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Ascopiave

Annual Report Mar 31, 2021

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020

G r u p p o A s c o p i a v e

INFORMAZIONI GENERALI 7
Organi sociali ed informazioni societarie 7
RELAZIONE SULLA GESTIONE 9
Premessa 9
La struttura del Gruppo Ascopiave 11
Il quadro economico di riferimento 12
La distribuzione del gas 12
Il quadro normativo 14
Obblighi di efficienza e di risparmio energetico 15
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 18
Controllo della società 19
Corporate Governance e Codice Etico 20
Rapporti con parti correlate e collegate 21
Fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio 2020 22
Altri fatti di rilievo 28
Distribuzione di gas naturale 28
Cogenerazione 29
Efficienza e risparmio energetico 29
Rivalutazione e riallineamento fiscale assets 30
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2020 30
Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura
condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo"
delle reti 31
Contenziosi 32
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 38
Ambiti territoriali 39
Distribuzione dividendi 41
Azioni proprie 42
Evoluzione prevedibile della gestione 42
Evoluzione emergenza COVID 19 43
Informativa COVID 19 richiamo attenzione Consob del 16 febbraio 2021 45
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 45
Risorse Umane 48
Altre informazioni 49
Stagionalità dell'attività 49
Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai
direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche e partecipazioni
detenute 49
Commento ai risultati economico finanziari dell'esercizio 2020 50
Indicatori di performance 50
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 51
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 52
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 54
Andamento della gestione – Gli investimenti 56
Prospetto di riconciliazione del patrimonio netto individuale con il patrimonio
netto consolidato 57
DICHIARAZIONE ANNUALE DI CARATTERE NON FINANZIARIO 58
Il Gruppo Ascopiave nel territorio 63
Missione, valori e obiettivi strategici 64
La missione 64
I valori 64

Obiettivi strategici 65
Governance della Capogruppo 66
Modello 231 e Codice Etico 67
Rispetto della normativa sulla privacy 68
Possibili fattori di rischio associati alle tematiche di sostenibilità 70
Sistema di gestione della sostenibilità e innovazione tecnologica 73
Miglioramento continuo di processi e sistemi 73
Certificazioni 74
Ascolto degli stakeholder e analisi di materialità 75
Analisi delle tematiche rilevanti per il Gruppo Ascopiave e i suoi stakeholder sui temi
di sostenibilità 76
Sviluppo sostenibile e cooperazione con la comunità 78
Risultati economico-finanziari 78
Produzione e distribuzione del valore aggiunto 78
Approccio fiscale 79
Investimenti 80
Rapporti con l'Autorità di regolazione 80
La filiera del gas e la supply chain del Gruppo Ascopiave 81
Qualificazione dei fornitori 81
Selezione dei fornitori 82
Portale di e-procurement 82
Valore distribuito ai fornitori 83
SOSTENIBILITA' SOCIALE 83
Rispetto e valorizzazione delle persone 83
Le persone di Ascopiave 83
Caratteristiche del personale 84
Tasso di assunzione e di turnover del personale 85
Porzione del senior management assunto localmente 86
Sviluppo e crescita del capitale umano 86
Formazione 87
Politiche di incentivazione e remunerazione 87
Pari opportunità e welfare aziendale 88
Benefit offerti ai dipendenti 89
Covid-19 89
Sicurezza dell'ambiente di lavoro e salute dei lavoratori 91
Certificazione BS OHSAS 18001 "Gestione della Sicurezza sul Lavoro" 91
Sicurezza nei cantieri per le ditte terze 93
Covid-19 salute e sicurezza di lavoratori 93
Clienti e mercati serviti 94
Qualità, sicurezza e continuità del servizio 95
Piano di ispezione degli impianti 95
Piano degli interventi 95
Pronto intervento 96
Piano di gestione delle emergenze 96
Impegno sociale 97
Distribuzione delle sponsorizzazioni e donazioni per ambito 97
Principali campagne e iniziative del Gruppo Ascopiave per la comunità locale 98
I Valori fondamentali e la Politica ambientale 99
Salvaguardia ambientale e uso razionale dell'energia 99
La Certificazione UNI EN ISO 14001 "Sistemi di gestione ambientale" 99
Certificazione integrata QSA della Capogruppo Ascopiave 100
Parco veicoli aziendali 100
Energy management ed emissioni 101

Energia Elettrica da fotovoltaico 101
Teleriscaldamento/Cogeneratori 101
Iniziative di efficienza energetica 102
Cogenerazione/Teleriscaldamento 103
Emissioni 104
Gestione dei rifiuti 105
Produzione e stoccaggio dei rifiuti speciali 105
Iniziative per l'ambiente 107
Stazione di ricarica veicoli elettrici 107
Riduzione del consumo di plastica 107
Allegato: TABELLE DELLO STANDARD GRI 108
Perimetro e impatti delle tematiche materiali 108
Tabella di raccordo ambiti D. Lgs. 254 e riferimenti documentali 109
Prospetti di Bilancio Consolidato 120
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 121
Conto economico complessivo consolidato 122
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 123
Rendiconto finanziario consolidato 124
NOTE ESPLICATIVE 125
Informazioni societarie 125
Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 125
Schemi di Bilancio 126
Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili
ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2020 126
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni ifrs e ifric omologati
dall'unione europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via
anticipata al 31 dicembre 2020 127
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni ifrs non ancora omologati
dall'Unione Europea 127
Nome e sede legale dell'impresa che redige il bilancio consolidato 128
Aggregazioni aziendali 128
Area e criteri di consolidamento 128
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente 130
Criteri di valutazione 131
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 142
Attività non correnti 142
Attività correnti 151
Patrimonio netto consolidato 155
Passività non correnti 156
Passività correnti 161
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO . 167
Ricavi 167
Proventi e oneri finanziari 173
Imposte 174
Risultato netto delle attività cessate 175
Componenti non ricorrenti 175
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 175
ALTRE NOTE DI COMMENTO ALLA RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE
2020 176
Aggregazioni aziendali 176

Impegni e rischi 177
Fattori di rischio ed incertezza 177
Erogazioni pubbliche ricevute 180
Gestione del Capitale 181
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 182
Compensi alla Società di revisione 183
Utile per Azione 185
Rapporti con parti correlate 186
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 189
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 189
Conto economico complessivo consolidato 190
Rendiconto Finanziario consolidato 191
Indebitamento finanziario netto consolidato 192
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2020 193
Obiettivi e politiche del Gruppo 194

Allegati:

  • Dichiarazione del dirigente preposto Attestazione al Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971;
  • Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari;

Collegio Sindacale:

  • Relazione del Collegio Sindacale al bilancio chiuso al 31 dicembre 2020.

Società di Revisione:

  • Relazione della società di revisione al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2020;
  • Relazione della società di revisione al bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020;
  • Relazione della società di revisione sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2020.

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata carica data inizio data fine
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e 2017-2019 28/04/2017 29/05/2020
Amministratore delegato*
Coin Dimitri Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 29/05/2020
Martorelli Giorgio ** Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 03/02/2020
Lillo Antonella Consigliere 2017-2019 28/04/2017 29/05/2020
Pietrobon Greta Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 29/05/2020
Quarello Enrico Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 29/05/2020
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore delegato* 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
Pietrobon Greta Consigliere indipendente 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
Quarello Enrico Consigliere indipendente 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
Bet Roberto Consigliere 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
Geronazzo Mariachiara Consigliere indipendente 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
Vecchiato Luisa Consigliere 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
Novello Cristian Consigliere indipendente 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022

(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione, secondo le delibere del Consiglio di Amministrazione.

Soggetto carica durata carica data inizio data fine
Schiro Antonio Presidente del collegio sindacale 2017-2019 28/04/2017 29/05/2020
Biancolin Luca Sindaco effettivo 2017-2019 28/04/2017 29/05/2020
Marcolin Roberta Sindaco effettivo 2017-2019 28/04/2017 29/05/2020
Salvaggio Giovanni Presidente del collegio sindacale 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
Moro Barbara Sindaco effettivo 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
Biancolin Luca Sindaco effettivo 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022

Organi di controllo

Comitato controllo e
rischi
dal al Comitato per la
remunerazione
dal al
Novello Cristian 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022 Pietrobon Greta 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022
Bet Roberto 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022 Quarello Enrico 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022
Geronazzo Mariachiara 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022 Vecchiato Luisa 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022

____________________________________________________________________________________________

Società di Revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

Sede legale e dati societari

Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo - TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 82096 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261

Investor relations

Tel. +39 0438 980098 Fax +39 0438 964779 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 % dei ricavi 2019 % dei ricavi
Ricavi 163.896 100,0% 124.911 100,0%
Margine operativo lordo 63.805 38,9% 44.898 35,9%
Risultato operativo 29.151 17,8% 21.573 17,3%
Risultato dell'esercizio 58.701 35,8% 14.479 11,6%
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 0,0% 478.737 383,3%
Risultato netto dell'esercizio 58.701 35,8% 493.216 394,9%

Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Capitale circolante netto 29.287 16.891
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 1.210.134 1.122.433
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (47.071) (52.850)
Capitale investito netto 1.192.350 1.086.474
Posizione finanziaria netta (338.447) (212.981)
Patrimonio netto Totale (853.903) (873.492)
Fonti di finanziamento (1.192.350) (1.086.474)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

____________________________________________________________________________________________

Dati dei flussi monetari

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Risultato netto del Gruppo 58.701 14.479
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 41.981 18.322
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (111.897) (47.716)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento 24.787 29.775
Flusso monetario dell'esercizio (45.128) 381
Disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 67.031 59.353
Disponibilità liquide dell'esercizio precedente attività in dismissione 0 7.297
Disponibilità liquide alla fine dell'esercizio 21.902 67.031

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Premessa

Il Gruppo Ascopiave chiude l'esercizio 2020 con un utile netto consolidato di 58,7 milioni di Euro (493,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2019), con un decremento pari a 434,5 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente, riconducibile per 447,0 milioni di Euro alla plusvalenza generata dall'operazione di vendita delle società di vendita del gas naturale del Gruppo Ascopiave al Gruppo Hera.

Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2020 ammonta a 853,9 milioni di Euro (873,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2019), ed il capitale investito netto a 1.192,4 milioni di Euro (1.086,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2019).

Nel corso dell'esercizio 2020 il Gruppo ha realizzato investimenti netti per 111,9 milioni di Euro (47,7 milioni di Euro nell'esercizio 2019), prevalentemente per l'acquisto e l'incremento di partecipazioni per 68,6 milioni di Euro e nell'attività di installazione di misuratori elettronici, nonché nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas per 43,3 milioni di Euro (34,4 milioni di Euro nell'esercizio 2019).

In data 19 dicembre 2019 si è concluso il percorso teso a valorizzare le attività di vendita del gas e rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione. La partnership commerciale con Hera S.p.A., approvata in data 17 giugno 2019, ha sancito la nascita, attraverso EstEnergy, del maggior operatore energy del Nord-Est cui il Gruppo Ascopiave ha contribuito con la cessione delle società di commercializzazione gas ed energia. Nell'ambito dell'operazione il Gruppo Ascopiave ha inoltre acquisito la società di nuova costituzione, consolidata integralmente, Ap Reti Gas Nord Est S.r.l., nella quale il Gruppo Hera preliminarmente aveva conferito delle concessioni per la distribuzione del gas, con circa 188.000 utenti in Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

In conformità alle disposizioni del principio contabile IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" i dati economici dell'esercizio 2019 delle società di vendita oggetto di cessione furono esposti separatamente in un'unica riga del conto economico.

Si segnala che i risultati economici conseguiti nell'esercizio 2019 dalle società oggetto della partnership rappresentano il 100% del risultato che il Gruppo ha consolidato, mentre i risultati conseguiti nell'esercizio 2020 dal Gruppo Estenergy risultano iscritti per la quota di competenza del Gruppo (48%) nella voce "Risultato netto delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto".

Si precisa inoltre che, in data 1° luglio 2019, è avvenuta la fusione per incorporazione della società Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., a seguito della quale la società Unigas Distribuzione S.r.l. non è più stata consolidata con il metodo del patrimonio netto, bensì consolidata integralmente. In pari data Ascopiave S.p.A. ha conferito il ramo oggetto di fusione in Edigas Distribuzione Gas S.p.A..

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione del gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la cogenerazione e la gestione calore.

Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 268 Comuni, esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 12.900 chilometri e fornendo il servizio ad oltre 777.000 utenti.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

Andamento della gestione

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 1.460,8 milioni di metri cubi, con un incremento del 37,2% rispetto all'esercizio 2019, principalmente determinato dall'ingresso nel perimetro di consolidamento di Ap Reti Gas Nord-Est S.p.A. e dal consolidamento integrale di Unigas Distribuzione S.r.l..

La rete di distribuzione al 31 dicembre 2020 ha una lunghezza di 12.913 chilometri, in aumento di 58 chilometri rispetto all'esercizio precedente.

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati dell'esercizio 2020 si attestano a 163,9 milioni di Euro, contro i 124,9 milioni di Euro registrati nell'esercizio precedente. La crescita del fatturato è principalmente spiegata dall'ampliamento dell'area di consolidamento, per effetto dell'ingresso nel perimetro di Ap Reti Gas Nord Est S.r.l. e del consolidamento integrale di Unigas Distribuzione Gas S.r.l. (il cui ramo d'azienda è stato conferito in Edigas Distribuzione S.p.A.).

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 29,2 milioni di Euro, in crescita di 7,6 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2019, determinato principalmente dall'ampliamento dell'area di consolidamento.

Il risultato netto, pari a 58,7 milioni di Euro, evidenzia un decremento di 434,5 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente, riconducibile per 447,0 milioni di Euro alla plusvalenza derivante dall'operazione di vendita delle società di vendita del gas naturale del Gruppo Ascopiave al Gruppo Hera. Tale variazione negativa è stata parzialmente compensata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione del 100% dei risultati conseguiti da Ap Reti Gas Nord Est S.r.l., acquisita nell'ambito della partnership con il Gruppo Hera, e dei risultati conseguiti da Unigas Distribuzione gas S.r.l., fusa per incorporazione con efficacia 1° luglio 2019.

I risultati conseguiti nell'esercizio 2019 dalle società oggetto della partnership, perfezionata in data 19 dicembre 2019 con il Gruppo Hera, sono iscritti nella voce "risultato netto delle attività cessate", che accoglie il 100% del risultato che il Gruppo Ascopiave ha consolidato alla data del 31 dicembre 2019. Tale voce accoglie anche la plusvalenza maturata dalla vendita della partecipazione delle società, che ha portato al relativo deconsolidamento, al netto dei costi sostenuti per la realizzazione della stessa. Differentemente, i risultati conseguiti nell'esercizio 2020 dal Gruppo Estenergy sono iscritti (pro-quota Gruppo Ascopiave, 48%) nella voce "risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto" per Euro 18.310 migliaia.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 dicembre 2020 è pari a 338,4 milioni di Euro, in aumento di 125,5 milioni di Euro rispetto ai 213,0 milioni di Euro del 31 dicembre 2019.

L'incremento dell'indebitamento finanziario è determinato dal cash flow dell'esercizio (dato dalla somma del risultato netto e degli ammortamenti e accantonamenti), che ha generato risorse per 93,4 milioni di Euro, dalla gestione del capitale circolante netto, che ha assorbito risorse finanziarie per Euro 33,7 milioni di Euro, dall'attività di investimento che ha comportato l'esborso di 111,9 milioni di Euro e dalla gestione del patrimonio (dividendi e azioni proprie) che ha assorbito risorse per 54,9 milioni di Euro.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2020 è risultato pari a 0,40 (0,24 al 31 dicembre 2019).

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 31 dicembre 2020.

Il quadro economico di riferimento

Nel corso del 2020 l'economia mondiale, che già nel 2019 aveva registrato il valore di crescita più basso dalla crisi finanziaria del 2008-2009, è stata duramente colpita dall'emergenza sanitaria causata dal virus SARS Cov2. L'epidemia si è manifestata con tempistiche differenti nelle diverse nazioni, cominciando dai paesi asiatici e proseguendo con altre nazioni, tra cui pesantemente l'Italia, diffondendosi in diverse parti del mondo. Le misure restrittive messe in campo dalle diverse nazioni al fine di contenere la diffusione del virus, in alcuni periodi particolarmente stringenti, hanno determinato una significativa flessione della produzione e della domanda mondiale di beni e di servizi. Nel corso dell'estate la pandemia ha allentato la presa per diversi fattori congiunturali, quali l'esito delle forti misure restrittive messe in atto nei mesi precedenti o per la stagione favorevole, permettendo all'economia dei diversi paesi di compensare parte delle perdite maturate. L'arrivo dell'autunno ha visto una recrudescenza del virus e il conseguente riacuirsi delle misure restrittive che, in momenti diversi nei diversi paesi, sono state attivate nel corso dell'autunno ed inverno 2020-2021. Nel contempo, la ricerca scientifica e farmaceutica ha realizzato in tempi mai registrati nel passato i primi vaccini anti Covid 19 che, nelle ultime settimane dell'anno, sono stati approvati dagli organi competenti con il conseguente avvio della somministrazione alla popolazione delle nazioni che avevano contrattualizzato la fornitura delle dosi.

A causa della pandemia che ha colpito buona parte del mondo, l'OCSE, nell'Economic Outlook di dicembre, ha previsto un calo del Pil mondiale del 4,2% nell'esercizio 2020. Un parziale rimbalzo della ripresa è previsto nell'esercizio 2021; ripresa che si prevede avverrà gradualmente con il miglioramento della situazione sanitaria e che potrebbe determinare una crescita del 4,2%. La proiezione è fortemente legata alla capacità di risposta dei singoli paesi rispetto all'evoluzione epidemiologica ed alle azioni che saranno messe in atto per rendere disponibili i vaccini alla popolazione. L'esito positivo della campagna vaccinale, coadiuvato da un rapido rilascio della domanda repressa e dei risparmi accumulati, porterebbe la crescita al 5%, mentre, qualora si presentassero ritardi nel processo, la crescita prevista si ridurrebbe al 2,5%.

Il fondo monetario internazionale prevede per la zona Euro una contrazione della crescita del 4,2% per il 2020. La ripresa, a causa delle misure restrittive adottate nel corso dell'inverno 2020-2021 messe in atto per fronteggiare la c.d. seconda ondata, sarà solo parziale nel 2021. L'eurozona, qualora le campagne di vaccinazione di massa abbiano esito positivo, dovrebbe tornare a livelli pre-pandemia solo nel corso dell'esercizio 2022.

In merito all'Italia l'OCSE, in linea con le attese del Governo Italiano, prevede una significativa diminuzione del Pil 2020 (-9,1%). La ripresa per il 2021 è attesa del 4,3%, e del 3,2% nel 2022.

L'Istat, in un recente comunicato stampa, ha sottolineato come le ripetute flessioni congiunturali dell'occupazione registrate tra marzo e giugno 2020, unite a quella di dicembre, hanno determinato una diminuzione dell'occupazione sino a livelli inferiori rispetto a dicembre 2019 (-1,9%, pari a -444mila unità). La contrazione ha coinvolto dipendenti e autonomi di tutte le classi d'età, ad eccezione degli over50.

La distribuzione del gas

La distribuzione del gas naturale rappresenta, a seguito del closing della partnership tra Ascopiave S.p.A. ed il Gruppo Hera, avvenuto in data 19 dicembre 2019, la prima attività del Gruppo in termini di contributo alla formazione del reddito aziendale.

Si tratta di un'attività svolta in regime di concessione o affidamento diretto e, in quanto tale, è soggetta ad una forte regolamentazione da parte dell'Autorità pubblica, sia in merito agli standard minimi di gestione e qualità, sia ai livelli tariffari.

Come noto, il D.Lgs. n. 164/2000, ha introdotto l'obbligo di assegnazione del servizio di distribuzione del gas mediante gara ad evidenza pubblica, sul presupposto che un meccanismo concorrenziale di selezione del gestore dovrebbe favorire un contenimento dei costi per il cliente finale, uno sviluppo efficiente degli impianti ed un miglioramento della qualità del servizio erogato.

Il D.L. 159/2007 (Legge 222/2007) ha introdotto, per la prima volta, il concetto di Ambito territoriale Minimo (Atem) per la gestione del servizio, stabilendo che le gare di affidamento debbano essere bandite con riferimento ad esso. La gara per Atem è stata definitivamente assunta a regola base del settore con il D.Lgs. 93/2011 che, fra l'altro, ha sancito, a far data da giugno 2011, il divieto di bandire gare riferite a singoli Comuni, imponendo l'obbligo di procedere esclusivamente con gare per Atem.

Anche in conseguenza di ciò, la maggioranza degli analisti del settore prevede, nel medio termine, una forte concentrazione dell'offerta, con una riduzione del numero degli operatori ed una crescita della loro dimensione media.

A partire dal 2011, la normativa delle gare d'Ambito, è stata ulteriormente definita e precisata con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali. In particolare:

    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas;
    1. con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 (c.d. Decreti Ambiti) sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito;
    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Mistero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale) sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164;
    1. con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 (c.d. Decreto Criteri), successivamente integrato con il DM 106/2015, è stato approvato il regolamento relativo ai criteri di gara e per la valutazione delle offerte per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

L'emanazione di detta disciplina ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo, ponendo le premesse affinché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro normativo e regolamentare, in quanto adatto a favorire importanti opportunità di investimento e di sviluppo per gli operatori qualificati di medie dimensioni, in un'ottica di positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013, con il D.L. 23 dicembre 2013, n. 145, convertito con modificazioni in Legge 9/2014, il Legislatore ha apportato modifiche sostanziali all'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 in tema di determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio".

A giugno 2014 è poi entrato in vigore il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico contenente le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale", il quale, pur formalmente volto all'esplicazione dei criteri di valorizzazione degli impianti di cui all'art. 5 del DM 226/2011, sostanzialmente, detta una disciplina del tutto peculiare, solo in minima parte attuativa dello stesso art. 5. (nella sua versione originaria, vigente al momento dell'emanazione delle Linee Guida).

Successivamente, con il D.L. 91/2014, convertito con modificazioni in Legge 116/2014 è stata effettuata un'ulteriore modifica sostanziale del medesimo art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000. I contenuti del novellato testo e l'evoluzione dello stesso sono riportati nei paragrafi "Legislazione nazionale" ed "Obbiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi" di questa relazione finanziaria.

Infine, a metà 2015, è intervenuto il Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 106 del 20 maggio 2015, che ha modificato il precedente DM 226/2011, riformulando l'art. 5, concernente i criteri per la valorizzazione degli impianti. Il nuovo provvedimento regolamentare, nella sostanza, ha "traslato" la disciplina propria delle Linee Guida (sopra citate) nel testo, cioè, in estrema sintesi, ha reso detta ultima disposizione compatibile con quel Provvedimento (le Linee Guida) che, pure, avrebbe dovuto costituirne specificazione/puntualizzazione.

Il quadro normativo

Delibera 27 dicembre 2019 569/2019/R/gas - Approvazione della regolazione della qualità dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione 2020-2025 - Parte I del Testo unico della regolazione della qualità e delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione 2020-2025. La delibera approva la regolazione della qualità dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione 2020-2025.

Delibera 27 dicembre 2019 570/2019/R/gas - Regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo 2020-2025. Il provvedimento approva la regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione 2020-2025

Delibera 01 aprile 2020 106/2020/R/gas - Rideterminazione di tariffe di riferimento per i servizi di distribuzione e misura del gas, per gli anni 2009-2018. Il provvedimento procede alla rideterminazione delle tariffe di riferimento per i servizi di distribuzione e misura del gas per gli anni 2009-2018, sulla base di richieste di rettifica di dati pervenute entro la data del 15 febbraio 2020.

Delibera 01 aprile 2020 107/2020/R/gas - Determinazione delle tariffe di riferimento definitive per i servizi di distribuzione e misura del gas, per l'anno 2019. Rettifica di errore materiale nella RTDG approvata con deliberazione dell'Autorità 570/2019/R/gas. Il provvedimento approva le tariffe di riferimento definitive per i servizi di distribuzione e misura del gas per l'anno 2019, sulla base di quanto disposto dall'articolo 3, comma 2, della RTDG 2014-2019, considerando le richieste di rettifica di dati presentate entro la data del 15 febbraio 2020. Procede inoltre alla rettifica di un errore materiale riscontrato nella RTDG.

Delibera 14 aprile 2020 127/2020/R/gas - Determinazione delle tariffe di riferimento provvisorie per i servizi di distribuzione e misura del gas, per l'anno 2020. Il provvedimento approva le tariffe di riferimento provvisorie per i servizi di distribuzione e misura del gas per l'anno 2020, sulla base di quanto disposto dall'articolo 3, comma 2, della RTDG, considerando le richieste di rettifica di dati presentate entro la data del 15 febbraio 2020.

Delibera 12 maggio 2020 163/2020/R/gas - Determinazione dei premi e delle penalità relativi ai recuperi di sicurezza del servizio di distribuzione del gas naturale per l'anno 2016. Il provvedimento determina, per l'anno 2016, i premi e le penalità relativi ai recuperi di sicurezza del servizio di distribuzione del gas naturale.

Delibera 28 luglio 2020 289/2020/R/gas - Disposizioni in materia di tariffe di riferimento per i servizi di distribuzione e misura del gas, per gli anni dal 2017 al 2020 e di importi di perequazione in acconto per l'anno 2020. Il provvedimento procede all'approvazione delle tariffe di riferimento definitive per i servizi di distribuzione e misura del gas per gli anni 2017-2019 e delle tariffe di riferimento provvisorie per l'anno 2020, considerando le istanze di rideterminazione tariffaria presentate da 6 imprese distributrici, nonché alla rideterminazione degli acconti bimestrali di perequazione per l'anno 2020 nei confronti delle medesime imprese.

Delibera 4 agosto 2020 309/2020/R/gas - Anticipazione in acconto di premi relativi ai recuperi di sicurezza del servizio di distribuzione del gas naturale per l'anno 2017. Il provvedimento dispone, per l'anno 2017, un riconoscimento in acconto sull'importo complessivo netto dei premi per l'anno 2017 spettanti (saldo algebrico dei premi e delle penalità del servizio di distribuzione del gas naturale) in misura pari all'80%.

Delibera del 17 novembre 2020 463/2020/R/gas - Determinazione dei livelli di partenza e dei livelli tendenziali, per gli anni 2020-2025, in materia di regolazione premi-penalità del servizio di distribuzione del gas naturale. Il provvedimento si propone di promuovere la qualità del servizio di rete, inclusa la misura, e della gestione attiva delle reti di distribuzione.

Delibera del 1° dicembre 2020 501/2020/R/gas - Aggiornamento degli obblighi di messa in servizio degli smart meter gas (G4-G6). In relazione all'emergenza Covid, con la presente deliberazione sono differite di un anno le

scadenze degli obblighi di messa in servizio dei misuratori previste dall'Allegato A alla deliberazione dell'Autorità 27 dicembre 2013, 631/2013/R/gas.

Delibera del 22 dicembre 2020 567/2020/R/gas - Determinazione dei premi e delle penalità relativi ai recuperi di sicurezza del servizio di distribuzione del gas naturale per l'anno 2017. Il provvedimento determina, per l'anno 2017, i premi e le penalità relativi ai recuperi di sicurezza del servizio di distribuzione del gas naturale.

Delibera del 22 dicembre 2020 568/2020/R/gas - Riconoscimento dei costi per il servizio di misura del gas naturale, relativi ai sistemi di telelettura/telegestione e ai concentratori, per gli anni 2017 e 2018

Delibera del 29 dicembre 2020 596/2020/R/gas - Aggiornamento delle tariffe per i servizi di distribuzione e misura del gas, per l'anno 2021. Con questo provvedimento vengono approvate le tariffe obbligatorie per i servizi di distribuzione, misura e commercializzazione del gas naturale, di cui all'articolo 42 della RTDG, le opzioni tariffarie gas diversi, di cui all'articolo 70 della RTDG, e gli importi di perequazione bimestrale d'acconto relativi al servizio di distribuzione del gas naturale, di cui all'articolo 47 della RTDG, per l'anno 2021.

Obblighi di efficienza e di risparmio energetico

Il Decreto Letta, all'articolo 16, comma 4, stabilisce che le imprese di distribuzione di gas naturale devono perseguire obiettivi di risparmio energetico e sviluppo di fonti rinnovabili.

La definizione degli obiettivi quantitativi nazionali e dei principi di valutazione dei risultati ottenuti è stata demandata al Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, che ha provveduto ad emanare il Decreto Ministeriale 20 luglio 2004.

Con il Decreto 21 dicembre 2007, il Ministero dello Sviluppo Economico ha rivisto e aggiornato il Decreto 20 luglio 2004 nei seguenti punti:

  • sono stati rivisti gli obiettivi per gli anni 2008 e 2009, alla luce dell'eccesso di offerta di titoli di efficienza energetica registratasi sul mercato;

  • sono stati definiti gli obiettivi per il triennio 2010-2012, tenuto conto del target di riduzione dei consumi energetici fissato dal piano d'azione al 2016, pari a 10,86 MTEP;

  • gli obblighi di efficienza e di risparmio energetico per ciascuno degli anni successivi al 2007 sono stati estesi ai distributori che, alla data del 31 dicembre di due anni antecedenti a ciascun anno d'obbligo, abbiano connessi alla propria rete di distribuzione più di 50.000 clienti finali.

Gli obiettivi di risparmio energetico (che valgono sia per i distributori di gas naturale che di energia elettrica) previsti dal Decreto 20 luglio 2004, integrato dal Decreto 21 dicembre 2007, sono pari a:

  • 0,10 Milioni di TEP per il 2005;
  • 0,20 Milioni di TEP per il 2006;
  • 0,40 Milioni di TEP per il 2007;
  • 1,00 Milioni di TEP per il 2008;
  • 1,40 Milioni di TEP per il 2009;
  • 1,90 Milioni di TEP per il 2010;
  • 2,20 Milioni di TEP per il 2011;
  • 2,50 Milioni di TEP per il 2012.

Il conseguimento di risparmi energetici viene attestato attraverso l'assegnazione di titoli di efficienza energetica, i c.d. Certificati Bianchi. Per adempiere agli obblighi previsti dal Decreto 20 luglio 2004, integrato dal Decreto 21 dicembre 2007, e vedersi così riconosciuti i Certificati Bianchi, i distributori possono:

  • realizzare interventi diretti a migliorare l'efficienza energetica delle tecnologie installate o delle relative modalità di utilizzo;

  • acquistare direttamente i Certificati Bianchi da terzi, mediante contrattazione bilaterale oppure tramite negoziazione in un apposito mercato istituito presso il Gestore del mercato elettrico (GME).

Con il Decreto del 28 dicembre 2012 sono stati definiti i nuovi obiettivi di risparmio di energia primaria annua nel periodo 2013-2016 per i distributori obbligati e in particolare:

  • 4,6 Mtep al 2013;
  • 6,2 Mtep al 2014;
  • 6,6 Mtep al 2015;
  • 7,6 Mtep al 2016;

Per i distributori di gas naturale la quota dei suddetti obblighi corrisponde ai seguenti certificati bianchi:

  • 3,04 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2014
  • 3,49 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2015
  • 4,28 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2016

Per gli anni 2013 e 2014 il soggetto obbligato ha dovuto consegnare una quota almeno superiore al 50% del suo obbligo annuale che deve compensare nel biennio successivo per non incorrere in sanzioni. Per gli anni 2015 e 2016 il valore minimo è fissato nel 60% dell'obbligo di competenza sempre con la possibilità di compensare nel biennio successivo per non incorrere in sanzioni.

Inoltre il Decreto 28 dicembre 2012 ha dato attuazione a quanto previsto nel decreto 28/2011 per cui l'attività di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati ai progetti di efficienza energetica condotti nell'ambito del meccanismo dei certificati bianchi vengono trasferiti al GSE – Gestore dei Servizi Energetici.

Il Decreto ha anche ampliato ad altri soggetti diversi dalle imprese distributrici e dalle Energy Saving Company (le c.d. ESCO), la possibilità di presentare progetti ai fini dell'ottenimento di certificati bianchi.

Con il Decreto 11 gennaio 2017 (GU n. 78 del 3-4-2017) sono stati definiti gli obiettivi nazionali di risparmio energetico per i distributori obbligati nel periodo 2017-2020. In particolare per i distributori di gas naturale tali obiettivi sono quantificabili nel seguente numero di certificati bianchi:

  • 2,95 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2017
  • 3,08 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2018
  • 3,43 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2019
  • 3,92 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2020

Inoltre il decreto 11 gennaio 2017 definisce le nuove linee guida per la presentazione dei progetti di efficienza energetica rivedendo il vecchio meccanismo con l'eliminazione del coefficiente "tau", l'allungamento della vita utile dei progetti, l'eliminazione delle schede standardizzate.

Con il D.M. 10 maggio 2018 viene rivisto il contributo tariffario per i soggetti obbligati, la novità più importante è l'introduzione di un cap pari a 250 euro/TEE come rimborso massimo. Inoltre, data la scarsità di titoli rispetto alla domanda, è stato introdotto il certificato allo scoperto cioè un titolo emesso dal GSE su richiesta del distributore obbligato che ha almeno in portafoglio il 30% dei titoli dell'obiettivo in corso. Il certificato allo scoperto può costare sino a un massimo di 15 euro/TEE e può eventualmente essere riscattato l'anno seguente dal distributore.

Con la deliberazione 14 luglio 2020 ARERA ha rivisto il calcolo del contributo tariffario aggiungendo, tra l'altro, il contributo addizionale che tiene contro del prezzo di mercato dell'anno obiettivo e della scarsità di titoli sul mercato.

Le società del Gruppo Ap Reti Gas S.p.A., Ap reti Gas Vicenza S.p.A. ed Edigas Distribuzione S.p.A. (a seguito della fusione di Unigas distribuzione S.r.l. in data 1° luglio e successivo conferimento in Edigas), soggette agli obblighi definiti dai Decreti 20 luglio 2004, 21 dicembre 2007 e 28 dicembre 2012, sono tenute al rispetto degli obiettivi di risparmio energetico determinati annualmente dal GSE. Per quanto riguarda la nuova società di distribuzione del gruppo, AP Reti Gas Nord Est Srl, a gennaio 2020 è stata inoltrata formale comunicazione ad ARERA e agli enti competenti per l'assegnazione degli obblighi di competenza.

Il GSE ha il compito di verificare che ciascun distributore possegga i titoli di efficienza energetica corrispondenti all'obiettivo annuo assegnato (maggiorato di eventuali quote aggiuntive per compensazioni o aggiornato in seguito all'introduzione di nuovi obiettivi quantitativi nazionali) e di informare il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e il Gestore del Mercato Elettrico dei titoli ricevuti e degli esiti delle verifiche.

Qualora un distributore non raggiunga l'obiettivo stabilito, potrà essere destinatario di una sanzione amministrativa irrogata dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, in attuazione della Legge n. 481 del 14 novembre 1995 e alle indicazioni del decreto del 28 dicembre 2012.

Per quanto concerne l'approfondimento della tematica relativa all'efficienza energetica ed il risparmio energetico per le società del Gruppo, si rimanda al paragrafo relativo alla "Efficienza e risparmio energetico".

A novembre 2020 si è svolta la consegna dei titoli originariamente prevista al 31 maggio 2020 (relativamente all'obiettivo 2019) e rinviata per il problema Covid, mentre al momento è confermata la scadenza di fine maggio 2021 per la consegna dell'obiettivo 2020. Si segnala che nel mese di ottobre è stato erogato dalla CSEA un acconto straordinario pari al 19% dell'obiettivo 2019.

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 30 dicembre 2020 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 3,635 Euro per azione, con una diminuzione di 4,5 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2020 (3,805 Euro per azione, riferita al 02 gennaio 2020).

La capitalizzazione di Borsa al 30 dicembre 2020 risultava pari a 857,19 milioni di Euro1 (895,61 milioni di Euro al 30 dicembre 2019).

La quotazione del titolo nel corso dell'esercizio 2020 ha registrato una flessione della performance (-4,5%). Nello stesso periodo l'indice FTSE Italia All Share ha evidenziato una diminuzione del 6,8%, mentre l'indice FTSE Italia Star e l'indice settoriale FTSE Italia Servizi di Pubblica Utilità hanno registrato una crescita rispettivamente del 12,3% e del 9,5%.

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 30 dicembre 2020:

Dati azionari e borsistici 30.12.2020 30.12.2019
Utile per azione (Euro) 0,27 2,20
Patrimonio netto per azione (Euro) 3,64 3,73
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 3,635 3,815
Prezzo massimo annuo (Euro) 4,610 4,250
Prezzo minimo annuo (Euro) 2,720 3,095
Capitalizzazione di borsa (Milioni di Euro) 857,19 895,61
N. di azioni in circolazione 216.644.717 223.955.550
N. di azioni che compongono il capitale sociale 234.
411.575
234.411.575
N. di azioni proprie in portafoglio 17.766.858 10.456.025

1 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acsm-Agam, Hera ed Iren) al 30 dicembre 2020 risultava pari a 15,4 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

Controllo della società

Alla data del 31 dicembre 2020 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente la maggioranza del capitale di Ascopiave S.p.A. come indicato nel grafico di seguito riportato.

La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF.

Corporate Governance e Codice Etico

Nel corso dell'esercizio 2020 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività del Responsabile Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio del Responsabile Internal Auditing e della Funzione Compliance ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio e aggiornamento delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e le Società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave. La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato. Ascopiave S.p.A. ha approvato la "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", adottata da tutte le società controllate del Gruppo, parte integrante del Modello 231 (allegato 3 del Modello 231). Le segnalazioni vengono gestite da un "Comitato Segnalazioni". La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio:

  • Acquisto di servizi telematici e informatici dalla consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Servizi amministrativi dalla controllante Asco Holding S.p.A..

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:

  • Locazione di immobili di proprietà verso la consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. con la controllante Asco Holding S.p.A..

A seguito del perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera avvenuto in data 19 dicembre 2019 le società di commercializzazione gas ed energia, che sino a quella data erano controllate dal Gruppo Ascopiave, risultano assoggettate al controllo di Hera S.p.A. I rapporti intrattenuti con tali società, partecipando il Gruppo Ascopiave al capitale sociale della nuova società collegata EstEnergy S.p.A., sono esposti quali rapporti con parti correlate.

Nel corso dell'esercizio 2020 i rapporti intrattenuti con le società oggetto della partnership hanno prodotto ricavi in relazione alle seguenti tipologie di servizio:

  • Interessi attivi maturati sui saldi attivi dei conti correnti infragruppo sino alla data di estinzione degli stessi;
  • Servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione locale;
  • Servizi al contatore svolti in qualità di distributori del gas naturale e servizi di lettura degli stessi;
  • Servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility.

Nel corso dell'esercizio 2020 i rapporti intrattenuti con le società oggetto della partnership hanno prodotto costi in relazione alle seguenti tipologie di servizio:

Interessi passivi maturati sui saldi passivi dei conti correnti infragruppo sino alla data di estinzione degli stessi.

In relazione al consolidato fiscale nazionale ed ai rapporti intrattenuti in tal senso si segnala che nel corso dell'esercizio 2019 le società del Gruppo Ascopiave, controllante al 31 dicembre 2019, hanno aderito ad nuovo contratto di consolidato fiscale nazionale con la capogruppo Ascopiave S.p.A.. Si segnala che alla data di chiusura dell'esercizio 2020 AP Reti Gas Nord Est S.r.l. non vi ha aderito.

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato; per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione.

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

Crediti Altri Debiti Altri Costi Ricavi
(migliaia di Euro) commerciali crediti commerciali debiti Beni
Servizi
Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 19 0 34 0 0 27 0 0 65 0
Totale controllanti 19 0 34 0 0 27 0 0 65 0
Società consociate
Asco TLC S.p.A. 30 0 59 0 0 747 0 0 61 0
Bim Piave Nuove Energie S.r.l. 210 0 13 0 0 23 0 0 307 0
Totale società consociate 240 0 72 0 0 770 0 0 368 0
Società collegate
Estenergy S.p.A. 2.042 0 0 0 0 0 0 0 14.350 0
Ascotrade S.p.A. 5.029 0 81 0 0 0 0 0 43.760 0
Blue Meta S.p.A. 1.480 0 39 0 0 90 0 0 13.027 0
Etra Energia S.r.l. 106 0 0 0 0 0 0 0 477 0
Ascopiave Energie S.p.A. 1.034 0 83 0 0 95 0 0 8.638 0
ASM Set S.r.l. 511 0 107 0 0 93 0 0 3.593 0
Totale società collegate 10.202 0 310 0 0 278 0 0 83.845 0
Totale 10.460 0 416 0 0 1.075 0 0 84.278 0

Fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio 2020

Pubblicato il documento informativo

In data 1° gennaio 2020, Ascopiave S.p.A. ha reso noto che il documento informativo predisposto ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento Consob n. 11971/99 in relazione all'operazione di partnership tra Ascopiave S.p.A. e il Gruppo Hera, il cui perfezionamento è stato comunicato al mercato in data 19 dicembre 2019, è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede di Borsa Italiana S.p.A., presso la sede legale della Società, sul sito internet della Società all'indirizzo www.gruppoascopiave.it, oltre che presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" () di Spafid Connect S.p.A..

Ascopiave, crescono gli investimenti sul territorio: oltre 40 milioni di euro previsti nel 2020

In data 16 gennaio 2020 Ascopiave S.p.A. ha comunicato che il Piano di Investimenti di Ascopiave in ampliamento e miglioramento delle reti di distribuzione e in efficientamento energetico conferma il forte legame del Gruppo con il proprio territorio.

In particolare, Ascopiave S.p.A. ha comunicato che, nel 2020 l'impegno economico del Gruppo – quotata sul segmento Star di Borsa Italiana, tra i principali operatori nazionali nel settore della distribuzione del gas naturale – si attesterà oltre i 40 milioni di euro, rispetto ai 31 milioni di euro del 2019. Gli interventi sono focalizzati sulla creazione di nuove infrastrutture di distribuzione, in lavori di manutenzione straordinaria e nuove lottizzazioni, oltre che sull'installazione di contatori intelligenti, pensati per aiutare i clienti a risparmiare rendendo la propria abitazione quanto più prossima alla sostenibilità energetica.

Nell'anno appena trascorso, le opere di metanizzazione del Gruppo Ascopiave hanno interessato un totale di 93 chilometri di rete nei Comuni in concessione, registrando un +25% rispetto a quanto realizzato nel 2018. Di questi, oltre 52 i chilometri in provincia di Treviso, dove gli interventi sono stati eseguiti dalla società controllata AP Reti Gas.

Sempre per ciò che concerne il solo territorio della Provincia di Treviso, gli investimenti già eseguiti o previsti nel triennio 2019 – 2021 equivalgono a 120 chilometri di rete, per un valore di circa 16 milioni di euro. Tra questi si segnalano quelli in corso a Nervesa della Battaglia dal costo di circa 2,3 milioni di euro, Castelfranco Veneto (circa 2 milioni di euro), Fontanelle (circa 1,5 milioni di euro), San Biagio di Callalta (circa 1,5 milioni di euro) e Pederobba (poco più di 1 milione di euro), a cui si aggiungono quelli previsti in altri diciotto Comuni della Marca Trevigiana.

Acquisto azioni Hera S.p.A.

A seguito del comunicato pubblicato in data 31 gennaio 2020 da Hera S.p.A., nel quale è stato reso noto che Hera S.p.A. ha acquisito una partecipazione del 2,5% di Ascopiave S.p.A., nell'ottica di rafforzare la partnership tra le due società, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha deliberato di procedere all'acquisto di azioni di Hera S.p.A., per un ammontare pari ad indicativamente lo 0,4% del capitale della stessa. Ascopiave ha comunicato che provvederà a dare comunicazione al mercato al perfezionamento dell'operazione.

Dimissioni del dott. Giorgio Martorelli dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A.

In data 3 febbraio 2020 Ascopiave S.p.A. ha reso noto di aver ricevuto le dimissioni del dott. Giorgio Martorelli, componente indipendente e non esecutivo del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., nonché componente del Comitato Controllo e Rischi, date per motivi personali.

Il dott. Martorelli era stato eletto dall'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017 e la sua candidatura era stata proposta, congiuntamente, da Amber Capital Italia SGR S.p.A., in qualità di gestore del fondo Alpha Ucits Sicav-Amber Equity Fund, e da ASM Rovigo S.p.A., società controllata dal Comune di Rovigo, entrambi azionisti di minoranza di Ascopiave S.p.A..

E' stato comunicato che, per quanto a conoscenza della Società, il dott. Martorelli non deteneva azioni di Ascopiave S.p.A..

A seguito delle dimissioni, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto ad adottare i provvedimenti opportuni ai sensi di legge e dello statuto.

Acquisto azioni di Acsm Agam S.p.A.

Ascopiave S.p.A. ha informato che in data 7 febbraio 2020 ha acquistato n° 7.241.661 azioni di Acsm Agam S.p.A., Multiutility lombarda attiva nei servizi a rete e ambientali, pari a una quota del 3,67 % del capitale sociale.

Successivamente Ascopiave ha proceduto con ulteriori acquisti di azioni, fino ad arrivare a detenere una partecipazione pari al 4,99% del capitale sociale.

Detto investimento è in linea con gli obiettivi strategici del Gruppo poiché le attività ed i servizi gestiti da Acsm Agam S.p.A. sono coerenti con le linee di sviluppo cui tende il Gruppo Ascopiave.

Informativa Covid 19

Nel corso dei primi mesi del 2020 tutto il Mondo, a cominciare dai paesi asiatici per poi proseguire con diverse altre nazioni tra cui pesantemente l'Italia, è stato progressivamente colpito all'emergenza sanitaria internazionale causata dal virus Covid 19, c.d. Coronavirus, che si è rapidamente sviluppata nella nostra penisola specie nelle regioni del nord.

Il Gruppo ha attentamente e costantemente monitorato l'evolversi della situazione nel territorio in cui insistono le sue attività, ma anche lo sviluppo della pandemia a livello internazionale. Per fronteggiare l'emergenza il Gruppo ha operato, e sta operando, nel più assoluto rispetto delle ordinanze emesse dagli organismi preposti, sia a livello nazionale che locale, mettendo come priorità la salute e la sicurezza dei lavoratori tanto che a pochi giorni dall'istituzione governativa del lockdown erano state velocemente attivate le misure necessarie per consentire alla quasi totalità dei dipendenti la modalità di lavoro agile da remoto garantendo comunque la continuità aziendale in tutte le attività consentite.

Il management del Gruppo, mediante l'utilizzo di indicatori esterni e valori elaborati internamente, ha valutato gli impatti in termini di performance, in modo da poter prendere le eventuali decisioni volte a mitigare gli effetti che avrebbero potuto riflettersi sull'esecuzione del business.

Nel corso dell'esercizio di massima emergenza, grazie ai rimedi posti in essere, gli effetti economici e finanziari negativi che si sono verificati non hanno impattato sui risultati dell'esercizio, venendo compensati dagli effetti positivi derivanti dai rimendi messi in campo.

Nonostante nell'ambito in cui opera il Gruppo l'emergenza presenti un minor grado di criticità, il management continua costantemente a monitorare gli indicatori sopra citati, non solo a livello locale ma anche nazionale e/o internazionale, in modo da poter tempestivamente fronteggiare un'eventuale riacuirsi della situazione emergenziale.

Patti parasociali

Ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, Ascopiave ha diffuso al pubblico l'estratto dei patti parasociali tra azionisti trasmessi ad Ascopiave ai sensi dell'art. 122, co. 1 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e pubblicato a cura dei sottoscrittori dei patti sul quotidiano nazionale "Italia Oggi" in data 18 marzo 2020, in data 8 aprile 2020 e in data 27 maggio 2020.

Assemblea straordinaria e ordinaria degli Azionisti del 29 maggio 2020

Si è riunita in data 29 maggio 2020, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. in sede straordinaria e ordinaria.

L'Assemblea degli azionisti, in sede straordinaria, ha deliberato di modificare l'art. 3 (Durata) dello Statuto sociale secondo quanto proposto dal socio Asco Holding S.p.A., e cioè prorogando la durata della Società dal 2030 al 2060. Conformemente a quanto previsto dallo Statuto sociale, agli azionisti che non abbiano concorso all'approvazione di tale delibera non spetta il diritto di recesso.

L'Assemblea degli azionisti ha altresì approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di modifica dell'art. 6 (Azioni) dello Statuto sociale, inserendo una precisazione in merito al meccanismo di attribuzione della maggiorazione del diritto di voto già previsto dallo Statuto sociale. Tale modifica non ha comportato il diritto di recesso per gli azionisti che non hanno concorso alla sua approvazione.

In sede straordinaria, l'Assemblea degli azionisti ha altresì deliberato di introdurre, coerentemente con quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione, il nuovo art. 6-bis dello Statuto sociale, avente ad oggetto l'introduzione di un limite all'esercizio del diritto di voto per gli azionisti che si qualifichino (o che appartengano a un gruppo nel quale vi sia un soggetto che si qualifichi) come operatori del settore della produzione e/o distribuzione e/o trasporto e/o acquisto e/o vendita del gas naturale e/o dell'energia elettrica e/o del settore dell'efficienza energetica e/o del

servizio idrico e/o del servizio a rete in generale. Tale delibera ha attribuito agli azionisti che non hanno concorso alla sua adozione (e, pertanto, agli azionisti astenuti, assenti o dissenzienti) il diritto di recesso ai sensi dell'articolo 2437, comma 1, lett. g), del codice civile (il "Diritto di Recesso").

Si precisa che termini e modalità dell'esercizio del Diritto di Recesso sono stati resi noti agli azionisti di Ascopiave nei termini e con le modalità di legge.

Secondo quanto deliberato dall'Assemblea, l'efficacia della delibera di introduzione dell'art. 6-bis nello Statuto sociale è stata soggetta alla condizione che il numero delle azioni oggetto di Diritto di Recesso che non siano state acquistate da soci o terzi nell'ambito (i) del processo di offerta in opzione delle azioni dei soci recedenti agli altri soci (l'"Offerta in Opzione"), (ii) dell'esercizio del diritto di prelazione in capo ai soci di Ascopiave sulle eventuali azioni rimaste inoptate (l'"Offerta in Prelazione") e (iii) dell'eventuale fase di collocamento a terzi, e che pertanto debbano essere acquistate dalla Società, sia inferiore al 5% del capitale sociale (corrispondente ad un esborso a carico della Società inferiore a Euro 45.771.201,21). È stata prevista la possibilità per la Società di rinunciare a tale condizione entro 20 giorni lavorativi dalla data di chiusura del periodo di Offerta in Opzione (ovvero, qualora la Società decida di procedere al Collocamento a Terzi, entro 20 giorni lavorativi dalla data di chiusura del periodo di Collocamento a Terzi).

Si precisa che, in data 1° luglio 2020, Ascopiave S.p.A. ha informato che si sono verificate le suddette condizioni di efficacia della delibera assembleare con riferimento all'introduzione dell'art. 6-bis dello Statuto Sociale.

Infine, l'Assemblea straordinaria della Società ha deliberato di modificare gli artt. 14 e 15 dello Statuto sociale incrementando il numero di membri del Consiglio di Amministrazione da 6 (sei) a 7 (sette) e allineando quindi le relative previsioni statutarie aventi ad oggetto la nomina del Consiglio di Amministrazione.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha approvato il bilancio di esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2019, e deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo ordinario pari a Euro 0,2133 per azione.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha (i) approvato con voto vincolante - ai sensi e per gli effetti dell'articolo 123-ter, commi 3-bis e 3-ter, del TUF - la prima sezione della relazione sulla politica sulla remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF (i.e. la politica sulla remunerazione per l'esercizio 2020); ed (ii) espresso voto consultivo favorevole - ai sensi e per gli effetti dell'articolo 123-ter, comma 6, del TUF - sulla seconda sezione della relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF (i.e. la relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2019).

L'Assemblea degli Azionisti ha deliberato in sede ordinaria in merito alla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale della Società, che resteranno in carica per tre esercizi fino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022.

Il Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea - è entrato in carica in data 4 giugno 2020 con l'iscrizione presso il Registro delle Imprese di Treviso-Belluno delle modifiche statutarie approvate - è composto da 7 amministratori eletti sulla base delle liste di candidati presentate dagli Azionisti.

Dato l'esito delle votazioni, su n. 177.301.187 azioni presenti in Assemblea, la lista n. 1 presentata da Asco Holding S.p.A. ha ottenuto n. 121.994.222 voti pari al 68,806% delle azioni rappresentate in Assemblea e al 52,043% del capitale sociale; la lista n. 2 presentata da ASM Rovigo S.p.A. ha ottenuto n. 41.101.839 voti pari al 23,182% delle azioni rappresentate in Assemblea e al 17,534% del capitale sociale; la lista n. 3 presentata dal Comune di Spresiano unitamente ad 7 Comuni ha ottenuto n. 14.205.126 voti pari al 8,012% delle azioni rappresentate in Assemblea e al 6,060% del capitale sociale.

Pertanto, in conformità a quanto previsto dall'articolo 15.12 dello Statuto sociale, dalla lista presentata dal socio di maggioranza Asco Holding S.p.A., titolare del 52,043% del capitale sociale, sono stati eletti amministratori i Signori Greta Pietrobon, Nicola Cecconato, Roberto Bet, Mariachiara Geronazzo, Enrico Quarello, Luisa Vecchiato. Dalla lista presentata dal socio ASM Rovigo S.p.A., risultata seconda per numero di voti ottenuti, è stato eletto amministratore il signor Cristian Novello, primo candidato della lista stessa. L'Assemblea ha altresì provveduto a nominare il dott. Nicola Cecconato Presidente del Consiglio di Amministrazione.

L'Assemblea degli Azionisti ha, inoltre, deliberato di determinare in Euro 380.000 il compenso annuo complessivo spettante al Consiglio di Amministrazione da corrispondersi, nel rispetto della normativa vigente, per Euro 80.000 al Presidente e per Euro 50.000 a ciascuno degli altri consiglieri, con decorrenza dalla data di assunzione dell'incarico e fino alla scadenza del mandato, ferma restando la competenza del Consiglio di determinare un compenso ulteriore per

gli amministratori muniti di particolari cariche in conformità allo Statuto sociale secondo quanto previsto dall'articolo 2389 comma 3 del codice civile.

Dato l'esito delle votazioni per la nomina del Collegio Sindacale, su n. 177.301.187 azioni presenti in Assemblea, la lista n. 1 presentata da Asco Holding S.p.A. ha ottenuto n. 121.994.222 voti pari al 68,806% delle azioni rappresentate in Assemblea e al 52,043% del capitale sociale; la lista n. 2 presentata da ASM Rovigo S.p.A. ha ottenuto n. 41.308.493 voti pari al 23,298% delle azioni rappresentate in Assemblea e al 17,622% del capitale sociale.

Pertanto, il Collegio Sindacale nominato dall'Assemblea è stato eletto sulla base delle liste di candidati presentate dagli Azionisti. Ai sensi dell'articolo 22.5 dello Statuto sociale, dalla lista presentata dal socio di maggioranza Asco Holding S.p.A., titolare del 52,043%% del capitale sociale, la quale ha ottenuto il maggior numero di voti, sono stati eletti sindaci effettivi il dott. Luca Biancolin, e la dott.ssa Barbara Moro e sindaco supplente il dott. Matteo Cipriano. Dalla lista presentata dal socio ASM Rovigo S.p.A., titolare del 4,399% del capitale sociale, è stato eletto sindaco effettivo e Presidente del Collegio Sindacale il dott. Giovanni Salvaggio e sindaco supplente il dott. Marco Bosso.

L'Assemblea degli Azionisti ha, inoltre, fissato i compensi del Collegio Sindacale, ai sensi dell'articolo 2402 del codice civile, nell'importo di Euro 40.000 lordi annui per il Presidente del Collegio Sindacale e Euro 27.000 lordi annui per ciascun sindaco effettivo.

L'Assemblea degli Azionisti ha, altresì, deliberato, in sede ordinaria, di approvare talune modifiche al regolamento del "Piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria LTI 2018-2020", con particolare riguardo alle procedure esistenti per la revisione del Piano e alle possibili modalità tecniche di erogazione del premio per i beneficiari cessati, principalmente allo scopo di garantire il corretto funzionamento del Piano a seguito di eventuali operazioni e/o eventi di natura straordinaria di impatto rilevante.

L'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A., in sede ordinaria, ha approvato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie, in sostituzione dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie rilasciata dall'Assemblea degli Azionisti del 23 aprile 2019, che pertanto è stato revocato per la parte non eseguita.

Modalità e termini per l'esercizio del diritto di recesso spettante agli azionisti di Ascopiave S.p.A.

In data 4 giugno 2020 Ascopiave S.p.A. ha pubblicato precisazioni in merito alle modalità e termini per l'esercizio del diritto di recesso spettante agli azionisti legittimati nei termini e con le modalità di legge.

Nomina dell'Amministratore Delegato e dei Comitati interni

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitosi in data 8 giugno 2020, ha nominato il Presidente Nicola Cecconato quale Amministratore Delegato della Società conferendogli i relativi poteri. Inoltre, sulla base delle informazioni ricevute dai diretti interessati nonché delle informazioni in proprio possesso, il Consiglio ha accertato, ai sensi delle disposizioni del Testo Unico della finanza e del Criterio Applicativo 3.C del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate, il possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148, comma 3, del Testo Unico della Finanza e dall'art. 3 del Codice di Autodisciplina per le Società Quotate con riferimento agli amministratori Greta Pietrobon, Mariachiara Geronazzo, Cristian Novello ed Enrico Quarello e la conformità della composizione del Consiglio di Amministrazione alle previsioni dell'art. 147-ter del Testo Unico della Finanza e dell'art. IA.2.10.6 delle Istruzioni al Regolamento di Borsa Italiana in materia di emittenti STAR.

Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri componenti.

In pari data, inoltre, il Collegio Sindacale ha accertato il possesso, in capo ai propri componenti, dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148 comma 3, del Testo Unico della Finanza sulla base delle informazioni ricevute dai diretti interessati. La composizione del Collegio Sindacale è pertanto conforme a quanto previsto dallo stesso articolo 148 del Testo Unico della Finanza.

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì provveduto a costituire il Comitato Controllo e Rischi, individuando quali componenti del medesimo:

  • Cristian Novello (Presidente), amministratore indipendente;
  • Roberto Bet, amministratore non esecutivo;
  • Mariachiara Geronazzo, amministratore indipendente.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha costituito il Comitato per la Remunerazione individuando, quali componenti del medesimo:

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  • Greta Pietrobon (Presidente), amministratore indipendente;

  • Enrico Quarello, amministratore indipendente;
  • Luisa Vecchiato, amministratore non esecutivo.

Il curriculum vitae di ogni amministratore e sindaco, nonché le informazioni relative alle liste di provenienza sono consultabili sul sito internet di Ascopiave, all'indirizzo www.gruppoascopiave.it.

Informativa sull'acquisto di azioni proprie e informativa di avvio del piano di acquisto e disposizione di azioni proprie approvato dall'Assemblea del 29 maggio 2020

Ascopiave rende noto di aver acquistato sul mercato telematico azionario, nell'ambito dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea del 23 aprile 2019 nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 e l'11 marzo 2020 n. 1.538.580 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 4,223 euro, per un controvalore complessivo di 6.497.910,18 Euro.

In data 17 giugno 2020 Ascopiave S.p.A. ha ripreso l'acquisto in attuazione del programma di acquisto e disposizione di azioni proprie approvato dall'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. in data 29 maggio 2020 e, nell'ambito della medesima autorizzazione all'acquisto di azioni proprie, ha acquistato nel mercato telematico azionario nel periodo compreso tra il 17 giugno 2020 ed il 18 settembre 2020 n. 444.440 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 3,4876 Euro, per un controvalore complessivo di 1.550.036,96 Euro.

Risultati definitivi in merito all'esercizio del diritto di recesso

In data 1° luglio 2020, Ascopiave S.p.A. ha comunicato che lo scorso 19 giugno 2020 si è chiuso il periodo di esercizio del diritto di recesso spettante ai titolari di azioni di Ascopiave S.p.A. che non hanno concorso alla approvazione della delibera di introduzione dell'art. 6-bis dello statuto sociale di Ascopiave S.p.A..

Ascopiave S.p.A. ha comunicato altresì che il numero di azioni per le quali è stato esercitato il recesso è stato inferiore al 5% del capitale sociale, e pertanto la delibera dell'assemblea avente ad oggetto l'introduzione del nuovo art. 6-bis nello statuto sociale di Ascopiave S.p.A. è divenuta pienamente efficace.

Avviso agli azionisti – Offerta in opzione ai sensi dell'art. 2437-quater cod. civ.

In data 3 luglio 2020, nei termini e con le modalità di legge, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile al pubblico l'avviso agli azionisti ai sensi dell'art. 84 del Regolamento Consob n. 11971/1999 e relativo al deposito presso l'Ufficio del Registro delle Imprese di Treviso, ai sensi dell'art. 2437-quater, comma 2, del codice civile, dell'offerta in opzione di n. 5.334.329 azioni ordinarie per le quali è stato esercitato il diritto di recesso.

Risultati dell'Offerta in Opzione di n. 5.334.329 azioni ordinarie per le quali è stato esercitato il diritto di recesso ai sensi dell'art. 2437-quater, commi 2 del codice civile

In data 6 ottobre 2020 Ascopiave S.p.A. ("Ascopiave" o la "Società") ha comunicato che in data 30 settembre 2020 si è concluso il periodo di adesione all'Offerta in Opzione (di seguito "Offerta in Opzione") di n. 5.334.329 azioni ordinarie Ascopiave rivolta ai possessori di azioni ordinarie della Società, ammesse a quotazione sul Mercato Telematico Azionario (MTA), per le quali non sia stato esercitato il diritto di recesso. Ascopiave ha comunicato che, ad esito del periodo di adesione, iniziato il 3 luglio 2020 e concluso il 30 settembre 2020 (estremi inclusi), per effetto dell'esercizio di complessivi n. 147.844 Diritti di Opzione, sono state opzionate n. 3.621 Azioni, rappresentative del 0,068% delle Azioni, per un controvalore complessivo pari a Euro 14.140,73.

È stato precisato altresì che è stato esercitato il Diritto di Prelazione con riferimento a 2.895 Azioni, pari al 0,054 % delle Azioni e a un controvalore complessivo pari a Euro 11.305,55.

Pertanto, alla luce dei diritti esercitati da parte degli azionisti di Ascopiave, risultano opzionate n. 3.621 Azioni e prelazionate n. 2.895 Azioni, per un totale complessivo di n. 6.516 Azioni, rappresentative dello 0,122% delle Azioni, per un controvalore complessivo pari a Euro 25.446,29.

Ascopiave ha comunicato che residuano n. 5.327.813 Azioni, pari al 2,273% del capitale sociale della Società per un controvalore complessivo pari a Euro 20.806.175,33.

Procedura di liquidazione delle azioni residue relative all'Offerta in Opzione

In data 9 novembre 2020, con riferimento all'offerta in opzione promossa da Ascopiave S.p.A. ("Ascopiave" o la "Società") in data 3 luglio 2020 di n. 5.334.329 azioni ordinarie Ascopiave (l'"Offerta in Opzione"), facendo seguito a quanto comunicato in data 6 ottobre 2020 a seguito della conclusione del periodo di adesione all'Offerta in Opzione, il

Consiglio di Amministrazione di Ascopiave ha comunicato che, anche tenuto conto dell'andamento del titolo, non ha ritenuto opportuno collocare sul mercato a terzi le n. 5.327.813 azioni oggetto di recesso residue.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave ha deliberato quindi di procedere con l'acquisto da parte della Società delle n. 5.327.813 azioni oggetto di recesso residue, pari al 2,273% del capitale sociale della Società per un controvalore complessivo pari a Euro 20.806.175,33, utilizzando riserve disponibili della Società.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave ha segnalato che il settlement del recesso (e, pertanto, il pagamento del valore di liquidazione da parte, a seconda dei casi, della Società e degli azionisti che abbiano esercitato il diritto di opzione e di prelazione) sarebbe avvenuto in data 10 dicembre 2020 attraverso il sistema Monte Titoli per il tramite degli intermediari depositari, senza necessità di alcun adempimento da parte degli azionisti che abbiano esercitato il diritto di recesso, nonché degli azionisti che abbiano esercitato il diritto di opzione e prelazione (purché abbiano preventivamente messo a disposizione del proprio intermediario i fondi necessari per il pagamento del prezzo delle azioni acquistate nell'esercizio dei diritti di opzione e prelazione).

Ascopiave: sottoscritto un sustainability loan per complessivi 50 milioni di euro, con obiettivi legati agli indicatori di sostenibilità

In data 30 novembre 2020 Ascopiave ha sottoscritto un ESG linked Loan con Intesa Sanpaolo S.p.A. per un ammontare complessivo di 50 milioni di Euro. La linea di credito avrà una durata di 3 anni, con un tasso legato al raggiungimento di specifici target di alcuni indicatori ambientali, sociali e di governance ("ESG").

La relativa liquidità verrà destinata alla gestione della finanza aziendale, in un'ottica di prudenza e supporto alle future attività di investimento del Gruppo.

L'operazione mira a coniugare sostenibilità e crescita industriale, puntando all'ottimizzazione degli obiettivi ESG in un'ottica di creazione di valore per tutti gli stakeholder.

Perfezionamento della procedura di recesso e liquidazione delle azioni

In data 11 dicembre 2020, Ascopiave S.p.A. ha comunicato che, per effetto delle azioni rimaste inoptate e non prelazionate, in data 10 dicembre 2020 ha acquistato n. 5.327.813 azioni oggetto di recesso, pari al 2,273% del capitale sociale per un controvalore complessivo pari a Euro 20.806.175,33, utilizzando riserve disponibili.

In pari data la Società ha provveduto a riconoscere agli aventi diritto le azioni optate e le azioni prelazionate. In particolare, alla luce dei diritti esercitati da parte degli azionisti di Ascopiave, sono state opzionate n. 3.621 azioni e prelazionate n. 2.895 azioni, per un totale complessivo di n. 6.516 azioni, rappresentative dello 0,122% delle azioni recedute e per un controvalore complessivo pari a Euro 25.446,29.

Le suddette operazioni sono avvenute per il tramite di Monte Titoli.

Per effetto di quanto sopra, al 31 dicembre 2020 Ascopiave S.p.A. detiene n. 17.766.858 azioni ordinarie, pari al 7,579% del capitale sociale.

ASCOPIAVE: Ascopiave entra nel servizio idrico integrato e acquista il 100% del capitale sociale di Cart Acqua S.r.l.

In data 18 dicembre 2020, con l'acquisto del 100% del capitale sociale di Cart Acqua S.r.l., Ascopiave ha perfezionato il suo primo investimento nel settore del servizio idrico integrato. Cart Acqua S.r.l., oltre ad essere direttamente operativa nel settore idrico, nell'ambito del quale eroga servizi di natura tecnica, è altresì titolare di una quota di partecipazione pari al 18,33% del capitale sociale di Cogeide S.p.A., società che opera in regime di salvaguardia nella gestione del servizio idrico integrato in 15 Comuni della Provincia di Bergamo.

Cart Acqua S.r.l. ha generato nell'esercizio 2019 ricavi per servizi tecnici per un ammontare pari a 237 migliaia di euro. Alla fine del medesimo esercizio, il patrimonio netto è pari a 3,9 milioni di Euro e la posizione finanziaria netta risulta positiva per 140 migliaia di euro.

La società partecipata Cogeide S.p.A. serve un bacino di oltre 100 mila abitanti, gestendo circa 880 Km di rete; al 31 dicembre 2019 ha realizzato un EBITDA pari a 4,6 milioni di euro. Alla stessa data, il patrimonio netto è pari a 25,8 milioni di euro a fronte di un indebitamento finanziario netto pari a 4,7 milioni di Euro.

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Il prezzo, corrisposto per cassa, è stato pari a 8,0 milioni di euro.

Altri fatti di rilievo

Distribuzione di gas naturale

Il Gruppo opera nel settore della distribuzione del gas attraverso le società Ap Reti gas S.p.A., Ap Reti gas Vicenza S.p.A., Ap Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. che, a partire dal 1° luglio 2019, include anche la ex Unigas Distribuzione S.r.l., precedentemente consolidata con il metodo del patrimonio netto. A partire dal 31 dicembre 2019 il perimetro delle società di distribuzione gas del Gruppo include anche AP Reti Gas Nord Est S.r.l..

L'attività di distribuzione del gas naturale

Società consolidate integralmente

Il Gruppo Ascopiave gestisce concessioni per il servizio di distribuzione gas complessivamente in 232 Comuni in Veneto, Friuli, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Liguria.

Di seguito la tabella riepilogativa dei dati dell'attività di distribuzione del gas del gruppo relativa all'anno 2020 ed un confronto con quelli del 2019:

Esercizio
2019 2020
Volume di gas distribuito (mln mc) 1.065 1.460
Lunghezza rete distribuzione in esercizio (Km) 10.443 12.914
Totale nuove reti posate / sostituite 97 93
Totale contatori attivi (n.) 588.498 777.061
Totale Smart meter G4/G6 (n.) 339.798 463.158
Tempo medio di arrivo sul luogo (minuti) 38,5 37,8
Rete ispezionata (%) 92,12% 80%

L'ispezione programmata della rete nel 2020, eseguita interamente con personale e mezzi propri, è ampiamente superiore agli standard minimi richiesti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (di seguito ARERA) per gli impianti di distribuzione e riflette la particolare attenzione prestata dalle aziende di distribuzione del Gruppo al tema della sicurezza del servizio.

Di seguito una tabella relativa alle percentuali:

Esercizio
target ARERA 2018 2019 2020
Rete in alta e media pressione ispezionata sul totale
(obbligo ispezione 100% in 3 anni)
> 100% in 3 anni 80,20% 92,84% 79,99%
Rete in bassa pressione ispezionata sul totale (obbligo
ispezione 100% in 4 anni)
> 100% in 4 anni 80,70% 91,76% 80,00%

Tutti gli indicatori di sicurezza (tempo di arrivo sul luogo di chiamata per pronto intervento, ispezione programmata rete e misure del grado di odorizzazione) e di continuità (interruzioni del servizio) sono stati mantenuti efficacemente sotto controllo, nel pieno rispetto degli obblighi di servizio prefissati dall'ARERA.

Esercizio
2019 2020
Rispetto del tempo fissato per l'esecuzione delle
prestazioni soggette a standard specifici di qualità
commerciale
98,3% 98,64%

Nel corso dell'anno la struttura di pronto intervento aziendale, operativa 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno e attivabile tramite i numeri verdi aziendali dedicati, ha effettuato 8126 interventi, con tempo di arrivo medio sul luogo di chiamata pari a 37,8 minuti, largamente inferiore rispetto ai 60 minuti previsti dagli standard dell'Autorità.

Inoltre è stato svolto un monitoraggio continuo della corretta odorizzazione del gas, eseguendo un numero di controlli ben al di sopra di quanto previsto dall'Autorità.

Tutti i programmi e le scadenze previste per le attività di conduzione e manutenzione degli impianti sono stati rispettati e si sono svolti quasi esclusivamente mediante l'utilizzo di personale interno.

Nel 2020 si è rafforzato ulteriormente il processo di efficientamento della struttura organizzativa, volto all'ottimizzazione dell'impiego delle risorse ed alla sinergia tra le aziende di distribuzione del gruppo.

In particolare sono state di importanza rilevante le attività di integrazione nel Gruppo della neo costituita AP Reti Gas Nord Est che, grazie alla tempestiva integrazione di sistemi e procedure in uso da parte di tutte le società del gruppo, hanno permesso importanti sinergie in tutte le attività amministrative, tecniche, di controllo dei processi e di gestione delle risorse umane, perseguendo l'obbiettivo di ottimizzare l'impiego delle risorse, internalizzando le attività e incrementando la possibilità di realizzare investimenti.

Cogenerazione

Nel 2020 l'attività di gestione degli impianti di cogenerazione è stata svolta dalla Divisione Ricerca e Sviluppo del Gruppo Ascopiave per conto di Asco Energy S.p.A.

Per quanto riguarda le attività sugli impianti termici in cogenerazione, nel corso del 2020 è stato gestito il funzionamento di tre impianti:

  • l'impianto "Le Cime a Mirano (VE)", grazie all'ultima estensione della rete di teleriscaldamento, ha permesso di portare il grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati dal 126% al 128%. Il gruppo di cogenerazione ha lavorato a regime, venendo acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica per uso riscaldamento dei clienti allacciati e nel periodo estivo per alimentare l'assorbitore per la produzione di energia frigorifera per uso raffrescamento per i medesimi clienti;
  • l'impianto "Bella Mirano a Mirano (VE)" non ha fatto registrare variazioni del grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati (115%). Il superamento della quota di saturazione 100% è dovuto al fatto che, in aggiunta al progetto originario, nel corso del 2014 sono stati allacciati due nuovi condomini alla rete di teleriscaldamento, non facenti parte del progetto originario, ma allacciati a seguito di contributo a copertura totale dei costi, corrisposto dai costruttori dei due nuovi condomini. Il gruppo di cogenerazione ha lavorato a regime, venendo acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica a uso riscaldamento;
  • l'impianto "Cà Tron a Dolo (VE)" ha mantenuto lo stesso grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati. Si sottolinea il fatto che ad oggi è stato realizzato solo il primo stralcio (circa il 50%) dell'intera lottizzazione oggetto di Convenzione. Il gruppo di cogenerazione ha lavorato a regime, venendo acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica uso riscaldamento ai clienti allacciati;

Per quanto riguarda le attività sugli impianti termici il Gruppo, nel corso del 2020, ha gestito il funzionamento di 5 impianti.

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto concerne gli obiettivi cui le società di distribuzione del gas naturale del Gruppo sono obbligate relativamente ai titoli di efficienza energetica (TEE), con la consegna di fine novembre 2020, l'obiettivo 2018 è stato completato per tutte le società obbligate del gruppo. Inoltre, sempre a novembre 2020, è stata consegnata per tutte le società obbligate la quota minima di circa il 60% dell'obiettivo 2019 e una quota di acconto per l'obiettivo 2020.

Si segnala che, in ragione dell'emergenza sanitaria causata dalla pandemia, la scadenza naturale di consegna dei titoli di efficienza, normalmente fissata il 31 maggio di ogni anno, è stata posticipata a novembre 2020, così come l'erogazione dei contributi correlati alla consegna degli stessi. Si segnala inoltre che nel corso del mese di gennaio 2021 le società di distribuzione del Gruppo hanno incassato complessivamente contributi per Euro 20.546 migliaia. Per quanto riguarda l'obiettivo 2020 la somma degli obiettivi assegnati alle tre società del Gruppo obbligate ammonta

Rivalutazione e riallineamento fiscale assets

Nel corso dell'esercizio 2020 l'Italia è stata colpita dall'emergenza sanitaria causata dal virus SARS Cov2 che ha richiesto l'intervento con misure straordinarie ed urgenti per la tutela della salute, tra cui il lockdown adottato dal nostro paese con una modalità più intensa nel periodo marzo-maggio. Il blocco di molteplici attività, con le conseguenti difficoltà economiche, ha richiesto l'adozione di misure straordinarie per il sostegno all'economia. In quest'ambito, nel corso del mese di agosto il Governo ha emanato il c.d. Decreto Agosto (D.L. 14 agosto 2020, n. 104), convertito nella Legge 13 ottobre 2020, n. 126 (G.U. 13 ottobre 2020, n. 253, Suppl. Ord. n. 37), entrato in vigore dal 14 ottobre 2020. Nello specifico, l'articolo 110 del decreto riprende i tratti della disciplina introdotta negli esercizi precedenti in tema di rivalutazione (mantenendo validi i chiarimenti forniti in passato) introducendo però alcune differenze rispetto agli altri provvedimenti, quali la possibilità di rivalutare singoli beni anziché categorie omogenee, ed effettuare la rivalutazione ai soli fini civilistici, senza il riconoscimento dei maggiori valori ai fini fiscali. La nuova disposizione, riservata alle sole società che predispongono il bilancio in base ai principi contabili italiani, si applica in riferimento ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2020, per i beni oggetto di rivalutazione che risultano iscritti nel bilancio al 31 dicembre 2019 e nel bilancio al 31 dicembre 2020.

Alcune Società del Gruppo hanno optato per usufruire della possibilità concessa dal decreto, che ha sancito altresì l'imposta sostitutiva da versare ai fini del riconoscimento fiscale dei maggiori valori dei beni rivalutati nella misura del 3%, da versare in un numero massimo di tre rate annuali di pari importo e senza interessi. La rivalutazione civile e fiscale dei beni è stata effettuata allineando il valore contabile dei beni in regime di concessione iscritti nell'attivo delle Società ai valori di RAB dichiarati e approvati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Gli effetti fiscali della rivalutazione decorreranno dal periodo d'imposta 2021, tuttavia, ai soli fini della determinazione delle plusvalenze e delle minusvalenze fiscali, gli effetti della rivalutazione decorrono dal periodo d'imposta 2024. Il processo autorizzativo interno è stato completato entro la data di predisposizione dei rispettivi bilanci e, conseguentemente, gli effetti di tale rivalutazione sono stati recepiti nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2020. In ottemperanza ai dettami del decreto, la rivalutazione dell'attivo ha determinato la formazione di apposite riserve di patrimonio netto di utili in sospensione d'imposta che, qualora fossero distribuita, dovranno essere tassate in capo alla società ai fini IRES.

Le società che redigono il bilancio ai sensi dei principi contabili internazionali hanno avuto invece la possibilità di riallineare i valori fiscali delle immobilizzazioni iscritte ai valori civili a fronte della corresponsione della stessa percentuale di aliquota di imposta sostitutiva.

Le Società del Gruppo hanno optato per non usufruire della possibilità di affrancare suddette riserve con il versamento di una imposta sostitutiva pari al 10% in ragione delle significative riserve già disponibili presenti.

In data 30 dicembre 2020 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 178/2020 concernente il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. Il comma 83 dell'art. 1 estende gli effetti previsti dall'art.110 del Decreto Agosto anche alle altre attività immateriali, come gli avviamenti, finora esclusi dalla rivalutazione. Nello specifico, integra al comma 8, l'«8-bis. Le disposizioni dell'articolo 14 della legge 21 novembre 2000, n. 342, si applicano anche all'avviamento e alle altre attività immateriali risultanti dal bilancio dell'esercizio in corso al 31 dicembre 2019». Le Società del Gruppo che ne avevano i requisiti hanno conseguentemente esteso l'applicazione del decreto anche alle poste rappresentate dagli avviamenti.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2020

In data 15 gennaio il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha approvato il piano strategico 2020-2024 del Gruppo Ascopiave e, in data 26 febbraio la controllata AP Reti Gas S.p.A. è stata selezionata da Aemme Linea Distribuzione S.r.l. e NED Reti Distribuzione Gas S.r.l. quale partner industriale per la partecipazione congiunta alle gare per il servizio di distribuzione gas negli ATEM di Milano 2 e Milano 3. Per approfondimenti in merito si rinvia al paragrafo dedicato ai fatti intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2020 della nota integrativa.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) e

  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas. La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.

Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 86 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

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In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;
  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;
  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;

  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;
  • Euro 5.268 migliaia per il 2014;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2015;
  • Euro 5.079 migliaia per il 2016;
  • Euro 5.190 migliaia per il 2017;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2018;
  • Euro 5.482 migliaia per il 2019;

per complessivi Euro 51.235 migliaia.

Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti agli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92) un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014. Successivamente, nel biennio 2016-2017, ai comuni appartenenti all'ambito di Treviso 2 - Nord e ad alcuni comuni dell'ambito Treviso 1 - Sud si è fornito un aggiornamento al 31 dicembre 2015, applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.

Le stazioni appaltanti degli ambiti territoriali Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale hanno inviato ad ARERA le valorizzazioni dei rimborsi di alcuni comuni ai fini delle verifiche previste dalla normativa. L'Autorità ha esplicitato talune osservazioni (poi inoltrate dalle medesime stazioni appaltanti) rispetto alle quali AP Reti Gas ha proposto le proprie "contro-deduzioni".

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 31 dicembre 2020 sono pendenti:

COMUNE DI SANTORSO (Ascopiave S.p.A.):

Un Giudizio di appello pendente c/o la Corte d'Appello di Venezia, avviato dal Comune di Santorso (impugnazione del Lodo Arbitrale del 18 luglio 2017, che ha condannato il Comune a versare ad Ascopiave la somma di Euro 1.346 migliaia più interessi (dalla pronuncia). Le spese complessive, compensate tra le Parti, sono state liquidate in circa Euro 221 migliaia.

All'udienza innanzi alla Corte di Appello di Venezia, svoltasi il 9 gennaio 2019, la Corte ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusioni al 27 maggio 2021.

In data 18 dicembre 2020 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave ha approvato il testo dell'atto transattivo che fissa il valore degli impianti a 1,25 mln di Euro, oltre ad IVA, la compensazione delle spese legali e la rateizzazione degli importi così dovuti dal Comune in 12 anni. Il Consiglio comunale di Santorso dovrebbe, a sua volta, aver approvato la transazione a fine dicembre. Inizialmente, si riteneva possibile addivenire alla firma nel mese di gennaio 2021. Purtroppo, taluni aspetti contabili propri dell'Ente hanno ritardato la stipula. Questa dovrebbe quindi avvenire nel mese di marzo, o al più tardi, ad aprile 2021.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 31 dicembre 2020 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI / CIVILI – RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2020 sono pendenti:

COMUNE DI SOVIZZO (AP Reti Gas S.p.A.):

Un Giudizio civile avviato dal Comune di Sovizzo, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 21 febbraio 2019. L'Ente richiede il pagamento di un canone concessorio, per Euro 65.000/anno a far data dal 01 gennaio 2013. L'udienza di comparizione, inizialmente fissata al 19 giugno 2019 è stata rinviata al 10 settembre. Non vi sono ulteriori eventi processuali di rilievo.

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A febbraio 2020 sono state depositate le memorie di replica.

Non vi sono ulteriori eventi processuali di rilievo.

La Società, alla luce delle intese negoziali intercorse, contesta la pretesa comunale ed ha provveduto a costituirsi nei termini.

COMUNI DI BRUSIMPIANO E MARZIO (AP Reti Gas S.p.A.)

I due Giudizi amministrativi, c/o il TAR Lombardia (Milano), avviati da AP Reti Gas S.p.A. per l'impugnazione delle delibere di Consiglio Comunale, adottate dai due Comuni, comunicate alla Società e concernenti l'esercizio, ultratardivo, della facoltà negoziale assegnata ai Comuni medesimi nell'originario atto concessorio (ma con termine di esercizio fissato a 10 anni dall'inizio della concessione) sono stati abbandonati in ragione dell'intesa raggiunta con tutti i Comuni della cd "Zona Valganna".

In particolare, tutti i Comuni hanno accettato la proposta di AP Reti Gas del 26 giugno 2020, con apposita delibera di CC (che, contestualmente, ha revocato le precedenti delibere oggetto di contestazione).

COMUNI DI CONCORDIA SAGITTARIA E FOSSALTA DI PORTOGRUARO (AP Reti Gas S.p.A.)

Due giudizi amministrativi, pendenti al TAR Veneto, avviati da AP Reti Gas per l'annullamento delle Delibere di Giunta Comunale n. 92 e 85 del 2020, con le quali i due Enti hanno approvato le rispettive stime del valore residuo degli impianti, redatte dal tecnico incaricato dalla S.A. (Città Metropolitana di Venezia) con il criterio delle LG ministeriali, anziché, come d'obbligo ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 e come fatto in precedenza, in applicazione dei criteri contrattuali debitamente e tempestivamente condivisi, con un minor valore riconosciuto ad AP Reti Gas, rispettivamente, di circa Euro 412 migliaia ed Euro 375 migliaia. Allo stato, non vi sono altri atti processuali.

COMUNI DI ALBIGNASEGO E CADONEGHE (AP Reti Gas Nord Est S.R.L.)

Due Giudizi amministrativi, pendenti al TAR Veneto, avviati da AcegasApsAmga (dante causa di AP Reti Gas Nord Est), nei riguardi dei Comuni di Albignasego e Cadoneghe, relativamente alla proprietà delle reti in area lottizzate. Allo stato non si segnala attività processuale. AP Reti Gas Nord Est sta valutando se proseguire o abbandonare i contenziosi anzidetti.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2020 sono pendenti:

LINEE GUIDA – DM 22 maggio 2014 (Ascopiave S.p.A.)

Un Ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso (con atto del 16 gennaio 2017) da Ascopiave insieme ad altre imprese di distribuzione, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento della Sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016, con la quale il TAR Lazio ha respinto il Ricorso principale avverso il DM 22 magio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del VIR ed il Ricorso per motivi aggiunti avverso il DM 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011.

Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

Il C.d.S. ha ritenuto di rimettere la questione (di legittimità della normativa primaria) all'esame della Corte di Giustizia Europea.

La Corte di Giustizia ha sentenziato che il diritto europeo non osta alla disciplina nazionale impugnata, (ma) nel senso che il diritto medesimo non disciplina le (e dunque non è leso dalle) modalità di determinazione del valore di rimborso dei gestori uscenti.

L'udienza di "ri-assunzione" della causa avanti al CdS si è svolta il 18 luglio u.s. I legali di Ascopiave hanno ribadito la rilevanza della questione di costituzionalità della disciplina.

ARERA DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014 (ora 905/2017) (Ascopiave S.p.A. – AP Reti Gas S.p.A.)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'ARERA, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

Le Delibere 310 e 414 sono state formalmente abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha riproposto la medesima regolazione. Ascopiave S.p.A., pertanto, unitamente alle altre aziende ricorrenti e ad AP Reti Gas S.p.A. (quale avente causa di Ascopiave e soggetto passivo della normativa), al fine di evitare la declaratoria di carenza di interesse, ha provveduto all'impugnazione, con motivi aggiunti, della Delibera 905/2017.

In data 3 dicembre 2019 è pervenuto l'avviso di prossima perenzione. La Società ha conseguentemente provveduto al deposito dell'istanza di fissazione d'udienza, nei termini previsti.

LINEE GUIDA ANAC SU ART. 177 D.LGS. 50/2016 (AP Reti Gas S.p.A.)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica, nonché con l'intervento, ad adiuvandum, di Utilitalia) per l'annullamento delle Linee Guida ANAC n. 11/2018, previste dall'art. 177 del D.Lgs. 50/2016.

L'art. 177 del D.Lgs. 50/2016 stabilisce che, dal 18 aprile 2018, i titolari di concessioni di importo pari o superiore a 150.000 euro, se individuati «senza gara», dovranno affidare una quota pari a l'80% dei propri contratti mediante procedure di evidenza pubblica, per il resto potendo ricorrere a società in house o a controllate/collegate.

L'ANAC è chiamata a vigilare secondo modalità fissate con proprie Linee Guida (n. 11/2018).

Dette Linee Guida – pur, formalmente, prive di efficacia vincolante sul punto – stabiliscono che il concessionario ha l'obbligo di mettere a gara (essendo da comprendersi nella percentuale del 80%) tutte le attività svolte nell'esercizio della concessione, comprese quelle realizzate direttamente con mezzi e risorse propri, con ciò traendo dalla norma un obbligo di esternalizzazione. La Commissione Speciale del Consiglio di Stato ha reputato corretta tale interpretazione, ma ha rilevato che, così inteso, l'art. 177 potrebbe essere incostituzionale.

Ove applicata in detti termini la norma avrebbe un impatto oltremodo significativo sia sulle scelte imprenditoriali, sia sui livelli occupazionali delle Società titolari di rapporti concessori con affidi senza gara (peraltro, perfettamente leciti al momento della loro assegnazione).

L'art. 177, così interpretato, pertanto, pare illegittimo sia con riguardo ai principi costituzionali (es. libera iniziativa economica ex art. 42 Cost.), sia rispetto al "divieto di aggravio" sancito dal diritto comunitario.

In detto contesto, AP Reti Gas S.p.A., quale principale società di distribuzione del Gruppo, ha dato corso all'impugnativa delle Linee Guida citate, sollevando altresì questione di legittimità costituzionale e comunitaria nei riguardi della norma primaria.

Ad aggravare la tematica, il 2 novembre 2018, ANAC, a fronte di una mera raccolta dati riferita a tutte le concessioni esistenti in qualsiasi settore, ha adottato una segnalazione a Governo e Parlamento sullo stato delle concessioni (soffermandosi in particolare sul settore del gas) nella quale rileva che non sarebbero conformi all'attuale disciplina vigente. A mero titolo prudenziale si è provveduto all'integrazione del Ricorso, con motivi aggiunti concernenti la Segnalazione anzidetta.

L'udienza di discussione si è tenuta il 22 maggio 2019.

Il TAR, in linea con le precedenti pronunce relative ai giudizi proposti da altri operatori, con Sentenza n. 9326, pubblicata il 15 luglio u.s., ha dichiarato inammissibile il ricorso di AP reti Gas per mancanza di lesività degli atti impugnati.

Il punto "positivo" della pronuncia riguarda la "dequalificazione" delle Linee Guida n. 11 operata dal TAR. I Giudici, infatti, hanno ritenuto le medesime LG alla stregua di atti meramente interpretativi, per quanto riguarda la Parte I, ed atti non immediatamente lesivi, per quanto concerne la Parte II.

In particolare, la Parte I non sarebbe idonea ad individuare i soggetti obbligati ad applicare l'art. 177 e/o l'ambito e le modalità di applicazione dell'art. 177, ma avrebbe solo una "funzione ricognitiva di princìpi di carattere generale e di ausilio interpretativo alle amministrazioni cui sono rivolte …".

La Parte II, invece, pur auto qualificatasi come "vincolante", non presenterebbe carattere immediatamente lesivo perché "… gli operatori economici che ritengano di non doversi adeguare alle indicazioni ivi contenute in ragione della peculiarità del rapporto concessorio non incorrono immediatamente nella sanzione".

Deve aggiungersi che il D.L. n. 32/2019, convertito in Legge n. 55/2019, ha prorogato il termine di cui al comma 2 dell'art. 177 che ora recita: "Le concessioni di cui al comma 1 già in essere si adeguano alle predette disposizioni entro il 31 dicembre 2020".

AP Reti Gas ha provveduto ad appellare la Sentenza.

Inoltre, a mero titolo prudenziale, essenzialmente al fine di evitare censure in termini di sopravvenuta carenza di interesse, la Società ha impugnato anche la Delibera 570/2019 dell'ANAC (che ha approvato il testo aggiornato delle

Linee Guida 11, pur sostanzialmente identico al precedente).

Il giudizio d'appello è attualmente sospeso perché in un ricorso del tutto analogo, il CdS ha sollevato la questione di legittimità costituzionale dell'art. 177 del D.Lgs. 50/2016.

Comunicato del Presidente ANAC del 16 ottobre 2019 (AP Reti Gas S.p.A.)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica), per l'annullamento del Comunicato del Presidente ANAC del 16 ottobre 2019. Detto provvedimento, nella sostanza, ha voluto estendere gli obblighi propri dei contratti soggetti all'applicazione del D.Lgs. 50/2016 (es. acquisizione CIG e pagamento contributo ANAC) anche ai contratti esclusi e finanche estranei all'applicazione del Codice.

All'esito delle interlocuzioni con altri primari operatori appartenenti ad Utilitalia, AP Reti Gas, quale maggiore impresa di distribuzione del Gruppo Ascopiave, a mero titolo prudenziale (data l'irritualità dei meri Comunicati quali fonti di norme imperative), ha ritenuto di provvedere all'impugnazione, con ricorso notificato il 24 dicembre 2019.

ARERA DELIBERA ARG/GAS 570/2019 e connesso procedimento di accesso agli atti (AP Reti Gas S.p.A.)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano, promosso nei confronti dell'ARERA da AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas), per l'annullamento della Delibera 570/2019/R/gas, recante la "regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo 2020- 2025". La nuova disciplina regolatoria prevede una forte ed ingiustificata riduzione delle voci tariffarie a copertura dei costi operativi riconosciuti ai distributori. Il ricorso è stato depositato in data 25 febbraio 2020.

A seguito di ricorso di Italgas Reti, il Tar Lombardia, con Sentenza n. 1517 del 04/08/2020, ha parzialmente accolto l'istanza di Italgas Reti, ordinando all'ARERA di esibire i documenti utilizzati per la determinazione del tasso di remunerazione del capitale investito (parametro beta.

Successivamente, la stessa Italgas, ha prima avviato un procedimento di "ottemperanza", volto a dare esecuzione alla sentenza, poi ha impugnato la stessa (evidentemente, per le parti non accolte).

Entrambi i provvedimenti sono stati notificati ad AP, in qualità di mera contro-interessata.

AP Reti, al fine di tutelare i propri interessi legittimi, solo in parte congruenti con quelli di Italgas Reti, ha ritenuto di intervenire nei due giudizi.

ASCO ENERGY – CONTARINA – PROJECT FINANCING (Asco Energy S.p.A.)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, avviato da Asco Energy S.p.A. il 15 dicembre 2019 per l'annullamento del provvedimento con il quale Contarina S.p.A. non ha accettato (ad avviso di Asco Energy S.p.A., in assenza di motivazioni ed in contrasto con la condotta assunta sino al momento della presentazione del progetto) la proposta di project financing presentata per la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano dai rifiuti umidi. A fronte dell'ulteriore documentazione acquisita, sono stati proposti motivi aggiunti.

Ad oggi non vi sono ulteriori atti processuali.

AGGIUDICAZIONE GARA ATEM "BELLUNO" e connesso procedimento di accesso agli atti (AP Reti Gas S.p.A.)

Ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da AP Reti Gas S.p.A. nei riguardi del provvedimento di aggiudicazione ad Italgas Reti della Gara d'Atem di "Belluno", notificato il 29 giugno 2020.

Le motivazioni principali vertono essenzialmente sull'anomalia, dunque sulla concreta sostenibilità dell'offerta di Italgas Reti. Vengono inoltre censurate, in subordine, talune irregolarità proprie della procedura.

A seguito degli esiti degli accessi agli atti svolti in due diversi momenti, sono stati depositati due ricorsi per motivi aggiunti.

A sua volta, Italgas Reti ha proposto ricorso incidentale nei riguardi di AP Reti Gas.

Il ricorso presentato da AP Reti Gas ex art. 116 Codice di Procedura Amministrativa, per ottenere l'accesso alle parti di offerta indicate da Italgas come coperte da segreto, è stato accolto con ordinanza del 16 ottobre 2020. Italgas Reti ha proposto appello.

Rispetto all'impugnativa principale, il 02 settembre 2020, le parti hanno rinunciato alla discussione dell'istanza cautelare sulla base dell'impegno del Comune di non procedere con la stipula del Contratto sino all'esito del contenzioso.

Il TAR ha infine fissato l'udienza di merito a gennaio 2021. Le Parti, tuttavia, di comune accordo, anche in considerazione della pendenza dell'impugnativa riferita al procedimento di accesso agli atti, hanno chiesto ed

ottenuto il rinvio della stessa al 16 giugno 2021.

Va segnalato che l'intero iter amministrativo che ha condotto alla gara d'ATEM è stato fatto oggetto di un ricorso giurisdizionale, presentato dai Comuni appartenenti all'Ambito nei riguardi della Stazione Appaltante. I Comuni, in particolare, con l'azione intrapresa, mirano ad azzerare l'intera procedura.

Con Sentenza n. 1208 del 7 dicembre 2020, il TAR Veneto ha dichiarato detto ricorso inammissibile. Da notizie di stampa, pare che i Comuni ricorrenti abbiano proposto appello.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2020 sono pendenti:

RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI PER INTERRUZIONE DELLA FORNITURA VS AP RETI GAS VICENZA (AP Reti Gas Vicenza S.p.A.)

Due giudizi pendenti innanzi al Tribunale di Vicenza, avviati nei riguardi di AP Reti Gas Vicenza, per il risarcimento dei danni conseguenti al fermo impianti, per la temporanea interruzione della fornitura (verificatosi in occasione dello svolgimento di attività sulla rete distributiva, affidate all'appaltatore Costruire e Progettare in Lombardia), promossi da Ariston Cavi S.p.A. e da Microfilm S.r.l.

La Società, pur auspicando una soluzione bonaria, si è regolarmente costituita e, nell'esercizio della manleva negoziale, ha chiamato in causa l'impresa appaltatrice.

ASCOPIAVE – CORPO B (Ascopiave S.p.A.)

Al fine di ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B" (facente parte della sede di Pieve di Soligo), Ascopiave S.p.A., successivamente ad un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, ha promosso un giudizio c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) nei confronti di: Bandiera Architetti S.r.l. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.r.l. (Appaltatore).

La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU in sede di accertamento tecnico preventivo) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza).

Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU. Il "nuovo" CTU ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, fallito essenzialmente perché non vi era accordo sulla ripartizione della somma tra i convenuti.

Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando lo Studio di progettazione (F.lli Bandiera), la relativa compagnia assicuratrice (Groupama Assicurazioni) e l'impresa esecutrice (Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali) al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.

La direzione lavori (con la relativa compagnia assicuratrice, Unipol Sai) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.

Con due distinti atti, Groupama Assicurazioni e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali hanno notificato il ricorso in appello avverso la Sentenza di primo grado.

Ascopiave S.p.A. ha provveduto alla costituzione in giudizio nei termini di legge.

Con Provvedimento del 07 giugno 2018 la Corte di Appello (C.d.A.) ha parzialmente accolto la richiesta di sospensiva, limitando la provvisoria esecutività della Sentenza di primo grado all'importo di Euro 150 migliaia, rispetto al quale Ascopiave S.p.A. è legittimata alla prosecuzione dell'azione esecutiva.

I tentativi di recupero forzoso della somma anzidetta, ad oggi espletati, hanno tuttavia avuto esito negativo. All'udienza del 28 giugno 2018, la C.d.A. ha sancito la riunione dei ricorsi.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT (Società di distribuzione gas del Gruppo Ascopiave)

Le società di distribuzione del Gruppo (AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., AP Reti Gas Nord Est S.r.l. ed Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.), in adempimento dell'obbligo regolamentare in

tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agiscono al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze (con misuratore in proprietà privata) servite in regime i Servizio di Default (SDD) morosità. Di prassi si procede ai sensi dell'art. 700 c.p.c. (ma non è esclusa l'eventualità di optare per il ricorso ex art. 703 c.p.c.).

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto), o, più di rado, nei riguardi dei proprietari/possessori dell'immobile fornito.

Allo scopo (ed onde adempiere fedelmente alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del SDD.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito, l'avvio delle azioni legali, normalmente nella forma del ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c. (o ex art. 703 c.p.c.).

Lo status delle pratiche (con consumo annuo - ca - > 500 Smc/anno, ovvero quelle per le quali sussiste l'obbligo di provvedere anche con l'azione legale) è il seguente:

  • n. 0 pratiche trasmesse allo Studio legale (in attesa di deposito);
  • n. 6 pratiche depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio), + 1 reclamo ad un rigetto, in attesa di pronuncia;
  • n. 20 pratiche in fase di esecuzione forzata;
  • n. 3 pratiche per la quale il ricorso è stato rigettato;
  • n. 1 pratica per la quale, dopo il rigetto del ricorso, è stato respinto anche il conseguente reclamo;
  • n. 16 pratiche in fase di gestione (per le quali potrebbe perciò essere necessario il deposito del ricorso);
  • n. 428 pratiche terminate (in diverse fasi), valore che sale a 523, considerandosi anche le pratiche con ca inferiore a 500 Smc/anno.

Il numero annuo pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale, per tutte le società del Gruppo, è stimabile approssimativamente tra 50 e 70 azioni. A partire dal 2014 e fino al 31.12.2020, i costi legali complessivi (compresi i connessi oneri fiscali), riferiti alle pratiche trasmesse agli Studi legali, sono pari a circa Euro € 418 migliaia.

Per tali spese la normativa prevede un parziale ristoro tariffario (sino ad un massimo di € 5.000 a pratica).

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

ROBIN TAX

Per quanto riguarda i contenziosi in essere con l'Agenzia delle Entrate si segnala che risultano in corso alcuni ricorsi presso le commissioni tributarie provinciali e regionali e presso la Cassazione relativi al silenzio diniego / diniego espresso delle istanze di rimborso della Robin Tax (addizionale Ires).

Le società coinvolte nei suddetti contenziosi sono le seguenti: Ascopiave, Ap Reti Gas Rovigo, Edigas Esercizio Distribuzione gas, Unigas Distribuzione (fusa in Ascopiave), Asco Energy (ex. Veritas Energia).

Le predette società facenti parte del gruppo Ascopiave a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta. A seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata. Avverso il silenzio rifiuto ovvero il diniego espresso sono stati così presentati i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista. Dal punto di vista del possibile esito dei ricorsi la situazione è alquanto aleatoria considerato anche il fatto che in caso di accoglimento si genererebbe per l'amministrazione finanziaria un enorme peso finanziario a livello nazionale. Per quanto riguarda i tempi della definizione del contenzioso essi non sono stimabili anche perché sono stati assegnati a diverse commissioni tributarie le quali hanno diverse tempistiche. Attualmente sono stati discussi i soli ricorsi relativi alle società Ascopiave, Edigas Esercizio Distribuzione Gas ed Unigas Distribuzione S.r.l..

Con riferimento ai contenziosi in essere, l'esito del primo grado di giudizio è stato favorevole per l'Agenzia delle Entrate e le società hanno deciso di presentare appello contro la sentenza della commissione tributaria provinciale. Attualmente alcune commissioni tributarie regionali si sono già espresse confermando le sentenze di primo grado (Ascopiave, Edigas Esercizio Distribuzione Gas). Le altre commissioni tributarie, invece, sono ancora in attesa di giudizio. La società ha deciso di proseguire in tutti e 3 gradi di giudizio.

VERIFICA DIREZIONE REGIONALE DEL VENETO

Nel mese di settembre 2019 è iniziato un accesso breve nei confronti delle società Ascopiave S.p.A. ed Ascotrade S.p.A. da parte della Direzione Regionale del Veneto dell'Agenzia delle Entrate in relazione ai settori Ires, Irap e Iva relativamente alle annualità che vanno dal 2013 fino alla data di accesso.

La prima fase delle attività di verifica ha portato all'emissione in data 29 ottobre 2019 di un Processo Verbale di Constatazione a carico di Ascotrade S.p.A., società ceduta il successivo 19 dicembre 2019 al Gruppo Hera ed oggetto di apposita garanzia, contenente rilievi in merito alle imposte dirette ed indirette correlate alle annualità 2013 e 2014; a tale atto è seguita, a valle della presentazione di apposite memorie da parte della società, l'emissione da parte dell'Agenzia delle Entrate dell'avviso di accertamento relativo alle materie contestate, per il quale la società ha presentato ricorso avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia. Al momento la causa è stata trattenuta in decisione, dopo che l'organo giudicante si è riunito in Camera di Consiglio nell'udienza di discussione del 24 novembre 2020.

L'attività di verifica è poi proseguita con l'emissione in data 29 settembre 2020, a carico di Ascotrade S.p.A., del Processo Verbale di Constatazione riferito all'annualità 2015, a valle del quale, dopo la presentazione di apposite memorie, l'Agenzia delle Entrate ha emesso il 23 dicembre 2020 avviso di accertamento, oggetto di successivo ricorso da parte della società avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, tuttora pendente.

La società con il supporto del consulente fiscale ritiene il rischio come "possibile" o "remoto" e pertanto non ha provveduto ad alcun stanziamento.

Ambiti territoriali

Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito.

In particolare:

    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito (c.d. Decreti Ambiti);
    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale);
    1. con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 è stato approvato il regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas (c.d. Decreto Criteri).

L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.

La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'ARERA, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.

In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazione dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.

Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli

accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.

In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.

Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.

Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località. L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.

Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.

Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.

La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida.

In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Tra le modifiche più significative si segnalano:

    1. le disposizioni concernenti la valorizzazione del rimborso degli impianti da applicarsi nel caso di insussistenza di specifici accordi tra le parti intervenuti prima dell'entrata in vigore del decreto n. 226/2011, che riprendono in larga parte quanto già previsto dalle "Linee Guida".
    1. l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli enti locali, soglia elevata dal precedente 5% della quota parte del vincolo dei ricavi tariffari a copertura dei costi di capitale di località, all'attuale 10%;
    1. la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici relativi agli investimenti di efficienza energetica di offerta, concernenti la valorizzazione degli importi da riconoscere agli enti locali ed il riconoscimento della copertura dei costi al gestore che realizza gli interventi e matura i connessi titoli di efficienza energetica.

Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.

La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti.

Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.

La legge 4 agosto 2017 n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità riguardanti il settore della distribuzione del gas naturale.

In particolare, l'articolo 1, comma 93, modifica le disposizioni dell'articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 164/00, esentando gli Enti locali dall'obbligo di invio delle valutazioni di dettaglio all'Autorità qualora sussistano congiuntamente tutti i seguenti presupposti:

  • l'Ente locale concedente possa certificare anche tramite un idoneo soggetto terzo che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee guida 7 aprile 2014;
  • lo scostamento VIR-RAB aggregato d'ambito non superi l'8 per cento;
  • lo scostamento VIR-RAB del singolo Comune non superi il 20 per cento;

L'articolo 1, comma 93 prevede che, nel caso di valore delle immobilizzazioni nette disallineate rispetto alle medie di settore secondo le definizioni dell'Autorità, il valore delle immobilizzazioni nette rilevante ai fini del calcolo dello scostamento sia determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti dall'Autorità (si veda, a oggi, l'articolo 23, comma 1, della RTDG);

L'articolo 1, comma 94 prevede infine che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, applicabili nei casi in cui tali bandi siano stati redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che in ogni caso, la documentazione di gara non possa discostarsi dai punteggi massimi previsti per i criteri e i sub-criteri di gara dagli articoli 13, 14 e 15 del citato decreto 226/11, l se non nei limiti posti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni sub-criteri.

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge n. 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo di Belluno, dopo avere seguito l'iter previsto dalla normativa, ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio nel dicembre 2016. Nel settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha partecipato alla gara, presentando la propria offerta.

Gli atti di gara sono stati oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante alla gara. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. Contro la decisione il ricorrente ha proposto appello al Consiglio di Stato, presentando istanza di sospensiva del provvedimento di primo grado. Il Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata il 22 gennaio 2019, ha respinto l'appello.

Nel mese di dicembre 2018 il Comune di Schio, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo Vicenza 3 – Valli Astico Leogra e Timonchio ha emanato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas. Il Gruppo Ascopiave gestisce attualmente il servizio in 28 comuni dell'Ambito, per un totale di circa 80.000 utenze. Le società del Gruppo, AP Reti Gas S.p.A. AP Reti Gas Vicenza S.p.A., titolari di concessioni nell'Ambito, hanno impugnato il bando per irregolarità, presentando ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto. In data 8 maggio 2019 si è tenuta l'udienza di merito, ad oggi non vi sono tuttavia ulteriori evidenze.

Distribuzione dividendi

In data 29 maggio 2020, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi ordinari per Euro 0,2133 per azione con stacco della cedola in data 8 giugno 2020, record date il 9 giugno 2020 e pagamento il giorno 10 giugno 2020.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 30 dicembre 2020 possiede 17.766.858 azioni proprie per un valore pari ad Euro 55.628 migliaia (Euro 26.774 migliaia al 31 dicembre 2019), che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Alla data del 18 settembre 2020 Ascopiave S.p.A. deteneva n. 12.439.045 azioni proprie, pari al 5,306% del capitale sociale per un controvalore pari ad Euro 34.821 migliaia; successivamente, in data 11 dicembre 2020, ha acquistato n. 5.327.813 Azioni, pari al 2,273% del capitale sociale della Società, per un controvalore complessivo pari a Euro 20.806.175,33.

L'acquisto è avvenuto a seguito della conclusione del periodo di adesione all'Offerta in Opzione di n. 5.334.329 azioni ordinarie, rivolta ai possessori di azioni ordinarie della Società ammesse a quotazione sul Mercato Telematico Azionario (MTA), per le quali non sia stato esercitato il diritto di recesso. Al termine del periodo di offerta erano state opzionate n. 3.621 Azioni, rappresentative del 0,068% delle Azioni per un controvalore complessivo pari a Euro 14.140,73 ed esercitati Diritti di Prelazione con riferimento a 2.895 Azioni, pari al 0,054 % delle Azioni e a un controvalore complessivo pari a Euro 11.305,55. Pertanto, alla luce dei diritti esercitati da parte degli azionisti di Ascopiave, risultavano opzionate n. 3.621 Azioni e prelazionate n. 2.895 Azioni, per un totale complessivo di n. 6.516 Azioni, rappresentative dello 0,122% delle Azioni, per un controvalore complessivo pari a Euro 25.446,29.

Le azioni residue sono state conseguentemente riacquisite da Ascopiave S.p.A. come precedentemente descritto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2021 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio e nello svolgimento delle attività propedeutiche alle prossime gare per l'affidamento delle concessioni, che implicano, tra l'altro, l'aggiornamento delle stima dei valori di rimborso degli impianti attualmente gestiti e la loro condivisione con gli enti locali, oltre che la messa a disposizione delle stazioni appaltanti dei dati e informazioni previsti dalla normativa.

La grande maggioranza dei Comuni attualmente gestiti appartiene ad Ambiti per i quali sono previsti dei termini massimi di pubblicazione del bando di gara ad oggi scaduti. Solo le stazioni appaltanti degli Ambiti di Vicenza 3 e Vicenza 4 hanno pubblicato il bando, prevedendo la presentazione della domanda di partecipazione rispettivamente in data 31 dicembre 2020 e 31 marzo 2021. Dati i termini necessari per la presentazione delle offerte, la loro valutazione ed aggiudicazione, si ritiene che gli eventuali passaggi di gestione agli eventuali nuovi operatori aggiudicatari potranno concludersi soltanto negli anni successivi.

In merito ai risultati economici, si segnala che nel corso dell'esercizio 2019 l'Autorità ha adottato la nuova regolazione tariffaria per il quinquennio 2020-2025. La nuova disciplina prevede una sensibile riduzione delle componenti di ricavo destinate alla copertura dei costi operativi.

In merito si segnala che il Gruppo ha presentato ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – Milano unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione. Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica è presumibile che il margine economico conseguibile nell'esercizio 2021 risulti in linea rispetto a quello realizzato nell'esercizio 2020, per effetto dei regolamenti vigenti che vanno a calmierare prezzi di acquisto dei titoli e contributi erogati.

Relativamente agli effetti dell'emergenza sanitaria causata dal virus Covid 19, alla luce della focalizzazione del Gruppo Ascopiave nel business della distribuzione si sono registrati impatti limitati sulla redditività dell'esercizio 2020 e, avendo superato la fase più intensa dell'emergenza, si prevedono al momento riflessi poco significativi anche sulla redditività futura, essendo previsti adeguati meccanismi di copertura del rischio credito nel Codice di Rete, che disciplina l'attività dei distributori. Nonostante nell'ambito in cui opera il Gruppo l'emergenza presenti un minor grado di criticità, il management continuerà a monitorare l'andamento della pandemia sia a livello nazionale che internazionale per poter fronteggiare tempestivamente l'andamento della situazione emergenziale che, dopo un rallentamento nella stagione estiva, ha evidenziato una nuova significativa accelerazione nel mese di ottobre evidenziando un aumento considerevole degli indici di contagio in tutto il territorio nazionale.

Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas ed energia elettrica, Ascopiave conseguirà i benefici del consolidamento della propria quota del risultato della partecipazione di minoranza detenuta in Estenergy e dei dividendi distribuiti da Hera Comm, società entrambe controllate dal Gruppo Hera. Ascopiave detiene delle opzioni di vendita su tali partecipazioni e non è esclusa l'eventualità che esse possano essere esercitate, in tutto o in parte, con un conseguente impatto sui risultati economici e sulla struttura finanziaria del Gruppo.

Si precisa che i risultati effettivi del 2021 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico ed in materia ambientale, l'evoluzione dell'emergenza sanitaria in corso, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Evoluzione emergenza COVID 19

Nei mesi di febbraio-marzo 2020 si è manifestata concretamente l'emergenza sanitaria causata dal Covid-19 che ha coinvolto l'intero territorio ove opera il Gruppo Ascopiave e che ha comportato una revisione integrale dell'organizzazione del lavoro per adottare tutte le misure di prevenzione necessarie per mettere in sicurezza i dipendenti e dare continuità operativa a tutte le società del Gruppo.

Dopo il primo caso di contagio in Italia, avvenuto il 21 febbraio, a cui ha fatto seguito una riunione urgente del Consiglio dei Ministri il 23 Febbraio per un primo importante intervento governativo, nella stessa giornata di domenica 23 febbraio nella sede del Gruppo Ascopiave a Pieve di Soligo, su sollecitazione e direzione del Presidente Dott. Nicola Cecconato, si è costituita, e si è riunita, un'apposita Unità di Crisi per la gestione dell'emergenza, composta da: Roberto Zava (Direttore HR e Coordinatore Operativo dell'Unità di Crisi), Antonio Vendraminelli (Direttore SBU Distribuzione), Alberto Tomasoni (RSPP), Romeo Ghizzo (IT), Luisa Bedin (Patrimonio), Gabriele Kaserer (Organizzazione), Manlio Boscheratto (Personale).

Il compito affidato all'Unità di Crisi è stato quello di fornire indicazioni operative finalizzate a supportare l'attività delle aziende del Gruppo garantendo tutte le misure necessarie per la tutela della salute dei lavoratori.

Sotto il profilo dell'informazione sono state fatte affiggere all'ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, apposite locandine informative riguardanti una serie di obblighi a carico del lavoratore, di visitatori o ospiti, ed è stata data costante comunicazione via mail a tutti i dipendenti.

L'azienda ha assicurato la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni. Ha anche spinto al massimo sulla diffusione delle precauzioni igieniche personali, mettendo a disposizione dei lavoratori idonei mezzi detergenti per la frequente pulizia delle mani. Inoltre si è dotata ed ha fatto utilizzare a ciascun lavoratore sia le mascherine come dispositivi di protezione delle vie respiratorie che i DPI, dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.) con una tipologia corrispondente alle indicazioni dall'Autorità sanitaria ed all'attività svolta.

Per quanto riguarda le modalità adottate per la gestione del rischio biologico sui luoghi di lavoro, oltre al rispetto delle normative emanate attraverso i vari DPCM e altri provvedimenti delle autorità sanitarie, nel rispetto di quanto stabilito dall'art. 13 del protocollo firmato in data 15 marzo 2020 (poi aggiornato il 24 aprile 2020) tra Governo e parti sociali, si è provveduto alla costituzione, in accordo e con la condivisione delle rappresentanze sindacali (e con pari rappresentanza) di un Comitato, c.d. Centrale, cioè riguardante il Gruppo Ascopiave nel suo insieme, con il compito di valutare e redigere il "protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro", inoltre sono stati costituiti dei sottocomitati per le società controllate.

Per tramite del Comitato è stata data attuazione al citato "protocollo" e le azioni principali sono consistite in: adozione di tutti i protocolli di sicurezza; affissione dei decaloghi comportamentali emanati dal Ministero e dall'Istituto superiore di sanità e loro diffusione a tutti i lavoratori tramite apposite comunicazioni; trasmissione a tutti i dipendenti di comunicazioni, ordinanze e dei DPCM; attuazione di misure di scaglionamento e distanziamento del personale negli uffici e nei luoghi comuni; attivazione di una turnazione di accesso nei locali mensa della sede principale con disposizione tavoli e sedie nel rispetto delle distanze, per un primo periodo, successivamente sospensione del servizio e successivamente ripresa del servizio a ranghi ridotti e con distanziamento adeguato; riduzione al minimo degli incontri tra persone e utilizzo di audio-conferenze o videoconferenze; annullamento di incontri con esterni, consulenti e collaboratori ed esclusa la loro presenza nelle sedi; riduzione di tutte le trasferte e

gli spostamenti di lavoro; revisione dei criteri di entrata presso le sedi del Gruppo, tanto che gli ingressi sono stati temporaneamente chiusi e l'accesso è stato limitato ai soli corrieri per consegne merci; riprogrammazione dell'operatività per tutte le aree, tecniche, amministrative e di segreteria; rafforzamento dei servizi di pulizia; ripetute sanificazioni dei locali; utilizzo per la quasi totalità dei dipendenti, della modalità di lavoro agile con implementazione delle dotazioni tecnologiche; implementato l'utilizzo delle ferie o altre possibilità date dagli strumenti contrattuali; approvvigionamenti e distribuzione o collocazione nelle varie aree, di materiale per l'igiene personale e per le pulizie degli ambienti; approvvigionamento di scorte di DPI; installazione di termoscanner per la misurazione della temperatura corporea all'ingresso della sede principale e dotazione in tutte le sedi di termometri a raggi infrarossi per la misurazione della temperatura corporea. Tutto ciò ha permesso una limitata esposizione al rischio tanto che non si sono verificate situazioni di cluster o focolai e i casi riscontrati sono stati ricondotti a situazioni esterne.

Per quanto riguarda l'aspetto occupazionale è stato avviato un esercizio, a partire dall'area "Distribuzione" delle società controllate, di riprogrammazione dell'operatività e sono state via via ridotte al minimo le attività procrastinabili. In particolare sono stati progressivamente sospesi tutti i cantieri e le mansioni operative non direttamente legate alla sicurezza e alla continuità del servizio; sono rimasti garantiti quindi tutti i servizi essenziali, in particolare il pronto intervento, la sorveglianza degli impianti e le operazioni volte ad assicurare la fruizione del servizio, come attivazioni e riattivazioni di clienti finali e la realizzazione di allacciamenti connessi alla attivazione di forniture, di concerto con il medico competente sono stati analizzati i rischi derivanti dalla possibile presenza di persone contagiate o in quarantena, e sono state individuate le corrette precauzioni da adottare, con l'utilizzo di appositi dispositivi di protezione individuale, distribuiti a tutto il personale operativo.

In generale la continuità dell'azienda è rimasta attiva su tutte le aree, nonostante sia stato favorito in tutti i modi l'esodo dalle sedi lavorative e facilitato il lavoro da remoto attraverso le necessarie dotazioni tecnologiche. Presso gli uffici e le postazioni occupazionali è stata pianificata la presenza di personale esclusivamente previa autorizzazione del proprio responsabile e solamente per valide e motivate ragioni operative. In totale il distacco cautelativo ha coinvolto oltre il 90% dei dipendenti della sede di Pieve di Soligo, in percentuale uguale o anche superiore in altre sedi, attraverso le formule del ricorso al lavoro dal proprio domicilio per gli amministrativi o alla disposizione di non far intervenire in sede il personale operativo esterno della distribuzione, piuttosto che per ferie, permessi o altri istituti.

Nel mese di maggio, terminata la prima ondata dell'epidemia, è stato coordinato un lento e programmato rientro di quasi tutte le unità lavorative (ad eccezione delle categorie per cui i DPCM hanno previsto l'assenza dal luogo di lavoro o nel caso di genitori con figli minori di 14 anni per cui è stata prevista la possibilità su richiesta dello smart working) con l'obbligo di rispetto di un rigido protocollo che ha previsto tutta una serie di responsabilizzazioni da parte dei dipendenti prima di poter accedere alla sede, compresa, prima di partire dalla propria abitazione, la misurazione della temperatura corporea in modo da evitare l'accesso a qualsiasi persona con temperatura superiore a 37,5°.

Nel mese di ottobre invece, con le nuove imposizioni governative a seguito della seconda ondata della pandemia, è stata riproposta la modalità organizzativa, proseguita anche nei primi mesi del 2021, di inizio emergenza con il progressivo programmato distacco dei dipendenti dalle sedi massimizzando l'utilizzo della modalità di lavoro agile con implementazione delle dotazioni tecnologiche; inoltre è stato favorito l'utilizzo delle ferie o permessi o altre possibilità date dagli strumenti contrattuali.

Gli incontri del Comitato Centrale e dei Comitati Zonali si sono svolti regolarmente con discussioni che hanno riguardato non soltanto gli aspetti relativi alla sicurezza aziendale ed alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, con aggiornamenti su consegne e distribuzione dei dispositivi di protezione individuali, ma hanno spaziato anche su questioni di carattere generale in quanto dai rappresentanti dell'azienda è stato evidenziato e posto in discussione un naturale calo di attività, specialmente per alcune funzioni, e quindi la necessità di ricorrere agli strumenti ed agli istituti contrattuali previsti dalle disposizioni (smart working, rimodulazione dei livelli produttivi, piani di turnazione, riprogrammazione, ricorso a ferie, ferie arretrate, permessi, rol) finalizzati a consentire l'astensione dal lavoro senza la perdita della retribuzione. Dagli incontri non sono emerse manchevolezze nel rispetto delle ordinanze emanate.

E' stata appositamente costituita in accordo con le OOSS, per evitare il ricorso agli ammortizzatori sociali e sostenere i dipendenti in negativo di ferie ma forzatamente inattivi, una "Banca Ore Solidale" che ha visto la partecipazione del Gruppo Ascopiave con una contribuzione introduttiva di 480 giornate lavorative, che ha permesso di costituire il fondo per avviare l'iniziativa, al quale è seguito un intervento economico diretto da parte del Presidente Cecconato ed una

partecipazione massiccia dei dipendenti che ha oltrepassato le 600 giornate di ferie donate; in tal modo l'offerta di giornate a disposizione ha superato la domanda attestandosi ad oltre 1.100 giornate.

Complessivamente alla data del 31 dicembre risultavano convocate e regolarmente svolte oltre 15 riunioni del Comitato Centrale, mentre le comunicazioni al personale dipendente di tutto il Gruppo Ascopiave con raccomandazioni sul tema dell'emergenza, sempre alla stessa data, risultavano essere state un totale di 47 a dimostrazione di una continua, completa e capillare informazione.

Per quanto riguarda il personale di Ascopiave S.p.A. e delle società collegate, il primo caso di una risorsa positiva al Covid-19 a seguito di esame con tampone si è registrato il 15 ottobre, ma il dipendente si trovava già da tempo in modalità lavoro agile, senza frequentazioni con la sede o con colleghi; a seguire, fino al 31 dicembre, sono stati registrati altri 25 casi di positività, per la gran parte riferibili a contagi avvenuti nell'ambito famigliare.

A titolo precauzionale l'Azienda ha comunque intensificato la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali. La gestione dell'emergenza Covid-19 è risultata molto importante sia sotto il profilo organizzativo che della partecipazione attraverso il mantenimento di un costante canale di comunicazione con i dipendenti sia per notiziarli dei continui mutamenti normativi che per invitarli costantemente all'osservanza di tutte le norme preventive per evitare contagi.

Informativa COVID 19 richiamo attenzione Consob del 16 febbraio 2021

Nel corso dell'esercizio, il Gruppo ha analizzato gli effetti dell'epidemia causata dal virus SarsCov2 sul business e verificato gli impatti economici e finanziari causati dalla stessa alle attività del Gruppo stesso. Nello specifico, relativamente alle aree di particolare rilevanza richiamati all'attenzione da Consob in data 16 febbraio 2021, si segnala che il Gruppo:

  • nell'applicazione del principio IAS 1 "Presentazione del bilancio" non ha registrato criticità connesse alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale;
  • l'applicazione del principio IAS 36 "Riduzione di valore delle attività" non ha evidenziato perdite durevoli di valore causate dal deterioramento delle prospettive economiche degli scenari;
  • nell'applicazione del principio IFRS 9 "Strumenti finanziari" e del principio IFRS 7 "Strumenti finanziari: Informazioni integrative" non si sono verificati impatti rilevanti per il Gruppo;
  • L'applicazione del principio IFRS 16 "Leasing" evidenzia poste di modesta materialità per il Gruppo.

Per maggiori approfondimenti in merito agli effetti generati dalla pandemia da Covid 19 si rinvia ai paragrafi ad esso dedicati in questa relazione finanziaria annuale ed alla dichiarazione non finanziaria integrata nella stessa.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento.

Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando che presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, le cui regole per l'accesso ai servizi offerti sono stabilite dalla Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e sono previste nei codici di Rete, che dettano clausole contrattuali che riducono i rischi di inadempienza da parte dei clienti. Nei Codici è previsto, in particolare, il rilascio di idonee garanzie a parziale copertura delle obbligazioni assunte qualora il cliente non sia in possesso di un rating creditizio rilasciato da primari organismi internazionali.

A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che al termine dell'esercizio risulta pari a circa l'8,30% (2,67% al 31 dicembre 2019) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse; l'incremento di tale percentuale dipende dall'operazione di factoring posta in essere nel mese di dicembre 2020, avente ad oggetto i crediti delle società di distribuzione per servizio di vettoriamento. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 31 dicembre 2020 il Gruppo Ascopiave detiene 268 concessioni di distribuzione di gas naturale (268 al 31 dicembre 2019). In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011, come successivamente modificate. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni attualmente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

RISCHI OPERATIVI

Ascopiave presidia i processi e le attività aziendali, nel rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori, della salvaguardia dell'ambiente, della qualità e del risparmio energetico nei servizi offerti e anticorruzione.

Rischi di malfunzionamento e/o interruzione del servizio di distribuzione

Eventi imprevisti accidentali quali incidenti, guasti di apparecchiature o sistemi di controllo, calo di resa degli impianti ed eventi eccezionali come esplosioni, incendi, o altri eventi simili, determinano dei rischi di malfunzionamento dell'infrastruttura sino alla possibile imprevista interruzione del servizio di distribuzione. Tali eventi potrebbero determinare una riduzione dei ricavi ed arrecare rilevanti danni a persone, cose o all'ambiente. Il Gruppo ha stipulato specifici contratti assicurativi a copertura dei rischi descritti. Nonostante le linee assicurative attivate risultino in linea con le migliori policy, potrebbero risultare insufficienti a fronteggiare tutte le perdite che il Gruppo potrebbe subire a causa di possibili incrementi di spesa e/o di risarcimenti da erogare.

Rischi connessi alla tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza

Il Gruppo svolge la propria attività nel rispetto della normativa Italiana e dell'Unione Europea in materia di tutela dell'ambiente, osservando le leggi che normano e regolamentano in materia di ambiente e sicurezza. Nonostante l'attenzione recata a tale materia non può escludersi con certezza che il Gruppo possa incorrere in costi o responsabilità anche di entità significativa. Sono, infatti, difficilmente prevedibili le ripercussioni economico finanziarie di eventuali pregressi danni ambientali, anche in considerazione dei possibili effetti di nuove disposizioni legislative e regolamentari per la tutela dell'ambiente, dell'impatto di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale, della possibilità dell'insorgere di controversie e della difficoltà di determinarne le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti. il Gruppo è impegnata in attività di bonifica di siti contaminati sostanzialmente per effetto dell'attività di rimozione e smaltimento rifiuti (prevalentemente per demolizione di strutture impiantistiche obsolete).

Rischio connesso all'installazione degli Smart Meter

Il Gruppo ha avviato da anni un piano di sostituzione di misuratori tradizionali con smart meter, che ha interessato in primis i contatori di classe superiore a G6 e successivamente anche quelli di classe inferiore. I nuovi misuratori teleletti rappresentavano nella prima fase di sostituzione una tecnologia ancora in fase di evoluzione. Le caratteristiche costruttive fissate dall'Autorità hanno comportato per i produttori la necessità di progettare e realizzare in tempi coerenti con gli obblighi fissati da ARERA un prodotto dedicato unicamente al mercato italiano. Peraltro si segnala la completa disponibilità solo dal 2015 della normativa tecnica di riferimento elaborata dal CIG (Comitato Italiano Gas, ente normatore affiliato all'UNI). Il Gruppo ha avviato l'installazione di tali apparecchi secondo le tempistiche definite dall'ARERA (solo la società del Gruppo AP Reti Gas Nord Est risulta in ritardo con il programma previsto); pertanto sussiste il rischio che si presentino livelli di malfunzionamento superiori alle performance storiche registrate per i contatori tradizionali e che si generino per la società maggiori oneri di manutenzione.

Rischi connessi ai titoli di efficienza energetica

L'art. 16.4 del D.Lgs. n. 164/2000 prevede che le imprese di distribuzione di gas naturale perseguano degli obiettivi di risparmio energetico negli utilizzi finali e nello sviluppo delle fonti rinnovabili; a fronte dei risultati raggiunti, ai distributori sono assegnati i cosiddetti Titoli di Efficienza Energetica, il cui annullamento comporta un rimborso da parte della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali finanziato mediante i fondi costituiti attraverso la componente RE (Risparmio Energetico) delle tariffe di distribuzione. L'ARERA determina gli obiettivi specifici di risparmio energetico in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale tenendo conto dei quantitativi nazionali annui di risparmio che devono essere perseguiti attraverso il meccanismo dei certificati bianchi. Esiste un potenziale rischio di perdita economica in capo al Gruppo dovuto all'eventuale differenza negativa tra il valore medio di acquisto dei titoli e il contributo tariffario riconosciuto e/o all'eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati.

Rischio legato all'esecuzione del piano di investimenti previsto dalle concessioni

Le concessioni di distribuzione del gas naturale prevedono impegni in capo al concessionario, tra cui impegni correlati agli investimenti da realizzarsi nel costo del periodo di perdurata della concessione. Non si può escludere che, anche per ritardi nell'ottenimento di autorizzazioni e permessi, tali investimenti siano realizzati oltre i termini temporali previsti, con il rischio che insorgano oneri a carico del Gruppo.

Rischio regolatorio

Il Gruppo svolge la propria attività in un settore regolato. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo Italiano, le decisioni dell'ARERA e più in generale la modifica del contesto normativo di riferimento possono avere un impatto sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario del Gruppo.

Particolare importanza assume l'evoluzione dei criteri per la determinazione delle tariffe di riferimento. Non si possono escludere futuri cambiamenti nelle normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale che potrebbero avere ripercussioni impreviste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Rischio legale e di non conformità

Il rischio legale e di non conformità consiste nel mancato rispetto, in tutto o in parte, delle norme a livello Europeo, nazionale, regionale e locale cui il Gruppo deve attenersi nello svolgimento delle proprie attività. La violazione delle norme può comportare sanzioni penali, civili e/o amministrative nonché danni patrimoniali, economici e/o reputazionali. Con riferimento a specifiche fattispecie, tra l'altro, la violazione della normativa a protezione della salute e sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente e la violazione delle norme per la lotta alla corruzione, può comportare sanzioni, anche rilevanti, a carico del Gruppo in base alla normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti (D. Lgs. n. 231/01).

Risorse Umane

Al 31 dicembre 2020 il Gruppo Ascopiave aveva in forza 463 dipendenti, ripartiti tra le diverse società come di seguito evidenziato:

Società 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Ascopiave S.p.A. 87 92 -5
AP Reti Gas S.p.A. 155 160 -5
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 17 17 0
Edigas Esercizio Distribuzione S.p.A. 65 66 -1
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 40 43 -3
AP Reti Gas Nord Est S.p.A. 99 103 -4
Totale Gruppo 463 481 -18

Rispetto al 31 dicembre 2019 l'organico del Gruppo Ascopiave è diminuito di 18 unità. Le variazioni sono da ricondursi alle seguenti società:

  • Ascopiave: -5 dipendenti, in virtù di 1 assunzione e 6 cessazioni;
  • AP Reti Gas: -5 dipendenti, in virtù di 8 assunzioni e 13 cessazioni;
  • Edigas Esercizio Distribuzione Gas: -1 dipendenti, in virtù 1 cessazione;
  • AP Reti Gas Vicenza: -3 dipendenti, in virtù di 3 cessazioni;
  • AP Reti Gas Nord Est: -4 dipendenti, in virtù di 2 assunzioni e 6 cessazioni.

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dell'organico per qualifica:

Società 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Dirigenti 13 13 0
Impiegati 297 307 -10
Operai 153 161 -8
Totale Gruppo 463 481 -18

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Con la sottoscrizione dell'accordo di partnership con il Gruppo Hera, perfezionato il 19 dicembre 2019 con la cessione delle società di vendita, l'attività del Gruppo Ascopiave non risente in modo significativo della stagionalità. Il business della distribuzione del gas naturale è infatti meno influenzato dall'andamento termico registrato nel corso dell'anno, a meno di alcune voci di modesta entità.

Il Gruppo risulta esposto agli effetti della stagionalità in relazione alle partecipazioni in imprese collegate che saranno valutate con il metodo del patrimonio netto e che sono significativamente esposte alla stagionalità operando nel settore della vendita del gas naturale. Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. Pertanto, i dati e le informazioni contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche e partecipazioni detenute

Le informazioni sui compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle partecipazioni dagli stessi detenute, sono fornite nella Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123 - ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 (TUF) e approvata dal Consiglio di Amministrazione il 4 marzo 2021, cui si rinvia.

I compensi aggregati di Amministratori, Sindaci, e Alta dirigenza del Gruppo, contabilizzati nell'esercizio 2020 sono rispettivamente di Euro 1.149 migliaia per gli Amministratori, Euro 98 migliaia per il collegio Sindacale, per Euro 608 migliaia per l'Alta Dirigenza per un totale pari ad Euro 1.757 migliaia rispetto ad Euro 4.641 migliaia dell'esercizio precedente. Si segnala che l'esercizio 2019 accoglieva Euro 2.277 migliaia correlati all'esito positivo della partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019.

Commento ai risultati economico finanziari dell'esercizio 2020

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare si segnalano i seguenti indicatori:

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

Esercizio
DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 2020 2019 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di concessioni 268 268 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 12.913 12.855 58 0,5%
Numero di PDR 777.062 777.252 -190 0,0%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 1.460,8 1.064,6 396,2 37,2%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di concessioni 0 0 0 n.a.
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 0 0 0 n.a.
Numero di PDR 0 0 0 n.a.
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 0,0 87,1 -87,1 -100,0%
Gruppo Ascopiave*
Numero di concessioni 268 268 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 12.913 12.855 58 0,5%
Numero di PDR 777.062 777.252 -190 0,0%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 1.460,8 1.107,1 353,7 31,9%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nell'esercizio 2020 i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo consolidate al 100% sono stati 1.460,8 milioni di metri cubi, in crescita del 31,9% rispetto all'esercizio precedente, variazione principalmente influenzata dall'ingresso nell'area di consolidamento della società Ap Reti Gas Nord-Est S.r.l. e dal consolidamento integrale della società Unigas Distribuzione S.r.l. a partire dal 1° luglio 2019.

Al 31 dicembre 2020 il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società consolidate al 100% è pari a 777.062.

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

I dati economici in comparazione, riferiti all'esercizio 2019, erano stati oggetto di riesposizione in ottemperanza al principio IFRS 5. I risultati conseguiti dalle società oggetto della partnership con il Gruppo Hera sono state isolate nella voce "Risultato delle attività cessate/in dismissione" del conto economico.

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 % dei ricavi 2019 % dei ricavi
Ricavi 163.896 100,0% 124.911 100,0%
Costi operativi 100.091 61,1% 80.013 64,1%
Margine operativo lordo 63.805 38,9% 44.898 35,9%
Ammortamenti e svalutazioni 34.465 21,0% 23.325 18,7%
Accantonamento rischi su crediti 189 0,1% 0,0%
Risultato operativo 29.151 17,8% 21.573 17,3%
Proventi finanziari 3.558 2,2% 142 0,1%
Oneri finanziari 1.711 1,0% 1.259 1,0%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il
metodo del patrimonio netto 18.310 11,2% 648 0,5%
Utile ante imposte 49.308 30,1% 21.105 16,9%
Imposte dell'esercizio 9.394 5,7% (6.626) 5,3%
Utile/perdita dell'esercizio del gruppo 58.701 35,8% 14.479 11,6%
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 0 0,0% 478.737 383,3%
Utile/perdita dell'esercizio 58.701 35,8% 493.216 394,9%
Risultato dell'esercizio del Gruppo 58.701 35,8% 493.216 394,9%
Risultato dell'esercizio di Terzi 0 0,0% 0 0,0%

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nell'esercizio 2020 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 163.896 migliaia, in crescita del 31,2% rispetto all'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Ricavi da trasporto del gas 110.631 80.370
Ricavi per servizi di allacciamento 468 354
Ricavi da servizi di fornitura calore (0) 10
Ricavi da servizi di distribuzione 4.527 3.849
Ricavi da servizi generali a società correlate 8.237 8.469
Ricavi per contributi ARERA 36.373 29.176
Altri ricavi 3.659 2.684
Ricavi 163.896 124.911

La crescita del fatturato è principalmente determinata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento per il consolidamento integrale della società AP Reti Gas Nord Est S.r.l. e per effetto della fusione per incorporazione della società Unigas Distribuzione S.r.l., precedentemente consolidata con il metodo del patrimonio netto.

I ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 80.370 migliaia ad Euro 110.631 migliaia) evidenziano una variazione positiva pari ad Euro 30.262 migliaia rispetto all'esercizio precedente, principalmente per effetto dell'ampliamento del perimetro di consolidamento.

I ricavi da titoli di efficienza energetica (che passano da Euro 29.176 migliaia ad Euro 36.373 migliaia) evidenziano una variazione positiva pari ad Euro 7.197 migliaia rispetto all'esercizio precedente, spiegati in parte dall'ampliamento del perimetro ed in parte dall'innalzamento degli obiettivi assegnati.

Il risultato operativo dell'esercizio 2020 ammonta ad Euro 29.151 migliaia, registrando un incremento di Euro 7.578 migliaia (+35,1%) rispetto all'esercizio precedente.

Il maggior risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 30.262 migliaia;
  • maggior margine sui titoli di efficienza energetica per Euro 523 migliaia;
  • variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo per Euro 23.207 migliaia.

La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 22.276 migliaia, è dovuta a:

  • maggiori altri ricavi per Euro 1.526 migliaia;
  • maggiori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 9.841 migliaia, influenzati principalmente dall'ampliamento del perimetro di consolidamento e nello specifico dai canoni concessori maturati dalle società Ap Reti Gas Nord Est S.r.l. e dal ramo distribuzione gestito da Unigas Distribuzione S.r.l.;
  • maggior costo del personale per Euro 2.632 migliaia, principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione dei costi del personale di AP Reti Gas Nord Est e dei costi del personale di Unigas Distribuzione a decorrere dalla data della fusione;
  • maggiori ammortamenti su immobilizzazioni e accantonamenti per Euro 11.329 migliaia, principalmente legati all'ampliamento del perimetro di consolidamento.

L'utile netto consolidato dell'esercizio 2020, attestandosi ad Euro 58.701 migliaia, registra una diminuzione pari ad Euro 434.515 migliaia (-88,1%) rispetto all'esercizio precedente.

La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • maggiore risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 7.578 migliaia;
  • incremento dei proventi finanziari per Euro 3.416 migliaia, influenzati principalmente dai dividendi incassati da società partecipate per Euro 3.489 migliaia;
  • incremento degli oneri finanziari per Euro 452 migliaia;
  • minori imposte per Euro 16.019 migliaia, principalmente influenzata dagli effetti non ricorrenti correlati alle rivalutazioni e riallineamenti civili e fiscali operate usufruendo delle possibilità concesse in ambito tributario dal c.d. "Decreto Agosto" e dall'estensione inserita nella Legge di Bilancio 2021, per Euro 15.648 migliaia;
  • maggiore risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 17.662 migliaia, correlato ai risultati conseguiti dal Gruppo Estenergy, che ha accolto le società di vendita del gruppo cedute;
  • minore risultato netto da attività cessate per Euro 478.737 migliaia.

In merito alla variazione registrata dal risultato conseguito dalle società valutate con il metodo del patrimonio netto e dal risultato netto delle attività cessate, si segnala che:

  • la valutazione delle società valutate con il metodo del patrimonio netto al 31 dicembre 2020 è rappresentativa della quota di partecipazione detenuta da Ascopiave, pari al 48%, nel Gruppo EstEnergy, formatosi a valle della partnership con il Gruppo Hera;
  • i risultati conseguiti nell'esercizio 2019 dalle società oggetto della partnership rappresentano il 100% dell'utile prodotto dalle società di competenza del Gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2019;
  • nell'esercizio 2019 la quota di utile delle società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto rappresenta il risultato conseguito da Unigas Distribuzione S.r.l. nei primi sei mesi dell'anno, società fusa per incorporazione a decorrere dal 1° luglio 2019.

Si segnala inoltre che, a valle dell'operazione con il Gruppo Hera, il risultato delle società di vendita precedentemente consolidate integralmente è stato sostituito dalla quota di utile proveniente dal Gruppo EstEnergy, dai dividendi provenienti da quest'ultima e da Hera Comm S.p.A., e dal margine prodotto dalla società acquisita al 100%, e consolidata integralmente, AP Reti Gas Nord Est S.r.l..

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti della valutazione delle società valutate con il metodo del patrimonio netto, dei dividendi incassati da Hera Comm e Acsm-Agam e neutralizzando il saldo delle imposte dal beneficio non ricorrente iscritto nell'esercizio 2020, passa dal 32,4% dell'esercizio 2019 all'attuale 22,7%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
A Cassa 14 14
B Altre disponibilità liquide 21.889 67.017
D Liquidità (A) + (B) + (C) 21.902 67.031
E Crediti finanziari correnti 798 6.993
F Debiti bancari correnti (125.723) (106.025)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (40.024) (30.778)
H Altri debiti finanziari correnti (1.065) (17.156)
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (166.812) (153.959)
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (144.111) (79.935)
K Debiti bancari non correnti (195.999) (135.083)
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 2.226 2.478
M Altri debiti non correnti (563) (441)
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (194.336) (133.046)
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (338.447) (212.981)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questa relazione finanziaria annuale

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 212.981 migliaia del 31 dicembre 2019 ad Euro 338.447 migliaia del 31 dicembre 2020, registrando un aumento di Euro 125.465 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha fatto variare la posizione finanziaria netta per somme poco significative in quanto, AP Reti Gas Nord Est S.r.l. presentava una posizione finanziaria nulla alla data del conferimento e, la neo controllata CART Acqua S.r.l., presentava al termine dell'esercizio una posizione finanziaria positiva per Euro 203 migliaia. La variazione registrata dall'indebitamento finanziario netto è principalmente spiegata dagli acquisti, ed incrementi, in partecipazioni ed agli acquisti di azioni proprie effettuati nell'esercizio.

Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n. DEM/6064293/2006 si evidenzia nella seguente tabella la riconciliazione tra la Posizione finanziaria netta e la posizione finanziaria netta ESMA:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Posizione finanziaria netta (338.447) (212.981)
Crediti finanziari non correnti (2.226) (2.478)
Posizione finanziaria netta ESMA (340.672) (215.459)

Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Risultato netto dell'esercizio 58.701 493.216
Ammortamenti e accantonamenti 35.593 22.839
(a) Autofinanziamento 94.294 516.055
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della posizione finanziaria
generata dalla gestione operativa: (51.688) (497.734)
(c) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività operativa = (a) + (b) 42.606 18.322
(d) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività di investimento (113.029) (47.715)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria (55.042) (66.071)
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) (125.465) (95.464)

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (c), pari ad Euro 42.606 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 94.294 migliaia e da altre variazioni finanziarie negative per complessivi Euro 51.688 migliaia, collegate alla gestione del capitale circolante netto per Euro -33.378 migliaia e alla valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro -18.310 migliaia.

La gestione del capitale circolante netto, che ha assorbito risorse finanziarie per Euro 33.378 migliaia, è stata influenzata dalla variazione negativa del capitale circolante netto operativo che ha assorbito risorse finanziarie per Euro 9.404 migliaia, dalla variazione negativa della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP per Euro 2.345 migliaia e dalla variazione positiva della posizione IVA per Euro 331 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nel corso del periodo:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Rimanenze di magazzino (6.780) (4.179)
Crediti e debiti commerciali 24.001 5.823
Crediti e debiti operativi (26.624) 4.452
Svalutazioni / (Plusvalenze) su partecipazioni (3.489) 0
Fondo TFR e altri fondi 1.068 (132)
Imposte di competenza (9.394) 6.621
Imposte pagate (12.110) (7.901)
Crediti e debiti tributari (49) 4.733
Variazione capitale circolante netto (33.378) 9.417

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa di Euro 113.029 migliaia, ed ha interessato per Euro 44.431 migliaia investimenti netti in immobilizzazioni immateriali e materiali, principalmente per interventi e sviluppi delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale. I flussi assorbiti dagli investimenti in partecipazioni sono correlati all'acquisto delle partecipazioni in Acsm Agam S.p.A. e in Cart Acqua S.r.l. e all'aumento di capitale in Estenergy S.p.A., descritti al paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio 2020", per complessivi Euro 68.598 migliaia.

Le altre variazioni della Posizione Finanziaria Netta sono rappresentate dai dividendi per complessivi Euro 26.188 migliaia, determinati dal saldo tra i dividendi distribuiti (Euro -47.442 migliaia) e i dividendi ricevuti dalle società

collegate (Euro +21.254 migliaia). Nel corso dell'esercizio, Ascopiave S.p.A. ha dato corso all'acquisto di azione proprie sul mercato telematico azionario generando un fabbisogno finanziario pari ad Euro 28.746 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le altre variazioni della posizione finanziaria intervenute nel corso dell'esercizio 2020:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Acquisto azioni proprie (28.746) (9.793)
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (47.442) (75.163)
Dividendi incassati da società partecipate 21.254 2.311
Altre variazioni della posizione finanziaria (54.934) (82.645)

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso dell'esercizio 2020, il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per Euro 44.577 migliaia, in aumento rispetto all'esercizio precedente di 10.163 migliaia di Euro. L'incremento è principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento, il quale ingloba gli investimenti di AP Reti Gas Nord Est S.r.l., pari ad Euro 8.667 migliaia, e gli investimenti realizzati nei territori in cui insiste il ramo di distribuzione precedentemente gestito da Unigas Distribuzione Gas S.r.l..

Gli investimenti realizzati in infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale sono risultati, al termine dell'esercizio, pari ad Euro 41.859 migliaia. Essi sono relativi alla posa e alla manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale per Euro 19.421 migliaia, alla realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 11.817 migliaia e all'installazione di apparecchiature di misura per Euro 10.621 migliaia.

Gli altri investimenti realizzati sono stati pari ad Euro 2.718 migliaia e sono relativi principalmente all'acquisto di licenze software utilizzate dalle società di distribuzione del Gruppo per la gestione della telemisura per complessivi 1.816 migliaia di Euro.

Esercizio
INVESTIMENTI (migliaia di Euro) 2020 2019
Allacciamenti 11.817 7.876
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 17.489 11.356
Misuratori 10.621 9.420
Manutenzioni e Impianti di riduzione 1.932 2.779
Investimenti metano 41.859 31.431
Terreni e Fabbricati 461 373
Attrezzature 107 162
Arredi 15 23
Automezzi 276 196
Hardware e Software 1.816 2.214
Altri investimenti 43 1
Altri investimenti 2.718 2.970
Investimenti 44.577 34.401

Prospetto di riconciliazione del patrimonio netto individuale con il patrimonio netto consolidato

31.12.2020 31.12.2020 31.12.2019 31.12.2019
(migliaia di Euro) Risultato
dell'esercizio di
Gruppo
Patrimonio
netto Totale
Risultato
dell'esercizio di
Gruppo
Patrimonio
netto Totale
Patrimonio netto e risultato d'esercizio come riportati nel
bilancio d'esercizio della società controllante 35.932 808.286 521.266 850.739
Quota del patrimonio netto e del risultato netto delle
controllate al netto del valore di carico delle partecipazioni 38.081 (6.062) 19.553 (29.319)
Variazioni
Avviamenti 986 20.950 493 18.605
Pusvalore delle partecipazioni (0) 4.140 (0) (0)
Plusvalore delle reti di distribuzione, al netto del relativo
effetto fiscale (1.384) 31.994 (477) 33.379
Eliminazione dei dividendi infragruppo (19.825) (0) (20.687) (0)
Effetti della valutazione delle società a controllo congiunto col
metodo del patrimonio netto 582 582 (0) (0)
Effetti derivanti dalla rettifica della rivalutazione dei cespiti
effettuate nelle società controllate 2.720 (7.749) (0) (0)
Effetti derivanti dall'affrancamento avviamento 1.676 1.676 (0) (0)
Effetti derivanti da altre scritture (66) 85 (26.932) 89
Totale variazioni rilevate, al netto degli effetti fiscali (15.312) 51.679 (47.603) 52.073
Risultato netto d'esercizio e Patrimonio netto come riportati
nel bilancio consolidato 58.701 853.903 493.216 873.493
Quote di terzi di patrimonio netto e risultato (0) (0) (0) (0)
Risultato d'esercizio e Patrimonio netto del Gruppo come
riportati nel bilancio consolidato 58.701 853.903 493.216 873.493

DICHIARAZIONE ANNUALE DI CARATTERE NON FINANZIARIO

2020

Redatta ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016

Messaggio del Presidente

La Dichiarazione Annuale di Carattere non Finanziario è un documento che rendiconta impegni e risultati raggiunti dal Gruppo Ascopiave rispondendo alle aspettative dei diversi stakeholder, ma rappresenta anche uno strumento di comunicazione riguardante aspetti sociali e di sostenibilità, di crescita, potenziamento, espansione ed efficienza, oltre che di evoluzione nelle strategie, che sono ritenuti rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell'impresa.

Il 2020 è stato un anno caratterizzato dagli impatti straordinari derivanti dalla pandemia del virus Covid-19. Il Gruppo Ascopiave si è mosso tempestivamente per garantire la salute, la sicurezza e la tutela dei propri dipendenti, adottando tutta una serie di misure (lavoro agile, prevenzione, diminuzione degli accessi alle sedi, sanificazione degli ambienti) in accordo con le rappresentanze sindacali e seguendo le indicazioni nel rispetto del Protocollo condiviso a livello nazionale con le parti sociali.

Nel 2020 il Gruppo ha iniziato anche un percorso di importante evoluzione finalizzato a rafforzare e consolidare la propria presenza nell'ambito della distribuzione del gas ma nel contempo aprendosi ad altri importanti scenari nel settore idrico, nella ricerca di altre fonti energetiche e nell'innovazione, il tutto in un'ottica di sostenibilità ambientale per poter continuare a contribuire concretamente allo sviluppo economico nelle aree di influenza, caratteristica fondamentale che ha contrassegnato la storia dell'azienda e sarà al centro dello sviluppo futuro.

Il nostro sforzo guarda a tutte le componenti della società, cittadini, imprese ed istituzioni, per continuare a crescere in modo responsabile e dando quella garanzia occupazionale fortemente minata da una situazione socioeconomica difficile determinata da una crisi sanitari i cui impatti non sono ancora misurabili.

____________________________________________________________________________________________

Il Presidente Dott. Nicola Cecconato

Nota metodologica

Il presente documento del Gruppo Ascopiave (di seguito anche "Ascopiave", il "Gruppo Ascopiave" o il "Gruppo") costituisce la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito anche "Dichiarazione non finanziaria" o "DNF") predisposta in conformità al D.Lgs. 254/16 e alle modifiche dettate dalla Legge n.145 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2018.

Il presente documento relaziona, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotto in merito ai temi ritenuti rilevanti e previsti dall'Art 3 del D.Lgs. 254/16 con riferimento all'esercizio 2020 (dal 1° gennaio al 31 dicembre).

La definizione degli aspetti rilevanti per il Gruppo e per i suoi stakeholder, è avvenuta in base ad un processo strutturato di analisi di materialità. Detta analisi, è stata condotta alla fine del 2019 sulla base della nuova struttura societaria, tenendo in considerazione le valutazioni del top management e di una selezione di stakeholder interni ed esterni (amministratori, dipendenti, fornitori ed alcuni Comuni soci di Asco Holding S.p.A.), tale analisi è stata riapprovata del Consiglio di Amministrazione in data 25 febbraio 2021. A tal proposito, si sottolinea come, pur nell'attuale contesto globale caratterizzato dalla pandemia da Covid-19 in atto, gli Amministratori non abbiano ritenuto necessario aggiornare le rilevazioni effettuate in tale sede relativamente all'identificazione dei temi materiali, in quanto non si è ritenuto che gli effetti della pandemia potessero in qualche modo modificare le valutazioni degli stakeholders, che hanno già espresso la loro maggior attenzione verso i temi come la salute e sicurezza dei lavoratori, occupazione e welfare aziendale, messi in luce dall'emergenza Covid-19.

Si evidenzia che il sistema di rilevazione degli indicatori fondamentali di prestazione è stato implementato in conformità agli standard «GRI Sustainability Reporting Standards», pubblicati nel 2016, e versioni successive, dal Global Reporting Initiative (GRI), secondo l'opzione «in accordance - Core». Per quanto riguarda lo Standard specifico GRI 403 (Salute e sicurezza sul lavoro) è stata adottata la più recente versione del 2018, ed è stato adottato per gli elementi applicabili, lo Standard specifico 207 (Imposte) pubblicato nel 2019. Inoltre, sono stati presi in considerazione gli "Electric Utilities Sector Disclosures" pubblicati dal Global Reporting Initiative nel 2013.

Il perimetro dei dati e delle informazioni economiche e finanziarie è il medesimo del Bilancio Consolidato del Gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2020.

Il perimetro dei dati e delle informazioni sociali e ambientali risulta essere composto dalle Società facenti parte del Gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2020 consolidate con il metodo integrale all'interno del Bilancio Consolidato di Gruppo, ad eccezione di Cart Acqua S.r.l.. Per quest'ultima società, acquista il 18 dicembre 2020, sono stati considerati solo i dati relativi ai dipendenti (2 unità).

Al fine di permettere la comparabilità dei dati nel tempo e valutare l'andamento delle attività del Gruppo, è stato proposto il confronto con l'anno precedente, laddove possibile.

Inoltre, ai fini di una corretta rappresentazione delle performance e di garantire l'attendibilità dei dati, è stato limitato il più possibile il ricorso a stime che, se presenti, sono fondate sulle migliori metodologie disponibili e opportunamente segnalate. Eventuali restatement vengono esplicitati all'interno dei singoli paragrafi. Al fine di allinearsi con le nuove richieste dello Standard GRI 403 i dati infortunistici dei dipendenti relativi al 2019 sono stati riesposti rispetto a quanto pubblicato nella DNF 2019; per i dati dell'esercizio 2019 calcolati con la vecchia metodologia si rimanda alla DNF 2019, disponibile nel sito internet del Gruppo.

Si segnala che per la predisposizione puntuale della Dichiarazione non finanziaria e la raccolta dei dati e delle informazioni non finanziarie, il Gruppo si è dotato di una procedura di reporting, al fine di garantire l'adozione di metodi standardizzati per la rendicontazione e l'implementazione di un adeguato sistema di controllo interno presso la Capogruppo e le Società controllate, per l'anno di rendicontazione e gli anni futuri.

Il Gruppo Ascopiave ha intrapreso un percorso di miglioramento continuo nell'ambito dei temi e delle politiche praticate rispetto alla riduzione degli impatti ambientali, allo sviluppo di politiche sociali e attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani lungo la catena di fornitura e all'impegno costante alla lotta contro la corruzione attiva e passiva. A gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Piano strategico 2020-2024, tale piano traccia

le linee di sviluppo del Gruppo nei prossimi anni, indicando con trasparenza gli obiettivi da perseguire e le leve strategiche che consentiranno di raggiungerli, all'interno di un percorso di crescita sostenibile. Alla luce della pubblicazione del Piano strategico 2020-2024 e della situazione emergenziale in essere, il Gruppo lavorerà nel corso del 2021 alla definizione del Piano di Sostenibilità, per sviluppare una strategia di sostenibilità integrata al business e ai processi aziendali con target specifici.

Il Gruppo si impegna ad ampliare e migliorare progressivamente la propria analisi dei rischi generati e subiti connessi alle tematiche di sostenibilità. Nel 2020 tale analisi è stata integrata con un focus specifico sui rischi derivanti dalla pandemia da Covid-19 (quali ad esempio il rischio biologico e la cyber security), e dei rispettivi presidi di monitoraggio. In parallelo, con riferimento al Climate Change e agli impatti da esso derivanti, il Gruppo sta lavorando ad un'analisi preliminare secondo le indicazioni delle linee guida del TCFD (Task force on Climate related Financial Disclosure) recepite dalla Commissione Europea. Tale analisi permetterà di individuare i principali rischi ed opportunità che il fenomeno del climate change può comportare sulle performance aziendali. Si segnala che tali opportunità sono parte integrante del Piano strategico 2020-2024.

LOTTA CONTRO LA CORRUZIONE ATTIVA E PASSIVA

Tale tema è già presidiato nell'ambito del Modello Organizzativo 231/01, adottato dalla Capogruppo e dalle Società controllate e partecipate, e del Codice Etico di Gruppo.

Nel corso del 2019, il Gruppo Ascopiave ha avviato un percorso di aggiornamento dei Modelli 231 della Capogruppo Ascopiave e delle società controllate, sostanzialmente completato nel 2020, salvi gli ulteriori aggiornamenti che si rendano necessari alla luce dell'evoluzione normativa. Tutti i dipendenti del Gruppo hanno ricevuto formazione a riguardo.

AMBIENTE, ASPETTI SOCIALI, ATTINENTI AL PERSONALE E RISPETTO DEI DIRITTI UMANI

La Capogruppo Ascopiave e le società controllate AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. hanno adottato una Politica integrata QSA, con l'obiettivo di formalizzare i principi di riferimento alle norme internazionali ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001/ISO 45001. Nel febbraio 2021 anche Ascopiave S.p.A. ha completato l'adeguamento del sistema di gestione OHSAS secondo la nuova norma UNI ISO 45001:2018.

È obiettivo per l'anno 2021 di ottenere la certificazione integrata QSA (qualità, ambiente, sicurezza) per le altre tre società di distribuzione gas metano del Gruppo: AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., AP Reti Gas Nord Est S.r.l.. Le società Edigas Esercizio Distribuzione Gas e AP Reti Gas Nord Est hanno già acquisito la certificazione per la qualità, ISO 9001:2015, nel biennio 2019/2020.

In attesa del completamento dell'iter di certificazione integrata dei tre sistemi di gestione suindicati, le società suddette hanno applicato prassi e modalità operative formalizzate da AP Reti Gas e AP Reti Gas Vicenza, sia nell'organizzazione dei processi, che nell'erogazione dei servizi, che nella tutela ambientale, che nella sicurezza sul lavoro.

Il Gruppo Ascopiave si impegna a implementare le Politiche adottate in un'ottica di continuo impegno e miglioramento verso obiettivi verificabili, di rispetto di leggi e regolamenti e di tutela dell'ambiente e delle proprie persone e collaboratori.

Le tematiche relative all'erogazione del Servizio verso i Clienti e le Parti Interessate sono presidiate attraverso specifici sistemi di gestione integrati per la qualità: le società Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., AP Reti Gas Nord Est S.r.l. e Asco Energy S.p.A. sono dotate della certificazione del sistema di gestione secondo la norma ISO 9001:2015.

Con particolare riferimento al rispetto dei diritti umani, considerato il contesto operativo e normativo in cui Ascopiave opera, il tema è declinato dal Gruppo nell'ambito della gestione dei rapporti con i propri dipendenti e con i propri fornitori, nel rispetto dei principi e dei valori richiamati dal Codice Etico del Gruppo.

In considerazione dello specifico settore di business, si segnala che per l'esercizio di rendicontazione le attività del Gruppo non comportano significativi consumi idrici, per questo motivo, pur garantendo un'adeguata comprensione

dell'attività dell'impresa, tali informazioni richiamate dall'art. 3 comma 2 del Decreto 254, non sono oggetto di rendicontazione nel presente documento. Alla luce dell'acquisizione della società Cart Acqua S.r.l., operante nel settore del servizio idrico integrato, tali informative verranno rendicontate a partire dal prossimo esercizio.

La Dichiarazione Non Finanziaria di Ascopiave è redatta con cadenza annuale: la presente DNF 2020 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in data 11 marzo 2021.

Il Rapporto è stato inoltre oggetto di un esame limitato ("limited assurance engagement" secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3000 Revised) da parte di PwC che, al termine del lavoro svolto, ha rilasciato un'apposita relazione circa la conformità delle informazioni fornite nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta da Ascopiave ai sensi del D.Lgs. n. 254/16.

La DNF è parte integrante della Relazione sulla Gestione, pubblicata nella sezione "Investor Relations" del Sito Internet della Società www.gruppoascopiave.it.

IDENTITÀ E RESPONSABILITÀ

Il Gruppo Ascopiave nel territorio

Il Gruppo Ascopiave opera prevalentemente nel settore della distribuzione di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali l'efficienza energetica e la generazione distribuita, e attraverso la partecipazione nella società EstEnergy, è inoltre attivo nella vendita di gas ed energia elettrica.

Il Gruppo detiene concessioni e affidamenti diretti per la gestione dell'attività in 268 Comuni, fornendo il servizio a circa 775.000 utenti attraverso una rete di oltre 12.000 chilometri.

Ascopiave è inoltre partner del Gruppo Hera nella commercializzazione del gas e dell'energia elettrica, detenendo una partecipazione del 48% nella società EstEnergy, primario operatore del settore con un portafoglio di oltre 1 milione di contratti di vendita ai consumatori finali, principalmente nelle regioni Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Lombardia.

Ascopiave è presente anche nel settore idrico, essendo socio e partner tecnologico della società Cogeide, che gestisce il servizio idrico integrato in 15 Comuni della Provincia di Bergamo, servendo un bacino di oltre 100 mila abitanti tramite una rete di 880 km.

Le società di distribuzione del Gruppo Ascopiave, con sede operativa a Pieve di Soligo (TV), dispongono di un Servizio di Pronto Intervento per risolvere problemi legati alla fornitura del gas sulle reti gestite, quali per esempio perdite o dispersioni, interruzione o irregolarità nella fornitura e danni agli impianti di distribuzione. Il servizio è completamente gratuito sia da rete fissa che da telefono cellulare, attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno.

La vicinanza al territorio è una peculiarità del Gruppo Ascopiave fin dalla nascita. Trova espressione nei servizi e nelle prestazioni che la società eroga e nelle iniziative che mette in atto per soddisfare i bisogni della comunità e dare sostegno alle persone in difficoltà.

In particolare, Ascopiave contribuisce al benessere economico della comunità, sostenendo iniziative sociali e culturali, rivolte alla salute e alla prevenzione, sportive, ambientali, educative, di aiuto alle popolazioni colpite da calamità naturali, di promozione territoriale, di supporto a specificità locali e di carattere storico.

Nell'ambito della vendita di gas ed energia elettrica sono promosse iniziative in favore delle famiglie in difficoltà ulteriori rispetto a quelle già previste dalla normativa.

Il Gruppo Ascopiave, attraverso le progressive acquisizioni societarie, ha visto aumentare le aree geografiche in cui opera, per cui ad oggi è presente, oltre che nella provincia di Treviso, anche nel resto del Veneto, in Friuli-Venezia Giulia, in Lombardia e Piemonte, in Emilia Romagna e Liguria.

Missione, valori e obiettivi strategici

La missione

Il Gruppo Ascopiave opera direttamente nel settore della distribuzione di gas naturale e, partecipando alla partnership costituita con il Gruppo Hera attraverso la società EstEnergy, nella vendita di gas ed energia elettrica.

Attraverso un'efficace e flessibile organizzazione delle competenze manageriali e tecniche, di cui cura costantemente la valorizzazione e l'accrescimento, persegue obiettivi di incremento del valore economico d'impresa e di sviluppo sostenibile sociale e ambientale.

Il Gruppo attua una strategia focalizzata sulla soddisfazione per i propri stakeholder, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti e nel rispetto dell'ambiente e delle istanze sociali per valorizzare il contesto in cui opera.

Il Gruppo Ascopiave persegue un sistema di sviluppo le cui principali direttrici sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti complementari al core business e dal miglioramento dei processi operativi.

L'obiettivo è consolidare la posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale.

Nel segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo si propone di valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa e ad espandersi in altri ambiti.

I valori

I valori fondamentali su cui la Società orienta la propria strategia sono:

• La soddisfazione del cliente

Nello svolgimento della propria attività, il Gruppo Ascopiave considera di primaria importanza l'erogazione di un servizio di qualità a condizioni economiche competitive per soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti gli stakeholder (portatori di interesse). Questo obiettivo viene raggiunto grazie al rispetto degli standard metodologici richiesti dalla normativa, alle consolidate competenze del personale e all'adozione delle migliori tecnologie.

• La salvaguardia ambientale e l'uso razionale dell'energia

In accordo con un modello di sviluppo compatibile con il territorio e l'ambiente, il Gruppo Ascopiave si impegna a gestire i propri processi secondo criteri di salvaguardia ambientale ed efficienza, attraverso l'individuazione, la gestione ed il controllo dell'impatto delle proprie attività, nonché attraverso l'uso razionale delle risorse energetiche.

• La sicurezza dell'ambiente di lavoro e la salute dei lavoratori

Il Gruppo Ascopiave ritiene di primaria importanza la salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori; si pone quindi come obiettivo non solo il rispetto di quanto richiesto dalle specifiche norme in materia, ma anche un'azione volta al miglioramento continuo delle condizioni di lavoro, promuovendo l'integrazione della sicurezza in tutte le attività aziendali e il senso di responsabilità del personale.

• Il miglioramento continuo

Il Gruppo Ascopiave ritiene che il miglioramento continuo di processi e sistemi sia condizione necessaria per l'affermazione e la crescita dell'azienda in un contesto competitivo e per la soddisfazione delle esigenze degli stakeholder. Il processo di miglioramento continuo, ovvero l'individuazione di aree di miglioramento e la definizione di

parametri e obiettivi misurabili, viene attuato anche attraverso l'applicazione delle norme internazionali di certificazione in materia di qualità, sicurezza e ambiente.

• Il rispetto e la valorizzazione delle persone

Il Gruppo Ascopiave, consapevole che il principale fattore di successo di ogni impresa è costituito dalle risorse umane, promuove il coinvolgimento del personale nel raggiungimento degli obiettivi strategici aziendali e riconosce il contributo professionale di ciascuno, in un contesto di lealtà, fiducia reciproca e collaborazione, valorizzando le competenze professionali attraverso attività di formazione e crescita.

• L'innovazione e il cambiamento

Il Gruppo Ascopiave opera in una realtà socio-economica in continua evoluzione, in cui innovazione e cambiamento diventano aspetti fondamentali per affrontare le sfide del mercato all'insegna dell'efficienza e della competitività.

• Lo sviluppo sostenibile e la cooperazione con la comunità

Tutte le attività del Gruppo Ascopiave sono svolte nella consapevolezza della responsabilità sociale verso gli stakeholder: dipendenti, azionisti, clienti, fornitori, comunità, partner commerciali e finanziari, istituzioni, associazioni di categoria e rappresentanze sindacali. Il Gruppo Ascopiave adotta pertanto un modello di crescita che persegue sia obiettivi di incremento del valore economico d'impresa, sia obiettivi di sviluppo sostenibile.

L'insieme dei suddetti valori, dei principi aziendali e delle regole comportamentali enunciate nel Codice etico, ispirano quotidianamente l'attività di tutti coloro che operano, internamente o dall'esterno, nella sfera di azione del Gruppo Ascopiave.

Obiettivi strategici

La strategia di Ascopiave è fortemente integrata con i temi di sostenibilità e si basa sul perseguimento di macroobiettivi relativi a quattro dei principali ambiti di interesse dell'azienda: la qualità dei servizi, le persone, l'ambiente e le istanze sociali.

  • Attenzione alle istanze sociali per valorizzare il contesto in cui il Gruppo Ascopiave opera: Il Gruppo ha una forte attenzione nei confronti della comunità locale ed esprime il suo impegno anche attraverso il supporto a iniziative nel territorio relativamente a 6 aree di intervento: salute e prevenzione, comunità e assistenza, cultura, storia e tradizioni, sport, ambiente, emergenze (cfr. capitolo: Territorio e comunità);
  • Rispetto dell'ambiente: L'impegno per la salvaguardia dell'ambiente e la riduzione degli impatti ambientali del Gruppo Ascopiave sono guidati dalla politica integrata di qualità, ambiente e sicurezza e continuamente monitorati per tutte le attività dell'organizzazione (cfr. capitolo: Sostenibilità ambientale);
  • Eccellenza e qualità dei servizi offerti: Il perseguimento di elevanti standard di qualità del servizio offerto è obiettivo primario del Gruppo Ascopiave e si applica sia per quanto riguarda le attività commerciali sia per quanto concerne le attività di natura tecnica, come ad esempio il pronto intervento e le ispezioni alla rete (cfr. capitolo: Clienti e cittadini serviti);
  • Sicurezza, benessere e sviluppo del personale: Promozione di interventi finalizzati a minimizzare i rischi per la salute e la sicurezza delle proprie persone e sviluppo di pratiche e condizioni di lavoro adeguate ad assicurare pari opportunità, attraverso la rimozione di ogni forma di discriminazione; offerta di programmi di sviluppo e di formazione volti a potenziare le competenze delle proprie persone e consolidare la professionalità richiesta dal ruolo ricoperto (cfr. capitolo: Sostenibilità sociale).

Le iniziative del Gruppo Ascopiave mirano a coniugare sostenibilità e crescita industriale ponendo grande attenzione ed impegno verso i temi ambientali, con l'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto delle proprie attività.

Governance della Capogruppo

Il sistema e le regole per la gestione e il controllo della società costituiscono un elemento fondante del modello di business del Gruppo Ascopiave e, affiancando la strategia d'impresa, sono volti a sostenere il rapporto di fiducia fra l'azienda e i propri stakeholder, contribuendo al raggiungimento dei risultati economici promuovendo il successo sostenibile nel lungo periodo. Trasparenza e correttezza sono i principi a cui il Gruppo Ascopiave si ispira per definire il proprio sistema di Corporate Governance, che si articola in base alla normativa generale e speciale applicabile, al proprio Statuto, al Codice Etico nonché alle best practice in materia.

Il sistema di Governance così strutturato risulta orientato alla miglior interpretazione degli impulsi provenienti dal settore e il territorio di riferimento, consentendo un dialogo aperto e trasparente con le Amministrazioni. Ascopiave S.p.A. adotta un sistema di Governance "tradizionale" che si caratterizza per la presenza dei seguenti organi societari:

  • Assemblea dei Soci: a cui spettano le decisioni sui supremi atti di governo della società;
  • Consiglio di Amministrazione: incaricato di gestire l'impresa sociale con l'attribuzione di poteri operativi a organi e soggetti delegati;
  • Presidente e Amministratore Delegato: oltre alla rappresentanza legale e ai poteri previsti dalla Legge e dallo Statuto per quanto concerne il funzionamento degli organi sociali (Assemblea e CdA), ha un ruolo di impulso e di vigilanza sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione, nell'ambito di quei poteri fiduciari che ne fanno garante, nei confronti di tutti gli azionisti, della legalità e della trasparenza dell'attività sociale; al Presidente e Amministratore delegato, oltre alla rappresentanza legale e istituzionale ed alle competenze a lui spettanti in base alla Legge ed allo Statuto, sono stati conferiti tutti i poteri ordinari per il compimento degli atti relativi alla direzione, coordinamento e controllo delle attività delle funzioni e servizi aziendali, esercitabili nel rispetto del budget e del piano degli investimenti nonché degli indirizzi del Consiglio di Amministrazione e nel rispetto del Codice Etico, del regime di separazione amministrativa e contabile (c.d. unbundling) e, ove applicabile, della Procedura per le Operazioni con Parti correlate;
  • Collegio Sindacale: chiamato a vigilare sull'osservanza della legge e dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, oltre che a controllare l'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo contabile della società;
  • Società di Revisione: iscritta al Registro dei Revisori Legali a cui è affidato il servizio di revisione legale dei conti;
  • Organismo di Vigilanza: istituito per vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01 (Modello 231) e prevenire i reati rilevanti ai fini del medesimo decreto;
  • Comitato per la Remunerazione: che interviene sul tema della remunerazione degli amministratori e valuta i criteri adottati per la remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche;
  • Comitato Controllo e Rischi ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.
Consiglio di Amministrazione – componenti al 31.12.2020
Nicola Cecconato Presidente e Amministratore Delegato
Roberto Bet Amministratore
Mariachiara Geronazzo Amministratore indipendente
Cristian Novello Amministratore indipendente
Greta Pietrobon Amministratore indipendente
Enrico Quarello Amministratore indipendente
Luisa Vecchiato Amministratore
Collegio sindacale – componenti al 31.12.2020
Giovanni Salvaggio Presidente

Luca Biancolin Sindaco effettivo
Barbara Moro Sindaco effettivo
Componenti del Consiglio di Amministrazione
Genere Uomini Donne
n. 7 4 3
% 57% 43%
Componenti del Consiglio di Amministrazione
Fascia d'età <30 30-50 >50
n. 0 4 3
% 0 57% 43%

Modello 231 e Codice Etico

Ciascuna società del Gruppo Ascopiave adotta un proprio Modello 231, finalizzato ad assicurare che esponenti aziendali, ad ogni livello dell'organizzazione, non possano porre in essere comportamenti illeciti nell'interesse o a vantaggio delle Società del Gruppo.

Il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, parte integrante dei Modelli 231, prevede che tutte le attività debbano essere svolte nell'osservanza della legge, in un quadro di concorrenza leale, onestà, integrità, correttezza e buona fede, nel rispetto dei diritti e degli interessi legittimi di clienti, dipendenti, azionisti, partner commerciali e finanziari e delle collettività.

Il Modello viene periodicamente aggiornato rispetto all'evoluzione normativa e giurisprudenziale, per meglio rispondere ai cambiamenti organizzativi della società e come ulteriore garanzia dell'efficienza e della trasparenza dell'operato dell'azienda. Nel corso del 2019, il Gruppo Ascopiave ha avviato un percorso di aggiornamento dei Modelli 231 della Capogruppo Ascopiave e delle società controllate, sostanzialmente completato nel 2020, salvi gli ulteriori aggiornamenti che si rendano necessari alla luce dell'evoluzione normative.

In particolare, l'aggiornamento del Modello della capogruppo Ascopiave è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 05/08/2019. Nell'ambito di questo, oltre all'aggiornamento dei reati presupposto, si è attuata una generale semplificazione del testo, finalizzata ad una sua maggiore comprensione ed applicazione, esplicitando altresì, sia nel contesto della parte generale, che nell'ambito delle singole parti speciali, i principali ed inderogabili obblighi e/o divieti in capo a tutti coloro che abbiano ad agire e/o ad interfacciarsi con Ascopiave e le società del Gruppo, evidenziando, in particolare, i doveri di segnalazione in presenza di potenziali violazioni o non conformità, anche solo presunte.

Nel corso del 2019, la Società, in adempimento alla Legge 30 novembre 2017, n. 179, ha inoltre approvato la "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave" (adottata da tutte le società del Gruppo), allegato 3 al Modello, con lo scopo di regolamentare il processo di ricezione, analisi e trattamento delle Segnalazioni, trasmesse anche in forma anonima o confidenziale, relative a violazioni e/o criticità riferite ad una o più delle seguenti tematiche:

  • Codice Etico;
  • Modello 231;
  • Procedure connesse e/o esplicative del Codice Etico o del Modello 231;
  • Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
  • Leggi, regolamenti, o provvedimenti di Pubbliche Autorità.

Ascopiave ha quindi ritenuto di ampliare l'ambito applicativo della suddetta Procedura oltre il perimetro proprio del D.lgs. 231/2001, ritenendo la stessa un valido ed efficace strumento di verifica e controllo generale, a presidio della legalità che deve orientare l'agire della Società, quindi degli amministratori, dipendenti, collaboratori, consulenti e fornitori, nonché, in genere, di chiunque sia chiamato ad agire e/o a prestare la propria opera a favore o per conto di Ascopiave o delle società del Gruppo.

La Procedura assegna massima tutela ai segnalanti, con il limite della mala fede, o delle segnalazioni infondate per colpa grave.

Prevede tre canali principali di contatto (lettera, e-mail dedicata e piattaforma web) ed assegna la gestione delle segnalazioni ad un "Comitato Segnalazioni" (composto da (i) Responsabile della funzione Internal Auditing, (ii) Direttore Affari Legali e Societari (iii) l'OdV di Ascopiave S.p.A.), in stretta relazione con gli OdV delle singole società del Gruppo.

La Procedura, peraltro, non modifica, né altrimenti limita, o vincola le prerogative e l'autonomia propria attribuite, dalla legge e/o dalle procedure interne, ai Collegi Sindacali e/o agli OdV e/o agli altri Organi di controllo di Ascopiave e delle società del Gruppo. Le modalità di contatto previste dalla Procedura si aggiungono e non sostituiscono quelli propri degli OdV.

Il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 14/03/2013, dispone, tra l'altro, che in nessun caso è consentito utilizzare i beni aziendali per finalità contrarie a norme imperative di legge, all'ordine pubblico o al buon costume, nonché per commettere reati. Rispetto allo stesso, a fine 2020, è stata avviato un processo di rivalutazione ed aggiornamento, destinato a concludersi nel 2021.

Con riguardo al rispetto e alla valorizzazione delle persone, il Codice Etico esplicita e ribadisce il divieto di ogni forma di discriminazione ed in particolare qualsiasi discriminazione basata su razza, nazionalità, sesso, età, disabilità fisiche, orientamenti sessuali, opinioni politiche o sindacali, indirizzi filosofici o convinzioni religiose. Ascopiave e le società del Gruppo si impegnano ad evitare e a perseguire qualsiasi tipo di molestia sui luoghi di lavoro, interpretando il proprio ruolo imprenditoriale non solo nell'ambito della tutela delle condizioni di lavoro, ma anche nella protezione dell'integrità psico-fisica del lavoratore e nel rispetto della sua personalità morale, evitando che questa subisca illeciti condizionamenti o indebiti disagi.

Nell'ambito del continuo processo di formazione perseguito dal Gruppo Ascopiave, nel 2020, tutti i dipendenti hanno svolto un corso di approfondimento on line dedicato alle tematiche 231 ed alla struttura dei Modelli. Lo stesso ha previsto un test finale, il cui esito, condizionava la positiva conclusione del corso. Detta iniziativa segue quella analoga svolta nel 2016 (sempre rivolta ai dipendenti dell'intero Gruppo), nonché ad altre iniziative poste in essere da singole società nel 2018/2019.

Rispetto della normativa sulla privacy

Il Gruppo Ascopiave, allo scopo di salvaguardare i diritti e le libertà degli "Interessati" (quali Clienti finali, dipendenti, collaboratori, fornitori e privati cittadini in genere), pone massima attenzione al rispetto della normativa in materia di privacy, come da ultimo definita, in forza del Regolamento UE 2016/679 (o GDPR) e del D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, come modificato dal D.Lgs. 101/2018 (cd "Regolazione Privacy").

Ascopiave, unitamente alle altre società del Gruppo, ha adottato, anzitutto, la propria Privacy Policy "generale", rinvenibile nelle sezioni dedicate del sito internet di ogni società del Gruppo, volta a regolamentare quella che è la struttura gestionale creata per adempiere alla Regolazione Privacy. In particolare, la Privacy Policy contiene:

  • le definizioni ed i principi generali in materia di Privacy;
  • i ruoli, le responsabilità e le nomine delle figure relative alla gestione delle tematiche connesse alla Regolazione Privacy;
  • i diritti riconosciuti agli interessati, di cui sono trattati i Dati, con le limitazioni al trasferimento dei medesimi;

• i principi, gli adempimenti, le regole generali e le linee guida per il trattamento dei Dati e la gestione dei documenti.

La stessa configura la struttura gestoria secondo il seguente schema, definendo, al suo interno, i ruoli di ogni figura coinvolta.

Successivamente all'adozione della Privacy Policy, Ascopiave e le altre società del Gruppo, in linea con le disposizioni del GDPR ed a completamento della disciplina interna, ha altresì predisposto ed adottato le Policy di dettaglio, dedicate, rispettivamente a:

  • a. Gestione delle richieste degli interessati riferite all'esercizio dei diritti previsti dal Regolamento UE 2016/679;
  • b. Privacy By Design;
  • c. Data Breach (violazione di dati personali);
  • d. Data Protection Impact Assessment (DPIA);
  • e. Data Retention.

Ascopiave, al pari delle società controllate, ai sensi del GDPR, ha inoltre nominato il Responsabile della Protezione dei Dati Personali (RPD, o Data Protection Officer – DPO). Nell'esercizio delle proprie funzioni, il DPO è indipendente rispetto alle funzioni operative ed è stato dotato delle risorse umane e finanziarie necessarie all'adempimento dei suoi compiti.

Il coordinamento interno, viene garantito dalla "Funzione Privacy" del Gruppo, organo collegiale (composto da Referente Privacy, Delegato Privacy di Ascopiave e DPO), che coniuga le competenze proprie della gestione operativa degli adempimenti e delle pratiche connesse all'applicazione della Regolazione Privacy, con quelle più prettamente di controllo e verifica dell'andamento della gestione. La Funzione Privacy, nel corso del 2020, si è riunita periodicamente sia per valutare l'andamento delle attività, sia per affrontare problematiche e/o tematiche specifiche e di peculiare rilievo.

Al fine di garantire il necessario collegamento con le attività legate al core business svolte dalle singole società, è stata altresì individuata la figura dei "Focal Point", ovvero di soggetti designati (e nominati) da ogni Società del Gruppo, che, in ragione del loro ruolo strategico nell'ambito delle singole organizzazioni aziendali, oltre ai doveri tipici di ogni "Autorizzato" al Trattamento, nelle rispettive aree di competenza, sono chiamati a: (1) sovraintendere ai progetti ed alle attività che abbiano e/o possano avere incidenza sui Dati personali (es. necessità avvio di nuovi Trattamenti o esigenza di modifica o integrazione di Trattamenti esistenti), (2) provvedere, quale primo riporto, alle valutazioni in merito agli aspetti privacy, (3) dare costante informativa e, nel caso, tempestiva allerta alla Funzione Privacy, in merito all'andamento delle attività incidenti sulla Privacy e sulle situazioni di maggior rilievo (con particolare riferimento ai possibili casi di Data Breach). Ascopiave ha nominato i propri Focal Point di riferimento (anche alla luce dei servizi generali forniti alle società del Gruppo), mentre le società di distribuzione stanno completando le rispettive nomine.

Nel corso del 2020, oltre al costante aggiornamento dei Registri dei Trattamenti ai sensi del GDPR, il Referente Privacy, in stretta collaborazione con il DPO e con la Funzione Privacy, ha rinnovato le nomine sia ad "Autorizzato al Trattamento", in capo a ciascun dipendente, sia a Responsabile del Trattamento (nei riguardi dei soggetti terzi chiamati a trattare Dati personali nella titolarità di una o più delle Società del Gruppo. Sono state inoltre rinnovate, aggiornate e riviste le Informative Privacy riferite ai diversi ambiti di operatività.

Analogamente a quanto fatto in ambito 231, nel 2020, tutti i dipendenti hanno svolto un corso di approfondimento on line dedicato alle tematiche Privacy ed alla struttura adottata dal Gruppo Ascopiave. Lo stesso ha previsto un test finale, il cui esito, condizionava la positiva conclusione del corso. Nel corso del 2021 sono previste ulteriori fasi formative, più specifiche, dedicate, ad esempio ai Focal Point.

È stata altresì avviata un'analisi di compliance, affidata ad un consulente esterno di provata competenza, serietà ed affidabilità, volta a valutare la congruità, nonché ad individuare i possibili ambiti di miglioramento della struttura di gestione, sopra sintetizzata. L'attività dovrebbe concludersi, con la stesura di un'apposita relazione di valutazione, nel primo trimestre 2021.

Sono inoltre in corso iniziative di implementazione delle procedure volte al miglioramento delle attività di monitoraggio ed implementazione delle misure di sicurezza, nonché di valutazione periodica degli amministratori di sistema. Infine, è in revisione anche il "Regolamento di videosorveglianza" ed è previsto l'integrale rinnovo delle connesse nomine.

Possibili fattori di rischio associati alle tematiche di sostenibilità

Il Gruppo ritiene che un'efficace gestione dei rischi sia un fattore chiave per il mantenimento del valore nel tempo. Al fine di realizzare i propri obiettivi strategici, il Gruppo, attraverso la propria struttura di governance e di Sistema di Controllo Interno, definisce le linee di indirizzo della propria politica di gestione dei rischi. Il Gruppo Ascopiave monitora e gestisce continuamente i principali rischi potenziali a cui potrebbe essere esposto, per ciascuna funzione aziendale.

Con riferimento alla sostenibilità, il Gruppo monitora costantemente i principali rischi ESG, prodotti o subiti, derivanti dall'esercizio di attività d'impresa, ed è consapevole degli impatti che genera sull'ambiente e sulla società, si sforza nel ridurne gli impatti negativi, ed implementa strumenti ed azioni volte alla mitigazione degli stessi.

Si riportano di seguito i principali fattori di rischio associati alle tematiche di sostenibilità:

  • Rischi di governance e compliance: possibili errori e/o frodi che dovessero essere commessi; rischi connessi al mancato rispetto di norme e regolamenti cui il Gruppo è soggetto.
  • Responsabilità economica e di business: rischi di mercato e strategici, ovvero rischi relativi ai trend macroeconomici generali e/o specifici nei mercati in cui opera il Gruppo; rischi connessi al mancato raggiungimento di eventuali obiettivi di offerta di servizi energetici innovativi a causa di presenza di competitors già radicati nei settori target e variazioni dello scenario di mercato, rischi di mancata attuazione dei programmi nazionali di decarbonizzazione pianificati, difficoltà del Gruppo nel fronteggiare le strategie di crescita e di investimento, rischi connessi a disequilibri geopolitici e variazioni nel comportamento delle scelte di consumo da parte dell'utenza finale.
  • Responsabilità verso le risorse umane: rischi associati al mancato sviluppo dei talenti e alla retention degli stessi; rischi in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, connessi a possibili infortuni e malattie professionali che coinvolgano il personale che opera nelle sedi e presso i siti operativi; rischi di discriminazione verso le persone e di mancato rispetto delle diversità, delle pari opportunità e dei diritti umani; rischi derivanti dagli impatti della pandemia da Covid-19 rispetto al benessere fisico e mentale del personale, all'incremento dell'utilizzo delle modalità di lavoro da remoto e alla necessità di erogare formazione specifica.
  • Responsabilità verso i clienti: rischi connessi a possibili sospensioni dell'esercizio degli impianti e delle infrastrutture di rete, malfunzionamenti, disallineamenti o temporanea indisponibilità dei sistemi informativi dedicati, possibili rischi connessi alla disponibilità, integrità e riservatezza delle informazioni.

  • Rischi ambientali e rischi legati ai cambiamenti climatici: rischi di non compliance con la normativa ambientale vigente e futura; rischi legati a modifiche normative/regolamentarie associate alla lotta al cambiamento climatico; rischi fisici, ossia rischi derivanti dal progressivo cambiamento delle condizioni climatiche, legati a variazioni di lungo termine e da eventi metereologici estremi, che espongono il Gruppo a rischi di danneggiamento delle infrastrutture; rischi connessi al calo della domanda a seguito dell'innalzamento delle temperature medie legate al Global Warming; rischi di transizione verso nuove fonti energetiche e nuove infrastrutture di rete di distribuzione.
  • Rischi verso il territorio e la comunità locale: rischi di natura indiretta legati alla performance del Gruppo; rischio reputazionale e di immagine; rischio di mancato dialogo con il proprio pubblico di riferimento.
  • Rischi connessi alla cyber security: rischi di mancata protezione dei sistemi informatici e dei dati aziendali, possibili casi di frodi e attacchi informatici, che vengono condotti verso le aziende con crescente frequenza e complessità.

In seguito all'analisi si è proceduto a individuare i relativi presidi in essere, anche alla luce dei temi identificati dal Gruppo come materiali, rafforzando il progressivo inserimento della responsabilità sociale negli ambiti gestionali e strategici del Gruppo.

Il Gruppo si impegna ad attuare una gestione efficace dei fattori di rischio sopraelencati, implementando procedure e sistemi atti a prevenire eventuali criticità e con l'obiettivo di tutelare e accrescere il proprio valore nel tempo e quello dei propri stakeholder.

In particolare il Gruppo si è dotato dei seguenti strumenti di presidio dei rischi, alcuni dei quali di recente attuazione:

  • Modello 231: Ascopiave S.p.A. e tutte le società controllate adottano un Modello di Organizzazione, gestione e controllo, ai sensi del D. Lgs. 8 giungo 2001 n. 231, aggiornato nel 2019, che si pone come finalità, tra le altre, quelle di predisporre un sistema di prevenzione e controllo finalizzato alla riduzione del rischio di commissione dei reati connessi all'attività aziendale; Il Modello 231 prevede una sezione specifica dedicata ai reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro, reati ambientali e delitti informatici e trattamento illecito dei dati. Tutti i dipendenti del Gruppo ricevono adeguata formazione rispetto al Modello ed ai suoi contenuti. Per approfondimenti sul Modello 231 del Gruppo Ascopiave, consultare il paragrafo "Modello 231 e Codice Etico" del presente documento e la sezione "Corporate Governance" del sito internet www.gruppoascopiave.it.
  • Codice Etico: Il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, parte integrante del Modello 231, costituisce uno strumento per definire l'insieme dei valori etici aziendali che Ascopiave S.p.A. riconosce, accetta e condivide, e l'insieme di responsabilità che assume nei rapporti interni ed esterni. Il Codice Etico afferma che tutto il personale del Gruppo Ascopiave è tenuto, nell'ambito delle proprie funzioni, a partecipare al processo di prevenzione dei rischi, di salvaguardia dell'ambiente e di tutela della salute e della sicurezza propria, di colleghi e di terzi. Le società controllate hanno aderito al Codice Etico della Capogruppo e si impegnano a condividerne i valori tra i propri dipendenti.

A fine 2020, è stata avviato un processo di rivalutazione ed aggiornamento del Codice Etico, destinato a concludersi nel 2021.

Per approfondimenti sul Codice Etico del Gruppo Ascopiave, consultare il paragrafo "Modello 231 e Codice Etico" del presente documento e la sezione "Corporate Governance" del sito internet www.gruppoascopiave.it.

Procedura di gestione delle Segnalazioni (Whistleblowing) del Gruppo Ascopiave: nel 2019 il Gruppo ha adottato la procedura che regolamenta il processo di ricezione, analisi e trattamento delle segnalazioni, mediante i canali di segnalazione dedicati, garantendo la riservatezza del segnalante. La procedura è volta a garantire l'efficacia del sistema di segnalazione, a promuovere la cultura aziendale in materia e a garantire che vengano intraprese le opportune azioni, anche sanzionatorie, e rese operative tutte le misure atte ad evitare il loro ripetersi.

Per approfondimenti sulla Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave, consultare il paragrafo "Modello 231 e Codice Etico" del presente documento e la sezione "Corporate Governance" del sito internet www.gruppoascopiave.it.

  • Stakeholder engagement e analisi di materialità: alla luce del nuovo assetto societario e dell'importanza del coinvolgimento e del dialogo con i propri stakeholder, il Gruppo ha realizzato al termine del 2019 un'attività di engagement con i suoi principali stakeholder, che ha permesso la realizzazione della nuova analisi di materialità. L'analisi ha evidenziato le tematiche materiali per il Gruppo, il corretto presidio delle quali permette di dare luogo a una corretta gestione del rischio e una guida per la definizione delle strategie aziendali.
  • Policy "Gestione e controllo dei rischi finanziari" che si pone come obiettivo quello di identificare e gestire i rischi connessi con la gestione finanziaria, quali rischio di tasso di interesse, di cambio e di liquidità.
  • Formazione: conscio dell'importanza della valorizzazione e dello sviluppo delle competenze delle proprie risorse, il Gruppo ha implementato un nuovo sistema di programmazione e rendicontazione della formazione. Nel corso del 2020 il Gruppo ha erogato formazione sul Modello 231, Codice Etico e Privacy a tutti i dipendenti del Gruppo, un focus particolare inoltre è stato dedicato alla formazione in materia di sicurezza, prevenzione e tutela della salute.
  • Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza, (come richiamato nella Politica integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza) in applicazione alla norma ISO 45001:2018 in comune alla capogruppo e alle società controllate certificate (Ascopiave, AP Reti Gas e AP Reti Gas Vicenza sono certificate UNI ISO 45001:2018, mentre le altre società di distribuzione hanno adottato prassi e procedure conformi al D.lgs. 81/08). Il sistema definisce il modello di gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, si configura come una guida e uno strumento per tenere sotto controllo i rischi e gli adempimenti di legge e per vigilare e verificare periodicamente, in modo sistematico, la conformità aziendale anche sugli obiettivi di miglioramento.

Il modello si pone come obiettivi quelli di garantire la conformità legislativa, gestire i rischi sui luoghi di lavoro a livelli considerati accettabili o conformi ai limiti di legge e la riduzione del livello di rischio a parità di condizioni di lavoro.

Il Gruppo monitora anche gli infortuni dei lavoratori di ditte terze avvenuti nei cantieri di competenza del Gruppo Ascopiave, infatti, secondo quanto previsto dal Foglio Condizioni per gli appalti, le imprese affidatarie/appaltatrici per i contratti "aperti" per allacci, manutenzioni e ampliamenti rete devono fornire annualmente una statistica relativa agli infortuni occorsi.

Con particolare riferimento agli impatti derivanti dalla pandemia da Covid-19 è stato gestito il rischio biologico sui luoghi di lavoro, attraverso misure di controllo degli accessi, distanziamento e sanificazione dei luoghi di lavoro, riadattamento dei processi produttivi e amministrativi, per maggiori informazioni si rimanda ai paragrafi specifici presenti nel capitolo "Sostenibilità Sociale".

  • Piano di gestione delle emergenze e degli incidenti da gas: definisce le modalità operative da adottare nel pronto intervento e nella gestione delle emergenze e degli incidenti, al fine di evitare l'insorgere di rischi per la sicurezza pubblica e per gli utenti, nonché per assicurare la continuità dei servizi.
  • Sistema Integrato di Gestione Qualità e Ambiente (come richiamato nella Politica integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza) conforme rispettivamente alle norme ISO 9001 e ISO 14001, è in comune alla capogruppo ed alle società controllate certificate: Ascopiave, AP Reti Gas e AP Reti Gas Vicenza. Il Sistema ambientale adottato contempla una prassi di identificazione, di valutazione e di significatività degli aspetti e degli impatti ambientali attinenti con Ascopiave e le società certificate ISO 14001: tale analisi permette, per singola azienda, la formalizzazione di un documento di "Analisi ambientale" e di un "Registro degli impatti ambientali".

Tali documenti sono aggiornati periodicamente anche attraverso la valorizzazione periodica di specifici indicatori di monitoraggio, essenziali per la gestione e il miglioramento continuo dei potenziali rischi

significativi e delle opportunità.

  • Climate change: il Gruppo sta lavorando ad un'analisi preliminare dei rischi in ambito Climate change secondo le indicazioni delle linee guida della Task force on Climate related Financial Disclosure (TCFD) recepite dalla Commissione Europea. Tale analisi permetterà di individuare i principali rischi ed opportunità che il fenomeno del climate change può comportare sulle performance aziendali. Si segnala che tali opportunità sono parte integrante del Piano strategico 2020-2024 del Gruppo Ascopiave.
  • Privacy Policy: il Gruppo ha attuato una serie di misure volte ad adeguare l'assetto organizzativo alla normativa vigente in materia di privacy, come disciplinato nella procedura dedicata, fruibile nelle sezioni dedicate dei siti web istituzionali di ciascuna società del Gruppo. Nel corso dell'esercizio tutti i dipendenti del Gruppo hanno svolto un corso di approfondimento on line sulle tematiche riguardanti la Privacy ed è stata avviata un'analisi di compliance rispetto alla struttura di gestione in essere in vista di un suo aggiornamento. Per approfondimenti sulla Privacy Policy del Gruppo Ascopiave, consultare il paragrafo "Rispetto della normativa sulla privacy" del presente documento e la sezione dedicata del sito internet www.gruppoascopiave.it.
  • Sponsorizzazioni e investimenti per la comunità: il Gruppo sostiene progetti e iniziative proposti dai Comuni o dalle associazioni in ambito sociale, culturale, sportivo, di prevenzione e promozione della salute dei cittadini, di sostegno nelle situazioni di emergenza; per l'erogazione dei contributi per iniziative commerciali a impatto sociale, in maniera imparziale il Gruppo si avvale della Policy interna, secondo la quale ciascuna società è tenuta a redigere un report trimestrale per rendicontare alla capogruppo le sponsorizzazioni attivate.
  • Cyber security: La protezione dell'integrità e della riservatezza di dati e informazioni è parte della strategia digitale aziendale e sta acquisendo crescente importanza anche alla luce della nuova operatività legata alle conseguenze della pandemia da Covid-19.

Il Gruppo lavora costantemente per garantire la protezione dei sistemi informatici e dei dati, per presidiare i rischi di violazioni alla rete, corruzione di dati o processi sensibili, svolgendo attività di prevenzione, rilevazione e interventi contro potenziali cyber attacchi. Vengono svolti periodicamente dei Vulnerability Assesment e Penetration Test al fine di valutare l'efficacia dei sistemi adottati, intraprendendo le azioni correttive necessarie per aumentare la sicurezza dei sistemi gestiti.

In particolare nel corso dell'esercizio, essendo aumentato sensibilmente l'utilizzo del lavoro da remoto, oltre ai presidi di sicurezza già normalmente in essere, sono stati attivati controlli aggiuntivi sui PC aziendali utilizzati da remoto per gestire al meglio il tempo che intercorre tra la connessione ad Internet ed il tempo di attivazione della VPN aziendale. Quest'ultima è stata configurata sui PC portatili per permettere, una volta attiva, la sola operatività verso la rete aziendale, beneficiando quindi di tutte le sicurezze proprie di una connessione eseguita dall'interno dell'azienda.

Sistema di gestione della sostenibilità e innovazione tecnologica

Miglioramento continuo di processi e sistemi

Il miglioramento continuo è condizione necessaria, sia per l'affermazione e la crescita dell'azienda in un contesto competitivo, che per la qualificazione dell'immagine istituzionale e la soddisfazione delle esigenze nascenti degli stakeholder. Ascopiave lo attua attraverso l'individuazione di aree di miglioramento aziendali, la definizione di parametri e obiettivi misurabili, l'applicazione puntuale delle norme internazionali inerenti alle certificazioni in materia di qualità, sicurezza, ambiente, servizi energetici.

Certificazioni

Il Gruppo Ascopiave ha deciso di integrare nelle proprie strategie e nelle proprie attività, in un percorso progressivo e organico, gli aspetti di sostenibilità economica, sociale e ambientale, in coerenza con gli obiettivi di business dell'organizzazione. Con queste decisioni Ascopiave intende manifestare ai propri Stakeholder un'inclinazione alla sostenibilità che da sempre ha contraddistinto la Società.

Infatti, sin dalla sua fondazione, Ascopiave ha prestato un'attenzione crescente ad aspetti quali:

  • qualità, affidabilità, sicurezza e accessibilità, al servizio di distribuzione gas metano agli utilizzatori finali e alla collettività;
  • implementazione di iniziative a favore dei propri dipendenti in tema di salute e di sicurezza sul lavoro, clima aziendale e formazione;
  • rispetto della collettività ed eventuali iniziative a favore della comunità locale;
  • tutela dell'ambiente e delle risorse energetiche;
  • ricerca di soluzioni d'avanguardia volte a rafforzare il sistema economico a favore dell'intera collettività, con investimenti in infrastrutture e progetti innovativi.

Le certificazioni dei Sistemi di Gestione, progressivamente acquisite e mantenute, attestano l'esistenza di un sistema aziendale affidabile e strutturato, che permette di presidiare e gestire al meglio la qualità dei servizi erogati, la salute e la sicurezza sul lavoro e la tutela dell'ambiente.

A dimostrazione di tale impegno, alla data del 31 dicembre 2020, il Gruppo Ascopiave disponeva delle diverse classificazioni in materia di certificazioni di sistema di seguito elencate:

  • ISO 9001:2015 Sistema di gestione per la qualità Linee guida, Requisiti, Fondamenti;
  • BS OHSAS 18001:2007 Sistemi di Gestione della salute e della sicurezza del lavoro Linee Guida Requisiti;
  • ISO 45001:2018 Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro Requisiti e guida per l'uso;
  • ISO 14001:2015 Sistema di gestione ambientale Linee Guida Requisiti;
  • UNI CEI 11352 Gestione dell'energia: Società che forniscono servizi energetici (ESCO) Requisiti generali.

In tabella le Certificazioni al 31 dicembre 2020, associate alle singole società del Gruppo:

Tipo di certificazione Società del Gruppo Campo di applicazione Scadenza
UNI EN ISO 9001:2015 Ascopiave S.p.A. Erogazione di servizi per le
società del Gruppo
11/03/2021
UNI EN ISO 14001:2015 Ascopiave S.p.A. Erogazione di servizi per le
società del Gruppo
11/03/2021
BS OHSAS 18001:2007 Ascopiave S.p.A. Erogazione di servizi per le
società del Gruppo
08/03/2021
UNI EN ISO 9001:2015 AP Reti Gas S.p.A. Distribuzione gas metano 07/06/2022
UNI EN ISO 14001:2015 AP Reti Gas S.p.A. Distribuzione gas metano 21/10/2023
UNI EN ISO 45001:2018 AP Reti Gas S.p.A. Distribuzione gas metano 21/10/2023
UNI EN ISO 9001:2015 AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Distribuzione gas metano 26/09/2022
UNI EN ISO 14001:2015 AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Distribuzione gas metano 26/09/2022
UNI EN ISO 45001:2018 AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Distribuzione gas metano 03/12/2023

Tipo di certificazione Società del Gruppo Campo di applicazione Scadenza
UNI EN ISO 9001:2015 Edigas Esercizio Distribuz. Gas S.p.A. Distribuzione gas metano 30/07/2022
UNI EN ISO 9001:2015 AP Reti Gas Nord Est S.r.l. Distribuzione gas metano 29/09/2023
UNI EN ISO 9001:2015 ASCO ENERGY S.p.A. Gestione Calore/Gestione
Servizio Energia
07/08/2023
UNI CEI 11352:2014 ASCO ENERGY S.p.A. ESCO Erogazione servizi
energetici
15/10/2023

Nell'Esercizio 2020 sono state acquisite e aggiornate le seguenti certificazioni di sistema:

  • 06/2020: Rinnovo triennale Certificato Ambiente ISO 14001 della Società AP Reti Gas;
  • 07/2020: Rinnovo triennale Certificato Qualità ISO 9001 della Società ASCO ENERGY.
  • 09/2020: nuova certificazione Qualità ISO 9001:2015 della Società di Distribuzione AP Reti Gas Nord Est.
  • 10/2020: Rinnovo triennale Sicurezza e adeguamento nuova ISO 45001 per AP Reti Gas;
  • 10/2020: Rinnovo triennale Sicurezza e adeguamento nuova ISO 45001 per AP Reti Gas Vicenza;
  • 10/2020: Rinnovo triennale ESCO, UNI CEI 11352, della Società ASCO ENERGY.

Ascolto degli stakeholder e analisi di materialità

Nella formulazione delle proprie strategie, il Gruppo Ascopiave considera le indicazioni e le aspettative delle principali categorie di stakeholder: per ciascuna di esse è stata identificata la composizione specifica, gli argomenti più rilevanti e materiali (si definiscono "materiali" tutte le questioni che influenzano le decisioni, le azioni e le performance di un'organizzazione e/o dei suoi stakeholder) e le attività di ascolto e dialogo in corso. Di seguito sono elencate le principali iniziative di dialogo, consultazione ed engagement svolte nel corso del 2020, con le diverse categorie di stakeholder collegate:

Stakeholder Modalità di ascolto e dialogo
Azionisti e investitori Conferenze,
incontri
periodici,
Roadshow,
reportistica periodica, comunicati stampa, sito
web istituzionale, analisi di materialità
Personale (lavoratori e loro famiglie, organizzazioni Incontri aziendali, incontri one-to-one, Comitati
sindacali) interni,
corsi
di
formazione,
colloqui,
valutazioni, indagini interne, intranet aziendale,
codice etico, analisi di materialità, comunicati
Tavoli
tecnici,
incontri
con
i
Sindaci
del
Istituzioni e Comunità (es. Enti, Associazioni, Scuole, territorio
e
altre
autorità,
focus
group,
etc.) conferenze stampa, visite di audit, eventi sul
territorio,
collaborazione
con
le
Authority,
incontri con le Associazioni, Rapporti con Scuole
e Università
Call center, incontri, conferenze di servizio,
Clienti (società di vendita, clienti finali famiglie e indagini di soddisfazione, focus-group, aree web
cittadini privati, imprese, enti locali, Associazioni di dedicate, confronto con Comitati e Associazioni
consumatori e di categoria) di
rappresentanza,
attività
di
Conciliazione
Paritetica

E-MARKET
SDIR
CERTIFIED
Fornitori (fornitori di materie prime, fornitori di beni Dialogo per la valutazione della qualità, Incontri
e di servizi, fornitori locali, fornitori a valenza sociale periodici, audit presso i fornitori, portale di e
– coop. Sociali – altri partner d'impresa) procurement, codice etico, analisi di materialità

In particolare nel corso del 2020 per gestire la complessità derivante dalla situazione emergenziale della pandemia da Covid-19 è stato rafforzato il dialogo con alcune categorie di stakeholder, quali i dipendenti, i clienti ed i fornitori. Per maggiori informazioni si rimanda ai paragrafi dedicati nel capitolo "Sostenibilità sociale" del presente documento.

Il Gruppo Ascopiave crede nel dialogo con il territorio e aderisce a molteplici organizzazioni che tutelano i medesimi interessi; di seguito si riportano le principali associazioni a cui partecipa il gruppo: Assonime, Utilitalia, Unindustria, Anigas, Assolombarda.

Analisi delle tematiche rilevanti per il Gruppo Ascopiave e i suoi stakeholder sui temi di sostenibilità

Al fine di individuare gli aspetti economici, sociali e ambientali rilevanti per il Gruppo e che influenzano o potrebbero influenzare significativamente le valutazioni, le azioni e le decisioni degli stakeholder interni ed esterni, il Gruppo Ascopiave ha effettuato una strutturata analisi di materialità. Tale analisi è stata condotta alla fine del 2019, sulla base della nuova struttura societaria, ed ha evidenziato i temi di natura sociale, ambientale, economica e di governance di maggior rilievo per l'azienda e i suoi stakeholder. L'analisi ha seguito il principio di materialità così come richiesto dai GRI Sustainability Reporting Standards e si è articolata nelle seguenti fasi:

  • Identificazione delle possibili tematiche rilevanti per il Gruppo Ascopiave: dapprima, sono state individuate le tematiche di rilievo per il Gruppo e i suoi stakeholder. Queste sono state identificate attraverso colloqui con il management e analisi di documentazione interna (Codice Etico, Bilancio Finanziario, sito web istituzionale, etc.) ed esterna (studi e pubblicazioni di settore), nonché attraverso una strutturata analisi di benchmarking rispetto alle best practice del settore;
  • Valutazione delle tematiche rilevanti per il Gruppo Ascopiave: al fine di prioritizzare le tematiche rilevanti, il Gruppo ha sottoposto un questionario di valutazione ad una selezione dei propri dipendenti, fornitori e Comuni soci di Asco Holding S.p.A., raccogliendo 40 risposte; i risultati raccolti dall'indagine sono stati incrociati con le valutazioni dei membri del Consiglio di Amministrazione e dei responsabili di funzione. La valutazione delle tematiche è stata effettuata su una scala da 1 a 5.
  • Identificazione delle tematiche materiali per il Gruppo Ascopiave: attraverso la rielaborazione dei risultati, sulla base della soglia di materialità scelta (punteggi superiori a tre e mezzo), è stato possibile definire la nuova matrice di materialità del Gruppo Ascopiave, che si compone di 17 tematiche materiali (suddivise in 5 macro aree: responsabilità economica, responsabilità sociale, responsabilità verso i dipendenti, responsabilità di servizio verso i clienti, responsabilità ambientale);

Approvazione dell'analisi di materialità da parte del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Ascopiave. L'analisi di materialità è stata riapprovata del Consiglio di Amministrazione in data 25 febbraio 2021. Pur nell'attuale contesto globale caratterizzato dalla pandemia da Covid-19 in atto, gli Amministratori hanno riconfermato i temi materiali precedentemente individuati, in quanto non si è ritenuto che gli effetti della pandemia abbiano potuto in qualche modo modificare le valutazioni degli stakeholders, che hanno già espresso la loro maggior attenzione verso i temi come la salute e sicurezza dei lavoratori, occupazione e welfare aziendale, messi in luce dall'emergenza Covid-19.

Si segnala che il tema relativo all'utilizzo della risorsa idrica, previsto dal D.Lgs. 254/16, non è emerso per l'esercizio 2020 come tema materiale dall'analisi effettuata e perciò non verrà approfondito all'interno del presente documento.

SOSTENIBILITA' ECONOMICA

Sviluppo sostenibile e cooperazione con la comunità

Tutte le attività di Ascopiave e delle società del Gruppo sono svolte nella consapevolezza della Responsabilità Sociale verso i propri stakeholder: dipendenti, azionisti, fornitori, comunità, clienti, istituzioni, Associazioni di categoria e rappresentanze sindacali. Ascopiave adotta pertanto una strategia di crescita che persegue sia obiettivi di incremento del valore economico d'impresa sia obiettivi di sviluppo e impatto sociale.

Risultati economico-finanziari

Come testimoniano i numeri sotto riportati, il Gruppo Ascopiave ha saputo creare ricchezza, mettendo al centro il capitale umano, valorizzando le risorse e le professionalità, adottando pratiche virtuose di gestione del personale e facendo innovazione. Un'azienda che negli anni ha allargato il proprio raggio d'azione, che continua ad avere tutte le carte in regola per proseguire in un percorso di crescita importante per essere ancora parte integrante del territorio, contribuendo alla creazione di benessere e sviluppo.

Principali risultati economici (in milioni di euro) 2019 2020
Ricavi 124,9 163,9
Margine operativo lordo 44,9 63,8
Risultato operativo 21,6 29,2
Risultato ante imposte 21,1 49,3
Risultato netto consolidato 14,5 58,7
Risultato netto del Gruppo 493,2 58,7

Con l'operazione perfezionatasi il 19 dicembre 2019 Ascopiave ha rafforzato la propria posizione nel settore nella distribuzione gas acquisendo nuovi asset e arrivando a 775.000 utenti gestiti.

Totale Gruppo 2019 2020
Gas milioni di m3 distribuiti 1.151,7 1.460,8

Il mantenimento di redditività nel medio e lungo periodo, quindi, garantisce un'adeguata remunerazione degli azionisti ma contribuisce anche alla creazione di valore per numerosi portatori di interesse: il mantenimento dei livelli di occupazione dei dipendenti, l'accesso ai servizi energetici da parte dei clienti, il finanziamento di iniziative nel territorio, l'indotto creato per i fornitori e i contributi versati alla pubblica amministrazione ecc.

Produzione e distribuzione del valore aggiunto

Il valore economico generato dal Gruppo e conseguentemente distribuito agli stakeholder e rappresentato dallo schema del valore generato e distribuito. Tale valore è determinato dal valore generato nel periodo di riferimento, al netto di ammortamenti e svalutazioni, e valore redistribuito, sotto diverse forme, agli stakeholder del Gruppo. Una parte del valore economico viene trattenuto dal Gruppo sotto forma di ammortamenti e riserve.

Tale valore è stato realizzato sulla base delle voci dello schema di conto economico utilizzato nel Bilancio Consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2020.

Il valore economico generato dal Gruppo Ascopiave nel 2020 ammonta a 197,6 milioni di Euro ed e stato redistribuito agli stakeholder come riportato nelle tabelle di seguito:

Valore economico direttamente generato e distribuito
(in migliaia di euro)
2020
(A) Valore economico direttamente generato 197.615
(B) Valore economico distribuito 138.553
(A-B) Valore economico trattenuto 59.062
Prospetto di distribuzione del valore economico distribuito
(in migliaia di euro)
2020
Remunerazione del personale 29.192
Remunerazione dei fornitori 58.048
Remunerazione dei finanziatori 1.711
Remunerazione degli azionisti 34.663
Remunerazione della Pubblica Amministrazione 14.679
Remunerazione della Comunità 257
Totale valore economico distribuito 138.553

Approccio fiscale

L'approccio fiscale del Gruppo Ascopiave si ispira ai principi delineati nel proprio Codice Etico, che descrive i criteri di condotta da adottare, con riferimento alla contabilità, all'informativa finanziaria ed ai controlli interni, al fine di assicurare il tempestivo assolvimento di tutti gli obblighi fiscali e di presidiare e mitigare il rischio fiscale. Il Gruppo opera secondo il principio di legalità rispettando le leggi e le norme fiscali vigenti in Italia, oltre ad instaurare rapporti di collaborazione e trasparenza con le autorità fiscali. Ascopiave agisce con onestà e integrità, consapevole del gettito fiscale quale fonte di contribuzione allo sviluppo economico e sociale.

Al fine di garantire l'affidabilità del sistema ammnistrativo-contabile e la corretta rappresentazione della situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo nei documenti interni, nei bilanci e nelle altre comunicazioni sociale, nonché nelle informazioni rivolte agli investitori, al pubblico o alle Autorità di Vigilanza, le registrazioni contabili devono essere trasparenti e basarsi su verità, accuratezza e completezza delle informazioni.

L'esistenza di un adeguato sistema di controlli interno è un valore riconosciuto dal Gruppo Ascopiave per il contributo che i controlli danno al miglioramento dell'efficienza aziendale. Il compito di garantire il corretto assolvimento degli obblighi tributari e di fornire supporto alle diverse funzioni aziendali in merito alle questioni di carattere fiscale è affidato al Consiglio di Amministrazione ad alla struttura di Corporate Governance, che ne definisce i principi e le linee guida per la corretta attuazione. I vertici aziendali sono debitamente informati in merito alle tematiche fiscali

di maggiore complessità e rilevanza. La governance degli aspetti fiscali può essere anche supportata dal Comitato "Controllo e Rischi", con funzioni consultive e propositive sulle decisioni e valutazioni in tema di gestione dei rischi e approvazione dei bilanci.

Per quanto riguarda l'imposta sul reddito delle società (IRES), le società controllate da Ascopiave S.p.A. hanno esercitato l'opzione per il regime del consolidato fiscale nazionale ai sensi degli art. 117/129 del Testo Unico delle imposte sul Reddito (T.U.I.R) per il triennio 2019-2021. Ascopiave S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale.

Il valore delle imposte nel 2020 del Gruppo Ascopiave nel perimetro italiano è pari quasi a 20,5 milioni di Euro ed è composto da tasse ed imposte locali e statali.

Investimenti

A conferma dell'impegno nella creazione di un business sostenibile a lungo termine e per offrire un servizio di eccellenza ai propri clienti, il Gruppo Ascopiave nel 2020 ha realizzato investimenti per 43,9 milioni di euro (34,4 milioni nel 2019), prevalentemente nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas e nell'installazione di apparecchiature di misura.

Tipologia di investimento
Migliaia di euro 2019 2020
Allacciamenti 7.876 11.817
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 11.356 17.489
Apparecchiature di misura 9.420 10.621
Impianti di riduzione 2.779 1.932
Investimenti metano 31.431 41.859
Terreni e fabbricati 373 461
Attrezzature 162 107
Arredi 23 15
Automezzi 196 276
Hardware e software 2.214 1.816
Altri investimenti 1 43
Altri investimenti 2.970 2.718
Totale 34.401 44.577

Rapporti con l'Autorità di regolazione

Il Gruppo Ascopiave svolge la propria attività prevalente in settori soggetti a regolamentazione. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo Italiano, le Decisioni dell'ARERA e più in generale la modifica del contesto normativo di riferimento possono avere un impatto significativo sull'operatività, sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario del Gruppo.

In particolare, il settore della distribuzione del gas naturale è regolato dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) la quale, attraverso specifici provvedimenti, determina e aggiorna le tariffe applicate alle utenze, definisce i livelli minimi di qualità e sicurezza dei servizi erogati e stabilisce le modalità per l'accesso e l'utilizzo non discriminatorio delle infrastrutture.

L'Autorità svolge, inoltre, funzioni consultive nei confronti di Parlamento e Governo, a cui può indirizzare segnalazioni e proposte.

La regolazione relativa alle modalità di svolgimento delle gare d'Ambito Territoriale Minimo per l'affidamento in concessione del servizio, inclusi i criteri per la valutazione delle offerte, è di competenza prevalentemente ministeriale, con un ruolo di rilievo esercitato dal Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE).

Ascopiave è impegnata in un dialogo costruttivo con l'ARERA ed il MISE per contribuire alla definizione di un quadro regolatorio chiaro, trasparente e stabile, che salvaguardi lo sviluppo sostenibile del sistema gas ed assicuri il mantenimento di condizioni di redditività ed equilibrio finanziario soddisfacenti per gli operatori.

A tal fine, Ascopiave monitora costantemente l'evoluzione normativa e regolatoria del settore, ne valuta preventivamente gli impatti economici, finanziari, operativi, organizzativi e strategici, assumendo le iniziative necessarie nei confronti dei competenti soggetti istituzionali per promuovere il proprio punto di vista e contribuire ad orientare la regolazione verso scelte sostenibili e compatibili con gli obiettivi aziendali.

Nel caso giudichi le scelte assunte pregiudizievoli dei propri interessi legittimi, il Gruppo valuta l'attivazione degli opportuni mezzi di tutela giurisdizionale.

Con riguardo ai provvedimenti emanati dall'ARERA, Ascopiave partecipa sia autonomamente che attraverso la propria associazione di categoria ai procedimenti per la consultazione, formulando proprie proposte ed osservazioni.

La filiera del gas e la supply chain del Gruppo Ascopiave

Nello svolgimento delle proprie attività, il Gruppo Ascopiave fa affidamento su numerosi fornitori e/o esecutori, e imposta le proprie collaborazioni sulla base dei principi di correttezza, equità, trasparenza e reciproca collaborazione. Oltre ai fornitori della materia prima energetica, le due principali categorie con le quali intrattiene relazioni sono i fornitori di beni e servizi e gli esecutori d'opera.

Il Gruppo Ascopiave opera con il primario intento di raggiungere la massima efficacia, razionalizzazione e celerità nell'azione contrattuale, garantendo allo stesso tempo elevati standard di qualità nell'erogazione del servizio. Per assicurare il raggiungimento di questi obiettivi, ha predisposto un processo di qualificazione dei fornitori, attraverso l'iscrizione all'albo aziendale, e un processo di selezione basato su criteri oggettivi per l'attribuzione dell'incarico di fornitura.

Qualificazione dei fornitori

Presupposto per l'instaurazione di un rapporto contrattuale con il Gruppo Ascopiave è l'assunzione della preventiva qualifica di "fornitore e/o esecutore", attraverso l'iscrizione all'albo fornitori.

Per potersi candidare a essere partner del Gruppo Ascopiave, i fornitori devono possedere e mantenere i requisiti fissati dal Codice Appalti e ulteriori criteri fissati dall'azienda, in linea con i propri valori:

Il rispetto dei diritti umani, dei lavoratori e dell'ambiente;

La scrupolosa osservanza della normativa giuslavorista, con particolare riguardo agli obblighi in tema di tutela del lavoro minorile e delle donne, condizioni igienico sanitarie e di sicurezza, diritti sindacali e di impiego di lavoratori stranieri, contrasto ed emersione del "lavoro nero";

Il corretto e puntuale adempimento degli obblighi retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali;

Il rispetto dei principi di legalità, trasparenza e correttezza negli affari;

Il più elevato grado di professionalità e diligenza, nonché la massima onestà, buona fede nei rapporti con il Gruppo Ascopiave.

Ogni fornitore ed esecutore deve garantire il mantenimento dei suddetti requisiti fino al termine del contratto, osservare il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, le prescrizioni e le procedure fissate nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01, adempiere regolarmente a tutti gli obblighi concernenti la sicurezza sui luoghi di lavoro e non porre in essere comportamenti o pratiche anticoncorrenziali, lesive di leggi, regolamenti e diritti di terzi.

Infine, il sistema di qualificazione adottato, si basa anche sulle certificazioni UNI EN ISO 9001 (certificazione di qualità), UNI EN ISO 14001 (certificazione ambientale) e UNI EN ISO 45001 (ex OHSAS 18001) (certificazione salute e sicurezza sul lavoro), che dotano il Gruppo Ascopiave di uno strutturato e completo sistema di procedure che anche gli esecutori di opera devono rispettare.

Selezione dei fornitori

La scelta dei fornitori e degli esecutori avviene sia nel rispetto dei principi di concorrenza e pariteticità, sia sulla base di valutazioni obiettive relativamente alla competitività, alla qualità, all'utilità e al prezzo. Il Gruppo Ascopiave non intrattiene rapporti con aziende in relazione alle quali emergano situazioni di dubbia legittimità o di conflitto di interessi e, ove economicamente compatibile, predilige l'impiego di esecutori locali rafforzando i legami con il territorio, favorendone lo sviluppo economico, ritenendo che le realtà imprenditoriali locali garantiscano una maggiore capacità di dialogo e si sentano partecipi dello sviluppo dell'offerta di servizi pubblici alla cittadinanza.

Relativamente alle attività di esecuzione di opere e al fine di garantire un adeguato livello di specializzazione del processo di qualifica, le tipologie di incarico sono raggruppate in Gruppi Merceologici suddivisi per livelli di criticità. A ogni livello corrispondono differenti criteri di valutazione dei candidati.

Eventuali ulteriori verifiche possono essere effettuate per esaminare aspetti di professionalità, affidabilità, solvibilità ecc. del fornitore preso in considerazione, allo scopo di accertare la corrispondenza di quanto dichiarato dallo stesso.

NUMERO DI FORNITORI CERTIFICATI 2019 2020
ISO 9001 413 463
ISO 14001 146 176
ISO 45001 (ex OH SAS 18001) 159 189

Il Gruppo Ascopiave pone attenzione alle certificazioni in ambito ambientale, qualità e salute e sicurezza in possesso dei propri fornitori, ovvero più in linea con le scelte di sostenibilità dell'Azienda.

Con specifico riferimento agli esecutori, anche nel 2020 tutti i nuovi fornitori sono inseriti in un processo di valutazione secondo i criteri sociali e ambientali sopra descritti. Già in sede di selezione viene chiesta evidenza circa l'esistenza di sistemi di gestione adottati e l'impegno a osservarne i principi in caso di assenza di certificazioni specifiche. In aggiunta, per le opere di rilevante importo (generalmente superiori ai 500 mila euro), il Gruppo verifica direttamente presso le Autorità e/o enti preposti, la correttezza e la veridicità di requisiti e qualifiche dei fornitori, soprattutto con riferimento al rispetto di leggi e regolamenti.

L'utilizzo sistematico delle procedure elettroniche ha l'obiettivo di rispondere meglio alle esigenze del mercato, incrementando allo stesso tempo il grado di collaborazione tra il Gruppo e i propri partner.

Portale di e-procurement

Durante il 2020 sono state espletate sul portale di e-procurement 127 gare per l'acquisto di beni, servizi e lavori per un totale di circa 46 milioni di Euro, a cui si affiancano le numerose richieste di offerta, per acquisti di importo meno significativo, che avvengono con le procedure "tradizionali".

Nell'albo fornitori online sono iscritti e abilitati ad oggi 1.433 soggetti.

Le soluzioni dell'Albo fornitori on-line aiutano il Gruppo Ascopiave a identificare - in un mercato molto ampio - le migliori alternative di fornitura per le proprie esigenze a condizioni sostenibili (in termini di tempo di ricerca e valutazione, gestione del rischio, costo ecc.). Le informazioni possono essere raccolte, qualificate, valutate in base a parametri oggettivi e aggiornate sistematicamente in modalità pressoché automatica in modo da garantire lo scambio informativo sia con i mercati di fornitura, sia tra i diversi referenti aziendali coinvolti. Il sistema di e-procurement permette il miglioramento delle prestazioni aziendali anche sul fronte dei costi di gestione dello stock di magazzino.

Valore distribuito ai fornitori

In termini di volumi di acquisto, nel corso del 2020 il gruppo Ascopiave ha collaborato con 838 fornitori, per un totale di 4.637 ordini di acquisto e circa 50 milioni di euro fatturati, con esclusione degli acquisti di gas ed energia elettrica.

Numero fornitori e ordini di acquisto 2019 2020
N. fornitori 805 838
N. ordini di acquisto 4.262 4.637

Analizzando la ricchezza distribuita ai propri fornitori in modo da valutare il proprio impatto sull'economia locale, risulta che circa la metà del valore fatturato 2020 è riferito a fornitori locali (ovvero provenienti dall'area Nord-Est). Sebbene non si intenda privilegiare specifiche categorie di fornitori (con riferimento alla provenienza geografica), è tuttavia evidente l'impatto del Gruppo sul territorio di maggiore presenza. Nel 2020 il Gruppo Ascopiave ha infatti collaborato con 445 fornitori locali, che rappresentano il 53,10% del totale, per un valore complessivo fatturato pari a circa 25,8 milioni di euro.

N. fornitori per area geografica 2019 2020
Nord-est 407 445
Nord-ovest 343 327
Centro 37 47
Sud e isole 5 4
Estero 13 15
Totale 805 838
Acquisti per area geografica in migliaia di € 2019 2020
Nord-est 22.104 25.784
Nord-ovest 15.518 17.149
Centro 7.768 6.613
Sud e isole 334 174
Estero 97 232
Totale 45.821 49.952

SOSTENIBILITA' SOCIALE

Rispetto e valorizzazione delle persone

Ascopiave, consapevole che il principale fattore di successo di ogni impresa è costituito dalle risorse umane, assicura il rispetto dei diritti umani, promuove il coinvolgimento del personale nel raggiungimento degli obiettivi strategici aziendali e riconosce il contributo professionale delle persone in un contesto di lealtà, fiducia reciproca e collaborazione, valorizzando le competenze professionali attraverso attività di formazione e crescita.

Le persone di Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave considera le persone come la risorsa principale per il raggiungimento degli obiettivi strategici e valore fondamentale per la crescita e lo sviluppo del business e del servizio alle comunità servite.

Elemento fondamentale dell'approccio gestionale è la responsabilizzazione a tutti i livelli, che si concretizza nel rispetto dei ruoli, nel rapporto tra responsabile e collaboratore e nel lavoro dei team interfunzionali. Come riportato nel proprio Codice Etico (consegnato a tutti i dipendenti all'atto dell'assunzione), Ascopiave si impegna a mettere in

atto iniziative che permettono di valorizzare e accrescere le competenze, la creatività e la partecipazione attiva del personale, per aumentarne la motivazione e favorirne la crescita personale.

Il Gruppo riconosce nelle prestazioni di lavoro e nelle potenzialità professionali i criteri determinanti per gli sviluppi retributivi e di carriera. Le politiche di selezione, assunzione, formazione, gestione, sviluppo e retribuzione sono strettamente improntate a criteri di merito e di competenza, con valutazione esclusivamente professionale, senza discriminazione alcuna. Il gruppo è attivamente impegnato ad assicurare pari opportunità al lavoro femminile sviluppando progetti di protezione delle esigenze familiari.

Le attività del Gruppo Ascopiave sono gestite nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di impiego di lavoratori, di obblighi contributivi, retributivi, fiscali e assicurativi, di prevenzione e protezione dagli infortuni e di sicurezza sul lavoro.

Il Gruppo si impegna a diffondere e consolidare la cultura della sicurezza sul lavoro, a sviluppare la consapevolezza dei rischi, utilizzando le risorse necessarie per garantire la sicurezza e la salute dei destinatari, dei clienti e delle collettività in cui opera.

Ascopiave e le società del Gruppo si attendono che i dipendenti, a ogni livello, collaborino a mantenere in azienda un clima di reciproco rispetto della dignità, dell'onore e della reputazione di ciascuno.

Caratteristiche del personale

Al 31 dicembre 2020 le risorse umane impiegate nel Gruppo Ascopiave con contratto di dipendenti risultano pari a 465 unità. Si segnala che 2 risorse appartengono alla società CartAcqua S.r.l. e sono entrate a far parte del Gruppo Ascopiave il 18 dicembre 2020.

2019
Totale Gruppo
2020
Uomini Donne Uomini Donne
Dipendenti 376 105 360 105
Totale 481 465

Il 99,6% del personale è assunto a tempo indeterminato, a conferma dell'impegno del Gruppo Ascopiave nel garantire un rapporto di lavoro stabile e quindi valorizzare il contributo professionale di ogni persona all'interno dell'azienda. Inoltre, l'90% dei dipendenti è impiegato con orario full time.

Il Gruppo non fa ricorso a forme contrattuali atipiche in quanto valorizza il contributo professionale di ogni sua persona e si impegna a costruire relazioni durature nel tempo e basate sui principi di lealtà, fiducia reciproca e collaborazione.

Totale Gruppo 2019 2020
DETER INDETER DETER INDETER
Uomini 5 371 1 359
Donne 0 105 1 104
Totale 5 476 2 463

In funzione delle aree di operatività del Gruppo, tutti i dati soprariportati si riferiscono al perimetro italiano

Per quanto concerne la presenza femminile all'interno delle Società, circa un terzo dell'organico nella categoria degli impiegati è costituito da donne. Per quanto riguarda invece la categoria degli operai, il numero ridotto di donne (n. 1) si spiega a causa della specificità del settore e dell'attività svolta.

PROVINCIA DI RESIDENZA/DOMICILIO N. dipendenti 2020
Provincia di Treviso 205
Provincia di Padova 80
Provincia di Vicenza 55
Provincia di Rovigo 20
Provincia di Piacenza 4
Provincia di Pordenone 9
Provincia di Udine 19

Provincia di Savona 10
Provincia di Bergamo 46
Provincia di Mantova 6
Provincia di Varese 6
Provincia di Biella 5
Totale 465

Per quanto concerne la presenza femminile all'interno delle Società, circa un terzo dell'organico nella categoria degli impiegati è costituito da donne. Per quanto riguarda invece la categoria degli operai, il numero ridotto di donne (n. 1) si spiega a causa della specificità del settore e dell'attività svolta.

Totale Gruppo Uomini Donne TOTALE
2019 2020 2019 2020 2019 2020
Dirigenti 12 13 1 1 13 14
Quadri 21 20 5 6 26 26
Impiegati 183 176 98 97 281 273
Operai 160 151 1 1 161 152
Totale 376 360 105 105 481 465

La popolazione presente ha un'età media medio-alta, compresa tra i 30 e i 50 anni nel 53,5% dei casi; i dipendenti con un'età minore di 30 anni rappresentano il 5,2% dell'organico, mentre gli over 50 sono il 41,3%.

Fasce d'età <30 30-50 compresi >50
2019 2020 2019 2020 2019 2020
Dirigenti 0 0 4 4 9 10
Quadri 0 0 10 10 16 16
Impiegati 12 16 161 160 108 97
Operai 6 8 79 75 76 69
Totale 18 24 254 249 209 192

Tasso di assunzione e di turnover del personale

Un elemento che mette in evidenza la solidità del Gruppo e l'impegno a offrire occupazione stabile e continuativa è il tasso di turnover che si attesta su valori bassi e fisiologici. Nel 2020 il tasso di turnover è stato pari al 6,2%.

Inoltre, il Gruppo Ascopiave ha attuato 11 assunzioni nel 2020, raggiungendo un tasso di assunzioni pari al 2,8%. In termini di fasce di età, le assunzioni hanno riguardato in egual misura, sia il personale tra i 30 e i 50 anni sia il personale <30 anni.

Totale Gruppo Assunzioni 2019
Fasce d'età M F Tot. % tot.
<30 anni 5 0 5 27,8%
30-50 anni compresi 8 4 12 4,7%
>50 0 0 0 0%
Totale 13 4 17 3,53%
Totale Gruppo Assunzioni 2020
Fasce d'età* M F Tot. % tot.
<30 anni 5 2 7 29,2%

30-50 anni compresi 3 2 5 2,2%
>50 1 0 1 0,5%
Totale 9 4 13 2,8%

*due risorse da acquisizione Cart Acqua s.r.l.

Totale Gruppo Cessazioni 2019
Fasce d'età M F Tot. % tot.
<30 anni 1 1 2 11,1%
30-50 anni compresi 5 4 9 3,5%
>50 22 3 25 12,0%
Totale 28 8 36 7,5%
Totale Gruppo Cessazioni 2020
Fasce d'età M F Tot. % tot.
<30 anni 0 0 0 0%
30-50 anni compresi 9 2 11 4,8%
>50 16 2 18 8,5%
Totale 25 4 29 6,2%

Porzione del senior management assunto localmente

La percentuale di senior manager (dirigenti) assunti dalla comunità locale risulta essere pari al 85,7% dei dirigenti dell'intero Gruppo.

2020
Numero totale dirigenti del Gruppo 14
Numero dirigenti assunti nella regione italiana nella 12
quale risiedono
% senior manager assunto localmente 85,7%

Sviluppo e crescita del capitale umano

La valorizzazione delle risorse umane è uno degli obiettivi fondamentali del Gruppo Ascopiave che viene realizzato attraverso il diretto coinvolgimento dei dipendenti per lo sviluppo di piani formativi in occasione di:

  • Inserimenti in azienda;
  • Trasferimenti in altre posizioni di lavoro;
  • Variazioni organizzative e/o innovazioni tecniche/tecnologiche che modificano significativamente i contenuti professionali;

____________________________________________________________________________________________

• Percorsi di crescita professionale

Formazione

ORE DI FORMAZIONE
2019
ORE MEDIE UOMINI ORE MEDIE DONNE ORE MEDIE TOTALI
Dirigenti 4,6 20,0 5,8
Quadri 39,6 7,2 32,8
Impiegati 24,8 7,8 18,6
Operai 23,2 4,0 23,1
Totale 24,3 7,9 20,6
ORE DI FORMAZIONE
2020
ORE MEDIE UOMINI ORE MEDIE DONNE ORE MEDIE TOTALI
Dirigenti 10,7 30 12,2
Quadri 14,7 7,4 13
Impiegati 19 9,5 15,6
Operai 16 0 15,9
Totale 17,2 9,5 15,5

Un particolare focus è rivolto alla formazione costante e all'aggiornamento dei dipendenti e delle figure specificatamente dedicate alla gestione della sicurezza (preposti e responsabili).

Nel 2020 le ore totali di formazione (calcolate come somma di tutte le ore fruite da tutti i lavoratori) sono state circa 7.200, con una media di 15,5 ore per lavoratore. Le tematiche hanno riguardato anche diversi aspetti della prevenzione e della tutela della salute.

Politiche di incentivazione e remunerazione

Il Gruppo Ascopiave promuove la gestione e la motivazione delle persone attraverso politiche e strumenti di incentivazione e di sviluppo. A questo scopo vengono annualmente definiti e pianificati interventi aggiuntivi a quelli derivanti da modificazioni organizzative e/o automatismi contrattuali, interventi "non contrattualmente dovuti", che valorizzano le professionalità individuali.

Ascopiave si è dotata di un sistema di valutazione snello ed efficiente attraverso il quale la maggior parte del personale riceve periodicamente una valutazione. Al riguardo, nel 2018 è stato approvato un piano di incentivazione a lungo termine, basato su indicatori di performance e sul rendimento delle azioni del Gruppo, a favore degli amministratori esecutivi e del personale direttivo. L'adozione del Piano, denominato "Piano di incentivazione a lungo termine 2018-2020", è finalizzata all'incentivazione e alla fidelizzazione degli amministratori e dei dipendenti del Gruppo Ascopiave che occupano le posizioni di maggiore responsabilità.

Inoltre, il Gruppo Ascopiave ha realizzato un sistema di incentivazione per obiettivi (c.d. MBO), che rappresenta un meccanismo di remunerazione che collega l'erogazione di un premio variabile al raggiungimento di obiettivi aziendali e individuali. Il sistema, che riguarda le figure direttive ed è soggetto all'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, mira a consolidare l'impegno dell'intera organizzazione alle linee strategiche e promuovere lo sviluppo individuale, valorizzando responsabilizzazione e crescita di tutto il personale, secondo criteri oggettivi ed equi.

Pari opportunità e welfare aziendale

DAL CODICE ETICO

"Deve essere evitata ogni forma di discriminazione ed in particolare qualsiasi discriminazione basata su razza, nazionalità, sesso, età, disabilità fisiche, orientamenti sessuali, opinioni politiche o sindacali, indirizzi filosofici o convinzioni religiose. Ascopiave e le società del Gruppo si impegnano ad evitare e perseguire qualsiasi tipo di molestia sui luoghi di lavoro, interpretando il proprio ruolo imprenditoriale sia nella tutela delle condizioni di lavoro sia nella protezione dell'integrità psico-fisica del lavoratore, nel rispetto della sua personalità morale, evitando che questa subisca illeciti condizionamenti o indebiti disagi."

Il Gruppo Ascopiave non effettua discriminazioni di alcun tipo ed è sensibile alle tematiche delle pari opportunità sia per quanto riguarda la selezione e gestione del personale, sia nell'organizzazione del lavoro. Il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, infatti, richiama espressamente l'impegno delle Società verso la non discriminazione e le pari opportunità e qualsiasi violazione a questo diritto è riconosciuta come violazione del Codice Etico.

Ascopiave riserva particolare attenzione alla conciliazione vita/lavoro dei propri lavoratori: in particolare, con un accordo contrattuale di 2° livello, l'azienda prevede flessibilità all'ingresso e all'uscita della giornata lavorativa e, per le lavoratrici madri con figli fino a 11 anni, consente alle stesse di ottenere il part time e/o avere un'articolazione dell'orario di lavoro più conciliante.

I dipendenti possono inoltre richiedere il contratto part time e, al 31 dicembre 2020, 47 contratti erano attivi (circa il 10% sul totale), richiesti nel 87,2% dei casi da lavoratrici. Il Gruppo inoltre offre l'opportunità di fruire del servizio mensa aziendale anche in caso di orario lavorativo part-time.

Totale Gruppo FULL TIME PART TIME
2019 2020 2019 2020
Uomini 370 354 6 6
Donne 63 64 42 41
Totale 433 418 48 47

In funzione delle aree di operatività del Gruppo, tutti i dati soprariportati si riferiscono al perimetro italiano

Nel 2020, sono stati concessi 39 congedi parentali, suddivisi equamente tra la popolazione maschile e quella femminile del Gruppo (54% donne, 46% uomini). Tutte le persone sono rientrate al lavoro al termine dello stesso. Tra coloro che sono rientrati a lavoro il 100% era ancora impiegato in azienda 12 mesi dopo.

CONGEDI PARENTALI E TASSO DI RIENTRO
AL 31 DICEMBRE 2019
N. DIPENDENTI M F T
N. dipendenti aventi diritto al congedo parentale 376 105 481
N. congedi parentali concessi 2 8 10
N. di lavoratori che sono tornati al lavoro dopo avere usufruito di congedo parentale 2 8 10
AL 31 DICEMBRE 2020
N. DIPENDENTI M F T
N. dipendenti aventi diritto al congedo parentale 360 105 465
N. congedi parentali concessi 18 21 39
N. di lavoratori che sono tornati al lavoro dopo avere usufruito di congedo parentale 18 21 39

Benefit offerti ai dipendenti

Il Gruppo Ascopiave ha definito con le sigle sindacali delle singole società degli accordi di 2° livello che prevedono l'assegnazione ai dipendenti di un premio di risultato, commisurato al raggiungimento di un sistema di indicatori di redditività, efficienza, produttività e qualità. Gli accordi prevedono la possibilità del beneficiario di ricevere il premio nella forma di servizi di Welfare Aziendale, beneficiando di ulteriori vantaggi di carattere fiscale e contributivo. Inoltre, al fine di rendere efficace la gestione dell'erogazione dei servizi, il Gruppo ha implementato una piattaforma interna per la fruizione dei servizi. La piattaforma offre un'ampia gamma di servizi, che spaziano dall'educazione e istruzione, alle prestazioni previdenziali e sanitarie, sino all'acquisto di altri beni e servizi da fornitori accreditati presso la piattaforma. L'adesione ai servizi da parte del personale è stata consistente nel 2020: circa il 22% del personale ha convertito una quota del premio di risultato 2019 nel proprio conto Welfare.

Quali ulteriori misure di welfare aziendale, il Gruppo offre la possibilità ai propri dipendenti di aderire a:

  • Fondi di previdenza integrativa contrattuali (Pegaso, Solidarietà Veneto, Previndai Negri);
  • Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa, con contributo del Gruppo per il personale del contratto gas-acqua;
  • Piano di welfare prevede che i dipendenti possano disporre dell'importo del loro premio risultato 2020, aumentato del 15%, con servizi welfare (previdenza complementare, servizi sanitari, servizi culturali, baby sitting ecc.).

Covid-19

L'emergenza sanitaria causata dal Covid-19, che ha coinvolto l'intero territorio ove opera il Gruppo Ascopiave, ha comportato una revisione integrale dell'organizzazione del lavoro per adottare tutte le misure di prevenzione necessarie per mettere in sicurezza i dipendenti e dare continuità operativa a tutte le società del Gruppo. Dopo il primo caso di contagio in Italia, avvenuto il 21 febbraio, a cui ha fatto seguito una riunione urgente del Consiglio dei Ministri il 23 Febbraio per un primo importante intervento governativo sul tema, nella stessa giornata di domenica 23 febbraio nella sede del Gruppo a Pieve di Soligo, si è riunita, ed è stata costituita, un'apposita Unità di Crisi per la gestione dell'emergenza, che ha iniziato fin da subito ad operare, favorendo dal giorno successivo la messa in atto di tutte le misure precauzionali varate dalle Autorità per evitare contatti tra le persone e dando ampia diffusione, nelle sedi aziendali ed ai lavoratori, delle normative sia per il distanziamento sociale che per l'igiene personale.

Nel rispetto di quanto stabilito dall'art. 13 del protocollo firmato in data 15 marzo 2020 tra Governo e parti sociali, si è provveduto alla costituzione, in accordo e con la condivisione delle rappresentanze sindacali (e con pari rappresentanza) di un Comitato, c.d. Centrale, cioè riguardante il Gruppo Ascopiave nel suo insieme, con il compito di valutare e redigere il "protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro", inoltre sono stati costituiti dei sottocomitati per le società controllate.

Per quanto riguarda l'aspetto occupazionale è stato avviato un esercizio, a partire dall'area "Distribuzione" delle società controllate, di riprogrammazione dell'operatività e sono state via via ridotte al minimo le attività procrastinabili. In particolare sono stati progressivamente sospesi tutti i cantieri e le mansioni operative non direttamente legate alla sicurezza e alla continuità del servizio; sono rimasti garantiti quindi tutti i servizi essenziali, in particolare il pronto intervento, la sorveglianza degli impianti e le operazioni volte ad assicurare la fruizione del servizio, come attivazioni e riattivazioni di clienti finali e la realizzazione di allacciamenti connessi alla attivazione di forniture; di concerto con il medico competente sono stati analizzati i rischi derivanti dalla possibile presenza di persone contagiate o in quarantena, e sono state individuate le corrette precauzioni da adottare, con l'utilizzo di appositi dispositivi di protezione individuale, distribuiti a tutto il personale operativo.

In generale la continuità dell'azienda è rimasta attiva su tutte le aree, nonostante sia stato favorito in tutti i modi l'esodo dalle sedi lavorative e facilitato il lavoro da remoto attraverso le necessarie dotazioni tecnologiche. Presso gli uffici e le postazioni occupazionali è stata pianificata la presenza di personale esclusivamente previa autorizzazione

del proprio responsabile e solamente per motivi indifferibili. In totale il distacco cautelativo ha coinvolto oltre il 90% dei dipendenti della sede di Pieve di Soligo, in percentuale uguale o anche superiore in altre sedi, attraverso le formule del ricorso al lavoro dal proprio domicilio per gli amministrativi o alla disposizione di non far intervenire in sede il personale operativo esterno della distribuzione, piuttosto che incentivando la fruizione di ferie, permessi o altri istituti. E' stata inoltre costituita, con il contributo dell'azienda e dei dipendenti, una Banca ore solidale, in supporto ai lavoratori in debito di ferie e con occupazioni non indifferibili.

Nel mese di maggio, terminata la prima ondata dell'epidemia, è stato coordinato un lento e programmato rientro di quasi tutte le unità lavorative (ad eccezione delle categorie per cui i DPCM hanno previsto l'assenza dal luogo di lavoro o nel caso di genitori con figli minori di 14 anni per cui è stata prevista la possibilità su richiesta dello smart working) con l'obbligo di rispetto di un rigido protocollo che ha previsto tutta una serie di responsabilizzazioni da parte dei dipendenti prima di poter accedere alla sede compresa, prima di partire dalla propria abitazione, la misurazione della temperatura corporea in modo da evitare l'accesso a qualsiasi persona con temperatura superiore a 37,5°. Nel mese di ottobre invece, con le nuove imposizioni governative a seguito della seconda ondata della pandemia, è stata riproposta la modalità organizzativa, proseguita anche nei primi mesi del 2021, di inizio emergenza, con il progressivo programmato distacco dei dipendenti dalle sedi, massimizzando l'utilizzo della modalità di lavoro agile con implementazione delle dotazioni tecnologiche; inoltre è stato ancora favorito l'utilizzo delle ferie o permessi o altre possibilità date dagli strumenti contrattuali.

Per quanto riguarda le modalità adottate per la gestione del rischio biologico sui luoghi di lavoro, oltre al rispetto delle normative emanate attraverso i vari DPCM e altri provvedimenti delle autorità sanitarie, attraverso il Comitato appositamente costituito è stato adottato il "protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro", contenente le linee guida e le raccomandazioni per aziende e lavoratori sia a livello di prevenzione che per il contenimento della pandemia. Le azioni principali sono consistite in:

  • adozione di tutti i protocolli di sicurezza;
  • affissione dei decaloghi comportamentali emanati dal Ministero e dall'Istituto superiore di sanità e loro diffusione a tutti i lavoratori tramite apposite comunicazioni;
  • trasmissione a tutti i dipendenti di comunicazioni, ordinanze e dei DPCM;
  • attuazione di misure di scaglionamento e distanziamento del personale negli uffici e nei luoghi comuni;
  • attivazione di una turnazione di accesso nei locali mensa della sede principale con disposizione tavoli e sedie nel rispetto delle distanze, per un primo periodo, successivamente sospensione del servizio e successivamente ripresa del servizio a ranghi ridotti e con distanziamento adeguato;
  • riduzione al minimo degli incontri tra persone e utilizzo di audio-conferenze o videoconferenze;
  • annullamento di incontri con esterni, consulenti e collaboratori ed esclusa la loro presenza nelle sedi;
  • riduzione di tutte le trasferte e gli spostamenti di lavoro;
  • revisione dei criteri di entrata presso le sedi del Gruppo, tanto che gli ingressi sono stati temporaneamente chiusi e l'accesso è stato limitato ai soli corrieri per consegne merci;
  • riprogrammazione dell'operatività per tutte le aree, tecniche, amministrative e di segreteria;
  • rafforzamento dei servizi di pulizia;
  • ripetute sanificazioni dei locali;
  • utilizzo per la quasi totalità dei dipendenti, della modalità di lavoro agile con implementazione delle dotazioni tecnologiche;
  • implementato l'utilizzo delle ferie o altre possibilità date dagli strumenti contrattuali;
  • approvvigionamenti e distribuzione o collocazione nelle varie aree, di materiale per l'igiene personale e per le pulizie degli ambienti;
  • approvvigionamento di scorte di DPI;
  • installazione di termoscanner per la misurazione della temperatura corporea all'ingresso della sede principale e dotazione in tutte le sedi di termometri a raggi infrarossi per la misurazione della temperatura corporea.

Tutto ciò ha permesso una limitata esposizione al rischio tanto che non si sono verificati casi di cluster o focolai e i limitati casi segnalati sono stati ricondotti a situazioni esterne.

Per valutare lo stato di benessere dei dipendenti e i giudizi e i suggerimenti in merito alle iniziative intraprese, si sono svolte riunioni periodiche del "Comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione", con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS, riunioni che hanno visto la condivisione delle modalità adottate nelle norme di sicurezza anti-contagio sia attraverso l'adozione per la gran parte dei lavoratori del lavoro da remoto, sia per quanto riguarda le misure di prevenzione adottate in azienda e le condizioni di salubrità e sicurezza negli ambienti di lavoro.

L'attività durante tutto il 2020 è stata caratterizzata dalle continue disposizioni in merito all'emergenza epidemiologica a cui l'Azienda ha fatto fronte con una continua serie di provvedimenti atti a contrastare la diffusione del virus, favorendo le attività lavorative non in presenza, riducendo gli spostamenti tra le sedi, se non per strettissima necessità, limitando i contatti tra le persone e adottando misure di protezione, contingentando gli accessi agli spazi comuni. A quest'ultimo proposito ogni dipendente, collaboratore, fornitore o visitatore che per le più diverse ragioni necessitasse di dover entrare in azienda, ha dovuto sottoscrivere apposita dichiarazione ove sottostava a determinati obblighi, primariamente dichiarando di avere una temperatura corporea inferiore a 37,5°C. Tale dichiarazione ha dovuto essere sottoscritta quotidianamente, sia in modalità cartacea che attraverso una apposita "app", scaricabile su telefonino, tablet o pc, inserita nel sistema Zucchetti, da tutti i dipendenti. Comunicazioni sul rispetto delle normative sono inoltre state periodicamente inviate tramite mail nella casella postale di ogni singolo dipendente, mentre dal punto di vista organizzativo ogni capo funzione ha tenuto costantemente monitorato le modalità di lavoro da remoto.

Sicurezza dell'ambiente di lavoro e salute dei lavoratori

Ascopiave e le società del Gruppo, ritengono di primaria importanza la salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori: si pongono quindi come obiettivo non solo il rispetto di quanto richiesto dalle specifiche norme in materia, ma anche un'azione volta al miglioramento continuo delle condizioni di lavoro. L'integrazione della sicurezza è promossa in tutte le attività aziendali.

Per il Gruppo la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali è un obiettivo imprescindibile della propria attività imprenditoriale.

Gli elementi cardine della politica sul tema della salute e sicurezza sono:

  • Perseguimento di obiettivi di incremento del valore economico d'impresa, nel pieno rispetto della sicurezza;
  • Svolgimento di attività nel pieno rispetto di norme e regolamenti, della salute e della sicurezza dei lavoratori;
  • Perseguimento della formazione continua del personale, affinché sia consapevole dell'importanza di lavorare seguendo le leggi e le norme vigenti, nonché delle conseguenze che possono influire sulla propria sicurezza; Definizione e riesamina degli obiettivi per la qualità, per la sicurezza e l'ambiente, per mantenere un adeguato sistema di controllo e fornire le risorse per il loro raggiungimento.

Certificazione BS OHSAS 18001 "Gestione della Sicurezza sul Lavoro"

Il Gruppo Ascopiave ha definito linee guida comuni a tutte le società del Gruppo per promuovere un Sistema di Gestione della Sicurezza rispondente ai criteri della norma OHSAS 18001, sempre più efficace ed efficiente, in grado di garantire non solo il rispetto delle norme cogenti ma anche un miglioramento continuo, in linea con gli obiettivi della politica aziendale per la sicurezza. La certificazione BS OHSAS 18001 è stata ottenuta nel 2011 e riconfermata anche nel 2020. Il sistema è pienamente integrato con quelli per la Qualità e l'Ambiente, a garanzia di una cultura lavorativa condivisa, improntata alla professionalità e all'efficienza.

È obiettivo per l'anno 2021 il passaggio al sistema di gestione secondo la norma UNI ISO 45001 per le società. Ascopiave S.p.A., Ap Reti Gas Nord Est S.p.A., Ap Reti Gas Rovigo S.r.l. e Edigas Esercizio Distribuzione S.p.A., mentre le società AP Reti Gas S.p.A. e AP Reti Gas Vicenza S.p.A. si sono certificate ISO 45001 ad ottobre 2020. Grazie al Sistema di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul lavoro certificato, Ascopiave è in grado di tenere sotto

controllo i rischi relativi all'attività lavorativa, di perfezionare le prestazioni, di rendere l'ambiente di lavoro più sicuro, di rispettare e applicare correttamente le norme di legge in materia e di assicurarne la conformità in caso di verifiche.

Il Gruppo Ascopiave adotta un approccio preventivo prevedendo il coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate e una scrupolosa valutazione dei rischi in materia di salute e sicurezza. Inoltre, il Gruppo ha predisposto un'organizzazione specifica per garantire il corretto e adeguato svolgimento delle attività finalizzate all'eliminazione o alla minimizzazione dei rischi, a garanzia del corretto flusso informativo tra datore di lavoro e lavoratore in materia di rischi sul luogo di lavoro. Le eventuali segnalazioni di pericolo da parte dei lavoratori vengono rivolte al preposto, che si relaziona con l'SPP. Inoltre ogni lavoratore fa riferimento al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) che può raccogliere le segnalazioni anche in occasione dei sopralluoghi che svolge in forza delle proprie attribuzioni.

Particolare attenzione viene posta dal Gruppo Ascopiave all'analisi degli infortuni, riuscendo a dettagliare ogni tipologia di attività che ha causato l'evento. A tal proposito, è in vigore una procedura di gestione degli infortuni che regola tutte le attività legate alla comunicazione e alle successive fasi di analisi e implementazione delle misure di miglioramento.

Nel 2020 gli infortuni sul luogo di lavoro sono stati complessivamente 8 e hanno riguardato il personale operativo. La natura degli infortuni è stata principalmente di tipo accidentale, derivante da contusioni, distorsioni, urti, stiramenti muscolari.

L'impegno del Gruppo Ascopiave resta continuo con l'obiettivo del costante miglioramento, emerge dai dati che ricaviamo dagli indici infortunistici sotto riportati che gli infortuni restano costanti in termini assoluti ma con trend calante in termini relativi avendo un perimetro allargato dovuto all'incorporazione della società Ap Reti Gas Nord Est S.r.l..

Infortuni sul lavoro* 2019 2020
Numero totale dei decessi dovuti a infortuni sul lavoro 0 0
Numero totale di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (escludendo i decessi)
che hanno comportato giorni di assenza superiori a 180 giorni
0 0
Numero totale di infortuni sul lavoro registrabili 9 8
Ore lavorate 613.463 753.792
Moltiplicatore per il calcolo 1.000.000 1.000.000
Tasso di decessi dovuti a infortuni sul lavoro 0,00 0,00
Tasso di infortuni gravi sul lavoro (escludendo i decessi) 0,00 0,00
Tasso di infortuni sul lavoro registrabili 14,67 10,61

* I dati relativi agli infortuni sul lavoro sono rendicontati in linea con lo Standard specifico GRI 403-9 Salute e sicurezza sul lavoro (2018). Nella DNF 2019, invece, lo standard richiamava la versione precedente GRI 403-2 (2016). Si segnala che i dati dell'esercizio 2019 sono stati esposti secondo la nuova metodologia richiesta dai GRI Standard con il fine di essere resi comparabili ai dati del 2020. Per i dati dell'esercizio 2019 calcolati con la vecchia metodologia si rimanda alla DNF 2019, disponibile nel sito internet del Gruppo. Composizione degli indici:

  • Tasso di decessi dovuti a infortunio sul lavoro: (numero di decessi risultanti da infortuni sul lavoro / numero di ore lavorate) * 1.000.000
  • Tasso di infortunio sul lavoro con gravi conseguenze (ad esclusione dei decessi): (numero di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze / numero di ore lavorate) * 1.000.000
  • Tasso di infortuni sul lavoro registrabili: (numero di infortuni sul lavoro registrabili / numero di ore lavorate) * 1.000.000

I dati non includono gli infortuni in itinere. I dati non includono Asco Energy S.p.A..

Si segnala che annualmente viene indetta la riunione periodica di sicurezza presso Ascopiave e le società del Gruppo, nella quale sono discussi gli argomenti di salute e sicurezza ai sensi dell'art. 35 del D.lgs. 81/2008. Inoltre, è attivo un processo di segnalazione e gestione dei mancati infortuni e dei pericoli che permette di individuare e risolvere

tempestivamente problematiche che possano esporre i lavoratori a rischi per la salute e la sicurezza, migliorando nel tempo i livelli di sicurezza sul lavoro.

Ascopiave e le società del Gruppo ha nominato un medico competente che, nel corso del 2020, ha effettuato 353 visite mediche riscontrando 156 idoneità complete e 197 con prescrizioni.

Un particolare focus è rivolto alla formazione costante e all'aggiornamento dei dipendenti e delle figure specificatamente dedicate alla gestione della sicurezza (preposti e responsabili). Nel 2020 le ore totali di formazione (calcolate come somma di tutte le ore fruite da tutti i lavoratori) sono state 3.024, con una media di circa 6,53 ore per lavoratore formato. Le tematiche hanno riguardato diversi aspetti della prevenzione e protezione e della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sicurezza nei cantieri per le ditte terze

Al fine di garantire un miglioramento delle condizioni di sicurezza anche per il personale delle aziende fornitrici operanti all'interno delle proprie sedi e negli impianti, il Gruppo Ascopiave ha predisposto apposite procedure che ne regolano l'accesso e l'operatività. Le ditte terze comunicano ad Ascopiave gli infortuni che avvengono al proprio personale durante l'attività lavorativa presso i cantieri della società.

I rapporti lavorativi con terze parti non dipendenti direttamente dal Gruppo Ascopiave sono regolati dall'art. 26 D.lgs. 81/08 in materia di obblighi connessi ai contratti d'appalto, d'opera o di somministrazione.

Dal 2016, il Foglio Condizioni per gli appalti prevede che le imprese affidatarie/appaltatrici per i contratti "aperti" per allacci, manutenzioni e ampliamenti rete forniscano la statistica relativa agli infortuni occorsi durante l'anno nei cantieri di competenza del Gruppo Ascopiave.

Per l'anno 2020 risultano 3 casi di infortunio in cantiere, il dato emerge dalle 26 imprese impegnate nei lavori. Ascopiave inoltre, coinvolge i fornitori che operano presso i propri cantieri anche attraverso la formazione per la sicurezza: corsi, aggiornamenti, riunioni sono rivolti ai datori di lavoro/responsabili in occasione dell'inizio lavori e ogni qualvolta le specificità dell'opera lo richiedono.

Infortuni sul lavoro lavoratori esterni operanti nei cantieri* 2019 2020
Numero totale dei decessi dovuti a infortuni sul lavoro 0 0
Numero totale di infortuni sul lavoro gravi (escludendo i decessi) 0 0
Numero totale di infortuni sul lavoro registrabili 6 3

* I dati temporali per il calcolo degli indici infortunistici non sono disponibili.

Covid-19 salute e sicurezza di lavoratori

Nei primi mesi del 2020, quasi tutti i paesi del mondo, e in particolar modo l'Italia, sono stati colpiti dalla pandemia da virus Covid-19. L'emergenza sanitaria che ne è conseguita ha determinato la necessità di assicurare ai dipendenti alcune previsioni, quali la sospensione immediata dei servizi classificati come non urgenti e lo Smart Working per il personale non operativo. A tal proposito, Ascopiave e le società del Gruppo hanno adottato misure necessarie per contrastare la diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro. In particolar modo nel ramo della Distribuzione sono stati previsti Protocolli particolari per i lavoratori operanti in ambienti esterni e di terzi (quali ad esempio le abitazioni degli utenti finali). Per ciascun specifico servizio, in relazione all'evoluzione del quadro di riferimento procedurale, organizzativo e tecnologico adottato da ciascuna società e volto a minimizzare la probabilità di trasmissione del contagio, sono state di volta in volta adeguate e/o integrate le modalità adottate, per assicurare il completo allineamento agli aggiornamenti legislativi e alle evoluzioni scientifiche in materia. In particolare, questa attività è stata svolta attraverso la verifica e la discussione delle strategie di prevenzione messe in atto, delle attività di monitoraggio, vigilanza e controllo, dell'attività di informazione e formazione di tutto il personale e degli esterni, e dell'efficacia delle misure adottate e la loro rispondenza alle specifiche finalità.

Tutti i dipendenti sono stati informati sulle misure preventive e norme igienico-sanitarie da rispettare nei luoghi di lavoro, sulle istruzioni per il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale; parallelamente è stata data informativa sulle modalità di accesso in azienda da parte di fornitori esterni, clienti e utenti.

CLIENTI E CITTADINI SERVITI

Clienti e mercati serviti

Il Gruppo Ascopiave è uno dei principali operatori nazionali nel settore della distribuzione del gas naturale. Il Gruppo detiene concessioni e affidamenti diretti per la gestione dell'attività in 268 Comuni, fornendo il servizio a circa 775.000 utenti attraverso una rete di oltre 12.000 chilometri.

Ascopiave è inoltre partner del Gruppo Hera nella commercializzazione del gas e dell'energia elettrica, detenendo una partecipazione del 48% nella società EstEnergy, primario operatore del settore con un portafoglio di oltre 1 milione di contratti di vendita ai consumatori finali, principalmente nelle regioni Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Lombardia.

Per ampiezza del bacino di clientela e per quantitativi di gas venduto, il Gruppo è attualmente uno dei principali operatori del settore in ambito nazionale.

Il Gruppo Ascopiave continua ad operare per garantire il raggiungimento ed il mantenimento di elevati standard di qualità del servizio offerto ai clienti ed ai Comuni concedenti; si tratta di operazioni e prestazioni complesse sia in fase di progettazione, realizzazione e gestione degli impianti, che richiedono alta professionalità e un attento monitoraggio delle condizioni di svolgimento del servizio, oltre a periodici interventi di manutenzione per garantire nel tempo condizioni di sicurezza ed efficienza nel rispetto delle normative.

Il Gruppo Ascopiave pone tra gli obiettivi primari:

  • Mantenere il massimo livello di qualità del servizio di fornitura di gas;
  • Garantire una rete di distribuzione gas efficiente e sicura e un servizio continuo.

Alla base di questi impegni c'è la volontà di guidare l'azienda verso un servizio d'eccellenza che la porti a essere un interlocutore di elevata qualità. Per questo motivo, l'operato aziendale è costantemente orientato al miglioramento della propria attività con investimenti basati su servizi innovativi e rivolti verso il futuro, a beneficio della comunità.

Grazie a valori condivisi e determinanti per la sua crescita, il Gruppo Ascopiave è vicino al territorio, alle amministrazioni comunali e alle associazioni locali contribuendo al loro sviluppo sostenibile, sociale e ambientale. Con questo bagaglio di intenti, l'azienda ambisce a garantire una crescita del territorio nel rispetto della sostenibilità e delle soluzioni ecocompatibili al fine di sensibilizzare la collettività nei confronti del risparmio energetico, della sicurezza e del rispetto per l'ambiente. Molto attento al volontariato, il Gruppo supporta anche iniziative di grande valenza sociale, portando un sostegno tangibile alla cittadinanza e cercando di favorire le fasce più deboli attraverso strumenti concreti di riconoscimento delle agevolazioni.

Il Gruppo Ascopiave rappresenta una realtà industriale importante, attenta alle persone, al sociale ed alle esigenze del territorio.

Lo sviluppo di progetti di innovazione tecnologica ha inoltre portato l'Azienda ad evolversi verso obiettivi di efficienza e economicità di gestione confermando una qualità del servizio offerto a livelli di eccellenza.

Qualità, sicurezza e continuità del servizio

Gli indicatori di qualità del servizio rappresentano in termini qualitativi e quantitativi i livelli di prestazione del servizio erogato; in particolare essi fanno riferimento a:

  • La qualità di tipo commerciale (afferenti prevalentemente alla tempestività di effettuazione di attività quali la preventivazione e l'esecuzione dei lavori presso i clienti finali, l'attivazione e la disattivazione della fornitura, la puntualità per appuntamenti personalizzati);
  • La qualità di tipo tecnico (tempi di pronto intervento, numero di controlli effettuati per l'odorizzazione e percentuale di rete ispezionata).

Di seguito sono riportati i risultati ritenuti soddisfacenti dal Gruppo Ascopiave nel corso del 2019 e del 2020 per ognuno degli indicatori di qualità stabiliti:

Indicatori di qualità del servizio 2019 2020
Rispetto del tempo massimo fissato per l'esecuzione delle prestazioni soggette a
standard specifici di qualità commerciale
98,34% 99,18%
Rispetto della puntualità negli appuntamenti concordati con il cliente finale 99,96% 99,70%

Piano di ispezione degli impianti

L'attenzione del Gruppo per la sicurezza degli impianti e la continuità del servizio è dimostrata dal sempre più concreto impegno di prevenzione, attraverso ispezioni sulla rete di distribuzione come riepilogato nelle seguenti tabelle:

Ispezioni e dispersioni della rete di gas 2019 2020
N. di controlli effettuati per l'odorizzazione 1.337 1.726
% Rete in alta e media pressione ispezionata sul totale 92,84% 80,5%
% Rete in bassa pressione ispezionata sul totale 91,76% 80,2%

Nel corso del 2020 non si sono verificati incidenti collegati agli impianti aziendali e che abbiano coinvolto la popolazione e la comunità.

Piano degli interventi

Fin dal 1969, anno in cui è iniziata la metanizzazione del territorio da parte del Gruppo Ascopiave, un gruppo altamente qualificato di ingegneri e tecnici applica le più avanzate tecnologie per garantire elevati standard qualitativi nella realizzazione delle reti e degli impianti di distribuzione. La fase di progettazione è caratterizzata dall'utilizzo di strumenti informatici tecnologicamente avanzati e di sofisticate apparecchiature per l'effettuazione di simulazioni dell'assetto fluidodinamico dell'intera rete. Ciò permette di:

  • Garantire l'utilizzo ottimale delle reti, attraverso il corretto assetto delle pressioni dimensionare i componenti dell'intera rete, in modo da garantire la continuità dell'erogazione anche in eventuali situazioni di "fuori servizio" di alcuni impianti;
  • Prevenire le necessità di adeguamento della capacità di erogazione delle condotte;
  • Programmare efficaci interventi di sostituzione delle reti per adeguarle alle nascenti necessità di sviluppo urbanistico/industriale del territorio.

In fase di realizzazione degli impianti, il Gruppo Ascopiave ha inoltre sempre adottato le soluzioni costruttive, le tecnologie e le attrezzature più avanzate e affidato la costruzione delle opere ad appaltatori di comprovata esperienza nel settore e proporzionate capacità. Continuità nell'erogazione del servizio, opere di by-pass e tecniche

no-dig sono solamente alcuni degli accorgimenti che vengono adottati per garantire un servizio efficace ed efficiente e una gestione sicura dei cantieri.

Pronto intervento

Il Gruppo dispone di un Servizio di Pronto Intervento per risolvere problemi legati alla fornitura del gas sulle reti gestite, quali per esempio perdite o dispersioni, interruzione o irregolarità nella fornitura, danni agli impianti di distribuzione. Il servizio è completamente gratuito sia da rete fissa che da telefono cellulare, attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno.

Tutte le chiamate ricevute vengono registrate e il loro esito monitorato.

Pronto intervento gas 2019 2020
% risposte entro 120 sec. 99,64% 99,28%
% Chiamate con intervento entro lo standard* 99,17% 99,68%
Tempo medio di arrivo sul luogo (minuti) 38,48 39,17

* Mediamente 60 minuti, ma per alcuni impianti lo standard prevede tempistiche diverse

Piano di gestione delle emergenze

Il Gruppo Ascopiave si è dotato di un "Piano di gestione delle emergenze e degli incidenti da gas" col quale definisce le responsabilità, gli obiettivi, le attività, la struttura organizzativa e le modalità di raccolta, registrazione e trasmissione delle informazioni necessarie per assicurare una rapida ed efficace gestione di situazioni di emergenza o di incidente, che riguardano il servizio di distribuzione del gas. Per emergenza si intende un evento che interessi il gas combustibile a mezzo rete, in grado di produrre effetti gravi e/o di vaste proporzioni per la sicurezza e per la continuità del servizio di distribuzione. Si applica inoltre a qualunque evento che provochi l'interruzione senza preavviso dell'erogazione del gas ad almeno 250 clienti finali e per il quale l'erogazione non venga riattivata entro 24 ore dall'inizio dell'interruzione.

Si segnala che nel 2020 non si sono verificate emergenze né si sono verificati incidenti da gas aventi cause imputabili al distributore.

TERRITORIO E COMUNITA'

Impegno sociale

Il Gruppo Ascopiave ha una politica aziendale che esprime una forte attenzione nei confronti del territorio e della comunità locale con una vision improntata all'impegno sociale, alla solidarietà, al sostegno a gruppi e Associazioni che, d'intesa con i Comuni, operano senza scopo di lucro in favore della collettività.

Distribuzione delle sponsorizzazioni e donazioni per ambito

Il 2020 è stato un anno caratterizzato dalla pandemia provocata dal virus Covid-19 e ciò ha comportato una contrazione delle richieste di supporto delle singole iniziative provenienti dal territorio in quanto le misure di prevenzione al virus hanno portato all'annullamento di centinaia di manifestazioni. Nonostante questo è stata data risposta ad alcune esigenze primarie che sono state avanzate, in alcuni casi anche e proprio per cercare di riportare un clima di serenità e di normalità nell'ambito della vita sociale, trasformata negativamente e con costrizioni a seguito dell'emergenza pandemica. Particolare attenzione è stata riservata all'iniziativa della Regione del Veneto che ha istituito un conto corrente dedicato per raccogliere offerte a sostegno del sistema sanitario impegnato nello sforzo di fronteggiare il Coronavirus.

Devoluzioni in favore di associazioni delle comunità locali:

2020
Tipologia di attività Totale erogato (€) N. soggetti richiedenti
Salute e prevenzione 13.500 8
Comunità e assistenza 22.500 10
Cultura, storia, tradizioni 112.500 10
Sport 7.000 2
Emergenze 100.000 1
Varie 2.000 1
Totale 257.500 32

In questa direzione si inseriscono numerosi interventi e iniziative, sostenuti da Ascopiave, ma anche delle altre società del Gruppo, nell'ottica di una cooperazione con la comunità.

I contributi avvengono sotto varie forme: coinvolgimento in progetti di supporto alle comunità, anche in partnership con organizzazioni locali, volti ad affrontare tematiche significative sia per il territorio sia per il Gruppo; iniziative di media-lunga durata connesse allo sviluppo della comunità e i rapporti con organizzazioni operanti in ambito sociale e assistenziale, ambientale, culturale, fondazioni e istituti di ricerca; supporto ai comuni per aiutare i nuclei a basso reddito, per sostenere le attività, didattiche, culturali, sportive, dei figli provenienti da famiglie in difficoltà, per dare aiuto o assistenza agli anziani o ai disabili, per contribuire all'acquisto di mezzi o attrezzature per favorire l'abbattimento delle barriere architettoniche o per la salute pubblica e altro ancora.

Ascopiave dialoga con il territorio attraverso varie forme e le principali aree di intervento a livello sociale sono le seguenti:

  • Salute e prevenzione: attività a sostegno della sanità e prevenzione in genere, ivi comprese attività a sostegno della ricerca medico-scientifica e della formazione;
  • Comunità e assistenza: supporto ad associazioni o enti non profit che lavorano su tematiche sociali e a iniziative finalizzate a dare assistenza a persone svantaggiate e in difficoltà; iniziative di natura solidaristica e interventi in ambito sociale e assistenziale;

  • Cultura: iniziative culturali, artistico e musicali con particolare contenuto educativo, iniziative di promozione di specificità locali e iniziative volte a preservare e valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale dei territori in cui il Gruppo opera;
  • Sport: sostegno a iniziative sportive che siano rappresentative dei valori dei valori universali che lo sport incarna come la dedizione e l'impegno per il miglioramento della condizione fisica, come aiuto alla socializzazione, come fattore di educazione, come esempio di rispetto e lealtà;
  • Ambiente: sostegno a iniziative a tutela dell'ambiente e di sensibilizzazione su tematiche quali la salvaguardia delle risorse e la riduzione degli impatti ambientali.
  • Emergenze: contributi a supporto e sostegno di popolazioni che hanno subito danni a seguito di calamità naturali, conflitti, ecc.

Principali campagne e iniziative del Gruppo Ascopiave per la comunità locale

Stante l'anno caratterizzato dalla pandemia, le principali iniziative sostenute nel 2020 dalle società del Gruppo Ascopiave in favore del territorio e della comunità locale hanno riguardato i temi relativi alla salute, alla prevenzione, alla comunità e all'assistenza, oltre naturalmente all'emergenza da Coronavirus. Tra le iniziative di supporto figurano l'acquisto di una tendostruttura per la Croce Rossa, dotazioni per la Protezione Civile, acquisti per persone bisognose, sostegni a settori socio culturali, azioni in favore della lotta tumori, opportunità educative e ricreative destinate a persone con disabilità, interventi di informazione e sostegno alla popolazione anziana; è stato patrocinato anche un video in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Tra le principali iniziative intraprese durante il 2020, il Gruppo Ascopiave ha stanziato la somma di € 100.000 quale gesto di solidarietà verso il sistema sanitario della Regione Veneto duramente impegnato, con strutture ed operatori, per fronteggiare l'epidemia.

SOSTENIBILITA' AMBIENTALE

I Valori fondamentali e la Politica ambientale

L'insieme dei valori, dei principi etici aziendali e delle regole comportamentali enunciate nel Codice etico di Ascopiave, orientano costantemente l'attività di coloro che operano, internamente o esternamente, nella sfera di azione del Gruppo Ascopiave. La Politica ambientale è stata adottata dalla Capogruppo e dalle due maggiori società di distribuzione. Integrata con Qualità e Sicurezza in unico documento, esprime i principi e i valori in campo ambientale adottati dalla Capogruppo Ascopiave e così delineati:

  • la sensibilità alle tematiche ecologiche che limitino l'impatto sull'ambiente di attività e servizi;
  • la ricerca e lo sviluppo di tecnologie volte alla salvaguardia delle risorse ed alla riduzione dell'impatto ambientale e dei rischi connessi;
  • l'assicurazione di pieno rispetto dell'ambiente nell'erogazione del servizio, ottimizzando la gestione dei rifiuti speciali prodotti e il consumo delle risorse impiegate (acqua, combustibili ed energia);
  • la garanzia del costante rispetto delle norme e dei requisiti di legge in materia ambientale e la prevenzione dei rischi alla salvaguardia dell'ambiente nei processi diretti (dipendenti) e in quelli indiretti, affidati a fornitori e appaltatori qualificati;
  • perseguire la formazione continua del proprio personale, affinché sia consapevole dell'importanza di lavorare seguendo le leggi e le norme vigenti, nonché delle conseguenze che possono influire sia sulla propria sicurezza che quale impatto verso l'ambiente circostante;
  • la definizione e il riesame degli obiettivi specifici in materia di ambiente, mantenendo un adeguato sistema di controllo e fornendo le risorse per il loro raggiungimento.

Salvaguardia ambientale e uso razionale dell'energia

In accordo con un modello di sviluppo compatibile con il territorio e l'ambiente, Ascopiave si impegna a gestire i propri processi secondo criteri di salvaguardia ambientale ed efficienza, attraverso l'individuazione, la gestione e il controllo dei propri aspetti ambientali, nonché attraverso l'uso razionale delle risorse energetiche.

Ascopiave è una grande impresa attiva sul territorio nazionale che si pone quotidianamente l'obiettivo di distribuire energia, oltre che di fornire servizi alla collettività minimizzando al massimo l'impatto ambientale delle sue attività, anche attraverso una seria e attenta attività di ricerca, sviluppo tecnologico e investimenti.

La Certificazione UNI EN ISO 14001 "Sistemi di gestione ambientale"

La sensibilità alle tematiche ecologiche, correlata a benefici economici indiretti di scelte che limitino l'impatto sull'ambiente delle attività e dei servizi resi, sono stati elementi determinanti per la scelta di adottare un Sistema di Gestione Ambientale, in primis per l'attività di distribuzione gas metano.

L'esperienza consolidata decennale del Sistema di Gestione per la Qualità ha motivato il Gruppo Ascopiave all'obiettivo della certificazione del Sistema di Gestione Ambientale e di quello per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro: la certificazione congiunta di Ascopiave per l'attività di distribuzione gas metano è stata conseguita nell'ottobre 2011: la Certificazione integrata è stata poi trasferita alla controllata AP Reti Gas S.p.A. a far data dal 01 luglio 2016 conseguentemente al trasferimento del ramo d'azienda.

In data 24 giugno 2020 il Certificato ISO 14001 di AP Reti Gas è stato rinnovato con scadenza in data 21 ottobre 2023.

In data 03 aprile 2017 Ascopiave aveva acquisito il 100% del capitale sociale della società di Distribuzione gas Pasubio Group S.p.A. Questa successivamente ha cambiato la propria denominazione in "AP Reti Gas Vicenza S.p.A.", recependo le certificazioni integrate QSA preesistenti, che sono state opportunamente volturate.

Il Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001, integrato con quello per la Qualità e per la Salute e la Sicurezza sul lavoro, è garanzia di un'organizzazione impegnata puntualmente su tali tematiche: questa scelta garantisce l'impegno per il miglioramento delle performance ambientali e la costante revisione dei principali documenti di analisi e di

valutazione dei rischi ambientali da parte della Capogruppo e delle due società certificate della distribuzione gas metano: AP Reti Gas S.p.A. e AP Reti Gas Vicenza S.p.A.

Tali prassi e modalità operative sono comunque applicate dalle altre tre società di distribuzione gas metano del Gruppo: AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., AP Reti Gas Nord Est S.r.l.

Certificazione integrata QSA della Capogruppo Ascopiave

Il 12 marzo 2018 la Capogruppo Ascopiave ha conseguito le Certificazioni di conformità dei propri Sistemi di Gestione alle norme di riferimento UNI EN ISO 9001, BS OHSAS 18001, UNI EN ISO 14001, in relazione al campo d'applicazione "Erogazione di servizi per le società del Gruppo Ascopiave".

Per la ISO 14001 Ascopiave ha adottato un'Analisi Ambientale semplificata, per effetto dei ridotti impatti ambientali di pertinenza (suolo, idrico, emissioni, rifiuti speciali, consumi di energia e combustibile).

Il rinnovo delle certificazioni e l'adeguamento della "Sicurezza" alla Norma ISO 45001 saranno formalizzati dall'Ente di certificazione nel febbraio 2021, in anticipo sulla scadenza triennale prevista nel marzo 2021.

Parco veicoli aziendali

Il Gruppo Ascopiave dispone di 306 automezzi aziendali, alimentati con gasolio, benzina e metano.

In considerazione della dimensione territoriale in cui opera Ascopiave, l'incidenza sul traffico veicolare legato alla propria flotta aziendale, può essere considerata trascurabile: ciononostante, il Gruppo monitora costantemente il consumo di carburante. Complessivamente i consumi hanno registrato un incremento proporzionale del consumo di combustibile dovuto all'acquisizione del parco veicoli di AP Rete Gas Nord Est, compensato da una diminuzione dei consumi causata dall'emergenza Covid 19.

CONSUMI DI CARBURANTE 2019 2020
Benzina (in migliaia di litri) 15 19
Gasolio (in migliaia di litri) 360 356
Metano (in migliaia di kg) - 4

Per quanto riguarda il parco veicoli del gruppo nel 2020, è aumentata la quota di veicoli EURO 6 al 36%.

% CATEGORIA EURO
TIPO DI VEICOLO N. VEICOLI % EURO 6 % EURO 5, EURO 4 % EURO 3, 2, 1 e 0
Gasolio 267 36,33% (97 veicoli) 61,80% (165 veicoli) 1,87% (5 veicoli)
Benzina 17 29,41% (5 veicoli) 58,82% (10 veicoli) 11,76% (2 veicoli)
Bifuel 22 36,36% (8 veicoli) 63,63% (14 veicoli) 0% (0 veicoli)

Energy management ed emissioni

Nel corso del 2020, malgrado l'avvento della pandemia legata al Covid 19, con il conseguente blocco di tutte le attività, la Divisione Ricerca e Sviluppo ha provveduto alla progettazione e l'appalto dei lavori per la realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico da circa 180kW nella sede principale di Pieve di Soligo, da abbinare a una nuova pompa di calore, in sostituzione a una caldaia esistente. Gli interventi sono in esecuzione, termineranno nel 2021.

Totale Gruppo 2019 2020
Gas naturale (m3) 2.130.518 2.212.070
Carburante per auto – Gasolio (lt) 360.016 356.231
Carburante per auto – Benzina (lt) 15.255 18.612
Carburante per auto – Metano (kg) 0 4.069
Energia Elettrica acquistata (kWh) 3.070.883 2.947.808
Energia elettrica da impianto fotovoltaico (kWh) 214.199 219.192
Totale Gruppo 2019 2020
Gas naturale (GJ) 75.107 78.093
Carburante per auto – Gasolio (GJ) 12.928 12.792
Carburante per auto – Benzina (GJ) 490 598
Carburante per auto – Metano (GJ) 0 212
Energia Elettrica acquistata (GJ) 11.055 10.612
Energia elettrica da impianto fotovoltaico (GJ) 771 789
TOTALE CONSUMI ENERGETICI (GJ) 100.351 103.096

Energia Elettrica da fotovoltaico

In linea con il proprio impegno di riduzione degli impatti ambientali, nel giugno 2011 il Gruppo ha attivato un impianto fotovoltaico, integrato nella copertura dell'edificio adibito a magazzino/archivio a uso esclusivo della sede legale. Nel 2020 la quantità di energia elettrica autoprodotta è stata pari a 219 mila kWh, con un incremento rispetto al 2019 del 2%, mentre sono diminuiti gli autoconsumi di energia del 2% a causa della ridotta occupazione degli uffici causa Covid.

2019 GJ 2020 GJ
Quantità autoprodotta 771 789
% auto consumata 97% 95%

Teleriscaldamento/Cogeneratori

Nel corso del 2020 i consumi di metano totali relativi agli impianti di Dolo/Mirano (VE), sono stati pari a 415 mila Sm3, rilevando una produzione elettrica totale di 1.373 mila kWhe, una produzione termica totale di 1.736.000 kWht. Rispetto all'anno precedente c'è stato un incremento dei consumi di gas, con un conseguente aumento della produzione termica ed elettrica. Tali incrementi sono sostanzialmente legati a un aumento dei consumi legati all'utenza collegata agli impianti, pur mantenendo complessivamente il rapporto di efficienza tra gas consumato ed energia prodotta ≥ 80%.

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Consumi di metano [migliaia di Sm3] 2019 2020
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 53 64
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 54 60
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 248 291
Energia elettrica prodotta [migliaia di kWhe] 2019 2020
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 161 201
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 165 192
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 850 980
Energia termica prodotta [migliaia di kWht] 2019 2020
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 292 282
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 286 332
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 1040 1.122
Consumi di metano [GJ] 2019 2020
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 1.868 2.259
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 1.904 2.118
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 8.743 10.273
Totale consumi metano 12.515 14.651
Energia elettrica prodotta [GJ] 2019 2020
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 580 724
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 594 691
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 3.060 3.528
Totale produzione elettrica 4.234 4.943
Energia termica prodotta [GJ] 2019 2020
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 1.051 1.015
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 1.030 1.195
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 3.744 4.039
Totale produzione termica 5.825 6.250
Efficienza di produzione [(kWhe+ kWht) / kWh comb.] % 2019 2020
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 87 78

L'efficienza dei cogeneratori abbinati al teleriscaldamento, ha permesso di risparmiare 39 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio).

Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 85 89 Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 79 75

Iniziative di efficienza energetica

Per quanto attiene l'efficientamento della sede oltre all'ampliamento dell'impianto fotovoltaico, non sono ancora state attuate altre attività, in quanto l'emergenza sanitaria ha rallentato e posticipato tutti i processi di efficientamento previsti.

Il Gruppo Ascopiave ha perseguito gli obiettivi prefissati di risparmio energetico tramite interventi sui clienti, iniziative aziendali, sui propri impianti e tramite l'acquisto di Titoli di Efficienza Energetica (TEE), continuando a promuovere l'efficienza.

Anche nel 2020 ha ottenuto da alcuni progetti di efficienza energetica già attivi:

• Progetto di efficientamento relativo alla riqualificazione dell'involucro esterno di due case di riposo, una sita in comune di Treviso e una a Pieve di Soligo (TV).

  • Progetto di efficientamento dell'impianto di illuminazione pubblica nel Comune di Vidor (TV)
  • Progetto di efficientamento dell'impianto di illuminazione pubblica nel Comune di Coseano (UD).
SOCIETA' DEL GRUPPO DESCRIZIONE INIZIATIVA IMPLEMENTATA NEL VANTAGGIO QUANTIFICATO
2020 TEP e/o emissioni di CO2 equivalente
Ascopiave S.p.A. Efficientamento case di riposo 60 TEP/142 ton CO2 equivalente
Ascopiave S.p.A. Efficientamento
impianto
di
illuminazione
pubblica 100 TEP/150 ton CO2 equivalente
Ascopiave S.p.A. Sostituzione pompa di calore sede 8 TEP/12 ton CO2 equivalente
Asco Energy S.p.A. Cogenerazione 39 TEP/92 ton CO2 equivalente

Nel corso del 2020 Ascopiave ha continuato allo sviluppo di progetti di efficienza tramite la controllata Asco Energy S.P.A. proponendosi verso soggetti terzi come promotore di iniziative finalizzate all'efficienza energetica. Precisamente con una lavanderia industriale e con una società pubblica che gestisce il servizio integrato dell'acqua e fognatura, sono stati studiate delle ipotesi di efficientamento importanti, allo scopo di ottenere nuovi TEE. Nel 2020 Asco Energy ha effettuato transazioni di TEE a favore delle società "obbligate" del gruppo, per un quantitativo pari a 90169 TEE.

La Divisione Ricerca e Sviluppo è stata dotata, di uno staff tecnico di alto livello, in particolare figure specializzate nel campo dell'Efficienza Energetica e del Project Management, EPC. La struttura dispone così, di più figure laureate sia in campo ingegneristico industriale, che in campo economico gestionale, certificate EGE secondo la norma UNI CEI 11339 per il settore Industriale e civile, certificate EMAS come "Consulente Revisore Ambientale codice NACE 84.11", Lead Auditor di Sistemi di Gestione per L'Ambiente UNI EN ISO 14001. Lo staff è guidato da dirigenti, laureati di comprovata esperienza, specializzati in ambito ingegneristico gestionale.

La Divisione Ricerca e Sviluppo ha provveduto al rinnovo nel 2020 per conto di Asco Energy, della certificazione UNI UN ISO 9001:2015 e UNI CEI 11352 per le società ESCO.

Nel 2020 in staff con le altre strutture del gruppo sono state attivate una serie di valutazioni tecnico economiche per l'acquisizione di 7 impianti attivi per la produzione di energia elettrica rinnovabile, la finalizzazione dell'acquisizione è prevista per il 2021.

Cogenerazione/Teleriscaldamento

Il Gruppo ha gestito gli impianti di cogenerazione con annesse reti di teleriscaldamento al servizio di circa 700 clienti civili, commerciali e pubblici e alcuni impianti termici a servizio di condomini.

Questi impianti contribuiscono al miglioramento della qualità dell'aria nei centri urbani in cui sono collocati in quanto, grazie alla loro realizzazione viene evitata la costruzione di impianti termici individuali, certamente meno efficienti sia in termini di consumi che di emissioni di CO2. Con il teleriscaldamento la produzione di calore è centralizzata in impianti più efficienti e meglio controllati rispetto alle caldaie domestiche. Il controllo è continuo, sia nei processi di combustione sia riguardo alle emissioni in atmosfera.

Gli impianti di teleriscaldamento significativi, sotto il profilo ambientale, gestiti nel corso del 2020 sono quattro:

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• L'impianto "Le Cime" a Mirano (VE): è un impianto di trigenerazione, acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica per uso riscaldamento dei clienti allacciati e nel periodo estivo per alimentare l'assorbitore per la produzione di energia frigorifera per uso raffrescamento per i medesimi clienti. L'impianto ha beneficiato dell'incentivo derivante dai Certificati Verdi che nel 2014, ultimo anno di incentivi, ha prodotto 294 certificati verdi. All'impianto alla fine del 2016 sono stati allacciati altri 51 clienti facenti parte di un nuovo complesso immobiliare sorto nei pressi dell'impianto, permettendo nel 2020 di migliorarne l'efficienza complessiva, evitando l'installazione di 51 nuove caldaie monofamiliari e le loro relative emissioni di CO2.

  • L'impianto "Bella Mirano" a Mirano (VE): fornisce energia termica in teleriscaldamento e energia elettrica alla rete. L'impianto nel 2015 ha fatto registrare un aumento dall' 89% all' 100% del grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati. Nel corso del 2020, il grado di riempimento è rimasto invariato. La gestione efficiente dell'impianto, conformemente a quanto previsto dal DM 05.09.2011, ha permesso l'ottenimento come per il 2020, di 24 TEE (titoli di efficienza energetica) pari a 24 TEP risparmiate (tonnellate equivalenti di petrolio);
  • L'Impianto "Cà Tron" a Dolo (VE): L'impianto di cogenerazione abbinato alla rete di teleriscaldamento, rispetto allo scorso 2019 è rimasto invariato il grado di saturazione dell'utenza. Nel corso del 2020, grazie alla gestione efficiente dell'impianto, conformemente a quanto previsto dal DM 05.09.2011, ha permesso l'ottenimento di 15 TEE (titoli di efficienza energetica) pari a 15 TEP risparmiate (tonnellate equivalenti di petrolio) aumentando del 90% la quantità di TEP risparmiate;
  • L'impianto "S. Silvestro" a Vetrego di Mirano (VE): in funzione dal 2014, è il primo impianto termico in dotazione, completamente alimentato da fonte rinnovabile. Nel 2020 l'impianto ha prodotto circa 109 MWh termici permettendo un risparmio di circa 10 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio), grazie all' utilizzo del combustibile "rinnovabile" comunque il bilancio delle emissioni di CO2 è pari a zero.
NOME IMPIANTO GESTITO
NEL 2020
DESCRIZIONE QUANTITÀ DI ENERGIA
PRODOTTA (kWh)
CERTIFICATI BIANCHI
OTTENUTI
CA' TRON - Dolo (VE) Cogenerazione abbinata a
teleriscaldamento
482.160 15
BELLA MIRANO - Mirano
(VE)
Cogenerazione abbinata a
teleriscaldamento
523.796 24
LE CIME - Mirano (VE) Trigenerazione abbinata a
teleriscaldamento
2.102.425 -
San Silvestro – Vetrego di
Mirano (VE)
Centrale termica a pellet
abbinata a teleriscaldamento
109.430 -

Emissioni

La tabella seguente riporta le principali emissioni di CO2 generate nel 2020 dal Gruppo Ascopiave:

Totale Gruppo 2020
Emissioni Dirette e Indirette 2019
Scope 1 Ton CO2 EQ Ton CO2 EQ
Gas Naturale 4.201 4.369
Diesel 954 944
Benzina 36 44
Metano 0 11
Totale Scope 1 5.192 5.368
Scope 2 – Location Based
Energia elettrica acquistata 977 830
Scope 2 – Market Based
Energia elettrica acquistata 1.463 1.373

Fonti utilizzate:

I dati relativi ai consumi 2020 di energia elettrica e gas, sono stati estratti dal sistema di fatturazione delle società venditrici di energia. Gli indicatori e le fonti di riferimento sotto elencate riferibili al 2020 non sono

ancora state pubblicate dagli enti preposti, per cui temporaneamente sono stati utilizzati gli indicatori del 2019.

  • Dato rilevato dalla pubblicazione del 28/02/2017 da parte del MISE "Monitoraggio delle emissioni di gas ad effetto serra per il periodo (2013-2020) per gli impianti stazionari" http://www.minambiente.it/pagina/monitoraggio-delleemissioni-di-gas-ad-effetto-serra-il-periodo-2013- 2020-gli-impianti
  • Dato rilevato da pubblicazione su mensile Quattroruote del 11/01/2017 "Consumi ed emissioni: i dati aggiornati e tutto ciò che c'è da sapere" http://www.quattroruote.it/news/eco_news/2010/01/15/consumi_ed_emissioni_per_capirne_di_pi%C3%B9. html
  • Anno 2019: fattore di emissione relativo al "residual mix" nazionale 'Italia pari a 465,89 gCO2/kWh (Fonte: European Residual Mixes 2019 Version1.0, 2020-05-29).

Gestione dei rifiuti

Produzione e stoccaggio dei rifiuti speciali

Il Gruppo Ascopiave utilizza un software specifico per supportare e armonizzare l'attività di gestione dei rifiuti speciali per tutte le società del Gruppo che hanno in gestione rifiuti speciali (la Capogruppo e le società di distribuzione). Tale gestione ha raggiunto l'obiettivo di uniformare la prassi di registrazione e di archiviazione documentale e la normalizzazione della redazione delle dichiarazioni MUD2 annuali.

I rifiuti generati nelle diverse fasi di produzione sono raccolti in appositi contenitori, scelti a seconda della loro tipologia (fusti, cassonetti, sacchi, scatoloni, ecc.), adeguatamente identificati e stoccati in aree appositamente definite per evitarne la dispersione nell'ambiente (Deposito temporaneo). Dove applicabile il Gruppo aveva mantenuto l'iscrizione del "Sistema SISTRI" nelle Sedi e Unità Locali dove venivano prodotti rifiuti pericolosi, ovvero in coerenza con i siti aziendali in cui veniva gestita l'attività di produzione e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi (anche in minima quantità), sia della Capogruppo che di tutte le società di distribuzione.

ECOBOX per smaltimento cartucce toner esaurite

Lo smaltimento delle cartucce toner esauste avviene con l'impiego di ECOBOX. La prassi consolidata da oltre tre anni è supportata da apposita Istruzione Operativa, recepita nel Sistema di Gestione Integrato Ascopiave e adottata da tutte le società del Gruppo che utilizzano stampanti a noleggio contrattualizzate dalla Capogruppo. Sono state definite due diverse modalità di conferimento periodico, per le quali è in comune sia la fornitura dell'ECOBOX che il rispetto della scadenza almeno annuale:

  • Convenzioni con i Centri per la Raccolta Differenziata (CERD) intercomunali: sono mantenute convenzioni con tali Centri istituzionali che hanno lo scopo dello smaltimento ecologico delle cartucce di toner esauste dei fotocopiatori aziendali;
  • Convenzioni con Società private in assenza di Servizio Pubblica raccolta: in assenza di tali convenzioni è stata adottata una prassi che prevede il prelievo del rifiuto da parte di un'azienda privata autorizzata al trasporto dei rifiuti, con la formalizzazione di apposita "Convenzioni privata"; a differenza delle modalità con le cooperative locali, la prassi di ritiro avviene con la redazione del formulario (FIR).

L'utilizzo di ECOBOX evita sia alle Sedi Amministrative, che alle Unità locali, di gestire i due codici CER (080318 – 160216) come "Rifiuto speciale", consentendo la "non applicabilità" di registrazione di tale tipologia di rifiuto nel Registro di carico e scarico di Ascopiave e delle società controllate.

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2 Definito come modello unico di dichiarazione ambientale; la dichiarazione è il bilancio annuale dei registri di carico e scarico dei rifiuti speciali distinti per singola Unità locale.

Operazioni di Recupero e smaltimento dei Rifiuti Speciali

I rifiuti sono raccolti e avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento nel rispetto della scadenza temporale del deposito temporaneo a scelta del produttore dei rifiuti: frequenza trimestrale o annuale.

Per il Gruppo Ascopiave solo il magazzino della Sede Legale di AP Reti Gas S.p.A. ha l'obbligo del rispetto della scadenza trimestrale per il proprio deposito temporaneo.

I restanti depositi, tra i quali Ascopiave, osservano invece il vincolo del rispetto di frequenza annuale.

Le società controllate del Gruppo, identificate in Ascopiave e nelle società di distribuzione, conferiscono il rifiuto speciale all'impianto di smaltimento o di recupero autorizzato mediante trasportatori abilitati: una volta che i fornitori sono stati qualificati con la verifica delle abilitazioni prescritte, il rinnovo periodico delle autorizzazioni è monitorato e aggiornato utilizzando il software dedicato per la gestione dei rifiuti speciali.

Sia AP Reti Gas che AP Reti Gas Vicenza sono in possesso di un'autorizzazione all'Albo Gestori Ambientali per il trasporto in autonomia dei propri rifiuti speciali non pericolosi verso l'impianto di recupero autorizzato.

Nell'Anno 2020 nessun rifiuto speciale è stato conferito agli Impiantì a Destino con automezzi propri autorizzati.

Nel biennio 2019-2020 non sono stati registrati reclami/segnalazioni delle Parti interessate riconducibili a questo aspetto ambientale, come pure criticità inerenti al conferimento dei rifiuti speciali.

Totale Gruppo 2019
kg Recupero Riciclo Smaltimento Totale %
Non pericolosi 224.688 0 3.373 228.061 99,2%
Pericolosi 1.880 0 0 1.880 0,8%
Totale 226.568 0 3.373 229.941
% 98,5% 0% 1,5% 100%
Totale Gruppo 2020
kg Recupero Riciclo Smaltimento Totale %
Non pericolosi 222.305 0 1.469 223.774 99,5%
Pericolosi 1.190 0 45 1.235 0,5%
Totale 223.495 0 1.514 225.009
% 99,3% 0% 0,7% 100%

Si conferma un trend percentuale di oltre il 99% di Rifiuti oggetto di "Recupero nel biennio". Sono presenti eccezioni territoriali nella tipologia di conferimento di CER come "smaltimento" anziché come "Recupero":

Alcuni magazzini dell'Area Lombardia/Piemonte delle società AP Reti Gas e Edigas hanno conferito nel 2020 il rifiuto pericoloso CER 150111* a smaltimento (D15), per una percentuale del 5,3% sul totale prodotto del Gruppo; per prassi tale tipologia di rifiuto è sempre oggetto di "recupero", sia nel Gruppo che nel territorio nazionale.

Tra i rifiuti speciali prodotti dal Gruppo Ascopiave, le categorie principali, che hanno maggiore incidenza in merito alle quantità prodotte, sono così rappresentate:

Codice CER Tipologia di Rifiuto speciale 2019
%
2020
%
150101 - 200101 Imballaggi in carta cartone / carta e cartone 9,5% 7,4%
150103 - 170201 Imballaggi in legno / Legno 5,4% 2,9%
160213* - 160214 Apparecchiature elettriche/elettroniche fuori uso 5,4% 9,3%
150106 Imballaggi in materiali misti 7,1% 4,2%
170402 Alluminio 41,9% 36,5%

E-MARKET
SDIR
CERTIFIED
170405
Ferro e acciaio
28% 37,6%
--------------------------- ----- -------

I rifiuti speciali pericolosi (0,5%), derivanti dall'utilizzo di prodotti per attività di manutenzione e/o dismissioni di apparecchiature, sono presenti in Ascopiave (CER 160213*) e nelle società di distribuzione (CER 150111* - CER 150202 - CER 160601*). In Tabella sono riepilogati i rifiuti speciali pericolosi prodotti nel biennio 2019/2020. Rispetto al passato non sono più presenti le tipologie CER 160114* e CER 160307*:

Codice CER Tipologia di Rifiuto speciale (kg) 2019 2020
150111* Mix imballaggi contenenti sostanze pericolose 449 476
160213* Apparecchiature RAEE con componenti pericolosi 391 159
150202* Assorbenti, materiali filtranti, stracci contaminati 0 45
160601* Batterie al piombo 1.040 555

Iniziative per l'ambiente

Stazione di ricarica veicoli elettrici

Presso la sede di Pieve di Soligo è stata installata una stazione di ricarica per i mezzi elettrici del parco veicoli aziendale, della potenza di 22 KW.

La stazione di ricarica è collocata nel parcheggio prospicente lo sportello aperto al pubblico, ed è pertanto a disposizione anche degli utenti esterni.

Riduzione del consumo di plastica

Al fine di ridurre il consumo di plastica derivante dal consumo di acqua in bottiglia dai dipendenti, sono stati installati 12 erogatori di acqua potabile presso le sedi di Pieve di Soligo e Treviso.

Inoltre sono state messe a disposizione dei dipendenti, in forma gratuita, delle bottigliette riutilizzabili in Tritan, materiale ecologico e completamente sicuro per la salute, che può essere riutilizzato per molto tempo.

Allegato: TABELLE DELLO STANDARD GRI

Perimetro e impatti delle tematiche materiali

Nella tabella seguente sono riportate le attività e/o il gruppo di attività che sono state definite materiali per il Gruppo Ascopiave. Per tali tematiche, nella colonna "Perimetro di impatto" sono riportati i soggetti che possono generare un impatto rispetto ad ogni tematica, sia internamente che esternamente al Gruppo. Inoltre, nella colonna "Tipologia di impatto" viene indicato il ruolo del Gruppo in relazione all'impatto generato rispetto ad ogni tematica materiale, ossia se l'organizzazione causi direttamente l'impatto, contribuisca alla sua generazione o sia direttamente connessa all'impatto attraverso una relazione commerciale.

Tematiche materiali Tematica GRI Perimetro di
impatto
Tipologia
di
impatto
Creazione di valore
sostenibile nel tempo
Performance economiche Gruppo Ascopiave Causato
dal
Gruppo
Corporate Governance e
gestione dei rischi
Anticorruzione Gruppo Ascopiave Causato
dal
Gruppo
Innovazione,
Ricerca
e
Sviluppo
- Gruppo Ascopiave Causato
dal
Gruppo
Consumo
e
Gestione
dell'energia
Energia Gruppo Ascopiave Causato
dal
Gruppo
Emissioni in atmosfera Emissioni Gruppo Ascopiave Causato
dal
Gruppo
Gestione delle emergenze Salute
e
sicurezza
dei consumatori
Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo e
direttamente
connesso
alle sue attività
Occupazione Occupazione Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo e
direttamente
connesso
alle sue attività
Percorsi di crescita
professionale
Formazione e istruzione Gruppo Ascopiave Causato
dal
Gruppo
Contributo
allo
sviluppo
del
territorio
Presenza sul mercato Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo e
direttamente
connesso
alle sue attività
Promozione di diversità e
pari opportunità
Diversità
e
pari
opportunità
Gruppo Ascopiave Causato
dal
Gruppo
Salute
e
sicurezza
dei
lavoratori
Salute e sicurezza
sul lavoro
Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo e
direttamente
connesso
alle sue attività
Gestione responsabile
della
catena
di
fornitura
Pratiche di
approvvigionamento
Valutazione dei fornitori
sulla base di tematiche
Gruppo Ascopiave,
fornitori appaltatori e
partner commerciali
Causato dal Gruppo e
direttamente connesso
alle sue attività

sociali
Valutazione ambientale
dei fornitori
Welfare aziendale Occupazione Gruppo Ascopiave Causato
dal
Gruppo
Sicurezza, tempestività e
affidabilità dei servizi
Salute
e
sicurezza
dei consumatori
Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo e
direttamente
connesso
alle sue attività
Rapporti con l'autorità
di regolazione
- Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Tutela dei diritti umani Non discriminazione
Valutazione del rispetto
dei diritti umani
Gruppo
Ascopiave,
fornitori
appaltatori
e
partner
commerciali
Causato dal Gruppo e
direttamente
connesso
alle sue attività
Etica ed integrità Pratiche anticompetitive
Conformità ambientale
Conformità socio
economica
Imposte
Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo

Tabella di raccordo ambiti D. Lgs. 254 e riferimenti documentali

Riferimenti documentali: Relazione sulla Gestione (RG); Relazione di Corporate Governance (RCG); Dichiarazione Non Finanziaria (DNF).

Ambiti del
D.Lgs.
254/2016
Richieste del D. Lgs. 254/2016 Riferimento a documenti 2020
Modello di
gestione
aziendale
Art. 3.1, comma a) Descrizione del modello
aziendale di gestione ed organizzazione delle
attività dell'impresa, ivi inclusi i modelli
eventualmente adottati ai sensi del
D. Lgs. 231/2001
RG: Corporate Governance e Codice
Etico
RCG: 11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO
ex D. Lgs. n. 231/2001
DNF: IDENTITA' E RESPONSABILITA'
RG: Corporate Governance e Codice
Politiche Art. 3.1, comma b) Descrizione delle
politiche
praticate
dall'impresa,
comprese quelle di dovuta diligenza
Etico
RCG: 11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO
ex D. Lgs. n. 231/2001
DNF: NOTA MEDOTOLOGICA, IDENTITA' E
RESPONSABILITÀ, SOSTENIBILITÀ, SOCIALE,
SOSTENIBILITA' AMBIENTALE
Politica per la qualità, l'ambiente e la
sicurezza sul lavoro.
Modello di
gestione dei
rischi
Art. 3.1, comma b) Descrizione dei principali
rischi, generati o subiti, e che derivano dalle
attività dell'impresa
RCG: 11. SISTEMA DI CONTROLLO
INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
DNF: IDENTITA' E RESPONSABILITA'

la gestione del personale, incluse la parità
RG: Risorse Umane
Persone
di genere, l'attuazione di convenzioni di
DNF: SOSTENIBILITA' SOCIALE
organizzazioni
internazionali e il dialogo con le parti sociali
Art 3.2, comma c) Informazioni riguardanti
DNF: SOSTENIBILITA' SOCIALE
l'impatto
sulla salute e sicurezza
Art 3.2, comma a, b, c) utilizzo di risorse
energetiche,
distinguendo
fra
quelle
Ambiente
prodotte
da
fonti
rinnovabili
e
non
DNF: SOSTENIBILITA' AMBIENTALE
rinnovabili, l'impiego di risorse idriche; le
emissioni di gas ad effetto serra e le
emissioni inquinanti in atmosfera; l'impatto
sull'ambiente
Art
3.2,
comma
d)
Informazioni
DNF: SOSTENIBILITA' SOCIALE,
Sociale
riguardanti aspetti sociali
CLIENTI E CITTADINI SERVITI,
TERRITORIO E COMUNITA'
Art 3.2, comma e) Informazioni riguardanti il
Rispetto dei
rispetto dei diritti umani e misure adottate
DNF: SOSTENIBILITA' SOCIALE
per prevenirne le violazioni e comportamenti
diritti umani
discriminatori
RG: Corporate Governance e Codice
Etico
Art 3.2, comma f) Informazioni riguardanti
Lotta contro la
RCG: 11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO
la lotta contro la corruzione attiva e
corruzione
passiva
ex D. Lgs. n. 231/2001
DNF: IDENTITA' E RESPONSABILITA'
Art 3.2, comma d) Informazioni riguardanti

GRI Content Index

L'approccio alla gestione delle tematiche e gli argomenti specifici standard trattati sono stati predisposti secondo gli standard di rendicontazione del Global Reporting Initiative (GRI) Sustainability Reporting Standards del 2016, ad eccezione dello Standard specifico GRI 403 (Salute e sicurezza sul lavoro) pubblicato nel 2018. Inoltre, sono stati presi in considerazione gli "Electric Utilities Sector Disclosures" pubblicati dal Global Reporting Initiative nel 2013.

Codice Indicatore Pagina Commenti e
omissioni
GENERAL STANDARD DISCLOSURE
PROFILO DELL'ORGANIZZAZIONE
102-1 Nome dell'organizzazione 63
102-2 Principali marchi, prodotti e/o servizi 63
102-3 Sede principale 63
102-4 Aree geografiche di operatività 63
102-5 Assetto proprietario e forma legale 19; 66-67
102-6 Mercati serviti 63
102-7 Dimensione dell'organizzazione 9, 19, 28,
63, 84
102-8 Caratteristiche della forza lavoro 84; 88
102-9 Catena di fornitura dell'Organizzazione 63; 81
102-10 Cambiamenti significativi dell'Organizzazione e della sua catena di
fornitura
60
102-11 Applicazione dell'approccio prudenziale alla gestione dei rischi 70-73
102-12 Sottoscrizione o adozione di codici di condotta, principi e carte
sviluppati da enti/associazioni esterne relativi a performance
economiche, sociali e ambientali.
73-75
102-13 Principali partnership e affiliazioni 76
EU 1 Capacità installata per fonte di energia 103-104
EU 2 Energia netta prodotta per tipologia di impianto 101-104
EU 4 Lunghezza della rete di distribuzione energia elettrica / Gas 63
STRATEGIA E ANALISI

102-14 Dichiarazione della più alta autorità del processo decisionale 59
ETICA E INTEGRITA'
102-16 Valori, principi, standard e regole di comportamento
dell'Organizzazione
64-65
GOVERNANCE
102-18 Struttura di Governo dell'Organizzazione 66-67
COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER
102-40 Elenco degli stakeholder 75-76
102-41 Accordi di contrattazione collettiva 112 Il 100%
dell'organizzazione è
coperta da accordi
collettivi di
contrattazione
102-42 Identificazione e selezione degli stakeholder 74-75
102-43 Approccio al coinvolgimento degli stakeholder 74-76
102-44 Aspetti materiali emersi dal coinvolgimento degli stakeholder 76-77
PRATICHE DI REPORTING, ASPETTI MATERIALI E PERIMETRO DI RENDICONTAZIONE
102-45 Entità incluse nel Bilancio Consolidato 60
102-46 Definizione dei contenuti del report e del perimetro dei topic
materiali
76-77; 108-
109
102-47 Elenco dei topic materiali 77; 108-109
102-48 Modifiche di informazioni contenute nei precedenti report 60; 92
102-49 Cambiamenti significativi in termini di topic materiali e loro
perimetro
60
102-50 Periodo di rendicontazione 60
102-51 Data di pubblicazione del report più recente 62
102-52 Periodicità della rendicontazione 62
102-53 Contatti per informazioni sul report 112 [email protected]
102-54 Indicazione dell'opzione "In accordance" scelta 60

102-55 Indice dei contenuti GRI 111-119
102-56 Attestazione esterna 347
Codice Indicatore
SPECIFIC STANDARD DISCLOSURE
Pagina Commenti e
omissioni
CATEGORIA: ECONOMICA
PERFORMANCE ECONOMICHE
103-1 Materialità e perimetro 77; 108-109
103-2 Approccio alla gestione della tematica 78-80
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica
78-80
201-1 Valore economico direttamente generato e distribuito 78-79
PRESENZA SUL MERCATO
103-1 Materialità e perimetro 77; 108-109
103-2 Approccio alla gestione della tematica 63; 86
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 63; 86
202-2 Percentuale del senior management assunto localmente 86
PRATICHE DI APPROVVIGIONAMENTO
103-1 Materialità e perimetro 77; 108-109
103-2 Approccio alla gestione della tematica 81-83
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 81-83
204-1 Porzione della spesa da fornitori locali 83
ANTI-CORRUZIONE
103-1 Materialità e perimetro 77; 108-109
103-2 Approccio alla gestione della tematica 67-68
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 67-68

205-1 Operations valutate rispetto ai rischi di corruzione 114 Il 100% delle aree sono
state
sottoposte
a
verifica
tramite
l'applicazione del
Modello 231
PRATICHE ANTICOMPETITIVE
103-1 Materialità e perimetro 77; 108-109
103-2 Approccio alla gestione della tematica 67-68
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 67-68
206-1 Azioni legali riferite a concorrenza sleale, antitrust, pratiche di
monopolio e rispettivi esiti
114 Nel corso del periodo di
rendicontazione non si
segnala alcuna azione
legale di questa natura
IMPOSTE
207-1 Approccio alla fiscalità 79-80
207-2 Governance fiscale, controllo e gestione del rischio 79-80
207-3 Coinvolgimento degli stakeholder e gestione delle preoccupazioni
in materia fiscale
79-80
207-4 Rendicontazione Paese per Paese 114 Per maggiori
informazioni si rimanda
a quanto descritto nella
Relazione Finanziaria
annuale, si precisa che
il Gruppo opera
solamente nel
perimetro italiano.
CATEGORIA: AMBIENTALE
ENERGIA
103-1 Materialità e perimetro 77; 108-109
103-2 Approccio alla gestione della tematica 99-104;107
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 99-104;107
302-1 Consumi energetici interni all'organizzazione 101
EMISSIONI
103-1 Materialità e perimetro 77; 108-109

103-2 Approccio alla gestione della tematica 104-105
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 104-105
305-1 Emissioni dirette di gas ad effetto serra (Scope 1) 104-105
305-2 Emissioni indirette di gas ad effetto serra (Scope 2) 104-105
SCARICHI IDRICI E RIFIUTI
103-1 Materialità e perimetro 77; 108-109
103-2 Approccio alla gestione della tematica 105-107
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 105-107
306-2 Rifiuti per tipo e metodo di smaltimento 107
CONFORMITA' AMBIENTALE
103-1 Materialità e perimetro 77; 108-109
103-2 Approccio alla gestione della tematica 99
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 99
307-1 Non-compliance a regolamenti e leggi in materia ambientale 115 Nel
periodo
di
rendicontazione
il
Gruppo non ha ricevuto
multe significative né
sanzioni non monetarie
per il non rispetto di
leggi
e
regolamenti
ambientali
VALUTAZIONE AMBIENTALE DEI FORNITORI
103-1 Materialità e perimetro 77; 108-109
103-2 Approccio alla gestione della tematica 82
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 82
308-1 Nuovi fornitori sottoposti a screening utilizzando criteri
ambientali
L'indicatore si riferisce
soltanto
ai
fornitori
82
classificabili come
esecutori
CATEGORIA: SOCIALE

Gruppo Ascopiave.
FORMAZIONE E ISTRUZIONE
103-1 Materialità e perimetro 77; 108-109
103-2 Approccio alla gestione della tematica 86-87
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 86-87
404-1 Ore medie di formazione per anno e per dipendente
DIVERSITÀ E PARI OPPORTUNITÀ
103-1 Materialità e perimetro 77; 108-109
103-2 Approccio alla gestione della tematica 66-67; 83-
85; 88
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 66-67; 83-
85; 88
405-1 Diversità degli organi di governo e dei dipendenti 66-67; 84-85
NON DISCRIMINAZIONE
103-1 Materialità e perimetro 77; 108-109
103-2 Approccio alla gestione della tematica 65; 68; 83-
84; 88
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 65; 68; 83-
84; 88
406-1 Casi di discriminazione e azioni intraprese 117 Nel
periodo
di
rendicontazione
il
Gruppo
non
ha
registrato episodi legati
a pratiche
discriminatorie
VALUTAZIONE DEL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI
103-1 Materialità e perimetro 77; 108-109
103-2 Approccio alla gestione della tematica 67-68; 83-84
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 67-68; 83-84

RAPPORTI CON L'AUTORITÀ DI REGOLAZIONE
103-1 Materialità e perimetro 77; 108-109
103-2 Approccio alla gestione della tematica 80-81
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 80-81

Gruppo Ascopiave

Prospetti di Bilancio Consolidato

al 31 dicembre 2020

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019 *
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento (1) 49.272 47.914
Altre immobillizzazioni immateriali (2) 577.413 567.194
Immobilizzazioni materiali (3) 33.443 34.694
Partecipazioni in imprese controllate e collegate (4) 436.805 395.943
Partecipazioni in altre imprese (4) 78.925 54.002
Altre attività non correnti (5) 4.154 3.296
Attività finanziarie non correnti (6) 2.226 2.478
Crediti per imposte anticipate (7) 30.122 19.390
Attivita non correnti 1.212.359 1.124.910
Attività correnti
Rimanenze (8) 14.912 8.132
Crediti commerciali (9) 33.587 43.124
Altre attività correnti (10) 75.964 46.830
Attività finanziarie correnti (11) 798 6.993
Crediti tributari (12) 3.583 1.263
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (13) 21.902 67.031
Attività correnti 150.747 173.373
Attività 1.363.106 1.298.283
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.628) (26.774)
Riserve e risultato 675.119 665.854
Patrimonio netto di Gruppo 853.903 873.492
Patrimonio Netto di Terzi 0 0
Patrimonio netto Totale (14) 853.903 873.492
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri (15) 2.412 1.344
Trattamento di fine rapporto (16) 4.770 4.931
Finanziamenti a medio e lungo termine (17) 195.999 135.083
Altre passività non correnti (18) 26.905 24.553
Passività finanziarie non correnti (19) 563 441
Debiti per imposte differite (20) 12.984 22.021
Passività non correnti 243.632 188.374
Passività correnti
Debiti verso banche e finanziamenti (21) 165.747 136.803
Debiti commerciali (22) 66.774 52.082
Debiti tributari (23) 5.174 4.728
Altre passività correnti (24) 26.263 25.549
Passività finanziarie correnti (25) 1.065 17.156
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (26) 548 98
Passività correnti 265.570 236.417
Passività 509.203 424.791
Passività e patrimonio netto 1.363.106 1.298.283

*al fine migliorare la confrontabilità dei dati in comparazione l'esercizio 2019 è stato riesposto suddividendo la voce partecipazioni nelle due voci esposte: "partecipazioni in imprese controllate e collegate" e "partecipazioni in altre imprese".

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questa Relazione finanziaria annuale.

Conto economico complessivo consolidato

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Ricavi (27) 163.896 124.911
Totale costi operativi 100.280 80.013
Costi acquisto altre materie prime (28) 1.782 1.358
Costi per servizi (29) 36.776 31.732
Costi del personale (30) 17.132 14.500
Altri costi di gestione (31) 44.700 33.902
Altri proventi (32) 109 1.479
Ammortamenti e svalutazioni (33) 34.465 23.325
Risultato operativo 29.151 21.573
Proventi finanziari (34) 3.558 142
Oneri finanziari (34) 1.711 1.259
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto (34) 18.310 648
Utile ante imposte 49.308 21.105
Imposte dell'esercizio (35) 9.394 (6.626)
Risultato dell'esercizio 58.701 14.479
Risultato netto da attività cessate/in dismissione (36) 0 478.737
Risultato netto dell'esercizio 58.701 493.216
Risultato dell'esercizio di Gruppo 58.701 493.216
Risultato dell'esercizio di Terzi (0) (0)
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
fiscale (398) (98)
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti
al netto dell'effetto fiscale 9 (124)
Fair value valutazione partecipazione in altre imprese (1.807) (0)
Risultato del conto economico complessivo 56.505 492.994
Risultato netto complessivo del Gruppo 56.505 492.994
Risultato netto complessivo di Terzi (0) (0)
Utile base per azione 0,271 2,202
Utile netto diluito per azione 0,271 2,202

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questa Relazione finanziaria annuale.

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Risultato
dell'esercizio
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2020 234.412 46.882 (26.774) (535) 126.292 493.216 873.493 0 873.492
Risultato dell'esercizio 58.701 58.701 58.701
Altri movimenti (398) (398) (398)
Fair value partecipazioni in altre imprese (1.807) (1.807) (1.807)
Attualizzazione TFR IAS 19 dell'esercizio 9 9 9
Totale risultato conto economico complessivo 9 (2.205) 58.701 56.505 (0) 56.505
Destinazione risultato 2019 493.216 (493.216) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (47.442) (47.442) (47.442)
Piani di incentivazione a lungo termine 108 108 108
Altri movimenti 94 94 94
Acquisto azioni proprie (28.854) (28.854) (28.854)
Saldo al 31 dicembre 2020 234.412 46.882 (55.628) (527) 570.063 58.701 853.904 0 853.903
(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Risultato
dell'esercizio
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2019 234.412 46.882 (16.981) (35) 134.664 44.625 443.567 4.303 447.869
Risultato dell'esercizio 493.216 493.216 0 493.216
di cui:
Risultato delle continuing operations 14.479 14.479 14.479
Risultato delle discontinuing operations 478.737 478.737 478.737
Altri movimenti (98) (98) (0) (98)
di cui:
Altri movimenti delle continuing operations (98) (98) (98)
Attualizzazione TFR IAS 19 dell'esercizio (124) (124) (0) (124)
di cui:
Attualizzazione delle continuing operations (124) (124) (124)
Totale risultato conto economico complessivo (124) (98) 493.216 492.994 0 492.994
Destinazione risultato 2018 44.625 (44.625) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (75.163) (75.163) (75.163)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi delle discontinuing operations (0) (0)
Altri movimenti 6.662 6.662 (4.303) 2.360
Acquisto azioni proprie (22.376) 15 (22.361) (22.361)
Aggregazioni aziendali 12.583 (377) 15.586 27.793 27.793
Saldo al 31 dicembre 2019 234.412 46.882 (26.774) (535) 126.292 493.216 873.493 0 873.492

Rendiconto finanziario consolidato

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Utile netto dell'esercizio di gruppo 58.701 14.479
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato delle società destinate alla vendita (36) 0 478.737
Ammortamenti (33) 34.082 22.839
Svalutazione immobilizzazioni e minusvalenze (33) 1.322 0
Svalutazione dei crediti (31) 189 0
Variazione del trattamento di fine rapporto (16) (109) (120)
Attività/passività correnti su strumenti finanziari derivati (26) 52 0
Variazione netta altri fondi (15) 1.068 (12)
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (34) (18.310) 0
Proventi da partecipazioni (34) (3.489) 0
Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni (36) 0 (472.334)
Risultato delle attivtà cessate (36) 0 (35.189)
Interessi passivi pagati (1.396) (914)
Imposte pagate (12; 23) (12.110) (7.901)
Interessi passivi di competenza (34) 1.594 1.188
Imposte di competenza (35) (9.394) 6.621
Totale rettifiche (6.500) (7.085)
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (8) (6.780) (4.179)
Crediti commerciali (9) 9.396 (10.031)
Altre attività correnti (10) (29.332) (2.539)
Debiti commerciali (22) 14.604 15.854
Altre passività correnti (24) 574 8.516
Altre attività non correnti (5) (858) 1.006
Altre passività non correnti (18) 2.352 2.300
Totale variazioni attività e passività (10.044) 10.927
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 42.157 18.322
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (2) (43.417) (33.141)
Realizzo di immobilizzazioni immateriali (2) 0 867
Investimenti in immobilizzazioni materiali (3) (1.015) (2.202)
Realizzo di immobilizzazioni materiali (3) 0 35
Cessioni di partecipazioni (4) 0 616.214
(Acquisizioni) di partecipazioni (4) (68.598) (629.489)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (113.029) (47.716)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti (6; 19) 374 33
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (21) (29.840) (35.370)
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (11; 25) (9.447) (1.029)
Acquisto / Cessione azioni proprie (14) (28.854) (9.793)
Accensioni finanziamenti e mutui (17) 336.700 429.000
Rimborsi finanziamenti e mutui (17) (217.000) (309.000)
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (14) (47.442) (75.163)
Dividendi da società cedute (14) 0 28.786
Dividendi incassati da società partecipate (4) 21.254 2.311
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 25.744 29.775
Variazione delle disponibilità liquide (45.128) 381
Disponibilità correnti esercizio precedente 67.031 59.353
Disponibilità liquide esercizio precedente attività in dismissione 0 7.297
Disponibilità correnti esercizio corrente 21.902 67.031

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questa Relazione finanziaria annuale.

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano. Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, era detenuto per la quota maggioritaria da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.. La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020 del Gruppo Ascopiave è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 11 marzo 2021.

L'attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la gestione calore e la cogenerazione.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 268 Comuni (268 Comuni al 31 dicembre 2019), esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 12.910 chilometri (12.855 chilometri al 31 dicembre 2019) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

In data 19 dicembre 2019 si è concluso il percorso teso a valorizzare le attività di vendita del gas ed energia e rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione, che ha portato alla sottoscrizione tra il Gruppo Ascopiave ed il Gruppo Hera di una partnership che ha sancito la nascita, attraverso EstEnergy, del maggior operatore Energy del Nord-Est. Nell'ambito dell'operazione, Ascopiave S.p.A. ha ceduto ad EstEnergy, della quale poi ha rilevato una quota del 48%, le proprie quote di partecipazione nelle società di commercializzazione, mentre il Gruppo Hera ha ceduto ad Ascopiave l'intera quota di partecipazione detenuta in Ap Reti Gas Nord Est S.r.l. oltre ad una quota del 3% in Hera Comm.

Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

I risultati economico-finanziari del Gruppo Ascopiave sono elaborati in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura della Relazione finanziaria annuale, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Nella predisposizione della presente Relazione finanziaria annuale, sono stati applicati gli stessi principi contabili adottati nella redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019, fatta eventuale eccezione a quanto specificato nel paragrafo "Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2020".

La presente Relazione finanziaria annuale è redatta in euro, la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera, ed è costituita dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata, dal Conto Economico complessivo consolidato, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto consolidato, dal Rendiconto Finanziario consolidato e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

I valori utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo. La presente Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 marzo 2021.

Schemi di Bilancio

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo consolidato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura.

Il prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto adottato presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del patrimonio netto riconciliandoli attraverso l'utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.

Lo schema di rendiconto finanziario è definito secondo il metodo "indiretto", rettificando l'utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria. Si ritiene che tali schemi rappresentino adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2020

Di seguito sono descritti gli emendamenti, improvement e interpretazioni, applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2020 ed entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2020. Sono esclusi dall'elenco i principi, gli emendamenti e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dalla Società.

Conceptual Framework for Financial Reporting

In data 29 marzo 2018 lo IASB ha pubblicato la versione rivista del Conceptual Framework for Financial Reporting e contestualmente ha pubblicato un documento che aggiorna i riferimenti presenti negli IFRS al precedente Conceptual Framework, fornendo:

  • una definizione aggiornata di attività e passività;
  • un nuovo capitolo sui temi di measurement, derecognition e diclosure;
  • chiarimenti su alcuni postulati di redazione del bilancio, quali il principio di prudenza e di prevalenza della sostanza sulla forma.

Tali modifiche sono efficaci dal 1° gennaio 2020.

IFRS 3 – Business Combination

In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti all'IFRS 3 – Business Combination, con l'obiettivo di individuare i criteri secondo i quali un'avvenuta acquisizione riguardi un'azienda oppure un gruppo di attività che, in quanto tale, non soddisfi la definizione di business fornita dall'IFRS 3. Tali modifiche sono efficaci per le aggregazioni aziendali che si verificheranno a partire dal 1° gennaio 2020.

IAS 1 e IAS 8

In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti allo IAS 1 e allo IAS 8, chiarendo la definizione di "informazione materiale", al fine di stabilire l'inclusione o meno di un'informativa in bilancio. Tali modifiche sono efficaci dal 1° gennaio 2020.

IFRS 9, IAS 39 e IFRS 17 – Interest Rate Benchmark Reform

In data 26 settembre 2019 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti all'IFRS 9, IAS 39 e IFRS 17 – Interest Rate Benchmark Reform, che modificano le disposizioni in tema di hedge accounting previste dall'IFRS 9 e dallo IAS 39. Tali modifiche sono efficaci dal 01 gennaio 2020.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni ifrs e ifric omologati dall'unione europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata al 31 dicembre 2020

Amendment to IFRS 16 Leases Covid19 - Related Rent concessions

In data 28 maggio 2020 lo IASB ha emesso il documento che fornisce un espediente pratico che consente ai locatari di non considerare modifiche al contratto di locazione le concessioni che si verificano come conseguenza diretta della pandemia Covid-19. L'emendamento è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 giugno 2020. E' consentita un'applicazione anticipata, anche nei bilanci non ancora approvati al 28 maggio 2020.

IFRS 9, IAS 39, IFRS 7m IFRS 4 e IFRS16 – Interest Rate Benchmark Reform, Phase 2

In data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti all'IFRS 9, IAS 39, IFRS 7m IFRS 4 e IFRS16 – Interest Rate Benchmark Reform, Phase 2 relativamente alla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse. Tali modifiche sono efficaci dal 01 gennaio 2021. E' consentita un'applicazione anticipata.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni ifrs non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

Emendamenti allo IAS 1

In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha emesso il documento per chiarire i requisisti per la classificazione delle passività come correnti o non correnti. Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2023 in seguito al differimento della data di entrata in vigore a causa della pandemia del Covid-19.

Emendamenti all' IFRS 3

In data 14 maggio 2020 lo IASB ha emesso il documento per aggiornare un riferimento al Quadro concettuale per la rendicontazione finanziaria senza modificare i requisisti contabili per le aggregazioni aziendali. Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2022.

IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari

In data 14 maggio 2020 lo IASB ha emesso il documento per apportare delle modifiche che vietano ad un'azienda di detrarre dal costo degli immobili, impianti e macchinari i proventi derivanti dalla vendita di articoli prodotti mentre la società sta preparando l'attività per l'uso previsto. I proventi delle vendite e i relativi costi dovranno essere imputati a conto economico. Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2022.

IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali

In data 14 maggio 2020 lo IASB ha emesso il documento per specificare quali costi devono essere inclusi nel valutare se un contratto è in perdita. Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2022.

Miglioramenti annuali agli IFRS – Ciclo 2018-2020

In data 14 maggio 2020 lo IASB ha emesso diverse modifiche come parte del programma di miglioramenti annuali ai principi; la maggior parte delle modifiche sono chiarimenti o correzioni degli IFRS esistenti, oppure modifiche conseguenti a cambiamenti recentemente apportati agli IFRS. i miglioramenti annuali apportano lievi modifiche all'IFRS 1 "Prima adozione degli International Financial Reporting Standards", IFRS 9 "Strumenti finanziari", IAS 41 "Agricoltura" e gli esempi illustrativi che accompagnano I'IFRS 16 "Leasing".

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Tali miglioramenti sono applicabili dal 1° gennaio 2022.

Nome e sede legale dell'impresa che redige il bilancio consolidato

Con riferimento alle informazioni richieste dall'articolo 2427, punto 22-quinquies e sexies Codice Civile, si precisa che la società Ascopiave S.p.A. con sede legale in Via Verizzo 1030, Pieve di Soligo (TV), provvede a redigere il Bilancio Consolidato del Gruppo più piccolo di cui la società fa parte in quanto controllata e che lo stesso risulta essere disponibile presso la propria sede legale. Inoltre la società Asco Holding S.p.A. con sede legale in Via Verizzo 1030, Pieve di Soligo (TV), provvede a redigere il Bilancio Consolidato del Gruppo più grande di cui la società fa parte e che lo stesso risulta essere disponibile presso la propria sede legale; si segnala che la società chiude l'esercizio sociale in data 31 luglio.

Aggregazioni aziendali

In data 1° luglio 2020 per la Società Unigas Distribuzione S.r.l. è decorso un anno dal perfezionamento dell'aggregazione aziendale condotta con la suddetta società. Si segnala che la maturazione dei termini in base allo IFRS 3 rende definitivi i valori contabili originariamente consolidati.

In data 19 dicembre 2020 è decorso un anno dal perfezionamento dell'aggregazione aziendale condotta il Gruppo Hera che ha sancito la nascita del maggiore operatore nel settore energy nel Nord-Est, con oltre un milione di clienti, e il contestuale riassetto delle rispettive attività di distribuzione gas. Si segnala che la maturazione dei termini in base allo IFRS 3 rende definitivi i valori contabili originariamente consolidati.

Ascopiave entra nel servizio idrico integrato e acquista il 100% del capitale sociale di Cart Acqua S.r.l.

Ascopiave S.p.A. ha perfezionato in data 18 dicembre 2020 l'acquisto del 100% del capitale sociale di Cart Acqua S.r.l. effettuando il primo suo primo investimento nel settore del servizio idrico integrato.

Cart Acqua S.r.l., oltre ad essere direttamente operativa nel settore idrico, nell'ambito del quale eroga servizi di natura tecnica, è altresì titolare di una quota di partecipazione pari al 18,33% del capitale sociale di Cogeide S.p.A., società che opera in regime di salvaguardia nella gestione del servizio idrico integrato in 15 Comuni della Provincia di Bergamo.

Area e criteri di consolidamento

Nella Relazione finanziaria annuale sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nella relazione consolidata a partire dalla data in cui si è assunto il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial

goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto o, qualora inferiore, esistono gli elementi che confermano l'esistenza di una influenza notevole. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle Società controllate utilizzati al fine della predisposizione della Relazione finanziaria annuale sono quelli approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Capitale Quota di Quota di Quota di
Denominazione Sede legale sociale pertinenza controllo controllo
versato del gruppo diretto indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 100% 0%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 3.000.000 100,00% 100% 0%
Asco Energy S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 100,00% 100% 0%
Ap Reti Gas Nord Est S.r.l. Padova (PD) 15.000.000 100,00% 100% 0%
CART Acqua S.r.l. Orio al Serio (BG) 50.000 100,00% 100% 0%
Società collegate
Estenergy S.p.A. Trieste (TS) 299.925.761 48,00% 48% 0%
Cogeide S.p.A. Mozzanica (BG) 16.945.026 19,00% 19% 0%

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Le società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2020 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

A seguito del perfezionamento della partnership tra il Gruppo Ascopiave ed il Gruppo Hera avvenuto in data 19 dicembre 2019, con efficacia dal 31 dicembre 2019, il Gruppo ha acquisto integralmente la società Ap Reti Gas Nord Est S.r.l., quindi i dati esposti al termine dell'esercizio 2019 comprendevano già i valori patrimoniali ad essa riferiti. Si ricorda inoltre che a decorrere dal 1° luglio 2019, a seguito dell'avvenuta fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., la stessa non risulta più consolidata con il metodo del patrimonio netto ed i suoi risultati economici e valori patrimoniali sono rappresentati all'interno di Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A, società nella quale Ascopiave S.p.A. ha conferito il ramo aziendale relativo all'attività precedentemente svolta da Unigas Distribuzione S.r.l..

In data 18 dicembre 2020 Ascopiave ha perfezionato l'acquisto del 100% delle quote sociali della società CART Acqua S.r.l. consolidandone integralmente i dati patrimoniali al 31 dicembre 2020.

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente

Descrizione Ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
Risultato netto Patrimonio netto Posizione
finanziaria netta
(disponibilità)
Principi contabili di
riferimento
Controllante
Ascopiave S.p.A. 53.413 35.932 808.286 311.911 IFRS
Società consolidate integralmente
AP Reti Gas S.p.A. 87.802 26.994 325.736 (9.322) IFRS
AP RETI GAS Nord Est S.r.l. 25.662 5.823 135.564 (8.917) IFRS
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 22.699 4.019 64.456 14.558 Ita Gaap
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 19.625 191 17.469 21.544 Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 4.585 1.428 20.200 2.971 Ita Gaap
Asco Energy S.p.A. 24.341 (373) 749 5.438 Ita Gaap
CART Acqua S.r.l.* 198 32 3.860 (203) Ita Gaap

*si segnala che i dati economici della controllata CART Acqua S.r.l. non risultano consolidati in quanto l'aggregazione aziendale si è perfezionata in data 18 dicembre 2020.

Informazioni sulle società controllate consolidate con interessenze di terzi

La società Ascopiave S.p.A. non detiene partecipazioni in società controllate che presentano interessenze di terzi.

Criteri di valutazione

Esponiamo di seguito i principi contabili adottati dal Gruppo:

Avviamento: l'avviamento derivante dall'acquisizione di rami d'azienda esercenti l'attività di distribuzione del gas è inizialmente iscritto al costo, e rappresenta l'eccedenza del costo d'acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell'acquirente del valore equo netto riferito ai valori identificabili delle attività e passività attuali e potenziali. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento non è più ammortizzato e viene decrementato delle eventuali perdite di valore.

L'avviamento viene sottoposto ad un'analisi di recuperabilità, con cadenza annuale o anche più breve, nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore.

Ai fini di tali analisi di recuperabilità, l'avviamento acquisito con aggregazioni aziendali è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna delle unità (o gruppi di unità) generatrici di flussi finanziari del Gruppo che si ritiene beneficeranno degli effetti sinergici dell'acquisizione, a prescindere dall'allocazione di altre attività o passività a queste stesse unità (o gruppi di unità).

Tali unità generatrici di flussi finanziari:

  • (i) rappresentano il livello più basso all'interno del Gruppo in cui l'avviamento è monitorato a fini di gestione interna;
  • (ii) non sono maggiori di un settore, come definito nello schema di segnalazione primario o secondario del Gruppo ai sensi dell'IFRS 8 "settore segmenti operativi".

La perdita di valore è determinata definendo il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) cui è allocato l'avviamento. Quando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) è inferiore al valore contabile, viene rilevata una perdita di valore. Nei casi in cui l'avviamento è attribuito a una unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità) il cui attivo viene parzialmente dismesso, l'avviamento associato all'attivo ceduto viene considerato ai fini della determinazione dell'eventuale plus(minus)-valenza derivante dall'operazione. In tali circostanze l'avviamento ceduto è misurato sulla base dei valori relativi dell'attivo alienato rispetto all'attivo ancora detenuto con riferimento alla medesima unità.

Altre Immobilizzazioni immateriali: le attività immateriali includono principalmente le attività relative agli accordi per servizi in concessione tra settore pubblico e privato (c.d. service concession arrangements) relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione in cui:

  • (i) il concedente controlla o regolamenta i servizi forniti dall'operatore tramite l'infrastruttura e il relativo prezzo da applicare;
  • (ii) il concedente controlla attraverso la proprietà, la titolarità di benefici o in altro modo qualsiasi interessenza residua significativa nell'infrastruttura al termine della concessione.

Le altre immobilizzazioni immateriali includono inoltre l'iscrizione del valore equo degli oneri riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale.

Per quanto riguarda il periodo di ammortamento:

(i) le concessioni per il servizio di distribuzione del gas naturale sono ammortizzate in quote costanti sulla base della durata del periodo concessorio o lungo la vita utile stimata. In particolare, il periodo di ammortamento delle concessioni acquisite dal Gruppo Ascopiave è pari a dodici anni in accordo con il quadro normativo di riferimento.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore, determinate con le stesse modalità successivamente indicate per le attività materiali. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

I beni assunti in leasing sono iscritti al fair value, al netto dei contributi di spettanza del conduttore o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l'eventuale somma da pagare per l'esercizio dell'opzione di acquisto, tra le attività immateriali in contropartita al debito finanziario verso il locatore.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una attività immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione ed il valore di carico del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione.

Durata e valore residuo dei beni in regime di concessione: l'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta) ha stabilito che tutti gli affidamenti dovranno essere posti in gara entro la scadenza del cosiddetto "periodo transitorio" (per il Gruppo Ascopiave al massimo entro il 31 dicembre 2012 o negli esercizi successivi in caso di proroga della scadenza originariamente prevista) e che la nuova durata delle concessioni non potrà superare i dodici anni. Alla scadenza delle concessioni, al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale.

In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale.

Immobilizzazioni materiali: le attività materiali sono rilevate al costo d'acquisto comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato.

I terreni, sia liberi da costruzioni sia annessi a fabbricati civili e industriali, sono stati contabilizzati separatamente e non vengono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell'esercizio in cui sono sostenute, in caso contrario vengono capitalizzate.

Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Le principali aliquote economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

Fabbricati 2%
Attrezzatura 8,5% - 8,3%
Mobili e arredi 8,80%
Macchine elettroniche 16,20%
Hardware e software di base 20%
Autoveicoli, Autovetture e simili 20%

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibilmente recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Il valore recuperabile delle immobilizzazioni materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico fra i costi per ammortamenti e svalutazioni. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Leasing

Il principio contabile IFRS 16 "Leases" definisce un modello unico di rilevazione dei contratti di leasing, eliminando la distinzione tra leasing operativi e finanziari, e prevedendo l'iscrizione di una attività per il diritto all'uso del bene e di una passività per il leasing. Un contratto è, o contiene, un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo. Le attività per diritto di uso dei beni in locazione vengono inizialmente valutate al costo, e successivamente ammortizzate lungo la durata del contratto di locazione definita in sede di analisi tenendo conto delle opzioni di proroga o di risoluzione ragionevolmente esercitabili. Il costo delle attività per diritto d'uso include il valore inizialmente rilevato della passività per leasing, i costi iniziali diretti sostenuti, la stima degli eventuali costi di ripristino da sostenere al termine del contratto e i

pagamenti anticipati relativi al leasing effettuati alla data di prima transizione al netto degli incentivi al leasing ricevuti. Le correlate passività per beni in locazione sono valutate inizialmente al valore attuale dei pagamenti dovuti per i canoni fissi da versare alla data di sottoscrizione del contratto di locazione e per prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto e dell'opzione di riscatto se ragionevolmente esercitabili, attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se determinabile, o il tasso di finanziamento marginale alla data. Le passività per beni in leasing vengono successivamente incrementate degli interessi che maturano su dette passività e diminuite in correlazione con i pagamenti dei canoni di locazione. Le passività per beni in leasing vengono in ogni caso rideterminate per tener conto delle modifiche apportate ai pagamenti dovuti per il leasing, rettificando per pari valore l'attività consistente nel diritto di utilizzo. Tuttavia, se il valore contabile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo è pari a zero e vi è un'ulteriore riduzione della valutazione della passività del leasing, tale differenza viene rilevata nell'utile (perdita) di esercizio.

In caso di modifiche intervenute nel contratto di leasing, tali modifiche vengono contabilizzate come un leasing separato, quando vengono aggiunti diritti di utilizzo su una o più attività sottostanti e il corrispettivo del leasing aumenta di un importo che riflette il prezzo a sé stante per l'aumento dell'oggetto del leasing. In relazione alle modifiche che non sono contabilizzate come un leasing separato si procede a rideterminare la passività del leasing attualizzando i pagamenti dovuti per il leasing rivisti utilizzando un tasso di attualizzazione rivisto, in base alla nuova durata del contratto. Tali rettifiche delle passività sono contabilizzate procedendo ad una corrispondente modifica dell'attività consistente nel diritto di utilizzo, rilevando a conto economico l'eventuale utile o perdita relativa alla risoluzione parziale o totale del contratto.

Non vengono rilevate attività per diritti d'uso in relazione a: i) leasing a breve termine; ii) leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore. I pagamenti dovuti per tali tipologie di contratti di locazione vengono rilevati come costi operativi a quote costanti.

Nel conto economico vengono rilevati, tra i costi operativi, gli ammortamenti dell'attività per diritto d'uso e, nella sezione finanziaria, gli interessi passivi maturati sulla lease liability, se non oggetto di capitalizzazione. Il conto economico include inoltre: i) i canoni relativi a contratti di leasing di breve durata e di modico valore, come consentito in via semplificata dall'IFRS 16; e ii) i canoni variabili di leasing, non inclusi nella determinazione della lease liability (ad es. canoni basati sull'utilizzo del bene locato).

Partecipazioni:

Le partecipazioni iscritte in questa voce si riferiscono ad investimenti aventi natura durevole derivanti da:

  • partecipazioni valutate al patrimonio netto;
  • altre partecipazioni valutate al fair value.

Le partecipazioni in imprese collegate, nelle quali cioè il Gruppo ha un'influenza notevole, sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata. Nel caso in cui una società collegata rilevi rettifiche con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza e ne dà rappresentazione, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto.

Nel caso in cui la perdita di pertinenza del Gruppo ecceda il valore di carico della partecipazione, questo ultimo è annullato e l'eventuale eccedenza è rilevata in un apposito fondo nella misura in cui il Gruppo abbia obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata a coprire le sue perdite o, comunque, ad effettuare pagamenti per suo conto.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere un'ulteriore perdita di valore della propria partecipazione nella società collegata. Il Gruppo valuta, indipendentemente dalla presenza di indicatori di impairment, ad ogni data di bilancio se ci siano evidenze obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita di valore. Se ciò è avvenuto, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata ed il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e classificandola nella "quota di pertinenza del risultato di società collegate".

Le altre partecipazioni: le attività finanziarie costituite da partecipazioni in società diverse da quelle collegate e joint venture (generalmente con una percentuale di possesso inferiore al 20%) vengono denominate partecipazioni in

altre imprese e rientrano nella categoria delle attività finanziarie valutate al fair value che, normalmente, corrisponde in fase di prima iscrizione al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi di transazione direttamente attribuibili. Le variazioni successive di fair value sono imputate nel Conto economico (FVPL) o, nel caso di esercizio dell'opzione previsto dal principio, nel Conto economico complessivo (FVOCI) nella voce "Riserva strumenti al FVOCI". Per le partecipazioni valutate al FVOCI, le perdite durevoli di valore non sono mai iscritte nel Conto economico cosi come gli utili o le perdite cumulate nel caso di cessione della partecipazione; solo i dividendi distribuiti dalla partecipata vengono iscritti nel Conto economico quando:

  • sorge il diritto del Gruppo a ricevere il pagamento del dividendo;
  • è probabile che i benefici economici derivanti dal dividendo affluiranno al Gruppo;
  • l'ammontare del dividendo può essere attendibilmente valutato.

Si segnala che il Gruppo ha optato per la rappresentazione nel conto economico complessivo (FVOCI).

Altre Attività non correnti: sono iscritte al valore nominale eventualmente rettificato per perdite di valore, corrispondente al costo ammortizzato.

Attività Finanziarie

Il Gruppo classifica le attività finanziarie in base alle categorie individuate dall'IFRS 9:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività al fair value con contropartita "Altre componenti del conto economico complessivo" (FVOCI);
  • attività al fair value con contropartita "l'Utile o perdita dell'esercizio" (FVTPL).

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: sono classificate in tale categoria le attività finanziarie per le quali risultano verificati i seguenti requisiti: (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso dell'attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. Gli stessi fanno principalmente riferimento a crediti iscritti nei confronti di clienti e/o finanziamenti che contengono una componente finanziari significativa. I crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa operazione. Le misurazioni successive delle attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli eventuali accantonamenti per la svalutazione di tali crediti sono determinati con il forward looking approach a mezzo di un modello a tre stadi: 1) rilevazione delle perdite attese nei primi 12 mesi alla initial recognition del credito qualora il rischio di credito non sia aumentato; 2) riconoscimento delle perdite attese lungo la vita del credito qualora il rischio correlato al credito aumenti in modo significativo rispetto alla rilevazione iniziale; gli interessi vengono riconosciuti su base lorda; 3) riconoscimento delle ulteriori perdite attese lungo la vita del credito al concretizzarsi della manifestata perdita; gli interessi sono riconosciuti su base netta.

Attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nel Conto economico complessivo (FVOCI): sono classificate in tale categoria le attività finanziarie che evidenziano le seguente caratteristiche: (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la vendita dell'attività stessa, sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. Eventuali svalutazioni per perdite durevoli di valore, interessi attivi sono rilevate nell'Utile o perdita d'esercizio.

Attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nel Conto economico (FVTPL): sono classificate in tale categoria tutte le attività finanziarie che non soddisfano le condizioni, in termini di modello di business o di caratteristiche dei flussi generati, ai fini della valutazione al costo ammortizzato o al fair value con contropartita sul Conto economico complessivo. Le attività appartenenti a questa categoria sono classificate tra le attività correnti o non correnti a seconda della loro scadenza naturale ed iscritte al fair value in sede di prima rilevazione. In sede di misurazione successiva, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico nel periodo in cui sono rilevati.

Rettifiche di valore: la valutazione sulle perdite di valore delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è effettuata sulla scorta di un modello basato sulle perdite attese dei crediti. Il Gruppo ha scelto di eseguire una valutazione del rischio crediti che vedeva svalutati totalmente i crediti scaduti da oltre 365 giorni e parzialmente di quelli scaduti da oltre 180 giorni già in passato. Il processo predittivo è sostenuto dalle attività mensili di utilizzo del fondo svalutazione crediti accantonato in base all'esecuzione dei cicli di sollecito e recupero dei crediti inadempiuti. Le serie storiche relative agli esercizi passati hanno dimostrato che la svalutazione operata in termini predittivi è una ragionevole approssimazione per eccesso delle effettive perdite che il gruppo subisce verso la clientela finale.

Rimanenze: le rimanenze di magazzino sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e/o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di presumibile realizzo o di sostituzione. Il valore netto di realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato, al netto dei costi diretti di vendita.

Le rimanenze obsolete e/o di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro. La svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Rimanenze di titoli di efficienza energetica: le rimanenze di titoli di efficienza energetica sono iscritte al costo di acquisto, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato.

Crediti commerciali e altre attività correnti: i crediti commerciali e le altre attività correnti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono valutati al costo ammortizzato al netto delle relative perdite di valore. Sono adeguati al loro presumibile valore di realizzo mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo, che viene costituito quando vi è una oggettiva evidenza che il Gruppo non sarà in grado di incassare il credito per il valore originario. Gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti sono contabilizzati a conto economico. Inoltre, il Gruppo cede alcuni dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di cessioni di credito ("factoring"). Le operazioni di factoring sono pro-soluto.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti: comprendono i valori di cassa, i depositi incassabili a vista, gli altri investimenti finanziari a breve termine. Sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di attività e passività finanziarie

Attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata dal bilancio quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;
  • il Gruppo conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • il Gruppo ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dell'attività e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull'attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività e il valore massimo del corrispettivo che il Gruppo potrebbe essere tenuto a corrispondere.

Nei casi in cui il coinvolgimento residuo prende la forma di un'opzione emessa e/o acquistata sull'attività trasferita (comprese le opzioni regolate per cassa o simili), la misura del coinvolgimento del Gruppo corrisponde all'importo dell'attività trasferita che il Gruppo potrà riacquistare; tuttavia nel caso di un'opzione put emessa su un'attività misurata al fair value (comprese le opzioni regolate per cassa o con disposizioni simili), la misura del coinvolgimento residuo del Gruppo è limitata al minore tra il fair value dell'attività trasferita e il prezzo di esercizio dell'opzione.

Passività finanziarie

Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto.

Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Azioni proprie: le azioni proprie riacquistate sono portate in diminuzione del patrimonio. Il costo originario delle azioni proprie, i benefici derivanti dalle cessioni e le altre eventuali variazioni successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Benefici per i dipendenti: i benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici o contributi definiti (trattamento di fine rapporto) o altri benefici a lungo termine sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa ai programmi a benefici e/o contributi definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Nei programmi con benefici definiti rientra anche il trattamento di fine rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti delle società del Gruppo ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile maturato antecedentemente la riforma di tale istituto intervenuta nel 2007 (Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296), a seguito della quale per le società con più di 50 dipendenti per le quote maturate a far data dal 1° gennaio 2007, il Tfr si configura come piano a contributi definiti.

Le obbligazioni del Gruppo sono determinate separatamente per ciascun piano, stimando il valore attuale dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. Questo calcolo è effettuato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Le componenti dei benefici definiti sono rilevati come segue:

  • (i) le componenti di rimisurazione delle passività, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, sono rilevati immediatamente in Altri utili (perdite) complessivi;
  • (ii) i costi relativi alle prestazioni di servizio sono rilevati a conto economico;
  • (iii) gli oneri finanziari netti sulla passività a benefici definiti sono rilevati a conto economico.

Le componenti di rimisurazione riconosciute in Altri utili (perdite) complessivi non sono mai riclassificati a conto economico nei periodi successivi.

Per il TFR maturato successivamente al 1° gennaio 2007 l'obbligazione dell'impresa è limitata al versamento dei contributi allo Stato (cd. Fondo Inps) ovvero a un patrimonio o ad un'entità giuridicamente distinta (cd. Fondo) ed è determinato sulla base dei contributi dovuti.

Il gruppo ha, inoltre, sottoscritto piani retributivi basati in parte su azioni Ascopiave S.p.A. liquidati attraverso la consegna di azioni (piani di stock option piani di incentivazione a lungo termine) rilevate come passività e valutate al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione (approvazione bilancio dell'esercizio 2017). Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a conto economico.

La restante parte del piano è invece regolata sotto forma di opzioni regolabili solo per contanti. Il costo delle operazioni regolate per contanti è valutato inizialmente al valore equo alla data di assegnazione. In particolare, i piani adottati dal Gruppo prevedono l'attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una corresponsione di carattere straordinario legata al raggiungimento di obiettivi prefissati, e la cui regolazione finanziaria è basata, tra gli indicatori, sull'andamento del titolo azionario. Tale valore equo è spesato nel periodo fino alla maturazione con rilevazione di una passività corrispondente. La passività viene ricalcolata a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento compresa, con tutte le variazioni del valore equo riportate a conto economico.

Nel corso dell'esercizio 2020 sono maturati parte dei piani retributivi riferiti al triennio 2018 - 2020, che hanno comportato lo stanziamento di riserve per le quote da liquidarsi in azioni. Tenuto conto delle regole previste dal piano non vi sono state ulteriori assegnazioni nel periodo in quando i benefici matureranno alla conclusione del periodo. Tali piani retributivi sono contabilizzati in linea con quanto richiesto dall'IFRS 2.

Per maggiori dettagli sui compensi corrisposti nel corso dell'esercizio 2019, si rinvia alla "Sezione II" della Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123 - ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 (TUF).

Fondi per rischi e oneri: i fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti sono rilevati quando:

  • (i) è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
  • (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso;
  • (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente.

Per contro, qualora non sia possibile effettuare una stima attendibile dell'obbligazione oppure si ritenga che l'esborso di risorse finanziarie sia meramente possibile e non probabile, la relativa passività potenziale non è appostata in bilancio, ma ne viene data adeguata informativa nelle note di commento.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Assegnazione di stock grant ai dipendenti

Il Gruppo ha concesso piani d'incentivazione basati su strumenti rappresentativi del capitale, sulla base dei quali il Gruppo riceve servizi dai propri dipendenti, collaboratori o amministratori con delega in cambio di stock grant ("units"). Il fair value dei servizi ricevuti è rilevato come un costo del lavoro. L'ammontare totale del costo è determinato in base al fair value delle units concesse e ha come contropartita una riserva di patrimonio netto.

Il costo complessivo è riconosciuto lungo il periodo di maturazione dei diritti ("vesting period"), che rappresenta il periodo in cui tutte le condizioni di servizio previste per la maturazione dei diritti devono essere soddisfatte. Ad ogni data di bilancio il Gruppo rivede le stime in base al numero delle opzioni che si attende matureranno sulla base delle condizioni di maturazione, non di mercato. L'effetto di eventuali variazioni rispetto alle stime originarie è rilevato nel conto economico consolidato con contropartita nel patrimonio netto.

Passività finanziarie: le passività finanziarie, diverse dagli strumenti finanziari derivati, includono i finanziamenti a medio lungo termine iscritti inizialmente al valore equo, al netto dei costi di transazione eventualmente sostenuti e, successivamente, valutati al costo ammortizzato, calcolato tramite l'applicazione del tasso d'interesse effettivo, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati.

Qualora venga violata una condizione di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data o prima della data di riferimento del bilancio con l'effetto che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, la passività viene classificata come corrente, anche se il finanziatore ha concordato, dopo la data di riferimento del bilancio e prima dell'autorizzazione alla pubblicazione del bilancio stesso, di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione. La passività viene classificata come corrente perché, alla data di riferimento del bilancio, l'entità non gode di un diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno dodici mesi da quella data.

Debiti commerciali e altre passività: i debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, si riferiscono a passività derivanti da rapporti commerciali di fornitura e sono rilevati al costo ammortizzato.

I debiti in valuta diversa dalla moneta di conto sono iscritti al tasso di cambio del giorno dell'operazione e, successivamente, convertiti al cambio in essere alla data di bilancio. L'utile o la perdita derivante dalla conversione vengono imputati a conto economico.

Strumenti finanziari derivati: Il Gruppo detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse. Le operazioni che, nel rispetto delle politiche di gestione del rischio, soddisfano i requisiti previsti dai principi contabili internazionali per il trattamento in hedge accounting sono designate "di copertura" (contabilizzate nei termini di seguito indicati), mentre quelle che, pur essendo poste in essere con l'intento gestionale di copertura, non soddisfano i requisiti richiesti dai principi contabili internazionali

sono classificate "di trading". In questo caso, le variazioni di fair value degli strumenti derivati sono rilevate a conto economico nel periodo in cui si determinano. Il fair value è determinato in base al valore di mercato di riferimento.

I derivati incorporati in attività/passività finanziarie sono scorporati e valutati autonomamente al fair value, tranne i casi in cui il prezzo d'esercizio del derivato alla data di accensione approssima il valore determinato sulla base del costo ammortizzato dell'attività/passività di riferimento. In tal caso la valutazione del derivato incorporato è assorbita in quella dell'attività/passività finanziaria.

La valutazione al fair value di tali contratti viene effettuata utilizzando modelli di pricing e sulla base dei dati di mercato osservabili al 31 dicembre 2020.

Gerarchia del fair value

Le attività e le passività finanziarie valutate al fair value sono classificate in una gerarchia di tre livelli sulla base delle modalità di determinazione del fair value stesso, ovvero in base alla rilevanza delle informazioni (input) utilizzate nella determinazione del valore:

  • (i) livello 1, strumenti finanziari il cui fair value è determinato sulla base di un prezzo quotato in un mercato attivo;
  • (ii) livello 2, strumenti finanziari il cui fair value è determinato mediante tecniche di valutazione che utilizzano parametri osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Sono classificati in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di curve forward di mercato e i contratti differenziali a breve termine;
  • (iii) livello 3, strumenti finanziari il cui fair value è determinato con tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato, ovvero facendo esclusivamente ricorso a stime interne.

Il Gruppo al 31 dicembre 2020 possiede una tipologia di strumenti finanziari su tassi di interesse, riconducibile alla gerarchia di livello 1, ed una seconda tipologia riconducibile alla gerarchia di livello 3 sulla valutazione al fair value delle partecipazioni in altre imprese ACSM AGAM S.p.A. ed Hera Comm S.p.A..

Ricavi e costi: i ricavi ed i costi sono esposti secondo il principio della competenza economica.

La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo (over time) o in uno specifico momento temporale (at a point in time).

Secondo la tipologia delle principali operazioni del Gruppo, i ricavi sono rilevati sulla base dei criteri specifici di seguito riportati:

  • (i) i ricavi per trasporto di gas naturale sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati durante l'esercizio in base alle c.d. tariffe di riferimento al fine di determinare il Vincolo dei Ricavi Totale come previsto dai provvedimenti dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente;
  • (ii) i contributi ricevuti dagli utenti a fronte di lavori di lottizzazione qualora non siano a fronte di costi sostenuti per estensione della rete, vengono rilevati a conto economico;
  • (iii) i ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento delle attività sulla base dei medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Nel caso in cui non sia possibile determinare attendibilmente il valore dei ricavi, questi ultimi sono rilevati fino a concorrenza dei costi sostenuti che si ritiene saranno recuperati;
  • (iv) i ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse;

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Contributi pubblici: i contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi pubblici sono correlati a componenti di costo, sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente sugli esercizi in modo da essere

commisurati ai costi che intendono compensare. Nel caso in cui il contributo è correlato ad un'attività, l'attività ed il contributo sono rilevati per i loro valori nominali ed il rilascio a conto economico avviene progressivamente lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento in quote costanti.

Contributi privati: si segnala che i contributi privati ricevuti fino al 31 dicembre 2013 per la realizzazione di tratte dirette di distribuzione e delle derivazioni d'utenza sono stati iscritti integralmente a conto economico nel momento in cui risultavano sostenuti i costi per la realizzazione dello stesso e l'opera messa in funzione. I contributi ricevuti per la realizzazione di queste opere che non risultavano correlati ai costi sostenuti per la realizzazione della stessa erano sospesi nel passivo e imputati a conto economico nel momento in cui le condizioni risultavano realizzate. I contributi privati ricevuti per la realizzazione della rete e delle derivazioni d'utenza sono rilevati a partire dal 1° gennaio 2014 nelle passività all'atto della corresponsione e imputati a conto economico, a partire dalla data di costruzione dell'infrastruttura, coerentemente con la rilevazione dei costi cui afferiscono le opere e della vita utile delle stesse.

Proventi e oneri finanziari: i proventi e gli oneri sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo.

Imposte sul reddito: le imposte correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile e iscritte per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla data di chiusura di bilancio. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio netto e nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Per quanto riguarda l'imposta sul reddito delle società (IRES) la società controllate da Ascopiave S.p.A. (AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., Edigas Distribuzione Gas S.p.A., Asco Energy S.p.A.) hanno esercitato l'opzione per il regime del consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.) per il triennio 2019 – 2021. Tale opzione consente di determinare l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società che partecipano al consolidato. Ascopiave S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale.

Ciascuna delle società aderenti trasferiscono alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale) rilevando a conto economico tra la voce imposte una voce "oneri di adesione al consolidato fiscale" o "proventi di adesione al consolidato fiscale" per un importo pari all'IRES corrente di competenza dell'esercizio (o alla perdita trasferita) che verrà versata o utilizzata dalla controllante Ascopiave S.p.A..

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • (i) l'imposta differita attività collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull'utile dell'esercizio calcolato ai fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati ai fini fiscali;
  • (ii) con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.

Utile per azione: l'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto dell'esercizio attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio richiede da parte degli amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, su esperienze passate e assunzioni considerate di volta in volta ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime ha effetto sui valori delle attività e delle passività del bilancio consolidato, nonché, sull'ammontare dei ricavi e dei costi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali nell'esercizio di riferimento. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano.

Le stime sono utilizzate per rilevare:

  • durata e valore residuo dei beni in concessione: l'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta) ha stabilito che tutti gli affidamenti dovranno essere posti in gara entro la scadenza del cosiddetto "periodo transitorio" (per il Gruppo Ascopiave nel periodo che varia tra il 31 dicembre 2010 e il 31 dicembre 2012) e che la nuova durata delle concessioni non potrà superare i dodici anni. Alla scadenza delle concessioni, al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale. Le stime sono inoltre utilizzate per valutare gli effetti dei contenziosi sull'applicazione delle tariffe di distribuzione e/o di vendita e quelli con i Comuni per il riconoscimento del valore di riscatto dei beni oggetto di concessione restituiti a scadenza della stessa;
  • riduzioni durevoli di valore di attività non finanziarie: il Gruppo verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. In particolare l'avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale ed in corso d'anno se tali indicatori esistono; detta verifica richiede una stima del valore d'uso dell'unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l'avviamento, a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall'unità e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato. Al 31 dicembre 2020 il valore contabile dell'avviamento ammonta ad Euro 49.272 migliaia (2019: Euro 47.914 migliaia). Maggiori dettagli sono esposti alla nota 1;
  • gli accantonamenti per rischi su crediti l'obsolescenza di magazzino, le vite utili delle immobilizzazioni immateriali e materiali ed i relativi ammortamenti, i benefici ai dipendenti ed i piani per pagamenti basati su opzioni su azioni (c.d. phantom stock option) gli accantonamenti per rischi ed oneri.

Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. Nell'applicare i principi contabili di gruppo, gli Amministratori hanno assunto decisioni basate sulle citate valutazioni discrezionali con un effetto significativo sui valori iscritti a bilancio. Tuttavia, l'incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.

Impairment di attività

Il Gruppo effettua almeno una volta all'anno l'impairment sulle attività materiali e immateriali nel caso in cui abbiano vita indefinita o più spesso in presenza di eventi che facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. In particolare l'avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale ed in corso d'anno se tali indicatori esistono; detta verifica richiede una stima del valore d'uso dell'unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l'avviamento, a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall'unità e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato.

Titoli di Efficienza Energetica

I Titoli di Efficienza Energetica acquistati durante l'esercizio vengono rilevati a conto economico al costo sostenuto. Il quantitativo di titoli non ancora acquistati ma necessari al raggiungimento dell'obiettivo di competenza dell'esercizio è iscritto valore corrente di mercato del prezzo dei titoli stessi. Il relativo contributo che sarà corrisposto dalla CSEA al momento dell'annullamento dei titoli è contabilizzato nella voce ricavi al valore corrente del contributo stesso determinato sulla base del prezzo di rimborso previsto a fine anno.

Ammortamenti

Gli ammortamenti sono calcolati in base alla vita utile stimata del bene o alla durata residua della concessione, la vita utile è determinata dagli amministratori, con l'ausilio di esperti tecnici al momento dell'iscrizione del bene nel bilancio; le valutazioni circa la durata della vita utile si basano sull'esperienza storica, sulle condizioni di mercato e sulle aspettative di eventi futuri che potrebbero incidere sulla vita utile stessa, compresi i cambiamenti tecnologici. La società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento/chiusura e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

Durata e valore residuo dei beni in concessione: l'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta) ha stabilito che tutti gli affidamenti dovranno essere posti in gara entro la scadenza del cosiddetto "periodo transitorio" (per il Gruppo Ascopiave nel periodo che varia tra il 31 dicembre 2010 e il 31 dicembre 2012) e che la nuova durata delle concessioni non potrà superare i dodici anni. Alla scadenza delle concessioni, al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale. Le stime sono inoltre utilizzate per valutare gli effetti dei contenziosi sull'applicazione delle tariffe di distribuzione e/o di vendita e quelli con i Comuni per il riconoscimento del valore di riscatto dei beni oggetto di concessione restituiti a scadenza della stessa.

Accantonamento per rischi

Tali accantonamenti sono stati effettuati adottando le medesime procedure dei precedenti esercizi facendo riferimento a comunicazioni aggiornate dei legali e dei consulenti che seguono le vertenze, nonché sulla base degli sviluppi procedurali delle stesse.

Accantonamento per rischi su crediti

Il fondo rischi su crediti riflette le stime delle perdite connesse al portafoglio crediti della società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di specifiche situazioni di insolvenza, nonché in relazione a perdite attese su crediti stimate in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 49.272 migliaia al 31 dicembre 2020, evidenzia una variazione rispetto al 31 dicembre 2019 di Euro 1.359 migliaia, spiegata dal conguaglio corrisposto per l'acquisto della società di distribuzione del gas naturale AP Reti Gas Nord Est S.r.l..

L'avviamento iscritto si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci nell'allora Azienda Speciale Consorziale del Piave negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione del gas naturale. Tra questi, si evidenziano gli avviamenti rilevati a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., per Euro 9.368 migliaia, e a seguito dell'acquisto della totalità del capitale sociale della società di nuova costituzione AP Reti Gas Nord Est S.r.l., per Euro 15.508 migliaia (di cui 14.149 migliaia iscritti al termine dell'esercizio precedente ed Euro 1.359 migliaia correlati al conguaglio in precedenza citato). In merito a quest'ultimo si segnala che l'allocazione effettuata, se non per il conguaglio corrisposto, non ha subito variazioni nel corso dell'esercizio. Si segnala altresì che alla data di chiusura dell'esercizio tale allocazione risulta definitiva in ragione della decorrenza del termine dei 12 mesi previsti dal principio IFRS 3.

La seguente tabella evidenzia il saldo degli avviamenti iscritti al termine dei periodi considerati.

(migliaia di Euro) 31.12.2019 Incrementi Decrementi 31.12.2020
Distribuzione gas naturale 47.914 1.359 49.272
Totale avviamento 47.914 1.359 0 49.272

L'avviamento ai sensi del Principio Contabile Internazionale 36 non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile, l'avviamento viene allocato alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas).

La verifica della perdita di valore dell'avviamento è stata condotta confrontando il valore recuperabile delle attività con il loro valore contabile, incluso l'avviamento allocato. Poiché non sussistono criteri attendibili per valutare il valore di vendita tra parti consapevoli e disponibili delle attività di distribuzione, se non i criteri proposti dalla letteratura per la valutazione dei rami d'azienda, il valore recuperabile delle attività oggetto di verifica viene determinato utilizzando il valore d'uso.

Il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi finanziari della CGU distribuzione gas è stato stimato mediante la metodologia del Discounted Cash Flow (DCF) attualizzando i flussi finanziari operativi generati dalle attività ad un tasso di sconto rappresentativo del costo del capitale.

I flussi finanziari utilizzati per il calcolo del valore recuperabile recepiscono le previsioni economico-finanziarie formulate dal management con riguardo alle attività attualmente detenute dal Gruppo ed in ipotesi di continuazione della loro gestione. Le proiezioni economico-finanziarie utilizzate sono state desunte dal piano strategico approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2021.

Con riferimento all'attività di distribuzione del gas naturale, l'attuale normativa di settore prevede che il servizio di distribuzione del gas naturale venga affidato attraverso delle procedure di gara da svolgersi per ambiti territoriali minimi secondo dei termini temporali predefiniti.

Le procedure di gara per l'affidamento degli ambiti territoriali in cui è ricompresa la grande maggioranza delle concessioni attualmente detenute dal Gruppo non sono ancora giunte alla fase di pubblicazione del bando di gara.

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Tenuto conto dell'incertezza sulle tempistiche di possibile inizio delle future concessioni d'Ambito, la metodologia valutativa adottata per la determinazione del valore d'uso della CGU distribuzione gas assume che il Gruppo, nel quinquennio 2020-2024, mantenga la gestione dell'attuale del portafoglio di concessioni comunali, così come previsto nel primo scenario (scenario A) del piano strategico.

Si è ipotizzato quindi che negli anni 2021-2024 la gestione generi flussi finanziari in linea con quelli previsti in tale scenario mentre, in considerazione dell'aleatorietà che grava circa il rinnovo delle concessioni, si è ritenuto di stimare il valore terminale della CGU ipotizzando due scenari alternativi:

  • scenario 1: prevede che il Gruppo ottenga nel 2024 il rinnovo di tutte le concessioni e gli affidamenti in essere al 31 dicembre 2020;
  • scenario 2: prevede che il Gruppo nel 2024 termini l'esercizio del servizio di distribuzione del gas, realizzando il valore di rimborso degli impianti ai sensi dell'articolo 15 del D.Lgs. n 164/2000.

Nello scenario 1, il valore terminale è stato determinato come stima di una perpetuità a partire dall'ultimo anno esplicitato nelle proiezioni finanziarie e considerando le condizioni economiche di rinnovo delle concessioni.

Il fattore di crescita (g) utilizzato ai fini del calcolo del valore terminale è stato ipotizzato pari all'1,3% (1,46% al 31 dicembre 2019), in linea con la crescita inflattiva di lungo periodo prevista per l'Italia dall'Economist Intelligence Unit (EIU).

Il costo medio ponderato del capitale (WACC) della CGU distribuzione gas è stato stimato assumendo:

  • a) un coefficiente beta levered determinato con riferimento ai beta unlevered di società attive in settori comparabili;
  • b) un livello di leva finanziaria (rapporto tra indebitamento finanziario e mezzi propri) desunto dall'analisi della struttura delle fonti di finanziamento di società quotate attive in settori comparabili;
  • c) un market risk premium pari al 5,5% (5,5% al 31 dicembre 2019), definito come il differenziale di rendimento (storico di lungo periodo) tra i titoli azionari e obbligazionari sui mercati finanziari maturi;
  • d) un tasso risk free pari alla media dei rendimenti giornalieri dei titoli di stato italiani a lunga scadenza (BTP 10 anni) nei 12 mesi precedenti al 31 dicembre 2020;
  • e) un costo del debito desunto dalla regolamentazione ARERA;
  • f) un additional risk premium per il calcolo del costo del capitale proprio (Ke) pari all'1,6% (1% al 31 dicembre 2019) in ragione della diversa scala dimensionale rispetto ai comparables.

Sulla base di questi elementi il costo medio ponderato del capitale post-tax è pari al 4,76% (5,16% al 31 dicembre 2019). Tale tasso è stato utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa nel periodo esplicito di Piano 2021-2024.

Il costo del capitale utilizzato per la determinazione del valore della perpetuità e del coefficiente di attualizzazione del terminal value è pari al 5,29% (5,72% al 31 dicembre 2019) ed è stato calcolato sulla base dei parametri sopra indicati e prevedendo un additional risk premium per il calcolo del costo del capitale proprio (Ke) del 2,6% (2% al 31 dicembre 2019) per tener conto dell'incertezza sull'eventuale rinnovo delle concessioni e delle relative condizioni di proroga.

Considerando le ipotesi descritte, sia nello scenario 1 che nello scenario 2, il valore recuperabile della CGU distribuzione gas risulta superiore ai valori contabili e pertanto non sussistono le condizioni per procedere alla svalutazione dell'avviamento per perdita di valore.

La stima del valore recuperabile delle cash generating unit richiede discrezionalità ed uso di stime da parte del management. Diversi fattori legati anche all'evoluzione del contesto normativo potrebbero richiedere una rideterminazione di eventuali perdite di valore. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono monitorate costantemente dalla Società.

Ascopiave S.p.A. è una società holding di partecipazioni che svolge attività di direzione e coordinamento strategico del Gruppo Ascopiave. Nel rispetto del principio contabile IAS 36 si è proceduto a verificare la recuperabilità dei cosiddetti "corporate assets" di Ascopiave S.p.A., ossia le attività e le passività relative alle attività centrali di

Ascopiave S.p.A. che non sono state allocate alla CGU nell'ambito del test d'impairment di primo livello. Il test è stato effettuato in un'ottica consolidata (test di secondo livello), così come previsto dal principio contabile IAS 36, ed oggetto di verifica è stato quindi il capitale investito netto di Ascopiave, al netto delle partecipazioni non consolidate integralmente. In particolare, il valore recuperabile è stato calcolato come somma dei valori recuperabili (i) della CGU distribuzione gas e della CGU altre attività, (ii) delle altre partecipazioni, determinati nel test d'impairment di primo livello, e del valore recuperabile (iii) della CGU corporate.

Con riferimento al recoverable amount della società Ascopiave, i flussi di cassa utilizzati recepiscono le previsioni formulate dal management per la società per il periodo 2021-2024. Il valore terminale è stato determinato come stima di una perpetuità a partire dai risultati previsti per il 2024.

Il costo medio ponderato del capitale (WACC) è stato stimato come media dei WACC relativi alla CGU distribuzione gas e alla CGU altre attività, ponderati per l'incidenza dei relativi ricavi.

In conclusione, il valore recuperabile così determinato risulta superiore ai valori contabili e pertanto non sussistono le condizioni per procedere alla svalutazione dell'avviamento.

Pur non essendovi le condizioni per procedere alla svalutazione dell'avviamento si precisa che il test compiuto ha evidenziato la necessità di procedere alla svalutazione per perdita di valore dell'intero valore delle immobilizzazioni materiali detenute dalla società Asco Energy S.p.A. per Euro 383 migliaia e alla parziale svalutazione della partecipazione di minoranza detenuta nella società quotata ACSM-AGAM S.p.A. per Euro 1.807 migliaia.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine degli esercizi considerati:

31.12.2020 31.12.2019
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 6.915 (5.813) 1.103 6.600 (5.700) 900
Concessioni, licenze, marchi e diritti 15.860 (11.537) 4.324 15.256 (10.458) 4.798
Altre immobillizzazioni immateriali 9.685 (4.420) 5.265 9.685 (4.199) 5.486
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 1.035.350 (491.578) 543.771 1.003.824 (462.330) 541.495
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 20.783 0 20.783 13.649 0 13.649
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 2.167 0 2.167 868 0 868
Altre immobillizzazioni immateriali 1.090.760 (513.348) 577.413 1.049.882 (482.688) 567.194

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nell'esercizio considerato ed in quello precedente:

31.12.2019 31.12.2020
Valore Variazione Ampliamento del Ammortamenti Decremento Valore
(migliaia di Euro) netto dell'esercizio perimetro di Decremento Riclassifiche del periodo fondi netto
contabile consolidamento ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 900 254 5 55 1.103
Concessioni, licenze, marchi e diritti 4.798 604 0 1.078 4.324
Altre immobillizzazioni immateriali 5.486 0 0 220 5.265
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 541.495 33.603 0 2.078 30.388 (1.139) 543.771
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 13.649 7.135 0 1 0 20.783
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 868 1.821 0 (522) 0 2.167
Altre immobillizzazioni immateriali 567.194 43.417 5 2.078 (522) 31.742 (1.139) 577.413
31.12.2018 31.12.2019
(migliaia di Euro) Valore
netto
contabile
Variazione
dell'esercizio
Ampliamento
del perimetro
di
consolidamento
Decremento Variazioni
collegate alle
attività cessate
Ammortamenti
dell'esercizio
Decremento
fondi
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 52 863 45 (18) 42 900
Concessioni, licenze, marchi e diritti 5.876 0 0 1.078 4.798
Altre immobillizzazioni immateriali 3.833 0 4.372 (2.598) 121 5.486
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 333.934 26.790 201.510 1.877 19.905 (1.042) 541.495
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 7.693 5.120 869 32 0 13.649
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 491 377 0 0 868
Altre immobillizzazioni immateriali 351.878 33.149 206.796 1.909 (2.616) 21.145 (1.042) 567.194

Gli investimenti realizzati nel corso dell'esercizio 2020 risultano pari ad Euro 43.417 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un aumento delle immobilizzazioni immateriali pari ad Euro 5 migliaia.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" ha registrato investimenti pari ad Euro 254 migliaia principalmente spiegati dai costi sostenuti per la realizzazione di software gestionali correlati alla distribuzione del gas naturale.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

In questa voce sono iscritti i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. Nel corso dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti significativi e la variazione è principalmente spiegata dalle quote di ammortamento. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

Nel corso dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e la variazione è spiegata dalle quote di ammortamento dell'esercizio.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Al termine dell'esercizio la voce ha registrato una variazione positiva netta complessiva pari ad Euro 2.277 migliaia principalmente in ragione degli investimenti e delle quote di ammortamento dell'esercizio. Gli investimenti, comprensivi del rigiro delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 33.603 migliaia.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine dell'esercizio di riferimento. La voce ha registrato un incremento pari ad Euro 7.135 migliaia.

Immobilizzazioni immateriali in corso

La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto e lo sviluppo di software gestionali non ultimati al termine dell'esercizio e correlati al core business della distribuzione del gas naturale.

3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni esercizio considerato:

31.12.2020 31.12.2019
Costo Fondo Fondo Valore Costo Fondo Fondo Valore
storico ammortamento svalutazione da netto storico ammortamento svalutazione da netto
(migliaia di Euro) impairment contabile impairment contabile
Terreni e fabbricati 43.545 (15.983) (265) 27.297 43.451 (14.743) 28.709
Impianti e macchinari 4.042 (1.798) (1.059) 1.184 3.783 (1.699) (995) 1.089
Attrezzature industriali e commerciali 4.488 (3.798) 689 4.381 (3.688) 693
Altri beni 20.692 (17.954) 2.738 20.136 (17.149) 2.988
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 650 0 (55) 595 499 0 499
Diritti d'uso 1.668 (728) 940 991 (275) 716
Immobilizzazioni materiali 0
75.083
(40.262) (1.379) 33.443 73.242 (37.554) (995) 34.694

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nell'esercizio considerato ed in quello precedente:

31.12.2019 31.12.2020
Valore Variazione Ampliamento del Decremento Svalutazioni da Ammortamenti Valore
netto dell'esercizio perimetro di impairment dell'esercizio netto
(migliaia di Euro) contabile consolidamento contabile
Terreni e fabbricati 28.709 102 0 8 (265) 1.240 27.297
Impianti e macchinari 1.089 258 0 (64) 99 1.184
Attrezzature industriali e commerciali 693 60 0 64 689
Altri beni 2.988 259 36 545 2.738
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 499 151 0 (55) 0 595
Diritti d'uso 716 616 0 392 940
Immobilizzazioni materiali 34.694 1.445 36 8 (383) 2.340 33.443
31.12.2018 31.12.2019
(migliaia di Euro) Valore
netto
contabile
Variazione
del periodo
Ampliamento
del perimetro
di
consolidamento
Prima
adozione
IFRS 16
Decremento Riclassifiche
per attività
cessate
Ammortamenti
dell'esercizio
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 28.522 59 1.419 60 1.233 28.709
Impianti e macchinari 1.162 13 7 93 1.089
Attrezzature industriali e commerciali 492 142 119 59 693
Altri beni 2.366 1.089 380 2 (265) 582 2.988
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 182 352 0 35 499
Diritti d'uso 0 (0) 0 991 275 716
Immobilizzazioni materiali 32.724 1.655 1.925 991 97 (265) 2.242 34.694

Gli investimenti realizzati nel corso dell'esercizio 2020 risultano pari ad Euro 1.445 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per l'acquisto di altri beni e diritti d'uso.

Si segnala che le svalutazioni effettuate sono correlate al test di impairment effettuato sul flusso finanziario generato dalla gestione degli impianti di cogenerazione e fornitura calore i cui esiti hanno evidenziato una riduzione permanente del valore gli impianti stessi per complessivi 383 migliaia di Euro. Tale importo integra la svalutazione effettuata nell'esercizio 2017 azzerando il valore netto contabile degli impianti.

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Nel corso dell'esercizio la voce ha evidenziato investimenti pari ad Euro 93 migliaia correlati ad attività di manutenzione straordinaria realizzate in sedi aziendali.

Le svalutazioni effettuate a seguito dei test di impairment sono pari ad Euro 265 migliaia.

Impianti e macchinari

Nel corso dell'esercizio la voce impianti e macchinari ha registrato investimenti pari ad Euro 258 migliaia correlati ad attività di manutenzione straordinaria realizzate sugli impianti delle sedi aziendali.

Le svalutazioni effettuate a seguito dei test di impairment sono pari ad Euro 64 migliaia.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali" ha registrato investimenti per Euro 60 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto degli strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione, ed all'attività di misura.

Altri beni

Nel corso dell'esercizio gli investimenti realizzati risultano pari ad Euro 259 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di hardware e telefonia (Euro 219 migliaia). L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un aumento della voce per complessivi Euro 36 migliaia.

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici. Nel corso dell'esercizio la voce ha registrato una variazione pari ad Euro 151 migliaia. Le svalutazioni effettuate a seguito dei test di impairment sono pari ad Euro 55 migliaia.

Diritti d'uso

La voce accoglie i diritti d'uso correlati all'applicazione di IFRS 16. L'applicazione del principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali: quali locazione di immobili e noleggio di automezzi ed autocarri. Nel corso dell'esercizio la variazione registrata è pari ad Euro 616 migliaia.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni in imprese collegate, ed in altre imprese, nell'esercizio considerato:

31.12.2019 31.12.2020
(migliaia di Euro) Valore netto Incremento Decremento Valutazione a fair
value
Valutazione a
patrimonio netto
Valore netto
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 395.943 40.316 (17.764) 18.310 436.805
Partecipazioni in altre imprese 54.002 26.730 (1.807) 78.925
Partecipazioni 449.945 65.239 (21.430) (1.807) 18.310 515.729

Nel corso dell'esercizio le voci correlate alle partecipazioni hanno registrato un incremento complessivo pari ad Euro 65.785 migliaia correlati, per Euro 33.056 migliaia a partecipazioni in imprese collegate e, per Euro 30.396 migliaia a partecipazioni in altre imprese.

La tabella di seguito riportata evidenzia il dettaglio delle partecipazioni iscritte al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Partecipazione in Estenergy S.p.A. 428.998 395.943
Partecipazione in Cogeide S.p.A. 7.806 0
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 436.805 395.943
Partecipazione in Hera Comm S.p.A. 54.000 54.000
Partecipazione in ACSM - AGAM SPA 24.923 0
Partecipazione in Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi 1 1
Partecipazione in Banca Alto Vicentino 1 1
Partecipazioni in altre imprese 78.925 54.002
Totale delle partecipazioni 515.729 449.945

Partecipazioni in imprese controllate e collegate

Al termine dell'esercizio risultano iscritte partecipazioni in società collegate pari a 436.805 migliaia di Euro, importo correlato alla partecipazione del 48% detenuta in EstEnergy S.p.A., nella sua nuova configurazione, ed alla partecipazione detenuta in Cogeide S.p.A..

Relativamente alla partecipazione in Estenergy, pari ad Euro 428.998 migliaia, nel corso dell'esercizio 2019, nella nuova configurazione della Società, sono confluite sia le attività commerciali del Gruppo Ascopiave (Ascotrade S.p.a., Ascopiave Energie S.p.a., Blue Meta S.p.a. e le joint venture Asm Set S.r.l. ed Etra Energia S.r.l.) e la partecipazione in Sinergie Italiane S.r.l., sia quelle del Gruppo Hera (Hera Comm Nord-Est S.r.l). Il capitale sociale della nuova EstEnergy è detenuto per il 52% dal Gruppo Hera e per il 48% da Ascopiave (che ha acquisito la propria quota, al prezzo sopra descritto, sulla base di un equity value del 100% di EstEnergy pari a 824.881 milioni di Euro). In data 27 maggio 2020 è stato deliberato un aumento di capitale per Euro 67.729 migliaia che ha determinato un incremento della partecipazione detenuta da Ascopiave S.p.A. Euro 32.510 migliaia. La variazione complessiva registrata dalla voce, pari ad Euro 33.056 migliaia, è altresì spiegata dai dividendi dalla stessa erogati per Euro 17.764 migliaia e dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto dei risultati consolidati conseguiti della collegata per Euro 18.310 migliaia. La valutazione con il metodo del patrimonio netto rappresenta i risultati maturati nel corso dell'esercizio dal Gruppo Estenergy di competenza di Ascopiave S.p.A.. La differenza tra il valore di carico pari ad Euro 428.998 migliaia

ed il 48% della quota di patrimonio netto del Gruppo EstEnergy è legato ai maggior valori riconosciuti al momento dell'acquisizione ed allocati a lista clienti ed in via residuale ad avviamento. Si conferma, altresì, che in base ai patti parasociali sottoscritti con il gruppo Hera, il Gruppo Ascopiave non detiene il controllo.

(Valori comprensivi di scritture di consolidamento ed espressi in Esercizio 2020 Esercizio 2020
milioni di Euro) pro-quota
Attività non correnti 326,1 679,3
Attività correnti 170,6 355,5
Patrimonio netto del Gruppo 346,8 722,4
Patrimonio netto di Terzi 2,1 4,4
Passività non correnti 53,3 111,0
Passività correnti 94,5 197,0 0,0
Ricavi 363,1 756,5
Costi 324,0 675,1
Margine operativo lordo 39,1 81,4
Ammortamenti e svalutazioni 14,0 29,2
Risultato operativo 25,0 52,2
Risultato netto del Gruppo 18,4 38,4
Risultato netto di Terzi 1,3 2,6
Posizione finanziaria netta (13,6) (28,4)

La tabella di seguito riportata evidenzia la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del Gruppo Estenergy alla data di chiusura dell'esercizio:

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto in data 18 dicembre 2020 con l'acquisizione da parte della capogruppo Ascopiave S.p.A. del 100% delle quote sociali della società CART Acqua S.r.l., ha determinato l'iscrizione della partecipazione dalla stessa detenuta in Cogeide S.p.A. che rappresenta il 18% delle azioni. La partecipazione è iscritta per un valore pari ad Euro pari ad Euro 7.806 migliaia. Stante la compagine societaria di Cogeide S.p.A., ed i poteri attribuiti ad Ascopiave S.p.A., la Società è stata classificata come collegata e, vista la prossimità della data di acquisizione alla data di chiusura dell'esercizio 2020, il prezzo pagato è stato considerato il miglior indicatore di fair value della partecipazione.

L'aggregazione aziendale è stata provvisoriamente contabilizzata al 31 dicembre 2020 secondo quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 3.62.

Partecipazioni in altre imprese

Al termine dell'esercizio le partecipazioni in altre imprese risultano pari ad Euro 78.925 migliaia, registrando un incremento rispetto al 31 dicembre 2019, pari ad Euro 24.923 migliaia. La variazione è spiegata dall'acquisto del 4,99% del capitale sociale di Acsm Agam S.p.A. che ha determinato un aumento complessivo della voce pari ad Euro 26.730 migliaia. Il titolo della società risulta quotato tuttavia, tali dati non sono stati utilizzati per la valutazione in quanto il flottante del titolo è limitato così come le transazioni sul mercato di riferimento. Pertanto, la Società, ha ritenuto opportuno rettificare tale valore in base ai dati del piano economico-finanziario resi pubblici dalla partecipata. La determinazione del fair value della partecipazione iscritta al 31 dicembre 2020, è stata realizzata applicando tecniche di valutazione basata sul Discount cash flow (DCF) considerando diversi scenari aggiornati a valle della pubblicazione da parte della società del piano industriale 2021-25. Il mutamento degli scenari rispetto alla data di acquisizione, correlati altresì dall'andamento dell'emergenza sanitaria causata dal virus SarsCov2 e dal prolungamento delle misure restrittive, ha evidenziato una forchetta di valori della partecipazione detenuta. Gli amministratori hanno deciso di utilizzare uno scenario intermedio per la valutazione della stessa, scenario che ha evidenziato un valore attuale inferiore rispetto a quello di iscrizione della partecipazione e la conseguente riduzione

di valore per Euro 1.806 migliaia. In virtù della scelta operata dal Gruppo per tale Business Model, tale differenza, derivante dal fair value alla data di acquisto ed il fair value alla data di chiusura dell'esercizio, è stato iscritto ad OCI. La voce accoglie inoltre altre partecipazioni, già iscritte al termine dell'esercizio precedente, che non hanno registrato variazioni, costituite per Euro 54.000 migliaia dal 3% del capitale sociale di Hera Comm, acquisito a seguito della sottoscrizione della partnership commerciale con il Gruppo Hera, perfezionata in data 19 dicembre 2019, e le partecipazioni residue, pari ad Euro 2 migliaia, relative alle quote nella Banca Prealpi SanBiagio Credito Cooperativo - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia e nella Banca Alto Vicentino S.p.A. per Euro 1 migliaia. Si segnala che la partecipazioni in Hera Comm S.p.A. è stata valutata al costo in ragione dell'assenza di altri indicatori.

Si segnala altresì che Ascopiave S.p.A. detiene delle opzioni di vendita sulla partecipazione detenuta nell'imprese collegata EstEnergy e sulla partecipazione detenuta in Hera Comm che, al termine dell'esercizio, hanno evidenziato un fair value nullo.

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue evidenzia i saldi delle altre attività non correnti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Depositi cauzionali 1.353 1.171
Altri crediti 2.802 2.125
Altre attività non correnti 4.154 3.296

Le attività non correnti registrano una variazione complessiva rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 858 migliaia. La stessa è principalmente spiegata dalla riclassifica effettuata, per Euro 522 migliaia, dalle immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione e per Euro 182 migliaia dall'aumento della voce depositi cauzionali.

I crediti non correnti iscritti al termine dell'esercizio sono relativi a depositi cauzionali per Euro 1.353 migliaia e ad altri crediti per Euro 2.802 migliaia. Si segnala che quest'ultimi accolgono altresì il credito vantato nei confronti del comune di Santorso, pari ad Euro 748 migliaia. L'importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nell'agosto 2007 al Comune stesso in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2006. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Santorso, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazioni indicate in una apposita perizia.

Alla data del 31 dicembre 2020 risulta in essere un contenzioso giudiziale con il Comune menzionato, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Il Gruppo, anche in base al parere dei propri consulenti legali, ritiene incerto l'esito del contenzioso. L'evoluzione delle liti è riportata nel paragrafo "Contenziosi" di questa relazione finanziaria annuale.

6. Attività finanziarie non correnti

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 2.226 2.478
Attività finanziarie non correnti 2.226 2.478

Le attività finanziarie non correnti passano da Euro 2.478 migliaia dell'esercizio 2019, ad Euro 2.226 migliaia dell'esercizio di riferimento, non evidenziando variazioni significative. La voce accoglie principalmente il credito, che sarà oggetto di incasso oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del periodo, vantato nei confronti del comune di Costabissara con il quale è stato sottoscritto un accordo transattivo (nell'esercizio 2019) di valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale la cui consegna era avvenuta il 1° ottobre 2011. Le parti hanno

ritenuto condivisibile la fissazione transattiva dell'importo dovuto in Euro 3.000 migliaia di cui, Euro 1.000 migliaia corrisposti entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell'accordo, mentre il residuo sarà corrisposto in 12 rate annuali di pari importo. Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura della presente relazione e in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta è stata oggetto di attualizzazione.

7. Crediti per imposte anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Crediti per imposte anticipate 30.122 19.390
Crediti per imposte anticipate 30.122 19.390

Le imposte anticipate passano da Euro 19.390 migliaia dell'esercizio 2019 ad Euro 30.122 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrando un incremento di Euro 10.732 migliaia. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 dicembre 2020 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Si segnala che le società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l. ed Edigas Distribuzione S.p.A. hanno optato per usufruire della facoltà concessa dall'art. 110 del D.L. 104 del 14 agosto 2020 (c.d. Decreto Agosto) convertito nella Legge 13 ottobre 2020, n. 126 (G.U. 13 ottobre 2020, n. 253, Suppl. Ord. n. 37), entrato in vigore dal 14 ottobre 2020 nonché dell'estensione concessa dalla Legge 178/2020 concernente il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. L'affrancamento delle rivalutazioni effettuate, civilmente e fiscalmente, dei beni e, il dei valori generati dal riallineamento dei valori fiscalmente deducibili ai valori fiscali degli avviamenti, hanno determinato: l'iscrizione a conto economico dell'imposta sostitutiva che sarà corrisposta all'erario nelle modalità in ottemperanza con il decreto, e l'iscrizione dei crediti per imposte anticipate correlate ai maggiori ammortamenti che tali società potranno dedurre negli esercizi futuri per i primi pari ad Euro 3.043 migliaia e per i secondi pari ad Euro 5.763 migliaia. Tali variazioni hanno determinato un aumento complessivo della voce pari ad Euro 8.806 migliaia.

La tabella di seguito riportata evidenzia il dettaglio della voce negli esercizi posti a confronto:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Differenze Aliquota Effetto totale Differenze Aliquota Effetto totale
Descrizione temporanee fiscale temporanee fiscale
Svalutazione crediti 928 24,0% 223 906 24,0% 217
Fondi svalutazione magazzino 39 28,2% 11 33 28,2% 9
Ammortamenti IRES 24%+IRAP 4,2% 4.605 28,2% 1.299 4.689 28,2% 1.322
Accantonamento fondi rischi 923 24,0% 221 923 24,0% 221
Ammortamenti eccedenti oltre 2013 2.711 28,2% 764 6.638 28,2% 1.872
Ammortamenti da ffrancamento IRES 24%+IRAP 4,2% 10.792 28,2% 3.043 0 28,2% 0
Ammortamenti da ffrancamento 24.012 24,0% 5.763 0 28,2% 0
Altro IRES 24%+IRAP 4,2% 5.050 28,2% 1.424 5.041 28,2% 1.422
PILT-Phatom stock option-F.di personale 1.875 24,0% 450 1.040 24,0% 250
Accantonamenti fondi rischi 174 27,9% 49 180 27,9% 50
Altro IRES 24% 3.106 24,0% 746 470 24,0% 113
Ammortamenti eccedenti IRES 24% 62.932 24,0% 15.104 57.911 24,0% 13.899
Altro IRES 24%+3,9% 6 27,9% 2 70 27,9% 20
Altro distrib.gas IRES 24% irap 4,2% 55 28,2% 16 0 28,2% 0
Totale Imposte anticipate 117.208 30.122 77.901 19.395

Attività correnti

8. Rimanenze

31.12.2020 31.12.2019
Valore F.do Valore Valore F.do Valore
(migliaia di Euro) lordo Svalutazione netto lordo Svalutazione netto
Combustibili e materiale a magazzino 9.254 (39) 9.295 7.374 (39) 7.335
Titoli di efficienza energetica 5.697 5.697 797 797
Totale Rimanenze 14.951 (39) 14.912 8.171 (39) 8.132

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni esercizio considerato:

Al termine dell'esercizio le rimanenze risultano pari ad Euro 14.912 migliaia, registrando un incremento pari ad Euro 6.780 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019. Lo stesso è principalmente spiegato dallo stock di titoli di efficienza energetica acquistati dalla ESCO del Gruppo e non ceduti alla data di chiusura della presente relazione finanziaria annuale determinando un aumento delle rimanenze pari ad Euro 4.900 migliaia.

Si segnala che nel corso dell'esercizio la controllata AP Reti Gas Nord Est S.r.l., divenuta operativa a decorrere dal 31 dicembre 2019, ha costituito le giacenze necessarie di magazzino nel corso dell'esercizio di riferimento determinando un aumento delle rimanenze di Euro 2.033 migliaia, al netto della quale la voce avrebbe evidenziato una diminuzione pari ad Euro 152 migliaia, spiegata dal minor quantitativo di materiale in giacenza presso i magazzini delle società di distribuzione.

I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 39 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Crediti verso clienti 8.463 18.966
Crediti per fatture da emettere 25.816 24.665
Fondo svalutazione crediti (692) (506)
Crediti commerciali 33.587 43.124

I crediti commerciali, passando da Euro 43.124 migliaia dell'esercizio 2019 ad Euro 33.587 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrano un decremento pari ad Euro 9.538 migliaia.

La diminuzione è principalmente spiegata dalle cessioni effettuate dalle società di distribuzione del Gruppo di crediti commerciali a società di factoring con la formula pro-soluto per un ammontare complessivo pari ad Euro 13.383 migliaia. Al netto degli effetti della fattorizzazione del credito l'incremento dei crediti commerciali è pari ad Euro 3.887 migliaia, effetto parzialmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto al termine dell'esercizio precedente in ragione del perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera con l'acquisizione della società AP Reti Gas Nord Est S.r.l. che non aveva crediti attivi al termine dell'esercizio precedente. La stessa, al termine dell'esercizio 2020, evidenzia crediti commerciali pari ad Euro 7.718 migliaia determinando una variazione dello stesso importo. L'ampliamento del perimetro di consolidamento correlato all'acquisizione di CART Acqua S.r.l. ha determinato l'iscrizione di crediti commerciali per euro 48 migliaia.

I crediti commerciali sono principalmente valorizzati dai crediti iscritti nei confronti delle società di vendita del gas naturale che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas gestita dalle società del Gruppo. I crediti verso clienti sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi. Il fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 692 migliaia, rappresenta i rischi in capo alle società di distribuzione del Gruppo che nell'esercizio 2020 ha richiesto ulteriori accantonamenti per Euro 189 migliaia in ragione dell'adeguamento del fondo già esistente.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dell'esercizio considerato è riportata nella tabella seguente:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Fondo svalutazione crediti iniziale 506 3.715
Fondo svalutazione crediti da ampliamento
del perimetro di consolidamento (0) 39
Accantonamenti 189 0
Riclassifica IFRS 5 per attività destinate alla
vendita (3.244)
Utilizzi (3) (3)
Fondo svalutazione crediti finale 692 506

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto all'anzianità del credito:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 8.463 18.966
- fondo svalutazione crediti commerciali (692) (506)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 7.771 18.460
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 6.410 17.434
- scaduti entro 6 mesi 1.243 863
- scaduti da 6 a 12 mesi 23 244
- scaduti oltre 12 mesi 787 425

10.Altre attività correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Crediti per consolidato fiscale 694 1.927
Risconti attivi annuali 323 687
Anticipi a fornitori 3.196 4.267
Ratei attivi annuali 19 93
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 68.169 35.508
Credito IVA 1.124 1.635
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 40 74
Altri crediti 2.399 2.638
Altre attività correnti 75.964 46.830

Le altre attività correnti, passando da Euro 46.830 migliaia ad Euro 75.964 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 29.134 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto con l'acquisizione di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. a seguito del perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera, ha determinato un aumento delle altre attività iscritte pari ad Euro 213 migliaia mentre l'acquisizione della società CART Acqua S.r.l. ha determinato un incremento delle altre attività correnti per Euro 69 migliaia.

Al netto degli effetti descritti la voce ha evidenziato un incremento rispetto al 31 dicembre 2019 di Euro 28.852 migliaia, principalmente dovuto ai maggiori crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici ed Ambientali in relazione ai titoli di efficienza energetica. L'aumento è principalmente spiegato dalla posticipazione della scadenza naturale prevista per l'annullamento dei titoli di efficienza, normalmente fissata al 31 maggio, e spostata a novembre 2020 a causa dell'emergenza sanitaria correlata a Covid-19. Tale dinamica ha determinato che, alla data di chiusura dell'esercizio, risultino iscritti i crediti derivanti dai titoli acquistati al fine di adempiere all'obiettivo 2019 nonché della quota dell'obiettivo 2020. All'effetto descritto si somma l'innalzamento degli obiettivi assegnati alle società di distribuzione del Gruppo. Si segnala che nel corso del mese di gennaio 2021 le società obbligate al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico hanno incassato contributo per Euro 20.546 migliaia.

Nel corso dell'esercizio 2019 è decaduto il contratto di consolidato fiscale nazionale in essere con Asco Holding S.p.A. a causa del venir meno di alcuni requisiti necessari. Si segnala che i crediti iscritti, in entrambi i periodi posti a confronto, sono relativi a posizioni pregresse in essere e non sono relative a imposte maturate nel corso dell'esercizio. Nel corso dello stesso le società del Gruppo hanno aderito al contratto di consolidato fiscale nazionale con Ascopiave S.p.A..

I crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA), pari ad Euro 68.169 migliaia, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica consegnati a novembre 2020 che saranno oggetto di conguaglio al termine del periodo regolamentare, nonché il quantitativo di titoli maturati sino al 31 dicembre 2020 ma non ancora consegnati alla stessa data. Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo fissato per gli obiettivi correlati a periodi regolamentari chiusi, mentre è pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione al 31 dicembre 2020, pari ad Euro 250 (Euro 250 al 31 dicembre 2019; fonte STX).

11.Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Crediti finanziari verso società collegate 0 6.195
Altre attività finanziarie correnti 798 798
Attività finanziarie correnti 798 6.993

Le attività finanziarie correnti registrano un decremento pari ad Euro 6.195 migliaia, passando da Euro 6.993 migliaia del 31 dicembre 2019 ad Euro 798 migliaia dell'esercizio di riferimento. Il decremento è principalmente spiegato dall'estinzione, avvenuta nel primo trimestre dell'esercizio 2020, dei conti correnti intercompany che la Capogruppo Ascopiave S.p.A. intratteneva con le società di commercializzazione oggetto della partnership perfezionata con il Gruppo Hera il 19 dicembre 2019 per Euro 6.195 migliaia.

Si segnala che al termine dell'esercizio la voce accoglie altresì, la quota a breve del credito iscritto nei confronti di Hera S.p.A. relativo all'accordo transattivo sulle accise per Euro 400 migliaia, al credito verso il comune di Creazzo per Euro 138 migliaia e la quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara per Euro 165 migliaia, sorto a seguito dell'accordo transattivo raggiunto con l'Ente Locale nel corso dell'esercizio 2019.

12. Crediti Tributari

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Crediti IRAP 583 556
Crediti IRES 2.922 572
Altri crediti tributari 78 134
Crediti tributari 3.583 1.263

I crediti tributari, passando da Euro 1.263 migliaia ad Euro 3.583 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrano un incremento pari ad Euro 2.320 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019 principalmente in ragione dei maggiori crediti IRES iscritti. La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza dell'esercizio 2020, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Depositi bancari e postali 21.889 67.017
Denaro e valori in cassa 14 14
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21.902 67.031

Le disponibilità liquide passano da Euro 67.031 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 21.903 migliaia dell'esercizio di riferimento registrando una diminuzione pari ad Euro 45.128 migliaia e si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali.

Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel corso dell'esercizio si rimanda al rendiconto finanziario.

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Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine dell'esercizio è il seguente:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21.902 67.031
Attività finanziarie correnti 798 6.993
Passività finanziarie correnti (1.065) (17.156)
Debiti verso banche e finanziamenti (165.747) (136.803)
Posizione finanziaria netta a breve (144.111) (79.935)
Attività finanziarie non correnti 2.226 2.478
Finanziamenti a medio e lungo termine (195.999) (135.083)
Passività finanziarie non correnti (563) (441)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (194.336) (133.046)
Posizione finanziaria netta (338.447) (212.981)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari dell'esercizio 2020" e al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questa Relazione finanziaria annuale.

Patrimonio netto consolidato

14. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 31 dicembre 2020 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (55.628) (26.774)
Riserve e utili a nuovo 569.536 125.756
Risultato dell'esercizio di Gruppo 58.701 493.216
Patrimonio netto di Gruppo 853.903 873.492
Patrimonio Netto di Terzi (0)
Patrimonio netto Totale 853.903 873.492

Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2020 è pari ad Euro 853.903 migliaia ed evidenzia un decremento rispetto all'esercizio 2019 pari ad Euro 19.589 migliaia. Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute nell'esercizio, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente spiegate dalla distribuzione di dividendi per Euro 47.442 migliaia e dagli acquisti di azioni proprie che sono risultati pari ad Euro 28.854 migliaia.

Al termine dell'esercizio la società detiene azioni proprie per un valore complessivo pari ad Euro 55.628 migliaia, in aumento rispetto al 31 dicembre 2019 di Euro 28.854 migliaia.

Alla data del 31 dicembre 2020 Ascopiave S.p.A., in relazione agli acquisti effettuati nel corso dell'esercizio, detiene n. 17.766.858 azioni, pari al 7,579% del capitale sociale, per il controvalore sopra indicato.

La riserva di hedge accounting iscritta al termine dell'esercizio rappresenta il valore corrente degli strumenti finanziari derivati sottoscritti da Ascopiave S.p.A. a copertura di possibili oscillazioni dei tassi di interesse correlate ai finanziamenti sottoscritti. La stessa, al 31 dicembre 2020 evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 496 migliaia.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questa relazione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Passività non correnti

15. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 1.853 1.285
Altri fondi rischi ed oneri 559 59
Fondi rischi ed oneri 2.412 1.344

I fondi rischi ed oneri, passando da Euro 1.344 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 2.412 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrano un incremento di Euro 1.068 migliaia, in parte spiegato dall'iscrizione dei costi maturati nel corso dell'esercizio per piani di incentivazione a lungo termine per Euro 593 migliaia. Tali importi contabilizzati si riferiscono alla quota maturata nell'esercizio e sono relativi al triennio 2018-2020, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

L'incremento degli accantonamenti effettuati per altri rischi ed oneri, pari ad Euro 500 migliaia è principalmente spiegato dall'accantonamento effettuato dalla controllata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. in ragione dell'onere che la stessa potrebbe patire in ragione degli obiettivi di efficienza energetica dell'esercizio 2020. L'obbligo correlato agli impianti della Società non è stato formalmente riassegnato dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ma, per dimensione e volumi gestiti, la Società sarebbe obbligata al conseguimento di obiettivi di risparmio energetico. La società ha conseguentemente iscritto l'onere netto che potrebbe maturare in relazione all'obiettivo 2020 in ragione dell'acquisto dei quantitativi di titoli necessari e dalla cessione degli stessi all'Autorità stessa o alla Società conferente del ramo d'azienda. Il quantitativo di titoli oggetto dell'obiettivo 2020 è stato oggetto di stima interna.

Si segnala che i fondi iscritti al 31 dicembre 2019 sono divenuti insussistenti in ragione del venir meno delle condizioni che ne avevano determinato l'iscrizione negli esercizi precedenti e, conseguentemente, i fondi iscritti al 31 dicembre 2020 derivano integralmente da stanziamenti dell'anno.

La tabella che segue mostra la movimentazione dell'esercizio 2020:

(migliaia euro)
Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2020 1.344
Accantonamenti fondi rischi e oneri 1.152
Utilizzo fondi rischi e oneri (84)
Fondi rischi ed oneri al 31 dicembre 2020 2.412

Nella tabella seguente si evidenza la composizione dei fondi rischi per tipologia:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Rischi su contenziosi con fornitori 559 59
Fondi trattamento quiescenza e obblighi simili 1.853 1.285
Totale 2.412 1.344

I fondi trattamento quiescenza e obblighi simili accoglie anche gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai piani di incentivazione a lungo termine per la quota in denaro.

16. Trattamento fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 4.931 migliaia al 1° gennaio 2020 ad Euro 4.770 migliaia del 31 dicembre 2020, registrando un decremento pari ad Euro 161 migliaia.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto a seguito dell'acquisto del 100% della società CART Acqua S.r.l. ha determinato l'incremento della voce pari ad Euro 49 migliaia.

La tabella di seguito riportata riepiloga la movimentazione del fondo nell'esercizio considerato:

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2020 4.931
Liquidazioni (1.519)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 1.454
Perdita/(profitto) attuariale dell'esercizio (*) (96)
Trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2020 4.770

*comprensivo della quota di interest cost contabilizzata a conto economico.

La passività per il trattamento di fine rapporto è misurata utilizzando una metodologia attuariale, il suo valore è pertanto sensibile alla variazione delle relative ipotesi. Le principali ipotesi utilizzate nella misurazione del Trattamento di fine rapporto sono il tasso di sconto, la percentuale media annua di uscita dei dipendenti, l'età massima di pensionamento dei dipendenti.

Il tasso di sconto utilizzato per la misurazione della passività derivante dal trattamento di fine rapporto è determinato con riferimento ai rendimenti di mercato per i titoli a reddito fisso di elevata qualità per i quali le scadenze e gli ammontari corrispondono alle scadenze e agli ammontari dei pagamenti futuri previsti. Per tale piano, il tasso medio di sconto che riflette la stima delle scadenze e degli ammontari dei pagamenti futuri relativi al piano per il 2020 è pari allo 0,33% (0,79% al 31 dicembre 2019).

Le principali altre ipotesi del modello sono:

  • tasso di mortalità: tavola di sopravvivenza IPS55
  • tassi di inabilità: tavole INPS anno 2000
  • tasso di rotazione del personale: 3,00%
  • tasso di incremento delle retribuzioni: 1,50%
  • tasso di inflazione: 0,50%
  • tasso di anticipazione: 2,00%

L'analisi di sensitività sulla valutazione attuariale del fondo non ha evidenziato scostamenti di rilievo rispetto al valore iscritto in bilancio.

Il costo corrente relativo alle prestazioni di lavoro è iscritto tra i costi del personale, mentre, l'interest cost, pari ad Euro 27 migliaia, è rilevato tra gli altri oneri finanziari.

17. Finanziamenti a medio e lungo termine

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Mutui passivi Cassa Centrale Banca 7.041 7.833
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 12.000 16.750
Mutui passivi INTESA SAN PAOLO SPA 80.000 40.000
Mutui passivi BNL 42.250 46.500
Mutui passivi CREDIT AGRICOLE FRIULADRIA 18.000 24.000
Mutui passivi UBI BANCA SPA 10.041 (0)
Mutui passivi MEDIOBANCA 26.667 (0)
Finanziamenti a medio e lungo termine 195.999 135.083
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 40.024 30.778
Finanziamenti a medio-lungo termine 236.023 165.861

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 31 dicembre 2020 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di Intesa Sanpaolo per Euro 80.000 migliaia, di BNL per Euro 42.250 migliaia, di Mediobanca per Euro 26.667 migliaia, di Credit Agricole Friuladria per Euro 18.000 migliaia, di UBI BANCA per Euro 10.041 migliaia e della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 12.000 migliaia, passano complessivamente da Euro 165.861 migliaia ad Euro 236.023 migliaia con un incremento di Euro 70.162 migliaia, spiegato principalmente dalla sottoscrizione del finanziamento con Intesa Sanpaolo per Euro 50.000 migliaia, del finanziamento con Mediobanca per Euro 30.000 migliaia e del finanziamento con Ubi Banca per Euro 20.000 migliaia, al netto del pagamento delle rate pagate nel corso dell'esercizio.

In particolare:

  • Il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel novembre 2019 per complessivi Euro 50.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 40.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 10.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

Il contratto prevede il rispetto dei seguenti financial covenants da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati:

  • o PFN / Ebitda adj ≤ 4,5x,
  • o PFN / Equity ≤ 1x.
  • Il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel novembre 2020 per complessivi Euro 50.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 dicembre 2020, non presenta importi iscritti tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.
    • Il contratto prevede il rispetto dei seguenti financial covenants da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati:
      • o PFN / Ebitda adj ≤ 4,5x,
      • o PFN / Equity ≤ 1x.
  • Il finanziamento con BNL, erogato nell'agosto 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 27.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

La banca ha concesso alla Società la moratoria sulla quota capitale in scadenza nel mese di agosto 2020 allungando di sei mesi la durata del piano di ammortamento.

Il contratto prevede il rispetto dei seguenti financial covenants da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati:

  • o PFN / Ebitda adj ≤ 4,5x,
  • o RAB ≥ Euro 300.000 migliaia.
  • Il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 23.750 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

La banca ha concesso alla Società la moratoria sulla quota capitale in scadenza nel mese di agosto 2020 allungando di sei mesi la durata del piano di ammortamento.

Il contratto prevede il rispetto dei seguenti financial covenants da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati:

  • o PFN / Ebitda adj ≤ 4,5x,
  • o RAB ≥ Euro 300.000 migliaia.
  • Il finanziamento con Mediobanca, erogato nel dicembre 2020 per complessivi Euro 30.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 dicembre 2020, vede l'iscrizione di Euro 3.333 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

Il contratto prevede il rispetto dei seguenti financial covenants da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati:

  • o PFN / Ebitda adj ≤ 4,5x,
  • o PFN / Equity ≤ 1x.
  • Il finanziamento con Credit Agricole Friuladria, erogato nell'ottobre 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 24.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

Il contratto prevede il rispetto dei seguenti financial covenants da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati:

  • o PFN / Ebitda adj ≤ 4,5x,
  • o RAB > Euro 450.000 migliaia.
  • Il finanziamento con Ubi Banca, erogato a maggio 2020 per un importo pari ad Euro 20.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 16.690 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.648 tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. Il contratto non prevede il rispetto di financial covenants.
  • Il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 dicembre 2020 pari a 16.750 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

Il contratto prevede il rispetto dei seguenti financial covenants da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati:

  • o Ebitda adj / Oneri finanziari > 5x,
  • o PFN / Ebitda adj < 4,5x.
  • o RAB ≥ Euro 300 migliaia.
  • Il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 7.833 migliaia, con l'iscrizione di Euro 792 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. Il contratto non prevede il rispetto di financial covenants.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento sottoscritti con BNL (solo quello erogato nel 2017) e Banca Europea per gli Investimenti, la Capogruppo ha ceduto alle banche finanziatrici una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

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La tabella che segue evidenzia le scadenze dei finanziamenti a medio e lungo termine:

(migliaia di Euro) 31.12.2020
Esercizio 2021 40.024
Esercizio 2022 43.408
Esercizio 2023 90.095
Esercizio 2024 33.253
Oltre il 31 dicembre 2024 29.242
Finanziamenti a medio-lungo termine 236.023

18. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Depositi cauzionali 823 401
Risconti passivi pluriennali 26.082 24.152
Altre passività non correnti 26.905 24.553

Le altre passività non correnti passano da Euro 24.553 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 26.905 migliaia dell'esercizio di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 2.352 migliaia.

La voce ha registrato un incremento pari ad Euro 1.930 migliaia in relazione all'andamento dei risconti passivi pluriennali, gli stessi sono rilevati a fronte di ricavi per contributi ricevuti da pubblici o privati per la realizzazione di allacciamenti alla rete del gas, o della stessa rete di distribuzione stessa, e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

I depositi cauzionali iscritti al termine dell'esercizio hanno registrato una variazione pari ad Euro 422 migliaia e si riferiscono a depositi ricevuti da società di vendita del gas naturale che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas naturale gestita dal Gruppo, per il servizio di vettoriamento della materia prima.

19. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Debiti finanziari IFRS 16 oltre 12 mesi 563 441
Passività finanziarie non correnti 563 441

Le altre passività correnti passano da Euro 441 migliaia ad Euro 563 migliaia con un incremento per Euro 122 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dalla sottoscrizione di nuovi contratti di leasing operativo per affitti di sedi aziendali ed automezzi.

20. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Debiti per imposte differite 12.984 22.021
Debiti per imposte differite 12.984 22.021

I debiti per imposte differite passano da Euro 22.021 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 12.984 migliaia dell'esercizio di riferimento registrando un decremento pari ad Euro 9.037 migliaia.

Si segnala che le società controllata AP Reti Gas S.p.A. ha optato per usufruire della facoltà concessa dall'art. 110 del D.L. 104 del 14 agosto 2020 (c.d. Decreto Agosto) convertito nella Legge 13 ottobre 2020, n. 126 (G.U. 13 ottobre

2020, n. 253, Suppl. Ord. n. 37), entrato in vigore dal 14 ottobre 2020 nonché dell'estensione concessa all'art.83 della Legge 178/2020 concernente il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. L'affrancamento del riallineamento dei valori fiscali dei beni iscritti ha determinato l'iscrizione del debito correlato all'imposta sostitutiva che sarà corrisposta all'erario nelle modalità previste dalla normativa e la conseguente insussistenza, per Euro 8.410 migliaia, dei debiti iscritti per imposte differite su tali differenze temporanee.

I debiti per imposte differite accolgono principalmente gli effetti fiscali derivanti dalle dinamiche degli ammortamenti sulle reti distribuzione del gas naturale. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 dicembre 2020 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Descrizione Differenze Aliquota fiscale Effetto totale Differenze Aliquota fiscale Effetto totale
temporanee temporanee
Ammortamenti eccedenti 5 24,0% 1 25.546 24,0% 6.131
Trattamento di fine rapporto 19 24,0% 4 21 24,0% 5
Ammortamenti eccedenti 45.861 28,2% 12.933 47.338 28,2% 13.349
Altro 188 24,0% 45 227 24,0% 54
Deducibilità avviamento ai fini fiscali 0 28,2% 0 8.799 28,2% 2.481
Totale debiti per imposte differite 46.073 12.984 81.931 22.021

Passività correnti

21. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Debiti verso banche 125.723 106.025
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 40.024 30.778
Debiti verso banche e finanziamenti 165.747 136.803

I debiti verso banche passano da Euro 136.803 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 165.747 migliaia dell'esercizio di riferimento, evidenziando un incremento pari ad Euro 28.944 migliaia. Gli stessi sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

La tabella che segue mostra la ripartizione delle linee di credito del Gruppo utilizzate e disponibili ed i relativi tassi applicati alla data del 31 dicembre 2020:

Istituto di credito Tipologia di Linea di credito Affidamento al Tasso al Utilizzo al
31/12/2020 31/12/2020 31/12/2020
Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi Mutui 3.916 1,83% 3.916
Banca Europea per gli Investimenti Mutui 6.250 0,27% 6.250
Banca Europea per gli Investimenti Mutui 10.500 0,51% 10.500
Banca Monte dei Paschi di Siena Crediti di firma 11.000 n.d. -
Banca Monte dei Paschi di Siena Finanziamenti a breve termine 5.000 n.d. -
Banca Nazionale del Lavoro Finanziamenti a breve termine 49.000 0,20% 24.000
Banca Nazionale del Lavoro Mutui 23.750 1,92% 23.750
Banca Nazionale del Lavoro Mutui 27.000 0,56% 27.000
Banca Nazionale del Lavoro Crediti di firma 1.000 n.d. 125
Banca Nazionale del Lavoro Derivati su tassi 500 n.d. 219
Banca Popolare dell'Emilia Romagna Finanziamenti a breve termine 10.000 0,20% 10.000
Banca Sella Finanziamenti a breve termine 5.000 n.d. -
Banco BPM Finanziamenti a breve termine 20.000 0,19% 20.000
Banco BPM Crediti di firma 5.000 n.d. 1.287
Cassa centrale BCC Italiano Mutui 3.916 1,83% 3.916
Credito Emiliano Finanziamenti a breve termine 30.000 0,02% 30.000
Credit Agricole Corporate Mutui 12.000 0,58% 12.000
Credit Agricole Friuladria Mutui 12.000 0,58% 12.000
Credit Agricole Friuladria Finanziamenti a breve termine 3.000 0,20% 3.000
Credit Agricole Friuladria Derivati su tassi 1.320 n.d. 160
Intesa SanPaolo Finanziamenti a breve termine 45.000 0,25% 10.000
Intesa SanPaolo Mutui 40.000 0,41% 40.000
Intesa SanPaolo Derivati su tassi 1.330 n.d. 112
Cassa Depositi e Prestiti Crediti di firma 9.943 n.d. 9.943
Mediobanca Mutui 30.000 0,42% 30.000
Unicredit Finanziamenti a breve termine 31.600 0,10% 28.700
Unicredit Crediti di firma 29.210 n.d. 4.371
Unione di Banche Italiane Finanziamenti a breve termine 10.000 0,25% -
Intesa SanPaolo Mutui 50.000 0,49% 50.000
Unione di Banche Italiane Mutui 16.690 0,55% 16.690
Banca Nazionale del Lavoro Crediti di firma 75 n.d. 75
Unicredit Finanziamenti a breve termine 500 n.d. -
Unicredit Crediti di firma 500 n.d. 109
Unione di Banche Italiane Crediti di firma 107 n.d. 107
Unicredit Finanziamenti a breve termine 3.000 n.d. -
Unicredit Crediti di firma 3.000 n.d. 85
Banca Alto Vicentino Crediti di firma 1.527 n.d. 1.527
Intesa SanPaolo Finanziamenti a breve termine 50 n.d. -
Intesa SanPaolo Crediti di firma 2.457 n.d. 2.457
Unicredit Finanziamenti a breve termine - - -
Unicredit Finanziamenti a breve termine 5.000 n.d. -
Unicredit Crediti di firma 5.000 n.d. 200
Unicredit Crediti di firma 8.746 n.d. -
Unicredit Finanziamenti a breve termine 500 n.d. -
Unicredit Crediti di firma 500 n.d. -
Totale 534.887 382.499

Nota: il totale degli utilizzi non corrisponde al totale debiti v/banche in quanto l'utilizzo della linea per rilascio fideiussioni non determina l'accensione di debiti bancari

22. Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Debiti vs/ fornitori 4.733 3.046
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 62.041 49.036
Debiti commerciali 66.774 52.082

I debiti commerciali passano da Euro 52.082 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 66.774 migliaia dell'esercizio di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 14.692 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto con l'acquisizione di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. a seguito della partnership commerciale perfezionata con il Gruppo Hera in data 19 dicembre 2019 ha determinato l'iscrizione di debiti commerciali per complessivi Euro 3.502 migliaia di Euro. La società è divenuta operativa in data 31 dicembre 2019 e a tale data non presentava debiti commerciali, conseguentemente i debiti commerciali maturati al termine dell'esercizio 2020 hanno determinato una variazione dei debiti commerciali del Gruppo di pari importo. L'ampliamento del perimetro di consolidamento correlato all'acquisizione di CART Acqua S.r.l. ha determinato l'iscrizione di debiti commerciali pari ad Euro 87 migliaia.

Al netto degli effetti descritti i debiti commerciali hanno registrato un decremento pari ad Euro 841 migliaia, principalmente correlato agli obiettivi di efficienza energetica.

La voce accoglie i debiti iscritti per fornitori di materiali e servizi per l'estensione o la manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale, per l'acquisto di titoli di efficienza energetica per il conseguimento degli obiettivi assegnati, nonché per la fruizione di servizi di consulenza ricevuti nel corso dell'esercizio di riferimento.

I debiti collegati all'acquisto dei titoli di efficienza energetica, necessari al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico a cui le società di distribuzione del Gruppo sono assoggettate, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati sino alla data di chiusura della presente relazione finanziaria annuale. Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura dell'esercizio è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 260 (Euro 260 alla data del 31 dicembre 2019).

23. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Debiti IRAP 801 82
Debiti IRES 4.373 4.646
Debiti tributari 5.174 4.728

I debiti tributari, passando da Euro 4.728 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 5.174 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrano un incremento pari ad Euro 446 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto con l'acquisizione di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. a seguito della partnership commerciale perfezionata con il Gruppo Hera in data 19 dicembre 2019, ha determinato l'iscrizione di debiti tributari per complessivi Euro 3.432 migliaia di Euro. La società è divenuta operativa in data 31 dicembre 2019 e a tale data non presentava debiti tributari, conseguentemente i debiti tributari maturati al termine dell'esercizio 2020 hanno determinato una variazione della voce di pari importo.

Al netto della variazione descritta i debiti tributari hanno evidenziato un decremento pari ad Euro 2.986 migliaia, spiegata dal versamento delle imposte a saldo dell'esercizio precedente al netto dei debiti maturati durante l'esercizio nei confronti dell'erario per IRES ed IRAP, oltre che dall'iscrizione del debito connesso con l'affrancamento fiscale degli importi rivalutati e riallineati ai sensi del D.L. Agosto e della legge di Bilancio 2021. In merito a quest'ultimo si segnala che il debito iscritto per imposta sostitutiva risulta pari ad Euro 1.568 migliaia. Nel corso dell'esercizio 2019 le società del Gruppo hanno aderito al contratto fiscale nazionale con la controllante Ascopiave S.p.A..

24. Altre passività correnti

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Anticipi da clienti 514 221
Debiti per consolidato fiscale 20 1.668
Debiti verso enti previdenziali 1.495 1.120
Debiti verso il personale 3.921 6.207
Debiti per IVA 315 495
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 850 966
Risconti passivi annuali 743 661
Ratei passivi annuali 680 698
Altri debiti 17.725 13.514
Altre passività correnti 26.263 25.549

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

Le altre passività correnti passano da Euro 25.549 migliaia dell'esercizio 2019 ad Euro 26.263 migliaia dell'esercizio 2020 evidenziando un incremento pari ad Euro 714 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dai maggiori debiti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) per Euro 4.463 migliaia in relazione alle componenti tariffarie correlate al vettoriamento del gas naturale, in parte compensati da minori debiti verso il personale per Euro 2.287 migliaia.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto con l'acquisizione di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. a seguito della partnership commerciale perfezionata con il Gruppo Hera in data 19 dicembre 2019, ha determinato l'iscrizione di altre passività correnti per complessivi Euro 7.061 migliaia di Euro. La società è divenuta operativa in data 31 dicembre 2019 ed a tale data presentava altre passività correnti poco significative, conseguentemente i debiti maturati al termine dell'esercizio di riferimento hanno determinato una variazione della voce di pari importo. L'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto con l'acquisizione di CART Acqua S.r.l. ha determinato l'iscrizione di altre passività correnti pari ad Euro 44 migliaia.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 31 dicembre 2020.

Debiti per consolidato fiscale

Nel corso dell'esercizio precedente è decaduto il contratto di consolidato fiscale nazionale in essere con Asco Holding S.p.A. in ragione della modifica dell'esercizio sociale effettuato dalla stessa. I saldi iscritti al 31 dicembre 2020 sono relativi a posizioni pregresse.

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 31 dicembre 2020 non liquidati alla stessa data.

Debiti verso il personale

La voce include i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 dicembre 2020 non liquidati alla stessa data nonché la relativa quota contributiva. La voce evidenzia un decremento pari ad Euro 2.287 migliaia passando da Euro 6.207 migliaia dell'esercizio 2019 ad Euro 3.921 migliaia dell'esercizio di riferimento. La variazione è principalmente spiegata dal maggior quantitativo di ferie usufruite nel corso dell'esercizio in parte spiegata dalle misure governative adottate dalla società per la sicurezza del personale favorendo le misure di contenimento della del virus SARS Cov2.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA, al termine dell'esercizio, risultano pari ad Euro 315 migliaia e registrano un decremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 180 migliaia.

Risconti passivi annuali

Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai contributi ricevuti per la realizzazione della rete di distribuzione del gas naturale e gli allacciamenti alla stessa.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.

Altri debiti

Al termine dell'esercizio 2020 la voce ha evidenziato un saldo pari ad Euro 17.725 migliaia, registrando un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 4.211 migliaia. La voce accoglie altresì, oltre ai debiti iscritti nei confronti della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) in relazione alle componenti tariffarie del vettoriamento del gas naturale, i debiti corrispondenti agli oneri obbligatori del personale maturati al 31 dicembre 2020.

25. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Azionisti c/dividendi (0) (0)
Debiti finanziari entro 12 mesi 685 16.889
Debiti finanziari IFRS 16 entro 12 mesi 380 267
Passività finanziarie correnti 1.065 17.156

Le passività finanziare correnti passano da Euro 17.156 migliaia dell'esercizio 2019 ad Euro 1.065 migliaia dell'esercizio di riferimento evidenziando un decremento di Euro 16.091 migliaia.

Il decremento è principalmente spiegato dall'estinzione dei conti correnti intercompany che la Capogruppo Ascopiave intratteneva con le società di commercializzazione oggetto della partnership perfezionata con il Gruppo Hera il 19 dicembre 2019. I debiti finanziari iscritti al termine dell'esercizio precedente risultavano pari ad Euro 16.204 migliaia determinando una variazione di pari importo della voce.

I debiti finanziari correlati all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 hanno registrato una variazione pari ad Euro 113 migliaia nel corso dell'esercizio in ragione della sottoscrizione di nuovi contratti al netto della corresponsione dei canoni dell'esercizio. Gli stessi rappresentano i debiti finanziari in scadenza entro i dodici mesi per contratti di leasing operativo sottoscritti per affitti di sedi aziendali ed automezzi.

26. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Passività su derivati su tassi di interesse 548 98
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 548 98

Le passività correnti su strumenti finanziari derivati sono relative ai contratti di copertura su tassi di interesse sottoscritti dalla Capogruppo Ascopiave nel corso dell'esercizio 2019 e 2020. In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questa Relazione finanziaria annuale nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Le passività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati in essere al 31 dicembre 2020, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita in base alla durata del finanziamento sottostante:

# Controparte
Tipologia strumento
Posizione
Sottostante
date
date
date
contrattuale
1 BNL
Interest Rate Swap
Euribor 6M
9-ago-19
9-feb-20
9-feb-25
Vanilla: Fixed - Float
27.000.000 €
2 Credit Agricole
Interest Rate Swap
Euribor 6M
27-set-19
1-ott-19
27-set-24
Vanilla: Fixed - Float
24.000.000 €
3 Intesa Sanpaolo
Interest Rate Swap
Euribor 6M
30-nov-20
30-nov-20
30-nov-23
Vanilla: Fixed - Float
50.000.000 €
4 Mediobanca
Interest Rate Swap
Euribor 3M
2-dic-20
2-dic-20
2-dic-25
Vanilla: Fixed - Float
30.000.000 €
Totali 131.000.000 € 548
45
123
160
220
Commodity Trade Effective Expiry Nozionale MtM (€/000)

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 1.

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi

27. Ricavi

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Ricavi da trasporto del gas 110.631 80.370
Ricavi per servizi di allacciamento 468 354
Ricavi da servizi di fornitura calore (0) 10
Ricavi da servizi di distribuzione 4.527 3.849
Ricavi da servizi generali a società correlate 8.237 8.469
Ricavi per contributi ARERA 36.373 29.176
Altri ricavi 3.659 2.684
Ricavi 163.896 124.911

Al termine dell'esercizio i ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave, attestandosi ad Euro 163.896 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 38.985 migliaia rispetto all'esercizio di confronto (Euro 124.911 migliaia). L'incremento è principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto nel corso dell'esercizio precedente con la fusione per incorporazione del ramo distribuzione gas gestito da Unigas Distribuzione S.r.l. a decorrere dal 1° luglio 2019 e dal perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera, con il conseguente consolidamento di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. dal 31 dicembre 2019. In merito ad Unigas Distribuzione, si segnala che l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato il consolidamento integrale dei risultati conseguiti a decorrere dalla data indicata, mentre in precedenza i ricavi risultavano iscritti tra i proventi ed oneri finanziari alla voce "quota utile/perdita delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto".

La sostanziale totalità dei ricavi è realizzata in Italia.

Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha generato ricavi pari ad Euro 110.631 migliaia evidenziando un incremento pari ad Euro 30.262 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata, come precedentemente descritto, dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione del Vincolo dei Ricavi Totali del ramo oggetto di fusione e della nuova società consolidata.

Il Vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento, i cui valori sono fissati e pubblicati da ARERA. Si segnala che la voce ricavi da trasporto del gas comprende una quota perequativa pari ad Euro 1.507 migliaia, in aumento rispetto all'esercizio precedente di Euro 796 migliaia. La quota perequativa varia in ragione della stagionalità e dell'andamento delle temperature in quanto risultante dal differenziale riscontrato tra ricavi addebitati alle società di vendita per il servizio di vettoriamento del gas naturale (contratti in ragione dei minori consumi) ed il VRT riconosciuto del periodo di riferimento.

I ricavi conseguiti per servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 4.527 migliaia, evidenziano un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 678 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione dei ricavi conseguiti dalla società consolidata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. e dei ricavi per prestazioni eseguite nel territorio in cui operava la società Unigas Distribuzione Gas S.r.l., fusa per incorporazione dal 1° luglio 2019. L'incremento è stato in parte compensato dalle minori attività richieste dai clienti su misuratori nel corso del periodo di Lock-down imposto a livello nazionale a causa dell'emergenza sanitaria correlata al Covid_19.

I ricavi per servizi svolti a favore di società del Gruppo evidenziano un decremento pari ad Euro 232 migliaia rispetto all'esercizio precedente attestandosi ad Euro 8.237 migliaia al 31 dicembre 2020.

Al termine dell'esercizio i contributi erogati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente si attestano ad Euro 36.373 migliaia rilevando un incremento pari ad Euro 7.197 migliaia rispetto all'esercizio posto a confronto. L'incremento registrato è principalmente spiegato dall'iscrizione dei ricavi correlati agli obiettivi in materia di

risparmio energetico correlati agli impianti precedentemente gestiti dalla società Unigas Distribuzione Gas S.r.l. e dall'innalzamento degli stessi obiettivi per l'esercizio di riferimento.

I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati. I contributi iscritti al 31 dicembre 2020 sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2020 (periodo regolamentare giugno 2020-maggio 2021). Si segnala che a causa dell'emergenza sanitaria correlata al Covid-19 il termine fissato al 31 maggio 2020 per la consegna dei titoli di efficienza necessari all'adempimento degli obiettivi è stato posticipato al mese di novembre. Conseguentemente il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione, al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 250 (Euro 250 al 31 dicembre 2019; fonte STX).

La voce altri ricavi passa da Euro 2.618 migliaia dell'esercizio 2019, ad Euro 3.600 migliaia dell'esercizio di riferimento, evidenziando un incremento pari ad Euro 982 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dai maggiori premi riconosciuti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) per le attività svolte nell'ambito della sicurezza degli impianti di distribuzione del gas naturale.

28. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Acquisti di altri materiali 1.782 1.358
Costi acquisto altre materie prime 1.782 1.358

Al termine dell'esercizio i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 1.782 migliaia, in aumento di Euro 423 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione dei costi sostenuti nell'esecuzione delle attività sugli impianti precedentemente gestiti da Unigas Distribuzione S.r.l. avvenuta a seguito della fusione per incorporazione avvenuta in data 1° luglio 2019. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato il consolidamento integrale dei risultati conseguiti a decorrere da tale data, mentre in precedenza i costi risultavano iscritti tra i proventi ed oneri finanziari alla voce "quota utile/perdita delle imprese valutare con il metodo del patrimonio netto".

Il consolidamento di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. a decorrere dal 31 dicembre 2019 ha determinato l'iscrizione di costi per Euro 422 migliaia.

La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali utilizzati per la manutenzione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed all'odorizzazione dello stesso.

29. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi sostenuti negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Costi di lettura contatori 1.032 776
Spese invio bollette 0 2
Spese postali e telegrafiche 508 107
Manutenzioni e riparazioni 3.382 2.533
Servizi di consulenza 3.834 3.323
Servizi commerciali e pubblicità 98 98
Utenze varie 1.794 1.858
Compensi ad amministratori e sindaci 1.682 1.244
Assicurazioni 662 727
Spese per il personale 518 709
Altre spese di gestione 1.378 1.669
Costi per godimento beni di terzi 21.889 18.684
Costi per servizi 36.776 31.732

I costi per servizi sostenuti nel corso dell'esercizio evidenziano un incremento pari ad Euro 5.044 migliaia rispetto all'esercizio precedente. Gli stessi passano da Euro 31.732 migliaia del 31 dicembre 2019 ad Euro 36.776 migliaia dell'esercizio di riferimento, principalmente in ragione dell'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione dei costi sostenuti per la gestione degli impianti di distribuzione precedentemente gestiti da Unigas Distribuzione S.r.l. sino al 1° luglio 2019 e da AP Reti Gas Nord Est S.r.l..

I costi sostenuti per la lettura dei contatori, attestandosi ad Euro 1.032 migliaia, evidenziano un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 256 migliaia (Euro 776 migliaia al 31 dicembre 2019) principalmente spiegati dall'ampliamento del perimetro di consolidamento.

I costi per manutenzioni e riparazioni passano da Euro 2.533 migliaia del 2019, ad Euro 3.382 migliaia dell'esercizio di riferimento, evidenziando un incremento pari ad Euro 848 migliaia, principalmente spiegati dall'ampliamento del perimetro di consolidamento. La voce accoglie principalmente i costi correlati a canoni software e costi sostenuti per la manutenzione ordinaria degli impianti.

Al termine dell'esercizio di riferimento i costi per servizi di consulenza, attestandosi ad Euro 3.834 migliaia, hanno evidenziato un incremento pari ad Euro 511 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La variazione registrata è principalmente spiegata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento.

La voce compensi ad amministratori e sindaci ha evidenziato un incremento pari ad Euro 438 migliaia rispetto all'esercizio precedente attestandosi ad Euro 1.682 migliaia.

Rispetto all'esercizio precedente le spese sostenute per il personale, attestandosi ad Euro 518 migliaia, registrano una diminuzione pari ad Euro 191 migliaia. Il decremento è principalmente spiegato dai minori costi sostenuti nel corso del periodo di lockdown e nei mesi in cui è stata incentivata l'adozione del lavoro agile.

Le altre spese di gestione hanno evidenziato un decremento pari ad Euro 291 migliaia rispetto all'esercizio precedente, attestandosi ad Euro 1.378 migliaia.

La voce costi per godimento beni di terzi accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale ed ha evidenziato un aumento pari ad Euro 3.205 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione dei canoni, maturati sugli impianti precedentemente gestiti da Unigas Distribuzione S.r.l., a seguito della fusione per incorporazione avvenuta in data 1° luglio 2019, e di AP Reti Gas Nord Est S.r.l..

30. Costi del personale

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Salari e stipendi 19.368 15.618
Oneri sociali 6.146 4.864
Trattamento di fine rapporto 1.357 1.085
Altri costi 38 65
Totale costo del personale 26.909 21.632
Costo del personale capitalizzato (9.777) (7.132)
Costi del personale 17.132 14.500

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale negli esercizi considerati:

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia; gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

I costi del personale passano da Euro 21.632 migliaia dell'esercizio 2019, ad Euro 26.909 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 5.277 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione dei costi sostenuti dalla controllata AP Reti Gas Nord Est S.r.l., per Euro 5.505 migliaia, e dall'ampliamento del perimetro di consolidamento a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. avvenuta in data 1° luglio 2019.

Si segnala altresì che al 31 dicembre 2020 risultano iscritti i costi maturati nell'esercizio per piani di incentivazione a lungo termine pari ad Euro 454 migliaia e piani di incentivazione a breve termine per Euro 477 migliaia.

Si segnala inoltre che in osservanza dell'IFRS 2 il costo dei piani di incentivazione a lungo termine ha trovato contropartita tra le riserve di patrimonio netto per Euro 66 migliaia per la quota da corrispondersi in azioni e tra i fondi di quiescenza per Euro 388 migliaia per la parte in denaro. Gli importi contabilizzati in relazione ai piani di incentivazione a lungo termine si riferiscono all'ultimo anno del triennio 2018-2020, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un incremento pari ad Euro 2.646 migliaia passando da Euro 7.132 migliaia dell'esercizio in comparazione, ad Euro 9.777 migliaia dell'esercizio di riferimento. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha più che compensato gli effetti negativi derivanti dall'emergenza sanitaria causata dal Covid-19 che, nel periodo di lock-down, aveva determinato una diminuzione degli investimenti ed una conseguente contrazione delle ore dedicate dal personale alla realizzazione degli stessi. I costi del personale capitalizzato da AP Reti Gas Nord Est S.r.l. sono risultati pari ad Euro 2.387 migliaia.

I costi del personale hanno conseguentemente registrato un aumento complessivo pari 2.632 migliaia.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo in forza per categoria negli esercizi a confronto:

Descrizione 31.12.2020 ampliamento
del perimetro
al netto
dell'ampliamento
del perimetro
31.12.2019 Variazione
Dirigenti (medio) 13 0 13 13 0
Impiegati (medio) 304 68 236 231 5
Operai (medio) 158 35 123 122 1
Totale personale dipendente 475 103 372 366 6

Si segnala che l'ampliamento del perimetro di consolidamento è correlato ai dipendenti medi in forza in AP Reti Gas Nord Est S.r.l., in quanto il primo consolidamento della stessa è avvenuto in data 31 dicembre 2019, e dal personale in forza in Unigas Distribuzione S.r.l. fusa per incorporazione con efficacia dal 1° luglio 2019.

31. Altri costi di gestione

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Accantonamento rischi su crediti 189 0
Altri accantonamenti 559 0
Contributi associativi e ARERA 709 539
Minusvalenze 942 715
Sopravvenienze caratteristiche 647 32
Altre imposte 2.077 732
Altri costi 883 656
Costi per appalti 1.116 325
Titoli di efficienza energetica 37.578 30.903
Altri costi di gestione 44.700 33.902

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione negli esercizi considerati:

Gli altri costi di gestione passano da Euro 33.902 migliaia dell'esercizio 2019 ad Euro 44.700 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 10.798 migliaia. La variazione è principalmente determinata dall'incremento dei costi iscritti per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (Euro +6.674 migliaia) correlati ai maggiori obiettivi di efficienza e risparmio energetico a cui sono obbligate le società del Gruppo. I maggiori obiettivi assegnati sono principalmente spiegati dagli obiettivi di efficienza energetica correlati all'ampliamento del perimetro di consolidamento con la fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione Gas S.r.l. efficace dal 1° luglio 2019.

I costi iscritti al termine dell'esercizio per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2020 (periodo regolamentare giugno 2020 - maggio 2021). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 260 (Euro 260 alla data del 31 dicembre 2019).

L'incremento della voce altre imposte, che passa da Euro 732 migliaia ad Euro 2.077 migliaia dell'esercizio di riferimento, è in parte dovuto a maggiori versamenti per la TOSAP e l'IMU correlati all'ampliamento del perimetro di consolidamento con l'acquisizione di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. (avvenuta a mezzo della partnership perfezionata con il Gruppo Hera in data 19 dicembre 2019) e, per la parte prevalente, spiegato dall'indeducibilità dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) applicata ai costi sostenuti per la realizzazione dell'operazione stessa.

Al termine dell'esercizio sono stati effettuati accantonamenti pari ad Euro 559 migliaia. La controllata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. infatti, anche in considerazione delle dimensioni e degli impianti gestiti, dovrebbe essere assoggettata agli obblighi di efficienza energetica. L'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) non ha modificato gli obiettivi precedentemente assegnati per l'esercizio 2020 lasciando in capo alla conferente il quantitativo di titoli che deriva dagli impianti gestiti dalla nuova Società. Ai sensi di quanto previsto tra le parti interessate dalla partnership commerciale tra il Gruppo Ascopiave ed il Gruppo Hera, gli obiettivi dell'esercizio 2020 sono da attribuirsi alla Società neo costituita AP Reti Gas Nord Est S.r.l. che gestisce gli impianti e conseguentemente la stessa ha provveduto ad iscrivere un fondo rischi rappresentativo del probabile onere che la società patirà a fronte del reperimento ed acquisto dei titoli necessari ad assolvere la sua parte di obiettivo, nel corso dell'esercizio 2021, e la cessione degli stessi ad AcegasApsAmga S.p.A.. Il fondo iscritto è rappresentativo dell'intero quantitativo correlato all'esercizio 2020 stimato in 45.537 titoli.

L'incremento registrato dalla voce altri costi, che passa da Euro 656 migliaia ad Euro 865 migliaia dell'esercizio di riferimento, è principalmente spiegato dalle erogazioni liberali effettuate dalla Capogruppo Ascopiave S.p.A. a favore della Regione Veneto per la gestione dell'emergenza sanitaria correlata al Covid 19.

32. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Altri proventi 109 1.479
Altri proventi 109 1.479

Al termine dell'esercizio gli altri proventi operativi rilevano un decremento pari ad Euro 1.370 migliaia, passando da Euro 1.479 migliaia del 31 dicembre 2019, ad Euro 109 migliaia dell'esercizio di riferimento. L'esercizio 2019 accoglieva infatti il plusvalore rilevato a seguito dell'accordo transattivo perfezionato con il comune di Costabissara e concernente il valore di cessione degli impianti di distribuzione.

33. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Immobilizzazioni immateriali 31.742 21.145
Immobilizzazioni materiali 1.948 1.905
Ammortamenti diritti d'uso 392 275
Ammortamenti e svalutazioni 34.465 23.325

Gli ammortamenti registrano un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 11.140 migliaia passando da Euro 23.325 migliaia del 31 dicembre 2019, ad Euro 34.465 migliaia dell'esercizio di riferimento.

L'incremento registrato è principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha visto l'iscrizione delle quote di ammortamento della società AP Reti Gas Nord Est S.r.l. e degli impianti precedentemente gestiti da Unigas Distribuzione S.r.l. fusa per incorporazione in data 1° luglio 2019.

Proventi e oneri finanziari

34. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Interessi attivi bancari e postali 1 68
Altri interessi attivi 67 75
Distribuzione dividendi da società partecipate 3.489 0
Proventi finanziari 3.558 142
Interessi passivi bancari 180 131
Interessi passivi su mutui 1.363 944
Altri oneri finanziari 169 184
Oneri finanziari 1.711 1.259
Saldo (oneri) e proventi finanziari 1.847 (1.117)
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto 18.310 0
Quota risultato da società controllo congiunto 0 648
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto 18.310 648
Totale (oneri)/proventi finanziari netti e società contabilizzate con
il metodo del patrimonio netto 20.157 (468)

Al termine dell'esercizio, il saldo tra oneri e proventi finanziari evidenzia un saldo positivo pari ad Euro 1.847 migliaia, in aumento rispetto all'esercizio precedente di Euro 2.964 migliaia al termine del quale evidenziava un saldo negativo pari ad Euro 1.117 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dai dividendi percepiti sulle partecipazioni detenute in HERA COMM S.p.A. per Euro 2.700 migliaia e in ACSM – AGAM S.p.A. per Euro 789 migliaia.

Le voci altri interessi attivi ed altri oneri passivi, al netto dei dividendi percepiti, evidenziano rispettivamente un decremento pari ad Euro 73 migliaia per i primi, e un incremento pari a 452 migliaia per i secondi. L'incremento degli oneri finanziari è principalmente spiegato dagli interessi maturati sui mutui che la Capogruppo ha sottoscritto nel corso dell'esercizio di riferimento.

La voce quota risultato da società controllo congiunto non evidenzia saldi nell'esercizio 2020, mentre registrava un saldo pari ad Euro 648 migliaia al termine dell'esercizio precedente. La voce accoglieva i risultati economici maturati dalla società Unigas Distribuzione S.r.l. alla data del 30 giugno 2019. In data 1° luglio 2019 la società è stata oggetto di fusione per incorporazione deliberata dai Soci delle società e conseguentemente a decorrere da quella data le voci che costituivano tale variazione netta risultano iscritte integralmente nel bilancio consolidato del Gruppo.

La voce quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto accoglie gli utili consolidati maturati dalla collegata Estenergy S.p.A., società partecipata al 48% dal Gruppo Ascopiave a seguito del perfezionamento della partnership commerciale con il Gruppo Hera avvenuto in data 19 dicembre 2019. Al termine dell'esercizio di riferimento i risultati consolidati della collegata hanno evidenziato utili pari ad Euro 18.310 migliaia.

Imposte

35. Imposte del periodo

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito negli esercizi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Imposte correnti IRES (8.050) (6.815)
Imposte correnti IRAP (1.407) (1.150)
Imposte anticipate/(differite) 19.725 1.223
Imposta sostitutiva (1.568) (0)
Imposte anni precedenti 693 115
Imposte dell'esercizio 9.394 (6.626)

Le imposte maturate passano da Euro 6.626 migliaia dell'esercizio precedente ad un saldo positivo pari ad Euro 9.394 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 16.019 migliaia.

La variazione è principalmente spiegata dalle variazioni non ricorrenti dei crediti e debiti per differenze temporanee di imposta rilevate al termine dell'esercizio. Normalizzando tali effetti, che saranno di seguito descritti, le imposte dell'esercizio risultano pari ad Euro 6.254 migliaia, registrando una diminuzione pari Euro 372 migliaia.

La variazione registrata dai crediti e debiti per differenze temporanee di imposta è principalmente spiegata dagli effetti derivanti dall'affrancamento fiscale delle rivalutazioni dell'attivo immobilizzato e degli avviamenti nonché dal riallineamento dei valori fiscali a quelli civili effettuate da alcune società del Gruppo, per cui si rinvia al paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio" di questa relazione finanziaria annuale per maggiori informazioni. Tali operazioni hanno determinato: l'iscrizione a conto economico dell'imposta sostitutiva che sarà corrisposta all'erario nelle modalità previste dal decreto (per Euro 1.568 migliaia) e l'iscrizione dei crediti per imposte anticipate correlate ai maggiori ammortamenti che tali società potranno dedurre negli esercizi futuri determinando un effetto positivo pari ad Euro 8.806 migliaia. Allo stesso modo il riallineamento dei valori fiscali ha determinato l'insussistenza, per Euro 8.410 migliaia, dei debiti iscritti per imposte differite su tali differenze temporanee. L'effetto netto complessivo, positivo, che insiste sulla voce delle imposte è conseguentemente pari ad Euro 15.648 migliaia.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Utile ante imposte 49.308 21.105
Imposte dell'esercizio 9.394 (6.626)
Incidenza sul risultato ante imposte (19,1%) 31,4%

Il tax-rate registrato al 31 dicembre 2020 è pari al -19,1% rispetto al 31,4% dell'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dalla significativa variazione dei risultati conseguiti dalle società valutate con il metodo del patrimonio netto, variata in relazione alla differente struttura del Gruppo nel corso degli esercizi posti a confronto, e dagli effetti non ricorrenti dei crediti e debiti per differenze temporanee di imposta.

Il tax-rate normalizzato da tali effetti risulta pari al 22,7%, inferiore del 9,7% rispetto al 32,4% dell'esercizio 2019. La voce è stata altresì influenzata dagli effetti positivi derivanti dai decreti emanati a causa del Covid-19 che hanno determinato una diminuzione del carico fiscale.

Risultato netto delle attività cessate

La seguente tabella riporta il dettaglio del risultato netto della società cessate negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Risultato netto delle società destinate
alla vendita 0 478.737

La voce evidenzia il risultato conseguito dalle attività cessate al termine dell'esercizio precedente e riclassificato ai sensi di IFRS 5 per effetto del perfezionamento, in data 19 dicembre 2019, della partnership con il Gruppo Hera. La voce accoglieva la plusvalenza lorda generata dalla cessione delle partecipazioni nelle società oggetto della partnership, ed i costi sostenuti per il completamento dell'operazione, correlati dal relativo effetto fiscale. Tale effetto è stato ulteriormente influenzato dai risultati che le società di commercializzazione conseguirono a quella data e dai dividendi che le stesse erogarono a favore della controllante Ascopiave S.p.A. nel mese di maggio dello stesso anno.

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala l'assenza di componenti non ricorrenti nella relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

ALTRE NOTE DI COMMENTO ALLA RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020

Aggregazioni aziendali

In data 1° luglio 2020 per la Società Unigas Distribuzione S.r.l. è decorso un anno dal perfezionamento dell'aggregazione aziendale condotta con la suddetta società. Si segnala che la maturazione dei termini in base all'IFRS 3 rende definitivi i valori contabili originariamente consolidati.

In data 19 dicembre 2020 è decorso un anno dal perfezionamento dell'aggregazione aziendale condotta il Gruppo Hera che ha sancito la nascita del maggiore operatore nel settore energy nel Nord-Est, con oltre un milione di clienti, e il contestuale riassetto delle rispettive attività di distribuzione gas. Si segnala che la maturazione dei termini in base all'IFRS 3 rende definitivi i valori contabili originariamente consolidati.

Ascopiave entra nel servizio idrico integrato e acquista il 100% del capitale sociale di Cart Acqua S.r.l.

Ascopiave S.p.A. ha perfezionato in data 18 dicembre 2020 l'acquisto del 100% del capitale sociale di Cart Acqua S.r.l. effettuando il primo suo primo investimento nel settore del servizio idrico integrato.

Cart Acqua S.r.l., oltre ad essere direttamente operativa nel settore idrico, nell'ambito del quale eroga servizi di natura tecnica, è altresì titolare di una quota di partecipazione pari al 18,33% del capitale sociale di Cogeide S.p.A., società che opera in regime di salvaguardia nella gestione del servizio idrico integrato in 15 Comuni della Provincia di Bergamo.

L'acquisto è stato regolato finanziariamente per un importo pari ad Euro 8.000 migliaia.

L'aggregazione aziendale è stata provvisoriamente contabilizzata al 31 dicembre 2020 secondo quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 3.62.

Valori rilevati al 31 dicembre 2020

(in migliaia di Euro) Valori
contabili
Rettifiche
adeguamento IFRS
maggiori valori
allocati
Valori equi
riscontrati
all'acquisizione
Altre immobillizzazioni immateriali 5 5
Immobilizzazioni materiali 36 36
Partecipazioni 3.666 4.140 7.806
Totale attivita non correnti 3.706 0 4.140 7.847
Crediti commerciali 48 48
Altre attività correnti 69 69
Crediti tributari 14 14
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 203 203
Totale attività correnti 333 0 0 333
Totale attività 4.040 0 4.140 8.180
Trattamento di fine rapporto 49 49
Totale passività non correnti 49 0 0 49
Debiti commerciali 87 87
Altre passività correnti 44 44
Totale passività correnti 131 0 0 131
Totale passività 180 0 0 180
Totale attività/passività delle società acquisite 3.860 0 4.140 8.000
Avviamento derivante dall'acquisizione 203
Costo totale dell'acquisizione 7.797
Liquidità netta delle società 203
Pagamenti 8.000
Liquidità netta assorbita dall'acquisizione 7.797

Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 31 dicembre 2020:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(Migliaia di Euro) 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Patronage su linee di credito 5.849 3.849
Su esecuzione lavori 1.623 1.292
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 0 150
Su concessione distribuzione 6.485 3.390
Su compravendite quote societarie 500 500
Su contratti di vettoriamento 0 675
Su partecipazione gara d'appalto 75 75
Totale 14.533 9.931

Garanzie in carico rilasciate da Ascopiave S.p.A. a favore di società di commercializzazione che sono state oggetto della partnership commerciale:

(Migliaia di Euro) 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Patronage su linee di credito 34.799 41.882
Patronage su strumenti finanziari derivati 23.400 23.400
Patronage su contratti di acquisto energia elettrica 3.000 0
Fidejussioni su linee di credito 0 102
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 1.850 2.510
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 0 104
Su contratti di vettoriamento 0 2.852
Su contratto di trasporto di energia elettrica 0 14.700
Su contratti di acquisto gas 0 126
Totale 63.049 85.676

I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore di Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, partecipazione ceduta al Gruppo Hera, ammontano al 31 dicembre 2020 ad Euro 23.799 migliaia, con una riduzione di Euro 1.533 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019.

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Il Gruppo gestisce le proprie necessità di liquidità sia tramite linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso, sia tramite finanziamenti a medio/lungo termine con applicazione di tassi fissi e variabili.

I finanziamenti a medio lungo termine gestiti dal Gruppo, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, presentano un debito residuo al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 236.023 migliaia e scadenze comprese tra il 1° gennaio 2021 ed il 28 febbraio 2030.

I finanziamenti a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2020 ed il 2025, ed al 31 dicembre 2020 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 147.750 migliaia (Euro 81.500 migliaia al 31 dicembre 2019), di cui Euro 131.000 migliaia oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di un derivato finanziario, per il quale quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso.

Si rileva che alla data del 31 dicembre 2020 gli strumenti derivati di copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativi ai finanziamenti sottoscritti con BNL, Crédit Agricole – Friuladria, Intesa Sanpaolo e Mediobanca, dettagliati nel paragrafo n. 26 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati", presentano un mark to market complessivamente negativo per Euro 548 migliaia e presentano una situazione di efficacia.

Non risultano esposti al rischio tasso, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso, i finanziamenti sottoscritti con BNL, Cassa Centrale Banca, Intesa Sanpaolo e UBI Banca con debito residuo al termine dell'esercizio di Euro 88.273 migliaia.

I finanziamenti rappresentati sono soggetti a covenants finanziari che al termine dell'esercizio risultano rispettati. Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 17 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.

marzo giugno settembre dicembre
Posizione Finanziaria Netta 2020 (218.171) (297.043) (316.741) (338.752)
Tasso medio attivo 0,05% 0,00% 0,00% 0,00%
Tasso medio passivo 0,31% 0,33% 0,34% 0,32%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,05% 2,00% 2,00% 2,00%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,31% 2,33% 2,34% 2,32%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (219.259) (298.524) (318.338) (340.460)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (217.899) (296.673) (316.342) (338.325) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis points (1.088) (1.481) (1.597) (1.708) (5.873)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points 272 370 399 427 1.468

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 5.873 migliaia ed un miglioramento di Euro 1.468 migliaia.

Rischio di credito

Alla luce della cessione delle partecipazioni attive nel business della commercializzazione del gas ed energia elettrica, l'attività operativa del Gruppo non risulta più esposta ai rischi di credito causati dal mancato rispetto dei vincoli commerciali da parte dei clienti finali.

Il Gruppo presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, il cui mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario, ma la tutela del credito è supportata dall'applicazione dei meccanismi di garanzia previsti dal Codice di Rete.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive ed i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Erogazioni pubbliche ricevute

Con riferimento alle novità introdotte dalla Legge n. 124 del 4 agosto 2017 "Legge annuale per la concorrenza", all'art. 1 co.125-129, si segnala che nel corso del 2020 sono stati incassati i seguenti contributi da Enti pubblici. Gli stessi sono principalmente relativi ad interventi realizzati su derivazioni d'utenza e da interventi sulla rete di distribuzione del gas naturale.

Ente concedente
Ente Beneficiario Denominazione / Ragione sociale Tipologia di operazione Importo (Euro)
AP RETI GAS Nord Est S.r.l. COMUNE DI VARMO Interventi su derivazioni d'utenza 340
AP RETI GAS Nord Est S.r.l. PROVINCIA DI PADOVA Interventi su rete di distribuzione 3.249
AP RETI GAS Nord Est S.r.l. COMUNE DI VIVARO Interventi su derivazioni d'utenza 1.461
AP RETI GAS Nord Est S.r.l. COMUNE DI PADOVA Interventi su rete di distribuzione 49.000
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI MASERADA SUL PIAVE Interventi su derivazioni d'utenza 1.674
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI CHIONS Interventi su rete di distribuzione 7.158
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI CUNARDO Interventi su derivazioni d'utenza 785
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI PONTE DI PIAVE Interventi su derivazioni d'utenza 587
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI CASTELLO DI GODEGO Interventi su derivazioni d'utenza 6.886
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI FONTE Interventi su derivazioni d'utenza 1 .639
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI SESTO AL REGHENA Interventi su derivazioni d'utenza 1.185
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI CAMPOSAMPIERO Interventi su derivazioni d'utenza 2.565
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI TORRE DI MOSTO Interventi su rete di distribuzione 19.410
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI SARMATO Interventi su derivazioni d'utenza 2.617
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI CUNARDO Interventi su derivazioni d'utenza 1.127
AP RETI GAS S.p.A. PROVINCIA DI TREVISO Interventi su derivazioni d'utenza 2.287
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI MAROSTICA Interventi su derivazioni d'utenza 595
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI MONTECCHIO PRECALCINO Interventi su derivazioni d'utenza 503
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI BORSO DEL GRAPPA Interventi su derivazioni d'utenza 461
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI MANSUE' Interventi su derivazioni d'utenza 1.386
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI CUGLIATE FABIASCO Interventi su derivazioni d'utenza 2.300
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI FERRERA DI VARESE Interventi su derivazioni d'utenza 3.970
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI SAN VENDEMIANO Interventi su derivazioni d'utenza 1.415
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI PONTE DI PIAVE Interventi su derivazioni d'utenza 1.219
EDIGAS ESERCIZIO DISTRIBUZIONE GAS S.p.A. COMUNE DI ALBENGA Interventi su derivazioni d'utenza 4.249
EDIGAS ESERCIZIO DISTRIBUZIONE GAS S.p.A. COMUNE DI CARISIO Interventi su rete di distribuzione 5.650
EDIGAS ESERCIZIO DISTRIBUZIONE GAS S.p.A. COMUNE DI ALBENGA Interventi su rete di distribuzione 17.948
AP RETI GAS VICENZA S.p.A. COMUNE DI COSTABISSARA Interventi su derivazioni d'utenza 3.099
AP RETI GAS ROVIGO S.r.l. COMUNE DI ROVIGO Interventi su rete di distribuzione 22.540

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Posizione finanziaria netta a breve 144.111 79.935
Posizione finanziaria netta a medio-lungo 194.336 133.046
Posizione finanziaria netta 338.447 212.981
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.628) (26.774)
Riserve 616.418 172.638
Utile netto non distribuito 58.701 493.216
Patrimonio netto Totale 853.903 873.492
Totale fonti di finanziamento 1.192.350 1.086.474
Rapporto posizione finanziaria netta/
Patrimonio netto 0,40 0,24

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 31 dicembre 2020 risulta pari a 0,40, in peggioramento rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2019, quando era risultato pari a 0,24.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, peggiorata di Euro 125.771 migliaia nel corso del 2020, e del Patrimonio Netto, che ha subito un decremento di Euro 33.863 migliaia, variazioni dovute in parte alla distribuzione dei dividendi e agli investimenti fatti nel corso del periodo di riferimento ed in parte al normale flusso connesso con l'attività ordinaria.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 dicembre 2020 e del 31 dicembre 2019 risultano essere le seguenti:

31.12.2020
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 3.191 3.191 3.191
Attività finanziarie non correnti 2.226 2.226 2.226
Crediti commerciali e altre attività correnti 104.519 104.519 104.519
Attività finanziarie correnti 798 798 798
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21.902 21.902 21.902
Finanziamenti a medio e lungo termine 195.999 71.654 71.654
Altre passività non correnti 823 823 823
Passività finanziarie non correnti 563 563 563
Debiti verso banche e finanziamenti 165.747 165.747 165.747
Debiti commerciali e altre passività correnti 91.780 91.780 91.780
Passività finanziarie correnti 1.065 1.065 1.065
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 548 548 548
31.12.2019
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 2.326 2.326 2.326
Crediti commerciali e altre attività correnti 85.001 85.001 85.001
Attività finanziarie correnti 6.993 6.993 6.993
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 67.031 67.031 67.031
Finanziamenti a medio e lungo termine 135.083 135.083 135.083
Altre passività non correnti 7.900 7.900 7.900
Passività finanziarie non correnti 441 441 441
Debiti verso banche e finanziamenti 136.803 136.803 136.803
Debiti commerciali e altre passività correnti 76.652 76.652 76.652
Passività finanziarie correnti 17.156 17.156 17.156
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 98 98 98

Legenda

  • A Attività e passività al fair value rilevato direttamente a conto economico
  • B Attività e passività al fair value rilevato direttamente a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

  • C Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

  • D Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Compensi alla Società di revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenziamo i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2020 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi alla stessa società di revisione.

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il
servizio
Destinatario Compensi
(migliaia di
Euro)
Revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 107
PricewaterhouseCoopers S.p.A. società controllate 108
Revisione legale conti annuali PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 7
separati PricewaterhouseCoopers S.p.A. società controllate 29
PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 103
Altri servizi PricewaterhouseCoopers S.p.A. società controllate 0
Totale 355

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore Segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti di distribuzione gas e altro i settori di attività oggetto di informativa. Nello specifico il segmento altro accoglie l'attività di cogenerazione e fornitura calore e la capogruppo.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi riguardanti i segmenti di business del Gruppo dell'esercizio 2020 e dell'esercizio 2019.

31.12.2020
Esercizio 2020 Distribuzione Altro valori da Elisioni Totale
(migliaia di Euro) gas
Ricavi netti a clienti terzi 131.526 7.156 25.214 163.896
Ricavi intragruppo tra segmenti 3.185 33.808 448 (37.442) 0
Ricavi del segmento 134.711 40.965 25.662 (37.442) 163.896
Risultato operativo prima degli ammortamenti 52.998 (6.033) 16.651 63.616
Ammortamenti 23.313 1.962 9.190 34.465
Risultato operativo 29.685 (7.995) 7.460 29.151
Risultato ante imposte 29.517 12.335 7.456 49.308
Attività 530.342 555.055 202.560 75.149 1.363.106
Passività (97.655) (316.317) (20.082) (75.149) (509.203)
31.12.2019
Esercizio 2019 Distribuzione Altro valori da Elisioni Totale
(migliaia di Euro) gas nuove
Ricavi netti a clienti terzi 116.932 7.979 0 124.911
Ricavi intragruppo tra segmenti 2.308 4.804 0 (7.112) (0)
Ricavi del segmento 119.239 12.783 0 (7.112) 124.911
Risultato operativo prima degli ammortamenti 48.311 (3.413) 0 44.898
Ammortamenti 21.773 1.552 0 23.325
Risultato operativo 26.538 (4.965) 0 21.573
Risultato ante imposte 26.211 (5.106) 0 21.105
Attività 762.857 590.768 0 (55.341) 1.298.283
Passività (133.965) (346.167) 0 55.341 (424.791)

Utile per Azione

Come richiesto dal principio contabile IAS 33, si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell'utile per azione e diluito.

L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero delle azioni, al netto delle azioni proprie.

Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio, dedotto della quota attribuibile a terzi.

Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale.

L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo dell'utile per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dal principio contabile IAS 33:

Valore al 31 Valore al 31
(migliaia di euro) dicembre 2020 dicembre 2019
Utile netto attribuibile agli azionisti della Capogruppo 58.701 493.216
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie comprensivo delle proprie, ai
fini dell'utile per azione 234.411.575 234.411.575
Numero medio ponderato di azioni proprie 12.274.075 11.076.867
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie escluso le azioni proprie, ai
fini dell'utile netto per azione 222.137.500 223.334.708
Utile netto per azione (in Euro) 0,264 2,208

Rapporti con parti correlate

Crediti Altri Debiti
Altri
Costi Ricavi
(migliaia di Euro) commerciali crediti commerciali debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 19 0 34 0 0 27 0 0 65 0
Totale controllanti 19 0 34 0 0 27 0 0 65 0
Società consociate
Asco TLC S.p.A. 30 0 59 0 0 747 0 0 61 0
Bim Piave Nuove Energie S.r.l. 210 0 13 0 0 23 0 0 307 0
Totale società consociate 240 0 72 0 0 770 0 0 368 0
Società collegate
Estenergy S.p.A. 2.042 0 0 0 0 0 0 0 14.350 0
Ascotrade S.p.A. 5.029 0 81 0 0 0 0 0 43.760 0
Blue Meta S.p.A. 1.480 0 39 0 0 90 0 0 13.027 0
Etra Energia S.r.l. 106 0 0 0 0 0 0 0 477 0
Ascopiave Energie S.p.A. 1.034 0 83 0 0 95 0 0 8.638 0
ASM Set S.r.l. 511 0 107 0 0 93 0 0 3.593 0
Totale società collegate 10.202 0 310 0 0 278 0 0 83.845 0
Totale 10.460 0 416 0 0 1.075 0 0 84.278 0

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nell'esercizio considerato è riepilogato nella seguente tabella:

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. e Asco Energy S.p.A. avevano aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A.. Lo stesso è decaduto in ragione della modifica dell'esercizio sociale di quest'ultima, che non coincide più con il 31 dicembre. Le attività e passività correnti si riferiscono conseguentemente alle sole posizioni pregresse.

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Ascopiave S.p.A.:

Nel corso dell'esercizio le società AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ed Asco Energy S.p.A. hanno aderito al consolidato fiscale nazionale con la controllante Ascopiave S.p.A.. Il contratto ha valenza triennale e decorre dall'anno d'imposta 2019.

Relativamente alle società controllanti

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

Relativamente alle società controllante dalla controllante

I costi per servizi verso la consociata Asco TLC S.p.A. si riferiscono al canone di noleggio dei server. I ricavi verso la stessa consociata derivano dai contratti di servizio stipulati tra le parti.

Relativamente alle società collegate:

  • verso Estenergy S.p.A.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas Nord Est S.r.l.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da AP Reti Gas Nord Est S.r.l.;
  • verso Ascotrade S.p.A.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica sostenuti da Ascopiave S.p.A. ed AP Reti Gas S.p.A.;

  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da AP Reti Gas S.p.A. ed Ascopiave S.p.A.;
  • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. e ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
  • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..
  • verso Blue Meta S.p.A.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione con Edigas Distribuzione Gas S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica sostenuti da Edigas Distribuzione Gas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da Edigas Distribuzione Gas S.p.A.;
    • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da Edigas Distribuzione Gas S.p.A. e ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
  • verso Etra Energia S.r.l.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. e ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
  • verso Ascopiave Energie S.p.A.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica con Ascopiave S.p.A. ed AP Reti Gas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da AP Reti Gas S.p.A. ed Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
  • verso ASM Set S.r.l.:
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
    • o I costi per servizi sono relativi a servizi amministrativi forniti ad Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;

Si segnala che i patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore di Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 31 dicembre 2020 ad Euro 23.999 migliaia (Euro 25.332 migliaia al 31 dicembre 2019).

Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a

prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;

  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1° gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.12.2020 A B C D Totale % 31.12.2019* A B C D
Totale
%
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento 49.272 0 0 0 0 0 0,0% 47.914 0 0 0 0
0
0,0%
Altre immobillizzazioni immateriali 577.413 0 0 0 0 0 0,0% 567.194 0 0 0 0
0
0,0%
Immobilizzazioni materiali 33.443 0 0 0 0 0 0,0% 34.694 0 0 0 0
0
0,0%
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 436.805 436.805 0 436.805 100,0% 395.943 395.943 395.943 100,0%
Partecipazioni in altre imprese 78.925 0 0 0,0% 54.002 0 0 0
0
0,0%
Altre attività non correnti 4.154 0 0 0 0 0 0,0% 3.296 0 0 0
0
0,0%
Attività finanziarie non correnti 2.226 0 0 0 0 0 0,0% 2.478 0 0 0 0
0
0,0%
Crediti per imposte anticipate 30.122 0 0 0 0 0 0,0% 19.390 0 0 0 0
0
0,0%
Attivita non correnti 1.212.359 0 0 436.805 0 436.805 36,0% 1.124.910 0 0 395.943 0
395.943
35,2%
Attività correnti 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0
Rimanenze 14.912 0 0 0 0 0 0,0% 8.132 0 0 0 0
0
0,0%
Crediti commerciali 33.587 19 240 10.202 0 10.460 31,1% 43.124 10 19 23.595 0
23.624
54,8%
Altre attività correnti 75.964 612 612 0,8% 46.830 646 0
646
1,4%
Attività finanziarie correnti 798 0 0 0,0% 6.993 0 6.195 0
6.195
88,6%
Crediti tributari 3.583 0 0 0 0 0 0,0% 1.263 0 0 0 0
0
0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21.902 0 0 0 0 0 0,0% 67.031 0 0 0 0
0
0,0%
Attività correnti 150.747 631 240 10.202 0 11.072 7,3% 173.373 656 19 29.790 0
30.465
17,6%
Attività 1.363.106 631 240 447.007 0 447.877 32,9% 1.298.283 656 19 425.733 0
426.407
32,8%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0
0
0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0
0
0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0 0 0,0% 234.412 0 0 0 0
0
0,0%
Azioni proprie (55.628) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (26.774) (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0%
Riserve e risultato 675.119 0 0 0 0 0 0,0% 665.854 0 0 0 0
0
0,0%
Patrimonio netto di Gruppo 853.903 0 0 0 0 0 0,0% 873.492 0 0 0 0
0
0,0%
Patrimonio Netto di Terzi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0
Patrimonio netto Totale 853.903 0 0 0 0 0 0,0% 873.492 0 0 0 0
0
0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0
Fondi rischi ed oneri 2.412 0 0 0 0 0 0,0% 1.344 0 0 0 0
0
0,0%
Trattamento di fine rapporto 4.770 0 0 0 0 0 0,0% 4.931 0 0 0 0
0
0,0%
Finanziamenti a medio e lungo termine 195.999 0 0 0 0 0 0,0% 135.083 0 0 0 0
0
0,0%
Altre passività non correnti 26.905 0 0 0 0 0 0,0% 24.553 0 0 0 0
0
0,0%
Passività finanziarie non correnti 563 0 0 0 0 0 0,0% 441 0 0 0 0
0
Debiti per imposte differite
Passività non correnti
12.984
243.632
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0,0%
0,0%
22.021
188.374
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0,0%
0,0%
Passività correnti 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0
Debiti verso banche e finanziamenti 165.747 0 0 0 0 0 0,0% 136.803 0 0 0 0
0
0,0%
Debiti commerciali 66.774 34 72 310 0 416 0,6% 52.082 4 512 0
516
1,0%
Debiti tributari 5.174 0 0 0 0 0 0,0% 4.728 0 0 0 0
0
0,0%
Altre passività correnti 26.263 0 0 0 0 0,0% 25.549 0 0 0
0
0,0%
Passività finanziarie correnti 1.065 0 0 0 0 0 0,0% 17.156 0 0 16.204 0
16.204
94,5%
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 548 0 0 0 0 0 0,0% 98 0 0 0 0
0
0,0%
Passività correnti 265.570 34 72 310 0 416 0,2% 236.417 0 4 16.717 0
16.720
7,1%
Passività 509.203 34 72 310 0 416 0,1% 424.791 0 4 16.717 0
16.720
3,9%
Passività e patrimonio netto 1.363.106 34 72 310 0 416 0,0% 1.298.283 0 4 16.717 0
16.720
1,3%

*al fine migliorare la confrontabilità dei dati in comparazione l'esercizio 2019 è stato riesposto suddividendo la voce partecipazioni nelle due voci esposte: "partecipazioni in imprese controllate e collegate" e "partecipazioni in altre imprese".

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Conto economico complessivo consolidato

Esercizio di cui correlate Esercizio di cui correlate
(migliaia di Euro) 2020 A B C D Totale % 2019 A B C D Totale %
Ricavi 163.896 65 368 83.631 0 84.064 51,3% 124.911 54 96 4.305 0 4.455 3,6%
Totale costi operativi 100.280 27 770 278 2.153 3.228 3,2% 80.013 0 663 0 1.573 2.236 2,8%
Costi acquisto altre materie prime 1.782 0 0 0 0 0 0,0% 1.358 0 0 0 0 0 0,0%
Costi per servizi 36.776 27 770 278 1.682 2.757 7,5% 31.732 0 663 0 930 1.593 5,0%
Costi del personale 17.132 0 471 471 2,7% 14.500 0 0 0 643 643 4,4%
Altri costi di gestione 44.700 0 0 0,0% 33.902 0 0 0 0 0 0,0%
Altri proventi 109 0 0 0 0 0 0,0% 1.479 0 0 0 0 0 0,0%
Ammortamenti e svalutazioni 34.465 0 0 0 0 0 0,0% 23.325 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato operativo 29.151 38 (402) 83.353 (2.153) 80.836 277,3% 21.573 54 (567) 4.305 (1.573) 2.219 10,3%
Proventi finanziari 3.558 0 3.489 3.489 98,1% 142 2 2 1,5%
Oneri finanziari 1.711 0 0 0,0% 1.259 4 4 0,3%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio
netto 18.310 18.310 18.310 100,0% 648 648 648 100,0%
Utile ante imposte 49.308 38 (402) 101.663 1.336 102.635 208,2% 21.105 54 (567) 4.952 (1.573) 2.866 13,6%
Imposte dell'esercizio 9.394 0 0,0% (6.626) 0 0,0%
Risultato dell'esercizio 58.701 38 (402) 101.663 1.336 102.635 174,8% 14.479 54 (567) 4.952 (1.573) 2.866 19,8%
Risultato netto da attività cessate 0 0 0,0% 478.737 0 0,0%
Risultato netto dell'esercizio 58.701 38 (402) 101.663 1.336 102.635 174,8% 493.216 54 567 4.952 1.573 2.866 0,6%
Risultato dell'esercizio di Gruppo 58.701 493.216
Risultato dell'esercizio di Terzi (0)
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione dell'esercizio al netto dell' effetto fiscale (398) (98)
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti
al netto dell'effetto fiscale 9 (124)
Fair value valutazione partecipazione in altre imprese (1.807) (0)
Risultato del conto economico complessivo 56.505 492.994
Risultato netto complessivo del Gruppo 56.505 492.994
Risultato netto complessivo di Terzi (0) (0)
Utile base per azione 0,271 2,202
Utile netto diluito per azione 0,271 2,202

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Rendiconto Finanziario consolidato

Esercizio di cui correlate Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 A B C D Totale 2019 A B C D Totale
Utile netto dell'esercizio di gruppo 58.701 14.479
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi delle società destinate alla vendita 0 0 0 0
Risultato delle società destinate alla vendita 0 0 478.737 0
Ammortamenti 34.082 0 22.839 0
Svalutazione immobilizzazioni e minusvalenze 1.322 0 0 0
Svalutazione dei crediti 189 0 0 0
Variazione del trattamento di fine rapporto (109) 0 (120) 0
Attività/passività correnti su strumenti finanziari derivati 52 0 0 0
Variazione netta altri fondi 1.068 0 (12) 0
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (18.310) (18.310) (18.310) 0 0
Proventi da partecipazioni (3.489) 0 0 0
Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni 0 0 (472.334) 0
Risultato delle attivtà cessate 0 0 (35.189) 0
Interessi passivi pagati (1.396) 0 (914) 0
Imposte pagate (12.110) 0 (7.901) 0
Interessi passivi di competenza 1.594 0 1.188 0
Imposte di competenza (9.394) 0 6.621 0
Totale rettifiche (6.500) 0 0 (18.310) 0 (18.310) (7.085) 0 0 0 0 0
Variazioni nelle attività e passività: 0 0
Rimanenze di magazzino (6.780) 0 (4.179) 0
Crediti commerciali 9.396 (9) 221 13.393 0 13.605 (10.031) 32 44 (21.568) (21.492)
Altre attività correnti (29.332) (34) 0 0 0 (2.539) 2.388 0 0 0
Debiti commerciali 14.604 34 68 (202) 0 (34) 15.854 0 (172) (4.957) 0 2.388
Altre passività correnti 574 (100)
0
8.516 (1.523) 0 0 0 (5.129)
(1.523)
Altre attività non correnti (858) 0 1.006 0 0 7.510 0 7.510
Altre passività non correnti 2.352 0 2.300 0
Totale rettifiche e variazioni (10.044) (9) 289 13.191 0 13.471 10.927 897 (128) (19.015) 0 (18.245)
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 42.157 (9) 289 (5.119) 0 (4.839) 18.322 897 (128) (19.015) 0 (18.245)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (43.417) 0 (33.141) 0
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 0 0 867 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (1.015) 0 (2.202) 0
Realizzo di immobilizzazioni materiali 0 0 35 0
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti 0 0 616.214 0
(Acquisizioni) di partecipazioni (68.598) (9.358) (32.510) (26.730) (68.598) (629.489) 0
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (113.029) 0 (9.358) (32.510) (26.730) (68.598) (47.715) 0 0 0 0 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti 374 0 33 0
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (29.840) 0 (35.370) 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (9.447) 10.009 10.009 (730) 0 0 (10.853) 0 (10.853)
Acquisto / Cessione azioni proprie (28.746) 0 (9.793) 0
Accensioni finanziamenti e mutui 336.700 0 429.000 0
Rimborsi finanziamenti e mutui (217.000) 0 (309.000) 0
Esborsi relativi a diritti d'uso 0 0 (299) 0
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (47.442) 0 (75.163) 0
Dividendi da Società cedute 0 0 28.786 0
Dividendi società a controllo congiunto 21.254 0 2.311 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 25.852 0 0 10.009 0 10.009 29.775 0 0 (10.853) 0 (10.853)
Variazione delle disponibilità liquide (45.128) 0 381 0
Disponibilità correnti dell'esercizio precedente 67.031 0 59.353 0
Disponibilità liquide dell'esercizio precedente attività in dismissione 0 7.297 0
Disponibilità correnti dell'esercizio corrente 21.902 0 67.031 0

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.12.2020 A B C D Totale % 31.12.2019 A B C D Totale %
A Cassa 14 0
0
0 0 0 0,0% 14 0 0
0
0 0 0,0%
B Altre disponibilità liquide 21.889 0
0
0 0 0 0,0% 67.017 0 0
0
0 0 0,0%
C Titoli detenuti per la negoziazione 0
0
0 0 0 0,0% 0 0
0
0 0 0,0%
D Liquidità (A) + (B) + (C) 21.903 0
0
0 0 0 0,0% 67.031 0 0
0
0 0 0,0%
E Crediti finanziari correnti 798 0
0
0 0 0 0,0% 6.993 0 0
6.195
0 6.195 88,6%
F Debiti bancari correnti (125.723) 0
0
0 0 0 0,0% (106.025) 0 0
0
0 0 0,0%
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (40.024) 0
0
0 0 0 0,0% (30.778) 0 0
0
0 0 0,0%
H Altri debiti finanziari correnti (1.065) 0
0
0 0 0 0,0% (17.156) 0 0
(16.204)
0 (16.204) 94,5%
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (166.812) 0
0
0 0 0 0,0% (153.959) 0 0
(16.204)
0 (16.204) 10,5%
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (144.110) 0
0
0 0 0 0,0% (79.935) 0 0
(10.009)
0 (10.009) 12,5%
K Debiti bancari non correnti (195.999) 0
0
0 0 0 0,0% (135.083) 0 0
0
0 0 0,0%
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 2.226 0
0
0 0 0 0,0% 2.478 0 0
0
0 0 0,0%
M Altri debiti non correnti (563) 0
0
0 0 0 0,0% (441) 0 0
0
0 0 0,0%
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (194.336) 0
0
0 0 0 0,0% (133.046) 0 0
0
0 0 0,0%
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (338.446) 0
0
0 0 0 0,0% (212.981) 0 0
(10.009)
0 (10.009) 4,7%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società collegate e a controllo congiunto:

  • Asco TLC S.p.A.

Gruppo C – Società consociate:

  • Estenergy S.p.A. (Gruppo)

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2020

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano strategico 2020-2024 del Gruppo Ascopiave.

In data 15 gennaio 2021, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitosi sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, ha approvato il piano strategico 2020-2024 del Gruppo Ascopiave.

Il piano prefigura un percorso di crescita sostenibile che migliorerà la redditività aziendale mantenendo una struttura finanziaria equilibrata e una distribuzione di dividendi stabile e remunerativa. Gli highlights economico finanziari sono:

  • EBITDA al 2024: 87 milioni di euro (+ 25 milioni di euro rispetto al preconsuntivo 2020)
  • Risultato netto al 2024: 51 milioni di euro (+ 11 milioni di euro rispetto al preconsuntivo 2020)
  • Investimenti 2020-2024: 497 milioni di euro
  • Indebitamento netto al 2024: 500 milioni di euro
  • Leva finanziaria (Posizione finanziaria netta / Patrimonio Netto) al 2024: 0,57
  • Previsione dei dividendi distribuiti: 16 centesimi per azione per l'esercizio 2020, in crescita di 0,5 centesimi per azione negli anni successivi sino al 2024.

Nel piano viene elaborato uno scenario che valorizza l'eventuale aggiudicazione da parte del Gruppo di alcune gare per il servizio di distribuzione gas. Tale opportunità, che dipende, tra le altre cose, dalle effettive tempistiche di pubblicazione dei bandi di gara, comporta una stima di ulteriore crescita dell'EBITDA al 2024 di 20 milioni di euro ed un incremento del volume degli investimenti di 188 milioni di euro.

ASCOPIAVE: AP Reti Gas S.p.A., società del gruppo Ascopiave, selezionata da Aemme Linea Distribuzione S.r.l. e NED Reti Distribuzione Gas S.r.l. quale partner industriale per la partecipazione congiunta alle gare per il servizio di distribuzione gas negli ATEM di Milano 2 e Milano 3.

In data 26 febbraio 2021 AP Reti Gas S.p.A., parte del Gruppo Ascopiave, ha ricevuto la comunicazione da Aemme Linea Distribuzione S.r.l. e NED Reti Distribuzione Gas S.r.l., società pubbliche attive nella gestione del servizio di distribuzione gas in 20 comuni della provincia di Milano, di essere stata selezionata quale partner industriale per la partecipazione congiunta a ciascuna delle due future gare per l'affidamento del servizio negli ambiti territoriali minimi di Milano 2 e Milano 3 (le "Gare d'Ambito"). La scelta è avvenuta a seguito di una procedura competitiva cui ha preso parte AP Reti Gas presentando un'offerta di natura economico-industriale (la "Gara per la Selezione del Partner Industriale").

In base all'accordo di partnership con Aemme Linea Distribuzione e NED Reti Distribuzione Gas, in caso di aggiudicazione di una Gara d'Ambito, verrà costituita una società il cui capitale sociale sarà detenuto per il 51% dalle due società pubbliche e per il restante 49% da AP Reti Gas, con la possibilità di costituire un massimo di due società in caso di aggiudicazione di entrambe le Gare d'Ambito. La governance delle costituende società consentirà al Gruppo Ascopiave di consolidarne integralmente i valori contabili.

AP Reti Gas provvederà alla capitalizzazione di dette società mediante apporto di denaro in proporzione al valore degli assets che verranno trasferiti dai soci pubblici, a cui si aggiungerà il versamento di un sovrapprezzo. I valori degli apporti da parte dei soci pubblici saranno commisurati al valore effettivo di rimborso degli impianti attualmente gestiti dagli stessi soci pubblici aggiornato alla data di trasferimento di tali impianti alle costituende società, al netto del valore in conto capitale dei finanziamenti accesi in relazione agli investimenti realizzati.

Nell'ipotesi di avvio della gestione di entrambe le concessioni, assegnate mediante le Gare d'Ambito nel corso del 2023, Ascopiave, sulla base delle informazioni attualmente a disposizione, stima un investimento a titolo di capitale proprio in entrambe le società pari a circa 82 milioni di euro.

Nei prossimi mesi le parti provvederanno a definire gli elementi di dettaglio della partnership, i patti parasociali e gli statuti delle costituende società sulla base dei principi definiti nell'accordo di partnership; ciò sarà effettuato entro il 31 luglio 2021, termine prorogabile di comune accordo tra le parti e comunque entro i tempi utili per non pregiudicare la partecipazione alle Gare d'Ambito.

Allo stato attuale, il Gruppo Ascopiave prevede di poter far fronte agli impegni finanziari collegati direttamente e indirettamente alla partecipazione alle future Gare d'Ambito oggetto dell'accordo di partnership con Aemme Linea Distribuzione e NED Reti Distribuzione Gas mediante ricorso all'indebitamento finanziario. Lo studio BonelliErede ha agito come consulente legale di AP Reti Gas nella partecipazione alla Gara per la Selezione del Partner Industriale.

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale.

Per quanto riguarda il segmento della vendita di gas naturale e di energia elettrica, Ascopiave, a fine 2019, ha avviato una partnership commerciale con il Gruppo Hera, attraverso la comune partecipazione ad Estenergy. Questa società, che è a capo di un Gruppo che conta oltre un milione di clienti, è una primaria realtà con una forte presenza territoriale nel Triveneto. Ascopiave intende dare continuità alla partnership, contando tuttavia di poter esercitare l'opzione di vendita detenuta sulle proprie quote di partecipazione laddove si presentasse la necessità di finanziare delle nuove opportunità di investimento in settori che il Gruppo ritiene di maggior interesse, così come indicato nel piano strategico 2020-2024 approvato e presentato al mercato il 15 gennaio 2021.

Pieve di Soligo, 11 marzo 2021

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

Ascopiave S.p.A.

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE

al 31 dicembre 2020

_____________________________________________________________________________________________

Ascopiave S.p.A. – Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020 |1

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 1
Premessa 3
Attività svolte dalla Società 3
Situazione Patrimoniale-Finanziaria 4
Conto economico complessivo 5
Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto 6
Rendiconto finanziario 7
Criteri di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 8
Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli
esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2020 9
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni ifrs e ifric omologati dall'unione europea, non
ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata al 31 dicembre 2020 9
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni ifrs non ancora omologati dall'Unione Europea10
Utilizzo di stime 10
Criteri di valutazione 11
INFORMATIVA SU ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO 19
Attività non correnti 20
Attività correnti 26
Patrimonio netto 29
Passività non correnti 31
Passività correnti 36
NOTE ESPLICATIVE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO 40
Ricavi 40
Costi operativi 40
ALTRE NOTE DI COMMENTO 45
Componenti non ricorrenti 45
Informativa su parti correlate 46
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 48
Situazione patrimoniale-finanziaria 48
Conto economico 50
Indebitamento finanziario netto 51
Rendiconto Finanziario 52
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 54
Utile per azione 55
Compensi alla Società di Revisione 55
Impegni e rischi 56
Politiche di copertura dei rischi 56
Gestione del Capitale 58
Politiche di copertura dei rischi connessi alle fluttuazioni dei tassi di interesse 59
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2020 59
Contenziosi 60
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 62
Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti 63

Premessa

In conformità a quanto consentito dal D.lgs. 2 febbraio 2007, n. 32, con il quale si è provveduto al recepimento nel nostro ordinamento della Direttiva Comunitaria 2003/51/CE, la Società si avvale della possibilità di redigere la Relazione sulla Gestione della Capogruppo Ascopiave S.p.A. e la Relazione sulla Gestione consolidata in un unico documento, inserito all'interno del fascicolo del Bilancio consolidato.

Pertanto, la Relazione sulla Gestione consolidata contiene anche tutte le informazioni previste dall'articolo 2428 del Codice Civile, con riferimento al bilancio di esercizio di Ascopiave S.p.A..

Attività svolte dalla Società

La Società svolge solo un tipo di attività rappresentata dalla gestione delle partecipazioni e l'erogazione di servizi alle stesse.

ASCOPIAVE S.p.A.

Situazione Patrimoniale-Finanziaria

(Euro) 31.12.2020 31.12.2019 *
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Altre immobillizzazioni immateriali (1) 10.013 12.709
Immobilizzazioni materiali (2) 26.186.921 26.927.335
Partecipazioni in imprese controllate e collegate (3) 1.002.516.181 960.647.744
Partecipazioni in altre imprese (3) 78.923.305 54.000.528
Altre attività non correnti (4) 1.264.439 1.257.361
Attività finanziarie non correnti (5) 2.225.705 2.477.651
Crediti per imposte anticipate (6) 1.540.669 1.384.963
Attivita non correnti 1.112.667.232 1.046.708.290
Attività correnti
Crediti commerciali (7) 4.425.863 10.967.316
Altre attività correnti (8) 10.050.951 8.375.879
Attività finanziarie correnti (9) 46.252.984 37.471.359
Crediti tributari (10) 2.588.366 308.904
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (11) 20.568.118 65.743.849
Attività correnti 83.886.282 122.867.307
Attività 1.196.553.515 1.169.575.598
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 234.411.575 234.411.575
Azioni proprie (55.627.661) (26.773.538)
Riserve e risultato 629.502.581 643.100.745
Patrimonio netto Totale (12) 808.286.495 850.738.782
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri (13) 1.142.073 674.599
Trattamento di fine rapporto (14) 258.110 289.267
Finanziamenti a medio e lungo termine (15) 195.998.756 135.082.818
Altre passività non correnti (16) 8.800 8.800
Passività finanziarie non correnti (17) 88.345 64.081
Debiti per imposte differite (18) 5.588 6.094
Passività non correnti 197.501.673 136.125.659
Passività correnti
Debiti verso banche e finanziamenti (19) 165.741.781 136.027.741
Debiti commerciali (20) 2.391.613 4.819.397
Debiti tributari (21) 4.575.429
Altre passività correnti (22) 2.954.898 6.457.082
Passività finanziarie correnti (23) 19.129.522 30.733.334
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (24) 547.533 98.173
Passività correnti 190.765.347 182.711.156
Passività 388.267.020 318.836.816
Passività e patrimonio netto 1.196.553.515 1.169.575.598

*al fine migliorare la confrontabilità dei dati in comparazione l'esercizio 2019 è stato riesposto suddividendo la voce partecipazioni nelle due voci esposte: "partecipazioni in imprese controllate e collegate" e "partecipazioni in altre imprese".

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006" di questa relazione finanziaria annuale.

Conto economico complessivo

Esercizio
(Euro) 2020 2019
Ricavi (25) 53.413.259 35.424.927
Altri ricavi 12.334.664 12.426.300
Distribuzione dividendi da società partecipate 41.078.595 22.998.627
Totale costi operativi 18.477.514 15.954.468
Costi acquisto altre materie prime (26) 12.468 12.300
Costi per servizi (27) 9.693.390 9.709.667
Costi del personale (28) 6.781.747 6.908.711
Altri costi di gestione (29) 2.041.573 729.720
Altri proventi (30) 51.665 1.405.931
Ammortamenti e svalutazioni (31) 1.542.417 1.514.412
Risultato operativo 33.393.328 17.956.048
Proventi finanziari (32) 266.935 602.199
Oneri finanziari (32) 1.681.108 1.238.290
Utile ante imposte 31.979.155 17.319.956
Imposte dell'esercizio (33) 3.952.531 560.966
Risultato dell'esercizio 35.931.686 17.880.922
Risultato netto da attività cessate/in dismissione (34) 503.384.776
Risultato netto dell'esercizio 35.931.686 521.265.698
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione dell'esercizio al netto dell' effetto fiscale (397.652) (98.173)
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti 8.556 (10.955)
Fair value valutazione partecipazione in altre imprese (1.806.983)
Risultato del conto economico complessivo 33.735.607 521.156.570

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate e gli effetti di proventi ed oneri non ricorrenti sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006" di questa relazione finanziaria annuale.

Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto

Riserve Totale
Capitale Riserva Azioni proprie Altre riserve differenze Risultato Patrimonio
(Euro) sociale legale attuariali IAS 19 dell'esercizio Netto
Saldo al 1° gennaio 2020 234.411.575 46.882.315 (26.773.538) 75.004.152 (51.419) 521.265.698 850.738.782
Risultato dell'esercizio 35.931.686 35.931.686
Attualizzazione TFR IAS 19 dell'esercizio 8.556 8.556
Fair value valutazione partecipazione in altre imprese (1.806.983) (1.806.983)
Altri movimenti (397.652) (397.652)
Totale risultato conto economico complessivo (2.204.635) 8.556 35.931.686 33.735.607
Destinazione risultato 2019 521.265.698 (521.265.698) (0)
Distribuzione dividendi (47.441.540) (47.441.540)
Piani incentivazione a lungo termine 107.769 107.769
Acquisto azioni proprie (28.854.122) (28.854.122)
Saldo al 31 dicembre 2020 234.411.575 46.882.315 (55.627.661) 546.731.444 (42.864) 35.931.686 808.286.495
Aggregazioni aziendali
Saldo al 31 dicembre 2019
234.411.575 46.882.315 12.583.129
(26.773.538)
14.391.954
75.004.152
(51.419) 521.265.698 26.975.082
850.738.782
Acquisto azioni proprie (22.375.799) (22.375.799)
Piani incentivazione a lungo termine 15.194 15.194
Distribuzione dividendi (75.163.155) (75.163.155)
Destinazione risultato 2018 41.979.291 (41.979.291) (0)
Totale risultato conto economico complessivo (98.173) (10.955) 521.265.698 521.156.570
Attualizzazione TFR IAS 19 dell'esercizio (10.955) (10.955)
Altri movimenti (98.173) (98.173)
Risultato dell'esercizio 521.265.698 521.265.698
Saldo al 1 gennaio 2019 234.411.575 46.882.315 (16.980.868) 93.879.041 (40.464) 41.979.291 400.130.890
sociale legale attuariali IAS 19 dell'esercizio Netto
(Euro) Capitale Riserva Azioni proprie Altre riserve differenze Risultato Patrimonio
Riserve Totale

Rendiconto finanziario

Euro)
2020
2019
Utile netto dell'esercizio
35.931.686
17.880.922
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettifiche per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato delle società cessate / in dismissione
(34)
503.384.776
Ammortamenti
(31)
1.542.417
1.514.412
Variazione del trattamento di fine rapporto
(14)
(22.601)
7.692
Attività/passività correnti su strumenti finanziari
(24)
51.709
98.173
Variazione netta altri fondi
(13)
575.242
707.012
Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni
(479.128.616)
Interessi passivi pagati
(1.391.678)
(1.214.284)
Interessi passivi di competenza
(32)
1.561.710
1.234.225
Imposte pagate
(10; 21)
11.279.559
1.110.182
Imposte di competenza
(33)
(3.952.531)
(560.966)
Totale rettifiche
9.643.828
27.152.605
Variazioni nelle attività e passività:
Crediti commerciali
(7)
6.541.453
(5.693.484)
Altre attività correnti
(8)
(1.675.072)
(4.785.402)
Debiti commerciali
(20)
(2.427.785)
2.785.764
Altre passività correnti
(22)
(17.984.095)
1.472.019
Altre attività non correnti
(4)
(7.078)
1.822.912
Totale variazioni attività e passività
(15.552.577)
(4.398.191)
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
30.022.936
40.635.336
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali
(1)
(7.550)
(9.404)
Investimenti in immobilizzazioni materiali
(2)
(818.009)
(1.188.153)
Cessioni di partecipazioni
(3)
616.213.569
Incrementi di partecipazioni
(3)
(68.598.197)
(629.488.689)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
(69.423.757)
(14.472.676)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione netta debiti verso altri finanziatori
24.264
(213.154)
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve
(19)
(29.070.022)
(35.013.648)
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti e non correnti
(5; 9; 17; 23)
(8.529.678)
(12.796.213)
Variazione netta finanziamenti verso collegate
(9)
(11.603.812)
(5.835.954)
Variazione netta (Acquisto) / Cessione azioni proprie
(12)
(28.854.122)
(9.792.669)
Accensioni finanziamenti e mutui
(15)
336.700.000
429.000.000
Rimborsi finanziamenti e mutui
(15)
(217.000.000)
(309.000.000)
Dividendi distribuiti ad azionisti
(12)
(47.441.540)
(75.163.155)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
(5.774.910)
(18.814.794)
Variazione delle disponibilità liquide
45.175.731
7.347.866
Disponibilità correnti esercizio precedente
65.743.849
58.395.983
Disponibilità correnti esercizio corrente
20.568.118
65.743.849

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006" di questa relazione finanziaria annuale.

PRINCIPI CONTABILI IAS/IFRS ADOTTATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2020

Criteri di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

Il Bilancio di Ascopiave S.p.A. al 31 dicembre 2020 è elaborato in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del bilancio, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del Decreto Legislativo n. 38/2005.

Il bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, tenendo conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.

I principi contabili adottati sono omogenei a quelli utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2019, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2020. A fini comparativi i prospetti presentano il confronto con i dati patrimoniali del bilancio al 31 dicembre 2019.

La revisione legale del Bilancio è affidata a PricewaterhouseCoopers S.p.A., società incaricata della revisione legale dei conti delle principali società del Gruppo.

Il presente Bilancio è redatto in euro, la moneta corrente nell'economia in cui la Società opera, ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico complessivo, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

Il presente Bilancio al 31 dicembre 2020 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 marzo 2021.

Schemi di bilancio

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura.

Il prospetto delle variazioni nelle voci di Patrimonio Netto adottato presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del Patrimonio Netto riconciliandoli attraverso l'utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del Patrimonio Netto.

Lo schema di Rendiconto Finanziario è definito secondo il metodo "indiretto", rettificando l'utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria. Si ritiene che tali schemi rappresentino adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2020

Di seguito sono descritti gli emendamenti, improvement e interpretazioni, applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2020 ed entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2020. Sono esclusi dall'elenco i principi, gli emendamenti e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dalla Società.

Conceptual Framework for Financial Reporting

In data 29 marzo 2018 lo IASB ha pubblicato la versione rivista del Conceptual Framework for Financial Reporting e contestualmente ha pubblicato un documento che aggiorna i riferimenti presenti negli IFRS al precedente Conceptual Framework, fornendo:

  • una definizione aggiornata di attività e passività;
  • un nuovo capitolo sui temi di measurement, derecognition e diclosure;

  • chiarimenti su alcuni postulati di redazione del bilancio, quali il principio di prudenza e di prevalenza della sostanza sulla forma.

Tali modifiche sono efficaci dal 1° gennaio 2020.

IFRS 3Business Combination

In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti all'IFRS 3 – Business Combination, con l'obiettivo di individuare i criteri secondo i quali un'avvenuta acquisizione riguardi un'azienda oppure un gruppo di attività che, in quanto tale, non soddisfi la definizione di business fornita dall'IFRS 3. Tali modifiche sono efficaci per le aggregazioni aziendali che si verificheranno a partire dal 1° gennaio 2020.

IAS 1 e IAS 8

In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti allo IAS 1 e allo IAS 8, chiarendo la definizione di "informazione materiale", al fine di stabilire l'inclusione o meno di un'informativa in bilancio. Tali modifiche sono efficaci dal 1° gennaio 2020.

IFRS 9, IAS 39 e IFRS 17Interest Rate Benchmark Reform

In data 26 settembre 2019 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti all'IFRS 9, IAS 39 e IFRS 17 – Interest Rate Benchmark Reform, che modificano le disposizioni in tema di hedge accounting previste dall'IFRS 9 e dallo IAS 39. Tali modifiche sono efficaci dal 01 gennaio 2020.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni ifrs e ifric omologati dall'unione europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata al 31 dicembre 2020

Amendment to IFRS 16 Leases Covid19 - Related Rent concessions

In data 28 maggio 2020 lo IASB ha emesso il documento che fornisce un espediente pratico che consente ai locatari di non considerare modifiche al contratto di locazione le concessioni che si verificano come conseguenza diretta della pandemia Covid-19. L'emendamento è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 giugno 2020. E' consentita un'applicazione anticipata, anche nei bilanci non ancora approvati al 28 maggio 2020.

IFRS 9, IAS 39, IFRS 7m IFRS 4 e IFRS16Interest Rate Benchmark Reform, Phase 2

In data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti all'IFRS 9, IAS 39, IFRS 7m IFRS 4 e IFRS16 – Interest Rate Benchmark Reform, Phase 2 relativamente alla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse. Tali modifiche sono efficaci dal 01 gennaio 2021. E' consentita un'applicazione anticipata.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni ifrs non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

Emendamenti allo IAS 1

In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha emesso il documento per chiarire i requisisti per la classificazione delle passività come correnti o non correnti. Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2023 in seguito al differimento della data di entrata in vigore a causa della pandemia del Covid-19.

Emendamenti all' IFRS 3

In data 14 maggio 2020 lo IASB ha emesso il documento per aggiornare un riferimento al Quadro concettuale per la rendicontazione finanziaria senza modificare i requisisti contabili per le aggregazioni aziendali. Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2022.

IAS 16Immobili, impianti e macchinari

In data 14 maggio 2020 lo IASB ha emesso il documento per apportare delle modifiche che vietano ad un'azienda di detrarre dal costo degli immobili, impianti e macchinari i proventi derivanti dalla vendita di articoli prodotti mentre la società sta preparando l'attività per l'uso previsto. I proventi delle vendite e i relativi costi dovranno essere imputati a conto economico. Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2022.

IAS 37Accantonamenti, passività e attività potenziali

In data 14 maggio 2020 lo IASB ha emesso il documento per specificare quali costi devono essere inclusi nel valutare se un contratto è in perdita. Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2022.

Miglioramenti annuali agli IFRS – Ciclo 2018-2020

In data 14 maggio 2020 lo IASB ha emesso diverse modifiche come parte del programma di miglioramenti annuali ai principi; la maggior parte delle modifiche sono chiarimenti o correzioni degli IFRS esistenti, oppure modifiche conseguenti a cambiamenti recentemente apportati agli IFRS. i miglioramenti annuali apportano lievi modifiche all'IFRS 1 "Prima adozione degli International Financial Reporting Standards", IFRS 9 "Strumenti finanziari", IAS 41 "Agricoltura" e gli esempi illustrativi che accompagnano I'IFRS 16 "Leasing".

Tali miglioramenti sono applicabili dal 1° gennaio 2022.

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio richiede da parte degli amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, su esperienze passate e assunzioni considerate di volta in volta ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime ha effetto sui valori delle attività e delle passività del bilancio, nonché, sull'ammontare dei ricavi e dei costi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali nell'esercizio di riferimento. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano.

Le stime sono utilizzate per rilevare:

  • riduzioni durevoli di valore di attività non finanziarie: la Società verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. In particolare l'avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale ed in corso d'anno se tali

indicatori esistono; detta verifica richiede una stima del valore d'uso dell'unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l'avviamento, a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall'unità e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato.

  • gli accantonamenti per rischi su crediti l'obsolescenza di magazzino, le vite utili delle immobilizzazioni immateriali e materiali ed i relativi ammortamenti.
  • i benefici ai dipendenti ed i piani per pagamenti basati su opzioni su azioni (c.d. phantom stock option).
  • le imposte e gli accantonamenti per rischi ed oneri.

Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a Conto Economico. Nell'applicare i principi contabili, gli Amministratori hanno assunto decisioni basate sulle citate valutazioni discrezionali con un effetto significativo sui valori iscritti a bilancio. Tuttavia, l'incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.

Criteri di valutazione

Esponiamo di seguito i principi contabili adottati da Ascopiave S.p.A.:

Altre Immobilizzazioni immateriali: le attività immateriali includono principalmente le attività relative ai diritti di brevetto e software.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore, determinate con le stesse modalità successivamente indicate per le attività materiali. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una attività immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione ed il valore di carico del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione.

Immobilizzazioni materiali: le attività materiali sono rilevate al costo d'acquisto comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato.

I terreni, sia liberi da costruzioni sia annessi a fabbricati civili e industriali, sono stati contabilizzati separatamente e non vengono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell'esercizio in cui sono sostenute, in caso contrario vengono capitalizzate.

Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Le principali aliquote economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

Fabbricati 2%
Attrezzatura 8,3% - 8,5%
Mobili e arredi 8,80%
Macchine elettroniche 16,20%
Hardware e software di base 20%
Autoveicoli, Autovetture e simili 20%

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibilmente recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Il valore recuperabile delle immobilizzazioni materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

Le perdite di valore sono contabilizzate nel Conto Economico fra i costi per ammortamenti e svalutazioni. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Leasing

Il principio contabile IFRS 16 "Leases" definisce un modello unico di rilevazione dei contratti di leasing, eliminando la distinzione tra leasing operativi e finanziari, e prevedendo l'iscrizione di una attività per il diritto all'uso del bene e di una passività per il leasing. Un contratto è, o contiene, un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo. Le attività per diritto di uso dei beni in locazione vengono inizialmente valutate al costo, e successivamente ammortizzate lungo la durata del contratto di locazione definita in sede di analisi tenendo conto delle opzioni di proroga o di risoluzione ragionevolmente esercitabili. Il costo delle attività per diritto d'uso include il valore inizialmente rilevato della passività per leasing, i costi iniziali diretti sostenuti, la stima degli eventuali costi di

ripristino da sostenere al termine del contratto e i pagamenti anticipati relativi al leasing effettuati alla data di prima transizione al netto degli incentivi al leasing ricevuti. Le correlate passività per beni in locazione sono valutate inizialmente al valore attuale dei pagamenti dovuti per i canoni fissi da versare alla data di sottoscrizione del contratto di locazione e per prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto e dell'opzione di riscatto se ragionevolmente esercitabili, attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se determinabile, o il tasso di finanziamento marginale alla data. Le passività per beni in leasing vengono successivamente incrementate degli interessi che maturano su dette passività e diminuite in correlazione con i pagamenti dei canoni di locazione. Le passività per beni in leasing vengono in ogni caso rideterminate per tener conto delle modifiche apportate ai pagamenti dovuti per il leasing, rettificando per pari valore l'attività consistente nel diritto di utilizzo. Tuttavia, se il valore contabile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo è pari a zero e vi è un'ulteriore riduzione della valutazione della passività del leasing, tale differenza viene rilevata nell'utile (perdita) di esercizio.

In caso di modifiche intervenute nel contratto di leasing, tali modifiche vengono contabilizzate come un leasing separato, quando vengono aggiunti diritti di utilizzo su una o più attività sottostanti e il corrispettivo del leasing aumenta di un importo che riflette il prezzo a sé stante per l'aumento dell'oggetto del leasing. In relazione alle modifiche che non sono contabilizzate come un leasing separato si procede a rideterminare la passività del leasing attualizzando i pagamenti dovuti per il leasing rivisti utilizzando un tasso di attualizzazione rivisto, in base alla nuova durata del contratto. Tali rettifiche delle passività sono contabilizzate procedendo ad una corrispondente modifica dell'attività consistente nel diritto di utilizzo, rilevando a conto economico l'eventuale utile o perdita relativa alla risoluzione parziale o totale del contratto.

Non vengono rilevate attività per diritti d'uso in relazione a: i) leasing a breve termine; ii) leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore. I pagamenti dovuti per tali tipologie di contratti di locazione vengono rilevati come costi operativi a quote costanti.

Nel conto economico vengono rilevati, tra i costi operativi, gli ammortamenti dell'attività per diritto d'uso e, nella sezione finanziaria, gli interessi passivi maturati sulla lease liability, se non oggetto di capitalizzazione. Il conto economico include inoltre: i) i canoni relativi a contratti di leasing di breve durata e di modico valore, come consentito in via semplificata dall'IFRS 16; e ii) i canoni variabili di leasing, non inclusi nella determinazione della lease liability (ad es. canoni basati sull'utilizzo del bene locato).

Partecipazioni: le partecipazioni iscritte in questa voce si riferiscono ad investimenti aventi natura durevole, che vengono classificate nelle seguenti categorie:

  • partecipazioni in società controllate
  • partecipazioni in società a controllo congiunto
  • partecipazioni in società collegate;
  • altre partecipazioni

Partecipazioni in società controllate, partecipazioni in società a controllo congiunto e partecipazioni in società collegate:

Il raffronto tra il valore di iscrizione delle partecipazioni in imprese controllate, controllo congiunto e collegate e la quota di pertinenza della Società potrebbe far emergere delle situazioni in cui il valore iscritto a bilancio può differire rispetto al valore del patrimonio netto complessivo delle partecipate alla data di chiusura del bilancio.

Al fine della verifica annuale dell'eventuale riduzione di valore dei valori di iscrizione delle partecipazioni in imprese controllate, in imprese a controllo congiunto e collegate gli Amministratori procedono alla determinazione per ognuna del valore d'uso.

Il calcolo del valore d'uso viene effettuato utilizzando la proiezione dei flussi di cassa contenuti nei piani economicofinanziari delle singole controllate che sono stati approvati dal Consiglio d'Amministrazione. A seguito delle risultanze del test di impairment sulle singole partecipazioni si procede quindi ad iscrivere eventuali rettifiche di valore.

I principali parametri adottati nella valutazione del valore d'uso, sia in termini di tassi di crescita per i periodi ulteriori a quelli espliciti dei piani sia in termini di tasso di sconto, sono coerenti a quelli considerati nei test di impairment degli avviamenti allocati alle CGU nel bilancio consolidato, a cui si rimanda per i maggiori dettagli.

Le altre partecipazioni: le attività finanziarie costituite da partecipazioni in società diverse da quelle collegate e joint venture (generalmente con una percentuale di possesso inferiore al 20%) vengono denominate partecipazioni in altre imprese e rientrano nella categoria delle attività finanziarie valutate al fair value che, normalmente, corrisponde in fase di prima iscrizione al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi di transazione direttamente attribuibili. Le variazioni successive di fair value sono imputate nel Conto economico (FVPL) o, nel caso di esercizio dell'opzione previsto dal principio, nel Conto economico complessivo (FVOCI) nella voce "Riserva strumenti al FVOCI". Per le partecipazioni valutate al FVOCI, le perdite durevoli di valore non sono mai iscritte nel Conto economico cosi come gli utili o le perdite cumulate nel caso di cessione della partecipazione; solo i dividendi distribuiti dalla partecipata vengono iscritti nel Conto economico quando:

  • sorge il diritto del Gruppo a ricevere il pagamento del dividendo;
  • è probabile che i benefici economici derivanti dal dividendo affluiranno al Gruppo;
    • l'ammontare del dividendo può essere attendibilmente valutato.

Si segnala che il Gruppo ha optato per la rappresentazione nel conto economico complessivo (FVOCI).

Altre Attività non correnti: sono iscritte al valore nominale eventualmente rettificato per perdite di valore, corrispondente al costo ammortizzato.

Attività Finanziarie: sono classificate in base alle categorie individuate dall'IFRS 9:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività al fair value con contropartita "Altre componenti del conto economico complessivo" (FVOCI);
  • attività al fair value con contropartita "l'Utile o perdita dell'esercizio" (FVTPL).

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: sono classificate in tale categoria le attività finanziarie per le quali risultano verificati i seguenti requisiti: (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso dell'attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. Gli stessi fanno principalmente riferimento a crediti iscritti nei confronti di clienti e/o finanziamenti che contengono una componente finanziari significativa. I crediti commerciali che non

contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa operazione. Le misurazioni successive delle attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli eventuali accantonamenti per la svalutazione di tali crediti sono determinati con il forward looking approach a mezzo di un modello a tre stadi: 1) rilevazione delle perdite attese nei primi 12 mesi alla initial recognition del credito qualora il rischio di credito non sia aumentato; 2) riconoscimento delle perdite attese lungo la vita del credito qualora il rischio correlato al credito aumenti in modo significativo rispetto alla rilevazione iniziale; gli interessi vengono riconosciuti su base lorda; 3) riconoscimento delle ulteriori perdite attese lungo la vita del credito al concretizzarsi della manifestata perdita; gli interessi sono riconosciuti su base netta.

Attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nel Conto economico complessivo (FVOCI): sono classificate in tale categoria le attività finanziarie che evidenziano le seguente caratteristiche:

  • 1) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la vendita dell'attività stessa, sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e
  • 2) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Eventuali svalutazioni per perdite durevoli di valore, interessi attivi sono rilevate nell'Utile o perdita d'esercizio.

Attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nel Conto economico (FVTPL): sono classificate in tale categoria tutte le attività finanziarie che non soddisfano le condizioni, in termini di modello di business o di caratteristiche dei flussi generati, ai fini della valutazione al costo ammortizzato o al fair value con contropartita sul Conto economico complessivo. Le attività appartenenti a questa categoria sono classificate tra le attività correnti o non correnti a seconda della loro scadenza naturale ed iscritte al fair value in sede di prima rilevazione. In sede di misurazione successiva, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico nel periodo in cui sono rilevati.

Rettifiche di valore: la valutazione sulle perdite di valore delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è effettuata sulla scorta di un modello basato sulle perdite attese dei crediti. La Società ha scelto di eseguire una valutazione del rischio crediti che vedeva svalutati totalmente i crediti scaduti da oltre 365 giorni e parzialmente di quelli scaduti da oltre 180 giorni già in passato. Il processo predittivo è sostenuto dalle attività mensili di utilizzo del fondo svalutazione crediti accantonato in base all'esecuzione dei cicli di sollecito e recupero dei crediti inadempiuti. Le serie storiche relative agli esercizi passati hanno dimostrato che la svalutazione operata in termini predittivi è una ragionevole approssimazione per eccesso delle effettive perdite che la Società subisce verso la clientela finale.

Crediti commerciali e altre attività correnti: i crediti commerciali e le altre attività correnti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono valutati al costo ammortizzato al netto delle relative perdite di valore. Sono adeguati al loro presumibile valore di realizzo mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo, che viene costituito quando vi è una oggettiva evidenza che non si sarà in grado di incassare il credito per il valore originario. Gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti sono contabilizzati a Conto Economico.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti: comprendono i valori di cassa, i depositi incassabili a vista, gli altri investimenti finanziari a breve termine. Sono iscritti al valore nominale.

Strumenti finanziari derivati: la Società detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse. Le operazioni che, nel rispetto delle politiche di gestione del rischio, soddisfano i requisiti previsti dai principi contabili internazionali per il trattamento in hedge accounting sono designate "di copertura" (contabilizzate nei termini di seguito indicati), mentre quelle che, pur essendo poste in essere con l'intento gestionale di copertura, non soddisfano i requisiti richiesti dai principi contabili internazionali sono classificate "di trading". In questo caso, le variazioni di fair value degli strumenti derivati sono rilevate a conto economico nel periodo in cui si determinano. Il fair value è determinato in base al valore di mercato di riferimento.

I derivati incorporati in attività/passività finanziarie sono scorporati e valutati autonomamente al fair value, tranne i casi in cui il prezzo d'esercizio del derivato alla data di accensione approssima il valore determinato sulla base del costo ammortizzato dell'attività/passività di riferimento. In tal caso la valutazione del derivato incorporato è assorbita in quella dell'attività/passività finanziaria.

La valutazione al fair value di tali contratti viene effettuata utilizzando modelli di pricing e sulla base dei dati di mercato osservabili al 31 dicembre 2020.

Gerarchia del fair value

Le attività e le passività finanziarie valutate al fair value sono classificate in una gerarchia di tre livelli sulla base delle modalità di determinazione del fair value stesso, ovvero in base alla rilevanza delle informazioni (input) utilizzate nella determinazione del valore:

  • livello 1, strumenti finanziari il cui fair value è determinato sulla base di un prezzo quotato in un mercato attivo;
  • livello 2, strumenti finanziari il cui fair value è determinato mediante tecniche di valutazione che utilizzano parametri osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Sono classificati in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di curve forward di mercato e i contratti differenziali a breve termine;
  • livello 3, strumenti finanziari il cui fair value è determinato con tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato, ovvero facendo esclusivamente ricorso a stime interne.

La Società al 31 dicembre 2020 possiede una tipologia di strumenti finanziari su tassi di interesse, riconducibile alla gerarchia di livello 1, ed una seconda tipologia riconducibile alla gerarchia di livello 3 sulla valutazione al fair value delle partecipazioni in altre imprese ACSM AGAM S.p.A. ed Hera Comm S.p.A..

Cancellazione di attività e passività finanziarie

Attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata dal bilancio quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;

  • il Gruppo conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;

  • il Gruppo ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dell'attività e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull'attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività e il valore massimo del corrispettivo che il Gruppo potrebbe essere tenuto a corrispondere.

Nei casi in cui il coinvolgimento residuo prende la forma di un'opzione emessa e/o acquistata sull'attività trasferita (comprese le opzioni regolate per cassa o simili), la misura del coinvolgimento del Gruppo corrisponde all'importo dell'attività trasferita che il Gruppo potrà riacquistare; tuttavia nel caso di un'opzione put emessa su un'attività misurata al fair value (comprese le opzioni regolate per cassa o con disposizioni simili), la misura del coinvolgimento residuo del Gruppo è limitata al minore tra il fair value dell'attività trasferita e il prezzo di esercizio dell'opzione.

Passività finanziarie

Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto.

Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Azioni proprie: le azioni proprie riacquistate sono portate in diminuzione del patrimonio. Il costo originario delle azioni proprie, i benefici derivanti dalle cessioni e le altre eventuali variazioni successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Benefici per i dipendenti: i benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici o contributi definiti (trattamento di fine rapporto) o altri benefici a lungo termine sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa ai programmi a benefici e/o contributi definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Nei programmi con benefici definiti rientra anche il trattamento di fine rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti della Società ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile maturato antecedentemente la riforma di tale istituto intervenuta nel 2007 (Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296), a seguito della quale per le società con più di 50 dipendenti per le quote maturate a far data dal 1° gennaio 2007, il Tfr si configura come piano a contributi definiti.

Le obbligazioni della Società sono determinate separatamente per ciascun piano, stimando il valore attuale dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. Questo calcolo è effettuato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito, Le componenti dei benefici definiti sono rilevati come segue:

  • le componenti di rimisurazione delle passività, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, sono rilevati immediatamente in Altri utili (perdite) complessivi;
  • i costi relativi alle prestazioni di servizio sono rilevati a Conto Economico;
  • gli oneri finanziari netti sulla passività a benefici definiti sono rilevati a Conto Economico.

Le componenti di rimisurazione riconosciute in Altri utili (perdite) complessivi non sono mai riclassificati a Conto Economico nei periodi successivi.

Per il TFR maturato successivamente al 1° gennaio 2007 l'obbligazione dell'impresa è limitata al versamento dei contributi allo Stato (cd. Fondo Inps) ovvero a un patrimonio o ad un'entità giuridicamente distinta (cd. Fondo) ed è determinato sulla base dei contributi dovuti. La Società ha, inoltre, sottoscritto piani retributivi basati in parte su azioni Ascopiave S.p.A. liquidati attraverso la consegna di azioni (piani di stock option piani di incentivazione a lungo termine) rilevate come passività e valutate al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione (approvazione bilancio dell'esercizio 2017). Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a conto economico. La restante parte del piano è invece regolata sotto forma di opzioni regolabili solo per contanti. Il costo delle operazioni regolate per contanti è valutato inizialmente al valore equo alla data di assegnazione. In particolare, i piani adottati dalla Società prevedono l'attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una corresponsione di carattere straordinario legata al raggiungimento di obiettivi prefissati, e la cui regolazione finanziaria è basata, tra gli indicatori, sull'andamento del titolo azionario. Tale valore equo è spesato nel periodo fino alla maturazione con rilevazione di una passività corrispondente. La passività viene ricalcolata a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento compresa, con tutte le variazioni del valore equo riportate a conto economico. Nel corso dell'esercizio 2020 sono maturati parte dei piani retributivi riferiti al triennio 2018 - 2020, che hanno comportato lo stanziamento di riserve per le quote da liquidarsi in azioni. Tenuto conto delle regole previste dal piano non vi sono state ulteriori assegnazioni nel periodo in quando i benefici matureranno alla conclusione del periodo. Tali piani retributivi sono contabilizzati in linea con quanto richiesto dall'IFRS 2. Per maggiori

dettagli sui compensi corrisposti nel corso dell'esercizio 2020, si rinvia alla "Sezione II" della Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123 - ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 (TUF).

Fondi per rischi e oneri: i fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti sono rilevati quando:

  • è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
  • è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso;
  • l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente.

Per contro, qualora non sia possibile effettuare una stima attendibile dell'obbligazione oppure si ritenga che l'esborso di risorse finanziarie sia meramente possibile e non probabile, la relativa passività potenziale non è appostata in bilancio, ma ne viene data adeguata informativa nelle note di commento.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Assegnazione di stock grant ai dipendenti

Il Gruppo ha concesso piani d'incentivazione basati su strumenti rappresentativi del capitale, sulla base dei quali il Gruppo riceve servizi dai propri dipendenti, collaboratori o amministratori con delega in cambio di stock grant ("units"). Il fair value dei servizi ricevuti è rilevato come un costo del lavoro. L'ammontare totale del costo è determinato in base al fair value delle units concesse e ha come contropartita una riserva di patrimonio netto.

Il costo complessivo è riconosciuto lungo il periodo di maturazione dei diritti ("vesting period"), che rappresenta il periodo in cui tutte le condizioni di servizio previste per la maturazione dei diritti devono essere soddisfatte. Ad ogni data di bilancio il Gruppo rivede le stime in base al numero delle opzioni che si attende matureranno sulla base delle condizioni di maturazione, non di mercato. L'effetto di eventuali variazioni rispetto alle stime originarie è rilevato nel conto economico consolidato con contropartita nel patrimonio netto.

Passività finanziarie: le passività finanziarie includono i finanziamenti a medio lungo termine iscritti inizialmente al valore equo, al netto dei costi di transazione eventualmente sostenuti e, successivamente, valutati al costo ammortizzato, calcolato tramite l'applicazione del tasso d'interesse effettivo, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati.

Qualora venga violata una condizione di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data o prima della data di riferimento del bilancio con l'effetto che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, la passività viene classificata come corrente, anche se il finanziatore ha concordato, dopo la data di riferimento del bilancio e prima dell'autorizzazione alla pubblicazione del bilancio stesso, di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione. La passività viene classificata come corrente perché, alla data di riferimento del bilancio, l'entità non gode di un diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno dodici mesi da quella data.

Debiti commerciali e altre passività: i debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, si riferiscono a passività derivanti da rapporti commerciali di fornitura e sono rilevati al costo ammortizzato.

I debiti in valuta diversa dalla moneta di conto sono iscritti al tasso di cambio del giorno dell'operazione e, successivamente, convertiti al cambio in essere alla data di bilancio. L'utile o la perdita derivante dalla conversione vengono imputati a Conto Economico.

Ricavi e costi: i ricavi ed i costi sono esposti secondo il principio della competenza economica.

La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo (over time) o in uno specifico momento temporale (at a point in time).

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Proventi e oneri finanziari: i proventi e gli oneri sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo.

Imposte sul reddito: le imposte correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile e iscritte per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla data di chiusura di bilancio. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio netto e nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Per quanto riguarda l'imposta sul reddito delle società (IRES) le società controllate da Ascopiave S.p.A. hanno esercitato l'opzione per il regime del consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.) per il triennio 2019 – 2021. Tale opzione consente di determinare l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società che partecipano al consolidato. Ascopiave S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale.

Ciascuna delle società aderenti trasferiscono alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale) rilevando a conto economico tra la voce imposte una voce "oneri di adesione al consolidato fiscale" o "proventi di adesione al consolidato fiscale" per un importo pari all'IRES corrente di competenza dell'esercizio (o alla perdita trasferita) che verrà versata o utilizzata dalla controllante Ascopiave S.p.A..

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • l'imposta differita attività collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull'utile dell'esercizio calcolato ai fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati ai fini fiscali;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.

Utile per azione: l'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto dell'esercizio attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Impairment di attività: viene effettuato almeno una volta all'anno l'impairment sulle attività materiali e immateriali nel caso in cui abbiano vita indefinita o più spesso in presenza di eventi che facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

Ammortamenti: gli ammortamenti sono calcolati in base alla vita utile stimata del bene o alla durata residua della concessione, la vita utile è determinata dagli amministratori, con l'ausilio di esperti tecnici al momento dell'iscrizione del bene nel bilancio; le valutazioni circa la durata della vita utile si basano sull'esperienza storica, sulle condizioni di mercato e sulle aspettative di eventi futuri che potrebbero incidere sulla vita utile stessa, compresi i cambiamenti tecnologici. La società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento/chiusura e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

Accantonamento per rischi: tali accantonamenti sono stati effettuati adottando le medesime procedure dei precedenti esercizi facendo riferimento a comunicazioni aggiornate dei legali e dei consulenti che seguono le vertenze, nonché sulla base degli sviluppi procedurali delle stesse.

Accantonamento per rischi su crediti: il fondo rischi su crediti riflette le stime delle perdite connesse al portafoglio crediti della società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di specifiche situazioni di insolvenza, nonché in relazione a perdite attese su crediti stimate in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia.

INFORMATIVA SU ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

Ascopiave S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Asco Holding S.p.A. in quanto opera in condizioni di autonomia societaria e imprenditoriale rispetto alla propria controllante. Asco Holding S.p.A. si avvale di alcuni servizi erogati da Ascopiave S.p.A. e da altre società da questa controllate, a condizioni di mercato, motivati da ragioni di opportunità organizzativa ed economica.

NOTE ESPLICATIVE ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

Attività non correnti

1. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali negli esercizi considerati:

31.12.2020 31.12.2019
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 3.276 (3.267) 9 3.269 (3.267) 2
Concessioni, licenze, marchi e diritti 52 (51) 1 52 (50) 1
Altre immobillizzazioni immateriali 12 (12) 0 12 (12) 0
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 0 0 0 9
0
9
Altre immobillizzazioni immateriali 3.340 (3.330) 10 3.342 (3.329) 13

La tabella che segue evidenzia la movimentazione delle altre immobilizzazioni immateriali nell'esercizio considerato:

31.12.2019 31.12.2020
Valore Decremento Valore
netto Variazione Decremento Ammortamenti fondi netto
(migliaia di Euro) contabile dell'esercizio dell'esercizio ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 2 8 0 9
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 1 0 1 1
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 9 (9) 0 0 0 0
Altre immobillizzazioni immateriali 13 (2) 0 1 0 10

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" ha registrato una variazione di Euro 8 migliaia.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

La voce non ha registrato variazioni nel corso dell'esercizio a meno delle quote di ammortamento pari ad un migliaio di Euro.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine degli esercizi considerati:

31.12.2020 31.12.2019
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 37.716 (14.147) 23.568 37.622 (13.047) 24.575
Impianti e macchinari 2.017 (1.292) 724 1.758 (1.228) 530
Attrezzature industriali e commerciali 173 (166) 7 171 (158) 13
Altri beni 10.422 (9.187) 1.235 10.263 (8.957) 1.306
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 466 0 466 364 0 364
Diritti d'uso 407 (222) 185 205 (65) 140
Immobilizzazioni materiali 51.201 (25.014) 26.187 50.383 (23.456) 26.927

La tabella che segue evidenzia la movimentazione delle immobilizzazioni materiali intervenuta nel corso dell'esercizio considerato:

31.12.2019 31.12.2020
(migliaia di Euro) Valore
netto
contabile
Variazione
dell'esercizio
Decremento Ammortamenti
dell'esercizio
Decremento
fondi
ammortamento
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 24.575 93 1.100 23.568
Impianti e macchinari 530 258 64 724
Attrezzature industriali e commerciali 13 2 7 7
Altri beni 1.306 159 229 1.235
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 364 103 0 466
Diritti d'uso 140 203 140 185
Immobilizzazioni materiali 26.927 818 0 1.542 0 26.187

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Al termine dell'esercizio la voce ha registrato investimenti per Euro 93 migliaia e la quota di ammortamento dell'esercizio è pari ad Euro 1.100 migliaia.

Impianti e macchinari

La voce Impianti e macchinari passa da Euro 530 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 724 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrando investimenti per Euro 258 migliaia. Le quote di ammortamento rilevate nel corso dell'esercizio sono pari ad Euro 64 migliaia.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali" ha registrato investimenti per Euro 2 migliaia e le quote di ammortamento dell'esercizio sono pari ad Euro 7 migliaia.

Altri beni

La voce "Altri beni" ha registrato investimenti nel corso dell'esercizio per Euro 159 migliaia, principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di hardware e telefonia.

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici. Nel corso dell'esercizio la voce ha registrato una variazione positiva pari ad Euro 103 migliaia.

Diritti d'uso

La voce include i diritti d'uso correlati alla prima applicazione di IFRS 16 in data 1° gennaio 2019. L'effetto dell'applicazione del nuovo principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali quali locazioni di immobili e il noleggio di automezzi. Nel corso dell'esercizio la variazione registrata dalla voce è pari ad Euro 203 migliaia e le quote di ammortamento per periodo sono pari ad Euro 140 migliaia.

3. Partecipazioni

Si riassume nella tabella seguente l'elenco delle partecipazioni detenute da Ascopiave S.p.A. alla data del 31 dicembre 2020:

Capitale sociale Patrimonio Risultato Valore di
Denominazione Città versato netto totale dell'esercizio % bilancio
Società controllate
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 325.736.289 26.993.777 100% 298.740.636
AP Reti Gas Nord Est S.r.l. Padova (PD) 15.000.000 135.563.964 5.822.992 100% 169.358.530
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 20.199.722 1.427.948 100% 14.964.474
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 17.468.660 190.586 100% 16.300.000
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 3.000.000 64.455.734 4.019.243 100% 66.090.648
Asco Energy S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 749.166 (373.371) 100% 609.220
Cart Acqua S.r.l. Orio al Serio (BG) 50.000 3.859.643 31.960 100% 8.000.000
Totale partecipazioni in imprese controllate 574.063.508
Capitale sociale Patrimonio Risultato Valore di
Denominazione Città versato netto totale dell'esercizio % bilancio
Società collegate
Estenergy S.p.A. Trieste (TS) 299.925.761 48% 428.452.673
Totale partecipazioni in imprese collegate 428.452.673
Capitale sociale Patrimonio Risultato Valore di
Denominazione Città versato netto totale dell'esercizio % bilancio
Partecipazioni in altre società
Banca Prealpi SanBiagio Credito Cooperativo - Soc. Coop. Tarzo (TV) 528
Hera Comm S.p.A. Imola (BO) 53.595.899 3% 54.000.000
ACSM AGAM S.p.A. Monza (MB) 197.343.805 4,99% 24.922.777
Totale partecipazioni in altre società 78.923.305

Al termine dell'esercizio risultano iscritte partecipazioni in società controllate e collegate per Euro 1.002.516 migliaia, in aumento rispetto all'esercizio precedente per Euro 41.868 migliaia. La voce accoglie le partecipazioni iscritte in imprese controllate per Euro 574.063 migliaia e collegate per 428.453 migliaia di Euro.

Le partecipazioni in imprese controllate registrano un aumento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 9.359 migliaia correlati per Euro 1.359 migliaia al conguaglio corrisposto per l'acquisto effettuato nell'esercizio precedente per l'acquisto del 100% delle quote sociali di AP Reti Gas Nord Est S.r.l., a seguito del perfezionamento della partnership commerciale con il Gruppo Hera, e per Euro 8.000 migliaia all'acquisto effettuato in data 18 dicembre 2020 del 100% delle quote sociali della Società CART Acqua S.r.l..

Le partecipazioni in imprese collegate rappresentano la partecipazione del 48% detenuta in EstEnergy S.p.A., nella sua nuova configurazione. Relativamente alla partecipazione in Estenergy, pari ad Euro 428.453 migliaia, nel corso dell'esercizio 2019, sono confluite sia le attività commerciali del Gruppo Ascopiave (Ascotrade S.p.a., Ascopiave Energie S.p.a., Blue Meta S.p.a. e le joint venture Asm Set S.r.l. ed Etra Energia S.r.l.) e la partecipazione in Sinergie Italiane S.r.l., sia quelle del Gruppo Hera (Hera Comm Nord-Est S.r.l). Il capitale sociale della nuova EstEnergy è detenuto per il 52% dal Gruppo Hera e per il 48% da Ascopiave (che ha acquisito la propria quota, al prezzo sopra descritto, sulla base di un equity value del 100% di EstEnergy pari a 824.881 milioni di euro). In data 27 maggio 2020 è stato deliberato un aumento di capitale per Euro 67.729 migliaia che ha determinato un incremento della partecipazione detenuta dalla Società Euro 32.510 migliaia.

La voce partecipazioni in altre imprese, pari ad Euro 78.923 migliaia, evidenzia un incremento di 24.923 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. La variazione è spiegata dall'acquisto è spiegata dall'acquisto del 4,99% del capitale sociale di Acsm Agam S.p.A. che ha determinato un aumento complessivo della voce pari ad Euro 26.730 migliaia. La determinazione del fair value della partecipazione iscritta al 31 dicembre 2020, effettuato mediante test di impairment, è stata realizzata considerando diversi scenari aggiornati a valle della pubblicazione da parte della società del piano industriale. Il mutamento degli scenari rispetto alla data di acquisizione, correlati altresì

dall'andamento dell'emergenza sanitaria causata dal virus SarsCov2 e dal prolungamento delle misure restrittive, ha evidenziato una forchetta di valori della partecipazione detenuta. Va evidenziato che il titolo della società risulta quotato. Tuttavia, tali dati non sono stati utilizzati per la valutazione in quanto il flottante del titolo è limitato così come le transazioni sul mercato di riferimento. Pertanto, la Società, ha ritenuto opportuno rettificare tale valore in base ai dati del piano economico finanziario resi pubblici dalla partecipata. Gli amministratori hanno deciso di utilizzare uno scenario intermedio per la valutazione della stessa, scenario che ha evidenziato un valore attuale inferiore rispetto alla partecipazione iscritta e la conseguente riduzione di valore per Euro 1.807 migliaia. In virtù della scelta operata dal Gruppo per tale Business Model tale differenza, derivante dal fair value alla data di acquisto e il fair value alla data di chiusura dell'esercizio, è stato iscritto ad OCI.

La voce accoglie inoltre altre partecipazioni, già iscritte al termine dell'esercizio precedente, che non hanno registrato variazioni, costituite per Euro 54.000 migliaia dal 3% del capitale sociale di Hera Comm, acquisito a seguito della sottoscrizione della partnership commerciale con il Gruppo Hera, perfezionata in data 19 dicembre 2019, e le partecipazioni residue, pari ad Euro 1 migliaia, relative alle quote nella Banca Prealpi SanBiagio Credito Cooperativo - Soc. Coop..

Si segnala che Ascopiave S.p.A. detiene delle opzioni di vendita sulla partecipazione detenuta nell'imprese collegata EstEnergy e sulla partecipazione detenuta in Hera Comm che, al termine dell'esercizio, hanno evidenziato un fair value nullo.

Si segnala che il patrimonio netto ed il risultato di esercizio delle società controllate o a collegate rappresentati nelle tabelle sopra riportate sono relativi ai progetti di bilancio di esercizio chiusi al 31 dicembre 2020 ed approvati dai Consigli di Amministrazione delle società partecipate.

Il raffronto tra il valore di iscrizione delle partecipazioni in imprese controllate e a collegate e la quota di pertinenza della Società fa emergere delle situazioni in cui il valore iscritto a bilancio risulta superiore al patrimonio netto complessivo della partecipata al 31 dicembre 2020.

Al fine della verifica annuale dell'eventuale riduzione dei valori di iscrizione delle partecipazioni nelle società controllate di distribuzione del gas si è proceduto alla determinazione per ognuna del valore d'uso.

Il calcolo del valore d'uso è stato effettuato utilizzando la proiezione dei flussi di cassa contenuti nei piani economico-finanziari 2021-2023 delle singole controllate che sono stati approvati dal Consiglio d'Amministrazione del 4 marzo 2021. A seguito delle risultanze del test di impairment sulle singole partecipazioni, come anticipato, si è proceduto ad iscrivere una svalutazione per la partecipazione in ACSM AMGA S.p.A., per le altre società partecipate non è stato necessario iscrivere svalutazioni.

I principali parametri adottati nella valutazione del valore d'uso, sia in termini di tassi di crescita per i periodi ulteriori a quelli espliciti dei piani sia in termini di tasso di sconto, sono coerenti a quelli considerati nei test di impairment degli avviamenti allocati alle CGU nel bilancio consolidato.

Il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi finanziari della CGU è stato stimato mediante la metodologia del Discounted Cash Flow (DCF) attualizzando i flussi finanziari operativi generati dalle attività ad un tasso di sconto rappresentativo del costo del capitale.

I flussi finanziari utilizzati per il calcolo del valore recuperabile recepiscono le previsioni economico-finanziarie formulate dal management con riguardo alle attività attualmente detenute dalla Società ed in ipotesi di continuazione della loro gestione. Le proiezioni economico-finanziarie utilizzate sono state desunte dal piano strategico approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2021.

Ascopiave S.p.A. è una società holding di partecipazioni che svolge attività di direzione e coordinamento strategico del Gruppo Ascopiave. Nel rispetto del principio contabile IAS 36 si è proceduto a verificare la recuperabilità dei cosiddetti "corporate assets" di Ascopiave S.p.A., ossia le attività e le passività relative alle attività centrali di Ascopiave S.p.A. che non sono state allocate alla CGU nell'ambito del test d'impairment di primo livello. Il test è stato effettuato in un'ottica consolidata (test di secondo livello), così come previsto dal principio contabile IAS 36, ed

oggetto di verifica è stato quindi il capitale investito netto di Ascopiave S.p.A., al netto delle partecipazioni non consolidate integralmente. In particolare, il valore recuperabile è stato calcolato come somma dei valori recuperabili:

  • 1) della CGU altre attività,
  • 2) delle altre partecipazioni, determinati nel test d'impairment di primo livello, e del valore recuperabile,
  • 3) della CGU corporate.

Con riferimento al recoverable amount della società Ascopiave S.p.A., i flussi di cassa utilizzati recepiscono le previsioni formulate dal management per la società per il periodo 2021-2024. Il valore terminale è stato determinato come stima di una perpetuità a partire dai risultati previsti per il 2024.

Il costo medio ponderato del capitale (WACC) è stato stimato come media dei WACC relativi alla CGU altre attività, ponderati per l'incidenza dei relativi ricavi.

In conclusione, il valore recuperabile così determinato risulta superiore ai valori contabili.

Pur non essendovi le condizioni per procedere alla svalutazione dell'avviamento si precisa che il test compiuto ha evidenziato la necessità di procedere alla parziale svalutazione della partecipazione di minoranza detenuta nella società quotata ACSM-AGAM S.p.A. per Euro 1.807 migliaia.

Mentre per quanto riguarda il valore di iscrizione della partecipazione in Cart Acqua S.r.l., essendo stata acquistata a ridosso della chiusura di esercizio, il prezzo pagato rappresenta il fair value.

4. Altre attività non correnti

Il dettaglio delle voci che compongono le Altre attività non correnti negli esercizi considerati, viene riassunto nella tabella che segue:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Depositi cauzionali 516 509
Altri crediti 748 748
Altre attività non correnti 1.264 1.257

Le Altre attività non correnti passano da Euro 1.257 migliaia dell'esercizio 2019, ad Euro 1.264 migliaia dell'esercizio 2020, registrando un incremento di 7 migliaia di Euro.

La descrizione delle voci che compongono gli "Altri crediti" è riportata di seguito:

• il credito vantato nei confronti del comune di Santorso, pari ad Euro 748 migliaia. Tale importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nell'agosto 2007 al Comune stesso in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2006. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto al Comune di Santorso, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.

Alla data del 31 dicembre 2020 risulta in essere un contenzioso giudiziale con il comune menzionato. Si rinvia al paragrafo "Contenziosi" di questa relazione finanziaria annuale per maggiori dettagli.

5. Attività finanziarie non correnti

Le attività finanziarie non correnti ammontano ad Euro 2.226 migliaia, come riportato nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 2.226 2.478
Attività finanziarie non correnti 2.226 2.478

La voce è relativa al credito vantato nei confronti del comuni di Creazzo e Costabissara.

Per quanto riguarda il credito nei confronti del comune di Creazzo la consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2004. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Creazzo, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con la valutazione indicata in una apposita perizia.

In un'ottica di amichevole composizione della controversia, in data 1° marzo 2017, i tecnici incaricati di addivenire ad una stima degli impianti condivisa hanno proposto una valorizzazione omnicomprensiva di Euro 1.678 migliaia (da rateizzarsi in 12 anni). Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura della presente relazione finanziaria e in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta è stata oggetto di attualizzazione.

Il Comune, con Delibera di C.C. n. 18 del 22 marzo 2018, ha definitivamente approvato, nei termini di cui sopra, l'atto transattivo, poi stipulato il 2 agosto 2018.

Per quanto riguarda il credito nei confronti del comune di Costabissara, l'iscrizione del credito sarà oggetto di incasso oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del periodo vantato nei confronti del Comune, con il quale è stato sottoscritto in data 3 giugno 2019 un accordo transattivo di valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale la cui consegna era avvenuta il 1° ottobre 2011. Le parti hanno ritenuto condivisibile la fissazione transattiva dell'importo dovuto in Euro 3.000 migliaia di cui, Euro 1.000 migliaia corrisposti entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell'accordo, mentre il residuo sarà corrisposto in 12 rate annuali di pari importo. Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura della presente relazione e in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta è stata oggetto di attualizzazione.

6. Crediti per imposte anticipate

Le imposte anticipate passano da Euro 1.385 migliaia, ad Euro 1.541 migliaia, con un incremento pari Euro 156 migliaia come riportato nella seguente tabella che evidenzia i saldi nei due esercizi posti a confronto:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Crediti per imposte anticipate 1.541 1.385
Crediti per imposte anticipate 1.541 1.385

La Società ha proceduto ad una piena contabilizzazione delle imposte anticipate relative a differenze temporanee tra valori fiscalmente rilevanti e valori di bilancio in quanto ritiene probabile che gli imponibili futuri possano assorbire tutte le differenze temporanee che le hanno generate. Nella determinazione delle imposte anticipate si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti al momento in cui si stima si riverseranno le differenze temporanee. In particolare sono state applicate l'aliquota IRES del 24% ed IRAP del 4,2%.

Il valore complessivo delle differenze temporanee ed i relativi importi su cui sono state rilevate attività per imposte anticipate sono di seguito indicati:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Descrizione Differenze Aliquota Effetto totale Differenze Aliquota Effetto totale
temporanee fiscale temporanee fiscale
Svalutazione crediti 464 24,0% 111 464 24,0% 111
Ammortamenti eccedenti IRES 4.593 24,0% 1.102 4.520 24,0% 1.085
Piani di incentivasione 1.363 24,0% 327 787 24,0% 189
Totale Imposte anticipate 6.419 1.541 5.771 1.385

Attività correnti

7. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione dei crediti commerciali al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Crediti verso clienti 2.513 7.301
Crediti per fatture da emettere 1.913 3.666
Crediti commerciali 4.426 10.967

I crediti commerciali sono esposti al netto degli acconti ricevuti e sono principalmente relativi alla fatturazione di servizi di natura amministrativa, finanziaria, legale e informatica intrattiene con le società appartenenti al Gruppo Ascopiave.

La voce crediti commerciali passa da Euro 10.967 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 4.426 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrando decrementi pari ad Euro 6.541 migliaia.

I crediti verso i clienti sono interamente rappresentati da crediti iscritti nei confronti di debitori italiani.

Al termine dell'esercizio non sono state riscontrate posizioni in sofferenza che determinassero la necessità di effettuare accantonamenti a fondo svalutazione crediti.

Si segnala, infine, che i crediti commerciali saranno esigibili entro l'esercizio successivo e non presentano saldi scaduti di ammontare significativo.

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 2.513 10.967
- fondo svalutazione crediti commerciali 0 0
Crediti commerciali netti per fatture emesse 2.513 10.967
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 2.390 10.957
- scaduti entro 6 mesi 112 0
- scaduti da 6 a 12 mesi 0 0
- scaduti oltre 12 mesi 10 10
- scaduti oltre 5 anni 1 0

8. Altre attività correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle altre attività correnti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Crediti per consolidato fiscale 3.546 646
Risconti attivi annuali 184 220
Anticipi a fornitori 193 241
Ratei attivi annuali 0 66
Credito IVA 988 1.597
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 40 74
Altri crediti 5.100 5.532
Altre attività correnti 10.051 8.376

Le Altre attività correnti rilevano un incremento pari ad Euro 1.674 migliaia, passando da Euro 8.376 migliaia dell'esercizio 2019, ad Euro 10.051 migliaia dell'esercizio 2020. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori crediti per consolidato fiscale per Euro 2.900, parzialmente compensato dal minor credito IVA per Euro 609 migliaia e dagli altri crediti per Euro 431 migliaia.

Gli altri crediti accolgono prevalentemente i crediti vantati nei confronti di Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. in ragione del differenziale tra le poste contabili conferite ed il valore attribuito ai fini del conferimento pari ad Euro 4.986 migliaia avvenuto nell'esercizio 2019.

9. Attività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Crediti finanziari verso società controllate e collegate 45.552 36.771
Altre attività finanziarie correnti 701 701
Attività finanziarie correnti 46.253 37.471

Le attività finanziarie correnti ammontano ad Euro 46.253 migliaia registrando un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 8.782 migliaia. La voce accoglie principalmente i saldi attivi dei conti correnti di cash pooling mediante i quali la società gestisce la tesoreria di Gruppo, erogando i finanziamenti necessari alle società controllate e a controllo congiunto affinché possano adempiere ai propri fabbisogni finanziari.

Di seguito si riporta il dettaglio della composizione dei saldi attivi dei conti correnti con le società controllate e collegate nei due esercizi:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
c/c intercompany AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 3.005 708
C/C intercompany Edigas Esercizio Distribuzione Ga 15.379 10.430
C/C intercompany AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 21.731 16.685
C/C intercompany Asco Energy S.p.A. 5.438 2.753
Crediti verso imprese controllate 45.552 30.576
(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
c/c intercompany Ascotrade 0 4.272
C/C intercompany AMGAS BLU Srl 0 1.296
C/C intercompany ASM SET SRL 0 627
Crediti verso imprese collegate o cedute 0 6.195

La variazione registrata dai crediti iscritti nei confronti di imprese controllate, evidenzia un incremento dei finanziamenti erogati al termine dell'esercizio pari ad Euro 14.976 migliaia.

I crediti iscritti nei confronti di società collegate o cedute registrano una diminuzione pari ad Euro 6.195 migliaia, pari al totale del credito iscritti al termine dell'esercizio precedente. La chiusura dei conti correnti di cash pooling in essere con le stesse è avvenuta nel corso del mese di marzo a seguito del perfezionamento della partnership commerciale con il Gruppo Hera che è subentrata quale controllante.

Il restante importo, iscritto nella voce altre attività finanziarie correnti, rappresenta la quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Creazzo e la quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara.

10. Crediti tributari

La tabella che segue mostra la composizione dei crediti tributari al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Crediti IRAP 283 283
Crediti IRES 2.301
Altri crediti tributari 5 26
Crediti tributari 2.588 309

I crediti tributari sono pari ad Euro 2.588 migliaia e registrano un incremento pari ad Euro 2.279 migliaia rispetto all'esercizio 2019. Il saldo della posizione nei confronti dell'erario per IRES, al termine dell'esercizio precedente, evidenziava una posizione debitoria e, conseguentemente, il credito vantato al 31 dicembre 2020 evidenzia una variazione di pari importo nella voce in analisi.

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione delle disponibilità liquide al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Depositi bancari e postali 20.565 65.741
Denaro e valori in cassa 3 3
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 20.568 65.744

La voce accoglie i conti correnti aperti presso gli istituti di credito e la disponibilità liquide presso le casse sociali. Le disponibilità liquide al termine dell'esercizio sono pari ad Euro 20.568 migliaia e registrano una diminuzione rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 45.176 migliaia. Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nell'esercizio si rimanda al rendiconto finanziario.

Patrimonio netto

12. Patrimonio netto

La tabella che segue mostra la composizione del patrimonio netto al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Capitale e riserve 772.355 329.473
Risultato netto dell'esercizio 35.932 521.266
Patrimonio netto totale 808.286 850.739

Si evidenzia di seguito la composizione del patrimonio netto:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (55.628) (26.774)
Riserve 546.731 75.004
Riserva per attualizzazione Tfr Ias 19 (43) (51)
Risultato netto dell'esercizio 35.932 521.266
Patrimonio netto totale 808.286 850.739

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2020 ammonta ad Euro 808.286 migliaia, in diminuzione di Euro 42.453 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019.

Le movimentazioni del patrimonio netto intervenute nell'esercizio, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente spiegate dalla distribuzione dei dividendi ordinari deliberati dall'assemblea degli Azionisti tenutasi in data 29 maggio 2020. In sede ordinaria l'assemblea ha infatti deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo ordinario pari a Euro 0,2133 per azione. Il dividendo ordinario è stato messo in pagamento in data 10 giugno 2020, con data di stacco 8 giugno 2020 e record date 9 giugno 2020.

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la Società alla data del 30 dicembre 2020 possiede 17.766.858 azioni proprie per un valore pari ad Euro 55.628 migliaia (Euro 26.774 migliaia al 31 dicembre 2019), che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Alla data del 18 settembre 2020 Ascopiave S.p.A. deteneva n. 12.439.045 azioni proprie, pari al 5,306% del capitale sociale per un controvalore pari ad Euro 34.821 migliaia; successivamente, in data 11 dicembre 2020, ha acquistato n. 5.327.813 Azioni, pari al 2,273% del capitale sociale della Società, per un controvalore complessivo pari a Euro 20.806.175.

L'acquisto è avvenuto a seguito della conclusione del periodo di adesione all'Offerta in Opzione di n. 5.334.329 azioni ordinarie, rivolta ai possessori di azioni ordinarie della Società ammesse a quotazione sul Mercato Telematico Azionario (MTA), per le quali non sia stato esercitato il diritto di recesso. Al termine del periodo di offerta erano state opzionate n. 3.621 Azioni, rappresentative del 0,068% delle Azioni per un controvalore complessivo pari a Euro 14.140 ed esercitati Diritti di Prelazione con riferimento a 2.895 Azioni, pari al 0,054 % delle Azioni e a un controvalore complessivo pari a Euro 11.306. Pertanto, alla luce dei diritti esercitati da parte degli azionisti di Ascopiave S.p.A., risultavano opzionate n. 3.621 Azioni e prelazionate n. 2.895 Azioni, per un totale complessivo di n. 6.516 Azioni, rappresentative dello 0,122% delle Azioni, per un controvalore complessivo pari a Euro 25.446.

Le azioni residue sono state conseguentemente riacquisite da Ascopiave S.p.A. come precedentemente descritto. La riserva di hedge accounting iscritta al termine dell'esercizio rappresenta il valore corrente degli strumenti finanziari derivati sottoscritti da Ascopiave S.p.A. a copertura di possibili oscillazioni dei tassi di interesse. La stessa, al 31 dicembre 2020 evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 496 migliaia. Si segnala che alla data di chiusura della presente relazione finanziaria annuale sono maturati effetti rilasciati a conto economico per Euro 117 migliaia. In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Politiche di copertura dei rischi" di questa relazione finanziaria annuale nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Le movimentazioni del capitale nell'esercizio 2020 sono riportate nelle tabelle sottostanti:

Riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al

31.12.2020 ed il numero delle azioni in circolazione al 31.12.2019
(Numero di azioni) 31.12.2020 31.12.2019
Numero di azioni da capitale sociale 234.412 234.412
Numero di azioni proprie in portafoglio (17.767) (10.456)
Totale numero di azioni in circolazione 216.645 223.956
Valore delle azioni in circolazione (migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Azioni ordinarie 234.412 234.412
Azioni proprie in portafoglio (55.628) (26.774)
Totale valore della azioni in circolazione 178.784 207.638

Utili (perdite) iscritti direttamente a patrimonio netto

Al 31 dicembre 2020 sono iscritte perdite a patrimonio netto per Euro 1.850 migliaia.

Tale riserva accoglie gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla valutazione dei piani a benefici definiti in essere, che non saranno mai riclassificati a Conto Economico per Euro 43 migliaia correlati al TFR ed Euro 1.807 migliaia correlati alla valutazione al fair value della partecipazione in ACSM-AGAM S.p.A. descritta al paragrafo "partecipazioni" di questa relazione finanziaria annuale.

Con riferimento a quanto previsto dall'art. 2427-bis del Codice Civile si riportano di seguito i prospetti indicanti l'origine, la possibilità di utilizzazione e la distribuibilità delle voci del patrimonio netto:

Riepilogo delle utilizzazioni
Possibilità di effettuate nei tre esercizi
Descrizione
utilizzazione
Per copertura Per altre ragione
perdite
171.613 A, B, C 171.613
(55.627.661) - -
46.882.315 B -
578.071.036 A, B, C 578.071.036
A, B, C
A, B, C
A, B, C
(31.554.069) A, B, C (31.554.069)
537.943.234 546.688.580
546.688.580
Importo
234.411.575
- Quota disponibile
-

Legenda: "A" per aumento capitale, "B" per copertura delle perdite, "C" per distribuzione ai soci

La riserva sovrapprezzo azioni risulta disponibile considerato che la riserva legale ha raggiunto un valore pari al quinto del capitale sociale, come previsto dalla normativa civilistica.

Passività non correnti

13. Fondi per rischi e oneri

La tabella che segue mostra la composizione dei fondi per rischi ed oneri al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 1.142 675
Fondi rischi ed oneri 1.142 675

L'incremento del fondo rischi ed oneri pari ad Euro 467 migliaia è principalmente spiegato dall'iscrizione dei costi maturati nel corso dell'esercizio in riferimento ai piani di incentivazione a lungo termine attribuiti ad alcuni dipendenti della Società. Tali importi contabilizzati si riferiscono alla quota maturata nell'anno in corso e sono relativi al triennio 2018-2020, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

14. Trattamento di fine rapporto

La tabella che segue mostra la movimentazione del trattamento fine rapporto nell'esercizio considerato:

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2020 289
Liquidazioni (360)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 320
Perdita/(profitto) attuariale dell'esercizio 9
Trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2020 258

La passività per il trattamento di fine rapporto è misurata utilizzando una metodologia attuariale, il suo valore è pertanto sensibile alla variazione delle relative ipotesi. Le principali ipotesi utilizzate nella misurazione del Trattamento di fine rapporto sono il tasso di sconto, la percentuale media annua di uscita dei dipendenti, l'età massima di pensionamento dei dipendenti.

Il tasso di sconto utilizzato per la misurazione della passività derivante dal Trattamento di fine rapporto è determinato con riferimento ai rendimenti di mercato per i titoli corporate di elevata qualità (con rating pari almeno a AA) per i quali le scadenze e gli ammontari corrispondono alle scadenze e agli ammontari dei pagamenti futuri previsti. Per tale piano, il tasso medio di sconto che riflette la stima delle scadenze e degli ammontari dei pagamenti futuri relativi al piano per il 2020 è pari al 0,33% (0,79% al 31 dicembre 2019).

Le principali altre ipotesi del modello sono:

  • tasso di mortalità: tavola di sopravvivenza IPS55
  • tassi di inabilità: tavole INPS anno 2000
  • tasso di rotazione del personale: 3,00%
  • tasso di probabilità annua di anticipazione del TFR: 2,00%
  • tasso di incremento delle retribuzioni: 1,50%
  • tasso di inflazione: 0,50%

L' analisi di sensitività sulla valutazione attuariale del fondo non ha evidenziato scostamenti di rilievo rispetto al valore iscritto in bilancio.

Il costo corrente relativo alle prestazioni di lavoro è iscritto tra i costi del personale, mentre l'interest cost è registrato nella voce Proventi ed oneri finanziari per Euro 2 migliaia.

15. Finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione dei finanziamenti a medio lungo termine al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Mutui passivi Cassa Centrale Banca 7.041 7.833
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 12.000 16.750
Mutui passivi INTESA SAN PAOLO SPA 80.000 40.000
Mutui passivi BNL 42.250 46.500
Mutui passivi CREDIT AGRICOLE FRIULADRIA 18.000 24.000
Mutui passivi UBI BANCA SPA 10.041
Mutui passivi MEDIOBANCA 26.667
Finanziamenti a medio e lungo termine 195.999 135.083
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 40.024 30.028
Finanziamenti a medio-lungo termine 236.023 165.111

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 31 dicembre 2020 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di Intesa Sanpaolo per Euro 80.000 migliaia, di BNL per Euro 42.250 migliaia, di Mediobanca per Euro 26.667 migliaia, di Credit Agricole Friuladria per Euro 18.000 migliaia, di UBI BANCA per Euro 10.041 migliaia e della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 12.000 migliaia, passano complessivamente da Euro 165.111 migliaia ad Euro 236.023 migliaia con un incremento di Euro 70.912 migliaia, spiegato principalmente dalla sottoscrizione del finanziamento con Intesa Sanpaolo per Euro 50.000 migliaia, del finanziamento con Mediobanca per Euro 30.000 migliaia e del finanziamento con Ubi Banca per Euro 20.000 migliaia, al netto del pagamento delle rate pagate nel corso dell'esercizio.

In particolare:

  • Il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel novembre 2019 per complessivi Euro 50.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 40.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 10.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

Il contratto prevede il rispetto dei seguenti financial covenants da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati:

  • o PFN / Ebitda adj ≤ 4,5x,
  • o PFN / Equity ≤ 1x.
  • Il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel novembre 2020 per complessivi Euro 50.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 dicembre 2020, non presenta importi iscritti tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

Il contratto prevede il rispetto dei seguenti financial covenants da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati:

  • o PFN / Ebitda adj ≤ 4,5x,
  • o PFN / Equity ≤ 1x.
  • Il finanziamento con BNL, erogato nell'agosto 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 27.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

La banca ha concesso alla Società la moratoria sulla quota capitale in scadenza nel mese di agosto 2020 allungando di sei mesi la durata del piano di ammortamento.

Il contratto prevede il rispetto dei seguenti financial covenants da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati:

_____________________________________________________________________________________________

o PFN / Ebitda adj ≤ 4,5x,

  • o RAB ≥ Euro 300.000 migliaia.
  • Il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 23.750 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

La banca ha concesso alla Società la moratoria sulla quota capitale in scadenza nel mese di agosto 2020 allungando di sei mesi la durata del piano di ammortamento.

Il contratto prevede il rispetto dei seguenti financial covenants da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati:

  • o PFN / Ebitda adj ≤ 4,5x,
  • o RAB ≥ Euro 300.000 migliaia.

  • Il finanziamento con Mediobanca, erogato nel dicembre 2020 per complessivi Euro 30.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 dicembre 2020, vede l'iscrizione di Euro 3.333 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

Il contratto prevede il rispetto dei seguenti financial covenants da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati:

  • o PFN / Ebitda adj ≤ 4,5x,
  • o PFN / Equity ≤ 1x.
  • Il finanziamento con Credit Agricole Friuladria, erogato nell'ottobre 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 24.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

Il contratto prevede il rispetto dei seguenti financial covenants da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati:

  • o PFN / Ebitda adj ≤ 4,5x,
  • o RAB > Euro 450.000 migliaia.
  • Il finanziamento con Ubi Banca, erogato a maggio 2020 per un importo pari ad Euro 20.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 16.690 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.648 tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. Il contratto non prevede il rispetto di financial covenants.

  • Il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 dicembre 2020 pari a 16.750 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

Il contratto prevede il rispetto dei seguenti financial covenants da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati:

  • o Ebitda adj / Oneri finanziari > 5x,
  • o PFN / Ebitda adj < 4,5x.
  • o RAB ≥ Euro 300 migliaia.
  • Il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 7.833 migliaia, con l'iscrizione di Euro 792 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. Il contratto non prevede il rispetto di financial covenants.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento sottoscritti con BNL (solo quello erogato nel 2017) e Banca Europea per gli Investimenti, la Capogruppo ha ceduto alle banche finanziatrici una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

La tabella che segue evidenzia le scadenze dei finanziamenti a medio e lungo termine:

Finanziamenti a medio-lungo termine 236.023
Oltre il 31 dicembre 2024 29.242
Esercizio 2024 33.253
Esercizio 2023 90.095
Esercizio 2022 43.408
Esercizio 2021 40.024
(migliaia di Euro) 31.12.2020

16. Altre passività non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Depositi cauzionali 9 9
Altre passività non correnti 9 9

Le altre passività non registrano variazioni nel corso dell'esercizio.

17. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Debiti finanziari IFRS 16 oltre 12 mesi 88 64
Passività finanziarie non correnti 88 64

Le passività finanziarie non correnti passano da Euro 64 migliaia dell'esercizio 2019 ad Euro 88 migliaia dell'esercizio di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 24 migliaia. La voce accoglie il debito finanziario che sarà erogato oltre i dodici mesi in relazione a contratti di leasing operativo di immobili e veicoli aziendali contabilizzati in applicazione del principio IFRS 16.

18. Debiti per imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce la termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Debiti per imposte differite 6 6
Debiti per imposte differite 6 6

Le imposte differite sono pari ad Euro 6 migliaia e non evidenziano variazioni rispetto all'esercizio precedente. La Società ha proceduto ad una piena contabilizzazione delle imposte differite relative a differenze temporanee tra valori fiscalmente rilevanti e valori di bilancio. Nella determinazione delle imposte differite si è fatto riferimento all'aliquota IRES (imposte sul reddito delle società) e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti al momento in cui si

stima si riverseranno le differenze temporanee. In particolare sono state applicate l'aliquota IRES del 24% ed IRAP del 4,2%.

Il valore complessivo delle differenze temporanee ed i relativi importi su cui sono state rilevate passività per imposte differite sono indicati di seguito:

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Descrizione Differenze
temporanee
Aliquota fiscale Effetto totale Differenze
temporanee
Aliquota fiscale Effetto totale
Ammortamenti eccedenti IRES 5 24,0% 1 5 24,0% 1
Trattamento di fine rapporto 19 24,0% 5 21 24,0% 5
Totale Imposte differite 6 6

Passività correnti

19. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce debiti verso banche e finanziamenti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Debiti verso banche 125.718 106.000
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 40.024 30.028
Debiti verso banche e finanziamenti 165.742 136.028

Al termine dell'esercizio 2020 il debito bancario a breve è composto dai finanziamenti bancari a breve termine e dai saldi passivi di conto corrente aperti presso gli istituti di credito per Euro 125.718 migliaia e dalla quota a breve dei mutui per Euro 40.024 migliaia. L'incremento complessivo, pari ad Euro 29.714 migliaia, è principalmente spiegato dai maggiori utilizzi degli affidamenti disponibili.

La tabella che segue mostra la ripartizione delle linee di credito di Ascopiave S.p.A. utilizzate e disponibili e i relativi tassi applicati alla data del 31 dicembre 2020:

Istituto di credito Tipologia di Linea di credito Affidamento al
31/12/2020
Tasso al
31/12/2020
Utilizzo al
31/12/2020
Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi Mutui 3.916 1,83% 3.916
Banca Europea per gli Investimenti Mutui 6.250 0,27% 6.250
Banca Europea per gli Investimenti Mutui 10.500 0,51% 10.500
Banca Monte dei Paschi di Siena Crediti di firma 11.000 n.d. -
Banca Monte dei Paschi di Siena Finanziamenti a breve termine 5.000 n.d. -
Banca Nazionale del Lavoro Finanziamenti a breve termine 49.000 0,20% 24.000
Banca Nazionale del Lavoro Mutui 23.750 1,92% 23.750
Banca Nazionale del Lavoro Mutui 27.000 0,56% 27.000
Banca Nazionale del Lavoro Crediti di firma 1.000 n.d. 125
Banca Nazionale del Lavoro Derivati su tassi 500 n.d. 219
Banca Popolare dell'Emilia Romagna Finanziamenti a breve termine 10.000 0,20% 10.000
Banca Sella Finanziamenti a breve termine 5.000 n.d. -
Banco BPM Finanziamenti a breve termine 20.000 0,19% 20.000
Banco BPM Crediti di firma 5.000 n.d. 1.287
Cassa centrale BCC Italiano Mutui 3.916 1,83% 3.916
Credito Emiliano Finanziamenti a breve termine 30.000 0,02% 30.000
Credit Agricole Corporate Mutui 12.000 0,58% 12.000
Credit Agricole Friuladria Mutui 12.000 0,58% 12.000
Credit Agricole Friuladria Finanziamenti a breve termine 3.000 0,20% 3.000
Credit Agricole Friuladria Derivati su tassi 1.320 n.d. 160
Intesa SanPaolo Finanziamenti a breve termine 45.000 0,25% 10.000
Intesa SanPaolo Mutui 40.000 0,41% 40.000
Intesa SanPaolo Derivati su tassi 1.330 n.d. 112
Cassa Depositi e Prestiti Crediti di firma 9.943 n.d. 9.943
Mediobanca Mutui 30.000 0,42% 30.000
Unicredit Finanziamenti a breve termine 31.600 0,10% 28.700
Unicredit Crediti di firma 29.210 n.d. 4.371
Unione di Banche Italiane Finanziamenti a breve termine 10.000 0,25% -
Intesa SanPaolo Mutui 50.000 0,49% 50.000
Unione di Banche Italiane Mutui 16.690 0,55% 16.690
Totale 503.925 377.939

I maggiori utilizzi esistenti al 31 dicembre 2020 rispetto all'esercizio precedente dipendono principalmente dall'accensione dei finanziamenti a medio/lungo termine con Intesa Sanpaolo, Mediobanca e UBI Banca e dai tassi particolarmente vantaggiosi applicati nei finanziamenti a breve termine.

20. Debiti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione dei debiti commerciali al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Debiti vs/ fornitori 1.116 957
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 1.275 3.863
Debiti commerciali 2.392 4.819

I debiti commerciali passano da Euro 4.819 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 2.392 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 2.428 migliaia. Il decremento è principalmente spiegato dai minori saldi iscritti per fatture da ricevere per Euro 2.588 migliaia, parzialmente compensato da maggiori debiti per Euro 159 migliaia. Si segnala che al termine dell'esercizio 2019 risultavano iscritti debiti correlati ai servizi di consulenza ottenuti nell'ambito del perfezionamento dell'operazione straordinaria avvenuta in data 19 dicembre 2019. Si segnala inoltre che i debiti commerciali sono pagabili entro l'esercizio successivo.

21. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce la termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Debiti IRES 4.575
Debiti tributari 4.575

Il saldo della posizione IRES nei confronti dell'erario, al termine dell'esercizio 2020, evidenziava una posizione creditoria e, conseguentemente, il debito vantato al 31 dicembre 2019 evidenzia una variazione di pari importo nella voce in analisi.

22. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce "Altre passività correnti" al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Debiti per consolidato fiscale 0 1.200
Debiti verso enti previdenziali 341 242
Debiti verso il personale 1.323 3.671
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 263 364
Ratei passivi annuali 643 615
Altri debiti 385 365
Altre passività correnti 2.955 6.457

Al termine dell'esercizio considerato le altre passività correnti ammontano ad Euro 2.955 migliaia rilevando un decremento pari ad Euro 3.502 migliaia rispetto all'esercizio 2019.

La diminuzione è principalmente spiegata dai minori debiti iscritti per consolidato fiscale, che evidenziano un decremento pari ad Euro 1.200 migliaia, e dei minori debiti iscritti nei confronti del personale per Euro 2.348 migliaia. Si segnala che al termine dell'esercizio precedente la voce accoglieva i bonus riconosciuti al closing della partnership con il Gruppo Hera.

I "Debiti verso enti previdenziali" si riferiscono ai debiti per oneri contributivi di competenza dei mesi di novembre e dicembre versati nei primi mesi dell'esercizio 2021; mentre i "Debiti verso il personale" includono i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 dicembre 2020 e non ancora liquidate alla stessa data.

23. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce "Passività finanziarie correnti" al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Debiti finanziari entro 12 mesi 19.061 30.663
Debiti finanziari IFRS 16 entro 12 mesi 69 70
Passività finanziarie correnti 19.130 30.733

Le passività finanziarie correnti ammontano ad Euro 19.130 migliaia, in diminuzione di Euro 11.604 migliaia rispetto all'esercizio precedente principalmente in ragione dei saldi iscritti nei conti correnti di cash pooling in essere con le società controllate e collegate mediante i quali la società gestisce la tesoreria di Gruppo.

Le stesse sono rappresentate dai debiti finanziari iscritti nei confronti di AP Reti Gas S.p.A. per Euro 9.503 migliaia e di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. per Euro 8.873 migliaia.

I debiti finanziari correlati all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 hanno registrato una variazione pari ad Euro 1 migliaia nel corso dell'esercizio. Gli stessi rappresentano i debiti finanziari in scadenza entro i dodici mesi per contratti di leasing operativo sottoscritti per affitti di sedi aziendali ed automezzi.

24. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione delle passività correnti su strumenti finanziari derivati di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Passività su derivati 548 98
Passività su derivati 548 98

Le passività correnti su strumenti finanziari derivati al termine dell'esercizio sono pari ad Euro 548 migliaia.

Nel corso dell'esercizio la Società ha sottoscritto un contratto derivati a copertura di tassi di interesse. In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Politiche di copertura dei rischi" di questa relazione finanziaria annuale nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Le passività su derivati sono rappresentate dal fair value dei derivati in essere al 31 dicembre 2020, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita nei prossimi 12 mesi.

# Controparte Tipologia strumento Commodity
Sottostante
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Posizione Nozionale
contrattuale
MtM (€/000)
1 BNL Interest Rate Swap Euribor 6M 9-ago-19 9-feb-20 9-feb-25 Vanilla: Fixed - Float 27.000.000 € 220
2 Credit Agricole Interest Rate Swap Euribor 6M 27-set-19 1-ott-19 27-set-24 Vanilla: Fixed - Float 24.000.000 € 160
3 Intesa Sanpaolo Interest Rate Swap Euribor 6M 30-nov-20 30-nov-20 30-nov-23 Vanilla: Fixed - Float 50.000.000 € 123
4 Mediobanca Interest Rate Swap Euribor 3M 2-dic-20 2-dic-20 2-dic-25 Vanilla: Fixed - Float 30.000.000 € 45
Totali
131.000.000 €
548

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 1.

Posizione finanziaria netta

La tabella che segue mostra la composizione della posizione finanziaria netta così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 20.568 65.744
Attività finanziarie correnti 46.253 37.471
Passività finanziarie correnti (19.130) (30.733)
Debiti verso banche e finanziamenti (165.742) (136.028)
Posizione finanziaria netta a breve (118.050) (63.546)
Attività finanziarie non correnti 2.226 2.478
Finanziamenti a medio e lungo termine (195.999) (135.083)
Passività finanziarie non correnti (88) (64)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (193.861) (132.669)
Posizione finanziaria netta (311.912) (196.215)

La posizione finanziaria netta di Ascopiave S.p.A. rileva un incremento pari ad Euro 115.696 migliaia rispetto all'esercizio precedente, attestandosi ad Euro 311.912 migliaia.

Si evidenzia che nei finanziamenti bancari a breve termine non sono previsti covenants o negative pledges, mentre i finanziamenti erogati da Banca Europea per gli Investimenti, Banca Nazionale del Lavoro, Credit Agricole Friuladria, Intesa Sanpaolo e Mediobanca sono sottoposti a covenants – da verificarsi sulla base delle risultanze del bilancio consolidato - descritti nel paragrafo "Finanziamenti a medio-lungo termine" di questa relazione finanziaria annuale.

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006" di questa relazione finanziaria annuale.

Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n. DEM/6064293/2006 si evidenzia nella seguente tabella la riconciliazione tra la Posizione finanziaria netta e la posizione finanziaria netta ESMA:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Posizione finanziaria netta (311.912) (196.215)
Crediti finanziari non correnti 2.226 2.478
Posizione finanziaria netta ESMA (309.686) (193.737)

NOTE ESPLICATIVE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO

Ricavi

25. Ricavi

La seguente tabella evidenzia i ricavi negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Ricavi da servizi generali a società del Gruppo 11.819 12.091
Altri ricavi 515 335
Distribuzione dividendi da società partecipate 41.079 22.999
Ricavi 53.413 35.425

Al termine dell'esercizio i ricavi conseguiti ammontano ad Euro 53.413 migliaia, in aumento di Euro 17.988 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

I ricavi conseguiti da servizi generali resi a società del Gruppo rilevano un decremento pari ad Euro 272 migliaia, passando da Euro 12.091 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 11.819 migliaia dell'esercizio di riferimento.

I ricavi derivanti dalla distribuzione dei dividendi delle società partecipate rilevano un incremento pari ad Euro 18.080 migliaia, passando da Euro 22.999 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 41.079 migliaia dell'esercizio di riferimento. La variazione è principalmente spiegata dall'incasso dei dividendi delle società partecipate Estenergy S.p.A. per Euro 17.764 migliaia nella nuova configurazione, ACSM – AGAM S.p.A. per Euro 789 migliaia ed Hera Comm S.p.A. per Euro 2.700 migliaia.

La voce altri ricavi passa da Euro 335 migliaia dell'esercizio 2019 a 515 migliaia dell'esercizio di riferimento registrando un incremento per Euro 180 migliaia.

Costi operativi

26. Costi per acquisto materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di materie prime negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Acquisti di altri materiali 12 12
Costi acquisto altre materie prime 12 12

I costi per l'acquisto di altre materie prime sono ad Euro 12 migliaia non registrando variazioni rispetto all'esercizio 2019 ed accolgono costi per l'acquisto di materiale di consumo.

27. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Spese postali e telegrafiche 506 100
Manutenzioni e riparazioni 2.168 1.859
Servizi di consulenza 2.763 3.125
Servizi commerciali e pubblicità 96 95
Utenze varie 396 439
Compensi ad amministratori e sindaci 1.247 937
Assicurazioni 615 542
Spese per il personale 390 647
Altre spese di gestione 842 1.253
Costi per godimento beni di terzi 672 712
Costi per servizi 9.693 9.710

Al termine dell'esercizio i costi per servizi ammontano ad Euro 9.693 migliaia, rilevando un decremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 17 migliaia. Il decremento è principalmente spiegato dalla diminuzione dei costi per servizi di consulenza sostenuti nell'esercizio di riferimento, dai minori costi per utenze varie e dalle spese per il personale. In merito alla diminuzione dei costi sostenuti per servizi al personale si segnala che gli stessi decrementi sono spiegati dalle misure di contenimento della diffusione del virus SarsCov2 sancite o fortemente raccomandate dal Governo a cui la società ha ottemperato che ha comportato una riduzione del numero di dipendenti che lavorano in presenza presso le sedi aziendali. Tali diminuzioni sono state in parte compensate dall'aumento delle spese postali e telegrafiche, dalle spese per manutenzioni e riparazioni, dai compensi ad amministratori e sindaci e dai costi per assicurazioni.

Le spese per il personale includono costi per viaggio e missione dei dipendenti, costi per il servizio mensa e costi per addestramento e formazione e rilevano un decremento di Euro 257 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

La voce costi per godimenti beni di terzi accoglie principalmente i costi relativi a diritti e licenze software e i costi per gli affitti delle sedi. Al termine dell'esercizio la voce registra un decremento pari ad Euro 40 migliaia.

28. Costo del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Salari e stipendi 4.959 5.069
Oneri sociali 1.486 1.454
Trattamento di fine rapporto 320 330
Altri costi 17 56
Totale costo del personale 6.782 6.909
Costo del personale capitalizzato
Costi del personale 6.782 6.909

Il costo del personale è iscritto al netto dei costi capitalizzati a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali

per lavori eseguiti parzialmente in economia direttamente imputati alla realizzazione e manutenzione straordinaria delle sedi aziendali.

I costi del personale passano da Euro 6.909 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 6.782 migliaia dell'esercizio 2020 registrando un decremento pari ad Euro 127 migliaia. Si segnala che al termine dell'esercizio risultano iscritti costi per piani di incentivazione a lungo termine pari ad Euro 347 migliaia, in diminuzione di 3 migliaia rispetto all'anno precedente.

Si segnala inoltre che in osservanza dell'IFRS 2 il costo dei piani di incentivazione a lungo termine ha trovato contropartita tra le riserve di patrimonio netto per la quota da corrispondersi in azioni e tra i fondi di quiescenza per per la parte in denaro. Gli importi contabilizzati in relazione ai piani di incentivazione a lungo termine si riferiscono al primo anno del triennio 2018-2020, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

La tabella sotto riportata evidenzia il numero medio di dipendenti per categoria al termine dell'esercizio 2020 ed al termine dell'esercizio 2019:

Descrizione 31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Dirigenti 9 10 -1
Impiegati 79 80 -2
Operai 2 4 -2
Totale personale dipendente 90 94 -5

Si segnala che alcuni dipendenti della società sono titolari di piani di incentivazione pluriennali.

29. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi operativi negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Contributi associativi e ARERA 233 222
Sopravvenienze caratteristiche 116 17
Altre imposte 1.211 186
Altri costi 395 305
Costi per appalti 87
Altri costi di gestione 2.042 730

Gli altri costi operativi registrano incrementi pari ad Euro 1.313 migliaia rispetto all'esercizio precedente passando da Euro 730 migliaia ad Euro 2.042 migliaia dell'esercizio di riferimento. L'incremento della voce altre imposte, che passa da Euro 186 migliaia ad Euro 1.211 migliaia dell'esercizio di riferimento, è in parte dovuto all'indeducibilità dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) applicata ai costi sostenuti per la realizzazione della partnership perfezionata con il Gruppo Hera in data 19 dicembre 2019.

30. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Altri proventi 52 1.406
Altri proventi 52 1.406

Al termine dell'esercizio la voce risulta pari ad Euro 52 migliaia, rilevando un decremento per Euro 1.354 migliaia rispetto all'esercizio precedente. L'esercizio 2019 accoglieva il plusvalore rilevato all'accordo transattivo perfezionato con il comune di Costabissara e concernente il valore di cessione degli impianti di distribuzione.

31. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Immobilizzazioni immateriali 1 1
Immobilizzazioni materiali 1.401 1.449
Ammortamenti diritti d'uso 140 65
Ammortamenti e svalutazioni 1.542 1.514

Gli ammortamenti rilevati al termine dell'esercizio ammontano ad Euro 1.542 migliaia, in aumento rispetto all'esercizio precedente di Euro 28 migliaia.

Si segnala che le modalità di contabilizzazione dei leasing operativi ha determinato l'iscrizione di maggiori costi per ammortamenti per complessivi Euro 75 migliaia per affitti di immobili per noleggio di auto aziendali.

32. Proventi ed oneri finanziari netti

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi e degli oneri finanziari negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Interessi attivi bancari e postali 1 67
Altri interessi attivi 266 535
Proventi finanziari 267 602
Interessi passivi bancari 179 119
Interessi passivi su mutui 1.359 940
Altri oneri finanziari 143 180
Oneri finanziari 1.681 1.238
Totale oneri/(proventi) finanziari netti 1.414 636

La voce proventi ed oneri finanziari evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 1.414 migliaia, in aumento rispetto al dato dell'esercizio precedente per Euro 778 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'aumento dei finanziamenti a medio termine sottoscritti dalla società.

Si segnala che a seguito dell'applicazione dell'IFRS 16 sono stati iscritti oneri finanziari per Euro 4 migliaia.

33. Imposte dell'esercizio

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito negli esercizi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Imposte correnti IRES (2.992) (786)
Imposte (anticipate)/differite (156) 336
Imposte anni precedenti (804) (111)
Imposte dell'esercizio (3.953) (561)

Le imposte dell'esercizio passano da Euro 561 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 3.953 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrando un incremento pari ad Euro 3.392 migliaia. La tabella che segue evidenzia l'incidenza delle imposte sul reddito:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Utile ante imposte 31.979 17.320
Imposte dell'esercizio 3.953 561
Incidenza sul risultato ante imposte 12,4% 3,2%

Il tax-rate effettivo passa dal 3,2% dell'esercizio 2019 all'12,4% dell'esercizio di riferimento, rilevando un incremento pari al 9,2%.

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Aliquota ordinaria applicabile 24,0% 24,0%
Risultato prima delle imposte 31.979 17.320
Onere fiscale teorico 7.675 24,0% 4.157 24,0%
Tassazione dividendi (9.366) (29,3%) (11.807) (68,2%)
Costi/(proventi) non imponibili (automezzi, telefoni) (1.301) (4,1%) 8.547 49,3%
Imposta anticipate/differite (156) (0,5%) (336) (1,9%)
Onere fiscale effettivo IRES (3.148) (9,8%) 561 3,2%
IRAP (corrente e differita) 0 0,0% 0 0,0%
Totale onere fiscale effettivo (3.148) (9,8%) 561 3,2%
Aliquota effettiva (9,8%) 3,2%

34. Risultato netto da attività cessate/in dismissione

La tabella che segue mostra la composizione del risultato netto da attività cessate/in dismissione:

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 5 03.385
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 5 03.385

La voce evidenzia il risultato conseguito dalle attività cessate al termine dell'esercizio precedente e riclassificato ai sensi di IFRS 5 per effetto del perfezionamento, in data 19 dicembre 2019, della partnership con il Gruppo Hera. La voce accoglieva la plusvalenza lorda generata dalla cessione delle partecipazioni nelle società oggetto della partnership, ed i costi sostenuti per il completamento dell'operazione, correlati dal relativo effetto fiscale. Tale effetto è stato ulteriormente influenzato dai risultati che le società di commercializzazione conseguirono a quella data e dai dividendi che le stesse erogarono a favore della controllante Ascopiave S.p.A. nel mese di maggio dello stesso anno.

Esercizio
(migliaia di Euro) 2020 2019
Plusvalenza per cessione partecipazioni 488.669
Costi collegati alla realizzazione dell'operazione (7.679)
Effetto fiscale correlato agli effetti economici dell'operazione (6.111)
Dividendi 28.786
Risultato delle attività cessate 0 503.665

ALTRE NOTE DI COMMENTO

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala l'assenza di componenti non ricorrenti nella relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020.

Si segnala che nella voce "Risultato netto da attività cessate" dell'esercizio 2019 risultano iscritti ricavi e costi correlati al closing della partnership tra Ascopiave S.p.A. ed il Gruppo Hera, come descritto nel paragrafo "Risultato netto da attività cessate/in dismissione" di questa relazione finanziaria annuale.

Informativa su parti correlate

Si segnala che la Società è controllata da Asco Holding S.p.A. che detiene il 52,043% delle azioni.

Tutte le operazioni con le società del Gruppo fanno parte dell'ordinaria gestione dell'impresa e sono regolate a condizioni di mercato. Non vi sono altre operazioni effettuate nell'esercizio 2020 con società e entità riconducibili a Soci o amministratori della società o delle società controllanti e controllate.

Crediti Altri Debiti Altri Costi Ricavi
(migliaia di Euro) commerciali crediti commerciali debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 19 612 34 0 0 27 0 0 65 0
Totale controllanti 19 612 34 0 0 27 0 0 65 0
Società consociate
Asco TLC S.p.A. 30 0 59 0 0 747 0 0 60 0
Bim Piave Nuove Energie S.r.l. 211 0 9 0 0 19 0 0 306 0
Totale consociate 240 0 68 0 0 766 0 0 366 0
Società controllate
AP Reti Gas S.p.A. 883 1.763 2 9.503 0 0 18 0 2.644 5.927
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 238 21.304 13 0 0 43 0 0 510 1.821
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 169 21.795 13 0 0 33 0 0 395 149
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 102 3.144 19 0 0 46 0 0 258 475
Asco Energy S.p.A. 80 5.467 0 0 0 0 0 0 92 66
AP Reti Nord Est S.r.l. 210 0 23 8.873 0 33 2 0 517 2
Totale controllate 1.683 53.473 70 18.376 0 155 19 0 4.415 8.440
Società collegate
Estenergy S.p.A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Ascotrade S.p.A. 734 0 20 0 0 0 0 0 3.988 0
Blue Meta S.p.A. 154 0 29 0 0 90 0 0 933 0
Etra Energia S.r.l. 77 0 0 0 0 0 0 0 214 0
Ascopiave Energie S.p.A. 175 0 30 0 0 95 0 0 1.041 0
ASM Set S.r.l. 99 0 105 0 0 93 0 0 257 0
Totale collegate 1.240 0 184 0 0 278 0 0 6.433 0
Totale 3.182 54.085 357 18.376 0 1.225 19 0 11.280 8.440

Le società riportate nella tabella che segue erano, fino al 19 dicembre 2019, società controllate poi, in seguito al closing della partnership tra Ascopiave S.p.A. ed il Gruppo Hera, sono società collegate di cui si riportano i dati per completezza d'informativa.

I rapporti con parti correlate che Ascopiave S.p.A. intrattiene con le altre società del Gruppo interessano principalmente le seguenti tipologie:

  • al riaddebito di alcuni costi assicurativi da parte della controllante Asco Holding S.p.A.;
  • all'acquisto di alcuni servizi amministrativi, call center, gestione del credito;
  • la vendita di servizi di sportello, di gestione del personale, del servizio informatico, di gestione del servizio immobiliare, di archiviazione ottica, di servizi di staff come la qualità, la privacy e la sicurezza dei lavoratori;
  • la vendita del servizio di contabilità e di gestione degli adempimenti normativi;
  • la vendita del servizio di amministrazione e finanza;
  • il riaddebito alle società del Gruppo dei servizi di contabilità e informatici, delle eventuali spese esterne sostenute;
  • l'accordo per la regolamentazione dei rapporti di tesoreria finalizzato a compensare le eccedenze e deficienze di cassa fra le imprese del gruppo;
  • l'accordo di adesione al consolidato fiscale di gruppo con le controllate AP Reti Gas S.p.A., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l. e Asco Energy S.p.A..

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società,

direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1° gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate e gli effetti di proventi ed oneri non ricorrenti esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

Situazione patrimoniale-finanziaria

31.12.2020 di cui correlate di cui correlate
31.12.2019
(migliaia di Euro) A B C D Totale % A B C D Totale %
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Altre immobillizzazioni immateriali 10 13 0 0 0 0 0 0,0%
Immobilizzazioni materiali 26.187 26.927 0 0 0 0 0 0,0%
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 1.002.516 574.064 428.453 1.002.517 100,0% 960.648 0 564.705 395.943 960.648 100,0%
Partecipazioni in altre imprese 78.923 78.923 78.923 100,0% 54.001 54.001 54.001 100,0%
Altre attività non correnti 1.264 1.257 0 0 0 0 0 0,0%
Attività finanziarie non correnti 2.226 2.478 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti per imposte anticipate 1.541 1.385 0 0 0 0 0 0,0%
Attivita non correnti 1.112.667 0 574.064 428.453 78.923 1.081.440 97,2% 1.046.708 0 564.705 395.943 54.000 1.014.648 96,9%
Attività correnti 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali 4.426 19 1.683 1.240 241 3.183 71,9% 10.967 9 4.041 5.763 89 9.902 90,3%
Altre attività correnti 10.051 612 7.920 11 8.543 85,0% 8.376 646 5.437 42 0 6.125 73,1%
Attività finanziarie correnti 46.253 45.552 45.552 98,5% 37.471 0 30.576 6.195 0 36.771 98,1%
Crediti tributari 2.588 309 0 0 0 0 0 0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 20.568 65.744 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti 83.886 631 55.155 1.251 241 57.278 68,3% 122.867 655 40.054 12.000 89 52.797 43,0%
Attività 1.196.554 631 629.219 429.704 79.164 1.138.718 95,2% 1.169.576 655 604.759 407.942 54.089 1.067.445 91,3%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0 0 0,0%
Capitale sociale 234.412 234.412 0 0 0 0 0 0,0%
Azioni proprie (55.628) (20.806) (20.806) 37,4% (26.774) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Riserve e risultato 629.503 643.101 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 808.286 (20.806) (0) (0) (0) (20.806) -2,6% 850.739 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0 0 0,0%
Fondi rischi ed oneri 1.142 675 0 0 0 0 0 0,0%
Trattamento di fine rapporto 258 289 0 0 0 0 0 0,0%
Finanziamenti a medio e lungo termine 195.999 135.083 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività non correnti 9 9 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie non correnti 88 64 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti per imposte differite 6 6 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 197.502 136.126 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti verso banche e finanziamenti 165.742 136.028 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti commerciali 2.392 34 70 184 68 356 14,9% 4.819 96 569 37 702 14,6%
Debiti tributari 4.575 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività correnti 2.955 6.457 1.200 0 0 1.200 18,6%
Passività finanziarie correnti 19.130 18.376 18.376 96,1% 30.733 0 13.775 16.204 0 29.979 97,5%
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 548 98 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 190.765 34 18.446 184 68 18.732 9,8% 182.711 0 15.071 16.773 37 31.881 17,4%
Passività 388.267 34 18.446 184 68 18.732 4,8% 318.837 0 15.071 16.773 37 31.881 10,0%
Passività e patrimonio netto 1.196.554 (20.772) 18.446 184 68 (2.074) -0,2% 1.169.576 0 15.071 16.773 37 31.881 2,7%

al fine migliorare la confrontabilità dei dati in comparazione l'esercizio 2019 è stato riesposto suddividendo la voce partecipazioni nelle due voci esposte: "partecipazioni in imprese controllate e collegate" e "partecipazioni in altre imprese".

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Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti e soci

B Società controllate

C Società collegate e a controllo congiunto

D Società consociate e altri parti correlate

I valori riportati nella tabella precedente sono relativi alle parti correlate di seguito elencate: Gruppo A - Società controllanti e soci:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società controllate:

  • AP Reti Gas S.p.A.
  • AP Reti Gas Rovigo S.r.l.
  • AP Reti Gas Vicenza S.p.A.
  • AP Reti Gas Nord Est S.r.l.
  • Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.
  • Asco Energy S.p.A.

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • Amgas Blu S.r.l.
  • Ascotrade S.p.A.
  • ASM Set S.r.l.
  • Blue Meta S.p.A.
  • Estenergy S.p.A.
  • Etra Energia S.r.l.
  • Ascopiave Energie S.p.A.
  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione
  • Hera Comm Nord Est S.r.l.

Gruppo C – altre parti correlate:

  • Asco TLC S.p.A.
  • Bim Piave Nuove Energie S.r.l.
  • Hera Comm S.p.A.
  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Conto economico

Esercizio di cui correlate Esercizio di cui correlate
(migliaia di Euro) 2020 A B C D Totale % 2019 A B C D Totale %
Ricavi 53.413 65 4.415 6.432 365 11.277 21,1% 35.425 53 11.415 258 356 12.082 34,1%
Totale costi operativi 18.478 27 155 278 765 1.225 6,6% 15.954 129 1.574 1.702 10,7%
Costi acquisto altre materie prime 12 12 0 0,0%
Costi per servizi 9.693 27 155 278 765 1.225 12,6% 9.710 129 931 1.059 10,9%
Costi del personale 6.782 6.909 643 643 9,3%
Altri costi di gestione 2.042 730 0 0,0%
Altri proventi 52 1.406 0 0 0 0 0 0,0%
Ammortamenti e svalutazioni 1.542 1.514 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato operativo 33.393 38 4.260 6.154 400 10.052 30,1% 17.956 53 11.287 258 1.218 10.379 57,8%
Proventi finanziari 267 204 204 76,4% 602 0 490 2 0 492 81,7%
Oneri finanziari 1.681 19 19 1,2% 1.238 0 182 4 0 186 15,0%
Utile ante imposte 31.979 38 4.445 6.154 400 10.237 32,0% 17.320 53 11.594 257 1.218 10.685 154,5%
Imposte dell'esercizio 3.953 8.233 8.233 208,3% 561
Risultato dell'esercizio 35.932 17.881
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 0 503.385 22.708 6.078 28.786 5,7%
Risultato netto dell'esercizio 35.932 521.266

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti e soci

B Società controllate

C Società collegate e a controllo congiunto

D Società consociate e altri parti correlate

I valori riportati nella tabella precedente sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti e soci:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società controllate:

  • AP Reti Gas S.p.A.
  • AP Reti Gas Rovigo S.r.l.
  • AP Reti Gas Vicenza S.p.A.
  • AP Reti Gas Nord Est S.r.l.
  • Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.
  • Asco Energy S.p.A.
  • Amgas Blu S.r.l.
  • Ascotrade S.p.A.
  • Blue Meta S.p.A.
  • Etra Energia S.r.l.
  • Ascopiave Energie S.p.A.
  • Gruppo C Società collegate e a controllo congiunto:
    • ASM Set S.r.l.
    • Estenergy S.p.A.
    • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione
    • Hera Comm Nord Est S.r.l.
  • Gruppo C altre parti correlate:
    • Asco TLC S.p.A.
    • Bim Piave Nuove Energie S.r.l.
    • Hera Comm S.p.A.
    • Consiglio di Amministrazione
    • Sindaci
    • Dirigenti strategici

Indebitamento finanziario netto

di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.12.2020 A
B
C
D
Totale % 31.12.2019 A
B
C D
Totale
%
A Cassa 3 3
B Altre disponibilità liquide 20.565 65.741
D Liquidità (A) + (B) + (C) 20.568 65.744
E Crediti finanziari correnti 46.253 45.552 45.552 98,5% 37.471 30.576 6.195 36.771 98,1%
F Debiti bancari correnti (125.718) (106.000)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (40.024) (30.028)
H Altri debiti finanziari correnti (19.130) (18.376) (18.376) 96,1% (30.733) (13.775) (16.204) (29.979) 97,5%
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (184.871) 0 (18.376) 0 0 (18.376) 9,9% (166.761) (13.775) (16.204) (29.979) 18,0%
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (118.050) 0
27.176
0 0
27.176
-23,0% (63.546) 16.801 (10.009) 6.792 -10,7%
K Debiti bancari non correnti (195.999) (135.083)
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 2.226 2.478
M Altri debiti non correnti (88) (64)
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (193.861) (132.669)
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (311.912) 27.176 27.176 -8,7% (196.215) 16.801 (10.009) 6.792 -3,5%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti e soci
  • B Società controllate

C Società collegate e a controllo congiunto

D Società consociate e altri parti correlate

I valori riportati nella tabella precedente sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

  • Gruppo A Società controllanti e soci:
    • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società controllate:

  • AP Reti Gas S.p.A.
  • AP Reti Gas Rovigo S.r.l.
  • AP Reti Gas Vicenza S.p.A.
  • AP Reti Gas Nord Est S.r.l.
  • Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.
  • Asco Energy S.p.A.

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • Amgas Blu S.r.l.
  • Ascotrade S.p.A.
  • ASM Set S.r.l.
  • Blue Meta S.p.A.
  • Estenergy S.p.A.
  • Etra Energia S.r.l.
  • Ascopiave Energie S.p.A.
  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione
  • Hera Comm Nord Est S.r.l.

Gruppo C – altre parti correlate:

  • Asco TLC S.p.A.
  • Bim Piave Nuove Energie S.r.l.
  • Hera Comm S.p.A.
  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Rendiconto Finanziario

(migliaia di Euro) Esercizio di cui correlate Esercizio di cui correlate
2020 A B C D Totale 2019 A B C D Totale
Utile netto dell'esercizio 35.932 17.881
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato delle società cessate / in dismissione 0 503.385 0
Ammortamenti 1.542 0 1.514 0
Variazione del trattamento di fine rapporto (23) 0 8 0
Attività/passività correnti su strumenti finanziari 52 0 98 0
Variazione netta altri fondi 575 0 707 0
Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni 0 (479.129) 0
Interessi passivi pagati (1.392) 0 (1.214) 0
Interessi passivi di competenza 1.562 0 1.234 0
Imposte pagate 11.280 0 1.110 0
Imposte di competenza (3.953) 0 (561) 0
Variazioni nelle attività e passività: (15.553) (4.398)
Crediti commerciali 6.541 10 2.358 (4.523) 152 (2.155) (5.693) 33 (898) (5.763) (89) (6.628)
Altre attività correnti (1.675) (34) 2.483 (31) 0 2.418 (4.785) 1.110 (4.986) (42) 0 (3.918)
Debiti commerciali (2.428) 34 (26) (385) 31 (346) 2.786 0 96 569 37 702
Altre passività correnti (17.984) 0 (1.200) 0 0 (1.200) 1.472 0 1.200 0 0 1.200
Altre attività non correnti (7) 0 0 0 0 0 1.823 0 0 0 0 0
Totale rettifiche e variazioni (5.909) 10 3.615 (4.939) 183 (1.131) 22.754 1.143 (4.589) (5.235) (52) (8.733)
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 30.023 10 3.615 (4.939) 183 (1.131) 40.635 1.143 (4.589) (5.235) (52) (8.733)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (8) 0 (9) 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (818) 0 (1.188) 0
Cessioni di partecipazioni 0 0 616.214 616.214 616.214
Acquisizioni di partecipazioni (68.598) (9.358) (32.510) (26.729) (68.598) (629.489) (179.546) (395.943) (54.000) (629.489)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (69.424) 0 (9.358) (32.510) (26.729) (68.598) (14.473) 0 (179.546) 220.271 (54.000) (13.275)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione netta debiti verso altri finanziatori 24 0 0 0 0 0 (213) 0 0 0 0 0
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (29.070) 0 (35.014) 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti e non correnti (8.530) 0 (15) (6.195) 0 (6.210) (12.796) 0 (9.521) 4.213 0 (5.309)
Variazione netta finanziamenti verso collegate (11.604) 0 4.601 (16.204) 0 (11.603) (5.836) 0 (3.325) (3.191) 0 (6.516)
Variazione netta (Acquisto) / Cessione azioni proprie (28.854) 0 (9.793) 0
Accensioni finanziamenti e mutui 336.700 0 429.000 0
Rimborsi finanziamenti e mutui (217.000) 0 (309.000) 0
Dividendi distribuiti ad azionisti (47.442) 0 (75.163) 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 5.775 0 4.586 (22.399) 0 (17.813) (18.815) 0 (12.847) 1.021 0 (11.825)
Variazione delle disponibilità liquide 45.176 0 (7.348) 0
Disponibilità correnti esercizio precedente (65.744) 0 (58.396) 0
Disponibilità correnti esercizio corrente 20.568 0 65.744 0

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti e soci

B Società controllate

  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D Società consociate e altri parti correlate

I valori riportati nella tabella precedente sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

_____________________________________________________________________________________________

Gruppo A - Società controllanti e soci:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società controllate:

  • AP Reti Gas S.p.A.
  • AP Reti Gas Rovigo S.r.l.
  • AP Reti Gas Vicenza S.p.A.
  • AP Reti Gas Nord Est S.r.l.
  • Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.
  • Asco Energy S.p.A.

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • Amgas Blu S.r.l.
  • Ascotrade S.p.A.
  • ASM Set S.r.l.
  • Blue Meta S.p.A.
  • Estenergy S.p.A.
  • Etra Energia S.r.l.
  • Ascopiave Energie S.p.A.

  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione
  • Hera Comm Nord Est S.r.l.
  • Gruppo C altre parti correlate:
    • Asco TLC S.p.A.
    • Bim Piave Nuove Energie S.r.l.
    • Hera Comm S.p.A.
    • Consiglio di Amministrazione
    • Sindaci
    • Dirigenti strategici

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 dicembre 2020 e del 31 dicembre 2019 risultano essere le seguenti:

31.12.2020
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Partecipazioni in altre imprese 78.923 78.923 78.923
Altre attività non correnti 1.264 1.264 1.264
Attività finanziarie non correnti 2.226 2.226 2.226
Crediti commerciali e altre attività correnti 14.100 14.100 14.100
Attività finanziarie correnti 46.253 46.253 46.253
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 20.568 20.568 20.568
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 0 0 0
Finanziamenti a medio e lungo termine 195.999 195.999 195.999
Altre passività non correnti 9 9 9
Passività finanziarie non correnti 88 88 88
Debiti verso banche e finanziamenti 165.742 165.742 165.742
Debiti commerciali e altre passività correnti 4.704 4.704 4.704
Passività finanziarie correnti 19.130 19.130 19.130
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 548 548 548
31.12.2019
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 1.257 1.257 1.257
Attività finanziarie non correnti 2.478 2.478 2.478
Crediti commerciali e altre attività correnti 18.817 18.817 18.817
Attività finanziarie correnti 37.471 37.471 37.471
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 65.744 65.744 65.744
Finanziamenti a medio e lungo termine 135.083 135.083 135.083
Altre passività non correnti 9 9 9
Passività finanziarie non correnti 64 64 64
Debiti verso banche e finanziamenti 136.028 136.028 136.028
Debiti commerciali e altre passività correnti 11.276 11.276 11.276
Passività finanziarie correnti 30.733 30.733 30.733
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 98 98 98

Legenda

  • A Attività e passività al fair value rilevato direttamente a conto economico
  • B Attività e passività al fair value rilevato direttamente a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

  • C Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

  • D Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Utile per azione

Come richiesto dal principio contabile IAS 33, si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell'utile per azione e diluito.

L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero delle azioni, al netto delle azioni proprie.

Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale.

L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo dell'utile per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dal principio contabile IAS 33:

(migliaia di euro) Valore al 31 dicembre 2020 Valore al 31 dicembre 2019
Utile netto attribuibile agli azionisti della Capogruppo 35.932 521.266
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie comprensivo delle
proprie, ai fini dell'utile per azione 234.411.575 234.411.575
Numero medio ponderato di azioni proprie 12.274.075 11.076.867
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie escluso le azioni
proprie, ai fini dell'utile netto per azione 222.137.500 223.334.708
Utile netto per azione (in Euro) 0,162 2,334

Compensi alla Società di Revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, la tabella sottostante evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2020 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il
servizio
Destinatario Compensi
(migliaia di Euro)
Revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 107
Revisione legale conti annuali
separati PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 7
Altri servizi PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 103
Totale 218

Impegni e rischi

Garanzie prestate

La società ha erogato le seguenti garanzie potenziali al 31 dicembre 2020:

(Migliaia di Euro) 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Patronage su linee di credito 40.648 38.132
Patronage su strumenti finanziari derivati 23.400 23.400
Patronage su contratti di acquisto energia elettrica 3.000 6.849
Su esecuzione lavori 962 912
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 1.850 2.660
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 0 104
Su concessione distribuzione 2.397 1.863
Su compravendite quote societarie 500 500
Su finanziamenti e/o operazioni bancarie 0 102
Su contratti di vettoriamento 0 3.445
Su partecipazione gara d'appalto 75 75
Su contratto di trasporto di energia elettrica 0 14.700
Su contratti di acquisto gas 0 126
Totale 72.832 92.868

I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore di Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, partecipazione ceduta al Gruppo Hera, ammontano al 31 dicembre 2020 ad Euro 23.799 migliaia, con una riduzione di Euro 1.533 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019.

Politiche di copertura dei rischi

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Le principali passività finanziarie di Ascopiave S.p.A. comprendono i finanziamenti bancari, contratti di noleggio con opzione d'acquisto, saldi bancari negativi a breve termine. L'obiettivo principale di tali passività è di finanziare le attività operative. Ascopiave S.p.A. ha diverse attività finanziarie quali cassa e depositi bancari a breve, che derivano direttamente dall'attività operativa.

I rischi principali generati dagli strumenti finanziari di Ascopiave S.p.A. sono il rischio di tasso di interesse ed il rischio di liquidità. Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, come riassunte di seguito.

Rischio di tasso

Ascopiave S.p.A. gestisce le proprie necessità di liquidità sia tramite linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso, sia tramite finanziamenti a medio/lungo termine con applicazione di tassi fissi e variabili.

I finanziamenti a medio-lungo termine a tasso variabile, compresi quelli oggetto di successiva copertura contro il rischio tasso, prevedono un rimborso compreso tra il 2020 ed il 2025, ed al 31 dicembre 2020 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 147.750 migliaia (Euro 81.500 migliaia al 31 dicembre 2019), rappresentati da:

_____________________________________________________________________________________________

  • finanziamento Banca Europea per gli Investimenti erogato nel mese di agosto 2013 con debito residuo al 31 dicembre 2020 di Euro 16.750 migliaia,

  • finanziamento BNL erogato nel mese di agosto 2019 con debito residuo al 31 dicembre 2020 di Euro 27.000 migliaia, oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di un derivato finanziario, per il quale quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso,
  • finanziamento Crédit Agricole Friuladria erogato nel mese di ottobre 2019 con debito residuo al 31 dicembre 2020 di Euro 24.000 migliaia, oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di un derivato finanziario, per il quale quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso,
  • finanziamento Intesa Sanpaolo erogato nel mese di novembre 2020 per Euro 50.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 dicembre 2020, oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di un derivato finanziario, per il quale quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso,
  • finanziamento Mediobanca erogato nel mese di dicembre 2020 per Euro 30.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 dicembre 2020, oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di un derivato finanziario, per il quale quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso.

Si rileva che alla data del 31 dicembre 2020 gli strumenti derivati di copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativi ai finanziamenti sottoscritti con BNL, Crédit Agricole – Friuladria, Intesa Sanpaolo e Mediobanca, dettagliati nel paragrafo n. 20 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati" ed il cui mark to market ammonta complessivamente ad Euro 548 migliaia, presentano una situazione di efficacia.

Non risultano esposti al rischio tasso, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso, i seguenti finanziamenti:

  • finanziamento BNL sottoscritto nel mese di agosto 2017, con un debito residuo al 31 dicembre 2020 di Euro 23.750 migliaia,
  • finanziamento Cassa Centrale Banca sottoscritto ad inizio 2018, con un debito residuo al 31 dicembre 2020 di Euro 7.833 migliaia,
  • finanziamento Intesa Sanpaolo sottoscritto nel mese di novembre 2019, con un debito residuo al 31 dicembre 2020 di Euro 40.000 migliaia,
  • finanziamento UBI Banca sottoscritto nel mese di maggio 2020, con un debito residuo al 31 dicembre 2020 di Euro 16.690 migliaia.

I finanziamenti rappresentati sono soggetti a covenants finanziari calcolati sui dati consolidati del Gruppo Ascopiave. Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 16 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella mostra la sensitività dell'utile della Società ante imposte, in seguito a variazioni ragionevolmente possibili dei tassi di interesse, mantenendo costanti tutte le altre variabili.

(migliaia di Euro) marzo giugno settembre dicembre
Posizione Finanziaria Netta 2020 (229.909) (282.158) (289.628) (311.912)
Tasso medio attivo 0,53% 0,47% 0,89% 0,53%
Tasso medio passivo 0,40% 0,38% 0,37% 0,32%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,53% 2,47% 2,89% 2,53%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,40% 2,38% 2,37% 2,32%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,03% 0,00% 0,39% 0,03%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (231.056) (283.565) (291.088) (313.484)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (229.623) (281.806) (289.263) (311.519) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis
(1.146)
287
(1.407)
352
(1.460)
365
(1.572)
393
(5.586)
1.396

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito della Società pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 5.586 migliaia (2019: Euro 3.467 migliaia) ed un miglioramento di Euro 1.396 migliaia (2019: Euro 867 migliaia).

Politiche inerenti il rischio di credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti. Il mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario della Società.

Vista la tipologia di attività di Ascopiave S.p.A., tale rischio non desta particolare importanza.

Rischio di liquidità

Ascopiave S.p.A. persegue costantemente il mantenimento dell'equilibrio e della flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, fungendo da gestore della tesoreria del Gruppo.

I due principali fattori che influenzano la liquidità di Ascopiave S.p.A. sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

La ripartizione per scadenza, al 31 dicembre 2020, dei debiti finanziari a medio – lungo termine è riportata alla nota n. 16.

I fabbisogni di liquidità sono monitorati dalla funzione tesoreria di Ascopiave S.p.A. nell'ottica di garantire un efficace reperimento delle risorse finanziarie od un adeguato investimento delle eventuali disponibilità liquide.

Gli amministratori ritengono che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelle che saranno generate dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno di soddisfare i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza naturale.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale di Ascopiave S.p.A. è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Ascopiave S.p.A. può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Ascopiave S.p.A. verifica il proprio capitale mediante un rapporto debito/capitale, ovvero rapportando il debito netto al totale del capitale più il debito netto. Ascopiave S.p.A. include nel debito netto finanziamenti onerosi, debiti commerciali ed altri debiti, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 31.12.2020 31.12.2019
Finanziamenti a medio e lungo termine 195.999 135.083
Debiti verso banche e finanziamenti al netto disponiblità liquide 145.174 70.284
Indebitamento finanziario lordo 341.172 205.367
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserve 537.943 95.062
Utile netto non distribuito 35.932 521.266
Patrimonio netto Totale 808.286 850.739
Totale capitale e debito lordo 1.149.459 1.056.105
Rapporto Debito/Patrimonio netto 0,42 0,24

Politiche di copertura dei rischi connessi alle fluttuazioni dei tassi di interesse

La Società è esposta al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse principalmente in relazione ai debiti a breve termine e per la parte dei finanziamenti a medio – lungo termine a tasso variabile verso gli istituti bancari.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2020

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano strategico 2020-2024 del Gruppo Ascopiave.

In data 15 gennaio 2021, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitosi sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, ha approvato il piano strategico 2020-2024 del Gruppo Ascopiave.

Il piano prefigura un percorso di crescita sostenibile che migliorerà la redditività aziendale mantenendo una struttura finanziaria equilibrata e una distribuzione di dividendi stabile e remunerativa. Gli highlights economico finanziari sono:

  • EBITDA al 2024: 87 milioni di euro (+ 25 milioni di euro rispetto al preconsuntivo 2020)
  • Risultato netto al 2024: 51 milioni di euro (+ 11 milioni di euro rispetto al preconsuntivo 2020)
  • Investimenti 2020-2024: 497 milioni di euro
  • Indebitamento netto al 2024: 500 milioni di euro
  • Leva finanziaria (Posizione finanziaria netta / Patrimonio Netto) al 2024: 0,57
  • Previsione dei dividendi distribuiti: 16 centesimi per azione per l'esercizio 2020, in crescita di 0,5 centesimi per azione negli anni successivi sino al 2024.

Nel piano viene elaborato uno scenario che valorizza l'eventuale aggiudicazione da parte del Gruppo di alcune gare per il servizio di distribuzione gas. Tale opportunità, che dipende, tra le altre cose, dalle effettive tempistiche di pubblicazione dei bandi di gara, comporta una stima di ulteriore crescita dell'EBITDA al 2024 di 20 milioni di euro ed un incremento del volume degli investimenti di 188 milioni di euro.

ASCOPIAVE: AP Reti Gas S.p.A., società del gruppo Ascopiave, selezionata da Aemme Linea Distribuzione S.r.l. e NED Reti Distribuzione Gas S.r.l. quale partner industriale per la partecipazione congiunta alle gare per il servizio di distribuzione gas negli ATEM di Milano 2 e Milano 3.

In data 26 febbraio 2021 AP Reti Gas S.p.A., parte del Gruppo Ascopiave, ha ricevuto la comunicazione da Aemme Linea Distribuzione S.r.l. e NED Reti Distribuzione Gas S.r.l., società pubbliche attive nella gestione del servizio di distribuzione gas in 20 comuni della provincia di Milano, di essere stata selezionata quale partner industriale per la partecipazione congiunta a ciascuna delle due future gare per l'affidamento del servizio negli ambiti territoriali minimi di Milano 2 e Milano 3 (le "Gare d'Ambito"). La scelta è avvenuta a seguito di una procedura competitiva cui ha preso parte AP Reti Gas presentando un'offerta di natura economico-industriale (la "Gara per la Selezione del Partner Industriale").

In base all'accordo di partnership con Aemme Linea Distribuzione e NED Reti Distribuzione Gas, in caso di aggiudicazione di una Gara d'Ambito, verrà costituita una società il cui capitale sociale sarà detenuto per il 51% dalle due società pubbliche e per il restante 49% da AP Reti Gas, con la possibilità di costituire un massimo di due società in caso di aggiudicazione di entrambe le Gare d'Ambito. La governance delle costituende società consentirà al Gruppo Ascopiave di consolidarne integralmente i valori contabili.

AP Reti Gas provvederà alla capitalizzazione di dette società mediante apporto di denaro in proporzione al valore degli assets che verranno trasferiti dai soci pubblici, a cui si aggiungerà il versamento di un sovrapprezzo. I valori degli apporti da parte dei soci pubblici saranno commisurati al valore effettivo di rimborso degli impianti attualmente gestiti dagli stessi soci pubblici aggiornato alla data di trasferimento di tali impianti alle costituende società, al netto del valore in conto capitale dei finanziamenti accesi in relazione agli investimenti realizzati.

Nell'ipotesi di avvio della gestione di entrambe le concessioni, assegnate mediante le Gare d'Ambito nel corso del 2023, Ascopiave, sulla base delle informazioni attualmente a disposizione, stima un investimento a titolo di capitale proprio in entrambe le società pari a circa 82 milioni di euro.

Nei prossimi mesi le parti provvederanno a definire gli elementi di dettaglio della partnership, i patti parasociali e gli statuti delle costituende società sulla base dei principi definiti nell'accordo di partnership; ciò sarà effettuato entro il 31 luglio 2021, termine prorogabile di comune accordo tra le parti e comunque entro i tempi utili per non pregiudicare la partecipazione alle Gare d'Ambito.

Allo stato attuale, il Gruppo Ascopiave prevede di poter far fronte agli impegni finanziari collegati direttamente e indirettamente alla partecipazione alle future Gare d'Ambito oggetto dell'accordo di partnership con Aemme Linea Distribuzione e NED Reti Distribuzione Gas mediante ricorso all'indebitamento finanziario. Lo studio BonelliErede ha agito come consulente legale di AP Reti Gas nella partecipazione alla Gara per la Selezione del Partner Industriale.

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE Alla data del 31 dicembre 2020 sono pendenti:

COMUNE DI SANTORSO:

Un Giudizio di appello pendente c/o la Corte d'Appello di Venezia, avviato dal Comune di Santorso (impugnazione del Lodo Arbitrale del 18 luglio 2017, che ha condannato il Comune a versare ad Ascopiave S.p.A. la somma di Euro 1.346 migliaia più interessi (dalla pronuncia). Le spese complessive, compensate tra le Parti, sono state liquidate in circa Euro 221 migliaia.

All'udienza innanzi alla Corte di Appello di Venezia, svoltasi il 9 gennaio 2019, la Corte ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusioni al 27 maggio 2021.

In data 18 dicembre 2020 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha approvato il testo dell'atto transattivo che fissa il valore degli impianti a 1,25 mln di Euro, oltre ad IVA, la compensazione delle spese legali e la rateizzazione degli importi così dovuti dal Comune in 12 anni. Il Consiglio comunale di Santorso dovrebbe, a sua volta, aver approvato la transazione a fine dicembre. Purtroppo, taluni aspetti contabili propri dell'Ente hanno ritardato la stipula. Questa dovrebbe quindi avvenire nel mese di marzo, o al più tardi, ad aprile 2021.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI Alla data del 31 dicembre 2020 sono pendenti:

LINEE GUIDA – DM 22 maggio 2014

Un Ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso (con atto del 16 gennaio 2017) da Ascopiave S.p.A. insieme ad altre imprese di distribuzione, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento della Sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016, con la quale il TAR Lazio ha respinto il Ricorso principale avverso il DM 22 magio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del VIR ed il Ricorso per motivi aggiunti avverso il DM 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011.

Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

Il Consiglio di Stato ha ritenuto di rimettere la questione (di legittimità della normativa primaria) all'esame della Corte di Giustizia Europea.

La Corte di Giustizia ha sentenziato che il diritto europeo non osta alla disciplina nazionale impugnata, (ma) nel senso che il diritto medesimo non disciplina le (e dunque non è leso dalle) modalità di determinazione del valore di rimborso dei gestori uscenti.

L'udienza di "ri-assunzione" della causa avanti al Consiglio di Stato si è svolta il 18 luglio 2020. I legali di Ascopiave S.p.A. hanno ribadito la rilevanza della questione di costituzionalità della disciplina.

ARERA DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014 (ora 905/2017)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'ARERA, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

Le Delibere 310 e 414 sono state formalmente abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha riproposto la medesima regolazione. Ascopiave S.p.A., pertanto, unitamente alle altre aziende ricorrenti e ad AP Reti Gas S.p.A. (quale avente causa di Ascopiave S.p.A. e soggetto passivo della normativa), al fine di evitare la declaratoria di carenza di interesse, ha provveduto all'impugnazione, con motivi aggiunti, della Delibera 905/2017.

In data 3 dicembre 2019 è pervenuto l'avviso di prossima perenzione. La Società ha conseguentemente provveduto al deposito dell'istanza di fissazione d'udienza, nei termini previsti.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI Alla data del 31 dicembre 2020 sono pendenti:

ASCOPIAVE – CORPO B

Al fine di ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B" (facente parte della sede di Pieve di Soligo), Ascopiave S.p.A., successivamente ad un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, ha promosso un giudizio c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) nei confronti di: Bandiera Architetti S.r.l. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.r.l. (Appaltatore).

La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU in sede di accertamento tecnico preventivo) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza).

Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU. Il "nuovo" CTU ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, fallito essenzialmente perché non vi era accordo sulla ripartizione della somma tra i convenuti.

Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando lo Studio di progettazione (F.lli Bandiera), la relativa compagnia assicuratrice (Groupama Assicurazioni) e l'impresa esecutrice (Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali) al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.

La direzione lavori (con la relativa compagnia assicuratrice, Unipol Sai) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.

Con due distinti atti, Groupama Assicurazioni e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali hanno notificato il ricorso in appello avverso la Sentenza di primo grado.

Ascopiave S.p.A. ha provveduto alla costituzione in giudizio nei termini di legge.

Con Provvedimento del 7 giugno 2018 la Corte di Appello (C.d.A.) ha parzialmente accolto la richiesta di sospensiva, limitando la provvisoria esecutività della Sentenza di primo grado all'importo di Euro 150 migliaia, rispetto al quale Ascopiave S.p.A. è legittimata alla prosecuzione dell'azione esecutiva.

I tentativi di recupero forzoso della somma anzidetta, ad oggi espletati, hanno tuttavia avuto esito negativo.

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All'udienza del 28 giugno 2018, la C.d.A. ha sancito la riunione dei ricorsi.

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

ROBIN TAX

Per quanto riguarda i contenziosi in essere con l'Agenzia delle Entrate si segnala che risultano in corso alcuni ricorsi presso le commissioni tributarie provinciali e regionali e presso la Cassazione relativi al silenzio diniego / diniego espresso delle istanze di rimborso della Robin Tax (addizionale Ires).

Le società coinvolte nei suddetti contenziosi sono le seguenti: Ascopiave, Ap Reti Gas Rovigo, Edigas Esercizio Distribuzione gas, Unigas Distribuzione (fusa in Ascopiave), Asco Energy (ex. Veritas Energia).

Le predette società facenti parte del gruppo Ascopiave a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta. A seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata. Avverso il silenzio rifiuto ovvero il diniego espresso sono stati così presentati i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista. Dal punto di vista del possibile esito dei ricorsi la situazione è alquanto aleatoria considerato anche il fatto che in caso di accoglimento si genererebbe per l'amministrazione finanziaria un enorme peso finanziario a livello nazionale. Per quanto riguarda i tempi della definizione del contenzioso essi non sono stimabili anche perché sono stati assegnati a diverse commissioni tributarie le quali hanno diverse tempistiche. Attualmente sono stati discussi i soli ricorsi relativi alle società Ascopiave, Edigas Esercizio Distribuzione Gas ed Unigas Distribuzione S.r.l..

Con riferimento ai contenziosi in essere, l'esito del primo grado di giudizio è stato favorevole per l'Agenzia delle Entrate e le società hanno deciso di presentare appello contro la sentenza della commissione tributaria provinciale. Attualmente alcune commissioni tributarie regionali si sono già espresse confermando le sentenze di primo grado (Ascopiave, Edigas Esercizio Distribuzione Gas). Le altre commissioni tributarie, invece, sono ancora in attesa di giudizio. La società ha deciso di proseguire in tutti e 3 gradi di giudizio.

VERIFICA DIREZIONE REGIONALE DEL VENETO

Nel mese di settembre 2019 è iniziato un accesso breve nei confronti delle società Ascopiave S.p.A. ed Ascotrade S.p.A. da parte della Direzione Regionale del Veneto dell'Agenzia delle Entrate in relazione ai settori Ires, Irap e Iva relativamente alle annualità che vanno dal 2013 fino alla data di accesso.

La prima fase delle attività di verifica ha portato all'emissione in data 29 ottobre 2019 di un Processo Verbale di Constatazione a carico di Ascotrade S.p.A., società ceduta il successivo 19 dicembre 2019 al Gruppo Hera ed oggetto di apposita garanzia, contenente rilievi in merito alle imposte dirette ed indirette correlate alle annualità 2013 e 2014; a tale atto è seguita, a valle della presentazione di apposite memorie da parte della società, l'emissione da parte dell'Agenzia delle Entrate dell'avviso di accertamento relativo alle materie contestate, per il quale la società ha presentato ricorso avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia. Al momento la causa è stata trattenuta in decisione, dopo che l'organo giudicante si è riunito in Camera di Consiglio nell'udienza di discussione del 24 novembre 2020.

L'attività di verifica è poi proseguita con l'emissione in data 29 settembre 2020, a carico di Ascotrade S.p.A., del Processo Verbale di Constatazione riferito all'annualità 2015, a valle del quale, dopo la presentazione di apposite memorie, l'Agenzia delle Entrate ha emesso il 23 dicembre 2020 avviso di accertamento, oggetto di successivo ricorso da parte della società avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, tuttora pendente.

La società con il supporto del consulente fiscale ritiene il rischio come "possibile" o "remoto" e pertanto non ha provveduto ad alcun stanziamento.

Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., in considerazione del risultato dell'esercizio e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo, proporrà all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,16 Euro per azione, per un totale di 34,7 milioni di Euro, importo calcolato sulla base delle azioni in circolazione alla data di chiusura dell'esercizio 2020.

Ascopiave S.p.A. comunica che, se approvato in prima convocazione assembleare, il dividendo sarà messo in pagamento il giorno 5 maggio 2021 con stacco della cedola in data 3 maggio 2021 (record date il 4 maggio 2021) e, se approvato in seconda convocazione assembleare, il dividendo sarà messo in pagamento il giorno 9 giugno 2021 con stacco della cedola in data 7 giugno 2021 (record date 8 giugno 2021).

Il Consiglio di Amministrazione non proporrà di destinare a riserva legale alcun importo in quanto la stessa è già pari al quinto del capitale sociale ma propone di destinare il residuo, pari a 1,3 milioni di Euro a fondo riserva straordinario.

Pieve di Soligo, 11 marzo 2021

Il Presidente del Consiglio d'Amministrazione dott. Nicola Cecconato

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Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
contabili e societari
pan
dott. Riccardo Paggiaro

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

ai sensi dell'art. 123-bis TUF Emittente: Ascopiave S.p.A. Sito Web: www.gruppoascopiave.it Esercizio a cui si riferisce la Relazione: 2020 Data di approvazione della Relazione: 11 marzo 2021

GLOSSARIO 5
1. PROFILO DELL'EMITTENTE 6
2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (EX ART. 123
, COMMA 1, TUF)
BIS
ALLA DATA DEL 31/12/2020 6
a) Struttura del capitale sociale 6
b) Restrizioni al trasferimento di titoli 7
c) Partecipazioni rilevanti nel capitale 8
d) Titoli che conferiscono diritti speciali 9
e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto 9
f) Restrizioni al diritto di voto 9
g) Accordi tra Azionisti 10
h) Clausole di change of control e disposizioni statutarie in materia di Opa 11
i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie . 11
l) Attività di direzione e coordinamento 12
3. COMPLIANCE 13
4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 13
4.1. NOMINA E SOSTITUZIONE 13
4.2. COMPOSIZIONE 16
4.3. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 21
4.4. ORGANI DELEGATI 26
4.5. ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI 27
4.6. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI 27
4.7. LEAD INDEPENDENT DIRECTOR 32
5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE 33
5.1. PROCEDURA PER LA GESTIONE E IL TRATTAMENTO DELLE
INFORMAZIONI PRIVILEGIATE, PER LA DIFFUSIONE DEI COMUNICATI
AL PUBBLICO E PER LA GESTIONE DEL REGISTRO DELLE PERSONE CHE
HANNO ACCESSO ALLE INFORMAZIONI PRIVILEGIATE 33
5.2. INTERNAL DEALING 34
6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO 34
7. COMITATO PER LE NOMINE 34

8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE 35
9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI 36
10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI 36
11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI 39
11.1. AMMINISTRATORE INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO
INTERNO E DELLA GESTIONE DEI RISCHI 43
11.2. RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDITING 44
11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO ex D. Lgs. n. 231/2001 46
11.4. SOCIETA' DI REVISIONE 47
11.5. DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI
SOCIETARI 47
11.6. COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI
CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI 48
12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
48
13. NOMINA DEI SINDACI 49
14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE 51
15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI 54
16. ASSEMBLEE 54
17. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO 57
18. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO 57
19. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 22 DICEMBRE 2020 DEL PRESIDENTE
58
DEL COMITATO PER LA
CORPORATE GOVERNANCE
TABELLE 63
TABELLA 1: INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI 63
TABELLA 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI
AL 31/12/2020 64
TABELLA 3: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE AL 31/12/2020 66
TABELLA 4: INCARICHI RICOPERTI DAGLI AMMINISTRATORI IN 68
ALTRE SOCIETA' AL 31/12/2020 68

TABELLA 5: INCARICHI RICOPERTI DAI SINDACI IN ALTRE SOCIETA' AL 31/12/2020

...................................................................................................................................... 69

GLOSSARIO

Codice/Codice di Autodisciplina: il Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel luglio 2018 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria. Si precisa che il Comitato Corporate Governance ha approvato a gennaio 2020 una nuova edizione del Codice applicabile a partire dal primo esercizio che inizia successivamente al 31 dicembre 2020 denominato "Codice di Corporate Governance".

Cod. civ./ c.c.: il codice civile.

Consiglio o Consiglio di Amministrazione: il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente.

Emittente o Società: l'emittente valori mobiliari cui si riferisce la Relazione.

Esercizio: l'esercizio sociale a cui si riferisce la Relazione.

Gruppo: Gruppo Ascopiave.

Market Abuse Regulation o MAR: Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea del 16 aprile 2014 e relativi Regolamenti di esecuzione.

Regolamento Emittenti Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti.

Regolamento Mercati Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 16191 del 2007 (come successivamente modificato) in materia di mercati

Regolamento Parti Correlate Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Regolamento Borsa: il Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A..

Istruzioni Regolamento Borsa: Istruzioni al Regolamento in materia di mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A..

Relazione: la relazione sul governo societario e gli assetti societari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis TUF.

Testo Unico della Finanza/TUF: il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modifiche.

1. PROFILO DELL'EMITTENTE

Il Gruppo Ascopiave è uno dei principali operatori nazionali nel settore della distribuzione del gas naturale. Il Gruppo detiene concessioni e affidamenti diretti per la gestione dell'attività in 268 Comuni, fornendo il servizio a circa 775.000 utenti attraverso una rete di oltre 12.000 chilometri.

Ascopiave S.p.A. è inoltre partner del Gruppo Hera nella commercializzazione del gas e dell'energia elettrica, detenendo una partecipazione del 48% nella società Est Energy S.p.A., primario operatore del settore con un portafoglio di oltre 1 milione di contratti di vendita ai consumatori finali, principalmente nelle regioni Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Lombardia.

In data 18 dicembre 2020, Ascopiave S.p.A. ha perfezionato il suo primo investimento nel settore idrico con l'acquisto del 100% del capitale sociale di Cart Acqua S.r.l., che detiene una partecipazione del 18,33% in Cogeide S.p.A., società concessionaria e operante il servizio idrico integrato in 15 Comuni della provincia di Bergamo.

Ascopiave S.p.A. dal 12 dicembre 2006 è quotata sul segmento Star di Borsa Italiana.

L'Emittente è organizzata secondo il modello di amministrazione e controllo tradizionale di cui agli artt. 2380 bis e seguenti c.c., con l'Assemblea degli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale nonché, a parte, la società di revisione (organo esterno).

Alla data di approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2020, Ascopiave S.p.A. non risulta PMI ai sensi della definizione individuata dall'art. 1, comma 1, lettera w-quater.1), del TUF e regolamentata dalle disposizioni attuative di cui all'art. 2-ter del Regolamento Emittenti. Pertanto Ascopiave S.p.A. non rientra nell'Elenco emittenti azioni quotate "PMI" pubblicato nel sito istituzionale di CONSOB (http://www.consob.it/web/area-pubblica/emittenti-quotati-pmi).

La Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari e lo Statuto sono consultabili sul sito della società (www.gruppoascopiave.it).

2. INFORMAZIONI sugli ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123 bis, comma 1, TUF) alla data del 31/12/2020

a) Struttura del capitale sociale

Ammontare in euro del capitale sociale sottoscritto e versato: 234.411.575,00

Categorie di azioni che compongono il capitale sociale:

N° Azioni % rispetto al C.S. Quotato/Non Diritti e Obblighi
Quotato
Azioni
Ordinarie
234.411.575 100% STAR Ogni azione dà diritto ad
un voto. (*)
I diritti e gli obblighi degli
azionisti sono quelli
previsti dagli artt. 2346 e
ss. cod. civ. e dallo
statuto sociale

(*) Si precisa che l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. del 23 aprile 2019, in sede straordinaria, ha approvato di modificare l'art. 6 dello Statuto sociale di Ascopiave al fine di prevedere il meccanismo della maggiorazione del diritto di voto, di cui all'art. 127-quinquies del TUF. Si precisa altresì che l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. del 29 maggio 2020, in sede straordinaria, ha altresì approvato una modifica all'art. 6 dello Statuto sociale di Ascopiave, alla luce del recente orientamento della Consob (Comunicazione n. 0214548 del 18 aprile 2019).

In particolare, il meccanismo della maggiorazione consentirà l'attribuzione di 2 diritti di voto per ciascuna azione Ascopiave che sia appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo di almeno 24 mesi a decorrere dall'iscrizione in un apposito elenco speciale, che è stato istituito a cura della Società presso la sede sociale. È stato inoltre nominato il soggetto incaricato della gestione dell'Elenco Speciale.

Le azioni sono indivisibili e attribuiscono ai titolari uguali diritti, ad eccezione delle azioni proprie per le quali tale diritto è sospeso fintantoché rimangono di proprietà di Ascopiave.

Alla data di approvazione della presente Relazione non risultano assegnati diritti di sottoscrivere azioni di nuova emissione.

Sebbene non rappresenti un piano di incentivazione che comporti aumenti, anche gratuiti del capitale sociale, si segnala che l'Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2018 ha approvato un piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria per il triennio 2018-2020 ("Piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria LTI 2018-2020", riservato agli amministratori esecutivi e a talune risorse direttive di Ascopiave S.p.A. e delle società controllate.

Successivamente, l'Assemblea degli Azionisti del 29 maggio 2020 ha deliberato, in sede ordinaria, di approvare talune modifiche al regolamento del Piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria LTI 2018-2020, con particolare riguardo alle procedure esistenti per la revisione del Piano e alle possibili modalità tecniche di erogazione del premio per i beneficiari cessati, principalmente allo scopo di a garantire il corretto funzionamento del Piano a seguito di eventuali operazioni e/o eventi di natura straordinaria di impatto rilevante.

In merito a tale piano di incentivazione si rimanda alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti predisposta ai sensi dell'art. 123-ter TUF.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli

Non esistono restrizioni al trasferimento di titoli.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale

Alla data di approvazione della presente relazione, ovvero in data 11 marzo 2021, le partecipazioni rilevanti nel capitale dell'Emittente, tenuto conto delle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del TUF e delle risultanze del libro soci, sono le seguenti:

Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale
ordinario
Quota % su
capitale votante
Asco Holding S.p.A. Asco Holding S.p.A. 52,043% 52,043%
Ascopiave S.p.A. Ascopiave S.p.A. 7,579%(1) 7,579%%(1)
Comune di Rovigo ASM Rovigo S.p.A. 4,398% 4,398%
Anita S.r.l. Anita S.r.l. 3,050% 3,050%
Hera S.p.A. Hera S.p.A. 4,900% 4,900%

Nel corso del 2020 e fino alla data della presente relazione, Ascopiave S.p.A. ha ricevuto le seguenti comunicazioni inerenti a partecipazioni rilevanti ai sensi dell'art. 120 TUF, relativamente al capitale sociale di Ascopiave S.p.A.:

  • 31 gennaio 2020: comunicazione da parte di Amber Capital UK LLP di possesso del 3,629% (situazione precedente: 5,189%); si precisa inoltre che, nel sito istituzionale di Consob, non sono state pubblicate ulteriori comunicazioni da parte di Amber Capital UK LLP in quanto Amber Capital UK LLP ha chiesto l'esenzione, ai sensi dell'art. 119-bis comma 7 del Regolamento Emittenti;

  • 31 gennaio 2020: comunicazione da A2A S.p.A. di possesso del 4,163% (situazione precedente: 0%);

  • 11 marzo 2020: comunicazione da Ascopiave S.p.A. di possesso del 5,027% (situazione precedente: 3,007%);

  • 29 giugno 2020: comunicazione da Hera S.p.A. di possesso del 4,900% (situazione precedente: 0%);

  • 22 giugno 2020: comunicazione da A2A S.p.A. di possesso del 2,163% (situazione precedente: 4,163%);

  • 22 gennaio 2021: comunicazione da Ascopiave S.p.A. di possesso del 7,579% (situazione precedente: 5,027%).

Si precisa che, alla data di approvazione della presente relazione, ovvero in data 11 marzo 2021, le azioni proprie in portafoglio dell'Emittente sono pari a 17.776.8581 .

1 Comprensive di n. 1.975 bonus share, in carico al valore di Euro 1,00.

d) Titoli che conferiscono diritti speciali

Non sono stati emessi titoli che conferiscono diritti speciali di controllo.

L'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. del 23 aprile 2019, in sede straordinaria, ha approvato di modificare l'art. 6 dello Statuto sociale di Ascopiave al fine di prevedere il meccanismo della maggiorazione del diritto di voto, di cui all'art. 127-quinquies del TUF. Successivamente, l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. del 29 maggio 2020, sempre in sede straordinaria, ha modificato l'art 6 dello Statuto al fine di conformare la disciplina statutaria del meccanismo di funzionamento della maggiorazione del voto alla interpretazione resa dalla Consob con la Comunicazione n. 0214548.

In particolare, il meccanismo della maggiorazione consente l'attribuzione di 2 diritti di voto per ciascuna azione Ascopiave che sia appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo di almeno 24 mesi a decorrere dall'iscrizione in un apposito elenco speciale, che è stato istituito a cura della Società presso la sede sociale. È stato inoltre nominato il soggetto incaricato della gestione dell'Elenco Speciale.

In data 5 luglio 2019, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in virtù di quanto previsto nel paragrafo 6.10 dello Statuto ha: (i) adottato il "Regolamento per il voto maggiorato" (http://www.gruppoascopiave.it/wpcontent/uploads/2019/09/AscopiaveRegolamentoVotoMaggi orato_05072019.pdf) allo scopo di disciplinare le modalità di iscrizione, di tenuta e di aggiornamento dell'Elenco Speciale nel rispetto della normativa applicabile, dello Statuto e delle prassi di mercato, in modo da assicurare il tempestivo scambio di informazioni tra gli azionisti, la Società e gli Intermediari; e (ii) ha nominato il soggetto incaricato della gestione dell'Elenco Speciale.

Si precisa che il Regolamento per il voto maggiorato e il relativo modulo di richiesta di iscrizione nell'elenco speciale per l'attribuzione del voto maggiorato sono consultabili sul sito internet di Ascopiave all'indirizzo www.gruppoascopiave.it, Sezione "Corporate Governance" – "Voto Maggiorato".

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto

Non esiste un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti.

f) Restrizioni al diritto di voto

L'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. del 29 maggio 2020, in sede straordinaria, ha introdotto con il nuovo art 6-bis dello Statuto una clausola limitativa del diritto di voto applicata agli azionisti che rispondano alla definizione di "Operatori" e ai soggetti ad essi correlati, con conseguente sospensione dei diritti di voto detenuti in misura eccedente rispetto alla soglia del 5% dei diritti di voto complessivamente esercitabili e impregiudicato l'esercizio dei diritti patrimoniali e degli altri diritti amministrativi connessi alla partecipazione di cui sia titolare il soggetto che subisce il cosiddetto "tetto al voto". Il tetto al voto si applica (i) agli "Operatori" per tali intendendosi operatori del settore della produzione e/o distribuzione e/o trasporto e/o acquisto e/o vendita del gas naturale e/o dell'energia elettrica e/o del settore dell'efficienza energetica e/o del servizio idrico e/o del servizio a rete in generale, e (ii) a ciascun avente diritto al voto che appartenga ad un gruppo nel quale vi sia un Operatore, intendendosi per "gruppo" le società controllate, controllanti o

soggette al medesimo controllo, ex art. 93 del D. Lgs. n. 58/1998, dell'avente diritto al voto di cui si tratta.

L'introduzione di un limite al voto rivolto non già alla generalità dei soci, bensì ad una categoria determinata di azionisti, ossia gli Operatori e ai soggetti ad essi correlati, si interpreta in un'ottica di tutela dell'interesse sociale da potenziali interessi in conflitto, attraverso l'inserimento di uno strumento di articolazione del diritto di voto espressamente consentito dall'ordinamento. In particolare, la clausola di nuova introduzione coglie l'opportunità offerta dalla legislazione vigente di ricorrere all'autonomia statutaria per limitare l'influenza di alcuni azionisti. In particolare, l'articolo 2351, comma 3, del codice civile, oggi applicabile anche alle società quotate a seguito del D.L. 91/2014 (convertito con la L. 116/2014), stabilisce che lo statuto può prevedere che, in relazione alla quantità di azioni possedute da uno stesso soggetto, il diritto di voto sia limitato ad una misura massima (o disporne scaglionamenti).

Rispetto al testo dell'articolo 2351, comma 3 del codice civile, la formulazione della clausola introdotto nell'art. 6-bis dello Statuto fa riferimento non alle azioni possedute, bensì ai diritti di voto esercitabili, tenendo conto del fatto che lo Statuto della Società contiene il meccanismo di voto maggiorato. Pertanto ai fini del raggiungimento della soglia del 5%: (i) da una parte, la maggiorazione del diritto di voto maturata (o rinunciata) da azionisti diversi rispetto all'azionista soggetto al "tetto al voto", incrementerà (o ridurrà) la base di calcolo, (ii) dall'altra, qualora l'azionista soggetto al "tetto al voto" dovesse maturare le condizioni per beneficiare della maggiorazione dei propri diritti di voto, l'eventuale superamento della soglia del 5% (e, conseguentemente, le azioni eccedenti rispetto alle quali sarà sospeso il diritto di voto) saranno determinati sulla base dei diritti di voto nella disponibilità dell'azionista come incrementati per effetto del meccanismo del voto maggiorato. Inoltre, allo scopo di consentire un'effettiva applicazione della clausola ed evitare comportamenti elusivi, si prevede che nel "basket" di diritti di voto di cui tenere conto ai fini del superamento della soglia di rilevanza, rientrino i diritti di voto esercitabili anche da soggetti a vario titolo collegati con il socio a cui si applica il "tetto al voto", ovvero non soltanto ai soggetti appartenenti al medesimo gruppo di tale socio, ma altresì ai soggetti legati a tale socio da un patto parasociale avente ad oggetto azioni della Società e a società incluse nel portafoglio di fondi eventualmente gestiti su base discrezionale da tale socio o da soggetti ad esso collegati.

L'efficacia della delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 29 maggio 2020 era soggetta alla condizione che il numero di azioni oggetto di diritto di recesso che avrebbero dovuto essere acquistate dalla Società fosse inferiore al 5% del capitale sociale. In data 19 giugno 2020 si è chiuso il periodo di esercizio del diritto di recesso spettante ai titolari di azioni di Ascopiave S.p.A. che non hanno concorso alla approvazione della delibera di introduzione dell'art. 6-bis dello statuto sociale di Ascopiave S.p.A.. Il numero di azioni per le quali è stato esercitato il recesso è stato inferiore al 5% del capitale sociale, e pertanto la delibera dell'Assemblea avente ad oggetto l'introduzione del nuovo art. 6-bis nello Statuto di Ascopiave S.p.A. è divenuta pienamente efficace.

g) Accordi tra Azionisti

Alla data della presente relazione, risulta sussistere un patto parasociale ("Patto"), comunicato ad Ascopiave in data 18 marzo 2020, di complessive n. 13.909.426 azioni ordinarie Ascopiave, pari al 5,934% del capitale sociale, così suddivise:

  • * Comune di Spresiano 1,625%;
  • * Comune di Trevignano 0,147%;

  • * Comune di Giavera del Montello 0,975%;

  • * Comune di Mareno di Piave 1,476%;
  • * Comune di Pieve di Soligo 0,074%;
  • * Comune di Segusino 0,813%;
  • * Comune di Follina 0,813%;
  • * Comune di Riese Pio X 0,011%;

Il Patto è riconducibile ad un sindacato di voto con cui gli aderenti hanno inteso regolare l'esercizio del diritto di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie di Ascopiave S.p.A. al fine di esprimere in maniera univoca e coerente il proprio voto nelle assemblee della Società, con l'intento di tutelare nel modo migliore possibile l'interesse degli enti da essi amministrati e di valorizzare l'investimento azionario.

Si precisa che nel corso del 2020, in data 16 marzo 2020, 5 aprile 2020 e 26 maggio 2020 sono stati sottoscritti fra alcuni soci tre distinti patti parasociali, ivi incluso il Patto, aventi ad oggetto l'impegno a consultarsi e a concordare l'espressione in assemblea di un voto favorevole ad una lista di candidati alle elezioni dei membri del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. e ad una lista di candidati alle elezioni dei Sindaci effettivi e supplenti membri del Collegio sindacale della stessa Ascopiave S.p.A., e aventi natura transitoria e, ad accezione del Patto, durata fino all'effettivo svolgimento dell'Assemblea degli azionisti di Ascopiave S.p.A. del 29 maggio 2020, convocata per il rinnovo delle cariche del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

h) Clausole di change of control e disposizioni statutarie in materia di Opa

L'Emittente e le sue controllate non hanno stipulato accordi significativi che acquistano efficacia, sono modificati o si estinguono in caso di cambiamento di controllo della società contraente. In materia di Offerta pubblica di acquisto, l'Emittente non ha previsto nello Statuto deroghe alle disposizioni previste nel TUF. Nello Statuto dell'Emittente non è inoltre prevista l'applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall'art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie

Nel corso dell'esercizio 2020, non sono state attribuite al Consiglio di Amministrazione, da parte dell'Assemblea, deleghe in materia di aumento del capitale sociale.

L'Assemblea degli Azionisti del 29 maggio 2020 ha approvato il rinnovo dell'autorizzazione, ai sensi degli articoli 2357 e 2357-ter del Codice Civile, all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della precedente autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 23 aprile 2019.

In particolare, l'Assemblea ha autorizzato la Società (i) all'acquisto, in una o più volte, di un numero massimo, su base rotativa, di n. 46.882.315 azioni ordinarie di Ascopiave ovvero del diverso numero che rappresenterà una porzione non superiore al limite massimo del 20% del capitale sociale, tenendo altresì conto delle azioni già possedute dalla Società e di quelle che potranno essere di volta in volta possedute dalle società controllate, per un periodo di 18 mesi dalla data della deliberazione; e (ii) al compimento di atti di disposizione, senza limiti temporali, delle azioni proprie acquistate e/o di quelle eventualmente detenute in portafoglio dalla Società.

L'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie è concessa, in generale, per dotare la Società di un valido strumento che permetta alla stessa di acquisire azioni proprie da utilizzare, tra l'altro, per l'esecuzione di operazioni di investimento coerenti con le linee strategiche della Società anche mediante scambio, permuta, conferimento, cessione o altro atto di disposizione di azioni

proprie, per l'acquisizione di partecipazioni o pacchetti azionari o per altre operazioni sul capitale che implichino l'assegnazione o disposizione di azioni proprie (quali a titolo esemplificativo fusioni, scissioni, emissioni di obbligazioni convertibili o warrant, ecc.).

L'autorizzazione è stata altresì richiesta al fine di consentire alla Società di porre in essere, tra l'altro, le operazioni di seguito elencate: (i) intervenire, tramite intermediari indipendenti autorizzati, e conformemente alla normativa applicabile, per regolarizzare l'andamento delle negoziazioni e dei corsi; (ii) offrire agli azionisti uno strumento addizionale di monetizzazione del proprio investimento; (iii) acquisire azioni proprie da destinare, se del caso, al servizio di eventuali piani di incentivazione basati su azioni e riservati ad amministratori e/o dipendenti e/o collaboratori della Società o di altre società da questa controllate o della controllante.

Le operazioni di acquisto potranno essere effettuate secondo qualsivoglia delle modalità consentite dalla normativa, anche regolamentare, pro-tempore vigente, da individuarsi di volta in volta a discrezione del Consiglio di Amministrazione o dall'amministratore all'uopo delegato. Le operazioni di disposizione potranno essere effettuate con qualunque modalità risulti opportuna in relazione alle finalità che saranno perseguite.

Il corrispettivo unitario per l'acquisto delle azioni ordinarie Ascopiave non potrà essere né superiore né inferiore del 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo Ascopiave nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione di acquisto.

Per quanto concerne il corrispettivo per la disposizione delle azioni proprie acquistate, l'Assemblea ha determinato solamente il corrispettivo minimo, che non potrà essere inferiore del 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione di alienazione, fermo restando che tale limite potrà non trovare applicazione in determinati casi indicati in delibera.

Il numero di azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2020 risulta pari a 17.766.8582 , pari al 7,5793% del capitale sociale, per un controvalore di Euro 55.627.660,56.

Si precisa che in data 11 marzo 2021, data di approvazione della presente relazione, le azioni proprie in portafoglio risultano pari a 17.766.858 azioni (pari al 7,5793% del capitale sociale).

Nessuna società controllata da Ascopiave detiene azioni della stessa.

l) Attività di direzione e coordinamento

Nonostante sussistano alcuni rapporti di natura economica con la controllante Asco Holding S.p.A., l'Emittente ritiene di non essere soggetto ad alcuna attività di direzione e coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e ss. c.c., poiché Asco Holding S.p.A. non impartisce direttive alla propria controllata e non sussiste alcun collegamento organizzativo-funzionale tra le due società dal momento che le decisioni relative a Ascopiave e alle sue controllate sono adottate, per quanto di rispettiva competenza, esclusivamente all'interno del Consiglio di Amministrazione dell'Emittente e dagli organi amministrativi delle controllate dell'emittente. Conseguentemente, Ascopiave S.p.A. ritiene di aver sempre operato in condizioni di autonomia societaria e imprenditoriale rispetto alla propria controllante Asco Holding S.p.A..

***

Si precisa che:

− le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera i) ("gli accordi tra la società e gli amministratori … che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza

2 Comprensive di n. 1.975 bonus share, in carico al valore di Euro 1,00.

giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto") sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata alla remunerazione degli amministratori (Sez. 9);

− le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera l) ("le norme applicabili alla nomina e alla sostituzione degli amministratori … nonché alla modifica dello statuto, se diverse da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva") sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (Sez. 4.1).

3. COMPLIANCE

L'Emittente ha aderito al Codice di Autodisciplina, adeguandosi ai principi e criteri applicativi ivi previsti; l'eventuale mancato adeguamento sarà motivato nell'ambito della presente Relazione.

Il Codice di Autodisciplina è accessibile al pubblico sul sito web di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

Si informa che il Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2021 ha aderito al nuovo Codice di Corporate Goverance delle società quotate promosso dal Comitato Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A. (di seguito "Codice di Corporate Governance").

L'Emittente non è soggetto a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance dell'Emittente stessa.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

4.1. NOMINA E SOSTITUZIONE

Le disposizioni dello Statuto dell'Emittente che regolano la composizione e nomina del Consiglio (artt. 14 e 15) sono idonee a garantire il rispetto delle disposizioni introdotte in materia dalla Legge 262/2005 (art. 147-ter del TUF), dal D. Lgs. 29 dicembre 2006, n. 303, dalla legge 11 luglio 2011 n. 120 e dalla Legge n. 160 del 27 dicembre 2019.

In data 20 marzo 2020, il Consiglio di Amministrazione ha approvato, ai sensi dell'articolo 19 dello Statuto, l'adeguamento dell'articolo 15 alle nuove disposizioni normative in materia di equilibrio tra generi nella composizione degli organi sociali, proprio al fine di allineare le previsioni statutarie con quanto previsto dalla Legge 27 dicembre 2019, n. 160: tale legge ha modificato, inter alia, l'articolo 147-ter del TUF, introducendo un nuovo criterio di riparto, che si applica a decorrere dal primo rinnovo degli organi di amministrazione successivo al 1 gennaio 2020, in forza del quale devono essere riservati al genere meno rappresentato almeno i due quinti (arrotondati per eccesso all'unità superiore qualora dall'applicazione di tale criterio risultasse un numero non intero) dei membri effettivi dell'organo amministrativo, per sei mandati consecutivi.

Successivamente, in data 29 maggio 2020, l'Assemblea dei soci ha approvato modifiche degli artt. 14 (con riferimento alla composizione del consiglio di amministrazione) e 15 dello Statuto sociale (con riferimento alla nomina del consiglio di amministrazione) al fine di introdurre l'incremento del numero degli amministratori da 6 (sei) a 7 (sette), aumentare da cinque a sei del numero di consiglieri tratti dalla lista che ottiene il maggior numero di voti, nonché integrare il meccanismo di sostituzione degli amministratori nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari previste in relazione all'equilibrio tra generi.

Ai sensi dell'art. 15 dello Statuto Sociale, i membri del Consiglio di Amministrazione vengono nominati mediante il c.d. voto di lista sulla base di liste presentate dai soci che, da soli o insieme ad altri soci, detengano alla data di presentazione della lista un numero di azioni aventi diritto di voto nelle deliberazioni assembleari relative alla nomina dei componenti degli organi di amministrazione e controllo ("azioni rilevanti") che rappresentino almeno il 2,5% del capitale sociale, ovvero, ove diversa, la quota massima di partecipazione al capitale sociale richiesta per la presentazione delle liste dalle applicabili disposizioni legislative e regolamentari ("quota di partecipazione"). La quota di partecipazione viene indicata nell'avviso di convocazione dell'Assemblea chiamata a deliberare sulla nomina del Consiglio di Amministrazione.

L'art. 15 dello Statuto Sociale prevede che le liste presentate dai soci siano depositate presso la sede della Società nei termini previsti dalla normativa di volta in volta vigente.

Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, dovranno essere depositate le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la propria candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza delle cause di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza, nonché il possesso degli ulteriori requisiti prescritti dalla normativa di volta in volta applicabile. Il primo candidato di ciascuna lista dovrà essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'articolo 148, comma 3, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (e successive modifiche) e dai codici di comportamento redatti da società di gestione del mercato cui la Società abbia aderito.

Le liste con almeno 3 candidati non possono essere composte solo da candidati appartenenti al medesimo genere (maschile o femminile). Tali liste dovranno includere un numero di candidati del genere meno rappresentato tale da garantire che la composizione del Consiglio di Amministrazione rispetti le disposizioni di legge e regolamentari, di volta in volta vigenti, in materia di equilibrio tra generi (maschile e femminile).

All'esito della votazione da parte dell'Assemblea, in caso di presentazione di due o più liste, che abbiano ottenuto una percentuale di voti almeno pari alla metà di quella richiesta per la presentazione delle liste stesse a norma dello Statuto:

  • (i) dalla lista che avrà ottenuto il maggior numero di voti saranno tratti e risulteranno eletti amministratori, nell'ordine progressivo con il quale sono indicati nella lista stessa, tutti i candidati sino a un massimo di 6 (sei), fatto salvo quanto di seguito previsto per assicurare l'equilibrio tra generi nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e di regolamento;
  • (ii) dalla lista risultata seconda per numero di voti ottenuti e che non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti, sarà tratto e risulterà eletto amministratore il primo candidato della lista stessa;
  • (iii) in caso di parità di voti fra due o più liste, risulteranno eletti i candidati della lista che sia stata presentata da soci in possesso della maggiore partecipazione ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci, fatto salvo quanto di seguito previsto per assicurare l'equilibrio tra generi nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e di regolamento.

Se al termine della votazione non risultassero rispettate le prescrizioni di legge e di regolamento inerenti all'equilibrio tra genere maschile e genere femminile, verrà escluso il candidato del genere più rappresentato eletto come ultimo in ordine progressivo dalla lista che avrà ottenuto il maggior numero di voti e sarà sostituito dal primo candidato non eletto, tratto dalla medesima lista, appartenente all'altro genere. A tale sostituzione si procederà sino a che saranno eletti un numero di candidati appartenenti al genere meno rappresentato tale da garantire che la composizione del Consiglio di Amministrazione rispetti le disposizioni di legge e regolamentari, di volta in volta

vigenti, in materia di equilibrio tra generi (maschile e femminile). Nel caso in cui non sia possibile attuare tale procedura di sostituzione al fine di garantire il rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari, di volta in volta vigenti, in materia di riparto tra generi (maschile e femminile), gli amministratori mancanti saranno eletti dall'Assemblea con le modalità e maggioranze ordinarie, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.

Con particolare riferimento alla diversità di genere, si ricorda che l'Assemblea dei soci del 29 maggio 2020 ha proceduto a deliberare il rinnovo del Consiglio di Amministrazione nel rispetto delle disposizioni della Legge 27 dicembre 2019, n. 160, che ha modificato, inter alia, l'articolo 147 ter del TUF, introducendo un nuovo criterio di riparto in forza del quale devono essere riservati al genere meno rappresentato almeno i due quinti (arrotondati per eccesso all'unità superiore qualora dall'applicazione di tale criterio risultasse un numero non intero) dei membri effettivi dell'organo amministrativo, per sei mandati consecutivi.

Il meccanismo di nomina tramite il c.d. "voto di lista" garantisce trasparenza nonché tempestiva ed adeguata informazione sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati alla carica.

Il Consiglio di Amministrazione non ha provveduto ad istituire al proprio interno un comitato per le proposte di nomina alla carica di membro del Consiglio di Amministrazione, non ravvisandone la necessità, riservando le relative funzioni all'intero Consiglio di Amministrazione, in linea con le previsioni di cui al Criterio Applicativo 4.C.2 del Codice di Autodisciplina. Tale scelta è stata dettata dalla circostanza che le disposizioni regolamentari vigenti e applicabili e le previsioni dello Statuto Sociale - quali, in particolare, il meccanismo di nomina mediante il "voto di lista" - attribuiscono adeguata trasparenza alla procedura di selezione e indicazione dei candidati, anche in considerazione delle dimensioni dell'Emittente e del limitato numero di componenti degli organi di amministrazione e controllo.

Qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più amministratori tratti dalla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti ("Amministratori di Maggioranza"), e sempreché tale cessazione non faccia venire meno la maggioranza degli amministratori eletti dall'Assemblea, il Consiglio di Amministrazione provvede alla sostituzione degli Amministratori di Maggioranza cessati mediante cooptazione, ai sensi dell'articolo 2386 del cod. civ., fermo restando che, ove uno o più degli Amministratori di Maggioranza cessati siano amministratori indipendenti, devono essere cooptati altri amministratori indipendenti, e devono essere altresì rispettate le applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. Gli amministratori così cooptati restano in carica sino alla successiva Assemblea, che procederà alla loro conferma o sostituzione con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista precedentemente indicato.

Qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più amministratori tratti dalla prima lista successiva per numero di voti alla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti (l'"Amministratore di Minoranza"), e sempreché tale cessazione non faccia venire meno la maggioranza degli amministratori eletti dall'Assemblea, il Consiglio di Amministrazione provvede a sostituire gli Amministratori di Minoranza cessati con i primi candidati non eletti appartenenti alla medesima lista, purché siano ancora eleggibili e disposti ad accettare la carica, ovvero, in difetto, alla prima lista successiva per numero di voti tra quelle che abbiano raggiunto un numero di voti pari ad almeno la soglia minima prevista al paragrafo 15.10 dello Statuto, fermo restando il rispetto, in entrambi i casi alternativi, delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. I sostituiti scadono insieme con gli Amministratori in carica al momento del loro ingresso nel Consiglio, in deroga a quanto previsto all'articolo 2386 primo comma cod. civ.; nel caso in cui uno o più degli Amministratori di Minoranza cessati siano amministratori indipendenti, questi devono essere sostituiti con altri amministratori indipendenti; ove non sia possibile procedere nei termini sopra

indicati, per incapienza delle liste o per indisponibilità dei candidati, il Consiglio di Amministrazione procede alla cooptazione, ai sensi dell'articolo 2386 del Codice Civile, di un amministratore da esso prescelto secondo i criteri stabiliti dalla legge, in modo da rispettare le prescrizioni normative e regolamentari relativa alla presenza del numero minimo di amministratori indipendenti, nel rispetto degli equilibri tra generi, nonché, ove possibile, il principio della rappresentanza della minoranza. L'amministratore così cooptato resterà in carica sino alla successiva Assemblea, che procede alla sua conferma o sostituzione con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista.

Piani di successione

In considerazione dell'attuale assetto della governance, del sistema decisionale e dei poteri, nonché dell'articolazione societaria e organizzativa adottata dall'Emittente e dal Gruppo Ascopiave mirata a garantire un'adeguata separazione tra funzioni di indirizzo, gestione e controllo, favorendo anche l'effettiva attuazione di modalità di bilanciamento dei poteri tra le figure apicali, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di adottare un piano per la successione degli amministratori esecutivi, ai sensi del criterio applicativo 5.C.2 del Codice di Autodisciplina.

Inoltre si rinvia alle modalità di sostituzione degli amministratori già previste dalle disposizioni statutarie vigenti. In particolare, la durata triennale del mandato di tutti gli amministratori, stabilita dall'art. 15 dello Statuto della Società così come la sostituzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione cessati prima della scadenza del termine..

4.2. COMPOSIZIONE

Ai sensi dell'art. 14 dello Statuto Sociale, il Consiglio di Amministrazione è composto da sette (7) membri, anche non soci, nominati dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti.

Il Consiglio di Amministrazione delibera con il voto favorevole della maggioranza degli amministratori presenti. In caso di parità di voti, si intenderà approvata la decisione che abbia ottenuto il voto del Presidente del Consiglio di Amministrazione.

L'Assemblea degli Azionisti del 29 maggio 2020, in seduta straordinaria, ha esaminato e approvato le seguenti modifiche agli articoli 14 e 15 dello Statuto Sociale:

  • aumento del numero dei membri del Consiglio di amministrazione da 6 (sei) a 7 (sette); aumento da 5 (cinque) a 6 (sei) del numero di consiglieri tratti dalla lista che ottiene il maggior numero di voti;
  • integrazione del meccanismo di sostituzione degli amministratori nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari previste in relazione all'equilibrio tra generi, prevendo che nel caso in cui non sia possibile attuare la procedura di sostituzione al fine di garantire il rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari, di volta in volta vigenti, in materia di riparto tra generi (maschile e femminile), gli amministratori mancanti saranno eletti dall'assemblea con le modalità e maggioranze ordinarie, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.

I componenti il Consiglio di Amministrazione rimangono in carica per tre esercizi e scadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica; non sono previste scadenze differenziate dei componenti del Consiglio. I componenti del Consiglio di Amministrazione sono rieleggibili.

Si riportano di seguito le informazioni relativa alla nomina dell'attuale Consiglio di Amministrazione avvenuta nell'esercizio 2020.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., nominato nel corso dell'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 29 maggio 2020 è composto da 7 (sette) membri che rimarranno in carica sino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.

In tale Assemblea, sono state presentante n. 3 liste, tra le quali non sussistono rapporti di collegamento.

Gli amministratori sono stati tratti dalla lista presentata dall'azionista di maggioranza Asco Holding S.p.A.. L'amministratore Cristian Novello è stato invece tratto dalla lista di minoranza n. 2 presentata da ASM Rovigo S.p.A. (titolare di una partecipazione pari al 4,399% del capitale sociale). Di seguito si riporta la sintesi delle liste presentate e gli esiti delle votazioni:

SOGGETTO
PRESENTATORE
ELENCO DEI CANDIDATI ELENCO DEGLI ELETTI % VOTI OTTENUTI IN
RAPPORTO AL
CAPITALE VOTANTE
Lista n. 1
Asco Holding S.p.A.
1. Greta Pietrobon
2. Nicola Cecconato
3. Roberto Bet
4. Mariachiara Geronazzo
5. Enrico Quarello
6. Luisa Vecchiato
1. Greta Pietrobon
2. Nicola Cecconato
3. Roberto Bet
4. Mariachiara Geronazzo
5. Enrico Quarello
6. Luisa Vecchiato
68,806%
Lista n. 2
ASM Rovigo S.p.A.
1. Cristian Novello
2. Edoardo Gaffeo
1. Cristian Novello 23,182%
Lista n. 3
Comuni aderenti al
patto parasociale
comunicato alla
Società in data 18
marzo 2020
1. Gloria Paulon
2. Mario Collet
- 8,012%

Per la composizione dettagliata del Consiglio di Amministrazione, con riferimento all'esercizio 2020, si rimanda alla Tabella 2, in calce alla Relazione.

In linea con quanto raccomandato dal Criterio Applicativo 1.C.1., lett. i) del Codice, vengono presentate le principali caratteristiche professionali degli amministratori e l'anzianità di carica dalla prima nomina:

  • Dott. Nicola Cecconato, Presidente e Amministratore Delegato ("Chief Executive Officer" 3 ), in carica dal 4 maggio 2017, al secondo mandato (Amministratore esecutivo non indipendente).

Nato a Treviso il 16 giugno 1965. Si è laureato in economia e commercio presso l'Università Cà Foscari di Venezia nel 1991. Professionista in materie economiche, iscritto all'Ordine dei

3 Si precisa che, in data 28 gennaio 2021, il Consiglio di Amministrazione ha qualificato il Presidente e Amministratore Delegato, Dott. Nicola Cecconato, quale Chief Executive Officer dell'Emittente, anche ai sensi del Codice di Corporate Goverance.

Dottori Commercialisti, al Registro dei Revisori Legali, all'Albo dei Consulenti e Tecnici di Ufficio presso il Tribunale di Treviso e al Collegio degli Economisti di Barcellona (Spagna). Esercita l'attività di Dottore Commercialista dal 1994. Ha maturato una lunga esperienza come amministratore di società pubbliche e private, componente di collegi sindacali, revisore legale, curatore fallimentare, commissario giudiziale e consulente fiscale e societario in diverse società pubbliche e private. Di particolare rilievo l'esperienza acquisita in operazioni di M&A e in operazioni straordinarie per il riassetto di gruppi societari. Si occupa inoltre di consulenza tributaria e societaria internazionale e valutazione di aziende. Ha ricoperto la carica di Assessore al bilancio, finanza e tributi in un ente pubblico locale dal 2004 al 2014.

  • Sig. Enrico Quarello, in carica dal 14 febbraio 2012, al quarto mandato (Amministratore non esecutivo indipendente4 ).

Nato a Castelfranco Veneto (TV) il 10 novembre 1974. Ha assunto numerosi incarichi di direzione e coordinamento in programmi di cooperazione internazionale soprattutto nell'area dei Balcani. Ha fondato e diretto diverse iniziative del terzo settore in ambito produttivo/commerciale e sociale. Dal 2005 al 2011 membro del Consiglio di amministrazione di COOP Adriatica, una delle più grandi imprese italiane operanti nella distribuzione organizzata, dove è stato membro del Comitato Esecutivo. Dal luglio 2011 ha assunto il ruolo di Responsabile Rapporti e Attività sul Territorio di COOP Adriatica. Oggi è Direttore Politiche Sociali e Relazioni Territoriali di COOP Alleanza 3.0.

  • Avv. Greta Pietrobon, in carica dal 24 aprile 2014, al terzo mandato (Amministratore non esecutivo indipendente, "Lead Independent Director" 5 ). Nata a Paese (TV) il 18 ottobre 1983. Ha conseguito la laurea specialistica in giurisprudenza nel 2009. Dal febbraio 2014 è libero professionista nelle materie del diritto privato e del diritto penale presso il suo studio in Paese (TV). È iscritta all'Ordine degli Avvocati.

  • Avv. Roberto Bet, in carica dal 29 maggio 2020, al primo mandato (Amministratore non esecutivo e non indipendente).

Nato a Mariano Comense (CO) il 22 aprile 1976. Si è laureato nel 2004 presso l'Università degli studi di Padova conseguendo la laurea magistrale in giurisprudenza. Dopo il periodo di pratica forense e il superamento dell'esame di Stato, dal 2008 è iscritto all'Ordine degli Avvocati di Treviso ed è abilitato al patrocinio avanti la Corte di Cassazione e Giurisdizioni superiori. Dal 2008 esercita la professione forense presso il suo studio legale. Ha svolto incarichi pubblici presso il comune di Codognè in qualità di componente di commissioni comunali, sindaco ed attualmente è consigliere comunale; è stato rappresentante regionale nel direttivo del Consorzio Bonifica Sinistra Piave, presso la Provincia di Treviso è stato membro della Commissione Nazionale Ambiente e Territorio dell'Unione province italiane e consigliere provinciale, ha presieduto l'organo inquirente della disciplina sportiva ippica nazionale; è stato presidente del Consiglio di Bacino Veneto Orientale. Da settembre 2020 è consigliere regionale della Regione del Veneto.

  • Dott.ssa Mariachiara Geronazzo, in carica dal 4 giugno 2020, al primo mandato (Amministratore non esecutivo indipendente).

Nata a Valdobbiadene (TV) il 10 dicembre 1969. Si è laureata presso l'Università degli Studi di Trieste nel 2002 in economia e commercio – indirizzo economia aziendale.

4 Il Sig. Enrico Quarello, nominato nel corso dell'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 29 maggio 2020, in carica dal 4 giugno 2020, è stato amministratore indipendente sino alla data del 28 gennaio 2021 e, successivamente, amministratore non indipendente.

5Si precisa che l'avv. Greta Pietrobon è stata nominata Lead Independent Director dal Consiglio di Amministrazione del 28 gennaio 2021.

È iscritta all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso dal 2006 e al Registro dei Revisori Contabili dal 2007. Attualmente esercita la professione di dottore commercialista e revisore contabile, svolge funzione di amministratore e revisore legale presso società private, ha collaborato come dottore commercialista in vari studi contabili.

  • Dott.ssa Luisa Vecchiato, in carica dal 4 giugno 2020, al primo mandato (Amministratore non esecutivo e non indipendente6). Nata a Castelfranco Veneto (TV) il 4 aprile del 1965. Si è laureata in economia aziendale presso l'Università Ca' Foscari di Venezia il 19 marzo 1994. Esercita la professione di dottore commercialista e revisore contabile, svolge attività di consulente fiscale e societario, è amministratrice e socia di una società di gestione immobiliare e una di servizi contabili, è stata componente del Collegio liquidatori del Consorzio Portuario di Treviso dal 1998 al 2013, ha esercitato la funzione di curatore fallimentare presso il Tribunale di Treviso.
  • Avv. Cristian Novello, in carica dal 4 giugno 2020, al primo mandato (Amministratore non esecutivo indipendente).

Nato a Noale (VE) il 17 novembre 1982. Si è laureato in giurisprudenza presso l'Università di Padova nel 2007. Ha svolto attività forense indipendente fino al 2015; ad oggi è responsabile amministrativo e legale presso Veneto Acque S.p.A.

I curricula professionali degli amministratori sono depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente www.gruppoascopiave.it alla sezione Investor Relations.

Per completezza dell'informativa sui fatti dell'esercizio 2020, si ricorda che, a seguito delle dimissioni presentate in data 3 febbraio 2020 dal dott. Giorgio Martorelli, che era stato nominato dalla lista di minoranza (Lista n. 2 presentata congiuntamente da AMBER CAPITAL ITALIA SGR S.P.A., AMBER CAPITAL UK LLP e ASM Rovigo S.p.A.), il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitosi in data 7 febbraio 2020, preso atto che il sig. Claudio Paron, secondo soggetto tratto dalla lista di minoranza n. 2, aveva comunicato la sua indisponibilità alla assunzione dell'incarico di amministratore, accertato che non esistevano ulteriori candidati nella lista in cui erano presenti i signori Giorgio Martorelli e Claudio Paron e non esistevano ulteriori liste di minoranza, aveva pertanto deliberato di non procedere alla cooptazione dell'amministratore dimissionario, in quanto considerati i tempi che si sarebbero resi necessari per l'individuazione del nuovo consigliere e la prossimità dell'Assemblea dei soci (in prima convocazione il 23 aprile 2020 e in seconda convocazione 29 maggio 2020) che era stata chiamata, tra l'altro, al rinnovo degli organi sociali, nonché considerato che il numero di amministratori indipendenti era pari a 3 e pertanto adeguato, non aveva ravvisato l'urgenza di individuare un nominativo per l'integrazione del Consiglio di Amministrazione.

Criteri e politiche di diversità

Per quanto attiene le politiche in materia di diversità, anche di genere, con riferimento alla composizione dell'attuale Consiglio di Amministrazione, si informa che, ai sensi del vigente Statuto Sociale la composizione del Consiglio di Amministrazione deve garantire l'equilibro tra i generi prevista dalla legge. In particolare, almeno due quinti dell'attuale Consiglio di Amministrazione è costituito da amministratori del genere meno rappresentato.

6 La Dott.ssa Luisa Vecchiato, nominata nel corso dell'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 29 maggio 2020, in carica dal 4 giugno 2020, è stata amministratore non indipendente sino alla data del 28 gennaio 2021 e, successivamente, amministratore indipendente.

L'attuale Consiglio di Amministrazione è stato nominato nel 2020 e rimarrà in carica fino alla data dell'Assemblea chiamata a deliberare sul bilancio relativo all'esercizio 2022.

Si rinvia ai curricula professionali degli Amministratori depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente www.gruppoascopiave.it alla sezione Investor Relations dai quali emergono i diversi percorsi formativi e professionali e le competenze maturate.

Con particolare riferimento all'equilibrio di genere, inoltre, si informa che l'Assemblea tenutasi il 29 maggio 2020 ha approvato modifiche statutarie finalizzate ad assicurare che il riparto degli amministratori da eleggere sia effettuato in base a un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi, in base a quanto richiesto dal nuovo art. 147-ter, comma 1-ter, TUF il quale dispone che "Il genere meno rappresentato deve ottenere almeno due quinti degli amministratori eletti."

Si ricorda inoltre che, in data 24 gennaio 2020, in ottemperanza a quanto raccomandato dal Criterio Applicativo 1.C.1. h) del Codice di Autodisciplina delle società quotate e considerato che, con l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2019, scadeva il proprio mandato, il Consiglio di Amministrazione uscente, tenuto conto degli esiti dell'autovalutazione ("board review") riferita all'esercizio 2019, ha espresso agli azionisti, in vista del rinnovo dell'organo amministrativo per gli esercizi 2020-2022, gli orientamenti sulle figure manageriali e professionali la cui presenza nel nuovo Consiglio di Amministrazione era ritenuta opportuna. In primo luogo il Consiglio ha suggerito agli azionisti di assicurare, compatibilmente con i vincoli e le regole di corporate governance, una adeguata continuità nella composizione dell'organo amministrativo per valorizzare il patrimonio di conoscenza di Ascopiave S.p.A. acquisito dagli amministratori, necessario per proseguire e supportare la fase di sviluppo del Gruppo.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione della Società ha ritenuto che una composizione ottimale dell'organo amministrativo dell'Emittente potesse essere garantita dal rispetto di determinati requisiti identificati per la carica di Presidente e Amministratore Delegato, nonché per la carica di membro del Consiglio di Amministrazione.

Nel formulare tali orientamenti, il Consiglio di Amministrazione ha sottolineato l'importanza di conseguire nella composizione dell'organo di amministrazione un'adeguata diversità di genere, età, anzianità nella carica, complementarietà di esperienze professionali e manageriali, tenuto anche conto delle caratteristiche e della rilevanza degli incarichi precedentemente assunti.

Si precisa che, per una completa descrizione dei suddetti requisiti previsti per il Presidente e Amministratore Delegato e per i membri del Consiglio di Amministrazione, si rinvia al documento "Orientamenti del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. agli Azionisti sulla futura composizione del Consiglio di Amministrazione" pubblicato in data 24 gennaio 2020 sul sito internet della Società (www.gruppoascopiave.it sezione "Investor relator" – "Assemblee") e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" () di Spafid Connect S.p.A..

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società

Il Consiglio non ha ritenuto di definire criteri generali circa il numero massimo di incarichi di amministrazione e di controllo in altre società che possa essere considerato compatibile con un

efficace svolgimento del ruolo di amministratore dell'Emittente, tenendo conto della partecipazione dei consiglieri ai comitati costituiti all'interno del Consiglio, fermo restando il dovere di ciascun consigliere di valutare la compatibilità delle cariche di amministratore e sindaco, rivestite in altre società quotate in mercati regolamentati, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, con lo svolgimento diligente dei compiti assunti come Consigliere dell'Emittente.

Nella Tabella 4 in calce alla presente Relazione è riportato l'elenco delle principali società in cui ciascun Consigliere ricopre incarichi di amministrazione o controllo, in particolare in società quotate in mercati regolamentati, anche estere, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni.

Il Consiglio, all'esito della verifica degli incarichi ricoperti dai propri Consiglieri in altre società, ha ritenuto che il numero e la qualità degli incarichi rivestiti non interferisca e sia, pertanto, compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di amministratore nell'Emittente.

Induction Programme

Nel corso dell'Esercizio, in linea con il Criterio Applicativo 2.C.2 del Codice di Autodisciplina, i membri del Consiglio di Amministrazione sono stati adeguatamente informati sulle principali novità legislative (ivi compreso in merito al nuovo Codice di Corporate Governance) e regolamentari che riguardano il settore in cui l'Emittente opera, sui temi di business, sui principi di corretta gestione dei rischi, sull'esercizio delle funzioni degli organi sociali, attraverso la diffusione di informazioni nel corso delle riunioni e nell'ambito dell'informativa preconsiliare.

A membri del Consiglio di Amministrazione è stata offerta la possibilità di frequentare un Master in Corporate Governance & Capital Markets.

4.3. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Nel corso dell'Esercizio si sono tenute 16 (sedici) riunioni del Consiglio nelle seguenti date: 24 gennaio 2020, 7 febbraio 2020, 28 febbraio 2020, 9 marzo 2020, 13 marzo 2020, 20 marzo 2020, 6 aprile 2020, 11 maggio 2020, 22 maggio 2020, 28 maggio 2020, 8 giugno 2020, 12 giugno 2020, 3 agosto 2020, 11 settembre 2020, 9 novembre 2020 e 18 dicembre 2020.

La durata delle riunioni consiliari è stata mediamente di circa 2 (due) ore.

Alla data della presente relazione, ovvero in data 11 marzo 2021, dall'inizio del 2021, si sono già tenute n. 7 (sette) riunioni in data 15 gennaio 2021, 28 gennaio 2021, 12 febbraio 2021, 19 febbraio 2021, 25 febbraio 2021, 4 marzo 2021 e 11 marzo 2021.

Il calendario dei principali eventi societari 2021 (già comunicato al mercato e a Borsa Italiana S.p.A. secondo le prescrizioni regolamentari) prevede altre (3) riunioni nelle seguenti date:

  • 13 maggio 2021 approvazione Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2021;
  • 5 agosto 2021 approvazione Relazione Semestrale al 30 giugno 2021;
  • 11 novembre 2021 approvazione Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2021.

Nel corso dell'esercizio 2020, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.5. del Codice, il Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato si è adoperato, con l'ausilio dell'Ufficio

Affari Societari, compatibilmente con le esigenze organizzative e con il contenuto dei temi trattati e al fine di garantire una completa e tempestiva informativa pre-consiliare, alla trasmissione agli amministratori e ai sindaci della documentazione di supporto alla riunione del Consiglio con anticipo almeno di tre giorni rispetto alla data fissata, fatti salvi i casi di necessità e urgenza.

Ove, in casi specifici, non sia stato possibile fornire la necessaria informativa con congruo anticipo, il Presidente ha curato che siano stati effettuati adeguati e puntuali approfondimenti durante le sessioni consiliari.

Inoltre, con l'ausilio della funzione Affari Societari, il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha curato che agli argomenti posti all'ordine del giorno sia stato dedicato il tempo necessario per consentire un costruttivo dibattito, incoraggiando, nello svolgimento delle riunioni, contributi da parte dei consiglieri.

In linea con il Criterio Applicativo 1.C.6, nel corso del 2020, la Direttrice Affari Legali e Societari della Società ha partecipato a 16 (sedici) riunioni del Consiglio di Amministrazione. Inoltre, in relazione agli argomenti trattati, sono stati invitati a partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione altri dirigenti dell'Emittente e responsabili delle funzioni aziendali competenti secondo la materia, o consulenti esterni, per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno.

***

Il Consiglio di Amministrazione riveste un ruolo primario nell'ambito del sistema di governo societario di Ascopiave, in quanto determina gli obiettivi strategici di Ascopiave e delle società del gruppo ad essa facenti capo e ne assicura il raggiungimento, fermo restando il rispetto dell'autonomia gestionale delle società del Gruppo Ascopiave soggette al regime di separazione funzionale e contabile (c.d. unbundling).

In applicazione del Criterio 1.C.1 lett. a) del Codice di Autodisciplina, rientrano tra le funzioni proprie del Consiglio di Amministrazione:

  • l'esame e l'approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari dell'Emittente e del Gruppo di cui esso sia a capo; il monitoraggio periodico della relativa attuazione;
  • e la definizione del sistema di governo societario dell'Emittente e della struttura del Gruppo.

Ai sensi delle "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento da parte di Ascopiave S.p.A.", adottate dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nel 2012 e successivamente aggiornate in data 16 giugno 2016 e in data 11 settembre 2020, la capogruppo Ascopiave S.p.A. predispone il piano industriale e il budget di Gruppo e stabilisce le linee guida che devono essere recepite nel processo di formazione dei piani e budget da parte delle singole società del gruppo, fermo restando il rispetto dell'autonomia gestionale delle società del Gruppo Ascopiave soggette al regime di separazione funzionale e contabile (c.d. unbundling).

Ai fini di consentire la predisposizione del piano industriale e del budget di Gruppo, in coerenza con le procedure, gli strumenti e le tempistiche di pianificazione e programmazione implementati e diffusi dalla capogruppo, è responsabilità dell'organo di amministrazione di ciascuna società controllata inviare alla capogruppo informazioni e dati previsionali che recepiscono le suddette linee guida, nonché di operare sulla base di piani industriali e budget annuali approvati, provvedendo a periodiche verifiche attraverso la redazione di consuntivi di periodo. La capogruppo verifica

preventivamente la corrispondenza dei piani industriali e dei budget annuali delle società controllate con le linee guida date e gli scostamenti con i consuntivi di periodo.

Le linee guida di pianificazione e budgeting stabilite dalla Capogruppo per le società del Gruppo soggette agli obblighi di separazione funzionale, tengono conto dei poteri e delle prerogative previste dalla normativa unbundling per il Gestore Indipendente e per l'impresa verticalmente integrata (cd. unbundling).

Con particolare riferimento al servizio di distribuzione gas, la capogruppo esercita i propri poteri di direzione e coordinamento garantendo il rispetto delle finalità di separazione funzionale, in conformità alle previsioni di cui all'articolo 13 del TIUF. In particolare, gli obiettivi di budget definiti dalla Capogruppo per le società del Gruppo soggette agli obblighi di separazione funzionale, sono riferiti a: i) livello annuo degli investimenti; ii) livello di indebitamento; iii) redditività delle attività gestite e degli investimenti realizzati. Il Consiglio di Amministrazione della capogruppo procede all'approvazione del budget consolidato di Gruppo, sulla base dei budget approvati da ogni singola società controllata in linea con le linee guida di pianificazione e budgeting di cui sopra e nel rispetto delle policy e procedure di Gruppo.

Il Consiglio di Amministrazione svolge una funzione rilevante in relazione alla corretta gestione delle informazioni societarie e ai rapporti con gli azionisti.

A tal fine, lo Statuto Sociale, all'art. 19, riconosce al Consiglio di Amministrazione i più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Società, senza eccezioni di sorta, e la facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione ed il raggiungimento degli scopi sociali, esclusi soltanto quelli che la legge in modo tassativo riserva all'Assemblea dei soci.

Inoltre, sempre ai sensi dell'art. 19 dello Statuto Sociale, sono di competenza, non delegabile, del Consiglio di Amministrazione le deliberazioni, da assumere nel rispetto dell'art. 2436 cod. civ., relative a:

  • fusioni o scissioni ai sensi degli artt. 2505, 2505-bis, 2506-ter, cod. civ.;
  • istituzione o soppressione di sedi secondarie;
  • trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale;
  • indicazione di quali amministratori hanno la rappresentanza legale;
  • riduzione del capitale a seguito di recesso del socio;
  • adeguamento dello Statuto Sociale a disposizioni normative imperative,

fermo restando che dette deliberazioni potranno essere comunque assunte anche dall'Assemblea dei Soci in sede straordinaria.

***

Il Consiglio, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.1. lett. c), ha valutato in data 13 marzo 2020, con riferimento all'esercizio 2019 e in data 4 marzo 2021 con riferimento all'esercizio 2020 l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell'Emittente, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e alla gestione dei rischi dell'Emittente e delle società controllate. Nell'ambito di tale attività il Consiglio si è avvalso del supporto del Comitato Controllo e Rischi, del Responsabile della Funzione Internal Audit e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari nonché delle procedure e delle verifiche implementate anche ai sensi della L. 262/2005, nonché sull'interazione con il Collegio Sindacale, l'Organismo di Vigilanza e la Società di revisione legale.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha adottato nel 2012 il documento "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento", documento aggiornato in

data 16 giugno 2016 e in data 11 settembre 2020, con il quale sono disciplinati i meccanismi attuativi della direzione e coordinamento, i flussi informativi e di controllo tra l'Emittente e le società controllate. Il documento, approvato dalle assemblee delle singole società controllate e successivamente adottato dai singoli organi di amministrazione delle stesse, costituisce parte integrante del sistema di governance del Gruppo.

Ascopiave S.p.A. e le società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo ("Modello 231") ai sensi del d.lgs. n. 231/2001 e hanno adottato il Codice Etico del Gruppo Ascopiave. Ciascuna società del Gruppo ha nominato un Organismo di Vigilanza, organo deputato a vigilare sull'attuazione e l'efficacia del Modello 231.

Nel corso del 2019, il Gruppo Ascopiave ha avviato un percorso di aggiornamento dei Modelli 231. In particolare, il Modello della capogruppo Ascopiave è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 5 agosto 2019; attualmente tale modello è in fase di ulteriore aggiornamento.

In adempimento alla Legge 30 novembre 2017, n. 179, in data 13 maggio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha approvato la "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", parte integrante del Modello 231 (allegato 3), adottata da tutte le società controllate del Gruppo Ascopiave.

***

Il Consiglio, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.1. lett. e), ha valutato, con cadenza trimestrale, il generale andamento della gestione, verificando i risultati economici, patrimoniali e finanziari della Società e consolidati. I risultati, e gli indicatori di performance, sono stati raffrontati con i dati di pianificazione. ***

In applicazione del Criterio 1.C.1 lett. f) del Codice di Autodisciplina, spetta al Consiglio di Amministrazione di Ascopiave, stante il sistema dei poteri delegati in vigore, la deliberazione sulle operazioni di significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per l'Emittente.

Qualora tali operazioni siano svolte dalle società controllate, nel summenzionato documento "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento" è previsto che, nel rispetto della normativa di settore in materia di separazione amministrativa e contabile, gli organi di amministrazione delle società controllate sottopongano al preventivo esame e approvazione della capogruppo, per le eventuali opportune deliberazioni, le operazioni di significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario, quali a mero titolo esemplificativo:

  • accordi con competitors e partners che per l'oggetto, la natura, gli impegni, i condizionamenti, i limiti che ne possono direttamente o indirettamente derivare, possono incidere durevolmente sulla libertà delle scelte strategiche imprenditoriali (ad esempio partnership, joint venture, ecc.);
  • atti e operazioni che comportano ingresso in (oppure uscita da) mercati geografici e/o merceologici;
  • operazioni di investimento e disinvestimento in immobilizzazioni materiali ed immateriali di valore superiore a Euro 3 milioni;
  • atti di acquisto e disposizione di aziende o rami di azienda;
  • atti di conferimento, acquisto, cessione o disposizione di partecipazioni anche di controllo e collegamento ed interessenze in altre società, nonché la stipula di accordi sull'esercizio dei diritti inerenti a tali partecipazioni;

  • atti e operazioni di trasformazione, fusione e scissione, nonché operazioni sul capitale, emissioni di obbligazioni convertibili;
  • assunzione o concessione di finanziamenti o garanzie/fidejussioni nell'interesse di società del Gruppo o nell'interesse di altri soggetti per un importo superiore a Euro 1 milione;
  • atti di acquisto di beni e servizi che impegnino le società controllate per una durata superiore a 12 mesi, non rinnovabili, e/o di importo superiore a € 500.000;
  • atti di acquisto di servizi di consulenza e di incarichi professionali, di importo singolarmente superiore a Euro 100.000;
  • modifiche statutarie, nonché istituzione e soppressione di sedi secondarie;
  • con riferimento al settore della distribuzione del gas, con riguardo alla partecipazione a gare per l'affidamento del servizio della distribuzione del gas, la capogruppo può vigilare sulla redditività degli investimenti effettuati dal Gestore indipendente; approva il piano finanziario annuale, o altro strumento equivalente, redatto dal Gestore indipendente e relativo alla gestione delle sue attività e allo sviluppo delle infrastrutture; prevede limiti ai livelli di indebitamento da parte del Gestore Indipendente nelle sue attività;
  • assunzione di personale dirigente.

In linea con il Criterio Applicativo 1.C.1, lett. g), in data 24 gennaio 2020, il Consiglio di Amministrazione ha effettuato l'autovalutazione sul funzionamento del Consiglio stesso e dei Comitati interni. Il processo di valutazione è stato svolto sulla base di criteri qualitativi, confrontando la composizione e il funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei comitati interni rispetto alle best practices di riferimento e alla disciplina vigente. Per la valutazione, il Consiglio non si è avvalso dell'opera di consulenti esterni, ma delle professionalità interne alla Società.

***

In data 24 gennaio 2020, in ottemperanza a quanto raccomandato dal Criterio Applicativo 1.C.1. h) del Codice di Autodisciplina e considerato che, con l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2019, sarebbe scaduto il proprio mandato, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., tenuto conto degli esiti dell'autovalutazione ("board review") riferita all'esercizio 2019, ha espresso agli azionisti, in vista del rinnovo dell'organo amministrativo, gli orientamenti sulle figure manageriali e professionali la cui presenza nel nuovo Consiglio di Amministrazione era ritenuta opportuna. A tale riguardo, si rinvia a quanto descritto nel paragrafo 4.2 "Composizione", in particolare sezione "Criteri e politiche di diversità".

Ai sensi del nuovo Codice Corporate Governance, adottato da Ascopiave S.p.A. nella riunione del 15 gennaio 2021, l'autovalutazione («board review») può avvenire su base triennale, in vista del rinnovo del Consiglio di Amministrazione.

In particolare, il Codice prevede che il Consiglio di Amministrazione valuta periodicamente l'efficacia della propria attività e il contributo portato dalle sue singole componenti, attraverso procedure formalizzate di cui sovrintende l'attuazione.

In particolare, la board review ha ad oggetto la dimensione, la composizione e il concreto funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei suoi comitati, considerando anche il ruolo che esso ha svolto nella definizione delle strategie e nel monitoraggio dell'andamento della gestione e dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

In linea con le previsioni del Codice Corporate Governance, pertanto, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave intende programmare la board review prima della scadenza dell'attuale mandato triennale,

formalizzando tale processo secondo le modalità che saranno definite all'interno del nuovo regolamento consiliare che intende adottare nel corso del 2021.

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L'Assemblea non ha autorizzato deroghe al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 c.c..

4.4. ORGANI DELEGATI

Amministratore Delegato

Con delibera dell'8 giugno 2020, il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente, nominato dall'Assemblea dei Soci del 29 maggio 2020, ha deliberato di attribuire al Presidente del Consiglio di Amministrazione, dott. Nicola Cecconato, l'incarico di Amministratore Delegato della Società conferendogli i relativi poteri.

Al Presidente del Consiglio di amministrazione e Amministratore Delegato, dott. Nicola Cecconato, oltre alla rappresentanza legale e istituzionale e alle competenze a lui spettanti in base alla legge e allo Statuto, sono stati conferiti poteri per il compimento degli atti relativi alla direzione, coordinamento e controllo delle attività delle funzioni e servizi aziendali di Ascopiave S.p.A., esercitabili nel rispetto del budget e del piano degli investimenti, nonché degli indirizzi del Consiglio di Amministrazione e del regime di separazione amministrativa e contabile (c.d. unbundling).

In sintesi, al Presidente e Amministratore Delegato sono state assegnate le seguenti principali attribuzioni, per valore e materia:

  • coordinare l'attività del Consiglio di Amministrazione e dare attuazione alle deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione;
  • curare i rapporti con gli azionisti;
  • gestire i rapporti istituzionali e promuovere l'immagine della Società;
  • elaborare le strategie di medio-lungo periodo, sottoponendo i contenuti al Consiglio di Amministrazione;
  • approvare, stipulare, modificare, risolvere contratti di acquisto e vendita di merci, materie prime, beni mobili, servizi il cui contenuto economico non superi l'importo di Euro 1.500.000 per ogni singola operazione e serie di operazioni tra loro collegate, nei limiti del budget;
  • autorizzare e conferire incarichi professionali, consulenze, prestazioni, per importi non superiori a Euro 100.000 per singolo contratto con obbligo di relazionare periodicamente al Consiglio di Amministrazione;
  • acquistare, anche mediante contratti di locazione finanziaria, vendere o permutare impianti, macchinari, attrezzature, marchi e brevetti di valore non eccedente Euro 500.000 per ogni singola operazione, nei limiti del budget;
  • stipulare, modificare, risolvere contratti di apertura di credito e di finanziamento, convenire concessioni di fidi e altre facilitazioni bancarie, sino al limite massimo di Euro 5.000.000,00 per singolo contratto;
  • richiedere e/o rilasciare fideiussioni, nell'interesse di Ascopiave e/o delle società da questa controllate o partecipate, per impegni rientranti nelle attività di cui al relativo oggetto sociale,

per importi fino a Euro 5.000.000,00 per singola operazione o serie di operazioni fra loro collegate;

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In data 15 gennaio 2021, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha esaminato e aderito al nuovo Codice di Corporate Governance. La Raccomandazione n. 4 del Codice di Corporate Governance prevede che il Consiglio di Amministrazione definisca l'attribuzione delle deleghe gestionali e individui chi tra gli amministratori esecutivi riveste la carica di chief executive officer («CEO»). Tale Raccomandazione rientra nei requisiti STAR previsti dall'art. 2.2.3, comma 3 del Regolamento di Borsa Italiana. Inoltre, il nuovo Codice Corporate Governance, coinvolge, nell'organizzazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, il CEO quale incaricato dell'istituzione del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e gli attribuisce alcuni compiti ai sensi della Raccomandazione 34 dell'art. 6 del Codice Corporate Governance.

Nella riunione del 28 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha pertanto deliberato di qualificare il Presidente e Amministratore Delegato, dott. Nicola Cecconato, quale CEO anche ai sensi del nuovo Codice Corporate Governance.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Cfr. supra, paragrafo "Amministratore Delegato".

Informativa al Consiglio

All'art. 19.5 dello Statuto Sociale, si prevede che gli organi delegati riferiscano con periodicità almeno trimestrale al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sul proprio operato, sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle sue controllate; in particolare, è previsto che il Presidente dia informativa sulle operazioni nella quali abbia un interesse per conto proprio o di terzi.

Rispetto alle previsioni statutarie, si segnala che i soggetti delegati riferiscono e coinvolgono l'organo di amministrazione in merito all'attività svolta in occasione di ciascuna riunione del Consiglio di Amministrazione. In occasione dell'approvazione del bilancio annuale e della relazione semestrale e dei resoconti intermedi di gestione, vengono invece comunicati i risultati della gestione e i relativi indicatori di performance.

4.5. ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI

Nel Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. non sono presenti altri consiglieri esecutivi oltre al Presidente e Amministratore Delegato, dott. Nicola Cecconato (il quale è stato qualificato come CEO dell'Emittente dal Consiglio di Amministrazione del 28 gennaio 2021, anche ai sensi del nuovo Codice di Corporate Governace).

4.6. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI

Nel corso dell'esercizio 2020 nella composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione dell'Emittente sono stati presenti quattro amministratori indipendenti (quattro amministratori indipendenti nel precedente organo amministrativo), in linea con il Criterio Applicativo 3.C.3 del Codice di Autodisciplina. Gli amministratori non esecutivi e gli amministratori indipendenti sono per numero e autorevolezza tali da garantire che il loro giudizio possa avere un peso significativo nell'assunzione delle decisioni consiliari dell'Emittente. Gli amministratori non esecutivi e gli amministratori indipendenti apportano le loro specifiche competenze nelle discussioni consiliari, contribuendo all'assunzione di decisioni conformi all'interesse sociale.

Il numero di amministratori indipendenti (4 su un Consiglio di 7) risulta adeguato sia sulla base di quanto previsto dall'art. IA.2.10.6 delle Istruzioni di Borsa, sia in relazione alle dimensioni del Consiglio e all'attività dell'Emittente; esso è infine sufficiente alla costituzione dei comitati, interni al Consiglio, che la Società ha ritenuto di adottare.

In linea con quanto previsto dal Principio Applicativo 3.P.2 del Codice di Autodisciplina, nel quale si raccomanda di effettuare la valutazione dell'indipendenza degli amministratori dopo la nomina del Consiglio di Amministrazione, ed in linea con il Criterio Applicativo 3.C.4, si precisa che nella riunione dell'8 giugno 2020, il Consiglio di Amministrazione, di nuova nomina, ha valutato la sussistenza dei requisiti di indipendenza degli amministratori non esecutivi Greta Pietrobon, Mariachiara Geronazzo, Cristian Novello ed Enrico Quarello.

Nel corso di tale riunione, il nuovo Consiglio di Amministrazione ha deliberato di ritenere insussistenti in capo ai propri amministratori non esecutivi Luisa Vecchiato e Roberto Bet, i requisiti necessari per qualificarli come amministratori indipendenti, coerentemente con quanto dichiarato dagli stessi amministratori in sede di accettazione preventiva della carica di consigliere.

Inoltre, ai sensi di quanto raccomandato nel Criterio Applicativo 3.C.4, il Consiglio di Amministrazione ha reso noto l'esito delle proprie valutazioni, dopo la nomina, anche mediante un comunicato diffuso al mercato.

Nell'effettuare tali verifiche, il Consiglio di Amministrazione ha applicato i Criteri Applicativi 3.C.1. e 3.C.2. previsti dal Codice di Autodisciplina. Gli amministratori indipendenti risultano pertanto in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina e previsti dall'art. 148, comma 3, lett. a), b) e c) del TUF, in quanto ciascuno di essi:

  • (i) non controlla l'Emittente, direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate, fiduciari o interposta persona, né è in grado di esercitare su di esso un'influenza notevole;
  • (ii) non partecipa, direttamente o indirettamente, ad alcun patto parasociale attraverso il quale uno o più soggetti possano esercitare il controllo o un'influenza notevole sull'Emittente;
  • (iii) non è, né è stato nei precedenti tre esercizi, un esponente di rilievo (per tale intendendosi il presidente, il rappresentante legale, il presidente del consiglio di amministrazione, un amministratore esecutivo ovvero un dirigente con responsabilità strategiche) dell'Emittente, di una sua controllata avente rilevanza strategica, di una società sottoposta a comune controllo con l'Emittente, di una società o di un ente che, anche congiuntamente con altri attraverso un patto parasociale, controlli l'Emittente o sia in grado di esercitare sulla stessa un'influenza notevole;
  • (iv) non intrattiene, ovvero non ha intrattenuto nell'esercizio precedente, direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali sia esponente di rilievo, nel senso indicato al punto (iii) che precede, ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di una società di consulenza), una significativa relazione commerciale, finanziaria o professionale ovvero rapporti di lavoro subordinato: (a) con l'Emittente, con

una sua controllata, ovvero con alcuno degli esponenti di rilievo, nel senso indicato al punto (iii) che precede, dei medesimi; (b) con un soggetto che, anche congiuntamente con altri attraverso un patto parasociale, controlli l'Emittente, ovvero – trattandosi di società o ente – con gli esponenti di rilievo, nel senso indicato al punto (iii) che precede, dei medesimi;

  • (v) fermo restando quanto indicato al punto (iv) che precede, non intrattiene rapporti di lavoro autonomo o subordinato, ovvero altri rapporti di natura patrimoniale o professionale tali da comprometterne l'indipendenza: (a) con l'Emittente, con sue controllate o controllanti o con le società sottoposte a comune controllo; (b) con gli amministratori dell'Emittente; (c) con soggetti che siano in rapporto di coniugio, parentela o affinità entro il quarto grado degli amministratori delle società di cui al precedente punto (a);
  • (vi) non riceve, né ha ricevuto nei precedenti tre esercizi, dall'Emittente o da una società controllata o controllante, una significativa remunerazione aggiuntiva rispetto all'emolumento "fisso" di amministratore non esecutivo della Società e al compenso per la partecipazione ai comitati raccomandati dal presente Codice, ivi inclusa la partecipazione a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a base azionaria;
  • (vii) non è stato amministratore dell'Emittente per più di nove anni negli ultimi dodici anni;
  • (viii) non riveste la carica di amministratore esecutivo in un'altra società nella quale un amministratore esecutivo dell'Emittente abbia un incarico di amministratore;
  • (ix) non è socio o amministratore di una società o di un'entità appartenente alla rete della società incaricata della revisione contabile dell'Emittente;
  • (x) non è uno stretto familiare di una persona che si trovi in una delle situazioni di cui ai precedenti punti e comunque non è coniuge, parente o affine entro il quarto grado degli amministratori dell'Emittente, delle società da questo controllate, delle società che lo controllano e di quelle sottoposte a comune controllo;
  • (xi) non si trovano nelle condizioni previste dall'articolo 2382 del codice civile.

***

In virtù della delibera adottata dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2021, Ascopiave ha aderito al nuovo Codice di Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A.. La Raccomandazione 6 dell'art. 2 del Codice di Corporate Governance prevede che il Consiglio di Amministrazione valuti l'indipendenza di ciascun amministratore non esecutivo subito dopo la nomina nonché durante il corso del mandato al ricorrere di circostanze rilevanti ai fini dell'indipendenza e comunque con cadenza almeno annuale.

Inoltre, l'art. 2.2.3, comma 3, lett. m) del Regolamento di Borsa Italiana, nella versione aggiornata al 4 gennaio 2021, ai fini del mantenimento della qualifica nel segmento STAR, prevede che l'emittente applichi, per quanto riguarda la composizione del Consiglio di Amministrazione, nonché il ruolo e le funzioni degli amministratori non esecutivi e indipendenti, i principi e le raccomandazioni previsti dall'articolo 2 (escluse le raccomandazioni 5, terzo e quarto comma, e la raccomandazione 8) del nuovo Codice di Corporate Governance.

Coerentemente, in data 28 gennaio 2021, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla valutazione annuale di sussistenza dei requisiti di indipendenza come previsto dall'art. 2.2.3, comma 3, lett. m) del Regolamento di Borsa Italiana, ai sensi dell'art. 2 del nuovo Codice di Corporate Governance ed anche con riferimento all'art. 147 ter, comma 4, che richiama l'art. 148, comma 3, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 – Testo unico della finanza.

Ai fini di tale valutazione, il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 28 gennaio 2021 ha definito i seguenti criteri quantitativi e qualitativi per valutare la significatività di cui alle lettere c) e d) della Raccomandazione 7 del nuovo Codice di Corporate Governance:

  • ai fini della Raccomandazione 7, lett. c) del Codice di Corporate Governance è da ritenersi "significativa":
    • (a) una relazione di natura commerciale o finanziaria (con Ascopiave e/o con società da essa controllate e/o con Asco Holding e/o con i rispettivi amministratori o top manager) il cui corrispettivo annuo complessivamente previsto a favore dell'amministratore (o di società controllate dall'amministratore o di cui l'amministratore sia amministratore esecutivo): (i) incida in misura pari o superiore al 5% sul fatturato annuo complessivo dell'amministratore (in caso di amministratore imprenditore individuale) o dell'impresa o dell'ente di cui l'amministratore abbia il controllo o di cui sia amministratore esecutivo; e/o (ii) incida in misura pari o superiore al 20% sui costi annui complessivamente sostenuti da Ascopiave per prestazioni che risultino riconducibili alla stessa tipologia di rapporti contrattuali di cui alla relazione di natura commerciale o finanziaria in esame;
    • (b) una relazione di natura professionale il cui corrispettivo annuo complessivamente previsto a favore dell'amministratore (o dello studio professionale o della società di consulenza di cui l'amministratore sia partner): (i) a) in caso di consulente che agisca quale professionista individuale, incida in misura pari o superiore al 20% del relativo fatturato annuo complessivo; o b) in caso di consulente che sia partner di uno studio legale o di una società di consulenza, incida in misura pari o superiore al 5% del fatturato annuo complessivo dello studio legale o della società di consulenza e/o (ii) incida in misura pari o superiore al 20% sui costi annui complessivamente sostenuti da Ascopiave per prestazioni che risultino riconducibili ad incarichi di natura similare alla relazione di natura professionale in esame.

Rimane inteso che, anche in caso di mancato superamento dei parametri quantitativi di cui ai punti (a) e (b), una relazione di natura commerciale, finanziaria o professionale è da ritenersi "significativa" ai fini della Raccomandazione 7, lett. c) del Codice di Corporate Governance qualora sia ritenuta dal Consiglio di Amministrazione idonea a condizionare l'autonomia di giudizio e l'indipendenza di un amministratore della Società nello svolgimento del proprio incarico. Pertanto, a mero titolo esemplificativo, nel caso di un amministratore partner di uno studio professionale o di una società di consulenza il Consiglio di Amministrazione, indipendentemente dai parametri quantitativi sopra indicati, potrà considerare "significativa" una relazione che (i) possa avere un effetto sulla posizione e/o sul ruolo ricoperto dall'amministratore all'interno dello studio/società di consulenza e/o (ii) attenga ad importanti operazioni di Ascopiave e del Gruppo Ascopiave e possa, pertanto, avere una rilevanza per l'amministratore in termini reputazionali.

• ai fini della Raccomandazione 7, lett. d) del Codice di Corporate Governance è da ritenersi "significativa" una remunerazione aggiuntiva percepita dall'amministratore per incarichi in Ascopiave, Asco Holding o in società controllate da Ascopiave che risulti, complessivamente e su base annuale, superiore al 90% del compenso fisso annuale percepito da tale amministratore per la carica di amministratore di Ascopiave (ivi incluso l'eventuale compenso previsto per la partecipazione ai comitati endoconsiliari).

Rimane inteso che ai fini del Codice di Corporate Governance (a) per "compenso fisso per la carica" si intende: (i) il compenso determinato dall'assemblea per tutti gli amministratori o stabilito dall'organo di amministrazione per tutti gli amministratori non esecutivi nell'ambito

dell'importo complessivo deliberato dall'assemblea per l'intero organo di amministrazione; e (ii) l'eventuale remunerazione attribuita in ragione della particolare carica assunta dal singolo amministratore non esecutivo all'interno dell'organo di amministrazione (Presidente, Vice Presidente, Lead Independent Director), definito secondo le best practice previste dalla Raccomandazione 25 del Codice di Corporate Governance; (b) per "compensi previsti per la partecipazione ai comitati endoconsiliari" si intendono le remunerazioni che il singolo amministratore riceve in ragione della sua partecipazione ai comitati endoconsiliari previsti dal Codice di Corporate Governance o da comitati/organismi previsti dalla normativa vigente, con esclusione della remunerazione derivante dalla partecipazione a eventuali comitati esecutivi. Rimane altresì inteso che, ai fini della determinazione della "remunerazione aggiuntiva" percepita da un amministratore di Ascopiave, rilevano il "compenso fisso per la carica" e i "compensi previsti per la partecipazione ai comitati endoconsiliari" (come sopra definiti ai sensi del Codice di Corporate Governance) percepiti da tale amministratore presso società controllate e/o presso Asco Holding.

Si precisa che costituisce circostanza idonea a compromettere l'indipendenza di un amministratore anche il fatto di essere uno "stretto familiare" di una persona che si trovi in una delle predette situazioni, ove per "stretti familiari" si intendono, in via non esaustiva, genitori, figli, coniuge non legalmente separato, conviventi.

Inoltre al fine di specificare le circostanze della Raccomandazione 7, lett. b) del Codice di Corporate Governance, ove è fatto riferimento alla società controllata avente rilevanza strategica, il Consiglio di Amministrazione, in data 28 gennaio 2021, ha stabilito che tutte le società controllate da Ascopiave S.p.A. hanno rilevanza strategica.

Ad esito della verifica annuale dei requisiti di indipendenza degli amministratori ai sensi dell'art. 2.2.3, comma 3, lett. m) del Regolamento di Borsa Italiana, effettuata nella riunione consiliare del 28 gennaio 2021 sulla base delle informazioni fornite dagli amministratori non esecutivi, considerata altresì ogni circostanza che incide o possa apparire idonea a incidere sulla indipendenza dell'amministratore, e tenuto conto dei criteri quantitativi e qualitativi predefiniti, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto sussistere i requisiti di indipendenza di cui all'art. 2 del Codice di Corporate Governance e di cui al comma 3 dell'art. 148 TUF con riferimento agli amministratori non esecutivi Greta Pietrobon, Luisa Vecchiato, Cristian Novello e Mariachiara Geronazzo; ha ritenuto che gli amministratori non esecutivi Enrico Quarello e Roberto Bet non possiedono il requisito di indipendenza ai sensi dell'art. 2 del Codice di Corporate Governance e del comma 3 dell'art. 148 TUF; ha qualificato come non indipendente il Presidente e Amministratore Delegato Nicola Cecconato. Con riferimento al consigliere Enrico Quarello, avendone esaminato la posizione ai sensi della Raccomandazione 7 del nuovo Codice di Corporate Governance e relative Q&A, si è ritenuto venir meno il requisito di indipendenza in relazione alle seguenti fattispecie:

  • nel corso del mese di febbraio 2021 saranno trascorsi nove anni dalla sua prima nomina quale amministratore di Ascopiave S.p.A. e, pertanto, si concretizzerà la relativa circostanza prevista dalla lettera e) della Raccomandazione 7 del nuovo Codice;
  • inoltre, dall'esame delle Q&A funzionali alla pubblicazione del nuovo Codice di Corporate Governance, si riscontra che, avendo riguardo alla sua carica di componente del Comitato Esecutivo di AP Reti Gas S.p.A. e AP Reti Gas Nord Est S.r.l., società controllate a rilevanza strategica del Gruppo Ascopiave, egli è qualificabile quale "amministratore esecutivo" di tali controllate. Pertanto, alla luce di tale qualifica di amministratore esecutivo come chiarito recentemente dalle Q&A - egli rientrerebbe nelle relative casistiche b) e f) della raccomandazione 7 del Codice che compromettono il requisito di indipendenza.

Nella stessa sede consiliare sono stati riconosciuti i requisiti di indipendenza in capo alla consigliere Luisa Vecchiato (in precedenza qualificata non indipendente).

***

Per completezza dell'informativa sui fatti dell'esercizio 2020, si ricorda che, a seguito delle dimissioni presentate in data 3 febbraio 2020 dal dott. Giorgio Martorelli, che era stato nominato dalla lista di minoranza (Lista n. 2 presentata congiuntamente da AMBER CAPITAL ITALIA SGR S.P.A., AMBER CAPITAL UK LLP e ASM Rovigo S.p.A.), il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitosi in data 7 febbraio 2020, preso atto che il sig. Claudio Paron, secondo soggetto tratto dalla lista di minoranza n. 2, aveva comunicato la sua indisponibilità alla assunzione dell'incarico di amministratore, accertato che non esistevano ulteriori candidati nella lista in cui erano presenti i signori Giorgio Martorelli e Claudio Paron e non esistevano ulteriori liste di minoranza, aveva deliberato di non procedere alla cooptazione dell'amministratore dimissionario, in quanto considerati i tempi che si sarebbero resi necessari per l'individuazione del nuovo consigliere e la prossimità dell'Assemblea dei soci (in prima convocazione in data 23 aprile 2020 e in seconda convocazione in data 29 maggio 2020) che era stata chiamata, tra l'altro, al rinnovo degli organi sociali, nonché considerato che il numero di amministratori indipendenti era pari a 3 e pertanto adeguato, non aveva ravvisato l'urgenza di individuare un nominativo per l'integrazione del Consiglio di Amministrazione.

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In linea con il Criterio Applicativo 3.C.5 del Codice di Autodisciplina, dopo la nomina del Consiglio di Amministrazione, nel corso della riunione consiliare del 8 giugno 2020, il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal nuovo Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri e l'esito di tale controllo è stato reso noto mediante un comunicato diffuso al mercato.

Inoltre, nel corso del 2020, in particolare nella riunione del 8 giugno 2020, il Collegio Sindacale ha altresì verificato i requisiti di indipendenza dei propri membri

Le medesime verifiche sono state svolte in data 28 gennaio 2021 e l'esito di tali controlli viene reso noto mediante la pubblicazione della presente relazione.

In data 11 marzo 2019 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha ritenuto opportuno istituire al proprio interno un Comitato Amministratori Indipendenti di cui fanno parte solo gli amministratori indipendenti di Ascopiave S.p.A.. In linea con il Criterio Applicativo 3.C.6, gli amministratori indipendenti si sono riuniti almeno una volta all'anno.

In particolare, il Comitato Amministratori Indipendenti si è riunito n. 1 (una) volte nel corso dell'esercizio 2020 in assenza degli altri amministratori nella seguente data: 7 febbraio 2020.

Per ulteriori informazioni in merito all'istituzione, alla composizione e al funzionamento del Comitato Amministratori Indipendenti, si rinvia al paragrafo n. 17 "Ulteriori pratiche di governo societario".

4.7. LEAD INDEPENDENT DIRECTOR

La Raccomandazione 13 del Codice di Corporate Governance prevede che venga nominato il Lead independent director qualora il Presidente sia CEO ovvero principale responsabile della gestione dell'impresa ovvero il Presidente abbia rilevanti deleghe gestionali.

Nella riunione del 28 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha individuato il dott. Nicola Cecconato quale principale responsabile della gestione, ovvero CEO, anche ai sensi del nuovo Codice di Corporate Governance, il quale è anche incaricato dell'istituzione e del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ai sensi della Raccomandazione 32 del Codice di Corporate Governance. Ha quindi nominato l'amministratore Greta Pietrobon quale Lead Independent Director di Ascopiave S.p.A. ai sensi della Raccomandazione 13 del Codice di Corporate Governance. Il Lead Independent Director ha tenuto una prima riunione con gli amministratori indipendenti il giorno 25 febbraio 2021.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

5.1. PROCEDURA PER LA GESTIONE E IL TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI PRIVILEGIATE, PER LA DIFFUSIONE DEI COMUNICATI AL PUBBLICO E PER LA GESTIONE DEL REGISTRO DELLE PERSONE CHE HANNO ACCESSO ALLE INFORMAZIONI PRIVILEGIATE

Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha aggiornato il precedente codice di comportamento in materia di informazione societaria al mercato, deliberando nella riunione del 19 ottobre 2016 l'adozione della "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate" a fronte dell'entrata in vigore del nuovo Regolamento UE 596/2014 ("Market Abuse Regulation" o "MAR"), applicabile dal 3 luglio 2016, nonché in conformità a quanto previsto dal Testo Unico della Finanza e dal Regolamento Emittenti, nella misura in cui compatibili con la "MAR", dai Regolamenti di esecuzione di fonte europea e dal Criterio Applicativo 1.C.1 lett. j) del Codice di Autodisciplina.

In data 28 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha approvato la versione aggiornata della "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate".

La "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione del registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate" contiene le disposizioni relative a:

  • gestione e trattamento delle Informazioni Privilegiate;
  • modalità da osservare per la comunicazione al pubblico delle Informazioni Privilegiate riguardanti direttamente Ascopiave S.p.A. e/o le Società Controllate, con riferimento, nel caso queste ultime, a informazioni rilevanti ai fini della price sensitivity di Ascopiave;
  • gestione del Registro delle persone che hanno accesso alle Specifiche Informazioni Rilevanti e alle Informazioni Privilegiate.

Il Preposto alla tenuta dei registri è responsabile della tenuta e dell'aggiornamento del Registro delle persone che hanno accesso alle Specifiche Informazioni Rilevanti e alle Informazioni Privilegiate, la cui gestione avviene secondo i criteri e le modalità indicate nella suddetta Procedura.

Inoltre, ai sensi dell'art. 2.6.1 del Regolamento di Borsa, il Consiglio del 23 giugno 2015 ha nominato la responsabile della Funzione Compliance e il Direttore Strategia, Pianificazione e Controllo – Investor Relator, come suo sostituto, quale Referente Informativo di Ascopiave S.p.A.,

attribuendo il compito di adempiere alle prescrizioni normative e regolamentari a carico del predetto Referente Informativo, con particolare riferimento a quelle in tema di informativa societaria obbligatoria (cfr. paragrafo 8 della "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione del registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate") e di diffusione al mercato delle informazioni relative alle operazioni soggette al "Codice di Internal dealing" (cfr. paragrafo 5.2).

Si precisa che la "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione del registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate" è consultabile nel sito internet sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Procedura Gestione Informazioni Privilegiate.

5.2. INTERNAL DEALING

Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha deliberato nella riunione del 19 ottobre 2016 l'aggiornamento del "Codice di Internal Dealing", ai sensi del nuovo Regolamento UE n. 596/2014 ("Market Abuse Regulation" o "MAR") e, in particolare, del relativo art. 19, del Regolamento Delegato (UE) 2016/522, del Regolamento di esecuzione (UE) 2016/523 e della normativa e regolamentazione nazionale applicabile in materia.

Il "Codice di Internal Dealing" è stato altresì aggiornato in data 21 febbraio 2018 e, successivamente, in data 28 gennaio 2021, in coerenza con modifiche normative.

Il "Codice di Internal Dealing" disciplina le modalità e i tempi di comunicazione ad Ascopiave S.p.A., alla Consob e al mercato delle informazioni relative alle operazioni compiute direttamente o indirettamente dai cd. soggetti rilevanti, dagli azionisti rilevanti e dalle persone strettamente legate sulle azioni ordinarie di Ascopiave S.p.A. o di titoli di credito, strumenti derivati o altri strumenti finanziari a essi collegati.

Si precisa che tale codice è consultabile nel sito internet sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Codice di Internal Dealing.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO

All'interno del Consiglio di Amministrazione dell'Emittente sono presenti il Comitato per la Remunerazione, il Comitato Controllo e Rischi e il Comitato Amministratori Indipendenti. Per ulteriori informazioni in merito all'istituzione, alla composizione e al funzionamento del

Comitato Amministratori Indipendenti, si rinvia al paragrafo n. 17 "Ulteriori pratiche di governo societario".

7. COMITATO PER LE NOMINE

Come riportato nel precedente paragrafo "4.1. Nomina e Sostituzione" della presente Relazione, il Consiglio di Amministrazione non ha provveduto ad istituire al proprio interno un comitato per le proposte di nomina alla carica di membro del Consiglio di Amministrazione, non ravvisandone la necessità, riservando le relative funzioni all'intero Consiglio di Amministrazione, in linea con le previsioni di cui al Criterio Applicativo 4.C.2 del Codice di Autodisciplina. Tale scelta è stata dettata

dalla circostanza che le disposizioni regolamentari vigenti e applicabili e le previsioni dello Statuto Sociale - quali, in particolare, il meccanismo di nomina mediante il "voto di lista" - attribuiscono adeguata trasparenza alla procedura di selezione e indicazione dei candidati, anche in considerazione delle dimensioni, dall'assetto di governance e dalla struttura azionaria dell'Emittente.

La decisione di riservare le funzioni del Comitato per le Nomine all'intero Consiglio di Amministrazione è stata assunta, previa verifica del rispetto delle condizioni di cui al criterio 4.C.2. del Codice di Autodisciplina, riservando nell'ambito delle sedute consiliari adeguati spazi all'espletamento del compito di individuare le figure più idonee a ricoprire gli incarichi all'interno dei vari organi di corporate governance della Società.

8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE

Il Consiglio di Amministrazione della Società, in conformità a quanto previsto dal Principio 6.P.3. del Codice, ha istituito al proprio interno un Comitato per la Remunerazione.

Composizione e funzionamento del comitato per la remunerazione

Il Comitato per la Remunerazione dell'Emittente è composto da tre Amministratori.

Con riferimento all'attuale Consiglio di Amministrazione, nel corso della riunione consiliare dell'8 giugno 2020, conformemente a quanto previsto dal Principio 6.P.3 del Codice di Autodisciplina, sono stati nominati i componenti del Comitato per la Remunerazione.

Alla data della presente relazione, il Comitato per la Remunerazione, è composto dalla consigliere indipendente Greta Pietrobon, con funzioni di Presidente, dal consigliere non esecutivo Enrico Quarello e dalla consigliere indipendente Luisa Vecchiato (cfr. Tabella 2).

La consigliere Greta Pietrobon ha acquisito una adeguata esperienza quale componente del Consiglio di Amministrazione, conformemente al Principio 6.P.3 del Codice di Autodisciplina.

Nel corso dell'esercizio 2020 si sono tenute 3 (tre) riunioni del Comitato per la Remunerazione, in data 6 marzo 2020, 8 giugno 2020 e 4 settembre 2020. La durata delle riunioni è risultata pari a circa 1 ora. Il Comitato si è inoltre riunito, successivamente alla chiusura dell'Esercizio, in data 26 gennaio 2021, in data 9 febbraio 2021, in data 26 febbraio 2021 e in data 2 marzo 2021. Alla data attuale, per l'esercizio 2021 sono state programmate altre riunioni del Comitato. Alla riunione del Comitato ha partecipato anche il Collegio Sindacale e, per approfondimenti sulle materie all'ordine del giorno, alcuni dipendenti della Società.

Funzioni del Comitato per la Remunerazione

Per il dettaglio delle funzioni del Comitato per la Remunerazione, si rimanda alla Sezione I, capitolo 2.4 della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza. Si precisa che il Regolamento del Comitato per la Remunerazione, adottato nella sua versione originaria in data 12 settembre 2006, è stato modificato il 19 dicembre 2011.

In data 6 marzo 2020, il Comitato si è riunito per discutere i seguenti principali temi:

  • Relazione sulla Remunerazione ai sensi dell'art. 123-ter del TUF: valutazioni sulla Politica di Remunerazione 2020, verifica coerenza compensi corrisposti nel 2019 e politica della remunerazione 2019;
  • esame esiti Piano MBO 2019.

Successivamente alla chiusura dell'Esercizio, in data 26 gennaio 2021 e in data 9 febbraio 2021, il Comitato si è riunito per discutere, tra i temi, l'esame delle raccomandazioni del nuovo Codice di Corporate Governance e l'adeguamento degli obiettivi dei piani di incentivazione a lungo termine per il triennio 2018-2020 ed erogazione integrale in denaro ai beneficiari cessati delle società di vendita.

Le riunioni del Comitato sono state regolarmente verbalizzate, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1., lett. d).

Il Comitato ha avuto accesso, nell'esercizio dei propri compiti, alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per l'espletamento dei propri compiti, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1., lett. e).

Non sono state destinate risorse finanziarie al Comitato per la Remunerazione in quanto lo stesso si avvale, per l'assolvimento dei propri compiti, dei mezzi e delle strutture aziendali dell'Emittente.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

Le informazioni della presente Sezione sono rese mediante rinvio alle parti rilevanti della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti pubblicata ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

In particolare, si rimanda alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti in merito alle seguenti informazioni:

  • Politica generale per la remunerazione;
  • Piani di remunerazione basati su azioni;
  • Remunerazione degli amministratori esecutivi;
  • Remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche;
  • Meccanismi di incentivazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
  • Remunerazione degli amministratori non esecutivi;
  • Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera i, TUF)

10.COMITATO CONTROLLO E RISCHI

In linea con quanto previsto dal Principio 7.P.3., lett. a), n. (ii) e 7.P.4. il Consiglio ha costituto al proprio interno un Comitato Controllo e Rischi.

In data 11 settembre 2006, il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha approvato il Regolamento del Comitato Controllo e Rischi, in conformità con il Codice di Autodisciplina, successivamente modificato in data 23 febbraio 2011 e in data 24 gennaio 2013.

Composizione e funzionamento del Comitato controllo e rischi

Il Comitato Controllo e Rischi dell'Emittente è composto da tre membri.

A seguito della nomina del Consiglio di Amministrazione, avvenuta in occasione dell'Assemblea dei Soci del 29 maggio 2020, è stato nominato il Comitato Controllo e Rischi nel corso della riunione consiliare dell'8 giugno 2020, composto dal Consigliere Indipendente Cristian Novello, con funzioni di Presidente, dalla Consigliere Indipendente Mariachiara Geronazzo e dal Consigliere non esecutivo Roberto Bet.

Conformemente al Principio 7.P.4 del Codice di Autodisciplina, il Comitato Controllo e Rischi è composto da amministratori indipendenti. Il Consigliere Cristian Novello dispone di competenze in materia di gestione del rischio, acquisite in virtù di incarichi ricoperti in altre società; il consigliere Mariachiara Geronazzo dispone di competenze in materia contabile e fiscale acquisiti nella sua esperienza di libero professionista; infine, il consigliere Roberto Bet dispone di competenze in materia giuridica e legale acquisite negli incarichi ricoperti e nell'esercizio della professione.

Nel corso dell'esercizio 2020 si sono tenute 6 (sei) riunioni del Comitato Controllo e Rischi in data 6 marzo 2020, 11 maggio 2020, 28 maggio 2020, 3 agosto 2020, 7 settembre 2020 e 6 novembre 2020. La durata media delle riunioni è stata pari a circa 1 ora. Per il dettaglio della partecipazione dei membri alle riunioni del Comitato si rimanda ai contenuti della Tabella 2 allegata.

Per l'anno 2021, sono previste riunioni del Comitato in occasione delle n. 4 (quattro) riunioni del Consiglio di Amministrazione fissate per l'approvazione dei risultati annuali, semestrali e trimestrali della Società.

Dopo la chiusura dell'Esercizio e fino alla data della presente relazione, si sono tenute n. 4 (quattro) riunioni, in data 14 gennaio 2021, 26 gennaio 2021, 9 febbraio 2021 e 4 marzo 2021.

Alle riunioni del Comitato ha partecipato il Collegio Sindacale e, ove richiesto, alcuni Direttori o Responsabili di funzione della Società, in linea con il Criterio Applicativo 7.C.3 del Codice.

Funzioni attribuite al Comitato Controllo e Rischi

In linea con il Criterio Applicativo 7.C.1, il Comitato per il Controllo e Rischi, nel ruolo di supporto al Consiglio di Amministrazione, esprime il proprio parere con riferimento a:

  • (i) la definizione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti alla Società e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati;
  • (ii) la valutazione, con cadenza almeno annuale, dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischi assunto, nonché la sua efficacia;
  • (iii) il piano di lavoro predisposto con cadenza almeno annuale del Responsabile della Funzione Internal Auditing;
  • (iv) la descrizione, nella relazione sul governo societario, delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti;
  • (v) i risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale.

Il Comitato Controllo e Rischi, inoltre, nell'assistere il Consiglio di Amministrazione:

  • (i) valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, sentiti il revisore legale ed il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • (ii) esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali;
  • (iii) esamina le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle predisposte dalla Funzione Internal Auditing;
  • (iv) monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della Funzione Internal Auditing;
  • (v) può chiedere alla Funzione Internal Auditing lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale;
  • (vi) riferisce al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • (vii) esprime un preventivo parere motivato sull'interesse della Società al compimento di operazioni con parti correlate, nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni, nei termini di cui alla Procedura per le operazioni con parti correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 24 novembre 2010;
  • (viii) esprime parere preventivo sulle proposte formulate dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi al Consiglio di Amministrazione in merito a provvedimenti di nomina e revoca del Responsabile della Funzione Internal Auditing, all'attribuzione allo stesso di adeguate risorse per l'espletamento delle proprie responsabilità, nonché alla determinazione della relativa remunerazione coerentemente con le politiche aziendali;
  • (ix) svolge gli ulteriori compiti che, di volta in volta, gli verranno attribuiti dal Consiglio di Amministrazione.

Nel corso dell'Esercizio il Comitato Controllo e Rischi ha espresso il proprio parere favorevole al Consiglio di Amministrazione in merito all'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Il Comitato ha esaminato il Piano di Audit 2020/2021 e le relazioni periodiche predisposte dal Responsabile della Funzione internal audit in merito all'avanzamento del piano di lavoro in materia di internal auditing; le relazioni predisposte dal Dirigente Preposto con particolare riguardo alle attività di risk analysis e all'implementazione delle misure necessarie a fornire ragionevole certezza circa la rappresentazione veritiera e corretta delle informazioni economico, patrimoniali e finanziarie, secondo il dettato della Legge n. 262/2005.

Nel corso delle proprie sedute il Comitato ha inoltre discusso le più opportune iniziative in relazione all'attività di auditing per l'anno 2020, nell'ottica di un progressivo miglioramento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Le riunioni del Comitato sono state regolarmente verbalizzate, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1., lett. d).

Nello svolgimento delle sue funzioni, il Comitato ha avuto la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1., lett. e).

Non sono state destinate risorse finanziarie al Comitato per il controllo e rischi in quanto lo stesso si avvale, per l'assolvimento dei propri compiti, dei mezzi e delle strutture aziendali dell'Emittente.

11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Con riferimento all'esercizio 2020 si fornisce di seguito la descrizione del sistema di controllo interno implementato ai sensi del Codice di Autodisciplina in vigore fino al 31 dicembre 2020.

Ascopiave S.p.A. ha adottato un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi conforme alle indicazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate e allineato alle best practice di riferimento.

Il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito della definizione dei piani strategici, industriali e finanziari, ha definito la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell'Emittente, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività dell'emittente, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.1., lett. b).

In data 15 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha approvato il piano strategico 2020-2024 del Gruppo Ascopiave, che traccia le linee di sviluppo del Gruppo nei prossimi anni, indicando con trasparenza gli obiettivi che si intendono perseguire e le leve strategiche che consentiranno di raggiungerli. Ascopiave S.p.A. ha definito il nuovo piano strategico pluriennale includendo nel processo di predisposizione del piano una valutazione del livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell'Emittente, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.1., lett. b), in particolare includendo nelle proprie valutazioni i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio lungo periodo. Ascopiave sarà anzitutto impegnata a cogliere le opportunità e a rispondere alle sfide che nel prossimo futuro deriveranno, da un lato, dalla trasformazione del comparto energetico verso una maggiore sostenibilità ambientale e, dall'altro, dall'apertura del mercato della distribuzione gas, con l'avvio delle gare per l'affidamento del servizio. In secondo luogo il Gruppo attiverà un percorso di crescita e diversificazione in altri business sinergici, sostenibili e con un profilo di rischio coerente con quello delle attività attualmente detenute, fra i quali il settore dei biometano, delle energie rinnovabili, dell'efficienza energetica e del servizio idrico. Il piano di azione fa leva sull'attuale solido posizionamento del Gruppo, sulle sue capacità industriali e finanziarie e sulla valorizzazione e sviluppo delle attuali competenze, nell'ottica di creare valore per gli azionisti e gli altri principali stakeholder. Il percorso di crescita prefigurato si svolgerà all'interno di un quadro di sostenibilità complessiva, economico-finanziaria, sociale e ambientale, confermando una remunerazione stabile e attrattiva per gli azionisti. La strategia che guiderà il Gruppo al 2024 si fonda su quattro pilastri: la crescita nel core business della distribuzione gas, la diversificazione in settori sinergici, l'efficienza economica ed operativa e l'innovazione.

Il Consiglio di Amministrazione ha definito le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti all'Emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinandone la compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati, in linea con il Criterio Applicativo 7.C.1., lett. a).

Nel corso del 2020 sono proseguite, sotto il coordinamento del Chief Financial Officer, le seguenti attività in materia di gestione dei rischi:

• applicazione della Policy "Gestione e controllo dei rischi finanziari";

• applicazione della Procedura "Adempimenti regolamento EMIR" adottata dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., nonché da parte delle altre società controllate, che disciplina le modalità con cui adempiere alle richieste del Regolamento Europeo EMIR in merito all'utilizzo di strumenti derivati (i.e. conferma tempestiva delle operazioni, riconciliazione periodica del portafoglio con la controparte, segnalazione di tutti i derivati stipulati a specifici trade repository approvati dall'ESMA), rispettando anche un adeguato framework contabile in linea con l'Hedge Accounting.

Si precisa che, a seguito del perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera, Ascopiave S.p.A. non esercita più direzione e coordinamento sulle società commerciali partecipate e, pertanto, le suddette Policy di Gruppo non sono più ad esse applicabili; inoltre non risulta più applicata nel Gruppo Ascopiave la Policy "Gestione e controllo dei rischi energetici" in quanto specifica dell'attività di approvvigionamento.

Si informa altresì che attualmente la Procedura "Adempimenti regolamento EMIR" si applica solo ad Ascopiave S.p.A. in seguito alla sottoscrizione nel 2019 e nel secondo semestre 2020 di contratti di finanziamento bancari, regolati a tasso variabile, per i quali si è ritenuto opportuno coprirsi dal rischio di variazione dei tassi mediante l'utilizzo di derivati finanziari, la cui situazione è costantemente monitorata dal Chief Financial Officer.

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi si sostanzia nell'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi. In linea con il Principio 7.P.1. del Codice, tale sistema è integrato nei più generali assetti organizzativi e di governo societario adottati dall'Emittente e tiene in adeguata considerazione i modelli di riferimento e le best practices esistenti in ambito nazionale e internazionale.

Il sistema è finalizzato ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità delle informazioni fornite agli organi sociali ed al mercato, il rispetto di leggi e regolamenti nonché dello statuto sociale e delle procedure interne.

Si informa che nel corso del 2020 è proseguito il progetto di aggiornamento delle Policy di Gruppo, anche in materia di gestione dei rischi, necessario a seguito delle variazioni intervenute nella struttura organizzativa di Ascopiave S.p.A., che, a seguito, dell'avvio operativo della partnership con il Gruppo Hera, con efficacia 19 dicembre 2019, ha consolidato il business del Gruppo nella distribuzione del gas.

In particolare, nel corso dell'Esercizio e fino alla data di approvazione della presente relazione, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha approvato/aggiornato i seguenti documenti:

• in data 11 settembre 2020 sono state aggiornate le "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento da parte di Ascopiave S.p.A.";

• in data 9 novembre 2020 è stata approvata la "Procedura di gestione Titoli di Efficienza Energetica del Gruppo Ascopiave – TEE";

  • in data 15 gennaio 2021 è stata aggiornata la "Policy Gestione e controllo dei rischi finanziari";
  • in data 15 gennaio 2021 è stata aggiornata la "Procedura Adempimenti Regolamento EMIR"

• in data 28 gennaio 2021 è stata aggiornato il "Codice di comportamento in materia di Internal Dealing";

• in data 28 gennaio 2021 è stata aggiornata la "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione del registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate";

• in data 12 febbraio 2021 è stata aggiornata la "Procedura Budget".

Ruoli e Funzioni

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi finanziari di Ascopiave coinvolge soggetti differenti cui sono attribuiti specifici ruoli e responsabilità:

  • Consiglio di Amministrazione;
  • Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • Comitato Controllo e Rischi;
  • Organismo di Vigilanza ex D.lgs. n. 231/2001;
  • Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
  • Responsabile della Funzione di Internal Auditing;
  • Collegio Sindacale;
  • Società di Revisione legale.

Il Consiglio di Amministrazione è l'organo chiamato a definire la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività dell'Emittente stesso. Spetta al Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, fissare le linee guida del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e valutarne, almeno con cadenza annuale, l'adeguatezza. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione si avvale del lavoro svolto dal Comitato Controllo e Rischi e dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Il Comitato Controllo e Rischi supporta, con adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.

Al Responsabile della Funzione Internal Auditing è assegnato il compito di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato.

Inoltre, i responsabili di ciascuna business unit e direzione aziendale della Società hanno la responsabilità, nell'ambito delle linee guida del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi stabilite dal Consiglio di Amministrazione e delle direttive ricevute, nel dare esecuzione a tali linee guida, di definire, gestire e monitorare l'efficace funzionamento del sistema di controllo interno e gestione dei rischi con riferimento alla propria sfera di responsabilità.

Tutti i dipendenti, ciascuno secondo i rispettivi ruoli, contribuiscono ad assicurare un efficace funzionamento del sistema di controllo interno e gestione dei rischi di Ascopiave.

In conformità a quanto previsto dagli artt. 2.2.3, comma 3, lettera (l) del Regolamento di Borsa, Ascopiave si è dotata in data 27 marzo 2008 del modello di organizzazione, gestione e controllo di cui all'art. 6 del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, individuando altresì un Organismo deputato a vigilare sull'adeguatezza e effettiva attuazione del modello; per i relativi approfondimenti si rimanda al paragrafo 11.3 del presente documento.

Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi in relazione al processo di informativa finanziaria è volto a fornire la ragionevole certezza che l'informativa finanziaria diffusa fornisca agli utilizzatori una rappresentazione veritiera e corretta dei fatti di gestione, consentendo il rilascio delle attestazioni e dichiarazioni richieste dalla legge sulla corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili degli atti e delle comunicazioni della società diffusi al mercato e relativi all'informativa finanziaria anche infrannuale, nonché sull'adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili nel corso del periodo a cui si riferiscono i documenti (relazione finanziaria annuale, semestrale, resoconto intermedio di gestione) e sulla redazione degli stessi in conformità ai principi contabili internazionali applicabili.

Al riguardo va richiamato che, come precisato nelle precedenti Relazioni sul governo societario e gli assetti proprietari, Ascopiave, in quanto società italiana con azioni negoziate in un mercato regolamentato italiano, è tenuta alla nomina di un Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari (il Dirigente Preposto), al quale la legge attribuisce specifiche competenze, responsabilità e obblighi di attestazione e dichiarazione.

In conseguenza di ciò, dal 19 luglio 2007 il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Dirigente Preposto, cui ha affidato il compito di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione dell'informativa finanziaria diffusa al mercato, nonché di vigilare sull'effettivo rispetto di tali procedure, attribuendogli adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei relativi compiti.

Il Dirigente Preposto ha sviluppato il "Progetto 262" con obiettivo di accertare l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi a fornire una ragionevole certezza circa la rappresentazione veritiera e corretta delle informazioni economico, patrimoniali e finanziarie.

Il Consiglio ha affidato tale incarico al Chief Financial Officer dell'Emittente, cui ha attribuito adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti in conformità alle disposizioni di cui all'articolo 154-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno poggia sui seguenti elementi caratterizzanti:

  • − un corpo di procedure aziendali rilevanti ai fini della predisposizione e diffusione dell'informativa finanziaria, costituito tra gli altri da istruzioni operative di bilancio e reporting;
  • − un processo di identificazione dei principali rischi legati all'informazione finanziaria e dei controlli chiave a presidio dei rischi individuati (risk assessment finanziario), che ha portato alla individuazione, per ogni area rilevante, dei processi/flussi finanziari ritenuti critici e le attività di controllo a presidio di tali processi/flussi finanziari, nonché alla elaborazione di apposite matrici di controllo, che descrivono, per ciascun processo individuato come critico e/o sensibile in ottica 262, le attività standard di controllo (i controlli chiave) e i relativi process owners. I processi aziendali e le relative matrici, sono oggetto di periodica valutazione e, se del caso, aggiornamento;
  • process owners cui spetta l'aggiornamento delle matrici dei controlli; il Chief Financial Officer è responsabile della verifica e dell'aggiornamento periodico delle procedure amministrativocontabili di Gruppo;
  • − un processo di valutazione periodica dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione dei controlli chiave individuati. La valutazione viene effettuata ogni sei mesi in occasione della predisposizione del bilancio e della relazione semestrale ed è svolta dal Responsabile della funzione internal audit, in coordinamento con il Dirigente Preposto. In particolare, i test sui controlli semestrali sono svolti sulla base delle priorità individuate in fase di risk assessment con il supporto della Funzione Compliance (facente capo alla Direzione Affari Legali e Societari) in coordinamento con il Responsabile Internal Auditing; inoltre, la Funzione Compliance svolge

anche attività di verifica con cadenza mensile con il supporto di strumenti informatici di continuous auditing, in coordinamento con il Responsabile Internal Auditing;

− un processo di attestazione verso l'esterno basato sulle relazioni e dichiarazioni rese dal Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154-bis del decreto legislativo 58/1998, nell'ambito del generale processo di predisposizione del bilancio annuale o della relazione finanziaria semestrale e del resoconto intermedio di gestione, anche in base ai controlli effettuati ed oggetto del modello di controllo contabile, il cui contenuto viene condiviso con il Presidente e Amministratore Delegato, che presenta la relazione o la dichiarazione al Consiglio di Amministrazione, unitamente al documento contabile corredato, per la relativa approvazione da parte di quest'ultimo. In ottica di reporting interno, il Dirigente Preposto riferisce periodicamente al Comitato per il Controllo e Rischi, al Collegio Sindacale e all'Organismo di Vigilanza in merito alle modalità di svolgimento del processo di valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi nonché ai risultati delle valutazioni effettuate a supporto delle attestazioni o delle dichiarazioni rilasciate.

Il Consiglio di Amministrazione tenutosi il 13 marzo 2020 ha valutato, con riferimento all'esercizio 2019, e in data 4 marzo 2021 con riferimento all'esercizio 2020, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia, nel rispetto di quanto previsto dal Criterio Applicativo 7.C.1 lett. b).

***

La valutazione è stata condotta, in occasione della presentazione dei risultati economico-finanziari di periodo, nonché, nell'ambito delle riunioni periodiche del Consiglio, attraverso il flusso informativo costantemente garantito dagli attori del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

11.1. AMMINISTRATORE INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DELLA GESTIONE DEI RISCHI

Il Consiglio di Amministrazione ha individuato nella persona del dott. Nicola Cecconato (Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato) l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, incaricato dell'istituzione e del mantenimento di un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in linea con il Principio 7.P.3., lett. a), n. (i).

Tale scelta si motiva sulla base della rilevanza che il dott. Cecconato riveste nell'ambito della struttura societaria di Ascopiave.

***

In linea con il Criterio Applicativo 7.C.4. del Codice, l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi:

  • cura l'identificazione dei principali rischi aziendali tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dall'Emittente e dalle sue controllate, e li sottopone periodicamente all'esame del Consiglio di amministrazione;

  • da esecuzione, nell'ambito dei poteri allo stesso delegati, alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia;
  • si occupa dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare;
  • può chiedere alla Funzione di Internal Auditing lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali;
  • attiva, ove si presentino le circostanze, un flusso informativo costante con il Comitato Controllo e Rischi e con il Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e criticità emerse, affinché il Comitato (o il Consiglio) possa assumere le opportune iniziative.

In data 28 gennaio 2021, il Consiglio di Amministrazione ha individuato il dott. Cecconato quale CEO, anche ai sensi del nuovo Codice di Corporate Governance, il quale è anche incaricato dell'istituzione e del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, anche ai sensi della Raccomandazione 32 del Codice di Corporate Governance.

11.2. RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDITING

La Responsabilità della Funzione di Internal Auditing è affidata dal mese di giugno 2015 al dott. Sandro Piazza, consulente dotato di adeguati requisiti di professionalità e indipendenza, che ha maturato ampia esperienza in materia di Internal Auditing e attività compliance.

La nomina del dott. Sandro Piazza è avvenuta su proposta dell'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, preso atto del parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio sindacale, sulla base delle conoscenze tecniche e dell'adeguatezza delle esperienze professionali, ai fini dello svolgimento dell'incarico.

In linea con il Principio 7.C.3., lett. b), al Responsabile della Funzione Internal Auditing è assegnato il compito di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato.

Fino al mese di luglio 2019 la Funzione di Internal Auditing si componeva, oltre al Responsabile, di due risorse che avevano maturato specifiche competenze in materia di attività di controllo interno e su tematiche economico-finanziarie.

Si informa che dal mese di luglio 2019 è stata costituita la Funzione Compliance (facente capo alla Direzione Affari Legali e Societari di Ascopiave S.p.A.), di cui fanno parte le due risorse che precedentemente facevano parte della Funzione Internal Auditing.

La Funzione Compliance, tra le proprie attività, ha anche il compito di supportare, come punto di contatto ai fini della raccolta delle necessarie informazioni eventuali audit operativi del Responsabile Internal Auditing.

La Funzione di Internal Auditing non è responsabile di alcuna area operativa e dipende organizzativamente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave.

Il Consiglio di Amministrazione è competente, su proposta dell'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, per la nomina e revoca del Responsabile della Funzione di Internal Auditing, assicurando che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate

all'espletamento dei propri compiti. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione è competente per l'approvazione, con cadenza annuale, del piano di lavoro predisposto dal Responsabile della Funzione di Internal Auditing, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, sentiti il Collegio Sindacale e l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

***

Il Responsabile della Funzione Internal Auditing, in conformità con quanto raccomandato dal Criterio Applicativo 7.C.5. del Codice:

  • verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; l'attività è regolata da un piano di audit, approvato annualmente dal Consiglio di Amministrazione, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi;
  • ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico;
  • predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi, nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento, oltre che una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le trasmette ai presidenti del Collegio Sindacale e del Comitato Controllo e rischi, al Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza e le trasmette ai Presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo e Rischi e del Consiglio di Amministrazione nonché Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • verifica, nell'ambito del piano di audit, l'affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

Per lo svolgimento delle attività, qualora ritenuto opportuno e previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione o dei soggetti delegati, il Responsabile della Funzione Internal Auditing può avvalersi dell'ausilio di professionisti esterni esperti in materia o di strumenti che supportino l'attività.

Nel corso dell'Esercizio, il Responsabile della Funzione Internal Auditing ha verificato continuativamente l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi dell'Emittente sulla base degli strumenti di controllo implementati nei precedenti esercizi.

***

Il Responsabile della Funzione Internal Auditing, nel corso dell'Esercizio, ha assicurato sistematici e periodici flussi informativi in merito alle risultanze dell'attività svolta indirizzati ai Presidenti del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale, nonché all'amministratore incaricato di sovraintendere il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, per consentire loro l'adempimento dei compiti assegnati in materia di presidio e valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Il Responsabile Internal Auditing è altresì componente e coordinatore del Comitato Segnalazioni, organo collegiale costituito a seguito dell'adozione della "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", adottata il 13 maggio 2019.

11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO ex D. Lgs. n. 231/2001

L'Emittente ha adottato, in data 27 marzo 2008, il Modello di organizzazione, gestione e controllo per la prevenzione dei reati agli scopi previsti dal D.Lgs. n. 231/2001 ("Modello 231"), successivamente integrato e aggiornato.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., su proposta dell'Organismo di Vigilanza, ha adottato l'attuale versione del modello nella riunione del 5 agosto 2019.

Nel corso del 2020, per tutte le società del Gruppo, è stato avviato un progetto volto a predisporre una nuova parte speciale a presidio dei "Reati tributari".

Contestualmente all'adozione del modello, la Società ha nominato l'Organismo di Vigilanza quale organo deputato a vigilare sul funzionamento e l'osservanza del modello stesso, tenendo in considerazione i requisiti richiesti dalla normativa di riferimento e le indicazioni derivanti dalle linee guida delle associazioni di categoria rilevanti nonché dalle best practices di settore.

In data 3 agosto 2020 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha nominato il nuovo Organismo di Vigilanza di Ascopiave S.p.A., composto dall'avv. Fabio Pavone (Presidente dell'Organismo), dal dott. Luca Biancolin - che ricopre anche la carica di componente del Collegio Sindacale di Ascopiave S.p.A. e dalla dott.ssa Roberta Marcolin.

Nel corso dell'esercizio 2020, nell'assolvimento dei compiti attribuiti dalla legge e dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave all'Organismo di Vigilanza, si sono tenute n. 12 (dodici) riunioni, tutte documentate da appositi verbali conservati a cura del Presidente.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., nel corso della riunione del 13 maggio 2019, ha approvato la "Procedura di gestione delle segnalazioni del Gruppo Ascopiave" (c.d. Whistleblowing), parte integrante del Modello 231 in adempimento alla Legge 179/2017, che ha modificato l'art. 6 del D.Lgs. 231/2001.

La "Procedura di gestione delle segnalazioni del Gruppo Ascopiave" è stata adottata da tutte le società controllate del Gruppo Ascopiave, prevede tre canali principali di contatto (lettera, e-mail dedicata e piattaforma web) ed assegna la gestione delle segnalazioni ad un "Comitato Segnalazioni".

Il Comitato Segnalazioni, organo collegiale costituito a seguito dell'adozione della "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", adottata il 13 maggio 2019, è composto dal Responsabile della Funzione Internal Auditing, dalla Direttrice Affari Legali e Societari e dall'OdV di Ascopiave S.p.A.

Nel corso dell'esercizio 2020, il Comitato Segnalazioni di Ascopiave S.p.A. si è riunito in data 24 febbraio 2020, 20 luglio 2020, 8 settembre 2020, 21 settembre 2020 e 3 novembre 2020. Nel 2021, fino alla data della presente relazione, il Comitato si è altresì riunito in data 15 febbraio 2021.

La "Procedura di gestione delle segnalazioni del Gruppo Ascopiave" è pubblicata sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Modello 231.

Il documento di sintesi del Modello 231 è costituito da una parte generale in cui viene illustrato il sistema normativo di riferimento, il processo di definizione del modello e gli elementi costitutivi del modello stesso; sono inoltre documentate diverse parti speciali in relazione alle fattispecie di reato che il modello intende prevenire, tra le quali:

  • reati contro la Pubblica Amministrazione
  • reati societari
  • market abuse
  • salute e sicurezza sul lavoro
  • reati ambientali
  • reati informatici
  • reati di ricettazione, riciclaggio e autoriciclaggio
  • reati di corruzione tra privati

L'Organismo di Vigilanza ha attivato, già nel corso dei precedenti esercizi, una raccolta strutturata di flussi informativi da parte dei soggetti aziendali c.d. apicali, finalizzata ad ottenere informazioni su fatti significativi accaduti nel corso della gestione, che possano essere riconducibili alle aree a rischio individuate dal Modello 231.

Ai fini della diffusione del Modello 231, la parte generale dello stesso è presente sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Modello 231.

Inoltre, anche il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. del 14 maggio 2013, è presente sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Codice Etico.

11.4. SOCIETA' DI REVISIONE

L'attività di revisione contabile è affidata alla società PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

L'incarico è stato conferito dall'Assemblea dei Soci del 23 aprile 2015 e scadrà con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.

11.5. DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitosi in data 15 ottobre 2018, previo parere del Collegio Sindacale e verifica dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dallo Statuto, ha nominato il dott. Riccardo Paggiaro, con efficacia 31 ottobre 2018, quale Chief Financial Officer, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/98 e dirigente strategico del Gruppo Ascopiave. Il dott. Paggiaro, laureato in Economia e Commercio presso l'università Ca' Foscari di Venezia nel 2001, Dottore Commercialista e Revisore Contabile, ha maturato una significativa esperienza nell'area amministrazione, finanza e controllo dopo un percorso pluriennale in ambito tributario e corporate finance presso primarie società di consulenza e revisione. Dal 2011 ha ricoperto l'incarico di Responsabile Finanza & Tesoreria del Gruppo Ascopiave e di Responsabile Amministrativo per le società controllate, oltre ad aver ricoperto cariche in società del Gruppo.

Ai sensi dell'art. 25 dello Statuto dell'Emittente, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari deve possedere oltre ai requisiti di onorabilità prescritti dalla normativa vigente

per coloro che svolgono funzioni di amministrazione e direzione, requisiti di professionalità quali (i) aver conseguito la laurea in discipline economiche, finanziarie o attinenti alla gestione e organizzazione aziendale; (ii) aver maturato un'esperienza complessiva di almeno un triennio nell'esercizio di attività di amministrazione o di controllo ovvero compiti direttivi con funzioni dirigenziali presso società di capitali, ovvero funzioni amministrative o dirigenziali oppure incarichi di revisore contabile o di consulente quale dottore commercialista presso enti operanti nei settori creditizio, finanziario o assicurativo o comunque in settori strettamente connessi o inerenti all'attività esercitata dalla Società, che comportino la gestione di risorse economico – finanziarie.

Inoltre, non possono essere nominati alla carica di Dirigente Preposto e, se già nominati, decadono dall'incarico medesimo, coloro che non sono in possesso dei requisiti di onorabilità di cui all'articolo 147- quinquies del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Collegio Sindacale, obbligatorio ma non vincolante, provvede alla nomina del Dirigente Preposto, stabilendone il relativo compenso.

Il Consiglio di Amministrazione provvede a conferire al Dirigente Preposto adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti allo stesso attribuiti in conformità alle disposizioni di cui all'articolo 154 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

11.6. COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

L'Emittente ha attuato meccanismi di interazione tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi finalizzati a garantire il coordinamento e l'efficace svolgimento delle relative attribuzioni. Tra questi, si segnala lo svolgimento di incontri periodici tra gli organi e le funzioni competenti in materia di controllo interno e gestione dei rischi, la partecipazione del Collegio Sindacale e del Responsabile Internal Auditing alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi. Inoltre, si precisa che nel corso del 2020 non si sono tenute riunioni ai fini di uno scambio di informazioni ai sensi dell'art. 151 TUF con gli organi di controllo di Ascopiave e delle società controllate del Gruppo Ascopiave. Alla data della presente relazione, è stato valutato ed è in fase di attuazione uno scambio di informazioni ex art. 151, comma 2 del TUF con periodicità trimestrale mediante reciproche note e/o resoconti scritti.

12.INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato (il "Regolamento").

La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Regolamento Parti Correlate.

In conformità con quanto sancito dall'articolo 3, comma 2, della Delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020, Ascopiave provvederà ad adeguare la Procedura Operazioni con parti correlate entro il 30 giugno 2021.

***

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

13. NOMINA DEI SINDACI

La nomina e la sostituzione dei sindaci è disciplinata dalla normativa di legge e regolamentare e dall'art. 22 dello Statuto dell'Emittente.

Il Collegio Sindacale è composto di tre sindaci effettivi e due supplenti, che durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili. Almeno uno dei sindaci effettivi deve essere: (i) di genere femminile, qualora la maggioranza dei sindaci effettivi sia di genere maschile; (ii) di genere maschile, qualora la maggioranza dei sindaci effettivi sia di genere femminile, salvo ove diversamente previsto dalle disposizioni di legge e regolamentari, di volta in volta vigenti, in materia di riparto tra generi (maschile e femminile).

Ai sensi dell'art. 22 dello Statuto dell'Emittente l'intero Collegio Sindacale viene nominato sulla base di liste presentate dai soci. Hanno diritto a presentare le liste i soci che da soli o insieme ad altri soci, al momento della presentazione delle stesse, detengano almeno una Quota di Partecipazione che rappresenti almeno il 2,5% del capitale sociale, ovvero, ove diversa, la quota massima di partecipazione al capitale sociale richiesta per la presentazione delle liste dalle applicabili disposizioni legislative e regolamentari. La Quota di Partecipazione sarà indicata nell'avviso di convocazione dell'Assemblea chiamata a deliberare sulla nomina del Collegio Sindacale.

Ciascuna lista deve essere composta di due sezioni: l'una per la nomina dei sindaci effettivi, l'altra per la nomina dei sindaci supplenti. Le liste devono indicare almeno un candidato alla carica di sindaco effettivo e un candidato alla carica di sindaco supplente. Ogni candidato può candidarsi in una sola lista, a pena di ineleggibilità. Le liste che contengano complessivamente tre o più candidati devono contenere in entrambe le sezioni un numero di candidati tale da garantire che la composizione del Collegio Sindacale, sia nella componente effettiva, che nella componente supplente, rispetti le disposizioni di legge e regolamentari, di volta in volta vigenti, in materia di equilibrio tra generi (maschile e femminile).

Le liste, sottoscritte dai soci che le presentano, ovvero dal socio che ha avuto la delega a presentarle e corredate dalla documentazione prevista dallo statuto e dalle disposizioni legislative e regolamentari in vigore, dovranno essere depositate presso la sede sociale nei termini di cui alle applicabili disposizioni legislative e regolamentari. Nel caso in cui alla scadenza dei termini stabiliti dalle disposizioni legislative e regolamentari applicabili sia stata presentata una sola lista di candidati ovvero non ne sia stata presentata alcuna, l'assemblea delibera a maggioranza relativa degli aventi diritto al voto presenti. In caso di parità di voti tra più candidati si procede a ballottaggio tra i medesimi, mediante ulteriore votazione assembleare.

Qualora, invece, vengano presentate due o più liste, all'elezione del Collegio Sindacale si procederà come segue:

  • (i) dalla lista che avrà ottenuto la maggioranza dei voti saranno tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono indicati nelle diverse sezioni della lista stessa, (a) due sindaci effettivi e (b) un sindaco supplente, fermo restando quanto di seguito previsto per assicurare l'equilibrio tra generi nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e di regolamento;
  • (ii) dalla lista risultata seconda per numero di voti e che non sia collegata, neppure indirettamente con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti, saranno tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono indicati nelle diverse sezioni della lista stessa, (a) un sindaco effettivo, il quale assumerà anche la carica di Presidente del Collegio Sindacale, e (b) un sindaco supplente e, ove disponibili, ulteriori sindaci supplenti, destinati a sostituire il componente di minoranza, sino ad un massimo di tre. In mancanza, verrà nominato sindaco supplente il primo candidato a tale carica tratto dalla prima lista successiva per numero di voti e che non sia collegata, neppure indirettamente con i soci, che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti;
  • (iii) in caso di parità di voti fra due o più liste, risulteranno eletti sindaci i candidati della lista che sia stata presentata da soci in possesso della maggiore partecipazione ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci, sempre nel rispetto delle disposizioni applicabili in materia di equilibrio tra generi.

Qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più sindaci effettivi tratti dalla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti (i "Sindaci di Maggioranza") subentra – ove possibile – il sindaco supplente appartenente alla medesima lista del sindaco cessato, fermo restando il rispetto delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. Ove non sia possibile procedere nei termini sopra indicati, deve essere convocata l'Assemblea, affinché la stessa, a norma dell'articolo 2401, comma 3°, del Codice Civile, provveda all'integrazione del Collegio con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista indicato precedentemente e sempre nel rispetto delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. Qualora nel corso dell'esercizio venga a mancare, per qualsiasi motivo, il sindaco effettivo tratto dalla prima lista successiva alla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti (il "Sindaco di Minoranza"), subentra il sindaco supplente appartenente alla medesima lista del sindaco cessato, fermo restando il rispetto delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. Ove non sia possibile procedere nei termini sopra indicati, deve essere convocata l'Assemblea, affinché la stessa, a norma dell'articolo 2401, comma 3°, del Codice Civile, provveda all'integrazione del Collegio con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista, in modo da rispettare, ove possibile, il principio della rappresentanza della minoranza.

L'Assemblea tenuta a deliberare sull'integrazione del Collegio Sindacale procede in ogni caso alla nomina o alla sostituzione dei componenti di detto Collegio ferma restando la necessità di assicurare che la composizione del Collegio Sindacale sia conforme alle prescrizioni normative e regolamentari vigenti nonché allo Statuto dell'Emittente.

Fermo quanto previsto al paragrafo precedente, qualora l'Assemblea debba provvedere all'integrazione del Collegio Sindacale, essa delibera con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista, sistema che trova applicazione solo nel caso di rinnovo dell'intero Collegio Sindacale.

14.COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE

Il Collegio Sindacale nominato dall'Assemblea ordinaria del 29 maggio 2020 e in carica fino all'approvazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, è così composto:

Nominativo Carica
Giovanni Salvaggio Presidente del Collegio Sindacale
Luca Biancolin Sindaco effettivo
Barbara Moro Sindaco effettivo
Matteo Cipriano Sindaco supplente
Marco Bosco Sindaco supplente

I sindaci effettivi Luca Biancolin e Barbara Moro e il sindaco supplente Matteo Cipriano sono stati tratti dalla lista presentata dall'azionista di maggioranza Asco Holding S.p.A.. Il Presidente del Collegio Sindacale Giovanni Salvaggio e il sindaco supplente Marco Bosco sono stati invece tratti dalla lista n. 2 presentata da ASM Rovigo S.p.A..

In relazione alle due liste presentate non esistono rapporti di collegamento.

Per la composizione dettagliata del Collegio Sindacale con riferimento all'esercizio 2020, si rimanda alla Tabella 3, in calce alla Relazione.

Di seguito si riportano le n. 2 liste presentate:

SOGGETTO
PRESENTATORE
ELENCO DEI
CANDIDATI
ELENCO DEGLI
ELETTI
% VOTI OTTENUTI
IN RAPPORTO AL
CAPITALE
VOTANTE
Lista n. 1
Asco Holding S.p.A.
Sindaci effettivi
1. Luca Biancolin
2. Barbara Moro
Sindaco supplente
1. Matteo Cipriano
Sindaci effettivi
1. Luca Biancolin
2. Barbara Moro
Sindaco supplente
1. Matteo Cipriano
68,806%
Lista n. 2
ASM Rovigo S.p.A.
Sindaco effettivo
1. Giovanni Salvaggio
Sindaco supplente
1. Marco Bosco
Sindaco effettivo
1. Giovanni Salvaggio
Sindaco supplente
1. Marco Bosco
23,298%

Si rimanda inoltre alla Tabella 5 per l'elenco delle altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, diverse dall'Emittente in cui i sindaci in carica ricoprono incarichi di amministrazione o controllo.

Vengono illustrate di seguito le caratteristiche personali e professionali di ciascun Sindaco:

  • Presidente, Giovanni Salvaggio: iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della provincia di Rovigo ed è revisore contabile iscritto nell'omonimo registro dal 2000. È stato presidente del consiglio di amministrazione e componente del collegio sindacale di numerose società pubbliche e private. È spesso chiamato come relatore in convegni professionali, attualmente professore a chiamata di diritto tributario presso l'università di Ferrara. Svolge funzione di revisore unico presso i Comuni di Salcedo e Borgoricco.
  • Sindaco Effettivo, Luca Biancolin: iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso e al Registro dei Revisori Legali, esercita la professione nel proprio studio a Conegliano (TV). Ricopre incarichi di sindaco presso varie società ed enti privati e pubblici. È sindaco effettivo di Ascopiave S.p.A. dal mese di aprile 2014.
  • Sindaco Effettivo, Barbara Moro: iscritta all'Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili di Treviso. Ha maturato una pluriennale esperienza professionale nel settore tributario, delle procedure concorsuali e delle procedure esecutive immobiliari. È attualmente componente di alcuni collegi sindacali in società di capitali e cooperative.
  • Sindaco supplente, Matteo Cipriano: iscritto all'Albo dei Dottori commercialisti e all'Albo dei Revisori contabili dal 2003. Ha collaborato con alcuni studi tributari. Attualmente svolge attività di consulenza tributaria e civilistica rivolte a società di capitali, attività di tax due diligence fiscale, pianificazione di operazioni straordinarie e riorganizzazioni societarie.
  • Sindaco supplente, Marco Bosco: iscritto all'Albo dei Revisori contabili e all'Ordine dei Dottori Commercialisti di Treviso e all'elenco dei Revisori degli enti locali della Regione Veneto dal 2010. Ha maturato una pluriennale esperienza come sindaco e revisore anche di Enti Locali, consulente tecnico del Tribunale ed in varie società del settore pubblico e privato. Attualmente esercita la professione presso il suo studio di Treviso.

I curricula professionali dei sindaci ai sensi degli artt. 144-octies e 144-decies del Regolamento Emittenti Consob sono disponibili sul sito internet dell'Emittente nella sezione "investor relations".

Nel corso dell'esercizio 2020, si sono tenute 9 (nove) riunioni del Collegio Sindacale nelle seguenti date: 24 gennaio 2020, 27 marzo 2020, 23 aprile 2020, 8 giugno 2020, 3 agosto 2020, 28 settembre 2020, 26 ottobre 2020, 9 novembre 2020, 29 dicembre 2020.

La durata media delle riunioni è stata mediamente pari a 4 ore.

Per il dettaglio della partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale si rimanda ai contenuti della Tabella 3 allegata.

Nel corso dell'esercizio 2021, il Collegio Sindacale si riunirà almeno ogni novanta giorni, come previsto dall'art. 2404 del codice civile. Successivamente alla fine dell'Esercizio, fino alla data della presente relazione, il Collegio Sindacale si è riunito in data 28 gennaio 2021, 12 febbraio 2021 e 25 febbraio 2021. Le riunioni programmate per l'anno 2021 dal Collegio Sindacale sono 12 (dodici).

Non ci sono stati cambiamenti nella composizione del Collegio Sindacale a far data dalla chiusura dell'Esercizio.

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Criteri e politiche di diversità

Per quanto attiene le politiche in materia di diversità, anche di genere, con riferimento alla composizione dell'attuale Collegio Sindacale, si informa che ai sensi del vigente Statuto Sociale la composizione del Collegio Sindacale deve garantire l'equilibro tra i generi prevista dalla legge.

Si rinvia ai curricula professionali dei Sindaci depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente www.gruppoascopiave.it alla sezione Investor Relations dai quali emergono i diversi percorsi formativi e professionali e le competenze maturate.

Con particolare riferimento all'equilibrio di genere, inoltre, si informa che il Consiglio di Amministrazione in data 20 marzo 2020 ha approvato, ai sensi dell'articolo 19 dello Statuto, l'adeguamento dell'articolo 22 alle nuove disposizioni normative in materia di equilibrio tra generi nella composizione degli organi sociali, al fine di allineare le previsioni statutarie con quanto previsto dalla Legge 27 dicembre 2019, n. 160.

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Gli organi delegati hanno riferito adeguatamente e tempestivamente al Collegio Sindacale sull'attività svolta, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo per le loro dimensioni e caratteristiche effettuate dall'Emittente e dalle sue controllate, come prescritto ai sensi di legge e di Statuto e quindi con periodicità almeno trimestrale.

In linea con il Criterio Applicativo 8.C.1 del Codice di Autodisciplina, il Collegio Sindacale, nella seduta dell'8 giugno 2020, prima seduta dopo la nomina, ha verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri, in conformità alle previsioni di cui al Criterio applicativo 8.C.1. del Codice di Autodisciplina. Dalla verifica non sono emersi elementi che determinino il venir meno di tali requisiti. Successivamente tale verifica è stata svolta nella riunione del 28 gennaio 2021.

Nel corso dell'Esercizio, in particolare nella riunione del 24 gennaio 2020, il precedente Collegio Sindacale aveva verificato il permanere dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri in data comunicando l'esito di tali verifiche al Consiglio di Amministrazione.

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Nel corso dell'Esercizio, in linea con il Criterio Applicativo 2.C.2 del Codice di Autodisciplina, i membri del Collegio Sindacale sono stati adeguatamente informati sulle principali novità legislative e regolamentari che riguardano il settore in cui l'Emittente opera, attraverso la diffusione di informazioni nel corso delle riunioni e nell'ambito dell'informativa pre-consiliare.

L'Emittente prevede che il sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'Emittente informi tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il Presidente del Consiglio circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse.

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Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è regolarmente coordinato con il Responsabile della Funzione Internal Auditing e con il Comitato Controllo e Rischi, in linea con i Criteri Applicativi 8.C.4 e 8.C.5. del Codice.

15.RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

L'Emittente ha ritenuto conforme ad un proprio specifico interesse – oltre che ad un dovere nei confronti del mercato – instaurare fin dal momento della quotazione un dialogo continuativo, fondato sulla comprensione reciproca dei ruoli, con la generalità degli azionisti; dialogo destinato comunque a svolgersi nel rispetto della procedura per la comunicazione all'esterno di documenti ed informazioni aziendali. L'art. 2.2.3 comma 3 lett. k) del Regolamento di Borsa prevede, inoltre, con specifico riferimento alle società che intendono ottenere l'ammissione a quotazione delle proprie azioni con la qualifica di "STAR", l'obbligo per le stesse di individuare all'interno della propria struttura organizzativa un soggetto professionalmente qualificato (investor relator) che abbia come incarico specifico la gestione dei rapporti con gli investitori.

Avuto riguardo a quanto sopra e in conformità alle raccomandazioni contenute nel Principio 9 del Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione della Società, nella riunione del 24 luglio 2006, ha individuato il dott. Giacomo Bignucolo, quale Investor Relator, responsabile delle relazioni con gli investitori.

Infine, Ascopiave ha istituito un'apposita sezione "investor relations" nell'ambito del proprio sito internet (www.gruppoascopiave.it), nella quale sono messe a disposizione le informazioni concernenti la Società che rivestono rilievo per i propri azionisti.

Nell'ambito delle attività di recepimento delle previsioni del nuovo Codice di Corporate Governance è previsto che Ascopiave adotti, nel corso dell'esercizio 2021, una procedura per il dialogo con gli azionisti.

16.ASSEMBLEE

Ai sensi dell'art. 11.1 dello Statuto dell'Emittente possono intervenire all'Assemblea i soggetti che abbiano ottenuto dall'intermediario abilitato l'attestazione della loro legittimazione ad intervenire ai sensi della normativa di volta in volta vigente.

Ogni soggetto legittimato ad intervenire all'Assemblea può farsi rappresentare mediante delega scritta da un'altra persona anche non socio, con l'osservanza delle disposizioni di legge. La delega può essere altresì conferita in via elettronica, con le modalità stabilite dalla normativa di volta in volta vigente. La notifica elettronica della delega può essere effettuata, in conformità a quanto indicato nell'avviso di convocazione, mediante l'utilizzo di apposita sezione del sito internet della Società ovvero mediante invio del documento all'indirizzo di posta elettronica certificata della Società (art. 11, comma 2 dello Statuto).

Si evidenzia che la normativa applicabile alle società quotate in tema di svolgimento delle attività assembleari è stata oggetto di significativi cambiamenti a seguito dell'entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 27 del 27 gennaio 2010, di recepimento della Direttiva 2007/36/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'11 luglio 2007 avente ad oggetto l'esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate (la cosiddetta "Shareholders' Rights Directive" o "SHRD").

Ciò premesso, si precisa che l'Assemblea Straordinaria dei soci del 28 aprile 2011 ha deliberato in merito all'integrazione dell'art. 11 dello Statuto Sociale inserendo il paragrafo 11.3 che prevede la facoltà per la Società di designare per ciascuna assemblea un soggetto al quale gli aventi diritto al voto possono conferire una delega con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno (il "rappresentante designato").

L'Assemblea dei Soci del 29 maggio 2020 si è tenuta, con le modalità di cui all'articolo 106, comma 2, del D.L. "Cura Italia" secondo cui (i) i soci aventi diritto di voto potevano intervenire in Assemblea solamente mediante il rappresentante designato; e (ii) gli altri soggetti legittimati ad intervenire potevano partecipare all'Assemblea unicamente mediante mezzi di telecomunicazione

che garantissero l'identificazione dei partecipanti, senza, in ogni caso, la necessità che si trovassero nel medesimo luogo il Presidente dell'Assemblea e il Segretario verbalizzante.

Per agevolare la partecipazione degli Azionisti alle adunanze Assembleari, lo Statuto prevede altresì che l'Assemblea possa svolgersi con intervenuti dislocati in più luoghi, contigui o distanti, audio/video collegati a condizione che siano rispettati il metodo collegiale ed il principio di buona fede e di parità di trattamento dei soci (art. 12, comma 1 dello Statuto).

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Con riferimento al Criterio 9.C.3. del Codice di Autodisciplina, l'Assemblea della Società del 5 luglio 2006 ha deliberato, in sede ordinaria, di adottare un regolamento assembleare (successivamente modificato dall'Assemblea del 28 aprile 2008 e dall'Assemblea del 28 aprile 2011), che è entrato in vigore dalla data di inizio delle negoziazioni (http://www.gruppoascopiave.it/investor-relations/assemblee). Detto regolamento, in particolare, è volto a disciplinare lo svolgimento dell'Assemblea degli azionisti, garantendo il corretto e ordinato funzionamento della stessa ed, in particolare, il diritto di ciascun socio di intervenire sugli argomenti in discussione e costituisce un valido strumento per garantire la tutela dei diritti di tutti i soci e la corretta formazione della volontà assembleare.

Il regolamento prevede, tra l'altro, che il Presidente regoli la discussione dando la parola ai legittimati all'intervento (ovvero coloro che hanno diritto di partecipare all'assemblea in base alla legge e allo statuto) che ne abbiano fatta richiesta.

I legittimati all'intervento che intendono parlare devono farne richiesta al Presidente, dopo che sia stata data lettura dell'argomento posto all'ordine del giorno al quale si riferisce la domanda di intervento e che sia stata aperta la discussione e prima che il Presidente abbia dichiarato la chiusura della discussione sull'argomento in trattazione.

La richiesta deve essere formulata per alzata di mano, qualora il Presidente non abbia disposto che si proceda mediante richieste scritte. Nel caso si proceda per alzata di mano, il Presidente concede la parola a chi abbia alzato la mano per primo; ove non gli sia possibile stabilirlo con esattezza, il Presidente concede la parola secondo l'ordine dallo stesso stabilito insindacabilmente. Qualora si proceda mediante richieste scritte, il Presidente concede la parola secondo l'ordine di iscrizione dei richiedenti.

Il Presidente e/o, su suo invito, gli amministratori ed i sindaci, per quanto di loro competenza o ritenuto utile dal Presidente in relazione alla materia da trattare, rispondono ai legittimati all'intervento dopo l'intervento di ciascuno di essi, ovvero dopo esauriti tutti gli interventi su ogni materia all'ordine del giorno, secondo quanto disposto dal Presidente.

I legittimati all'intervento, gli amministratori ed i sindaci hanno il diritto di ottenere la parola su ciascuno degli argomenti posti in discussione e di formulare proposte attinenti agli stessi.

I legittimati all'intervento possono porre domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea, con le modalità stabilite nell'avviso di convocazione.

Alle domande che pervengano prima dell'Assemblea da parte dei legittimati all'intervento viene data risposta durante la stessa Assemblea, salvo che le informazioni richieste siano state rese disponibili conformemente alla normativa applicabile e ferma restando la facoltà del Presidente di rispondere in via unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto.

***

Alla luce delle modifiche normative intervenute in materia di operazioni con parti correlate ai sensi del Regolamento adottato con delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) nonché alle novità introdotte dal D. Lgs. n. 27/2010 in attuazione della Direttiva 2007/36/CE (cosiddetta Direttiva Azionisti), l'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2011 ha deliberato l'integrazione dello Statuto Sociale mediante l'inserimento di un nuovo articolo rubricato "Operazioni con parti correlate". Tale disposizione prevede la possibilità che il Consiglio di Amministrazione possa approvare le operazioni di maggiore rilevanza, nonostante l'avviso contrario degli amministratori indipendenti a condizioni che l'Assemblea ordinaria autorizzi il compimento dell'operazione e l'Assemblea medesima deliberi, oltre che con le maggioranze di legge, con il voto favorevole della maggioranza dei soci non correlati votanti e a condizione che i soci non correlati presenti in Assemblea rappresentino almeno il 10 % del capitale sociale con diritto di voto.

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Il Consiglio ha riferito in Assemblea sull'attività svolta e programmata e si è adoperato per assicurare agli Azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza Assembleare.

All'Assemblea ordinaria e straordinaria dei soci del 29 maggio 2020 sono intervenuti 3 (tre) amministratori e gli altri amministratori avevano giustificato la propria assenza.

Le modalità di esercizio delle funzioni del Comitato per la Remunerazione sono state illustrate agli azionisti, nell'ambito dell'assemblea del 29 maggio 2020, mediante la pubblicazione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti e attraverso la discussione in merito ai contenuti della stessa.

Nel corso dell'esercizio 2020, non si sono verificare situazioni per cui si sia reso necessario interessare il Consiglio di Amministrazione in merito a variazioni significative nella capitalizzazione di mercato dell'Emittente o nella composizione della sua compagine sociale tali da rendere necessario proporre all'Assemblea degli Azionisti modifiche statutarie in relazione alle percentuali stabilite per l'esercizio delle prerogative poste a tutela delle minoranze. In proposito, si precisa che in applicazione dell'art. 144-quater del Regolamento Emittenti Consob n. 11971/1999 per la presentazione delle liste per la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale gli art. 15.2 e 22.2 dello Statuto dell'Emittente richiedono la soglia percentuale del 2,5% del capitale con diritto di voto o la diversa percentuale eventualmente stabilita o richiamata da disposizioni di legge o regolamentari.

Si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. del 23 aprile 2019, in sede straordinaria, aveva approvato di modificare l'art. 6 dello Statuto sociale di Ascopiave al fine di introdurre il meccanismo della maggiorazione del diritto di voto, di cui all'art. 127-quinquies del TUF.

Si precisa che il Regolamento per il voto maggiorato e il relativo modulo di richiesta di iscrizione nell'elenco speciale per l'attribuzione del voto maggiorato sono consultabili sul sito internet di Ascopiave all'indirizzo www.gruppoascopiave.it, Sezione "Corporate Governance" – "Voto Maggiorato".

Per maggiori approfondimenti in merito al voto maggiorato si rinvia al paragrafo "Titoli che conferiscono diritti speciali".

17. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha adottato nel 2012, e successivamente aggiornato in data 16 giugno 2016 e in data 11 settembre 2020, il documento "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento", con il quale sono disciplinati i meccanismi attuativi della direzione e coordinamento, i flussi informativi e di controllo tra l'Emittente e le società controllate, nel rispetto delle prerogative previste dalla normativa unbundling per il Gestore Indipendente e per l'impresa verticalmente integrata (cd. unbundling). Il documento, approvato dalle assemblee delle singole società controllate e successivamente adottato dai singoli organi di amministrazione delle stesse, costituisce parte integrante del sistema di governance del Gruppo.

Si informa che, in data 11 marzo 2019, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha provveduto ad istituire al proprio interno un nuovo comitato endoconsiliare denominato Comitato Amministratori Indipendenti.

La costituzione di tale comitato interno è in linea con le raccomandazioni del Criterio Applicativo 3.C.6. del Codice di Autodisciplina il quale raccomanda che gli amministratori indipendenti dell'Emittente si riuniscano almeno una volta all'anno in assenza degli altri amministratori. L'istituzione e il funzionamento di tale comitato endoconsiliare è in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1 del Codice di Autodisciplina. Il Comitato Amministratori Indipendenti è composto da tutti gli Amministratori indipendenti di Ascopiave S.p.A. (cfr. Tabella 2).

Nel corso dell'esercizio 2020 si è tenuta 1 (una) riunione del Comitato Amministratori Indipendenti, in data 7 febbraio 2020. La durata media delle riunioni è risultata pari a circa mezz'ora.

Alla riunione del Comitato ha partecipato, su invito del Comitato, il Collegio Sindacale.

18.CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Dalla chiusura dell'Esercizio sono intervenuti i seguenti cambiamenti nella struttura di Corporate Governance, fermo restando il sistema di governo societario di tipo "tradizionale" adottato dall'Emittente:

  • il Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2021 ha aderito al nuovo Codice di Corporate Governance delle società quotate promosso dal Comitato Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A.;
  • nella riunione del 28 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha individuato il dott. Cecconato quale principale responsabile della gestione, ovvero CEO, anche ai sensi del nuovo Codice di Corporate Governance, il quale è anche incaricato dell'istituzione e del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi anche ai sensi del nuovo Codice di Corporate Governance;
  • nella medesima riunione del 28 gennaio 2021 ha quindi nominato l'amministratore indipendente Greta Pietrobon quale Lead Independent Director di Ascopiave S.p.A. ai sensi della Raccomandazione 13 del nuovo Codice di Corporate Governance.

19.CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 22 DICEMBRE 2020 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE

Il 22 dicembre 2020 il Presidente del Comitato per la Corporate Governance, Patrizia Grieco, ha inviato una lettera a tutti i presidenti degli organi amministrativi e per conoscenza agli amministratori delegati e organi di controllo delle società quotate italiane. Tale lettera espone le principali aree di miglioramento per il 2021 (di seguito "Raccomandazioni del Comitato per il 2021" o "Raccomandazioni") riscontrate nelle società quotate rispetto all'applicazione del previgente Codice di Autodisciplina, emerse a seguito del monitoraggio svolto dal Comitato, i cui esiti sono esposti nell'allegato «8° Rapporto sull'applicazione del Codice di Autodisciplina».

Con riferimento all'applicazione del nuovo Codice di Corporate Governance, inoltre, il Comitato ha precisato che ritiene comunque utile che le prassi societarie provvedano ad adeguarsi tempestivamente ai principi ispiratori della nuova edizione del Codice, soprattutto in tema di sostenibilità, consolidando e rafforzando l'evoluzione che è già in atto in questa direzione. Al fine di agevolare l'applicazione del Codice di Corporate Governance, il Comitato ha approvato una prima raccolta di chiarimenti, Q&A, che individuano alcuni criteri generali per la sua applicazione.

Considerato che il 2021 rappresenterà il primo anno di applicazione del Codice di Corporate Governance e alla luce dei risultati del monitoraggio esposti nel Rapporto 2020, nella lettera il Comitato ha ritenuto utile riconsiderare l'insieme delle raccomandazioni fornite negli ultimi quattro anni, formulando alcune indicazioni specifiche nelle aree caratterizzate dal permanere di significativi elementi di debolezza, il cui superamento appare funzionale anche al fine di una migliore applicazione degli aspetti più innovativi della nuova edizione del Codice di Corporate Governance .

Le raccomandazioni del Presidente del Comitato per la Corporate Governance formulate nella comunicazione del 22 dicembre 2020 sono state esaminate nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione in data 28 gennaio 2021. Tali raccomandazioni sono state esaminate dal Comitato Controllo e Rischi nella riunione del 26 gennaio 2021. In tale riunione, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto all'esame delle raccomandazioni del Comitato per la Governance, al fine di valutare l'effettiva applicazione delle raccomandazioni e individuare possibili evoluzioni della governance, anche alla luce dell'adesione al nuovo Codice di Corporate Governance. Le raccomandazioni formulate nella lettera sono state sottoposte anche al Collegio Sindacale e al Comitato Controllo Rischi.

Si riassumono di seguito le iniziative programmate e/o intraprese da Ascopiave, suddivise per tematica, in coerenza con le recenti raccomandazioni formulate dal Comitato per la Corporate Governance in data 22 dicembre 2020.

Sostenibilità

Con riferimento alla prima raccomandazione di integrare la sostenibilità dell'attività di impresa nella definizione delle strategie della società e nella politica di remunerazione, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave promuove l'obiettivo primario del successo sostenibile dell'attività d'impresa nella definizione delle strategie della società e della politica per la remunerazione. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave ha adottato il nuovo Codice di Corporate Governance il quale all'art. 1, Principio I, promuove il successo sostenibile.

In particolare, nell'ambito del processo di approvazione del nuovo Piano strategico 2020-2024, avvenuta in data 15 gennaio 2021, il Consiglio di Amministrazione ha integrato la sostenibilità dell'attività d'impresa nella definizione delle strategie aziendali. La sostenibilità è parte del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, anche sulla base di un'analisi di rilevanza dei fattori che possono incidere sulla generazione di valore nel lungo periodo.

Nel corso del 2021, ai fini della compliance al nuovo Codice di Corporate Governance, il processo di riesame e aggiornamento della politica per la remunerazione di amministratori, sindaci e top management, dovrà essere funzionale al perseguimento del successo sostenibile della società e alla retention e alla incentivazione delle professionalità.

In particolare, gli obiettivi di performance debbono essere coerenti con gli obiettivi strategici e sono finalizzati a promuovere il successo sostenibile, comprendendo, ove rilevanti, anche parametri non finanziari/indici di non profittabilità, che dovranno essere valutati anche nella predisposizione del nuovo piano di incentivazione a lungo termine.

Si precisa altresì che la Sezione I di tale relazione, denominata "Politica sulla Remunerazione", sarà aggiornata ai fini della compliance al nuovo Codice di Corporate Governance e TUF e conterrà, pertanto, ove rilevanti, riferimenti anche a parametri non finanziari.

Infine, il Consiglio di Amministrazione Ascopiave intende predisporre un nuovo Piano di incentivazione a lungo termine, in conformità alla normativa vigente, che sarà sottoposto all'approvazione della prossima Assemblea dei Soci.

Informativa pre-consiliare

Con riferimento alla seconda raccomandazione al Consiglio di Amministrazione di curare un'adeguata gestione dei flussi informativi al Consiglio di Amministrazione, assicurando che le esigenze di riservatezza siano tutelate senza compromettere la completezza, la fruibilità e la tempestività dell'informativa, nel corso dell'esercizio 2020, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.5. del Codice, il Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato si è adoperato, compatibilmente con le esigenze organizzative e con il contenuto dei temi trattati e al fine di garantire una completa e tempestiva informativa pre-consiliare, alla trasmissione agli amministratori e ai sindaci della documentazione di supporto alla riunione del Consiglio con anticipo almeno di tre giorni rispetto alla data fissata, fatti salvi i casi di necessità e urgenza.

La Società non ha previsto termini derogabili per mere esigenze di riservatezza, tuttavia, ove, in casi specifici, non sia stato possibile fornire la necessaria informativa con congruo anticipo, il Presidente ha curato che fossero effettuati adeguati e puntuali approfondimenti durante le sessioni consiliari.

Inoltre, in linea con le previsioni del nuovo Codice Corporate Governance, nel corso del 2021 il Consiglio di Amministrazione della Società intende definire e implementare un regolamento interno sullo svolgimento dei lavori del Consiglio di Amministrazione e dei comitati endoconsiliari. All'interno di tale regolamento verranno definiti esplicitamente anche i termini e le modalità per l'invio della documentazione pre-consiliare, nell'ambito del quale non saranno previsti termini derogabili per mere esigenze di riservatezza.

Applicazione dei criteri di indipendenza

Con riferimento alla terza raccomandazione in materia di applicazione dei criteri di indipendenza, nell'esercizio 2020, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto con la valutazione dell'indipendenza degli amministratori non esecutivi in data 24 gennaio 2020 (ante rinnovo degli organi avvenuto nell'Assemblea del 29 maggio 2020) e, quindi, in data 8 giugno 2020 (a seguito della nomina dei nuovi organi), sulla base del Codice di Autodisciplina vigente fino al 2020; ad esito

di tali valutazioni non si sono presentati casi di disapplicazione o eccezioni all'applicazione dei criteri.

Con particolare riferimento alla raccomandazione di definire ex ante i criteri quantitativi e/o qualitativi da utilizzare per la valutazione della significatività dei rapporti oggetto di esame, in data 28 gennaio 2021, in linea con quanto previsto dal nuovo Codice Corporate Governance, adottato con delibera del 15 gennaio 2021, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave ha definito i criteri quantitativi e qualitativi per valutare la significatività di cui alle lettere c) e d) della Raccomandazione 7 del nuovo Codice di Corporate Governance. Il Consiglio di Amministrazione nella medesima riunione ha quindi, proceduto alla valutazione annuale dell'indipendenza degli amministratori non esecutivi, in linea con le raccomandazioni del nuovo Codice di Corporate Governance e tenendo conto delle relative Q&A.

Autovalutazione del Consiglio di Amministrazione

La board review riferita all'esercizio 2019 è stata svolta sulla base delle previsioni del previgente Codice di Autodisciplina. In particolare, gli esiti della board review sono stati illustrati all'interno della Relazione Governance 2019.

Con riferimento alla quarta raccomandazione di valutare il contributo del Consiglio di Amministrazione alla definizione di piani strategici, in linea con le previsioni del nuovo Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione della Società intende programmare la board review prima della scadenza dell'attuale mandato triennale, formalizzando tale processo secondo le modalità che saranno definite all'interno del nuovo regolamento consiliare che intende adottare nel corso del 2021.

Con particolare riferimento al ruolo del Consiglio di Amministrazione nella definizione delle strategie, nella board review si terrà conto anche che il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave del 15 gennaio 2021 ha approvato il Piano strategico 2020-2024.

Ai fini dell'allineamento alle raccomandazioni del nuovo Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave intende formalizzare un'apposita procedura per lo svolgimento della board review, integrandola all'interno del nuovo regolamento di funzionamento consiliare che intende adottare nel corso del 2021 che attribuirà al Consiglio il ruolo specifico di sovraintendere al processo di board review.

Nomina e successione degli amministratori

Con riferimento alla quinta raccomandazione di rendere conto puntualmente delle attività svolte dal Comitato nomine nel caso in cui sia unificato con il Comitato Remunerazioni o le sue funzioni siano attribuite al plenum consiliare, si precisa che nel corso del 2020 il Consiglio di Amministrazione non ha provveduto ad istituire al proprio interno un comitato nomine, non ravvisandone la necessità, riservando le relative funzioni all'intero Consiglio di Amministrazione, in linea con le previsioni di cui al Criterio Applicativo 4.C.2 del previgente Codice di Autodisciplina. Si precisa che tale scelta di governance è altresì in linea con le previsioni della Raccomandazione 16 del nuovo Codice Corporate Governance dal momento che il Consiglio di Amministrazione della società è composto per la maggior parte da amministratori indipendenti.

In particolare, vengono riservate nell'ambito delle sedute consiliari adeguati spazi all'espletamento del compito di individuare le figure più idonee a ricoprire gli incarichi all'interno dei vari organi di corporate governance.

Con particolare riferimento alle funzioni del comitato nomine attribuite al plenum consiliare, si precisa che, in data 24 gennaio 2020, il Consiglio di Amministrazione uscente, tenuto conto degli

esiti della board review riferita all'esercizio 2019, aveva espresso agli azionisti, in vista del rinnovo degli organi sociali, gli orientamenti sulle figure manageriali e professionali la cui presenza nel nuovo Consiglio era ritenuta opportuna

Si precisa che la raccomandazione di esprimere un orientamento con riferimento alla composizione ottimale del Consiglio di Amministrazione, ai sensi del nuovo Codice Corporate Governance, non è obbligatoria per Ascopiave, in quanto la stessa può essere classificata quale "società a proprietà concentrata".

Inoltre, le Q&A 19 chiariscono che il nuovo Codice di Corporate Governance invita gli azionisti che presentano le liste di maggioranza a formulare proposte sul numero di componenti, la durata in carica e la remunerazione. Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave in occasione del prossimo rinnovo degli organi sociali inviterà gli azionisti che presentino una lista di maggioranza a fare proposte su numero, durata in carica e remunerazione.

Infine, con riferimento alla raccomandazione di "prevedere, almeno nelle società grandi, un piano di successione per gli amministratori esecutivi che individui almeno le procedure da seguire in caso di cessazione anticipata dall'incarico" si precisa che nel corso del 2020, Ascopiave non ha previsto la formalizzazione di un piano di successione per il Presidente e Amministratore Delegato: tale raccomandazione non trova applicazione nella Società, in quanto la stessa può essere classificata quale "società a proprietà concentrata".

Politiche di remunerazione

Con riferimento alla sesta raccomandazione al Consiglio di Amministrazione e ai comitati competenti in materia di remunerazioni, di rafforzare il collegamento della remunerazione variabile ad obiettivi di performance di lungo termine, includendo, ove rilevanti, anche parametri non finanziari, si precisa che, nel corso del 2020, Ascopiave ha applicato obiettivi di performance correlati a parametri solo finanziari. Assunto che il nuovo Codice Corporate Governance prevede che gli obiettivi di performance siano coerenti con gli obiettivi strategici e siano finalizzati a promuovere il successo sostenibile, comprendendo, ove rilevanti, anche parametri non finanziari, Ascopiave si impegna a predisporre la Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti in allineamento al nuovo Schema 7-bis dell'Allegato 3A del Regolamento Emittenti.

Si precisa altresì che la Sezione I di tale relazione, denominata "Politica sulla Remunerazione", sarà aggiornata ai fini della compliance al nuovo Codice Corporate Governance e al TUF e conterrà, pertanto, ove rilevanti, riferimenti anche a parametri non finanziari.

Con riguardo alla raccomandazione di limitare a casi eccezionali, previa adeguata spiegazione, la possibilità di erogare somme non legate a parametri predeterminati (i.e. bonus ad hoc), il Consiglio di Amministrazione della Società, coadiuvato dal Comitato per la remunerazione, valuterà tale raccomandazione nel processo di riesame e aggiornamento della Politica sulla Remunerazione nel corso dell'esercizio 2021.

Con riferimento alla raccomandazione inerente alla definizione di criteri e procedure per l'assegnazione di indennità di fine carica, si precisa che la Politica sulla remunerazione 2020, approvata con voto vincolante dall'Assemblea dei soci del 29 maggio 2020, non prevedeva indennità di fine carica.

Qualora il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave, coadiuvato dal Comitato per la remunerazione, ritenga opportuno valutare l'introduzione dell'indennità di fine carica nella politica per la remunerazione per l'esercizio 2021, si atterrà alle raccomandazioni n. 27 e 31 del Codice Corporate Governance.

Infine, con riferimento alla raccomandazione di verificare che la misura dei compensi riconosciuti agli amministratori non esecutivi e ai componenti dell'organo di controllo sia adeguata alla

competenza, alla professionalità e all'impegno richiesti dal loro incarico, si riepilogano di seguito gli obiettivi della Politica di remunerazione 2020:

i) attrarre e motivare risorse professionali qualificate per il perseguimento degli obiettivi della Società e del Gruppo,

ii) di incentivare la permanenza di tali risorse, di accrescere il valore della Società in modo sostenibile e di allineare gli interessi del management con quelli di medio-lungo periodo degli azionisti.

Allo scopo di raggiungere tali obiettivi, la Politica di Remunerazione 2020 è stata definita sulla base dei seguenti principi:

  • iii) sostenibilità;
  • iv) corretta integrazione di diverse componenti della remunerazione;
  • v) rispetto e valorizzazione delle persone;
  • vi) monitoraggio continuo delle prassi e tendenze di mercato;

vii) compliance.

Si precisa altresì che le decisioni assunte in merito alla remunerazione dei consiglieri e sindaci di nuova nomina sono state assunte dall'Assemblea dei Soci di Ascopiave in data 29 maggio 2020.

Nel corso dell'esercizio 2021, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave (coadiuvato dal Comitato per la remunerazione) si atterrà al nuovo Codice Corporate Governance nell'annuale riesame e aggiornamento della Politica sulla Remunerazione per l'esercizio 2021.

Si precisa che l'approvazione della Politica sulla remunerazione 2021 sarà sottoposta all'espressione di un voto vincolante dell'Assemblea dei Soci.

TABELLE

TABELLA 1: INFORMAZIONI sugli ASSETTI PROPRIETARI

N° Azioni % rispetto al C.S. Quotato/Non
Quotato
Diritti e Obblighi
Azioni
Ordinarie
234.411.575 100% STAR Ogni azione dà diritto ad
un voto. (*)
I diritti e gli obblighi degli
azionisti sono quelli
previsti dagli artt. 2346 e
ss. cod.civ. e dallo statuto
sociale.

(*) Si precisa che l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. del 23 aprile 2019, in sede straordinaria, ha approvato di modificare l'art. 6 dello Statuto sociale di Ascopiave al fine di prevedere il meccanismo della maggiorazione del diritto di voto, di cui all'art. 127-quinquies del TUF. Si precisa altresì che l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. del 29 maggio 2020, in sede straordinaria, ha altresì approvato una modifica all'art. 6 dello Statuto sociale di Ascopiave, alla luce del recente orientamento della Consob (Comunicazione n. 0214548 del 18 aprile 2019).

In particolare, il meccanismo della maggiorazione consentirà l'attribuzione di 2 diritti di voto per ciascuna azione Ascopiave che sia appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo di almeno 24 mesi a decorrere dall'iscrizione in un apposito elenco speciale, che è stato istituito a cura della Società presso la sede sociale. È stato inoltre nominato il soggetto incaricato della gestione dell'Elenco Speciale.

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE ALLA DATA DI APPROVAZIONE DELLA RELAZIONE OVVERO IN DATA 11 MARZO 2021 (ai sensi dell'art. 120 TUF e dell'informativa presente nell'Azionariato Ascopiave S.p.A. nel sito istituzionale di Consob)

Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale
ordinario
Quota % su
capitale votante
Asco Holding S.p.A. Asco Holding S.p.A. 52,043 % 52,043 %
Ascopiave S.p.A. Ascopiave S.p.A. 7,579%(1
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Comune di Rovigo ASM Rovigo S.p.A. 4,398 % 4,398 %
Anita S.r.l. Anita S.r.l. 3,050% 3,050%
Hera S.p.A. Hera S.p.A. 4,900% 4,900%

( 1 ) Dato relativo alle azioni effettivamente detenute da Ascopiave S.p.A. in data 11 marzo 2021, comprensive di n. 1.975 bonus share, in carico al valore di Euro 1,0

TABELLA 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI AL 31/12/2020

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Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2020 64

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NOTE

I simboli di seguito indicati devono essere inseriti nella colonna "Carica":

• Questo simbolo indica l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

◊ Questo simbolo indica il principale responsabile della gestione dell'emittente (Chief Executive Officer o CEO).

○ Questo simbolo indica il Lead Independent Director (LID).

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'emittente.

** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA).

*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Si precisa che sono state definite società di rilevanti dimensioni le società che non sono definite PMI ai sensi della Raccomandazione Comunitaria 2003/361/CE. Nella Relazione sulla corporate governance gli incarichi sono indicati per esteso.

**** Si precisa che la carica del consigliere dott. Giorgio Martorelli è cessata in data 03/02/2020, ovvero dopo la chiusura dell'esercizio 2019. Inoltre si precisa che gli altri incarichi relativi agli amministratori Martorelli e Lillo sono riferiti al 31 dicembre 2019 e già oggetto di comunicazione nella precedente Relazione Governance.

(*). In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del CdA e dei comitati (numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare).

(**).In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del Comitato: "P": presidente; "M": membro.

TABELLA 3: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE AL 31/12/2020

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NOTE

* Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio Sindacale dell'Emittente.

** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).

*** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.S. (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).

**** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell'art. 148 bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento

Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.

Si precisa inoltre che sono stati indicati gli incarichi in società che non sono definite PMI ai sensi della Raccomandazione Comunitaria 2003/361/CE.

TABELLA 4: INCARICHI RICOPERTI DAGLI AMMINISTRATORI IN ALTRE SOCIETA' AL 31/12/2020

Nicola Cecconato
Presidente e Amministratore
Delegato
(in carica dal 04/05/2017)
Carica Società
Amministratore
(da maggio 2017)
Pasta Zara S.p.A.
Amministratore
(da dicembre 2019)
Hera Comm S.p.A.
Enrico Quarello
Amministratore indipendente
(in carica dal 14/02/2012)
Carica Società
Amministratore
(da maggio 2019)
Robintur S.p.A.

TABELLA 5: INCARICHI RICOPERTI DAI SINDACI IN ALTRE SOCIETA' AL 31/12/2020

Luca Biancolin
Membro Collegio Sindacale
(dal 28/04/2017)
Carica Società
Presidente del Collegio Sindacale
(da febbraio 2016)
ARPA Veneto
Membro Collegio Sindacale
(da luglio 2018)
Mobilità di Marca S.p.A.

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Relazione della società direvisione indipendente

aisensi deU'articolo 14 del DLgs 27gennaio 2010, n°39 e dell'articolo 10 delRegolamento (UÈ) ^537/2014

Agli azionisti della Ascopiave SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Ascopiave (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2020, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario perl'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs n°38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisioneperla revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Ascopiave SpA (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

PricewaterhouseCoopers SpA

Sede legale: Milano 20145 Piazza Tre Torri 2 Tel. 0277851 Fax 02 7785240 Capitale Sociale Euro 6.890.000,00 i.v. C.F. e P.I\rAe Reg. Imprese Milano Monza Brianza Lodi 12979880155 Iscritta al n° 119644 del Registro dei Revisori Legali - Altri Uffici: Ancona 60131 Via Sandro Tolti 1 Tel. 071 2132311 - Bari 70122 Via Abate Gimma 72 Tel. 080 5640211 - Bergamo 24121 Largo Belotti 5 Tel. 035 229691 - Bologna 40126 Via Angelo Finelli 8 Tel. 051 6186211 - Brescia 25121 Viale Duca dAosta 28 Tel. 030 3697501 - Catania 95129 Corso Italia 302 Tel. 095 7532311 - Firenze 50121 Viale Gramsci 15 Tel. 055 2482811 - Genova 16121 Piazza Piccapietra 9 Tel. 010 29041 - Napoli 80121 Via dei Mille 16 Tel. 081 36181 - Padova 35138 Via Vicenza 4 Tel. 049 873481 - Palermo 90141Via Marchese Ugo 60 Tel. 091349737-Parma 43121Viale Tanara 20/A Tel. 0521275911 - Pescara 65127 Piazza Ettore Troilo 8 Tel. 085 4545711 - Roma 00154 Largo Pochetti 29 Tel. 06 570251 -Torino 10122 Corso Palestre 10 Tel. 011556771 - Trento 38122 Viale della Costituzione 33 Tel. 0461 237004 - Treviso 31100 Viale Felissent 90 Tel. 0422 696911 - Trieste 34125 Via Cesare Battisti 18 Tel. 040 34S0781 - Udine 33100 Via Poscolle 43 TeL 0432 25789 -Varese 21100 Via Albuzzi 43 Tel. 0332 285039 -Verona 37135 ViaFrancia 21/C Tel. 045 8263001 -Vicenza 36100 Piazza Pontelandolfo 9 TeL 0444 393311

Aspetti chiave Procedure direvisione in risposta agli aspetti chiave

Recuperabilità delFAwiamento iscritto in bilancio

Nota i del bilancio consolidato "Avviamento"

H Gruppo Ascopiave iscrive al 31 dicembre 2020 un avviamento, per Euro 49,3 milioni, pari al 4 % del totale attivo, riferito in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione.

Ci siamo focalizzati su tale posta di bilancio in quanto la valutazione della recuperabilità dell'avviamento allocato all'unità generatrice di flussi finanziari costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale ("Distribuzione gas") implica un grado di valutazione e giudizio elevati prevedendo l'uso da parte della Direzione Aziendale di assunzioni ed un certo grado di discrezionalità nello sviluppo del modello valutativo.

La valutazione del valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari è stata condotta dalla Direzione Aziendale della società mediante la metodologia del flusso monetario scontato ("Discounted Cash Flow" 0 "DCF"), attualizzando ad un tasso di sconto rappresentativo del costo del capitale i flussi finanziari operativi generati dalle attività, così come previsti dal piano economico-finanziario 2021-2024, ed il valore terminale determinato in funzione della stima di una redditività sostenibile in perpetuo sulla base della redditività attesa perl'esercizio 2024.

In particolare, va evidenziato che l'attuale normativa di settore prevede che il servizio di distribuzione del gas naturale venga affidato sulla base di procedure di gara da svolgersi secondo dei termini temporali predefiniti. Poiché il rinnovo delle concessioni presenta una certa alcatorietà, con riferimento alla valutazione della unità generatrice di flussi finanziari "Distribuzione gas" Abbiamo indirizzato le nostre procedure di revisione sulla recuperabilità dell'avviamento iscritto in bilancio svolgendo le seguenti verifiche:

  • È stata effettuata la comprensione e valutazione della metodologia adottata dalla direzione aziendale perlo svolgimento del test sulla recuperabilità dei valori allocati alla unità generatrice e di flussi finanziari costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale ("Distribuzione gas").
  • Sono quindi state svolte delle procedure al fine di acquisire elementi probativi sulla stima delle proiezioni dei flussi di cassa e sui dati inclusi nel piano industriale per il periodo 2021-2024 utilizzato, anche con riferimento ai diversi scenari ipotizzati per la valutazione della unità generatrice di flussi finanziari "Distribuzione gas".
  • Sono stati condotti colloqui con la direzione aziendale al fine di comprendere ed approfondire le strategie di business pianificate ed è stata effettuata un'analisi critica delle assunzioni ritenute maggiormente significative alla base del nuovo piano industriale, anche attraverso riferimenti di settore e confronto tra risultati preventivati e consuntivati dei precedenti esercizi.
  • Sono stati coinvolti gli esperti, facenti parte del network PwC, con la finalità di condurre un esame critico sul modello utilizzato e sul calcolo del Costo medio ponderato del capitale (WACC) e del tasso di crescita di lungo periodo atteso (g) adottati nello sviluppo del test.
  • È stata sviluppata un'analisi di sensitività indipendente sui tassi WACC e g applicati perla determinazione dei valori

la Direzione Aziendale ha ipotizzato due scenari alternativi:

  • a) ottenimento nel 2024 del rinnovo di tutte le concessioni e gli affidamenti in essere al 31 dicembre 2020;
  • b) termine nel 2024 dell'esercizio del servizio di distribuzione del gas, realizzando un valore di rimborso degli impianti ai sensi dell'art. 15 del DLgs n°i64/2000.

recuperabili delle due unità generatrici di flussi finanziari, ricalcolando quindi i valori di recupero attraverso tassi che si discostano di mezzo punto percentuale rispetto a quelli utilizzati.

  • È stata verificata la corretta determinazione del valore contabile delle attività e passività attribuite a ciascuna unità generatrice di flussi finanziari, incluso ravviamento allocato, utilizzato per il confronto con il valore recuperabile.
  • Si è infine valutata la completezza e l'accuratezza dell'informativa fornita in bilancio tenendo in considerazione il quadro informativo di riferimento.

Recuperabilità del valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate

Nota 4 del bilancio consolidato "Partecipazioni"

Il Gruppo Ascopiave iscrive al 31 dicembre 2020 partecipazioni in imprese collegate per complessivi Euro 436,8 milioni, pari aH'32% del totale attivo.

A fine esercizio, in conformità alle proprie procedure interne, la Direzione Aziendale, indipendentemente dall'esistenza di indicatori di perdita di valore, ha ritenuto opportuno svolgere l'impairment test su tali partecipazioni, confrontando il valore contabile delle stesse con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il/azr vaine e il valore d'uso

Ci siamo focalizzati su tale posta di bilancio in considerazione del loro ammontare e degli elementi di stima insiti nelle valutazioni effettuate da parte della Direzione Aziendale in relazione alla loro valutazione al Patrimonio Netto.

La valutazione del valore di Patrimonio Netto della collegata EstEnergy SpA, appartenente al business della vendita del gas e dell'energia elettrica, è stata condotta dalla Direzione Aziendale in base ai risultati di periodo rilevati dal sub gruppo EstEnergy, tenuto conto delle valutazioni e delle allocazioni fatte in seguito

Le nostre procedure di revisione sulla recuperabilità del valore delle partecipazioni iscritte in bilancio sono consistite nello svolgimento delle verifiche che seguono:

  • È stata effettuata la comprensione e valutazione della metodologia adottata dalla Direzione Aziendale per lo svolgimento del test sulla recuperabilità dei valori di iscrizione delle partecipazioni.
  • Sono quindi state svolte delle procedure al fine di acquisire elementi probativi sulla stima delle proiezioni dei flussi di cassa e sui dati inclusi nei piani industriali per il periodo 2021-2024 utilizzati per le singole partecipazioni.
  • Sono stati condotti colloqui con la Direzione Aziendale al fine di comprendere le strategie di business pianificate ed è stata effettuata un'analisi critica delle assunzioni ritenute maggiormente significative alla base dei nuovi piani industriali, anche attraverso riferimenti di

aH'acquisizione opportunamente aggiornate. La Direzione Aziendale ha, inoltre, svolto un test di impairment su tale partecipazione mediante la metodologia del flusso monetario scontato ("Discounted Cash Flow" o "DCF"), attualizzando ad un tasso di sconto rappresentativo del costo del capitale i flussi finanziari operativi generati dalla società, così come previsti dal piano economico-finanziario 2021-2024, ed il valore terminale determinato in funzione della stima di una redditività sostenibile in perpetuo sulla base della redditività attesa per l'esercizio 2024.

La Direzione Aziendale ha allocato in linea con i principi contabili di riferimento, il plusvalore emerso in sede di primo consolidamento di Cart Acqua Srl, acquisita in data 18 dicembre 2020 dal Gruppo Ascopiave, alla partecipazione collegata Cogeide SpA dalla stessa detenuta. La Direzione Aziendale ha ritenuto che il valore di acquisto sia rappresentativo del/air valile a fine esercizio in quanto derivante da un'operazione avvenuta tra parti indipendenti.

settore e confronto tra i risultati preventivati e consuntivati dei precedenti esercizi.

  • Sono stati coinvolti gli esperti, facenti parte del network PwC, con la finalità di condurre un esame critico sul modello utilizzato e sul calcolo del Costo medio ponderato del capitale (WACC) e del tasso di crescita di lungo periodo atteso (g) adottati nello sviluppo del test.
  • È stata sviluppata un'analisi di sensitività indipendente sui tassi WACC e g applicati perla determinazione dei valori recuperabili delle partecipazioni, ricalcolando quindi i valori di recupero attraverso tassi che si discostano di mezzo punto percentuale rispetto a quelli utilizzati.
  • È stata effettuata la comprensione e valutazione della metodologia adottata dalla Direzione Aziendale per la valutazione al Patrimonio Netto della partecipazione collegata in EstEnergy SpA.
  • Sono quindi stati analizzati gli accordi contrattuali per verificare la corretta determinazione del prezzo d'acquisto della controllata Cart Acqua Srl e la corretta allocazione del plusvalore ai sensi di quanto previsto daH'IFRS 3.
  • Si è infine valutata la completezza e l'accuratezza deH'informativa fornita in bilancio tenendo in considerazione il quadro informativo di riferimento.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacaleperil bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs n°38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi 0 a comportamenti 0 eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni perla liquidazione della capogruppo Ascopiave SpA o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione deirinformativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società direvisioneperla revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o

circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;

  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa Tinformativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate aisensi dell'articolo io delRegolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Ascopiave SpA ci ha conferito in data 23 aprile 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi deH'articolo 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio aisensi dell'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10 e dell'articolo 123 bis, comma 4, delDLgs 58/98

Gli amministratori della Ascopiave SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del gruppo Ascopiave al 31

dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n°72oB al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/98, con il bilancio consolidato del gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione aisensi dell'articolo 4 delRegolamento Consob di attuazione del DLgs 30 dicembre 2016, n°2g4

Gli amministratori della Ascopiave SpA sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del DLgs 30 dicembre 2016, n°254. Abbiamo verificato l'awenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del DLgs 30 dicembre 2016, n°254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Treviso, 31 marzo 2021

PricewaterhouseCoopers SpA

Alessandro Mazzetti (Revisore legale)

Aspetti chiave Procedure di revisione in risposta agli
aspetti chiave

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ASCOPIAVE SPA

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SULLA DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DELL'ART. 3, C. io, D.LGS. 254/2016 E DELL'ART. 5 REGOLAMENTO CONSOB ADOTTATO CON DELIBERA N. 20267 DEL GENNAIO 2018

ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2020

Relazione della società di revisione indipendente sulla dichiarazione consolidata di carattere nonfinanziario

aisensi deU'art. 3, c. 10, D.Lgs. 254/2016 e dell'art. 5 Regolamento CONSOB adottato con delibera n. 20267 del gennaio 2018

Al Consiglio di Amministrazione di Ascopiave SpA

Ai sensi deH'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 (di seguito "Decreto") e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB n. 20267/2018, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement') della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Ascopiave SpA e sue controllate (di seguito il "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 predisposta ex art. 4 del Decreto, presentata nella specifica sezione della Relazione sulla Gestione, e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2021 (di seguito "DNF").

Responsabilità degliAmministratori e del Collegio Sindacaleper la DNF

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto, dai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti nel 2016, e aggiornati al 2019, dal GRI - Global Reporting Initiative (di seguito "GRI Standards") e, con riferimento ad alcuni indicatori, dal "G4 Sector Disclosure - Electric Utilities" definito nel 2013 (di seguito "G4 Sector Disclosure"), indicati nel paragrafo "Nota metodologica" della DNF, da essi individuati come standard di rendicontazione.

Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione di una DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi 0 a comportamenti 0 eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili inoltre per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.

Gli Amministratori sono, infine, responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella DNF, perle politiche praticate dal Gruppo e perl'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

PricewaterhouseCoopers SpA

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Indipendenza della società direvisione e controllo della qualità

Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code ofEthics forProfessionalAccountants emesso dalllnternational Ethics Standards BoardfarAccountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica YIntemational Standard on Quality Control i (ISQCItalia e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.

Responsabilità della società direvisione

È nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto, dai GRI Standards e, con riferimento ad alcuni indicatori, dal Gq Sector Disclosure. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on AssuranceEngagementsISAE3000 (Revised) -Assurance Engagements Other thanAudits or Reviews ofHistorical Financial Information" (di seguito "ISAE 3000 Revised"'), emanato dall'InternationalAuditing andAssurance Standards Board (IAASB) per gli incarichi di limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria perlo svolgimento di un esame completo secondo 11SAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement') e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile perla predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

    1. analisi dei temi rilevanti in relazione alle attività ed alle caratteristiche del Gruppo rendicontati nella DNF, al fine di valutare la ragionevolezza del processo di selezione seguito alla luce di quanto previsto daU'art. 3 del Decreto e tenendo presente lo standard di rendicontazione utilizzato;
    1. analisi e valutazione dei criteri di identificazione del perimetro di consolidamento, al fine di riscontrarne la conformità a quanto previsto dal Decreto;
    1. comparazione tra i dati e le informazioni di carattere economico-finanziario inclusi nella DNF ed i dati e le informazioni inclusi nel Bilancio Consolidato del Gruppo Ascopiave;
    1. comprensione dei seguenti aspetti:
    2. modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, con riferimento alla gestione dei temi indicati neH'art. 3 del Decreto;
    3. politiche praticate dall'impresa connesse ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto, risultati conseguiti e relativi indicatori fondamentali di prestazione;
    4. principali rischi, generati 0 subiti connessi ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto.

Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati inoltre i riscontri con le informazioni contenute nella DNF e effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 5, lett. a);

  1. comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle informazioni qualitative e quantitative significative incluse nella DNF.

In particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale della Direzione di Ascopiave SpA e con il personale di AP Reti Gas SpA, e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i processi e le procedure che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.

Inoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo:

  • a livello di capogruppo,
    • a) con riferimento alle informazioni qualitative contenute nella DNF, e in particolare a modello aziendale, politiche praticate e principali rischi, abbiamo effettuato interviste e acquisito documentazione di supporto per verificarne la coerenza con le evidenze disponibili;
    • b) con riferimento alle informazioni quantitative, abbiamo svolto sia procedure analitiche che limitate verifiche per accertare su base campionaria la corretta aggregazione dei dati;
  • perle seguente società, Ascopiave SpA e AP Reti Gas SpA, che abbiamo selezionato sulla base delle loro attività, del loro contributo agli indicatori di prestazione a livello consolidato e della loro ubicazione, abbiamo effettuato incontri ed approfondimenti nel corso delle quali ci siamo confrontati con i responsabili e abbiamo acquisito riscontri documentali circa la corretta applicazione delle procedure e dei metodi di calcolo utilizzati per gli indicatori.

Conclusioni

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la DNF del Gruppo Ascopiave relativa all'esercizio chiuso al 31 dicmebre 2020 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 304 del Decreto, dai GRI Standards e, con riferimento ad alcuni indicatori, dal "G4 Sector Disclosure - Electric Utilities".

Treviso, 31 marzo 2021

(Revisore Legale)

G r u p p o A s c o p i a v e

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