei fondi di trattamento quiescenza e obblighi simili per Euro 1.364 migliaia correlati all'erogazione delle somme accantonate nei confronti di dipendenti ed amministratori in esercizi precedenti per piani di incentivazione a lungo termine. La variazione della voce altri fondi rischi ed oneri è principalmente spiegata dalla diminuzione degli accantonamenti rischi relativi a Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione.

La tabella che segue mostra la movimentazione nei primi nove mesi dell'esercizio 2018:

(migliaia euro)
Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2018 5.913
Rilascio fondo rischi copertura perdite società collegate (756)
Accantonamenti fondi rischi e oneri 3
Utilizzo fondi rischi e oneri (1.364)
Fondi rischi ed oneri al 30 settembre 2018 3.796

Nella tabella seguente si evidenza la composizione dei fondi rischi per tipologia:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Copertura perdite società collegate 2.876 3.632
Rischi su contenziosi con fornitori 235 232
Rischi su cause Jus-lavoriste 309 309
Fondi trattamento quiescenza e obblighi simili 376 1.740
Totale 3.796 5.913

Il fondi trattamento quiescenza e obblighi simili accoglievano gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai piani di incentivazione a lungo termine.

17. Trattamento fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 4.836 migliaia al 1 gennaio 2018 ad Euro 4.989 migliaia del 30 settembre 2018 registrando un incremento pari ad Euro 153 migliaia.

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2018 4.836
Liquidazioni (1.179)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 1.280
Perdita/(profitto) attuariale del periodo (*) 52
Trattamento di fine rapporto al 30 settembre 2018 4.989

*comprensivo della quota di interest cost contabilizzata a conto economico.

18. Finanziamenti a medio e lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Mutui passivi Cassa Centrale Banca 8.803 610
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 21.500 26.250
Mutui passivi BNL 25.000 27.500
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.303 54.360
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 8.073 10.181
Finanziamenti a medio-lungo termine 63.376 64.541

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 30 settembre 2018 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di BNL per Euro 27.500 migliaia e della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 26.250 migliaia, passano complessivamente da Euro 64.541 migliaia ad Euro 63.376 migliaia con un decremento di Euro 1.165 migliaia, spiegato dal pagamento delle rate avvenuto nel corso dei primi nove mesi del 2018. In particolare:

  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, vede un debito residuo al 30 settembre 2018 pari ad Euro 27.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 30 giugno 2018 risultavano rispettati.
  • il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, vede un debito residuo al 30 settembre 2018 pari a 26.250 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 30 giugno 2018 risultavano rispettati.
  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia, vede un debito residuo al 30 settembre 2018 pari ad Euro 9.626 migliaia, con l'iscrizione di Euro 823 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento sottoscritti con BNL e Banca Europea per gli Investimenti, la Capogruppo ha ceduto alle banche finanziatrici una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

La tabella che segue evidenzia le scadenze dei finanziamenti a medio e lungo termine:

(migliaia di Euro) 30.09.2018
Esercizio 2018 251
Esercizio 2019 8.014
Esercizio 2020 8.028
Esercizio 2021 8.042
Oltre 31 dicembre 2021 39.041
Finanziamenti a medio-lungo termine 63.376

19. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Depositi cauzionali 11.409 11.599
Risconti passivi pluriennali 15.178 11.330
Altre passività non correnti 26.587 22.930

Le altre passività non correnti passano da Euro 22.930 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 26.587 migliaia del 30 settembre 2018 con un incremento pari ad Euro 3.657 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'aumento dei risconti passivi pluriennali che hanno registrato un incremento pari ad Euro 3.847 migliaia.

I risconti passivi pluriennali sono rilevati a fronte di ricavi per contributi ricevuti da pubblici o privati per la realizzazione di allacciamenti alla rete del gas, o della stessa rete di distribuzione stessa, e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

Si segnala che nel corso dell'esercizio sono state completate le attività di rendicontazione di molteplici tratte di rete di distribuzione del gas con la conseguente iscrizione, degli investimenti realizzati, nella voce "immobilizzazioni in regime di concessione". L'avvio della vita utile degli impianti ha determinato la riclassifica dei contributi ricevuti per la realizzazione della stessa, precedentemente sospesi nella voce "anticipi da clienti", per complessivi Euro 1.293 migliaia. Si segnala altresì che, ai fini dell'allineamento della voce ai contributi scomputati dagli assets tecnici, i risconti passivi pluriennali sono stati ulteriormente aumentati per complessivi Euro 821 migliaia.

I depositi cauzionali si riferiscono a depositi degli utenti del gas ed energia elettrica.

20. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Debiti verso società di leasing oltre 12 mesi 219 277
Passività finanziarie non correnti 219 277

Le passività finanziarie non correnti passano da Euro 277 migliaia al 31 dicembre 2017 ad Euro 219 migliaia, con un decremento di Euro 58 migliaia, e sono rappresentate prevalentemente dai debiti verso società di leasing scadenti oltre i 12 mesi, la relativa quota corrente è classificata tra le Passività finanziarie correnti.

21. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Debiti per imposte differite 14.916 15.733
Debiti per imposte differite 14.916 15.733

I debiti per imposte differite passano da Euro 15.733 migliaia ad Euro 14.916 migliaia con un decremento di Euro 817 migliaia, ed è legato principalmente alla dinamica degli ammortamenti delle liste clienti e degli ammortamenti sulle reti distribuzione del gas.

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 settembre 2018 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Passività correnti

22. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Debiti verso banche 85.028 70.123
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 8.073 10.181
Debiti verso banche e finanziamenti 93.101 80.304

I debiti verso banche passano da Euro 80.304 migliaia ad Euro 93.101 migliaia con un incremento pari ad Euro 12.797 migliaia e sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

23. Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Debiti vs/ fornitori 13.986 44.843
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 65.064 72.810
Debiti commerciali 79.050 117.653

I debiti commerciali passano da Euro 117.653 migliaia ad Euro 79.050 migliaia con un decremento, pari ad Euro 38.603 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalle tempistiche di acquisto e pagamento del gas naturale che in ragione della stagionalità del ciclo d'affari che influenza significativamente i saldi dei debiti vantati nei confronti dei fornitori della materia prima gas naturale.

24. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Debiti IRAP 1.005 625
Debiti IRES 269
Debiti tributari 1.274 625

I debiti tributari passano da Euro 625 migliaia ad Euro 1.274 migliaia con un incremento pari ad Euro 649 migliaia ed includono i debiti maturati al 30 settembre 2018 per IRAP, ed il debito IRES relativo alle società che non aderiscono al consolidato fiscale in capo ad Asco Holding S.p.A..

25. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Anticipi da clienti 1.309 3.386
Debiti per consolidato fiscale 4.855 4.550
Debiti verso enti previdenziali 1.355 1.604
Debiti verso il personale 6.298 5.240
Debiti per IVA 10.862 4.694
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 365 1.119
Risconti passivi annuali 568 988
Ratei passivi annuali 341 471
Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 7.227 3.534
Passività per impegni di acquisto a breve termine 78 611
Altri debiti 8.826 12.114
Altre passività correnti 42.087 38.312

Le altre passività correnti passano da Euro 38.312 migliaia ad Euro 42.087 migliaia con un incremento pari ad Euro 3.775 migliaia.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 30 settembre 2018. La variazione registrata nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio è spiegata dalla riclassifica dei contributi ricevuti, per la realizzazione di rete di distribuzione del gas, effettuata a seguito del completamento delle attività di rendicontazione della stessa (come descritto nel paragrafo "altre passività non correnti" di questo resoconto intermedio di gestione). Il completamento della rendicontazione della rete di distribuzione compresa nelle opere di prima urbanizzazione (c.d. lottizzazioni) ha determinato l'iscrizione nel conto economico, e nello specifico alla voce "Ricavi per servizi svolti da distributori", dei contributi ricevuti per la realizzazione delle stesse per complessivi Euro 765 migliaia.

Debiti per consolidato fiscale

La voce include il debito maturato nei confronti della società controllante Asco Holding S.p.A., nell'ambito dei contratti di consolidato fiscale nazionale sottoscritti dalle società del Gruppo con Asco Holding S.p.A.. Il saldo corrisponde al debito IRES maturato al 30 settembre 2018 e presenta un incremento di Euro 305 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017.

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 30 settembre 2018 non liquidati alla stessa data.

Debiti verso il personale

La voce include i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 30 settembre 2018 non liquidati alla stessa data nonché la relativa quota contributiva.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA aumentano per Euro 6.168 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017. La variazione del debito IVA è spiegata dalla modalità di liquidazione trimestrale dell'imposta concessa alle società del Gruppo che operano nel settore della vendita di gas naturale ed energia elettrica, in quanto rientranti nella categoria dei soggetti che emettono fatture ad una elevata numerosità di clienti finali. Alla data del 30 settembre 2018 il Gruppo ha maturato debiti IVA per un importo pari ad Euro 10.862 migliaia rispetto ad Euro 4.694 migliaia dell'esercizio 2017.

Risconti passivi annuali

Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai ricavi su cogenerazione/fornitura calore.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.

Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale

Sono relativi ai debiti verso gli uffici tecnici di finanza e per le accise e le addizionali sul gas naturale, il saldo è legato alla tempistica di fatturazione dei consumi del gas agli utenti, alla quale si contrappongono i versamenti mensili effettuati dalla società di vendita con riferimento ai valori del periodo precedente. Alla data del 30 settembre 2018 il Gruppo ha maturato debiti per Euro 7.227 migliaia rispetto ad Euro 3.534 migliaia dell'esercizio precedente.

Passività per vendite a termine

Alla data del 30 settembre 2018 risultano essere stati sottoscritti dei contratti di acquisto e di vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Gli impegni contrattuali sottoscritti avevano consegne fisiche previste per il periodo ottobre 2018 - dicembre 2018 per quanto riguarda la materia prima, mentre il servizio di trasporto era relativo al periodo ottobre 2018 – settembre 2019 (anno termico 2018/19).

Al termine del periodo la voce rappresenta il valore corrente degli impegni contrattuali previsti per il quarto trimestre 2018 per le consegne fisiche di materia prima, e ottobre 2018 - settembre 2019 per il servizio di trasporto avente ad oggetto la capacità di trasporto ed esportazione del gas dalla rete austriaca a mezzo del gasdotto TAG.

Altri debiti

Gli altri debiti rilevano un decremento per Euro 3.288 migliaia. Il decremento è principalmente relativo ai minori debiti iscritti nei confronti di Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali connessi alle componenti tariffarie del vettoriamento del gas naturale per Euro 3.829 migliaia e ai debiti verso dipendenti per piani di incentivazione parzialmente compensati dai maggiori debiti iscritti nei confronti dell'Erario per il canone RAI addebitato nelle bollette degli utenti domestici per Euro 650 migliaia.

La voce accoglie altresì i debiti corrispondenti agli oneri obbligati del personale maturati al 30 settembre 2018.

26. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Debiti finanziari entro 12 mesi 1.570 406
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi 77 74
Passività finanziarie correnti 1.646 480

Le passività finanziare correnti passano da Euro 480 migliaia ad Euro 1.646 migliaia con un incremento di Euro 1.166 migliaia e sono principalmente composte dal debito verso la società a controllo congiunto ASM Set S.r.l. relativo al contratto di cash pooling infragruppo e dal debito della società controllata Blue Meta S.p.A. verso la regione Lombardia.

Il debito verso società di leasing corrisponde alla quota corrente del debito verso società di leasing relativo all'acquisizione di impianti di cogenerazione come già descritto nel paragrafo "Passività finanziarie non correnti" di questo resoconto intermedio di gestione.

27. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Passività su derivati materia prima 898 7
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 898 7

Le passività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati su commodity in essere al 30 settembre 2018:

# Ref. Counterparty Type of
instrument
Underlying
Commodity
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Position Notional MtM (€/000)
1 080518-2017 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 8-mag-18 1-dic-18 31-mar-19 Long/Buy 16.752 MWh 74
2 22129609 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 30-apr-18 1-dic-18 31-mar-19 Long/Buy 83.400 MWh 449
3 22134291 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 9-mag-18 1-gen-19 28-feb-19 Long/Buy 14.160 MWh 79
4 27191751 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 30-lug-18 1-ott-18 31-dic-18 Long/Buy 22.090 MWh 38
5 27521974 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 10-set-18 1-ott-18 31-ott-18 Long/Buy 7.450 MWh 6
6 200918-2002 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 20-set-18 1-gen-19 31-mar-19 Long/Buy 39.570 MWh 80
7 200918-2005 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 28-set-18 1-gen-19 28-feb-19 Long/Buy 7.400 MWh 5
8 22188815 EE BNP Paribas Commodity Swap EE PUN 31-ago-18 1-ott-18 31-dic-18 Long/Buy 9.919 MWh 41
9 22197873 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 20-set-18 1-gen-19 30-set-19 Long/Buy 21.060 MWh 39
10 22201582 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 28-set-18 1-gen-19 1-mar-19 Long/Buy 4.400 MWh 3
11 27523971 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 10-set-18 1-ott-18 31-ott-18 Long/Buy 11.160 MWh 10
12 27580999 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 17-set-18 1-ott-18 31-ott-18 Long/Buy 7.450 MWh 1
13 27581117 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 17-set-18 1-ott-18 31-ott-18 Long/Buy 14.900 MWh 2
14 27616867 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 20-set-18 1-ott-18 31-ott-18 Long/Buy 11.175 MWh 5
15 27631724 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 21-set-18 1-gen-19 31-mar-19 Long/Buy 10.795 MWh 18
16 424853336 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 10-set-18 1-gen-19 28-feb-19 Long/Buy 24.600 MWh 49
Totali 306.281 898

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi

27. Ricavi

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività nei periodi considerati:

2018 2017
25.574 22.389
286.703 270.764
51.630 43.263
198 194
5 32
7.108 4.535
1.312 1.315
19.127 30.938
7.207 (55)
3.962 3.968
402.825 377.344
Primi nove mesi

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 i ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave si attestano ad Euro 402.825 migliaia, in aumento di Euro 25.480 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (Euro 377.344 migliaia).

Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha conseguito ricavi per il vettoriamento del gas a società di vendita non appartenenti al Gruppo pari ad Euro 25.574 migliaia, in aumento rispetto ai primi nove mesi 2017 di Euro 3.185 migliaia.

I ricavi di vendita del gas naturale, attestandosi ad Euro 286.703 migliaia, rilevano un incremento pari ad Euro 15.938 migliaia rispetto ai primi nove mesi 2017. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori volumi di gas commercializzati nel periodo di riferimento nonché dall'iscrizione di ricavi di vendita della materia prima per Euro 8.737 migliaia correlati al settlement gas. Nel mese di giugno sono stati resi disponibili da Snam Rete Gas i differenziali volumetrici collegati al bilanciamento dei volumi allocati in cabina per gli esercizi 2013-2016 nonché il differenziale volumetrico introdotto a mezzo delle delibere 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas che prevedevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione del delta in-output. Il bilanciamento dei volumi in cabina ha determinato l'iscrizione di maggiori ricavi per 3.565 migliaia. Il differenziale correlato alle quantità di gas immesso nella rete di distribuzione locale e prelevato dai clienti finali ha invece determinato l'iscrizione di maggiori ricavi per Euro 5.172 migliaia. Nel corso dei primi nove mesi le società di vendita del Gruppo hanno commercializzato volumi di gas naturale pari a 535,8 milioni di metri cubi a fronte di 520,9 milioni del periodo in comparazione (+2,9%).

Al termine del periodo di riferimento risultano iscritti ricavi per la cessione di gas naturale a grossisti o al punto di scambio virtuale (c.d. PSV) per complessivi Euro 48.343 migliaia (Euro 44.546 migliaia a settembre 2017). Gli stessi sono principalmente relativi ai metri cubi di gas naturale di importazione russa. Le cessioni sono finalizzate alle attività di redenzione del rischio di approvvigionamento ed all'efficientamento del prezzo di acquisto della materia prima.

Al termine dei primi nove mesi 2018 i ricavi conseguiti dalla vendita di energia elettrica risultano pari ad Euro 51.630 migliaia (Euro 43.263 migliaia nel 2017). I gigawattora commercializzati nel corso del periodo risultano pari a 291,6 milioni (290,2 milioni nel 2017). Si segnala che nella voce risultano iscritti i maggiori ricavi (Euro 2.053 migliaia) correlati alla determinazione delle partite economiche relative al conguaglio annuale dell'esercizio 2017 per i punti di prelievo non trattati su base oraria descritti nel paragrafo "Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo" di questo resoconto intermedio di gestione.

I ricavi conseguiti da servizi di allacciamento alla rete di distribuzione risultano pari ad Euro 198 migliaia, in aumento

di Euro 4 migliaia rispetto al periodo di confronto. Si segnala che i ricavi conseguiti dalle società di distribuzione del Gruppo risultano integralmente iscritti tra le passività non correnti e rilasciati a conto economico in base alla vita utile degli impianti realizzati.

I ricavi conseguiti per servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 7.108 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 2.573 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. L'incremento è parzialmente spiegato dall'iscrizione di 765 migliaia di Euro correlati a contributi ricevuti per la realizzazione della rete di distribuzione in lottizzazioni (come descritto al paragrafo: "altre passività correnti" di questo resoconto intermedio di gestione").

I contributi erogati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente si attestano, al termine dei primi nove mesi, ad Euro 19.127 migliaia rilevando un decremento pari ad Euro 11.812 migliaia rispetto al periodo di confronto. I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati. I contributi iscritti al 30 settembre 2018 sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2018 (periodo regolamentare giugno 2018-maggio 2019). Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al fair value del contributo previsionale comunicato dal GSE per l'obiettivo 2018 (periodo regolamentare giugno 2017 - maggio 2018) e pari ad Euro 250 (Euro 281,73 al 30 settembre 2017; fonte STX).

I ricavi derivanti dall'attività di trading del gas al termine del periodo di riferimento risultano pari a Euro 7.207 migliaia, in aumento di 7.262 migliaia rispetto al 30 settembre 2017, e si riferiscono ai contratti sottoscritti per l'acquisto e la vendita sul mercato italiano PSV ed austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco, della materia prima.

La voce altri ricavi passa da Euro 3.968 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2017, ad Euro 3.962 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 6 migliaia.

Costi

28. Costo acquisto gas

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto della materia prima gas nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Costi acquisto materia prima gas 201.866 172.400
Costi acquisto materia prima gas 201.866 172.400

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio, i costi sostenuti per gli approvvigionamenti di gas naturale risultano pari ad Euro 201.866 migliaia, rilevando un incremento, rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, pari ad Euro 29.466 migliaia. L'incremento è parzialmente spiegato dall'iscrizione costi di acquisto della materia prima per Euro 10.818 migliaia correlati al settlement gas. Nel mese di giugno sono stati resi disponibili da Snam Rete Gas i differenziali volumetrici collegati al bilanciamento dei volumi allocati in cabina per gli esercizi 2013-2016 nonché il differenziale volumetrico introdotto a mezzo delle delibere 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas che prevedevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione del delta in-output. Il bilanciamento dei volumi in cabina ha determinato l'iscrizione di maggiori costi per 2.668 migliaia. Il differenziale correlato alle quantità di gas immesso nella rete di distribuzione locale e prelevato dai clienti finali ha invece determinato l'iscrizione di maggiori costi per Euro 8.149 migliaia. Il residuo differenziale, pari ad Euro 10.499 migliaia, è in parte spiegato dai maggiori quantitativi di gas naturale commercializzati e dall'andamento del paniere dei prezzi a cui la materia prima è indicizzata. L'attività di approvvigionamento della materia prima destinata al mercato finale ha interessato l'acquisto di 535,8 milioni di metri cubi (520,9 milioni nei primi nove mesi 2017).

Si segnala che al termine del periodo di riferimento risultano rimanenze di gas naturale in stoccaggio per complessivi Euro 3.495 migliaia rispetto ad Euro 2.035 migliaia del 30 settembre 2017.

I costi derivanti dall'attività di trading del gas, al termine del periodo, sono risultati pari a Euro 6.928 migliaia, mentre al termine dei primi nove mesi in comparazione sono poco significativi in quanto l'attività è stata avviata a settembre 2017.

La contabilizzazione degli effetti economici dei contratti derivati di copertura maturati nel corso dell'esercizio di

riferimento ha determinato l'iscrizione di minori costi per complessivi Euro 1.639 migliaia con un significativo incremento rispetto ai 541 mila Euro dell'esercizio precedente.

Si segnala altresì che nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio le quantità di gas naturale più significative per la fornitura della clientela finale sono fornite al Gruppo Ascopiave dalla società Eni Gas & Power S.p.A..

29. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Acquisti di energia elettrica 17.846 14.411
Acquisti di altri materiali 1.892 1.265
Costi acquisto altre materie prime 19.737 15.676

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 19.737, in aumento di Euro 4.061 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. L'incremento ha interessato sia i costi sostenuti per l'acquisto di energia elettrica che quelli sostenuti per altri materiali (Euro +626 migliaia).

I costi sostenuti per gli acquisti di energia elettrica, al termine dei primi nove mesi dell'esercizio, si sono attestati a 17.846 migliaia registrando un aumento di Euro 3.435 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2017. I gigawattora commercializzati hanno registrato un aumento pari a 1,4 gigawattora passando dai 290,2 del periodo in comparazione a 291,6 dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 (+0,5%). Si segnala che nella voce risultano iscritti i maggiori costi (Euro 1.112 migliaia) correlati alla determinazione delle partite economiche relative al conguaglio annuale dell'esercizio 2017 per i punti di prelievo non trattati su base oraria descritti nel paragrafo "Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo" di questo resoconto intermedio di gestione.

I costi iscritti nella voce acquisti di altri materiali rilevano un aumento pari ad Euro 626 migliaia, passando da Euro 1.265 migliaia dei primi nove mesi del 2017, ad Euro 1.892 migliaia del periodo di riferimento. La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali atti alla realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale. L'incremento è principalmente spiegato dal consolidamento di Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. che, al 30 settembre dell'esercizio precedente ha contribuito ai risultati del Gruppo solo per il secondo e terzo trimestre, mentre nell'esercizio 2018 per nove mesi.

30. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Costi di vettoriamento su reti secondarie 52.801 52.589
Costi di lettura contatori 550 541
Spese invio bollette 1.341 1.052
Spese postali e telegrafiche 117 412
Manutenzioni e riparazioni 2.493 2.211
Servizi di consulenza 3.850 3.612
Servizi commerciali e pubblicità 1.671 2.107
Utenze varie 484 680
Compensi ad amministratori e sindaci 1.010 901
Assicurazioni 648 543
Spese per il personale 680 794
Altre spese di gestione 5.081 5.699
Costi per godimento beni di terzi 13.095 11.234
Servizi di stoccaggio 433 423
Costi trasporto materie prime a termine 262 (60)
Costi per servizi 84.516 82.738

I costi per servizi sostenuti nel corso dei primi nove mesi passano da Euro 82.738 migliaia del 2017 ad Euro 84.516 migliaia del 2018, rilevando un aumento pari ad Euro 1.778 migliaia.

La variazione è principalmente spiegata dai maggiori costi sostenuti per godimento beni di terzi (Euro +1.861 migliaia) e per il trasporto di materie prime a termine (Euro +322 migliaia), i quali sono stati parzialmente compensati dalla diminuzione dei costi sostenuti per servizi commerciali e pubblicità (Euro -436 migliaia).

I costi sostenuti per il vettoriamento del gas naturale su reti secondarie e primarie del periodo di riferimento sono pari ad Euro 22.080 migliaia e sono riferiti ai volumi di gas naturale vettoriati su reti gestite da società non appartenenti al Gruppo. Gli stessi, rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente, registrano una diminuzione pari ad Euro 5.575 migliaia.

I costi sostenuti, invece, per il trasporto di energia elettrica sono pari ad Euro 30.721 migliaia (Euro 24.935 migliaia nel 2017) e si riferiscono a quantitativi di energia elettrica commercializzati nel corso del periodo di riferimento pari a 291,6 gigawattora (290,2 nel 2017). Si segnala che nella voce risultano iscritti i maggiori costi (Euro 2.315 migliaia) correlati alla determinazione delle partite economiche relative al conguaglio annuale dell'esercizio 2017 per i punti di prelievo non trattati su base oraria descritti nel paragrafo "Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo" di questo resoconto intermedio di gestione.

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio di riferimento, i costi sostenuti per servizi commerciali e pubblicità hanno registrato un decremento pari ad Euro 436 migliaia passando da Euro 2.107 migliaia del 2017 ad Euro 1.671 migliaia del 2018.

I costi sostenuti per altre spese di gestione registrano una diminuzione pari ad Euro 618 migliaia principalmente spiegato dai minori costi sostenuti su conti correnti bancari (Euro – 302 migliaia) nonché dalla diminuzione dei costi sostenuti per servizi svolti da distributori (Euro -388 migliaia).

La voce costi per godimento beni di terzi accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale e ha evidenziato un aumento pari ad Euro 1.861 migliaia. L'incremento registrato è principalmente spiegato all'iscrizione dei canoni corrisposti agli Enti Locali dalla controllata AP Reti Gas Vicenza S.p.A. nel corso del primo trimestre dell'anno (Euro 1.868 migliaia). Il periodo comparativo accoglieva invece i soli costi sostenuti dalla società nel corso del secondo e del terzo trimestre dell'esercizio in ragione della data di primo consolidamento della società.

I costi di trasporto delle materie prime derivanti dall'attività di trading del gas, al termine del periodo, sono risultati pari a Euro 262 migliaia e fanno riferimento ai contratti sottoscritti relativi alla capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima relativi all'anno termico 2018/19.

31. Costi del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Salari e stipendi 18.003 16.094
Oneri sociali 5.392 4.808
Trattamento di fine rapporto 1.280 1.168
Altri costi 68 18
Totale costo del personale 24.743 22.088
Costo del personale capitalizzato (5.407) (3.938)
Costi del personale 19.336 18.150

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia, gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

I costi del personale passano da Euro 22.088 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2017 ad Euro 24.743 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un aumento pari ad Euro 2.655 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dall'iscrizione dei corrispettivi riconosciuti al Direttore Generale del Gruppo ed al Chief Financial Officer in relazione alla cessazione del rapporto di lavoro comunicata nel corso del terzo trimestre dell'esercizio. Gli accordi ed i patti con essi sottoscritti, meglio descritti nei fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio, hanno determinato l'scrizione di maggiori costi per complessivi 2.411 migliaia di Euro. L'incremento è altresì spiegato dall'iscrizione dei costi del personale di Ap Reti Vicenza S.p.A. che è stata consolidata a decorrere dal 1° aprile 2017.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un aumento pari ad Euro 1.469 migliaia passando da Euro 3.938 migliaia del periodo precedente, ad Euro 5.407 migliaia del periodo di riferimento.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo per categoria nei periodi a confronto:

Descrizione 30.09.2018 30.09.2017 Variazione
Dirigenti (medio) 17 17 0
Impiegati (medio) 396 389 7
Operai (medio) 123 122 1
Totale personale dipendente 536 528 8

32. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Accantonamento rischi su crediti 1.248 1.134
Altri accantonamenti 3 31
Contributi associativi e ARERA 602 573
Minusvalenze 648 2
Sopravvenienze caratteristiche 896 278
Altre imposte 677 649
Altri costi 556 609
Costi per appalti 157 100
Titoli di efficienza energetica 16.561 27.894
Altri costi di gestione 21.348 31.271

Gli altri costi di gestione passano da Euro 31.271 dei primi nove mesi dell'esercizio 2017 ad Euro 21.348 migliaia del periodo di riferimento, rilevando una diminuzione di Euro 9.923 migliaia. Tale variazione è principalmente determinata dal minor costo iscritto per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (Euro -11.333 migliaia), il quale è stato in parte compensato dalle maggiori minusvalenze e sopravvenienze iscritte che complessivamente hanno registrato un aumento di 1.263 migliaia. Si segnala che, nella voce sopravvenienze passive, risultano iscritti Euro 821 migliaia, correlati all'allineamento dei risconti passivi all'ammontare dei contributi scomputati dagli assets come descritto nel paragrafo "altre passività non correnti di questo resoconto".

I costi iscritti al 30 settembre 2018 per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2018 (periodo regolamentare giugno 2018 - maggio 2019). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazioni è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 30 settembre 2018, stimato pari ad Euro 259,78 fonte STX (Euro 332,93 alla data del 30 settembre 2017).

33. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Altri proventi 234 662
Altri proventi 234 662

Al termine del periodo di riferimento gli altri proventi operativi rilevano una diminuzione pari ad Euro 428 migliaia, passando da Euro 662 migliaia del 2017, ad Euro 234 migliaia del periodo di riferimento. Tra i valori iscritti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio precedente si rileva anche il plusvalore realizzato per Euro 373 migliaia derivante dall'acquisizione di AP Reti gas Vicenza S.p.A..

34. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Immobilizzazioni immateriali 15.622 14.365
Immobilizzazioni materiali 1.734 1.812
Ammortamenti e svalutazioni 17.356 16.176

Gli ammortamenti registrano un incremento pari ad Euro 1.180 migliaia, passando da Euro 16.176 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2017, ad Euro 17.356 migliaia del periodo di riferimento. L'incremento è principalmente spiegato dall'iscrizione delle quote di ammortamento di AP Reti Gas Vicenza S.p.A. consolidata a decorrere dal 1° aprile 2017.

Proventi e oneri finanziari

35. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Interessi attivi bancari e postali 65 0
Altri interessi attivi 231 249
Altri proventi finanziari 4 4
Proventi finanziari 299 253
Interessi passivi bancari 46 35
Interessi passivi su mutui 680 343
Altri oneri finanziari 162 125
Oneri finanziari 888 503
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i 756 601
Quota risultato da società controllo congiunto 4.383 4.361
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i 5.139 4.962
Totale (oneri)/proventi finanziari netti 4.550 4.712

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2018, il saldo tra oneri e proventi finanziari evidenzia un risultato negativo pari ad Euro 589 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di Euro 339 migliaia.

La voce valutazione imprese collegate con il metodo del patrimonio netto risulta pari ad Euro 756 migliaia ed accoglie il rilascio di parte del fondo rischi per la copertura del deficit patrimoniale della collegata Sinergie Italiane S.r.l. - in liquidazione a seguito del risultato positivo conseguito nel periodo come spiegato nel paragrafo "Partecipazioni" delle presenti note esplicative. La voce rileva un incremento rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente pari ad Euro 155 migliaia.

La voce quota risultato da società controllo congiunto accoglie i risultati economici maturati dalle società soggette a controllo congiunto nel corso del periodo di riferimento; gli stessi registrano un incremento pari ad Euro 22 migliaia, attestandosi ad Euro 4.383 migliaia.

Imposte

36. Imposte del periodo

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

(migliaia di Euro) Primi nove mesi
2018 2017
Imposte correnti IRES 11.058 11.776
Imposte correnti IRAP 2.142 1.999
Imposte (anticipate)/differite (1.031) (1.077)
Imposte dell'esercizio 12.169 12.698

Le imposte maturate passano da Euro 12.698 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio precedente, ad Euro 12.169 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 529 migliaia principalmente assoggettabile al minor risultato ante-imposte.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Utile ante imposte 43.448 46.307
Imposte dell'esercizio 12.169 12.698
Incidenza sul risultato ante imposte 28,0% 27,4%

Il tax-rate registrato al 30 settembre 2018 risulta pari al 28,0% e registra un aumento rispetto al 30 settembre 2017 dello 0,6%.

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala che nelle voci "Ricavi di vendita gas" e "Costi di acquisto gas" risultano iscritti rispettivamente ricavi per Euro 8.737 migliaia e costi per Euro 10.818 migliaia correlati al così detto Settlement gas. Nel mese di giugno sono stati resi disponibili da Snam Rete Gas i differenziali volumetrici collegati al bilanciamento dei volumi allocati in cabina per gli esercizi 2013-2016 nonché il differenziale volumetrico introdotto a mezzo delle delibere 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas che prevedevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione del delta in-output. Il bilanciamento dei volumi in cabina ha determinato l'iscrizione di maggiori costi per Euro 2.668 migliaia e maggiori ricavi per 3.565 migliaia. Il differenziale correlato alle quantità di gas immesso nella rete di distribuzione locale e prelevato dai clienti finali ha invece determinato l'iscrizione di maggiori costi per Euro 8.149 migliaia e maggiori ricavi per Euro 5.172 migliaia. Tali componenti reddituali, in ragione degli effetti pluriennali rilasciati, non sono ricorrenti e sono descritti nel paragrafo "Evoluzione delle sessioni di aggiustamento del gas naturale" di questa relazione.

Si segnala inoltre che nella voce "Costi del personale" risultano iscritti costi per Euro 2.411 migliaia correlati ai corrispettivi riconosciuti al Direttore Generale del Gruppo ed al Chief Financial Officer in relazione alla cessazione del rapporto di lavoro comunicata nel corso del terzo trimestre dell'esercizio.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

AGGREGAZIONI AZIENDALI

Acquisizione del 20% delle quote di Amgas Blu S.r.l.

In data 18 settembre 2018 Amgas S.p.A. e Ascopiave S.p.A. hanno perfezionato l'operazione per il trasferimento del 20% del capitale sociale di Amgas Blu S.r.l., da Amgas S.p.A. ad Ascopiave S.p.A., che già deteneva una quota pari all'80% del capitale della società. Ascopiave S.p.A. arriva così a detenere il 100% di Amgas Blu.

Il controvalore pagato per l'acquisizione è stato pari a 3.778 migliaia di Euro e la differenza tra il prezzo pagato e la quota di patrimonio netto acquisito è stata contabilizzata a variazione di riserve di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo in base all' " IFRS 3 revised" per un importo pari ad Euro 3.545 migliaia.

L'aggregazione aziendale è stata provvisoriamente contabilizzata al 30 settembre 2018 secondo quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 3.62. Il processo di aggregazione della società è iniziato nel corso dell'esercizio 2011 ed ha determinato un impegno finanziario pari ad Euro 15.143 migliaia a carico della controllante ASCOPIAVE S.p.a..

ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2018

Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 30 settembre 2018:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2018 31 dicembre 2017
Patronage su linee di credito 8.400 8.400
Fidejussioni su linee di credito 223 127
Su esecuzione lavori 991 1.128
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 5.986 5.737
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 319 319
Su concessione distribuzione 5.882 6.097
Su compravendite quote societarie 500 500
Su contratti di vettoriamento 11.312 10.010
Su contratto di trasporto di energia elettrica 17.727 17.751
Su contratti di acquisto gas 0 22
Su contratti di acquisto energia elettrica 3.000 3.000
Su servizio di stoccaggio del gas naturale 410 410
Totale 54.749 53.501

Garanzie in carico alle società a controllo congiunto e società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2018 31 dicembre 2017
Patronage su linee di credito 26.665 26.665
Su esecuzione lavori 0 142
Su accordi di incentivazione all'esodo di cui all'art. 4, legge n. 92/2012 242 495
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 503 928
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 33 68
Su concessione distribuzione 0 210
Su contratti di vettoriamento 428 872
Su contratto di trasporto di energia elettrica 0 100
Su contratti di locazione 55 117
Totale 27.927 29.597

I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 30 settembre 2018 ad Euro 26.665 migliaia, invariato rispetto al 30 settembre 2017.

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, leasing finanziari, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Essendo il ciclo d'affari caratterizzato da una certa stagionalità, il Gruppo mira a gestire le necessità di liquidità per mezzo di linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso.

Il Gruppo gestisce anche finanziamenti a medio lungo termine con primari istituti di credito, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, con un debito residuo al 30 settembre 2018 pari ad Euro 63.376 migliaia e scadenze comprese tra il 1° ottobre 2018 ed il 28 febbraio 2030.

I finanziamenti a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2018 ed il 2025, ed al 30 settembre 2018 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 26.250 migliaia (Euro 34.541 migliaia al 31 dicembre 2017), rappresentati esclusivamente dal mutuo erogato nel mese di agosto 2013 dalla Banca Europea per gli Investimenti.

Non risultano invece esposti al rischio tasso il finanziamento sottoscritto con BNL nel mese di agosto 2017, con un debito residuo al 30 settembre 2018 di Euro 27.500 migliaia, e il finanziamento sottoscritto con Cassa Centrale Banca ad inizio 2018, con un debito residuo al 30 settembre 2018 di Euro 9.626 migliaia, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso.

I finanziamenti sottoscritti con BNL e Banca Europea per gli Investimenti sono soggetti a covenants, che risultano rispettati.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 18 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.

(migliaia di Euro) gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre
Posizione Finanziaria Netta 2018 (115.558) (79.197) (55.735) (17.693) (64.426) (57.130) (73.613) (93.381) (86.523)
Tasso medio attivo 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 0,01% 0,01% 0,00%
Tasso medio passivo 0,58% 0,61% 0,68% 0,69% 0,69% 0,69% 0,68% 0,67% 0,63%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,00% 2,00% 2,00% 2,01% 2,00% 2,00% 2,01% 2,01% 2,00%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,58% 2,61% 2,68% 2,69% 2,69% 2,69% 2,68% 2,67% 2,63%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,08% 0,11% 0,18% 0,19% 0,19% 0,19% 0,18% 0,17% 0,13%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (115.754) (79.323) (55.830) (17.722) (64.535) (57.224) (73.738) (93.539) (86.666)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (115.509) (79.166) (55.712) (17.685) (64.398) (57.107) (73.582) (93.341) (86.488)
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis points (196) (126) (95) (29) (109) (94) (125) (159) (142)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points 49 31 24 7 27 23 31 40 36

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 1.075 migliaia (2017: Euro 1.000 migliaia) ed un miglioramento di Euro 269 migliaia (2017: Euro 275 migliaia).

Rischio di credito

L'attività operativa mette di fronte il Gruppo ai possibili rischi di credito causati dal mancato rispetto dei vincoli commerciali con le controparti.

Il Gruppo monitora costantemente tale tipologia di rischio attraverso un'adeguata procedura di gestione del credito, agevolata in tal senso anche dalla parcellizzazione di una componente significativa dei crediti verso clienti. La politica è quella di svalutare integralmente i crediti che presentano un'anzianità superiore all'esercizio (cioè che sono scaduti da oltre un anno) e comunque tutti i crediti in essere nei confronti dei clienti falliti o sottoposti a procedura concorsuale, e applicare invece ai crediti più recenti delle percentuali di svalutazione determinate dall'analisi storica di incassi ed insoluti, verificando la capienza del fondo svalutazione crediti, affinché risulti in grado di coprire integralmente tutti i crediti aventi un ageing superiore ai 12 mesi e parte di quelli scaduti tra 6 e 12 mesi.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischio di prezzo delle materie prime

La società è esposta al rischio di oscillazione del costo della materia prima dovuto al disallineamento tra i panieri di indicizzazione delle tariffe di vendita dell'energia e i panieri di indicizzazione del costo di acquisto, che possono essere tra di loro differenti.

Al fine di ridurre l'esposizione al rischio sopra descritto, la società ha sottoscritto contratti di approvvigionamento che prevedono la copertura quasi integrale delle clausole di indicizzazione del costo nel portafoglio di acquisto della materia prima e delle clausole di indicizzazione del prezzo nel portafoglio di vendita, oltre a contratti derivati di copertura finalizzati all'allineamento delle diverse formule di acquisto/vendita.

Il rischio rimane pertanto legato all'eventuale missmatching in termini volumetrici, tra le quantità consuntivate sottese alle varie formule di indicizzazione e le relative quantità stimate a budget sulla base delle quali è stato strutturato il portafoglio in acquisto.

Policy per la gestione ed il controllo dei rischi

Dal mese di settembre 2015 il Gruppo applica le Policy di "Gestione e Controllo dei Rischi Energetici e Finanziari", perseguendo l'obiettivo del contenimento della volatilità indotta dai rischi energetici sulla marginalità complessiva e della stabilizzazione dei flussi di cassa, oltre al mantenimento dell'equilibrio tra fonti di finanziamento ed impieghi e al contenimento del costo del funding.

In accordo con quanto previsto dalle Policy, il Gruppo potrà fare ricorso all'utilizzo di strumenti derivati con finalità di copertura, al fine di ridurre o contenere il rischio in oggetto, seguendo quanto previsto dalla procedura "Adempimenti Regolamento EMIR", che definisce i criteri e le regole con cui il Gruppo Ascopiave risponde agli obblighi imposti dal Regolamento UE n. 648/2012 – European Market Infrastructure Regulation, avente ad oggetto le tecniche di attenuazione del rischio collegate con l'utilizzo di strumenti derivati di copertura, richieste per rendere tale operatività il più trasparente possibile al mercato.

Gestione del rischio di prezzo e modalità di rappresentazione contabile

Il Gruppo risulta esposto al rischio di prezzo delle commodity relativamente alla propria operatività nei business del gas e dell'energia elettrica; obiettivo generale delle attività di gestione del rischio è quello di ridurre gli impatti sul Conto Economico aziendale generati dagli acquisti e dalle vendita in portafoglio per effetto della variazione dei prezzi di mercato.

Ai fini del monitoraggio dei rischi derivanti dall'andamento della materia prima, vengono individuati due portafogli segregati, il Portafoglio Industriale e il Portafoglio di Trading.

In particolare il Portafoglio Industriale comprende i contratti fisici e finanziari direttamente connessi con l'attività ordinaria del Gruppo (segmento vendita), aventi l'obiettivo di valorizzare la capacità produttiva di commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di gas ed energia elettrica. Il Portafoglio di Trading è costituito da contratti fisici e finanziari finalizzati ad ottenere un profitto aggiuntivo rispetto a quello ottenibile tramite la gestione del solo Portafoglio Industriale o non necessari alla gestione di quest'ultimo.

L'esposizione al rischio è attualmente definita in termini di gap volumetrico tra le diverse formule di indicizzazione dei contratti in portafoglio tenendo pertanto in considerazione eventuali situazioni di natural hedging all'interno del portafoglio; nell'ambito delle attività di risk management il Gruppo ricorre all'utilizzo di strumenti finanziari derivati e nello specifico attraverso la stipula di operazioni di Swap, con l'obiettivo di ridurre l'esposizione complessiva del portafoglio, attraverso una riduzione dei gap rilevati tra le diverse formule.

Gli strumenti derivati che possono essere stipulati dal Gruppo sono rappresentati da Commodity Swap sul prezzo del gas e/o da Contract For Difference sul prezzo dell'energia elettrica, che prevedono lo scambio periodico di un differenziale tra un prezzo fisso ed un prezzo variabile indicizzato ad un determinato benchmark di mercato.

Si rileva che alla data del 30 settembre 2018 gli strumenti derivati in essere, dettagliati nei paragrafi n. 14 "Attività correnti su strumenti finanziari derivati" e n. 27 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati" ed il cui mark to market ammonta complessivamente ad Euro -187 migliaia (Euro 1.503 migliaia al 31 dicembre 2017), presentano una situazione di efficacia prospettica e retrospettica.

Nell'ambito delle attività di trading del mercato del gas il risultato maturato ed il valore prospettico dei contratti di acquisto e vendita a termine, non definibili come di copertura ai sensi dello IAS 39, calcolato applicando il fair value, sono iscritti a bilancio sopra il Margine Operativo Lordo.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017 30.09.2017
Posizione finanziaria netta a breve 32.254 65.230 35.659
Posizione finanziaria netta a medio-lungo 54.270 54.637 54.656
Posizione finanziaria netta 86.523 119.867 90.315
Capitale sociale 234.412 234.412 234.412
Azioni proprie (16.981) (17.521) (17.521)
Riserve 185.964 186.475 184.904
Utile netto non distribuito 29.971 47.135 32.200
Patrimonio netto Totale 433.365 450.500 433.994
Totale fonti di finanziamento 519.889 570.367 524.309
Rapporto posizione finanziaria netta/
Patrimonio netto 0,20 0,27 0,21

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 30 settembre 2018 risulta pari a 0,20, in miglioramento sia rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2017, quando era risultato pari a 0,27, sia al dato del 30 settembre 2017.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, migliorata di Euro 33.344 migliaia nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2018, e del Patrimonio Netto, che ha subito un decremento di Euro 17.135 migliaia.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 30 settembre 2018 e del 31 dicembre 2017 risultano essere le seguenti:

30.09.2018
(migliaia di Euro) A B C D E F Totale Fair value
Altre attività non correnti 11.191 11.191 11.191
Crediti commerciali e altre attività correnti 94 126.960 127.054 127.054
Attività finanziarie correnti 139 139 139
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 62.355 62.355 62.355
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 711 711 711
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.303 55.303 55.303
Altre passività non correnti 11.409 11.409 11.409
Passività finanziarie non correnti 219 219 219
Debiti verso banche e finanziamenti 93.101 93.101 93.101
Debiti commerciali e altre passività correnti 78 119.182 119.261 119.261
Passività finanziarie correnti 1.646 1.646 1.646
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 898 898 898
31.12.2017
(migliaia di Euro) A B C D E F Totale Fair value
Altre attività non correnti 12.840 12.840 12.840
Crediti commerciali e altre attività correnti 597 206.129 206.725 206.725
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.555 15.555 15.555
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 1.510 1.510 1.510
Finanziamenti a medio e lungo termine 54.360 54.360 54.360
Altre passività non correnti 11.599 11.599 11.599
Passività finanziarie non correnti 277 277 277
Debiti verso banche e finanziamenti 80.304 80.304 80.304
Debiti commerciali e altre passività correnti 611 150.979 151.590 151.590
Passività finanziarie correnti 480 480 480
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 7 7 7

Legenda

  • A Attività e passività al fair value rilevato direttamene a conto economico
  • B Attività e passività al fair value rilevato direttamene a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)
  • C Investimenti posseduti fino a scadenza
  • D Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)
  • E Attività disponibili per la vendita
  • F Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore Segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti di distribuzione gas e di vendita gas ed energia elettrica i settori di attività oggetto di informativa.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi riguardanti i segmenti di business del Gruppo dei primi nove mesi del 2018 e dei primi nove mesi del 2017.

9M 2018
(migliaia di Euro)
Distribuzio
ne gas
Vendita gas Trading gas Vendita
energia
elettrica
Altro 30.09.2018
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 42.145 300.564 7.207 51.630 1.279 0 402.825
Ricavi intragruppo tra segmenti 46.089 4.375 0 28.233 8.891 0 (87.587) 0
Ricavi del segmento 88.233 304.939 7.207 79.863 10.170 0 (87.587) 402.825
Risultato ante imposte 23.938 22.260 17 3.810 (6.578) 0 43.448
9M 2017
(migliaia di Euro)
Distribuzio
ne gas
Vendita gas Trading gas Vendita
energia
elettrica
Altro 30.09.2017
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 47.839 275.696 (55) 43.263 1.291 9.310 377.344
Ricavi intragruppo tra segmenti 30.204 3.881 0 24.829 7.573 0 (66.488) 0
Ricavi del segmento 78.043 279.577 (55) 68.092 8.865 9.310 (66.488) 377.344
Risultato ante imposte 22.513 23.479 52 4.358 (5.547) 1.451 46.307

Rapporti con parti correlate

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:

Crediti Altri Debiti Altri Costi Ricavi
(migliaia di Euro) commerci
ali
crediti commerci
ali
debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
ASCO HOLDING S.P.A. 18 886 0 11.398 0 0 11.416 0 62 871
Totale controllanti 18 886 0 11.398 0 0 11.416 0 62 871
Società controllate dalla controllante
ASCO TLC S.P.A. 84 0 143 0 0 442 33 201 112 29
SEVEN CENTER S.R.L. 0 0 0 0 0 0 0 12 0
Totale società controllate dalla controllante 84 0 143 0 0 442 33 201 123 29
Società collegate e a controllo congiunto
Estenergy S.p.A. 6 0 17 7 0 0 0 0 0 0
ASM SET S.R.L. 1.005 0 358 1.164 0 149 3 5.029 375 53
Unigas Distribuzione S.r.l. 55 0 380 761 0 6.353 1 80 62 0
SINERGIE ITALIANE in liquidazione S.R.L. 5 7.510 0 0 53.558 44 0 0 32 0
Totale collegate/controllo congiunto 1.071 7.510 5 1.918 53.558 6.546 4 5.109 469 53
Totale 1.173 8.396 138 13.315 53.558 6.988 11.452 5.310 654 954

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Distribuzione S.r.l., Pasubio Servizi S.r.l., Blue Meta S.p.A. e Veritas Energia S.p.A. aderiscono al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le altre attività e passività correnti.

Relativamente alle società a controllo congiunto:

  • Estenergy S.p.A.:
  • o I ricavi per servizi sono relativi a servizi di vettoriamento del gas da AP Reti Gas S.p.A.;
  • ASM Set S.r.l. :
  • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;
  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Energia Elettrica con Veritas Energia S.p.A.;
  • o I costi per servizi sono relativi a servizi amministrativi forniti ad Ascopiave S.p.A.;
  • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A.;
  • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas Rovigo S.r.l..;
  • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A..
  • Unigas Distribuzione S.r.l.;
  • o I costi per servizi sono relativi a costi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con Blue Meta S.p.A.;
  • o I ricavi per beni sono relativi a vendita di gas con Blue Meta S.p.A..

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

Gli oneri od i proventi tributari iscritti in relazione all'adesione del contratto di consolidato fiscale nazionale con la controllante Asco Holding S.p.A. sono rilevati rispettivamente nella voce costi per altro o ricavi per altro.

I costi per servizi verso la consociata Asco TLC S.p.A. si riferiscono al canone di noleggio dei server. I ricavi verso la stessa consociata derivano dal contratto di fornitura gas ed energia elettrica e dai contratti di servizio stipulati tra le parti.

I costi per beni verso Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione sono relativi all'acquisto di gas naturale effettuati da Ascotrade S.p.A. mentre i costi ed i ricavi per servizi sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti e a rifatturazione di consulenza.

Si segnala inoltre che i patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 30 settembre 2018 ad Euro 26.665 migliaia (Euro 26.665 migliaia al 31 dicembre 2017).

I costi per servizi verso la controllante Asco Holding S.p.A. si riferiscono principalmente a servizi assicurativi di Gruppo riaddebitati mentre i ricavi per servizi sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti.

I costi per servizi verso la consociata Seven Center S.r.l in liquidazione si riferiscono principalmente a servizi di manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale. Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 30.09.2018 A B C D Totale % 31.12.2017 A B C D Totale %
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento 80.758 0 0 0 0 0 0,0% 80.758 0 0 0 0 0 0,0%
Altre immobillizzazioni immateriali 346.625 0 0 0 0 0 0,0% 346.934 0 0 0 0 0 0,0%
Immobilizzazioni materiali 31.732 0 0 0 0 0 0,0% 32.334 0 0 0 0 0 0,0%
Partecipazioni 65.252 0 0 65.245 0 65.245 100,0% 68.878 0 0 68.871 0 68.871 100,0%
Altre attività non correnti 11.347 0 0 7.510 0 7.510 66,2% 13.015 0 0 7.510 0 7.510 57,7%
Attività finanziarie non correnti 1.252 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti per imposte anticipate 11.679 0 0 0 0 0 0,0% 11.479 0 0 0 0 0 0,0%
Attivita non correnti 548.645 0 0 72.755 0 72.755 13,3% 553.397 0 0 76.381 0 76.381 13,8%
Attività correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Rimanenze 8.244 0 0 0 0 0 0,0% 4.072 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali 82.989 18 84 1.071 0 1.173 1,4% 156.884 0 98 827 0 925 0,6%
Altre attività correnti 52.519 886 0 0 0 886 1,7% 57.865 1.971 0 0 0 1.971 3,4%
Attività finanziarie correnti 139 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti tributari 1.631 0 0 0 0 0 0,0% 2.645 0 0 0 0 0 0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 62.355 0 0 0 0 0 0,0% 15.555 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti su strumenti finanziari
derivati 711 0 0 0 0 0 0,0% 1.510 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti 208.587 904 84 1.071 0 2.059 1,0% 238.532 1.971 98 827 0 2.896 1,2%
Attività 757.232 904 84 73.826 0 74.814 9,9% 791.929 1.971 98 77.208 0 79.277 10,0%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0 0 0,0% 234.412 0 0 0 0 0 0,0%
Azioni proprie (16.981) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (17.521) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Riserve e risultato 212.117 0 0 0 0 0 0,0% 228.620 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato del periodo di Gruppo 29.971 0 0 0 0 0 0,0% 47.135 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto di Gruppo 429.548 0 0 0 0 0 0,0% 445.511 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio Netto di Terzi 3.817 0 0 0 0 0 0,0% 4.989 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 433.365 0 0 0 0 0 0,0% 450.500 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Fondi rischi ed oneri 3.796 0 0 0 0 0 0,0% 5.913 0 0 0 0 0 0,0%
Trattamento di fine rapporto 4.989 0 0 0 0 0 0,0% 4.836 0 0 0 0 0 0,0%
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.303 0 0 0 0 0 0,0% 54.360 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività non correnti 26.587 0 0 0 0 0 0,0% 22.930 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie non correnti 219 0 0 0 0 0 0,0% 277 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti per imposte differite 14.916 0 0 0 0 0 0,0% 15.733 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 105.810 0 0 0 0 0 0,0% 104.048 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti verso banche e finanziamenti 93.101 0 0 0 0 0 0,0% 80.304 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti commerciali 79.050 0 143 458 0 601 0,8% 117.653 0 114 582 0 468 0,4%
Debiti tributari 1.274 0 0 0 0 0 0,0% 625 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività correnti 42.087 12.409 0 0 0 12.409 29,5% 38.312 7.738 0 0 0 7.738 20,2%
Passività finanziarie correnti 1.646 0 0 1.455 0 1.455 88,4% 480 0 0 2.071 0 2.071 431,2%
Passività correnti su strumenti finanziari
derivati 898 0 0 0 0 0 0,0% 7 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 218.057 12.409 143 1.913 0 14.465 6,6% 237.382 7.738 114 2.653 0 10.277 4,3%
Passività 323.867 12.409 143 1.913 0 14.465 4,5% 341.430 7.738 114 2.653 0 10.277 3,0%
Passività e patrimonio netto 757.232 12.409 143 1.913 0 14.465 1,9% 791.929 7.738 114 2.653 0 10.277 1,3%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

Conto economico e conto economico complessivo consolidato

Primi Primi
nove mesi di cui correlate nove mesi di cui correlate
(migliaia di Euro) Note 2018 A B C D Totale % 2017 A B C D Totale %
Ricavi (26) 402.825 62 353 5.630 0 6.045 1,5% 377.344 53 360 8.360 0 8.773 2,3%
Totale costi operativi 346.570 0 475 60.103 4.038 64.616 18,6% 319.573 0 530 47.445 1.232 49.206 15,4%
Costi acquisto materia prima gas (27) 201.866 0 0 53.558 0 53.558 26,5% 172.400 0 0 41.505 0 41.505 24,1%
Costi acquisto altre materie prime (28) 19.737 0 0 0 0 0 0,0% 15.676 0 0 0 0 0 0,0%
Costi per servizi (29) 84.516 0 442 6.546 426 7.414 8,8% 82.738 0 529 5.940 308 6.777 8,2%
Costi del personale (30) 19.336 0 0 0 3.611 3.611 18,7% 18.150 0 0 0 923 923 5,1%
Altri costi di gestione (31) 21.348 0 33 0 0 33 0,2% 31.271 0 1 0 0 1 0,0%
Altri proventi (32) 234 0 0 0 0 0 0,0% 662 0 0 0 0 0 0,0%
Ammortamenti e svalutazioni (33) 17.356 0 0 0 0 0 0,0% 16.176 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato operativo 38.898 62 (122) (54.474) (4.038) (58.571) -150,6% 41.595 53 170 39.085 1.232 40.433 -97,2%
Proventi finanziari (34) 299 0 0 1 0 1 0,5% 253 0 0 1 0 1 0,2%
Oneri finanziari (34) 888 0 0 4 0 4 0,5% 503 0 0 4 0 4 0,7%
contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto (34) 5.139 (0) 3 (0) (0) 3 0,1% 4.962 (0) 5 (0) (0) 5 0,1%
Utile ante imposte 43.448 62 (119) (54.476) (4.038) (58.570) -134,8% 46.307 53 164 39.088 1.232 40.431 -87,3%
Imposte del periodo (35) 12.169 12.698
Risultato del periodo 31.278 33.610
Risultato netto dell'esercizio 31.278 33.610

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Rendiconto Finanziario consolidato

Primi Primo
nove mesi di cui correlate semestre
(migliaia di Euro) 2018 A B C D Totale 2017 A B C D Totale
Utile netto del periodo di gruppo 29.971 32.200
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi 1.308 0 1.410 0
Ammortamenti 17.356 0 16.176 0
Svalutazione dei crediti 1.248 0 1.134 0
Variazione del trattamento di fine rapporto 197 141
0 0
Attività/passività correnti su strumenti finanziari 1.720 0 951 0
Variazione netta altri fondi (2.016) 0 471 0
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo (5.139) 0 (3.648) (3.648) (4.962) 0 (4.364) (4.010)
patr.netto
Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni 0 0 (373) 0
Interessi passivi pagati (877) 0 (403) 0
Imposte pagate (8.695) 0 (14.517) 0
Interessi passivi di competenza 851 0 410 0
Imposte di competenza 12.169 0 12.698 0
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (4.172) 0 (927) 0
Crediti commerciali 72.647 (18) 14 (244) 0 (248) 94.363 45 115 1.103 0 1.251
Altre attività correnti 5.849 1.085 0 0 0 1.085 (13.890) 2.533 0 0 0 0
Debiti commerciali (38.602) 0 257 (124) 0 133 (59.760) 0 (300) (2.054) 0 (2.154)
Altre passività correnti (1.318) 4.671 0 0 0 4.671 5.400 (7.471) 0 0 0 10.207
Altre attività non correnti 1.668 0 0 0 0 0 592 0 0 (1.024) 0 683
Altre passività non correnti 3.657 0 0 0 0 0 1.137 0 0 0 0 0
Totale rettifiche e variazioni 57.853 5.737 271 (4.016) 0 1.993 40.051 (4.892) (184) (6.339) 0 5.976
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 87.824 5.737 271 (4.016) 0 1.993 72.251 (4.892) (184) (6.339) 0 5.976
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (15.812) 0 (14.010) 0
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 499 0 2 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (1.142) 0 (682) 0
Realizzo di immobilizzazioni materiali 8 0 (0) 0
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti (3.778) 0 (9.655) 0
Altri movimenti di patrimonio netto 0 0 212 0
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (20.224) 0 0 0 0 0 (24.133) 0 0 0 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti (58) 0 0 0 0 0 (61) 0 0 0 0 0
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (4.094) 0 (7.856) 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (226) 0 0 (616) 0 (616) (1.374) 0 0 (2.985) 0 (3.872)
Acquisto / Cessione di azioni proprie 540 0 0 0
Accensioni finanziamenti e mutui 150.000 0 300.000 0
Rimborsi finanziamenti e mutui (132.166) 0 (266.430) 0
Dividendi distribuiti ad azionisti Ascopiave S.p.A. (40.016) 0 (40.016) 0
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (2.054) 0 (3.237) 0
Dividendi società a controllo congiunto 7.274 7.274 6.706 6.706
7.274 6.706
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (20.800) 0 0 6.658 0 6.658 (12.268) 0 0 3.720 0 2.834
Variazione delle disponibilità liquide 46.800 0 35.851 0
Disponibilità correnti del periodo precedente 15.555 0 8.822 0
Disponibilità correnti del periodo corrente 62.355 0 44.672 0

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 30.09.2018 A B C D Totale % 31.12.2017 A B C D Totale %
Cassa 18 0 0
0
0 0 0,0% 17 0 0
0
0 0 0,0%
Altre disponibilità liquide 62.337 0 0
0
0 0 0,0% 15.538 0 0
0
0 0 0,0%
Titoli detenuti per la negoziazione 0 0
0
0 0 0,0% 0 0
0
0 0 0,0%
Liquidità (A) + (B) + (C) 62.355 0 0
0
0 0 0,0% 15.555 0 0
0
0 0 0,0%
Crediti finanziari correnti 139 0 0
0
0 0 0,0% 0 0 0
0
0 0 0,0%
Debiti bancari correnti (85.028) 0 0
0
0 0 0,0% (70.123) 0 0
0
0 0 0,0%
Parte corrente dell'indebitamento non corrente (8.073) 0 0
0
0 0 0,0% (10.181) 0 0
0
0 0 0,0%
Altri debiti finanziari correnti (1.646) 0 0
(1.455)
0 (1.455) 88,4% (480) 0 0
(279)
0 (279) 58,1%
Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (94.747) 0 0
(1.455)
0 (1.455) 1,5% (80.785) 0 0
(279)
0 (279) 0,3%
Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (32.254) 0 0
(1.455)
0 (1.455) 4,5% (65.230) 0 0
(279)
0 (279) 0,4%
Debiti bancari non correnti (55.303) 0 0
0
0 0 0,0% (54.360) 0 0
0
0 0 0,0%
Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 1.252 0 0
0
0 0 0,0% 0 0
0
0 0 0,0%
Altri debiti non correnti (219) 0 0
0
0 0 0,0% (277) 0 0
0
0 0 0,0%
Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (54.270) 0 0
0
0 0 0,0% (54.637) 0 0
0
0 0 0,0%
Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (86.523) 0 0
(1.455)
0 (1.455) 1,7% (119.867) 0 0
(279)
0 (279) 0,2%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società collegate e a controllo congiunto:

  • Asco TLC S.p.A.
  • Seven Center S.r.l. in liquidazione

Gruppo C – Società consociate:

  • Estenergy S.p.A.
  • ASM Set S.r.l.
  • Unigas Distribuzione S.r.l.
  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2018

Nomina CFO e Dirigente Preposto del Gruppo Ascopiave dott. Riccardo Paggiaro

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitosi in data 15 ottobre 2018, previo parere del Collegio Sindacale e verifica dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dallo Statuto, ha nominato il dott. Riccardo Paggiaro, con efficacia 31 ottobre 2018, quale Chief Financial Officer, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/98 e dirigente strategico del Gruppo Ascopiave.

Il dott. Paggiaro, laureato in Economia e Commercio presso l'università Ca' Foscari di Venezia nel 2001, Dottore Commercialista e Revisore Contabile, ha maturato una significativa esperienza nell'area amministrazione, finanza e controllo dopo un percorso pluriennale in ambito tributario e corporate finance presso primarie società di consulenza e revisione.

Dal 2011 ha ricoperto l'incarico di Responsabile Finanza & Tesoreria del Gruppo Ascopiave e di Responsabile Amministrativo per le società controllate, oltre ad aver ricoperto cariche in società del Gruppo.

Una sintesi del curriculum vitae del dott. Paggiaro è disponibile sulla sezione Corporate Governance del sito www.gruppoascopiave.it.

In conformità a quanto richiesto dalle Istruzioni al Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana si informa che il dott. Paggiaro non è titolare di azioni ordinarie Ascopiave S.p.A.

Il CFO e Dirigente Preposto, dott. Cristiano Belliato, in data 28 settembre 2018 ha rassegnato le proprie dimissioni per intraprendere un nuovo percorso di carriera professionale, mantenendo i propri incarichi e responsabilità fino al 30 ottobre 2018.

Comunicato stampa Ascopiave S.p.A.

In data 15 ottobre 2018 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave ha deliberato di avviare la fase preparatoria di un percorso teso (i) a valorizzare le proprie attività nel settore della vendita del gas e (ii) a rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione, in entrambi i casi anche attraverso una o più partnership strategiche, dando mandato a questo fine a primari consulenti finanziari e legali. Ascopiave informerà il mercato circa gli eventuali sviluppi successivi del suddetto percorso.

Dimissioni del CFO del Gruppo Ascopiave Cristiano Belliato

In data 30 ottobre 2018 il CFO e Dirigente Preposto, dott. Cristiano Belliato, ha cessato il proprio rapporto di lavoro con la società.

Riforma in materia di Settlement gas con delibera 72/2018/R/GAS del 8 febbraio 2018

In data 6 novembre 2018 lo shipper principale del Gruppo ha provveduto all'emissione dei titoli correlati ai conguagli volumetrici degli esercizi 2013-2016 dovuti all'aggiornamento dei dati utilizzati per la prima allocazione con chiusura della cabina. Alla data di approvazione del presente resoconto intermedio di gestione la Società sta elaborando e verificando i documenti pervenuti rispetto alle stime internamente realizzate.

In data 7 novembre 2018 sono stati resi disponibili da Snam Sete Gas i dati relativi alle sessioni di aggiustamento per l'esercizio 2017 in via non definitiva. I dati ricevuti relativamente ai conguagli volumetrici dovuti all'aggiornamento dei dati utilizzati per la prima allocazione con chiusura della cabina, nonché gli impatti economici derivanti dai provvedimenti deliberativi dell'ARERA 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas che introducevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione del delta in-output sono in corso di elaborazione e verifica da parte del Gruppo. Gli effetti economici positivi o negativi che ne conseguiranno saranno iscritti nel corso del quarto trimestre dell'esercizio.

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale.

Per quanto riguardo il segmento della vendita di gas, il Gruppo intende attuare le necessarie azioni per salvaguardare i livelli di redditività attuali in un contesto di mercato che si profila in mutamento, attraverso una politica commerciale incentrata sulla proposizione di formule di pricing differenziato e sul miglioramento della qualità del servizio. In questo segmento il Gruppo intende perseguire degli obiettivi di crescita della quota di mercato sia attraverso l'acquisizione diretta di nuova clientela, sia attraverso operazioni straordinarie e/o di partnership. Inoltre Ascopiave ha di recente avviato la fase preparatoria di un percorso teso a valorizzare le proprie attività nel segmento della vendita di gas e a rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione, in entrambi i casi anche attraverso una o più partnership strategiche.

Dati di sintesi al 30 settembre 2018 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

Estenergy S.p.A.

Il Gruppo ha una partecipazione del 48,999% in Estenergy S.p.A., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

La partecipazione del Gruppo in Estenergy S.p.A. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Attività correnti 44.938 63.213
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 27.090 12.953
Attivita non correnti 67.809 67.147
Passività correnti 23.635 34.801
di cui
Passività finanziarie correnti 4 132
Passività non correnti 4.444 4.577
84.666 90.982
Quota detenuta dal gruppo 48,999% 48,999%
Valore di carico della partecipazione 41.486 44.580

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

La prima applicazione del principio contabile internazionale IFRS 9 nell'ambito della valutazione della stima delle perdite su crediti ha determinato l'iscrizione di maggiori accantonamenti per rischi su crediti per complessivi 1.517 migliaia (al netto del relativo effetto fiscale) quale rettifica di patrimonio netto sui crediti iscritti al 31 dicembre 2017. Gli accantonamenti rilevati a conto economico, in relazione alla quota di ammortamento semestrale, sono risultati invece pari ad Euro 1.231 migliaia in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Conto Economico - dati riassuntivi

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Ricavi 88.284 85.741
Totale costi operativi 79.037 76.111
Margine operativo Lordo 9.247 9.629
Ammortamenti e svalutazioni 26 1.281
Risultato operativo 9.221 8.349
Proventi finanziari 159 156
Oneri finanziari 1 5
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i (0) (0)
Utile ante imposte 9.379 8.501
Imposte del periodo 2.674 2.557
Risultato netto dell'esercizio 6.705 5.944
Quota detenuta dal gruppo 48,999% 48,999%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 3.285 2.912

Unigas Distribuzione S.r.l.

Il Gruppo ha una partecipazione del 48,86% in Unigas Distribuzione S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella distribuzione del gas naturale.

La partecipazione del Gruppo in Unigas Distribuzione S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Attività correnti 16.976 18.234
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 5.041 3.141
Attivita non correnti 47.298 47.867
Passività correnti 20.192 22.319
di cui
Passività finanziarie correnti 0 0
Passività non correnti 1.455 1.139
42.626 42.643
Quota detenuta dal gruppo 48,860% 48,860%
Valore di carico della partecipazione 20.827 20.835

Conto Economico - dati riassuntivi

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Ricavi 13.006 13.395
Totale costi operativi 9.193 8.991
Margine operativo Lordo 3.813 4.404
Ammortamenti e svalutazioni 1.808 1.820
Risultato operativo 2.006 2.584
Proventi finanziari 6 4
Oneri finanziari 51 152
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i (0) (0)
Utile ante imposte 1.960 2.436
Imposte del periodo 586 633
Risultato netto dell'esercizio 1.374 1.803
Quota detenuta dal gruppo 48,860% 48,860%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 671 881

Asm Set S.r.l.

Il Gruppo ha una partecipazione del 49% in Asm Set S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

La partecipazione del Gruppo in Asm Set S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

(migliaia di Euro) 30.09.2018 31.12.2017
Attività correnti 5.052 10.339
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 277 664
Attivita non correnti 5.069 5.078
Passività correnti 3.201 7.423
di cui
Passività finanziarie correnti 0 0
Passività non correnti 937 943
5.983 7.051
Quota detenuta dal gruppo 49,000% 49,000%
Valore di carico della partecipazione 2.932 3.455

Conto Economico - dati riassuntivi

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2018 2017
Ricavi 18.767 17.720
Totale costi operativi 17.546 15.950
Margine operativo Lordo 1.221 1.770
Ammortamenti e svalutazioni 4 152
Risultato operativo 1.217 1.618
Proventi finanziari 21 14
Oneri finanziari 3 6
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i (0) (0)
Utile ante imposte 1.234 1.627
Imposte del periodo 364 467
Risultato netto dell'esercizio 870 1.159
Quota detenuta dal gruppo 49,000% 49,000%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 426 568

Pieve di Soligo, 14 novembre 2018

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

G r u p p o A s c o p i a v e

Via Verizzo, 1030 – 31053 Pieve di Soligo (TV) – Italia Tel: +39 0438 980098 – Fax: +39 0438 82096 Email: [email protected] - www.gruppoascopiave.it

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