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Ascopiave

Interim / Quarterly Report Aug 5, 2019

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Interim / Quarterly Report

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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE

2019

G r u p p o A s c o p i a v e

INFORMAZIONI GENERALI 5
Organi sociali ed informazioni societarie 5
Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave 6
RELAZIONE SULLA GESTIONE 7
Premessa 7
La struttura del Gruppo Ascopiave 9
La distribuzione del gas 10
La vendita del gas 11
Il quadro economico di riferimento 12
Disposizioni dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) 12
Altri provvedimenti emanati dall'ARERA 13
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 18
Controllo della società 20
Corporate Governance e Codice Etico 21
Rapporti con parti correlate e collegate 22
Fatti di rilievo intervenuti nel corso del primo semestre 2019 23
Altri fatti di rilievo 27
Obblighi di efficienza e di risparmio energetico 27
Efficienza e risparmio energetico 28
Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa
finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti 29
Contenziosi 30
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 35
Ambiti territoriali 35
Distribuzione dividendi 38
Azioni proprie 38
Evoluzione prevedibile della gestione 39
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 40
Ricerca e sviluppo 42
Risorse Umane 43
Altre informazioni 44
Stagionalità dell'attività 44
Elenco sedi della società 45
Commento ai risultati economico finanziari del primo semestre del 2019 47
Indicatori di performance 47
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 48
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 50
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 53
Prospetti del Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato 57
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 58
Conto economico e conto economico complessivo consolidato 59
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 60
Rendiconto finanziario consolidato 61
NOTE ESPLICATIVE 62
Informazioni societarie 62
Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 62
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2019 65
Criteri di valutazione 67
Area e criteri di consolidamento 67
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto consolidate
con il metodo del patrimonio netto 69
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 70
Attività non correnti 70
Attività correnti 75
Patrimonio netto consolidato 80
Passività non correnti 81
Passività correnti 84
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 89
Ricavi 89
Proventi e oneri finanziari 93

Indice

Imposte 93
Risultato netto delle attività destinate alla vendita 94
Componenti non ricorrenti 94
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 94
Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita 95
I risultati economici delle Società destinate alla vendita 95
Andamento della situazione patrimoniale 97
Andamento della situazione finanziaria 98
ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 GIUGNO 2019 100
Impegni e rischi 100
Fattori di rischio ed incertezza 101
Gestione del Capitale 106
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 107
Informativa di settore 108
Rapporti con parti correlate 109
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 111
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 111
Conto economico e conto economico complessivo consolidato 112
Rendiconto Finanziario consolidato 113
Indebitamento finanziario netto consolidato 114
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo semestre dell'esercizio 2019 115
Obiettivi e politiche del Gruppo 116
Dati di sintesi al 30 giugno 2019 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del
patrimonio netto 117

Allegati:

Controllo interno:

  • Dichiarazione del dirigente preposto Attestazione alla Relazione finanziaria semestrale ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971;
  • Relazione della società di revisione sulla revisione contabile limitata al bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2019.

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata
carica
data inizio data fine
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore delegato*
2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Coin Dimitri Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Martorelli Giorgio Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Lillo Antonella Consigliere 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Pietrobon Greta Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Quarello Enrico Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019

(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione, secondo le delibere del Consiglio di Amministrazione.

Soggetto carica durata
carica
data inizio data fine
Schiro Antonio Presidente del collegio sindacale 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Biancolin Luca Sindaco effettivo 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Marcolin Roberta Sindaco effettivo 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Comitato controllo e
rischi
dal al Comitato per la
remunerazione
dal al
Quarello Enrico 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 Coin Dimitri 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019
Martorelli Giorgio 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 Lillo Antonella 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019
Pietrobon Greta 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 Quarello Enrico 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019

_____________________________________________________________________________________________

Società di Revisione

PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

Sede legale e dati societari

Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 82096 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261 e-mail : [email protected]

Investor relations

Tel. +39 0438 980098 fax +39 0438 964779 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 % dei ricavi 2018 % dei ricavi
Ricavi 60.816 100,0% 65.242 100,0%
Margine operativo lordo 18.839 31,0% 24.002 36,8%
Risultato operativo 7.735 12,7% 13.612 20,9%
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 29.466 48,5% 20.292 31,1%
Risultato netto del periodo 34.202 56,2% 29.758 45,6%

Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Capitale circolante netto 168.559 59.514
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 443.483 557.118
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (35.268) (51.245)
Capitale investito netto 576.774 565.386
Posizione finanziaria netta (178.674) (117.517)
Patrimonio netto Totale (398.099) (447.869)
Fonti di finanziamento (576.774) (565.386)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

Dati dei flussi monetari

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Risultato netto del Gruppo 4.736 9.466
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 82.322 106.038
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (12.868) (9.045)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (108.566) (36.711)
Variazione delle disponibilità liquide (39.112) 60.282
Disponibilità correnti del periodo precedente 59.353 10.928
Disponibilità liquide periodo precedente attività in dismissione 7.297 4.673
Disponibilità liquide alla fine del periodo 20.241 71.210

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Premessa

Il Gruppo Ascopiave chiude il primo semestre 2019 con un utile netto consolidato di 34,2 milioni di Euro (29,8 milioni di Euro al 30 giugno 2018), con un incremento pari a 4,4 milioni di Euro, +14,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2019 ammonta a 398,1 milioni di Euro, (447,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2018) ed il capitale investito netto a 434,2 milioni di Euro (565,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2018).

Nel corso del primo semestre dell'esercizio 2019 il Gruppo ha realizzato investimenti per 14,4 milioni di Euro (9,4 milioni di Euro al 30 giugno 2018), prevalentemente nell'attività di installazione di misuratori elettronici, nonché nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas.

Al termine dell'esercizio 2018 il Gruppo ha intrapreso un percorso teso a valorizzare le attività di vendita del gas e rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione ed in data 17 giugno 2019 ha approvato una partnership commerciale con Hera S.p.A. a mezzo della sottoscrizione di un Term Sheet vincolante per lo sviluppo di una primaria realtà all'interno dei territori del Nord-Est. Il Term Sheet è stato finalizzato in un accordo quadro il 31 luglio 2019. In conformità alle disposizioni del principio contabile IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate", i risultati economici, gli attivi ed i passivi, del settore vendita di gas naturale ed energia elettrica sono stati esposti separatamente rispettivamente in un'unica riga del conto economico e dello stato patrimoniale. I dati economici comparativi esposti a confronto sono stati riclassificati in coerenza con i dettami del principio. Conseguentemente, nella presente Relazione sono illustrati prevalentemente i risultati dei business in continuità descrivendo in paragrafi dedicati gli andamenti operativi, economici, patrimoniali e finanziari degli assets destinati alla vendita.

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la cogenerazione e la gestione calore.

Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 228 Comuni (230 comuni al 31 dicembre 2018; la variazione del numero di concessioni gestite è correlata all'accorpamento di alcuni comuni), esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 9.853 chilometri1 , (oltre 9.809 chilometri al 31 dicembre 2018), fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali è svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci.

In tale segmento di mercato, il Gruppo, con oltre 536 milioni di metri cubi1 di gas venduti nel primo semestre dell'esercizio 2019 (546 milioni di metri cubi al 30 giugno 2018) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

1 I dati indicati relativamente alla lunghezza della rete di distribuzione e ai volumi di gas ed energia elettrica venduti sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Andamento della gestione

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 641,1 milioni di metri cubi1 , con un incremento dello 0,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2018. La rete di distribuzione al 30 giugno 2019 ha una lunghezza di 9.853 chilometri1 in aumento di 64 chilometri rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

I volumi di gas venduti2 nei primi sei mesi dell'esercizio 2019 sono stati pari a 536,5 milioni di metri cubi, evidenziando un decremento del 1,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

I volumi di energia elettrica venduti2 sono stati pari a 249,2 GWh1 , con un incremento del 18,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il portafoglio clienti2 gestito al termine dei primi sei mesi dell'esercizio 2019 è pari a 750,5 mila clienti, in crescita dell' 1,0% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati del primo semestre dell'esercizio 2019 si attestano a 60,8 milioni di Euro, contro i 65,2 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente. La diminuzione del fatturato è determinato principalmente dai minori ricavi da servizi della distribuzione (-1,6 milioni di Euro), dai minori ricavi verso le altre società del gruppo (-1,0 milioni di Euro) e dai minori contributi per certificati bianchi (-2,4 milioni di Euro).

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 7,7 milioni di Euro, in diminuzione rispetto ai 13,6 milioni di Euro del primo semestre dell'esercizio 2018. La flessione registrata è principalmente dalla contrazione del margine sui titoli di efficienza energetica (-4,0 milioni di Euro), dai maggiori ammortamenti (-0,7 milioni di Euro) e in parte compensata dai minori costi del personale (+0,2 milioni di Euro).

Il risultato conseguito dalle società destinate alla vendita evidenzia al termine del primo semestre un miglioramento pari a 9,9 milioni di Euro rispetto al primo semestre dell'esercizio 2018.

Il risultato netto, pari a 34,2 milioni di Euro, evidenzia un incremento di 4,4 milioni di Euro rispetto al primo semestre dell'esercizio 2018.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 30 giugno 2019 è pari a 178,7 milioni di Euro, in peggioramento di 61,2 milioni di Euro rispetto ai 117,5 milioni di Euro del 31 dicembre 2018.

L'incremento dell'indebitamento finanziario è determinato dal cash flow del primo semestre dell'esercizio 2019 (+45,3 milioni di Euro, dato dalla somma del risultato netto, e degli ammortamenti) e dalla gestione del capitale circolante che ha generato risorse finanziarie per Euro 37,0 milioni. L'attività di investimento ha assorbito risorse finanziarie per 12,8 milioni di Euro. La gestione del patrimonio (distribuzione dividendi e dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto) ha assorbito risorse per 130,6 milioni di Euro (Euro 48,8 milioni correlati alla riclassifica di attività e passività destinate alla vendita.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 30 giugno 2019 è risultato pari a 0,45 (0,26 al 31 dicembre 2018).

_____________________________________________________________________________________________

2 Trattasi di informazioni relative alle società del Gruppo destinate alla vendita.

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 30 giugno 2019.

89% ASCOTRADE 100%
ap) Reti Gas
51% ETRA crergia 100%
ap Reti Gas Rovigo
48,999% EstEnergy 100%
Reti Gas Vicenza
49% ASM SICT. 100%
@ l gas
100% 4 mete 48,86%
UNIGAS
100% ASCOPIAVE ENERGIE 100%
AE Asco Energy
100% ANAGAS blu

La distribuzione del gas

La distribuzione del gas naturale rappresenta la seconda attività del Gruppo in termini di contributo alla formazione del reddito aziendale.

Si tratta di un'attività svolta in regime di concessione o affidamento diretto e, in quanto tale, è soggetta ad una forte regolamentazione da parte dell'Autorità pubblica, con riguardo sia agli standard minimi di gestione e qualità, sia ai livelli tariffari.

Come noto, il D.Lgs. n. 164/2000, ha introdotto l'obbligo di assegnazione del servizio di distribuzione del gas mediante gara ad evidenza pubblica, sul presupposto che un meccanismo concorrenziale di selezione del gestore dovrebbe favorire un contenimento dei costi per il cliente finale, uno sviluppo efficiente degli impianti ed un miglioramento della qualità del servizio erogato.

Il D.L. 159/2007 (Legge 222/2007) ha introdotto, per la prima volta, il concetto di Ambito Territoriale Minimo (Atem) per la gestione del servizio, stabilendo che le gare di affidamento debbano essere bandite con riferimento ad esso. La gara per Atem è stata definitivamente assunta a regola base del settore con il D.Lgs. 93/2011 che, fra l'altro, ha sancito, a far data da giugno 2011, il divieto di bandire gare riferite a singoli Comuni, imponendo l'obbligo di procedere esclusivamente con gare per Atem.

Anche in conseguenza di ciò, la maggioranza degli analisti del settore prevede, nel medio termine, una forte concentrazione dell'offerta, con una riduzione del numero degli operatori ed una crescita della loro dimensione media.

A partire dal 2011, la normativa delle gare d'Ambito, è stata ulteriormente definita e precisata con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali.

In particolare:

  • 1) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas;
  • 2) con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 (c.d. Decreti Ambiti) sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito;
  • 3) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Mistero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale) sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164;
  • 4) con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 (c.d. Decreto Criteri), successivamente integrato con il DM 106/2015, è stato approvato il regolamento relativo ai criteri di gara e per la valutazione delle offerte per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

L'emanazione di detta disciplina ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo, ponendo le premesse affinché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro normativo e regolamentare, in quanto adatto a favorire importanti opportunità di investimento e di sviluppo per gli operatori qualificati di medie dimensioni, in un'ottica di positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013, con il D.L. 23 dicembre 2013, n. 145, convertito con modificazioni in Legge 9/2014, il Legislatore ha apportato modifiche sostanziali all'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 in tema di determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio".

A giugno 2014 è poi entrato in vigore il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico contenente le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale", il quale, pur formalmente volto all'esplicazione dei criteri di valorizzazione degli impianti di cui all'art. 5 del DM 226/2011, sostanzialmente, detta una disciplina del tutto peculiare, solo in minima parte attuativa dello stesso art. 5. (nella sua versione originaria, vigente al momento dell'emanazione delle Linee Guida).

Successivamente, con il D.L. 91/2014, convertito con modificazioni in Legge 116/2014 è stata attuata un'ulteriore modifica sostanziale del medesimo art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000. I contenuti del novellato testo e

l'evoluzione dello stesso sono riportati nei paragrafi "Legislazione nazionale" ed "Obbiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi" di questa relazione finanziaria.

Infine, a metà 2015, è intervenuto il Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 106 del 20 maggio 2015, che ha modificato il precedente DM 226/2011, riformulando l'art. 5, concernente i criteri per la valorizzazione degli impianti. Il nuovo provvedimento regolamentare, nella sostanza, ha "traslato" la disciplina propria delle Linee Guida (sopra citate) nel testo, cioè, in estrema sintesi, ha reso detta ultima disposizione compatibile con quel Provvedimento (le Linee Guida) che, pure, avrebbe dovuto costituirne specificazione/puntualizzazione.

La vendita del gas

La vendita di gas naturale rappresenta la principale attività del Gruppo in termini di contributo alla formazione del reddito aziendale. Si tratta di una attività svolta in regime di libero mercato, caratterizzata da un confronto concorrenziale diretto tra gli operatori, che diverrà in prospettiva sempre più intenso. Nella fase attuale di liberalizzazione del mercato la crescita esterna si sta concretizzando attraverso un modello organizzativo che privilegia la territorialità ed il miglioramento dei costi operativi aziendali, ricercando nuovi modelli che leghino i principali attori del territorio stesso affinché possano valorizzare i propri elementi distintivi nei confronti dei competitors. I modelli descritti sono accompagnati dall'introduzione di piani industriali volti all'ottenimento di una maggiore efficienza operativa ed organizzativa, attraverso una reingegnerizzazione e ottimizzazione dei processi che determinano un miglioramento del cost to serve aziendale.

Il mercato del gas e dell'energia elettrica

Nell'ultimo rapporto sul monitoraggio retail reso disponibile dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), si evidenzia come sia proseguito il processo di uscita della clientela dal mercato tutelato per le forniture di gas ed energia elettrica. Nel 2018 la quota dei clienti finali che si è approvvigionata sul mercato libero è stata pari a circa il 43% per l'energia elettrica e per circa il 51% per il gas. È confermata la preferenza dei clienti verso le offerte a prezzo fisso.

l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ha continuato nella sua azione di sostegno al passaggio verso la piena liberalizzazione, incentivando in particolare l'utilizzo del portale, gestito dall'Acquirente Unico, per la confrontabilità delle offerte sul mercato retail dell'energia elettrica e del gas dove confluiscono, e sono pubblicate le proposte commerciali per successive comparazioni di offerte da parte del cliente finale.

La fine del mercato tutelato è confermata per la data del 1° luglio 2020. In questa delicata fase di passaggio al mercato libero l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato continua, con grande attenzione, il monitoraggio della situazione affinché non si verifichino delle situazioni che non rispettino la concorrenzialità.

Le aziende del settore si servono sempre più di canali digitali per la promozione delle offerte ai clienti finali domestici nel mercato dell'energia elettrica, anche se la percentuale dei clienti finali che ha deciso nel 2018 di aderire ad offerte promosse tramite questo canale sono diminuite rispetto al 2017. Il prezzo rimane sempre uno degli elementi più importanti nella scelta della fornitura, nonostante trovino spazio anche altri servizi energetici e nuovi prodotti innovativi di natura digitale.

E' confermato il trend secondo cui le utility devono adattarsi rapidamente alla transizione in atto nel sistema energetico e che porterà ad una progressiva affermazione di veicoli elettrici, scambi di energia tra clienti finali, nuovi sistemi di gestione dei consumi domestici, utilizzo e gestione sempre più massiccio di energie rinnovabili.

Rimane sempre alta l'attenzione alle tematiche ambientali e sociali con l'obbiettivo di un miglioramento della qualità dei servizi offerti nel territorio servito.

Il quadro economico di riferimento

Disposizioni dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA)

I principali provvedimenti emanati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente nel corso del 1° semestre 2019 sono stati i seguenti:

Aggiornamenti delle condizioni economiche di fornitura per i Clienti del mercato tutelato

II° trimestre 2019

Gas naturale

Con Delibera 108/2019/R/gas del 26.03.2019, l'Autorità ha aggiornato le condizioni economiche di fornitura del servizio di tutela, relative al trimestre aprile – giugno 2019.

Con Delibera 107/2019/R/com del 26.03.2019, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, dal 1° aprile 2019, delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, a partire dal 1° aprile 2019, il prezzo di riferimento del gas per il Cliente tipo (ovvero una famiglia con riscaldamento autonomo e consumo annuale di 1.400 metri cubi), è pari a 76,51 centesimi di Euro per metro cubo, tasse incluse, così percentualmente suddiviso: 32,19% per l'approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 6,66% per la vendita al dettaglio; 19,11% per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità; 4,23% per gli oneri generali di sistema, fissati per legge; 37,81%, che comprendono le accise (19,98%), l'addizionale regionale (2,65%) e l'IVA (15,18%). Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° aprile 2019, il costo del gas per il Cliente tipo è diminuito del 9,9%.

Energia elettrica

Con Delibera 109/2019/R/eel del 26.03.2019, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, per il trimestre aprile – giugno 2019, delle condizioni economiche di fornitura applicabili ai Clienti in maggior tutela.

Con Delibera 107/2019/R/com del 26.03.2019, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, dal 1° aprile 2019, delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, dal 1° aprile 2019, il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per il Cliente tipo (ovvero una famiglia con un consumo annuo di 2.700 kWh e un impegno pari a 3 kW) è pari a 19,89 centesimi di Euro per kilowattora (tasse incluse), così percentualmente suddiviso: 33,35% per i costi di approvvigionamento dell'energia e 8,94% per la commercializzazione al dettaglio; 19,68% per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità; 24,88% per gli oneri generali di sistema, fissati per legge; 13,15%, che comprendono l'IVA e le accise. Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° aprile 2019, il costo dell'elettricità per il Cliente tipo è diminuito dell'8,5%.

III° trimestre 2019

Gas naturale

Con Delibera 264/2019/R/gas del 25.06.2019, l'Autorità ha aggiornato le condizioni economiche di fornitura del servizio di tutela gas, relative al trimestre luglio – settembre 2019.

Con Delibera 262/2019/R/com del 25.06.2019 sono stati aggiornati i valori delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, a partire dal 1° luglio 2019, il prezzo di riferimento del gas per il Cliente tipo (ovvero una famiglia con riscaldamento autonomo e consumo annuale di 1.400 metri cubi), è pari a 71,22 centesimi di Euro a metro cubo, tasse incluse, così percentualmente suddiviso: 28,29% per l'approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse e 7,16% per la vendita al dettaglio; 20,52% per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità; 4,54% per gli oneri generali di sistema, fissati per legge; 39,49%, che

comprendono le accise (21,47%), l'addizionale regionale (2,85%) e l'IVA (15,17%). Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° luglio 2019, il costo del gas per il Cliente tipo è diminuito del 6,9%.

Energia elettrica

Con Delibera 263/2019/R/eel del 25.06.2019, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, per il trimestre luglio – settembre 2019, delle condizioni economiche di fornitura applicabili ai Clienti in maggior tutela.

Con Delibera 262/2019/R/com del 25.06.2019 sono stati aggiornati i valori delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, dal 1° luglio 2019, il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per il Cliente tipo (ovvero una famiglia con un consumo annuo di 2.700 kWh e un impegno di potenza di 3 kW) è pari a 20,27 centesimi di Euro a kWh (tasse incluse), così percentualmente suddiviso: 35,10% per i costi di approvvigionamento dell'energia e 8,77% per la commercializzazione al dettaglio; 19,32% per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità; 23,74% per gli oneri generali di sistema, fissati per legge; 13,07%, che comprendono l'IVA e le accise. Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° luglio 2019, il costo dell'elettricità per il Cliente tipo è aumentato dell'1,9%.

Altri provvedimenti emanati dall'ARERA

Con la Delibera 32/2019/R/gas del 29.01.2019 - Ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato 4825/2016 di annullamento della deliberazione dell'Autorità ARG/gas 89/10 – modalità di regolazione delle partite economiche tra venditori e clienti finali per il periodo 2010-2012 - ARERA ha definito le modalità di regolazione delle partite economiche di gas naturale tra venditori e clienti finali per il periodo 2010-2012, in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato 4825/2016. Tale sentenza aveva annullato il valore del coefficiente K allora vigente nella formula della QE della tariffa regolata gas e consentito all'ARERA di ridefinire un valore più congruo rispetto alle argomentazioni della sentenza stessa. L'Autorità, dopo avere stabilito il nuovo menzionato valore del coefficiente K per il periodo di riferimento, con delibera 737/2017/R/GAS, aveva posto in consultazione, con DCO 516/2018/R/gas, le possibili modalità di recupero delle necessarie somme da versare ai venditori. La delibera in oggetto, quindi, scaturisce da tale ultimo processo consultivo e dispone il recupero delle necessarie somme, attraverso un meccanismo indiretto, basato sull'applicazione di una componente variabile addizionale della tariffa distribuzione a tutti i clienti con consumi fino a 200.000 Smc/anno, comprese le utenze di pubblico servizio. Il gettito derivante da tale componente verrà incamerato dalla CSEA e versato in tre sessioni ai venditori aventi diritto, sulla base di un sistema di certificazione dei volumi di gas naturale prelevati dai rispettivi clienti finali in tutela nel periodo considerato. La procedura di recupero e versamento delle somme è stata avviata nel corso del 2019.

In particolare, al fine di ottenere gli importi spettanti, entro la scadenza prescritta del 31 maggio 2019, le società di vendita del Gruppo hanno provveduto a presentare alla CSEA apposita istanza di partecipazione al meccanismo di riconoscimento; complessivamente, la richiesta ammonta a circa 8,6 milioni di Euro.

Con la Delibera 59/2019/R/com del 19.02.2019 - Linee guida volontarie per la promozione delle offerte di energia elettrica e di gas naturale a favore di gruppi di acquisto rivolti ai clienti finali domestici e alle piccole imprese - ARERA ha definito il contenuto delle linee guida a partecipazione volontaria per la promozione di offerte commerciali di energia elettrica e di gas naturale a favore dei gruppi di acquisto, con particolare riferimento alla confrontabilità, alla trasparenza e alla pubblicità delle offerte, nonché alla realizzazione di piattaforme informatiche tese a facilitare l'aggregazione dei piccoli consumatori in ottemperanza alla Legge Concorrenza (articolo 1, comma 65, legge 4 agosto 2017, n. 124).

Le linee guida, efficaci dal 1 maggio 2019, stabiliscono regole di comportamento che i gruppi di acquisto di energia rivolti ai clienti di piccole dimensioni - clienti con consumi annui di gas naturale inferiori a 200.000 Smc, ad esclusione dei condomini, e clienti di energia elettrica connessi in BT ad eccezione delle pubbliche amministrazioni e dell'illuminazione pubblica - sono tenuti ad osservare per un periodo di almeno due anni dall'adesione volontaria.

Con la Delibera 61/2019/R/com del 19.02.2019 - Modifiche all'articolo 5, comma 5.3 bis, del Testo Integrato delle modalità applicative dei regimi di compensazione della spesa sostenuta dai clienti domestici disagiati per le forniture di energia elettrica e gas naturale - ARERA, a seguito dell'approvazione del decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019,

istitutivo del reddito di cittadinanza, ha modificato il TIBEG e, in particolare, l'articolo 5, comma 5.3 bis, riferito alle modalità di rinnovo, per garantire la continuità dell'agevolazione ai titolari del bonus per i quali il termine ultimo per presentare la domanda di rinnovo non risulta completamente compatibile con una scadenza a data fissa della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), necessaria per l'attestazione ISEE.

Con la Delibera 85/2019/R/com del 05.03.2019 - Affinamenti del regolamento di funzionamento del portale offerte di cui alla legge 4 agosto 2017, n. 124 e modifiche alla deliberazione dell'Autorità 51/2018/R/com - ARERA, modificando la Delibera 51/2018/R/com, ha apportato alcune variazioni puntuali al Regolamento di funzionamento del Portale Offerte di cui alla Legge Concorrenza, considerato, inter alia, che (i) è necessario dare maggiore visibilità alla spesa dei servizi di tutela che ancora oggi costituiscono un riferimento di mercato significativo per i clienti finali (quantomeno domestici), segnatamente per il confronto con i prezzi delle offerte di mercato libero ed (ii) è opportuno che i parametri di riferimento delle quotazioni forward siano definiti da un soggetto terzo secondo criteri di oggettività, verificabilità e rappresentatività dei mercati all'ingrosso e che le quotazioni in parola siano messe a disposizione degli operatori con le modalità stabilite dal Gestore del Portale Offerte stesso.

Con la Delibera 109/2019/R/eel del 26.03.2019 - Aggiornamento, per il trimestre 1 aprile – 30 giugno 2019, delle condizioni economiche del servizio di vendita dell'energia elettrica in maggior tutela, modifiche al TIV, al Codice di condotta commerciale e alla Deliberazione dell'autorità 369/2016/R/eel e abrogazione della Deliberazione ARG/elt 8/10 - ARERA, oltre ad aggiornare, per il trimestre 1 aprile - 30 giugno 2019, le condizioni economiche del servizio di vendita dell'energia elettrica nell'ambito del servizio di maggior tutela (come riformato dalla deliberazione 633/2016/R/eel) ha deliberato, tra l'altro, di apportare modifiche al TIV ed al Codice di Condotta Commerciale di cui alla deliberazione 366/2016/R/eel.

Con la Delibera 132/2019/r/gas del 09.04.2019 - Disposizioni transitorie in materia di calcolo e messa a disposizione del Parametro relativo al prelievo annuo funzionale all'applicazione della Disciplina del settlement gas, per l'anno termico 2019 – 2020 – ARERA, preso atto dell'impossibilità da parte del Sistema Informativo Integrato (SII) di determinare in autonomia tale parametro, ha previsto che, ai fini del calcolo del CAPDR relativamente all'anno termico 2019-2020 e degli scambi informativi tra il SII e gli operatori, si applichi una procedura semplificata e transitoria, in luogo di quanto previsto dall'articolo 4 del TISG di cui alla delibera 72/2018.

La procedura prevede quanto segue:

1) entro il 30 giugno 2019, i distributori, per ogni Punto di Riconsegna (PdR) di propria competenza, hanno trasmesso al SII le seguenti informazioni:

per i PdR misurati mensilmente (PdR MM) e i PdR misurati con frequenza diversa da quella mensile o con dettaglio giornaliero (PdR MY), il consumo in Smc espresso come differenza tra 2 misure (mis1 e mis2) e le rispettive date di rilevazione (d1 e d2);

per i PdR misurati mensilmente con dettaglio giornaliero (PdR MG), la somma delle misure giornaliere validate;

l'indicazione di una dichiarazione sostitutiva valida o trasmessa in corso d'anno e il relativo codice del profilo di prelievo standard.

2) entro il 31 luglio 2019, sulla base della comunicazione di cui al punto precedente, il SII:

deve svolgere tutte le attività inerenti alla determinazione del valore del CAPDR 2019/2020;

deve mettere a disposizione degli Utenti della Distribuzione e dei distributori le informazioni relative al CAPDR e al profilo di prelievo standard, mediante un tracciato standardizzato.

Con la Delibera 147/2019/R/gas del 16.04.2019 - Riforma dei processi di conferimento della capacità ai punti di uscita e di riconsegna della rete di trasporto - l'Autorità ha riformato il processo di conferimento di capacità ai punti di uscita della rete di trasporto gas che alimentano reti di distribuzione (city-gate), a partire dall'1 ottobre 2020. Di fatto, la capacità non dovrà più essere richiesta dall'Utente del Bilanciamento (UdB), e il conferimento si perfezionerà in modo automatico, nel momento in cui nel Registro Centrale Ufficiale (RCU) del SII verrà certificata la "relazione di corrispondenza" che definisce, per ciascun Punto di Riconsegna (PdR) presente nel contratto di distribuzione di un Utente della Distribuzione (UdD), a quale UdB debbano essere ricondotti i prelievi.

Con la Delibera 155/2019/R/gas del 16.04.2019 - Definizione del processo di aggiornamento della relazione di corrispondenza tra utente del bilanciamento e punto di riconsegna della rete di distribuzione - ARERA ha definito, nell'ambito del SII, le modalità operative di esecuzione del processo di aggiornamento della relazione di corrispondenza tra Utente del Bilanciamento (UdB) e Punto di Riconsegna (PdR) presente nel contratto di distribuzione di un Utente della Distribuzione (UdD). Il nuovo sistema andrà a regime con effetti sulle attività di settlement dall'1 gennaio 2020.

Con la Delibera 196/2019/R/com del 21.05.2019 - Integrazione delle disposizioni in materia di modalità di esercizio del diritto di recesso dai contratti di fornitura di energia elettrica e gas da parte dei clienti finali di grandi dimensioni - ARERA ha integrato le disposizioni sulla modalità di esercizio del diritto di recesso per cambio Fornitore. In particolare, il provvedimento rende possibile ai Clienti di grandi dimensioni la gestione della comunicazione di recesso in un momento distinto rispetto alla richiesta di switching, consentendo loro di inviarla direttamente al Venditore uscente secondo le modalità definite nel contratto.

Con la Delibera 197/2019/R/com del 21.05.2019 - Avvio di un procedimento per la definizione di strumenti regolatori per l'informazione e l'empowerment dei clienti finali nei mercati retail dell'energia elettrica e del gas naturale da parte dei venditori. Integrazioni alla deliberazione dell'Autorità 746/2017/R/com - l'Autorità ha avviato un procedimento per la definizione di strumenti regolatori per l'informazione e l'empowerment dei Clienti finali nei mercati retail dell'energia elettrica e del gas naturale da parte dei Venditori, introducendo integrazioni alla deliberazione 746/2017/R/com nell'ambito degli obblighi di informazione in relazione al superamento delle tutele di prezzo. In particolare, con un successivo comunicato, l'Autorità ha previsto l'obbligo, per tutti gli esercenti la maggior tutela e i fornitori nell'ambito della tutela gas con riferimento ai soli clienti forniti in maggior tutela e ai soli clienti serviti in tutela gas, di inserire, nelle fatture emesse nel secondo semestre 2019, un testo informativo in relazione al superamento delle tutele di prezzo.

Le società di vendita del Gruppo, in qualità di fornitori nell'ambito della tutela gas, si sono attivate per inserire l'informativa nelle fatture emesse nel secondo semestre dell'anno.

Con la Delibera 242/2019/A del 18.06.2019 - Quadro strategico 2019-2021 dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente - viene approvato il Quadro strategico 2019 -2021, documento nel quale l'ARERA ha indicato priorità e obiettivi della sua azione nel prossimo triennio. Si tratta di uno strumento trasparente verso gli stakeholder, che prevede, tra le altre cose, una rendicontazione annuale dell'attività effettivamente svolta e delle ragioni di eventuali scostamenti.

Tra i principi ispiratori del documento: un ruolo di maggiore centralità del consumatore, al quale si forniranno strumenti e azioni per una maggiore consapevolezza nelle proprie scelte; una valorizzazione dell'innovazione della tecnologia e dei processi in ambito energetico ambientale; una particolare attenzione allo sviluppo uniforme nelle diverse aree del paese, cui saranno applicati principi di regolazione asimmetrica al fine di rendere territorialmente più omogeneo il livello dei servizi pubblici.

Con la Delibera 246/2019/R/com del 18.06.2019 - Integrazione e modifiche alla deliberazione dell'Autorità 712/2018/R/com, in materia di fatturazione elettronica, a seguito delle disposizioni della legge 205/2017 - l'Autorità ha integrato e modificato le disposizioni della precedente delibera 712/2018/R/com in tema di bolletta sintetica per i clienti finali e di documenti contabilizzanti il servizio di distribuzione del gas naturale e di trasporto dell'energia elettrica.

È stato quindi introdotto l'obbligo per i venditori di allegare alla fattura elettronica la relativa bolletta sintetica e gli elementi di dettaglio (nei caso previsti dalla regolazione e dal contratto), di riportare nella bolletta sintetica il numero della correlata fattura elettronica trasmessa al SdI. I soggetti emittenti devono registrare e archiviare per almeno 10 anni (anche in coerenza con l'articolo 2220, comma 2, del codice civile) una copia della bolletta sintetica, degli elementi di dettaglio e dei documenti contabilizzanti il servizio di distribuzione.

Con la Delibera 270/2019/R/com del 25.06.2019 - Istituzione del Portale dei consumi di energia elettrica e di gas naturale in attuazione della legge 205/2017 - l'Autorità, a partire dal 1° luglio 2019, ha reso operativo il nuovo "Portale Consumi". Il sito Web, previsto dalla Legge di Bilancio 2018, rende disponibili ai Consumatori i loro dati di

consumo storici, elettrici e gas, con l'obiettivo di accrescerne la consapevolezza. In questa prima fase, il Cliente può visualizzare, anche mediante tabelle o grafici, i dati passati di consumo, le letture e le autoletture degli ultimi 12 mesi.

Con la Delibera 271/2019/R/gas del 25.06.2019 - Disposizioni relative al processo di messa a disposizione al Sistema informativo integrato dei dati tecnici dei punti di riconsegna e dei dati di misura e modifica degli standard di comunicazione con riferimento al settore gas - l'Autorità ha disciplinato il processo di messa a disposizione dei dati tecnici e anagrafici dei punti di riconsegna al SII e dei dati di misura e modifica degli standard di comunicazione con riferimento al settore gas. In particolare, il provvedimento persegue l'obiettivo di razionalizzare i flussi informativi, attualmente definiti dalle "Istruzioni Operative" per il settore del gas, riguardanti:

i dati tecnico-anagrafici del gruppo di misura;

le letture rilevate anche in occasione di prestazioni tecniche e commerciali (estendendo pertanto la centralizzazione nell'ambito del SII di tali dati).

L'estensione della centralizzazione è inoltre funzionale a consentire al SII la determinazione del parametro indicatore del prelievo annuo (CAPDR) nell'ambito delle attività di settlement.

Altre normative

Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza – D.Lgs.12 gennaio 2019, n. 14

Prevede l'abrogazione della legge fallimentare del 1942 ed un'integrale riscrittura delle regole, disciplinando all'interno dello stesso codice la crisi e l'insolvenza dell'imprenditore (agricolo e commerciale), del professionista e del consumatore; restano invece escluse dall'ambito di applicazione della nuova disciplina le imprese di grandi e grandissime dimensioni, soggette alla disciplina dell'amministrazione straordinaria in tutte le sue varianti.

Il Codice mantiene in vita tutti gli istituti preesistenti, pur modificandone in alcuni casi il regime: concordato preventivo, accordo di ristrutturazione dei debiti, accordo di ristrutturazione con intermediari finanziari, piani attestati di risanamento, convenzione di moratoria, procedura fallimentare.

Le principali novità riguardano la sostituzione della parola "fallimento" con il termine "liquidazione giudiziale", l'introduzione di una disciplina delle misure di allerta (oneri di segnalazione posti a carico di alcuni soggetti e finalizzati "alla tempestiva rilevazione degli indizi della crisi d'impresa ed alla sollecita adozione di misure idonee alla sua composizione"), l'introduzione di un'unica procedura per l'accertamento della crisi e dell'insolvenza, la modifica dell'istituto del concordato preventivo per incentivarne l'accesso soltanto quando esso è volto a garantire la continuità aziendale e per limitarne i presunti abusi, la modifica della disciplina dell'accordo di ristrutturazione dei debiti per incentivarne l'uso.

Class Action - Legge 12 aprile 2019, n. 31

A seguito della riforma del 2019 e dell'approvazione del relativo disegno di legge, la class action non è più disciplinata all'interno del Codice del Consumo, bensì dal Codice di procedura civile, all'interno del quale è stato introdotto il titolo VIII-bis del libro quarto "dei procedimenti collettivi" (articoli da 840-bis a 840-sexiesdecies), in materia di azione di classe.

Sottraendo la disciplina al Codice del Consumo e riconducendola all'interno del Codice di Procedura Civile, il campo di applicazione dell'istituto è stato ampliato dal punto di vista soggettivo in quanto, eliminando ogni riferimento esclusivo ai consumatori/utenti, l'azione è così divenuta esperibile da tutti coloro (persone fisiche, persone giuridiche, imprenditori, professionisti) che avanzino pretese risarcitorie in relazione a lesioni di "diritti individuali omogenei"; quindi, è venuta meno la riserva dello strumento ai soli consumatori o alle associazioni a cui questi avevano dato mandato o a cui i consumatori partecipavano.

Con particolare riferimento al segmento della vendita di energia, ciò significa che l'azione potrà essere esperita tanto dai clienti domestici quanto dai non domestici.

L'azione potrà essere fatta valere direttamente da ciascun componente la classe o tramite organizzazioni o associazioni senza scopo di lucro che abbiano come obiettivo statutario la tutela dei diritti omogenei (iscritte ad un apposito elenco pubblico presso il Ministero della giustizia).

Dal punto di vista oggettivo, l'istituto è stato potenziato in quanto si potrà esperire l'azione di classe per tutelare tutte le situazioni soggettive maturate a fronte di condotte lesive, per l'accertamento della responsabilità e la

condanna al risarcimento del danno e alle restituzioni. In sostanza, la proponibilità non sarà limitata ai soli casi di responsabilità contrattuale ma potrà riguardare anche quella extracontrattuale e, dunque, la lesione di diritti estranei alla presenza di un eventuale contratto, circostanza non più indispensabile.

L'azione potrà essere esperita nei confronti degli autori della condotta lesiva che potranno essere imprese ed enti gestori di servizi pubblici o di pubblica utilità, relativamente ad atti e comportamenti posti in essere nello svolgimento delle loro rispettive attività; sono fatte salve le disposizioni in materia di ricorso per l'efficienza delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici.

Le nuove disposizioni entreranno in vigore trascorsi 12 mesi dalla pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale (19 aprile 2020) mentre agli illeciti commessi anteriormente continueranno ad applicarsi le regole previste dal Codice del Consumo (art. 140-bis).

Fatturazione elettronica – principali provvedimenti Agenzia delle Entrate

Con Provvedimento n. 164664 del 30 maggio 2019, l'Agenzia delle Entrate ha nuovamente differito l'arco temporale entro cui gli operatori IVA ed i loro intermediari appositamente delegati, oltre che i consumatori finali, possono aderire al servizio di consultazione ed acquisizione delle fatture elettroniche o dei relativi duplicati informatici: tra il 1° luglio ed il 31 ottobre 2019.

Per il caso di adesione al servizio di consultazione da parte del contribuente, inoltre, viene fissato in 60 giorni il termine entro cui l'Agenzia delle Entrate cancella i file delle fatture elettroniche (in luogo dei 30 giorni stabiliti in precedenza); questo termine decorre dalla fine del "periodo di consultazione", vale a dire dal 31 dicembre del secondo anno successivo a quella di ricezione della fattura elettronica da parte del SDI.

Infine, nel caso in cui il contribuente non aderisca al servizio di consultazione, il nuovo Provvedimento ha esteso il tempo concesso all'Agenzia delle Entrate per cancellare le fatture elettroniche ed i duplicati informatici delle medesime, temporaneamente memorizzati e disponibili per la consultazione nel periodo transitorio: entro 60 giorni dalla fine del periodo concesso per l'adesione (31 ottobre 2019).

Con la circolare n. 14/E del 17 giugno 2019, inoltre, l'Agenzia delle Entrate ha fornito nuove precisazioni in tema di fatturazione elettronica a fronte delle questioni emerse nel corso dei mesi precedenti, soprattutto con riferimento alla data da indicare in fattura, affrontando diverse questioni: ambito oggettivo e soggettivo di applicazione, termini e modalità di emissione e registrazione dei documenti, assolvimento dell'imposta di bollo, criteri di compilazione delle autofatture, conservazione e consultazione dei documenti emessi nonché la misura delle sanzioni applicabili.

Quanto all'indicazione della data, l'Agenzia delle Entrate ha precisato che, considerato che per le fatture elettroniche la data di emissione è assegnata in maniera inequivocabile dal SDI, la data da valorizzare nel file XML deve essere sempre quella di effettuazione dell'operazione, a prescindere dal momento in cui la fattura è generata e poi trasmessa mediante SDI. In sostanza, nel corpo delle fatture elettroniche veicolate tramite SDI non va riportata la data di emissione anche se diversa da quella di effettuazione dell'operazione. Per le fatture analogiche (cartacee o elettroniche ma non trasmesse tramite SDI), invece, si dovranno indicare le due date (effettuazione e emissione) tutte le volte che le stesse risultino non coincidenti.

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 28 giugno 2019 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 3,780 Euro per azione, con una crescita di 22,1 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2019 (3,095 Euro per azione, riferita al 02 gennaio 2019).

La capitalizzazione di Borsa al 28 giugno 2019 risultava pari a 886,96 milioni di Euro3 (725,08 milioni di Euro al 29 dicembre 2018).

La quotazione del titolo nel corso del primo semestre 2019 ha registrato una crescita della performance (+22,1%), superiore rispetto all'incremento dell'indice FTSE Italia All Share (+14,9%), dell'indice FTSE Italia Star (+13,6%) e dell'indice settoriale FTSE Italia Servizi di Pubblica Utilità (+19,4%).

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 28 giugno 2019:

3 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acsm-Agam, Hera ed Iren) al 28 giugno 2019 risultava pari a 16,6 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

Dati azionari e borsistici 28.06.2019 30.06.2018
Utile per azione (Euro) 0,15 0,13
Patrimonio netto per azione (Euro) 1,70 1,86
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 3,780 2,990
Prezzo massimo annuo (Euro) 3,820 3,690
Prezzo minimo annuo (Euro) 3,095 2,875
Capitalizzazione di borsa (Milioni di Euro) 886,96 703,63
N. di azioni in circolazione 220.690.969 222.683.966
N. di azioni che compongono il capitale sociale 234.
411.575
234.411.575
N. di azioni proprie in portafoglio 13.720.606 11.727.609

Controllo della società

Alla data del 30 giugno 2019 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente la maggioranza del capitale di Ascopiave S.p.A. come indicato nel grafico di seguito riportato.

La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF, fatta esclusione per le azioni proprie che sono state aggiornate in relazione agli acquisti effettuati.

Corporate Governance e Codice Etico

Nel corso del primo semestre 2019 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività della struttura di Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio della funzione di Internal Audit, ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e le Società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave.

La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato.

La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio:

  • Acquisto di servizi telematici e informatici dalla consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza passivi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Acquisto di gas dalla collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Servizi amministrativi e del personale dalla società Unigas Distribuzione S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Oneri da adesione al consolidato fiscale nazionale con Asco Holding S.p.A.;

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:

  • Locazione di immobili di proprietà verso la consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Locazione di immobili di proprietà verso la collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza attivi verso ASM Set S.r.l. controllata a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. ad ASM Set S.r.l., Unigas Distribuzione S.r.l., Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Vendita di energia elettrica verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto.
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. verso la controllante Asco Holding S.p.A.;
  • Proventi da adesione al consolidato fiscale nazionale con Asco Holding S.p.A..

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A., Blue Meta S.p.A. e Asco Energy S.p.A. avevano aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A.. Lo stesso è decaduto in ragione del venir meno di alcuni requisiti necessari nel corso dell'esercizio. Le attività e passività correnti iscritte riferiscono conseguentemente alle sole posizioni pregresse, mentre i saldi debitori maturati nei confronti dell'erario risultano iscritti tra i crediti e debiti tributari.

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione finanziaria.

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

(migliaia di Euro) Crediti
commerci
Altri Debiti
commerci
crediti
ali
Altri
debiti
Costi Ricavi
ali Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 0 3.034 0 610 0 0 0 0 15 0
Totale controllanti 0 3.034 0 610 0 0 0 0 15 0
Società controllate dalla controllante
Asco TLC S.p.A. 64 0 307 0 0 332 27 137 44 25
Totale società controllate dalla controllante 64 0 307 0 0 332 27 137 44 25
Società collegate e a controllo congiunto
Estenergy S.p.A. 31 0 6 7 0 0 0 0 0 0
Asm Set S.r.l. 594 981 15 0 0 83 2 2.121 2.381 2
Unigas Distribuzione S.r.l. 22 5.500 492 0 0 5.540 0 50 140 0
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 5 7.510 3.165 0 31.138 0 0 0 20 0
Totale collegate/controllo congiunto 653 13.991 3.635 7 31.138 5.622 2 2.170 2.542 3
Totale 716 17.025 3.328 603 31.138 5.954 29 2.307 2.600 27

Fatti di rilievo intervenuti nel corso del primo semestre 2019

Approvato il progetto di fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A.

In data 28 gennaio 2019 i Consigli di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. (Ascopiave) e di Unigas Distribuzione S.r.l. (Unigas) hanno approvato un'operazione di aggregazione societaria da realizzarsi mediante la fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave, immediatamente seguita dalla concentrazione in Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. (Edigas) delle attività operative di Unigas nel settore reti.

Mediante il Progetto di Aggregazione, Ascopiave e Unigas perseguono l'obiettivo di consolidare in capo a un unico operatore le attività da esse svolte nel settore della distribuzione del gas in alcune aree della Lombardia, migliorando ulteriormente il posizionamento sul mercato e gli standard qualitativi dei servizi erogati nei territori di riferimento.

I termini e le condizioni della Fusione sono disciplinati in un accordo quadro sottoscritto tra Ascopiave, Unigas e, limitatamente all'assunzione di alcuni impegni, Anita S.r.l., quale socio di riferimento di Unigas. Il progetto di Fusione è stato portato all'approvazione delle rispettive assemblee nonché dell'assemblea di Anita.

La società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A. è stata nominata dal Tribunale di Venezia quale esperto ai fini della redazione del parere sulla congruità del rapporto di cambio, ai sensi dell'art. 2501-sexies del codice, messo a disposizione nei termini previsti dalla normativa applicabile.

L'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave, in sede straordinaria, ha approvato il progetto di fusione relativo alla fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave (la "Fusione") e, per esso, la Fusione.

In data 24 aprile 2019 Ascopiave ha comunicato che si è tenuta in data 23 aprile l'assemblea dei soci di Unigas che ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave completando l'iter deliberativo relativo alla predetta fusione.

In data 25 giugno 2019, facendo seguito all'approvazione dell'operazione da parte di entrambe le assemblee, è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave.

Il rapporto di cambio è stato confermato pari a n. 3,7788 azioni Ascopiave del valore nominale di Euro 1,00 per ciascuna quota di Unigas del valore nominale di Euro 1,00, non essendosi verificati i presupposti per procedere ad un aggiustamento del medesimo ai sensi del progetto di fusione. La fusione ha avuto effetto dal 1 luglio 2019.

Sempre in data 25 giugno 2019, nel contesto della fusione e con effetto dalla data di efficacia della medesima, è stato altresì perfezionato il conferimento da parte di Ascopiave in favore della controllata al 100% Edigas delle attività operative di Unigas nel settore reti.

La Fusione

La Fusione è stata attuata mediante (i) annullamento delle quote rappresentanti il 100% del capitale sociale di Unigas alla data di stipula dell'atto di Fusione e (ii) assegnazione ad Anita, in concambio della propria quota detenuta in Unigas, di azioni proprie di Ascopiave, senza pertanto necessità di procedere ad un aumento del capitale sociale di Ascopiave a servizio del concambio.

Situazione patrimoniale di riferimento per la Fusione, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2501-quater, comma secondo, del codice civile, è per entrambe le società il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018.

Il rapporto di cambio determinato dai Consigli di Amministrazione di Ascopiave e Unigas, con il supporto dei 2 rispettivi consulenti finanziari, è pari a n. 3,7788 azioni proprie Ascopiave per ogni quota di Unigas di nominali Euro 1,00.

Sulla base del predetto rapporto di cambio sono state, pertanto, oggetto di assegnazione ad Anita complessive n. 7.149.505 azioni proprie di Ascopiave, pari al 3,05 % del capitale di Ascopiave post Fusione. Come meglio descritto nel progetto di Fusione, il suddetto rapporto di cambio poteva essere soggetto ad aggiustamento esclusivamente per effetto dell'eventuale pagamento, prima della data di efficacia della Fusione (i) di un dividendo ordinario da parte di Ascopiave e/o Unigas e/o (ii) del dividendo straordinario che, come comunicato al mercato in data 8 giugno 2018, l'assemblea di Ascopiave poteva essere chiamata a deliberare ai fini del pagamento da parte del socio di maggioranza Asco Holding S.p.A. del valore di liquidazione ai propri azionisti che hanno esercitato il diritto di recesso non avendo concorso all'adozione della delibera di approvazione di alcune modifiche statutarie adottata in data 23 luglio 2018.

"L'Operazione – ha commento il Presidente di Ascopiave, Dott. Nicola Cecconato - costituisce un passo in avanti nel percorso di consolidamento del Gruppo Ascopiave nel settore della Distribuzione del Gas Naturale, in linea con la strategia di rafforzamento degli assets del Gruppo nell'ambito di attività regolate. Il consolidamento delle attività ad oggi gestite da Unigas, potrà consentire un miglioramento dei livelli di efficienza e dei servizi erogati nei territori di presenza, tramite la valorizzazione delle competenza industriali delle società coinvolte".

Rideterminazione periodo ottobre 2010 – settembre 2012 con delibera 32/2019/R/GAS del 29 gennaio 2019

In data 29 gennaio 2019 l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha pubblicato la delibera 32/2019/R/GAS in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato 4825/2016 di annullamento della deliberazione ARG/GAS 89/10.

Nella deliberazione 89/10 l'Autorità era intervenuta rideterminando il valore della componente materia prima della tariffa di vendita del gas naturale introducendo il coefficiente di demoltiplicazione K che riduceva i costi di approvvigionamento riconosciuti. In data 2 novembre 2017, con la delibera 737/2017/R/gas, pubblicata a valle della sentenza del Consiglio di Stato 4825/2016, l'Autorità è intervenuta per determinare ora per allora il valore della materia prima gas per il periodo ottobre 2010 – settembre 2012 aggiornando il valore K e portandolo ad un importo maggiore rispetto a quelli all'uopo definiti. La variazione aumenta conseguentemente la componente materia prima riconosciuta nella tariffa di vendita applicata ai quantitativi di gas naturale consumati dai clienti finali assoggettati al regime di maggior tutela per il biennio interessato.

Il 29 gennaio 2019, a mezzo della delibera 32/2019/R/GAS, l'Autorità ha definito le modalità con le quali le aziende di vendita hanno facoltà di partecipare al meccanismo di riconoscimento degli importi derivanti dalla rideterminazione del coefficiente pocanzi descritto. In particolare, le aziende potevano presentare un'istanza alla Cassa per i Servizi Energetici Ambientali (CSEA) entro il mese di maggio 2019, corredata dalla documentazione necessaria e idonea al riconoscimento e l'ottenimento degli importi dovuti. Le istanze presentate, e la documentazione a corredo, sono state analizzate e verificate sino al 31 luglio 2019 ai fini dell'ammissibilità da CSEA. In data 31 luglio 2019 CSEA ha comunicato alle società del segmento vendita del Gruppo l'ammontare di riconoscimento che è risultato pari ad Euro 8.178 migliaia. La cassa ha costituito un conto che sarà alimentato a decorrere dal 1° aprile 2019 a mezzo di un'apposita componente tariffaria di distribuzione che sarà applicata a tutti i clienti con consumi annui inferiori ai 200.000 standard metri cubi. Gli importi riconosciuti saranno liquidati in tre sessioni, la prima delle quali ad aprile 2020, la seconda a dicembre 2020 e la terza a dicembre 2021.

Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria e straordinaria, del 23 aprile 2019

Si è riunita il 23 aprile 2019, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. ("Ascopiave" o la "Società") in sede ordinaria e straordinaria.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha approvato il bilancio di esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2018, e deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo ordinario pari a Euro 0,125 per azione.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha espresso parere favorevole in merito alla politica di remunerazione, corrispondente alla Sezione I della relazione sulla remunerazione predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e 84 quater del regolamento Consob 14 maggio 1999, n. 11971.

L'Assemblea di Ascopiave, in sede ordinaria, ha approvato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie, in sostituzione dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie rilasciata dall'Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2018, che pertanto è da intendersi revocata, per la parte non eseguita.

Su richiesta del socio Asco Holding S.p.A., in sede ordinaria, l'assemblea ha altresì deliberato la distribuzione di un dividendo straordinario pari ad Euro 0,2133 per ciascuna delle n. 222.178.966 azioni in circolazione, per un totale di Euro 47.390.773,40, da prelevarsi interamente dalla "Riserva da sovrapprezzo azioni". Tale dividendo straordinario è stato messo in pagamento in data 8 maggio 2019, con data di stacco 6 maggio 2019 e record date 7 maggio 2019.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, ha approvato il progetto di fusione relativo alla fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. ("Unigas") in Ascopiave S.p.A. (la "Fusione") e, per esso, la Fusione.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, ha altresì approvato di modificare l'art. 6 dello statuto sociale di Ascopiave, introducendo i paragrafi da 6.6 a 6.18, al fine di preveder il meccanismo della maggiorazione del diritto di voto, di cui all'art. 127-quinquies del TUF.

In particolare, il meccanismo della maggiorazione consentirà l'attribuzione di 2 diritti di voto per ciascuna azione Ascopiave che sia appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo di almeno 24 mesi a decorrere dall'iscrizione in un apposito elenco speciale, che sarà istituito e tenuto a cura della Società presso la sede sociale.

Comunicato stampa Asco Holding S.p.A.

In data 8 aprile 2019, facendo seguito a quanto precedentemente comunicato in data 6 marzo 2019, Asco Holding S.p.A. ("Asco Holding" o la "Società") ha reso noto che, nel contesto della procedura di recesso dei soci che non hanno concorso all'approvazione della delibera assembleare del 23 luglio 2018 avente ad oggetto alcune modifiche statutarie, in data 5 aprile 2019 si è concluso il periodo di adesione all'offerta in opzione, depositata in data 7 marzo 2019 presso il Registro delle Imprese di Treviso-Belluno, di n. 28.279.062 azioni in relazione alle quali è stato validamente esercitato il diritto di recesso e con riferimento alle quali è stato contestato il valore di liquidazione determinato dal Consiglio.

Nessun socio di Asco Holding ha esercitato il diritto di opzione. Qualora la Società ricevesse comunicazioni di esercizio del diritto di opzione che risultino spedite nei termini previsti dall'avviso di offerta in opzione, ne darà pronta comunicazione.

Le azioni oggetto di recesso sono state n. 41.945.221 pari al 29,96% del capitale sociale di Asco Holding. Il valore di liquidazione unitario da corrispondersi da parte della Società sarà pari a Euro 3,75 per i soci recedenti che non hanno contestato il valore di liquidazione e Euro 4,047 per i soci recedenti che hanno contestato il valore di liquidazione.

Il perfezionamento della procedura di recesso avverrà, nei tempi tecnici necessari, successivamente all'eventuale approvazione da parte dell'assemblea di Ascopiave convocata per il 23 aprile 2019, in prima convocazione, e il 26 aprile 2019, in seconda convocazione, della proposta di distribuzione di un dividendo straordinario formulata da Asco Holding e subordinatamente al pagamento del medesimo dividendo.

Gruppo Hera e Ascopiave: grande partnership energy nel nord-est

In data 20 febbraio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., facendo seguito a quanto comunicato al mercato lo scorso 15 ottobre 2018, ha approvato l'avvio della prima fase del percorso teso a (i) valorizzare le proprie attività nel settore della vendita del gas e dell'energia elettrica e (ii) rafforzare e consolidare la propria presenza nel settore della distribuzione del gas, in entrambi i casi anche attraverso una o più partnership strategiche. La prima fase di tale percorso ha visto raccogliere le manifestazioni di interesse e le offerte non vincolanti pervenute dagli operatori interessati.

Il 17 giugno 2019, attraverso la joint venture EstEnergy, è stata stretta dal Gruppo Hera ed Ascopiave una partnership commerciale da oltre 1 milione di clienti con un valore complessivo della nuova realtà di 864,5 milioni di euro e con un Ebitda di 69 milioni di euro. Con questa operazione il Gruppo Hera supera i 3 milioni di clienti energy. Ascopiave cresce nella distribuzione gas di 188.000 PDR, diventando il primo operatore nel Nord-Est con 775.000 PDR gestiti e un Ebitda aggiunto di 15,9 milioni di euro. I Consigli di Amministrazione di Hera S.p.a. e Ascopiave S.p.a. hanno approvato la sottoscrizione di un Term Sheet vincolante per lo sviluppo di una primaria realtà all'interno dei territori del Nord-Est, che potrà contare su oltre un milione di clienti energy, nonché contestualmente un riassetto delle rispettive attività di distribuzione gas. Il Term Sheet, finalizzato in un accordo quadro il 31 luglio 2019, definisce i perimetri coinvolti, i termini economici dell'accordo, nonché i relativi elementi di governance. L'accordo raggiunto costituisce un importante passaggio strategico nella evoluzione dei portafogli di attività dei due gruppi, in piena coerenza con le linee strategiche di sviluppo approvate dai Consigli di Amministrazione di Hera S.p.a. e Ascopiave S.p.a. e comunicate agli investitori.

In particolare, l'accordo nell'area commercializzazione clienti gas e energia elettrica prevede la creazione di un unico operatore per le rispettive attività commerciali nelle regioni del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia, attraverso EstEnergy S.p.a., già oggi società controllata congiuntamente da Ascopiave S.p.a. e Hera Comm S.r.l., veicolo commerciale del Gruppo Hera. EstEnergy S.p.a, vedrà un sostanziale allargamento delle attività nel territorio indicato, andando a ricomprendere il business commerciale del Gruppo Ascopiave relativo alle società controllate Ascotrade S.p.a., Ascopiave Energie S.p.a., Blue Meta S.p.a. e alle joint venture Asm Set S.r.l. (49%), Etra Energia S.r.l. (51%) e Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione (30,94%) nonché la società Energia Base Trieste S.r.l. (92.000 contratti gestiti) e i clienti del Veneto e Friuli di Hera Comm (96.000 contratti gas e 68.000 contratti elettrici), dando così luogo a un operatore primario radicato nel territorio del Nord-Est con un portafoglio di oltre 795.000 contratti gas e 265.000 contratti elettrici totali al 31.12.2018 considerando anche le componenti pro-quota delle joint venture, per

un totale dunque di oltre 1 milione di contratti. La nuova realtà, che si realizzerà tramite EstEnergy, quando pienamente operativa, avrà un Ebitda consolidato pari a circa 69 m€ - su base 2018 escludendo il contributo delle società detenute con quote di minoranza. Il capitale sociale di EstEnergy sarà detenuto per il 52% dal Gruppo Hera e per il 48% da Ascopiave. Le parti hanno condiviso che l'equity value della nuova EstEnergy sia pari complessivamente a 864,5 m€ (797 m€ l'enterprise value corrispondente), con riferimento al 31.12.2018 e sia oggetto degli eventuali successivi aggiustamenti di prassi rispetto alla data del closing; questo valore per 601 m€ (543 m€ l'enterprise value) è riconducibile alle attività commerciali di provenienza Ascopiave e per 263 m€ è riconducibile alle attività di provenienza Hera Comm.

Al fine di regolare la futura governance verrà sottoscritto un Patto Parasociale che prevederà un Consiglio di Amministrazione della nuova EstEnergy composto da 5 membri – 3 nominati da Hera, a cui spetterà la nomina dell'Amministratore Delegato, e 2 da Ascopiave, a cui spetterà la nomina del Presidente, così come del Presidente del Collegio Sindacale -, le usuali clausole di tutela a favore di un socio di minoranza, nonché per il periodo di 7 anni un diritto di cessione, esercitabile annualmente, a favore di Ascopiave sino all'intera partecipazione detenuta in EstEnergy S.p.a. ed un diritto di acquisto a favore di Hera Comm in caso di partecipazione residua da parte di Ascopiave S.p.a. in EstEnergy S.p.a. inferiore o uguale al 5% del capitale della società. In particolare, l'opzione di vendita sulla quota di partecipazione di minoranza di EstEnergy potrà essere esercitata, in tutto o in parte, sino al settimo anno dal closing, e ad un prezzo di esercizio pari al maggiore tra (i) il fair market value della partecipazione calcolato alla data di esercizio e (ii) il valore della partecipazione rivalutato per un interesse annuale del 4% al netto della quota dei dividendi percepiti e in ogni caso non inferiore al valore della partecipazione stessa.

Inoltre, nell'ambito del riassetto complessivo nell'area commercializzazione clienti gas e energia elettrica, sarà interessata anche Amgas Blu, società commerciale integralmente detenuta da Ascopiave, attiva nella provincia di Foggia con circa 50.000 clienti, che verrà acquisita direttamente da Hera Comm a un prezzo pari a circa 44 m€, inclusivo della posizione finanziaria, e sempre riferito al 31 dicembre 2018.

Alla data del closing Ascopiave acquisirà una partecipazione di circa il 3,6% di Hera Comm al prezzo di 65 m€, conseguendo il diritto alla nomina di un consigliere di amministrazione all'interno del Consiglio di Amministrazione della società stessa. Anche per questa quota è previsto un meccanismo a favore di Ascopiave della cessione della partecipazione detenuta in Hera Comm, da esercitarsi nello stesso periodo di 7 anni.

Il riassetto delle attività della distribuzione gas prevede, invece, l'acquisto da parte di Ascopiave dal Gruppo Hera di un perimetro di concessioni ricomprendente 188.000 punti di riconsegna distribuiti in Veneto e Friuli-Venezia Giulia ad un valore di investimento pari a 171 m€ e un Ebitda pro forma di 15,9 m€, entrambi riferiti al 31.12.2018. Tramite tale operazione il Gruppo Ascopiave gestirà circa 775.000 utenti e oltre 12.000 Km di rete, diventando così il primo operatore del Triveneto per dimensioni e consolidando la sua posizione nel ranking nazionale.

Con questa operazione Ascopiave dà corso al piano di riposizionamento strategico, stringendo un accordo sulle aree commerciali con un primario attore e rafforzando la propria presenza nel core business della distribuzione gas.

Il Gruppo Hera, per parte sua, attraverso gli accordi con Ascopiave anticipa il raggiungimento dell'obiettivo dei 3 milioni di clienti nelle attività commerciali energy (3,2 milioni riferiti al 31 dicembre 2018) fissato nel piano industriale al 2022 e dà seguito al percorso di crescita in queste attività che negli ultimi 10 anni ha consentito al Gruppo di raddoppiare la propria base clienti energy, in un percorso fatto di crescita organica e M&A.

L'operazione, oltre alla definizione degli accordi finali entro il termine del 31 luglio 2019, sarà soggetta alle usuali condizioni previste per questo tipo di operazioni e a tutte le comunicazioni e approvazioni da parte delle autorità ed enti competenti, nonché, per quanto riguarda le sole partecipazioni interessate, al gradimento da parte degli altri soci nel caso delle partecipazioni detenute da Ascopiave S.p.a. nelle joint venture ASM Set S.r.l., Etra Energia S.r.l. e Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione. Le parti prevedono di arrivare a completare l'operazione entro il termine del 31 dicembre 2019.

Informativa sull'acquisto di azioni proprie

Ascopiave rende noto di aver acquistato sul mercato telematico azionario, nell'ambito dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea del 26 aprile 2018, nel periodo compreso tra il 01 aprile 2019 e il 30 giugno 2019 n. 1.992.997 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 3,596 euro, per un controvalore complessivo di 7.166.581,76 euro. A seguito degli acquisti effettuati, Ascopiave deteneva n. 13.720.606 azioni ordinarie, pari al 5,853% del capitale sociale.

Altri fatti di rilievo

Obblighi di efficienza e di risparmio energetico

Il Decreto Letta, all'articolo 16, comma 4, stabilisce che le imprese di distribuzione di gas naturale devono perseguire obiettivi di risparmio energetico e sviluppo di fonti rinnovabili.

La definizione degli obiettivi quantitativi nazionali e dei principi di valutazione dei risultati ottenuti è stata demandata al Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, che ha provveduto ad emanare il Decreto Ministeriale 20 luglio 2004.

Con il Decreto 21 dicembre 2007, il Ministero dello Sviluppo Economico ha rivisto e aggiornato il Decreto 20 luglio 2004 nei seguenti punti:

  • sono stati rivisti gli obiettivi per gli anni 2008 e 2009, alla luce dell'eccesso di offerta di titoli di efficienza energetica registratasi sul mercato;

  • sono stati definiti gli obiettivi per il triennio 2010-2012, tenuto conto del target di riduzione dei consumi energetici fissato dal piano d'azione al 2016, pari a 10,86 MTEP;

  • gli obblighi di efficienza e di risparmio energetico per ciascuno degli anni successivi al 2007 sono stati estesi ai distributori che, alla data del 31 dicembre di due anni antecedenti a ciascun anno d'obbligo, abbiano connessi alla propria rete di distribuzione più di 50.000 clienti finali.

Gli obiettivi di risparmio energetico (che valgono sia per i distributori di gas naturale che di energia elettrica) previsti dal Decreto 20 luglio 2004, integrato dal Decreto 21 dicembre 2007, sono pari a:

  • 0,10 Milioni di TEP per il 2005;
  • 0,20 Milioni di TEP per il 2006;
  • 0,40 Milioni di TEP per il 2007;
  • 1,00 Milioni di TEP per il 2008;
  • 1,40 Milioni di TEP per il 2009;
  • 1,90 Milioni di TEP per il 2010;
  • 2,20 Milioni di TEP per il 2011;
  • 2,50 Milioni di TEP per il 2012.

Il conseguimento di risparmi energetici viene attestato attraverso l'assegnazione di titoli di efficienza energetica, i c.d. Certificati Bianchi. Per adempiere agli obblighi previsti dal Decreto 20 luglio 2004, integrato dal Decreto 21 dicembre 2007, e vedersi così riconosciuti i Certificati Bianchi, i distributori possono:

  • realizzare interventi diretti a migliorare l'efficienza energetica delle tecnologie installate o delle relative modalità di utilizzo;
  • acquistare direttamente i Certificati Bianchi da terzi, mediante contrattazione bilaterale oppure tramite negoziazione in un apposito mercato istituito presso il Gestore del mercato elettrico (GME).

Con il Decreto del 28 dicembre 2012 sono stati definiti i nuovi obiettivi di risparmio di energia primaria annua nel periodo 2013-2016 per i distributori obbligati e in particolare:

  • 4,6 Mtep al 2013;
  • 6,2 Mtep al 2014;
  • 6,6 Mtep al 2015;
  • 7,6 Mtep al 2016;

Per i distributori di gas naturale la quota dei suddetti obblighi corrisponde ai seguenti certificati bianchi:

  • 3,04 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2014
  • 3,49 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2015
  • 4,28 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2016

Per gli anni 2013 e 2014 il soggetto obbligato ha dovuto consegnare una quota almeno superiore al 50% del suo obbligo annuale che deve compensare nel biennio successivo per non incorrere in sanzioni. Per gli anni 2015 e 2016 il

valore minimo è fissato nel 60% dell'obbligo di competenza sempre con la possibilità di compensare nel biennio successivo per non incorrere in sanzioni.

Inoltre il Decreto 28 dicembre 2012 ha dato attuazione a quanto previsto nel decreto 28/2011 per cui l'attività di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati ai progetti di efficienza energetica condotti nell'ambito del meccanismo dei certificati bianchi vengono trasferiti al GSE – Gestore dei Servizi Energetici.

Il Decreto ha anche ampliato ad altri soggetti diversi dalle imprese distributrici e dalle Energy Saving Company (le c.d. ESCO), la possibilità di presentare progetti ai fini dell'ottenimento di certificati bianchi.

Con il Decreto 11 gennaio 2017 (GU n. 78 del 3-4-2017) sono stati definiti gli obiettivi nazionali di risparmio energetico per i distributori obbligati nel periodo 2017-2020. In particolare per i distributori di gas naturale tali obiettivi sono quantificabili nel seguente numero di certificati bianchi:

  • 2,95 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2017
  • 3,08 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2018
  • 3,43 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2019
  • 3,92 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2020

Inoltre il decreto 11 gennaio 2017 definisce le nuove linee guida per la presentazione dei progetti di efficienza energetica rivedendo il vecchio meccanismo con l'eliminazione del coefficiente "tau", l'allungamento della vita utile dei progetti, l'eliminazione delle schede standardizzate.

Le società del Gruppo Ap Reti Gas S.p.A., Ap reti Gas Vicenza S.p.A. ed Unigas Distribuzione S.r.l., soggette agli obblighi definiti dai Decreti 20 luglio 2004, 21 dicembre 2007 e 28 dicembre 2012, sono tenute al rispetto degli obiettivi di risparmio energetico determinati annualmente dal GSE.

Il GSE ha il compito di verificare che ciascun distributore possegga i titoli di efficienza energetica corrispondenti all'obiettivo annuo assegnato (maggiorato di eventuali quote aggiuntive per compensazioni o aggiornato in seguito all'introduzione di nuovi obiettivi quantitativi nazionali) e di informare il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e il Gestore del Mercato Elettrico dei titoli ricevuti e degli esiti delle verifiche.

Qualora un distributore non raggiunga l'obiettivo stabilito, potrà essere destinatario di una sanzione amministrativa irrogata dall' Autorità per l'energia elettrica e il gas, in attuazione della Legge n. 481 del 14 novembre 1995 e alle indicazioni del decreto del 28 dicembre 2012.

Per quanto concerne l'approfondimento della tematica relativa all'efficienza energetica ed il risparmio energetico per le società del Gruppo, si rimanda al paragrafo relativo alla "Efficienza e risparmio energetico".

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto attiene le società di distribuzione del Gruppo, consolidate al 100%, obbligate al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico, hanno ricevuto comunicazione dal GSE della quantificazione dell'obiettivo stesso. Il numero di titoli di efficienza energetica da consegnare per l'obiettivo 2017 era pari a 85.274 certificati bianchi. Tale obbligo è stato conseguito per una percentuale pari all' 83% nell'esercizio 2018 ed il residuo nell'esercizio in corso. Gli obiettivi fissati per l'esercizio 2018 sono quantificati in 98.017 TEE. A fine novembre 2018 il Gruppo ha consegnato, nei limiti di legge previsti, una parte dei titoli dell'obiettivo 2018 (circa 32%), ed al 31 maggio 2019 ha provveduto alla consegna di un ulteriore 43,5% dell'obiettivo. L'obiettivo fissato per l'esercizio 2019 è quantificato in 110.043 TEE.

Per quanto attiene invece la società consolidata con il metodo del patrimonio netto, l'obiettivo del 2017 è stato quantificato dal GSE in 15.334 TEE consegnato per il 60% entro il 31 maggio 2018.

Con determina del 29 gennaio 2018 l'Autorità ha definito l'obiettivo della società per il 2018 quantificato in 16.103 TEE, di questi 3.406 TEE sono stati consegnati a fine novembre 2018. Nel mese di maggio la società ha consegnato ulteriori quantitativi di titoli raggiungendo il 62,6% dell'obiettivo 2018. L'obiettivo fissato per l'esercizio 2019 è quantificato in 17.578 TEE.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) e

  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas. La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.

Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 86 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

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In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;
  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;
  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;
  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;
  • Euro 5.268 migliaia per il 2014;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2015;
  • Euro 5.079 migliaia per il 2016;
  • Euro 5.190 migliaia per il 2017;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2018;
  • per complessivi Euro 45.753 migliaia.

Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti agli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92) un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014. Successivamente, nel biennio 2016-2017, ai comuni appartenenti all'ambito di Treviso 2 - Nord e ad alcuni comuni dell'ambito Treviso 1 - Sud si è fornito un aggiornamento al 31 dicembre 2015, applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.

Le stazioni appaltanti degli ambiti territoriali Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale hanno inviato ad ARERA le valorizzazioni dei rimborsi di alcuni comuni ai fini delle verifiche previste dalla normativa. L'Autorità ha esplicitato talune osservazioni (poi inoltrate dalle medesime stazioni appaltanti) rispetto alle quali AP Reti Gas ha proposto (e/o è in procinto di proporre) le proprie "contro-deduzioni".

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 30 giugno 2019 sono pendenti:

COMUNE DI COSTABISSARA:

Un Giudizio innanzi alla Corte d'Appello di Venezia, avviato dal Comune di Costabissara che, con atto notificato il 12 dicembre 2015, ha impugnato il Lodo Arbitrale del 25-26 maggio 2015, emesso all'esito del relativo procedimento. All'udienza del 19 maggio 2016, la Corte ha fissato l'udienza di precisazione delle conclusioni al 7 marzo 2019.

Il Collegio Arbitrale, con il Provvedimento anzidetto, ha condannato il Comune al pagamento della somma di Euro 3.473 migliaia, oltre ad interessi dalla data di deposito del Lodo.

L'intesa tra le Parti è stata raggiunta per l'importo complessivo di Euro 3.000 migliaia.

Con Delibera di CC n. 21 del 16 aprile 2019, il Comune ha approvato l'atto transattivo.

L'atto transattivo è stato stipulato in data 3 giugno 2019, mentre la Corte d'Appello di Venezia, con provvedimento del 18 luglio u.s. ha comunicato l'estinzione del Giudizio.

Il contenzioso con il Comune di Costabissara è pertanto, definitivamente, chiuso.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 30 giugno 2019 sono pendenti:

COMUNE DI SANTORSO:

Un Arbitrato avviato da Ascopiave per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2007 al nuovo gestore).

In data 20 aprile 2017, successivamente al deposito delle memorie conclusive e delle relative repliche, si è tenuta l'ultima udienza di discussione orale. All'esito della stessa, con Ordinanza del 2 maggio 2017, il Collegio ha rigettato la l'istanza di produzione documentale inerente alla RAB presentata dalla Società. Con Lodo definitivo del 18 luglio 2017, il Collegio ha condannato il Comune a versare ad Ascopiave la somma di Euro 1.346 migliaia più interessi (dalla pronuncia). Le spese complessive, compensate tra le Parti, sono state liquidate in circa Euro 221 migliaia.

Il Comune ha proposto appello. All'udienza innanzi alla Corte di Appello di Venezia, svoltasi il 9 gennaio 2019, la Corte ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusione al 27 maggio 2021.

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Sono in corso contatti per addivenire ad una soluzione transattiva.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI / CIVILI – RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 giugno 2019 sono pendenti:

COMUNE DI SOVIZZO:

Un Giudizio civile avviato dal Comune di Sovizzo, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 21 febbraio 2019. L'Ente richiede il pagamento di un canone concessorio, per Euro 65.000/anno a far data dal 1 gennaio 2013.

L'udienza di comparizione, inizialmente fissata al 19 giugno 2019 è stata rinviata al prossimo 10 settembre.

La Società, alla luce delle intese negoziali intercorse, contesta la pretesa comunale ed ha provveduto a costituirsi nei termini.

COMUNI DI BRUSIMPIANO E MARZIO

Due Giudizi amministrativi, pendenti al TAR Lombardia (Milano), avviati da AP Reti Gas S.p.A. per l'impugnazione delle delibere di CC, adottate dai due Comuni, comunicate alla Società e concernenti l'esercizio, ultra-tardivo, della facoltà negoziale assegnata ai Comuni medesimi nell'originario atto concessorio (ma con termine di esercizio fissato a 10 anni dall'inizio della concessione).

Da notizie acquisite successivamente, pare che tutti i Comuni limitrofi (cd Zona Valganna) abbiano adottato analoghe delibere (nonostante scadenze del termine decennale comprese tra il 1998 ed il 2001). Ove queste avessero ad essere trasmesse ad AP Reti Gas, la stessa provvederà analogamente all'impugnativa.

Allo stato si è in attesa della calendarizzazione.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 giugno 2019 sono pendenti:

LINEE GUIDA – DM 22 maggio 2014

Un Ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso (con atto del 16 gennaio 2017) da Ascopiave insieme ad altre imprese di distribuzione, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento della Sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016, con la quale il TAR Lazio ha respinto il Ricorso principale avverso il DM 22 magio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del VIR ed il Ricorso per motivi aggiunti avverso il DM 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011.

Relativamente al ricorso promosso da Ascopiave, l'udienza di merito è stata fissata per il 20 settembre 2018.

Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

Rispetto ad un analogo appello presentato da altre imprese di distribuzione, il Consiglio di Stato (C.d.S.) ha ritenuto di rimettere la questione (di legittimità della normativa primaria) all'esame della Corte di Giustizia Europea, con ciò palesando la non manifesta irrilevanza / infondatezza della stessa.

Anche a fronte della pronuncia anzidetta, i legali di Ascopiave hanno presentato "istanza di prelievo", con conseguente fissazione dell'udienza di discussione al 20 settembre 2018.

All'esito della stessa, come paventato ed in analogia con quanto fatto in precedenza, il C.d.S. ha rimesso la questione alla Corte di Giustizia Europea.

Con riguardo alla prima rimessione, la Corte di Giustizia ha sentenziato che il diritto europeo non osta alla disciplina nazionale impugnata, (ma) nel senso che il diritto medesimo non disciplina le (e dunque non è leso dalle) modalità di determinazione del valore di rimborso dei gestori uscenti. La Corte ha adottato la medesima decisione anche con riguardo alla rimessione conseguente al giudizio inizialmente proposto da Ascopiave (poi da AP Reti Gas).

L'udienza di "ri-assunzione" della causa avanti al CdS si è svolta il 18 luglio u.s. I legali di Ascopiave hanno ribadito la rilevanza della questione di costituzionalità della disciplina.

ARERA DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014 (ora 905/2017)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'ARERA, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

Le Delibere 310 e 414 sono state formalmente abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha

riproposto la medesima regolazione. Ascopiave, pertanto, unitamente alle altre aziende ricorrenti e ad AP Reti Gas (quale avente causa di Ascopiave e soggetto passivo della normativa), al fine di evitare la declaratoria di carenza di interesse, ha provveduto all'impugnazione, con motivi aggiunti, della Delibera 905/2017. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

IMPUGNAZIONE ATTI DI GARA PASUBIO GROUP S.P.A. (attuale AP Reti Gas Vicenza S.p.A.):

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da 2i Rete Gas S.p.A. nei confronti del Comune di Schio e di Ascopiave S.p.A. (notificato il 10 ottobre 2016), per l'annullamento, previa concessione di misure cautelari, dell'aggiudicazione provvisoria ad Ascopiave S.p.A., ovvero del bando e di tutti gli atti conseguenti, richiedendo pertanto l'aggiudicazione alla ricorrente, o in subordine la riedizione della gara.

Il TAR Veneto (udienza del 9 novembre 2016) ha respinto l'istanza cautelare di 2i Rete Gas S.p.A..

Quest'ultima ha quindi presentato appello al Consiglio di Stato (C.d.S.). Il Consigliere Delegato del C.d.S. ha respinto l'istanza per ottenere una misura cautelare monocratica, riservando la decisione al Collegio.

In data 2 febbraio 2017 si è tenuta l'udienza cautelare avanti al Consiglio di Stato. All'esito della stessa, il Collegio ha confermato l'Ordinanza cautelare n. 644/2016 del TAR Veneto, con ciò respingendo l'appello presentato da 2i Rete Gas, volto ad ottenere la sospensione dell'efficacia degli atti di gara in attesa della decisione di merito sul ricorso principale, rimessa allo stesso TAR Veneto.

In conseguenza, il 3 aprile 2017, Ascopiave S.p.A. ha stipulato il contratto di compravendita della quote societarie, con ciò divenendo socio unico di Pasubio Group S.p.A..

In data 8 maggio 2019 si è tenuta l'udienza di merito e si rimane in attesa della sentenza.

LINEE GUIDA ANAC SU ART. 177 D.LGS. 50/2016

Un Ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica, nonché con l'intervento, ad adiuvandum, di Utilitalia) per l'annullamento delle Linee Guida ANAC n. 11/2018, previste dall'art. 177 del D.Lgs. 50/2016.

L'art. 177 del D.Lgs. 50/2016 stabilisce che, dal 18 aprile 2018, i titolari di concessioni di importo pari o superiore a 150.000 euro, se individuati «senza gara», dovranno affidare una quota pari a l'80% dei propri contratti mediante procedure di evidenza pubblica, per il resto potendo ricorrere a società in house o a controllate/collegate.

L'ANAC è chiamata a vigilare secondo modalità fissate con proprie Linee Guida (n. 11/2018).

Dette Linee Guida – pur, formalmente, prive di efficacia vincolante sul punto – stabiliscono che il concessionario ha l'obbligo di mettere a gara (essendo da comprendersi nella percentuale del 80%) tutte le attività svolte nell'esercizio della concessione, comprese quelle realizzate direttamente con mezzi e risorse propri, con ciò traendo dalla norma un obbligo di esternalizzazione. La Commissione Speciale del Consiglio di Stato ha reputato corretta tale interpretazione, ma ha rilevato che, così inteso, l'art. 177 potrebbe essere incostituzionale.

Ove applicata in detti termini la norma avrebbe un impatto oltremodo significativo sia sulle scelte imprenditoriali, sia sui livelli occupazionali delle Società titolari di rapporti concessori con affidi senza gara (peraltro, perfettamente leciti al momento della loro assegnazione).

L'art. 177, così interpretato, pertanto, pare illegittimo sia con riguardo ai principi costituzionali (es. libera iniziativa economica ex art. 42 Cost.), sia rispetto al "divieto di aggravio" sancito dal diritto comunitario.

In detto contesto, AP Reti Gas S.p.A., quale principale società di distribuzione del Gruppo, ha dato corso all'impugnativa delle Linee Guida citate, sollevando altresì questione di legittimità costituzionale e comunitaria nei riguardi della norma primaria.

Ad aggravare la tematica, il 2 novembre 2018, ANAC, a fronte di una mera raccolta dati riferita a tutte le concessioni esistenti in qualsiasi settore, ha adottato una segnalazione a Governo e Parlamento sullo stato delle concessioni (soffermandosi in particolare sul settore del gas) nella quale rileva che non sarebbero conformi all'attuale disciplina vigente. A mero titolo prudenziale si è provveduto all'integrazione del Ricorso, con motivi aggiunti concernenti la Segnalazione anzidetta.

L'udienza di discussione si è tenuta il 22 maggio 2019.

Il TAR, in linea con le precedenti pronunce relative ai giudizi proposti da altri operatori, con Sentenza n. 9326, pubblicata il 15 luglio u.s., ha dichiarato inammissibile il ricorso di AP reti Gas per mancanza di lesività degli atti impugnati.

Il punto "positivo" della pronuncia riguarda la "dequalificazione" delle Linee Guida n. 11 operata dal TAR. I Giudici, infatti, hanno ritenuto le medesime LG alla stregua di atti meramente interpretativi, per quanto riguarda la Parte I,

ed atti non immediatamente lesivi, per quanto concerne la Parte II.

In particolare, la Parte I non sarebbe idonea ad individuare i soggetti obbligati ad applicare l'art. 177 e/o l'ambito e le modalità di applicazione dell'art. 177, ma avrebbe solo una "funzione ricognitiva di princìpi di carattere generale e di ausilio interpretativo alle amministrazioni cui sono rivolte …".

La Parte II, invece, pur autoqualificatasi come "vincolante", non presenterebbe carattere immediatamente lesivo perché "… gli operatori economici che ritengano di non doversi adeguare alle indicazioni ivi contenute in ragione della peculiarità del rapporto concessorio non incorrono immediatamente nella sanzione".

Deve aggiungersi che il D.L. n. 32/2019, convertito in Legge n. 55/2019, ha prorogato il termine di cui al comma 2 dell'art. 177 che ora recita: "Le concessioni di cui al comma 1 già in essere si adeguano alle predette disposizioni entro il 31 dicembre 2020".

Sono in corso le valutazioni per l'eventuale proposizione dell'appello (termine ultimo al 15 novembre p.v.).

BANDO GARA ATEM VI3

Con ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, notificato il 16 gennaio 2019 e promosso da AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti gas Vicenza S.p.A., è stato chiesto l'annullamento del Bando di gara pubblicato in GURI il 17 dicembre 2018.

Trattasi essenzialmente di un'impugnativa prudenziale, volta ad evitare futuri rischi di decadenza rispetto all'attuale contenuto del Bando, carente in molteplici essenziali aspetti.

Il TAR Veneto, in stretto adempimento della disciplina speciale ed acceleratoria dei termini per i procedimenti relativi alle impugnative su appalti e concessioni, ha fissato autonomamente l'udienza di discussione svoltasi l'8 maggio 2019. Con Sentenza n. 667/2019 del 03.06.2019, il TAR ha dichiarato l'inammissibilità del ricorso (a spese compensate), sul presupposto che i contenuti degli atti di gara, per quanto concerne anche i valori di rimborso, "non sono al momento vincolanti", mentre nei successivi atti di gara la Stazione Appaltante dovrà tenere conto "degli specifici interessi dei gestori uscenti ad una corretta ed esaustiva determinazione ed indicazione dei valori di rimborso ad essi spettanti, predeterminati in contraddittorio con le parti coinvolte".

La pronuncia è da ritenersi comunque positiva, consentendo di superare definitivamente l'oggettiva preoccupazione che la procedura potesse cristallizzarsi e proseguire sulla base di valori non corretti. Ove le criticità censurate avessero a permanere anche nell'ambito della richiesta di presentazione offerta, le Società avranno titolo per provvedere all'impugnativa. E' pertanto da escludersi l'esigenza di ricorso in appello.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 giugno 2019 sono pendenti:

ASCOPIAVE – CORPO B:

Al fine di ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B" (facente parte della sede di Pieve di Soligo), Ascopiave S.p.A., successivamente ad un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, ha promosso un giudizio c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) nei confronti di: Bandiera Architetti S.r.l. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.r.l. (Appaltatore).

La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU in sede di accertamento tecnico preventivo) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza).

Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU. Il "nuovo" CTU ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, fallito essenzialmente perché non vi era accordo sulla ripartizione della somma tra i convenuti.

Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando lo Studio di progettazione (F.lli Bandiera), la relativa compagnia assicuratrice (Groupama Assicurazioni) e l'impresa esecutrice (Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali) al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.

La direzione lavori (con la relativa compagnia assicuratrice, Unipol Sai) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.

Con due distinti atti, Groupama Assicurazioni e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali hanno notificato il ricorso in appello avverso la Sentenza di primo grado.

Ascopiave S.p.A. ha provveduto alla costituzione in giudizio nei termini di legge.

Con Provvedimento del 07 giugno 2018 la Corte di Appello (C.d.A.) ha parzialmente accolto la richiesta di sospensiva, limitando la provvisoria esecutività della Sentenza di primo grado all'importo di Euro 150 migliaia, rispetto al quale Ascopiave S.p.A. è legittimata alla prosecuzione dell'azione esecutiva.

I tentativi di recupero forzoso della somma anzidetta, ad oggi espletati, hanno tuttavia avuto esito negativo. All'udienza del 28 giugno 2018, la C.d.A. ha sancito la riunione dei ricorsi.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

AP Reti Gas S.p.A. (come le altre imprese di distribuzione del Gruppo), in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agisce, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c. al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze (con misuratore in proprietà privata) servite in regime i Servizio di Default (SDD) morosità.

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).

Allo scopo (ed onde adempiere fedelmente alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del SDD.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito, l'avvio delle azioni legali, normalmente nella forma del ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c.

Identica procedura è stata adottata anche dalle altre società di distribuzione del Gruppo (AP Reti Gas Rovigo S.R.L., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. ed Unigas Distribuzione S.R.L.).

Attualmente, per Ascopiave / AP Reti sono in corso:

in corso (trasmesse allo Studio legale in attesa di deposito) n. 3 pratiche;

depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio) n. - pratiche;

in fase di esecuzione forzata n. 3 pratiche;

in fase di avvio (prossima redazione del ricorso ed invio allo Studio) n. 2 pratiche;

sospese (a vario titolo) n. 3 pratiche;

terminate (in diverse fasi) n. 217 pratiche.

La numerosità annua delle pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale, per tutte le società del gruppo (comprendendosi Unigas Distribuzione S.r.l.), è stimabile approssimativamente tra 30 e 50 azioni (la procedura e le conseguenti attività intraprese nella fase pre-giudiziale hanno consentito una sensibile riduzione delle azioni legali, rispetto all'entità inizialmente prevista).

Al 30 giugno 2019, i costi legali complessivi (compresi i connessi oneri fiscali), riferiti alle pratiche Ascopiave S.p.A. / AP Reti Gas S.p.A. trasmesse allo Studio legale, sono pari a circa Euro 200 migliaia. Per le altre società i medesimi costi ammontano approssimativamente ad Euro 120 migliaia (comprendendosi quelli propri di Unigas Distribuzione S.r.l., ora confluita in Edigas E.D.G. S.r.l.).

ARERA DELIBERE 670/2017/R/GAS e 782/2017/R/GAS

In data 29 novembre 2017 Ascotrade S.p.A. ha proposto ricorso davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia per l'annullamento della Deliberazione 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017, "Disposizioni in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento con riferimento agli anni a partire dal 2013 e fino all'entrata in vigore della nuova disciplina del settlement gas" e della Deliberazione 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017 "Disposizioni per il completamento del quadro regolatorio in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento, con riferimento agli anni a partire dal 2013".

Nel corso del mese di novembre 2018 sono pervenute da parte di alcuni shipper le fatture relative al settlement del periodo 2013-16. Ascotrade S.p.A. ha conseguentemente proposto domanda cautelare al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia per l'annullamento della Deliberazione 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017, "Disposizioni in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento con riferimento agli anni a partire dal 2013 e fino all'entrata in vigore della nuova disciplina del settlement gas" e della Deliberazione 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017 "Disposizioni per il completamento del quadro regolatorio in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento, con riferimento agli anni a partire dal 2013".

Con Ordinanza n. 1771/2018 del 20 dicembre 2018 il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia ha respinto la domanda cautelare presentata da Ascotrade S.p.A..

Ascotrade S.p.A. in data 6 febbraio 2019 ha proposto appello cautelare avverso a tale Ordinanza al fine di ottenere l'appropriata tutela avanti il Consiglio di Stato.

In data 28 marzo 2019 il Consiglio di Stato ha respinto la domanda cautelare presentata da Ascotrade S.p.A. L'udienza di merito è stata fissata il 10 dicembre 2019. Conseguentemente il Gruppo ha deciso di procedere al pagamento con riserva degli importi fatturati dai fornitori in attesa dell'udienza. Il pagamento non costituisce in alcun modo acquiescenza e/o rinuncia alla tutela dei diritti e pretese delle società del Gruppo, ivi incluso il diritto di agire per la restituzione del pagamento effettuato, anche all'esito del sopra richiamato contenzioso.

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

Per quanto riguarda gli altri contenziosi in essere con l'agenzia delle entrate si segnala che risultano in corso alcuni ricorsi presso le commissioni tributarie provinciali relative al silenzio diniego / diniego espresso delle istanze di rimborso della Robin Tax (addizionale Ires).

Le società coinvolte nei suddetti contenziosi sono le seguenti: Amgas Blu, Ascopiave, Ascotrade, Ap Reti Gas Rovigo, Asm Set, Blue Meta, Edigas Esercizio Distribuzione gas, Ascopiave Energie (Ex. Pasubio Servizi), Unigas Distribuzione, Asco Energy (Ex. Veritas Energia).

Le predette società facenti parte del gruppo Ascopiave a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta. A seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata. Avverso il silenzio rifiuto ovvero il diniego espresso sono stati così presentati i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista. Dal punto di vista del possibile esito dei ricorsi la situazione è alquanto aleatoria considerato anche il fatto che in caso di accoglimento si genererebbe per l'amministrazione finanziaria un enorme peso finanziario a livello nazionale. Per quanto riguarda i tempi della definizione del contenzioso essi non sono stimabili anche perché sono stati assegnati a diverse commissioni tributarie le quali hanno diverse tempistiche. Attualmente sono stati discussi i soli ricorsi relativi alle società Ascopiave Energie S.p.A., Unigas Distribuzione S.r.l., Ascopiave S.p.A., Edigas Distribuzione Gas S.p.A., Blue Meta S.p.A. e la società incorporata Edigas Due S.p.A., per alcune mentre per altre società si attende ancora la fissazione delle udienze di merito.

Con riferimento all'esito dei contenziosi in essere l'esito del primo grado di giudizio è stato favorevole per l'Agenzia delle Entrate e le società hanno deciso di presentare appello contro la sentenza della commissione tributaria provinciale.

Ambiti territoriali

Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito.

In particolare:

    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito (c.d. Decreti Ambiti);
    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale);
    1. con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 è stato approvato il regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas (c.d. Decreto Criteri).

L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.

La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'ARERA, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.

In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazioni dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.

Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli

accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.

In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.

Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.

Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località.

L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.

Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.

Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.

La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida.

In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Tra le modifiche più significative si segnalano:

    1. le disposizioni concernenti la valorizzazione del rimborso degli impianti da applicarsi nel caso di insussistenza di specifici accordi tra le parti intervenuti prima dell'entrata in vigore del decreto n. 226/2011, che riprendono in larga parte quanto già previsto dalle "Linee Guida".
    1. l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli enti locali, soglia elevata dal precedente 5% della quota parte del vincolo dei ricavi tariffari a copertura dei costi di capitale di località, all'attuale 10%;
    1. la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici relativi agli investimenti di efficienza energetica di offerta, concernenti la valorizzazione degli importi da riconoscere agli enti locali ed il riconoscimento della copertura dei costi al gestore che realizza gli interventi e matura i connessi titoli di efficienza energetica.

Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.

La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti.

Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.

La legge 4 agosto 2017 n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità riguardanti il settore della distribuzione del gas naturale.

In particolare, l'articolo 1, comma 93, modifica le disposizioni dell'articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 164/00, esentando gli Enti locali dall'obbligo di invio delle valutazioni di dettaglio all'Autorità qualora sussistano congiuntamente tutti i seguenti presupposti:

  • l'Ente locale concedente possa certificare anche tramite un idoneo soggetto terzo che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee guida 7 aprile 2014;
  • lo scostamento VIR-RAB aggregato d'ambito non superi l'8 per cento;
  • lo scostamento VIR-RAB del singolo Comune non superi il 20 per cento;

L'articolo 1, comma 93 prevede che, nel caso di valore delle immobilizzazioni nette disallineate rispetto alle medie di settore secondo le definizioni dell'Autorità, il valore delle immobilizzazioni nette rilevante ai fini del calcolo dello scostamento sia determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti dall'Autorità (si veda, a oggi, l'articolo 23, comma 1, della RTDG);

L'articolo 1, comma 94 prevede infine che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, applicabili nei casi in cui tali bandi siano stati redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che in ogni caso, la documentazione di gara non possa discostarsi dai punteggi massimi previsti per i criteri e i sub-criteri di gara dagli articoli 13, 14 e 15 del citato decreto 226/11, l se non nei limiti posti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni sub-criteri.

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge n. 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo di Belluno, dopo avere seguito l'iter previsto dalla normativa, ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio nel dicembre 2016. Nel settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha partecipato alla gara, presentando la propria offerta.

Gli atti di gara sono stati oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante alla gara. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. Contro la decisione il ricorrente ha proposto appello al Consiglio di Stato, presentando istanza di sospensiva del provvedimento di primo grado. Il Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata il 22 gennaio 2019, ha respinto l'appello.

Nel mese di dicembre 2018 il Comune di Schio, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo Vicenza 3 – Valli Astico Leogra e Timonchio ha emanato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas. Il Gruppo Ascopiave gestisce attualmente il servizio in 28 comuni dell'Ambito, per un totale di circa 80.000 utenze. Le società del Gruppo, AP Reti Gas S.p.A. AP Reti Gas Vicenza S.p.A., titolari di concessioni nell'Ambito, hanno impugnato il bando per irregolarità, presentando ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto. In data 8 maggio 2019 si è tenuta l'udienza di merito, ad oggi non vi sono tuttavia ulteriori evidenze.

Distribuzione dividendi

In data 23 aprile 2019, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi ordinari per Euro 0,125 per azione e straordinari per Euro 0,2133 per azione con stacco della cedola in data 6 maggio 2019, record date il 7 maggio 2019 e pagamento il giorno 8 maggio 2019.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 30 giugno 2019 possiede azioni proprie per un valore pari ad Euro 24.147 migliaia (Euro 16.981 migliaia al 31 dicembre 2018), che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Si segnala che Ascopiave S.p.A. ha dato corso all'acquisto di azione proprie sul mercato telematico azionario a decorrere dal 1° aprile 2019. Alla data del 30 giugno 2019 Ascopiave S.p.A. deteneva n. 13.720.606 azioni proprie, pari al 5,853%, per il controvalore sopra indicato.

Si precisa che nel corso della prima settimana di luglio 2019 si è proceduto con l'assegnazione di n. 7.149.505 azioni proprie alla società Anita S.r.l. nell'ambito dell'operazione di fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A. il cui perfezionamento è stato comunicato al mercato in data 25 giugno 2019.

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Alla data del 27 luglio 2019 Ascopiave S.p.A. detiene n. 7.622.104 pari al 3,252%.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2019 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio, nello svolgimento delle attività propedeutiche alle gare, oltre che nell'eventuale partecipazione alle gare che verranno bandite per l'aggiudicazione degli Ambiti Territoriali Minimi di interesse per il Gruppo. La grande maggioranza dei comuni attualmente gestiti dal Gruppo appartiene ad Ambiti per i quali sono previsti dei termini massimi di pubblicazione del bando di gara ad oggi scaduti. Nel caso in cui le stazioni appaltanti pubblicassero i bandi nel corso del 2019, dati i termini necessari per la presentazione delle offerte, la loro valutazione ed aggiudicazione, si ritiene ragionevole che gli eventuali passaggi di gestione agli eventuali nuovi operatori aggiudicatari potranno concludersi solo successivamente al termine dell'esercizio 2019.

Il perimetro di attività del Gruppo non dovrebbe subire dei mutamenti rispetto alla situazione attuale, anche nell'ipotesi di una eventuale aggiudicazione della gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale dell'ATEM di Belluno, qualora l'esito pervenisse nel corso dell'anno. Si ritiene infatti che il passaggio in gestione degli impianti dai precedenti gestori richieda un congruo periodo di tempo e che possa pertanto concludersi, secondo stime ragionevoli, dopo il 31 dicembre 2019.

Per quanto concerne i risultati economici si segnala come la regolazione tariffaria per l'esercizio 2019 sia compiutamente definita e dovrebbe assicurare dei ricavi sostanzialmente in linea con quelli dell'esercizio 2018.

Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica è presumibile che il margine economico conseguibile nell'esercizio 2019 risulti in diminuzione rispetto a quello conseguito negli esercizi 2017 e 2018, per effetto delle modifiche regolamentari entrate in vigore nel terzo trimestre dell'esercizio 2018. Tali modifiche hanno significativamente modificato il prezzo dei titoli di efficienza energetica nonché il valore massimo del contributo erogato.

Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas, in ipotesi di condizioni climatiche normali, ed al netto degli effetti positivi non ricorrenti derivanti dal riconoscimento degli importi correlati alla revisione del coefficiente k, i margini commerciali potrebbero risultare in diminuzione rispetto a quelli dell'esercizio 2018 nonostante il venir meno degli effetti economici non ricorrenti, complessivamente negativi, dovuti all'applicazione della regolazione sul settlement del gas per gli anni 2013-2017 rilevati nell'esercizio 2018 in ragione della pressione competitiva sul mercato retail e del possibile incremento del costo di approvvigionamento del gas per il prossimo anno termico (con decorrenza dal 1° ottobre 2019). Il Gruppo è altresì esposto agli effetti economici positivi o negativi derivanti dagli effetti correlati alla regolamentazione sul settlement del gas per l'esercizio 2018.

Per quanto concerne l'attività di vendita dell'energia elettrica, l'esercizio 2019 potrebbe riportare dei risultati in linea con il 2018.

I risultati potranno naturalmente essere condizionati, oltre che da eventuali nuovi provvedimenti tariffari da parte dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – che non sono ad oggi preventivabili – anche dall'evoluzione dello scenario competitivo più generale e dalla strategia di approvvigionamento del Gruppo.

Si ritiene di precisare che i risultati effettivi del 2019 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: l'evoluzione della domanda, dell'offerta e dei prezzi del gas e dell'energia elettrica, le performance operative effettive, le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento. Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando la rilevante numerosità della clientela e la scarsa rischiosità fisiologica rilevata nel servizio di somministrazione del gas e dell'energia elettrica. A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che in questa fase dell'anno risulta pari a circa il 3,5% (9,6% al 30 giugno 2018) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

I principali impegni di pagamento aperti al 30 giugno 2019 sono associati ai contratti di fornitura del gas naturale.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 30 giugno 2019 il Gruppo Ascopiave detiene 228 concessioni (230 al 31 dicembre 2018; la variazione del numero di concessioni gestite è correlata all'accorpamento di alcuni comuni) di distribuzione di gas naturale. In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011, come successivamente modificate. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni attualmente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni

riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

Evoluzione sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale

Con il DCO 590/2017 del 3 agosto 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha illustrato gli orientamenti finali in merito alle possibili modifiche ed integrazioni alla regolazione vigente in materia di Settlement, indirizzati a semplificare la disciplina e a superare alcune criticità emerse.

Con la Delibera 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017 e 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha approvato le prime disposizioni in tema di Settlement gas con specifico riferimento alla metodologia da utilizzare per la determinazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento per il periodo pregresso, a partire dall'anno 2013 e fino all'avvio della nuova disciplina. Al fine di determinare le quantità di gas naturale competenti alle diverse società di vendita, la nuova disciplina prevede l'applicazione degli stessi algoritmi già utilizzati in sede di prima allocazione con chiusura della cabina.

Il differenziale dei quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati dagli utenti finali collegati alla stessa, determina il quantitativo dei metri cubi di materia prima oggetto di conguaglio economico tra Utente del Bilanciamento (Shipper) e Responsabile del Bilanciamento (Snam Rete Gas).

In data 18 giugno 2018 sono stati resi disponibili da Snam Rete Gas i dati relativi alle sessioni di aggiustamento per gli anni 2013-2016 in via non definitiva e successivamente in data 07 settembre 2018 in via definitiva. I dati ricevuti hanno permesso agli amministratori di eseguire delle valutazioni di stima in merito agli effetti economici dei maggiori volumi attribuiti a termine del processo. Le valutazioni di stima sono state eseguite considerando le diverse tipologie di conguaglio volumetrico comunicate da Snam Rete Gas in coerenza con l'evoluzione del quadro regolamentare. La ricezione dei dati volumetrici da parte di Snam ha permesso inoltre di eseguire la prima stima dell'impatto economico dei provvedimenti deliberativi dell'ARERA 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas che introducevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione del delta in-output al netto di una franchigia pari allo 0,4%. La comunicazione delle sessioni di aggiustamento per gli esercizi 2013-2016 ha permesso di definire il dato volumetrico dell'immesso (input) utile ad individuare la differenza fra i volumi immessi nella rete di distribuzione locale e i volumi prelevati dai consumatori finali. Considerando i dati volumetrici aggiornati dal Responsabile del Bilanciamento in materia inoutput, gli amministratori hanno proceduto alla valorizzazione degli stessi.

Nel corso del mese di novembre sono stati resi disponibili da Snam Rete Gas le nuove allocazioni volumetriche nonché il delta in output relative all'esercizio 2017. I dati ricevuti hanno permesso di eseguire le valutazioni di stima in merito ai conguagli economici correlati ai differenziali volumetrici derivanti dalle sessioni di aggiustamento nonché gli effetti economici correlati al delta in-output.

L'effetto complessivo degli aggiornamenti volumetrici ricevuti sino all'esercizio 2016 a seguito dell'esecuzione delle sessioni di aggiustamento pluriennale è conseguentemente negativo per Euro 2.504 migliaia, mentre per l'esercizio 2017 è risultato negativo di 1.040 migliaia. Tali effetti, di un ammontate complessivo pari ad Euro 3.544 migliaia, sono stati integralmente rilevati nell'esercizio 2018.

Nel corso del mese di maggio del corrente esercizio Snam Rete Gas ha eseguito la sessione di aggiustamento pluriennale per gli esercizi 2014-2017 in via non definitiva (si segnala che le allocazioni dell'esercizio 2013, ed i rispettivi differenziali in-output, sono ad oggi definitivi e non saranno oggetto di ulteriori aggiustamenti come da regolamentazione vigente). I dati ricevuti hanno permesso di eseguire le valutazioni di stima in merito ai conguagli economici correlati ai differenziali volumetrici derivanti dalle sessioni di aggiustamento nonché gli effetti economici correlati al delta in-output. Il segmento vendita del Gruppo ha stimato i conguagli economici dei costi di acquisto correlati ai maggiori quantitativi di gas prelevati pari ad Euro 27,0 migliaia. Considerando i dati volumetrici aggiornati dal Responsabile del Bilanciamento in materia in- output, i conguagli economici dei costi di acquisto sono stimati pari ad Euro -2.120 migliaia. L'effetto complessivo degli aggiornamenti volumetrici ricevuti per il quadriennio in esame è risultato positivo per Euro 2.093 migliaia.

I differenziali volumetrici dell'esercizio 2018, che saranno resi noti nel corso del secondo semestre dell'esercizio 2019 e non sono stimabili alla data di chiusura della presente relazione, saranno iscritti nell'esercizio in corso determinando una variazione negativa o positiva di pari importo sui margini della società.

Il Gruppo, rispetto alla seconda componente di impatto economico sopra spiegata (in-output) ha intrapreso attività legali di rimedio come meglio spiegate nel paragrafo contenziosi di questa Relazione.

Ricerca e sviluppo

Sistemi informativi

Nel corso del primo semestre 2019 è stato completato il progetto d'implementazione del nuovo software gestionale per il supporto ai principali processi delle società di Distribuzione Gas del Gruppo, software che era stato selezionato tramite la gara indetta nel secondo semestre 2018. Il progetto, uno dei più importanti degli ultimi anni per le società di Distribuzione Gas del Gruppo, ha visto il go live di tutte le società al primo luglio, con il contemporaneo progetto di aggregazione sul medesimo software gestionale della società Unigas (in seguito al conferimento delle sue attività operative in Edigas).

Come parte integrante del progetto di rinnovamento del software gestionale delle società di Distribuzione, è stata rinnovata anche l'architettura hardware sia in termini di un nuovo storage, interamente su tecnologia SSD, che di nuova capacità di calcolo. E' inoltre continuata la realizzazione del progetto di rinnovamento del processo di gestione lavori delle società di Distribuzione, prevedendo la modifica dei processi di preventivazione, affidamento, rendicontazione dei lavori ed eventuale creazione dei nuovi cespiti, intesi come nuove realizzazioni e manutenzioni straordinarie delle reti del gas. Questo progetto ha per obiettivo l'implementazione di soluzioni applicative in grado di automatizzare e rendere più efficace ed efficiente l'intera gestione delle attività.

Nel corso dell'anno sono inoltre proseguite le attività per permettere gli adeguamenti e le modifiche agli attuali sistemi necessarie per rispondere agli aggiornamenti normativi ed alle esigenze di miglioramento dei processi interni.

A supporto delle società di Vendita del Gruppo è stata ulteriormente sviluppata e completata, su infrastruttura SAP BPC, la suite di Energy Trading & Risk Management (ETRM) e gestione degli acquisti Gas ed EE, con interventi mirati all'aggiornamento funzionale in relazione ai mutati scenari di business – vedi ad esempio l'introduzione dei prezzi di trasferimento che regolano i rapporti tra il settore approvvigionamento e le vendite finali per il mercato gas. Inoltre è stato completato e messo in produzione il modulo per la gestione del primo margine del settore energia elettrica.

Assai importante è stato il progetto relativo alla gestione della fatturazione elettronica attiva, con il ricorso ad una piattaforma di comunicazione diretta con l'Agenzia delle Entrate (SDI), la predisposizione di tutti i messaggi XML completi di allegato PDF, l'invio degli stessi e la ricezione degli esiti, a loro volta integrati nella gestione applicativa di Geutweb. La comunicazione è supportata dalla piattaforma Invoice Manager che garantisce la gestione in autonomia della interconnessione con lo SDI tramite i servizi SDICoop sia per l'invio delle fatture attive che per il ricevimento di quelle passive, per le quali è stato ulteriormente implementato il progetto SILOS per vari ambiti di controllo automatico delle stesse fatture passive.

Significativo è stato anche il lavoro di supporto al personale delle vendite per il complesso lavoro di bonifica dei dati fiscali dei clienti.

Relativamente al CRM è stato dato supporto per iniziative importanti quali:

  • il progetto di collaborazione commerciale con Samsung;

  • la gestione dei portali di loyalty e dei concorsi;

  • lo sviluppo di un modulo per la gestione dei contratti on line denominato teleselling per la sottoscrizione di contratti, proposti dai collaboratori del call center, da parte dei clienti ;

  • la gestione delle conferme degli appuntamenti dei clienti via SMS.

Sempre per le società di Vendita del gruppo, sono in corso di sviluppo ulteriori flussi di comunicazione automatizzati via PDC con il SII per il gas e soprattutto per l'EE relativamente al ruolo di dispacciatore della società Ascopiave Energie.

Per quanto riguarda la parte di infrastrutture sono state rinnovate le piattaforme Hardware dedicate alle aziende di distribuzione, sia per la gestione dei contatori elettronici che per l'introduzione del nuovo software gestionale.

Inoltre è stata realizzata ed aggiudicata la gara per l'acquisto di nuove architetture SAN per il Gruppo Ascopiave, continuando a lavorare sulla sicurezza informatica implementando alcune azioni correttive emerse nel corso di precedenti progetti di Vulnerability Assessment, proseguito con il progetto di migrazione a Windows 10 e rinnovato il contratto Enterprise Agreement con Microsoft.

Risorse Umane

Al 30 giugno 2019 il Gruppo Ascopiave aveva in forza 672 dipendenti4 , ripartiti tra le diverse società come di seguito evidenziato:

Società consolidate integralmente 30.06.2019 30.06.2018 Variazione
Ascopiave S.p.A. 96 92 4
Ap Reti Gas S.p.A. 168 168 0
Ap Reti Gas Rovigo S.r.l. 18 18 0
Edigas Esercizio Distribuzione S.p.A. 25 27 -2
Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. 43 47 -4
Società consolidate integralmente 350 352 -2
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 30.06.2019 30.06.2018 Variazione
Unigas Distribuzione Gas S.r.l. 43 44 -1
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 43 44 -1
Società destinate alla vendita - Società consolidate integralmente 30.06.2019 30.06.2018 Variazione
Ascotrade S.p.A. 94 87 7
Ascopiave Energie S.p.A. 51 16 35
Etra Energia S.r.l. 6 6 0
Asco Energy S.p.A. 0 43 -43
Blue Meta S.p.A. 25 25 0
Amgas Blu S.r.l. 9 8 1
Società destinate alla vendita - Società consolidate integralmente 185 185 0
Società destinate alla vendita - Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 30.06.2019 30.06.2018 Variazione
Estenergy S.p.A. 83 79 4
ASM Set S.r.l. 11 11 0
Società destinate alla vendita - Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 94 90 4
Totale di Gruppo 672 671 1

Rispetto al 30 giugno 2018 l'organico del Gruppo Ascopiave è cresciuto complessivamente di 1 unità.

Nelle società consolidate integralmente il personale si è ridotto di due risorse, principalmente per le cessazioni avvenute in Ap Reti Gas Vicenza S.p.A., mentre in Unigas Distribuzione Gas S.r.l., società consolidata con il metodo del patrimonio netto, il personale è diminuito di una unità.

Alla data del 30 giugno 2019, le società destinate alla vendita integralmente consolidate, non hanno subito alcuna variazione di organico rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, mentre le società destinate alla vendita consolidate con il metodo del patrimonio netto, sono cresciute di 4 persone per l'assunzione di nuove risorse in Estenergy S.p.A..

Si segnala inoltre che nel corso del quarto trimestre dell'esercizio 2018, a seguito della scissione parziale che ha interessato Asco Energy S.p.A. (ex Veritas Energia S.p.A.) e la società beneficiaria Ascopiave Energie S.p.A. (ex Pasubio Servizi S.r.l.), i rapporti di lavoro in essere sono stati trasferiti con i rami d'azienda.

4 I dati relativi alle società consolidate proporzionalmente, ovvero Estenergy (48,999%), ASM Set (49%) e Unigas Distribuzione (48,86%), sono rappresentati al 100%.

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dell'organico per qualifica:

Società consolidate integralmente 30.06.2019 30.06.2018 Variazione
Dirigenti 14 13 1
Impiegati 220 220 0
Operai 116 119 -3
Società consolidate integralmente 350 352 -2
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 30.06.2019 30.06.2018 Variazione
Dirigenti 1 1 0
Impiegati 26 26 0
Operai 16 17 -1
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 43 44 -1
Società destinate alla vendita - Società consolidate integralmente 30.06.2019 30.06.2018 Variazione
Dirigenti 4 4 0
Impiegati 181 181 0
Operai 0 0 0
Società destinate alla vendita - Società consolidate integralmente 185 185 0
Società destinate alla vendita - Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 30.06.2019 30.06.2018 Variazione
Dirigenti 3 2 1
Impiegati 91 88 3
Operai 0 0 0
Società destinate alla vendita - Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 94 90 4
Totale di Gruppo 30.06.2019 30.06.2018 Variazione
Dirigenti 22 20 2
Impiegati 518 515 3
Operai 132 136 -4
Totale dipendenti di gruppo 672 671 1

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. La stagionalità dell'attività svolta influenza anche l'andamento della posizione finanziaria netta del Gruppo, in quanto i cicli di fatturazione attiva e passiva non sono tra loro allineati e dipendono anch'essi dall'andamento dei volumi di gas venduti e acquistati in corso d'anno. Pertanto, i dati e le informazioni contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Elenco sedi della società

Sedi in proprietà

Società Destinazione d'uso Provincia Comune Indirizzo
AP RETI GAS VICENZA SPA Sede Operativa AP RETI GAS VICENZA SPA Vicenza Schio Via Cementi, 37
ASCO ENERGY SPA Impianto Tecnico ASCO ENERGY SPA di Dolo Venezia Dolo Via Cà Tron
ASCO ENERGY SPA Impianto Tecnico ASCO ENERGY SPA di Mira Venezia Mira Via Papa Giovanni XXIII
ASCO ENERGY SPA Impianto Tecnico ASCO ENERGY SPA di MiranoVenezia Mirano Via del Minatore
ASCO ENERGY SPA Impianto Tecnico ASCO ENERGY SPA di MiranoVenezia Mirano Via Vittoria
ASCO ENERGY SPA Impianto Tecnico ASCO ENERGY SPA di MiranoVenezia Mirano Via Antonio Gramsci
ASCOPIAVE SPA Sede Operativa di Castel San Giovanni Piacenza Castel San Giovanni Via Borgonovo, 44/A
ASCOPIAVE SPA Sede Operativa di Cordovado - Capannone Pordenone Cordovado Via Teglio
ASCOPIAVE SPA Sede Rapprentanza ASCOPIAVE Ufficio di Milano Milano Milano Via Turati, 6
ASCOPIAVE SPA Sede Rappresentanza ASCOPIAVE Ufficio di Milano Milano Milano Via Turati, 8
ASCOPIAVE SPA Sede GRUPPO ASCOPIAVE di Pieve di soligo Treviso Pieve di Soligo Via Verizzo, 1030
ASCOPIAVE SPA Sede Operativa ASCOTLC San Vendemiano Treviso San Vendemiano Via Friuli
ASCOPIAVE SPA Sede Operativa AP RETI GAS di Sandrigo Vicenza Sandrigo Viale Galileo Galilei, 25-27
ASCOPIAVE SPA Sede Operativa AP RETI GAS di Treviso Treviso Treviso Piazza delle Istituzioni, 34/A
EDIGAS DG SPA Capannone in proprietà EDIGAS di Salussola Biella Salussola Via Stazione, 38

Sedi in locazione

Sede Operativa AMGAS BLU
Foggia
Foggia
Viale Manfredi
AMGAS BLU SPA
AMGAS BLU SPA
Sportello AMGAS BLU SRL
Foggia
Lucera
Via Porta Foggia, 72
AP RETI GAS SPA
Sede Operativa AP RETI GAS
Treviso
Castelfranco V.to
Via della Cooperazione, 8
AP RETI GAS SPA
Sede Operativa AP RETI GAS
Varese
Marchirolo
Via Cavalier Busetti, 7H
AP RETI ROVIGO SRL
Sede Operativa AP RETI GAS ROVIGO
Rovigo
Rovigo
Viale della Tecnica, 7
ASCOPIAVE ENERGIE SPA
Sportello ASCOPIAVE ENERGIE
Venezia
Marcon
Via Mattei, 99
ASCOPIAVE ENERGIE SPA
Sportello ASCOPIAVE ENERGIE
Venezia
Mirano
Via Macello, 6
ASCOPIAVE ENERGIE SPA
Sede Operativa ASCO ENERGY SPA
Venezia
Venezia-Mestre
Via Cappuccina, 36/38/40
ASCOTRADE SPA
Sportello ASCOTRADE
Padova
Camposampiero
Piazza Castello n.37
ASCOTRADE SPA
Sportello ASCOTRADE
Pavia
Casteggio
Via Anselmi, 33
ASCOTRADE SPA
Sportello ASCOTRADE
Piacenza
Castel San Giovanni
Corso Matteotti, 67
ASCOTRADE SPA
Parcheggio coperto ASCOTRADE
Treviso
Castelfranco V.to
Piazza Serenissima, 80
ASCOTRADE SPA
Sportello ASCOTRADE
Treviso
Castelfranco V.to
Piazza Serenissima, 34
ASCOTRADE SPA
Sportello ASCOTRADE
Treviso
Conegliano
Via S. Giuseppe, 38/A
ASCOTRADE SPA
Sportello ASCOTRADE
Varese
Lavena Ponte Tresa
Via Valle, 3
ASCOTRADE SPA
Sportello ASCOTRADE
Monza BrianzaLentate sul Seveso
Via Padova, 35
ASCOTRADE SPA
Sportello ASCOTRADE
Treviso
Oderzo
Via C.Battisti, 7/A
ASCOTRADE SPA
Sportello ASCOTRADE
Pordenone
Pordenone
Viale Michelangelo Grigoletti, 2
ASCOTRADE SPA
Sportello ASCOTRADE
Rovigo
Porto Viro
Piazza della Repubblica,14
ASCOTRADE SPA
Sportello ASCOTRADE
Venezia
Portogruaro
Viale Trieste, 31
ASCOTRADE SPA
Sportello ASCOTRADE
Vicenza
Vicenza
Corso SS. Felice e Fortunato, 203
BLUEMETA SPA
Sportello BLUEMETA
Savona
Albenga
Via Papa Giovanni XXIII, 160
BLUEMETA SPA
Sede Operativa BLUE META
Bergamo
Bergamo
Via Galimberti, 6
BLUEMETA SPA
Sportello BLUEMETA
Bergamo
Bergamo
Via Camozzi, 92
BLUEMETA SPA
Appartamento BLUEMETA
Treviso
Farra di Soligo
Via Cal della Madonna n°1/D
BLUEMETA SPA
Appartamento BLUEMETA
Treviso
Pieve di Soligo
Via Cal Bruna n°2/10
BLUEMETA SPA
Sportello BLUE META
Vercelli
Santhià
Corso Santo Ignazio, 25/A
EDIGAS SPA
Sede Operativa EDIGAS
Mantova
Marcaria
Viale Mons. Benedini, 28-30
EDIGAS SPA
Sede Operativa EDIGAS
Biella
Salussola
Via Stazione, 38
EDIGAS SPA
Sede operativa EDIGAS
Savona
Villanova di Albenga
Via Roma, 238
Società Destinazione d'uso Provincia Comune Indirizzo
Società Destinazione d'uso Provincia Comune Indirizzo
AP RETI VICENZA SPA Sportello distribuzione AP RETI VICENZA Vicenza Montecchio Maggiore Largo Boschetti, 19
AP RETI VICENZA SPA Sportello distribuzione AP RETI VICENZA Vicenza Thiene Piazza Cesare Battisti n°13
AP RETI VICENZA SPA Sportello distribuzione AP RETI VICENZA Vicenza Valdagno Galleria Dante n°12
ASM SET SRL Sportello ASM SET Rovigo Adria Via Arzeron, 22
ASM SET SRL Sportello ASM SET Rovigo Castelnovo Bariano Via Argine Po, 4939
ASM SET SRL Sportello ASM SET Rovigo Lendinara Via G.Garibaldi, 8
ASM SET SRL Sportello ASM SET Rovigo Rovigo Via Dante Alighieri, 4
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Belluno Agordo Via IV Novembre, 2
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Belluno Belluno Via Tiziano Vecellio, 27/29
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Belluno Feltre Via C. Rizarda, 21
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Belluno Pieve di Cadore Via degli Alpini, 28
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Treviso Montebelluna Via Schioavonesca Priula, 86
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Treviso Vittorio Veneto Viale Vittorio Emanuele II
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Padova Trebaseleghe Piazza P. di Piemonte
BLUEMETA SPA Sportello BLUE META Bergamo Albino Piazza Libertà, 1
BLUEMETA SPA Sportello BLUE META Bergamo Alzano Lombardo Via Mazzini, 69
BLUEMETA SPA Sportello BLUE META Bergamo Caravaggio Piazza Garibaldi, 9
BLUEMETA SPA Sportello BLUE META Bergamo Clusone Largo Locatelli, 5
BLUEMETA SPA Sportello BLUE META Bergamo Leffe Via Papa Giovanni XXIII, 8
BLUEMETA SPA Sportello BLUE META Bergamo Nembro Via Roma, 13
BLUEMETA SPA Sportello BLUE META Bergamo Sotto il Monte Via Giudici Falcone Borsellino
BLUEMETA SPA Sportello BLUE META Bergamo Spirano Largo Europa
BLUEMETA SPA Sportello BLUE META Bergamo Treviglio Via dei Mille, 4
BLUEMETA SPA Sportello BLUE META Bergamo Valbrembo Via Roma, 65
BLUEMETA SPA Sportello BLUE META Mantova Marcaria Viale Mons. Benedini, 28-30
BLUEMETA SPA Sportello BLUE META Mantova Sabbioneta Piazza Ducale, 2
BLUEMETA SPA Sportello BLUE META Biella Salussola Via Stazione, 38
ETRA SRL Sportello ETRA Vicenza Asiago Via F.lli Rigoni Guido e Vasco, 19
ETRA SRL Sportello ETRA Vicenza Bassano del Grappa Via C.Colombo, 90
ASCOPIAVE ENERGIE SPA Sportello ASCOPIAVE ENERGIE Vicenza Malo Via San Bernardino, 19
ASCOPIAVE ENERGIE SPA Sportello ASCOPIAVE ENERGIE Vicenza Montecchio Maggiore Via P. Ceccato, 88
ASCOPIAVE ENERGIE SPA Sportello ASCOPIAVE ENERGIE Vicenza Thiene Via San Giovanni Bosco, 77/B
ASCOPIAVE ENERGIE SPA Sportello ASCOPIAVE ENERGIE Vicenza Valdagno Zona Ind.le di Piana, 2/B
ASCOPIAVE ENERGIE SPA Sportello ASCOPIAVE ENERGIE Padova San Pietro in Gù Via Cavour, 1
ASCO ENERGY SPA Sportello ASCO ENERGY SPA Venezia Chioggia Viale P.E. Venturini, 111
ASCO ENERGY SPA Sede Operativa ASCO ENERGY SPA Venezia San Donà di Piave Via Nazario Sauro, 21
ASCO ENERGY SPA Sportello ASCO ENERGY SPA Venezia Cavallino-Treporti Via Fausta, 71/A
ASCO ENERGY SPA Sportello ASCO ENERGY SPA Treviso Mogliano Veneto Via Pia, 1
ASCO ENERGY SPA Sportello ASCO ENERGY SPA Venezia Dolo Via Carducci, 5
ASCO ENERGY SPA Sportello ASCO ENERGY SPA Venezia Venezia-Mestre Via Dante, 5
ASCO ENERGY SPA Sportello ASCO ENERGY SPA Venezia Venezia-Mestre Santa Croce, 489

Commento ai risultati economico finanziari del primo semestre del 2019

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare si segnalano i seguenti indicatori:

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.
  • Primo margine sull'attività di vendita gas: è definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita (realizzati dalle società di vendita del Gruppo verso i clienti del mercato finale oppure nell'ambito dell'attività di vendita come grossista) e la somma delle seguenti voci di costo: costo del servizio di vettoriamento (costo espresso al lordo degli importi oggetto di elisione e rappresentato dall'importo delle tariffe di distribuzione applicate dalle società di distribuzione) e costo di acquisto del gas venduto.
  • Primo margine sull'attività di vendita energia elettrica: viene definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita di energia elettrica e la somma delle seguenti voci di costo: costo dei servizi di trasporto, dispacciamento e sbilanciamento e costo di acquisto dell'energia elettrica venduta.

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

Primo semestre
DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 2019 2018 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di concessioni 196 198 -2 -1,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 9.314 9.250 64 0,7%
Numero di PDR 492.377 489.573 2.804 0,6%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 598,5 595,3 3,2 0,5%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di concessioni 32 32 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 1.104 1.105 -1 -0,1%
Numero di PDR 94.642 94.524 118 0,1%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 87,1 92,1 -5,0 -5,4%
Gruppo Ascopiave*
Numero di concessioni 212 214 -2 -0,9%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 9.853 9.789 64 0,7%
Numero di PDR 538.619 535.757 2.862 0,5%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 641,1 640,3 0,7 0,1%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

SOCIETA' DESTINATE ALLA VENDITA:

2019 2018 Var. Var. %
529.674 541.592 -11.918 -2,2%
462,3 467,2 -4,8 -1,0%
224.149 230.690 -6.541 -2,8%
151,4 160,9 -9,5 -5,9%
639.505 654.628 -15.123 -2,3%
536,5 546,0 -9,5 -1,7%
Primo semestre

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

Primo semestre
VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA 2019 2018 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di POD 92.095 74.047 18.048 24,4%
Volumi di energia elettrica venduti (GWh) 213,9 179,7 34,2 19,1%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di POD 38.591 28.816 9.775 33,9%
Volumi di energia elettrica venduti (GWh) 72,0 63,5 8,4 13,3%
Gruppo Ascopiave*
Numero di POD 111.004 88.167 22.838 25,9%
Volumi di energia elettrica venduti (GWh) 249,2 210,8 38,4 18,2%
* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderando preventivamente i dati delle
società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.
Primo semestre
VENDITA DI GAS NATURALE - INGROSSO E TRADING 2019 2018 Var. Var. %
Volumi di gas venduti (smc/mln) 7,6 22,9 -15,3 -66,8%

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo. Si segnala altresì che i dati operativi delle società di vendita del Gruppo riferiscono alle società che sono state riclassificate ai sensi di IFRS 5.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nei primi sei mesi dell'esercizio 2019 i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo consolidate al 100% sono stati 598,5 milioni di metri cubi, in crescita dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La società Unigas Distribuzione S.r.l., consolidata con il metodo del patrimonio netto, ha distribuito 87,1 milioni di metri cubi, con una diminuzione del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2018.

Al 30 giugno il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società consolidate al 100% è pari a 492,4 migliaia e registra un incremento pari a 2,8 mila unità rispetto all'esercizio precedente. A questi si aggiungono i punti gestiti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Unigas Distribuzione S.r.l.), che al termine del primo semestre dell'esercizio 2019 ha evidenziato un numero di punti di riconsegna gestiti pari a 94,6 migliaia (94,5 al termine dei primi sei mesi dell'esercizio 2018).

Nel primo semestre dell'esercizio 2019 i volumi di gas venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 462,3 milioni di metri cubi, in diminuzione del 1,0% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. ed ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 151,4 milioni di metri cubi di gas (in diminuzione del 5,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).

Nei primi sei mesi dell'esercizio 2019 i volumi di energia elettrica venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 213,9 GWh, in crescita del 19,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 72,0 GWh di energia elettrica (+13,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).

Al 30 giugno 2019 il portafoglio clienti gas delle società consolidate al 100% è costituito da 529,7 mila clienti e registra una contrazione di 11,9 mila unità rispetto al 30 giugno dell'esercizio precedente (541,6 mila unità al 30 giugno 2018). A questi si aggiungono i clienti delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.), che hanno un portafoglio pari a 224,1 mila clienti registrando una diminuzione del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (230,7 mila unità al 30 giugno 2018).

La diminuzione del portafoglio gas è stata più che compensata dall'incremento dei clienti elettrici che, al termine dell'esercizio, per le società consolidate al 100%, hanno evidenziato un incremento pari 18,0 mila unità, attestandosi a 92,1 mila clienti. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto, hanno un portafoglio clienti elettrici pari a 38,6 migliaia evidenziando una crescita pari a 9,8 mila unità.

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 % dei ricavi 2018 % dei ricavi
Ricavi 60.816 100,0% 65.242 100,0%
Costi operativi 41.978 69,0% 41.240 63,2%
Margine operativo lordo 18.839 31,0% 24.002 36,8%
Ammortamenti e svalutazioni 11.103 18,3% 10.389 15,9%
Accantonamento rischi su crediti 0 0,0% 0 0,0%
Risultato operativo 7.735 12,7% 13.612 20,9%
Proventi finanziari 89 0,1% 111 0,2%
Oneri finanziari 813 1,3% 655 1,0%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate
con il metodo del patrimonio netto 648 1,1% 846 1,3%
Utile ante imposte 7.660 12,6% 13.915 21,3%
Imposte del periodo 2.924 4,8% 4.448 6,8%
Utile/perdita del periodo del gruppo 4.736 7,8% 9.466 14,5%
Risultato netto da attività cessate/in
dismissione 29.466 48,5% 20.292 31,1%
Utile/perdita del periodo 34.202 56,2% 29.758 45,6%
Risultato del periodo del Gruppo 32.324 53,2% 28.455 43,6%
Risultato del periodo di Terzi 1.878 3,1% 1.303 2,0%

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nel primo semestre dell'esercizio 2019 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 60.816 migliaia, in diminuzione del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi da trasporto del gas 36.506 36.527
Ricavi per servizi di allacciamento 173 173
Ricavi da servizi di fornitura calore 6 (0)
Ricavi da servizi di distribuzione 2.032 3.679
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 3.774 4.819
Ricavi per contributi ARERA 17.293 18.980
Altri ricavi 1.032 1.064
Ricavi 60.816 65.242

La diminuzione del fatturato è determinata principalmente dai minori ricavi verso le altre società del gruppo (per Euro -1.045 migliaia) e dai minori contributi iscritti in relazione alla gestione degli obblighi di efficienza energetica (per Euro -1.687 migliaia).

I ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 36.506 migliaia ad Euro 36.527 migliaia) evidenziando una variazione negativa pari ad Euro 21 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

I ricavi da titoli di efficienza energetica (che passano da Euro 18.980 migliaia ad Euro 17.293 migliaia) evidenziando una variazione negativa pari ad Euro 1.687 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il risultato operativo del primo semestre dell'esercizio 2019 ammonta ad Euro 7.735 migliaia, registrando un decremento di Euro 5.877 migliaia (-43,2%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il minor risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • diminuzione dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 21 migliaia;
  • minor margine sui titoli di efficienza energetica per Euro 3.961 migliaia;
  • variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo per Euro 1.895 migliaia.

La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 1.895 migliaia, è dovuta a:

  • minori altri ricavi per Euro 2.701 migliaia, principalmente legati all'andamento ai minori ricavi per servizi svolti quali gestori delle infrastrutture per la distribuzione del gas (Euro -1.647 migliaia);
  • minori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 1.353 migliaia;
  • minor costo del personale per Euro 166 migliaia;
  • maggiori ammortamenti su immobilizzazioni per Euro 714 migliaia;

L'utile netto consolidato del primo semestre dell'esercizio 2019 attestandosi ad Euro 4.736 migliaia, registra una diminuzione pari ad Euro 4.731 migliaia (-50,0%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • minore risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 5.877 migliaia;
  • minore risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 198 migliaia;
  • decremento dei proventi finanziari per Euro 22 migliaia;
  • incremento degli oneri finanziari per Euro 158 migliaia;
  • minori imposte per Euro 1.524 migliaia, come conseguenza della minor base imponibile di riferimento.

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 34,0% del primo semestre dell'esercizio 2018 all'attuale 41,7%.

Il risultato complessivo del Gruppo ammonta ad Euro 34.202 migliaia registrando un aumento di Euro 4.444 migliaia rispetto al periodo di raffronto (Euro 29.758 migliaia al 30 giugno 2018), ed è stato influenzato dalle attività destinate alla vendita pari ad Euro 29.466 migliaia (Euro 20.292 migliaia al 30 giugno 2018).

Andamento della gestione - I risultati economici delle società del Gruppo destinate alla vendita

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi 322.585 285.116
Totale costi operativi 285.781 261.739
Costi acquisto materie prime 194.296 175.312
Costi per servizi 85.944 80.586
Costi del personale 5.298 4.889
Altri costi di gestione 243 953
Altri proventi 0 1
Ammortamenti e svalutazioni 1.721 1.232
Risultato operativo 35.082 22.146
Proventi finanziari 126 149
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto 4.099 4.348
Utile ante imposte 39.308 26.642
Imposte del periodo 9.841 6.350
Risultato netto del periodo 29.466 20.292

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nel primo semestre dell'esercizio 2019 le società del Gruppo destinate alla vendita hanno realizzato ricavi per Euro 322.585 migliaia, in crescita del 13,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il margine operativo lordo conseguito nel corso dei primi sei mesi dell'esercizio si attesta ad Euro 36.803 migliaia registrando un incremento pari ad Euro 13.426 migliaia. Aumento principalmente riconducibile ai maggiori margini conseguiti dall'attività di vendita del gas naturale e dell'energia elettrica.

L'incremento del primo margine sull'attività di vendita gas (che passa da Euro 32.940 migliaia ad Euro 44.603 migliaia) è stato principalmente influenzato dall'iscrizione del riconoscimento degli importi derivanti dalla rideterminazione del coefficiente k che hanno determinato un effetto positivo sul margine pari ad Euro 8.178 miglia meglio descritto al paragrafo "Rideterminazione periodo ottobre 2010 – settembre 2012 con delibera 32/2019/R/GAS del 29 gennaio 2019" di questa relazione. Il margine è stato altresì significativamente influenzato dagli effetti del così detto settlement gas, lo stesso ha negativamente influenzato i margini gas dei primi sei mesi dell'esercizio 2018 per Euro -2.018 migliaia, mentre ha evidenziato un effetto opposto nel semestre di riferimento pari ad Euro 2.093 migliaia, determinando una variazione complessiva pari ad Euro 4.111 migliaia. Al netto degli effetti descritti, meglio descritti al paragrafo "Evoluzione sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale", il margine delle attività di vendita del gas hanno evidenziato una flessione principalmente spiegata dai minori volumi commercializzati nel corso del periodo a causa delle miti temperature che hanno caratterizzato il primo trimestre dell'anno.

Il primo margine derivante dall'attività di trading del gas al termine del primo semestre dell'esercizio 2019 è risultato pari ad Euro 33 migliaia, in diminuzione di Euro 67 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il margine rappresenta gli effetti economici derivanti dai contratti sottoscritti per l'acquisto e la vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Le componenti di ricavo e costo correlate a consegne fisiche intervenute nel semestre nonché i relativi costi di trasporto sono stati iscritti ai prezzi all'uopo contrattualizzati, mentre le componenti di ricavo e costo correlate alle consegne fisiche riferite al periodo luglio - settembre 2019 per la materia prima e luglio 2019 – settembre 2020 per il trasporto, trattandosi di operazioni a termine alla data di chiusura del periodo, sono stati valutati al valore corrente.

L'incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica, che passa da Euro 3.515 migliaia ad Euro 4.368 migliaia, è principalmente spiegato dai maggiori quantitativi di energia commercializzata nel corso del primo semestre dell'esercizio correlata al contestuale aumento dei clienti.

Il risultato operativo delle società del Gruppo destinate alla vendita al termine del primo semestre dell'esercizio 2019 ammonta ad Euro 35.082 migliaia, registrando un incremento di Euro 12.937 migliaia (+58,4%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il maggior risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • incremento del primo margine dell'attività di vendita gas per Euro 11.663 migliaia;
  • incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica per Euro 852 migliaia;
  • variazione positiva delle altre voci di costo e ricavo per Euro 529 migliaia.

La variazione positiva delle altre voci di costo e ricavo delle società del Gruppo destinate alla vendita, pari ad Euro 529 migliaia, è dovuta a:

  • minori altri ricavi per Euro 3.407 migliaia;
  • minori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 4.835 migliaia;
  • maggior costo del personale per Euro 409 migliaia;
  • minori ammortamenti su immobilizzazioni per Euro 68 migliaia;
  • maggiori accantonamenti per rischi su crediti per Euro 557 migliaia.

L'utile netto consolidato delle società destinate alla vendita al termine del primo semestre dell'esercizio 2019, attestandosi ad Euro 29.466 migliaia, registra una crescita pari ad Euro 9.175 migliaia (+45,2%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • maggior risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 12.937 migliaia;
  • minore risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 248 migliaia;
  • decremento del saldo dei proventi/oneri finanziari per Euro 23 migliaia;
  • maggiori imposte per Euro 3.491 migliaia, come conseguenza della maggior base imponibile di riferimento.

Il tax rate delle società del Gruppo destinate alla vendita, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 20,5% del primo semestre dell'esercizio 2018 all'attuale 22,7%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
A Cassa 18 18
B Altre disponibilità liquide 20.222 66.632
D Liquidità (A) + (B) + (C) 20.241 66.650
E Crediti finanziari correnti 7.797 981
F Debiti bancari correnti (99.000) (123.031)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (8.084) (8.014)
H Altri debiti finanziari correnti (50.636) (115)
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (157.720) (131.159)
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (129.682) (63.528)
K Debiti bancari non correnti (51.098) (55.111)
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 2.751 1.122
M Altri debiti non correnti (646) 0
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (48.993) (53.989)
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (178.675) (117.517)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questa relazione finanziaria

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 117.517 migliaia del 31 dicembre 2018 ad Euro 178.675 migliaia del 30 giugno 2019, registrando un aumento di Euro 61.158 migliaia.

Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n.DEM/6064293/2006 si evidenzia nella seguente tabella la riconciliazione tra la Posizione finanziaria netta e la posizione finanziaria netta ESMA:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Posizione finanziaria netta (178.675) (117.517)
Crediti finanziari non correnti (2.751) (1.122)
Posizione finanziaria netta ESMA (181.426) (118.639)

Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:

I Semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Risultato netto consolidato 34.202 29.758
Ammortamenti 11.103 10.389
(a) Autofinanziamento 45.305 40.148
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della posizione finanziaria
generata dalla gestione operativa: 37.017 65.890
(c) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività operativa = (a) + (b) 82.322 106.038
(d) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività di investimento (12.868) (9.045)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria (130.612) (104.306)
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) (61.158) (7.314)

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (lettere a + b), pari ad Euro 82.322 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 45.305 migliaia e da altre variazioni finanziarie positive per complessivi Euro 37.017 migliaia, collegate alla gestione del capitale circolante netto per Euro 8.685 migliaia e alla valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro -648 migliaia. I flussi generati dalla gestione operativa delle attività e passività destinate alla vendita è stato pari ad Euro 30.227 migliaia.

La gestione del capitale circolante netto ha generato risorse finanziarie per Euro 8.685 migliaia ed è stata influenzata essenzialmente dalla variazione positiva capitale circolante netto operativo ha impegnato risorse finanziarie per Euro 3.768 migliaia e dalla variazione della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP per Euro 3.013 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nel corso del primo semestre dell'esercizio:

I Semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Rimanenze (1.489) (1.840)
Crediti e debiti commerciali 9.203 1.815
Crediti e debiti operativi (3.946) (12.469)
Fondo TFR e altri fondi 210 (1.577)
Imposte correnti 2.924 4.448
Imposte pagate (471) (1.126)
Crediti e debiti tributari 2.254 (977)
Variazione capitale circolante netto 8.685 (11.725)

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa al netto di Euro 12.868 migliaia in immobilizzazioni immateriali e materiali principalmente per interventi e sviluppi delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale.

Le altre variazioni della Posizione Finanziaria Netta sono rappresentate dai dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, che hanno generato risorse per Euro 2.311 migliaia, e dalla distribuzione dei dividendi per Euro 76.924 migliaia. Nel corso del primo semestre Ascopiave S.p.A. ha dato corso all'acquisto di azione proprie sul mercato telematico azionario generando un fabbisogno finanziario pari ad Euro 7.167 migliaia. I flussi finanziari delle attività e passività destinate alla vendita hanno evidenziato fabbisogni di cassa per Euro 48.832 migliaia.

I flussi impiegati per la distribuzione di dividendi è risultati superiore rispetto all'esercizio precedente in ragione del dividendo straordinario deliberato dall'assemblea degli Azionisti tenutasi in data 23 aprile 2019.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le altre variazioni della posizione finanziaria intervenute nel primo semestre dell'esercizio 2019:

I Semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
(Acquisto)/Vendita azioni proprie (7.167) 540
Dividendi distribuiti ad azionisti Ascopiave S.p.A. (75.163) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (1.761) (2.054)
Dividendi/(copertura perdite) soc ietà collegate o a controllo congiunto 2.311 684
Altre variazioni della posizione finanziaria (81.779) (40.845)

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso del primo semestre dell'esercizio il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per Euro 14.404 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di 5.078 migliaia di Euro. L'incremento è spiegato dai maggiori costi sostenuti per la realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale (+2.940 migliaia di Euro) e dall'aumento degli altri investimenti (+2.138 migliaia di Euro). Si segnala che la voce diritti d'uso accoglie la prima applicazione di IFRS 16 in data 1° gennaio 2019. L'effetto dell'applicazione del nuovo principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali: quali locazione di immobili (Euro 587 migliaia), noleggio di automezzi ed autocarri (Euro 373 migliaia), nonché attrezzature informatiche (Euro 245 migliaia).

Gli investimenti in infrastrutture di distribuzione del gas naturale, pari ad Euro 11.812 migliaia, hanno interessato la posa e manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale, per Euro 4.938 migliaia, la realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 3.178 migliaia e l'installazione di apparecchiature di misura per Euro 3.696 migliaia.

I Semestre
INVESTIMENTI (migliaia di Euro) 2019 2018
Allacciamenti 3.178 2.196
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 4.138 1.608
Misuratori 3.696 4.569
Manutenzioni e Impianti di riduzione 800 203
Altri investimenti in impianti di distribuzione 0 296
Investimenti metano 11.812 8.872
Terreni e Fabbricati 180 170
Attrezzature 141 29
Arredi 16 23
Automezzi 151 104
Hardware e Software 836 75
Diritti d'uso 1.205 0
Altri investimenti 63 52
Altri investimenti 2.591 454
Investimenti 14.404 9.326

Dettaglio degli investimenti relativi alle società destinate alla vendita:

I Semestre
INVESTIMENTI (migliaia di Euro) 2019 2018
Investimenti metano 0 0
Arredi 46 37
Hardware e Software 26 22
Diritti d'uso 1.696 0
Altri investimenti 1.768 58
Investimenti 1.768 58

Gruppo Ascopiave

Prospetti del Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

al 30 giugno 2019

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento (1) 24.396 80.758
Altre immobillizzazioni immateriali (2) 351.609 351.878
Immobilizzazioni materiali (3) 33.254 32.724
Partecipazioni (4) 19.958 68.357
Altre attività non correnti (5) 2.841 12.044
Attività finanziarie non correnti (6) 2.751 1.122
Crediti per imposte anticipate (7) 11.425 11.358
Attivita non correnti 446.234 558.240
Attività correnti
Rimanenze (8) 4.849 6.020
Crediti commerciali (9) 28.761 166.947
Altre attività correnti (10) 49.153 45.062
Attività finanziarie correnti (11) 7.797 981
Crediti tributari (12) 1.293 1.508
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (13) 20.241 66.650
Attività correnti su strumenti finanziari derivati (14) 0 123
Attività correnti 112.094 287.291
Attività destinate alla dismissione 272.490
Attività 830.818 845.530
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (24.147) (16.981)
Riserve e risultato 183.436 226.136
Patrimonio netto di Gruppo 393.700 443.567
Patrimonio Netto di Terzi 4.399 4.303
Patrimonio netto Totale (15) 398.099 447.869
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri (16) 1.259 3.901
Trattamento di fine rapporto (17) 2.745 4.807
Finanziamenti a medio e lungo termine (18) 51.098 55.111
Altre passività non correnti (19) 18.458 28.003
Passività finanziarie non correnti (20) 646 0
Debiti per imposte differite (21) 12.806 14.534
Passività non correnti 87.013 106.356
Passività correnti
Debiti verso banche e finanziamenti (22) 107.084 131.044
Debiti commerciali (23) 39.795 131.185
Debiti tributari (24) 3.292 207
Altre passività correnti (25) 21.018 27.539
Passività finanziarie correnti (26) 50.636 115
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (27) 0 1.216
Passività correnti 221.825 291.305
Passività destinate alla dismissione 123.881
Passività 432.718 397.661
Passività e patrimonio netto 830.818 845.530

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa relazione finanziaria semestrale

Conto economico e conto economico complessivo consolidato

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi (28) 60.816 65.242
Totale costi operativi 41.978 41.240
Costi acquisto altre materie prime (29) 719 1.232
Costi per servizi (30) 15.001 14.970
Costi del personale (31) 7.560 7.726
Altri costi di gestione (32) 19.995 17.522
Altri proventi (33) 1.298 210
Ammortamenti e svalutazioni (34) 11.103 10.389
Risultato operativo 7.735 13.612
Proventi finanziari (35) 89 111
Oneri finanziari (35) 813 655
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto (35) 648 846
Utile ante imposte 7.660 13.915
Imposte del periodo (36) 2.924 4.448
Risultato del periodo 4.736 9.466
Risultato netto da attività cessate/in dismissione (37) 29.466 20.292
Risultato netto del periodo 34.202 29.758
Risultato del periodo di Gruppo 32.324 28.455
Risultato del periodo di Terzi 1.878 1.303
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati relativi a società destinate alla vendita, variazione del periodo
al netto dell' effetto fiscale (242) (1.163)
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale 231 33
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale
delle società destinate alla vendita 77 19
Risultato del conto economico complessivo 34.268 28.647
Risultato netto complessivo del gruppo 32.410 27.466
Risultato netto complessivo di terzi 1.857 1.180
Utile base per azione 0,146 0,128
Utile netto diluito per azione 0,146 0,128

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa Relazione finanziaria semestrale.

N.b.: L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

Riserve
Capitale Riserva Azioni differenze Altre Risultato Patrimonio Risultato e Totale
sociale legale proprie attuariali riserve del periodo Netto del Patrimonio Patrimonio
(migliaia di Euro) IAS 19 gruppo Netto di Terzi Netto
Saldo al 1 gennaio 2019 234.412 46.882 (16.981) (35) 134.664 44.625 443.567 4.303 447.869
Risultato del periodo 32.324 32.324 1.878 34.202
di cui:
Risultato delle continuing operations 4.736 4.736 (0) 4.736
Risultato delle discontinuing operations 27.588 27.588 1.878 29.466
Altri movimenti (222) (222) (21) (242)
di cui:
Altri movimenti delle discontinuing operations (222) (222) (21) (242)
Attualizzazione TFR IAS 19 dell'esercizio 308 308 (0) 308
di cui:
Attualizzazione delle continuing operations 231 231 (0) 231
Attualizzazione delle discontinuing operations 77 77 0 77
Totale risultato conto economico complessivo 308 (222) 32.324 32.410 1.857 34.268
Destinazione risultato 2018 44.625 (44.625) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (75.163) (75.163) (75.163)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi delle discontinuing operations (0) (1.761) (1.761)
Altri movimenti delle discontinuing operations (1) (1) (1)
Acquisto azioni proprie (7.167) 54 (7.113) (7.113)
Saldo al 30 giugno 2019 234.412 46.882 (24.147) 273 103.957 32.324 393.700 4.399 398.099
(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS 19
Altre
riserve
Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio Netto
di Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2018 234.412 46.882 (17.521) (46) 134.649 47.135 445.511 4.989 450.500
Risultato del periodo 28.455 28.455 1.303 29.758
di cui:
Risultato delle continuing operations 9.466 9.466 (0) 9.466
Risultato delle discontinuing operations 18.989 18.989 1.303 20.292
Altri movimenti (1.042) (1.042) (122) (1.163)
di cui:
Altri movimenti delle discontinuing operations (1.042) (1.042) (122) (1.163)
Attualizzazione TFR IAS 19 dell'esercizio 53 53 (1) 52
di cui:
Attualizzazione delle continuing operations 33 33 (0) 33
Attualizzazione delle discontinuing operations 20 20 (1) 19
Totale risultato conto economico complessivo 53 (1.042) 28.455 27.466 1.180 28.647
Destinazione risultato 2017 47.135 (47.135) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (40.016) (40.016) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi delle discontinuing operations (0) (2.054) (2.054)
Altri movimenti delle discontinuing operations (743) (743) (743)
Piani di incentivazione a lungo termine 540 (926) (385) (385)
Saldo al 30 giugno 2018 234.412 46.882 (16.981) 7 139.057 28.455 431.832 4.116 435.947

Rendiconto finanziario consolidato

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Utile netto del periodo di gruppo 4.736 9.466
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi delle società destinate alla vendita 1.878 1.303
Risultato delle società destinate alla vendita 27.588 18.989
Ammortamenti 11.103 10.389
Variazione del trattamento di fine rapporto 210 48
Variazione netta altri fondi 0 (1.625)
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (648) (846)
Minusvalenze/(Plusvalenze) su cessione immobilizzazioni (1.247)
Interessi passivi pagati (458) (469)
Imposte pagate (471) (1.126)
Interessi passivi di competenza 779 638
Imposte di competenza 2.924 4.448
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (1.489) (1.840)
Crediti commerciali 2.622 11.469
Altre attività correnti (8.453) (5.646)
Debiti commerciali 6.581 (9.653)
Altre passività correnti 5.442 (8.531)
Altre attività non correnti (249) 6
Altre passività non correnti 1.247 1.153
Flussi operativi da attività/passività in dismissione 30.227 77.865
Totale rettifiche e variazioni 77.586 96.571
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 82.322 106.038
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (12.402) (9.450)
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 403 330
Investimenti in immobilizzazioni materiali (797) (452)
Realizzo di immobilizzazioni materiali 0 8
Flussi di investimento da attività/passività in dismissione (72) 517
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (12.868) (9.045)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (3.948) 909
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti 30.487 (1.055)
Acquisto / Cessione azioni proprie (7.167) 540
Accensioni finanziamenti e mutui 104.000 105.000
Rimborsi finanziamenti e mutui (128.000) (107.166)
Esborsi relativi a diritti d'uso (176) 0
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (75.163) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (1.761) (2.054)
Dividendi società a controllo congiunto 2.311 684
Flussi finanziari da attività/passività in dismissione (29.149) 6.447
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (108.566) (36.711)
Variazione delle disponibilità liquide (39.112) 60.282
Disponibilità correnti del periodo precedente 59.353 10.928
Disponibilità liquide periodo precedente attività in dismissione 7.297 4.673
Disponibilità correnti del periodo corrente 20.241 71.210

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa Relazione finanziaria semestrale

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano. Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

Al 3O giungo 2019 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, era detenuto per la quota maggioritaria da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.. La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019 del Gruppo Ascopiave è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 5 agosto 2019.

PricewaterhouseCoopers S.p.A., società incaricata della revisione legale dei conti della Capogruppo e delle principali società del Gruppo Ascopiave, ha sottoposto a revisione limitata la Relazione finanziaria semestrale.

L'attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la gestione calore e la cogenerazione.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 228 Comuni (230 Comuni al 31 dicembre 2018; la variazione del numero di concessioni gestite è correlata all'accorpamento di alcuni comuni) esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 9.809 chilometri2 (9.796 chilometri al 31 dicembre 2018) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

Al termine dell'esercizio 2018 il Gruppo ha intrapreso un percorso teso a valorizzare le attività di vendita del gas e rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione e, nel corso semestre di riferimento, ha sottoscritto con Hera S.p.A. una partnership commerciale a mezzo di Term Sheet vincolante per lo sviluppo di una prima realtà all'interno dei territori del nord-est. Il Term Sheet è stato finalizzato in un accordo quadro il 31 luglio 2019.

L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali, svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci, per effetto del Term Sheet sottoscritto, sono state oggetto di riclassifica ed iscritte tra le attività destinate alla vendita. Nel segmento vendita del gas naturale, le società del Gruppo, con circa 536 milioni di metri cubi5 di gas venduto (circa 546 milioni al 30 giugno 2018) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.

Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

Il Bilancio Consolidato del Gruppo Ascopiave è elaborato in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del bilancio consolidato, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

La Relazione finanziaria semestrale del Gruppo Ascopiave al 30 giugno 2019 è predisposta in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 154 ter c. 2 del D.Lgs. n. 58/98 – T.U.F. – e successive modificazioni e integrazioni. Il presente Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato al 30 giugno 2018 del Gruppo Ascopiave è stato predisposto in conformità al principio contabile internazionale IAS 34 – "Bilanci intermedi", concernente l'informativa finanziaria infrannuale (il "Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato"). Il principio contabile IAS 34 prevede un livello minimo di informativa significativamente inferiore a quanto previsto dagli IFRS nel loro insieme nel caso sia stato in precedenza reso disponibile al pubblico un bilancio completo di informativa predisposto in base agli IFRS. Pertanto, il presente Bilancio

5 I dati indicati relativamente ai volumi sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Consolidato Semestrale Abbreviato, che è redatto in forma "sintetica" ed include l'informativa minima prevista dallo IAS 34, deve essere letto congiuntamente con il Bilancio consolidato di Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018. Nella predisposizione del presente Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato, redatto secondo lo IAS 34 – "Bilanci Intermedi", sono stati applicati gli stessi principi contabili adottati nella redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018, fatta eventuale eccezione a quanto specificato nel paragrafo "Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2019".

Il presente Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato è redatto in euro, la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera, ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata, dal Conto Economico complessivo consolidato, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto consolidato, dal Rendiconto Finanziario consolidato e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo consolidato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura e per il Rendiconto Finanziario consolidato il metodo di rappresentazione indiretto.

I valori utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo. La presente Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 5 agosto 2019.

Applicazione di IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate"

In data 17 giugno 2019 Ascopiave S.p.A., come meglio spiegato nel paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dei primi sei mesi dell'esercizio", ha approvato una partnership commerciale con Hera S.p.A. a mezzo della sottoscrizione di un Term Sheet vincolante per lo sviluppo di una primaria realtà all'interno dei territori del Nord-Est che potrà contare su oltre un milione di clienti energy, nonché contestualmente un riassetto delle rispettive attività di distribuzione gas. Il term Sheet è stato finalizzato in un accordo quadro in data 31 luglio 2019. In particolare, l'accordo nell'area commercializzazione clienti gas e energia elettrica prevede la creazione di un unico operatore per le rispettive attività commerciali nelle regioni del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia, attraverso EstEnergy S.p.a., già oggi società controllata congiuntamente da Ascopiave S.p.a. e Hera Comm S.r.l., veicolo commerciale del Gruppo Hera. EstEnergy S.p.A, vedrà un sostanziale allargamento delle attività nel territorio indicato, andando a ricomprendere il business commerciale del Gruppo Ascopiave relativo alle società controllate Ascotrade S.p.a., Ascopiave Energie S.p.a., Blue Meta S.p.a. e alle joint venture Asm Set S.r.l., Etra Energia S.r.l. e Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione. Inoltre, nell'ambito del riassetto complessivo nell'area commercializzazione clienti gas e energia elettrica, è interessata anche Amgas Blu, società commerciale integralmente detenuta da Ascopiave, attiva nella provincia di Foggia, che verrà acquisita direttamente da Hera Comm. Conseguentemente, nella presente relazione finanziaria semestrale, le attività elencate sono state rappresentate come "Discontinued operation" in base alle disposizioni del principio contabile IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate". La stessa Estenergy S.p.A., in ragione della conformazione dell'operazione, è stata rappresentata tra le "Discontinued operation". In base a tali disposizioni, i risultati economici conseguiti dal segmento vendita del Gruppo nel corso dei primi sei mesi dell'esercizio sono esposti separatamente in un'unica riga del conto economico e tra le attività o passività destinate alla vendita dello stato patrimoniale. I periodi posti a confronto sono stati riclassificati in coerenza con i dettami del principio. Nello specifico sono stati riesposti il conto economico complessivo al 30 giugno 2019 ed il rendiconto finanziario al 30 giugno 2019, mentre la situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2019 è rimasta invariata.

Le transazioni intercorse tra le continuing operations e le discontinued operations nel corso dei periodi a confronto non sono state oggetto di elisione. L'entità e la natura delle stesse avrebbe infatti determinato la rappresentazione di una situazione patrimoniale e finanziaria, nonché economica, del Gruppo eccessivamente distorta non rappresentando la relativa performance come se queste fossero attività standalone.

La tabella di seguito riportata evidenzia gli effetti derivanti dall'applicazione di IFRS 5 sugli schemi della situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2018 al fine di meglio descrivere le variazioni intercorse sugli stock patrimoniali nel corso del periodo.

Adozione IFRS 5 Bilancio 31
Bilancio 31 Effetto elisioni società in dicembre 2018
(migliaia di Euro) dicembre 2018 dismissione riesposto
Stato Patrimoniale
Avviamento 80.758 0 (56.362) 24.396
Altre immobillizzazioni immateriali 351.878 0 (2.608) 349.270
Immobilizzazioni materiali 32.724 0 (265) 32.458
Partecipazioni 68.357 0 (46.809) 21.547
Altre attività non correnti 12.044 0 (7.841) 4.203
Attività finanziarie non correnti 1.122 0 (0) 1.122
Crediti per imposte anticipate 11.358 0 (351) 11.007
Attivita non correnti 558.240 0 (114.237) 444.003
Rimanenze 6.020 0 (2.659) 3.360
Crediti commerciali 166.947 23.852 (159.416) 31.383
Altre attività correnti 45.062 4.855 (9.217) 40.700
Attività finanziarie correnti 981 24.687 (19.395) 6.272
Crediti tributari 1.508 0 (308) 1.200
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 66.650 1 (7.297) 59.353
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 123 0 (123) 0
Attività correnti 287.291 53.394 (198.416) 142.269
Attività destinate alla dismissione 0 312.653 312.653
Attività 845.530 53.394 0 898.925
Patrimonio netto 447.869 0 0 447.869
Fondi rischi ed oneri 3.901 0 (2.825) 1.076
Trattamento di fine rapporto 4.807 0 (1.965) 2.842
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.111 0 0 55.111
Altre passività non correnti 28.003 0 (10.792) 17.212
Debiti per imposte differite 14.534 0 (1.503) 13.031
Passività non correnti 106.356 0 (17.085) 89.271
Debiti verso banche e finanziamenti 131.044 1 (25) 131.020
Debiti commerciali 131.185 28.653 (126.624) 33.214
Debiti tributari 207 0 (143) 64
Altre passività correnti 27.539 53 (12.298) 15.294
Passività finanziarie correnti 115 24.687 (5.406) 19.395
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 1.216 0 (1.216) 0
Passività correnti 291.305 53.394 (145.712) 198.988
Passività destinate alla dismissione 0 162.796 162.796
Passività e Patromonio Netto 845.530 53.394 0 898.925

La tabella di seguito riportata evidenzia gli effetti dell'applicazione di IFRS 5 sul conto economico complessivo al 30 giugno 2018 posto in comparazione:

Adozione IFRS Semestrale 30
Semestrale 30
giugno 2018
Effetto elisioni 5 società in giugno 2018
(migliaia di Euro) dismissione riesposto
Ricavi 310.583 60.941 (306.281) 65.242
Costi acquisto materia prima gas 162.952 447 (163.399) 0
Costi acquisto altre materie prime 10.181 21.590 (30.539) 1.232
Costi per servizi 59.191 38.904 (83.125) 14.970
Costi del personale 12.615 0 (4.889) 7.726
Altri costi di gestione 18.611 0 (1.089) 17.522
Altri proventi 211 0 (1) 210
Ammortamenti e svalutazioni 11.485 0 (1.095) 10.389
Risultato operativo 35.758 0 (22.146) 13.612
Proventi finanziari 238 76 203 111
Oneri finanziari 633 76 (54) 655
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il
metodo del patrimonio netto 5.194 0 (4.348) 846
Utile ante imposte 40.557 0 (26.642) 13.915
Imposte dell'esercizio 10.799 0 (6.350) 4.448
Risultato del periodo 29.758 20.292 9.466
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 0 20.292 20.292
Risultato del periodo 29.758 0 0 29.758

Ai fini di una maggiore comprensione delle informazioni economiche, patrimoniali e dei flussi di cassa delle attività destinate alla vendita si rinvia al paragrafo "andamento economico, patrimoniale e finanziario delle attività destinate alla vendita" riportato nelle note esplicative di questa relazione finanziaria semestrale.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2019

Di seguito sono descritti gli emendamenti, improvement e interpretazioni, applicati ai bilanci chiusi dopo il 31 dicembre 2018 ed entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2019. Sono esclusi dall'elenco i principi, gli emendamenti e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dal Gruppo.

IFRS 16Leasing

In data 31 ottobre 2017, e stato omologato il nuovo principio contabile IFRS 16 – Leasing, con impatti significativi sui bilanci dei locatari: e stata, infatti, eliminata la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario e introdotto un unico modello per tutti i leasing che comporta l'iscrizione di una attività per il diritto all'uso e di una passività per il leasing. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2019. Il Gruppo Ascopiave non si e avvalso della possibilità di adottare anticipatamente il principio (in concomitanza alla data di prima applicazione dell'IFRS 15).

In base alle disposizioni transitorie dell'IFRS 16, al 1° gennaio 2019 sono stati rilevati gli effetti connessi alle fattispecie esistenti alla stessa data, senza effettuare il restatement del periodo precedente posto a confronto (cosiddetto "approccio retroattivo modificato") e rilevando il diritto d'uso per un ammontare pari alla relativa passività finanziaria.

Totale effetti Rimborsi quota 30.06.2019
prima applicazione Ammortamenti
(migliaia di Euro) 1.1.2019 capitale
Attività non correnti 1.205 (159) 1.046
Immobilizzazioni immateriali 1.205 (159) 1.046
- di cui diritti d'uso 1.205 (159) 1.046
- di cui diritti d'uso di immobili 587 (74) 513
- di cui diritti d'uso di attrezzature 245 (23) 222
- di cui diritti d'uso di altri beni 373 (62) 312
Passività correnti e non correnti 1.205 0 1.029
Passività non correnti
- di cui passività finanziarie non correnti 822 (176) 646
Passività correnti
- di cui passività finanziarie correnti 384 0 384

La seguente tabella evidenzia quali sono stati gli impatti della prima adozione del principio sui dati patrimoniali del Gruppo:

Il tasso di attualizzazione utilizzato per la transizione al nuovo principio è il tasso di finanziamento marginale del Gruppo alla data del 1° gennaio 2019. Dalla valutazione sono stati inoltre esclusi, come consentito dal principio, i leasing a breve termine e i leasing di attività di modesto valore. Per il Gruppo l'effetto dell'applicazione del nuovo principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativo relativo alle immobilizzazioni materiali, quali immobili, automezzi ed autocarri, nonché attrezzature informatiche. L'adozione dell'IFRS 16 ha determinato alla data del 1° gennaio 2019, l'iscrizione di maggiori Immobilizzazioni per diritti d'uso per Euro 1.205 migliaia e di debiti finanziari per leasing per pari importo segmentati tra correnti e non correnti.

Si riposta di seguito la tabella con evidenza degli impatti della prima adozione del principio sui dati patrimoniali delle società destinate alla vendita:

Totale effetti
prima applicazione Ammortamenti Rimborsi quota 30.06.2019
(migliaia di Euro) 1.1.2019 capitale
Attività non correnti 1.696 (219) 1.477
Immobilizzazioni immateriali 1.696 (219) 1.477
- di cui diritti d'uso 1.696 (219) 1.477
- di cui diritti d'uso di immobili 1.102 (152) 950
- di cui diritti d'uso di attrezzature 0 0 0
- di cui diritti d'uso di altri beni 595 (68) 527
Passività correnti e non correnti 1.696 0 1.423
Passività non correnti
- di cui passività finanziarie non correnti 1.147 (273) 873
Passività correnti
- di cui passività finanziarie correnti 550 0 550

Criteri di valutazione

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio consolidato abbreviato dei primi sei mesi dell'esercizio 2019 richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.

Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo "Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.

Area e criteri di consolidamento

Nella relazione finanziaria semestrale sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nella relazione consolidata a partire dalla data in cui si è assunto il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle

attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle Società controllate e a controllo congiunto utilizzate al fine della predisposizione del Relazione finanziaria semestrale sono quelle approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 30 giugno 2019 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

Denominazione Sede legale Capitale sociale
versato
Quota di
pertinenza del
gruppo
Quota di
controllo
diretto
Quota di
controllo
indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
Ascotrade S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 89,00% 89% 0%
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Etra Energia S.r.l. Cittadella (PD) 100.000 51,00% 51% 0%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 100% 0%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Amgas Blu S.r.l. Foggia (FG) 10.000 100,00% 100% 0%
Blue Meta S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 606.123 100,00% 100% 0%
Ascopiave Energie S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 250.000 100,00% 100% 0%
Asco Energy S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 100,00% 100% 0%
Società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto
ASM Set S.r.l. (1) Rovigo (RO) 200.000 49,00% 49% 0%
Estenergy S.p.A. (2) Trieste (TS) 1.718.096 48,999% 48,999% 0%
Unigas Distribuzione S.r.l. (3) Nembro (BG) 3.700.000 48,86% 48,86% 0%
Società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione Milano (MI) 1.000.000 30,94% 30,94% 0%

____________________________________________________________________________________________

(1) Controllo congiunto con ASM Rovigo S.p.A.;

(2) Controllo congiunto con AcegasApsAmga S.p.A.;

(3) Controllo congiunto con Anita S.p.A..

Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 si segnala che a seguito della sottoscrizione del Term Sheet vincolante con Hera S.p.A. i dati delle società: Ascotrade S.p.A., Etra Energia S.r.l., Amgas Blu S.r.l., Blue Meta S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A., Asm Set S.r.l., Estenergy S.p.A. e Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione sono state riclassificate tra le attività e passività destinate alla vendita come sancito dal principio contabile internazionale IFRS 5. Le stesse sono state conseguentemente consolidate, in base alle quote di interessenza del Gruppo, integralmente o con il metodo del patrimonio netto e successivamente riclassificate.

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

Descrizione Ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
Risultato netto Patrimonio netto Posizione
finanziaria netta
(disponibilità)
Principi contabili di
riferimento
Amgas Blu S.r.l. 13.505 929 1.194 (951) Ita Gaap
AP Reti Gas S.p.A. 39.601 6.797 305.548 (17.941) IFRS
Ascopiave S.p.A. 57.546 48.778 366.648 175.576 IFRS
Ascotrade S.p.A. 207.320 11.259 24.150 (30.233) IFRS
Blue Meta S.p.A. 40.820 3.162 8.004 (12.306) Ita Gaap
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 2.759 767 11.073 (988) Ita Gaap
Estenergy S.p.A. 78.967 5.325 17.275 (25.746) IFRS
Etra Energia S.r.l. 5.293 424 1.606 (2.482) Ita Gaap
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 8.892 (502) 17.050 11.719 Ita Gaap
Ascopiave Energie S.p.A. 72.658 3.977 12.206 (12.585) Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 2.160 624 16.223 (904) Ita Gaap
ASM Set S.r.l. 18.004 1.497 1.766 399 Ita Gaap
Unigas Distribuzione S.r.l. 7.671 962 38.566 5.588 Ita Gaap
Asco Energy S.p.A. 11.981 (194) 989 12.934 Ita Gaap

Informazioni sulle società controllate consolidate con interessenze di terzi

La società Ascopiave S.p.A. detiene partecipazioni in società controllate consolidate che presentano, in alcuni casi, quote di pertinenza di terzi. Si rimanda alla tabella informativa contenuta nel paragrafo precedente per l'indicazione della quota di controllo relativa ad ogni società consolidata. L'interessenza che le partecipazioni di minoranza hanno nelle attività e nei flussi finanziari del Gruppo Ascopiave è considerata dal management non significativa.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 24.396 migliaia al 30 giugno 2019, evidenzia una diminuzione rispetto al 31 dicembre 2018 pari ad Euro 56.362 migliaia. La variazione è integralmente spiegata dalla riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale. Al netto di tale effetto gli avviamenti non hanno registrato variazioni. L'importo iscritto si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione del gas naturale.

L'avviamento ai sensi del Principio Contabile Internazionale IAS 36 non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile l'avviamento viene allocato alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas) e alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di vendita del gas naturale (CGU vendita gas). La ripartizione dell'avviamento alle due CGU sopradescritte è la seguente:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Distribuzione gas naturale 24.396 24.396
Vendita gas naturale - 56.362
Totale Avviamento 24.396 80.758

Al 30 giugno 2019 considerato l'esito dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2018, l'evoluzione nel periodo degli indicatori esterni e dei valori interni a suo tempo utilizzati per la stima dei valori recuperabili dalle singole unità generatrici di flussi di cassa, e, visto che non sono emersi significativi nuovi indicatori di impairment da considerare, gli amministratori non hanno ritenuto necessario rieffettuare un full impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine dei periodi considerati:

30.06.2019 31.12.2018
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 4.876 (4.852) 24 5.653 (5.601) 52
Concessioni, licenze, marchi e diritti 15.256 (9.919) 5.337 15.256 (9.380) 5.876
Altre immobillizzazioni immateriali 3.285 (2.197) 1.088 24.676 (20.843) 3.833
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 633.687 (297.409) 336.278 622.519 (288.584) 333.934
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 7.801 0 7.801 7.693 0 7.693
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 1.080 0 1.080 491 0 491
Altre immobillizzazioni immateriali 665.986 (314.378) 351.609 676.287 (324.409) 351.878

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel periodo considerato:

31.12.2018 30.06.2019
Valore
Riclassifiche
Decremento Valore
netto applicazione Variazione
Decremento
dell'esercizio
Ammortamenti fondi netto
(migliaia di Euro) contabile IFRS 5 dell'esercizio ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 52 (10) 0 30 8 24
Concessioni, licenze, marchi e diritti 5.876 0 539 5.337
Altre immobillizzazioni immateriali 3.833 (2.598) 0 146 1.088
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 333.934 12.082 969 9.331 (561) 336.278
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 7.693 127 18 0 7.801
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 491 590 0 1.080
Altre immobillizzazioni immateriali 351.878 (2.608) 12.799 1.017 10.024 (561) 351.609

Gli investimenti realizzati nel corso del primo semestre dell'esercizio risultano pari a 12.799 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso del primo semestre dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato variazioni significative. La riclassifica delle attività e passività correlate ad assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 come descritto pocanzi, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 10 migliaia.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

In questa voce sono iscritti i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. Nel corso del primo semestre dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento del periodo. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

La riclassifica delle attività e passività correlate ad assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 come descritto pocanzi, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 2.598 migliaia. La voce accoglieva principalmente il valore equo delle liste clienti che derivano da acquisizioni di aziende operanti nel settore della vendita di gas naturale e energia elettrica avvenute nei precedenti esercizi. L'analisi degli switching della clientela effettuata al termine dell'esercizio non ha evidenziato percentuali di switch-out superiori alla percentuale di ammortamento prevista e pertanto la vita utile delle stesse (10 anni) non ha richiesto modifiche o svalutazioni.

Nel corso del primo semestre dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento del periodo.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Al termine del primo semestre dell'esercizio la voce ha registrato una variazione netta complessiva pari ad Euro 2.344 migliaia principalmente in ragione degli ammortamenti del periodo e degli investimenti realizzati. Gli investimenti, comprensivi delle riclassifiche delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 12.082 migliaia. Le dismissioni nette sono principalmente correlate all'attività di sostituzione massiva dei misuratori.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine del primo semestre dell'esercizio. La voce ha registrato una variazione pari ad Euro 127 migliaia.

Immobilizzazioni immateriali in corso

La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto e lo sviluppo di software gestionali non ultimati al termine del primo semestre dell'esercizio e correlati al core business della distribuzione del gas naturale.

3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni periodo considerato:

30.06.2019 31.12.2018
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Fondo
svalutazione
da impairment
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Fondo
svalutazione
da impairment
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 41.511 (13.588) 27.923 41.501 (12.979) 28.522
Impianti e macchinari 3.622 (1.513) (995) 1.114 3.631 (1.474) (995) 1.162
Attrezzature industriali e commerciali 3.631 (3.038) 593 3.493 (3.001) 492
Altri beni 16.900 (14.726) 2.174 17.824 (15.458) 2.366
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 404 0 404 182 0 182
Diritti d'uso 1.205 (159) 1.046 0 0 0
Immobilizzazioni materiali 67.274 (33.024) (995) 33.254 66.631 (32.912) (995) 32.724

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel periodo considerato:

31.12.2018 30.06.2019
Valore Riclassifiche Prima Decremento Valore
netto applicazione Variazione adozione Decremento Ammortamenti fondi netto
(migliaia di Euro) contabile IFRS 5 del periodo IFRS 16 dell'esercizio ammortamento contabile
Terreni e fabbricati 28.522 (0) 4 595 27.923
Impianti e macchinari 1.162 0 47 1.114
Attrezzature industriali e commerciali 492 122 21 593
Altri beni 2.366 (265) 330 256 2.174
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 182 222 0 404
Diritti d'uso 0 0 1.205 159 1.046
Immobilizzazioni materiali 32.724 (265) 674 1.205 4 1.079 0 33.254

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. La variazione registrata al termine dell'esercizio è principalmente spiegata dal completamento di lavori di manutenzione straordinaria o sviluppo di sedi aziendali che al termine dell'esercizio precedente risultavano ancora in corso di esecuzione. Nel corso del primo semestre la voce non ha evidenziato investimenti e la variazione è spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Impianti e macchinario

Nel corso del primo semestre dell'esercizio la voce impianti e macchinari ha registrato una diminuzione pari ad Euro 47 migliaia integralmente spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali", ha registrato investimenti per Euro 122 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto di strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione, ed all'attività di misura.

Altri beni

Gli investimenti realizzati nel corso del primo semestre dell'esercizio risultano pari ad Euro 330 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di hardware e telefonia (Euro 246 migliaia) nonché mobili e complementi d'arredo (Euro 16 migliaia).

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici. Nel corso del primo semestre dell'anno la voce ha registrato una variazione pari ad Euro 222 migliaia.

Diritti d'uso

La voce accoglie i diritti d'uso correlati alla prima applicazione di IFRS 16 in data 1° gennaio 2019. L'effetto dell'applicazione del nuovo principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali: quali locazione di immobili (Euro 587 migliaia), noleggio di automezzi ed autocarri (Euro 373 migliaia), nonché attrezzature informatiche (Euro 245 migliaia). Nel corso del primo semestre dell'esercizio la variazione registrata dalla voce, al netto della prima iscrizione al costo ammortizzato degli impegni, è pari ad Euro 159 migliaia pari alle quote di ammortamento del periodo.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto ed in altre imprese considerati al termine di ogni periodo considerato:

31.12.2018 30.06.2019
(migliaia di Euro) Valore netto Incremento Riclassifica IFRS 5 Valore netto
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 68.355 (1.589) (49.987) 19.956
Partecipazioni in altre imprese 2 0 2
Partecipazioni 68.357 (1.589) (49.987) 19.958

Partecipazioni in Imprese a controllo congiunto

Le Partecipazioni in imprese a controllo congiunto passano da Euro 68.357 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 19.958 migliaia del periodo di riferimento evidenziando una variazione netta di Euro -48.398 migliaia. La stessa è principalmente spiegata dalla riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 49.987 migliaia.

Al netto della variazione descritta le partecipazioni a controllo congiunto hanno registrato un decremento pari ad Euro 1.589 migliaia principalmente spiegato dai dividendi distribuiti nel primo semestre dell'esercizio da Unigas Distribuzione Gas S.r.l. . Gli stessi sono stati solo in parte compensati dai risultati conseguiti dalla stessa nello stesso periodo.

La valutazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto con il metodo del patrimonio netto e i dati economici e patrimoniali delle stesse sono esposti al paragrafo "Dati di sintesi al 30 giugno 2019 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto" delle Note Esplicative.

Altre partecipazioni

Le altre partecipazioni sono relative alle quote nella Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia e nella Banca Alto Vicentino S.p.A. per Euro 2 migliaia.

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue mostra la movimentazione delle altre attività non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Depositi cauzionali 1.099 8.917
Altri crediti 1.742 3.127
Altre attività non correnti 2.841 12.044

Le attività non correnti registrano una variazione complessiva rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 9.203 migliaia. La stessa è principalmente spiegata dalla riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 7.841 migliaia.

Al netto della riclassifica descritta la voce ha registrato una diminuzione pari ad Euro 1.362 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla riclassifica tra le attività finanziarie non correnti e correnti del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara con il quale è stato sottoscritto un accordo transattivo meglio commentato al paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questa relazione.

I crediti non correnti iscritti al termine del primo semestre dell'esercizio sono relativi a depositi cauzionali per Euro 1.099 migliaia e ad altri crediti per Euro 1.742 migliaia. Si segnala che quest'ultimi accolgono altresì il credito vantato nei confronti del comune di Santorso, pari ad Euro 748 migliaia. L'importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nell'agosto 2007 al Comune stesso e la consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2006. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Santorso, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.

Alla data del 30 giugno 2019 risulta in essere un contenzioso giudiziale con il comune menzionato, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Il Gruppo, anche in base al parere dei propri consulenti legali, ritiene incerto l'esito del contenzioso. L'evoluzione delle liti è riportata nel paragrafo "Contenziosi" di questa relazione finanziaria semestrale.

6. Attività finanziarie non correnti

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 2.751 1.122
Attività finanziarie non correnti 2.751 1.122

Le attività finanziarie non correnti passano da Euro 1.122 migliaia dell'esercizio 2018, ad Euro 2.751 migliaia del semestre di riferimento, evidenziando un aumento pari ad Euro 1.629 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione del credito che sarà oggetto di incasso oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del periodo vantato nei confronti del comune di Costabissara con il quale è stato sottoscritto un accordo transattivo di valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale la cui consegna era avvenuta il 1° ottobre 2011. Le parti hanno ritenuto condivisibile la fissazione transattiva dell'importo dovuto in Euro 3.000 migliaia di cui, Euro 1.000 migliaia da corrispondere entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell'accordo, mentre il residuo sarà corrisposto in 12 rate annuali di pari importo. Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del presente resoconto e in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta è stata oggetto di attualizzazione.

7. Crediti per imposte anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Crediti per imposte anticipate 11.425 11.358
Crediti per imposte anticipate 11.425 11.358

Le imposte anticipate passano da Euro 11.358 migliaia ad Euro 11.425 migliaia registrando un incremento di Euro 67 migliaia.

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 giugno 2019 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Attività correnti

8. Rimanenze

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

30.06.2019 31.12.2018
(migliaia di Euro) Valore lordo F.do
Svalutazione
Valore netto Valore lordo F.do
Svalutazione
Valore netto
Gas in stoccaggio 0 0 0 2.694 (35) 2.659
Combustibili e materiale a magazzino 4.888 (39) 4.849 3.399 (39) 3.360
Totale Rimanenze 4.888 (39) 4.849 6.093 (73) 6.020

Al termine del primo semestre dell'esercizio 2019 le rimanenze risultano pari ad Euro 4.849 migliaia registrando un decremento pari ad Euro 1.171 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. La stessa è principalmente spiegata dalla riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 2.659 migliaia. Il decremento descritto è stato parzialmente compensato dall'incremento delle giacenze di materiale in magazzino (+1.489 migliaia di Euro).

I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 39 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

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9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Crediti verso clienti 13.351 76.617
Crediti per fatture da emettere 15.877 94.046
Fondo svalutazione crediti (468) (3.715)
Crediti commerciali 28.761 166.947

I crediti commerciali passando da Euro 166.947 migliaia ad Euro 28.761 migliaia, registrano un decremento pari ad Euro 138.186 migliaia. La stessa è principalmente spiegata dalla riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 135.564 migliaia.

Al netto della riclassifica descritta la voce ha evidenziato una diminuzione pari ad Euro 2.622 migliaia principalmente correlata alla stagionalità dell'attività. I crediti commerciali sono infatti principalmente valorizzati dai crediti iscritti nei confronti delle società di vendita del gas naturale che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas gestita dalle società del Gruppo. I minori consumi effettuati dai consumatori finali nel periodo primaverile ed estivo determinano conseguentemente una flessione in questi mesi dei crediti iscritti.

I crediti verso clienti, sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi.

Il fondo svalutazione crediti accoglieva principalmente gli importi accantonati per rischi su crediti patiti dalle società vendita del gas naturale e dell'energia elettrica. Il fondo residuo, pari ad Euro 468 migliaia rappresenta i rischi in capo alle società di distribuzione del Gruppo e non ha richiesto ulteriori accantonamenti in ragione della buona capienza del fondo già esistente.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dei primi sei mesi dell'esercizio 2019 è riportata nella tabella seguente:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Fondo svalutazione crediti iniziale 3.715 5.358
Riclassifica appllicazione IFRS 5 3.244 -
Accantonamenti 0 1.964
Utilizzo (4) (3.607)
Fondo svalutazione crediti finale 468 3.715

Gli utilizzi evidenziati nella tabella sopra riportata sono quasi integralmente spiegati dalla riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 3.244 migliaia.

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto all'anzianità del credito:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 13.351 76.617
- fondo svalutazione crediti commerciali (468) (3.715)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 12.884 72.901
Aging dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 12.252 65.052
- scaduti oltre 6 mesi 572 7.300
- scaduti da 6 mesi a 12 mesi 89 1.472
- scaduti oltre 12 mesi 437 2.793

10.Altre attività correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Crediti per consolidato fiscale 2.750 3.034
Risconti attivi annuali 1.479 629
Anticipi a fornitori 3.442 2.769
Ratei attivi annuali 77 27
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 37.592 25.029
Credito IVA 1.599 2.854
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 82 8.612
Attività per vendite a termine 0 159
Altri crediti 2.132 1.948
Altre attività correnti 49.153 45.062

Le altre attività correnti, passando da Euro 45.062 migliaia ad Euro 49.153 migliaia, registrano un incremento di Euro 4.091 migliaia. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 4.362 migliaia interessando principalmente i crediti iscritti verso gli uffici tecnici di finanzia, regioni e province in relazione ad accise ed addizionali regionali. Al netto dell'effetto descritto la voce ha evidenziato una crescita rispetto al 31 dicembre 2018 di Euro 8.453 migliaia principalmente assoggettabili ai maggiori crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici ed ambientali in relazione ai titoli di efficienza energetica.

Le altre voci che compongono le altre attività correnti hanno registrato invece una diminuzione pari ad Euro 4.109 migliaia andando parzialmente a compensare l'aumento descritto.

Alla data di chiusura della presente relazione finanziaria semestrale è decaduto il contratto di consolidato fiscale nazionale in essere con Asco Holding S.p.A. a causa del venir meno di alcuni requisiti necessari. Si segnala che i crediti iscritti sono relativi a posizioni pregresse in essere e non sono relative a imposte maturate nel corso dei primi sei mesi.

I crediti iscritti nei confronti della Cassa (CSEA), pari ad Euro 37.592 migliaia, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica consegnati a maggio 2019, ma non incassati alla data di chiusura del semestre, ed i quantitativi maturati rispetto all'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2019-maggio 2020). Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo comunicato dal GSE per l'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2018 - maggio 2019) in relazione ai titoli consegnati, e pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione e, al 30 giugno 2019, pari ad Euro 250 (Euro 250,54 al 30 giugno 2018; fonte STX).

11.Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Crediti finanziari verso società controllate 13 0
Altre attività finanziarie correnti 1.303 136
Crediti finanziari verso società a controllo
congiunto 6.481 844
Attività finanziarie correnti 7.797 981

Le attività finanziarie correnti registrano un incremento pari ad Euro 6.817 migliaia, passando da Euro 981 migliaia del 31 dicembre 2018 ad Euro 7.797 migliaia del periodo di riferimento. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, ha determinato un aumento della voce pari ad Euro 5.291 migliaia.

Si segnala che al termine dell'esercizio la voce accoglie altresì, oltre alla quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Creazzo, la quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara per Euro 1.165 migliaia con il quale è stato raggiunto l'accordo transattivo meglio descritto al paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questa relazione.

12. Crediti Tributari

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Crediti IRAP 565 545
Crediti IRES 587 673
Altri crediti tributari 141 290
Crediti tributari 1.293 1.508

I crediti tributari, passando da Euro 1.508 migliaia ad Euro 1.293 migliaia del periodo di riferimento, registrano un decremento pari ad Euro 215 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 308 migliaia. Al netto della riclassifica descritta la voce ha evidenziato un aumento pari ad Euro 94 migliaia risultando sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente. La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza del primo semestre dell'esercizio 2019, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Depositi bancari e postali 20.222 66.632
Denaro e valori in cassa 18 18
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 20.241 66.650

Le disponibilità liquide passano da Euro 66.650 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 20.241 migliaia del periodo di riferimento registrando un decremento pari ad Euro 46.409 migliaia e si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 7.296 migliaia.

Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel primo semestre dell'esercizio 2019 si rimanda al rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine di ogni periodo considerato è il seguente:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 20.241 66.650
Attività finanziarie correnti 7.797 981
Passività finanziarie correnti (50.636) (115)
Debiti verso banche e finanziamenti (107.084) (131.044)
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi 0 0
Posizione finanziaria netta a breve (129.682) (63.528)
Attività finanziarie non correnti 2.751 1.122
Finanziamenti a medio e lungo termine (51.098) (55.111)
Passività finanziarie non correnti (646) 0
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (48.993) (53.989)
Posizione finanziaria netta (178.675) (117.517)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari del primo semestre dell'esercizio 2019" e al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questa relazione finanziaria semestrale.

14. Attività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Attività su derivati materia prima 0 123
Attività su derivati materia prima 0 123

Le attività iscritte al termine dell'esercizio 2018 per contratti derivati risultavano integralmente correlate alla vendita del gas naturale e conseguentemente il saldo è stati integralmente riclassificato, in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, tra le attività destinate alla vendita.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questa relazione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Patrimonio netto consolidato

15. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 30 giugno 2019 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (24.147) (16.981)
Riserve e utili a nuovo 104.230 134.629
Risultato del periodo di Gruppo 4.736 22.282
Risultato delle società destinate alla
vendita 27.588 22.344
Patrimonio netto di Gruppo 393.700 443.567
Capitale e Riserve di Terzi 2.521 2.428
Risultato del periodo di Terzi delle società
destinate alla vendita 1.878 1.874
Patrimonio Netto di Terzi 4.399 4.303
Patrimonio netto Totale 398.099 447.869

Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2019 è pari ad Euro 392.046 migliaia ed evidenzia una diminuzione rispetto all'esercizio 2018 pari ad Euro 55.490 migliaia. Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute nel primo semestre dell'esercizio, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente spiegate dalla distribuzione dei dividendi ordinari e straordinari deliberati dall'assemblea degli Azionisti tenutasi in data 23 aprile 2019. In sede ordinaria l'assemblea ha infatti deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo ordinario pari a Euro 0,125 per azione e la distribuzione di un dividendo straordinario pari ad Euro 0,2133 per ciascuna delle n. 222.178.966 azioni in circolazione. Tale dividendo straordinario è stato messo in pagamento unitamente a quello ordinario in data 8 maggio 2019, con data di stacco 6 maggio 2019 e record date 7 maggio 2019. L'esborso complessivo è risultato pari ad Euro 75.163 migliaia.

Al termine del primo semestre dell'esercizio la società deteneva azioni proprie per un valore complessivo pari ad Euro 24.147 migliaia, in aumento rispetto al 31 dicembre 2018 di Euro 7.167 migliaia.

Nel corso del primo semestre infatti, e nello specifico a decorrere dal 1° aprile, Ascopiave S.p.A. ha dato corso all'acquisto di azione proprie sul mercato telematico azionario e, alla data del 30 giugno 2019 deteneva n. 13.720.606 azioni proprie, pari al 5,853%, per il controvalore sopra indicato.

Si precisa che nel corso della prima settimana di luglio 2019 si è proceduto con l'assegnazione di n. 7.149.505 azioni proprie alla società Anita S.r.l. nell'ambito dell'operazione di fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A. il cui perfezionamento è stato comunicato al mercato in data 25 giugno 2019. Alla data del 27 luglio 2019 Ascopiave S.p.A. detiene n. 7.622.104 pari al 3,252%.

Si segnala che la riserva di hedge accounting iscritta al termine dell'esercizio 2018, risultava integralmente correlata alla vendita del gas naturale e conseguentemente il saldo è stati integralmente riclassificato, in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, tra le attività destinate alla vendita.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questa relazione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Patrimonio netto di terzi

È costituito dalle attività nette e dal risultato non attribuibile al Gruppo e fa riferimento alle quote di terzi delle società controllate Ascotrade S.p.A. e Etra Energia S.r.l..

Passività non correnti

16. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 968 1.024
Altri fondi rischi ed oneri 291 2.877
Fondi rischi ed oneri 1.259 3.901

I fondi rischi ed oneri, passando da Euro 3.901 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 1.259 migliaia del semestre di riferimento, registrano un decremento di Euro 2.642 migliaia. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 2.586 migliaia.

Al netto della variazione descritta la voce ha evidenziato un incremento pari ad Euro 178 migliaia spiegato dall'iscrizione dei costi maturati nel semestre di riferimento per piani di incentivazione a lungo termine. Tali importi contabilizzati si riferiscono alla quota maturata nei primi sei mesi dell'anno in corso e sono relativi al triennio 2018- 2020, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

La tabella che segue mostra la movimentazione nel primo semestre dell'esercizio 2019:

Applicazione IFRS 5 (2.586)
Utilizzo fondi rischi e oneri (56)

Nella tabella seguente si evidenza la composizione dei fondi rischi per tipologia:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Copertura perdite società collegate 0 2.586
Altri rischi 56 56
Rischi su contenziosi con fornitori 235 235
Fondo trattamento quiescenza e obblighi simili 968 1.024
Totale 1.259 3.901

Il fondi trattamento quiescenza e obblighi simili accoglie anche gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai piani di incentivazione a lungo termine per la quota in denaro.

17. Trattamento fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 4.807 migliaia al 1° gennaio 2019 ad Euro 2.745 migliaia del 30 giugno 2019 registrando un decremento pari ad Euro 2.062 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 1.965 migliaia. La tabella di seguito riportata riepiloga la movimentazione del fondo nel periodo considerato:

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2018 4.807
Applicazione IFRS 5 (1.965)
Liquidazioni (694)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 544
Perdita/(profitto) attuariale del periodo (*) 52
Trattamento di fine rapporto al 30 giugno 2019 2.745

*comprensivo della quota di interest cost contabilizzata a conto economico.

18. Finanziamenti a medio e lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Mutui passivi Cassa Centrale Banca 8.223 8.611
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 19.125 21.500
Mutui passivi BNL 23.750 25.000
Finanziamenti a medio e lungo termine 51.098 55.111
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 8.084 8.014
Finanziamenti a medio-lungo termine 59.183 63.124

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 30 giugno 2019 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di BNL per Euro 26.250 migliaia e della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 23.875 migliaia, passano complessivamente da Euro 63.124 migliaia ad Euro 59.183 migliaia con un decremento di Euro 3.941 migliaia, spiegato dal pagamento delle rate pagate nel corso del primo semestre dell'esercizio. Considerando la sola quota in scadenza oltre l'esercizio, i finanziamenti descritti presentano un decremento da Euro 55.111 migliaia ad Euro 51.098 migliaia. In particolare:

  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, vede un debito residuo al 30 giugno 2019 pari ad Euro 26.250 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2018 risultavano rispettati.
  • il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, vede un debito residuo al 30 giugno 2019 pari a 23.875 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2018 risultavano rispettati, mentre non risultano calcolabili al 30 giugno 2019 a causa della riclassifica delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5.
  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000

migliaia, vede un debito residuo al 30 giugno 2019 pari ad Euro 9.058 migliaia, con l'iscrizione di Euro 834 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento sottoscritti con BNL e Banca Europea per gli Investimenti, la Capogruppo ha ceduto alle banche finanziatrici una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

(migliaia di Euro) 30.06.2019
Esercizio 2019 4.072
Esercizio 2020 8.028
Esercizio 2021 8.042
Esercizio 2022 8.057
Oltre 31 dicembre 2022 30.984
Finanziamenti a medio-lungo termine 59.183

La tabella che segue evidenzia le scadenze dei finanziamenti a medio e lungo termine:

19. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Depositi cauzionali 391 11.350
Risconti passivi pluriennali 18.067 16.653
Altre passività non correnti 18.458 28.003

Le altre passività non correnti passano da Euro 28.003 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 18.458 migliaia del semestre di riferimento evidenziando un decremento pari ad Euro 9.545 migliaia. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo " Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 10.792 migliaia principalmente assoggettabili ai depositi cauzionali degli utenti gas ed energia elettrica. Al netto della variazione descritta la voce ha registrato un incremento pari ad Euro 1.247 migliaia in relazione all'andamento dei risconti passivi pluriennali.

I risconti passivi pluriennali sono rilevati a fronte di ricavi per contributi ricevuti da pubblici o privati per la realizzazione di allacciamenti alla rete del gas, o della stessa rete di distribuzione stessa, e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

I depositi cauzionali iscritti al termine del primo semestre dell'esercizio si riferiscono a depositi ricevuti da società di vendita del gas naturale, che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas naturale gestita dal Gruppo, per il servizio di vettoriamento della materia prima.

20. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Debiti per diritti d'uso oltre 12 mesi 646
Passività finanziarie non correnti 646 (0)

In data 1° gennaio 2019 il Gruppo ha effettuato la prima applicazione di IFRS 16. La prima adozione del principio, con il metodo dell'"approccio retroattivo modificato", ha determinato l'iscrizione di passività finanziarie non correnti pari ad Euro 646 migliaia. La diminuzione registrata alla data del 30 giugno 2019 è spiegata dalla riclassifica a breve termine della quota capitale che sarà rimborsata entro i successivi dodici mesi.

21. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Debiti per imposte differite 12.806 14.534
Debiti per imposte differite 12.806 14.534

I debiti per imposte differite passano da Euro 14.534 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 12.806 migliaia con un decremento di Euro 1.727 migliaia. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 1.503 migliaia principalmente in relazione alla dinamica degli ammortamenti delle liste clienti.

Al netto della variazione descritta i debiti per imposte differite hanno registrato una diminuzione pari ad Euro 225 migliaia ed accolgono principalmente gli effetti fiscali derivanti dalle dinamiche degli ammortamenti sulle reti distribuzione del gas naturale.

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 giugno 2019 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Passività correnti

22. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Debiti verso banche 99.000 123.031
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 8.084 8.014
Debiti verso banche e finanziamenti 107.084 131.044

I debiti verso banche passano da Euro 131.044 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 107.084 migliaia del semestre di riferimento evidenziando un decremento pari ad Euro 23.960 migliaia. Gli stessi sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza

di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 24 migliaia.

23. Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Debiti vs/ fornitori 7.872 70.907
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 31.923 60.278
Debiti commerciali 39.795 131.185

I debiti commerciali passano da Euro 131.185 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 39.795 migliaia del periodo di riferimento evidenziando una diminuzione pari ad Euro 91.390 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 97.971 migliaia. Gli importi riclassificati sono in buona parte correlati all'acquisto e trasporto delle materie prime gas ed energia elettrica.

Al netto dell'effetto descritto i debiti commerciali hanno registrato un incremento pari ad Euro 6.581 migliaia.

La voce accoglie principalmente i debiti iscritti per fornitori di materiali e servizi per l'estensione o la manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale nonché per la fruizione di servizi di consulenza ricevuti nel corso del semestre di riferimento.

Si segnala che la voce accoglie altresì i debiti collegati all'acquisto dei titoli di efficienza energetica necessari al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico a cui le società di distribuzione del Gruppo sono assoggettate.

Gli stessi sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2019 - maggio 2020). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 30 giugno 2019, pari ad Euro 260 fonte STX (Euro 260 alla data del 30 giugno 2018).

24. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Debiti IRAP 146 169
Debiti IRES 3.146 38
Debiti tributari 3.292 207

I debiti tributari, passando da Euro 207 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 3.292 migliaia del periodo di riferimento, registrano un incremento pari ad Euro 3.086 migliaia. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 143 migliaia. Conseguentemente, al netto della riclassifica descritta, la voce ha evidenziato un aumento pari ad Euro 3.228 migliaia.

La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza del primo semestre dell'esercizio 2019, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES.

25. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Anticipi da clienti 412 505
Debiti per consolidato fiscale 128 551
Debiti verso enti previdenziali 497 1.805
Debiti verso il personale 4.404 5.026
Debiti per IVA 350 7.170
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 327 1.222
Risconti passivi annuali 490 452
Ratei passivi annuali 729 509
Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale (0) 572
Passività per impegni di acquisto a breve termine (0) 172
Altri debiti 13.681 9.555
Altre passività correnti 21.018 27.539

Le altre passività correnti passano da Euro 27.539 migliaia dell'esercizio 2018 ad Euro 21.018 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un decremento pari ad Euro 6.251 migliaia. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 12.245 migliaia interessando principalmente i debiti IVA. Conseguentemente, al netto della riclassifica descritta, la voce ha evidenziato un aumento pari ad Euro 5.724 migliaia assoggettabile agli altri debiti.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 30 giugno 2019.

Debiti per consolidato fiscale

Alla data di chiusura della presente relazione finanziaria semestrale è decaduto il contratto di consolidato fiscale nazionale in essere con Asco Holding S.p.A. a causa del venir meno di alcuni requisiti necessari. Si segnala che i debiti iscritti sono relativi a posizioni pregresse in essere e non sono relative a imposte maturate nel corso dei primi sei mesi.

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 30 giugno 2019 non liquidati alla stessa data.

Debiti verso il personale

La voce include i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 30 giugno 2019 non liquidati alla stessa data nonché la relativa quota contributiva.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA, al termine del primo semestre dell'esercizio, risultano pari ad Euro 350 migliaia. La significativa diminuzione registrata rispetto all'esercizio precedente è spiegata dalla riclassifica dei saldi iscritti dalle società di vendita del Gruppo che sono stati oggetto di riclassifica tra le passività destinate alla vendita.

Risconti passivi annuali

Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai ricavi su cogenerazione/fornitura calore nonché ai contributi ricevuti per la realizzazione della rete di distribuzione del gas naturale e gli allacciamenti alla stessa.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.

Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale

Al termine del primo semestre la voce non risulta valorizzata in quanto i debiti iscritti sono stati oggetto di riclassifica Tra le passività destinate alla vendita. Tali debiti risultavano infatti integralmente maturati ed iscritti dalle società di vendita del Gruppo.

Passività per vendite a termine

Al termine dell'esercizio precedente la voce accoglieva i il valore corrente degli impegni contrattuali sottoscritti che hanno consegne fisiche previste per il periodo gennaio – settembre 2019 per la materia prima e per il servizio di trasporto e conseguentemente sono stati integralmente riclassificati tra le passività destinate alla vendita.

Altri debiti

Al termine del primo semestre dell'esercizio la voce risulta pari ad Euro 13.681 migliaia, e registra un aumento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 4.126 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori debiti iscritti nei confronti di Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali connessi alle componenti tariffarie del vettoriamento del gas naturale.

La voce accoglie altresì i debiti corrispondenti agli oneri obbligatori del personale maturati al 30 giugno 2019.

26. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Debiti finanziari entro 12 mesi 50.252 115
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi 383 (0)
Passività finanziarie correnti 50.636 115

Le passività finanziare correnti passano da Euro 115 migliaia dell'esercizio 2018 ad Euro 50.636 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando un incremento di Euro 50.521 migliaia. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, ha determinato una diminuzione della voce pari ad 19.281 migliaia; mentre, al netto di tale variazione, l'incremento evidenziato dalla voce risulta pari ad Euro 30.857 migliaia.

Tale incremento è principalmente spiegato dai saldi dei conti correnti di cash pooling in essere con le società controllate che sono state oggetto di riclassifica tra le attività e passività destinate alla vendita che complessivamente risultano pari a 50.252 migliaia.

Come già descritto nel paragrafo "Passività finanziarie non correnti" di questa relazione finanziaria semestrale, in data 1° gennaio 2019 è stata effettuata la prima iscrizione dei debiti finanziari correlati a leasing operativi in sede di prima applicazione di Ifrs 16. La prima adozione del principio ha determinato l'iscrizione di Euro 453 migliaia di maggiori debiti. Al termine del semestre la voce non ha evidenziato significative variazioni in quanto i rimborsi di capitale effettuati nel corso del semestre sono stati compensati dalla riclassifica delle quote che saranno oggetto di pagamento entro i successivi dodici mesi dalla data di chiusura.

27. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Passività su derivati materia prima (0) 1.216
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (0) 1.216

Le passività iscritte al termine dell'esercizio 2018 per contratti derivati risultavano integralmente correlate all'acquisto del gas naturale e conseguentemente il saldo è stati integralmente riclassificato, in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questa relazione finanziaria semestrale, tra le passività destinate alla vendita.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questa relazione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Ricavi

28. Ricavi

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività nei periodi considerati:

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi da trasporto del gas 36.506 36.527
Ricavi per servizi di allacciamento 173 173
Ricavi da servizi di fornitura calore 6 (0)
Ricavi da servizi di distribuzione 2.032 3.679
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 3.774 4.819
Ricavi per contributi ARERA 17.293 18.980
Altri ricavi 1.032 1.064
Ricavi 60.816 65.242

Al termine del primo semestre dell'esercizio i ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave, attestandosi ad Euro 60.816 migliaia, registrano un decremento pari ad Euro 4.426 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (Euro 65.242 migliaia). Il decremento è principalmente spiegato dai minori ricavi conseguiti per servizi svolti in qualità di distributori (-1.647 migliaia di Euro), dai minori ricavi conseguiti per servizi resi ad altre società del Gruppo (-1.045 migliaia) e dai minori contributi iscritti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico (-1.687 migliaia di Euro). La sostanziale totalità dei ricavi è realizzata in Italia.

Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha generato ricavi pari ad Euro 36.506 migliaia, sostanzialmente in linea con i ricavi iscritti al termine del primo semestre dell'esercizio precedente. Il Vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento, i cui valori sono fissati e pubblicati da ARERA. Si segnala che la voce ricavi da trasporto del gas comprende una quota perequativa negativa pari ad Euro 5.522 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di Euro 3.182 migliaia. La quota perequativa varia in ragione della stagionalità e dell'andamento delle temperature in quanto risultante dal differenziale riscontrato tra ricavi addebitati alle società di vendita per il servizio di vettoriamento del gas naturale (contratti in ragione dei minori consumi) ed il VRT riconosciuto del periodo di riferimento.

I ricavi conseguiti per servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 2.032 migliaia, evidenziano una diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 1.647 migliaia. La diminuzione è in parte spiegata dagli Euro 765 migliaia di contributi iscritti nei primi sei mesi del 2018 correlati alla realizzazione della rete di distribuzione in lottizzazioni.

I ricavi per servizi svolti a favore di società del Gruppo evidenziano una diminuzione pari ad Euro 1.045 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente attestandosi ad Euro 3.774 migliaia al 30 giugno 2019.

I contributi erogati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente si attestano, al termine del primo semestre dell'esercizio, ad Euro 17.293 migliaia rilevando un decremento pari ad Euro 1.687 migliaia rispetto al periodo di confronto. I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati. I contributi iscritti al 30 giugno 2019 sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2019-maggio 2020). Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo comunicato dal GSE per l'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2018 - maggio 2019) in relazione ai titoli consegnati, e pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione e, al 30 giugno 2019, pari ad Euro 250 (Euro 250,54 al 30 giugno 2018; fonte STX).

La voce altri ricavi passa da Euro 1.064 migliaia del primo semestre dell'esercizio 2018, ad Euro 1.032 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 32 migliaia.

30. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodi considerati:

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Acquisti di altri materiali 719 1.232
Costi acquisto altre materie prime 719 1.232

Al termine del primo semestre dell'esercizio i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 719 migliaia, in diminuzione di Euro 513 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali utilizzati per la manutenzione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed all'odorizzazione dello stesso.

31. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi sostenuti nei periodi considerati:

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Costi di lettura contatori 317 308
Spese invio bollette (0) 15
Spese postali e telegrafiche 83 83
Manutenzioni e riparazioni 1.189 1.999
Servizi di consulenza 2.062 1.561
Servizi commerciali e pubblicità 51 65
Utenze varie 859 795
Compensi ad amministratori e sindaci 661 408
Assicurazioni 361 339
Spese per il personale 306 353
Altre spese di gestione 676 696
Costi per godimento beni di terzi 8.438 8.348
Costi per servizi 15.001 14.970

I costi per servizi sostenuti nel corso del primo semestre dell'esercizio risultano sostanzialmente in linea con il semestre a confronto. Gli stessi passano da Euro 14.970 migliaia del primo semestre 2018 ad Euro 15.001 migliaia del periodo di riferimento.

I costi sostenuti per la lettura dei contatori, attestandosi ad Euro 317 migliaia, risultano sostanzialmente allineati al primo semestre dell'esercizio a confronto (Euro 308 migliaia al 30 giugno 2018).

I costi per manutenzioni e riparazioni, pari ad Euro 1.189 migliaia, evidenziano una diminuzione pari ad Euro 810 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La diminuzione è principalmente spiegata dai minori costi sostenuti per manutenzione degli impianti di distribuzione del gas naturale nonché dai minori costi sostenuti per canoni di assistenza e manutenzione di software.

Al termine del primo semestre dell'esercizio i costi per servizi di consulenza, attestando si ad Euro 2.062 migliaia, hanno evidenziato un incremento pari ad Euro 501 migliaia. La variazione è principalmente correlata ai costi sostenuti per le operazioni straordinarie avviate dal Gruppo nel periodo di riferimento e meglio descritte nel paragrafo "fatti di

rilievo intervenuti nel corso dei primi sei mesi dell'esercizio" di questa relazione finanziaria semestrale.

La voce costi per godimento beni di terzi accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale e ha evidenziato una aumento pari ad Euro 89 migliaia. I maggiori costi sostenuti sono stati in parte compensati dagli effetti derivanti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 16. Le modalità di contabilizzazione dei leasing operativi ha determinato l'iscrizione di minori costi per godimento di beni di terzi per complessivi Euro 185 migliaia quali minori canoni iscritti per affitti di sedi periferiche, noleggio di auto aziendali e di stampanti.

32. Costi del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Salari e stipendi 7.775 7.558
Oneri sociali 2.434 2.479
Trattamento di fine rapporto 544 565
Altri costi 42 1
Totale costo del personale 10.796 10.603
Costo del personale capitalizzato (3.236) (2.876)
Costi del personale 7.560 7.726

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia; gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

I costi del personale passano da Euro 10.603 migliaia del primo semestre dell'esercizio 2018 ad Euro 10.796 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un aumento pari ad Euro 193 migliaia. I minori costi sostenuti hanno più che compensato i costi, pari ad Euro 202 migliaia, iscritti al termine del periodo per piani di incentivazione a lungo termine.

Si segnala inoltre che in osservanza dell'IFRS 2 il costo dei piani di incentivazione a lungo termine iscritto al termine del primo semestre ha trovato contropartita tra le riserve di patrimonio netto per Euro 24 migliaia per la quota da corrispondersi in azioni e tra i fondi di quiescenza per Euro 178 migliaia per la parte in contanti. Gli importi contabilizzati in relazione ai piani di incentivazione a lungo termine si riferiscono al primo anno del triennio 2018- 2020, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un aumento pari ad Euro 359 migliaia passando da Euro 2.876 migliaia del semestre in comparazione, ad Euro 3.236 migliaia del semestre di riferimento.

I costi del personale hanno conseguentemente registrato una diminuzione complessiva pari 166 migliaia.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo in forza nelle continuing operation per categoria nei periodi a confronto:

Descrizione 30.06.2019 30.06.2018 Variazione
Dirigenti (medio) 14 13 1
Impiegati (medio) 222 216 6
Operai (medio) 117 123 -6
Totale personale dipendente 353 352 1

33. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Altri accantonamenti 0 3
Contributi associativi e ARERA 388 392
Minusvalenze 393 121
Sopravvenienze caratteristiche 24 16
Altre imposte 342 317
Altri costi 224 324
Costi per appalti 159 157
Titoli di efficienza energetica 18.465 16.191
Altri costi di gestione 19.995 17.522

Gli altri costi di gestione passano da Euro 17.522 del primo semestre dell'esercizio 2018 ad Euro 19.995 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 2.473 migliaia; tale variazione è principalmente determinata dal maggior costo iscritto per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (Euro +2.274 migliaia).

I costi iscritti al termine del semestre per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2019 - maggio 2020). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 30 giugno 2019, pari ad Euro 260 fonte STX (Euro 260 alla data del 30 giugno 2018).

34. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Altri proventi 1.298 210
Altri proventi 1.298 210

Al termine del semestre gli altri proventi operativi rilevano un aumento pari ad Euro 1.088 migliaia, passando da Euro 210 migliaia del primo semestre dell'esercizio 2018, ad Euro 1.298 migliaia del periodo di riferimento.

La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione del plusvalore rilevato in relazione all'accordo transattivo sottoscritto con il comune di Costabissara, descritto al paragrafo "attività finanziarie non correnti di questa relazione finanziaria annuale", e concernente il valore di cessione degli impianti di distribuzione avvenuta il 1° ottobre 2011.

35. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Immobilizzazioni immateriali 10.024 9.300
Immobilizzazioni materiali 1.079 1.090
Ammortamenti e svalutazioni 11.103 10.389

Gli ammortamenti registrano un incremento pari ad Euro 725 migliaia, passando da Euro 9.300 migliaia del primo semestre dell'esercizio 2018, ad Euro 10.024 migliaia del semestre di riferimento.

Si segnala che le modalità di contabilizzazione dei leasing operativi ha determinato l'iscrizione di maggiori costi per ammortamenti per complessivi Euro 159 migliaia per affitti di sedi periferiche, noleggio di auto aziendali e di stampanti.

Proventi e oneri finanziari

36. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Interessi attivi bancari e postali 51 1
Altri interessi attivi 38 109
Proventi finanziari 89 111
Interessi passivi bancari 49 40
Interessi passivi su mutui 633 459
Altri oneri finanziari 131 155
Oneri finanziari 813 655
Quota risultato da società controllo congiunto 648 846
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il
metodo del patrimonio netto 648 846
Totale (oneri)/proventi finanziari netti (75) 302

Al termine del primo semestre dell'esercizio 2019, il saldo tra oneri e proventi finanziari evidenzia un risultato negativo pari ad Euro 724 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di Euro 180 migliaia. L'aumento è principalmente spiegati dai maggiori oneri finanziari corrisposti ad istituti finanziari per mutui (+174 migliaia di Euro).

Si segnala che a seguito della prima applicazione di IFRS 16 la corresponsione dei canoni per leasing operativi determina la diminuzione delle passività finanziarie correnti per debiti di leasing per la quota capitale e l'iscrizione di oneri finanziari. Al termine del primo semestre dell'esercizio ha determinato l'iscrizione di Euro 10 migliaia.

La voce quota risultato da società controllo congiunto accoglie i risultati economici maturati dalle società soggette a controllo congiunto nel corso del primo semestre dell'esercizio di riferimento; gli stessi registrano un decremento pari ad Euro 198 migliaia, attestandosi ad Euro 648 migliaia.

Imposte

37. Imposte del periodo

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Imposte correnti IRES 3.147 4.288
Imposte correnti IRAP 461 780
Imposte (anticipate)/differite (684) (620)
Imposte dell'esercizio 2.924 4.448

Le imposte maturate passano da Euro 4.448 migliaia del primo semestre dell'esercizio precedente, ad Euro 2.924 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 1.524 migliaia principalmente assoggettabile al minor risultato ante-imposte.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:
-- -- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Utile ante imposte 7.660 13.915
Imposte dell'esercizio 2.924 4.448
Incidenza sul risultato ante imposte 38,2% 32,0%

Il tax-rate registrato al 30 giungo 2019 risulta pari al 38,2% evidenziando una aumento del 6,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Risultato netto delle attività destinate alla vendita

La seguente tabella riporta il dettaglio del risultato netto della società destinate alla vendita nei periodi considerati:

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Risultato netto delle società destinate
alla vendita 29.466 20.292

Il risultato netto della società destinate alla vendita al 30 giugno 2019 è pari ad euro 22.813 migliaia, in crescita del 16,8% rispetto all'esercizio precedente. Al fine di meglio visionare l'andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società riclassificate ai sensi di IFRS 5 si rinvia al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita".

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala che in data 31 luglio 2019, dando seguito a quanto comunicato in data 29 gennaio 2019 dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente a mezzo della delibera 32/2019/R/GAS, la Cassa per i Servizi Energetici Ambientali (CSEA) ha comunicato alle società del segmento vendita del Gruppo l'ammontare di riconoscimento degli importi derivanti dalla rideterminazione del coefficiente di demoltiplicazione K che era stato oggetto di modificazione con deliberazione 89/10 dell'Autorità. Le società del segmento vendita del Gruppo avevano aderito al meccanismo proposto dall'Autorità e presentato le istanze di rimborso nei tempi previsti dalla regolamentazione vigente. Al termine dei primi sei mesi dell'esercizio risultano conseguentemente iscritti nella voce risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, Euro 5.896 migliaia (Euro 8.178 migliaia di maggiori ricavi di vendita del gas naturale al netto del relativo effetto fiscale), correlati a tale riconoscimento e che hanno natura non ricorrente.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del primo semestre dell'esercizio non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita

I risultati economici delle Società destinate alla vendita

La tabella di seguito riportata evidenzia il conto economico dei primi sei mesi delle società riclassificate ai sensi di IFRS 5 come destinate alla vendita comparato con i risultati conseguiti dalle stesse nel corso del primo semestre 2018.

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi 322.585 285.116
Totale costi operativi 285.781 261.739
Costi acquisto materie prime 194.296 175.312
Costi per servizi 85.944 80.586
Costi del personale 5.298 4.889
Altri costi di gestione 243 953
Altri proventi 0 1
Ammortamenti e svalutazioni 1.721 1.232
Risultato operativo 35.082 22.146
Proventi finanziari 126 149
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto 4.099 4.348
Utile ante imposte 39.308 26.642
Imposte del periodo 9.841 6.350
Risultato netto del periodo 29.466 20.292

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nel primo semestre dell'esercizio 2019 le società del Gruppo destinate alla vendita hanno realizzato ricavi per Euro 322.585 migliaia, in crescita del 13,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il margine operativo lordo conseguito nel corso dei primi sei mesi dell'esercizio si attesta ad Euro 36.803 migliaia registrando un incremento pari ad Euro 13.426 migliaia. Aumento principalmente riconducibile ai maggiori margini conseguiti dall'attività di vendita del gas naturale e dell'energia elettrica.

L'incremento del primo margine sull'attività di vendita gas (che passa da Euro 32.940 migliaia ad Euro 44.603 migliaia) è stato principalmente influenzato dall'iscrizione del riconoscimento degli importi derivanti dalla rideterminazione del coefficiente k che hanno determinato un effetto positivo sul margine pari ad Euro 8.178 miglia meglio descritto al paragrafo "Rideterminazione periodo ottobre 2010 – settembre 2012 con delibera 32/2019/R/GAS del 29 gennaio 2019" di questa relazione. Il margine è stato altresì significativamente influenzato dagli effetti del così detto settlement gas, lo stesso ha negativamente influenzato i margini gas dei primi sei mesi dell'esercizio 2018 per Euro -2.018 migliaia, mentre ha evidenziato un effetto opposto nel semestre di riferimento pari ad Euro 2.093 migliaia, determinando una variazione complessiva pari ad Euro 4.111 migliaia. Al netto degli effetti descritti, meglio descritti al paragrafo "Evoluzione sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale", il margine delle attività di vendita del gas hanno evidenziato una flessione principalmente spiegata dai minori volumi commercializzati nel corso del periodo a causa delle miti temperature che hanno caratterizzato il primo trimestre dell'anno.

Il primo margine derivante dall'attività di trading del gas al termine del primo semestre dell'esercizio 2019 è risultato pari ad Euro 33 migliaia, in diminuzione di Euro 67 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il margine rappresenta gli effetti economici derivanti dai contratti sottoscritti per l'acquisto e la vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della

materia prima. Le componenti di ricavo e costo correlate a consegne fisiche intervenute nel semestre nonché i relativi costi di trasporto sono stati iscritti ai prezzi all'uopo contrattualizzati, mentre le componenti di ricavo e costo correlate alle consegne fisiche riferite al periodo luglio - settembre 2019 per la materia prima e luglio 2019 – settembre 2020 per il trasporto, trattandosi di operazioni a termine alla data di chiusura del periodo, sono stati valutati al valore corrente.

L'incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica, che passa da Euro 3.515 migliaia ad Euro 4.368 migliaia, è principalmente spiegato dai maggiori quantitativi di energia commercializzata nel corso del primo semestre dell'esercizio correlata al contestuale aumento dei clienti.

Il risultato operativo delle società del Gruppo destinate alla vendita al termine del primo semestre dell'esercizio 2019 ammonta ad Euro 35.082 migliaia, registrando un incremento di Euro 12.937 migliaia (+58,4%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il maggior risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • incremento del primo margine dell'attività di vendita gas per Euro 11.663 migliaia;
  • incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica per Euro 852 migliaia;
  • variazione positiva delle altre voci di costo e ricavo per Euro 529 migliaia.

La variazione positiva delle altre voci di costo e ricavo delle società del Gruppo destinate alla vendita, pari ad Euro 529 migliaia, è dovuta a:

  • minori altri ricavi per Euro 3.407 migliaia;
  • minori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 4.835 migliaia;
  • maggior costo del personale per Euro 409 migliaia;
  • minori ammortamenti su immobilizzazioni per Euro 68 migliaia;
  • maggiori accantonamenti per rischi su crediti per Euro 557 migliaia.

L'utile netto consolidato delle società destinate alla vendita al termine del primo semestre dell'esercizio 2019, attestandosi ad Euro 29.466 migliaia, registra una crescita pari ad Euro 9.175 migliaia (+45,2%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • maggior risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 12.937 migliaia;
  • minore risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 248 migliaia;
  • decremento del saldo dei proventi/oneri finanziari per Euro 23 migliaia;
  • maggiori imposte per Euro 3.491 migliaia, come conseguenza della maggior base imponibile di riferimento.

Il tax rate delle società del Gruppo destinate alla vendita, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 20,5% del primo semestre dell'esercizio 2018 all'attuale 22,7%.

Andamento della situazione patrimoniale

La tabella di seguito riportata evidenzia i saldi di stato patrimoniale al 30 giugno 2019 delle società riclassificate ai sensi di IFRS 5 come destinate alla vendita comparato con gli stock patrimoniali del 31 dicembre 2018.

(Migliaia di Euro) 30 06 2019 31.12.2018
Attività
Avviamento 56.363 56.362
Altre immobillizzazioni immateriali 1.850 2.608
Immobilizzazioni materiali 1.763 265
Partecipazioni 43.947 46.809
Altre attività non correnti 13.991 7.841
Crediti per imposte anticipate 566 351
Attivita non correnti 118.479 114.237
Rimanenze 1.296 2.659
Crediti commerciali 92.046 159.416
Altre attività correnti 1.344 9.217
Attività finanziarie correnti 50.253 19.395
Crediti tributari 286 308
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8.420 7.297
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 366 123
Attività correnti 154.010 198.416
Totale Attivà 272.490 312.653
Passività
Fondi rischi ed oneri 2.320 2.825
Trattamento di fine rapporto 1.755 1.965
Altre passività non correnti 10.350 10.792
Passività finanziarie non correnti 924 0
Debiti per imposte differite 1.348 1.503
Passività non correnti 16.696 17.085
Debiti verso banche e finanziamenti 0 25
Debiti commerciali 51.359 126.624
Debiti tributari 9.644 143
Altre passività correnti 43.717 12.298
Passività finanziarie correnti 614 5.406
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 1.851 1.216
Passività correnti 107.184 145.712
Totale Passività 123.881 162.796
Patrimonio netto 148.609 149.857
Passività e Patrimonio netto 24.728 312.653

Le principali variazioni registrate nel corso del periodo sono correlate all'andamento del capitale circolante che ha evidenziato una diminuzione pari ad Euro 42.397 migliaia riflettendosi quasi integralmente sulla posizione finanziaria netta che ha evidenziato un miglioramento pari ad Euro 35.873 migliaia.

Le attività correnti evidenziano una diminuzione rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 44.464 migliaia attestandosi ad Euro 153.952 migliaia. La diminuzione è principalmente spiegata dai minori crediti iscritti nei confronti dei clienti finali per consumi gas che sono particolarmente influenzati dall'andamento termico che vede concentrarsi i consumi nei periodi invernali. Tale decremento è stato in parte compensato dall'aumento delle attività finanziarie correnti per Euro 30.857 migliaia. Le stesse rappresentano i saldi dei conti correnti di cash pooling sottoscritti con la capogruppo Ascopiave S.p.A..

Le passività correnti evidenziano una diminuzione rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 38.978 migliaia attestandosi ad Euro 106.734 migliaia. La diminuzione è principalmente spiegata dai minori debiti iscritti nei confronti dei fornitori della materia prima gas naturale, e dei distributori dello stesso, in ragione della stagionalità dei consumi. Tale decremento è stato in parte compensato dall'aumento delle altre passività correnti per Euro 33.405 migliaia. L'incremento delle stesse è principalmente spiegato dai maggiori debiti per imposte indirette (IVA) maturati nel corso del trimestre e la variazione registrata rispetto al 31 dicembre 2018 è spiegata dagli acconti erogati entro il termine dell'esercizio come da normativa vigente. Si segnala che la prima adozione di IFRS 16 ha determinato alla data del 1° gennaio 2019, l'iscrizione di maggiori Immobilizzazioni per diritti d'uso per Euro 1.696 migliaia e di debiti finanziari per leasing di pari importo segmentati tra correnti e non correnti.

La posizione finanziaria netta è passata da 21.262 migliaia di Euro dell'esercizio 2018, ad Euro 57.135 migliaia di Euro del semestre di riferimento. Per maggiori approfondimenti si rinvia la successivo paragrafo "andamento della situazione finanziaria".

Andamento della situazione finanziaria

La tabella di seguito riportata evidenzia i flussi di cassa generati ed impiegati dalle società riclassificate ai sensi di IFRS 5 come destinate alla vendita comparati con i flussi del primo semestre 2018.

I Semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Utile netto del periodo di gruppo 27.588 18.989
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi 1.878 1.303
Ammortamenti 1.028 1.095
Svalutazione dei crediti 693 765
Variazione del trattamento di fine rapporto (210) 99
Attività/passività correnti su strumenti finanziari 350 1.290
Variazione netta altri fondi (505) (387)
Imposte di competenza 9.841 6.350
Interessi di competenza 65 54
Interessi pagati (53) (53)
Imposte pagate (718) (153)
Rimanenze di magazzino 1.363 (439)
Crediti commerciali 66.677 61.381
Altre attività correnti 5.887 4.737
Debiti commerciali (75.277) (31.252)
Altre passività correnti 31.272 33.241
Altre attività non correnti (11.917) (5)
Altre passività non correnti (146) (161)
Totale rettifiche e variazioni 30.227 77.865
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 57.816 96.854
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 0 581
Investimenti in immobilizzazioni materiali (72) (64)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (72) 517
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variaz.netta finanziamenti verso banche a breve (25) (93)
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (56.596) (98.096)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (56.621) (98.189)
Variazione delle disponibilità liquide 1.123 (818)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 7.297 4.673
Disponibilità liquide alla fine del periodo 8.420 3.855

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa, pari ad Euro 57.816 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 31.187 migliaia e da altre variazioni finanziarie positive per complessivi Euro 26.628 migliaia, collegate alla gestione del capitale circolante.

La gestione del capitale circolante netto ha generato risorse finanziarie per Euro 17.858 migliaia ed è stata influenzata essenzialmente dalla variazione delle attività non correnti e delle passività correnti. Tali variazioni sono state solo in parte compensate relazione alle posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP per Euro 6.841 migliaia.

ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 GIUGNO 2019

Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 30 giugno 2019:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(migliaia di Euro) 30 giugno 2019 31 dicembre 2018
Su esecuzione lavori 1.369 991
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 150 150
Su concessione distribuzione 5.704 5.864
Su compravendite quote societarie 500 500
Su contratti di vettoriamento 679 1.569
Totale 8.403 9.074

Garanzie in carico alle società a controllo congiunto e società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto:

(migliaia di Euro) 30 giugno 2019 31 dicembre 2018
Su concessione distribuzione 178 178
Totale 178 178

Garanzie in carico alle società destinate alla vendita:

(migliaia di Euro) 30 giugno 2019 31 dicembre 2018
Fidejussioni su linee di credito 32 95
Su accordi di incentivazione all'esodo di cui all'art. 4, legge n. 92/2012 242 242
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 2.113 2.113
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 233 233
Su contratti di vettoriamento 6.896 7.142
Su contratto di trasporto di energia elettrica 1.000 1.000
Su servizio di stoccaggio del gas naturale 1.010 410
Su contratti di locazione finanziaria 55 55
Totale 11.581 11.290

Garanzie rilasciate dalla capogruppo a favore di società destinate alla vendita:

(migliaia di Euro) 30 giugno 2019 31 dicembre 2018
Patronage su linee di credito 2.550 8.400
Patronage su strumenti finanziari derivati 23.400 23.400
Fidejussioni su linee di credito 115 115
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 5.387 5.387
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 249 249
Su contratti di vettoriamento 3.335 2.894
Su contratto di trasporto di energia elettrica 16.727 16.727
Su contratti di acquisto gas 6.849 3.000
Totale 58.612 60.172

Garanzie rilasciate dalla capogruppo a favore di società destinate alla vendita con il metodo del patrimonio netto:

(migliaia di Euro) 30 giugno 2019 31 dicembre 2018
Patronage su linee di credito 25.332 25.332
Totale 25.332 25.332

I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 30 giugno 2019 ad Euro 25.332 migliaia, invariato rispetto al 31 dicembre 2018.

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Essendo il ciclo d'affari caratterizzato da una certa stagionalità, il Gruppo mira a gestire le necessità di liquidità per mezzo di linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso.

Il Gruppo gestisce anche finanziamenti a medio lungo termine con primari istituti di credito, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, con un debito residuo al 30 giugno 2019 pari ad Euro 59.183 migliaia e scadenze comprese tra il 1° luglio 2019 ed il 28 febbraio 2030.

I finanziamenti a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2019 ed il 2025, ed al 30 giugno 2019 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 23.875 migliaia (Euro 26.250 migliaia al 31 dicembre 2018), rappresentati esclusivamente dal mutuo erogato nel mese di agosto 2013 dalla Banca Europea per gli Investimenti.

Non risultano invece esposti al rischio tasso il finanziamento sottoscritto con BNL nel mese di agosto 2017, con un debito residuo al 30 giugno 2019 di Euro 26.250 migliaia, e il finanziamento sottoscritto con Cassa Centrale Banca ad

inizio 2018, con un debito residuo al 30 giugno 2019 di Euro 9.058 migliaia, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso.

Il finanziamento sottoscritto con BNL è soggetto a covenants annuali, rispettati al 31 dicembre 2018, mentre quello sottoscritto con Banca Europea per gli Investimenti prevede dei covenants semestrali, rispettati al 31 dicembre 2018 ma non calcolabili al 30 giugno 2019 a causa della riclassifica delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 18 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.

(migliaia di Euro) marzo giugno
Posizione Finanziaria Netta 2019 (127.833) (178.675)
Tasso medio attivo 0,12% 0,12%
Tasso medio passivo 0,52% 0,52%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,12% 2,12%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,52% 2,52%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,02% 0,02%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (128.464) (179.566)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (127.676) (178.452) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione
di 200 basis points (630) (891) (1.521)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50
basis points 158 223

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 1.521 migliaia ed un miglioramento di Euro 380 migliaia.

Rischio di credito

L'attività operativa mette di fronte il Gruppo ai possibili rischi di credito causati dal mancato rispetto dei vincoli commerciali con le controparti.

Il Gruppo monitora costantemente tale tipologia di rischio attraverso un'adeguata procedura di gestione del credito, agevolata in tal senso anche dalla parcellizzazione di una componente significativa dei crediti verso clienti. La politica è quella di svalutare integralmente i crediti che presentano un'anzianità superiore all'esercizio (cioè che sono scaduti da oltre un anno) e comunque tutti i crediti in essere nei confronti dei clienti falliti o sottoposti a procedura concorsuale, e applicare invece ai crediti più recenti delle percentuali di svalutazione determinate dall'analisi storica di incassi ed insoluti, verificando la capienza del fondo svalutazione crediti, affinché risulti in grado di coprire integralmente tutti i crediti aventi un ageing superiore ai 12 mesi e parte di quelli scaduti tra 6 e 12 mesi. Si segnala che le società principalmente assoggettate a questa fattispecie di rischio sono state riclassificate tra le attività e passività destinate alla vendita ai sensi di IFRS 5.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio

per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischio di prezzo delle materie prime

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del costo della materia prima dovuto al disallineamento tra i panieri di indicizzazione delle tariffe di vendita dell'energia e i panieri di indicizzazione del costo di acquisto, che possono essere tra di loro differenti.

Al fine di ridurre l'esposizione al rischio sopra descritto, il Gruppo ha sottoscritto contratti di approvvigionamento che prevedono la copertura quasi integrale delle clausole di indicizzazione del costo nel portafoglio di acquisto della materia prima e delle clausole di indicizzazione del prezzo nel portafoglio di vendita, oltre a contratti derivati di copertura finalizzati all'allineamento delle diverse formule di acquisto/vendita.

Il rischio rimane pertanto legato all'eventuale missmatching in termini volumetrici, tra le quantità consuntivate sottese alle varie formule di indicizzazione e le relative quantità stimate a budget sulla base delle quali è stato strutturato il portafoglio in acquisto. Si segnala che le società assoggettate a questa fattispecie di rischio sono state riclassificate tra le attività e passività destinate alla vendita ai sensi di IFRS 5.

Policy per la gestione ed il controllo dei rischi

Dal mese di settembre 2015 il Gruppo applica le Policy di "Gestione e Controllo dei Rischi Energetici e Finanziari", perseguendo l'obiettivo del contenimento della volatilità indotta dai rischi energetici sulla marginalità complessiva e della stabilizzazione dei flussi di cassa, oltre al mantenimento dell'equilibrio tra fonti di finanziamento ed impieghi e al contenimento del costo del funding.

In accordo con quanto previsto dalle Policy, il Gruppo potrà fare ricorso all'utilizzo di strumenti derivati con finalità di copertura, al fine di ridurre o contenere il rischio in oggetto, seguendo quanto previsto dalla procedura "Adempimenti Regolamento EMIR", che definisce i criteri e le regole con cui il Gruppo Ascopiave risponde agli obblighi imposti dal Regolamento UE n. 648/2012 – European Market Infrastructure Regulation, avente ad oggetto le tecniche di attenuazione del rischio collegate con l'utilizzo di strumenti derivati di copertura, richieste per rendere tale operatività il più trasparente possibile al mercato. Si segnala che le società assoggettate a questa fattispecie di rischio sono state riclassificate tra le attività e passività destinate alla vendita ai sensi di IFRS 5.

Gestione del rischio di prezzo e modalità di rappresentazione contabile

Il Gruppo risulta esposto al rischio di prezzo delle commodity relativamente alla propria operatività nei business del gas e dell'energia elettrica; obiettivo generale delle attività di gestione del rischio è quello di ridurre gli impatti sul Conto Economico aziendale generati dagli acquisti e dalle vendita in portafoglio per effetto della variazione dei prezzi di mercato.

Ai fini del monitoraggio dei rischi derivanti dall'andamento della materia prima, vengono individuati due portafogli segregati, il Portafoglio Industriale e il Portafoglio di Trading.

In particolare il Portafoglio Industriale comprende i contratti fisici e finanziari direttamente connessi con l'attività ordinaria del Gruppo (segmento vendita), aventi l'obiettivo di valorizzare la capacità produttiva di commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di gas ed energia elettrica. Il Portafoglio di Trading è costituito da contratti fisici e finanziari finalizzati ad ottenere un profitto aggiuntivo rispetto a quello ottenibile tramite la gestione del solo Portafoglio Industriale o non necessari alla gestione di quest'ultimo.

L'esposizione al rischio è attualmente definita in termini di gap volumetrico tra le diverse formule di indicizzazione dei contratti in portafoglio tenendo pertanto in considerazione eventuali situazioni di natural hedging all'interno del portafoglio; nell'ambito delle attività di risk management il Gruppo ricorre all'utilizzo di strumenti finanziari derivati e nello specifico attraverso la stipula di operazioni di Swap, con l'obiettivo di ridurre l'esposizione complessiva del portafoglio, attraverso una riduzione dei gap rilevati tra le diverse formule.

Gli strumenti derivati che possono essere stipulati dal Gruppo sono rappresentati da Commodity Swap sul prezzo del gas e/o da Contract For Difference sul prezzo dell'energia elettrica, che prevedono lo scambio periodico di un differenziale tra un prezzo fisso ed un prezzo variabile indicizzato ad un determinato benchmark di mercato.

Si rileva che alla data del 30 giugno 2019 gli strumenti derivati in essere, dettagliati nei paragrafi n. 14 "Attività

correnti su strumenti finanziari derivati" e n. 27 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati" ed il cui mark to market ammonta complessivamente ad Euro -1.484 migliaia (Euro -1.093 migliaia al 31 dicembre 2018), presentano una situazione di efficacia prospettica e retrospettica.

Nell'ambito delle attività di trading del mercato del gas e dell'energia elettrica il risultato maturato ed il valore prospettico dei contratti di acquisto e vendita a termine, non definibili come di copertura ai sensi dell'applicazione dell'IFRS 9, calcolato applicando il fair value, sono iscritti a bilancio sopra il Margine Operativo Lordo. Si segnala che le società assoggettate a questa fattispecie di rischio sono state riclassificate tra le attività e passività destinate alla vendita ai sensi di IFRS 5.

# Ref. Counterparty Type of
instrument
Underlying
Commodity
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Position Notional MtM (€/000)
1 22353481 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 15-mar-19 1-gen-20 29-feb-20 SELL [Rec Fix Pay Floating] 32.664 MWh 32
2 22298617 BNP Paribas Commodity Swap Power IT - Off Peak 23-gen-19 1-apr-19 30-giu-19 SELL [Rec Fix Pay Floating] 28.080 MWh 113
3 30363442 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 29-apr-19 1-giu-19 30-giu-19 SELL [Rec Fix Pay Floating] 28.800 MWh 121
4 30659550 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 29-mag-19 1-lug-19 31-lug-19 SELL [Rec Fix Pay Floating] 31.248 MWh 96
5 31009871 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 28-giu-19 1-ago-19 31-ago-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 31.248 MWh 4
Totali 152.040 366
# Ref. Counterparty Type of
instrument
Underlying
Commodity
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Position Notional MtM (€/000)
1 150618-2001 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 15-giu-18 1-ott-18 30-giu-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 90.144 MWh 68
2 050718-2009 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 5-lug-18 1-ott-18 31-lug-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 6.523 MWh 8
3 190718-2014 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 19-lug-18 1-ott-18 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 8.552 MWh 46
4 22155980 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 14-giu-18 1-ott-18 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 12.193 MWh 7
5 22175430 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 31-lug-18 1-ott-18 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 4.970 MWh 2
6 22197873 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 20-set-18 1-gen-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 21.060 MWh 35
7 27859920 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 15-ott-18 1-apr-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 43.920 MWh 374
8 27990520 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 25-ott-18 1-apr-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 43.920 MWh 360
9 28132464 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 9-nov-18 1-feb-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 12.705 MWh 92
10 28209121 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 19-nov-18 1-lug-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 10.259 MWh 117
11 28292894 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 27-nov-18 1-dic-18 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 5.304 MWh 3
12 28630601 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 10-gen-19 1-feb-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 2.049 MWh 7
13 28642753 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 11-gen-19 1-feb-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 8.280 MWh 4
14 29377012 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 22-gen-19 1-mag-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 17.869 MWh 118
15 29426245 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 28-gen-19 1-apr-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 3.980 MWh 26
16 29573148 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 11-feb-19 1-mar-19 31-dic-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 28.622 MWh 119
17 22323203 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 18-feb-19 1-apr-19 1-ott-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 7.523 MWh 33
18 270219-2019 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 27-gen-19 1-mar-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 1.519 MWh 5
19 30043770 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 27-mar-19 1-apr-19 30-giu-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 43.440 MWh 17
20 30046157 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 27-mar-19 1-mag-19 31-dic-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 1.314 MWh 1
21 22298322 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 23-gen-19 1-apr-19 1-ott-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 6.479 MWh 23
22 22361935 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 26-mar-19 1-apr-19 1-gen-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating]924 MWh 1
23 30134721 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 4-apr-19 1-giu-19 30-giu-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 3.600 MWh 5
24 30153526 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 5-apr-19 1-ago-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 6.279 MWh 18
25 100419-2003 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 10-apr-19 1-ott-19 30-set-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 4.255 MWh 18
26 120419-2020 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 12-apr-19 1-lug-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 4.998 MWh 14
27 30363474 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 29-apr-19 1-giu-19 30-giu-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 28.800 MWh 47
28 140519-2015 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 14-mag-19 1-ott-19 31-dic-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 17.791 MWh 50
29 30593158 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 22-mag-19 1-lug-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 15.456 MWh 39
30 30660218 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 29-mag-19 1-lug-19 31-lug-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 31.248 MWh 54
31 30717834 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 4-giu-19 1-lug-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 11.040 MWh 14
32 30780703 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 10-giu-19 1-lug-19 31-lug-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 37.200 MWh 32
33 31009883 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 28-giu-19 1-lug-19 31-lug-19 SELL [Rec Fix Pay Floating] 31.248 MWh 6
34 22381262 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 15-apr-19 1-lug-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 2.885 MWh 8
35 22377109 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 10-apr-19 1-ott-19 30-set-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 19.979 MWh 79
Totali 596.328 1.851

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Rischio variazioni volumetriche derivanti dal settlement gas

Il Gruppo è esposto alle variazioni volumetriche derivanti dalle tempistiche e modalità di determinazione delle allocazioni dei metri cubi di gas naturale attribuiti alle diverse società che operano nella vendita dello stesso e, nello specifico (i) alle sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale con chiusura della cabina, che determinano i volumi competenti delle diverse società di vendita (ii) al differenziale tra i quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati dagli utenti finali collegati alla stessa.

Nel corso dell'esercizio il responsabile del bilanciamento Snam Rete Gas effettua la prima allocazione mensile dei quantitativi di gas naturale alle diverse società di vendita. Tali allocazioni sono successivamente oggetto di riparametrizzazione nel corso dell'esercizio successivo nell'ambito delle sessioni di aggiustamento annuali e pluriennali dove, nel caso di quest'ultime, sono revisionati i volumi di un intero quinquennio. Nel corso dell'esercizio 2017 con la delibera 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017 e 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha approvato le prime disposizioni in tema di Settlement gas con specifico riferimento alla metodologia da utilizzare per la determinazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento per il periodo pregresso, a partire dall'anno 2013 e fino all'avvio della nuova disciplina (esercizio 2020). Al fine di determinare le quantità di gas naturale competenti alle diverse società di vendita, la nuova disciplina prevede l'applicazione degli stessi algoritmi già utilizzati in sede di prima allocazione con chiusura della cabina. Il differenziale tra i quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati dagli utenti finali collegati alla stessa, determina il quantitativo dei metri cubi di materia prima oggetto di conguaglio economico tra Utente del Bilanciamento (Shipper) e Responsabile del Bilanciamento (Snam Rete Gas). L'esecuzione delle sessioni di aggiustamento permette di definire il dato volumetrico dell'immesso (input) utile ad individuare la differenza fra i volumi immessi nella rete di distribuzione locale e i volumi prelevati dai consumatori finali (delta inoutput), di cui i provvedimenti deliberativi citati introducevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione al netto di una franchigia pari allo 0,4%.

Nell'ambito del quadro regolamentare descritto, il Gruppo ritiene opportuno, sino alla realizzazione della prima sessione di aggiustamento annuale, bilanciare i metri cubi venduti con i metri cubi allocati dal responsabile del servizio di bilanciamento in sede di prima allocazione. Si segnala che alla data di chiusura del presente resoconto inoltre non è possibile determinare la valorizzazione del possibile conguaglio volumetrico ed economico, positivo o negativo, derivante dal differenziale in-output per l'esercizio 2018.

I differenziali volumetrici ed economici dell'esercizio 2018, che saranno resi noti nel corso del secondo semestre dell'esercizio 2019, saranno conseguentemente iscritti in quest'ultimo determinando una variazione negativa o positiva di pari importo sui margini del Gruppo.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018 30.06.2018
Posizione finanziaria netta a breve 129.682 63.528 68.062
Posizione finanziaria netta a medio-lungo 48.993 53.989 59.396
Posizione finanziaria netta 178.675 117.517 127.458
Capitale sociale 234.412 234.412 234.412
Azioni proprie (24.147) (16.981) (16.981)
Riserve 155.082 185.814 190.062
Utile netto non distribuito 26.700 44.625 28.455
Patrimonio netto Totale 392.046 447.869 435.948
Totale fonti di finanziamento 570.721 565.386 563.406
Rapporto posizione finanziaria netta/
Patrimonio netto 0,46 0,26 0,29

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 30 giugno 2019 risulta pari a 0,46, in peggioramento rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2018, quando era risultato pari a 0,26.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, peggiorata di Euro 61.158 migliaia nel corso del primo semestre 2019, e del Patrimonio Netto, che ha subito un decremento di Euro 55.823 migliaia, variazioni dovute, oltre che dal normale flusso del semestre, anche dalla riclassifica delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 30 giugno 2019 e del 31 dicembre 2018 risultano essere le seguenti:

30.06.2019
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 1.847 1.847 1.847
Crediti commerciali e altre attività correnti 0 72.993 72.993 72.993
Attività finanziarie correnti 7.797 7.797 7.797
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 20.241 20.241 20.241
Finanziamenti a medio e lungo termine 51.098 51.098 51.098
Altre passività non correnti 18.458 18.458 18.458
Passività finanziarie non correnti 646 646 646
Debiti verso banche e finanziamenti 107.084 107.084 107.084
Debiti commerciali e altre passività correnti 320 60.493 60.813 60.813
Passività finanziarie correnti 50.636 50.636 50.636
31.12.2018
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 11.869 11.869 11.869
Crediti commerciali e altre attività correnti 159 203.389 203.985 203.985
Attività finanziarie correnti 981 981 981
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 66.650 66.650 66.650
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 123 123 123
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.111 55.111 55.111
Altre passività non correnti 16.673 16.673 16.673
Passività finanziarie non correnti 0 0 0
Debiti verso banche e finanziamenti 131.044 131.044 131.044
Debiti commerciali e altre passività correnti 172 153.739 154.349 154.349
Passività finanziarie correnti 115 115 115
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 1.216 1.216 1.216

Legenda

A - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a conto economico

B - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

____________________________________________________________________________________________

C - Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

D - Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore Segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti di distribuzione gas e di vendita gas ed energia elettrica i settori di attività oggetto di informativa.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi riguardanti i segmenti di business del Gruppo del primo semestre 2019 e del primo semestre 2018.

Primo semestre 2019
(migliaia di Euro)
Distribuzio
ne gas
Vendita gas Trading gas Vendita
energia
elettrica
Altro Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 52.422 0 0 0 8.394 60.816
Ricavi intragruppo tra segmenti 606 0 0 0 9.546 (10.153) (0)
Ricavi del segmento 53.028 0 0 0 17.941 (10.153) 60.816
Risultato ante imposte 11.632 0 0 0 (3.972) 7.660
Risultato netto da attività
destinate alla vendita 0 24.630 33 4.202 600 29.466
Primo semestre 2018
(migliaia di Euro)
Distribuzio
ne gas
Vendita gas Trading gas Vendita
energia
elettrica
Altro Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 59.951 0 0 0 5.291 65.242
Ricavi intragruppo tra segmenti 566 0 0 0 1.456 (2.022) 0
Ricavi del segmento 60.517 0 0 0 6.747 (2.022) 65.242
Risultato ante imposte 17.017 0 0 0 (3.102) 13.914
Risultato netto da attività
destinate alla vendita 0 16.067 101 3.368 756 20.292

Rapporti con parti correlate

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) Crediti
Altri
commerci
Debiti
commerci
Altri Costi Ricavi
ali crediti debiti
ali
Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 0 3.034 0 610 0 0 0 0 15 0
Totale controllanti 0 3.034 0 610 0 0 0 0 15 0
Società controllate dalla controllante
Asco TLC S.p.A. 64 0 307 0 0 332 27 137 44 25
Totale società controllate dalla controllante 64 0 307 0 0 332 27 137 44 25
Società collegate e a controllo congiunto
Estenergy S.p.A. 31 0 6 7 0 0 0 0 0 0
Asm Set S.r.l. 594 981 15 0 0 83 2 2.121 2.381 2
Unigas Distribuzione S.r.l. 22 5.500 492 0 0 5.540 0 50 140 0
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 5 7.510 3.165 0 31.138 0 0 0 20 0
Totale collegate/controllo congiunto 653 13.991 3.635 7 31.138 5.622 2 2.170 2.542 3
Totale 716 17.025 3.328 603 31.138 5.954 29 2.307 2.600 27

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A., Blue Meta S.p.A. e Asco Energy S.p.A. avevano aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A.. Lo stesso è decaduto in ragione del venir meno di alcuni requisiti necessari nel corso dell'esercizio. Le attività e passività correnti iscritte riferiscono conseguentemente alle sole posizioni pregresse, mentre i saldi debitori maturati nei confronti dell'erario risultano iscritti tra i crediti e debiti tributari.

Relativamente alle società a controllo congiunto:

  • Estenergy S.p.A.:
    • o I ricavi per servizi sono relativi a servizi di vettoriamento del gas da AP Reti Gas S.p.A.;
  • ASM Set S.r.l. :
    • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Energia Elettrica con Asco Energy S.p.A. (Ex Veritas Energia S.p.A.);
    • o I costi per servizi sono relativi a servizi amministrativi forniti ad Ascopiave S.p.A.;
    • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas Rovigo S.r.l..;
    • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A..
  • Unigas Distribuzione S.r.l.;
    • o I costi per servizi sono relativi a costi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con Blue Meta S.p.A.;
    • o I ricavi per beni sono relativi a vendita di gas con Blue Meta S.p.A..

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

I costi per servizi verso la consociata Asco TLC S.p.A. si riferiscono al canone di noleggio dei server. I ricavi verso la stessa consociata derivano dal contratto di fornitura gas ed energia elettrica e dai contratti di servizio stipulati tra le parti.

I costi per beni verso Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione sono relativi all'acquisto di gas naturale effettuati da Ascotrade S.p.A. mentre i costi ed i ricavi per servizi sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti e a rifatturazione di consulenza.

Si segnala inoltre che i patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 30 giugno 2019 ad Euro 25.332 migliaia (Euro 25.332 migliaia al 31 dicembre 2018).

Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 30.06.2019 A B C D Totale % 31.12.2018 A B C D Totale %
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento 24.396 0 0 0 0 0 0,0% 80.758 0 0 0 0 0 0,0%
Altre immobillizzazioni immateriali 351.609 0 0 0 0 0 0,0% 351.878 0 0 0 0 0 0,0%
Immobilizzazioni materiali 33.254 0 0 0 0 0 0,0% 32.724 0 0 0 0 0 0,0%
Partecipazioni 19.958 0 0 19.956 0 19.956 100,0% 68.357 0 0 68.355 0 68.355 100,0%
Altre attività non correnti 2.841 0 0 0 0 0 0,0% 12.044 0 0 7.510 0 7.510 62,4%
Attività finanziarie non correnti 2.751 0 0 0 0 0 0,0% 1.122 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti per imposte anticipate 11.425 0 0 0 0 0 0,0% 11.358 0 0 0 0 0 0,0%
Attivita non correnti 446.234 0 0 19.956 0 19.956 4,5% 558.240 0 0 75.865 0 75.865 13,6%
Attività correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Rimanenze 4.849 0 0 0 0 0 0,0% 6.020 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali 28.761 0 28 431 0 458 1,6% 166.947 42 63 2.026 0 2.131 1,3%
Altre attività correnti 49.153 2.750 0 0 0 2.750 5,6% 45.062 3.034 0 0 0 3.034 6,7%
Attività finanziarie correnti 7.797 0 0 6.481 0 6.481 83,1% 981 0 0 844 0 844 86,1%
Crediti tributari 1.293 0 0 0 0 0 0,0% 1.508 0 0 0 0 0 0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 20.241 0 0 0 0 0 0,0% 66.650 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 0 0 0 0 0 0 0,0% 123 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti 112.094 2.750 28 6.912 0 9.689 8,6% 287.291 3.076 63 2.870 0 6.009 2,1%
Attivita non correnti destinate alla dismissione 272.490 284 35 7.740 0 8.060 3,0% 0,0%
Attività 830.818 2.750 28 26.868 0 29.646 3,6% 845.530 3.076 63 78.735 0 81.873 9,7%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0 0 0,0% 234.412 0 0 0 0 0 0,0%
Azioni proprie (24.147) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (16.981) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Riserve e risultato 183.436 0 0 0 0 0 0,0% 226.136 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto di Gruppo 393.700 0 0 0 0 0 0,0% 443.567 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio Netto di Terzi 4.399 0 0 0 0 0 0,0% 4.303 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 398.099 0 0 0 0 0 0,0% 447.869 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Fondi rischi ed oneri 1.259 0 0 0 0 0 0,0% 3.901 0 0 0 0 0 0,0%
Trattamento di fine rapporto 2.745 0 0 0 0 0 0,0% 4.807 0 0 0 0 0 0,0%
Finanziamenti a medio e lungo termine 51.098 0 0 0 0 0 0,0% 55.111 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività non correnti 18.458 0 0 0 0 0 0,0% 28.003 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie non correnti 646 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti per imposte differite 12.806 0 0 0 0 0 0,0% 14.534 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 87.013 0 0 0 0 0 0,0% 106.356 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti verso banche e finanziamenti 107.084 0 0 0 0 0 0,0% 131.044 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti commerciali 39.795 0 307 19 0 326 0,8% 131.185 0 176 5.469 0 5.645 4,3%
Debiti tributari 3.292 0 0 0 0 0 0,0% 207 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività correnti 21.018 111 0 0 0 111 0,5% 27.539 1.523 0 0 0 1.523 5,5%
Passività finanziarie correnti 50.636 0 0 0 0 0 0,0% 115 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti su strumenti finanziari
derivati 0 0 0 0 0 0 0,0% 1.216 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 221.825 111 307 19 0 437 0,2% 291.305 1.523 176 5.469 0 7.168 2,5%
Passività non correnti destinate alla dismissione 123.881 498 0 3.684 0 4.181 3,4% 0 0 0 0 0 0,0%
Passività 432.718 111 307 19 0 437 0,1% 397.661 1.523 176 5.469 0 7.168 1,8%
Passività e patrimonio netto 830.818 111 307 19 0 437 0,1% 845.530 1.523 176 5.469 0 7.168 0,8%

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Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

Conto economico e conto economico complessivo consolidato

Primo Primo
semestre
di cui correlate
semestre di cui correlate
(migliaia di Euro) 2019 A B C D Totale % 2018 A B C D Totale %
Ricavi 60.816 15 66 2.434 0 2.514 4,1% 65.242 34 108 2.303 0 2.446 3,7%
Totale costi operativi 41.978 0 358 37 818 1.214 2,9% 41.240 0 361 40 1.251 1.653 4,0%
Costi acquisto altre materie prime 719 0 0 0 0 0 0,0% 1.232 0 0 0 0 0 0,0%
Costi per servizi 15.001 0 332 37 458 827 5,5% 14.970 0 361 40 284 686 4,6%
Costi del personale 7.560 0 0 0 360 360 4,8% 7.726 0 0 0 967 967 12,5%
Altri costi di gestione 19.995 0 27 0 0 27 0,1% 17.522 0 0 0 0 0 0,0%
Altri proventi 1.298 0 0 0 0 0 0,0% 210 0 0 0 0 0 0,0%
Ammortamenti e svalutazioni 11.103 0 0 0 0 0 0,0% 10.389 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato operativo 7.735 15 (293) 2.396 (818) 1.300 16,8% 13.612 34 253 2.263 1.251 793 5,8%
Proventi finanziari 89 0 0 2 0 2 1,8% 111 0 0 1 0 1 0,5%
Oneri finanziari 813 0 0 2 0 2 0,3% 655 0 0 4 0 4 0,6%
netto 648 648 648 100,0% 846 846 0,0%
Utile ante imposte 7.660 15 (293) 2.396 (170) 1.948 118,9% 13.915 34 253 3.106 1.251 1.636 11,8%
Imposte del periodo 2.924 4.448
Risultato del periodo 4.736 9.466
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 29.466 0 138 36.210 36.072 -122,4% 20.292 4.390 137 41.768 46.020 -226,8%
Risultato netto del periodo 34.202 29.758

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Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Rendiconto Finanziario consolidato

Primo Primo
semestre di cui correlate semestre
(migliaia di Euro) 2019 A B C D Totale 2018 A B C D Totale
Utile netto del periodo di gruppo 4.736 9.466
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi delle società destinate alla vendita 1.878 0 1.303 0
Risultato delle società destinate alla vendita 27.588 18.989
Ammortamenti 11.103 0 10.389 0
Variazione del trattamento di fine rapporto 210 0 48 0
Variazione netta altri fondi 0 0 (1.625) 0
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (648) 0 (648) (648) (846) 0 (846) (3.703)
Minusvalenze/(Plusvalenze) su cessione immobilizzazioni (1.247) 0 0
Interessi passivi pagati (458) 0 (469) 0
Imposte pagate (471) 0 (1.126) 0
Interessi passivi di competenza 779 0 638 0
Imposte di competenza 2.924 0 4.448 0
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (1.489) 0 (1.840) 0
Crediti commerciali 2.622 26 (32) (399) 0 (405) 11.469 (26) 29 841 0 844
Altre attività correnti (8.453) 668 0 (21) 0 646 (5.646) (4.676) 0 0 0 (4.676)
Attività finanziarie correnti e non correnti 0 0 (0) 0
Crediti tributari e debiti tributari 0 0 0 0
Debiti commerciali 6.581 0 297 35 0 332 (9.653) 0 (6) (3.737) 0 (3.743)
Altre passività correnti 5.442 (423) 0 0 0 (423) (8.531) 7.376 0 0 0 7.376
Altre attività non correnti (249) 0 0 0 0 0 6 0 0 0 0 0
Altre passività non correnti 1.247 0 0 0 0 0 1.153 0 0 0 0 0
Flussi operativi da attività/passività in dismissione 30.227 4.502 4.502 77.865
Totale rettifiche e variazioni 77.586 271 265 3.468 0 4.004 96.571 2.674 22 (3.742) 0 (3.902)
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
82.322 271 265 3.468 0 4.004 106.038 2.674 22 (3.742) 0 (3.902)
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (12.402) 0 (9.450) 0
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 403 0 330 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (797) 0 (452) 0
Flussi di investimento da attività/passività in dismissione (72) 0 517 0
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (6.818) 0 0 0 0 0 (4.891) 0 0 0 0 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (3.948) 0 909 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti 30.487 0 0 (5.705) 0 (5.705) (1.055) 0 0 (316) 0 (316)
Acquisto / Cessione di azioni proprie (7.167) 0 540 0
Accensioni finanziamenti e mutui 104.000 0 105.000 0
Rimborsi finanziamenti e mutui (128.000) 0 (107.166) 0
Esborsi relativi a diritti d'uso (176) 0 0 0
Dividendi distribuiti ad azionisti Ascopiave S.p.A. (75.163) 0 (40.016) 0
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (1.761) 0 (2.054) 0
Dividendi società a controllo congiunto 2.311 2.311 2.311 684 684 684
Flussi finanziari da attività/passività in dismissione (29.149) 6.447
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (108.566) 0 0 (3.394) 0 (3.394) (36.711) 0 0 368 0 368
Variazione delle disponibilità liquide (39.112) 0 60.282 0
Disponibilità correnti del periodo precedente 59.353 0 10.928 0
Disponibilità liquide del periodo precedente delle attività destinate alla vendita 7.297 0 4.673 0
Disponibilità correnti del periodo corrente 20.241 0 71.210 0

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Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 30.06.2019 A B C D Totale % 31.12.2018 A B C D Totale %
Cassa 18 0 0 0 0 0 0,0% 18 0 0 0 0 0 0,0%
Altre disponibilità liquide 20.222 0 0 0 0 0 0,0% 66.632 0 0 0 0 0 0,0%
Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Liquidità (A) + (B) + (C) 20.241 0 0 0 0 0 0,0% 66.650 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti finanziari correnti 7.797 0 0 6.481 0 6.481 83,1% 981 0 0 844 0 844 86,0%
Debiti bancari correnti (99.000) 0 0 0 0 0 0,0% (123.031) 0 0 0 0 0 0,0%
Parte corrente dell'indebitamento non corrente (8.084) 0 0 0 0 0 0,0% (8.014) 0 0 0 0 0 0,0%
Altri debiti finanziari correnti (50.636) 0 0 0 0 0 0,0% (115) 0 0 0 0 0 0,0%
Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (157.720) 0 0 0 0 0 0,0% (131.159) 0 0 0 0 0 0,0%
Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (129.682) 0 0 6.481 0 6.481 -5,0% (63.528) 0 0 844 0 844 -1,3%
Debiti bancari non correnti (51.098) 0 0 0 0 0 0,0% (55.111) 0 0 0 0 0 0,0%
Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 2.751 0 0 0 0 0 0,0% 1.122 0 0 0 0 0 0,0%
Altri debiti non correnti (646) 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0 0,0%
Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (48.993) 0 0 0 0 0 0,0% (53.989) 0 0 0 0 0 0,0%
Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (178.675) 0 0 6.481 0 6.481 -3,6% (117.517) 0 0 844 0 844 -0,7%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

____________________________________________________________________________________________

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società consociate:

  • Asco TLC S.p.A.

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • Estenergy S.p.A.
  • ASM Set S.r.l.
  • Unigas Distribuzione S.r.l.
  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo semestre dell'esercizio 2019

Progetto di fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A.

Si precisa che nel corso della prima settimana di luglio 2019 si è proceduto con l'assegnazione di n. 7.149.505 azioni proprie alla società Anita S.r.l. nell'ambito dell'operazione di fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A. il cui perfezionamento è stato comunicato al mercato in data 25 giugno 2019.

Informativa sull'acquisto di azioni proprie

Ascopiave rende noto di aver acquistato sul mercato telematico azionario, nell'ambito dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea del 26 aprile 2018, nel periodo compreso tra il 01 luglio 2019 e il 27 luglio 2019 n. 1.051.003 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 4,013 euro, per un controvalore complessivo di 4.217.646,38 euro.

A seguito degli acquisti effettuati, Ascopiave detiene n. 7.622.104 azioni ordinarie, pari al 3,252% del capitale sociale.

Via libera alla Partnership Energy tra Hera e Ascopiave nel Nord-Est

In data 31 luglio 2019 i Consigli di Amministrazione di Hera S.p.A. e Ascopiave S.p.A., quest'ultima previo parere favorevole del comitato degli amministratori indipendenti, facendo seguito all'accordo vincolante sottoscritto il 17 giugno scorso e nel pieno rispetto delle tempistiche in esso previste, hanno deliberato la sottoscrizione dell'accordo quadro che darà il via alla partnership commerciale attraverso la joint venture EstEnergy per lo sviluppo di una primaria realtà nel settore energy nel Nord-Est, con oltre un milione di clienti, nonché contestualmente un riassetto delle rispettive attività di distribuzione gas.

Come già comunicato lo scorso 17 giugno, in occasione della sottoscrizione del term sheet vincolante, l'operazione prevede lo scambio tra Hera e Ascopiave di asset di pari valore, strategici per lo sviluppo delle due società nelle attività commerciali energy, da un lato, e nella distribuzione gas, dall'altro, in coerenza con le linee strategiche dei due gruppi. Sul fronte commerciale energia è prevista la creazione di un unico operatore per le rispettive attività commerciali nelle regioni del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia, attraverso EstEnergy S.p.a., già oggi società controllata congiuntamente da Ascopiave S.p.a. e Hera Comm S.r.l., che verrà così a detenere circa 795.000 contratti gas e circa 265.000 contratti elettrici, superando così la soglia del milione di contratti. EstEnergy, quando pienamente operativa, avrà un Ebitda consolidato pari a circa 69 m€ - su base 2018 escludendo il contributo delle società detenute con quote di minoranza. Il capitale sociale di EstEnergy sarà detenuto per il 52% dal Gruppo Hera e per il 48% da Ascopiave.

Inoltre, alla data del closing Ascopiave acquisirà una quota pari al 3% del capitale di Hera Comm, acquisendo il diritto alla nomina di un membro del Consiglio di Amministrazione; mentre Hera Comm acquisirà direttamente il 100% del capitale di Amgas Blu, attiva nella provincia di Foggia.

Il riassetto delle attività della distribuzione gas prevede, invece, l'acquisto da parte di Ascopiave dal Gruppo Hera di un perimetro di concessioni ricomprendente 188.000 utenti in Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Tramite tale operazione il Gruppo Ascopiave gestirà direttamente circa 775.000 utenti e oltre 12.000 Km di rete.

Anche a seguito delle attività di due diligence gli elementi economici dell'operazione non hanno subito variazioni rispetto a quanto già comunicato lo scorso 17 giugno, così come i meccanismi di aggiustamento al closing e le pattuizioni definite per la governance e le opzioni di gestione delle partecipazioni Ascopiave in EstEnergy e Hera Comm.

L'operazione sarà soggetta alle usuali condizioni previste per questo tipo di operazioni e a tutte le comunicazioni e approvazioni da parte delle autorità ed enti competenti, nonché, per quanto riguarda le sole partecipazioni interessate, al mancato esercizio del diritto di prelazione e al gradimento da parte degli altri soci, nel caso delle partecipazioni detenute da Ascopiave S.p.a. nelle joint venture ASM Set S.r.l., Etra Energia S.r.l. e Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione.

Le parti prevedono di arrivare a completare l'operazione entro il termine del 31 dicembre 2019. Con questa operazione Ascopiave dà corso al piano di riposizionamento strategico, stringendo un accordo sulle aree commerciali con un primario attore e rafforzando la propria presenza nel core business della distribuzione gas.

Il Gruppo Hera, per parte sua, attraverso gli accordi con Ascopiave anticipa il raggiungimento dell'obiettivo dei 3 milioni di clienti nelle attività commerciali energy (3,2 milioni riferiti al 31.12.2018) fissato nel piano industriale al 2022.

Nell'operazione Ascopiave è assistita dai team di Rothschild&Co., per la parte finanziaria, e dallo studio Bonelli Erede, per la parte legale, mentre Hera si avvale di Lazard e dello studio Grimaldi.

Rideterminazione periodo ottobre 2010 – settembre 2012 con delibera 32/2019/R/GAS del 29 gennaio 2019

In data 31 luglio 2019 Cassa per i Servizi Energetici Ambientali (CSEA), dando seguito alla deliberazione 32/2019/R/GAS dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha comunicato alle società del segmento vendita del Gruppo l'ammontare di riconoscimento derivante dalla ridefinizione del coefficiente di demoltiplicazione K che aveva ridotto il valore della componente materia prima della tariffa di vendita del gas naturale per il periodo ottobre 2010 – settembre 2012 diminuendo costi di approvvigionamento riconosciuti. L'importo riconosciuto è risultato pari ad Euro 8.178 migliaia e sarà liquidato in tre sessioni, la prima delle quali ad aprile 2020, la seconda a dicembre 2020 e la terza a dicembre 2021.

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale.

Per quanto riguardo il segmento della vendita di gas, il Gruppo intende attuare le necessarie azioni per salvaguardare i livelli di redditività attuali in un contesto di mercato che si profila in mutamento, attraverso una politica commerciale incentrata sulla proposizione di formule di pricing differenziato e sul miglioramento della qualità del servizio. Il 20 febbraio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha avviato la prima fase di un percorso teso a valorizzare le proprie attività nel segmento della vendita di gas e di energia elettrica e a rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione, in entrambi i casi anche attraverso una o più partnership strategiche.

Questa prima fase è volta a raccogliere le manifestazioni di interesse e le offerte non vincolanti che verranno presentate dagli operatori interessati.

Dati di sintesi al 30 giugno 2019 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

Unigas Distribuzione S.r.l.

Il Gruppo ha una partecipazione del 48,86% in Unigas Distribuzione S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella distribuzione del gas naturale.

La partecipazione del Gruppo in Unigas Distribuzione S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Attività correnti 12.058 12.106
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.037 1.327
Attivita non correnti 49.152 48.366
Passività correnti 18.815 14.648
di cui
Passività finanziarie correnti 5.543 0
Passività non correnti 1.551 1.728
40.844 44.096
Quota detenuta dal gruppo 48,860% 48,860%
Valore di carico della partecipazione 19.956 21.545

Conto Economico - dati riassuntivi

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi 8.112 7.894
Totale costi operativi 5.078 4.476
Margine operativo Lordo 3.035 3.418
Ammortamenti e svalutazioni 1.320 1.203
Risultato operativo 1.714 2.216
Proventi finanziari 2 0
Oneri finanziari 23 47
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i (0) (0)
Utile ante imposte 1.694 2.169
Imposte del periodo 367 437
Risultato netto dell'esercizio 1.327 1.732
Quota detenuta dal gruppo 48,860% 48,860%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 648 846

Dati di sintesi al 30 giugno 2019 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto ed assoggettate a riclassifica ai sensi di IFRS 5

Estenergy S.p.A.

Il Gruppo ha una partecipazione del 48,999% in Estenergy S.p.A., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

La partecipazione del Gruppo in Estenergy S.p.A. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Attività correnti 54.980 61.604
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 27.068 15.262
Attivita non correnti 69.398 67.898
Passività correnti 36.013 36.915
di cui
Passività finanziarie correnti 600 1
Passività non correnti 5.030 4.354
83.334 88.234
Quota detenuta dal gruppo 48,999% 48,999%
Valore di carico della partecipazione 40.833 43.234

Conto Economico - dati riassuntivi

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi 78.967 73.514
Totale costi operativi 71.221 64.718
Margine operativo Lordo 7.745 8.796
Ammortamenti e svalutazioni 296 17
Risultato operativo 7.449 8.779
Proventi finanziari 81 103
Oneri finanziari 32 0
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i (0) (0)
Utile ante imposte 7.498 8.882
Imposte del periodo 2.173 2.532
Risultato netto dell'esercizio 5.325 6.349
Quota detenuta dal gruppo 48,999% 48,999%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 2.609 3.111

Asm Set S.r.l.

Il Gruppo ha una partecipazione del 49% in Asm Set S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

La partecipazione del Gruppo in Asm Set S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Attività correnti 9.452 11.280
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 582 801
Attivita non correnti 5.344 4.900
Passività correnti 7.386 8.490
di cui
Passività finanziarie correnti 1.016 844
Passività non correnti 450 393
6.961 7.297
Quota detenuta dal gruppo 49,000% 49,000%
Valore di carico della partecipazione 3.411 3.576

Conto Economico - dati riassuntivi

Primo semestre
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi 18.004 15.765
Totale costi operativi 15.905 14.394
Margine operativo Lordo 2.100 1.370
Ammortamenti e svalutazioni 18 3
Risultato operativo 2.081 1.367
Proventi finanziari 13 15
Oneri finanziari 7 2
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i (0) (0)
Utile ante imposte 2.088 1.380
Imposte del periodo 592 399
Risultato netto dell'esercizio 1.496 981
Quota detenuta dal gruppo 49,000% 49,000%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 733 481

Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Il Gruppo detiene una partecipazione pari al 30,94% nella società collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, dalla quale approvvigiona parte del fabbisogno di gas naturale. La collegata chiude il proprio esercizio sociale al 30 settembre.

Il perimetro operativo della collegata, nel corso dell'esercizio 2018-2019, è stato limitato all'importazione del gas russo e alla cessione dello stesso alle società di vendita partecipate dai soci oltre che alla gestione di accordi, transazioni e liti relative alla regolazione di rapporti contrattuali, perfezionati in esercizi precedenti alla messa in liquidazione.

Nel corso del mese di agosto dell'esercizio 2013 la collegata ha finalizzato la ricontrattazione dei prezzi di acquisto del gas naturale dei contratti "Take or pay" con l'unico fornitore "Gazprom Export LLC"; l'effetto economico positivo della ricontrattazione è perdurato nel biennio termico 2013-2014 e 2014-2015.

Nel corso del mese di settembre 2015 la collegata ha siglato la seconda rinegoziazione del contratto "long term" con lo stesso fornitore; la stessa ha avuto come focus principale la rinegoziazione del prezzo di acquisto della materia prima e, al contempo, è stato possibile pervenire ad una significativa riduzione delle quantità minime contrattuali. Gli effetti economici di suddetta rinegoziazione si estenderanno sino alla scadenza naturale del contratto.

Sulla base dei risultati della situazione contabile relativa al primo semestre dell'esercizio 2018-2019, rielaborati secondo principi contabili internazionali, considerando la collegata in condizioni di continuità aziendale, si quantifica in Euro 5.976 migliaia il deficit patrimoniale accumulato, di cui Euro 1.849 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave. In virtù del fatto che il deficit patrimoniale della collegata al 31 dicembre 2018 ammontava ad Euro 8.358 migliaia, di cui Euro 2.586 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave, gli Amministratori hanno rilasciato il relativo fondo per rischi ed oneri stanziato a copertura del deficit patrimoniale della collegata del differenziale maturato nel periodo e corrispondente ad Euro 600 migliaia con impatto positivo a conto economico (Euro 756 migliaia al 30 giugno 2018).

Si riportano di seguito i dati essenziali della partecipazione nella società collegata al 30 giugno 2019 al 31 dicembre 2018, al 30 giugno 2018:

(Valori riferiti al pro-quota di partecipazione al lordo di scritture di Novestrale al Primo trimestre al Novestrale al
consolidamento ed espressi in milioni di Euro) 30.06.2019 31.12.2018 30.06.2018
Attività non correnti 1,20 1,46 1,73
Attività correnti 11,29 11,60 9,90
Patrimonio netto (1,85) (2,44) (2,71)
Passività correnti 14,33 14,37 13,36
Ricavi 50,81 18,32 50,89
Costi (49,63) (18,00) (49,76)
Margine operativo lordo 1,18 0,33 1,13
Ammortamenti e svalutazioni (0,97) (0,13) (0,40)
Risultato operativo 0,21 0,19 0,73
Risultato netto 0,79 0,19 0,73
Posizione finanziaria netta 19,76 4,70 4,03

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Pieve di Soligo, 5 agosto 2019

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

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Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
contabili e societari
Mast 7 1.
di aso
dott. Nicola Cecconato dett. Riccardo Paggiaro

G r u p p o A s c o p i a v e

Via Verizzo, 1030 – 31053 Pieve di Soligo (TV) – Italia Tel: +39 0438 980098 – Fax: +39 0438 82096 Email: [email protected] - www.gruppoascopiave.it

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